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EPPURE CADIAMO FELICI

1. AUTORE

Enrico Galiano nasce nel 1977 a Pordenone, nella cui periferia ora, insegna
italiano.
Il suo romanzo d’esordio è appunto “ Eppure cadiamo felici”, ma oltre s
scrivere, il professore è molto attivo sui social. Enrico ha inoltre creato una
webserie “Cose da prof” che raccoglie video comici riguardo vicende
scolastiche, che riscuotono tantissimo successo. La serie ha infatti oltre 20
milioni di visualizzazioni. Lo scrittore nel 2015 è stato addirittura nominato
tra i migliori 100 insegnanti italiani dal sito Masterprof.it

2. ANALISI LIBRO

GENERE:

AMBIENTAZIONE:

TEMPO DELLA STORIA E DELLA NARRAZIONE:

3. PERSONAGGI

-GIOIA: è una ragazza di 17 anni che frequenta il liceo. A scuola è considerata


strana, dati i suoi comportamenti che la rendono, effettivamente, diversa dal
resto dei suoi coetanei, che per la sua costante apatia la chiamano
“MAIUNAGIOIA”. Gioia ha varie passioni, innanzitutto ama appuntarsi frasi o
parole in lingue straniere, ama i Pink Floyd e scattare fotografie, prendendo le
persone di spalle. La ragazza predilige fotografare le persone solo di spalle

-LO: è l’altro protagonista del libro, è un ragazzo particolare e inizialmente un


po’ enigmatico. Ama giocare a freccette e gira con un barattolo di sassi, che
spiega a Gioia, raccogliere sassi che gli richiamano ricordi.
Durante la storia sarà possibile comprendere le cause della sua stranezza.

-GIOVANNA: proprietaria del bar dove Lo e Gioia si incontrano la notte. Le due


si incontrano per la prima volta una mattina, quando gioia si reca al bar per
sapere di più riguardo Lo. Inizialmente le due non vanno particolarmente
d’accordo, dopo poi nasce una grandissima sintonia tra le ragazze.

-PROFESSOR BOVE: è un personaggio chiave all’interno della storia; è l’unica


persona con cui Gioia ha un vero rapporto a scuola, e l’unico che la capisce in
tutti i suoi interessi e particolarità.
-MADRE DI GIOIA: nella storia non ha un grandissimo ruolo, appare come
spesso ubriaca e sicuramente non tranquilla. Il rapporto che ha con Gioia non
è troppo chiaro, forse perché infondo è quasi assente, non penso però, che con
il suo sembrare non presente la si possa definire una cattiva madre. Ritengo
infatti che il vero problema della donna sia la sua insicurezza e sensazione di
impotenza costante, che la rende troppo debole per seguire le vicende della
figlia.

-TONIA: è l’amica immaginaria di Gioia, che però, data l’importanza che nelle
scelte di Gioia, la si può considerare un vero e proprio personaggio. Gioia sa
benissimo che Tonia sia frutto della sua immaginazione, nonostante ciò però,
parla con lei costantemente e nel libro, leggendo i dialoghi tra le due amiche,
volte ti scordi che Tonia non sia reale.
La ragazza incarna quella che per Gioia sarebbe l’amica perfetta: una tipa
schietta e senza peli sulla lingua, che non esita a indicarti tutti i tuoi sbagli e
che, con fare un po’ rude, cerca sempre di darti consigli.

-PADRE DI LO: è un uomo a primo impatto freddo, che incarna il personaggio


di padre distante. In realtà io non lo definisco come tale, penso semplicemente
che sia un uomo riservato e leggermente insicuro per il rapporto che ha con
Luca, che nel corso della storia si scoprirà essere non di vero padre.

4. PERSONAGGIO PREFERITO

Il mio personaggio preferito è il professor Bove. Ammiro infatti, il suo carattere


che nonostante sia sarcastico riesce a non giudicare Gioia ma a cercare di
immedesimarsi in lei. Il professore è l’unico che non avendo pregiudizi, riesce
a capire ciò che prova Gioia e il suo bisogno di appoggio morale

5. TRAMA
Il libro parla di Gioia, una diciasettenne molto diversa dai suoi coetanei: non
le interessano le mode, né appartenere a un gruppo o andare alle feste.
La sua situazione famigliare è a dir poco disastrosa: vive infatti con la nonna,
affetta probabilmente da demenza e sua madre, che è spesso soggetta delle
violenze dell’ex-marito, il padre di Gioia, il quale vive solo a periodo con le
donne.
Durante questi, i genitori di Gioia non fanno altro che ubriacarsi o picchiarsi e
lei in queste situazioni vorrebbe scappare.
Per questo, una sera, stanca dei continui litigi dei suoi, decide di prendere e
fuggire. Inizia a correre finché non arriva in questo bar, chiamato barA, dove
incontra un ragazzo che sta giocando a freccette, Lo. Da lì cominciano a
trovarsi tutte le sere, nello stesso lungo, facendo nascere una relazione che
andrà oltre l’amicizia.
Inizialmente tutto sembra andare bene finché un giorno Lo non si presenta e
Gioia, preoccupata, inizia ad indagare in parte anche con l’aiuto di Giovanna,
scoprendo che Lo si chiamava in realtà Luca e che prima frequentava il bar
frequentemente.
Contemporaneamente, Gioia inizierà un percorso da una psicologa, Veruska
Roveredo, rimanendo estremamente sorpresa dalla facilità che aveva nel
parlarle.
Durante una di queste sedute si imbatterà in una coppia adulta avente il
cognome che sapeva essere quello reale di Lo.
In seguito, cercherà in tutti i modi di intercettare la famiglia e tramite la
mamma del ragazzo, scoprirà che Lo si chiama Luca, e che era morto dieci
mesi prima (o almeno così si credeva). Era scomparso e si diceva fosse morto
nel Lago della val Tramontina, di cui aveva raccontato le leggende a Gioia, che
aveva indicato nella sua lettera d’addio e dove avevano trovato una sua scarpa
e un suo braccialetto. Dopo vari tentativi, Gioia riesce a ritrovare Luca nella
casa del vecchio proprietario del bar, dove il ragazzo le spiega come era
andata, a causa dei suoi problemi con il compagno di sua madre.
Gioia, non convinta del racconto del ragazzo, decide di parlarne con il padre di
Luca per cercare di aiutarlo, che gli racconta tutta un’altra storia. Infine, si
scopre che la visione che aveva Luca del compagno della madre era solo frutto
di sue immaginazioni, dovute a una malattia, per la quale viene ricoverato e
una volta guarito confessa a Gioia di voler rubare le carte di credito dei
genitori e di scappare.
Il libro si conclude quando Gioia, una sera, si ritrova appoggiata al letto con
un barattolo di sassi lasciati proprio Luca.

6. FRASI/SCENE MIGLIORI

-"...la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì, nelle cose
inutili:nelle cose che cadono, nelle cose che tutti buttano via."
Per ricordarci quanto volte, sforzandoci di cercare la felicità, non ci rendiamo
conto di quanto questa ci fosse vicina nel momento prima che la perdessimo.
-“Se mi vogliono così come sono bene. Sennò,amen. E'stato amen.”
Mostra il carattere forte di Gioia, e il tratto che più preferisco: non dare peso
all’opinione altrui
- «Sono gli altri a non vedere quello che lei vede e non lei a vedere quello che
non esiste.»
Esprime la ragione dietro tutti i comportamenti di Gioia

-Won» per cui si intende la difficoltà di una persona nel rinunciare a


un'illusione per guardare in faccia la realtà.
-«Vorfreude» per cui si intende momento di pre felicità, in cuui si è felici poichè
pensiamo a una felicità futura.

7. MESSAGGIO

Dal libro possiamo trarre svariati insegnamenti:

-L’omologazione nata dalla società attuale: le società, soprattutto la nostra,


impone dei canoni che ogni età dovrebbe rispettare, caratteristiche che
individuano una certa età, questo porta chiunque abbia interessi diversi da
quelli imposti a cercare di nasconderli o cambiarli, facendo sì che le persone
siano tutte uguali;

-altruismo: quando infatti gioia confessa dove si trova Luca al padre decide di
mettere al primo posto la salute del ragazzo rispetto alla sua felicità;

-non giudicare: non possiamo sapere cosa porta le persone a fare determinate
azioni, Gioia è vista come una pazza quando fotografa le persone di spalle, e
questo solo perché le persone non le hanno dato il tempo di spiegare loro il
motivo che porta la ragazza a fare ciò, così anche Luca, può essere visto come
un folle a girare in giro con delle pietre.

-continuare a provarci: Gioia infatti più volte si vede chiudere le porte,


affronta tantissime delusioni, però nonostante esse, non perde mai la forza di
provarci, e con questa sua determinazione riesce a trovare Luca.

LO CONSIGLIERESTI?
Consiglierei questo libro a tutti. Le vicende infatti scorrono molto velocemente,
facendo in modo che in ogni capitolo ci siano colpi di scena sempre più
inaspettati .Perfetto per chi, oltre ad avere un lato romantico, ama libri
psicologici, data l’ampia analisi psicologica dei personaggi.

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