Sei sulla pagina 1di 6

Non solo sapore

I tanti Benefici derivanti dall'uso delle Spezie

Forse non tutti sanno che le spezie non servono solo a rendere più
saporiti e aromatici i nostri cibi ma ha anche effetti benefici sul
nostro corpo , soprattutto se presi sotto forma di infusi.

Di seguito cerchiamo di riassumere alcuni dei principali effetti benefici di alcune spezie .

Zafferano

Oltre ad essere considerata la regina delle spezie, lo zafferano ha


molteplici propietà curative. In India la medicina ayurvedica lo
considera infatti a meta tra alimento e medicamento.
Questo avviene per il grande contenuto di carotenoidi, pigmenti
organici di colore arancio/rosso, molto importanti nel processo di
fotosintesi, che permettono di rallentare il processo di ossidazione
legato ai cosiddetti radicali liberi. In questo modo gli alimenti ricchi
di carotenoidi, come lo Zafferano, possono aiutarci a salvaguardare il benessere del nostro
sistema nervoso, rallentando il processo di invecchiamento cellulare e facilitando i processi
mnemonici e di apprendimento.
Lo zafferano permette inoltre di combattere l'ansia lo stress e la depressione , perchè i
suoi principi attivi stimolano alcuni neurotrasmettitori come dopamina, noradrenalina e
serotonina, che sono alla base della regolazione dell'umore
Si deve notare che però son gli stimmi, la parte più pregiata del fiore dello zafferano, a
contenere la maggior parte dei principi attivi.

Vaniglia

La vaniglia ha proprietà stimolanti ed antisettiche, è altamente


afrodisiaca ed è da molti considerata la più deliziosa tra tutte le
spezie. Alla vaniglia vennero presto attribuite virtù afrodisiache.
la vaniglia svolge anche una funzione antidepressiva per la
presenza di molecole molto affini ai feromoni umani.
Chiodi di garofano

I chiodi di garofano e l'olio essenziale estratto da essi hanno


grandi proprietà antisettiche
Inoltre hanno la capacità di stimolare l'appetito e di avere un
blando effetto digestivo. Essi inoltre, svolgono un'azione
analgesica in caso di mal di denti, disinfettano la cavità orale ed
possono servire come rimedio per lenire le infiammazioni cutanee
e per stimolare la circolazione sanguigna
L'infuso di Chiodi di Garofano può essere usato per combattere
eventuali parassiti intestinali, ma anche contro le micosi della
pelle e delle membrane della mucosa, soprattutto se usato in unione con altre spezie
( come timo, cumino coriandolo e vaniglia)
La presenza di sostanze antiossidanti permette ai chiodi di garofano ( insieme alla
maggiore parte delle spezie) di combattere l'invecchiamento contrastando l'azione dei
radicali liberi che accellerano i processi di invecchiamento cellulare agendo sui lipidi e sulle
proteine.

Noci moscate
La noce moscata agisce molto positivamente sulla digestione,
a patto di usarne con molta parsimonia, presa in quantitativi
abbondanti diventa un pericoloso narcotico. La sua polvere
viene infatti aggiunta alle tisane che aiutano a dormire.
L'olio di noce moscata viene usato per il trattamento dei
reumatismi.
La noce moscata, così come il macis, sembrano avere la
proprietà di calmare nausea e vomito, si usa inoltre come
antisttico generico, contro le infezioni intestinali e le diarree
croniche.

Pepe

Il pepe è ricco di tannini, amido, terpeni (lipidi, componenti essenziali


di molte resine ed oli essenziali che conferiscono alle diverse piante il
loro caratteristico aroma), pinene (composto aromatico che si trova
nelle conifere), limonene (alchene che ha un caratteristico profumo di
limone o di arancia), ecc. che tutte insieme conferiscono al pepe il
suo straordinario aroma.
La piccantezza del pepe e le sue proprietà fitoterapiche sono però
date fondamentalmente dalla piperina, una sostanza che si trova sia
nella polpa che nel seme (al contrario della capsaicina del
peperoncino), poco solubile in acqua, parzialmente solubile in etere
ma totalmente solubile in alcool. La piperina è contenuta in quasi
tutte le specie di pepe ma è nel Piper nigrum che si trova in maggiore
quantità.
Le proprietà del pepe sono legate al fatto di essere uno stimolante della digestione ed un
espettorante.
Al pepe si attribuiscono inoltre proprietà antisettiche, antiinfiammatorie, diuretiche ed un
blando potere afrodisiaco.
Il pepe è normalmente usato nella medicina Ayurvedica per aiutare la digestione, per
migliorare l'appetito, per chi ha problemi respiratori, di diabete, di flatulenza e d'anemia.

Curry

Quando di parla di Curry in italiano indichiamo diverse cose distinte tra


loro. Una è la foglia della pianta Murraya koenigii , piccolo arbusto
sempre verde diffuso nei paesi del subcontinente indiano ( India,
Bangladesh, Pakistan), di cui si utilizzano le foglie per preparare molti mix
di spezie. La seconda è una serie di mix di spezie, il cui nome originario è
Masala, e che differiscono tra loro sia per il prodotto che deve insaporire,
ma anche in base alla regione di provenienza. Inoltre con il nome di
Curry si indicano una serie di piatti che sono preparati con questi mix di
spezie.
Quando parliamo delle capacità curative del Curry si intende il misto di spezie.
Il curry prodotto dall'unione di tante spezie, ha anche diverse caratteristiche.
Serve a stimolare la digestione, a diminuire il metabolismo, disinfetta blandamente
l’intestino e aumenta l’appetibilità dei cibi.
I componenti del curry sono sostanze eccitatrici dei succhi
gastrici e degli enzimi e quindi indicate nelle gastriti
achiliche.
Da anni sono note le sue proprieta' antinfiammatorie e
antiossidanti e di recente sono state provate le sue attivita'
antineoplastiche. La curcumina, pigmento presente nella
Curcuma, spezia principe di tutti i Curry, oltre a dare il tipico
colore giallo ocra ad quest'ultima e alla maggior parte dei Curry, può proteggere i neuroni
da malattie degenerative ancora senza cura come il morbo di Alzheimer. Proprio l'utilizzo
diffuso di Curcuma e Curry sembra essere uno dei 'segreti di lunga vita' della popolazione
dell'India, dove malattie come Alzheimer e Parkinson hanno un'incidenza sette volte
minore che negli Usa.

Cumino

E' utile soprattutto per combattere i disturbi digestivi e il


meteorismo, ma anche la tosse, le coliche e la flatulenza. Il
Cumino favorisce l'assimilazione del cibo, per cui ne è consigliabile
l'uso in caso di carenze alimentari e debolezza.

Coriandolo

Il coriandolo, viene impiegato fin dalla più remota antichità


(sin dal 5000 a.C.) come pianta aromatica e medicinale
dagli Egizi, dagli Ebrei, dai Greci e dai Romani.
Il coriandolo ha proprietà antispasmodiche, carminative,
antisettiche, aperitive, digestive.
In dosi controllate è efficace per contrastare inappetenza,
gonfiore intestinale, digestione difficile e stitichezza, ma
non bisogna comunque abusarne perchè se usato in dosi eccessive è inebriante e può
causare disturbi nervosi e fastidi renali ed ha inoltre un effetto antibatterico e fungicida.

Cannella

La cannella è composta per il 10% da acqua, da proteine,


ceneri, zuccheri, fibre e grassi in minima quantità; discreta la
quantità di minerali contenuta tra cui citiamo il calcio, il
manganese, il magnesio, il ferro, il potassio, il fosforo, il
sodio, il selenio e lo zinco.
Per quanto riguarda le vitamine presenti nella cannella
troviamo: la vitamina A. alcune vitamine del gruppo B, e nello
specifico le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, l'acido ascorbico o
vitamina C, vitamina E, K e J.
Questi invece alcuni degli aminoacidi presenti: acido
aspartico, alanina, arginina, acido glutammico, leucina, lisina,
valina, treonina, glicina e
triptofano.
Da ricordare è che solo la Cannella Regina (Cinnamomum
zeylanicun) ha proprietà curative e non quella cinese
(Cinnamomum cassia ) dall'aroma più forte ma di qualità
inferiore.
La cannella è un antisettico naturale in grado di combattere
ed eliminare funghi, virus e batteri; per questo motivo negli
ultimi anni si trovano in commercio dentifrici, colluttori e
prodotti del genere a base di questa preziosa spezia.
Secondo recenti studi, i cui risultati sono stati pubblicati sul
Journal of American College of Nutrition, è stato dimostrato come la cannella aiuti a
regolare la percentuale di zuccheri nel sangue venendo così in aiuto a diabetici ed
iperglicemici. Non solo, questa spezia, oltre a favorire il processo digestivo, rappresenta un
ottimo strumento di prevenzione dei confronti della fermentazione addominale.Oltre ad
essere impiegata per aromatizzare i cibi, la cannella è anche un ottimo digestivo in quanto
è in grado di favorire la scissione dei grassi; questo avviene grazie la stimolazione di un
enzima digestivo chiamato tripsina.
Uno studio condotto in Germania ha invece dimostrato come la cannella sia in possesso di
proprietà aggessive nei confronti del fungo Candida albicans e del batterio chiamato
Escherichia coli, responsabili entrambi di infezioni alle vie urinarie.
La cannella ha altresì un effetto stimolante ed ha quindi la proprietà di alleviare gli stati di
spossatezza derivanti da malattie come l'influenza e la dissenteria; è antisettica per le vie
respiratorie ed apporta benefici in caso di raffreddore ed alitosi.
L'uso della cannella è anche consigliato come disinfettante; infatti in caso di ferite sulla
pelle, dopo averle pulite, le si possono cospargere con polvere di cannella. Infine, le
proprietà antiglicemiche di questa spezia, contribuiscono a placare gli stimoli della fame tra
un pasto ed il seguente che sono caratteristici nei pazienti interessati da glicemia.
La cannella è però anche un forte allergene in particolare nel caso del cinnamal, molto
usato come olio essenziale in cosmesi
Cardamomo

Il cardamomo serve per alleviare i disordini digestivi, soprattutto se


usato insieme ad altre spezie ( zenzero, chiodi di garofano ed il
coriandolo).
l'infuso fatto con i semi di cardamomo pestati e bolliti insieme al
tè, oltre ad avere un aroma molto piacevole permette di
combattere il mal di testa, la depressione, oltre a servire come
diuretico e per il trattamento di alcune patologie urogenitali
( gonorrea, cistite nefrite etc).
Il cardamomo serve anche per combattere l'alitosi grazie al suo sapore aromatico.
I gargarismi con un'infusione del cardamomo e della cannella possono curare faringite e
altre irritazioni del cavo orale oltre a proteggere dall'influenza se fatti quotidianamente.

Curcuma

In base a recenti studi è risultato che la curcumina


potrebbe essere utile a contrastare l'insorgere di almeno
otto tumori: colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni,
mammelle e leucemia. La curcuma viene impiegata nella
medicina tradizionale indiana e in quella cinese come
disintossicante dell'organismo, in particolare del fegato e
come antinfiammatorio.
Molto interessanti le proprietà antiossidanti della
curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il
nostro organismo oltre naturalmente a rallentare l'invecchiamento del nostro patrimonio
cellulare. Molto valida anche l'azione cicatrizzante della curcumina; in India infatti viene
applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie
della pelle con risultati veramente soddisfacenti. Infine, secondo uno studio pubblicato
sulla rivista " Cancer Research", la curcuma avrebbe un ruolo fondamentale nella
prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata. Si è inoltre constatato che l'effetto
della curcumina è ancora più evidente quando associato ad un isotiocianato presente in
verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa.
Ma la curcuma fa bene anche perché contiene sostanze che stimolano la secrezione della
bile e quindi la peristalsi intestinale. Per questo motivo essa riesce ad agire sulla riduzione
dell’accumulo di grassi e dei livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue.
Oltre ai grassi anche l’assorbimento degli zuccheri risulta ridimensionato quando si
consuma periodicamente l'infuso di Curcuma.

Zenzero

Lo Zenzero è un energico stimolante per la presenza di un olio


essenziale di color giallino, prodotto dalla secrezione di particolari
cellule ghiandolari, dalla composizione molto complessa; la sostanza
più importante è chiamata gingerolo e proprio questa oltre a dare allo
zenzero quel sapore intenso e quell'aroma persistente che la
caratterizzano.
Si ritiene che le proprietà medicinali dello Zenzero fossero già note alle antiche culture
orientali, dove la droga veniva usata da sola o come componente di rimedi erboristici;
inoltre è utilizzata da millenni in India e in Cina anche come spezia alimentare, soprattutto
in piatti a base di carne, come condimento o in salse, per la birra e altre bevande
fermentate, o per sciroppi e biscotti, e per preparare un Curry particolarmente apprezzato
in India. In effetti, lo Zenzero possiede una forte attività antiossidante sui grassi e altri cibi,
facilitandone così la conservazione.
Nella medicina araba esso è considerato afrodisiaco e alcuni popoli dell'Africa ritengono
che mangiare regolarmente Zenzero preservi dalle punture delle zanzare. Utilizzato per
applicazioni esterne lo Zenzero ha una leggera azione revulsiva, che viene sfruttata per
fare cataplasmi contro i reumatismi e nelle odontalgie.
Studi recenti hanno confermato diverse proprietà di questa radice, ad esempio contro la
dispepsia: esso infatti è capace di agire efficacemente su tutto l'apparato digerente, nei
casi di inappetenza o di digestione lenta e laboriosa, flatulenza, meteorismo e gonfiore
intestinale per le sue proprietà carminative. Ma esso si è dimostrato efficace anche contro
il mal d'auto, la nausea e il vomito in gravidanza, e come antispasmodico.
Si sono avute quindi molte conferme sulle proprietà attribuite allo Zenzero dall'uso
popolare tradizionale, in particolare sull'effetto antiemetico; esso si è dimostrato anche
efficace in caso di reumatismi, gastrite e ulcera, mal di testa, ed è stata anche confermata
la sua attività antiossidante.
Tutte le proprietà dello Zenzero sono state evidenziate sia con
studi fatti in laboratorio, ma anche con test su volontari sani
consenzienti, nei quali è emerso che i soggetti cui veniva
somministrato lo Zenzero reagivano sempre meglio dei soggetti di
controllo cui veniva somministrato un placebo. In particolare
l'effetto protettivo contro gastriti e formazione di ulcere nello
stomaco è stato dimostrato da numerosi studi, che hanno
evidenziato come le proprietà antinfiammatorie di questa pianta
agiscano alleviando i sintomi dell'infiammazione della mucosa
gastrica, ma possono anche prevenire la formazione di ulcere
quando si assumono farmaci antinfiammatori non steroidei
(FANS) i quali, come è noto, hanno come effetto collaterale
proprio la creazione di ulcere nel sistema digestivo. La sua attività
antinfiammatoria viene sfruttata anche per preparare colliri che hanno una grande
capacità decongestionante, utile in moltissimi casi di infiammazione oculare, ad esempio in
caso di allergia, di blefarite, o semplicemente per lavaggi oculari rinfrescanti e igienizzanti.

Potrebbero piacerti anche