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L’amico ritrovato

di Fred Uhlman
L’autore:
Fred Uhlman
Fred Uhlman è stato uno scrittore,
avvocato e pittore tedesco naturalizzato
britannico.
È nato a Stoccarda nel 1901 ed è morto
a Londra nel 1985.
Solo dopo la sua morte vennero apprezzate le sue opere letterarie:
“L’amico ritrovato” (1971) e l’autobiografia “storia di un uomo” (1960)

Il protagonista
Il protagonista è Hans Schwarz. Egli ha 16 anni, ed è la voce narrante del
racconto. Ha un carattere piuttosto timido, ed è anche un po’ ingenuo:
crede infatti in valori dell’amicizia quasi impossibili ed è affascinato dal
misterioso Konradin. Inoltre è un ragazzo di origine ebraica che vive a
Stoccarda, e frequenta il liceo Karl Alexander Gymnasium. Vive con il padre
medico, insignito della Croce di Ferro durante la Prima Guerra mondiale, e
con la madre.
È appassionato di poesia, letteratura e storia.

Dove e Quando
Questo libro è ambientato durante la dittatura
nazista in Germania (1933-1945), precisamente
il libro si apre nel 1932 a Stoccarda
(Città dove è nato il protagonista nonché lo
scrittore)

Nella seconda parte del libro, invece, le vicende


sono narrate a New York (città dove il
protagonista si è rifugiato per sfuggire ai nazisti)
30 anni dopo la narrazione precedente

La trama
L’amicizia con Konradin
Nella scuola del protagonista arriva Konradin von Hohenfels, ragazzo di
nobile famiglia tedesca. Chiunque, in classe, desidera conquistarne
l'amicizia, ma solo Hans riesce ad attirare l'attenzione del nuovo arrivato
grazie alla sua collezione di monete antiche e alla passione reciproca per la
numismatica. Nasce così una profonda amicizia. Ben presto i due bambini
diventano inseparabili. La poesia, l'arte e la religione sono spesso
l’argomento principale delle loro conversazioni.
La trama
La famiglia di Konradin
Hans invita spesso a casa sua Konradin, che fa la conoscenza dei suoi
genitori. Konradin invece invita a casa sua l'amico solamente in assenza dei
genitori e un giorno a teatro finge addirittura di non
conoscerlo. Confesserà in seguito che la sua famiglia
non sopporta gli ebrei, e che anch’egli comincia a
nutrire ammirazione nei confronti della figura di Hitler.

La trama
La morte dei genitori di Hans
Hans viene mandato a vivere dai suoi nonni a New York. Nel frattempo la
situazione in Germania precipita definitivamente, e i suoi genitori rimasti a
Stoccarda, a causa delle incessanti persecuzioni e umiliazioni, prendono la
drammatica decisione di suicidarsi.

La trama
Il finale
Passano alcuni anni dalla scomparsa dei genitori di Hans. Molti anni più
tardi, Hans riceve un invito a donare dei fondi per la costruzione di un
monumento in memoria degli ex alunni del suo vecchio Gymnasium. Esitando
decide di leggere la lettera con i tutti i nomi dei suoi vecchi compagni caduti
in guerra. E mentre scorre l'elenco dei nomi, incredulo, si imbatte proprio in
quello di Konradin.
L’amico di infanzia, infatti, ricredutosi sull’ideologia nazista, era stato
giustiziato perché complice di un attentato contro Adolf Hitler.

Scene e citazioni preferite


Due scene mi hanno colpito in particolare:
- La prima è la scena in cui i due amici si parlano per la prima volta grazie alla collezione di
monete antiche di Hans
- Mentre la seconda è quella finale dove Hans legge i nomi degli ex alunni del Gymnasium
morti in battaglia e vi è scritto sopra quello dell’amico ritrovato.
E le due citazioni:
- “Il fatto è che non sopporto l'idea di ferirti. Eppure non credo di essere l'unico
responsabile; non è facile essere all'altezza del tuo concetto di amicizia!” (detta da
Konradin ad Hans)
- “Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio
amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato” (detta da Hans)

Tematiche affrontate
Il romanzo breve di Uhlman affronta molti temi importanti:
- l’amicizia adolescenziale
- il peso delle differenze sociali
- l’insensatezza delle discriminazioni razziali
- il coraggio di compiere scelte scomode
- l’orrore della guerra e del regime nazista.
Queste tematiche sono strettamente correlate e si ripropongono e
intrecciano nel corso della narrazione.

Commento finale
Essendo la narrazione in prima persona questo permette l’immedesimazione del lettore negli
eventi e nella psicologia dei personaggi, e quindi, essendo poi anche un libro corto, è molto
scorrevole e di facile lettura.
Questo libro mi è piaciuto (pur non essendo il mio genere) perché mi piace particolarmente
quando nei libri vengono narrati fatti realmente accaduti ma rivisitati per creare una storia che
possa intrattenere.
In molti punti (come quello dove i due protagonisti diventato amici, o come quando Hans legge
il nome delle persone morte alla fine del libo) questo libro è riuscito a scaturire in me un po’ di
commozione. Avendolo poi già letto in passato sono riuscita a soffermi di più sui dettagli che
prima non avevo notato o alla quale non avevo prestato attenzione. È un libro molto veloce da
leggere e non mi è pesato rileggerlo e lo consiglierei a un po’ tutti quelli che vogliono leggere
una storia anche un po’ toccante in poco tempo.

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