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IMPARA L’ARTE…

Il primo elemento che balza agli occhi quando si affronta un discorso relativo alle capacità tecniche
nel calcio è costituito dall’affermazione che si tratti di abilità “spontanee e naturali”. I tecnici che
se ne occupano (soprattutto a livello giovanile) spesso ritengono superfluo lavorare sui
fondamentali perché “chi sa sa e chi non sa non sa”. La scienza dell’allenamento suggerisce la non
fondatezza di questa convinzione in quanto solitamente si esprime e si dimostra quanto si è appreso.
Il resto sono chiacchiere da bar. Come ho già avuto modo di dire solo il fuoriclasse sa prima di
apprendere; gli altri hanno bisogno di tanto addestramento. Allora bisogna dire che questa continua
rincorsa al rendere le cose più facili, più accessibili fa si che invariabilmente tutto ciò che è meno
che normale assuma la valenza di “complicato e inaccessibile”. Salvo poi verificare che i risultati
della pedagogia del “facile” o “del nuovo” a tutti i costi sono quasi sempre insufficienti. In questi
ultimi anni non solo non è migliorata la qualificazione dei calciatori a livello giovanile, ma anche la
loro capacità “tecnica” sembra svilita e immolata sull’altare di una non meglio identificata, e spesso
malintesa, “multilateralità”. Diventa quindi difficile pensare che rincorrere affannosamente tutto
quello che viene considerato moderno debba essere migliore solo perché bisogna stare al passo con
i tempi. Il calcio, come tante altre attività, necessita di elevata maestria e notevole applicazione. Il
problema è ottimizzare le metodologie e le risorse, non altro.
Addestrarsi per diventare padroni dei gesti, saper esprimere giocate per palati fini è l’unico modo
per riconciliare il calcio con i suoi valori essenziali. Prontezza, precisione e inventiva hanno
bisogno di tanta pratica sugli elementi di base (fondamentali) per potersi manifestare. Questa
proposta vuole servire da stimolo per affrontare il problema relativo a cosa siamo capaci di fare.
Vediamo dunque di individuare cinque “cose” che vorremmo fossero in grado di saper fare i nostri
calciatori per quello che riguarda le abilità di tipo generale e quelle specifiche. Per abilità di tipo
generale si intendono quelle che non influenzano direttamente la prestazione, ma costituiscono
soltanto una sorta di integrazione e di sostegno di base. Per abilità di tipo specifico al contrario si
intendono quelle che, riproducendo la tecnica della disciplina, influenzano direttamente la
prestazione. Se qualcuno pensa che altre dovrebbero essere le “cose” da saper fare non è
importante. Quello che conta è uscire da questo circolo vizioso (purtroppo non virtuoso) per cui lo
scopo di un settore giovanile è quello di avere più squadre possibile iscritte ai vari campionati. In
realtà i settori giovanili ne dovrebbero avere anche un altro di scopo: quello di far crescere bravi
calciatori.

Categoria Obiettivi generali

Pulcini 1. Capovolta in avanti, saltello in estensione, mezzo giro, capovolta indietro.


2. Balzi, con un passo intermedio fra un ostacolo e l’altro, su 5 ostacoli posti ad
1,50 metri; 2 metri di rincorsa. Si deve saper eseguire la prova staccando sia
con il piede destro che con il piede sinistro.
3. Dalla posizione di decubito prono lancio a due mani di una palla contro il
muro posto ad una distanza di 1,50 metri per almeno 15 volte; le braccia
devono essere sempre sollevate dal suolo, la palla va lanciata e ripresa con
entrambe le mani.
4. Dalla stazione eretta, lanciare in alto una palla e riprenderla prima che cada a
terra per almeno 15 volte.
5. Eseguire almeno 20 saltelli a piedi pari con la funicella.
Esordienti 1. Da corpo proteso dietro, almeno 10 piegamenti delle braccia.
2. Balzi alternati verso l’alto superando 10 funicelle o bacchette poste ad 1
metro di distanza l’una dall’altra.
3. Seduti in equilibrio sui glutei, flettere e distendere gli arti inferiori passando
sopra e sotto una funicella tenuta fra le mani per almeno 15 volte.
4. Almeno 20 salti sul posto in divaricata sagittale abbinando il movimento
degli arti superiori a quello degli arti inferiori: a gamba destra avanti
corrisponde braccio sinistro avanti e viceversa.
5. Dalla stazione eretta per almeno 15 volte: piegamento degli arti inferiori e
torsione del busto toccando con la mano destra il tallone sinistro e viceversa.
Giovanissimi 1. Dalla stazione eretta, piedi pari uniti: arrivare, almeno con gli apici delle
dita, a toccare il suolo e mantenere la posizione per 30 secondi.
2. Almeno 20 saltelli a piedi pari uniti di salita e discesa da una panca (o plinto
basso).
3. Dalla stazione eretta, gambe divaricate e diritte, palla medica di 2 kg fra le
mani, portare la palla medica a toccare il terreno e ritorno a braccia tese in
alto per almeno 20 volte.
4. Dalla stazione eretta, verticale tesa di passaggio seguita da una capovolta in
avanti.
5. Dal decubito supino, almeno 20 chiusure a libro.
Allievi 1. Superando un plinto basso o un ostacolo di 40 centimetri, capovolta a tuffo
con arrivo in piedi.
2. Balzi, con un passo intermedio fra un ostacolo e l’altro, su 5 ostacoli alti 76
centimetri posti a 3 metri di distanza l’uno dall’altro; 3 metri di rincorsa. Si
deve saper eseguire la prova staccando sia con il piede destro che con il
piede sinistro.
3. Da corpo proteso dietro piegamento delle braccia di slancio e battere le mani
(push up) per almeno 15 volte.
4. Da decubito prono (pancia a terra), gambe fissate, braccia in alto con palla
medica da 2 kg fra le mani, sollevare e abbassare il busto per almeno 20
volte.
5. Almeno 80 saltelli sul posto con la funicella alternando una toccata con il
piede destro e una con il sinistro.
Jun/Ber/Primav 1. Capovolta indietro, passaggio per la verticale, arrivo in piedi.
2. Saltelli a piedi pari sul posto con la funicella facendo salire le ginocchia con
le cosce in orizzontale al suolo per almeno 15 volte.
3. Capovolta in avanti, saltello in estensione con mezzo giro, capovolta
indietro.
4. Balzi a piedi pari superando 5 ostacoli alti 60 centimetri e distanti 1 metro.
5. Con un plinto (o ostacolo) alto 50 centimetri, capovolta in avanti a tuffo con
rincorsa di 3 metri.
Categoria Obiettivi specifici

Pulcini 1. In equilibrio su un arto, ruotare la palla indietro, quindi con il collo del piede
alzarla e portarla con le mani al petto; eseguire con entrambi i piedi.
2. Di fronte al muro con la palla in mano, lanciare in alto la palla, colpirla di
testa lanciandola verso il muro per almeno 20 volte.
3. Partendo da palla in mano farla rimbalzare sulle cosce e riprenderla in mano
senza farla cadere, 1-2-3-4 volte gradualmente fino a farlo alternativamente e
più volte.
4. Giocare con il “muro” per almeno 2 ore la settimana.
5. Giocare 1>1, 2>2, 3>3, 2>1, 3>2 alternando l’utilizzo delle mani e dei piedi,
il gol viene realizzato eseguendo 10 o più passaggi consecutivi, oppure
superando una linea, o ancora colpendo un bersaglio costituito da un paletto
o da una borsa, per almeno 1 ora la settimana.
Esordienti 1. Tennis muro: calciare la palla al muro ritmicamente e dopo un solo rimbalzo
per almeno 50 toccate.
2. Palleggio ritmico con un solo rimbalzo a terra della palla per almeno 50
toccate.
3. Palleggio di piede e coscia alternativamente per almeno 50 toccate.
4. Calciare la palla contro il muro di interno piede, interno collo piede, esterno
collo piede, pieno collo piede con stop (arresto) della palla, secondo le varie
modalità, ogni 8/10 toccate, per almeno 1 ora la settimana.
5. Giocare 1>1, 2>2, 3>3, 2>1, 3>2 alternando l’utilizzo delle mani e dei piedi,
il gol viene realizzato eseguendo 10 o più passaggi consecutivi, oppure
superando una linea, o ancora colpendo un bersaglio costituito da un paletto
o da una borsa, per almeno 1 ora la settimana.
Giovanissimi 1. Tennis muro: calciare la palla al muro ritmicamente e dopo un solo rimbalzo,
tocco bilaterale (una volta di destro e una volta di sinistro) per almeno 50
volte.
2. Palleggio ritmico bilaterale (una volta di destro e una volta di sinistro) per
almeno 50 toccate.
3. Palleggio di piede e coscia alternativamente con successione bilaterale (una
volta di destro e una volta di sinistro) per almeno 100 volte.
4. Calciare la palla contro il muro di interno piede, interno collo piede, esterno
collo piede, pieno collo piede con stop (arresto) della palla, secondo le varie
modalità, ogni 8/10 toccate, per almeno 1 ora la settimana.
5. Giocare 2>2, 3>3, 4>4, 3>2, 4>3, 3>1, 4>2, alternando l’utilizzo delle mani
e dei piedi, il gol viene realizzato eseguendo 10 o più passaggi consecutivi,
oppure superando una linea, o ancora colpendo un bersaglio costituito da un
paletto o da una borsa, per almeno 1 ora la settimana.
Allievi 1. Tennis muro: calciare la palla al muro ritmicamente e dopo un solo rimbalzo
solo di destro per almeno 50 toccate, solo di sinistro per almeno 50 toccate,
tocco bilaterale (una volta di destro e una volta di sinistro) per almeno 50
volte.
2. Palleggio di piede, coscia e testa alternativamente con successione bilaterale
(una volta di destro e una volta di sinistro) per almeno 100 volte.
3. Palleggi ritmici di controbalzo (drop): pieno collo, interno piede e sotto la
pianta del piede, di destro, di sinistro e bilaterale per almeno 100 toccate.
4. Calciare la palla contro il muro di interno piede, interno collo piede, esterno
collo piede, pieno collo piede con stop (arresto) della palla, secondo le varie
modalità, ogni 6/8 toccate, per almeno 1 ora la settimana.
5. Giocare 3>3, 4>4, 5>5, 6>6, 7>7, 3>2, 4>3, 4>3, 4>2, 5>4, 5>3, 6>5, 6>4,
7>6, 7>5, alternando l’utilizzo delle mani e dei piedi, il gol viene realizzato
eseguendo 10 o più passaggi consecutivi, oppure superando una linea,
tirando in una o più porte (porticine) poste sulla linea di fondo campo, o
ancora colpendo un bersaglio costituito da un paletto o da una borsa; si può
introdurre anche una limitazione di tocchi. Eseguire per almeno 1 ora la
settimana.
Jun/Ber/Primav 1. Accompagnare la palla con l’interno del piede destro lateralmente per tre
passi a sinistra. Cambio di direzione con “saltello” e ritorno con l’interno del
piede sinistro. Ripetere continuamente per almeno 30 volte. Lo stesso
esercizio, ma usando l’esterno del piede.
2. Palleggio di piede, coscia e testa alternativamente con successione bilaterale
(una volta di destro e una volta di sinistro) con la palla che sale sempre più
alta del capo del giocatore, per almeno 100 volte.
3. Palleggi ritmici di controbalzo (drop): pieno collo, interno piede e sotto la
pianta del piede, di destro, di sinistro e bilaterale per almeno 100 toccate.
4. Calciare la palla contro il muro di interno piede, interno collo piede, esterno
collo piede, pieno collo piede con stop (arresto) della palla, secondo le varie
modalità, ogni 6/8 toccate, per almeno 1 ora la settimana.
5. Giocare 3>3, 4>4, 5>5, 6>6, 7>7, 3>2, 4>3, 4>3, 4>2, 5>4, 5>3, 6>5, 6>4,
7>6, 7>5, alternando l’utilizzo delle mani e dei piedi, il gol viene realizzato
eseguendo 10 o più passaggi consecutivi, oppure superando una linea,
tirando in una o più porte (porticine) poste sulla linea di fondo campo, o
ancora colpendo un bersaglio costituito da un paletto o da una borsa; si può
introdurre anche una limitazione di tocchi e/o l’utilizzo di uno solo dei piedi.
Eseguire per almeno 1 ora la settimana.

Bibliografia:
1) E. Fascetti, R. Sassi – Un metodo per la programmazione nel gioco del calcio – Ed. Prhomos
1989.
2) Renato Manno – Le capacità coordinative - S.D.S.: 1, Gennaio - Marzo 1984, 24-33.
3) Corrado Bernicchi – Elementi di tecnica calcistica – F.I.G.C. – SETTORE GIOVANILE.

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