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Inno nazionale italiano

Come è nato l'inno nazionale d'Italia


Alla città di Genova dobbiamo il nostro canto d'Italia ,
conosciuto come l'Inno di Mameli.
Scritto nell'autunno del 1847 da Goffredo Mameli e
musicato poco dopo da Michele Novaro, questo canto
nacque in un clima patriottico. L'immediatezza dei versi e
l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto
dell'unificazione, non solo durante la stagione
risorgimentale, ma anche nei decenni successivi, tuttora è
amato. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle
Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani il
compito di simboleggiare la nostra Patria.
Il poeta
Goffredo Mameli dei Mannelli nasce a Genova il 5
settembre 1827 Studente e poeta precocissimo, di
sentimenti liberali e repubblicani, aderisce al
mazzinianesimo nel 1847, l'anno in cui partecipa
attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per
le riforme e compone Il Canto degli Italiani. Da quel
momento la sua vita si dedicò interamente alla
causa italiana.
Il 3 giugno 1849 fu ferito ad una gamba che fu poi
amputata. Mameli morì circa un mese dopo, 6 luglio
1849, a causa di un’infezione a soli ventidue anni.
Il Musicista
Michele Novaro nacque a Genova il 23
ottobre 1818, lì studiò canto e composizione.
Musico decine di canti e organizzò degli
spettacoli per la raccolta fondi destinati alle
imprese garibaldine. Nonostante Novaro
lavorasse molto, anche il suo inno più
famoso non gli portò alcun vantaggio. Tra il
1864 e il 1865 fondò una Scuola Corale
Popolare a Genova. Morì povero il 21 ottobre
1885 a causa di problemi salutari e difficoltà
finanziarie.
Spiegazione Inno
Noi siamo da secoli Si tratta di un richiamo al
Calpesti, derisi, desiderio di raccogliersi sotto
Perché non siam popolo, un’unica bandiera: speranza
Perché siam divisi. spiegazione: (speme) di unità e di ideali
Raccolgaci un'unica condivisi per un’Italia, quella del
Bandiera, una speme: 1848, ancora divisa in sette Stati
Di fonderci insieme (Regno delle due Sicilie, Stato
Già l'ora suonò. Pontificio, Regno di Sardegna,
Stringiamci a coorte Granducato di Toscana, Regno
Siam pronti alla morte Lombardo-Veneto, Ducato di
L'Italia chiamò Parma, Ducato di Modena).
Grazie per l'attenzione
lavoro svolto da:
Coppeta Claudia, De Maio Anna, Di Giorgio
Mario, Erra Antonella.

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