cattolica sono due termini con cui vengono indicati: con il primo
(Riforma protestante) la protesta religiosa nei confronti della Chiesa cattolica; con il secondo
(Controriforma) l’opposizione della Chiesa cattolica alla Riforma protestante.
La Riforma protestante prende avvio nel Cinquecento. La Chiesa cattolica attraversava un
periodo di crisi morale a causa della corruzione del clero. Molti, anche all’interno della Chiesa
stessa, pensavano che fosse necessario un radicale cambiamento per tornare al messaggio
originario del Vangelo.
Tra essi vi era anche un monaco agostiniano tedesco: Martin Lutero. Tra le tante cose che
contestava alla Chiesa c’era la vendita delle indulgenze voluta da papa Leone X per finanziare i
lavori della basilica di San Pietro.
Tramite la vendita delle indulgenze la Chiesa otteneva denaro dai fedeli offrendo in cambio la
riduzione delle pene in Purgatorio.
Lutero scrisse così le famose 95 tesi che condannavano il traffico delle indulgenze e
contestavano il comportamento del pontefice. Il papa minacciò Lutero di scomunica ma questi
non modificò la sua posizione. Nel 1521 durante la Dieta di Worms l’imperatore Carlo V, in
accordo con il papa, dichiarò Lutero fuorilegge.
Ben presto in Germania si svilupparono conflitti tra i principi fedeli a Carlo V e alla Chiesa e
quelli “protestanti” vicini a Lutero. La guerra terminò nel 1555 con la pace di Augusta che
affermava il principio che la religione dei sudditi di un regno doveva essere quella del suo
principe.
Nel frattempo, le idee riformatrici di Lutero furono riprese da Giovanni Calvino, che diffuse la
Riforma protestante anche in Svizzera e parte della Francia.
L’unità religiosa risultò ancora più compromessa quando il re d’Inghilterra Enrico VIII si
proclamò capo della Chiesa Anglicana e confiscò tutti i beni della Chiesa cattolica (Atto di
supremazia, 1534).
La Chiesa cattolica decise quindi di avviare un’opera di rinnovamento, che prese il nome di
Controriforma, chiamata così perché rifiutava la Riforma protestante.
Papa Paolo III convocò il Concilio di Trento, a cui presero parte tutti i vescovi. Durò 18 anni (a
fasi alterne), dal 1545 al 1563.
Il Concilio di Trento rifiutò gli argomenti dei protestanti e stabilì le verità del cristianesimo:
solo la Chiesa può interpretare le Sacre Scritture;
l’uomo è libero e per la sua salvezza sono necessarie sia la fede che le opere buone;
l’autorità del papa è riaffermata;
i 7 sacramenti sono confermati;
nei riti religiosi è riaffermato l’uso del latino.