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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE E PISA

SCUOLA DI SCIENZE DELLA SALUTE UMANA


Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Divisione Anatomia Umana e Istologia
Reparto Scienze Motorie dello Sport e Salute

CdL in Scienze e Motorie, Sport e Salute (LT)

Teoria e Metodologia del Movimento Umano (5 CFU)

Prof. Giovanni INNOCENTI MD, IMSD, pPhD

giovanni.innocenti@unifi.it / innocenti.giovanni@tiscali.it /
giovanni.innocenti@adm.unipi.it

Anno accademico 2019-20


BIBLIOGRAFIA /EMEROGRAFIA
/SITO_LINKSITOGRAFIA/WEBLIOGRAFIA/VIDEOGRAFIA/IDEOGRAFIA /ALTRE FONTI…
References
 Betti e Piga, “Training ergoattivo”, Calzetti & Mariucci.
 Bisciotti, “Il corpo in movimento”, Euroeditalia.
 Bisciotti, “Teoria e metodologia del movimento umano”,
Euroeditalia.
 Betti e Piga, “Il movimento”, Calzetti & Mariucci.
 Schmith, “Il controllo motorio”, Calzetti & Mariucci.
 J. Wainek, “L’allenamento ottimale”, Calzetti & Mariucci.
 NSCA, “Manuali vari”, Calzetti & Mariucci.
 Sannicandro, “La propriocezione”, Calzetti & Mariucci.
 Schmith, “Apprendimento motorio e prestazione”, SSS Roma.
 SdS, rivista trimestrale “Scuola Nazionale dello Sport”, CONI
Roma.
 PUBMED, sito internet di ricerca scientifica e pubblicazioni
indicizzate e non impattate.
 Betti, Castellani e Piga, “Movimento – nuove teorie ed
applicazioni pratiche – “, Calzetti & Mariucci.
2
SOME REFERENCES
Di Y. Verchoshanskij (SdS)
1.Moderna programmazione dell’allenamento
2.Introduzione alla teoria e metodologia dell’allenamento sportivo
3.La preparazione fisica
Di N. Bisciotti (EE.VV.)
1.Corpo e movimento
2.Teoria e metodologia dell’allenamento
Di AA.VV.
1.Insegnare lo sport (SdS)
2.Biomeccanica degli esercizi fisici (Bugdanov) Emerografie
3.Allenamento e recupero (Chatard) Sitografie
4.Controllo motorio (Schmidth) Linkografie
5.Preparazione atletica e riabilizazione (curatela Carli et alii-col)
Webliografie
Videografie
Di V. Zatsiorsky Fonti varie (enquiry,
1.Scienza e pratica dell’allenamento della forza review, curatele,
interview, volumi
Di G. Frohner collettanei, etc…)
1.Principi dell’allenamento giovanile (C&M)
Autori da consultare
1.Bompa
2.Platonov
3.Cometti
Quale tassonomia metodologica?
L’approccio MOTORIO (corporeo-motorio)
secondo la “metodologia del movimento umano” scansionabile in
Cognitivo – Ecologico – Dinamico
L’approccio SPORTIVO (psico-fisico)
secondo la “metodologia dell’allenamento” scansionabile in
Atletico – Prestativo – Strategico
ogica ogica motoria letica
ronol ux o l
Età ps
ic o Età at
Età c Età a

Funzione logistica (sigmoide); ƒ(t) = 1 / 1 + e-t

Deliberate play ↙↘ Deliberate practice

From 5÷6 (± 1,5 y) to 12÷14 (± 1,5 y)

Prematurismo
Precocismo

Armonica sinergia evolutiva


Ologramma e “flow chart” degli schemi corporeo e posturale…
Attuazione del processo di sincrasi – analisi – elaborazione
e sintesi per mezzo di P.O. sugli schemi motori di base statici, Auto ed etero
dinamici, semplici, complessi e trasformati.
percezione

Formazione delle interconnessioni fra schemi motori e


sviluppo dei prerequisiti strutturali e funzionali

Motricità Formazione delle “Matrici d’apprendimento”


cognitivo-motorio (rigide ed elastiche)
associate alle “Mappe di pensiero e concettuali”

Formulazione e reiterazione (momento – frequenza - precisione) degli


engrammi neuromotori e fdw↔imprinting↔fdk (also bandwidth + imput_ciechi) = intrinseco↔estrinseco
(motivazionale/rinforzante/informativo/dipendente/ridondante) = riassuntivo (biofeedback)
Inter ed intra
relazioni Automazione e consolidamento (ecforia)
degli engrammi (ologrammi) neuromotori
(schemi crociati e motori)

STRUTTURAZIONE DEGLI SCHEMI CORPOREO, MOTORIO E POSTURALE


Stepping [corpo vissuto – percepito – rappresentato – mentalizzato]
(Le Boulch, modificato)
Livelli di STRUTTURA DEL MOVIMENTO UMANO (Bernstejn)

Corticale superiore
Funzioni prettamente intellettive
Parieto-premotoria
Funzioni di rappresentazione del pensiero

Piramido-striale
Neuroni afferenti (seinsitivi) e sistema
corticospinale Talamo-pallidario
Vie extrapiramidale che integrano le
piramidali
Costola-spinale
Regolazione dell’eccitabilità di un muscolo
o gruppo di muscoli
Nuclei della base
1.Nucleo caudato
2.Putamen
3.Globus pallidus
4.Nuclei subtalamici
Aree sub-corticali: cervelletto, tronco-encefalo e midollo 5.Substantia grigia
1.Vestibolo-cerebello (paleocerebello), collegato ai canali
semicircolari e otoliti del vestibolo; responsabile dei
cambiamenti del piano di Francoforte i relazione alla forza di
gravità (regola l’equilibrio).
2.Spino-cerebello (archeocerebello): fornisce informazioni sul
mvimento in corso, regolando tono e vibrazioni muscolari.
3.Cerebro-cerebello: (neocerebello)riceve afferenze dalla cortex
associativa, svolge ruolo fondamentale nella regolazione dei
movimenti fini che richiedono destrezza.
• Broca
• Wernicke
• Dejerine
• Geshwind
• Preferenza manuale
• Efficienza
• Modelli genetici
EMISFERO DX (lessico ristretto, incapacità al linguaggio articolato)

EMISFERO SN (trattamento sequenziale, informazione, componenti


fonologiche e sintattiche)
EMISFERI DX E SN (aspetti semantici e lessicali)

PREDOMINANZA EMISFERICA SN (95% destrimani, 65% mancini)

AFASIA CROCIATA
• Compiti verbali
• Performances visuo-spaziali
• Lateralizzazione
• Corpo calloso
• Aspetti endocrini
• Equipotenzialità iniziale
• Specializzazione precoce
• Dati gnosici
• Planum temporale

• Regione fronto-opercolare
• Asimmetria planum temporale

• Planum parietale
• Dimensioni
• Influenza del sesso
• Influenza endocrina
• Densità fibre
• Trasferimento interemisferico
• Asimmetria in età fetale
• Fattori epigenetici
• Inputs endocrini
• Fattori genetici o ambientali precoci
• Correlazioni anatomiche
• Ipotesi (Galaburda)
• AMBIENTALI (culturali, fetali)

• PATOLOGICI (mancinismo patologico)

• GENETICI
 RIGH SHIFT THEORY
RS+ (RS+- o RS++ oppure in combo; modo o bi dosici) RS- (RS--)

RS SN
RS
RS
• GESHWIND (dominanza standard e atipica)

• FATTORI IMMUNOLOGICI (Geshwind, Segalawitz,


Hughdal)

• DISLESSIA (Orton, Galaburda, Larsen, Robichon)


 Disorientamento
 Emineglect (negligenza spaziale unilaterale NSU: eminattenzione spaziale o sindrome neglect oppure eminegligenza spaziale
unilaterale: disturbo della cognizione spaziale controemisfero lesionato)
 Emicinesia
 Atassia ottica
 Aprassia costruttiva
 Dislessia, disgrafia, discalculia
 Agnosia visiva
 Prosopagnosia (impedimento visualizzatore d’insieme dei tratti del volto)
 Palinopsia (permanenza visiva di un’immagine post scomparsa)
 Astereopsia (o Stereopsi, ossia la visualizzazione della profondità d’immagini dovuta ad altri effetti recettorial-analizzatori: visivo, motorio et
alii)
 Disturbi memoria
 Disturbi linguaggio
 Disturbi coscienza
 Somatoagnosia
 Disturbi neuropsichiatrici
Substrati
neurofisiologici
Supermechanism
Memoria
Memoria a Memoria a Memoria a Memoria tempo-
sensitivo-
breve termine medio termine termine termine permanente
sensoriale
(MBT) (MMT) (MLT: D-P) (MTP)
(MSS)

Memoria
procedurale o
implicita Memoria
semantica Memoria
episodica e
Memoria iconica autobiografica
Memoria
uditiva
(ecoica)
Memoria
visiva

Memoria
motoria
Discussione e conclusioni
Lo sviluppo della biomotricità passa attraverso i seguenti step…

Preparazione fisico-atletica Preparazione tecnica Preparazione tattico-strategica


Volume Intensità Densità

Capacità Qualità
Input tecnico/tattici Abilità
Input atletici Input prestativi
Seeking ULTRA DIMENSION

Infante Adolescente Giovane


Reclutamento Avviamento Selezione

Capacità di carico/sovraccarico

Screening Screening
Screening prestativo
neuromotorio neuromuscolare (tecnico/tattico)
Il fulcro vincolare dell’archetipo coordinativo…
(la biomeccanica cognitiva: dal modeling cibernetico di Shark all’ intelligibilità semantica di Hanine)

DOMINANZA GENETICA e PREVALENZA LATERALE

Algoritmo
LATERALITA’ - BILATERALITA’ e MULTILATERALITA’ “eliciforme”
Policompartimentali discontinuo
e
reversibile!

LATERALIZZAZIONE
Multiplanare -Poliassiale

EQULIBRI e RIEQUILIBRAZIONE
# Velocità (con intervento
importante della componente
F) – Rapidità (con intervento
non importante della
componente condizionale F) RITMO e BIORITMI
Quale tassonomia per le capacità coordinative?
Capacità/Qualità Coordinative generali
• Apprendimento e perfezionamento motorio
• Controllo e recupero corporeo
• Adattamento e trasformazione dei movimenti
• Autovalutazione e stabilizzazione gestuale

Capacità/Qualità Coordinative speciali


• Differenziazione cinestesica e cenestesica Secondo la pedagogia
• Equilibrio statico, dinamico, demandato e attitudine di volo ripartite
• Orientamento spazio-temporale • coordinazione
• Anticipazione intersegmentaria
• Reazione • corrdinazione
• Ritmizzazione e memorizzazione dinamica generale
• Lateralità, bilateralità e lateralizzazione • coordinazione oculo-
• Simmetrizzazione e combinazione segmentaria
• Modulazione del tono muscolare e rilassamento • coordinazione
• Educazione posturale spazio-temporale
• coordinazione
• Regolazione della respirazione
associata, dissociata e
• Espressività e fantasia creativo-corporea condivisa
• destrezza, ripetibilità e maestria
Il contributo delle
afferenze-efferenze sensori-sensitivee sensori-motorie
alla prestazione abile

• ESTEROCEZIONE
• ENTEROCEZIONE
CINASTESIA
• CINESTESIA
• CENESTESIA
PRORPIOCEZIONE
• SENSORIMOTORIA (meccacezione, barocezione,
nocicezione e termocezione)
• SENSORISENSITIVA (vestibolo-endocezione, oculo-
fotocezione ed gemmo-chemiocezione)
• FUSI NEUROMUSCOLARI
• ORGANI TENDINEI DEL GOLGI
FATTORI UMANI
TASSONOMINA e INTERAZIONI fra le
Componenti biomotorie (F/Rs+Rz/V*r/Fx ↔ Pt)
Stifness!

Isotonica
Compliance!!
 Stillness &
D(u)amping!!!
 Isometrica
 Concentrica Agilità
(V*r+Pt+Fx+Crd) Destrezza (mo/bi-ti_lità)
 Eccentrica (Ag + Fx)
 Isocinetica Estensibilità-Articolarità
FNM-OTG
 Auxotonica
 Tensiometrica
 Desmodromica FLESSIBILITA’
Maestria
L’ATTIVITÀ MOTORIA NELLA SCUOLA DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
Arborizzazione motoria e Cinagmatica …!!!

Psicomotricità Ergomotricità
Sociomotricità Ludomotricità
• Schema corporeo • Capacità
• Schema motorio coordinative
• Schema posturale • Aptofobia • Acrofobia • Capacità
• Ritmo • Agorafobia condizionali
• Forme corporee • Cherofobia • Capacità
• Ereutofobia • Batofobia intermedie
• Dispomania • Rabdofobia
• Claustomania • Claustrofobia
• Collaborazione • Nictofobia/Acluofobia/Nictifobia
• Anemofobia • Affidamento
• Pselafobia • Oftalmofobia (scrotofobia
oppure scopofobia)

Etnomotricità Ortomotricità Ficomotricità

• Attività interculturale • Igiene morfologica • Attività salutistica


• Aggiustamenti corporei e motori

I mezzi tipici delle metodiche e strategie motorie sopra indicate sono rappresentati dalla prasseomotricità,
gioiomotricità e biomotricità, che per mezzo del riverbero semiotricistico promuovono l’alfabetizzazione
neuromotoria: cini > allocini > cinemi > cinemorfi > cinemorfemi > cinagmi > cinesiopragmi =
CINEMANTICA
La regolamentazione nelle attività motorie, fisiche e sportive!

Deregolamentazione / Regolamentazione / Eccessiva


Aregolamentazione Emiregolamentazione regolamentazione

Progressivo decremento Graduale incremento Demotivazione


del divertimento del divertimento immediata

Carenza Crescita della Rifiuto


dell’attenzione autogratificazione partecipativo
“Maestro non è colui che riempie un sacco vuoto bensì quella figura
professionale che riesce a suscitare curiosità negli allievi”
Scuola Salernitana

Esempio I Esempio II
R
M

M A

A
Esempio III
R
M

A
I Linguaggi Corporei… LNV-PV
Utilizza prassie emblematiche, d’illustrazione, di apertura o di chiusura,
impiegando il volto (fronte – occhi – naso – bocca), le mani, lo sguardo e la
postura.

La CINESICA

Analisi dei gesti così seriati:


• simbolici e referenziali > oggetti e azioni;
• simbolici modulizzatori > frase e concetti;
• mimetici e pantomimici > riproducono azioni;
• deittici > indicano cose o persone nello spazio;
• batonici > espressività della frase nella variazione (cinesica);
• segni sinnici > movimenti parassiti;
• paratonie > ipertono riflesso;
• aprassie > incapacità nel copletamento dei cini.

Da Ekman - Friesen
La CRONEMICA
La APTICA

La VESTEMICA (trucco ed abbigliamento)

La OGGETTEMICA

La CAIREMICA (Kayros, «Tempo dell’uomo»)

La POSTUROLOGIA (mimesi, pantomimesi, gestemica,


posturemica, …)
FISIOGNOMIC
A
L’approccio motorio…
La costruzione dello “Schema corporeo” è il fine
Vayer educativo nell’infanzia: scoperta dell’Io; relazione Io /
Mondo oggettuale; relazione Io / Altre persone.
L’esperienza ludica nella sala della psicomotricità (luogo
Lapierre / per la strutturazione del setting): gioco psicomotorio; il
Acouturier gioco simbolico; il gioco rappresentativo.

Promuove lo sviluppo intellettuale, il quale progredisce


per stadi: senso motorio > corpo subito; preoperativo >
Piaget corpo vissuto; operazione concrete > discriminazione
percettiva; operazioni formali > corpo rappresentato.

Lo sviluppo del bambino in chiave psicosociale che


suddiviso in fasi si riassume come segue: fiducia e
Erikson autostima; autonomia e indipendenza; iniziativa;
operosità; identità; intimità; generatività, integrità.

Lo sviluppo della libido visto in una successione


Freud temporale: orale; anale; fallica; latenza; genitale.
Le filosofie psicomotorie…

Psicomotricità
Materialistica

Psicomotricità
idealistica

Psicomotricità
interazionistica
LA PSICOMOTRICITÀ (finalità – obiettivi – valori)

Recupero delle lacune


Rieducazione psicomotoria
psicomotorie

Terapia psicomotoria Problemi affettivo/relazionali

Teorie, metodi e strategie


Educazione psicomotoria finalizzate ad un’azione educativa,
per mezzo della mediazione del corpo
Quanti e quali sistemi osservazionali…

LTD
Terminologia Prerequisiti

Allenamento
coordinativo

Schemi 2 Schemi…
Focus….
FNM OTG Er
go
tr
ai
Motoneuroni α e α
ni
ng
Loro interconnessioni col MS

Segnali
protopatici
Segnali
epicritici
Segnali
propriocettivi

Segnali esterocettivi + enterocettivi =


PROPRIOCETTIVITÀ!
Circolo virtuoso delle sfere motivazionale – mentale – cognitivo/corporea –
cognitivo/motoria
Maggiore
Paradigma Maggior coscienza
apprendimento degli schemi corporeo
Variabilità operativa
e posturale

Trasformazione Combinazione
Variazione del centro
Rafforzzamento
d’attenzione
degli schemi
Motivazione te
Intrinseca - Estrinseca en
r o er g a l e
ie v t
ns on on
Pe - C rizz
te - O
en
Flessibilità v e rg cale
Di erti Maggior sicurezza
V
mentale di sé
Trasferimento
Adattamento
Maggior Maggior
concentrazione Creatività e espressività
fantasia

Il vettore insegnamento deve sempre stare nel quadrante allievo affinché il processo
di apprendimento venga mosso da “Curiosità” e non tenda alla stagnazione.
Neuroni Specchio
(Mirror Neurons)
Agli inizi degli anni ’90 un team di ricercatori di
Parma scoprì questo tipo di neuroni nella
scimmia. Vengono anche chiamati neuroni
“Bimodali” perché si attivano quando:
 compiamo una determinata azione in prima
persona (online action);
 vediamo eseguirla da altri (offline action)
IL TRANSFER BILATERALE

POSITIVO NEGATIVO

MULTICOMPARTIMENTALE
quando l’esperienza quando l’esperienza
precedente ha un effetto precedente ha un effetto
positivo sull’apprendimento negativo o non ha alcuna

TRANSFER
del secondo influenza sul secondo

∆∆FACILITATORIO
FACILITATORIO INIBITORIO
INIBITORIO
∆∆ASISTENZIALE
ASISTENZIALE
∆∆SEMPLIFICATIVO
SEMPLIFICATIVO
Cos’è il…

Coefficiente di sviluppo
psicomotorio?
Alcuni richiami…
CRITERIA D’INDIRIZZO PER L’INSEGNAMENTO DELLA TECNICA
Apprendimento e prestazione sportiva

Apprendimento motorio
Prestazione sportiva ALFABETIZZAZIONE
(neuro-cognitivo)
MOTORIA
STABILITA’ ESERCIZI
18÷22 anni (~) 16÷20 anni (~)

Sviluppo
16÷18 anni Impostazione dell’acrobatica
14÷16 anni COMBO di
alta difficoltà

13÷16 anni
Perfezionamento tecnico 12÷14 anni
degli elementi
fondamentali

09÷10 anni
10÷13 anni ELEMENTI fondamentali
08÷09 anni Apprendimenti
09÷12 anni
08÷09 anni “trasferibili” ed
MOVIMENTI di base 07÷08 anni “estensibili”

07÷08 anni
MATRICI tecniche
06÷07 anni
Apprendimenti
OBIETTIVI DIDATTICI OBIETTIVI EDUCATIVI 05÷07 anni “istintivi” ed
Area Area Area Area Area Affettivo
04÷06 anni “essenziali”
Motoria Psicomotoria Intellettiva Affettiva relazionale
Baseline-Midline: BIOTIPO!
Fenomeni negativi per lo sviluppo e individuazione
del TALENTO
UNI - POLI/MULTI
SPECIALIZZAZIONE DIREZIONALITÀ
PRECOCE dell’allenamento
PRESTATIVO

CHRONOLOGICAL AGE – BIOLOGICAL AGE – DEVELOPMENT AGE – ATHLETIC AGE – TRAUMATIC REPERTORE AGE
Famales_YT1
ANNI

19
18
17
16
15
14
13
12
11
AEROBICA

ANAEROBICA
LATTACIDA
RESISTENZA

ANAEROBICA
Famales_YT2

ALATTACIDA

INCREMENTO MASSIMO
INCREMENTO NOTEVOLE
STASI DELL'ALLENABILITA'
VELOCITA'

RAPIDITA'
MOVIMENTI
VELOCITA'

FREQUENZA
MOVIMENTI

ASSOLUTA
(COORDINAZIONE
INTRAMUSCOLARE)

VELOCE

MCI
(MAX CONTRAZIONE
ISOMETRICA)

RELATIVA
FORZA

(COORD.
MASSIMA CAPACITA'

INTERMUSCOLARE)

PLIOMETRICA
RICHIEDE ESERCITAZIONE

(ESPLOSIVO- BALISTICO-
REATTIVA)

FORZA RESIST.
RESIST. ALLA
FORZA
RIFERITE ALL'ETA' CRONOLOGICA (11 - 19 ANNI) - SETTORE FEMMINILE

DESTREZZA
INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULL'ALLENABILITA' DELLE QUALITA' FISICHE

FLESSIBILITA'(MOB.
ARTICOLARE ED ELASTICITA'
MUSCOLARE)
Males_YT1
Males_YT2
Synopsis!
Physical contitioning pyramid flow-chart
Allenarsi/giocare…, perché?
Commentiamo assieme?
Concludiamo
Midline-Endline: ARCHETIPO!
La possibile relazione tra esercizio fisico, neuroplasticità e funzioni cognitive.
K. Hötting, B. Röder / Neuroscience and Biobehavioral Reviews 37 (2013) 2243–2257
Alcuni esprimenti campo-laboratoriali
Table nr. 1

Table nr. 2
Migliora
Effetti benefici sulla
l’apprendimento
neuroplasticità

Prevenzione alla
degenerazione cognitiva e alle Applicazioni a livello
malattie ad essa associate sportivo: Halo Sport
Halo Sport è un dispositivo di ultima generazione che sfrutta la
neuroplasticità per rendere gli allenamenti più efficienti.
Si tratta di una cuffia da applicare sulla testa che invia segnali elettrici
alla corteccia motoria.

Questa tecnologia sfrutta la stimolazione


elettrica (tDCS: transcranial direct current
stimulation) per incrementare la naturale
plasticità cerebrale, migliorando l’attivazione
neuronale, stabilendo connessioni più forti e
veloci e migliorando la prestazione.
www.haloneuro.com

CONNETTOMICA
1. La neuroplasticità è la capacità del sistema nervoso di
modificare la sua struttura e le sue funzioni, in risposta
a fattori intrinseci o estrinseci.

2. I cambiamenti fisiologici che si verificano nelle vie


neurali includono cambiamenti sinaptici e modificazioni
vda (Griesbach & Ho, 2015).
Le ricerche per supportare la teoria che il sistema nervoso è
in grado di cambiare la sua organizzazione, di trasformarsi e
adattarsi in seguito a input ambientali, sono iniziate a partire
dagli anni ‘50.

Oggi la neuroplasticità viene studiata su differenti livelli


organizzativi del sistema nervoso: canali ionici, sinapsi, neuroni,
neurotrasmettitori, mappe corticali. È proprio il collegamento e
l’interdipendenza di questi livelli che permette la plasticità
cerebrale (Rosenzweig et al., 2002).
- Numerosi studi scientifici dimostrano che l’attività fisica e
l’esercizio fisico provocano un effetto positivo sulla
neuroplasticità, migliorando numerose funzioni cognitive.

- Le evidenze scientifiche mostrano un collegamento tra


l’esercizio fisico e un aumento della neurogenesi,
sinaptogenesi, angiogenesi e rilascio di neurotrofine, che
insieme a cambiamenti neuroendocrinologici portano
benefici a livello cognitivo, affettivo e comportamentale
(Budde et al., 2016).
• Neurogenesi a livello del giro dentato e del bulbo olfattivo (Gross,
2000).
• Aumento dei livelli di serotonina, noradrenalina e acetilcolina (Lista
and Sorrentino, 2010), aumento del rilascio di coline corticali e della
densità dei recettori per la dopamina (Fordyce and Farrar, 1991).
• Cambiamenti nel flusso sanguigno e nella vascolarizzazione che
contribuiscono a una miglior ossigenazione e a un maggior supporto
nutrizionale (Bullitt et al., 2009).
• Aumento della materia grigia a livello della regione frontale
(Colcombe et al., 2006) e dell’ippocampo (Erickson et al., 2011;
Pajonk et al., 2010).
• Migliore connessione fra le aree del cervello (Burdette et al., 2010).
1. Lo studio della diapositiva precedente è una Review, i cui
risultati dimostrano che l’esercizio fisico innesca dei
processi che favoriscono la neuroplasticità, e aumenta la
capacità individuale di rispondere a nuove situazioni con
adattamenti comportamentali.
2. Dagli studi analizzati emerge che l’esercizio fisico porta
miglioramenti a livello della regione frontale associativa e
che gli effetti benefici si riscontrano durante tutta la vita,
dai bambini agli anziani.
3. Inoltre gli effetti positivi si sono manifestati dopo varie
tipologie di esercizio: aerobico, di forza e di
coordinazione; ognuna delle quali agisce su differenti aree
cerebrali.
La neuroplasticità permette di
utilizzare al meglio la corteccia
motoria, rafforzando le
connessioni esistenti fra neuroni e
creandone di nuove.

Attraverso questo processo si passa dai movimenti grezzi e


imprecisi dei principianti, ai movimenti precisi e funzionali di
coloro che praticano sport da molti anni.
1. L’esercizio fisico è un potente attivatore della neurogenesi
a livello dell’ippocampo, una forma di plasticità
morfologica e funzionale del cervello umano. Le evidenze
scientifiche indicano che la neurogenesi ippocampale
stimola e mantiene intatte le capacità cognitive. Dunque
l’esercizio fisico risulta essere terapeutico e preventivo per
il declino cognitivo (Ma et al., 2016).
2. Oltre agli effetti diretti, l’esercizio fisico riduce il rischio
di malattie croniche quali malattie cardiache, infarto,
ipertensione e diabete di tipo 2 (Haskell et al., 2007), che
sono associate con un alto rischio di demenza (Haan
andWallace, 2004). L’esercizio fisico può ridurre la
sindrome metabolica, una serie di disturbi metabolici che
possono alterare le funzioni cerebrali e accelerare il
declino cognitivo(Stranahan and Mattson, 2012).
1. Lo studio vuole dimostrare che oltre all’aspetto legato alla salute fisica,
l’esercizio svolge un’altra importante funzione: aumenta la concentrazione
e le funzioni cognitive, inducendo la neuroplasticità in regioni specifiche
del linguaggio.
2. Praticare sport durante gli anni della scuola diventa quindi un elemento
importante per la crescita fisica e cognitiva dei bambini e dei ragazzi.
3. Lo sport migliora lo stato d’animo e la performance cognitiva, previene
l’obesità e le malattie croniche, aiuta a condurre uno stile di vita positivo: lo
sport e l’esercizio fisico dovrebbero essere parti integranti dei programmi
scolastici e una routine nelle giornate dei ragazzi.
La neuroplasticità è un fenomeno positivo, che ha effetti
benefici sulla salute ma anche sulle prestazioni dell’uomo
(cognitive e sportive).
È un fenomeno estremamente interessante, che richiede a mio
parere un maggior studio, con ricerche più dettagliate e
approfondite, soprattutto per quanto riguarda il suo legame
con l’esercizio fisico e di quest’ultimo sui processi di
apprendimento.

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