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Tecnica di base
È l’insieme di situazioni in cui il calciatore è in contatto con la palla.
Sono raggruppati in categorie, chiamate Gesti Tecnici, che possono ulteriormente differenziarsi in
sottocategorie.
I Gesti Tecnici sono rappresentati da:
1. Calciare 5. Gioco di Testa
2. Controllo 6. Rimessa Laterale
3. Guida Palla 7. Tecnica del Portiere
4. Contrasto
CALCIARE
È l’atto volontario di indirizzare la palla verso la porta avversaria o di trasmetterla al compagno.
Le sue sottocategorie sono: passaggio, tiro, cross, traversone, rinvio e deviazione. È l’elemento
base e più utilizzato dal calciatore durante la prestazione.
Parti del corpo
Modalità esecutive Scopo e applicazione
interessate
Interno piede
Esterno piede Con palla a terra
Passaggio della palla sulla distanza corta e media
Collo piede Di drop
(appoggio, scarico, vertice, filtrante).
Interno collo Con palla a volo
Passaggio della palla sulla distanza lunga (lancio e
Esterno collo Di prima intenzione
cross).
Pianta In seguito al controllo o
Conclusione (tiro in porta).
Punta alla guida palla.
Tacco
Modi di Calciare
Codificati Non Codificati
Calcio punta del piede
Calcio interno-piede Calcio tacco del piede
Calcio interno-collo piede Calcio pianta del piede
Calcio esterno-collo piede Calcio in drop (interno piede, esterno-piede, interno-collo, collo- piede)
Calcio collo-piede Calcio a volo
Calciare palla in movimento
Può essere:
• Diretto • Indiretto
Diretto: il difendente è in marcatura, c’è sempre contatto con l’avversario, e conquista la palla che
è in possesso di un avversario. Avviene su un avversario in possesso di palla.
Indiretto: il difendente non è in marcatura e lavora sulle linee di passaggio. Avviene su un
avversario non in possesso di palla.
CONTRASTO DIRETTO:
• È un fondamentale che ha bisogno di capacità coordinative quali l’accoppiamento,
differenziazione, equilibrio e trasformazione, reazione, ritmizzazione, orientamento spazio-
temporale, anticipazione motoria e coordinazione oculo-podalica.
• Capire e conoscere le caratteristiche tecniche e fisiche dell’avversario consente al difendente un
contrasto efficace.
• Non sempre è utile entrare in contrasto, a volte è meglio evitarlo (in alcune situazioni è
preferibile un tempo di attesa).
• Si può insegnarlo in modo didattico inizialmente, ma per allenarlo è necessario creare situazioni
di gioco che partano dall’1vs1.
• Può avere diverse tipologie di esecuzione: frontale - laterale –scivolato - dorsale - di spalla –
aereo.
Tecnica del Contrasto Diretto
• SPAZIO: è necessario arrivare alla distanza di contrasto che permetta alla gamba estendendosi di
arrivare sul pallone ed avere ancora forza.
• TEMPO: saper trovare l’attimo in cui la palla è meno difesa dall’avversario
• SUPERFICIE: l’interno piede permette una maggior superficie ed è più difficile essere superati.
• PIEDE-CAVIGLIA: deve essere rigido e forte per trasmettere forza e anche per evitare infortuni.
• FORZA: deve essere diretta al centro del pallone, così come la vista, senza farsi distogliere dalle
finte avversarie.
• CORPO: deve essere in equilibrio, ben piegato in avanti e con le braccia larghe.
Contrasto Frontale
• Avviene quando il difensore è posto frontalmente all’attaccante
• È bene essere in posizione “di fianco” e non di fronte (leggera divaricata antero-
posteriore).
• Capire qual è il lato “forte” o “debole” dell’avversario.
• Peso del corpo ben distribuito, gambe piegate, piede portante posizionato lateralmente e
leggermente arretrato.
• Tenere basso il baricentro per avere una maggiore stabilità e forza.
Contrasto Laterale
• Avviene quando il giocatore in possesso sta correndo e il difendente gli corre accanto nella
stessa direzione.
• Si utilizza l’interno-collo del piede lontano, facendo perno sull’altro arto e torcendo il corpo
verso l’avversario.
Contrasto Scivolato
• Si utilizza quando non si riesce a fare il contrasto laterale, si può utilizzare la gamba vicina
(esterno-collo) o la lontana (interno-collo),
• È importante riuscire a «buttarsi-infilarsi» sotto e da leggermente dietro-largo l’avversario.
Contrasto Dorsale
• Avviene quando il difendente si trova alle spalle dell’attaccante.
• Evitare di dare l’appoggio all’attaccante ed al tempo stesso non farlo girare.
• Il difendente deve cercare di mettersi in modo da poter calciare con la punta del piede da sotto e
dietro il pallone per allontanarlo
• Il difendente deve mantenere gli appoggi dei piedi «leggeri» (sugli avampiedi) e una postura
«accucciata» per poter vedere la palla.
Contrasto di Spalla
• Si usa per spostare l’avversario a contatto di spalla e recuperare la stessa, senza commettere un
fallo di gioco o una scorrettezza.
• È opportuno dirigere la forza del contrasto trovando il giusto equilibrio degli arti inferiori e la
tensione ottimale dei muscoli del tronco e degli arti superiori.
Contrasto Aereo
• Si utilizza nei duelli aerei quando si stacca a contatto con avversario che può trovarsi davanti,
dietro o di fianco.
• L’anticipo del tempo di stacco rispetto all’avversario favorisce il tocco della palla in quanto
permette di «usare» il corpo dell’avversario come appoggio
Gioco di Testa
È l’abilità di giocare di testa in situazioni offensive e difensive in cui vi sia una palla aerea.
Parti del corpo interessate Modalità esecutive Scopo e applicazione
Con piedi a terra o in volo
Rinvio o respinta
Con stacco a 1 piede o a 2 piedi
Fronte inferiore Passaggio
Sul posto, con corsa avanti, laterale o
Fronte superiore Zona Prolungamento
all’indietro.
parietale Deviazione
Con respinta o con angolo di passaggio
Conclusione
Di tuffo
Ruoli vs Funzioni
CC: Centrocampista centrale
È un membro di una unità di centrocampo composta solitamente da 3 giocatori: centrocampista
centrale (CC), mezzala destra (MAD) e mezzala sinistra (MAS). Può giocare sulla stessa linea con le
due mezzali, su una linea più bassa in posizione di vertice basso, oppure su una linea più alta come
vertice alto. In fase di “non possesso” cerca di posizionarsi sulla linea palla-porta. Tutto ciò che
trova dal punto in cui è posizionato in avanti, è “roba sua”. Marca e difende da dove si trova in
avanti. Quando non ha tempo di gioco, cioè quando è attaccato e sotto pressione da parte
dell’avversario di zona, può calciare la palla. Deve essere una palla improvvisa, calciata in un
corridoio, sulla quale vengono a lavorare i giocatori che sono posizionati sopra la linea della palla
stessa. Lo spazio nel quale vengono a “raccattare” è l’unica zona in cui il centrocampista dovrebbe
posizionarla.
• Piuttosto che i moduli, ciò che conta sono le funzioni e la loro dinamica.
• In una squadra di calcio, la disposizione in campo cambia e deve cambiare in rapporto alle
funzioni dei singoli che, a loro volta, sono state definite in rapporto allo scopo finale.
• L’interazione con le funzioni altrui rende estremamente complessa la descrizione di ciò che
avviene nello svolgimento dell’azione e, soprattutto, rende complessa la definizione del
programma e, a maggior ragione ancora, l’acquisizione collettiva delle istruzioni da cui questo
programma è composto.
• A partire dall’allenatore per giungere ai singoli giocatori e, poi, al loro comportamento collettivo,
allora, è tutto un esplicitare criteri del tipo “se... allora” – ovvero criteri di implicazione – sia
relativi ai comportamenti della propria squadra, sia relativi ai comportamenti della propria
squadra rapportati ai comportamenti della squadra avversaria.
Il Sistema di gioco
• È rappresentato dalla disposizione in campo dei giocatori di una squadra, in base al numero di
difensori, centrocampisti e attaccanti.
• La squadra, in effetti, va considerata come un “sistema” le cui componenti tutte concorrono al
positivo funzionamento dell’insieme.