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LA COORTE E`...
1.Un taglio di capelli
2.Un tipo di schieramento militare dell’esercito romano
3.Il cortile delle antiche case
SPEME SIGNIFICA:
1.Unità
2.Fede
3.Speranza
Il discorso indiretto
Nella nostra lettura abbiamo trovato a un certo punto (rr. 15-19):
Quelli ai quali Fratelli d’Italia non piaceva dicevano che la musica era troppo banale, che il testo era troppo gonfio ed
esagerato e inoltre in un italiano ormai incomprensibile.
Ma, per dire la verità, non sembra che i testi degli altri inni nazionali siano più misurati; e poi a quella musica gli italiani si
sono presto affezionati.
nella seconda parte--> (Ma, per la verità, non sembra che i testi degli altri inni nazionali siano più misurati, ecc.)
l’autore del testo dice la sua opinione direttamente.
Possiamo dire che il primo periodo è un esempio di discorso indiretto, il secondo di discorso diretto.
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Sarebbe anche possibile trasformare in discorso diretto il discorso indiretto:
Quelli ai quali Fratelli d’Italia non piaceva dicevano: «La musica è troppo banale, il testo è troppo gonfio ed esagerato e
inoltre in un italiano ormai incomprensibile».
Come si vede abbiamo dovuto fare un paio di cambiamenti, anche se piccoli, perché, anche quando dicono la stessa cosa, il
discorso diretto e il discorso
indiretto sono due modi diversi di dire.
Discorso diretto e discorso indiretto si alternano spesso nei racconti, in cui ci sono dei personaggi che parlano, che pensano,
che esprimono i loro pensieri.
Questi pensieri possono essere riferiti da colui che racconta ora direttamenteora indirettamente.
Un breve esempio:
Il soldato pensava che era venuto il momento di agire [indiretto]. Allora guardò il comandante
e disse: «Sono pronto» [diretto].
Le modifiche hanno riguardato essenzialmente tre livelli:
Dal discorso diretto al discorso indiretto • la persona di alcuni verbi:
È importante saper passare da una modalità all’altra nel riferire i pensieri e i verbi in 1ª persona, singolare e plurale,
le parole di qualcuno; ma soprattutto è importante saper passare dal discorso sono passati alla 3ª persona:
diretto al discorso indiretto. Infatti ci capita molto spesso di dover mi ricordo ➔ si ricorda;
riferire “indirettamente” qualcosa che abbiamo sentito o che abbiamo letto. volevamo ➔ volevano;
In questi casi è necessario seguire alcune regole. entrai ➔ entrò;
segnai ➔ segnò;
ci salvammo➔ si salvarono;
Mettiamo, ad esempio, che abbia letto su un giornale sportivo un’intervista
a un calciatore che a un certo punto dice: • la persona dei possessivi e dei pronomi personali che si
riferiscono
Per quello che MI RICORDO, la MIA partita più bella è stata qualche anno fa proprio a colui che parla:
in questo
stadio, contro la Roma. La MIA squadra perdeva 2 a 0 e NOI DOVEVAMO almeno
mia ➔ sua;
pareggiare,
noi ➔ loro;
se VOLEVAMO evitare la serie B. IO ENTRAI nel secondo tempo e negli ultimi
io ➔ lui;
dieci minuti SEGNAI due gol. Quell’anno CI SALVAMMO proprio per quel punto
miei ➔ suoi;
guadagnato
con I MIEI due gol.
• l’indicazione del luogo:
[Disse che,] per quello che si ricordava, la sua partita più bella era
stata qualche anno
prima proprio in quello stadio, contro la Roma.