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I FERVIDA DA NON FAR MANCARE ALLA


VOSTRA COLLEZIONE

In questo documento ho voluto raccogliere le informazioni di alcuni


vegetali, facilmente reperibili nelle nostre zone, la maggior parte di
essi anche allo stato selvatico, che hanno un elevato valore
terapeutico e nutritivo e che, a mio parere, sarebbero da ricercare
per creare dei buoni fervida. In ogni caso ricordiamoci sempre che i
fervida migliori sono quelli provenienti da fermentazioni singole e
successivamente mischiati una volta arrivati a maturazione e
prelevati. Quindi anche vegetali che apparentemente hanno meno
proprietà fitoterapiche hanno la loro utilità in un bel misto.
Con affetto Ivanji

Melograno pag 2 Bacche di aronia pag 38


Aloe Arborescens pag 4 Bacche di goji pag 41
Canapa pag 7 Agrumi pag 44
Fragole pag 13 Limoni pag 46
Equiseto (arvense) pag 15 Conclusioni e qualche consiglio pag 51
Rosa canina pag 17 Per la cura e depurazione
Aglio pag 20 Del fegato pag 52
More di Rovo e gelso pag 24 Per il buon funzionamento del:
Olivo (foglie) pag 26 Sistema cardiocircolatorio pag 54
Mirtillo pag 31 Apparato digerente pag 56
Topinambur pag 34 Apparato respiratorio pag 58
Crescione pag 36 Sistema nervoso pag 60
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MELOGRANO

Le proprietà del melograno lo rendono un frutto molto apprezzato in tutto il


mondo.

Il melograno è ricchissimo di antiossidanti, vitamina C (un solo melograno ne


contiene quasi il 20% dell’intero fabbisogno giornalieri di un uomo adulto),
vitamina K, vitamine del gruppo B, proteine e carboidrati.

Il melograno inoltre è ricco di potassio, che aiuta a svolgere correttamente le


funzioni cellulari. Questo frutto è anche ricco di altri minerali, tra cui ferro,
calcio, magnesio, fosforo e, in misura minore, manganese e zinco. Il
melograno ha poche calorie: circa 80 Kcal per 100 grammi di prodotto.

Valori nutrizionali per 100g di melagrana:


Acqua 77,93 g - kcal 83 - Proteine 1,67 g - Grassi 1,17 g - di cui saturi 0,12 g
- Carboidrati 18,7 g - di cui zuccheri 13,67 g - Fibre 4 g - Calcio 10 mg - Indice
glicemico 35 - Colesterolo 0 g

- Le proprietà benefiche come antitumorale Le proprietà del melograno


più rinomate sono quelle antitumorali: grazie alla presenza di tannini e
polifenoli, questo frutto svolge una potente azione contro i tumori, riducendo i
radicali liberi. In particolare sono stati rilevati effetti contrastanti il tumore al
seno e alla prostata. Le antocianine contenute nel succo di melograno sono in
grado di svolgere un’azione protettiva nei confronti dei danni da raggi UV, una
delle cause principali del cancro alla pelle.
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- Contro i disturbi gastrici e parassiti intestinali Il succo di melograno


aiuta a combattere emorroidi, nausea e parassiti intestinali (tra i quali anche il
“famoso” verme solitario). I semi, sminuzzati e preparati come decotto,
aiutano a combattere la diarrea. È inoltre possibile utilizzare succo di
melograno come lassativo. I bambini o le persone adulte che non hanno
appetito possono trovare giovamento dal succo di melograno: esso infatti
svolge un’azione stimolante dell’appetito.

- In caso di anemia L’elevata quantità di ferro presente nel melograno


aumenta i livelli di emoglobina nel sangue e aiuta a ridurre l’anemia.

- Per la salute del cuore, il suo succo può agire come anticoagulante
riducendo il rischio di arteriosclerosi. Esso svolge anche un’azione di
prevenzione nelle malattie cardiovascolari. Il consumo regolare di succo di
melograno aiuta anche a ridurre il colesterolo LDL, e aumentare il colesterolo
HDL, migliorando ulteriormente la salute del cuore.

- Previene l’Alzheimer Recenti studi hanno dimostrato che bere un bicchiere


di succo di melograno tutti i giorni aiuta a prevenire l’insorgere dell’alzheimer.
Questo effetto sarebbe dovuto all’alto potere antinfiammatorio e antiossidante
del frutto.

- L’utilizzo della buccia è sempre stato utilizzato per l’intestino pigro

- Per la bellezza Il frutto del melograno, grazie alla capacità di ridurre i


coaguli del sangue e facilitarne la circolazione, può contribuire a creare un
aspetto più giovanile. Protegge la pelle e contribuisce alla rigenerazione delle
cellule, favorendo la riparazione dei tessuti. Grazie agli antiossidanti e le
vitamine presenti, il melograno rallenta i processi di invecchiamento cellulare e
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riduce l’iperpigmentazione, macchie di età e rughe. Il succo di melograno è


anche un valido aiuto in caso di acne e pelle grassa. Per la sua efficacia nella
cura estetica il melograno rientra in molti cosmetici per la pelle e i capelli.

ALOE ARBORESCENS

L’aloe arborescens, tra tutte le specie di aloe, è quella che contiene la più
alta percentuale di principi attivi.
Il succo della pianta contiene 200 composti attivi e oltre 75 nutrienti tra cui:

• 20 minerali, inclusi calcio, cromo, ferro, fosforo, magnesio, manganese,


potassio, sodio, zinco.
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• 18 amminoacidi sui 20 necessari all'uomo


• 12 vitamine, incluse A, C, D, E e il gruppo B
• enzimi, necessari a tutti i processi vitali
• saccaridi , saponine e steroli vegetali

Tutti questi elementi rendono l'Aloe una sorta di "guaritore naturale" utilizzato
già dai popoli dell'antichità tra cui Egiziani, Assiri, Indiani, ecc.

Le sue proprietà terapeutiche sono:

- Antitumorale. La presenza di molte sostanze ad attività antiossidante fanno


dell’aloe arborescens una pianta con proprietà antitumorali.
Il protocollo per il cancro dell’aloe arborescens si è rivelato efficace in
particolar modo per i pazienti con il tumore ad uno stadio avanzato.

Il protocollo dell’aloe è nato in Brasile ad opera di Padre Romano Zago che ha


scritto il libro Di cancro si può guarire. Tale protocollo è utilizzato in Europa e
negli Stati Uniti, potenzia il sistema immunitario ed annienta le cellule
tumorali.

- Antinfiammatoria - L’aloe arborescens stimola la produzione di collagene,


una sostanza con proprietà elasticizzanti nei confronti della pelle e può quindi
considerarsi una pianta anti invecchiamento.
Ha anche proprietà antinfiammatorie ed apporta benefici in caso di scottature,
dolori e gonfiori derivanti da piccoli traumi.

- Sistema Immunitario - Grazie alla presenza di Acemanno, uno zucchero


con proprietà stimolanti nei confronti dei globuli bianchi, l’aloe arborescens è in
grado di fortificare il nostro sistema immunitario. Recenti studi rivelano come
questa sostanza abbia anche attività antitumorale.

- Protegge il Fegato - La presenza di colina invece, apporta benefici al


fegato evitando l’accumulo dei grassi.

- Accelera il Metabolismo - Un’altra proprietà molto apprezzata della


pianta è quella energizzante, infatti, grazie alle sostanze in essa contenute, è
in grado di aiutare il nostro metabolismo a produrre energia per il corpo.
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- Abbassa il Colesterolo - La presenza di sostanze antiossidanti aiuta


l’organismo ad eliminare il colesterolo in eccesso con benefici per il
sistema cardiovascolare.

- Proprietà Digestive - L’aloe arborescens ha inoltre proprietà


digestive grazie alla presenza di enzimi necessari alla elaborazione dei cibi.

- Depurativa - Grazie al potassio ed all’acido uranico in essa contenuti l’aloe


arborescens ha effetti benefici in termini di depurazione dell’organismo.

- Antibatterica - Contiene l’ormone che accelera la crescita di nuove cellule e


favorisce l’eliminazione di quelle vecchie. La pianta ha dimostrato di bloccare
l’azione dannosa di molti batteri come ad esempio la salmonella.
Le foglie liofilizzate dell’aloe arborescens hanno dimostrato di riuscire ad inibire
del 70 % la crescita del Trichophyton mentagrophytes, un fungo in grado di
causare infezioni ad unghie e pelle in quanto si nutre di cheratina.

- Altre Proprietà - Queste sono solo alcune delle caratteristiche dell’aloe


arborescens ma recenti studi hanno messo in risalto molte altre proprietà
terapeutiche di questa formidabile pianta.
In particolare essa risulta utile nei seguenti casi: diabete, pressione alta,
insonnia, depressione, affaticamento cardiaco, punture di insetti, emorroidi,
acne, psoriasi, asma, stress, debilitazione generale e dolori mestruali.
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CANAPA

Le proprietà e i benefici della canapa sono davvero numerosissimi e ci


vorrebbe un documento a parte per poterli descrivere tutti. Questa pianta
incredibile – il cui nome originario è Cannabis Sativa, appartenente alla
famiglia delle Cannabacee – proviene dall’Asia centrale e sembra venisse
utilizzata ben prima del 1000 a.C.: le sue proprietà terapeutiche sono, infatti,
note sin dai tempi antichi.
Per quanto riguarda la fermentazione possiamo fermentare l’intera pianta
anche se, solitamente, ci si concentra più sulle 3 parti principali. Semi, foglie e
infiorescenze; sia della Cannabis Sativa che con quella della Cannabis Indica
che è quella più curativa ma che è soggetta a restrizioni giuridiche.

I semi di canapa sono considerati un super alimento non solo per l’elevato
apporto di vitamine e di minerali ma soprattutto per presenza di aminoacidi
essenziali; contengono infatti tutti gli 8 aminoacidi essenziali per la sintesi delle
proteine: leucina, isoleucina, fenilalanina, lisina, metionina, treonina, triptofano
e valina.
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La parte lipidica dei semi di canapa è prevalentemente composta da grassi


insaturi: i famosi omega 6 e omega 3, e che, contraddistinguono questa pianta
come unica, proprio per il rapporto ottimale tra i due in modo da regolare
correttamente l'attività metabolica.
Le proprietà dei semi di canapa sono dovute soprattutto all'alta presenza degli
acidi polinsaturi che li rendono preziosi per combattere e prevenire diversi
disturbi tra i quali l'arteriosclerosi, disturbi cardiovascolari, colesterolo, artrosi,
malattie del sistema respiratorio (ad esempio asma, sinusite e
tracheite), eczemi e acne.
I semi di canapa sono davvero una medicina naturale e un'assunzione costante
può contribuire a mantenere in buona salute diverse ghiandole e muscoli e
rinforzare il sistema nervoso.
- Ricco di fibre, vitamine e minerali, il seme di canapa ha livelli elevati di
fibra e vitamine A, C, ed E. E ‘anche ricco di minerali, incluso il fosforo,
potassio, magnesio, zolfo, calcio, ed ha modesti livelli di ferro e zinco.

- Ricco di antiossidanti, il seme di canapa contiene alti livelli di vitamina E,


che è uno degli antiossidanti più importanti. Inoltre contiene tocoferolo, che
è noto per avere benefici nella malattia di Alzheimer e aterosclerosi, e phytol,
che ha una azione antitumorale e proprietà antiossidanti.

- Combatte il colesterolo cattivo. Gli studi suggeriscono che i semi di


canapa e l’olio di canapa possono aiutare ad abbattere il colesterolo e
prevenire problemi causati da colesterolo alto, compresa la coagulazione del
sangue.

- Migliora le condizioni della pelle. L’Olio di canapa alimentare è stato


anche dimostrato migliorare i sintomi clinici della dermatite
atopica. Uno studio pubblicato nel 2005 ha concluso che i benefici sulla pelle
venivano grazie alla “fornitura equilibrata e ricca di PUFA (acidi grassi
polinsaturi) dell’olio di canapa.”
- Contiene un perfetto equilibrio di acidi grassi con un rapporto di 3:1 tra
i due grassi essenziali: omega-6 e omega-3. Questo è il rapporto ideale
raccomandato da OMS e Health Canada per la salute cardiovascolare. Nessun
altro seme o olio vegetale contiene questo rapporto perfetto.

- Previene le malattie cardiache. Uno studio pubblicato nel 2007 ha


concluso che i semi di canapa possono impedire la coagulazione del sangue,
che “può essere di beneficio nella protezione contro i colpi di coagulazione-
indotta e infarto del miocardio.” Un altro studio ha concluso che i semi di
canapa possono offrire una protezione significativa contro l’ictus.
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Infine l’analisi dell’American Chemical Society ha concluso che gli alti livelli di
acido α-linolenico (omega-3 grassi) nei semi di canapa “possono avere
implicazioni nutrizionali favorevoli ed effetti fisiologici benefici sulla
prevenzione della malattia coronarica ed il cancro.”

- Benefici contro le malattie degenerative. La stessa analisi ha concluso


che il livello di acido γ-linolenico (un grasso omega-6) nel seme della canapa
“le fornisce un elevato valore farmaceutico per le malattie croniche
degenerative. ”Secondo gli autori, queste malattie possono includere
aterosclerosi, malattie cardiovascolari, malattia di Alzheimer, o alcuni tipi di
cancro”.

- Riduce l’infiammazione. Il seme di canapa contiene una varietà di steroli e


alcoli che sono noti per ridurre l’infiammazione, che è un fattore importante in
una vasta gamma di malattie .

- I fiori di canapa sativa contengono, inoltre, terpenoidi, flavonoidi, terpeni e


altre sostanze preziose, che aiuterebbero a contrastare l’ansia e lo stress.
Esistono, poi, degli oli essenziali in grado di aiutare a combattere l’ansia.
Protegge la salute del nostro organismo in diversi modi: contiene, ad esempio,
un ottimo quantitativo di acido gamma-linoleico, che contribuisce all’equilibrio
ormonale. Rafforza il sistema immunitario e vanta un ottimo
effetto antinfiammatorio, che la rende utile per il benessere fisico e, in special
modo, articolare.

- CANNABIS SATIVA INDICA. Ovviamente non possiamo consigliarvi di


usarla nemmeno per la fermentazione ma riportiamo velocemente, per quanto
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possibile farlo, e non approfonditamente, le proprietà terapeutiche che sono


incredibilmente ampie e che fanno venire voglia di un buon fervida, anche se
non si potrebbe.
La cannabis contiene un’enorme quantità di principi attivi. Su oltre 600
sostanze che la compongono troviamo i terpeni, gli idrocarburi, i flavonoidi, gli
acidi grassi, gli alcoli, gli aldeidi e altri ancora, oltre ai circa 120 cannabinoidi
che sono stati identificati fino ad oggi.
Ricerche approfondite negli ultimi decenni spiegano che il THC
possiede numerose proprietà medicinali che sono utili in una vasta gamma di
disturbi, alcuni dei quali comprendono: il morbo di Alzheimer, l’aterosclerosi, il
glaucoma, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’apnea del sonno, la
sindrome di Tourette, il cancro (in varie forme), epilessia e molti, molti altri
ancora. Il THC ha anche proprietà antiemetiche (anti-nausea) che lo rendono
utile per il trattamento di AIDS e pazienti in chemioterapia inoltre il THC può
favorire la crescita di nuove cellule cerebrali attraverso un processo noto come
neurogenesi.
Le proprietà terapeutiche del CBD si possono riassumere nelle sue potenzialità
come sostanza anti convulsivante, nel trattamento del cancro e delle psicosi.
Ma il potenziale utilizzo terapeutico del CBD è stato evidenziato in un gran
numero di malattie e sintomi, tra i quali distonia, diabete, malattie
infiammatorie, morbo di Alzheimer e malattie della pelle.

Di recente, è stato scoperto che nel cervello umano esistono dei recettori
specifici per i cannabinoidi e che il nostro organismo produce una sostanza
(l'anandamide), in grado di interagire con questi recettori. Ciò ha permesso di
scoprire l'esistenza di un vero e proprio "sistema cannabinoide endogeno", il
cui ruolo all'interno dell'organismo non è ancora del tutto chiaro, ma il cui
studio permetterà di capire i meccanismi che sono alla base delle proprietà
curative dei cannabinoidi.

- Dal mal di testa ai dolori mestruali. Una delle principali azioni


farmacologiche del Thc sul cervello è quello di ridurre la sensibilità al dolore.
Per questo è molto utile come analgesico nei confronti di disturbi, come
emicrania ricorrente o dolori mestruali.
Soprattutto in quest'ultimo caso il Thc è adatto in quanto ha anche una
funzione miorillassante, cioè decontrarre i muscoli. Inoltre, il Thc ha un'azione
antinfiammatoria, quindi, è utile anche in altri tipi di dolori come quelli dovuti
ai reumatismi.

- Gli spasmi muscolari sono contrazioni anomale dei muscoli del corpo,
spesso dovute a serie malattie come la sclerosi multipla o il morbo di
Parkinson. I cannabinoidi hanno sui muscoli un effetto miorilassante e
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antispastico, di conseguenza aiutano a decontrarre la muscolatura, come


dimostra uno studio uscito di recente sulla rivista scientifica "Nature".
Queste specifiche proprietà curative si spiegano perché i recettori per il
cannabinoidi Cb1 sono concentrati maggiormente nei gangli basali e nel
cervelletto, cioè nelle aree del cervello deputate alle funzioni motorie.
Anche per questo motivo, la Royal pharmaceutical society, un'associazione
inglese, ha di recente avuto l'autorizzazione dal governo britannico a procedere
a un'ulteriore sperimentazione su 2000 persone malate di sclerosi multipla, per
poter trovare la formulazione farmaceutica migliore a combattere questo serio
disturbo.
Infatti, uno dei principali nodi da risolvere per la somministrazione
farmaceutica della cannabis è proprio trovare la formulazione più adatta a ogni
tipo di disturbo che si cerca di curare. Nel caso degli spasmi muscolari, la
strada più seguita dal punto di vista scientifico è quella dell'aerosol.

- L'asma. I cannabinoli hanno anche un effetto broncodilatatore, cioè aiutano


a dilatare i bronchi e facilitando la respirazione. Questa proprietà potrebbe
essere sfruttata da chi soffre di asma, ma la ricerca sta ancora lavorando su
una formulazione farmaceutica che consenta una modalità di somministrazione
diversa dal fumo perché quest'ultimo danneggerebbe comunque i polmoni.

- Il glaucoma è un serio disturbo della vista caratterizzato dall'aumento della


pressione intraoculare, cioè quella all'interno degli occhi. Per questa malattia il
delta-9-Thc sembra essere utile in quanto, in alcuni casi, riesce a diminuire la
pressione interna.
A scoprire ciò è stato un cittadino statunitense, il dottor Randall il quale ha
ottenuto dalla legge di potersi curare con derivati della cannabis, aprendo la
strada a questa terapia per questo specifico disturbo della vista. La sua scelta,
infatti, ha trovato conferma anche in successivi studi clinici.

- La nausea, il vomito durante la chemioterapia. Già dal 1985 la Fda (la


Food and drug administration), ossia l'ente americano che controlla i medicinali
negli Usa ha permesso la vendita di un cannabinoide sintetico, ossia prodotto
in laboratorio, il dronabinolo, in grado di contrastare la nausea in chi è
sottoposto a chemioterapia.
La chemioterapia è un insieme di cure a base di farmaci chimici che si usano
per combattere i tumori, gli effetti collaterali che accompagnano questo
trattamento sono spesso molto pesanti. I farmaci a base di principi attivi
estratti dalla cannabis aiutano ad alleviare gli effetti collaterali, in particolare il
vomito e la nausea.
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- L'inappetenza nei malati di Aids. Recenti studi hanno dimostrato che un


cannabinoide sintetico, il dronabinolo, riesce anche a stimolare l'appetito,
producendo un significativo aumento di peso, nelle persone malate di Aids e
colpite dalla cosiddetta sindrome del deperimento.
- E' stato, inoltre, presentato uno studio che ha chiarito che i derivati della
cannabis non interferiscono con i farmaci antivirali, cioè quei medicinali
utilizzati per combattere i virus come quello dell'Hiv, che provoca l'Aids.

- Le convulsioni epilettiche. Il cannabidiolo, ossia un cannabinoide non


psicoattivo, sembra avere anche proprietà anticonvulsionanti, cioè che aiutano
a combattere le convulsioni, uno dei sintomi più comuni dell'epilessia.
Gli studi effettuati su questa malattia, però, sono ancora alla fase
sperimentale, anche se molti malati, che si sono sottoposti volontariamente
agli esperimenti, sostengono che il cannabidiolo li ha aiutati a superare con più
facilità le convulsioni.
Anche per questo la British medical association, uno degli enti britannici più
autorevoli in campo sanitario, ha di recente raccomandato di approfondire le
ricerche sull'azione di questa sostanza.

- I disturbi neurodegenerativi. Il morbo di Alzehimer, quello di Parkinson, la


corea di Huntington, sono tutte malattie definite neurodegenerative perché
sono provocate da una degenerazione delle cellule nervose.
Recenti studi, condotti da studiosi internazionali, tra cui un ricercatore italiano
Maurizio Grimaldi, hanno scoperto che il cannabidiolo, un componente non
psicoattivo della cannabis, aiuta a proteggere le cellule del cervello.
La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica "Proceedings of national
academy", ha dimostrato che il cannabidiolo agisce come un antiossidante,
cioè combatte l'invecchiamento e la morte dei neuroni. Anche se gli studi sono
sempre alla fase sperimentale questa scoperta apre nuove possibilità nella cura
dell'ictus e dei disturbi neurodegenerativi.
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FRAGOLA

La fragola è una fonte molto ricca di diversi composti nutritivi ed in particolare


di zuccheri, vitamine, flavonoidi e antocianine. Questi nutrienti, agendo in
maniera sinergica, conferiscono alla fragola proprietà utili a promuovere lo
stato di salute e prevenire diverse patologie.
I benefici della fragola sono dovuti anche all’elevato contenuto di composti
fenolici.
Le principali proprietà benefiche di questi frutti sulla nostra salute sono:

- Protezione cardiovascolare La presenza di molecole antiossidanti, in grado


di ridurre l’ossidazione delle LDL, protegge dal rischio di sviluppare patologie
cardiovascolarie.

- Riduzione del rischio di sviluppare patologie oncologiche. Alcuni


composti presenti nelle fragole, come la quercina e l’acido ellegico, hanno
dimostrato in vitro di possedere un’attività anti-cancro, inibendo la
proliferazione cellulare e pertanto sopprimendo la crescita delle cellule tumorali
in caso di tumori del colon, della prostata e del cavo orale.

- Effetto neuro-protettivo. L’acido gallico, uno degli acidi fenolici presenti


nelle fragole, è globalmente riconosciuto per le sue proprietà antiossidanti e
per la sua azione neuroprotettiva dei confronti dello stress ossidativo e della
neurotossicità.

- Effetto antinfiammatorio. Studi recenti hanno dimostrato che un consumo


regolare di fragole può contribuire a risolvere complicazioni dovute a
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infiammazioni croniche e sistemiche. Inoltre, una dieta ricca di fragole è stata


in grado di limitare i danni neuronali in alcuni esperimenti condotti sui topi.
Quest’effetto è dovuto all’azione anti-infiammatoria svolta dai composti fenolici
contenuti nelle fragole.

- Proprietà antiossidante. Le fragole, così come molti frutto di bosco, sono


tra i frutti più ricchi di molecole antiossidanti disponibili in natura. Il loro
consumo è infatti consigliato per poter prevenire diverse patologie croniche e
degenerative poiché i composti fenolici contenuti nelle fragole agiscono contro
lo stress ossidativo diminuendo la formazione di malondialdeide (un indicatore
di perossidazione lipidica), proteggendo dall’ossidazione del colesterolo LDL e
le cellule del sangue dai danni al DNA.

- Trattamento della sindrome metabolica. Diversi studi effettuati su


modelli cellulari e animali hanno evidenziato la capacità di una dieta ricca di
fragole, di regolare il livello di glucosio ematici e inibire il trasporto e l’uptake
cellulare di glucosio. Inoltre è stato dimostrato che l’estratto di fragole contiene
enzimi digestivi che contribuiscono a migliorare la condizione di iperglicemia e
ipertensione, tipiche degli individui con sindrome metabolica.

- Azione drenante e depurativa. Le fragole, come abbiamo visto nei


paragrafi precedenti, contengono poco sodio e una quantità maggiore di
potassio e vitamina C. Risultano pertanto utili per la loro azione drenante,
contro la ritenzione idrica e possono essere utilizzate per la preparazione di
ottime tisane e bevande.

- Benefici per i denti. Un metodo “fai da te” molto efficace prevede di


strofinarsi le fragole sui denti per ottenere un effetto sbiancante. La loro
superficie non liscia, infatti, potrebbe avere un’azione detergente sui nostri
denti. Inoltre le fragole contengono xilitolo, sostanza che previene la
formazione della placca.

- Fragole in fitoterapia. Infine, a livello fitoterapico, le radici e le foglie delle


fragole vengono impiegate per la loro azione diuretica in caso di calcolosi
renale o iperuricemia e come astringenti naturali, grazie alla loro ricchezza in
tannini.
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EQUISETO (aervense)

Fin dall’antichità l’Equiseto fu usato per affezioni dell’apparato respiratorio,


come antidiarroico, e nelle emorragie specie nasali e come emostatico
generale; altro tropismo di questa straordinaria pianta è l’apparato escretore
renale e intestinale per i suoi effetti diuretici e cicatrizzanti anche nelle ulcere
intestinali. Nonostante le grandi proprietà curative di molte patologie, la pianta
fu, nel corso dei tempi alquanto dimenticata. Sostiene Maria Treben (grande
erborista austriaca) che a trarla dall’oblio in cui cadde fu il medico naturista e
parroco dr Kneipp che la considerava “unica insostituibile e inestimabile” contro
emorragie, disturbi renali e delle vie urinarie, i calcoli e la renella, ulcere
cancerose, piaghe purulente, e necrosi ossea, problemi e malattie polmonari
(tubercolosi e bronchite cronica).
Attorno al silicio ruotano la gran parte delle proprietà dell’Equiseto.
L’analisi chimica dell’Equiseto mostra una gran ricchezza di minerali, infatti ha
notevolissime proprietà rimineralizzanti. Il contenuto in ceneri riferito al peso
secco è di circa il 20 %, in pratica tutti minerali tra cui figurano: potassio,
calcio, sodio, magnesio, azoto, zolfo, fosforo e molti oligoelementi ma il più
rappresentato quantitativamente è il silicio sotto forma di silice (SiO2)
mediamente valori intorno al 6/8 % quindi il 30/40% delle ceneri è costituito
da silicio.
Poiché una delle attività principali dell’Equiseto gravita attorno alla
rigenerazione tissutale sia a livello dermico, osseo, polmonare, le ricerche sono
state indirizzate verso gli apparati più direttamente coinvolti; sono quindi state
eseguite analisi dei contenuti in silicio che hanno evidenziato una
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concentrazione notevole in silicio proprio nei tessuti in cui il tropismo


dell’Equiseto è specifico. Il contenuto medio di silicio nel corpo umano è pari
allo 0,01% mentre nel timo, ghiandole surrenali, polmoni, pancreas, milza,
fegato, cuore, reni, cervello, muscoli assume concentrazioni notevolmente
superiori. Nella pelle, unghie, e capelli il contenuto è ancora più elevato.
Inoltre contiene saponina (equisetonina), glucosidi flavonici, piccole quantità di
alcaloidi e tannini.

- Silicio e ossa, una stretta relazione. Fin dagli inizi del secolo scorso sono
state messe in evidenza le relazioni sinergiche del silicio nella formazione del
tessuto osseo. In Francia la somministrazione di silicio a bambini con ritardato
sviluppo scheletrico portò al rapido recupero dei valori ottimali di crescita.
Altre ricerche hanno evidenziato che in molti casi di demineralizzazione
ossea la perdita di calcio era preceduta dalla perdita di silicio che era
quantitativamente e proporzionalmente maggiore rispetto al calcio e ad altri
minerali.
Nei soggetti tubercolotici la perdita di silicio del tessuto polmonare è notevole.
Ciò dimostra il perché l’Equiseto sia consigliato nei soggetti tubercolotici, se poi
teniamo in considerazione che l’organo che contiene più silicio è in assoluto il
timo seguito dalle gh. Surrenali e dai polmoni, si può ipotizzare che la
somministrazione di Equiseto possa influire positivamente a livello del sistema
immunitario (Timo) sull’equilibrio dei minerali (Surrenali parte corticale) e sui
polmoni (cicatrizzazione delle lesioni tubercolari).
Esistono ormai numerose ricerche che dimostrano il ruolo primario del silicio
nei processi di riparazione di traumi e fratture ossee.

- Anche il sistema nervoso ne trae beneficio. Maria Treben cita il


neurologo Wagner Jauregg che nei suoi scritti dice “ due terzi di tutti i malati di
nervi non dovrebbero essere ricoverati negli istituti se fossero sani i loro reni”
la Treben continua dicendo di aver salvato molte persone da problemi nervosi
grazie ai semicupi di equiseto, ma aggiunge che per questi casi è
indispensabile anche l’uso della tisana a base di Equiseto, Ortica e Achillea.
Oggi si sa che il silicio favorisce l’assorbimento del fosforo componente
essenziale dei fosfolipidi contenuti in quantità nel tessuto nervoso. Se poi
aggiungiamo che l’Equiseto e ricchissimo anche di fosforo e alti minerali ed
oligoelementi possiamo spiegarci le azioni riequilibranti sul S.N.

- Equiseto e cancro. Tra le proprietà dell’Equiseto figura anche quella


anticancerosa. Assodato dalla ricerca scientifica che nei tessuti cancerosi si ha
un forte squilibrio minerale con perdita imponente di Silicio, Magnesio, calcio e
ferro, non dovrebbe stupire che l’apporto massiccio di minerali (contenuti in
abbondanza nell’Equiseto) possa giovare in tali patologie; d’altro canto ricerche
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epidemiologiche hanno evidenziato la minore incidenza di cancro nelle aree


geografiche ove i terreni sono più ricchi di silicio e magnesio.

- Controindicazioni. Le donne in gravidanza oppure in fase di allattamento e


le persone con disturbi renali e di diabete dovrebbero evitare l'assunzione
di equisetum arvense.

ROSA CANINA

La rosa canina è un arbusto spontaneo dalle interessanti proprietà


terapeutiche. Le diverse componenti di questa pianta sono in grado di offrire
diversi benefici alla nostra salute. La parte più utilizzata della pianta per fini
terapeutici è però il suo frutto che si distingue per l’alto contenuto di vitamina
C. In 100 g di bacche troviamo la stessa quantità di vitamina C che c’è in 1 Kg
di limoni.
Il mistero avvolge la fama di questo fiore, che nella storia ha raggiunto il più
alto livello di simbologia. Emblema di bellezza e di amore, la Rosa è divenuta la
regina dei fiori e icona della spiritualità nel mondo occidentale. Come il Loto
per l’Oriente, così per noi questa pianta ha acquisito una valenza universale.

Composizione Chimica
Le bacche di rosa canina contengono circa il 75 % d’acqua, il 3,2 % di ceneri, il
2,5 % di zuccheri, il 7,2 % di proteine, il 5,1 % di pectina ed il 24 % di fibre
alimentari.
I minerali contenuti nei frutti di rosa canina sono fosforo, potassio, calcio,
manganese, sodio, ferro, rame, magnesio, zinco e boro.
Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B6, la vitamina C, la vitamina K e
la vitamina E.
18

Contiene l’1,7 % di acidi grassi come l’acido palmitico, l’acido stearico, l’acido
oleico e l’acido linoleico.
Altre sostanze sono i flavonoidi, i triterpenoidi, tra cui l’acido oleanolico, i
tannini, i carotenoidi, tra cui luteina, zaexantina, licopene e beta-carotene.

- Radicali Liberi. La proprietà che più contraddistingue la rosa canina, come


abbiamo visto, è l’alto contenuto di vitamina C. Insieme ai flavonoidi, ai
carotenoidi, ai polifenoli ed alle catechine, fa di questo frutto un
potente antiossidante.
Una delle funzioni più importanti degli antiossidanti è quella di contrastare gli
effetti nocivi dei radicali liberi. I benefici sono per il sistema immunitario, per la
salute del sistema cardiovascolare e quindi del cuore.

- Benefici alla Pelle. La vitamina C ha un ruolo attivo nella produzione


di collagene che ricordiamo è una proteina portante nella struttura della
pelle. La rosa canina ha anche un alto contenuto di vitamina A che è benefica
per la pelle.

- Artrite Reumatoide. Con i frutti essiccati, tritati e ridotti in polvere, a volte


anche con i semi, si prepara un tè dalle proprietà terapeutiche. Questo tè viene
utilizzato per il trattamento delle malattie reumatiche come ad esempio l’artrite
reumatoide. La sua assunzione migliora lo stato di salute delle articolazioni
riducendone il dolore in caso di patologie in corso. Uno studio condotto in
Danimarca ha dimostrato come i pazienti che hanno utilizzato regolarmente gli
estratti di rosa canina in polvere, hanno ridotto la rigidità ed il dolore alle
articolazioni dopo 3 mesi di trattamento con l’estratto.

- Lassativa. Il tè a base di bacche di rosa canina ha anche proprietà


lassative e blandamente diuretiche.

- Abbassa il Colesterolo. Da recenti studi è emerso che la somministrazione


quotidiana di estratto di rosa canina, per un periodo di 6 settimane,
19

ha ridotto il livello di colesterolo LDL del 5/6 % nelle persone obese. È


invece rimasto invariato il livello di colesterolo HDL-C.

- Anemia. La rosa canina contiene anche il ferro, un minerale importante nella


produzione dei globuli rossi. La vitamina C invece ne facilita l’assorbimento da
parte dell’organismo. Questo meccanismo si rivela utile nella prevenzione
dell’anemia.

- Diabete. Le sue proprietà possono essere d’aiuto anche ai diabetici. La sua


assunzione infatti aiuta l’organismo a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

- Sistema Immunitario. È utile anche al sistema immunitario, aiuta a


prevenire le infezioni sia di origina batterica che virale.

- Disturbi allo Stomaco. Viene utilizzata per trattare i disturbi allo stomaco,
ne previene le irritazioni e le ulcere. La rosa canina viene anche utilizzata per
curare la stipsi, i calcoli biliari, la gotta e le infezioni dell’apparato urinario.
20

AGLIO

L'aglio è una delle piante medicinali considerate da sempre indispensabili,


poiché dotata di infinite proprietà salutari sin dall’antichità.
Il prezioso bulbo dell’aglio contiene circa 400 differenti componenti curativi
dell’organismo umano.

Minerali

Sodio mg 17

Calcio mg 180

Fosforo mg 153

Potassio mg 401

Ferro mg 1,6

Magnesio mg 25

Zinco mg 1,2

Rame mg 0,3

Manganese mg 1,7

Selenio mcg 14,1

Vitamine

B1 mg 0,2

B2 mg 0,1
21

B3 mg 0,7

B5 mg 0,6

B6 mg 1,2

C mg 31,2

E mg 0,08

K mcg 1,7

J mg 23

Altri costituenti dell’aglio sono il beta-carotene, luteina e zeaxantina.
Questi gli aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina,
glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina,
serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

- Battericida ed Antiossidante. L’aglio agisce innanzitutto come efficace
antisettico e battericida. Distrugge i microbi e i batteri e ne impedisce la
proliferazione. È uno degli antiossidanti più efficaci che vi sia in natura.
Protegge quindi le cellule del nostro organismo dall’ossidazione prodotta
dall’attività dei radicali liberi.

- L’Aglio Fa Bene al Cuore. Molto importanti i benefici che arreca al cuore ed


al sistema circolatorio. Grazie alle sue proprietà tonificanti ed equilibranti,
rinforza il tono muscolare del cuore rendendo più fluido il sangue.
Oltre a svolgere un’azione depurativa, contribuisce in modo determinante alla
pulizia delle arterie. In questo modo previene l’accumulo di colesterolo LDL e
svolge un’attività preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari.

- Pressione Arteriosa. Ha anche proprietà benefiche nei confronti della


pressione arteriosa. Il suo consumo regolare e moderato in molto casi è in
grado di equilibrare i valori della pressione sanguigna.
Gli effetti combinati della riduzione del colesterolo e della pressione sanguigna,
così come le proprietà antiossidanti, sono efficaci. Possono
portare benefici nella prevenzione di malattie come ad esempio il morbo di
Alzheimer e la demenza.

- Digestione. Contrariamente a quanto molti credono, l’aglio ha


anche proprietà digestive. È in grado di apportare enormi benefici nella lotta
contro i parassiti intestinali.
22

- Antitumorale. Uno studio recente, svolto in Cina ed in Usa, suggerisce che


utilizzato regolarmente nella dieta, può avere effetti protettivi nei confronti del
cancro. Oltre a questo, possiede proprietà uniche. È in grado di inibire,
ritardare o addirittura invertire il processo di cancerosi umana. I risultati di
questi esperimenti sono stati presentati al simposio internazionale sulle Nuove
frontiere in ematologia e oncologia.

- Rafforza il Sistema Immunitario. L’assunzione del prezioso bulbo è nota


per aumentare la reattività del sistema immunitario. Un ampio studio ben
documentato ha dimostrato come un supplemento di aglio al giorno riduca i
raffreddori del 63 % rispetto al placebo.
Esistono poi altri studi che sostengono che sia in possesso di proprietà in grado
di rafforzare il sistema immunitario. Lo studio sopra citato è durato 12
settimaneed è stato pubblicato sul US National Library of Medicine National
Institutes of Health. Lo studio ha preso in considerazione 100 volontari. Sono
state sperimentate le proprietà dell’aglio nei confronti del sistema immunitario.
Metà dei pazienti volontari sono stati trattati con un placebo. All’altra metà è
stato somministrato un estratto di aglio. Dopo 12 settimane i risultati erano
questi. Chi ha assunto l’estratto ha ridotto del 63 % il numero di raffreddori
rispetto a chi e stato trattato con il placebo.

- Alzheimer e Demenza. Il danno ossidativo prodotto dai radicali liberi


contribuisce ad accelerare il processo di invecchiamento.
L’aglio, come abbiamo visto, contiene antiossidanti che proteggono il corpo da
questo tipo di danni. Alte dosi di questo ortaggio hanno dimostrato di
aumentare gli enzimi antiossidanti negli esseri umani.
I composti antiossidanti, combinati con la capacità di
ridurre pressione e colesterolo, possono aiutare a prevenire le malattie del
cervello. In particolar modo Alzheimer e demenza.

- Per Vivere Più a Lungo. Gli effetti sulla longevità sono praticamente
impossibili da dimostrare sugli esseri umani. Visti però i suoi
effetti benefici sulla pressione e sul colesterolo, è lecito pensare che questo
vegetale possa aiutare a vivere più a lungo.
Anche la sua capacità di combattere le malattie infettive è un fattore
importante ai fini della longevità. Queste infatti sono tra le cause più comuni di
morte, soprattutto tra le persone anziane.

- Mal di Denti. Anche in caso di mal di denti causato da carie l’aglio si rivela
utile. Per utilizzarlo in questi casi bisogna spremerlo e riporre la pasta ottenuta
sulla parte dolorante.
23

- Metalli Pesanti. Nelle giuste dosi, i composti dello zolfo presenti nel
bulbo hanno dimostrato di proteggere l’organismo contro i danni provocati dai
metalli pesanti. Uno studio della durata di 4 settimane pubblicato su US
National Library of Medicine National Institutes of Health ha dimostrato queste
proprietà. Lo studio è stato effettuato su dipendenti di una fabbrica di batterie
per auto, dove vi era una forte esposizione al piombo. L’aglio ha ridotto il
livello di piombo nel sangue del 19 %. Oltre ad abbassare i livelli di piombo nel
sangue ha ridotto anche i sintomi dell’intossicazione come il mal di testa e
la pressione sanguigna alta.

- Prestazioni Atletiche. Nella storia dell’umanità probabilmente l’aglio è stato


uno dei primi alimenti usati per migliorare le prestazioni fisiche. In particolare
veniva somministrato agli atleti olimpici in Grecia.
Alcuni studi suggeriscono che la stanchezza indotta dall’esercizio fisico può
essere ridotta con l’aglio.
Malgrado questo non esistono ancora studi ufficiali che ne attestino
tali proprietà.

- Salute delle Ossa. Premettiamo che ad oggi non esistono studi che
dimostrino che l’aglio faccia bene alle ossa. Malgrado questo alcuni test
condotti sui topi dimostrano che la sua assunzione può ridurre la perdita ossea.
Uno studio su donne in menopausa ha scoperto che una dose giornaliera di
estratto di aglio secco diminuisce la carenza di estrogeni. Questo suggerisce
che questo vegetale può avere effetti benefici sulle ossa nelle donne.
24

MORE DI ROVO E DI GELSO

Contengono l’88 % d’acqua, l’1,4 % di proteine, il 5,3 % di fibre, lo 0,5 % di grassi, il 4,9
% di zuccheri divisi principalmente tra destrosio, fruttosio e lo 0,4 % di ceneri. Presente
anche una buona quantità di beta-carotene.

I minerali sono: calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro, potassio,


manganese, selenio, rame e zinco.
Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, E, K e J.
Contengono inoltre flavonoidi, acidi organici (citrico, malico, tartarico), pectine e
antocianosidi.

Le proprietà di questo frutto di sottobosco sono:

- Antitumorali. Ancora una volta uno studio sulle proprietà degli alimenti
dimostra che la prevenzione dei tumori inizia dall’ alimentazione. Uno studio
condotto nell’Ohio e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research del
Gennaio 2009, ha confermato l’attività antitumorale delle antocianine. Le
antocianine sono i pigmenti che danno la colorazione ai frutti di bosco. Anche
i flavonoidi sembrerebbero in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali.

- Radicali Liberi. Hanno un buon contenuto di composti antiossidanti come gli


acidi fenolici, i flavonoidi, i flavonoli e le vitamine. L’attività di questi costituenti
è utile per contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi.
25

Gli antiossidanti proteggono l’organismo da una serie di malattie anche gravi


causate dal danno ossidativo.

- Diuretiche e Depurative. Oltre a questo importante aspetto


le more hanno proprietà depurative, diuretiche, antireumatiche e dissetanti.

- Riducono il Colesterolo. Grazie al contenuto di fibra alimentare e di


composti antiossidanti aiutano a prevenire le malattie
cardiovascolari mantenendo pulite ed elastiche le arterie. Queste sostanze
infatti contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo cattivo LDL.

- Fanno Bene al Cervello. Le more possono anche apportare benefici alle


funzioni cognitive ed alla memoria. Recenti studi hanno evidenziato come i
componenti polifenolici presenti nelle more aiutano a ritardare il declino
dell'attività cognitiva proprio dell’invecchiamento.

- Benefici alle Ossa. La presenza di magnesio e calcio invece fa delle more un


frutto ideale per mantenere in salute le nostre ossa. Oltre a questo la presenza
di fosforo favorisce la regolazione del calcio ed aiuta a rafforzare le ossa.

- Cicatrizzanti. Contengono anche una buona percentuale di vitamina K che è


d’aiuto nella coagulazione del sangue. Il loro consumo è quindi indicato per chi
ha eccessivi sanguinamenti e difficoltà di cicatrizzazione in caso di piccole
ferite.

- Proprietà Digestive. Le more hanno un buon contenuto di fibre solubili ed


insolubili che sono essenziali per il buon funzionamento dell’apparato digestivo.
Consumate regolarmente nei mesi in cui sono disponibili,
le more rappresentano un ottimo metodo preventivo nei confronti
delle stitichezza.

- Sistema Immunitario. Vitamine, minerali e fitoestrogeni rendono più forte


il sistema immunitario. La loro assunzione aiuta così a respingere gli attacchi
degli agenti patogeni con maggior efficacia.

- More e Gravidanza. Le more contengono acido folico (vitamina B9).


Durante le prime fasi della gravidanza un eventuale carenza di tale acido
aumenta il rischio di una malformazione del feto o di problemi relativi alla
crescita del feto stesso.
In aggiunta, l’acido folico contribuisce a regolare i livelli di omocisteina, che in
quantità elevate è in grado di provocare danni anche gravi.
26

FOGLIE DI OLIVO

L’ulivo è da sempre presente nella storia della medicina e dell’erboristeria


dell’area Mediterranea. Tutte le civiltà che si sono succedute non lo hanno
utilizzato soltanto come pianta alimentare, come fornitore di combustibile e
illuminazione, ma anche come pianta medicinale.
Gli studi effettuati negli ultimi anni sulla pianta d’ulivo hanno portato alla
scoperta di diversi principi attivi presenti nel fogliame dell’ulivo.

- Acido oleanolico: si tratta di una potente molecola con azione


antinfiammatoria ed immunomodulatoria, estremamente utile nel trattamento
di patologie autoimmuni e perfino di sclerosi multipla.

- Acido elenolico: si tratta di un glucoside con un fortissima azione


antiossidante. Questa molecola mostra infatti una spiccata capacità nel
contrastare i radicali liberi. Inoltre facilita la circolazione del sangue e in vitro si
è dimostrato un potentissimo antibatterico ed antivirale. Da ulteriori ricerche è
emerso che questa molecola ha anche proprietà cardiotoniche ed antiaritmiche,
ipoglicemizzanti, vasodilatatrici ed antimicotiche.

- Idrossitirosolo: è un polifenolo e si tratta di uno degli antiossidanti più


potenti presenti in natura, in grado di rallentare il processo di invecchiamento
27

cellulare del nostro organismo. Gode inoltre di proprietà antimicrobiche,


antinfiammatorie e benefiche sul sistema cardiovascolare. Riduce gli effetti
negativi dell’ossidazione del colesterolo cattivo e ha una potente azione
neuroprotettiva. Oltre che nelle foglie di oliva, è presente in quantità elevate
anche nell’olio extravergine d’oliva.

- Rutina (vitamina P): è un glicoside flavonoico presente anche in altre piante,


come il grano saraceno, la menta piperita, l’eucalipto, ecc. Questa sostanza
svolge un ruolo importante come antiossidante, nel contrastare l’azione dei
radicali liberi (ha un’azione antiossidante 2,5 volte superiore a quella delle
vitamine C ed E). La rutina rafforza la parete dei capillari, riducendo i sintomi
di sanguinamento come quelli legati ad ematomi ed emorroidi. Migliora la
circolazione sanguigna e linfatica, contrastando gli edemi. Riduce gli effetti
legati all’ossidazione del colesterolo cattivo (LDL), riducendo il rischio di
patologie cardiache. Aiuta a prevenire i coaguli di sangue da inibizione
dell’aggregazione piastrinica. Infine possiede un’importante attività
antistaminica.

- Tirosolo: si tratta di un polifenolo dalle indiscusse proprietà benefiche. E’ un


potente antiossidante ed antinfiammatorio, stimola il sistema immunitario,
migliora il profilo lipidico riducendo il colesterolo cattivo LDL e contribuisce ad
abbassare la pressione arteriosa e la glicemia. E da recenti studi risulta che
abbia la facoltà di prevenire e rallentare l’insorgere della demenza senile,
nonché del temibile morbo di Alzheimer.

Nelle foglie di olivo torviamo inoltre: Secoiridoidi (4-7%): oleoside, oleoside-


11-metiletere, oleuropeina, ligstroside, excelsioside, ligustaloside B ,
morroniside, oleaceina; - Triterpeni (2-4%): glucosidi dell’acido oleanolico,
dell’acido maslinico, eritrodiolo; - Lignani: (-)-olivil-4′-glucoside, (+)-
acetossipinoresinolo e derivati, cicloolivile; - Flavonoidi: luteolin-4′-glucoside,
luteolina, olivina, rutina, apigenina e derivati; - Alcaloidi: cinconidina,
cinconina; - Sesquiterpeni: aromadendrene, eudesmina; - Chinoni: tannini;
acidi polifenolici.

La sinergia di tutte queste sostanze ha un’azione benefica sull’organismo a


diversi livelli.

- Riduce la pressione arteriosa: una delle proprietà che hanno reso


“celebre” l’estratto acquoso di foglie di olivo (infuso), è la sua spiccata azione
ipotensiva. Diversi studi hanno infatti confermato che i principi attivi contenuti
nelle foglie d’ulivo, in particolare l’oleuroposide, sono in grado di ridurre la
pressione sanguigna, sia favorendo la vasodilatazione periferica, sia agendo sul
28

metabolismo del rame (contenuto in alcuni enzimi coinvolti nel controllo della
pressione arteriosa).

- Riduce la glicemia: le foglie di olivo godono anche di proprietà


ipoglicemizzanti. Infatti alcuni dei suoi principi attivi si sono mostrati in grado
di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e si sono dimostrati ottimi coadiuvanti
nel trattamento delle forme diabetiche lievi non insulino-dipendenti.

- Combatte gotta, artrite ed artrite reumatoide: l’infuso di foglie di olivo


sembra dare ottimi risultati nella riduzione del dolore alle articolazioni dovuti a
gotta, artrite ed artrite reumatoide.
La gotta è causata dall’accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni, i
sottoprodotti di recidivazione ridotta del DNA e dell’RNA nelle cellule. In un
meccanismo identico a quello dell’allopurinolo (terapia farmacologica utilizzato
per la gotta), è stato provato che l’oleuropeina riesce ad impedire l’accumulo di
acido urico inibendo la xantina ossidasi, l’enzima responsabile della
conversione del DNA e dell’RNA in acido urico.
L’oleuropeina è stata testata anche nella prevenzione e nel trattamento dei
sintomi dell’artrite reumatoide. Quando somministrato ai primi segni di artrite,
su modelli animali, l’oleuropeina impediva che i sintomi si sviluppassero,
producendo un notevole miglioramento del tessuto articolare di questi animali.
Quando somministrato dopo che l’artrite era completamente sviluppata, si
sono registrati miglioramenti significativi dell’infiammazione delle articolazioni,
rispetto agli animali non trattati.
In un successivo studio l’oleuropeina ha dato benefici simili anche per
l’osteoartrosi. Nei modelli animali affetti da questa malattia articolare
degenerativa, l’estratto di foglie di oliva ha ridotto il gonfiore articolare, ha
migliorato l’aspetto microscopico dei tessuti articolari e ha impedito la
produzione di citochine infiammatorie.

- Antintumorale: uno studio del 2011 ha messo in risalto le proprietà


antitumorali ed antiproliferative di alcuni dei principi attivi presenti nelle foglie
di olivo. Lo studio, effettuato su topi da laboratorio, ha dimostrato che il
fitocomplesso è in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali nei
casi di cancro al seno e di melanoma. In entrambe le situazioni, il fitochimico
ha contrastato lo sviluppo delle cellule tumorali e, in alcuni casi, le ha
addirittura distrutte.

- Previene l’osteoporosi: un altro studio, effettuato dai ricercatori Spagnoli,


ha mostrato che l’oleuropeina, sostanza presente in ottime quantità nelle foglie
di olivo, agisce stimolando la produzione di osteoblasti, ovvero quelle cellule
29

presenti nelle ossa, responsabili della formazione di matrice ossea, riducendo


la perdita di densità ossea e quindi riducendo il rischio di osteoporosi.

- Aiuta a dimagrire: l’estratto di foglie di olivo è un ottimo rimedio naturale


per dimagrire, in quanto aiuta l’organismo a bruciare il grasso addominale in
eccesso. Lo sostiene una ricerca dell’University of Southern Queensland
(Australia), diretta dalla professoressa Lindsay Brown e pubblicata dal “Journal
of Nutrition”. Lo studio è stato condotto su dei topi da laboratorio,
precendentemente nutriti con molti carboidrati e grassi. Questi ratti
presentavano problemi metabolici, quali sovrappeso con eccesso di grasso
addominale, ipertensione e fegato grasso. I ratti a cui è stata somministrato
l’estratto di foglie di olivo, hanno avuto evidenti miglioramenti cardiovascolari,
miglioramenti della salute del fegato e una marcata riduzione del grasso
addominale.

- Preventivo cardiovascolare: grazie alla presenza dell’oleuropeina, le foglie


di olivo agiscono sul sistema vascolare su più livelli, riducendo il rischio
cardiovascolare. Innanzitutto riduce l’ossidazione delle particelle LDL, note per
l’elevata aterogenicità. Ha un’elevata azione antitrombotica, esercitata
attraverso l’inibizione dell’aggregazione piastrinica. Infine ha un effetto
antinfiammatorio e protettivo nei confronti dei vasi e dei capillari.

- Previene l’alzheimer: l’oleuropeina, presente nelle foglie e nell’olio d’oliva è


un potente neuroprotettivo, in grado di prevenire la demenza senile e
l’alzheimer. Ne sono convinti i ricercatori italiani dell’Università di Firenze, che
sulle proprietà benefiche di questa molecola hanno pubblicato diversi studi in
questi anni, l’ultimo dei quali sul “Journal of Alzheimer’s Disease”. Gli animali
studiati in laboratorio, a cui è stato somministrata l’oleuropeina, mantengono
più a lungo le loro capacità cognitive e hanno nel cervello meno placche di
proteine anomale – spiega Massimo Stefani, che coordina il team di biochimici
30

fiorentini -. Questa molecola, infatti, è in grado di stimolare l’autofagia


cellulare”. In pratica, la cellula consuma quelle proteine che potrebbero
accumularsi pericolosamente, portando alla formazione di aggregati tossici.
Come le placche della proteina beta-amiloide tipiche dell’Alzheimer.

- Anti-virale, anti-batterico ed antifungino: l’infuso di foglie di olivo svolge


una marcata azione antivirale, antibatterica ed antifungina, proprietà utili per
supportare il sistema immunitario, tanto nella prevenzione quanto nella cura di
numerose malattie. Questo grazie alla presenza dell’oleuropeina,
dell’idrossitirosolo e dell’acido elenolico, che agiscono in sinergia, aggredendo i
patogeni localizzati nell’intestino e nell’apparato respiratorio. Ecco alcuni dei
microorganismi patogeni dove l’estratto di foglie di olivo si è dimostrato
efficace: Candida albicans, Campylobacter jejuni, Helicobacter pylori,
Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Bacillus
cereus, Aspergillus flavus, Aspergillus parasiticus, Moraxella catarrhalis,
Salmonella typhi, Vibrio parahaemolyticus, Vibrio cholerae, Vibrio alginolyticus,
Mycoplasma hominis, Mycoplasma fermentans, Mycoplasma pneumoniae e
Mycoplasma pirum e l’Idrossitirosolo inattiva il virus dell’herpes, del
raffreddore e dell’influenza A di tipo H1N1, H3N2, H5N1 e H9N2.

- Combatte la stanchezza cronica: negli Stati Uniti l’estratto di foglie di


ulivo sta riscuotendo un grande successo nella lotta alla Sindrome da
Stanchezza Cronica. Una malattia che recentemente è stata associata a un
particolare virus, l’Epstein-Barr, lo stesso che provoca la mononucleosi
infettiva. Le foglie di olivo sembrano in grado di inibire la crescita di questo
virus, riducendo di conseguenza anche i sintomi da stanchezza cronica.

- In caso di emorroidi: l’infuso di foglie di olivo è un ottimo rimedio naturale


per il trattamento delle emorroidi. Grazie alla presenza della rutina, l’infuso
agisce rafforzando la parete dei capillari, e riducendo quindi i sintomi di
sanguinamento delle emorroidi.

- Rallenta l’invecchiamento cellulare: come abbiamo visto molte delle


sostanze presenti nelle foglie di olivo esercitano una forte azione antiossidante,
neutralizzando l’azione nociva dei radicali liberi e rallentando quindi il processo
di invecchiamento cellulare.

- Riduce la febbre: in passato l’infuso ricavato dalle foglie di olivo veniva


utilizzato come febbrifugo, dato che così come la china, le foglie favoriscono
una riduzione della temperatura corporea.
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- Aiuta in caso di reflusso e gastrite: anche se non ci sono ancora studi in


tal senso, molte persone che soffrono di gastrite, o di reflusso gastroesofageo,
affermano di sentirsi meglio bevendo uno o due cucchiai di infuso di foglie di
olivo subito dopo i pasti. Questo infuso sembra avere un effetto anti-acido tale
da migliorare la sintomatologia di questi disturbi.

MIRTILLO

I mirtilli sono un frutto molto importante per la nostra salute e l’utilizzo delle
foglie rende ancora più completo l’aspetto fitoterapico.
Le sue proprietà sono:

- Antiossidanti. I mirtilli sono potenti antiossidanti naturali (ovvero riescono a


contrastare i radicali liberi). Questo perché possiedono una serie di vitamine
dotate di questa capacità (come la vitamina C) ma soprattutto grazie alla
presenza in questi piccoli frutti delle antocianine, sostanze che appartengono
alla classe dei flavonoidi.
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- Antinfiammatori. Il mirtillo ha ottime proprietà antinfiammatorie,


soprattutto se ad essere infiammato è l’intestino. Viene infatti spesso
consigliato in caso di diarree o ulcere proprio per la sua capacità di agire anche
sull’attività enzimatica dell’intestino sgonfiando, sfiammando e contribuendo
alla sua regolare motilità.

- Antitumorali. Diverse ricerche hanno mostrato che le antocianine presenti


nei mirtilli (ma anche altre sostanze come il resveratrolo) hanno proprietà
antitumorali, soprattutto sono utili in fase preventiva anche grazie alla capacità
di agire sul sistema immunitario aiutandolo nella sua attività di difesa.

- Ricchi di vitamine e sali minerali. Se mangiati frequentemente quando


sono di stagione, i mirtilli freschi assicurano un’ottima dose di vitamine al
nostro corpo, in particolare C, A, E e gruppo B tra cui l’acido folico. Buono
anche il quantitativo di sali minerali, soprattutto potassio. Variando con altra
frutta e verdura fresca otterrete il massimo dei benefici.

- Proteggono cuore e circolazione. I mirtilli vengono spesso consigliati a


chi soffre di problemi venosi: gambe gonfie, crampi, varici, emorroidi e altre
problematiche circolatorie che si intensificano soprattutto nella stagione calda.
In questo caso potrebbe non bastare inserire ogni giorno nella propria dieta dei
mirtilli freschi ma si mostrerà certamente più utile prendere un integratore con
alte concentrazioni dei principi attivi del mirtillo. Alcune ricerche hanno poi
messo in luce la capacità del mirtillo di abbassare la concentrazione di
colesterolo cattivo (LDL).

- Contrastano la ritenzione idrica e prevengono infezioni. Ricchi di


acqua, i mirtilli favoriscono la diuresi e, grazie a tutti i principi attivi in essi
contenuti, riescono anche a prevenire cistiti e altre infezioni alle vie urinarie.
Diversi studi hanno comprovato questa capacità dei mirtilli e in particolare
33

il mirtillo rosso americano (cranberry) si è mostrato capace di impedire


l’adesione dei batteri alla parete della vescica evitandone così la riproduzione.

- Aiutano la vista
Una delle proprietà più conosciute del mirtillo è senza dubbio la sua capacità
di aiutare gli occhi nelle loro funzioni e in particolare al momento della visione
notturna. Ecco perché spesso questi frutti, o meglio l’integratore più ricco di
principi attivi concentrati, sono un ottimo coadiuvante in caso di problemi alla
retina e ai capillari degli occhi.

P.S.
Ricordiamo che, comunque, tutti i frutti di bosco hanno delle grandissime
potenzialità curative.
34

TOPINAMBUR

Il Topinambur è un tubero ricchissimo di proprietà.

- Perdita di Peso. È un alimento particolarmente indicato per chi vuole


perdere peso ed allo stesso tempo svolgere un’opera di pulizia nei confronti
35

dell’intestino. Il topinambur contiene inulina, che è una molecola nutritiva dalle


eccellenti proprietà.
Chi ha problemi di obesità derivanti da un appetito costante, dovrebbe bere
molta acqua prima di cibarsi di topinambur. L’unione dell’inulina con l’acqua ha
la conferisce un senso di sazietà che si protrae per un buon lasso di tempo ed
evita così assunzione di altro cibo.

- Colesterolo e Diabete. Il topinambur riduce l’assorbimento


del colesterolo cattivo e degli zuccheri da parte dell’intestino. Per questo
motivo è molto indicato per i diabetici che non sono così soggetti a bruschi
sbalzi della glicemia dopo i pasti.
Anche chi soffre di alti livelli di colesterolo può trarre benefici da
queste proprietà del topinambur che ne rallenta l’assorbimento a livello
dell’intestino. Visto il suo sapore gradevole, un misto di carciofo e patata, si
consiglia di consumarlo crudo. In questo modo l’alimento conserva intatte tutte
le sue proprietà organolettiche.

- Pressione Sanguigna e Cuore. È un’ottima fonte di potassio, ne contiene


molto di più rispetto alle banane che sono famose per il loro contenuto di
potassio. Si pensi che 100 grammi di topinambur
contengono 429 milligrammi di potassio contro i 358 della banana.
Il potassio è essenziale per la salute del cuore. Ha proprietà vasodilatatrici che
permettono un maggior flusso sanguigno con conseguente riduzione di stress
sull’apparato circolatorio e riduzione della pressione sanguigna.
Oltre a questa proprietà il potassio è anche il responsabile della frequenza del
battito cardiaco e quindi del suo corretto funzionamento.

- Proprietà Digestive. Contiene un principio attivo dal gusto amaro in


possesso di proprietà digestive. Questo costituente stimola la secrezione dei
succhi gastrici e della bile facilitando così la digestione e prevenendo problemi
intestinali.

- Stitichezza. Se aggiunta come farina ad altre farine nella preparazione di


pietanze, nella misura del 10% circa, può essere utile a chi soffre
di stitichezza.

- Energetico. Le sue proprietà energetiche lo rendono un alimento consigliato


nella dieta degli anziani, dei bambini e in generale delle persone convalescenti.

- Salute dei Capelli. Il topinambur ha un buon contenuto di nutrienti come


ferro, rame e vitamina C. Questi costituenti sono essenziali per mantenere
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i capelli in salute. Il ferro trasporta l’ossigeno ai capelli mantenendo in salute


i follicoli piliferi.
Il rame ne previene la caduta e ne stimola la crescita. La vitamina C favorisce
l’assorbimento di ferro e favorisce la produzione di collagene mantenendo la
pelle ed i suoi vasi sanguigni sani.

CRESCIONE

La pianta, conosciuta fin dai tempi antichi, era considerata un toccasana


per la salute dai romani, i quali le attribuivano
anche proprietà afrodisiache.
Grazie alle sue proprietà organolettiche, se mangiato regolarmente ma
senza esagerare, il crescione può essere considerato una medicina
preventiva. È utile per gli scompensi legati alla tiroide, le malattie
cardiovascolari, alcuni tipi di tumore ed i danni cellulari.

- Antitumorale. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical


Nutrition, sostiene che i fitonutrienti presenti in questa verdura, come ad
esempio gli isotiocianati, sono utili nella prevenzione del tumore al seno.
Nell’articolo viene dimostrato che la pianta è efficace nel ridurre i danni
al DNA.
Lo studio ha preso in considerazione dei fumatori di sigarette a cui sono
stati somministrati 85 gr di crescione fresco al giorno. I pazienti hanno
37

visto diminuire del 22 % i danni cellulari. Agli stessi risultati è giunto uno
studio del 2007 condotto presso l’University of Ulster.

- Antiossidanti. Gli studi suggeriscono che le sostanze responsabili


dei benefici sono i composti amari e la gluconasturtiina in particolare.
Questo composto è responsabile del gusto piccante del crescione.
I benefici antitumorali sono imputabili anche alla presenza di composti
con proprietà antiossidanti come il beta-carotene, i folati, le vitamine, la
luteina e la zeaxantina.
Il buon contenuto di composti antiossidanti fa di questo vegetale un
ottimo alleato per contrastare l’attività nociva dei radicali liberi.
Gli antiossidanti sono inoltre utili per ridurre il tasso di colesterolo cattivo
LDL nel sangue. Queste proprietà contribuiscono a ridurre il rischio di
sviluppare malattie cardiovascolari come ad esempio l’arteriosclerosi.

- Tiroide. La sua assunzione ha dimostrato effetti benefici nei confronti


della salute della tiroide. I benefici si sono dimostrati maggiori quando
il crescione è stato consumato crudo o cotto al vapore.

- Depressione. Recenti studi hanno evidenziato come una carenza di


folati aumenti sensibilmente il rischio di depressione. L’aggiunta nella
dieta di alimenti ricchi di folati può ridurre il rischio di sviluppare questa
patologia.

- Gravidanza. Il folato è molto importante per il corretto sviluppo


dell’embrione. È stato calcolato che nelle donne in gravidanza un apporto
giornaliero di 400 mcg di folato è in grado di ridurre il rischio di difetti al
tubo neurale. Il crescione, con il suo alto contenuto di folato, aiuta a
ridurre il rischio dell’insorgere di questa complicazione nei nascituri.

- Cataratta. Uno studio europeo suggerisce che il giusto apporto


di vitamina C potrebbe essere d’aiuto nella prevenzione dell’insorgere
della cataratta.

- Ossa. Il crescione d’acqua ha un altissimo contenuto di vitamina K, 100


grammi di questa pianta forniscono il 200 % del fabbisogno giornaliero di
questa vitamina.
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- Apparato Respiratorio. Ha proprietà espettoranti, antivirali,


antipiretiche ed è molto adatto per il trattamento delle malattie
dell’apparato respiratorio. Raffreddore, bronchite e tosse con catarro ne
sono un esempio. Per il trattamento di queste patologie si può utilizzare
il succo fresco di steli, foglie e sommità fiorite.

- Anoressia. Contiene composti stimolanti per l’appetito come in


particolare, lo zinco e la gluconasturtiina che stimolano la mucosa
gastrointestinale a produrre secrezioni gastriche, con conseguente
aumento dell’appetito.

- Pelle. Utilizzato esternamente il crescione può curare eventuali


problemi della pelle. Le sue foglie applicate sulle ferite favoriscono la
guarigione e le proteggono dalle infezioni.
La stessa cosa si può fare con i foruncoli e le irritazioni della
pelle. Queste capacità sono da ricondursi alla vitamina C ed allo zinco,
due composti con proprietà antisettiche, curative e rigenerative della
pelle.

Altri Benefici
È stato dimostrato che il consumo regolare di quest’erba è in grado
di prevenire l’osteoporosi, l’anemia e la carenza di vitamina A. Si ritiene
che sia anche in grado di prevenire le malattie cardiovascolari ed alcuni
tipi di tumore, come quello al colon, al seno ed alla prostata.
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BACCHE DI ARONIA

Le bacche di aronia sono il frutto della pianta Aronia Melanocarpa, un arbusto


appartenente alla famiglia delle Rosacee.
Le bacche di aronia, grazie alle loro proprietà terapeutiche, sono state
utilizzate sin dai tempi più antichi a scopo alimentare. Negli ultimi tempi,
grazie alle loro presunte proprietà antitumorali, hanno destato l’interesse della
comunità scientifica.

- Antiossidanti. Questa è la proprietà più importante di questi frutti, visto che


contengono diversi composti antiossidanti. Epicatechina, antociani, flavonoidi,
vitamine, luteina e zeaxantina, beta-carotene e l’acido caffeico sono tutte
sostanze in grado di proteggere la nostra salute.
Questi composti antiossidanti infatti, contrastano l’azione nociva dei radicali
liberi nel sangue, nella pelle, negli occhi, nei tessuti e negli organi interni. Gli
antiossidanti impediscono alle cellule sane di mutare in cellule malate. In tal
modo la loro assunzione serve a prevenire molte patologie, alcune anche gravi.
Secondo l’USDA le bacche di aronia hanno un punteggio ORAC pari a 15.280
TE/100 gr. In pratica questi frutti hanno un potere antiossidante che è quasi il
doppio di quello dei mirtilli e delle more.

- Antitumorali. Questa proprietà delle bacche di aronia è attualmente in fase


di studio ed approfondimento per verificarne l’efficacia. Il buon contenuto
di antiossidanti, gli antociani in particolare, sembrano avere
effetti preventivi nei confronti del tumore al colon. La scienza ha infatti
dimostrato che un alto contenuto di antociani è in grado di proteggere le
cellule dai danni ossidativi causati dai radicali liberi.

- Benefici agli Occhi. I caroteni presenti nelle bacche di aronia sono in grado
di ridurre lo stress ossidativo negli occhi. Si ha così una riduzione del rischio di
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sviluppare la cataratta e la degenerazione maculare. I caroteni sono


potenti antiossidanti e sono presenti in modo abbondante in questi frutti.

- Insulina. È stato dimostrato che la buona quantità di fibra


alimentare presente nelle bacche di aronia migliora la regolazione dell’insulina.
Questa sostanza regola la quantità di zuccheri nel sangue e previene i picchi
glicemici. L’assunzione di bacche ha anche un ruolo preventivo nei confronti
del diabete.

- Pressione Sanguigna. Il contenuto di potassio è abbastanza alto per avere


effetti benefici sul cuore e sull’apparato cardiovascolare. Questo composto ha
infatti proprietà vasodilatatrici in grado di ridurre la pressione sanguigna.
Rilassando i vasi sanguigni e le arterie, aumenta il flusso di sangue e si riduce
la pressione sul sistema cardiovascolare. In questo modo si riduce il rischio di
ictus e di attacchi di cuore.

- Digestione. L’abbondanza di fibre aumenta la motilità intestinale e favorisce


quindi il processo digestivo. I benefici sono quindi la protezione contro
la costipazione, il gonfiore addominale ed il malessere a livello di stomaco.

- Apparato Urinario. Un altro vantaggio portato dal consumo delle bacche di


aronia riguarda la salute dell’apparato urinario. Le infezioni del tratto urinario
sono dovute soprattutto al batterio Escherichia coli.
I mirtilli sono noti per avere proprietà utili a contrastare questo tipo di
infezione. Sembra che le bacche di aronia siano 5 volte più potenti rispetto ai
mirtilli nei confronti di questo batterio. Questa proprietà è da ricondursi alla
presenza dell’acido chinico. Questo composto si è rivelato particolarmente
efficace nel contrastare le infezioni del tratto urinario.

- Proprietà Antinfiammatorie. Uno studio condotto in Bulgaria ha


dimostrato che gli antociani ed i flavonoidi presenti nel succo hanno proprietà
antinfiammatorie. Consumare regolarmente queste bacche tiene lontani
raffreddore ed influenza.

- Disturbi Cognitivi. I radicali liberi danneggiano le sinapsi e le cellule del


cervello. La buona presenza di antociani migliora l’attività dei percorsi neurali e
protegge contro lo stressossidativo delle cellule neurali. Si hanno
così benefici in termini preventivi contro la demenza, l’Alzheimer ed i disturbi
cognitivi.
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- Cellulite. Le bacche di aronia potrebbero rivelarsi utili per combattere


la cellulite. Questo è quanto sostiene uno studio pubblicato sulla US National
Library of Medicine National Institutes of Health.
Lo studio ha preso in considerazione 29 donne con la cellulite alle quali sono
stati somministrati 100 ml di succo al giorno per 3 mesi. Dopo i 90 giorni le
donne hanno avuto miglioramenti significativi della cellulite.

CURIOSITA’
Le bacche di aronia sono anche una buona fonte di ferro, 100 gr contengono il
93% della dose giornaliera raccomandata

Bacche di Goji

Le bacche di goji (Lycium barbarum) appartengono alla famiglia delle


Solanacee e sono da tempo apprezzate nei paesi dove crescono più rigogliose
(Tibet, Mongolia e alcune regioni della Cina) grazie alle loro proprietà per le
quali si sono meritate anche il soprannome di “frutti di lunga vita”. E’ una
pianta che si adatta bene anche al nostro clima.
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- Antiossidanti. Tra le proprietà delle bacche di goji più interessanti vi è la


ricchezza in antiossidanti: soprattutto flavonoidi, carotenoidi e acido linoleico,
utili a contrastare i radicali liberi e dunque l’invecchiamento cellulare. Ecco
perché si considera il Goji un frutto della longevità.

- Un pieno di vitamine e sali minerali. Mangiare il giusto quantitativo di


bacche di goji consente di fare il pieno di vitamine (soprattutto vitamina C) e
sali minerali. Questi piccoli frutti, tra l’altro, sono ricchi anche di aminoacidi. In
generale dunque hanno un effetto energizzante.

- Aiutano il sistema immunitario. Grazie al loro contenuto di vitamina C e di


altre sostanze, le bacche di goji sono un buon sostegno al sistema immunitario
nella difesa quotidiana da virus, batteri e altri microrganismi.

- Regolano gli zuccheri nel sangue. Queste bacche hanno un basso indice
glicemico e contribuiscono a tenere a bada gli zuccheri nel sangue.

- Stimolano il metabolismo e regolano l’intestino. Tra i benefici delle


bacche di goji vi è la capacità di stimolare il metabolismo, ciò concretamente
significa che possono essere utilizzate anche nelle diete dimagranti come aiuto
per avere un maggiore effetto brucia-grassi. Grazie alla presenza di fibre, poi,
contribuiscono a regolarizzare meglio le funzioni intestinali.

- Poche calorie, tanta sazietà. A fronte di un buon senso di sazietà, queste


bacche apportano poche calorie al nostro organismo in proporzione al consumo
consigliato (si consiglia infatti di consumarne solo 15-20 grammi al giorno).
Possono essere utilizzate quindi come spezza fame negli spuntini di metà
mattina o metà pomeriggio anche se si sta seguendo una dieta dimagrante.

- Benefiche per la salute del cuore. Grazie alle loro proprietà, le bacche di
goji sono d’aiuto per tenere sotto controllo il colesterolo nel sangue e
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prevenirne l’ossidazione, fenomeno alla base della formazione di placche


aterosclerotiche.

- Benefiche per la vista. Grazie alla presenza in questi piccoli frutti di principi
attivi come betacarotene, luteina e zeaxantina, un consumo costante di Goji
può aiutare la salute degli occhi e la vista. Risulta utile anche per sostenere la
vista affaticata dopo ore di lavoro al computer. Le proprietà delle bacche di goji
rendono questo alimento molto interessante ma non pensate di trovare in esse
la panacea a tutti i mali. Come sempre, infatti, non è il singolo prodotto a fare
la differenza ma un’alimentazione equilibrata nel complesso unita ad uno stile
di vita sano.
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AGRUMI in generale

Il termine agrumi può indicare i frutti o le piante che li producono,


appartenenti al Genere Citrus (Famiglia Rutaceae)
Dal punto di vista nutrizionale, i frutti degli agrumi appartengono al VII gruppo
fondamentale degli alimenti. Sono ricchi di vitamina C e potassio, e il loro
apporto energetico varia in base alla specie.

Agrumi e Fibra Pectina


Quello degli agrumi NON è l'insieme di frutti con la maggior concentrazione
di fibre. Tuttavia, osservando il dettaglio chimico, emerge un'ottima
percentuale di protopectina (fibra solubile nota come pectina).
Limoni, arance, pompelmi e lime sono tra gli alimenti che contengono la
maggior quantità di fibre solubili.
La pectina è un polimero strutturale contenuto nelle pareti cellulari delle
piante. Si tratta di un eteropolisaccaride, ovvero una “catena” formata da
tante “unità” anche diverse tra di loro. Alcuni legami tra i “mattoncini” sono di
tipo glicosidico alfa 1-4 (teoricamente digeribili per l'uomo).
Tuttavia, il nostro organismo NON è in grado di assorbire ciò che rimane della
pectina dopo la digestione. Ciò significa che la funzione di questa componente
nutrizionale NON è di tipo energetico-metabolico.
Ovviamente con la fermentazione FerVida, come gia sappiamo, le catene
peptidiche vengono rotte rendendo la pectina uno tra gli strumenti migliori in
grado di chelare i metalli pesanti …ma non solo!!!
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• Aumenta il senso di sazietà


• Rallenta la digestione
• Modula l'assorbimento
• Tende a ridurre la captazione del colesterolo
• Regolarizza la motilità intestinale

Esercita anche un'eccellente funzione prebiotica, nutrendo la flora


batterica colica. Questo processo:

• Seleziona i ceppi batterici, enfatizzando quelli benefici


• Nutre le cellule dell'intestino
• Contribuisce alla formazione di vitamine (ad esempio la K)
• Incide positivamente sul sistema immunitario.

Gli agrumi apportano un'ottima quantità di potassio e acqua, due elementi


fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio idro-salino nel corpo umano.
In particolare, se ne consigliano porzioni abbondanti in caso di: attività
sportiva intensa, e terza età.
Questi frutti sono ricchi di citrati e acido citrico (sopratutto i limoni). Si tratta
di molecole utilissime nella prevenzione dei calcoli renali e utilizzate
nell'industria alimentare come additivo correttore di pH.
La buccia degli agrumi, grazie alla composizione chimica, è talvolta usata
come detergente visivo a livello casalingo (soprattutto quella del limone e del
lime).
L'assunzione regolare di agrumi è associata a una riduzione del rischio
di cancro allo stomaco.
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Limone

A differenza degli altri agrumi il limone può giungere a maturazione anche una
volta staccato dalla pianta. Molto spesso i limoni vengono colti ancora verdi,
trattati con un procedimento fungicida, incerati e spediti verso mercati esteri.
Qui poi verranno trattati per farli giungere a maturazione.
Per questo motivo è sempre meglio non consumare la loro buccia, a meno che
non si è certi che provengano culture biologiche.

100 g di frutto fresco, contengono circa 38, mg di vitamina C. Contiene


inoltre flavonoidi e sostanze con proprietà
antiossidanti come luteina e zeaxantina, tantissime altre vitamine e molti
minerali, oltre ad essere, come
abbiamo detto per gli agrumi in genere, un altissima fonte di pectine.
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Proprietà e Benefici:

- Depurativo. Ha proprietà depurative e disintossicanti. La sua assunzione


regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a
regolarizzare l’intestino, e combatte addirittura la cellulite.

- Antitumorale. Una sostanza contenuta nell’agrume, il limonene, secondo


recenti studi americani, se assunta regolarmente, avrebbe proprietà
antitumorali. Queste sarebbero a livello preventivo, soprattutto per quanto
riguarda il tumore al pancreas, allo stomaco ed all’ intestino.
Le sue proprietà anti tumorali sono da ricondursi, oltre alla vitamina C ed al
limonene, anche alla presenza di flavonoidi, composti con proprietà
antiossidanti.

- Calcoli Renali e Biliari. L’acido citrico presente nel frutto apporta benefici in
caso di calcoli. Infatti aiuta a sciogliere i calcoli biliari, renali ed i depositi di
calcio in generale. Il limonene viene impiegato con successo nel processo
di distruzione dei calcoli nella cistifellea.

- Nausea e Diarrea. È molto consigliato contro nausea, diarrea e soprattutto


per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie.

- Arteriosclerosi. Il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire


l’arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone
la fluidità.

- Anti Anemico e Disinfettante. Il limone, quando è veramente fresco, oltre


che rimineralizzante e anti anemico è un buon attivatore delle difese organiche
e un ottimo disinfettante. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro da
parte dell’organismo. Facilita così la formazione di globuli rossi che trasportano
ossigeno alle varie parti del corpo.

- Radicali Liberi. Il potere antiossidante della vitamina C contribuisce a


bloccare i radicali liberi del nostro organismo. Rallenta quindi l’invecchiamento
delle nostre cellule, in particolare quelle che riguardano il cervello.

- Rinforza i Vasi Sanguigni. La vitamina B3 invece rinforza i vasi sanguigni


ed aiuta a prevenire eventuali emorragie interne.
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- Mal di Denti. Utilizzare il succo di limone sulla parte dolente del dente può
far passare il dolore. Il succo, utilizzato per massaggiare le gengive, ne blocca
l’eventuale sanguinamento. Funziona anche da disinfettante eliminando i
cattivi odori della bocca.
Può anche essere utilizzato per la salute dentale aggiungendo un paio di gocce
di succo di limone al dentifricio quando si lavano i denti.

- Cura dei Capelli. Il frutto si è rivelato utile anche nella cura dei capelli, il
suo succo utilizzato per massaggiare il cuoio capelluto apporta benefici in caso
di forfora e previene la caduta dei capelli. Applicato direttamente ai capelli
dona loro lucentezza.

- Scottature. Applicato sulle piccole ustioni lenisce il senso di bruciore mentre,


se applicato sulle cicatrici le sbiadisce e le rende meno visibili.

- Cura della Pelle. Il limone è un antisettico naturale, il suo succo ha effetti


benefici anche sulla pelle e può venire in aiuto in caso di punture d’insetti,
acne, foruncoli, può rimuovere i punti neri e rendere la pelle più liscia.

- Problemi Respiratori. L’abbondanza di vitamina C e di sostanze


con proprietà antiossidanti fa del limone un alimento utile ad alleviare i
problemi respiratori, l’asma in particolare.

- Emorragie Interne. Il limone ha anche proprietà coagulanti che sono utili


per bloccare piccole emorragie interne come ad esempio la perdita di sangue
dal naso. In questo caso è possibile bagnare un batuffolo di cotone con
del succo di limone che va poi inserito nel naso per bloccare la perdita di
sangue.

- Riduce il Rischio di Ictus. A sostenerlo è l’American Heart Association


(AHA). Secondo uno studio del 2012 l’assunzione di agrumi può contribuire a
ridurre il rischio di ictus nelle donne. Lo studio ha esaminato i dati di
circa 70.000 donne con più di 14 anni. I risultati hanno confermato che chi
consumava più agrumi aveva il 19 % di rischio in meno di avere un ictus.

- Digestione. Il suo succo aiuta a trattare i problemi legati all’indigestione.


L’aggiunta di alcune gocce alle pietanze ne facilita la digestione. Funziona
anche come purificatore del sangue ed aiuta ad espellere le tossine. Quando vi
capita di fare un pranzo pesante potete poi facilitare la digestione in questo
modo. Bevete un bicchiere di acqua, limone, sale e miele.
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- Febbre. Il suo succo può essere d’aiuto anche in caso di freddo e brividi
causati dalla febbre. Il succo di limone assunto puro, con al massimo un po’ di
zucchero, aumenta la sudorazione e fa diminuire la febbre.

- Cicatrici. Il succo, applicato su vecchie cicatrici, può agire come agente


sbiadente e renderle quindi meno vistose. Inoltre ha anche un effetto
raffreddante è può essere usato per ridurre la sensazione di bruciore alla pelle
in caso di scottature.

- Pressione Sanguigna. Il succo di limone può apportare benefici alle


persone con problemi cardiaci. L’agrume infatti contiene potassio che agisce
positivamente sulla pressione alta. La sua assunzione è utile anche in caso di
vertigini ed ansia in quanto ha un effetto calmante sulla mente e sul corpo.

- Aumenta l’Assorbimento di Ferro. La carenza di ferro è una delle carenze


nutrizionali più diffuse nei paesi sviluppati ed è la principale causa di anemia.
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L’abbinamento di cibi ricchi di vitamina C con quelli ricchi di ferro


ne massimizza l’assorbimento da parte dell’organismo.

- Perdita di Peso. Uno studio del 2008 effettuato su roditori ha dimostrato


che i fenoli presenti nella buccia di limone riducono la massa grassa nei topi.
Gli esperimenti devono però essere estesi agli esseri umani per poterne
constatare l’effettiva efficacia.

Inoltre il Limone neutralizza i composti chimici tossici come i nitrati, e le


sostanze chimiche prodotte nella preparazione degli alimenti e durante la
digestione.
Mantiene in salute denti e gengive, vasi sanguigni e favorisce la
cicatrizzazione, l’alta percentuale di vitamina C aiuta a prevenire l’infarto.


vvvv✜✜✜✜vvvv✜✜✜✜vvvv✜✜✜✜vvvv✜✜✜✜vvvv✜✜✜✜vvvv✜✜✜✜
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CONCLUSIONI e …qualche consiglio

Visto che parlare di alcuni vegetali escludendone altri è un lavoro veramente


difficile e poco gratificante il mio consiglio è quello di usare più vegetali
possibili per i vostri fervida, ovviamente senza farvi mancare quelli elencati.
Tutti i vegetali sono importanti ed hanno una propria utilità.

- Ricordiamoci sempre di rispettare madre natura evitando raccolte barbariche.


Lasciamo sempre dei frutti per gli animali (specie nella stagione fredda) e per
la riproduzione del vegetale stesso, ricordarsi che i fiori. Sono importantissimi
alla riproduzione.
Progettare per tempo il FerVida ci aiuta ad evitare raccolte in un unico posto
salvaguardando la biodiversità.
Raccogliamo solo quello che ci serve.

- Raccogliamo vegetali esposti al sole in quanto contengono molti più


antiossidanti.

- Preferiamo sempre frutti acerbi o comunque non arrivati a completa


maturazione. Con la maturazione il frutto, oltre a spappolarsi, perde alcune
delle sostanze presenti da acerbi che sono: alcune vitamine e alcuni minerali,
clorofilla e in particolar modo i Tannini che ricoprono un importanza
fondamentale (i tannini si possono trovare anche in altri vegetali legnosi o
alcuni semi). Questa sostanza è dotata di proprietà astringenti,
antinfiammatorie, antidiarroiche, antibatteriche ed emostatiche. Di
fondamentale importanza per il nostro intestino (in particolare per la nostra
mucosa intestinale ma non solo) e di conseguenza per il nostro organismo con
numerose altre funzioni.

- Cerchiamo di fermentare il vegetale appena raccolto o comunque in tempi


brevi.

- Se il vegetale è stato raccolto in luoghi sicuri possiamo fermentarlo anche


senza lavaggio. In caso contrario usare acqua oppure acqua e aceto di mele
non pastorizzato. Non più di 30 minuti.

- Usiamo vegetali sani e nell’eventualità ci fossero parti ammaccate


eliminiamole con un coltello.

- Se non riusciamo a fare un fervida con un unico vegetale per vari motivi
cerchiamo di farlo seguendo la regola di usare foglie con foglie, frutta con
frutta, radici con radici ecc.
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“In questa sezione ho pensato di elencare alcuni vegetali i cui fervida possono
essere mischiati assieme dopo che, il fervida singolo, è arrivato a maturazione
ed è stati prelevato. Le varie combinazioni sono utili per:”

CURA E DEPURAZIONE FEGATO

- Aloe vera: conosciuta da millenni per le sue proprietà terapeutiche, è


indicata per disintossicare l'organismo sia dalle tossine esogene (sostanze
tossiche che provengono dall'ambiente esterno o dall'alimentazione) e da
quelle prodotte internamente, come gli scarti metabolici, sostenendo la
funzione depurativa del fegato, dei reni, del sistema linfatico. Inoltre esercita
un'azione antinfiammatoria e cicatrizzante sui tessuti, e riequilibrante del ph e
della flora batterica gastrointestinale, migliorando la digestione e
l'assimilazione dei nutrienti del cibo.

- Tarassaco: La radice del tarassaco possiede proprietà depurative, in quanto


stimola la funzionalità biliare, epatica e renale, cioè attiva gli organi emuntori
(fegato reni pelle) adibiti alla trasformazione delle tossine, nella forma più
adatta alla loro eliminazione (feci, urina, sudore). I principali componenti del
suo fitocomplesso sono alcoli triterpenici (tarasserolo);
steroli; vitamine (A,B,C,D); inulina, principi amari (tarassacina), sali
minerali che conferiscono alla pianta proprietà amaro-toniche e digestive.
Queste sostanze possiedono anche proprietà
purificanti, antinfiammatorie, disintossicanti nei confronti del fegato:
favoriscono l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi
urici) rendendo il tarassaco una pianta epatoprotettiva, indicata in caso di
insufficienza epatica, itterizia e calcoli biliari.

- Curcuma: la radice della pianta svolge un'azione


coleretica, antinfiammatoria, ed epatoprotettiva conferite alla pianta dalla
presenza di curcuminoidi e olio essenziale. Questi principi attivi stimolano la
secrezione biliare, favorendo la sintesi dei grassi.

- Boldo: le foglie della pianta sono utilizzate per fluidificare la bile, di cui
diminuisce la viscosità. Responsabili delle sue proprietà sono gli alcaloidi
isochinolici, tra i quali la più importante è la boldina. Il meccanismo d'azione di
questo principio attivo consiste in un'attività antiossidante e protettivadelle
cellule epatiche; mentre a livello cardiovascolare ha mostrato capacità
d'inibizione dell'aggregazione piastrinica e vasodilatazione. In fitoterapia il
53

boldo è un rimedio elettivo per il trattamento delle turbe dispeptiche di origine


epatobiliare, per i disturbi epatici e come coadiuvante nel trattamento della
stitichezza.

- Carciofo: i suoi costituenti principali sono gli acidi


caffeolichinici, flavonoidi e lattoni sesquiterpenici che conferiscono il
tipico sapore amaro. Le foglie sono adoperate da sempre per la capacità
di favorire la produzione di bile, di cui migliora la composizione e proteggere
il fegato, favorendo così la funzionalità gastrica ed epatica.

- Cardo mariano: è utilizzato come rigeneratore delle cellule epatiche,


stimolante dell'attività gastrica e come diuretico. Nella medicina popolare è da
sempre utilizzato come tonico e protettore epatico, grazie alla presenza
della silimarina, che ha dimostrato di possedere proprietà antiossidante, utile
per prevenire l'ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane cellulari.
Questo principio attivo rende la pianta efficace nel trattamento del danno
tossico al fegato; nella terapia di supporto in infiammazioni croniche;
nella cirrosi epatica; e in tutte le disfunzioni del fegato dovute a tossine
chimiche, incluso l'alcol. I frutti della pianta sono utilizzati per migliorare la
funzione epatica e accelerare la rigenerazione delle cellule danneggiate dalle
intossicazioni e altre malattie croniche del fegato dovute all'abuso di
droghe e farmaci.

- Bardana: in fitoterapia è usata per la sua attività depurativa, (stimola la


funzionalità biliare ed epatica) ipoglicemizzante ipocolesterolemizzante,
lassativa e antireumatica. La radice di questa pianta contiene lignani, vitamine
del complesso B, amminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e
resine; ma soprattutto è costituita da inulina, che svolge un’azione
drenante e purificante del sangue, che favorisce l’eliminazione delle tossine,
cioè i “rifiuti” delle diverse reazioni metaboliche dell’organismo.

- Rosmarino: in particolare i giovani getti hanno la capacità di far produrre


più bile al fegato (coleretico) e di facilitarne l’espulsione nel duodeno
(colagogo). Tutto questo facilita anche il lavoro dell’intestino tenue.
54

SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO

- Achillea: (Achillea millefolium) pianta erbacea perenne, ha proprietà


astringenti, antinfiammatorie ed emostatiche e quindi è in grado di arrestare le
emorragie, e vari problemi di sanguinamento dovuti a gengive infiammate,
mestruazioni abbondanti o emorroidi; mentre l’achilleina sarebbe in grado di
controllare gli sbalzi di pressione e ristabilire la normale circolazione
sanguigna. Il suo impiego, come quello della tintura madre di achillea, è
indicato in caso di emorroidi, ragadi anali, varici, flebiti, ulcere varicose,
disturbi della circolazione e fragilità capillare.

- Borragine: (Borago officinalis) erbacea annuale, l'olio ottenuto dalla


spremitura dei suoi semi ha la capacità di favorire la produzione delle
prostaglandine della serie 1 (PGE1), dotate di attività antiaggregante
piastrinica, cardioprotettiva, antisclerotica, vasodilatatrice. Su questi
presupposti si basano molte proprietà terapeutiche ascritte all'olio di borragine
come la riduzione del rischio cardiovascolare, il controllo di colesterolo
alto e ipertensione e l’azione antinfiammatoria coadiuvante nella cura
dell’artrite reumatoide. Infatti l'olio di borragine è anche un rimedio naturale
per eliminare il colesterolo dalle vene e dalle arterie, perché è un vero
concentrato di Omega 6 necessari alla corretta funzione cardiovascolare.

- Centella: (Centella asiatica) pianta erbacea perenne, è impiegata nel


trattamento dei problemi circolatori perché favorisce il trofismo del tessuto
connettivo dei vasi sanguigni, rendendoli più elastici e migliorando la
permeabilità delle pareti venose, le quali più difficilmente faranno trasudare
liquidi nei tessuti circostanti, riducendo così la stasi venosa con tutti i disturbi
che da essa conseguono, come edema degli arti inferiori, pesantezza alle
gambe, cellulite.

- Meliloto: (Melilotus officinalis) pianta erbacea annua e biennale, svolge


un'azione vasoprotettiva sulle pareti delle vene, aumentandone la
permeabilità, e comportandosi quindi come l'escina. Ne deriva
necessariamente lo stesso campo di indicazione, principalmente nelle malattiie
delle vene e nei disturbi provocati dalle varici. In questa azione
i flavonoidi hanno un ruolo complementare. La pianta è perciò indicata nel
trattamento dell'insufficienza venosa e linfatica, in presenza di edemi e gonfiori
agli arti inferiori, ritenzione idrica, vene varicose, flebiti, gambe pesanti,
emorroidi e cellulite.
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- Ortica: (Urtica dioica) pianta erbacea perenne, ricchissima di sostanze


antiossidanti come flavonoidi che proteggono la salute di capillari e vene.
Possiede anche proprietà vasocostrittrice (contrae i vasi sanguigni)
ed emostatica (ferma le emorragie), quindi è impiegata specialmente nei casi
di emorragie nasali e uterine. E' utilissima inoltre per le donne che soffrono di
mestruazioni abbondanti.

- Vite rossa: fornisce un aiuto in primo luogo rinforzando vene e capillari, ma


anche favorendo la vasodilatazione. Quest’ultima può essere utile nel momento
in cui sia chiamata a normalizzare la pressione di soggetti affetti da
ipertensione.

- Mirtillo, in particolare quello rosso, che contribuisce a una migliore


circolazione generale grazie alla presenza in gran numero di flavonoidi. Anche
le foglie vanno molto bene a questo scopo.

- Se la necessità è di fluidificare il sangue due ottimi rimedi naturali sono il


ginepro e la buccia di pomodoro: la polpa di quest’ultimo aiuta inoltre a
smaltire meglio le eventuali tossine presenti nel sangue. Consigliato anche il
ricorso al vischio, ricco di flavonoidi.

- Altra amica della circolazione è l’aloe vera, un rimedio naturale del quale
non ci stancheremo mai di elencare i benefici effetti. Utile soprattutto per le
affezioni cutanee e le scottature, nonché per la cura dell’herpes, il succo
ricavato dalle foglie di questa pianta contiene in grandi quantità aminoacidi,
vitamine e minerali che contribuiscono a una circolazione sanguigna in perfetta
forma.
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APPARATO DIGERENTE

- Ficus carica, il nostro comune fico, è un antiacido naturale con potere


antiinfiammatorio molto indicato in caso di iperacidità, ma anche in caso di
gastrite o ulcera gastrica e/o duodenale. Sembra che i principi attivi del fico
riescano ad inibire la produzione di gastrina e di acido cloridrico agendo
direttamente a livello centrale e, precisamente, sui punti che presiedono alla
regolazione della produzione dei succhi gastrici. Per aumentare l’efficacia del
fico spesso si associa il Ribes nigrum, anch’esso dalle proprietà
antiinfiammatorie, nella forma gemmoderivata che sembrerebbe essere
maggiormente attiva.

- Melissa Officinalis, dalle cui foglie si estrae l’olio essenziale, ha proprietà


antiinfiammatorie e rilassanti. Insieme alla Camomilla è indicata per trattare i
casi di acidità dovute a forme nervose e di stress. Agisce in particolare sulle
mucose dello stomaco e dell’intestino.

- Bupleurum falcatum L. è una pianta molto usata nella medicina cinese e


molto efficace. Comune anche in Italia. Questa pianta ha suscitato
l’interesse del mondo occidentale per la sua azione sull’apparato
gastrointestinale. La parte utilizzata della pianta è costituita dalle radici, ricche
di principi attivi: saponine a base triterpenica, dette anche
- saikosaponine,
- fitosteroli (stigmasterolo, spinasterolo),
- polisaccaridi strutturalmente simili alla pectina (bupleurani),
- polieni.
Questa pianta possiede una buona attività antiulcera, come dimostrano alcuni
studi in vitro ed in vivo dovuta probabilmente alla frazione polisaccaridica che,
essendo simile alla pectina, agisce sulle mucose aumentando la barriera
protettiva nei confronti degli acidi. L’attività antiulcera sembra sia simile a
quella del sucralfato, sostanza viscosa in grado di inibire l’azione della pepsina,
che in caso di ulcera può idrolizzare anche la mucosa stessa e non solo le
proteine ingerite. In generale quindi l’utilizzo di questa pianta è indicato per
trattare
• gastriti,
• ulcere gastroduodenali
• o disturbi di origine dispeptica.
Essendo una pianta con spiccate proprietà anche antinfiammatorie al fine di
migliorarle si potrebbe pensare di unire un fv di camomilla o liquirizia o spirea
ulmaria. I possibili effetti collaterali del bupleurum potrebbero
essere meteorismo e flatulenza, in quanto stimolante del movimento
peristaltico; questo avviene comunque solo in soggetti particolarmente
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sensibili. Quindi è molto adatta anche a chi soffre di intestino prigro.

- Semi di finocchio, in grado di intervenire sulla digestione difficile sia in caso


di mal di stomaco che di difficoltà intestinali.

- Aloe Vera. Il FerVida di questa pianta apporterà numerosi benefici alla


maggior parte delle problematiche all’apparato digerente

- Liquirizia, negli ultimi anni è stata presa in considerazione per le sue


proprietà antiulcera, confermate anche da studi sperimentali. La pianta è da
sempre utilizzata per le sue proprietà
• espettoranti,
• emollienti
• blandamente diuretiche.
Della liquirizia si utilizzano le radici e i rametti delle gemme che risultano ricchi
di principi attivi:
• saponine a base triterpenica (glicirizzina, 24-idrossi-glicirizzina),
• flavonoidi,
• isoflavoni,
La sua attività antiulcera sembra sia dovuta all’intero fitocomplesso, sebbene il
meccanismo d’azione preciso non sia ancora stato individuato; probabilmente
tutte queste sostanze agiscono in modo sinergico contribuendo all’effetto
protettivo (gli stessi flavonoidi hanno dimostrato anche un alto potere
antiinfiammatorio e spasmolitico).
La liquirizia è particolarmente indicata anche per le infiammazioni della mucosa
gastrica derivanti dall’uso di acido acetilsalicilico e antinfiammatori in genere,
inoltre favorisce
• la produzione di muco protettivo (per stimolazione dei livelli di
prostaglandine nello stomaco)
• e l’afflusso del sangue, riducendo il dolore e le contrazioni.
Le ulcere di origine peptica sono quelle meglio trattabili con la liquirizia.

- Uva ursina è una pianta che viene utilizzata da millenni, originaria del Nord
America, introdotta in Spagna nel XVI secolo. Contiene dei composti
denominati “antrachinoni” che attivano le contrazioni dell’intestino emulando il
movimento che accompagna lo stimolo ad andare in bagno. L’uva ursina è utile
soprattutto alle persone con un apparato digerente delicato per eliminare le
sostanze di rifiuto.
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APPARATO RESPIRATORIO

- Aglio e cipolla: contengono allicina, allistatina e numerose altre molecole


che sono dei veri e propri antibiotici naturali, hanno inoltre grandi quantità di
polifenoli, sostanze antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi
responsabili, tra l’altro, dell’accumulo del catarro in caso di infezioni
respiratorie

- peperoncino: contengono capsicina, la sostanza che fornisce il sapore


piccante e ha un’azione vasodilatatrice, ovvero, fa espandere i vasi sanguigni
favorendo così l’afflusso di sangue e contribuendo ad eliminare le congestioni,
come quelle nasali

- Liquirizia. Nella medicina tradizionale cinese, viene combinata ad altre


piante, per aumentarne l’azione. È considerata un rimedio naturale utile a
rilassare e ad ammorbidire le mucose della gola, riducendo le infiammazioni e
supportando il sistema immunitario. La glicirizzina, uno dei componenti più
presenti nella liquirizia, è in grado di bloccare alcune infezioni, tra cui quelle
dell’apparato respiratorio. Inoltre, le saponine in essa contenute, aiutano il
corpo a espellere il muco. Sembra che il consumo di radice di liquirizia aiuti
inoltre ad alleviare gli spasmi bronchiali e a bloccare l’azione dei radicali liberi
che producono l’infiammazione.

- Tussilago farfara, o più comunemente farfara, è un rimedio


erboristico molto utilizzato. Questa pianta, infatti, vanta innumerevoli
proprietà, utili alla cura delle infezioni delle vie respiratorie. Infusi, tinture ed
estratti sono molto utilizzati come mucolitici e sedativi della tosse. Tra le
proprietà medicinali attribuibili alla farfara ricordiamo quelle antitussive,
espettoranti, fluidificanti bronchiali e blandamente spasmolitiche. Sembra
inoltre che aiuti nella cura dell’asma, della bronchite e di altri disturbi
polmonari.

- Timo: Facile da coltivare in casa, il timo è una spezia ricca di proprietà. Non
solo è un ottimo antisettico e antibatterico, ma è un buon rimedio contro la
congestione. L’infuso di timo sembra sia stato utilizzato da tempo per
prevenire e curare le infezioni del tratto respiratorio. Inoltre, secondo alcuni
studi, sembrerebbe che l’olio di timo consenta di inibire l’azione dello
Staphylococcus aureus, in genere resistente ad alcuni tipi di antibiotici.

- Origano. Sebbene l’origano contenga vitamine e sostanze nutritive utili a


rafforzare il sistema immunitario, sembra che i vantaggi principali derivanti da
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questa profumatissima pianta siano dovuti essenzialmente al carvacrolo


contenuto in esso. Questa sostanza, infatti, sarebbe un
ottimo decongestionante naturale, con effetti positivi diretti sul tratto
respiratorio e nasale. L’olio essenziale è indicato per il trattamento di alcune
infiammazioni batteriche e compie la medesima azione degli antibiotici di
sintesi, è infatti considerato un antibiotico naturale.

- La menta piperita contiene una sostanza, molto conosciuta, che si chiama


mentolo. Il mentolo è un ingrediente lenitivo, che rilassa la muscolatura del
tratto respiratorio e consente di respirare con più facilità. Le proprietà di
questa pianta sono veramente tantissime: è un ottimo decongestionante e
molte persone la usano come balsamo per liberare il petto, durante le
inalazioni.

- La salvia è una delle piante aromatiche che è più comune trovare sulle
nostre tavole. Viene usata da secoli per le sue proprietà curative. L’infuso di
salvia è un rimedio ottimo per i disturbi respiratori più comuni. Inoltre, può
essere utilizzato anche contro il mal di gola e la tosse. L’olio essenziale può
essere usato, invece, per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi
polmonari.

- Lobelia. La pianta di Lobelia era inizialmente utilizzata dagli Indiani


dell’America del Nord come succedaneo del tabacco. Arrivata in Europa agli
inizi del XIX secolo, fu successivamente impiegata per il trattamento dell’asma.
È classificata tra gli analettici respiratori: i movimenti respiratori sono infatti
rinforzati ed accelerati in seguito ad un’azione diretta sul centro del respiro a
livello del bulbo. La lobelia contiene un alcaloide noto come lobelina,
che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie
respiratorie. Inoltre, sembra che stimoli le ghiandole surrenali nel rilascio di
adrenalina: questo consentirebbe di rilassare le vie respiratorie, permettendo
una più facile la respirazione. È una pianta che va sempre somministrata con
precise istruzioni mediche in quanto ha un azione tossica che, sotto forma di
decotto, viene persa in buona parte.
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SISTEMA NERVOSO

- Camomilla, melissa e Tiglio, sono le piante calmanti impiegate per l'ansia,


in quanto agiscono sul sistema muscolare, sedano stati ansiosi e tensione
nervosa, attraverso il rilassamento della muscolatura. Risultano utili perciò per
la loro attività spasmolitica nei disturbi gastrointestinali di origine
neurovegetativa come colite spastica, intestino irritabile, gastrite e
meteorismo.

- Tiglio e biancospino: svolgono un'azione ipotensiva e quindi sono


maggiormente indicati a coloro che somatizzano l'ansia sviluppando
tachicardia, palpitazioni, aritmie e pressione alta. Anche nelle forme
dei gemmoderivati, rispettivamente crataegus oxyacantha e tilia
tomentosa sono rimedi efficaci per tranquillizzare anche gli stati ansiosi di
anziani e bambini.

- Passiflora svolge un'azione sedativa del sistema nervoso centrale con effetti
tranquillanti e ansiolitici. Il tipo di attività esercitata da questa pianta è simile
ai calmanti di sintesi, in quanto possiede recettori comuni alle benzodiozepine,
ma senza produrre gli effetti narcotici collaterali, che questi farmaci possono
dare.

- La griffonia invece contiene 5-idrossi-triptofano (5-HTP) che risulta essere il


precursore della serotonina, il neurotrasmettitore responsabile di molte
funzioni nell'organismo umano tra cui l'umore, il sonno e l'appetito. L'estratto
secco dei semi di questa pianta innalzano il livelli di serotonina intervenendo
beneficamente sull'ansia e stress.

- Grazie alla Valeriana (Valeriana officinalis), poi, possiamo ottenere una


potente sensazione di rilassamento che aiuta ad addormentarsi e migliora la
qualità del sonno.

- Avena: questo cereale agisce in modo da equilibrare il sistema nervoso,


calma gli stati di irritabilità e di ansia lieve, allevia l’insonnia, anche nei
bambini piccoli, e favorisce il rendimento intellettuale. E’ un alimento rilassante
ed energizzante al tempo stesso.

By Ivan ji
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