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Michele Novaro (Genova, 23 dicembre 1818 Genova, 20 ottobre 1885[1]) stato un

compositore e patriota italiano.

Nato nel Regno di Sardegna, il compositore della musica dell'inno nazionale


italiano, Il Canto degli Italiani, su testo di Goffredo Mameli. Forse per la sua
indole modesta, non trasse mai grandi vantaggi da questa composizione. La sua
attivit si bas soprattutto sulla composizione di inni e di canti patriottici da
offrire, per le loro forti idee liberali, alla causa del Risorgimento italiano. Fu
autore anche delle musiche di un componimento in forma di inno del poeta piemontese
Giuseppe Bertoldi.

La vita di Novaro fu quantomai semplice. Nel 1847 era a Torino, con un contratto di
secondo tenore e maestro dei cori dei Teatri Regio e Carignano. Convinto liberale
pose il suo talento compositivo al servizio della causa d'indipendenza, musicando
molti canti patriottici e organizzando varie raccolte di fondi per finanziare e
sostenere le imprese di Giuseppe Garibaldi. Tornato a Genova, fra il 1864 e il
1865, fond una Scuola Corale Popolare, ad accesso gratuito, alla quale dedic
tutto il suo impegno. Mor povero, il 20 ottobre 1885, tra difficolt finanziarie e
problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli venne eretto un
monumento funebre nella sua citt natale nel Cimitero monumentale di Staglieno,
accanto alla tomba di Giuseppe Mazzini[2].
Composizioni

mego pe forsa, opera buffa su testo di Niccol Bacigalupo in dialetto


genovese (Genova 1874)
Una battaglia e altri pezzi per orchestra
Musica da camera
Ballabili
La raccolta Viva l'Italia!, contenente la storia
L'inno Fratelli d'italia su testo di Goffredo Mameli, titolo originale Il Canto
degli Italiani
Menu
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Altri inni di guerra, tra cui Suona la tromba su testo di Goffredo Mameli
Liriche

Opere didattiche

Raccolta di regole d'armonia

Nella cultura di massa

citato insieme a Goffredo Mameli nella canzone Sfiorivano le viole di Rino


Gaetano
citato nella canzone Cose che non capisco di Caparezza.

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