I soldi sono una cosa seria, qualcuno convinto persino che parlino Charles Bukowski
Buio. Tempesta. Come un brivido che percorre tutta la filigrana mi vedo
apparire vicino ad una casa, su un marciapiedi. Poi nulla. Mi riaffiorano pensieri lontani, quando tutti si prendevano cura di me come fossi un re, a cui tutto era dovuto. Ma ora uno sciocco sbadato, aprendo il portafoglio, mi ha smarrito qui. Mi ricordo quando restavo nella sua mano: poteva sentire le mie rifiniture e guardare il mio bell'abito blu e azzurro attorno alle imponenti vetrate gotiche, con il mio 20 stampato. Ora vedo avvicinarsi una ragazzina, corre leggera sotto la pioggia. Improvvisamente mi vede, si ferma, sorride felice e mi raccoglie: mi offre unaltra opportunit! Percepisco la gioia che emana e spero di trovare valore quando apre la piccola tasca e la sua mano sicura mi deposita in essa. Ma non sa che io potrei anche confonderla, ho un valore di cui forse non consapevole. Mi trovo accanto a lei nelle sue prime esperienze nel mondo dei grandi e sono lo strumento con cui dovr scegliere da sola, tra capriccio o utilit. Ma io come posso insegnarle a compiere la cosa giusta? Mi chiedo se sar allaltezza di questo incarico. Pare sia giunto il momento di continuare a viaggiare, passo fra negozi, edicole e supermercati, da una mano all'altra; meglio cos: ad una come me non piace la vita sedentaria. In questo nuovo luogo in cui mi ritrovo ho gi stretto una specie di accordo: i neo maggiorenni si dimostrano sempre ottimi patteggiatori. Questo ragazzo un sognatore, un giovane felice della sua vita agiata e dei suoi amici. Vorrei concedergli la possibilit di conoscere un mondo migliore, pieno di speranza, cos io mi sentirei contenta e gratificata. Ma credo di aver sbagliato, perch i valori che cercavamo in questo do ut des erano diversi: tra sballo e musica potentissima, quella sera mi ha scambiato per uninsignificante scommessa. Mi ritrovo a passare ancora di mano in mano, in cerca di valori e insegnamenti. Ma per chi? Per me o per loro? Vagabondando e cercando di capire come trasmettere gioia ai miei giovani amici, mi ritrovo nelle tasche di un orfano. Non ha pi di 20 anni e la sua povert mi rende prezioso ai suoi occhi. Mi sento potente e protetto. Pensavo ad un buon rapporto, invece nessuno gli ha mai insegnato cosa possiede davvero tra le mani. Mi scopro chiusa, vincolata, ossessivamente trattenuta. Ritorno a riflettere e mi chiedo se sia un bene che io venga osannato per il valore che possiedo o se vengo considerato un banale pezzo di carta. Quali valori possiede una come me? Cambio in continuazione, mi mostro imprevedibile e talvolta vana. Ad un giovane potrei donare tutto o niente: posso venire considerata anche io relativa?
Ripercorro i miei passi e incontro ancora quel neo maggiorenne senza
pensieri e senza risparmi. Pensava di possedere fiuto nel gioco, ma ora necessita di aiuto con il gioco. Come cambia il mondo! In questo continuo fieri non mutano solo le persone, ma anche i ruoli. Adesso non si stringono patti, ma si lanciano sfide e io sono il traguardo di quel giovane lavoratore, non solo lo strumento: i soldi guadagnati hanno un sapore diverso ed il mio odora di fatica, sudore e consapevolezza. Ma la tentazione di imboccare la superstrada della scommessa grande, anche se le vie pi rapide non portano sempre alla meta sperata: la ricchezza. La mia missione si sposta in tasche che mi sono familiari, appartenenti (che stranezza!) a quella ragazzina che mi raccolse dalla strada. Mi sembra trasformata: ipotizzavo mi spendesse per uno dei tanti ombretti che cos finemente le adornano gli occhi; invece mi ritrovo in un palazzo nuovo, ampio e decorato da imponenti affreschi. La meraviglia di queste forme titaniche trasmette la forza con cui i giganti tengono in piedi i pilastri di un mondo che sembra soccombere su di noi. Come vorrei avere la potenza di quegli uomini e la motivazione di quella giovane! Combatterei con decisione la svalutazione sia economica che umana. Noto con gioia che ha intensificato la sua speranza e lha ispirata in uno dei tanti progetti con cui vorrebbe cambiare il mondo. Io credo in lei, insieme ce la faremo. Il mio itinerario procede verso l'ultima tappa: quel giovane orfano ora pi consapevole delle sue scelte. Arrivo nelle sue mani insieme ad un libro, si intitola I giovani ed il denaro. Desiderava informarsi per decidere luniversit: cos dalloblio mi ritrovo nelle mani del futuro. Mi adagio nelle mani di un giovane che ambisce sollevarsi dal fango per innalzarsi un po' verso il cielo, a vedermi come risorsa e come mezzo, ma non come fine. In questo ragazzo voglio confidare, anche se un po di rischio rimane: i giovani, infatti, decidono il mio valore, forse alto quanto il mio spessore; aumentano la mia fama, rischiando di storpiare l'ideale di felicit e collaborazione che mi ha costituito, ma mi tingono anche di diverse tonalit secondo le loro scelte. Chiss se un giorno potr ricambiarli dando colore e consistenza ai loro sogni: non per questo che mi stata lasciata un'opportunit? Beatrice Morelli