Il tessuto muscolare un tessuto connettivo nel senso che gli elementi che lo
compongono sono di origine mesenchimale. La peculiarit che questo tessuto
specializzato nella contrazione, comunque propriet comune a tutti i tipi di cellule,
poich sono dotate di un citoscheletro in cui sono presenti microfilamenti di actina e
miosina. Di conseguenza tutte le cellule sono dotate di contrattilit. Per una
disposizione particolare dellapparato contrattile di questi elementi la contrazione
raggiunge il suo top funzionalmente. Elementi cellulari che sviluppano la contrattilit
quasi come tessuto muscolare sono le cellule mioepiteliali, hanno forma a canestro e
circondano gli adenomeri di grosse ghiandole, come le salivari, e con la loro contrazione
involontaria aumentano il processo di secrezione di queste ghiandole. Una contrattilit
molto elevata tipica delle piastrine. Il massimo della contrattilit dato dalla
disposizione dei microfilamenti nei vari componenti del tessuto muscolare.
Le cellule satelliti sono interposte tra la fibra e la lamina basale e sono elementi
staminali di riserva nel senso che se si assiste ad una piccola distruzione di tessuto
muscolare, questi elementi possono switchare da cellula satellite a precursore del
mioblasto e in una qualche maniera in porzione molto ristretta possono andare a
ricostituire piccoli tratti di tessuto muscolare danneggiato. Perch vi ricordo che gli
elementi muscolari sono elementi perenni.
Propriet che le fibre muscolari mostrano quando sono osservate sotto la luce
polarizzata: anisotropo e isotropo sono riferiti alle propriet che queste mostrano se
osservate con la luce polarizzata. Allora l il contrario, la banda A anisotropa quella
che provoca la deviazione del fascio e quindi quella chiara, e la banda I quella scura.
Per questa parte qua, ripeto, se osservata con luce polarizzata, ma nei preparati
colorati normalmente il contrario, quindi la banda A quella scura e la banda I quella
chiara. Da ora in avanti quando io parlo di banda scura parlo di banda A e quando parlo
di banda chiara parlo di banda I. Le miofibrille sono disposte parallelamente le une
rispetto alle altre e a registro. Si osserva che lalternanza di bande scure e bande
chiare danno le miofibrille. dalla disposizione che vanno ad assumere le miofibrille del
citoplasma che deriva la bandeggiatura trasversale dellintera fibra, perch le
miofibrille si dispongono parallelamente le une rispetto alle altre e a registro, cio
giustapponendo tutte le bande scure nella stessa posizione e le bande chiare in
questaltra. E quindi da questa disposizione che alla fine deriva lalternanza di bande
scure e chiare dellintera fibra muscolare striata scheletrica. A forte ingrandimento si
intravedono le miofibrille perch lultrastruttura si evidenzia bene solo con il microscopio
elettronico a trasmissione. Per se vado a forte ingrandimento nella microscopia ottica,
si vede questa disposizione che si dice a tapparella sgrigliata delle miofibrille, parallele
le une vicino alle altre e poste a registro.
Ultrastruttura
Primo, lelemento pi caratteristico la presenza di numerose miofibrille. Quindi, dal
macroscopico al microscopico: muscolo, costituito da un fascio di fibre muscolari striate
scheletriche, in una fibra abbiamo, nel sarcoplasma, pi miofibrille. Ma nel sarcoplasma
non ci sono soltanto le miofibrille. Ad esempio avremo tantissimi mitocondri. I
mitocondri tra laltro si dispongono in file ordinate intercalate alle miofibrille. Reticolo
endoplasmatico rugoso scarsamente rappresentato, quasi inesistente e idem per il Golgi.
Grande sviluppo di un particolare tipo di reticolo endoplasmatico liscio che qui si
prende il nome di reticolo sarcoplasmatico. vero che la maggior parte del
sarcoplasma occupato dalle miofibrille, ma abbiamo anche dei fantastici mitocondri, e
come potete notare ciascuna miofibrilla circondata da reticolo sarcoplasmatico che
ripeto una variet particolare del liscio. Poi sempre nel citoplasma abbiamo la
mioglobina che praticamente una cugina stretta dellemoglobina, la quantit di
mioglobina che tra laltro conferisce il colore rosso alla carne, al muscolo; la differenza
sostanziale che qua pi che trasportare un serbatoio di ossigeno ed costituita da
una singola catena, mentre lemoglobina costituita da 4 catene polipeptidiche.
SARCOMERO
Se osservo un tratto di miofibrilla a pi forte ingrandimento con il TEM, noto che
ciascuna banda chiara (o banda I) tagliata al centro da una linea pi elettrondensa.
Quel tratto di miofibrilla che compreso tra queste due linee scure (che si chiamano
linee z) consecutive definito sarcomero. Il sarcomero lunit contrattile e
funzionale dellintera fibra e quindi dellintero muscolo. Sar il sarcomero a
contrarsi e quindi essendo la miofibrilla costituita da pi sarcomeri, la miofibrilla si
contrae, essendo la fibra costituita da pi miofibrille si contrae anche la fibra e quindi
anche lintero muscolo.
MIOSINA
Si dice che il miofilamento spesso di miosina presenta una forma a mazza da golf ed
costituito da catene ad elica che vanno a costituire la coda e altre catene che vanno a
costituire la testa. Se io digerisco con un enzima che si chiama tripsina un miofilamento
spesso, questo si divide in due porzioni: la meromiosina leggera e meromiosina
pesante. La leggera comprende la
maggior parte della coda. La pesante
comprende il collo e la testa della
mazza da golf. La leggera non mostra
attivit contrattile, mentre la pesante
s. Se digerisco la pesante con un altro
enzima che la papaina, succede che
si stacca il collo dalla testa. Le due
porzioni che si ottengono per
digestione enzimatica di papaina si
chiamano S2 (collo) e S1 (testa -
45 rispetto la coda). S1 e S2 vanno
a costituire la meromiosina pesante e
la S1 presenta attivit ATPasica e
contrattile.
Le catene polipeptidiche che vanno a costituire la coda e la testa si chiamano catene
pesanti e leggere. La coda costituita da 2 catene pesanti che si continuano anche
nella testa. Alla testa poi sono associate 4 catene leggere. Il sito di legame dellATP
serve perch necessaria energia per il fenomeno di contrazione.
ACTINA
Il filamento sottile di actina un filamento a doppia elica (di F-actina) costituito da
monomeri di G-actina. In natura esistono addirittura 6 isoforme. L citoplasmatica
come la , poi abbiamo lactina del muscolo scheletrico e quella del muscolo liscio e
via di seguito. Anche lactina presenta una polarit, cio abbiamo i monomeri i G-actina
che hanno un retro differente per sequenza amminoacidica dal fronte. Si legano sempre
retro-fronte-retro-fronte, e quindi alla fine abbiamo un filamento polarizzato messo in
evidenza dallaggancio con la meromiosina pesante perch l abbiamo le teste con il sito
di aggancio per lactina. Si ottengono queste figure a punta di freccia: la pointed-end
(punta) corrisponde allestremit meno dove prevale da depolimerizzazione, mentre la
barbed-end lestremit dove prevale il meccanismo opposto. Le linee Z che si
chiamano cos da Zig-Zag. I filamenti di actina si attaccano alle linee Z e non a caso ma
in un modo preciso, attraverso la b-end (barbed-end). Se questo il centro del
sarcomero, noi abbiamo nelle due emibande una polarit opposta dei filamenti di actina.
Poi abbiamo anche una polarit opposta dei filamenti di miosina.
Associati ai miofilamenti sottili ci sono delle fondamentali proteine a funzione regolatrice
che comprendono:
Il complesso della troponina (globulare): Questo complesso comprende
3 subunit:
I: regolatoria (legata allactina)
C: la C sta calcio, lo ione fondamentale per il fenomeno della contrazione
T: la T sta per tropomiosina. Questo perch questa sub-unit si lega da una
parte alle altre due sub-unit (la C e la I) e dallaltra si lega alla tropomiosina.
La tropomiosina (filamentosa): praticamente un nastro che si interpone
tra i solchi della doppia elica di actina dove abbiamo i siti di attacco dellactina nei
confronti della miosina (perch se la miosina aveva i siti di attacco per lactina, a
sua volta lactina avr i siti di attacco per la miosina). Nel muscolo a riposo questo
nastro costituito dalla tropomiosina si dispone sui siti dellactina nei confronti della
testa della miosina mascherandoli.
LA LINEA/STRIA Z
La linea Z si chiama Z perch se osservata in microscopia elettronica mostra un
andamento a zig zag. Un filamento di actina dellemibanda di destra si attacca, a livello
della linea Z, a altri quattro filamenti di actina dellemibanda di sinistra (quindi quelli del
sarcomero di fianco). Questo grazie allintervento dei filamenti Z (costituiti da alfa-
actinina, la quale una proteina a funzione regolatoria). Alla fine si costituiscono figure
a tetraedro che conferiscono laspetto a zig zag della linea Z. Ciascun sarcomero
tenuto nelle strette vicinanze e collegato al successivo da dei filamenti intermedi di
desmina. Questi creano una sorta di lattice attorno alle linee Z e collegano un
sarcomero a quello vicino.
La titina abbiamo detto che si associa alla linea Z a livello della linea M in un punto
specifico che dato dalla proteina C. Quindi nella linea M abbiamo:
La proteina C che laggancio dei filamenti di titina (ricordiamo che
dallaltra parte si attaccano alla linea Z)
Miomesina che permette associazione coda contro coda dei filamenti
di miosina allinterno del fascio dei filamenti di miosina
Le creatinchinasi che servono ad aggiungere ATP nel caso in cui il
muscolo subisca stress ossidativo. N.B. per alcuni autori considerata una
proteina della linea M, per altri non esiste.
Poi abbiamo la distrofina (proteina del citoscheletro) che ancora i sarcomeri nella figura
dellactina alla membrana plasmatica della fibra.
Cosa vuol dire: la distrofina si lega contemporaneamente allactina e a delle proteine
intrinseche della membrana della fibra che sono della famiglia dei distroglicani.
I distroglicani si legano:
a livello citoplasmatico alla distrofina che legata ai sarcomeri attraverso
lactina
a livello extracellulare si legano alla laminina e alla fibronectina
dellendomisio.
N.B. su alcuni libri di testo linsieme della distrofina e dei distroglicani definito
costamero.
Quindi abbiamo la stabilizzazione della fibra nei confronti dellapparato contrattile che
questa contiene e magari anche allendomisio, nella figura della laminina e della
fibronectina. Basta una mutazione a livello della distrofina per dare ad esempio la
Distrofia di Duchenne, cio quando ho rottura della fibra muscolare striata (ma anche di
quella della muscolatura liscia), tale patologia porta ad un deficit motorio. Questa
malattia solitamente legata al cromosoma X, quindi di origine materna.
Tubulo T, uninvaginazione che parte dalla membrana della fibra e si approfonda tra
due cisterne terminali. Quindi il tubulo T non porzione reticolo sarcoplasmatico ma
uninvaginazione della membrana plasmatica della fibra. Si dispone sempre tra due
cisterne terminali, tant vero che linsieme del tubulo T e delle due cisterne terminali
viene detta triade. Il tubulo T non contiene gli ioni calcio, mentre i tubuli e cisterne
del reticolo endoplasmatico liscio si.
Se il reticolo sarcoplasmatico un serbatoio di ioni calcio, vorr dire che avremo delle
pompe attive che attivamente accumuleranno allinterno del reticolo questo ione: queste
pompe si chiamano calsequestrine. Se io vado ad osservare una triade al microscopio
elettronico non ho continuit, cio tra le membrane del reticolo sarcoplasmatico e quelle
del tubulo T c sempre uno spazio, anche se a intervalli regolari protrudono i cosiddetti
piedi giunzionali, dove non ho fusione delle membrane ma dove sono presenti queste
due fantastiche proteine:
recettore diidropiridinico (quella del tubulo T) che la prima anta del
cancello
recettore rianodinico (quella della cisterna terminale) laltra anta del
cancello
Il recettore diidropiridinico unanta di un cancello che si apre per variazioni di
voltaggio: quando arrivano queste variazioni la informazione cambiato il voltaggio
viene dal recettore diidropiridinico viene trasferita allaltra parte del cancello, che il
recettore rianodinico. Il cancello si apre e fuorisce per diffusione semplice lo ione
calcio.
Meccanismo di
contrazione
Linizio della contrazione avviene per un
impulso di tipo nervoso, attraverso una
struttura che si chiama placca motrice o
giunzione neuromuscolare, dove abbiamo
la terminazione sinaptica del motoneurone,
che rilascia un neurotrasmettitore che, nel
caso del tessuto muscolare striato
scheletrico, lacetilcolina (ACH), che il
neurotrasmettitore eccitatorio per
eccellenza, ovvero induce la conduzione
dellimpulso nervoso. A questo punto
lacetilcolina si lega a recettori specifici
presenti sulla membrana della fibra
muscolare striata scheletrica.
Si induce la formazione di un potenziale
dazione: a riposo il potenziale di
membrana -70mV, laggancio del
neurotrasmettitore al recettore di membrana
induce una depolarizzazione, cio il
potenziale da -70mV arriva addirittura a
+50mV, questo levento sinaptico. Il
potenziale dazione raggiunge il tubulo
T, uninvaginazione della membrana della fibra, e a questo punto la depolarizzazione
che arriva attraverso il tubulo T a livello delle triadi fa fuoriuscire il calcio dalle cisterne
del reticolo sarcoplasmatico, dove vi sono i piedi giunzionali. Dunque dire che il recettore
diidropiridinico voltaggio dipendente significa che la depolarizzazione viene portata al
tubulo T, il quale apre a sua volta il cancello, ovvero il recettore rianodinico presente
sulla cisterna terminale, e quindi il calcio, che attraverso un meccanismo attivo mediato
dalla calsequestrina era accumulato allinterno della cisterna, fuoriesce dal reticolo
sarcoplamatico e va a legarsi al sito C della troponina. Quindi il calcio sposta la
tropomiosina liberando i siti di attacco dellactina nei confronti della miosina, sposta il
nastro della tropomiosina; nel sarcomero sempre il calcio che oltre a smascherare i
filamenti di actina fa anche in modo che si leghi ATP alla testa della miosina. Lidrolisi
dellATP e lenergia che ne scaturisce serve a far cambiare conformazione alla testa
delle miosine, noi sappiamo che a riposo la testa piegata a 45 rispetto la coda,
lidrolisi dellATP fa drizzare la testa della miosina da 45 a 90. I prodotti di idrolisi
rimangono in questo stadio ancora agganciati alla testa, subito dopo succede che la
testa della miosina a 90 legante ADP+Pi si aggancia al filamento sottile di actina, a
questo punto viene rilasciato ADP+Pi e la testa della miosina torna spontaneamente
nella posizione di riposo di 45. Ovviamente ci sono centinaia di teste che
contemporaneamente legano il filamento di actina; dopo accade che la testa della
miosina torna fisiologicamente nella sua posizione iniziale, a 45 rispetto alla coda,
dunque dal momento che sia i fasci di filamenti di miosina
che quelli di actina presentano polarit opposta, si ha uno
scorrimento dei filamenti sottili, trainati dalle teste delle
miosine, verso il centro del sarcomero. Quindi durante la
contrazione il muscolo cambia di dimensione non perch si
accorciano i filamenti, ma per via di questo scorrimento
reciproco, nel senso che i miofilamenti spessi ancorandosi
allactina la fanno scorrere verso il centro del sarcomero, ma
la lunghezza resta invariata; pi sarcomeri si contraggono
contemporaneamente e alla fine il muscolo si contrae.
Quando avviene la contrazione, per via dello scorrimento i
sarcomeri si accorciano e le linee Z si avvicinano tra loro, la
Banda I diminuisce come ampiezza, la Banda A non cambia e la
Banda H va gradatamente a scomparire.
La fibra bianca invece bianca perch ha poca mioglobina, pochi mitocondri perch la
fonte energetica la glicolisi anaerobia e non pi la fosforilazione ossidativa, cambia
dunque anche il deposito che non sar dato principalmente da gocce lipidiche ma da
depositi di glicogeno. Le linee Z sono pi sottili e la contrazione pi veloce, intensa, ma
poco resistente allaffaticamento. E per questo motivo che solitamente nel muscolo
esiste un mix di fibre rosse e di fibre bianche.
Microscopia ottica
Sezionate longitudinalmente, pi fibre striate muscolari scheletriche, di forma cilindrica
allungata non ramificata con nuclei in posizione ipolemmale (rappresentati dalle linee
pi scure), in questa si evidenzia bene la striatura, le stesse in sezione trasversale sono
striate scheletriche perch sono visibili pi nuclei in posizione ipolemmale, ma non vedo
la striatura, ovvero lalternanza di bande chiare e bande scure. Le miofibrille a medio
ingrandimento, senza lolio da immersione, non sono visibili; dunque le entit che io
vedo in microscopia ottica sono le fibre. Solitamente la parte bianca il connettivo che
non stato ben conservato nel corso della preparazione, in istologia non si distinguono
fibre bianche e fibre rosse, questo un concetto anatomico, in istologia si parla di
muscolo. Ovviamente bisogna sempre distinguere tra animali e uomo, in questultimo vi
un mix di fibre rosse e fibre bianche, nel pollo invece vi sono in prevalenza fibre
bianche.
Sempre parlando di quello comune, abbiamo piccole differenze tra i cardiomiociti che
vanno a costituire gli atri (cardiomiciti atriali) e quelli che vanno a costituire i
ventricoli (cardiomiciti ventricolari).
Nelle auricole, orecchie, zona pi espansa degli atri, abbiamo unaltra categoria di
cellule che non entrano in contrazione ma sono elementi endocrini (cellule
mioendocrine) che elaborano il fattore natriuretico atriale (ANP), che un
vasodilatatore, quindi un ipotensivo. Queste cellule endocrine strutturalmente hanno
unabbondanza di granuli nel citoplasma, granuli che contengono il fattore natriuretico
atriale.
NODO SENO-ATRIALE
NODO ATRIO-VENTRICOLARE
FASCIO ATRIO-VENTRICOLARE (cellule del Purkinje)
Il nodo seno-atriale vicino alla vena cava superiore, la zona del pacemaker naturale,
qui si genera spontaneamente, autonomamente, il fenomeno di contrazione; questo poi
viene trasportato da elementi del nodo atrio-ventricolare, quindi tra atrii e ventricoli, e
dal fascio atrio-ventricolare, i cui elementi cellulari si chiamano cellule del Purkinje.
Quindi le cellule o fibre del Purkinje sono elementi cellulari del fascio atrio-ventricolare. Il
compito degli elementi del nodo atrio-ventricolare e del fascio atrio-ventricolare quello
di trasportare lincipit della contrazione al miocardio comune o aspecifico in modo tale
che questo si possa contrarre, tutta la massa poi di quello aspecifico comune si contrae
per la presenza delle giunzioni GAP presenti tra questi cardiomiociti. Per la contrazione
dei ventricoli ritardata rispetto a quella degli atri. Le cellule o fibre del Purkinje, che
sono gli elementi che vanno a costituire i fasci di His e quelli del sistema atrio-
ventricolare non hanno istologicamente niente a che vedere con i cardiomiociti perch
non sono elementi di muscolatura comune, sono dei neuroni molto modificati.
----> Cellule del Purkinje:
Voluminose
Citoplasma chiaro per notevole accumulo di glicogeno
Poche miofibrille in posizione periferica
No tubuli T, ha la capacit di eccitarsi da sola
Numerosi dispositivi giunzionali fra le cellule
Sono istologicamente quelle che vanno a condurre limpulso nei ventricoli (nei quali dal
punto di vista istologico sono ben osservabili). Lassenza di tubuli T riscontrabile anche
nella zona del pacemaker naturale in quanto questo non necessita di neurotrasmettitori
per far avvenire il fenomeno di contrazione presentando elementi propri che
autonomamente lo fanno contrarre. Se non ci fossero le fibre del Purkinje e tutto il
sistema delle fibre atrio-ventricolari limpulso non potrebbe essere trasferito dalla zona
del pacemaker naturale a tutto il resto del miocardio.
Ultrastruttura
Lultrastruttura molto complicata nel senso che abbiamo innanzitutto la porzione che
contiene il nucleo, quella centrale, che quella pi slargata della fibrocellula e quindi qui
avremo la maggior concentrazione di organelli, abbiamo un golgi e un reticolo
endoplasmatico rugoso scarsamente rappresentati, mitocondri numerosi, quelli
sempre, poi abbiamo i microfilamenti, ovviamente, e il reticolo sarcoplasmatico. Non
abbiamo i tubuli T, nel senso che il tubulo T una lunga invaginazione della membrana,
qui abbiamo delle brevi depressioni (caveole), invaginazioni della membrana, per
funzionalmente del tutto analoghe al tubulo T. La caveola lanalogo del tubulo T solo
che una struttura molto pi rudimentale e pi corta.
A unire nella lamina i vari elementi di muscolatura,
abbiamo molteplici giunzioni aderenti, a unire
le varie fibrocellule , con una funzione meccanica,
e poi anche qua avremo numerose giunzioni GAP
per invece mettere in comunicazione i vari
elementi che vanno a costituire la lamina; lavorano
insieme ma non solitamente inteso come un
sincizio, anche perch poi dipende
dallinnervazione che adesso vediamo.
Meccanismo di contrazione
Qui oltre a un contatto di tipo sinaptico e quindi lemissione di un neurotrasmettitore che
pu essere non solo lacetilcolina ma anche la noradrenalina, lo stimolo che fa partire
il fenomeno della contrazione anche di altra natura, quindi non abbiamo solo
laggancio del neurotrasmettitore al recettore sulla membrana che fa scattare il
fenomeno, ma ad esempio sostanze simili per azione ad ormoni, come langiotensina, il
tromboxano e la vasopressina e per quanto riguarda la parete dei vasi anche stimoli
passivi, cio il riflesso miogenico: se io schiaccio un vaso quello spontaneamente
tender al calibro iniziale, il che vuol dire che il fenomeno della contrazione pu essere
influenzato da molteplici fattori; a questo punto per uno dei tre ha in comune il calcio,
cio il reticolo sarcoplasmatico anche qua, stimolato ad esempio dallacetilcolina libera
per diffusione semplice il calcio. Il calcio a questo punto non pu legarsi alla troponina
perch non c, e si lega alla calmodulina e attiva la proteina chinasi della
catena leggera della miosina che srotola la miosina attivandola. Prima era
arrotolata su se stessa, poi ad opera dellazione di MLCK, che si attiva per il calcio, la
miosina da arrotolata su se stessa inattiva si srotola e diventa attiva. attiva quando
srotolata perch libera i siti di
aggancio nei confronti della actina.
Praticamente ho una
fosforilazione delle catene
leggere ad opera di MLCK che fa
srotolare la miosina smascherando i
siti di attacco nei confronti
dellactina e a questo punto
succede nella stessa maniera: le
teste di miosina si ancorano
allactina e la fanno scorrere, ma
dal momento che i microfilamenti di
actina sono legati
contemporaneamente alle placche
o corpi densi succede che si ha la
contrazione dellintero
citoplasma della cellula. Quindi
essendo i filamenti disposti in
obliquo, la contrazione per
scorrimento dei filamenti sottili
rispetto agli spessi fa si che la
cellula cambi forma, quindi da
una cellula di forma affusolata si passa a una cellula decisamente pi tondeggiante,
dove a volte anche il nucleo diventa cavatappi, cio viene strizzato e cambia forma
proprio per questo evento contrattile.
Solitamente una contrazione di tipo liscio una contrazione lenta e duratura.
Abbiamo molteplici sedi: va a costituire le tonache muscolari degli organi cavi
viscerali, la muscolaris mucosae presente negli organi dellapparato digerente, molto
rappresentato a livello della tonaca media dei vasi, soprattutto delle arterie, perch le
vene praticamente di muscolatura non ne hanno, a livello dei dotti escretori di
notevoli dimensioni possono essere presenti degli elementi di muscolatura liscia, poi a
livello del muscolo erettore del pelo
e delle iridi dei corpi ciliari, i bulbi
oculari.
La
genitale (utero).
SINCIZIO ELETTRICO (Gap junctions).
Il movimento, detto PERISTALSI, muove il cibo lungo il tratto digerente,
favorisce il flusso dellurina dalla vescica, spinge il feto fuori dallutero durante il
parto.