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Ciò ci fa capire che gli sport a campo fisso sono quelli in cui una squadra sta in un determinato
campo e rimane lì, in genere si ha un qualcosa che serve per dividerlo rispetto al campo al campo
avversario. (nella maggior parte dei casi si trova una rete).
Si considerano quindi gli sport di posizione: la pallavolo, il tennis, lo squash, la palla tamburello, il
badminton, e il tennis tavolo o ping pong.
In questi sport che siano di squadra, individuali o che si svolgono anche in doppio, l’atleta si deve
sempre spostare nella sua metà campo e non può invadere quella avversaria.
In quelli di invasione sono tutti quelli che prevedono un contatto più ravvicinato con gli avversari.
Ci sono anche gli sport di SITUAZIONE cioè che l’esito dell’azione non dipende esclusivamente dal
gesto tecnico ma dalla capacità di trovare una risposta e un adattamento a stimoli diversi.
Cioè si intende che nella pallavolo io posso anche essere bravo a livello tecnico ma se non c’è la
capacità di prevedere l’azione dell’avversario, di strutturare un gioco di squadra e di non aver feeling
con gli altri giocatori tutto ciò non può essere sviluppato.
Si creano due squadre composte da 6 giocatori ciascuna e disposte su un campo secondo uno
schema preciso e ordinato che divide il campo stesso in maniera immaginaria in 6 zone:
3 si trovano nella prima linea (tre zone di prima linea) poste avanti alla linea d’attacco
Lo scopo del gioco è quello di inviare la palla nel campo avversario facendo in modo che tocchi terra
e che passi sopra la propria rete evitando che cada nel proprio campo.
Vince l’incontro la squadra che si aggiudica 3 set su 5 o 2 set su 3 per i tornei giovanili.
Bisogna accumulare 25 punti con uno scarto di almeno 2 punti sugli avversari cioè se arrivo a 24
devo compiere altri 2 punti (vincere con uno scarto).
In caso di parità si gioca un set decisivo chiamato tie-break in cui si arriva a 15 punti.
La pallavolo richiede:
Il servizio (battuta);
Il banker;
Il palleggio;
Il muro;
La schiacciata;
IL SERVIZIO:
Prevede l’invio della palla nel campo avversario per dare inizio all’azione del gioco.
Battuta dall’alto;
Battuta dal basso;
In genere la battuta dal basso è quella che si utilizza più facilmente e bisogna posizionarsi con:
IL BAKER:
È un fondamentale di difesa in cui si riceve l’attacco avversario e si passano le palle basse e difficili
da recuperare per l’alzatore facendole diventare alte e giocabili. Chi effettua il baker deve
indirizzarlo verso l’alzatore il quale ha la possibilità di prendere bene con il palleggio e tirarla bene.
Bisogna attuare la posizione adeguata delle mani per effettuare un buon baker:
IL PALLEGGIO:
Serve per alzare la palla per metterla a disposizione degl’attaccanti. Per imparare la tecnica del
palleggio ovviamente bisogna seguire alcuni passaggi:
L’unica parte del corpo che tocca il pallone solo i polpastrelli, non bisogna dare uno schiaffo
nel palleggio e la capacità di dare la direzione è data dal mignolo (a seconda della sua
inclinazione).
LA SCHIACCIATA:
è un fondamentale d’attacco con cui si invia una palla forte ed efficace nel campo
avversario.
La funzione della schiacciata è quella di toccare il pavimento all’interno del campo
avversario il prima possibile per mettere a segno il punto.
Per imparare la tecnica bisogna seguire una serie di passaggi:
Bisogna darsi uno slancio con le braccia mentre si effettua il salto; (SALTO)
Durante la fase di elevazione bisogna inarcare indietro il corpo e piegare il braccio
d’attacco all’indietro; (COLPO)
Bisogna poi distenderlo verso l’alto per colpire la palla;
Infine abbiamo il ritorno a terra che deve essere ammortizzato;(RICADUTA)
Fare punto con la schiacciata è possibile soltanto se ho una buona alzata quindi l’azione di
attacco parte dalla ricezione, deve essere preciso tutto.
IL MURO:
Posso invadere con le mani lo spazio aereo della squadra avversaria ma non posso toccare la
rete.
Bisogna essere coordinati per avere un muro perfetto così da poter mandare il pallone nel
campo avversario o per far rallentare la potenza della schiacciata avversaria.
Tutti i giocatori hanno degli schemi di gioco ben strutturati per cui già sanno come si devono
muovere in campo.
Le partite sono diretta da un arbitro, da un secondo arbitro e poi dai giocatori di linea.
Comunicano tramite un linguaggio con le mani o con il fischietto.