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L’e-book sulle

di Naturalmente Erboristeria di Momoli Gianfranco

www.naturalei.it
Questo e-book nasce dalla raccolta dei post pubblicati durante il Calendario
dell’Avvento del 2021, sulle nostre pagine social.

Nel periodo che ha preceduto il Natale abbiamo pubblicato un post al giorno,


con l’intento di far conoscere meglio le Piante Officinali e i loro utilizzi.

Se hai scaricato l’e-book probabilmente sei stata/o con noi e hai giovato della
bella atmosfera creatasi in quei giorni: volevamo concentrarla qui e far sì che
tu l’avessi a portata di mano, sempre; come un ricordo utile.
Se invece non ci ha seguiti durante l’Avvento, siamo felici che ora tu possa
usufruire di quello che abbiamo preparato e raccolto qui.

Le spiegazioni sono semplici, curiose e volte a dare un’idea generale e anche


utile nella scoperta dei benefici che la natura mette a nostra disposizione,
attraverso le Piante Officinali.

Qualora tu avessi bisogno di una tisana per problematiche specifiche, ti


sconsigliamo il “fai da te” ma ti invitiamo a rivolgerti a noi o al tuo erborista
di fiducia.

Buona lettura e buona natura.

Lo staff
di Naturalmente Erboristeria
di Momoli Gianfranco

1
MELISSA
Melissa Officinalis

Deriva dal greco “Mèlissa” che significa “colei che dà il miele”, ossia ape. È chiamata anche
Cedronella per l’odore simile a quello del limone.

Proprietà: antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, carminativa, antipiretica,


digestiva, sedativa, stomachica e di stimolo per la produzione della bile.

Ad uso interno in caso di nervosismo, digestione difficile, inappetenza, ansia e depressione


lieve. Efficace contro il vomito durante la gravidanza.
L’infuso di foglie di Melissa può essere usato, insieme all’acqua, per un bagno rilassante o
per detergere il viso. Le foglie, dal gradevole profumo di limone, si utilizzano nella
preparazione di bevande rinfrescanti con ghiaccio, succo d’arancia e menta.

Gianfranco l’erborista dice: la Melissa è la pianta per antonomasia contro stress e ansia
lieve. È un ottimo calmante e digestivo.

2
EQUISETO O CODA CAVALLINA
Equisetum arvense

ll termine Equisetum, che significa “coda cavallina”, deriva dal latino equus “cavallo” e
saeta “pelo, setola”.

Proprietà: antinfiammatorio, astringente, cicatrizzante, diuretico, emostatico,


rimineralizzante, disintossicante, rassodante.
Ricco di silicio, calcio e potassio, elementi necessari al buon funzionamento e alla
conservazione di ghiandole surrenali, pancreas, milza, reni, polmoni, cuore, arterie e ossa.
Sia per le proprietà rimineralizzanti che per le proprietà antinfiammatorie, l’Equiseto è
consigliato allo sportivo nei casi di problemi articolari e tendinei a seguito di fratture e
negli stati di stanchezza; agli adolescenti per l’accrescimento scheletrico e agli adulti in
genere per prevenire l’osteoporosi e l’artrosi.

Ad uso interno in polvere per curare la fragilità di unghie e capelli e nella prevenzione della
carie.
Ad uso esterno, il decotto freddo, serve per bloccare emorragie al naso e per disinfettare il
cavo orale, le gengive ed il palato infiammati.

Gianfranco l’erborista dice: è una pianta eccezionale che ha moltissime funzioni benefiche.
Anche se è una pianta molto povera ha straordinarie proprietà. Si trova facilmente
ovunque, anche vicino ai fossi, ma prima di utilizzarla fatela vedere al vostro erborista o al
vostro farmacista.
Abbiamo scelto di mettere l'Equiseto nel nostro primo integratore A.M.O.R.E. proprio per
questo https://www.naturalei.it/amore/
3
OLIVO
Olea Europea

Il nome “Olivo” deriva dal cretese “elaiwa” e dal greco “elaia”, olivo, da “elaion”, olio.

Proprietà: le sue foglie abbassano la pressione sanguigna se elevata, riducono i livelli di


colesterolo e di zuccheri nel sangue. È diuretico, emolliente, ipotensivo, lassativo,
vermifugo.
Il decotto delle foglie o della corteccia viene usato nella cura dell’ipertensione arteriosa. E
anche come cicatrizzante di ferite e come lenitivo delle emorroidi infiammate.

Gianfranco l’erborista dice: l’Olivo ha molteplici proprietà, ma la più importante e la più


usata in erboristeria è che alcune componenti delle foglie fresche, sperimentalmente, si
sono dimostrate ipoglicemizzanti, ipocolesterolemizzanti ed ipotensive.
E non dimentichiamoci le straordinarie proprietà dell'olio di oliva spremuto a freddo sia
come alimento che per uso esterno come cosmetico.

4
CAMOMILLA
Camomilla Vulgaris o Matricaria recutita

Il nome matricaria (da matrix, utero) indica le proprietà di regolarizzazione del ciclo
mestruale indotta dal fitocomplesso. La Camomilla fa parte delle 54 piante medicinali
descritte da Dioscoride (Pedanius Dioscorides era un medico greco, farmacologo, botanico
e autore del De materia medica, un'enciclopedia greca in 5 volumi sulla fitoterapia e sulle
sostanze medicinali correlate, ampiamente letta per oltre 1.500 anni. Fu impiegato come
medico nell'esercito romano.)

Proprietà: la Camomilla svolge un’azione sedativa, spasmolitica, eupeptica, antiulcera,


antibatterica, antifungina e normalizzante del ciclo mestruale. È antinfiammatoria,
aromatica, antispasmodica, antispastica della muscolatura del tubo digerente, lenitiva,
antimicrobica, ulcero-protettiva.
Le proprietà antinfiammatorie e spasmolitiche della Camomilla si dimostrano efficaci nelle
sindromi addominali dolorose, in particolare in soggetti irritabili e intolleranti al dolore
(intestino irritabile o colon irritabile indica un quadro clinico caratterizzato da tensione
dolorosa addominale, meteorismo con tendenza alla stipsi, alla diarrea o ad alternanza
stipsi-diarrea) è efficace anche nel trattamento dell’ulcera gastroduodenale.

Gianfranco l'erborista dice: sono i fiori più usati per i disturbi dell’insonnia, per calmare
bambini eccitabili ed irrequieti. La Camomilla è ottima per la sua azione digestiva e per
rilassare le mucose gastriche in casi di gastrite o ernia iatale.
Molto importante la conservazione dei fiori stessi, in un ambiente fresco e al buio o
direttamente in frigorifero in un vasetto di vetro.

5
ORTICA
Urtica dioica

Il nome deriva dal latino “urere”, bruciare, poiché ricoperta da peli che provocano
bruciore.
Scrive Plinio il Vecchio: “per molti è oggetto di superstizione, perché costoro pensano,
mangiandone, di preservarsi in tal modo da ogni malattia per tutto l’anno”. Ricca di
clorofilla, oligoelementi e vitamine, viene utilizzata come fitocomplesso rimineralizzante.

Proprietà: l’Ortica ha proprietà depurative e rimineralizzanti. Galattogoghe, diuretiche,


vasocostrittrici, emollienti e purificanti per la pelle. Riduce i livelli di zuccheri nel sangue e
stimola le difese organiche.
Viene usata per anemia sideropenica, demineralizzazione, seborrea e caduta dei capelli. Le
ortiche giovani, ricche di vitamine e minerali, sono ottime consumate in insalata, cotte o
impiegate nella preparazione del risotto.

Gianfranco l’erborista dice: pianta rimineralizzante che viene usata per problemi di
ritenzione idrica, dolori e per la sua azione depurativa. Ad uso interno, insieme
all’Equiseto, viene usata anche per rendere i capelli più forti e sani, per dermatosi,
alopecia, acne e per abbassare la glicemia. Ricca di ferro va bene anche per epistassi
(fermare il sangue in caso di emorragie).
Anche l’Ortica è presente nel nostro integratore A.M.O.R.E.
https://www.naturalei.it/amore/

6
LUPPOLO
Humulus Lupulus

L’origine del nome del Luppolo va imputata a Plinio il Vecchio che paragonò la pianta ad
un lupo perché nociva per l’albero cui si appoggia (poiché rampicante) come “un lupo per
un gregge di pecore”.

Proprietà: Santa Ildegarda fu la prima a valorizzarne l’efficacia nel trattamento della


malinconia. La tradizione popolare consiglia di far dormire su un guanciale imbottito di
coni di luppolo coloro che soffrono di insonnia o di enuresi notturna (l'enuresi notturna è il
disturbo che porta all'emissione incontrollata e involontaria di urina durante il sonno pur
in assenza di lesioni dell'apparato urinario).
Il Luppolo ha proprietà eupeptiche, sedative, spasmolitiche, antibatteriche, anafrodisiache,
analgesiche, antisettiche.
Grazie alle sue proprietà sedative e spasmolitiche è indicato nella dismenorrea di soggetti
ipereccitabili.

Gianfranco l’erborista dice: pianta che si utilizza sia per i bambini che fanno la pipì a letto
(enuresi notturna), sia per le donne durante la menopausa per aiutare a ridurre le vampate
di calore, sia come pianta inibitrice sessuale. Si può usare anche per aumentare la montata
lattea. Viene usata come estratto per creare delle creme o pomate che rendono parti del
corpo più turgide perché contiene estrogeni.

7
ELEUTEROCOCCO
Eleutherococcus senticosus (o ginseng siberiano)

È definito ginseng siberiano in virtù della sua ricca presenza in quella regione. Grazie
all’assenza di tossicità viene classificato come fitocomplesso “adattogeno”.

Proprietà: l’Eleuterococco ha proprietà antistress, antifatica, anabolizzanti, afrodisiache.


Questa pianta è indicata per esposizione occasionale, abituale o prolungata a stress come
calore, freddo, rumore, luce artificiale, fatica fisica ed intellettiva, viaggio, movimento
intenso. Usata nei casi di ipotensione arteriosa, difficoltà di memoria e concentrazione.
Tossicologia: l’assunzione e la somministrazione dell’Eleuterococco va evitata
nell’ipertensione arteriosa.

Gianfranco l’erborista dice: è una radice straordinaria che cresce sotto la neve, in zone
fredde e ghiacciate. La qualità migliore arriva dai paesi dove le temperature scendono di
gran lunga sotto lo zero. È una pianta adattogena. Dà un senso di benessere generale (non
è come il ginseng che eccita perché non è un eccitante). Usata sia negli anziani per
aumentare la memoria, l’energia o dopo una convalescenza; sia nei giovani studenti sotto
esami. Usata dalle donne in menopausa e nelle persone che vogliono dimagrire perché
sembrerebbe - anche se non scientificamente provato - che possa mitigare la fame. Il
principio attivo si concentra nella radice. Alza le difese immunitarie.
È presente nel nostro integratore Acqua di Momi Tonik https://www.naturalei.it/acqua-
momi-tonik/

8
VALERIANA
Valeriana Officinalis

Il termine deriva dal latino e significa “riuscire a star bene con la propria forza”.

Chiamata anche erba dei gatti (non è l'erba gatta!), in quanto il suo odore attira
irresistibilmente i gatti che vi si strofinano deliziati, la Valeriana cresce nei luoghi umidi,
nei prati ombrosi e ai margini dei boschi. È caratterizzata da grosse radici con un odore
penetrante. Il suo nome compare attorno al X secolo in uno scritto di Isacco il Giudeo, ma
la Valeriana entra nella materia medica fitoterapica soltanto alla fine del XVI secolo come
antispasmodico di grande valore e antiepilettico. È un sedativo del sistema nervoso
centrale, indicato nell’affaticamento mentale e nell’insonnia.

Proprietà: ha proprietà analgesica, antispasmodica, ipotensiva, sedativa. La Valeriana


svolge un’azione generale sedativa, ipnoinducente e spasmolitica. In particolare, facilita
l’induzione del sonno e ne migliora la qualità.
Ad uso interno serve per curare insonnia, ansia, palpitazioni, ipertensione, emicrania e
nervosismo; per stati d’ansia ed ipereccitabilità.

Gianfranco l’erborista dice: quando apriamo una confezione di Valeriana radice non
rilascia un buon profumo (affatto!), però è ottima perché viene usata da moltissimi secoli
per stati ansiosi e per riposare meglio. È la pianta più comune per aiutare ad avere un
sonno ristoratore, per chi soffre di sonno irregolare ed insonnia, magari abbinata a Melissa
e Camomilla.

9
MENTA PIPERITA
Mentha piperita

Il termine Mentha, secondo la mitologia greca, deriva dal nome di una ninfa, Mintha,
amata da Ade. Proserpina, moglie di Ade, per gelosia tramutò la ninfa in una pianta, la
menta, che tutti oggi conosciamo.
Antica è la coltivazione della menta, come testimonia l’evangelico: “voi pagate la decima
della menta, dell’aneto e del cumino” (Matteo, 23, 23). Nel XIII secolo furono definite le
proprietà del fitocomplesso: “capace di ristabilire le funzioni dello stomaco, facilitare la
digestione […], sopprimere anche le flatulenze, alleviare i dolori della colica”.

Proprietà: ha proprietà antinfiammatorie, antispastiche dell’apparato digerente,


balsamiche, decongestionanti e digestive. Nella fitoterapia moderna la Menta piperita
trova impiego per la sua attività tonico-stimolante generale, antispasmodica ed eupeptica,
analgesica, anestetica.
Viene utilizzata per difficoltà digestive come alitosi, meteorismo, aerofagia, dolore
addominale. Le foglie e i fiori servono per favorire la digestione, sedare dolori e bloccare la
fermentazione intestinale.
Bere una tazza di infuso dopo i pasti è utile anche in caso di affaticamento, per purificare e
decongestionare le vie aeree in caso di raffreddori e sinusiti, prurito e alito cattivo.

Gianfranco l’erborista dice: ci sarebbe da discutere per ore delle proprietà della Menta. È
digestiva e rinfresca l’alito. Bisogna però stare attenti a non esagerare, perché può dare
irritabilità anche a livello gastrico. Ottima in caso di alitosi e aerofagie. Noi consigliamo
l’assunzione della Menta nelle nostre tisane sgonfianti-digestive in caso di reflusso gastro-
esofageo.

10
MALVA
Malva Sylvestris

Il nome deriva dal latino “mollire alvum” e ha il significato di “rendere molle” e dal termine
greco “malachè”, lumaca, riferita alle proprietà emollienti dei succhi vischiosi come la bava
delle chiocciole.

Proprietà: in generale ha proprietà antinfiammatorie, sedative della tosse e blandamente


ansiolitiche. È emolliente e antinfiammatoria, in particolare regolarizza il transito
intestinale e disinfiamma le mucose dell’apparato digerente (cavo orale, esofago, stomaco e
intestino). È astringente, calmante e lassativa delicata.
La Malva ha un elevato contenuto in mucillagini ed è lenitiva nei processi infiammatori
della trachea, della laringe e dei bronchi.
Ad uso interno viene usata come tisana ad azione emolliente ed espettorante nella cura di
bronchiti, tosse e catarro. Le foglie, consumate cotte, stimolano l’appetito e facilitano la
digestione.
Ad uso esterno, l’infuso può essere usato per gargarismi e sciacqui in caso di stomatiti, afte
e ascessi dentari o anche per impacchi e lavaggi agli occhi stanchi e irritati.
L’azione sicura e dolce della Malva è particolarmente adatta al delicato organismo dei
bambini e degli anziani.

Gianfranco l'erborista dice: la Malva è la pianta più usata per disturbi gastrici vedi gonfiori,
intestino pigro e infiammazioni urinarie, oltre che per regolarizzare l’intestino in maniera
molto delicata. Sicuramente è una pianta che non ha effetti collaterali e usandola con
regolarità si hanno dei buoni risultati a livello di benessere generale. Si può usare l'acqua di
Malva – raffreddata – per fare impacchi per le infiammazioni agli occhi.

11
ROSA CANINA
Rosa canina

Deriva dal greco “kynorrhodon”, rovo dei cani, perché i greci, che così la chiamavano, ne
impiegavano la radice per curare la rabbia. Studi successivi hanno dimostrato
l’infondatezza di questa credenza, anche se il nome è rimasto.

Proprietà: è antiallergica, antinfiammatoria, favorisce la crescita, cicatrizzante, diuretica.


Potenzia la circolazione del sangue e stimola le difese immunitarie. Favorisce
l’eliminazione delle tossine tramite l’urina senza irritare i reni. Grazie alla presenza dei
tannini, risulta efficace nella cura delle diarree. La vitamina C stimola la produzione di
collagene ritardando i primi effetti del tempo.
A uso interno per le infezioni recidivanti delle prime vie aeree nell’infanzia e per cistiti,
diarree, raffreddori, tosse, mal di testa.

Gianfranco l’erborista dice: la Rosa canina viene utilizzata in erboristeria per molti scopi,
in particolare come preventivo delle infezioni invernali come tosse e raffreddore, ed è
ottima per aumentare le difese immunitarie perché ricca in Vitamina C, flavonoidi e
carotenoidi. È ottima usata in infusi o decotti in caso di infiammazioni intestinali con
diarrea o dissenteria. È anche un buonissimo diuretico ed aiuta ad abbassare la glicemia.
La polvere di Rosa canina - nella quantità di un cucchiaino - si può assumere tutte le
mattine nello yogurt o sciolta nelle bevande come tè o latte vegetale.

12
MIRTILLO NERO
Vaccinium myrtillus

“Vaccinium” deriva dal latino e indica la vacca, in quanto questi animali sono golosi delle
bacche del Mirtillo. Il Mirtillo nero era già noto a Dioscoride, che lo utilizzava nella
dissenteria. La tradizione popolare, invece, ne riconosce l’efficacia soprattutto come
antidiarroico.

Proprietà: le bacche hanno proprietà astringenti. Le foglie, invece, sono antidiarroiche e


ipoglicemizzanti.
Le bacche sono indicate per la fragilità capillare dell’occhio e per favorire la visione
notturna, e proteggere dai danni dovuti ai radicali liberi. I frutti sono vaso protettori,
antiossidanti e astringenti.
Gli estratti dei frutti si usano per capillari fragili, edemi, cellulite, diarrea, scarsa visione
notturna. Gli estratti delle foglie si usano come coadiuvanti nella terapia del diabete e in
caso di diarrea.

Gianfranco l’erborista dice: è ottimo sia per la circolazione che per le varici. Le foglie si
usano per abbassare la glicemia, il frutto, invece, viene usato da sempre in erboristeria per
le sue proprietà vasocostrittrici e anche per curare le emorroidi. È una delle poche piante
che va proprio a chiudere i vasi in sofferenza. Il Mirtillo è ricco di vitamina A, B e C, ferro e
manganese. La cosa che aiuta molto per i capillari sono i flavonoidi. Ottimo anche in caso
di cistiti, come anche per tutte le infiammazioni dell’apparato uro-genitale e anche in caso
di diarrea. Infine, il Mirtillo è molto importante anche per gli occhi e per sostenere il
sistema immunitario.

13
BIANCOSPINO
Crataegus oxyagantha

L’etimologia del nome latino deriva da “kràtaigos”, il nome con cui i greci indicavano il
Biancospino, che significa forza e robustezza. È infatti un arbusto spinoso con legno molto
resistente e a crescita lenta.

Proprietà: ha proprietà sedative, di sostegno per il cuore, digestive, antispasmodiche. Utile


come terapia complementare nei disturbi legati al sistema cardiovascolare e
nell’ipertensione arteriosa di lieve entità. Consigliato per chi soffre di stati ansiosi, disturbi
del sonno, spasmi dell’apparato digerente e vertigini.
Fiori, frutti e foglie migliorano l’irrorazione delle coronarie, normalizzano la pressione
sanguigna e regolano il ritmo e la forza di contrazione del muscolo cardiaco.
Il bagno di Biancospino è rilassante ed esercita una buona azione sedativa in caso di
angoscia, vertigini, irritabilità, palpitazioni e vampate da menopausa.

Gianfranco l’erborista dice: del Biancospino si usano sia i fiori che le foglie. Viene chiamata
anche la “pianta del cuore”. Noi lo consigliamo in caso di stati di ansia, aritmie,
insufficienza cardiaca, ipertensione e menopausa. Il Biancospino può essere usato anche in
caso di labirintiti e vertigini. La tisana dopo cena è ottima per l’insonnia e anche come
digestivo, magari con l'aggiunta di 1/2 cucchiaino di radice di Genziana.

14
GRAMIGNA
Agropyrum repens

“Grano dei campi” (“agropyron”, dal greco “agros”, campo, e “pyron”, grano) così
chiamavano un tempo la Gramigna, sia per la sua somiglianza con le spighe del grano sia
perché lo danneggiava strisciando (“repens”) con il suo rizoma attraverso i campi. La
Gramigna veniva utilizzata già da Dioscoride e Plinio per facilitare la diuresi e nelle
infezioni delle vie urinarie.

Proprietà: è indicata per le infiammazioni dell’apparato genitale ed urinario; è antigottosa,


antireumatica, emolliente, depurativa, dissetante, diuretica, ipotensiva, sudorifera.
Viene usata in caso di cistite e infezioni delle vie urinarie, calcoli biliari, emorroidi, eczemi,
ipertensione arteriosa, prurito anale, disturbi reumatici, cellulite, edemi e ritenzione idrica.
Il decotto è un buon rimedio per curare febbre, tosse, eruzioni cutanee e malessere
generale nei bambini.

Gianfranco l’erborista dice: la Gramigna agisce sul nostro apparato digestivo come sulla
nostra circolazione venosa. Ottima per la cellulite, per aumentare la microcircolazione, per
la cistite e le infiammazioni urinarie. È un ottimo diuretico rimineralizzante. La Gramigna
è una pianta tanto povera quanto importante e ricca di ottime qualità. Non dovrebbe mai
mancare la Gramigna nelle vostre tisane da bere durante la giornata, ottima anche per
eliminare dei piccoli calcoli renali (renella) se bevuta con costanza per un periodo medio
lungo.

15
CARDO MARIANO
Silybum marianum

Il nome deriva dall’egiziano “solib” che indicava una specie di cardo, oppure dall’ebraico
“sillon”, spina. Il nome della specie marianum si fa risalire alla leggenda secondo cui le sue
variegature furono procurate dal latte della Vergine Maria e per questo è detto anche cardo
della Madonna.
Le proprietà terapeutiche dei semi di Cardo mariano erano già note all’umanista, medico e
botanico Mattioli (1554), che li considerava colagoghi e diuretici.

Proprietà: il Cardo mariano ha proprietà epatoprotettrici, antiossidanti e disintossicanti


del fegato e diuretico.
Facendo un decotto ad uso interno viene usato per disturbi epatici, emorragie, mal di
mare, disturbi mestruali. È usato principalmente in caso di epatosteatosi (fegato grasso) e
cirrosi epatiche.

Gianfranco l’erborista dice: il Cardo mariano è alla base delle nostre tisane depurative per
il fegato e per le vie biliari. È utile anche in caso di emorragie, cirrosi epatiche ed epatiti. Si
usa moltissimo anche per il sistema circolatorio. Da usare per tutte le patologie del fegato
perché agisce in modo molto delicato. La proprietà epatoprotettiva della silimarina è stata
dimostrata in numerosi studi. Il Cardo è anche un ottimo antiossidante ed è confermato
che è anche un prezioso alleato del nostro sistema immunitario.

16
CARCIOFO
Cynara Scolymus

Il nome deriva da Cynara, fanciulla che venne trasformata in carciofo da Giove,


innamorato e non corrisposto. Il nome “scolymus” invece deriva dal greco e significa
appuntito.
Apprezzato fin dai tempi antichi, dagli Egizi prima e dai Romani poi, il carciofo è ricco di
elementi nutritivi.

Proprietà’: il Carciofo svolge un’azione coleretica, colecistocinetica, diuretica, drenante,


ipocolesterolemizzante e antidiabetica. Stimola e depura il fegato, riduce i livelli di
colesterolo cattivo e i trigliceridi, riduce i livelli di glicemia, stimola la diuresi,
disintossicante, favorisce la microcircolazione. Ricco di sodio, potassio, calcio, fosforo e
Sali di ferro, il Carciofo è un vero concentrato di minerali e oligoelementi.
Viene usato per i disturbi della digestione e la lentezza digestiva, meteorismo, peso
postprandiale, steatosi epatica, riduzione idrica e cellulite. L’infuso di foglie è ottimo per
abbassare il colesterolo nel sangue.

Gianfranco l'erborista dice: noi del Carciofo usiamo prevalentemente le foglie e credo sia
una delle piante più usate in erboristeria per le sue molteplici proprietà. È utilizzato per
depurare il fegato, abbassare il colesterolo, favorire la diuresi e la digestione. Lo si può
usare anche per curare l’acne, ma soprattutto come depurativo, drenante, diuretico e per le
calcolosi. È colagogo e usato anche nel diabete mellito. Il Carciofo foglie è alla base delle
nostre tisane dimagranti (basta non esagerare!) in sinergia con altre piante! Inoltre, aiuta a
regolare i trigliceridi e la glicemia.

17
CENTELLA ASIATICA
Hydrocotyle asiatica

Potrebbe derivare dal verbo “centellinare” con riferimento al fatto che la pianta sorseggia
ininterrottamente l’acqua dalle zone palustri in cui vive.
Nello Sri Lanka, le foglie fresche di Centella sono considerate un alimento in grado di
assicurare salute e longevità. Il nome cinese fo-ti-tieng significa “elisir di lunga vita”

Proprietà: è sedativa, cicatrizzante, stimola la sintesi del collagene, flebotonica, previene


rughe e cellulite. Studi indiani hanno evidenziato che l’estratto acquoso ha una leggera
azione ansiolitica.
È utile in caso di insufficienza venosa, varici, sindrome postflebitica e cellulite. Indicata per
ridurre le smagliature in gravidanza e nell’adolescenza.

Curiosità: è detta anche erba della tigre o dell’elefante perché gli animali selvatici feriti si
rotolavano tra le sue foglie per curarsi e lenire le ferite.

Gianfranco l’erborista dice: è un’ottima pianta con potere diuretico perché agisce sul
microcircolo e sulla cellulite. È la pianta più usata in erboristeria e la più efficace proprio
per ridurre la cellulite della donna. Per questo è presente nella nostra tisana concentrata
Acqua di Momi sia nella versione standard https://www.naturalei.it/acquadimomi/ , che
in quella tonica https://www.naturalei.it/acqua-momi-tonik/

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SALVIA
Salvia officinalis

Chiamata anche erba sacra, salvia de osei o sarvia, la Salvia deriva il proprio nome dal
termine latino salus “salute” in riferimento alle sue proprietà curative e medicamentose.
Considerata la regina delle Labiate, fu definita anche “Salvia salvatrix” dalla Scuola medica
salernitana. Essa manifesta “una reale efficacia per regolarizzare i flussi mestruali, calmare
le reazioni dolorose, combattere i disturbi della menopausa”.

Proprietà: è antinfiammatoria, antisettica, antisudorifera, astringente, cicatrizzante,


digestiva, calmante. Riduce la formazione di catarro bronchiale e regolarizza il ciclo
mestruale.
Ad uso interno l’infuso e il decotto di foglie viene usato per regolarizzare il flusso
mestruale, per problemi durante la menopausa (come le vampate di calore), per curare
ansia, depressione, astenia e debolezza durante una convalescenza per malattia, in caso di
eccessiva sudorazione (in particolare delle mani e delle ascelle) e per riequilibrare il
sistema nervoso.
Sciacqui e gargarismi con il decotto vengono usati in caso di gengive sanguinanti, irritate e
alito cattivo. Le foglie fresche si strofinano sui denti per sbiancarli.

19
Gianfranco l’erborista dice: posso chiamarla come “pianta delle donne” appunto perché
rende il ciclo mestruale più regolare e perché aiuta molto nel periodo della menopausa.
Alza leggermente la pressione ed è ricca di estrogeni. Deriva da “salvare” e sembra proprio
che sia un regalo del Signore per le donne.
Viene usata anche per paste dentifrice e collutori naturali. Per le infezioni del cavo orale si
può usare un semplice infuso anche da foglie fresche raccolte in giardino, o nei vostri orti.
Si usa molto anche in casi di eccessiva sudorazione, facendo bollire le foglie per dei bagni o
spugnature.
Di grande aiuto nella cattiva digestione, per eliminare il catarro dalle vie respiratorie e per
leggere forme epatiche.

20
TARASSACO
Taraxacum officinale

Potrebbe derivare dal greco “tarassol tarachè”, ovvero turbamento. Altri lo fanno derivare
dall’arabo “tarakchenken”, termine che indica un tipo di cicoria. La fitoterapia moderna ha
talmente valorizzato i molteplici impieghi di questo fitocomplesso da coniare il termine
“tarassacoterapia”. Il Tarassaco ha un’azione di “drenaggio” a livello epato-renale, utile
soprattutto nella preparazione a trattamenti specifici e nelle cure “primaverili”.

Proprietà: le foglie del Tarassaco hanno un’azione digestiva, coleretica e diuretica. La


radice è depurativa, lassativa, eupeptica e fortemente colagoga perché ricca di inulina e
perché stimola la contrazione della colecisti aumentando la produzione e l’afflusso della
bile nel duodeno.

È utile in caso di digestione difficile, aerofagia, meteorismo, pesantezza post-prandiale,


reumatismi, gotta, disturbi epatici, colesterolo e trigliceridi alti. È un efficace
disintossicante per favorire la dieta. Ad uso interno depura il fegato ed i reni, stimolando la
secrezione biliare. Diminuisce il tasso di colesterolo nel sangue ed è usato in caso di calcoli,
gotta, stitichezza e dolori reumatici oltre al fatto che è molto usato nelle tisane dimagranti
in caso di obesità, cellulite e ritenzione idrica.
Si può assumere il decotto di radici di Tarassaco anche per tonificare la pelle del viso e
migliorarne il colorito.

21
Gianfranco l'erborista dice: il Tarassaco è sicuramente la radice più utilizzata dalla
erboristeria italiana. I miei maestri consigliavano sempre come base depurativa un decotto
di Tarassaco radice, anche da bere tutte le mattine nella quantità di un bicchiere. È ottimo
nel regolarizzare l’intestino (ma senza esagerare nelle dosi) e anche per evitare la
formazione della renella e dei calcoli renali.
Potete trovare molte ricette in internet per un ottimo sciroppo per la tosse fatto con i fiori
raccolti di Tarassaco. Per chi ha la fortuna di stare in campagna o in montagna: provi,
eccezionale!

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ANICE STELLATO
Illicium Verum

L’Anice stellato è noto anche come “badiana cinese” e proprio in Cina è considerato
simbolo di prosperità.

Proprietà: i semi dell’Anice stellato vantano proprietà carminative, antispasmodiche,


stimolanti, afrodisiache, digestive, antinfluenzali, diuretiche, tonico-stimolanti,
espettoranti.
Viene usato in caso di digestione difficile, flatulenza, catarro, influenza, bronchite, tosse
spasmodica. Allevia gli spasmi dello stomaco, utero e intestino di origine nervosa. L’Anice
stellato cinese non va confuso con quello giapponese, i cui semi hanno un uncino
contenente sostanze tossiche.

Gianfranco l’erborista dice: l’Anice stellato non ha tantissime proprietà riconosciute in


erboristeria e si utilizza più per aromatizzare le tisane o gli infusi; tra l’altro il seme intero è
anche molto costoso. Ma negli anni è successo spessissimo che dopo averlo utilizzato in
una tisana digestiva, ottima anche per le disbiosi intestinali e dispepsie, le clienti mi
facessero presente che i loro mal di testa erano meno frequenti, anche emicranie a
grappolo, ecc. Così adesso, non resto mai senza e lo utilizzo anche con un po' di Spirea
Olmaria (o Regina dei Prati), con grande successo e beneficio delle clienti.

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RHODIOLA ROSEA
Rhodiola rosea L.

La pianta più famosa della medicina tradizionale russa è la Rhodiola. Nota anche con il
nome di “radice d’oro” o "corona della regina".

Proprietà: questa pianta è stata utilizzata per secoli nella medicina tradizionale russa e
scandinava, soprattutto per le sue capacità tonico-adattogene che si esprimono con gli
effetti protettivi a livello cardiorespiratorio ed a livello del sistema nervoso centrale
stimolando il rilascio di serotonina. Ha anche proprietà immunostimolanti e antiossidanti.

Si usa la radice per alleviare diversi disturbi tra cui: ansia, stanchezza e mal di testa
connessi allo stress, oltre che per aumentare la resistenza e le prestazioni fisiche,
aumentare la longevità e migliorare la resistenza alle patologie di alta quota, il cosiddetto
"mal di montagna".
Ottimo antistress, migliora le capacità cognitive, le performance mentali e la memoria. Si
può usare in soggetti che non tollerano il Ginseng.
Viene spesso utilizzata in caso di sovrappeso come coadiuvante di un programma specifico
finalizzato alla riduzione del peso corporeo. Si trova nel nostro integratore naturale
A.M.O.R.E. https://www.naturalei.it/amore/

Gianfranco l’erborista dice: questa meravigliosa radice oltre che ad essere di aiuto a ridurre
la fame nervosa, sostiene il sistema immunitario e migliora la performance mentale e
l'umore. È infatti utilizzata dagli alpinisti dove l’ossigeno scarseggia.

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UVA URSINA
Arctostaphylos uva ursi

Il nome Arctostaphylos deriva dal greco arktos (orso) e staphulè (grappolo d’uva). La
denominazione latina “uva ursi”, l’uva degli orsi, ha lo stesso significato perché questi
animali ne sono ghiotti dei suoi frutti.
Narra una leggenda dell’anno Mille che un monaco, inseguito da un orso, trovò rifugio in
una grotta, davanti alla quale cresceva l’uva ursina. L’orso fu attratto dai suoi frutti e si
dimenticò del monaco.
J. Roques (1837) scrive “l’uva ursina non disgrega i calcoli, ma esercita un’azione
particolare sui reni, sulla vescica, eccita la loro vitalità, favorisce l’eliminazione della
renella e dei piccoli calcoli”

Proprietà: è antisettica delle vie urinarie e antimicrobica (nei confronti di ceppi come
Escherichia coli, Staphylococcus aureus…). Secondo la fitoterapia moderna è il migliore
rimedio naturale per le infiammazioni delle vie urinarie.
È usata in fitoterapia principalmente in caso di cistiti sia acuta che recidivante, uretriti,
incontinenza, enuresi notturna, ritenzione urinaria e ipertrofia della prostata. Favorisce
l’espulsione di piccoli calcoli renali ed è utile in caso di diarrea e colon irritabile.

Gianfranco l’erborista dice: l'Uva ursina è una delle piante più utilizzate e più efficaci
insieme al Mirtillo rosso e all'Epilobio (per l’uomo) per l'apparato urogenitale; ottima per
favorire la diuresi e di aiuto per l’incontinenza urinaria.

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SPIREA ULMARIA
Spirea Ulmaria o Spirea Olmaria o Regina dei prati

Il re Alboino utilizzava la Spirea olmaria nel trattamento delle crisi di gotta. Nel secolo
scorso Tissier, medico di Lione, ne dimostrò la netta azione diuretica. Numerosi autori
sostengono la sua efficacia nell’edema degli arti inferiori e nel versamento articolare.
Questo fitocomplesso dimostra una specifica attività nelle manifestazioni dolorose
articolari e nell’edema.

Proprietà: è antinfiammatoria, antireumatica, diuretica, antipiretica, uricosurica,


sudorifera, febbrifuga.
Usata spesso per attenuare le manifestazioni dolorose del processo artrosico, per
reumatismi articolari, artrite, in caso di iperuricemia e gotta, ritenzioni idrica, cellulite e
versamento articolare.
L’infuso di foglie e fiori viene usato in caso di arteriosclerosi, edema, gotta, obesità e nel
trattamento di tutte le affezioni legate al ristagno di acqua e di acidi urici nell’organismo,
favorendone l’eliminazione attraverso l’apparato urinario e sudorifero. L’infuso delle foglie
viene usato anche per fare i pediluvi in caso di gonfiore.
Il fitocomplesso della Spirea olmaria, benché contenga anche salicilati, esplica tuttavia
un’attività farmacologica a livello gastrico di tipo antinfiammatorio e antiacido.

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Gianfranco l’erborista dice: anche questa pianta è un grande regalo della natura, e infatti è
presente nella nostra Acqua di Momi.
È una delle rare piante che non si piega al vento.
Ottima come depurativo, diuretico, per combattere dolori articolari, cellulite, gotta, obesità
e sovrappeso. La utilizzo spesso nelle mie tisane personalizzate per lenire anche i fastidiosi
mal di testa, insieme all’Anice stellato e alla Melissa. I fiori sono bianchi e profumatissimi.

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GENZIANA
Gentiana lutea

Già nell’antico Egitto la genziana maggiore trovava impiego per facilitare il processo
digestivo. Nella tradizione popolare è definita “panacea delle alpi”, poiché entra nella
composizione di numerose ricette utili nel trattamento di malattie contagiose, nonché per
assicurare una vita lunga e serena. Mattioli la esaltava come fitocomplesso antipiretico. Il
suo nome deriverebbe da Gentius, re dell’Illiria vissuto nel II sec. A. C., che si dice sia stato
il primo a far conoscere le virtù medicinali della pianta nel 160 a.C.

Proprietà: la radice di Genziana è un potente tonico amaro eupeptico. È, inoltre, un


efficace regolatore della motilità intestinale, un eccellente antianemico ed un fitocomplesso
immunostimolante. Stimolante dell’attività digestiva, depurativa del fegato, febbrifuga,
antipiretica.
È usata in caso di inappetenza, difficoltà digestive caratterizzate da lentezza, peso gastrico,
sonnolenza. Ad uso interno facilita la digestione aumentando la motilità gastrica. Trova
indicazione nel trattamento di digestioni difficoltose, convalescenza, perdita di appetito
infantile. Il decotto trova impiego anche in caso di stanchezza, anemia e convalescenza. Ad
uso interno, dalla radice si estrae un principio amaro, la genziopicrina, che possiede
appunto proprietà digestive e febbrifughe.

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Gianfranco l’erborista dice: la Genziana è la radice che può essere di aiuto negli stati
ansiosi. Sapendo che stomaco ed intestino vengono chiamati anche “secondo cervello”, se
si risolvono i problemi di gonfiori addominali, si migliorano anche problemi di tachicardie
e ansia. Insieme ai semi di zucca oltre ad aiutare a risolvere problemi di ossiuri e parassiti
intestinali, è di aiuto anche per i problemi di prostata. Attenzione a non confonderla con il
veratrum album, pianta simile ma tossica!
La Genziana è presente anche nel nostro integratore Momo_linea, scoprilo qui
https://www.naturalei.it/momo_linea/

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Continua a conoscere le Piante Officinali con noi

La conoscenza delle Piante Officinali continua sul nostro Blog “Le tue sane
abitudini”:
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Ti aspettiamo lì!

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Bibliografia:

• Guida Pratica all’Erboristeria per conoscere le proprietà delle erbe e come


usarle per curare i disturbi - Edizioni Riza

• Erbe e Piante Medicinali. Classificazione, origine e fitocosmesi - Edizioni Gaia

• Erbe e Tisane. Farmacia naturale. Antichi sapori - Edizioni Gaia

• Nuova Enciclopedia delle Erbe. Riconoscimento e uso medicinale, alimentare,


aromatico, cosmetico - Edizioni del Baldo

• Prontuario di Fitoterapia, Fausto Mearelli - Edizioni Erbamea

• L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia, Bruno Brigo - Tecniche nuove.


Biokyma

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