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AUTORE
Viola Ardone, l’autrice del libro, è nata nel 1974 a Napoli, ma trascorre i suoi primi anni
presso Nuoro, in Sardegna. Rientra nella città natale per frequentare l’Università “Federico
II” e si laurea in lettere nel 1997. Nei primi anni della sua carriera ha lavorato nell’editoria,
curando molti manuali per la scuola, per esami e per concorsi. Si è dedicata
successivamente all’insegnamento di italiano e latino presso il Liceo Scientifico Statale “De
Carlo” di Giugliano in Campania, dove tutt’ora insegna.
Ha scritto fin da bambina, ma il suo esordio come autrice è avvenuto con il romanzo “La
ricetta del cuore in subbuglio” nel 2012, seguito da “Una rivoluzione sentimentale”,
entrambi per Salani Editore. È l’autrice del racconto in rima per ragazzi “Cyrano dal naso
strano”, illustrato dalle tavole di Luca Dali. Ha tenuto anche un laboratorio di scrittura per
i ragazzi dell’istituto penale per minori dell’isola di Nisida, dove ha pubblicato racconti
nelle raccolte: “La grammatica di Nisida” nel 2013, “Parole come pane” nel 2014, “Fuori”
nel 2015, “Le parole felici” nel 2016, “La carta e la vita” nel 2017 e il romanzo “L’ultima
prova” nel 2018 con il collettivo di scrittura dei Nisidiani.
Per Einaudi ha pubblicato nel 2019 “Il treno dei bambini”, caso editoriale alla Fiera di
Francoforte di quell’anno e tradotto in più di 25 lingue. Nel 2021 ha pubblicato, per la
medesima casa editrice, “Oliva Denaro” con il quale ha vinto, nel 2022, il Premio Segafredo
Zanetti, “Un libro per il cinema”. Collabora anche con varie testate giornalistiche come il
Corriere del Mezzogiorno, la Repubblica, la Stampa e l’Espresso.
TEMI PRINCIPALI
Oltre ad essere un romanzo di denuncia rispetto alla violenza e ai condizionamenti che
nella società patriarcale venivano esercitati sulle donne, vengono in esso anche tratti temi
come la paura di denunciare e l’impegno di un’intera comunità che deve caricarsi per
fronteggiare le ingiustizie. L’intera cittadina di Martorana, durante lo sviluppo della
vicenda si schiera infatti da una o dall’altra parte, molto spesso in base a maldicenze o fatti
che potrebbero essere accaduti. Questi temi si inseriscono perfettamente nei discorsi
attuali, ma che risaltano con maggiore forza attraverso una trama ambientata negli anni
’60, con leggi antiquate che sembrano quasi proteggere il colpevole anzi che la vittima.
Olivia, nonostante venga criticata per le proprie azioni da tutti coloro che la circondano,
non vuole assecondare un futuro che altri hanno scelto per lei. Per questo viene affrontato
il tema della denuncia della violenza, da molte mai fatto come dalla sorella Fortunata, per
paura o per vergogna. Tali tematiche vengono descritte con una scrittura diretta, spesso
cruda, che risulta molto coinvolgente. Questo è dovuto dal fatto che alla base del romanzo
c’è una storia vera, quella di Franca Viola, che negli anni ’60 fu la prima a rompere il muro
di questa infamia nei confronti delle donne e di rifiutarsi a ricorrere ad un “matrimonio
riparatore”. Dopo il processo che la coinvolse, la norma fu modificata nel 1981, ponendo
fine ad una pratica che molto spesso purtroppo era messa in atto contro giovani ragazze.
ANALISI DEI PERSONAGGI
OLIVA DENARO: è la protagonista del romanzo, una ragazzina di quindici anni che ama
giocare con la fionda per proteggere il suo amico Saro, andare a caccia di rane con il padre
e fare lunghe corse. Nonostante sembri una bambina qualunque, viene costretta
rapidamente a diventare donna, a prendere decisioni cruciali per il suo futuro e
intraprendere un lungo processo. Si rivela così una personalità decisa, combattiva e
determinata a far valere le proprie parole e raggiungere i propri sogni. È continuamente
alla ricerca di tutto ciò che la società patriarcale degli anni ’60 sembra volergli negare:
partecipare agli incontri della sua amica Liliana, camminare sola per la strada, studiare
anche dopo le scuole medie e diventare maestra per poter un giorno badare a se stessa,
senza il bisogno di doversi obbligatoriamente sposare. Matura molto durante lo scorrere
delle pagine, quasi da creare un personaggio completamente differente da quello che si
incontra tra le prime righe, che si rende conto di nuove realtà e ricco di una forza d’animo
che non ci sarebbe mai aspettato.
SALVO DENARO: è il padre di Olivia, che sostiene e incoraggia silenziosamente
l’indipendenza e l’autonomia della protagonista. È proprio lui che, vedendo la propensione
della figlia per lo studio, la iscrive all’istituto magistrale, così che Oliva possa un giorno
diventare maestra. Vuole per lei solo il suo bene e la sua determinazione di poter essere
semplicemente se stessa con le proprie convinzioni. Salvo è un uomo mite, di poche parole
ma premuroso nei confronti delle sue figlie e attento ai loro bisogni più che alle
apparenze. Si trova spesso in contrasto con la società e con la moglie, in quanto non riesce
ad immedesimare il ruolo del classico pater familias, un guardiano austero e se necessario
violento, che gli viene imposto. Da questo punto di vista, poterebbe essere inteso quasi
come un ribelle atipico, che manifesta il suo dissenso non alzando le mani, bensì non
abbassando mai la testa.
AMALIA DENARO: è la madre della protagonista, di origini calabresi che è morbosamente
legata alla tradizione. Ha un rapporto contrastante con la protagonista: spesso ne critica
le decisioni o i comportamenti a fin di bene, non rendendosi conto che a volte, così
facendo, ne limita anche la libertà. Nonostante ciò, rimane molto legata con Oliva per tutto
il romanzo ed è uno dei personaggi che le rimane più vicina durante il corso del processo.
Proprio in questa parte del romanzo ci rendiamo conto di un graduale cambiamento nella
sua coscienza: uno sguardo non più basso, una mano stretta con cura e infine la frase “tu
sei sempre stata pulita” rivolta alla figlia, dimostrano come, forse per tradizione, il suo
comportamento sia stato sempre condizionato dal giudizio altrui e dalla società a cui era
abituata.
FORTUNATA: è la sorella della protagonista di quattro anni più grande, completamente
diversa fisicamente dalla protagonista. È, infatti, chiara di pelle e di capelli e molto
apprezzata dai ragazzi. Rimane incinta di Gerò Musciacco, il nipote del sindaco, ma suo
padre non vuole che lui la sposi in quanto era di famiglia povera, ma alla fine, grazie
all’intervento della madre e dei fratelli, viene concordato il matrimonio. Dopo le nozze
Fortunata viene chiusa in casa e a causa di una caduta “accidentale” perde il bambino.
Verso la fine del romanzo, prendendo esempio dalla sorella, troverà il coraggio per
scappare dai continui abusi del marito, trova lavoro in città e costruisce una nuova
famiglia con un suo collega di lavoro nella fabbrica di passate di pomodoro. Nonostante il
sostegno datogli dalla famiglia, non riuscirà mai a denunciare le continue molestie del
precedente marito, ma nonostante questo non rimpiangerà mai di essere scappata.
COSIMINO: è il fratello gemello di Olivia, anch’egli ostaggio della società patriarcale.
Secondo la madre dovrebbe essere lui ad andare con il padre a cacciare le rane, perché è
un cosiddetto “compito da maschi”, anche se sin da piccoli lui non ne ha mai dimostrato di
averne né voglia né abilità, a differenza della sorella. Il suo compito dovrebbe essere
quello di badare ad Oliva, accompagnarla a casa e occuparsi della famiglia, anche se a volte
trova difficile adattarsi ai compiti che gli vengono assegnati. Diventato adulto, anche per il
bene della famiglia, è l’unico a seguire il destino che gli viene assegnato e sposa Mena, una
ragazza del suo paese, con la quale avrà una figlia, Lia.
LILIANA: è la migliore amica della protagonista, con la quale sin da piccola si sfida a scuola
per conquistare per prima una “stellina” di merito. Crescendo il loro rapporto diventa
molto importante per entrambe e, anche se inizialmente la madre Amalia teme che possa
influenzarla negativamente con i suoi costumi troppo libertini, sarà una presenza costante
di supporto durante il procedimento giudiziario in tribunale. Proprio suo padre presenta
alla protagonista Maddalena Criscuolo e grazie a lei vengono poste le basi per il processo.
SARO: è l’amico d’infanzia di Oliva, lievemente zoppo e per questo deriso dai compagni.
Sempre difeso dagli scherzi e dalle offese dei coetanei dalla protagonista a colpi di fionda, i
due appaiono indivisibili, fin quando Olivia cresce e i due non possono più uscire insieme
in quanto “non sta bene”. Il loro rapporto rimarrà tale finché molti anni dopo Oliva torna a
Martorana e ritrova in lui la compagnia in cui ha sempre sperato. Così i due si sposano e
vanno a vivere in una recente palazzina in prossimità del mare.
PINO PATERNÒ: è il figlio di una famiglia proprietaria di una pasticceria, di cui la
protagonista attira le attenzioni indesiderate. Vuole ottenere in tutti i modi la ragazza e la
rapisce. Nonostante sia ormai convinto di averla vinta, Oliva lo denuncia e lo porta al
processo, anche se lui riuscirà a cavarsela con un solo anno di carcere. Molto tempo dopo,
quando la protagonista si reca nella sua pasticceria per comprare delle paste, si renderà
conto che forse, nella sua ignoranza, non aveva mai capito la gravità di ciò che aveva fatto,
perché semplicemente aveva seguito le leggi, scritte e non scritte dell’epoca.
Rincontrandolo, Oliva non prova rancore, anzi, più pietà che disprezzo, trovandosi di
fronte un uomo male invecchiato e non realizzato.
FRANCO: è l’uomo con cui Oliva viene fidanzata per proteggerla da Pino Paternò. Lui è
cieco e anche se questo inizialmente sembra turbare la protagonista, poi invece la
rassicura perché non deve preoccuparsi del suo giudizio. Franco si dimostra diverso
proprio in virtù di questa caratteristica, privo di quella “mascolinità tossica” a cui Olivia è
abituata.