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Visione ambientale (cos’è)? Anche chiamata visione periferica, è propria degli atleti più esperte. La visione
non si focalizza su un punto in particolare, ma sull’ambiente in todo, usata per relazionare la propria
posizione rispetto ad un oggetto o per individuare la posizione di uno o più oggetti. Quella più usata dai
calciatori esperti, non focalizzando un punto in particolare ma in maniera “implicita”, disgiungendo
l’attenzione dalla direzione dello sguardo. Così si ha la percezione di dove si trovano i propri compagni, gli
avversari, l’attrezzo ed è possibile anticipare con più efficacia.
Tecnica, cervelletto o corteccia cerebrale? Cervelletto fortemente coinvolto nel controllo del movimento,
anche se non vi dà origine
Principio di evidenza Facilitare acquisizione tramite dimostrazione, spiegazione, utilizzo supporti audio
video etc.
Disattenzione visiva E’ un fenomeno che accade quando l’attenzione è focalizzata su un compito specifico,
non notando così un altro oggetto che comunque si trovava nel campo visivo. Dipende dall’età, esperienza
del giocatore, distanza dell’oggetto dal punto focale e dal tipo di oggetto: più è simile a quello su cui si
focalizza l’attenzione, più sarà facile notarlo. La fissazione diretta dell’oggetto non vuol dire che lo si noti,
concetto di focus (mi focalizzo sul pallone proveniente da sinistra, non notando il tipo che da destra mi
placca).
Differenziazione cinestetica Sintonizzare con molta precisione la coordinazione dei vari muscoli. Sintonia
tra fasi del movimento e spostamento del corpo, ne derivano movimenti economici e di grande precisione
(colpire palla con forza adeguata, prevedere traiettoria palla, attutire ricezione palla in maniera adeguata)
Concetto finta
Periodo refrattario psicologico PRP Ritardo della reazione al secondo dei due stimoli ravvicinati rispetto al
tempo di reazione al secondo stimolo presentato isolatamente. (sistema rileva primo stimolo ed inizia a
elaborare risposta, poi arriva il secondo stimolo e il sistema è ancora occupato, processandolo in ritardo)
Coordinazione nei giochi sportivi non si sa quale sia il livello di capacità coordinative necessarie, quale sia
l’ordine gerarchico, e se cambiano da gioco a gioco
Principio u rovesciata Descrive la relazione, relativamente stabile, che esiste tra il livello di attivazione e la
prestazione; specificatamente, all’aumentare dei livelli di attenzione del soggetto la sua prestazione
migliore –solo fino ad un certo punto. Se l’attivazione continua ad aumentare, la prestazione peggiora. (Fini
movimenti muscolari beneficiano di bassa attivazione. Movimenti massivi e di bassa difficoltà cognitiva
beneficiano di alti livelli di attivazione).
Capacità di ritmo e gli effetti sui giochi sportivi abilità ritmica nel condurre la palla, del movimento della
palla in reazione ai compagni, del proprio movimento in funzione dello spostamento della palla
Agility movimento di tutto il corpo, incertezza, solo open skills, componenti sia fisiche che cognitive
(movimento rapido di tutto il corpo in reazione ad uno stimolo)
Definizione strategia fa riferimento a tutti i piani, i principi del gioco e le linee guida delle azioni decise
prima dell’inizio della partita, al fine di organizzare le attività della squadra e dei giocatori durante la gara
Formal games classificazione di real and edwards: net and wall games (score dipendent) invasion games
(time dependant) striking/fielding games (innings dependant)
Periodizzazione