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SPAZIO
TEMPO
Daniele Tacchini 2011
SPAZIO
Tutte le nostre azioni si svolgono e si progettano in
termini spaziali :
Un tragitto
Uno spostamento
Un movimento
Sono tutte attivit inconsce che sviluppiamo in termini
spaziali
Anche nellattivit calcistica la progettazione spesso
mirata allaspetto spaziale (gioco in un quadrato,
attacca uno spazio !, difesa su una linea, vai a destra !,
rientra !, a zona o a uomo) riportano sempre dei
riferimenti spaziali, spesso mutuati dalla geometria.
TEMPO
Delle due variabili fondamentali
quella meno evidente ma
ugualmente INDISPENSABILE.
Anche questa, come lo spazio, regola
la nostra vita.
Basta pensare alla velocit che il
rapporto tra spazio (S) e tempo (T)
per capire quanto posso far valere
su una variabile modificando laltra.
Daniele Tacchini 2011
Il sacro
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
Un tempo per conservare e un tempo per buttare via,
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
Un tempo per tacere e un tempo per parlare,
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
Un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Ecclesiaste 3 : 6-8
Il profano
Qualunque variabile fisiologica noi
misuriamo, troviamo di solito che presenta
un valore massimo a una certa ora del
giorno, e un valore minimo a unaltra ora.
Jurgen Ascoff
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..e il calcistico
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..e il calcistico
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Motorio atletico
Tecnico
Tattico
(2^ serata)
(4^ serata)
Psicologico sociale
(1^ serata e sempre)
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Non possibile
modificarne o
potenziarne
uno senza
agire sugli
altri
(es. non esiste un allenamento sulla tecnica
ma lobiettivo tecnico con sotto
obbiettivi TT, F, PS)
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La
piramide
delle
abilit
sportive
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ABILITA SPORTIVE
ABILITA MOTORIE
(tecniche sportive specifiche = fondamentali)
CAPACITA MOTORIE
COORDINATIVE
MOBILITA ARTICOLARE
GENERALI
SPECIALI
CONDIZIONALI
-
FORZA
RESISTENZA
VELOCITA
APPRENDIMENTO
MOTORIO
CONTROLLO
MOTORIO
ADATTAMENTO E
TRASFORMAZIONE
EQUILIBRIO
ANTICIPAZIONE
RITMIZZAZIONE
DIFFERENZIAZIONE
SENSORIALE
REAZIONE
PERCEZIONE SPAZIO E TEMPO
ORGANIZZAZIONE SPAZIO
TEMPO (ORIENTAMENTO)
FANTASIA MOTORIA
ACCOPPIAMENTO E
COMBINAZIONE DEI
MOVIMENTI
-TRASFORMAZIONE
SCHEMI POSTURALI
(=UNITA
FUNZIONALI
MOVIMENTO STATICI)
Camminare
Correre
Saltare
Afferrare, lanciare, calciare
Rotolare, strisciare
Arrampicarsi
DEL
Flettere
Piegare
Addurre
Abdurre
Ruotare
Slanciare
La
piramide
delle
abilit
sportive
1- canale cinestesico
2- vista : focale e periferica
3- udito : canale vestibolare
4- tatto : educazione al contatto fisico con avversari, compagni, terreno e palla
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La bibliografia
Teoria del movimento MEINEL
Calcio : allenare il settore giovanile BONACCORSO
Leducazione Motoria di Base CONI Multimediale
Attivit motoria e educazione nellet evolutiva Rampa &
Salvetti
Guida tecnica FIGC
La formazione del Giovane calciatore Ferrante & Cristi
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Precisiamo che ..
LE FASI DEL PROCESSO DI APPREDIMENTO
(K. Meinel Teoria del Movimento)
1- Fase della comunicazione e della comprensione
(comprensione mentale, immagine ottica, rappresentazione,
grezza, canali percettivi, ottici, acustici e verbali)
2- Stadio della coordinazione grezza (uso eccessivo di forza,
scarsa precisione, poca fluidit, prevalenza dellanalizzatore
ottico nel controllo, rigidit muscolare diffusa)
3- Stadio della coordinazione fine (corretto uso di forza,
migliorata precisione e fluidit, domina lanalizzatore cinestesico
nel controllo, ancora scarso adattamento in situazione variabile)
4- Stadio della disponibilit variabile maestria (labilit
motoria ormai automatizzata diviene il mezzo per la soluzione di
compiti tattici, labilit raggiunta permette di adattare il gesto
ad ogni variazione della situazione anche non prevista o
conosciuta).
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J.J. Rosseau
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Su un piede e sullaltro
Giochi popolari con elastico o salto della corda da
soli o ruotata da altri
In basso e in alto da e su una panca
Da fermo il pi lontano possibile
Recuperare un oggetto in alto (tipo la rete del
canestro di basket, la traversa, ecc.)
Percorsi e staffette con ostacoli di varie altezze
Su o da un materassino
Superando gli over a varie distanze
Allindietro da una spalliera
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LE CAPACITA COORDINATIVE
Si definiscono come le capacit di
organizzare, controllare e trasformare il
movimento in vista di un determinato
obiettivo o scopo.
Da molteplici studi emerge lesistenza di un
periodo evolutivo migliore per
lapprendimento di queste capacit, le
ricerche evidenziano che fuori dalla fase
sensibile gli apprendimenti sono
decisamente pi difficoltosi e spesso il
tempo dedicato non vale il risultato
conseguito.
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LE CAPACITA COORDINATIVE
Vari autori si sono occupati di
apprendimento motorio, fornendo ognuno
la sua classificazione.
Quella pi condivisa pu essere :
Cap. Coord. GENERALI
- apprendimento motorio
- direzione e controllo
- adattamento e trasformazione
Cap.Coord. SPECIALI
- varie classificazioni in base agli autori
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DIFFERENZIAZIONE
Esprimere una grande precisione ed economia
gestuale, tra le singole fasi di un
movimento o tra movimenti di varie parti
del corpo (relativamente alla percezione
della forza muscolare impiegata, dello
spazio e del tempo).
definita anche senso del movimento in
quanto permette di ricevere e percepire, le
informazioni visive, tattili, acustiche e
cinestesiche, necessarie per la corretta
esecuzione di qualsiasi atto motorio.
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REAZIONE (esercitazioni)
-
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TRASFORMAZIONE (esercitazioni)
Dovranno essere introdotte gradualmente
variazioni da semplici a complesse, con
disturbi interni o esterni al gioco. Un
esempio significativo la partita di
calcio con il pallone da rugby, o leggero.
Utile il variare i campi e le superfici di
allenamento e la pressione di gonfiature
dei palloni.
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CAP.
COORD
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Capacit di
apprendimento
motorio
Capacit di
differenziazione
e controllo
Capacit di
reagire a stimoli
ottici ed acustici
Capacit di
orientamento
nello spazio
Capacit di
ritmo
Capacit di
equilibrio
Resistenza
CAP.
Forza
FISICHE
Rapidit
CAP.
Affettivo
Cognitive
Qualit
affettivo cognitive
Voglia di
apprendere
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LE CAPACITA CONDIZIONALI
linsieme delle caratteristiche motorie legate
prettamente ad un substrato organico.
Vanno proposte :
sempre in forma motivante per let,
stimolando il miglioramento individuale,
utilizzando quanto pi possibile la palla,
interiorizzando i concetti di respirazione, affaticamento,
battito cardiaco,
educando al sacrificio
Iniziando con carichi di breve durata e carico motorio
Abbinare giochi con obiettivi coordinativi
Agire su tutti i distretti muscolari
Dedicare almeno 15-20 a seduta a una delle capacit
condizionali
Poche ripetizioni di seguito
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LE CAPACITA CONDIZIONALI
RAPIDITA (fase sensibile dai 7 anni) capacit di effettuare azioni
motorie in un tempo minimo VELOCITA (fase sensibile dai
10/11 anni) una variabile della rapidit in cui il tempo
correlato allo spazio percorso
FORZA (fase sensibile dagli 11 anni) : capacit di superare od
opporsi attivamente ad una resistenza
RESISTENZA (fase sensibile dai 10 anni) : capacit di resistere
allinsorgenza della fatica, prolungando il lavoro muscolare nel
tempo.
FLESSIBILITA (fase sensibile dai 6 agli 11 anni) : capacit di
eseguire movimenti con unelevata ampiezza di oscillazione in
maniera attiva o passiva. tanto maggiore quanto minore
let del soggetto. Lo scopo dellallenamento dar quello di
mantenere inalterato il pi possibile il livello di flessibilit.
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Biathlon
4>4 tutto campo
3>0 da met o tre quarti campo (con corse lungo linea) riducendo i tempi di recupero
1>1
Partita 2>2 a tempo (20 poi cambio coppia)
8>4 : in 5 vincono i 4 difensori che subiscono meno gol
8>4 possesso palla
1>1 con 8 sponde e 2 portieri
1>1 con 4 sponde
Partita con sponde sfalsate o che entrano in base a chi d la palla
Partita con settori stagni superabili per creare superiorit numerica ma con vincoli su
chi rientra e ricrea le condizioni iniziali
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