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La


‍ ️ Pallamano ruoli e regole dei giocatori‍
♀️ 🤾‍️🥅

La pallamano è un gioco molto veloce basato su continui spostamenti da una parte


all’altra del campo, che impegna i giocatori non solo al livello fisico, con corse,
scatti, salti e lanci ma anche a livello mentale, richiedendo tempi brevi di
reazione, rapidità, di ragionamento e di scelta, doti tattiche, spirito di gruppo.
Lo scopro del gioco è di far entrare la palla in rete. Vince chi realizza più reti.
Ogni squadra è composta da 12 giocatori; sul terreno di gioco possono trovarsi
contemporaneamente al massimo 7 giocatori per squadra. Gli altri giocatori fungono
da riserve, perché una partita sia valida una squadra deve avere almeno 5 giocatori
all’inizio dell’incontro, mentre possono essere anche meno durante la partita, a
descrizione dell’arbitro che può invece decidere la sospensione dell’incontro. Un
portiere non può sostituire un giocatore in campo, mentre un giocatore di campi può
sostituire il portiere. La durata dell’incontro è di due tempi di 30 minuti
ciascuno, con 10 minuti di intervallo. Per le squadre giovanili (dai 12 ai 16 anni)
ogni tempo dura 25 minuti, per le squadre (dai 8 ai 12 anni) 20 minuti
(l’intervallo è sempre di 10 minuti). In caso di parità si giocano 2 tempi
supplementari di 5 minuti ciascuno, a determinare la squadra vincitrice. Ogni
squadra può usufruire di un time-out della durata di un 1 minuto per ciascun tempo
di gioco.

Le sostituzioni

durante la gara le riserve possono essere impiegate in qualsiasi momento e in


maniera ripetuta ma sono autorizzate a entrare in campo unicamente attraverso la
propria linea di cambio e soltanto dopo che i giocatori da sostituire hanno
lasciato il terreno di gioco. Ogni cambio irregolare è sanzionato con un tiro di
punizione e il giocatore responsabile viene escluso dal gioco per 2 minuti.

L’area di gioco

L’area di gioco è un campo rettangolare (40x20), la cui superficie è in legno o


materiale sintetico. Le porte, che si trovano dietro le linee di fondo misurano 3
metri di larghezza e 2 metri di lunghezza.

La palla

La palla è in cuoio o materiale sintetico. La palla usata dal ragazzi ha una


circonterenza di 58-60 cm e il peso oscilla tra 425 e 475 g. Quella delle ragazze
ha una circonferenza di 54-56 cm e il peso varia da 325 a 400 g.

Le regole principali

Il tiro d’inizio viene eseguito dalla squadra che dopo il sorteggio, ha scelto il
pallone; l’altra squadra ha diritto a scegliere il campo. Il tiro d’inizio si
effettua dal centrocampo, con le squadre disposte nelle rispettive metà campo e gli
avversari almeno 3 metri dal giocatore che da inizio al gioco. In base al
regolamento il giocatore in possesso di palla:

• Può lanciare, spingere, colpire con un pugno, arrestare e fermare il


pallone con qualunque parte del corpo ad eccezione dei piedi;
• Non può trattenere la palla più di 3 secondi senza palleggiarla o
passarla;
• Può palleggiare senza limiti di tempo
• Con la palla in mano non può fare più di tre passi;può però eseguire
tre passi, un palleggio, e tre passi;
• Non può passare la palla al proprio portiere quando questi si trova nel
area di porta;
• Non può gettarsi su una palla che rotola a terra;

Nel gioco della pallamano, regole particolari disciplinano le azioni all’interno


dell’area di porta, la marcatura dell’avversario e le sanzioni.

Area di porta

Il portiere della propria area di porta può toccare la palla con qualsiasi parte
del corpo e muoversi con essa in qualsiasi direzione. Solo il portiere può entrare
nell’area di porta. Quando un difensore vi entra con chiaro intento difensivo viene
concesso un rigore alla squadra avversaria; negli altri casi viene concesso un tiro
di punizione da 9 metri. Quando un attaccante viola l’area di porta (compresa la
linea) con qualunque parte del corpo viene penalizzato con un tiro di punizione. Se
l’area viene violata da un giocatore dopo che vi entra dopo aver lanciato la palla
l’infrazione non viene punita.

Marcare l’avversario

Il regolamento proibisce di strattonarlo, cinturarlo, colpirarlo sgambettarlo,


sbarrargli la strada con le mani o con le braccia, strappargli la palla di mano e
lanciargliela contro con intenzione di colpirlo. È consentito sbarrargli la strada
con il busto e togliergli la palla con la mano aperta. Ogni volta che si commette
fallo nei confronti dell’avversario viene concesso un tiro franco, che è battuto
nel punto in cui è stato commesso il fallo. Per i falli commessi nelle immediate
vicinanze dell’area di porta (6 metri) viene battuta la punizione dai 9 metri

Le sanzioni

Il comportamento nei confronti dell’avversario è punito con una ammonizione


(cartellino giallo). Quando il fallo è ripetuto il responsabile viene espulso per 2
minuti e non può essere sostituito; se poi commette un fallo grave vieni espulso è
squalificato (cartellino rosso). Il fallo grave su un giocatore e il passaggio
intenzionale al proprio portiere nell’area di porta sono sanzionati con rigore,
battuto dall’apposito linea dei 7 metri che non deve essere toccata dal piede di
chi tira; durante il tiro il piede d’appoggio non deve oltrepassare la linea del
rigore ne staccarsi da terra, pena l’annullamento del rigore. Il rigore viene
concesso anche quando si ostacola irregolarmente un’avversario in condizione di
fare punto.

I fondamentali

Per iniziare a giocare a pallamano è sufficiente apprendere i gesti tecnici


fondamentali.
Essi sono: ricezione, presa, palleggio, passaggio, tiro e, per chi gioca in porta,
parata.

La ricezione

La ricezione è l'insieme dei movimenti con i quali si entra in possesso della


palla.
Nella ricezione distinguiamo tre fasi:
• preparazione: il giocatore si prepara a ricevere il pallone allungando
gli arti superiori e flettendo il dorso delle mani, con i pollici in alto a formare
con gli indici un angolo di 90°; il pollice destro e quello sinistro internamente
sono molto vicini, mentre le altre dita sono ben divaricate; il palmo è rivolto in
avanti nella direzione della palla;
• possesso della palla: appena la palla prende contatto con i pollici,
questi si serrano su di essa facilitando la chiusura delle altre dita che si
collocano con un movimento simultaneo, ben aperte, sugli emisferi opposti;
• ammortizzazione: le braccia si flettono verso il busto per ammortizzare
la velocità della palla.

La presa

La presa è il modo in cui si tiene la palla con le mani. Avere una buona presa è
fondamentale nel momento in cui si entra in possesso del pallone o quando è
indispensabile difenderlo dagli attacchi degli avversari.
Dalla presa iniziale a due mani, con le dita aperte che si collocano lateralmente
sul pallone, si passa a quella a una mano, che viene utilizzata per il passaggio e
il tiro. Le dita che afferrano il pallone sono il pollice, il mignolo e l'anulare;
l'indice e il medio trasmettono la forza del braccio per la realizzazione del tiro
o del passaggio.

Il palleggio

Il palleggio permette di spostarsi sul campo mantenendo il possesso della palla.


Poiché spesso rallenta l'azione, di norma molto veloce in questo gioco, viene
utilizzato
solo in particolari condizioni, per esempio quando si presenta uno spazio libero,
non ci sono compagni cui passare la palla oppure bisogna difenderla «uno contro
uno». Ogni movimento che tende ad
«accompagnare» la palla, spingendola da dietro o da sotto, è considerato
infrazione.
Una volta interrotto, il palleggio non può essere ripreso.
Il palleggio può essere eseguito sul posto o in movimento.
• Palleggio sul posto Si esegue con una flessione seguita da
un'estensione dell'avambraccio sul braccio, con la mano che si appoggia aperta sul
pallone, a dita larghe; il gesto termina con la spinta della mano verso il basso e
con una flessione evidente del polso, in modo da imprimere la forza necessaria
affinché la palla ritorni alla mano.
• Palleggio in movimento Si esegue spingendo il pallone con decisione in
basso e in avanti, così da evitare un eccessivo numero di contatti con la palla e
correre più velocemente. Questo tipo di palleggio viene prevalentemente usato per
il contropiede individuale e in quelle azioni d'attacco in cui si deve «attendere»
il piazzamento dei compagni.

Il passaggio

Un passaggio compiuto nel modo corretto è la premessa indispensabile per eseguire


un'efficace azione dattacco. deso deve essere effettuato con traiettoria tesa, ma
ore troppo violenta, e all'altezza del petto, poiché questo è il punto migliore del
corpo per ricevere la palla.
Fra i molti tipi di passaggio (sopra la testa, da dietro la schiena ecc.)
esaminiamo il passaggio fondamentale. I destri lo effettuano portando in avanti il
piede sinistro, Con torsione del busto a destra; la palla viene portata con la mano
destra indietro in alto, con semiflessione del braccio, cosicché il gomito viene a
trovarsi in linea con l'orecchio (preparazione). Il movimento nella sua globalità
parte dall'arto inferiore destro, si sviluppa in avanti con le anche, con la
torsione del busto, con lo spostamento in avanti del gomito e infine con il
movimento della mano che termina l'azione con un colpo di frusta cosicché la mano
risulta flessa in basso (esecuzione).

Il tiro

Con il tiro si proietta la palla in direzione della porta avversaria allo scopo di
fare rete. È dunque il fondamentale che conclude l'azione d'attacco. Dal punto di
vista tecnico il tiro propone gli stessi movimenti del passaggio, solo che l'azione
è molto più energica
e rapida, in modo da imprimere al pallone la massima accelerazione possibile.
Fra i tiri fondamentali esaminiamo il tiro classico, cioè quello con appoggio dei
piedi al terreno, e il tiro in elevazione, effettuato durante la fase di volo.
Esistono anche altri tipi di tiro (tiro con caduta in avanti, tiro con caduta
laterale, tiro basso, tiro rovesciato), che sono però bagaglio tecnico di atleti
evoluti. Tra questi segnaliamo il tiro in estensione, che è una variante del tiro
in elevazione: consiste nel saltare nell'area d'attacco avversaria, quando si trova
un varco, e tirare prima di cadere a terra (evitando quindi di commettere
invasione); in questo modo ci si avvicina al centro dell'area di porta e,
aumentando l'angolazione del tiro, si creano tiri più pericolosi.
• Tiro classico in appoggio si effettua dopo il palleggio o dopo la
recezione di un passaggio. Nella prima fase del tiro si mantiene il pallone con due
mani per poi passarlo su una sola mano, quella dominante (seconda fase) che
eseguirà il tiro (terza fase), tenendo la palla da dietro. Questo tiro viene
utilizzato soprattutto dai giocatori che giocano frontalmente alla porta (centrale
e terzini) e quando l'avversario non fa una difesa oppressiva, dato che risulta
relativamente statico e facilmente contrastabile.Può essere eseguito, da
regolamento, anche con una rincorsa fino a tre appoggi consecutivi dei piedi
(passi) necessari per acquisire la maggior energia da trasmettere al lancio e per
ottenere un appoggio stabile.Il primo appoggio lungo si esegue con il piede opposto
alla mano che impugna la palla durante il tiro, per i destri il sinistro; coincide
con la ricezione della palla.Il secondo appoggio breve si esegue con il piede
destro che avanza mentre inizia il movimento di elevazione delle braccia con la
palla.Si conclude il caricamento del braccio dietro la testa e si esegue il terzo
appoggio lungo con il piede sinistro, che coincide con l'esecuzione del tiro. Il
braccio che esegue il tiro inizia il movimento di ritorno raggiungendo la massima
estensione, che termina con un colpo di frusta della mano, mentre il busto esegue
una torsione sul piano frontale. Il gesto finale si conclude, per inerzia, con un
altro appoggio del piede destro a terra.
• Tiro in elevazione È usato quando, durante le azioni d'attacco, non si
riesce a trovare un varco nella difesa avversaria o quando il portiere si oppone
facilmente ai tiri in appoggio molto più prevedibili. Il tiro in elevazione,
infatti, permette di superare i giocatori schierati in difesa ed è molto meno
prevedibile del tiro in appoggio.È preceduto da una rincorsa di tre passi la cui
sequenza è analoga a quella del tiro in appoggio, con la differenza che sull'ultimo
passo sinistro il giocatore salta e tira quando è sospeso in aria (sinistro,
destro, sinistro, stacco e tiro).

Ruoli e posizione dei giocatori

I ruoli che possiamo identificare nella pallamano sono cinque: portiere, ala
(sinistra e destra), terzino (sinistro e destro), centrale, pivot.
• Portiere. Prerogative di questo ruolo sono capacità di coordinazione,
scioltezza articolare, velocità di spostamento, equilibrio nervoso, coraggio e
senso della posizione. La statura del portiere è elevata. Chi gioca in questo ruolo
deve avere una forte personalità.
• Ala sinistra e ala destra. La rapidità di esecuzione e l'ottima
elevazione sono le peculiarità principali dell'ala. Altrettanto importanti sono il
cambio di velocità e l'abilità nel tiro.
• Terzino sinistro e terzino destro. Devono essere di notevole altezza e
possedere una grande potenza sia negli arti inferiori sia in quelli superiori:
infatti devono essere in grado di realizzare reti anche da notevole distanza.
• Centrale. È il regista della squadra.Sue caratteristiche fondamentali
sono la visione del gioco e la precisione nel tiro. È di statura elevata,
resistente e con grande forza negli arti inferiori e in quelli superiori.
• Pivot. Caratterialmente è un «lottatore», è di notevole peso e abile
nel tiro; tra le altre qualità sono da ricordare la resistenza e la potenza negli
arti inferiori.

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