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“L’amico Ritrovato” di Fred Uhlman

Riassunto

Il romanzo del 1971 racconta l’amicizia tra un ragazzino ebreo, di nome Hans
Schwarz, e il coetaneo tedesco Konradin Von Hohenfels.
Le vicende del romanzo sono ambientate durante la dittatura nazista in Germania
(1933-1945) ed è ispirato alla vita dell’autore.
L’amicizia tra Hans e Konradin è messa a dura prova dalle leggi razziali, tanto che
Hans dovrà fuggire all’estero e scoprirà la verità sul destino dell’amico solo dopo la
Seconda guerra mondiale.
Hans Schwarz è un ragazzo ebreo di sedici anni che vive a Stoccarda, in Germania.
Proviene da una famiglia ebrea dell’alta borghesia, molto rispettata e colta. I genitori
di Hans sono persone tranquille che mantengono buoni rapporti sia con i cristiani
sia con gli ebrei. Il padre di Hans è un medico ed un ex soldato valoroso della Prima
Guerra Mondiale, decorato in guerra con la Croce di Ferro, molto attaccato alla
patria.
Un giorno di febbraio del 1932, nella classe di Hans arriva un ragazzo, Konradin
von Hohenfels, di nobile famiglia, che non lega con nessuno dei compagni,
mantenendo un atteggiamento distaccato, a causa dell’educazione ricevuta. I
genitori, infatti, gli hanno trasmesso un sentimento di superiorità rispetto agli altri
per il fatto di appartenere ad una delle famiglie più importanti del paese. Nonostante
ciò Hans desidera diventare amico di Konradin, pur non riuscendo ad attirare la sua
attenzione, finché un giorno, vincendo la sua timidezza, porta la sua collezione di
monete in classe per mostrarle ai compagni e Konradin ne rimane colpito. Da
questo momento, i due ragazzi diventano amici e Konradin diventa un frequentatore
abituale di Hans, e recandosi spesso a casa sua conosce i suoi genitori.
I due ragazzi stringono un legame d’amicizia molto forte, che li porta a parlare di
tutto; affrontando argomenti non solo futili e spensierati ma anche molto seri e
impegnativi (la morte, l’esistenza di Dio).
L’unico aspetto strano nel loro rapporto è che Konradin non invita mai Hans a casa
sua e quando lo fa aspetta che i suoi genitori siano assenti.
Una sera, addirittura, Konradin, mentre si trova a teatro con la madre, ignora
completamente l’amico, fingendo di non conoscerlo. Quando, allora Hans gli chiede
spiegazioni Konradin gli confessa che purtroppo i genitori, e soprattutto sua madre,
hanno idee antisemite e non vogliono che il figlio frequenti ragazzini ebrei.
Purtroppo, però, quando la situazione per gli ebrei peggiora con l’entrata sulla
scena politica tedesca e mondiale di Adolf Hitler, nel 1933 e le sue idee razziali,
soprattutto l’ostilità verso gli ebrei, iniziano a spargersi a macchia d’olio, nella
scuola, come d’altronde in ogni ambito in Germania, cambia tutto, non solo nei
rapporti tra i ragazzi ma anche da parte dei professori, diffondendosi numerosi
pregiudizi contro gli ebrei.
L’idea che la razza ariana sia superiore diviene predominante e per i ragazzi, come
per tutti gli ebrei, inizia l’inferno.
Hans viene preso di mira e insultato in quanto ebreo, tanto che un giorno giunge
persino alle mani dei compagni.
La cosa peggiore per Hans è, purtroppo, l’allontanamento del suo amico più caro,
Konradin, sino a quando i rapporti tra loro si allentano del tutto.
Vista la situazione e il precipitare degli eventi, i genitori di Hans, per proteggere il
figlio, decidono di mandarlo a vivere in America da alcuni parenti. Hans abbandona
così la scuola poco prima di Natale, ma prima della partenza Hans riceve una lettera
scritta da Konradin, dove sottolinea l’affetto e la stima nei suoi confronti, pur
ammettendo il fascino verso Hitler e giungendo quasi a sostenere che sia stato
mandato da Dio per risollevare le sorti della Germania.
I genitori di Hans, nonostante il precipitare degli eventi e le forti e tremende
pressioni politiche e sociali, decidono, invece di restare, finché poco tempo dopo la
partenza del figlio, il padre di Hans deciderà di togliersi la vita e subito dopo anche
la madre.
Hans vive ormai in America con gli zii, lontano dagli orrori del nazismo che affligge
la Germania. Cresce e studia legge in prestigiose Università.
Si ricostruisce una vita e non vuole più saperne di ritornare in Germania e
soprattutto di conoscere il destino di Konradin, per la paura ed il dolore provocatogli
da quanto accaduto nella sua patria.
Tanti anni dopo, tuttavia, riceve un opuscolo dal “Karl Alexander Gymnasium” il suo
vecchio liceo di Stoccarda, con la richiesta di un contributo per la costruzione di un
monumento agli ex alunni, caduti nella Seconda guerra mondiale.
Hans, inizialmente, ha paura di leggere i nomi dei tanto cari, amati prima e odiati
poi compagni, soprattutto non ha il coraggio di sapere cosa sia accaduto a
Konradin, ma quando sta per stracciare l’elenco, un po' di curiosità ed il coraggio lo
spingono a sfogliare l’opuscolo ricevuto fino alla lettera “H”. Scopre così con stupore
che Konradin von Hohenfels è stato giustiziato perché implicato nel piano per
uccidere Hitler.
Dopo questa rivelazione Hans ritorna con la memoria alla sua adolescenza,
rivivendo tutti i momenti ed i sentimenti condivisi all’epoca con Konradin e
facendogli, così, ritrovare il suo amico d’infanzia.

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