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Esame Basket - Carmine Misciali

Tiro in sospensione

Il tiro in sospensione, a di erenza del tiro da fermo, ha la caratteristica di avvenire con un salto
alla massima potenza e il rilascio della palla avviene quando il giocatore ha quasi raggiunto la
massima elevazione.

La tecnica di questo tiro si può scomporre in 3 fasi principali:

• FASE DI PREPARAZIONE: questa fase consiste in:

• Testa alta e sguardo al canestro;

• Piedi larghi quanto le spalle e rivolti al canestro;

• Posizione fondamentale con piede omologo della mano di tiro leggermente in avanti
(caviglie e gambe piegate, peso sugli avampiedi, busto leggermente piegato in
avanti);

• Allineamento verticale di punta del piede - ginocchio - spalla;

• Mano di tiro sotto la palla con dita ben aperte;

• Mano guida laterale e aperta;

• Gomito sotto la palla;

• Palla al di sopra della testa;

• Allineamento della mano di tiro - gomito - ginocchio - piede omologo;

• FASE DI ESECUZIONE:

• Distensione di caviglie - gambe - schiena - spalle;

• Spinta massima per saltare;

• Distensione di entrambe le braccia;

• Distensione del polso;

• Frustata nale ad estensione delle braccia conclusa;

• Rilascio del pallone con l’indice;

• Mano guida che segue il pallone no al rilascio dello stesso e sempre con il palmo
rivolto all’interno;

• Rilascio della palla un attimo prima del raggiungimento della massima elevazione di salto;

• FASE DI CHIUSURA:

• Braccia distese;

• Mano di tiro verso il canestro con il palmo rivolto verso il basso;

• Mano di guida con il palmo rivolto verso l’interno;

• Punto di ricaduta coincidente con il punto di stacco o leggermente più avanti.

Gli errori più frequenti nel tiro in sospensione sono il salto indietro o laterale, causato dalla
posizione delle spalle indietro rispetto al corpo, oppure una mancata coordinazione tra gambe
e braccia.

Tatticamente il tiro in sospensione si utilizza per riuscire a tirare sopra alle braccia-mani del
difensore diretto.
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