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CALCIO prof Barisoni

Questa lezione online un paio pratiche, tutto mese di aprile con gruppo A e mese di maggio gruppo B

EMAIL: massimiliano.barisoni@unipv.it

Esame scritto con domande aperte e una parte chiuse.

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE, EUROPEA E ITALIANA: LEZ. 1-2


Manoscritto che si trova al museo di manchester scritto nel 1863 per le regole del calcio, sono state scritte
dal IFAB (international football association board) esso ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e
innovazione delle regole del gioco del calcio a livello internazionale, nazionale vincolando la loro osservanza
in tutte le federazioni. I regolamenti vengono annualmente revisionati ed aggiornati da questo organo
durante un incontro ufficiale.

Fifa (federazione nazionale di tutte le associazioni), la sua sede si trova a Zurigo in svizzera e il presidente è
Giovanni Infantino. Poi ci sono delle confederazioni, Uefa (eureopea), Concacaf, canmbebol, caf, afc, ofc.

Uefa: ha sede a Nyon in svizzera e il presidente è Ceferin, organizza lo sviluppo di tutte le competizioni
giovanili e nazionali, tutte le qualifiche tecniche passano all’interno di un organo uguale in tutta Europa. Per
quanto riguarda lo sviluppo della federazione di calcio in italia nota come FIGC, sede a Roma organizza tutti
i campionati di calcio professionistico da serie A fino a serie C. Alla FIGC è affiliata l’associazione arbitri
(AIA). Troviamo diverse leghe che fanno parte delle FIGC, e quando si vota un nuovo presidente sono loro
votare. (GUARDARE ANCHE SLIDE) AIPAC vecchia associazione degli allenatori calci.

QUALIFICHE E CATEGORIE PER ESSERE TECNICI IN DETERMINATE CATEGORIE: uefa pro (corso allenatore di
altissimo livello), uefa A (secondo grado di livello di abilitazione) uefa B, (uefa C+ abilitazione regionali
dilettanti), uefa C (solo per settore giovanile), abilitazione regionale (juniores e prime squadre), allenatore
dei portieri (corso a livello regionale e uno a livello professionale), master allenatore professionisti (solo per
coloro che hanno laurea in s.m o isef).

Settore tecnico che ha sede presso centro tecnico federale Coverciano a Firenze. Qui vengono svolte tutte
le abilitazioni di un certo livello.

Campionati professionistici: seria A,B,C (INSERIRE SLIDE)

Campionati dilettanti: Sedie D, eccellenza, promozione, prima e seconda e terza categoria, calcio femminile
e calcio a 5. Categorie Del settore giovanile dilettanti: piccoli amici, primi calci, pulcini, esordienti,
giovanissimi, allievi, juniores (ogni categoria dura 2 anni).

QUARTA CATEGORIA: nata nel 2016/2017 coinvolge ragazzi che hanno disabilità, nata tra la collaborazione
di società dilettanti e professionisti con la partecipazione di tutte le parti e associazioni del mondo del
calcio.

REGOLAMENTO DI GIOCO: composto di 17 regole. Campo gioco, bisogna sapere le sue misure. Nel mondo
attuale esiste il VAR (assistente dell’ambito di VAR che dice all’arbitro che c’è qualcosa da rivedere) e invece
l’oggetto si chiama l’AVAR, serve per segnature goal, assegnare un rigore, scambio identità, lettura
fuorigioco ecc. la decisione spetta sempre all’arbitro, in più in Italia esiste un orologio che segna quando la
palla supera la linea della porta (goal Decision system).

GESTI TECNICI DEL CALCIO: ogni gesto tecnico caratterizzato da parte posturale e tutto ciò che va ad
anticipare gesto tecnico, ogni gesto tecnico va riportato nella contestualizzazione dello spazio di gioco e c’è
sempre l’impatto con il pallone. Parliamo di tecnica nella esecuzione del gesto ma dobbiamo essere abili
come tecnici a riportarla anche nella esecuzione di gioco per far vivere ai ragazzi una situazione simile a
quella della partita.
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Bambino di 5/6 anni il b. avrà determinate caratteristiche che saranno diverse da quelle di 10 anni.
Ambiente sano e diversificato è importante sia per ragazzi di scuola calcio che per i professionisti per
importanza di motivazione e per l’ambiente sportivo che andranno a vivere.

Abilità del ragazzo di vivere il gesto tecnico nel gioco, negli spazi diversi e nell’interazione che la figura
tecnica deve avere con il ragazzo, la crescita del ragazzo passa per tutti questi aspetti.

Fattori che abbiamo tra TECNICA, FUNZIONALITA’ E SITUAZIONE: noi dobbiamo costruire una determinata
tecnica in una determinata situazione, ci sono b. che hanno apprendimento rapido e quindi gesto tecnico lo
imparano subito altri invece no quindi vivere l’esperienza gli permette di imparare la funzionalità del gesto.

Il gesto tecnico si esprime in relazione a diversi parametri che rappresentano altrettante variabili: impegno
di forza, direzione di arrivo e uscita di palla, variazione di velocità, frequenza e ritmo, condizioni di
equilibrio, presenza di avversari/compagni, spazio di azione disponibile, orientamento visivo, impegno
mentale, stanchezza, fisica, anticipazione pre o post- esecutiva (molti b. hanno un talento motorio per
quanto riguarda questo aspetto, forse anche perché hanno una capacità di guardare gli adulti e trarne
vantaggio che può essere molto educativo), feed-back regolativi. Questi possono cambiare in base alle
caratteristiche del ragazzo durante la sua crescita. La tecnica migliora con il continuo ripetere della tecnica
stessa.

TECNICHE DI BASE: Ogni tecnica legata al contatto con la palla, il contatto tra attrezzo e il corpo del
giocatore.

 Dominio della palla: prerequisito per la tecnica di base, gestione e controllo della palla e gestione
di esso in uno spazio definito; sono tutte le azioni di palleggio, azioni di rullata/ rullaggio (controllo
con pianta del piede), azioni di mantenimento della palla in contatto con una parte del corpo (testa,
spalla ecc.). Stimolare il dominio nell’attività nei più piccoli è utile per avere una buona
padronanza.

GESTI TECNICI:

 Guida palla o conduzione della palla: Conduzione del pallone con i piedi può essere lineare, con
cambi di direzione e cambi di senso; abilità del giocatore nel gestire i tocchi durante un
avanzamento. La conduzione della palla è da considerarsi come una serie di passaggi indirizzati a sè
stessi.
1. cambi di direzione a dx e sx a meno di 180°;
2. cambi di senso (si effettua un cambio di senso della direzione di corso di 180°, le modalità di
cambio di direzione della palla: interno piede, esterno piede, tacco piede, pianta piede);
3. conduzione lineare (abilità di combinare il tocco della palla con il piede leggermente intra-
ruotato);

Questo gesto tecnico è annesso con la capacità fisico motoria di corsa, per far bene la tecnica è necessario
sia effettuarla sia con arto “debole” che con arto “dominante”. All’inizio lavorerò con intensità bassa poi la
aumenterò.

 Calciare la palla: identifica il tocco della palla per indirizzarla al compagno, verso la porta, lontano
da una zona pericolosa. Modalità di impatto della palla: interno piede, esterno, collo, punta, tacco,
interno collo, esterno collo. Calciare la palla è caratterizzata da piede in appoggio e da un piede che
impatta la palla, le capacità coordinative sono equilibrio, controllo della stabilità corporea sono
fondamentali per una buona esecuzione del gesto tecnico.
 Ricezione della palla: abilità di controllare con una parte del corpo il pallone, in modo di gestirlo e
orientarlo attraverso una fase di ammortizzarlo per poi eseguire un altro gesto tecnico. Si possono
sintetizzare in 2 principali modalità. Ricezione a rasoterra, ricezione di una palla aerea (con
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rimbalzo o senza rimbalzo). La ricezione si può fare con: tutte le parti del piede, coscia, petto e
testa.
 Colpo di testa: gesto tecnico molto complesso. Buon livello di coraggio ed è fondamentale non aver
paura dell’attrezzo. Prima fase di analisi, corpo in traiettoria con la palla una seconda fase che è
impatto con la palla che può essere con stacco oppure senza. Importante è la stabilità dell’asse
corporeo. Dinamica del movimento è: colpo di testa sul posto, colpo di testa con rincorsa e stacco,
colpo di testa in tuffo. Capacità fisico collegate a questo movimento sono di carattere coordinativo
che condizionale. Errori comuni. Chiusura occhi, difficoltà percezione traiettoria, esecuzione con
rincorsa difficoltà nel punto di stacco, difficoltà nel colpire il pallone nella fronte.
 Contrasto: comportamenti difensivi per il recupero della palla, regolare in termini di regolamento
di gioco, capacità di anticipazione rispetto a ciò che è il gioco.
 Rimessa laterale: ripresa del gioco o con i piedi, eseguita con arti inferiori nelle attività giovanili di
base. Traiettoria deve essere una parabola e non deve essere schiacciata a terra.
 Tecnica del portiere: comprende tutta la tecnica del portiere (uscita alta, bassa, parata, uscita con i
piedi, contrasto con giocatori ecc.). E’ importante allenare capacità di non aver paura del tuffo,
dell’impatto con il suolo e del pallone.

Importanza della tecnica individuale: il calcio è uno sport di abilità dove le abilità specifiche devono essere
portate in situazioni di gioco.

30/04/21 LEZ.3-4

PER ESAME: QUELLO SCRITTO SOPRA + REGOLAMENTO (COSE SOTTOLINEATE DAL PROF E FILE CARICATO
DA SCARICARE)

TECNICAINDIVIDUALE O TECNICA APPLICATA: 2 fasi, possesso palla e non possesso palla. Identifica
applicazione dei gesti tecnici nel contesto di gara, è l’insieme delle azioni, degli accorgimenti, dei
comportamenti che il calciatore compie in ogni situazione delle 2 fasi di giuoco (possesso e non possesso)
affinchè la propria prestazione risulti utile, redditizia ed economica. 8CONSIDERAZIONE VIDEO
DIMOSTRATO: bisogna guardare la partita nei contenuti dei comportamenti di tutti gli atti che fa il giocatore
a livello tecnico).

FASE POSSESSO PALLA:

 smarcamento (movimento effettuato dal giocatore che non è in possesso della palla in uno spazio
libero e raggiungibile, viene detto movimento in “zona luce” al fine di poter ricevere la palla tramite
passaggio di un compagno);
 Controllo e difesa palla (abilità tecnica con la quale un giocatore, mantenendo il possesso della
palla, la gestisce nel modo più efficace in relazione alla situazione di gioco. Importante è utilizzo del
corpo e capacità di gestire palla con differenti parti del corpo);
 Passaggio (gesto tecnico con cui il giocatore trasmette palla ad un compagno, durante la
prestazione diventa importante la capacità motoria di bilateralità);
 Finta e Dribbling (movimento di inganno che rende efficace il gesto tecnico, il dribbling invece è
l’azione tecnica compiuta dal portatore di palla che ha lo scopo di superare l’avversario. Importante
è considerare giocate attraverso la creatività dei giocatori, analizzandole rispetto a dove vengono
effettuate, zona del campo e alla velocità di esecuzione);
 Tiro in Porta (gesto tecnico in cui giocatore indirizza palla in porta, finalizzazione di un’azione
individuale o di squadra. Il gesto tecnico applicato nella situazione di gioco è spesso combinato a
gesti tecnici di conduzione, ricezione controllo ecc. quindi anche di come arriva la palla al giocatore.
il tiro da effettuare dipende da posizione del giocatore in campo e percezione analisi e visiva della
percezione del portiere.
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FASE DI NON POSSESSO PALLA:

 marcamento (comportamento di gioco in non possesso palla è per impedire a un avversario (con o
senza palla) di diventare pericolo nell’azione di gioco). Questa azione può avvenire con contatto
fisico (contrasto diretto) o senza contatto fisico (contrasto indiretto). Modalità di marcatura: a
uomo, a zona. Le scelte per il difensore sono sempre in base alle letture e interpretazione della
posizione di palla porta e avversario;
 presa di posizione (comportamento individuale della fase di non possesso; movimento di un
giocatore finalizzato ad assumere un atteggiamento di copertura di una zona di campo o di un
compagno impegnato in un duello. Questo principio è collegato alla capacità di collaborazione tra i
giocatori nella fase difensiva. Occupazione preventiva nello spazio);
 intercettamento e anticipo (azione per la riconquista della palla. Intercettamento: è un movimento
difensivo che viene effettuato da giocatore che non si trova in condizione di marcatura e consiste in
una presa di posizione di una determinata zona di campo, per il recupero della palla su un
passaggio tra avversari. E’ un movimento difensivo effettuato da un giocatore che si trova in
condizione di marcatura e che avrà lo scopo di recuperare la palla prima che giunga nel possesso
del diretto avversario);
 contrasto (abilità difensiva che permette di recuperare la palla in possesso dell’avversario. Si parla
di 2 situazioni diverse di contrasto (indiretto, e diretto);
 difesa della porta (comportamento specifico del difensore spesso all’interno dell’area di rigore.
L’azione può avvenire sia in zona centrale che nelle zone laterali difensive. Queste situazioni
servono a ridurre lo spazio visivo per effettuare la conclusione; il difendente deve essere attento ai
movimenti di inganno da parte dell’attaccante prima del tiro. Importante in questi momenti subito
dopo il tiro se passa, deve correre verso il portiere per difenderlo dall’arrivo degli avversari).

PRINCIPI DI TATTICA COLLETIVA:

FASE POSSESSO PALLA

 scaglionamento offensivo (posizionamento dei giocatori sul terreno di gioco avente lo scopo di
occupare lezione di campo più idonee per conquistare spazio. In modo di permettere al portatore
di palla di avere più soluzioni di gioco)
 profondità (effettuare azioni di gioco volte a guadagnare spazio verso la parte avversaria
possibilmente dietro la linea difensiva avversaria).
 ampiezza (smarcamento di più giocatori della squadra in possesso palla con lo scopo di allargare la
disposizione avversaria sul terreno di gioco e trovare quindi spazi. Si tratta di occupare tutta la
superficie in orizzontale del campo)
 mobilità (continui movimenti di più giocatori della squadra in possesso palla atti a non dare
riferimento all’avversario);
 imprevedibilità (capacità di chi sta svolgendo un’azione offensiva di non far capire con anticipo le
proprie intenzioni).

FASE DI NON POSSESSO PALLA

 scaglionamento difensivo (stratificazione sul campo della squadra difendente atta a non
permettere all’avversario di conquistare spazio. Il fine è efficacia dell’azione difensiva, che porta
difficoltà di sviluppo del gioco avversario);
 aggressività/pressing (difendenti che effettuano pressing decidono di correre subito in avanti nel
tentativo di recuperare la palla togliendo tempo e spazio all’azione offensiva avversaria, pressione è
azione individuale, se più di due giocatori si orientano e chiudono lo spazio di sviluppo per
attaccante esterno è pressing)
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 temporeggiamento o azione ritardatrice (ritarda l’azione avversaria non concedendo spazio. Il
temporeggiamento è un comportamento con cui il difendente arretra, avvicinandosi alla propria
porta e senza mai perdere di vista l’avversario);
 Restringimento spazi (creare chiusura di densità numerica dei giocatori difendenti in zona palla.
Importante in questo principio è chiudere più possibile gli spazi per limitare azione offensiva
avversaria. Chiudo le linee di passaggio senza avanzare);
 Equilibrio e controllo (mantenimento distanza corretta tra i vari uomini e i vari reparti mantenendo
costante il controllo visivo dell’avversario. Equilibrio importanza di mantenere le distanze di gioco
tra i vari reparti per permettere i giusti compartimenti individuali; controllo consapevolezza dei
rischi

Termini e concetti didattici importanti nella didattica del gioco del calcio:

tattica di squadra: è insieme di sviluppo dei principi di tattica collettiva, insiemi di gioco e interpretazione
dinamica dei sistemi di gioco;
Sistema di gioco: dislocazione numerica dei giocatori in campo, in forma statica;
Dinamica dei sistemi di gioco: interpretazione delle situazioni di gioco e comportamenti collettivi di gioco,
compiti tattici sia nella fase di possesso che di non possesso dei giocatori;
Tattica collettiva: azioni coordinata di due o più giocatori che determinano lo sviluppo dell’azione; abbiamo
i principi di tattici in fase di possesso palla e di non possesso palla.
Sviluppo Tattici: sono tutte le modalità per sviluppare i principi di tattica collettiva sia in possesso palla che
in non possesso palla.

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RIPASSO CONCENTI IMPORTANTI:

Come si muove la squadra a livello collettivo:

- Non possesso palla: scaglionamento difensivo, pressing, temporeggiamento o azione ritardatrice,


restringimento spazi e infine equilibrio e controllo.
- Possesso palla: scaglionamento offensivo, profondità, ampiezza, mobilità, imprevedibilità.

COSTRUZIONE DI GIOCO:

- MODELLO DI GIOCO: tutto ciò che allenatore vuole creare con la squadra. Lo costruisco in base a
come hanno lavorato le stagioni precedenti, alle caratteristiche dei giocatori, organizzare
allenamento con uno specifico lavoro metabolico e fisiologico, organizzare modello di gioco dal
momento preparatorio a quello di gioco, avere un modello di gioco flessibile.
- SISTEMA DI GIOCO: sistema numerico dei giocatori in campo mostrata in forma statica, in fase di
non possesso palla. Si può notare durante il calcio d’inizio oppure in alcuni casi durante il rinvio del
portiere.

Nel settore giovanile, attività di base si gioca in condizioni di spazio e numeri ridotti. Importante è lavorare
con una formazione del giovane calciatore che aiuta apprendimento sia a carattere generale che con una
specializzazione adeguata alla fascia d’età. Allenare la comprensione della posizione in campo e dei compiti
di gioco attraverso una periodizzazione formativa adeguata. Allenare apprendimento dei principi con una
continua interpretazione delle fasi di gioco, con risoluzione dei problemi di gioco.

SISTEMA DI GIOCO CALCIO A 5: organizzazione sul campo di gioco riguarda 2 zone esterne con un giocatore
per parte e una centrale coperta da un giocatore offensivo e da un giocatore difensivo;

CALCIO A 6: organizzazione sul campo riguarda 2 zone esterne con un giocatore per parte e una zona
centrale caratterizzata da tutti e 3 i ruoli difensore centrale, centrocampista centrale e attaccante centrale;
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CALCIO A 7: organizzazione nelle 2 zone esterne caratterizzate da un solo giocatore nella zona centrale a
livello difensivo, inserimento del secondo difensore, nella zona del centrocampo c’è solo un giocatore e in
zona offensiva un solo giocatore;

CALCIO A 8: organizzazione caratterizzata nelle 2 zone esterne da un solo giocatore (che in fase offensiva
incrementa la collaborazione con il giocatore di mezz’attacco), nella zona centrale a livello difensivo si
sviluppa con 2 difensori centrali. Il centrocampo è caratterizzato da 2 giocatori un mediano davanti alla
coppia centrale e un mezz’attacco, l’attacco è caratterizzato da un solo giocatore.;

CALCIO A 9: le due organizzazioni strategiche sono caratterizzate per primo concetto dalle caratteristiche
dai calciatori a nostra disposizione. A livello difensivo è come la difesa a 4 del calcio a 11, il centrocampo
caratterizzata nel primo caso da un solo giocatore, invece nel secondo da un mediano e da un mezz’attacco.

SISTEMA DI GIOCO NEL CALCIO A 11: INSERIRE SLIDE

3 PUNTI FONDAMENTI PER UN SISTEMA DI GIOCO A CALCIO A 11 CORRETTO:

- Equilibrato: tenga sempre conto delle 2 fasi di gioco, ovvero di possesso e non possesso palla in
qualsiasi momento della partita;
- Elastico: si può adattare a qualsiasi avversario mantenendo steso equilibrio;
- Razionale: si adatti alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. La sintesi di questi 3 fattori
permettono di avere una buona organizzazione di gioco.

INSERIRE SLIDE 18 LEZ.8 REGISTRAZIONE 25 MINUTI.

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MEZZI D’ALLENAMENTO/CARICO: tutto ciò che si fa in una scelta di metodo di allenamento

MODELLO DI ALLENAMENTO: tutto ciò che si fa nella scelta dell’allenamento

Allenamento del calcio determina lo sviluppo di un gioco di prestazione che ha precise caratteristiche e va
analizzato nel metodo attraverso integrazione continua di principi educativi e formativi specifici:

 prestazione di gioco U6/U7/U8/U9 (piccoli amici, primi calci)


 Prestazione formativa U10 a U13 (pulcini)
 Prestazione agonistica e formativa U14 a U17 (giovanissimi allievi)
 Prestazione con risultati U18/ prima squadra

INSERIRE SLIDE 4 (TABELLA)

COSA DEVE FARE L’ALLENATORE? INSERIRE TABELLA 6 PRE TRAINING, TRAINING E POST TRAINING

I ragazzi devono avere il sole alle spalle così da non distrarsi, attività di allenamento deve essere dinamico e
funzionale in base alla categoria elle attitudini. Fondamentale è il saluto con i ragazzi. Importante è anche la
sicurezza negli spogliatoi, non vanno mai lasciati da soli, è importante dargli delle regole. Importante fare
un report post allenamento, dettagliando dei particolari, selezionando magari quali sono stati i vari errori su
situazione di gioco o dei singoli giocatori.

Metodi e mezzi per allenamento della capacità fisiche:

 es. fisico-motorie
 giochi polivalenti
 giochi a confronto
 esercitazioni tecnico- motorie (inserire nelle esercitazioni tecniche qualche esercizio motorio)
 esercitazioni coordinative
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 esercitazioni condizionali
 esercitazioni ad alta intensità
 esercitazioni preventive
 esercizio analitico;
 esercitazioni in settori specifici di campo;
 giochi tecnici a confronto;
 esercizio tecnico ad alta intensità;
 tecnica nel reparto

mezzi e metodi per allenamento delle abilità tecniche e compiti tattici nel gioco di situazione:

 esercitazioni situazionali semplici;


 possesso palla;
 esercitazioni situazionali complesse;
 partite con specifiche di gioco;
 small side game h.i.t;
 giochi di posizione;
 rondos.

Categoria piccoli amici (esempio di allenamento): gioco polivalente, gioco tecnico e gioco situazionale e
partita finale (la partita finale è utile per verificare apprendimento di gioco).

Categoria Pulcini (“ “) : attivazione palla, esercitazione motoria/coordinazione, esercitazione tecnica,


esercitazione situazionale, gioco situazionale e partita finale.

Esordienti (“ “) : si dà molto più peso a gioco situazionale e alla partita finale.

Domande esame: esempio come è strutturata seduta allenamento U8/U12 e così via le tempistiche, i tipi di
prestazione.

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