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La pallavolo.

Già gli antichi greci e romani praticavano giochi di squadra in cui la palla era protagonista. Sono numerose
le testimonianze scritte e iconografiche di antichi ‘palleggi’ e passaggi tra giocatori di oggetti sferici. La
pallavolo vera e propria nasce negli Stati Uniti il 9 febbraio 1895 quando l’istruttore di educazione fisica
William G. Morgan presentò ad alcuni colleghi un’attività che sembrava un incrocio tra il basket e il tennis.
Un gioco che non prevedeva contatto fisico, e aveva come fulcro una palla che non doveva mai cadere. 
La pallavolo è uno sport di squadra che si svolge tra due squadre formate da sei giocatori ciascuna. Lo scopo
del gioco è realizzare punti facendo sì che la palla tocchi terra nel campo avversario (attacco), separato da
una rete alta 243 cm nella maschile e 224 cm nella femminile, e a impedire contemporaneamente che la
squadra avversaria possa fare altrettanto (difesa). Ogni squadra ha a disposizione un massimo di tre tocchi
per inviare la palla nel campo opposto; i giocatori non possono bloccare, lanciare o trattenere la palla, che
può essere giocata solo con tocchi netti.
Viene giocato fra due squadre composte da un massimo di 12 giocatori ciascuna, di cui 6 si trovano in
campo. Il campo misura m 18 x 9 ed è diviso in due quadranti di m 9x9 dalla rete. Alla distanza di tre metri
dalla linea di centro campo, è tracciata in ciascun campo una linea detta appunto dei 3 metri. Per
regolamento i giocatori di difesa non possono fare azioni di attacco oltre questa linea. Il gioco consiste nel
mandare la palla a terra nel campo avversario evitando di farla cadere nel proprio. La palla può essere
toccata con qualsiasi parte del corpo dalla cintura in su e non può comunque essere trattenuta
accompagnata o toccata due volte consecutive dallo stesso giocatore. Ogni squadra ha a disposizione un
massimo di tre tocchi per rinviare la palla oltre la rete. Gli incontri si giocano al limite di due set vinti su tre
per le categorie giovanili e di tre set vinti su cinque per le categorie superiori. Per vincere un set occorre
raggiungere 15 punti con due punti di scarto sull'avversario; il massimo punteggio è fissato però a 17 punti,
per cui se le squadre arrivano al 16 pari ,vince il set la squadra che conquista il diciasettesimo punto. Solo la
squadra che detiene la battuta può fare punti, l’altra ,su errore della squadra in battuta ,conquista la palla e
potrà a sua volta ,battendo, conquistare punti. Nel 5° set questa regola però non ha valore in quanto viene
applicato il “tie-break”: chi conquista la palla conquista anche un punto. Ogni volta che una squadra
conquista la battuta, i suoi giocatori effettuano uno spostamento in campo di una posizione.
Il gioco è caratterizzato da cinque movimenti importanti o "Fondamentali Individuali”; questi sono il
Servizio o Battuta , il Bagher ,il Palleggio ,la Schiacciata ,il Muro.
Il Servizio ha lo scopo di mettere in gioco la palla; eseguito in modo efficace, costituisce la prima fase di
attacco. La palla deve essere colpita con una sola mano e giungere, passando sopra la rete, nel campo
avversario senza aver toccato nessun ostacolo. Attualmente i servizi più utilizzati sono: battuta dal basso o
di sicurezza; battuta dall'alto "tipo tennis”; battuta in salto. Il Bagher permette il recupero di palloni con
traiettoria bassa ed elevata velocità. Viene effettuato dal basso tenendo le mani e le braccia tese. Il
Palleggio permette di respingere i palloni con traiettoria alta. Durante il gioco viene utilizzato
prevalentemente dall'alzatore in preparazione della schiacciata. La Schiacciata costituisce il colpo d'attacco
per eccellenza; si esegue colpendo la palla dall'alto verso il basso con una sola mano cercando di indirizzarla
con potenza e precisione nel campo avversario. Il Muro ha lo scopo di chiudere lo spazio di passaggio della
palla; lo si esegue saltando a piedi pari, vicinissimo alla rete, di fronte allo schiacciatore. Se il muro riesce, la
palla viene ribattuta nel campo opposto, se non riesce e la palla passa si ricostruisce il gioco: bagher,
palleggio ,schiacciata.
La pallavolo nell’ambito della classificazione fisiologica delle attività sportive è definita quale attività ad
impegno aerobico-anaerobico alternato con impiego di un’elevata percentuale delle masse
muscolari corporee e richieste distrettuali di forza elevate.
Gli studi fisiologici su tale disciplina infatti hanno evidenziato come il pallavolista debba possedere ed
incrementare, attraverso l’allenamento, le capacità motorie quali forza esplosiva degli arti inferiori,
resistenza nel compiere ripetute espressioni di forza esplosiva e resistenza aerobica generale
È pertanto opportuno indagare le seguenti caratteristiche:
1) qualità meccanico-muscolari degli arti inferiori (forza esplosiva e capacità di riuso elastico) mediante test
di Bosco e test di stiffness
2) potenza del metabolismo anaerobico alattacido mediante test di Bosco (15 secondi)
3) qualità di flessibilità relative ai principali distretti articolari e relative strutture muscolo-tendinee-
scheletriche mediante batteria di specifici test
4) essendo la forza muscolare principalmente impiegata nell’innalzamento della massa corporea durante i
salti è fondamentale l’analisi della composizione corporea
5) la potenza aerobica poco utilizzata durante le fasi attive di lavoro, deve comunque raggiungere valori
ottimali, “da atleta”.
La valutazione di tali caratteristiche può essere ottenuta mediante i test di Cooper, Abalakov e Sargent
Test di Cooper: si basa sulla valutazione della distanza percorsa in 12 minuti; su apposita tabella viene
comparata la distanza percorsa al valore del massimo consumo di ossigeno
Test di Abalakov
Viene eseguito su un apparecchio composto da una pedana e da un metro a nastro collegato ad una cintura
che viene applicata al soggetto esaminato; l’atleta deve portarsi sulla pedana e mettersi in posizione di
partenza tenendo:
1) i piedi pari, leggermente divaricati, ed i talloni a contatto con il suolo,
2) gli arti inferiori perfettamente distesi
3) le braccia distese lungo il corpo
Al bacino dell’atleta viene appesa l’apposita cinghia, collegata con il misuratore dotato di sistema di arresto
automatico.
Test di Sargent
Questo test è simile al precedente, ma ne differisce per il sistema di misura dell’altezza di salto, che
prevede la valutazione dell’altezza raggiunta dalla mano dell’atleta posto in piedi con il braccio alzato.
In allenamento sarà opportuno dedicare particolare attenzione a tutta la muscolatura dell’arto inferiore:
bicipiti e quadricipiti femorali, glutei, tricipiti surali sollecitabili con idonei esercizi. Come per ciascun
obiettivo, ci si concentrerà in via prioritaria sulla resistenza e sulla forza generale, prima di affinare tali
caratteristiche alle richieste specifiche prima citate. Anche la gestualità e l'esecuzione di movimenti balistici
da parte degli arti superiori non è da sottovalutare. Al pari di un adeguato allenamento di tutti i muscoli del
braccio e della spalla.
 Squat
 Panca piana
 Leg extension
 Alzate laterali
 Bicipiti con manubri
 Calf machine Lat machine

Sono solo alcuni degli esercizi consigliati per chi pratica pallavolo, oltre ad una buona dose di lavoro
aerobico, e di ripetute veloci su brevi distanze. La tonicità degli arti non deve generare disequilibrio rispetto
al corpo, pertanto anche la muscolatura toracica, dorsale e addominale andrà adeguatamente preparata,
senza trascurare la mobilità articolare.

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