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Sistema senso-motorio
Capacità motorie
Abilità motorie
Prestazione motoria
Fattori della motilità
Sistema senso-percettivo:
– Discriminazioni relative agli organi di senso
dei segnali provenienti dall’esterno (visive,
uditive, tattili)
– Discriminazioni relative al proprio corpo
provenienti dall’interno (cinestesiche,
somatognosiche)
Fattori della motilità
Il Sistema senso-percettivo si basa:
L’analizzatore visivo
L’analizzatore acustico
L’analizzatore tattile
L’analizzatore vestibolare
L’analizzatore cinestetico
La capacità di percepire il tempo
Fattori della motilità
Esterocezione: Propriocezione:
Informazione Informazioni provenienti dall’interno
proveniente (conseguenze sensoriali dell’attività)
dall’esterno
Fattori della motilità
Schemi posturali: sono schemi statici o
statico-dinamici tridimensionali che si
suddividono in:
– segmentari (che riguardano i settori del
busto, degli arti, del capo)
– di massa (quando sono coinvolti insieme)
Schemi motori: sono schemi dinamici
quadrimensionali che si suddividono in:
– schemi motori di base (camminare,
rotolare, afferrare, etc.)
– Schemi motori complessi (azioni articolate)
Fattori della motilità
Capacità motorie: sono l'insieme delle potenzialità
che influenzano una prestazione motoria.
La loro sintesi, in proporzioni diverse tra loro,
determina i diversi tipi di prestazione motoria
nell'uomo ed il giusto equilibrio tra esse determina
invece il livello ottimale della funzionalità motoria del
singolo.
Possono definirsi come un tratto stabile dell’individuo
che supporta e sostiene diverse abilità motorie; sono
geneticamente determinate e parzialmente
modificabili con l’allenamento, l’esperienza e
l’apprendimento.
Fattori della motilità
Capacità motorie: sono state suddivise da
Gundlach (1968) in:
– Condizionali; quelle capacità fondate
sull’efficienza dei meccanismi energetici
– Coordinative; quelle capacità di
organizzare e regolare il movimento
Fattori della motilità
Oggi il concetto di capacità motorie suddivise in capacità
condizionali e coordinative è superato.
La motilità non deve essere intesa come processo di
controllo, differenziato dai processi funzionali, ma come il
risultato di entrambi i processi insieme: come movimento.
La visione moderna delle capacità motorie è quindi quella di
un modello integrato dei processi funzionali di controllo-
operativi, dove la motilità è intesa come l’insieme delle
funzioni biologiche che determinano il movimento.
Fattori della motilità
Le abilità motorie: è il termine con cui si definiscono tutte
quelle azioni che, attraverso insegnamento ed esperienza
sono state apprese e consolidate diventando patrimonio
dell’individuo; sono automatizzate con la ripetizione del
gesto e ricorrono e si realizzano senza l'intervento
consapevole dell'attenzione.
Permettono di risolvere problemi motori in modo adeguato
a finalità ed obiettivi prefissati e si basano su condizioni
neurologiche, fisiologiche e psicologiche che consentono
al soggetto di apprendere, organizzare, controllare e
trasformare il movimento.
Fattori della motilità
possedute.
L’insegnamento
potenzialità possedute.
L’allenamento
1. Obiettivi
– Apprendimento psicomotorio
– Apprendimento cognitivo
– Apprendimento affettivo
2. Contenuti
– Esercizi di sviluppo generale
– Esercizi speciali
– Esercizi specifici o di gara (dal secondo ciclo in poi)
3. Mezzi
– Di tipo organizzativo
– Attrezzi
– Di genere informativo
4. Metodologie
– Sono le procedure pianificate che vengono sviluppate allo scopo
di realizzare gli obiettivi preposti
Il miglioramento delle capacità motorie
L’alterazione dell’omeostasi
L’adattamento
Capacità di Capacità di
coordinazione rapida coordinazione prolungata
Capacità Capacità di
d’orientamento spaziale differenziazione cinestetica
Blume (1981), Harre (1987), e Meinel e Schnabel (1987),
concordano nel riassumere le capacità coordinative speciali in:
Capacità coordinative
1. Movimenti ciclici
2. Movimenti aciclici
3. Movimenti stereotipati
4. Movimenti non stereotipati
Caratteristiche delle abilità motorie
in relazione al tipo di movimento
Abilità Abilità
Motorie Cognitive
Presa di decisione Qualche presa di Presa di decisione
minima decisione ed massima e
Un certo controllo Controllo motorio
motorio minimo
Salto con l’asta Quarterback Giocare a scacchi
Sollevamento pesi Pilota Allenatore
Attività dell’età pre-puberale
Lo sviluppo dei primi tre livelli (senso-
percettivo, senso-morio, schemi posturali e
motori), viene ulteriormente migliorato
Il miglioramento delle capacità motorie segue
l’andamento del periodo delle “fasi sensibili”
Il miglioramento delle abilità motorie segue
un andamento crescente per un
arricchimento che consenta
successivamente l’acquisizione delle
tecniche
Attività dell’età pre-puberale
Strisciare - Rotolare - Capovolta
Gattonare - Camminare - Correre - (in tutte
le direzioni e posizioni, da soli ed in gruppo)
Saltare (sul posto, camminando, correndo)
Lanciare (da fermi, di corsa, saltando)
Afferrare (da fermi, in movimento)
Calciare (da fermi, in movimento)
Arrampicarsi (sul posto, traslocando)
Attività dell’età pre-puberale
Attività con il proprio corpo
Attività con il corpo dei compagni
Con piccoli attrezzi (funicelle, ostacoli, birilli,
palla, cerchi, nastri, scatole)
Con grandi attrezzi (spalliere, plinti, scivoli)
Uso di attrezzi simili o uguali a quelli
standard
Attività dell’età pre-puberale
L’organizzazione dell’attività deve essere
ricca di fantasia e prevedere giochi, e prime
piccole competizioni; in questo modo agli
obiettivi dello sviluppo dei primi tre livelli
(senso-percettivo, senso-morio, schemi
posturali e motori), se ne aggiungeranno
altri, quali:
Attività dell’età pre-puberale
Sostegno e stimolo al benessere dell’allievo,
assecondandone il corretto sviluppo fisico
Sviluppo e stimolo della motivazione alla
partecipazione ed al movimento
Sostenere i processi di socializzazione, di
autonomia e di autostima del soggetto,
attraverso un’opportuna configurazione dei
mezzi didattici