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BATTISTA
PLATINA
CREMONESE
DELLE VITE
DE PONTEFICI
DAL SALVATOR NOSTRO SINO A PAOLO II.
Ampliato con le Hiſtorie de' Papi moderni da Sifto IV. fino a Paolo V.
fcritte dal P. F. ONOFRIO ZANVINIO Veronese , da ANTONIO
CICARELLI da Foligno, e da D.GIO, STRINGA Venetiano ;
Con l'Annotationi del PANVIN 10,e con la CRONOLOGIA ECCLESIASTICA
dello feffo: ampliata dal R.M.BARTOLOMEO DIONIGI da Fano,
eda D. LAVRO TESTAI
Oltre i Nomi , Cognomi , e Patrie di tutti gli Cardinali , raccolti per il fudetto
DIONIGI dall'Opere del PAN VINIO, e da gli Atti della Cancellaria
Apoftolicas e l'Effigie di tutti gli Pontefici al naturale :
E perfettionato in questa impreffione con l'Aggiunta delle vite di GREGOR10 % v.
edi VRBANO VI11. e con vnfupplimento di venti anni alla Cronologia
di D. FRANCESCO TOMASVCCIO Venetiano .
Contre fedeli , e copiofe Tauole ; vna de' Papi ; la feconda de' Cardinali ;
e la terza delle cofe notabili .
C N PRIVILEGI O.
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FON VOTE
IN VENETIA , M DC XLIII .
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APPRESSO IL BAREZZI.
1
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Al Molto Illuftre Signore fingolarifsimo
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BARTOLOMEO
MAZZORATTI
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Barezzo Barezzi .
OIMIVE LO GISOOM. H
DEL REVERENDISSIMO
DA VERONA I
AL LETTORE ,
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TREK V
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TAVOLA DE PONTEFICI
DOREMAJA
Adriano vj. 2222 Celeftino i. 44 Aio 29
Celeftino ii.
r. la $8 167 [Gelafio j.
Agapito j
132Celeftino iii. 177 Gelafio ij. 163
Agapito ij.
Celeftino iiii.
80 181 Giouannij 54
Agatone
Alesandro j. Celeftino v.
7 194 Giouanni ij. $7
Alenandro ij. 158Chriftoforo . 121 Giouanni iij. 62
Alellandro iij.. 172Clemente i 4 Giouanniiv. 73.
Alejandro iiij. Clemente ii. Giouanni v. 83
183 152
Aleffandro v. 2c8Clemente iii. 176 Giouannivj. 86.
Aleflandro vj 218 4
Clemente iiii. 185 Giouanni vij. 87&
Anacleto. Clemente v. 197 Giouanni femina
Anastagio i. Clemente vi.
99401 200 Giouanniviij. 109
Clemente vii. 223 Giouanni ix. 118
Anaſtagio ii. ار Giouannix.
Anatagio iii. 123 Clemente viii. 235 125
Giouanni xj. 128
Anaftagio iii. 170 Cleto . 3
Aniceto . 12 ' Conone 84 Giouanni xij. 133
Antero . 20. Cornelio . 22 Giouanni xiij.
135
d!" 1. Coftantino . 89 Giouanni xiv. 140
Giouanni xv. 141
Enedetto i. on 63 Amafoi. 38 Giouannixvj. 142
E Giouanni xvij.
B Benedetto ii. : 82 D Damafo ii. 153 145
Benedetto iij. 106 Deodato i. 69 Giouanni xviij. 146
Benedetto iiii. 119 Deodato ii. 78 4 Giouanni xix . 149
Benedetto v. 134 Dionigio . 26 Giouanni xx. 169
Benedetto vi. 137 Donoi. 79 Giouanni xxj. 198
Benedetto vii. 148 Dono ii. 136 Giouanni xxij. 2091
Giulio j. 36. .
Benedetto viii.. 150 1
Benedetto ix. rio o 140 Giulio ij. 120
Eleute . i
Benedetto x. 196 6 Giulio iij. 225
Benedetto xi. 199 Eugenio i. 76 Gregorioj. 65
90,
Bonifacio j 43 Eugenio ii. 101 Gregorio ip
Bonifacio ii. 91
56 Eugenio iii. 169 Gregorio iij.
Bonifacio iij. 67 Euger io iiii. 16 Gregorio iv. 102
Bonifacio iiii. 68 Eufebio . 32 Gregorio v. 143*
Bonifacio v. 70 Eutichiano . 28 Gregorio vj. 154
Bonifacio vi. 114 Abiano 21 Gregorio vij. 152
Bonifacio vii. 138 i 27 Gregorio viij. 179
Grego
>
gono ix. 108
Gregorio X. Arcellino.
186 30 Silueftro iij.
Gregorio xj. M AVER Marcellot
20 Marcello ii. " 3 Siluerio 12+
Gregorio xii.
22
207 Marco. 226 Simmacho
Gregorio xiii.
%
Gregorio xiv. 203 Martino i. 35 Simplicio
233 Martino fi. 75 Siricio
Martino iii. 191 Sifinio
Iginio
10 Martino iv. 21 0 Sifto j.
H Hilario 17 8
47 . Mart ino v. 8 Siftoip "A
Honorio i.
་ Honorio ii. 71 Milciade. 212 Sifto ij. 25
Honorio iii. 165 33 Sifton MNDA 45
Sifto v. 216
Honorio iv. 179 Icola i.
Hormifda . 192 N Nicola ii. 107 Sote ro 231
15 7 2 Stef 15
53 Nicola in. an o j.
Nicola iv. 19 0 Stefano ij. 14
Nnocentio i. 93
Innocentio ii. 41 Nicola v. 193 ) Stefano iij.
166 212) Stefano iv. 96
Innocentio iii.
Stefano v. 99
Innocentio iv. Aolo i.
112
Innocentio v. 18 2 Pa ol o ii. 95 St efeno vj.
215 Stefano vij. 145
Innocentio vi. 187 Paolo ii.
Paolo iv. 127
Innocentio vii. 201 249 Stefano viij.
206 Paf ual e i. 227 Stefano ix. 130
Innocentio vili , 100.
Innocentio ix. 271 Pafcale ii. 156
162 Helesforo
234 Pelagioi.
61 T
T heodoro j 9
Ando . Pelagio ii.
Theodoro ij. 74
124 Pietro 64
Leone i. 117
46 Pio i
Leone ii. II Alentino
Leone iii. 81 Pio ii.
241 102
98 Pioiij. V Vi gilio
Leon : iv. 60
219 Vitaliano
Leone v. 105 Pioiv.
228 Vittore j. 77
Leóne vi. 120 Piov.
126 Pontiano 15
Leone vii. 229 . Vittore ij. 155
20 V.ttore iii.
Leone viii. 129 Ro ma no 166
116 Vrbanoi. 10
Leone ix. 18
Abiniana Vrbano ii.
Lebne x. 161
Leone xi. 154 SSergioj.
221 66 Vrbano iij.
174
Liberio. 85 Vrbano iv.
236 Sergioij. 184
104 Vrbano v.
Lino . 37 Sergio iij. 102
122 Vrbano vj.
Lucio i. 2. Sergio iv. 104
Lucio ii. 23 Scu erino 14 7 4 Vrbano vij.
72 Acharia 232
Lucio iii. 168 Silucftro j.
Zeferino 52
173 Silueftro ij. 34 Z Z
16
144 Zolimo
وا
DE
7 1
0197 bir k
10 VANO
IN DICE
DE PONTEFICI ROMANI
DELLE SCISME , ET DE IV
CONCILII GENERALI.
no0000002000
109 $7 Aleffandro Romano . 19
e: Vacò la fede .z oXenios 25
117 8 Sifto Romano . 9
Vacò la fede .
127 Telesforo Anacorita Greco . 10 28
Vacò la fede .
138 10 > Higinio Greco Atteniefe .
Vacò la fede. Mamibi
142 II Pio di Aquileia . ! II 27
Vacò la fede . O 13
153 12 Aniceto di Humifia villagio di Soria . 4
Vacò la fede . (13
163 13 Concordio Sotero da Fundi . 7 II 18
доколско
Vacò lafede O 21
171 14 Habundio Eleuthero Greco da Nicopoli . 15 13
Vacò la fede O S
186 . 12 I 28
15 Vittore Africano .
Vacò la fede G 12
198 16 Habundio Zeferino Romano . 17
Vacòla fede 6
о
Vacò lafede 23
231 19 Calfurnio Pontiano Ronano…. 2.
Vacò la fede . I
236 20 AnteroGreco . 1 14
1 Vacò
PONTEFICI
0 + 0∞
Vacò lafede om Darbo O S
271 27 Felice Romano 17 V
Vacò la fede.co and who 70
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275 28 Eutichiano Tofcano da Luna 8 6
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Vaçò la fede Modusul o
+ Na26O7O2OOO
283 29 Caio da Salona in Dalmatia 12
Vacò la fedenoor niksIA o
Marcellino Romanostalony 7 26
296 30
00
Vacò la fede .0 Я of o 3 72
Marcello Romano,lalóc:V S 21
304 31
Vacò la fede : debo 20
%
I 27
•NONTO
310 32 Eufebio Greco
Vacò lafede : A or vi I 7
311 33 Milciade Africano V 3
Vacò la fede ... A 17
314 34 .3 Silueftro Romano 2654 20 4
I Vacò la fede Mr Mot 0 47
325 Primo Sinodo vniuerfale in Nicea di CCCXIX. Vefcoui .
20KG
Marco Romano: 8
335 · 35
Vacò la fede O O
Giulio Romano ... 16 S 26
337 36
Vacò la fede 1 25
. 37 Liberio Romano 20. 3 . 17 13 17
353
Vacò la fede T 6
1
1
SCIS MA
Anni di Numero
Tempo del Pont.
Chrifto de' Pont. Anni M. G.
381 11. Sinodo vmiuerfale in Coftantinopoli di CL. Vefconi.
34 0
384 39 Siricio Romano
3 I 25
A Vacò la fede
2 20
998 40 Anaſtagio Romano 12
" Vacò la fede MA 10
41 Innocentio Albano {..
402 15 21
Vacò la fede o
04
2 22
416 42 Zofimo Greco
7
[ Vacò la fede J
I
419 43 Bonifacio Romano 28
Vacòla fede
i SCISM AII 1 I.
1.
"
AMN
350
419 Eulalio Romano nello fcifma contra
S. Bonifacio est
0800
423 44 Celeftino Romano
3
Vacò la fede 12
430 1 III. Sinodo vniuerfale in Efefo di C C. Vefconi .
432 45 Sifto iij. Romano 11
(I Vacò la fedel
༤༠
-
I
446 46 Leone Magno Romano, 20 II
Tor
Vacò la fede !
AUTHO
7
bon
45: IIII. Sinodo vniuerfale in Calcedone
F di DC X X X Vesconi .
on
461 47 Hilario Sardo
30001
‰
d 10
Vacò la fede 10
Moltre
467 48 Simplicio da Tiburi 6 23
} Vacò lá fede
483 49 Felice ij. detto iij. Romano II 15
Vacò la fede S
∞0007
492 so
50 Gelafio Africano 19
Vacò la fede
496 51 Anaftagio ij. Romano 24
Vacò la fede 1
498 Of „
sa Celio Simaco Sardo 28
Vacò la fede .7 O
SCIS MAIVUBILA
498
: 0002
0400
0200
530 Difcorfo Romano nello fcifma contra Bonifacio 28
$32 57 Gio.ij. cognominato Mercurio Rom .
Vacò la fede
534 58 Ruftico Agapito Romano 19
669
535 Vacò la fede dalla morte di Agapito fino
alla ordinatione di Siluerio 28
∞
*
535 59 Celio Siluerio Furfolone in Campagna
dalla fua confecratione
NO
I 10
Vacò la fede
ܘ
SCIS MA VI .
15546
63
337 60 Vigilio Rom. nello fcifma contra Siluerio 17 29 1
Vacò la fede
IMMAGI
S
553 V. Sinodo vniuerfale, il fecondoCoftantinopolitano
di CLXV Vefcoui .
TOT
561 62 Giouanni iij. Catellino Ramano 12 II 26
574 Vacò la fede 10
N∞
$75 7 63
NO
Benedetto Bonofo Romano 29
O
Vacò la fede
$79 64 Pelagio ij. Romano y 10
Vacò la fede 25
MOHOC
590 65 Gregorio Magno Rom. Monaco 13 6
Vacò la fede 19
66 Sabiniano Blerano Tofcano
но
604 19
" Vacò la fede 26
606 67 Bonifacio iii. Romano
ODOmomo
Va cò la fede 6
606 68 Bonifacio iiij. di Valeria terra de Marfi 6 8
Vacò la fede . 4 23
612 69 Deodato Romano 10 27
Vacò la fede. 16
616 70 Bonifacio v. Napolitano 3.
Vacò la fede . 9 13
622 71 Honorio Capouano 12 II "
7
Vacò lafede I 7 18
637 72 Seuerino Romano.
1 Vacò lafede.
638 73 Giouanni iiij. di Dalmatia 9 28
Vacò la fede I 14
4000+
оо
80 Agatone Siciliano Monaco 2 S
100000
679
Vacò la fede . 7
680 VI. Sinodo Coftantinopolitano terzo di CCLXXXIX. Vefcou .
686 81 Leone ij. Siciliano 10 19
Vacò la fede . II 21
684 82 Benedetto ij. 10 27
Vacò la Chiefa dalla morte di Benc
140
9900
detto ij. fin'alla creatione di Gio
NON
uanni v. 2
685 83 Giouanni v. d'Antiochia in Soria I
Vacò la fede . 2 18°
686 Pietro Arciprete Romano fedette alquanti di .
SCIS MA VII.
***
30MON
8 23
679 85 Sergio di Antiochia in Soria 13
Vacò la fede I 20
701 86 Giouanni vj. Greco 14
Vacò la fede I 18
805 87 Giouanni vij. Greco 17
Non vacò la fede
O - NHO 1803
0000400 °°°
Vacò la fede 1 16
707 89 Coftantino di Soria 8 1 20
Vacò la fede I 10
716 10 22.
90 Gregorio ij. Romano 14
O
Vacòla fede S
731 Gregorio iij. di Soria 10 24
Vacò la fede 0
781 92 Zacharia Greco 10 IS
0
Vacò la fede 8
Stefano
PONTE IF DOL
0000
Annidi Numero (
Tempodel Pon.
Chrifto de' Pont. Anni M. G.
752 93 Stefano ij.Romano 4
() Vacò la fede 1
752 94 Stefano iij. detto ij. . M orm on food & $29
=) Vacò lafede SEY 22
717 7 Paolo Romano 035 T. I 10
$ Vacò la fede
7
SCIS MAY I X.
217
757 Teofilato Romano Archidiacono nello fcifma
contra Paolo Aldo N
767 Coftantino di Nepefo creato per forza ‚é › T
contra i canoni da' laici fedette / I
SCIS MA . X.
768 Filippo Romano Monaco creato nello ſeifma
da'laici contra Coftantino fedette 5
O
.Et eflendo amtendue cacciati via,fù creato
768
500
96 Stefano iiii. detto iii. Siciliano Monaco 3 27
7 Vacò la fede 0 9
772 97 Hadriano Romano 23 10 17
5.1 Non vacò la fede
739 VII. Sinodo vniuerfale,che fù il fecondo Niceno
di CCC L. Vefcou .
no603060
7.96 198
TI Leone iii . Romano 2Q 18
I Vacò la fede 20
1816
99 • Stefano v. detto iiii. Romano, 00703 @ 23
Vacòla fede 2
S17 100 Pafcale Romano Monaco 17
Vacò la fede 4
8 :4
101 Eugenio i.Romano 24
Vacò la fede .0
41
SCIS MA X I.
09600
Vacò la fede
$ .8 03 Gregorio iiii . Romano .
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∞0020
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$77 I X. Sinodo vniuerfalese quinto Coftantinopolitano 11 PER
7 di CCCLXXXII\Keſcqui.
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Vacòla fedelon. I
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12 Stefano vj.detto v. Romano ,
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Sergio iij . Romano creato nello fcifina con
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100000
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0020
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895 115 Stefano vij . detto vj. Romano". 19
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897 116 Romano da Gallefe .. 23
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117
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897 118 Giouanni ix. da Tiburi Monaco . 15
Vacò la fede I
109
36
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30006
Anni di Numero
Chrifto de' Pont. Tempo del Pont.
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1012 148 Benedetto vij. detto viij. Tofcolano II 8 21
Vacò la fede . 2
1024 149 Gio.xix. Tofcolano,e fratello di Benedetto
9
Vacòlafede...
2
1032 150 Benedetto viij. detto ix. 20
SCIS MA XVIII.
1045 Silueft. iij. Ro.'nello ſciſma'contra Benedetto o
AR
-O
I 19
1045 Giouanni xx.Rom.creato nello ſcifma
Depofti quefti tre Pontefici, fù create
1045 10009OLANO ooo
nanaoo
2 25
Vacò la fede .
1061 158 Aleffandro ij. Milanefe II 22
Non vacòlafede
SCIS MA XIX.
1601 Honorio ij. da Parma creato nello fcifma
contra Aleffandro
:: mo
S
1072 159 Gregorio vij. di Soana in Toſcana monaco 12
Vacò la fede . 3
b 2 SCIS
PONTEFOIC I
Anni di Numero
Tempo del Pont
Chrifto < de' Pont. 1 Anni MG .
SCISM Xox.pl2 (mi
1080 8 X Clemente iij. da Parma nellofcifma contra
Gregorio,e i fuoi fucceffori 21
mutono
1086 160 Vittore ij: Beneuentano monaco 2 1 24
Vacò la fede
23
1085 161 Vrbano ij. Francefe monace jivci 11 4 18
( Vacò la fedeur.com O 14
1099 ) 162 Paſcale ij. di Bleda in Tofoana Monaco 18 9
Vacò la fede:
3
1101 Alberto d'Atella creato nello fcifma dopo ****
Clemente iiijcontra Pafcale ij. 4
1102 Theodorigo Romano nello fuifmani 3 as
1102 0 Silueftro iij. Romano nello fcifma dopo
SHO
.: 00
Theodorigo conrra Pafchaleip ? 01
1118 163 Gelafio ij. Gaetano monaco S
" Vaçò la fede 424
SCIS MA X X I.
1118 Gregorioviij.12 Spagnuolo creato nello ...
: 00
fcifma contra Gelafio 3
1119 164 Califto ij. Borgognoue akonsku, pu Si 10 191
1124 Vacòla fede. J3 ¿
1124
ܩܝܝ
Sinodo vniuerfale Lateranenfe.. ? 744
diD CCCCXCVII. Vesconi .
1124
20
32
165 Honorio ij. Bolognese, " S 3
Vacòla feder 50 101 0
SCIS MA XXII .
181
4211 Celeftino ij . Romano creato nellościfina
contra Honorio
1130 166 Innocentio ij. Romanos ! MAXI 070
17
Vacò lafede 10 7
SCIS MA XXIIL -T
1130 Anacleto ii.Romano creato nello fcifma
contra Innocentio ij. 91 &
Vacò la fede alquanti di
1138 ( Vittore iiij. Romano creato nello fcifmsa
dopo Anacleto contraInnocentio 6
104
0104046004
Vacò la fede Σ
0
0
114+
0
II
Vacò la fede
1145 16) Eugenio iij.Pifano monaco 12
Vacò la fede I
1153 170 Anaftagio iiij.Romano monaco 24
7 Vacò la fede .
1453 171 Hadriano iiij.Ingtefe monacó 28
S
Vacola fede
3
Alef
PONTE FIOC¶I
010
Vacò la fede I
o
1187 175 Gregorio viij. Beneuentan 27
10306
Vacò la fede V1C797 10
1188: 176 Clemente iij. Romano 26
Vacò la fede O
ܚ
3
88558830
1191 177 Celeft ino ii . Romano 9 II
Non vacò lafede 11:
৩০
y 18 6 19
1198 178 Innocentio iij. di Anagna
ܚ
(. Vacò la fede?
•
1115 Sinodo vniueerfale Lateranenfe .
diCCCCXII. vefconi .
OHOLAY + m
DOTOOμNO
1216 Honorio iij. Romano 10
179
Vacò la fede
1227 180 Gregorio IX . di Anagna 14 S
8 Vacòla fede... It I
1241 , 181 Celeftino iiij. Milanefe 17
Vacòlafede : 14 15
11332 182 Innocentio iiij. Genouefe . 11 S 14
Vacò la fedé 13
1245 Sinodovniuerfale in Lione diFrancia .
60mo 32 +0
amtra940
Vacò la fede 3 3
1261 Vrbano iiij.di Treca in Francia 2
184
Vacò la fede GIS 2
1265 185 Clemente iiij. di Narbona in Francia ୨ 25
3... Vacò la fede .... ୨
10
1271 186 Gregorio X. Piacentino .
Vacò la fede J 10
1274 Sinodo vniuerfale in Lione di Francia ilfecondo .
1266 187 Innocen. V.di Tarantafia in Borgogna frate
di S. Domenico
1945
040
O
( Vacò la fede
1.. • -7
1276 188 Hadriano v. Genouefe ..
Vacò la fede 25
1276 169 Giouanni xx.detto xxj. di Lisbona in Portogallo.
b 3 Vaco
PO NI TEFICI.
Anni di Numero Tempo del Pont
Chrifto de' Pont. Anni M. 16 G
M20
+ 207 + 200 +7
Vacò la fede . I 6
1277 Nicola iij. Roma no . 8 29
190
00000
Vacò la fede .
1281 191 Martino ij. detto iv. da Turone in Francia .
Vacò la fede .. 4
*
2042 0 0 ∞ 0
1285 192 Honorio iiij. Romano.1)
Vacò la fede . 18
1288 193 Nicola iiij. di Aſcoli frate de' Minori . I 14
Vacò la fede . 3 2
1294 194 Celeftino v. d'Ifernia heremita . S 17
Vacò la fede . un' 10
90
1294 195 Bonifacio viij . Romano .. 18
Vacò la fede . '! ΤΟ
.
1300 Quefto Pontefice celebròprimieramente il Giubileo .
1303 196 Benedetto ix. detto xj. da Treuigi frate
de' Predicatori. 8 16
Vacò la fede . 2 12 28
197 Clemente v. di Bordeo in Guaſcogna . 8 10 16
1305
1311 Sinodo vniuerfale di Vienna .
Giouanni xxj. detto xxiij. Cantuarienfe {-2 }
1316 198
Francefe . 18 3 28
S.CISM A XXV.
1327 Nicola v. da Rieti,fratci dell'ordine de' Minori creato
nello fcifma contra Gionanni xxj. 3 3 ' 1514
1334 199 Bened.x.detto xij. di Tolofa in Franc. mon. 7 4 6
:0 0 11
CORETIC
Vacò la fede .
Clem.vj.Lemouicenfe Franceſe monaco IO 7 O
1342 200 9880
Vacò la fede . 10 011
1350 Quefto Pontefice celebrò la feconda volta il Giubileo .
8728
8.16
1352 201 Innocentio vj. Lemouicenfe Francefe .
Vacò la fede . 1 IS
1362 Vrbano v. Lemonicenfe monaco Francefe 23
Vacò lafede 10
1370 203 Gregorio xj. Lemouicenfe Francefe . 7 2 27
Vacò la fede A I 12
} II 6
¥378 204 Vrbano vj. Napolitano .
Vacò la fede 10 072919
Quefto Pontefice celebrò la terzavolta il Giubileo .
SCISM A XXVI.
1
1378 Clemente vij. di Gehenna creato nello ſcifina
contra Vrbano vj. 15 II 10
Vacò lafede i. O O 12
8914 11 :0
1389 205 Bonifacio ix. Napolitano .
Vacò la fede 15
1400 Quefto Pontefice celebrò laquarta voltail Giubileo .
Benc
ROMA N 18
2007
fucceffori d'Vrbano vj 30
1404 : 206 Innocentio viij.di Sulmona ekonomikos 21
Vacò la fede: Y O 23
1406 } 207 Gregorio xij.Venetiano 717969 £8 S
Effendo egli depofto nel Concilio Pifano
Vacò la fedesche
O
1409 Sinodo vniuerfale di Pifa
com
1409 208 Aleff.v.di Candia frate dell'ordine de' minori. o 10 8
Vacò la fedeothat . 19 i.o 13
0
1410 109 Giouanni xij.detto xiipNapolitano . S 15.
1415 Effendo coftuideposto in Coftantia
o
Vacò la fedeliclulu S 10
1414 Sinodovniuerfale di Coftantia .
mo
1417 : 210 Martino inj.'detto v. Romano . 13 3 10
Vacò lafede O II
1424 Clemente viij. Spagnuolo nello fcifma
1 dopo Benedetto xiją ,5,7 4
*
1431 211 Eugenio iiij . Venetiano,dell'ordine de' Ca
:I nonicifecolari Ad Is If 21
4447 Vacò la fede stoll fre O it
KLEKKJE
1439 C
Sinodo vniuerfale in Fiorenza.
SCISMA. } XXVII .
1439 Felice iiij.di Sauoia heremita creato nello
won
156 fcifma contra Eugenio
NIK
S
212 Nicola v.da Sarzana.on.. A Roni IN
S
1447 :8 19
Vacò lafede oa V
K
*
1455 14
:
,
1450 Quefto Pontefice celebrò la quinta voltail Giubileo.
40000000
0930
Anni di Numero
Chrifto de' Pont. Tempo del Pont,
Anni M.G.
1512 Sinodo vniuerfale Lateranenfe .
1513 221 Lconex. Fiorentino . ارژ 8 8 20
Vacò la fede 11. } I 7
15226 Adriano vj. Batauo Germano . toni de 8 ++ 6
:: Vacòlafede ori 2
715235 4
223 Clemente vij. Fiorentino . Vodices o 10 di +7
1534 " Vacò la fedeforb the olw.M
17.
1525 Quefto Pontefice celebrò l'ottaua volta il Giubileo .
1334 224 Paolo iij. Romano 15 28
#arno ? la 2.0
C 1. Vacò lafede de 2 -29
15500 225 Giulio iij. Aretinoa I 16
Cioc chi S
-3555 Vácò la fede Xendors CO. 117
1560 Quefto Pontefice celebrò lanonavolta ilGiubileo .
15552
226 Marcello ij. di Montepulciano in Toſcana. 21
O
O
Vacòla fede Exp stogt2
22
1555 A 227 Paolo iij. Napolitano V far Lat
27
1559 Vacò lafede 4 7
1560 227 Pio iiij. Milanefe 33 Marites ر ا ز
S II 15
1565 Vacò la fede 9 6 29
1566 229 Pio v. Aleffandrino 99 AbreuE AEG 3 116
:{ II ?I Vacò la fede 0 II
$172 230 Gregorio xiij. Bolognese yen10 10 427
1575 Quefto Pontefice celebrò la decima volta il Giubileo . ( ..
A Vacò la fede 210
13
1585 231 Siftov. Marchiano t
poradia 4226-3
Vacò la fede 6 18
1990 0 07-13
232 Vrbanovij. Romano ca/dayamı o
Vacò lafedebo 2 49
1590 233. Gregorioxiiij. Milanefes ng 10 10
Vacollafede > okra O " 1*3
1591 234 Innocentio ix. Bolognese Jal 2
dog
1591 11 Vacò la fede d . O 1
1592 " 135 Clemente viij. Fiorentino '.
ramime
13 1 4
3r 01 ¿ Vacò la fede ، ، ܐ 15 710 29
∞008
Bernardo... diac. card.dis. Maria Nuo din.titol. de'ss. Nereo, & Achilleo .
ua . 268 625
Bernardo d'Anguifello Francefe , vefc. Bonifacio Beuilacqua , Ferrarefe , preté
card.Portuenfe ... 423 card.tit. di s.Anaſtaſia. 857
Bernardo de Torre,Francefe,vefc.card. Bonifacio Gaietano,Romano, prete car
Tufculano 452 din.tit.di s....
873
Bernardo de Monte Fauentio , France Bortolamio Cefis, Romano, diac.card.
fe,diac.car.di s. Maria in Aquiro.453 tit.di s.Maria in Portico . 8.56
Bernardo di Rhodes,Francefe,prete car Bortolamio Farratino , Romano , prete
din.tit.di s.Criaco . 455 card.tit.di s. 872
Bernardo dalla Torre , Francefe diac. Bofo Inglefe,diac. card.de' ss.Cofma, e
card.tit.dis. Euftachio'. 460 Damiano . 353
Bernardo Bafigneto , Spagnuolo , diac. Bofo Francefe,diac.cardin.di s. Michiel
cardin. di s... 467 * Arcangelo . 365
Bernardo Herulo,da Nami,prete card. Branda Caftiglione, Milanefe, prete car
tit.di s.Sabina , :: 561 din.tit.di s. Clemente . 503
Bernardo Tardato , da Bibjenna , diac. Broccardo Tedefco,prete car.tit. di s....
card.tit.di s.Maria in Portico . 626 561
Bernardo da Trento, prete card.tit.di s. Bruno..... prete cardin. tit.dis. Sabina
Stefano in Celio monte . ? 643 297 1.
Bernardo Saluiati, Fiorentino ,prete ca Buondi... diacono cardin. di s.Michael
..dín. 02. 7.704 Arcangelo. 353
Bernardo Nauaiero,Venetiano , diacon. Buonuifo Buonuifio,Tofcano, diac.car
car.tit.di s.Nicolò interimagines.705 tit. de' ss. Vito, & Modefte in Macel
Bernardo de Roxas , Spagnuolo , prete lo Martyrum . 857
card.tit.dis. 857
Bernardo Maczicouufchi , Polacco , ve C
fc, di Cracouia ,préte car.tit. di.s. 349
Bertrando da Castagneto, vefc.car.Por Amillo Borghefe, Romano, Audi
*tuenfe 452 CA tor Generale della Camera Apoft.
Bertrando di Deucio, Francese , prete prete car.tit.di s.Eufebio . 856
cardin . tit.di s.Marco . 455 Carlo Borbone,Francefe, prete card. di
Bertrando Francefe, prete card. tit. di s. S. Martino ne' monti .. 587
Cecilia . 467 Carlo dal Carretto,Genouefe, prete car
Beffatione da Coftantinopoli ,prete caż din.tit.di...... 617
din.tit. de'ss. Apoftoli ... 530 Carlo Matifconenfe,Franceſe,prete car
Bobo... diac.card.dis . Giorgio al Velo din.tit.di s. Matteo. 666
d'oro . 368 Carlo di Ghifa,Francefe, prete card. tit.
Boetio Romano,diac.card.tit.di s. Vito, dis. Cecilia 665
e Modeſto . 442 Carlo di Vandomo, Francefe,diac. car
S.Bonauentura,Vefc. card. Albano. 410 din. tit. di s.Sifto . -668
Bonauentura Carato Padoano , prete Carlo Carraffa, Napolitano, diac. card
cardin. tit. di s. Cecilia . 481 " de' ss. Vito, e Modefto . 696
Bonifacio Vefcouo card. Albano. 294 Carlo Borbon, Francefe, prete card. tit.
Bonifacio.. prete cardin, tit. dis. Mar di s.... 747
co . ( 319 Carlo Boromco,Milanefe,diac.card..di
Bonifacio... diac. cardin.de'ss .Cofma, s. Martino ne' monti. 1 .1 1704
c Damiano . 354 Carlo de' Graffi, Bologuefe, prète card.
Bonifacio Ferrerio da Vercelli, prete ca tit.di s .Agnefe . 720
Carlo
14 Nomi,Cognomi , Patric i
Franceſco Muxica de Auila Spagnuolo gabriel Rangone,prete card. de' ss. Ser
prete card.tit.di s.Silueftro 856 gio, c Bacco 588
francefco Mantica da Pordenone,terra gabriello de Gabrielli,prete cat.tit.di s.
della patria del Friuli, Auditor di Ro Praffede " 617
ta,diac.card.tit.di s. Adriano 856 gabriel d'Acromonte , Francefe, prete
franceſco Diatriftano,Spagnuolo,di ori card.tit.di s.Cecilia 643
gine Germano,prete card.tit.di s.Sil gabriel Treffio, Spagnuolo,prete car. di
ueftro 857 s.Pancratio 873
francefco de Scobeluu Sordi, Francefe, galbardo da Muola,Guafcone, dia. car.
9 857 47 di s.Lucia in Septifolio
diac.card.tit.de' ss . Apoftoli 453
francefco Firgacz,Ongaro, Arciuefc. di galeotto Franciotto dalla Rouere , pre
Strigonia,Conte,e Gran Cancelliero te cardin.titol. di s. Pietro in Vincula
di Ongaria, prete card. tit.di s. 883 616
francefco Della Roche faucauld, Fran galeoto Pietramala, Tofcano, diac. car.
cefe, Vefcouo Claramontano , prete dis .Agata 481
Card. tit.di s.... 873 ganzelino Francefe, prete car.de' ss. Pie
franceſco Vendramino Venetiano,pre tro,e Marcellino 452
te card.dis.Giouanni ante portam la gafpar.... Spagnuolo prete car.tit.di s....
tinam 873 667
francefco Roias , e Sandoual , Duca di gafparo Contarino , Venetiano, prete
Lerma,Spagnuolo, prere car. di s. Si car.tit.di s.Praffede 667
fto 874 gafpar Sernantes, Spagnuolo,prete car.
francefco Cennini, Senefe, prete car. di tit.di s.Martino ne'Monti 720
s.Marcello 874 gafpar Zuriga, Spagnuolo, prete car.tit.
francefco Sacrati, Ferrarefe, prete card. dis.... 720
di s.Matteo in Merulana Greg.XV. gafpar di Quiroga, spagnuolo, prete car
franceſco Boncompagno, Romano, dia din.tit.dis.Balbina 746
cono card.dis.Euftachio Greg. XV. guafredo Borgognone,prete card. tit.di
francefcho Barberino,Fiorentino, card. s.Sufanna 423
di s.Onofrio ,pofcia diac.card.di s.A gaufredo Caftiglione , Milanefe , vefc.
gata Vrb. Vil ..: card.Sabinenfe 388
francefco Maria Macchiauello, Fioren gentile da Montefiore della Marca, pre
tino,prete card... Vrb. VIII. te card.tit.di s... 436
francefco Peretti, Romano, prete card.. gentile de' conti di fagro , Napolitano ,
Vrb. VIII. diac.card.dis. Adriano 480
franciotto Orfino Romano,diac. car di geruatio Gianicoletro, Francefe, prere
s Giorgio in Velabro 626 card.de'ss.Silueftro, e Martino 423
friderico di Lorena,diacono card. 296 gherardo Bomaro, Francefe, diac.card.
friderico Tedeſco, prere card.titol.di s. prete card.tit.dis.Sabina 460
480 gherardo Loi, Francefe, prete car. tit. di
s.Clemente 471
HV
guido Ferrerio, da Vercelli, prete card. car, tit.de' ss.Pietro,e Marcellino 465
704 guglielmo d'Agrifolio, Francefe, prete
guido Pepolo,Bolognefe,diac.card.de ' card.tit.di s.stefano 467
ss.Cofma,e Damiano 786 guglielmo d'Aconaco,Francefe, prete
guido...prete cardin.tit. de' ss.Silueftro, • car.tit.di s.Vitale in Veftina
472
e Martino 303 guglielmo Nouelletti, Limouicenfe, dia
guido... prete card.dis.Silueftro 303 cono card. di s . Angelo 472
"
guido Bentiuogli,Ferrarefe, prete card. guglielmo Altauilla, Capuano, diac.car.
n di s.Gio,a Porta Latina 874 tit. di s. Maria in Cofmedin 481
guidone...prete cardin. tit.dis. Balbina guglielmo Filafterio, Francefe prete car
330 din.tit.dis.Marco so3
guglielmo Alano,Inglefe , prete car.tit. guglielmo da Monteforte,Francefe, pre
di s. Martino ne' monti 786 te card.tit.di s.Anaftafia 513
guglielmo Serletto, Calabrefe,diac.car. guglielmo d'Euftouilla, Francefe, prete
titol. difan Lorenzo in Panifperna .. car.tit.dis.Martino 530
705 guglielmo d'Vgone, Francefe, prete car
guglielmodel Flifco diac.card. di s. Eu din.tit.di s.Sabina 541
ftachio 393 guglielmo Brifonetta, Francefe, prete
guglielmo... Inglefe,prete card.tit.di s. card.tit.di s. Pudentiana 606
Marco 401 guglielmo Raimondo, Spagnuolo , prc
te cat.tit.di s.Marcello 626
guglielmo Ferrario,Franceſe, prete car.
tit.di s.Clemente 432 guglielmo Croi,Fiamengo,diac. car. di
guglielmo Longo,da Bergamo,diacon. S.Maria in Aquiro ony 626
card.di s.Nicolò in Carcerc 436 guglielmo Entfort, Fiamengo, prete car
guglielmo da Mandagoto,Francefe,predin.tit.de' ss.Giouanni,e Paolo 633
te car.tit.di s... " 437 guglielmo Vefc.card. Preneftino 336
guglielmo Inglefe,prete card.tit. di s.... guglielmo... prete card.tit.di s.Pietro in
438 Vincula ..b 554
guglielmo da Mandagoto , Francefe ,
prete card.tit.di s... 445 H
guglielmo di Baiona, Franceſe , prete A coploTe
card.di s.Cecilia 445 Aimerico Francefe, prete card. de'
guglielmo d'Artufort , Francefe , diac. Him Martino, sliptic A 460
card. di s... BOL 44's Haimerico ... diacono car. tit. di s. Ma
guglielmo di Burdegaglia , Guafcone , • ria Nuoua 337
diac.card.di s.Maria in Cofm . 445 Helia di santo Heredione ,prete car.tit .
guglielmo Tefta,Francefe, diac. cardin. dis.Stefano in Celio monte 465
di s... 445 Helia Francefe,prete car.tit . dis. Lucia
guglielmo Curti, Francefe , prete card. 588 .
tir. de' ss.Quattro Coronati . 495 Henrico Siciliano,diac.card.di's.Theo
guglielmo d'Agrifolio, Francefe precedoroto , ounasboobIA 330
card. tit. di s. Maria in Tranfteuere Henricon . prete cardin.tit.de' ss. Aqui
460 I la,e Prifca 339
guglielmo Indice, Francefe, diac. card. Henrico Pifano,prete car.tit. de'ss.Ne
tit.di s.Maria in Cofmedin 0460 reo, &c Achillco 350
guglielmo...vefc.card. Oftienfe: 486 Henrico Francefe,vefc.cardin.Oftienfe
guglielmo Bragofo, Francefe, diac.cat. 1398.0
di s.Giorgio webb..465 Henrico Minutolo, Napolitano,vefco
guglielmo Tarinerio, Guafconeprete ocard. Tufculano 485
Hen
26 Nomi, Cognomi, Patrie ,
ftefano da Foffanoua , prete card.titide' Thebaldo.... prete cardin. de' ss. Gib. e
ss. Apoftoli 380 Paolo.del tit. diPammachio ( 318
stefano...diacono cardin. s. Adriano.
di Theodorico.... prete card . tit.di s... 436
Theodouino.... veft.cardin. Portuenfe
383
ftefano Romano,prete card.tit.di s.Ma 359
ria in Tranfteuere 388 Theudoro... prete card.tit.di s. Vitale in
ftefano vefc.card . Preneftino 393 Theo doro Lelio , da Terni,prete card.
Atefano francefe , diacono card. de'ss. tit.di.s.... ammadraA 574
( Theodoro dei marchesi di Monferra
sergio,e Bacco 445
Atefano d'Alberto Francefe , vefc. card. to,diacono card.dis:Theodoro $ 7+
Oftien fe 460 Teodoro Triuultio Milanefe, card.di's.
Atefano Alberti,diacono car.dis. Mariá n Cefareo Vrb. VIII. Ti
465 Tiberio Crifpo, Romano, diac. card. di
in Aquito
Atefano Palofio,Romano ,prete card.tit.ds.Agata 4433.668
di s. Marcello 01480 Tiberio Muri Romano,prete card.di's.
Atefano Colonna,Romano, diac. car. di Prifcao ? Ribose:873
santa Mariain Aquiro + 481 Tolomeo Francefe , prete card.tit. di s.
ftefano sanfeuerino Napolitano, diac. Theadoro 704
card.di s... 481 Tomafo... prete card. tit.dis. Vitale in
ftefano de Varada, Francefe, prete car. 8 Veftina .... ba 342
tit.de' ss. Nereo, & Achileo 574 Tomafo Arnucio,mon. Celeft. card. di
feefano Nardino,da Forli, prete cantonsanta Ceciliam Me 10 cia,2432
di s.Maria in Tranfteuere 587 Tomafo Inglefe,prete card.tit.di s. sabi
ftefano Gabriel spagnuolo , prete card. na 444
tit.de' ss. Pietro, e Marcellino 786 Tomafo da Folignano,Modenese,vefc.
BR 0.
Stefano Pignatelli, Romano , prete card.mato Orfino , RomanoTx 48cat
, diacono
di s.Maria in Via 874
dis.Maria in Dominica 481
Di..
T Tomafo Brancaccio , Napolitano,prete
card.tit.de' ss.Gio.e Paolo 503
"Adeo Gaddi Fiorentino , prete car. Tomafo Inglefe ,prete card. S03
TAtit.di s.silueftro 695 Tomafo sarzana di Luna, prete car. tit.
Talairando Francefe , prete card.tit. di di s. sufanna 539
s. Pietro in Vincula 453 Tomafo Ingleſe,prete card. tit.di s. Ci
Thedino Abruzzefe,diac.card. 303 riaco 573
Theodino .... diacono cardin. di s. Ma Tomafo Tranfiluano , prete card. di s.
Martino ne i monti 606
ria in Portico 320
Theobaldo Romano, diacono card. di Tomafo Vulcer, Inglefe, prete card. tit.
320 di s.Cecilia 625
s. Maria nuoua
Theobaldo Buccapero Romano, prete Tomafo de Via, Caietano,prete cardin.
tit.di s.sifto 626
card.tit.di s.Anaftafia 330
Theobaldo Romano , diac. card.de' ss. Tomafo Badia, Modencfe , prete card.
Vito,e Modefto 330 tit.di s. silueftro 667
Theobaldo vefc. card.Oftienfe 365
V
Thebaldo Ingleſe,prete car.tit. di s. sa
bina 429
Veſtina 360 Alentino Ongaro, prete card.tit. di
Theodino.... prete cardin. tit.di s . Cro 480
ce inGierufalem Vberto...prete card.tit . de' ss. Aquila, e
360 d 2 Trica
i
36 Nomi, Cognom , Patric
AVE
13.4
; ›:
INDI
A&
Sensilab .
37
ammirabili auuenimenti.
&
=0) 455
که Berta moglie di Carlo mano fratello in libertà 452.fi da in poter de' Vifcó
del Rè Carlo Magno , fugge coifi ti 45 2. fi ripone in libertà 507. torna
14
gliuoli di Francia al Rè Defiderio fotto il papa 509. ' ripofta in libertà
97 "
201 dal Bentivoglio 536
10.
Bernardo Rè d'Italia 209. fi ribella allo Bombarde quando s'adoprarono la pri
Imperio,& èvccifo 209 ma volta in Italia 476
Benedettoantipapa 265 Bonifacio papa,fuoi ordini, e morte 103
Benedetto antipapa 298. depofto, e con Bonifacio ij.papa,fuoi ordini, e mor.i26
finato 298 Bonifacio iij.papa,fue operationi,c mor
Benedetto cardinale Gaetano, e fua aftu te 146
! tia 430 Bonifacio iiij. papa , fuc operationi , e
7 149
Benedetto antipapa,Pietro di Luna 484 morte
è richiefto, che rinoncij il Papato493 . Bonifacio v.papa 152. fue buone opera→
fuggein Catalogna 494.fua oftinatio tioni,ordini,e morte 1153
ne soi . è depofto dal concilio di Co Bonifacio vj.papa 241
ſtanza 501.muore 512 Bonifacio vij . papa cattiuo, fugge a Co
. ftantinopoli , hauendo fpogliata la
Bentiuogli Signori di Bologna 486
chiefa di s.Pietro, e muore . 271
Berengario Imperatore d'Occidente
Longobardo 249 Bonifacio viij. papa afcende con arte al
}
Berengario ij. 257 ponteficato 433.fua fiera natura 433.
Berengario iij.Imperator dell'Occiden arte,che tenne,accioche Celestino ri
te 257 7 nonciaffe il papato 433. guerreggia
contra i Colonnefi 433. canoniza S.
Berengario da Tours gran dotto 274
Berengario heretico fi difdice 292 Lodouico del fangue regale di Fran
cia 433. ordinò l'anno del Giubileo
Bernabò Vifcóte,e fue imprefe 463.rot
434.fi rompe con Filippo Rè di Fran
to dal Legato del papa 468. imprigio
nato dal nipote 479 cia 435.lo fottopone all'Imperio 435
1 S.Bernardino da Siena 541 prefo da Sciarra colonna mandato
S. Bernardo Abbate 328. innanima i dal Rè Filippo , e fatto morire in pri
9 · Principi chriftiani a foccorrer terra gione 436.cardinali da lui creati 436
fanta 346 Bonifacio ix.eletto papa di tréta an.48 2
Bernardo Aldobrandino fratello di pa ritoglic a' Romani il gouerno di Ro.
pa Clemen.viij. 815 482. inftituifce l'annate de' Beneficij
205.ripone inftato Ladislao 485. fua
Bianchi, e Neri fattioni di Tofcana 435
morte 487.cardinali da lui creati 488
Bianchi compagnia così chiamata de
488 S.Bonauentura canonizato 585
ftrutti da Bonifacio jx.
Biondo da Forli hiftorico 528 Bonifacio Cóte di Corfica, e fue imp.216
Boemi heretici fi fanno molto potéti 511 Borfo creato dall'Imperator. Duca di
Modena 551
trauagliati dal Rè d'Vngaria 572
Braccio
a
42 , Tauol delle cofe
Carità grande vfată a' Peregrini l'Anno tello 601.s'impatronifce di molti luo
Santo 846 ghi d'Italia 601. 602. priua i gentil
Carichi honoratiffimi del padre di papa huomini Romani de i lor ftati, e mol
" 814 ti n'vccide con inganno 602.fi fortifi→
Clem.viij .
carmignola capitano eccellente 506 s'v ca in Roma 608.pofto prigione in ca
nifce co' Venetiani 507.' da vaa gran ftello sant'Angiolo 609. fugge in Spa
rotta al Duca di Milano 508, fatto de gna,e vi è vccifo GII
capitar da Venetiani incolpato di tra D. cefare da Efte viene fcommunicato
dimento دار 1 • da papa Clem. viij. per il Ducato di
516
carrarefi fignori di Padoua , e quelli dal Ferrara 837
• la fcalla fignori di Verona 479 cede al papa Ferrara , & il fuo Ducato ,
caftruccio caltracani fignore di Lucca & il Card. Aldobrandino ne préde il
448.muore, & i figliuoli fono fcaccia poffeffo837.Bacia il piede al Papa 838
ti diftato 450 S. chiara canonizata da papa Aleffan
cafo occorfo nella morte di Dagoberto dro iiij. 397
Re di Francia chiefa di Milano torna all'obbedienza
cafo compaffioneuole d'alcuni gentil' ( della Chiefa Romana 297
huomini Romani 742 chiefa d'ineftimabile grandezza in Or
cafo cópaflioneuole occorfo in Ro. 754 uieto 402
caſtità del clero ordinata da pa.Eug.169 chiefe edificate dall'Imperatore Coftan
caftel s.Angelo in Roma da chi edifica ⚫tino 77.eleg.
to 26 chioza prefa da i Genouefi 475. ricupe
caftigode gli vccifori di Chrifto S rata da' Venetiani 477
cafo compaffioneuole occorfo in Ro Chrifto auanza ogn'altro di nobiltà 1.
" mal'anno del Giubileo . $36 : nacque di nobiliffimi parenti 2. nel
S.catarina da Siena canonizata 561 • la fua venuta al mondo mancò l'Im
catarina de' Medici data per moglie al perio de gli Hebrei 2. adorato da i
• "figliuolo del Rè di Francia 642 Magi 3.è portate in Egitto 3. perche
catalogo de' papi in verſi .361 chiamato Nazareno 4. difputa co i
cauallicri pij inftituiti da Pio iiij. 702 Dottori,e quando fuffe crucififfo 4
celeftino papa,fuoi ordini, e morte , 105 chriftoforo papa fatto per forza , e ſua
celeftino ij. papa, e cardin. da lui creati depofitione ( 249
344.345 chriftoforocolombo ſcuopre vn nuouo
celeftino iij.papa 373 inueftifce Henri mondo 595
co vj.del Regno di Sicilia 173. opere chriſtiani hanno yna gran rotta da gl'in
dalui fatte,e fua morte 375. Cardina fedeli fotto Gierufalem , 325
li,ch'egli creò 375 chrifolora , che portò le lettere Greche
celeftino iiij. papa fua creatione, emor in Italia ? 488
-te 38) cistercienfi confermati da papa Vrb.ij.
celeftinov.Pepa 430. penfa di rinoncia 319
re,c va à Napoli 431.rinoncia il papa cimiterio di Califto 46
to , & èdal fucceffore imprigionato cipriano Vefcouo di Cartagine 54
431.1.fua morte , e cardinali da lui fat cirillo vefcouo d'Aleffandria 106
43 1.432.0 posto nel num.de'ss.444 città di Tofcana fuddite all'Imperio
cenfo del Regno di Napoli mutato dal 2-282
papa in vn cauailo cinciocincio Romano imprigiona il pa "
f84
certofini quando incominciaffero 319 pa,e lo fa morire 269
cefare Borgia,e fua empia crudeltà con cincio prende il papa, & eflo è fcacciato
tra i Signori d'Italia.600.vccide ilfra da Roma :: 2305
Cin
PiùNotabili .. 45
Puglia, e condotto a Salernovi muo fatte nel palazzo Vaticano 7 39. rifor
". re, 312. Cardinali da lui creati 313 ma il Calédario Romano 740. difgra
gregorio VII. papa della Famiglia Al tia occorfa in Roma al fuo tépo 742.
dobrandina 813 fà in Roma vn collegio di Gefuiti
gregorio viii.papa,e fua morte 369 743.li vengono Ambafciarori dal Rè
gregorio ix.papa 384.fa paffare l'Imper. del Giapone 743.fa Bologna Arciue
Federico in Afia 384. canoniza San fcouato 745.fua morte 745.Cardina
Francefco,e San Domenico , e fanto li da lui creati 745. honorato da' Ro
Antonio da Padoa 385. è trauaglia mani con vna ftatua di marmo 740.
to da i Romani 385. fi abbocca con gregorio xiiii. papa 796.fue attioni innā
P'Imperator Federico 386. manda zi al papato 796. publica vn giubileo
molti frati a predicar la cruciata 386. 801. fa il nipote Duca di Monte Mar
torna a Roma , e fcomunica di nuo ciano , e lo manda in Francia in foc
uo,e priua dell'Imper. Federico 387 corfo della Lega 801. dà la beretta
pacifica infieme i Venetianise i Geno roffa a i Cardinali frati 802. fua mor
uefi 387. muore , mentre tratta di fa te,e Cardinali creati da lui 804
re vn Concilioin Roma 388. Cardi gregorio xv.fua nafcita ;ſua eſſaltatione;
nali fatti da lui 388 fue operationi,fua morte; e Cardina
gregoriox. creato papa mentre era in li fatti da lui 892.efeg.
Soria 408. viene in Italia, e mette pa grimoaldo Longobardo Duca di Bene
ce tra i Venetiani, e i Genouefi 409.fa uento acquifta il regno de' Long.162
vn Concilio in Lione 409. tornando guardia del palazzo del papa da chi in
a Roma muore 410. Cardinali da lui ftituita 586
creati 410 gualterio Duca d'Athene fupremo ca
gregorio xi. papa 468. manda da Fran po de' Fiorentini 457
cia effercito in Italia a domare le cit guerra tra i Venetiani, e Bologneft 409
tà poftefi in libertà 469. torna la refi guerra tra genouefi,e Pifani 425
denza Pontificia in Roma 470. fua guerra tra i Venetiani, e i Genouefi 459
morte, e Cardinali da lui creati 471 guerre di Toſcana, e della Marca, e del
gregorio xii. eletto papa conditionata la Lombardia 482.483
mente 493. citato al concilio di Co guerre tra i Principi chriſtiani 578
ftanza,ci mada Carlo Malatefta 211 . guglielmo Pio Duca d'Aquitania, e fua
è depofto , e fatto Legato della Mar religione 238
ca. Sco.so guglielmo Fortebraccio Normano fcac
gregorio xiii.papa 721. fue attioni innan cia i Saracini da Sicilia, leua la Puglia
zi al papato 721. conferma la Lega a i Greci 283
contra il Turco 723. manda Legato guglielmo fuccede al padre Ruggiero
in Francia ad effortar quel Rè, che en nel Regno di Sicilia , e gli è dal papa
tri nella Lega contra i Turchi 726. confermato il titolo del Regno del
aiuta i principi cattolici di danari con I'vna, e dell'altra Sicilia 352. aiuta pa
tra gli heretici 729. inftituſce diuerfi pa Aleffandro 356. fa gran dannial
collegii , & fà altre fabriche 729. ac PImperio Greco 364
quicta i rumori di Genoua 730.man guglielmo Suffero , detto l'Armiraglio
da per acquietare i rumori di Polonia con groffo effercito di Francefi in
730.manda Antonio Poffeuino Gie Italia 635. n'è fcacciato da gl'Impe
fuita ad accordar le differenze tra il riali 636
Rè di Polonia,& il gran Duca di Mo guido da Parma antipapa 355
LENS
Turchi
I
251
F3 la libertà 491.fi riconcilia coi Roma Lattantio Firmiano ſcrittore illuftre 72
M
I ni,& muore 49 1.cardinali dalui crea Latiniano Vefcouo do tto fcrittore 145
ti 492 Leandro Vefcouo di Toledo 138
Innocentio viij papa 589. fue attioni in Lega di Lombardia contra l'Imper. Fe
nanzi al Ponteficato 590. manda ar derico 156
mata contra il Turco 591. fue rare Lega dell'Imper Greco,e del Rè d'Ara
bontà 591.muoue guerra al regno di gona, e de' Venetiani contra i Geno
Napoli 591.fa pace col Rè di Napo • uefi 461
li,& fiapparentafeco 492. fi collega Lega di tutti i Principi Chriftiani con
con tutti i Principi d'Italia per muo tra i Venetiani 611
uere guerra a' Turchi 593. mette in Lega del Papa, Imperatore , e Venetia
pace tutta l'Italia 593. aiuta il Rè di ni contra il Turco 655
Spagna con danari all'acquisto diGra Lega del papa , Rè di Spagna, e Vene
nata 595.è vifitato da gli Ambafciato tiani contra il Turco 714
ri del Soldan di Egitto 595. gli è man Lega d'alcuni baroni di Francia contra
dato prigione vn fratello del gran il Rè di Nauarra 777
Turco 595. al fuo tempo fi fcuopre Legato del papa in Francia honorato
vn nuouo mondo dal Colombo 595. dal Rè incredibilmente 833
fua morte, e cardinali da lui creati. Legge di Nicola ij. dell'elettione de' pa
596 pi 299
Innocétio ix.papa 806.fue attioni innázi Leggi , & ordini , che s'offeruano nella
il papato 807. fubito fatto papa fa pro creatione del papa 411
uifione per l'abbondanza 808. fua Legge di papa Martino v.in materia de'
morte,e card. da lui creati 809.810 Y Concilij Sos
Inon datione del Teuere in Roma con Leone papa 109. mitiga il furore del Rè
danno notabile 841.842 Attila 109
Inquifitione Officio quando , & da chi Leone ij. papa,fuoi ordini,e morte 171
inftituita 685 Leone iij.Papa, e fua bontà 206.poftoin
Intentione di papa Leone XI.circa il go prigione da fuoi nemici 207. libera
uerno del Ponteficato 861 to,e ripofto in fedia da Carlo Magno
Iodoco figliuolo del Rè di Britannia fi 207.corona Carlo Magno dell'Impe
fa heremita 158 rio d'Occidente, e Pipino fuo figliuo
IlacioEfarca d'Italia 152.fpoglia le chie lo dichiara Rè d'Italia 208. fua mor
fe di Roma 156 te 209
Ifaac Imperatore di Coftantinopoli 364 Leone iv. papa , e fua fantità 220. fuoi
Lidoro Vefcouo 151 buoni ordini, & opere 22 1.Vince i Sa
Italia diuifa in Ghelfi, e Ghibellini 387 racini,& fabrica la città Leonina 221 .
Luuenco prete Spagnuolo poeta 82 222.223
Leone v.Papa muore prigione 248
L Leone vj. papa di fanta vita 256
Leone vij. papa 259
Adislao Rè di Napoli 485.piglia Leone viij.papa 266
LA Roma 492. depofto dal papa del Leone ix. papa, nominato dall'Imper. a
Regno 497 iftanza del clero , e popolo Romano
Ladislao Rè di Polonia dà vna rotta a i 293.fua bonta,e religione 294. fatto
pugio
Go Tauola delle cofe .
Pagano Doria .
.
ti
719.720 prodigii in Italia 324
Pipino Duca d'Auftria fa 'guerra al Rè prodigio auuenuto a pio iiii.mentre era
di Francia 176 fanciullo 697
pipinofigliuolo di Carlo Martello fatto Promotioni de' Cardinali fatte da papa
RèdiFrancia 192. muoue guerra a i Clem.viij.nel fuo Pontificato 8561
Longobardi ad inſtanza del papa promotioni de' Cardinali fatte da papa
194.dona l'Effarcato di Rauenna alla Paolo V. 872
Chiefa Romana 195. fue imprefe 85. promotione de' Cardinali molto nota
fua morte 197 bile 859
pifani potenti in mare 327 profapia di Carlo Magno eftinta 377
pifa fatta Arciuefcouato da papa Inno profpero Colonna Generale delle genti
centio ii. 341 del papa 623
pifani tolgono Pola a i Venetiani 174
S.Placido, e Mauro monaci 127 Q
platina priuo del fuo officio , fe ne duo
le,& èposto in prigione 564. accufa Vattro Rè di Spagna danno vna
to di congiura contrail papa 570 Q gran rotta a i Mori 377
pliniofcriue in lode de i Chriftiani 23 Quadrato gran filofofo chriſtiano 25
plutarco 26 Quattro tempore da chi inftituite 46
policarpo Martire 32 Quattrofono le chiefe patriarcali 148
policrate Vefcouo d'Efefo Quintilio Imperatore. 61
42
1 pompeo Colonna 635
ponte fattoful Teuere da Sifto iiii. 585 R
popolo di Roma amazza i sbírri 742
porfirio 46 Abano monaco dottiflimo 217
porto diLiuorno guafto da i Genouefi Rachifio Rè de' Longobardi fi fa
434 Monaco 192
precedenza delle chiefe patriarcali 147 rainone Duca di Puglia 341
pretenfioni del Turco fopra il Regno romagaffovalorofo caualliero di Malta
di Cipro 712 739
prifciano Grammatico 125 rauenna faccheggiata da i Longobardi
principe di Salerno muoue guerra a pa 186.donata alla Chiefa Romana con
pa Eugenio iiii. 516 tutto l'Effarcato 195
principi Chriftiani, che andarono all'im Re di Francia muoue guerra al Duca
prefa di Terra fanta 316 di Sauoia, & il papa ne fa feguir la pa
principi Chriftiani tornano con gran ce 852
sforzo all'imprefa di Soria 370 re di Polonia ,e loro autorità 769
principi Chriftiani,che andaro no la ter Regina di Spagna bacia i piedi a papa
za volta all'imprefa di Terra sata 377 Clem. in Ferrara , e viene da lui fpo
principi Chriftiani , che fi moffero la fata 841
f 2 Regno
63 Tauola delle cofe
Regno de' Longobardi eftinto da Car gia in Tofcana 441. fuccede al padre
lo Magno 203 nel regno di Napoli 441
Religione di Theodofio Imper. 98 Roberto di Bauiera Imper.vinto dal Vi
S.Remigio Vefcouo di Remi 114 fcontein Italia 486
remigio Altifiodorenfe 240 Rodoaldo Rè de' Longobardi 158 100
Renato di Angiogia viene di Francia Rodolfo Duca di Borgogna 286
in Italia per ricuperare il Regno di Rodolfo Duca di Saffonia eletto Impe C
Napoli 538.guerreggia in Puglia 553 ratore contra Henrico 307
Republica Senefe riordinata 553 Rodolfo ij. Imperatore 409. vende la
Ribenedittione del Rè Henricofatta da libertà alle citta di Tofcana 424
Papa Clemente viij. 832 Rodi combattuta da' Turchi 582. pre
Ricardo di San Vittore huomo dottiſſi fa da Solimano 630
mo 351 Rolando nipote di Carlo Magno 204
Ricardo d'Inghilterra Rè di Gierufa Roma prefa da Alarico Rè de i Gothi
lem 374-$' accorda col Saladino 374 101.prefa, e faccheggiata dai Vanda
Rinaldo da Efte Marchefe di Ferrara , • li 110.prefa da Totila Rè de' Gotthi
e fue imprefe 451 134. affediata da i Longobardi 139.
Ritorno di Papa Clemen. da Ferrara a affediata dal Re Agilulfo 142.affedia
Roma 841 ta dal Rè Luitprando 187.prefa, e fac
Riuolutioni di Roma contra Lothario cheggiata da Roberto Guifcarde
Re d'Italia 212 Normano 312. prefa , e faccheggiata
Riuolutioni grandi fra molti principi da Borbone, capitano di CarloV.639
per l'Imperio di Occidente 257 Roma , e fue lodi 865. produttrice di
Riuolte dell'Imperio Orientale 261.741 quafi la metà de' Sómi Pontefici 869
Riuolutioni tra i Normani in Puglia Romani fcacciano il papa 267.creano i
294 magiſtrati a lor modo 400. creano i
Riuolutioni tra gli Imperatori di Co riformatori della Repub.464. chiedo
ftantinopoli 304 no al Conclaue papa Italiano 472.
Riuolutione della Lombardia, e guerra priui del gouerno della città dal pa
contra Ezelino tirano di Padoua 395 pa 482. fi follcuano contra il Pon
Riuolte in Toſcana 327 tefice 491. gridano libertà , & crea
Riuolutione grandein Italia 454 no il magiftrato 502. fcacciano pa
Riuolutione di Roma 494 pa Eugenio, e fi vipongono in liber
Ridolfo Pio Cardinal di Carpi 748 tà 517. tornano fotto il papa 517.
Rhadagafo Re dei Gotthi 101 decretano , che non fi faccia più fta
Rhotari Re de i Longobardi, e fuoi ge tue a i Pontefici 786
fti 158 Rofa benedetta d'oro , mandata a do
Rhomualdo duca di Beneuentotoglie nare da papa Clem.viij.alla Sereniffi
la Paglia all'Imper. Greco 171 ma Principeffa di Venetia 834
Roberto Rè diFrancia, e fua bontà 277 Rotta de' Francefia s.Quintino 692
282 Rumori di Rauenna in materia dell ' Ar
Roberto Guifcardo, e Ruggiero fuofra ciuefcouato 200
8 tello 283. 294. è fatto Re di Puglia Rumori nel Regno di Sicilia per la
296. fcaccia i Greci di Calabria 297. morte del Rè Guglielmo 370
entra in Roma in fauor del papa, e la Rumori di Napoli al tempo di Paolo
faccheggia 312 iiij. 688
Roberto Malatefta 72 9
183 Rumori del Regno di Pollonia
Roberto figliuolo di Carlo ij.Rè di Na Rumori di Genoua 730
poli Duca di ¡Calabria 434. guerceg Rumori fra i cauallieri di Malta 738
Rumori
Più notabili • 69
86
cupa moltiluoghi della Chiefa 315. mo 249. ſciſma xv. 264. fcifma xvj.
Occupa la Puglia 335. fifà chiamare 274. ſciſma xvij.276.fciſma xviij.287
*
te 60
sforza da Cotignuolá gran Capitano
487 sifto iij.papa 107
Sicardo Duca di Bencuento 215 sifto iiij.papase action innăzi alPó
Siena fi ribella dall'Imperio, e fi accofta teficato 576 hibridalui compoſti 577
a Francia 674. s'arrende al Duca di cerca di pacificate i Principi Chia
Fiorenza 675 ni 578.inalza ifuoi nipoti 578.rimet
Sigiberto Rè di Francia 139 te iCanonici fecolari in s. Giouanni
sigifmondo Imper. muoue guerra a' Ve Laterano 579. fa muouer guerra al
netiani 499.procura che fileuilo fcif Turco 579.fa Federico da Felere Du
ma de ipapi sot. viene in Italia , & è ca d'Vrbino 580. doma Spoleti, e To
coronato in Roma 516. cita infieme di 580. muoue guerra a' Fiorentini
con gli altri principi Chriftiani il pa 582. guerreggia col Rè di Napoli
pa al concilio 519.muore 520 583. perfeguita i Colonnefi 583. di
sigifmondo Malatesta priuo dello ſtato uenta nemico dei Venetiani 583.im
dal papa 554 pone nuoui datii , e nuoue gabelle
sigifmondo Malatesta occupa Rimini 584 mantiene i Principi Greci fcac
630.n'è fcacciato dal papa 630. to ri ciati dal Turco 584.timette il cenfo a
piglia,e n'è di nuouo fcacciato 637 Ferdinando Rè di Napoli 584. cano
.
sigifinondo Principe di Suetia elettoRe niza s.Bonauentura 585. fa vn ponte
di Pollonia 772.prende il poffeffo del ful Teuere 585. molte altre fue fabri
Regno, e liberando Maffimiliano, fa che in Roma 585. libraria Vaticana
pace con cafa d'Auftria 772 dalui inftituita 586.fua morté, e Car
silueftro papa 75.fuoi ordini 77. Chiefe dinali da lui creati 1587.588
da lui edificate, e confacrate 77 sifto v. pápa 747. fue attioni innanzi al
silueftro ij.papa,ſue attioni,e morte 279 papato 748.e feg. Giubileo da lui pu
fua vera hiftoria 280
blicato 753. perfeguita i banditi 753,
silueftro antipapa 288
gliè da' Romani drizzata vna ftatua
silueftro antipapa 323 di bronzo 754. fa drizzar l'Aguglie
silueftro papa 129. priuo del papato in Roma ,e vi conduce l'Acqua Feli
muore in effilio 130 ce 754.e feg. fabriche da lui fatte 758
silueftro Aldobrandino bifauo di papa da il Vefcóuo a Loreto, e lo fa città, &
Clemente viij. 813 infieme Mont'Alto fua patria 760. fa
silueftro Aldobrandino Padre di Cle vna libraria in Vaticano 760. drizza
mente viii.fue doti, e qualità 814 vnaftamparia in Vaticano 765. fco
simmaco papa, e fue operationi 130.fua munica il Rè di Nauarra,& il Princi
morte 120 pe di Condè 766. manda vn Nuncio
simon Mago in Roma , vinto da s. Pie in terra de' Suizzeri 767. manda il
tro muore 8.9 Cardinale Aldobrandino all'elettio
"
simeone Vefcouo di Gierufalem 23 'ne del Rè di Pollonia 773. fa gran ri
siricio papa, e fuoi ordini 93. fua morte fentimento contra il Rè di Francia
95 'per la morte del Cardinal di Ghifa
simplicio papa, fue operc,e morte 113. 774. fa citare il Rè di Francia a Ro
114 ma 776. fuo buon gouerno , e giufti
sifebuto Rè de' Gothi in Spagna 151. tia 78o. dedito all'accumular danari
157 781.fuoi molti ordini 781. fa far Ga
sifinio papa 185 ""
lée 782. inftituifce alcune congrega
sifto papa i.fuoi ordini,e'morte 28.29 tioni di Cardinali 782. mette nel Ca
sifto ij.papa,c fuoi ordini 59. e fua mor lendario Romano nuoui fanti 783 .
cano
Più Notabili 71
" Duca di Mofcouia 736. fa pace col
60 -canoniza S. Diego 783. fua morte, c
8 Mofcouita per opra del papa 737.fua
107 Cardinali da lui creati 785.786
Smirne prefe da i Chriftiani 579 morte 768
alfó
im soccorfo mandato da Papa Clem.all'Im stilicone empio capitano dell'Imperio
835 100
a peratore
Ener sofia Imperatrice 135 studio di Bologna da chitransferito in
soggetti propofti,e nominati al Pontifi Padoua 389
AN
cato nel Cóclaue di papa Cle.viij.822 studio di Parigi inftituito da Carlo Ma
11
soldano toglie molte città a ' Chriſtiani • gno 209
Da
in Soria 428 suetonio Tranquillo 26
To
solimano gran Turco 622. paffa molto suizzeri chiamati liberatori d'Italia 615.
potente in Ongaria 710. muore fotto fi fanno in parte cattolici 767
Teghetto 711
sotero papa, e fuoi ordini 38. fua morté T
12
spinco Duca di Bocinia fi fà Chrifti Tamburlano ,e fute imprefe 64
no . 258 Τ 487
statua di Paolo iiij. vilipefa da i Roma Tancredi Normano 283. difende valo
ni,e vergognofamete oltraggiata 695 rofamente Antiochia , e piglia altre
stato cattiuo della città di Roma 510 cttà 325. fatto principe d'Antiochia
statua in Puglia, e teforo per ella troua 332
to da Roberto Guifcardo 294 Tartari occupano la Sarmatia 383.fcor
stamparia fatta drizzare da Sifto v. in rono l'Afia, e l'Europa 391
¿ Vaticano 765 Telesforo papa , e fuoi inftituti 30. fua
J morte
stefano papa,ſuoi ordini, e morte 58 31
stefanoij. papa 193 Temerità de i prelati di Rauenna cafti
stefano iii papa và in Francia 194.0 dife gata dal papa 171
fo dal Re di Francia contra le forze Templarij Cauallieri oue, quando co
de Longobardi 194. li dona Pipino minciarono 333. eſtinti . 440
Rè di Francia l'effarcato di Rauenna Tempio di Gierufalem rifatto da i Giu
8
195.fue buone operationi, e morte 196 dei , e distrutto dal terremoto, & dal
stefano iiij.detto iij.papa 196.gran difen fuoco celefte .*** 91
ia
fore della religion cattolica 199.muo Termini dell'Imperio Occidentale 209
re 208 Terremoto grande nel Regno di Napo
stefano v. detto iiij.papa và in Francia , li 345
e fua morte 21 0 Tertulliano Afro 46
stefano vj.detto v.papa 238 Teuere allaga 136. 185. 2c5 . 231. 419.
stefano vij.detto vj.papa 242 $ 10.792.786
stefano viij. detto vij. papa 357 Theatini quádo inftituiti in Venetia 683
stefano ix. detto viij. papa , e fue attioni Theodofio Imper.40. fuoi fatti 98
260 Theodofio ij.Imper.e fuoi fatti 105
stefano x.detto ix. Papa,riunisce la Chie Theodofio iii.Imper. cattolico 183
fa di Milano alla Romana 296.cardi Theodorico Rè dei Gothi prende l'Ita
nali da lui creati,e fua morte 297 lia , & fe ne chiama Rè. 1 14. fue in
prefe 11*
stefano Porcari congiura contra il pa
538 Theodato Gottho Rè d'Italia 125
pa, & è appiccato
stefano Battori Tranfiluano , eletto Re Theodora Imperatrice 135
di Pollonia 731. guerreggia contra il Theodolinga Regina de Longo.142.15
Theo 2
72 Tauola delle cofe
Theodoro papa , e fua bontà 159. futa gliati a pezzi da i Chriftiani fotto An
morte 160 tiochia al numero di cento mila 321.
Theodoro ij. papa 244 pigliano coftantinopoli 539. pigliano
Theodoro Efarca 159. fa prigione il pa I'Imperio di Trabifonda 545. piglia
pa 161 no tutta l'Albania 565. prendono O
Theodoro Vefcouo fcrittore elegate 84 tranto 582. combattono Rodi 582.
Theodoro Lafcari 1.377 ..la prendono 630.prédono Cipro713
Theofilo Vefcouo di Cefarea 422
Tiberio Imper. e fuoi fatti 7 V
Tiberio ij.Imper. c fuabontà 137
Tiberio iii.Imper. 176 Aaleriano, e Tiburtio martiri 48
Tiranni dell'Imper. Romano 58.e feg. V Valeriano Imperatore 56
Tirannide di Berengario Valentiniano Imper. efuoi fatti 93
Tiro prefa da'Venetiani 335 Valente Imper. 93
Tito Imper. e fuoi fatti Valentiniano ii.Imp.c fuoi fatti. 107
Toledo ricuperaro di man de i Saraçi Valentiniano papa difanta vita 214
"
ni 314 Vderzo diftrutto da i Longobardi 165
Tolfa combattuta dalle genti del papa , D.Vgo di Moncada Vicerè di Napoli
e poi comprata da lui 641
Tolomaida affediata da i Chriftiani Verona faccheggiata 483. fi dà ai Vene
370.prefa 373.prefa dal Soldano 428 tiani 490
Tolofa fatta Metropoli 447 Vera hiftoria di papa Silueftro ii. 280
S.Tomafo Arciuefc. di Conturbia 357 Vera nobiltà onde nafca 645
S.Tomato d'Aquino 400.canoniz.448 Vittore papa,e fuoi ordini 42
Tomafo Moro , e Giouanni Filcherio Vittore ii. papa fa vn Sinodo in Fioren
Card. vccift dal Rè d'Inghilterra 651 za, e riforma la vita dei Prelati 295
Tonica inconfutile di Chrifto ritrouata Vittore iii.papa auelenato nel calices
in Giofafatte 142 mentre diceua meſſa 314
Torri di ripa da chi edificate 221 Virginio Orfino generale delle Galec
Torre de i Conti in Roma 379 del papa 652
Totila Gotho Rè d'Italia prede Ro.134 Vicenzo Capello,Generale de Venetia
Tradimento di Cabrino Fondolo per ni 656
occupar Cremона 492 Vittore Pifano Generale de' Vene 76
Traiano Imp. e fuoifatti, e bontà 24 Vittore Antipapa 354
Tranfimondo Rè dei Vandali 18 Vefpafiano Imper. e fuoi fatti 17
Tre papi ad vn'ifteflo tempo 289 Velluuio monte arde 273
Tre papi in vn tempo depofti sco. 501 Venceslao Imp. crea Duca in Milano it
Tribunale dell'Inquifitione 692 Viſconte 484
Trifone celebre fcrittore 48 Venetia,e fua origine 215
Tumulti di Napoli Venetiani prendono Comacchio , elo
457
Tumulti della Tofcana 395.405.457 diftruggono 263.fcacciano i Saracini
463.511 di Barri,e prendono Zara 284. fauo
Tumulti di Lombardia 498 Fifcono Niceforo Imperatore Greco
Tumulti d'Europa 553 4 308. danno vna rotta a gli infideli in
Tunifi tributaria del Rè di Napoli 406 Soria,e prendono Tiro 335. aiutano
Tunifi prefa da Carlo V. 653 I'Imperator Greco cótrai Latini 348.
Turchi fifanno molto potenti in Afia comprano Candia 377. fi rompono
15. prendono Gierufalem 284. ta con Genouchi nelporto di Tolomai
da ,
Più notabili ." 73
dae gli abbruciano l'armata 396. co () pri 712.perdono Cipro 713. fi colle
batto no coeffi preffo a Tiro 397. fan gano col papa , e col Rè di Spagna
21 no con effi pace 409. muouono di 714.rompono l'armata Turchefca
ano nuouo con effi guerra 414. combat 717.feguono animofamente la guer
tono] Ancona 415. fanno pace cógh ora 723. neceffitati fanno tregua col
00 Anconitani 415. pigliano Ferrara , & Turco 738.trauagliati da pefte 731
AF
fono fcomunicati dal papa 440. rotti Vefcour Greci della Rofcia a Roma
da i Genouefi perdono Scio 459.da 832
no vna gran rotta ai Genouefi 462 . Viaggio di papa Clem. viij.verſo la cit
rotti da i Genouefi 462. fi confedera ità di Ferrara 837
no con Genouefi 462. fanno morire Vicerè di Napoli a Roma l'anno fanto
ت il lor Doge 464.fi rompono di nuouo 10851
coi Genouefi in Cipri 469. vincono Vgo Ciapetta Rè di Francia 277
l'armata Genouefe appreffo Roma Vgo gouern ator della Tosca na per l'Im
↓ 281
perator, e fua bontà
475.fono vinti appreffo Pola 475. ri
cuperano Chioza , efanno pace coi Vgo di S.Vitt ore 33 8
Genouefi 477. comprano Zara dal Vgo huomo dottiffimo 393
Rè d'Vngaria 487. Non hanno ftato Vigilio papa 131. condotto prigione in
alcuno in terra ferma 490. vccidono Coftantinopoli , & mal trattato 132
muore tornando a Rema 132
i Carrari, effendofi impatroniti di Ve
Vicarij della Chiefa in Italia inftituiti
T rona,e di Padoa 490.ficollegano coi
Fiorentini contra il Vifconte Duca dal papa, dopo depcfto l'Imperatore
di Milano 507. pigliano Breſcia 508. 454
danno gran rotte al Vifccnte , e poi S. Vincislao Boemo vccifo dal fratello ,
fanno feco pace sc8. muouono di pertorli loftato 259
. nuouo guerra al Vifconte, e fanno de Visconti Signori di Milano 449. rotti
capitare il Carmagnuola Capitano dalle genti del papa 463
general del loro cfcrcito 516. fanno Vicarij creati dall'Imperatore nelle città
pace con Filippo Duca di Milano d'Italia 456
o Vitali ano papa 163. fue buone opera
+ 517. rompon di nuouo guerra al
Duca Milanefe , & li togliono molti tioni, e morte 164
3 luoghi 527. vinti dallo Sforza perde Vitige Rè dei Gothi affedia Roma 130
=4 no molte città 535. s'apparecchiano Viterbo fatto città 375
di far guerra al Sforza fatto Duca di Vitellio Imper. 15
Vittor ino Vefco uo celebr e fcritto re 66
Milano 536. fanno pace con lo Sfor
za 539. s'impatronifcono del Regno Vite de 1 Pontefici fcritte da papa Da
di Cipri 82. combatto no mafo 92
Ferrara
fe
583. li volt ano ra
cont il papa, & tut Vitij fono la rouina de gl'Imperij . 247
tii principi d'Italia 584. combattono Vittoria Accorcmbona vccifa da Lodo
al Tarro col Rè di Francia 600.fi col uico Orfino 743
Vluzali famofo corfaro 716. fatto dal
legano col Rè di Francia 610. com
battuti dal papa, e quafi da tutti i prin Turco general della fua armata, fug
cipi Chri ftia ni ono i e ge di combattere con l'armata Chri
, perd quaf tutt
le lor città di Terra ferma 612.fanno ftiana 724
lega col Rè di Francia 615. collegati Vngari vinti da Carlo Magno 204. fecr
colpapa , e con l'Imperator muouo rono l'Italia, l'Alemagna, e la Francia.
no guerra al Turco 655. dimandano 245.fanno gran danni in Italia 253 .
o
aiut a 1 princ ipi Chrif tiani contra il prendono Pauia 257. fcorrono pres
dando l'Italia , e fono intorno a Ro
Turco, che gli aflalta il Regno di Ci
Dia
74 Tauola delle cofe
I L FINE .
BAREZ
BAREZZO BAREZZI
a chi legge
Stri forza per farti partecipe quanto prima dell' Historia de'
AVVER
AVVERTIMENTO
AI LETTORI
11 ,-182
HISTORIA
DELLE VITE
DE I PONTEFICI
DEL PLATINA
GIESV CHRISTO
SALVATOR NOSTRO.
Aodel
od mandò , chenonfuſſe alcuno, che da quell'bora auantipiù Signore il chiamaſſes Pace gene
ch'el
io,cb quafiindouinando, chefoſſeil vero Principe delmondo nato . Il medefimo Au lina
cob 2 guftobaueua poco auanti ordinato, chefoffero fcritte tutte le genti dell'Imperio per lotutto!
quá .
mande Romano,quafi doueffe aqualche tepo dare cõto a qualche maggiorprincipe del do Chute
tempoa
erter Imperio,che'effo tanti anni gouernato haueua. Fù anco in quefto tepo per tutto nacque.
hettil tanta quiete,epace,quanta non fe n'era veduta prima giamai:percioche i Profe
findma ti haueuano quefto noftro Chrifto Rè della giuftitia, & della pace chiamato. Fù
Ha incapodi ottogiorniportato ad eſſere circoncifo nel tempio; perche non era egli
'ddfm venutoper annullare , maper adempire lalegge . Et come dice Agostino , non
VALER eralacirconcifione altro , che vnfegno del teflamento , & delpatto fattofra Magi ado
Dio,egli huomini . Nel vigefimoterzo giorno poi fù adorato da Magi , fte.
Em queft'effetto ne vennero di Oriente in Gierufalem , & lo prefentarono medefi
mamente . I popoli dell'Oriente chiamano Magi i loro Re , &fapienti. Et per
chenon pareſſe, chefi contraueniſſe alla legge di Mosè, la Gloriofa Madre,ben
checome intatta, & incorrotta non haueſſe punto di purificarfi bifogno , ne
portònondimeno a queft'effetto ilfuo caro fanciullo nel Tempio doue ilbuon
vecchio, & giufto Simeone tolto sùle braccia il bambino , afflato dallo Spiri
to fanto , fuo Re, & Saluatore il confefsò , & chiamò . Il medefimo fece la
Profeteffa Anna meitata dallo fpirito profetico . Quello, che le Sibille fcriuef
fero, & prediceffero di Chrifto , & delfuo Aduento , non bifogna , che noi ci
13 affatichiamo infcriuerlo , poiche comedi coſa aßai trita non è , chi non sappia
ragionarne . Hora celebrata quefta purificatione , & dato conto della ragione
della primogenitura , fecondo la legge diuina , ſe ne ritornarono in Nazarette portato
Chrifto a
Città della Galilea , lor patria , doue il buon Giofeppe , ch'era tenuto Padredi Egitto
to..
BEIN cbrifto ,fù dormendo auifato dall'Angelo , che doueffe in Egitto fuggirne , &
menarne il fanciullo , & la madrefeco , poichèfe iui in Giudea reftatofute , ne
S haurebbe Herode ageuolmente fatto morire ilfanciullo . Má non puote allhora
dil crudeliffimo Herode effequire queftofuo mal concetto:perche eſſendo da' figli
woliftato in Roma , comefouerchio crudele , accufato , fu forzato a douer cold
andarne per difenderfi.Et raffettate le cofefue,& moftratofi riconciliato co'figli
jo uoli Ariftobolo,& Alesandro eccellenti, e dotti giouani,come quelli , che s'era
no nella corte d'Augufto alleuati , ritornato , chefù in Soria , lifece in Cefarea
con vn laccio allagola morire . Et come colui , chera auidiffimo di regnare , cide Herode ve.
i fan
perche hauea intefo eßer nato vn'altro Rè di Giudei , fi volfe tutto crudo contra ciulidi Be
fanciulli , e nefece, quanti a'erano allhora in Betleem, e ne' fuoi confini,da due vccider
le pr
con
anni ingiù tutti morire ; perche frà quel tempo li parea , che poteſſe eſſer il Re Chitto
nato , per quello, che n'hauea egli da' Magi intefo . E tanto ſi moftrò in queſt
atto crudele, che neanco ad vn ſuo propriofigliuolo, ch'era di quefta età, perdo
no . Onde dicono , che intefa Augufto queſta tanta crudeltà diceſſe,ch'eſſo hau
rebbe voluto eſſer anziporco, che figliuolo di Herode : perciochegliHebrei per
lalor legge non folamente non mangiano : mane anco toccano la carne di por
es, per queflo nonfi vede val animale appreſſo di loro . Hora effendoftato il
buon Gioseppefette anni in Egitto, intefo eßer il crato Herode difchifa,& fil
A 2 TA
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Quello cheni abborrirono • Giofeffo , che in lingua Greca in venti libri l'Antichità Gius
Fude Gic- daiche defcriffe,giunto alle cofe dell'Imperator Tiberio,a questo modo ragiona.
Leffo.
Nei medefimi tempi fù Giesù buomo fapiente, fe è però lecito huomo chiamar
lo ; percioche operationi marauigliofe faceua , & infignaua le genti , e quelle
principalmente , che preftano alle cofe veré volontieri gli orecchi , per laqual
cofa molti, Hebrei , e Gentili ilſeguirono Effendo por Pilato da principali
del noftra popoloiſtigato ,fi induſſe à farlo morire in Croce . Ma rentabban,
donarono già quelli, cheſeguito , & amato da principio l'haueano ; a'quali poi.
nel terzo giornodopo lafua morte fi moftrò viuo , come i Profeti , e quefto , e .
Giouanni molte altre cofe di lui profetato haueuano . E fino al dì d'boggidura il nome
Bafta fat de' Chriftiani , che da buį il tolfero , & i Chriftiani ſteſſi fioriscono . Il mede
to decapi
aar da Hero fimo Giofeffofcriue esserestato poco anati alla morte di Chrifto nel caftello Ma.
de.
cherunte per ordine d'Herode , figliuolo del grand'Herode, morto Gio . Battiſta
vero Profeta , & tenutone perciò in molto pregio da tutti , folamente perche
ripreso apertamente l'haueſſe, ch'egli dishoneftamente con Herodiade moglie di
Filippofuofratello domefticato fifoffe. Queft'è quel Giouanni , che, come il Sal
uator noftro diceua , fù tale , chefra li figliuoli degli huomini non ne nacque al
Chrifto tro maggior di lui . Hora Chrifto vero figliuolo di Dio, e maestro della verità,
quando fof e della religione, nel decimo ottauo anno dell'Imperio di Tiberio,e nel XXXIII
fo , e fegni della vitafua , e tanto dipiù, quanto ne corſe da' venticinque di Decembre fira
the
fua nella
morte perfo ilfine di Marzo , effendo da' Giudei accufato, che non guardaße il Sabba
occoifero. to , cheanteponeffe alla circoncifione il battefimo , che alcune altre cofe non
•ßer
PIETRO APOSTOLO. $
(? )
4 3 PIE
6
U
614,2
WT X
40408
toccar qui quefti moftri humani, perche più facilmente fi conofceffe,che apena fe
poteua in que' tempi il grand'Iddio dall'eccidio , e ruina di tutto il mondo rite 1
nere, fe non hauesse ilfuo figliuolo benedetto, e gli Apoftoli mandati, col cuifan
gue nefofse l'humana generatione dalla fua ruina , e morte rifcofsa . In quefti
tempifù quel Pietro, a cui Christo con queste parole parlò ; Beatofei tù Simone
Bariona , perche non ti bà il fangue, e la carne , ma il mio Padre Celeste queſti
alti, e misteriofifecreti reuelati : E tu fei Pietro, & io ſopra queſta pietra edi
ficherò la mia Chiefa, e ti darò le chiaui del regno de' cieli, e la poteftà di legare,
& di afsoluere . Hora Pietro più che tutti gli altri diligentiffimo , confermate
ch'egli hebbe a bastanza le Chiefe dell'Afia,e confutate le opinioni di coloro,che
approuauano la circoncifione , fe ne venne il fecondo anno di Claudio in Italia .
Si
chePietro
tempao Era Claudio zio di Caligola, & craftato dal nipote come vna cofa vile, & inet
veniffe a ta per iſcherno lafciato in vita . Tolto coftui l'Imperio fece l'impreſa dell'
Roma ,
Claudio Ifola di Bertagna,doue ne prima di Giulio Cefare,ne altri poi hauea hauuto ani
Imp.efuoi mo di pafsarui , & egli la coquiftò . Pofe ancofotto il giogo dell'Imperio di Ro
fatti.
ma l'ifole Orcade: cacciò di Roma i Giudei, che vi tumultuauano ; e quietò cer
tefeditioni mosse da alcuni falfi profeti nella Giudea . Nel di della festa degli
Azimi morirono di calcafu le porte del tempio di Gierufalem 30. mila Hebrei,
bauendo all'hora per fuo ordine Cumano il gouerno di quella prouincia. Fu nel .
l'istesso tempo gran careftia per tutto, la qual calamità era stata poco auanti da
Agago profeta predetta . Ritrouandofi quefto principe dalleguerre di nemici
Stranieri ficuro, condusse quell'acquedotto a fine, ch'erastato incominciato da C.
Caligola , e le cui vestigie presso Laterano vediamo . Si poſe ancor in vna diffi
ciliffima imprefadi cauar tutta l'acqua dal lago di Fucino, non meno per vtile ,
chefperando douer confeguirne qualche glorias perche gli haueua non sò chi of
ferto difarlo afueſpeſe priuate,ſe gli fi dana tutto quel territorio , che asciutto
reftatofufse.Ma egli in 11.anni facendoui lauorarſenza intermiſſione continua
mente 30.mila huomini, altro non fè, che cauar per tre miglia il monte, per dōde
penfaua egli deriuarefuori il lago . Egli edificè il porto d'Oftia, che fin ad boggi
con molta marauiglia vediamo, tirãdo,per tenerne ilfluttuate mare afreno, due
lunghe braccia dall'ona parte, e dall'altra. Hauedo egli come adulterafatta pu
blicamete morire Messalina fua moglie ,fi maritò cõtra ogni ragione humana, e
diuina con Agrippina figliuola di Germanico fuo fratello, dalla quale fù poi nel
XIIII. anno delfuo Imperio fatto col veleno morire.In quefti tempife ne venne
Pietro in Roma,ch'era capo del mondo, & ch'egli degnafedia della dignita Põ .
Simone Ma tificia vedea, e doue hauea già intefo efserne venuto Simone Mago Samaritano ,
go in Ro che co'fuoi preftigij n'hauea a tanta cecità il popolo Romano condotto, che lo te
ma.
neano per Iddio,egliene haueano già in Romafrà i due ponti drizzato cōlettere
latine vn titolo,che dicea, a Simone Dio fanto. Coftui efsendo in Samaria, tanto
fimulò di credere in Chrifto , quanto da Filippo vn de' ſette Diaconi riceuette il
battefimo,poi malamenteferuendofene, fù di molte berefie, ch'egli malignamète
feminò,cagione. Hebbe Simone Mago infieme cun Selene dona impudica, e nelle
fuefceleranze compagna ardimento di prouocare Pietro nel fare de' miracoli .
On
PIETRO APOSTOLO. 9
apeu Onde volle con lefue incantatc parole rifufcitare vn fanciullo , ilquale parue da
radorit
principio , che sú alzarefi volesse : mafi reftò pur allafinefrà le bracciadella
olcaifa morte f
,inche comandandoglielo Pietro nel nome di Giesù fi leuò sù viuo,efano.
San Pietro
In ge Dichefdegnato oltre modo il Mago difse, e promesse voler sùgli occhi del popo- feuopre a
lodi Roma volare dal Capidoglio nell'Auentino ,pure che Pietro nel medefimo ganni Rom.gin
di Si
Left volo lofeguisse,che così ſiſarebbe conoſciuto , e veduto,qual di loro piùfantofuf- mon Mago.
pietras fe,epiù caro a Dio . Et efsendone venuto alla proua, volando già, Pietro con
kal est le mangiunte,e con tutto il cuore pregò il Signore, che non permettesse, che con
confere lefue magiche arti quefto maluagio il popolo Romano a quel modo ingannaffe ;
icolem onde effendo ftato efaudito, ne cadde giù il mago a terra,e fifpezzò vnagam
OINT banon molto poi dal dolore,che di queſta caduta li nacque, nell' Arriccia, doue i
vileg fuoi dopo quefta vergogna ricondotto l'haueuano,fi mori. Da coftui hanno ori
TA ginegli heretici Simoniaci , i quali foleuano comprare , e vender e il dono dello
SpiritoSantos & che affermauano, non da Dio, ma da vna certafuperiore virtù
} la creatura venirne. Volto dopo quefto Pietro afeminare, e con le parole, e con
gli effempi il verbo di Dio ,fù da' Romani pregato, che commetteffe a Giouanni,
cognominato Marco , efuo figliuolo nel battesimo, che voleſſe fcriuer l'Euange
lio : percioche erano la vita, e i coftumi di Marco ben conosciuti, & approbati. San Marco
Scriue Girolamo, ch'effendo eglifacerdote in Ifrael,fecondo la carne Leuita, alla Euägelifta .
fede di Chrifto fi conuerti, & fcriuendo l'Euangelio in Italia moftrò,quãto egli,
LE & allafua nationefufse, & a Chrifto obligato, ilfuo Euangelio, come fi ve
al. de,fù dal teftimonio di Pietro approuato . Eglifù, come Filone Hebreo fcriue ,
mandato pofcia in Egitto, doue infegnando,efcriuendo , come colui, che era e di
Giacobo
dottrina,e di coftumi eccellenti, ne conftitui ottimaměte la Chiefa d'Aleſſandria: Giufto A.
1 doue finalmente nell'ottavo anno di Nerone morì, e fùſepolto, e nel fuo luogo poftolo.
Aniano ripofto. L'anno auanti era morto Giacobo cognominato Giufto , fratel
del Signores percioche di Giofeffo, e d'vn'altra moglie nato era, ò come altri vo
gliono, d'vnaforella di Maria madre di Chrifto. Quefto Giacobo, come Egefip
po,chefù vicino al tempo degli Apoftoli,fcriue,fù fanto nel ventre della madre
fua,ne beue vino, ò ficera,ne guftò carne,nè fi tosô giamai, ne bagni, ò vnguenti
vsò . Non veftiua altro , che veste di tela, & entraua nel Sancta Sanctoru, doue
era talmente affiduo co' ginocchi a terra, pregãdo per lafalute del popolo, che nõ
altrimenti,che i ginocchi de' Camelli,gli erano i fuoi con infenfati calli indurati.
Partito poi di Giudea Fefto, che n'haueua bauuto il gouerno , prima che Albino
fuofuccefsore vi venisse, Anano Pontefice figliuolo d'vn'altro Anano forzò pu
blicamete Giacobo a douer, ò morire , ò negare Chrifto essere figliuolo di Dio.On
de,perche egli ricnfaua , fù precipitato dalla cima del Tepio . Et mentre che egli
caduto giù a terra cỡ la morte a lato , & cỡ le mani al Cielo per li fuoi perfecuto
ripregaua,fù cỡ vna pertica morto . Scriue Giofeffo,efser ftato coftui di tata sã
tità, chefupublicamente creduto, che per lafua morte la ruina di Gierufalemfe
quita fusse. Questi è quel Giacobo , alquale apparue dopo la fua refurrettione il
Signore,e porgendoli il pane; Mangiafratel mio ,gli difse ,perche ègià il figliuol
dell'huomo rifufcitato da morte a vita . Fù Giacobo 30. anni pastore della
Chie
10 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
San Pi-tre fe , che al minifterio facerdotale appartengono . Era Pietro con lafuafantità
nere fug in tantariuerenza venuto appreſſo di tutti , che già era a guifa di un Dio tenre
g di Ro
ia ,incon to . Di che Nerone in tantofacgno fi ritrouaua , che non penfaua altro , fe non
tra Chufte. comefarlo morire . Per laqual cofa Pietro aperfuafione de gli amici , perfig
gire quefto odio , & ira di Nerone , fi vfci di Roma . Et effendone per la via
Appiaforfe vn miglio lungi , s'incontrò ( come dice Egefippo ) con Chrifto,
1 adoran
PIETRO APOSTOLO. 11
L Platina , che fono già XC. anni , viffe nel Ponteficato di Sifto IV. che li die
de la cura della libraria Palatina,la quale il medefimo Pontefice haueua di vna
gran copia di libri accrefciuta ; prefe a fcriuere le Vite de' Pontefici Romani ſe
guendo Papa Damafo , che ne fece da Pietro Apoftolo fin al fuo tempo vn libro,
egli altri, che dopo Damafo nè feriffero, che furono Anaftafio Monaco,e Biblio
tecario, cioè Canceliero di S. Chiefa, che da Damafo fcriffe fino à Nicola primo,
& Guglielmo Bibliotecario medefimamente, che da Adriano II.fino ad Aleffan
dro II. e Pandolfo, che da Gregorio fettimo fino ad Honorio II.ne fcriffero.Mar
tino Polaco dell'ordine Ciftercienfe incominciando da S. Pietro fece vn libro de
Pontefici fino ad Honorio IIII. dal cui libro cauò il Platina , quanto era ftato da
Innocentio II. fino ad Honorio IV. aggiunto. Quello, che da quefto Honorio fi
no ad Vrbano VI. feguì , fù e da Theodorigo da Hiem Germano , che viffe in
tempo di vn lungo fcifma , in vn bel libro , e da alcuni altri raccolto. Chi-poi fof
fero quelli, che da Vrbano VI . fino à Martino V. ne fcriffero ( percioche fin quiil
libro, che in nome di Damafo fi legge , fi ftende ) non fi sà bene. Da tutti queſti
Autori adunque , e da Fra Tolomeo da Lucca dell'ordine de' Predicatori, che in
tempo di Bonifacio VIII . fcriffe delle cofe de' Pontefici Romani vn bel libro , ca
uò il Platina quafi da parola à parola ( ma con più elegante ftile ) quanto egli de
Pontefici fino ad Eugenio quarto fcriffe . Et alle cofe de' Pontefici quelle de
Principi fecolari traponendo , quefto libro ne fece , ch'egli delle Vite de' Ponte
fici intitolò . Quello , che fegue poi da Eugenio fino a Paolo fecondo , col quale
compi il fuolibro , o lo vide cgli con gli occhi propri , o da quelli , che lo vide
'ro , l'intefe . Fù certo il Platinaper quel tempo affai diligente , & erudito fcitto
re: ma perche io in alcune cofe da lui diffento ( percioche fempre gli huomini
con la loro diligentia molte cofe ritrouano , che prima non fifapeuano ) noterò
breuiffimamente in ciafcun luogo le cofe, nelle quali fiamo difcordi infieme,per
che più chiara di loro notitia fi habbia . Et incominciarò primieramente dalla
fuc
PIETRO A POST OIL O. " 13
( fucceffione de' cinque primi Pontefici , di che è fra i Latini ifteffi anco gran con
A trouerfia , & è cofa al giudicio mio neceffaria , e non indegna, che perfetta co
5 gnitione fe ne habbia . Quefta queftione ho io accuratamente trattata nel libro ,
h cheho de' gefti de' Pontefici Romani fcritto, e più diftintamente nella Hifto
riaEcclefiaftica , confermando ciò, che ne ho detto , con molti argomenti, e con
6
fententie di fcrittori antichi . Laforma del quale trattato , che iohora , per ef
ferebreue , riferirò ſenza ragioni , & argomenti , e fenza autorità , è questa : Io
giudico , che Pietro Apoftolo viueffe dopo la morte di Chrifto trentaquattro an
ni,tre mefi , & alquanti di : perche fe Chrifto fù crocefiffo nel decimonono an
no dell'Imperio di Tiberio , e nel trentefimo terzo anno , e terzo meſe della fua
1 vita,nel quarto anno della ccij. Olimpiade , nel Confolato di Galba, e Silla, come
io hò ne'Commentari de Fafti approuato , e Pietro mori poi nell'vltimo anno di
Nerone, ch'erano di Chrifto lxviij . nel Confolato di Rufose Gapicone ( come S.
Girolamo, e Damafo fcrivono) bifogna di neceffità , che ne fegua if computo de
gli anni , che io ho detto. Del quale tempo i primi noue anni fino al principio del
fecondo anno dell'Imperio di Claudio, non parti Pietro giamai di Giudea, come
da gli Atti de gli Apoftoli chiaramente fi caua,e dalla Epiftola di Paolo a i Galati.
Il medefimo fcriue Eufebio nella fua Cronica, & io l'ho altroue con molte ragio
ni prouato . Se adunque , come tutti gli Autori concordano , Pietro nel fecondo
anno dell'Imperio di Claudio , che fu il decimo della Paffione di Chrifto , libe
rato diuinamente dalla prigione di Agrippa ne venne in Roma , pare, che necef
fariamente ne ſegua , che prima, ch'egli veniffe in Róma , non teneffe fette anni
in Antiochia la fedia , poi ch'egli prima non parti mai di Giudea ; ma che queſta
fua Catedra in Antiochia in altro tempo foffe: ilche io con teftimoni di antichif
fimi autori a quefto modo conchiufi . Nel decimo anno dopo la Paffione di Chri
fto, che fù il fecondo , benche nel fine dell'Imperio di Claudio, vfcito San Pietro
di carcere venne in Roma , doue , hauendo in queſto viaggio di va'anno predi
cato fempre , entrò primieramente a' xviij. di Gennaro , onde in quefto mede
fimo di è ſtata pure hora la folennità della Catedra di S.Pietro trasferita . Hora da
queftotempo, fin che egli morì, vi corfero da xxv. anni, ne' quali fe ben gli anti
chifcriffero, ch'egli in Roma fedeffe , non ne fegue però , ch'egli fempre in Ro
ma habitaffe . Percioche net vij. anno di Claudio,ch'era il quarto dopo la fuave
nuta in Roma, hauendo già dopo la morte di Simone Mago la Chiefa Romana
conftituita, fù in virtù di vno editto di Claudio , che cacciaua i Giudei via, forza
to ad vfcire di Roma ( percioche non fi conofceua ancora, nè fifaceua differentia
alcuna fra i Chriftiani, e gli Hebrei) e fe ne ritornò perciò in Gierufalem, doue era
già morto Agrippa , di cui teinendo , era egli di Giudea fuggito . Quiui fi ritro
uò prefente al Concilio de gli Apoftoli fopra lo annullare della Circoncifione, &
alla morte della Beatifs. Vergine. Indilafciato Giacobo Apoftolo in Gierufalem,
fene andòin Antiochia, e vi dimorò fette anni,fino alla morte di Claudio, & all
Imperio di Nerone ; nel cui principio fe ne ritornò in Roma con Marco Euang. e
rformò la Chiefa Romana,che ne andaua perdedo. Iftitui fuoi coadiutori Lino,e
Cleto. Scriffe due Epistole,e conforto,e fpinfe Marco à fcriuer l'Euangelio. Prefo
poià caminare quafi per tutta Europa, fe ne ritornò finalmentein Roma l'vltimo
anno di Nerone,che perfeguitaua i Chriftiani,come autori dell'incédio di Roma.
Et hauendo eletro fuo fucceffore Clemente , a xxix. di Giugno il martirio della
Croce fofferfe, in capo del ventefimo quarto anno, di più di vn mefe, e dodici gior
ni,ch'era piimieraméte fotto l'Imperio di Claudio venuto in Roma . Le quali co
fe tutte ho io da gli Atti de gli Apoftoliraccolte , dalla Epiftola di Paolo a' Galati
nel
14 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
LINO PONT. I L
ll
Jumi
jet fciato in vita , per hauer la morte di Neronepredetta , & che in breue farebbe
Vo milione
ftato Vefpafiano creato Imperatore,fcriue, che vn milione, e cento mila Hebrei e ceto mila
108 ebreimo
di fame, e di ferro in queflaguerraperiffero , e ne foffero di più cento miláfatti tirono
nella
cattiui,epublicamente venduti tutti. Il che non dee parere lontano dal vero,poi guerra fat
chefcriue anco, che queſto veniſſe nel tempo degli Azimi, quando da tutti i luo tali da Ve
fpafiano.
LONY ghi della Giudea erano in Gierufalem, come in vn carcere, cocorſi gli Hebrei,per
douer pagar lapena dellaſpeſſa loro ribellione contra il popolo di Roma, e della
fceleraza, e perfidia contra l'innocètia del nostro Saluatore Chrifto vfata.Trio
furono dunque di quefta vinta natione de gli Hebrei il padre Vefpafiano, e Tito
il figliuolo fopra vn carro trionfale ,ſeguiti da Domitiano,cheſopra vn bianco, e
吃 belcanallo n'andos del qual triõfo fino ad hoggi nella via nuoua ſe ne veggono i
fegni: & fi veggono nell'arco lor trionfale fcolpiti i candelieri, le tauole dell'an
ticalegge, tolte dal Tempio, e portate via col trionfo in Roma. Fù Vefpafiano
di tanta humanità, chefempre in molto pregio, & honorati ne tenne tutti quelli,
ch'erano dellafamiglia di Dauid auanzati , ò pure del fangue regio di quella na
tione. Nell'Imperio anchefempre modeftiffimamente fi portòs percioche eglifu
di cosìfatta clementia, che infino quelli , ch'erano rei perfallo di lefa maeftà,al_
tro caftigo non ne haueano, che di parole . Et facendo egli poco conto di coloro ,
che con troppa licentia contra di lui parlauano, da vn punto a vn'altro nè di of
fefa più,ne d'inimicitia ſi ricordaua.Fù nondimeno quefto Principe tenuto trop
po auido del danaro, benche , ne rapiſſe l'altrui,ne in altro del medefimo danaro
fiferuiffe, che vfarne liberalità, e magnificentia . Percioche egli ne recò a fine
il tempio della Pace incominciato da Claudio preffo al foro , & incominciò l'
edificio dell' Anfiteatro , del quale fino ad boggi con molta marauiglia ne ve
diamo vna parte in piedi . Egli fe fempre cofi gran conto della virtù del figli- TitoImpe
Ti miti.
fatti.
uolo, che vn di ad alcuni , che defiderofi dell'Imperio tumultuauan o, diffe , che
ò niuno , ò Tito il figliuolo haurebbe bauuto l'Imperio di Roma : il che egli con
gran ragione diceua , poiche per la fuagran virtù , & integrità , fu Tito te
nuto , e chiamato le delitie de gli huomini ; percioche fù nella pace eloquentif
fimo , e valorofiffimo nella guerra , econ gli erranti oltre modo clemente . Fù
sibenigno, e liberale, che non negò mai cofa ad alcuno, che gliela dimandaſſe . Et
effendo tal volta da gli amici ripreso, dicono, che rifpondeſſe, che non douea mai
alcuno partire dogliofo , nè meſto dal cofpettò del Principe . Eſſendofi vna ſe
raatauola ricordato , che non haueua donato quel di cofa alcuna , vogliono ,
thefofpirando diceffe : Amici , io ho quefto di perduto . Non era prima ftata
maggior magnificentia vfata di quella , ch'egli usò, finito c'hebbe , e dedicato
Anfiteatro, e le Terme, che furono chiamate del nome fuo , facendo fare una
caccia di cinque mila fiere . Egli rinocò anche dall' efilio Maufonio Rufo
B eccel
18 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
" CLE
CLEMENTE. 19
ccre
co?
accenna, cioè, che veggendo Pietro effere il fine della ſna vita vicino , & ha
uendo intorno vna molsitudine de'fuoi fratelli , tolto Clemente per mano, dif
fe : Io coftituifco coftui Veſcono della città , per eſſermi egli ftato , dopo che io
Clemente è venni in Roma, in tutte le cofe compagno . E perche Clemente questo peſofuggi.
S. Pietro ua ,foggiunse Pietro : Adunque per teftefjo folo procaccierai la falute , e ne la.
daftituto
fuo fuccef fcierai nelle tempefte del fluttuante mare il popolo ar Dio ,potendo tu in tantope
fore.
ricolofouuenirli? Ma eglifu poi, come si è detto , di tanta modefiia,che daſe ſteſ.
fo Lino prima, e poi Cleto afe nella dignità del Pontificato nepreferi . Scriffe que
Ato Pontefice in nome della Chiefa Romana vna molto vtile Epistola a' Corinti,
& che non molto fifcoftana dallo ftil di quella,che di Paolo agli Hebrei fi legge.
Ve ne bà anco vn'altra in nome di Clemente ifteffo , la qual nonfu molto da gl'an
tichi approuata , come è medefimamente da Eufebio nel 3. lib. della fua hiftoria
ripresa quella difputa, che il medefimo Clemente molto a lungo fcriue effer paf.
fatafra S. Pietro & Appio
o,e ,fratel ne . Egli è cofa Giovanni Apofto
chiara , che paffaff lo figli
S. Giovani uolo di Zebede di Giacob o fino a questi tempi e: eful' vltimo , che.
Apoftolo, c
fuos fat l. l'Euangelioferiueſſe , e confermò tutte quelle cofe, ch'erano ſtateſcritte da Mat
tto, da Marco , e da Luca . E vogliono , ch'egli l'Euangelio fcriueſſe per confu
tare , e porre a terra la opinione degu Ebioniti , che sfacciatamente diceuano ,
non effer stato Chrifto prima che Maria fua madre : e perciò incominciò egli a
Jeriuere della natura diuina del Saluator noftro . Scrijje anco Giouanni molte al
tre cofe , e fra l'altre l'Apocaliſſi nell'Ifola di Patmos , doue era da Domitiano
ftato relegato . Ma effendo quefto Principeftato morto , e dal Senato per la fua
crudeltà annullate tutte le cofe fue,fe ne ritornò Giouanni a tempo di Nerua in
Efefo, doue fino al tempo di Traiano perfeuerando , nonfece altro , che animare,
configliare per lettere le Chiefe dell'Afias e finalmente il feffantefimo ottauo
anno dopo la paffion di Chrifto nel Signore fi riposo . Clemente in quefto recan
done del continuo con lafuapietà, religione, e dottrina molti alla fede Chriftia
na , fu cagione, che P Tarquinio capo de'facrificij infieme con Mamertino go
wernator di Roma ne concitassero contra Chriftiani Traiano : onde ne fù Cle
mente per ordine di queſto Principe confinato in vna Ifola , doue egli ritrouò
da due mila Chriftiani condannati a tagliare pietre : & effendo quiui gran pe
nuria di acqua , la qual andauano fei miglia lungi a prender , montatone Cle
mente fopra vna collina iui preßo vidde vn agnello, fotto il cui pie' deftro fca
turiua diuinamente vn copiofo fonte , nel quale tutti fi ricrearono , efe ne con
uertirono molti alla fede di Chrifto : di che fdegnato Traiano , mandò alcuni
de'fuoi , che legando al collo di Clemente vn'ancora lo gettassero in mare -
Ne passò molto tempo , che'l corpo di questo gloriofo martire n'andò a dar
nel lito , & fù in quel medefimo luogofepolto, doue erafcaturito quelfonte, cf
fendouiftato edificato vn tempio : il che vogliono, che aª 2 3. di Nouembre aue
nisse nel terzo anno dell'Imperator Traiano . Tenne il luogo di Pietro none an
ni , due mefi, edieci giornis e diede a molti fcrittori la cura di notare diligen
temente , e fcrinere i gefti de' martiri ; e facendo fecondo il confueto gli ordi
mi facri nel mesedi Decembre creò dieci Preti , due Diaconi , e quindeci Fc
Sca
TELE SFERO. 21
ܐ fconi . Pacò dopò la fua morte il Ponteficato 22. giorni . Ordinò , che la ca
دا ر tedraVefcouale in luogo eminente fi poneffe , & che ilpiù presto , che foffe pof
-bea fibile , il Chriftiano , che erabattezzato , fi confermaffe.
1
ANNOTATION I.
ma , ne fegue di neceffità , che egli non , come vuol Platina , fotto l'Imperio di
Traiano , ma di Vefpafiano , relegato foffe : Percioche in quel tempo il gouerna 1
tor di Roma poco benigno fi moftraua con Chriftiani , quafi che effi giudaızaf
fero . Che già non mi ricordo hauer letto , che l'Imperatore Vefpafiano i noftri
Chriftiani mai trauagliafe Morì Clemente , come vuole Damafo , effendo Ve
fpafiano la fettima volta , e Tito la quinta Confoli , ch'era l'ottauo anno dell'Im
...
perio di Vefpafiano .
Nelterzo mefe del Pontificato di Clemente , a i xxiij. di Settembre nel mede
fimo anno , che morì San Pietro , fù Lino , coadiutore del medefimo Pietro nel
xij. anno , e quarto mefe del fuo facerdotio , morto , come vuole Damafo.
Effendo poi Clemente morto in effilio, Cleto,che era l'altro coadiutore di San
Pietro, e viueua , li fucceffe nel Ponteficato nell'anno lxxvij . della falute noftra T
fotto l'Imperio di Vefpafiano, e reffe la Chiefa, come da i Confolati,e fafti di Da "
mafoficaua , vj. anni, v. meſi , e iij. giorni . Dopo la cui morte in capo di fette
giorni , che era la fede vacata, a' quattro di Maggio del lxxxii , che era il fecondo
anno dell'Imperio di Domitiano, ottenne Anacleto il Ponteficato, e lo tenne xij.
anni , due mefi , e dieci giorni . Tutto quefto fi caua da Damafo nelle vite di
1
quefti Pontefici , e da Papa Giouanni iij. in vna certa Epiftola Decretale fcritta a i
Vefcoui della Germania , e da i fafti de' Confoli . Di che nafce , che non dicono
bene alcuni autori cofi Greci , come Latini , che confondono Cleto con Anacle
to , poiche affai chiaramente fi vede , cofi per quel , che Damafo ne fcriue , come
per quel, che la Chiefa ne tiene , la quale in quefta parte a tutti gli altri
fcrittori antepongo , che Cleto è da Anacleto diuerfo , e di nome , e
di padre, e di patria , e delle cofe da loro fatte , e del tempo , e
giorno della lor morte . Percioche il primo fù Romano , fi
gliuolo di Emiliano, alleuato fotto Vefpafiano , e nel
principio dell'Imperio di Domitiano a xxvj.
d'Aprile morto . Il fecondo fù Greco,
nato in Atene , figliuolo di Antio
co, e morì a' xiij. di Luglio
ne gli vltimi tempi 619
di Domi 1j!、、
tiano ; e la Chiefa fanta celebra , come
di due Santi Pontefici , in di
uerfi giorni la fc
fta loro .
B 3 A N
22
ANACLETO 1 PON V.
T.
Creato del 84. alli 14. di Maggio.
que crefcena oltre modo la Chriftiana Republica , e Traiano , che dubitò , che
non nefeguifle perciò qualche danno all'Imperio di Roma, permife la terzaper
fecutionecontra Chriftianis nella quale nefurono molti morti, efragli altri Igna- S.Ignatio.
Antiochiadi
tio, chefùdopo San Pietro il terzo Vefcovo della Chiefa d'Antiochia ; il qual vefcoup
effendo fato prefo, e condannato per douer effer dato a mangiare alle D) beftie ,
mentre che ne era da Soria condotto in Roma , non reftaua per tutti i luoghi del
l'Afia , onde paffaua , di confermare , & animare i Chriftiani nellafede , fcri
uendone anche a glialtri, co' quali non potea ritrouarfi prefente . E fra le altre
parole , quefte particolarmente diceua . Pure che io ritroui il mio Chrifto, e che
iopoffa il mio Chriftofruire , venganefopra di me ilfuoco , la Croce , le beftie, e
tutti iflagelli , chefipoßono ad vn corpo dare , con tuttii tormenti , che il dia
uolo så immaginarfi . Efinalmente vdito , che egli hebbe il raggire de i Leoni ;
10fono , diffe, ilfrumento del Signore Iddio, efarò da' denti delle bestie difran
to , per diuentare a Chrifto on pane mondo , epuro . Egli mori nell' vndecimo Plin. loche quel
fede Chri
anno di Traiano , e nefurono lefue reliquie in Antiochia portate , efuori della ftiani.
porta Dafnitica ripofte. Plinio fecondo,i ! giouane, che in quel tempo quella pro
uincia reggeua , moſſo apietà del tanto numero de' Chriftiani , che erano morti,
fcriffe all'Imperatore Traiano, moftrandoli, che di quefto cofi incredibile nume
ro di Chriftiani , che fifaceuano morire , nonfe ne ritrouana pur vno, nel quale
fallo alcuno fi ritrouaffe , che in cofa alcuna le leggi Romane trafgrediffe ; fe
non chefolamenteben per tempo la mattina cantauano hinni à Christo loro Dio;
e teneuano , chegli adulterij , & altri fimili vitijfuffero illeciti , & abbomine. S. Simone
Vefcovo di
uoli . Moffo all'hora da queste parole Traiano refcriffe , che non bifognaua più Gerufalé.
andare di quefti Chriftiani cercando , ne prefeguitandoli : mafe gli s'offeriuano
dinanzi , li caftigaße . Egli mori anche in quefta perfecutione Simeone confo
brino di Chrifto, e che era figliuolo di Cleofa il quale effendo escouo Gierofoli
mitanofù pofto in Croce , emori nel cxx. anno dellafua vita. Tutte queste co
fe , ch'io ho dette, fotto questo Pontefice paſarono , e non fotto Cleto, come dice
Eufebio nel terzo libro della ſua hiftoria . Perciochefcriue Damafo, che Cleto,
Anacleto e di patria , e nella maniera della loro morte differirono : poiche
Cletofù Romano , efotto Domitiano moris & Anacleto fù Ateniefe , efotto
l'Imperio di Traiano refe l'anima a Chrifto . Quefto Pontefice, del quale par
liamo, volle, che i martiri fuffero in vn luogofeparato dalle altre gentifepolti.
Efacendo nel mese di Decembre vna volta ordinatione , creò cinque Preti, tre
Diaconi , & in diuerfi luoghifei vefcoui . Et effendo ftato finalmente di mar,
tirio morto alli 13. di Luglio , la Chiefa , che egli hauea noue anni, due mefi,
e diecigiorni retta , tredeci di Stettefenza Paftore .
ANNOTATIONE,
Principe , hebbe Sifto per fucceffore. Si caua da Damafo, da Eufebio nelle Cro
niche, dal terzo libro della hiftoria Ecclefiaftica ,' e da'fatti de' Confoli . E per
che ne gli anni quafi di ogni Pontefice diffentifco da Platina , e farebbe troppo
noiofo il volere io in ogni Pontefice dirne il mio parere , porrò nel fine di quefto
libro vn breue catalogo de gli anni di tutti i Pontefici, che io con lunga, e non po
ca fatica da antichi , & approuati autori ho formato . Le quali cofe poi più diffu
famente efplicherò nel mio libro,che darò poco appreffo in luce de' gefti de' Pon E
tefici Romani.
: . !
6/15 1
EVARISTO PO N. VI.
ALES
26
SIS:
28
19.
TELES
30 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT.
19.1.
ELESFORO Greco, nato di padre Anacorita, ten
Antonino ne al tempo d'Antonino Pio il Pontificato : Ilquale Im
Pio Imp. e
fua gran peratore dalla parte del padre traſſel'origine fua dalla
bonià.
Gallia Cifalpina, e tenne l'Imperio infieme con Aurelio,
e Luciofuoifigliuols ventiduc anni, e tre mesi con tanta
modeftia , e benignità , che ragionevolmente confegul it
93cognomedi Pio, e di padre deliapatria. Nofure in pu
blico,ne in priuato mai ad alcuno grauc,nè acerbo nelle
efattioni de' denari, ò de' tributis anzi alle volte costrimeſſo vi fi portò, che ne
bruciò publicamente tutte le fcritture di coloro , che al publico erano obligati ,
e debitori . Chefi può più dire di queſto Principe ? fe non che ſi può ben per vna
voce di tutti in religione , in pietà, in grauità, in humanità , in clementia, ingiu
ftitia, in modeftia a Numa Pompilio agguagliare . Egli con marauigliofa libe
ralitàfouenne i cittadini, perche riparaffero allagran ruina , che lorofece il Te
uere, che in quel tempo allagò, e gettò a terra , e guastò in Roma molti edificij
e publici, e priuati . Rifece anche, comefino ad boggi fi vede , con gran fabri
che il porto di Terracina , e di Gaeta. Afue fpefe , crederei io, ch'egli drizzaſſe
- Porto di quella gran colanna a Chiociole , dalla quale vna così celebre parte della città
Terracina di Roma il nome tolfe . Hora Telesforo, che, come diceuano, fucceffe o Sisto, or
Colonna di
Antonizo. dinò, che nelle fette fettimane , che precedono alla Paſqua , fi digiunaſſe ; e che
Quadrage nella Natiuità del Saluator noftro fi diceſſero tre meſſe , vna a meza notte ,per
fima daordi
nata Te che Chrifto in Betleem a quell'hora nacques la feconda ful primo nafcere deli'a –
lesforo Pa rora, quando fù da' Paftori Chrifio conofcintos la terza in quell'hora delgior
e che il
Piorno di no, nella quale la luce della redentione , e della verità ci fi difcoperfe , che fix ,
Natale ธ quando il Saluatore noftro fù pofio in Croces che già prima innanzi l'hora di
celebrino
tie Melle . terzanonfi poteua celebrare . Ordinò ancora , che innanzi al facrificio fi can
taffe
TELES FOR O 31
taffe,Gloria in excelfis Deo . In questi tempi Giustino Filofofo nato in Napoli Giuftino
X. cittàdella Palestina molto per lafede di Chrifto fi trauaglio , e donò ad Antoni- filofofo
Martione
no Pio, a'figliuoli on libro, ch'eglifcriffe contragentili.Fece appreffo vn dia heretico.
logo contra Trifone Principe de gli Hebrei . Scriffe vna inuettiua contro Mar
tione, ilqualefeguendo l'opinione di Cerdone, diceua effer due Signori, l'vn' giu
flo, e l'altro ingiufto, quafi due contrarij principij della creatione, e della bontà.
Impugno anche talmente Crefcente Cinico, e ghiotto, e timido della morte,e li
bidinofiffimo, e beftemmiatore di Chrifto, che nefù finalmente con inganni tradi
to, e fatto per l'honor di Chrifto morire . Scriue Eufebio, che questo nemico di
Giuftino non fu Filofofo, ma Filopompo , cioè amatore dell'arrogantia. In questo Valentiane
medefimo tempo preualſe molto l'herefia di Valentiano , i cui feguaci diceuano , heretico.
non hauere Christo cofa alcuna dal corpo della Vergine toltas ma efferne paffato martie.
Fotino
puro,e netto,non altramente che per vna canna. Fotino, che fi ritrouaua in que
Ato tempo Vefcovo di Lione , perfona di gran dottrina ', e bontà , effendo , come
vuole Ifidoro, di nouanta anni, fofferſe coftantiffimamente il martirio . Telesfo
ro in tanto hauendofatte quattro volte ordinationi il mese di Decembre,e crea
69337CTED
ti quindeci Preti,otto Diaconi, e tredeci vefcoui ,fù della palma del martirio or
nato a' cinque di Gennaro ,& in Vaticano preſſo al corpo di San Pietro fepolto.
Tenne vadeci anni, tre mefi,e ventidue giorni il Pontificato E dopo lui la fede
fette giorni vacò .
A HIGINIO PNO T. X.
fere
""""
creò quindeci Preti, cinque Diaconi , e fei vefcoui, fù della corona del martirio
Ca ornato , &in Vaticano preſſo il corpo di S. Pietro fepolto a' tredeci di Gennaio .
Fù Pontefice quattro anni , tre mefi , e quattrogiorni : e vacò quattro giorni
dopolui il Ponteficato nella Chiefafanta.
ΑΝΝΟΤΑΤΙΟ Ν Ε.
Scriue Damafo, che tutti i Pontefici da San Pietro Apoftolo fin'à Telesforo
morirono , per confeffate Chrifto , martiri . Si dice ancor volgarmente, che fino
a San Silueftro tutti i Vefcoui di Roma furono martirizzati : ilche (falua fempre
la verità) non ritrouo io preffo gli antichi hiftorici fcritto;anzi non fempre s'inqui
fiua criminalmente contra Chriftiani . Traiano vietò quefta inquifitione . Ha
driano , Pio, e Marco non volfero, che fuffe chiamato in giuditio perfona , che
Chriftiana fuffe, come da' refcritti loro , che fino ad hoggi fi leggono , appare. E
benche cofi fatti decreti, che pareuano in fauore de' Chriftiani fatti, fuffero fpef
fo dalla rabbia de' popoli, e de' gouernatori de' luoghi poco offeruati, e rotti; non
era però perpetua quefta perfecutione, nè fempre era pena criminale il confeffare
d'effere Chriftiano.Higinio, e Pio furono in tempo di Antonino Pio ottimo Prin
cipe, ilquale,come Xifilino riferisce nell'Epitoma di Dione, frenò queſte perfecu
tioni dei Chriftiani, e fi moftrò ancor piaccuole con effo loro. Vi è anche, che nel
libro di Damafo non fifa del martirio loro mentione alcuna . Di più, nella libra
ria Vaticana è vno antichiffimo libro fcritto di più di feffanta anni in carta peco
1 ra , doue fono defcritti tutti i Pontefici fino à Silueftro Secondo da qualche dili
1 gentiffimo fcrittore raccolti . Hora qui Anacleto, Eleuterio , Zeferino, An
tero , Dionigio , e Milciade , che furono auanti à Silueftro , aperta
mente,e chiaramente fi veggono effere confeffori chiamati, e mar
tiri vna parte de gli altri . Perche ve ne fono ancora alcuni ,
che quefto titolo nè di confeffore, nè di martire hanno.
Furono per ventura chiamati martiri tutti queſti
Pontefici , perche fe bene non morirono di
morte violenta , fofferfero nondimeno
per la confeffiore di Chrifto mol
te perfecutioni , e flagelli
dalla furiofa plebe ,
& da gli ini
qui
Magiftrati, che vno eterno odio contra
gli amici di Chrifto ferbauano .
Ma ioveggo che questi ven
gono da San Cipriano
chiamati con
feffori.
(
?)
C PIO
34 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
PIO I PONTEFICE I.
X I
. la berefia de gli Eucratiati abbracciauano ; la cui opinione era quafi quellaſteſ contra Mar
tion here.
fa de' Seueriani, fe non che voleuano , che ogni coitosporco , e nefando tico.
fufse, e biafmauano tutti i cibi , che ci ha il Signor Iddio dati . Ma Eucratiati
here.ct.
Pio ,hauendofatte nel Decembre cinque ordinationi, e creati
dicinoue Preti , vent’vno Diaconi , e dieci Veſcoui , fù
della corona del martirio ornato , & in Vaticano
prefso S. Pietro fepolto a gli vndici di Lu
glio. Fu Pontefice 11.anni 4. mefi,e
tre giorni : e vicò dopo lui
13. di il Ponte
t ficato .
C 2 ANI
A
TIN LE E T
PLA DEL VIT DE PON .
36
vogliono , che vineffe Hegefipp , che celebro molto lafede noftra . Egli imitan
o
do anche nel dire coloro ,la cui vita imitata, & offeruata haueua , feriße con v
fcihmpelrice fi o bi oria delle cofe ecclefiaft , compr tutte le cofe,
e ano dalellanpaaffioftnede l Saluator noftro paſiſcahtee fino alleanedteànfduoa . Scriue egli
effere venuto in Roma nel tempo d'Anicet XI . Pontefice dopo S. Pietro , &
o
efferui stato di lungo fino al tempo di Eleuterio , che era già ftato d'Aniceto
Hegelippo
Diacono . Scriffe Hegifippo molte cofe contra gl'idolatr , moftrand loro le paz- hiftorico.
i o
ziegrandi,che eifacenano in edificare i tempy , e le fontuose tombe a'beneuol ec cl
i C efiafti.
loro ; come bancua già fatto l'Impera Hadrian , che in bonore d'Antino
tore o o
fuo creato , che egli amato ifuifecra h ,ed vna città chiaman
tamente aueua ificò do
la del nome del medefimo Antinoo ; e gli haueua in questa città drizzati i tem
pije gli altari, e conftituto i Sacerdot , e i Profeti, & ordinatog rna fefta,
ui i li
egiuocofolenne . Vogliono alcuni , che anche Dionigio viueffe in quefto tempo .
Variano gli fcrittori in quefto luogo i tempi , ponendo altri Pio prima , altri
Aniceto. Variano nella biftoria medefima . Ma comunqu il fatto paſſaf
mente e
Je,in cofe cofiremote, & in vna tanta negligent di quelli antichi ,meglio è,che
ia
noi alquanto le cofe di que'temp poco prima , o poco poi auenute tocchiam , che
i o
affatto le lafciamo in potere delfilentio . Hora hauendo Aniceto in cinque ordi
nationi, che egli il Decembr fece, creati dicimoue Preti , quattro Diaconi , e no.
e
we Vefcoui ,fi della corona del martirio ornato , e fu la via Appia nel cimiterio
di Califto fepolto a'dicifett d'Aprile, hauendo tenuto vndeci anni ,quattro meſi,
e
etre giorni il Pontifica . Vaçò lafede dopo lui diciſettegiorni ,
to
ANNOTATIONE .
C 3 SOTE
38 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
couo di Corinto , ilqualefù di tanta eloquentia , & induſtria, che con lefue epi
ftole nonfolamente ilfuo popolo, e gli altri popoli di quella prouincias ma iVts. Tadelo
coni ancora delle altre prouincie ne erudi, & inftruffe : ilche puote egli agenol. feriff
ne Alarico
e con
mentefare, ritrouandofi inftrutto dalla dottrina di Paolo Apoftolo . Teodofio- pcie
neanche Afiatico difccpolo di Tatiano fcriffe in questo tempo molte cofe in in- bercuco.
de dellareligione Chriſtiana , e ſpecialmente nefcrittifuoi fi fa beffe di Apelle
beretico , il qual diceua, nonfapere , qual Diofi fole quello , che egli adorana 3
percioche diceua quefio fciocco , che Chrifto era apparito non Dio veramente's
mafantaftico huomo . Vogliono alcuni , che in questo tempo haueſſe per mezo
Catafrigi
di Montano la berefia de Catafrigi principio . Scriffe ancor molte cofe Clement
te Sacerdote della Chief Ale fandrina , efra l'altre otto libri di cofe varie , & Cleni . Prete
A'eTandri
altretanti d'informationi , che effo Hypotypofcon in lingua greca chiamò , & no.
vno contragentili. E cofa chiara è, che di coftuifufe Origine difcepolo . In que
Ao medefimo tempo vogliono alcuni, chefofe Fineto Cretenfe di molta eloque
tia,& Oppiano celebre poeta, & Herodiano grammatico . Hora hauendo Sote- Oppiano
ro Ponteficefatto il mefe di Decembre cinque ordinationi , e creati otto Preti , Herodiano
noue Diaconi, & vndeci Veſcoui, morì a i 25.d'Aprile , efu fu la viaAppia grammati
Со
nelcimiterio di Caliſtoſepolto.Tenne il Pontificato noue anni, tre mesi, & ven
[1 tiungiorno: altretanti dopo lui lafantafede vacò .
7
5
Facendio corfentito dalle cafe , ch'erano iui preſſo . Nacque poco appreſſo vn'altro , che
in Roma, bruciò, &pofe a terra il Tempio di Veſta , e'l palazzo con vna buona parte del
la città . Egli fù Principe di tanta temerità , che tolto via il capo ad vnagran
fatua di coloffo, ch'era in Roma , ve ne fece vn'altro riporre, ch'erafatto afua
Jomiglianza . Volle anche ad imitatione d'Angufto , che il mese di Decembre
fuffe chiamato Commodo . Ma tutte quefle cofe furono depo la fua morte an
nullate : anzi cofi era la fua maluagia , e flagitiofa vita a tutt'il mondo odio
fa , che nefù dopo lafua morte giudicato , e chiamato inimico , e pefte della ge
neratione humana . Hora Eleuterio , che ( come diceuamoa Sotero fegui,
Berta fubito nel principio del fuo Pontificato hebbe lettere da Lucio Re di Bertagna,
diLucioRe
gna fi bat per le quali lo pregaua, c'haueffe voluto riceuerlo con tutti ifuoi nel numero de'
con
to Chriftiani : per la qual cofa vi mandò Eleuterio due fante perfone , Fugatio ,
popolo. e Damiano , i quali battezzaffero il Re con tutto il fuo popolo . Erano all'
bora in Bertagna XXV. Pontefici , che chiamavano Flamini , e fra quefti tre
Archiflamini, in luogo de'quali , come vuole Tolomeo , furono creati tre Arci
uefionis percioche in luogo de' Protoflamini furono eletti nella primitiua Chic
fai Patriarchi . Questo Pontefice ordinò , che non fireftafe perfuperftitione
di mangiare qualunque maniera di cibo , che l'vfo comune frà gli huomini
ammette . Non volle , che foffe chierico alcun depofto dal grado fuo , fe non
fofse primaftato fatto reo , e conuinto di quel , che gli fi opponeua , seguendo
Lefsempio dal Saluator nostro , ilquale talmente fofferfel'errore di Gruda , che
perche non era del fuo fallo conuinto , ciò , che egli in quel mezo oprò, in vir
tà delladignità dell'Apoſtolato, hebbe rato , efomo . Ordinò anco Eleuterio,
che non fi poteffe dare fententia , në fare decrcto in affentia del reo : il che fù
per confermato e da Papa Damaſo , e dalle leggi Pontificie . Nel tempo , e
Pontificato di Eleuterio flette la Chiefa quieta , & in pace , e ne accrobbe , efi
fiefe marauigliofamente per tutto il mondo il nome Chrifliano , & in Romaſpe
Apollonio cialmente , doue molti de'nobili con le mogli, e figlioli fibattezzarono .Apo!
artie.
lonio folamente, eccellente oratore , füin questo tempo del martirio ornato ,
hauendo prima fatta vn'oratione delle lodi della fede Chriftiana , ilche fare
Flor nohe era in que'tempi pera la vita . Morto Apollonio ,forfero molte berefie . Per
zetico. cioche variamente la fetta di Martione fi diuife , altri on principio facendo ,
altri due , altri tre , e confermando tre nature , toglieuano la fede a'Profeti .
Quolitiani Florino, e Blafcene andauano anch'effi nuoue pazzie contra la verità machina 4.
heretici. do, cioè, che haueffe Dio creato il male , contra il detto della ferittura , Iddio
Galeno
dico. me fe tutte le cofe buone . I Quelitiani haueuano contraria opinione a queſta di
Giuliano costoro, e diceuano, non hauere Iddio creata cofa alcuna mala i contra quel , che
1Jurifperi
0. fi legge , io fono Iddio , che creò il male . Vogliono alcuni , che in queſti tempi
Frontone viuefsero Goleno da Pergamo eccellente medico , e Giuliano gran Giurifta , e
Retorico. Frontone Retorico silche io in tanta confufione dell'hiftorie , e de'tempi non af ve
Mod:fo , e
1
Budafine
Contra gli fermo , no nego . Affermarei io ben di Modefto , e di Bardafane , l'on de
heretici. quali contra Martione ferisse , l'altro contra Valentino , del quale efsendo
Valenciano primafiato feguace, diuentò pofcia contrario . Dice Girolamo , che coftuifeffe
heretico,
con-
ELE V TER I O. 41
concitatiffimo nel dire, e leggendo iſuoi ſcritti tradotti di lingua Sira nella Gre
ca, ſeè tantaforza, diffe, in quefta tradottione, quanta crederemo nai,che nella
gra
fuapropria lingua effer debba ? Et Eleuterio creati c'hebbe in tre ordinationi,
BAXT
EN
ANNOTATIONE.
ESF In tutti i Libri antichi cofi Greci , come Latini, ritrouo fcritto Eleutero , e non
id Eleuterio , e Zefirino , non Zeferino .
VETTORE I.
I. PONT. XV .
14
"
ZEFE
ZEFERIN O. 43
SER
wes
CALI
CALISTO I AA 45
OBC.
set
for
-bi
Diziuni di mezo dallinemici , effendo fmontato da cauallo per vrinare , tagliato a pezzi.E
quattro te cosi difgratiatamente ilſettimo anno delfuo Imperio mori . Hora Califto Pon
pi
la Papa Ca tefice in tanta confufione dell'Imperio , & in tempo di cofifcelerati Imperatori
da
tto.
non reftandofi dalfuo buon propofito, ordinò , che tre volte l'anno il Sabbatofi
digiunafe , maffimamente come diceua il Profeta, per cagione delformento, del
vino, e dell'oglio , cioè, nel quarto , nelfettimo, e nel decimo mefe, incomincian
do l'anno fecondo il coftume Hebreo . Ma poi mutando parere , trasferi queſto
digiunone' quattro tempi dell'anno , cioè nella Primauera , nella Eftate, nell'
Autunno , e nell'Inuerno : ne' quali tempi poifurono fatte l'ordinationi de' chie
rici , che prima nel Decembre folamente fi foleuano fare. Ordinò anche Califto,
che nelle accufe , e giudicij de' Chierici non foſſero ammeſſifanciulli, o fofpetti,o
nimici del reo . Giudicò heretici coloro , che pensano , che vn facerdotedopo il
peccato , ancorche ne habbia condegna penitentia fatta , non poßa nella priftina
Jua dignità ritornare . Scriue Damafo,che questo Pontefice edificaffe la Bafilica
di noftra Signorain Trafteuere.Ma non crederei io,chefu fe quella, che boggi co
perfecutioni non
Cimiterio celebre, e magnifica vediamo poi che in quel tempo per le spaTe
di cauito biseuano gli Chriſtiani altro , che capelle , e tutte fecrete, e nafcofe,e per lo più
fotterranee, anzi che publiche , e palefi . Elificda iche Califto il Cimiterio,che
dalfuo nome chiamò , doue erano già primaſtate ſepolte le ceneri di molti mar
tiri . Onde non dee alcuno marauigliarsi, che habbiamo noi detto di ſopra, effere
in quel medefimo luogo ftati molti ſepoltis perche ne prefe il luogo il nome da
vna perfona più nota . Fino al hoggi vi fi veggono le ceneri , e l'offa de' marti
Truliano
Afro ho ri . Vifi veggono le capelle , doue priuatamente fifacrificaua , quando per gli
o douif editti di alcun Imperatori publicamente non fi poteua facrificare. In quefti tem
me.
pi vile Tertulliano Afro figliuolo di Centurione Proconfulares e S. Girolamo
dopo Vittore , & Apollonio li dàfra Latini dotti il primo luogo : perche eglifi
in effetto di acre ingegno , e molti libri feriße. Io ho veduto, dice Girolamo , vn
certo Paolo di Concordia , che è vna terra in Italia , ilquale dice, eTendo garzo
netto hauere veduto in Rom 1 vnſcrittore del beato Pietro Cipriano, che diceua
non hauerne mai Cipriano lafciato di, chenon haue Te letto Tertulliano . Ma ef
fen lo egli ftato prete fin'alla metà della vitafua , spinto dall'odio , e dalle con
tumelie de' Chierici Romani , fi volfe, & attacco con la dottrina di Montáno , e
Origenes
Mebioniti ferife contra la Chiefafanta , e fpetialmente della pudicitia, della monogamia,e
hexeticia del digiuno. Scriẞe contra Apollonio fei libri . Ne medefimi tempi fi portò
Origene in molte cofe valorosamente . Percioche egli impugnò la berefia de gli
Hebionici, che diceuan , Chrifto efere nato puro huomo di Giofeppe , e di Ma
ria voleuano, che fi doueſefecondo il coftume Hebreo offeruare la legge.Nel®
la medefima opinione era Simmaco . Recò Origene con la fua dottrina alla vel.
Porfiri h rità dellafede vn certo Ambrogio, che era (come vuole Eufebio) imitatore del
mics. la opinione, efetta Valentiana so come Girolamo vuole, di Martiano;& a coftui
fi vede vn libro di Origene intitolato del martirio . Porfirio fieriffimo per
fecutore del nome Chriftiano fi tolfe , hebbe Origene per inimico se non dime
no in modo alle volte lo loda,che horalo chiama dottiffimo, e Principe de' Filo
Lofi
CALISTO I 47
fofi,bora dice, che egli tutti ifecreti di Platone penetròsma lo biafma, che alla re
to ligione Chriftiana accoſtatoſifuſſe. Dice Girolamo, che Origenefcriffe preſſo a
Der feimila libri.Ma come Girolamo, & Agoftino vogliono, egli errò in molte cofe,
be ſpecialmente nel libro de Principatu,che egli intitolò Peniarchon.Egli è molto.
to, commendato da Panfilo martire , e da Eufebio , e da Ruffino prete di Acquileia.
Hora Califto , bauendo nel meſe di Decembre fatte cinque volte ordinatione , e
ria creatifedeci Preti , quattro Diaconi , & otto Vefſcoui , fù coronato del marti
iterio, efepolto nel Cimiterio di Calepodio sù la via Aurelia tre miglia lungi dal
jet la Città a' 14. di Ottobre . Fu Pontefice fei anni , diecimefi , e diecigiorni .
Ereftò dopo lui perfei di la Chiefa fenza Paftore .
1.D
PON
PONTIAN O 49
2001
Vergilio, che Platone de Poeti chiamaua, aſſai più gemme, e migliori ſi ritro
uauano. Non rolle,che nelfacro erariofi riponeſſe il danaro , che fi cauaua della
gabellade' ruffianise delle meretricis ma ordinò, che in bifogno della Rep.ſiſpĕ
deffe,percheſe ne rifarciße il Teatro,il Circo,l'Anfiteatro, e lo ftadio, Fè di ogni
partecercare,e raccorre le ſtatue de' cauallierifamofi, e nel foro trafitorio driz
Zarle. Forni , & ornò le Terme di Antonio Caracalla , che boggi Antoniane fi
chiamano. Hebbe animo di edificare a Chrifto vn tempio, e di porlofragli Dei,
che i gentili adorauano.Hebbe bene nelfuo Oratoriofra gli altri Chrifto, Abraã,
& Orfeo. Hora quefto Aleſſandro ornato di tante virtù fù aſſaigarzonetto al
l'Imperio affunto, e toto ne moffe alla Perfia laguerra: nella qual imprefa vin
Se ilnemico incampagna; e ne pofe in rotta il Re Serfe, che all'hora Perfianifi
gnoreggiana . Fù Aleſſandro cofi feuero , e rigido cenfore della militia , che tal
volta anche le integre legioni licentiò, e priuò delle dignità , & ornamenti mili
tari : la quale tantafeuerità fù cagione , ch'vn di preſſo Maguntia nella Gallia
in vn tumulto militare fuffe dal fuo fteffo efercito tagliato a pezzi . Hora Pon
tiano Pontefice ad inftigatione de' Sacerdoti de' gentili fù per ordine dell'Impe
ratore confinato in Sardegna infieme con Filippo prete; in quel tempo appunto ,
Origene. che Origene ritraffe dalle loro b refie Germano prete Antiocheno,è Berillove
Berilo he fcono di Arabia. Negaua Berillo, che Chrifto auanti la incarnatione ftatofuffe.
rctico.
Scriffe coftui alcune operette, e specialmete alcune epistole,nelle quali ringratia
molto Origene dellafana, e buona dottrina, che egli hauuta ne haueua . Vi è vn
dialogo di Origene, nel qual riprende Berillo dellefue pazzie,nelle quali era con
Ingegno questefue opinioni heretiche trascorso . Fù Origene di tanto ingegno, e dottrina,
dort ina &
grande, d' chefette ferittori , dettando lui, non poteuano, fcriuendo ,feguirlo . Hebbe ſette
Orig.
giovani,chefcriueuano , altrettante fanciulle ben dotte,li quali tutti egli det
tando,e verfando copiofamentefuori laſua dottrinaſtancaua . Eßendo chiama
to da Mammea madre dell'Imperatore Aleſſandro, ne vene di Antiochia in Ro→
ma, & effendone molto riputato, e flimato , infegnò a queſta virtuofa fignorala
noftrafede Chriftiana, & in Antiochia pofcia fi ritornò . Hora Pontiano dopo
d'hauer molte calamità, e fieri tormenti in Sardegna per la fede Chriftiana fof
ferti,mori a' 19. Nouembre, e nefù poſcia ilſuo corpo da Fabiano Pontefice con
molta veneratione, e con tutto il clero in proceffione portate in Roma,efu la via
Salmi da Appia nel cimiterio di Califto fepolto - Nelle ordinationi, ch'eglifece due volte
chi fuori nelmese di Decembre, creò fei Preti, cinque Diaconi, efei Vescoui. Visse Ponte
nato,che
ca fi fice cinque anni, cinque mesi , e due giorni. E vacò dieci di dopo il fuo martirio la
affero in
Chiefa . fede. Pontiano ordinò, che la notte , e'l giorno fi cantaßero per tutte le Chiefe i
Salmi, e che il Sacerdote, volendo celebrare la meffa, diceẞe prima il Confiteor
Deo .
ANNOTATION E.
14
Emaus, chefu poi chiamata Nicopoli . Scriffe quefti vna epiftola ad Origenes
perla quale moftra la hiftoria di Sufanna non effer preſſogli Hebrei : onde in ri
Spofta nerefcrifle contra lui Origene vnagrande epiftola. Furono anche pregia
ti molto in quefti tepi Germino prete di Antiochia, Heraclio Vefcovo di Alef
fandria. Ma Antero hauendo vn folo vefcouo creato,fù morto martire ai dieci
di Gennaro, e nel cimiterio di Califto sù la via Appiafeppellito, Tenne il Pon
teficato un mefe, e quatordici giorni . Evacò dopo lui 13 di lafede.
“རྣ ་ ;
andare in Chiefaper vdire gli officij diuini, fe non fi confeßaua prima . Nel ter
Zo anno delfuo Imperio , che era il millefimo dal principio di Roma , furono in
Romacelebrati igiuochifecolari, che ogni cento anni celebrare fi foleuano , onde
dal fecolo , che è lofpatio della vita humana , baueuano tolto il nome , & erano
giàftati primieramente ordinati da Valerio Publicola dopo , che di Roma fis
rono i Recacciati . Mafurono amendue quefti Filippi per opera di Decia in dè_
uerfi luoghi inganneuolmente morti : percioche Filippo ilpadrefù in Verona,
il fi
FABIANO . 53
D 3 COR.
54 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
CORNELIO P ON T. XXII.
11. tu dici , eletto ; ogni volta , che tu vorrai , petrai ritrartene . Hora Cornelio
prima, che andaffe in efilio, ad iftantia , e prieghi di Lucina donna digranfanti.
tà, leno di notte della catacomba , doueparea, che poco ficuri foffero , i corpi di
S. Pietro , e di San Paolo e quefto collocò Lucina in vn fuo podere fu la via
Hoftienſe, lì appunto , doue erastato quefto Apoftolo morto , e Cornelio quel di
S. Pietro ripofepreſſo il luogo, dov'era stato fatto morire , nel tempio di Apolli_
ne inVaticano . Hora intefo Decio, che haueſſe Cornelio hauto le lettere di Ci.
priano, nelfece tofto venire in Roma, doue nel tempio di Tellure in queftaguifa
inprefenza delgouernatore della Città li parlò Adunque a questo modo, e co
fi oftinatamente hai tu deliberato di viuere, che ne fai conto alcuno degli Iddij,
netemigli ordini, ne le minaccie de' Principi, e con tanta libertà ne mandi, e ri
ceui le lettere, che contra il bene della Republicafono ? A questo rispose il bucu
Pontefice, edißes Non hoio mandate , nè riceuute lettere, che punto all'Impc
rio pregiudicaffero ima fi benfolamente , che all'honor , e lode di Chrifto appar
teneffero, e del modo , come le anime allafalute loro afpiraſſero . All'horafde
1 gnatoforte l'Imperatore Decio comandò ,che ilfanto Ponteficefuſſe battuto con
certe sferze impiumbate. E dopo quefto ilfe nel tempio di Marte condurre, per
che la imagine di lui adoraſſe , e ricufando difarlofuße ui incontinente morto .
Ma ilbuon Cornelio, che fi vide condurre al mortirio, commiſe a Stefano Archi
diacono tutti ifuoi beni : e cofi fù poco appreffo a 5. di Maggio fatto morire.
Ilfuo corpo fufepolto di notte da Lucina , accompagnata da alcuni chierici , nel
fuo poderfu la via Appia non molto lungi dal Cimiterio di Califto Scriuono al
cuni,che quefto Pontefice lafciaffe col martirio la vitafotto l'Imperio di Gallo , e
di polufiano alli 16. di Settembre : ma io credo più a Damafo , che vuole , che
egli per ordine dell'Imperator Decio moriffe. Due voltefè Cornelio ordinationi
il Decembre , e creò quattro Preti, altretanti Diaconi , e fette Veſcoui . Tenne
due anni , due mefi , e tregiorni il Ponteficato . E reftò dopo lui trentacinque
giorni la Chiefafenza Paftore . Questo Pontefice vogliono , che ordinaffe , che
poteffe il Sacerdote, volendo, per certa caufa giurare .
ANNOTATIONE .
fettimo libro della hiftoria ecclefiaftica, e Damafo nella vita di Fabiano, e di Cor
nelio tutte quefte cofe fcriuono . I fucceffori di Nouatiano tennero in Romala
dignità Ponteficia fino al Ponteficato di Celeftino,ilquale, come Socrate nell'vn
decimo capo del fettimo libro della hiftoria ecclefiaftica fcriue, vietò, che effi po
teffero publicamente lafciarfi nella dignità Ponteficia vedere . Nelle epiſtole di
S. Cipriano , che in quefto tempo viffe , fi fa e di queſto ſciſma , e di queſta here
fia affai fpeffo mentione ,
glifi chinaua giù,come di vn fcanno, ò di vn poggio, fiferuina . E con gran ra`s end :
1
gione egli questo flagello fenti's por che non più tofto la bacchetta dell'Imperio for
(mp Roma.
fivide in mano, che contra Chriftiam fi volfe , e bandita la otta perfecution: :0.
•
della Chiefa ,faceua aforza di tormenti fpauentare i fedeli , perche adoraffero
gli Idoli vani, & a chi queſto negato haueffe , facena per tutto , e senza riſpet.
to alcuno torre la vita. Ma egli ne apparue pofcia cofi chiaro il giuditio di Dio,
che Spauentato Galieno , nefe lafciare i Chriftiani , ele lor Chicfe in pace . Ma
quefto pentimentofi tardo:percioche erano già per volontà di Dio da ogni par
te i barbari entrati furibondi nelle contrade dell'Imperio Romanos e ne forfero
alcuni tiranni per varij luoghi dell'Imperio ,perche in quello , che i barbari efter
ni lasciato vihaueuano, eſſifaceſſero del refto . Ma Galieno , che haueua già ab
bandonata la Republica affatto,fù in Milano , doue tutto in potere delle lafciuie
dato fi era, tagliato a pezzi. Hora Lucio Pontefice ritrouandofi per la morte
di Volusiano alquanto libero , ne venne in Roma , & ordinò , che due preti , e
tre Diaconifempre doueTero il Vefiouo accompagnere , douunque eglifoffe , co
me teftimoni della vita di lui, e di quanto egli mai operaffe . In questi tempi mo- martire.
Cipriano
ri martire Cipriano , lquale hauendo già mfegnata, e letta Retorica, a perfuafio
ne di Cecilio prete (come vuole Girolamo) dal quale tolfe il cognome, con Chri
Aianifi accoftè, e difpensò a' poueri tutte le fuefacultà : ediuentato prima pre.
te,poi Fefcouo di Cartagine , fù finalmentefotto l'Imperio di Gallo , & Volu
fiano del martirio coronato . Fù la fua vita, e'l martirio da Pontio fuo prete , e
fuo compagno nell'efilio , egregiamente in vn libro defcritta . Prima , che Ci
priano morifle, con la Chiefa Romana in questa parte si conformò , cioè , che non
fi doneẞero gli beretici rebattezare; ma riceuer nel grembo de' Catolici , fola.
mente con impor loroful capo la mano , dell'errore paſſato aToluendoli : che già
Sopra questa materia erafrà lui , e . Cornelio gran contefu paßata . Hora Lucio Gli hereti
1 penitenti
primache per ordine di Valeriano fue menato al marttirio ,nelle mani di Stefa- db.
no fuo Archidiacono tutta la poteftà della Chiefa ripofe , raccomandandolo a' bɔno
tizare.tibi.
fedelt, perchefuofuccefore lo elegeffero . Et bauendo tre volte in Decembre dati zase.
gli ordini facri, e creati quattro Preti, e altretanti Diaconi, efette Vefcoui,nic
ri dicoltello, efù nel cimiterio di Califto fula via Appia a'25 di Agoto@poli
to.Fù Pontefice tre anni, tre mesi , e tregiorni . Et vacò trentacinque di dops
lui la fede,effendo egli ftato vecifo a i quattrodi Marzo.
STEFA
$3 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
3
}
pio.
STEFAN O. 59
pio. Quefta opinione fù poi nel Concilio Antiocheno per vn comune confen
IIL
fo riprouata, e dannata . Il medefimo Malchione fopa quefta materia in nome
delSinodofcriffe vna epiftola grande a'fedeli, Ma Stefano, hauendo , e co'fatti ,
e'con le parole comuertiti molti Gentili alla verità della fede , fatto cercare da
Galieno,come vogliono alcuni , ò da quelli, che in virtù dell'editto di Decio per
Seguitanano i Chriftiani,fù con gran numero de'fuoi prefo, e menato al martirio.
Glifù mozzo il capo , efù ilfecondo d'Agoſto nel cimiterio di Califto fu la via
Appiafepolto. Fece due volte ordinationi il Decembre, e creò fei Preti,cinque
Diaconi, e trevefcoui . Fù Pontefice fette anni , cinque mefi, e due giorni . Et
reftò per ventiduegiorni dopo lui la Chiefafenza Paftore.
ܛܓ
£8346
ISTO fecondo nacque in Atene città della Grecia, di Filofo
758"
fo,e difcepolo dell'Academia diuentò Chriftiano , e difcepolo
E
di Chrifto neltempo , che ancor duraua la perfecutione , che
Best
per ordine di Decio, e di Valeriano tanto ifedeli affliſſe. Ma
nonfaràegli forſefuori di propofito toccare qui breuemente
gli altri tiranni,fin che al Principe veniamo . Percioche mor Tetrico ti
toVittorino nella Gallia , Tetrico Senatore, che fi trouaua an
in quel tempo gouernatore dell'Acquitania , fù aflente dall'esercito Imperatore
eletto . Ma mentre che nella Gallia quefte cofe palauano , furono in Oriente da
O:enato
Odenato i Perfi vinti,fù la Soria difefa, e la Mefopotamia fino a Tefifonte ricu tiranno.
perata. Nel qual tempo nacque in Tolomaide città della Pentapoli,laquale fù
da gli antichi chiamata Barce, vn'empia dortrina, e piena di beftemmie contra
il Padre eterno,e contra Chrifto, che negauano effere figliuolo di Dio , e primo
genito di tutte le creature: Toglieuano anche l'intelletto dello Spirito Santo ; e Sabellio
fichiamauano quefti heretici Sabelliani da Sabellio autore & inuentore di cofi hereko
per
60 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Cheriet peruerfa fetta . Ma che dirò io dellafporca opinione di Cherinto, ilquale diceua
hererico. in capo di mille anni doue Tere la refurrettione , & il regno di Christo in ter
Chiliafti
heretici . ra?Onde da quefto millefimo furono da'Greci Chiliafti chiamati . Quefto Cherin
to, perche amaua fommamente le lafciuic , ei piaceri , frà le tante promeße del
futuro regno proponeux a'feguacifuoi copiagrande di cibi, e di donne , & ogni
maniera di luffo . Nella medefima opinione era Nepote Vescouo nelle contra
de dell'Egitto; percioche diccua , douere i Santi regnare in terra con Chrifto frà
Nepotiani le delitte, epiaceri corporei . Dal capo loro furono chiamati Nepotiani i fettato
heretici.
ri, e feguaci di cofi bruttafetta . Penfana Sifto douere confutare , & eftinguere
quefte opinioni cofi erronec , quando accufato, ch'egli contra i bandi , e decreti
dell'Imperatore predica e la fede di Chrifto , fù prefo , e menato nel tempio di
Marte, perche, ò δ a quefto Dio facrificaffe , ò ricufando nella pena della vita in
correffe . Et eTendone finalmente menato a morire , gli andaua Lorenzo Archi
diacono dietro , e diceua: Done ne vai in padrefenza ilfigliuolo ? Doue ne vai
ottimo Sacerdote fenza il miniflro ? Et egli all'hora queste parole rifpofe ; Io
non t'abbandono, figliuolo . Aſſai maggiori contefe, che non fono queste mie, bi
Lugna figliuolo, che tu imprendi per lafede di Chrifto . E ti fo certo , che nel ter
Zo giorno tu Leuita dietro à me Sacerdote verrai . In questo mezo vedi bene, fe
danari, ò cofa altra di pregio tu hai , & diſpenſala a’poueri . Nel medefimo di
Lorenzo furono con Sifto fei diaconi martirizati, Feliciffimo, Agapito , Ianuario, Magno,
martire. Innocentio, e Stefano : e fù gli otto d'Agofio . Il terzo giorno poi, chefù a'dieci,
fù Lorenzo infieme con Claudio Sodiacono, Seuero Prete, Crefcentio Lettores
e Romano Hoftiario con varij cruciati , e tormenti morto- Lorenzo vogliono 2
che fuffe arroftito al fuoco . Vicenzo , che era stato discepolo di Sifto , per eſſere
prima andato in Hifpagna,non fi ritrouò a quefti martirij prefente. Fe Sifto due
volre l'ordinatione il Decembre, e creò quattro Preti ,fette Diaconi , edue vef
coui . Fù ilfuo corpo nel cimiterio di Califto fula via Appia ſepolto : gli altri
martiri nel cimiterio di Preteftato fúla via Tiburtina furono ripofti . Fù sifto
Pontefice due anni , dieci mefi, e ventidue giorni . E vacò trentacinque giorni
dopo la fua morte la fede fanta . Quefto Pontefice ordinò, che la meſſaſopra l'
altare, e non altroue,fi celebraſſesilche prima non ſi offeruaua.
ANNOTATION E.
Egli è cofa affai certa , e chiara, che Sifto II.e Lorenzo fuo Archidiacono con
molti altri chierici, e laici Chriftiani fuffero fotto l'Imperio di Valeriano, e di Ga
lieno martirizati.E nondimeno per la trascuraggiuc d'alcuni hiftorici, che Decio
con Valeriano confondono,leggiamo per tutto, che effi fotto l'Imperio di Decio
moriffero . Percioche Fabiano fotto Decio , Cornelio fotto Gallo , e Volufiano ,
Lucio, Stefano, e Sifto II.fotto Valeriano per la fede di Chrifto morirono;come
dall'ordine de'tempi, e da alquante epiftole di fan Cipriano,di Damafo, e dal fe
fto, e fettimo libro della hiftoria Ecclefiaftica d'Eufebio affai chiaramente appa
re Dopo la morte di Sifto II.fcriue Damafo , che per la gran perfecutione de'fe
deli vacò la fede vn'anno,vndeci mefi,e quindeci giorni, e vuole , che in quefta
vacantia ancora alcuni Preti fedeflero . Ma quefto fi vedrà chiaro , comefiè al
troue detto, nel fine dell'opera.
DIO
DIONI GIO. 61
Ech
1333 DIONIGIO PONT.
1 XXVI.
BETA
Creato del 273. a' 11. di Settembre.
台灣
ANNOTATIONE.
La Chiefa per quel, che io ne veggo, non celebra la memoria di quefto Dioni 1
gio, ilqual penfo io, che di morte naturale morifle, e perche viffe molto, e perche
non è, chi faccia mentione del fuo martirio , e perche in tranquilli tempi della
Chiefa mori, cffendo per publici editti da Galieno ſtata a i Chriſtiani data la pace.
Il libro anche della libiaria Palatina , del quale ho fatta mentione di fopra , aper
tamente confeffore lo chiama . Damafo chiama martire Felice , & Eutichiano
fuo fucceffore , e Gaio, e Marcellino , c Marcello . E così anche la Chiefa fanta li
celebra .
Aureliano
Imperatore ELICE Romano , e Figliuolo di Coftantio,fù nel tempo di Aurelia,
Suoifatti no , il qual nel millefimo , & ventefimofettimo anno dal principio di
Roma l'Imperio tolſe. Eglifu molto illuftrenelle cofe militari Hauen
do in vn granfatto d'arme vinti i Gothi preſſo al Danubio , ne passò
in
FELICE . 63
in Afia, cui non lungi di Antiochiapiù confpauento , che con battaglia vinfe zerobia
Zenobia , chedopo la morte di Olenato il marito virilmente reggeua l'Imperio Regina.
d'Oriente, efe la menòfeco poi nel trionfo infieme con Tetrico,ch'egli ancora ha. Tetrico ti
faueuapreffo le campagne Catalane vinto , e ricuperatone le Gallie . Quefta Re- no.
pginapoi per la humiltà , e clementia di Aureliano ſe ne viſſe molto honorata
mentefino alla vecchiezza in Roma, e da lei hebbe origine lafamiglia Romana
de Zenobij . Fù anco àTetrico conferuata la vita; e datoli il gouerno della Lu
cania. Volto poi Aureliano alle cofe dipace,edificò vn bel tempio ad Apolline,
We rifece magnificamente le mura della Città . Ma effendo poi autore della nona
perfecutione de' Chriftiani , fù in vn luogo frà Coftantinopoli , & Heraclea da
vnafaetta celefte morto. Hora Felice defiderofo di perpetuar la gloria de' mar
tiri ordinò, che ogni anno in lor nome la feftiuità loro particolarmente fi cele
braffe, eche non fi poteTero , fuor che in caso di neceffità, le meße altroue , che
in luogo facro celebrare, e da facerdoti, che l'ordine facro haueſſero . Che se non
fifuflefaputo ,fe vn luogo fuſſe già ftato confecrato, ò nò ,forse per l'antichità del
tempo,ò chefe nefuſſe la memoria perduta, volle, che di nuouo vn'altra voltafi
confecraße:perche,come effo diceua ,non fi doueua chiamare iterata , efatta due
volte quella cofa, che non fi sà, fegià fattafuffe . Nel tempo di queſto Ponte Mines here
fice vn certo Perfiano chiamato Manes , e di vita barbaro, e di coftumi, menan- tico.
Anatolie
dofi dietro dodici difcepoli profontuofamente diceua effer Chrifto . Ma comeper
la impietà, efuperbiafua e Manes vituperato i cofiper lafua molta religione , e tanno turnino ti
.
dottrina,èfommamente lodato Anatolio Vefcovo di Laodicea.In quefto medefi
Imotempo hebbe Saturnino ardimento confidandofi nell'esercito , che egli baue
uafeco, di edificare va nuoua Antiocbia . Ma mentre che egli vuole montar
troppo alto , fu in Apameafinalmente tagliato a pezzi . E Felice creati nelle
fue ordinationi noue Preti , cinque Diaconi , & altri tanti Vescoui , fù
fatto martire morire, e fù nella Bafilica, che egli haueua già in honor
1 di Dio edificatafu la via Aurelia, due miglia lunghi della Cit
tà, a' trenta di Maggiofepolto. Refse la Chiefa quattro
anni , tre mefi, e quindeci giorni, la quale reftò do
polui per cinquegiornifenza capo . Lafefti
uità delladedicatione delle Chiefe ogn'
anno à quefto Felice anchefi
attribuifce .
(
?)
ZEFE.
•
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
64
GAIO PONTEFICE X X I X.
Creato del 284. a' 16. di Decembre .
Vittorine efice fù Vittorino Vefcono Petabionenfe , il quale feriße molte cofe Sopra
Vefeouo la ferittura Sacra , e contra gli heretici , benche , come vuole Girolamo ,
for iter ec
eliaftico. non baueſſe aſſai bene la lingua greca . E dice il medefimo Girolamo ,
che l'ultime cofe di quefto Vefcouo furono più grani , e più fententiofe dell'altré
Pific pre prime . Panfilo prete, e parente d'Eufebio Vefcono di Cefarea, cofifù auido de
te.
libri dellaferitturafacra, che di fua mano fcrifse vna gran parte de' libri di ori
gene , i quali libri dice Girolamo hauer efso nella libraria di Cefarea con tanta
auidità veduti,che li parea d'hauer acquiſtate tutte le ricchezze di Crefo.ccrif.
fe il medefimo Panfilo vn'apologetico per Origene : ilche non molto poi anche
Eufebio fece . Hora effendo fotto l'Imperio di Diocletiano nata perfecutione
contra Christiani, quanta non n'era stata mai prima, Caio Ponteficeſe ne ftette
vn tempo nelle grotte nafcofo . Elendo poi preso da' miniftri del principe , che
Lucia mar perfeguitauano li fedeli , fù con Gabinio il fratello , e con la figliuola Sufanna
…. della ghirlanda del martirio coronate , e nel cimiterio di Califto nella via Ap
Agama
tlic. r pia fepolto a ventidue d'Aprile . Scriuono alcuni , che non molto poi ancora
Agne
n.a.t Lucia, Agata, & Agnese otteneTero la corona del martirio . Fù pontefice Gaio
ire.
vndeci anni, quattro mefi , e dodeci di ; nel quale tempo ha uendo quattro volte
fatto di Decembre ordinatione , creò 25. Preti, otto Diaconi, e cinque Vefconi .
E vacò dopò lui 25. di la fede.
MARCELLINO PONT.
X X X.
Creato del $. al primo di i uglio.
Diocletia
nolmp. e ARCELLINO Romano figliuolo di Proietto, fù a tem.
fuoi fattt.
po dell'Imperio di Diocletiano , che baßamente in Dalmatia
nacque di Miffimiano . Diocletiano nel 1041. dal principio di
Roma ammazzando di fua mano Apro , che haueua morto
Numeriano, fù dallo effercito eletto Imperatore . Et effendo
nella Gallia vn tumulto più tofto, che guerra, nato, vi mandò
fubito con un'efercito Malimiano cognominato Hercule , ilquale tenne ageuol
mente
MARCELLIN O. 67
mente adietro que' contadini, che haueuano tolto le arme . Ma perciochefive Maffinia
deua daogni parte nafcere fopra l'Imperio la guerra, non parendoli di potere fo- Imp. e
f.oi fatti .
lo a tanti pericoli oftare , creò Diocletiano il medefimo Maſſimiano Augufto , e
dichiarò Coftantio, e Maffimiano Galerio Cefari . Hora Malimiano palatone Conantio 9
nellaBertagna, efatto il Capitano de' nemici a tradimento morire, ricuperò tut- CcfGalerio
ta l'iſola in capo di dieci anni, che era perfa . Coftantio , che nella Gallia guer
reggiana , eßendo ftato nel primo fatto d'arme vinto , nel secondo vinfe con ta
082
gliare a pezzi molte migliaia di Alemani , ch'erano da' Galliftati afoldatis e
A cofi nerefe le Gallie tranquille , e quiete . In questo mezo Diocletiano preſe
Aleſſandria, che haueua otto mesi tenuta affediata, e la diede a'foldati a fucco .
Galerio hauendo contra Narfeo due volte felicemente combattuto, fu nel terzo
fatto d'arme preſſo Carra vinto : onde hauendo in quefta rotta perdito l'eferci
to,fuggendofi ricouerò con Diocletiano, ilqual con tanta arrogantia, e difpreg
9 gio per quella rotta il ricenette,che per alquante migliafe lofece correre a predi
dinanzi al carro . Per la qual contumelia fù Galerio prefo di tanta vergogna ,
che rihauuto on nuouo effercito, ritornòfopra il nemico , e'l vinfe, e domò . Raf
fettate c'hebbero a quefto modo le cofe dell'Imperio , Diocletiano nell' Oriente, e re fecutio
Maffimiano nell'Occidente , incominciarono ad affligger la Chiefa di Dio , & a ne fi- a e
crudeliffi
perfeguitar fieramente , e fare per tutto i Chriftiani morire . Quefta fù la de- m de.:a
cima perfecutione de ' Chriftiani , la fu e la più crudele , e lapiù lon. Chiefa.
la quale fù
ga di tutte l'altre palate . Percioche furono i libri della fcrittura facra bru
ciatis e fe official alcuno ritrouato Chriftiano fi fuffe , era dell'officio prino , é
reftaua infame : e i ferui , che nellafede di Chrifto perfeuerauano, non poteuano
più la libertà confeguire . Quellifoldati, ch'erano Chriftiani, veniuano sforzati
adouere, òfacrificare agl'idoli , o lafciare la militia , e la vita infieme . E per
che no hebbe ardimento di lacerare , l'editto , ch'era fopra ciò fcritto , & at
taccato nelforo,fù ifcorticato, e lifù pciſparſo aceto , e fale fopra , e tanto a
quefto modo tormentato, quanto la vita li durò . Mafù coftuifempre animato, e
confermato nella fede da Dorotco, e Gorgonio perfone illuflri . In queſti di Aeſſi
s'attacco cafualmente fuoco al palagio regale nella città di Nicomedia , ilche
falfamentepenfando l'Imperatore, chei Chriftiani fatto haueffero, nefece molti
di coltello morire , & afla maggior numero gettar viui nelfuoco . Vna fimile
crudeltà contra i Chriftiani fù vfata da quelli , c'haueuano il gouerno della So
ria , da quelli che l'haueuano dell'Africa , e da quelli, che la Tebaide in Egitto
reggeuano . Nelle campagne di Paleflina, e di Tiro furono molti a fiere crude
liffime efpofti . Et in effetto nonfu maniera alcuna di tormento , la quale all'ho
$ rai Chriftiani non fentiſſero. Ad alcuni erano fràle vgne, e la carne ficcati den Adautto
Rom.
tro aguzziffimipezzetti di canne: alle donne paffauano con vna acuta canna
il corpo, ponendoglièle per le parti lor vergognoſe . Vna certa citta nella Fri
gia fù tutta bruciata a fatto , perche ricusò di facrificare a gl'idoli ; e ritenne
quel popolo coftantemente nella verità della fede Adautto Romano perfona di
gran fantità. Vennero finalmente a tanto quei crudeliffimi carnefici, che ſi pren
deuano piacere di cauare a'poueri fideli gli occhi , ò con vnferro infuocato bru
E 2 ciar.
68 PLATINA DELLE VITE DE ' PONT.
Dierifette
Tila fra do ciarli . In quefta perfecutione morirono martiri Antino Vefcovo di Nicome
ne, &furo
mini buo dia, Luciano prete di Antiochia dottiffimo , Panfilo Cefarienfe, & Hilea Egit
no vecifi in tio , ch'era ancora chiamato Tinosil qualefufatto morire, per bauerfcritto vn
en mere libro delle lodi de'martiri, e per bauerfenza rispetto alcuno i giudici male giudi
Chrifto.
canti riprefi . Ma che bifogna difcendere al particolar di pochi,fcriuendo Dama
fo , che in vn mefe per varie prouincie furono diecifette mila frà huomini , e
donnefatti,morendo, martiri . Ne parlo di quelli, chefurono rilegati in ifole, ė
condannat a cauar tutta la vita loro metalli, ò arena, ò tagliar pietresi qualifu
rono in numero quafi infinito.Ma ritorniamo a Marcellino Pontefice, il qual, ef
fendo menato a douer facrificare a gl'idoli , percheſi vedeua i carneficiftare con
molte minacciefopra ,fe egli nonfacrificaua,lafciandofi dalla paura vincere, s'in
Marcelli due a dare a gl'Iddi falfi l'incenfo, & ad adorarli. Mafacendofi poco appreſſo
no Papa
Paura fict in Seffa città di terra di Lauoro vn Concilio di cento ottanta Vefcoui, Marcelli
fog'i
doli . no tuttofquallido , e col cilitiofepra vifi conduße, e chiefe, che gli fi deffe per la
Sua poca coftantia nellafede la pena, che meritaua Ma non hebbe alcuno del Con
cilio ardimento di condannarlo , dicendo tutti, che quafi a vn fimil modo haueua
San Pietro peccato, e col pianto il perdono ottenuto. Dopo queſto ritornò Mar
cellino in Romai anlatone tutto colerico a ritrouare Diocletiano, incominciò
a riprenderlo,percheforzato, e ſpinto l'haueſſe a facrificare agl'idoli , & afarė
delle pazzie,che i Gentilifaceuano ,alorando le statue mute,eforde di marmo ,
dibronzofabricate. Fù Marcellino per queste parole da Diocletiano mandato
Marcelli o
no Pap pe a douer effer morto infieme con Claudio, Cirino, & Antonio . Et egli andando al
tito de lo martirio ricordaua per firada a Marcello prete , che non doueffe per modo alcu
errore , fu
da Diosle no a'comandamenti di Diocletiano obbedire, e maffimamente nelle cofe,che alla
tano fito
vccidere . fede appartengonose che non lo doueffejepeliire per neſſun conto che cofi merita
ua,che ilfuo corpo restaffe per hauere ilfuo Saluatore , e Redentor negato.Furo•
no coronatifinalmente del martirio, e lafciati i lor corpi per ordine di Diocletia
no infepolti sú la ſtrada publica da trentafei giorni. Finalmente per ordine di S.
Pietro,che apparue in fogno a Marcello, e glielo comandò ,furono nel cimiterio,
chefu poi chiamato di Prifcilla , sù la via Salaria a'vintiſei d'Aprile preſſo il
no, e Maffi corpo del Beato Crefcentinofepolti .Aperfefinalmente il Signore, come dice Eu
Diocletia
miano ri febio, a Diocletiano gli occhi,e li pofe in cuore di donere l'Imperio deporre, e riti
nonciano rarfi a vinere priuatamente. Il medefimo fece il fuo collega Maffimiano , chefu
Imperio.
de'Chriftiani cofi fiero perfecutore . E dopo alquanti anni trauagliato da varij
morbi, vennefinalmente a perdere ilfenno , e quafi dalle furie dellefuefceleran
ze paffate agitato,tolſe egli àſe ſteſſo la vita.Scriue Eufebio, che qucfta cofi grã
calamità,che i noftri in quefii tempi foffrirono ,fù per permiffione di Dio , il quale
non poteua già piùs i corrotti, e licentiofiffimi coftumi de i Chriftianifoffrire , e
delle perfone ecclefiaftichefpecialmente la cui peruerfa vita volle con questa
Perfecutio perfecutione la diuina giustitia frenare: percioche con la loro hipocrifia , con la
ne de Chti lorofuperbia, inimicitia, & odij dimenticati affatto della Chriftiana pietà, e pro
fina
fù che fanando, anzi che celebrando , i mifterij diuini , voleuano più tofto tiranni , che
attribui
ta .
Prelati,e Sacerdoti apparere.Ma piaccia alla bontà diuina di moftrare afuoi
feleli
MARCELLINO
69
fedelifempre anzi laſua immenſa pietà , che punto della fua rigorofa giuftitia se
chedobbiamo anzi imitare il buon Marcellino penitente, che lifuperbi oftinati , e
1
maluagi. Perche Marcellino conosciuto , come s'è detto , ilfuo errore , che l'ha
ueuafatto deuiare dalla verità , coftantiffimamente andò a foffrire per lafede
A delSaluator noftro il martirio, hauendo già prima con due ordinationi , chefece
il Decembre , creati quattro Preti , due Diaconi , e cinque Vefconi . Fù Papa
noue anni, due mefi, e fedicigiorni . Et vacò dopo lui venticinque giorni la fede.
EVS E
**:
E V SEBI O. 71
tefice , con por lorfoprafolamente la mano , riconciliò gli beretici , che erano in
Lattantio Roma. Inftitui ancora , che i laici non poteffero chiamare vn Vescono a giudi
Firmiano cio . In quefti tempifù Lattantio Firmiano difcepolo di Arnobios ilquale Lat
fertore il tantio , leggendo con gran frequentia di fcolari in Nicodemia Retorica , epa
luftre.
rendoli difare male , viuendo fra Greci , fi volfe tutto alloferiuere Latino , e vi
valfe tanto , che nefù in eloquentia tenuto vn fecondo Cicerone . Scriffe molte
cofe, delle quali fi ritrouano quelle , chefcriffe contra Gentili, e dell'opificio del
l'huomo , e dell'ira di Dio . Nell'vltima vecchiezza fù nella Gallia maeftro di
EufebioCe Crifpo Cefare Figliuolo di Coftantino . Scriffe anche molto in quefti tempi Euſe
areec bio Vefcovo di Cefarea di Palestina , e diligentiffimo inueftigatore , infieme con
fcrittore
cfiaftico. Panfilo martire della diuina libraria . E fcrißefra l'altre cofe i libri della Pre
paratione Euangelicas e della hiftoria Scolaftica. Scriſſe contra Porfiriofierif
fimo nemico de' Chriftiani . Scriffe fei Apologie in difenfione di Origene , e tre
libri ancora della vita di Panfilo martire , dal quale per l'amicitia , che viheb
be,tolfe il cognome . Hora Eufebio Ponteficefatta vna volta di Decembre or
dinatione, e creati tredeci Preti, tre Diaconi, e quattordeci Vefconi , fù in Ro
ma ornato della corona del martirio , & a' due d'Ottobre sù la via Appia nel ci
miterio di Califtofepolto . Fù Ponteficefei anni, vn mefe, e tregiorni . E vacò.
dopo lui vn difolo la Sede.
ANNOTATION E.
Quello , che Platina feriue, cauandolo ( come pare ) dal libro di Damafo, che
la Croce del Saluatore noftro fufle ritrouata da Helena madre di Coftantino in
tempo di Eufebio , non sò , come quefto effere poffa, per non hauere hauuto in
quel tempo Coftantino giurifdittone alcuna in Soria , che era incredibilmente.
dalla tirannide di Maffimino opprefla ; nè, effo ancora pienamente credeua in
Chrifto, come poi fece , che sù nell'acre vide il fegno della Croce . Di più
Ruffino nel fettimo , & ottauo capo del primo libro ; Teodoretto nel
decimo ottauo capo del primo fibro ; Sozomeno nel primo , e fc
condo capo delfecondo libro, &: Socrate nel decimofettimo
capo del primo della hiftoria Ecclefiaftica , voglio
no ( e quefto più quadra ) che ciò aueniffe qua
fi venticinque anni poi , effendo già
celebrato il Concilio
Niceno .
(?)
MIL
MILCI A DE. 73
ANNOTATIONE.
Che Maffentio, ilquale nel tempo di Marcello , e di Eufebio , e di Milciade in
Roma la fua tirannide effercitò , haueffe tal volta contra Chriftiani male animo ,
l'acerba morte,che egli fece a Papa Marcello fentire,può farne fede. Che egli poi
diueniffe più piaceuole co' Chriftiani, e vietaffe il perfeguitarli, Optato Africano
Vefcouo Mileuitano nel primo libro contra i Donatifti lo dice. E fotto lui anche
penfo io, che Eufebio di morte naturale moriffe, e per la ragione già detta, e per
che nè Damafo, nè la Chiefa fanta fà del fuo martirio mentione. Di Milciade(nő
Milciade,come volgarmente fi legge)non dee egli effere dubbio : percioche Op- te
tato Velcouo di Mileuito feriue nel primo libro , che egli dopo la morte di Maf X
X
fentio viueffe in Roma , e fuffe dall'Imperatore Coftantino dato con alcuni altri
Vefcoui per giudice nella caufa di Ceciliano Vefcouo di Cartagine. H medefimo D
quafi
MILCI A D ft. 75
quafi fcriue Eufebio nel quinto capo del decimo libro dell'hiftoria Ecclefiaftica
Non fa ne anche Damafo , che fù cofi diligente nell'annouerare ' i Pontefici
cere mentione alcuna del martirio di lui . E ancora Milciade in vn'antichiffimo libro
PRGAS dellalibraria di Vaticano chiamato confeffore. E quel, che ne fcriue Platina, ch'
i, ea egli fuffe per ordine di Maffimino morto , non può effere in conto alcuno , non
hauendo Maffimino nè in Roma,nè in Occidente Imperio alcuno hauuto, e fcri
me
uendo Eufebio, & Optato , ch'egli in Roma dopo la morte di Maffentio , e di
201 Maflimino fotto l'Imperio di Coftantino viueffe nel Confolato di Coftantio, e di
Licinio, ogn'vno di loro laterza volta ; nel qual anno ancor a' dieci di Decembre
الو mori, lafciando, come vuole Damafo, Silueftro fuo fucceffore,
-pr
SILVESTRO I. PONT. XXXIV.
MERE
quel della croce, per hauerlo già , mentre contra Maſſentio ne moffe le arme , in
vnfereno cielo veduto,& adorato,& vdito ancor infiemegli angeli,che gli era
no intorno, dire i Coftantino in queftofegno tu vincerai,come in effetto vinſe , e
fcoffe dal collo delpopolo di Roma,e de' Chriftiani ilgiogo de' tiranni , e di Lici.
Coftan ironiofpecialmen
a te : ilquale priuando i Chriftiani della militia, e delle proprie cafe,
porta nel con rilegarli, d con tenerli carcerat , come fi è detto, li macerauafino alla morte,
ceilò li dana per cibo a' Leoni, ò attaccatili sù a guifa di porci , a membro a mem◄
Pimp della
fegno
CLOCC. bro li laceraua . Ritrouando adunque Silueftro vn cofi humano , e di tante alte
virtù dotato Principe ,fe ne venne tofto in Roma dal monte Soratte, done firi
trouaua da quei crudeli tiranni confinato , ò pure ( come vogliono alcuni ) doue
da fe fteffifuggendo ritirato fi eras e ritrouando Coftantino cofi ben difpofto,più
pronto lofece a douere la Chiefa Santa beneficiare . Egli volle al Pontefice or
nare il capo con vn'diadema d'oro di pretiofe gemme diftinto . Ma Silueftro non
lo fofferfe , come cofa poco a tefta di religiofo conueniente , ma d'vna bianca , e
Doni
da fatti femplice mitrafi contento . Moffo Coftantino dalla fantità di Silueftro , edificò
Coftan
tino lla in Roma ne gliborti d'Equitio non molto lungi dalle Terme di Domitiano vna
Chief
lui da Chiefa,che fino al tempo di Damafo ritenne il titolo d'Equitio : Alla quale Chie
edifica
Lal Papa . fa questo liberaliffimo Principe fece di molti doni ; fra i qualifu vnapatena d'
argento di venti libre, due fcifetti d'altretanto pefos vn calice d'oro di due libre,
altri molti vafi d'argento , e d'oro , che affai lungo farebbe volere numerarli
Ario here tutti . Le donò ancor' on podere ne' Sabini di buona entrata , & vn giardino
nella città nella contrada de' due diamantis vna cafa nella contrada , che Or
feo chiamano . Ma mentre che a queſta gufa ne paßauano le cofe in Roma , in
Aleſſandria vn certo prete chiamato Arrio , e più in apparentia , che con effet
to virtuofos epiù tofto auido di lode, e di gloria, che di verità, incominciò a ſe
·
minare zizania , e difcordia nella fede di Chrifto Si sforzaua di feparare il
figliuolo dalla eterna, & ineffabilefoftanza del Padre eterno con queste parolez
Era vn tempo , quando non erai non intendendo il figliuolo coeterno al padre , e
nella Trinità la medefima foftanza ; e già doueua fapere effere detto 10, & il
Concilio padre fiamo vna cofa fteffa . Hora hauendo Aleffandro Vefcovo d'Aleſſandria
Niceno di
318. Vcc tentato , ma indarno , di ritrarre dalfuo errore Arrio, per ordine di Coftantino',
ui contia e con non poca fpefa fu bandito , e raunato vn Concilio generale in Nicea città
Airio.
della Bitiniai nel quale fi ritrouarono CCCXVIII. Vefconi . Si difputò què
ardentemente ; percioche v'erano alcuni gran difputanti, chefauoriuano Arrio,
& erano allaſemplicità, e verità della fede noftra contrarij , benche vn di loro ,
che era dottiffimo filofofo, moffo d'vn fubito dallofpirito diuino, a vn tratto co
mefanta , e buona ne abbracciò la fede noftra , che egli prima oppugnaua . Fi
nalmente effendo molto bene difcuffo nel Concilio il punto , quefta conclufione
Se ne cauò douerfi fcriuere homufion , cioe confefare il figliuolo di vna mede
fimafoftanza col padre . Quelli , che nella opinione d'Arrio erano , furono da
dicifette , i quali diceuano , effere il figliuolo di Dio ftato eftrinfecamente
creato , e non dalla diuinità iſteſſa del padre genito . Quando Conftan
tino intefe la verità, che s'era nel Concilio determinata , l'apprquò , minaccian¬
do
SIL VE S TRO. 77.
cxl. libre pefaua, sù la volta della tribuna pofe , e con lui quattro Angeli d'arə
gento di cv. libre con quattro corone d'oro puriffimo , e con delfini di venti libre.
Vi drizzò fette altari di puriffimo oro di dugento libre. E perche non mancaffe,
onde comprare l'oglio,e la cera per l'vfo del tempio , li coftitui su quel di Seffa , e
sù quel di Anzo buone entrate di alcuni poderi . Egli fece anchepreffo il mede
fimo tempio vnfontefacro di porfido , e tutta quella parte , che conteneua l'aca
qua , era di argento . Era posto nel mezo di queftafonticella vna colonna di por
fido,nella quale staua vna giaretta d'oro di cinquanta librepiena di balfamo,per
faredinotte lume nella folennità della Pasqua . Nel labro delfonte fi vedena
vno agnello d'oro puriſſimo, dal quale ſi verſanagiù l'acqua . Non molto lungi
dall'agnello era vna ftatua del Saluatore di fino argento di centofettanta libre
Dall'altra parte era la ftatua di Giouan Battiſta di argento di cento libre con
quefto titolo , Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi . Sette cerui
verfauano l'acqua, & ogn'vno di loro era di ottanta libre. E le entrate pèr que
ftofonte facro fi raccoglicuano dà diuerfi poderi aſſignateli , e dentro Roma , e
fuori, e nell'Africa, e nella Grecia . Il medefimo Coftantino a preghi di San Sil
Chiefadi ueftro edificò in Vaticano vna bella Chiefa a San Pietro Principe de gli Apo
San Pietro. ftoli non lungi molto dal tempio di Apollo ; e vi collocò fplendidamente il corpo
del medefimo Apoftolo in vna tomba di bronzos efopra queſta tomba drizzò
vna croce di finiffimo oro di centocinquanta libre . Vi fece anche drizzare di
ogni intorno quattro candelieri d'argento con gli atti de gli Apofloli artificiofa
mentefcolpiti . Le donò ancora tre calici d'oro di dodici librese venti di argento
di dieci libre l'ono ; quattro vafi di argento di dugento libre ; & vna patena di
oro digiacinti, e di perle ornata, di trenta libre . L'altare di quefta Chiefa era
tutto di argento, e d'oro rinchiuſo, & ornato di molte gemme . E perche poteſ.
fe comodamente quefta Bafilica mantenerfi, le diede e dentro, e fuori di Roma di
San Pietro . molte entrate . A prieghi di Silueftro medefimamente edificò sù la firada, che
mena ad Hoftia , la Bafilica di San Paolo , il cui corpo viripoſe , come hauêna
di quel di S. Pietro fatto , e le donò altretanti vafi d'oro , d'argento , e dirame,
come in S. Pietro già fatto haueuas efra le altre cofe ne drizzò ſopra la tomba
di San Paolo vna Croce d'oro di cento libre . E perfoflentamento de facerdoti
di quefta Chiefa le diede in Tarfo di Cilicia , è in molti altri luoghi dell'Aſia di
copiofe entrate . Fù per ordine di quefto Principe edificata fu l'atrio Seſſoriano
n'altra Bafilica col titolo difanta Croce in Gierufalem , doue rifpoe vna parte
Chiefa di dellafanta Croce, che haueua Helenafua madre, e donna di fuprema virtù , e re
S. in
Croceei
Gierufal . ligione ritrouata . Quefta generofa donna moffa da alcune vifioni , che haunte
baueua,ſe n'andò a cercare ilfanto legno della Croce in Gierufal m . Era diffi
Helena ma cile cofa il ritrouarlo , perche quegli antichi nemici del Chriftianefimo,perche in
dre co luogo del Saluatore noftro i Chriftiani adoraſſero Venere , haueano in quel luo
di oCo-
Rantin
me trou go collocata vnaftatua di quefta Dea . Ma mossa Helena da vn ſpiritofermente
fe il legno
della Croce di religione, fece de' tanti calcinacci , che vi erano,purgare quel luogo, e vi ritro
di Chrifto. uò finalmente con indiftinto, e confufo ordine tre croci, e feparato da essa vi cra
on titolo, in cuifileggeuaferitto in tre lingue, Giesú Nazareno Rè de' Giudei.
Era
SILVESTRO I 79
Eva Macario Vefcovo di quella città iui prefente, ilquale tenendo co molta reli
gione una di quefte Croci in mano,diceua ella effer lavera.Ma nè quella,nè lafe
conda era la verai poiche non più toſtoſopra vna donna mortafu pofta la terza, Collantine
che miracolosamente la rifufcità . Il perche fece poi Coftantino vn'editto , che pohibife:
non fi
da quell'hora auanti nonfuffe alcuno fatto in Croce morire. Helena edificato in chin
quello fteTo Luogo un tempio,se ne portò partendo i chiodi, co' quali era il Sal-8 morire al
cuno in cre
Matore noftroftato sù la Croce confitto . De' quali chiodi Coftantino ne attacco Co
❤no nelfreno del cauallo , che nell'imprefe vfaua: un'altro fe ne pofe sù la cima
dell'elmo per imprefa, & il terzo, come vuole Ambrogio ,gettò nel mare Adria
tico,perfrenarne,e addolcirne leprocelle di quel tempeftofo mare.Helena quel
la parte della Croce, che in una caſſetta d'argento portata feco s'hauea , ornata
d'oro, e digemme nella Chiefa difanta Croce in Roma collocò . Questa Chiesa
bebbe anch'ella quattro candelieri d'argento, quattrofcifetti d'argento , medefi
mamente dieci calici d'oro, vna patena d'argento indorata di cinquanta libre, e
di dugento cinquantalibre era l'altare d'argento . E le donò molte intrate den.
Chiefa di
tro, efuori di Roma . Vogliono alcuni, che ancoraper ordine di Coftantino fuf s. Aga fee
Se la Chiefa di Sant'Agnofe edificata a' prieghi di Coftanza fua figliuola ,
la quale con la forella ancor di Coftantino del medefimo nome , fù nel fonte del
battefimo, che in queſta Chiefa edificarono , battezzata . Hebbe ancora quefta Chiefa di
Chiefa ifuoi donis che furono vna patena d'oro di venti libre, en calice d'oro di S. Lorenza
dieci libre, e cinque altri calici d'argento : e le donò di belli poderifuori di Ro- mura,
maperpolereſoftentarfi . Il medesimo Coftantino edificò la Chiefa di S. Loren
zofuori delle mura della città, nelpodere Veranio fopra il renale d'vnagrotta ,
ch'iui era, e vi fece alquanti gradi fare, per difcendere giù quelli , che voleano
vedere il corpo di San Lorenzo . Era la cuppola della Chiefa ornata d'argento
èdi marmi di porfido . Sù l'entrare della grotta era una lampada di puriffimo
oro di 20. libre . Dauanti al corpo del martire Lorenzo erano dieci lampade
d'argento diquindici libre . E furono donate a queſta Chiefa alcune poſſeſſioni
perfuo mantenimento . Il medefimo Principe sù la via Labicana edificò frai
due lauri ona Chiefa a due martiri Marcellino Prete , e Pietro Eßorcifta . Nè
molto lugi daquesto luogo in bonor di Helena fua madre pn bel Manfoleo driz
Chiefa di
zò, edi unbel sepolcro di porfido l'ornò , Hora a quefta Chiefa in honore de' sa Pietro, 4
già detti martiri, & ingratia di fua madre donò queste cose : vna patena d'oro Marcelline
puriffimo di trentacinque libre , quattro candelieri d'argento co' piedi indorati ,
dodici calici d'aro, de' quali tre n'erano ornati di pretiofe gemme, e di giacinti .
L'altare era d'argento finiffimo di CC. libre , & fù dipiù onfcifetto dipurif
fimo oro di uenti libre . Per lo mantenimento de i facerdoti, e del tempio le do
no Coftantino groffiffime poſſeſſioni , e di molta entrata . Scriuono alcuni ( ma
non dicono,onde lo cauino ) che le donaſſe la Sardegna , & il monte Argentaro
con tutte l'entrate , che l'Imperio ni hauea . Hora di più di tutte queste magni
fiche bafiliche , che queſto Principe in Roma edificò , ne fece ancora dell'altre Chicfeedi
fuori . Percioche in Hoftia non molto lungi dal porto fece una bella Chiefa edificate dafuo
Co
ficare in honore di San Pietro, e San Paolo, e di San Giouan Battifta , e di que- ri di Roma.
fti
80 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
fti doni l'aornò , chefurono una patena d'argento di trenta libre , dieci calici d'à
argento, vua patena d'argento per lo crifma di dieci libre , vna conca d'argento
per l'vfo del battefimo di venti libre : e la dotò di molti poderi, perche ifacerdo
ti onde viuere haueſſero . Edificò anche in Albano vn tempio a S. Giouan Bat
tiftà, e li donò vna patena d'argento di trenta libre , vn fcifetto d'argento indo.
rato di dodici libre, e molette d'argento di venti libre . E perche vi fipoteſſero
ifacerdoti mantenere , molte poffeffioni digran frutto in quei luoghi conuicini,
& illago Albano ifteffo ti donò. Edificò ancor'in Cappa vna Chiefa degli Apo
ftoli , chefu da Capoani Coftantiniana chiamata : è le donò medefimamentepa
tene d'argento di quaranta libre , quattro candelieri all'ofanza Greca con dieci
piedi . E la dotò d'vn podere su quel di Caieta , e d'vnafua paterna poßeffione
su quel di Seffa . Egli edificò ancora , come vuole Damaſo , vn'altra bafilica in
Napoli : ma nonfi sà in honore di chi egli la edificaſſe . E per quefto ho voluto
i doni, che egli le fece, tacere, per non errare con gli altri . Scriuono alcuni, che
Siluestro nella terza regione di Roma prejo le Terme Domitiane il fuo titola
inftituiffe, e drizzaſſe , che Equitio alcuni lo chiamano, e che con molti doni Co
ftantino l'ornale, chefurono vna patena d'argento di ventilibre, & altre cose,e
T poffeffioni di molto frutto . E perche non fi poteffero ifacerdoti della nuona Ro
Doni fatti ma della liberalità del lor Principe dolere, edificò in Coftantinopoli due bafili
da Coftan che, delle quali ne fu rna chiamata di Hirene , l'altra degli Apoftoli , hauendo
tiro alla
Chiefa fan già prima pofti i tempi de' Gentili a terra , ò in vfo di Chriftiani trasferiti , e
ta. tolti via i tripodi Delfici, e gli oracoli , onde infiniti mali naſceuano . E queſti
fono i doni , che alla Chiefafanta fè Coftantino . Furono a tempo di Silueftro
moltefante, e dotte perfone, la cui induſtria, & fatica molte nationi traffero al
Vna donna
fchiaua co la fede noftra . E vi furono fra gli altri Giuliano, Erumento , & Edifio, che con
ustai gli le loro prediche gran frutto fecero . Gli Hebrei, chefono in Ponto ben fotto il
H : beri
fede di polo , da vna donnaprigione ilfanto Euangelio apprefero , e credettero alle pa
Chrißo.
S. Antonio role di Baccurio lor Rè, ch'allafantafede gli animaua tutti . Valfe ancor mol
Abbate. to in que' tempi nel perfuadere la verità Chriftiana l'autorità di Antonio here
mitafantiffimo,al quale molte volte per lettere Helena ſe ſteſſa, e i figliuoli rac
comandaua . Ilfuo cibo era panefolo , & acqua ilfuo bere , nè mangiaua mai
finche non vedea all'occafa il Sole . Fù Antonio Egittio , e tutto dato alla con
And templatione . La fua vitafu fcritta da Atanasio Vefcovo di Aleſſandria. Hora
Silueftro bauendo fette volte il Decembre fatte ordinationi , e creati quaranta
due Preti, trentafei Diaconi, e ſeſſantacinque Veſcoui, mori, e fu l'ultimo di De
cembre fepolto nel cimiterio di Prifcilla sù la via Salaria , tre miglia lungi di
Roma, hauendo retto il Papato uentitre anni , dieci mefi, & undeci giorni . E
reftò dopo lui quindeci dila Chiefa ſenza Paftore .
ANNOTATION E.
cinio noftrinemici , fuffe a tutte le Chiefe di Chrifto , che erano fotto l'Imperio
di Roma, dall'Imperatore Coftantino non folamente pace, quiete, e libertà con
cefla:mafortificate ancora con ottime leggi, e decreti contrà l'audacia, e sforzo
degli auuerfarij noftri il CCCXXV. anno della falute noftra , nel quale anno fų
celebratoil famofo Concilio Niceno di CCCVIII. padri contra l'herefia di Ar
rio, hauendo già per forfe CCC. anni il diauolo,fiero , e crudo nemico del Chri
ftianefimo, per mezo de' Principi Romani , e col braccio de gouernatori delle
prouincie, e de' popoli furibondi, con nuoue perfecutioni indarno ogni fua cru
deltà, e fierezza contra i noftri difarmati, e pacifici moftra . Delle quali perfecu
tioni la prima nacque da Nerone, la fecóda da Domitiano , da Traiano la terza,
la quarta da M.Aurelio . Moffero alcuni peffimi gouernatori di prouincie, e furi
bondi popoli fotto M.Aurelio, che moftraua di non vederlo,quefta quarta perfe
cutione. La quinta fotto l'Imperatore Seuero, la fefta fotto Maffimino, la fettima
forto Decio,l'ottaua fotto Valeriano,la nona, che fù la più cruda, e la più longa di
tutte l'altre,perche durò dodici anni,fotto Diocletiano. Et effendo ftato finalme
te,come è detto,tolta via dal buon Coftantino,fegui la decima de gli heretici Ar
riani,chefuaffai più pericolofa di tutte l'altre, e che incominciò fotto l'Imperato
re Coftantio figliuolo del gran Coftantino, e per quarant'anni continui talmente
contra la Chicafanta durò, che fi puote bene a qual fivoglia delle paffate, cofi in
lunghezza ditempo, come in grandezza di fupplitij,agguagliare. Eufebio, Ruffi
no, Epifanio, Socrate, Sozomeno, Teodoretto, Damafo, San Girolamo, & altri
antichifcrittori dell'hiftoria Ecclefiaftica molte cofe ne fcriffcro.
MARCO 1. PO N T. X X X V.
ARCO Romano, e figliuolo di Prifca,fù Pontefice a tepo del gran Cofta- Coftantino
affermano alcuni, gli Imper
vltimi anni delfuo Imperio ad iftantia di fuaforella reuocaffe Arrio dall'efilio
(perche diceua ella , che fosse ftato Arrio per inuidia condannato ) e che all'opi
nione heretica di lui s'accoftafſe . Ma io credo, che quefti dallafom iglianza.del
nome s'ingannaſſero , & attribuiſſero al padre quello , che poi ilfuo fcelerato fi
gliuolo fece. Percioche non è verifimile, ch'on Principe cofifauio, in quella età,
F quan
82 PLATIN DELLE VITE DE PONT.
A
quando l'huomo più difcorre, e più vede, appronaſſe, efeguiffe coloro, ch'eſſo gid
riprouati hauea.Scrivono ancora,che Coftantio fuſe da Eufebio Veſcono di Ni
comelia , e seguace della fetta Arriana battezato i tlche è ſenza alcun dubbio
falf , e nefanno ampia fede la molta religione di questo Principe, e la fonte del
battefimo edificata a questo effetto fontuofiffimamente in Roma . Percioche cac
ciati c'hebbe viadall'Imperio i tiranni ,fù infieme con Crifpofuo figliuolo iftrut.
to nella fede , e battezzato da S. Silueftro . Quelli , che tengono l'opinione a
quefta contraria, dicono, che Coftantino a questo effetto differiſſe di battezarfi,
e per doner porfarlo nell'acque del Giordano ad imitatione del Saluatore noftroi
ma ch'egli questo effettuare poi non poteße; perche, mentre ch'egli ne paſſa con
vn'esercitofopra i Parthi , che poneuano la Mefopotomia in ruina, nel 31. anno
del fuo Imperio , e nel 66. della fua vita in vna villa publica preſſo Nicomedia
mori : onte dicono, ch'egli qui nell'vltimo tempo dellafua vita fi battezaſſe.Ma
accomodinfi pure coftoro a lor voglia quefta cofa , ch'io quello, che quafi tutti
gli altri tengono,mi crederòi cioè, che Coftantino, c'haueua colfegno della Croce
in tante imprefe vinto , che haueua tante Chiefe , ecofi magnifiche in honore di
Dio edificate, che s'era ne' concily facri ritrouato prefentes c'hauea tante volte
con que'fanti padri ne' miſtery facri orato , voleſſe tosto che incominciò a cono
fcere la verità , eſſere della virtù del facro battefimo fortificato ancora contra
gl'inimi inuifibili . Io non sò , che cofa ſi vogliano dire queſti altri ſcrittori , io
per mefegno quella verità , ch'alla pierd, alla religione di vn'ottimo Princi
Coftantino pe è conforme, e debita . Quello poi, che il volgo dice, ch'egli diueniſſe leprafo,
Magno Im e che col battefimo guari Te, con la fauola , che dicono del bagno delfangue de
pr. maifù
leprolo. fanciulli, io per nefun conta il crela , e feguo in quela parte Socrate , ilquale
fcriue, che Coftantino nel 65. anno della fia età fù da vna grande indifpofitio
nefopragiunto, e che vfel per questo di Coftantinopoli, e ne andò per guarirfi a'
bagnis ne fa mentione alcuna di lepra . E non folamente quefto i ma non è fcrit
tore alcuno, che di ciò mentionefaccia, në Gentile, ne Chriftiano . E non l'hau
rebbe certo ne Orofio taciuto, ne Eutropio , nè quelli, che accuratamente le cofe
di Coftantinoferifero . Hora prima che queſto Principe moriſſe , apparue per
molti giorni vna cometa di difufata grandezza . E Marco Pontefice volto tut
to alle cofe dellareligiona, ordinò , che il vescouo d'Hoftia , dal quale è il Pon
tefice confecrato , poteffe il pallio vfare . Volle ancora , che ne' giorni folenni
fubito dopo l'Euangelio fi cantaſe ad alta voce dal clero , e dal popolo il Credo,a
quel modo, ch'era nel Concilio Niceno ftato dichiarato . Edificò anche due Chie
fe in Roma, vnafu la ftrada , che mena ad Ardea , e don'eglifu pofciafepolto i
l'altra dentro la città presso il Palatinos alle quali donò Coftantino vna patena
di argento di 20. libre, vnfcifetto d'argento di 10. libre, vna corona d'argento
Iuuenco d'altretanto peso , è molti poderi fuori della città, onde fi fufsero ifacerdoti co
prete Spe- modamenteſoftentati. Nel tempo di questo Pontefice, e di Coftantino viſse Iu
guuolo , e
po.ta, uenco prete Spagnuolo , e nobile , ilquale in quattro libri in verfo heroico gli
Euangelij fcrifse . Alcune altre cofefcrifse anche nel medefimo verfo, e di ma
teria facra . Hora Marco fatte due volte il Decembre ordinationi, e creati 25 .
Preti ,
2RedRADE
GIVLI O. I. 83
1721
nafenza acqua afcofo talmente , che non vide in tutto questo tempo mai sole.
Effendo poida vna ferua scoperto , e fiando per eßerprefo , ispirato da Diofi
fuggì via,e con Coftante fi ricouerò,ilquale sforzò con minaccie Coftantio il fra
tello a douer riceuer, e be trattar Atanafio.In questo mezo Arrio accõpagnato
da vna granfchiera di Veſcoui, e di popolo, mentre che per alleggierir il ventre
in on publico luogo fi ritira,efa forza per mandarne giù l'immonditie, che l'ag
grauauano, tutte l'inteftina giù ne mandò , e mori , efu morte certo degna della
Mortebrut
a fua bruttiffima vita . Hora Giulio Pontefice , effendo in queſte turbulentie ftato
herefiarca . affai trauagliato, e confinato anche, in capo di dieci mefi fe ne ritornò da quefto
efilio in Roma, hauendo maffimamente la morte di Coftantino intefas ilquale ha
uendo meſſo guerra a Coftante il fratello , fùmorto, mentre che preſſo Aquileia
poco confideratamente combatteua. Non restò giàper quefto Giulio di ripren
derfempre,come doucna, i Veſconi dell'Oriente, eſpecialmente gli Arriani, che
haueuanofenza ordine alcuno del Pontefice Romanofatto bandire in Antiochia
il Concilio, poiche non fi poteua ciòſenza laſua autoritàfare,per eſſer la Chiefa
Romana a tutte l'altrefuperioresfebene quefto i Prelati dell'Oriente negauano ,
dicendo effer dall'Oriente paffata nell'Occidente la religione Chriftiana : onde
conchiudevano, effer la Chiefa loro come on viuo , e perpetuo fonte i dal quale
n'haueuano poi tutti gli altri cofi copiofamente la gratia hauuta. Lafciate Giu
lio quefte contentioni, edificò due Chiefe in Roma, vna prefio al Foro Romano ,
l'altra in Trafteuere : e tre cimiterij ancora il primo si la firada Flaminia, l'al
tro su'l Aurelia; il terzo sù quella, che mena a Porto . Ordinò poi che non fuſſe
ro i Sacerdoti altroue, che nelforo Ecclefiaftico conuenuti. Volle medefimamen
te, che tutte le cofe concernenti alla Chiefa fi doueffero fcrivere da notari , o dal
loro Primicerio, e capo. Queſti,ſe io non m'inganno ,fono quelli,che boggi Pro
tonotarij chiamiamo , il cui principale officio fi è diferiuere le cofe occorrenti .
Nel tempo di Coftantino , e di Coftantio fù in pregio Marcello Veſcouo di An
ticira,il qual molte cofe fcriffe, e contra gli Arriani Specialmente. Si leggono pe
ròcontra di lui libri fcritti da Afterio , e da Apollinare , che come heretico Sa
Marcello belliano lo reprouano . E volendo anche fare il medefimo Hilario , Marcello an
Velcоно .
dacemente rifpondendofi difenfa , e moftra infieme non hauer con Giulio , e con
Atanafio il medefimo parere . Scriffe ancora contra Marcello Bafilio Vefcovo
Teodoro Anquirano vn libro della verginità : Percioche fù Bafilio infieme con Euftafio
Vefcouo
Seaafteno Principe d'vna parte della Macedonia . Teodoro Vefcovo di Heraclea
elegante
Scrittore di Tracia, & elegante, e copiofo nel dire,fcriſſe in questi tempi molte cofe, efra
·
Paltre i Commentarij ſopra Matteo , fopra Giouanni , fopra i Salmi, e fopra l'
Apoftolo. Hora Giulio hauendo nelle tre ordinationi, che fece il Decembre, crea,
ti diciotto Preti, tre Diaconi, e noue vefcoui , mori , e fù alli dodici di Agosto
nel cimiterio di Callipodio su la via Aurelia tre miglia lungi di Roma fepolto .
Fù quindeci anni, e due mefi, e fei giorni Paftore della Chiefa : la quale dopo lxi
-venticinque giorni hebbefede vacante.
LIBE
213
LT BERI Q. 85
doue"ero ribattezzare. Dicono , the Liberio per qualche tempo nel cimiterio di
fant'Agnefe habitaſſe con Coftanzaforella di Coftantio,perche ellailfanoriffe a:
toire poter ritornare in Roma . Ma ella, che era catolica , e ſi era dell'inganno auiſta,
cendo nel ricusòfempre difarlo. Ma Coftantio allafine inftigato , e pregato , come fiè det.
Chesa
a to,da Vrfatio, e Valente cacciò Felice,e ripofe Liberio nellafua dignità. Diche
ne nacque tanta, e cosi fiera perfecutione, che dentro le chiefe ftefe fi tagliana.
noi Sacerdoti , & i Chierici per tutto a pezzi . Scriuono alcuni , che le donne
Romane nello spettacolo Circenfe pregarono l'Imperatoreper lo ritorno di Libe.
rio,e l'ottennero . Hora il Pontefice , ancor che l'opinione de gli Arriani teneße,.
alornò molto alcune Chiefe di Roma, e fra le altre cofe la fepoltura di S.Agne
fe, e la bafilica,ch'egli preſo il macello di Lidia in fuo nome fece. In quefti cala.
mitoli tempi fi Eufebio vefcouo Emiſſeno , che affai dottamente , elegante
mente contra Giudei , Gentili , e' Nouatiani fcriſſe , Erifilo ancora Veſcono di
Leucosia copiofamente firiffe fopra la Cantica . Donato Africano , dal qual i
Donatiani tolfero il nome ,fcriuendo in quefti tempi molte cofe contra cattolici ,
Stifilo Ve
Acou ne inganno con questa falfa dottrina quafi tutta l'Africa , e la Giudea . Costui
dicena, e Ter il figliuolo minore del padre, e lo Spirito Santo minor del figliuolo ,,
éche fi doueffero i cattolici ribattezzare. E nel tempo di S.Girolamo fi vedeua.
Donatiani no moltefue cofe di herefia , & vn libro dello Spirito Santo.conueniente , e con
h cechy
forme alla dottrina Arriana . E perche nulla a quefta perfida fetta de' Arriani: ·
mancafe, Afteriofilofofo , e di questafetta ſeriſſeſotto l'Imperio di Coſtantino.
molte cofe a' Romani ſopra gli Euangelij , e ſopra i Salmi, che da gli heretici di
Aterio he quellafetta con molta auidità fi leſſero. Lucifero Vefcovo Caralitano , eſendo da
BELICO. Liberioinfieme con Pancratio ,& Hilario chierici Romani mandato a Coſtantio
perche non volle in nome di Aranafio dannare il concilio Niceno, fùrelegato,e
Lucifero fcriffe perciò contra Costantio vn libro , e glielo mandò poi perchefi leggeffe .
vouo. Ma egli morfaltempo di Valentiniano . Vogliono , che Fortunatiano Vefcovo di
Aquileiaperfuadeffe , e follecitaffe Liberio , che per difenfare lafède, ne andaua
in filio, chergli con la opinione de gli heretici fi ftringeffe . Scriffe anche vn bet
libro contra Manicheo Serapione, che per la elegantia delfuo, ingegno fù cogno.
minato Scolaſtico,nè reſtò mai di confeſſar la verità per minaccie, che contra di
Lui Coftantio operafse . Percioche pensando douer verſo Atanafio placarlo , an
dò a ritrouarto, e liberamente parloli, nè perchè queſto Principe il minacciasse,
e dicefse colericamente molte cofè, ſi restò egli mai dallafolita coftantiafua.Fir
Acanalio tenuto , e cognominato Magno Atanafio : perche contra gli heretici , e contra i
pe the gentilifempre cofiantementefiportò. Hora Liberio creati che hebbe in due vol
ham to
$1200. te,che fece ordinationi in Roma, diciotto Preti , cinque Diaconi, e dicinoue Ve
fconi, mori ai vintiquattro di Settembre, e fù nel cimiterio di Prifcilla si la via;
Salariafe polto, bauento fed anni, tre mefi, e quattro giorni tenuto il Pontefica
toyche vacò depola fuamorte feidi .
FELI
VED
FELICE. 872
FELICE II.
•
O
14.6
#
ELICE 11. di natione Romano , e figliuolo di Anaftafio fù Coftantino
Ponteficeſotto l'imperio di Coftantio, ilqual dopo la morte di Co- oper
ftante fuo fratello folo l'Imperio tenne . E perche le Gallie Guliaro
per
Imp. cfnoi
La cagion d'alcuni tiranni , che vi erano forti , tumultuauano , creò fatti.
Cefare Giuliano fuo cugino , e là con l'effercito il mando . Coftui
tofto colfuo valore talmente fi portò, che quierò , e tenne i Galli, e i Germani à
frenos il perche ne fù dall'eſſercito con vn consentimento di tutti falutato AU
gufto. Quando Coftantio , che fi ritronaua nelle cofe de' Parti occupato, heb
be di quefto auifo , softo verſo le parti d'Occidente fi moffe , per dar a queſto
diſordine il rimedio opportuno . Maper camino in Mopfocre terra frà la Cili
cia,e la Cappadocia di apopleffia morinel ventefimoquarto anno del fuo Impe
rio , ch'era il quarantefimoquinto della fua vita . Diſſero i Medici , chedi que
Ao morbo s'infermafle , e morifle per il dolor eftremo , ch'egli di questa ribellio
ne di Giulianofentito banca . Fù Giuliano (fuori che nella caufade' Chriftia.
7 ni , nella qual fù finza modo empio ) di tanta modeftia, & affabilità , che me
titaua all'vfanza antica effere frà gli Dei pofto . Egli tolto , che hebbe l'Im
perio , venne trionfando in Rema , done entrò per la firada Flaminia ſopra vn
carro tutto dorato , e con incredibil bumanità , e modeftia falurò , e raccolfe il
popolo , chegli vfci incontra , dicendo Speßo , effer vero quello , che Cinea le
gato di Pirro diffe , che tanti Re vedeua egli in Roma , quanti vi vedea citta.
dini . In vna cofa ſola moſſe anzi a rifa , che a fdegno il popolo Romano ´i che
entrando per le porte della città , ch'erano bene alte , e fotto gli archi trionfali
altiffimi , effendo egli di picciola ftatura , s'incuruaua , & abbaſsaua , aguifa
dipapera , il capo , quafi temeſſe di non vrtarui . Rifguardando poi con molta
maraniglia il campo Martio , il fepolcro d'Augufto adorno di tante ftatue di.
marmo , e di bronzo , il foro Romano , il tempio di Gioue Capitolino , le Ter
F 4 `me ,
gg PLATINA DELLE VITE DE PONT..
ANNOTATIONE.
il popolo , crebbe in modo , che nella bafilica di Sicino in vna cruda zuff
morirono dell'vna , e dell'altra parte cento trentafette huomini , di che ha
uendo hauuro l'Imperatore Valentiniano auifo , pertorre lo fcifma , & la feditio
ne dalla Città , confermando Damafo nel Ponteficato, feacciò di Roma Vrficino
in capo del quartodecimo mefe , da che vi era egli ftato ordinato . Et cofi reftò
folo Damafo Papa. Queste cofe ho cauate io da quello antichiffimo registro : &
molto meglio quadrano a quello,che ne fcriue Ammiano Marcell no nel decimo
quinto libro , & San Girolamo nel chronico; e Ruffino nel duodecimo capo del
primo libro , e nel decimo capo del fecondo ; e Socrate nel vigefimofettimo ca
po del fecondo libro ; e nel vigefimonono capo del quarto ; e Teodoreto nel de
cimofefto , e decimofettimo capo del fecondo; e Sozomeno nell'vndecimo capo
del quarto libro, e nelvigefimoterzo del fefto , & altri hiftorici medefimamen
te, con quello , che dal volgo di Liberio, e Felice finarra . Percioche nè Liberio
fù mai Arriano, nè Felice hebbe legittimamente il Ponteficato, nè oprò coſa alcu 1
na contra Coftantio , nè fù da lui fatto morire . Anaftafio Bibliotecario (come io
(
penfo ) fù il primo , che queste cofe credefle , e nel libro di Damafo , come tante
altre cofe ,le interponeffe . Per quefta via adunque furono in breue tempo due
fcifmi quafi continuati fotto quattro Pontefici . Et Felice effendo ftato fcifmati
ço , non fi dourebbe per conto alcuno fra i legittimi Pontefici annouerare;perche
non poffono effer due Papi infieme . Maio ho tutte queste cofe più aperte, & di
fintantente nel mio libro feritte .
DAMAS O I. PON T.
PON T. XXXVI I.
deffe
DAMAS O I. 93
SIRICIO PON T. X X X I X.
s.Chiefa direfi poteuano, quando faceuano intera fede della lor buona vita, Or
dinò ancora, che il vescouo folamente doueſſe ilfacerdote confecrare , E che chi
donna vedoua, òfeconda moglie menaße , fuffe dall'officio ecclefiaftico cacciato
via , e che fi poteſſero gli heretici alla verità della fede catolica riceuere con
impor loroful capo la mano . In quefti tempi fu Hilario Vefcovo di Poitierfi cit- Hilario Ve
tàdell'Aquitania,il qualefcriffe dodici libri contragli Arriani, & vn'altro con icouo cot
tiffimo.
tra Valente, Vrfacio,e poco appreſſo nelfuo Vescouado mori.In questo tempo Vittoring
ancorVittorino Africano infegnò primieramente Retorica in Roma ritornato Fo Retorico.
ino he
poi nella vltima vecchiezza alla verità dell'Euangelio ,fcriſſe al modo, e coftu- retico
me de' dialetici alcuni libri contra Arrio. Gregorio Dettico Vefcouo d'Hiluerio
fcriffe anch'egli molte cofe in lode dellafede. S'ingegnò anco in questo tempo Fo
tino, nato nella Gallogrecia, e difcepolo di Marcellino Vefcovo di Anticira,di ri
nouare la berefia di Hebione,il quale diceua, effere Chrifto ftato buomo puro , e
Hebione
nato di Maria,comegli altri . Fù Fotinofcacciato via dall'Imperatore Valen heretico .
tiniano,e molti libri fcriſſe,ſpecialmente contra gentili , Didimo Aleſſandrino ,
chefu cieco dallafuafanciullezza, e per quefto anche de' principij d'ogni lette Didime
ratura ignorante, venuto in età di molti e molti, anni fi diede ad apprendere let- no
Aleffandrie
cieco ,
tere, e tantofrutto vifece, e nella Geometria fpecialmente, e nella dialeti dottiflime,
ca,cheferiße alcuni libri in matematica di molta ftima preffo i dotti:
e commentò molte coſe ſupra i ſalmi , ſopra gli Euangelij di
Matteo, e di Giouanni , e contra gli Arriani molte altre
cefefcriffe . Ottato Africano,& Veſcouo Miluera
nofcriffe ancorafei libri contra gli heretici
Donatiani , Seuero Cecilio Spagnuolo,
eparente di quel Seuero , à cui
Lattantio feriffe due libri
d'Epiftole,compofe in
quefto tempo
vn libre,
che
chiamò Cataftrofe . Hora Siricio raffettate che hebbe
le cofe della Chieſa, e creati in cinque ordinationi ,
chefece,ventifei Preti,fedici Diaconi, e tren
tadue Veſcoui,morì a' 22 ,di Febraro,c
fu nel cimiterio di Priſcilla sù la
via Salariafepolto, bauen
do retto il Papato
quindeci anni ,
vndeci me
fi ,
e25.giorni . E veftò dopo lui fenza
Paftoreper venti giornila
Chiefa fanta .
ANA
OVA IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
G INNO
INA DELLE VITE DE PONT.
98 IL PLAT
YEPTAH
ww
Teodofio NNOCENT10 dinatione Albano , e figliuolo
Amp. efuo d'Innocentio, partec pò de' tempi di Teodofio , il qua
le congran prudentia, e celerità of prefle, e tagliò apez
ziprejo Aquileia il tiranno Maffimo, che hauea mor
to Gratiano. San Martino haueua già a Mafimo que
fta calamità predetta , mentre che egli lasciò spogliata
di effercito l'ifola di Bertagna,per veuirne contra ogni
ragione , e debito ad occupare l'Italia . Percioche ve
nendone all'hora da vna partegli Scoti , da vn'altra i Pitti in quell'Ifola , eri
: trouandolaſenza vnfoldato , ageuolmente la corfero , e poſero tutta in ruina .
Teodofio , che era aiutato dal braccio diuino , nel quale egli tutto fi confidaua ,
voltate le armeſopra gli altri tiranni , che auanzati erano , oppreſſe con mara
uigliofa celerità Androgato compagno di Maimo , e Vittore il figliuolo ,
Abrogafle , & Eugenio , che erano tutti con le armi in mano: il perche merita
Claudiano mente in lode di Teodofiofcriße Claudiano Poeta , che eglifuffe amato da Dio
oer'.
Regione e che venti , gli elementi , e'l cielo lofauoriſſero . Fù Teodofio nonſolamente
fio Teodo
lap. chiaro , e nobile per la difciplina, e valor militare , ch'egli hebbe ; ma per la ec
cellentia ancora dell'ingegno, e della religione,che lo fe raro. Percioche effendoli
in Milano vietato il potere entrare in Chiefa afentir gli officij diuini per vn cer
tofuo peccato,fe prima penitentia no nefaceua,in modo patientemete ilfofferfe,
chene ringratiò anche Ambrogio, e nefece penitentia. Facilla fù fua moglie,del.
la quale egli hebbe Arcadio , & Honorio , che li furono poifucceffori nell'Imperio.
Montato vna volta Feodofioin colera, per hauere in Salonichi quel popolo detro
il teatro ammazzato vn foldato, o come altri vogliono vnfuo giudice, a pena da
facerdoti Italiani fù ritenuto , che egli non faceſſe tutto quel mifero popolo taglia
re apezzi . Eperche egli nefè con quelprimo impeto morire molti , ritornato
poi
INNOCENTIO I. 99
XL poi infe , ericonosciuto ilfuo errore , con le lagrime sù gli occhi moftrò, quanto
pentimento di quell'errorſentiſſe , e nefece perciò far vna legge, che lefententie
de' Principi datefopra il caftigare, o punir alcuno, ſi doueſſero infino al terzo di
differire , accioche in questo mezo fe ne moueffe il Principe a compaffione , o fi
pentiffe , o ritrattaße quel decreto . E fi legge , che quel Principe d'allbora in
poi ogni volta, chefentito i colerafi foffe ,folena per intertenere la effecutione
dell'ira, e darne col tempo luogo alla colera , recitare pianamente tutte le lettere
dell'alfabeto. Vogliono alcuni, che Teodofio conuerfaſſe molto con vn certo Gio.
uanni monaco Anacorita in Tebaide , il cui configlio cofi in pace , come in guer–
rafolenafeguire . Ma egli nel cinquantefimo anno dellafua vita in Milano mo
ri. Hora Innocentio in tanta tranquillità dell'Imperio , & in tanta bontà di
Principeinftitui molte cofe alla religione Chriftiana appartenenti . Ordinò ,
રે perche in quel di Christo nel fepolcro del Sabb
che fi doueffe il Sabbato digiunare , si
giacque; come perche in quel giorno gli Apoftoli di giunarono . Egli fece da chi ordi
alcune leggi fopra gli Hebrei , pagani , e monaci . Cacciò di Roma gli he. nato.
retici chiamati Catafrigi , i cui autori erano stati Montano , Prifca , e Maſſi. Catafrigi
milla , e vi aſſenti Teodofio . Altri vogliono, che egli li confinaſſe ne'monafte.
Pelagio he
ri . Condannò ancora per heretici Pelagio monaco , e Celeftino, i quali antepo- retico.
neuano allagratia diuina il libero arbitrio , e diceuano, che perſe ſteſſa la volon- Celefting
heretico
tà noftra baftaffe ad adempire i comandamenti diuini . Contra i medefimi bere
ticifcriffe ancora molte cofe Agostino . E Pelagio paſſando nell'Inghilterra ,
con l'aiuto di Giuliano , che lifù nelfeminare qnefto errore gran compagno, infet
tò tutta quell'Isola delfuo veleno . Dedicò Innocentio la Chiefa de' Santi Ger
uafio, e Protafio , che eraftata edificata, & ornata allefpefe di una donna Ve
fina, che hauea nel fiso teftamento lafciato, che a quefto effetto fuſe vendutala
fua heredità . Gli ornamenti , e doni di queſta Chiefa furono due patene d'arger
to di 40. libre , e dodici corone d'argento : vi era vn ceruo di pincicinque libre
per ornamento delfonte del battefimo , che verfaua , egettauagiùl'acqua : vn
vafo d'argento di cinque libre per tenerui il chrifma : duoi fcifetti d'argento di
sileno di venti libre . Dotò ancor la Chiefa di molte cafe, e poderi dentro,efuor
di Roma perfoftentamento de facerdoti ze diede la cura , e'lgouerno di questa
· Apol'trate
Chiefa , e di quella di S. Agnefe a Leopardo, e Paolino preti. Nel tempo di qu heretico
fo Ponteficefu Apollinare Vefcovo di Laodicea, chefu cofi acuto nel difputare,
e vehemente, che hauea ardimento di tenere quefta conclufione , che il Saluator
noftro non bauea , come huomo bauuto altro, che il corpo , & eßendo aftretto , e
sforzato dalle ragioni cötrarie de' catolici,diceua,hauere ancor'bauuto l'anima,
non già la rationale,ma quella,che viuifica il corpo, che per la parte rationale il
verbo eternofuppliua , la qual opinione era prima da Damafo , e poi da Pietro
Vefcono dr Aleandria ftatareprouata, confutata, e dannata . Da coftui bebbero
l'orgine,e'l nome gli beretici Apollinarifti.Martiano Vefcovo di Barcellona,che Apollinari
there ici.
fu in caftità, in eloquentia eccellente ancora nellafede fi catolico, oppu Martiano
gnò ne'fuoiferitri gli heretici Nouatiani . Cirillo Vefcovo di Gierufalem , che Cill
couo.
o Ve
fùpiù volte dalla Chiefa cacciato,epoi toltoui,finalmětefotto l'Imperio di Teo ouo.
G 2 dofio
100 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
parne
ZOSIM O. IOF
SET
Mafeelgerfuofratello , che della crudel natura di lui dubitò , fi moffe con vn'ef
fercito e facendouifatto d'arme , lo vinſe , e pofe in rotta talmente , che è per Radagaño
dolore, d pure col veleno non molto poi Gildone lafciò la vita . Ma infuperbito Rè fde
pa Goin
perquefta vittoria Mafcelger, perch'egli nè à Dio, nè agli huomini la perdona- Italia a'da
ua,fù da ifoldatifuoi fteffi tagliato a pezzi. Ruffino, mentre che anch'egli cer- ni dell'Im
ca d'infignorirfi dell'Oriente , fùdall'Imperatoregarzonetto Arcadio oppreffo perio.
poteTe il Sabbato Santo benedire il cirio . Vietò a ' chierici di potere bereful
publico, e gli permife di poter farlo nelle cantine de'fedeli. Vietà anche, che non
potessero iferui essere ammeſſi al chiericato; perche bifognana,che chiamate fof.
fero a quefio minifterio le perfone libere , & integre . Si legge , che Zofimo ne
mandasse al Concilio , che fùfatto in Cartagine , Fauftino Veſcouo , e due Preti
Romani,perche moſtraſsero,come non fi douea in luogo alcuno coſa publicamen.
te trattareſenza il confentimento della Chieſa Romana. Nel Pontificato di Zo.
fimo fù Lucio Vescouo Arriano,che in varijſoggetti alcuni libriſeriſse . Scriſſe
ancora molte cofe Diodoro Vefcovo di Tarfo , mentre ch'era prete in Antiocbia
& imitò ben le fententie d'Eufebio, non già l'eloquentia,percioche eglinonfeppe
gran fatto le politie della buona lingua.Tiberianoferifse anch'egli n'apologeti
coper la fofpitione , ch'era di lui, chefofse heretico , perche con Pr feilliano at.
cufato fù . Euagrio tradusse di Greco in Latino la vita di fant'Antonio , e fù di
on pronto, e feruido ingegno . Scrisse ancor AmbrogioAlessandrinofeolare di
Didimo unbel libro contra Apollinare . Furono in quefto tempo anch'in pregio
Goranni Giouanni Vefcovo di Coftantinopoli, e Theofilo Vefcono d'Alessandria.Il primo,
Chrifofto
111 0. come io penfo ,fù Giovanni Chrifoftimo,che dalla elegantia del dire questo cogno
me confegui, che non vuole altro dire, che bocca d'oro , ilquale ne trafse alla ve.
ritàdellafede Teodoro, e Maffimo , che lafciarono Libanio , Andragatio Fi
lofofo loro macftri per feguirne Cbrifoftomo , efsendo già presso la morte Liba.
nio, e dimandato , chi lafciaua eglifuccessore nellafuafcola : Non lafcierei al
tri,difse , che Chrifoftomo folo , ſe egli non ſi foſse fatto Chriftiano . In questo
tempo essendo portati al Pontefice Zofimo i decreti finodali, furono con le debite
Perronio
folennitàconfermati , e fù tosto perciò per ogni luogo la hereſia di Pelagio re
Pr oba Ro prouata, e dannata.Scriuono alcuni, che Petronio Vefcovo di Bologna, e perſona
Vefcouo.
Яiana.
fantiffima, e Poffidonio Vefcovo della prouincia dell'Africagrande opinione,
odore difantità in quefto tempo preſſo i fedeli ſi concitaſſero. Scriſſe ancora con
tra gli heretici Primatio molte cofe al Vefeouo Fortunato . Vogliono , che in
quefto tempo Proba moglie del Proconfolo Adelfo componefse in lode del Sal.
uatore noftro il centone di Vergilio . Alcuni danno queſta lode ad Eudoffia "mo
fco uo il Ve glie di Teodofio ilgiouane . Agostino , ch'era nellafè diſcepolo difant'Ambro.
Agof.
dotro huo- gio, e che fù fenza alcun dubbio il più dotto huomo , c'haueſſe quell'età , eſſendo
l'età
no .di quel vefcono di Bona in Africa non reftaua in quel tempo di difenfare , e confcritti ,
e con difpute la verità della fede noftra . Ma Zofimo creati in Roma dieci Pre
ECOMI
ti,tre Diaconi otto vefcoui mori a 26.di Decembre, e fùſepolto sù la via Tibur_
tina prello il corpo di San Lorenzo martire , eſſendo ftato un'anno , tre mesi
dodecigiorni Pentefice . Vacò lafede dopo lui vndeci giorni .
AΝ ΝΟΤΑΤΙΟ Ν Ε.
Che quefto Zofimo fufle di natione Greco Afiatico , e che Cefarea della Cap
padocia fuffle la patria fua, e che fuffe nipote di quello Hermogene, che compofe
il Credo nel Concilio Niceno, fi può fufpicare ageuolmente da vna certa epiftola
di Bafilio Veſcouo Cefarienfe fcritta a Papa Innocentio , doue talmente il dipin
gc ,
ZOS IMO . JO
ent fe, che da alcune circonftantie fi conofce egli effere Zofimo,il quale effendo per
fona fantiffima , e dottiffima , fù per laincredibile fua virtù mandato da Bafilio'
20
Vefcouo di Cefarea , eflendo prete di quella Chiefa , a Papa Innocentio fuo pre
deceffore in Roma : doue fù fubito dopo la morte d'Innocentio ad vna voce di
tutti creato Pontefice nel 416.effendo Teodofio il giouane la fettima volta, e Pal
P ladio Confoli . Fù ZofimoPapa tre anni, quattro mefi , & otto giorni . Dopola
cui morte il di feguente fù Bonifacioprete eletto Pontefice in fcifma con Eulalio
Archidiacono : ilquale Eulalio fù in capo di tre mefi , e mezo sforzato a laſciare
$ quefta degnità , e fu fatto Vefcouo in Campagna; e reftò perciò Bonifacio pacifi
camente nella fede Apoftolica. Quefto fcifma fù il quinto, che nella Chiefa Ro
mana fufle, & Anaftagio Bibliotecario particolarmente in quel regiftro , ch'io hot
detto di fopra, il defcriffe , & io ne ragionerò a lungo nel libro mio de' Pontetici.
Ma di quello,ch'io ho di Zofime detto,Giulielmo Širletto Protonotario Apofto
lico, e che è ftato Cardinale, e perfona eccellente, e ben dotta, me ne auerti.
BONIFACIO · I. PO N T. XLIII.
in fin dell'anno .
4.
CELE
CELESTINO I.
1991 105
CELESTINO I. PONT. XLIII.
fay
SAC
Creato del 423. a' 14. di Nouembre,
chea
spades
**
SISTO
SIST O III 107
-to
SISTO III. PONT. XLV.
rifmondo in questo granfatto d'arme moriffe. Hora Sifto tolto che hebbe il Pon.
teficato , fu fatto reo in giudicio da vn certo Baffo : ondefu raunato on finodo
di cinquantafette Vescoui , doue talmente il Pontefice fi difensò , che ne fuper
vna voce di tutti affoluto : efù perciò l' niquo calunniatore Baſſo , permetten
dolo Valentiniano, e Placida fua madre , cond nato , e mandato in efitio , con
conditione però, che nell' vltimo tempo della vita fua non glifi negaſſe il viati
fuoi poderi andarono in potere non del
I co, e'lfalutarefacramento dell'altare . I
fifco ma della Chiefa. Vogliono, che egli poco dopo quefto efilio viueſſe , perche
dicono, che nel terzo mefe morisse: efudal Pontefice Sifto ne' fuoi lenzuoli con
Chiefa di le proprie mani auuolto , e cofperfo di aromatí, efepolto in San Pietro co' padri
Maria fuoi. Edificò Sifto la Chieſa di noſtra Signora, che dagli antichi fu cognominata
Maggiore, di Liberio , preffo il macello di Libidia, efu poi cognominata, al prefepe, e final
mentefanta Maria Maggiore. Il titolo , che nel fuo frontispicio fi legge , dimo.
ftra afsai chiaramente, che quefto Pontefice la edificafse , dicendo; Sixtus Epi
fcopus plebis Dei . Donò il medefimo Pontefice a queſta Chiefa vn'altare di
finiffimo argento di trecento libre, tre patene d'argento di cento venti libre, cin
quefcifetti di argento, dieci calici, e ventiotto corone d'argento, e tre candelie
ri d'argeto medefimamente, & vn torchio pure d'argeto,che verſaua acqua nel
tifterio . Le donò anche la villa di Scauro ful Contado di Gaeta per lo viuere
de'facerdoti : e vi ornò il pulpito, o ambolo , che diciamo, ful quale l'Euangelio,
e la Epiftola fi cantano , di belli marmi di porfido . A prieghi anche di quefto
Pontefice orno vagamente Valentiniano alcune Chiefe in Roma. Perche egliful
confeſsorio di San Pietro drizzò vna imagine d'oro del Saluatore tutta di gem
me ornata, e difiinta , e ripofegli ornamenti d'argento , che erano nella cuppola
della Chiefa di Laterano, e che haueuano già i barbari tolta via. Adornò anche
d'argento il confeffionario di S. Pietro. In quefti tempi vogliono , che il vesco
Chiefa di no Pietro di natione Illirco edificafse sù l'Aventino la Chiefa di S. Sabina non
Sabina lungi dal monafterio di S. Bonifacio, doue il corpo di S. Aleffio giace. Ilche cre
S. Eufebio
Cremone derei io, che nel tempo di Celeftino primo auueniſſe, come quei verfi heroici , che
ft.
fino ad hoggi vi fi leggono, ilfanno chiaro. Scriuono ancor’alcuni, che nel tem
po di quefto Ponteficefuffe Eufebio da Cremona, e Filippo amendue difcepoli di
quefto
Hilario V S. Girolamo, che con elegante ftile fcriffero molte cofe . Lodano anch'in
f.ouo. tempo Eucherio Veſcouo di Lione, e di dottrina, e di facondia di dire . E final
mente Hilario ancora Vefcouo di Arli, eperfona digran fantità, e dottrina è in
quefti tempi celebrato. Hora Sifto difpenfato ciò,ch'egli haueua, ò in edificij,
ornamenti di Chiefa , ò infouuenirne alle miferie de' poueri , creati c'hebbe 28.
Preti,dodeci Diaconi,e cinquanta due Veſcoui, morì a i 28. di Marzo, e fù ſe
polto nellagrottadella Tiburtina,preſſo al corpo di S. Lorenzo . Fù Pontefice
otto anni, e dicinoue giorni ; e restò dopo la fua morte la Chieſa Santa per 2 2.
giorni fenza paftore.
LEO
LEONE I.. Tog
una vena del nafo, e difangue mort.Leone ritornatofi in Roma, tutto a confer
mare , eftabilir lafede catolica fi volſe, ch'era all'hora afsai da gli heretici tra
Neffo io uagliata , & oppugnatas e da Neftoriani Specialmente . Percioche Neftorio
heretico. Vefcovo di Coftantinopoli hauea detto , che lagloriofa Vergine non fufse ftata
madredi Dio , ma d'vn huomo , altra perfona facendo della carne , altra della
Eutichic diuinità, efeparatamente essere l'on figliuolo di Dio, l'altro dell'huomo . Et Eu Bry
hereti.o. tichio Abbate Coftantinopolitano , per non parere d'hauer la medefima opinio
ne con Neftorio , diceua , efser la natura diuina con l'humana nel medefimo co
pofito ricaduta, & efserfi vnafola cofafatta , e non poterfifra fein modo alcu
Flauizno no diftinguere. Quefta herefiafu da Flauiano Vefcovo di Coftantinopoli repro
Ve couo.
Divkoro nata, e nefù con volontà di Teodofio vn finodo raunato in Efefoi del quale ef
beretico
fendo DiofcoroVefcovo Alessandrino Prefidente , fù Eutichio ripofto, e Fla
uiano condannato . Ma efsendopiù morto Teodofio,e creato Imperatore Mar
tiano Principe catolico , fu per ordine di Leone fatto in Calcedonia vn concilio;
nel qualfù con l'autorità diſeicento, e trenta Veſcoui conclufo , e decretato , che
fi douesse tenere, e credere, che in Chrifto furono due nature , e che il medefimo
Chriftofusse Iddio, & huomo. E nefurono confeguentemente reprouati , e dan
nati Neftorio, & Eutichio nefando capo de' Manichei . Furono ancora publi
M fro - camentebruciati i libri de' Manichei, e poftagiú, e calcata laſuperbia, e la he
Ianno
refia di Diofcoro . Essendo in quefto ftato morto da isuoi fteffi Valentiniano,oc_
cupò in Roma Maffimo tiranno Imperio , e fi tolfe anche aforza , econtra vo
Roma fac glia di lei, per moglie Eudofsa già moglie di Valentiniano . Per la qual cofa ef
cheggiata fendo d'Africa chiamati i Vandali , fotto la fcorta di Genferico fe ne vennero
eggiarono, vi brucia
Li Vanda nemicheuolmente in Roma :& entrati nella città lafacch
dai
:
rono le Chiefe, e de' loro ornamenti le spogliarono nel qual tumultofu Maſſimo
·
da vn certo Orfofoldato Romano tagliato apezzi , e gettato nel Teuere . Nel
facco della città non era il pouero Pontefice intefo , chegridaua, e diceua, che ſe
neportassero la preda, doue piùlor piaceua, e perdonassero alla diſgratiata cit➡
tà, & alle Chiefe di Dio . Il quartodecimo di dopo che entrati v'erano , ne vſci
rono ibarbari , efe ne menarono vn gran numero di cattiui , infieme Eudoſſa
con lafigliuola in Africa . Leone, che reftò d'vna tanta calamità oltre modo do
lente, fi volfe tutto a rifarcire la defolata città , ele bruciate Chiefe e neper
fuafe a Demetriaferua di Dio, che doueſſe in vn fuo podere fu la via Latina tre
miglia lungi di Roma edificare a San Stefano vn tempio. Et eſſo edificò in hone
redi San Cornelio vefcouo vna Chiefa sù la via Appia . Riftorò le Chiefe meze
rouinate,rifece i vaſi, che n'eranoſtati tolti , ò guaſtı . Edificò anche tre camere
in tre bafiliche di San Giouanni, e Paolo. Ordinò tanti delpopolo di Roma ,che
baueſſero curade ſepolcridegli Apoftoli , e li guardaſſero , e li chiamò cubica
·
lary. Ordinò ancora, cheprimache fi confacri nella meſſa,fi dica, Hoc fanctum
facrificium , & c. e che non poſſa monaca alcuna il velo benedetto di teſta vice_
were,fe nonfi approua, e fa chiaroprima , che ella habbia caflamente quaranta
anni viuuto. Ma mentre che ilfanto Pontefice e a queſte coſe intento,forse di vn
Asefali he
netici fubito la herefia degli Acefali, chefurono coſi detti, percheſenza autore,nè
' ca
ро
LION E. I. III
40%
pofoffero , efenza ceruello . Quefti dannauano il concilio di Calcedonia , e nega
YAM
uano laproprietà di dueſoftantie in Chrifto , affermando , eßereſolamente vna
natura nellaperfona di lui.Qnefta herefia Leone Poutefice con dotte,& elegati
Epiftole, che egli a' catolicifcriffe, ne confutò . Scriuono alcuni, che in quefti tem
apt pifiorifero Paolino Vefcovo di Nola, Profpero Aquitano perfona
dotta , Ma
10.5. merco Vefcovo di vienna › ilquale Mamerco , come vogliono per lifpeffi terre
Ema moti,chefifentiuano, e nella Galliafpetialmente, ordinò le Letanie.Hora Leone
bauendo nellefue ordinationi, che fece, creati ottantaun Pretei trentaun Diaco
PAR
7 ni,&ottantaun Veſcou¸omorì a' dieci d'Aprile, efù in Vaticano preſſo S.Pietro
fepolto . Tenne vent'vn'anno , e quarantatre giorni la Chiefa in mano , ottima
mentereggendolos la quale vacò dopo lui fettegiorni.
AN
#JARA
SIMPLICIO (13
ANNOTATIONE .
Come dalle lettere antiche d'argento, e di Mofaico , che fino ad hoggi fi veg
gononel Battifterio di Laterano, fi caua, fi dee Hilato, & non Hilario dire. Ilche
hòanche io in alcunt tefti antichi ritrouato fcritto, "
SIMPLICIO P ON T. XLVIII.
Zenone
Ifaurico
IMPLICIO, che nacque di Caftino in Tiuoli,fù fotto l'Impe. Imper.
rio di Leone Secondo, e di Zenone . Percioche Leone Primo
veggendofi grauemente infermo, defignò fuofucceffore nel
l'Imperio Leone Secondo, nato di Mariageneſuaſorella , & Odoacre
di Zenone Ifauricofuofuo cognato.Ma veggendofi nõ molto Re de gli
Eruli pren
poi quefto Leone ilgiouane di vna cruda infermitàfoprapre de l'Italia .
fo,e già preffo la morte,lasciò a Zenonefuo padre l'Imperio . Odoacre in questo
mezo entrò in Italia con groffo effercito di Turcilinghi , e di Eruli , e facendo
preffo Pauia con Horefte Patritio ilfatto d'arme, lo vinfe , e fe prigione, e lofè
pofcia in Piacenza sùgli occhi di tutto l'eſſercito morire . E Zenone, c'hebbe pie. Teodorigo
Gotho
tà della calamità d'Italia,mandò contra Odoacre Teodorigo Re de'Gothi, ch'egli
baueuagià molto honorato nellafua corte tenuto . Coftui facendo non lungi di
Aquileia preffo alfiume Santio vn gran fatto di arme con i Capitani d'Odoacre
li infe. La medefima fortuna hebbe ancora più volte cotra l'ifteſſo Odoacrei fi
nalmĕte il tenne tre anni affediato in Rauenna. All'vltimo li perfuafe ( & de la.
Spingeua ancora Giouanni, il Veſcouo di quella città) che il riceueſſe perfuo cõpa
gno nell'Imp.Ma egli poi cotra lafede, che di ciò li diede,lofece infieme colfigli
uolo il difeguete morire.E cofi seza hauere huomo, che li cötradiceſſe,s'infigno
Teodorigo dell'Imperio d'Italia. Simplicio in quefto dedicò la Chiefa di S.Ste
H fano
114 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
fano protomartire ful monte Celio,e quella di S. Andrea Apoftolo non lungi da
fanta Maria maggiore,doue fino ad boggi alcunifegni di antichità fi veggono,
iquali ho to molte volte riguardati piangendo , confiderando la negligenza di
Teodorigo quelli, che ne fanno cofi fatti edifici andare in rouina . Efi vede già in queſta
Rs del Go Chiefa vn titolo di molti verfi fcritti în mofaico , che mostra effere fato Papa
thi prende
Italia , e fe Simplicio,che l'edificò . Dedicò ancor quefto Pontefice vn'altra Chiefa di S.Ste
Rc .chiamafano preffo S. Lorenzovvn'altra di S. Bibiana martire preſſo il palazzo Licinio,~
nei
doue il corpo di questa vergine ftà ripofto.Ordinò ancora lefettimane nelle qua
lii preti vicendeuolmente ftefferò fermi hora in S.Pietro,bora in S.Paolo, hora
in San Lorenzo ,per lo bisogno de' penitenti,e di quelli, c'baneſſero voluto ilſan
to battefimo riceuere . Diuif ancor , e diftinfe a' facerdoti in cinque regioni la
città . La prima era quella di S.Pietro , la fecomla quella di S. Paolo,la terza
quella di S.Lorenzo,la quarta quella di S.Giouanni in Laterano, la quinta quel
la di S.Mariamaggiore.Ordinò finalmente, che il chierico non doueße riconoſce
re dallaico la poffeffione del beneficio :ilche fu poi da Gregorio , e da gli altri Pŏ.
tefici confermato.Che la Chiefa Romana fole la prima, e capo di tutte le altre,
gli fcritti di Acatio vefcouo Coftantinopolitano , e di Timoteo, perfona dottiffi
ma,lo dimostrano chiaramente per li qualifcritti fi prega Simplicio, che voglia
dannare,e reprouare Pietro Vefcovo di Aleſſandria, & imitator della herefia di
Eutichio : ilche il Pontefice fece,con quefta conditioneperò , che s'egli frà certo
tempo a penitentia tornaſſe,riceuuto da' Cattolici fuffe . Vogliono alcuni, che in
Remigio
Vefono di quefti tempifuffe Remigio Vefcovo di Remi perfona fantiffima, che (come nelle
Remis . hiftoriefi legge) battizò Clodoueo Re di Francia . Scriſſe ancora in quefto tem
Rè po contra Eutichio molte cofe Teodoro Vefcovo di Soria , e compofe dieci libri
lodouco
primo
Chriftiano d'hiftoria ecclefiastica , imitando in queſta parte Eufebio Cefarienfe . In quefti
Eudoffa tempi quafi tutto l'Egitto s'ifuiò, e perde dietro l'herefia di Diofcoro , della qua
in Fanci
toliça. ca le s'è ragionato molto di fopra Furono anche nell'Africa trauagliati i Çattolici
donna
Corpo di da Himerico ke de' Vandali,ch'era della herefia de gli Arriani infetto.Ilperche
Elico ri Eudoffa nipote di Teodofio ,donna cattolica, efua moglie, fingendo di volere an
tera fuPro
tronato .
dare per adempire vnfuo voto in Gierufalem , ne lasciò ilfuo heretico marito , e
dopo mna lungaperegrinatione, e trauagliata affai,in Gierufalem mori. In quefti
tempi vogliono, che l'oſſa di Elifeo ritrouatefussero,e trasferite nella città di
leffandria & il corpo di S. Barnaba medefimamente con l'Euangelio di Matteo
fcritto in Hebreo difua mano . Hora Simpliciò hauendo con ottimi ordini, e con
pregiati doni la Chiefa fanta arricchita , e creati nelle ordinationi , ch'egli fe
ce,58.preti,vndeci diaconi,& 86.Vefcoui ,mori ilſecondo giorno di Marzo, efù
nella Chieſa di S.Pietro fepolto, gouernata che hebbe la Chieſa Romana 15.an
ni, vn mefe, e7.giorni : dopò il qual pontificato reftò per ventifergiorni senza
capo la Chiefa .
7: FE
.
FELICE II. DETTO III 115
Alliter
Giouanui
Damafce quefta età ripongono alcuni anche Giouanni Damafceno perfona dottiffima,e cë.
00 lebre Teologo ; ilquale compofe il libro dellefentenze , nel quale imito Gregorio
Nazianzeno, Gregorio Emizeno, e Didimo Aleffandrino.Scriffe ancor alcuni li.
bri di medicina , trattando delle cauſe de morbi, e delle lor medicine, Hora Fe
lice creati che hebbe in due ordinationi , chefeceil Decembre, venti otto Preti ,
cinque Diaconi,e trenta Veſcoui, morì a' venticinque di Febraro, efù in S.Pao
lofepoltos retta che hebbe otto anni , vndeci mefi, e dicifette giorni la Chiefala
qual reftò per cinque giornifenza capo.
ANNOTATION E.
Io chiamerei coftui Felice Secondo , e non Terzo , poi che non fi può chiamar
Pontefice colui , che fù creato nello fcifma contra Liberio Gelafio di cui dirà ap
preffo Platina, collocò primieramente in Laterano i Canonici regolari, che chia
mano di Sant'Agoftino, che fino à Bonifacio Ottauo, che ne licacciò, viftettero.
Si caua da gli archiui della Chieſa di San Giouanni .
GELASIO I. PONT.
L:
Creato del 429. a' 11. di Marzo.
regno,
GEL 1 ASIO L 117
H 3 ANA
118 IL PLATINA DELLE VIT E DE PONT.
ANASTASIO H. PONT. L I.
fidue giorni il Ponteficato . Ereftò dopo lui la Chiefa per fette giorni ſenza
Paftore.
ΑΝΝΟΤΑΤΙΟ Ν . Ε .
vnafactta celefte tocco , e morendo fenti della fua empietà il cafligo : percioche
nonfolamente era tutto in quella graue herefia inuolto , ma ancora bauca mal
trattatigli Oratori del Papa, e poftili poi ſopra vn legno vecchio , e marcio , gli
bauea con questa conditione rimandati a dietro , che non doueßero toccare terra
in luogo alcuno della Grecia: ma nauiga Tero fempre , finche in Italia fuſſero : c
vogliono, cheper costoro faceſſe queſta riſpoſta al Pontefice : Che donea fapere ,
che all'Imperatoreftaua il comandare, e non l'effequire i comandamenti del Pa
pa , ne di qual fi voglia altro , che ci viuefle . Furono gli Oratori del Papa in
Giuftino questa legatione Euodio Vefcovo di Pauia , Fortunato Vefcovo Catinenfe , Ve
Imper. nantio prete di Roma, e Vitale Diacono . Dopo la morte di Anaſtagio , chefu nel
ventefimofettimo anno delfuo Imperio , Giuftino , che era tutto cattolico , tolfe
l'imperio , e ne mandò ſubito ambaſciatori al Pontefice , perche l'autorità della
fede Apoftolica confermaſſero, e dessero anche a tutte le Chiefe la pace. All'ho
raHormifla con volontà di Teodorigo mandò anche egli a Giuftino ifuoi Orato
r,chefurono Germano Vefcovo Campano, Gouanni , e Blando preti , e Felice , e
Diofcoro diaconi, i quali furono dall'Imperatore riceuuti con ogni honore poſſi
bile, & vfci loro incontra per honorarli tutto il clero, e i religiofi , e nobili della
Città infieme con Giouanni il Vescono di Coftantinopoli. Quelli, che erano dell'
ifteffa opinione con Acatio,dubitando della venuta di quefti Oratori,in vnaforte
Chiefa fi ritirarono , e madarono afar intendere all'Imperatore, ch'effi non erano
per affentire mai a quello , che lafede Apoftolica teneua,ſe nõ fi daua lor cōtopri
ma,perchefusseftato danato Acatio . Sdegnato con loro Giuftino, lieacciò dalla
Chiefa,e dalla Città. Il medefimo fece Hormifla de' Manichei, che di nuouo pul
Ilderico ulauano in Roma,e sù le porte di S.Giouani in Laterano tutti i torolibri publica
Vandalo
Re Catoli- mente abbrucio.Elſendo in quefto tepo morto in Africa Tranfimodo Rè de Van
co.
dali,fù infuo luogo eletto Ilderico ilfigliuolo, ch'egli di vna figliuola di Valenti
niano,fuaprigionera,già hauuto haueua.Coftui no imitò l'herefia del padrei anzi
feguedo i buoni, e cattolici ricordi difua madre riuocò tuttii cattolici,chefuo pa
Doni offe: dre confinati hauea, e li lafciò nella lorofanta religione viuere.Furono nel medefi
ti da
fi diuer mo tempo mandati da diuerfi Principi in Roma molti prefenti , perche ornate le
Principi
alle Chiefa Chiefe de' Santi vi fuflero. Clodoueo Re di Francia mandò giore digran pregio
di Roma.
con altre cofe d'oro , e d'argento . L'Imperator Giuftino vi mandò perfuo voto
vn libro degli Euangelij, coperto di tauolette d'oro, e di varie , e ricche gioie or
nato. Vi mandò anche vna patena d'oro di venti libre, e di giacinti ſparſa,& vn
fcifetto d'oro circondato di gemme. Il Re Teodorigo adornò anche egli la Chiefa
di S. Pietro con vn traue d'argento di M L 1. libre . Hormifda ancora volle con
quefti Principigareggiare ; percioche collocò sù l'altare di S. Giouanni in Late
rano vna corona d'argento di venti libre, c fei belli vafi d'argento . Donò ancor
diecifcifetti d'argento alla Chiefa di S. Paolo . Ma creati nellefue ordinationi
ventivno preti, e LV. Vefcoui finalmente a'fei d'Agoſto morì , e fùnella Chieſa
di S. Pietrofepolto, hauendo tenuto noue anni, e diciotto giorni il Ponteficatoi
il quale refté dopo luifenza capofei giorni .
GIO
GIOVANNI PO N T. LIV. 123
GIOVANNI PO N T. LHH .
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Amal:hun fùl'anima fua immersa nel fuoco , che è nell'ifola di Lipari , come vn certofan.
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d'Italia , c to heremita riferi hauere effo veduto . Succeffe a Teodorigo nel regno Amala
fa benia . fiunta fua figliuola , che haueua di Eucario già fuo marito haunto vn figlino.
lo,chiamato Atalarico . Coftei effendo di maggiore prudentia , che a donna fi
conueniuà, emendò , e correſſe molte cofe , e maffimamente le mal fatte del pa
dre fuo . Onde ne reftitui a' figliuoli di Boetio , e di Simacco tutti i lor beni ,
ch'eranoftati già confifcati, é ne fece il figliuolo di ottime difcipline erudire, an
cor che i Gothi vi oftaffero , e reclamando diceſfero , che il Re loro di difciplina
militare,e'non di lettere erudirefi doueua . Giuftino effendo molto vecchio,
ch'egli quafi in quefto tempo mori , lasciando a Giuftiniano gfiliuolo di fua fo
Benedetto
da Norfcia rella l'Imperio . Mori anche Clodoneo Re di Francia, lafciando fuoi fucceffori
Brigidadi
Scotia . nel regno quattro figliuoli . Furono in questo tempo celebri Benedetto da Nor.
fcia,che diede in Italia le regole, e la via della vita monaftica, e Brigida di Sco
tiafantiffima donna,e Giouanni prete di Antiochia, che molte cofe contra quel
li hereticifcriffe, che voleuano , che Chrifto in vnafola ſoſtanzafi adoraſſe.Vuo
le anche Ifidoro, che in quefti tempi viueffe vn certo Vescono Spagnuolo , chia.
mato Ciprigno,chefopra l'Apocaliffi con molta elegantiafcriffe. Hora Giouanni
Pontefice prima, che in Costantinopoli andaſſe, rifece tre cimiteriji il primo fu
di Nereo & Archileo, sù la via , che mena ad Ardea's il fecondo di Felice, &
Adautto martiri il terzo di Prifcilla . Ornò ancora aigemme, e d'oro l'altare
di S. Pietro . E ne portò feco da Coftantinopoli , che donato l'Impera
tore gli haueua, vna patena d'oro di venti libre , & vn calice d'oro
ornato di gemme di libre cinque , lequali cofe io penfo , che
conlui fi perdeffero , e non vedeffero altramente Ro
ma. Creò nelle fue ordinationi, che fece quinde
ci Vefconi . E vogliono , che il fuo corpo
fuffe da Rauenna portato in Roma,
a' ventifettedi Maggio nella
Chiefa di San Pietro Je
polto . Fù due anni ,
& otto mesi Pon
tefice , e
vacò dopo lui $8.
giorni la
Sede .
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FELICEIL DIAS
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COBUS
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FELICE HII Y 127
= fiquierò . Reflato adunque Bonifaciofolo fi volfe tutto alle cofe , che per rior. It Quinte
dinarela Chiefa bifognauano , e fra le altre cofe ordinò , che non poteffe alcuno fcifma nel
la Chiefa
nelfuovefcouato eleggerfi ilfucceffore ; Ilche fù poi da molti Pontefici confer Romana.
mato.Ordinò medefimamente, che dopo la morte del Pontefice , fefuffe poffibi
le in capo delterzo giorno gli ſi creaſſe ilfucceffore, accioche dal differire non në
nafceffere feditioni, e riuolte in Roma. Volle ancora, che mentre fi celebra,fteße
il popolo diunfo dal clero . Moltigentil' huomini Romani , moffi in quefto tempo
dalla fantità di Benedetto di Norfcia , fi andarono a veftire Monaci in Monte
Cafino, frà li qualifurono molto chiari Mauro, e Placido . Fù celebre in quefti Maur
Placido
o Mo,
tempi Dionigio Abbate, ilquale in Roma con ragioni marauigliofe il calcolo del
la Pasqua compofe.Lodanni anche glifcritti di Facundo contra alcuni Eutichiaft Abbar
Dionigie
e.
beretici, che all'horapullulauano . Martino medefimamente con le prediche , e
co'fcrittifuoi neritraffe dalla berefia Arriana alla verità de' Cattolici la na
tione di Sueffoni. E Bonifacio, bauendo tenuto due anni , e due giorni il Pontefi
cato, morì a' 17. di Ottobre, e fù nella Chiefa di S. Pietro fepolto. Vacò la fede
dopolafuamorte due mesi.
"
GIOVANNI I. PONT. LVII.
IO
ANNOTATION E.
MUL
Teodato
ILVEERIO Campano figliuolo di Hormisda Veſcouo , fu per or Gotho.
dine di Teodato creato Pontefice , non effendo prima folito d'interue
nirui l'autorità de' Re : ma fi ben quella de gl'Imperatori . Ma valferó
qui più le minaccie di Teodato , che ragion alcuna di decreto , che vi Belifario
S fulle . Percioche quefto Principe minacciò di douer far morire tutti effercito in
que' chierici , che alla creatione di Siluerio non assentifsero . All'hora Giu- Italia, eri
cuperarla al
tiniano e per quefto , e per vendicare ancora la morte d'Amalafiunta , l'Imperio .
3 I man
130 ° PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Roma affe me cinque miglia fuori di Roma. Et per togliere alla Città l'acqua, tutti gli ac
diata dat quedottispezzò, che vogliono, che quattordecifufero. Occupò ancora con vna
·
Re Vitige parte dell'effercito il Porto, e poſe perciò in gran calamità i Romani , che e dal
laguerra , e dallafame tranagliati fi ritrouauano . In questo ad inftigatione di
Seifma fc Vigilio diacono, e cittadino Romano l'Imperatrice Theodora con vn'ordine mi
fo nella Ro naccieuole comandò à Papa Siluerio , che doue/se, cacciando , e deponendo Men
fa. Chie na,riuocare in Coftantinopoli , e nella fua priftina dignità Antemio, che come fi
mana
è detto , ena per la herefia Eutichiana, che difenfaua , e teneua, ſtato riprouato,
e cacciato via . E perche il Pontefice ricufaua di volere ciò fare , ſcriſſe coleri
camente l'Imperatrice a Belifario , e li comandò , che douefse deporre , e cacciare
Si'uerio pa- via Siluerio, e infuo luogo riporre Vigilio nellaſedia di Pietro. Belifario, ch'era
pa è
to sforza tutto alla guerra volto , ne diede il carico ad Antoninafua moglie , la quale ha
a renon
ciare il Pa uendomolti teftimoni già da Vigiliofubornati , i quali deponeuano , come Silue
pato,e man
to inefi rio haueua praticato , & voluto dare la Città in potere de' Gothi , lo sforzò a
lina 26.di douer lafciare il Ponteficato , & a veftirfi monaco . Ne le baftò quefto , che
Maggio.
ancar'all'Isola di Ponzolo confinò , doue il buon Pontefice non fenza opinione
difantità vimorl . Vogliono , che in quefto tempo i Franceft con lettere , e con
me pregaffero.caldamente Benedetto , che mandale loro alcuno de' discepoli
C. fuoi perche a' Galli la vita monaftica , che eſſo preſſo Latini inftituita haueua ,
infegnaffese che Benedetto mandafe loro Mauro , ilquale e conla vita , e con le
parole ne diede a' Galli la regola , e'l modo del'ben viuere , & vi edificò ancora
nolti monafleri . Hora Vigilio eſſendo , fecondo che Antonina voleua , dalli
hierici Romani dimandató,fù creato Pontefice . Tenne Siluerio il Ponteficatɔ
vn'an
SILVERI O. 13
****
17
diceua, non douerfi le ingiufte promesse offeruare, e che a la pareua, che quanto
Agapito , e Siluerio contra l'heretico Athemiofatto haueuano, con ogni ragio
nefattofuffe , e che perciò non doueua effo per conto alcuno ritrattarlo . Di ciò
oltre modo Teodorafdegnata , colfauor d'alcuni Romani, che le applaudeuano,
ne chiamò Vigilio in giudicio , e'l fè reo , perche fusse con lefuefrodiftato ca.
gione , che Siluerio fufse confinato , e perche perfuo ordinefußseftato da vnfuo
nepote talmente on certo giouane battuto , che n'era morto . Et perche nonpo
esse Vigiliofuggire lafententia , e la pena , che era perfeguitarne , ne mande
vn certo Anthemo in Roma con ordine , che fe Vigilio moftraua di non volere
obbedire , àforza lo conducefse afe in Coftantinopoli . Venutone dunque coftui
P in Rona,e volendogli ordini della Imperatrice efsequire , pigliò dentrola Chiefa
pa condo difanta Cecilia il Papa , che in memoria del fuo natale fi ftana con molta fefta
to pronione compartendo al popolo di molti doni . Anthemo colfauore d'alcuni Romani il
nopoli. prefe , elo meno feco in Coftantinopoli . Vogliono , che il popolo di Roma , ef
fendonefopra on legno portato giù per lo firme Vigilio , li tirafse de' faffi, e
beftemmiandolo queste parole dicefse : Poi che ne hai tu cofi male i Romani
trattati , ogni male fopra di tene vegna . Giunto egli in Sicilia , & efsendo !i
da quelli , che lo conduceuano , permesso , ordinò alcuni chierici, e fràgli altri
Ampliato Prete, Valentino Vescouo , a quali ordinò , che in questo me
zo , che esso non vi era , il clero , e la Chiefa Romana ne gouernafsero . Eſ
fendo poigiunto presso Coftantinopoli , gli fci con gran compagnia Giufti
niano in contra , & entrarono poi nella Città col clero auanti fino alla Chie
Ja di Santa Sofia . Incominciò Teodora a pregare vigilio , c'hauesse voluto
Oltragi fat la promessi attendere , e non mancarle in cofa , che a lei tanto importa
ti Coftanti
in al Papa ut , per bauere fopra dife quefta imprefa tolta : Ma egli rifpofe voler pri
nopol . ma ogni fupplicio foffrire , che del fuo fanto propofito mutarfi . Et perche
l'imperatrice con gli altri , che con let crano , fieramente lo minacciana
no , disse egli efsere à Diocletiano , e non a Giuftiniano venuto . Per le
quali parole ne fu egli in modo battuto , che mancò poco , che non vi laciaf.
Se la vita . Poftofi dunque in fuga , nella Chiefa di Sant'Eufemia , che ini
prefso era , fi ricouer d . Ma ne fù tratto a forza , e con una fune alla go
la , aguifa d'vn ladrone , nefù per tutta la Cittàpublicamente fino al tardodel
di menato. Pofto poi dentro vna cruda prigione, & a pane , & acquafolamen
S te viuendo, con tanta patientia quel tempo , che egli visse , il fofferfe , che non
diceua mai altro , fe non che afsai peggio meritaua per lo peccato . I chierici ,
che quiui di Roma accompagnato l'haueuano , ne furono parte condannati in e
filio,parte confinati a canare metalli . Ma a prieghi poi de' Romani , c'haueuano
già mutatoparere , e facendone ancor Narfete iftantia , che da Giuftiniano era
Aato mandato in Roma contra i Gothi, fù Vigilio con tutti gli altri fuoi lafciato
in libertà,perche in Italiafi ritornasserose venuto in Sicilia,quegli,che con tanti
difpiaceri,c flagelli non era morto , in Siragofa del male della pietramori,e ne fú
ilfuo corpo portato in Roma , & in San Marcello nella via Salaria ſepolto .
Vſse nel Pontèficato in Roma , e fuori di Roma diciſette anni , feimeli , e
venti
PELAGIO I. PONT. LE 133
* entifeigiorni . Et restò per la fua morte tre mesi , e cinque giorni la Chiefa
* SenzaPaftore.
ΑΝΝΟΤΑΤΙ Ο Ν Ε.
rd's
Suraa 2
Ramac Et hauendo prima occupato Porto , onde foleuano andare in Roma le vettous
beglie, aftrinfe i Romani in modo , e di cofi ftretto affedio li trauagliò , che furno i
dus Gothi
miferiforzati all' vltimo mangiarne , per estremaneceſſità, carne humana . Fi
malmente dando queſto barbaro vn terribile aſſalto dalla porta,che mena ad Ho
Wasfets fiia, prefe Roma, lafaccheggiò,& abbruciò. Scrimono alcuni,ch'egli baueffe ani
Fonno o di nonfare la ruina nella città, che vi fece, e che per ciò faceffe di notte ban
Captaino
dire per tutto, e comandare a'follati, che bastasse loro quello, chefattofi era:
ip Trada
10 i Matutto questopocogiouò . Hora hauendo l'Imperatore Ginftiniano queste rie
Laobr nouelle intefe mando tofto in Italia Narfete Eunuco con groffo effercito . Fi
Albaiso
Rede Lon- Narfete, come vogliono alcunt , primieramente libraro , effendo poiflato dall
Bonsai 1. Imperatore perfuo cameriere accettato, cofi ben ferui , che Giuftiniano , che il
fuo valore conobbe,il fe Patritio. E perche daua Narfete di fe gramoftra di reli
giofo,e di valorofo infiemes e perla generofità,egratia naturale, che in lui oltre
modo rifplendena, era da tutti mirabilmenteamate.Haueto egli duque l'eferc to
Imperiale in mano , e molte altre gʻati , che ancora Alboino Re de' Longobardi li
diede, in Italiafopra Gothiſe ne passò , e facendoui giornata , li vinſe, li tagliò a
pezzi,li perfeguitoi e Totila nel fatto d'arme di Brißello fu morto . Theia, che
fu in fuo luogo creato Re, non lungi da Nocera, benche valorosamente nella bat
taglia fi portaffe,fi nondimeno dal valor di Narfete oppreffo . E cofe nel72.a
Giuftiniano, da che Teodorigo entrò primieramente in Italia , il regno de Gothi infieme
no imp.c
Luclodi, colnome fi eftinfe.Non molto poi Giuftiniano anche egli mori nel quarantefimo
anno delfuo Imperio, efi certo principe illuftre , e degno di memoria eterna , e
fù ben degnamentefecondo il coftume de gli altri Imperatori , cognominato Ale
manico , Gotico , Vandalico , Perfico , Africano , ſe ben tutte queste impreſe egli
per mezo de'fuoi valorofi capitani maneggiò . In queste tante riuolte di Roma,
e di tutta Italia non reftò Pelagio di hauer fempre quella cura , chefi donema ,
della Chiefa di Dio :ondeordine , che gli heretici, e gli fcifmatici fi potefero da
gli ufficialifecalari caftigare, quando non fi laſciaſſero dalle ragioni piegare , e
vincere. Eſſendo questo Pontefice accufato , ch'egli di tutte le calamità di Vigi.
lio fuſse staro cagione, per bauerlo Giuftiniano a Vigilio antepofto ; in preſenza
delclero, e di tutto il popolo pofte fopra la croce , e fopra l'Euengelio le mani ,
giurò , e di quello, che gli fi apponea , ſi purgò . Ritornò dopo queſto Narfete in
Roma, e fe per le vittorie , che hauute de' Gothi hanea , farefolenni proceffioni
da S. Pancratio fino in S. Pietro . Poi fi voltò afar quanto per lui più fi pote.
ua in riftorare gli edifici della ruinata città di Roma : & infieme col Papa or.
dinò,che ne per via di ambitione , nè per via dı danari fi lafciafse alcuno a gli or
dinifacri afcender, ne alle prelature, e dignità ecclefiaftiche . Quefto Pontefice
bauendo fatto teforiere della Chiefa Valentino fuo Cancelliero , e perfona di gran
religione, e fede, diede principio alla fabrica della Chiefa di S. Filippo , e Giaco
po Apoftoli. Scrivono alcuni , che fino al tempo di Pelagio viuelle Caffiodoro
Monaco dottiffimo , ilqualefu prima Confolo in Roma, poi Senatore , e finalmen
mente dando di calcio alle cofe del mondo la vita monaftica abbracciò . Vogliono
ancora, che in quefto tempo Vittore Vefcovo di Capua il fuo libro delle ragioni
dal
PELAGIO I. 135
04.1
5
T
ብ
Rède Longobardi , promettendoli douer qui dare a fuoi più copiofe, epiùfertili
flanze di quelle,che occupate in Panonia bauea . Albuino dando alla parole di
Narfete orecchie, passò con groffiffimo efercito in Italia , e con gran copia delle
lor mogli,e figliuoli.Et entrato primieramente nel Friuli tutta la Marca Trini
giana occupò. Paffato poi nella Infubria prefe Milano a forza, e lo diede a'folda
ti a facco.Tenne tre anni affediata Pauia, e la pigliò finalmente:della qual vitto
ria afsai lieto Alboino fi ritrouò, e ritornandofene in Verona, lafè capo di tutto
il regno. Quiui ritrouandofi in vn conuito fouerchio allegro sforzò Rofimonda
Jua moglie abere in quella tazza, ch'egli hauea della coccadel padre di lei lauo
Rofimonda rata, ilquale hauea effo in battaglia morto. Si fdegnò forte Rofimonda di queftá
moglie del forza , che il marito le vsò , e con Elmechilde belliffimo, e nobiliffimo giouane Lo
Re Alboi
RO. gobardo,co cui foleafpeffo ritrouarfi infieme, ilfuo penfiero, e difegno fcouerfe.
Emenatolo fecretamete.quãdo těpo le paruc,nella camera del Re, dandoli,fpera
za del regno lo spinfe,e sforzò a douer Alboino ammazzare.Maritrouadofi
iLogobardi cotrariſopra il disegno , e ſperāza del regno ,ſe ne fuggirono amedue poi
in Rau enna a Lon gino , che qui per l'I mperio fi rit rouaua.Ne passò , molto , chefi
auelenarono l'on l'altro, e difgratiaměte morirono. In quel tepo Italia molte ca
Lamità,e-rouine fenti per cagione de Barbari, che le veniuano d'ogni parte ſopra
perporla a terrave furono da molti prodigij, chefe ne videro prima, fignificate :
perciochefra l'altre cofe sù nell'aerefi viddero eferciti armati di fuoco : e crebbe
Teucre cre talmente il Teuere, che nefenti la città di Roma gran danno In questo mez
fce. . o il
Pontefice Giouanni rifece i cimiteri de'fanti , e compila Chiefa di S. Filippo, e
Giacomo,che Vigilio incominciata hauca . E placò anche Narfete, chefdegnato
con Romanifi ritrouauasperche di lui mala opinione haueſſero , e n'haueſſero an
corfcritto all'Imperatrice Sofia:e'l cõduſſe ancora da Napoli , douefi ritrouana,
Narfete in Roma, douepoco apprejo Narfete mori,enefù dentro vn'arca portato in Cc
minore. fatino
poli il corpo.in täta cofufione,e turbulêtia delle cose d'Italia,ſe nefareb
be sezaalt u dubbio perfo anche il nome,ſe perſone difantiffima vita no l'haueſſe
ro in tanto bifogno foccorfo . Percioche e Paolo Patriarca di Aquileia, e Felice
Vefcono di Treuigi,tofto che in Italia il Longobardo Alboino videro , lo raddol
Paol . cirono,e lofecero à que miferi popoli men crudo ,e fiero di quello , ch'egli colfuo
o Padi
riarca
Aquileia efercito ne veniua . Fortunato ancora perfona di grand'eloquentia , e dottrina, e
Felice
fcouo dig con l'efempio della vita, e co'fcritti fuoi ne recò i Gothi a più humani coftum , e
Trenigi più ciuili, che non fi vedeuano hauer prima: percioche eglifcriffe a Sigiberto lor
Revn libro del gouerno d'vn Regno,e compofe con eloquente fiile la vita di San
Martino. Scuinono alcuni, che Germano Vefcovo di Parigi , perfona fantiffima ,
fuffe ancor'egli in queſto tempo, e teneſſe talmente li Re di Francia in Catolica, e
politica vita,chefra loro di religione di pietà ,e d'humanità contendeuano infic
me percioche non vedeuano in Germano virtù, ch'effi non imitafferostanto poffo
nogli eßempi d'vn buon Paftore . Nel tempo di Giouanni vennero gli Armeni
alla fede di Chrifto ,& egli , hauendo tenuto il Papato tredeci anni, manco quat
tro di,morifinalmente a' 13. di Luglio , e fù nella Chiefa di S. Pietro fepolto .
Vacò dieci mefi, e tre giorni la fantafede dopo lui.
BE
BENEDETTO I
137
BENEDETTOL.
T PONT. LXIII.
42
Creato del 575. a' 17. di Maggio .
* x*
1:1
lose con vna gran copia digrani , ch'egli fece dall'Egitto venire , da vna fame
crudeliffima liberandolo ; benche pregato il Pontefice di ciò l'haueffe ; il quale
Pontefice egli mirabilmente amò,& offerud . Era con laguerra cofi lunga de
Longobardi venuta la mifera Italia a tale , che di tutte le cofe eftrema penuria
Sentiua. Mentre che in Italia cofi trauagliatamentefi viueua , Giouanni Ve
fcouo di Coftantinopoli, e leggendo, e difputando, efcriuendo e ricordando, in
Gio. Vefc.
dieCoftan fegnando ritenne nella verità dellafede Cattolicala Chiefa dell'Oriente, benche
Leandro Vefcono di Toledo , o co
Leádro Ve molti contrarij 'haueffe . Il medefimo fece
tinopoli.
fcouodiTo me altri vogliono, di Siuiglia , chefù affai , e dotto , & eloquentes e molte cose
ledo.
feriße cofi m confermare l'opinione de' Cattolici , come in confutare l'herefia de
gli Arrianis che come vna contagiofa peftilentia i'vädali ſcacciati da Belifario
portarono Africa in Hifpagna . Hora Benedetto,come vogliono alcuni,perlo
difpiacere, anfia, che nelja calamità di Roma, e di tutta Italiaprefo hquena,
nel quarto anno,e in meſe, & vent'otto di del fuo Ponteficato mori a ventino
ue di Lugliose ne restò per due mesi,e dieci di lafedefenza Paftore .
lecito con groffipremij Sigiberto Re di Francia, perche togliesse quefta imprefa Sigiberte
Fatto adunque tofta Sigiberto vn groffo effercito di Francefi, e d'Alemani, ando Rè di Fran
cia.
fopra iLongobarbi, efacendouifatto d'arme,fù confuo gran danno vinto . Per
Laqual vittoria infuperbiti i Longobardi , fino allo ftretto del mar di Sicilia cor.
Roma
fero,facendofifoggette le Città d'Italia, onde vittoriofi paffauano . Affediarono diana d
gran tempo Roma, e l'haurebbero fenza alcun dubbio prefa,fe le tempefte gran- Longobardi .
di , efpeffe , chefurono non gli haueſſero cacciati via dall'afsedio , e dalle mura
di quella trauagliata Città : percioche coſifatte pioggiefurono,e con tanto alla
gamento delle campagne, che fi credeua , che il diluuia , che fù già a tempo di
Noe, rinouellarfidonese . E queſtafù una delle cauſe , perche Pelagio fufse
lla horafenza ordine dell'Imperator creato Pontefice: perche non poteua anima.
vina in queltepo vfcire dall'afsediata Città:poiche allhora nöfifoleua nel crear L'elettione
del Pontefice deliberar, nè conchiuder cofa alcuna dal clero , fe l'Imperator pri pa
ne nen
del Pa
cra
ma non banefse la elettione appronata . Fù adunque per placar l'Imperatore valida , fe
maudato in Coftantinopoli Gregorio diacono perfona digran bontà , e dottrinas Imper ap
il qual in queſto viaggio non reftando d'effettuare il negotio del Pontefice , che prouaca .
mandato l'haueuas come colui , chefapena ben difpenfare l'otio , compofe i libri noGedi 0
, che fù
de Morali fopra Giob:e difputando in prefenza dell'Imperator con Eutichio ve poi Papa,
fcono di Coftantinopoli,di tal modo il conuinfe,chefu colui sforzato a ritrattare
quantobrueuafcritto in vnfuo libro della Refurrettione, doue diceua,che il cor
ponoftrodopo la refurrettionefarebbe stato più fottile del vento , e dell'aere , e
cheperquefto non fi farebbe potuto toccare; il che è contra quello , che il Salua.
tore noftrodiceua , Palpate , & videte , quia fpiritus carnem, & offa non ha
bet , quemadmodum me videtis habere . Hora Pelagio hauendo a prieghi
delpopolo di Roma richiamato afe il buon Gregorio , e fatta la fua cafa paterna
vn'hofpitaleper lipoueri vecchi , & edificato da fondamenti il cimiterio d'Er Pefte gran
metemartire, ela Chiefa di San Lorenzo martire , mori alli otto di Febraro in de per tuta
quella cofi gran peftilentia , che metteua tutta l'Europa a facco : efú , hauendo a Europa .
tenuto il Ponteficato dieci anni , due mefi, e dieci giorni , nella Chiefa di S.Pie
tro inVaticanofepolto . Vacò dopo lui il Ponteficatofei mefi,e vent'otto giorni.
ANNOTATIONE .
Imperfettamente tocca qui Platina , doue dice , che Pelagio fuffe contra vo
glia del Principe creato Pontefice , che la elettione del clero era nulla , fe l'Impe Diforfo
rator non l'appiouaua . Ilche paffaua a quefto modo . Effendo ftati da Narfete del Panui
nio fopra
fcacciati i Gothid'Italia , e fartane perciò Italia , e Roma vna parre dell'Imperio elettione
dell'Oriente , nacque foto l'Imperio di Giuftiniano con l'autorità di Papa Vigi tione de'Pa
liova certo nuotto coftume fopra la creatione de' Pontefici ; e fù , che , morendo pl.
il Pontefice , fi facea teftoral folito la nuoua elettione del fucceffore dal clero , e
dal Senato, e popolo di Roma : ma non fi poteua l'eletto Pontefice confecrare,nè
ordinate , fe non era prima dall'Imperator di Coftantinopoli confermato ; il qual
gli daua perfue letttere licentia dipoter confecrarfi, & ordinarfi . Et a queſto
modo l'eletto l'autorità del Ponteficato acquiftaua . Eper hauer quefta licentia fi
confacraua il Papa , e'l gouerno della Chiefa prendena . Percioche prima il di
della
140 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
della elettione , e della confecratione era il medefimo . Ilchefi dee credere , che
Giuftiniano, o pur Vigilio con l'autorità di lui ordinaffe , perche fuffe certo l'Im
perator della conditione del nuouo Pontefice,la cui autorità era all'hora in Roma
incominciata ad effer grande, maffimamente ritrouandofi lontani gl'Imperatori,
e perche col farfi alcuno fattiofo , o nemico dell'Imperatore Pontefice , e Roma,
e Italia a fua inftigatione non fi ribellaffe dall'Imperio dell'Oriente , dandofi in
poter de barbari conuicini , come fi perfuafe l'Imperatore vn tempo , c'haueffe
douuto Papa Siluerio fare . Di che auueniua , che colui fpetialmente era creato
Pontefice, che fi fapeua, che fufle amico dell'Imperatore,che confermar lo doue
ua, che non doueffe in Italia far contra l'Imperio motiyo alcuno , maffimamente
che poco appreffo i Longobardi tanto Italia trauagliarono . Quefta confuetudi
ne durò fino a Benedetto II. dalla cui fantità moflo l'Imperator Coftantino pro
nepote di Heraclio ordinò , che'l Pontefice fuffe fecondo l'antico coſtume dal
clero, e popolo Romano eletto, e toto fenza altra confermatione dell'Imperato
reafpettarne confecrato. Adriano I. poi rinonciò quel costume concedendolo a
Carlo Magno Imperatore, e fuoi fucceffori. Adriano HI. il tolfe ; e Leone VIII.
lo refe all'Imperator Othone I. Finalmente Gregorio VII. lo tolfe ad Herico IV.
rimife prima quefta elettione a' Cardinali , & al clero , e popolo di Roma . Gli
altri Pontefici poi in poter de' Cardinali foli la lafciarono, chefino a' di noftri du
ra . Si caua da vna epiftola di fan Gregorio IV. nel primo libro ; da Anaſtagio
Bibliotecario nella vita di Pelagio II . di Vitalliano, d'Agathone , e di Benedetto
II. E dopo Carlo Magno dalle vite di Gregorio IV. di Sergio II. di Leone IV. di
Benedetto Terzo, e di Nicola. Dall'Abbate Vrfpergense , da Ademaro monaco
di San Germano nelle cnarrationi de' medefimi Pontefici , dal regiftro di Grego
rio VII.da Sigilberto nel Cronico, da Guilielmo Tirionel 13. capo del primo li
bro della guerra di Soria , da Gratiano ne' decreti nella 63. diſtintione ,da gli atti
del Concilio di Laterano , fatto fotto Aleflandro III. e da altri monumenti anti
chi della Chiefa Romana .
GREGORIO I. P ON T. LXV.
ANNOTATIONE .
Si potrebbono molte cofè di quefto Pontefice dire, che l'ha Platina laſciate , ò
leggermente tocche, e ch'io nelle mie vite de Pontefici copiofamente defcriue
dow com'è delle ftationi, de riti ecclefiaftici, de Cantori,de'fette officij della Chie
Romana,chefono il primicerio,il fecondicerio,l'arcario, il facellaric, l'ammi
niculatore,il primicerio de' difenfori, & il protofcriniario co' dodeci fcriniarij, &
alt molti . Diro qui folamente del fuo fepolcro, cioè, ch'egli fù morendo fepol
to nell'vltima parte del portico dauanti la Chiefa di San Pietro', preffo fanta Ma
ria della febre,doue furono anche fepolti Leone, Simplicio,Gelafio, Simmaco, &
alcuni altri Pontefici,come Giouanni diacono nel quarto libro della fua vita fcri
ue. Mafùpoi il corpo di quefto Pontefice da Gregorio IIII. dentro la Chiefa
di
144 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
con
BIBIANO I. 145
K BO
146 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
204
ONIFACIO Terzo Romano , nel no breue Ponteficato ot
Fota Imp. tenne da Foca , benche non fenza grande contentione , che lafedia
Sede diSan
Pietro,capo di San Pietro Apoftolo , eh'è ilcapo di tutte l'altre Chiefe , fue
ditutte l'al cofi e chiamata, e tenuta da tuttis laqual dignità , e prerogatiuala
tre Chiefe ,
Chiefa Coftantinopolitana fi forzaua d' vfurparfi colfauore de'
cattiui Principi, che diceuano, che doue è il capo dell'Imperio , 1 doueua anco
rala primafedia della Chiefa effere . I Pontefici all'incontro diceuano,che Ro
ma, di cui era Coftantinopoli Colonia, fi doueua meritamente per capo dell'Im
perio teneres poiche i Greci ifteffi nelle lettere loro il lor Principe chiamauano
Imperator di Romas e nella noftra età i Coftantinopolitani fifanno Romei, e non
Greci, chiamare . Lafcio, che Pietro Principe de gli Apoftoli lafciò in Roma,e
non in Coftantinopoli, a' Pontefici Romanifuoi fucceffori le chiani del regno de
cieli, e la poteftà afe dal Saluator noftro conceffa. Molti Principi furono, e Co
ftantinofra gli altri, che alla fedia Komana folamente conceffero il ragunare il
Concilio, e'l diffoluerlo, & il confermare, o confutare quello , che nel conciliofi
decretaffe.Con ogni ragione adunque lafedia Romana a tutte l'altre viene ante
pofta , e con lafua integrità , e coftantia fono tutte le herefie ftate confutate , e
dannate . Il medefimo Bonifacio in vn finodo , che egli fece di fettantadue Ve
fcoui, di trenta Preti, e tre Diaconi , ordinò , che fotto pena di fcomunica non do
ueffe alcuno in luogo del Pontefice , ò Vefcouo morto eleggerfi , fenon al manco
a capo del terzo giorno dopo la morte del predeceſſore, e che tutti quelli, che con
Subornatione procuraßicro d'afcendere alla dignità del Ponteficato, e del vefco.
uato fuffero ifcomunicati , Volle ancora, che il vescouo fuſſe dal clero , e dal po
polo eletto che all'horafuſſe la elettione rata, quando il Principe della Città
l'approuaffe , & il Papa vi interponeße con queste parole la fua autorità ;
volumus , & iubemus . Perche verifimile cofa è , che effendo libera l'elettione il
cleros
BONIFACIO. IL 147
elero , & il popolo, & il Principe della città non elegerono mai altri , che colui,
chepola , debba ragioneuolmente eſſere à gli altri antepoftoi quello , che è
probrio del Vefcovo,come lafua voce ifteffafuona. Molti nondimeno fono(e fia
detto con riferuatione de' buoni che perfatiare le loro difordinate voglie,defi
derano il Vefcovato , e non per vtile comune, come l'officio , e'l nome loro richie
de. Percioche la prima cofa , chefi dimanda , fie , quanto frutta il Vefconado ,
nongià per pafcerne le pouere pecorelle , che iui fono i ma bafta di ciò . Ritor
niamo a Bonifacio, i cuidecreti , come appare, infieme con lafua vita fi eftinfe
ro. Egli nel nono meſe delfuo Papato mori a i dodeci di Nouembre, & fu nella
Chiefa di S. Pietrofepolto . E vacò dopo lui lafede vn mefe, efei giorni.
ANNOTATIONE.
Gli antichiffimi priuilegij delle Chiefe Patriarcali furono ancor nel Concilio
Niceno nel fefto canone approuati ; che la Chiefa Romana haueffe il primo luo
go, l'Aleffandrina il fecondo, l'Antiochena il terzo,percioche la Gierofolimitana Precedente.
fu vn gran tempo poi frà le Chiefe Patriatchali pofta . Effendo poi edificata Co- delle Chie
Le princi
ftantinopoli , nel fecondo Concilio generale , che fotto il vecchio Teodoſio vi ſi pali.
celebro, fu fatto vn decreto,che la Chiefa Coftantinopolitana il primo luogo do
2,0 po la Romana haueffe, e fuffe alla Aleffandrina antepofta , per effer Coftantino
ch polivna nuoua Roma. A quefto modo dice il terzo volgato canone di quel Con
cilio , e Socrate nell'ottauo capo del quinto libro della fua hiftoria Ecclefiaftica .
Il quale canone effere ftato fuppofito so finto da Greci , i Legati , e i Prefidenti di
PapaLeone, c della Chiefa Romana nel Concilio Calcedonenfe apertamente re
clamandone, lo dimoftrano; come aflai chiaraméte nella feftadecima attione del
IN medelimo Concilio fi vede .. Percioche hauendo di nuouo con la occafione di
quefto canone dato dopo la Romana alla Chiefa Coftantinopolitana il primo
luogo , viti oppofero i medefimi Legati , diccndo , non effere mai ftata prima a
quella Chiefa fimite prerogatiua data, & effer quel decreto , che priuaua tutte le
altre Chicfe della loro dignità, iniquo . Ma comunque fi fia , questo è affai chia
ro,che i Vefcoui Coftantinopolitani gonfi di ambitione, e moffi dalla grandez
za,e fplendore di quefta Città, non contenti di hauerfi il primo luogo fopra tutte
le altre Chiefe occupato , hebbero ancor in tempo di Papa Leone ardimento di
tentare più auanti. Percioche Anatolio, che fu vn di loro ,fi sforzò di potere egli
folo conferire all'altre Chiefe i priuilegij , eleimmunità , & di confecrare i Ve
fcoui loro, e di farfeli a fatto foggetti . Ma Papa Leone fieriflimamente a quefto
fuo difegno fi oppofe, e'l fè vano. Onde fcriuendo ad Anatolio nella quinquage
fima prima epiftola dice , c'haueffe egli non folamente errato in confecrare
contra la regola del canone il Veſcouo di Antiochia , ma fi foffe anche for
zato di porre à terra le facre conftitntioni de' canoni Niceni , fperando di po
tereper quella via torre il fuo fecondo honore alla Chiefa Aleffandrina , & alla
Antiochena il terzo; ò priuando tutti i Veſcoui Metropolitani del proprio hono.
re, farli à fe foggetti. Sopra la medefima materia fcriffe all'Imperatore Martiano,
& all'Imperatrice Pulcheria la 52. & 53. epiftola di quel registro . E finalmente
con la fua induftria quel buon Papa tutti quefti difegni, e motiui quietò, Mavn
certo tempo poi fotto Pelagio fecondo , Giouanni, e Ciriaco Patriarchi Coftan
tinopolitani afpirando a più alti difegni , incorfero contra la fanta fede Apoftoli
K 2 ca,
148 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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4280
BO
BONIFACIO IV. 749
DEODATOI. PONT. LX I X.
A0
DEODATOI. 151
R
S pra , e civà aguisa di conigli dalle tane d'Europa cacciando . E noi ci fediamo
02: tutti otiofi rifguardando l'on l'altro, comefe non toccaſſe a tutto il Chriftianefi
02 mo quefta ruina. Ifacerdoti aspettano, che ifecolari tolgano qucfta cofi impor
jsDe tante, eneceſſaria impreſa . I ſecolari all'incontra aſpettano , che i Prelati l'en
F trate loro in difenfione della religionefpendano . Ma ritorniamo a Mahometto ,
ilqualefu cofi aftuto, efealtrito, c'hauendo gran tempo conuerfatofrà Chriftia
ui, bauuta notitia di tutte lefette, ch'erano ftateprima, vna certafua nuona
fuperftitione introduſſe,laquale ha quafi la religion noftra eftinta . Hebbe anche
LY ardimento d'entrare con groffo effercito d'Arabi ne' confini dell'Imperio di Ro
ma,manefu toſto da Heraclio tenuto afreno,che con promeſſe, e con premij s'in Mahomet
gnegno di alienargli iſoldati . Bonifacio Pontefice in quefto effendo di fuprema tenta có
bumanità, e clementia,e portandofi con tutti gratiofiffimamente,non reftò difa- lercito di
G
II
remaicofa,che a buon Pontefice s'apparteneſſe . Coftui ordinò , che quelli, che confini
Arabi ne i
del
fuggendo fi ricouerauano dentro le Chiefe,non nepoteffere effere aforza cauati: to Imperio.
echei Laici non toccaſſero le reliquie de' martiri, per effere quefto officio de'pre.
ti, o defoddiaconi. Volle anche, che in ogni luogofuffero i facrilegifcomunica- dell
Immunità
a Chie
ti. Fece ilcimiterio del beato Nicomede, e lo dedicò . Efu oltre modo cortefe, e fa.
Gallo me.
Liberaleco'chierici di buona vita . Gallo difcepolo di San Colombano cofi fatta
na
vitane menawain quefto tempo nell'Occidente, ch'ancora viuendo meritò
d'efferechiamato fanto . I fuoi veftigij fegul Euftachio Abbate, e
fantaAurea ad honore della quale il Beato Eligio edificò vn
monafterio di monache . Si legge ancora , ch'in questo
tempo viueſſe vn certo Bafilio, ch'in vita , dot
trina, e coftumi ad Ifidoro l'agguaglia
no. Mori Bonifacio a' ventiſei d'
Ottobre,nel quinto anno,&
decimogiorno delfuo
Papato, efu in
San Pie
tro
con molto , & vniuerfal
1 pianto fepolto . E
vacò tredici
giorni la
fede.
HONO
PLATINA DELLE VITE DE PONT
154
feguaci dalla religione Chriftiana diftrahereſegui nelfare delle fue leggi alcuni
beretici,e iNeftorianifpecialmente; e ne raccolfe da ogniparte,che più puote,
i
aftutamente quafi vn corpo di varie cofe contra legge di Mose , e l'Euangelio fa
crodi Chrifto vogliono, che Heraclio difperato dellefueforze,faceffe vna disho
neftapace co' Saracinische ingannato da Pirro Patriarca di Coftantinopoli, eda
Ciro Vefcouo d'Aleßandria,fi lafciaffe cadere nell'errore de' Monothelitili qua
li beretici diceuano , effere in Chrifto vna fola volontà • onde da quefta loro opi
nione il nome tolfero . Ma effendone poi Heraclio, e per lettere , e per meſſi dal
Pontefice Honorio auuertito,e conofcinta la verità,mandò quefti, ch'erano ſta.
ti autori d'vn tanto errore, in efilio . Et Honorio quando alquanto dalle cofe
efternefi vide quieto, e nella dottrina, e ne' coftumi riformò quafi tutto'l clero .
Coperfe la Chiefa di San Pietrodelle tegole di bronzo , ch'egli tolfe dal tempio
di Gioue Capitolino . Rifece la Chiefa di Santa Agnefe sù la via Nomentana,
comedimoftra vn fcritto , che è nella tribuna: e la Chiefa di S. Pancratio sù læ
via Aurelia . Il medefimofece della Chieſa di S.Anaftagio alle acque faluie , e
di quella de Santi quattro Coronati,e di quella di S. Ciriaco fette miglia lungi
da Romasu la via Hoftienfe, e di quella di S.Seuerino, che magnificamente edi.
ficò in Tivoli,& ornò dimolte oro,& argento, e porfidi, e marmi fini, e di opere
di mofaico . Rifece ancora il Cimiterio di Pietro, e Marcellino nella via Labi
cana.Silegge anche, che perfuo ordine, & afue fpofefulleedificatapreffo S.Sil
neftro la Chiefa di Sant'Agnefe, & in trefori quella di Sant'Adriano . Quefto
Pontefice fu il primo,che ordinaffe, che ogni Sabbato s'andaſſe in proceffione da
Santo Apollinare a S.Pietro . Mori finalmente quefto S Pontefice, bauendogo
uernata la Chiefa dodici anni , vndeci mefi , e dicifette giorni , e fù a' dodici di
Ottobre nella Chiefa di San Pietro fepolto . Vacò dopo lui lafede vn'anno, fette
mefi,e tredeci giorni .
ANNOTATION E.
Veggo ne' diuolgati libri del fefto finodo, ch'era il terzo Coftantinopolitano,
effere quefto fantiffimo Pontefice notato dell'herefia de' Monotheliti , & è cofa
falfiffima, ch'egli mai a quefta herefia affentiffe . Anzi è chiaro affai , ch'egli la
Difende il
dannaffe , come dall'epiftole Greche di Maffimo monaco fuo contemporaneo , pie Panuino
1 che nel Ponteficato di Martino viffe, e dal Dialogo contra Pirro Patriarca di Co- Honorio
ftantinopoli heretico Monothelita , che nella libraria Palatina fi leggono , affai da le dateli
calun
nie
apertamente fi vede . Confermarono ancora co ' fcritti loro , che fuffe fempre Greci,
Cattolico quefto Pontefice, Emanuele Calpea Greco, che poco dopo il Concilio
di Lione fotto Gregorio Decimo celebrato nel 1274.viffe , e fcriffe vn libro in fa
uore de' Latini contra tutte l'herefie de' Greci , e Giouanni di Torrecremata nel
libro del principio della Chiefa Romana , & a' tempi noftri Alberto Poggio nel
libro della ecclefiaftica hierarchia . E che i volgati libri del fefto finodo fiano fta
4 ti da' Greci corrotti, ei fuoi canoni, ne i quali Honorio fi danna , fiano fuppofiti
tij, lo moftra col teftimonio di Teofano Ifauro fcrittore della hiftoria Ecclefia
ftica, Anaftagio Bibliotecario nella fua hiftoria Latina , ch'egli compofe dal me
defimo
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
196
defimo Teofane , e da Niceforo, e da Giorgio Abbate . Di tutte quefte cofe
miauerti Guglielmo Sirletto Protonotario Apoftolico , e perfona di dottrina , di
pietà, & d'ogni maniera di virtù cumulatiffima, ilquale da Pio Quarto fù degna
mente fatto Cardinale ..
Rhotari
10V AN NI Quarto, nato in Dalmatia, e figliuolo di Venantio , toffo Rede'Lon
gobardi,
Gche con tutte &
le
A
TIN LE T
158 PLA DEL VITE DE PON .
, rif offe
RhotariRe le reliquie, che auanzarono di quel teforo , che di Laterano Ifacio tolfe
de' Longo ongran numero di prigioni dell'Iftria, e della Dalmatia . Rhotari in que
bardi · &
fuoi gefti. Zo,ch'era ad Arioaldo nel regno de' Longobardifucceffo,benchefujic 1. 3
ftitia, e pietà, fi lafciò nondimeno ifuiare dietro l'orme degli Armani se japolje,
che in tutte le Città del fuo regno nel medefimo tempo due Veſcomi di pari po
teftà fullero, l'vn Cattolico,e l'altro Arriano . Fù quefto Re di tanto ingegun, the
ne riduffe in certo ordine le leggi , che a mente folo, e con l'vfo fi ritenenano , e
volle, che fu fe questo fuo libro chiamato Editto . Fù ancora nelle cofe militari
cofi eccellente , che acquistò , e fece fua la Toscana tutta , e la Liguria con
tutta la contrala maritima fino a Marfilia . Morendo pofcia nel fefto an
no del Regno , lafciò fuo fuccefore Rodoaldo il figliuolo . Vogliono , che vn
facerdote andaffe di notte nella Chiefa di San.Giouan Battiſta,doue era Rhotari
fepolto , & aperta lafepoltura lo difpogliaffe , perchefogliono col corpo del Re
alcune cofepreciofe riporre: per la qual cofa apparendo al Sacerdote S.Gio . Bat
tifta, lo minacciò fieramente,fe egli maipiù entraua nella fua Chiefa ; percioche
era Rhotari, mentre viße , ftato marauigliofamente deuoto di queftofanto . A
tempi noftri auuenne il medefimo al Cardinale Luigi Patriarca d'Aquileia:per
cioche quelli, che egli più dalla baſſa terra inalzati haueua, lo difpogliarono den •
tro ilfepolcro di ciò , che egli haueua fopra . Tolto adunque Rodoaldo il gouerno
de Lo del regno, fi prefe Gundiberta figliuola della Reina Theodolinda per moglie la
RèRoloaldo
, come hauea Theodolinda
Gundibe, r quale Gundiberta imitando la religione di fua madre
gobard
Gunongo fatto in Monza,cofi eſſa Teraccina edificò la Chiefa di San Giouan Battiſta,e di
barda. molto oro,& argento l'ornò . Ma effendo Rodoaldo in adulterio colto , fù vccifo
Ariperto
Longobar . dal marito dell'adultera, e li fucceffe nel regno Ariperto figliuolo di Gandoaldo , e
do.
fratello della Reina Theodolindasil qual edificò in Pauia la Cappella del Salua
tore, efattala con varij ornamenti bella, le donò perfoflentamento de facerdoti
alcune poffeffioni. Hora Giovanni Pontefice dubitando, che non andaſſero a qual
che tempo in potere de' Barbari i corpi di S.Vicenzo , e di S.Anaftafio , li fè con
molta diligentia portare in Roma, e riporre con molta riuerenza nella Cappella
di S.Gio. Battifta preffo al battesimo di Laterano . Vogliono alcuni, che in tem
po di quefto Pontefice,e in dottrina, e infantità fiorifero Vicenzo Vescouo Bel
uacenfe,e Muardo Arciuefcono di Rhemi . Con quefti lodano ancora nel mede
fimo tempo Reginolfa gentildonna Francefe di molta fantità,e Rinaldo Veſcouo
co
Iodo fi di Traietto,il quale per la santità della vita, e per li miracoli, ch'eglifece, fù aſai
gliuolo del chiaro in quel tempo . Non fi a'già detti inferiore Iodoco , il quale eſſen 10 fi
Rede'Bre gliuolo del Re de' Britoni, vife on tempo nell'heremo, e finalmente in vna villa
mita. mori.Giouanni mori anch'egli ,bauendo tenuto la dignità Pontificia vn'anno ,no
ue mefi, e nouegiorni, e fù a'dodeci d'Ottobre nella Chiesa di S.Pietro ſepolto .
Dopò lui vacò vn mefe,e tredeci giorni la fede .
+
R
TEO
TEODORO I. 159
ma della Cattolica , e18 vera religione ; & era in ciò aiutato , e fauorito da Co
Coftantino ftantino , che troppo fcioccamente s'era lafciato trascorrere nella medefima be
Imper. refia. Voltopoi il Papa da quefta contentione a gli ornamenti de' corpi de' mar
tiri in Roma, tolfe le rcliquie di Primo , e Feliciano martiri , ch'erano nel rena
le della via Nomentana , e le portò , e collocò con molti ornamenti d'argento , e
d'oro nella Chiefa di S. Stefano nel monte Celio . Edificò ancor sù la via Flami.
nia , non molto lungi da Pontemolle , vna Chiefa , e fubito la dedicò . Edificè
finalmente due cappelle , l'vna a San Sebaftiano , preſſo San Giouan Laterano i
l'altra nella via, che mena ad Oftia, a Santo Eupolo martire. Efatte tutte que
fte cofe mori a' quattordici di Maggio , efùfepolto in S. Pietro , hauendo te
nute le chiaui del Vicario di Chriftofei anni , cinque mefi , e diciotto giorni . E
vacò 52.giornilafede .
MARTINO I. PONT. L X X V.
EVGE
162IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
7
EVGENIO 1 I. t PONT. LXXVI.
C
0
N
MI
£! 1
"
do Duca di Beneuento lafciato Duca in fuo luogo Romoaldo il figliuolo ,
fe ne passò con groffo effercito in Lombardia , doue cacciò di Pania Per
therite , e di Milano Gundiberto , figliuoli amendue d'Arithpertho . Ilche
bauendo intefo Clodoueo Re di Francia , moffo a compaffione di queftigar
Fatto d'at- Zoneti , mandò in Italia vn groffo effercito , perche li riponeffe in fiato .
gobardi , e Fùfatto di là dal Pò vn crudo fatto d'arme , mentre che quelli giouani fanno
mefraLon
Aftutia de ogni sforzo di riporfi in ftato , eGrimoaldo di non perdere quello , che conqui
Francefi
Longobar fato hauea . Finalmente da i Longobardi furono i Francefi rotti , e ſcacciati
di in
rei vince d'Italia . Vogliono alcuni , ch'a quefto modo fuffero i Francefi ingannati , che
France.
fi. fingendo i Longobardi difuggire, lafciaffero il campo pieno di vini , e di cofe da
mangiare, e ch'entrati i Francefi negli alloggiamenti contrarij , perche credea.
no, che vera la fuga de' nemici fuſſe,fi deffero a banchettare, & a darfi piacere ;
eche ritornati all'hora i Longobardi , che non molto indi lungi imbofcati s'era
no, trouandofi i Francefi ben fatolli, e pieni , e per tutto il campo dal fonno op.
preffi,aguifa di pecore jgli ammazzaffero, e ne faceffero cofi fatta ftragge, che
a pena
VITALIANO PONT. LXXVII. 163
XX
apena ne reftò , chi portaſſe a Clodoneo la nouella . Con questa vittoria , com
munque aueniffe,ne conquifiò,e fecefua Grimoaldo tutta quella Prouincia . Et
Eugenio Pontefice,che fù dimarauigliofa pietà, religione, piaceuolezza, e beni
gnità,nelfecondo anno e nono mefe delfuo Papato mori a due di Giugno,e fùfe
polto in S.Pietro . E ne vacò dopo lui lafede vn meſese vent'otto dì. Queſto Pã→
tefice ordinò,che i pretisi diaconi,& ifubdiaconi perpetua caftita ofseruaffero st
Out 124. 641
Coftantio norarlo congrandi applaufi il conduffero per mezo la Città in San Pietro , alla
Imperit,in qual Chiefa egli donò vn ricco manto tutto intefto d'oro . In questo mezo ha
Roma.
uendo Romoaldo hauuto ilfoccorfo difuo padre, pafsò fopra Saburro , & attac
catoui ilfatto d'arme , e'l vinſe, e tagliò vn buɔn numero di Greci à pezzi . DÌ
Roma pri che poftofi in colera Coftantio , e parendoli di efferefuori difperanza di potere
na telli uoi effere à Longobardifuperiore, voltò lo fiegno, e'l mal animo fopra Romani,e nel
ornamenti
da Coftan quinto dl, da che era entrato nella Città , le fi volfe come nemico fopra efatte
tio Imp. caricarefopra i fuoi legni tutte leftatue di bronzo , ò di marmo, che per li più ce
lebri luoghi della Città fi trouauano , espogliate de loro più ricchi ornamenti le
Chiefe, nel xij. di dopo la fua venuta vfci quefto trifto Greco , e ribaldo di Roma
infuo malpunto. E fe in cofi pochi di maggior danno in Roma, quanto alloSpo
gliarla de gli antichi , e vaghi ſuoi ornamenti , che non haueuano i barbarigià
primafatto in ducento cinquantaótto anni . Onde tacciano gli ignoranti , e ma
leuoli, che dicono , effere leftatue antiche , egli altri tanti ornamenti della Città
diRomaftate da Papa Gregorio tronche , e guaste . Se nepassò queftoperfido e
maluagio Imperatore con la fua armata prima in Napoli, poi in Sicilia , rifco
tendo per tutto con tanta acerbezza danari , che a chi non pagana , toglieuano
dalle bracciade' propripadri i figliuoli . Effendo quefto auariffimo principeftato
qualche giorno in Sicilia,fù in Siragofa in vn bagno da ifuoifteffi vccifo crea
Coltanto
Imp vecilo to Imperatore infuo luogo Mezentio , per la cui opera dicono , che egli morto
da fuoi, foffe. Fù Coftantio grandemente incoftante, e vario . Intefa la creatione di Vi
taliano, Mezentio mandò à rallegrarfi per mezo de'fuoi Oratori, & à donare à
S. Pietro un libro de gli Euangelij fcritto in lettere d'oro , e tutto digemme or
nato . Mutato poi di parere, ne alle cofe facre,hebbe nè alle profane riſpetto; ne
di Pontefice , ne della dignità del popolo Romano fi ricordò . Hora Vitaliano
intento al culto dinino , compofe la regola ecclefiaftica , ed ordinò il canto , ag
giungendoui (come alcuni vogliono gli organi . Mandò con ampiapoteftà del
le chiaui di Pietro nella Ifola d'Inghilterra l'Arciuefcouo Teodoro e l'Abbate
Adriano , perfone dottiffime, e difanta vita ; perche congli eſſempi della vita , e
con le prediche loro teneffero faldi que' popoli nella verità della fede . Quefti
Prelati andarono , & effequirono con molta diligentia quello , che era lorftato
impofto . Scriffe quefto Teodoro un libro, nel quale infegna , con che penitentia
ognipeccatofi poffe fcancellare.Sono alcuni nõdimeno,che quefta opera attribui
fcono
DE. O DATO II 165
DEODATO II.
11 PONT. LXX VII,
DONO
6.8
DONO I 167
6,2
13
Dono Pontefice , che era tutto volto al culto , & all'honore dirino, Pandito,
cortile difan Pietro che chiamano il Paradifo ) di marmi laftricò , liquali egl
tolfe , cometo mi penfo, da quella piramide, che era dirimpetto al caftellofanto
Angelo. Rifece aancor, e dedicò fu la ftrada , che mena ad Oftia, la Chiefa de
gli Apoftoli , & sù la via Appia quella di fanta Eufemia . Diftinfe anche in
varij ordini il clero , e l'accrebbe di honori. Et hauendo ritrouati alcuni mona
ci Soriani nel monafterio Boetiano , che con gli heretici Neftorianiſentiuano ,
licaftigò , & in varij monafteri lipoſe , e confegnò il loro monafterio à monaci
Romani . Fu ancor tale , e di dottrina, e diſantità di vita, che riduſſe alla obe
dientia "della Chiefa Romana la Chiefa di Rauenna , che era buon tempo fłataſe
gregata , e ne eraperciò Aliocefali detta : e Teodoro , che fi ritrouaua di quel
la Chiefa Prelato , condifcefe nella Cattolica verità . Vogliono alcuni , che in
quefto tempo ancora Proietto Vescono su quel di Camerino fuffe per la verità
dellafe di Chrifto martirizato,infieme con Mezelinda donna di pudicitia incre
dibile perche effendo stata da Ardeniofuo amante moltofollecitata, e da vari
flagelli afflitta, talmente per queftofuo perfecutore, e nemico delſuo honore pre
gò , chepiacque al Signore di moftrare a queftofcelerato , e lafciuo buomo final
mente la luce . E Dono hauendo cinque anni , cinque mefi , e dieci giorni retta
la Chiefa di San Pietrofepolto Vacò lafede due mesi , efedicigiorni .
ANNOTATION E.
&
In vno antico mofaico , che è in Roma nella Chiefa di fanta Martina , è chia
mato quefto Pontefice Domnio , e non Dono, ò Domno . Cofi anco ne'teſti an
tichi , Cunone , & non Conone , è quel Pontefice chiamato , che feguirà poco
appreffo .
"
AGA
A GATONE. I 169
i av
342
antichi , diceuano, effere ftata in Chrifto vnafola volontà, & oppratione.1 Cat
tolici, e con le ragioni , e con le autorità conuinfero , & recarono Gregorio nella
verità Cattolica. Eperche Macario oftinatamente nellafua opinioneperfeuera
ua ,fù co'fuoiseguaci ifcommunicato ; & il fuo vefconato di Antiochia dato a
Greci vniti Teofanio Abbate , che cattolicamente fentiua . Perche era lacofafelicemente
conla Che fucceffa, volendo ringratiarne il Signore, Giouanni Veſcouo di Porto nell'ottaua
Concilio di Pasqua in prefentia dell'Imperatore , del Patriarca , e di tutto il popolo di
fa Romana
Coftantino Coftantinopoli celebrò meſſa alla vſanza latina in Santa Sofia con applauſo di
politano,di
Velcoui quanti vi erano, che diceuano , quefto essere il vero , efanto modo difacrificare,
389.
Monotheli e chi altramente fentifse , dalla vera , e buonaftrada ifuiarfi . Queftofù ilfefto
i heretici. Concilio vniuerfale di CCLXXXIX. Vefcoui , fatto in Coftantinopoli , nel
quale con lafententia di Cirillo , di Atanafio , di Bafilio , di Gregorio , di Dio
nigio , di Hilario , di Ambrogio, di Agostino, e di Girolamo fi conchiufe , effere
due natnre , e due operationi in Chrifto , riprouata , e dannata la pertinace opi
Concilii
nerali ee nione di coloro , che diceuano , vna volontàfola efsere nel Saluatore noftros on
quali
fuffero.
defurono effiperciò Monotheliti chiamati . Percioche ilprimo Concilio vniuer
falefu fatto , come già altroue fi è detto , in Nicea di CCCX 111. Prelati ,
nel Ponteficato di Giulio , & nell'Imperio di Coftantino contra Arrio,che nella
Trinità diuerfefoftantie poneua. Ilfecondo Conciliofù in Coftantinopoli di cen
to cinquanta Vescoui, nel tempo dell'Imperatore Gratiano , & di Papa Damaſō
contra Macedonio, & Eudofso , che negauano lo Spiritofanto efsere Dio . Il ter
zofù in Efefo di dugento Vefcoui m tempo dell'Imperatore Teodofio, e di Papa
Celeftino contraNeftorio Vefcouo Coftantinopolitano, che chiamaua la Vergine
benedetta madre dell'huomo,& non madre di Dio,& altraperfonafaceua della
carne , altra della diuinità se diceuafeparamente altro essere il Figliuolo di Dio,
altro il figliuolo dell'huomo. Il quarto in Calcedonia Città dirimpetto a Coftan
tinopoli di D C X X X. Prelati, fotto l'Imperio di Martiano , & nel pontefica
to di Leone contra Eutichio Abbate Costantinopolitano ,il quale diceua, che Chri
fto dopo che afsunſe la natura humana, no conftaua di due nature: ma della natu
ra diuinafola . Il quinto Conciliofu fatto in Coftantinopoli contra Teodoro , &
tutti quegli altri heretici , che diceuano , hauere Maria Vergine noftra Signora
buomo folamentepartorito , e non Dio, & huomo nel quale Conciliofù conchiu
fo , essere la gloriofa Vergine , madre di Dio , & huomo , percioche ellahaue
ua con effetto Iddio , & huomo partorito . Del fefto ſi è parlato diſopra , e vi
giouarono molto lelettere di Damian Vefcovo di Pauia , e di Manfueto Arciue t
fcouo di Milano; nelle quali queste parole fpetualmente vi erano : Questa èla
verafede di Dio, Dio, & huomo chefi credano in Dio due volontà, e due opc
rationi . Quanto alla diuintià , dice il Saluatore, Io , & ilpadrefiamo vna cofa
iftessa . Quanto all'humanità, il Padre è maggiore di me . Di più, quanto all '.
humanità lo vedraifuła naue dormires quanto alla diuinità , comandare al ven
to, almare. Hora Agatone , nel cui tempo dopo l'ecclifse dalla Luna , & del
Solefegui vnagrauiffima peftilentia , morifinalmente , hauendo tenuto il luogo
di
LEONE II. 171
01:03 di Pietro due anni,fei mefi, e quindecigiorni, e fù agli vndici di Gennaio dentro
San Pietrofepolto . Dopo la cui morte vacò vn'anno , e cinque mefi lafede .
Berja
Chia
14
P4
ne . Morì poi Romoaldo , eli fuccefse nello ſtato Grimoaldo il figliuolo ; il qual
perchefenza lasciarefigliuoli maſchi mori, a Gifolfo il fratello quel Ducato la
fciò. Fu Leone di molta eloquentia, e dottrina, e difingolare religione, e di ma
rauigliofa pietà, e non restò mai , mentre visse, di ricordare,& efsortarefempre
tutti, e con le parole, e con l'esempio della vita allagiuftitia, allafortezza,alla
manfuetudine, all'humiltà, & all'altre tante virtù, che infe con effetto haueuar
e finalmente mori nel decimo mefe del fuo Papato efu conlagrime di tutti , che
come caro padre lo piangeuano, a' 28. di Giugno dentro fan Pietro fepolto.ya
cò per lafuamorte la fedefanta vndeci mefi, e vent'vn di . Fubreue il Ponte
ficato di queftofantiſſimo huomo : ma tanta, e cofi lunga la gloria,ch'ancora vi
ue, e viuerà di longo ilfuo nome meritamente per le bocche di ogn'huomo lode
Kolmente celebrato .
BENEDETTO II.
II . PONT
PONT.. LXXXIL
Lodi di Be
nedetto ij. ENEDETTO 11. Romano, efigliuolo di Giouanni;fù
infin da ifuoi primi anni foldato di Chrifto, e tanto fruttofe
ce nella fcrittura facra , che fè tenuto vn de' primi dotti di
quel tempo . Fù di più humano , pietofu , e corteſe oltre mo
do , maffimamente co' poueri : onde allacciò talmente con
Coftantino quefte tante virtù i cuori degli huomini, che fu ad vna voce
a che di tutti eletto Pontefice- El'Imperatore Coftantino dalla fama della ſantità
iij. Impere
ordin
che da quell'hora auanti colui, che dal clero,cpopo
non pàriceri di lui mosso, fece vn'ordine,
chino la lo Romano fusse eletto Pontefice , non hauesse più , come fare fi folea, bifogno
dell'Imperatore, o delfuo Efsarco,che per
dall' della confermatione, & approuanone
ufirma
tione
Igerie. lui l'Italiareggeua : mafufse toftoftato da tutti tenuto vero Vicario di Chrifto.
Per
BENEDETTO IL 173
GIQ
174 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
BO
ni tolfe il danaio, ma non ofsernò poi cofa, che promettesse . E non era serto de
gno queflo auaro Arciprete d'altro cafligo; poiche douenlo il teforo della Chiefa
per ordine di Cononé & fpenfare in elemofine a' poueri, e in rifarne,& ornarne le
Chiefe del Signore, l'haueua fpefo malamente perfuo proprio , e cattiuo interef
fe. Il che è cofa di maliffimo efsempio , e non può vn'huomo maffimamente ec
clefiaftico fare cofa , che meno conuenga . Non haurebbe a queflo modo fatto
Guberto Vefcovo di Bertagna , ch'era in quel tempo di gran fantità di vita , e
dottrina . Non l'baurebbe ancorafatto Leodegario vefcono Auguftudienfe , il
quale per bauere ſpeſſo , & all'aperta ripreso Teodorico Re di Francia de fuoi
portamenti tirannici , fu fatto morire . Non l'haurebbe fatto Audoeno Arci
uefcouo di Roano , che era vnica in fantità , e dottrina . Quefti, dico , che non
nell'ambitione, e nell'auaritia , ma nel Signore Dio , e nella dottrinafanta haue
uano tutta la speranzaloro collocata, non haurebbono quello fatto,che l'auaro,
& ambitiofo Arciprete feet . Onde e presso Dio, e presso gli huomini ne confe
guirono pofcia il premio della felicità,e gloria eterna di quefta, e dell'altra vita.
Mori Cononenon hauen lo più che vndici mefi , e tre giorni tenuto il Pontefica
to, e fa a ventivno di Settembre nella Chiefa di San Pietro fepolto . Reftò dope
lui la fede fenza Paftore due mesi, e ventitre di.
SERGIO I. P ON T. " LX X X V.
diuiſo il popolo , vnaparte fauoriua Teoloro, vn'altra Paſcale Archidiacono . Scifma otta
En'eragià Teodoro co' parteggiani , e fautori fuoi entrato nella più intima uo nella
Romana
GE
erafi cantalle, o dicefse tre volte l'Agnus Dei, qui tollis peccata mundi . In
Agnus Dei
ftitui ancora, che ogn'anno il dì dell'Annonciata , e di S. Simone fifacesse vna dacui infti
folenne proceffione per la Città, laquale da S. Adriano partiua . Mandò Da Meffa. to ne la
miano per Arciueſcouo in Rauenna , e Berflaualdo in Bertagna . Recò con la
fuadottrina , & autorità alla verità cattolica la Chieſa di Aquileia , che non
afsentiua del tutto al quinto generale concilio . Scriuono alcuni , che in questo
tempo fosse in Leodio Lamberto perfona di gran fantitàfatto martire , per ha
uer volutoriprender Pipino , che hauendo moglie , fi tenefse in cafa in luogo di
moglie Alpiade fua concubina, & vogliono, che ilfratello della medefima Al
piade lofacefsemorire , eche ne morisse pofcia coftui di mala infermità , che i Sagonia
pedocchife'l mangiarono . Vogliono anche alcuni , che in quefto tempo i Sasso- quandove
ni, moffi dalla uirtù , cfantità di Sergio venissero primieramente al battesimo . de di alla
niffe Chri fe
Hora hauendo queftofanto Pontefice tenuto tredici anni , otto mefi , & uenti- to .
tregiorni il luogo del Vicario di Chrifto , morìfinalmente , efù con vn pianto
generale di tutti, che diceuano hauere il padre proprio perduto, con gran pompa
aglig. di Settembre nella Chiefa di San Pietrofepolto . Vacò dopo lafua mor
te vn meſe ,j& venti giorni la fede .
Jendo poi da Tiberio con danarifubornato, e con doni ,fi rifoluette di tradire ilfuo
hofpite,e genero, che cofi prima honorato baueua . Effendofi di ciò auiſto Giuſti
niano,fe ne fuggi a Trebellio Re de i Bulgariscol cui fauore, e aiuto fù poco ap
preffo nell'Imperio ripofto . Mentre che in Europapaffano quefte cofe, i Saracini
oc occupata la Libia, e l'Africa ,ne paſſarono ſopra la Spagna, e la occuparono tutta
Spagna da
Saracini. fuori, che gli Afturi,e i Catabri,i quali come furono gli vltimi popoli della Spa
gna che il giogo Romano haueſſero , egli vltimi, chefi ribellaßero , e foli final
mente,che ilgiogo fifcuoteffero de Visigothi , cofi furono all'hora quelli, c'hauen.
do lafede di Chrifto riceuuta, coftantiffimamete con l'arme dalla furia de'Saraci
ni fi difenfarono . L'Africa adunque,che dopo, che Belifario Capitano del primo
Regno di Giustiniano la ricuperò fu 170.anni all'Imperio Romanofoggetta,in questo tem
Africa , el
Gaat oc po fù da ' Saracini infieme col regno di Granata in Spagna occupata , e già
cupata da
Saraceni per 740.anni alle leggise coftumi loro obbedifce, con gradiffima ignominia del no
me Chriftiano,e de' SpagnuoliSpecialmete,chefe benfogliono il lor valore inalza
re al Cielo,fifoffrifcono nodimeno quefta vergogna sùgli occhi.Scriuono alcuni,
che Beda, che in quefti tempi viucua , dolendofi di quefta comune calamità del
Chriftianefmo nefcriueffe a tutti i Principi Chriftiani, perche prendeſſero l'arme
contra quefti comuni nemici della fede.Fù Beda nella Greca, e Latina linguaben
dotto, e per lareligione, e modeftia grande, ch'egli hebbe , ottenne il cognome di
Beda huo. Venerabile . Perche eglifcriße molte cofe fopragli Atti de gli Apoftoli, efo
modottili
mo. pra S.Luca Scriffe anche vn libro de' tempi,e molte homelie , delle quali i facer N
doti della Francia molto fi feruono . Furono ancor'in queſti tempi tenuti gran
dotti Strabone,& Amonefratelli di Beda,l'vn de' quali elegantiffimamenteſcrif
fe molte homelie , l'altro commentò il Genefi . Hora Giouanni Pontefice racon
ciata in vaticano la Chiefa di Sant' Andrea, e rifarcito il tetto di San Marco , &
ornato con colonne d'ambe le parti l'altare di San Pietro, mori nel terzo anno,
e terzo mefe delfuo Papato a 17.di Gennaro , e come vogliono alcuni martire.
Manonfi sà bene,da chi quefto martirio fofferiffe . Fu sùla via Appia nella ca
tacomba di San Sebaftiano fepolto . E vacò vn mefe , e dicinoue giorni la fede.
GIO
TGIO VAN NI VIL 179
pa 381 3
ra
Log
0 Sifcriue, maſenza il nome dell'autore, che Arriperto Re de' Longobardi, mof- Arriperto
fo da religione,donaffe alla Chiefa Romanale Alpi Cottie, con quanto è da Tu Logobardo .
Hong rinofino a Genoua . Altri dicono , che quella donatione fufle da Arriperto
confermata. Manon ritrouandofi della donatione cofa certa,è vanità ragionare
A
diconfermatione. Ma ritorniamo a Giouanni Pontefice,ilquale effendo di mol
A
185 taeloquentia , e fantità , edificò in San Pietro vna cappella in honore di noftra
·Signora , nelle cui mura di opera di mufaico furono pitture di alcuni Santi d'
ambedue i lati vagamente lauorate . Rifece medefimamente la Chieſa di
Santa Eugenia , ch'era già per la vecchiezza ruinata . Abbelli ancora
d'ornamenti i cimiteri di San Marcellino , Marco , e Damaso Pontefice .
M 3 Efi
180 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Efinalmente molte altre Chiefe difatue di Santi , e di belle pitture ornd. Nel
le quai pitture , eftatue haueano gli artefici imitata la grauità, e dignità di que
fto Pontefice . Onde chi le miraua , liparena di vedere il Pontefice ifteffo con le
fue tante virtùful viso . Mori Giouanni hauendo tenuto due annifette mefi , e
dieci giorni il Ponteficatos efùfepolto a ' 18.d'Ottobre nella Chiefa di S. Pietro
dauanti l'altare della cappella di noftra Signora , ch'egli già baueua edificata .
E vacò lafede tre mesi .
CO
1
COSTANTINO. 181
f LXXXIX. 0.
COSTANTINO PONT.
XI
ANNOTATIONE.
GRE.
184 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
>
GREGORIO II . 185
rabbia , e degno loro per queſta rotta conceputo , fopra Coſtantinopoli volje.
ro, la quale città con vn numero incredibile di loro affediarono , e le furono per
terra , e per mare tre anni ſopra . Ma alla fine perli tanti difagij,che quiſen
tiuano , e difreddo , e di fame, e d'vna peftilentia , che liſcemaua mirabilmente,
Lafciarono l'affedio , e fe ne ritornarono alle cafe loro . La medesima peſte vo
gliono , che vccideffe de' noftri in Coftantinopoli da trecento mila anime . In
quefto mezo i Longobardi in Italia ſotto la ſcorta di Luitprando tennero vE
Rauenna buon tempo affediata Rauenna, e le prefero finalmente à forza, e lafaccheggia
1a da iLon rono 3 portandofene pofcia in Pauia quanto qui di buona era . Onde all'hora cre
gobardi. dereiio , che portata vifuſſe quella bella ftatua di bronzo equeftre , che le genti
di quel paefe chiamano il Sole del Re . Questa è la varietà , e mutabile vicenda
delle cofe humanes che quello, c'haueua già Teodorigo prima, e gli altri Re Go
Cōgiura in
Roma con. thi , e poi gli Effarchi portato da Roma in Rauenna , fu poi da altri in varij luo
trail Papaghi diftrutto . In Roma in questo congiurarono alcuni feditiofi contra il Pon
tefice, e capifurono Bafilio Giordano Cartilario, Giouanniſoddiacono cognomi
nato Lurione , e Marino Spatario , che in nome dell'Imperatore hauea in quel
tempo il gouerno del Ducato di Rom 1. Questa congiura , perche l'Imperatore
richiamò a je Marino , fù per all'hora in altro tempo differita . Tentarono an
co i congiurati Paolo Eſſarcho , perche voleuano in negotio di tanta importaɛ.
ția per capo hauerlo . Mafcoprendofi il trattato , ne preſe il popolo di Romale
arme, e tagliarono Giouanni Lurione a pezzi , e gli altri congiurati diffiparo
no, e difunirono . Bafilio fo rinchiufo in vn monafterio , doue fini la fua vita .
Ma Paolo fi ritrouana forte dal Pontefice offefo , perche ſe le vietaſſe potere
fcuotere certe nuoue gabelle.Onde, & infecreto,& in palefe cercaua di farlo per
Leone ordine dell'Imperatore morire . Mai Romani & i Longobardi con le arme in
Imp.nemi mano lo difefero . Vedendo all'hora Leone 111. Imperatore non potere all'.
dell'ima aperta il Pontefice offendere , ordinò , che tutti quelli , chefotto l'Imperio Ro
co l.
Bio
mano fi ritrouauano, doueffero tor via dalle Chiefe,& annullare tutte le ſtatueze
::J
imagini de Santi , Ilche dicea egli farlo, perche non fuffero i fedeli idolatris e
grauiffima pena imponena a chi obbedito non haueffe , o in ciò contrauenuto
fufse . Non folamente non obbedi Gregorio a cofi fatta impietà , che ancora
non reftò di far predicare per tutto , e ricordare a' Cattolici , che per paura
dell'Imperatore non fi lafciaſſero in cofi fatto errore trascorrere . Il perchefi
animarono , e ftabilirono in modo gli Italiani, che mancò poco , che non eleg
gefsero vn'altro Imperatore . E l'autorità di Gregorio puote in ciò molto ,
che dubitaua , che maggiore fcandalo non ne nafceſſe , In Rauenna nacque
01 T
nondimeno feditione , e difcordia , mentre , che vna parte fauorifce il Pa.
pa , vn'altra l'Imperatore . Nella quale riuolta vi fu Paolo Elarco infieme
col figliuolo tagliato a pezzi . Fù in luogo di coftui mandato dall'Imperatore
in Rauenna Eutichio con ordine , che con promeffe , e con doni fubornaſſe i Lon
gobardi , perche dall'amicitia , e beniuolenza del Papa fi ritiraſſero . Ma
coftui, che s'auide , che quefto negotio tante volte tentato indarno , non gli
riufciua punto , per altro tempo lo riferuò . Per la qual cofa ritra
uan
!
GREGORIO II. 137
GRE
188 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
gorio in quefto tempo non fece per le ragioni dette di ſopra ; e perche all'hora
Leone talmente affediato, aftretto da' Saracini in Coftantinopoli fi ritrouaua;
che egli hauea anzi d'effer foccorfo bifogno , che in atto fi ritrouaffe di potere
foccorrere altrui . Per quefte cagioni auuenne , che all'hora primieramente la Car Mat
lo
difefa della Chiefa dalli Imperatori di Coftantinopoli alli Re della Franciafi cello fa le
uar
trasferiffe . Tolto adunque Carlo a prieghi di Gregorio la difefa della Chiefa , die
mandò tofto a pregare il Re Luitprando fuo amico,e compadre, che leuaſſe l'affe- mani.
dio di Roma , e non trauagliaffe il Pontefice , che non haurebbe potuto cofa più
gratafarli, & al contrario non gli fi farebbe potutofare maggior diſpetto . Co
piacque il Longobardo à Carlo, e fi leuò dall'affedio . Perciochefacendo prima
frà loro lega infieme, haueua Carlo mandato nella Lombardia Pipino fuo figli
uolo, perchegli baueffe Luitprando tofo ( come all'hora coftumauano ) il capel
lo, efoffero diuentati compadri infieme, che è vna certa fpecie , e vincolo di af
finità e Luitprando ne haueua rimandato con molti doni ilfanciullo al padre
Hora quietate le cofe d'Italia, fi moffe Carlofopra i Borgognoni ,li vinfe,foggio
gò, eli chiamò per modeftia amici , e confederati . Opprefse i Frifoni idolatri , Gota i con
ducono
occupò , e tolfe a visigoti Lione , Arli , e Marfiglia . Il perche effendo da vi- Saricini in
figoti in loroaiuto chiamato Anthemo Re de' Saracini , vi venne con groffo ef. Francia
fercito, epaffato il Rhodano, prefe Auignone aforza, per douerfi di quefto luo
go, comedi vna rocca in quefta imprefaferuire . Carlo , che quefto intefe , fi
SA voltò tofto con vn'effercito , & ricuperò à vn tratto Auignone , tagliando tutti
quei Saracini a pezzi , che in guardia questo luogo haueuano Indi paffando
fopraNarbona, doue in tendeua che fifoffe Anthemo ricoverato, l'affediò . Ma`·
bauendo poi auifo, che Amoreo Saracino , e Re di vna parte della Spagna, veni
uainfoccorfo di quefto affediato nemico con groffo efsercito , passò co' fuoi nella
valle Corbaria non molto indi lungi , e doue era vna commodiffima campagna,
perfargiornata . Amoreo , che pensò , che Carlo come difperato della falute Failo d'ar
fuggitofuße, nella valle entrò, & offerfe la battaglia a' Francefi . Non lari me fra Car
cusò Carlo, benche vedeffe, che il numero de i nemici quafi infinitofuffe . Et ef- lo.&
10. & isara
fendofifieramente buona pezza dall' vna , e dall'altra parte combattuto , perche cint,co vit
tore de i
Amorea,che erafrà i primi, mori,fene pofero lefuegenti infuga , e nefu gran Francefi.
2 Corpo di
parte nelle paludi, e nelli ftagni vicini , doue per faluarfi fuggirono , tagliati a Agostine
S.
pezzi. Anthemo , che per fua buona forte vna barchetta trouò, passato nella portato
Spagna vlteriore, come difperato poſe a ferro, efuoco tutte l'Ifole , ch'egli toc. Pauia.
cò.Quafi nel medefimo tempo il corpo di S.Agoft.ch'era 250.anni prima, quan
do i Vandali corfero , e pofero in ruina l'Africa , fato da Hippona porta
to in Sardegna , fù da queſta Ifola da Luitprando trasferito in Pauia , & in vn
honorato luogo ripofto . I Saracini domi da täte rotte, dentro del Pireneo fi rite
nero. Ilperche tutti quei Visigoti , c'haueuano la Spagna citeriore con una par
te della Gallia occupata, vedendofi abbandonati , in potere di Carlo ne andaro
Gothi def
no. E così i Gothi,che quafi 300. anni fignoreggiato haueuano, quafifurono del u ocitia
tutto eftinti,fuori alcuni pochi, chefuron da Barellonefifaluati. Scriuono alcuni,
the Luitprando mandasse a Carlo vnfoccorso dellegenti, e chefene ritornassero
questi
190 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
questi dopo la vittoria carichi di preda à cafa . In quefto feruendofi Gregorio 240
della quiete , che gli ſi daua, fi volſe tutto ad abbellire , & ornare le Chieſedi
Roma. Egli pofe da man dritta , e da man manca dell'altare di S. Pietroſei co
lonne di onichino, che più magnifico il refero.Et in quefte colonne traui inargen
tati pofe ne' quali con vguali diftantie le figure del Saluator noftro , e degli
Apoftoli colloco . Edificò vna capella nella medefima Chiefa , e vi ripofe delle
reliquie quafi di tutti i Santis e volle, ch'ogni di vi fi celebrafses e che nelle fe
crete della Messa quefte parolefi dicefsero: Quorum folemnitas in confpeâu
tuæ maieftatis celebratur Domine Deus nofter toto in orbe terrarum,&c.
Le qualiparole boggi nellefecrete ifacerdoti non dicono . Donò anche a queft'
iftefsa Chiefa molti vafi d'argento . Afue ſpeſe ancora per fuo ordine fu fatta
vn'imagine di noftra Signora d'oro col figliuolo in braccio , e collocatanella
Chiefa di S. Maria Maggiore. Rifece il tetto di San Grifogono, e'n queftoluogo
pofe molti monaci, perche ogni di vi celebrafsero la Messa, & i diuiniofficij je
diede loro delle posseffioni da poter viuere . E parte rifece , parte edificò dalla
prima pietra molti monafteri,dando a' monaci la regola, con la qualefantamen
te viuefserg. Riftorò le mura della città, ch'erano per l'antichità andate ingran
parteper terra . Il medefimofece a Centocelle , ch'erano per la ruina dellafua
muraglia quafifiate abbandonate afatto. Ordinò, che quafi fenza interuallo, e
da i preti heddomadarij, e dai i monaci, in San Pietro fi celebrasse. Ondefive
de,efsere state in molti luoghi vicine le celle de i monaci, e de i pretifecolari,che
àgara con grandiffima diligentia al Signore feruiuano . E Gregorio hauendo
Semprefatto, e nelle cofe di Dio, & in quelle degli huomini tutto quello, che ad
12
ottimo Pontefice fi acconueniua , in capo di dieci anni , di otto mesi , e diventi
quattrogiorni delfuo Ponteficato congran difpiacere di tutti mori , e fù conle
lagrime di tutto ilpopolo in S. Pietro a ventiotto di Nouembre fepolto . Ne
vacò lafede dopo la mortefuapiù che otto giorni.
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ZAC
ZAC CARIA 701
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4,4x65
seve
nitasina
dece
Late
Grace
"Fue
anno del fuo regno . Fù certo Principe degno d'vn sì granſtato ; perche fù ſai
uio, prudente, e digran configlio, e cofi valorofo , e pronto di mano , che non era
foldato,che l'auanzaffe in questo . Fù ancor in modo giusto , e clemente, che non
Rach fio fi difcerneafacilmente, quale di queste due virtùpiù in lui riluceße . Aldebran
Re de Lon. do fuo nipote li fucceffe nel regno i ilquale mori in capo del fefto mefe , e fù per
gobardi la on confentimento di tutta la natione eletto Re il Duca Rachifio , Principe di
falado il Re
gno fa gran lode cofi nella vita, e coftumi fuoi, come nell'integrità, e bontà dell'animo.
Monaco
Aiftolf, Sirinouò ancor frà quefto Re,e'l Papala legas al che quefto Re , come religiofo
Rede Lon- Principe, benigniffimamente venne . Nel quarto anno poi del fuo regno ispira
gobardi fe
ociflimo toda Dio,lafciando il regno fifè monaco, confortando la moglie,e i figliuoli, che
Carlo ma
no, e Pipi ancor effi doueffero il fomigliante fare . Aiftolfo fuo fratello occupò il regno i
no , e Gli e come colui, ch'era aftutiffimo , e ferociffimo , incominciò a trauagliare conl'ar
fonefig:
Ji di Carlo
10 me tutti gli ftati d'Italia , e quel del Pontefice , e de' Romani fpecialmente , che
Martello s'ingegnaua di farlo a fe foggetto . In quefto ritrouandofi Carlo Martellogra
fuccedono
ne i flati al uiffimamente infermo , a perfuafione de gli amici diuife a fuoi figliuoli gli fta.
padre. ti, che occupati fi haueua . A Carlo mano , ch'era il maggiore lafciò la Sueuia, e
Grifone
mLoue l'Auftria a Pipino la Borgogna , & vna parte della Francia . Il Martello,
guerra laiche fu digran valore , e prudentia , morì nella villa Carifiaca appreſſo'l fiume
Ifari nel X X XV. anno del fuo officio di Maggiordomo di Francia,e fù fepol
to in Parigi nella Chiefa di San Dionigio . Hebbe ancor di vn'altra fua prima
moglie vn'altro figliuolo chiamato Grifone,il cui nome , e coſtumi di pari anda
uano . Perciochefoleua rapinare, e pafcerfi dell'altrui. Onde moſſe guerrafra
telli,e follecitò lor contra i Saffoni,feroce,e bellicofa natione . Ma entrando Car
Carlo ma- lo, e Pipino con effercito nella Saffonia, fecero loro foggetto Teodorigo Principe
no fifa mo
naco di s . de' Saffoni. Dopo quefta imprefa passò Carlomano in Roma,doue lafciata laglo
Benedetto ria , e'l fafto de regni humani , fe n'andò a veftire monaco di San Benedetto in
Pipino fat
to RediFa Monte Caffino . Pipino , c'haueua tutto l'animo volto al regnare , mandò i ſuoi
ciadel 553. Oratori al Papa, pregandolo , che con l'autorità fua il regno di Francia li con
fermafle . Il Papa, che non fi era dimenticato del feruigio , che hauuto haueua
dalla Francia, e dell'antica beneuolenza, cheſtata era frà i Põtefici paſſati, e li
Principi di queſtafamiglia,procurò, e confermò co lafuq autorità nel DCCLIII.
anno dellafalute nostra a Pipino il regno di Francia . Onde dell'Officio di Mag
giordomo, ch'era in Francia dopo il Re ilprimo , hebbe Pipino 11il Regno , dal
quale i Refuccessori hebbero l'origine . Dicono, che Carlo ,il quale come fi è det
to,s'erafatto in mote Cafino monaco,veniße co altrifuoi monaci in Roma apre
gare il Papa,che colfuo mezo poteffero rihauere il corpo di S. Benedetto,che era
fato già di monte Cafino rubbato , e fi ritrouaua in Francia nel monafterio Flo
Corpodi s.S. ricenfe.Il Papa fi contentò ,efcrifse a Pipino in Francia.E Tipino,per che haue
Benedetto ua intefo, ch'era giàftato queftofanto da alcuni monaci rubbato ,fi contentò , che
I portato
Italia fufse di nuouo in Italia portato . Zaccaria,che fi vedeua da ogni parte la pace,e
rifarci molte Chiefe,che fi vedeuano ogni dì ruinare . Edificò da' fondamenti la
torre,e'l portico, che è sù la Chiefa di Laterano ,doue fece i cancelli, e le porte di
bronzo.E nelfrōtiſpitio del porticofu la terra habitata deſcritta.Rinouò quefo
Ponte
有
STEFAN I I. 193
O
■, dieg
Pontefice leftatue,& imagini de'fanti, che per l'antichità erano tntte guafteiac
crebbe, & ornò la Chieſa di Laterano 3 riſtorò la libraria Palatina ; & ad ogni
Chiefa afsegnò lefue entrate,onde hauefsero l'olio per le lampadi.Donò all'alta
redi San Pietro vn veftimeto facerdotale tutto di oro intesto,e digemme, e nel
quale era la natiuità del Saluatore noftro dipinta . Edificò la Chiefa di San Gre
gorio in Velabro,& vi ripoſe la teſta di queftofanto . Edificò la Chiefa di fanta
Cecilia sù la via Tiburtina, cinque miglia lūgi di Roma,nella quale Chiefa driz
zò vna capella in honore difan Ciro Abbate . E le diede pofseffioni, onde potef
fero ifacerdoti viuere . Rifece il tetto difanto Eufebio, che era nelfuo tempo an- Viets il Pi
HOM dato perterra. Ordinò,che ogni dì nel palagio di Laterano fi defsero clemofine a paa
tianiVene
, che
poueri di qualfi voglia qualità . Vietò fotto la pena difcomunica a Venetiani, non venda
no fchiaui
che non douefsero vender ferui Chriftiani a Saracini , e Gentili , come foleuano Chriftiani
prima i mercantifare . Eperche non penfiamo ,ch'egli inftato cofi fublime fi di li.
agl'infede
menticafse delle buone lettere , traduſse di Latino in Greco quattro libri di Gre
gorio in dialogo,perche ancor i Greci haueſsero, onde imparare il modo,e la for
madel viuer bene . Hauendo con tanta integrità, e general beneuolenza di tutti
fro gouernata dieci anni, e tre mesi la Chiefa, finalmente morì, e fu a' 15.di Marzo
nella Chiefa di S.Pietro fepolt o.Vacò dopo lui la fede dodici giorni .
he
t
Of
&e
14
ecom
to da vna apopleffia mori.Dopo luifu in S.Maria maggiore ad vna voce del cle
ro,e del popolo eletto Stefano III.detto II.c portato sù lespalle (cofi era a tutti
di
25
mi
15-
accetto) nella Chiefa del Saluatore in Laterano , e poi in S.Giouanni . Egli era
fingolar religione,e prudétia,amò forte il clero,riftaurò molte Chiefe,fu diligë“
te fcrittore, e predicatore della dottrina Chriftiana , padre de poueri, difenfore
te
delle vedoue,ede pupilli,e nelle cofe, che egli prendeua afare, digrade animo, e
Aiftolfo coftantia,nõ già però pertinace.Egli fiforzò prima co parole, e co doni di placa
Redei Lo re Aiftolfo , che non restana di trauagliare del cötinuo le terre, e'l cotado di Ro
gobardi ,
rauaglia i ma. Percioche quefto auariffimo Re voleua,che il popolo di Roma li pagaffe vn
Romani tributo di vn pezzo d'oro per tefta.Il perche fù forzato il Potefice a ricorrere a
gli aiuti franieri,e madò prima ifuoi Legati in Coftatinopoli all'Imper-Coftati
no, perche cõtra Aiſtolfo , che tutta Italia trauagliaya,lo faccarreße, che haueua
già prefa Rauenna, capo dell'Eſſarcato,cõ gran parte della Romagna.Ma perche
poco quefto Principe fi curò di mandarliilfoccorfo, ancer che richieſto più volte
e nefuffe il Papa a Pipino Re di Francia mãdò,perche da Aiftolfo otteneſſe, che
pa
Pa Ste fa effo potesse per lo ftato de' Longobardi passare in Francia . Aiftolfo a preghidi
noiij.vai Pipino gli concefse. Perciò fi pofe Stefano in viaggio,e giunto in terra di Fran
Francia.
cia gli vfci incotra per honorarlo Carlofigliuolo di Pipino ,chefu poi dalle gran
Carlo Ma cofe, che eglifece,cognominato Magno . Gli vfci anco incon ra Pipino tre miglia
goo. fuori della Città . Efmontato a terra, e baciato riuerentemente i piedi del Papa,
non glifi diftolfe mai dalla fiaffa , finche dentro la Città lo condusse , e lo ripofe
nella cameraftofsa,done albergar doueua . Aiftolfo, ché dubito, che per cagiondel
Papa non li douesse dal Re di Fracia venire la guerra mando tofte Carlomano il
monaco à Pipino il fratello, perche li perfuadesse, che non voleſſe ad iftantia del
Papa muouer à Longobardi la guerra.Ma Pipino no folamenté nõ preſtò alfra
tello gli orecchi, che anche in on monafterio di viena lo cöfinòidoue il pouero mo
naco di doloremori.In queflo mezo perche la ftagione dell'anno,ch'era, no foffria
che fi guerreggiaſſesPipino non volědo al debito della antica amicitia mancare,
madò ifuoi Oratori ad Aiftolfo,perche dafua parte l'ammoniſsero , chevolesse re
ftituir quello, ch'effo inItalia occupato hauea del Papa,e de'Romani, altramĕte l'
baurebbe essofrapoco tempo ribaunto con l'arme . Hora perche Aiftolfo poco
preftò à quefti ricordi l'orecchi, tofto che la primavera coparue, ne passò Pipino
con vn'efsercitofopra Langobardi , mandando auanti feldati alla leggiera, che
Fipino Re
di Francia cacciafsero via le guardie del nemico dalli paffi, e chiuſe dell'Alpi.Venutonepo
bell
moue
ra a ilo n , feia giù nelle căpagne del Milanefe , e bauendole tutte corfo, e poflole à fuo
puer
gobudi in agio àfacco,senza ritrouare chi punto gli oftafse, e paſsò fopra Pauia, ch'era la
in refidentia delli Re Longobardi, e l'afsediò, ecombatte contra Aiftolfo, e gli al
Taliata del
ftantia
Papa, tri,che v'erano dentro , e la difenfauano . Stefano, che hebbe copaffione delle tante
calamità, nelle quali queflo pertinace Rè, e gli altri di quel popolofi ritrouaua
no, dafe fteffo ad Arfiolfo la pace offerfe, pure che reftituifse quello , che gli ha▪
vea tolto. Aiftolfo , che inferiore fi vide,accettò l'offerta,e con folenne giuramen
to promife donere reftituire più di quello che gli fi domandaua, Penfando Pipi
1102
STEFAN O + IL 195
cele no, che à quefto modo restaſſe il Ponteficefodisfatto,fciolto l'affedio ,nella Fran Pauia afe
ciafi ritornò, lafciando Vareno, perche come arbitro di questa pace l'effettuaf di ta da Pi
fe. Stefano dunque , e Vareno credendo , che doueffe il Longobardo dafe ftello pin Redi
Francia.
Aifte fa
in breue effettuare, quanto promeffo haueua, fe n'andarono in Roma.Ma Aiftel Rè de Lon
fofattofubito vn'effercito d'ogniforte di gente, andò lor dietro, e dentro Roma gobardial
Egli affediò , ponendo i borghi , e tutti que' luoghi d'intorno àfuoco , e'nruna , feda
ma contra
(5¢1 Onde bebbero quefti luoghi quafi più danno da quefto tumultuario infulto , che la da a fe
004F non ne haueano in trecentoquarantaquattro anni dalla declinatione dell'impede .
riofin'a queltempofentito. Effendo dunque di nuouo Pipino pregato dal Ponte
fice,che voleffe infoccorfo di Roma cotra la perfidia, e rabbia di Aiſtolfo manda
revn'effercito,con la maggior preftezza,ch'egli puote,fece vn'effcrcito per que Turchi e
f'effetto.In questo mezo i Turchi,che miglioreſtanza cercauano, nel DCCLV.fcono a so
ui acquift
anno dellafalute noftra paffaronoſopragli Alani prima , poi ſopra i Colchi , e del 755.
gli Armeni, egli vinfero , efoggiogarono. Il medefimo fecero de' popoli dell'
Afiaminore, efinalmente de' Perfiani ancora, e de' Saracini. Scriuono alcuni,
che quefti Turchifuffero Scithi , e di quelli particolarmente , che Alejandro
Magno consbarre diferrofrà li monti Hiperborei rinchiufe . E quefla ragione
vi aggiungono, che qui Aleſſandro, come in vna mandra,quefta indomita natio
Fia ne ne rinchiudeffe.Hora date i Turchi,e i Saracini molte rotte l'on l'altro, ven
nerofinalmente alla pace, e vifùfràgli accordi quefto,che i Turchi,cke habita.
rebbono nell' Afia,fuffero Saracini chiamati . Et a quefto modo i Saracini con
CT animopiù ripofatofofferfero, che i Turchi nell'Afiaregnaffero , con Speranza
ancor,che haurebbono in breue lafetta, efuperftitione Mahomettana accettatai Pipino Re
di Francia
cofi vedeuanogl'ingegni,e le nature loro prote al male.Maritorniamo à Pipino torna con
effercito in
che venendone in Italia , glififè incontra Gregorio Secretario dell'Imperatore Italia,evin
Coftarino IIII.& in nome delfuo Principe l'auerti, cheſe auenutofuße, ch'egli ti i Longo
pinti i Longobardi haueſſe , non penfafse di douer al Papa , & a Romanı dare barbi dona
l'Efsarcato di Rauenna , che dell'Imperatore di Coftantinopoli era ,fe ben l'ha diearcato
Ravin
Live na ala
ueuano contra ogni debito i Longobardi occupato. Rifpofe a queste parole Pi- Chlela.
pino , che non eraper altro venuto in Italia , che perfar cofa , che al Papa ,
40 & alpopolo di Romafodisfaceſſe ; e che per ciò haurebbe oprato tutte le forze
fueper giouare loro . Passò dopo queſtoſopra Pauia , e vi afsediò cofiftret
tamente Aiflolfo , che lo forzò in breue a douere le passate conditioni della
VETA pace accettare . Onde fù reso l'Efsarcato a' Romani con quanto è frà l'Appen
nino , e'l Pò dal Fiacentino fino alliftagni di Venetia , e tutto quello , che è
fràilfiume Ifara, l'Appennino , e'l mare Adriatico . E di più di queſto anche
tutto quello, c'hauena Aistolfo in Toscana , & in Sabina occupato . Pipino ,
che s'era alle radici dell'Alpi fermo con animo di non partire fin che reftituito
fifufse,quanto reftituire fi doueua ; benche lafciafse l'Abbate Holcado in Italia
con vna parte dell'efsercito, perche non mutasse il Longobardo volontài non ne
pafsò nondimeno le Alpi prima , ch'egli intendefse, che auanti che al Papa, & Defiderio,
e Rachio
a' Romanifodisfatto fifufse, Aiftolfo nella caccia di apoplefia lafciata la vitacobattono
bauefse . Defiderio, ch'era Duca di Toscana,raunò toto vn'efsercito di Longo il regno.
N 3 bardi ,
196 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
3W
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bardi,per occuparsi il regno . Il medefimofece Rachifiofratello di Aiftolfo,e ch
Defiderio noi detto habbiamo che già reftato monaco fi fuffe. Coftui fù feguitoda tutt
RedeiLo quelli dellafua natione,fuori che da i Longobardi dellaToscana.Defideroi,che fi
gobardi.
vedeua inferiore,molte cofe al Pontefice, & a'Romanipromiſe,per bauerli infuo
fauore,& aiuto . Ondefu tofto dal Papa, e da' Romani mandato l'Abbate Hol
Ferrara cado a Rachifio,perche da lor parte li comadafte,che deponeſſe giù l'arme,e deße
della
fa. Chic a Defideria obbedientia . E cofi fù finalmente reftituita Faenza , e Ferrara d
Pontefice, il nome dell' Effarcato macò , che da Narfete,finche Aiftolfo piglid
Rauenna,era centofettanta anni durato . Ritrouandofi Stefano in pace,e cogroo
acquisto delle cofe,c'haueua alla Chiefa, & a' Romani ricuperate,fece onfinodo
per riconoscere le pecorelle del gregge Crhiftiano,& i loro paftoris e caftigò gli
erranti: ma con clementia riducedoli alla via dritta, efanta,& infegnando a gli
ignoranti la verità, e quello, cheftia bene ad vn Vefcovo di fare, quello, che ad
on prete conuenga,& a gli altri chierici tutti medefimamente . Ordinòle Leta.
nie per placare l'ira diuina: volle,che il primo Sabbato s'andaffe in proceffione a
fanta Maria Maggiore,ilfecondo a fan Pietro, il terzo afan Paolo.Rifece alcu
ne Chiefe,che nell'affedio,che tenne Aiftolfo intorno a Roma,erano statefcoffee
mal trattate ; non ricuperò egli però le reliquie de' Santi , che il Longobardofe
n'haueua portate in Pauia, e ripoftele con molto honore in alcune Chiefe diquel
la Città . Per tutte quefte vie il buono, e fanto Pontefice Stefano meritò presso
Dio, non mancò allapatriafua, & operò per tutto ilgregge Chriftiano, e mori
finalmente, non altramente da tutti pianto, chefe vn comune lor padre perduto
W
hauefsero,e fù dentro S. Pietro a 26.d'Aprilefepolto.Tenne il Ponteficato cin
que anni & on meſe.E vacò dopo lafua morte trentadue giorni lafede .
ITA
LE
918
monafterio di monache, doue lefue figliuole a Dio dedicò Egli amò molto i mol
naci, nelle cubbraccia nel festo anno, e quinto mefe del fuo regno mori . Fù nel
principio del regno affaiferoce,& audace, nel fine pofcia fi moderò . E fù di
tantaletteratura , che riduffe gli editti de ' Longobardi in leggi . Succeffe poi ,
come s'è detto,nel regno Defiderio Duca di Toscana, nel tempo,ch'era già il va.
tove de Longobardi incominciato ad effeminarfi , e perderfi per le delitie . Ha
nendo Paco Pontefice rifatte alcune Chiefe , che n'andanano per l'antichità in
ruina,anch'egli in San Paolo morì a'vent'otto di Giugno nel decimo anno,e pri
mo mefe delfuo Papato , efù confolenne pompa in Vaticano portato . Vacòla
fede vn'anno, vn mefe dopo la morte di lui ,
...
TEFANO III. Siciliano ,e figliuolo di Olibrio, prefe nel
DCCLXVIII. il Ponteficato,efù dotto,e nelle attioni bu
mane,maffimamente nelle cofe ecclefiaftiche , molto atto , vi
gilante,e coftante . Egli venne fanciullo in Roma,e per ordi
ne di Gregorio III. fi fè chierico, e monaco nel monafterio di
S.Chrifogono,doue imparò il modo del ben viuere, e la dottri
na delle cofe facre . Chiamato poi , & aſſunto al Patriarcato di Laterano da
Papa Zaccaria,perche era nota a tutti la vita,e la dottrina di lui,fùfatto prete
col titolo di S.Cecilias e perche era di fuprema bontà, & atto molto nel maneg
giar i negocij, Zaccaria, Stefano, e Paolo lo volfero fempre appreſſo di loro. ES
fendopoi morto Paolo , col quale fempre fino all'ultimo ſpirito fi ritrouò, De
fiderio fatto già co l'aiuto di Papa Paolo Re de Logobardi,perchè fi vedeua per
reficenio la morte di Pipinoſciolto paura,
d'ogniche che l'haueſſe potuto tenere afreno, per
potuto,
Longobar. fuafe a Totone Duca di Nepefo, quando no haueſſe con ſubornationi
Co.
bauefse
STEFANO IV. DETTO III. 199
per efferli morto Carlomano il fratello , col quale haueua due anni quietamente imprefe fc
regnato , e per ritrouarfi perciò folo in molte imprefe ad vn tempo ifteffo intri- licemente
fatte da
racatos percioche passòfopra l'Aquitania , la qual imprefa era dafuo padreflata cala
incominciata, & eßo fini l'imprefa, e quella prouincia fifoggiogò, e domò Gua- gno,
fcogna, che nell'Aquitaniafi comprendeua . Paffato poi il Pirenco, e fcacciati
via i Saracini, ne passò oltrefino al fiume Beti, done fino al di d'hoggi i Saraci
ford ci di Granata fi mantengono . In quefto Stefano diligentiſſimo Paflore , e vero E 4.
fucceffore di Pietro, & imitatore di Chrifto, mori ! vltimo di Gennaro, hauendo
to Com gouernata la Chiefa quattro anni, cinque meſi, e 27.giorni, efù nella Chiefa di
Lcbrif San Pietro fepolto . E vacòla fede dopo lui noue giorni.
Crea
facra
TARKKAN
pearin ADRIANO I. PONT. XCVII.
riport Creato del 772. a'19. di Febraro.
frace
Do
tro , eft
perfe
leaner
degna
Laters
tti
pubia
ntoj
10Set +
from $1s
perche DRIANO figliuolo di Teodoro nobiliffimo cittadi
no Romano , prefe il Ponteficato con generale applauso
idon't
di tutti, e non degenerò punto da ifuoi maggiori . Per
fciami
s cioche di grandezza d'animo , di configlio , di dottrina ,
Janto
e difantità di vitaſi può à qual fi voglia eccellente Pō
ACTA.
tefice comparare. Onde dubitando il Re Defiderio della
Paid?
grandezza di questo Papa , mandò fubito a fargli ra
class
gionar di pace , e d'amicitia . Adriano , che conofceua
t lafuprema perfidia di quefto Re, differ? la conclufione di quefta pace in altro te
Chi
وBal po. In questo eßendo Carlomano morto, Bertafua moglie inuidiofa della felici- Berta mo.
i tà di Hildegerda moglie di Carlo, a perfuafione di vn certo Adoario fe ne fuggi Joma gliedinoCar.
coled
co'figliuolifuoi in Italia al Re Defiderio, dal quale fù honoreuolmente raccol- fugge in
Face
ta 3 perche ſperana coftui douer effere per quefta via più ficuro dalle arme di Defiders .
filiaal Re
ம் . Fran
202 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
+ ne puote fare , che i piedi non li baciaffe . Indi n'entrarono nella Chieſa di San Amiciti
Pietro, e giuntiful'altare , giurarono l'on l'altro Carlo ,e'l Pontefice, e i Fran- cefi
frà ,i eFran
Ro
cefi , ei Romani di douer vnafalda, e perpetua amicitia feruarefrà loro, e tene- mani.
re per comuni nemici tutti coloro , che ogn'vn di loro offendefsero . Entrato
poi Carlo nella Città , vifitò diuotamente tutte le Chiefe , & a tuttefè qualche
dono . Il quarto di poi con più ampi priuilegifolennemente giurando confermò fatta
Donatione
dal
La donatione,che haueua già il Re Fipinofuo padre fatta à Gregorio Terzo.Et Rè Pipino
La donatione,come il Bibliothecario fcriue,fù di quat onella Liguriafi contiene confermata
alla Chiefa
l'antica , eruinata Città di Luna fn'alle Alpi d'Italia , e con quefto l'Ifola di da Carlo
Corfica, e tutto quello, che èfrà Luca, e Parma & il Friuli con l'Effarcato di Maguo.
Rauenna , e col Ducato ancor di Spoleti , e di Beneuento . Dopo quefto con
buonagratia del Papaſe ne ritornò Carlo in Lombardiafopra Pauia & in ca- Pauia prefa
po delfefto mefe del ſuo affedio l'hebbe apatti. E moftrandofi con Defiderio cle- da Carlo
Magno , &
mente, il regno li tolfe , non già la vita , e lo confinò con la moglie , e co' figli- il Re Defi
uoli in Lione. Volto poifopra Arachi Duca di Beneuento , egenero di Defide- finato derio con.
in
rio,perche baueße in quefte riueltefoccorfo ilfuocero,in breue lo sforzò a chie- Lionc.
dere la pace , e n'hebbe per oflaggi duefuoi figliuoli . E nel ritorno , cheface
ua ,falito per deuotione amonte Caffino , confermò quanto era ftato a San Be
nedetto dagli altri Principi donato . Quietate a quefto modo le cofe d'Italia ,
e lafciatefermiffime guardie ne' luoghi opportuni della Lombardia , ſe ne ritor.
nò carico di preda , e di gloria nelfuo regno di Francia , menandofene feco , e la
moglie , e ifigliuoli di Carlomano ilfratello , iquali egliſempre honorò , e trat
tò , come perfone del fangue fuo . Ne menò ancor feco nella Francia Paolo Paolo cono , dire
e
Longobardo diacono della Chiefa di Aquilea , ch'era per la dottrinafuaftato fuoi cali.
fempre a Defiderio aſſai caro , e donatali la libertà, lo tenne appreſſo diſe qual
chetempo honorato . Ma auedutofi poi , ch'egliprocuraua defiramente lafuga
di Defiderio , lo confinò in Italia nell'Ifola di Tremiti, donde dopo alquanti anni
fuggie firiconer òcă Arachi Duca di Beneuento.Quia prieghi di Adelperdafi
gliuola di Defiderio , e moglie di Arachi , aggionfe due libri all'hiftoria di Eu
tropio, chefu dall'Imperio di Giuliano fino a' primi tempi di Giufliniano.Essen
do poi morto Arachi , fe ne andò in monte Coffino, efattofi monaco, tutto il ri
manente dellaſua vitafantamente paſsò ,feriuendo ſpeſse volte a Carlo eleganti Logobardi
lettere,e tuttepiene di humanità, e ne hebbe anche egli cortefirifpefie.Perdero- perdono il
no adunque i Logobardi il lor regno in Italia 244.anni dopo che acquifiato l'ha- Regno
Italia. in
ueuanosefù nel 776. anno dalla falute roftra.Carlofenza porui dimora in mézo,
fimofse foprai Safsoni idolatri, perche ribellati nella fua afsentiafifufsero . E
banetelifatio.30 anniguerra,ancor qſta uolta gli uinſe, e gli sforzò ad accet
tare
204 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Saffoni do tare lafede di Chrifto . Volto poifopra Spagnuoli, ch'erano ancor dallafede no.
mati da fra alieni , preſe Pampalona ,e Saragofa aforza,e le diede afoldati afacco.E no
Carlo Ma era per lafciar quietarepunto i Spagnuoli, fe ancor effi lafede di Chrifto conpi
gno.
tamente non accettauano . E ritornadofi dopo quefto nella Frãcia, nel paßar de
Reita da moti Pirenei,ne gli aguati de' Guafconifi vitrouò. Nella qual battaglia benche
Spagna -
Carlo Ma ogni sforzofaceffe per non hauer dano, vi perde nondimeno duefuoi principali
gno a falficapitani Anfelmo, et Engibardo . Vogliono alcuni, che anche Rolando vi moriffe,
Chriftianal •
che erafigliuolo di vna forella di Carlo, e valorofiſſimo caualliere , dopo bauer
Rolado ni fatta de gli inimici gră ftrage. Se egli difete moriſſe, come fi dice, o pur diferite,
potediCar· nonfi sà certo . Vinti finalmente i Guafconi da Carlo fentirono il debito caftigo
Guafconi della loro ribellione, e perfidia . Taffillone Duca di Bauiera , e genero di Defi
domati da
Carlo Ma- derio co l'aiuto de gli Hunni , che effo procurò, moffe a' Francefi la guerra ; ma
gno. Carlo con lafolitafua celerità prima afine la recò , che incominciatafuffe. Et
bauntone gli oftaggi, anche a coftui la pace conceffe. Mentre che nella Francia
quefte cofe paffauano , in Oriente Coftantino fi infermò di lepra . Onde forfe
Lent iij . nacque quella opinione vana della lepra del gran Coftantino per la fomiglian
Imper. za del nome . Egli lasciò morendofuo fucceffore Leone 1111. il figliuolo , che in
modo di gemme fi dilettò , che tolfe quante gioie erano in S. Sofia , e fe nefece
vna preciofiffima, e grieue corona, laquale egli portaua cofifpeffo , che oper il
pefo,o per lafrigidità di quelle pietre pretiofe ,che vi erano, di vnſubito s' infer
mo. Il medefimo crederei io, che nell'età noftra auueniffe a Paolo II.che in mo
do di quefte pietre fi diletto , che ne cumulò tante nellafua mitra,che per ilpe
Hirene Im fo di loro , e per ilfudore , ch'egli per laſua graßezzafaceua, ne acquistò quel
Pratrice , e lafubita apoplefia , che lo cauò dal mondo . Hora morto l'Imperatore Leone ,
figliuo Hirenefua moglie, e il figliuolo Coftantino prefe l'Imperio . Nel Concilio , che
Coftantino
fuo
30 .
fù di 350. Vefconifatto la feconda volta in Nicea, ordinarono, che tutti quelli,
che diceuano douerfi torre via le imagini de'ſanti', fuſſero perſempre iſcomuni.
cati.Ma Coftatino lafciandofi no molto poifolleuare da alcuni cattiuelli,feguedo
le vefligie del padre , riuocò queſto ſanto ordine del Cöcilio, e tolfe affatto afua
madre il gouerno, e maneggio dell'Imp.Hauedo poi ripudiataſua moglie, fi recò
a letto Theodorafua ancella, e la ornò della corona dell'Imperio.Sollecitò ìfuoi
capitani,che teneua in Italia,pche moueſſeroſopra i circöuicinile arme.Ma Car
lo co lafua autorità per unſolo meſſo, che lor madò ,lifece ftarfaldi.Percioche in
quel tepofi trouaua Carlo co un'eſſercito in cãpagna,per andarſopra gli Schias
Vogari vin- ui,egli Hunni,che meritamente da hora innăzi chiamaremo Vngari, perche con
ti da Carlo le lor correrie coftoro tutta la contradàpreffo al Danubio ne trauagliaffero . Et
Magno.
Fran hauendoli Carlo uinti , e domi , ne paſsòſopra la Franconia patria de’fuoi mag
da'laFrancefi
conia. giori, perche indi tolfero Francefi la loro origine, e'l nome, e con poca faticafot
to ilfuo dominio la pofe .Qui fù due anni appreffo in nome del Pontefice da due
celebri Veſcoui Theofilatio , e Stefano raunato un finodo di Veſcoui Francefi , e
Germani,nel quale fù derogato, e reprouato il finodo , che chiamauano fettimo i
Greci,e l'herefia Feliciana del tor uia l'imaginifacre.Et Adriano,che fi ritrova
uaficuro da'tumulti, e Spauento delleguerre co l'autorità di Carlo,fi wolfe tutto
ad
ADRIANO I. 205
evesto Pontefices econ grandi acclamationi fu il giorno seguente nella fedia di Hirea: Im
fan Pietro collocato . Ne medefimi tempi Hirene madre dell'Imperatone Co. perattice in
fantino,non potendopiùla maluagità del figliuoloſoffrire,tanto più, che alcuni prigionail
figliuolo, e
CA cittadini ve la fpingenano , ritornata in Costantinopoli , priuò della vista il fi- l'accicca .
gliuolo,& in vna prigione lo pofe, doue il cattiuello miferamente mori, pagando
ilfacrilegio,ela impietà contra la propria madre commeſſaIn questo mezzo cf
fendo Carlo per la ribellione di molti popoli da molte parti trauagliato , mandè Vagari do
ma da
Pipino,ilfigliuolo,fopragli Vngarisil quale li vinfe in molte battaglie, eli for- mati
Zò finalmente a venirefotto ilgiogo . Adelfonfo Re di Afturia , & di Galitia, Carlo Ma.
1 gno.
e prefe Lisbona a Adelfonfo
3 bauuto vnfoccorfo da Carlo , vinfe in una battaglia i Saracini, Red'Aftu
forza: ilperche quelli , ch'erano allaguardia di Barcelona , inteſa la vittoria di ra prende
Adelfonfo , fubito a Carlo fi arrefero . Da vn'altra parte Henrico Capitano di Lisbona .
Lea
Carlodiede vnarotta a i Bauari , che trauagliauano il Friuli . In questo mezo, ne prefo
mentre che Leone Pontefice celebra col clero, & colpopolo folennemente in ko mal tratta
to , e
ma leproceffioni ordinate dafan Gregorio, fu per ordine di Paſcale primicerio, prigionia
e di Campuloprete, che gli haueuano orditi gli aguatiſopra , preffo S. Silueftro Roma .
prefo,fpogliato del manto Ponteficale,talmente battuto , e pefto, che fu creduto,
che gli hauefferogli occhi , e la lingua tratti , e pofto poi finalmente in ceppi nel
monafterio di S.Erafmo . Ma egli fu poco appreſſo per opera d'Albino fuo ca
meriero cauato deftramente di quefto luogo , e menato traueftito in Vaticanos do
ue tanto tempoftette mafcofo , efecreto , fin che Vinegifio Duca di Spoleti , che
fecretamente vifu chiamato, nel menofeco nelfuo ftato, accompagnato sempre
da moltegenti,perche per camino non li fuffe violentia vfata . In Roma non po
tendo queifeditiofi oprarfi contra Leone, & Albino , ne fpianarono le cafe loro
da'fondamenti . E tanta era la loro temerità , c'hebbero tanto ardimento di
Papa Leo
paffare imonti,doue intendeuano , ch'era Leone andato,per accufarlo à Carlo, che necol fauo
re di Carlo
in queltempo co'Saffoni guerreggiaua; e che in altro tempo queftadifccttatione, Magno tor
e querela differi . Nemandò bene in Roma il Pontefice aſſai ficura, & honore- na nella Se
da Pontefi
volmente accompagnato , promettendo douere anche eſſo in breue paſſarui , per cale.
raffettarne on poco le cofe d'Italia . E giunto Leone a Ponto molle , gli vfci CarloMa
gno inRo.
tutto il clero, e popolo di Roma incontra, per honorarlo, e fargli feftadelſuo rima.
torno, e con molto piacere nella Città l'introduffero, & accompagnarono . Non
passo molto tempo , che venendone Carlo per quel di Maguntia , & di Norim
bergo nel Friuli , doue diede vn graue caftigo al popolo di Trinigi , che haueua
morto Henricofuo Capitano, hauendone in luogo di quefto creato vn'altro,ſe
nevenne prima in Rauenna,e poi in Roma, doue era con gran defiderio aſpetta
to.& doue entrando nonfu maniera alcuna di honore lafciata a dietro, che a lui
fattanofuffe. In capo poi di otto giorni inpreſenza del popolo,del clero, e di quã
tegenti di Fracia,e da tuttaltalia concorfe vi erano, volle dentro S.Pietro inte
dere da quanti prelati quiui erano, cbe cofa pareua loro, e che opinione hauean
della vita,e de'coftumi di LeonePõtefice:al che tutti ad vna voce riſpoſero,che la
Chiefa Apoftolica, ch'era capo di tutte l'altre,no fi doueua d'alcuno, e maffimamě
te da laici giudicare.Intefa Carlo quefta rifpofta,fi reftò dalgiudicio, ch'eſſo cre
0 dena
208 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
0 2 STE
270 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
per.
PASCALE I. 211
perdonale a tutti quelli , che per bauere contra Leone congiurato , ò banditi , ò
prigioni fi ritrouauano . Efe ne portòfeco vna ricca, e pretiofa Croce, che Lodo
uico haueuafatto fare,per dedicarla à S. Pietro . Ritornato il buon Pontefice in
Roma, nelfettimo mefe delfuo Ponteficato mori a i vinticinque di Gennaro , e fù
nella Chiefa di S.Pietrofepolto.Vacò lafede vndici giorni per lafua morte .
PASCALE PONT.
I. C.
Creato del 8 27. a z 8.di Gennaro .
]]
AS
My EVGE
EVGENIO II. 213
12
4
N.
difefa delle caufe , e della vita de' poueri , chiamato . E quefta maniera di vite
tenne egli ancor'auanti al Ponteficato, quando era prete di S.Sabina dell' Auen
tino , laqual Chiefa egli eſſendo Pontefice in miglior forma riduſſe ; e quando
cra Arciprete della Chiefa di Laterano, d'ondefù poi per laſua grande integri
tà, & virtù al Ponteficato per vna voce di tutti affunto . A prieghi, e per ope
ra di questo medefimo Pontefice tutti quelli, che prigioni, o confinati nella Fran
ciafi ritrouauano , ritornarono finalmente a viuere in Roma, & eſſo,perch'era
noftati priui di tutte le lorofacoltà, delfuoproprio lifoftentò, e ritenne in vita.
Non mancòancora per lui, che Sicone Duca di Benevento fi partiffe dall'affedio
diNapoli, che molto allefrette lo trauagliana; d'onde transfert in Beneuentoil
corpo di S. Ianuario, e nella Chiefa maggiore con S. Defiderio , e S. Fefto affai
bonoreuolmente lo collocò . Si sforzaua il Pontefice di perfuadere a Sicone,che
paffaffefopra i Saracini , che haueano in Sicilia prefo Palermo . Hauendo egli
adunque viuuto con queste arti quattro anni Pontefice , con grandifpiacere , e
pianto di tutti mori a ' 13. di Decembre, efù in S. Pietrofepolto .
VALENTINO I. PON T.
CII.
Creato del 271 a' 14. di Decembre .
y
K
1.
O
M
SER
218 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
1.
tato da Leone III. da Stefano IV. da Eugenio II . eda Gregorio IV . fotto la cui
difciplina,e coftumi viffe : onde dopo la morte di Gregorio nefu eglifolo riputa
Fratelli to degno delgrado Pontificio . In questo tempo tanto odio nacque tra i figliuoli
Fracefidi
fcordi,e fat di Lodouico per la diuifione dell'Imperio , che nefù su quel di Altifiodorofatta
to 'aime pnagran battaglia frà Lodouico ,e Carlo da vna parte, e Lotario da un'altraie
fra loro,
ne morirono da amendue le parti molti . Et effendo finalmente Lotario vinto ,fe
nefuggi in Aquifgrana : & effendo ancora dal nemico di questo luogo cacciato,
Je nefuggi con la moglie, e co' figliuoli in Vienna, doue anche i fratelli armatilo
feguirono.Nefolaměte molti Baroni di Francia fi erano trapofti, e s'ingegnaua
no diplacaregli animi di queſti Principi, che ancora d'Italia vi andarono alcuni
mandati da Sergiosfrà i quali era principale Georgio Arciuefcouo di Rauennai
che ritrouandofi nella feconda battaglia con Lotario , à cui era andato aparlare
d'accordo , fu in quella rotta , che Lotario hebbe , forzato afuggirfi quafi folo
Digifione via , per ſcampare, perdendoui tutti i fuoi , ch'erano trecento caualli, che lo fe
fratelli guiuano . Finalmente moffi Lodouico , e Carlo a pietà delle tante calamità di quel
dell'Imper
fra
Francfi regno, fi contentarono difare a quefto modo la pace , che quella parte Occiden
tale del regno, che dall'Oceano di Bertagna fino alfiume Mofa fistende, reſtaſſe
a Car
SERGIO II. 219
per douerenirare in San Pietro , ritrouarono le porte della Chiefa chinſe . "
Al
l'hora il PapaqueЛle parole li diffe : Se tu con animo amico, anzi che nemico ,
ne vienis haipiù l'occhio al bene publico de' Chriftiani , che a tuoi particolari
affettidifaccheggiare , o fpargere fangue nella città, io ti dò licentia, che quiui
entrimafe altramente animato ne vieni,guardati di toccare questeporte perche
lafpada,che tutte lefceleranze vendica , e caftiga,già ti èful capo . E perche Lo
dnuico diffe, che non dubitaffe punto , li furono tofto le porte aperte , & entrati
dentro con Romani, e Francefi àgranſchiere dietro , figinocchiarono all'altare
di San Pietro, e ringratiarono il Signor Dio , e gli Apoftoli fanti , che fuſſe a
quelmodo fenza altro fcandalo riufiitala venuta di quefto Principe Francefe
in Roma , e fattone quietamente l'ottaua delle Pentecofte , che all'hora fi celc
braru . Maperche poi ifuldati ruinauano i borghi, e pareua di hora in hora,che
doueffero porne la città išteßßa àſacco , in capo degli otto giorni publicamente
il Papa vnfe Lodouico, e lo incorono, e creò Rè d'Italia : ilperche Signolfo Du
ca di Beneuento ne paſsò tofto in Roma per vifitarlo . Per la gran copia adun- ontoLodouico
Red
foldati , e delle genti , che vi concorfero , furono a fatto tagliati per Italia,
que e de'
tatto gli alberi , rubbatii greggi , e mietute le biade fenza difcretione , per
مهاااهز
dare a mangiare a cavalli . Vedendo quefti tanti danni il Pontefice , accioche
totopartifero dalla città , conceſſe loro, quanto dimandarono , che honeftofuf
f. Gli Romani, che fi videro da quefta tanta ruina fuori , chiamauano publi
camenteil Potefice vero Vicario di Chrifto, & vnico padre della patria. Et egli
volto tutto ad abbellire,& ornare le Chiefe di Romairifece quella di San Silue
ftro, e di San Martino , che andauano per l'antichità in ruina : & qui con quefti
Sati collocò ancora,e ripofe i corpi di Fabiano , Stefano, Sotero,Aflerio, Ciriaco,
Mauro, Smaragdo , Anaftagio, Innocentio, Quirino, Leone , Artemio, Teodoro , e
icandro . Et preffo la medefima Chiefa edificò da'fondamenti vn menafterio
in
2.20 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
in honore di San Pietro, e San Paolo, done del continuo fi celebrauano gli dini. "
ni offici . Finalmente hauendo queflo Santo Pontefice ben gouernata la Chieſa PIN
tre anni , mori ai dodeci d'Aprile, efù dentro la Chieſa di San Pietrofepolto.
Vacò dopo lui lafede due mesi , e quindecigiorni .
ANNOTATIONE,
Quello , che fcriue qui il Platina , da Martino togliendolo , che fuffe Sergio
Secondo il primo , che fi mutaffe il nome , non veggoio , che autore alcuno an
tico lo fcriua : anzi fi caua più tofto il contrario da Anaftagio Bibliotecario , che
in quefto tempo viffe , cioè , che egli prima , che fuffe Pontefice , fuffe chiamato
Sergio, forfe ch' egli hebbe fempre Sergio per prenome, e per cognome Bocca
di porco ; e fatto Pontefice , lafciando il cognome , fi ritenne al prenemefolo.
Ma ne ancor quefte congetture molto mi piacciono.Ritrouo,che Giouanni Duo
decimo fuffe il primo , che effendo fatto Papa l'antico nome mutaffe , effendo
prima chiamato Ottauiano , come apprefso diremo .
FI
LE ONE IV. 223
../
1.
d'Anglia,mosso da religione, facefse lafua Ifola alla Chiefa Romana tributaria, Chiefs.
"
ordinando, che ogni cafa douefse ogni anno vna moneta d'argento , quanto è vn
ongiulio,pagarle . Hauendo Leone fantiffimo Pontefice col configlio , con l'au
torità,con la dottrina, & con la diligentia per tutte le vie aiutata, accrefciu?
ta la Chiefa fanta , mori finalmente , tenuto che hebbe otto anni , tre mefi , e fei
giorniil Ponteficato, efù a' 17.di Luglio nella Chiefa di San PietroJepoltova
cò la fede due mefi,e mezo ·
Jo
3 GIO
224 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
:22 a
an
GIOVANNI
NNI FEMINA.
Confuta . ΑΝΝΟΤΑΤΑΤΙΟΝ Ε .
tione della
fauola di Quefta fauola di Giouanni femina , anche prima , che io incominciaffia pene
fe trare la verità delle hiftorie,non mi puote mai parere verifimile Percioche non
Papa Gio,
unni
mina. poffo imaginarmi, che fuſſero in quel tépo gli huomini cofi ftupidi, e fciocchi, che
acofi
I GIOVANNI FEMINA. 225
a cofifublime grado cofi alla cieca effaicaffero vna perfona incognita , no hauen
dola prima per longo tempo prouata , anzi che vna donna invece d'vn huomo a
quella dignità folleuaffero e ; pure fuffe ftata tanta la fciocchezza di quei
tempi,c'hauefferopotuto cofi fatta fceleranza commettere, non fi deue credere,
J
c'haueffe il grande Iddio fofferto, che vna femina, che non è di ordine alcuno ca
徵處
pace ,la fedia di S. Pietro da Chrifto Saluator noftro ordinata , & dalla quale la
Chiefa fanta fi regge, macchiata haueffe . Vedendo dall'altro canto , che molti,
& di non poco grido , a quefta hiftoria affentifcono , & che ti tiene volgarmente
pervera, nehò molto meco ifteffo dubitato, & mi fono finalmente rifoluto di ri
trouare, fe è poffibile, fortilmente efaminandola , onde fi fia queſta cofa nata , &
infieme l'autore di lei . Hauendo io adunque diligentemente letti gli antichiffi
milibri,cofi della libraria dipalazzo,come delle altre, & veduto ancor'accurata
mente tutte le fcritture antiche ecclefiaftiche,ne hò finalmente vna chiara, e ma
nifefta notitia di tutta quefta fauola hauuta. Io moftrerò dunque prima,che que
efto non puote effere per conto alcuno ; ma che fia fauolofo . Appreffo farò chia
ro , ondehaueffe quefta fauola origine , & chi prima la defcriuefle . Nè mi farà
graue con molti argomenti tutta quefta nouella annuflare , che alla Chiefa Ro
Clenet mana tanta ignominia, e vergogna apportò; e moftrare , che ciancie efpreffe elle
fiano . Incomincierò primieramente a difputar del tempo , nel quale quelli , che
lo fcriffero,quefto Papa ripongono.Quanti hanno di quefta cofa fatto mentione,
tuttifuori che vno indice falfo nel fine del vij.libro di Othone Frifingenfe , pon
gono fra Leone IV. & Benedetto III. il Ponteficato di quefto Giouanni femina
TON di dueanni,cinque mefi,e tre giorni nel qual tempo Anaftagio Bibliotecario di
S.Chiefa, che fcriffe le Vite de Pótefici fino a Nicola fucceffore di Benedetto III.
15081 e viueua,& firitrouò prefente,come egli fteffo dice,alla creatione di Sergio II.di
Leone I V. di Benedetto III. di Nicola Primo , di Adriano II.e di Giouani Or
tauo,nonfolamente non fa egli mentione alcuna di quefto Ponteficato di Gio
uanni femina,che anche fcriue, che dopo Leone Quarto, non vacò più che quin
dicigiomilafede . E foggiunge,che tofto dopo Leone Quarto, fuin fuo luogo
Benedetto III. creato . Ele fue proprie parole fono quefte . Mori il fanto Leo
neQuarto a' 17.di Luglio,fu fepolto in S.Pietro, e vacò quindeci giorni il Ponte
ficat.Dopo la cui morte fubito tutto il clero Romano,& i principali della Città,
e'lpopolo firaunarono infieme, pregando il Signore , che haueffe voluto alla
Chie a fuadare vn buono , e fanto paftore . Di che d'uinamente ifpirati , di vn
confentimento tutti per le fue fante opere eleffero Pontefice Benedetto . Et fa
cendone la plebe gran fefta con hinni fpirituali , nel palagio di Laterano lo con
duffer0; doue fecondo il folito nella fede Pontificia lo collocarono . Fin qui dice
wo
egli. Nefi vede,che faccia di quefto Giouanni femina mentione alcuna . Onde
# chiata mente ficonofce , che per neffun conto puote quefto Pontefice femina ef
ferein quefto tempo,fe la verità della hiftoria non fiperuerte . Ma facciamo,che
Anaft gio in quefto luogo lo riponeffe , vi repugna, apertamente la ragione de
tempi & de gli anni , ne' quali gli altri Pontefici la Chiefa reffero , nè fra Adria
no le Giouanni Ottauo , quefto fpatio di due anni cape . Percioche dal 772. nel
qualeGiouanni Ottauo mori,non fi può ne anche vn mefe non che due anni , di
Ponteficato altrui interporre,volendo bene il computo de gli anni feguire, che io
accuratiffimamente ho dal medefimo Anaftagio, da Annonio, & da altre antiche
inferit ioni,inftrumenti, e brenicauato . Effendo già 7c6.anni, da che feriuono,
che qu efta femina Pontefice fufse (percioche la pongono verfo l'anno 85. della
faluteoftra) come può egli eisere, che non folamente Anaftagio Bibliotecario,
P 2 che
226 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Zuze
tak na fù ad vna voce eletta Pontefice . Qui fono due bugie ; la prima , che ella
in Roma leggeffe publicamente buone lettere ; percioche il manco penfiero ,
che allhora haueffero quelle genti, s'era , che in Roma ftudio publico alcuno
fuffe , come dalle hiftorie di quei tempi facilmente fi vede . L'altra bugia è ,
ני che ella teneffe due anni il Papato ; percioche, come s'è detto, non fi foleua
quefto grado darefe non a , Cardinali attcuati infin da i primi anni nella Chiefa
Pu di Roma. Segue poi . Ma ella fù nel Papato da vn fuo feruitor ingrauidata ,
non fapendo il tempo del parto , nel voler andar da San Pietro à San Gio
E
uanni in Laterano affalita da' dolori del parto per ftrada , fra il Coliïço , e
la Chiefa di San Clemente partori , e mori nel medetimo luogo , come fi
dice. Qui fi vuole mirare , che l'Autore della fauola , che affai grottamente 1
la fcriffe,anch'egli poco vera la tenne , e difficile a crederfi; poi che nel principio
dicono)femina;e qui nel fine fcriue;Fù nel medefimo luogo(come
erche dice.Fù(come
N fi dice)fepolta. Non afferma il fatto;ma lo racconta per come dicono , e comefi
J
dice.Ma come quefta donna non s'ingrauidò mai, & hora vecchia(come è verifi
sche
mile, che fuffe)effendo Papa ingrauido,e partori? Hora prima,che partoriffe,non
One
o t portaua ella il ventre gonfio? Come di tanti feruitori, e di tante genti della corte,
n
che la foleuano del continouo accompagnare, di cofa cofi chiara non s'auide al
02 cuno giamai?Non fi auide alcuno;perche ella con due, tre foli feruitori fe ne fta.
ua fempre chiufa in palazzo. Anzi tutto il contrario : perche fe poco prima , che
part riffe, quando è più verifimile , che ella fe ne doucffe reftar in cafa , andò da.
San Pietro a San Giouanni in Laterano ; molto più prima nella fua grauidezza.
doueua lafciarfi veder,e parlar da tutti . Io non credo, che pofla alcuno penfar ,
chefiffero cofi fciocchi, et inetti gli huomini di quel tempo,che al vifo, alla voce,
&àgiatti, non fapeffe alcuno difcerner vn'huomo da vna femina , & vna femi
na noue mefi grauida, e trauagliata da tanti incommodi, quanti fogliono la graui
dezza accompagnare. Non haueua ella i ferui , i familiari, i medici , i corteggia
ni ?Hor come in due anni di quefta cofa non fù huomo,che fe n'accorgeffei Co
facer o degna di Martino monaco di Ciftello , che fcriuendo la vita de' Ponte
Mom
fici, f ( come a me pare ) il primo, che ( già fono più di 3co.anni ) quefla nouella
!!
diuolo, efcriffe. Ma prima che io di lui parli, mi fpediro delia fauola,che fegue
a que o modo.E perche il Papa fugge sépre di fare queſta ſtrada, credono molti,,
cheper abhorrimento di quefto fatto lo faccia . Nè ella fi pone nel numero de' ,
Ponteci,per effer ftata donna. Fin qui dice egli. Hora che andando in Laterano.
il Pont efice non vada per quella ftrada,non è quefta la caufa: ma è più tofto,per
chenon potendo per la gran compagnia, ch'eglifuol menar feco ,per la ftrettez 1
za deluogo paffar per mezo del Colifeo, che è la fua dritta ftrada:ne piega a mã 1
manca se ne và poi al dritto verfo S.Pietro,e Marcellino,per non confondere con
tante girauolte l'ordine della caualcata , ritornando di nuouo preffo l'Anfi
teatro alla ftrada , che preffo Santi Quattro Coronati ne và in Laterano :
P 3 La
228 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Lamedefima ragione è ancor del ritorno, che egli poi fà . E nondimeno sò , che
molti Pontefici fono vfciti di queft'ordine , eregola . Della capella poi , che è in
Fauola di
Vape Gio. quelluogo, doue vogliono, ch'ella fuffe fepolta, e medefimamente di quella feg
uanni femi gia di porfido , che è in Laterano , nella qual dicono, che ficonofceua , fe il Papa
na da
foffe chi era marchio, parmi fouerchio, e vano parlarne; per effer tutte cofefanolofe,e dat
prima
defenna, volgo ignorante finte . Hora il primo , che ( come ho detto ) la fauola di questo
Papa femina feriueffe, fu vn detto Martino, che vogliono, che fuffe Polaco , mo
naco di Ciftello, e penitentiero d'Innocentio Quarto, che fcriffe le vite de' Pon
tefici fino al fuo tempo, & vnlibro intitolato, Delle cofe marauigliose di Roma,
che fu poi da altri di maggiorbugie locupletato . E non è coftur, ( come alcuni
penfarono ) quel celebre Martino Cromero Polacco , che molto accurata, e dot
tamente la hiftoria di Polonia feriffe , efù gran tempo Orator del Re'fuo preffo
Mmperator Federigo , e fù perfona di coftumi, dottrina, e d'ogni maniera di vir
tù ornatiffimo. Ma ritorniamo a quel Martino , che fù, come io credo , l'Autore
di quefta fauola; percioche io non la ritrouo in autore, che auanti di lui fcriueffe,
faluo che in vna Cronica di Sigiberto,doue frà Leone,e Benedetto fi legge a que
fto modo. Giouanni Papa Anglico. E fama, che questo Giouanni fuffe femina , e.
conofciuta per tale da vn fuo folo familiare , che laingrauidò, & ella effendo Pó
tefice partori, e però non fa ripongono nel numero de gli altri Pontefici. Cofiiui
filegge. Ma che quefta cofa fia di Galfredo monaco,che viffe dopo Martino,etdi
Roberto, che fuppli Sigiberto , ne fa fede questo , che non fi ritroua tale cofa ne
gli antichi, e veri effemplari di Sigiberto . Ma perche fappiamo , chi fuffe quefto
Martino, che quetta fauola fcriffe, e quanta fede preftar gli fi debba,dico, ch'egli
è quel medefimo,che fa il libro delle cofe marauigliofe di Roma,doue feriue,che
il primo fucceffor di Romolo fù Pompilio padre di Numa Secondo Rede Ro
mani, e che Numa Pompilio fù di Roma Tribuno della plebe ; e che chiama la
porta Oftienfe Capena;e pone preffo il Caftel Sant'Angelo la Collina, e dice,che
il Pantheone fu tempio di Cibele, e l'Anfiteatro tempio del Sole;e la ftatua eque
ftre di Marc'Aurelio vn villano di Tiroli ; e che i canalli del Quirinale fuffero
fatti da Filofofi; e'l tempio della pace roumaffe nella notte di Natale,& altre moi
te cofe cofi fatte, e fciocche. Hora da quefto cofi otiofo , e fcempio fcrittore han
no gli altri tutti, che dopo lui iciiffero,tolta la fauola di Giouanni femina. Platina
aggiungendoui alcune cofe del fuo, con alquanto più polito ftile, tutta questa fa
Opinione uola fcriue,alla quale quanto creder fi debba, ho già con molti argométi moſtra
del Panui to.Ma perche tutte le bugie notabili hanno da qualche verità principio,io crede
no,chi fu rei , che quefta fauola di Giouanni feinina nafceffe dalla fporca vita di Giouanni
Giouanni Duodecimo , ilqual effendo per la potentia d'Alberigo fuo padre ftato fatto in
femina.
Roma ancor garzonetto Pontefice, hebbe alquante concubine , come Luitpran
do da Pauia nel fefto,& fettimo capo del fefto librofcriue: ele principali concu
bine erano Giouanna, Raineria, e Stefania. Hora da quefto Papa Giouanni,e da
Giouanna fua concubina, a' cui cenni fi reggeua forfe all'hora il Papato,la fanola
di Papa Giouanni, e di Giouanni femina nacque. Laqual prendedo forza di tem
po intempo, ne è a poco a poco, per opera di qualche fcrittor ignorante,in ripu
tatione di hiftoria venuta.
1.
459.
T
4 .
BE
22
90021 BENEDETTO III. 229
D
già della fua prelatura depofto . Conofciuto l'error loro , ne vennero anch'effi Scifmodie
decimoack
(comedicevamo,) chiedendo perdono,a baciarli congli altri ilpiede . Il mede- la Chica
fino fecerogli ambasciatori dell'in perator Lodouico , ch'erano ftati mandati Remara
in Roma,per confirmar l'elettione del clero, e del popolo . Il dìfeguentefù Be
ne "etto accompagnato dalpopolo in San Pietro; doue publicamente,comefi co
fluro difare, fù confecrato , e dell'infegne Pontificie ornato con grandi applau.
fi, acclamationi di tutti : percioche egli fù di tanta manfuetudine , e di tanta "
dignità del corpo, e dell'animo, che non meno nel magiftrato, che nella vita pri
uat era a tutti caro, & accetto. Et volto l'animo al culto diuino , molte chiefe,
P 4 che
230 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
201
che andanano in rouina, rifece , facendo loro di più molti doni, Ordino , chenell
pompafunerale d'on vefcouo, d'vn prete, ò d'vn diaconos doueffe per honorar
morto.e pregar per l'animafua, interuenirci il Pontefice infieme colclero; ecofi
volle all'incontro, che nella morte del Pontefice v'interueniffe il ciero. Et offer
uò queftofuo ordine, mentre viſſe,ſenza preterirne punto : perchesemprefiri
trouò ne' funerali de' facerdoti.E di più vifitòſpeſſo gl'infermi,diede a mangia
re a ' poueri, e confolò fempre gli afflitti , e calamitofi,e difensò a fpada tratta
poucripupilli,e le vedoue. Mentre che menaua queftafantiſſima vita,più perfe,
che per il popolodi Roma, morì a gli otto di Aprile, hauendo retta a quefto mo
do anni , feimefi , e none giorni la Chiefa, e fù fuori delle porte della Chiefe di
S. Pietro fepolto . Ereftò dopo lui la Chiefa mesta , e fenzo Pastore quindeci
giorni .
BIDEA
633
melis
[cond,f
180
ckeNa
1. (G
traff DRIANO II. Romano , e figliuolo di Talaro Vefcovo
fu moltofamiliare di Papa Sergio, dal quale hauědo egli vna Miracolo
beaut occorfo
volta hanuto in dono quarantagiulij , che chiamiamo hora i Papa A.
li pofe ad vnfuo feruitore in mano , perche a poueri , e pel prima cl
be ch
legrini , che gli erano sù la porta della cafa , li difpenfaffe , ei folle Pa
Colui,che vide effer poco il danaio , e molte le genti, alle qua pa .
li difpenfarefi douea, ritornò ad Adriano , eglielo diffe. Tolto all'hora Adria
no queldanaio , e venutone done quei poueri erano , à ciafcun di loro tregiulij
diede, egli authzò la metà del danaio di che reftando attonito ilfervitore , egli
eto%
quefteparole li diffe . Vedi , quanto è benigno, é corteſe il Signore, e con quelli
Jicher
Specialmente , chefono liberali , e caritatini co' poueri , Riſplendeua dunquedi
quefta , e dell'altre virtù talmente , che trattandofi della nuoua creatione del
E. Pontefice , à gara tutti luifolo eleffero , e contrafua voglia da S. Maria Mag
he giore a S. Giovanni in Laterano lo menarono , e lo crearono a vn tratto Ponte
186 fice. In quefta creatione cofifrettolofa , è tumultuaria non fi tenne alcun con
MET
lucy“ zodell'affenfodell'Imperatore ronde tofto gli ambasciatori di Lodouico , che in
Roma à queft'effetto fi ritrouauano , ſegnati gridarono , che non fi donea queft
E Lettionefenza loro fare , perche l'autorità dell'Imperatore interpoſta vifuße.
462 Floro rifpofto , che in vn tanto tumulto non fi era potuto moderare la volon
tadelpopolo, e ch'effi baurebbono fatto bene ad adorare vna cofifatta perfona,
Belclero,e'l popolo ad vna voce haueano Pontifice eletto.Et effi,benche aper
temente vedessero , che il clero , e'l popolo tutta l'autorità di quefta elettione fi
azribuiuano , senza afpettarne altramente l'afsenfo del Principe , nondimeno
la Santa elettione conofcendo , adorarono tofto anch'effi il nuouo Pontefice. So. Pierà di L
douico Im
pragiunsero poi le lettere dell'Imperatore Lodouico , che molto lodaua i Roma- per.
ni, be cofifanta elettione fatta hauefsero, fenza afpettare d'intendere ilparere
di
234 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ÀN NOTATIONE.
Concilio
viti vniuer Il Concilio, del quale fa qui Platina leggiera mentione, e che è da' Latini chia
fale , cij, mato l'ottauo generale, e'l quatto Coftantinopolitano , fù di 383. Vefcoui, evi
fitrono legati della fede Apoftolica Donato Vefcouo Oftienfe , Stefano Vefco
nopolita
AO. upNepelino , & Marino Diacono di fanta Chiefa , ilquale fu poi Pontefice: il
qual Concilio fù da Anaftagio Bibliotecario , che vi fi ritrouò prefente , di Gre
com Latino tradotto . Et in quefto Concilio fù il Patriarca Focio , che s'era in
quella fede intrufo , depofto , e vi fù con l'autorità di Adriano Ponteficetipofto
Ignatio . Ma di ciò altroue ragionerò più a longo . Vogliono , che fi ritrouino
gli effemplari Greci , & i Latini. I Latini fono apprefso di me. Annonio nel
27. cap. del 5. libro delle cofe de' Francefi ne fa anche mentione.
1620
GIO
GIOVANNI VIII. 1
235
mi
41000:
7,104
100
la vitafua . Prefe quefia dignità , reggendo nell'Oriente l'Imperio Leone , & Normaphi
fatti chti
Alejandro ,figliuoli di Bafilios e Carlo terzo nell'Occidentes il quale,come di fo- Aiani.
pradiceuamo,fi da Giouanni Ottauo incoronatos e confpeffe battaglie talmente
Normani,che në trauagliauano la Francia,abbatte,che li forzò ad accettare la
legge Euangelica, & ilgiogo del vincitore . Seriuono alcuni comefi dirà nella
vita di Formofo) chefuffe perle fraudolenti arti di Martino talmente Giouan
ni dallefeditioni trauagliato , che fùfinalmente pofto prigione , é forzato poi a
B
fuggirfi via . Hora Martino , che confeguì con finiftre arti il Ponteficato , non
viffe in quella dignità più che 17.mefi, é morì a' 18.di Gennaro ;ſenza far cofa
Tradegna di memoria, ò ché la breuità del tempo ne fuße cagione, ò il non accadere
cofa, che quel tempo illuftraſſe; à pure perché volontà di Dio è,che vn principa
to mal acquistato perda la vera gloria,che è la miglior cofa,che poffa vn'ottimo
cr Principe confeguire .
20
fu per rifoluerfi di queflo dubbio, poſto nel mezo frà queſtiſanti vn leprofa, il "
quiale da quella parte guari, ch'era a S. Martino volta: effendofi anco voltato.
the dall'altra parte tuttofano dineto . Il che fi crede,che auueniffe,perche Germano
volle a questo modo honorare ilfuo hofpite , accioche non pareffe , cheper effer
teftato da vnluogo trasferito in un'altro , dellafuafantità punto perduto haueffe. Carlo il
faith Scriuono alcuni, che a tempo di quefto Pontefice fufſe Carlo, cognominato il grofgroffo de
So, da' Principi dell'Imperio perlafua poltrona vita , e poco giudicio di quella polo dei
Imperio.
dignità depofto,c'heuena dodici anni tenuta , e chefuſſe infuo luogo Arnulfo il Arnulfo
Gapra Imper.
bi nepote eletto, che fù da Carlo Magno ilfettimo Imperatore dell'Occidente . Ho- Huni paf
Vider ra moffigli Hunni, natione della Scithia,da queſte riuolte, nelle quali l'Imperio ifano fopra
luoghi
ceroft fi ritrouana, paffarono ( come Vicenzo, e Martino fcriuono) a ritrouare gli Vn- del'imp
14m gari loroparenti. E cacciati da que' luoghi i Giepidi , e gli Auari occuparono ་ ;
Tutt quella prouincia. Paffatine pofciafuribondi nella Germania , fino alla contrada.
de Belgipenetrarono,ponendone il tutto aferro, afuoco.In quefta tantaper C
turbatione,e riuolta delle cofe del mondo, Stefano pontefice marauigliofa recrea
tionefentiua dellafantità di Luitprando diacono della Chiefa di Papia , e di Val
drado Bauaro, e di Bernardo da Pittierfi . Efù in effetto la vita, e i coftumi di
coftoro tale, che per loro cagionefurono nella Francia molti monafteri , e chiefe
NI di grandeſpeſa edificati.Ma Stefano mori a'ventiuno di Maggio nelfefto anno,
vndecimogiorno delfuo papato . E vacò dopo lui cinquegiorni lafede .
0.
Cafi graui
a chiamato, ricufaua di ritornare , era ftato iſcomunicato . E ritornato in Roma
Formofo fi della dignità ecclefiaftica prino , e prefe per ciò co' coftumi anche il veftire
prim ch:
fone Papa Secolare, e profano . Penfano alcuni, che questo a Formoso auueniſſe , per eſſer
Fà in que- stato autore della congiura , nella qualgià Papa Giouannifù preſo , e pofto in
Ho tempoil
zaj filma , prigione . Hora moffo Formofo da quefta ingiuria, e vergogna , che gli erafat
ta , fivfci di Roma , giurando di non douer più ne in Roma ritornare, ne al Ve
fconato , chegli haueuano tolto . Ma Papa Martino , che à Giouannifucceffe,
affoluendo Formofo dal giuramentento in Roma il chiamò , e nella dignità pri
finalo ripofe . Onde non molto poi con fubornatione , anzi che con legitimi
mezi, ò per virtù , che in lui fuße , benche alcuni vifi opponeßero,fù Formofo
Arnulfo
Imper. dai al Ponteficato aſſonto. Arnulfo in quefto tolte contra i ribelli Normanni l'ar
molte rotte me , diede loro molte rotte : per lequali vittorie diuentato infolente, e contra le
aiNorman perfone ecclefiaftiche specialmente, ne meritò da Dio il caftigo , ch'egli in breue
ni .
Lodouico
gue di na ifchifa infermità, che i pidocchi lo mangiauano , morì , e ne laſciò l'Im
Imp.
reggia con perio a vn tratto, e la vita . Fù in luogo di lui eletto Imperatore Lodouico, il
Berengatio
Duca del qual non ritrouiamo , che in luogo alcuno mai la corona dell'Imperio riceueſſe.
Friui. Im Quefti, come Martino fcriue,facendo fatto d'arme con Berengario Duca delFriu
Roli,che da' Longobardi difcendeua , mentre che il regno del padre, e dell'auolofuo
perat. da
mino
Logobardi
to 10 a F.ã ricuperare intende , lo vinfe , e ruppe . Ma facendofi poi di nuouo preßo Verona
cefi. battaglia , fu Lodouico con gran perdita de'fuoi vino , fatto prigione , eprivo
della vifta . Et a quefto modo effendo fiato preſſo a cento anni l'Imperio dell'
Occidente in mano de' Francefi,in poterejde' Longobardi ne venne ; efù nel tem
po, che in Oriente Coftantino figliuolo di Leone l'Imperio de Greci reggeua.Ne
Remigio
d'AltiG odo so , per qual fato aueniſſe , che a vn tempo ifteßo e la induftria de gl'Impera
ZO. tori , e la virtù , & integrità de' Pontefici mancaffe . Iquali tempi io giudico ,
che fuffero infeliciffimi , poiche (come Platone vuole ) cofi fogliono effere per
ordinario i popoli , come i Principi fono . Ma ritorniamo a Formofo , i
cu tempi la virtù , e dottrina di Remigio di Altifiodoro fè , che del
tutto infelici nonfuffero . Scrife Remigio molte cofe , e fpe
cialmentefopra Matteo , efopra le Epiftole di San Pao
lo. Vogliono alcuni, che Remigio Vefcovo di Rhe
mifopra San Paolo feriueffe , e non queflo
Remigio, di cui parliamo . Ma comun.
que fi fia , questo è aſſai chiaro ,
che l'ono, e l'altro Remigio شر
affai dotti fuffero .
Formoso tenne
cinque
anni,efei mefi il Ponteficato, e mori a'
quattordeci di Decemare . E non
vacò dopolnipiù , che
due giornila
fede.
BONI
BONIFACIO
VI. 241
BONIFACIO VI. PONT. CXHIL
16,7 Creato del 895. a' 17. di Decembre .
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เก ษ
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spera
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ONIFACIO VI. Tofcano a Formofo nel Ponteficato
fucceffe. Ma quanto egli in quefta dignitàfi viueſſe , fi du
bita percioche alcuni più tempo dicono , alcuni meno . 10
con la maggior parte m'accofto , che dicono , ch'egli più che
ventiſei giorni Papa non fuſſe . E m'inchinano a douer ciò I
eredere l'hiftorie , che poco , ò nulla mentione di luifanno .
Percioche come fi potrebbe il tempo di quefto Pontefice con h
filentio paffare , s'egli ( come vogliono alcuni) dodici annigouernatala Chiefa
baueffe? Hoio voluto nel catalogo de gli altri Pontefici porlo , non per
le cofe , ch'egli faceffe ; perche nulla ne fece, (chegià quale eglifare
potuto baurebbe in cofi breue tempo ? ) maperche fùlegiti
mamente , e con debiti mezi creato Pontefice . E mo
ri,come ho detto, nel ventefimofefto giorno del
fuo Papato , e fù dentro San
Pietro fepolto .
22 STE
243 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.
A
STEFANO VII. DETTO VI. PONT. CXV.
to
• J
TEFAN Ó Sefto Romano , e Veſcono d'Anagni , preſo
c'hebbe il Ponteficato, con tanto odio il nome di Formosoper
feguitò , che tofto annullò , quanto egli fatto hauea, benche
vogliano alcuni , ch'effo da Formofo hauuto il vescovato
d'Anagni haueffe Maio penfo , che questo odio da ambitio
ne naſceſſe , poi che n'erano a tale le perſone ecclefiaftiche
Svenute , che non forzate , come già prima e contra
lor volontà : ma da fe steffi , e con doni , e fubornationi fi procuravano
la dignità Pontificia . Hora di qui nafceua l'odio , che Stefano a Formoso,
ancorche morto fuffe , moftraua , pretendendo , che impedito l'haueſſe apoter
già prima il Ponteficato ottenere Scriue Martino , che con tanta rabbia Ste
fano in quefto cafo fi moffe , che hauendonefatto configlio , feco il corpo diFor
mofo dallafepoltura torre, e spogliatolo dell'babito Pontificio, e d'vna vefte da
Atto diftra
no elem. fecolare veftitolo in vnafepultura di laici lo fece porre , bauendoli primafatto
-pio. troncare quelle due dita della mano deftra , con le quali principalmente ifater
dotifogliono confecrare , e gettarle nel Teuere , allegando, ch'egli haueſe con
l
tra laforma del giuramento , ch'egli giàfatto haueua, ritolto il facerdotio ,, de
quale eraftato giuridicamente da Giouanni ottauo priuo,& fuffe anche ritorna
to in Roma, doue hauea giurato , non douere ritornare più mai. Queſtafù coſa di
-Leone Im peſſimo eſſempio , perche fù poi per alquanto tempo questo coſtumeferbato d'an
per .di Gre nullare , e tor via , ò in parte , ò del tutto , le cofe fatte da Pontefici prede
zi māda
fercito in ceffori : ilche era del tutto stato alieno da queifanti , & ottimi Pontefici, le cui
Italia e pi- vitefino qui fcritte habbiamo. Poco a' tempi noftri mancò, che Paolofecondo
glia Bene
uenzo . Venetiano il nome di Formoso non fiponcffe , parendoli , cheper lagrandezza,
mae
INT ROMANO I 243
ONT Cemaestà del corpo molto quefto nomegli conueniſſe : ma alcuni Cardinali , che
lette l'biftorie baueano, lospauentarono , & ritennero , che questo nonfaceffe ;
310. percheforse dopo la morte non auueniſſe quello a lui , ch'era a Formofo auuenu
to . In quefto l'imperatore di Costantinopoli , che quefta inertia de i Pontefici
vedea,ne mandò in Italia con vn'effercito Simbaricofuo Protofpatario , il quale
tenne tre meſi aſſediato Beneuento, & finalmente lo preſe, hauendolo già prima
i Longobardi trecento trenta anni poſſeduto . Ma il terzo anno feguente Giulio
Longobardo , cacciandone i Greci , lo ricuperò , e cofi ritornò di nuouo inpotere
de' Longobardi. Stefano hauendo tenuto vn'anno , e tre mesi il Ponteficato,mo
ria' ventiquattro diMarzo . Et vacò per la fua morte la fede tre giorni.
d .
trobas
ntobi
0203
Che Ku
[20:!
M
ARAY
OMANO nato in Roma , tosto che in mano hebbe il Ponteficato,
annullò tutti i decreti , e quanto Stefanofatto hauea . Perciothe
eim altro quefti Pontefici non penfauano , che eftinguere la dignità, e'l
nome de' loro predeceffori : ilche è cofa d'animo mifero, e cattiuif
R fimo :percioche quelli, che fopra quefte arti fi fondano, fenza ha
uer virtù al mondo , fanno ogni sforzo per abbattere i degni da quel luogo , che
effiper la loro poltrona , e cattina vita confeguire non poffono . Che già non fi
trouerà , chi dell'altrui gloria inuidia habbia faluo , che colui , cheper effere
d'ogni forte di vitij macchiato , fi difpera di potere eſſo gloria , nè nome cele
brepreffo i pofteri confeguire . E quefti fono poi quelli , che non ceſſano mai di
mordere,accufare, riprendere,& trauagliare con ingani, e confraude tutti quel
li, che per qualche honefta, e virtuofà via giouano al mondo , appunto come'cani
poltroni,cheperpaura fi tirano in dietro,fe vna fiera libera, e sciolta veggono,
23 &
A
TIN LE E T
242 PLA DEL VIT DE PON .
TEODORO II
. PONT. CXV II.
80
GIO.
ONT GIOVA ON NI IX. 243
GIOVANNI IX. PONT. CXVII .
repla
=tre}}/ Crearo del 897. a' 11. di Settembre.
-18
C
3,0 cri. Tutto quefto crederei io , che auueniffe , fiperche haueuano già alcuni de i
Ponteficilafciata la buonafirada, & ifuiatifi dalle orme di Pietro ; fi anche
perche i Principi Chriftiani erano inetti, e poltroni , & importaua poco a loro,
che la nauicella di Pietro baueffe il maregonfio , e i venti contrarij , purche il
nocchiero alzati lor fopra gli occhi , non gli haueffe , come trifti marinari, de lla
Republica Christianafcacciati . Arnulfo fi ritrouaua tutto auuolto , & immer.
fo ne' viti. Carlo Re di Francia fi conformaua molto celfue cogne me; percio
chefemplice, o folto più tefto lo chiamauano . Meſſi da quefta opportunitàgli
Vngari, ntionefiera , & indomita , ne corfero prima l'Italia, e poi la Germa
Vegari foo
nia , e la Francia . Efenza ritrouare chi loro oftaffe , ne pofero aferro , & a tone la Itas
fuoco tutti i luoghi , onde paſſauano ,ſenza hauere di età, ne di feſſo pietade ale ciaye
lit,la l'A
Frense
cuna . I Saracini dell'Africa entrati medefimamente in Calabria , hauendone magna.
gran parte prefa, ne andaronoſopra Cofenza: ma mentre che la combattono,fù cefer
ilRe loro miracolosamente da vna faetta celefte mortosil perche tosio ffifi dif. con
da -baru
Sa
fiparono , e fe ne ritornarono in Africa alle cafe loro . Hebbe pietà il Signore ni.
Dio della calamitàdelfuopopolo , che erastato da i Principi terreni albandos
24 nato
246 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
fnato , e fi prefe finalmente l'arme contra quefti nemici del nome Chri ftiano
Chefe egli ciòfatto non haueffe, fi tenea di certo, che il nome della pouera Ita
lia, e della Chiefafantafuffe affatto douuto andare per terra: cofi erano in quel
tempo diuentati poltroni , e senza ceruello , e forze i Principi , che reggeuano
la terra. E Giouanni hauendo due anni , e cinque di gouernata a fuo modo la
Chiefa , mori a' ventitre di Settembreſenza lasciare di ſe memoria alcuna, nè di
cofa degna , che egli faceſſe ſe non fù , che refufcitò , e diede di nuouo vita ad
alcunefeditioni , ch'erano quafi già a fatto eftintes ilche male fi dirà effere, e
non bene .
ANNOTATION E.
Quefto Giouanni è ottauo , e non nono , come vuol Platina : perchefe ben
Il Panuino
Figlia erro Giouanni Papa femina , che egli pone , ftato fuffe : non perciò per non effer del
ree, & con- l'ordine facro capace , doueua hauere luogo , e numero fra gli altri. Vi èanco
trad:ce in
quefto loco: l'a , che in tutte le hiftorie , e bolle , & inftrumenti di quefto Pontefice, fempre
perciche viene VIII. chiamato : & a lui vn certo Giouanni Cardinale di SantaChicla
fenza Gio fcriffe in quattro libri la vita di San Gregorio per lo più dalle opere del me
uanni femi
na fcriue defimo Santo cauata , & diligentemente raccolta infieme , e fino ad
poue Ponte hoggi filegge . Annonio nel quinto libro dell'hiftoria France
fici Giouan
nicon que. fe dal 32. fino al 37. cap. molte cofe , e degne certo di me-.
fto. moria, fcriue di quefto Pontefice , che nella Francia
andò . A quefto Pontefice folo auuenne , che in
breue fpatio di tempo tre Imperatori inco
ronaffe , Carlo Caluó , Lodouico Bal
bo, e Carlo Graffo ; Annonio
ne' fopradetti luoghi , &
Othone Frisingenfe
nel 7. & 8.
capo
del fefto libro delle fue hiftorie
fono di queste cofe
autori .
BENE
BENEDETTO IIII. 247
BENDETTO .
HII PONT. CXIX.
U RI
MA == COU
LEONE V. PONT. CX X.
Zeonepoco appreſso morise crederei , che per dolore morisse , tanto difpiacer fi Sentenza
di Theocri
tolfe,che da quella dignità depofto da colui fufse, che esso, come lupo , in cafa a to.
fuoiftelli danni alleuatofi baueuai come dice Theocrito Alleua il lupo, perche
RS poiti mangi .
RE
313
.!
SER
1250 PLATINA DELLE VITE DE PONT
5
16
10 11
Ma che quefto,che s'e detto de' pefcatori, auueniſſe, o nò , non è certo, mafima.
mente viuendo Sergio,che tutte l'attioni di Formosoperſeguitaua, percheoftato
prima gli haueße apoter il Ponteficato confeguire . Hora vedi , quanto erano
coftoro dai loro antichi degenerati, i quali, come perfone fantiffime, alla oratio.
n ne, e dottrina Chriftiana intenti, rifiutauano quefta dignità, che offerta , e date
loro erailà doue effi cercauano confubornatione, ambitione il Ponteficatos ✪
hauuţolo, dimenticati affatto del culto diuino, e della religione , non altramente,
chefieriffimi tiranni, inimicitie, & odijfra fe fteffi eßercitauano,per poter poipiù
alla ficura di quanto più loro per la mente andaua, isfogarfi, e fatiarsi , non ef
fendo chi i loro viti riprendefe , o frenale . 1o crederci , che Sergio spintoda
Lota
STY
T TANA STA SI OIL, 'I 1253
Lotaria tutto quefto faceffe per efferstato l'Imperio per opera di Formofo tolto
a i Francefi . Sergio hauendo a quefto modo viuuto nel Papatofette anni, quat
tro mefi , efedicigiorni , mortalli noue d'Aprile . Poco prima ch'egli morif
fe ,
furono vedutefuori del confueto difcorrere per il Cielo ftelle, e facelle ardenti
di fuoco : onde non pafsò motto tempo , che gli Vngari entrati con vn'eſſercito in
Italia,diedero, & hebbero da noftri à vicenda di molte rotte .
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CA
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LANDO
232 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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CHOND
9/]
*
•
ANDO Romano, che ad Anaftagiofuccefse , fu così poco
noto, e la vitafua così ofcura , che alcuni nolpongononelnu
mero de gli altri Pontefici, com'è Vicenzo hiftorico.Marti
no, e Cufentino altramente dicono , e Guttifredo ancora,, il.
qualefcriue, cbe Lando fofse con lafua autorità cagione, che
Berengario , e Rodolfofigliuolo del Conte Guido , non venif
fero al fatto d'arme , vogliono alcuni , che Ridolfo presso Verona Berengario
wincesse, e ne teneffe per quefta vittoria tre anni l'Imperio: perciochegran con
-tefa era in quel tempo fra gli Italiani, e Francefi, i Germanifopra ilposes
Contefa ura dell'Imperio dell'Occidente : onde grauiffimeguerre nacquero, che nonfi eftine.
Italian' ,
Francefi , rofenza la morte di molti, efenza gran calamità di tante prouincie, e dellami
Germani fera Italiafpecialmente . Faceuano i Romani , e gl' Italiani ogni sforzoperri
per l'Impe⋅ tenerfi queſta loro antica dignità dell'Imperio contra il voler il disegno de
barbari,benche loro il capo,e l'autore di vna così bella, e generofa imprefaman.
f
casse, eſsendo già eftinte nonfolamente quelle così chiarefacelle, che ne illuftra
rono Italia per tutto ilmondo , ma efsendo affatto anche tronco, e fuelto dalle
radici quel nobil ceppo , onde così preclari , e felici germogliforgeuano . Hora
t, Zando vinuto c'hebbefei mefi, e giorni vent' vno nel Papato, mori , efu dentro
GIO.
ONT GIOVANNI XARI 253
• X. CXXV.
GIOVANNI PONT.
Perche non tennepiù chefettemeft, e mezzo quefta dignità, che morl , efù con
gran difpiacere de' Romani nella Chieſa di San Pietrofepolto.
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260 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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NI MARTIN O III. 761
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ARTINO Terzo Romano ,fu grande imitatore della beni
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262 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT.
Ignoria, ne mandò toflo alcuni legni fopra Comacchio , e loprefero a forza , e lo Venetiani
prendono
bruciarono . In questo mezo Agapito perſona di gran bontà, & amatore della Comac
Republica Chriftiana,mori ai ventiſette di Decembre, retta che hebbe la Chiesa cho .
noue anni,fette mefi, e dieci dì . Efù quafi nel medefimo tempo, che mori Otone
Abbate del monafterio di Clugnis il cui difcepolo Domaielo fùperſona di mira
bilefantità,e gran maeſtro della diſciplina monaftica .
2
(
)
20
qauer la Chiefa douefse . Hora Giouanni, chefù il peggiore, e'l più fcelerato di
buanti prima di lui hauuto il Ponteficato haueuano , mori , come detto difopra
abbiamo,hauendo male retta la Chiefa noue anni , tre mesi , e cinque giorni
AESRAAL
BENEDETTO ANTIPAPA.
!!
COPE!
GHONES
1270
ENEDETTO Quinto Romano , fù , eßendo diacono ,
Ta
LeyKit creato in quelle riuolte Pontefice da quelli ſpecialmente,ch'
eranoftati parenti , & amici di Giouanni , che non poteuano
foffrire, chefoffe da Otone ftato Leone à Giouanni antepofto .
Ma perche non piaceua ad Otone quefta elettione , furono i
Romani con hauere dall'Imperaaore nel contado on gran gua
fto,forzati a deporre Benedetto , e darlo in potere di Otone ,
& ad accettare Leone , con obligarfi con giuramento di non douere effi cofa al
cuna mutare di quelle , che l'Imperatore in quefto negotio del Ponteficefatto
haueua , Raßettate Otone a questo modo le cofe della Chieſa , e d'Italia ,ſe ne
ritornò in Germania, e menoffene feco Benedetto 3 ilquale prima, che gran tem
po paffaffe, in Haiſpurg, dow'era ftato confinato , di puro affanno di animo mori.
Viſſeſei mesi, è cinque giorni nel Ponteficato . E vacò dopo lui vn meſe lafede.
25! ANNOTATION E.
Veggo effere da tutti Benedetto V. coftui chiamato, e pofto nel numero de gli
altri di quefto uome : ma poco mirarono , ch'egli foffe fcifmatico, e creato a for
za contra Leone VIII . legitimamente eletto , e già non poffono effere due Pon
tefici legitimi in vn medefimo tempo. Quelli è per vero , e legitimo Pontefice
tenuto, di cui refta nella Chiefa fanta e, come di Leone , & non di Be
nedetto reftò. Sono di ciò autori Reginone nel fecondo libro,c Luitprando nel
Pvndecimo cap. del fefto lib. e Guglielmo Bibliothecario .
LEO
266 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
LEONE .
VIII.
VIII PONT. CXXXIIII
a' 6.
Creato del 963. a di Decembre .
6. di
..
(
GIO
NI G IOVANNI XIII. 267
20
gli altri, vsò Otone con Gioffredo già morto , come fi è detto , dal Principedi
Schiauoni Capoua : perciochefatto lui , e'l figliuolo cauar dal fepolcro , lifece , comecani,
in Italia in luogo profano gettare . In quefto gli Schiani, che a tempo d'Adriano Terzo
Pontefice, e di Sueropilo Principe della Dalmatia battezzati s'erano, passaro.
Saracini no in Italia, e data vna gran rotta a' Saracini licacciarono dal monte Gargano,
vinti in Ita L'eſſempio , e la virtù di coſtoro imitando gli Vngari , ricuperarono dalle mani
lia.
Italia. de' Saracini Cofenza , e talmente le lor reliquie ne afflifsero , chefacile cofafa
Greci cac ad Otone il giouane , che con essercito vi passò , a fopire quello , che di questa
ciati quafi
di tutte Ita guerra auanzaua . Anzi non contento d'hauer ben battuti i Saracini , diedea
lia . Greci confederati con quefti barbari cosìfatte rotte , che li cacciò quafi di tutta
Nicefoto
Imp. Gre. Calabria , e Puglia . Scriuono alcuni , che Otone per ciò contra Greci monee
CO.
l'arme, perche hauendoli Niceforo Imperatore de ' Greci promessa ma fua
figliuola per moglie , negaua pofcia di darghela . Egli è afsai chiaronondi
meno , che questo Otone il giouane ciacciato Niceforo , riponesse Giouanni il
• figliuolo nell'Imperio dell'Oriente , e ſi prendeſse Theofania laforellapermo
glie, laquale Giouanni XI I I. Pontefice in Laterano infieme con Otoneilma
rito della corona dell'Imperio di Occidente ornò , acconsentendoui Otone il vec
Capoua
fatta chio, che hauea giàprima fatto il figliuolofuo nell'Imperio compagno. Inque.
1 ropoli . fta tanta , e così publica letitia, e feftafece il Pontefice la Chiefa di Capoua Me.
tropolitana . Otone fe ne ritornò in Germania , e perche era assai vecchio in
Vienna mori, &fù poco appressofeguito da Giouanni Pontefice , che mori a'
fei di Settembre, hauendo tenuto il Papatofette anni , manco venticinque d .
Evacò dopo lui tredici giorni lafede .
ANNOTATIONE.
Ν
Chi fuffe il Hò offeruato effere da tutti gli ſcrittori quefto Giouanni , fuori che dal Platina
primo a folo , chiamato duodecimo . E coftui ritrouo 10 effere ftato il primo , che fi mu
mutarfi il
nome nel tafle nel Ponteficato il nome. Percioche effendo prima chiamato Ottauiano,co
Peffere
letto e me feriue Guglielmo Bibliotecario , quafi parendoli , che fuffe poco queftono
Para.
me macftcuole, e poco atto alla religione Ponteficia , fi fece chiamare Giouan
ni : il cui effempio feguendo i feguenti Pontefici , a poco a poco quelli , cheha
ueuano brutto nome, ò poco atanto magiftrato conueneuole , ne trasferirono
quefto coftume quafi in vna perpetua , & ftabile legge . Il che fpecialmentei
Pontefici Germani , che fi chiamauano Brunone , Gereberto , Suidegero, Pop
po , Federigo , Cerardo , Cadolo , Anfelmo , Ildebrando , e d'altri fimili nomi ,
moffi dalla bruttezza loro, offeruando del continuo confermarono .
BENE
BENEDETTO V. 269
70 .
DONO
270 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
il primo di Ottobre .
BONL
BONIFACIO VII. 271
chea credo) per lafua ignobilità, acquistò con trifte arti il Papato, e co fu gge vij
facio in .
fi ancormalamente lo perde . Percioche nel principio di quefta fua
Here B
dignitàcongiurandoli contra vngran numero di buoni , fu forzato aopoll.
afuggirfi di Roma.Egli le più pretiofe cofe, ch'erano in S.Pietro, tolfe, eleportò
in Coftantinopola, douefuggi, e doue dimorò tanto, quanto tutte quefte cofe ven
de . Efattofi vnagran quantità di danari,ſperando potere per quefta via farsi
alla tirannide la ftrada , in Roma fe ne ritornò per douer fubornarui quanti vi
erano . Maritrouò , che tutti i buoni a queftifuoi difegni oftarono , e Giouanni
Cardinalefpecialmente,alquale egli con l'aiuto d'alcuni ribaldiprefo cauò gli oc
chi . Et effo, ch'era l'autore di tutti quefti difordini, vedendo crefcere ogni di le
riuoltein Roma,ò per paura ch'egli haueffe, ò chepentito del male, chefatto ha
ueua,fi ritrouaffe, lafciò malamente la vita . Hora vedi quanto haueano dege }
nerato quefti dagli altri Pontefici paffati , iquali jhaueano col proprio fangue
(10 accrefciuta, e fatta cofi ampla, e magnifica la Republica Chriftiana i la doue co
flui,di cui parliamo , eſſendopadre, e Re delle cofe facre,haueua hauuto eſſo ani
mo di rubarle, e douendo effo i facrileghi perfeguitare , e punire , fi era effo fatto
autore, e capo d'on sifattofacrilegio . Quefto in ogni Republica auuenir fuole,
quando vi può più l'auaritia,e l'ambitione de' cattiui,che la grauità,& virtù de
buoni . Si dourebbono adunque eleggere , & affumere al chiericato quelli , la
cui vita,e dottrina approuata fia, e non quelli, che non bauendo ne religione, ne
virtù, con altro mezzo alla potentia non afpirano , che con l'ambitione , e con la
fubornatione . Hora Bonifacio viſſe nel Ponteficato , ch'egli ſteſſo turbulento fi
fette mefi,e cinquegiorni . E vacò dopo lui venti giorni la Sede .
fece,
BENE
272 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
te Maritorniamo ad Otone, che non molto dopo che hebbe il corpo di San Bar
tolomeo trasferito da Beneuento in Roma , mori , efù nel cortile di San Pietro ,
che chiamano Paradiſo , ſepolto in vafo di porfido , che a chi entra in quel luo
go , da man mancafi feuopre . Difcorrendofi poifopra la puona creatione del
l'imperator , enominando attri Orone Terzo figliuolo del morto Otone , altro
Henrico Duca di Bauiera nato d'on fratello del primo Otone , e facendo alcuni
Italiani iftantia , che questo titolo a crefcentio Nomentano , perfona molto il
luftre fi deſſes i Germani , che all'hora in Roma in gran numero ſi ritrouauano ).
eleffero d'on confentimento Orone Terzo. Facèua Benedetto Pontefice iftantia,
pregando tutti onoper vno , che in questa elettione al bene della Republica Chri
ftianamiraffero , la qual in quel tempo d'onfauio , e diligente Principe bifogno
baueua . Eperche dubitaua , che qualche difcordia , e riuolta non ne nafceſſe
approuòfinalmente il voler de' Germani . Effo mori nell'ottauo anno , e mezo
delfuo Ponteficato alli 10. di Luglio › e vacò cinque giorni lafede. Fù in que
fto tempo per la molta dottrina, efantità di vita aſai celebre KarderigoVesco
no Ambugenſe to heating ] bbc.
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276 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
•
GREGORIOS V. PONT. CXLIII
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Creato del 995 a' ko. di Giugno ,
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TALL
| varità del mondo , perche preſſo Germani più di lungo la dignità dell'Imperio
reſtaſſe , e perche a chi più degno ne fuffe , quefta dignitàfi deffe , fece con vo- preflo Ger
lontàd'Otone on decreto , che i Germanifoli doueffero elegger colui , che Cefa- mani.
ANNOTATION E.
Quelle cofe, che qui il Platina fcriue de gli Elettori,fono molto da me effami
nate nel libro, che io ho della elettione dell'Imperio fcritto : percioche a Grego
rio V. attribuiscono quello,che fù nel Papato di Gregorio X. ordinato . Sino ad
hoggi fi vede il ſepolcro di quefto Pontefice in S. Pietro preffo l'Altare di Santo
S 3 Andrea
278 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.
SIL
SILVEST KO II. 279
"
SILVESTRO II. PONT. CXLIII.
14
M
=
||
6
fe. Scriue Martino , che alle volte douendo morire qualche Papa , fi fenton
nella tombadi questo Pontefice batterfi le offa infieme , a pure che quefto iftef. NIVE
fo fepolcrofuda , ò bumettato di fuori fi vegga . A che dall'epitafio , che è nel
la medefimafepoltura , fi caua . Ma fe così è , ò nò , vegganlo i Pontefici ifles.
fi, a' quali più queſta coſa appartiene.
1
ANNOTATIONE.
Vera hifto Nella libraria del Cardinale Aleffandro Farnefe , in vn libro di quefto Ponte
ria di Papa fice fcritto in pergamino di antichiflime lettere con quefto titolo, ma latino: In
Silucftro ij. comincia il libro dell'arte Geometrica di Gerberto Papa , e Filofofo, che fu chia
mato Silueftro II. Nella fauola della morte di quefto Pontefice il Platina fegui
Martin da Ciftello , ele additioni di Galfredo nella cronica di Sigiberto. Di che
non può cofa più difconueneuole , nè tra ſe più repugnante effere. Io non poffo
abaſtanza marauigliarmi della tanta negligentia delle genti di quel tépo in cer
care la verità di così fatte cofe , anzi della credenza così facile, che effe hebbero,
& che nonfolamente fi permetteffe , che a perfone di tanta bontà , & dottrina
da fcrittori così poco diligenti così fatti falli fi attribuiffero : ma che ne feguifero
anche la loro tanta ignorantia . Fù Silueftro II. come Annonio nel 46. cap.del
quinto libro de' gefti de Francefi fcriue , & Guglielmo Bibliotecario, &vnoan
tichiffimo libro del regno di Sicilia , che è hoggi nella libraria di Vaticano , &
altri ancora , perfona dottiffima , e matematico , e Filofofo eccellente, e mona
conelconuento Floriacenfe . Er fù per la fua gran dottrina fatto prima Arciue
fcouo di Rhemi , poi dall'Imperatore Otone III. Arciuefcouo di Rauenna , &
finalmente Papa , come tutti gli fcrittori di quefto tempo ancor dicono. Hor
perche erano all'hora affai rari nell'Occidente quei , che deffero opera allaFilo
fofia , & alla matematica , chi occupato in quefte fcientie fi fuffe , era tofto dal
volgo ignorante chiamato negromante , e mago . Ma io altroue della fama
della morte di lui più comodamente ragionerò . Qui folamentè dirò , che nel
fuofepolcro , che fino ad hoggi in Laterano fi vede, e fù fatto da Sergio fuofuc
ceffore , tutte quefte cofe fi leggono, cioè, che egli fuffe Francefe,chiamatopri
ma Gerberto Veſcouo prima di Rehmi , Arciuefcouo poi di Rauenna, e final
mente, Papa per mezo d'Otone III. & come Sergio , che li fucceffe lidrizzò
quefta tomba , & morì a' dodici di Maggio del 1300.
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GIO
17. GIOVANNI XVII. 281.
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onc 10V ANNI XV11, il cui cognome , e patria per lafua
cario[ ignobilità nonfi sà, non viffe Ponteficepiù che quattro mesi ,
diVi & ventigiorni. Onde per la breuitàdel ponteficato ne egli
-elle puote, ne altri in quel tempofare cofa degna, chefi fcriueffe ,
Topr fe nonforfe , che in tutto queßo tempo apparuero molti prodi.
diRa
gij, chefuture calamitàfignificauano . Si vide vna cometa ;
ordica
fi fentirono terremoti, che molte Città dannificarono . Ne i quali malı vn'vni. Vgo natorGouer
e di
ooper
Te, ca co refrigeriofuVgo Capitano di Otone in Italia, e Gouernatore di Tofcana.Per- Toſcana
4
Tour& coche con tanta integrità quella prouincia reffe, che nonfi chi migliore , ne più per lo Im
giuftoPrincipe ui defideraffe.Onde moredopofcia in Piſtoia ,fu da Toſcani come bontà.
Sexpublicopadre di tutti pianto, nèfù maniera d'honore , che in queſtiſuoifunerali
f pretermetteffe . Ho voluto fare quimotto delle lodi di quefto vgo , perche
AKG peggano , e fappiano i Gouernatori delle prouincie , che affai meglio è viuendo
4 bene,gloria , e lode acquistare, che male reggendo , riportarne con le ricchezze
male acquiftate vna macchia , & ignominia eterna.
GIO
282 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
SER
SERVIO VI. i 283
FONT
IH. PONT. CXXVII .
CXC SERGIO
Creatodeli009 . a 18. d'Agoſto.
"
Henrico i. fopra i conuincini l'arme . Henrico quietate, e raffettate le cofe della Germania,
པསཔའི1བཞེས:|མ:ཀ
Imp. 10 venne in Roma, e prefa la corona dell'Imperio, passò fopra Capoua, e caccionne
Be Capo i Saracini . E voltò poi fopra Bubagano capitan de Greci,ilqual fauoriua que
usa'Saracio
ni, fti Barbari,e co tantaguerra lo perfeguitò, che lo cacciò di Troia,laqual Città sù
Li
BENEDETTO VILN 285
li confini della Puglia era da luiſtata edificata in quel luogo,doue giàfurono gli
alloggiamenti d'Annibale . Alcuni vogliono,che con tanta caftita, e cofifanta
mente viueßero infieme Henrico, e Simegundafua moglie,che l'vno, e l'altra fa
ceffero sù la morte miracoli percioche non lasciarono , mentre vissero , di far
quanto à l'honor di Dio toccaua loro d'efequire . Fondò Henrico il vescouato di
Bamberga , diede fua forellaper moglie al Re d'Vngaria , ilqual per mezo di
queftafua donna con tutti i popoli nella verità dellafede di Chrifto intieramen
tefi confermarono , e mori finalmente Henrico nell'ottauo anno del fuo Imperio,
lafciando afuoi di fegran defiderio . Dopo la morte d'Henrico, Benedetto Pon
tefice , che folea hauerlo ſempre in tutte le cofe fue gran difenfore , fù per vna
riuolta d'alcuni ribaldi cacciato , e depofto dal Papato , e creato vn'altro in ſuo
luogo . Ma accordatofi poi li nemici fuoi,fù il non vero Pontefice cacciato via,
& effo ritornado in Roma,lafua priftina dignità ricuperò , e mori finalmente a'
Pentifette diFebraro in capo di vndeci anni , e quarantaquattro giorni del fuo
Papato, efùfepolto in fan Pietro . Scriuono alcuni, che vn certo Kefcouo vide
digiorno in vnafolitudine Benedetto fopra vn cauallo nero, e che dimandandc
lo ,perche cagione, effendo morto, vn cauallo nero caualcaua : Benedetto lo pre
go,che andaffe a difpenfare dafua parte a' poueri quel danaio , che nafcofo ha
- neua egli infegnò, e mostrò illuogo ) perche quello danaio, ch'era prima ftate
difpenfato in elemofine , non gli era stato d'alcun giouamento , per effere
ftato con rapineguadagnato. Il Veſcono obbedi ,e lafciato tofto il ve
fconato, e'l fecolo , in vn monafterio fi vefti monaco . Scriue
Vicenzo , che in quefti tempi fù in gran conto per lafua
dottrina ,' e vita Gerardo Vefcovo Canaclienfe . E
con costui anche Guther Vefcovo di Praga ,
perfonadi tantadottrina, e fantità,che
perciò fù dalli nemici della fede
della corona del martirio
ornato.Efuancora nel
medefimo tem
po tanta
peftilentia,che furono più i morti, che quelli,
che reftarono viui . E fù quefta tanta
calamità, accennata da vn fonte
d'acqua falubre nella Lo
thoringia,che all'hora
fi videconuerfo
infangue,
(?)
GIO:
286 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Illa Normanni, che del Regno di Puglia contendeuano infieme , che deponeſſeo l'
arme, aminacciare gran ruina a'Romani,fe effi non fi reftauano di trauaglia
réconfeditioni continue , comefaceano , il Pontefice , e Vicario di Chrifto . In
quefto tempofiori nella Franciaſpecialmente laſantità ¸e religiofa vita d'alçu
niAbbati. Fù ancor Himericofigliuolo difan Stefano Re d'Vngaria tenutofan
to, perli molti miracoli, cheſe ne videro: E Giouanni , la cui vita è molto loda
ta,bauendo vndeci anni e duegiorni gouernata la Chiefa, morè agli otto di No
uembre . E vacò dopo lui la dignità del Ponteficato ottogiorni.
ANNOTATIONE .
#1
TOS
SILVEVSTRO ANTIPAPA
me
Lih
Juoi partigiani nellafud dignità. Percioche era il Ponteficato venuto a tale, che
chipiù confubornatione, & ambitione poteua, non già di dottrina, e diſantità,
➡colui , eſſendone i buoni oppreſſi , a queſta dignità formontaua . Ma ritorniamo
a Silueftro, che eſſendo Cardinale Sabino,fù creato Pontefice, non già dal colle
gio de padri, chefarebbe stato men male , ma confubornatione, come dicono al
cuni . Et effendofato meritamente depofto , per non effer entrato per laporta
maeftra, fù di nuouo ripofto Benedetto nellafuafedia ; perchefe n'era postala
città in tumulto , e dimandaua ilfuo Pontefice, come fifuole da que' popolifare,
chesenza capofi veggono, epocofanno ciò, chefifanno.
E:
*
REGORIO VI. Archidiacono di S.Giouanni a porta Latina,pre
fe,comediceuamo,da Benedetto Nono il Ponteficato. Moffo Hen Imp.vien
Henrico ii.e
rico II. da tutte queste cose, venne in Italia con groffo effercito. E a Roma.dewe
ragunato onfinodo in Roma, esforzati Benedetto Nono, Silue- Pontefici ,e
G ftro III.e Cregorio VI.ch'erano tre quafi peſſimi moftri,a
douere ne
gerefavneleg
'al.
la dignità Põtificia deporre, creò Pontefice Sindelgero Veſcouo di Bāberga,che tro a fue
fù chiamato Clemente II.Scriue nondimeno Gilberto biftorico, che Gregorio non modo.
fù trifto Pontefice, e che con laſua autorità , e generositàfra poco tempo ripofe
nellafua dignità laſedia Apoftolica, ch'era per la negligentia de' Pontefici paf.
fati affai pofta,e caduta a terra ; ericuperò la giuridittione della Chiefa, affic
Tò leftradepreffo Roma, le quali per li continui aſſaſſinij,chefi faceuano,no po
tenano hormai più i pellegrini frequentare, che erano da quefti maluagi tagliati
apezzi. Tentoprima Gregorio con le ifcomuniche, e con gl'interdetti d'afficu
rare le firade,e perche poco vi giouaua, vi adoprò l'arme. Ilperche hauea pref
fo cattiui acquistato nome d'bucmo micidiale,fimoniaco,& auidiffimo delfangue
T bu
290 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
humano . Ilebe foleuano anche alcuni Cardinali dire . Per la qual cofa ritrouan
dofi infermo di quella malattia, che finalmente l'occife, fi fece chiamare i Car
dinali in camera , e li riprese molto, perche quel ch'egli afanto, e buon fineface.
na, effi moffi da odio il riprendeffero . Efegut: perche poffiate dopo la mia mor.
tefapere,fe io hò ben fatto, ò male, porrete fuori delle porte della Chiefa il mio
corpo , e fe leporte, hauendole ben chiufeprima , per diuin volerefi apriramo,
all'horagiudichiate , che io di fepoltura Chriftiana fia degno ; e fe altramen
te aùuerrà, gettatene pure, doue piu voi vorrete , il corpo infieme con l'anima,
condannato, Fecero i Cardinali, quanto egli ordinò, e diffe , eper vn fubito ,
forte vento, che nacque, fi videro aprire le porte. Il perchefu con gran maraul.
glia di tutti , e con opinione di fantità pofto dentro la Chiefa il corpo . Queste
fon quafi tutte quelle cofe, chefi ritrouano di Gregorio da varij auttoriferitte .
Vife Pontefice, ancor che lo fcifma duraſſe, due anni, efette mefi.
ANNOTATION
Ο E.
11 .
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CLEMENTE INT 29 S
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CLEMENTE II. PONT. CLI
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4
2
7
9
1
ANNOTATION E.
CLI
EONE None Alemano , nel MXLIX. per quefta via hebbe Odilone
il Ponteficato. Mandarono i Romani a pregar l'Imperatores Abbate
Clugni , di
&
c'haueffe volutoloro dare vn'ottimo Pontefice. Et egli offerfe debrando
tofto, e diede loro Baunone VefconoTulenfe,perfona aßai buo monaco.
Creatione
na,è diſemplice natura. Onde andando egli in Roma Pontifi di Papa Leo
ne IX come
calmente veftito , gli vſcirono per camino incontra l'Abbate palalle .
di Clugni, & Ildebrando monaco nato in Soana terra di Tofcanai e li perfuafero,
che poiche non haueua Henrico autorità alcuna di crear l'Pontefices ma l'baue
uanofolaměte il clero, e popolo Romano,quello habito Pötificio laſciaſſe, e n'en
traße priuatamente veftito in Roma . Moffo adunque da quefte parole Leone, e
da vna voce, ch'egli baueua per camino intefa venire dal cielo . Ego cogito pa
cis cogitationes, non afflictionis , pofto giù tutto l'apparato, ch'egli come Pon
stefice portaua,ſe n'entrò priuatamente in Roma riprendendo fe fteffoiche haueſſe
più tofto l'imperator obbedito,che'l Signor Dlo . Ilclero Romano a perfuafione
d'Ildebrando creò il medefimo Baunone Pontefice , e tanto più volontieri lo
ただ な feceperche vedena hauer l'Imperatore tutta l'autorità di quefta elettione traf
ferita nel clero.Haueano i vitij d'alcuni Ponteficifatto, come s'è ragionato difos
pra,che pareua, che meritamente fuffe ftata, e per giudicio diuino tolta al clero
quefta autorità,perche gli animi loro cattiui, e contaminati pure on dì rifenten
dofi vedeffero la buonaftrada, é quello, che farfi doueua, acciò che col mal go
uerno di chi cura n'haueua , non n'andaffe la Republica Chriftiana in ruina. A
quefto modo hebbe Baunone il Poteficato,e fife Leone Nono chiamare.Fe tofto
cldebrando diacono Cardinale di fanta Chiefa , eli diede la Chiefa di San Pao
lo in gouerno , perche paresse , che egli fi bauefse con lui la cura delle chia
ui diuifa, l'ono la Chiefa di fan Pietro reggendone ; quella di San Paolo
l'altro . Effendo in quefto morto nella Puglia Drogone conte de Normanni ,
T 3 li
296 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Normanni lifuccefse in quello ftato Gifolfo ilfratello, ilqual occupò, epreſe aforza Bené.
pendono neuento Città della Chiefa . Percioche hauendo già l'Imperator Henrico edif
Beneuente,
Beneuesto cato in Bamberga vna bella Chiefa in bonore di San Georgio , e defiderando di
date alla confecrarla, e farla cathedrale, offerſe a Benedetto Ottauo , che ve gli assenti,
Chiefa dal
l'Imperato. che gli haurebbe quefta Chiefa in nome di cenfo dato ogni anno cento marche
re Henrico d'argento , & vn caual bianco infellato . Leone IX. poi haueua rimeso quefto
ij. effercito cenfo alla Chiefa di Bamberga , ed hauea in cambio hauuto dall'Imperatore is
dei Papa dono la città di Beneuento, che era per quefta via in potere della Chieſa venuta.
rotto, & if.
fo fattopri.Hora volendo Leone ricuperarla,con vn'eſſercito di Henrico vifi mosse. Et vo
gione. lendo poco confideratamentefar con Gifolfo battaglia ,fù vinto, rotto , e fatto
Robetto
Gujlardo , prigione. Mafù poco appresso rimandato libero, e bene accompagnato in Roma.
Statua ja Scriuono alcuni, che Roberto Guiſcardo venutone di Francia con un'esercito in
Puglia,ete
foro per ef-
fo irouato Italia,e
. fe cacciatinehaueua
vnaftatua,che via i Greci, ei Mori,
d'intorno occupaffela
al capo vn cerchioPuglia : e che
di bronzo conqui ritroua
queftoferit.
Leone creò in più ordinationi venti Cardinali,de' quali fei furono Vefcoui,noue
Preti, e cinque Diaconi,c fono gli feguenti .
Giouanni.... Vefcouo Card.Portuenfe .
Bonifacio Conti Veſc.Card.Albano .
Huberto Tullenfe Francefe Monaco dell'ordine di S.Benedetto Vefc. Card.di
Selua Candida.
Giouanni Minico Romano Vefc.Card.Veliterno , che fu poiPapa Benedetto X
Pietro...,Vefc.Card.Tofcolano .
Giouanni.... Vefc.Card.Sabinenſe .
Vgone Candido Romano Prete Card.tit.di S.Clemente : fu priuato , e moriſco
municate .
Stefa
{
NT
. VITTORE II. 297
Stefano....Monaco Abbate di S.Gregorio, & Andrea Prete Card.tit. di S....
Giouanni....Arciprete della Bafilica di S.Pietro Prete Card.tit.di S....
Reniero....Prete Card.tit. di S....
Leone...Pretc Card.tit.di S.Lorenzo inLucina .
Giouanni....Prete Card.tit.di S.Marco .
Leone...Prete Card.tit.di S.Lorenzo in Damafo .
Guidone...Prete Card.tit.de' SS.Califto, & Giulio, altrimenti S.Mariani Trafte
uere .
Stefano....Monaco Caffinenfe Prete Card.tit.di S....
FedericodiLorena,figliuolo del Duca di Lorena, e fratello del Gran Gotifredo,
Diac.Card.tit.di S.Maria in Dominica,che fu poi Papa Stefano IX.
Daufrerio , figliuolo del Prencipe di Bencuento , Diac. Card.tit.de' SS.Seruio ,
e Bacco,chefupoi Papa Vettor III.
Aribone.... Teforiero di S.Chiefa,Diac.Card.tit.di S...
esheto Crefcentio... Diac.Card.tit.di S....
Amantio.... Diac.Card.tit.di S....
DESCOT
capodo
fiat ele
quel VITTORE · II. PONT. CLV.
iyitrui7
2, Confecratodel 1055.a' 13.d'Aprile.
10 n
br
kom
perser
e iBasto
efedi
om a
Leodi,
o
ron Va ITTORE 11. chiamato prima Glebardo , nato in Bauie. '
ra,fucceſſe a Leone nel Ponteficato più ingratia di Henrico,
cheperchefusse libera la elestione .Percioche il clero, e'lpo
polo di Roma temeuano della potentia di Henrico , ilquale
ecro Val
nella creatione de' Pontefici già altra volta offefo haueuano.
e Per nonparer adunque d'efser al giuramento contrauenuti,
pik
antepofero Vittore , e ne fuaquefoeffetto mandato, Ildebrando ambafciatore
adHenrico,e tutto quello essequito, che il Romano clero e l'Imperatore volena
no .Hora essendofiato Vittore datatti in quelladignità confermato , fece com
T 4 volon
298 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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ANNOTATINNE.
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N 1 COLOANALI 14 301
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80 :
ICOLA Secondo Prouenzale , chiamato prima Gerardo ,
evefcono di Fioreza, fù per lafua virtù eletto in Siena Pon
tefice , effendone depofto Benedetto , illegitimamente creato :
Ilqual tofto nel principio di quefta dignità andò in Sutri,doue.
nel M LI X. ragunò vn concilio ,doue interucnnero non fola- 1059.
mente i Veſcoui: ma molti Principi d'Italia ancora. Quifu
Ontar
rinuntiare il Papato , girne à fare il rimanente dellafua
dias'forzato Benedetto
vita in Velletri . Venuto pofcia Nicola in Roma , fece vn'altro concilio in La- nel finodo
terano, doue promulgò vna legge alai per la Chiefa Romanafalutifera , come fe Lateranen.
a tempo
TOC
Part ne' decretifi legges e fu quefta, che,fe alcuno , & per danari , ò perfauor huma- di Papa Ni.
no , o per tumulto militare , ò delpopolofenza legitima , e concorde elettione colaij.
de' Cardinali, fuſſe mai nella fedia di Pietro montato , doueffe effer nonapoftoli
co , ma apoftatico detto , cioè , fenza ragione alcuna , e debiti mezi eletto che
fuffe a' Cardinali , & agli altri chierici , e laici lecito di comunicarlo , e male
dirlo , come on ladrone, e cacciarlo dalla Apoftolicafede perqualunque poffi
bilmodo . E non potendofiper quefto effetto vnirenella Città , fulle a catolici
lecito in ogni luogo ragunarfi , e ritrouarui rimedio. Vogliono , che nel mede Berengario
fimo concilio Berengario diacono della Chiefa d'Angioia fi fuffe dall'errorfuo heretico.
riuocato, e ritirato, il quale penfaua, e teneua , che nel Sacramento dell'Altare
nonfufle , ne il vero corpo, nè il vero ſangue di Chrifto,fe non come in vnfegno,
efigura , mifterio . Maper l'iftantia di Nicola , ed Alberigo , perfona dot
tiffima , publicamente il fuo errore confesso , affermò , quello effer il vero
corpo,& il vero fangue del Saluator noftro Giesù Chrifto. Habbiamo detto di
Sopra, che quefto errore da Leone Nono dannato fuſſe i ma non già emendato ,
ecorretto e con effetto, come fcriue Lanfranco, tutta la lode è di Nicola Secon
do, il qual era vno de primi dotti di quel tempo , e che in vnafua elegante ope
retta
302 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
retta notò gli errori di Berengario . Mentre che paffauano quefte cofe in Ro
ma , Gotifredo Normanno , che era a Drogone il fratello nel contado di
Puglia , e di Calabria fucceffos lafciò , morendo, herede, e 'fucceßore fuo
in quello ftato Bagelardo , il figliuolo . Ma Roberto Guifcardo , il fratello
(come alcuni vogliono fdegnato di ciò , cacciò il nepote via ; e s'occ
pò la Calabria , e la Puglia , aggiungendoui Troia , chefolèua prima a' Ponte.
Riuolutio fici, & alla Chiefa Romana obbedire . Sdegnato di quefto atto il Papa,fece al
ni fia i Nor
manni in quanto rumoré con Roberto . Ma eſſendo poi a' prieghi del medefimo Roberto
Puglia . nella Puglia paffato , perche ribebbe quello , che la Chiefaperduto haueua , non
Jolamente tolfe Roberto in gratia, che ancorafacendolo cenfuario difanta Chie.
fa , lo creò Duca di Calabria, e di Puglia, prouintie alla Chiefa Romanafogget
te. Hauuto poi da Roberto vn groffo effercito ,fi ritornò in Roma, edomo, e ten
ne afreno i Preneftini , i Tofculani, e i Nomentani, che fi erano alla Chiefari
bellati . Paffato poi il Teuere, faccheggiò Galefe,e l'altre caftella del Conte Ge
Tardo infino a Sutri prefe aforzas e fecene perciò le cofe della giurifdittione di
Santa Chiefapiùficure , epiù tranquille . Scriuono alcuni , che HenricoTerzo
da Nicola Secondo la corona dell'Imperio prendeſſes ondeper questo beneficio
vogliono, che in tutto quefto Papato cofa alcuna contragli ecclefiaftici nonde
fignaffe dimale. E Nicola, la cui vitafu tanto lodevole, viffe quattro ann ,fei
mefi,& ventifei giorni nel Ponteficato e mori a' tre di Luglio. Erefto dopol
fenza Paftor dodici giorni la Chiefa. !
Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione otto Cardinali, due Velcom ,
quattro Preti, e due Diaconi, che furono ..
Gilberto...Vefcouo Card. Tofcolano.
Brunone...Vefcouo Card. Preneftino ."
Daufrerio , o Defiderio de i Sig, di Beneuentò , Monaco, & Abbate diMonte
Caffino Prete Card. con tit. di S. Cicilia, che fupoi Papà Vittore III.
Hiltprando Soanenfe, Tofcano,Monaco Cluniacenfe, Archidiacono Catd.che
fù poi Papa Gregorio VII.
Landolfo...Prete Card. con tit. di S.....
Giouanni....Prete Card.
Odouifio , Monaco Caffinenfe , Diacono Card.
Bernardo....Diacono Card.
ALES
' PONT ALESSA II. T 301
NDRO
:
werefe ALESSANDRO IL .
I : PONT. CLVIII.
St.
Creato del 1061. a' 30. di Settembre .
Syberi
92
Ap
Ta
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ellagi
cheHea
TerQu
LESSANDRO Secondo,chiamato prima Anselmo,fù Mila
nefe,e vefcouo di Lucca,efù per la moltafua humanità, e dottri
2
:
poco che Cadolo,chefu abbandonato da fuoi, non foße fatto prigione. Cinciofi
gliuolo del Prefetto di Roma ,fatto pno Squadrone defuoiper mezo delle fqua
drenemiche nel conduffe,benche con difficoltà, nel caftello S.Angelo afaluamen
to, doue effendoftato affediato vn tempo , e non veggendo via da potere ifcampa
re,pagò trecento libre d'argento a quelli, che affediato lo teneano, perche lidef
Otone Ar Sero lafiradad a poterefuggirft via . E cofi fopra vn magriffimo , e bruttiſſimo
ciuefcono cauallofolo fifuggì via.Otone Arciuefcouo di Colonia, biafmãdo in preſenzadi
di Colonia
va in Roma Henrico il giouane, Agnese e dicendo non conuenirſi alla maeftà dèa'Imperio ,
per raffetar che la Republica Chriftiana a cenni d'vna donna figouernaſſe, & hauutone per
le cofe.
ciò autorità , e licentia dall'Imperatore di raßettare afuo modo le cofe di fanta
Chiefa ,fe ne venne in Roma, doue con grauiffime parole ripreſe Aleſſandro,per
cbe baueffe contra la volontà di Cefare, e contra la confuetudine occupato il Pa
pato . All'hora Ildebrando Archidiacono , che v'era prefente , difenfando
animofamente il Pontefice, diffe, e prouò , che fe alla confuetudine , ò alla ra
gione fi miraua,toccaua quefta elettionefolamente at clero , con lequali ragioni
ne traffe ageuolmente Otone nelfuo parere . Et Henrico, chefinalmente l'errore
Conciliodi conobbe,nefcriffe ad Aleffandro, e lo pregò, che volefse bandire vn Concilio, nel
Manto , o quale prometteua douere efso in perfona venire. Fù eletta a quefto effetto Man
ue depofto
PAntipapa toua,che parue atutti alpropofito,e vi concorfero tutti quelli,che lafalute,& il
facquieta: bene della Chiefafantaprocurare doueano . Quifatto quanto fi conueniua difa
ramori.
Gilberto re, l'Imperatore nonſolamente reftò in gratia del Papa , che ancorapregandolo
Arciuefco ottenne,che a Cadolo perdonafse, e chefaceffe Gilberto, autore di questo pericolo
no di
uenn a . Ra fofcifma, Arciuefeouo di Rauenna. Il Papa la prima cofafe volentieri,e perdonò
a Cadolo, imitando il Saluator noftro , che anche per liſuoi perfecutori pregana.
Lafeconda per Gilberto mal volentierifece, e forzato dalle preghiere d'Herico,
dubitandoCappunto , come poi auuenne) che non douefse essere quefto cagione di
porne la Chiefa Romana in volta . Partito di Mantoua il Papa, e passandoper
Lucca , con moltafolennità confecrò quella Chiefa , della quale eragià ftato esso
Vefcono,con intentione diftare qui tanto, che Ildebrando hauesse quietate, eraf
fettate le cofe della Puglia . Haueua Ildebrando con legenti della Chieſa , e con
quelle, che haueua dalla Contessa Mattilde bauute , non folamente , rintuzzati
gl'impeti di Riccardo,e di Guglielmo : maforzatili anche a reftituire tutto quel
Giouanni lo , ch'effi della Chiefa haueuano occupato . Hora venendone finalmente Alef
Gualberto .Sandroin Roma nell'vndecimo anno , e mezo delfuo Papato, mori aventidue ď
Aprile, efu infan Giouanni in Laterano con ogni pompa,& honore poſſibile ſe
polto.In questo tempo vogliono , che fufse in molto pregio Giouanni Gualberto
monacho di valle ombrofa,& autore di quell'ordine, e che per laſua ſantità, e
per li miracoli,cheſe ne viddero poi ,fù molto illuftre.
ANNOTATIONE.
Quefto Cadolo Scifmatico , del quale fcriue Platina , fù nel fuo Ponteficato
chiamato Honorio II. come ho io in vnfuo antico breue veduto .
BOD
GIO.
304 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
GREGORIO VII
. PONT.
PONT. CLIX
e non volendo reftarſene , furono dal Papa iſcomunicati tutti quelli , che ne ha Simoniaci
fcomunica.
ucano Vescouati, od altri beneficij per per via di Simonia hauuto . Eper non pa ti dal Papa,
rere d'hauer ciòfatto alla cieca, raunò il Papa in Laterano vn concilio,nel qua
le molti Veſcouifurono, efragli altri Gilberto da Parma Arciuefcouo di Raue
na .Qui diede conto il Papa, e moftrò, perche haueſſe quei Simoniacs ifcomuni
cati,e fpeffe volte diffe,douerfare ancora all'Imperat.il fomigliate,fe egli in que
ftoperfeueraua. Gilberto dunque licentiato il Concilio, perche li pareua d'hauer
occafione d'accufare Gregorio,come colui,che al Ponteficato afpiraua,fi chiamò Cincio Ro
da parte Cincio cittadino Romano , figliuolo di Stefano Prefetto della città , e mano.
giouane temerario,efeditiofo, e fi l'animò contra il Pontefice, promettendoli in
nomedell'Imperatoregran cofe , fe quefto feruigio eſſequito a voglia di lui ha
ueffe . Mentredunque il Pontefice fu la mezza notte di Natale celebra meſſa
infanta Maria maggiore , Cincio, che gli hauea tefi gli aguati , entratoui furi
bundo co'fuoifeguaci , loprefe mentre che egli hauea l'Oftiafacra in mano , e lo
menòin Parione , doue in vna fortiffima torre lo rinchiuse . Intefo quefto il dì Pontefice
- feguente il popolo di Roma , prefe tofto contra Cincio l'armi , e liberato il Pon- fatto
tefice, nefpianò da'fondamenti la torre , e la cafa di quel temerario , e tronco il gione
Cincioca
Ro
nafo a tuttiquelli della fua famiglia li cacciò di koma : Cincio , che eraftato maso.elt
berato dal.
ilcapo, el'autore di tanti mali , ſifuggì via, e per strade oblique, efecrete fi ri Popo o.
couerò nella Germania con l'Imperatore . Gilberto , che hauea tutto questo
machinato , veggendo non efferli riuſcito il diſegno , con vifo tutto fimulato fi
·
licentiò dal Papa , en'andò in Rauenna con animo di far peggio . Percioche e
gli congran promeffe fpinfe Theobaldo Arciuefcono di Milano • e molti altri
Prelati della Lombardia a douer congiurare contra Gregorio . E con quefti vi
17
fu ancoVgone Candido Cardinale di fanta Chiefa , ilqual hauea giàprima fat
Gilber'o
to il medefimo , & era ſimulatamente ritornato in gratia . Ma hora tutto ilfuo da Parma.
animo auelenato fceperfe , & aprì . Eglifece ogni sforzo per accordare, efirin- vittoria di
ger la lega tra l'Imperatore, e i Normani, che eranofopra l'Imperio difcordi, e Henrico iij.
Imp. e fua
con l'arme in mano , folamente per concitarli poi ſopra il Papa. Di che quando fuperbia
hebbe Gregorio notitia , raunò vn finodo in Laterano , epropofte le ragioni , che pa.
contra Pa
lo moueuano a douer ciò fare , priuò della loro dignità Gilberto , & Vgone , e
gli fcomunicò . Mentre che in Roma queſte coſe paſſauano , Henrico guer
reggiando co' Saffoni , vinfe . Per la quale vittoria in mado s'infuperbì , che
facendo vna dieta in Vormatia , ad inftantia di Sigifredo Arciuefcouo di Ma
guntia , hebbe ardimento di comandare , che non fuffe alcuno , che in qual fi vo
glia cofa deffe obbedientia al Pontefice Romano . Mandò anche per quello, che
qui ordinato baiea , Rolando chierico di Parma in Roma , perche publicamen
te a Gregorio ordinaffe , che nelle cofe , che allautorità Pontificia appartengo
no, punto non s'intricasse , e perche ancora comandaẞe a i Cardinali ; che la
fciando Gregorio , fegufero il Pontefice , che effo creato haurebbe . Rolande Papa Henri fcomu
appunto tutto questo efsequi , il perche non volendo Gregorio longo tempofof- co3 . Impe.
frire quefta ingiuria, che al luogo, ch'egli teneua,fifaceua, priuò delle loro digni- tate lo pri .
ua dell'Im
tà, e beneficij Sigifredo, e tutti quegli altri chierici, che con Henrico fentiuano , Perio
V & pri
306 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Permula & priuò medefimamente l'Imperatore isteſſo delgouerno , che all'Imperio toc.
de le paro- caua, & ancora lo fcomunicò . La formula delle parole , con le quali eglila
lede dignità, e l'amminiftratione dell'Imperio ad Henrico tolfe , fù quefia , & in
dell'Imp. lingua volgare a questo modofuona. San Pietro Principe degli Apofloli,afcol
ta, tipriego, & effaudifci meferuo tuo , che in fin da i primi anni mi hai alle.
uato , e fino a quefto tempo difefo dalle mani de gli empÿj , che per quella fede,
che io hò in te , mi hanno odiato , e perſeguitato . Tu miſei buon teſtimonie ,
e lagloriofa madre di Giesù Chrifto , & Paolo, tuo fratello,e nelmartirio com
pagno , come io , non di mia volontà , ma aforza, hò toltaquefta cura del Pon
teficato. Non perche io penfi , che fiarapina l'afoendere legitimamente nella
tua fedia : ma defiderauo di viuerne più tofto in peregrinatione , che occupare
per la fama, e per lagloria il tuo luogo. Io confeffo effermiper tuagratia,e non
per meriti miei fata raccomandata la cura delpopolo Chriftiano , e conceſſa
milapoteftà di legare , e d'afoluere . Sotto questa fiducia adunque , per La
dignità , e tutela della tua Santa Chiefa , io in nome del Padre , del Figlino
lo , e dello Spirito Santo priuo delgouerno Imperatorio , e Regio Henrico Re
Figliuolo dell'Imperator Henrico , per hauere troppo audace , e temerariamen
te pofte le mani nella tua Chieſa , & affoluo infieme dal giuramento , che a’
veri Re preftar fi fuole , tutti quei Chriftiani , che all'Imperio foggetti fono .
Percioche cofa giufta è , che colui , che fi sforza di diminuire la maeſtà della
Chiefa , fia effo della dignità , che hauere fi ritroua , priuo . Appreßo per
ch'egli ha fatto poco conto de' miei , anzi de' tuoi ricordi , per lafalute , e bene
di luifteffo , e de i popoli , e fi è feparato dalla Chiefa di Dio , la quale eſſo de
fidera di ruinare, e mandar per terra con lefuefeditioni , io lo ifcomunico , fa
pendo di certo, che tufei quel Pietro , nella cui pietra,come infudo,eftabilefon
damento , edificò Chrifto Re noftro la Chiefafua . Dopo quefta ifcomunica ſi
trapofero molti afure moto di pace . A quali Gregorio riſpoſe , ch'eſſo la pace
nonfuggiua, pure che l'haueffe Henrico primafatta con Dio . Benfapete voi ,
diceua egli , quanto n'habbia Henrico la Chiefa Romana trauagliata , e quante
voltefia eßo ftato da me ammonito , ch'a miglior vita ſi deſſe, e più cattolici co
fumifeguiffe . E tutto questo noifatto habbiamo per la beniuolentia, e carità,
chefrà me , e Henricofuo Padre èftata . Ne con tutto questo giouato punto
vi habbiamo , coſi ha eglicoſtumi a fuo padre contrari . Diceuano ancor alcu
ni , chenon ſi doueua cofi difatto vn Re ifcomunicare . Et a quefti medeft
mamente riſpondeua Gregorio . Quando Chrifto commife a Pietro la Chiefa
fua , e li diffe , Pafci le pecorelle mie , non ne cauò già gli Rè , e dandoli poteftà
di legare , e difciogliere , non ne eccettuò perſona alcuna , ne alcuno dallaſua
poteftà ritraffe . Ilperche colui, che dice, non poter effer dal vincolo della Chie
fa legato , bifogna che confeffi ancora non potere eßere a modo alcuno dalla po
tefià dilei affoluto,efciolto . E chi quefto cofi isfacciatamente nega, ſi diſgiun
ge , allontana afatto da Chrifto , e dalla Chiefafua . Hora hauendo Hen
rico le cenfuredel Papa intefe, fcriſſe tofto a molte nationi,e Principi, moſtran
do quanto fuffe contra ogni debito ftato dal Pontefice ifcomunicato . Al
l'in
GREGORIO VII . 307
Pincontro Gregorio non folamente con lettere , e con parole : ma con ragioni an
tacor , ccon teftimoni moftrana hauere con gran ragionefatto ciò, che contra Hen
erico effequito haueua. In questo eßendofi vna parte del regno ribellata ad Hen
rico , e ponendofi i Saffoni in punto perfarli vna graue guerra , i Principi del.
Alemagna, che dubitauano , che qualche gran calamità non ne nafceffe , fa
cendone parlamento fi rifoluerono , e conchiufero , che fe Gregorio paſſato in
Germaniafuffe, li farebbe Henrico tutto humile andato a chieder perdono : il
che Henrico con giuramento douerfar promife . Moffo da quefte promeffe il Papa và
Papa, e dai preghi dell'Arciuefcouo di Treueri Ambaſciator di Henrico , fi ri verfo Augu
fta , & è in
foluette di paſſarne ad Auguſta . Mapoftofi in cammino , e giunto a Vercelli contra o
inteſefecretamente dal Vefcovo di quefto luogo, ch'era Cancelliero del regno d' dall'Imper.
in Lombar.
Italia,come Henrico fe ne veniua con groffo effercito,e confellone animo contra dia .
di lui . Intefoquefto il Pontefice lafciò l'incominciato viaggio , e fi ritirò den Imper
Herico iiij.
.s'hu
tro Canoffo terra sù quel di Reggio , & alla Conteſſa Mattilde foggetta . Què milia al Pa
venneHenrico fubito con tutte lefuegenti, e pofto giù tofto ogni ornamento re. pa.
gio, colpiede ignudo,per commouerne più a compaffione legenti,alla porta del.
la Cittàfe ne venne; e dimandò humilmente, che lolafciaffero entrar dentro. Et
effendolinegato patientemente loſofferſe, ò diſſimulò diſoffrirlo , ancor che per
l'afpra inuernata, ch'era,ogni cosa agghiacciata,e piena di gielofi vedeffe. Egli
fiftette tregiorni continui nel borgo di questo luogo , chiedendo continuamente.
relas
perdono. Finalmente a prieghi della Conteſſa Mattilde , d'Adelao Conte di Sa
uoia,e dell'Abbate di Clugnifù pofto dentro, & affoluto, e riconciliato confanta
Chiefa.Efù colgiuramento confermata la pace , e piena obbedientia promeſſa .
, Lips
Laformula delgiuramento,che'l Refece, fù quefta. Io Re Henrico conchiufa la . Formula
pace a volontà di Gregorio VII . noftro Signor, affermo, e prometto douer offer- del gura
mento fat
Juday
narne ipatti, e con effetto far, che poſla il Pontefice con tutti ifuoi ficuramente to dall fm .
21110 doue più li piacerà,andarfene,efpecialmente per li luoghi all'Imperio noftrofog per Henri.
to al Papa,
getti,e che per me non mancherà, ch'egli poſſa liberamente, douunque vorrà,del
la autorità Ponteficiaferuirfi. E cofi giuro di douer tutte queste cofe offeruare,
In Canoffo a' vent'otto di Gennaio,nella XV. inditione. Paſſate,e conclufe tut
te queste cofe, per varieftrade fe ne ritornarono tutti , ciascuno allapatriafua.
o
Nelritorno che Henricofaceuaper Pauia , li morì Cincio per vnafubitafebre ,
Thel'affali. Manon già per la morte di queſto cofi cattino buomo firefiò Hen
rico di volgere di nuouo l'animo alla fua maluagia natura E con rompere Rodolfo
Duca di
gli accordi della pace , che con Gregorio conchiufa haueua , a tanto fde Saffonia ,
gno i Principi dell'Alemagna ne moffe , chefacendo di lui quel conto , che d'vn eletto Imp.
perfidofare fi doueua,crearono Re di Germania Rodolfo Duca di Safsonia. Hen
rico dimandò prima al Papa , che bauefse voluto fpauentar con le fcomuni.
Tre fangui
che Rodolfo , perche occupato il fuo regno hauesse . E non hauendo potuto Π ' fi fatti
quefto ottenere , fece n'esercito , e venutone col fuo auerfario a battaglia , d'arini frà
moltofangue dall'vnaparte , e dall'altra ſiſparſe , e fù la vittoria dubbia, ne rico 1-1. &
quale di lorofi vincesse , fipuote conofcere.Mandorono poi amendue i loro ora Rodo
Duca fdi
zori al Papa , ciascuno perfuo partegiano chiedendolo . Ma non fece il Papasallonia .
Ꮴ 2 altra
NA
308 PLATI DELLE VITE DE PONT.
altra rifpofta loro , fe non che deponessero l'arme . Fùfrà quefti due Principi
fatto ilfecondofatto d'arme, ilqualefenza vantaggio delle parti fi diftaccò.Ne
terzopol, chefù aßaiſanguinoſo, perche pareua , che fuſse reftato alquantofu
periore Henrico , Rodolfo mandò a chiedere lapace , & egli non volleparola
vdirne, anzi di nuouo fcrifse al Pontefice , c'hauesse voluto fcomunicare Ro
dolfo , che cercana di torli il regno . E perche il Papa ricufaua difarlo , intar
Nicefuro.fi tofdegno Henrico venne , che non penfaua notte , egiorno altro, che all'vltima
fa Imper.di
Greci fac ruinadel Pontefice . In quefto, perche nel Chriftianefimo non fufse luogo , che
ciandone difeditioni trauagliato non fufse,fù Michiele con Andronico il figliuolo da Ni
Michie e
Imper. ceforo , cognominato Bucamoro, priuo dell'Imperio dell'Oriente , chefenefug.
gìperò in Italia a Gregorio , ilquale fcomunicò Niceforo , e diedea Ruggiero
feudatario di Santa Chiefa il carico di douer Michiele nel ſuo Imperio riporre.
Volendo Ruggiero obbedire , fece vna groſsa armata , e lasciato in Italia vafuo
figliuolo minore del medefimo nome , fe ne passò con Boemondo l'altrofigliuolo.
Domenico Fù l'armata primieramente nella Vallona, poi n'andòſopra Durazzo ,parendo
Siluio Duce li Città importantiffimaper questa imprefa , e l'afsediò . Ma Dominico Silvio
di Venetia
in fauor di Duce de' Venetiani,che Niceforo fauorina,fi ritrouò quiprefto, e difcacciò Rug
Nicefoto
Imper. giero da quello affedio , benche non nefentifse , e riceuefse egli men danno ,che
ilfuo nemico . Manon passò molto , che fu Niceforo da Aleffio cognominato
Magno , e Capitano delfuo efsercito della libertà priuo , e della Città , laquale
Aleſſio , come fi ritrouaua hauer loro promeso , diede per tre giorni afoldati
afacco. Niceforo hebbe la vita in dono : ma con quefta conditione, che fiveftif
fe monaco , e ne menaſſe il rimanente dellafua vita in vn monafterio. Ho ve
dendo Gregorio , che alcuni feditiofi vefcoui ne concitauano Henrico contrala
Chiefafanta , raunato vn gran finodo, comandò a Gilberto Arciueſcono diR4.
uenna , chefuperbo , & maligno conofcena , chefotto pena di fcomunica nonfi
fatte dal doueffe più altramente nell'officio Vefconale , nèfacerdotale intromettere. Ef
Prouifioni
Papa per fendo ancoraftato chiamato in Roma come colui, che ſe ſteſſo , e lafua confcien
acquietate
ideafapeua , non vi era voluto venire . Di che altra pena , che di efferefcomuni
la Chriftia- cato non meritaua . Scomunicò anche Rolando da Triuigi , perche eſſendofta
sità .
to deſtinato legato , per raffettare con Henrico le cofe di Santa Chiefa, hauea
confperanza di conseguirne vn Vescouado , difcordiaſeminata , e non pace.
Non la perdonò anche ad gone Cardinale di S. Clemente , per efferfigiacon
Cadolo Vefcovo di Parma in quelle diſſenfioni accoftato. Nel medefimofino
do creò tre Legati de latere , Bernardo diacono , vn'altro Bernardo Abbate di
Marfilia , & Odone Arciuefcouo di Treueri , perche andaffero nella Germania
a concordare le cofe di Rodolfo , e d'Henrico . Percioche ben vedea queftofa
uio Pontefice , cheſe non fi togliena quefta difcordia via , era per apportarne
on di gran calamità al Chriftianefimo . Eperch'eglifapea di certo, che nonfa
rebbono mancati de' cattinelli, chefifuffero trapofti in quefto negotio , per im
pedirlo, poi che la difcordiafacena per loro,fcriſſe per quefti medefimi legatia
molti Principi lettere di quefto tenore. Perchefappiamo, quanta fia l'imbecilli
sà¸lacupidità,e l'ambitione de gli huomini, vogliamo, e comandiamo, che nonfia
alcuno ,
GREGOGI O VII. 399
INT.
*** alcuno, di qualfi voglia conditione fifia, o Ré, o Arciuefcono, o Conte, ofolda
to , che babbia ardimento d'opporfi per qualfi voglia via a' Legati naftri , per
che non effettuino la concordia , e la pace , che effi procurano in ncme nofroi e
queltemerario, che à quefto noftro disegno, & ordine fi opporrà , & impedirà
Legati uoftri , perche questa pace effettuare non poſfano , ſia tosto ifcomunica
to, e nellapiù afpra cenfura incorra , che può dallafedia Apoftolica nafeere ; e
diquella vittoria , ch'egli con l'arme acquistata hauele , lo priuiamo , almeno
perchefi confonda , e con vna doppia penitentia fi conuerta . Ordinò ancor'il
ICT
Papa a' Legati, che faceffero vna dieta in Germania, e maturamente vedeffero,
efi rifolueffero, a qual di quei due Rè la ragione di quel regno darfi doucffe , e
con confentimento dellapiù fana parte glielo deffero, che eſſo haurebbe poi con
le fermato, quanto effifatto , e conchiufo haueffero , l'aut orità del Signore Die, e
difan Pietro interponendoui ,che è quella , di cui maggior effer non può. In que- ti
Decreti fit.
fto mezo ,perche la Chiefa Romana non veniffe a fentir danno per cagion della fimoniaci.
contra i
fimonia,fece onfinodu i nel quale, per troncar quefto morbo, confermò i decre
tide' paßatifotto questaformula di paroles Seguendo i veftigÿj de' fanti Padri,
comeneglialtri Concilij fatto hobbiams , con l'autorità del grande Dio vo
imal gliamo , e confermiamo , che da queſta bora innanzi , chiunque bauerà , eri
ceuerèdaperfonalaica , esecolare , vefcouato, monafterio, ò qualſi voglia al
N Ci trobeneficio, non s'intenda effer a nefun conto nel numero de gli altri vefcoui,
a t
Abbati, o Chierici, ne poffafotto pena di ifcomunica nelle Chiefe de gli Apofto
ione, lientrare ,fe prima riconofcinto itfuo errore , non muturà il luogo ambitiofa.
mente acquistato . Con le medefime cenfure leghiamo li Re, i Duchi , e Princi
maferas
Head pi, cheardiranno di dar a chi fi fta , contra ogni debito, i Vefcouati, o l'altre di
gnità ecclefiaftiche . Confermiamo anche la ifcomunica ragioneuolmente data
traine
contraTheobaldo Arciuefcono di Milano , contra Gilberto Arciuefcone di Ra
wenna, contra Rolando Vefcovo di Triuigi e Pietro già Vefcovo Redonenfe ,
hora occupatore della Chiefa di Narbona, della medefima cenfura danniamo .
Noidipiù la gratia di San Pietro neghiamo , e'l entrar in Chiefa vietiamo,fin
r c h e r che pentitifodisfacciano , a tutti quelli , (o che ſiano Normanni , o Italiani , 0
De
di qualfi voglia altra natione) i quali a' qualunque modo offenderanno , o da.
nificheranno la Marca d'Ancona , il Ducato di Spoleti , la campagna di Roma,
la Sabina , quehdi Fiuoli , quel di Prencfle , quel di Tufcolano , quel d'Alba
no, con quanto della contrada de' Volfci , e della Fofcana è volte al mare . A
quefto aggiunto il monafterio di San Benedetto con tutto il territorio Caſſinenſe
Th
t (che e hora l'Abbadia di San Germano) e Beneuento ancor'in Abruzzo. Che
A l
Se alcuno di quefti pretende hauer giufta caufa di poter ricuperarfi quello , che
fia lor fato tolto , e dimandato , e non refos dimandilo per via ordinaria da noi,
odagli officiali noftris che non eTendo lor fatta giuftitia,ci contentiamo che al
E Phorapoffano le cofe per loro foli ricuperarfi , e da Cbriftiani , non daladro.
nis ecome a coloro fi conuiene di fare, che le proprie lor cofe, anzi chele altrui,
vogliono e che l'ira del Signor Iddio , e di San Pietro temono . E conferm d
ancora di nuouo il Papa la ifcomunica contra Henrico con 4quefle parole ;
7 3 S. Pie
1310 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Vn'a'a S. Pietro Principe de gli Apoftoli, e tu Paolo dottor delle genti , io viprego,
frommuri
cae priua che mipreftiate vnpoco gli orecchi, e che vogliate effaudirmi , poi che comeht
tione
riata daulio
Pa a dir il vero , cofi fiete voi difcepoli, & amatori della verità. to ho toltaper
"
pa contra la verità quefta caufa, accioche i fratelli miei , la cuifalute defidero , fopradi
Imp Hari
coinj. mepiù volentieri fi ripofino , efappiano , che confidando nel vofiro aiuto , dopo
di quello di Chrifto, e dellafua benedetta madre, io a' cattiui reſiſto', & a'fede.
lifoccorro. Perche io nonfone di mia volontà in quefto luogo montato: ma con
tramia voglia , epiangendo , conoſcendomi indegno d'una tanta dignità. Que
fto il dico,perche non io voi, ma voi me eletto hauete , e mi bauete sù le spalle
vn pefo grauiffimo pofto . Ma mentre che io per voftro ordine afcefo nel monte
grido , & moftro à popoli le loro fceleranze , & àfedeli i loro peccati , nefono
contra di me le membra del diauolo inforte , ponendomi fino al fangue le mani
fopra . Percioche leuati sù i Principi della terra , e con loro congiurati ancor
alcuni ecclefiaftici contra il Signor , e contra voi che Chrifti del Signorfiete,
hanno queste parole dettes Rompiamo quefte catene , con le quali allacciatici
tengono , fcotiamoci il giogo , che pofto ci hanno . E tutto questo perfarmi
morire,o in efilio mandarmi . Et vn di costoro fù Henrico , ilqual Re chiama
no efigliuolo dell'Imperator Henrico, e ha troppofuperbamente alzate contra,
la Chiefa di Dio le corna . Coftui congiurato con molti Veſcoui Italiani, Fran
cefi , e Germani, dopo che eglifi vide dalla autorità voftra aftretto,anziforzas
to', volontario nella Lombardiaſe ne venne , e tutto humile dimandò , che io
dalla scomunica l'aßolueffi . Credendo io , che egli pentito veniſſe , lotolfiin
gratia, & il comunicare co' fedelifolamente li refi, non già il regno , del qualit
finodofatto in Roma l'haueua ragionevolmente depoftoi ne donai licentia afud
diti del regno, che nellafua obbedientia, e fede ritornaffero ilchefeci,accioche,
fe egli baueffe menato in lungo di riconciliarfi co' conuicini , iquali trauagliati›
del continouo haueua , e non haueſſe voluto le cofe ecclefiaftiche, e profane, che
tolte haueua , fecondo il tenor de gli accordi reftituire, fifuffe e con le ifcomuni.
che , e con l'armi potuto tener àfreno . Mofsi alcuni vefcoui , e Principi della
Germania , che erano ftati gran tempo da quefta beftia veffati,da quefta oppor
tunità , in luogo di Henrico, che per lifuoi flagity priuarono del regno ,crearo
no lor Re Rodolfo ilqual come modefto, e buon Rè , mi mandătoſto iſuoi ora
tori , perche iofapeffi , come haueua sforzato tolto lo feettro , come eraper
douer anoipiùtofto obbedire , che à quelli, che gli haueuano dato il regno, non
baueuafatto . E che era per eßerfempre figliuol obbediente al Signor Iddio,
ànois e perche folfimo certi , che egli ci dicena il vero , ci offerſe ifigliuoli in
pegno , All bora Henrico fdegnato ci pregò , che haueffimo voluto con ifcomu
niche far reftar Rodolfo à dietro dal regno . Riſpoſi , voler veder, à cui di ra
gione il regno competeſſe , e douer à quefto effetto mandarci i Legati, che io pai
giudicato n'haurei. Non volle Henrico , che i Legati noftri lo vedeflero , efece
olte perfone ecclefiaftiche, e fecolari morire, profanò ,efaccheggiò molte Chie_
foclegole per ciò con le cenfure di Santa Chiefa . Il perche io nelgiudicio di
Dio confilando , e nella mifericordia di noftra Signora, enella autorità voftra
foften
GREGORIO VII. 311
foftentandomi , ifcomunico Henrico, e fuoifautori, e di nuouo la poteftà regia li
tolgo . Efcioltii fedeli da quel giuramento , che fifuol nel fedebomaggio a' Re
preftare, vieto loro , che non debbano in cofa alcuna ad Henrico obbedire ; e che
debbano accettare, e prender per Re Rodolfo , che molti Principi di quel regno,
depofto Henrico,s'hanno per lor Principe eletto. Percioche giufta cofa e, che co
me merital'heretico,e tontumace d'effer priuo dellefue facoltàs cofi è degno Ro
dolfo , ch'è per lefue virtù caro a tutti, d'effer dellapoteftà, e dignità regia ador
no Hor sù adunque, fantiffimi Principi degli Apostoli , confermate con l'auto
rità voftra quanto io hodetto, efatto, accioche ogn' pnfappia, econofca, che co
me voi potete legare,efciogliere in cielo, cofipoffiamo ancor noi dare,e torregli
Imperij,i Regni, i Principati, e quantofipuò qul in terra da gli huomini poffe
dere.Chegiafe voi potetegiudicar quelle cose che a Dio appartengono,che dob
biamopenfar di queste inferiori,e profane ? E fe à noi tocca di giudicar de gl'an
geti predominanti a'fuperbi Principi , chefi dee dire, che far dobbiate de ferui
loros Imparino hoggi i Re, egli altri Principi del mondo con l'eſſempio di Hen
rico quello,che voi in Cielo poffiate, & in quanto conto ftate appreffo di Dio; e
cofi vadano poi più ſoſpeſi nel far poca flima de' comandamenti di S. Chiefa. E
facciatepreftofopra Henrico qnefto giudicio,perche conofca ogn'vno, che'l figli
uol dell'iniquità non cade a cafo dal regno : maper voftra opera . Defidero ben
questo io da voi, ch'egli fi penta , e per voſtro mezo nel dì del giudicio meriti di
confegnir lagratia del Signor. In Roma a' 7. di Marzo nella terza indittione ,
Dipiù quefto Papa ifcomunicò , e priuò della Chiefa di Rauenna Gilberto au
tore di tutte queste difcordie , & herefie , che paſſauano , e comandò a tutti i "L
cbierici di quella Chiefa , che a Gilberto in cofa alcuna non obbediffero . E perche
non reftaſſero quei popoli fenza Paftore, vn'altro Arciuefcono vi mandò con in
tiera poteftà , perche togliendo dalle menti de'fedeli la herefia di Gilberto, nella
Scifma XX.
fede catolica li confermaffe.Irato maggiormente per quefte cenfure Henrico pre- nella Chie
fa
fe it vefcono d'Oftia , che dallafua legatione fi ritornaua, e raunati infieme quei a Rom.rto
Gilbe
Vefconi , che nella peruerfa fua opinione concorreyano , creò Gilberto Arciue- da Parma
fcono di Rauenna Pontefice , e lo chiamò Clemente . Et effendo in quefto traua- Antipapa
creato dali
gliato da' Safsoni, lafciò il nuouo Pontefice, e sopra quest o nemico fi mofse . E Imper.
facendonifatto d'arme, con gran perdita de'fuoi fu vinto. Rodolfo, che reftò vit
toriofo della battagiia, efsendoui ftato ferito , fi ritrasse alquanto da quel luo
go, e fu poi ritrouato morto . Vogliono, che tanto spauento hauesse Henrico per
quella rotta, che apena in capo di 17. giorni comparse . Nel qual tempo i Gers
mani haueano in luogo di lui vn fuo figliuolo del medefimo nome eletto , chefù
Henrico Quarto chiamato . Amendue quefti il padre , e'l figliuolo ne passarono
poi congrosso essercito in Italia per riporne Clemente nella fedia di Pietro in
Roma. Et hauendo Mattilde con vno essercito incontra, con vna leggiera batta
glialavinfero . Questa donna dopo la morte del marito fi era poco auanti rima
ritata con Azzo Marchefe da Efte, che era parente del fuo primo marito, & a
lei nel terzo grado diaffinità congiunto il perche quando essa l'intefe, a perfia. Heneses
Hap
fon: di Gregorio fece con Azzo il diuortio . Hora hauendo Henrico ful- Par. i .
V 4 meg
312 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
49 ANNOTATION E.
Hoicinque librin fcritta la vita, ei gefti di quefto Gregorio cofi celebre, & ec
celente Pontefice.Haueuo io animo di fcriuere qui alcune cofe di lui affai degne,
nè dal Platina , nè da altro autore tocche , ma veggo hauere di maggiore luogo
bifogno, che quefto non è, doue io vò folo breuemente alcune poche cofe anno
10 tando. Queftofolo dirò, che quefto gran Pontefice fu vnico difenſore, & afferto
re della libertà ecclefiaftica.E benche perfera fantiffin.a fuffe, come quafi infini
ti autori del fuo tempo fcriffero, non puote però fuggire la inettiffima opinione
delle genti volgari . Perche da alcuni fu egli chiamato negicmante , da alcuni
altri Simoniaco, dal quale vitio fù egli alieniffinio, e da altri fanguinario, & di al
tri fimili nomi . Ma tutto quefto era in gratia dell'Imperatore, col quale egli , per
ricuperarnese difenfarne la libertà ecclefiaftica, che quel tiranno opprimcua, ne
hauea grauiffime inimicitie contratte . Ma altroue di ciò più a lungo ne tratterò.
Diquefto Pontefice molte cofe notcuoli feriuono Lamberto Scaphnaburgenfe
monaco Iferueldenfe , Leone Veſcouo di Oftia nel iij.lib.dell'hift.Cafinenfe , O
tone Vefcouo Frifingenfe uel fefto , e fettimo lib. delle fue hiftoric , & akri
molti .
VITTO
$314 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
1.1
...
t
Con
dottrina,e bontà . Et Vittore, ingratia del quale Deodato riduſse in ordine illi
bro de' Canoni,nel decimofefto mefe del fuo Papato, non fenzafufpitione di ve
leno,comefi è detto,mort a'fedeci di Settembre . Creò quefto Pontefice vn folo
Cardinale Diacono , che fù, Fra Leone , cognominato Morficano,monaco Caffinen
fe, Diacono Card.dı San...
ANNOTATION E..
Leone Morficano monaco di S.Benedetto, & Vefcouo d'Oftia nel terzo libro
dell'hiftoria Caffinenfe fcriffe diligentemente la vita , & i fatti di quefto Pontefi
ce,ilqualefù certo degno del Papato,c di fuccedere a Gregorio Settimo. Mori in
monte Caffino, dou'era ftato auanti il Ponteficato Abbate, iui fù con quefto tito
lo fepolto. Caffini in monafterio S.Benedicti,Victoris III. fepulchrum. E vifono
poi di più alquanti verfi latini, che non vogliono in fomma dire altro , fe non che
fu nobile, nacque in Bencuento , era prima chiamato Defiderio , fù monaco , &
Abbate di Monte Gaffino, poi cardinale, e finalmente Papa , e fù chiamato Vit
tore Terzo.
deris
Jelam VRBANO II. PONT. CLXI .
que
omg
Tel
712
016
AN F
RBANO Secondo, che fi prima Otone, ò Odone chiamato,fù pri
!
CRY ma monaco Ebomacenfe ,poi Cardinale d'Oftia, e finalmente Papa
in capo del quinto mefe dopo la morte di Vittore . E fù Vrbano di Ruggiero ,
tanta dottrina,e bontà di vita, che lo faceuano degno di qualfi vo- do
e Bomon
fra ellt
gliagran magifirato . Hora Ruggiero,parendoli con la morte di Gregorio , e poi cobattono
infiemeper
di Vittorepotere col nuouo Pontefice fare delle cofe , passo tofto armato fopra ilDucat
lo ftato difanta Chiefa,e prefe aforza, e tolfe a Romani , & alla Chiefa quato e Puglia.
da Capouafino al Teuere , Vrbano, che nonfi fidaua molto de' Romani, c'haue
uano
316 PLTA INA DELLE VITE DE ' PONT.
24
1 ano auanti moſtrò anch'eſſi di volerfare nouità , ſe n'andò in Melfi per douere
Jaunarui vnfinodo . E per poterepiù ficuramente andarui, comandò a Ruggie.
•,& a Boemondo, che contendeuano inficme fopra il Ducato di Puglia, che de
poneBero l'armi con quefta conditione , che Ruggiero doueffe a Boemondo NA
parte della Puglia lafciar, il resto perfe teneffe.Hauendo dopo queſto il Papa
quietate afuo modo le cofe d'Italia, e raffettato lo stato difanta Chiefa, quanto
per lui in tempi coſi turbulenti fi puote,ſe ne paſsò in Troia, per riconoſcer quel
clero,e corregger la vita d'alcuni cattivi,che iui erano.In questo mezo Boemon
da, mentre che Ruggiero il fratello guerreggiaua contra Saracini in Sicilia , ob
cupò a tradimento Melfi . Siche ritornato tofto da Sicilia Ruggiero con venti
mila Saracini, che egli afoldó , aJedidftrettamente in Melfi ilfratello , che conle
genti, che v'haueua, valorosamente fi difenfaua. Non vedendo adunque il Pon
Papa pala tefice luogo alcuno d'Italia quieto, fipofe in camino per pafarne in Francia . E
in Francia. giunto in Piacenza , vifece rn finodo , nel qualefrenò mirabilmente la licentia
d'alcuni Prelati. Indi paffato in Francia,fipofe in cuore vna imprefa affardegna:
Cócilio di E raunato in Chiaramonte vn Concilio , talmente animò i Principi della Pran
Chiaramo cia a douer andar a ricuperar Gierufalem , che era stata gran tempo in poter
te.
Crocima p de' Saracini , che nel MXCIIII. fi ritrouarono armati in campagna per queſta
Ja ricupera impreſa trecento mila huomini, che comefoldati di Chrifto la imprefa, e'l fegno
tione diter
1 fanta
300. di
mila della Croce portauano . Fatto quefto , fe ne ritornò tofto Vrbano in Italia , per
foldati. douer alla medesima impreſa ancora gli Italiani animare Non reftò in questo
mezo Henrico perfona perniciofa ,e maluagia, di prouocar Roberto Conte di Fian
dra,efarli laguerra,per difturlo ཉྩ da quefta cofi fanta imprefa . Molti feguirono
vn certo Pietro heremita di gran fantirà , e pasando per la Germania , e perla
Vngaria , ft condufero in Coftantinopoli ; e dietro a quefti non molto poi fegui
Imprefi
terr a. rono tre fratelli Gotifredo , Euftachio , e Baldouino , cognominati Boglioni,
a fantdi
Gotifiedo , Conti di Borgogna , e valorofiffimi cauallieri . E di più il Vefcovo di Pois , Ra
·
cEuftachio
Baldoui mondo Conte di fanto Egidio , Vgone Magno fratello di Filippo Re di Francia,
Lo Boglio due Roberti , l'vno Conte di Normannia , l'altro Conte di Fiandra , e Stefano
ni.eli altri Conte di Ciare ; iquali paſſate l'Alpi con groſſo eſſercito ne vennero in Italia.
principali .
Princip
chandara Doue vifitati i luoghifanti in Roma, & hauuta la benedittione del Papa , paf
no alim farono in Brindisi per imbarcarſi per l'Albania . Ma perche non era queſto
Prefidites porto capace per tante genti , fe n'andarono in Bari vna parte , vn'altraad 0
rafint..
Boenonto tranto,per imbarcarfi . Boemondo, che come diceuamo, bauena occupato Melḥ,
lia và a !!Pu acceso da vn defiderio digloria , lafciando Melfi , anch'egli a questa imprefa con
Ducidi
preia di gli altri andò , menando feco dodici mila elettifoldati Italiani . Il valor , e ge
a fania, nerofità di Boemon do moffe talmente Ruggiero il fratello , che pofte giù l'ar
mi , anch'egli diſe voler , che quanto eſſo haueua , fuſſe col fratello comune .
Pietro he Eli diede per compagno in queſta imprefa Tancredi ſuo figliuolo, che come ani.
mica. mofo garzonetto defideraua d'andar col zio . Era già Pietro heremita giunto
Infelice
principio in Coftantinopoli , Galloggiato ne' borghi , tanto danno faceuano i fuoi licen
dell'impr-
ja di tera tiofi follati a Greci, che incominciarono quelle genti a defiderar la ruina de' no
janta, Ari Latini . E l'Imperator Aleffio, che ve leua il danno, che ifuoi ne haueuano,
man
VRBANO II.
317
mancando di darli le vettouaglie, sforzò Pietro adouer paffar lo ftretto in Afia.
I noftri paſſarono prima in Nicomedia,poifopra Nicopoli,città dafe fteffa for
te,e benguardata da Saracini . Incominciarono i noftri a darlegli asfalti: ma ri
trouando la difefa gagliarda, e mancando loro le vettonaglie,incominciarono ad
■ ifutarfi chi da vna parte, e chi da vn'altra . Onde nefurono molti da gli aguati
de' Saracini oppreſſive gli altri sforzati ascioglier l'aſſedio, a guiſa di chi fugge,
tanto dannofentirono , che Rinaldo Capitano de gli Alemani rinegò la fede di
Chrifto,e chi con alquante migliaia de' ſuoi in poter de'barbarifi diede; e Pietro
beremitafotto nome di ambafciatore,fe ne ritornòfolo in Coftatinopoli . Fù que
fta rotta moltograta all'Imperator Aleffio ,fperando , che ne douefferoper ciò i AleffioIme
per.di Gre
noftri Latini lafciar l'imprefa.In questo fopragiungendo l'altregenti de noftri, e
ci odia i La
non potendo Aleffio all'aperta offenderle , l'affaltò di notte nel borgo : ma non tint , efe ne
porta male
fece nulla,perche valorosamente i Latini fi difenfarono.Il difeguente fi combat- e cocffico
V
Luoghi ac. effo reftato vittoriofo della battaglia . Et haunti feco 10.mila Arabi,che vei
quiffati da mano a ritrouarlo,fe ne passò nella Licaonia, doue i noftri andauano per viela
Chriani
Afia . loro le vettouaglie, & opporfi ne i paffi . I Chriftiani, perche erano già mature
le biade ne' campi , fe ne paffarono comodamente in Iconio , che era la prim
cittàdella Licaonia . Et hauntala da' cittadini fteffi, che aprirono loro le porte,
Baldovino paffarono oltre, e con la medefimafelicitàprefero Heraclea, e Tarfo . Baldone
farrofigoor
di Taifo. eccellente caualliere fù il primo, che in Afia lafignoria haueße, perche li fudo.
nato Tarfo con quanto in quella contrada fi prendeua . Onde hebbe ancorapoco
miArmenia
nore pre appreffo due altre buone città Edeſſa, e Manuftra . Piegando poi l'effercito mag
fada'Chri giore nella Cilicia, che è bora l'Armenia minore, e preſala nelprimo impeto,ne
ftiani.
Antiochia diedero a Palinuro Armeno il gouerno , il quale militaua co' noftri . Preſa po
efuequali Cefarea di Cappadocia , paffati altiffimi monti , fopra la città di Antiochia ne
tà.
andarono,ch'era già primaftata Reblata detta . E quel Re, che fignoreggiov
tempo l'Afia, di vn doppio muro circondata la chiamò del foro nome , facendoui
intorno quattrocento ſeſsanta torri . Queſta fù anchegià laſedia, e prima Chie
fa di Pietro. Di qui trassero origine Luca Euangelifta,e quel Teofilo , acui Luca
ilfuo Euangelio,e gli Atti de gli Apoftolifcrifse. In quefta cittàprimieramente
quelli,che per lofacro battefimo rinafceuano ,furono Chriftiani chiamati,iqua
li qui per mille anniſotto l'Imperio Chriftiano fiorirono . Prima che fußequè»
fta città prefa da' barbari, cofa chiara è, che ella haueffe fotto il fuo Patriarca
to 160efcouise leggiamo, che trecentofeſſanta Chiefe vi foffero . Nel1097.
adunque queſta cittàfù aſſediata da' noſtri, eſſendoui in guardia dentro ilRe Caf
Antiochia fiano. E fù in quel tempo , che Vrbano eſſendo in Roma fieramente dallefedi
aff Chri. tioni trauagliato,fe ne ftette due anni rinchiuso in cafa di Pier Leone potentif
da idiata
Riani.
fimo Cittadino , preffo la Chiefa di San Nicola in carcere . Effendo poi morto
Gio • Paganofeditiofiffimo cittadino , quafi in vna certa libertà fi ritroud, e tul
to il douere raẞettare le cofe difanta Chiefa fi volſe . Egli riceuette in gratia
l'Arciuefcono di Milano, che era ftato da quella dignità depofto ,percheſifuse
contra i canoni laſciato da vn Veſcono folo confecrare . Efe n'eraegli dopo que
fto difua volontà entrato in vn monafterio , doue baueafantiffimamente vinuto.
Hora,perche coftui tutto humile chiedeua il pallio,glielo refe con queste parole.
,
Vimandiamo ilpallio, che per le voftre lettere ci chiedetes ne questa dignitàfic
maiprima ad alcun'altro, che qui prefente non fußse concefsa . Concesse anbeil
pallio,& alcuni priuilegij all' Arciuefcouo di Toleto,il quale era venuto inṚoma
a darefolennemente obbedientia al Pontefice, e lo feceprincipale Prelato di tut.
ta Spagna . Ifcomunicò il Re di Galizia con tutta la diocefi di S.Giacobo, perche
bauefse pofto difua potentia il Vefcovo di quellaprovincia prigione . Quafine
medefimo tempo Henrico Vefcouo Sueffionenfe venne in Roma, e vinontiò nelle
mani di Vrbano liberamente il vescovato, che il Re di Francia dato gli hauth
fenza fperanza,ne penfiero di douer dal Papa ribauerlo . Maperche ne haues.
no quelle prouincie dibiſogno , Vrbano glielo reftitui (ancor che Henrico lo rich
fafse) facendoloperò con queste parole giurare.Da queft'hora auanti di mia vo.
lontà , e che il fappia , non comunicberòpiù con ifcomunicati dal Papa , nemi
ritro.
VRBANO II. 319
Athe
EL
Hora Hauendo Vrbano fantiffimo Pontefice non folamente con l'esempio , e
con l'opera :ma con quello ancora che contragli heretici fcrifse , confermata la
Chiefafanta morifinalmente a' 29.di Luglio incafa di Pier Leone eccellente cit
tadino presso S.Nicola in carcere . Tenne il Ponteficato duodeci anni , quattro
mefi,e diecinouegiorni. Efù ilfuo corpo,perfugire l'infidie degl'inimicifuoi,che
l'hauerebbono ancora morto voluto offendere,portato per Trafteuere in Vatica
no,efù con molto honore dentro la Chieſa di fan Pietrofepolto .
Fece quefto Pontefice molte ordinationi di Cardinali nelle quali ne creò tren
tafei, chefe n'ha hauuto notitia, de quali furonfette Vefcoui, fedeci preti, e tre.
deci Diaconi, che furono .
Bernardo...Diac.card.
Gregorio Monaco, & Abbate di S.Benedetto di Subiaco , Diac.card.col tit.di
S.Lucia .
Damiano....Diac.card.
Giouanni....Diac.card.
Azone....Diac.card.
Leone....cognominato l'Abruzzefe,Monaco Caffinenfe, diac.card....
Conte... Milanefe Diac.card.col tit.di S.Maria in Aquiro .
Fra Giouanni Caictano , monaco Caffinenfe , Diacono card. di S. Mariain
Cofmedin,che fu poi Papa Gelafio II.
Ionatha....Romano,Diacono Card.de', SS.Cofma, e Damiano .
Theodino....Diacono Card.di S.Maria in Portico .
Theobaldo....Romano,Diacono card.di S.Maria nuoua .
Gregorio....Romano , di Trafteuere , Diacono card.di S. Angelo in piazza de
pefci,che fu poi Papa Innocentio II.
Giouanni....Diacono card.di S. Adriano.
PASCALE II
. PONT. CLXII.
Creato del 1099.a' 13. d'Agoſto .
in tal modo nella cofcia , che per alquanti giorni ſe ne ſtettero i noftrifaldi . So
prauenendo poi Corbane Capitano del Re di Perfia con Senfadolo figliuolo di
Caffiano , per douer ricuperar Antiochia; Boemondo , ch'era della feritaguari.
to,vfci loro con l'esercito incontra, & offerfe loro la battaglia . E perche i Bar
bari fiftauano faldi nelle montagne , ne fi poteuano per modo alcuno alla zuffa
T
irritare, Boemondo, chefi vedeua tutte le cofe mancare, deliberò di combattere, Lancia de
ancorche in queldifauantaggio di luogo . Facendofi adunque andare auanti, co- Longine.
me vittoriofo veffillo , la lancia di Longino , che aperfe il costato del Saluator
noftro , e ch'era poco auanti ftata in Antiochia ritrouata nella Chiesa di Sant'
Andrea, ſpinfe animofamentefopra i nemici, che da principio gran sforza fece. CentoTurchimila
ta.
ro, e gli vinfe , ene tagliò da cento mila apezzi . Efurono ne gli alloggiamenti gliati a pez
Z: da Chri 1.
de'barbari prefi da noftri ( come vogliono ) da quindeci mila caualli . E vi fù ftiani forto
tanta preda guadagnata , che da vna eftrema penuria fi ritornarono i noftri in Anticchia .
vnagrande abbondantia di tutte le cofe . Il Caftellano, ch'intefe la rotta de'fuoi,
refe à Boemondo la rocca , e fi battezò . Fù ancor'a gli altri, che qui dentro era
no , permesso, che, battezandofi , poteffero con le loro cofe andarfi douepiù loro
piaceua. Nacque dopo quefto gran contefafra Boemondo , e Ramondo ; dice ndo
Boemondo,che a lui doueua Antiochia effer data , e facendo l'altro iftantia, che
all'Imperator di Coftantinopoli, come s'era conuenuto frà loro , dare fi doueffe.
Que ' Prelati,in poter de' qualifù quefta differentia rimeſſa,fententiarono fubito
infauor di Boemondo. In questo cffendo morto Vgone Magno , ch'era andato in
Coftatinopoli,per accordare alcune differentie,tutti gli altri Capitani, eccettua
to Remondo,che teneua Cefarea di Cappadocia affediata,fi rifoluettero di paffar
colcorpodell'effercitofopra Gierufalem . Volfero per camino prender Tortofai
ma hauendoui indarno tre meſiſpeſi, laſciando l'aſſedio di questo luogo paflaro
nofopra Tripolis il cui Re dando corteſemente dan ari, vettouaglie,& armi,heb
be da noftricon quefta conditione la pace,chefe Gierufalem fi prendeua,fi fareb
be fatto Chriftiano . Paffatine poi oltre per Cefarea di Paleftina , in cinque di
giunfero in Gierufalemi laqual città è pofta fopra vn'arduo monte , e di molte
valli diftinta , tal che nonfi poteua ella ſe non da groſſiſſimi eßerciti afſſediare ,
tanto più,che non vi fono ne fiume, nèfonti, i quali fono molto a gli efferciti ne
cefsary . Ilfumicello Siloe folamente , che l'eftate hàpoche acque, ed alle vol
te nulla, vàperil monte Sion nella valle di Giofafat. Sono nellacittà, e nel con .
tado molte cifterne , che poßono ben dar acqua a' cittadini ma non ad efferciti
groft.Hora,hauendo i noftrifatto grande apparecchio di vettonaglie, battaglia Gierufalem
rono fieramente da quattro luoghi la città; la qual , essendo valorofamente da prefa da i
quelli , che v'erano dentro , difefa , fù finalmente a' 15. di Luglio nelMXCIX. nofizi.
in capo del trentefimonono giorno di quefto afsedio prefa d'forza . E fùnel
ccccxc. anno,da ch'era statafotto l'Imperio di Heraclio occupata da Saraci
ni.La primalode diquefta vittoriafù a Gotifredo data , per effer ftato il primo
à motaresu la muraglia da quella parte,ch'era fiata assegnata à lui,et afratelli.
Efattofmontare giù nella città Baldouino,fece aprir a noftri Chrifliani le porte;
X i quali
322 PLATINA DELLE VITE D'E ' PONT.
Gotifredo
Baglioui fu i quali con tanto impeto entrarono dentro, chefù de' nemici tal strage fattaper
ilprimo,che
monto su tutta la città, e nel tempio specialmente , che n'andaua ilſangue fino a' tallonì,
la muraglia Haurebbono in quel di ſteſſo preſo anch'il tempio , fe non fuffe troppopreſtoſo.
di Gieruf..
lem. pragiunta la notte . Onde il di feguente fi diede la batterias efù a tutti coloro
perdonato , che gettando l'arme , chiefero perdono . Hanuta i noftri quefta vit.
toria , e ripofatifi quiui otto giorni , & vifitato ilſepolcro , egli altri luoghi
Gotifredo fanti della Città , per un confentimento di tutti portarono sùle spalle Gotifre.
crato Re di do in palagio, e lo crearono Re.Egli accettò bene il titolo del Regnomagettò vis
Gierufal in
la corona d'oro,giudicado efser cofa indegna,che vn'buomo portaffe corona d'oro
in'tefta in quel luogo , doue l'haueua il Re dei Re Chrifto per lafalute degli huo
Arnulto pri mini portata difpine . E fù anch' Arnulfo prete creato Patriarca, e confecrato
Latino dalli Vefcoui , che iui fi ritrouauano . Spauentato per quefta vittoria ilpopolo
ca Patriar
mo
in Gierufa di Napoli città dell'Afiria , mandò tofto ad offerire a Gotifredo la città . Ef
lem.
fendo poco appreffo venuto auifo , com'era giunto vn groffo effercito di soli.
mano Re di Babilonia in Afcalone , città venti miglia lungi da Gierufalem , e
fempre a Gierofolimitani nemica , deliberò Gotifredo di fcirli incontra . La
fciando adunque Pietro beremita in guardia della città , e richiamati Eustachio,
e Tancredi , che haueua in Napoli con due legioni mandati , sopra quefto nemi
co fi mofse . Et bauendo da on prigione intefo , che quefto nemico era clemen
te Principe della militia del Re di Babilonia , e che haueua feco 50 mila com
battenti , & vn'armata carica di vettouaglie , e di machine da guerra, deliberò
di farui in ogni modo battaglia . Venutoui adunque alle mani vinfe,e come vo
gliono,ammazzò da 30. mila de gli inimici . Il Capitano Clemente fopravle
Victoria di gno fuggendo fi faluò . Gli Afcaloniti per quefta rotta tofto a Gotifredo fiar
Re di edo
Gotif Gie. refero , e fù in questa città tanto oro ritrouato , & argento, quanto in altro
rufalem. luogo fi ritrouaße giamai , veggendo adunque hauer ricuperata Giernfalem ,
Afa&ona molti Principi fe ne ritornarono alle cafe loro in Europa ; fra li quali fù il
prefa, al
tre città Conte di fant'Egidio , e'l Conte di Fiandra . Gotifredo in quefto corfo di vitto
de:. Giu- ria prefe à forza Ioppe città maritima , e Ramula , ch'erano a' noftri digran
della
d'impedimento nel voler d'Ascalone andar in Gierufalem . Affediò ancora Ca
fa chiamata d'altro nome Porfiria , e pofta alle radici del monte Carmelo,
quattro miglia lungi d'Accone . M mentre , che quefto affedio duraua , mando
.
daſeſteſſa Tiberiade città della Galilea a darfi in poter de noftri . Fùpocoap
prefso prefa ancora Cafa à patti . Manon durò molto la felicità di queftoin
ganncuole mondo . Percioche in capo dell'anno, chefù con tanto trauaglio pre
fa Gierufalem, infermandofi Gotifredo di febre , mort . E perche, ritrouandofi
quel regno fenza capo, non veniſſe à riceuer qualche danno,tofto i noftri li cre
21
B Idouino `rono fuccefsore Baldouino il fratello , èfù nel M CI. Ma ritorniamo a Pafca.
1uccede ale, ilqualper lafua dottrina , e virtù era da Gregorio V 11. Stato fatto prete
fratello
Regno di della Chiefa difan Clemente; nella qual fu dopo la morte d'Vrbano contra fus
Gierufalem voglia perche essendo ftato prima monaco,della vitapriuata ficontentana di
clero, e dal popolo eletto Pontefice . Egli fuggina, e fi nascondeua, dicendo,
efserpefo quefto dallefuefpalle. Ma l'applaufo,e le acclamationi delpopolo,che 8
tre
the PA SCAL E II.
32:3
tre volte.gridò , e diſſe : Hà fan Pietro eletto Pontefice Raniero ottima per
fonaefantas fùl'vltimaforza , che gli fifece . E mutandoli il nome, ll chia.
maro no Paftale . Veflito pofcia di purpura, e con laſua mitrain teftaſopra vn,
biano cauallo fe n'andò in Laterano , accompagnato dal clero , e dal popolo . E
fmontato nelportico , che è volto a mezo dì, & ondeſi và nella Chieſa del Sal-,
uatore , e ripofatofi alquanto in vnafeggia,che qui a questo effetto fipone,mon
to nell'atrio Lateranenfe , cinto dal balteo , dal qualfette chiaui , e fette figilli.
pendeuanos perche conofceffe, che egli haueua , fecondo che ſonoſette legratie
dello SpiritoSanto, l'autorità, e l'argomento di chiuder, e d'aprir , di figillar , e
diffigillar lefette Chiefe , ch'egli dal Signor Dio in gouerno haueua . E portan
do lofcettro Pontificio in mano , vifitò anche que luoghi, doue altri che i Pon
= teficifoli andar non possono . Ne diſeguenti poi volendofifar confecrare , an
# dò in San Pietro 3 douefù confecrato , & vnto del chrifma da Odone Veſcono
d'Hoftia, da Maurito Vefcovo di Porto , da Gualter Vefcovo d'Albano , da Bo
= no Veſcouo Labicano , da Milone Kefcouo Preneftrino , e da Offone Veſcouo di
Nepefo. Mail vefcouo d'Hoftiatenne il primo luogo , che anche fino adbog
giritiene . Confecrato chefù Paſcale , ritornò nella Città , e riceuetteſecondo
il folito lacorona . Alberto Vescono d'Altari haueua già l'elettione di quefto.
Pontefice predetta . Percioche dimandato vn dì da vn fuo amico , chi credeua
egli , che doueffe ad Vrbano fuccedere , rifpofe , che il Signor haurebbe eletto
Ranieriper lafua moltafede , e coſtantia . Vogliono , che il medefimo Alberto,
prediceſſe ancora il tempo , che viuere doueua in queſta dignità del Pontefica
to . Hora volendo Pafcale foccorrere alla Chiefa fanta , che per le malignità
= d'alcun ifeditiofiſe ne ritrouaua forte trauagliata, mandò l'effercito ecclefiafti
co contra l Antipapa Gilberto , ch'era autore , e capo di tutte quefle calamità , Gilberro da
E perchepoteffe il Papapiù ageuolmente maneggiare queft'imprefa , li mandò Parnia fug
Antipap
Ruggier Conte di Sicilia alcune genti da cauallo , e mille oncie l'oro. Ne me- ge, e muore.
a.
= naria in questo tempo Gilber to lafua cattiu a vita in Alba de' Maxfis onde inte
fo quantogli andaffe potente il nemico fupra , perche non molto nellefue genti
fconfidaua, che Riccardo Conte di Capoua mandategli hauea,laſciando Alba,
nelle montagne dell'Aquila fi ritirò , doue poco appreſſo con vnafubita morte P
pazo lapenadellefue fceleranze . Ma non per quefto fi ritrouò già la Chiefa
di Dio quieta, é tranquilla . Perche il Conte Riccardo , che haueua già l'Anti
papa Gilbertofauorito, creò fubito un'altro , chefù vn certo, Alberto cittadino
Alberto "
Anuerfa , il qualefu tofto dalla parte , chefana opinione haueua, sforzato a Antipapa.
deporre il manto e confinato ancora . Ilpopolo di Caue si quel di Preneste imi
tando l'arrogantia, e fciocchezza di Riccardo, crearono anch'effi vn certo Thea
dorico Pontefice . Ma questi medefimamentefi pentirono della elettione, & in
capo di centocinque giorni lo sforzarono a laſciare il Papato,et a viuerne ve
Silueftro
Aiko da beremita priuatamente. In Rauenna ancora tolfe il titolo di Pontefr Maginol fo
" Maginulfo cittadino Romano; ilqual i Romani bandirono di Roma , & i R ∙ a, Antipapa.
wenati dalla Città loro il cacciarono . Ritrovandofi finalmente a questo mon
do la Chiefa Romana tranquilla , Pascale , che era generofo , e di ingegno,
X 2 voltò
324 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Colonnefi voltò l'animo dalla religione alle armi , e ricuperò con l'aiuto di Ruggero Cini.
contra il Pa uità caftellana , e Beneuento dalle mani de' nemici. In queflo Pietro Colonna
pa.
cittadino Romano a perſuaſione di Riccardo Conte di Capoua , a cui molto im.
portaua, che l'effercito ecclefiaftico fi diftrabeffe , ne occupò Caue terra di San.
ta Chiefa in quel di Prenefte. Perloche gli andò tofto il Ponteficefopra , e non
folamente ricuperò Caue, ma preſe ancor Zagarolo, e Colonna caftelli heredita
rij , e pateani di Pietro. Da quefta terra chiamata Colonna crederei io, che ha
Corfi fami. ueffe queftafamiglia de' Colonnefi ilfuo cognome tolto . Era anch'on'altrafa
glia nobile. miglia molto potente in Roma , chiamata i Corfi , e talmente di Gregorio VII.
partegiani , che nefù la lor cafa, che era fotto il Campidoglio, bruciata , efpia
nata da Henrico Terzo . Ma mutato pofcia propofito , Stefano capo di quefla
famiglia in affentia di Paſcale prefè a tradimento la Chiefa di San Paolo, e'lca.
Hello , che era in quel luogo ; d'onde ne trauagliaua con continue correrie la Cit
tà. Il perche lasciandone il Pontefice ogni altra coſa,ſe ne ritornò toſto volan
do in Roma, e cacciò via a forza Stefano dal luogo, che occupato haueuas eche,
io credo, che afaluamentofcampaffe via , perfuggire veftito con vno habito di
Prodigij in monacofopra . Scriuono molti , che in quefto tempo molti prodigij appariſſe.
Italia. ro . Perche il mare in alcuni luoghi occupò venti paffi la terra , in alcuni al
tri cento paſſi a dietrofi ritirò. Anche io vidi l'annopassato in Pozzuoli ilme
defimo che fi vedeuano fopra le acque tre cubiti alcune colonne di marmoro
corrofe dalle onde ; le quali tre anni a dietro (come legenti di quel paeſe dice
Il uano ) il mare bagnare foleua . Vogliono , che ancor'vna grandiſſima cometa
11 P na
perfo pa viin appariffe in Occidente tofto , che il Sole poneua . Pafcale , chefapena tutte
fita la
bard , cla quefte cofe naturalmente auuenire , non fi moueua punto . Ma hauendo intefo,
ia Lom
Francia, evi che il Vefcovo di Fiorenza publicamente affermana , eſſere nato Antichrifto ,
corregge
molte cofe. toſto vi andòs facendone on finodo, e diſcuſſo che hebbe aẞai queſto punto, per
che conobbe , che per leggierezza fi era quel vefcouo moßo , per parere dies.
fere autore di qualche gran cofa ,molto agramente il riprefe.Efatto questo pafso
in Lombardia's done raunò in Guardaftallo on parlamento di molti Princi
pi , e Prelati , e raffettò molte cofe di feudi , e di homagij , e di giuramentidi
vefcoui dati , o da darfi a laici . Intefo poi , che il clero della Francia non vi
ueua con quella integrità , che fi conueniua , vi passò e ne fece in Treca
Concilio , doue riconduffe a più honefta , e lodeuole vita quel clero , partec
Rumori d' Atigando alcuni Prelati , partepriuandoli delle loro dignità . E perche inte 1
fent delaffe , in Roma per cagiane d'alcuni feditiofi ogni cofa andare foffopra,feneri
a in
Jalia
Papa. tornò volando in Italia . Haueua Stefano Corfo prefo Montealto , e Ponte
chio in quella parte di Toſcana , che chiamano il Patrimonio di San Pietro .
Et da quefti luoghi , che eſſofortificati haueua , con continue correrie trauaglia.
ua tutti i luoghi conuicini . Il Papa adunque andatoli con le fuegentiſopra,
dall'vno di quei caftelli lo cacciò l'altro per effer naturalmenteforte , e perche
s'accoftaua l'inverno , non puote prendere . Deliberato poi di paffar in Puglia,
per dare qualche aſſetto alle cofe d'Italia , raccomandò al vefcono di Valmonto
fans
PWA STCA LEILI 325
nela Chiefa › a Pier Leone , e Leone Frangipane la città › a Tolomeo fignor di 7.5 67
Subiaco tutte le cofe , che erano preffo a Roma. E con costoro lafciò Gualfredo CBT
fuo nepote Confalonier difanta Chiefa ,perchello ftato ecclefiaftico di
cofe
fendelje. Ma in quefta lontananza del Pontefice tutti quefti fi rebellarono e
vogliono,che Tolomeofuffe l'autore di questa ribellione, ilqual foleua dire, che
nonfarebbe più mai in Roma il Pontefice ritornato . Hora Pietro Colonna, che
s'eragià riconciliato col Papa,l'Abbate di Fráfa col popolo d'Anagni, di Pre
nefte, di Tiuoli, di Tofcolano, di Sabina, & il medefimo Tolomeo fe n'andarono
con vn'eßercitofopra la città d'Alba,laqual valorofamenteſi difeſe. Ma ſopram chronog 1
(3 111
giungendo il Pontefice còl Principe Gaetano, e con Riccardo dell'Aquila eccel
Lenti Capitani , cacciò via queſti tiranni , che s'ingegnauano d'occupar la Chieſa
di Dio , e tolfe da Albalaßedio ; e l'altre terre,che ribellate s'erano , ricuperò.
E prefe Tiuoli a forza,che oftinatamente fi difende , non già ſenzagran dan
nodellona parte,e dell'altra. Cacciò poi Stefano da Mont'altos e refe in bre
ue tutto il Patrimonio tranquillo . T Vedendofi in pace, volfe l'animo allaguer
radi oltre mare , e con legati, e con lettere vi animò molti Principi Chriftiani rotti, e tra
uagliati da
Percioche eravenuto auifo, che per la morte di Gottifredo erano i Saracini ve gl' iafedeli
nuti congroffo effercitofopra Gierufalem , per ricuperarla , e venuti co' noftri a in Soria.
battaglia,gli haueuano, facendone gran ftrage, vinti . Nella qual battaglia era Boemondo
morto il Conte di Borgogna, & cra Boemondo reſtato viuo in poterc de' nem'ci , Sign.d'An
il Re Baldonino fratello di Gotifredo era apena di quella gran rotta ſcam gio ochiapri
ne de .
S
pato ,e mancò poco , she non ne fuffe la città prefa , Ma non hebbero con grinfedeli.
tutta quefta vittoria i barbari ardimento d'afsediare Gierufalem . Tancredi
hauendo valorosamente difefa Antiochia, prefe a forza Laodicea ', che era all'
Imperio de' Greci foggetta,per bauer intefo , che l'Imperatore Aleffio fi fufse
della rotta de i noftri rallegrato, e c'haueſſe impediti quelli foldati, che venina
nodi Europa in Afia in foccorfo de i noftri. Animato il Re Baldouino da Accorepre fa
quefti profperi fucceffi di Tancredi , pofto tofto in punto vn'eſſercito , deliberò aiani.
di passare fopra Accone E vi chiamò in fuo aiuto i Genovefi , e i Venetia
ni, che quiui erano, che tofto con ottantalegni groffi, galere la maggiorpar
te, vi andarono . Fu dunque , & da mare , & daterra combattuta fieramen.
te la città , e prefa finalmente in capo di venti giorni ; & i Saracini , che venu
ti vi erano per difenderla , furono rotti , e poſti in fuga . Fù Tancredi di tan
Tancredi
tabontà , e pietà verfo Boemondo fuo zio , ch'era tre anniftato prigione in po- in Soria .
tere de Barbari, che con un gran danaro lo rifcoffe, e gli reftitui ilfuo principa- Boemondo
liberato di
to di Antiochia . 4 Ilmedefimo Bormondo poi raccomandata a Tancredi An
tiochia , ne passo prima in Italia , poi nella Francia , done tolfe per moglie Co- torna info
rente.
= ftanza figliuola del Re Filippo . Intefo poi , come l'Imperatore Aleffio traua- Boemendo
torna in Le
gliana i luoghi maritimi d'Antiochia ,fe ne ritornò in Italia , è pofta vnarma- uare,a & è di
tain punto nauigò in Dalmatia , & afsediò Durazzo , per dinertire Aleſſio gran giova
mento alle
dalle cofe di Soria . Et cofi appunto auuenne , come egli difegnò . Et diman- cofe de
dando Aleffio la pace , Boemondo con quefta conditione glie la diede , che Chriftiani .
egli doueffe reftarfi di trauagliare i luoghi di Antiochia , e dare a' Francefi
X 3 ficuro
A
326 PLATIN DELLE VITE DE PONT.
Città prefe ficuro il passo ogni volta, che fufsero pafsati in Afia . Conchiuſa queſta pace
in Soria da pafsò Boemondo in Soria con l'iflessa armata , c'haueua contra l'imperatore
Chriftiani .
Aleffiopofta in mare, e ne ricreò, & animò con lafua giunta talmente i noftri,
che il Re Baldouino toſto prefe a forza Berinto città maritimadella Fenicia, e
poftofra Sidone , e Biblo, & a Two ſoggetta, e laqual haueua tenuta aſsediata
duemefi, benche non la pigliafse fenza gran danno de 'fuoi : perche vi fù dei
barbari ſparſo granfanguèse fù la città assegnata quafi vna colonia a' noftri
Cbriftiani . Fù ancora nel medefimo tempoprefa Sidone . Ma fù queſta tutta
Boemondo profperità de
muore, ' noftrifatta luttuofa, èfunebre dalla morte di Boemondo Princi
pe di tanta virtù , e valore . Lafsio fuo fuccefsore nel Principato d'Antiochia
Boemondo fuo picciolo figliuolo , che baueua di Coſtanza fua moglie baunto , e
raccomandò a Tancredifuo nepote e lo ftato , e'l figliuolo, fin che ad etàperfet.
Henrico ta venisse . In questo mezo Henrico IV, essendo fuo padre morto , c'hauea pref
iiij.Imp. fo Leodio vinto in battaglia , rafsettate le cofe della Germania fe ne venie in
Italia, e fi fermò presso Sutri , perche intefe , che non molto quefta fua andata a
Papa Pafchale piacena , per hauer egli già nelle guerre passate ruinate molte
Chiefe, e conferiti i Veſtouati contra ogni debito a chi più piaciuto li fufse . Et
essendo andati, venuti molti meſſi dall'vno all'altro,perche l'Imperatoregiu
rando prometteua douer entrare quieta , & amicheuolmente in Roma , e douer
forzare i vefconi,c'haueano da lui per danari le Prelature hauute, a rinuntiar
les li furonotofto aperte le portedella città . Perilche partito Henrico di Sutri
era venuto ad accampare a monte Guadio, ò come altri vogliono a Montemalo,
che anch'altri Monte aureo il chiamano . Gli vſcirono incontra i più honoratidel
popolo, & il clero in Ponteficale , e con molte reliquie difanti in mano Enrrò in
borgo per laporta di caftello , e giunto alle fcale di fan Pietro vi ritrouò il P4
pa, che fin qui vfci accompagnato da' Cardinali , e li baciò il piede . Poftipoi i
fuoi foldati in guardia , entrò col Papa a man dritta in fan Pietro , doue fatta
oratione all'altare maggiore , richiefe il Papa , che haueffe voluto confermare
ne' lor Veſcouati tutti quelli , ch'effo affumti vi haueua, ancor che prima giurato
baueſſe di non douer tal cofa al Papa altramente dimandare . E perche il Papa
ricufaua douer ciò fare, fatti a vn tratto entrare ifoldati in Chiefa, nefè e lui,&
i Cardinali prigioni, è li menò,fpogliati chegli hebbe de loro ornamenti,nel că
po . Il popolo di Roma, che non puote vn cofiſegnalato oltraggio foffrire , tol
Henrico iv. te l'arme cacciò gli Alemani di Borgo, e chiufe tutte le porte della città . All
fà prigione
il Pontefice horal'Imperatore ſi ritirò nel monte Soratte,che chiamano hora di S. Silueftro,
co i Cardi-
nali. qui in un luogo erto , e forte poſe buoniſſimeguardie intorno il Pontefice ,ei
Cardinali , perche fuggir non poteffero . E fatto quefto ritornò tofto col refo
dell'effército per efpugnar la città . E giunto sù l'Aniene occupò il Ponte Mam
meo, chefu cofi detto da Mammea madre dell'Imperator Aleſſandro, che l'edi
ficò , e da quefto luogo hauendo bruciate tutte le ville intorno ne correa del con
rinuo fopra Roma. Mofso adunque il Papa da questi tanti danni , e da' prieghi
*=
de' cittadini,fattofi condurr'al ponte Salario , per man de' notari, chefifece ve
nire di Roma, confermò infcritto, benche contrafua voglia, nelle loro prelature
*
tut
*
wwel
PAS CHALEA II !!
327
tatti quelli,c'hauea Henrico già prima vefconifatti . Per quefta viafurono ri
laſciati in libertà i prigioni , e fù Henrico nella Chieſa di S. Pietro incoronato
dal Papa, hauendofattoprima chiudere le porte della città , perche non potesse Hentico
coronate
ilpopol vfcirli fopra , e poſta buona guardia in S. Pietro, ne molto poi hauendo dal Papa in
bauutoilfuo intento,fe ne ritornò in Germania , & il Papa vedendo alquanto S. Pietro.
Italia quieta , perfuafe & animò i Pifani , ch'erano molto potenti in mare , ch'
andafferofopra i Saracini, che i noftri mari molto trauagliauano , ilche poteua
no effi comodamente far dalle Ifole Baleari , che chiamano boggi Maiorica , e Pifani potε
ti in mare .
Minorica , lequali guadagnate i Pifanipoco anzi baueano . Moffi i Pifani da
_defiderio digloria , fecero vnagrofsa armata, e con la maggior parte della loro
ba giouentù fi moſsero ſopra gl'infedeli . Mamentre che aſpettano presso Volter
a rail vento, i Lucchesi pafsaronofopra Piſa , che non bauea chi la difenfafse . I
Fiorentini a' prieghi de Pifani lafoccorfero, e la difenfarono egregiamente dalle
= arma di Lucca . Per laqual cosa ritornando poi i Piſani vittoriofi dall'imprefa
de' Saracini,donarono a Fiorentini due belle colonne di porfido, che fino ad bog
= gifveggono allaporta della cappella di t S. Giouanbattiſta . In queſto mezo Annulla i
face do Pafcale in Laterano on finodo , riuocò quanto ad Henrico promesso Papa quato
haueua fat
banza , perbauerlo a forza , e non di ſua volontà promesso , e per hauerne al- tocontIm
4 l'ho a fatto iftantia i Cardinali , che prigiani fi ritrouauano , il popolo di per Herico.
Roa, ch'era forte tranagliato da Henrico, i quali tutti con ogni conditione , e
difa antaggio defideravana d'bauere la pace . Li parue aſſaii meglio ritrattare 1
ilmalfatto , e maffimamente per forza , che soffrire con un'esempio pernitio
fo, hauefsero dountogli altri Principi penfar, chefusse loro lecito quello,c'ha Matilde
neu aforzada lui Henrico ottenuto . In quefto tempo efsendo la Contessa Ma- micamolti
mugre , с
lafcla
tilde afsai vecchia, morì, e laſciò per teftamento alla Chieſa di Roma , quanto è luoghi alla
dalFume Piffia , e S. Quirico sù quel di Siena fino a Ceperano dall'Appennino Chiefa.
almare. E dipiù ancor Ferrara , che dopo esser ftata tributaria alla Chiefa ,
perLa morte del Duca Alfonso da Efte è ritornata . Scriuono alcuni, frà i qua
lieicenzo , che questa donna morisse in Fiorenza in quell'incendio , che bru
ciòlamaggior parte della città con forfe due mila huomini , e che fuſse poi il
fuo corpo in Lombardia trasferito , e fepolto nel monafterio di fan Benedetto
ch'è dodeci miglia lungi da Mantoua. Credereiio , ch'ella in Mantoua morif
-se, e fusse per fue ordine in S. Benedetta trasferita , e fepolta , per opera di
Anfelmo , perfona di gran ſantità , & autor di quel monafterio ; percioche e
glia fpefe della Contessa Matilde bauea fatto edificar quel magnifico , e gran
contento . Nel medefimo luogo ritrono , che fusse il medefimo Anfelmo Ve
fcovodi Lucca fepolto , e che fusse poi trasferito in Mantoua , e ripoſto nella
Chiefa catedrale per paura , che nonfosse da' vicini rubato , perche fi vedeua
no molti miracoli continuamente . Lucchesi affermano baner effi nella città lo
roil corpo della Contessa Matilde : ilcheio uon credo , perche volendo Guido
Gonzaga rifarcire il monafterio di San Benedetto , ritrouò il corpo di quella
Anfelmo
Signora, eloripofe in più honorato luogo , com'era debito . Scriuono alcuni , Arciuefco.
uo di Con.
the fusse anch'in quefti tempi vn'altro Anfelmo di tanta dottrina , e riputatio, rubia,
X 4 ne
A
328 PLATIN DELLE VITE DE PONT.
Bernar do ne presso Inglesi , che in breue di monaco fù Abbate, e poi Arciuefcouo di Con
di Borgo turbia , e feriffe alcuni libri di meditationi , perche Iddio fi fece huomo , del
Ena , e fua libero arbitrio , delle fimilitudini , della croce di San Giouanni Battiſta .
fantità.
Quefti tempi furono ſenza alcun dubio felici , ne' quali fiorirono Sigiberto
monaco Celbatenſe di gran dottrina, e Bernardo da Caftiglione di Borgogna na
to nobilmente , ilqual di 17. anni fi vefti con trenta altri compagni monaco nel
monafterio di Ciftellofotto il governo di Stefano, che vi era il terzo Abbate . E
fù in breue per lafuafantità , e dottrinafatto Abbate di Chiaraualle , ilquale
monafterio era pure all'hora ftato da Roberto Caualliere molto illuftre edifica.
to. Reffe con molta gloria Bernardo 36. anni quefio luogo ,e morendo poi di più
del nome difantità ci lafciò ancora molte cofe, ch'egli chriftianamente fcriffe , e
Specialmente i commentarijfopra la Cantica , e le confiderationi della contem
plation diuina ad Eugenio Pontefice,& vn buon numero di epiftole, frà le qua
line è vna a' Romani , che agramente riprende * Scriffe anche un'apologetico,
eifermoni, ch'egli nellefolennità faceua . Ma ritorniamo a Paſcale, ilqual nel
concilio di Guardaftallo ordinò, che nonfossero più come prima Piacenza, Par
ma,Rhegio, Modena,e Bologna alla Chiefa di Rauennafoggette,per bauer tante
volte i prelati di Rauennä alla Sedia Romana ricalcitrato . Ritornatone poi il
Pontefice in Roma , fù da alcuni cittadini pregato , c'hauesse voluto in luogo di
Pietrogouernatore della Città, ilqual'era morto , crear in quell'officiofuofuc.
ceffore ilfigliuolo , e perche non volle il Papa afsentirui per non hauer più che
dieci anni ilfanciullo , ne nacque tantafeditione, e tumulto, chefù Pafcale,per
che maggiorfcandalo non nefeguiffe , forzato ad vfcirfidi Roma , percioche vi
Rumo i erano molti, a' quali non pareua , ne piaceua, chce vn cofifatto magiftrato ad vn
di Roma. fanciullo fi commetteffe . Manon fi fmorzò già con la partenza del Papa il
tumulto. Percheftando in Albano, & intendendo, che Pier Leonefattore del
la Chiefa in cafafua era dallà fattione contraria combattuto , e trauagliato con
Parme , fattofi tofto venire dalla Ariccia Tolomeo , nel mandò con molte
buonegenti volando in Roma . Tolomeo cacciando gli auerfarij in Traſtenc
re, e parte vecifi , parte fattine prigioni , ſe ne ritornò a dietro mandando
ne i prigioni per le terre di campagna , perche ben guardati vi fuffero . Ma
egli a vn tratto mutandofi , andò lor dietroy vfcito lorfopra a guifa di ne
mico alleguardie li tolfe , e nell'Ariccia gli fi menò , fra li quali era anch'il
figliuolo delgouernator Pietro , che eragià morto . E non contento di que
fto , tolfe ancora dalla deuotione della Chiefa $armoneta , Ninfeo , Tiberia ,
inRoma. e tutta quella contrada maritima. Henrico in quefto venendone con vn'eſſerci
"
to in Italia ,granſpauento vi poſe , e giunto in Roma , doue non era il Pontefi
ce che in Pugliafi ritrouaua afar conciliò,perche fi reputaua prino della digni
tàdell'Imperio, e del potere afua voglia conferire le Prelature , fifece di nuo➡
uo incoronare dall'Arciuefcono Bracarenſe , bandito di cafa fua , e poi tofto a
dietro in Germania fi ritornò.Pafcale ancor egli licentiato il Concilio di Puglia,
fe ne venne con l'effercito de' Normani in Roma , e ricuperò molte terre , che
grinimici occupate haueano , in Prenefte diede grata vdienza agl'Oratori
dell
PASCA LE ALIYAN 3298
Creò quefto Pontefice in più ordinationi 90. Cardinali , dieci de' quali furo
6 no Veſcoui, so. preti, e 30. Diaconi;Quifiponeranno i nomi di quelli,che fi fon
potuti trouare ne gli antichi Archiuij della Chiefa Romana, che furono.
Leone......Abruzzefe Monaco Caffinenfe, Vefcouo card.Oftienfe.
Lamberto da Fagnano altrimenti de' Scannabecci Bolognese , Veſcouo card.
Oftienfe, che fu poi Papa Honorio II.
Diuizzo.......Vefcouo card. Tufculanenfe.
Conrado......Vefcouo card . Prenestino.
Vicenzo.....Vefcouo card. Portuenfe.
Leone......Vefcouo card.di Velletri .
Pietro......di prete card. tit. di S. Silueftro , e Martino , Vefcouo card. Por
tuenfe .
Cunone...... di prete card.Vefcouo card.Preneftino .
Vitale Romano, Vefcouo card. Albanenfe.
LinsenULZI
GELA
GEL AS IO II 331
B II. NT.
PONT. CLXIH .
GELASIO
**
i principij , & ilfondamento della religione . Per la
qual cofa chiamato da Vrbano Secondo in Roma dopo
che lafua virtù, efedefù conosciuta,fùſempre in gran
Stima hauuto . Et all'hora più che mai lafuafede moftrò , quando Vrbano da'
Germani , e daquelli, che lafattione di Filiberto Antipapaſeguiuano , fù nell'
Ifola di San Bartolomeofra due ponti affediato. Di che ricordandofi pofcia Vr.
bano, quando in migliorftato fi vide, per non dimoftrarfi ingrato,&per la dot
trina,efede di Gelafio lo fecefuo fecretarion gli diede il carico diridurre in mi
gliorforma,& eleganti a loroftille della Corte Romana,che eraper l'ignorãtia,
j
negligentia de' paffati laidamente corrotto, e guafto . Veggendo poi quanto de
gnone fulle , pensò di douer farlo Cardinale , e ne ragionò in conciftorio più
J
volte . Ellendopoi morto Vrbano , Pafcale , che i meriti di Gelafio ben cono
sfceua, lofece tosto diacono Cardinale . Morto poi ancora Pafcale , & trattan
dofi dellacreatione del nuouo Pontefice , fi raunarono i Cardinali al Palladio
fotto la cafa di Leone , e di Cincio Frangipane e fù d'vn parere di tutti eletto
Giovanni Gaietano, che fù, come diecuamo , chiamato Gelafio . Si fdegnò , & Cinio
gipane Ftă.
irritè in modo Cincio Frangipaneper quefta eletione , per bauer egli vn de'fuoi mette Po
il pri
tefice in
Cardinali antepofto , che entratone furibondo co' fuoi feguaci armati nel mona glone.
fterio del Palladio, e spezzate ancor le porte, senza perdonarla a quanti con lui
s'incontravano , prefo per il collo il Pontefice , il pofe a térra ; e datoli di molti
calci il fe legare . Gli altri Cardinali , che erano toft o montati ne' lor muli i e
canal
3 328 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Anagni, & vipofe il tutto in ruina.Et hauendo nuoua, mentre che egli combat Scifma 21
tena Turricolo luogo fortiffimo , come il Papa con quelli Signori della Puglia li nella Ro
veniua congroffo eßercito fopra, deliberando di vfcire d'Italia , ne empi tutti manaChie.
quei luoghi,onde effo in quefto ritorno paßaua, di rapine, e difangue . Gelafiori
manendo quefti Signori della Puglia a dietro,fe ne venne in Roma, credendo che
per la partenza di Henrico vi doueffe effere ogni cosa quiéta . Ma auuenne al
tramente di quello , che eglifi haueua imaginato.Percioche intefo, come l'Anti
papa eracolfauore dei Frangipani reftato in Roma,perche temeua della poten
tia di queftafamiglia,fiflette on tempo in cafa d'alcunifuoi amici nafcofo . Ef
fendo poi vn di andato a celebrar nella Chiefa difanta Praffede, hebbe queifuoi
auerfarij dellafattione contrariafopra, efe nefuggì , che a pena puote dalle lor
manifcampare , e lo difenfarono egreggiamente in quefto cafo le famiglia de i
Corfi,e de' Normanni, el fuo nepote Crefcentio, il difeguente,perche era fuggi
a
to infan Paolo,ritorno in Roma bene accompagnato da fuoi clieti, efeguaci ar
mati. Efacendo parlamento co i Cardinali deliberò di vſcirſi dalla città , perche
col crefcere di queſte brighe, che erano per andare ogni giorno auantt, non naſceſ
=
fe maggior danno , e rouina. Lafciamo aduquefuo Vicario nellofpirituale in Ro
ma PietroVefcovo di Porto,e raccomandata al Cardinale gone la città di Be
neuento,perche non li parueficuro l'andar per terra con i Cardinali,e con l'altra
compagnia, che menauafeco , naugò prima in Pifas donefu da Pifani cortefe
metericeuuto.E detta publicamete la cagione, che l'hauena fatto da Roma vſci
re,di nuouo s'imbarco per effere in Francia.É giunto primieramente nelporto di
SantòEgidio,vifù dall'Abbate di Clugni,da ifuoi monaci,e da tutti quelli altri, ra Papa fi riti
in Fran.
O che qui perlo medefimo rispetto concorfi erano , aſſai magnificamente raccolto. cia.
Quiui montato a cauallo con modesta anzi, che con fplendida compagnia fi pofe
in viaggio per camino dedicò la Chiefa di S. Cecilia in Stagello , la Chiefa di
San Silueftro in Tillano,e la Chieſa diſan Stefano in Tornaco,notando con alcu
nifalfi i termini delle Chiefe: Giunto finalmente al monafterio di Clugni, qui s'in-.
fermò di vna punta, e mori a ventinoue di Gennaro, bauendo tenuto va'anno, e
cinque giorni il Ponteficato.Fù pieno difantità,e degno di lode per la ſua vita, e
dottrina.Onde mi fi fàfacilmente credere,che colui, che cofifantamente, e cỡ tan
ta coftantia meno in tante perturbationi ,e procelle la vita bua hora beato ye
gloriofo nel Cielo Fù fepolto dentro le porte del conuento di Clugni. Crèd queſta
Pontefice ilgiorno della fua incoronatione vn folo Cardinale Diacono , che fù
Pietro Rufo, Diacono Cardinale di S.Maria in Cofmedin . Net tempo di questo
Pontefice vogliono alcuni , che baneſe principiò l'ordine de i fldati Templari, Templati
quandoco
iquali babitanto nonmolto lungi del fepolcro del Saluatore noftro,riceueuano, minciaro
albergauanoi pelegrini, accompagnadoli poi, & menandoli per tutti quei luoghi "o.
facri,perche non fufse fatto loro difpiacer alcuno Cufentino loda mirabilmente
coftoro,e della vita, e dellafede,che effiin quei luoghi moftrauano .
1. goutate "D.
order one ave • cefalost or 269 1950 W ܀ ܀ ܘܟ݂ܽܠ ܀
Dijeli , infowlett - ne siigou req overpaių Bug Add
CA
334 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
•
CALISTO I PO NT. CLXIIH
#1
Guerre
Soria. di caua.M a perche non fi poteua vn cofifatto Principatosenza vn capo tenere,ne
이
diede la cura,e'lgouerno a Romãdo figliuolo di Guglielmo Duca d'Auftria,c'ha.
uea lafigliuola del primo Boemondo per moglie. Raffettate a quefto modo le cofe
del Regno,andofopra il Re di Afcalone, che con vn'effercito di Egittij ne era ve
nuto a trauagliarli il Regnose con vn fatto d'arme che vi fece,lo vinfe, e caccioa
dietro.Veneperfare ilfomigliate,ma co maggior effercitoBaldequano Re di Da.
mafco:ma Baldouino in tre gra battaglie lo vinfe, e ruppe, amazò come peco.
Baldouino re vn gran numero di nemici.Ma ritornando a Honorio,dico, chefe bene era egli
rifcoffo da
i nemici nato in ofcuro, pil luogo, era nondimeno per lifuoi coftumi, e litteratura d
'
vince il Re tanto magiftrato degno.Manofi loda molto il modo, col quale egli hebbe quefa
d'Afcalo
ne , e quel dignità perche gliela diede l'ambitione d'alcuni più tofto,che il confentimeto, &
lo diDama vnione de' buoni ,Percioche effendo morto Califto,e trattandofi nuoua elettione,
Leone Frangipane, comandò a’Çardinali,che nõ doueſſero fino in capo del terzo
giorno creare il nuouo Pontefice,per poter più maturamente deliberare,e fecondo
i canoniprocederesbenche egli, che era aftuto,e malitiofo', il diceffe per altro fine,
cioe,perpotere in quel mezo difporre gli animi di coloro, che haueuano afar l'e
lettione,perche fuffe creato Lamberto Potefice.Percioche il popolo haurebbe vo
luto (e ne moftrauagrande anfietà) il Cardinale difan Stefano , il che moſtraua
Clemente Leone Frangipane di voler anch'egli,per poter con ogni artificio poffibile ingan
Antipapa.
Scifma 22 nare tutti,e nelfuo volere recarl .Alcuni Cardinali, che dell'arte ,e della intetio
nella Ro . nedi Leone fi auuidero , perche non gli riuscisse il diſegno fi volſero à Teobaldo
Chiefa,
Cardinale di S.Anastasia,e creatolo Pontefice lo chiamarono Clemente.All'ho
ra Leone non parendoli più tempo di menare la cofa in longo, perche vide offefo
per quefta elettione il popolo ,tofto a gran voce propofe Lamberto,di cui diceua
no,e'l popolo,e'l clero, e con la lingua, e con le mani quefta elettione approuò . E
perche no mutaẞero costoro parere, volle tofto Leone, che nelleSimie, che è vn luo
go preffo la Chiefa di S.Silueftro ,fuffe Lamberto Ponteficalmente veftito . Efe
ben con quefte arti nel ponteficato fi ritrouò ,fù nondimeno poi da tuttifalutato
pontefice.Egli veggendofi Papa, creò Cardinali alcune perfone degne, de i quali
poi in cofe di molta importantia fiferui - Quefto Pontefice molto fi dilettò della
familiaritàdelle perfone preclare. Onde ne ritenne in Roma vn certo Potin Ab.
bate di Clugni, ch'egli conofceua perfona induftriofa,& accorta.Amò ancor mol.
Vgo di s. to l'ingegno di Hildeberto Vefcouo Cenomacenfe , ilquale fè poi Arciuefcono di
Vittore.
Turone,perche in verſo heroico,& elegiaco fcriueua aſſai bene In queſti tempi
visse Vgo difan Vittore, queftofùfuo cognome,lapatria fù Parigi, e fù eccellen
tedottore Parigino.Scrifse molte cofe dottamente, come è il libro de facramen«
ti,il libro dellefententie, vn libro in Dialogo, che lo chiamò Didafcolo ; vn libro
della cura dell'anima , vn'altro delle arti,e delle dottrine . Tutti quefti letterati
con tanta beniuolentia Papa Honorio abbracciò , che non lasciò chefareper ho
norarli, e dare loro grado di dignità: vna cosa però nel fuo tempo accafcò, che fu
afsai malfatta, e di peffimo efsepio ; percioche fù dentro Roma Arnulfo eccelle
te predicatorefatto da chierici a tradimento morire, perche la loro immodeftia,
efouerchia lafciuia riprendeẞse, e la loro tantapõpa,& auiditàncl cumulare da
NAME
HONORIO IL 330
Arnulfo
predicato
nari spercioche proponeua la pouertà di Chrifto, e la integrità della vita a tutti,
fatto
perche la imitafsero.Molti getilhuomini Romani, come vero difcepolo diChrifto, e morire
tradimen.
profeta,lofeguiuano ,e lo lodauano al cielo . Di che nacque ne gli altri l'odio,lofde
to in Ro.
gno, ela maleuoletia fino afarlo morire.No fi fa bene, fe coftuifusse prete, ò mo-
ma,
1.beramen.
naco, o beremita . Scriuono alcuni ,che questo atto fommamete adHonorio difpia te ripren
cefsei ma che non furono mai gli autori di quefta tanta fceleranza ritrouati . deua le
troppo
Hauendo Honorio ben retto il Ponteficato cinque anni, due mesi, vn gior pompe, &
no mori a' 16.di Feb.fu da tutti pianto ,e nella Chiefa di S. Giouanni in Laterano auidità del
danaro.
# con ogni pompa poffibilefepolto . Vacò lafede vn di . Non sò,chefi voglia dire
quel marmo,doue è ilfuo nome fcritto ,e dauanti la Chieſa di S.Prafsede fi vede.
Creò quefto Pontefice in più ordinationi trenta cardinali , dei quali trè ne fu
a
rono Vefcoui ,fedeci preti,& vndeci diaconi, che furono .
Giouani .... di prete card.tit.di S.Cecilia ,fatto Vefcouo cardinale Hoftienfe .
Corrado Suburra Romano di prete card.di S.Pudentiana fatto Veſcouo card.
?! Sabinenf e ,che fu poi Papa Anaftagio IV.
71 Matteo ...Francefe Monaco Cluniacenfe Vefc.card . Albano .
N.Conte ... di Diacono card.di S.M.in Aquiro prete card. di S. Sabina.
Matteo .... di diacono card. di S.Adriano fatto prete card.di S. Pietro in Vin
(cola tit.d'Eudofia .
N.prete card.di S....
Greg or....prete card.di S.B albina
Pietro Cariaceno Bolognefe prete. card.de' SS. Silueftro , e Martino in Monti .
Gherardo de i Caccianem ici Bolognefe , prete card.tit.di S.Croce in Gierufa
(lem,che fu poi Papa Lucio II.
N. prete card.tit. di S.....
Pietro ... prete card.tit.di S.Anaftafio .
Anfelmo ... prete card.tit.di S.Lorenzo in Lucina .
•
danaio, che ne traſſe ageuolmenteſubornandoli quanti fcandalofi erano in Roma
Papa và im dallafua parte. Perloche ritornando Innocentio nella città,e ritrouandola in mo
Francia,
do piena di riuolte, ché parea, che ne doueſſe naſcer gran ruina, e la morte di mol
ti,da ſe ſteſſo cedendo al tempo ,in Piſa prima nauigò,poi in Genoua, e finalmēte
Ruggier o in Francia.L'Antipapa Anacleto in quefto vegĕdofi lëuato dinăzi il ſuo auuer
creato Re
ambedue fario, incominciò afubornar,e ricociliarfi più che poteua, gli animi di quelli, che
le Sicilie
dall'Anti baueanofauorito Innocetio, e per tirarne dallafua parte più facilměte Ruggier,
papa. lo creò Re di amendue le Sicilie.Innocetio celebrò in Chiaramonte vn cocilio, nel
qual
TIN NOO TC VENATIO 磊 LI $341
qual danno Pietro Antipapa co tutti ifeguacifuoi. Poiſe ne andò in Orliès,do
ue vifitò il Re Filippo,dal qualfù con molto honor riceuuto . E paſſatone poi in
Ciares,hebbe per camino Henrico Re d'Auglia încõtra , l'eſſortò co molte ra
Lotarie
gioni adouerprender contra i Saracini l'arme . Piegado poi nella Lothoringhia
ritroud in Leodio Lotario ,ch'era all'hora stato dai Germani creato Re, e n'heb- Imp..
be molte offerte, e promeſſe di douer ricondurlo ficuramente in Roma , Fatto poi Genour
nella città di Rhemi vn'altro finodo ſe neritornò in Italia, efattone va'altro in fatta Me.
tropoli .
Piacenzafe ne venne in Bifa la qualcittà co Genoveſi pacifico , ch'erano stati in
cōtefa infieme . Fece anch'il Papa Arciuefcono il Vescouo di Genoua , chefoleua
effer à quel di Milano foggetto, e li diede tre Veſcoui di Corfica fuffraganei cou
quel di Bobio.Fece ancor Arciuefcouo il Vefcovo di Pifa,e lifefoggetti altri tre Pifa fatta
Veſcoui di Corfica co quel di Populonia . Lotario in quefto ne vene in Italia con Metropoli
groflo efercito, e fatto intender al Potefice quel,che far fi donelle,fece due parti ma
impin
inRo
fa..
dell'eſſercito ,e ne venne in Roma.Effo occupado il Lanicolo entro da queſta parte not del Pa
nella città,& Innocetio paſſando a ponte Mamolo l'Aniene ſe ne venne in Late- pa .
rano, nè fi vide cõparir l'Antipapa giamai , i cuifautorifurono da Lotario con
gran deftrezza placati,e fatti d'Innocentio amici.Ne reftò però Lotario di far,
Iche Innocetio per l'aue nirefoffe dallifuoi auuerfarij ficuro.voledo il Papa mo.
Atrarfi d'on tatoferuigio grato,perch'era già mortoHerico,incoronò dell'Imper.
Lotario,ilqual po fubitoſe ne ritornò in Germania ,perfrenare i Leutici, che s' Lotario
eranoleuati su.Il Papa celebrò in Pifa vn cocilio per lo ben di S.Chiefa, a di- coronato
fenfione dellafede catolica , e pi codannò di nuouo l'Antipapa Abncleto, ilquale Papa.
Imper. da!
in quefto tepo colfauore, & aiuto di Ruggiero , e d'altrifattiofi, e cattiuifileuò
di nuouo contra il Potefice.Il perche Lotario hauedo domati i Leutici , ne ritornò
ico effercito vn'altra voltà in Italia, & i Piſani cauarono nel medefimo tépo vna
potentiffima armata in mare in fauor del Papa. Onde fù & in Roma laparte cō
traria,efeditiofa oppreßa,e Ruggiero talmete,& in terra,& inmare trauaglia- Lotatio
to,che lafciando qato hauea in terraferma,fl in breueforzato a ritirarfi in Si- in Italia
Imp in
.torna
cilia.Giovanni Imperatore di Coftantinopoli,ch'era nemico di Ruggiero , quãdo fauor del
Papa.
quefta tanta vittoria vdi mandò tofto i fuoi ambasciatori a Lotario , rallegran
dofi, che cofi benfatto con questo comun nemico l'haueſſe.Frà quefti ambaſciato
Men's
ri era vnfilofofo,ilqual volendo per via di diſpute moſtrar, che la Chiefa latina
erraua,per hauercontra laforma del concilio Niceno , come effo diceua (nel qual
era ftato dichiarato , lo Spirito fanto procedere dal Padre) aggiuntoui , che an
cordal figliuolo procedeffe , Pietro diacono perfona dotta, arguta,e che con gli
altri in queſta diſputa fi ritrouana ', Se i Latini, diſle, fi debbono dannare per ha
were aggiunto , che lo SpiritoSanto ancora dal figliolo proceda , molto più fi deb
bonodannare i Greci,che vi hanno aggiunto , che egli proceda dal padreſolo, poi
cheil concilio non difse altro ,fe non dal padre . Sentendofi con quefla arguta
rifpofta quello audace dcluſo,non paſsò più oltre nella difputa.Hora il Papa, che
dubitò , che partito l'Imperatore non ritornaſſe di nuouo Ruggiero fopra i luo- Rainone
ghi,chefono in Terra Ferma, cred Duca di Puglia Rainone, ilquale era on Cote glia Duca
didipoi
Pu
di Lotario,& cra cõ alquante genti reftato a questo effetto in Italia.Efsendo poi Papa . "
Y 3 l'An
1
1342 BLATINA DELLE VITE DE PONT.
Vbaldo ... prete card.de? $S.Gio. & Paolo del tit.di Pamachio. uwd it
Vgone di Folieto Francefe Diac.card.
Vaffallo .... Diacono card.di S. Mariain Cofmedin.
Vbaldo .... Diacono card . di S.Adriano.. 19 1998
Grifogono .... Diacono.card.di S.MarialinPortico.oTienge Tige
FF
Gherardo .... Diacono card.di S.Maria in Dominica D
Ottauiano Romano,Diacono card.di S.Nicolò in carcere Tulliano,chefù poi
Antipapa Vittore III. cute #gulon 563 GULP ww.odbo.
Pietro .... Diacono di S. Mariain Aquino 6 quo6tom an algovati
Guido Romano,Diacono card.di S..... 21.
Nicolò......Diac.card . di S ...... poi prete card.di S.Ciriaco.
Gregorio Romano, di Tranfteuere , nepote di Papa Innocentio II. Diacono
card .di S.Angelo . *** 2007 irr YOLA OD) Thelor S
Guidone..... Diacono card. di S...... pofcia prere card. de' SS. Lorenzeye Dari
mafo . Ncarb , ar. Many 1 Pomon omina I
Pietro ..... Diacono card. diS.Maria in Portico 231682 elsolutud
Giouanni ..... Diacono card.di Sant'Adriano . 1.
In tempo di queſto Papa , Anacleto Antipapa creò fette cardinali , che furono
dopo la morte di Anacleto confermati da Innocentio I Le furono .
fonata Iuniore di Diacono card.de' fanti Cofma, e Damiano fatto prete card.
tit.di S.Maria in Trafteuere .
20
Giouani ..... prete card.di S.Pudentiana tit.di fan Paftore.
Stefano ..... prete card.tit.difan Lorenzo in Damafo .
13
Pietro ...... prete card.tit.di fant'Eufebio.
t Siluio Romano ... Diacono card, di S. Lucia in Settefolio. -*
Hermano..... Diacono card.di S. Angelo .
136 Gregorio ..... Diacono card.di fanta Maria in Aquiro..
ΑΝΝΟΤΑΤΙΟΝΕ .
Si
re,e cofa affai chiara. Ma ch'egli fuffe della famiglia di Papa,ò di Papareffj, da vn
antico publico marmore fi caua , che fino ad hoggi fi vede in Roma nella piccio
viljade
come dalloſcritto fi caua , che iui in vna tauola di marmofrlegge . E che quefta
famiglia fuffe quella che è hoggi nobiliffimain Roma, e la chiamano de Mattei,
io mi perfuadoda quefto, che ne gli iftromenti antichi di quefta famiglia , quel
Υ 4
T Li
344 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.
li che fono hora de Mattei , iui fono de' Paparefij chiamati . Et è quefta mia opi
Magiftrai
eletti da nione confermata,che la famiglia de'Mattei viene di Tranfteucre , & non molto
Rom. per l'arme di quefta famiglia da quelle dell'antica de Paparefij differiscono . In que
il gouerno
della cit. metempo
fto fono i Tiburtini,i Roma incominciò
il popolo diTofculani, guerra co' epopoli
a farPreneftini,
gli Albani,i gli altriconuincini
di terra di ,Că
co
tà.
pagna . E finalmente in capo di cinquant'anni con la ruina di Tufcolo hebbero
quefte guerre fine. Horacon l'occafione di queſte guerre fù tolto ad Innocen
tio II. che amaua anzi la pace , che la guerra,il gouerno della città , & fù contra
fua voglia creato vn nuouo corpo, ò forma di Republica , eleggendofi dell'ordi
ne equeftre alcuni Senatori (non Confoli,come il Platina, e'l Volateráno voglio
Popolo , e no) & vn Patritio,che foffe come capo de gli altri,con alcuni giudici ad effempio
elero Ro- de Romani antichi . Et in quefte controuerfie il popolo di Roma effendo, come
mano Co
me efclufo ribelle al Pontefice, ifcomunicato,fù primieramente del tutto dalla elettione del
dall'elet Pontefice efclufo , & a poco a poco anch'i principali del clero , fin che fù quefta
tione del elettione a'cardinali foli rimeffa . Il primo Papa , che fuffe ſenza interuento dal
Papa.
popolo eletto dopo la morte di quefto Innocentio, fù Celeftino Secondo . Si ca
ua da vn libro antico ſenza il nome dall'autore , che è nella libraria di Vaticano ,
da Orone Frifingenfe nel 27.cap.3.1.8.34.c.del 7.lib.delle fue hiftorie,& dal pri
mo libro de' gefti dell'Imperatore Federico nel 27.8 28.cap.che folamente que
fta cofa dell'elettione tocca. 200 303
f
CELESTINO H. ( PONT. CLXVII.
****
1.5
ST
ין
髫 610
LVCIO
346 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
/
༼ ,
Guido Cibo Genouefe prete card. di. S. Pudentiana, tit.di fan Paftore.
Villano..... prete card.tit. di fan Stefano in Celio monte.
Bernardo Romano, prete card. tit. di fan Clemente,
Rodolfo Diacono card. di fanta Lucia in Settifolio.
001000 Diacono card. di fanta Maria in Portico.
Berardo..... Diacono card. di fanta Maria di Reno.
Pietro..... Diacono card. di fanta Maria in via lata.
Jacinto Bubo Romano , Dlacono card. di S. Maria in Cofmedin, che fu poi Pa
pa Celeftino III.
Reiniero Marefcotti Bolognefe Diac. Card. de' SS. Sergio, & Bacco.
"
EVGE
*348 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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ואו
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9.
кУ асие
fi, poco appreffo vi morì a gli otto di Luglio , hauendo otto anni, quattro mesi, e
ventigiornigouernata la Chieſa, efù con molta pompa portato in Roma, e fepol
to in S.Pietro , e perfuo ordine , & aſueſpeſe fù riconcio , ò rifatto il portico
di S.MariaMaggiore, come dal titolo, che iui ſi legge , ſipuò conoſcere .
Creò quefto Pontefice in più volte venticinque cardinali , due de' quali furo
no Vefcoui , dodeci preti , & vndeci Diaconi , che furono .
Hugo ... Vefcouo card. Oftienfe, e prima di Veletri .
Fra Nicolò di Maluesbiria , Inglefe , Monaco, & Abbate di S.Ruffo appreffo
Valenza, dell'ordme Ciftercienfe , Vefcouo card . Albano .
Giordano Orfino, prete card.de' fanti Gabinio, e Sulanna.
Ottauiano Romano , di Diacono card.di fan Nicolò in carcere prete card . di
fanta
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
350
fanta Cecilia,che fu poi Antipapa Vittore IIII. AL
Aftaldo de' Aftaili prete di fanta Prifca.
#IN
Rolando Bandinello Senefe prete card.di S. Marco, che fù poi Papa Alefs.III.
Gerardo .... prete card.di fan Stefano in Celio monte .
Giouanni Paparo Romano, prete card.di fan Lorenzo in Damafo .
Giouanni conte d'Anagni, prete card. fan Giouanni, e Paolo .
Cinthio .... prete card. di fan Lorenzo in Lucina.
Henrico Pifano.prete card.de' fanti Nereo , & Archileo.
Giouanni di Mercone prete card. de' fanti Silueftro, e Martino .
Bernardo ... Canonico Regolare della congregatione di S.Fridiano da Lucca
prete card. di S. Clemente .
Bernardo .... Monaco Caffinenfe prete card....
Galfredo Arturo Inglefe Diac.card ....
Gregorio .... Diac. card....
Cintio ... Diac.card.di S.Maria in Aquiro.
Rolando Paparo Senefe, Diacono card.de' fanti Cofma, c Damiano,indi pre
card. difan Marco .
Guidone Diacono card.di S.Maria in Portico.
N....Diacono card....
Giouanni....Diacono card.di fanti Sergio , e Bacco.
Gerardo...... Diacono card. di fanta Maria in v.a Lata.
Hildebrando Craffo Bologneſe Diacono card.di fant'Euftachio.
Maeftro Otone da Brefcia.Diacono card. di fan Nicolò in carcere Tulliano .
Guido da Crema .... Diacono card. indi prete card.tit.di fan Califto.
>
bate di San Ruffo di VelitreRomano , figliuolo
, fù effendo di creato Pontefice
Cardinale & Ab in
quel tempo , che Alfonfo Re di Spagna, ritornando dall'impreſa di Gieruſalem,
mori , elifucceffe Santio ilfigliuolo nel regno , ilquale morendo poco apprelo
nella
A N. A STAGIQ IIII. 35x
nella guerra, che egli per lafe di Chrifto fece in Arabia , hebbe Ferdinandofuo
fratellofucceffore . Hora hauuto Anaſtagio il papato , donò vn belliſſimo , &
ricchiffimo calice alla Chiefa di Laterano , & in breue tempo edificò vn bel pa
lagio preffo S. Maria Rotonda . Egli hauea ancora in animo difar molte altre
cofe fi alla dignità della Chiefa appartenenti , come per ornamento della Città , Riccardo di
ma la vita breue gliele interruppe. Riccardo di S. Vittore illufirò ilſuo tempo, s. Vittore,
huomo det
nel qual coftui vissesperciochefù Riccardo eccellente dottor, e fcrifsegrauemen- tiffimo.
te molte cofe, efrà l'altre vn libro de Trinitate. Fece anche moltifermoni al po
st polo non men dotti, ch'eleganti. In quefto tempo quafi tutta Europa fentigran
fame , & Anafiagio non reftò mai di dar infecreto, e palefe a poueri il lor bifo
gno. Ma egli mori a i due di Decembre tenuto c'hebbe la dignità Ponteficia vn'
anno , quattro mefi , e ventiquattro giorni , efù in vna tomba di porfido dentro
S Giouanni in Lateranofepolto . Nel fuo tempo vogliono alcuni , chefacesse
Gratiano il decreto , Pietro Lombardo il libro delle Sententie , e Pietro Come
ftore l'hiftoria ecclefiaftica .
Creo quefto Pontefice otto Cardinali,vno de' quali fù Vefcouo , quattro pre
ti, e tre Diaconi , e non fi sà nè il nome , nè il titolo d'alcuni di loro, folo , fi sà
gli feguenti .
Gregorio di Suburra Romano Vefc. card. Sabinenfe Nipote del Papa .
Cintio....Romano Vefc.card. Prenestino.
Rolando Paparo Senefe Prete card. di S.Marco.
Alberto Monfacrato da Lucca Prete card.della Bafilica de' dodeci Apoſtoli.
uearecata quella prouincia alla fede vera di Chrifto . Morto poi fù Adriano
creato Pontefice, & effendo tentato da' Romanı alle volte con prieghi,alle vol
te con minaccie, c'haueffe voluto rilasciare a' Confoli liberamente il gouerno della
Città, coftantiſſimamente loro il negò . E perche il clero faces iftantia, che egli
andaffe in Laterano a confecrarfi , ftettefaldo ancora , e diße non voler prima
Arnoldo andarui , ch’Arnoldo da Breſcia heretico , & ilqual era prima fato condannato
heretico.
da Eugenio, non fi vfciffe di Roma. Di che fdegnato il popolo asfaltarono sù la
viafacra il Cardinale di fanta Pudentiana , che andaua al Papa , e li dierono
dueferite . Sifdegnò forte di quefto atto Adriano , e ne ifcomunicò il popole,
ne volle affoluerlo mai, fin che non fù Arnoldo cacciato dalla Città, e i Confoli
lafciarono il magiftrato , e reftò libero al Pontefice il gouerno di Roma . In que.
Gulielmofo mezo Guglielmo Re di Sicilia , ch'era a Ruggierofucceffo , occupò il borgo
lia di
Re cede di Beneuento, & in campagna di Roma Ceperano, & Bauco terre della Chiefa.
fucSic-
al padre Ilperchefdegnato il Papa , fcomunicò granemente quel Rè , & aſſoluette dal
e
Rugico,
muou giuramento i fuoi vafalli, perche più facilmente ribellare fi poteſſero . Era fia
guerra alla to in questo tempo Federico Sueuo creato Imperatore , ilqualeſe ne venne con
Federico n'effercito in Lombardia . Et affediata Tortona , che recalcitraua all'Impe.
a
ffa rio , in capo di certo tempo laprefe aforza . E tofto poi con marauigliof cele.
per, paIm-
Sueuo
con efferci ritàfidrizzò alla volta di Roma . Il Papa che fi ritrouaua all'hora in Viter
" с bo , per douere tenerefalde nella deuotione di fanta Chiefa le terre circoftanti ,
to in Lom
bardia
poi verfo vifitò Oruieto , e Ciuità caftellana . E conofcendofi inferiore all'eſſercito , che
Roma.
Federigo menauafeco , tentò per mezo de'fuoi Legati la pace . Et hauntala,
gli vfcl incontra su quel di Sutri . L'Imperatore tofto che lo vide , fmontò da
Feder ico cauallo , e come vero Vicaro di Chrifto lofalutò . Venutine poi in Roma di com
è coronato pagnia , mentre che'l Papa dentro la Chiefa di S. Pietro ornaua Federico della
Imper
Roma dal in corona dell'Imperio , ftando le porte della Città chinfe , perche tumulto alcuno
Papa . fra Romani, e Germani non nafceſse , venne per lo ponte difant'Angelo laplebe
Tumulto
nato in Ro Romana armatafopra Germani , e ne ammazzò in Vaticano molti. Vscì a que
ma nella cofto tumulto l'Imperatore, efatto entrar tofto lefsercito , che ne' prati di Nero
ronatione
di Federi- ne accompato era , fece ritirare i Romani a dietro , occidendone , e facendone pri
60 .
gioni molti . Finalmente placato a prieghi del Papa l'Imperatore lafciò i cat
tiui liberi via . Volendo poi all'vfanza andare in Laterano di compagnia, e non
potendofenza pericolo di tumulto farlo , perche vedeuano il popolo in arme ,
fe n'andarono alla Magliana , e qui passato il fiume per la Sabina , e per lo
ponte Lucano passarono in Laterano , e l'ordine della folennità ſeguirono , &
cffettuarono in quefto mezo il popolo di Tiuoli venne da fe fiesso a darſi in
potere di Federico . Ilquale come intefe essere quella Città della Chieſa , nel
medefimo punto ad Adriano la refe,e non molto appresso poi nellafua Germania
fi ritornò . Il Papa a prieghi de' baroni della Puglia passò a Beneuento , e con
la prefenza fua fola r.cuperò da Guglielmo la maggior parte del regno . In
Imbsf iato quefto venne per barcaprima m Ancona , poi per terra in Beneuento Paleolego
im nobiliffim Greco , & ambafciatore delfuo Imperatore Emanuele , e donò da
re delGreco
Per
al Paua. parte delfuo Signore al Papa cinque mila libre d'oro , e gli offerſe ancora di
douer
TA A D RIVANO IV. I 353
douer aſueſpeſe cacciare Guglielmo d'Italia , ſe li daua per queſto tre città ma
ritime in Puglia . Quando Guglielmo hebbe di ciò nouella, fi sforzò di mouere il
Papa apietà , e li promiſe di douer non folamente reftituirli quanto hauea alla
Chiefatolto : madidonarli ancora altre cofe, e di tenerne afreno i Romani ribelli
difinta Chiefa,fegli dana il titolo di Re d'amendue le Sicilie.Il Papa non puote
ciòfare,perche alcuni Cardinali vi repugnarono . Per laqual cofa rifolutofi Gu Gul elmo
glielmo,entrò con male animo nella Puglia col fuo eßercito, e la pose d'ogni par- piglia mol .
te a ferro,e afuoco . Pafato poifopra i Greci, e i Pugliefi, ch'erano preſſo Brin- te cina in
Puglia, & è
difi accampari, vifece battaglia, e li vinfe.Onde tofto la Puglia,e terra di Otran- dal , Papa di
chiaratoRe
tofe gli arrefe.Sdegnato il Papa co' Cardinali, perche oppoſti ſi fuſſero alla pa diwore
ce,che effofare intelea, tolfe Guglielmo in gratia, e li diede il titolo del regno del denalita
Sicilia.
le due Sicilie, fattofi prima giurare di non douerfar cofa, che la Chiefa Romana
offendeffe.E raffettate afuo modo le cofe,fe n'andò in Oruieto, efu il primo Põ
tefice,che quefta città habitaſſe,& ornaſſe. Eſſendone poi ad iftantia de' Romani
ritornato in Roma, & eſſendo trauagliato da i Confoli, ch'ogni sforzo faceuano,
" per riponere la città in libertà, fe n'andò in Arignano , doue poco appreffo mort
ilprimo di Settembre, e fù nel quarto anno, e decimo mefe del fuo Papato. E la
fciò in gran riputatione lo ftato di S.Chiefa.Perchefortificò molte caftella pref
fo al lago di S.Chriftina,e fece quaſi inefpugnabile Radicofano, ch'è hora de' Se
nefi.Riccardo monaco di Clugni,lodato molto da gli altrifcrittori,fcriſſe con ele
gantefile hiftoria di quefti tempi . Fù il corpo di Adriano portato in Roma , e
Jepolto in S. Pietro preßo alfepolcro di Papa Eugenio ,
Fece quefto Pontefice due ordinationi di cardinali , nella prima creò due car
dinali Diaconi,che furono .
Buondì ... Diacono card.di S.Michiele Arcangelo .
Bofo Inglefe,diacono card.de' SS.Colma, e Damiano . 1
Nella feconda ordinatione creò Sentidue cardinali , quattro de' quali furono
Vefcoui,dieci preti,& otto Diaconi, che furono .
Vbaldo da Lucca, Tofcano ,di prete card.tit.di S.Praffede , fatto Vefc.cardin.
Oftienfe,e Velitrenfe, che fù poi Papa Lucio III.
.
Giulio... prete card.tit.di S.Marcello,poi Vefcouo card .Preneftino.
Bernardo... Vefcouo card.Portuenfe ,altramente di Selua Candida. +01
*
Gualtero... Vefcouo card. Albano .
Buondì.... di Diacono card.di S. Angelo fatto prete card. di S.G rifogono .
Bofo Inglefe, di Diac. card de'SS. Cofma, e Damiano,fatto prete card.tit.di S.
Pudentiana . # Sex
Vberto ..... prete card.tit.di SS.Aquila,e Prifca .
Vgo .... prete card.tit.di fanta Croce in Gierufalem.
Giouanni prete .... card.tit.di S.Anaftafia .
Alberto di Mora, da Beneuento,prete card.di S.Lorenzo in Lucina,che fu poi
Papa Gregorio VIII.
Guillelmo ..... prete card.di S.Pietro in Vincolastit.di Eudofia.
Guido da Crema,prete card.di S.Maria in Trafteuere,tit.di Califto, e Giulio.
N.... prete card.di S.....
Alberto ...... Diacono card.di S. Adriano.
Z Ardi
354 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ANA
fcriffe a tutti i Principi del Chriſtianeſimo, moftrando quanto fifuſſe con ragio
ne moffo aciòfare. Ritornatone pofcia in Roma nel fecondo anno delfuo Papa
to, vi ritrouò molti contrari,per hauere già l'effercito di Federico occupato tut
to lo ftato di S. Chiefafuori che Oruieto , & Anagni . Per la qual cosa Aleſ.
fandro , perfuadendoglielo ancor Filippu Re di Francia , imbarcatofi in Terra
cinafopra vn legno , che a questo effetto li mandò Guglielmo Re di Sicilia, fe ne Pafla il Pa
passò nella Francia . E quìfacendo in Chiaramonte vn Concilio , vi iſcomuni. pa in Fran
cia , que
cò tofto , e l'Imperatore , e Ottauiano . Mentre che queſte coſe in Europa paffa. fcomunica
uano , effendo Baldouino III. morto in Gierufalem , prefe tofto Almerico fuo lo Imper.
e l'Antipa
fratello quel regno , perché ſenza capo ritrouandofi in luoghi così cinti da Bar pa .
bari di ogni intorno non ne incorreſſe in qualche calamità : e raſſettate le cofe RèAlmarico
di Ge
delregno alquanto , paſsò ſopra l'Egitto , doue facendo giornata con Dragone rufalé fuce
cedes B.1.
capitano dell'effercito nemico , fpargendo granfangue de' Barbari lo vinfe, & douino i j.
affediò Aleſſandria , che Tiracino fratello del Soldano , e Rè de' Saracini haue- Alefsadria
d'Egittodal
zeaoccupata a tradimento. Hora gli Aleſſandrini, che non poteuano più al lungo fediata af
affedio foffrire , e dall'altro canto non baurebbono voluto diuentare a Chriftia- Rè di Gie
rufalem , e
ifoggetti,fidiedero con quefta conditione in potere di Almerico, che cacciato prefa .
il tiranno Tiracino , in potere del Soldano lor Signore li deffe . Hauuto alun
queAlmerico ongran danaro dal Soldano, quefta Città li refe . Intefo poi, che
Cairo affe
coftui confraude andaua, e li mandaua il danaio in lungo , passandoliſopra l'af drato dal
fediò dentro la città del Cairo. In quefto Federico in Italia faccheggio Tortona , Re di Gie
-piano Milano, d'onde credo ch'all'hora Rodolfo Arciuefcono di Colonia i corpi rufalem..
de Magi nellafua chiefa trasferiffese trauagliò incredibilmente Cremona.Il per 'Federico
che vniti infieme i Veronefi, Vicentini, Padouani,e Venetiani, temědo ciaſcun di Imp fa gráia
danni
fe fteffo fi rifoluettero di non dare più altramente a Federico aiuto,metre a quel Italia.
[ modo ruinaua la Lombardia. Accefo adunque difdegno Federico , passò confel
Aloeanimofopra Verona per battagliarlai ma vdito delfoccorfo delle altre cit
tà , che a Veronefi veniua, fi ritirò in Pauia , e con Oratori , e con lettere il Re
di Francia effortò , cheper tor via dalla Chiefa lo fcifma doueffe menarefeco *
Alejandro nel Concilio, doue prometteua douere anche effo colfuo vittore an
dare . E in Diuione vn luogo, doue'l fiume Sauo la Francia dalla Germania di
uide . Quefto luogofù deftinato al Concilio ; nel quale rafsettate che hebbe , il
meglio che puote, Federico lecofe d'Italia colfuo Ottauiano andò accompagna
to dal Re di Scotia,e da quel di Boetia, e da vna gran copia digente armata.Mª
Fperche Alessandro dicena , non volere a quel Concilio andare , ch'esso bandito
7 non hauesse , & il quale haueua egli già incominciato in Turone ; tutto colerico
Federico , e minaccienole,fe ne ritornò in Germania, mandandone Ottauiano in
Italia con penfiero di douere tofto feguirlo . Ma efsendo quefto Antipapa in Luc
camarto,fu tofto infuo luogo Guido da Cremacreato.I Romani creado Confoli Crema da
Guido An.
quell , che erano amici, efautori di Alessandro, lo richiamarono tofto in Italia. E ipapa.
venu
to per barca prima in Sicilia,poi in Roma, vifù con gran fefta, e piacere di
Z 2 tutti
A
356 PLATIN DELLE VITE DE PONT.
Papa Ale .fe , e fe prigione, e lo lasciò poi con quefta conditione , che tofto quanto hauea nel
fandro
Veneia inco l'Afia acquifiato, li rilasciafse . Eragià Papa Alessandro , per conchiudere la
clade la pa pace d'Italia , passato in Venetia, doue anche Federico venne,e sù la portadiS.
ce con im Marco li baciò ilpiede . Andatine poi all'altar maggiore, qui lunga hora il ne
per.Federi
co.
gotio della pace parlarono, laqualefù il difeguente, come fi era defiderata,con
chiufa . Dopo quefto l'Imperatore chiefto combiato dal Papa ſiparii , e se ne
Denne
ALESSANDRO III. 359
1.
venneprima in Rauenna,poi in Bertinoros laqual terra, per la comodità del luo
go bauea deliberato di ritenerfi: quando a'prieghi del Papafinalmĕte alla Chie
SE Jala refe. Partl anche da Venetia Alessandro con tredeci galere del Re Gugliel
mo,e quattro di Venetia, al cui Principe per l'honore, e feruigio, che hauea dalla
Signoria riceuuto,fece molti doni,e d'alcune dignità,& infegne ornò. Nauigò il
Papa in Siponto, esmontato a terra ne paſsò a Troia prima, poi a Beneuento , e
perlo paſſo difan Germano fi conduſſe in Anagni . E poco appreſſo in Tofculano
AT andò , e cominciò a trattare con Romani di douere torre affatto da Roma il ma.
giftrato de' Confoli. Eper efferfi già con cinquant'anni quefto magiftrato inuec- to fia'l Pa
Acordofat
chiato,parea molto difficile a poter torfi del tutto,perciò pattegiarono , e promi- pae Roma
13
fero i Romani , che non poteffero quefti Confoli eletti dal popolo il loro magiftra- ni
al gouerno
to effercitare prima che al Pontefice giuraſſero,di douer effer alla Chiefa Romas di Roma.La
Sinodo
nafedeliffimi , e di non douer mai trattare cofa , chefulleper nuocere in qualche termente
modo alla dignità Ponteficia . Conchiuso a quefto modo,ne venne la terza volta fatto da Pa
pa Aleffan
il Papa in Roma,e gli vfcirono per honorarlo,e farlifefta tutti i principali della toij .
città incontra . E celebrò toftoin Laterano vn Concilio,fi per moderare, e frena
$1
rei coftumi troppo licentiofi della corte , come ancoraper vietarefotto pena di
fcomunica,che non haueffe alcuno ardimento di portare in terra d'infedeli ne fer
ro,ne arme,nè legna . Quafi in questo tempo morì l'Imperatore Emanuele, e la
ofes
fciò l'Imperio ad Aleſſio,il figliuolo, dãdoli Andronico per tutore,ilqual per al
quantiannigouernò con molta prudentia , e lealtà l'Imperio , e colfuo confenti
mento diede anche Filippo Re di Francia Agneſeſua figliuola algarzonetto A
leffio per moglie.Baldovino quarto di quefto nome anch'egli, per prouedere anzi
à tempo alle cofe del regno di Gierufalem,diede per moglie Sibilla fua forella a
Guglielmo Marchefe di Monferrato cognominato Longafpada, e caualliere nel
le cofe militari eccellente, giudicando , chefefoffe foccorfo il bifogno , haurebbe
Guglielmo con gli altri Principi Chriftiani potuto egregiamentefoccorrerlo.A
Leandro in quefto dopo tanti, e cofi affidui trauagli, quando pareua, che doueße
da quefte tante perturbationi tirannice quietarfi , wori in Roma a ventiſette d'
Agosto, hauendo gouernata vent’vn'anno, e dicinoue giorni la Chieſa , e tolti dal
mondo quattro Antipapifcifmatici,per le cui feditioni, e riuolte fù per pericola
rela nauicella di Pietro . Creo quefto Pontefice in più ordinationi trentafei
→ Cardinali , e può eſſere , che ne creale più : ma fi ha notitia folo di questi , de
iquali otto furono Veſcoui, diciafette preti, & vndeci diaconi , che furono .
I
Theodino ... Vefcono cardin.Portuenfe, e di fanta Ruffina .
Henrico... di prece card. de SS. Nereo , & Achillco , fatto Vefcouo cardin.
Albano .
N.... Vefcouo card.Prenestino.
Bernardo Vefcouo card.Prenestino dopo l'antedetto .
* Pietro....
Vefcouo card. Tofculano .
$ Paolo Scolare Romano, Vefcono cardin. Preneftino , che fu pofcia Clemen
te III.
Z 4 Vgo
360 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ΑΝΝΟΤΑΤ 1Ο Ν Ε.
principali , de' quali poteua per il valore loro temnere . Effendo in queſto morto
in Gierufalem Guglielmo Longafpadaye polendo per ciò Baldouino alle cofe di
Guido da
Lufignano. Juo nepote proueaere, rimaritò Sibilla con Guido da Lusignano , che dallafami. "
glia de' Puttani difcendeua , e con quefti pati gliela diede, che douefie Cuido do.
po lafua mortegouernare in nome di Baidquino fuo nipote il regno,finche ad età
perfetta lo vedelle, e poi gli reftituiße il regnus quali cofe tutte conl'autori.
tà del Pontefice fi effequirono , ilqual giudicana importure molto z Christianiil
ritrouarfi i Principi dell'Afiaftretti , e d'amoreuolezza jedi parentado infic.
Papa di
ctato fear
Ro me , perche meglio alle forze da' Saracini , e deTurchi bauelero po uto oftare.
ma per vc Mamentre ch'egli fi ingegna, e colfauore d'alcuni cittadini fà ogni sforzo , per
ler annul-
lare in tut leuare affatto di Roma il nome de' Confoli,fù casciato dalla città,& aſuoifau
tol nome tori, chefurono prefi, fù tolta la vifta . Sententofi il Papa con tanta acerbezza
de Cofoli oltraggiato , ne raunò in Verona, doue fi condufje, vn Concilio, doue moltolata
ta infolentia , efuperbia de' Romani biafmà,& essortò tutti i Principi del.Chri
ftianefimo à douer joccorrere i noftri , che per mantenere in Afia l'honore di
Christo fene ritrouauano del continuo in ecceffiui trauagli . Percioche mofoil
Saladino dalla difcordia, efeditione, chefrà noſtri Principi vedeua , fe ne ven.
ne à porre il contado di Gierufalem in ruina. E la difcordia de' noftri era quefta.
Fù perfua moltafuperbia depofto Guido Lufignano dal gouerno del regno,e de.
fignato tutore di Baldonino Beltramo Conte di Tripoli . Onde ftaua à termini la
cofa, cheparea,che di hora in hora fi doueffe venire alle armi. Non reftò ilPa.
pa, e con lettere, e con meffi di loro ricordare , e perfuadere , chepofte le lorga
redaparte, tanto al nemico oftaffero ,finche nuouo foccorfo loro d'Europa andaf
fe. E già eßendo a quest'effetto venuto Heraclio Patriarca di Gierufalem prima
inVerona alPapa , e poi in Francia al Re Filippo , fi ponea vngran numero di
Re di Sici foldati inpunto per doner paffar in Soria . Ma Guglielmo Re di Sicilia,volendo
lia aflalia
la Greci a . dell'Imperatore Andronico vendicarsi per quello , c'hauea costui a' Latinifatto,
neèpassò molto fuori di tempo con pn'eſſercito Sopra la Grecia , ène poſe perciò
ogni cofa in volta.E prefe aforza Salonichi città della Macedonia, e trauaglian
do per varie vie altre molte città della Grecia , e della Tracia , altre aforzane
Ifaac, e far prefe, altrefaccheggiò , ſenza hauer mai Andronico ardimento di compariru ,
to 1p di come colui, con cui, e Dio , egli huomini fi ritrouauano irati , per hauerne molti
poli a vin fatti morire , e più affai mandati in efilio . Forzato dunque da questa neceffit
d: Nouem ilpopolo di Coftantinopoli chiamò dalla Morea all'Imperio vn certo Ifaac di
bre.
Sangue reale, ilqual vinfe Andronico in battaglia , lo fece prigione, efè con va
ry cruciati morire . Per la morte d'Andronico , e per lapace , chefrà Gugliel
mo, & Ifaacfegui, facile cofa era al Ponteficeperfuadere con promeffe , e con
premij al Re Guglielmo, che paſſaſſe anch'egli in Soria in foccorſo de' noftri. Ma
mentre che vanno , e vengono a quest'effetto molti meſh ,il buon Lucio in Veroni
morì, tenuto c'hebbe quattro anni due mefi, e dicioto giorni.'il Ponteficato, efi
con granpompa nella Chiefa Catedrale di quellacittà dauanti all'altarefepolto.
Eperche non fi dimentico mai della patria fua , l'ornò , mentre visse, di molte
dignità . E fràl'altre cofe ottenne dall'Imperator Federico , con cui pacifica
inen.
AC VORA " h
A NO III. 365
mente viffe,che non potessero i Toscani altra moneta , che la Lucchefe fpendere ,
come i Longobardi fpendeuano quella di Pauia fola con l'effigie dell'Imperato
( re. Percioche bauea già prima il Papa riconciliati con l'Imperatore i Lombar
di . Scriue Tolomeo da Lucca , che in quefto tempofiorirono Pietro Comeftore,
cheferisse l'hiftoria del teftamento vecchio, e del nuouo , e l'Abbate Gioachino , Pietro Co
in Calabria, che fu dosto , e ftimato molto nell'arte del predire , che fotto certe meftore,
Abbate
ambagi, efigure efsercitaua, emoftraua altrui. Gioachino.
ANNOTATIONE .'
I quali verfi non dicono altroin effetto, fe non ch'egli nacquean Lucca, fù Ve
fcouo di Oftia, Pontefice Romano , e mori in Verona . A coftui fucceffe Vrbano
Terzo , che fù da' Cardinali in Verona eletto , e mori in Ferrara. Onde fù in fuo
luogo eletto Gregorio ottauo,che viffe poco, e fù in Pifa dopo lui eletto Clemen
te Terzo, Si caua dalle bolle de' medefimi Pontefici, c'ho io cauatele dalla libra
ria di Vaticano . Creò quefto Pontefice in tre ordinationi deciotto Card. due de
quali furono Vefcoui, noue preti, efette Diaconi , che furono.
Teobaldo... Vefcouo card. Oftienfe, e Velitrenfe.
...diMaguntia, Vefcouo card. Sabinenfe.
Vberto Marcignacolo Lucchefe prete card.di S.Lorenzo in Damafo.
Rodolfo Nigelo Pifano, prete card. di S. Praffede.
Albino ... prete card. tit. di fanta Croce in Gierufalem .
Macftro meliore Francefe, prete card. tit. di SS. Giouanni , e Paolo .
Giouanni Monaco, Abbate Dolenfe prete card.di S.Marco a' monti.
Rainiero Papienfe di Diac.card.di S. Giorgio in Velo d'oro Prete card.3di S. Sa
bina ק'ז
Guglielmo Conte Blafenfe Archiefcouo Remenfe prete card . di S. Sabina.
Adelardo ... Véronefe prete card. di S. Marcello.
Bobo ... Romano Diac. card. di S. Angelo , e pofcia prete card. di S. Anaſtaſia.
matt1-6
Chriftia vietavano . Ilfanciullo poco al ziofoprauiffe , perche mort in capo di otto me.
deiPrinci
pi
ni in Soria fi, e ne tenne la madre tanto quefta morte occulta, e fecreta,quanto le parue, che
Saladino. baftaffe per perfuader al Patriarca, e a gli altri baroni, di ottener, chefuſſe Guido
fuo marito creato Re . Di che Ramando Conte di Tripoli ſi ritrouò forte ſde
gnato, eperpiùfacilmente vendicarfi di queft'oltraggio , che dicea efferlifiato
fatto,fi confederò col Saladino . Per la qual cosa ne veniua Tripoli, e'l Princi
pato di Tiberiade , e di Galilea efclufo di poterfoccorrer i Chriftiani . Percioche
al Conte Ramondo in quel tempo obbediuano per ragion di fua moglie queſte
città . Defideraua molto il Saladino occafione di poter romper la tregua , che
hauea co' Chriftiani, e li vennefatto. Percioche il principe di Monreale,chepoſ
fedeua vna contrada di là dal Giordano , e ne mandaua del continuo a' noftri in
Gierufalem vittouaglie ,fcioccamente quefta tregua col Saladino ruppe ; di che
lieto il Saladino, a cui pareua di baoer già ilfuo intento , fatto vngrofſo eſſerci
to digente dapie, e da cauallo pafsò fopra Tolomaide , che era da' cauallieri te
plariguardata , e difefa . E facendo col nemico battaglia reftò inferiore,benche
de'noftri molti ne moriſſero , con il maestro del Tempio . Rifece il Saladino l'ef
fercito , e quafi accrefciuto d'animo per quefta rotta ne inftaua , e trauagliana
più che prima i Templari , Ramondo , che non molto al Saladino haueua fede,
lafciando in Tiberiadefua moglie, in Tripoli fi ritornò, e riconciliatofi con Gui
do
VRBANO IIL 367
I
do Lufignano, ancoregli la lega,che haueua co' Barbari, ruppe . Ilperche veg
Igendofi il Saladino la occafione di guerreggiare auanti, lafciata Tolemaide,fo
praTiberiade andò . Il Re Guido , perche tutti , & i Templariſpecialmente li
faceuanogrande inftantia, ch'egli con l'efsercitofopra il nemico andafse,fopra il Saladino
Saladino pafsò, ilqual in vn luogo ameno, & irriguo accampato fi ritrouana . I dà vna rot
noftri, che in vn luogo arido, e difauantaggiato iui presso accamparono,furono taa
ftianii,Chri.
e
il difeguenteforzati a combattere, efurono, perche fpafimauano dellafete, con prende il
lorogran ftrage vinti . In quefta rottafurono quafi tutt' i principali fattipri rufalem.
gioni infieme col Re Guido ftesso, e col maestro del Tempio, e furono la maggior Città de i
Chriftiani
partefatti morire. Col corfo di quefta vittoria pafsò il Saladino fopra Accone, prefe dal
e la hebbe a patti, che li Chriſtiani, che vi erano dentro, falui con vna vefte inl Saladino.
doffo,fi vfcifsero fuori, e ne andassero via. Con la medefimaprofperità preſe Ba
ruti, Biblio, e tutti que' luoghi maritimi fino ad Afcalone, che fentcndofi forte ,
emunitionata rifpofe al nemico , non voler arrenderfi, finche non vedeua prefo
Gierufalem. Nacquefenza alcun dubbio molto a' noftri la motta humanità, e
fede del Saladino. Percioche cofi fi faceua vguale a tutti, che nonfù alcuno gia
mai, chefifdegnaffe di eferli foggetto . Paſſatone adunqueſopra Aſcalone , e
combatuttaladieci giorni , l'hebbe finalmente con quefta conditiune , ch'egli la
fciaffe il Re Guido, & il maestro del Tempio liberi . Molto ſi affrettana il Sala
dino d'hauere quefto luogo , percioche haueua già hauuto auifo come Corrado
Marchefe di Monferrato era a Tiro giunto con un'armata dell'Imperatore de
Greci Ifaac, la cuiforella haueua poco anzi tolta quefto Marchefe per moglie , e
fifofpettaua ancora , che fuſſe qui in breue venuto Guglielmo Re di Sicilia con
quarantagalere . Hora intefo i Turchi con quanta fua gloria haueffe il Saladi
no vinti i Chriſtiani, moſſi da emulatione di gloria, paſſarono fopra Zaodiceai e
hauutala , vennero sù quel di Antiochia , doue hebbero da' Chriftiani cofi gran
rotta, come l'haueuano già i noftri hauuta dal Saladino . Combatteua in quefto Gierufa em
da
preja
il Saladino fieramente la città di Gierufalem, la qual i noftri , che dentro vi era- Saladino.
no , difperati delfoccorfo , diedero finalmente con quefla conditione al nemico ,
thefe ne poteffero tutti vfcirefalui, e con tutte quelle facultà, c'haueſſe ciaſcuno
potuto portarfi infpalla . Efù la perdita di quefta città in capo di 88. anni , da
h'era ftata da Gott fredo prefa . Vna parte de' noftri, che n'vſcirono ,ſe n'andò
Tiro , vn'altra in Antiochia , in Aleſſandria vn'altra , donde poi molti con l'
rmata di Sicilia fene paffarono in Italia . Il Saladino entrato in Gieruſalem,
beha
ettò via prima le campane da i campanili , e poi tutte l'altre Chiefe profanò ,
ori, che'l tempio di Salamone, nel qual prima ch'entraſſe fi lauò come voglio
Ineurde
1 Creò quefto Pontefice in due ordinationi affai Cardinali ; ma s'hà notitia folo
di venti,quattro Vefcoui, otto preti, & otto Diaconi, che fnzono.
Albino.... di prete card.tit. di fanta Croce di Gierufalem , fatto Vefcovo card.
Albnno... Vefcoùo Card. Tofcolano.
Giouanni Conte d'Anagni, di prete card.di S. Marco , fatto Vefcouo Card. Pre
10neltino A ... Cittadino e Vefcouo di Verona, e Vefcouo Card ....
Pietro .... prete Card. tir. di fanta Cecilia.
Pietro ... prete card . tit. di S. Clemente.
Bofo.... prete card. tit. di fant'Anaſtaſia.
Aleffio ... prete card. di SS. Gabinio e Sufanna.
Pietro ...card. di fan Pietro in vincola.
Giordano ... prete card. di fanta Pudentiana.
... prete card, tit.....
... prete card. tit. 20 :
Bobo ... Diacono card. di fan Giorgio al Velo d'Oro.
Gregorio ... Diacono card. di S. Maria in Portico.
... Diacono card. di S....
Giouanni Felice Romano, Diacono card. di S. Euftachio.
Giouanui Malabranca Romano , Diacono card. di S. Theodoro.
... Diacono card . di S....
Bernardo ... Diacono card. di S. Maria nuoua.
Gregorio ... Diacono card. di S. Maria in Aquiro.
455
GRE
GREGORIO VIII 369
Lubenga
C
REGORIO VIII. da Beneuente ,fù congrand'ap
plaufo di tutti creato Pontefice, e tofto mandò lettere,
e Legati a' Principi del Chriftianefimo animandoli a
douer con ogni sforzo , e per terra , e per marepaſſar
in Soria a ricuperare la perfa Gierufalem . Et perfa
cilitare il negotio , paſsò in perfona a Piſa , per paci
PRESUDA MREë në
ficar quefto popolo con Genouefi , & animarli pofcia
The t
amendue , che erano molto potenti in mare , a quefta
fanta , e benedetta imprefa . Ma mentre , che affai
glia in cost funta , e buona opera , nel cinquantefimofettimo giorno del
Pato in Pifa ifteffa mori a' 16. di Decembre.
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370 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ANNOTATION E.
Fù per forfe cinquant'anni vna continua difcordia ciuile frà il popolo Roma
no, & iPontefici da Innocentio II. fino a Clemente Terzo, caufata dall'eccalio
ne del reggimento d'Vrbano , hauendo il popolo tolto al Papa il gouerno della
città , e datolo con fuprema autorità a' Senatori , & ad vn Patritio, che era come
capo de gli altri, come fcriue Ottone Vefcouo Frifingenfe nel fettimo libro dell
hiftorie, e nel primo de' getti dell'Imperator Federico , e l'Abbate Vrfpergente,
&vn librofenza il nome dell'autore , delle vite de' Pontefici, che è nella libraria
Vaticana . Onde per questa cagione morirono di difpiacere Innocentio II . c Ce
Jeftino II. & fù Lucio II. quafi tagliato a pezzi: Eugenio Terzo, Aletlandro Ter
zo, e Lucio Terzo ne furono perciò cacciati di Roma , & Vrbano Terzo , e Gre
gorio ottauo hebbero bando , fin che ftanche amendue le parti venne il popolo
con Clemente Terzo fuo cittadino a quefta concordia, e pace , che fi creaffero al
folito i Senatori, ma in luogo del Patritio fi rifaceffe vn gouernatore, come prima
era. Io hò appreffo di me gli accordi , e le conditioni di queita pace con la fotto
fcrittione di tutti e gli hò cauati da' libri de' cenfi della camera Apoftolica. Dall'
hora inpoifurono i tempi perla Chiefa più tranquilli , & quieti.
( 47
...
CELE
CELESTINO 373
pant
Spagnuoli il foccorfo loro non piaceua , a dietro nella lor patria fi Re di Spa
mo . Per laqual cofa reftato più libero ilmanolina con incredibil ce
no
a Spagna , el'altra corfe fino ad Amignone , & Arli , ponendone Gri i Sara
•fuoco il tutto . Me da quefta tanta calamità quattro Re della Her tii di
Tolofa.
he furon quel di Caftigha , quel di Aragona , quel di Portogallo , c
arra , vitele lor genti infieme con quefto inimico Saracino fi af
, e ne hebbero vna fiorita vittoria , tal che ad Ilmanolino altro ,
nata , non refiò . In questo tempo nacque in Tolofa la herefia ,
Fantia d'Innocentio da Dominico , che fu poi canonizato per fanto
ghofalerità frenata . Et laiutò anche afai it capitan Simove, da i
Mon
378 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Creò quefto Pontefice in più volte affai cardinali , de' quali fe ne hà memoria
4.fette Vefcpuisventure preti,e quatordici diaconi,che furono .
ouanni di S. Paolo Vefcouo card.Sabino .
icolò de' Romani Romano Vefcouo card.Tofcolano.
do de' Papi di prete card. di S. Maria in Tranfteuere fatto Vefcouo card.
eſtino .
rardo di Seffa, Seffio Nobile Regienfe Vefc.card . Albanenfe .
colino de' Conti d'Anagni,di Diacono cardin.di S.Euftachio, fatto Vefcouq
n.Oftienfe , & Velitrenfe .
Gio.
380 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
HONO
HONOR IO III. 381
Bags
gna Henricofuo figliuolo di anni dieci. Honorio, cheſi vedena dalle torbulentie
ET efterne quieto , rifarci la Chiefa di San Lorenzofuori delle mura ; e quella, che
chiamano Sanita San &torum , ela Chiesa di S. Bibiana ; efece ancor con queſti
alcuni altri edifici . Scriſſe l'Epiftole Decretali i approuò l'ordine di S. Fran
cefco, il quale poi due anni appreſſo Gregorio canonizò , e pofe nel numero de'
Santi. Hora viuendo a quefto modofantamente Honorio, e come a buon pafto
refi conueniua ,mori finalmente a dicidotto di Marzo nel decimo anno,e ottauo
mefe delfuo Ponteficato , efù in S. Maria Maggiorefepolto. Si fentirono di vn
fubito, dopo lafua morte, tanti terremoti, e cosìfatti, che ne' monti Saluÿj mo- Terremoto
rirono da cinque mila buomini per cagione dellefcoffe,e de faffi ,chegiù da'mon- grandifli.
tinelle valli babitate cadeuano . mo.
t
く
31. 36
1 .
GRE
384 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
i..
nouità tentaffero.Ma perche punto non vi gioud,ſe ne passò in Riete, doue vente
Papa, & 1
Imp. Fede l'Imperatore Federico . E ragionando infieme di molte cofe,che fare fi doueano,
rico
bocano in in questa conchiufione finalmente vennero , di douer con gli eſſerciti loro vniti
ij.sab.
Riete .
paßarne col primo tempo fopra i Romani . Ma Federico,ſeguendo ilſuo natural
coftume,come baueagiàfemprefatto,cofi anch'hora ingannò il Pontefice. Per
che andandofene in Germania, ordinò a' fuoi capitani, efoldati, che in tutte le co
fe obbediffero,efauoriſſero i Romani.Il Papa,che ingannato fi vide, propoſe
gran premio a Germani, che nelfuo campo pafaffero . Per laqual cofa tanta co.
pia ve nepassò , che non hebbero poi i Romani mai ardimento di fare all'aperta
con le genti della Chiefa battaglia . Hauendo dunque Gregorio ricuperato il pa
Ambaftia trimonio di S.Pietro, e la contrada de'Sabini, efatto poco conto de gli ambafcia.
tori del Sol
dano doma tori del Soldano, che humilmente la pace chiedeano , mandò gli frati di S. Fran
dano la pa cefco , e di S.Domenico a predicare per tutta Europa contra i Saracini la crucia
Imprefa di ta . Efù l'opera di cofloro tale , che in breue tempo fi ritrouò con le arme in ma
Soria. no per queſta impreſa vn gran numero di gente.Et metre che ſi cercaua un buon
Principi ,
che pala capoper loro , canonizò il Papa fanta Elifabetta figliuola del Re d'Vngaria , e
ia. in A- che molti miracolifacea . Hora Teobaldo Re di Nauarra ,& Almerico Conte di
Grono
Monforte,& Henrico Conte di Bari, e di Çampagna paſſarono con groſſi eſserci
tiper la Germania, e per l'Vngaria in Coftantinopoli,e paffato poilo stretto giй
fero in Tolomaide,ponendone tutti que' luoghi,onde paſſauano, aſacco. Ma eſſen.
dofopragiunti poi da vn gran numero di nemici , fi ritirarono due giorni difen.
fandofifempre , e perdendo i più valorofi dell'eſſercito loro . Et a quefto modo
quefta imprefa, che con tanto ardore, e sforzo s'incominciò , per poca prudentia
de' Capitani bebbe cofi dolente fine.Molto fenti il Papa nel cuore queſta calami
tà de' noftri , & a perfuafione , e prieghi de' Romani hauea già deliberato di ri
tornar in Roma, perfarui proceſſioni, e placar l'ira di Dio, che con li peccati de
gli huominifdegnato fi ritrouaua . Ma poi non vi venne, chegliele vietò Pietro
Federico Frangipane, chela parte Imperiale feguiua.Perloche andò in Perugia,¿ in Vi
Impe. tra
uaglia la terbo con animo di paſſar poi con effercito contra l'Imperatore , che ſi intendea
Lobardia effer all'hora paffato nella Lombardia , e contra ogni debito trauagliare le città
Ezelino ti
rano di Pa. confederate giàftanche del trauaglio, c'hauea lor dato Ezelino tiranno di Pado
doua acqul ua . Fù queſto Ezelino cognominato da Romano,ilfuò auofù Alemano, e militò
uor dello con condotta d'Otone III.in Italia . Hora coftui bauendo da Federico 11.bauuto
Imp.
luoghi del n'eẞercito ſi guadagnò tirannicamente vn grande ftato nella Lombardia ; per
ia
dia.Lombar che foggiogò Triuigi, Padoua, Vicenza, Verona, e Brefcia. Non curandofi Fede
Fatto d'ar. rico di offeruar gli accordi dell'auolo fuo , facendofatto d'arme in un luogo , che
me fra
Imp l' chiamano Noua corte con Milanefi , e con l'altre città confederate , reftd fupe
Rede.
rico ij. e la riore con gran ftrage de vinti . i Sche perdendo il Papa ogni ſperanza di po
bar dia.
legadiLo terfipiù fare cofa buona, deliberò di ritornarfi in Roma.E benche Giouanni Cin
Papa teras cio Senatore della città vi contradiceffe , Giacomo Capoccio no dimeno anch'egli
in Roma.
cittadino Romano tenne la tãta audacia di Cincio afreno, e tolfe il Papa magni
fica, e fplendidamente in Roma . Queſto è quel Giacomo, il cui nome fino ad hora
fi legge di Mufaico nel tabernacolo fatto afue fpefe in S.Maria Maggiore , nella
qual
GREGORIO IX. 387
qual Chiefa efepolto Pietro Capoccio Cardinale di fanta Chiefa,e che perſeguitò
Imperatore Federico fcifmatico, e che non lungi dalla medefima Chiefa edificò
l'hospedale difant'Antonio, & in Perugia afue fpefe la Sapientia, cofi chiama 1
#ta . Hora Gregorio raffettate , e quietatele cofe della città , ifcomunicò di nouo
Federico,e lo priuò dell'Imperio . Poi trattò con gli ambaſciatori de' Genouefi, e Et derico
■ de' Venetiani,ch'erano con l'armi in mano,di douer rappacificarli infieme . Onde ij fcomuni .
cato , e pri.
Jegulfra quefti due popoli accordo con quefte conditioni, che no poteſſe l'vnfen- uo dell'Im
za l'altro confederarfi con l'Imper.di Coftantinopoli, e che l'imprefe,chefare do- perio dal Pa
ueano,fuffero ad amendue loro comuni, e l'on l'infegna dell'altro portaße . Fù pa.
quefto accordo per noue anni fatto , e minacciato dal Papa di douer efser tofto
ifcomunicati quei,chefra queſto tempo rotto l'hauefsero . Hora Baldouino,c'ha
uea tenuto due anni lo fcettro dell'Imperio de' Greci,parentoli, perche li manca
uano danari, di non poter difenfarfi da' Barbari , prefe da mercadanti Venetiani
danari in preftito , e diede loro il figliuolo in pegno . Vendè anch'a Venetiani il
piombo,che dalle Chiefe tolfe, e la lancia, espogna,che nella paffione del Saluato Federico
re nofiro oprarono.Federico,che fi ritrouaua moltofdegnato con Venetiani, per- gran Imper. fa
danni
chefeguifsero la parte di Gregorio , passò finfopragli ftagni fteffi della città , е
elful Vene
moltidanni vifece . In quefto, confederate aperfuafione di Gregorio Nontelun Ferrara tiano .
pre
go Legato di Bologna tutte le città della Lombardia,fù Ferrara, che s'era ribel- fa dalle ge
lata dal Papa all'Imperatore,preſa,benche Salinguerra valorofamente la difen- tidel Papr.
fafse. E nefu in nome della Chiefa dato ilgouerno ad Azo da Efte, che prefente
in quellafiritrouaua , e fùnel MCCXL. L'Imperatore , ch'era all'hora in Piſa, 1240.
non efsendo certo di chi lafua parte , ò quella del Papaſeguifse , diuife all'hora Salinguer
ra .
primieramente Italia in due fattioni . E quelli , che ſeguiuano il Papa furono Azo da E.
chiamati Guelfi,quelli,che l'Imperatorefeguiuano , Ghibellini. Quefti nomi peli. Ac.
mi di fattioni ritrouati per la ruina d'Italia ſi ſentirono primieramente in Pi
ftoia , doue i Cancellieri cacciarono dalla città i Panzatichi Ghibellini . E per- Italia in
che l'onaparte era da Guelfo, l'altra da Ghibel fratelli Alemanifauorita , que ni. due fattio
Ai nomi così perniciofi nacquero . I Fiorentini ancora cacciarono dalla città
"oro i nobili, che fauoriuano i Pifani della parte Ghibellina: gli Aretini, e i Sa- Guelfi.
Ghibelli
efi cacciarono all'incontro i Guelfi , il cui effempio molte città d'Italia feguen ni, e perche
Ho,fecero nafcere guerre più che ciuili . Di quì nacque,che molte città nell'vm. cofifi chia.
maffero.
ria, e nella Toscana fi ribellarono al Papa, especialmente Viterbo . Sifarebbo
o anche ribellati i Romani, fe il Papa conportare per Roma le teſte di San Pie
o , e di San Paolo , non haueffe il popolo moẞo a compaffione . Fece ancora in Romani
tenuti
~an Pietro vn'oratione eccellente , con laquale talmente il popolo tumultuante Papa dal
in ob.
ommoffe,che li fè prendere l'armi, e la croce in difenfione della Chiefa di Dio. bed enza
nde venendo poi Federico fopra Roma con effercito,& animo nemichevole, fù tion coniedeuo
i.
quefti tenuto con l'arme adietro . Di che fdegnato forte l'Imperatore fece Federico
Romafo
santi cattiui li capitarono per le mani,con varij cruciati morire . E paffato do- praImp. ,e
quefto in Beneuento,laprefe aforza, ela fmantellò . E ritornando per la via fa molti
danni.
atina di nuouo fopra Roma,per viaggio cacciò di Monte Caffino i monaci, che
erano,e pofe quel monafterio afacco.E pafsatonefopra Sora,che è pofta preffo
Bb 2 al
388 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
al nafcimento del Garigliano, e ferro, afuoco la poſe . Amò queſto Principe tal
mente i Saracini,che di loro più che de' Chriftiani nell'Impreſe più importantifi
feruiua,& affignò loro magiſtrati, & vna propria Città, che fino ad boggi No
cerade Pagani fi chiama.Ritrouandofi in Palermo vn fratello del Re di Tuniſi,
Nocera di e chiedendo d'esser battezato, il medefimo Federico glielo diſsuaſe . Paſſando d'
Pagani, da- vnfubito fopra Rauenna, la prefe . Siche il Papa raunò in Laterano on Conci
ti da Fede
rico ai Sa. lio, doue trattare fi douefse delle cofe di Federico . Ma egli chiuſe, e per terra, e
racini . permare tutte le vie,per impedire il Concilio,e prefe alcuni Cardinali, e prelati,
Ordina il
Papa il co che di varij luoghi veniuano in Roma per questo effetto , e li pofe prigioni . Di
cilio , qual che Gregorio tanto difpiacere fenti, che non molto foprauisse, e mori a ventidue
impedito d'Agosto nel decimoquarto anno , e quinto mefe del fuo Papato , effendo poco
col Car auanti ftato vngrande ecclifse del Sole.
far pri-
gionii
dinali , &
aliri Piela.
ti. Fece quefto Pontefice quattro promotioni di cardinali , nelle quali creò dicci
Vefcoui,due preti, e due Diaconi, che furono .
Giouanni Monaco Clemente Francefe Abbate di S.Pietro di Villa dell'Abba
te V efcouo card.Sabino .
Frà Giacomo , monaco Ciftercienfe , Abbate di S. Anaftafio fuor di Roma ,Vo
fcouo card.Prenestino .
Romano... di Diac.card.di S. Angelo,Vefcouo card. Portuenfe, e di S.Ruffin
Rinaldo Conte , fuo nipote di Diacono card.di S.Euftachio , Vefcouo cardin
Oftienfe, & Velitrenfe .
Giacomo de Vitriaco Francefe , Vefcouo Aconenfe card.Tofcolano.
Gofredo Caftiglione Milanefe, di prete cardin.di S.Marco ,Vefcouo cardin
Sabinenfe,che fu poi Papa Celestino IV.
Otone Candido Veſcouo card.Portuenfe, e di fanta Ruffina .
Rinaldo de' Conti fuo Nipote di Diac.cardin.di S.Euftachio Vefc. cardin. O
ftienfe .
Nicolò Conte d'Anagni prete card.di S. Marcello.
Simone di Soliaco francefe prete card.di S.Cecilia
Roberto Vmmarcote inglefe Diac.card.di S.Euftachio.
Guidone ... Diac.card.di S.Adriano .
Maeftro Sinibaldo Flifco Genouefe,prete card.di fan Lorenzo in Lucina.
Stefano Romano prete card.di fanta Maria in Tranfteuere .
Otone... Diacono card.di fan Nicolò in carcere Tulliano.
Riccardo Annibaldenfe,Diacono card.di S. Angelo.
Raimondo diBarcellona, che aiutòGregorio a compilare il libro dei Decreta
70 % li &, è da alcuni talmente lodato , che non fi potrebbe altri di maggior lode più
comendare.
CELE
LES CL
CELESTINO IV. 389
ww
w
ww
Bb 3 IN
* 390 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.
Thibebino , e tutta la Marca . Fece ancora nella Vmbria ribellare tutto il reflo fuori
Ital Papa
perepera ci che Todi, Perugia,& Afcfi. Nella Toscanafoli i Fiorentiniſeguiuano lapar.
Fescrico i te del Papa: onde furono da Federico trauagliati talmente , che furono allafi.
ne sforzati a cacciar i cittadini Guelfi dalla città. I Bolognesi facendo con Hen
rico capitan di Federico battaglia , lo vinfero , e tagliarono a pezzi . Scriuono
alcuni, che in quefto tempo Federico in Palermo morisse . Altri vogliono , che
gli grauemente nella Puglia fi infermasse , e che incominciando a star bene,fuf.
23
Federicii. fe da Manfredofuo figliuolo baftardo con vn cofcino alla bocca affogato , e mor
manri .Ma to. Questo si è ben chiaro , che Federico prima,che morifse, donasse a Manfredo,
NP
tret,
Th4fo 1. che haueua giàfatto principe di Taranto, altre terre,e lafciafse fuo vniuerfalbe
di Feter co rede , efuccefsor Corrado fuo figliuol legittimo , che di Iole figliuoladi Gio.
ij. ef eem. uanni Re di Gierufalem hauuto haueua,ilqual pɔifù per opera di Manfredo aue
picta.
lenato, bauendo però prima preſo a forza , e dato afacco afoldati Napoli, &
Aquino, ancor ch'il Papa vi oftafse , e gridaffe , perche la pace d'Italia defide
raua , per poter mandarfoccorfo di noue genti a Lodouico , che all'aſſedio di Da
Damiata miatafi ritrouana. Prefe poi costui Damiata, effendo Roberto Conte di Pot
pri datierfi venuto di Francia con nuoue genti parti di Damiata Lodouico, e menòfo
Rè Lodou - pra la Città di Farannia l'eſſercito , doue il Soldano appunto di quefto dubitando
CO.
era con groffo effercito venuto . Erafrà quefli ejerciti nemici ilfiume in mezo,
ondenon fi fece perciò giornata campale mai : mafpefse fearamuccie fifecero,
mentre ch'ogn'vn di loro ne vuole il meglio. Ma mentre che Roberto con troppo
ardire và temerariamente oltre , fù da' nemicifatto prigione. In questo veden
do Innocentio quafi eftinti in Italia tanti incendij di guerra , de liberò diritor.
narfi in Roma,bauĕdo giàprima canonizato Hedimondo Vefcovo di Conturbia.
E: efsendo giunto in Perugia , perche fuggi d'andar in Roma per cagionedella
poteftà Senatoria, che parea ordinata contra di lui , e della corte Romana,calio•
Sin
mark Pistio
re nizò , e pofe nel numero de' martiri Pietro da Verona dell'ordine de' Predica
tori , ch'eraftato mortofrà Milano , e Como da gli heretici . Il medefimofece di
fanto Stanislao Vefcovo di Cracouia , chefece in vita molti miracoli . Chiamato
dopo questo il Papa da' baroni del regno ,passò tofto in Napoli, che era flatori
fatto di unoue mura , e qui mori a'fette di Decembre , e fù nella Chiefadifan
Lorenzofepolto, hauendo tenuto il Ponteficato vndeci anni, 5 . mesi, e quator
deci giorni. Mori, quando credeua douer in breue tutto il regno di Napoli co
quiſtare.Ordinò Innocentio, che ogn'anno l'ottaua della natiuità di noftra Signo.
Cappello ra nella Chiefafanta fi celebraſſe. Questi anche riempi il collegio de' Cardinali,
fidei che molto effaufto era,dipersone di gran bontà,& ordinò , hei Cardinali, quado
Cardinali ,
da - hi foute caualcauano , per maggior bonere loro, portafsero il cappel refso in tefta. Et ef
ord nato.
fendo esso dottiffimo,in tanta, e cofifatta dignità molte cofe ferisse . Compofeli
apparati del Decretale, di che molto i Canoniti fiferuono . Perche in fe alcune
difpute contengono , chefanno aſſai chiaro ilfatto , e la verità . Compofe anch
vn'altro libro approuato ne' Concilij, che l'Oftienfe nellafuafumma Autent be
chiama. Scriffe vn libro medefimamente della giurifdittione dell'Imperio,e dell'
autorità del Pontefice contra vn certo Pietro cognominato Vigna , il qual a4
1 112
INNOCENTIO IIIL 393
J
Imperatore tutta l'autorità, e dell' Imperio , e d'ogn'altra cofa attribuiua. Que
to Libro chiamò pol Innocentio Apologetico . Si dilettò mirabilmente quefto
Pontefice delle perfone letterate,lequali ancor con diuerfe dignità,che lor diede,
honorò:perciochefè vgo perfona digran dottrina , e di ottima vita Cardinale Vgo huo
diS. Sabina.Il qual vgo eſſendo primaftato dell'ordine di S.Domenico,non s'in- mo dottiffi
fuperbi però della nuoua dignità, ne punto l'antica paßata vita mutò . Quefto mo.
medefimoVgoferiffe le glofe fopra la Bibbia,e le concordanze, che chiamano. In
tempo di quefto Pontefice, eperfuo ordine Alessandrofrate dell'ordine de Mi
nor , e ch'eradi graue età entrato nella religione ,fcriffe vna aſſai copiofafom.
marzella Teologia. Nel medefimo tempofcriſſero ancorafopra'l Decretale Ber
nardo da Parma , e'l Compoftellano perfone digran dottrina , e che dalla beni
gnità d'Innocentio meffi,& eccitatifurono a douerfcriuere.Dopo la morte d'In
noceratio non molto poi morì Guglielmo, il cuiſepolcro ſi vedefino ad hoggi in S.
Lorenzo fuori delle mura.
INNO
394 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ANNOTATION E.
Bu
Quefto Pontefice nella vigilia di Natale del 1254 creò nel Concilio Generale
di Lione dodici Cardinali perfonetutte eccellenti , e diede a' Cardinali perpro
prio ornamento il cappello roffo . Di ciò è autore Martino , che nel medefimo
tempo viffe, nella vita di quefto Pontefice . E per il cappello roffo fignificauta,che
Capellorof per difendere la libertà ecclefiaftica doueffero bifognando ancor la vita porre; é
fo quando fpecialmente in quel tempo, ch'era la Chiefa Romana molto da Federico tratta
aviar da gliata. Gli ornamenti de' Cardinali furono da Pontefici feguenti ordinati , e da
Cardinali . Paolo Secondo ſpecialmente, Tolomeo , Platina, et altri Aurori queste cofe feri
uono. Wfuc
:ia.
3. J.
cendoui fatto d'arme , fù vinto , e fatto prigione infieme con Alfonfo Conte di
Pittierfi, e con Carlo Conte d'Angioiafuoifratelli. Ma, eſſendo poi da'fuoiftef
fi ftatoil Soldato tagliato a pezzi, colui, che lifucceffe, bauendo ricuperata Da
miata, & hauuto vn certo danaio da noftri , lafciò tutti i Chriftiani prigioni in
libertà , e fino in Tolomaide gli accompagnò . Il Re Lodouico a perfuafione di
Papa Aleſſandro mandò i fratelli in Francia , ello ſi reftò nell'Afia,fin che
fortificaffe Cefarea,il Zaffo,e Sidone, che i noftri tolte dalle mani deSaracini ha
ueano. E finalmentefatto questo in capo difei anni,ch'egli queft'impresa maneg
giò,fe ne ritornò nella Francia . In questo Papa Aleſſandro , bauendofcomuni. fcomuni
Manf edo
ca
cato Manfredo passò in Anagni , e mandò il Cardinal Ottauiano Vbaldo in Narto dal Papa.
poli, perche teneffe Napolitani in arme contra Manfredo , & effo dauafperan
zadidouer tofto con nuoue genti paſſare nel regno . Ma non contento Manfredo
di trauagliar Napolitani , folleuò ancora nella Toscana riuolte , especialmente
Fiorenza
in Fiorenza , la qual fi era tofto per la morte di Federico ripofta in libertà . E
poftafin, li
furono per vn publico decreto ripofti i Guelfi nella città , che n'erano stati cac- bertà.
tiati da Federico, perche potessero allo sforzo de' Ghibellini oftare . Per questa
Tumulti
via diuenne in modo nella Toscana la parte Guelfa potente , che furono i Pifto- del To
= left , gli Aretini , i Pifani , e i Senefi , c'haueano i Guelfi loro cittadini cacciati ſeana .
fuori, con oftinate, efanguinofe guerre perfeguitati . E i Luchefi fi mostrarono
molto contrary a Pifani, i qualifarebbono fenza alcun dubbio ftati da' Fioren
tini oppreffi , da qualifurono preffo ilfiume Anfari vinti , fe fofpettato i Fio
rentininora haueffera dellafede de' Poggibonzi , laqual terra è pofta nellaValle
di Helfa lengidodici miglia da Siena, e naturalmente, e per arte forte . Efifer
uiano i Ghibellini di questo luogo , come d'vna rocca della guerra , che contra i Manfredo
Guelfiface ano. I Fiorentinifpianato , e tolto via quefto luogo, offerirono genti al dichiarato
Papacontra Manfredo comune nemico . Effendo dunque Manfredo ftato dichia- Re lia. di Sici
rato Rein Palermo , co' Saracini, ch'egli aßoldò , diede di buone rotte al Legato
del Papa , e mandò Giordanofuo Capitano con MD . caualli infauore de' Sen‹fi
contra Fiorentini , i qualifurono poco poi preffo il fiume Arbia con tantaftrage
vinti , chefurono sforzati ad abbandonare la loro città . Non restò per questo
il Papa di perfeguitare per tutto i eiranni : percioche , bauendofi Ezelino quafi
Cruciata
tutta la Marca Triuigiana occupata, era paſſato all'aſsedio di Mantoua,quando contra
Re Ezc
Alessandro mandò tofto infretta in Venetia Filippo Fontanese , Arciuefcono di lino crude
Rauenna , il qualpredicando quiui la crocefece vn'essercito , e cauò di Padoua le uranno .
Anfelmo nepote del tiranno Ezelino. Di che mosso coftui, laſciando tofto l'aſse
dio di Mantoua, e venutofene volando in Verona, quando fi vide del tutto fuori
difperanza di ricuperare Padoua , fece crudelmente morire da dodici mila Pa
douani,ch'egli nel fuo efsercito haueua . Il Legato mandò in Breſcia alcuni Teo
logi dell'ordine de' Minori,perche con le prediche lorofacessero ripatriare i Guel
fi, e diventare quel popolo parteggiano di S. Chiefa . Il medefimo haurebbono lauicino
Oberro P.1 fi
fatto i Piacentini, e Cremonefi , fe Oberto Pallauicino non ne hauefse con l'aiuto imp toni
d . P:a.êza ,
di Ghibellini occupato la fignoria di quefti luoghi . Hora contra coftui , e contra e di Cremo
Ezelino confederati infieme fi mofse da Brescia con l'aiuto de' Guelfi il Legato . na.
Efa
396 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Fatto d'ar Efacendoui presso Gambara il fatto d'arme ,fù con gran ftrage vinto , efatto
tre poffe prigione col Vefcovo di Brescia , e co' principali dellaparte Guelfa ; quali tutti
& il Lega Ezelino , hauuta Brescia , lafciò liberi via. E fù quefto nel 1259. Dubitando il
Gambar
todel ip Legato Apoftolico, che non crefceſſefouerchio la potentia d'Ezelino, deliberò di
fatto
ne. pgi diftorlo dalla lega , & amicitia d'Oberto . E lo tentò per mezo di Boſo, Doario
11. nobiliffimo cittadino di Cremona, il qual, moftrando quanto odiofa, c deteftabi.
le fufse la crudeltà , e fierezza d'Ezeline, perfuafe ad Oberto, chefe n'allonta
Ez nafse, efiftringeffe inlega con Milanefe, con Mantouani, e con l'altre città con
crudel federate . Quand' Ezelino vide hauer quafi affatto tutt'Italia contra di lui con
H Milanefe . Ondeec
rutto, e fer giurato,piena oltra modo difdtgno passò a' danni,e ruina del
orano,
10, malam.ē cittò le città confederate a prender l'armi , essendone non molto poi vinto, e
16.
fatto prizione in Soncino mori, doue era ftato dopo la battaglia con vna mortal
ferita portato . Riſcoffefi per la morte di quefto tiranno tutte le città della Lom
bardia in libertà ,feguirono da quel tempo in poil parte del Papa . Il Legato ,
c'hauea ripofto in libertà Padoua , non volendo lasciare in piè reliquia alcunadi
queftaguerra cacciò da Triuigi Alberico fratello d'Ezelino , lo fece con la
Venetiani e moglie,e co i figliuoli morire.Papa Aleſſandro veggendofifuori di quefto intri
Ganquefi& co dei tiranni d'Italia , hauea volto l'animo all'imprefa di Soria , quando ladi.
fra in
Tompeirofcordia, chefra i Venetiani, e i Genouefi nacque , ne lo diftolfe. Habitauano all'
Tolomaide. bora in Soria i noftri due città molto ricche, e potenti , ch'erano Tolomaide,e Ti
ro,e quelli,chepiù vi poteuano, erano i mercadanti Genouefi , Pifani,e Venetia
ni, che giàper XLIV. anni vi haueuano tutte le mercantie quafi dell'Oriente, e
dell'Occidente cumulate . Haueano queſte nationiſeparate le lor piazze, com
trade dellacittà , nè in effetto era in Tolomaide cofa alcuna comune fra i Vene
tiani, e i Genouefi,faluo che la Chiefa . Onde mentre che queſti , e quelli cercano
difarefuo proprio il monafterio di S.Saba,ingran contesa ne vennero . Scriuen
Armata di do il Papa all'vna parte,& all'altrafi sforzò di terminare quefta lite, moftrãdo
uciata loro,ch'eßo volea,che quel monafterio fuſſe ad amendue le loro nationi comune .
Genoueli
abb
da i Vene- Mai Genouefi, c'haueano prima hauuto notitia di queſta volontà del Papa, con.
to di Tolo. fidandofi in Filippo da Monforte, Gouernatore di quella città,caccian i Venetia.
maid:. ni via,s'infignorirono del monafterio, e lofortificarono, come vna rocca . ¡ Vene
tiani vſciti di Tolomaide fi confederarono con Manfredo Re di Sicilia contrai
Genouefii e ritornado impietuofamente nelporto di Tolomaide, vi abbruciaro.
no venti naui groſſe , e duegalere de' Genouefi , e prefo col medefimo impeto il
monafterio di S.Saba ,lo pofero a terra: i Genouefi irritati , anzi che Spauentati
per quefto danno , fatto vna nuoua armata andarono ad incontrarepreflo Tiroi
dane
Venetiani , i quali non mouendofi all'hora ne pallarono pofciain Ponto ,
prefero aforza la città di Silimaria,che era guardata da Saracini , e lapofero a
facco. Accrefcinte in quefto leforze de i Venetiani, i Genouefi paſſarono in Tiro,
ch'eracome on luogo comune di quefia guerra.Il Papa che dubitaua, che no do
ueſſe qualchegran ruina da quefta difcordia nafcere,chiamati a ſegli ambaſcia.
tori di quefti due popoli, e de' Pifani s'ingegnò d'accordarli, e pacificarli infieme
Efi ritrouaua a buoni termini il negotio, quando venne auifo, ch'i Venetiani , ei
Pi.
!
ALESSANDRO IV.. 397
Pifanihauefs ero fra Tolomaide , e Tiro vinti in vngranfatto d'arme nauale i Battaglia
= Genonefi , efrà prigioni , e ſommerſi di 25. legni peggiorati gli haueßero , è che nauale fit.
fe nefufsero i vincitori in Tolomaide, e i vinti i Tiro ricouerati . In Tolomaide netiani
a frat Ve
,ei
furono tutti gli edificij de’Genouefi abbattuti ,e tutte lefacoltà lorfaccheggiate. Genoaef
a
preff Ti
Tato vogliono, che fi risetiſſe il Papa di quefta rotta, che no volle agli Oratori (0, con vit
de' Venetiani dare audiētra mai,finche i Genoucfi, ch'erano ftatifatti captiui no toria de .i
Venetiani
fi liberarono . E perche haueffe ancor altroue il Papa chefare, Baldouino Imp. di
Coftantinopoli ,fotto il cui Imperiofi hauea qualche fperanza, che fifuffepotuto
Terrafanta ricuperare, penfaua di douer abbandonare Coftantinopoli . Percio
che Michiele Paleologo reftato, come parente , tutore di duefigliuoli di Teodoro Michie'e
Paleologo
Lafcari , non ceffaua di perfeguitare i nostri Latini per tutte le vie, ch'egli po trauaglia i
teua, bauendo già cacciato di Achaia Guilelmo Francefe, e non lasciando che fa- Latini di
Coftantino
re,& all'aperta,e con feditioni contra il pouero Baldonino per cacciarlo diftato · poli.
Per la qual cofa mentre che và Baldonino a foccorrer alcuni luoghi nelle riuiere
del mar maggiore,ch'erano dal nemico aſſai trauagliati,aprirono vna notte i cit
tadini di Coftantinopoli le porte a Paleologo , e'l tolfero nella città . All'hora
Baldonino , e'l Patriarca Pantaleone volgendo di Ponto verfo Europa lepro
de,tutta quefta contefa interruppero, e quietarono. Il Paleologo, chefi videfen- delScelérità
Palcol "I
zanemico,che trauagliar lo poteffe, fece deftramente morire ifanciulli , de' qua..go pe: farf [1.
"
ali era effo tutore, e perfel'Imperio ne tolfe : il quale Imperio essendo ftato qua- Imp.
Greci. de "
rantatre anni in potere de' Latini, ritornò finalmente a Greci . In quefto il Car
dinale vbaldino , essendoli poco profperamente riuscite le cofe di Napoli , fe ne
ritornò tofto al Pontefice : il qual canonizata che hebbe in Anagnifanta Chia- s . Chiara è
ra dell'ordine di S. Francefco ,fe ne andò tofto in Viterbo , per pacificar i Vene- canoniza
ta. .
tiani, e Genouefi, e mentre che eglifi trauaglia in quefto negotio , per affanno
5 dicuore , chefe ne prendeua , mori a ' 25. di Maggio , & funel 7.anno del fuo
Pontificato honoreuolmente nella Chiefa di S.Lorenzo fepolto . E da tutti cer
to la vita di questo Pontefice fommamente comendata perche fù tenuto li
berale, maffimamente co' poueri, e con tutti quelli , chefuffero benemeriti della
religione Chriftiana . Onde vietò, che non fi poteſſero legger alcuni libri fcrit
ti da vn certo Guglielmo di fanto Amore contra la povertà ; percioche diceua
fra le altre cofe questo empio , che i poueri religiofi , e che viuono di elemofine,
non fuffero in ftato di potere faluarfi . Abbruciò Aleſſandro publicamente 4
= on pestifero libro , il cui autore diceua , che lo ftato della gratia non procede
na dalla legge dell'Euangelio, ma dalla legge dello Spirito . La qual opinionefi
diceua efser tolta da' libri dell'Abbate Gioachino . Et era quefto libro da fuoi
Jeguaci chiamato l'Euangelio eterno.Sempre che puote Alessandro ripofare dal -
li negotij efterni ,ferisse qualche cofa d'ingegno . Onde fece le epiftole decreta.
li , e talmente fauori le perfone letterate , chefino alla dignità del Cardinalato
le alzòie ne fù vno frà gli altri Henrico Cardinal d'Oftia , nelle leggi diuine,
humane dottiffimo . Vsò anche gran liberalità con Bartolomeo da Brefcia ,
the ferisse molte cofe fopra il Decretale.Per quefte fue così buone parti, oltre la
gran dottrina,efantità, ch'egli hebbe, meritò di essere ragioneuolmente ledato .
FA
398 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Fù opera fua, che quel tempio preſsofant'Agneſa,che era prima dedicato a Bac
Jessin
co,feruifse al culto diuino.Et che egli ancor difua mano confecrafse l'Altaredi
S. Coftanza, lofcritto iſteſſo, che sùl'andito del tempio fi vede,lofa chiarova.
cò dopo lui tre mesi , e quattrogiorni la Chiefa .
In più ordinationi creò quefto Pontefice affai Cardinali,e s'hà memoria folo
di otto , due Vefcoui, quattro preti, e due Diaconi, che furono .
Henrico Francefe, Arciuefcouo Ebredunenfe, Vefcouo card. Oftienfe, eVe
litrenfe .
Giouanni ..... Vefcouo card.Portuenfe , e di S. Rufina.
Maeftro fra Annibaldo de gli Aunibaldi Romano, dell'ordine de' Predicato
ri, prete card. de' SS.Apoftoli.
..... Francefe , prete card. di S..... Patriarca di Gierufalem , chefupoi Papa
Vrbano IIII......
Fra Andrea de i Conti d'Anagni, Nipote.... dell'ordine de' Minori,fù creato
ma non volfe accettare .
...... prete card. tit.di S.....
ANNOTATION
Quefto Pontefice ( ilche Platina tacque ) fù della nobil famiglia dei Conti,pa
rente d'Innocentio Terzo , e di Gregorio Nono, dal qual fù fatto Cardinale.Era
prima chiamato Orlando , & era Vefcouo d'Oftia, e di Velletri . Si camadaire
giftri del medefimo Pontefice , che fi conferuano in Roma nella librariadiVati
cano .
Non fi troua , che quefto Pontefice crcaffe altro , che vn folo Cardinale , che
fù il B.Tefauro Beccaria Monaco , Monaco, & Abbate di Valombrofa : non7so s
d'onde caui gli fopradetti il Platina .
VRBA
VRBANO IIII. 399
1
VRBANO IIII. PONT. CLXXXIII.
0.
***
R D
܀ 90
O B4
D
تن
Francefi Francia , perche i foldati , ch'erano già in punto perpassare in Afia, conpro
paffano in
feruatio del mele, e con prieghi conduceffe in Italia . Queftegentifotto la fcorta di Guido
& re
Papito ne Vescouo di Altiffiodoro paſſarono in Italia, & vinto preffo Brescia il Palla
riofi. uicinofenza hauere altroue impedimento alcuno, fin preffo Viterbo ne vennero
Et hauuta poco appreffo la benedittione del Papa , sù lo ſtato di Tagliacozzo
efacendoui battaglia, gli vinfero,elfino
I'Romani vennero , doue erano i Saracini venuti,
creano i Ma al Garigliano gli vrtarono . Nel medefimo tempo i Romani fe ben non traua
non obe,die glianano altramente la giurifdittione difanta Chiefa , non obbediuano però al
giftrati
difcono al Pontefice , e creauano in Roma i magiftrati a lor volontà . Onde comefoleano
Paga . prima creare Senatore vn cittadino Romano , cominciarono in questo tempo a
crearloforastiero , e fu Brancaleone da Bologna il primo , che a quefta dignità
con premio chiamaſſero, perch'era perſonagenerofa, e di gran configlio.Mapen
titi poi di quest'elettione , lo prefero , e poferoprigione . Di che irritati i Bolo
gnefi, prefero alcuni Romani, e diceuano,non douer giamai lafciarli ,fe non ve
deano ripofto Brancaleone nellafua libertà . All'hora i Romani nonfolamente li
berarono Brancaleone , ma ancora nella priftina dignità lo ripofero, creando an
BandereG ch'vn'altro magiftrato in Roma, da ogni regione della città vno , e li chiamaro
in Roma. no Banderefi, iquali ampia potestà haueano di dare la morte, e la vita. Ben s'ac
corgeua il Papa, che i Romanifi moftrauano cofi infolenti , perch'era effo dall '
arme di Manfredo trauagliato , e non era perciò atto a refiftere loro. Per laqual
toptakcan”P
Francefi cofa volendo pure vn di liberare dalle mani de' Tiranni la Chiefa , mandò ifuoi
chiamati in Legati a Lodouico Re di Francia, effortandolo a douer colprimo tempo mandar
Italia dal in Italia con vn'effercito Carlo Conte di Prouenza , e d'Angioia ,fuofratello ,
Papa per
darlil Re- perche hauea animo cacciando Manfredo dal regno, difare Carlo Re dell'vna, e
Enodi Na dall'altra Sicilia . E l'haurebbe fatto , cofi firitrouaua con l'ingratitudine di
poli.
Alberto Manfredofdegnato , fe lafua infermità non l'haueffe diftolto da quefto propofi
Magno,
to . Ma ilfeguente Pontefice mandò quefto difegno ad effetto. Vogliono alcu
ni,che nel tempo di quefto Pontefice fiorifse Alberto dell'ordine de'Predicatori,
nato in Germania, e chefù perlafuagran dottrina cognominato Magno.Cotui
commentò tutte l'opere d'Ariftotilesfottilmentefcriffe fopra la Teologia Chri
1 ftiana, e con molta diligenza de' parti naturali . Scriffe vn libro de Coanis, nel
qual al poffibile mostra le cofe naturali eẞer alla Teologia fomiglianti . Efpofe
una gran parte della Bibbia, eglosò ottimamente gli Euangelij, e l'epiftolediS
Paolo. Incominciò anch'vnafomma della Teologia : ma non la compi.Fù di più
di tantamodeftia,e cofi auido di leggere,che rinuntiò il vefconato di Ratisbona,
ilqual bifognaua tal volta gouernarecon l'armi , come ancor hoggi presso Ger
mani fi fuole, doue la maggiorparte de' vefcoui con gli efferciti armati difenfa
no le lor prelature . Lefse adunque Alberto priuato in Colonia on tempo publi
camente , e finalmente d'ottan'anni nel medefimo luogo mori , lafciando molts
Temo di valentiſcolari , che lafua Academia reggeffero . E ne fù vno fràgli altriTo
Aquo. mafo d'Aquino , che lasciando la patria , e lafua nobilefamiglia (perch'egli di
fcendeua da i Conti di Puglia) tanto frutto in Coloniafece , che alquanti anni
appresso ne ottenne in Parigi il primo luogo frà dotti , doue fcrisse quattro li
bri
VRBANO IV. 401
Fece quefto Pontefice due ordinationi di Cardinali, nelle quali creò quindeci
Cardinali, che fe n'hà memoria , quatro V efcoui , fei preti , & cinque Diaconi ,
che furono .
Guido Groffo , figliuol di Fultodio, Franceſe , Arciuefcouo Narbonenfe, Vc
fcouo card. Sabino.
Antero da Londra, Inglefe, prete card. di S. Praffede .
Giouanni Franciogia Francefe Monaco Ciftercienfe Vefc. card. Portuenſe , e
di Santa Rufina.
Henrico di Segufia Francefe Vefc card. Oftienfe.
Rodolfo ... Vefc.card. Albano.
4,0
Simon Paltinefio da Monfelice nel Territorio Padouano Prete card. de' SS.
Silueftro, e Martino del tit. d'Equitio.
Guido ... Prete card. di S. Lorenzo in Lucina .
Hannibaldo Hannibaldenſe di Molara Romano Prete card . de' SS. Dodeci
Apoftoli .
Guilelmo di Braia Francefe, prete card. di S. Marco.
Simon de Bria da Tous Francefe , prete card. di S.Cecilia.
Giacomo Sauello Romano Diac. card. di S. Maria in Cofmedin , che fù poi
Papa Honorio IV.
Vbertode' Conti d'Ilcio,ò Elci Senefe Diac.card. di S.Euftachio .
13 Giordano Pironto de' Cóti, da Terracina,Diac.card.de'SS.Cofma, e Damiano
Matteo Roffo Orfino Romano, Fratello di Orfo, e figlio di Giouanni Caieta
no Diac.card.di S. Maria in Portico .
Gotifredo Aletrino Diacono card. di S. Giorgio al Velo d'oro.
ANNOTATION E.
Vrbano IIII.' detto prima Giacob , ò come altri vogliono , Pantaleone , ch'
eraforfe il cognome . Fù Francefe , nacque in Terra Città di campagna affai
balamente , perche dicono , che fuffe fuo padre ripezzatore di fcarpe vec
chic.Effendo Vrbano Patriarca di Gierufalem , fù in Viterbo , doue era all'hora
la corte Romana , da 19. Cardinali , ch'erano fra fe difcordi , eletto affente a 29.
d'Agofto del 1261.efù treanni, vn mefe, e 4. giorni Pontefice.Egli fe ne andò in
Oruicto nobiliffima Città di Tofcana, doue perche molto la vaghezza, e ficurtà
CC del
TT 402 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
del luogo li piacque, fi Fette con la corte Romana vn buon tempo . Perciochee
quefta Città in cima d'vn faffo pofta , e da ogni affalto ficura . Che già la Chicfa
Romana era all'hora affai dalla potenza di Manfredo Rè di Sicilia trauagliata.
poffibile riceuuto paci
fito. e Hora effendo egli dal popolo di Oruieto con ogni honor
Orvieto
fuo
ficò infieme due principali famiglie di quella città i Monaldenfi , e i Filippenfi ,
che con l'armi in mano fi ritrouauano , e mentre che egli viffe , li tenne in pace ,
e concordi . Veggendo effer quella città a fe, & alla Chiefa Romana fideliffima,
la ornò di molti e publici , e priuati edificij , e priuilegij . Edificò da fondamenti
quel fuperbo palagio del Papa, doue fi diccua Soliano , preffo S. Maria Prifca,e
fe ne veggono fino ad hoggi le mura in piedi, edificò la Chiefa, e'l monafterio di
S.Agoftino, e rifece, & ampliò le Chiefe de frati Minori, e de' Predicatori. Cele
brò nella medefima città vn concilio,ò parlaméto di molti Prelati, doue fra l'altre
cofe fi trattò,a che modo fi fuffe potuta la Sedia Apoftolica della potentia,e tiran
nide di Manfredo difendere. E fù cóchiufo,che fi chiamaffe contra Manfredoin
Italia con titolo di Rè di Sicilia Carlo fratel di Lodouico Rè di Francia, Conte di
Prouenza,e Duca di Angioia. E vi fù mandato a queſto effetto Legato vn Cardi
nale, e quefto negotio poi fotto Clemente IIII. fi effettuò , In quefta cittàfinal
mente nel 1264. fù dal medefimo Pontefice con folenne proceffione ordinata la
L Feftà del fefta del Corpus Domini il Giouedì dopo la Ottaua della Pentecofte,hauendone
Corpus
mini quanDe S. Thomafo d'Aquino , che in quel luogo all'hora leggeua publicamente Theo
faffe or. logia, compofto l'officio.E fù ciò fatto per il miracolo , che fucceffe in queftitem
dinata . pinella Chiefa di S.Chriftina in Bolfenna,luogo della diocefi di Oruieto Percio
che mentre ch'vn certo facerdote facrificaua,hauendo già confecrato, dubitò del
la verità del facramento. Il perche fubito ( cofa marauigliofa a dire , & ad vdire)
incominciò a gocciare viuo fangue dalla fantiffima Offia , che in mano haueua;
Miracolo e tutto il corporale ne tinfe . Del quale miracolo attonito Vrbano fi fece dal Ve
del Santiffi fcouo di quel luogo portare in proceffione quel corporale in Oruieto , & inftitui
mo
mento OC ta quella folennità del Sacramento,il ripofe nella chiefa principale di Oruieto.Le
Sagra-
corfo in quali cofe tutte fi cauano dalla bolla del medefimo Pontefice , che fino ad hoggi
Bolfenna. fi vede. Ancora che alcuni non sò che d'vna certa donna chiamata Eua fauoleg
gino. Alche non bifogna altramente rifpondere, effendo quello, che ho iodetto,
Chiefa
ineftimabilde cofa affai chiara, e volgata. Et il popolo di Oruieto, che era all'hora affai ricco , e
grandezza potente , in memoria di quello fatto incominciò ad edificar da fondamenti vna
in Oruieto. chiefa al Signor Dio,& alla Vergine gloriofa di tanta grandezza,e fpefa,che non
ne hauca il mondo vn'altra,che fi fuffe potuto agguagliare. Ma quefto non fi effe
qui,fe non in capo di 25. anni , che erano della falute noftra 1 290. nel Pontefica
to di Nicola IIII. che a' 13. di Nouembre del medefimo anno getto dopo vna
folenne proceffione ne' fondamenti di quefta cofi fatta chiefa la prima pietra , in
prefentia de' Cardinali , di tutta la corte Romana di molti prelati foraſtieri , del
Vefcouo del medefimo luogo,del clero,de' magiftrati, e di tutto il popolo di Or
uieto , e conceffe ogn'anno in quel di molte indulgentie a chi vifitato quel luogo
haueffe, che furono poi da altri Pontefici confermate, & accrefciute. Nellaquale
celebre chiefa effendo poi quafi finita,fù quel fanto corporale in vn belliffimota
bernacolo fopra vn ricco altare ripofto , & ogn'anno in quelia celebre folennità
con gran concorfo de' popoli conuicini fi porta con gran diuotione in proceffio
ne per la Città . La parte dinanzi di queſta chiefa è tutta di marmi fini di panno
coperta , e di vaghi , e varij fimulacri del vecchio,e nuouo teftamento ornata , &
fù in quel tempo guidicara la più bella cofa, e'l più artificiofo lauoro, che hauefle
il mondo.
CLE
2
CLEMENTE IIII. 403.
CLEMENTE IIII. PONT. CLXXXV
Carlod' cito, pafsòfopra Cep erano , ne cacciò la guardia di Manfredo , e'lprefe , e poi
Angioia in
regno di paffato oltre occupò il passo di S. Germano, che Manfredo hauea tolto aguarda.
Napoli. re, e chè mutato poi di parere fi era ritirato in Beneuento con animo di aspetta.
whi
re qui nelle campagne aperte il nemico,perche esso buona, e mo Lta canalleriaba
uea . Carlo andò animofamente a ritrouarlo, e benchefusse il fuo essercitoftan.
Fatto d'ar co per il camino, che fatto haueua , efsendoli offerta la battaglia, l'accettò . Ef
mefrad'An
Carlo ijR : combatteua fieramente per tutto, quando volendo Carlo vnaparte dei fuoifoc
gioia , & il correre,che a mal terminefi ritrouauano,fu pofto a terra da cauallo.Di chepre
Re Mantre fero glinimici tanto ardimento, che Manfredo credendo hauer Za vittoria in ma
do.
no tanto oltre fifpinfe, che quando fù veduto Carlo rimontato a cauallo , ater
mini fi ritrouò, chefù morto, efe ne mutò fubito la faccia della battaglia: per
Manfredo che volto tofto il nimico infuga reftò Carlo vincitor del campo e fe n'andodo
muore com
battendo. po quefta vittoria in Beneuento, & efsendoli da' cittadini aper te leporte,vien
trò allegramente dentro. Deliberando poi di passarfopta Nocera, douefi erano
ritiratigli antichi Saracini, e gli altri, che di nuouo erano venuti d'Africa,man,
dò Carlo il fuo Marifciallo con 500. caualli in Toscana , perche riponese
Guelfi nellepatrie loro . Coftui andò , e perche da fe fteffi i Ghibellinine vi
rono , creò in Fiorenza vn magiftrato , dal qual nonfi appellase . Passando
poi fopra i Senefi ,fe ne concito tutti i Ghibellini di Tofcanafopra , &iPiſa
ni fpecialmente, quando fopra Poggibonzi passò , ch'era acramente da Ghibel
Carlo d'An lini difefo . Hora efsendofi Carlo del regno d'amendue le Sicilie infignorito,fal
gioia fi tà
patron del uo che di Nocerafolo , perche non li reftafse oftacolo alcuno, diede a'Saracini la
Regno dell'' pace, e facoltà dipoter in Italia con le lor leggi viuere. Efatto questo ,perche il
e dell
altra Sicila, Ponteficc lo chiamaua, fe ne passò in viterbo colfuo efsercito, dou'era ancorpo
auanti giunto Henrico, ch'era dal Re di Caftiglia fuo fratelloftato cacciato, eche
il Papa ad iftantia di Carlo molto honorò, e lofece anche Senator di Roma.Ho
ra Carlo passando nella Toscana , per domar i Ghibellini , che chiamauano in
Italia contra i Guelfi Corradino nipote di Corrado Sueuo ; perch'egli nonpoteua
aforza prendere Poggibonzi, ch'era naturalmente forte ,e gagliardameate di
Carlo Re!di fefo , deliberò diforzarlo afame. Eper questa viafinalmente l'hebbe , bauendo
Napoli
guerreggia lo tenuto affediato gran tempo,Mofso poi fopra i Pifani tolfe loro Mutrone buo
in Tofcana. na terra, e la donò a' Lucchefi. Et era perfare maggiori cofe in Toscana,quan
dofù da i fuoi in fretta richiamato nel regno per cagion d'alcuni feditiafi , che
fauoriuano la partedi Corradino , e particolarmente i Saracini , ch'egli poi in
Corradino
Sueuo chia. Nocera dentro caftelli fortiſſimi rinchiuſe per poter più liberamente contra
e Pha
mato al Re Corradino andare , che i Pifani fi sforzauano d'introdurlo nel regno "
gno di Na
poli d'vna ueano con gran danno de' Lucchefi condotto oltre . Fece presso Arezzo Corra.
Fotta in To dinofatto d'armecol Marifcallo di Carlo , lo vinfe,& vccife , hauendo feco frå
Scana alle
Renti del gli altri , che'l fanoriuano , Guido da Montefeltro, & vn gran numero di Ghi
Re Carlo belliui della Lombardia, e di Romagna . Vogliono, che vedendo il Papapassare
Corr adino
in Roma per queldi Viterbo quefto garzonetto colfuo efsercito per passarne nelregno di
Na.
CLEMEN 405
ONT
449 Napoli , mosso à pietà delle calamità , ch'incorrer doueua , preuedendo dicefse ,
che Corradino andaua come vna pecorella alla morte . Hora paffato Corradino
oltre , il Senatore Henrico gli vfci fino a Ponte molle col popolo incontra, e fù
2014 più volte come Imperatore acclamato , nè ſi ſà certo,ſe per paura queftofacefse
ro, ò pure la fattione fua lo moueſſe . Lafciato in Roma Guido di Montefeltrofe
nepassò can l'efsercito eßo alla volta del regno. Et intefo, che Carlo haueffe pre.
fo il paffo degli Hernici ,onde ſi và in terra di Lauoro , piegò lafirada ne' monti`
di Tagliacozzo, & accampò ne' Marfi,non lungi dal lago d'Alba . Qui fi moſſe Fatto d'ar
ancora Carlo,& accampato poco più d'vn miglio lontano nella bocca d'vna val- me fra'! Re
с
le , che quiui era, per configlio d'Alardo molto nelle cofe della militia efperto , Cortad no.
Laxamandò vna parte del ſuo eſſercito auanti col ſuo Mariſciallo in habito regio ve
ftito, & esso con le miglior genti , c'haueua , fi pofe come in aguato , afpettando
di vedere a che la cofa de' fuoi , che mandaua a prouocare il nemico, fi riuſciſſe .
Si combatte da tre hore ſenza auantaggio , & alla fine eſſendo valorosamenté
p
combattendo il Marifciallo morto , fi ritirauano i Francefi , & i Germani fatti
più audaci incominciarono difordinatamente aſeguire la vittoria . All'hora mof_
so d'onfubito Carlo lorfopra, lipofe ageuolmente in rotta, e nefparfe gran fan.
gue. Fù Henrico il Senatore, che fuggì in Riete, fatto prigiones e Corradino, che fatio
Corred no
deca
col Duca d'Auftriafuggiua , effendo finalmente conofciuto in piaggia di Roma , pitate dil
mentreche vuole fopra vna barchetta faluarfi , fù preſo anch'egli, e menato a Re Carlo 1268. .
Carlo ilquale li fece mozzare il capo . Ilche , comedetto habbiamo , haueua Rumori in
sports giàil Papa predetto . Hauuta adunque Carlo nel MCCLXVIII . vna cofi fatta mor te pr
Italia del 30
vittoria , bauuto perciò a pieno lafignoria del Regno ,ſe ne passò in Roma , e papa .
vi essercitò con volontà del Pontefice l'officio del Senatore qualche tempo,man
dando in questo mezo ilfuo Marifciallo in Tofcana ; ilqual cofi bene vifi por
to, chefece nafcerefra Senefi, e Fiorentini la pace . Ma eßendo poi morto Cle
mente a'ventinoue di Nouembre nel terzo anno, e vigefimoprimo giorno delfuo
Papato, efepolto in Viterbo, nacque a vn tratto , non ſolamente fra i popoli d'
Italia, che'l buon Pontefice haueua qualche poco tenuti quieti, efaldi , mafrà il
collegio ancora de' Cardinali tanta difcordia, che ftettero due anni prima, che il Poggibonzi
nuouo Pontefice creato fufse . Carlo , c'haueua gli occhi per tutto, perche lo fta Spianata
to di fanta Chiefa trauagliato non fusse , passò con vna parte dell'esercito in
12
Toſcanas e prefo Poggibonzi, onde il principio della inquiete nato era, a Fioren
tini il vende, i quali lo ſpianarono , e ne edificarono giù nel piano vn'altra terra
delmedefimo nome . Fatta poi Carlo con Pifani la pace , perche disegnato ha Redi Lodcuic
Erano
ueua di passare co' loro vafcelli in Africa , ſe ne ritornò nel regno , laſciando in cia paffa in
Barbaria
Juo luogo in Tofcana con vna parte delle genii Ruffo Conte dell'Anguillara per- anni degl
che ne tenefsei Tofcani in obbedientia . In questo mezo il Re Lodouico par- infedeli .
Lodouico
tendo da Marfi lia con tre fuoi figliuol i giouan etti , e con Teobal do Re di Nanar - Redi Ftan
muore
ra,e col Cōtedi Căpagna ,e col Legato Apoftolico passò ſopra Trunifi in Barba- cia in Tunifi .
ria. E tenendo quefta città afsediata correua del continuo tutti i luoghi intorno, Tunis i
facendo lorogran danno . Ma efsendo poi nata la peftilentia nel campo , che tolfe Re di Naal
buiario
gran numero delle genti priuate dal mondo , finalmente il Re Lodouico vecife pali.
Cc 3 col
406. PLATINA DELLE VITE DE PONT.
( ANNOTATION E.
effo la riferifce nella carta 68. della fua hiftoria Spagnuola . E la bolla è quefta ,
che nella lingua noftra dice così .
019
Molti della noftra promotione fi rallegrano , ma noi foli il peſogrande , che Epiftola di
Clem. iiij a
cifopraftà , conofciamo e perciò quello, che dà a gli altri allegrezza,e a noi ca. fuo nepole.
gione di paura, e di pianto. E perchefappi, come debbi portarti con quefta nuo
ua, ti dico, che tufia più bumile delfolito. Perche quello, che fa noi humili , non
dee infuperbire , inalzare i noftri , maffimamente effendo l'honore di quefto
mondo momentaneo, e chepaffa, come la rugiada della mattina. Ne tu,ne tuo
fratello , a altri de' noftri venga qui da noiſenza noftro fpetiale ordine . Chefe
prefumerete di altramente venirui, fappiate , che vi verrete indarno, e ve neri
S tornerete confufi a dietro . Ne cercare tu ancora di volere per cagione di noi
A maritare tuaforellapiù altamente. Se tu vorrai ifpofarla co vnfigliuolo difol
श्री -dato priuato, tifouuerremo di trecento lire turonefi . Che fe penfi difalire più
inalto, non fperare da noipure un minimo quattrino ♪ Il che vogliamo , che tu
non comunichi con perfona del mondo , faluo che con tua madrefola , e lo ten
gbifecretiffimo . Sappi ancora , che non vogliamo , che alcuno , nè huomo , ne
donnadelfangue noftrofotto colore, che noifublimati ci ritrouiamo,figonfi, nè
infuperbifca; ma cofia Mabilia,come a Cecilia vogliamo,che fi diano tali mari
ti, quali haurebbono, fe noifemplice chiericofuffimo . Vifita Sibilla, e dille, che
che nonmuti luogo, ma che fi refti con Sufa con ogni maturità, & honeſtà d'habitoi
ezon ardifca di pregarci per chi chefias perche farebbe per chi intercedeſſe, va
nose per lei dannofo. E fe perauenturafuffe perciò prefentata da alcuuo,non ac
cetti fimili prefenti , fe brama la gratia noftra . Saluta tua madre , e i fratelli
tuoi . Nonferiuiamo ne a te, nè àfamigliari noftri per bolla , ma col figillo del
Prefcatore , come fogliono i Pontefici Romani fare ne' loro fecreti . Data in Pe
104
rugia il di dellafefta di S. Perpetua , e Felicita . Quefta epiftola ho io haunta
daAntonio Agoftino Auditore di Rota , & il quale per la ſua molta bontà ,
eruditione , & accortezza nel negotiare, efede hd, poco fà , da Pio Quartoa ri
chiesta diFilippo Re di Spagna, haunto il vescouato di Lerida .
cc 4 GRE
INA E
408 PLAT DELL VITE DE PONT.
Sabina
GREGORIO X. 409
Sabina in Viterbo , douefù da i Cardinali con ogni honore debito riceuuto , &
incoronato fecondo il coftume de gli altri Pontefici . Raffettate , ch'egli hebbe
alquanto le cofe del Ponteficato, volfe l'animo a porne frà i Venetiani,e i Geno
uefi la pace. Perche molto all'oftinata quefti due popolifràfe contendeuano . E
fireftò a quefto effetto aprieghi del Papa Filippo Re di Francia in Cremona , e
trattando congli ambasciatori de' Genouefi, e de' Venetiani lapace, la conchiu. Pace con
clufa fra
fe finalmentefra loro per cinque anni ,perche fi poteffe liberamentefopra i Sara- Venetiani,
cini andare. Etgiàſi ritrouaua Italia quieta , quando da' Venetiani , che impo- & i Geno.
uefi.
fero vna nuoua gabella,nacque il principio delle nuoue difcordie d'Italia.Percio
che hauendo ordinato, che chiunque nauigaua il mare Adriatico, efpetialmente
da Pola a Venetia,doueffe pagare vna certagabellafecondo la valuta delle mer Guerra fra i
cantie, n onfofferendo i Bolognesi quefto aggrauio , perche effi all'hora erano di Boloni
fi,& Vene
vnagran parte di Romagna fignori, tolfero l'arme, e ne guereggiarono con i Ve- tiani.
netiani tre anni continui Finalmente ftanchi della lunga guerra , con questa
conditione accettarono la pace , chegettato per terra vnafortezza , ch'effi ba
ueanofatta in vna bocca del Pò,lafciaffero a Venetiani libere le guardie di tut
te lefoci di queftofiume , efoffero d'alcune mercantie particolarifranchi . Sde
gnato anche il popolo d'Ancona , che i Venetiani la fignoria di quel mareſi at Anconacon
tribuiffero,e rifcoteffero da nauiganti il datio , fe ne lamentarono col Papa, mo- Venetiani
! Strandoche a lui apparteneua , ch'i nuoui datij nonfi imponeſſero . Per la qual guerreggia,
cofafubito il Papa ordinò , e comandò a Venetiani , che leuaßero quel datio .
Maeffi non rifpofero altro , fe non ch'egli non fapea bene quello , che questo fi
fulle , e che quando bene intefo , e conosciuto l'hauefse , haurebbe detto altra.
mente . Non puote Gregorio come voluto haurebbe , recare quefto negotio a
fine: percioche bifognò bandire vn concilio in Lione , doue fi ritrouò Pa Concilio
leologo Imperatore de' Greci con honorata , e gran compagnia . Et fù que genta e ci
fta la decimaterza volta , che la Chiefa de' Greci con la Latina fi ftrinfe , e Leone.
Red 1:0
feguendo alcuni Baroni Tartari l'autorità di quefto Principe , fi battezaro- Imper.
no. In questo , perche l'Imperio vacaua nell'Occidente , fù eletto Imperato
re Rodolfo , Conte di Alfſia , con questa conditione , che douesse l'anno seguente
passare in Roma ad incoronarfi . Erano ftati rimeffi in Fiorenzai Ghibellini
dal Papa , quando passò in Francia , i quali furono in quefto tempo da Guelfi
cacciatifuori . Di che flegnato Gregorio interdisse Fiorenza , & mancò poco ,
che nonfacesse a Bologna il medefimo , per bauer cacciati fuori i Lambertacci ,
gli Afinelli , & altrefamiglie de Ghibellini . Ma non molto passò , che n'heb
beroi Bolognefi la penitentia : perche efsendo passatifopra Forli , che hauea
Bolognef
cortefemente i loro banditi riceuuto, nefurono de Forliuefi, chelor fopra vfciro retai da
no, da otto mila tagliati a pezzi . Mofse alcune città della Romagna da quefia Ferliucti
rotta,fi ribellarono da Bolognefi , e nefù vnafra l'altre Ceruia, dalle cuifaline i
Bolognefi tauauano grofse entrate.Hora Gregorio licetiato il Concilio di Leone,
douefurono molte cofe decretate fopra l'elettione del Potefice,fopral'imprefa di
Terrafanta,fopra l'vnione della Chiefa Greca,e Latina,e fopra la pacefra Chri
fliani, alla volta d'Italia fi mosse , e presso Bellocadoro s'incontro con Alfonfo
Re
PLATINA DELLE VITE DE' PONT.
410
Re di Cafliglia,ilquale moltofi dolfe con lui,che haueffe a Rodolfo l'Imperio ra
comandato. Ma effendoftato con ragioni dal Papafodisfatto , fi quietò, e tutte
lefue ragioni al Conte d'Affia cedette . Fù il Papa cortefiffimamente da tut
te le Città d'Italia riceuuto, e fuggendo di passare per Fiorenza , per non hauer
a tor via l'interdetto , in Arezzo ne giunſe , doue hauendo retto quattro anni ,
due mefi, e dieci giorni il Ponteficato mort a' dieci di Gennaro, efùfepolto.Per.
fona certo preclara in tutta la vitafua, e di prudentia nel manèggiare delle cofe,
edi grandezza d'animo nello ſpreggiare il danaio, e l'altre cofe terrene,e di hu
manità, e di clementia, e di carità incredibile verso i poueri di Chrifto, & verfo
quellifpetialmente, che nelgrembo difanta Chiefafi ricouerauano .
Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione cinque cardinali Veſcoui , che
furono .
Maeftro fra Piet ro Tarantafio Francefe General dell'ordine de i Predicatori,
Vefcouo card.Oftienfe, e Velitrenfe, che fu poi Papa Innocentio V.
Maeftro Gio.Pietro Portughefe da Lisbona, Vefcouo card.Tofcolano, che fù
pai Papa Giouanni XXI.
Maeftro fra Bonauentura Fidanza da Balneoregio, Tofcano,Generale dell'or
dine de'Minori Vefcouo card. Albano.
Vifdomino Viſdomini Veſcouo card. Preneftino, Piacentino figlio d'vna fo
rella del Papa.
Bertrando Vefcouo card.Sabino Francefe .
Si troua anco , che faceffe queſti altri due cardinali , cioè Giouanni Viſconte
Piacentino Vefc.card.Sabino ,
Teobaldo di Caiano Monaco Ciftercienfe , & Abbate di Foffa nuoua prete
cardin....
ANNOTATION E.
Qui mi piace di dire , onde fia nato l'vfo del conclaue nella creatione de' Pon
Cardi tefici.S'infermò nel dì di fanta Cecilia del 1268.Clemente Quarto in Viterbo, do
deConcaue
mali nella ue era ftato con la corte quafi tutto il tempo del fuo Ponteficato, & mori incapo
creatione di otto giorni vinto dal male, e dalla vecchiezza a' 29.di Nouembre, & fù hono
>
del Papae reuolmente in Viterbo nella Chiefa de i Predicatori fepolto . Dopo la cui motte
quando
perche fi vacò la Chiefa per le difcordie de' cardinali due anni , noue meſi , & vn giorno.
cominciaf
fe . Hora dopo la morte di Clemente i diciotto cardinali , che erano all'hora in cot
te, mentre che ogni vn di loro vuol effere Papa, & non vogliono cedere , benche
fi ragunaffero più volte infieme , non fecero però mai nulla per le difcordie loro.
Nè in quel tempo fi rinchiudeuano nel conclaue, come fi fa hoggi:ma ogni di, fe
erano in Roma,fi ritrouauano ben di mattino infieme in Laterano , ò in fan Pic
tro,ò in altro luogo,fecondo che l'occafione fi offeriua loro . Et fe erano fuori di
Roma, fi raunauano nella Chiefa catedrale di quel luogo, doue fi ritrouauano ,
nella guifa che fanno nel tempo noftro, quando fi vogliono congregare infieme,
per trattare della elettione del Pontefice . Hora in quel tempo vennero alla cor
te Romana in Viterbo Filippo Re di Francia , e Carlo Re di Sicilia , & benche
molto il collegio pregaffero , & follecitaffero per la prefta creatione del Pontefi
ce,tutto però fù indarno, & s'andarno via : all'hora Giouanni cardinale di Porto ,
la
GREGORIO IX. 411
ōche in quefta elettione fotto pena di ſcomunica non debba alcuno nè donare,
ne promettere,ne pregare,perpiegarne gli animi de' Cardinali. E non habbia.
no in quefto tempo i Cardinali afar altro negotio, che questo,perchefi accele
ri l'elettione,efia presta.
11 Che non poſſa alcuno eſſere dichiarato,& eletto Pontefiec,fe non haurà delle
tre integre due parti delle voci de' Cardinali,che fi ritroueranno nel Cõclaue.
12 Che dopò la morte del Pontefice ceffino fubito tutti i magiſtrati , & officij
ecclefiaftici fuori che'l Penitentiero maggiore , e i minori , e'l Camerario di
fanta Chiefa,i cui officij ancor dopo la morte del Papa durano.Si caua dalſe
fto libro de' Decretali di Bonifacio Ottauo nel titolofefto de Electione, & E
le&
ti poteftate cap.Vbi periculum; & dal primo librodelle Clementine nel
terzo titolo de Elect . electi poteft.cap.Ne Rom.
Horafecondo la coftitutione di Gregorio X.fù primieramete in Arezzo, dou'era
Gregorio ifteffo morto , creato Papa Innocentio V. nel 1276. ch'era , effendo
frate dell'ordinede' Predicatori aſſunto al Vescouato d'Oflia . Dopola morte
di coftui fùin Roma creato Adriano V. e finalmente in Viterbo Giouanni
XXI. che drittamente fi dourebbe x X. chiamare, come per li medefimi auto
riper auanti citati fi conosce , e vede . Il medefimo riferisce laglofa del cap.
vbi periculum,fatta da Giouanni Andrea .
&
zaſſero a deporre l'armi i Toſcani , ch'alla ruina de' Pifani erano congiurati,
ei Genouefi,e i Venetiani medefimamente, chefrà lor oftinatamente contendeua
·
Eperche v'erano ancora gli ambasciatori del Re Carlo ,fperaua con l'auto
rità di quefto Principe recare maggiormente il ſuo diſegno a fine.Toſcani , e ſpe
cialmente Fiorentini obbedirono tofto al Papa , e nefù perciò loro tolto l'inter
Gerou fi, detto,che pofto Gregorio hauea . Genouefi,& Venetiani,i cui ody erano paßati
•ni Venetia molto oltre , non fi reftarono dalle impreſe loro oftinate , con le quali fi dauano
mente fra ogni di vn l'altro diftrane rotte . Ma Innocentio in modo era à questa concordia
loro quer.
reggiano inchinato , cheſe egli così tofto morto nonfufſe, recati in ogni modo alſuo volere
gli haurebbe . Egli mori a' ventidue di Giugno,nel fefto mefe, e'lfecondo gior
no delfuo Pontificato , efù nella Chiefa di Lateranofepolto . 1 preti fecolari non
fi rifentirono molto di quefta morte , per eßerne poco auanti Alati leggiermente
offefi . Efu ,chc eſſendo in viterbo nata contefafrafacerdoti della Chiefa cathe
drale di quel luogo , eifrati di S.Domenico fopra il corpo di Clemente IV.cb'o
gn'vn di loro appreſſo dife lo voleuas Innocentio l'adiudicò a queifrari dicendo,
quefta effereftata la volontà di quelſantiſſimo Pontefice,mentre viſſe:Per que,
fta cagione Innocentio che per altro fù di gran bötà,eſe ne poteua ogni coſa buo
nafperare,fe ne ritroud hauere quel clero offefo .
GIOVANNIXX.DETTO XXI.PONT.CLXXXIX.
Creato del 1 276. a' 17. di Settembre.
ANNOTATIONE.
NICO
NICOLA III.
417
NICOLA HL PONT. CX C.
CHA
RLE C
Y
MA
Y
ſua moglie per ragione hereditaria toccaua . Etrasferita da Carlo inſe ſteſſo la
dignità Senatoria,per on perpetuo editto vietò, che non poteffe ne Re , ne altro
qual fi voglin Principe chiedere , ne essercitare più quell'officio . Fu Nicola
(come fi legge) generofo, e di gran configlio, e di così buona vita, e costumi, che
n'era il Compofto volgarmente chiamato . Fù grande amatore , e fautore del
leperfone dotte , e di quelli specialmente , che con la dottrina haueuano ancora
la prudentia, e la religione accompagnata . Nel compartire, e difpenfareledi.
gnità, e gli bonorinon fù tenuto partegiano . Percioche nelle prime ordina.
tion , ch'egli fece, ordinò Veſcono Albano vn frate dell'ordine de' Minori, quel
d'Oftia,e quel di Porto fe due frati dell'ordine de i Predicatori : il Prenestino,
e'l Tofcolanofurono prêtifecolari . Creò anche due preci Cardinali , che furono
Gherardo e Gieronimo, l'on col titolo di dodici Apostoli, e l'altro , ch'eradell'
ordine de' Minori , coltitolo di fanta Pudenriana . A quefti aggiunse due Car.
dinali Diaconi, l'vn fù Giordano fuo fratello col titolo di fant Eustachio ,per.
fona di gran dottrina,e bontà, l'altro fù Giacomo Colonna religiofiffimo, e gra
uiffimo buomo col tit. di S. Mariain via Lata . Ornò ancora quefto Pontefice
di belli edificij il palazzo , che fino ad hoggi qualche particella ſe ne vede. Le
quali ftanze furono poi da Nicola V. con molta fpefa riconcie , E cinfe anche,
aguifa d'vna città, di mura il giardino di S.Pietro, che boggi chiamano Belue
dere . Rifarci la Chieſa di S.Pietro, che andaua per l'antichità in ruina, ela or.
nò d'vna vaga pittura de' Pontefici pafati . Il medefimo ancora fece nella
Chiefa di S.Paulo . Accrebbemedefimamente molto il culto diuino così nel
mero de i Canonici , e de gli altri, cheferuire doueuano , come nell'entrate , per
che comodamente poteflero viuere . Diwfe anche gli ordini ecclefiaftici , e
mofiròlor quello , ch'a ciafcuno fi conueniffe . Affegnò a ciafcuno la fua habita
tione, perche poteffero i foraftieri fapere , doue ciafcuno officiale , maffimamente
icuriali, ritrouarfi poteffe . Compi il palagio di Laterano , che Adriano quinto
L già incominciato hayea . Edificò da fondamentila cappella di Sanita Santo.
,e ne eragiàper l'antichità caduta . Ela cappella
rum,percbe l'altra,che vi era f
Stella ornò d'opere di moſaico , come fino ad hoggifi vede , e di tauolé dimarmo
per tutto, e qui trasferi le tefte di San Pietro, e diSan Paolo, finche la Chiefa di
San Giouanni, che eſſo a fuefpefe rifaceua, compitadel tutto fuffe . Onde pofle
poi in caffette d'argento quefte benedette reliquie , accompagnate dal popolo le
portò in San Giovanni , è collocole in na cappelletta a questo effetto artificio
famentefabricata . Inquel dìifteßo conſecrò la medefima Chiefa , e fù a' 14.
Luglio . Scriuono alcuni hiftorici, che non fù Ponteficefuo predecessor, che più
religiofamente di lui facrificaTe,percheſempre ch'era sù l'altare, ſi vedeuafpar
ger molte lagrime . Era ineffetto religiofiffimo , e cofi amator dell'ordine de'
Minoriper lo difpreggio , che in coftoro fi vedenadelle cofe humane , che ello
in vna fua epiftola decretale dichiarò alcune cafe ambigue di quell'ordine . Nef
Lien Pontefice provide mai cofi presto alle Chiefe vacanti , com'egli , ilquale ſu
bito, a colui, che più atto, e più da bene vedeua, daua le prelature, e le cure.
Perche egli miraua prima la dottrina, i costumi degli huomini,poi tofta delle
cofe,
NICOLA IIIITT 419
cofe, che vacauano , li prouedea dicendo , che nell'indugiarui confifteua il peri Notari , e
colo , poi che non mancauano di quei , che con grandiffima auidità le occupaẞe- Procurarott
ro,e rapifsero.Cacciò via i notai,e procuratori, come peftiferi,paredoli che no vi feacciati
Papa Nic da
o
uefsro d'altro, che delfangue de' paueri,e de litiganti,& in qfto imitò Gregorio laiij.
X.e Giouanni XXI.E perche vedeua per tutto gran corruttela ne'magiftrati, or
dino,che nonfi potefferocreare più, che per vn'anno, & fe per più tempo alcuno
l'haueffe voluto ritenere,fuſſe ſtato immediate ifcomunicato , ne l'haueſſe altri ,
= che il Papa iftefso potuto afsoluere. Ordinò ancora molte cofe in vtilità del cle
ro, e delpopol Chriftiano, come ne'fuoi titoli appare. Ma in tante lodi non man
cò , chi lo riprendeſse , perche vogliono , che amasse talmente ifuor , che vfaua
ogni modo per donar loro . Percioche tolfe per forza ad alcuni baroni Romani
le lor caftella, per donarle, e farne Signori i Suoi. E vifù frà l'altre castella So..
riano , doue il medefimo Pontefice , ch'era nel mangiar, e nel bere continentiffi
mo, foprapreso da nafubita morte, lafciò la vita, e'l Ponteficato, che egli ha
aueatre anni 8. mefi, e 15. giorni tenuto, e quefto auuenne a' 22.d'Agosto . Vo Truere
gliono,chefuffe da non sò chi queſta morte predetta per cagione dell'allagamen- a liga.
to delTeuere, ilqual crebbe in queſti tempi in modo , che auanzò più di 4. pieoi
l'altar di S.Maria rotonda . Fù il corpo di Nicola portato in Roma , e dentro
S. Pietrofepolto nella cappella , ch'effo fotto il tit . di S. Nicola edificata fi ha
1180.
uea. Efù la cappella della tomba marmorea, & di opera di mosaico ornata co
mefino ad boggifi vede. Mori nel 1280.nell'ottaua dell'Affuntione . Nelqual
anno il Re Carlo ripofe in maggior cappella , & in più bel fepolcro il corpo di
S.Maria Maddalena, che era già prima da S. Maffimo ftato ripofto in vna villa
delfuo nome . Il Re Carlo ripofefeparatamente la tefta di questa medefimafan
ta in vna ricca theca d'argento . Vogliono , che vacaffe dopo Nicola lafede
cinquemesi di lungo . Perche mentre che in Viterbo della elettione del nuouo
Ponteficefi difcorre, eſsendo alla guardia del conclaue Riccardo de gli Anniba
li,famiglia principal in Roma , & ilquale haueua poco auanti tolto ad Orfo ni- Due nali Cardi
fatti
pote diNicola ilgouerno di Viterbo , come nemico fieriffimo di queftafamiglia, prigioni da
Viterbefi
due Cardinali Orfini impediuano la elettione, e gridauano, che fi douefse reftitui nel concla.
ue. "
re ad Orfo il tolto gouerno . I Viterbefi adunquefeguendo , e facendo Spalle a Ric Orfini cac
cardo, entrarono nel conclaue,prefero i due cardinali,e li pofero prigioni . Ilche cia i di Ro
quando in Roma s'intefe, la medefimafattione degli Annibali cacciò dalla città Ana.bali.
ma da gli
gl'Orfini,che tofto tutti colorseguaci in Prenefte fi ritirarono . In capo adunque P
del quinto mefe i cordinali Francefi , che per l'afsentia degl'Orfini auanzauano "
il numero degl'Italiani,fi crearono il Pontefice Francefe .
Invna promotione, che fece quefto Pontefice di Cardinali,ne creò diece, cin
que Vefcoui , due preti, e tre diaconi, che furono.
Gerardo Cupalati Piacentino Vefcouo card.Prenestino.
Ordeonio ... Vefcouo card.Tofcolano .
Maeftro fra Bentiuenga Bentiuenghi Vefcouo, e cittadino di Todi , dell'odi
dine de' Minori, Vefcouo card. Albano.
Maestro fra Latino Malabranca , Romano fuo nepote, dell'ordine de' Predia
Dd 2 Mae
NA
420 PLATI DELLE VITE DE PONT.
sa dignità , che data il popolo di Roma gli haueua , con vn conueneuole effercito
ù quel di Viterbopafsò,e pofe tutto quel contado afacco.Martino,ch'era all'ho
FrainMontefiafcone , mofjo dalla calamità de' Viterbefi mandò tofto Mattheo
I
Cardinal Orfino in Roma,perche poneße in quiete ,e pace le cofe della città.Mat
theo incontrando per camino Giouanni capitan del popolo di Roma (cofi in quel
J tempo lo chiamauano) nel menò feco. Concorfero in Roma per ordine del Lega
to icapi di tutte quellefattioni ,e fra gli altri Riccardo degli Annibali per effere
dall'autorità del Legato affoluto della fcomunica , che effo cantratta in Viterbo
-hauea,entrando violentemente nel conclaue, e ponendo quei Cardinali Orfini pri
gioni: Si gettò dunque a pie del Legato con vn lacciò al collo , che è gran fegno
dipenitentia,efù chiedendo perdono affoluto Raffettata a quefto modo il Lega
to inRoma la pacefra quellifattiofi , e riuocato l'effercito Romano a dietro , il
Papa conceffe tofto a Romani, che s'eleggeſſero due Senatori per lo gouerno del Senatori e
la città. E cosìfurono eletti Annibale figliuolo di Pietro degli Annibali, e Pan letti da'Ro
dolfo Sauelli,i quali otimamente, mentre il lor magiftrato durò, la città gouerna fenfo
mani del
di co
Pa
rono. E fù appunto in quel tepo, che Papa Martino ad iftantia di Carlo Re di Si pa , pergo
uerro della
ciliafcomunicò Paleologo, che non offeruaua i patti dell'vnione della Chiefa Gre Città.
ca con la Latina. All'bora Paleologo, che della potentia di Carlo temeua, fi con
federòfecretamete co Pietro Re d'Aragona, che pretedea, che'l regno di Sicilia Imper. de
fuffefuo p le ragioni di Coftaza fua moglie giàfigliuola di Mäfredo, e nepote di municat
Gicafo o
Corradino. Armarono duque vna grossa armata afpefe comune , Ilche Martino Pier dal Papa
o Rè .
intědendo,mãdò toftop vn fuo Legato a dimădare a Pietro, che cofa fi voleſſed Aragona
con
ro quefti apparati diguerrafignificare . Rifpofe il Re Pietro, ch'egli haurebbe la pala
groffa arma
camicia,c'hauea indossofquarciata,ſe peſato haueſſe, ch'ella haucſſe iſuoi pëfieri ta contra il
Regno di Si
faputi.si partì duque irrefoluto,e confufo di quefta riſpoſta il Legato dal Papa..
E Pietro partito d'Aragona cõ laſua armata passò in Africa,e poftone i liti, e Viscō
Lucchino
te cac
da contrada di Bona afacco fe ne ritorno in Sardegna, afpettando che (come era cia da Mila
tato appõtatofra loro)nella Sicilia per mezo di Giouanni di Procida quei popo no i Torre
giani .
li fi folleuaffero . In quefto nacquero nella Lombardia alcuni motiui di guerra . Riuolte di
Perche la famiglia nobiliffima de' Visconti cacciò di Milano i Torreggiani , che Tofcana
Sicilia fi .ri
Jai potenti vi erano . Dopo quefto Lucchino visconte mädato dall'Imper.fuo Vi bella.
Francefi
ario in Toſcana presso S. Miniato fifermò , e ne corſe, e trauagliò fieramente i morti in Sl
Fiorentini , e Lucchesi , senzafare conto degli interdetti, e minaccie del Papa, cilia.
Vefpro Sici
quale a questo modo penfaua potere foccorrere gli amici. Perugini tolte lar- liane.
e anch'effi con tanto impeto passarono fopra Fuligno, che prefero aforza quel
città , elefpianarono na parte della muraglia . Per la qual cofafurono dal Guido Bo
natto aftro
Papa fcomunicati , e con pagare poi vna groſſaſomma per pena assolutifurono . logo.
quefto i Siciliani , i cui motiui il Re Pietro in Sardegna afpettaua , non po
ndo più la Superbia , e la lafciuia de' Francefifoffrire , aperfuafione di Gio
nni Procida congiurarono contra il Re Carlo , appuntando efegnalando il gior
-----
, nel quale tofto, che la campana di vespro ſi vdiſse, poneſſero quanti France
rano nell'Isola, e maſchij , e femine, à filo difpada Fù così appunto eſſequito , e
a tanta crudeltà, che ancor le done Siciliane, che grauide de' Francefi fi ritro
Dd 3 uauano,
422 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Genti del uauano ,furon tagliate a pezzi. Onde quel trito prouerbio ne nacque del vefpro
Papa taglia Siciliano , che dire fi fuole , quando alcuno la morte , & efterminio di molti defi
te a pezzi dera. Nel medefimo tempo fenti Guido Appio anche egli laſua calamità: per
da
fi. cioche essendo ftato mandato con ottocento caualli in nome del Papa a ricupe
rar la Romagna,afsediò Forlì.Et efsedo quel popolo molto auido di fcirefuori,
Pietro Rè
d'Aragona efare col nemico battaglia, Guido Bonatto grandiffimo aftrologo li fece ftarfal
in
è S quei di,
dacilia,& aspettare vn certo aspetto de' Cieli ; onde quando tépo li parue, die loro il
popoli lor fegno. Et vfciti animofamentefuori , tagliarono apezzi il Capitano nemico con
to . quafi tutti quelli Francefi , e cofififcofse da quell'assedio , e pericolo la città di
Forli.Hora intefa il Re Carlo la ribellione de' Siciliani, ela crudeltà grande,c'ha
ueuano con Francefi rfata,passò tosto con grosso essercito nella Sicilia, & afse
diò Melina, laquale haurebbeſenza alcun dubbio preſa a patti,ſe Franceſi anidi
della vendetta non hauefsero a quella città l'vltima rouina minacciata. All'ho
rail Re Pietro d'Aragona , che come fi è detto , quefti motiui de' Siciliani
afpettaua , intefo il fuccesso , passò volando di Sardegna in Sicilia , doue fuin
Palermo benignamente riceuuto , e fù dal concorso de' popoli , che quiuiſi
fece , chiamato Re. Di chefpauentato Carlo,lafciò Meffina,eſe ne ritornò toko
in Calabria con penfiero d'afpettare il Principe di Salerno fuo figliuolo , chefa
peua, chefra pochi giorni,douea di Narbona con alcune compagnie di genti ve
nire . Silamentò Carlo con Pietro d'Aragona, che per eſſerfuo parente non do
uea rubbarli à quel modo il regno . A quefto rifpofe Pietro , ch'egli s'eramoßo
a compaſſione di quei popoli cofi calamitofi , & afflitti , a' quai non hauea
potuto negare l'aiuto , che dimandato haueuano , ancorche quel regno per
le ragioni hereditarie di Coftanza fua moglie , e figliuola di Manfredo , eni
pote di Corradino , afe di ragione toccaffe , Crefcendo le querele dall' vna par
te , edall'altra , ne venne finalmente la cofa a duello , con quefta conditione pe
rò, che poteſſe ogn'vn di loro centofoldati a queſta battaglia menarne feco . E
fù Bordeo deftinato il luogo della battaglia , perche il Re d'Inghilterra era all' -
vno , & altro parente . Il qual Re d'Inghilterra infieme con Papa Martino fi
nalmente quefta tanta contefa quietò . Maperche pure Pietro trauagliaua Car.
lo con l'armi , Martino mandò il Cardinal Girardo da Parma in Napoli,perche
ratteneſſe nella diuotione del Re Carlo i popoli del regno , e con lafua autorità,
Ruggiero e col configlio giouaſſe a Carlo il giouane . Effendo in questo venuto Ruggiero
di Loria
Carlo ij pri di Loria capitano dell'armata del Rè Pietro nelgolfo di Napoli ; ancor che il
gione. Legato del Papa reclamaſſe , e dicefse , che non fi douea arrischiare a quel
modo lafortuna del regno , il giouanetto Carlo ſopra Ruggiero andare volle ,
attaccatoui il fatto d'arme , fù vinto , e fatto prigione , efù in Sicilia pri
ma menato , e poi in Aragona prigione : ilche auuenuto non li farebbe, fe
Pietro d'A
ragona co a i bnoni ricordi del Legato obbedito haueffe ; perciocke fopragiunfe poco
monicato
dal Pata appresso il Rè Carlo con grofsa armata , con la quale fola haurebbe potuto
che li ban. fare col nemico , prima che vincefse , battaglia . Il Papa mosso dalla calamità
di ancora
li cru di
Carlo , fcomunicò il Re Pietro d'Aragona , & cfpofe il regno in preda di
pra
crata chiunque occuparlo voluto hauesse , e ne afsoluette i popoli dalgiuramento ,
che
MARTINO IV. · Y 423
thepreftato gli haueuano , e bandi la Croce contra di lui, come vfurpatore, come
effo diceua,de beni di S.Chiefa.Hauerebbe ancora mädato l'effercito ecclefiaftico
in fauore di Carlo , fe non n'haueffe effo hauuto nella Romagna bifogno contra il Guido con
" popolo di Forli , che con l'aiuto di Guido Conte di Montefeltro s'era dalla deuo- re di Mon.
tefel 10.
tione di S. Chiefa ribellato , e ch'hauea ancor alcune caftella ini appreſſo oppu- Foli in po
gnate .Ma effendofi il Conte Guido pentito,e fatta pace col Papa in vendetta di ter del Pa
p? efman
Guido Appio nefmantello Martino Forli, ed'hebbe in breue vnagră parte della Plato.
Romagna.Hauerebbe ancorapreso Vrbinofopra ilquale andò , fe il Conte Roßo Vibino af
fediato da
dell'Anguillara non fuffe nella batteria morto . Erano all'hora nel campo eccle- genti del
fiaftic o due capitani, l'vn de qualifu mandato in Tofcana a difender quella con- Papa.
trada che a Saona e volta l'altro, che il conte di Giouenazzo chiamauano, reftò
per ordine del Papa a cotinuare l'affedio:ma Guido da Montefeltro fecretamen
te,efoccorfo, e vettouaglieall'aſediata cittàporgena . In questo mezo ritrouan
dofi Martino trauagliato,e dubbio, da quel dei due popoli, ò da Pifani, ò da Ge
nouefi,baueffe donuto cotra il Re Pietro d'Aragona chieder aiuto, nacque d'vn
fubito tanta contefa fra quefti due popoli fopra il poffeffo di Corfica,ch'effi chie.
deanofoccorfo altrui per reftare dell'imprefafuperiori . Il Papa mandò ad ani
mare il Legato, che fin che Carlo veniſſe con nuoue genti, non reſtaße di rattener
per ogni via i popoli del regno in diuotione . Venutone finalmente poi Carlo in
Napoli,e confermati nella fedèltà gli animi de’cittadini,ſe ne passò alla volta di
Puglia,e qui da vnafebre foprapreso mori.Il perche tutto il peso delgouernofo
粤
pra il Legato Apoftolico reftò Si dicea all'hora quafi di certo , che Filippo
Conte d'Araffe figliuolo del Re di Francia veniua per difenfare il regno di Na
poli .Ma non puote egli, ancorche certo fuffe, che con effercito veniße in Italia
Spauentare il Re Pietro , che al fuo folito il regno di Napoli non trauagliaſſe ,
ancorche Filippo fuo padre medefimamente fopra il regno d'Aragona con
groſſo eſſercito n'andaſſe, per occuparlo, cffendo ftato dal Papa, dipiù delle cen
fure graui, che interpofte vi hauea, dato in preda, a chi prima occupato l'haueffe.
Aalito il Papa de tante cure, perche haueuano d'Oruieto i Ghibellini cacciati i
Guelfi, ne andò in Perugia, doue poco appresso d'vna lenta febre mori a' venti
oue di Marzo,nel primo mefe del quinto anno delfuo Papato, efù nella Chiefa
atedralefepolto . Molti infermi,e ciechi, e zoppi, chefurono alfepolcro dique
o Pontefice condotti,per li meriti di lui ricuperarono la priftina lorofanità.Fe..
quefto Papa vnafola promotione di cardinali, e ne creòfette, vn vefcouo, cin
ue preti, vn Diacono, che furono .
Bernardo d'Anguifello,Francefe, Arciuefcouo d'Arli,Vefcouo card.Portuen }
se di fanta Ruffina.
Vgo di Euefthan Atrato Ingleſe prete card.tit.di S.Lorenzo in Lucina.
Geruaſio Gianicoletto,Fracefe,prete card. de' SS.Silueft.e Martino,d'Equirio.
Gaufredo Borgognone,prete cad . di S.Sufanna.
Giouanni Collet,Francefe,prete card.di S.Cecilia.
Conte Anguifano Milanefe, prete card.de' SS.Pietro, e Marcellino.
Benedetto Caietano d'Anagni Diac.cardin.di S.Nicolò in Carcere Tulliano; b
fu pofcia prete card.de' SS.Silueftro,e Martino in Monti del tit.d'Equitio,&
mamente Papa Bonitacio VIII.
cc 4 HONO
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
424
HONORIO .
IIII PONT. CXCII
il Priore delle arti , e vi aggiunsero poco appreſſo il Confalonieró della giufti Lucca in
tia . Non difpiacque ad Honorio quefta vendita della libertà,benche pareſſe in- libertă
Fiorenza in
degna d'on tanto Principes perche li pareua, che a queſto modo lo ftato difanta liberta
Chiefa ne doueffe restare più fecuro , non hauendo più l'Imperatore occafione di
trauagliare quelle libere città. Hora mentre che il Re di Francia affedia Giron
Filippo Re
dia , e che'l Re Pietro di Aragona fi sforza di vietare al nemico le ver ouaglie, di Francia
che di Narbona gli andauano, attaccandofi vn fiero fatto d'armefra loro , vi fù falta il
ilRe Pietro grauementeferito, & efsendo male curato poco appreflo mori . En di
A a ona .
cofi firefi Gironia a patti , e ne venne in potere del Re di Francias ilquale an Re Pict:0
ferito muo
ch'egli non moltofoprauisse perche d'vnafebre, che nell'assedio di Perpignano re
contrafse,mort. Ne passò molto tempo, che lafua armata fù nelporto di Nar
bona prefa da Ruggiero da Loria, arfa . Il Re Pietro hebbe due figliuoli Fer
nando , e Giacoboje lafcio Fernando , ch'era il primogenito Re d'Aragona, e Gia
cobo Re di Sicilia .Ma non perche i primi Re morti fufsero, mancòfrà quefti al- pot er deini
Gironda
fi altri,che lorfuccefsero , la guerra, & ogn'vno di loro cercaua di hauere, infuo te
fauore ò Pifani, ò Genouefi , ch'erano in mare molto potenti . Ma questi due po-·
Ferrando
poli , che congrande odio fra fe guerreggiauano , presso l'ifola di Melo vicina a Re d'Ara
porto Pifano fecero in mare con tanta rabbia ilfatto d'arme, che¿ Pifani , c'ha gona.
ueuano quarantanoue galere perderono in quefta battaglia dodeci mila huo.
mini, parte morti, parte fatti prigioni . Della quale calamità fi rifenti talmen
Giacobo
te Honorio,che mancò poco, che non ne ifcomunicafle i Genouefi, che troppo ofti Re di Sici
natamente la vittoria contra i Pifant feguiuano . Efù in effetto tale quefta rot lois del
figuo
Re
ta a Piſani , che non poterono poi giamai più rihauerſi . Edouardo Red'Inghil Pietro.
terraſe ne passò in quefto in Guafcogna , per pacificare il garzonetto Carlo fi Fatto
me fad'ar
Ge.
nouchi èPi.
gliuolo del Re di Francia, ch'era (come fi è detto) ftato fatto prigione , con Fer.
nando Re d'Aragona . Et era già ridotta la cofa a buon termine , e fi tratta fini Pilani vin.
na della libertà di Carlo , quando il Legato del Papa , & il Conte di Arale ti.
con l'aiuto del Conte di Anellino prefero Catania , & vi fecero venire le genti,
ch'erano ftatefatte in Tofiana . Edouardo adunque ſenza hauere cofa alcuna
conchiufa , a dieiro fi ritornò . Ruggiero di Loria prefe ancora l'armata di Fran.
cia, che ſe ne ritornaua di Sicilia , e ne fe perciò le cofe del Re Fernando più flo
rile. Non puote Honorio , come voluto haurebbe, volgere l'animo a queftaguer
ra,perche Guido da Mont feltro, il trauagliaua in Romagna , Ma eſſendo poi fi
nalmente fato queſto Guido vinto,in breue tutta la Romagna ricuperò. Ma non
foprauiffe molto, e morì a' 5.d'Aprile,hauendo tenuto, due anni, & vn giorno il
Ponteficato , e fù il fuo corpo dafarta Sabina in S.Pietro con gran põpa funera
le portato,e fepolto in vna tomba marmorea , che fino ad hoggi fi vede, con le in
1 : li
egne della famiglia, e col fuo epigramma . E certo , ch'egli fu di ottima vita e iordin
Carme
rante amatore della religione Chriftianas percioche approuò l'ordine de' Car- aniapp rox
pro
veliti , che non era aſſaine' Goncilij approuato facendo mutare le cappenere in uno daiPa
¡anchese confermò l'ordine de gli Heremitani, ch'era ftato in Parigi riprouato , oline
ידיד E
tutto ilfuo Ponteficato non creò più che vn folo Cardinale, che fi Giovanni tza)3 tano
0,
ore1992 atto Vefbono di Tofcolano, dicendo,che in quel collegio nöfi doueuanoſe
non
426 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.
non perfone dotte , e da bene , & atte algouerno ammettere . Amò talmente la
corte, e i corteggiani, che acciò non s'infermaſſero in Roma, doue l'estate è catti
uo aere, ogni annoſe ne andaua aftare ne' tempi caldi in Tinoli. Hora morto Ho
norio, vacò dieci mefi la Chiefa . Percheftando in fanta Sabina il conclaue per
la creatione del nouo Pontefice, molti Cardinali d'vn fubito vi s'infermarono , e
vi morironofra gli altri Giordano Orfino, il Conte Milanefe, Vgo Anglico, Ge
ruafio Andeaneſe Decano di Parigi, & Anterio perfona aſſaiſegnalata fù per
quefta cagione aperto, e fciolto il conclaue , eriferbata a miglior tempo quefta
elettione , tanto più , che certigran terremoti, che furono , li fpauentarono , e
pofero❜loro in cuore , che per quella voltafi reſtaſſero dalla creatione del Ponte.
fice .
Tolomaide neſpauentò aſſai i nbftri, che erano in Afia , e diede a' Saracini ſperanza di dol
affediato
dai Saraci. uerSpenger àfatto il nome de' Chriftiani in Soria . Percioche il Soldano, perche
ni, fi ritrouaua effo iudiſpoſto , hauea mandato ſopra Tolomaide 150. mila huomini
fotto la fcorta d'vnfuo figl'uolo . Ilquale hauendola tenutaftrettamente aßedia.
ta due mefi, perche il Soldano mori,fù egli dato alpadrefucceffore, e con mag
gior animo che prima, ne combattè la città , empiendo di terra ilfoffo, e promet
tendo afuoidi darglielo àfacco . Onde ne erano i barbari combattendo fin pref.
fo la muraglia venuti , quando vſcendo impetuosamente i noftri lor ſopra con
gran danno del nemico, fino à gli alloggiamenti li ributtorono . Mentre che paf
fauano quefte cofe nell'Afia, Papa Nicola mandò due Legati de latere , chefu
rono Benedetto Gaetano , e Ghirardo da Parma , in Francia , perche pofti quet
Re inpace gli animaſſero a prender l'armi contra i Saraciui per la difefa diTo.
lomaied.Percioche egli hauea già con le conditioni dette difopra accordati Gia
cobo d'Aragona,& il Re Carlo,perehe da ogni partefi poteffe liberamente Ter
ra Santafoccorrere . E come certo dellapace di quei Re hauea già incominciato
a porre vn' armata in punto . Ma ne qnei Re preftarono gli orecchi à i buoni ri.
cordi del Pontefice, ne quelli, che alla difefa di Tolomaide ſi ritrouanano, perla
difcordia, che erafra loro , difenfarono (come doueuano) dalfurore de' barbari
il luogo . Percioche partendofene ogni di molti, non ve ne reftarono dentropiù,
che da dodeci mila ș i quali poifinalmente col Patriorca di Gierufalemfecreta.
mente imbarcandofi fuggirono via . Maperche durò lor poco la bonaccia,ne
andarono a dare di trauerfo nell'isola di Cipro . ene peri gran parte . Entrato
JS=
il Soldano nella vacua città, à ferro, e àfuoco lapose, e la rouinò ; e ciòfù cento
nonantafei anni, da che Gotifredo laguadagnò . In quefte tante calamità Cipro,
e l'Armenia minore chiamata da gli antichi Cilicia, nella fede Chriftianarefta
rono . Il Papa , che dubitaua , che i Barbari non occupassero il reftante dell'
Afia, facenagrandiftantia, che l'Imperatore Rodolfo vi mandasse vn'esercito.
Ma moripoco appreßo Rodolfo , efù eletto fuo fucceffore nell'Imperio Adolfo
di Afia, il quale mentre repete da Alberto, figliuolo di Rodolfo le ragioni dell'
Adolfo di Imperio,fù da lui combattendo su quel di Spira morto. Fù certo Adolfo digran
Affia Imp.
in bontàs ma pouero difoldati , e di danari . Onde dicono , che egli oppresso più to
vn fat:o di fto che vinto fufse dalla moltitudine de' nemici . Papa Nicola per afflictione
arme,
d'animo (come alcuni credono ) parendoli , che riuſciſſe ogni coſa al contrario ,
perchepiù di quello , cheftaua bene a vn Pontefice , fe ne prendeua, efi traBa
gliana, mori in Roma prefso S. Maria Maggiore a' 4. di Aprile, e qui fufepol
to, hauendo tenuto quattro anni , vn mefe , e 14. giorni le chiani di Pietro . In
capo della Chiefa ilfuo fepolcro fi vede preßo a quello del Cardinal Pietro Co
lonna, con marmi di porfido, e lauori di moſaico nel pauimento.
I Cardinali dopo la morte di Nicola per poter più liberamente fare la elettio.
an
ne del nuouo Pontefice , fe ne andarono in Perugia . Ma per le lorogr di
fcordie, ne menarono ventisette mefi quefta elettione in lungo . In queflo mezo
Imperatore Michiele Paleologo mori . E ifacerdoti Greci non volfero.ch'egli
fusse in luogofacrofepolto , perche hauesse nel Concilione di Lione afsentito alla
ynio
NICOLA IV. 429
inione della Chiefa Greca con la Latina . Andronico figliuolo di Michiele fifa
JOJOME rebbe volentieri con Latini accoftato, fe i noftri aiutato à qualche modo l'hauef
fero . Ma vedendofi egli per cagione dellafedia, che vacana , da agni aiuto de Andronico
Latini abbandonato, anch'egli finalmente da i Cardinali fi ribellò . Carlo Secondo co.
Imp. Gre !
!!! Re di Napoli, che il danno della Chiefa per queſta tanta vacantia vedeua , ſe ne
venne da Prou nza in Perugia, e spesse volte ammont i Cardinali, perfuadendo
loro la concordia, e la prefta elettione del Papa. E non ſi ſarebbe reftato di far
fino all'ultimo ilfomigliante,ſe non che Benedetto Gaetano , che era Cardinale
1/ diAnagni, nel riprese agramente, perche con queftafua tanta inftantia pareua ,
Lien che sforzaße a vn certo modo i Cardinali , che nella elettione , e creatione del
Pontefice debbono eſſer liberiſſimi.
Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione otto Cardinali , due Veſcoui ,
quattro preti, e due Diaconi, che furono.
Maeftro frà Matteo d'Acqua Sparta del conuento di Todi , Generale dell'or
dine dei Minori, Vefcouo card. Portuenfe, e di S. Ruffina.
Berardo .... Francefe Vefc. card. Preneftino.
Maeftrofra Vgo Seguino da Biliomo , dell'ordine de' Predicatori , Franceſe ,
prete card. di S. Sabina, e poi Vefc. Oftienfe, e Velitrenfe.
Teobaldo Inglefe, prete card. di S. Sabina.
S Maeftro Pietro Peregroffa, Milanefe, prete card. di S. Marco.
Benitio de' Nardi Cittadino , e Vefcouo di Cremona , prete card....
Pietro ColonnaRomano Diacono card. di S. Euftachio.
Neapolione Orfino Romano, Diacono card. di S. Adriano.
P
1
1
CLE
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
430
CELESTINO V. PONT. CX CHI.
BONIFACIO VIII.
VIII. PONT.
PONT. CXCV.
!!!
!!!!
2 0
Creò quefto Pontefice in più promotioni fedici cardinali , fette Vefcoui , due
preti, e fette Diaconi,che furono .
Confaluo Spagnuolo, Arciuefcouo di Toledo,Vefcouo card.Albano.
Maeftro fra Giouanni Minio da Murro,Generale dell'ordine de'Minori,Mar
chiano,Vefcouo cardinale Portuenfe, e di S.Ruffina.
Pietro......Spagnuolo,Vefcouo card.Sabinenſe.
Maeftro fra Reginaldo, dell'ordine de' Minori, Vefcouo card.Portuenſe, e di
S.Ruffina .
Maeftro fra Nicolò Bocafino da Triuifo , dell'ordine de' Predicatori , prima
prete card.di S.Sabina,poi Veſcouo card . Oftienfe, e Velitrenfe.
Teodorico Rainieri prete card.di S. Croce in Gierufalem , poi Vefc.card . Pre
neftino .
Maeftro fra Gentile da Montefiore della Marca, dell'ordine de' Minori, prete
card.de' SS.Silueftro, e Martino del tit.d'Equitio.
Luca Fliíco Genouefe, de' Conti di Lauania, Diac.cardin.tit.di S.Maria in via
Lata .
Leonardo Patrafto Romano,fuo zio, Vefc.card.Albano.
Giacomo Tomafi figlio d'vna forella del Papa dell'ordine de' Frati Minori
prete card. di S.Clemente.
Andrea
BENEDETTO IX. DETTO XE
播
437
Andrea de'Conti di Segna , dell'Ordine de' Minori prete card .... il quale ri
fiutò l'honore conferitoli.
1
Francefco Orfino Romano Diac.card.di S.Lucía in Selice .
Kar Pietro Valeriano Diac.card.di S.Maria nuoua •
V
Riccardo Petronio Senefe, Diacono card.di S.Euftachio .
Giacomo Santuccio Lucchefe Diacono card.di S.Giorgio in Velabro .
Francefco Gaetano, nipote del Papa, Diacono card.di S. Maria in Cofmedin.
Giacomo Gaetano,nipote del Papa, Diacono card.di S.....
73
In due promotioni creò quefto Papa tre cardinali ; vno Vefcouo , e due preti,
che furono .
Maeftro frà Nicolò da Prato, dell'ordine de' Predicatori, Vefcouo cardin,O
ftienfe,& Velitrenfe .
Maeftro fra Guglielmo Marlesfe dio Inglefe, dell'ordine de' Predicatori ,pre
te card.di S.Sabina .
Maeftro fra Gualtiero Vrinkterbuno Inglese,dell'ordine de' Predicatori, pre
te card.di S.Sabina .
CLE
TIS LEMENTE V.
439
MEESP
CLEMENTE V. PONT. CXCVII.
154
75
"
"
ritrouauano gli huomini, ele donne infieme, e non era lafciuia, ch'effi reftaſſero d
'.
vfarfra loro . Furono chiamati i fraticelli, e volendo Clemente opprimer queſta
nuouafetta, vi mandò vn Legato con molte genti, ilquale sù l'Alpi, doue quefti
heretici erano,parte afame,e a freddo,parte con l'arme gli oppreße . Dulcigno,
e Margarita furono prefi viui, e tenagliati a pezzi a pezzi, e leloro offa brucia
te,e gettate al vento. Quafi nel medefimo tempo fi feppe, che i cauallieri Tĕpla
Templari
eftinti. ri,giàfoldati di Christo,accoftati co' Saracini fifuffero.Il perche quelli, che fipo
terono bauere in mano , furono tutti morti , e le loro facoltà affegnate , e donate
Hebrei cac
catidi Fia parte a 'cauallieri di Rodi,che poco auanti occupata queft'ifola baueuanos e par..
cia te ad altre nuoue religioni . Il Re Filippo di Francia ancora cacciò dal fuo regno
gli Hebrei con vna fola vefte indoſſo per vno , e lefacoltà loro tutte fi confiſcò,
per alcuni loromaleficij,& auaritia. Nè molto poi dopofù l'Imperatore Alber
to da Giouanifuo nepote ammazzato.Ilperche quafi tutte le città di Lõbardia
quelli per Signore fi elessero,che fi ritrouarono eſsere lor Capitani : coſi chiamas
Lombardia uano quelli, che di loro il gouerno baueuano.Et a quefto modo Verona bebbeper
impattoni
tifi delle Signori lafamiglia della Scala, Mantoua i Bonacofi,Padoua i Carrarefi. GliE
città per la fienfi erano già di qualche anno innanzi Signori di Ferrara, & in quefto tempo
more del
l'Imper, Al s'infignorirono di Modena.Carlo II. Re di Napoli nõ fifdegnò di dare adAZZO
berto . Marchefe da Efte Beatricefua figliuola per moglie.Ma Friſco ilfigliuolo in mo
do della nuoua madregna fifdegnò,che neprefe,e pofe ilpadreftefso in prigione,
e s'infignori di Ferrara,hauendo bauuto da'Venetiani aiuto per douer efpugnare
Azzo da il CaftelTealdo poftofulponte . Il Cardinal Pelagura , ch'era dal Papa ftato
FRte.
Venetiani mandato
ifcomuni- Bologna,non
lo ftato diaFerrara comando tofto a' Venetianifotto
fi impacciafsero . Ma perche ipena diſcomunica,che
Ferrarefi nel
defiderauano di
са .
reftarfoggetti alla Chiefa, fi affrettarono i Venetiani di prender quel caftello , e
notte,egiorno battagliando finalmente lo prefero. All'hora Frescoper vedicarfi
bruciò la metà di Ferrara, e le cafe di quelli particolarmente, chepareua, che a
cofe nuoue afpirafsero.Ma il popolo non passò molto, ch'egli ancora ſi vendicò:
perche tolte l'arme cacciarono Frefco di ftato , e fi diedero in potere de'Vene
tiani,dalli quali conosceuano poter essere egregiamente difefi.Di chefdegnato il
Legato Pelagura bandi contra Ferrarefi,& Venetiani la Croce.Intesa Clemen
tela contumaciade' Venetiani,e'lgran defiderio, ch'effi di regnare, e possedere
quelloftato haueano , gli ſcomunicò , e comandò ,che fussero tenuti per ferui,
douunque prefifufsero , e le loro facoltà faccheggiateper tutto . Per laqual cosa
essendo i Venetiani molto dati alla mercantia,e nella Francia, & in Inghilterra
ftrani dannifentirono . Mandò anch'il Papa altri Cardinali in Tofcana , che
tutta in armefi ritrouaua, perche comandaſſero a Roberto Duca di Calabria , a
Fioretini,e Lucchesi, & a gli altri popoli, che co quefti erano, che tofto dall'aße
Fiflola di dio di Pistoia partifsero . Tutti obbedirono fuori che i Fiorentini, ei Lucchesi, i
qualifurono perciò toftofcomunicati.MapartitoRobertò d'Italia,che nepaſsò'in
Auignone a vifitareilPapa,Piſtolefi, cheftachi della lugaguerrafi ritrouaut.
no, finalmětefi arrefero.IFioretini,e i Lucchesi bauuto in poter loro Piftoia,
fmatellarono,empirono lefofse,fi diuifero il territorio,reftò comunefolamente il
fito
PONT CLEMENTE V. 441
Pietro Cappella Francefe, e Vefcouo di Tolofa prete card. di S .... poi Vefcouo
ab,
card. Tofcolano.
Bertrando de' Bordi Francefe Vefc. card. Albano.
Berengario di Stedella Francefe, Vefcouo Vetrienfe, prete card. di S... poiVe
1 fcouo card. Prenestino.
Arnaldo Faltuerio da Cantalupo Francefe, Arciuefcouo di Bordeo, prete card.di
S. Marcellino.
Macftrofra Tomafo Serfio Inglefe , dell'ordine de' Predicatori , prete card. di
S. Sabina.
Maeftro fra Nicolò Farigola Francefe, dell'ordine de Predicatori, prete card.di
S. Eufebio.
Arnaldo Felguerio Francefe, Arciuefcouò d'Arli, Vefc. card. Sabino.
Don. Arnaldo Nouello Francefe , Monaco di S. Benedetto Ciftercienfe, prete
card. di S. Prifca.
Arnaldo.... Francefe, Arciuefcouo Aquenfe card. Albano.
Guglielmo da Mandagofo Francefces Veſcouo d' Auignone , card. Prenestino
Gia
POKE CLEMENTE V. 445
0:
GIO
GIOVANNI XXI. 447
d'Agolto .
rato era . Troncò tutte le cofe , che all'ordine noceuano , e vi aggiunse alcune
inftitutioniper lo compimento della religione. Amaua molto la chiesa di Sara
aragofa di gofa in Spagna , e la fece perciò Metropolitana, affegnandole cinque chiefe de
..opoli. le vndici Catedrali, ch'erano ad Aragonafoggette . Iftitul vn nuouo ordine di
Chrifto. difoldati di Christo , perche in Portogallo a' Saracini della Granata , e dell' Afri
Militia
cafi opponeßero . La Granata , che da gli antichi fù chiamata Betica , fù dal
grano del croco, del quale quella parte della Spagna abbonda, a quel modo det.
ta . Il capo di quefta militia ordinata dal Papafù in Marino , terra della dio.
cefe Siluenfe,efurono a quefto ordine con aßentimento del Re di Portogallo con
ceffitutti i beni de' Templarij , accioche haueffero più comodamente potuto al
la militia di Chrifto vacare . Il capo , e cenfore lorofù l'Abbate del monafterio
dell'ordine Alcofiano di Ciftello nella diocefi di Lisbona , ilqual baueua ampia
facoltà di accettare, e caſſar afuo modo ifoldati . Dopo quefto il Papa canoni
zò due Tomafi, l'vno vefcouo Herfredenſe, e perfona nobile, dotta, d'eccellenti
Tomalo di coftumi , e di miracoli illuftres l'altro fù Tomaſo d'Aquino dell'ordine de' Pre
Aquino ca
monizato dicatori,e dottor eccellentiffimo, della cui vita, eſcritti ſi è ragionato alſuo luo
go difopra . Fatti poi nellafecondafua ordinatione, che fù nel 1 322.fette Car
dinali ,fece tofto vn'editto, e dichiarò heretici tutti quelli,che affermauano ,non
hauer Chrifto, & i difcepoli fuoi hauuto cofa alcuna priuata. E di più pensò an
cora, chefuffeberetico, chiunque affermato haueffe, che non poteffero i difcepo
li di Cbrifto liberamente vendere, donare, teftare , acquiſtare , perche entrando
nella religione ponganofe fteffi in altrui arbitrio . Onde ne nafce, che iferui non
afe, ma a loro Signori acquiftino, e quel che acquistato prima hanno , per ordi
ne, & volontà del padrone donino a poueri. Eglifcriffe per tutti gliſtudij pu -
blici, ne' quali queſte inftitutioni mandò , che non doueßero più di cofe fimile di
Sputare . Condannò ancora, e riprouò vna certaglofa difra Pietro dell'ordine
de' Minori, ilquale animaua vn certo conuento del terzo ordine ad imitar la po
uertà di Chrifto: onde molti condannati , & abbruciati furono. E creò poi dieci
Cardinali,nel numero de' quali fù Giouonni Colonna, efra Matteo Orfino dell'or
dine de'Predicatori.Mentre che il Papa era in quefte cofe occupato,fù l'esercito
di Fiorenza preffo a Monte Catino vinto da Vguccione Faggiuola in battaglia .
Manonpotendo più i Lucchesi la tirannide di Vguccione foffrire,tolta la occafio
ne cacciarono di Lucca Neri il figliuolo , che hauea pofto in prigione Caftruc
cioperfona nobile , e valorofa , e lo voleua far morireper la preda già tolta a
nemici.Cacciato Neri di Lucca, ne andò toŝto a concitare ilpadre contra i Luc
chefi . Manon più toftofù Vguccione fuori di Pifa , che li chiusero i Pifanile
porte della Città; Si che egli fe ne fuggì col figliuolo da i Signori Malaſpini .
Et hauendo più volte tentato in vano il ritorno in Lucca , ſe ne passò final
dak ku
Cruccio mente per ordine del Papa alla patria fua in Romagna . Et a quefto modo da
Bo
Caftracani, vnafuprem a calamità montò Caftruccio ad vna fomma felicità; perche dalla
prigione fù da i Lucchesi menato a prendere la bacchetta , e la Signoria di lo.
ro . Intendendo il Papa , che gli Eftenfi cacciato via il prefidio Ecclefiaftico
fifaßero infignoriti di Ferrara, e livifconti col fauore di Lo douico Bauaro fi
fule
GIOVANNI XXII. 449
fufero fatti Signori di Milano , lafciando per vn'altra volta (come effo dice
ua) gli Eftenfi , ſopra i Visconti fi volfe , e gli scomunicò , benche più degno
contra Lodouico moftraffe , che il titolo dell'Imperio vfurpato fi haueua , che
non contra i Visconti , che occupato Milano haueffero . Nel medefimo tempo i
Ghibellini in Genoua furono da i Guelfi della medefima città cacciati fuori con
l'aiuto del Re Roberto , nelle braccia del quale baueuano quella città ripofta .
Et ſe ne paſſarono quelli Ghibellini afchiere in Sauona fopra i quali passò an
che Roberto, mentre andaua in Francia , & infieme con Sauonefifteffi in pote
re fuo li ridusse, e li trattò vn tempo male . Il Papa, che vedeua cfsere i Guelfi
per tutta Italia oppreffi , vi mandò Carlo Conte di Valois , e fratello di Filippo
Redi Francia,perche in fauore de'Guelfi fi oprafse, e di quelli Specialmente, che
in Vercelli fi erano co' Torreggiani di quel luogo infignoriti . Ma prima che
Carlo venisse , Galeazzo Visconte per ordine di Lodouico cacciò di Vercelli i
Torreggiani , e ridusse in fuo potere quella Città . Non molto poi fi infignori
Caftruccio di Pistoia , come haueua poco auanti fatto Guido Pietramala di cit
tà di Caftello contra voglia de' Fiorentini . Castruccio confidando nel fauore
di Galeazzo Visconte, che gli haueua mandato Azzo il figliuolo con mille cin
quecento foldati , passò fopra i Fiorentini , e gli rinfe , e perfeguitò fino alla Guido
tramalaPie
.
muraglia di Fiorenza . Vedendo il Pontefice , che Lodouico Bauaro era l'ori- Cortona
fatta città.
gine , e l'autore di tutte queste calamità , folennemente lo ifcomunicò , & inter- Nicclo da
difse, e priuò del facerdotio Guido Pietramala dapoi che la città di Caftello fe
Pa (Ter no
occupò . E diuidendo la Chiefa di Cortona da quella d'Arezzo , la fece città, Buonacof.
creandoui Giouanni da Viterbo Vefcouo . In questo Nicolò da Efte Signore di .
Ferrara col fauore di Passerino Buonacofso tiranno di Mantoua , che hauea po
co auanti prefo la forella per moglie , occupò a forza Argenta terra della
Chiefa di Rauenna . Quefti due Signori anch'vnite le lor forze infieme fopra i
Bolognesi andarono . Ma furono con lor gran danno da Beltrando Capitano
dell'efsercito Ecclefiaftico vinti , epoco appresso ancor dal Pontefice ifcomuni
cati . Fù di più interdetta Ferrara , fin chefi reftituisse Argenta alla Chiefa.
In quefto tempo Castruccio talmente trauagliaua i Fiorentini , a' quali baue
na tolto Segna , e da questo luogo correua del continuo lor fopra che
defperato questo popolo , chiamò in fuo aiuto il Re Roberto , e lo fece fuo Si Logoutco
gnore . All'hora il Papa mandò tofto Giouanni Orfino in Italia , perche ani- Bauaro.
masse i Fiorentini , e tutti i Guelfi d'Italia contra il Bauaro , che paſsaua con Imp.in
lia.
Ita
grossa efsercito l'Alpi . Lodouico Bauaro entrato in Italia a' prieghi de' Ghi
bellini fe ne venneprima in Milano . Et hauendoui prefa la corona del fer
ro, Perche haueua bifogno di danari , incominciò a farne efsattione dal po Visconti
polo · E.perche Galeazzo vi oftaua , pofti tutti i Visconti prigioni , elefse ven- impreg :
nati da Lo
tique ztro cittadini , che gouernassero la Republica , dando de'fuoi germani vn douico Ba
uaro
capo per ilgouerno della città . Mofso poi il Bauaro da i prieghi di Caftruccio, Imp. Lo do
mentre era in Lucca , doue fù honoreuolmente riceuuto , liberò tutti i visconti, uico
Part endo poi di Lucca fù da Caftruccio con mille cinquecento caualli accom- Imp. ecoto
nato in Ro
payiz ato , e fe ne venne in Roma , doue fù in Laterano per volontà del cléro , e ma.
Ff popole
A
PLATIN DELLE VITE DE PONT.
450
popolo di Roma da Stefano Colonna incoronato . Gouernauano all'hora la città
due gentilhuomini Romani, che gl'Imperatori loro Vicarij chiamauano . Perche
adunque fi ritrouaua in quefto tempo Nicolò di Conti affente , Stefano Colonna
fuo collegafece quefto attodella incoronatione.Dopo chefi vide il Bauaro inco
ronato,creò toto Pontefice per opporlo a Giouanni, vn certo Pietro da Corbara
del contado di Rieti ,e frate de' Minori, cheſe ben era baſsamente nato, era non
dimeno dotto,e molto atto a negotij.Coſtui hebbe prima moglie, e benche ella ne
, Fù que.
Scifma 25. riclamaſſe,e non voleſſe, entrò nõdimeno nella religione di S.Franceſco
nellaRom: to Antipapa chiamato Nicola V.e come vero Vicario di Chriſto dall'Imperato
Cardinali , e Veſcoui tuttiperſone a luifr
na
Nicola V,, re,e da ifuoifeguaci adorato . Creò e
Chiefa
Antipapa. mili . In quefto hauendo la caualleria Francefe , che era restata a feruigio de
Fiorentini, prefa di notte a tradimento Piftoia, fù cagione, che partiſſe tofto da
Roma Caftruccio , & vnite lefue genti con quelle de' Viscontiſe ne andaßepri
ma in Pifa,poi in Lucca . Epaſſatone poiſopra Pistoia tenne vn buon tempo af
fediata quefta città,la quale hebbe finalmente afame. Il Bauaro fegui colfuo ef
fercito Caftruccio, e lasciato ilfuo Antipapa in Viterbo , passòfopra Fiorenza, e
l'haurebbeforfe pigliata,fe Caftruccio morto in quefto non fuſſe d'vna infermità,
che egli co' fuoi tanti, e cofi fatti trauagli contrafse . Dimenticato il Bauaro de'
feruigij da coftui riceuuti , cacciò di Pifa,e di Lucca i figliuoli,mentre che eſſian
danano quefte loro cittàfortificando. Morendo ancor in queſto tempo Galeazzo
Visconte,fi ricouerarono i figliuoli col Bauaro , pregandolo , che hauesse voluto
nella lor patria riporli , che eſſi vn gran danaio dato gli haurebbono , il Bawa
ro, che era afsai auido di danari, ne rimandò Azzo in Milano , e fi ritenne ſeco
Marco il fratello, finche il danaio hauesse . Lafciò poi in Piſa l'Antipapa , e
Marco Visconte, e fe ne andò in Milano per paſsåre in Germania ;ma non fù nella
Marco V città riceuuto da Azzo , che delle ingiurie difuo parte fi ricordaua.7foldati Te
fconte .
defchi,cheguardavano Marco Vifcente in Toscana, che per oftaggiose ficurtà del
promesso danaio presso loro era, conofcendo il molto valore di lui, lo crearono ler
Capitano . Et egli tofto , cedendoli ifoldati di Caftruccio la rocca, fi infigneri di
Lucca . Ma non molto poi pentiti quefti foldati Tedeschi ritrouandofi Marco
Lucca ven aßente, venderono la città di Lucca ad vn Genouefe di cafa Spinola 3 ilquale va
dura a vn leua molto in mare . Efsendofene ritornato il Bauaro in Germania fenza con
Spiar la Ge chiudere cofa di quelle, che all'Imperio toccauano , Bonifacio Conte Pifano cre
nouefc.
dendo fare a Giouanni Pontefice vn gran feruigio, menò in Aungnone l'Anti
papa ilquale pofto in vna prigione vi mori . Veggendofi all'hora il Papa di
due gran penfieri libero , che erano l'Antipapa tolto dal mondo , e'l Bauaro
Nicola An vfcito d'Italia , ad iftantia del Re di Francia fece bandire la crociata contra i
papa mo- Saracini, imponendo le decime, le quali daua al Re Filippo ifteſso per queſta im
e ia . pri prefa . Haueuano in questo i Fiorentini prefa Lucca , ma ne furono tofto cat.
gione
Cociata ciati da i foldati del Re di Boemia, ch ' erano ftati chiamati in Italia da' Brefcia.
badia
tra con ni contra Bergamafchi , e'l Legato del Papa ſe n'era poi feruito in prendere
iSaraci
ni. Parma , Modena , e Reggio . Questo Legato confederatofi con Giouanni Redi
li,ch'erano amici, e confederati del Papa, e del Re di Boemia,erano tofto nemi Nuoueft
cidel Re Roberto, e de' Fiorentini,ſenza altramentefarfi più mentione de'Guel, tioniin
lia. Itá
fi, ò de' Ghibellini . Maftino dalla Scalafignor di Verona , Filippo a Gonzago
Signore di Mantoua , i Carrarefifignori di Padoua segli Eftenfi fignori di Fer
rarafe ftrinfero col Re Ruberto, e i Fiorentini, che aiuto n'hebbero , prefero Pi
Aloia , benche alcuni cittadini ifteffi le porte apriffero . In questai Marchefi da
Eftepregati iftantemente da Ferraréfi, refero Argenta alla Chiefa di Rauenna ,
efurono dall'interdetto affoluti . Má con l'aiuto de Signori della Scala aſſedia
rono il caftello di S. Felice si quel di Modena. Maſopragiungendoui Carlo,figli
uolo del kè di Boémia , è Manfredo Pio , fignore di Carpi, che fi erano , infieme
confederati, vifecero battaglia, e vinfero, e vifurono da ottocento foldati della
parte contraria morti, e fatti molti nobili prigione , fra i quali nefù vno Nicolò
= da Efe fratello del Marchefe Rinaldo . Moffo il Legato Apoftolico , ch'era in
= Bologma, da quefta occafione, fece à vn tratto vngroſſo essercito , del qualefece Signori di
Romagna.
Capitani Galeotto Malateſta d'Arimini, Franceſco Ordelaffo da Forli , Riccar Ferrata cos
do Manfredo da Faenza , & Hoftafio Polentano da Rouenna , eli mandofopra batua d
Ferrara . Tutti quefti fi erano poco auanti delle loro città infignoriti , eTendo- legenti
Papa del
ne prima folamente Capitani . Eraftato preſo il luogo di S. Antonio , e fi com
i battena fieramente Ferrara , quando fopragiungendo il foccorfo di Filippino
Gonzaga, di Maftino dalla Scala, e di vbertino da Carrara, diede animo a Fer- Rotta data
da Fer à ch
rarefidi douere vſcire ſopra il nemico . Vſcirono adunque , e ne pofero gli au- a:lo efter i
uerfarij inrotta, e quafi tutti i Capitani della parte, contraria fecero prigioni. Il todei Papa.
Conte di Romagna, chefu vno de' prigioni,fù poi con Nicolò da Efte cambiato.
Gli altri nefurnno lasciati via liberi con quefta conditione, che non doueſſero più Rinaldo da
= prendere contra gli Eftenfi l'arme . Gonfio Rinaldo da Efte per queſta vittoria Fate Mar
passòfopra il contado di Bologna, e poftoui ogni cosa a facco , poco mancò , che Ferra
che tadi
ancor la cittànon prendeffe . Sperauano i Bolognesi, che doueffe il Re di Boemia
venire in foccorfo del Legato , quando s'intefe , che hauefse Maftino dalla Scala
prefa Brefcia, e Bergamo a patti , e che entrato Azzo Visconte in Pauia vi ba
uefse occzapata la rocca . Per quefta cagione adunque lafciando il Re di Boemia
il camino chefaceua,& ilfigliuolo in Parma ,fe ne passò efso con vna parte del
legenti in Pauia . E parendoli di non poter fire danno alcuno alle trinciere del
Visconte, andò a dare il guasto nel contalo di Milano . E poi fenza hauerefat
to cofa d'importanza , in Parmafi ritornò , doue hebbe anch'auifo , che haueffe
Americo figliuolo di Caftruccio col fauore de gli amici ricuperata Lucca.Si com
batteua nondimeno la rocca, laquale bauendone il Re vn gran danaio hauuto , á
Lucchefi ad Americo la refe , con penfiero di ritornarfene tofto in Germa
nia, Stanco già dallefattioni d'Italia . Percioche prefa i Visconti la rocca di Pa
uia, ampliauano mirabilmente le forze loro . Lafciandone adunque in Mode
na, in Reggio le guardie di Tedeschi, e raccomandata Parma a Marfiglio ,
Pietro de Roffi,fe në ritornò în Germania, promettendo douerefubito con mag- Bologuefi
ripongono
giore effercito ritornare . Partito il Re, i Bolognefi con l'aiuto de' Fiorentini, in libera .
Ff.2 Mar
·
452 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
t
I
torcere vn punto. Perche amaua i buoni , & all'aperta odiana gli fcelerati , e
cattiui. Molte volte tentò di pacificare infieme Filippo Re di Fracia, & Odouar_
do Re d'Inghilterra: maſempre in vano . Perche quefti oftinatamente combatte
zano infieme , e fi diedero di gran rotte l'vn l'altro . Et vna volta l'armata del
Re Odouardo vinfe non lungi del porto di Fiandra talmente il nemico , che vo
gliono,che vi reftaffero morti da trentadue mila Francefi. Il Papa dunque veg
gendoui perder il tempo , ſe ne reſtò , e fi volfe ad edificare ilpalagio del Papa
co'fuoigiardini, e lo recò ad effetto . Fùperfuo ordine, & à fue fpefe rifatto il
tetto della Chiefa di S. Pietro, come nell'Epigramma , che ſi legge preſſo laſta
tuafua nella medefima Chiefa fi vede . Viſſe Ponteficefett'anni, tre mesi, e di
cifettegiorni,e mort a venticinque d'Aprile,laſciando vnagran copia d'oro non
a parenti, ma alla Chiefa fanta . Hebbe animo difare dipingere tutte l'hiftorie
de ' martiri nelle Chiefe , the effo edificato hauea , da Zotto eccellente pittore di
quella età : ma non vi hebbe tempo. Quafi nonfù, chi non piangeſſe nella morte.
d'on cofi buono, e dotto Pontefice, e nella pompafuneralespecialmente, che con
le lagrime moftrarono anche fomma meftitia.
T
Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione fei cardinali preti , che furono .
Bertrando Deucio, Vticenfe, Arciuefcouo Ebredunenfe, Francefe, prete card.di
fan Marco..
Maeftro fra Gherarde, o Guglielmo Albo da Tolofa , parente del Papa,Mona
co Ciftercienfe, prete card. di S. Stefano nel Monte Celio.
Gottio di Ariminis , Francefer Patiarca di Coftantinopoli , prete card. di fanta
Prifca.
Frate Guglielmo Curti di Diuano Francefe , monaco di S. Benedetto di monte
Oliuaro, prete card. de' SS. Quattro Coronati.
Pietro figliuolo di Ruggiero monaco, & Abbate Fifcanenfe , Francefe , Arciue
fcouo di Rouan, prete card. de' SS. Nereo,& Archileo , che fu poi Papa Cle
mente VI.
Bernardo Velcouo di Rhodes, Francefe,prete card. di fan Ciriaco nelle Terme.
: d
248
OLL
Ff 4 CLE
456 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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Nicolò di tori, vn certo Nicolò di Renzo , Cittadino Romano, e publico Cancelliero, effendo
Rezofol'e
buro tri dianimo generofo, e libero, occupò il Capidogliose tanta autorità,e beneuolentis
ua Roma
contra l'au, fi acquifò con tutti,che ageuolmente ne menaua douunque egli volèua ilpopolo
folità Fon di Roma.E perfarne preſſo le genti queſtaſua autorità maggiore,di queſto titolo
ti fi chiamaua :Nicolò Seuero, e Clemente,tribuno della pace , e dellagiuftitia,&
tificiadae lui
prei . illuftre liberatore dellafacra Republica Romana . Con queſta pompa , efausto
diparole tanta riputatione , & opinion per tuttoficoncitò, che nonfù Principe
in Italia ', che non li mandaffe ifuoi Oratori a chieder lafua amicitia, e pace.
Furono ancora alcune prouincie franiere , che penfarono , che la gloriadell.
Imperio di Roma rinouellare fi doueße , com'egli già penfaua , e diceua . Ma
quefta fucatagloriapoco andò innanzi, perche mentre ch'egli vna partedelpo
polofuorifce, e' ne disfauorifce, vn'altra , di buon Principe diuentò advntral
to tiranno . Il perche nelfettimo mefe del fuo magiftrato , da fe ftellofenza
Carlo Boe- farne altrui moto, fe n'andò di notte traueflito aritrouar Carlo figliuolo diGio
mo cierto
Cefire
tra u . uanni Re di Boemia , ilquale Carlo per effer letterato , e dotto in moltelingue ,
Lod.con-
to Bauaro. erapoco anzifiato per ordine di Clemente Pontefice , in difpreggio delBauaro,
eletto da gli elettori , e defignato Cefare . Hauendo adunque Carlo preso Ni
colò di Renzo , nel mandò in Auignone Legato al Papa . Hora Lodouico d'Vi
Lodouicogariaprefe
Rè d'Vnga pure dopo un lungo affedio Sulmona, occupò poi ageuolmente il re
ria piglia il gno perche Giouanna, e Lodouico ilfuo drudoſe nefuggirono per paura in Pro
Regno
Napoli. diuenza , lasciando però inguardiadelregno il Duca di Durazzo , ch'eranipote
Nicolò di del Re Roberto , e chefù da Lodouico vinto in battaglia, fatto prigione , emor
pri
Rione del to. Ma effendo quafi per tutta Italia ona pefie incredile , Lodonico lasciato
Papa.
nel regno vna buona guardia , fe ne ritornò nel regnofuo d'vngaria . Efin
quel tempo , ch'eßendo Luchino Visconte morto , l'Arciuefcouo Giovannifu
fratello effendogenerofo ,e di gran configlio , prefe, & hebbe dal Papa ilVic
riato dello stato di Milano . Clemente fi ritenne in ceppi Nicolò , e mandòal
cuni Cardinali in Roma , perche lo fato della Città raffettaffero , & a questo
Francefco Petrarcafcriſſe perfuadendo loro , che per torre ognifeditione via,
indiftintamente della plebe , e de ' nobili creallero i Senatoris poiche non fifa
pena , quali in Roma nobili , quali plebei fi fuffero , eßendo quafi tutti quelli,
che l'habitanano , foraftieri, e balfamente nati. Furono adunque dichiarati St
de inItalia. natori Pietro Sciarra Colonna , e Giouanni figliuolo d'Orfo . Et in queftolem.
po in modo per tre anni continui ne afflifse na grauiffima pefte quafi tuttalta
lia , che a pena d'ogni mille huomini ne auanzarono dieci vini Fù maran
glia , poi che per cagione del Giubileo il concorso delle genti , ch'andanano in
Bologna in Roma , dauano occafione di maggiormenteinfettarſt . In questo tempo venne
Vikoni. ro in potere de' Fiorentini il Colle , e Geminiano , el Arciuefcono Vifcontebeb
i
^ a be Bologna , che gli aperfe da ſe ſteſsa le porte. 1: Di che fdegnato il Pontefice
27
mandò on Legato in Italia , perche ne concitafse i Fiorentini , e Maftino della
Scala contra i Visconti . Ma efsendo morto Maftino , l'Arciuefcono di Milano
¿
tiròfeco in lega Cane grande figliuolo di Maftino con tutti i Ghibellini diRoma
gna e di Tofcara , e mando Bernabò in Bologna,perche risenesse, e confermafs
xella
TZCHLIE HMI EN TE VE 458
nellafua dinotione quelpopolo. In questo non essendo chi loro oftafse, i Fioren
tinififoggiegarone con l'armi Piftoia , e Prato . Ma efsendo poi dal Viſconte
trauagliati, che mandò lorfopra Giouanni Aulegiofuo Capitano ,a peua dentro
la muragliafi difenfarono . L'Anguillara , e Borgo à S. Sepolcro terra difan
ta Chiefa , a Visconti firibellarono . Silegge , che ancor in quefto tempo com- Gencuefi
battefsero i Genouefi , & Venetiani in mare, e chefufsero da principio i Geno- togliono
Scio a Vene
uefi vinti , ma ch'essendo poi vincitori, hauendo Filippo d'Oria per capitano to- tiani.
il gliefsera a Venetiani Scio, e ne travagliassero ficramente l'Ifola
di Negropon- Rè Lodouico
di Napo
te . Clementepenfando douere cofi quietare Italia,dichiarò Lodouico Principe i .
di Taranto Re di Napoli,e life rinouare col Re di Vngaria la pace.Egli compròndellaAuignone
Chie
dalla Regina Giouanna la Città d'Auignone, ch'erafuo patrimonio , e'l prezzo fa compro
glielefcontò con tanti cenfi , ch'ella per il regno di Napoli feudo difanta Chie- Aal Papa .
Ja douea pagare. Mentre che l'Olegio, Vifconte tiene afsediata la Scarparia in
Mugello, i Sanefi,gli Aretini , e Perugini, che dubitauano de' fatti loro, fecero
na nuoua lega con Fiorenitini contra ivifconti . Non poterono all'aperta.co
Viscontiaccordarfi i Pifani per cagione dellafamiglia dei Gambacorti , ch'era
nella Città loro molto potente , & à Fiorentini amica ; iquali non potendo a i
Visconti refiftere , chiamarono l'Imperatore Carlo in Italia . Di che mosso il Accordo
Pontefice, e dubitando , che non andafse Italia in ruina, come l'Imperatore iftef- fatto fa il
Papa , & i
fo minacciaua, lasciò a visconti con questa conditione Bologna , ch'effi douefsero viſconti.
perciò ogn'anno pagare dodeci mila pezzi d'oro alla Chiefa . E fece di piùfra i
Visconti, e Fiorentini con queste conditioni la pace , che non douefse alcun di lo
ro molestare i Pifani , Lucchesi , Senefi , nè Perugini, e che Borgo a San Sepol
crofuffe difanta Chiefa, & i visconti difenfaffero , e manteneffero la libertà di
Cortona.Si sforzò ancora difare pacefra il Rè di Francia,& Odòuardo Re d'In
ghilterra ma indarno , cofi fi ritrouarono quefti Principi animati alla guer- dal Re dara
Rotta d'In
ra . E fù finalmente il Francefe vinto con perdita di 20. mila de'fuoi . Et ghilterra al
l'Inglefe hauendo tenuto 11. mefi affediato Cales , lo pigliò finalmente afor- ciadi
Rè . Fran
za . Furono ancora gli Scoti da' Capitani del Re Odouardo vinti . Il Papa che Cales prefo
da
non reftaua difar l'officio di buon paftore , non hauendo potuto giouarfuori al fi g Ingle
la Republica Chriftiana , non volle mancare di giouarle dentro . Perche cred
alquanti Cardinali tutti perfone eccellenti, e fra gli altri Egidio Spagnuolo Ar
ciuefcono di Toleto , eNicolò Capozzo cittadin Romano , e Rinaldo Orfino
Protonotario difanta Chiefa , & vnfuo nepote ancora, chefu poi Pontefice, e
fù chiamato Gregorio XI. Vogliono alcuni , che Clemente nel numero de Santi
H
poneſſe Iuone prete di Bertagna . Ma morì a'fei di Decembre , e fù fepolto in
Auignone nel 1352.con honorata, e conueneuol pompa, hauendo tenuto il luo
go di S. Pietro dieci anni , fei mefi , e vintiotto , giorni . Clemente V 1. in
tre ordinationi creò vinticinque , Cardinali , dicinoue preti , e fei Diaconi ,
chefurono.
Gugliel
450 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
INNO
IN NO CENT I OVL
465
G
INNOCENTIO
VI. PONT. CCI.
Creato del 13 52. a' 18. di Decembre.
19
Con
#3
3
:
4
vespe
462 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Doge diVe Lodouico Re d'Vngaria , percioche era quefto Re all'hora passato con grosoef
netia , fatto
morire per fercitofopra Triuigi
tioni . Percioche , ne lor
Martino Venetiani fi ritrouauano
Duce, che indella
fi era voluto cafa patriainfignorire,f
fenza riuolte , efes
hauerfi vo.
luto far Si- publicamente morto.Trauagliato Innocentio da tante cure,nel non o anno, otta
gnor. di Ve no mefe,e ventefimofefto giorno delfuo Papato mori a'12.di Settembre, inquel
net ia
Bartolo. da tempo appunto, che mori Bartolo da Sassoferrato il primo Giureconfultodiquel
Sanoferra l'età . Prima, che il Pontefice morisse,fù vn'ecclisse del Sole cofigrande,quanto
to, grá giu
Lifeconsulic. non fi vide maiprima . E parue a tutti,che questo fossestato vn prefagio, &
fegno della morte del Pontefice .
Cro
OST INNOCENTI O VI 465
перимен
Creo quefto Papa in tre ordinationl quindici Card. dodici preti , etre Diac. che
che furono.
Andouino Alberti fuo nipote, Franceſe, prete card. de' SS. Giouanni, e Paolo,di
Pammachio.
Pietrode Crofo Francefe, cittadino, & Arciuefcouo di Rouan,prete card.de' SS.
Silueftro, e Martino.
Helia de S. Heredio, e dell'ordine de' Minori Francefc, Vefcouo de Vtica, prete
card. di S. Stefano in monte Celio.
Pietro de Monturuco nipote del Papa, Francefe, Vefcouo di Pampalona , prete
areco card. di S. Anaftafio, poi Veſcouo catd. Prenestino.
Macftro fra Guglielmo Farinerio , Guafcone , Generale dell'ordine de' Minori ,
pretecard. de' SS. Pietro, e Marcellino.
Maeftrofrà Nicolò Roffelli d'Aragona , Spagncolo , Generale dell'ordine de
Predicatori, prete card . di S. Sifto.
Maeftro fra Fottanerio Vaffelli, Guafcone, Arciuefcouo di Rauenna, e Patriarca
diGrado, prete card. fenza titolo : perche mori mentre andaua a torre il cap
chec pelroffp.
Giouanni da Branfaco, Francefe, prete card, di S. Marco.
Fra Filippo de' Rufini Vefcouo Sermicenfe, prete card....
Guglielmo Bragofe , eletto Vabienfe , Vefcouo Lemonicenfe, Diacono card. di
pr,ea S. Georgio.
Stefano Alberti, nipote del Papa, eletto Caucaffouenfe, Diacono card. di S. Ma
ria in Aquiro.
Pietro Iterio Francefe Diacono card. de' SS. Quattro , poi Vefc. Card. Albano.
Hugo di S. Martiale, Francefe, diacono card. di S. Maria in Portico.
Egidio Iffalnio Bellamera de Monte acuto Francefe, Vefcouo Morinenfe , prete
card.de' SS. Silueftro, & Martino,
Don Adroino de Rocca , Francefe, monaco,& Abbate di Cuniaco , dell'ordine
di S. Benedetto Teologo, prete card. di S. Marcello.
Gg VR
466 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
BAD
ammonitili, che non doueffero riceuere cofa alcuna in dono,ne quando alcuno
in qualche cofafauoriuano, ne quando a confeguire beneficio alcuno l'aiutanen,
Haueua anche minacciato di douerefeueriffimamente punire i Simoniaci, e ifa
tori delle caufe ingiufte . Haueua ancora detto loro , che voleua , che effi quella
tantapompa,e numero diferuitori,e di cauallifouerchi allagrandezza loro la.
fciaffero . Perche quello, che in quefte fuperfluitàfifpendeua, fi douea dared'
poueri di Chrifto , & arifarcire'le Chiefefante , chefe ne andauano per terra.
E che haurebbefatta lafcelta de' buoni,e nonfarebbe reftato di caftigare i catti.
ui,fe non haueſſero mutata vita . E perche fi accorgeua bene , che i Cardinali
Francefi erano vn di perfare motto , che la corte fe ne ritornaße di nuouo in
Francia,alla aperta moftrò loro , che cſſo nonfarebbe altramente partito diRo
ma, ne haurebbe afcoltato , chi gli haueße perfuafo il contrario, perche inRoms
eraftata efondata , & accrefciuta la Chiefa vniuerfale , e la Fede di Chrifto.
Moffida quefte cofe i Cardinali Francefi, e quelli malfimamente, che nellamor
te de' Pontefici baueuano i thefori della Chiefa rubati , e chefoleuanoprima
moneggiare il Papato, efare a lor voglia il tutto , fe n'andaronoprima in Ana
gni, e poi toftofe nefuggirono in Fundi, doue incominciarono prima a calunnia
re Vrbano, comefalfo Pontefice, dicendo, effereftato creatoperforza , & inco
ronatoperforza , poiche l'ono atto, e l'altro eranoftatifatti in luogo pocoficu
ro, e con tanta iftantia del popolo Romano , che haueua sforzato ilcollegioa
crearlo più tofto Italiano, che Francefe , e pure doueuano in atto cofi importan
te effere e le volontà, e le voci libere. Horaper quefte cagioni dicendo vacare la
Chiefa, otto Cardinali, che quiui erano , colfauore della Reina Giouanna , crea
rono Pontefice il Cardinale di Gineura , ilqual era già primaftato mandato Le
Clemente gato in Italia, & lo chiamarono Clemente VII. Di qui nacque nella Chiefafan
Antipap .
Scifinagi ta ongranjcifma, e che tanto tempo durò, vna parte de' Principi Chriftianifa.
Roman
de a uorendo Vrbano, vn'altra Clemente. E non contenti ifeditiofi Cardinali dique
16 nella
Chief . fto male, mandarono ancorfopra il Papa, e Romani quelle compagniedifoldati
Abbatimen
tiia Roma Bertoni, che haueuano giàfaccheggiate molte terre , e ville difanta Chiefa, &
del legenti
fra Papa , alcune rocche occupate. Il popolo di Roma vfci difordinato loro incontra al pon
dell'Antipa te Calario , efù vinto, e tagliato apezzi . Ma effendo poipreſſo Marinorino
pa.
uata la zuffa,furono i Bertoni in modi conci , che apena nereftò vino , chipor.
taffe la nouella di quella rotta. Quelli ,che erano nelle fortezze , difenfaroni
per qualche tempo. Efragli altri vifù il Caftellano della rocca di Soriano ,che
molti anni appreßo a Martino Pontefice fi arrefe. In questo i Genouefipermo
ftrare l'odio, che contra i Venetiani haueano , fi confederarono con Lodenico Re
di Vngaria, con Francefco da Carrarafignore di Padoua, e col Duca d'Auftris,
e col Patriarca d'Aquileia. Con li Venetiani erano all'hora Perino Lufignano
Venetrani Re di Cipri, e Bernabò Visconte. Hora nella prima battaglia nauale,chefu fr
ei Gau lor fatta in piaggia di Romapreſſo Anzo , reftarono i Venetianifuperiori, eller
fra nuouo
Fili loro do Vittore Difani lor Capitano; & i Genouefi di diecigalere, che qui bebbero,
gerreggia ne perderono cinque . All'hora i Marchefidel Carretto con l'aiuto di Bernabò
zolfero a Genouefi Abenga, Noli , e Caftrofranco . Ma ritornando non molto
poi
VRBANO V I. 475
poi in gratia con li Genouefi , loro quefti luoghi reftituirono . I Genouefipofto vinti
1 Genou
appref
Domenico Fregofo lor Duca, e Pietro ilfratello in vna prigione , crearono Du. Co Roma,
N ca Nicolò Guarco , e Luciano di Oria Capitan dell'armata . Bernabò vifconti
bauendo data la figliuola al Rè di Cipri per moglie la mandò in Cipri molto bo
norata con dodeci galere , fei di Catalani, & altretante di Venetiani, delli qua
li legni poi Perino fiferul in aſſediare , e combattere Famagofta. Ma egli in va
nofi oprò , perche la Cittàfù valorofiffimamente difefa , e nefù lafua armata
dal vento, e dal mare conquaßata . Non reftauano i Genouefi, e i Venetiani in
quefto di trauagliarfi l'on l'altro, e nel mar Tirreno, e nel mar Adriatico . Per
cioche mentre Carlo Zeno Capitano dell'armata Venetiana tiene a Genouefi il Carlo Ze
mar Tirreno trauagliato, Luciano d' Oria corre con gran danno de' Venetiani il no traua
glia i Geno
mare Adriatico , mouendofi da Zara , doue efso fermo fi era , contra il nemico : ufibel mar
Tirreno , e
percioche Zara era del Rè d'vngaria . Ondeforte per ciòfdegnati i Venetiani, Tire Luciano d'
nonpotendo tirare Luciano a battaglia , pafsarono fopra Cattaro , e Sebenico Oria i ve .
netiani nel
terre del Re Vngaro , & le bruciarono . In queflo efsendo morto Galeazzo Adriatico.
Vifconte nel MCCCLXXIX. parea , che quafi tutto lo ftato di Milano a Berna 1379.
Roit data
bò inclinaffe. Diche Venetiani gran piacerefentirono: ma durò poco. Perche ai Venetia
prima lametà di quello ftato,e poi tutto toccò a Giouan Galeazzo il nepote.Lu- mi da ip.ef
nouefi Ge
ciano d'Oriapaffato in Pola, nel porto ifteffo vinfe l'armataVenetiana, lafe- foPola,"
ce cattiua . Ma mentre che troppo alla ficura ne vuole il nemico (che fugge )
feguire ,fù da vna punta di lancia ferito , e morto . Fu l'armata vittoriofa con
la vinta condotta in Zara,doue tofto i Genouefi mandarono in luogo delfratello
morto Pietro d'Oria con 9.galere, altri legni minori.Il quale riconofcendo la
vittoria del fratello , ritrouò de' nimici da due mila captiui, e che ne erano nella
battaglia, e nel mare aßai morti . Erano i Venetiani ancor in terra ferma tra
J
uagliati dal Carrarefe, efuoi confederati, che di fopra fi diſſero . A quali oppo
fero i Venetiani Alberto da Barbiano Conte di Cunio , e Capitano eccellente.Ho
Alberico
rail Capitan Pietro d'Oria fatta vn'armata di 40. galere, e di altretante naui, da B.rbia
fene passòfopra Venetia, doue preſe àforza, e bruciò Grado , Humago , e Caor- no .
Ch'ogg'a
le. Moffo poifopra Chioggia, che con la guardia, che vi era, vn tempo gagliar prefi da Ge
damente fi difensò, finalmente la preſe aforza, et il Signor di Padoua lo foccor- nquefi.
reua di vettouaglie . Nella prefa di Chioggia morirono da fei mila huomini ,
& vifurono da nouecento, e cinquanta Venetiani fatti prigioni , e mandati in
Zara, efù in questa calamità conferuato l'honor alle donne , che erano in Chiog
gia. Tanto iVenetiani per quefta calamità fi dimifero, che nonfperando nè da
terra, ne da mare foccorfo,liberarono que' Genouefi, che effi prigioni haueuano,
egli mandarono in Chioggia a vedere di ottener dal Capitano d'Oria la pace con
quelle conditioni , che eſſo voluto haueffe . I Genouefi gonfi , e ſuperbi , come
fogliono eſſer per lo più i vincitori , non volfero ascoltare parola di pace , ma
voleuano , che i Venetiani haueffero ceduto , e datofe fteffi con quanto haueuano
•
in poter loro. All'hora i Venetiani fi volfero alla difefa , e tirate alla bocca del
THL1
porto alcune catene diferro, e poiful lito delporto trecento caualli, & altretan
tifanti , andauano penfando , e rifguardando intorno , per ritrouare vno atto , c
INA E
476 PLAT DELL VITE DE PONT.
Doue andò, efortificata di buone guardie la Città, noui Cardinali vi creo, e poje
degli antichifette in prigione, opponendo loro, che haueſſero col Rè,e con l'Ab
tipapa contralui congiurato . Incominciò ancor afare contra il Re vnproce
Papa affe
diato in No bauendolo fatto prima citare . Il Rérifpofe , chepreftofarebbe andato inNo
cera daneCar
Jo, Le lugcera apurgare non con leparole: ma con l'armi, quello che gli opponeuano.Paf
Be a Geno fatone dunque fopra Nocera con buono ejercito l'aßediò . Moſſo da queftain.
dignità Ramondo del Balzo della famiglia Orfina , e figliuolo del Conte di No
la, e chefù poi Principe di Taranto , confidando nellegenti , ch'egli hanawa,!
con lequali haueafotto la bandiera del Rè militato , conduſſe Vrbanocon tutta
la corte al più vicino lito , e qui l'imbarcô sù le Galere de Genouefi, c'hauea
fatte a quefto effetto venire . Mentre che'l Papa nauiga a questo modo in Geno
ma, di quei
fette Cardinali , che baueua in Nocerapoftiprigioni, ne gettò cir
дне
VR BA NOVI.
479
que legati dentro ifacchiin mare . Hora effendo morto Lodouico Rè d'vnga- Cinque
garia, i baroni di quel regno chiamarono tofto Carlo, il quale vi andò Ma men- Cardinali
tre ch'egli fà vn celebre parlamento per raffettar le cofe de gli Vngari , fù per anneg ati
dai Papa in
opera della Reina c'hauea diffimulato l'odio , tagliato a pezzi nel 1385. Nel mare.
qual tempo Giouan Galeazzo pofe in vna ftretta prigione in Monza Bernabò 1383.
Vifcontefuo zio, e mentre viße, vel tenne . Et effo s'infignori di tutto lo ftatos Bernabò
percioche prima diuifofra loro era a quefto modo . A lui era tocco Pauia, Ver- Vilconte
celli, Nouara, Tortona, Alejandria, e gl'altri luoghi fin all'Appennino, e all'- Foko pri
gione
gione da
Alpi, a Bernabò Cremona, Parma , Lodi, Brefcia, e Bergamo . Milano era re- Guan Ga
leazzo Vi
Zato per comune ad amendue loro . Hora Vrbano passato l'anno , da ch'era an- feonte luo
dato in Genoua , perche intefe , che le Città della Chiefa erano da Fiorentini ec- nipote,
itate, e fpinte alla libertà, come giàfatto altra volta haueano , venne prima in
Lucca, poi in Siena , e finalmente in Perugia . Et hauendo confermate nella di ..
Motion della Chiefa tutte quelle terre , per il defiderio grande , che mostraua di
veder Napoli , fe ne venne fino a Forentino : ma egli con quefta intentione vi
andaua,s'haueffe potuto cacciare dal regno Ladislao , ch'era affaifanciullo , e
Giouannafigliuoli di Carlos perche molti baroni, che foleano fauorire Lodoui
od'Angioia , dauano gran fperanza ad Vrbano d'hauer il Regno . Ma Gaeta
Greta fede
ai moftrandofifedeliffimi, conferuarano , e la vita , el regno a quefti due figli- liima,
oli di Carlo . Il Papa dunquefenza hauer nullafatto , fe ne ritornò in Roma ,
vifùconfontuofo apparato , e honore riceuuto, benche poco appreffo fuße per
apitar male , per opera de' Banderefi . Del quai pericolo vfci con creare in vn
iorno ventinoue Cardinali , de' qualt furono tre Romani , e gli altri quafi tutti
Napolitani , In questo Antonio della Scala Signor di Verona, e Francefco da Guerra fra
Carrara il vecchio fignore di Padoua co vna grauiffima, e difperata guerra fi tra isignori
Carta di
agliavano . E Giouanni Vbaldino era Capitano del Carrarefe , e Giouanni Or Padoua , e
delaffo di quel della Scala . Ma Galeazzo Kifconte foccorfe al Carrarefe , & que della
Signoria di
vinto Antonio, s'infignorì di Verona , e di Vicenza: nè contento di questo preſe veiona .
nche Padoua con l'affedio di pochi mefi, e pofe nellarocca di Menza Francesco,
a Carrara prigione . Francefco il figliuolo , fuggendo , fi faluò . I Fiorentini
Guerra tra
uidi d'accrefcerelo ftato , più con arte , che conforze tolfero a Senefi duc ter le Cità di
e , Monte Pulciano , e Lucignano . Dopo quefto mandarono Carlo figliuolo di Tolcana .
Bernabò , & Antonio della Scala con cinque mila caualli ful contado di Siena
i che rifentendofi Galeazzo Vifeonte, mandò i fuoi Oratori in Fiorenza,
olendofi,che haueffero tolto alfoldo loro Antonio della Scala , e Carlo vifcon
e fuoi nemici , e c'haueſſero hauutó animo di muouer l'armi contra i Senefi
oi amici , e confederati . Et haueagià a quefti fuoi Oratori ordinato , chefe i
Fiorentini non licentiauano tofto quelli due, Capitani , e non lafciuano Senefi
space , hauefsero bandita loro la guerra . E che questo non auueniffe , ne fu
agione Pietro Gambacorta fignore di Pifa , ilquale come amico di Galeaz
0 , e de' Fiorentini fi trapofe fra loro , per accordarli . In questo Vrbano
quendo poco felicemente maneggiato il Papato vndeci anni , otto mefi , efei
iurni mori in Roma a' quindici d'Ottobre , efù fepolto in San Pietro . E po
chi
480- PLATINA DELL E VITE DE' FONT.
r. 1
4.3.1
1790 169
Hh BONI
72
PLATINA
DELLE
VITE
DE
PONT
.
482
BONIFACIO IX. PONT. CCV
DP*
Creato del 1389.a 2.di Nouembre
111
19
38 CC
Bonifacio
ix. di tren ONIFACIO Nono, fù Napolitano , e chiamato PietroTo
ta anni fù
fatto Papa, macello,efùper on confentimeto di tutti i Cardinalinel 389
creato in Roma Potefice.Eradi forfe trent'anni,quandopre
fe il manto di Pietro, & in età cofi giouane , in magiftrato
cofifupremo fiportò egli diforte, che non gli fi poterimpro
uerare alcun piacere dishonefto.Onde parue,che con questadi
di Gouerno
Roma gnità la età giouenile con la vecchiezza fi commutaffe . Fu poi di tanto animo,e
onpa giudicio, che quanta poteftà hauea prima il popolo di Roma trasferì nel Pontefi
tolt dalPa
paalli Ro ce,creando afua volontà i magistrati,fortificado il CaftelSant'Angelo, i pon
mani.
ti , per li qualifi và di Roma in Trafteuere . In questo Galeazzo Vifonte moe
a'Fiorentini,e Bolognesi la guerra, mandando Giovanni Vbaldino , e Giantedefio
Pietramala fuoi capitani in Tofcana, perche poneffero a facco, in rouinatut
ta la contrada di val d'Arno di sù , e Giacomo Verme fopra Bologna , perche in
Guerre in fuo nome,e quella città,e'l contado trauagliaffe, come egli fece . I Fiorentini, che
Tofcana,
non dormiuano, mandarono tofto Giouanni Aguto , Carlo Visconte , & Antonio
della Scala con quattro mila caualli , e due mila fanti infoccorfo de Bolognefi
Ne restarono difollecitare , e con lettere , e con meffi Stefano Duca di Bauera,
con cuifi era ricoverato Francefco da Carrara il giouane,e Giacobo ContedAr
Tumulti mignacca, che haueuano aſſoldato con vn gran danaio , perche paßaſſero in Ita
della
ca Mar
Triu i. liacontra il visconte, e lo sforzaſſero a ritornar a caſa, per difenfarnefeftefo,
giano . lecofefue. Francefco'da Carrara ilgiouanefe ne venne in quefto traueftito in It
lia,e colfauor de' Venetiani, chefecretamente l'aiutarono,preſe Padoua.Il D
di Bauiera,che lofegui, entrò nella città , e cominciò a battagliar la rocca .IV
1 ronefi,che vedeuano il mondo in volta, cacciata da Verona laguardia di Galer
Zo , chiamarono Antonio della Scala,ilqual appunto in quei giorni era in Tofi
na morto,lasciando vnfol figliuolo aŢai piccolo . Quando iVeronesi la mortes
Auto.
BONIFACIO IX. 483
Il Antonio intefero,fi ritrouarona forte pentiti . E credendo rimediare , hauuto ik
perdono,chiamarono Vgoletto Blancardo, chefi ritrouaua all'horaful Cremone
fe conl'effercito del vifconte . Ilquale goletto hauuto alquante migliaia di̟ du 50 i
catiper pena di quefta ribellione, entrò co' fuoifoldati nella città, ma non puote
rattenerli , che non ne poneſſero la miſera, e ricca Verona a facço . La moglie di
Galeazzo,che n'hebbe pietà ,perche no fi reftaua dalfacco ,in capo del terzo gior Verona fac
no comandò,che baſtaffe a foldati quello ,chefatto fi era . Il Duca di Baniera la- cheggiata,
mentandoft,che i Fiorentini nol pagassero ,come promesso gli haueuano , lafcians
A do il battagliare dalla rocca di Padoua , fe ne ritornò in Germania . All'hora i
Fiorentini,dandoli Alberto da Efte nemico di Galeazzo ilpaſso , mãdarono Gio
uanni Aguto in Padoua infoccorfo del Carrarefe.E fù la virtu, arte di questo
capitano tanta, che in breuelarocca fi diede apatti . Ilperche le genti del vi
Sconte , ch'erano qui venute per ricuperare la città , fi ritirarono sù queldi Vi
cenza.Era anch'in questo venuto per lo passo di Turino in Italia il Conte d'Ar 1
mignacca,affoldato da i Fiorentini con venti mila caualli,epreso aforza Caftel
laccio sùqueld'Aleſsädria,l'hauea dato a ifoldati afacco . Per laqual cofafùGa
Tumulti di
leazzo sforzato richiamare dal Vicetino ilfuo effercito ,per opporlo a quefto ne Lobardia .
mico.Și erano i Milanefi nel borgo d'Aleßandria fermi , quando tutto impetuofo,
Ca efenza ordine, andò l'Armignacca lorfopra con animo di vincere , e di ſpianare
quella cind Durò buon pezzo sù le porte della città la battaglia ,e fi andauano
intertenendo gliItaliani fin chegli altri,ch'erano con vna giravolta andati a dar
allespalle del nemici , arriuaffero . Quando fi videro dunque i Francefi affalire.
all'improufo di dietro, & hauer da ogniparte il nemica fopra , fi sbigottirono , e
1
quafi prima , che fi accorgeffero del tratto , faritrouarono tagliati a pezzi . Il
conte d'Armignacca fù d'vnaferita nella battaglia morto . Rinaldo Giouan.fi
gliacci,e Glouanni Riccio cauallieri Fiorentini, c'haueano condotto l'Armignac .
ca in Italia ,furono fatti prigioni . Gonfio per questa vittoria il visconte , mandə
toflo vnaparte delle genti , per bauer in mano Giouanni Aguto , ilqual banena
paffato l'Adige,el Mincio ,per vnirfi con l'Armignacca . Ma l'Aguto , che n'heb
be azifo , con la maggior celerità , che puote , fe ne ritornò adietro ful Padoano
e pe rdenón pochi de fuoi per l'acque , che haueano in molti luoghi i contadini
alla ate appunto per vietarli il ritorno I Fiorentini ritrouandofi trauagliati,
da GiacoboVerme , ch'era venuto lorfopra mandato da Galeazzo con dodeci
mila caualli , e quattro mila fanti , richiamarono tosto l'Aguto ilqual vi ven
ne, conofcendofi inferiore di forze al nemico , con marauigliofe arti , eftrata
semmi ne fece lo sforzo del verme vano . In quefto a perfuafione del Pon
lefie , e d'Antonietto Adorno Duca di Genoua ,fù fattafra Galeazzo ,e Fioren
tini
napace conueneuole . Ma mentre cheſi eftingue vn'incendio , ne naſce vn'
altr . Percioche Francesco di Vico Prefetto di Roma tolfe a tradimento Viter
bo a
Papa , e Pietro Gambacorta fignore di Piſa fù infieme co' figliuoli amaz
Kat da Giacobo Appiano fuo fecretario, ilqual fubito ancor delloftato s'infi Giacobo
gno . Effend omorto Alberto da Efte , Azzo della medefima famiglia ma fa Appiano fi
Signordis
caccato da cafa,con l'aiuto di Giouanni Conte di Cunio , con cui viuena,s'era giària ,
Hb 2
нь pofto
484 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
pofto in punto per interporfi in quello ftato, quando i tutori di Nicolà figliuolo.
d'Albertoprefero in modo infauore del fanciullo l'armi , chene cacciarono via
Alberico Azzo a dietro. E promifero due terre Lugo ,e Monfelice al Conte di Cunio,per.
da Cunio chefaceſe morire Azzo . Il Conte per ingannarlifece morire vno, ch'era molio
primo che
infegno a fimile ad Azzo, & hauute le due terre, cauò fuori il vero Azzo, perche vedes
gl'Iraliani fero, ch'egli viuena . Non haurebbe vnafimile cofafattagiamai Alberico del
a guerreg.
giare dopo›la medefimafamiglia di Cunio , alqual è più obligata Įtalia , che a tuttiglialtri
Peffer tana Capitani infieme di quel tempo.Perche eglifù il primo, che infegnò agl'Italiani
Italia
to tempo diguerreggiare , che nonfapeuano a pena tenere lafpada in mano , che poi inco
fchiaua . di minciarono afaper difenfarfi da gl'inimici loro . Che già primafe voleuano Ita
Barbari
liani,ò fra lorofteffi, ò contra barbari guerreggiare, bifognaua chiamare alfoldo
foldati franieri . Ma nacque in brene fotto quefto Capitano tanta copiadi fol
dati,che diceuano militare fotto la bandiera di S.Giorgio, chefurono cacciati d'.
Italia i Bertoni, c'haueuano la prouincia noftra con on gran numero dellecaſtel
ladella Chiefa ruinate, egli Alemanni , e gl'Ingleſi medefimamente , che pone
uano la mifera Italia in ruina.Di qul hebbero origine i foldati Braccefchi, é ifol
Braccefchi
Sforzeschi , dati Sforzeschi , per il valore de' quali ne acquistò Italia preſſo gli ftranierital
onde heb grido, che òfpauentati queſtiſtranierife neflettero in pace alle cafe loro,ò ſepur
e. origi repaffarono l'Alpifopra di noi,con fiere rottefurono cacciati via .In questo me
ber
n
zo effnedo morto Clemente VII Antipapa , fù infuo luogo da i Cardinalifcif
matici in Auignone eletto Pietro da Luna,e chiamato Benedetto Decimoterzo.
Benedetto Succeffe ancor all'Imperator Carlo di Boemia Vencislao il figliuolo , dal quale
Vencislao. Giouan Galeazzo Visconte hebbe il titolo di Duca di Milano per mezo di Pie
Antipapa
di Boemia tro Filardo fuo oratore , ch'era Arciuefcono di Milano , e fù poi Pontefice , e
Imper. chiamato Aleſſandro V.Eſſendo morto Giouanni Aguto , e fepolto in Fiorenza,
Gio.Galra
zo Vifcon del quale Capitano faceuano 1 Fiorentini gran conto , deliberò il visconte di
10 primomo mandare il Conte Alberico con le fuegenti in Tofcana,per tener i Fiorentini , a
Duca
lano di Mi freno , iquali trauaglianano l'Appiano tiranno di Pifa. In quefto efercito d
Imper.Ven Alberico erano Paolo Orfino , Ceccolino , Brolia , Brandoline , Paolo Sauello,
cislao.
Luca Carnale eccellenti Capitani tutti , iquali accamparono nel monafterio del
la certofa perpaffarne vnitamente a combattere Fiorenza . Ogni di correano
fin foprala città , e ne poneuano tutto il contado a rapine , a ſangue , a fuo
co. E fù queftonel MCCCXLVII . nel qual tempo il Papa andò in Perugiaper
3397. pacificare infieme la nobiltà co'Rafpanti plebei.Ma la plebe in preſenza del Pa
u. parompendo la fede data prefe l'armi , e tagliò a pezzi da ottanta nobili.E chia
Fiorenza
combatt
ta dallegen mati nella città Biordo, e Micheletto principali, c capi della parte plebea,life Si
zi del V• gnori, e padroni della città.Di che fdegnato il Pontefice, n'andò ad Allifi,e max
dall'aßedio'diMãtoua
Perugia
ziuolte. in dò
e per acquaGaleazzo
al Duca efortandolo
aẞediata hauea,ed a reſtarfi
hauea à quefto effetto richiamato ,che per Albe
il Cote terra,
affediata rico nella Lombardia . J Fiorentini, & i Venetiani confederati con Mantouale
dal vifton
15.9 mandaronofoccorſo ,e Carlo Malateſta,ch'era cugino del Signore di Mantouz,vi
con andò Capitanos il quale diede preſſo Gouernolo vna gran rotta all'eſſercito del
Pifa vendu
BaalViſ
sc, Vifconte.Haueuano ancor all'bora Fiorentini animo di paffar fopra Pifa : mali
riten
BONIFACIO IX.
485
ritennero da quefto propofito il Conte di Puppio, e di Bagno , egli vbertini ri….
belli , che minacciauano l'vltima rüina a Fiorexza , ſe eſſiſopra i Pifani fi mo.
ueuano . Ma eẞendo poco appreffo morto Giacomo Appiano , Gherardo il fi
gliuolo, che lifucceffe, perche non poteua per le riuolte, che eccitate i Fiorentini
vi haueuano,tenere aſua voglia Pifa,la vendè al Viſconte,ritenendofi Piombi
nofolo . Effendo ftato Biordo a tradimento da Gian Tedefco morto, i Perugini fi
volfero riporre in libertà.Ma il Papa vi mandò VgolinoTrincio da Fulignofuo
vicario,perche per la Chiefa la riteneſſe. Sdegnati di ciò i Perugini fi diedero in
poter di Galeazzo, ilqual in capo di due mesi hebbe ancor Bologna,e Lucca . Di Perugia .
Bologna , e
che maggior fpauentofentirono i Fiorentini ,iquali diceuano hauere fenza alcun Lucca
del
dubbio anch'elliperfa la libertà ,fe Galeazzo Visconte viuuto di lungo fuffe. Ac Vilconte .
= coftandofi l'anno del Giubileo , mandarono i Romani a pregar il Papa , che fuffe
douuto andarfene in Roma : ilche il Papa defideraua molto : ma diffimulando ri
Fanderefi
Spofe non volere andarui,poiche non haueano effi voluto fecondo l'ordine de'paf. eftinti .
Malstefta
fati accettare i Senatori foraftieri, haueuano eletti conferuatori della camera statore .
= perfone inettiffime , onde n'haueſſero i Branderefifatto a lor voglia quanto vo
luto haueano . All'hora i Romani per gratificar il Pontefice , eftinfero i Ban
derefi , & accettarono in nome del Papa per Senatore Mal atefta figliuolo
di Pandolfo da Pefaro , perfona molto dotta , e fania . E diedero di più danari Papa fifa
Signor di
al Pontefice , per poter venire comodamente in Roma . Entrato Bonifacio Roma.
in Roma , fortificando il caftel fanto Angelo , e la muraglia , ele torri , fifè
pian piano fignore della città . Venuto il MCCCC. fi celebrò il Giubileo 1400.
con incredibile moltitudine di gente , che concorfe in Roma . I Fiorentini , che inGiubileo
Roma.
defiderauano leuarfiil Visconte da preẞo , che parea loro hauerlo ful collo, chiq Roberto
marono in Italia Roberto Duca di Bauiera, ch'eraftato eletto Imperatore, caffo Duca uiera diBa
inip.
·
come poco atto Vencislao , e con questa conditione il chiamarono, ch'effi non li da in lial
ro to daaVi
7 rebbono il promeffo danaio,finche egli fu'l Ducato diMilano no fuſſe.Entrato Ro
feonti .
berto inItalia,e venutonefulBresciano,hebbe vna parte delli danari promeffi.Ma
facendo poi co l'effercito del vifcote battaglia ,fù vinto,efe ne ritornòfuggedo in
Trento.E benche i Venetiani, e i Fioretini molte cofe li prometteßero , per nefun
coto volle reftare,ma ſe ne ritornò in Germania a cafa. All'hora Bonifacio , è che
1 della potetia de' vifcöti temeffe,o chepenfaſſe di accrefcere per quefta via lofta
to,e le entrate della Chiefa,impofe l'vfo delle annate ne' beneficij:cioe, che chiun
que qual fi voglia beneficio confeguiua, ' ne doueſſe pagare alla camera ifrutti di Annate de
beneficij
meza annata.Non măcano di quelli, che questa inuentione attribuiscono a Gio- chi le co
uanni Ventefimofe condo.Tutti accettarono questa legge ,fuori che a gli Inglefi, i minciò a
Imporre , e
quali fi contetarono , che fi eſeguiſſe ne'Vefcouati,no già ne gli altri benefici.Fa- che cola,
fia annata .
cendo a quefto modo ricco l'erario , e ponedo afua volōtà i magiftrati in Roma,
deliberò di riporreLadislao figliuolo del Re Carlo nel regno paterno, ch'eraftato Ladislao
da varij tirani, e popoli parteggiani di Lodouico d' Angioia occupato.E per po- di hiarato
Ingmar
Bajira•
Re di Na
tere piùfacilmente, e copiù honeftà farlo, annullò la priuatione di Carlo , che ha poli dal Pa
neua Vrbano VI.fatta in Nocera, e madò il Cardinale di Fiorenza in Gaeta, che pa
Greta fede
fola bauca conferuata alſuo fignore lafede:perche qui, doue era co tãta fedeltà nima.
Hb . 3 fato
486 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
no, lafciato Alberico in Romagna,ſotto ilquale hauea Braccio in fin da i primi Baccio da
Montone
anni honoratamente militato. Ilmedeſimo era auuenuto a Sforza da Cotignuo- sforza da
Cotignola
la terra di Romagna.Per lo valore,& induftria de quali due Capitanı crebbe poi Capitani fa
zanto la militia Italiana , che chiunque hauea di bifogno di Capitano , per effer motiffimi .
benferuito,l'on di quefti duefi prendea . E di qui nacquero quellefattioni mili
tari , che daſeſſant'anni in quà non è quafi fattonulla in Italia , che ad vna di
Napoli pre
questedue non fi attribuifca . Perche quelli, che erano da Bracefchi oppreſſi , ò fa per il Re
pure dalli sforcefchi,tofo affoldauano lafattione contraria . Hora Alberico da Lad slao .
Cunio dal quale, come dal cauallo Troiano, vfcirono infiniti eccellenti Capitani,
bauendo combattuta Napoligran tempo ,finalmente la prefe per Ladislao. Efù
quefta vittoria cagione,che tutti i principi,e città del regno tofto inpoter di La
dislao ne veniffero . Ma Ladislao,che era auido di regnare, prima c'haueße ben
#1 pofto ilpiè nelregno di Napoli , efsendo chiamato da gli Vngari a prendere co
mehereditario quel regno,fi parti d'Italia colfuo efsercito, è giunto a Zara l'aſ
fedrò .In quefto hebbe auifo, che Napolitani , alcuni baroni del regnoftauano
per ribellarfi . Per la qual cofa prefa Zara la vende a Venetiani, e fe neritornò Zara ven.
tofto in Napoli, doue richiamò Alberico , cheſe n'eragià ritornato in Romagna Re netiani dal
Ladif.
acafafua,e con moltafeueritàpriuò tutti i baro ni delloftat o, che poff edeu ano , e lao.
quelli, che vi erano renitenti, bandi , e cacciò via del regno . Con la famiglia di
Sanfeuerinefchi fi mostrò molto fiero, e nefece crudelmente morire i principali.
In tanteriuolte diftato ritrouandofi afsai Bonifacio Ranco , di dolorede fianchi
finalmente mori nel MCCCCV. il primo d'Ottobre , hauendo tenuto quattordeci
anni , e noue mesi il Papato , efufepolto in fan Pietro in vnatomba marmorea
tutta diftinta di mosaico , che fin ad boggifi vede con l'infegne dellafamiglia , e
con vn titolo,chedice i molti edificij , chefecefare a fue fpefe nel caftello fant
Angelo , nel Campidoglio , e nel palaggio di Vaticano . Non farebbe a quefto
Pontefice per l'acquisto di vna fomma gloria mancato nulla , fe nonfi fuffe al
quanto macchiato nel compiacerefouerchio a parenti. Perche molte fimonie fi
faceuano da fuoi , che ne venivano in gran numero in Roma , e l'autorità delle
chiaui molto auuiliua . Ben fi sforzò Bonifacio di riuocare, è rimediare a queſte
cofe:ma erano tante le preghiere de' parenti, ch'eglifi lafciaua vincere , e fene
reftana . Onde meglio crederei , che non potesse alla Chiefa venire,fe i Pontefici
cacciassero via i loro parenti , d almeno fi contentassero di collocarli in vn me
diocre ftato ,hauendo più rispetto al debito , alla honeftà,che alfangue,& alla
car ne. E fare bbe hogg i appu nto più che mai temp o difarlo,poiche essendo morto
Tamburla
il Taburlano , c'hauea vinti i Turchi , e fatto il lor Re prigionefe'l menaua in-`no.
catenatofeco,douuque andaua, per hauer lafciatosenza capo gli Armeni, i Per
figli Egitti, egli Afſſirÿj,ſarebbe a' noftri Chriftiani cofa facile ricuperare Gie
rafalem ,el's.sepolcro dalle mani de barbari. Malafcialo Bonifacio di volgerfi
aquefla imprefa,fi diede a perſeguitare i Bianchi,che nelfuo Ponteficato indu
ceuano vna nuouafuperftitione . Percioche, come io intefi da mio padre, che la Copaenia
vide, ne venne dall'Alpi in Italia l'anno innanzi del Giubileo, vn certo prete con edi Bianchi
lor vitto
vna gran compagnia d'huomini dietro , ilqual prete andaua vestito di bianco eta , e fati
Gb 4 moftraua
2 488 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
moftraua tanta modeftia nel volto , e nelle parole , ch'era da ogn'buomo tenuto
vnfanto. Venuto in Italia,ne creò in breue a queftafua nuouafuperftitione rn
grandiffimo numero di buomini, e donne, i quali tuttifenza differenza, ò cheru
ftici, ò ciuilifuffero, ò liberi, òferui veftiti di bianco lofeguiuano, àguiſa dipe
core , douunquefifacea lor notte, fifermauano , e dormiuano per terra . Man
giauano publicamenteper le ville , doue le genti agara , quafi afare onfacrifi
Bianchi in ficio , portauano loro il mangiare . Il prete andaua auanti con vn Crocefiffo in
Italia.
mano , ilquale molte volte diceua , che per i peccati de gli huomini lagrimaud,
E ogni volta , che auueniua queſto , tuttigridanano , mifericordia . E quando
caminauano, e faceuano viaggio , cantauano le lodi di noftra Signora , & altri
binni alpropofito loro. Il medefimofaceuano , quando fi ritrouauano fermi in
qualcheluogo . Queftofacerdote se ne venne per la Lombardia , per la Roma
gna , per la Marca, eper la Toscana con tanta opinione diſantità , che nonfola
mente la rozza , e credula plebe , ma i Principi ancora, e i Visconti delle Città
ne traſſe ageuolmente alfuo dire, e volere . In Viterboftanco del viaggio,e con
gran moltitudine dietro fifermò , per douere poi , come effo diceua , paffarnein
Roma a vifitar que luoghifanti Bonifacio dubitò , che qui frode nonfuffe , e
che non penfaffe quelfacerdote con queftefuefuperftitioni,e colfauore dellegen
ti, che lofeguiuano,douerfifar Ponteficesonde mandò in Viterbo alcunifoldati,
che lo prendeffero, & a lui lo menaffero.Scriuono alcuni,chefusse tormentato il
prete,e lafuafrodefcopriffe, efufse perciò caftigato colfuoco, doue lofecero are
dere . Alcuni altri dicono, che nonfi ritrouò frode alcuna nelpoueropretei ma
che'l Papafacesse dare quefta voce, per coprire quello , che fi diceua, cioè, che
esso l'hauessefatto per inuidia morire. Quello, cbefufse la verità , Iddio lo sà.
Questo è chiaro, che parteper lafrequentia del Giubileo, parte per legenti,che
fi menaua quefto facerdote dietro , vngran numero diperfone mori in Romadi
Chrifoler peftilentia . Ma in tante calamità , vna cosa di buono hebbe all'hora Italia,che
porta lelet in questi tempi vi venne Chrifolora Coftantinopolitano , ilquale ci portò le let
tereGreche
in Italia. teregreche , che haueuano già dormito cinquecento anni in Italia . Onde nacque
ropoi lefeuoledella lingua Greca, e Latinaper mezo di Guarino , di Vittorino,
di Filelfo , di Ambrogio monaco, di Lionardo Aretino, di Carlo , e di molti al
tri, che scirono, come dal cauallo Troiano, in luce, e ad emulatione lorofe ne
Leuarono poi su molti altri ingegni delicati , egentili .
Creò Bonifacio IX. in tre ordinationi otto cardinali,cinque preti,e tre Diaco
ni ; e reftitui il cappello a doi, che n'erano ftati priuati da Vrbano VI.cioè a Pileo
Arciuefcono di Rauenna , & Adam Inglefe , Vefcouo di Londra. I creati da lui
furono .
Henrico Minutolo Napolitano, Arciuefcouo di Napoli, prete card.di S. Ana
ftafia, che fu poi dall'ifteffo Papa fatto Vefcouo card.Tofcolano.
Fra Bartolomeo de gli Vliarij , Padouano , dell'ordine de' Minori , Vefc. di
Fiorenza,prete card.di S.Pudentiana,tit.di S.Paftore.
Cofmato de' Megliorati da Sulmona , Vefcouo di Bologna , prete card. di S.
Croce in Gierufalem .
F.An
BONIFACIO IX, 489
F.Angelo Summa Ripa da Lodi, dell'ordine Camaldulenfe , Vefcouo di Lo
di,prete card.di fanta Pudentiana tit. di fan Paftore .
Chriftoforo de' Maroni, Romano Efernienfe, prete card.di fan Ciriaco.
Baldaffar Coffa Napolitano,Diac. card.di fan Euftachio .
Leonardo Cibò Genouefe Diac.card.de' fant'Cofma, e Damiano.
Angelo Cibo Genouefe Diac. card. di S.Martino in Monti.
• Il Cardinal Angelo Fiorentino , fù anche da quefto Papa fatto Vefcouo card.
Oftienfe : & il card. Francefco Carbone fù fatto Vefc.card. di S.Sabina.
da Carlo 30.mlia ducati d'oro. Hora hauendo egli ripofto Guglielmo in Verona,
fattolo poco appreſſo deftramente con veleno morire , effo s'infignori di Verona J
Volleancorapoifare il medefimoferuigio a Carlo ilquale , perche non gli fi
feruaua lapromeffa ,faceua inftantia , che almeno ifuoi danari , che preftati gli
haueua , gli reftituiffe . Scriffe ancor'il Carrarese a Francesco Gonzaga , che
baueffe voluto da fefteffo confederarfi con lui , altramente l'haurebbe bauuto
per inimico , e fattolo in breue della fua pertinacia pentire . Ilebe diceua po
ป
tere ageuolmente fare , per bauer Verona vicina a Mantoua , e per douere in
breue hauere Brescia , d'onde haurebbe afuo piacer potuto i Mantouaui offen
dere . Il Gonzaga non volle darli rifpofta, fin che intendeße gli Oratori de Ve
netiani , iquali erano già per camino , & alui ne venivano . IVenetiani , che
baueuano fofpetta la potentia de' Carrarefi , prefero nella protettione , e dife
fa loro Vicenza , che da fe fteßafidiede loro , temendo dell'armi di Francesco
da Carrara, e bramando d'effer a qualfi voglia altro Principefoggetta, che a
quefto , per l'odio immortale , ch'erafra Padouani , e Vicentini. Hora i Vene
tianifecero tofto intendere al Carrarese , che lafciaffe i vicentini in pace , poż
che erano in protection loro, e fi reftaſſe di trauagliare a qualunque modo Colo
gna , per eſſere della giurifdittione loro , altramente fe nefarebbono eſſi riſenti
ti con le armi · Rifpofe a queste cose Francefco , che fi marauigliaua aſſai de
Venetiani
Venetiani , che non hauendo ragion alcuna in terraferma , voleſſero impor leg
no
terrtato in ge a quelli , che legitime Signorie vi haueano , e che per quefto nelle loropaludi
a fer
mia. fiftelero , elafciaffero regnare ne' loro ftati pacificamente i propri Signori. Si
fdegnarono forte di questa rifpofta i Venetiani , e fecero tosto intendere agli
Oratori loro, che erano per ftrada , che andaßero a conchiudere amicitia , elega
Francefco con Francesco Gonzaga , creandolo lor generale , e promettendoli perciò ampio
Gonzaga
Signor
Mantousdi, ftipendio . Fatta il Gonzaga la lega , perche intefe , che il nemico haueua prefa
Generale Cologna , con vn groffo efsercito passò tofto fopra Verona da quella parte , che
de' vene
tiani. è volta a Mantoua . Il medefimo fecero i Venetiani partendo dal Vicentino .
Spawentati i Veronesi , perche non vedeuanosperanza difoccorfo , s'arreſsero :
percioche haueano anco il Carrarese in odio , perche haueſſefatto morire col de
Verona fi leno Guglielmo della Scala , e ponendo i figliuoli prigioni , hauesse a tradimento
daa Vene- occupata Verona.Dubhãdo il Gonzaga di qualche inganno, vi entrò con lefchie
sini.
Giacobo da re armate in punto.All'hora Giacomo da Carrara , che fi ritrouaua inguardia
Carata della Cittàfe nefuggi tofto con alquantifoldati in Hoftia. Ma nel passare il Pò,
"
fù preso, e mandato in Venetia . Fortificata con buone guardie Verona , paſsa
dàPadoua
a Venefi rono i Venetiani con tutto l'esercito fopra Padoua , che era dall'alte mura , da
tiani. i cupifoffi,e da vna buona guardia , che vi era dentro , difeſas ma ellafù pure in
capo di alquantimefis perche non le poteua venire la vettouaglia , sforzata a
Francefco
Carrara , e renderfi a patti.Francesco da Carrara co' figliuoli , e co' nipotiſireſtò nella roc
16gluoli ca,la quale pure afamefra pochi giornifi diede,efù Franceſco fatto prigione, e
fatti&prigio mandato in Venetia, douefi colfratello fatto morire . E quefto finefece colui,
ni,
dai Vene cheper insatiabilità rinuntiò la pace , fperando' con la guerra infignorirfi del
miia
Belia Ve mondo . Ne qui finirono le calamità d'Italia . Percioche , o che la lentezza
dei
INN
6 OCENTI O VIL 491
elop dei Ponteficifuſse, che foleuano prima con li interdetti , con le minaccie , e con
le arme ancora quietare le difcordie degli altri, o che fuffe lo fcifma , che era al
the boranella Chiefa , era a tale l'audacia d'ogni vile tiranno venuta , che perla
2 morte di Giouan Galeazzo nonera cofa per grande, chefuſſe, che ogni vn di loro
nonimprendesse.Soleua Innocentio, effendo Cardinale, riprendere la negligen
tia, e timidità degli altri Pontefici,e dire, cheper loro cagione quel tanto danno
fo fcifma alla Chiefafanta, & a tutto il Chriſtianesimo duraua . Ma eſſendo poi Domanda
Pontefice, nonfolamente i veftigij de'ſuoi paſſati in queſtapartefeguiua , che de i Rom.
ancorafortemente fi rifentiua, fe alcuno gli haueffefatto di tal cofa motto . Era al Papio
ESSA
ancoracofi impetuofo nelle cofe fue , che hauendoli vna volta fatio i Romani
Oran
iftantia, che gli haueffe douuto riporre in libertà, reftituire loro il Campidoglio,
Pontemolle, e'l Caftellofant'Angelo, ecbebaueffe voluto quel pernitiofofcifma crudelta
eftinguere, e pacificare Italia, tanto più, che'l Re di Francia fi offerina di douer del Papa .
farui tutte leforzeſue, e l'Antipapa Pietro di Luna preftaua a questa concor
diagli orecchi, in tanta colerafe ne pofe egli, che li mandò à Lodouico fuo nipo
te, che habitauapreffofan Spirito , comeperche doueffero effere di quefto ard.re
grauemente caftigati . Furono adunque qui molti,mentre che il ben della Repu
blicaprocurano , fatti tofto morire , e gettati per lefeneftre . Non potendo il
popolo quefta tantacrudeltà foffrire , chiamò Ladislao Re di Napoli , e tolfe le
armiper vendicarsi di Lodouico . All'hora il Papa fuggendo il furore del po
polo,fe ne andò volando col nipote in viterbo . Il popolo , che non puote con Pipfugge
coftoro isfogarfi,fi voltòfopra il resto della corte, e lafaccheggio . E ne furono
alcunifaluati in cafa de' Cardinali Romani, douefuggirano . Prefo poi il Cam- Fattion
Roma fra in
pidoglio, e Pontemolle, andarono à battere,ma in vano, il caftello, ancor che Gio gliecclefia.
Hanni Colonna Conte di Troia, e Gentile Monterano Conte di Carrara eccellenti itici & iRo
mani.
Capitanidi Ladislao con lorofufsero . Perchefopragiunfe Paolo Orfino con Mo.
ftarda , e Ceccolino mandati dal Papa , iquali attaccandofi ne iprati di Nerone
con Giouanni Colonna , e gli altri Capitani di Ladislao li ruppero . Sentendo
perciò i Romanigran danno , a'quali non fi lafciaua nel contado capo di beftiame,
& efsendogià l'irafmorzata, fi rappacificarono col Papa , e lo pregarono , che
Th ritornasse in Roma . Egli, ch'era di piaceuol natura, vi ritornò,percioch'essen
09 do afsai dotto nelle leggi ciuili, e canoniche, e hauendo vn'arte, & vnafoauità
grande neldire fi perfuadena di potere e con le ragioni , e con la piaceuolezza
11 tirare, doue volea, ogn'huomo . Giunto in Roma creò alquanti Cardinali, fra i
quali nefurono tre, chefucceffiuamentefurono Pontefici dopo lui. Efurono An
gelo Corario Venetiano Cardinale difan Marco,chefù Gregorio duodecimo.Pie
tro Filardo Candioto Cardinale de' dodeci Apoftoli , che fu Alessandro V. &
Odo Colonna Cardinale di fan Gregorio, chefu poi Martino quinto . Hora con
fermatofi a quefto modo il Ponteficato , creò Marchefe della Marca d'Ancona
Lodouico il nipote , e lo fece Principe di Fermo . Ma mori poco appresso in Ro
ma nel secondo anno, e ventiun dì del fuo Ponteficato a' ſei di Nouembre fù fe- Lodouico
SE
polto infan Pietro in vna cappella , ch'era dedicata a Pontefici, e che cadendo Principe
per antichità,fù poi da Nicola V. rifatta , e notatoui l'epitafio d'Innocentio con di Fermo.
far
492 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione vndici Cardinali , otto preti , e tre
diaconi, che furono.
Angelo Coraro Venetiano, Patriarca di Coftantinopoli,prete card. di S. Marco.
Francefco Huguccione Bradamonte , da Vrbino , Arciuefcouo Burdegalenfe,
prete cardin. de' SS, quattro Coronati.
Giordano Orfino Romano, Arciuefcouo di Napoli, ptete card. di S. Martino.
Giouanni de' Megliorati da Sulmona , nipote del Papa , Arciuefcouo di Rauen
na, prete card. di S. Croce in Gierufalem.
Fra Pietro Filargo di Candia, dell'ordine de'Minori, Arciuefcouo di Milano.pre
te card. de' SS. Apoftoli.
Conrado Carracciolo Napolitano Vefc. di Malea, prete card. di s. Crifogono.
Antonio Achione Romano Vefcouo d'Afcoli, prete card.di s.Pietro in Vincola .
Antonio Caluo Romano Vefcouo di Todi,prete card. di s. Praffede.
Oddo Colonna Romano, diacono card. di s. Georgio al vello d'oro , che fù poi
creato Papa Martino V. nel Concilio di Coſtanza.
Pietro Stefanefco de gli Annibali, Romano, diacono card. di s . Angelo.
Giouanni d'Egidio Leodienfe , Todefco, diacono card. de' ss. Cofma, e Damia
no .
Il Cardin. Antonio Caietano Romano, fù da quefto Papa fatto Vefcouo cardin.
Preneftino.
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GREGORIO XII, 493
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ENTRE che andaua loſciſma in lungo con tanta a ro
om , in .
L uina del Christianefimo, con vn Pontefice 2 in T Bened:
xiij.Antipa
Auignone vn'altro, tre Principi Francefi , chefurono pa,richiefta
cge_tinon .
il Duca di Biturigi, quel di Borgogna, e quel d'Orliens, ciaffe e fua
i qualiperla difpofitione del Re gouernauano la Fran riſpoſta.
cia, bauendo della calamità della Chiefa compaffione ,fe
n'andarono àritrouar in Auignone Pietro di Luna, che
1600 }
Benedetto decimoterzo fi chiamaua, e lo pregarono, è'
haueffe voluto à questa difordine pronedere , ancorche lifulle ftato dibifogno ri
nontiare il Papato , comegià nella fua elettione colgiuramento promeffo bauea .
201 Eli promettono, che l'altro Pontefice , che fi crearebbe in Roma dopo Innocen
tio , il medefimo farebbe perche quelli , che'l bene de' Chriftiani defideraua
SH no,ſperauano, che tolto à quefti due, ch'erano, l'vno dalla Francia, l'altro dalla
Italiafanoriti, la poteftà delle chiani,fifuſse donuto creare un'altro indubitato,
"
e certo Pontefice . A quefte cofe Benedetto rifpofe , che egli haurebbe graue
mente offefo il Signore Dio, fe haueffe abbandonato la Chiefa, che per vn confen
timento de ' buoni gli era publicamente ftata raccomandata , e che non voleua na
C cq
porre in dubbio quello , che per cofi legitima ſtrada hanuto haueua . Quanto al
011 9
tor lofcifma,e porne in concordia la Chiefa , à lui molto piacena , pur che fuse .. そ
de
eletto on luogoficuro,nel quale ogn'vna liberamente, e non sforzato baueſſe po
tutoparlare, & oprare. Che eſſo prometteua , e l'affermata colgiuramento , che
fe altramentenonfifufse potuto lofcifma torres haurebbe egli il Papato depo
flo; pure che hauefsè ancora l'altro fatto il fomigliante . Quei Principi , che fi
auuidero della volontà di Benedetto,incominciarono à difcorrere, che via haureb
bono potuto tenere per recarlo à quello , che effi voleuano . E Benedetto , che
dubitò
494 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Creòil Pontefice Gregorio XII. quattro Cardinali , cioè tre preti, e vn Diaco
no, li quali però non furono tenuti per cardinali , per effer ftati fatti da lui contra
ilgiuramento fatto di non crear cardinali , fin che non furono confermati dal
concilio di Caftanza, e furono.
Frà Giouanni di Domenico, perfona ignobile della plebe Fiorentina, dell'or
dine de i Predicatori dell'offeruanza, grande hippocrita , Arciuefcouo di Ragu
fi, prete card.di S. Sifto.
Antonio CoratoVenetiano, nipote del Papa, Vefcouo di Bologna , e Patriar
cadi Coftantinopoli, dell'ordine de' Celeſtini di S. Giorgio d'Alega in Venetia,
prete card.di fan Grifogono.
Gabriello Condulmiero Venetiano , nipote del Papa dell'ordine Celestino
detto di fopra, Vefcouo di Siena, prete card.di fan Clemente.
Giacomino ... da Vdine, Diacono card.di S.Maria nuoua.
Gregorio XII.effendo ftato depofto dal Papato dal concilio di Pifa,oue ſi era
Bi noridotti i cardinali,da i quattro da lui creati in fuora,non volfe obbedire al con
cilio , afferendo d'effer vero Papa , e per far più gagliarda la fua parte , creò altri
B
dieci cardinali, noue preti , e vn Diacono , quali non furono però tenuti per car
dinali,fin che il concilio di Coſtanza per il bene della pace fra i Chriftiani,hauen
do Gregorio depofto il Papato , non li riceuette nel numero de' cardinali , e fu
rono questi.
Lodouico Brancaccio Arciuefcouo di Taranto, prete card.di S.Maria in Tra
fteuere.
Ca
Angelo cittadino, e Vefc.di Recanati, prete card.di S.Stefano in Celiomonte.
Angelo Barbarico Venetiano, Vefcouo di Verona, prete card.de' SS.Pietro,&
Marcellino .
Bandello de' Bandelli da Lucca, Vefcouo d'Arimini, prete card.di S.Balbina.
Filippo...Inglefe,Vefc. Limouienfe, prete card.de' SS.Nereo,& Achilleo.
Matteo...Todefco, Vefcouo Vuoromiacenfe prete card.di S.Ciriaco.
Luca Mandoli Fiorentino, Generale de i frati Humiliari , Vefcouo di Fiefoli ,
prete card.di S. Lorenzo in Lucina .
Vicenzo d'Aragona Spagnuolo , prete card. di S. Anaſtaſia .
Otauiano de' Ottaulani Fiorentino Prete card...
Pictro
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
4.26
Pietro Moro Sini Venetiano,Diacono card, di S.Maria in Dominica
Dei qualicreati da Gregorio XII.quelli furono accetati per cardinali dal con 87
cilio Coftantienfe, che all'hora fi trouauano viui,perche n'erano morti alquanti,
prima che fi finiffe il concilio,
A
W
Non creò quefto Pontefice cardinali ; ma mutò bene il titolo ad alcuni già
creati, che per cagione dello Scifma, erano molti titoli , c'haueano due .
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498 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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ippo Maria Vifconte non potesa per la fua poca età tener Pauia afreno , pre
fero i Pauefi l'armi . IGhibellini , c'haueuano la famiglia Beccaria per capo ,
chiamarono Facino col fuo efsercito nella Città , promettendoli le facoltà de'
Guelfi. Ma egli diede a 'facco le cofe de gli amici , e de' nemici . E dolendofi i
Ghibellini , che non fuffe lor feruatala fede , rifpofe egli , che i Ghibellini non fi
offendeuano , ma chele robbe , per efer Guelfe , l'hauena a'foldati conceſſe in
preda . Et a quefto modo fr burlò dellapazzia di ambe leparti dellafattione .
Lafciatopoi alleporte, e nellarocca una buonaguardia , e prefa la tutela di Fi
lippo Maria, mentre di maggior etàfuſſe , passò ſopra Pandolfo Malateſta , e
con continue correrie trauagliò Breſcia , e Bergamo . Il medefimo fece a Cre
mona , che Gabrino Fundolo fi pofsedeua . In quefto mezo il Rè d'ngaria vo- Sigifmon.
do Rè
lendo andar in Roma , com esso diceua , a prenderla corona dell'Imperio afsal- gar d'vio
a elet
tò iVenetiani con dodeci milacaualli , otto milafanti , e prefa nel primo im- imper. mo
ve guerra.
peto ilFriuli , pafsò a combatter Treuigi. I Venetiani oppofera a quefto ne Venetiani
mico Carlo Malatefta, perche l'intertenesse in quefto corſo di vittoria più tosto,
cheperche vi venisse alle man . Mancò ben poco , che quell'anno ancora non
perdessero iVenetiani Veronaper tradimento d'alcuni cattiuelli, che haneuano
# più l'occhio allarapina , che alla libertà: ondefurono queflicaftigati , e si quietò
tofto ogni tumalto . Essendo poi morto il medefimo anno Facino Carre , alcuni Facino Ca
congiuratiammazZarono Gionan Maria Duca di Milano, etolfero nella Cittài "e.
figliuoli, e'nepoti di Bernabò. All'hora Filippo Maria a perfuafione de gli ami- Filippo Ma
cifi tolfeper moglie Beatrice già moglie di Facino , ch'era ricchiffio , e con la ria
DucaVilconte
di Mi
fua autorità comandaua abacchetta a tutti quei capitani, efoldati, che haueano lano.
militato confuo marito . Fù questa cofa cagione , ch'egli hauesse tofto afuo co
mando tutte le terre , chefoleuano a Facino obbedire , e fotto le fue bandiere il
Carmignola , e sicco Montagnana capitani eccellenti già di Facino .. De' quali
Filippo Mariaferuendofi cacciò di Milano Aftorgio figliuolo di Bernabò, ilqual 1
fu poinella prefa di Monza morto . Qu fie cofe pafsauano ful Milaneſe, quan
do Giouan Francefco Gonzaga , figliuolo di Francefco già morto , con conue
niente numero di caualli, e difanti andò per ortine di Giovanni Pontefice, fot
to ilquale militana', a guardare Bologna perche Malatesta di Arimino Capi
tano di Ladislaofecretamente la guerreggiau . Hora il Gonzaga con l'aiuto de
Bolognefifece alcune battaglie cot nimico, e reftandonefuperior difensò egregia.
mente la città . L'inuernatafeguente effendo Giouanni Pontefice trauagliato da
Ladislao, parti di Roma, ando prima in Fiorenza , poi in Bologna, e poco
appresso in Mantoua , doue fù da Giouanni Francefco con ognisplendidezza
poffibile riceuuto . E partendo poi di Mantoua menòfeco vna parte dellegen
tiin Lodi, douefapea , che doueua il Re d'Vngaria venire : perche egli afsai di
quefto Principefi confidaua , della cuifede hauea nella guerradi Bologna chia
raproua veduta , perche non era reftato il Malatesta di leuarlo, e con promef
fe , e con doni al Papa , perche il Re Ladislaoferuisse . Horaparendo al Papa, Tap , in &.
et al Rè d'Vngaria di esser poco ficuri in Lodi,deliberarono d'andar in Mantoua, Man oua .
& a questo effetto mandarono il Gonzaga auanti afare l'apparecchio per loro,e
li 2 per
500 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
per le tante genti , che conduceuano . IlGonzaga andò , e fatto l'effetto, anda
ad incontrarli in Cremona . Indi di compagniafe n'andarono in Mantona,&
fci loro tutto il popolo incontra, efurno quefti Principi raccolti con incredibile
benignità, & bonore . In quefti abboccamenti di Lodi, in Cremona,e Mantoua, •
น่า
fù caldamente ragionato di douer cacciare di Tofeana,di Vmbria, e di Campagna
di Roma Ladislao, che e Roma, e molte terre della Chiefa occupatefi hauea,che
già vedeuano , non potersi altramente tanti incendij d'Italia eftinguere . Della
Spefa di queftaguerra riferuarono a ragionarne in Bologna, doue doueano anda.
Papa citato re.Ma ona più vrgente cura li tolfe da quefti difegni. Percioche fù per ordinedi
da tutto'l tutte le nationi del Chriftianefimo citato a douer coparire, e torre lofcifma via. *
Chriftiane
fimo. Egli mandò tofto due Cardinali in Germania,perche co' Principi della Francia,
Concilio di e della Germania vn luogo atto per il Concilio eleggeffero . Fù eletta, come più Bote
Coftanza, at
ta , la città di Coftanza , doue al determinato tempo tutti andarono, e con gli
*...
altri ancora Giouanni , benche alcuni gliela diſſuadeßero , dubitando , che an
dandoui Pontefice, non ne ritornaffe priuato, comegli auuenne a punto . Vi an
dò Giouanni con alquante perfone in ogni maniera di dottrina eccellenti , e C
tenne i Germani con le difpute gran tempo dubbij , & ambigui di quello , che
doueffero fare, e determinare . Ma foprauenendo poi Sigifmondo , e data a
tutti libera facoltà di dire , e d'accufare , furno a Giouanni oppofti molti
grauiffimi deliti . Di che egli temendo traueftito fen'vfci di Coftanza, efug
giin Scafufa città di Federico Duca d'Auftria , doue ancora molti Cardinali
Papa Gio da lui creatifuggirono . Ma eſſendo poi Giouanni dall'autorità del Concilio ri
uanni
ge traufug:
efti uocato , fenefuggì in Friborgo , per andarne , fe egli potea , àfaluarsi col Du V
to dal Con- cadi Borgogna . Ma egli fù per ordine del concilio prefo , e pofto in prigione
cilio . Papa nell'Ifola di San Marcopreffo Coftanza . E fùnel 4. anno , e 10. mefe delfuo vis
Giouanni
prefo, epo Papato. Il concilio cominciò a cercar la caufa di queftafuga, e furono eletti al
ne. cuni giudici dottiffimi, & grauiſſimi, quali doueffer difcutere, e riferir poi al con
cilio , ifalli,che erano ftati a Giouanni oppofti. Da quaranta capi, e piùfi pro
uarono eſser veri . Ve ne erano alcuni coſi vecchi , che ſi farebbono potntifal
Papa Gio uare , alcuni altri ve ne furono , che non condannandofi haurebbono potuto v
uanni
fto daldepo
Pa. generare fcandalo nella Chiefa . Concorrendo dunque tutti nella medefimam
pato. fententia ,fù Giouanni giuridicamente del Papato depofto , & egli ſteſſo laſen #
fores
tentia approud. Fatto quefto , fù egli mandato in potere di Lodouico Bauaro, t
delDecreto
Cōcilto che fauorina Gregorio Decimofecondo ; perche in buona guardia, lo teneſſe ,
di Coftan- mentre altro fe ne determinaffe . Fu tenuto Giouanni tre anni prigione in Hal
za, con che
fi fottopos debergafortiffimo caftello senza feruitorefuo alcuno Italiano . Le guardie era
neua il Pa-i no tutte Tedeschi , e perche ne egli fapena la lingua loro , ne quelli intendeua
pa al Conc
lio . no la Italiana,a cennifolamente l'on l'altro parlauano . Dicono , che quellifo
Carlomanda
refla Mala li , che prima teneuano lafua parte, priuarono Giouanni del Ponteficato . Per
to da Papa cioche non erano ancora venuti quelli , che nell'opinione erano di Gregorio, e di
Gregorio
Comcilio,al Benedetto E perche vero , e benfatto fuffe ciò , che effi fatto baueano , fecero
vn decreto , per il quale affermauano , che il Concilio generale legitimamente
congregato ha immediate da Chrifto la poteftà . E concesso questo fondamen
to ,
GIOVANNI XXII.
501
Anto
PONT GIOVANNI XXI. 503
Yjevadange Antonio Pancerino da Porto Gruaro del Friuli , Patriarca d'Aquileia , prete
in card. di fanta Sufanna .
edg Alamano Adimario Fiorentino Arciuefcouo di Piſa , prete cardin. di San
Eufebio .
oneforpers
Grond in Giouanni .... Portughefe , Arciuefcouo di Lisbona , prete card. di fan Pietro
inVincula .
tue Car
Pietrod'Aleaco Francefe , Vefcouo di Cambrai , prete cardin. di San Crifo
4CertoP
gono.
fe, chu Giorgio Rofco Vefcouò di Trento , prete card. fenza titolo, perche non ven
tanemai a Roma , & mori presto .
acere, Tomafo Brancaccio Napolitano , Vefcouo Tricarienfe , prete card. de' SS.
orely Giouanni , e Paolo .
perat
Branda Caftiglione Milanefe , Vefcouo di Piafenza , prete cardin. di San
hadigents. Clemente .
gogue Tomafo Ingleſe Armelino Vefcouo Dunelmenfe , prete card. fenza titolo ,
OP perch'era abfente .
foranted Roberto Alun Ingleſe di fangue Regale , Vefcouo Saresbicenſe , prete card.
di S....
CHILEA Egidio de Campis Francefe , Vefcouo di Coftanza , prete card.di S....
Simon CramacoFrancefe , Arciuefcouo di Rems , Patriarca d'Aleſſandria ,
THETO
pretecard.di.S.Lorenzo in Lucina .
sống t Francefco Zabarella Padoano , eletto Vefcouo di Fiorenza , diacono card,
Efite de' SS. Cofma,e Damiano.
egur Guglielmo Filafterio Francefe , Diacono card. fenza Diaconia , e però dopo
f fattoprete card.di S. Marco.
Giacomo Infolano, Bolognefe, Diacono card. di S. Euſtachio.
I quattro preti card. da lui fatti Vefcoui card. furono .
. Pietro Spagnuolo , fatto Vefcouo
card. di S. Sabina .
Angelo Summaripa fatto Vefcouo card. Prenestino .
Giordano Vrfino , fatto Vefcouo card. Albano. Rei
Si
Lodouico de Barro , fatto Vefcouo card. Portuenfe .
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504 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
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ARTINOV.Romano,e chiamato prima Oddo Colona,non
me
fù più perfe,cheper lafalute della Chiefa, che cofi trauaglia.
ta ne andaua,creato in quefto tempo Pontefice . Eglifi allenò
da i primi anni alle lettere, e coftumi buoni, e ftudiò poi in Pe
rugia in leggi canoniche . Onde ritornato in Roma , fù perla
fua dottrina, e bontà fatto referendario d'vrbano VI. Ilqual
officio egli amminiftrò con tanta humanità, e giuftitia , che nefù da Innoc. VII.
creato Cardinale . Nefi mntò per quefto di fua natura : perche diventato pu
humano,cheprima,non negaua il fuo fauore a perfona alcuna:non fi intromette
ua però molto nelle cofe publiche . Onde effendo ordinariamente nel Concilio di
Bontà gran Coftanza, molte controuerfie, & altercationi per la diuerfità delle affettioni , e PE
T
de Mar della volontà, eſſo ſemprefi tenne nel mezo, hauendofempre l'occhio al ben pu
di V.
tino
blico.Per la qual cofa,come caro all'Imper.a ' Cardinali, e a tuttigli altri,fù crea
to Pontefice.Nella qual dignità non fi diede all.otio, ne alfonno,ma inteto tutto
a' negotij afcoltaua,approuaua,riprouaua,perfuadeua, diſſuadeua, confortaua, e
Spauentaua quelli,che haueuano chefare con la Sede Apoftolica,fecondo che co
nofceua effere bonefte, ò dishonefte le dimande de' negotianti. Era di marauiglio
fa facilità,ne a quelli, che coſe bonefte chiedeuano ,le negaua . Fù tenuto di gran
prudentia nel confultare; perche tofto, cheſi proponeua vna cofa acutiffimamen
tegiudicaua,e vedeua quel, che fifoffe douuto fare, ò non fare. Era breue nel di
re, e più cauto nelle attioni, talmente, che primafi vedea fatta vnacofa , che fi
Sapeffe,ch'egli l'hauesse penfata . Il fuo parlare era ſempre pieno di fententie
n'era parola,che gli fi vedeffe vfcir cofifpeffo di bocca, quanto la giuftitia.Molte
volte volgendofi a'fuoi, e a quelli fpecialmete,c'haueuano i gouerni delle prouin
cie,e delle città , folcua dir loro queste parole : Diligite iuftitia, qui iudicatis
terra, Haueua certo la Chiefa di Dio in quel tepo bifogno d'vn cofifatto Potefi. p
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ie , percheprefo il timone in mano della nauicella di Pietro , che tanto in quel
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feditioni , efcifme fluttuaua , la riconduſſe nel porto . Hora perche li pa
II reach'ancor vifuffe nel porto . Horaperche li parea , ch'ancor vifuſſe vn ca
po dell'hidra , ch'era Benedetto da Luna con alquantifuoi Cardinali, e Prelati,
- b'inPanifcola , come in vna rocca diſciſma , rinchiuſi fi erano , e verano al❤
cuni popoli d'Aragona , ch'ancorftauano dubij a qual parte inchinaſſero , egli
con parere del Concilio mandò in Aragona fuo Legato il Cardinale di Fioren
za , ch'era Alamano Ademari perfona dottiffima , & il cui fepolcro fino ad
biggi vediamo in S. Maria Noua , perche fotto pena delle cenfure ecclefiafti
the ammoniffe Pietro da Luna, che doueffe il Ponteficato deporre . I Cardina
li, cherano con Pietro , inteſa l'vltima volontà del Concilio , e del Papa , ſe ne
andarono apregar Pietro, che haueffe finalmente voluto torre ognifcifma dalla
Santa Chiefa , che n'era tanti anni ftata miferamente trauagliata , tanto più,che
per ilbenedella Chiefa , e del Cbriftianefmo , Gregorio , e Giouanni ceduto ha
neuano. Rifpofe Pietro co'fuoifoliti cauilli , che effo non era più a tempo di
farlo , ma chefarebbe benftato d'accordo con Martino , fe era vero quel, che Pietro da
della bontà , e humanità di lui fi diceua ; e che lafciaffero afe il pensiero di que- Benedet
Luna detto
to ,
O fto negotio , nèfe ne trauagliaffero altramente effi . Erano quefti 4. Cardinali , pertinace
thea de' quali due , che la pertinacia di Pietro vedeuano , tofto con Martino fi ftrin, nel fiften
tare il Papa
by $ fero. Gli altri due reftarono con le pazzie del capo loro , e n'era vno Cartu- xo .
fienfe , l'altro era chiamato Giuliano Dobla. Segul anche tofto tutta la Spagna
l'autoritàdiMartino : il medefimo fecero poco appreſſogli Scoti , egli Armi
gnacchi, eft vni con effetto infieme tutta la Republica Chriftiana , fuor che
la peninfula di Panifcola , che ne reftò diuifa . Hora raffettate a questo modo
le cofedella Chiefa con la diligentia di tutti i Principi Chriftianifecolari , & ec
clefiaftici, dell'imperatore Sigifmondo principalmente, che affai vi fi trauagliò,
cominciò a ragionarfi fopra i licentiofi coftumi de' fecolari , e laici per emendar
li. Ma perche era durato 4. anni quefto Concilio di Coftanza con tanta inco
modità , e danno de' Prelati , piacque a Martino con volontà del Concilio di
differirlo a vn'altro tempo più atto ; perche diceua efser materia , che hauea
bifogno de difcuffione, e di maturità; perche, come dice Girolamo, ogni prouincia
Car baifuoi coftumise ifuoi fenfi , che non fi possono cofi ageuolmente difradicare.
E perche era lo fcifma nato da poco accidente , & era durato tanto con tanta
calamità del Chriſtianesimo, tanto più, che intefe, che Giouanni XXIII.erafug- Giouanni
gia Papa
gito dallaprigione , e dubitaua , che nonfi desse a qualche altro Concilio princi- Fi
pio, promulgòfopra ilfare de' Concilij quefto decreto , che dalla fine del Conci- prigione.
Jets
Fre lio di Coftanza nonfe ne potesse fino a' cinque anni celebrare altro . E da que Legge del
Aopoi afette anni vn'altro e daquefto a dieci anni l'altro ; e poi ogni dieci, fari Coaci.
annino in luoghi atti , perche fi trattaffe dicofe appertenenti allafede , e alla liigenerali,
Republica Chriftiana.E perche andasse quefto decreto auanti, volle Martino, che
con bollefi approuafse,e autenticafse.Tolfe via, e annullò tutti i decretifattinel
lo fcifma, prima che essofußse Pontefice ,faluofefussero pertinenti allafede,e a'
bu oni coftumi. E perche conoscesse ogn'vno, che esso haueua animo di celebrare il
Conci
506 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
FRE
Conciliofecondo il decreto , eleffe , e dichiarò per luogo atto col parere ditutti
Pauia, e mandò perciò breue per tutto . E fù fatto quefto l'Aprile feguente
海 江苏
Concilio Defiderofo pai di licentiare il Concilio nel 1418. fece on publico parlamento,
di Cofaza dopo ilquale con confentimento di tutti, e di Sigifmondo principalmente , Ibat.
compito da Cardinale di S. Vito per ordine del Pontefice queste parole di combiato diſse.
Domini ite inpace . Ecofifi donò licentia, efacoltà a tutti di andarfi via, do
rae
ue più loro piacena . Efsendo il Papa da vnaparte dell'Imperio, e da Tedeschi
pregato,che egli fi reftasse per qualche tepo in Germanias da vn'altra da'Prin
cipi della Francia; ch'egli in Francia andaſse, riſpoſe, e moſtrò a tutti , che eſso
non poteuafarlo, per esser ilpatrimonio di S. Chiefa in Italia occupato , lacera
to, e diftrutto da varij tiranni per l'aſsentia de' Pontefici, e Roma capo dellare.
ligion Chriftiana, per ritrouarfifenza ilfuo Paftore, efferne venuta al verde per
cagion dellefeditioni ciuili, delle guerre, dellafame, dellapefte, del fuoco , ele
Chiefe de' fanti esserne andate tutte inruina. Il perche diceua , effere neceffario,
ch'egli vi andafe, e per queftofufsero contenti di quello, che la ragione,e la ne 78
ceffità chiedeuano, e lo lafciafsero nelfolio di S. Pietro federe, poi che con tanta
"
vnione di animi l'haueuano eletto Pontefice . E che perefser la Chiefa Romana
Papa in Mi capo, e madre di tutte l'altre Chiefe, in quella doueua il Pontefice ftare , e non
Jano, andar il nocchiero da poppa a prora con tanto danno , e pericolo de' naniganti in
quefta nauicella di Pietro . Partendo egli finalmente di Coftanzafecela firada
di Sanoia, efe ne venne in Milanò , douefù dal Duca Filippo , e da quelpopolo HIGH
con ogni maniera di honor poffibile riceuuto , e raccolto . Si ritrouaua all'hora
wart
il Duca Filippo in arme, tutto intento a douere ricuperare lo ftato paterno,per-, z
che i tiranni, che lo possedeuano, hauendo guftato vna volta la dolcezza della
tirannide, malageuolmente lo lasciauano . IlCarmignuola , ch'erafuo primo ca
pitano, trauagliana affai Pandolfo Malatesta , hauendo prefo a tradimento
Bergamo,passò fopra Brefcia, e l'haurebbe in breue priuo di tutta quella figno
ria,fe non lo hauesse con danari , e con vna buona canalleria la Signoria diVe
Pace
con netiafoccorfo, e Martino Pontefice medefimamente, il qual con lafua autorità
clufa dal pacifico Pandolfo col Visconte's laqual pace fu poi in Mantoua
, andando ui il
Papa fra i
Visconti, & Papa, conchiufa per mezo di Giouan Francesco Gonzaga con queſte conditioni,
Malatefta. chePandolfo pagando il tributo ogni anno pofsedefse Brescia , mentre viueua
C
fenza potere altramente teftarne , è poi fufse del Vifconte. Mail'anno ſeguente Wita
ilMalatesta queftapaceguaftò, mentre fi sforza e con danari , e con gente di ri
tenere in Cremona Gabrino Fundolo, ch'era del continouo trauagliato da Filippo
Maria, che ridomandaua quefta città come paterna , ancor che tanti anni ilti
rannopofseduta l'hauefse. Si diceua nondimeno , che Pandolfo comperata l'ha
uefse da Gabrino, e che in cambio, e per prezzo li daua riuiera di Salò fullago 210
di Garda. Il Gonzagafi sforzò difar reftare da queftaguerra Pandolfo , ch'era
Juo parente, con dirli, quanto eglifacefse male à mancare di fuafede , a difenſa•
re on tiranno , à prender l'armi contra colui , che l'haueua fatto fignordi Bre
fcia. E che non doueuafar poco conto dell'autorità delPontefice , per nondire
dellafua, ch'eraftato l'arbitro di queftapace . E che feftimaua poco l'autorità
de
MARTINOVV..
.. 507
C
JON le glibuomini, almanco temesse Dio, a cui haueua giurato, e promesso nelle ca
pitolationi della pace . Hora partito il Papa di Mantoua in capo del quarto
mefepassò per Ferrara,indifacendo lafiradaper la Romagna, andò in Fiorēza,
1
fuggendo àftudio Bologna, laqual intefo, che Baldaffare Coffa era stato sforzato
#
Arizontiar il Papa , cacciati viagli officiali della Chiefa , fi eraripofta inli
Bologna fi
bertà . Il Carmagnuola passòfuribondo per ordine del viscontefopra Pandolfo , ripone in
libertà.
· preſain breue gran parte del Bresciano accampò à Montechiaro , perdouer
auffarsi con Lodouico Migliorato nipote di Innocentio VII . che fi diceua, ve
nirnecon unagran caualleria infoccorfo del Malatefta,percioche effendo paren
Genti del
ti dicena Lodouico , nonpoter mancarli . Fù adunque fatta la battaglia , nella Milatefta
qual fù Lodouico laidamente pinto . Il Carmagnuola non passò molto , c'hebbe otte,e Bre
Brefcia, il Vifconte hebbe in breue Cremona , e prefo Gabrino Fundolo à Ca- fcia
mona , eCre
prefe
dal Vilcon
figlione lifece mozzare il capo . Moffo Nicolò da Efte da quefti tanti fucceffi tc.
delViftonte, perfare dafe fteffo quello, à che dubitaua di douer venir à forza ,
Ar
ando in Milano, e refe Parma à Filippo, ch'egli per la morte di Ottone 111. oc
cupata haueua, ma fi ritenne aprieghi del Pontefice , che vi fi trapofe, Reggio
Dorce Lega fia
in nome di feudo . Andò anche in Milano Giouan Francefco Gonzaga a ralle- Venetiani
grarfi con Filippo delle fue vittorie . Ma accorto, non eßerne afai ben visto , e Fiorentini
tema
quel Ducabauer animo di volere ricuperare, quanto effoful Brefciano, e ful Cre- Pl
della trop.
monefe fipoffedeua,fene ritornò tofto a dietro , efi confederò con Venetiani , e pa priza
di
conFiorentinis i quali due popoli temendo de fatti loro , e con promeffe , e con Maria Vi
carezze attraheuano alla parte loro chiunque poteuano , perche vedeuano , che fconte.
Filippoauido di regnare haueua contra il tenore degli accordi, & oltre ilfiume
1 Macradatafarzana terra sù quel di Luna à Tomafo Fregofo , c'haueua con l'ar
me privo delprincipato, acciò che non machinaffe coftui co fuor vfciti di Genoua
contralui qualche cofa, & haueua di più fatto ribellar Bolognesi amici de' Fio
rentini , e feruitofi de' lor foldati , & haueua occupato Forli fotto colore della
picciola età di Thebaldo, opure(come effofoleuafpeffo dire ) in gratia del Prin
cipe di Ferrara, effendofra le capitolationi quefta, che Filippo, nè Bologna , ne
cofa diRomagna toccaſſe . Dubitando ancora , che quefti tre potentiffimi Prin
cipi , ilvifconte, e Martino Pontefice, e'l Re Lodouico, che era chiaro , che in le
15 8a fullero, non occupassero àforza d'arme ogni cofa . All'incontro Filippo ogni
male foprai Venetiani riuerfaua, e fopra i Fiorentini , e perche i Venetiani ha
efferofauorito Pandolfo nella fignoria di Brefcia , ei Fiorentini , è i Genoueft
haueſſero di danari, e di vettonaglie alcunifuoi nemici foccorfi, c'hauessero per
cento mila ducati, comperato Liuorno , terra poſtaſulporto di Pifa , tutte que
Ste cofepareua, che a bastanzafufsero, per douer mouere fra costoro talmente il
fangue , che ne nafcefse la guerra : ma quello , che più che altro i Venetiani vilaCarmigno.
coni Ve
Spinfe,fùl'autorità di Francefco Carmignola eccellente , e famofiffimo capitano netiani
di quella età . Ilqual non potendo più come effodiceua) la infolentia di Filip- ei 1 Venetiani
Fiorenti
po foffrire , s'era con li Venetiani ricouerato , egli animaua alla guerra , offe- nirompono
al
Trendo quanto egli potena, efapena . Quefti due potenti popoli adunque tiraii guerra Duca diMi
feco in Lega il fignore di Mantona , e quel di Ferrara, e compartita fra loro la lano.
Spefa
508 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Spefa dellaguerra fecero lor capitano il Carmignola , a cui diedero dodeci mila
Brefeia de caualli,et otto milafanti, e a vn medefimo tempo da molte parti , eper terra , e
Venetiani . per acqua fecero à Filippofentire laguerra . Chiamati i Venetiani à Brefaada
i Guelfi di quella città, che erano nemici del Visconte , ne occuparono na par.
TAR
te, ein capo di fette mefi l'hebbero finalmente tutta . Pafsando poi il Carmi.
gnolafopra il caftello di Brescia, Papa Martino, che le calamità di Filippo ve
deua,mandò il Cardinale di S. Croce in Venetia , perche vedefse di pacificareil le
Fatti d'ar
me fra i Ve- Visconte, e i Venetiani . Ma non fi fece nulla , perchepareua , che le dimande
wetiani , & de' Venetiani, e de' Fiorentinifufsero dishonefte . Ondeſi rinouò con gran sferzo
il Visconte
El
DucadiMi da amendue le parti la guerra. Fù tre volte in quell'anno combattuto in campa
lano,
gna, e presso Gotholengo caftel de' Bresciani , & à Sommo villaggio del Cremo
nefe,ne' quali dueluoghi ſenza vantaggio di vincere, nè d'eſſer vinto fi combat
te, epreffo Maclodio, nella qual terza battagliafù l'effercito di Filippo vinto , e
Carlo Malatefta, che era capitano, reftò prigione . Fù cosi grande quefta vitto
*
riadel Carmignola, che fe egli haueffe voluto ritenere i foldati , che fece prigio
ni, epaſſare tofto oltre,feguendo il corfo della vittoria, haurebbe ageuolmente
Filippo, che attonito per questa rotta fi ritrouana, tolto affatto lo ftato . Carlo
Malatestafù dalfignore di Mantouafuo parente laſciato libero . In quefto men.
tre che il Carmignola và combattendo le terre de' Breſciani , ch'erano reſtate
nella deuotione del Vifconte, diede tempo al nemico di refpirare. Percioche dan
doVercelli ad Amideo Duca di Sauoia, dal quale era guerreggiato, vifece la pa
ce, e concitò l'Imperator Sigifmondo , e Brunoro dalla Scala contra i Venetiani .
Il Papa,che vedeua le cofe di Filippo agran pericolo , mandò vn'altra volta il
Cardinale di S. Croce à veder di fare quefta pace. Coftui fi fermò in Ferrara,do.
Pace coclu ue concorfero gli Oratori di molti Principi , e città , e fù lapace a quefto modo
Papa conchiufa, che i Venetiani fi riteneſsero Breſcia, e le terre de' Breſciani, e Cremo
fa dalVenc
fra
tiani & il nefi, che prefe haueuano, e che Filippo defse lor Bergamo, e'lfuo contado , e non
erii
BucadiMi
lano. douesse ne procurare aguerra , nè indurre à ribellione gli amici , e confederati
de'Venetiani, e de' Fiorentini . Martino approuò quefta pace , dubitando , che
Filippo perdesse tutto lo stato . Ne poteua,bencheſuo amiciffimo fusse,aiutarlo,
fi perche pareua, che a lui toecafse di porui pace , e di non accrefcere la guerra , ko
come ancora, perchefi ritrouaua oltre modo la camera esausta per la guerra,che
s'erafatta con Braccio da Montone, percioche in quel tempo,che venne Martino
in Fiorenza,ritrouò, che Braccio eccellente capitano s'hauea occupato Perugia, C
o
il Ducato di Spoleti , egran parte del patrimonio , e preſo in modo i paſſi con al
cuni tiranni , che effo afsoldati haueua , che non poteua il Papa andarne ficuro
Braccio da in Roma . Eperche essendo Braccio ammonito , flaua faldo nel fuo propofito ,
Montone
prende Pe il Papalo fcomunicò , e l'interdiſse con tutti isuoiſeguaci , efù vietato a'facer
rugia, & diil doti il celebrare, doue effifufsero , I Fiorentini , ch'erano amici di Braccio, trat.
Ducato
Spoleti . tarono con Martino lapace, con questa conditione, ch'egli fufse venuto a gettar
glifi a' piedi , e chiedere perdono ( ilche Braccio fece ) e reftituifse alcune terre.
torna fotto alla Chiefa, & ftipendiato dal Papa andasse a ricuperarli Bologna, che vibella
Bologna
1 Papa . tafiera . A questa imprefa andò per Legato Gabriele Condulmero Cardinal di
San
TWOMARTINO v. 509
San Clemente , per la cui induftria , e per il valore di Braccio , in breue venne
Bologna in poteftà della Chiefa . Mentre che fi ftà ſopra Bologna , vennero
quei Cardinali , c'haueano feguito Pietro da Luna, in Fiorenza a Papa Marti
no , efurono in publico conciftorio ben vifti , e con le lor dignità , e titoli fi re
Aarono . Perche tre n'erano diaconi Cardinali , il quarto , ch'era prima ftato
canonico regolare , era prete Cardinale . Mentre Baldaffare Cofsa era in Hel Baldaffare
deberg inpoter del Conte Palatino prigione , alcuni Fiorentini , de' quali ne fù colla già .
Cofmo de ' Medici , non reftarono di pregar Martino , c'haueffe voluto liberarlo
Gouinri
di prigione . Et il Papa finalmente fi contentò, e lo promife . Mamentre che xviij. efce
a quefto effetto vi fi manda vn Legato , non potendo più Baldaſſare aſpettare , di pugione
e s'apple .
pagò al Conte Palatino trenta mila pezzi d'oro , perche lo lafciaffe andar via , pic.
1*
E cofi effendo libero , fe ne venne in Italia , e volendo dritto a Fiorenza andar to P- pa ,
ne , albergò con Pietro de' Roffi Baroneful Parmeggiano , e fuo antico amico.
Maintefo , che qui era tradito ,fe ne fuggidi notte col Legato del Pontefice,
c'hauea ritrouato per ftrada , e se n'andò a ritrouare Tomaso Fregofo fuo vec
chio amico . Perlaqual cofa gran fofpetto nacque , che fi rinouafse lo fcifma.
Perche era Baldassare di grande animo, e d'acuto ingegno, e da non poterfoffri
Te vna vitapriuata . Tanto più , che non mancauano di quelli , che a nouitàl'
eccitafsero . Mala bontà di Dio , che voleala quiete della Chiefa fua , poſe nel
cuore di Baldassare , che ſenza cercarui patti , nè ſicurtà fe ne venne in Fio
renzaa Martino , e con gran marauiglia di tutti baciato ilpiede al Pontefi
ce , publicamente vero Pontefice , e vicario di Chrifto lo falutò . Parue a tutti
certo quefta cofa marauigliofa , e operata per mano di Dio , poi che vn'huomo
tanto auido di regnare , e che fi era prima in tanta altezza veduto , in vn luo
go cofilibero , e doue era egli tanto amato , tanta manfuetudine moftrafse . Et
in effetto tutti per piacere lagrimarono , e quelli Cardinali ſpetialmente , ch'
erano prima ftati fuoi partegiani . Martino mofso dalla volubilità delle cofe
humane , dopo alquanti giorni il fè Cardinale , e Veſcouo di Toscolano , e l'heb
be poi , e publica , e priuatamente in quell'honore , che folca gli altri Cardinali
bauere . Ma dopo alquanti mefi morì in Fiorenza di puro affanno di animo ,
come fù creduto , perche non poteua foffrire quella vita priuata , e fù den
trola Chiefa di San Giouanni non lungi dalla Chiefa catedrale in vna honora
ta tomba , e con molta pompa sepolto . E Cofmo de' Medici queſte efsequie cofmo de
Medici tic.
procurò , ilquale fi crede , che del danaio di Baldassare accrefcefse in modo chiffimo
le fue facoltà , che fu poi tenuto il più ricco cittadino di Fiorenza , anzi che
in Italia , e fuori d'Italia fußse . Furono nella tomba queste parole fcritte .
Balthaffaris Coffæ Ioannis XXIII. quondam Papæ corpus hoc tumu
lo conditum . In questo vennero al Papa gli ambasciatori dell'Imperatore
de' Greci promettendo , che i Greci farebbono alla vnione della Chiefa Lati- Ambafcia
Imp dello
na venuti , fe con honeſte conditioni l'haueſsero potuto fare. Il Papa fplendi- tori Groza
damente liriceuette, creato Legato il Cardinale di S.Angelo , ch'era Pietro Fon- al Papa .
reficco Spagnuolo , e dotto in ogni facoltà , lo mandò a quefto effetto in Coftan
tinopoli.Ma prima che'l Cardinale licentiafse, vi mandò Frate Antonio Mafsal
110
510 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ti,che vifi erano fatti delle cofe appartenentiallafede, ordinò, che tofto fufse il
concilio licetiato.E perche non parefse,ch'egli il cocilio fuggifse,fe publicare l'al
tro,chein capo difett'annifarfi douea,in Bafilea. E a quefto modo coprudentia,
a & aftutia rimediò alle difcordie,che nel cõcilio di Siena baueano incominciato a
pullullare, e rinafcere . All'hora Alfonfo cominciò all'aperta a dolerſi di Marti
no,per cui opera dicea, eßer egliftato dalla Reina Giouanna disheredato, e Luigi
nuouo berede inftituito.Rifpondeua purgandofi a tutte quefte cofe Martino , e di
cea,che Luigi come herede di Giouanna era prima d'Aleſſandro V.e da Giouan
niventefimoterzo ftato confermato nel regno . E che effo douea della Reina do
lerfi, e non di lui , che douea i feudatari di S.Chiefa confermare, e non priuarli,
74
faluo fe qualche gran fellonia contra la Chiefa commeſſa haueſſero . E che eſſo
non vedea,come Luigi non poteffe effer legitimo berede di Giouanna . Ma Brac :
cio,che vedea il Papa pofto in molti intrichi per lagara, c'hauea col Re Alfonso,
prefemolte terre della Chiefa aforza, pafsò fopra l'Aquila città del regno, e l'.
aßediò.Moffo il Papa da queste cofefece on giufto effercito, e con l'aiuto, c'heb- Braccio da
Montoar
be dalla Reina,e da Luigi,lo mandò fopra Braccio, ilqualfacendoui in vn'aperta moue guer
9 campagna battaglia,fù vinto, e morto . Militana all'hora qui con la Reina Cio, a nel Re
gno di Na.
nanna Francefco Sforzafigliuolo del Capitano Sforza, che pochi anni auati nel poli , Fran
paffare il fiumedi Peſcara a guazzo vi ſi era perſo , & affogato , che mai più cefco
za. sfor
nonfiritrouò .Fù portato il corpo di Braccio in Roma,e fuori della porta difan
Lorenzo inluogo profano fepolto. Da quefta vittoria nacque tanta tranquillità,
chepareua , che la pace d'Augufto ritornata fuffe . Furono ricuperate per la
Chiefa Perugia,Todi, Affifi,e l'altre terre,che Braccio occupate bauea. E fi vi
nea contantaficurtàper tutto, che di notte fi andaua ficuriffimo per mezo i bo. Heretici
Boemi.
fchi,néfi ritrouauano più ladroni,ne aßaffini,che per ogni luogo erano fieramen
teperſeguitati . Aquesta tanta felicità parea che oftafsero gli heretici di Boe
mia,che con l'armi travagliauano i catolici del continuo . E perche essendofi
fattoprouadi ridurli con molte ragioni alla fanità , vi era ogni opera vana ,
mandò il Papa in Germania alcuni Legati afarprender a i catolici per tutto cō,
tra quefti beretici l'armi. Il primo che vi andò , fu Henrico Cardinal difant'Eu
febio,l'altrofù Bartolomeo da Piacenza,e finalmente essendo richiamati quefti, Tumulti di
vi andò Giuliano Cefarino Cardinale di fant'Angelo , il quale in effetto non per Toscana.
Lucca affe
fua colpa , ma per diffetto defoldati n'hebbe dal nemico na buona fcoffa.Non fi diata da i
isbigotti Martino per queſto anzi fe maggiore apparecchio per queſt'impresa . Fiorentin
Maprima volle vedere di tranquillare vn pocole cofe d'Italiaie perciò fattafu
EdalPapa la pace, chefi è detta,fral Duca Filippo,e i Venetiani. I Fioretinifde.
gnati con Ladislao figliuolo di Paolo Guinifi fignore di Lucca , perche haueſſe
nellaguerrapaffata militato col visconte ( e quefta era vna occafione di oppri
mere Lucca) perche non fi era nella pace fatta de' Lucchefi mentione alcuna,
mandarono loro vn'essereito fopra , fotto laſcorta di Nicolò Fortebraccio , & SforzFrancef co
a coa
prefe alcune caftellane ne pafsarono finalmente all'assedio di Lucca. Filippo, che ef
era molto dal Guinifi pregato, dubitando , chefe i Fiorentini fifufsero fatti fi fcio del
Vicenteta
gnori di Lucca ,gli haurebbe, come più vicini , più fieri nemici bauuti , mandò Tolaus .
con
512 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT. 31
xk EVGE.
$ 14 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
CCXL
EVGENIO III. PONT.
DLING
gifmondo era entrato in Italia, per venir in Roma . Et il Papafece gran camer
管理
lengo il nipote, dandoli perfone eccellenti, con le quali fi configliaffe nel gouer no
delle cofe della Chiefa . Mentre che in Romapaſſano queſte coſe, i Fiorentini , er 04 :
Venetiani infuperbiti , per hauer vintoin mare preſſo Genoua il Duca Filippo, e mj
per bauer Eugenio lor cittadino Pontefice, ne paffarono con vn'effercito terreftred
Dala
fopra Filippo, ilqual fattofi tofto venir di Toſcana Nicolò Piccinino , ruppel
armata Venetiana preffo Cremona , e ritardò facilmente gli impeti del Carmi le
Carmigno
la fatto de gnuola , ilqual fù non molto poi dai Venetiani pofto al tormento , e conuintolois
capitar de den
Venetiani , (come effi dicono con lettere , e con teftimonij , li tagliarono il capo . Gli oppo
neuano , che esso fusse ftato caufa, che non fi fufseprefa Cremona, hauendoli il ಪ್ ರ
Caualcabue prefa la porta , e che hauendola facilmente col fuo essercito potula 6
foccorrer,bauea lafciata roinar dal nimico l'armata Venetiana, c'hauea sùgl'oc COO
chi . Hor dubitando i Fiorentini della venuta dell'Imper.in Italia, che parea che
Neri Cap- fauorise le cofe di Filippo, mandarono Neri Cappone lor cittadino al Papa, or macies
pone .
dinandoli,che per ogni ragion poffibile perfuada, e faccia conofcer, che la venuta digan,
di Sigifmondo non era per effer men dannofa alla Chiefa,& a Roma, che ai Fio
rentini,e che fi farebbe ageuolmente potuto quefto nimico ritenere, e non laſciar
li paffar l'Arno per paſſare in Siena d'onde era andata ſopra Fiorenza la guer. WO
ra,fe Nicolò Tolentino , che militaua col Papa , fifuſse vnito con Michieletto
Sigifmon da Cotignola Capitano de' Fiorentini , & oppofto alla caualleria di Sigifmondo
do imp. n
Siena 3 & per vietarli il paffare dell'Arno . Si era Eugenio lafciato facilmente perfuadere ,
poi in Ro- quando ftandofopra lafpefa dubbiofa, fi offerfe Neri, mentre quefta guerra du .
oue fu raua , di douere Fiorenza pagare due mila caualli al Papa . Hora vfcito per or
ma , rona
inco
to
dine del Papa da gli alloggiamenti Nicolò Tolentino , mentre che ne corre , e
trauaglia forte i Senefi, diede tempo , e comodità a Sigifmondo di paſſare l'Ar
no con l'aiuto del capitan Antonio Pontadiera ficriffimo nemico de' Fiorenti
ni , ilquale paſſandone poi per quel di Volterra tutto quieto , come afpettató
da tutti , andò oltre . L'Imperatore flette fei mefi in Siena con gran fpefa de
Senefi, & hauendo tentata in vano con li Fiorentini la pace, fi volfe al Papa, e
fatto lega fe n'andò in Roma, doue fu dal Papa, e dal popolo amoreuolmente 2
raccolto . Andando poi da vaticano,don'era ftato incoronato, in S.Giouanni,do
ue alloggiaua , fi fermò nel ponte fant'Angelo , e fece molti cauallieri cofi
Italiani, come Tedeschi . Scriuono alcuni, che Eugenio fino al ponte l'accompa
Manoua gnaffe,efe ne ritornasse poi in S.Pietro. Hora partendo por Sigifmondo con bus
Marchela na gratia del Papa, per la Marca, e per la Romagnafene andò prima in Ferra
$3,
ra,poi in Mantoua, doue flette alquanti giorni, e diede a Giouan Francefco Gon
Zaga il titolo di Marchefe , e le infegne dell'Imperio , & a Lodouico Gonzaga il
figliuolo diede per moglie Barbara figliuola di Giouanni Marchefe di Brande
burgo , con le quali nozze parue , che fi honorasse la famiglia Gonzaga , sì
per essere la fpofa parente dell'Imperatore Sigifmondo , come perche il pa
dre di lei era vn de gli elettori dell'Imperio . Vfcito l'Imperatore d'Italia, ogni
cofa parue , the tumultuaſſe di guerra . Nicolò da Efte Marchese di Ferrara,
acompiacentia del Duca Filippo andò in Venetia a perfuadere con molte ra
gioni
TACEY GENOA IV, LT 317
gioni a quel Senato lapace . Il qual moffo dall'autorità del Marchése , e dalla
fpefa grande , che haueuano nelle guerre paffate fatta , ne mandarono con Ni 14437
colò iloro Oratori in Ferrara , Doue il primo di Aprile del 1433 , fù , venen- Pace" frai †
Venetian
doui ancora Eugenio , conchiuſa con queste conditioni la pace . Che Filippo la- e Filippo.
fciaffe la Geradada , è reftituiffe le loro fignorie al Marchefe di Monferrato, Duca
lano , di Mi
e fuc
ad Orlando Palauicino , a quali tolte l'haueua . E che a gli antichi loro fi conditioni
gnori ritornaffero le cofe , che in quefte guerre erano state tolte a' Fiorentini ,
a' Lucchesi , ò a' Senefi . E che fuffe tenuto comun nimico di tutti gli altri
colui , che non adempiſſe fra'l termine d'un meſe queſte cofe . Fatta a questo
modo lapace , pareua , che doueße feguire vna gran quiete per tutto , quando
tuttala guerra fi volfe fopra Eugenio . Mandò il Duca Filippo , anido di no
uità ,Francefco con grofso essercito in Romagna , come per douere passare in Sfo:
Francefo
za Il
Puglia , e difenfarfi dall'arme di Alfonso quello ftato , che Sforza fuo padre cupera i
fuo ftato
posseduto vi haueua . Ilquale Francefco fe ne andò per la Romagna , e per la
in Puglia,
Vmbria in Regno, & con fubiti aſsalti in breue quelle fue terre ricuperò . Non
contento il Duca Filippo di quefto , mandò Nicolò Fortebraccio , valoroso , e
prudente capitano con vna eletta caualleria , e con molta celerità fopra Euge
20
nio , talchecoftui occupò ponte molle , ela porta del popolo quafi prima chefi
Nicola
Sapeffe, ch'egli venina . Hauea Nicolò primamilitato con Eugenio , & in fuo Foret tac
nome banena tolto al Prefetto di Vico Vetralla , e Ciuita vecchia con l'aiuto io manda
dellegalere Venetiane , che dalla parte di mare battagliarono continuamente di dalDuca
M.lan
larocca . Madimandando poi Nicolò le fue paghe , hebbe inrifpofta dal Pa Contrala
pa, che esso hauea tanto hauuto della preda delle caftella del prefetto , e maf- P².
fimamente di Vico , che faccheggiò , che ben donena in luogo delle paghe ba
farli . Di che fdegnato Nicolò entrò armato nel contado Romano,e fene por
tò tanta preda di beftiamé , e di huomini , e tanto tumulto vi eccità , che ftette
gran pezzo Eugenio in dubio, douefuggire, & andare douefse . Concorreuano i
Romani al Papa,dolendoſi di queſti tanti oltraggi, e danni, & efso, come colui,
chenonfapeua chefarfise che pocofano ſi ritrouaua, li rimetteua a Franceſco il
nipote gran camerlengosilqual dato tutto alli piaceri,& all'otio , quãdo gli anda
uano tante querele del beftiame,che fi perdea, rifpondeua,ch'effi troppaſperäza
nellor beftiame poneuano,e non vedeuano,che i Venetiani, chesenza armeti vi.
ucuano,molto più ciuile vita menauano.Sdegnati i Romani per quefte sifatte ri.
fpofte,banedo Nicolò prefo Tiuoli ,d'onde cacciò il Cõte di Tagliacozzo, e preso
Subiaco,e fatti tutti i Colonefifuoi parteggiani, efsedo già mortoStefano Colon
na,ch'era ſempre cõtrario agli altri ,defiderofi della libertàprefero l'armi,egridã v Ro.ptidas
no libert
do libertà libertà, cacciarono via tutti gli officiali di Eugenio , prefero il grã ca. carcino li
merlego,efi crearono nuoui magiſtrati nella città,chefurono fette cittadini Ro- officiali del
mani,che chiamarono gouernatori con ampliſſima poteſtà . In quefte tate riuolte no ecca
Papa,Magi.
Eugenio nofapedo ègli ſtejšo che farſi,ſi rifoluette difuggire via.Gettatafi dun Ilrati
Pontefice
que vna cocolla in tefta traueftito da monaco s'imbarcò co Arfenio monacofopra ford fo
na aarcheta nelTeuere,per andarne allavolia d'Hoftia. AlcuniRom.chefe n'a- Aito mare da Mo
uidero,sù pla riua del fiume gli andaronovnpezzo dietro tiradolt pietre, efaete. nacu
Kk 3 Perche
513 PLATINA DELLE VITE DE PONT,
14
dal Papa inlogna,doue edificò la rocca appreßo la porta, ondefi và a Ferrara,e fortificò con
Ferrara .
alte mura , eforti torri il palazzo, doue bara alloggia il Legato . Nelfeguente
anno in publico Concistoro trasferri in Ferrara il Concilio di Bafilea, che prima
approuato haueuai dicendo hauere i Greci, ch'erano per vnirfi con la Chiefa La
tina, eletto questo luogo . I Prefidenti del Concilio di Bafilea, e conpromeſſe , e Ka
conprieghi faceuano a Greci iftantia , che lafciando Eugenio , con loro s'acco
Staffero . E non contenti di quefto,diceano anche douer priuare Eugenio,ſe an
che effo in Bafileaperfonalmente non andaua . Stette Eugenio vn buon tempo
dubbio di quel chefarefi doueſſe . Finalmente vi mandò Legato Giouan Fran,
cefco Capolifta , Giurista , e Caualliero Padouano , perche difenfaſſe le fuera.
dal
Conciliodi quelli , che erano nel Concilio di Bafilea , che citaſſero Eugenio , eft citato tre
Bafilea. volte. E perche nongli riufeiua il difegno, a tanta pazzia ne passò chefecepri
Amadeo uare Eugenio , è erear Papa Amadeo Duca di Sauoia fuofuocero , ilqualfivi
Duca di Sa ucua in Ripalia da beremita , infieme con alquanti gentilhuomini , chefichia
noia cratoc mato Felice. All'bora nacquero granfeditioni nella Chiefa di Dio,perchefi dini
antipapa, p
chiamato fero in trefattioni i fedeli, altrifeguiuano Folice , altri Eugenio , altrife nefa
Felice. uano neutrali, e ne all' vno, ne all'altro obbediuano . Non fi sbigottiper quefto
te, e dal Gonzaga, e da ifuoi fteffifoldati,ch'erano Lombardi la maggior parte din cer
iftantementepregato , moffe da Città di Caftello, per effere a Borgo a fan Sepolama forzalapu .
crofua terra , e pofta dirimpetto ad Anglario con difegno d'indurre per qualebe ,dolendo
via a battaglia l'eſſercito de' Fiorentini,e del Papa,che qui in Anglario firitto twatsDua, ilqual ha
uaua. Il dì di San Pietro il Piccinino fi ritrouò con l'eſſercito in punto su quel . Veti gli ess
la campagna aperta di quattro miglia , e non fi curò di combattere con difanan without, fermata
taggio di luogo , credendo, che il nimico ftefsefprouisto , & ifpenfierato, e che
di Deca ili p
Fatto d'ar perciò ne doneſſe esso reftar vittoriofo . Bifognaua ch'egli montasse vna collinated for che
me fra il dalla quale il nemico, che vi erafopra, lo cacciana ageuolmente a dietro. Dar elPallucino
Piccinino
Sforza. e da cinque bore la battaglia oftinatamente, alla fine vinto il Piccinino dallamol xella guerra, E
titudine degl'inimici, e dalla pazzia di Francefco,il figliuolo , che hauea il luo Pare,fireftituifero,
go datogli abbandonato,fi ritirò al Borgo co gran perdita de'fuoi,e di bandiere, resu the a quefi m
.x
Il di feguente lafciando Borgo in poteftà de' cittadini fteffi, con le gentifole, che
Se giarque molt
gli erano nella battaglia auanzate , ſe ne ritornò per la Romagna al Visconte . I fu gna
Bolo fa , o
Borghefi, che dubitarono dell'vltima rouina loro , per efserfi ribellati dal Papa The fi ffe tt
ottenuto permezo de' loro Oratori il perdono , efalue le perfone , e lerobbe »ft
Herenza Rom
pofero in poter del Legato . Piacque molto quefta vittoria ad Eugenio, ne me .
no a' Fiorentini . Dicono, che per quefta vittoria fufse Luigi Padonano fattore lo stat
Lugi Padoua
Cardinale. In quefta medefima eftate i Fiorentini cacciarono di Tofcana il con
te di Poppio , per bauer militato col Piccinino . Il Duca Filippo , chefivideacacciò di Sa
con tante rotte , fi volfe àfoccorfi stranieri . Onde mandò à pregarAlfonso, lari , quali
che hauea all'hora hauuto il regno di Napoli , che volesse trauagliarcon l'armi , qualdi loro
Domini nel
quelle terre, che i Sforzeschi possedeuano nel regno , accioche per quefta via ve Al
an banese , F
nisse Francefco Sforza aftretto ad abbandonar i Venetiani. Alfonfo glie ne com
Vie ,che non f
piacque , ma non puote per quefto mai fare , che Francefco l'imprefa lafciafse ,
cheperle mani hauea . Percioche tofto , chefù ficuro del mangiarede cauallimorire P
Cardina pi
fci di Peschiera con 15. mila caualli , e 6. mila fanti alla volta di Brescia le ù
jettate a quest
Fatto d'ar Prefso à Cignano, s'incontro col Piccinino con animo difarui battaglia , laqual lasciaro
me fra oil Piccinino non ricusò , benche minor numero di gentihauefse . Durò buon che
Sforza , & Sotto di Setter
il Piccinino pezza la battaglia , chefiftaccò alla finesenza vantaggio . All'bora paren lasciòd
do a Francefco d'hauer fodisfatto all'honor fuo , per bauerprouocatoil nimi cheon
co , nemenò l'efsercito intorno, e ricuperò a' Venetiani alcune terre , chequella polo.Il difes
almen me
te, r
inuernata il Piccinino occupate hauea . Passato poifopra Martinengo , chera b per
afsai dal nimico ftatafortificata, l'assediò , e combatte . Ma il Piccinino , che eraper una n
hauea fatto maggior l'efsercito con la venuta delfigliuolo , e del Gonzaga , vi tofarefiles
Jubitofentitaa
hauealaridanano
andò perfoccorrerlo, & accampò vn miglio lungi dal nimico , ilqual, fearamue
ciandoui del continuo , alfatto d'arme chiamaua . Malo Sforza, che
didicin
fciato quel primo ardor di combattere , tutto era intento a douerprenderlater poi
brareongene
ra . Il Piccinino ogni dipiù fi accoftaua al campo nemico , e ne haueua ridotto creden
Francesco atermine , che non potena nefoldato , nè ragazzo vfcire afarberba
ettate
fenza pericolo, ne hauere ficuramente le vettouaglie, ne di quel luogo fcir lef a quest
fercito fenza pericolo di perderfi , quando d'vn fubito contra l'opinione d'ogn
Ɗno ſipublicò , e chiari la pace , che s'era giàprimafecretamente trattata frail his e' Fior
mica ddogna
DUCA,
DE POST EV GE N IO IV: 13
325
Lombardling Duca, e lo Sforza per mezo di vn certo Eufebio cognominato Chaim, ch'era an Pase fril
Der efferea dato , e venuto più voltefenzafaputa del Piccinino . Il qual quando di questa Duca di isi
lano , e lo
disegnodi pace intefe ,fece le pazzie , dolendofi del cielo , e del mondo , e principalmente Sforza,
che qui dellaincoftantia del Duca , ilqual hauendo la vittoria in mano hauea dimanda
letalapace come vinto . Vfciti gli efserciti di quel luogo , fùla pace a Capriana
di combate aquefto modo dichiarita , efermata nel 1442. che Francefco prendeua permo- 1442.
Francefco
io , glie Biancafigliuola del Duca Filippo , e n'haueua in dote Pontremoli , e cre- sforza gene
ch'egli mont mona con tutto il contadofuor che Piccigbitone, e quelle.caftella , che vi poffe. foute.
rale del Vi
geuolment in deuano il Gonzaga , e'l Pallauicino . E che quante terre banca Filippo , e fuoi
into Pitis confederati prefe in quella guerra, e quelle, che v'haueuano anch'i Venetiani, e
"figliuolo, lor confederati prefe, fi reftituiflero ,faluo che Afola, Lonato , e Peschiera terre
rait defoi già delGonzaga . E chi a quefti accordi ftare non volca , fuffe tenuto per co
Steffi, conkegau munnemico. Non piacque molto ad Eugenio quefta conditione dipace , poi
Romagna chepareua , che non fi fuffe fatto di lui alcun conto nel reftituire delle terre ,
efserfriede mefi erafatto motto di Bologna , che il Piccinino occupata haueua . E delibe
Leperfone, rò di andare da Fiorenza in Roma , e qui come in luogo più libero difcorrere , e
toria ad Epeafarefopra il ricuperare lo stato della Chiefa. E per ritrouarui il tutto quie
Se Lugi? to , mandò auanti Luigi Padouano Cardinale di San Lorenzo in Damafo , il
iarono di quale giunto in Roma cacciò di San Giovanni in Laterano i preti fecolari , e vi
CA Fil ripofeicanonici regolari , i quali erano ftati da que'preti cacciati , mentre con
απλό δρ tendeuano infieme , qual di loro habbia a portare il Sacramento dell'altare nel
Isetraw la fefta del Corpus Domini nella proceffione , che fi fa . Fece ancor morire
ochepo publicamente Gino Albanefe , perfona molto nelle armi eccellentes perbe per
ani. Alf Lui mencato nonfufe, che nonfuffe rotta la pace , che erafra Alfonfo , e'l Pa
fcol'imp pa . Fù ancor fatto morire Paolo Lamolata ftrenuo , e valorofo compagno ,
e
elmalnl gg rperche
e elendo
ui ettat
il sCardinale più aftuto
o , ahebbe
, che valoroso m nio ontdel
ſofpetto ra ovaloia
ia a di coft . Raf a queft modo le cofe di Ro , Euge c v gl
faruibeta, de' Fiorentiai , che non lafciarono che fare per ritenerlo , fe ne venne in Roma,
ihaoueft .D dous entrò aavent'otto di Settembre del MCCCCXL III.
e con tutto il po
ontr iò li ore offibil ggiò a ot
gi .A Polo inc , che non lafc di far ogni hon p . Effo allo l n
Sauerproses te alla porta delpopolo. Il difeguente volendo andare in San Pietro in proceffio
lowne tent ne veflito ponteficalmente ,mentre che ne andaua oltre, vide il popolo tumultua
g
PraMertin re, intende,ch'era a ta
Eglai all'
hora attoper
f o fare fialen
vna noua, tio efldoppia oo eau, che haueuano
gabella
nc ome ingiu
fimpofta al via
Ma Pa d ia e , chmear t iu , c , cofi fatt
e r b e l l f ù b i t n t i t e g r ccla c e u a a a
l
ede sato . E f a u fe nano al l a o e
, ch ldei u
. Vi , vtiouri E
n e
, com pri gri
m da ian ue l n
co, pe . Muo te nuo gabe , e i loro inue in- , Ordina
e o Papadi fe
aconfieme n apo oi i icinon ni ran cò
Sforz, .I c pre d d e gior noe andò in Late , e p ubli , e d iffe re conti
ee ui elebr a era l ili dò ti i i lion
na Ro
dowerpre pol q c ta on gen Conc , e man e Lega , c breu a molt Pri .
r uef ena li r
eweba cip
Penq ia cred re nnulla re a ilio i
avte eg doue a , e por a terr il Connco d
r e s Bafil ca . e t t t o o a a m ò i n i
(20 met Raff la a qa uef mod leecsocfoe di Roma , chia il Piactca , per
lo o pra Mar
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ami d Bde' Fio , m , crced n vfarie cPofi cofa ,grfatr da EugeC
che
NA
$26 PLATI DELL
E
VITE DE PONT. GE
che fi trouauafdegnato con li Fiorentini per bauere fempre cofioro come opereint
Alfonfo d.
Aragona , aiutato lo Sforza ad occuparfi, e ritenerfi la Marca.L'anno auanti Alfonfobat co
Rè .di Na ueadopo
poli Renatoaffedio
un lungo
e cacciatone . E meſſo Napoli per
prefadallafama via
del di vno
valore del Piccinino, l'eleffe non ma. U (e
acquedottofotterraneo
log , pro
Nicolò pic folamente per generale delfuo effercito, che ancoraper honorarlo, li diede il coffe
cinine chia
mito al fun gnome dellafamiglia d'Aragona . Il Piccinino hauuto dal Popa , e da Alfonsinma
feruitoda fo danari por quella guerra , pafsò nella Marca , e ricuperò molte terreperla fois Fi
Rè di N.
poli . Chiefa , malgrado di Francefco Sforza , che lafciata Cremonacon buonaguar. gnodiM
dia quiuiera venuto . Effendo quafi nel medefimo tempo morto Giouan Fran- mango
Marca tra , cefco Gonzaga , i Venetiani , e Fiorentini , che per l'auenire dubitauano, affol . Fioren
vagliath d. 1
Piccinino. darono Lodouico figliuolo, & herede di Gio. Francefco, per opporlo, bifognan Fam
do , alDuca Filippo . Stauano le cofe della Lombardia quiete , quando Anni Vener
Annibale bale Bentivoglio , che fi guardaua nella rocca del Pellegrino , per ordine del di
Bentiuo
glio mette Piccinino per vn certofofpetto di congiura , fuggendo fe ne ritornò in Bologna, Oglor
Bologna in
libertà. echiamato il popolo a libertà fe prigione Francefco Piccinino , che gouernaua de ser
la Città , con tutta la guardia , che vi haueua . E fatto questo richiamò nella bar
Città tutti ifuor fciti cofi dellafattionefua , come della contraria , e Battista
. Allbu
Canedolo Specialmente . Dopo quefto mandarono i Bolognefti loro Oratori a ve Bolog
Venetiani , & a Fiorentini chiedendo la loro amicitia , e lega . Et ottenutala,
con le genti che ne hebbero , prefero la rocca , che ancora ftaua inpoter delne co,eti
mico, e lafaccheggiarono e cacciarono Luigi Ferme dal Bolognese . Sdegnato geolmer
Filippo, che i Bolognefi fifuffero accoftati con r Venetiani, e Fiorentini ,fubor banen.
no alcuni amici di Battista, promettendo loro ilfuo aiuto , perchefaceffera mo Florentin
rire Annibale Bentivoglio , perche effi con gli altri della loro fattione rimanef niaEugen
Tradimen: féro nella Città . Bertozzo Canedolo volto a gl'inganni , ſubornò vn certo BO R adoin foc
T
to fuolognese , a cui era poco auanti nato vn figliuolo , perche dimandi ad Annibale , ORNADO
Ind
glio . cheglielo battezi. Efatto coftui l'effetto ſi dà ordine,che il dìfeguente fi por aronoa
ti il bambino allapila . Bartezzato ilfigliuolo , il padre pregaAnnibale , che TacqueftiC
vadaalla Chiefa difan Giouan Battista , la cui feftiuità all'hora fi celebrana : PARE →
Annibale li compiacque anch'in queſto, come colui, che a neſſuno inganno,ne tra Jar
e
dimentopenfaua. Ma eglifù per firadada i congiurati aſſalito, e morto, ancor in ordin
cheduefuoiferuitori affaifi sforzaffero di difenfarlo. Moſſo il popolo da queſta befia, ch
indegnità , preſe le arme , e tagliò a pezzi iprincipali dellafattione Canedola TELA,e
eparticolarmente Battifta, il cui corpofufirafcinatoper la città , e con grande,
Angeloro
Cardinale ignominiafepolto . In Roma ancor'in questo tempo aunenne vn cafo affaifcele
vecilo da
vn ca. rato,che Angelotto Cardinale di S.Marcofù da vnfuo camariero priuato della codpe
meriefo
ro. vita , edelle facoltà , che con molta auidità banena cumulate . Fu quellofcele tratet
va
rato prefo , e morto con vari tormenti, efattone quattro quarti, & appeſipe lgen
le portepiù celebri della città . IVenetiani , e Fiorentim , the dubitarono,ch
D
molto opportuna, non veniſſe in potere di Fi
Piccinino Bologna , che era loro nelle guerre
more. lippo, vi mandarono tosto alcune compagnie ,perche l'aiutaffero . Nefi eram farrD
o
gitingannatisperche a prieghi de fuor fciti haueua Filippo deliberato di man
darui con vna eſsercito il Piccinino,fe queſto Capitano morto non fuſſe. Eva
gliono,
I. EVGENIO IV. 527
gliono , che morisse di difpiacere intendendo, che Francefco ilfigliuolo ,che esso
baueua nella Marca lafciato col Cardinale di Fermo , fusse stato da Francesco Guerra con
Sforza vinto in battaglia. Il feguente anno però Filippo animò il Papa a do- ta Bologae
a.
were ricuperare Bologna, eprometteua di darligenti, & vna parte dellaſpeſa.
2 Il Papa , a cui piacque la offerta , confederatofi ancor con Alfonso , mandò Si
gifmondo Malatesta con vnagran cauallerianella Marca contra Franceſco,per
chediftrattele forze de i Fiorentini , ſi foſse potuto più ageuolmente Bologna
sforzare . Guglielmo di Monferrato, e Carlo Gonzaga erano giàſtati mandati
G auanti da Filippo congrofſo eſſercito , & entratiful Bolognese ogni cosa pone
Mano inrouina. I Fiorentini , che deliberarono difoccorreregli amici , vi man
darono Aftergio di Faenza con mille cinquecento caualli , e con ducentofanti ,
finche altro effise i Venetiani deliberaffero.Mentre che passaua quefto in Roma
gna,fifè il Ducadi onſubito venire Frãcefco Piccinino dalla Marca cogrofso
effercito , e'l primo giorno di Maggio il mandò fopra i Cremonefi , che tutti fi
curistauano . Onde essendo per tutto fatti i contadini prigioni , & efsendo di
ON di , edi nottela Città battagliata,tanto terrore vi nacque, che mancò poco, che
pigliatanonfufse . All'hora i Venetiani , e i Fiorentini volendo in vn medefi- Guerza con
tralo Sfur
mo tempodifenfare Bologna , e Cremona , mandarono Tiberio Brandolinofolle 2 .
cito,e buon Capitano in Bologna , ilqual con le genti amiche , che quiui erano >
passòſopra il nemico, e tirato con premij Guglielmo di Monferrato dallaparte
de' Bolognesi, ageuolmente ruppe Carlo , e ricuperò in breue tutte le terre, che
Occupate ilnemico haueua . Quietata a quefto modo Bologna , fù l'efsercito de'
Venetiani, e de
' Fiorentini diuifo , vna parte andò in fauore di Franceſco Sfor.
Za, ch'eraftato da Eugenio , e da Alfonfo ributtato fino alle mura d'vrbino ,
perche non haucano i caualli altro che le offa, e lapelle , mancando loro il man
1
giare,fenza fare altro adietro fi ritornò . E cominciarono i Venetiani a dubitar
di Francefco Sforza , ilquale fi diceua, che fi accordaua col Duca. In questo me. I
Marca laf. Zo Luigi da Padoua Legato del Papa, e che gouernaua l'effercito , che era nella
fata dallo Marcacontra lo Sforza , conofciuto che Italiano, é Giacomo Gatuano , che era.
Sforza,
no Capitani di 1500. caualli , e militauanoparte con il Duca , parte col Papa ,
Tha
erano per paßarfene con Francefco Sforzas prima che quefto auueniffe , lifece The
in Rocca contraria prendere, & mozzare loro il capo . Moffo Francefco Sfor
za da quefto atto , parendoli di non potere piùfoftenere laguerra , per effere da
molte parti oppugnato, e da neſſun foccorfo , tanto più ch' Eugenio ve lo confor
taua , & Alfonso ancora , che fifdegnaua , che tanto le cofe de' Venetiani cre th
e
fceffero, lafciando la Marca , s'accostò col Duca Filippo , e fufattofuo genera
le : In questo mezo Eugenio , perche non pareſſe , che non procuraffe altro , che
Nicola daguerra , canonizò S. Nicola di Tolentino dell'ordine di fant'Agoſtino, ilquale
Telemino faceua molti miracoli . E ne andò in proceffione con tutto il clero di S. Pietro
canonizato.
a S. Agofino , doue diſſe meſſa in preſenza di tutti i Cardinali , e del popolo. E.
cacciò del tutto da S. Giouanni in Laterano i canonicifecolari , vi pofe i re
golarifoli . Edificò quel portico , che va dalla Chiefa a' San&tafan&torum , ¿
rifece , efè maggiore il clauftro , doue habitauano i facerdoti , e compilapit
tura della Chiefa , da Martino già incominciata . Fù portata d'Auignone in Ro
ma la mitra di San Silueftro, laqual Eugenio con gran diuotione, e con proceffio
ne di tutto il clero, e delpopolo da Vaticanoportò in Laterano . In quefto effen
do venuto il Re Alfonso in Tiuoli per ragionare con lui del modo della guerra ,
che doueuafarfi , intefa lafua indifpofitione , fi fermò alquanto . Haueua ba
uuto Eugenio animo di fare a' Fiorentini la guerra , per hauer iſuoi nimici foc
corfi . E credeua , chefe con l'effercito ecclefiaftico , vnito con quel del Rè , e
del Ducagli baueẞe aßaliti , gli haurebbe ageuolmente condotti a quel, che ha
ueffe voluto . Ma la morte vi s'interpofe, e tutti i difegni guaftò . Mori a' 23 .
di Febraro 1456. nel decimofefto anno delfuo Papato. Fù certo vario nella fua
vita : perche nel principio del fuo Ponteficato effendo mal Conſigliato , pofe
ogni cofa in volta, talmente , che prefe ilpopolo di Roma l'armi . Preftò lafua
autorità al Concilio di Bafilea , dal quale nacquero infiniti mali , & effo per vn
brene i decreti di quel Concilio approuò . Ma poi che egli ritornò infe fteßo , fi
porto con molta prudentia , e coftantia . Fù di bello afpetto , e degno di riueren .
tia, grane nel direpiù tosto che eloquente, di poca letteratura , ma di molta co
gnitione , e fpetialmente d'hiftories fù liberale con tutti , e particolarmente con
letterati, della cui conuerfatione molto fi dilettò . Perciochefecefuoi fecretarij
Liorard o Lionardo Aretino, Carlo Poggio , Aurifpa Trapezontio , e Biondo , tutti per
Arci no.
Fundo & fone dottiffime . Nonfi moueua facilmente ad ira per ingiurie fatteli , nè per
Fo.li.
mal dire d'altrui , ne a bocca , nè in fcritto fauori aſſai tutte leſcuole , e quella
di Romafpetialmente, doue volle, che fi leggeffe ogni maniera d letteratura ,
di dottrina . Amò marauigliosamente i religiofi , e gli accrebbe difacoltà , e A
immunità fù così amatore delleguerre (che in vn Pontefice pare marauigüafs
the
EVGENIO IV. 529
che di più di quelle , che hòfcritte , ch'egli fece in Italia, ne fufcitò anche oltre
imonti . Percioche rappacificati infieme il Re di Francia , e l'Duca di Borgo
gna , ne concitò il Delfino , figliuolo di Carlo Re di Francia, a paffarne con vna Turchi vi
gran caualleriafopra il Concilio di Bafilea , che perciò ſe ne diffipò . Mando lao
da Rè
Ladidi
ancora Ladislao Re di Polonia col Cardinale Giuliano Cefarino contra i Tur- Polonia .
chi , de' quali da 30. mila perirono in vn fatto d'arme , che fifecefra il Danu
bio , & Andrinopoli , benche in cofi bella vittoria il Rè iſteſſo , e'l Cardinal
morifero . Fu Eugenio nel feruare i patti coftante ,faluofe veduto haueffe, che
fuffe ftato più ifpediente riuocare la promeffa , che offeruarla. Nel viuere della
famigliafü fplendido , nelfuo fù parco , & fù talmente alieno dal vino , ch'era
chiamato Abftemio . Hebbe pochi famigliari : ma tutti perfone dotte , della
cui opera poteaferuirfi ne' negotij graui , & importanti, e come teftimoni della
fua modeftia , quando volea cenare , li chiamaua in cameraſeco , e dimandaua,
chefi faceffe in Roma , e che fi diceſſe delfuo Papato , per potere qualche error
fuo , ò de'fuoi emendare , fe intefo per auentura l'haueffe . Si sforzò affai d'a
dornare la Chiefa di Dio d'edificij , e di cappelle , come dalla cappella del Papa
fi vede , dalle porte di bronzo , ch'egli fece in San Pietro . Mori a' venti
due di Febraro , nel feffantefimo quarto anno della ſua vita , e fù ſepolto in
San Pietro in vna tomba di marmo con vn'epitafio di molti verfi Latini , che
vi fi leggono , e lefue eccellentie d'hauer la Chiefa Greca con la Latina vnita
contengono , con l'altre parti degne , ch'egli hebbe . Et quefta tomba magni
fica gliela drizzò il Cardinale fuo nipote . Vacò dopo lui dodici giorni la
Chiefa .
NICO
NICOLA V. 531
REGN
199
questa materiafi difputò più volte in preſenza di Federico Rè de' Romani ,he
uendo prima con lunghe orationi Enea Piccolomini , ch'era all'hora Secretario
del Re,animati tutti a quefta tanta, e cofi neceffaria cofa.Egli era difficile rimo 9110
uereiGermani da quella lor opinione ,maſſimametefalfa.Pareua anche difficile MAAN
perfuadere a gli Oratori d'Eugenio , che alle dimande de' Germani condefcendef CA
fero. Raddolcita dunque con l'orationi la tanta feuerità degli Oratori, e ripreſe
le dimande de Germani ,fifarebbe in effetto tolto afatto lofcifma , e la neutra
lità, fe i Germani baueffero attefe le promesse.Se ne ritornarono dunque con que
Sta opinione di bene i Legati in Roma, efurono ad vna voce creati Cardinali,
il Papa mandò loro incontrafino alla porta del popolo i cappelli, perche intraf.
fero più honorati nella Città . In vn'ifteſſo anno dunquefù Tomalo da Sarzana
fatto Vefcovo di Bologna, Cardinale, e Papa con gran piacere del clero, e delpo
polo di Roma,benche mentrefiftaua in conclaue,fi tumultuaſſe alquanto per ca
Stefano gione di Stefano Porcaro gentil'huomo Romano , & vehemente molto nel dire.
Picars, Coftui raunato on gran numero di cittadini nella Chiefa di Araceli , gli animò
alla libertà,dicendo, che non era cofi picciolo luogo , nel quale morendone il Si
gnore non parli tofto di libertà, ò di moderare almeno , efrenare l'auidità di chi
regge. Mal'Arciuefcouo di Beneuento , ch'era all'hora Dicecamerlengo , vifi
oppofe, e non andò più queſto negotio auanti . Dubitando anch'i Romani del Re
Alfonfo , che s'erafermato in Tiuoli per la morte d'Eugenio , e non fifapeua ri
foluere,fe douea ritornarfi adietro , ò paſſar innanzi con la guerrafopra Fioren
Za,came apputato già prima hauena col Papa, & col Duca Filippo, due Senefi,
che le difcordie ciuili amano , lofpingeuano a douer infignorirfi della Toscana ,
e diceuano, che l'hauerebbe facilmente ottenuta,fe passato in Sienafoſſe,laqua
le Cittàgli haurebbe toſto aperte le porte: Lodò il Re quefti Seneſi, e li mindò
afollecitare gli animi de'fuoi cittadini , promettendo douer egli eſſere con loro , "
quan to fulle ftato tempo . Ma Papa Nicola, ch'era amatore della pace,e della
quiete, celebrata lafua incoronatione, efattegran proceffioni, nelle quali effo an
daua in perfona, & a piede, mandò in Ferrara il Cardinale Morinenfe , come in
luogo comune da trattaruifi pace , perche con la prefentia , & autorità del Le.
gazo più gli animi delle parti animati fuffero allapace . Quini andarono toto
gli Oratori d'Alfonfo , di Filippo , de' Venetiani, e de' Fiorentini,iquali dopo lun
ga difcuffione propafero al Duca Filippo , ch'eleggesse , ò difar per cinque anni
tregua con Venetiani, e con Fiorentini, ogn'vn fi riteneſſe quello, che fi tene
ua,ò fi conchiudefse la pace con cambiare Crema con quelle terre, che sù la riua
d'Ada , ò oltre ilfiume i Venetiani haueuano preſe guerreggiando , lasciandoft
Cassanofolamente in arbitrio del Papa, per douere darlo a colui , che prima ol
traggiatofusse. Efù quefto aggiunto , perche più lunga la pacefusse . E vifù
Filippo mandato a Filippo vn de fuoi Oratori, perche eleggefse quello , che più li piace
Maria Du
ca di Mila. ua.Ma costui ritrouò,che'l dì auanti, ch'egli giunse in Milano, chefù l'ottauo dì
no muse. d'Agofto del MCCCCXLVII. era Filippo morto di apoplefia . Quando
il Cardinale Morinenfe intefe la morte del Duca, fi fe tofto tuttigli Oratori , che
quiui erano , chiamare , e negotiando non meno , che prima lapace , dimanda'
Vone
ONL
NICOLA V. 533
ches ftandoprima al foldo d'Alfonfo , effi con danari ritirato l'haueuano a militare do fta Malate
Capita
fotto la lor bandiera.Non reftaua già in quefto il Papa di confortare hora il Re, no de' Fio
Chata bora i Venetiani alla pace : ma in vanos perche parendo loro di ritrouarfi tentini .
Frise. 5 fuperiori, non preftauano facilmente gli orecchi , a chi lor ricordaua la pace .
thepuls Francefco Sforza accrefciuto molto l'effercito , nel quale era tutto lo sforzo Piacenza
sa
Befil d'Italia,perche fi erano i Braccefchi, e gli Sforzeschi vniti, nel più beldell' Autu tadal
facchegeta
Sfor
be
f t no passòfopra Piacenza,che i venetiani fortificata haueuano . Et hauendo con z1.
e
sl .. am
iglior artiglieriegittata vna parte della muraglia a terra, perche crebbe il Pò molto ,
e a s
L p ,c t a &igaleoni s'accoftarono alla muraglia, onde ne era la Città combattuta per
Il 3 terra ,
534 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
tini,e iVenetianifedici mila ducati ogni mese, & alcune compagnie di caualli Sforza mo
finche egli haueffe Milano. Fatti a quefto modo gli accordi, e tiratifeco con pro- ue guerra
meſſe,e con premij tutti quelli Capitani, che poute,nè portò Francefcofopra Mi. e pigliaMilanefi,
qua
lanefi laguerra , e pigliò quafi tutte le terre loro . I Venetiani , che videro queſta tutu ilor
tanta profperità, e che riufcitano allo Sforza affai meglio le cofe di quello , che lothi
1 Venetiani,
" effipenfato haueuano, dubitando della fua potentia,fe fi fuſſe infignorito di Mi- tano
fi confide
con i
lano, bauutone Crema,e richiamati i foldati loro fi confederarono con Milanefi . Milanefi.
Francesco fingendo con li Venetiani amicitia,e beniuolentia, eſſendo più tosto
dal priuato danaio di Coſmo de' Medici , che da quel di Fiorenza faccorso , dopo
P. dibauere date, e vice uute molte rotte , dopo vna lunga batteria , e difficile, per
C: che nel mezo dell'invernofù, e dopo di efferfene molti de'fuoi paffati al nemico,
effendoli anche Alfonfo contrario , che diceua efferfuo Milano per ragione here
ditaria, e haueua a questo effetto afoldato Lodouico Gonzaga, efattofuoi nemi
I ari Bolognefi, perche potessero lefue genti più ficure nella Lombardia paffare ,
1459.
finalmente dico,dopo tutte quelle difficoltàpigliò Milano nel MCCCCLIX.
mandaronoi Venetiani infoccorfo di Milano Sigifmondo Malatesta con vn ef
fercito ,perchefi vnifse col Piccinino in fauore di Milanefi . Ma egli vifipori Francefro
tò lentamente . Il perche fi confederarono con Alfonfo contra Franceſco Sfor Storza pt
za , percheprima che prendefse maggior forze lo cacciassero dallo ſtato di Mi Blia
no, eMila
sene
lano . Vi inuitarono ancora i Fiorentini , iquali rifpofero , che non haurebbono ta Duca
mai tolte arme contra Francefco . Per la qual cofa i Venetiani cacciarono tutti
iloro mercadanti dello ſtato loro . Il medefimo fece ancor'ad iftantia loro il Re
Alfonso. Il Papa,che vedeua tutta Italia in arme,fpefse volte ragionò calda.
mente di pace , accioche l'annofeguente fusse ogni vno potuto di tutta Europa
liberamente venire al Giubileo in Roma , perche fi accoftaua gia il cinquante
fimo anno, nel quale fi doueua celebrare. Creò ancor fei Cardinali , fra li quali
furono Latino Orfino , e Filippo fratel di madre del Papa istesso , che hebbe il Felice l'An .
thalo di S. Lorenzo in Lucina, e fù certo perfona da bene, integra. In quefto ipapatori
Pimperatore Federico ad iftantia del Papa sforzò Felice a rinonciare ilfuo An- nontia
tipapato, chegià vedeua, quanto era quefta lungafeditione alla Chiefa Romana
dannofa . Nicola vsò con Amadeo quefta cortefia, che lo fè Cardinale, e Lega
to nella Germania , perche non viueſse ſenza digntià . Vennero ancora perdo
no quei Cardinali , che Amadeo creati haueua . Della quale concordia tanto
il Clero , e popolo di Roma fi rallegrò , che la notte , che ſeguì al giorno , che
queſto fifeppe,efù l'Aprile del 49. nefecero vnafolennefefta, e luminarie, e an..
dauafi caualcandoper Roma confuochi in mano gridando , Viua, viua Nicola
E per non mostrarfi il Papa ingrato col Signor Dio , fece in Vaticano celebri ..
proceffioni con concorso di tutto il popolo . Il medefimo fecero gli altri popoli
d'Italia,che col tor via queftofeiſma vedeuano refpirare la Chiefafanta. Fùan.
cora tanta l'autorità del Papa,che tenne per qualche tempo a freno gli animi de
Principi concitati alla guerra : perche i Venetiani erano infligati alla guerra da
Giacomo Piccinino , da Sigifmondo Malateſia , e da Carlo Gonzaga mortaliſſi
mi nemici di Francefco Sforza. Haueuano ancor'i Venetianitirati feco in Le.
Ll 4 ga
A
536 PLATIN DELLE VITE DE PONT.
I Venetiani ga il Duca di Sauoia, il Marchese di Monferrato, e'l Sig.di Correggio . Sierano IDHA
apparech a ingegnati di far l'ifteſſo con Bolognesi, e con Perugini,ma in vano,perche il Pa
no guerra
contra lo pa gridaua, e minacciaua , che no'l faceffero. Patteggiaronoi Venetiani con Al
Sforza Du fonfo
ca di Mila , che confidando
Francefco mentre effi nell'amicitia,
aẞaliuano Francefco , egli
e potentia de'i Fiorentini,
Fiorentini trauagliaffe , Ma
e toltofeco in Le- m
no.
ga Lodouico Gonzaga Sig. di Mantoua , fi apparecchiaua coftantemente alla
guerra. Di qui nacquero graui nemicitiefra Carlo , e Lodouico Gonzaga , efi
dolena Carlo, che'l fratello la parte di colui feguiſſe , ch'era fuo nemico morta.
le , eche fi baueffe ancora quelle terre occupate , che il padre loro a lui hauea, sam
lafciate per teftamento.Hauendo già Lodouico promeſſo per Carlofuo fratello, 21.0
ch'eraprigione, efattali ſicurtà,perche vfciffe di carcere, di 80.mila ducati , & 416
eßendofene poi Carlo fuggito,perche Francefco dimandaua, ò il danaro , ò le ter-, and
re, Lodouico pagò il danaio, e ritenne le terre per fe : Carlo adunque biafimana,
e calunniaua il fratello, come ladrone, e troppo auido dell'altrui,non folamente,
preſſo i Venetiani,co' quali militaua, ma preſſo l'Imper.ancora, alqual dimanda
Giubileo. uagiuftitia di quefto torto . Già era venuto l'anno del Giubileo , e concorreua
tanta moltitudine di gente in Roma , quanta mai prima . Onde effendoſi mostra
ta in S.Pietro l'Imagine del Saluatore, e ritornandofi in Roma le genti, per vna
muladel Cardinal di S.Marco , che con quefta calca s'incontrò , non potendo gli
huomini ne' paẞare oltre,ne ritornar adietro, cadendo lon dopo l'altro foprala
mula , che fù dalla calca oppreffa , fi ritrouarono fu'l ponte di Caftello da 200.
Cafo com buomini,& tre caualli diffranti , e morti . Molti ancora,che andarono giù nelfiu
paffioneno
Pe occorfo me dalle fponde del ponte, vi s'affogarono . Cofa certa è, che in San Celſo ne fu 3141
P
in Roma
anno del rono 136.fepolti, il refto furono portati in campo fanto . Si dolfe, molto il Papa
Giubileo. della difgratia di costoro, e per allargare il ponte tolfe alcune cafette, che iui era
no:e quafi tutto quell'anno ne difpensò in celebrare il Giubileo , andando ogni di
con molti Cardinali dietro per le ftationi . Hebbe grandiffima cura , che in tan
to concorso di genti non mancaſſeró le vettouaglie , e tutte le altre coſe neceſſa
rie alla vita . E con le fcomuniche , e con le guardie , che egli vi tenne , afficn
rò le strade a' pellegrini, che veniuano in Roma . Il feguente anno,perche ha
ueua intefo, che l'Imperatore Federico veniua in Roma , & ariceuere la corona
dell'Imperio, & a menar per moglie Leonora figlioula del Re di Portogallo, c
nipote d'Alfonfo , fortificò le porte della città , le torri , il Campidoglio , il Ca
ftello fant'Angelo , dubitando , come io credo , che in quefta venuta di Federi 10
co , ò da lui , ò dal popolo qualche nouità non naſceſſe , perche eſſo lera natural
IV Imp in mente timido , e ne fe perciò venir vn gran numero di foldați in Roma . Eper
Federico
Roma, tenerne placata , e quieta la moltituline creò marefcialli , che baueffero
bauuto cura delle 13. regioni della Città , e donò loro 13. vefti di porpora.
L'Imperatore venne in Roma , vfcendoli incontra 13. Cardinali con tutti gli
officiali , e le perfone più honorate della città : & entrato per la posta del Ca
ftello , andò in San Pietro , doue sù la fcala bebbe incontra il Pontefice ; ilqual
e lui , e Leonora , ch'egli in Pifa incontrata hauea , che veniua di Spagna den
tro San Pietro accompagnò ; e fù a' 9. di Marzo del 1452. Fatta l'oratione,
fe
NICOLO V. $37
Renato in sto mezo Renato defiderofo di ricuperare il Regno di Napoli,alla quale impre
Talia per fa i Fiorentini, e lo Sforza li prometteuano danari, e gente , fe effo paffate Alpi Sadal
ricuperare
il Regno di hauesse a i Veneriani moffa laguerra , tentò in vano di paſſare con due mila ca
Napoli. ualliper quel di Savoia, e vi confumò tutta vn'eflate . Finalmente per vn'altro. true
camino ne venne in Sauona, indi allo Sforza , ilquale vedendofi con la venuta di
quefto Re accrefciuto digenti ,sforzò il nemico, che fuggina la battaglia, a riti…
rarfi alle montagne di Brescia : Menandone poi l'effercito attorno preseparte a
forza,parte che gli s'arrefero, da quaranta terre de' Breſciani, e de' Bergamaſchi.
Sopragiungendo l'inuerno ,fe n'andarono tutti alleſtanze . Renato lafcrando`in
Italia co' Fiorenrini ilfigliuolo,ſe ne ritornò in Francia àdirato con cofloro, che
chiamato l'haueano. Ma raffreddandofi con l'inuerno ancora gli animi di tutti &
efaufti i Principi , ei popoli di danari , fece di nuouo il Papa ragionare di pace,
alla quale i Venetiani , e Fiorentini fianchi della tanta licentia de'foldati veni
uano volentieri . Ma il Papafcoperta la congiura di Stefano Porcaro , lafciò il
negotio della pace, e tutto qui a queſtafeditione inteftina fi volſe . Hauea Stefa.
diCongiura
Stefano no maggior animo, che potentia,& era nellafua lingua molto facodo, e per quel
Porcar!.
l'atto, c'hauea moftrato(come difopra s'è detto) di voler liberare la patria,n'era
fiato dal Papa rilegato in Bologna con questa conditione , che ogni di ſi preſen do
taffe algouernatore della città . Egli vn dì l'ingannò fingendofi infermo, e chia f
mato da i congiwati ne venne volando in Roma con queſto diſegno , e pensiero W
di tofto,chefuſe in Roma,prender l'armi, e chiamar il popolo a libertà,e prende 13
re il Pontefice,e i Cardinali . Mamentre ch'egli fianco dal lungo camino, e dalle
tante vigilie (perche non hauea molte notti dormito) vuol ripoſarſi alquanto,
diede occafione,e tempo , che'lfuo difegnofuffefcoperto. Il Papa dunque li man
do tofto in cafa per prenderlo il Senatore Giacomo Lauezzuola da Verona , e
Vicecamerlengo con molti armati . Et egli,che ſe n'accorſe,laſtiando qui Battiſta
Sciarra perfona audaciſſima,& alquantiferui,ſe ne fuggì coʻcompagni via.Ma
perche non vi mancarono fpie,fù pure pigliato in cafa difuaforella dentro vna
caffa,doue nafcofto fi era. E confeffando tutto l'ordine del trattato ,fù a vn merlo CH
del caftellofant'Angelo appiccato per lagola . Nell'iſteſſo modo fù fatto morire
nel Campidoglio Angelo Maſſa col figliuolo , e con Sauo fuo cõpagno, letto prima
publicamete l'ordine del trattato,e fu a'noue diGennaio del 53. Dopo questo per
feguitò ancora, e cafligò tuttigli altri congiurati, efpecialmente Franceſco Ga
badeo,
N I COIL
OL A V. 539
Nicola V. in tre ordinationi creò diecifette card. cioè pofe nel numero de i
cardinali tre, che erano ftati creati card. da Felice V.Antipapa , e tredeci ne creò
da nuouo,vno de i quali fù Veſcouo cardin.e tutti gli altri preti, che furono.
Amadeo già Duca di Sauoia , e poi Papa Felice V. dopo rinonciato il Papato ,
creato da NicolaV.Vefcouo card . Sabino , Decano del collegio de' cardinali , e
Legato perpetuo d'Alemagna.
Antonio Cerdano Maioricenfe,Vefcouo di Meffina, prete cardin.di S.Crifo
gono .
Aftorgio Agnenfe, Napolitano, Arciuefcouo di Beneuento,prete card.di fan
to Eufebio .
Latino Orfino , Romano , Arciuefcouo di Trani , prete card.di S.Giouanni , e
Paolo .
Alano Coctino Bertone,Arciuefcouo d'Auignone, prete card.di S.Praffede.
Giouanni Raolino Francefe, Veſcouo Cabolinenfe, prete card.tit.di S.Stefano
in Celio monte .
Filippo Sarzano da Luna fratello Germano del Papa , Vefcouo di Bologna ,
prete card.di S.Lorenzo in Lucina.
Maestro Nicolò de Cufa,Todefco,prete card.di S.Pietro in Vincula .
Lodouico Alamano, Francefe, Arciuefcouo d'Arli prete card.di S.Cecilia , vn
dei cardinali già creati d'Amadco
Giouanni Ceruante di Siuiglia , Spagnuolo prete card.di S.Pietro in Vincula,
vn'altro dei cardinali già creati d'Amadeo.
Pietro Scouuemberg da Herbipoli, Vefcouo d'Augufta,'prete card.di S.Vita
le,anche questo de i cardinali creati da Amadeo .
Don Nicolao Siciliano , Arciuefcouo di Palermo , Abbate Maniacenfe , del
l'ord.di S.Benedetto prete card.di S...
Giouanni di Segouia, Spagnuolo,prete card.di S...
Guillelmo d'Vgone,dallo Stagno di Verdun,Francefe, prete card.di S.Sabina.
Lodouico di Varanbona, Francefe, monaco di fan Benedetto, prete cardin.di
fanta Anaftafia .
Giouanni Arfio d'Artus Francefe Conte, & Arciuefcouo Tarentafienfe, prete
card.de' SS.Nereo , & Achilleo .
CALI
542 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
CALISTO IF J.
II . PONT. CCX III A
Y
Creato del 1455.a 18.d'Aprile.
B
o
03/2
19-0
fero eper terra,e permare perſeguitato come Califto publicamente diceua . Ma Tiebifon .
da prefa
mentre che quefti non fi muouono , il Turco riprese leforze e guadagnò l'Impe- dal Turco.
rio diTrebiſonda,bauendo prima vccifo quell'Imperatore, e conquistò la Boffi
na,fatto prima prigione,e poi morto quel Re,non reftando di predicarefra i uo
ftri tutte queste calamità loro,che per l'iſperienza delle cofe , e per la notitia,
c'haueano de' luoghi,quafi da vn'altrafcoperta l'antiuedeuano . No reftauagià
ilPapa di efortare,e con breui e co Legati i Principi Chriftiani,ch'apriſſero pu
re vna voltagli occhi in tante miferiesperche quando il nemico haueße poipre
G 100bo
Seforze maggiori,baurebbooo tardi,& in vano cercato il rimedio . Ma mentre Piccinino
che ilbuon Pontefice penfa tutte queste cofe, e le eforta, Giacomo Piccinino , la- in Toscana
fciando i Venetiani,andò con vna gran cavolleria, e fanteria sù quel di Siena, ri, ra
moue guet
a Senefi
petendo alquante migliaia di ducati a Senefi, che(come eſſo diceuaa) Nicolò fuo
padrefi doueuano per le fue pagbe del tempo, c'haueua già militato con loro . I
Senefichiefero tofto in virtù della lega a tutti i Principi d'Italia aiuto,& alPa
paparticolarmente . Ilquale gli ammoni prima , che non pagaffero al Piccinino
on quatrino,e poi mandò in favore loro ilfuo efercito,efcriffe a i Principi d'Ita. "
lia, che faceffero il fomigliäte, e perche non nafceße in Italia qualche graue incẽ x
+
dio,che nofi poteffe poi facilměte eftinguere.Perche tutti dubitauano, che quel 2
lo no auueniffe,che Califto diceua, mãiarono volando anch'effi il foccorfo a Sie
na.Il Re Alfonsosolo , chefauoriua il Piccinino per l'amore, c'haueuaportato al
padre dilui,no mãdò aiuto a Seneſi, anzi haueua egli in modo cocitato contra i
Senefi il Conte di Pitigliano, che questa parue che la prima caufafuffe di quefla
tanta turbolentia,e calamità . Ma ilfoccorfo , che vene da Fracefco Sforza,e da Genefi tra
iVenetiani,riduſſe, con alquate battaglie il Piccinino a tale, ch'egli ne fù firop- uagliati
dalle difcor
piato,erotto più volte,& ad Orbitello fpecialmente.Onde fù sforzato a mon die in efti
tare su le galere,che gli hauea il Rè Alfonfo mädate,perche in eftrema penuria ne.
ditutte le cofe fi ritrouaua,eſenza hauere fatto nulla,fe n'andò nel regno di Na
poli . E Senefi con l'aiuto , & opera di Califto , e de gli altri confederati fi ri
trouarono , d'vn gran pericolo fuori , benche la inteftinaguerra de cittadini del
continuo li trauagliaffe.Perche vi erano alcuni cittadini, che faceuano poco con
to della libertà, e feguiuano lafattione del Re Alfonfo,e crederei ancora,che per
loro opra nafceffe tutta quellaguerra.Ma i buoni cittadini cacciati via,ò morti
icattiui, finad boggi quellalibertà fi conferuano, che con tanto trauaglio, e fpe
fa guadagnata fi haueuano . Furono anch'all'hora caftigati fieramente i licen
tiofifoldati , & i fuggitiui , e fù fatto morire Gilberto da Correggio , e mancò
Poco , che nonfuffe fatto il medefimo a Sigifmondo Malatefta , che con lor mi
litauano, e menaua la guerra in lungo , e cofi appunto poneua a facco , efaceua
Terremoto
prede nel lor contado , come fefuffe ftato nemico . Nel medefimo anno fùcofi garde nel
graterremoto nel regno di Napoli a cinqne di Decebre, che andarono per terra Rig o di
Napoli.
molte Chiefe, e molte safe con la morte di gran numero di huomini e d'animali
fufpetialmente in Napoli, in Capoua , in Gaeta, in Auerfa , en gli altri luoghi
diterra di lauoro ; le cui ruine con gran marauiglia 10 poi vidi , andando per
tutti quei luoghi defilerofo di conofcere da preffo , e vedere l'antichità . Il Re
Mm Alfon
546 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
f
Alfonfo già la terza volta prometteua douère il fuo voto effettuare di paffare
Enea Pic contra i Turchi , ma egli fi ritrouaua in modo preſo da' piaceri del fuo Regno di
colomini Napoli , che non fi curò di far giamai queſta militiafanta . E Califto tranquil
cardinale . Late le cofe d'Italia, creò noue Cardinali, de' quali nefurono duefuot nipoti ,l'vno
Mya
Roderico Borgia, l'altro Giouanni Nubano nato difuqforella . Creò anch'Enea
Piccolomini Vefcouo di Siena Cardinale , della cui opera s'eraferuito nel cōpor
re la pace d'Italia, mentre che i Senefi erano trauagliati dal Piccinino . Ma eſſen
do morto il Conte di Tagliacozzo , c'haueua l'anno auanti il Papa fatto gouer.
nator di Roma,fubito nacque diſſenſion frail Conte Euerfo , e Napolione Orſi
no,per hauer il Conte occupato Monticello terra non lungi da Tiuoli, laqual di
cea effer hereditaria difua nuora, clerafigliuola del Cote di Tagliacozza. Na
polione dicea effer fua , e per ragion hereditaria medefimamente , per eſſer ftato
quel Conte della famiglia Orfina . Dalla contefa d. quefti due Baroni,che con l'.
armi delle ragioni hereditarie difcettauano , il popolo di Romafofferfegran dan .
ni, ma effendo quefta contefa fopita per vn'ordine rigorofo, chefu lorfatto, che
deponeffero l'armi , Califto Pontefice fece Borgia il nipote in luogo del morto
Conte,gouernator di Roma,e di più General, e confaloniere della Chiefa, per te
Alfonfo di nernepiù facilmente i Baroni Romani a freno . Effendo non molto poi morto il
Aragona Re Alfonfo fenza legitimo herede,fù Califto di tanto animo, c'hebbe a dir di ri
mucre,
uoler quel regno, dicendo, che come feudo era per la morte d'Alfonſo deuoluto
alla Chiefa.Efe ne poneuano gia in arme dall'vna,e dall'altraparte,ne Fernãdo
figliuolod'Alfonfo, che conofceua l'ingegno , e la generoſità di Caliſto vi ci dor
mina.Maper la morte del Papa, chefopragiunfe,tutto queſto diſegnofi troncò,
e Fernãdo fi ritrouò libero da quefta guerra.Mori Califto, hauědo tenuto tre an
ni,quattro mesi, il Papato a' 6.di Agosto, efùfepolto in Vaticano nella Chiefa
di S.Maria dellefebri, che haueua rifatta Nicola a ſue ſpeſe , & a man manca
della Chiefa di S.Pietro fi vede . Mori anche poco appreſſo Borgia il nipote , il
qualfe ne era a Ciuità vecchiafuggito per cagion dell'odio ,che fi haueua conci
tato della famiglia Orfina,mentre che ne fauorifce più la fattion contraria.Fù
·tenuto Califo integriffſimo in tutta la vita fua,ma la principal fua lodefi è,che
´ne Vefcovo ,ne Card.volle mai beneficio alcuno in comendo , dicendo , contentar
fi di vnafolafpofa, e vergine, ch'era la Chiefafua di Valentia , come i canoni vo
gliono . Daua fpeßo elemofine a poueri e publica, e priuatamente . Maritò mol
te vergini pouere Softentaua afuefpefe molti nobili caduti in pouertà . Quando
bifognaua, era ancor co' Principi liberale, e con quelli garticolarmente, che pɔ
Viuncaffa teuano con l'autorità, e con le facoltà giouare al nome Chriſtiano . Egli mandò
no Re di ad Vuncaſſano Re di Perfia, e d'Armenia, & al Re de'Tartari Lodouico da Bo
Perfia & il lognafrate di S.Francefco , inuitandoli con moltigran doni , & eccitandoli con
Re di , Tar.
Iati move. trail Turco . Onde moffi quefti Principi dalle perfuafioni del Papa , fecero di
no Parmi gran danni a'Turchi , e mandarono anch'effi i loro Oratori a Califto, i quali ven
cn'ra il
Turci , & nero poi in tempo di Papa Piò , e noi con marauiglia certo , sì della diftantia de
mandano luoghi,onde veniuano , come del nuouo habito, che portauano , li riſguard ammo .
mbafecto
al Papa Dicono , c'hauendo date V'fsuncaffano più rotte al nimico fcriucffe al Papa , ch '.
Co
MICHAL IS TO IT 5477
eo haueua quefte vittorie hauute per le preghiere, ch'egli haueua per lui fatte
a Dio, e che fifarebbe vn di ricordato di queftoferuigio anzi diuino , che huma
no .Quest'amicitia,che incominciò Califto col Re di Perfia,fi è poi col medefimo
a
' Chriftiani continuata; onde trauaglia con continue battaglie il Turco . Califto
pocofpefe in edificare, si perche visse poco, come perche cumulaua danari per l'
imprefa de' Turchi . Solamente rifece la Chiefa di S.Prifca sù l'Auentino, ele
muradella città,ch'erano già quafi tutte per terra. Si veggono alcune tapezza
rie int efte d'oro, ch'efso comprò . Fu tenuto parco nel viuere , modeftiffimo nel
parlare, diedefacile audientia per quanto gliele foffriua l'età, perch'era già di
ottant'anni,nè già per queſto haueua lafciato punto i fuoi ftudij. Se gli auanza
ua tempo, ò leggena , ò fifaceua leggere . Esso compofe l'officio della trasfigu
ratione del Saluator noftro,& ordinò , che a quel modo, e con quelle indulgentie
fi celebrafse , che fi fà della fefta del Corpus Domini , Con gran beneuolentia,
& affabilità riceueua gli Oratori,che a lui veniuano, nè maili lafciò partire di
fcontenti,fe le dimande loro erano honefte, egiufte . E di quì nacque, ch'egli non
fù troppo amico del Re Alfonfo , perche li dimandaua coftui alle volte i vefco
uati per perfone,che ò per l'età, ò per l'ignorantia loro , e delle lettere, e delle co
fe del mondo vi erano inettiffime . Mori Califto a' fei d'Agosto nel terzo anno , e
quarto mefedelfuo Papato , e lasciò cento,e quindeci mila pezzi d'oro , ch'egli
haueua cumulati per la guerra, che haueua animo difar contra Turchi . Mentre
chel'efequie di Califto fi celebrauano , mort Domenico Cardinal di S. Croce , e
granpenitentiero, perſona afsai fauia , e graue , e fù nella Chiefa della Minerua
Sepolto con le lagrime, e gran difpiacere di tutti i buoni .
Creò quefto Pontefice in due ordinationi noue Cardinali , cioè fette preti , je
due diaconi, che furo no .
Lodouico Milano da Valenza,Spagnuolo, fuo nipote, Vefcouo Segobricen
fe,prete cardin.de' SS.Quattro Coronati .
Rainaldo Piffauello Napolitano, Arciuefcouo di Napoli, prete card.di S.Ce
cilia .
Giouanni Mela Spagnuolo,Vefcouo Zamocenfe,prete cardin . di SS.Aquila,
e Prifca .
Giouanni Caftiglione , Milanefe Veſcouo di Pauia , prete card. di S. Cle
mente.
Enea Siluio Piccolomini,Senefe, Vefcouo di Siena prete cardin . di S. Sabina.
Giacomo Thebaldo, Romano, Vefcouo Feretrano , prete cardin . di S. Ana
ftafia .
Riccardo d'Oliuiero de Angiò Normando , Francefe Vefcouo di Coftanza ,
prete card.di S. Eufebio.
Giacomo Portughefe , figliuolo del Re di Portogallo , Arciuefcouo eletto di
Lisbona,Diacono card.di S.Maria in Portico. 9
Roderico Lezolio,nipote del Papa,da Valenza Spagnuolo,adottato dal Papa
in cafa Borgia, diacono card.di S.Nicolò in carcere Tulliano .
Mm 2 FIO
548 PLATINA DELLE VITE DE FONT.
" ..
$5.0
36.
24
P
WA
44.
IO II .fù Seneſe,& era chiamato prima Enea Piccolomini.Nacque
in Corfignano,Siluiofù fuo padre, Vittoria fua madre . A'20.diA
gofto del 1458. fi per on confentimento di tutti i Cardinali creato
Attioni di P Pontefice.Il padre fuo eßendo con gli altri nobili cacciato dallaple
Foj.inan be di Siena ,je n'andaua a vna fua villa in Corfignano , quando la
zia. Pp moglie,perche era venuto il tempo del partorire,qui fi figlio, e ne chiamarono il
bambino Enea Siluio . Hebbe la madre dormendo vna vifione,che le pareua di
partorire vn fanciullo con vna mitra ful capo . Onde come fono le menti hu.
mane fempre pronte a credere il peggio,fempre ella dubitò, che questo non im
PLA
portaffe qualche vergogna al fanciullo , & alla famiglia , ne fi puote mai da
queftofofpetto torre , fin che intefe , che ilfigliuolo era ftato fatto vefcouo di
Triefte . Per laqual noua ringratiò il Signor Dio, & affatto vfci di paura. Ef
fendo egli fanciullo imparò Grammatica in Corfignano con gran docilità ,
ememoria, e menaua cofi dura vita , che bifognaua per bauer da mangia
refare tutti gli eſſercitij di contado . Entrato poi nel decim'ottauo anno fe
n'andò a Siena, doue con l'aiuto de' parenti diede opera alla poefia , e vi fe.
cetal frutto , ch'in breue anch'egli nella Latina lingua , e nella Toscana ferif
fe molte cofe fecondo che amore , che quella età fignoreggia , le andaua det
tando . Si diede poi a ftudiar le leggi , ma bifognò poco preto lasciarlo per
cagione della guerra , che nacque tra i Senefie i Fiorentim , dalla qual dubi.
7
tò , che non nasceſſe careftia . Vedendo anche in Siena la nobiltà foſpetta alla
plebe , fe ne vfci, come in vn volontorio efilio , e fi accoftò con Domenico Ca
prauico , ch'era all'hora in Siena ,ech'andaua al Concilio di Bafilea a quere
Barfi delle ingiurie riceuute da Eugenio , chegli hauena denegato il cappello ,
the Martino per le virtù fue dato gl'hauena . Con quefta compagnia Enea fu
peratele altiffime Alpi, e di neue coperte, per il Ponte dell'inferno, e per lo lago
di
P 10. II. T 349
PONT
diLucerna, e per le contrade de gli Suizzeri andò in Bafilea . Doue benche egli
CXIE comefecretario di Domenico in molti negotij occupatofufle,fempre nondimeno
rubana qualche poco di tempo ,per darlo alle lettere . E perche Domenico , ne
golta
gandoh il Papa l'entrate de' beneficij, e della heredità paterna anche fi ritrouò
ageuolmente pouero , e bifognofo , fi Enea sforzato contrafua voglia a lafciar
loje fi accofto con Bartolomeo Vefcovo di Nonara , col quale fe n' andò in Fio
renza , doue era Eugenio . Et eßendo coftui chiamato in giudio criminale da
Eugenio ,fù ancor Enea sforzato ad abbandonarlo , e fi diede a feruire Nicolò
Cardinale di S. Croce , perfona di gran bontà , ilquale fu mandato da Eugenio
Legato in Araffe, doue s'erano raunati i Principi della Francia, e pofe pacefra
il Duca di Borgogna, che con Inglefi fentiua, e'l Re di Francia . Ritornando poi
in Italia Nicolò , ch'era da' Venetiani , e dal Duca Filippo richieſto per douerlo
far arbitro della pace, che fi trattaua fra loro : Enea , che non fi vedeua molto
in gratia di Eugenio , fe ne ritornò in Bafilea , doue fù fempre molto bonorate
da tutti . Et in quel concilio celebre hebbe luogo nel magiftrato de' dodici ferit
tori de breui Apoftolici , i quali erano di molta auttorità ; perche non fi po
tena cofa alcuna publicamente trattar feuza la grauiſſima autorità loro , e s'era
ammello alcuno poco atto a dare nel Concilio il fuo voto, per ordine di coftoro
Piccoloni
fi toglieua via . Erano in quel Concilio quattro feparati parlamenti , che al co
madre. Atumedella corte Deputatione chiamauano , & in queſti fi trattaua dellafede >
Carti dellapace,della riforma, e delle cofe comuni . In quefti parlamenti ogni mefe ſi
dicarcin
cambiana il fuo Prefidente . In quel della fede, nel quale Enea era afcritto,fis
Sigueno eglipiù volte Prefidente . Fra quelli , che conferiuano i beneficij , fù ancor due
emech volte eletto . E qui molte volte orò . Maquella fua oratione fù tenuta eccel
Dre,che lente , nella quale fopra la elettione del nuouo luogo del Concilio antepofe Pa
Sonoby uiaad Auignone , a Vdine , a Fiorenza , moftrando quella città effer per tutti
checa irifpetti comodiffima , e degna di douer a tutte le altre anteporfi . Ogni vol .
"Sipas ta, che bifognaua trattarfi cofa alcuna per mezo delle Nationi, fempre fi e
fat P beggena de gli Italiani Enea , tanto era egli di facili coftumi , e di deftro inge
vfct'syour gno. Molte volte andò Legato mandato dal Concilio , tre volte ad Argentina,
#gra$ s Dna volta a Trento , due volte in Coſtanza , vna volta in Francfort , vn'altra
Her inSauoia . Effendo defignato finalmente Pontefice Felice , e priuato Eugenio,
Otta e facendofi perciò elettione di otto d'ogni natione , a quali fi daua fuprema
Dreferr poteftà nelle cofe del Concilio , & effendo eletto vn di loro Enea , che fi ritro
Tak uauafecretario di quel Pontefice , lo rinontiò . Effendo poi mandato Orate
leand re daFelice all'Imperator Federico , con tanta deſtrezza vi fi portò , e tanta
ToLife beniuolenza , e fauore ne confegui , che nihebbe la laurea poetica , e fù fatto
علام دارfuafamigliare , e Protonotario , che cofi chiamauano i Secretarij , i Germani.
Fatto da quel Principe Senatore, e fuo configliero, tanto con lafua dottrina, &
DIST autoritàpreualfe,che in tutte le cofe, doue fi opraual'ingegno, eſſo era il primo,
t
Ens benche non li mancafsero emuli , e detrattori . In quefto trattandofi fra Eugenio,
# e Federico di estinguere lo feifma , fù Enea a questo effetto mandato in Roma al
Pontefice . Et efsendefi in Siena fermato alquanto , fù molto da'fuoi pregato,
M.m 3 che .
550 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
che non andaffe in Roma, dubitando , che Eugenio qual che malgiuoco nonli fa
ceſſe , per hauer eſſo nel Concilio di Bafilea con lefue oratioui , & epiftole molte
volte l'autorità del Papa impugnata . Ma egli, che nella fua innocentiafi confi
daua,laſciando pur lor dire,fe ne venne animofamente ir Roma,e con vna elegan
tiffima orationefi purgò preſſo il Papa,che eſſo hauea l'autorità di colorofegui
ta,da' quali erastato il Concilio di Bafilea appronato.Poi incominciò a negotiar
con lui di quello,perche era da Federico mandato . Effendo a queſto effetto man. FORE
dati da Eugenio in Germania due Legati , Tomaſo da Sarzana , e Giouanni da
Caruagiale,fù e per il valor di coftoro, e per la diligentia di Enea tolta via(co
me s'è detto in Nicola ) la neutralità . E perche ancor congli effetti questa co
fa appariffe, l'Imperatore mandò Enea in Roma , perche publicamente ad Euge
nio dicesse, come effo , egli altri Germani tutti erano per obbedire a lui nelle cofe
humane, e divine. Et eſſendo in quel tempo morto Eugenio,nella creatione del ſe
guente Ponteficefùfatto Enea guardiano del conclane , perche non erain Roma
Oratore, chefulle più di lui degno di queſt'honore . Creato poi PonteficeNico
la, & dimandata egli licentia di partire, mentre che ſe ne ritornaua in Germa
nia fù ſenza saputa fua creato dal Papa Veſcouo di Trieſte in luogo diquello,
ch'era all'hora morto . Effendo ancor morto Filippo Visconte ſenza herede , fù
dall'Imper.mandato Oratore a Milanefi, a' quali fece vna bella oratione, come
l'Imperioreftaua herede della città , e come non doueuano effi per niun conto
mancar d'offeruarli la lealtà, e la fede . Che se il popolo obbedito, e affeconda
to gli haueſſe,forſefi ritrouarebbe fin ad hoggi nella fua libertà. Vi ritornò vn'
altra volta nel tempo, che Francesco Sforza assediana la città, e con gran peri
colo vi entrò , lasciando in Como i colleghi , che per paura non haueano voluto
passar auanti . Ma egliſenzafar nulla vfi di Milano, e per ordine di Federico,
andò a ritrouare Alfonfo Re di Aragona, e fù in quefto viaggio da Nicolafat
to Veſcovo di Siena fua patria . Fatto parenvato frà Alfonso , e l'imperato
re, ſe ne ritornò egli in Germania , e non reftò mai d'efsortare Federico , che do
ucfse più presto,che potea, passar in Italia a riceuer la corona dell'Imperio. Do
uendo adunque venire l'Imperator in Italia, vi mandò Enea auanti , perche an The
dafse ad incontrare Leonora di Portogallo fua fpofa, che farebbe venuta a da
re a terra ne i liti di Toſcana . Giunto Enea in Siena poco viftette, che incomin
ciò a diuentarefofpetto al popolo, che venendo l'Imper.cacciaffe i plebei dal go
uerno , edefse in potere de' nobili la città . Egli dunque , per torre da questo fo
Spetto ilpopolo,fe n'andò in Talamone, done credeua , che douefse Leonora ve
ri
nire. Ne già, perche egli partissefi quietò la plebe . Percioche fi a tempo
legata per lo contado la nobiltà . Ma come fono i ceruelli della plebe volubili, L
poco appressofi contentò, che i nobili ritornassero nella città ,fapendo la bontà
di Federico, e la modeftia di Enea . Ilqual intefo essere i vafcelli de
' Portoghesi
giunti in Pifa, tofto vi andò , enemènò laſpoſa , che aſe folo erastata raccom
mandata , a Federico in Siena . Andato poi in Roma esso nella incoronationè
dell'imper. efsequi , e publicò priuatamente il tutto . Volendo Federico andar
in Napoli a vfitar Alfonso, laſciò in Roma lui, di cui fi fidaua molto , raccom
man
PIO II. 531
mandato Ladislao Regarzonetto, che e gli Vngari, e i Boemi haueano più volte
카
tentato di rubarglielo,e menarlo via . Ritornando di nuouo Federico in Roma, e
ringratiato ilPontefice andò in Ferrara , e creato Borfo da Efie Duca di Mode- Borfo da
na passò l'Alpi . Egiunto in Germania mandò toto per ordine del Pontefice con Ene
ampia poteftà Enea Oratore in Boemia,e nell'Auftria , Perch'era frà le città di deniDua diMo
dall'. .
quefte Prouincie, e l'Imper.nata differentia per cagione del Re Ladislao, che esso Imp Fede
feco il voleuano . Rassettato quefto negotio , e tranquillata quefta difcordia , fie tico inj.
M
Enca non molto poi mandato al parlameto di Ratisbona. Done in luogo dell'Im
peratorritrouandafi in prefenza di Filippo Dura di Borgogna , e di Lodouico di
Baioaria,orò,e ragiund can tanta vehementia della crudeltà, efierezza de'Tur
chi,e della calamità del Cbriftianefimo ,che nefe fofptrar, e lagrimar quäti pera.
sno ,e parue, che animafse tutti, e particolarmente Filippo di Borgognaper quel
l'imprefa, chefu toftoper vn comune confentimento bandira ad infideli la guer
ralaqualper ambitione,e pazzia di quelli, che'l tutto perfe voleuano,fi lafciò .
7300 Enea,perche l'età l'aggrauauaſtanco di tante fatiche , e cofi lunghe peregrina.
tioni percontrade ftraniere,bauea deliberato di ritornarſi in Siena a cafa, quan
do l'imperatoredicendo esser rifoluto difar la guerra a Turchi , il ritenne . Fi
dunque aquesto effetto mandato alla dieta di Francofort , doue con lunga , e
12 gramffima oratione animò i Principi della Germania, che qui conuenuti erano ,
пов a douerfar questa pericoloſa : ma neceſsaria guerra . Benparue, che tutti mol
tofi animafero : ma prefto quelli animi accefifi raffreddarono . Fù ancor vna
terza dietafatta in Cittanoua dell'iftefsa imprefa, doue Enca menò mani, e pic
CON di, comefidice, perche con effetto fi andaſse , e publica , e priuatamente onper
Dno,animò a douerfare con effetto vedere, che lafalute di Europa, la libertà de'
By : popoli,e la dignità del nome Chriftiano da queft'impresa dipendeua, e dal valore
dell'armi della Germania . Et eragià per douerfi la cofa conchiudere , quando
d'vn fubito s'intefe , che fusse Papa Nicola morto . Onde ogni cofa in fumo fi
folu filmette , e la dicta fi fciolfe , & i Germani auidi di nouità fi sforzarono di
perfuadere all'Imperatore , che non volefse più dare obbedientra a i Pontefici,
fe non ne otteneano effi prima alcune cofe , che dimandate haurebbono , altra
7760 mentediceuano efser ad afsai peggiore conditione, che i Francefi, ò gli Italiani,
de iquali ben fi poteuano chiamare ferui, fe il mondo per loro non fi mutaua,
E poco rancò , che l'Imperatore veggendoli tumultuare non assecondasse loro.
4st Mal'autoritàd'Enea , che vifi trapofe , gliele vietò , dicendo a Federico , che
Lea frà Principi, che contendano in freme ancorche di gran cofe , fi può pur alla fine
ritrouare modo per concordarli, e pacificarli ma che fral Principe, e'l popolo
dura fempre un'odio immortale , e per quefto gli parea , che fusse meglio fla
re in pace col Papa, che non assecondare alle voglie di coloro , che non con ra
gione: ma con appetito folamente fi muouono . Mofso da queſta ragione Fede
rico fireftò di preftare gli orecchi al popolo , e mandò toflo Enea fuo Oratore
aCalifto , Venuto in Roma Enea , dato il giuramento al Pontefice in nome di
Federico , e lodato l'ono , e l'altro , quanto bifognaua ,fegui , né d'altro in tatta
quella fua oratione parlò, che dell'impresa del Turco , cofi accefo , & animato
Mm 4 vi
552 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
viera, Percioche ben antiuedeua, eſſendo egli fauio , quello, che poi auenne, the
i barbari gonfi della vittoria non ſiſarebbono con occupar la Grecia contentati,
Hora perche queft'imprefa non ſi potea fare, fe non fi quietaua prima Italia,ani.
mò molto il Pontefice a douer qui prima volgerfi tutto . Erano all'hora i Senefi
trauagliati dal Conte di Pitigliano , e da Giacomo Piccinino più per ordine del
Re Alfonfo , che perche queſti Capitani haueſſero da ſe volontà di far queſta
guerra . Perche adonque l'incendio di questa guerrafi eftingueſſe afatto , Enea
per ordine di Califto , a' prieghi de'fuoi Senefi, fe n'andò in Napoli, doue an
cora venuti erano gli Oratori quafi di tutta Italia,per ragionare con Alfonfo di
pace . E non effendofi ancorfatto nulla, tofto che Eneafopragiunfe, il Re diſſe,ef
fere giàla pace conchiufa , poiche vi era colui venuto , che esso di cuore amaua .
Huendo dunque ottenuta la pace , e liberata la patria fua , fe ne ftette Enea col 21
Re alquanti mefi nel qual tempo venutali vn dì l'occaſione con vna copiofa, &
elegante oratione lo animò, eſpinſe allaguerra de' Turchi . Partito pot, e ritor.
nato in Roma,quando volle partire,& andar in Siena,fù riceuuto dal Papa, dal
qual fù poco appresso con vn confentimento di tutto'l collegio fatto Cardinale.
Valfe tanto, efù di tanta autorità preſſo Califto , che lo ſpinſe a mandar Oratori
in S´ena,ch'era all'hora da ciuili diſcordie trauagliata,perche il tumultuante po
polo venisse a concordia, e pace fràſe ftesso . Ritrouandofi poi ne bagni di vi.
terbo, doue era andato per fue indifpofitioni , e vi haueua incominciata l'hifto
ria di Boemia, mori Califto, eſe ne ritornò perciò tofto in Roma, doue fù con tan
ta afpettatione riceuuto,che gli rfci vnagran parte del popolo incontra, e quafi
indoninafsero , il falutauano Pontefice ; percioche non era , chi quefta dignità
non li deTe . Entrato in conclaue fù da tutti vnitamente creato Pontefice , co
me fiè detto . Essendo ftato poi incoronato il terzo di Settembre, entrò pon
tificalmente in San Pietro . Et bauendo ringratiato N. Signore , e rafsettate
le cofe dello stato della Chiefa , tutto fi volfe alla cura della Christiana Kepu
blica . Percioche prima, ch'egli fofse Pontefice , era nell'Umbria nata la guer
ra , che Giacomo Piccinino auido di nouità mofsa vi hauea . Fù da Pio tofte
quefta guerra eftinta , e ricuperato Affifi , e Nocera , che in poter del nemico
erano . Frà Fernando Re di Napoli , & Sigifmondo Malatesta fe Pio fare la
tregua, che ogn'vn per cofa afsai difficile teneua ; percioche hauendofatto ban
dire on concilio in Mantona, volena che vi fi potefse da ogni parte ficuramen
te andare . Hor bauendo in luogo del morto Borgia , creato il Principe Colon
na gouernatore di Roma , e Legato in fuo nome Nicolò di Cufa Cardinale di
San Pietro in Vinco'a , esso nel mezo dell'inuerno fi vfci di Roma , e tenne il
camino per quelle città , che per le loro ciuili difcordie più alle armi , che al
la quiete haueano gli occhi , e che esso alla concordia , & all' vnione afsai calda
mente le animo . E finalmente giunfe in Mantoua, doue era di tutta Europa
concorfo gr nnumero di Principi , e di Oratori di varij Signori , e popoli . In
Concilio di quefto celebre Concilio , nel quale Pio calda , & eloquentemente le fua caufa
Mantoua, trattana , fù per vn comune decreto conchiufo , che fi facesse la imprefa d'o
riante contra i Turchi . Fù confultato del modo , che fare fi doueuae fà sử
gli
FON PIO II, 553
7, che ti sa
gli occhi di tutti antepofto il pericolo , che non facendofi questa guerra , nefo
4G4 praftaua a Chriftiani . Nonfù , chi non lagrimaſe , quanto fi narrarono le
ThePrima calamità di quefti, che ogni di ne andauano in quella grauiffimaferuiti de' Bar
TEROEÙDAT. bari . Efi accefero tutti a douere prendere le armi , quando fi moftrò , che oc
nopraperat tupata il Turco la Grecia, ela Schiauoniafarebbe tosto penetrato oltre . Non
olafciò Pio dedire cofa , che poteffe accendere , e commouere gli animi de' fedeli ,
Fù Pio eccellente dicitore , è parlando molte volte di vn medefima materia ,
iguerefer
pareuafempre , che di diuerfe , e varie cofe diceſſe , tanta haueua elegantia ,
arecu ecopianeldire . Egli confutò con tre attioni vehementi le querele de' France
gaf, ele calunnie di Renato , che fi doleuano , che egli haueTe confermato nel
fanità. Mandò Federico di Vrbino Capitano difanta Chiefa, infieme con Alef Bran
d'virdrico
ino
Caparo fandro Sforza sù quello di Tagliacozzo , perche interteneffero Giacomo Picci
paſſare in Puglia in foccorfo de' Francefi
fa . Chic wino', che affoldato da Renato voleua
della
contra Fernando . Et eſſendoftato preſſo Sarno Fernando rotto, Pio to foccor.
fe, efù cagione, che nonfuffefpogliato del Regno . Percioche egli dubitaua, che s
fe Francefi hauessero occupato il Regno gonfi della vittoria non ne baueffero po
fta lalibertà d'Italia a terra . Fece poco conto delle minaccie , e delle promeffe
degli ambasciatori di Francia , che s'ingegnauano di farli lafciare l'amicitia di
Fernando , e con Renato accoftarfi . Frenò e con le cenfure , e con l'armi ilfu
Sigifmor- rore, e la rabbia di Sigifmondo Malatefta , feudatario difanta Chiefa . Ilqual
en Malare rotta la tregua,& l'accordo fatto dal Papafra lui e Fernando rottopreſſo Nu.
fta priusdi
en parte lafture il Legato Apoftolico , moſſe laguerra fopra la Marca . Ma fù l'anno
del fuo ft
dai Pap .Seguente preßo Sinigagliaſmorzata la ſua rabbia da Federico d'vrbino , e da
Napolione Orfino con vnagraue rotta. Era Nicolò Cardinal di Piſtoia Lega.
to , ilquale ricuperò Sinigaglia, efpugnò Fano , e tolfe al nemico vna gran parò
te delcontado di Arimino , perche non poteſſe vn di hauer gli occhi al ribellar
fi. Nonmolto poifù combattuto ancor compariprofperitàpreffo Trotadi Tu
glia dal Re Fernando , & entrarono perciò in tantofpauento il Principe di Ta
ranto, e molti altri, che effendo parteggiani di Francia a coſe nuoue aſpirauano ›
che tutti bumili chieféro al Rè la pace , e la ottenero , faluo che alcunipochi , ↓
Infta il Pa. quali il Reperſeguitando, ò li cacciò dal regno,ò gli ridußefotto ilgiogo, & ad
, incominciò a' trat
ficei l'im obbedientia. Pio veggendofifuori di dueguerregrauiffime
pa , che A
742
prefa diter tar dell'impreſa dell'Afia, che eſſo haueua pofta innanzi nel Concilio di Manto
za fanta.
ua, cheper l'auaritia, e ambitione de' Principi erafata pofta daparte, Fece
in questa impreſaſuoi confederati il Rè d'Vngaria , Filippo Duca di Borgogna ,
iVenetiani , perche pareua , che quefti vi fi moftraffero più pronti . Mandò
Legati e breui alle nationi del Chriftianefimo animando ei Principi, eipopoli a
cofrimportante , e neceffaria imprefa . In questo mezo fe n'ando egh in Siena ,
perandarne poi quandofulle ftato tempo , a bagni di Petriolo , che parea , the
giouaßero allafua indifpofitione . Qui bauendo intefo, come Filippo di Borgo
gna , che haueua promeļo di venir con vna fua armatafe ne refiana , & come
molti altri Principi,e popoli nonfolamenteſtranieri, ma Italiani ancora, & per
inuidia , eper ambitione fi sforzauano d'interrompere , e difturbare questa an.
data , perche pareua loro , che chi andato vifuſſe , ne haurebbe gloriofi premü
confeguiti, moltofi sforzò ( come a buon Pontefice toceaua difare) d ridurli
amigliorfentimento , & a quietarſi al manco di nen difturbare gli altri, che vo
leffero andare . E laſciati i bagni fi ritrouò in Roma , douefù per alquanti dì in
onagrauefebre , e da vn vehemente dolore di podagre trauagliato . Il perche
nonpuote a' cinque di Giugno , come haueua già fatto publicare , ritrouarfi in
Ancona. Incominciando aftar meglio afcoltògli Oratori del Rè di Francia,
del Ducadi Borgogna , che ifcufauano la tardanza de' Principi loro. Fattoft poi
venire i cardinali,
fe citare it Re di Boemia,che nofentinatroppo ben della fede.
Partito poidi Romafife portare in letticaper la Sabina , per l'vmbria , e per
la
T PIO TI 555
laMarca in Ancona. E perſtrada incontrò ungran numero di genti , che di Anc Papa
ona. in
G Germania, e di Francia, e di Spagna veniuano per paffar in Afia in queſt'impre
fa delTurco, delle quali, perche le conobbe allaguerra inette,e perche non por
tauanofeco, conforme al breue, lafpefa della guerra, ne licentiò gran parte, af
foluendola da lor peccati , e nefurono le maggior parte Germani . Mentre che
egli afpetta in Ancona , che quifi vnifcal'armata , ch'era ſtatafattaper tutti
ce , the quefti noftri mari per queſt'imprefa, e che venga il General de' V´enetiani,traua
lafata glito d'vna lungafebre , finalmente verfo le trehore di notte del quartodecimo
ecla giorno d'Agofio del 1464. morì , bauendo retto il Ponteficatofei anni , manco
ta Che feigiorni . Egli fù di tantafortezza , e coftantia , che in tutta quellafua in
dre fermità lunga , egraue non lasciò mai d'intender le caufe di diuerſé nationi, e dî
CC,MAY inhibire, di decretare, digiudicare, difigillare, di ammonire, e di caftigare . Et
ricot in quelgiorno ifteffo, ch'egli lasciò la vita,due hore prima che efalaffe lo fpirito,
chiamati afe i Cardinali , coftantemente gli efortò a douere effer concordi nella
MICTU elettion delnuouo Pontefice , e con graue , & falda oratione raccomandò loro
i
gliocch l'honordi Dio', la dignità della Chiefa Romana , l'impreſagià contra i Turchi
prel determinata, lafalute dell'animafua , tutta la fuafamiglia , e'fuoi nipotifpe
To Pr tialmente , pur ch'effife ne moftraffero degni , dimandò dafe fteßo tutti i facra
enwowed menti , in effetto in tutte le cofe moftrò fegni di perfettiſſimo Chriftiano . Diſpu
chea tò ancoraacrèmente in quel tempo con Lorenzo Rouerella Veſcono di Ferrara ,
otros edottiffimo Theologo, fe era lecitò reiterare la eftrema vntione. Percioche egli
,incol bauendo in Bafilea la pefte, & effendo ftato per morirne,era ftato vn'altra vol
tavnto . In quefta tanta anfietà d'animo non lafciò mai le orationi canoniche ,
ancorche nefufle da i ſuoifamigliari molto pregato . Sù la morte recitòfalda
Cof
y mente il Simbolo d'Atanafio , e poi confeſsò eßerſantiſſimo, e veriſſimo , Non
Dut
fifpauentò della morte,ne moftrò fegno in quel punto eſtremo di perturbarsi .Era
18
per lelunghefue infermità macerato in modo , che fi puote dire , che egli eftinto
piùtofto, che mortofuffe . Ordinò , che fuffe ilfuo corpo portato in Roma. E co
loro,che lo aprirono , differo, bauerli trouato vn piuaciffimo cuore nelpetto. Fù
Fith: accompagnato d'Ancona in Roma da tutti iſuoi famiglieri in veſte lugubre , e
dolorofa . Fatto alfolito l'effequié , fù in San Pietro preſſo l'altare di Sant'An.
dreaalle fpefe del Cardinale di Siena con quefto epitafio sù la tombafepolto .
Pio 11. Pont.Mafs. dinatione Tofcano, di patria Senefe, difamiglia Piccolo
mini, tenne 6. anni il Ponteficato . Certo breue il Ponteficato , ma la gloriafù
grande . Fece per cagion della fede in Mantona vn Concilio , fè ftar a dietro e
dentro efuor d'Italia tutti quelli, che oppugnauano la Sedia Romana. Canoni
zò S. Caterina di Siena . Tolfe via nella Francia vn'empia legge . Rifece a
Fernando d'Aragona il regno di Napoli . Accrebbe lo ftato della Chiefa. Or
dinò le minere dell'alume, pur all'hora ritrovate preſſo la Tolfa. Fù grand'ama
tordellagiuftitia , e dellareligione . Valfe molto nella eloquentia , e nel voler
andare allaguerra, c'haueua bandita la Crociata a i Turchi , in Ancona morì ,
doue hebbe l'armata in punto , e'l Generale de' Venetiani con gli altri confedc
rati per questa impref . E riportato in Roma , fù per volontàde' Cardinalife
polto
NA
556 PLATI DELLE VITE DE PONT.
polto là, don'egli hauea fatto riporre la teſta di S.Andrea Apoftolo ,che dal Pe.
loponnefo venutagli era. Viſſe 58. anni, noue mefi,e 28.giorni. Lafciò al Col.
Epilogo de legio de' Cardinali 45. mila ducati d'oro , che hauena delle entrate della Chiefa 704
iPio.
fauid
men raccolti, per farne la guerra ai Turchi . Questo danaio i Cardinalı infieme con Me,che
tre fu Papa legalere, che fi ritrouauano all'hora nel porto di Ancona , diedero a Chriftofo.
emodo
del difun
vi ro Moro Capitano de' Venetiani , ch'era con 11. galeregiunto in Ancona due
were . giorni prima, che Pio morije . E gliele diedero con quefta conditione , chède 111
legni effififeruiffero in quella guerra a loro volontà , e'l danaio a MattiaRèdi €15
V
Vngaria donaſſero in nome difoldo , poi che egli del continuoguerreggiana con EX
Turchi . Mori Pio generofofenza alcun dubbio , efauio , e che non nacque al
l'otio , e per iftarfi a piacere, ma a negoty , e per trattar cofe importantiffime ,
egrandi . Semprefi sforzò di accrefcere la maeftà del Pontefice . Non reftò
mai di perfeguitar con le ifcomuniche, con le cenfure ecclefiaftiche i Rè , i
4
Principi,e ipopoli afe, o alla Chiefa ricalcitranti, finche vedeua hauerli al ve
ro conofcimento ridotti. Simostrò affai contrario , e colerico con Lodouico Re
di Francia, perche fi sforzana coftui di diminuir la libertà della Chiefa. E lo ba
ueua già prima sforzato ad eftinguer quellapragmatica , ch'era vnaperniciofi
Limapefte della Chiefa Romana. Minacciò Borfo Duca di Modena, e perche ef
fendofeudatario di S.Chiefa fauoriſſe le cofe di Francia , e Sigifmondo Malate &
•
fta nemico della Romana Chiefa. Perfeguitò congrauiffime cenfure Sigifmon
do Duca d'Auftria , perche haueffe prefo , e tenuto on tempo prigione Nicolò
Cufano Cardinal di S.Pietro in Vincula . Priuò della fua dignità Pietro Hi
Semburgenfe Arciuefcouo di Maguntia , perche haueffe finiftra opinione della
Chiefa di Roma, e vi creò in fuo luogo vn altro Prelato. Tolfe all'Arciuefco
uo di Beneuento quela prelatura, perche tentaſſe di dare Beneuento a Francefi.
Prinò del Vefconato di Teramo Francesco Copino , per bauerfi nella Legatione bu
di Bertagnapiù autorità attribuita‹di quella, che gli eraftata conceffa. Ricupe
rò alla Chiefa Terracina , Beneuento , Sora, Arpino con gran parte di Campa
gna di Roma . Ne per paura, në per auaritia cofà mai nè a Rè, nè a Duchi ,1 , ne
guronepoti , i due piùpiccioli furono in gratia di Pio fatti Cauallieri dal Rei
sagna.Il primo, c'hebbe la figliuola del Re Fernando per moglie , fù creato
Duc d'Amalfi . Ilfecondo, che comefi è detto fu fatto Cardinale, viue fino ad
boggicon tanta integrità,e virtù, che i costumi, e l'ingegno , e la folertia, e la rex
The ligioze,e la modeftia, e la grauità, che in lui fi veggono, moftrano, che non ſi poſ\
fapize in vngrandiffimo Prélato defiderare . Ma ritorno a Pio ,il quale ancor
their tanta altezza fi vedeſſe , non lasciò mai , mentre viffe, lo ftudio delle buo ”.
ne lez tere.Effendo giouane , e non ancor chierico , fcriffe cofe anzi lafciue, e fe
ре fine > chegraui , e cianciando alle volte non reftaua d'effere mordace . Egià fra
leggono ifuoi epigrammi fparfi tutti di argutie . Vogliono , ch'egli fcriueffor
aer dat emila verfi di varifoggetti , e maniere , e ne perl in Bafilea la maggior
parte . Nel tempo reftante della fua vita inuitato dalla grandezza delle
maerie , fi diede tutto all'oratione fciolta . Si dilettò ancora d'vna maniera
mi adifcriuere,è più atta al filofofare.Scriſſe in dialogo molti libri, della pote
Add Cocilio di Bafilea,del nafcimeto del Nilo della caccia delfatto della prese
tiad i Dio , della herefta de' Boemi Lafciò vn dialogo imperfetto contra i Turchi
per La difenfione della fede . Riordinò le fue epiftole fecondo i tempi che le
Serie e quando prima che fuse chierico , e quando poi che preſe gli ordini', é
qua ndofu poivefcono , e quando Cardinale , e quando Pontefice con feparati
bol mi . Con le quali lettere accendeua i Principi , e i popoli de'Chriftiani a
prender le armi in fauore della religione contra gli infedeli . Vi è anch'vn t
fui epiftola al Turcho,per la quale l'eſſforta a douer lasciare la perfidia Maho
homettana , e feguire la vera religione di Chrifto Saluator noftro . Scriffe an
cora dell'arte Grammatica al garzonetto Ladislao Re di Vngaria . Fece da
trentadue orationi tutte drizzate alla pace de i Re, alla concordia de Principi's
alla tranquilità delle nationi, alla diffenfione della religione , & alla quiete di
tutto il mondo . Compi la hiftoria de Boemi, lafciò quella dell'Auftria imperfet
ta . Incominciò vua hiftoria di tutte le cofe auuenute nel tempo fuo:ma oppref
fodalla grandezza,e copia de'negoty non la compi.Scriffe vn Comentario di do
dici libri dellecofe ,che egli maifece, e lasciò incominciato il decimoterzo . Ete
ilfuo modo difcriuere quieto, e temperato. L'orationi, che vi trapone ,fono fplen
dide, accommodate. Moue e tranquillagli affetti.Non refta mai di dare al
lafua oratione ornamento, e candore. Defcriue attamente i fiti dei luoghi,e i fin
mi.Secondo il tempo, e'l biſogno vſa varie maniere di eloquentia , e dalla cogni
tione delle cofe antiche non fi di parte.Non li occorre mentione di terra,ne di cit
tà,che non ne ripeta l'origine, e non ne disegni il fito.Scrine diligentiffimamente
in che età quali Capitani fiorifero . Non mancò anco per piacere diferiuere e
nimmi.Lafciò molte fententie a modo di prouerbij ,delle quali , perche me ne fo- Sententie
noparte alcune vtili per la inftitutione della vita humana , ho voluto quifar- di Pio ij.
ne motto . Soleua dire,che la natura diuina meglio s'intendeua , e conprendeua
credendo, che difputando . Che ognifetta confermata con l'autorità no ha bisogno
diragione humana . Che la fede Chiftiana, acor che nonfufe appronata da i mira
coli,do zerebbe eſſere da tutte le geti per lafua honefta accettata Che di vnafola
diuini
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
360
diuinitàfono tre perfone , nè fi dee mirare,con che ragione fi proui: ma da chi M elPrim
detto ciòfia.che gli huomini, che misurano il cielo,e la terra,fi mostrano più an of
daci,che veri.Che l'andare mueftigando il corfo de'Cieli,e delleftelle,fia cofap
vaga,e bella, che vtile.Che gli amici di Dio fi godono quefta prefente vita , ela mente com
futura , Chefenza la virtù non è piacere intiero. Che ne l'auaro di danari , nè il
dotto della cognitione delle cofe fi veggonofatÿj giamai.Che chi più sà,in mag- Imated
giori dubbij inuolto fi troua.Che le lettere debbono efere a plebei in luogo d'ar
gento,a nobili in luogo d'oro, a principi in luogo di gemme . Chei buoni medici ,
non procurano il danajoima la fanità dell'infermo . Che l'oratione artificiofa
non piega ifauij,ma ifciocchi.Che quelle leggifono fante , che pongano a licendaNar Papa,da
tiofe ilfreno. Che le leggi hanno con la plebe la forza loro,e co potentifono debo t feandr
a o
lise mute. Che le cofe grauifi diffiniscono co l'armi, no con leggi, Che il buon citta
rome, p
dinofottopone la cafafua alla città,la città alregno il regno al mondo, il mondo Rouerella
a Dio.Che il primo luogo preffo il Rè è pericolofo . Che come corrono tutti ifiu OSES.
mi nel mare,cofi nelle cortigrandi i vitij fi adunano. Che gli affentatori ne me Loffred
nano,doue più effi vogliono , i Re.Che i principi non prestano ad altri più volen ro,el
tieri gli orecchi,che a riportatori. Che la lingua dell'adulatore fia vna peste agli fonaSpe
bretto
Re.Che il Rè, che non fi fida d'alcuno, è difutile,ne quel Re è migliore, che a tut
ti crede . Chi regge molti,bifogna ch'egli fia anche retto da molti,Che none de
gno del nome di Re, colui che misura le cofe publiche con le proprie commodità . atod
Chinon affifte alla cura, ai facrificij dellafua Chiefa,non merita , che gli fe
ic
diano l'entrate del beneficio,non altrimenti , che il Re che non rende ragioni a ColomoS
in
fudditti,è dell'entrate del regno indegno.Chiamaua i litiganti vccelli,la cortel' S.Eu
v
aja,ilgiudicela rete, e gli auuocati i cacciatori. Dicea che fi douean dare gli buo # az273
mini alle dignità, e non le dignità a gli huomini . Che altri meritauano i magiftra
ti,e non gli haueeno, altri gli haueano,e non li meritauano, Che ilpeso del Ponte
fice ègrauema che è beato a chi bene foffriffe . Che il vescovo indotto fi può
comparare ad vn'afino.Chei trifti medici uccidono il corpo, e gl'ignorantifacer
doti vecidono l'anime.Che il monaco vagabondo èferuo del diauolo. Che le vir
ti arricchirono il clero , & i vitij lofanno hora pouero .Che non è teforo , chefi
poffa anteporre ad vn'amico fedele. Che la vita fi può comparare a vn'amico ,
lamorte all'inuilia . Che chi è troppo alfuo figliuolo indulgente,fi nudrifce in ca
failnemico . Che l'auaro non piace agl'huomini in cofa alcuna ,faluo che nella
morte.Che i vitij de gli huomini fi cuoprono con la liberalità, e fi difcoprono con
Lauaritia. Che l'effere bugiardo e vitio feruile Che'l bere del vino accrefce a gli
huomini,e lefatiche, e l'infermità.Che ſi vuol bere il vino,perche ne ecciti, e non
nefoffochi la mente , e l'ingegno . Che la libidine ogni età imbratta , e la vec
chiezza eftingue . Che ne l'oro , ne le gemme ci danno la pita tranquilla,e quie
ta, Che abuoni è dolce, a cattiui e duro il morire , che agiudicio di tutti i Filo
fofi,fi dee ona generosa morte ad vna dishonefta , e laida vita anteporre . E
queſtefono quafi tutte quelle cofe , chefi poffono fcriuere della vita di Pio.Al
S.daCatia
Siena ca che anche questo aggiungo , ch'egli canonizò S.Caterina da Siena , e collocò in
nonizata San Pietro con deuote proceffioni del clero e del popolo la teſta di S.Andrea ,
che
1657
1.4 PIOII
361
the dalla Morea il Principe di que luoghi in Roma portò . E la ripofe in vna
cappella
сар aquefl'effetto fabricata , purgando , e nettando da quefta parte la Chie
fa , etoltene via alcunefepolture de' Pontefici , e de' Cardinali , che tutto quel
luogotemerariamente occupauano .
$ Pio II. creò in tre ordinationi dodeci Cardinali , cioè dicci preti , e due Dia
coni , che furono .
Angelo Capranice , Romano , Vefcouo di Rieti , prere card . di S. Croce in
Gie rufalem .
Berardo Erulo, da Narui, Vefcovo di Spoleti , prete card . di S.Sabina .
M Nicolò Forteguerra, da Piftola ,Vefcouo Teatino, prete card.di S. Cecilia.
Macftro fra Åleffandro Oliua da Saffoferrato , Eremitano di S. Agostino , e
General di quell'ordine, prete card.di S.Sufanna.
Bartolomeo Rouerella da Rauenna , Arciuefcouo di Rauenna , prete card.
1/ di San Clemente .
Don Giouanni Loffredo , monaco di S. Benedetto , Vefcouo d'Artois , prete
card.de' SS. Silueftro, e Martino ne' monti, d'Equitio .
Giacomo Cardona Spagnuolo Vefcouo Vrgelenfe, prete card.di S.....
Lodouico d'Alibretto, Francefe , Vefcouo di ..... prete card. de' SS. Pietro , e
Mrcellino .
Giacomo Amanato da Lucca , Tofcano, Vefcouo di Pauia; prete card. di San
Grifogono .
adi
Brocardo Prepofito Saltburgenfe Todefco, prete card.di S .....
Francefco Piccolomini da Siena , nipote del Papa , & Arciuefcouo di Siena ,
Diacono card. di S. Euftachio .
d
Francefco Gonzaga Mantouano, Vefcouo eletto di Mantoua, Diacono card.
di S.Maria nuoua.
Nn PAO
562 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Abbreuia.fa molta istantia di comutar il Vescouato di Vicenza con quel di Padoua ,fe ne
tori di cor- concitè talmente l'ira di Pio, e de' Venetiani, che nefù Paolo ilfratello prino in ARTES
te , da
tutti Pas Venetia dell'ordine Senatorio, & a lui l'entrate de gli altrifuoi beneficij tolte,fe
caffali
,At יOnd
loj, 116
da quell'imprefa, e propofito non fi reftau a. Di che moltofdegnato afpettando
il tempo di vendicarsi non reftaua di mostrarsi all'aperta colerico con coloro,che STAMA
gli haueano impedito ilfuo difegno . Essendo poimorto Pio,e creato in fuo loco, ER
fubito che le chiaui di Pietro tolfe, ò che cofi promeſſo l'haueſse , ò che i decreti,
e le cofe fatte da Pio odiafse, tutti gli officiali de' breui , creati da Pio , come di
futili , & ignoranti ( come esso diceua ) licentiò, e li priuòſenza aſeoltarli nel
le loro ragioni , e della dignità , e de' beni, iquali douea per la eruditione, e dot viag
trinaloro cercare per ogni parte del mondo , e con groffi premij alla corte chia LETNE
mare. Era quefto collegio pieno di perſone letterate , e da bene . Vi erano dotti
Platina pri
uo de fuci nelle leggi diuine , & humane . Vi erano poeti , & oratori , che non meno or
col namento alla corte dauano, ch'effi ne riceuefsero , iquali tutti Paolo, come inet
officij file-
menia
Pontefice. ti , e ftranieri , cacciò via, e della loro posseffione li priuo , bench'effi , che l'offi
cio comprato haueano , le loro ordinarie cautele hauefsero . Quelli , cui più
quefto danno toccaua , tentarono di diftorlo da queſto propofito , & io , che ero
vn di loro, molto pregai,che la caufa noftra a gli auditori di Rota fi comettesse .
All'hora con occhi torti mirandomi : Adunque, difse, cofi le cofe,che noifaccia
mo, tu ad altri giudici appelli? Ne pare, chefappi,che tutta lagiuftitia,e le leg
gifon nellofcrigno del petto noftro ripofte ? Cofi voglio io i vadano via tutti, e
doue più piace loro , che io ſono Papa, e poffo ,fecondo che più mi piace,fare,e di
sfare . Intefa queſta cofi cruda fententia , per non lafciar affatto negotio c ofi
importante , ancor che difperato, del continuo e la notte, e'l giorno ci trauaglia.
uamo,benche in darno ,pregando , e ifcongiurando ogni vil cortegiano, che ci deſse
adito di poter al Pontefice parlare. Eramo da tutti, come ſcomunicati, e bandi.
ti, vilaneggiati, e cacciati via. Venti notti continue (perche quafife non di not
te negotiaua) con ogni diligentia ci trauagliamo, ma in vano . Ilperche non po
tendofi io tanta ignominia fofferire, quello,ch'io et i copagni fare preſentialmēte
non poteuamo,deliberai difarlo perfcritto.Onde fcriffi vna lettera quafi ap pun -
to in queftafententia . Se è ftato a voi lecitofenza vdirci, fpogliarci della noftra
giufta , e legitima compra , dee efser ancora lecito a noi dolerci di queſta ingiu
fta ingiuria,che nefifà . Poiche fiamo da voi con tanto vilipendio , e contume $
lia cacciati , ce n'andremo a ritrouar i Rè , & i principi, perche vi habbiano da
intimar il Concilio, doue habbiate voi a dar conto, perche della legitima nofira
Platina po poffeffione priui ci habbiate . Letta Paolo quefta mia lettera, tofto ordina, che
to prigione Platinafia prefo, e pofto in ceppi . Teodoro Vefcovo di Treuigi ha il carico di
dal Papa . caftigarmi. Onde fono tofto fatto reo d'hauere contra il Papaſcritti libelli fa
mofi, e d'hauerfatto mentione di Concilio . La prima parte confutai dicendo, che
quelli libellifamofi fi chiamano,ne' quali il nome di chi lifcriue, fi tace. Eper
che nel fine della mia lettera il mio nome si vede, non è famofo libello il mio. Is
quanto,ch'io habbia fatto mention del Concilio,non penfai grauefallo comet ters
poiche ne' finodi fi vede cfferflati da'SS.Padri ifondamenti della verafede ftz
biliti,
E PAV LO
VLO 、 ·· II. " 365
biliti che il Saluator noftro, & i fuoi difcepoli prima nella Chiefafanta lifemi
narono,che gualmente i maggiori co' minori viueßero, e che nonfoffe ad alcuno
fatta inginftitia.Ondefù ancora preffo 1 Romani ritrouata la cefura, pla qual, e
le perfone priuate,e' magiftratifoffero sforzati a dar coto della vita loro, e dell'
1 officio ben retto.Ma no hauẽdo cỡ queste ragionifattofrutto alcuno, pofto in gra
uiffimi ceppinel mezo dell'inuerno fenzafoco,& in vn'alta torre efpofta a tutti
24.meſi di lungo viſtetti.Finalmente fianco il Papa da'prieghi di Fracefco Gon
༢༩༢༠ Cardinal di Matoua,mi cauò di prigion tale,ché non mi reggeua in piedi, e
mi dice,ch'io non parta di Roma, perchefino in India mi haurebbe perfeguitato , Canonici
Obbeddij, e fietti fermo tre anni in Roma, penfando ogni di veder alle mie cala regolari ri
mitàqualche rimedio.Hora effendo ftato Paolo alfolito incoronato,perche fi ri Paoloariij da,
in
cordaua, che Califto hauea di S.Gio. in Laterano cacciati i canonici regolari, che s Giouanni
Laterano.
già Eugeniopofti vi hauea, effo li riuoco ,perchefeparatamente da' pretifecolari
1 celebraffero.E per eftinguere quefti preti,quãdo alcun ne moriua ,non creaua al
tro infuo loco, òfe qualche beneficio vacana,lo daua ad alcuno di loro,perche ad
n'altra Chiefa ne andaffe, a quefto modo dãdo a canonici regolari pian piano la
poffeffione di quel luogo intiera,perche altramente erano poueri, e biſognaua da
re loro da mangiare .Questo fù cagione, ch'il Papafi alienaffe molto gli animi de
Romani,i quali diceuano, efferftati da i lor maggiori quelli beneficij ordinati , e
perciò non effer bene,che togliendoſi a' cittadini fi deſſero à perfone nuoue, e ftra
niere.Mano conteto il Papa di quefto,fi ritirana daparte alcuni di quei canoni
ci,e minacciandoli forte li sforzaua a renontiare, e lafciar que' canonicati . Ma
alcuni dellefue minaccie poco curandofi , afpettauano il tepo della vedetta, che
nellafua morte tofto fi vide.Hora venedo auifo,che hauendo i Turchi preſa qua [ ! Turco pi
Futta
fi tutta l'Albania ne paſſauano nella Schiauonia mandò Legati alli Re e Princi gi Albania,
pi Chriftiani, che quietatifra loro peſaſſero di prender l'arme per il ben publico
contra ilTurco. Ma nonfecefrutto alcuno , perche i noftri Chriftianifrafefteffi
oftinatamente guerreggiananosi Germani da pna parte, gl'Inglefi da vn'altra ,
mentre che quefti il Re vecchio vogliono, quegli altri il nuouo,e gli Spagnuoli, e
iFracefi anche da vn'altra, che erano diuifi,c no tutti al Re loro obbediuano. Et
ancora Paoloera trauagliato dalla infedeltà del Re di Boemia, che a poco apoco
dal corpo della S.Chiefa fifottrahena.Cõtra cofini adunque hauea animo di mã
dar con vn'eſſercito il Re d'Vngaria, fel'imprefafatta cotra i Turchi gli lo cõce
deua, efe il Re d'Vngariapotea pacificare con l'Imper. percioche effendo morto
Ladislao Re d'Vngariaſenza herede , l'Imperatorfuo zio diceua efferfuo quel
regno,che Mattiafigliuolo del Vaiuoda fi hauea già occupato. Lafciando adun
que Paolo per vn'altro tempo queflo negotio , fi voltò tutto a quietar in Roma Mattia Rè
d'Vngaria .
alcune difcordie, e gare de' cittad ni , percioche era nata contefafra Giacomofi
gliuolo di Giouanni Alberto , e Filice nipote d'Antonio Caffarello , & eraper
riufcirne vn malgioco . Si chiamò adunque il padre, e'l zio di coftoro , e benche
li ritrouaffe renitenti,li sforzò finalmente a pacificarsi infieme, & a darfene ſi
curtà l'on l'altro . Ma poco appresso non potendo Giacomo l'ingiuriafatta con
fuo padrefoffrire, andò per ammazzar Antonio , e lo lasciò con alquante grani
N" 3 ferite
INA E
565 PLAT DELL VITE DE PONT.
fettodi Romareftituire Caprarolaſua terriciuola , poiche quanto del Prefetto "delFigliuoli Conte
eraftato , quafi tutto eſſi ſi poſſedeuano. Et effi nonſolo ricufarono di voler far Fuerfo del
vno,el'altro, ch'ancora minaccieuolmente fi vantaronopiu volte dicendo, ch'ef. raAnguilla.
priui del
Jendo prouocati non baurebbono mancato di difenfarfi . Fatto adunque Paolo ftato dal
fecretamente l'apparecchio neceſſario per queſtaguerra,e banute di più le genti Papa.
del Re Fernando, in quindici di recò queftaguerra afive ; percioche trouando'l
nemicofpenfierato,e ficuro, ageuolmente gli oppreſſe, e ricuperò alla Chieſa no
14
uecaftella,delle quali n'erana alcune talmente dalla natura, e dall'artefattefor
3
ti , che fi credea , che non ſi poteßero mai aforza di mano prendere . Deifebo
per non eſſerfatto prigione , e mandato al Rè,fe nefuggì via. Francefco ilfra.
tello infieme colfigliuolo fù preſo, e ftette cinque anni prigione in caſtel S. An
gelo, finche nella creatione di Sifiofis liberato. Nacquero dopo queftofrail Pa. iraDifparei
il Papa
pa , il Regraui inimicitie ; percioche per quefto fernigio il Rè dimandaua , & il Rè di
chegli fi rilafcrafse il tributo di tanti anni , che doueapagar alla Chiefa , e che Napoli.
per l'auenire quefto cenfofi diminuiſſes poichefuo zio poffedeua il regno di Si
cilia , col quale esso doueua pagar ancora per lo ſuo Regno di Napoli intiero il
cenfo . Dicea,che s'haueffe rispetto a meritifuoi, e com'eſso hauea del continuo
genti in arme, non più perfua cagione, che per cagione del Papa , come pur bo.
ra veduto hauea in quefta guerra de' due fratelli dell'Anguillara . Paolo all'.
incontrocommemorana i meriti della Chiefa verfo Fernando . Et a queſto mo -
cipi conteſa anzi certa guerraſopra ilpagare del cenfo , che per cagion del're-`
gno,comefeudatario il Re alla Chiefa doueua , percioche efsendofi Fernando con
365
le nozze del figliuolo , e con la morte del Piccininoftabilito , efermo nel regno,in
BE
cominciò a far iftãtia al Põtefice, che li diminuifse il cenfo, e li reftituifse alcune
terre,che la Chiefa in regno fi pofsedeua. Il Papa mandò in Napoli fuo Legato
Bartolomeo Rouerella Card.di S.Clemete, ilqual in parte la mete del Re placò.
Cred'io,che in quel tepo il Re,& il Papa temeſsero d'vna eccliſse del Sole, e del
1,12
la Luna,che dubitauano,chefignificafse mutation di ftati.Maperche nonfußsero
queftifegni del cielo in vano,ilfeguente anno mori Fraceſco Sforzafignor di Mi
lano, e di Genoua,la quale città due anni innāzi hauuta hauea dalli cittadini me wt
defimi fianchi della guerra inteftina,e ciuile loro, e di quella, ch'era loro da altri MilCA1
Stranierifattaspercioche cacciata via la Signoria de Francefi, che daſeſteſſiac
cettata haueano , tagliarono a pezzi da fei mila Francefi sù gli occhi del Re Re
nato,che qui all'hora fi ritrouaua con alquantegalere bene armateper ricuperar
Francefco
Sforza . la città, che poco auanti ribellata fi era. Hora efsendo morto Francesco Sforza,
Ducadi
lano muo tofto
Mi il Papa chiamati a ſe i Cardinali confultò di quello, che far fi debba . A
tutti parue, che fi douefsefcriuere, e mandare a tutti i Principi, e popoli d'Ita
IC.
lia confortandoli a mantener la pace giàfatta maſſimaměte in quel tempo,che'l
Turco comune nemico minacciaua il Chriftianefimo . Mandò ancora Paolo il
Vefcovo di Conca in Milano a pregar quel popolo , c'hauesse douuto mantenere
faldamente lafede, che a Galeazzo figliuolo di Francesco Sforza promesa ba
Galeazzo uea . Si ritrouaua all'hora Galeazzo con vn essercito in Francia mandato dal
Sforza in
Francia al Ducafuo padre infauore del Re Luigi,cheguerreggiaua in quel tempo co iſuoi
feruitio
delRc. baroni del regno,
tolfe Genoua che ricalcitrauano
in feudo ; percioche
, fi obligò di patto nel tempo
di mandare al Re, che'l Duca Francesco
di Francia foccorfo
quellifoli,che haueuano la pouertà di Christo imitata . Dopo quefto Paolo creò Pietro de
dieci Cardinali,de i quali nefù vno Franceſco di Sauona generale dell'ordine di medici.
fan Francefco,vn'altro Marco Barbo Vefcovo di Vicenza del cui configlio fem
prenelle cofe importanti fiferui.Furono anche Oliutero Arciuefcono di Napo
li , Amico Vefcovo dell'Aquila , Teodoro di Monferrato , gli altri tutti parte
Francefi, parte Inglefi, & Vngari , Si volfe poi tutto il Papa apornel'Italia in
pacespercioche effendo alcuni Fiorentini ftati dalla fattione contraria di Pietro
de'Medici cacciati dalla città, comefurono Diotifalui Neroni, Angelo Accia
iuoli,e Nicolò Soderini , concitarono Bartolomeo da Bergamo , che fi ritroua Bartolo
ua vn buon numero di gente da pie , e da cauallo , perche paffato in Toscana , meu
gamodacom
Ber
& riponelle fuorvfciti in Fiorenza . E perche i Venetiani occultamente il batte con
tra
fauor
fauoruano , parue , che poteffe Bartolomeo nel primo impeto porne tutta l'Ita- za Fioren
tia foffopra . Ma hauendo egli nella Romagna Galeazzo Duca di Milano in- defauruferti.
contracon legenti del Re , e de' Fiorentini , fi tenne a dietro , e pensò di douer
vincer con andarfi intertenendo più tosto, che combattendo . Fùnondimeno vna
volta aßai crudamente combattuto ſul Bologneſe preſſo vn luogo chiamato la
Riccardina,fotto gli auſpicij del Conte d'vrbino . E nefarebbeſenza alcun dub
bio andato il Bergamasco in ruina,fe Galeazzo ritrouato vi fifuffe, il quale era
poco auanti andato in Fiorenza, per raffettar le cofe della guerra . Quelli , che
in queftabattagliafi ritrouarono, dicono , che nell'età nostra la maggior non fi
vedeffe , e vi morirono molti . All'hora i Venetiani hauendo più l'occhio allo
fato della Signoria , che al Capitano , ancorche li mandaffero alcune compa
gnie, fi sforzarono nondimeno dall'altro canto di concludere la pace, tutta nel
le mani del Pontefice riponendola ; ilquale dubitando anch'egli de i fatti fuoi ,
fe il Re, e'l Duca di Milano vinceſſero, faceua inftantia, che la pace fi conchiu
deffe . Et era opinione d'alcuni, che la intendeuano , che il Capitano Bartolomeo
haueffe per vn tacito ordine del Papa paſſato il Pò , perche mutandofi lo ftato
de' Fiorentini , haueſſe eſſo meglio potuto al Re Fernando muouere la guerra i
percioche talmente contra lui fdegnato fi ritrouana , c'hebbe animo ancor di
farli fuori d'Italia venire nuouo nemico fopra . Chiamati a fe dunque gli am- Pace fa dalconclu
Pop
bafciatori de' Principi, che presso lui rifiedenano, conchiufe con quefte conditio- fra Principi
nila pace , chefi reftituisse dall'vna , e dall'altra parte quello , che fi eraguer d'Italia,
reggiando acquistato , e che'l Capitan Bartolomeo fi ritirafse con le genti fue
nella Lombardia , efi douesse quella pace ofseruare , ch'era già ftato prima in
Lodi fra Franceſco Sforza, e i Venetiani conchiuſa.Fùfolamete in vna cofa du
bitato ,fe fi douefse da quefta pace efcludere il Duca di Sauoia , ò Filippo il fra
tello,che haueuano in quel medefimo anno cõli Venetiani militato, e trauagliato
loftato di Galeazzo.1 Venetiani chiedeuano, che queſti nella pace fi conchiudef
fero. Non voleua per nessun conto Galeazzo , dicendo, non poter hauer esso mai
per amico colui,che il Re di Francia per nemico hauefse.Ma tanto con lefue lu
finghe, e promesse il Papa valfe, che recò nel fuo parere,& volere l'ambasciato
re di Galeazzo cotra l'ordine, che haueua coftui dalfuo Signore haunto . Per la
qual cofafdegnato Galeazzo,diede bado a Lorezo da Pesarofuo ambasciatore,
emosse
570 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
wa : percioche pernon effere tenuto leggiero voleua moftrare , che altre cofe
Bederico
fecrete vifuffero . In questo tempo venne con gran compagnia de'fuoi l'Impe- Imp in Ro
ratore per vn certofuo voto in Roma , & l'haueua il Papa con fupremo hono mai
; re riceuuto , che vi fpefe diciotto mila pezzi d'oro , per honorarlo , 10 li vidi
ambeduefotto vn palio dal Caſtello , ritornando eſſi di San Giouanni . Et il Pa
T pafifermò , et afpettòfulponte,mentre che l'Imperatore creò quì alcuni caual
Benche egli fifoleua vantare , che questo in molte cofe giouato li fuffe . Chefe
vogliono confeffare,il vero,& a lui , & alla Chiefa di Roma già molto nocque .
Eglifu diligente nel raccorre, e cumular danari . Non lafciò medefimamente l'
fo dirifcoter le penfioni . De'quali danarififeruiua anch'egli alle volte libera
mente perche ne giouò ſpeſſo i Cardinali poueri,& i V´efcoui bifognofi , e i Prin
U
cipi,e leperfone nobili cacciate di cafa loro , e le donzelle ancora , le vedoue , &
gl'infermi , che non haueuano altro fouenimento . Egli bebbe ancora molta cu
#! ra , che'lformento , e le altre cofe neceffarie al vitto fi vendessero in abbondan
tia, & a minore prezzo , che prima . Edificò ancora magnifica , & Splen
didamente in San Marco , & in Vaticano . Fece ancora al Duca di Ferrara
con marauigliofo apparato vna caccia nel campo di Merula, & nefù fopraftan
te il Cardinale difanta Lucia figliuolo difua forella , che prima creato Cardi.
nalebaueua infieme con Battista Zeno purefuo nipote . Difficile cofa era po
tereparlarli ilgiorno,nel quale dormiua, nè la notte, quando vegghiaua, & fta
na maneggiando , & vedendo lefue pretiofe gioie . Che fe pure dopo molto
perdere di tempo fi apriua la porta , bifognaua che tu fteffi afcoltando lui più
tofto , cheparlando , cofi era egli copiofo , e lungo nel dire . Era ritrofo , e
difficile e co' famigliari , e co'forastieri , efpeffe volte mutandofi di parere fi
reftaua da quello , ch'egli fi ritrouaua promeffo . In tutte le cofe voleua effer
tenuto aftuto , onde perciò ne parlaua alle volte molto intricato , & ambi
guo . Per la qual cofa effendo tenuto huomo a diuerfe parti adherente , non
conferuo lungo tempo le amicitie de' Principi , nè de popoli confederati . Vo
leua vederfi a tauola varieforti di cibi , e fempre de' peggiori guftaua . Et al
le voltegridaua , fe quello , che afuo gufto era , a tauola non vedeua . E
gli beueua molto,ma vini affai piccoli ,e con acqua . Molto fi dilettaua di man
giare meloni,granchi,pafticci,pefce,e carnefalata di porco . Di che crederei io, che
quella apopleffia , che l'occife, nafceffe . Perche il di precedente alla notte
che egli lafciò la vita, due ben gran meloni fi mangiò . Fù bene egli tenuto giu
fto,e clemente . E fi sforzò aſſai di fare con la pena della prigione emendare ,
e correggerfi i ladroni , i micidiali, i disleali , e gliſpergiuri . Hebbe d'altro can
to cofi in odio gliftudij della humanità , e cofili diſpreggiaua , e vilipendeua "
che tutti quelli , che vi dauano opera , foleua egli chiamare heretici, per que.
fo confortaua , & effortaua i Romani a non fare molto perdere tempo a'figliuo
liloro ne gliftudij di quefte lettere, e che affai era, e baftaua,fe effifapeuano leg
gere,e fcriuere . Alle volte,che alcuna cofa gli fi chiedeua , era inefforabile , e
duro . Egli faceua però molto più con gli effetti di quello , che eßo in vifo moftra
ua di volerfare . E finalmente fi può affai in vna cofa lodarlo , che non fi
tenne in cafa,ne volle perdere co'moftri il pane,e che ne tenne ifuoi domestici , e
famigliari afreno ,perche non ne veniTero per qualche loro infolentia al popo
lo di Roma,e agli altri cortigiani a noia .
Paolo I I.creò in due ordinationi vndici Cardinali, cioè otto preti, e tre Diaconi '
Ache furono ,
Toma
574 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
HISTO
A 373
LGAVI
DE
HISTORIA
DELLE VITE DEI
Pontefici da Sifto IV. infin'a Pio IV. defcritta
gen
52
Fino
57672 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
..
Fino ad boggi tutte quefle cofe fi leggono ne' fepolcri di Leonardo,di quefto pa
dre, e fuo auolo nella Chiefa cathedrale di Sauona , fatti prima che Sifto mon
taffe a tanta altezza . Nacque Sifto a 21. di Luglio del 1414. nel Ponteficato
Attioni d.
Sito di Giovanni XXIII. nelle Celle, villaggio maritimo , e diftante cinque miglia
innanzi al da Sauona. Nel qual luogo erano,e'l padre, e la madre andaii perfuggire la pe
Papalo.
fle, ch'era all'hora grande nel Genouefato . Parue alla madro prima che parto
riffe,di vedere infogno, ch'ella baucſſe partorito vn fanciullo, alquale fan Fran
cefco,efant'Antonio veftiuano vn loro habito co la cocolla , e li cingeuano vn lor
cordone, comefogliono i frati di S.Francefco vfare : il perche lo chiamarono,na
to chefit, Francefco . Mentre por vn dì lo lauauano nel bagno, come fi fa a bam
bini, egli a tanto ifuenimento ne venne , che lo pofero frà le braccia della madre
permorto . Si che ella dello infogno ricordandefi,fece voto douer veftirlo dell'
habito di S.Francefco , e difarglielo portarfei mesi . Paffato por queſto tempo,
`e toltoli l'habito di nouo il fanciullo in vna graue infermità ne venne , & era
già d'vn'anno, e più . Rinouato il voto fi rihebbe il fanciullo , e fi fano . Ef
fendo poigiunto al nono anno , fù pofto in vn conuento , ene tolfe la cura fra
Giouanni Pinarolo ottimo padre, e dal qual ilfanciullo apprefe i coftumi , e le re
gole di quel crdine. Imparògrammatica, e vifece tanto ftudio, che in breue par.
te con l'aiuto de maestri,parte dalfuo buon ingegno aiutato, vide, & intefe ili
bridi Cicerone.Venutone poi in più età andò a Cheri, doue con tanta attentione,
e diligentia intefe logica,ch'egli ad altri la leße . Studiò poi in Pauia,e in Bolo
gna Filofofia,e Teologia , & hebbe in queste facoltà per maeſtri Giacomo Te
ftatore, & Andrea Nolano ,perfone amendue dottiffime . Eßendo di vent'anni
e non ancora dottore, difputò nel capitolo generale, chefù fatto del fuo ordine in
Genoua, con tanta elegantia , e dottrina, che fù giudicato il più dotto di quanti,
iui erano , e nefù da Guglielmo Cafale generale dell'ordine fommamente lodato.
Hauendo finalmente prefo in Padoua ilgrado,e fatto maeftro, leffe publicamen
te Filofofia, e Teologia in Padoua, in Cologna, in Pania , in Siena , in Fioren
Za,& in Perugia ftudij principali d'Italia. E perche eraper tutta Europa tenuto
valentiffimo buomo, hebbe perſcolari molte perfone d'importantia, e'l Cardina
le Beffarionefpetialmente, che era nella lingua latina, e greca dottiffimo, e cofi
dellafuafamiliarità fi dilettò, che ne vissero affai ſpeſſo infieme . Predicò ogni
quarefima quafi in tutte le città d'Italia con grande loro fodisfattione . Effendo
fatto compagno di Sarguella Generale dell'ordine , fù poco appresso creato mi
nifiro della prouincia di Genoua, e poi in Roma Procuratore di corte, e Vicario
generale in Italia , e finalmente nel capitolo generale in Perugia , lafciando il
Sarguella per la vecchiezza l'officio , fù effoper vna voce di tutti eletto gene
rale dell'ordine. Et in tutti quefti officij co tantagratia,& autoritàfi portò, che
non tentò cofa per difficile chefifuffe,ch'egli confacilità non la confeguiffe. Pio
11.nefecefempre gran cõto .Paolo II. mosso dallafama della molta dottrina di
lui,e perfuafo anche dal cardinale Beſſarione, e dal Cardinal di Mătoua, lo creò
con altrifette Cardinal di S.Pietro in vincola fenzafaperne egli nulla,perchefi
vitronana all'hora in Pauia,& eraper andar in Venetia,e fù a'17 di Settembre
del
S IS TO IV. 577
del67.Venendone in Roma, fù da tutti caramente raccolo , e perche era pouero,
aiutato ancora,efoccorfo dalla cortefia d'alcuni Cardinali . Rifarci, & acōmodô
talmente il palazzo di S. Pietro in Vincola, ch'era tutto in ruina , che vi puote
efso con tutta la famiglia comodamente habitare . Il fuo intento principale, ef
fendo Cardinalfu fempre di tener la corte fua a guifa d'vn conuento di religiofi.
Ne quefta dignità,ne i negotij grauiffimi,che lifopragiunfero, da gli studi del
le lettere lo diflolfero mai . Percioche egli nel Cardinalato ferifse vn libro defan Libri com .
stin
guine Chrifti,& defuturis contingentibus . Scrifse ancora certi commentarij de poltida Si.
ito ijină
potentia Dei , e de Conceptione Virg. e contra gli errori d'vn certo frate Bolo- zi al Papa.
10.
gnefe dell'ordine de' Carmeliti , che diceua , che Dio con lafua onnipotenza non
449 poteuafaluar vn dannato : Incominciò anche vn'altra opera, nella quale per tor
via legare , e l'altercationifra i Predicatori dell'vno ordine , e l'altro , con ga
gliarde, efficaci ragioni fi sforzana di dimoftrare, chefan Tomafo d'Aquino,
eScoto concordauano nellefententie, efolamente differiuano nelle parole . Per
cioche esso era tenuto cofi dotto , che à folo frà gli altri Cardinali fi commet
teua, quantofosse occorfo delle cofe pertinenti alla fede . Ma mentre, ch'egli in
quefto occupatofi ritrouaua, Paolo II.a'28.di Luglio à tre bore di notte di mor
te repentina lafiò la vita, efù egli in fuo luogo per vn voto di tutti i Cardinali,
ent
Che erano all'hora 27.creato Pontefice nel conclaue , che fù fatto in palaz-
zo , a' 9'd'Agoſto del L X X I. non essendo più che quattordici di vacata la
1
28 Sede . Latino Orfino , Roderigo Borgia Vicecancelliere , e Francesco Gonza
gatre gran prelati molto in qaefta elettione fi operarono . Il perche Sifto , che
non volle efser tenuto ingrato, Latino fè Camerlengo , a Roderigo diede l'Ab
badia di Subiaco, & a Francefco il monafterio di S. Gregorio . A' 25. d'Ago.
fto poicelebrandofi la fefta della fua incoronatione , efsendo egli in vna fre
quentia di popolo portato in lettica , prefsofan Gio.in Laterano , fi leuò sù d'
onfubito vn tanto tumulto per cagion d'alcuni Romani , che fi ritrouauano op
preffi, e calpefti dalla caualleria del Papa , che ſe ne ritrouò egli in gran peri
colo . Percioche essendo, ò a cafo , ò pur ftudiofamente tirati alquanti faſſi ſo
pra dilui, quelli, che la lettica portauano , furono per lafciarla ,ſe l'autorità del
Cardinal Latino, che quietò la riuolta , traposta non vi ſi fusse . Dopo l'incoro
natione fi voltò tutto a douer rafsettar le cofe della Chiefa , de' Chriftiani , e
prima d'ogn'altra cofa moftrò di volerfar bandire il Concilio in Laterano , done
penfaua emendare le cofe ecclefiaftice, e bandirne la guerra a'Turchi, come ha
ueua già Pio I I. deliberato di fare . Ma mentre che l'Imperatore Federico
! Terzo vuole, che fi bandifca il concilio in Vdine, terra del Friuli, come in luogo
più comodo, & il Papa non vuole vdirne parola , la cofa n'andò in lungo , e fù
dibifogno prenderui altro rimedio. Con volontà de' Cardinali crco Sifto con fu
• prema poteftà quattro Legati , il Cardinale Befsarione per Francia , Roderi
go Borgia Vicecancelliere per Spagna , e Marco Barbo per Germania , e per
Vngaria, perche riducefsero in pace, e concordia quei Principi Chriftiani, che
frafe contendeuano . Percioche Luigi X I. Re di Francia hauea mofsa la guerra iGuerre fra
Prencipi
à Carlo di Borgogna, & al Duca di Bertagna. Il Re Fernando d'Aragona, e'l Re Chiftiani .
00 di
578 PLATINA DELLE VITE DE' PONT. SI
Pierto
rio d.
CarRa-fime quattro tempora di Natale defignati , eferuati in petto , i quali furono l'anonici
cacciati fei
Pietro Riario nato di mediocre famiglia , & in fin da' primi anni alleuato da
Sifto nell'ordine di S.Francefco ,e fatto poi ancora da lui Vefcovo di Triuigi. L' iniqua
me
Giuliano altrofù Giuliano figliuol di Rafaele della Rouere fratello del medefimo Siftoi il ripoſli.Caliſt
della Rou quale Giuliano era ancheſtatofatto prima Vefcovo di Carpentras . Et il primo primo
IC. ll.ricondu
hebbe il titolo di S.Sifto , l'altro di S.Pietro in vincola, efù poi Papa Giulio Se Velonelmez
condo. Fu Sifto tenuto da ogn'vn troppo indulgente,& amoreuole de fuoi, onde fapeaneg
nefu biafimato,ch'egli haueffefatte molte cofe, e conceffe contra ogni debitoper gotianti
amor loro . Il Cardinal Pietro fatto ricco di grofse entrate de' beneficij , vi fine delle
uea cofi fplendidamente , che parea nato per confumar danari . Percioche in fatara a Gior
reefserci
que'due anni , ch'egli in quefte grandezze visse , vogliono , che fpendesse per
viuer ducento mila feudi d'oro , e lafciafse fefsanta mila feudi di debito , e tre. efser ftato
cento libre d'argento lauorato . Mori disfatto dai fouerchi piaceri di ventot. moltodedi
to anni, e fù fepolto a fanti Apoftoli . Prima ch'egli morisse , era ftato fatto emandad
o
Becnimo da Sifto Legato di tutta Italia, laqual egli corfe tutta, e fù per tutto, e fpecial fpefRee cFer
il ent
Riario . mente in Milano , in Venetia , & in Padoua riceuuto con incredibile honore , e
accomp
Je n'era pai finalmente ritornato in Roma , doue poco appresso mori . Gieroni agnar
deforce C
mo fuo fratello,benche di humile,e baſsa fortuna,nel fuo luogo , e potentia fuc se a
cefse,cfatto fignore d'Imota, e di Forli, gouerno dopo Pietro tutto loftato del Fratello, e cE
la Chiefa . Fù quefto Gieronimo dinatura moltofeuera, e poco, ò nulla amico de i miladuca
piaceri,faluo che della cacciafola, & hebbe per moglie Caterina figliuolanatu ici dallo
Afcanio rale di Galeazzo Duca di Milano . Onde per questa cagionefece poi Sifto Cardi nellemarir
Sforza
din. carnal Afcanio, figliuolo del Dusa Galeazzo . Di più di quefli fè Sifto grandid. anogiàpr
honori , e di facoltà molti ſuoi nipoti figliuoli de fratelli , e delle forelle fue. for ,chevi en
Percioche diede per moglie a Leonardo figliuolo difuo fratello , vna figliuola Sucrataphapa
hich'e
naturale del Re Ferdinando , e lo creò Prefetto di Roma . Et essendo poi coflui rano
morto,diede queftadignità della prefettura al figliuolo d'vn'altro fuo fratello, l'impr
a esa,e
che fu Giouanni della Ronere,fratello del Cardinale Giuliano, e gli aggiunseda el nimici co
più lafignoria dello fato di Sora, e di Senegaglia. Quefto Giouanni hebbe v fi cofacertan
gliuclo
SIS TO IV . $79
vna buona parte dell'Afia, fe haueffero eſſi voluto far in arme quel , che vſſun
caffano Re di Perfia faceua contra il Turco per terra . Ma non fi sà ben da chi
vianca fa
Vinci
no Re di mancaffe, che nonfi effequiffe quello, chefifperaua . Effendofi il popolo di Vol.
Perfia. terra in Toscana per l'afprezza del gouerno , e per vna certa differentia delle
faline,con la morte del loro gouernatore ribellati a' Fiorentini, dubitando Siſio,
che con questa occafione, non fi turbaſſe la pace d'Italia , eſſendo ancora molto
Volterra fi da' Fiorentini pregato, mandò fubito fopra quefta città vna parte delle genti
ribel a
Fiorentini della Chiefa, e preso quel luogo a forza, ne diede a Volterrani degno caftigo
della temerità , e fierezza loro . Hauendo in quefto il Papa riprese col tem
po le forze, perche egli era generofo , e d'animo grande , e defideraua perciò di A
accrefcere la dignità Pontificia, di ampliar con l'arme i termini deilo ftato del B
la Chiefa , e difar Gieronimo Riario gran Principe , confederatofi con Ferdi.
nando Redi Napoli, deliberò d'abbattere, & annullar alcuni tiranni nell'vm
bria , iquali tumultuauano , e fi moftrauano più contumaci alla Chieſa di quel,
che a cenfuarij , e vaffalli fi conueniua . Raunato adunque vn groffo effercito,
Federico nefe Capitano Federico da Feltro all'hora aßente , e che egli fommamente ho
Duaa norando haueua di Contefatto Duca d'Vrbino , e ne fe Legato il Cardinal Gin
da Feltro
fatto
d'v.bino. lianofuo nipote . Il quale Giuliano non afpettando altramente il Duca Fede
Spoleti , e derico,fe ne passò primafopra Toli, poifopra Spoleti , le quali città tumultua
Todi fatte no , efi er ano ribellate alla Chiefa ; e con l'aiuto di Giuliano Varano Duca di
della Chie Camerino amendue, non fenza molto fangue de' Spoletini , alla deuotion della
fa.
Chiefa riconduffe,e ritenne, togliendo via le difcordie, ch'erano fra cittadini , e
relegando i capi principali dellefattioni . Dopo questo volſe il Legato l'armi fo.
Nicolò vi. pra Nicolò Vitelli Sig.di Citta di Castello , caualliere di feroce natura,e già pri
cob tma amico di Sifto,ma Lorenzo di Città di Castello, e fieriffimo nimico di Nico
telii dalle
tuto
genti de lò hauea perfuafo,efpinto il Papa a farli la guerra. Nicolò, che non poteua con
Papa.
leforze del Papa contraftare, efendo ftato affediato, c cobattuto tre mesi, intefo
finalmentedella venuta del Duca d'Vrbino, diede con quefta conditione al Car
dinal la città,che effo poteffe ficuramente viuerfi come priuato nella fua patria.
Hauca anche già confidando nella amicitia , c'hauea col Duca, proueduio a cafe
fuoi d'altrofoccorfo, & era, che pagatoli il Papa di contanti quel, chefi farebbe
potuto vendere ciò , ch'egli hauea ,fe nefufsc cfso potuto andar, doue meglio piac
ciuto li fufse, a farne ilfuo efilio . Ma alquanti anni poi ritornato colfauore de
quel popolo in Città di caftello , gettò a terra, eſpianò la rocca , che Sifto vi fa
cenafar , per ritener più agevolmente afreno, & a diuotione quella città, e vi
fi forticò con una buona guardia dentro . Egli è il vero , che esso non fenzal'
aiuto,e denari di Lorenzo de' Medici, ch'era all'hora il primo buomo di Fioren
Lorenzo d. 4,quel lungo, e continuato afsedio di tre mesifoftenne : ilqual Lorenzo amando
Melici Fo lotio, ela tranquillità delle cofe d'Italia, voleua che la potentia de' Principi vi
tenriding
in Fo.cz. fusse no molto difuguale, ne poteafoffrire, che leforze del Papafouerchio crefcef
fero per vna certa emulatione, ch'erafra loro, e p hauerne Guliano de Melicifuo
fratello nella dimala del cappello huuto ripulfa.Onde alla immenfa , e sfrenata
cupidità del Papafi moftrò eglifempre contrario .
Anzi hauedolo per molte vie
Lerita
SIS TO IV. 581
Fedeti ueffero fatto morir di cofi brutta morte vn facerdote, & vn'Arciuefcouo, e te
Ducad'vrnutone ritenuto , e prigione vn Cardinal , ad iftigatione di Gieronimo Ricario ww.l
b nodel
rale gene
Pa hauendoli interdetti , li moſſe vna grauiffima guerra. Fù fatto generale del
pa contra il'effercito della Chiefa Federico Duca d'Vrbino , il qual ſi poneua in punto nei
Fiorentini confini di Romagna. Alfonfo Duca di Calabria era già in punto con vn'altro ef
fercito in nome del Re Ferdinando fuo padre confederato col Papa . Hebbero i
Fiorentini in quefta guerra in fauor loro il Re di Francia,i Venetiani,il Ducadi
Milano, quel di Mantoua, e quel di Ferrara . Hauendofi l'on l'altro date alcu
ne rotte , e prefe il Duca d'vrbino alcune terre a forza , con l'accortezza, e
diligenza di Lorenzo de' Medici hebbe laguerra fine , senza che effetto alcu
no fegnalato ne feguiffe . Andò Lorenzo in Napoli dal Re Ferdinando,e că la
Fiorentini
fanno legatfua autorità, deflrezza, e ragioni efficaci talmente doue egli volle il tirò, chefe
col Re d. neritornò con la pace,e con vna non dura lega in Fiorenza. E vi fùfragli altri
N poli.
patti Specificato questo , che fe da parte alcuna fi moueße loro la guerra, il
Re,i Fiorentini ponendo vn certo danaio infieme,& l'on l'altrofifoccorreſsero,
& aintafero.vdita Sifto queſta lega,ſe ne rifentè grauiffimamente,eſenza dub
bio alcuno moftraua di douer col primo tempofar delle coſe, ſe ifuoi diſegni non
fufferoftati interrotti da vn fubito ſpauento del Turco , percioche prefail Tur
co la città d'Otranto a forza, hauea ad vn tratto piena d'vn'incredibile terrore
Oranto Italia . Spauentato dunque il Pontefice da quefto tumulto del Turco,ftrinfecom
prefa da
Turchi. Fiorentini la pace , & volle , che effi in nome di caftigo , edi pena armaffero
quindicigalereper questaguerra, che contra i barbari fi deftinana.Siferiueper
ona cofa degna delfuo animo, che effendo nel più bel dellaguerra, chefacea.com
li Fiorentini, Sifto citato al Concilio da gli Oratori de gli auuerfury,fasto colo
re, che egli ingiufta guerra faceffe, animoft , e costantiffimamente rispondeffe ,
ch'effo era per accettare volentieri il Concilio , nel qualefperaua confar chiare,
aperte le ribalderie di tutti quei Principi , ritorre molte cofe da loro occu
patealla Chiefa . E cofi quelli, che penfauano con lapaurafpauentarlo, & vin
Cipro in cerlo,fpauentati da lui, volfero altroue i tor penficri.in questi tempi effendo mor
net ani. to il Re di Cipro, e'l figliuolo anche,perche la Regina era Venetiana della nobile
bRedi
uaon
dal famiglia Cornara, & era reftata herede del figliuolo,i Venetiani,perche nõ ve
Turso. nie quel regno in poter de'Turchi,fi occuparono quell'ifola. Nel medefimo tepa
era Rodi congradiffimo sforzo cobattuta da quel medefimoMaumettogranTur.
co,che haueagiàprefa Coftatinopoli.Ma Pietro Dabuon gra maestro delle reli
gione cofi gagliardamete difensò la città,chefu il Turco sforzato a laſciar l'im
prefa.E cofi tutto ilfuo furore inItalia riuolfe,doue(come diceuamo bauea preſo
Otrato, e minacciaua la ruina di tutta Italia, quãdofoprapreso da un repentino โย
morbo abbãdonò il mõdo,& ifuoi,che reſiſteuano valoro
faměte in Italia,e tolf@
d'vn
iSTO
SIS IIII. 583
Saluatore in Traficuere , et altre molte,che afueſpeſe rifarcì come dallefue ars Teduevol
Arqua ver me, eſcrittofi vede.Riconciò le mura della città,che in molte parti eranoperl'o
gine ricon antichità andate per terra.Egli riconduffe ancora per comodità de' cittadini l'acideper
do ta di Si.
fto nij in qua Vergine in Roma, rifacendogli acquedotti,ch'erano tutti ruinatise pieni,dale Cat
Roma. monte Pinciofino allafonte del Truglio.Fece nettare ancora,e ricociare le cloa Pot
che publiche , che ne portano giù nel Teuere le immonditie della città . Ripófe ale ilCamp
Sifo iiij fu nellapiazzadi Laterano in più magnifico luogola ftatua equeftre dibronzo di p
primo che M.Aurelio, cheflaua in unfozzo, e vile luogo gettata . Rinouò ilpalazzo del ana
inftitui
dati allafol. Vaticano,tirandoliſotto grandiſſimi portici. Edificòftanze comode perlifoldati
ma
guardia del dellaguardiadel Papa, e del palazzo , & effo fù il primo , chegli inftituiffe e deb
Palazzo . pergli officiali anche di corte , che prima in certe cafuzze vili , & incomodiffi.eladignir
Libraria habitauano. Efatto cercare vary libri per tutta Europa, drizzò in Vatica
Vaticana me
drizzata da no la libraria di palazzo, che è lapiù celebre,che habbia il mondo , e vifùfattore
$.fo iij. ilPlatinafopraftante,e le conftituì l'entrate,onde poteſſero viuere coloro, cheha
al
ueuano di questa libraria curase per comprarne libri medefimamente. Efù que Wi / ༢༣,༦
fla vn'opera preclariffima,e degna di vn Papa.E non contento difareegli tutte
cont
quefte cofe effortò ſpeſſe volte i Cardinali a douerefecondo la poſſibilità di cia. erotte at
Chiefe race fcunfare,o con edificij nuoui, ò con rifare degli antichi,la Città di Romapiùbel Semanti
concie da la.Onde molti luoghi , ò fabricarono, ò adornarono, come fe Guglielmo Efloute- tag
Cardinali
at tempo di uilla Cardin al d'Oftia ,e Camerl engo della bella Chieſa di Sant'Agostino colfuo
grand
Sifto quar- conuento,de' quali padri era eſſo protettore, e del palazzo preſſoſant'Apollina
10.
,in cape
re:Coftui ancora cỡ tirare da amẽdue le ali delle volte rifarci la ChiefadiS.MA stu5ton
ria maggiore. Il medefimofece di Oftia,e della fua rocca. Il Cardinale di Agria
P
rifecela Chiefa di S.Sergio, e Bacco ,che era per andare in ruina, della qual Chie S.Pietro
fa hauea eglicura.Rafaele Riario incominciò vn belliffimo palazzo preſſo S.Lo
®Roma ,
renzo in Damaſo . Molti altri anch'edificarono fontuofi palazzi , tal che hau Madaluredi
rebbepotuto sifto ragioneuolmente dire, che egli lafciaua Roma rifattadi mat
toni,che eraprimafabricatadi fango,comegià diſſe Auguſto hauerla laſciata di Pontef
Diac i
marmo, che di mattoni ritrouata l'hauea.Meritamente dunque nellalibraria Pa
latina fi leggono queſti verfifcritti in vnfuo fimolacro. Anoda
dpret ca
Templa,domum expofitis,vicos , fora, monia,pontes, e r
Virgineam Triuij quod repararis aquam : el Roue
Prifca licet nautis ftatuas dare commoda portus , erecard.
Leis,Fr
Et Vaticanum cingere Xyfte iugum:
Plus tamen vrbs debet, nam quæ fqualore latebat , dimod
Cernitur in celebri bibliotheca loco .
I quali verfi dicono infoſtantia, che benche haueſſe Sifto edificate Chiefe,driz Podi d
oi
Zatiſpedali, riconcie ftrade, rifarcita la muraglia ,fatti pontè , ricondotta l'ac Ana
diffalu
qua vergine nella città,e c'haueſſe hauuto animo d'accomodare ilporto,e difor. t
sificareVaticano, gli era nondimeno Roma più per questo, che per altro , obliga EnGisru
Geco
m
ta , c'haueſſe ridrizzata in luogo celebre la libraria , ch'era in ofcura caligine .
Eglifù d'altro canto il fuo Pontificato celebre per alcune publiche calamità:
Perchefurono ſpeſſe,e gran tempefie,folgori, terremoti, eccliffi del Sole , e della
LUNA
SIST O IV. 587
ER Lana. Il Teuere due volte tutta la città allagò:forferoguerre per tutta Italia,
A fividela cometa più volte:fù in Roma lunga, e gran careftia, e furono inteftine,
efanguinofe difcordieper tutto loftato della Chiefa, e fpetialmente in Todi,do
#2
ENS uofù morto Gabriele Catelano capo della fattione Guelfa, efrà gli Orfiini, e Co
Fede lonnefi ancora.Nel Ponteficato di Sifto fù il mercato, che ſifaceua prima ogni
fettimanafotto il Campidoglio , per ordine del Cardinale di Rotomago Camer
lengo trasferito nella piazza, che chiamano hoggi Nauona, Efù questo pri Mercato
Nauona. di
jmo marcato di Nauona celebrato il mercordi fecondo di di Settembre del77.
Et in effetto non lasciò mai Siftofare cofa, che effo vedena, chefuffe pereffer,
ornamento , e comodo della Città . Difensò fempre cofi intrepidamente le co
fe de Ramani , e la dignità dellafede Apoftolica , che non haurebbe qual fi vo
gliagran Principe potuto dargli trauaglio fenza riceuerne . Ilche, e nelle cofe
chefifono dette,moftrò , e nell' vltima guerra, che infieme con li Venetiani, e cam
T E A li Genouefifece contra il Duca di Ferrara , ilquale con l'aiuto del Rè Ferdinan
BOTH do,di Lodonico Sforza, e de' Fiorentini ſi difenfaua, e chefece ancora poi infa
uore dell'ifteffo Duca contra i Venetiani. Nella qual guerra eſſendoſtati i Vene
tiani con alquante rotte abbattuti, quando il Papa vide, eſſer loro ſenzafuafa
puta,e contrafua volontà stata data ad iftantia di Lodouico Sforza dagli altri
confederati la pace, in tanto affanno di cuore ne venne, che col dolor della poda
gra , che dipiù l'aggrauò , dalla qualefolea effer in queſti vltimi anni della vita
afai trauagliato , in capo del quinto giorno fra la quarta , e quinta hora della.
notte, a' 13. d'Agosto nel MCCCCLXXXIV . mort bauendo tenuto tredeci aq
ni, e quattro giorni il Ponteficato, e viuuto fettant'anni,e 22.giorni. E fuilfuo
corpofepolto in S.Pietro in vna tomba di bronzo, che è vna delle più belle cofe,
che fi veggono in Roma, e la quale il Cardinale Giulianofuo nipotefece riporre
nella cappella da lui edificata. Vacò dopo lui lafede 16.giorni .
Fece quefto Pontefice otto ordinationi di Cardinali , nelle quali ne creò 34.
cioè 27. preti, e 7. Diaconi , che furono.
Fra Pietro Riario da Sauona, nipote del Papa, dell'ordine de' Minori, Vefco
uo diTreuifo, prete card.di S. Sifto.
Giuliano della Rouere, da Albizzola , figliuolo d'vn fratel de! Papa , Veſc. di
Carpentras,prete card.di S.Pietro in Vincola,
Filippo de Leuis , Francefe , Arciuefcono d'Arli , prete card. de' SS. Pietro, e
Marcellino.
Stefano Nardino da Forli, Arciucfcouo di Milano , prete card. di S. Mariain
Trafteuere.
Auxias de Podio di Valenza di Spagna , Arciuefcotto di Monte reale , prete
card. di S.Sabina.
Pietro Gundiffaluio di Mendozza , Spagnuolo Vefc. di Sagunto , prete card.
di S. Croce in Gierufalem.
Antonio Giacomo Venerio da Recanati, Vefcouo Conchenfe, prete card. di
San Clemente .
Gio.Battiſta Cibò,Genouefe,Vefcouo di Melfi,prete card.di S.Balbina .
Gio
588 PANVINIO DELLE VITE DE PONT. INN
Giouanni Arcimboldo , Milanefe , Vefceuo di Nouara , prete card. de' SS. NOCENT
Nereo , & Achillco.
Filippo Vgunetti, Borgognone, Vefc. Matifconenfe,prete card. di S.Lucia. Create
Giorgio Cofta, Portughefe , Arciuefcouo di Lisbona , prete card. de' SS. Pie
tro, e Matcellino .
Carlo Borbone Francefe, Arciuefcouo di Lione,prete card. di S. Martino ne'
monti.
Pietro Ferrici, Spagnuolo, cittadino, & Arciuefcouo Tirafonenſe, prete card.
di San Sifto .
Gio. Battiſta Mellini Romano Vefcouo d'Vrbino, prete card. de' SS. Nereo,
& Achilleo .
Chriftoforo dalla Rouere da Turino, Arciuefcouo di Monftier,prete,card.di
S. Vitale .
Girolamo Baflo dalla Rouere , da Albizola , figliuolo d'vna forella del Papa
Veſcouo di Recanati,prete card.di S. Balbina .
Giorgio Effer da Herbipoli Tedefco prete card.di S.Lucia.
F. Gabriele Rangone, dell'ordine de' Minori , Veſcouo d'Agri,pretecard.de'
SS. Sergio, e Bacco.
Pietro Foscari Venetiano primicerio di S. Marco , Veſcouo eletto di Padoua,
prete card. di S.Nicolò inter imagines.
Domenico dalla Rouere da Turino,prete card. di S.Vitale in Veftina. DVSS
Paolo Fregofo, cittadino, & Arciuefcouo di Genoua, prete card.diS.Anaftafia mafegna
Don Cofmo Orfino de ' Megliorati , Romano monaco di S. Benedetto, Arci upre
uefcouo di Trani,prete card di S.Nereo, & Achilleo . ellavit
Federico Borgognone, Vefcouo di Tornai, prete card. di S... condorag
Giouan de Conti Romano, Arciuefcouo Confano,prete card.di S.Vitale. Sinepcianguag
F.Helia di Bordeilles Francefe, dell'ordine de'Minori, Arciuefcouo diTours,
Maire dell
prete card.di S.Lucia.
Republica,
Giouanni Moles Spagnuolo, Vefcouo Gerundenfe,prete card.di S.Balbina.
1- Giouan Giacomo Sclafenato, Milanefe,Vefcouo di Parma, prete card. difan Angiò
Stefano in Celio monte. Or ,ecar
F.Pietro da Fuxo, Francefe, dell'ordine de' Minori eletto Vefcouo Veneten ediRom
fe , Diacono card.de' SS.Cofma, e Damiano.
primono
Giouanni d'Aragona , Napolitano , figliuolo di Ferdinando Rè di Napoli s
Diacono card.di S.Adriano. t của ch
Ceceff
Rafael Riario da Sauona,Diacono card.di S.Giorgio al velo d'oro . orip
Gio.Battifta Sauello Romano, Diac. card.di S.Nicolò in carcere Tulliano. FindonCibo
Giouanni Colonna Romano, Diacono Card.di S.Maria in Aquiro. Comeinueftit
Gio.Battiſta Orfino Romano, Diacono card.di S. Maria in Dominica. Nachia d
io i
Afcanio Maria Vifconte Sforza, figliuolo del Duca di Milano, Diacono card. mbili,di
de' SS. Vito, e Modeſto . Malmo anco
Tri ,equ
o
Repub
lic
drm,da'qu
1
mpa2i6a9n.cfoirS
3. 06
INNO ewa cat
INNOCENTIO VIII. 589
RODVSSE fempre la famiglia Cibò chiariffima per antica no. Cala Cib
fempre illu
biltà, segnalati perſonaggi , che per l'eccellenza de' meriti lorofali- Are Lodi
rono afupremi gradi di grandezza , tra qualifù Bonifacio IX . co. ' Innocetio
viij Geno
P me nella vitafua habbiamo trattato , & Innoc. VIII. di chi hora uefe.
intendo ragionare , ilquale perfatti gloriofi a qual fi voglia de' piu Arano pas
dre di Papa
lodati Pontefici agguagliarefi puole . Nacque egli nella ricca,e bella Città di Innotecio
Anteceffoli
d'Innocen
Genoua , di Madre della Illuftre cafa de' Mari , e di Arano, chefù de' principa
li dellafua Republica, e dall'iftefta mandato con gagliardifoccorfi a Luigi III. tio viii e
lor honors
& a Renato d'Angiò , dal qualefu fatto vice Re di Napoli , & ancora otten- re imprec
ne molti bonori , e carichi da Alfonfo d'Aragona , e da Califto Terzo , che lo
creò Senatore di Roma , grado , che all'hora non fi daua , ſe non a perſonaggi
grandi. Fùil primo nome di questo Pontefice , Giouan Battifta , & hebbe per
Zio Tomafo Cibò , che fù mandato al foccorfo di Scio , contra l'armata Vene
tiana. Gl'anteceffori poi di lui , n'anderò io nominando alcuni , efra gl'altri ife.
guenti , Giudon Cibò ferui all'Imperator Ottone primo per Capitano de' nobili,
da cui ottenne inueftitura di alcune terre in Tofcaua , laquale hoggidì ancorafi
vede nell'archiuio di Maffa . Lanfranco del 1241. gouernò la Republica con &
Je, cofi in Cipro come contra Pifani,& altroue. Quafi ne' medefimi tempi Car
lo Carlo Cibòferuendo a Ruberto Re di Napoli, fù del configlio fuo, gouernan
do ancora quella Città, efuo difiretto co moltafua lode, il che appar nell'archi B
nio della Zecca di Napolis fù ancora degno anteceffor Andrea Princiualle , che
il primo guardò in Cipro perla Republica . Famagofta con tal honore , e ripu
tatione, che ne venne ricompenfato , e grandementeftimato, & ilſecondo fi tro
uò con altrinobili a reprimere il popolo , che contra laforma dell'honefto figno +
Gie reggiaua la città. Ma a che volerfar io fi lungo catalogo di tanti perſonaggi di
ro di venne
Cibo
cia. queftafamiglia?nofi sà egli chiaro, che gl'aui di quefti nominatifignoreggiarono
floridamente molti paefi, eftati in Grecia loro antichiſſima patriafotto nome di
Cubi,che in noftra linguafon Cibi , qualiportano turchini, e bianchi per trauerfo
nell'arma loro in capo rosso , e la croce difopra datali dalla Repub. per beneme
rito,e da effi a Guglielmo nominato poco innanzi.Hora dunque ritornado ad in
nocetio,dico,ch'egli con Mauriciofuofratello non meno di corpo ,che d'animo ,fù
chiamato a Napoli , mentre il Principe Aranoferuiua ancora ne'folitifuvi gra.
Attioni
Papa di di Alfonfo Rèdi Aragona il primo ; onde alleuandofi in quella corte dopo an
centro pri che la morte di Arano, qualefeguì in Capoua , & effendo quafi in questi gior
ima chefo
fe Papa. ni medefimamente morto il Re , feguitò la feruitùfua con Ferrante fuccefsor nel
regno ma bauendo hauuto da vna gentildonna duoi figliuoli chiamati France
fco,e Teodorina , quali fi diffe effer nati legitimi , morendo affai presto la ma
dre , fù per tal caufa aftretto partire da quella città con ilfratello , e forse con
poca fodisfattione del Re , perilche ritiratofi a Padoua a quello Studio, dopo al
cuni annife n'andò a Roma, riceuuto volontieri, & con molta cortefiadal Car
fcoup di Sa dinal Calandrino fratello di Nicolò v. e per lefue virtù promosso da Paolofe
Fatto Ve
uona , & in condo al Veftouato di Sauona , e poco appreffo da Sifto al datariatò, e poi dell'
di
fet di e Di anno 1473. con particolar fauore di Giuliano della Rouere nipote del Papa , al
a, Mal
tarin e poi Vefconato di Malfetta , & al Cardinalato infieme , e in tal maniera dimoftrana
Cardinale in tutte le attioni fue prudenza , e valore , chefù giudicato attiſſimo ad aſſiſte
dal Papa Le re, come legato alla dieta di Norimberga , per ridur a concordia l'Imperator Fe
gatoin
rin berga . derico III. e Mattia Rè d'Ungheria , ma eſſendofoprauenuta la pefte, partendo
No
fi il Papa da Roma, hebbe a bene deputarlo al gouerno dell'infelice città,la qua
Farto
wer natorGodi le in quellifrangenti reffe con fodisfattion d'ogn'vno . Ritornato poi sifto , lo
Roma. mandò apacificar i Senefi , che miferabilmentefi tagliauano a pezzi,ilchefat
nefi. a ise to nonpafsò molto , che vfando dellafolitaſua deſtrezza , e prudenza , ftabili
Pacifi
ancora pace tra'l Papa , il Re di Napoli , & il Duca di Milano, e i Fiorentini,
fe bene alla fine non fece molto progreffo . Ma hauendo fra tanto il gran
poter de' Turchi occupato Otranto con moltospauento de' Chriftiani , induffe il
Papa a dar buonafumma di denari perfeacciarli , e liberarfi da tanto giufto ti
more . Lequali attioni a lui però furono moltofacili per effergratiofo di coftu
mi , humano , e diligente , e con mirabil , e dolce cloquenza . Dal lume adun
que di talfingolar qualitàfù indotto il mondo , effendo morto in queigiorni Si
Eletto Pa fto,adefiderarlo per Pontefice nel conclaue di 28. Cardinali,per il che a 29.d
pa. Agofto 1484.fi eletto Papa, & al Cardinal Francefco Piccolomini toccò ad in
COYO
INNOCENTIO VIII. 591
tutte palliate , e circa i danari del cenfo , che il Papaper buona confcienza non
gli le doueria dimandare , poiche egli hauea cagionato la guerra , nella quale
hauea fpefo tanti denari, che di ragionefi era rinfrancato del detto cenfo : è che
in quanto a' Baroni imprigionati, eraftato per altre cagioni , che della guerra ,
comepoi a fuo tempo ne haueria mandato i proceffi al Papa : il quale bauendo
intefo rifpofta cofi dishonefta, efirana,ſi diſpoſe di far nuɔua guerra , e col mezo
di eſſa domare tanto disprezzo , e figrande alterezza dell'inimico : per il che
Spedifubito a Carlo Re di Francia , accettando quello , che poco prima non
era parfo neceffario , e fcomunicò il Re , priuandolo del Regno , e dette cari
co a Francefco Cibò di buona leuata di Suizzeri,& Italiani oltra alla gente d'
arme , della quale già prima era generale , & il Duca di Lorena con le genti
offertedal Re fù eletto Generale dell'imprefa . Queste gran prouifioni , con
Papa rino
le minaccie di tanti Principi d'Italia , e ancor del Re cattolico , impaurirono wa la guer
di maniera il Re Ferdinando , che depofto l'animo altiero , ritornò più che tamusica, &fcom il
volentieri all'obbedienza del Papa , il quale dopo effe fifatto pregare un pez- Re di Na
zo
༢༠ a deponere ilfuo giuftofdegno , fi contentò alla fine in gratia di tutta Ita- Bolo del re
lia , che ne lo fupplicò caldamente , di perdonare al Re , il quale vedendo il Pa- go.
Redi Napo
pa placatopermaggiorefegno dellafua deuotione, & obbedienza fece mouere il doma
pratica di parentella , tra vnafeconda Nepote difua Santità, chiamata Bat- perdens at
Pара .
tiftina, e Don Federico d'Aragonafuo Nipote, ouero cugino , imperoche la pri pa pr
dona al Re
ma era maritata al Marchefe delFinale , che reftando poi vedoua fù moglie dona a
e s'apparen
d'Andrea d'Oria Principe di Melfi , il quale parentato conclufo , cagionò che a feco.
Battiftina
il Principe di Capoua figliuol del Duca di Calabria con pompa veramente Rea nepote d
le , ne venne a Roma , come anche realmentefù egli riceuuto: per il che , dopo i Papa .
primi complimenti,piacque al Papa, che allaprefenzafua,e di molti Cardinali e
Signori,deße il Principe l'anello di fponfalitio allaſpofa , e dall'Arciuefcono di
Ragufafurono dette le folite parole , e fatto poi fontuofiffime fefte, e conui
ti. In vigordi questa nuoua pace vennero gli Orfini dinanzi a piedi del Papa
achieder perdono , a' qualifu conceſſo ciò , chefeppero dimandare , eßendo di fuo
coftume vfar clemenza , e pietà verso chi l'hauea offefo , come anchefece il me- Clemenza
defimo con il Cardinale Baldui Francefe , il quale hauendo trattato con molta diPapa tn.
perfidia di raunare vn Concilio contra di lui , lo riceue nondimeno nella folita
fuabuonagratia. Da quefta pacefopradetta nacque lega tra il Papa,l'iſteſſo Re, Lega tra
Principi di
eivenetiani, ei Fiorentini, e'l Duca di Milano,e la pace infomma di tutta Ita
lia.Dal qual effempio moflo Federico III.Imperatore , per on publico editto ri
dufe tutto l'Imperio per dieci anni alla pace . Pacificò ancor'il Papa Iacopo Pace
uerfalevni
per
Re di Scotia con il figliuolo, e li Regni di Spagna , che non poca difcordia era tutta la
fra loro , peril che deliberò di comun concordia (cofa marauigliosa ad hauere Chriftiani.
ta.
nitoinfieme tanti diſuniti animi)che durante queftalega almeno per 5.anni .
fiformaffero tre grand'efferciti contra il Turco , guidato il primo dall'Imp.dal
Red'vngheria ilfecondo , e il terzo maritimo con armata gagliarda dalla pro
pria perfona del Pontefice, accopagnata però da vn de'tre Re,Fräcia, Caftiglia, Tanocentio
Inghilterra,e că parte del Colegio de Cardinali.Ma atáto apparecchio,metre Papa,La
ТР cinfile.
5942 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
maciche
fa. fi ciofiuno per la parte fuafi ponena ad ordine , che non meno d'vn'anno di tem .
guet
xa al Tur po pi correua , fi amalò quefto gran Papa , e con la morte fua impedi la più
co .
degna e gloriofa imprefa , chefulle fatta giàmai . Prima della qual morte ,
riduffe anche in amicitia i difuniti cuori de' Romani , & inparticolar i Colon
Morte
Papa , di nefis e gli Orfini , e i Margoni , efanta Croce , ritornando nella città grandi
cel
turba gli ffima abbondanza , egiuftitia ſenza riguardo di amicitie paſſate , ò altri rif.
alti fuoi di petti . La città di Ofmo riduffe ad obbedienza , facendo prigione Buccolino
legni.
tiranno di effa , il qual ardì di voler chiamare il Turco , che per la via d'Anco
na,e da quella parte entraffe a' danni de' Chriftiani . Eftinfe ancora molti al
Concordia tri tiranni , che in varij luoghi danneggiauano lo ftato Ecclefiaftico , caftigando
mela
Papa trada i molte terre , cheſpinte dalle parti s'erano alienate dalla Chiefa, & inparticolare
genti
nini huo Offida terra principale nella Marca . Non fifcordò conditutto ciò della patria
Ro perche ardendo ella diguerra con li Fiorentini per conto Sarzana , per mezo,
mani .
di Ambafciatori accordò infieme quelle due Republice , fe ben i Fiorentini per
variefcufe,e noue occafioninon offeruarono i patti cõfolò anche l'iſteſſa patria in
Tirannidale ducendo il Cardinal Fregofo a partir dalla città , effendo incolpato di tenerla di-.
Papa, a Ge- uifa ,e in tante difcordie,fe bene egli non pote far tanto , che ella non fi deßefotto
Fiorentini la protettione del Duca di Milano, che per impedirlo come cofa di tanto peri
nae
accordati colo al mantenimento di quella libertà , hauea mandato Nicolò Cibò Arciues
couo di Cofenzaper tal effetto , ma effendo egli ritenuto in Rapallo , e condotto.
poi in Genoua, li conuenne tornarfene a Roma,lafciando ogni negotio imperfet
Genoua fi to , anzi non mancarono di quelli che vanamente differo , che il Pontefice afpi
dà al Duca
di Milano , raua egli all'Imperio della fua patria , cofafordida veramente , e molto aliena
dalla naturafua. Fece vnafola ordinatione di otto Cardinali dopo tre anni del
lafua creatione: venendo il Duca Hercole di Ferrara,lo riceue ſplendidamente, e
Ordinatio.frà le altre cortefie,, chefece al Duca, lo conduſſe per il corritore a vedere il Ca
ne de Caftello,e
dinali . tanto temerariofù il Caftellano, il quale era stato pofto a quel carico ad
iftanza del Cardinal S.Pietro in vincula, e del prefetto fuo fratello , che man
dò a dire al Papa,che egli veniffe con otto,ò dieci alpiù , poi che egli non pote
Cafo accor ua fardimeno per degni rispetti , la qual cofa diede al Papa quell'alteratione ,
nell' andar che fi può giudicare,e nondimeno diffimulandolo fece rispondere,che gli eragra
io caftello , ta la diligenzafua, e che cofi farebbe, come egli haueua ricordato ; in quella ma
niera adunque entrò a vedere fl Caftello con il Duca, ma poi aſſai preſto ritornan
do con quei pochi,che fi è detto in Caftello ,fubito etrato comãdò , che il detto Ca
ftellano fuffe menato in prigione, il qualeperò nõ ardi di replicare parola,e fatto
lo`efaminare quanto conueniua, tronandolo colpeuole , ordinò che fuſſe impicca
to,e perchepareua che ilCardinale fopradetto, c il prefetto fuofratello haueffero
buona colpa di talfallo,fece pigliar il fecretario di eßo Cardinale co tutte le fcrit
ture,e licetiò il prefetto, priua lolo del carico, che teneua, e coredo a grã riſchio
il Card. acora d'effere feueramete punito , tuttauia no fi eẞedo trouato cofa di mo
měto cotradi lui,fi adò il Papa placãdo di maniera che reftò il Card.nellafolita
Re di Da
Dia fauori buonagratia fua.Fauorimolto il Papa Gio.Re di Dania, e i Noruegi,a'quali con
p²dal
. P ceffe,pche no haueuano vino , che seza effofacrificaffero.Fauori dapoi lafamiglia
Orfina
INNOCENTIO VIII. 595
Orfina conferendo a Nicolò di effa la dignità di Confalonier della Chiefa , & a Orfini fa .
Medicifacendo Cardinale Giouanni figliuolo di Lorenzo , che poi riuſcito Papa uotiti dal
Papa,
con nome di Leon X.cagionò la grandezza di quella Serenifs.Cafa. A ' Cauallie
ri di S.Gouanni acconfenti , che Pietro da Vbufum Francefe lor Macftro pigliaf.
fe il titolo di grande, onde iſucceſſori fuoi sempre poi fi chiamorono gran mae
firi , creandolo ancora vno delli otto Cardinali , chefece . Alla cafa di Spagna
aiutando con danari il Re Cattolico nell'acquisto del regno di Granata , e conce
dendo all'ifteffo perfe, eper li Refucceffori, e Magiftrati di S.Iacomo e Calatra.
ua,apportò molto vtile, efermezza allagrandezzafua, onde i Re Cattolici del
la cafa Cibò deuono tener grata memoria . Accordò ancora Sigifmondo Duca
¿Auftria,e i Venetiani, che per confini del contado di Tirollo haueuano guerreg
giato infieme: e finalmente a contemplatione dell'Imperator Federico III. poſe
nelcatalogo de' Santi Leopoldo Duca di Auftria Principe chiariſſimo per molti S.Leopoldo
canoniz.10
miracoli. Ma quefte cofe quantunque grandiffime,furono ancora moli'illuftri , da Papa tu
ne punto meno leseguenti . Baiazet gran Turco le mandò con bella ambafcic- nocetio.
ria a donar ilferro, che apri il coftato a Noftro Sig. il quale il Papa andò a ri- gran Tur
cu prefenta
ceuer con grandiffima humiltà, e deuotione, riponedolo in S.Pietrofopra la cap- a Papa In
pella,doue pur hoggifi vede. Ne vifù molta diftanza a riceuere ancora da Dio nocentio Titol, de'i
di
due particolari doni, l'vno fù l'eſſerſi ritrouato nel palco di S. Croce in Gierufa. la crecetro
lem l'ifteßo titolo della Croce di nofiro Signor Giesù Chrifto: l'altro, che nel pro- Chin Gie
prio ifleflogiorno venne noua dal Re Cattolico della total conquista di Granata, rufalem.
bauedonefcacciati i Mori, che per centinara d'anni haueuano fignoreggiato quel Soldan di
regno.Il Soldan d'Egitto in queigiorni mandò Ambafciatori al Papa con offer- Egitton an
di anba
tegrandiffime,offerendofi anch'egli alla guerra già ſtabilita contro il Turco. Zi . fciatori al
zimofratello di Baiazet lifù condotto a Roma,doue lo riceuè in pieno concifto- Pa
ro, ma egli non volfe baciar il piede, ma fi ben il ginocchio , per laqual ritentio . tell
Zizu ofta
o del
ne il Turco daua 40.milafcudi l'anno perfouuenimento di quello . Al Re Gio gran Turco
prigion del
uanni di Portogallo , che hauea fatto amicitia nell'India con il Rè di Congo , e fat Papa.
tolo perfuader afarfi Chriftiano , comefifece volentieri, il Papa mandò il vef
fillo della Croce con belli, e ricchi ornamenti, quale il Rè inuiò a donar nell'oc
cafione di detto batteſmo al Rè detto di Congo , che deuotamente lo riceuè in
Amobaffefua città, con molto ftupore degl'Indi, quali in bona parte vennero al
lafede, effendo quella la prima volta, chefuffe mai stato battefimo in quelle par.
ti . Occorfero ancora altre gran cofe, e tra l'altre quafi nel fine delfuo Pontefi
cato,la maggior cheſia maistata a memoria d'huomini , qualfù, che Chriftoforo toChriftofo .
Colom -
Colombofcopri il mondo nouo, e nonfenza mistero , che reggendo vn Genouefe to fopre
Lorbe Chriftiano, vn Genoueſe trouaſſe vn'altro mondo , in cuififondaffe lareli donuouo Mo
.
gion Chriftiana. Quefti gradi accideti parue, che cagionaffero nel Potefice quasi
na troppafreddezza verfo de'fuoi parentisimpero ch'a Mauritio fuofratel Ca
ualiero di qualificate parti diedefolo ilgouerno del Ducato di Spoleti , & ilpre
fidetato dello stato Ecclefiaflico ; vn Cardinalato a Lorenzo Cibò , e non ſenza
qualchefattura,da che couenne prouar, chefuſſe legitimo , effendo nato d'vn fuo
cugino , ilche fi fece mediante vn proceſſo fabricato dinanzi al Cardinal Balbo
ТР 2 VC
596 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
Fece quefto Pontefice vna fola ordinatione di Cardinali , nella quale ne creò
otto , cioè cinque preti, e tre Diaconi, che furono.
Lorenzo Cibò, Genouefe, nipote del Papa, Arciuefcouo di Bencuento, prete
card.di S.Cecilia.
Ardi
INNOCENTIO VII.
391
Ardicino della porta, Nouarefe, Lóbardo, Vefc.di Nouara, prete card.di S....
Antoniotto Pallauicino Genouefe, Vefcouo di Pampalona, prete card.di San
ta Anaftafia, poi di S.Praffede .
IZE Don Lodouico de Spina, Armoricenfe, Francefe, monaco, e priore di S. Mar
tino,et Arciuefcouo d'Arli,poi di Lione, prete card.de' SS. Silueftro , e Martino
With ne' monti.
14 Maffeo Gherardo,Venetiano, dell'ordine de' Camaldolenfi, Patriarca di Ve
netia,prete card.de' SS. Nereo , e Achilleo .
TAPO
Pietro Daubufon Franceſe, grá Maftro de' Cauallieri di Rodi Diacono card.
di S. Adriano.
Databi
Rè di quelregno Alfonfo il figliuolo, con cui hauea già eglifatto il parentado,e Carlo viii.
toltone il giuramento l'incoronaffe. Nel qual anno Carlo VIII. Re di Francia Re, d Fran
ia in lia.
giouane di gloria militare auidiſſimo , effendo ftato dalla diſcordia, e pazzia de lia.
Principi Italiani chiamato in Italia, con vn terribile effercito ,e con un gran nu
mero d'artigliarie , che conducea,ne mandaua ,quanto fi ritrouaua auanti,in rui
na.Paſſana alla coquifta del regno di Napoli, ch'esso pretendeua, chefuofuffe di
Lodouico
ragione bereditaria, vi era stato fpinto da Lodouico il Moro Signore di Mila Muro Duca
no,ilquale con l'armi di quefto potente nemico s'ingegnaua d'abbattere l'audace di Milano.
Spirito d'Alfonfo , chesempre a cofe grandi aſpiraua . Il Papa, che ſi ritrouaua
L bauer oll'horafatto parentado,e lega con quefti Principi Aragonefi,dubitan lo fitte Prouifioni
dal Pa
della potentia ,e dello sforzo di Carlo, e temedo,che co la venuta di quefto efser- pa contra
Francefi .
cito Fraceſe non ne ſentiſſe Italia qualche flagello ,per aſſicurare , e difendere la
città di Roma dalle armi di Francia ,fece tofto fare molte cõpagnie diſoldati.Col
Re di Napoli,e col Papa fi ritrouauano i Fiorentini anch'in lega.Ma il Papa, a
cuinon pareua,che le forze di queſto popolo fuffero in questo biſogno baftanti,ha
ueua i venetiant, e Fernando Re di Spagna richiesti, chefuſſero entrati nella me
defima lega.Ma quefti volfero più tofto ftarfi a veder, che in vna cofi pericolofa
guerra intricarfi.Hora Carlo venutofenefempre vittoriofo per la Lombardia in
Toscana,e rotto preſſo la Marca l'eſſercito de' Fiorentini, sforzò Fiorenza a do
uer cedere all'armi vittoriofe di Francia.Il primo di di Gennaio del XCIV.entrò Carlo vi
poicolfuo potentiffimo eſſercito di venti milafanti , e cinque mila caualli in Ro- Rè
cia di Frin
entra co
m1,doueritrouògra copia di vettonaglie, e di rifrefcamenti, co che l'effercito fta effercito in
co per lo lungo camino, e per li difagi paffati fi ricreò . Hauca promeTo di non Rona.
farfentir a Romani pure vn minimo dano,fe gli ſi daua aperto, efacile il paẞo ,
e comodità di vettouaglie, altramente hauea minacciato di porne il tutto in rui
na.Riceuuto dunque per quefta caufa cortefiffimamente in Roma, comandò a'fol
dati, che ne tumulto faceffero, ne danno alcuno , e fè feueramente morire alcuni,
ch'a quefto ordine no obbedirono.Il Papa da principio nonsapendo , che farfi ,fe
nefuggi in caftello . Veggendo poi la città quieta, e dalle armi Francefe ficura ,
afficuratofi anch'egli , fe , benche contrafua voglia , lega con Carlo . Partendo
Carlo di Roma , perche poco della fede del Papafi confidaua , vollefeco perfi .
curtàfotto colore di Legatione Cefare Borgia Cardinale Valentino , e figliuolo
d'Aleſſandro,e Zizimo fratel delgran Turco,per potere guadagnato che hauef
Se il regno di Napoli , feruirfi di coftui nella guerra , ch'effo dicena voler far in
Coftantinopoli . Ilqual zizimo poco appreſſo con gran danno de i Chriftiani di
difenteria in Capoua mori. Il Re Alfonfo difperato de' fatti fuoi, perche cono. Alfonfo Re
d Nipliri
fceua eßer odiato, conſegnando il regno a Ferdinando il figliuolo , ch'eraben vo noncia ilre
luto generalmete , fe nefuggi per barca tutto fpauentato con le fue cofe più pre- nerd,
no a Fr.fi.
tiofe in Sicilia.Ferdinado che fi vide aſſai inferiore diforze al nimico,perfaluar gliuolo .
fife ne passò ancor egli perbarca in 1fchia . Carlo feguedo il corfo della vittoria, Lega fatta
da'Principi
con incredibil celerità hebbe a vn tratto il regno con tutte lefue fortezze, efe d'italia pee
ne concitò perciò fopra tutti i Principi di Europa , cheftuano d'on tanto cor. lo Rè
tema di
di Ce
fo di vittoria attoniti,e di loro medefimi dubitauano. E furono quefti il Papa , Fricia .
PP 4 Mali
600 PANVINIO DELLE VITE DE PONT. AL
temeRe
lo di Cat
di Maffimiliano, il Re di Spagna , Ferdinando il Catolico , il Duca Lodouico Sfor Gio.Borgi
Francia. za , ei Venetiani , i quali tutti confederati infieme per lafalute d'Italia confpi- bro
Fatto d'ar rarono contra i Francefi , e pofero tofto a comun fpefa vn'effercito in campo di filva
me al Taro 40 mila huomini , per impedir a Carlo il pallo nel fuo ritorno . Queft'eßerci
fra Caro e topoftofi a Fornouo preffo il Taro non lungi da Parma afpettò Carlo , che a TO ACCO
Peffercito
della lega . gran giornate colfuo fiorito effercitofe ne ritornaua da Napoli vittoriofo in del Pa
Francia , e vifece vn fanguinofofatto d'arme , ne, chi di loro reftaffe vincito
Fernando refù chiaro . Carlo con perdita de' principali , ch'egli hauea feco , fi riconfistoper
racquista di
i duffe finalmente in Afti . Intefafi la battaglia del Taro , e che le forze de freeforti
regno
Napoli. Francefi debilitatefuffero , il Re Ferdinando con maggior facilità ricuperò il
fuo regno, cheperduto già non l'hauea , cacciando i Francefi da tutte le fortezze a $1 .
con l'aiuto del Re Catolicofuo parente , che gli hauea a quefto effetto mandato il irisdelRe
Federico gran capitano con moltegenti . Ma effendo egli poco appreſſo mortosenza figli Da
poli . uoli , lifucceffe nel regno Federicofuo zio che già era Alfonfofuo padre poco capi
Luigi xij . anzi morto . Nel qual tempo ancora Carlo VIII.morendo Luigi XII.cherapri Vide
Re
cia di lega ma Duca d'Orliens,prefe lo fcettro del regno di Francia. Coftui pretendendo non
fa Frar diCanddia
col Papa > folamente il regno di Napoli per ragion hereditaria effer fuo,ma lo ftato di Mi. #Napoli .
col Re , di
Spagna e lano ancora , per eſſerſtata valentinafua auola figliuola di Gio.Galeazzo !. 101phi
tiani,ci Fio Ducadi Milano , con vna lega a tutta Italia funefta fi confederò col Papa , che
con i Vene- egettat
rentini a con moltiferuigi obligato fi hauea,e con li Fiorentini,e i Venetiani , e col Re Ca Vannocci
danni di Mi tolico contra Lodouico Sforza, e'l Re Federico, con quefte conditioni, che guada e dique
jano , e di
Napoli. gnato che haueffe lo ftato di Milano ,fi deffe a i venetiani Cremona,e Cefare Bor seanraded
gia figliuolo del Papa, che hauendo rinonciato il cappello hauea tolta per moglie ofuo emr
Carlotta di Alabreto figliuola del Re di Nanarra , e parente del Re di Fran paco com
1
cia , cacciandone con l'aiuto de confederatigli antichi fignori, ſi haueſſe,e tenef atoil fr
M lano
fo dal pre
Re fe perfua la Romagna , la Marca , e l'vmbria , e che il Re di Spagna , e quel di " Legenera
di Francia Francia il regno di Napoli fi diuideffero . Fatto adunque rn potentiffimo tovia th
Luigi x j.
Regno di effercito, ageuolmente il Re Luigi cacciò di Milano il Moro, il qualefù poco ap BelendoA
Napoli vie- preffo infieme col Cardinal Afcaniofuo fratello fatto prigione , e mandato in andone per
ne i poter
del Re di Francia,doue morì . IVenetiani bebbero in virtù della lega Cremona . E paf Francia,ne
Spigna . fando laguerrafopra il regno di Napoli ,fpauentato il ReFederico, che fi vedes ti chiar
ua affai inferiore diforze al nemico , nè fapendo chefarfi , volle anzinel Re Lui tuiti
on
gifuo aperto nemico , che nel Re Catolicofuo parente,tentar di poter mifericor fare ricche
Confaluo di a trouare . Onde ne andò tutto humile a riporfi nelle braccie del Re di Fran
Patto ilmo
gran, Cap
Tano. Grzechi,
Cefare Bor cia,dal quale nefu egli aſſai più villanamente trattato di quello , ch'ello fperato
gia, e fua bauena . Nella diuifione del regno tanta difcordia nacque tra Spagnoli,e Frail begonefila
cru cefi,che venuti alle mani, furono i Francefi tutti tagliati a pezzi,e col valor del
epia con
deltà Laudeltà di
a il fan gran Capitan Confaluo il regno tutto in poter del Re di Spagna ne venne . Cefa. ia,par
gue Italia
BO. re Borgia figliuolo del Papa , prima, che egli rinontiafle il cappello, afpirando al Forl
la fignoria di tutto lo stato della Chiefa , tutti i Baroni, ch'effo difegnaua rouina Catari loi
na r
re , trauaglios bauendo già il pa tre ogni penfiero, e difegno qui folo volto difare forzafa
ifuoibastardi ricchiffimi, e potentiffimi.I baroni Orfini furono primi trauaglia Arm
i
ti tutta vna estate . Et erano cap taui dell'esercito ecclefiaftico Guido Valdo Heran Signn
s
diVr.
DEE
D бо
A VI ї
L
E
S
iam Vrbino , e Gio. Borgia figliuolo del Papa con Bernardino da Luna Legato . Gaid' Vbil.
S
Taj Queftiprefe che hebbero alcune terreA,fi riduſſero finalmete all'affedio di Braccia do Dura
N Vrbin o fitdi
ola qual terrafu dal valore di vna donna D vedoua difefa, fin chefopragiungen- to prig one
R
172 0731 Oalcune poche genti,che egli di
do Carlo figliuolo illegitimo di Virginio Orfino co da
ni. gioc
14 alla
" que luoghi intorno raccolfe,pofe l'effercito in rotta, & vife prigione il Duca d'
rbino.Il figliuolo del Papa, et il Legato ſcāparono fuggedo via.Ma eſſendo poi
la datala pace agli Orfini,il Duca d'Vrbino fi rifcoffe treta non mila ducati d'oro .
bee No effendoli riuscito per queſta via,fi volfe il Papa tutto a douere co parẽtadi
ro , le cofefueftabilire, efortificare . Onde hauedo prima chefuſſe Papa,promeſſa ad
fon certo Spagnuolo Lucretiafuafigliuola,gli la tolfe,e la die per moglie prima SforzaGiouanni
fiaGiouanni Sforza Sig. di Pefaro : toltagliela poi la diede a Luigi d'Aragona gor di Pe
efore figliuolo bastardo del Re Alfonfo . Et eſſendo coftui ſtato ammazzato, la diode laro .
Tello
real Alfonfoda Efte Duca di Ferrara , col quale ella mori . De' figliuoli mafchi
feGoffredo, ch'era il più piccolo , Principe de Squillaci : Cefare, ch'era il di me- crudeltà di
Lonato, fe Cardinale, il maggiore ch'era Giouanni procurò , chefuffe in Spa. Cefare Bor
pagnafatto Duca di Candia . Et a coftui diede per moglie vna figliuola baftarda giacontrail
fratello.
[20,mh d'Alfonfo Rè di Napoli . Ma fù Giouanni fra poco tempo , mentre ch'egli vne
diGal notte ne andana a fuoi piaceri per Roma , fatto a tradimento dal Cardinalfuo
federiat fratello morire , e gettato nel Teuere. Epure poco auanti haueuano cenato in
fiemeincafa di Vannoccia lor madre, et il Papa, che fenza dubbio temeua di non
CORING efferne anche effo da quefto iſcapeſtrato figliuolo vn di morto , diffimulaua que
C11:00 fta tantafceleranza del Cardinale. Hauendofi adunque Cefare Borgia tolto di
ucat nanzi ilfratellofuo emulo nel principato, incominciò a darfi tutto alle cofe mi
litari , e afar poco conto del cappel roffo . Percioche non hauea egli per altra
caufa ammazzato ilfratello , che per douere infuo luogo efferfatto confalonie.
redella Chiefa , e generale dell'eſſercito Ecclefiaftico . Dopo la morte delfratello
"
茗醬 adunque gettato via l'habito Cardinalefco , e diuentato foldato , tutto all'arme
fi volfe . Et effendo ftato fatto Capitano delle genti del Papa , fi vni con Fran
3,10 cefi , e menandone per moglie ( come fi è detto ) Carlotta d'Alebreto parente
delRe di Francia , ne hebbe in nome di dote la terra di Valentia , onde ne fù Cefare B - r
gia chiamt •
Duca Valentino chiamato . Con l'aiuto poi di Luigi duodecimo , e del Papafuo to Dies Vi
padre , s'acquistò vn groffo ftato in Italia : percioche il Papa erafolo qui tut- lentino.
158 to volto difare riccbiſſimo il figliuolo , e signore d'vn gran ftato , ancorche
F ne fuße tutto il mondo reftato offefo . Cacciati adunque dallo ftato di Mi
lanogli sforzeschi , e poftili in vna prigione , mentre che il Re Luigi fa con
tra gli Aragonefi la guerra , Cefare Borgia con l'aiuto di Franciafi infignorl C fra Bor
congran crudeltà di tutte le Città di Romagna , fuori che di Bologna , parte gia s'infi
cacciando via , partefacendo moriregli antichi Signori di quei luoghi . Occu- la orifes
Roma.
de
po Imola , e Forli cacciandone i poneri fanciulli Riarij , che ne eranofignori , gn .
eprefa Catarina loro madre la menò , come trionfando in Roma. Appreſſo prefe
Faenza a forzafacendo morire Astorre Manfredi, che n'era Signore. Il mede
fimofece d'Arimino , e di Pefaro sforzando N. Malatefta,e Giouanni Sforza,
che ne erauo fignori , afuggire vna certa morte , che fi vedeuano venire fopra .
" E
602 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
1
Et hauendo preso anche Sinigaglia aforza, col medefimo corfo di vittoria tolfe,
ma con inganno,a Guido Vbaldo da Feltro loftato di Vrbino, sforzandolo afug
gire , efaluarfi in Mantona . Effendo egli come amico , e come bofpite tolto da
Guido Vbaldo con tutto l'eſſercito in Cagli, dando a vn tratto ilſegno de i ſuoi,
prefe quella città,e col medefimo impeto passò tofto a prender Vrbino . Ritro
uandofi in cafo cofi repentino Guido Vbaldofprouifto,& attonito , e nonfenten
N+
Stato ¿'Vr dofi atto a poterfar in quel punto difeſa,per non venir nelle mani di queſto cru
bino tolto del tiranno ,la nottefeguente con alcunifuoi pochifamigliari fifuggì via . Vol "
a Feltrefchi to dopo quefto il Borgiafopra i Varani nobiliſſimi, & antichiſſimi Signori di Ca
dal
merino, nonfolamente prefe la città, che anche hauuto in mano Giulio Cesare, e V
Venantio,& altri due di queftafamiglia ,fece lor torre miferamente la vita. Col
Camerino medefimo ardore d'ambitione perfeguitò crudeliſſimaměte tutti gli altri Signo
preso da Bar
gia, & Vara ri di quei luoghi,per torre loro lo ftato . E finalmente riuolſe queſta ſua rabbia
ni vecifi: foprai baroni ,chefono d'intorno à Roma, e cominciò dalla nobilefamiglia Gae
tana , che poffedeua alquante terre ne' Volfci . Fatto dunque morire Giacomo
figliuolo di Honorato Gaetano , e Protonotario Apoftolico,ordinò chefuffe anco
tolta la vita ad vno vnico figliuolo di Cola Gaetano, ilqualgiouane aßente ſi ri
trouaua,& era la vnicafperanza della famiglia.Volto poiſopra i Colonefi,che
onnefi, e con l'aiuto de' Fracefi cacciati hauea, tutto lo fato loro occupò, e li sforzò a do
Gaetani
Col
priui delor erfarne per la Puglia, eper la Sicilia l'efilio loro . Penfando finalmente di fare
Bo
fari dal il medefimo a gli Orfini, che altro già non li mancana, che questo, e non bauendo
rgia,
legitima cagione difarlo, il tempo da fe glie ne diede vna occafione, che no hau
rebbe eſſo ifteffo potuto defiderarla maggiore,ò altri più atta offerirgliela . Per
cioche veggendo gli Orfiui tanti profperifucceffi del Borgia, & vna tanta infa
tiabilità d'hauereftato, incominciarono a temer di loro medefimi,benche amici li
fuTero, e che tolti tutti gli altri di terra, non fi volgeffe quefta crudeliffima carni.
ficina anche fopra di loro . Il perchefacendone parlamento in Perugia con quelli,
che erano nella medefima paura , cofpirarono contra Cefare Borgia . E furono
Congiura Giouanni Bentivoglio Signor di Bologna, GiouanPaolo Baglione tiranno di Pe.
fatta cotta
il forgi a rugia , Vitellozzo Vitelli Signore di città di Caftello , Liuerotto Signor diFer
Cita tolte mo, Pandolfo Petrucci tiranno di Siena, & il Cardinale Battista Orfino, e Pao
al Borgia da lo Orfino . Fatto quefti vn'e Tercito vfcirono d'vn fubitofopra il nemico, e prefo
gli O.Giai . Vrbino, e Camerino , e rotte le genti del Borgia , che in foccorfo di quefti luoghi
a8
:i
7
تاری ک
PIO
1
608 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
Cefare Bor. SSENDO morto Alejandro VI. toltofi fubito Cefare Borgia
gia fi forti. quanti danari e cofe di pregio il Papa haueua, fi fortificò in Vati
fica in Ro
ma dopo la cano, doue hauea dodici milafoldati , e nel Castelfant'Angelo com
morte del difegno di douerageuolmente per questa via tirarea quello, ch'egli
Papafuo pa
dre . voluto haueffe il collegio de i Cardinali,che in quel luogofeguendo
il coftume antico,fi doueuano per la creatione del nuouo Pontefice raunare. Ma
i Cardinali,che volferofuggir quefto pericolo, fi congregarono nel conuento del
la Minerua , e vifurono tosto da Michieletto Coreglia capitan del Borgia , che
male inletto fi ritrouaua , da ogni parte circondati con gente armata . Per la
qual cofafi fparfe tofto per Roma vna voce, chefuſſero i Cardinali prigioni, che
la città a fuoco, & a fangue ne andaffe, e se neposero per ciò tutti a on tratto
Roma in Spauento . Furono adunque chiuse le botteghe , prefe l'armi , e con traui, e
di Tumulto
per cunto catene di ferro i capi delle firade tutti impediti appunto, come fe vn'altra vol
del Borgia ta il Cartaginefe Annibale fuffe fu la muraglia di Roma . Micheletto , paren
doli di efserfi pofto a dura imprefa, poco appresso fi parti, ne fece altro danno
nellacitta, fe non che attaccò fuoco a vna parte del palazzo de gli Orfini a
Monte Giordano . In questo i Cardinali fatto quattro mila fanti per guardia
della città , e chiamati i Baroni Romani dentro , deliberarono di aſpettare , an
corche non fi coftumafse, i Cardinali , che oltre le Alpi erano , & in qualunque
altro luogo , che effi haueuano fatti chiamare . Profpero Colonna , che era ve
nuto in Roma con Fabio Orfino figliuolo di quel Paolo , che era ftato dal Bor
gia fatto morire , fù da i Cardinali mandato a pregare Cefare Borgia , che fi
quietafse,e lafciafse l'arme . Il medefimo fecero gli Oratori del Re di Francia, e
del Re di Spagna . Lafciandofiil Borgia vincer da coftorofe n'vfci in lettica.com
tutte legenti di Roma . I fuoi foldati tencuano però ancora il caftello , benche
il caftellano a perfuafione del Cardinale Bernardino Caruagiale promettesse
de
P I 1 II I. T 609
12109
difare quanto il collegio voleua . Hauuto adunque quietamente Vaticano, cele .
brarono i Cardinali nouegiorni alſolito l'effequie di Aleſſandrose tanto fiindu
giarono di entrare in conclaue, quanto vſciſſe di Roma l'effercito de' Francefi, che
andaua in campagna di Roma contra i Spagnuoli.Et ne vfci per ordine di Gior
= gio Ambofio Cardinale di Roano, ch'era di molta autoritàpreſſo i Fracefi.Fer
cioche dubitauano i Cardinali , che mentre che effi occupati nella creatione del
nuouo Ponteficefi ritrouaffero , non nafceffe qualche tumulto , e difordine nella
città.Entratifinalmente in conclaue i Cardinali, ch'erano trentafette, la miglior
parte (benche affai poche voci haueffe) dopo lunga contefa l'altra vinfe, ch'era
aẞai di maggior numero :mafauorina lefattioni, e Cefare Borgia. Vinfe dico,&
ottenne a'ventidue di Nouembre , che fuſſe per vna voce di tutti eletto Ponte
fice Francefco Piccolomini vn de' primi Cardinali della corte,il quale facendofi Francefco
Piccolom i
chiamare Pio III. fù a' otto d'Ottobrefolennemente incoronato.Costui nacque ni elerto
in Siena nobiliffima città della Toscana a’9 . di Maggio del 1439. e benche na- Papacchia
mato P:0
feeffe di Laodamia forella di Pio 11. tolfe nondimeno il cognome , e l'arme dal Teizo.
zio, il quale l'hauea fatto infin da' primi anni alleuare in tutte le buone difcipli
ne,efpetialmente ne gliſtudij delle leggi.Efsendo egli prima ftato defignato Ar
ciuefcono di Siena, era poco appreßo a' 5.di Marzo del MCCCCLX.ftato afsen
..
10% te nel numerode' Cardinali aggregato , in tempo, ch'à pena hauea diecifet'anni.
Egli hauea in molte legationi, in quella di Germaniafpetialmentefotto ipaf
fati Pontefici acquistata molta lode.Onde non tanto per la memoria del zio, ch'
35 eraftatofantiffimo Pontefice, quanto per lafperanzagrande, chefi banca vni .
uerfalmente di lui , come fe egli folo potesse confermar con lafua virtù lo ſtato
della religion Christiana, che parea,che ne hauefse dibifogno, ottenne il Ponte
ficato . Cefare Borgia , che fi era fino a quel di intertenuto col fuo efcercito in
Nepe, al primo auifo della creatione di Pio fe ne venne con vna parte de' fuoi
in Roma.Et adorato il Potefice ringratiò il collegio de'Cardinali, c'hauefse vna
perfona cofi da bene , & al propofito eletta . In queftogli Orfini auidi di vendi
sarfi ,afsaltarono con molti armati il Borgia in Vaticano , e nefurono molti ta 11 Borgia
123
gliati apezzi,perche egli valorofameute fi difensò,ilqualefù non molto poi per prigione
ដ in caftello
ordine del Papa menato in caftello, d'onde non potenaſe nò con volontà del Pa- 5 Angelo .
pa vfeirne . In questo mezo essendo Pio, e dal male della vecchiezza, e da vna
fed maligna piaga,che nellagamba hauea,fieramente afsalito, e sbattuto, a dicidot
to d'Ottobre in capo di ventiſei giorni delfuo Ponteficato mori , non ſenzaſo
fpitione , che li fusse nella piaga , per configlio di Pandolfo Petrucci tiranno di
Siena pofto il veleno . Moricon general difpiacere di tutti in Vaticano nel
MDIII. hauendo viuuto fefsantaquattr'anni, cinque mefi, e dieci dì.Fù fepol
to in S.Pietro nella cappella di S. Andreapresso a Pio I I.fuo zio , in vn mar
moreo,& elegantefepolcro: e vacò all'hora quattordici di la fede ...
BAT
Gaz
21 GIV
610 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
della Chiefa de'fanti Apoftoli . Egli volle ancorfinire il palazzo iui preſo, che
bauea incominciato il Cardinale Pietro Riario , e per la morte chefopragiunfe J
poi, non finito . Rifece il caftello preſſo Grottaferrata , che eraftato nelle guerre
paffate rouinato, e per ficurtà, e difesa del monafterio, e per comodità di quelli,
the venuano in Roma. Li mutò poi Sifto il titolo di S.Pietro in Vincola facen L
dolo Veſcono di Albano prima,poi Sabino ,e gran penitentiero, e finalmente Ve
fcouo di Oftia,e di Velletri, e Legato di Auignone.Con Innoc.V¦I I I. valſe egli
molto,e difauore,e di autorità. Nel Papato poi di Alejandro per legare anti
che, e priuate, ch'egli pi haueua ,fe neftette dieci anni continuifuori di Roma,
parte in Auignone,parte in altri luoghi di Francia. Finalmente effendo Pio fra 23
pochi giorni morto, nella nuoua creatione , chefarefi doueua , concorfero in lui
con tantoftudio, e fauore i voti di tutti i Cardinali , che quafi prima , che fi en
traffe in conclaue ,
fù pronontiato Pontefice, con incredibile difpiacere, e dolor di
Cefare Borgia, ilquale bauendo con folenne giuramento , come da fuoi clienti ,
fattofi dalli Cardinali Spagnuoli promettere di non dare la voce , ne fauorire
= faluo , che alcuno partigiano della famiglia Borgia, fra i quali anteponeua Gior
gio Ambrofio Cardinale di Roano , fubito nel primo di , che della creatione del
nuouo Pontefice fi difcuffe , vile per le voci concordi di 27. Cardinali ”creato il
L primo di di Nouebre colui,che meno voluto haurebbe, e che esso, & Aleſſandro
fuo padre haueuano , come grauiffimo nemico , tenuto dieci anni continui in eſſi
Lio.Ne moltopoi eTentofiGiulio a ' 26.di Nouembrefopra lefcale di S. Pietro
incoronato,lafciò via libero ir il Borgia, che era tutto volto allafuga, e che mil
le morti meritando era giàftato priuo dell'esercito ,del molto stato, che egli ha
nea,e d'ognifua dignità, con questa conditione però, che li reftituifsele fortezze Borgia Du.
di Cefena,e di Forlì,doue il Borgia lefue guardie teneua . Hauuta egli adunque ca Valemi.
la libertà,fe ne passò d'Oftia per barca a Napoli,douefù dal gran Capitano per to no di
rilafla
ordine del Re Cattolico preso, e mandato in Spagna . Indi, effendofene a Gio.Regione dat
di Nauarrafuggito , fù in vna certa fcaramuccia tagliato da' Cantabri a pez- Papa,ema
dato pri.
& zi . Giulio fermò il piè nel Papato, e perche egli per le guerre paſſate , e per la gionin Spa
cruda , & inaudita tirannide del Duca Valentino ritrouò lo ftato della Chiefa gna , & iui
in riuolte , e quafi tutto occupato , fi diſpoſe di volere nonfolamente ricuperare
quello, che s'era perfo , ma di ampliarlo ancora : percioche niuno de' Pontefici
paffati difende con maggior costantia d'animo , di quello che egli fece il Patri
monio di S.Pietro, nè fi sforzò di fienderne,& ampliarne tanto i confini Mof .
fe adunque primieramente l'armi contra Giouanni Bentivoglio tiranno di Bo- Gio. Benti
logna, e nemico antico,ilqual egli con la moglie, e co' figliuoli cacciò dalla città,e fcacciato
go
·
lo sforzò afare in Balletto terra su quel di Parma ilfuo effilio , e fi contentò che dal Papa
dalla Signo
il popolo di Bologna ſpianasse da'fondamenti il palazzo del Bentivoglio, che era ia di Bolo
13.
belliffimo. Si confederò con l'Imperatore Maſſimiliano , col Re di Fracia,cỡ quel gna. 1
di Spagna,e col Duca di Ferrara,e di Mantoua aruina de'Venetiani,che fi baue
uano occupatoArimino aforza,e Rauenna, terre di S.Chiefa. Laqual legafù co- Lega del
chiufa in Cambrai,terra di Fiandra.E nonfolamente con l'armi, che ancora co le Papa quan
con tut ti
fuefcomuniche,con gli interdetti perfeguitò il Papa i Venetianisi quali no pote- Principi
29 2 rono
.ا
612 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.
della Chri rono oftare a cofi cruda procella . Onde hauendo perduto tutto il loro effercito di
tianità co Geradada, & eſſendo vinti in vn gran fatto d'arme dal Re di Francia, e de Ca
Trai
tiani Vene
. pitani loro l'Aluiano fatto prigione, e'l Pitigliano rotto, in breue Spogliati , e
priui fi ritrouarono , e de gli efferciti, e delle città, che poffedeuano in terraferma.
Rotte date
a i Venet ia Maffimiliano , che in quefta guerra altro, che gli Oratori, e'l nome di Cefare non
ri. vi hebbe, hebbe Verona , Vicenza , e Padoua col Triüigiano . Il Re di Francia
hebbe Bergamo,Brescia, Cremona,e Crema . Il Re Cattolico Trani, Monopoli,
e Barletta in Puglia . Il Papa Rauenna,Ariminoje tutta la Romagna. Il Du
Città de
Venetiani ca di Ferrara,Rouigo,quel di Mantoa,Afola . E cofi quella Repub, la cui auto
diuife fra rità era cofigrande, e cofi celebre per tutto il Mondo , perdute tante città, nelle
della Lega. paludi , eftagni fuoi ritirandofi , fi fortificò con le mura , che il mare ifteffo gli
fà con lefue acque intorno . Quefta tanta rotta , eruina , che bebbero i Vene
tiani , fù a' dicidotto di Aprile del M D IX. Hauendo Giulio ricuperate le cofe
di Santa Chiefa,comepietofo Pontefice,e veramente Italiano hebbe di vna tan
ta calamità, e ruina de Venetiani pietà . E veggendoli tutti humili chiedere in
quefte loro affluttioni foccorfo,fi rifoluette di non douere mancare loro per quel
losche eßo poteua . Onde con vnafolenne Litania in S. Pietro sù le porte della
Chiefa affoluendo gli Ambasciatori Venetiani della ifcomunica refe alla loro
A fonfo da città il potere , come prima facrificare . E facendo con loro lega , nella quale
Efe Dica effi cedeuano l'Imperio del mare , e lafciauano in potere del Pontefice il conferi
di Ferra . a.
re i beneficij loro , li tolfe nella fua amicitia , e protettione , ¿ ogni fuo sforzo
fece , per riconciliarli con Maſſimiliano . Ma hauendo eſſi nel medefimo tempo
hauuta per trattato Padoua , alienarono l'animo di Maſſimiliano di volere con
effi loro per niun conto la pace . Si sforzò ancora il Papa di diftorre Alfon
#7
fo da Efte Duca di Ferrara dall'amicitia del Re Luigi , per potere abbattere vn
pocole forze di Francia , delle quali già tutta Italia temena . Ma efsendo quel
Duca antico nemico de' Venetiani, e ritrouandofi hauere hauuto danari dal Rè
11 Papa mo Luigi,e con luiftretto in lega,non volle afcoltarne parola, che il Papaglie ne di
the guerra cefse . Di che Giulio fdegnato li mofse la guerra, e dalla lega di Francia fifcoflè
al Duca di
Ferrara . fotto colore , che il Re Luigi baucfse prefo a difendere contra di lui quefto D¼
ca , che nepofsedeua Ferrara comefeudatario di S. Chiefa . Haueuafi il Duca,
dopo la rottade' Venetiani vfurpate le faline preſſo Comacchio, chefono di gra
diffima vtilità, ne in ciò voleua a cofa, che'l Papa gliene diceſſe , obbedire . Per
la qualcofa l'hauea Giulio come contumace, e ribello, ifcomunicato , e perfequi
-it o tandolo ancora con l'armi, li mãdò vn'essercitofopra . E raffettate le cofe di Ro
maje raccolto vn gran danaio, passo teſto in Bologna, per poter essendo vicino,
4Luigi Re fomminiftrarepiù facilmente ciò che bisognatofusse per quella guerra . Il Rè di
di Francia
fdegnato Fraciafdegnato col Papa recò feco in lega l'Imperatoremaſſimiliano nemicodi
colPapasfa Giulio perche fi era pacificato con i Venetiani, E con l'autorità,& aiuto di que
bandire il
sene lio. Ao Principe,ſpinto anche,e perfuafo d'alcuni Cardinali, che con lui ricouerati fi
erano,fece bandir il Cocilio,nel qual penfaua poi douerfar citar il Potefice.Ho
ra hauedo Giuliofatto lega co Ferdinado Re di Spagna, affoldati li Suizzeri,
nationeferociffima,e fatto generale dell'efsercito della Chiefa,e de Venetiani, il
Marche.
PIO III.
613
MarchefeFrancefco Moralua,fopra il Duca di Ferrara n'andò . E toltoli Mode Mirandola
na con 12.milafanti efpugnò la Mirandola, ch'era da Francefi guardata , pre- espugnata
mio poco conueneuole a tante fatiche ,ch'in quefta efpugnatione fifofferfero.Ho dalle
del P. genti
pa.
raprefa la Mirandolaſe ne ritornò , come vittoriofo Papa Giulio in Bologna ,
d'onde poco preffo hauendo inteſa la rotta del fuo eßercitopreffo lafoffa Giglio
laparti, efe ne venne in Rauenna.Ilperche ritrouando i Bentivogli Bolognafen Bentivogli
KA
zadifefa,con l'aiuto de' Francefi , ò tradimento , ò negligentia, che fu quella del Bologna?
pilia
Cardinal Alidofi , che n'era Legato , la occuparono.Il Legato andò in Rauenna , Concilio
di Pifa .
per purgarfi col Papa , efù qui dal Duca d'Vrbino nato delfratello di Giulio
ammazzato. Gonfi , per lofucceffo delle vittorie loro i Francefi , ad iftantia , e
perfuafione di Maffimiliano, e di quei Cardinali , che ribellati dal Papa s'erano 1
citarono Giulio al Concilio , ch'in Pifa per lo primo di Settembre già publicato
baueano.Hauendo fatto il Papa ogni sforzo di potere ,ricuperata Bologna,e dis
fatto il Concilio di Pifa,tirare il Re di Francia alla pace , bauendolo ritroua
to infuperbitoper la vittoria, & oftinatiffimo contra di lui, a perfuafione d'AN
tonio di Monte ,per disfare quel di Piſa ,fece publicare, e bandire vn Concilio ge Cócilio di
nerale,per douer celebrarlo in Laterano . E cofi di nuouo grauiffimamente fco- Luigi Laterano
xij..
municò il Re Luigi, e i Fiorentini c'haueuano dato Pifa per luogo del Concilio , Re di Frar
cia from
etutti coloro ancora , che iui fi ritrouauano prefenti . Priuò anche quei cinque municato
Cardinali,che n'erano ftati auttori, di tutte le loro dignità, e del cappello.Efuro- da lapa .
no quefti, Bernardino Caruagiale Spagnuolo, ch'era qui il capo de gli altri , Gui
glielmo Briffoneta Francefe Vefcom ,ilprimo Sabinenfe , ilfecondo Prenestino,
Francefco Borgia Spagnuolo Cardinal di S.Cecilia, Renato di Bria Franceſe Car
dinal di S.Sabina , Federico Sanfeuerino Italiano Cardinale di fant'Angelo . I
quali tuttifuori,che'l Borgia, ch'era già morto , lafciando lo fcifma furono poi da
Leone Decimo nelle priftine dignità loro ripofti, Ma nel Concilio di Laterano fu
rono annullate tutte le cofe , che fifecero in quel di Piſa.Haueano quefti Cardi
nali ribellifperato , che depofto Giulio , fi fufſe douuto qualch'altro Pontefice
perfona integra,efanta creare, & ogn'vn di loro perfuadendofi effer tale , afpi
raua al Papato , epiù che alcunode gli altri il Caruagiale , ch'era senza fine
ambitiofo,e pieno difumi.Hora vedendo Giulio effer cofi all'aperta, e con tante
infidie da' Francefi oppugnato, chiefe ad Henrico Re d'Inghilterra , & a Ferdi Red' In
ghilterra, e
nando Re di Spagna foccorfos i quali hauendo tolto a difender il Papa , prefero queldi Spa
contra i Francefi l'armeil'Ingleſe ſopra l'Aquitania andò : Ferdinandoſopra Gio gna moue
no guerra
uanni Re di Nauarra, ch'era con Francia confederato , & era stato ifcomuni- a Francia ,
cato,& interdetto dal Papa:il quale in questo mezo non mancaua di tentare del Nauarra
& al Re .di
continuo per ogni via d'indurre il Re Luigi ad vna conueneuole , e buona pace .
Maritrouandolo incredibilmente oftinato , e veggendo andare pur tuttauia in
nanzi il Concilio di Piſa ,fi rifoluette di cacciar i Francefi d'Italia, & a quest'ef Papa fa
groflo cf
fettofece co' Principi confederati vn groffo effercito, tirando ancoragli Suizze- fercito
cito per
ri a questa lega.E perfarne a' Fioretini maggior difpetto , perche haueffero Pi- facciari
Francefi di
fa per luogo nel Cocilio data, creò il Cardinal Gio.de Medici,ch'era co tutta quel france
lafamigliaftata di Fiorēza cacciato, Legato di Bologna,di Romagna, e di tutto
29 3 Ref
614 PANVINIO DELLE VITE DE PONT
NM
BU
gloria militare , che ad vn Pontefice non fi conuiene . Fùfepolto in San Pietro
Epilogo
della nu nella Cappella di Sifto fuo zio appreffo l'altare maggiore . E vacò dopo lui
ra di
Jiu e de diciotto giorni la Sede . Fu Giulio Secondo di grand'animo , coftante , & fiero
ij Giu
fuoi fatti difenfore delle cofe Ecclefiaftiche . Non poteua oltraggio alcuno foffrire , &
era implacabile co' contumaci , e ribelli . Nelle calamità ſi moſtrò sempre
difefteffo maggiore, e d'animo inuitto, nelle profperitàſeppe affai rattenerfi.Fù
moltoliberale,ne fece tanteguerre per altro, che per ricuperare lo ftato di fanta
Chiefa , ch'era da varij tiranniftato occupato . Cacciati di Bologna , e di tutta
Romagna i tiranni ,& i Venetiani ,refe,e fortificò vn belloftato difanta Chiefa.
Tento d'acquistare Modena, & vnirla con lo ftato difanta Chiefa . Vi aggiunfe
ben Parma,e Piacenza . Non fi piegò egli molto per cagione de'fuoi,alli quali
non donò cofa alcuna dell'antico ftato della Chiefa . Percioche fe ben Franceſco 2
della Maria nato difuofratello hebbe il Ducato d'Vrbino,fù ,perche Guido Vbaldo da
Francefe
Maria
Rouere. Feltrofuo parente,che non haueua figliuolo mafchio, a perfuafion di Giulio lo fi
adotto,e lafciòfuo berede . Al medefimo Francefco Maria,morendo medefima
mentefenza herede Gio.Sforza,il Papa diede Pefaro in nome di pagamēto per
quelloftipendio,che confeguire ne douea.Delli XXVIII . Cardinali, ch'egli creò,
non nefurono più che quattro foli fuoi parenti , Galeotto , e Siftofigliuoli di Lu
chinafuaforella,e chefurono Vicecancellieri di fanta Chiefa, e Clemente Men
denfe,e Leonardo Agenenſe nati d'vnafua confobrina , e chefurono l'vn dopo l'
altrofucceffiuamente penitentieri maggiori. Sette altri ne creòfuoi antichi fer
nitori. Gli altri tuttifurono in gratia di varij Principi fatti,ò per effergran let
Bramante terati . Efra queftifurono Antonio di Monte, Pietro Accolti , & Achille Craf "
Architetto fo eccellenti auditori di Rota . Incominciò in Vaticano , col modello , eparer di
Bramante eccellente Architetto, la Chiefa difan Pietro d'vn'eftremagrandez
za,gettandone vnaparte della vecchia per terra . Egli fù certo tale,che non fi
può, quanto fi conuerrebbe, lodare, per hauer con tanto valore, e coftantia con
feruato,& accrefciuto lo ftato difanta Chiefa, benche alcuni poco lo lodino, pa
11 .
rendo loro, ch'eglifufſſe dedito all'armi più di quello, che ad vn facrofanto Pon
tefice fi con uiene .
Creò Papa Giulio II.'in fei ordinationi ventifei Cardinali , cioè ventidue
preti,e quattro Diaconi,che furono .
Francefco Guglielmo di Chiaramonte , Francefe , Arciuefcouo di Narbone,
prete card.di S.Stefano in Celio monte .
6 Giouanni d'Eftunica,Spagnuolo,grá Maeftrode i cauallieri d'Alcantara, pre
te card.di S ....
Frà Clemente della Rouere,da Sauona, nipote del Papa, dell'ordine de i Mi
nori,Vefcouo Mendenfe,prete card.di S.Clemente .
Galeotto Franciotto della Rouere, figliuolo d'vna forella del Papa,prete card
7 di S.Pietro in Vincola .
Frà Marco Vigerio di Sauona , dell'ordine de i Minori , Vefcouo di Senega
glia,prete card.di S.Maria in Tranftcuere.
Roberto Bertone,Vefcouo Redonenfe,Ambafciator del Re di Francia,prete
card.di S. Anaſtaſia .
Leonar
GIVLI O IL 617
Leonardo groffo della Rouere, da Sauona, nipote di Papa Sifto IIII . Veſcouo
84
H Agenenfe, prete card.di S.Sufanna.
Carlo Domenico dal Caretto , Conte Finario, Genouefe, Arciuefcouo di The
be, prete card.di S. Cecilia.
Antonio Ferrerio,Sauonefe, Vefcouo di Gubbio prete card.di S. Vitale.
Franceſco Alidofio da Imola,Vefcouo di Pauia,prete card. di S. Cecilia.
Faccio Santorio da Viterbo, Veſcouo di Cefena prete card . di S. Sabina.
Gabriel de i Gabrielli, Veſcouo d'Vrbino,prete card.di S. Praffede.
Lodouico d'Amboifa,Francefe, Vefcouo Albienfe, prete card . di S....
Renato de Bria, Francefe,Vefcouo di Bauai,prete card. di S....
F. Franceſco Xymenes Spagnuolo,dell'ordine de i Minori offeruanti, Arciuc
fcouo di Toledo,prete card.di S.Balbina.
Sifto Gara della Rouere, nipote del Papa, Vefcouo Luccenfe , e Padouano , &
Arciuefcouo di Beneuento , prete card.di S.Pietro in Vincula.
Chriftoforo Inglefe, Arciuefcouo Eboracenfe, Ambafciatore del Rè d'Inghil
149 terra prete card.di S. Praffede ..
130 Antonio da Montefabino, Aretino, Arciuefcouo di Siponto,prete card.difan
Vitale in Veftina .
Matteo Schiner Suizzero,Vefc. Sedunenfe prete card. di fanta Pudentiana.
Pietro de gli Accolti, Aretino,Veícouo d'Ancona prete card . di fan Eufebio.
Achille dei Graffi,Bolognefe,Vefc. di città di Caftello prete card.di fan Sifto.
Francefco Argentino , Venetiano , Vefcouo di Concordia , prete card. di fan
Clemente .
Sigifmondo Gonzaga,cittadino, & Vefc. eletto di Mantoua,Diacono card.di
fanta Maria nuoua .
Bandinello Saulio , Genouefe , Vefcouo eletto Hieracenfe , Diacono card. di
fan Adriano.
Alfonfo Petrucci, Senefe , Vefcouo eletto di Groffetto , Diacono card. di fan
Teodoro .
Matteo Langio Tedeſco,Vefc.eletto Curcenfe,Diacono card.di fant'Angelo.
4 i..f .
LEO
618 PANVINIO DELLE VITE DE ' PONT.
* 70
Ark
#Cr
18 F
Pietro de i nitofù Pietros ilqualpriuo della potentia, chefuo padre lafciata in Fiorenza gli
Mci idif baueua,e cacciato dicafa dallafattione contraria in tempo, che i Francefi traua
gratiaco.
gliauano lapouera Italia , finalmente nel decimo anno delfuo effilio mori nella
foce del Garigliano annegato . Lafciò di Alfonfinafua moglie vn figliuolo più
1orezo de fortunato di quello , ch'era egliftato : fù quefti Lorenzo , che Papa Leonefuo
Medici.
Zio, cacciatine i fignari della Rouere , fece Duca d'Vrbino, ma egli poco in quel 2
principato durò , e fino ad boggi viueno alcuni, che lo videro . Queſto Lorenzo
hebbe difua moglie vna figliuola legitima, chefu Catterina moglie poi di Hen
rico II. Re di Francia , e di vna donzella difua madre hebbe on figliuolo natu
Andro rale, chefu Aleſſandro de' Medici primo Duca di Fiorenza. Di Giuliano poinac
the Micdiri. que il Cardinale Hippolito de Medici. Le treforellefurono Maddalena,Conte
fina
LE ONE X. 619
NIVERS vio di Geata all'Imp. Maffimiliano, Bernardo Bibiena al Re di Francia , Egi. Carlo Radi
Spagna elet
Relati dio daViterbo al Re di Spagna,perche tolte legare via , di vn comun volere , e to Impr.
Salesforzo al Turco per la falute publicafi moueſſe,e per terra, e per mare la guerra. dopo Maf
fimilian o.
Maperla 2
北 lentezza de' Principi Chriftiani non fi effettuarono ifalutiferi confi
gli delPapa,& effendo poco appreffo morto l'Imperator Maffimiliano, Carlo Re
STY di Spagna antepofto a Francefco Re di Francia fuo competitore , fu Imperato
re eletto . E Leone con fette mila ducati , che gli fi pagarono , difpensò alla leg
ge,per laqualfi vietaua, che chi era Re di Napoli, non poteſſe eßer eletto Impe
71cie-pes
ent ratore.In questo tempo Lorenzo de' Medici bauendo prefo , come giouane il mal
eccell
Francefe, fe ne mori in Fiorenza . Hauea còftui bauuto per moglie vna parente
gloria.s
delRè di Francia : percioche hauendo egli, con cacciarne i Sig.della Rouere, oc
Geschi
cupatoVrbino , fi era tutto volto all'amicitia del Re Francefco , Hora morto "pr
VOE
Lorenzo il Papa mandò in Fiorenza il Cardinal de Medici , perchegouernaſſe Gio.
Eringeda Paolo
quellaRepublica. E chiamato di Perugia in Roma Paolo Baglione , ilqual con Baglione
Creeley
fidandofi fouerchio nella benignità di Leone , venne , lo fece in Caftelfant fatto dera
Pace Ca Angelodecollare,
e morire, Fece ancora appiccare per lagola Amadeo tiranno pit på . I dal Pa
S Amadeoti
di Recanati. Confederato poi con l'Imperatore moſſe a Francefi laguerra , per ranno di
douer cacciarli d'Italia , e dar lo ftato di Milano a Francefco Sforzafigliuolo Recanati
Men's
delMoro , come a legitimofucceffore , e ricuperareper la Chiefa Parma,e Pids fato car dalappic
Pa
Rear cenza , che i Francefi haneuano occupate . Profpero Colonna fù fatto General pa .
Pro peroco
A dell'imprefa , Federico Gonzaga Sig. di Mantonaguidò l'effercito ecclefiafticos lonni gene
Vn buon numero d'Alemani, e di Suizzeri infauor della lega con quefie gentifi al del Papa
11500
val,efù Giulio de' Medicifatto di tutto l'effercito Legato . Con quefto sforzofù
prefo ageuolmente , e inbreue Milano con tutto quello ftato , è ne furono caccia
tiiFrancefi , che per la lorofuperbia, e crudeltà non fi poteuaño hormai più
Francefco
fofferire , e fu quel Ducato in virtù de gli accordi refo a Franceſco Sforza , e Sforza Du .
Parma, e Piacenza alla Chieſa . All'auuifodi cofi bella vittoria il Papa , che ca di Mila.
alla Maglianafi ritrouana , ne fenti incredibil piacere , nè molto poi , prima no.
37
ch'egli cenaffe,incominciò a fentir freddo , è li venne a poco a poco vna leggie
rafebre,ma che fù l'vltima, ch'egli haueſſe. Il perche ritornatofene il di feguente
in Romapochi di appreffo crefcendo il male ilfecondo di Decembre del 21.afette
boredella precedente notte, nonſenzafofpetto di veleno mori,hauendo tenuto il
Papato otto anni, otto mefi, e venti giorni, & viuuto 45. anni , vndici mefi , e
vent'on di. Dicano, chepoche hore prima, che moriffe , ringratiaffe humilmente
N. Sig. c coftantemente confeſſaſſe , che egli tutto ripofato moriua , poi c'hauea
vedute Parma , e Piacenzasenza goccia di fangue ricuperate . E poco prima , Francesco
che moriffe , ad iftantia del Re Francefco canonizò , e pofe nel numero de' fanti di Paola ca
Francesco di Paola terra di Calabria ; perche egli fù grande offeruatore delle nonizato .
Ar
cofe diuine , e molto amico delle cerimonie facre. Fu alto di corpo , di vagafac.
17
3 cia, bebbe alquanto grande il nafo, gli occhi azuretti , è come di poca vifta , fù di
83
D8 gratiofo , e venerabile afpetto, elegante nel dire , nellafentenza graue , d'inge
Epilogo
S gno acuto,patiente in udire,prudente nel parlare,facile nel dar a tutti audientia. della viradi,
e natura
Fugrande amatore, et offeruator dellagiuftitia, e ne tenne i ladroni publici a fre- Leons.
no,
E
624 PAN VINIO DELLE VITE DE' PONT.
no, nefece molti morire.V´na cofalifù data a vitio,che ne ſpendeffe i giorni in?
tieri a'piacerialle caccie d'ogni forte,afplendidiffimi banchetti, & a mufiche più
di quello che ad vn Pontefice, come effo era, fi conueniua . Egli edificando, e do
nando liberaliffimamente , e guerreggiando fi ritrouaua hauere fpefo tanto, che
fùper bauer danari sforzato di fare alcuni Cardinali a prezzo , & apenfaredi
vedere alcuni officij della corte, come fi quel de gli Scudieri quel de' Cauallieri
di S. Pietro , e gli officij di Ripa ; perche fù con effetto Leone più liberale d'al
cuno de' Pontefici paſſati. Amòfomamente i muſici, come colui , che era molto
in quell'arte dotto Amò le perfone letterate , e donò loro percioche non hebbe
cofa più a core, che feguendo l'effempio de fuoi maggiori, eſpetialmente di Lo
renzofuo padre, aiutare,efalleuare gli ftudij delle buone arti, e con agni manie
Giacomo ra di liberalità gratificarli.Volle primieramente perfuoiſecretarij Pietro Bem
Sadoleto bo,e Giacomo Sadoleto eloquentiffimi, e i primi letterati della età loro . Diede
Pictto Bem
to . a Beroaldo ilgiouane la cura dellalibraria di Vaticano . Riftorò , e diede come
Agostino vna nuoua vita allo studio di koma , facendofi venire da ogni parte i più eccellen
Nifo.
lano Pir- ti profeffori d'ognifcientia . Onde Agostino Nifo da Seffa vileße lafilofofia ,
thafino.
Chriftoforo Aretino la medicina, Gieronimo Botticella le leggi,e Iano Parrhafio
da Cofenza le lettere humane Latine, e Bafilio Calcondile, figliuolo di Demetrio
vi infegnauale Greche . Tutti i letterati, ancor che di mediocre letteratura,fa
uoriua, e con molta liberalitàſoccorreua.Abbassò in Roma il datio delſale-Am
pliò lapoteftà de Conferuatori, e publica, e priuatamente con molti premij , &
immunità ne giouò loro. Per la qual cofa confolenne decreto crearono Giuliano
ilfratello cittadino Romano , e con grande, efontuofo apparato lo riceuettero
nel Capidoglio,doue anche lo conuitarono, e tennero co varij, e piaceuoli giuochi
infefta. Et a Leone,per mostrare l'animo loro grato verfo dílui , drizzarono nel
palagio del Capidoglio vnaftatua di marmo ,e gliela dedicarono con aftofcritto:
Optimo Principi Leoni X. Med.Ioan.Pont.Max. ob reftitutam , inftau
ratamque vrbem , aucta facra , bonafque artes , adfcitos patres , fublatum
vectigal, datum congiarium S. P. Q. R.
Che non voleua altro dire , fe non che il Senato , e popolo di Romane honora
ua lui per quefia via, come ottimo Principe, per bauer nobilitata la Città , ma
gnificate le cofefacre , fauorite le buone arti, accrefciuto il collegio de' Cardina
li , tolti via i datije moftra con effetto al popolo lafua liberalità . Nel Ponte
Flefante ficato di Leone , chefu il più allegro , e' più felice , che vide mai Roma, mandò
madato
Roma dain Emanuele Re di Portogallo in Roma vno elefante , & erano giàpaßati mille
Emanuele anni , che non vi ſe n'era veduto alcuno , e mandò a donare al Papa vn veſtis
Rè di Por mentofacro da celebrare , tutto di gemme pieno. Hora effendo Leone molto in
tegalo
namorato delfabricare , riprese con grande animo a feguire la fabrica di San
Pietro , che Giulio haueua incominciata con marauigliofo artificio. Et in effet.
to, quantofi puote per luifare , vifece . Nobilitò il palagio di Vaticano con
portici triplicati , e bene ampi, e lunghi di belliſſima fabrica, e con le volte indo
rate , & ornate di eccellenti pitture . Rifece quafi dafondameuti la Chieſa di
noftra Signora nel monte Celio , della quale haueua egli hauuto nelfuo Cardi .
nalato
LE ONE X. 625
nalato cura,e tutta dipitture indorate la ornò . Riconciò lafonte del battefimo
di Coftantino in Laterano , che minacciaua rouina , e di lamine di piombo la rico
uerfe.Fece per il be publico nettare il porto di Ciuità vecchia, ch'era pieno difan
go,e di faffi,e comiciò ancor'a cingerne di mura la terra. La rocca di Mõtefiafce
ne,& in Corneto il palagio del Cardinal Vitellefco, e in molte altre terre del pa
trimonio molti altri palagi magnifichi furono dal medefimo Põtefice rifarciți, à
edificati da'fondaměti.Portò Leone alla Magliana vn'acqua, & ornò d'vn vago
e bel edificio la villa.In Roma richiufe i vna theca d'argeto la testa di S.Aleſſio .
Efifece venir di Fiădra tapezzarie difeta intefte d'oro belliffime, che costarono
50.milafcudi d'oro,per ornamento della cappella del Papa . Finalmente nonfù
sofa,ch'egli in tutta la vitafua più baueſſe a cuore,ne che più arděteměte defide
raffe ,che vn'eccellente nome di liberarle, là doue per ordinariofono tutti gli altri
prelatiftati foliti di volgere a questa virtù della liberalità lespalle , e di ben al
lontanarfene : e giudicaua indegni d'alto ftato coloro,che con larga,e benigna mę
no i beni difortunanon diſpenſaſſero, e quelli benispecialmente,che con nefjuna
òpocafatica acquistati fi tenuano . Nè eſſoſi trouò mai,che a prezzo i beneficij
vendeſſe.Ma mentre ch'egli a quefto modo reggeua Roma, e ne godeua Italia v
na lieta pace,fù da vna troppo presta morte tolto dal mondo , percioche ancora
era di viuace , eflorida età. Fùper all'horafepolto in vna tomba di mattoni in
S.Pietro.Fù poi da Paolo III.col corpo di Clemente nella Chiefa della Minerua
trasferito,e pofto in vn belliffimo fepolcro di marmo . E vacò dopo lui lafede m
mefe,e fettegiorni .,
ADRIA
ADRIANO V I. 627
50
6 " ..
ADRIANO V I. PONT. CCXXII.
Baroni del regno contra di Carlo . Efurono autorise capi di quelle riuolte il Pa
diglia, e'l Brauo. Mafatti morire i principali, e capi della congiura , furono gli
# altri ageuolmente tutti domt , e recati ad obbedientia . A quefte riuolte di Spa
gnafegui laguerra di Francia,la quale fu col valore de i medefimi Capitanife
licementefopita, e ricuperata la Nauarra , ch'era da i Francefifiata occupata .
Nel qual tepo Papa Leone affalito da vna leggieriſſimafebre nel principio:ma
vehemente poi, e mortifera , contra l'opinione de i medici mori. I Cardinalifatte
lefolite eẞequie de inoue giorni, n'entrarono in conclane per la creatione del nuo Giulio de
40 Pontefice . Era venuto volando in pofta da Milano il Cardinal Giulio dei Medici car
dinale.
Medici cugino di Leone , il qual eſſendo Legato dell'eſſercito ecclefiaftico, bauca
rotti i Francefi . Coftui hauca perfe procurati,& hauuti i voti di molti Cardi
nali , e fpetialmente difedici de i giouani creati poco auanti da Leone ; e per
quefta via facena ogni sforzo di ottener il Papato . Ma accortofi , che i Car
dinali antichifaceano ogni sforzo al contrario , egli, perche ne anco alcun di lo
ro,che tutti vi afpiranano, questafuprema dignità otteneffe, fece opra, chefuo
ri dell'aspettatione di ogn'huomo veniffe eletto Adriano , che affente nella Spa-,
gna fi ritrouaua . Fù adunque eletto a' 9. di Gennaio del xxij. co' voti di 38.
Cardinali. Hauuto in Vittoria città di Cantabria Adriano l'auulfo di queftafua
? elettione, ildìfeguente prefegli ornamenti Ponteficali . Lifcriueua il Collegio
de' Cardinali , che poi che erastato legitimamente eletto Pontefice , il più tofta
chefuffe poffibile, montaſſe in barca,e ſe ne paſſaſſe in Italia, doue le guerre, e le
ciuili difcordie teneuano ogni cofaſoſſopra. Hebbe anche non molto poi in Sara
gofa il Card. Aleſſandro Cefarini, che veniva da parte del Collegio, e del popola
di Roma a pregarlo,& àfargligrandiffima iftantia,perche imbarcandofi paflaf
fe tofto in Italia , e la liberaffe da tante guerre , che l'affliggeuano , e rimediaſſe
ancor infieme colfuo venir alle cofe dello ftato di S. Chiefa, ch'era dalle oftinate
folitefattioni tutto difangue,e difuoco macchiato. Rifoluto adunque di partire,
fi conduffe in Taracona , doue imbarcatofi a' quattro d'Agosto , fe ne venne con
profpero tepo in Genoua, e qui fù da tutti i baroni della Francia vifitato . Par
tendo poi convento inpoppa nauigò in Liuorno porto di Pifa, doue hebbe incon
tra Giulio de' Medici con altri cinque Cardinali , e gli Oratori di tutti i Princi
cipi d'Italia, e Francesco Gonzaga Signore di Mantoua , e generale dell'eſſerci
to ecclefiaftico. Nauigando poi oltre giunfe in breue a Ciuità vecchia. Qui ven
nero mandati dal collegio Pompeo Colonna , e Francesco Orfino Cardinali Ro
mani amendue,iquali tolto il Ponteficefotto il baldacchino il conduffero in Chie
fa ,e Pompeo Colonnafece vna oratione accomodata alla lietafolennità di quel
l'atto. Partito poi Adriano il dì feguente di Ciuità vecchia ne venne ad Hoftia,
indi motatone per lo Tenere in sù, nel monafterio di S. Paolo la nottefi riposò.
La mattina poi,che era delli trenta d'Agofto , ne entrò nella Città accompagna,
to confolenne pompa dal clero, c popolo di Roma per gli ordini loro , e fe ne ven
ne inpalazzo. Quifù sù le porte di S. Pietro alfolito incoronato.Si volſe tut
to Adriano a voler de gli officiali della Città ogni cosa particolarmente inten
dere, perpotere a i difordini del gouerno paffato rimediare ; percioche era in
RT 3 Roma
630 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
cipi a douerefoccorrer Lodouico Re di Vngaria, ch'era dalle armi del Turco tra
uagliato,e lafciare l'herefie,che erano già in molti Concilij prima ftate riproua
te , edannate ; perciochegià quafi tutta la Germania macchiata dellafalfa dot
Herefia di trinadi Lutero, empiamenteſpreggiana la dignità del Põtefice Rom.Voltopoco
Lulcia
appreffo alla quiete d'Italia , riceuette ingratia Alfonfo da Efte Duca di Ferra
ra,e Francesco Maria delia Rouere Duca d'Vrbino, annullando i decreti giàfat
ticotra da Giulio II.e da Leone X.Mandò vn Legato a'Venetiani ,per vnirli con
l'Imperator Carlo,perche cõ queſta nuoua legafi cacciaſſero i Francefi d'Italia,
Fece porre in caftello prigione Franceſco Soderino Cardinal antico , e partecipe
di tutti ifecretifuoi, per hauere nellefue lettere per opra del Cardinal Giulio de
Medici intercette , veduto , come egli efortaua Francesco Re di Francia aportar
nella Siciliala guerra , doue eper la moltitudine de'fuor' vfciti , e per l'odio, che
portauano a Spagnuoli quei popoli, l'haurebbefatta affai bene, tanto più,che con
queftaguerra fifarebbono cauate di Lombardia le genti dell'Imp. Carlo perfoc
correre quelregno.E diceua,che non credeffe al Papa cofa,ch'egli diceffe, perche
moftrãdo di voler la pace,era nondimeno volto tutto a fauorir Carlo,ne cosapiù
defideraua,che di vederlofempre crefcere con nuoue vittorie ; onde non era per
ciò per effer maigiufto giudice nel fare la pace , mentre che officio di padre , e di
maeftrofacena infauorire,& accrefcere continuamente le cofe delfuo Carlo. Ir.
ritato per quefto il Pontefice ,diuentò alquantofofpetto , e men domeftico ai Car.
dinali di quel che prima era. E fi doleua,e diceua effer tradito da quelli,ne' quali
ello più confidaua . Rade volte adunque comunicaua con tutti i fuoi difegni,e mo.
ftrando difar poco conto de gli altri che perciò non poco li degno) fi confida.
na de' Fiamenghifolamente, iquali diceua effer eccellentemente leali.Egli hauea
ancora nella fua primagiunta offefo il collegio de' Cardinali con annullar tutte
quelle
EST
A D R IAN O VI. 631
quelle cofe,che effi prima, che egli veniße in Roma,in beneficio di coloro ordina
to, efatto haueano,chefi erano oprati inferuigio della Repub.e di S.Chieſa : per
croche dicendo, bauerela camera biſogno di danari, & i Cardinali eſſere troppo
cortefi dell'altrui, hebbe animo di ripetere,e voler alquanti offici , che erano per
importantiffime cagioni ftati altrui affegnati,e donati . Col medefimo difegnofi
tolfe anco toftogli officij ,dalli quali conofcena,vedendoli,poterfi cauare danari,
TILA ene priuò coloro , a' quali erano per la virtù, e letteratura loroftati già dati da Papa Adria
B Leon X. Per la qual cofa colui,ché per vna celebre fama dellaſua bontà, e dot- noodiato, e
* trina nellafua primagiuntafù caro a tutti,col torre affatto gli officij de caual perche.
lieri di S. Pietro,e di coloro che erano ſopra lagraffia,e col peggioraregli officy
della corte,togliendo loro lametà delle entrate, ageuolmente incominciò toto a
diuentarne agran parte della corte , edella città odiofo percioche molti tutta
1's lafuftanza de' patrimonij loro,e quanto con la induſtria , e colfudore haueuano
guadagnato in tutta la vita loro, adeſcati dall'vtile , che ne cauquano , tutto ha.
Cul ueuano in compre di officij impiegato percioche il contratare a questo modo
་་
co' Ponteficirifpondeua apiù di dieci per cento l'anno , ma per ritrouarfi impe
gnate l'entrate,e datij della Chiefa, non vi auanzaua tanto,chefe nefuffero po
tutofodisfare i creditori di quello, che lorofi doueua. Di chẽ auueniua, ch› di.
uentando il Papa contra la naturafua per quefto tanto bifogno, e più riftretto,e
più fcarfo , ne acquiftafle ageuolmente nome di duaro, e d'iniquosperche comefo
lena egli fpeffo dire, dubitaua,che mentre haueffe voluto a tuttifodisfare,nonfuf
fe sforzato afallire con tutti . Si ritrouauano adunque per questo aſſai effacer
bati,efdegnatigli animi di coloro, che haueuano perduti i loro officij, veggendo
fi ogn'vn di loro cofi difatto di quanto haueuafpogliare , & effere a quel modo
a buonafede ingannati. Ondeforte fi lamentauaño, efifaceuanofentire gridare
per tutto . Ma il Papa riuerfando quefto difordinefopra la cattiua difpofitione
34 de' tempi,foleua bauerfpeffo in bocca , che molto importa, in che tempifi troui
alcuno di qualche eccellente virtù perche come per vna florida , e lieta pace, e
per vnagrand'abondantia di tutte le comodità della cittàfù aureo, e felice il Po
teficato di Lione, cofi dopo la morte di lui, per tutto il tempo , che la fede vacò,
& nella affentiapoi del nuouo Pontefice, talmente e le guerre, e la fame, e la pe
fibaueano e Roma , Italia afflitta , che col ricordarfi delfelice tempo poco
anziftazo , tutte le querele , e la colpa fenza ragione contra l'innocente Adria
no riuerfauano.Haueua il Papa volto tutto l'animo a douer tor via della Chie
fi di Chrifto i tanti abufi , che guafta l'haueano , & hauea egli perciò fatti ve
nire in Roma, e dato loro ftanza in palazzo , Gio. Pietro Caraffa Arciuefco
no di Cinità di Chieti, e Marcello Gazella di Gaeta amendue e di coftumi vera
mente Chriftiani , e di graui , e mature dottrine ornati , perferuirfi del lor con
figlio nella riforma de coftumi , e delle cofe della Chiefa, che effopenfaua difare. Buona , e
Egli haueuafral'altre cofe difegnato di corregere i corrotti coftumi della diffo fanta
tioneinten
del
lutacittà , di annullare del tutto i Marani, e di caftigare feueriſſimamente la be Papa.
ftemmia,lafimonia,la vfura, e laſodomiafpetialmente. Ma la morte, che ven
ne affai preflo, interruppe , e guaftò tutti quefti buoni difegni . Fù Adriano co
Rr 4 paren
632 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
parentifuoi cofi duro, o poco liberale , che ne fù per ciò di afpera , e ruftichetta
natura tenuto . Teneua in Siena Città di Toſcana a ftudiare vn figliuolo di vn
fuo cugino, e perche coftui venne ſenza eſſere chiamato in Roma , nel fe toflofo
pra vn cauallo da vettura tornare a dietro , chiamandolo leggiero,& acramen
te riprendendolo, e dicendoli, che egli doueua dà lui l'eßempio della modeftia , e
della temperantiaprendere. Vi furono ancora degli altrifuoi parenti , che con
Speranza di montare ad alto erano a piè da Germania venuti in Roma, iquali e
gli riprefeforte medefimamente , e donando loro vna veſte di fimplice lana per
vno , e tanti danari , quanti per far quel camino medefimamente baftaffero, li
fè a piè ritornare a dietro. Efoleua con l'eßempio de' Pontefici paffati moftra
re,quanto errorefulle quefto dare cofi profusamente a parenti, e come cofa dan
nofa,e graue alla Chiefa biafmarla . Donò bene, moderatamente però , a gli ami
ci,e famigliarifuoi,che egli elettifi haueua come perſone per le qualità loro me
riteuoli . Et a quefti , & alle perfone letterate diede i beneficij , e fi sforzò di
fore ricchi. Canonizò , epoſe nel numero de fanti Bennone perfonafantiffima ,
Antonino
Arciuefc c che era poco anzi morto,e faceua in Germania molti miracoli, & Antonino Ar
uo di Fio ciucfcono di Fiorenza, che é in bontà , & in dottrina era al mondoſtato eccel
renza.
Lente . In quefto Franceſco Re di Franciafatto vn groſſo eſſercitoſi poneua in
punto per paſſar in Italia. Da che moſſi i Capitani dell'Imperator Carlofecero
Lega fra ogni opera, perche pacificati con li Venetiani, li tiraffero in lega con efi loro.Fi
PImp.Car
lo v. e Ve aduquefattafra Carlo,et i Venetianifolene lega.Ne Adrianofù lento a procac
netiani , & ciareper l'Imperator Carlofuo ilfauore di tutte le Città d'Italia , per cacciare
altri Prin- oltre l'Alpi i Francefi. Eglia 5. d'Agosto in S. Maria maggiore, doue allafo
cipi Chri
ftiani con lennità dellafeſtaſi ritrouò,fece publicare contra i Francefi la lega. Nella qua
tra'l Re di le oltre i Venetiani entrarono Henrico Re d'Inghilterra, e Lodouico Re d'vnga
Franeia.
Federico riase le città libere d'Italia con tutti i Signori, ch'erano alla Chiefafoggetti , &
Gonzaga.
Sig.di Ma.fù dichiarato Generale dell'eſſercito Federico Gonzaga Signor di Mantoua . H
foua del
neral G Cardinal Pompeo Colonna con vn Banchetto regale diede quella mattina da de
' effercio finare agli altri Cardinali,& a tuttigli Ambafciatori de' Principi, che vifuro
dellalega. no perche il Papafianco del lungo officio della mattina, per il caldo chefaceua
grande , fi era ritirato , per mangiare più comoda , e più ripofatamente , nella
Chiefa di S.Martino, che era iu preffo ; doue vnafebre daprincipio leggiera l'af
fali, laquale poiftimata poco da i medici, diuenne mortale . Crefcendo a poco 4
poco il male, e fentendofi egli approffimare al fine della vita, chiamatofi il col
legio de' Cardinali, li raccomandò la Chiefa S. e la Republica Chriftiana, e donò
ilfuo cappello infieme col titolo , che effo bauea nel Cardinalato haunto, con gra
tiffimo animo a Guglielmo Encauortio . Egli morlin vaticano a' 14. di Settem
bre del 23. non hauendo tenuto il Ponteficato , più che vn'anno , otto mesi , e
feigiorni e viuutone feſſanta quattro anni , tre mesi , e 13. giorni. Fù in San
Pietro in vna tomba a tempo fra i due Pij fepolto con quefto titolo . Ha
drianus Papa VI . hic fitus eft , qui nihil fibi infelicius in vita duxit ,
quam quod imperaret . Che voleua dire , non hauere eſſo nella vita fua
cofa più infelicefentita , che l'hauere gouernato . Ma il Cardinale Encauor
dio
CL EM EN TE VII 633
dio glifece poco appreſſo nella Chiefa di noftra Signora de Tedeſchi vn magni.
fico, e belfepolcro.vacò dopo lui la Sede due mesi,e quattro giorni. Molti incre
dibilmentedellafua morte fi rallegrarono , efpetialmente i Cortigiani antichi,
PE e dopo loro alcuni Romani , che diceuano hauer per la molta acerbezzadi que
Efto duro Ponteficeſentito gran danno ne' beni loro ..
"
242
2
L Padre di Clemente V I I I.fù Giuliano de' Medici fratel del
primo Lorenzoilqualfù a’21.d'Apr.del 1478.nella congiu
ra de' Pazzi malamente morto . Nel qualgiouane tanta bu
manità, e liberalità fi vidè, che non era, chi non fommamente Attioni di
Clem, vij.
l'amaffe . In capo d'vn mese dopo la fua morte li nacque di innanzi al
કાક vna donna , che non era con effettofua moglie , a' ventiſei di Papato .
Maggio on figliuolo, che fù chiamato Giulio, efù ne' lineamenti del vifo, & in
tutte le altrefattezze del corpo al padre fomigliantiffimo . Hora questo Giu
lio , di cui fiamo noi bora per ragionare breuemente , fi alleuò fotto la tute
la di Lorenzo fuo zio , & infino dalla fua fanciullezza diede mostra della
fua vinace , erara natura : Onde fotto maeftri eccellenti , che erano all'hora in
Fiorenza, diuentò tale , che congiungendo la notitia delle lettere , che appre
fe,con vna fomma elegantia di coſtumi , daua a tutti di fegran marauiglia . Ef
fendo poi con l'armi di Carlo Ottauo Re di Francia cacciata di Fiorenza la
famiglia de' Medici , e ritiratofi Pietro , che fù fratello di Leone X.in Venetia,
effo con Giovanni, il Cardinale, e con Giuliano fuoi Zij fene andò in Pitigliano
prima.
634 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
prima,e poi in città di Caftello a viuere co' Vitelli lor vecchi amici . Et in que..
fto effiliofuori dellapatria ftette tutti que diciotto anni intieri . Nel qual tem.
Pofufatto Caualliere di Rhodi, e Prior di Capoua - Egli fempre nella auuerfa,e G
nella profperafortunafegui il Cardinale Giovannifuo Zio , e fi ritrouò preſente
alla rotta di Rauenna ; doue effendo ftato fatto prigione il Cardinale fuo zio, Cad
che era Legato del Papa, effofe nefuggi con Antonio da Leua in Cefena,e poife
ne venneper le pofte in Roma , doue ritrouando Papa Giuliofpauentato molto
per quella rotta,e che ftaua in penfiero di fuggire via,l'aſſicurò, egli raccoman
dò molto lafalute, e l'honor del Legato , che era reftato in potere de' nemici pri- ;
gione.Ma effendo poi per camino il Cardinal Giouanni fuggito, eſcampatodal # !!!
le mani de' Francefi,fi accostò con le reliquie dell'eſſercito Spagnuolo,ch'erano in
quella dolorosa rotta auanzate , e delle quali era Don Ramondo di Cardona Ca
pitano,eneprefe Prato in Tofcana aforza, e cacciato da Fiorenza Pietro Sode
rini, che vi era perpetuo confalloniere, ancora la fua patria ricuperò, enediede
a Giuliano fuo fratello ilgouerno . Et effendo frà il termine di 4. mefi morto
Papa Giulio,e creato effo con incredibile profperità Pontefice, e chiamato Leo
ne X. tofto nelprincipio delfuo Papato fe Giulio de' Medici fuo cugino già
creato prima Arciuefcono di Fiorenza , Diacono Cardinale col titolo di S. Ma
ria in Dominica, e poiprete col titolo di S. Clemente . Eſſendo poi morto Siſto
della Rouere,il creò Vicecancelliere, che è il principal officio della corte. E per
the Leone,come colui,ch'era molto amico dell'otio , e de ' piaceri,ilpiù, chepote
ua , delle cure delgouernofi ifcaricaua , Giuliofolo tutto il peſo de' negotij so
ftenne, perilche e di autorità, e d'immenfafacoltà ne accrebbe . Fù Legato del
Peffercito Ecclefiaftico nella lega,che Leonefe con li Venetiani,e con l'Imperat.
percacciar i Francefi d'Italia,e ricuperò Parma,e Piacenza dalle mani di Fră
cia,e con lofato della Chiefa l'aggregò . Leone X.che defideraua,che questofuo
cuginonel Papato li fuccedefse, per farli il letto, come fi dice, a questo effetto ad
un tratto creò que'tanti Cardinali,perche comefue creature l'hauessero poifa.
norito . Hora dopo la morte di Leone per opra di Giulio Specialmente hebbe
Adriano affente il Ponteficato, preſſo alquale fù eglifempre in grandiſſima au
Lorità,e riputatione. Ma eſſendo poi Adriano infermo d'vna leggiera, mama
ligna febre, venne per adulatione de ' medici a tale , che quafi prima che gli fi
toccafse la vena, d'un'improuifu morte mori . Dopo ilquale due erano coloro,
che al Papato afpirauano, Giulio de' Medici, e Pompeo Colonna , amendue e di
facoltà, e di dignità, e di nobiltà parimente aſſai chiari, e grandi, e Giulio dipiù
potenteper ilgran numero de' Cardinalifuoi clienti,e partigiani,eper lafreſca
memoriadelfelice Ponteficato di Leone fuo cugino. Pompeo all'incontro eccel
lente,e per lachiarezza delfangue,✪ per ilfauore,& amicitia dell'Imperator
Carlo .Per la difcordia adunque , che erafra questi ſi prolongò non ſenza gran
contentioni la creatione del nuouo Pontefice due mefi,e quattrogiorni.I Cardi
nali antichi,co' quali Põpeofi ftrinſe, tutti luifauoriuano.I giouani conftantiſſi
mamente dauano a Giulio il voto . Finalmente veggedofi Giulio con ogni sforzo
oppugnare,& vfcire quaſi affatto diſperãza d'ottenere ilfuo intento, propofil
Car
CLEMENTE VII. 635
diforze l'vn l'altro molto auanzato . E Carlo con una sfrenata, & infatiabile
Grandezza auidità moftraua di affettare nonfolamente d'Italia , ma l'Imperio ancora di
di Carlo V. tutta Europa,poiche non contento dello ftato d'Italia, d'onde hauea cacciati po
mette gelo
meni co auanti i Francefi,n'haueua paſſateſopra la Francia l'armi . Per laqual cosa
##
cipi d'Ita Spauentati intrinfecamente il Papa, e i Venetiani , e della libertà d'Italiafolleci.
lia,
ti,non folamente fi reftarono difauorire l'Imperatore, ch'ancora con no mandarli
il debitofoccorfo nel teneuano a banda, e benche confederati, e compagnifuſſero,
fe ne ftauano nondimeno a veder , qui principalmente ogni loro ftudio ponendo,
che la tregua, ch'era fra gl'Imperiali , ei Francefi di molti mefi fi prolungaſſe .
Percioche il Papa ogni sforzo facea di tenerne l'impeto de gl'Imperiali a bada,
Francesco d'accrefcerne animo al Re di Francia,e di porne con bonefle conditioni fra lor la
Redi Fran pace.Mamentre che parea, ch'egli ne all'vna nè all'altra parte giouaſſe, i Capi
ne. prigio tani di Carlo accrefcinte leforze con alcune nuoue compagnie di Tedeschi , paf
via 201
"Y
faronofopra i Francefi, che ne teneuano aẞediata Pauia.E facendoui vnfangui
nofofatto d'arme, con vniuerfale danno della Francia vinfero, efecero anche il
Francefi Re Fracefco iſteſſo prigione, che per effere eßo,e'l cauallo,c'haueuafotto,ferito,
vinti
uia. a Pa non puote preualerfi,ò faluarfi. Morirono in queſta battaglia i principali Capi
Duca d'Al tani de i Francefi, e vi furono fatti prigioni il Re di Nauarra, Hunnone Memo
bania
Regno. in rantio,che fù poi gran Conteftabile, e molti altri cauallieri illuftri. Spauĕtato il
Papa alla nuoua di quefta rotta richiamò il Duca d'Albania, che perfuo confi
glio eracon vna buona parte dell'effercito del Re paffato fin preſſo l'Aquilaper
affaltare il regno di Napoli,che disfornito di genti, e mal guardatofi ritrouaua,
e moltofolleuato dallafattione Angioina.Hora mentre che questegenti, ch'era
no per lo più Italiani, e Corfi, & erano in nome di Francia paffate in regnofe ne
ritornauano in Roma ,furono fualigiate da ipopoli di Campagna vaffalli de'Co
tonnefi, e da alquanti caualli Imperiali . In Roma ancora la cafa de gli Orfini a
Montegiordano ,fenza hauerfi punto alla maeftà del Papa rispetto ,fù da'mede
fimi Colonnefi affai trauagliata : percioche haueano per quella cofi bella vitto
ria hauuta in Pauia preſo tutti gl'Imperiali grande animo, e i Colonneſiſpecial
mente di cheſommamente il Pontefice fcoffo , & anfiofi ritrouaua.E con questo
T
1 difpiacere vnfegnalato oltraggio fi accompagno ; percioche hauea il Papa pa
gato vn gran danaio ,e rinouata con li Capitani di Carlo V.la antica lega cõ que
73
fta conditione,cke lifuffe da Carlo di Lanoia, che per l'Imperatore promettena,
reftituita la città di Reggio,che dopo la morte del Papa Adriano era d'Alfonfo
Duca di Ferraraftato occupata. Mal'Imperatore non volle a quefta conditione
affentire,perche non diueniſſero con quefta città leforze del Papamaggiori . Si
ritrouò dunque Clemente perduto il danaio, e dal pofsefso di Reggio efclufo . In
quei medefimi di effendo ftato da gli Imperiali pofto il contado di Parma , e di
Piaceza afacco,n'hebbe in Roma il Papa vna dolorofa ambaſcieria di quei po
uerifaccheggiati.Irritato Clemente di tutte queſte coſe,incominciò fecretamer
te a trattar co' Capitani de' Venetiani, e de i Francefi di douer cacciare l'Impe.
ratore di Milano,e reftituire quello ftato a Fracefco Sforza, ilquale accufato di
Fellonia da i Capitani di Carlo,era di Milanoſtato cacciato, e fi ritrouaua aſe
diato
CLEMENTE VII, 637
diato nel Caftelo . In questo tempo hauendo l'Imperatore fatta col Rè di Fran- Francefco
cia,ch'egli hauea prigione,la pace con quelle conditioni, ch'effo medefimo volle,e sforza cac
datalifuaforellaper moglie , n'hebbe due figliuoli per oftaggi , e lo lasciò libero lan o . Mi
intodi
via. Ritrouandofi il Re Franceſco in libertà,dicea,non eſſere a quelle conditio- cia dilibera
Rè Fran
ni obligato,per hauerui afsentito contrafua voglia, ep forza della prigione. Per to dall'Im
la qual cofa fiftrinſe in amicitia, e lega col Papa , e con Veneziani, per difenfar- per.
ne la libertà d'Italia, e riporre nello stato paterno Francefco Sforza. L'eſſercito
dunque di questa lega prefa nel primo impeto Lodi, deliberò difoccorrer lo Sfor
za, che nel castello di Milano era aſſediato, e dallafame aſſai trauagliato.Et vni
tele lor forze infieme con quelle de' Suizzeri , nefeceroful Milanefe vna cruda
guerra agli Imperiali , iquali valorofaměte portãlofi non folamente hebbero il
caftel di Milano a patti,ch'ancora cacciarono di lungo via il nemico , c'hauendo
pochi dì appreſſo prefa Cremona, a Francefco Sforza la confegnarono . Il Papa
in questo mezo mãdò vn'eſſercitoſopra Arimino, ch'eraftato da Sigifmondo Ma- Malateft
Sigifmodo
a.
= latesta occupato , e cacciatone il tiranno ricuperò la città. Lodouico anche Re d'- Buda pref?
Vngariafù vinto in battaglia, e morto dal Turco, e fi perdè la città di Buda . I• dal nnes .
Turco
Colo
Baroni Colonnefi, che del disegno di Clemente fi auidero, antiuedendo il gra per contra il
colo de gl'Imperiali, a perfuafione del Card.Pompeo lor parete,che vfcito di Ro- Papa.
ma nelprincipiofe ne ftaua in Frascati , per poter per qualche via moftrare di
guardare il Regno Napoli: ma per douerne co effettofare qualche danno al Pon 51
tefice,e ragunare molte geti infieme.Clemete , che vide quefto ,facendo toſto vn'af
fai maggior effercito , comandò a ' Colonnefi, che cauaffero fubito dal terreno della
Chiefa le genti,che fatte haueano , e n'andaſſero altroue a guardar il regno.Il Car
dinal della vallefù mezo afopire quefto tumulto, e fpaueto, oprando con Colon
nefi,che nello stato della Chiefa deponeffero l'armi, volendo infauor di Carlo
adoprarle,ilfaceffero altroue, come più loro piaceua.Hora confidando Clemente
nella nuoua lega,licentiò nonfenzagran macchia d'auaritia l'effercito,ch'egli ha
ueafatto, ancorche gli amici, e ifamiliari fuoi tutti gridaſſero, ch'egli nol douca
مل fare. Veggendo all'hora i Colonnefi denudato il Papa d'ogni prefidio , bauutofe
1 co Don Vgo di Moncada, e rifatto, anzi accresciuto a vn tratto l'effercito ,fe ne
vennero per la porta di S. Giouanni in koma e paffandone per ponte Sisto , fe
n'entrarono con leſchiere in ordinanza per la porta di S. Spirito in Borgo . Di
chefpauentato Clemente, ne altro rifugio vegend oui, fe nefuggi in Caftello , cer- men Clea
Papate ma l
cando ,e chiamando in vano ilfoccorfo . Egli fi bauea con vna difufata auaritia voluto da i
concitato in modo l'odio di tutti,che non era huomo , che veggendolo a quel modo Romani,
ingannato,e tradito contra lafede delgiuramento n'haueffe compaffione.Perche
egli hauea aggrauati di nuoue decime i beneficiati , tolte l'entrate a i collegij de
gli officij,annullati ifalarij,che fifoleuano dare ai lettori dello ftudio . Si ritro
Haua anche molto colui la plebe colerica,per ritrouarfi affamata la città,& op
31
preffa di careftia p cagione del monopolio defrumeti,ch'egli foffriua per il molto
vtile,chela camera ne cauaua . Hauena ancora pridrizzare lestrade della città
fatto da'fondaměti abbattere molte cafe di cittadini nõſenza lor grãdiſſimo inco
·
molo,edano, p potere ğfta viafare ricco pno delli due officials deputati pralo
acco .
IO
639 PANVIN DELLE VITE DE PONT.
accomodare delle ftrade . Non effendo adunque chi in tanto pericolo delPapa
perlodio, che li portauano, prendeffe l'armi, i Colonnefi hauendoper capi Mar.
Wri
entranoco cello Colonnafratello del Card.Pompeo, Gieronimo Conte di Sarnofuo genero,
Tereito in
Roma Don Vgo di Moncapa, Vespasiano, & Afcanio Colonna,ſe ne entrarono impe
e faccheggiato del Papa con West
Papa Palaz tuofamente
zo del Fa- cro,ò profano, in Borgo
ancora nella Chiesa di il palazzoempiamente
S.Pietro lequanto vi erafa.
mani Steferoid
pa meſo a
faceo. PAM
Don Vgo in quefto fi era Pompeo in cafafuafermo.Hora Clemente, che fi vide aftretto a
di Monca quel modo, mancando da mangiar in caftello,c non hauendo eglisperanza di ef
da
de la pace. fere da parte alennafoccorfo , chiamò con molti prieghi a parlamento feco Don
cochiu
col Papa , Vgo,ilquale vi andò, ancorche il Card.Popeo vi oftaffe.In questo abboccamento
Filipp
Suozzi, da dopo molte parolefù finalmente conchiufa a queſto modo la pace , che il Papa
to per o- richiamaffe di Lombardia l'effercito, perdonaße al Card.Pompeo , & a gli altri 9/4
Baggio dal
spa. Colonefi,madaſſe in Napoli perficurtà di ciò,chefi prometteua,Filippo Stroz
zi,perfonafacoltofiffima,e marito di vna figliuola di Pietro de'Medicifuo cugi.i
no ,che Don Vgo fi vſciſſe di Roma,eſe ne ritornaſſe cõ tutto l'effercito inregno,
efacelle opera che,fuſſe da ifoldati reftituito tutto quello, ch'eraſtato tolto dal
le Chiefe, e che foleaferuire ne facrificij, e nelle cerimoniefacre . E cofi fi vfet
Don Vgo di Roma con granflegno del Card. Pompeo, che biafimana quefto ac
cordos percioche hauena egli hanutofperanza, che prefo, ò tolto via a qualche
modo il Papa,fuffe efso co l'aiuto dell'Imperatorpofto in quellafupremadigni
tà . Hora veggendofi Clemente libero ,efuori di paura, fi perche ilpopolo allaa
perta di lui finiftramente parlaua , come perche non poteua egli patientemente
Rompe il foffrire il riceuuto oltraggio , e'l vederfifotto la fede da que fuoi maleuoliffimi 12904
Papa l'ac
Gordo far nemici tradito, eperdutone per ciò e la riputatione, e la riccafaluaguardia di pá.
to,lae inolazzo,ruppe a vn tratto l'accordofatto con tanta macchia,e difauatagio . E non
wa
za.
curandofi degli oftaggi, che dati hauea, fi fe venire di Milano legenti fue, che
Carlodi La verano due mlia Suizzeri, e fette cõpagnie difanti Italiani valoroſiſſimi,de’qua
noia
tiera Capitano Giovanni de' Medici.Haunte egli queste genti in Roma con vna
parte della caualleria, fece fare anche nuonifoldati, e diede loro per Capitani, e
per colonnelli alcuni valorofi gentilhuomini Romani . L'Imperatore Carlo, pa
rendoli di non douerfi addormentare in quefti motti del Papa , mandò, Carlo di
Lanoia Vicerè di Napoi con fei mila fanti Spagnuoli ,e xxx. naui groſse in Ita
lia, eferifsè a Ferdinando il fratello, che fi adoprasse , che Giorgio Franifpergio
Capitano di molta autorità in Augufta fe ne pafsafse in Italia con tre legionidi 13
Tedeſchi.Aquali volénto Giouanni de' Medici,e Francesco Maria della Roue
re Capitanidell'efsercito ecclefiaftico opporfi, e vietare loro ilpasso del Pò , fù も
Giouanni Giovannide Medici d'vn colpo d'artiglieria nella battaglia morto non fenza
de' Medici grandiffimo danno di tuttà Italia, e fpecialmente di Roma , chedoueua poco ap
morto .
prefso andare in rouina . In questo mezo il Papa publicò Pompeo, gli altri Co
Tonnefi nemici difanta Chiefa,e tolto a Pompeo il cappello gli fcomunicò tutti,e
li perfeguitò con l'armi . Onde con gran fièrezza prefe, faccheggiò , e bruciò da
Campagna
Romain , quattordici lor terre in campagna di Roma, efra l'altre Subiaco,che era tuttolo
zouina. Spafso,e le delitie del Cardinale Pompeo . Efsedno adunque la lege rotta,fir
BONS
DEST CL VI I. 639
EM
EN
TE
udfraloro laguerra affai cruda. Gli Imperiali paffatine si li confini dello sta Monfig, di
harto della Chiefa , affaltarono Frofolone . Clemente chiamò di Francia Monsignor Valmonte
chiamato
diValmonte, che era difangue regio, perche fi conquiſtaſſe il Regno di Napoli. dal Papa al
ie Coftui venne co vn'armata in Italia, e prefo nelprimo impeto Salerno , passo to- delrasquito
Regno
fto tutto animofofopra Napoliiſteſſa,& hauendo incontra Don Vgo co le genti, d . Nipoli ,
ch'egli haueua fatte nella città, a dietro dětro nel ributtò . Sifaceua ancoragran prende sa
guerrane' confini del Regno,doue haueua il Papa mandate nuoue genti all'effer- fal No.
cito , delquale era Legato Agostino Triuultio partigianiffimo delle cofe di Fra..
cia . Et effendo finalmente gli Imperiali vinti da gli Ecclefiaftici in battaglia,
fot
furono sforzati a lafciar l'affedio di Frofolene , & aritirarſiſpauentati nel re
lapace, gno . In questo non hauēdo il Papagià più danari, e veggēdo eſſere dalta guerra
natagrapenuria di tutte le cofe,fianco del trauaglio delle arme cominciò ad in
Pomper
etrengju chinar allapace, chegli era all'hora offerta in nome dell'Imperatore da France
TODEM fcoQuignone,ch'era a quest'effettoftato mandato , e che hebbe poi dal medefimo
Clemente il cappello.vi era ancora,che il Duca di Borbone,chefi ritrouaua nel
che ats do ftato di Milano con l'effercito Imperiale , li faceuagranfpauento : perche ha
uendo coftui on groffo, e fiorito essercito, minacciaua publicamente douere dare.
Cam
bisa in preda afoldati tntto loftato della Chiefa, e Romafpecialmete .A'15.di Mar
20 adunquefù di nuouo fatta la pace, efuronofcritte le capitolationi,e i patti,e
Duca di
vifù queftofragli altri,che Do Carlo di Lanoia, che era Vicerè di Napoli,pro Borbone ,
uedeffe,che il Duca di Borbone nonfi accoftaffe a Roma . Il vicere lo promife, & minecia
EX di faccheg
aquefto effetto partendo, andò ad incontrare l'efsercito. Clemente, ancorchefusse iar Roma.
Stato ingannato vna volta ,fpinto nondimeno da vordinaria auaritia , contra Pace fra il
Papa , eg'i
La opinione di ogn'vno licentio tutte lefuegenti, che erano due mila Suizzeri, e imperiali .
quelle valorofiffime bande negre, che haueano già militato con Giouani de' Me
dici. Ilche quando il Duca di Borbone intefe facendo poco conto di quanto Don
Carlo di Lanoia diceua, e non volendo ftar a quelleconditioni di pace,fe ne passò
colfuo efsercito con marauigliofa celeritàfopra Roma,in tanto, che egli era già
preflo la muraglia di Vaticano,e no era quafi chi lo credefse . Furono aduque to
ftopofte lefcale,per entrare in Borgo . E fu ,mentre che nel più crudo della zuffa
anima i fuoi , e monta sù anche egli per vna fcala , percofso il Borbone da vna
Palladi artiglieria , e n'andò a cadere giù morto a terra : efùfenza alcun dub
140
bio la mano delgrande Dio, che volle quefta vendetta fare, perche non poteſse
egligloriarſi di hauer veduta prefa, e faccheggiata Roma . Essendo ftato preso Roma pte.
h ageuolmente Borgo a' 14.di Maggio del 1527. con la morte d'alcuni pochi , che bone,&
Matc fa da Beref
baueuano volutofaredifefa , entrò per ponte Sifto nella città tutto il resto dell' fo vccifo 1
B USI efsercito,ch'era di forfe quarantamila huomini frà Tedeschi Luterani, Italiani , cutrare .
e Spagnoli, e con tanto impeto, e cofi animato a farfangue, che da che fi ricorda Crudela
almondo, non fù mai tantafierezza, e crudeltà vfata ne contra barbari, nè icon vf.ra daki
In periali
auiditàdi vendicarsi contra odiofiffimi,e perpetui nemici . Quati nel primo im- nella prefa 1
di Roma .
peto o armati, ò di
farmati, cbe fufsero,ritrouarono loro incontra,furono tutti ta- 11 Popa
gliati apezzi . Il Papa isbigottito del repentino afsalto di cofifatto efsercito, el S.An
in C
C
no veggedo via de rimediare,ne alla rouina della città,che vedena, ne alla pro- gelo”.
pria
640 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.
Clemente VII. creò in fette ordinationi trenta Cardinali, cioè ventitre preti, e
fette Diaconi, che furono .
Antonio Sanfeuerino, Napolitano, Arciuef..... prete card.di S.Sufanna.`
depyze Benedetto de gli Accolti Aretino , Arciuefcouo di Rauenna, pretecard.di S..
Eufebio .
Agostino Spinola da Sauona,Vefcovo di Perugia,prete card.di S.Criaco.
Antonio da Prato Francefe, Arciuefc.Senonenfe , & Albienfe, prere cardin.di
C fanta Anaftafia .
Gio.Vicenzo Caraffa, Napolitano, Arciu.di Napoli, prete cardin.di S.Puden
tiana.
Marino Grimano Venetiano , Patriarca d'Aquileia prete card. di S. Vitale in
Veftina .
Andrea Matteo Palmerio Napolitano, Arciuefcouo Marchefe, prete card.di
S.Clem .
Fra Francefco Quignone, Spagnuolo,dell'ordine de' Minori,Vefcouo ..... pro
tecard.di S.Croce in Gierufalem.
Francefco Cornaro,Venetiano,Vefcouo di Breſcia, prete card.di S.Pancratio.
Henrico di Cardona,Spagnuolo, Arciuefcouo di Monte Reale, prete card.di
S.Marcel. 1
Francefco Turnone,Francefe Arciuefcouo Bituricenfe,prete card.de'SS.Pic
tro,e Marcellino .
Bernardo Clecio Todefco,Vefcouo di Trento,prete card.di S.Stefano in Ce
lio monte.
Lodouico de Gorundo, Sauoino, Vefcouo Maturianenfe , prete cardin. di S.
Cefario .
F.GratiaLoaifa, Spagnuolo General dell'ordine de'Predicatori,Vefcouo Oxo
menfe, prete card.di S.Sufanna.
Gabriel d'Acromonte,Francefe ,Vefcouo di ..... prete card.di S.Cecilia .
Alfonfo Manrico da Nagcra, Spagnuolo , Arciuefcouo di Siuiglia, prete car ?
de' SS. Apoſtoli .
Giouanni Tauera,Spagnuolo, Arciuefcouo di Compoſtella prete cardin.di S.
Giouanni ante portam Latinam .
Enneco di Mendozza, Spagnuolo,Vefcouo di Burgos, prete card.di S.Nicolò
in Carcere Tulliano .
Antonio Puccio,Fiorentino,Vefcouo di Pistoia,pretè car.de' SS.Quattro Co
ronati.
A
Stefano Gabriel Merino, Spagnuolo,Arciucfcouo di Bari, prete cardin.de' SS.
T Giouanni, e Paolo .
Giouanni di Bencur, Francefe,Vefcouo Lexouienfe prete card. di S. Bartho
lomeo in Infula .
55 2, Claudio
644 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.
1
PAOLO HI. PONT. CCXXIIII.
Attioni di zo de i Medici, apprefe egli tutte quelle difcipline, che erano a quella età conue.
Paoloiij.in neuoli , eprincipalmente le lettere Latine , e Greche con tantafelicità , che quafi
năziil Fé. tutti isuoi compagnifi lasciò a dietro. Percioche tofto fi moftrò in lui eſſer vn
teficato.
ingegno in aere, viuace,fublime,e quello,che in questa parte più importa, auido
di gloria nell'imparare . Hauendo egli in queftefcuole tanto tempo diſpenſato,
quanto pareua che baftaſſe,e riuscito giouane di granfperanza,e da poterapru
dentiffimi vecchi agguagliarfi ,fe ne venne iu Roma nel Ponteficato d'Innocen
tio Ottauo,per poter con vna parifelicità accompagnare con le letterc l'»fo,e l'
ifperientia delle cofe , chefuole più che altro , gli huomini induftrij alle dignità
grandi inalzare . E datofi tofto tutto a' feruigi di Roderico Borgia, ch'era vi.
cecancelliero, il primo Cardinale della corte,nefù per la elegantia de fuoi co
ftumi,e deftrezza del fuo ingegno fortemente amato . Ma non passò gran tem
po , ch'egli fu da Innocentio Ottauo fatto prigione , di doue ne fù per opera di
PietroMarganio fuo parente , mentre che è ogni huomo intento alla folennità
della feftadel Corpus Domini , calato giù confuni da vn balcone fuori del Ca
ftello . Ea quefto modo fcampò, e dal pericolo , e dall'affanno della prigione .
Eßendonon molto poi morto Innocentio , eglife ne ritirò in Roma,efù da Alef
fandro VI. ch'egli haueuafempre offeruato, eferuito,fatto Protonotario , e tefo
riero della Chiefa , & appreffo nella creatione di dodici Cardinali anch'egli or
nato di quell'honore , e fù a' 20.di Settembre del XCIII.non bauendo egli in
quel tempo compiti ancora i ventiſei anni della ſua età. Eli fù fecondo ilcon
fueto data la Diaconia,e'l titolo di San Cofmo , e Damiano . Fù poi per fuo più
honorefatto Legato prima di Viterbo , poi della Marca . Nelle quali legatio
ni fi portò egli in modo , che dai primi a gli vltimi fù a tutti parimente gra
to , e nel partirfine lasciò ancora fempre tutti quei luoghi , doue effo ftato era,
anzi,e defiderofi d'hauerlo di longo feco . Per quefte cagioni Giulio II. facendo
negran conto lo vollefeco, li donò il Vefcouato di Parma, nel Concilio di Late
rano feliciffimamente fe neferui, e mentre viffe, volfe, chefempre in Roma con
lui fi fteffe, e li donò la Diaconia di S.Euftachio , ch'erapiùricca . E quel ch'era
a pochi prima auuenuto , viffe più di quarant'anni nella dignità del Cardinala
Palagio de to . Eglifeppe cofi ben guidarfi nellefattioni di Francefi,e Spagnuoli,alle qua
Francefi. li era all'hora tutta l'Italia volta , che mai non puote nè l'ona parte , nè l'altra
conofcere,a qualedi loro eglipiù adheriffe . Onde effendone a tutti caro, e a nef
funo priuatamente additto, efacendo l'officiofuo con grande integrità,prudêtia,
e deftrezza,ne venne in penſiero di voler edificare,cofa che fufempre, da che fu
il Mondo,riputata lodeuole.E cofi diede principio,efece ifondamenti di quelpa
lagio,chefi vede hoggipreffo Campo di fiore tale, che e di vaghezza, e d'am
piezza difabrica auanza molto tutti i fontuofi palagi reali del tempo noftro,
e d'ar
PAOLO III. 647
Efù ilprimo a morire, che pareua, che meritato l'haueffe, Tomafo vlcer Cardi
nale Eboracenfe, che era dal popolo, che l'odiaua, accufato di hauere co 'fuo ne
farij configli indotto il Rè a fare quelle pazzie, chefatte hauea. Dalla medefi
ma crudel mano furonofatti morire molti, che & in bontà di vita, e in dottrina
erano affai illustri,e chiari,perche non haueſſero voluto alla volontàsciocca,&
empia del Rè affentire. E vi furonofra queſti Tomaſo Moro , Giouanni Fiſche Tomato
Moro.
rio,ch'era poco auanti da Paolo III. Stato fatto Cardinale . Hora dato Henri.
co allafua Bolena, come a legitima moglie, gli ornamenti regali , cacciò di cafa Rèd'in
la repudiata Caterina, ch'era fua vera moglie, e la quale non potendo il gran do- gh 1 erra ,
empiamca.
Lore, che nefenti,foffrire ,fra poco tempo lasciando vnafolafigliuola chiamata te sore.
j. capo
Mariamori . Da quefti cofi deteftabili principij paſsò Henrico anche a peggio. della Chic
Perche per vno editto publico fi fe con gran difpreggio del Papa,fuperba , & fa Anglica .
arrogantemente chiamare, e tenere primo prelato, e capo della Chiefa del regno
fuo , efi sforzò per quanto egli puote di dar a terra , e annullare la religion ca
Frati,
olica con la Luterana berefia , ch'egli già prefa haueua . Ondeprofanandone nici it ,d'In
mo
i monafterij , e le Chiefefacre , tolfe via tutti ifrati , e monacı delle religioni , thilterra .
che eranoin Inghilterra ,facendone molti crudeliffimamente morire , & ò con
fifcandone ilor beni , ò per hauere nelfuo errore più compagni , diftribuendoli
ai miniſtri dellafuafceleratapazzia . E in effetto ogni cofa egli empi di rapi
ne , difangue , di cruciati, di empietà . Moffo da tutte queste cofe Paolo 111 . Herico Or
giudicando per queſte fue nuoue berefie indegno Henrico del nome Chriftiano, to Rè di
in conciftorio publico lo fcomunicò, e priuò del titolo regio , e di ognifua poteftà . Inghilterra
Nepassò molto che la mano di Dio benedettofùſopra quel Re , per vendicar in 10 dal Pa
partelefue tantefceleranze. Percioche con vna nuoua,e inaudita feuerità quella pa , epri o
medefima Bolena, che egli baueua tanto amata ,fè come adultera publicamente
morire . In questo tempo haueua Carlo V. pofta in punto vnagroßa armata ,
perfare la imprefa di Tunigi,e caftigare il crudeliffimo corfaro Hariadeno Bar. Hariadeno
Barbaroffa,
baroffa, che con vnagroſſa armata , e genti , che haueua bauuto da Solimano >
ilgran Turco , dopo di hauere fatti infiniti danni alle marine d'Italia ; di Si- Impreſa di
cilia, e di Spagna , baueua cacciato il Re Muleaſſe di Tunigi ; & occupato quel Tanigift
ti dal 'In .
Regno ,fi era anche arrogantemente pofto in fperanza, e già il trattaua, di do- perat . Car
uere medefimamente occuparsi il regno di Napoli . Hora per quefta impreſa di lo v.
Carlo V.fe Papa Paolo liberamente afuefpefe armare in Genoua noue galere ,
allequali aggiunse le tre , che fogliono ordinariamente feruire in guardia delle
marine di Roma . E diede a Carlo per le fpefe di queftaguerra le decime della Verginio
Spagna . Fè Capitano dellegalere della Chiefa Verginio Orfinio,perche con la Orfino ca.
nobiltà di quefto caualliere , che defideraua di moftrarfi al mondo , deffe all'of. pitanogalere
del
ficiomaggiore autorità . E li diedeper configliere principale in tutte le cofefue della
fa . Chie
Paolo Giuftiniano Venetiano, e nelle cofe maritime eccellence. Conceffe Paolo
medefimamente le decime della Francia al Re Franceſco,perche quando biſogna March fe
Vatto
tofuſe,baueſſe di Marfiglia mandate venti galere in guardia del mare di Toſca general
del del
na, e delle marine di S. Chiefa . Hora douendo il Marchefe del Vafto, ch'era ge- a floteria
neral dellafantcria, condurre in Africa le genti Italiane , e Tedeſche i il Papa, impec
che
652 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
te con polue d'artiglieria, che con vnfubito incendio gli haueffe la vita tolta,fpe.
rando vanamente douere con la morte di lui riporfi nella Sig. di Fiorenza per
mezo de'fuorvfciti.Ma eſſendoftato per volontà di Dio fcoperto dal Duca Alef
fandro quefto trattato, nefu tofto in Roma Papa Paolo auifato . Il qualefeben
della rouina de' Medici,che per altrui maniſeguiffe,no molto fi curana,percagio
ne de' groffi beneficij,che vacando, eſſo a' nipotifuoi dati haurebbe, non velle pe
rò moſtrare di farepoco conto dell'ingiuria,che al Duca Aleſſandro ſifacene.On
defè predere Ottauiano Zenzaferuitore d'Hippolito,perfona di mala vita, e di "
queſtoſecreto partecipe. Di che molto Hippolito veggendofi fcoperto ſiſpauen
a in
tò , e confufo della vergogna dellaſuaſteſſa confcienza , fe nefuggi di Romai
Tiuoli. E qui mutato propofito con animo di douere con Aleffandro de' Medici
riconciliarfi, e viuere , come fi conueniua, fe n'andò a Napoli, ma infermatofiper
4
frada d'vnafebre peftifera , in Itro caftello pofto sù la via Appiafra Gaeta , e "
Fundi,in capo del fefto di chefu il 10.di d'Agosto,mori . E fù il fuo corpoporta
to in Roma congran difpiacere di tutti, & in S. Lorenzo fepolto con gran fefta
defuor fcitidi Fiorenza,che tolto via coftui,penfauano appunto come poi aume
ne che l'altropriuodell'aiuto, efauore del paretefifuffe ageuolmente potuto tor
re dal mondo,ẹ con no minore vtilità delpontefice,che dellespoglie, e benefici di
quefto Cardinale ne arricchi ifuoi,e fpetialmente Aleſſandro Farnese il nipote ,
cui diede ilgrand'officio di vicecancelliere , e il monafterio delle tre Fontane
ch'eranostate cofe del Cardinale Hippolito.Hera hauedo l'Imperator Carlo fať
13
ENT PAOLO III. 653
fatta vnagroffa armata in It alia,& in Sicilia ,fi conduffe finalmente neliti di Carlo v.fo
pra Tuni
tica,efmontato a terra l'esercito rotto Barbaroffa, preſo Tunigifrapochi giorgi prefa da
nie ripofto con dure conditioni Muleaffe nel regno,perche lofecefuo tributario , noftri .
tro . Effendoftato Carlo tredici giorni in Roma,e parlato col Papa di cofe al *''*
la Republ.Christiana importantiffime, il giorno auanti che egli partiſe , in pre
fenza del Papa,di tutti i Cardinali, e de gli Oratori di quafi tutti i Principi del
Chriftianefimo , fece molto colerico contra i Francefi vna grauiffima oratione,
nella qual con ardentiſſimafacondia moftrò affai chiaro l'animo fuo . Percio R
chegli Oratori di Francia quafi con villane parole chieteuano , e voleuano , che 11
egli haueffe dato lo ftato di Milano ad Henrico figliuol del Re di Francia , che
comefeudatario dell'Imperio tenuto l'haurebbe , e Claudio Valleio Oratore del
Re affermana , che Carlo isteffo promeffo l'haueße . Onde hauendo nell'epilogo
della oratione ripetite Carlo le cofe , che a' fuoi maggiori haueuano molti anni
auantifatte gli Re di Francia, e dolutofi affai de gli oltraggi , che eglifleſſo ha "^
uea poco auanti dal Re Franceſco riceuuti , in tantofdegno fi accefe , che ne dif
fidò da corpo acorpo con spada , e pugnale il Re di Francia , per impornefinal
mente alle loro lunghe differentie pur vna voltafine . All'hora il Papa dicen
doli,che fi placaffe, l'abbracciò , e pregolo che non ſilaſciaſſe più dall'ira vince
re,che dalla pietà . E veggendo, che gli Oratori del Re voleuano nonfo che cofa
Calov.co
<ffercito af rifponderli , nol confenti . Vfcito adunque Carlo il XIIII.dì di Romaſe ne andò
falta la Frá per la Toscana,e per lo Genouefato al dritto foprala Francia.Et entratone aper
cia.
fuafione d'Antonio di Leuanella Prouenza, ritrouò finalmenteper cagiondelle
vittouaglie,che li mancauano, e dell'aer cattiuo più dura,e più difficile laguerra Fa14
di quel,che Antonio da Leua penfato hauea . Ne nacque adunquefra quefti due
primi Re di Chriftianità con incredibil danno de' popoli vna cruda guerra.Men.
tre ch'era ancora l'Imp.in Roma , il Papa e pregatone da lui , e perche a fe toe Fot
**
caua ancoradifarlo, accioche fe imponeffe pure fine con falutiferi, efantidecre
ti a quell'antica heretica controuerfia , che da debile principio nata , e cresciuta
poi tanto,ne laceraua,c i fanti Canoni della Chiefa Catolica, e l'autorità de' Pon
Concilio di tefici Romani , fece per l'annofeguente bandire in Mantoua il Conciliogenerale
Trento o tanto defiderato, e fù in capo del ventefimo anno della herefia di Luthero . Ma "
dinato
maa Ma poco appreffo mutò per alcune cagioni il luogo , e fù affegnata Vicenza terra
34
cua , poi a de' Venetiani , & eletti a cofi importante negotio Lorenzo Campeggio prima,
Vi.enza ,
e poi in fuo luogo Bonifatio Ferrerio , Giacomo Simonetta , e Geronimo Alef
Sandro, ottimi , e prudentiffimi Cardinali . Et per intimare a Germani , & agli
altri Principi Chriftiani il Concilio fù eletto Pietro Vorftio vefcono d'Al
....
qui , virtuofo , efauio prelato . Maper diuerfi impedimenti , dhe ogni difuc
cedeuano , ancora quefto hebbe difficil fucceffo . Percioche fu Vicenza anche
rifiutata , e lasciata per effere alquanto dalle contrade degli heretici lontana.
11
ca Papacer
met In questo mezo il Papa , che era defiderofo della concordia , & pacefra Chri
ter pace Stiani , mandò due Legationi , l'ona mandò al Re di Francia, & vi andò i
fea indi Cardinale Agostino Triuultio , l'altra mandò all'Imperator Carlo V. & vian
& il Re
Francia . doil Cardinal Marino Caracciolo , perche da quefti due cofi gran Prencip
amati con pietofi prieghi ottenneffero , che non volessero con tanta rouina
della Chriftianità perfeuerar nella guerra , ma conchiufa fra loro va buona
pace , e confederati infieme volgere , dopo che fusse celebrato il Concilio ,
Varme
PAOLO 1
. 655
Turchi, .da
nobiliffima città ben che il Papa moſſo da pietà Chriftiana l'haueſſefattafortifi prefa
cardigente, d'artiglieria,e di vettouaglie cotra la furia del Turco, che n'andaua
ponedo in gltepo tuttala Dalmatia aferro, afuoco ,fù nondimeno con la mor
te di Pietro Croficcio, e co gran danno de' noftri prefa da Barbari. Di che fenti
il Papagrandiffimo difpiacere,e temendo di peggio ,fece far in Roma folenni pro
ceffioni da S.Marco alla Minerua, & effo a' piedi v'ando . Dopo quefto mandòfu
Ja bito per tutto Legati , percheeffortaẞßero i Principi Chriftiani a deporregiù gli
odu, che l'on contra l'altro moftraua & aprender l'armi contra gl'infedeli. Et
bauendo poco auantifatto capitano dell'effercito Ecclefiaftico Pier Luigi il fi
gliuolo,incominciò a rifarcire, e rifar la muraglia della città,e vi diede principio
da quellaparte, che è fotto l'Auentino.E perche nell'iſteſſo anno il Turco guer
reggiando con li Venetiani, trauagliana tutti i lor luoghi fieriffimamente, il Pa
pa ogni sforzo fece,perche vnite le gentifue con quelle di Carlo ve de' Venetia
ni,fifacefle afpefe comuni vna groſſa armata , è ſi moueſſe all'altiero Turco la
guerra . Fece dunque con Carlo lega , e co' Venetiani con quefta conditione ,
che l'Imperatore poneffe in mare ottanta due galere , altretante i Venetiani ,
effotrentafei , e con quefto numero di dugento vafseli groffi da remo s'andaf
fe aritrouar nella Grecia il nemico . Dell'armata dell'imperatore fù Capita
no Andrea d'Oria , della Venetiana Vicenzo Cappello , dell'Ecclefiaftica Mar
to Grimano Patriarca d'Aquileia, a cui fù dato per compagno Paolo Giuftinia
no,prudente, valorofo capitan in mare.E fùfra le capitolationi detto, chefe in Lega del
terreno di nemicofmontauano,fuffegenerale dell'esercito terreftre Fernãdo Gon Papa Imp.c
Raga vicere di Sicilia. Fatta ifta lega il Papa dubitando, che mentre che l'Im- Venetiani
contra il
peratore fi trouaua occupato in quefta guerra del Turco ; il Re di Francia non Turco.
venif
656 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
Andrea d' veniffe di dietro a dare ne i luoghi di Carlo,fi sforzò molto,perchefacessero que
Oria, Vice fti Refra loro la pace, ò almeno vna tregua. Et a quefto effetto mandò due Car
e Capello, dinali Legati,il Giacobacci all'Imperatore,e quel di Carpi al Re Franceſco.Nel
zo
inan gene qual tepofu'l fine dell'anno ,mentre chegli Imperiali,e i Francefi erano nel Pie
rali dell'ar- monte occupati infortificare că nuoue gěti,e vettouaglie le terre,che coſi l'vno,
mata.
Ferrando come l'altro teneuano,e che il Marchefe del Vafto intentamente miraua , doue il mi
Gonzaga
Generale Re , ch'era in fauore de'fuoi paſſato in Italia , volgeſſe leſue bandiere , venne
deil'efferci
to della lega auuifo di Fiandra, come l'Imperatore , e'l Re Franceſco ad iftantia della Reina s
nterra: Maria , e della Reina Helionoraforella , e loro parenti haueſſero per diecimefi
fatta la tregua, quafi con le medefime conditioni, con lequali alquanti anni pri
ma haueuano gli incendij della loro lunga guerra eftinti , dandoſperanza di do
were anche per mezo delle medefime Reine abboccarfi , e farnefeguire la pace .
Nella feguente inuernata adunque il Papa fece per mezo del Cardinale di Car
pi,che in quella legatione fi ritrouaua, ogni sforzo, perche l'imperatore Carlo,
el Re diFrancia fi fuffero douuti per lo bene del Chriftianefimo abboccare con
lui . E perche era quefta dimandagiuftiffima , efantiffima , non parue ad alcu
no di loro di douere negarla . A questo abboccamento il Papa diſegnò Nizza
Papa,Impe Cittàdi Prouenza, efoggetta al Duca di Sauoia, poſta fopra il mare, e ne' con
ratore,e
di fi fini della Francia, e d'Italia. Con granfperanza adunque,che ne doueffeſegui.
FranciaRe
abboccano re lapace, poco appreſſo tutti in Nizzafiritrouarono . Ma il Papa,benche ef
infiame
Nizz la fendogià molto vecchio hauesse per lo benpublico quel lungo viaggiofatto, non
a di
Broweaza. puoteperò mai, ancor che molti prieghi vi opraffe , ottenere, che in preſenzafua
amendue quefti Refi abboccaffero ; percioche ogn'vn di lorofeparatamente vol
le in vn certo villaggio baciare al Pontefice ilpiede . Penfarono all'hora alcu
ni , ch'effendo venuti da contrade cofi rimote a ritrouare il Papa , nè l'Impera
tore , nè il Re Francefcofuggiffe di abboccarfi infieme , ma che per on certofe
creto difegno non voleffero dare al Papa quefto piacere , ne queſta lode , ch'egli
veduti infieme gli haueſſe, percioche effi fi imaginauano, che non baueſſe il Pa
pa illoro abboccamento procurato per cagione della religione , ne dellaguerra
contra infedeli,ma per difegno de' proprij , e priuati comodi , defiderando di dare
per moglie Margarita d'Auftria,ch'erareftata vedoua di Aleſſandro de' Medici,
ad Ottavio Farnese fuo nipote, e come bauena già Papa Clemente fatto dare an
ch'egli Vittoriafua nipote, che fù poi maritata con Guido Vbaldo Duca di Vrbi.
Tregua di no, ad alcuno del fangue regio di Francia i perche egli haueva pofti gli occhifo—
anni noue pra Vandomo .Ma haueua l'imperatorefatto intendere al Re Francefco, chepri
fra
& il Re di macheſe ne ritornaffe in Hifpagna, fifarebbono veduti infieme. Hora non po
Francia,
tendo accordo alcuno di pace conchiuderfifra quefli Rè , il Papafolamente ne
ottenne , che la tregua già in Fiandra conchiuſa , e bandita per mezo di quelle
Reine qui per nuoue anni con folennifcrittureſiprolongaſſe,e confermaſſe. Poco
appreſſo il Re Franceſco partendo dal Papa nelfuo regnofi ritornò.Il Papa ven
ne in Genoua & hebbe nel palazzo de Fiefchi alloggiamento,nè Genouefi laſci
rono di honorarlo. p tutte le vie poffibili.Montato poi in galeraparte per barca ,
parteper terra ſe ne venneperla Liguriaseper la Toscana in Roma,doue a'rą.
di
PAOLO III. 657
diLuglio giunfe,e vifù riceuuto con gran fefta, e piacere del popolo.In questo l'
Imperatore nauigando verfo Marfiglia hebbe in Acqua morta il Re Francesco
co'figliuoli sù lafuagalea,che qui fi erafra loro appuntato, che fi vedeffero : efi
raccolfero amoreuoliffimamente l'on l'altro eflettero quafi due giorni ragionan
do molte bore fecretamente infieme con tantafefta,e piacere di quanti vi erano, i
ò chepoi l'intefero,che non era , chi non credeffe, che fußse dountofeguirefra que
fti Re vna gran pace,e concordia.Papa Paolofolo, come colui, ch'era prudente ,
It & ifperimentato , non fi puote mai indurre a crederlo,poiche fi era dal loro abboc
camento sofi afpramente veduto eſclufo.Onde li pareua , che non fifuſe potuto
lungo tempo celare lafimulatione di queſtafinta, efecreta amicitia, che non mo
fraua in effetto ne fincera volontà,ne religione. Mentre chefurono in Nizza ,
fùfralPapae l'Imperatore conchiufo, com'era già prima ftato appuntato , che
fi faceffe per mare al Turco la guerra, & era già venuta nyoua ambafciaria de'
Venetiani al Papa, & a Carlo V.affrettando la imprefa , prima chefe n'andaffe
la eftate , percioch'effi haueuano il tutto in punto per nauigare . E moftrauano
douere lorofeguire gran danno , fe ne fuffe paßato il reftante di quell'eftate fen
zafar nulla , la doue molte buone cofefi poteano fare . Che già , comefiè det
to , in Romapochi mesi auanti haueano quefti trepotentati in virtù della lega ,
chefatta haueano , deliberato di paffarne a fpefe comuni con groffiffima arma Andtra
tanella Greciafopra il Turco . Facendone dunque di nuouo i Venetiani iftantia , d'ofinou
fi andò finalmente con groffiffima , e fpauenteuole armata alla volta di quefti battere
vuol om..
barbari . Ma il demerito di questo maligno fecolo , e nemico affato de' Chri- Chriftiani
ftianiseffendo già l'antica difciplina,e valore eftinto,fauori in modo in quel tem- fuggono
Preuelaat.
po a barbari, che ritrouandofi i noftri preſſo il promontorio Attio , che hoggi
chiamanola Preuefa ,luogo famoso per la vittoria d'Augufto , & hauendo Bar
baroſſa vicino , per douerefarui il fatto d'arme, perche Andrea d'Oria generale
dell'armata di Carlo non volle combattere,lafciando il nemico,fi diuifero di nuo
uo in tre parti,e quafi pofti infuga tutta la riputatione della militia nauale per
derono,efecero vn tanto sforzo d'vn cofi buon Pontefice, de' Venetiani vano,
J
maffimamente,chepoco appreſſofù Caftel nuouo preſo da ' Turchi. Hora il Papa
bauendo ottenuto dall'Imperatore la città di Nonara per Pierluigi fuo figlino
lo,e celebrate confontuofo apparato le nozze d'Ottauio fuo nipote, e di Marga
C
rita d
' Auftriafigliuola di Carlo V.e già moglie del Duca Aleſſandro de' Medi
ci,con CCL.mila ducati di dotesperch'era in quei giorni morto Francefco Maria
da Feltro Duca d'Vrbino, voltò l'animo a douer ricuper are Camerino, che , come
fi dicea,era di ragione deuoluto alla chiefa,in fin dalla morte di Gio.Maria Vara
no,che Leone X.fe Duca di quello ftato,poiche non era dellafamiglia de' Varani
reftato mafcio alcuno .Ma Fracefco Mariafi hauea occupato quello ftato per ca
gio di Guido Vbaldo il figliuolo, ch'hauea Giulia figliuola di Gio.Maria Varano
cotra voglia di Clemete, ò pure sẽza hauerui hauuto il cöfefo tolta p moglie.Pre
fa aduque Papa Paolo occafione dalla tenera età, e inesperietia delgiouanetto , e
nouello Duca,fece toftofare vn'effercito, e li moffe la guerra. Haueafaulamente
Paolo quefto tepo afpettato, pcioche hauedoful pricipio delfuo Papato volute
Tt far la
658 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.
go del Duca d'vrbino, penſando poi douer ornare, e ſtabilir le cofe di Santa Chie
Perugint do fa , creò alcuni Cardinali Legati, quel di Veroli in Romagna,il Giacobacci in Pe
mi dal Pa- rugia,quel da Lamporeggio in Bologna,e quel di Carpi nella Marca d'Ancona,
pa.
Destinò anche in Germania molte perfone dottiffime , e d'importantia Legati,
per accomodarui le cofe della religione , e ricondurre nella buona firada tutti
quelli , che difuiati n'erano . E di queftinefù il Cardinal di Brindifi vno, poi il
Cardinal Contarini , che fi ritrouò prefente in nome del Papa alla dieta di Ra.
tisbona. In questo tempo per ritrouarſi aſſai la camera effaufta, hauea il Pon
teficefatti molti datij, e gabelle, nuouamente impofte, ò accrefciute l'antiche, e
tutte rifcoteuanfi acerbamente . Si che i Perugini , che non volserosoffrire vn
nuouo datio delfale,fi ribellarono: mafurono tofto con l'arme domi, e sforzati a
far,quanto volle il Pontefice. Eperchefuffero eſſempio a gli altri , tolſe del tut
to il Papa ogni poteſtà a coloro , che gouernauano la città , e li priuò di tuttele
loro immunità . Onde furono sforzati a douer mandar in Roma i loro Oratori a
Afcanio chiedere tutti humili ,e fqualidi perdono dell'errore loro . Per la medefima cagio
Colonna
cacciato di ne moffe anch'ad Afcanio Colonna laguerra , che contumace , e renitente gli fi
Stato
c'hauea in Campagna, il priuò ,ſmantellò Paliano ,
Papa . dal moftraua, e di tutto lo ftato,
Spianò la fortezza di Rocca di Papa.Si volfe dopo quefto a correggere i coftu
mide i Chriftiani, e parendoli, che non poco giouar vi doueffe,fe i vefcoui, ciafcu.
no dellafua Chiefa, teneffero con la loro prefenza le loro pecorelle afreno ,molto
s'ingegnò difare, che i Veſcoui tutti nelle Chiefe loro refideſſero. Ma egli vinto
poi dalla lunga lor conuerfatione, facilmente da quefto diſegno ſi diſtolſe.Eſſen_
do morto il Cardinale Aufiftano , fece il Cardinale Farneſe ſuo nipote Legato in
Auignone. Finita la dieta,che fùfatta nel XLI. in Ratisbona , l'Imperatore ,che
fi ritrouaua promeßo al Papa difare, chefrà due anni il Concilio con effetto fi ce
lebraffe, volendo venire di Germania in Italia per paſſar in Algieri, li fece intě.
dere, che in Luca fifarebbe veduto con effolui , per rifoluere affitto ciò , chefi
fuße douuto efequire fopra quefto negotio del Concilio . Moltofi sforzarono i
Medici di dißuadere quefta andata al Pontefice ,perche per effere d'eftate,gliene
farebbe di leggieri potuto fucceder male. Alcuni Cardinali medefimamente s'in
gegnauano di riternerlo, & più che altri, gli Oratori del Re Francefco , che du
bitauano, che l'Imperatoreſotto honefto colore dell'impreſa d'Algieri doue era
Stato Anafagà infuo luogo da Barbaroffa lafciato,no ne otteneffe danari, co' qua
li poi in effetto doueſſefare crudaguerra in Proueza .Ma il Pontefice, che facea
di tutti i pericoli dell'età poco conto,pur che nefeguisse lafalute, e ben publico, e
penfaui douer moftrare, e ſcoprire a Carlo le intime, epericolofe piaghe del Chri
fiianefimo,che n'andaua in ruina ,& perfanarlo altro rimedio, che la pace , e che
la
PAOLO III 659
le cöcordia non di vedea,fi rifoluette a douer andar ad ogni modo. E quello, che
molto lo vispingeua, fi era il vedere effere nuoua gara nata fra l'Imperatore,e'l
Re Fracefco, effergià violata,erotta la tregua, che erafra loro per dieci anni,
con la morte d'Antonio Rincone,e di Cefare Fregofo,i quali erano dal Re di Frå
cia mădati al Turco.Eli pareua, che di quella fiama dell'antico loro odio,ch'era
fotto lafede della treguaftata vn tempo coperta,fuffe per riuscire vn incendio di
Paolo iij. e
guerra più crudo, e maggior, che mai . Lafciatone dunque Legato infuo luogo
H in Roma il Cardinale di Carpi , fe ne andò con tutti quei caldi in Lucca . Doue abboccano
in Lucca .
venuto Carlo vifitò lui tre volte , & egli vna volta Carlo 3 alquale in que .
Ato abboccamento narrò particolarmente tutti i danni , che tante volte il Turco
fatti ci hauea , e pur bora di freſco a Buda , efi sforzò con tutto ilfuo ingegno
d'indurlo ad vna buona pace col Re Francesco . E non potendo ottenere queſto
s'ingegnò di perfuaderli, che l'effercito , ch'egli haueafatto per paſſar in Algie
ri, lafciando quell'imprefa maritima,il mandaſſefopra il Turco,che tutto gonfio
della vittoria di Buda fi ritrouaua , che con l'aiuto di Ferdinando ilfratello , e
de'fuoi popoli dell'Auftria l'haurebbe ageuolmente potuto battere . Ma Carlo
perfeueròfaldo nelfuo propofito , ne fifece in quefto abboccamento altro fe non
che fi conchiufe, e determinò , che fi bandifle per l'anno feguente il Concilio , che
Carlo molto moftraua defiderare. Il Papa pregandofolenne, humilmente no
ftro Signore, che deffe profpera nauigatione, e vittoria a Carlo, li diede,come in
pegno dellafua beniuolentia, Ottauio Farnefefuo nipote, perchefottogli aufpi
Imprefa di
cidelfuocero apprendeſſe i principy della militia. E poco appreſſo palatone per Algieri ,fuc
li monti di Piftoia in Bologna,fe ne ritornò poi a picciole giornate per la Roma- cede male
all'imp .
gnain Roma. Ma Carlo, che volle far quell'infaufta imprefa d'Algieri nel peg
gior tépo dell'anno,preſtoſe ne pentisperciochefu l'armata dallaforza de' ven
ti, e dalle crude tempefte dell'autunno tutta lacera, e scoffa , & egli con perdita
d'vnagran parte delfuofiorito effercito, che òfù da barbari tagliato a pezzi,ò
dal tempeftofo mare inghiottito , fene ritornò con poca gloria in Spagna . Nel
principio del 1543. il Papa creò Legati, il Cardinal Contarini in Bologna, quel
da Gambara nella Lombardia di quà di Pò, e quel d'Arimino in Perugia.Fù an
thin Vormandois celebrata vna dieta de' Principi dell'Imperio , e vifù Lutero
ancoraprefente:doue mandatone in vane difpute il tempo, non vifi puote co
fa conchiudere, che alla concordia dellafede , e della religion Chriſtiana giouaf·
fe. Hora effendo riforta con grand'animofità delle parti laguerra tra Francia,e
Spagna,il Papa mandò,per pornefrà lor la pace, ò ottenerne almanco la tregua,
il Cardinal Contarini Legato a Carlo, & il Cardinal Sadoleto al Re di Francia .
Et effendo il Contarini morto , fù in luogo di lui data quella legatione a Michel
Siluio Cardinal di Ghifa. Nella dieta di Norimberga , doue furono gli Oratori Trento affi
quafi di tutti iprincipi,e cittàfräche dell'Alemagna, effendofi trattato,e difcuf- grato
comodo per
fo della diuerfità dell'opinioni intorno allefede, alle cofe dellareligione, e chie coal Conci
dedogli beretiti on luogo atto al Concilio fù loro del Papa affegnato Treto, che lio , evifi
dato prinsi
è quafi nel mezo frà Italia,e Germania, e fù verfo il principio di Nouembre qui pio .
bandito la terza volta il Concilio , e mandatiui tre Cardinali Legati , perche vi
Tt 2 deffe.
663 ' PONT.
PANVINIO DELLE VITE DE
Las qual cofa vfcito Papa Paolo di queftafperanza dello ftato di Milano, e veggen
uate comodità
doficon qualche
, fivergogna sforzato
reftò di queſto a douer
diſegno anteporre
afatto, il ben
a quefta publico allefue
cosafolafi pri
volfe,che
poftofugliocchidi Carlo il gran pericolo di Ferdinando ilfratello , & infieme
conueneuoliſſima
Dua pace , egli volgeße quella guerra della Germania contra , Abbocca
Turco.Il
ilgran Papane venne prima(efù a' 20.di Giugno) in Buffetto.Il dife. Paolomentoiij.e
di
YES guente
con fcirli tutta la corte incontra , vi entrò l'Imper. Carlo . Ma il Pa- Buffetto .
Carlo V. in
pa loritroud oft duro, eper l'antico odio cofi dall'amicitia de' Francefi alieno ,
Tt 3 che
662 ( PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
che non hauendo lunga pratica di tutti queigiorni a difto xlo punto dalfuo pro
pofito Veggendolo adunquefuor d'ogni penſier di pace,lo richiese,che poi chepo H
+
co con lui lefue parole giouauano , hauesse voluto preftare gli orecchi ad alcun
Cardinale,che della concordia de' Chriftiani, e dell'vtile, che nefarebbeſeguito,
ragionare publiçamete voleua Fù Carlo per honor del collegio cõtēto d' vdirlo.E
tofi il Cardinal Grimani eloquentiffimamente oròsma non puote giàperfuaderli,
2
che dalfuo propofito fi reftafse.Si marauigliò molto il Papa,che Carlo, chefole.
ua efserfempre una norma di equità, vn'ornamento di veragloria, fi lafciaf.
fe a quel modofuperare, e vincere dalla cieca oftinatione . Egli certificò nondi.
meno l'Imper. che per cagion della religione , & in virtù dell'amicitia , cheera
frà loro, non haurebbe in que' pericoli , che li ſopraftauano dal Turco,abbando
nato il Re Fernando. Onde non molto poi mandò Battista Sauelli capitanodella
guardiafua,e Giulio Orfino con 30. compagnie a guardare i confini dell'Vnga
ria.Hora hauendo il Papaſpeſi qui cinque giorni indarno, partito l'Imperator
per Germania,eſſo ſe ne ritornò in Bologna,per celebraruifolennemente lafeſti
Farbatoa di S.Pietro
uitàTurco Apoftolo,come egli fece. Nel qualgiorno
del Re di Fracia,perchefacesse Barbaroffa
all'Imp.Carl mandatą
o qualche fegna
in Itali .. dal a prieghi
lato dano,fe n'era venuto dall'Ifola di Ponzo per laspiaggia Rom.fu lafoce del
Teuere con lafua armata,con tanto terrore dellegenti, che dalla marina verfo le
montagnefugginano , che il popolo di Romaſpauentato di quefto cofifubito ac.
cidente, moftraua di volerefuggendo abbandonare la città . E l'haurebbonofens
Za'alcun dubio fatto, fe Polino Oratore del Rè di Francia, ch'erafu l'armata di
Barbaroffa, nonferiueua al Cardinal Ridolfo , ch'era Legato in Roma ; le quali
lettere ne quietarono in gran parte il tumulto. Segul poi l'anno del 44.molto ce
lebre per la impenfata pace , che dopo la grauiſſima guerrafra l'Imperatoree'l
Re di Francia,e dopo la fanguinofa battaglia di Cereſola ne nacque.La qualfù a'
Face frà lo 18.di Settebre con certe conditioni conchiufa in Crepino caftello di Soiffons. Que
Imper.& il
Real Franfta nuoua della pace rallegrò mirabilmente i Principi della Europa , e più che
cia.
tuttigli altri Papa Paolo , il qual poco auanti confolenni,e diuote proceffionifi
era in Roma sforzato di placare il Signore, pregandolo col cuore,c'haueffe impo.
fto fine alle inteftine difcordie de' Christiani : che giàfapeuano di certo, che non
era per bauer il Concilio buon fine, fe prima deponendo giù gli odÿj, non ſi paci
ficauano i Principi Chriftiani infieme. Fece adunque di nuouo per il Marzofe
guente intimare il cocilio, chefi eraper quelle guerre già tralafciato. Et in questa
Luterani in primauera appunto fù da alcuni popoli Luterani leuato nella provincia Venau
Francia,
fina,et Auericonenfe vn gran tumulto perche recati molti nelle loro pazze opi.
nioni,& occupate due terre Gabriere, e Mirandola,moſtrauano di volere più di.
latarfi,quãdo Antonio Triuultro Vefc.di Tolona,e Vicelegato d'Auignone,rac
colto a un tratto con l'aiuto de' miniſtri del Re di Frãcia vn groffo eſercito,andò
ad oftar felicemente a qfti principij. Vinte adunque tutte qllegenti, & bruciate
per ordine del Papa, e fpianate dafondaměti queste due terre,ne quietò ageuol
mente ilrefto. Morirono in ğfti tepi alcuni ò in bene, ò in male eccelleti, comefu
rono Henrico Re d'Inghilterra, e Fracefco Re di Francia,che lafciarono,il primo
alo
PAOLO 20 III. 663
Odoardo Sefto,l'altro Henrico Secondo,fucceffori ne' regni loro; Alfonfo d'Aua Francefco
IT
SOFT
Re di Fran
los medefimamente Marchefe del Vafto , e capitano eccellente nelle cofe militari , cia muore,
eMartino Lutero auttore, e capo di tutte lefcifme, & berefie di quefti tempi, e li facee.
ED
de nel Re
acuiparue, & a'seguacifuoi medefimamente,di haueregià vintinoue anni trion no Hemi
fato del reftodel Chriftianefimo.Imprefe dopo quefto Carlo vna pericolofa,e dif. coij fuo fi
'g.iuolo .
ficile guerraper domare la Germaniaila quale non folamente sera empiamente
dalla verità della religione Chriſtiana diuifa,mà arrogantiffimamente anche ri
bellata da lui. Erano ftati due Principi capi di queſta ribellione della Germania Imprefa di
Filippo Lantgranio di Haffia , e Gio.Federico Duca di Saffonia : i quali bauen- Grimania
fatta da
do oftinatamentefattogran tempo poco conto di tutti gli editti di Carlo V.e Imp. Carlo V.
Spetialmente di quell'ordine , per lo quale erano ftati con gli altri Principi chia Lanigra
mati alla dieta di Ratisbona , doue fi doueua trattare dello ftato comune della Ga.uio di Haf- ,
Germania, e della pace publica , e della concordia della religione , fotto nome di
volere la libertàdella Germania difenfare, haueano con le città libere , ch'erano® Dues di
del medefimofall macchiate, già le armi tolte.In Smacaldo terra della Saponia Sosia .
fi confederarono cofioro infieme , efù perciò quefta loro ribellione chiamata la
lega di Smacaldo. Hora ornitofi di un bel nome , perche fi faceano chiamaregli
Euangelier,& i Proteftanti, chiamando quel diffimulare dell'Imp.lentezza, e ti
more, gli haueano affatto volte le spalle . Ma Carlo , che poco conto di quella
guerrafaceua,in modo in quel principio vifi porto, che come colui, che sera po .
co ritrouato prouifto , puoté a pena sù quel di Augufta foftenere la sforzo del
pronto e impetuofo nemico, efù sforzato confidando nell'amicitia del Duca Gu
glielmo, a ritirarfi nella Bauiera. Era l'effercito nemico ,fatto di tutti i luoghi del
la Germania, da ottanta milafanti,e quindici mila caualli : quel di Carlo era af
fai minoresperche non paſſaua trentatre milafanti,e noue mila caualli . Egli ha.
neahauuto di Fiandra,di Milano,e del Regno di Napoli molte genti egli bauea
34
Papa Paolo mandato,per eſſereguerra contra i Luterani , e per amicitia,tre va
lorofiffimelegioni d'Italiani, efeicēto caualli leggieri delle qualigeti era capita.
Onatio
no Ottauio Farnese,e'l Cardinalefuofratello Legato, che giùfero molto in quel bi
fogno a těpo.Hora vedendofi l'Imper.co quefte gentigagliardo, andòfopra il ne serale del
le geli del
mico,che haueua fopra lui meffa la guerra,e frà lofpatio di otto meft,che fi guer. Papa.
regid,con nonfarfi maifatto d'arme ordinario , ne ritardò quel tanto impeto del
nemico ,e con incredibilefelicitàfacendo prigioni amendue i capi nemici , e pri
uandone ancora l'vno della dignità, ch'egli haueua di Elettore, nefoggiogo tutta
La ribelle Germania affatto quanto è fra il Danubio, Alpi, e'l Rheno . Et hauuto Carlo V.
vince. Ger
ne vnagroffa fomma d'oro,la sforzò a douerflar ad obbedientia.Molto fi valle- mani
grò di questa vittoria il Papa , eſpecialmente per effer ſtata guerra in fauore
detta religione, eper bauerui effo quelfoccorfo mandato . Mandò adunque tosto
agrangiornate il Cardinale Francefco Sfondrato a rallegrarfi , efcriuendoli an◄
sh'a questo medefimo effetto lo chiamaua Inuittiſſimo , e Maſſimo Imper . Ho
ra queste cofe erano quelle , che paſſaugno nel publico . Nel fecreto poi il Papa
da quel tempo, che fet disperanza d'hauere Milano per lo nipote , non bebbe ,
ne moftrò troppo l'animopronto verfo di Carlo , dubitando, che alla Signoria
Tt 4 d'Ita
664 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
fr
d'Italia non afpiraffe,tanto più che vedeua,che perche non poteſſe egli , come di
fenfore della publica libertà,punto mouerfi, egli bauea quei graui ceppi del Con
cilio di Trento pofti,e fi era ancora bene accorto,che i Prelati Imperiali fi erano
iui maligna, e finiftramente portati contra la dignità Pontificia . Vi era ancora
Ce queftafù vn'altra occafione di douere volgere altroue l'animo) che non haue
ua mai potuto Pierluigi Farnefe ottenere dall'Imper.la conferma di Parma , e IND
Piacenza , che gli haueua date il Papa: onde fe n'era col Re di Francia accofta
to.E il Papa ifteffe a chiarifegni moftraua di hauere l'animo alienato da Carlo
e continuamente diceua con manco pietà,che a vn Chriftiano,& ad vn Potefice
pareua che fi conueniſſe,eſſerſi Carlo,perfarne a lui diſpetto , e vergogna , acco
Papa Pao-
lo aliena to ftato col Re d'Inghilterra publicato , e dannato heretico . Incominciò adunque .
dall Impe.
per efferfi tutto colerico con l'Imperatore a penfar di douerſuſpendere , e trasferire in Bo
Pelt confe . logna il Concilio , che in gratia di Carlo haueuafatto celebrare in Trento . E
Re d'Incol tanto più a queſto inchinaua, che vedeua eſſerſi per la malignità d'alcuni Prela
derato au
ghilterra tifubornatifatto in quel Concilio alcuni decreti , per li quali ne veniua ad effere
heretico . lacerata , offefa laſua dignità . Nel principio adunque dell'anno , nel qual
hebbe Carlo la vittoria della Germania,tutti i prelati, che da lui dipendeuano ,
hauendonc egli lorfatto motto , ifcufandofi con la intemperie dell'aere ſe ne
vennero di Trento in Bologna . Neper li fcongiuri, ò protefti , che l'Imperator
faceffe,volle il Papa , che in Trento fi ritornaffe.Ilpercioche l'annofeguentefa
cendo Carlo vna dieta in Augufta,moftrando, che il Concilio eraper tardar più
di quello,ch'effo fperato haueua, col parere, ò configlio de' medefimi Prncipi
dell'Imp.promulgò vn libro,nel quale fi contencuano alcuni capi della religio
ne, ch'egli voleua,chefuſſero da tutti offeruati , mentre non haueſſe il Concilio fi ·
blicato da ne . Onde ne fù perciò il libro intitolato Interim , quafi che non fuſſe egli per du
Interim pu
Carlo V. rarefe nonfino a certo tempo . Di queſto ſi riſenti Papa Paolo mirabilmente , e
già moftraua all'aperta l'animofuo fdegnato contra l'Imperatore Carlo, accufan
dolograuemente per vnafua, ch'egli da lui alienato fi fuffe , e chefolamente per
darne a lui moleftia , e trauaglio,fi traponeffe nelle cofe, che toccauano al Papa,
ancorche altramente con effetto fentiffe.Ma quello , che l'affliggeua più,che al
tro,e lo inafpriua , era la perdita di Piacenza con la morte di Pierluigi il figli.
uolo,il quale effendofi dall'Imper.ifcoftato,e moftrandoglifi in tutte le cofe con C
vc trario , e partigianiſſimo de' Francefi , fi diceua effer ancoraftato eſſo autore , e
Pierluigi
Farnese
cifo da
centini .' Pia compagno del conte di Fiefcolo nella tela ordita di voler ammazzare il Prin
cipe d'Oria, occupar Genoua . Per la qual cofa ritrouandofi molto odiofo , e
fofpetto a Carlo,fù per vna conglura de' principali della città,di configlio degl
Imperiali , dentro a cafafua ifteſſa tagliato a pezzi . Efù in quel medefimo tu
multo con incredibil difpiacere del Papa occupata Piacenza da gl'Imperia
li,& apena dagli Ecclefiaftici conferuata ,e guardata Parma. Effendo adunque
il Papa fauio,efolito di diffimulare ogni cofa , pareua , ch'egli afpertaffe la oppor
tunità,per poter vendicarsi alla ſicura di tutte queſte offefe , & oltraggi . Ma
mentre ch'egli alla vendetta penſaua,la morte vifopragiunſe, che in effetto nac
que dal dolore, e dallofdegno infieme , ch'egli hebbe , perche Ottauio il nepote ,
che
PAOLO III. 665
che dubitando che dopo la morte di Pierluigi nonfaceffero anche lui a tradimen Ottauia
to morire,in Roma fi teneua contrafua voglia, che tanta cura ne haueua, fefuf- Fitncie và
fefecretamente vfcito di Roma, pere ricu
andatone in pofta in Parma, e tentato anco- Tar lo pe
ra con lettere minaccieuoli di occuparla . E non effendo da Camillo Orfino , che io del pa
vi era inguardia,tolto detro per bauergliela il Papa data aguardare, e noper- d.c.
Creo Papa Paolo III . in dicifette ordinationi fettantauno Cardinali , cioè cin
quanta fei preti , e quindici diaconi, che furono .
F.Nicolò Scomberg di Sueuia,dell'ordine de' Predicatori, Arciuefcouo di Ca-.
poua, prete card.di S. Sifto. ..9 :
Gio. Bellaio da Parigi, Francefe,Vefc.di Parigi,prete card.di S. Cecilia.
Girolamo Ghinuccio Senefe, prete card . di S. Clemente.
Giacomo Simonetta, Milanefe prete card. di S.....
Giouanni Fifcherio, Inglefe, cittadino,e Vefc.Reffenfe,prete card.di S.Vitale,
Gio.Maria di monte Sanfabino,Romano , Arciuefcouo di Siponto,prete card,
di S.Vitale, che fu poi Papa Giulio III.
Gio Pietro Caraffa,Napolitano, Arciu. Teatino,prete card.di S.Clemente.
Ennio Filonardo, Romano,prete card.di S. Angelo.
Chriftoforo Giacobaccio, Romano, prete card. di S.....
Girolamo Leandro dalla Motta del Friuli, Arciuefcouo di Brádici, prete card,
di S. Crifogono.
Carlo Matifconenfe , Francefe , Ambafciatore del Rè di Francia ,prete card.
di S.Matteo.
2
Giacomo Sadoleto da Modena, Vefc.di Carpentras ,prete card.di S. Pietro in
Vincula .
Rodolfo Pio da Carpi, Vefcouo d'Agrigento, prete card.di S. Prifca,poi di S.
Maria in Tranftenere.
Pietro Sarmiento Spagnuolo Arciuefcouo di Compoftella, prete card. de' SS.
Apoftoli ..
F.Giouanni Aluarez da Toledo Spagnuolo, dell'ordine de' Predicatori, Arci
itefcouo Burgenfe, prete card.di S. Sifto .
Eneco Manrico da Cordoua, Spagnuolo,prete card.di S.....
Roberto Ciallon ,Francefe,prete card. di S. Anaftafia .
Dauid Mirapicenfe,Scozzefe, Arciuefcouo di S. Andrea,prete card . di S.Ste
fano in Celio monte.
Pietro Bembo, Venetiano,Vefcouo di Bergamo, prete card.di S.Crifogono.
Federico Fregofo, Genouefe, Arciuefcouo di Salerno prete card . di S.....
Pietro de Bauma,Borgognone, Vefc. di Gembenna , & Arcefcouo Bifon
tino, prete card.de' SS. Giouanni, e Paolo.
Antonio de Mendon , Francefe Vefcouo d'Orliens, prete card. di S. Maria in
Portico.
Vberto Gambara, Brefciano,Vefc. Terdonenfe , prete card.di S. Apollinare .
Afcanio Parifiano, da Tolentino dalla Marca, Vefcouo di Riminiprete card.
di S. Prudentiana.
Pictro
PAOLO HL. 667
Pietro Paolo Parifio,Calaurefe prete card.di S. Balbina .
Marcello Ceruino ,da monte Pulciano,Fiorentino,Vefcouo di Gubbio, prete
card.di S.Croce in Gierufalem .
Bartolomeo Guidiccione ,da Lucca,Vefcouo di Lucca,prete card.di S.Prifca.
F.Dionifio Laurerio,da Beneuento, Generale dell'Ordine de' Serui, prete car
din.di S. Marcello .
Michiel Siluio,Portugheſe, Veſcouo Vifenfe ,prete card.de' SS.Apoftoli.
I Marcello Crefcentio ,Romano prete card.di S.Marcello .
Giouan Vicenzo Acquauiua,Napolitano ,prete catd.de' SS.Silueftro,e Martí
none'monti .
Pomponio Caccio,Romano,Vefcouo ..... prete card.di.......
Roberto Puccio, Fiorentino, Vefcouo di Pistoia, prete cardin.de' SS.Quattro
Coronari .
Giouanni Morone,Milanefe,prete card.di S.Vitale .
T D.Greg orio Cortefe ,Modonefe, monaco Cafinate , & Abbate di S.Benedet
to,prete card.di S.Criaco .
F.Tomaso Badia Modoneſe ,dell'ordine de' Predicatori, prete cardin. di S.Sil
47
ueftro .
Chriftoforo Madruccio da Trento, Tedefco prete card,di S.Cefario .
Gafparo d'Aualos Spagnuolo , Arciuefcouo di Compostella, prete car.di S.....
Giorgio d'Armegniaco,Francefe,prete card.di S.Giouanni, e Paolo ,
Francefco de Mendozza,Spagnuolo, prete card.di S.Maria in Campidoglio.
Giacomo di Nabanult, Francefe, Vefcouo Lexouienfe , prete cardin di S.Su
fanna .
Otto Trufches, d'Augufta, Tedesco prete card.di s. Balbina .
Bartolomeo della Cueua,Spagnuolo prete card.di s.Matteo .
Francefco Sfondrato ,da Cremona,Arciuefcouo di Melfi , prete cardin.de' SS.
Nereo , & Achillco .
Durante de' Duranti da Brefcia ,Vefc ..... prete card.dis . Pancratio.
Nicolò Ardinghello , Fiorentino , Vefcouo di Foflambrone , prete card. di s.
Appollinare .
Giorgio d'Ambuofa, Francefe,prete card.di S .....
Henrico Portughefe , fratello del Re di Portogallo , prete card.de'ss . Quattro
Coronati .
Pietro Pacecco, Spagnuolo di Gienna, prete card.dis .Balbina .
Carlo de Ghifa,di Lorena,Francefe,prete card.di s.Cecilia .
Federico Cefis, Romano,Vefcouo di Todi.prete card.di s.Pancratio.
Gafparo Contarino,Venetiano, Vefcouo di Bergamo,prete car.di s. Praffede.
Gieronimo Verallo,Romano,prete card di ss. Silueftro, e Martino ne'monti.
Giouan Angelo de' Medici,Milanefe, Arciuefcouo di Ragufi, prete cardin.di
fanta Pudentiana .
Filiberto Ferrerio,Piemontefe, Vefcouo di Felo, prete card.di s.Vitale in Ve
ftina.
Bernardino Maffeo, Romano , Arciuefcouo di Rieti, prete card.di S.Criaco.
Aleffandro Farnefe , nipote del Papa Romano, Diacono card.prima di S.Ani . ⠀
gelo,poi di S.Lorenzo in Damafo .
Guido Afcanio Sforza,Romano, Conte di s.Fiore,Diacono card.de'ss.Vito ,e
Modefto , poi di s.Euftachio, & indi di s.Maria in via Lata .
Marino Carraciolo,Napolitano,Diacono card.di s.Maria in Aquiro .
Regi
668 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
"
GIVLIO III.
HI. PO N T. CCX V.
SU
ro diviterbo.Et effendo poi costui morto, vi mãdò Ranuccio Farneſe infuo luo
go. Morendo ancora Blofio Palladio,ch'eraftatofcrittore di breui,chiamò Giu
lio a questo luogo Galeazzo Florimonte vefcouo all'hora d'Aquino , e Romola
Amafeo molto dotto nelle lettere Latine, e Greche.Ritrouandofi Roma in care
flia dipane,fece il Papa venire del grano di fuori,e rimediò quanto egli puote,a
• quellafame . Fecefarefolenniproceffioni , perche haueffero i noftri in Barberia
prefa laforte città di Lepti,che noi hoggi chiamiamo Africa, e i Mori Maome. Lepti
gi hog .
Africa
dia .Creò in quattro volte da venti Cardinali, de' quali nefurono molte perfone prefa da.
affaigrani,e dotte, alcuni altri per compiacerne fouerchio afefteffo, furonotali, Chrifini .
che ne li tenne ogn'vn indegni d'vna cofi fatta dignità.Fu a tempofuo in Vnga
Giorgia
ria ammazzato vn Cardinale di Dalmatia chiamato GiorgioMartinufio.Coftui Martinufie
gouernandoper il Re, ch'era fanciullo , tuttala Tranfiluamia , era a richiesta di card.
Ferdinando d'Auftriafiato dal medefimo Giulio fatto Cardinale . E fù poi fatto
morire effendo accufato,ch'egli haueſſefattafecretamente amicitia col Turco , e
penfaffe di douer tradirne i nostri . Si era Giulio nel principio del fuo Papato
volto tutto confue gran piacere all'otio , & haueua deliberato di non douer per
conto alcuno guerreggiare. Mafù poicontra ognifua opinione , come egli diceua,
sforzato a mutare propofito, & imprendere anche poco accortamete laguerra di
Parma,per la qualefe n'accefe in tutta Italia, in Europa on gran fuoce.Et io
conlamaggior breuirà poffibile defcriuerò il principio, e'lfine di quefta guerra.
Paolo III.eßendo ftato ammazzato Pierluigi il figliuolo , e perduta Piacenza, Parma.
Imprefa di
pofe inguardia di Parma,che a penaritenne , Camillo Orfino generalmente te- Camille
nuto nelle cofe militari eccellente, perche in nome della Chiefa la difenfaſſe dalla Orfino.
violentia degli Imperiali, c'haueano già Piacenza in potere loro , efpreffamente
ordinandoli,che ad huomo vino ſenza fuo ordine non la deſſe . Ma eſſendo non
moltopoi morto di dolore , e d'affanno il Papa , trattandofi della creatione del
fucceffore Giulio III. promiſe ad Aleſſandro Farneſe , nipote di Paolo di douer,
fe effolo fauorina, & aiutana, chefuſe Papa , dare ad Ottauio ilfratello Par.
mas e cofi tofto, chefi vide Pontefice, l'effettuò : perche, richiaman :lo Camille Parma da
dal Papa
Orfino , refe ad Ottau'o quella città : ma con quefta conditione , che non doueffed Ortauio
fenzafuafaputa,e licentia porui guardia di qual fi voglia altro Principe, per- Farnele.
chenon fi deffe per queſta via a gli altri, che erano amici , e concordi , occafione
di nuoua guerra . Eperchepoteffe difenfare la città dall'arme , e da gl'inganni
de gli Imperiali , che cercauano di leuargliela , li affegnò due milafcudi d'oro il
mefe . Octauio poi ifconádandofi di poterla tenere gran tempo contra la voglia
di Carlo V.perche quel danaio, che li daua il Papa, non bastaua a poter vna co
fifatta cittàdifendere,li fece intendere,che ò li accrefceffe quella fomma, e ſtipe
dio,che li pagaua,ò lo lasciaȚe infua libertà,perche poteffe a'fatti fuoi prouede
re accoftandofi con qualche potente Principe, che fauorito, & aiutato l'haueſse
a potere ritenere Parma contra ogni sforzo dell'Imperatore. Il Papa fenza pen
fare più auanti, fubito,e poco prudentemente, come moftrò poi l'efito,rifpofe, che
egli, a fattifuoi prouedefse, come vedea,che li mettesse più conto.Mofso Ottanio
da queste parole,quafi ne hauesse quello ottenuto, che dimandato haueua, ha
uendo
672 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.
72
Ottavio uendo altroueſperanza di aiuto ,per mezo di Oratio fuo fratello,che era ſtato
Duca s'v
Parma di già deftinato genero d'Henrico Re di Francia,e preſſo il quale molto valeua,con
She
nifce co questo Re fi congiunfe, ilquale abbracciò auidiffimamente quefta occafione, che
RediFran gli fa offerfe . Ellendo adunqueſtato Parma con le genti di Francia fortificata, il
cia .
Papa contendendo,e dicendo effere ciò ſtatoſenzaſua ordine fatto, ò che non fi
Papa mo ricordaffe della libertà,e licentia difarlo, che già data ad Ottamo haueua, òpu
guerra 2014
al Ducaot re, che cofifuffe, come diceua , e medefimamente dubitando di Carlo V.alquale,
tauio. effendoftato di ciò auuertito,haueua per cofa certa affermato, che non haurebbe
Ottauio per conto alcuno giamaiſenzaſua ſaputa ciò fatto , confidando nell'ef
fercito Imperiale , moſſe al Duca Ottavio laguerra , relegandone in Fiorenzail
Card.Farnefe,mentre che la guerra durana.Fù fatto Capitano di quefta impre.
fa di Parma Fernando Gonzaga, che gouernana all'horaloftato di Milano per
Carlo V.e vi erain luogo del Papa Legato Gio . Angelo de' Medici ,fratello del
Marchefe di Marignano , che con carico anche egli in quefta guerra fi ritroua.
ua Intendendofi in questo mezo, che Monfignor di Thermes capitanodelRe di
Franciafaceua genti nella Mirandola, e con grande apparecchio di vettonaglie,
Parma affe. perfoccorrerne l'affediata Parma , e che Pietro Strozzi , & Oratio Farnefe
diata da Capitani di Henrico haueſſerofatte correrieful Bolognese , parue a gli Imperia»
B'imperia li di affediar anche effi la Mirandola: efurono afare queft'effetto eletti, e depu
Mirandola tati Gio.Battista de' Monti figliuolo di Baldovino, e nipote del Papa , & Alef
affediata •
da l'Imp. fandro Vitelli: e cofi in vn medefimo tepofi ritrouanano dall'eſſercito dell'im.
Giode Batti
fta Mon peratore, e del Papa Parma,e la Mirandola affediate Effendo accefa la guer
ti , & Ale rain Italia nacquero granftragi, ronine, efacchi , con tutte quelle calamità , e
fandro vi Sciagure,che apportano le guerre feco . Tutto il contado di Parma, e della Mi
telli , capi
dell'e fletci rãdola andò a ferro, & afuoco ,benche piùſpeſſo la parte Francèſe, e nella Miră
to
Mirandola. dola specialmente,parue,che
fetto la pochi preualefse,
a pochi molti vecidendone la quale
, trauagliaua con lefpefse
ſenza correrie,
fine l'efsercito fempre a
Ecclefiafti
` co.Si continouò quafi vn'anno intiero la guerra,ſenza che gli Imperiali facefse
ro cofa alcuna memorabile,e più in lungo andatafarebbe,fe Monfignore di Bri
facco capitano del Renel Piemonte per diuertire quefta guerra di Parma , non
fufse impetuofamente passatofopra loftato del Duca di Sauoia,doue alcune terre
Guerra nel
Piemont e. occupò.Per la qual cofa il Gonzaga, che volle le cofe del Piemõte foccorrere,fù
sforzato a pafsarui con vna parte dell'essercito ,laſciãdoſopraParma il Marche
fe di Marignano . Ma mentre che l'impresa con tanta difficoltà, e con fpefa mag
giore andaua in lungo , ftanco il Papa di cofi lunga guerra, come colui, chera di
benigna natura,& inchinato a pace,e che hauea questa imprefafatta più per cō
piacere l'imperatore, che per difegno alcuno di occupare Parma , aperfuafione
del Legato,che era nel capo, e con interuento di alcuni Card. Francefi, e di Tur.
nonefpetialmente,la cui autorità era molta,leuando da amĕdue que' luoghi l'af
fedio,fece la pace . Ma prima, che nel cãpo, che ǝraſopra la Mirädola, quefto ac
cordo s'intendefse,fù vccifo Gio .Battista de' Monti da gli inimici,che gli vſci.
Gio. Bui
flad ' Mo reno di vnſubito ſopra, e cõ grãdiſſimo d'ſpiacere del Papa. Il Marchefe di Ma
ti vecito. rignano,fciolto l'assedio di Parma,ſe ne paſsò cõ quellegenti,ch'egli haueuaſe
ce, a
GIVLI O III. 673
Inghilterra le Reginaldo Polo , ch'era con ſuprema poteftà ftato dal Papa mandato Legato
ritorna al in quel Regno,perche il ritraheſſe dalle pazzeſue hereſie,rcſe a’quei ſuoi popo
la Chiefa. li l'antico culto della vera , e cattolica religione , che per XX. anni da Henrico
fuo padre era ftato già tolto via . Ella mandò ifuoi Oratori in Roma à riuerire,
edare obbedientia al Pontefice , come tutti gli altri principi Chriftiani fare fo
gliono,& a chieder perdono de'fuoi peccati . La qual cofafola fà indubitata fe
Filippo fi de, che vno alla verità dell'Euangelio ritorni , e riconofca l'autorità del Roma
gliuolo
Carlo pdi no Pontefice.Cacciado ancor via i prelati heretici, ripoſe i Veſcoui cattolici per
gi mo tutto ilregno . Per laqual cofi lieta, & infperata nouella furono in Roma fatte
glie
ginala R folenni proceffioni,& il Papa ifteſſo celebrando ,reſegratie al Signore . Nel me
ghilterra defimo anno ancora Filippo figliuolo dell'Imperatore Carlo V.tolta queft'iſteſſa
Filippo co
O Regina Maria per moglie, hebbe dall'Imperatorefuo padre il regno d'amĕdne le
padre Re Sicilie,loftato di Milano, e quel di Fiãdra că alcun'altre prouincie, e fù Rechia
di Napoli
Duca dimato: il quale, come a principe cattolico cöueniua ,mãdò toſto inRoma al Papa il
Milano. Marchefe diPescara,perchefecodo il coftume de' Re palati , preftadone infuo no
me ilgiuramēto,otteneſſe il legitimo poffe To delregno di Napoli, come di feudo
dis.Chiefase lifù dal Papa in publico cociftorio benignaměte cocello, e dato.Ho
ra percioche l'affai grauc età diGiulio III. nolfacea viuer moltofano ,percioche
affai era dalla podagra trauagliato,il Febr.del LV.fi pofe in letto p vna picciola
indifpofitione,che parea, ch'egli haueſſe, e gl'era venuta,p hauer mutata la cõfue
tafua maniera di vita: percioche hauedo copoco accorto configlio de'medici ,per
fuggire
GIV LIO I I I. 679
Giulio III. creò in quatro ordinationi venti Cardinali , cioè quindici preti , e
cinque Diaconi,che furono.
F.Giorgio Martinufio ,Dalmatino ,dell'ordine de gli Eremiti di S.Paolo primo
Eremita,prete card di S ..... che poco dopo fù ammazzato .
Chriftoforo de Monte,cugino del Papa, Aretino , Veſcouo di Marfilia prete
card.dis.Praffede ..
Fuluio della Corgna ,cittadino ,& Vefcouo di Perugia, nipote del Papa, prete
card.di s.Maria in Via .
Giouan Michiel Saracino , Napolitano Arciprete card.di s. Maria in Araceli .
Giouanni Riccio da Monte Pulciano , Fiorentino , Vefc.di Chiufi , prete card.
di s.Vitale .
Giacomo Pozzo da Nizza,Arciuefcouo di Bari, prete card.di s.Simeone.
Giouan Andrea Mercurio , Siciliano , Cittadino , & Arciuefcouo di Meffina ,
"
guadagnò ilfauore di tutti.Di che ne auuenne, chefù egli in brene da' fuoi eguali
amato,comefratello,e da i maggiori, comefigliuolo . Fù di täta modeftia, e conti
nentia,che fe fifuffero ritrouati per forte gli amici infieme cianciando,e facendo,
òdicendo alcuna cofa va poco licentiofmentefubito ch'egli giunto vi fuffe, fifa
rebbe tacciuto.Hebbe duefratelli:ma chefuo padregenerò d'vn'altra moglie,A
lejandro, e Romolo, de' quali Romolo, c' bauena belliffimo ingegno mori con gran
difpiacere de fratelli,tre anni prima,che Marcellofuffe Pontefice.Aleſſandro an
cor vine, & è per lafincerità della vitafua caro a quanti il conofcono.Hora Mar
cello con la naturafua graue, efeuera in modo,e l'induftria , e'l fuo bell'ingegno
congiunfe,che in fin da'fuoi primi annifacilmente ogn'vn s'indouinaua , ch'egli
era per afcendere ad vna fuprema dignità. Quefto fi è chiaro , che Riccardofuo
padre hauea d'alcuni Aftrologi intefo, che per quello,ch'effi dall'afcendente giu
dicauano,era inclinato il figliuolo ad effer prelato fupremo nella Chiefa di Dio .
E Riccardo ifteffo , che non era di quell'arte ignorante , hauendo offeruato il
corfo, e l'aspetto delle ftelle , ch'era in quel tempo, che ilfanciullo nacque, dico
no, ch'egli predicele al figliuolo quefta dignità del Papato . Onde effendo mol
ti anni poi richieſto di douer dar moglie al figliuolo , coftantemente lo ricusò
dicendo , non velerc con darli moglie , quafi con catene , impedirgli vn più no
bile ftato,che pareua ch'egli era per bauere.Hora partito Marcello di Siena,do
ue haueua dato vn tempo opera alle lettere,fe n'andò in Roma,doue eſſendo po-
co auantiftato quel lagrimofo facco della città,ſi accoſtò prima col datario, che
all'hora era,e poi col Cardinal Puccio.Nel qual tempo diuentato egli amico d'
Angelo Colotio,e de gli altri letterati di quella età, ch'erano in Roma,incomin
ciò ad effereper la virtifua molto honorato . Ilperche hauendo Paolo III.nel
principio delfuo Papatofatto Card .Aleſſand . Farneſeſuo nipote,e cercando per
tutto delle perfone eccellenti , e di coftumi, e vita incorrotta , per darle come per
Specchio della vita, a queſto ſuo Card garzonetto ,perche lafua tenera, e lubrica
età dentro litermini dell'honefto fi ratteneffe,ne eleffe anche Marcellofragli al
tri perche loferuiffe nello ſcriuere delle lettere per ſecretario . Percioche Papa·
Piologiudicaua aſſai per minuto de gl'ingegni de gl'huomini.Hora in quefto of
ficioMarcello con tanta opinione d'integrità, di prudentia,e di accortezza fi por
tò,che nonera chi non giudicaſſe,ch'egli riportaſſe la palma di tuttigli altri,che
gouernauano bene in quel tempo.Per la qual cofa efsendo il Cardinal Farneſe tol
to dal vecchiofuo auolo a parte nel gouerno della Chiefa,perche in quella tenera
età nonfufse dalla copia, e grandezza de' uegotij oppresso , volle il Papa , che
Marcello ne' configli ,e nel peso de'negotij aiutasse il giouanetto Cardinale, efsen
dolifempre appresso . Percioche era egli nel negotiar graue, e prudente , e nella
fpeditione rifoluto.Crefcendo egli a questa guifa di giorno in giorno infauore,fu
fatto dal Papa Protonotario,e mandato poi in compagnia delſuo Cardinal Far
nefe,che andò in Spagna Legato ,per confolar Carlo V.nella morte dell'Impera
zricefua moglie Nel qual viaggio Marcello fi portò in modo , che lasciò Carlo
non poco dellefue accorte maniere inuaghito.Non molto poi il Papa per tener.
Lo con maggiore riputatione presso il nipote , chegià negotiana tutte le cofe di
vu 4 S.Chie
680 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
135 po febre, siper le incomoditàparite nel conclaue , come perche ſi ritrouaua aſſai
flanco degli officÿ folenni, che fifogliono ogni anno ne'giorni della paffione,e del
la refurrettione del Saluator noftro dal Papafare nel duodecimo giorno delſuo
Ponteficatofi infermò grauemente. Il giornofeguente con cauarfifangue man
cò lafebre,ma ne reftò a far debole il corpo . Parue, ch'egli per alquanti di miglio
raffe , nel qual tempofempreper mezo de'fuoifamigliari alcuna cofa negotio
a 28.d'Aprile, parendoli di ftar meglio, diede audientia al Duca d'vrbino, it di
F
feguente al Duca di Ferrara,al Camerlengo Cardinal di Ghifa, Franceſe, a quel
raadi Ferrara . La notte feguente non quieto molto . L'vltimo d'Aprile a 12. hore
fopragiunfeli vna apopleffia, che a poco a poco tutti ifentimenti li tolfe,& alle 7.
bore della notte ſeguente lasciando a tutti i buoni vn defiderio grandiffimo dife,
nel ventefimofecondo di delfuo Ponteficato , e nel cinquantefimoquinto anno
71 mancofeigiornidella vitafua morì, efù toftofatto in palazzo vn gran concor
6
corfodi popolo, che piangendo di quefta tanta perdita fi doleua . Fù ilfuo corpo
conpoca pompaportato da'Canonici in ſpalla nella Chieſa di S.Pietro, efepolto 1
in vna tomba dimarmo. Vacò all'hora la fede 22. giorni. E benfi può di que
fto Pontefice quel verfò di Virgilio dire.
Oftendent terris hunc tantum fata , neque vltra
Effe finent ..
Chi voldire , che i fati lo mostraronofolamente al mondo , e non volſero, ch'
eglififermaffe .
is
in molte dellefue cofe troppo feuera,per no dire crudo laqual manieradi vita
foleua egli chiamarefeuerità Chriftiana ) fi ritrouaua hauernegrauemente offe IRIN
fo ogniforte di buomini ,fe ne concitò ageuolmente tanto odio di tutti qui, quali
queftafeuerità,eforfe buona, e retta mente di lui, afprezza,e prinacia in tutte le gap
cofe cofi giufte,come ingiufte chiamauano, che giàn'era per tutto biafmato,e la
cerato ilfuo nome.Furono anche alcuni,e di malta riputatione, che voleuano,che
quate cofe haueua auäti al Põteficato fatte,fußero tutteftate fucate, e fattepiù
peroftentatione, eper acquiſtarnegloriapreßo il papalo, che perche elle dafin.
ceramente nafceffero.Maperche molti memoreuoli effempi di cofe, ebene, enon Ba
benefatte di lui viſono,non tocca a noigiudicare,a qual di queſte duepartipiù 91-9
l'huomo inchinarfi debba. E per conchiuderla in poche parole,quefto,ch'io diro, Ek
è per vna certa,e publicafama affai chiaro, ch'egli auanti al Ponteficato viueſſe
con grande opinione di buona vita,e dottring: madi troppofeuera, & afprana
tura,e d'an'animo troppo nelfuo parere oftinato per la qual maniera dinatura
intrattabile nonfapena egli con gli altri,ne gli altri con eßolur accomodarfi. D1
Paolo III.fù egli di Cardinale col titolo di S. Maria in Traſteverefattoprima
Vefc.Albano,poi Sabino , Arciueſcouo di Napoli.DaGiulio 111.hebbepoi la.
Chiefa di Tofcolano,&finalmente l'Oftienfe. Effendo poi morto Marcello,preſſo
ilquale haueua egli principal luogo hauuto difauore, e dignità, e la cui memoria
dopo la morteno affai bene trattò,fu eglifinalmete a 23.di Maggio nel dì dell'.
Afcenfione dopo nolughe ma fieriffime contentioni pallate nel conclaue,contra
voglia d'alquanti Cardinali,che forte vi oftauano, prevalendo il Cardinal Farne
fe, e quel di Fervara,che lofauoriuano, co' voti di 44. Cardinali creato Pontefi
ce, eßendo effo il primo Cardinale del collegio, di età di 79. anni. Efu la do
menicafeguente dinanzi la Chieſa di S. Pietro alfolito incoronato congrande,
egeneral meflitia delle genti, che dellafeuerità di lui dubitauano . Et fuqueſto
serto on tristo prefagio delle future calamità , che doueuano in quel luituofo
Ponteficatofuccedere : percbe effendo Romafolita di viuer , efpetialmentegli
annipure horapaſſati di Giulio III con qualche poco di libertà, ragioneuol
mente temeua dellafeuera,e intrattabile natura di lui,la cui vitapaffatagià co
nosciuta hauea alla maniera del viuer di tutti gli altri contraria . Et egli , che
nel principio del fuo Ponteficatos ingegnò di torre dalle menti de gli huomini
queftafiniftra opinione , che di lui baueano , da ſe ſteſſoſenza afpettar d'effer
ne pregato , promiſe ad alcuni Cardinali di non douer cofa alcuna innouarenel
la Città mafecondo l'antico ordine se confucto moderarui iltutto. Accompa 12
gnato poi da tutti i Cardinali , effendo tutta la Città di tapezzarie , e diappa
rato magnifico ornata , ſe n'andò in palazzo di S. Marco , dandoper tor quefta
mala opinione delle genti , e priuata , e publicamente moltifegni di clementia , e
di liberalità . Et ogni volta, che ftfacea veder in publico , s'ingegnaua con bu
mane parole d'acquiftarfi ilfauore d'ogn'huomo . Ma effendofi poifermo nel Po.
teficato,tofto che l'animo ,quafi rotto ilfreno alla ferocefua natura ritornò,inco
minciò a poco a poco ad effequir quelle cofe,ch'egli hauena prima,come molti pë
fauano , concepute. Data inpublici conciftorij audientia a gli Oratori di tuttii
Prin
P. A O LO IIIL
I. WAY 687
***
100 Pricipi,e Republiche de'Chriftiani,fra i quali erano quei dela Regina d'Inghilter
vara,ch'eranofecondo vn coſtume ordinario venuti a rallegrarfi con effo lui, e à ba
ciarli alpiede,feguendo di nuouo lafua natura ſi volſe tutto a douer rinouare , e
corregger in finite cofe,& ad eftinguer del tutto gli abufi nati dalla negligentia
de tepipeljati,per poter almanco per quefta viafrenare le lingue de' Luterani, Seriſſimi
edit:i di
the tato contra la corte di Roma parlauano . Per la qual cosa hauedofattifeuerif Poo inj .
fimi editti,fe bene erano per lo più co effetto per correggere i coftumi della diffos
luta, e licentiofa città perch'era nõdimeno il tutto indifferentemete fatto feriza
diftin & ione alcuna,pareua, che a volontà più tofto, che con certa deliberatione , ò
confilio afar quefte nouitàfi moueffe.Venutone dunque a tutti per quefta caufa
in od zobenchemolte cofefaceffe degne d'eccellente Principe, non poteuano però
quest ecofe effer cofi grate,e accette, quãto crano all'incotro odiofe quelle, ch'egli
dicontrariaqualità facea.Egli pensò primieramête d'allegierir i datij,e legra.
were publiche impofte eftraordinariaměte da i Potefici paffati Maperchefi ri
trowana la cameraponera, esenza vn quattrino,fù sforzato a mutarpropofito ,
per 2 on efferpoi neceffitato di nuouo ad imporne de gli altri piu greui . Fece vn
My decretose volle(ancora che vi fuſſe il danno di molti) che le poffeffioni delle Chie
fe is alamete, e per via difimonia alienate,le quali erano da molti flate occupate¸ò
con pocogiudicio coprate,fuffero da tutti quelli che le poffedeano, re ftituite.Rin Hebrel di.
finti in Ro
chieFein onaparte della città all'vſanza de Venetiani,gli Hebrei,che fparfi per na.
tutto emifti co i Chiſtiani quaſiſenza diftintione alcuna vineano . E per frenar
lalo auaritia , del qual vitio principalmente è quella natione infame , vietò lo
role ofure,e volle,perche da' noftri con qualchefegno distintifuſero,che portaf
fero Labaretta di color giallo. E trauagliandoli ancora di grauiffime efattioni,tol
feloroquafi quanti damari haueano, annullãdo, e dando a terra tutti i priuilegij,
thebaueano da Pontefici paffati hauuti, onde n'haueano a torto, e a dritto infini
te ricchezze cumulate. Egli annullò moltidecreti di Giulio III.i quali non ha ·
nea eoapprouati mai: è fece porre in prigione alcuni de famigliari ītimi di quel
Potefice. Inluogo di Horatio Farnese , ch'era poco auanti morto,fece Prefetto
diRomail Ducadi Vrbino.Riuocò tutti i Cardinali , ch'erano Legati per lo ftato
dell a Chiefa ponendo in lor luogo i Generali degli ordini Minori, fuori che Car Carlo Cat
raffa Card.
lo Carraffafolo figliuolo difuo fratello ,il qual nel principio delfuo Papato , ef
fendo caualliere Gierofolimitano,e priore di Napoli , hauea egli, e Cardinale , e
Legato di Bolognafattoi e molto a volontà di lui ſi reggea.Hauendo dichiarato
Ofiofuo anticofamigliare, Datario,fofpefe l'entrate di quefto efficio, e jeucrame
te al Datario ordinò, che per qualunque beneficio, che fi ottenea,no prendeſſe vn
quattrino,fin che da alcuni Cardinali , a' quali poi ne diede il carico , questa cofa
non fi emendaffe: percioche fi perfuadeua egli, che per quefta via contra ogni de
bito moltequantità di danari fi effigefero. Il medefimo Ofio, cui hauea egli dato
il carico di notare le fuppliche e lhanena per vn de fuoi primi configlieri , e fat
tolo finalmentevifcono di Ricte ,fi perla ruftica, & afpera natura di lui , come
pere be i parenti fteffi del Papa , che egli poco rispettana, erano del continuo a
glarecchidi Paolo, volto ilfauore in odio , fattolo porre in caftello , ve'l tenne
in vn
688 3) PANVINIO DELLE VITE DE' FONT.
解的
in on duro carcere preſſo a quattro anni.E con vnſuo nuouo decrréto , tolfe via
quanto dopo Giulio Secondo haueuano tutti ifeguenti Pontefici de' beni,ò delle
entrate ecclefiaftiche coceffo . Ordinò, che tolti via gli abuſi ſi correggeſe l'officio
di penitentieria,e lo stato clericale nel veftire, e nel vittoine volle, chefi delle be
neficio ad alcuno,la cui vita paſſata approuata nonfufſe . Ampliò la poreftà dei
treConferuatori di Roma,e liberarmente accrebbe,e confermò al popolo di Rema
tutte le immunità, e priuilegij , che gli erano da i Pontefici paffari ftari conceffi,
e li diede Titoli, togliendolo al Cardinal di Ferrara,che n'bauea il gouerno.Perli
qualifauori,egratie diuenuto ilpopolo tutto amoreuole verfo di lui, volendo mo
ftrarli,che non haueua animo ingrato, con vn folenne decreto li drizzòſul Cam
pidogliofecondo il coftume antico vnaftatua di marmo, e li diedepiù di centoge
til'huomini Rom.che senzaflipendio vicendeuolmēte(cofa, che non era fata mai
primafatta allaguardia del corpo del Poteficeferuiſſero, i quali Paolofece tut
ti cauallieri. Queftafua nuoua liberalità verfo Rom.importaua vnfuo più pro
Populo
Roma drizdi
fondo diffegno, che non passò molto , che fifcoperfe ,percioche da che fi vide Port
za una sta tefice,difegnò difar guerra, alla quale perche i Romani in fuo aiuto più volětierí
al Papa veniffero,baueua voluto prima con quefti fauori obligarli . Egli fcoprendo fra
tuaCampido
in
glio . poco tempo l'animofuo , con vna pericolofaguerra, ch'egli impreſe , ne macchid
in breue,quanto haueua primafatto di buono , e che ne haurebbe ſecondo l'opi.
nione di moltifatto eterno il fuo nome : percioche mentre ch'egli lodeuolmente
le cofe già dette operaua,ſi laſciò da i configli de'fuoi (come vogliono alcuni)
mouelenare di pir,e pofti per alcunefufpitioni ad vn tratto prigioni molti (percioche
guerraal Re gli haueuano i fuoi dato ad intendere, che gli fi tendeuano l'infidie per farlo mo
Filippo di rire con vn'effercito di Francefi,e di Suizzeri imprefe vna cruda guerra con Fi
Spagna.
lippo Re di Spagna. E colprender effo a queftaguifa l'arme , neſuſcitòfrà'l Re
di Spagna,e quel di Francia gli odij antichi, che erano gà mezo eftinti. Eponen
done quafi tutta Europafoffopra,diede occafione, che i popoli alla Chiefafogget.
tifi ritrouaffero in grandiſſime calamità,eflagelli . Della qualeguerra io narre
rò breuiffimamente il principio , e'lfine . Haueua Paologià di buon tempo con
tutto il cuore il nome de' Spagnuoli odiato , per hauere quefti dopo la vittoria ,
che bebbero di Monsignor di Lotrecco , il quale dopo ilfoccorfo del facco di Ro
Romeri di mane affall il Regno di Napoli,tolto ad alcuni cauallieri principali di cafa Car
Napoli. rafa,che fi erano con li Francefi accoftati le terre, e i feudi, ch'effi poßedeuano in
regno, alcuni di loro banditi di cafa loro. Hauendo anch'egli pochi anni auan→
ni hauuto da Paolo III. l'Arciuefcouato di Napoli , non puote di buon tempo
hauerne dal Vicerè del Regno ilpoffeffo,come buomo troppo partigiano delle co
fe di Francia nel tempo de' rumori di Napoli , quando volendo il vicere Don
Pietro di Toledo porre fecondo il coflume di Spagna l'Inquifitione nel Regno ,
con tante riuolte,e tumulti lo trauagliarono, che lo sforzarono a restarfi di quel
dillegno,nel maggior ardore di quell'arme,ſe n'andò egli a Paolo III. con arden.
tiffimi prieghi, e cogran promefle effortandolo a douer paſſare cotra Carlo Quir
to nel Regno la guerra, offerendoli l'aiuto, e fauore fuo, e de'fuoi, ch'eTofi vanta.
na hauerne nel Regno molti . Ilprudentiffimo Paolo 111. marauigliato frà fe
fefo
PAOLO IIII. 689
Reffo dell'animo di lui, e lodata con la bocca quellafua diligentia, e pietà, quefto
configlio, quafi che all'hora non fuſse a tempo, rifiutò . Fatto egli poi adunque
Pontefice,ne punto dell'ingiurie dimenticato, parendoli già tempo di douerefe,
& ifuoi vendicare, cercaua da ogni parte la occafione della guerra,perfuadendo
di certo afe fteffo,come fi eragià sforzato di perfuaderlo anco à Paolo II I. che
allaprima voce di quefta guerra fifufic douuto Napoli ribellare . Si haueua già
di buon tempo con la fperanza quel ricchiffimo regno inghiottito, efsendoui maf
fimamente(come dicono) affaifpinto da' fuoi, che diuenuti con la piaceuole aura
dellifauori molto infolenti, al vecchio , che poco delle cofe di guerrafapena, con
bauerui il Re di Francia compagno ,facilitauano mirabilmente l'imprefa. E pre
fto n'hebbe l'occafione, con laqual puote il Papa,e legitimamente bandir la guer
raje col Re di Francia per queft'imprefa confederarfi . Haueua Henrico Re di
Francia,perche da lui ribellato fi era, tolte a Carlo Sforza Prior di Lombardia
duegalere , lequali poco appreßo ritrouando nel porto di Ciuità vecchia Alef
fandrofratel di Carlo, e Chierico di camera,ſenza hauer rispetto , che fotto la fe
dedel Papa in terra della Chieſafuſſero ,le rubò , e menollejeco a sforza in Gae.
ta . Di chefi dolfero in Roma i miniftri del Re col Papa, ilqual penfando, che A
lessandro non hauesse ciò fatto senza volontà , è faputa al manco del Cardinal
fuofratello,negridòcol Carlinal fieramete, e lo minacciò ancorae ne pofe pri
gione Gio. Francefco Lotini da Volterra intimo fecretario del Cardinale, che era Odio
del
pure all'hora ritornato dall'Imperatore Carlo V. E di qui nacque primieramen Papacontra
Carlo V.
te l'odio, e lagarafra loro, laqual pochi di appresso il Papa accrebbe, eſsendoli onde na.
riferito, che alcuni baroni dellafattione Imperiale andafsero aparlare fecreta feeffe .
mente hora col Cardinale, hora con Marc'Antonio Colonna contra di lui , e che
il Lotini, che tutti ifecreti del Cardinaleſapeua, fuſse tofto dopo la creatione di
Paoloftato mandato a Carlo V. per informarlo particolarmente tutto il pro
grefso, e fuccesso di questa clettione , della qual pareua, che l'Imperator reftafse
poco contento . Hora il Papa, ò che hauesse con effetto ritrouato, che cofifufse,
o che li paresse quefta buona occafione di quella guerra , ch'egli hauea tanto a
uanti al Ponteficato defiderata,tutto pieno difdegno accrefcendo la guardia del
corpofuo,fecefare alquante copagnie difoldatise ne pofe tofto il Card.prigione
infieme con Camillo Colonna, e poco appresso l'Abbate Brifegna Spagnuolo, che
erapoco anziftato prefo fuggendo di Bologna.E fe citare Marc Antonio Colon Mare'Anto
na (che dopo che vide il Camerlengo prigione, ſe n'era vſcendo di Roma andato nio Colon.
na priuo
inNapoli )perche comparisse a dir in Roma lefue ragioni .A Giuliano Cefarino, lo stato
ad Afcanio della Corgna,iquali efso fofpetti hauea ,fece pochi di appreſso dar del Papa.
Ficurtà di non vfcir di Roma . Efatte reftituire al Re di Francia legalere a'prie
ghi di alquanti Cardinali, hauutone ficurtà di non vfcir di Roma , liberò il Car
dinal Sforza , e Camillo Colonna . E pensò di priuar Marc' Antonio Colonna,
perche nel tempo prefisso non compariua,di tutto lo ftato paterno, che nel terri
torio della Chiefa haueua , hauendo a Giouanna d'Aragona fua madre vietato,
che nè efsane la nuora,nè le figliuole,che ella hauea feco, di Roma vfcifsero . Et
hauendofatto contumace Alessandro Sforza,ch'era afsente,lo priuò del Chieri
XX cato.
690 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
Fernando die, laqual cura era stata commeffa a Camillo Orfino, e faceafar gente per tutto
di lo ftato della Chiefa , efar prouifione di vettouaglie , e di tutte l'altre cofent
di Toledo
Vicerè
Napol ceffarie alla guerra. Fernando di Toledo Duca d'Alba, ch'era in quel tempovi
cerè di Napoli,inteso quanto paſſaua in Roma, volto tuttofopra la guerra,della
Guerra fa
Rimpel128 qual dubitaua, fecefar molte copagnie difoldati, e le vnì con l'antiche,chefife.
lieil Papa ce venire dalleftanze, doue fi ritrouauano . Furono all'hora molti meffi dall'ung,
e dall'altra parte mandati per la pace, ma il Papagonfio di colera , et inchinato
alla guerra,non volle conditione alcuna di pace accettare,dicedo fpefo, che nas
fi poteua rna buona pace fare,fe no vi precedena prima va crudaguerra.Nd
principio di queftifofpetti , e motiui d'arme , Afcanio della Corgna , che benes
haunto
POST
PAOLO III I. 691
hauuto cura difortificar velletri, effendo ftato ordinato dal Papa per alcunefo
Imperiali
foitioni,chefiffe prefo,fe nefuggi accortamente via, efù da gl'imperiali aßai ho altano lo
1.AL
noratamente raccolto. perche lifurono confcate le robe,efufatto bandire, et il Chiefa
o della
.
Card.di Perugiafuofratellofù pofto in Caftel prigione. Hauendo prima gi'Im
663
perialimoffefopra lo ftato della Chiefa l'armi,perche voleano in cofi apertaguer
**:
raanzi afaltare,ch'eſſer afſaltati ,prefero nel primo impeto Pontecoruo ,poi Fro Campagna
Roma
folone,poi Anagna,Marino, Valmontone, Paleſtrina,Tinolt , Ofia, Gaue, Genaz- on , e
azano ,Nettuno, Albano , Vicouaro, Monte Fortino, e finalmente tutta Capagna luoghi d'ef
fi prefi da
in poter loro ne vẽne. Nèfù poi dalle genti del Paparicuperata ona parte, vn' g Imperia
altrapoftane miferabilmente a fuoco, e faccheggiata . E quefta guerra hauendo lì.
1-1/40!
il Papa bauuto infuo aiuto i Francefi, e i Suizzeri tutto quell'anno durò , e vna
buona parte dell'altro, con tanta oftinatione, che la mifera Campagna vide quafi
(619 tutte lefue terre andarne aferro , e afuoco. In questaguerra ritrouandofila ca. Grauezze
Davi
mera efaufta, fù il Papa sforzato ad imporne continuamente eftraordinary , e impofte da
groffidatij , afarli acerbiffimamente rifcuotere ; di chefe ne concitò egli on Roma
Paolo iiij.s
.
fupremo odio di tutti. E primieramenteful principio della guerra impofe a tutti
i beneficij di Roma due decime , e fatto pagare alla camera vna mefata a tutti
gli offici della corte, volle, che a lui fi pagaſſe tutto il danaio, che per varie ca
gioni da diuerfi debitori fi doueuano a particolari creditori. Leuando poi a quan
tine haueuano in Roma, iloro caualli , sforzò tutti gli ordini delle religioni afer
uirene' baftioni di terra,ch'eglifaceua, non lafciandone effente alcuno .E tolfe le
Chiefefacre,perfarui granai,e tenerui le vettouaglie per quella guerra. Per la
occafione di queftaguerra, comeficreduto , Ottauio Farnefe Duca di Parma ri
bebbe Piacenza,e nefù dal Re Filippo ritolto ingratia . Ilche molto turbò l'ani
mo del Papa , ch'era tutto in questa contesa posto , percioche egli fi promette
nain quellaguerra l'aiuto , e'l mezo di Ottauio , come nemico del Re di Spagna.
Ma col ritorno del Cardinal Carraffa di Franciafi ricreò , e ne fè con grand'o
Alinatione la guerra vn'anno intero con miferabile rouina di tutta Campagna ,
danno di Roma, e calamità dello ſtato difanta Chiefa. E benche li fife più vol.
te offerta la pace, non volle però mai, mentre che li bastarono leforze, accettar
la. E di più de' Francefi, e Suizzeri, che haueua feco hauuti, tentò , ma in darnos
per mezo del Cardinal Carraffa , ancor che groffi premij lor prometteffe , d'ha
uerui anche i Venetiani.Monfignor di Ghifa menò l'effercito Francefe in Italias
ma di tutto l'effercito del Re, che era venuto infauore della Chief , ò ch'erafta
to in Italiafatto, n'era Generale il Duca Hercole di Ferrara . Effendo ftato l'ef
fercito Francefe vn buon tempo fermo nella Marca d'Ancona non fenzagran
danno , e moleftia di tutta quella prouincia , passò finalmente fopra Ciuitella , Ciattells
terrapofta ne' primi confini del regno ; ma indarno l'aſſediò , e trauagliò . Onde del Tronto
mancãdolile vettouaglie,feguedone poco appreffo la pace,fe ne ritornò vna par Francef
affedists da
te nella Francia,e in Corfica ,vn'altrafe ne ritornò in Montalcino , che con buone
guardiefi teneua in nome del Re di Francia . Alcune compagnie de' Suizzeri ,
che erano infauor del Papa venute , furon con la morte di molti di loro dagli
Imperiali affai mal trattate. Efifarebbe fenza alcun dubbio menata più inlun
Xx 2 80
692 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
Trauagliò ancora molti altri di ogni qualità non ſenza macchia di acerbezza .
Coftitul di ogni mefe vn giorno, nel qual haurebbe publica audientia data . Nel
qual tempo hauendo Carlo v.faftidito delle coje del mondo trasferito il titolo Carlo V.ti
nēcia l'Im
dell'Imp.che egli rinontiaua, in Ferdinando d'Auſtria fuo fratello , egià creato etin a Fer
din : ndo d'
Rede' Romani,il Papa per l'odio antico, che a Carlo V.portaua,non volle quefta Auftria fuo
traslatione dell'Imp.approuare, comefattafenzafuafaputa, e contra ifacri cano fratello .
ni,ne mentre viffe, volle ma: accettar per Imp.Ferdinando, ne gli Oratori di lui .
Eftinfe l'officio dell' Auditor della camera, e mutatolo nel Reggente della camera
Apoftol.e digran priuilegij accrefciutolo al Card. Alfonfo npiote delfratello il
diede congran danno del Camerlengo, al cui officio , per cumularne quell'altro fi
C
tolfero molte cofe.Ordinò , e volle, che tutti que' monaci,efrati, che erano da' loro Ordine fe
nero di
monafteri per qualunque cagione vfciti , doueffero ſenza replica , nèfcufa alcuna Paolo
4.
7:01 ritornarui.Ma non sforzò dall'altro canto gli Abbati, i Guardiani , e i Priori de' cerca gli i
visiti de
monafteri,che ricettare gli doueffero.Il chefece egli effequire con tanta feuerità, monale .
per non vfar parola più graue, che tutti quelli , chefubito non obbediuano , per- ¡ ¡¡.
che bauerebbono voluto, chi vna.cht vn'altra legitima caufa moftrarne, come di
fubbidienti, e renitenti,mandando a quest'effetto per tutto lo stato della Chiefa
crudeliffimiminiftri,fe vn giorno porre tuttiprigione , & in ceppi , condannan
donemolti ingalera, e gl'altri tutti, quanti egli puote, sforzadoli a ritornarfi ne
monafteriloro . Ben meritò Paolo per vna voce di ogni huomo gran lode , quan
do conraro eſempio di giuftitia intefe le cofe,che fino a quel di contra ogni debi
to fattehaueu no i figliuoli difuo fratello , fotto il cui gouerno tutto lo stato
della Chiefa fi ritrouauas in pieno conciftoro priuò il Cardinal Carraffa delgo- uer o datfe.
Citigo o
werno , edella Legatione di Bologna ; il Duca di Paliano del generalato dell'- dal Papa a
effercito Ecclefiaftico,e delle galere della Chiefa , & il Marchese di Montebello i nepoti .
dellaguardia dipalazzo . E con parlar cofi vehemente contra di loro in quel
conciftoriofi accefe , deteftando i lor praui , e prepofteri coftumi , efeueriffima
menteriprendendoli , che volendo alcuni Card.che il vedeuano cofi alterato,pla
carlo,& ifcufarne i nipoti con fiero vifo mirandoli , minacciò di douere loro affai
peggio fare di quel, che fatto haueua,fe nonfi vfciuano toflo tutti di Roma . E
Cardinale
nerelegò con grand'ignominia il Cardinale in ciuità Indiuina, gli altri nelle ca- Carrafa ti.
fella loro . Et bauendo tolto i gouerni , egli officij a tutti quelli , che da coftoro legato.
hauuti gli haueuano, e poftine ancora alcuni in prigione, mandò nuovi gouerna
tori in tutti que' luoghi.Hauendo dopo quefto leuate alcune gabelle ,e datij quafi
fenza fuo ordine impofti,ma in effetto da lui ordinati , diede a Camillo Orfino la
guardia di palazzo,e della città . Et eſſendo poi costui morto , creò infuo luogo
G.Antonio Orfinofratello del Duca di Grauina . Ordinò ancora vn collegio di
alcuni cofi Cardinali,come Prelati minori, chepareuano a lui perfone graui , &
atte a quel pefo,perche in luogofue , che era grauemenie infermo , riconoſceſſero
fuoi la colpa
le caufe di tutto loftato Ecclefiaftico ,riuerfando per questa via ne'
di tutte le cofe paffate; che effo fi eragià tutto all'officio della Inquifitione vol
to. Creò in quattro volte dicinoue Cardinali, de' quali nefurono tre della fua
famiglia , cinquefuoi antichi amici,efamiliari , gli altri tutti per la dottrina , e
Xx 3 vita
694 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
vita lor buona afe cari. Duefurono (efù cofa nuoua) che ricusarono il cappello,
Giouanni Cropero Tedefco, e Guglielmo Peto Inglefe. Riordinò lafesta della ca
thedra di S. Pietro Apoft. quando ne venne primieramente in Roma , chefù a'
18.di Genaio nel qual dì anticamẽte nella Chiefa Romanafi celebraua, & fiera
poitralasciata : percioche eglifù defiderofo al poffibile di accrefcere lafeftiui
ta,efolennità della Chiefafanta. Ma fe bene egli, come non può alcuno negarlo ,
diede falutiferi documenti di eccellente Pontefice,perche pareua poi, che egli tut
1004S
te le cofe imprendeffe a vn certo difufato modo , & afpro , e moſſo anzi ditefta
fua,che per legitime cagioui, non puotefar mai cofa, ne cofifanta , nè cofi lode
uole,che non fuffe dalle lingue biafmato , e non nefuſſe quafi da tutte le persone
ciuili riprefo . Onde se ne haueua vn fiero odio quafi di ogn'huomo concitato .
Tanto importa a che modo, ò a che tempo alcuna cofa fi faccia . Il perche non
puote mai eftinguere, nè mitigare queft'odio contra dife vna volta conceputo .
Cofifiamo noi delle cofe malfatte tenaci, e ricordeuoli i la doue la gratia , elfa
Pace fia uor delle cose ben fatte è più che vna piuma leggiera. Quefto Ponteficato non
Herico Re dimeno riputato cofi duro da tuttifù da quella nobil, e memoreuol pace illuftra
di Francia e
Flippo to , che per gratia di Dio fù con parentadofrà i due primi Rè del Chriftianeft
di Spagn Re
Helico Re mo Henrico Re di Francia , e Filippo Re di Spagna conchiufo . Nellafeftadella
nobiliſſimi,per darne a tante Signo
di lo
veci per qual pace facendofi vna gioftra di cauallieri
Francia
difgratia in re,che vi erano prefenti ,fpaſſo, vi fù il Rè ſteſſo Henrico gioftrando morto, e refò
vna gioftra.
Francefco de gli accordi della pace, e del regno fucceffore Francefco II.fuofigliuologarzo
ij Rè di netto.Per cagione di questa pace il Papa, comefemprefi coftumò,fe farefolenne
My
Brancia . proceffione, efegni di moltafefta. Alla morte del Re di Franciafegul vna graue
infermità del Pontefice,ilqual eſſendo hidropico, ſe n'era ftato vn buon tempo per
ordine de' Medici in alcuneſtanze di palazzo rinchiuſo . Ma la morte della nuo
ra difuofratello,laqual ſtrangolarono , e del fofpetto adultero vccifo,fù creduto,
che e lo sbigottiffe, e gli acceleraffe la morte. Crefcendo adunque il male, & ef
fendo difperato della vita, perche fi fentiua la morte vicina , a' 10. d'Agoſto a'
12.bore fi fece tutti li Cardinalı \chiamare e veggendoli nellafua camera lipre
go prima , chefe effofuffe ftato più lento infar conciftorio di quello che pareua ,
che all'officiofuo richieſto ſi fuſſe, l'haueffero alla fua età , indifpofitione at
tribuito. Appreffo , che doueffero concorrere tutti nella elettione d'vn'ottimo Pon
tefice.Efinalmente raccomandò loro l'officio della Inquifitione , ch'eglifantiffima
chiamaua,e nel qualefolo diceua mãtenerfi, eſoftentarſi l'autorità dellafede Apo
flolica . Ediligente ifcufandofi con molte parole , che gli vſciuano quafi morte
di bocca, li lafciò . E mentre ch'egli ne eſalaua già l'anima a quefto modo , furo
no di vnfubitofecondo vn coftume antico, aperte le prigioni della Città, efù dal
furiofo popolo, che come ſenza ceruello ne andaua difcorrendo per Roma , e be
Popolo di femmiando la memoria di Paolo, e di tutti i Carraffefchi , attaccato fuoco alla
Rem nuona prigione della inquifitioneilaquale con tutti i proceffi arfe,cauatinegiàpri
gla Jarmi
nella morte ma quanti prigioni v'erano . Tentò anche di voler attaccarfuoco alla Chiefa del
Inquifitione , ma fù da molti prieghi
di
gran mot la Minerua , per cagion de' frati della
Paoloiv
with Ece, di perfone graui , che vifi trapofero , rattenuto . Mori Paolo a' 18. d'Agosto
del
PAOLO IIII. 695
Creò Paolo IV. in quattro ordinationi diecinoue Cardinali , cioè, 15. preti,e
4. diaconi, che furono.
Giouanni Martiner Silicenfe, Spagnuolo, Arciuefcouo di Toledo,prete card.
de' SS. Nerco, & Achilleo .
Bernardino Scoto, Sabino, Arciuefcouo di Trani, prete card.di S.Matteo.
Diomede Carraffa, Napolitano , Veſcouo di Ario prete card. difan Martino
ne' Monti.
Scipione Rebiba, Siciliano, Vefcuuo Motulenfe,prete card.di S. Potentiana,
& Paftore, detto il card. di Pifa.
Giouanni Suauio Reumano , Guafcone, Vefcouo Mirapicenfe , prete cardin.
di S. Giouanni ante portam Latinam .
Giouanni Groppero, Germano, Decano di Colonia, prete card.di S. Lucia in
Silice:quefto refutò il Cardinalato.
Giouanni Antonio Capifucco, Romano,prete card.di S. Pancratio.
Taddeo Gaddi,Fiorentino, Arciuefc. di Cofentia,prete card.di S.Silueftro.
Antonio Triuultio, Milanefe, prete card. di S. Criaco.
Lorenzo Strozzi, Fiorentino,Vefcouo Sitirenfe, prete card.di S. Balbina .
Virgilio Rofari da Spoleti, Vefcouo Ifelanenfe,prete card. fenza titolo.
Giouanni Bertrando , Francefe, prete card. di S. Prifca.
F. Michiel Gislerio dal Bofco , caftello d'Aleffandria , e dell'ordine de' Predi
catori,Vefc. Nepefino, & Sutrienfe, prete card. di S. Maria alla Minerua.
XX 4 F. Cle
C
696 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.
notte di Natale . 1
gjafi menzo liberale con gli amici,benigno,& humano con tutti, difenſore della giu
fasta fitia, fier nimico de' ribaldi.Il perche chiaramente con l'opinione, che fi hauea
delle virtùfue,fi fece laftrada al Poteficato:percioche eſſende morto Paolo IV.
dopona lunga vacatione della fedia di 4.mefi , finalmente dopo le differentie,
pachepaffarono nel conclauefopra la nuoua elettione,fù egli di Cardinale di S.Pri
fea eletto Pontefice ,perche con lafua clementia, & humanità raddolciſſe l'acer
fecabab bezzade' tempi paſſati , e nonſolamente l'afflitta Roma , ma quafi tutta Italia
Tancoranericreaſse ; laqualſperanza egli mostrò di confirmar, e di accrefcer con
Ta farfi chiamar Pio.Fù creato Pontefice co'voti di tutti i Card.che ſi ritrouauano
4Colori all'hora in Roma, ch'erano 44.e fùfiala fettima , e la ottaua hora della notte,
›bebe no che precedeua il di della Natiuità del Saluator noftro del 60.che all'hora entra
whenua,con tantafefta,e piacere di quanti v'erano, con quanta fi sà, che afsai pochi
alla medefima dignità afcendefsero.Et io per mia buonaforte a quefta creatione
prefente mi ritrouai,e tutte le cofe,che vi passarono, vidi, vdj . Fù il di della
begu Epifania al folito incoronato, e meritò egli quello, che nox fi vedefacilmente ef
hafer ad alcuno altro auuenuto , che in tre le più celebri fefte dell'anno nafcefse,
Po fufs creato Potefice, e prendefse l'inſegne d'vna cofifuprema dignità.Nelprin
cipe odelfuo Ponteficato per moftrare con effetto quello , che hauea col nomedi Clemenza
roko Pio promesso,cioè la clementia,e la humanità, a' prieghi di quafi tutti i Cardi indi Pio ii j .
domare
nali e de'Carraffefchiſpecialmete, che parea, che offefi nefossero, perdonò al po- ai popoto
polo diRoma quanto nella fedia vacante fatto di male haueua , e con la ftatua Romano.
marmorea, e con l'arme di Paolo Quarto, e contra l'officio della fanta Inquifi
13 tion pure che aquefto officio ,per quantofußse poffibile, ne rifarcisse afue fpefe
idazmi.E filafciò poi in publichi conciftori baciare il pie,e falutare,fecodo il co Ambafcia
Stume degli altri Pontefici , da gli Oratori de' Principi Chriftiani , che furono tori , he
and
aquel dell'Imperatore, del Re di Francia , del Re di Spagna, del 1 di Portogallo, bafciarono piede al
il
del Re di Polonia, del Re di Nauarra , de 1 Venetiani , del Duca di Sanoia , del Papa.
#
Ducadi Fiorenza,de'Genouefi, de' Lucchefi, de gli Suizzeri, cheſono Cattolici,
R delpopolo di Milano ,del Duca di Ferrara, di quel d'vrbino . Dopo quefto fi vol.
fe a rafsettare, e comporre lo ftato della Chiefa , e di Roma , ch'eraper la longa
fede vacante , e per la cruda , e fiera guerra passata nel Ponteficato di Paolo
Quarto,andato mezo in rouina . Ricercando adunque prima, che altro fascẞse,
quanto hauea ilfuo predecessore ofseruato con publici editti , e con breui inno
Attes nato di teftafua ; fù sforzato dalle querele di molti , che fi doleuano esser ftati
Jay da gli ordini nuoui di Paolo IV. ajsai mal trattati, a mutarlo tutto , e ridurlo a
mi. poco apoco all'ofseruantia antica . E fopra questo negotio perche debitamen
te fi rafsettafse, clefse perfone graui , e prudenti . Approuò, e confermò per Im
t
-h - perator Ferdinando , laqual dignità Carlo V. il fratello renontiata gli haueua, e
0
27 , Paolo Quarto non haueua mentre visse , voluto approuarlo, giamai . Riceuette
adunque Pio con molto honore gli Oratori di Ferdinando, come legitimo , e Cat
tolico
Imperatore . Moderò fecondo la forma de gli antichi decreti quello, che
bauea Paolo Quarto con non poco danno di molti fatto prouedere fopraibeni
Ecclefiafticifimoniacamete alienati.Volle, che di nuouofiriconofcefse, e redefse
la
700 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
la caufa de'monaci, efrati, che vfciti con licentia de' Pontefici pafsati da mona
fteri,baueua Paolo confeueriffimo ordine sforzati à douer ritornarui . E volle,
che a nessuno di quelli , che mostrauano efserne canonicamente vſciti,ſi deſsefa
fidio.Fatta riuedere dall'officio dellafanta Inquifitione la caufa, e la innocentia
di molte perſone d'importantia , ch'erano da Paolo IV. ftate per fofpettione di
berefia,e di carcere, e d'altre pene grauemente afflitte, da ogni macchia,efofpet
to anche difimile imputatione li tolfe.Efùfra gli altri vno il Cardinal Morone.
Ordinò a' Vefcoui , che fene andassero tutti alle Chiefe loro , & ad hauer cura
delli loro greggi.Ma per hauer fatto bandire il Cõcilio ,fi reftò poi da quefto dif
23116
fegno necessariamente. E fi rifoluette di riconofcere, e per via delle leggi ordina.
rie caftigar i delitti da' Carraffefchi parenti di Paolo Quarto , commefficofi in
tempo di quel Pontefice, e nella guerra di Napoliſpecialmĕte,che ne trauaglid
17
quafi tutta Italia,e Roma in particolar con le prouincie conuicine, come inaltri
tempi . Adunque, bench'egli difua natura benignofuſse, e da ogni crudeltàalie "gr.
"
Caraffi po no,non puote nondimeno reftarfi per cagione dell'honorfuo,e della dignità Pon
fi prigioni tificia di farui ogni opportuna , e debita prouifione di giuftitia . Fece adunque vin
こう
da Fio iiij a ' 7.di Gennaio del 69.prender i due Cardinali Carlo , Alfonfo , ch'erano in
conciftorio venuti, e Giouannifratel di Carlo , e Conte di Montorio, che allhora
Duca di Paliano il chiamauano , & ilquale era poco auanti di Galefe venuto in
Roma, il Conte di Alifefratello della moglie del Conte, e Lionardo di Cardi
ne lor parente,iquali di tal cofa non haueano fofpetto alcuno, e lifece in caftello H
porre prigioni . Fece ancorain quei di ifteſſo prender , & imprigionar alquanti
feruitori de' Carraffefchi, e perche procedeffe quefto giudiciofenza fofpetto , co
mife la caufa de' Cardinali agiudici medefimamente Cardinali,e quella del Con
te di Montorio,e de gli altri a Gieronimo Fiefco Vefcovo di Sauona,e Gouerna.
tor di Roma, & ad Aleſſandro Palenterio Auuocato fifcale . Difcuffa diligen
temente per noue mesi la cauſa d'ogn'vn di loro , e veduto,& efaminato, quanto
ad ogn'vn di loro fi opponeua ,facendofi finalmente in publico conciftorio rela
tione della caufa , il Cardinal Carlo Carraffafù dal Papa ſteſſo difellonia , & il
Conte di Montorio, il Conte di Alife, e Lionardo di Cardine dal Gouernatore di
Roma di homicidio , e di alcuni altri ecceffi condannati , & ordinato al giudice [
Card Car criminale, chefecondo la difpofitione delle leggi procedeſſe contra di loro. E cof
fato fù il Cardinalefrangolato, a' due Conti, & a Lionardo di Cardine mozzoil
dal Pan
Papa , capo . E furono vn ricordeuole spettacolo al popolo di Roma d'vn documento
gli Comemoreuole a coloro , che montati sù con l'auradella profperità non fi ricor
raffi , deca
dano più dife fteffis perche mutando la lor molta poteftà in molta licentia non fi
Phal
confidino di poterfenza che ne habbia à feguir loro caftigo , far ancora che non
fia lecità,ciò, che lor piace . La cagione principale fra le altre, perchefù il Car
dinal Carraffa condannato ,fù , perche haueffe con falfi auuifi , e configli ingan
nato il vecchio Pontefice Paolo , che benche fuffe da ſe inchinato alla guerra,
era nondimeno non folamente delle cofe militari , ma di ogni gouerno ciuile an
T chignorantes e perche haueffe fatto con la occafione di quella trauagliare,
perfeguitare, & vccidere ancor molte perfone di conto , falfificando a fuo modo
rarie
424 PIO I V. 701
marie lettere,e cifare. E per dirlo in vna, perche perfua operafpetialmentefuf Delitti op
TNT: feftat a tutta quella guerrafatta , e menata in lungo con grandiffimo danno non poflial car
din.Cairaf
folamete delle perfone priuate, ma quafi ancora di tutto il Chriftianesmo, e con din Caf 2
vergogna della Sede Apoftolica. La caufa poi della condennaggione del Conte, e altii fuci
degli altri,di piu delle già dette (perche pareua, che haueffero col Cardinale co- paremi .
giurato)fu la indegna morte della innocente Conteſſafua moglie, egrauida, e del
pretefo adultero per fofpitionefola fatto morire . Ho io dal Ponteficefteffo inte
fo, ch'egli ciò fe di maliſſima voglia, e che in tutta la vitafua non gli auenne mai
cofa più lugubre,che questo giudicio , e che aßai volentierifarebbe a più piace
Hole pena condefcefo ,fe haueße ò con non rompere le leggi potutofarlo, ò hauuto
Speranza,ch'effi potuto haueſſero la loro vita mutare in meglio . E diceua, effere
neceffario,che fi deffe a'parenti de' futuri Põtefici eſſempio come fi fuffero do uu
P
tigouernare in quella altezza veggĕdofi. Et in effetto la vita paffata di coftoro
alfangue, al male auezza,bauendo quaſi ognisperanza tronca di miglior vi
ta,haueua ogni mezo tolto di douerfi la pena mitigare, e non haueua nel Ponte
fice Pio lafciato luogo alcuno di clementia,e di manfuetudine . E quefta conget
tura è perquefto più certa,chefi è veduto, quanto fi fia più benignaměte portato
con Alfonfo Carraffa,ilqual chiaramente moftraua lafua manfueta,e continente
natura.Ondefufolamente caftigato in danari, e nel fuo officio di Camerlego , e fi
rilaſciato libero con tutte le altrefue cofe . In questo mezo feguendo Pio il co
ftumedegli altri Pontefici,fifè venire in Roma i figliuoli, e le figliuole delle fo
rellefue, e con nobiliffimi parentadi, e dignita a ' primi honoriglifublimò. E vifù
fraquefti Carlo Borromeo dotto nellafacoltà delle leggi ciuili , nelle cui mani , Carlo Bor
tomco Car.
comein humaniffimo, modeftiffimo , e induftrio Prelato , poſe il Papa tutti i ne- dinale.
gotij diS.Chiefa , venendo in Roma il Duca Cofmo de' Medici infieme con la ca Cofmo
di FiorDa
en
moglie, e con due figliuoli, per rallegrarglifi, e baciarli il piede , il riceuette Pio za in Ro
in palazzo con magnifico apparato . Et effendofi poi ritrouato il Duca ad al- ma .
cune publiche proceffioni , e cerimonie ecclefiaftiche prefente , in capo di due
meft in Fiorenza fi ritornò . Hauendo poi Pio infin dal principio del fuo Pa
pato incominciato ardentemente a volere rimediare alla ruina della Chiefa di
Chrifto, moftrò sempre di defiderare, più che altro, il Concilio , che i Pontefici
paffati parue, che non molto defidereffero, ò almeno, che non con quella diligen
tia,che bifognana, trattaffero . Bene è egli quefto degno, che non fi taccia,che non
afpetto già Pio, che richiesto nefuffe,come costumare fi è veduto ,ma dafefteffo
Der mezo de'fuoi Legati vi inuitò, effortò, e quanto per lui fi puote, fpinfe tutti i Concilio di
Principi Chrifliani a douere celebrare,e mandare anati il Concilio, che egli ha. Tento ti
chiamato
uena poco anzifatto bandire in Trento :perche almanco per quefta via, che fem e riording.
ore ne tepipiù calamitofi hebbe la Chiefa per la migliore,fideffe a'popoli infetti todal Papa.
tellberefie di Luthero qualche rimedio, e falutifera medicina . Ma effendo nata
lifferentia,fe fi douea in Trento cotinouare il Cocilio, ò altro luogo nominare, il
Papa
con marau
iglio auuedimen , per tener quiet tutti vi ritro ques
ne i uò to
nezo che nel breue , nfeol quale il Cot o
cilio fi publica , cofi fatta formul di parole
ua a
de ne resta
rono , e le parti fodisfatte, il Cocil
.diTr con la fua autor
i .
eto E mai tà
702 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
E mandò poi tofto, offeruando il coflume de gli antichi Legati della fede Apofto
via, v
Hercole lica, Hercole Gonzaga Card.di Mantoua , Gieronimo Seripando Napolitano , e
Gonzaga , già Generale di S. Agostino, e Stanislao Ofio Pollaco , card.tutti di grandiffima
Gieronimo riputatione,con animo di douere mandare anche dopo loro , fe bifognatoperauen
Serip neo .
Stanislo turafuffe,il Card.Puteo,& il Cardinale Simonetta . Perciochefra li XXI.Car.
Pollaco car
dinali ,Le dinali, che hà Pio fino ad hoggi in due volte ò ingratia de' Principi creati,ò per
gati nel la eccellentia della dottrina, e religione loro, ò per hauere alla fede Apoftolica
ftoliciApo-
Concil fatti feruigi, ò perchefuoi parenti, ò antichifamigliari fußero › il Seripando, e
di Trento. l'Ofio,che Legati del Concilio andarono, e di letteratura,e di grauità di coftumi,
e di fantità di vita rilucono . Mentre che queſto apparecchio fifà ,il Papa accefo Sdby:
di vn defiderio difabricare, incominciò a riftaurare, e finire molti edificypubli.
cicofi in palazzo , come negli altri luoghi della città , che erano per l'antichità
Fabriche per andare in ruina, ò fi ritrouauano imperfetti, ò erano già ruinati affatto . E
fatte da Pio fa bora trala porta Salaria, e la Numentana , che chiamano hoggi diS.Agnefe,
jiij.in. Ro vnaporta,e vnafirada perla fchiena di mõte caualla,che chiamano, elaporta,
ma.
la ftrada Pia . Riffà laftrada Flaminia, ch'è quella, che chiamano boggi del po
polo.Reftituifce a Roma l'acquaVergine già perfa, che ſono più di mille anni.For
tifica il Caftel S. Angelo con nuoue mura, e difefe.Egli riedificò già il Caftello ,e'l
porto di Ciuità Vecchna, il Caftel di Oftia, che era ftato nella guerra paſſata
dal Duca di Albaguafto.Rifece il palazzo de' Pontefici nel Campidoglio.Rino
uò la torre delpalazzo di San Marco.volle ,che la villa ameniſſima,e di vaghiſ
fimi edifici ornata, giàfatta da Giulio III. alla camera Apoftolica aſſegna
ta, doueffeper l'auuenireferuire per diporto de' Pontefici, eper riceuerui Card.
egli Oratori, & i Principi, che ne veniuano di qualunque loco in Roma . E vi
pofe anche egli mano in rifarcirla , e finirla . Deftindle Therme di Diocletiano
già dalla antichità guafteper Chiefa , e Conuentode Certofini. Si sforza aggion- 4
gendoui vn tanto il mefe del fuo , che la Chiefa di S. Pietro celebre per tutto il
mondo habbia il più presto, che ſia poffibile compimento : Ordinò , che le Diaco
nie, e' titoli de' Cardinali , che n'andauano per l'antichità in rouina, fi riparalle
ro . Fàgià porrein punto in Roma vna Stampa, perche fe ne imprimano i libri
de' S.Dottori accurata,e corretamente , & hà già à quefto effettofatto congroff
Paolo
nullo . Ma- premij venire in Roma Paolo Manutio in questa facoltà, in varia manieradi
letteratura affai celebre . Hauendo adunque egli dibifogno di un gran danais fi
Cruallieri per efequire tutte queste cofe, come per leuare la camera di vn grofo debito,che
Fij
ri da Pio nel Poteficato di Paolo IV haueuafatto ordinò vn monte perpetuo , e cres $ 15.
inftitui
jij. cauallieri Pij
Hor mentre il Papa a queße , & ad altre digniffime opere era intento gli
Congiu, fucceffe nel 1564.vn ftrano , e fpauenteuole cafo , percioche vn certo Benedetto
fa comdi Accolti con alcuni altri fuoi fcelerati compagni , fi difpofero di ammazzalo,
la: vita
Pia jilj.
mentre egli daua vdienzapublica , e l'Accolti prefe laffunto di esser primo,
aper.
PIO IV. 703
FIN
gines.
Gieronimo Auftriaco da Correggio,Diacono cardin.di S.Giouanni ante por
tam Latinam .
FedericoGonzaga,figliuolo del Duca di Mantoua,Diacono cardin.di S.Ma
ria nuoua .
11
20
www.
LE
ຖົງ
705
15
༡
"
G'LI non è dubbio veruno, che chi fa fcelta de' migliori,e più
degni Pontefici,che fino al di d'hoggifiati fono,e che poi ac
curatamente mira le qualità de gli animi, e pondera gli effet
ti loro,trouerà,che alcunifono viuuti con integrità, e fantità
grandiffima di coftumi : ma però non fi è vedute, che Iddio gli
habbiafattogratia d'hauere ne i maneggi mondani alta pru
denza . In altri poi fi fcorge d'hauer hauuto belliffima , & prudente maniera di
regger il mondo,e con effafe bene hanno hauuto botà,fenza laquale non può fta
re prudenza,fono nōdimenoftati priui di vna ifquifitafantità di vita . Onde più
fublimità nelle cofe delfecolo, che feruore in quello dellofpirito moftrarono fem
pre.I terzi poi da i primi, e da i fecondi quel, ch'è d'ottimo prendendo,ſonoſtati
fantiffimi, e prudentiffimi: tra quefti certo è , chedee riporfi Pio V. ilquale cofi
fapientemente reffe altrui, c cofifantamente gouernò ſe ſteſſo,che hà dato a mol
ti ftupore, come effer poffa , che habbia egli potuto confumare tanto di tempo in
oratio
PI O V.. 707
trazioni,meditationi & altre opere,che àfanta vita attĕgono ,s'egli nefpefe tan.
to in penfar in che maniera fi debba mantenere in quiete,e pace 1 Regni, e le pro- Action ) či
uincie,& vincer i nemici,e con le pene, e co ' premy tenere entro a termini delle Pio Virna .
virtù racchiufi i propri popoli.Hora quefto Pontefice nacque a' 17.di Gennaio zi 10. al Tapa ,
nel MDIV. nella terra del Bofcosfi dellafamiglia de' Ghifilieri,ilpadre fi chia
mò Paolo,e la madre Dominina Augeria . Egli nel Battefimofù chiamato Mi
chele, e l'iſteſſo nome rittenne egli ancora quando fifece religiofo , e ciò fù nella
etàfua di quattordici anni, e nel conuento di Voghera,della congregatione rifor
mata de frati di S. Domenico in Lombardia . 1o hò vdito dire ad alcuni , ch'egli
haurebbe ritenuto il medefimo nome nel Ponteficato ancora ,fe haueffe trouato
chefrà Põtefici vifufſeſtato alcuno,che Michiele ſi nomafse, e che egli dal Car
dinal Borromeo nonfufse con molta iftanza ſtato pregato à voler prender il no
mediPio , per le cui preghiere ſi diſpoſe a prender più tosto cotal nome , che
niun altro . Hora entrato nella religione ,prefto cominciò afare opre religiofe, ò
per meglio dire à continuare lafua vitareligiofaspercioche pria che ciprendef
ſe l'habito , haueagià cominciato à meditare , orare, digiunare , efaticare negli
I ftudij,& infomma impiegarsi in altre cof , che àfrati couegono . Studio nel con
uento di Vigenano , in quel di Bologna , in Genoua poi nel 28. fifecefacerdote,
fù fedici anni lettore nellafua religione, efempre in leggere ei moftrò dottrina , e
picta,efanto zelo.Predicò molte Quarefime confrutto degli afcoltanti . Tenne
la dignità del priorato in Vigeuano, altrifuoi conuenti, amminiftrandolo tut
tauia con in tegrità,e decorogrande . Fù eletto Inquifitore di Como,comeperſo
na, chefuffe attiffima aporre ottimo riparo ad alcuni strani cafi , che in materia
d'herefia in quelle bande ali bora correano ,nel chefi mostrò cofigiudiciofo , cofi
feruente,e cofi intrepido , chefene guadagnò lagratia de' Cardinali dell'Inquifi
tione di Roma,e mafimamete di Gio.Pietro Cardinale Carraffa, chefupoi Pao
lo Quarto,e di Rodolfo Pio Cardinale di Carpi, e perche nell'aminiftrare il det
to officio venne egli in difdetta con alcuni officiali di Milano,però egli ſi riſolfe
perlofuo miglior di partire da quelle bande,e venirne a Roma , nella qual giunfe
appunto la vigilia del Natale di N. 9. nel 1550. one nel dare conto delle cofe
fatte da lui in materia d'Inquifitione fodisfece molto i Prelati di eßa,da qualifù
mandato à Grifoni à formare on proceſſo cantra vn Canonico della Chiefa di
Cusira:fù anco mandato Inquifitoraà Bergamo, & in amenduo questi luoghi, &
in ogni altro fi moftrò eſſer l'iſteſſofrà Michiele,cioè,giufto,integro, coftantiffi
mo con tutti,& in tutti i casi , amatore della fede Cattolica,quantofi possa il
più. Per queftefue degne virtù fù eletto dal Cardin . Caraffa, ch'all'hora erafu
premo Inquifitore, Commissario in Roma delfant' officio.In questo grando tan
to maggiore vtilità egli arrecò alla Chieſa d'Iddio , e tanta più ampiagloria ne
confegui àfe, quanto inpiù celebre luogo, & in più occafioni puote egli moſtra
re la fua dottrina, la bontà delgiudicio, la integrità della vita , & vn tenaciſſi
mo odiocontra gli beretici.Dopo ciò non passò troppo di tempo ,che il Carraffa
fù eletto Pontefice: dal quale nel MDLVII. alli 15.di Marzofù creato Cardi
nale coltitolo di Săta Mariaſopra Minerua,e da Alessandria dellaPaglia,città
lontana
ry 2
708 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
lontanaper ifpatio difei miglia dalla terra del bofco fua patria.Si chiamò Car.
dinale Aleſſandrino , e l'anno , cheſeguì,fùfatta maggior Inquifitore, Dal medefi.
mo Paolo lifi mutò il titolo, e li fi diede quello di S.Sabina i da Pio I V. poi lifu
reftituito il titolo di S.Mariafopra Minerua , e dal medefimo Pio fù egli creato 22.00
Vefcovo di Mondout , e del 1561. andò egli a visitare queſtafua Chiefa, & inef. J1447
fa in molte maniere vi fece molto vtile: ſe ne ritornò poi a Roma nel detto anno,
èfegui auanti ilfuo officio dell'Inquifitione . Si moftrò in alcune cofe , chepro
poneua difare Pio IV. di contrario parere , nel che egli vfaua tal libertà, che
dauaftupore a molti Cardinali , e da tutti ne riportaua lode. Hor finalmente ef
fendo morto Pio IV . fù egli nel 1566. alli 7. di Gẽnaio dal voto di 52. Cardi 19 "
nali eletto Pontefice.Perfi gran numero di Cardinali, che ſi viddero intrare in
conclaue , fù giudicato da molti, che quafi neceſſariamente ſi doueſſe tardare af
fai , pria che s'eleggeffe il nuouo Papa ; percioche vna tanta diuerfità dipareri
malageuolmente ,fe non dalla lunghezza del tempo , che macera i penfieridegli
huomini , e perftanchezza congiunge inſieme , & vniſce in vno, può torfi via :
Ne i Con- ma coftoro (comefi vide per iſperienza) fi ingannarone , & lacagione dell'in
claut i capi ganno lorofù il non confiderare, che ordinariamente ne' Conclaui i Capi princi 20
fon quelli , palifono quelli,che creano il Pontefice, e gli altri Cardinali ,fieno di che numero
che
il pi . fi vogliano , ſempre ſeguitano quefti capi , e dalla prefta , e tarda rifolutione di
Facreano
quefti capi,humanameteparlado,fuole tardarfi, d accelerarfi l'elettione del Pon
tefice,fe ben nel vero manifeftiffimamente fi coprende,cheſecondo chepare all'
altafapienza diuina prefto, ò tardi fi crea il Papa.Hor quei capi erano Aleſſan
dro Farnese,e Carlo Cardinal Borromeo, ameduc in fe difpofti di porre nella Se
de di Pietro quanto prima fi poteſſe alcuna perfona degna di tato diuino feggios
efe bene in Coclaue era il Card.di Ferrara,chefarebbe stato anch'egli capo:non BESa
dimeno per effer indifposto dimorò fempre in letto, e poco fi oprò in tal elettione チョ
Il Cardinal Borromeo hauea maggior feguito di quel di Farneſe, anzi ( dicono)
che niuno nipote di Papa entrò mai in Conclaue con maggior potenza di Borro W
meo . Il Cardinal Farneſe per lunga pratica, & per l'eccellenza delfuo ingegno
haueapiù alta maniera di condurre afine i fuoi difegni. Hor in Conclauefùfat
ta gran diligenza perfar cõfeguir il Ponteficato al Cardinal Morone, ò al Car
dinal Amulio,ò à Boncompagno , che all'hora fi trouaua in Spagna:eſcluſi quefli
per varie cagioni, come accade ,furono propoſti Piſa , Montepulciano , Aleffan
drino,& Araceli,e finalmente Borromeo rifolfe cot Card. Altemps difare ogni
opra,acciochefuffe creato Potefice Aleſſandrino, si perche la fua bontà, e valo
reera conofciuto da tutti, e da tutti era giudicato digniffimo di tantogrado, co
me ancora , percbe Aleſſandrino effendo perfona ingenua , s'hauea molto acqui
tata lagratia di Borromeo, hauendo egli auanti per feruigio di Borromeofatto
quanto potea dal catofuo, accioche vna creatura di Pio IV. fuffe eletto Ponte
fice.Fatto intender quefto loro penfiero a Farnefe, ei vi concorfefubito,in meda &
sh'egli diede inditio d'hauer defiderato tal elettionefommamente. Stando le cofe
in tal termine , non mancaua altro , fe non che fi publicaffe lo stato delnegom ,
some era , nella qual publicatione Borromeo andaua alquanto lento per rispetts
d'vna
PIO V. 709
dona certa riuerenza, che portaua a Merone , alquale non ardiua dire aperta. #
mente laſua eſcluſione dal Ponteficato : ma finalmĕre purgliela diße. Morone
vedendo che cofi er ‹4 il tutto ben accomodato, che non poteua quefto negotiofra.
ftornarfi , comefauio, e come anche perfona,che in cōjcienza ammirana il valore
ne. Già fi cominciava a fcoprire per
di Aleandrino,lodo per ottima tale elettio
lo Conclaue la eletione di Aleſſandrino , e quelli ,che pra non l'haueano faputa,ne $5
rimafono attoniti Et fi dubitò qualfuſſe ſtata maggiore, ò la fecretiezza , e pre
fezza d'alcuni in condurre a fine quefto negotio , ò la trafcurraggine , e p › ca auer B
teaza d'altri,che di ciò nulla haueanoſofpicato, non che penfato , ouero inteso che
donefefuccedere.Scoperta dunque la conchiuſione ogn'vno a gara ne corr ua að "
adorar AleTandrino , nondimeno ne' volti di molti fi vedeua sbigottimento , e ma •
rauigliagrande : onde a fe fteffi non credeuano, ne parea loro di credere quello,
che veteuano . Cofi adunqu fù eletto Papa Aleſſandrino, che per la cagione ,
c'habbiamo difopra detto,fi chimo Pio V. Publicata l'eletione per Roma,fi sbi Tema del
}
gottirono parimente gli animi di molti ; percioche ogn'vn tema , ch'ei douefse popo! Row
•
riufcire auftero,st per efser religiofo,e creatura di Paolo IV. come ancora per- manoperla
che egli nellecof: delfant'Officio hauea di fanta austerità dato fegno : fi confer. Pio V.
maua ne' cuori d'alcuni cotal sbigottimento ,ſapendo ch'egli perfua natura leg
giermente s'accendeua in ira : maquefto gli raſſicuraua alquanto , che fifapena,
che in lui l'ira fi eftingueua tofto , sì per quella cagione vniuerfale , che , qui fa.
cile irafcuntur , iran minime continent , fed reddunt , come ancora per
ch'eglifaceua,che la ſua prudenza aguiſa d'acqua ſmorzaſse nel cuore l'ardēti
fiamme.Onde (com'egli ftefso dicea) non andò mai al letto con colera, non folo
egli benfubito deponeua l'ira : ma di più faceua appunto come comandò quelfa
uio, dicendo , quod nullum euidens iracundiæ veftigium oportet relinque
quere,fed fimul atque deferbuerit, atque refederit animi tumor , omnem
præteritorum malorum memoriam penitus tollendam effe . Da quefta ira
infuorinon vi era cofa in lui, di che potesse imputarfegli:ogni vno conofceua la
fantità della vita, lontana da ogni ambitione, e netta da ogni labe mondana . Par
ue,chegli animi de gli huomini cofi sbigottiti (come fi difse) fi rafficurassero
molto ancora, vedendo che Pio fubito giunto al Ponteficato,diede d'animo bene
fico chiarifimi argomenti , concedendo al Conte Annibale Altemps cinquanta
mila ducati , et a moli Cardinali poueri , dando buona fomma di danari , che fi
trouauano in caftello . Il giorno dellafefta di S. Antonio, ch'era ilſu natale,
& egli entrauanel 62. anno dellafua età , fù coronato auanti la Chiesa di San
Pietro
, efuronofatte lefolite cerimonie . Si volſe egli tutto ad emendare i co
fumi, torregli abufi , et afare , che fi viuefse vita Chriftiana , e che non
fipreterisse diporre ad efsecutione quanto nel Concilio di Trentofi conteneua .
Once non meno vtile apportò egli in ciò di quello , che hauessero apportato i
passati Pontefici in fare cominciare , eterminare detto Concilio . Non molto
passò dopo lafua afsontione al Ponteficato , chefece Cardinale ( dandoli ilfuo
cappello) Michiele Bonello figliuolo di vna fua nipote da lato di forella , e
fra e dell'iftefso ordine Domenicano . A fare ciò il Pontefice vi fù ſpinto
non
ry 3
710 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
non tanto dalla parentela, quanto da infinite preghiere, che tutto diſopra ciò da
Cardinaligli erano porte,e da vna bnona natura,e belle qualità, che nelgiouanentes.
fifcorgeuano,le quali fono crefciute inmaniera, hanno prodotto, e producono
tuttauia cofi nobili effetti, ch'egli allafanta memoria di ſuo zio accrefcefplendo
dore, afe feffopartorifce vnaperpetua, e grãdiffima gloria.Et s'incamina per 19
Strada tale,chefi può fperare, che col tempofia pergiunger apiùfupremegranit
dezze.Hor Pioftando tutto intento alle cofe della religione, fece, che'l Cardina
le Comendone, ilqualefe ne ritornaua da Pollonia a Roma, andaffe Legato alla 025
dieta vniuerfalein Germania intimata da Maffimigliano , e li mandò intorno a
ciò dl Pontefice molti fanti,& prudenti auuertimenti,il chegiouò molto in quel
la dietaper ribatter gli heretici , iquali accioche fuffero ribattuti nella Francia
ancora, diede a quel Re, & a'fuoi miniftri ottimi documenti,ne contento di ciò il
M and ail Papa , per aiutare il Re a debellarli , ordinò poi , che li fi deffero per foccorfo
Papa aiuto quattro mila, e quattrocento fanti, e nouecento causalli , e chesotto laguida del
di foldati
al Re di Conte fanta Fiore valorofiffimo Signore li fuffero condotti ne reftò egli di dar WHE
Fraciacon anch'in altre occafioni altri foccorfi a cattolici , che altroue contra gli heretici VThe
tra gli he #15
retici . guerreggiauano : Horaperche il Pontefice non folo alla riforma de' coftumi, MA
alla eftirpatione dell'herefie,efpiantamento de gli heretici,ma ancora reprimere
Conte di S. ilfuror de' Turchi era volto continuamẽte, & in ciò nel vero vi biſognauagran
Fiore gene vigilanza, & feruore , percioche il Turco ogni giorno acquiftauapiù , e facena
rale
genti del maggior danni, e diceuafi, che aſpiraua alla Monarchia del mondo ,per tanto il
Papa , che Papafaceua inuitare , e con ogni più deſira maniera effortare , e pregar tutti i
andarono
Francia. Principi Chriftiani, e maffimamente i più potenti , ad vnirfiinfiemecontra que
"Solimano fto fiero barbaro : e perche Solimanofaceua laguerra in Vngaria, ou' era egli an
gran Tur
co guerreg. dato in perfona con più di ducento milaſoldati, però il Papa mandò in due vol.
gia in Va te all'Imperatore nouanta mila ducati , promettendone ancora cinquanta mila
garia.
ogni anno,fin che duraua quella guerra,e oltre a ciò per impetrare aiuto da Die,
con la cui mano fi vincono i nemici dellafede noftra, publicò egli vn Giubileo , e
fecefolenniſſima proceffione, nella quale cofi deuotamente andaua egli medefimo
apiedi, che moueua a deuotione i riguardanti, e ne gli animi di tutti tanto mag "NO!
giorefifè il denoto affetto, quanto che eſſendo appreſentate al Pontefice alcune
indemoniate, egli col toccarle con laftola , e col darle la benedittione le liberò da
tai nemici . In tanto in Vngheria vi mori Solimano , mentreftaua all'aßediodi
Solimano
muore in Seghetto,laqual morte doueua eſſer cagione, che i Turchi ſi ſpauentaſſero, & da
VogariaSe quell'affedio fi rimoueſſero, nondimeno tanto in vno effercito gioua la prudenza,
fo'to
ghetto . gli accorti auuedimenti d'vn Capitano, che quelli accidenti, che douerebbono
apportar danni,arrecano vtilità, cofiil cafo della morte di Solimano, che per fe
Steffo doueua in queſta impreſa eſſer dannofo, fù vtile , & ligiouòfommamente,
percioche Mahemet Bafcià iui capitano principale , non folo tenne occulta la
morte delfuo Signore,mandata in tanto la nuoua alfucceſſor Selim, accioche egli
fenza ftrepitipoteffe prendere la poſſeſſione dell'Imperio , ma eglifpargendo dal
volto in abbondanza lagrimefinte, e dafalfo dolore molto oppreſſo mostrando
fi,daua ad intender a'foldati, che questo affanno gl'occupaua il cuore, e tantela
grime
PIO V. 711
di quel regno,i quali ne a lui,ne aſuoi maggiori haueano mai violato la fededa
ta,nondimeno perché a' Principi non mãcano mat huomini, chefi sforzano con
colorite ragioni di darli ad intender, che quanto effi vogliono fia honefto , egiu
fto, cofi bora non mancarono a Selimproti adulatori, che quell'impreſa eſſer bo
neſtiſſima gli dimostrarono , dicendoli , che hauendo iſuoi maggiori conquiſtato
Ragioni , l'Imperio di Coftantinopoli , e della Grecia , e che quefto regno di Cipri a quel.
che
deuapreten l'Imperio era foggetto, onde s'intendeua effer fuo,e però aripigliar ilfuo,e non
32
nel R gno atorre l'altrui contra lafede data egli fi apparecchiaua . Rifoluto dunque Se
# 61
diCipt . lim di affalir tal Regno , fece fargrandiffime preparationi , & apparecchi mili
tari , e per ageuolarfi il conquifio di quefto Regno , fi difpofe per la Dalmatia ,
e per la Schiauonia aſſalir ancor i Venetiani , i quali vedendo tanti prepara
M:
menti de Turco, effi ancora per difefa faceuano molte,& ottime prouifioni.Ma
prima che lTurco ne veniffe ad aperta guerra con effi, mandò a Venetia vn.
Chiaus a chiedergli il regno di Cipri , come indebitamente vfurpato da quel do
minio all'Imperator de' Greci , e che quando effi dare non gli l'haueſſero voluto,
egli fe l'haurebbe occupato con l'armi . Fù dato in vn publico configlio da Ve.
netiani vdienza al Chiaus , ch'era giunto in Venetia tre di dopo Paſqua di re
furrettione del 1570. egli eſpoſta l'ambasciata delſuo Signore hebbe riſpoſta da
i Senatori , che il regno di Cipri era con ogni giufto titolo da effi ftato poſſedu
to , & all'hora fi poffedeua tuttauia , e però che eglino erano apparecchiatia
difenderlo con l'armi contra chi d'occuparlo penſaſſe , e che eglinoſperauano che
H
Papa pra Iddio vendicator de' perfidi huomini caftigherebbe il Turco , che ſenza niuna
tica la lega
fia princi cagion contra l'vfo de' ſuoi maggiori rompeſſe la fede data . Licentiato il
pi Che
n cont.fia'1 Chiaus fe ne ritornò alfuo Signore , & i Venetiani Spedirono ben tofto Amba
Turco fciatori a vary principi, tentando col mezo del Pontefice di vnirfi contra que
Re Filippo At7 Barbaro inimico di Dio,de gli huomini , e d'ogni honefta conditione . Il Pon
manda cin
quanta
lese in agatefice cominciò a praticar con ogni feruor , e deftro auuedimento vna Lega
10 a Ven trail Re Cattolico , i Venetiani , e fe medefimo , tentò egli d'includerui in effa
laani foto altri principis ma perche s'auuide non poterfi ftringere prefto la lega , come
condena
di Andica eradi biſogno per refiftere alla guerra, che era in piedi quell'anno, però egli at
d'Oria.
tefe ad aloprarfi in modo, che'l Re Filippo porgeße aiuto a i Venetiani , & egli
ancor a' medefimi lo porgerebbe , e poi più agiatamente fi potrebbono ftabilir
le cofe della Lega . Il Re Filippo per compiacer al Pontefice ordinò , che in
foccorfo de' Venetiani andaſſero 52. delle fue galere,delle quali ne fece Gene.
rale Gio. Andrea d'Oria , huomo nell'armi , e cofe nauali di gran credito , impo
Marc An nendogli, ch'egli obbediſſe à Marc'Antonio Colonna valorofo Signore , e Gene
Ronio Grale dellegali re del Papa . Hora verfo il fine d'Agofto del 1570. congiunteft
ionna
ne dei infiemetutte quefte galere con quelle de' Venetiani , fi vide che faceuano affai
le gale e
del Papi potente armata,percioche giungeua a cento, & ottantagalere, vndecigaleaz.
Venetian ze, fei naui. Giunta questa armata in Candia, fi rifolfero i Capitani di andat
Turchi af alla volta di Cipri . Vn mefe, ò poco più auanti, che 1 noftri veniflero a quefto ap
faltano
Regno di puntamento, era venuta l'armata Turchesca copiofa, & horribile nell'acquedi
sipi. Baffo fopra l'Ifola di Cipri,e giuntanefubito la nuoua in Nicofia,il Sign.After jin
Baglio.
PI O v. 713
414-45 integrità della volontà, e l'affiduità, & vigilanza , con che l'operationifue me
yua agloriofo fine , e parue,che fi come effo col effer fatto Cardinale fi era refo
più maefteuole, cofi queftefue virtù,& altre, che a Principi conuengono , di più
Splendor apparisfero,fi come fino al dì d'hoggi in ogni occafione in luifplendidif
fimefi dimostrano . Fù il Pontefice lafera medefima, che mori, aperto, e fi troud.
hauer nella veffica tre pietre, il difeguentefù portato in S. Pietro , ouefù gran
in concorfo dipopolo, che andò a vederlo, e riuerirlo , e molti vi piangeuano ancor
A fopra,e lifaceuano toccar i rofarij, comefefuffe vn corpo fanto.Fù poifepelito in
Ba S.Pietro, di doue è ftato trasferito in S. Maria Maggiore in vn magnificentiffi
mo fepolcro,che Sifto V.per dar chiarefegno d'animo grato per beneficij riceuu
tili ha fattofare nella cappella , laquale il medefimo Sifto fplendidiffimamente
hafattofabricar, ornar a marauiglia.Lafciò Pio V. memoria ne gli animi de
gli buomini d'effer ftato offeruantiffimo della religione , tremendo caftigator de'
vity,vigilantiffimo, et indefeffo ne'negotij ,ne' quali era alquanto alle volte irre
foluto per il troppo defio, ch'egli hauea, che terminaffero a conueneuol fine. Amò
quefto Pontefice i virtuofi, e valenť'huomini fopra modo , e di honorarli , e tirar
li a maggior dignità , efplendore fùt auido grandemente : e però egli conofcendo
molto beneperpiù vie, quanto alto valor , eſegnalata virtù fuffe in Cofmo de
Medici Ducadi Firenze, e quanto vtile anch'egli haueffe arrecato alla fanta fe
de, lidiede nelmese di Nouembre del 1569. il titolo di gran Duca di Tofca- Titolo di
Bua
na, nellaparte che èsoggetta aldominio di detto Duca , ilqual venendo poi a toà Col.
Romanelmese di Febraro nelfeguente anno , nèfù dal Pontefice regiamente, e dicimo de Me
.
conmoltaallegrezza di tutti incoronato,e nella real corona vo'ſe il Papa,che fi
poneeroqueste parole , Pius V. Pont. Max . ob Eximiam Dilectionem , ac
Catholice Religionis zetum præcipuum Q. Iuftitiæ ftudium Donauit
Vso quefto Pontefice gran liberalità in donar a' buoni , e'n fouuenire a' lunghi
Pinelticompenfare ancori fuoi feruitori fù egli larghiamo donatore , la.
quallarghezzaferuo egli ancora con qualfi voglia,che in minor fortuna li ha
ueffe maifatto piacer alcuno , & era tantograto ne beneficij , che anche verſo
quei, ch'erano morti, moftrauafegni digratitudine , e però a Paolo IV. da cui Grat tudi .
re di PioV.
era egliftatocreato card. fece vn nobile , e magnificofepolcro nella Chiefa del- veriola
la Minerua , nella cappella de Carraffi : fece anche vn'honorata fepoltura nella moris di
Chiefa della Trinità del Monte al cardin. di Carpi , da cui Pio in bafo ftato ha . Paolo
· iiij.
ueahauuto alti fauori, e parimente nel Duomo di Napoli fece ad Alfonfo Car.
rafa card. enipote di Paolo on degno,epregtato fepolcro. Furono da Pio ancor
fatte variefabricbe nel palagio Vaticano , & in altri luoghi di Roma , efuori .
Nel Bofcofuapatria fece un monafterio afrati dell'ordine de' Predicatort , e
li aßegno coueneuoli entrate,e nella Chiefa afe medefimo vn'honeftaſepoltura .
Et ancorche in queste opere, e nella venuta del Turco a Seghetto , e nelle cofe di
Francia, e d'Auignone, e nella lega contra i Turchiſpendeſſe egli groſſiſſima să
na d'oro, nondimeno fi trouarono dopo la mortefua in caftello feicento milafcu
Pli , ouer (co
me altri dicono ) vn milione , e mezo d'oro . Fu quefto Pontefi
ce
con foto da fuoi prop popo loda : ma anco da nemi Turc , e da' fiele.
ri li to ra ci hi
rat!
)
720 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.
GRE
ELMANT GREG XIII. 721
ORIO
GREGORIO XIII
. PONT. CCXXX.
Presc
inCelica
Ha
ToTand
Pran
PR
pagno,
GREGORI Q XIII. 723
Armata uano ciò potere effere vero per la gran rotta, che pur di anzi il Turco hauea hau
Chriftiana
e Turca , uto, òfe pur lo credeuano,giudicauano , che per effer quei legni verdi , e fabricati
fcuoprono difresco,nonfuſſero vtili alla guerra . Difpofti dunque i noftri di combatterefe
Vluzali ge cero in Corfu la rafſegna di tutti i vaſſelli della lor armata,e videro d'hauer cen chat
nerale del to trentagalere,ſei galeazze,e dieci naui,tutte ben in affetto , e ottimamente pro
armata a . uifte d'ogni cofa conueneuole per la battaglia. Fatto ciò fi partirono , & effendo
Tur.hefc
giunti a Cerigo , bebbero nuoua,che l'armata Turchefcafi ritrouaua intorno a insti
Maluagia, onde allafua voltafi moffero,& allifette d'Agofto la difcoperfero
fopra Capomalio, e pareua chefacesse vifta d'incaminarfi alla volta de' nostri,
fa
efùfaputo,che l'armata Turchesca era veramente di dugento cinquanta vaf
felli di piùforti , e che Generale ne era Vluzali , il qual ſi ſeppe d'hauere hau
uto ordine dalfuo Signore di non combattere co' noftri , ſe non vedea vn gran
diffimo vantaggio, e quafi ficura vittoria , e che li tenefse a bada , accioche non
Armata
Chriftiana potessero danneggiare i fuoi luoghi maritimi . I noftri fubito che scoprirono
afla
Turchesclaa ·l'armata Turchescapofte in ordinanza debitamente le lor fquadre fi fpinfero al
la volta d'efsa.vluzall auuedutofi , che l'armata Chriftiana andaua ad afsalir.
lo ,fe bene di numero di legni la vedeua inferiore alla fua , deftramente voltò le
poppe,efi ritiròpiegando verfo Ponente alla volta dell'Ifola de' Cerui: lo fegui
rono i noftrisma con molta lentezza, del che n'era cagione che li bifognana rimor
chiare i legnigroffi.Si confumò in ciò quafi tutto ilgorno,& auicinatafi lafera,
tempo nel qualefi giudicaua non potersi combattere, fe la battaglia non volea
farfi di notte,vluzall per mantenere ilfuo credito, e dare ad intendere,che volea
combattere,voltò le prore,efifpofe in battaglia, comeſe di afsalire,ò di eſsere af
falito afpettafse . Accortofi i noftri di questofatto , gridarono lietamente, che vi
era tanto digiorno,che fi potea cominciare, e terminare la giornata, e già di aſ
falire i nemici apparecchiati, cominciarono ad offenderli con l'artigliarie .All'bo.
• ra Vluzali , che in niun modo volea combattere , fi volfe con ogni deftro modo a
ritirarfi, & afuggirfene , & quantunque i noftri lofeguifsero , non potero però
fi
Ee
ge la gio giungerlose per tenere vluzali più lafuafuga copertafe fparare molti tiri d'ar
Data , vfa.
aftutia fua tiglieriafenza palle , accioche'lfumo vietafse a' noftri di poter vederla . Hor e
ta nel riti gli finalmentefi fermò a Capo Mattapan al porto delle quaglie , e i noftri tor.
sarfi .
narono a Cerigo , e quiui ftettero due giorni , & poifi pofero aſeguire di nuo.
uo i nemici , ai dieci d'Agofto fcopefero l'armata Turchesca al detto por
to delle quaglie:ma ne ancora qui fi venne a combattimento,perche i Turchin'
andarono alla volta di Coron , & i noftri a Cerigo di nuouo fecero ritorno . Ių
tanto i noftri hebbero auifo , che Don Giovanni era a Corfu, e che fi dolexa gran
demente,che effi hauefsero fenza l'interuenimento dellafua perfona proccaciato
wani , e gli difaregiornata co i Turchi: onde il Colonna , a cui i difgufti di Don Giouanni da
Don Gio,
altri gene- uano noia afsai , rifolfe col Gilandrada andarne con le lorgalere a Corfù ,e co
sali
maraChri fifecero : quiui con Don Giovanni determinarono di ritornare fopra l'armata
ftiana. Turchesca , ch'all'hora nel porto di Nauarino fi ritrouaua . Paril dunque di
qui Don Giovanni , & ai dieci di Settembre giunse alle Gomenizze , oue fi.
cendo larefsegna della fua armata, fi trouò di cento ottantagalerefottili dict
to na
GREGORIO XIII. 725
che per la morte del Re Carlo fuo fratello gli era ricaduto il Regno di Francia, e Herico
paff Re
a in F
all'borafe ne andaua a quella volta,eßendofi partito di Polloniafconofciuto , e cia a pi
in moltafretta per temenza,che iui i Polloni no lo trateneffero, e l'impediffero il gliar
rona.la co
viaggio alfuo regno bereditario . Hora Gregorio non hauendo più da impiega-.
Telcomefi folea)groffafomma d'oro nellefpefe della lega fi volfe ad impiegarla Aiuta il Pa
infoccorrere l'Imper. & il Re Cattolico , accioche più commodamente poteffero i Princi
pa Chriftia
pi
guerreggiareper l'eftirpatione dell'herefie,e per esfaltatione, e dilatatione difan ni di dana .
ri le
ta fede,e in ciò nelfuo Ponteficatofpefe Gregorio grandiffimo numero di ducati: guePercoff
rre con.
oltre a quefti al Re di Francia,perche poteſſe meglio fare guerra con gli heretici, tra gli he
che pre
enonfuffe aftretto per mancanza di danaro fare con effi qualche pace ,
eu giudicaffe alla verità Catolica,diede 400.milafcudi,i quali il Papa raccolſe da
on taglionefopra le città della Chiefa ,e dafei decimefopra i beneficij: egli porfe
anche liberal foccorfo all'Arciduca Carlo, e alla religione di Malta . Vsò ancora
molta liberalità molte volte in donare a poueri gentil'huomini,& a Signori prin
cipali.Onde al Duca di Branfuic,quando venne a Roma, diede egli medefimo fet Fabriche
Este mila feudi.Spefe parimente Gregorio molto in fare da fondamenti varie Chie fatte da
Greg xiij,
fe cofi in Roma,come ancor in altre parti : non guardò egli a niunaforte diſpe
Je perfare ventidue Collegij in varie , e lontaniſſime parti del mondo , affinche
in effis'infegnaffero buone difcipline,e in tal maniera s'ampliaffe il culto Catoli
co,al qual effetto mandò egli huomini dotti, e zelanti di religione al Prete Gian
ni,a'Marroniti,in Coftantinopoli,e altri luoghi aẞai.Teneua Nuntij in Germa~
nia per vedere di ridurre gli beretici alla cognitione della verità , e rimouerli
quantopiùfuffe poffibile dal male oprare. Fùfpefo ancor da Gregorio affai in
fabricare publici granari alle terme di Diocletiano, infarefontane vaghiffime, e
Atradeampie,e in Roma, e in altri luoghi dello stato Ecclefiaftico . Non perdond
a niunafpefa del 75.chefù l'anno del Giubileo ,per far che le genti,che con gran
diffimo concorfo veniuano a vifitare i luoghifanti ,fentiſſero commodo,& bone
fto diletto : accioche con lor minor difagio fi poteffe vifitare la Chiefa di S.Gio
Hanni Laterano , fece egli vna ftrada da S.Maria Maggiore al Laterano : rifece
ancora nell'iftelo tempo il portico di S.Maria Maggiore,fi come la ifcrittione ,
che vi fi legge, tutto ciò dichiara, e moftra dicendo,Gregorius XIII.Pont.Max.
Eugenij labantem porticum refecit, & magnificentius reftituit , viam rec- Rumo :i di
tam ad Lateranum aperuit anno Iubilei MDLXXV.Grande fù etiandio la per Pollonia i
la part
UP
fua paftoral vigilanza , quando egli moſſo da puro zelo di Chriftiana pietà , di Herri
L mandò il Cardinal Morone Legato a Genoua , acc oche colfuo bel modo di ma- color Rc .
7
Solleuatio, la quarantia, e dopo ciò effendoli data liceza d'ammetterle nella città,quèi mer◄
ne della. canti fi rifolfero per lor maggior guadagno di mandar queſte robbe in altri lõta
Fiandra
Do Giouar ni paefi,oue giunte non tardò troppo,che s'infettarono tutti quei luoghi, perche
Die Auftria in effe robbe vi fi trouò effer cofe peftifere affaire'l fimile harebbonofatto in Ro.
Generale
del Re F ma,fe Iddio non ifpiraua quei mercanti a nö lafciarle , ma traſportarle altroue. M
lippo in
Vn'anno dopo
Kandra. nuoua,che' in circa che
l vefco.Leodic d'Italia's'era
enfe negotiana tolta
pace quefta
tra'l Recalamità,il
Filippo, e liPontefice
ftati dellahebbe
Fia
Principe
Parma Ge di dra , che non molto tempo auanti s'erano da quella Corona ribellati , egià Don
14
nerale dei Giouanni d'Auſtria General dellegenti, che contra coſtoro vi hauea mandato il
Re Filip Re Cattolico , & il Principe di Parma all'hora fuo Luogotenente , che poiper
po inFian
dra dopo morte di D.Giouanni nel Generalatoſucceſſe, vi haueanofatte, e vifacéanova.
lan
DonorteGiodi lorofe opere , che ha continuato con eterna gloria , e continua quel Principe bor
wanni . Duca di Parma.Il Pontefice hauendo in penſiero, che queſta pacefuccedeſſe con
Sebaftiano
Re di Per riputatione dellafanta Sede , esenza vn minimo detrimēto dell a religione Cat.
togallo di tolica , vi ſpedifubito Nuntio Monsignor Caftagna hora Card . di S. Marcello,
egna
dar guer che in ogni occafione ha mostrato prudenza fingolare , & integrità marauiglio
s d'an
reggiare
Africa, infa:ma queft'accordo nonſegui altrimenti , onde ſempre in quei paeſi s'èſeguita
ta , e fifegue fin al dì d'hoggi la guerra , e molte città principaliſſime ſiſono dal
detto Duca prefe, foggiogate, & alcuna parte di quei popoli s'è ridotta al vero
culto Cattolico . L'anno appunto , che fi negotiaua dal vefcouo di Leodio lapacè
tra'l Re Filippo, e gli ftati di Fiandra, Sebaftiano Rè di Portogallo coraggiofa,
ereligiofa perfonafi rifolfe afare l'imprefa dell'Africa contrai Mori: a fifatta
rifolutione fu egli ſpinto , e dal defiderio di riporre in quei paefi la religione
Chriftiana,come altre volte v'era ftata, e dalla compaffione, ch'egli bebbe a Ma
meth, che da Malamaluco fuo zio erafcacciato dal regno di Fez, e di Marocco,
e con bumiliffimi prieghi era ricorfo al Re di Portogallo, affinche li voleffe por
ger aiuto perriacquistar il fuo perduto Reame, promettendogli, chefe peropra T
fuafuffe egli ripofto nel regno ,ne farebbe divenuto ſuo tributario , e per ficurezza
di ciò li volea conſegnare tutti isuoi porti di mare, con li căpi attorno,i quali di
cea cofi efferfertili, che con lafertilità loro nofolo fi farebbe potuto torre viala
fame, da cui in tempo di cattiue nauigationifono grauemente trauagliate alcune
città,ch'in quelle bande tengono i Portogefi : ma ilfoprauanzo de' grani, &al
tre cofe importanti al vitto humano fi farebbon potute condurre in Portogallo .
Et oltre di ciò Mameth per mouer più ageuolmente il Re in fuo foccorfo lidiede
per ostaggio vnfuofigliuolo.Si sforzò ancora di mostrarli, che l'imprefafareb
befacile,percioche da vna parte di quei popoli era egli amato, e defiderato , e da
tutti conosciuto per loro folo legitimo, e natural Sig.é che Malamalucco fuo zio
nonper elettione del popolo: ma perfauor de ' Turchi haueaprefo quel dominio,
Abbocca , e chei Turchi l'haueano fauórito per mettersi in via di giunger quando che fis
mento del
Re di Spa adefferpatroni di quei contornis ilche al Chriftianefimo haurebbe arrecatogra
gna del uiffimi danni.Da tutto ciò dunque moſſo il Re di Portogallo, fi rifolſe difar total
, ePer
Re di
toga lo. imprefa:maprima volſe egli ſopra ciò il parer del ReFilippofuo cugino , ondeſt
co s'abbosco in Guadaluppo città di Caftiglia : il Re lo diffuafe da tal impreſa
QUNST
1
' " יו GREGORIO XIII 733
1
Auertendolo,che l'inimico hauea potentiſſimo effercito, era nelle cose della mi
litia effercitato,e valent'huomo , et hauea i Turchi,che lo difendeano aſpada trat
tae chenelle promeffe, e ſperanze di Mameth non era bene ne puntoficuro il fi
darfi.Configliana prudětemente il Rè Filippo ,che nõ biſognaua creder alle pa
.
role di Mameth, perche mai biſogna preſtar credeza a' detti di coloro, chefono +
difcacciati da lor dominy , e che cercano ricuperarli,perchè tanta la voglia,ch'è
wils in loro diracquiftar il perduto , che credonofaciliffimamente molte cofe, chefon
falfe,emolte dafe fteffi artificiofamete n'aggiugono, talche tra quel,che credono,
07 equel,chedicono dicreder,riepiono in modo tale difperaza quei Principi,a quali
ricorronoperfoccorfo, che ò gli fanno far vnafpefa in vano , ò vna imprefa, oue
firuinano:e cofi apputo(come vedremo)fucceffe al Re di Portogallo , ilqualcon Rè Sebaftiano
di Por.
tutto che dal Re Filippo fuo cugino lifuffe diffuafala detta imprefa, volfe egli no togallo paf
dimenomoffo dallefalfe fperanze di Mameth farla . Onde meffo infieme trenta con fain trenta
Africa
mila căbattenti,andò egli in perfona a questaguerra. Tra quefte geti v'eranfoli mila folda
ti .
Cas cinque mila Italiani,i quali hauea con altra gente mandato Papa Gregoriofotto
la guida d'on'Inglese, che gli bauea promeſſo per la cognitione, ch'egli tenea d'al
cuni luoghi,di prender a manfalua certe Città, e cofi aprirsi affai piana, e ampia
via adebillar quel regno , e per alcune cagioni quefti 5.milafoldati eran andati
a feruigi del Re di Portogallo , ilqual nel fuo effercito vi hauea 2. mila caualli
Portoghefi, oltre 800. c'hauea codotti Mameth: tutto'l predetto numero di ca
uallifigiudicaua per proue, che s'erano in altri tepifatte, che varrebbono quan
to quattro milla, e cinquecento de' Mori.Imbarcò quefte genti il Rè in vn’arma
tad'ongroßo numero di vafselli,e fipartì di Lisbona a'24.di Giugno del 1578 .
eta18.del feguente meſe sbarcò in Arzilla Città delfuo dominio: quiui eglifece
rimanere nellafua armata 4.milafanti, accioche non veniffe a' Morifoccorfo d'
Algieri,& altri quattromilafanti mandò a Maraganofua fortezza nella cofta
delmarenel regno di Marocco , per fare , che con le fcaramuccie trateneffero
partediquei Moridal venire alla deftinata guerra. Quiui fifeppe certo,che l'ef
Sercito nemico era potetiffimo; onde i Baroni del Re di Portogallo pcurarono di
Effercita
rimouerlo da quella imprefa,effortandolo a tornare a dietro, e non mettere a ma- de Mori
nifeftopericolofe, e le fuegenti con l'andare a combattere con vn'eſſercito , ch'era te
quattro vol
maggior
quafiquattro volte maggiore del fuo . Per le parole di coftoro fi rifolfe il Re a di Rè quello
tornarfene àdietro: Mameth auuedutofi di ciò con potente manierali parlò:e di Portogalle .
moltafperanza lo riempi,dandoli ad intendere chesenza venir à giornata haue
rebbe vinto,perche legeti del Rè nemico l'haurebbono alla prima loro comparsa
bandonato, onde il Redifeguire auanti in tutto fi difpofe, et a 29. di Luglio col
refto delfuo eßercito marciò verfo Alearquiuir Città principale del Regno di
Fez. Qui fi vide l'esercito nemico , e che niuno di quei foldati fi volgea aseguir
a parte di Mameth , anzi tutti fi moftrauano difpofti difeguire il lor Malamo
ucco,l'effercito del quale giungeua afeimila caualli, a 15. milafantiŝil Re di
Portogallo vedendofi afronte de' nemici, e confiderando,che'l porfi infuga non
farebbegiouato,fi rifolfe con animo coraggiofo, no oftante che vedeffe ilgrade
Tercito dell'auuerfario,difare giornata feco,et a 4.d'Agosto del 1578. banělo
ordi
734 CICARELLI DEL LE VITE DE PONT.
L'effercito del Re di Spagna intanto entrò a' danni del regno, efubito , che com
paruefotto la città di Elues, chefü la prima,che gli veniße auanti , gli ſi refe da
pattifenza oprar armi,e cofi fecero a mano à mano tutte le città, alle quali giu- m
Città digeua l'ejercito : il Duca d'Alua andaua à più poter alla volta di Lisbona , crea
Portogallo dendo , che fubito che fi haueſſe queſta città in mano , fuße conquistato d
fi danno al
Re di Spa tutt'il regno , bor egli giunto a Lisbonafece fatto d'armi con D.Antonio,che coi
gna.
fuoifeguaci,i quali eranofoldati nuout,& inefperti li venne incontra onde Don 72
Fatto d'ar. Antonio fù vinto , e colfuggirefaluò la viva, e Lisbona fi diede al Duca d'Alua, P
me fra Don ilqual colfar morir alcuni principalifautori di Don Antonio acchettò i tumul
Antonio , e ti.Fatto ciò il Re Filippo n'andò a Lisbona,efu accettato per Re di Portogallo,
il Duca d'
Alua. e lifu giuratofedeltà,& omaggio.Il Papa hauea mandato il Card.Riario Lega.
Don Anto.
nio vinto, to , accioche opraffe quanto poteffe , affinche non veniſſe all'armi il Re Cattolico
fi
Lisbona
dà in co'Portugbefi: ma ch'effi lo riceueffero pacificaměte perloro Re:ma prima,che'l
del Re di Card. vigiungeffe , era quafi accomodato il tutto , onde poco altro gli reftò che
Spagna. fare,che ritornarfene . D. Antonio hauea rifatto vn'effercito di otto milaperfone
incirca , e s'era fortificato appreſſo alla città chiamata il Porto di Portogallo,
che lo riconofceua per Signore . Quiuifu egli nuouamente rotto da Spagnoli, e
mentre egli s'auuede, che le cofe delfuo effercito vanno in ruina,prefemolte gio
ie,e groffafomma d'oro,& altre robbe pretiofe, eſe nefuggì cõ alcunipochiſuoi
feguaci,& alcuni Spagnuoli li tennero dietro. Auuedutofi D.Antonio,che liera
Don Anto- no vicini, e che dalle lor mani non potea egli campare,pensò benein vn puto con
nio
nuorotto
uo dadi onprudente auuedimento di rattenerli à dietro,e cofifece buttar per la via, per
1 Spagnoli laqual eglifuggiua , vna valigia piena di danari, e poco dopo vna caſſa di robbe
con aftutia di molto conto :gli Spagnuoli m'raccorre quefte ricchezze tutti, & in tutto s'oc
A falua.
cuparono,onde D.Antonio allafuga, & alloſcampofuo hebbe tempo . Il Re Fi.
lippo in Lisbona non troppo vi fifermò: ma in quelpoco, ch'ei vi ftett, evfcor
ſe duegraui pericoli della vita percioche due voltefuronoſcoperte mine,chegli
erano statefatte alpalagio, ow'egli habitaua, & alla Chiefa , ou'egli coftumana
di vdirgli officijfacri , efe non ſi ſcopriano ,farebbe egli ruinato , o colpalaggio,
o col tempio :furono caftigati di tanto ecceffo gli autori, e'l Re nella fua Spagna 3074
preftamentefece ritorno . Mentre paſſauano queste cose in Portogallo , giunfe
l'Ambasciatore del Duca de' Mofcouiti à Roma a Papa Gregorio . Eva questo
Ambafia
tor del Du Ambafciator mandato dal gran Duca di Mofconia afupplicar il Papa , che co
ea di Mo- mepadre comune s'interponeffe per metter pace tra lui, e Stefano Redi Pollo
fouis
ina. aRo- nia , ilqual glifaceua afpra guerra , egli haueua in mal termine ridotte le cofe
fue Fu alloggiato queft'Ambafciatore da Giacomo Buoncompagno Principe d'
honorate qualità , & all'horagenerale di Santa Chiefa , e da eſſo Pontefice fr
veduto con moltograto afpetto, e li furono fatte belle, e degne accoglienze . Ri
Coflumi cufaua queft' Ambafciator di baciar il piede al Pontefice : ma dettogli poi, the
de Moco cofi era il dovere, e che in altra maniera non dauano i Pontefici, nè debbonodar
ua ti
Roma.
venuti dienza,eglifirifolfe a baciarglielo . Fu offeruato in quefti Mofcouiti, che
nero aRoma, ch'egli coftumauano d'inacquare il vino con acqua vite, ilchena
accendere viepiù l'ardor del vino : s'eglino erano affaliti da febre haueans in
7/0
GREGORIO XIIL 737
kruum tuum Domine ,quia oculi mei viderunt falutare tuum. Il Papa con
-hom lieta fronte lo riceuette ,e li diffe,che non credea alle calunnie de' fuoi auerfarij , e
lo ringratiò del defiderato piacere ,che haueua di vederlo ,e lo confortò a ftare di
buona voglia,efattolo leuare in piedi, lofeceſedereſopra quattro Cardinali,oue
fiato vn poco, e ragionato delle cofe del viaggio, fa licentiato , efe ne ritornò al
fuo alloggiamento . Alcuni giorni auanti , che giungeffe il gran maestro a Ro- Romagal
専
ma,era arriuato Romagaffo Caualliere principale della parte contraria , e Cor- liere
fo Caual
valo.
faro ingeniofo , & efpertiffimo , & intrepido , & a' Turchiformidabile molto , & rofo mus
perche affai dispiacque alla Corte Romana , & ad altri Principi , ch'eglifi fufferma
e in Bo
posto in contrasto colgran maeſtro ,però nonfu eſſo in Roma , ne da Principi ,ne
da Signori, ne dagentil'huomini albergato in cafa , onde li conuenne d'habitare
in camere locande . Diede si grande affanno a queflo generofo Caualliere il ve
derfi trattare con talefoggia ,in quella città,oue altre volte,e dal Põtɛfice,eda
Cardinali ,& altri Signori era ftato raccolto ,& honorato affai, che ne ammalò,
etofto ne mori di dolore Fu quefto Caualliere co bella pompafunebrefepellito
n ella Chieſa della Trinità de' Monti , e le fù poſtofopra vn'Epitafio ,che molto
e-ne pone auanti a gli occhi altrui ,di che conto fuſſe il fuo valore,e di che opere
D. O. M.
Mat urino Romegaffio Vafconi militi Ordinis Hierofol . cuius ob virtu
tem fæpe fpectatam nomen ipfum terrebat hoftes , poft plurima maxima
que munera fumma cum laude obita , multas naues hoftium captas, mul
tas depreffas , multas nobiles victorias fortitudine ,& confilio partas ,Romę
obijt pridie Nonas Nouembris . M D L XXX .
Io ho vdito dire da perfone ,a cui fi può preftare credenza , che in Coftantino
polififece publica allegrezza, quando fifepe la morte di Romagaſſo . Et nonfi
anidero i Turchi, che in tal modo acerebbero al lor nemico maggiore gloria , la
qualeferuirà per ftimolo a gli altri Cauallieri di ſeguire le pedate di Romagaf- Gran Mac
fo,e farfiformidabile a i Turchi . Hor due mesi in circa dopo la morte di Roma- ftro di Mal
ta muor in
gaTo mori il gran Maeftro , e cofi col fine del viuer loro fi finirono le cauſe, e dif Roma.
ferenze proprie . Il Papa per leuare i tumulti, che poteuano nafcere nella Elet
tione del nuouo gran Maestro , nomò quattro Cauallieri di quella Religione, de'
quali indi a poco vno chiamato Don Vgo di Verdala Guafcone fu eletto di co
mune confenfo gran Maeftro ,come perfona , che di eſſere degniſſima di tal grado
baueffe in più maniere moftrato sempre . Questi boggi apputo, metre noifcriue
kamo quefte cofe di lui,hafatto l'intrata in Roma con grandiffimo , e maefteuole
apparato, epieno concorſo di popolo . In quest'anno ,che fi eftinfero lefeditioni ,
c'habbiamo detto di Malta,Gregorio nel palaggio del Vaticano dipinfe vn porti- fatt Portico
o
co, ouero vogliamo chiamare luogo da paffeggio, ch'adeffo dal volgo fi dice Gal fedip Pa
gere dal in
leria, nella volta del quale, ò vogliamo dire parteſuperiore, fece egli dipingere pa di varie
maefteuolmente,& indorare ricca, & vagamente molte hiftorie del Teftamento camête .
nuouo,& Vecchio ,molte cofe di S.Giouan battifta,molte cofe di Coftantino Im
Aaa 2 pera
740 CICARELLI DELLE VIT E DE PONT.
GREG
ORIO XIII. PONT. MAX.
Carlo
GREGORIO XIII 747
fe,che iuifù quell'anno, come ancora per molte perfecutioni , che da altri lifu
ronofatte, per ciòſe ne venne egli finalmente a Roma nellafede vacante di Pao
lo IV. Effendo per primaftato fatto Commiffario al Capitolo , oue nella prouin
cia di S. Antonio fi douea crear nuouo prouinciale, e vi fi creò Maeftro Cornelio
Diuo Venetiano,procurò poi d'eßer fatto prouinciale della prouincia della Mar.
ca: ma il negotio non glifucceffe , fe bene anch'infuo fauore Carpi vi fi oprò
molto.Dopo ciò per ordine della congregatione del sant'Officio , e maffimamente
per opra del Card .Aleffandrinofù egli rimädato in Venetia,si perche s'era por
tato bene, come ancora perfar più cauti quei, che l'haueano perfeguitato : quiui
gli fi rinonarono le perfecutioni peggiori di prima , efu fcritto a Roma , ch'era
troppo auftero , e che quellafua aufterità haurebbe un giorno potuto cagionar
tumulto,ond'egli oprò d'effere richiamato in Roma, di che il Card. protettore lo
confolò. Hauendo dunquefcorfo in Venetia molto pericolo, fe ne venne a Roma
nel 1560. efùfubito da' Card. del S. Officio ammeffo per vn de' Confultori del
la congregationedell'Inquifitione , dalla quale, percioche il conuento non volea
fargli lefpefe, fu prouifto di certa prouifione, e da maestro Gafparo da Napoli ',
all'hora procurator dell'ordine , fù accomodato d'vna mula , e di danari per ac
conciar leftantie, che nel conuento (contra anche la volontà de'frati, che non ve
l'haurebbono voluto)gli furono aſſegnate. Nel 1561.füfatto procurator dell'
ordine,nel quel anno effendo morto il Generale, et bauendo lafciata buonafomma
di danari, egran mobili , i quali per conftitutione della Religione (andando tutti
alVicario Generale, Mont'alto fece officio col Protettore, accioche quei danari ,
e robbe s'impiegaffero in vtile della religione , onde furono poi meffi in beneficio
delconuento de' S.Apoftoli , e vi furono con effi fatte le ftantie per i Generalı,ac
comodata lafagreftia, e con l'aggiunta d'altri dinari pÿj,furono ancoradorati gli
organi, di che l'Auofta, ch'era all'bor Vicario Generale , s'accefe di grand'odio
contra Mont'alto,onde ne nacque,che facendofi il capitolo generale in Fiorenza,
a cui era andato Mont'alto , l'Auoſta , ch'era prefidente Apoftolico , non vol
fe, che inguifa niuna interueniffe Mont'alto in quelle cofe , nelle quali per eſſer
egli procurator dell'ordine doueua neceßariaměte trouarfi, di chefdegnato Mon
t'altofenzaafpettar il compimento del Capitolo,fe ne venne a Roma, e cofifù nel
Capitolo priuato dell'officio, c'haueua , Eglifece capo col Cardinal Aleẞandri
noi percioche Carpi era già morto , e li narrò il tutto . All'hora Aleſſandrinofe
ce, che in nome delfant'Officio fuße mandato in Spagna per Confultore, e Teolo
go del Cardinal Buoncompagno, che fu poi Papa Gregorio , ch'all'hora andaua
Legato per la caufa dell'Arciuefcouo di Toledo :mentre quiui dimorò , morì Pio
IV.efu eletto Pio V. morì ancor l'Auofta General de' Francefcani, onde Mae
ftro Tomafo da varafe, ch'era Procuratore dell'ordine , fupplicò il Papa d'eſſer
fatto Vicario Generale, dicendo , ch era grado , che fi coftuma di fare, che v'ascen
defse il procuratore dell'ordine , in oltre mostrò vn breue c'hauea fopra ciò ot
tenuto da Pio IV. il Papa rifpofe, ch'era vero , ch'a quel grado folcafarlifalire
ilprocuratore dell'ordine, e:però egli voleua dirlo a Mont'alto,perche nel Capi
tolo di Fioreza nofù canonicamete della procura priuato, onde di moto proprio
face
750 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
Mont Altofece fpedire vn breue,done eleggeua Mont'alto Vicario generale,e glielo mandò,
10
rale del fuo il qual hebbe nel Piemonte in Afti uel ritorno,chefaceua di Spagna a Roma , e
ordine,
di Vef in o poifù dal medefimo Pontefice creato Vefcovo di S.Agata, indi Cardinale,& po @
uose Cardi-fcia Vefcovo di Fermo, vltimamente nel 1585.fù eletto Pontefice.L'elettio
nale da nefua passò in tal maniera.A gli 1 1.d'Apr. del 1585.ilgiorno di Pafqua di Re ok
Pio V.
furrettione entrarono in Conclaue trentanoue Cardinali, che più all'hora in Ro
ma non ve n'erano, viſopragiuuſero poi tre altri,cioè ' Auftria,Madrucci,e Ver
celli,onde al numero di quarantadue peruennero , nell'entrare chefece Auftria vi M
furono due difficoltà, l'ona,ch'egli giungendo appunto mentre i Cardinalifi tro
uauano in cappella tutti intenti allofcrutinio di quella mattina, pregauano All
firia,che al dopo pranfo differisse l'ingreſſofuo ; percioche bifognando leggere le
bolle achi entra in conclaue,fifarebbe con lor fcomodo troppo a lungo tiratolo
fcrutinio:ma egli proteftandofi di nullità di quellofcrutinio , s'all'horagli vieta.
uano l'entrare,fi rifolfero di gratificarlo , e cofifù la prima difficoltà toka via:
ma comparuefubito lafecondaspercioche il Cardinal di Gambara diffe, chefi ve
deffe ,s'egli effendo diacono Cardinale era ordinato di tal ordine conforme alla bol
la di Pio Quarto,la qual vuole, che chi non è ordinato non poſſa dare voto,mè en
trare in Conclaue . Fù quefto auuertimento propofto da Gambaraper ouniare a
gli inconuenienti,c'haueſſero potutoseguirefopra l'inualidità della creatione del
nuouo Papaia questa difficoltàfù risposto dal Cardinalfanta Crocedi non effere
tenuti i Cardinali di moftrare lafede degli ordini loro : ma che baftaua ch'eſſifuf
Sero canonizati per Cardinali diaconi.Questa riſpoſta perche era infe debole,pe
rò molto meglio tolfe via ogni fcropolo,e fifece l'addito libero il Cardinale d'Au
Atria col moftrare va breue ottenuto da Gregorio , con cui egli veniua difpenfa
to , & habilitato di potere ( auuenga che nonfufse ordinato Diacono ) entrare
in Conclaue,& bauere la voce attina, e paffiua , come gli altri Cardinali . On
de letto il breue ,fù con molta allegrezza ammesso dentro , e condotto in cap
pella , glifurono dal Maestro delle cerimonie lette le tre Bolle , chefono due de
rebus Ecclefiafticis non alienandis, e la Terza contra fimoniacos.Hora ripigliar
mo ilfilo della tela noftra . Erano (come dicemmo quarantadue Cardinali en
tro in Conclaue,e quefti dimifi infei partis percioche l'ona era del Card. Farnese,
Baltra di Este , Alessandrino haueua la terza , Medici la quarta , la quinta
"
era di Altemps , la festa molto maggiore di tutte l'altre teneua il Cardinale
fan Sisto , nipote di Papa Gregorio . Vi erano quattordici, che ſi giudicaua
no communalmente degni del Ponteficato , cioe Farnefe , e Sauello creature .
di Paolo III. Serleto , S. Giorgio , Paleotto , fanta Croce , e Como fatti Car "
dinali da Pio Quarto.Mont' Alto , Cefis , Albano , S. Seuerina creature di Pio V.
e tra quei c'haueuano hauuto il Cardinalato da Gregorio , era Torre, SS.
Quattro,Mondoui, Caftagna . Nel giorno iftesso che s'entrò in Conclaue,fitra
(1
mò da alcunifecretamente difare rufcire Papa Cefis : ma non fù tanta quefia
fecretezza,che non fe ne auuedeffe S. Sifto . Ondetagliò la trama in maniera ,
che quei, che lo portauano non hebbero ardir di proporlo, nè di dir parola , nè di
far operaperlui , giudicando in questo caso , quanto fifacesse , perderfi affatto .
Nell'
ELAD
SİSTO V. 751
12
Nell'ifteffo giorno tutti i Cardinali concordemente giurarono, che qualu que di Giuramen
loro riufciffe Pontefice, offeruarebbe alcune cofe, cheſono di vtile del Chriſtiane. gion
the fo
o fare
fmo,grandezza di S.Sede,e difplendore al Sacro collegio queſto coſtume di giu i Cardinali
rare alcune cofefecondo,che par loro più efpediente, è stato offeruato per più di clau ne ii .con.
ducentofeffant'anni. Di quefte cofe,che nelprefente conclauefigiurarono, ne ba
fterà a noidefcriuerne alcune, come principaliffimi,efegnalate. Primieramente
425
dunquefù giurato , che chi confeguiffe la dignità Pontificia , procurarebbe per
quanto è inſe, di mantenere pace tra Principi,e popoli Chriſtiani,e inanimareb
bèfecodo lafua poffa il Chriftianefimo ad impiegar leforze loro cotra i Turchi,
ta
heretici,fcifmatici, altri nemici della Chriftianafede,e di più,che non leuareb
be la S.Sede della città di Roma, traſportandola in altra città,ò in altra prouin
う cla ,fe non per cagion neceffaria approuata per legge comune , e confermata in
Conciftoro per il voto della maggior parte de' Cardinali: appreſſo,chefaceffe, che
tuttigli officiali dello Stato Ecclefiaftico finito il proprio officio rendeffero ne i
luoghi ifte ffi ,doue l bano effercitato, ragione dell'amminiftratione loro, cioè (co
me volgarmentefifuol dire)fteßero al findicato.Et oltre ciò ,che nel creare i Car
dinali ,debbacercar perfone di buona vita, di buonafama, di buoni coftumi, e di
buone lettere , e che offerui ildecreto di Giulio III. fatto in Conciftoro di non
creare Cardinali duefratelli carnali. Oltre a tutto ciò, che non alienarebbe mai i
beni di S.Chiefa.Hor giurate dal Sacro Santo concistoro queſte, altre coſe ſi
mili,efatte le altre cerimonie,e quanto fiſuol fare auãti, che fi ponga mano alla
fomma elettione, il Lunedì mattina nella cappella Paolina fi adunarono tutti,e il
Cardinal Farnese , come Decano , diſſe la mefa , e comunicò tutti i Card.e poi fi
diede principio allo Scrutinio :il Cardinale Albano hebbe tredici voti , chefu il
maggior numero,che haueße alcuno Cardinalesfi praticò poi ilgiorno molto per
far riuscire Pontefice Sirleto , maper esser il negotio malageuole fù vedutofu
bito:si perche Sirleto era conosciuto perperfona,dotta si, mapoco habile a' reg
gimenti, & a' maneggi del mondo, come ancora perche il fuo negotiofù trattato
in quel primo impeto del conclaue, nel qual (perche ogn'vno vuol vedere quel ,
m chehabbia Iddio dife difpofto)le cofe facili fi rendono malageuoli,& le malage
uoli fi rendono impoffibili, eccetto peròfe non foſſe vnfoggetto tale , che verfo di
luifuero infifatta guiſa bene diſpoſti quafi tutti , che non haueffero ardire di
opporfegli in contrario ,fi come auenne à Gregorio XIII.chefufatto in quelpri
mo impeto del conclaue,& poco d'altri fi trattò,perche il concetto, che era negli
animi di quafi tutti , era tale , che vietaua , efacenaſtar adietro ogni repulfa
il fimile,come ſi crede,farebbe auuenuto in quefto conclaue del Cardinal della
Torre ,fe vifi trouaua entro preſente , percioche era cofi degna, & cofi grande
l'opinione , ch'il collegio hauea di lui , che non fifapea trouar eſcluſione, & con
TRE"
tutto ciò, che non fuffe dentro,nientedimeno erano in maniera incaminate le cofe
fue,chefubito che arriuatofuſſe, era Papaſenzafermarsi punto,ma egli non ven
95 ne, onde fopra altrofoggetto nacquero aliripenfieri, e fi effettuarono altre opre.
BIT Efclufo dunque il negotio di Sirleto il Cardinal S.Sifto fi mife a far ogn'opraper,
il Cardinal Caftagnafua creatura, e nobilfoggetto per molti conti, ma per efer
Carli
ELLI
732 CICAR DELLE VITE DE PONT.
vita intanto, che le difcordie, che del continuo fogliono tragli huomini nafcere,
•
ò ellenofi terminauano co' pugni , à con parole , che diceuano adeßo è il tempo an
Rom diiz di Sifto , volendo dire adeffo non è tempo di rifentimento , ò di contefa , per tut in
zano al Pa- to ciò, e perche manteneua in Roma molta abbondanza , laquale in tutto il fuo
pa fta
Pua dibron Ponteficato mantenne egli fempre , fe bene in molti luoghi d'Italia v'era eftre.
zo in Cam- mapenuria, & ancora per molti edificij , ch'egli fece , gli fù ta' Romanipoi nei
pidiglio.
primi anni delfuo Ponteficato drizzata in Campidoglio vna ſtatua di bronzo in
con quefta ifcrittione. Sixto V. Pont Max. ob quietem publican compref- a
fa Sicariorum , exulumque licentia reftituta, annonæ inopiam fubleuatam, "
vrbem ædificijs, vijs, aqueductu illuftratam. S. P. Q. R. Nel primo anno di
com.
paffioneuo- quefto Ponteficato occorfe vn cafo molto ftrano, e miferabilefopra modo ad vn
le occorfo giouanetto Fiorentino, ilqualefù condannato alleforche, efatto morireper ha
a vn gioua
netto Fio uer in Trafteuere in caſa d'vn fuo patrone fatto vna femplice reſiſtenza alla
rentino in Corte , che ſopra vn'afino voleua non sò che effeguire , e s'ingannauano i sbirri,
Ro.na.
perche quell'afino non era di chi eglino credeuano. Fù creduto,e detto comune
mente , che il non eßereftato il Pontefice bene informatofuſſe all'infelice gioua
netto di tal morte cagione , altri diſſero , che per effer le cofe di Roma all'hora in
fomma licentia,bifognaua,chefi vſaſſe vnfommo rigore, comunqueſifuſſe,moſſe
tanto a compaffione le infelicità del giouanetto, che di quei , chelo videromorire
parte ne pianfero, e tutti fe ne dolfero , & ilgiouanetto nel condurfi a mortefir
veduto piangerefangue:ma io per me non credo, che fanguefuffe:malagrime tin
te di colore difangue,ilchefuole accadere,quando la vehementia del dolore, & il
lungo dirottopianto ha grandemente accefo, et infiammato gli occhi , onde le la
grime passando per quelle accefe vie diuengono roſſeggianti , & inſembianza di
fangue appaiono a chi le mira : fi sà ben certo , che miracolosamente da Diofi
puòfarepiangerfangue , come dalla fua onnipotente mano altri miracoli mols
ConteGi to maggiori di quefto fifonofatti , e faciliſſimamente fi poſſonofar ogni hora.
Hanni de i
Pepola fat Il caso di questogiouanetto diede molto terrore a Romaima a Bologna non minor
to morire fpauento pofe ne cuori di tutti quello , che nel medefimo tempo occorfe al Conte
in Bologna
di Ordine Giouanni Pepoli,perfona di copiofiffime ricchezze, e di principaliffima nobiltà ,
del Papa. ilqualfù per non sò che cagione di banditi con ordine di Romafatto morire : ma
lafciamo homaifi meste hiftorie, e paffiamo a più lieti ragionamenti . In questo
medefimo anno, cioè nelprimo del Ponteficato di Sifto,fece egli dare principio al
trafportamento dell'Obelisco Vaticano , ch'era dietro alla fagreftia della Chiefa
Aguglia
trafportata di S. Pietro , per condurlo sùla piazza della Chiefa di detto Santo , nella quale
d'ordine
dil Papa, imprefa fi confumò vn'anno intiero di tempo feguendofi diligentiffimamente il
lauorofempre. E queft'Obelisco d'on marmo chiamato Piropecido, cioè varia.
to di macchie difuoco, e hoggi dal volgo fi noma granito Orientale; viene d'alcuni
detto pietra Sienite,perche nafce circa Siene di Thebaide,dal qual luogofoleun
no cauare cotali Obeliſchi i Rè d'Egitto : queftofù canato da Nuncoreo , che in
torno a' tempi di Numa Pompilio Re de' Romani règnò in Egitto. Scriuono al.
cuni, che quefto nonfulle l'intiero, che cauò Nuncoreo : ma vna parte:ma che l'in
tierofuffe di conto cinquanta cubiti, ilquale nel drizzarlo fi ruppe,e d'vna par
te
"T SIST
** : 0. V. 755
،
dimarmo , dentro alla qualfù intagliato in lingua Latina il nome del Papa ; è
fuccintamente il modo tenuto infare tutta quefta imprefa il nome, il cognome,e.
好吃
patriadell'Architetto, e'l tempo , in cui tutto ciò fifece , e frà il detto zoccolo di
marmo, e la bafafurono pofte altre medaglie di Sifto, e foprafù accommodato il
primofondo del piedeftallo , e poi la Cimafa , e poi l'ultimo pezzo tutto co i
fuoi Dadi di metallo , fopra quali ftà poſto l'Obeliſco . Vifurono adoperate in
trasferirlo cinque lieue , quaranta argani , nouecento , efette huomini , efet
tantacinquecaualli :fù egli drizzato alli dieci di Settembre 1586. ingiorno di
Mercordi,e il venerdì fit confacrato, e dedicato alla Crocefantiffima:furonofpe
ZA fi trentafette mila,e nouecentofettantacinquefcudi in alzare, abbaſſare,traſpor
tare,e ridrizzare di nuouo queſt'Obeliſco, con tuttigli adornamenti , doratura,
e altre fpefe,eccettuatone quel metallo, ch'era della Reuerenda Camera Apofto
lica, che fi oprò infar la Croce pofta in cima dell'Obeliſco, ei Leoni pofti a baf
fo, inguifa, che pare, chefoftengano l'obelifco . Fece cauar poi il Papa on obe
lifco picciolo, ch'erafotto terra vicino a San Rocco, chedicono eſſere ftatopoſto
per ornamento delMausoleo d'Augufto, & effendo rotto inpiùpezzifùricon
cio, epoidrizzato auanti la Chiefa di Santa Maria Maggiore. Fece ancor Sifto
cauar due Obelischi , ch'erano per molti anni ftatifepolti nel Cerchio Maſſimo ,
l'ono de' quali che dicono effer ftato il maggiore,chefuſſe mai condotto a Roma,
Altre Agufù trasferito alla piazza di San Giouanni Laterano , e perche era rotto in tre
glictrafpor pezzifu maeftreuolmente accomodato , & iui drizzato, et comegli altri due ¸
dine del Pa dedicato alla Croce Santiffima. E pieno da ogni banda di figure delle lettere de
tatepero
ga. gli Egitti. Di quefto obelifco ne habbiamo ragionato molto nel noftro libro
delle vite degl'Imperatori, nella vita di Coftanzo figliuolo di Coftantino Ma
gno, dal quale Conftanzofù trasferito in Roma. L'altre Obelisco minoredique
fto , ma ornato pure di lettere Gieroglifiche , nel medefimo Cerchio Maffimofi
trouato,& erapure rotto in tre pezzi :fù trasportato alla piazza della Chieſa
di Santa Mariadel Popolo, e là fù accomodato con molta arte,e drizzato ,e de
dicato comegli altri . Quest' Obelifco fu trasportato da Ottauiano Augufto , e
dedicato al Sole ,fi come l'antica fua iſcrittione, ch'è da due bande, cioè dallapar
te di Tramontana, e verfo Mezo giorno , apertamente dimoftra , la qual dice in
tal maniera. Imp. Cæfar. Diui F. Aug. Pont. Max. Imp.XII.Cof.XI. Trib.
Pont. XIII. Aegypto in poteftatem populi Romani redu& t . Soli donum
Cappella dedit. Spefe Sifto groffafomma d'oro nel trasferire, et accomodar i detti quat
prefepio,fat
a da Sifto tro Obelifchi , e fpefe ancor affai nelfar ona ricca, e magnificentiffima cappel
V.in S. Ma. la del Prefepio nella Chiefa difanta Maria Maggiore : tre mesi auanti, ch'egli
ia.Maggio fuffefatto Pontefice , fece cominciar detta cappella son proponimento di ador
ZC
nar il luogo del fantiffimo Prefepio , ch'era vicino , e nel medefimo fpatio di
tre mefi furono fatti ifondamenti , e parte dell'eleuato fopra terra . Affonto
ch'eglifu Pontefice , non volfe , che inguifa veruna fi mutaffe il diſegnofatto,
faluo , che là doue volena, chefuſſe la cappella ornata di dentro di stucco, volfe
bora marmi finiffimi lauorati , et intarfiati con diuerfe inuentioni , ilche la refe
vaga , e magnifica oltra modo . Dentro a quefta cappella vifece trasportarels
cap
I ક ISTO V. 757
cappella vecchia del Prefepio tutta intiera, laqual era antica , e deuota grande
mente. Vifufatto ancor'fare vn fontuofiffimofepolcro a Pio IV . oue in S. Pie
tro con molta pompa vifece trasferire ilfuo corpo.vi ha fatto anche vnfepolcro
perfe fteffo, & vi è vnaftatua di lui posta in atto di adorar il Prefepio . Dotò
Acqua Feli
egli quefta cappella di buone entrate, e di molti priuilegij, e di iurepatronato , fi ce
come appare per la bolla,ch'egli vifece, che comincia. Gloriofæ & femper Vir. de condotta
gini Genitrici Mariæ , &c. Hà Sifto oltre le dette opere fatto codurre l'acqua in Roma,
ful monte Cauallo, da gli antichi detto il mõte Quirinale, che di penuria d'acqua
patiua,il che tatoera più difdiceuole,quato i Potefici per lafalubrità, efreschez
za dall'aerefogliono l'eſtate aſſai fouĕice habitarui.Ilcapo di quest'acqua èfotto
na terra chiamata Colonna. Eftata imprefa malageuole per molti rispetti, efi
credette da molti, che non fi poteſſe ridurre àfine, nondimeno in 18.mefi a lieto
terminefi riduſſe il tutto.Vilauorauano continuamente due mila huomini,& af
fai volte tre, e quattro mila, vifi fpefe digento 70 milafcudi, cõputandoui 25 .
milafcudi, chefurono pagati al Sig. Martio Colonna patrone del luogo, oue ha
uena capo l'acqua , laqual volfe il Papa , che dal nome , ch'egli haueua auanti il
Ponteficato,nefufle Felice detta.Sifece poi da lui vn vago fonte tutto di trauer
tino fulapiazza di S. Sufanna al lato le terme di Diocletiano , doue in Roma
giungeilcapo di queft'acqua , & vifù pofta la prefente ifcrittione . Sixtus V.
Pont.Max.Picens aquam ex Agro Columnæ via Pręneft.Siniftrorfum mul
tarum collectione venarum ductu finuos à receptaculo mil. XX. à capi
te XXII . adduxit, Felicemque de nomine ante Pont.dixit. Cæpit Pont. an Loggia, e pa
no primosabfoluit. III . E opera pure bella la loggia, che fece Sifto per dare la lazzo fato
benedittione a S.Giouanni Laterano ,& vifece dipingere vagamente molte cofe S.Giouanni.
da sito V. a
attinenti agli nuoue ordini de gli Angioli, a' dodeci Apoftoli, a' Profeti,a' Mar
tiri, Vergini, Pontefici , Confeffori , à Coftantino Magno Imperatore , & altre
hiftoriefimili, e tutte belle, e molto degne. Appreſſo a queſta loggia hàfabrica
to Sifto vn palagio per vno de' Pontefici , quando gli aggradiſca di valerfene ,
ch'è tantogrande,che dicono , che non ve nefia alcuno in Roma, che fia piantato
tutto a vn tempo de'fondameati, e fatto da vn medefimo Principe: è copiofe di
belle,e maefteuoliflanze, & ornate vagbiffimamente: vi fono duefale dipinte di
varie cofe attinenti à Pontefice, & Imperatore, altre pitture in varij luoghi
1 2 0 4 vifi veggono molte:quellafua facciata,ch'è volta verso l'Obeliſco,è lunga 344.
palmi, l'altrafacciata verfo S.Maria Maggiore , è lunga palmi 3 37. è alto dal
lapiazzafino al tetto centotrentafette palmi , infomma è capaciffima habita
nat tione permolti Principi : il Papa vi haueua deftinato ftantiaper tutti i Cardi
nali , in cafo che quando cifaceua la cappella in San Giouanni , ouero Concifto. Hofpitale
rij publici nel palazzo, vi haueſſero potuto dimorare . Fece ancora Sifto tra ma fatodaisSifto
Ro
Sportare da certi luoghi rouinofi la Scala Santa à canto al Sancta Sanctorum , Quinto.
aggiongendoui molti ornamenti di architettura . Hà fabricato parimente Si
64 2 sto in capo alla firadà Giulia à lato al ponte Sifto , lungo la riua del Teuere,
vna grandiffima habitatione per mendichi , impiagati , eftroppiati , che non
poſſono guadagnarfi il vitto , & vi affegnò quindici mila ſcudi d'entrata
B'bb 3 ferma
I
758 CICARELL DELLE VITE DE' PONT.
non vollero ,per cofa che loro ſi deſſe,gli Gnidij venderla,perche quefto marmo fo
lo baueuafatta celebre, e chiara la patria loro.vogliono,che vn giouane inn amo
ratofi della bellezza di questa Venere,fi reftaffefecretamente vna notte dentro il
tepio,doue quefto fimulacro era, e vi sfogaffe le vogliefue, e ne reftaſſe persegno
nella fiatua na macchia.Si celebra ancora molto di quefto Scultere on Cupido,
che molti per vederlo ne andarono in Tefpie. Oltre a quefto Cupidofe ne vide vn
altro pur belliffimo,e che diede marauiglia a chɩũque il mirò mai, efatto dal me
defimo Praffitele,e quelli di Pario terra di Propõtide l'hebbero ,e ſe ne innamord
medefimamente un ' Archîda da Rodi, che vi vsò il medefimo atto, che alla Vene
En re di Gnido ftato vſato era, & vi taftiò vnafimil macchia. Quefte fono duque le
= più ſegnalate opere di quefli due Scultori , i qualife bene non furono nell'età di
Aleſs.Magno, nè ancor viſſero infieme nell'iflesso tépo, ma furono dopo Aleſſan
dro, e per alquanto di tepofù l'ono dopo l'altro ,nieledimeno hanno potutofar le
dette ftatue ad honefta,e lodenol gara vn de l'altro:percioche l'emulatione, come
vogliono i dotti ,fuol eſſer tal' hora de viui a morti,di che nelle hiftorie grandi ef
fempij fe ne leggono molti,e da varie imagini, che dopo la morte d'Aleſſandro ri
mafera di lui,e di Bucefalo fuo cauallo,puotero prender i concetti delleſtatue lo
Palazzo di
ro.Queſto habbiamo noi què voluto auuertire,percioche habbiamo trouato alcu Monteca
ni,che fopra ciò hanno fatto molta difficoltà , la qual in tal modo ne par effer in uallo fabri
cato da Si.
tutto tolta via. Hor torniamo à Sifto.Haegli anche ingrădito ilpalazzo di Mo ftov.
te cauallo, & ven'ha cominciato afabricar vn'altro, efsēto il primo incapaceper
habitation di un tanto Principe, efua famiglia , & vi hauea anco cominciato a
far babitatione per 209.Suizzeri, cheferuono per guardia del Pontefice.11a egli
anch'allafua vigna, ch'è a canto a S.Maria maggior fabricato grandiffimamen
te,e l'harefa ampliſſima, vega & abbondante a'ogni cofa. Ha Sifto fatte di mol
teftrades vna,ch'èla più degna, comincia dalla Chiefa difanta Croce in Gierufa . Strade
te da fat.
lem, arriua alla Chieſa di sāta Maria maggiore, di quindi giunge fino alla Tri Qinto .
nitàde' Mouti,di doue hauea egli deſtinato, che giungeffe fino alla portadel popo
lo,in tutto trafcorre due miglia, e mezo di fpatio, e sẽpre dritta àfilo : dicono , che
per larghezzafiaella capace di cinque cocchi del parose queftaftrada dal nome
thebanea prima il Papa,è chiamata Felice. Sono due altre ftrade, che hafatto e
Altre fabri
glipariměti,le quali hãno la loro origine della porta di S. Lorenzo fuor delle mu che fatto
ra,l'ona di efse ne giunge a S. Maria Maggiore , l'altra paſsando dietro la vigna da Siñto V,
del Papa negrunge alla piazza delle Terme di Diocletianos la quarta via fi par
te pure dalla Chiefa di Santa Maria Maggiore,e và fino al palazzo di San Mar
co.Vn'altraftrada fi parte da S.Gio . Laterano e và a riferir al Colifeo .Lafesta.
via da porta Salara comincia, e termina a porta Pia . Hà Sifto ancora fabrica
to aſsai nel palazzo del Vaticano , bauendoui dentro cominciato vn'altro pa
lazzo , che congiunto con le loggie dipinte da Leone , da Pio , e da Gre-.
gorio . Haeglinellafabrica di S. Pietro fatto lauorar molto , onde há quaſi
finita la cuppola grande di detta Chiefa : dicono,che questa fia la più alta , che
fia in Chriftianità , quiui lauorauano continuamente più di 600.huomini . Hà
fatto ancor'ona nobilſcala di dentro al palazzo Apoftolico , per cui possono i
Aaa 4 Pon
760 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
#B
mis inftituitur . Alla pittura del Concilio Fiorentino in tat guifa fi parla . Eu
7#9
genio Quarto Pont.Græci, Armeni, Aethiopes ad fidei vnitatem redeunt.
Del Concilio ultimo Celebrato in Laterano, fi dice , Iulio Secondo , & Leone
Decimo Pont.Max.Bellum contra Turcham, qui Cyprum , & Aegyptum
proxime Sultano victo , occupabat , decernitur : Maximilianus Cæfar , &
& Francifcus Rex Galliæ bello Turcico Duces præficiuntur . Al concilio
di Trento, chein queſtaſchiera vltima fi vede dipinto , in questa formafi fot:0
ferine , Paulo Tertio , Iulio Tertio , Pio Quarto Pont. Lutherani , & alij
Heretici damnantur, Cleri, populique difciplina ad priftinos mores refti
tuitur . Oltre ai detti Concilij vi fono dipinte lepiù famofe Librarie , che per
tutto'l mundofono state in alcun tempo mai ,lequali breuiffimamente con leloro
iferittioni qui apportaremo noi . La Libraria adunque Hebraica con quefte
lettere . Moyfes librum legis Leuitis in tabernaculo reponendum tradit .
Efdras Sacerdos , & Scriba Bibliothecam facram reftituit . Segue poi la
Libraria de i Caldei in Babilonia con quefta ifreittione . Daniel,& focij (cien
tiam Chaldæorum addifcunt . Cyri Decretum de templi iftauratione
Darij iuffu perquiritur . Alla Libraria de i Greci in Athene è pofto catate
ifcritto. Pyfiftratus primus apud Gręcos publicam Bibliothecam inftituit.
Seleucus Bibliothecam a Xerfe afportatam referendam curat. Sotto la Li
brariadegli Egittij in Aleſſandria vi fi leggono quefti verfi . Ptolomeus in
genti Bibliotheca inftructa Hebræorum libros concupifcit , feptuaginta
duo interpretes ab Eleazaro miffi facros libros Ptolomeo reddunt. Con la
Libraria dei Romani queſto notato fifeorge . Tarquinius fuperbus libros fy
billinos tres alijs a muliere incenfis,tantumdem emit.Auguftus Cæfar Pa
latina Bibliotheca magnificè órnata,& viros litteratos fouet . Appreſſo vi
fi vede la Libraria di Gierufalem,& vi fi leggono queſte coſe . S.Alexander E
pifcopus , & Mart. Decimo Imper.in magna temporum acerbitate facra
rum fcripturarum libros Hierofolymis cougregat . Della Libraria
di Cefarea vifi notano quefte parole . S.Pamphilus Presbyt.& Mart. admi
randæ fanctitatis,& doctrinæ Cæfariæ facram Bibliothecam conficit, mul
tos libros fua manu defcribit. A quefte, vicina è dipinta lalibraria degli Apo
Holi,& vifidice in quefta guifa.Sanctus Petrus facrorum librorum thefar
rum in Roniana ecclcfia afferuari iubet . Per l'ultimoluogo è poſta la I
braria de iPontefici,fotto di cui fi veggono notate le prefenti parole . Roma
ni Pontifices Apoftolicam Bibliothecam magno ftudio amplificant ,& il
luftrant . Se prima ci foffimo auueduti , che il noftro ragionare di quefta Li
braria fuffe riuscito cofi lungo , forfe che dal defcriuerla cofi partitamente fa
remmo
S IS TO V. 763
remmo rimafi : ma non potemo già rimanere bora di non ſeguire quefto poco,
bunk che ne auanza, si perche gliſi dee dare compimento , poiche gli fi e dato princi
pio come ancora perche non poffiamo credere , che quei , che prendono gufto di
leggere i libri , fieno per prendere diſgufto di vedere il ritratto di tante cofe fe
gnalate , che a i libri attengono . Seguendo dunque diciamo , che vi fi veggono
iritratti di tutti quelli huomini, che per inuentione di lettere ſono al mondo cè
lebrigrandemente . Vi fi vede nella prima Colonna Adamo con queste parole.
Adam diuinitus edoctus primus fcientiarum , & litterarum inuentor . La
feconda Colonna ha gli figliuoli di Seth nipoti di Adamo con queſto ſcritto . Fi
Lij Seth columnis duabus rerum cæleftium difciplinam infcribunt . Vi è
anche dipinto Abrahimo con la prefente iscrittione . Abraham Siras , &
Chaldaicas litteras inuenit . Et appreſſo ſtanno ritratti i Caratterí Caldaici ,
che egli ritroud . Vi è ancora Mojë Capitano ,e Legislatore del popolo Hebreo,
7820 e la fua fcrittura dice . Moyfes antiquas Hebraicas litteras inuenit . Di
Efira Sacerdote, e Scriba del popolo Hebreo , che iui è ritratto fi dice . Efdras
nouas Hebræorum litteras inuenit . Nella terza Colonna è Mercurio Egit
tio , e di lui in talguifa fi ragiona . Mercurius Theoth . Aegyptijs facras lit
teras confcripfit . A Ercole Egittio, che iui ancora fi vede dipinto , fi legge.
Hercules Aegyptius Phrigias litteras confcripfit . Di Mennone , che segue,
fi legge . Merion Phoroneo æqualis litteras Aegypto inuenit . Vi fi
troua Ifide Regina d'Egitto con queſta iscrittione . Ifis Regina Aegyptia
rum litterarum inuentrix . Nella quarta Colonna è Fenicià , e di lui è ferit
to . Phoeni litteras Phoenicibus tradidit . vi è pot Cadmo con la iscrittio
ne dicente . Cadmus Phoenicis frater litteras fexdecim in Greciam intui
lit. Lequali lettere fi veggono fopra di lui dipinte : a queſte lettere dicono ,
che Palamede ne aggiunse quattro , e che da Simonide Melico altre quattro
ve ne fuffero aggiunte poi , le quali pofle tutte intiere ne rendono il numero
di ventiquattro . Ariftotile ( come feriue Plinio ) dice , che le antiche lettere
Greche fuffero diciotto , e che due ne aggiungefje Epicharmo , e non Palame
de: come la cofa ftia, è molto dubbiofo ; perche nelle vifcere di ofcariffima anti
chità ftà iltutto ripofto . Viene poi Lino Thebano , e porta feco queste paro
Id le . Linus Thebanus Græcarum litterarum inuentor . Segue Cecrope Re
degli Atheniefi con quefto motto . Cecrops Dipies Primus Athenienfium
Rex Græcarum litterarum author . Nella quinta Colonna è dipinto Pitagó
لله ra fauio Filofofo , e vi fi dice . Pytagoras litteram ad humanæ vitæ exem
*
plum inuenit . In vno altro canto della Colonna e l'effigie di Epicarmo Sicilia
no con quefto detto, Epicarmus Siculus duas Græcas addidit litteras . Alla
figura di Simonide meglio fono pofte le prefente parole . Simonides ME
lius quattuor litterarum inuentor . Di Palamede fi dice . Palamedes bel
lo Troiano litteras quattuor adiecit : Nella fefta Colonna è poſta la imagi
i ne di Nicofrata Carmenta madre di Euandro , e di lei in talgufafi parla . Ni
coftrata Carmenta latinarum litterarum inuentrix . Et le lettere , che
ella ritrouò , sui fi veggono dipinte , & fono quefte : ABCDEGILM
NO
#
764 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
trattò co' principi, e poi parleremo della maniera, che egli tenne in trattare ifuoi
popoli,e come in materia del viuere,& affetto proprio trattaffe fe fteffo ,& infie
fieme diremo alcune altre cofe trattate,efatte,& ordinate da lui nel fuo Ponte
ficato,e finalmente in cheforma la infermità, e la morte trattaſſe di lui, & in tal 5
guifa, aiutandone la diuinagratia , baremo noi dato compimento al noſtro trat
tato della vitafua . Egliprimieramentefcomunicò in pieno Conciftoro il Re di
Re di Na Nauarra,e dichiarollo heretico, & ilfomigliantefece di Herico Borbone Prin
ua f ', ePrin
cpe di Co, cipe Codenfe, e gli refe inhabili allafucceffione del regno di Francia, & affoluet **spa
de from
nicati, edu. te i fudditi dal giuramento della fedeltà , e ciò fece egli ne' primi mesi delfuo
charati he Ponteficato.Nel qual tempo gli occorfe di fare cofa, che difpiacquefieramete al
Papa . dal Re di Francia,e quefta fù ,ch'egli comandò al Signore diftato Goard Ambafcia
Jedici 1
tore didetto Re,che tra vn breue termino fiffo egli vfciffe di Roma,e dello Stato
Ecclefiaftico ,e la cagione fù ,che hauendo il Papa richiamato il vescono diBer
gamo, ch'era Nuntio di Francia, e mandatoui l'Arciuefcouo di Nazaret,per
fona,che oltre la dottrina,per eſſer ſtato in molti gouerni,baueua molta pruden
frDifgufti
a il za , e per efferſtato aſſai volte Nuntio in Francia , haueua aſſai pratica di que
& il Re di regno,il Re di Francia intendedo la venuta di quefto nuouo Nuntio, perche dif
Francia fidaua molto di lui,glifcriſſe că pregarlo , che doue glifuſſero date queftelettere,
fi fermaffe,ne andaſſe più auanti fino al nuouo ordine del Papa, Onde eßendo le
Lettere prefentate a Nazaret in Leone, ouefù anco riceuuto bonoratamete,qui
ui da lui lette,chefurono , s'alterò egli molto, e diſſe, che'lſuo Signore nonſoppor
tarebbe in modo alcuno l'ingiuria,che gli fi faceua, e ch'egliera'rifoluto di parti
re ilgiorno feguente, bauendo in ordine di fare cofi, e di più che'l Papa haurebbe
richiamato ilfuo Nuntio, che ancor dimoraua appreso del Re , e non ve ne ha
rebbe mandati più; auifato il Papa di quanto eraftatofatto intendere a Naza
ret,fi accefe digrande ira, & incontinente licentiò nella maniera , c'habbiamo
detto l'Ambasciatore . Il Re di Francia hauuto, che hebbe nuoua di queſto acci
denic,oltre al moſtrarfi traffitto di pugente doglie,diſſe ch'era atto senza effem
pio: percioche,oltre che non vi era memoria (diceua egli che nè anche incafi di
guerra, ne dal Pontefice, ne da altri principifuſſe ſtato mai difcacciato in fimile
guifa l'Ambafciatore di quella Corona, e che lui haueua giàfcritto al Papa , che
diffidaua di Nazaret, e però che non gli deffe tal carico , al che il Pontefice ri
fpondeua, che dopo l'arrivo di dette lettere, l'Ambafciatore Regio fi era conten
tato,chefi mandaffc il detto Nazaret , e di più diceua il Papa di hauere auxer
tito l'Ambasciatore, che poi che colfuo confenfo lui mandaua queſto Nuntio ,fe
nofuſeftato riceuuto , ouero fuffe ftata impeditalaſua andata, ne haurebbe fat
to grandiffimo rifentimento, & harebbe lui di Roma fcacciato , Il Re di Francia
replicaua,di ciò non eſlerli ftato dal fuo Ambafciatore fcritto nulla, onde part.
ya , che amendue quefti Principi de' fdegni , e delle operationi loro haueffero
giuftacagione . Veniua anche fcufato l'Ambasciatore con dire, che egli per non
dare difgufto al Re , bauena taciuto , e per non porre sdegno tra quefti Princi.
pi, e per non credere , che il Papa , fi come hanena rifentitamente parlato , co
rigidamente bauefe mefo in effecutione lefueparole. Il Papa quando feries
Re
S IS TO
TO V. 767
Re, & il ragguagliò della licentia data alfuo Ambafciatore, e delle caufe , che
ve l'haueuano indotto , le quali fono quelle, che difopra dicemmo noi ,gli richiefe
infieme,chegli mandaffe nuouo Ambafciatore, con dirgli ancora, che non volena
più con quefto trattare, la qual lettera il Papafece ricapitare per mano d'Ora
tio Ruccellaigentil'huomo di honorate qualità , e molto grato , e famigliare a
quel Re , ilquate rifpofe alla lettera giuftificando con ogni riuerenza con le co
fe, che noi habbiamo dette di ſopra la caufa fua, e per il medefimo Ruccellai la
feceprefentare al Papa . Horaftando la coſa cofi , il Cardinale da Efte con al
cuni altri Cardinali , che vi ſi erano trapofti , ageuolmente accomodarono il tut
Sito V.mă
to, in modo, che il Re di Francia accettò Nazaret, & il Papa richiamò in Ro
ma il medefimo Ambafciatore . L'anno feguente , che fu il mille cinquecento tioa'Cano
ottantafei , mandò Sifto Monfignore Giouanbattista Santomio Vefcovo di Tri- nide Suiz.
zeri Cat io
cario, efuo Maestro di cafa, Nuntio a tutti i Canton Cattolici , e loro stato , e lici ,
confederati di effi. Quefto Prelato con vn buon zelo Chriftiano , con pruden
tia,& auuedutofaperefuo, fe bene per effere paſſati molti anni, che in quei pae
1 fi non vi eraftato Nuntio, trouò le cofe molto intralafciate, e che haueuano pre
Sapeffimapiega , tuttauia egli vifece di fegnalate opere , percioche in vna pu
blica dietafatta alli cinque di Ottobre del detto anno , dopo hauerli d iſuamano
con deuotiffima maniera comunicati , fi confederarono in feruigio di Santa
Chiefa promettendo per beneficio di eſſa di eſporre ſe,i proprij figliuoli, e quan
to baueuano, e di ciò folenne giuramento ne dierono all'hora, e nefecero publi
co iftromento , nel quale furono ancora contenti , che il Nuntio haueſſe in quel
leparti libera giurifdittione Ecclefiaftica , accioche egli poteffe in cafi ciuili , e
criminaliporre in carcere i Chierici , e fecondo i demeriti dare loro altri cafti
ghi , laquale poteftà fi haueuano per prima vfurpata . Tenne poi il Nuntio
continuamente impiegate quelle genti in opere pie , & al culto Chriftiano
conueneuoli , e riformò la vita loro . Fece edificare in varÿj luoghi Monafterij
de' Cappucini , e maſſimamente in Apicelo Cantone (come effi dicono) Neutra bone fatte
le . In tanto effendofi moſſi infauor di Nauarra intorno a fettanta mila Ale in dalterra
Nuntio
de
mani Eluetÿj Raitri heretici , dubitarono Cattolici , che in danno di fe fteffi , e spizzeri .
delle cofe loro non doueſſe ritornare quefto mouimento , però in cafa del Nuntio
alla prefentiafua , e di altri Ambafciatori de i Principi fecero congregatio .
ne , erichiefero con molta humiltà , in cafo di bifogno , aiuto da tutti , all'ho .
ra il Nuntio promiſe largamente in nome del Pontefice , & indi a pochi gior.
ni fece , che dal Papa con molta fodisfattione di quelle genti vennero lettere
opra quefto particolare . Non paffarono molti giorni dopo ciò, che quattordi
ri mila Suizzeri Cattolici arichiesta del Re di Francia andarono in feruigio
lellalega Cattolica › ma prima , che andaſſero fi comunicarono , e giurarono
n mano del Nuntio di combattere folamente in difesa della Fede Cattolica ,
quando ilRein fauore degli heretici gli voleffe oprare , promifero di rimet
ere l'armi , é ritornare adietro . Alle dette opere ne aggiunse anch'vn'altra
Nuntio molto degna , e quefta fù , che il Canton di Lucerna volendo in tem.
della nuoua ricolta molte fomedi grano da' Canonici di Brona , cucro , come
Li
768 CICARELLI DEL LE VITE DE PONT.
ad
effidicono Mufter, ilche altro non era, fe non volere tributo da' Chierici , & ef.
fercitare effi, che Laici erano, giurifdittione eccleſiaſtica,'ilche era tutto contra
rio a quello , che da principio haueuano promeſſo al Nuntio , ilquale fi rifenti
di queftofatto , come il cafo chiedeua , & hauute le fcritture autentiche in ma
no, comandò a' Canonici , che alle citationi , che erano ftate lorofatte non deffe
ro riſpoſta , nè compariſſero , altrimenti farebbono ſcomunicati . Subito poi il
Nuntio alcuni principali di quel Cantone fece adunare in vna Chiefa , & has
uendopofto sù l'altare il Santiffimo Corpo di Chrifto Signore Nostro , fece alla
prefenza di tre Padri del Giesù vn ragionamento , in cui riprefe egli tutti quei
capi,e toccò quelle particolarità , lequali poteuano farli conofcere l'errore lo
ro , & indurli ad emenda . Ne cotale parlare del Nuntio fù in guifa veruna
voto di effetto :percioche mostrarono eglino di emendarſi del fallo proprio , ne
per lo innanzi chiefero da' Canonici altro mai . Nel 1587. mori in Pollonis
Morte del Stefano Battor Principe di Tranfiluania , e Re di Pollonia , bauendo circa no
Battori Re ue anni ini regnato. Difpiacque vniuersalmente la fua morte per efferegli ftato 7
diPollonia.
Zelante del culto Chriftiano, e valente ne' maneggi di guerra , e nei reggimenti
ciuilifanio , & auneduto , onde tenne afreno gli heretici , eftirpò molte difcor
die ciuili , e col valore dell'armi ricuperò alla Corona di Pollonia il Ducato di
Seueria, e di Smolenfco , che gran tempo auanti il Mofcouita hauea tolto a' Po
lacchi . Contra il Turco ancora fi moftrò coraggiofo : percioche hauendogli
il Turco nel 2584. adimandato, cheſecondo l'antica confuetudine,gli deſſe cer
to numero di genteper laguerra , che egli faceua contra il Perfiano , il Re Ste
fano glicl nego, e rispose , che l'Aquila bianca Polacca , doue prima era tutta
Spennata , e priua di vigore , già era ringiouenita , & haueuarimeſſo le penne
aguzzato gli artigli , & il roftro , e fi crede , ancora , che'l Turco per tema
di cotal valore , mentre Stefano hà tenuto lo fcettro di Pollonia non habbia
(come per prima foleua aſſai ſouente fare) mai infeftato quel paeſe , anzief
fendo nel 1584. fatto vnguastamento di molte caftella , fra le quali i foldati
Polacchi prefidiarij detti Cofacchi pofero a facco Terigna fortezza delTur
co , con tutto ciò egli non fe ne rifenti con guerra in quella guifa , chefuol
far infimili cafi , ma ſolo dimandò alcune tefte di quelle della fattione , e fece
amazzar il Pallodasti Polacco , che all'hora era in Coftantinopoli per compe
rar caualli . Cotali qualità di Stefano faceuano più penfar a' Polacchi nella
elettione del nuouo Re , parendogli , che per mantener , e gli stati , e laripu
i del Re tatione acquiſtata da Stefano , fuſſe meſtier di crearli fucceffore perfona , che
gno
iuniadi. Pol. fi poteffe fperar di douer riuscire di molto merito . Si credeua da molti, che Ri
dolfo Imperatorefuffe eletto Re, come quegli, che ſe Maſſimigliano fuo padre,
quando fù dalla parte Auftriaca eletto Re di Pollonia , ne hauefse preſo il
pofsefso,farebbe fenza altra elettione fucceduto in cotal regnoiperche , dicono,
che quandofù eletto Malfimigliano fuo padre,fù determinato, che dopo la mor
tefua nonfufse altrimenti interregno, ma fuccedefsefubito Ridolfo , e forfeper
ch'eglino vedeano efser Maffimigliano molto male affetto , onde indi a poco
mori . Altri credeuano , che'l Duca di Parma ne fuſse a tanta grandezz
chiama
VITED S. I STO V. 769
Potefice haueua ordinato all'Arciueſcono di Napoli,che iui erafuo Nutio, che Il Papa fa
fitrouaſſepreſente a queſta elettione , e chefauoriſſe la parte diMaſſimiliano con uorifce
Maffimilia.
quella piùfecretezza,che poteſſe,ma quãdo vedeſſe ilſuo negotio no poterefor- no d'Au
tire buono effetto,fi volgeffe a quella parte, che moftraua di hauerefelice auueni fria nel del
ne
mento.Si credette da molti in Pollonia, che'l Papa dopo, chefeppe l'elettione di Roto
Regno Po
Maffimil.mandaſſe in mã del Veſcono di Nais in Slefia 20.mila ducati , i quali lono Maffi
miliano d'
Steſſero a requifition di Maſſimil.Si credette ancora, che ſe Maſſimil.co più pre- Auftria con
Stezza,e con più getefuſſe venuto alla volta di Cracovia Città di Corona,efeg- Polonia
effercito. in
gio reale,l'haurebbe prefa,laqual hauutane andaua di neceffità in mafua il rima
nente del Regno. Egliſe ne venne finalmente cỡ 16.mila cōbattenti sul piano di
Cracovia il venerdì a' 16.d'Ottob . del 1587. e mandò a quella città la ſua elet.
tione,e la pregò a riceuerlo: quei Cittadini ricufarono in ogni guifa, & in tanto ,
#follecitarono il Principe di Suetia a venirſene quãto più tosto poreſſe, ricordado
gli,che gli haueano giàfatto intedere, che per lafua coronatione era deftinato il
giorno di S.Luca . Oltre à ciò fifortificarono molto bene, abbruciando alcune ca
fe de i borghi,efacendo di molte trinciere,& altre cofe fomigliati per poterſi di
fender da mano inimica . Sifece tra di loro quafi ogni giorno qualche fcaramuc.
cia,nelle quali per lo più quei di Maffimil.rimafero perdeti . Frà quefto mentre
giunferogl'Ambafciatori del Principe di Suetia, e differo che il Principe eragiu
to a Donzilca, oue perfortuna marinareſca era tardato aſſai a giugere, e che per
comodità de'fuoi era ini costretto difermarsi alquãto , onde non poteua in guifa
veruna algiorno propofto di S.Luca trouarfi in Cracouia,per coronarfi, ma che
vifarebbestato per il giorno di S.Martino, nel cui giorno fi coronarebbe . Furi
Spofto, che no era folito tra di loro, che la coronationefi faceffe in altro giorno,che
di Dornenica,e che eglino haueano intimato il dì di S.Luca,perche in quell'anno
cafeaua in Domenica, e però che la coronationefarebbe rimeffa, e banditaper la
prima Domenica feguente; dopo S. Martino, chefarebbeflata a' 15.di Nouemb. Principe di
Suctia inPo
Hor mentre quim dimora Maffimil.de' fuoi Tedeschi ne mori gran numero, per- lonia.
cioche effendo egline mal veftiti, efoffrendo freddo, & hauedo tanta penuria di
vino,che per lo più gli cöueniua beuer acque, ouer vna peffima ceruofa, glifopra
giunfe vn fiero fluſſo , che in pochi di gli vccideua miferameie.Grã mortalità era
ancora nell'ifteffo tepo in Pietricouia, doue eſſendo giunto il Principe di Suetia,
เซ ซ glifu con bella aftutia prefentata vna lettera
da vn giouane Polacco della fami- ·
May glia Corfinfca in nome di Maſſimil.di cui egli feguiua all'hora la parte . Hauca
rol detto Principe di Suetia questo giouane vnſuo zio ,che gli èra di gratoferui_
lank
io ,eperò con molto affetto, e deftra maniera fi volſe a pregarlo , che gl'interce_
70:1
redeffe gratia appreſſo al Principe, e ch'egli fortementepetito di hauerfeguito la
Parte di Maffimiliano ne voleua al Principe dell'errorfuo chiedere humile per
Juno:oprò il zio in maniera, che il Principe fi diſpoſe a perdonargli, onde fù in
rodotto a lui per bacıarli la mano, & all'horafattagli riuerenza egli prefentò
a lettera di Maffimil.e fili diffe, che non fi marauigliale della maniera fata ,
ercioche bauendogli già Maffimil.fcritto cinque , ò fei volte, nè efsendo potuto
naiaccertarfi,ch'alcuna di eſſe gli nefuſe capitata in mano , egli havena tenuta
manieraper dargliela in mepropria.Il Principe fi alterò di questo fatto,e fece
Ccc 2 prigio
7723 CICARE DELLE VITE DE PONT.
LLI
prigione ilgiouinetto, al cui cospettosenza leggerlafece bruciar prima la lette
ra.Alcuni m'hanno detto,che non fù ella bruciata, maſenza eſſer aperta fùdal
Principe confegnata ad vnfuofecretario, voledo in tal modo dar adintĕder,che
ne ancor l'hauea egli volut a legere. Hor Maſſimil.fi moffe lafciado Cracouia alla
volta di Pietricouia , e ne cõduffe feco tutte lefue genti per incotrare il Principe
intĕdeſſe, che l'essercito del Principe era molto maggiore del
del Princi di Suetia:ma ò che
Fffercito
pe di Suc- fuo ,percioch'era di trentamila perfone, e da vataggio :o pureperche in vnafc - 2
zia maggio- ramuccia, che fi erafatta tra alcuni delliſuoi cõ altri di quelli del Principe,era
re di quel
lo di Maffi- no ifuoi ftati perdenti , ò quale altrafifufse la cagione, fe ne ritornò adietro,fa
miliano . cendo nuoua proua intorno a Cracouia : mafù tutta vota di effetto.Esendofiegli
incontratafipiù volte col Drago potente Corfaro di quella Regina , la qual per
fare buon'armata hauea impegnato fino le propriegioie , fi fecero tra di loro al.
cune fcaramuccie: ma non fi fece mai giornata , ò perche Medina per non ba.
uer troppapratica del mare temeffe del fucceßo, ò perche (come diceua) non ha.
neffe hauuto efpreffo ordine dal Re di combattere , à perche mentre egli afper.
taua vnafuprema vantaggiofa occafione di ſuperar il nemico, ſi perdeſſe in out.
to la comodità del combatter : comunque fifuſſe nonſifece mai giornata : mail
mare che poi venne tepeftofo , & horribile fece gran danno all'armata Cattoli ༄ །
ca in maniera, che con perdita della maggior parte difi nobile armata , ſi riduſ.
fero gli Spagnuoli a' liti loro . Di molte particolarità di queſt'armata , e de'ſuoi
fucceffinoi colfauor diuino nefcriueremo a lungo ne' libri,chefaremo dell'hifto
riede' noftri tempi . In questo medefimo anno, cioè del 1588.alli 23.di Decem
Duc di brefece il Re di Francia in Parigi vccidere il Duca di Guiſa Principe valorofo,
a
Guifa , & il e dellareligione Cattolica zelante molto, mentre fecondo, ch'era chiamato,n'an
Cardinal
fuo fratello daua a parlar al Re , ilqual nel medefimo giorno ancora fece porre prigione il
fatti motit Card.di Guifa fratello di detto Duca , & il giorno vegnente , cioè della vigilia
dal Re di
Francia. della Natiuità di Chrifto lifece dar la morte . Fece anco mettere prigion Car
Prelati po lo Cardin di Borbone Legato Apoftolico d'Avignone , e Pietro Arciuefcouo di
fti prigioni
dal Re di Lione , & il figliuolo primogenito del detto Duca di Guifa . Il Papa , quando
Francia bebbe la nuoua di queftofatto, ne prefe dolore , e nel primo Conciftoro neparlò
Rifentimen
to del Papa a lungo, e rifentitamente a i Cardinali ,e tra l'altre cofe difse, chegli Ambaſcia ·
per le cofe
di Francia , tori Regij haueano per il Re dimandata l'afsolutione , e che da lui gli era ſtato
e parole da in questa guifa rifpofto , ch'eglino richiedeuano l'afsolutione , e nondimeno fegni
dette in
lu
Cocifo io. di pentimento per il commesso fallo non fi vedeuano alcuni, e ch'era tanto lon
र
tano il Re dal pentirfi, poiche per fe fteſſo l'afsolutione non era ricercata : ere
plicando l'Ambafciatore , ch'egli rappreſentaua la perfona publica del Re, e che
per ciò a lui fi doueua dar credenza , rifpondemmo noi , ch'egli rappresentana
la perfona del Re intorno a' negotij,che doueano farfi:ma non in quanto al con
feffare i fuoi peccati , efarne penitenza , che dalla propria perſona ſi aſpetta.
ua , efs endo che il confefsare con la bocca l'error proprio fia parte di pentimen
to , onde altro era il trattar negotij , e riconoſcere , e confessare il ſuo peccato ,
e chiederne da Dio , e da noi penitenza , ilche con la propria bocca dee farfi,
cofi gli licentiammo , non hauendo eglino , nè lettere , ne commiffione alcunada
impetrar l'afsolutione . Henrico Settimo Re d'Inghilterra fù imputato d'ha,
uerefatto vccidere il Beato Tomafo Arciuefcouo Cantuarienfe, non già, chel Re
bauele comandata queftavccifione : ma effendo controuerfia tra di effiin ma
teria di giurifdittione Ecclefiaftica, parea, che alla morte fua haueffe egli pre.
ftato confenfo percioche gli vccifori non haueano ordine veramente dal Re di
vecidere il Beato Tomafo : ma pensando eglino di fare al Re ſegnalato piate.
re, l'haueano vccifo, fi come nella defcrittione dellafuapaffione fi legge, e dopa
fù prouato . Con tutto ciò il Papa all'hora commiſe queſta caufa, & il procello
contra il Re a molti prelati, tra' quali erano alcuni Cardinali, ch'egli hauea defi
natifuoi Legati, efu fatto folennemente il proceffo , e trattata la caufa appre
la
SIS TO v. 775
bla Sede Apoftolica cötra il Re,'il quale dimoftrò di no eſſerui ftato efpreſſo man
datoJuo fopra la morte del Beato Tomafo ,e delleparole , ch'egli haueua detto ,
conle quali pareua, c'haueſſe fignificato ,che gli farebbe stata cara, e che era defi
Loo
derata da lui la morte di quel degno Prelato, ſe ne dolfe il Re , e confefsò l'error
fuo,& humilmente riceuette la penitenza,laquale eglifece infieme cỡ quelli,che
quelfacrilegio baueuano commeffo, ouero l'haueuano faputo , ò pure confentito
ui, ò in qualunque altra maniera vi fuffero flati partecipi, e nondimeno quello
non era Cardinales ma Arciuefcouo folamente , e fe alcuno ne diceße , che To
mafo era Santo , noi rispondiamo, che, mentre egli viueua , non fi diceua Santo :
madopofu poi dalla Chiefa nel Catalogo de' Santi riposto , e la fua Festafolen
nemente celebrata . A Teodofio Imperatore per la vecifione, fatta de Saloni
Na chi, vietòfant' Ambroſio Milaneſe l'intrare in Chiefa, e da eſſa nel diſcacciò via,
Palche con ogni humiltà vbbidi Teodofio , ilqual non era già vile perfona , nè di
na minuta plebe : ma huomoſegnalato, e grandiffimo Imperatore, ilqual molte vit
torieanche diuinamente hauea confeguito , onde Claudiano di lui diſſe .
O nimium dilecte Deo, cui fundit ab Antris
1222 Aeolus armatas hiemes,tibi miliat Aether ,'
Et coniurati veniunt ad Claffica venti .
EraTeodofio del mondo tutto Imperatore , e non divno , ò altro Regno , co
meil Re di Francia: ma egli otteneua intieramente tutto l'imperio Romano ,
niente di manco con lagrime , e con gran dolore d'animo , bauendo l'errore , e
peccatofuo confeffato ,ne ricenette dafant' Ambrofio humilmente la penitenza,
e fi fottomife al volere non di vn Papa , ma di perſona , che era Arcjuiſcono
folamente , & a quelli che potranno dire , che Ambrofio era Santo , ſi riſponde
da noi , che mentre viueua in terra non era anche ripofto nel numero de' Santi :
ma era Arciucfcono , e forse Veſcono folamente , perche in quei tempi la città
di Milano non haueuaforfe l'Arciuefcouato ancora . Sono ſtati alcuni Cardina
li , i quali anche auanti al cospetto noftro hanno hauuto ardimento di ſcuſare
queftofatto del Re , della qual cosa nefiamo noi fopra modo marauigliati ; per
cioche ne pare , che habbiano dimostrato di non ricordarfi del grado , e della di
gnità loro, non vedendo eglino, che l'offefafatta a quel Cardinale uitorna ad in
giuria , e pericolo di loro fteffi . Noi vi afſicuriamo , & vi promettiamo in
quel miglior modo, che promettere fi può , che noi non vogliamo diuentar Cardi
E
nale, ne habbiamo bifogno d'alcun Principe, che faccia officio , affinche da noi fi
confeguifca il Cardinalato , fi che in quanto alla perfona noſtra poco importa la
100
detta ingiuria:ma quanto a' cafi voſtri molto rilieua certo . Noi laſciamo pen
R
fare a voi , fe vi pare , che vi priuiamo , & vispogliamo dell'auttorità , della
efsentione,della libertà, delle prerogatiue, e preminentie, e de gli altri priuile
gi , de' quali fete adorni . Faremo noi dunque (ſe voi volete) che per l'auenire
nonfiatene honorati, nè riueriti da' Principi, e da' Re: ma difpregiati, e tenuti
a vile , & efpoſti ad eſſere depredati , & vccifi . Certamentefe le vecifioni dei
Cardinaliſi diſſimulano, eſenza rijentimento, e caftigo fi trascorrono , potranno
ageuolmente a ciafcun Cardinale occorrer sìftrani cafi.Noi dunquefaremo ciò,
Ccc 4 che
776 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.
che la giuftitia richiede, e quel tanto ,che farà inferuigio di Dio ,efe qui nefuflex
detto,che da quefto ne nafceranno di molti mali, e fieri accidenti da temerfigran
demente,e chefiapericolo, che'l regno non rouini,noi riſpondiamo, che cosa almo
do non dee temerfi, quando fifa lagiuftitia, e però di niuna cofa bifogna temere,
fe non di non incorrere nelpeccato.Finito c'hebbe il Papa di dire quefte , e altre
cofe tacque vnpoco, e poi ripigliando ilſuo parlare diſſe.Noi non poffiamoper la p
grauezza dell'affanno dire più,ancorche molto più vifia da dire,noi deputare
mo alcuni Card.co' quali di queſto fatto s'haurà da trattare: tra ğfto mentrepre *
ghiamo Iddio, che fi degni foccorrere allafua Chiefa, & alle neceſſità di leipro
uedere, e cofe mostrandofi tutto dogliofo , & afflitto fini il Papa ilfuo parlare .
Non passò troppo(come difopra dicemo) dopo l'vccifione de' Ghift,che'l Refe
ce porreprigione Carlo Cardinal Borbone, Legato di Auignone, e Pietro Arci.
uefcouo di Lione , di che hauutane la nuoua il Papa , s'accrebbe viepiù contrail
Ré lo fdegnofuo,tanto più che poco prima, come il Põtefice fteffo diceua, bauena
11
il Re fatto officio per l'Arciuefcouo , accioche lo creaffe Cardinale:per tato il Pon .
tefice molte volte,e con varie maniere richieſe il Rè,che li liberaſſe,alche lifù ris
Spofto , che in quanto alla liberatione del Cardinal Borbone non poteua inguifa
neffuna farla,perche noceua molto, chefuſſe libero quel Cardinale a’moti,& al
le riuolte,che contra la perfona di effo Rè all'horafi trouauano in Francia. Circa
la liberatione dell'Arciuefcouo di Lione , diceua il Rè , che non era infuopotere,
fendo che Guaft , a cui era commeẞa la cura del caftello d'Ambuofa coli prigio
ni,effendofi impatronito di detto caftello, hauea accordato di liberare per danari
iprigioni,chefono l'Arciuefcouo di Lione, il Prefidente di Ninello ,e'l Prepofto
de' mercanti, dignità principale nella città di Parigi:e perche il Papa replicana,
che almeno il Cardinale di Borbone fi poneffe in cuftodia del Card.Morofinifuo
legato, il Rè diffe, cheftando il Legato lontano dalla perfonafua, non gli poteua
confidare la cuftodia di Borbone. Hora ftando in tal maniera le cofe , effendo
da che erano stati ammazzati i Ghiſi paſsati cinque mesi , & bauendonefopra i
detti particolarifattone il Papa al Re molte ammonitioni , dichiarò , cheſe tra
Comanda certo tempo il Rè non rilafciafse, e riponesse nella loro primiera libertà,eficurez
il Papa
penafot.di zail Cardinale,e il detto Arcinefcono, e fefrà trenta giorni dal dì che fifaràfat
fomunica ta la liberatione , non lafacefsefapere a lui , & alla Sede Apoftolica per lettere
al
ciaRè Frá fottofcritte, e figillate della mano di esso Re, & dalfigillo proprio del Re ,
chedilibe
ii Preliti roper on publico , & autentico inftromento , dichiarò (dico) il Papa , felRe
prigioni. non facefselefoddette cofe , efserfcomunicato, & incorfo in tutte le cenfure Ec
Rè di Frar
cia citato clefiaftiche , che ne' facri Canoni , e nelle conftitutioni Generali , e particolari,e
dal Tap a nelle lettere, chefi leggono nel giorno della Cena del Signore ,fi contengono , e il
Roma.
fomigliante dichiarò il Papa di douerfi intender di quelli, che in questi casipre
Atassero cöfiglio,ò aiuto , ò in qualunque altra manierafi oprafsero per essoRe ,
di più il Papa citò il Re trail termine di fefsanta di, incominciando dal dì, chegli
farebbe ciò notificato, e publicato, che doueſse comparir à Roma, ò perfonalmer
te, ouero per vno , o piùfuoi procuratori , con autentico ma ndato a render conto Th
della morte del Cardinal di Ghifa, e della prefura del Cardinal Borbone , edell
Arci
DE SIST O V. 777
Arciuefcono di Lione, & à dimoftrar comeper tal cagione non fia egli incorfo nel
le cenfure,e pene poſte da'facri Canoni, e quelli , ch'in si fatti accidenti fi fuffero
opratiper il Re, fuffero tenuti a comparire perfonalmente tra il defcritto tempo
un difeffantagiorni,de' quali primi věti per la prima, ſecondi venti per laſeconda,
Piterzi venti giorni per la terza canonica ammonitione gli fuſſero affegnati.Ap
presso a quefto dichiarò il Papa, che niuno di coftoro, ne anco il medefimo Re,
ne pure inforo di confcienza poteffe da qualunque perfona fe non dal Papa, ec
**** cetto,che in cafo di morte ,ne all'ora,nè anche poffano effere affoluti,fe no preftita
a cautione difodisfar , & obbedir a quanto lafanta Chiefafuſse per comandarli , e
fra fe nonfacessero quefta promessa, nonpotessero eſser afsoluti , nè ancor in vn ple
nario Giubileo, ne nella S.Cruciata, efcludendo parimente ogni indulto,efacoltà,
che vi potefse efser in contrario concefsa ad esso Re, ò afuoi predecessori, ò ad al
Angions
tri in qualfi vogliaforma, maniera, e modo. Due mefi, e pochi giorni dopo, che Henrico iij.
il Papafece queftafcomunica,e che la mandò,ſucceſse, che il Re stando con grof. cia di Fran.
Re ammaz
K
fo efsercito al ponte di S.Claudino, difcosto da Parigi due leghe, fù il primo gior Frate vn
zato dacon
Ceras
no d'Agosto del 1589. con vn coltello , che da ogni banda tagliaua, mentre ingi- coltello.
! nocchionigli fi prefentano certe lettere, ferito nell'Anguinaria da F. Giacomo
78 Clementedell'ordine di S. Domenico della città di Sans , giouane di 23. anni in
Card
circa, edi queftaferita per efser tagliati gl'inteftini ne venne (indi a' 14. hore)
amorteil mifero Re.Ma ilfrate molto auanti mori:percioche con l'istesso coltel
lo il Re trattofelo dalla piagagliferi il volto , & i miniftri del Refubitamente
10¢
Poccifero . Fù giudicato comunemente , che mai a tal opera da alcuno fufse
da
Spinto ilfrate , ma da ſe ſteſso dopo l'hauer hauuto due , ò tre mesi tal pensiero ,
tel
el'hauer anche digiunato, e fatto oratione a Dio, fi mettefse afar sigran cofa , e
fiefponefse afi fiera , e ficura morte . Dicono , ch'egli nell'animo fuo in guifa
tale tenefse certo di douer vccider il Re, che afsai fpefso predicando in Parigi,che
daletto Re era afsediata ,dicea a'fuoi afcoltanti, tenendo in mano vn Crocifisso,
che questa era quella mano , che li liberarebbe , e che ne ftefsero di buon cuore .
Horla morte di quefto Refatta in modo tanto strano , credo, che i pofteri non la
crederanno,eforfe vi ſi farannofauoleſopra, non altrimenti , che d'altre ftrane
cofefuccefse al mondo fi fia giàfauoleggiato . Dopo la morte del Re di Francia
Segui la guerra tra le gentidella lega, il Re di Nauarra chiamato Henrico di Henrico
Vando mo , essendo fi combat tuto molto tra questi due nemici , facendofi l'on l'al- uarra Na.
Rè diguer
tro in varij luoghi varij danni , finalmente fi fece a' 14. di Marzo nel 1590. reggia co i
giornata ad Harens :fi combatte da amendue le parti con molto ardore,ma Na- laBaioni leggadel
di
uarra rimaſe vincente con perdita però d'vna gran parte de fuoi nobili Signori . Francia ,e li
rimife to fto il Duca di omena ilfuo efsercito in efsere.Poco dopo ciò il Nauarra rotta.
da vna gran
fi pofe alzo assedio di Parigi . Fù cofa maraui gliofa , e che èpiù tofto vera, che
verifimile quella , che in quefti tempi occorfe a Roma, e quefta fù , che per tre me_
fi continui incominciandofi dal dì , ch'era ſi queſta giornata faputa in Roma, ol
tre la minuta gente , molti huomini di giudicio , e digrado diceuano , e credeua
no, che'l Re di Nauarrafußse morto per le ferite bauute in quelfatto d'arme , e
Sopra
778 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
affe Sopra ciò vififecero da costoro di molte , e larghefcommeſſe. Hor queſto aſse.
Parigi alle.
diato dal dio di Parigi cominciò a' 12. di Maggio del 1595. & ha durato fino al primo
uarradi. Na- d'Agoſto di detto anno, e dicono , ch'è stato cofifñero queſto aſſedio , che quaſiſi
Rè
può dire che nell hiſtorie da mille anni in quà nonſe ne legga nè maggiore , në'
guale,e perquentura ſi può in qualche modo paragonar a quel grande aſſedio di
Gierufalemfatto da Tito ; ma in tanto però differente , che doue quella cittàfù
difefa danemici dellafanta Religione noftra, quefta è ſtata difeſa da amici,e do
Il Cardin. ue quell'assedio hebbe infeliciffimo efito, quefto l'ha hauuto fin qui in granparte
Gaetano
Legato del felice , ilche è nato dallaprudenza , autorità del Cardinal Gaetano , ib’al.
Popt in Pa. quanti mefi auanti cominciato affedio iui hauea Sifto mandato Legato de La
sigi. tere , e dalla deftrezza di Don Bernardino di Mendoza , della vigilanza di
Nemurs, Vmala, dalla molto auuedutafatica di Vmena, & dal valorofo foc.
corfo del Duca di Parma , andatour in nome del Re di Spagna . Altri di queſto
felicefucceffo rendono due altre cagioni i l'vna , che'l Re di Nauarra volſe più C
tofto tirare in lungo l'aſſedio, chefare altro maggiore tentatiuo, per bauer quel
la città, e ciò con difegno doppio , cioè , ò ch'egli finalmente con la neceſſitàdel
viuer di quelli di dentro l'haurebbe pure preſaſenza tantagran rouina diquella
regal città,ò che il Duca di Vmenafi approſſimarebbe perfoccorrerla , e cofifa
rebbefeco venuto a battaglia,nel chefperaua di vincerlo, & vinto polgiudica
ua il Re , che il confeguire il rimanente glifarebbe stato ageuole molto , l'altra
cagionefù,che'l Rè verſo l'ultimo mefe dell'affedio conceſſe vn certo paſſaporto
per le donne,zitelle,putti, e per lifcolari, e permeſſe di più,che molti Principi, e
Penuria Principeffe,ch'erano dentro detta città , fufferofoccorsi di qualche vettouaglie:
grande in
Parigi nel Mentre durò quefto affedio,fi trattò più volte d'accordo , ma non fi puote effet
tempo del che
l'aTedic. tuareilgran Cotanta
mai. valfe intorno penuria,
fù la a che,mentre
feudi 150. il Rubbiodurò queſta
della offidione
mifura Romana & Parigi
,fù, in il vino,
verofentimento quei popoli, che dalla S. Fede di Chrifto hanno deuiato,fi come
il Lucemburgo Ambafciatore della nobiltà di Fracia, ch'era qui in Roma,fi sfor
zana di dargli ad intendere, & alcuni altri, chefeguiuano Nauarra da quei pae
fi di làfcriueuano ilfomigliante : ò che pur li fuſſe ſtato perfuafo dal fudetto
***
Ambafciatore , e da' feguaci di Nauarra , che leforze di eßo Nauarrafuffero
tantograndi , chefuſe impoffibile a torgli il regno di mano , & ogni opera , &
新聞
ogni fpefa , che fi faceffe vie più che perduta , & il tutto non fufſe altro ,
a
cheirritarfi ,e farfi più nemico Nauarra, onde pereua, chefuſſe cofa da Principe
fauio , poiche non poteua acquistar , vedere di non perderei ò che pure qualche
altra ragionefel moueffe,non diede delfuo altro foccorfo alla Lega, che di so.mi
N
lafcudi,che li fece sborfar il Legato ,del qual sborfo nè anche il Papa nefù intie- Rè di Spa
ramentefodisfatto . Al Re di Spagna difpiaceuafommamente , che'l Papa non gnad fegna
tar proteſti
foccorresse la Lega, e che non dichiarafsefcomunicati quei Principi, e Prelati,che al fapt per
feguiuano Nauarra:per tanto voleua il Re, che fopra ciò fi facessero alcune pro- Francia.
le cole di
tefte al Papam ail Pontef ice dinanz i a'Card inali in quefto partic olare andò giu
30 ftificando le cofe fue , e dimostrando , che ragioneuolmente haueua egli in quefte
cofe diFrancia procedutofempre, onde essendofipofti di mezo tra'l ke, il Pa
pa alcuniCardin. non fi fece per all'hora altra protefta. Era pochi mesi prima
venuto alquanto in rotta il Papa col Conte di Oluares Ambasciatore regio , & Modi che
auuedutiffimo Signor.Onde il Re per quefti nego! ij di Francia mandò ambafcia . Vteane S fto
in goue r
toreilDucadi Seffa prudentiffima perfonaima in quel tempo, ch'eigiunfe in Ro- nare tuoi
ma, il Papa era indifpofto , onde poco puote difi alti negotij trattare , e fe bene popoli.
fi ribebbesnon molto ftette , che tornò a ricadere , e finalmente mori nel giorno ,
chediremo poi . Fin quifecondo , che noi diſopra promettemmo , habbiamo detto
alcunecofe, lequali Sifto trattò co' principi , hora dobbiamo dir della maniera ,
ch'egli tenne in trattare ifuoipopoli . Amminiftrò con loro ginftitia fempre,
nonperdonando in guifa veruna a niuna forte di perfone i loro delitti , ma con
rigore caftigandoli quafifempre : gli ascoltò prontiſſimamente , quando de' loro
Gouernatorifi querelarono , efece per punto di ragione vedere le querele date .
Etilfomigliantefece, quando il popolo , ò il clero delfuo vefcouo fi querelaffe ,
ma non gli ascoltaua egligià , quando fi venivano a dolerfi de' daty , e gabelle,
ch'effo medefimo imponeua loro, e queſte dicono , chefurono tante, che paſſaro
no il numero di 35. impofitioni , le quali da' Commiſſarij ſopra ciò posti era
no rifcoffe rigidiffimamente : onde i popoli ne rimaneuano afflitti , & efaufti
didanari, ilche era tanto più miferabile , quanto che da Roma infuori nel re
Sto delle terre della Chiefa è ſtato quafi fempre nel Ponteficato di Sifto più to
fto penuria,che abbondanza ben è vero, che in queft vltimo anno effendo penuria
grazzdiffima,ordinò, che s'impreftaffero alle communità 500. mila feudi , ilquale
ordne, il Pontefice, che èfucceffo , l'hà molto bene pofto in effetto, ilche è stato di
gran folleuamento alle calamità di quest'anno fifiero, e tempeftofo. Lafciana Si
fo,chene' tempi di carneuale i popoli in fefte, comedie, e spettacoli,che a quei te
diſogiunofarfi,fi ricreaffero , e qui in Roma nella ſtrada del corfo, doue fi corro
10 i palij, baueua fatti porre gl'inftrumenti da dare la corda a quei , che in quel
tempo,
780 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.
tempo, e in quel luogo haueffero commeffo delito alcuno, e in tanto era egli tema
Modo di vi to,che quafi niente di male in quei tempi, ne' quali la licentia hàfommo luogo, fi [
uer V.di Si fece mai. Paffiamo hora a dire, come in materia del viuere, & affetto proprio trat
fto
taffe fe fteffo.Egli mangiaua affai, e beueua anche molto di varij ,efiniffimi vini,
ben'è vero,ch'ei faticaua grandemente in diuerfe cofe graui,honeſtiſſime , & ¡m
portantiffimeionde pareua che la natura , la quale infe era gagliarda , e piena di
calore,s'indeboliffe per le continuefatiche, & haueße dibiſogno di più nutrimen.
to,e riftoro, e fi vide, che auanti al Ponteficato, non hauendo egli da volgere co
tanta gran mole di lodeuolifatiche,era molto più parco nel viuere , e percbe co
ftumaua di ragionar,mentre mangiana , fiaua tal volta a tauola due, ò trehore ,
nondimeno nellefpefe dellafua menfa era tanto parco, e riftretto , quantofi leg.
nia di si ge efferftato mai Pontefice da molti anni in quài erano le viuande parche, e dipo
fto V.
co prezzo,dormiua moderatamente,faticaua egli afſai (come diſopra accenam
" mo) continuamente si nelloftudiare, come nel dare vdienza, (nel ch'era copio
fiffimo,Je nello spedire i negotij, e in tener occupata la menteſempre in varij, e
granpenfieri,intanto che fi può dire, che non fù veduto mai ftar in otio , e niuna.
cofa era,ch'egli non voleffe intendere,fapere, ordinare:riprendeuafeueramen
te chiunque preteriua ifuoi ordini , ouero in altra maniera il diſguſtaſſe , hauea
nondimeno caro , quando preſentialmente riprendeua perfona di qualche grado ,
che rifpondeffe in fi fatto modo, che ne fi moftraffe vile, nè troppo ardito :grida
ua affaifpeßo co iferuitori , con tutto ciò gli amaua tanto , che allefopreme di
gnità ne conduffe alcuni , facendone di effi oltra Caftruccio tre Cardinali , & al
Bellocchio cuni vefcoui,efi come li premiaua altamente, cofi quando fußero trouati in fal
pofto in ga lo,li puniua rigidiffimamente , onde il Bellocchio fuo Coppiero,e fauorite feruito
lea
pa ,dal Pa- re mandò in Galea , oue ftette molti mefi , e vi mori , & ſe bene fupplicò il
e per
che . Papaper lafua liberatione , non fù però in guifa niuna mai liberato . An
dò coflui in Galea per efferfi fcoperto , ch'egli hauena fecretemente tolto l'a
nello Pifcatorio,c fi gillato vn breue, che il Papa non haueua voluto ammettere,
perche conteneua cofafuora de' termini del giufto , e ciò era , c'hauendo deftinato
il Bellocchiofare nella patriafua vn bel palagio, & volendo per tal conto com
prare vna buona cafa di vnfuo vicino, e ricufando colui di venderla, baueuafat
to fare vn breue , per cui il Papa comandaua , che quel tale ſenza altra re
Gualteruc
Cioconde plica li vendeſſe detta caſa , eperche Monfig. Gualterucci Secretario del Col
neto
lea , ein ga legio de' Secretarij Apoftolici pareua al Papa, che haueſſe in questo particolare
dopo
la morte hauuto non sò che colpa,fù anch'egli condannato alla Galea, & la medefima pe
del Papa li na hebbe vn'altro , che diceuano di essereftato confapeuole del tutto , & ne ha
berato .
ueuafollecitata la efpeditione . Il cafo del Gualterucci difpiacque comune D
mente , si perche e Prelato di molto buona vita , e buone qualità , come anco
raperche fi credeua hauere egli leggieriffimamente errato , onde efsendo egli poi
dopo la morte di Sifto liberato , e ftato con piacer di tutti quelli , che gl'infeli
cafifuoi haueanofaputo . Fù Sifto teneriſſimo amatore de'fuoi parenti , ond
la Signora Camilla fua forella amaua molto , e parimente i figliuoli di ma
" figliuola di lei ; onde vno di effi ben giouanetto nel primo
mese del f
Pon
E SIS TO V. 781
o
jemutte Ponteficat fece Cardinale , dandogli ilfuo Cappello , & è chiamato il Cardinal
Mont'alto,il quale ne' gran maneggi , chefonofeguiti ,ha mostrato chiariffimamen "
te,emoftra tuttauia d'hauer con giouenile età congiunta fenile prudeza,& auue
dimeto grade ,e di volere co moltagloria menare gli anni della vitafua.Diede Si
fto a quefto Cardinale intorno à 100.milafcudi d'entrata.Sono ancoragli altri pa
renti rimafi tutti ricchi di poſſeſſioni , e di cotanti.Maritò duefue pronepoti ,forel
le del detto Cardinale ,l'vna a Don Virginio Orfino ,l'altra al Conteftabile di cafa
Colonna.Fù Sifto dato molto al cumulare ,& ammaſſare danari , onde vendette al Siflo V.era
413 dedito al
cuni officij,cheprima non ſi foleuano vendere ,ma darſi in dono da’Põtefici, cioè, l'accumu .
5 . l
tai Commeffariato della Camera ,il Tefaurierato ,& il Vicecamerlengato,& altre lat danari .
cofe ancora.Fù tanto parco nello Spender , che dicono , che fino alle camifce rappez
Zate egli portafſe ,mentre ancor era Pontefice,e quefto danaro ,e quanto egli puo
te auanzare dell'entrate , il pofe tutto in Caftello per feruigio del bene comune ,
ne egli a'fuoiparenti diede niente mai , i 400.mila fcudi,chefurono per pagare
ilorodebiti da lui dati ai Signori Colonnefi ,glifurono preftati , e non donati , con
obligo che infpatio di tanti anni quelli habbiano à reftituire intieramente alla
Camera. Leparti,e le prouifioni , che'lpalagio Pontificio foleua dare in manie- Spele der
verpay ra talediminui , che per sifatta diminutione più di 6co.milafcudi l'anno s'a- minuite
ICE ! Manzanano. Fece varij Monti,& accrebbe l'entrata della Dataria , fmembrò l ' da Sifto V.
Teforo ac
o
offici del Came rlen gato , & ilfomiglia nte fece di quello dell 'Auditora to della comulato
Camera:ereffe,& vende l'officio dell 'Archiuio di tutto lo ftato Ecclefiaftico :mi- da Sifo v.
in Caftel
fenelprimo anno del fuo Ponteficato vn milion d'oro in caftel fant'Angelo , fa- Sant'Ange
10 .
CCH Cendoui vna coftitutione , che non ſe ne poteſſe ſpendere pure vna minima parte
nd ma ,ſenon perricuperar terra S.dalla perfida mano del Turco ,in vngeneral paf
agiocontra di effi,la quale ſpeſa ſi debba fare all'hora , quando l'effercito Chri.
Pianofarà in effer,e haurà paſſato il mare,giungendo a' liti, eluoghi Turcheschi,
Ri Duerofe cotanto grande fuſſe la careftia , che ne fopra fteße gran ruina alpopolo ,
Larry Duerofuſſe mortifera pestilenza ; ouero vi fuſſe manifesto pericolo , che qual
27 1 he Prouincia de' Chriftiani non fuffe da gl'Infedeli , e nemici di S. Chiefa
ccupata , ò quando fi faceſſe guerra allo stato della Chiefa , e l'effercito nemico
W
Fufe già a' luoghi vicini al detto ftato , ouero fe qualche cittàfuſſe ricaduta alla
Chiefa , e non fi poteffe ricuperare , e conferuare ferza prendere i detti dinari ,
giurò Sifto di ofseruare ciò : volfe ancora che isuoifuccefsorifufsero tenuti di
•-seruare ildetto giuramento . Ne miſe poi l'anno terzo del fuo Ponteficato ,
nel medefimo caftello vn'altro milione fotto i medefimi oblighi del primo ,dichia
N do che ne' cafi,ne' quali fi haueano a spendere tanto il primo , quanto ilfecon
SC ran
A
do milione,fi douea intendere la ricuperatione de' regni occupati da' nemici del
la S. Rom. Chiefa , e nonfolo quefti due milioni , ma ve ne mife intorno a ne
far
altri , percioche alla fua morte hà egli lasciato in caftello cinque milioni d'oro
acti
a
decksin circ , ondefi vede , chefe bene egli mife grauezze a' popoli , vendette alcu
ni officij , chefoleuano donarfi , e fù ftrettiffimo nello spendere, nondimeno il dana
ro era deftinato in vtil publico , & inferuigio di Santa Chiefa , efplendore della
Republica Chriftiana , fine certo digniffimo , & importante , quanto fi pofsa
ilpiù,
782 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
9 il più,e con tutto che tanto al porre danari da parte fuſſe intento Sißio ,ſpeſe buo
nafomma d'oro nelle fabriche, che habbiamo di ſopra defcritte noi , & in altre
>
cofe conueneuoli:depofitò, & applicò perfempre ducento mila fcudi di moneta
da mantenere l'abbondanza in Roma,fi comefi vede nelfuo Bollario,i quali,co
me iui fi narra,fono raccolti dallafua parfimonia, & efforta anche iui ifuo:fuc
ceffori à nonfccmare,ma più tosto ad accrefcer dettafimma di danari àfi degno
effetto ripofta.Applicò tre milaſcudi l'anno dell' Archiconfraternità del Confalo
ne,per rifcatto de' cattiui, & alcune altre opere di caritàfece egli prontamente.
Fece cominciar arendere fecche le Paludi Pontine , e'l fomigliante fece delle
Ga'eeordi- paludi dalle Chiane . Ordinò , che fi faceſſero dieci galere a ſpeſe però delle pro
nate
Lo V.da Si uincie , e delle città del fuo Stato , e poi ordinò , che per parte dellespese , ch'è di
meftieri afare per mantenimento di effe , il medefimoſuo ſtato fuſſe aftretto a
pagar ogni annofettanta otto mila feudi di moneta , cioè , la prouincia della
Marca dodici mila, & altretanti quella di Romagna , e dodici mila parimente
laprouincia dell'Vmbria , e'l medefimo numero diſcudifuſſe tenuta a dare Bo
logna , e pure tanta altrafomma il Senato , e popolo Romano . La prouincia
del patrimonio di San Pietro in Toscana cinquemila , e ottocento fettanta
quattro la prouincia di Campagna fei mila , e cento ventiseis Ancona mille ,
e ottocento,& il medefimo numero Fermo . Afioli mille, e ducēto, e la cittàdi Fa
no , nè più , nè meno di Afcoli . Tutti quefti danari pofti infieme, e congiunti in
vno rendono la fomma di dettifettantaotto milafcudi, oltre alli qualiper il me
defimo mantenimento dellegalere ordinò, che'l clero ne pagaße dodici mila, e di
piùſe ne pigliaffero cinque mila dall'entrate , che d'anno in anno da Beneuento fi
Congregat
Comprendono , e otto mila da' due Appalti di Roma, Queſta città era prima diuifa in
Cardinal
inftituite tredici regioni : ma egli volfe che in quattordici fi diuideſſe , aggiungendoui la
da SifoV. regione di Borgo , e cofi volfe che i maeftri di firada al medefimo numero perue
nifero . Coftitui Sifto quindici congregationi di Cardinali , ſi come ja vede nel
fuo Bollario , oue in vna fua coftitutione fono diftintamente nominate tutte :
ben è vero, ch'alcune di eſſe ve n'erano prima , onde quellefurono da lui più tofto
confermate,che nuouamente ordinate . Ordinò , che non poteßero eßerei Car
dinali più difettanta, frà quali vi fieno almanco quattro Maefiri in Teologiada
prenderfi da gli ordini de'frati regolari, e mendicanti & che nelle quattro tem,
pora di Decembre fi poffono creare , nella maniera che fino da Clemente 1.per
più difeicento anni durò l'vſanza difare l'ordinatione del detto meſe di Dect®
bre . Egli nondimeno ruppe due volte queft'ordine , cioè nelle promotions
di Alano,e Morofini , chefuronofatti fuor di tempo . E di più ordinò che due ,
i qualifuffero in certi gradi congiunti di parentato, non poteßero ffer Cardina
li , il che tutto nella bolla , ch'egli fopra ciò fece , fi vede diftefamente . Coft
mò egli di non adempire mai punto il detto numero di ſettanta Cardinali : ma la
fciaruifempre qualche luogo voto . Egli creò trentatre Cardinali in otto rol
te : in quefte vifurono tre promotioni di otto per ciafcuna volta , e in tre vol.
te nefurono creati tre , e vna volta due , e l'altra quattro . Ordinò va matti
na in Concistoro a' Cardinali , che non accettaſſero mai in modo alcune ettert
da
DENTA SIS v. 783
TO
emo da qualfi voglia Principe , fe non hauea nelſoprafcritto il debito titolo . Non
volea,chefi diceffe ,quando andaua in volta per Roma, viua Papa Sifto.Coman
dò , che quei, c'haueano più diſeſſantafcudi di penfione, fuſſero aftretti a portare
melj l'habito Clericale: ma di ciò nefece effenti i Cauallieri Lauretani . Hauea pen Pena capi
tale contra
thrash . Sato , accioche le liti non fuffero immortali, di ordinare vna fopraintendenza di g'i adulteri .
buomini timorati di Dio ,fauij , e finceri. E volfe , che gli adulteri con pena capi
confiance talefufero puniti . Prohibì l'Aftrologia giudiciara: Ripofe S. Bonauentura tra Fefte disă .
ti inftituite
i Dottori della Chiefa : Le cappelle Pontificie, chefi foleuanofar prima nel pa- do Pipa Si
= eljongs lazzo Vaticano di San Pietro , egli nel primo anno delfuo Ponteficato le diftri- fto V.
lereafoolm but in varie Chiefe principali di Roma. Inflitui lafefta dalla Prefentatione del
la Gloriofiffima Vergine Maria , e parimente da lui fù inftituita lafefta di San
propamily
To Ea Francefco di Paola, di San Nicolò da Tolentino, di Sant'Antonio da Padoua ,
t
di S. Gianuario Veſcouo , & altriſuoi compagni martiri, e di San Pietro Mar
tire: ordinò che fi celebraſſe lafefta di S. Placido , e de' fuoi compagni martiri ,
cioè Eutichio, e Vittorino fuoifratelli carnali , e Flauia loro forella , e che fi ri
fee
poneſſe nel Calendario Romano . Di detti Santifurono ritrouati in queſto Pon
10 R teficato di Sisto i corpi in Sicilia
nella Chiefa di San Giouambattiſta di Meſſi
mailed
na , mentre per rifarcirla fi cauauano da vna banda i fondamenti , efe bene per
tole biftoriefifapeua, che quefti corpi erano in detta Chiefa, nondimeno non ſiſa
pena illuogo particolare . Segul Placido la Regola di San Benedetto , che ne
why fuoi tempi ancora viuea , e dimorando egli nella detta città, andarono i suoifra
telli , e forella, de' quali habbiamo pure hora parlato , a visitarlo main tarto
Te venendo l'armata di Abdala Rede Saracini,che'l nome Chriftiano odiaua, e per
no feguitaua infieme , li prefe tutti a man falua , e volendo queflo fcelerato , ch'eſſi
rinegaffero , eglino ftettero faldi , foffrendo ogni afpro , e grandiffimo tormento
per lafede di Chrifto , e cofi della gloriofa corona del martirio fi ornarono le
tempie . Conceffe ancor'il Pontefice indulgentia , a chi vifitaſſe la Chieſa diS.
Gio. Battifta , oue erano ftati trouati quefticorpi Canonizò Sifto, nella Chie
$ Diego ca
fa di San Pietro, nel 1588. San Diego d'Alcalà d'Henares . Egli nacque in San nonizato.
Nicola caftello del territorio di Siniglia , nella prouincia Betica , boggi detta
Andaluzia. Non v'è certezza alcuna , nè dell'anno, nè del meſe, ne delgiorno
delfuo nafcimento , fi raccoglie bene , ch'ei naſceſſe poco innanzi all'anno di
Cbrifto 1400. percioche effendo egli morto vecchio , & venuto a Roma per il
iubileo del mille, e quattrocento cinquanta , efalito al Cielo dodici anni dapoi,
źne, alli dodeci di Nouembre nel 1563. in giorno di Sabbato , ne fegue di ne
efità, che'lfuo nafcimentofuße intorno a ' tempi, c'habbiamo detto : nacque da
arenti di baffa conditione, & ben giouanetto fi diede a viuere ne i luoghifolita
vita beremitica , nella quale con digiuni , aftinentie , efantiffime , e continue
ationi viffe. Gli piacque poi di legarfi co i fanti legami della Religione difan
ancefco degli Offeruanti, oue pure innocente , efantiffimamente menòfua vi.
fempre, et hauendo fatto miracoli, & effendofene in Spagnaformato on buon
oceffo, fù da Sifto ,facendo di ciò grande iftantia il Re Cattolico, canonizato , é
pofto tra Santi, edi quefto ancor'il medefimo Re col Principe Carlofuo figliuo
lo ,
784 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
PIAL
lo, ch'all'hora viueua , ne fece inftantia a Pio Quarto, e parimente il Re ne pre Br4
gò Pio V.e Gregorio , fe finalmente effendo confommaperfettione accomodato
KAC
il tutto , Sifto ilcanonizò , come habbiamo detto . Il Papa queft' oratione diffe
all'hora in lode del Santo . Onnipotens fempiterne Deus , qui difpofitione
mirabili infirma mundi eligis , vt fortia quæque confundas , concede pro
pitius humilitati noftrę,vt pijs Beati Didaci confefforis tui precibus ad pe
*
Contefa fra rennem in cælis gloriam fublimari mereamur . Per Dominum noftrú, &c.
Eli Amba. Con l'occafione di questa Canonizatione nacque differétia tragli Ambasciatori
Francia, e di di Spagna , e Francia, che l'Ambasciatore del Re di Spagna diceua , che in quel
fciatori
Spagna ,fo l'atto,in cui fi doueafare la Canonizatione di S.Diego , douea hauer egli ilprimo
pra la pre
sedenza luogo , effendo che quell'attionefuſſe principalmente attinente al Regno di Spa
gna, edipiù ch'egli vi douea fare alcune operationi principali : l'Ambasciatore
di Francia rispondeua, ch'egli fatte quelle attioni, che doueuafare,òſi vſciſſeſu.
bito di Cappella,ouera dimoraſſe in luogo di fotto a lui: replicaua quel di Spagna,
• che almeno per cortefia per cotal voltafolafi lafciaffe a lui il primoluogo:aque
Principe deue morire in piedi , volendo per quefto fignificare , che'l Principe dee
orire operando ,volfe ſempre bere con neue , e mangiare ſpeſſo cose dafano, e in
uefto tempo affai voltefifenil affai bene:mafinalmente gli venne la febre gra
9 ta' 20.di Agosto del 1590.in Lunedì, effendo il Sabbato auanti andato a piedi
บ
rmgratiar Iddio a Santa Maria de' Tedeschi ,chefuſſe ritornato al veroſentime
a
todella S.Fede Cattolica vno de' Duchi di quella natione.Il Mercordì peggiorò ,
il Giouedìfù ilgiorno buono , volfe effereprefente alla congregatione della In
quifitione,& in quefti di poco ftette a letto,fi leuòsempre a magiare , volendo an
coraguftar alle volte vn poco difrutte: la Domenica pigliò vn poce di manna , e
li oprò poco,non hauendo potutopigliarla tutte intiera:il Lunedì peggiorò grauif
fimamente , in tanto che la mattina a pena parlaua , vdi nondimeno la Meffa , c
prendette poi l'eftrema vntione ,e lafera intorno alle 24.hore pallò di quefta vi
ta nelfettuagefimo anno dell'età fua ,hauendo amminiftrato il Ponteficato cinque
•
anni,quattro mefi,e tregiorni.Fù il fuo corpo la nottefeguente portato entro ad
Va
vna lettica alla Chiefa di S.Pietro in Vaticanos percioche egli era morto in Mon
78 te Cauallo ,& in S.Pietro fù fepolto ,di doue indi all'anno il Cardinale Mont'alto
1
Principe diſegnalata prudenza , e valore , ilfece trafportar con fontuofiffimo
apparato,efolenni fime effequie in S.Maria Maggiore, efù ripofto nella cappel
La inida effo Sifto fabricata . Vacò perfua morte lafede diciotto giorni .
in Celio mont e.
Hippolito de i Roffi da Parma , Vefcovo di Pauia , prete card.di Santa Maria
in Portico .
Dominico Pinello , Genouefe , prete cardinale di San Lorenzo in Panif
rulana .
Hippolito Aldobrandino ,Fiorentino ,prete card.di S.Pancratio .
Gieronimo dalla Rouere , Arciuefc. di Turino , prete card. di S. Pietro in
Vincula .
Filippo diLenocurt,Francefe ,prete card.di S.
F.Gieronimo Bernerio da Correggio , dell'ordine de' Predicatori Veſcouo d'
Afcoli,prete card.di S.Tomafo in Parione .
Antonio Maria Gallo,da Ofimo , Vefcouo di Perugia , prete card.di S.Agnefe
F.Cofte
nAgon . ino Boccafoco detto Sarnano da Sarnano della Marca, ch'era fua pa
ant
ria,dell'ordine de' Minori conuentuali prete card.di S.Vitale .
Ddd Gu
1
786 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.
VR.
VRBANO VIL 787
ܬܪܥܐ
Bring
Saffo, e iuifi dottorò ancora . Ritornato poi a Roma dimorò in cafa dell'Arcti
uefcono di Rofano , ilquale hebbe da Paolo Terzo il Cardinalato , e nefè detto
il Cardinal Veralli , ilquale nel Conclaue, che fifece per crearefucceffore a Pao
lo , conduffe confeco vrbano, coftumandofi all'hora molto di condurui i parenti,
quando a cotai negatij fuſſero eglino ftati atti , nel che Vrbano diede faggio di
moltofpirito,e valore. Quefto Cardinale andando poi a' tempi di Giulio III.che
a Paolofucceffe,Legato in Francia,feco ne conduſſe Vrbano,ilquale eßendo mol
to oprato dafuo zio ne' maneggi di quella Legatione,fi moftrò deftro,et auuedu.
to,& a' grandi negotij attiffimo . Ritornato poi il Cardinale à Roma,Vrbanofic
fatto Referendario di Giuftitia, nè molti anni paffarono poi , che il detto Cardi
nalefuo ziogli rifegnò l'Arciuefcouato di Rofano, e il Papa lo mandò Gouerna
tore a Fano . Finito il tempo di quefto gouerno ne andò alla reſidenza dellaſua
Chiefa,oue con la bontà della vita, e con la dottrina giouò molto a quelpopolo :
coftumaua difermoneggiare , come a' Veſcoui fi richiede : infommaprocuraua 1
molto bene,e con buona maniera di ammaeftrare quelle genti nel culto diuino , e
infiammarle nell'amor di Dio, quiui dimorato alquanto ſe ne venne a Roma, efù
mandato da Paolo IV. Gouernatore di Perugia , e dell'Vmbria ; ouegiuntofu
bitofece rattenere infortezza,fecondo l'ordine, che gli eraftato dato in Roma ,
per alcune cofe de' Caraffi , Monsignor Nazaret, che all'horahaueua ilgouerno
di quella città,ma egli giuftificando molto bene le cofefue,fi vide eßere innocen-,
te. Eſſendo poi morto Paolo,& fucceßo Pio V.Je ne ritornò a Roma,e indi a po.
co ne fùmandato da Pio a terminare vna differenza de' confini , cheper molti
anni eraftata tra la città di Terni, e quella di Spoleti, & Pio diſſe ,quando hebbe
ragionato di queſto particolare cõ Vrbano, e che li baciò il piede per partirfi,che
glipareua,che quefto Prelatofuffe perfona, chemolto bene haurebbe accomodata
cotale differenza, fi comefece in effetto: percioche infpatio di tre mesi in circa
accomodò molto bene il tutto con fodisfattione delle parti, e di eſſo Pontefice.Frà
tantofù intimata la continuatione del Concilio di Trento, e tutti i Vefconi vifu .
rono chiamati,onde egli anche vi andò , e fino allafine del Cocilio viftette. Quiui
fù egli fatto capo di alcune congregationi di Prelati, e nelle materie, che corte
uano,fcriffe,e auerti molte cofe con moltafua lode.Terminato il Concilio ne andò
a Roma,e indi ne paſsò a Roſanoſua Chiefa, e pochi meſi vi ſifermò , che dal Pa
pafùrichiamato a Roma,di donde fù mandato ben toſto Nuntio in Spagna nell'
ifteſſo tepo,che per la caufa dell' Arciueſcouo di Toledo vi andò Legato il Card.
S.Sifto,chefu poi Greg.XIII.Morendo in tanto Pio IV. fù creato Pio V.ilquale
ve'l confermò Nuntio, onde vi dimorò fette anni in circa , nel qual tepo diuenne
copare al Re Filippo, tenendogli al sãto lauacro lafua primogenita figliuola:trat
tòfempre le cofe con molta riputatione di S.Sede, contentezza del Pontefice, e
fodisfattione del Rè , & gloria di ſe ſteſſo : percioche oltre alle altre cofe impor
tantiffime,con grandiſſima deftrezza,& prudëza trattò,& effettuò quellaglo
riofa Lega tra il Papa, & la Signoria di Venetia, da cui nefegui contra il Tur
co quellagiornata nauale, che fù di sì gran gloria,& di cotanto vtile al Chriftia
nefimo , quanto dirfipoffa il più . Effendo poifeguita la morte di Pia Quinto,
& ficc
1
EDE VR BA N O VII
. 789
poſſono vnire, onde auniene, ch'eglino fteffi con guale confentimento copromet
tono in due, ò tre, ò più Cardinali, che quel tale, che effi eleggeranno di quelli, che
da effi fi proponeffero , doueffe eßere legitimo Pontefice : ma quefto modo non fi
pone più in pratica.Ma parlando de gli altri tre modi,diciamo prima dello Scru- Scrutinio
Modo del .
tinio. Lafera dunque ciaſcuno de' Signori Cardinali fàfare dalfuo Conclauifta Forma del
ilpolizina del voto, che nuol dare la mattina , ilquale in quefta forma fifa . Si policing
che fanno, i
Cardinali
Ear piega per mezo in lungo un foglio di carta,laqualfi vaglia nella piega di mezo, nell'elegger
poi fi prende una di questeparti,e fi piega per il longo hella efiremità, quanto il Papa.
or farebbe la lunghezza di vn dito , efopra quella piegafi rauolge la cartafino a
cinque pieghe, e tagliaſi nell'a quinta piega. Il Cardinale poifcriue difua mano
nell'eftremapiegadi sotto il proprio nome , come a dire . Scipio Cardinalis
1776 Gonzaga , efcritto fi rivolge la cartella perle pieghefatte fino alle tre , in mo
do che'l nomefudetto viene ad occultarfi. Si diftende poi d'alla parte ſiniſtraſo
Ce
pra effa terza piega vn poco di cera roffa,ò di Oftia, & fi figilla da ambe le par
106
ati, con due figillini,che ogni Cardinalfafare a poſta per questo voto, e rimanendo
le duepieghefuperiori vote fa fcriuere dal fuo Con clanifta in dettofpatio il
7:7
nome del Cardinale , a cuifi compiace di dare il fuo voto in queftaguifa , cioè , 1
Ego Eligo in Summum Pontificem Reuerendiffimum Dominum meum
Cardinalen de Ruuere . Non coftuma effo Cardinaleferiuere quefto voto die
fuamano,accio che non fia offeruata, ericonosciuta, et eſſo voto difecreto, che dee
2016
effere,non venga cofit a farfi palefe, e dia occafione di odio, ò diffidenza. Si prega
poidetto voto, e di fuori fifuole anche neceſſariamente fcriuere vn motto aſcèl
ta delpatrone,& queſto fi fà a fin , che occorrendo di fare Acceffi,li quali nonfi
poff onofare al medefimo Cardinale , a cui fi è dato il voto,fi poffa ageuolmente
chiarireil verocol ritrouare quel voto del Cardinale , che vuole accedere , dal
moto eftrinfeco ,altrimenti conuerrebbefeparargli tutti , con pregiudicio della
fecrtezza , chefi richiede in fimil atto , e però il Cardinal , che vuol accedere
Suol edire . Accedo ad Cardinalem, & poffum accedere, vn patet ex voto .
meo, ex fubfcripto fic. Quefti voti poi nella mattina, che fifà il Scrutinio fi
mettono da' Cardinali in vn Calice d'oro , che ftàfopra l'Altare della Cappella ,
nella qualefi adunano afare il Scrutinio , e prima i tre Card. capi d'ordinefono
andati alle celle de' Cardinali infermi a prender i lor voti.Hora fi vota poi il Ca
lice , quefono i detti votiſopra vn tanolino , ch'è auanti all'Altare , e fi vanno
T
leggendo, e notando da ciafcun Cardinale nelſuo foglio , douefono Flampati per
ordine inomi di tutti i Cardinali , e dopo i nomi è tirata vna linea dritta , nella
209 quale il
Cardinale và notando con fegni iterati , ouero per Abaco quanti voti
habbia bauuto ciafcuno nello Scrutinio, efe auueniffe per cafo, che delle tre par
ม
tide' Cardinali, chefi trouano in Conclaue le due concordafero in vnfoggetto ,
queltalefenza altrofarebbe creato Papa perfcrutinio , et in tal cafo fi aprireb
bonovoti
autore , manella parte inferiore , e fi palefarebbe il nome di ciofemo Cardinale.
questo, ò non mai, ò di rariſſimo fuole auuenire , e fi legge la elettio
The di
Adriano, fatta perfcrutinio , laqualfù giudicata cofà vicina a miracolo. Modo dela
vie
n'altro modo di eleggere il Pontefice, ilqual fi vfa da molto tempo in quaro secesto .
Ddd 4 in
792 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
Aati Sifto V.eglirifpofe ,che glieli donaua. Donò ancora ad alcuni luoghi pij
pre
gro Ja sõma di danari,iquali mètre egli era Card.haueua loro dati a cenfo.Ordi
Ofuoi parenti,che non prendeffero altro maggiore titolo di quello, che haueua
10uanti.Volfe , che ifuoi più intimiferuitori non veftiffero di feta,di cuififole
uan quei,che furono a' feruigij de Pontefici veftire per prima . Ordinò,che fi
fcriueßero li poueri di tutte leparocchie di Roma,co penſiero di fouuenirli di buo
e limofine.In materia di volere mantenere l'abbondãzaſi moſtrò ardentiſſimo,
dicendo di non voler mai per tal cōto guardare aſpeſa alcuna :percioche Chrifto
N.S_haueua detto a'fuoi vicarij, che pafceffero bene ilfuo gregge.Afuoi parēti
fecefapere,che co eſſi ſi era propoſto di portarfi in guifa tale, che voleva a’fuccef
fori Laſciare eẞepio dello affetto, chefi doueua hauere, & degli effetti,che fi do
uenno far co' parenti proprij.Eleſſe 4.Cardinali a riformare le cofe della Data
ria, cioè Palleotto, Santi quattro, Lancillotto , & Aldobrandiniscomandò , che ſi
H feguiffero tutte lefabriche
cominciate da Sifto,e che del medefimo Siftofopra vi
ponessero le armi. Ilfecondo giorno delfuo Ponteficato fifenti poco bene, onde
bauea determinato di andarfene lafera medefima a Mõte Cauallo , come in luogo
di aerepiùfalubre, e già molti Card . Prelati, e Signori, & altra gente affai cra
andata apalazzo per accompagnarlo :ma dicendofegli, che non fi coftumaua, che'l
Potefice andaffe per Roma prima, che fuſſe coronato,fe però no fuſſeſtato creato
inaltoluogo,che in Vaticano, comefu Nicola V.ch'effendo creato nel Dormito
rio de Frati della Minerua, ne andò fubito con bello apparato a S.Pietro,ouefù
coronto.vbbidi Vrbano a' ricordi di coftoro, e però fi rimafe di andare al desti
nato luogo:il male poi il giornoſeguente fi cominciò a manifeftare più,& aſco
prirfi lafebre,e tuttauia andò più crefcendo, intanto, che il giouedì mattina albi
27.di Settebre, ch'era il decimoterzo giorno delfuo Poteficato ,e ilfettuagefimo
anno della etàfua mort,efùsepolto in S.Pietro.Vi cocorfe a vedere ilfuo corpo
onpieno popolo,et moltifenza niunaforte di particolare intereffefurono veduti
piangere.La malattia,e morte di qfto Ponteficefon ftatefegnalate,si per eſſere el Cofe nota
leno occorfene' primi giorni delfuo Ponteficato, come perche alcune cofe maraui bili oecorie
gliofe vz occorfero:primieramente fù digran marauiglia, ch'essedo tanto innato in V.bano
viij.
ne' cuore de ' Principi,ilfare grandi i parenti, e gli amici loro, egli nõdimeno niu
no ne facesse Card.et a niuno cõferiſse prelature,che pure ve n'erano da coferire Papi fub'to
eletti,ancor
molte. Nefi deue dire in guifa veruna,che per no essere egli ftato coronato non che non ca
poteffe fare le dette cofeipercioche no è dubbio puto,che il Papa prima, che fia co tonati han
ronato, vero Pontefice,e tutto quello può egli amminiftrare , che amminiftra- no tifi .
autori
tà Pon
rebbe,fefusse coronato:percioche nella dift.23.c.In nomine Domini.Si dice in cia .
tal maniera.Vt is,qui electus eft in Apoftolatú fi iuxta confuetudine intro
nizari nō valeat,electus tamen ficut verus Papa obtinet auctoritate regen
di R.Eccl. & difponendi omnes facultates illius, quod B.Gregorium ante
fuam coronationem cognouimus feciffe , &c. Et oltre ciò Clemente Quin
to fcomunica coloro , che hanno ardimento di dire , che il Papa prima , che
fufse coronato , non possafare quello , che il vero Ponteficefare puote , dopo ,
che della Corona ornato , e ciò fi vede nell'vltima Strauagante Comune , doue
in
794 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
bocrafua, vdì la meſſa,e nella eleuatione del Corpo di Giesù Chrifto Signor No - Morte de
fro,egli fi leuò alquanto più da giacere, aiutato, però da' fuoi , alzò anche la uotiffima
mano per cauarfi il berettino di capo : Et quafi nel medefimo tempo , che fini la v.j.
di Vibino
fanta Mela, fi couduffe egli alfine di questa vita mortale, nelle vltime bore del
viuerfuo, ancorche patiffe grauiſſima pena, & noiofi dolori , percioche , come
egli diceua, il romper queſta compagnia dell'anima dal corpo fi fa co molto af
fano,nõdimeno egli ascoltose diffeſemprefante orationi,frà le qualifurono quel
lefantiffime parole : In manus tuas Domine commendo fpiritum meum.
Le qualifurono replicate da lui più volte , e come io ho vdito da alcuni, che vi ſi
trouarono prefenti, con queste parole fini anche in tutto ilfuo parlare . La fera
C auanti,che morije, dubitando, che il teftamento, ch'egli haueuafatto,mentre era
Cardinale,non fi fuffe refo inualido per lafua affontione al Ponteficato, mandò a
chiamare l'Arrigone valente Giurifconfulto , e per il parerfuo il confermò , to
T
gliendofi in tal maniera via ogni dubio , che per cotal cagione vi fi poteſſe muo
uerefopra.Gli heredifurono la compagnia della Nuntiata, di cui per alcun tem T :Amen.
po era ftato egli protettore . Vogliono , che quefta beredità importaffe 30. mila to d'Viba.
feudi in circa.Fece alcuni legati a'fuoi parenti, cioè a' Signori Melini, a'Veralli, no vij .
BAS alla Signora Tarquinia Giacobaccia,madre de' Signori Paluzzi, a cui lafciò
due copped'oro,fatte in Portogallo ,lequaliſono di bel lauoro, e molto vaghet
vn'anello con vu diamante grāde, che vale più di millefeudi. Amò Vrbano grã
demente quefta signora,fi per il grado del parentado,che era tra di loro, e perle
buone qualità di lei, come ancora perche ne gli anni loro fanciullefchi s'erano in
cafade Giacobacci alleuati infieme, non altrimenti, chefe di vn padre, e madre
medefima natifuffero,la qual beniuolenza ficonferuò tra di loro poi fempre . E
nel vero coftumò Vrbano di mantenere continuamete la beniuolenza verso quel
li , che vna volta haueua cominciato ad amare , ilche fi conobbe chiaro in molti,
ma chiariffimamente fi vide in MonfignoreLucio Saffo,ilquale hauedo,fin men
tre eranò dimorati in vna iſteßa cafa aftudio infieme a Bologna , cominciato ad
amare cordialmente , continuò ſempre in tale amore.. Onde quandofù affonto al
Ponteficato lo conftitui fubito Datario,nellaquale dignità Papa Gregorio Deci
moquarto,ottimo,e digniffimo Pontefice, conofcendo bene la dottrina, e fegnala
ti meriti di quefto Prelato ve'l conformòfubitamente . Etfe bene Vrbano baue
ua,mentre era Cardinale,ordinato di efferefepellito nella Chiefa di S. Agostino,
done haueuafatta vna Cappella,e lafepoltura per fe, nondimenofù ( ome bab
biamo detto difopra)ſepellito in San Pietro,douefi cofluma, che almen per vno
auno il Pontefice ftiafepolto, e poi, col confenfo del Papa , che rifiede all'hora,
EMSSi può quel corpo trasferir altroue . Vacò per lamorte di Vrbano la fede due
mefie nuouegiorni .
RE s
Smed
་ ་། : P
GRE.
I
796 CICARELL DELLE VITE DE PONT.
nel 1560. e nel 1561. andò al Concilio , & vigiunse il Martedìfanto , efù il
primo vefcouo , che intraſſe in Trento , & in tre anni , che vi dimorò, piacque
molto Gregorio a quei padri , fi perch'era di dolce conuerfatione , come ancora
_perche oltre alla facoltà legale,bauea quelche cognitione di altrefcientie.Fù nel
numero di quei prelati,che tennero, che la refidenzafuſſe de iure diuino : fù fino
a' tempi di Pio IV . in predicamento di giungere al Cardinalato , laqual gran
dezza finalmente nel 1583. a' dodeci di Decembre confeguì da Gregorio XIII.
in quella promotione di dicinoue Cardinali , della quale fino a queft'hora ne fono
riufciti tre Pontefici, l'vno immediatamente dietro all'altrofuccedendo . Venne
poi a Roma a prendere il cappello , percioch'egli era in Cremona, quando fù fat
to Cardinale , e con lafua humanità, egentile cortefia diede molta fodisfattione
a quefta corte . Vififermò poco, e tornò alfuo vefcouato, e fe bene altre volte
vennepoi a Roma,fempre nondimeno vifece poca dimora, e per eſſere aſſai Spef
fo alquanto indifpofto di rado interueniua a' Conciftori , & àgli altri atti publi
ci. Horfinalmente eſſendo morto Vrbano V 111. Fù alli cinque di Decembre
Conclaue
ilMartedì mattina a buon'hora , nella vigilia dellafefta delfuo nome, creato nel qual fizfù
Pontefice , eper memoria di Gregorio Decimoterzo , e per dar anche inditio , pa
eletto Pa
Grego
che voleua la benignità di quel digniffimo Pontefice feguire , volle Gregorio zio xii j- per
Decimoquarto nomarfi . Quefto Conclaue in cui fù Gregorio a tanta gran- fegn molti capi
alat o.
dezza affonto , per la moltitudine de'foggeti molto meriteuoli del Pontefica
to , chefurono intorno a fedici ; per il numero de' Capi , ch'eran ſei ; per la
el longhezza del tempo , che durò il Conclaue , che fù quafi due mesi , ſebene
prima , chefi chiudeffe il Conclaue era vniuerfale opinione, che fi doueffe in due
giorni terminare , credendofi , che fuſſero i Padri vniti in eleggere Santa Se-:
rina,perfona di molta letteratura,e che nella corte haueuafaticato molti anni ,
eche fi erafempre mostrato amatore della grandezza della Sede Apoflolica ,
Ba ezelantiffimo della libertà Ecclefiaftica : fe bene molti , perche il giudicauano
perhuomo auftero , e fermo ne' fuoi proponimenti , non credeuano poterfi te
nerecosì in pugno la fua elettione ; per queste cose dunque erafegnalato que
, 1 1
7 fto Conclaue, oltre a ciò era ancora fegnalato per la inaspettata , efubita
morte di Vrbano , che faceua , che niente i Cardinali haueuano potuto penfare
e
Pit alla creatione del nuouo Papa . Et per il gran numero de' Cardinali , ch'erano
in Conclaue , chefurono ciquantaquattro , cioè cinquantadue ne entrarono a
gli otto di Ottobre , che era il giorno ftatuito a ciò , e due ne vennero poi , cioè
Auftria, e Gaetano . Erano parte di quefti ftati creati da Pio IIII.altri da Pio
Quinto , parte da Gregorio Decimoterzo , altri da Sifto Quinto , & vno da
4, j
Giulio Terzo, ch'era il Cardinal Simoncelli . Fù anche quefto Conclauefegnala- Conclaue
اکائیک fempre
te
lgangs to tra quanti da più decine d'anni in quà ne fieno ftati fatti mai , si per le cofe , ferra di noc
che habbiamo hora dette , come per gli accidenti , che vi corfero , che furono af- te, ne e la ca
gio .
fai , e per le difficoltà, che ne'foggetti Papabili ſi vedeuano . Hora il prefente
term
Conclaue fi ferrò alli otto di Ottobre , alle cinque hore di notte: il ferrarfi di not
Tite
e è ordinario in tutti i Conclaui , percioche ſe bene la mattina detta la Mef
a dello Spirito Santo , entrano proceffionalmente i Cardinali , nondimeno
per
L
ARE LE E NT
798 CIC DEL VIT DE PO .
Trattati per tutto quel giorno fà aperto il Conelaue, e può ogn'vno entrarui, & i Prela.
ehe li feec- ti, eperfane di conto , e di grado vifitano quando gli pare alle loro Celle Cardi.
so
claue , & nalila fera poi di notte, mandatifuori tutti quelli, che nonfono deftinati aquel
nel Con:
Cardana ' l'officio ,fiferra il Conclane.Hora la mattinafeguente,chefeguì alla dettaferafi
The fu ono
propofti al prouòda molti Cardinali per varij degniſoggetti difarne vn di effi riuſcire Pă
Papato..
tefice , e maſſimamente il venerdi alli dodici di Ottobre fifirinſe molto il nego
tio di Marc'Antonio Cardinale Colonna , Principe di maniere nobiliſſime , e di
Segnalato valore, e merito , e le cofefue andauano tant'oltre, che in Conclaue , e
Per Roma medefima fi teneua ficura la fua eẞaltatione i ma differendofi alla
mattina di far la adoratione , vi fi trouò mancanza di alcuni voti , che prima
vi erano . Si oẞerua, cheper lo più è accaduto ne' Conclaui , che quando è ftato
in effere il debito numero de' voti à tre, ò quattro da vantaggio , e non s'ò venu
tofubito alla effecutione delfatto, vi s'è trouato poi il numero minore diquello,
chefi richiedeua , perche il tempo ne confuma sempre : maſe ſi è veduto rn nu
mero molto maggior di quello,che è neceſſario, all'hora ancorche ſiſia pofto të
po di mezo, nondimeno è riuſcito il negotio, perche il tempo non ne conſuma ta
ti,che'l numero,cheſoprauanza non ſia baftante alla creatione del Papa,ficome
fucceße' ad Vrbano Settimo, che'l dare tëpo alla ſua adoratione nonſi diede im
pedimento alcuno per effer ilfuo numero di gran lunga maggior di quello,chefa
ceua dibifogno,ben è vero, che (fi come noi habbiamo detto altroue) nell'elertro
ne de'Poutefici ètanto manifefta , e chiara l'operatione dello Spiritofanto , che
quando fi tratta di quel foggetto,che Iddio ha deftinato per Pontefice, & ègiù.
to il tepo appunto, in cui la diuina prouidenza lo vuole a tanta grandezza ele
uare,le cofe difficili fifannofaciliffime, & il tempo non confuma , ma accreſcei
voti ancora: con tutto ciò la diligenza accompagnata cỡ buon zelo piace aDio,
Mondo chefi vfi fempre . Il giorno, che feguìfi maneggiò molto da Sforza,e daMont
le Cardina
ai . alto la pratica di Mondoni Cardinale nel vero di molta dottrina , integra vita,
fuaui coftumi, auueduta prudenza, e pratico nella Corte di Roma : maper man
canza d'alcuni pochi voti non fortè effetto il fatto fuo . Non vi mancauano di
quelli,che congrand'ardore, & valore portauano innāzi Aldobrandino huomo
letteratiffimo,e pratico ne' maneggi del mondo , e che nella legatione di Pollonia
bauea dato buon faggio della prudenza fua, e fi crede, che fe fi vfaua maggior
preftezza,e fi cofidaua in alcuni altri, c'haurebbono fauorito il negotio,riufcius
Je Cardina Pontefice, fe bene nel vero è di tato fenile prudeza quel Card.che in niunaguisa
SIMU. mipolo io indurre a credere, che fia macato d'rfar preftezza, ò di far altracofa
neceßaria percondurre a lieto fine il tutto . Ilor comunque fi fuffe il negotiol
deftinato termine non giunfe già. Era tanta l'eccellenza de' meriti di Marc'An
tonio Cardinal Colonna, e tata lafollecitudine, e deftrezza,che'l Cardinal Afis
nio Colonna vſaua in feruitio di lui ,che faceua, che di nuouo fi doueſſepenfareal
lafua perfona,pure di nuouo fi ritrouarono le vecchie difficoltà, ilpensiero,
Poperafecero nuouamente vana. Albanofe non era troppo pieno d'anni, percio
11 Cardins che al numero di ottantaquattro giungeun, e per tal vecchiezza, ch'è, come dice
le Albano . Ariftotile, vn naturale morbo,non fufe ftato debole, e fcompofto, haurebbe pot
to age
GREGORIO XIV. 799
so ageuolmente per effer nel refto molto meriteuole, e degno, hauerne in mano le
chiani di Pietro . La pratica di S.Seuerinafi era differitafino a queft'hora, giu
Il
dicandogli Spagnuoli, & i Fiorentini,che lo portauano, che con l'efferfi moftra- le fanta Sca
to difficile il negotio de gli altri, fi rendeffefacile il loro : ma quando fi venne al uerina .
riftretto,fi trouò anch'effo malageuole, non però quelli,che lo trattauano,fi per
dettero punto disperanza , e d'animo, onde coftantiffimamente tirarono finchefù
creato il nuouo Papa, auanti il negotio loro . Fu in confideratione ancora di do 1! Cardina
uer riuſcire Pontefice il cardinale della Rouere , ilquale per l'eccellenza della le della Re
uere .
dottrina, per la bontà, & integrità della vita, per la pratica, che ha de' reggi
menti del mondo , e per effer di foauiffimi coftumi , è giudicato degno della Mac
22 fà ponteficia: ma quelli , ch'erano foliti difare ogni cofa difficile , fecero anche
difficile la riufcita di si nobile foggetto. Onde per torre via quefta difcordia,& a
quiete ridurre iltutto ,furono pofti in confideratione fette da eleggere Pontefi Sette Car.
ce pno di effi,come terzi nè dall'vna,nè dall'altra parte fofpetti,ne defiderati, e dinali pro
quefti furonofan Giorgio, Sans, Rufticucci,Aragona, Canano, Lancillotti, & A. pofti,vnde
i qual fi e.
Tano : ma in poco d'hora ſi vide non meno eſſere malageuole il cafo loro di quel- leggeffe Pa
pa.
lo di qualfi voglia altro , per tanto a' primi penfieri , poiche trovarono impoſſi
bili i fecondi, ripofero gli animi . Si erapiù volte con molta deftrezza, ve- ! : Paleot.
to.
hemenzaprocurato da' Spagnuoli difar Papa Paleotto ,Cardinale di molta vir
tù, molto valore, e molto merito, & inſomma ripieno di quelle qualità , che fi
hanno a richiedere in quelli, che'l manto di Pietro deuono hauer intorno : ma il
cafofuofi vedeaintricato per bauer alcuni Cardinali contrarij , con tutto ciò po
co mancò vna mattina, che non riufciffe Pontefice , anzi cofi fi teneua ficuro da
molti in Conclaue, che alcuni Conclauifti pofero in conferua gli argenti, & altre
robbe di più pregio de' loro Signori , e per Roma cofifi teneua certa lafua eſſal
tatione, che in molti luoghi erano pofte l'armifue co le chiaui, e regno Pontefi
cio ,efi erano anchein molte bande fpediti Corrieri aportare la nouella di que
fta affontione . Era grandiffimo popolo concorfo a fan Pietro,per veder il nuovo
Papa, chepiù ? nella Chieſa difan Pietro,doue fi coftuma , che'l Papa difcenda
fubito dopo la fua creatione , era apparecchiato ogni cofa , the alla folennità di
Va quefto
atto fa richiede , & i Canonici col rimanente di quel Clero ftauano in af
fetto , afpettando per riceuerlo . Effendo dunque la mattina finita la Meſſa , i
Cardinali fi pofero a fare lo Scrutinio , e Paleotto hebbe diecifette voti nello
Scrutinio,e poi fi venne a daregli Acceffi, il che fin a quel giorno non fi erafat.
to ancora,& ilprimo ad accederefù Gefualdo, e poifeguitarono di mano in ma
no gli altri, intanto che fi giunfe al numero di quattordeci, e ftandofi vn poco , ne
credendofi per quefta dimora efferui altro Acceſſo, dette il decimoquinto Simo
celli, onde erano in tutto trentadue voti . Dicono, chefe vi era vn'altro voto ri
ufciua egli Papaficurametespercioche vi erano di quelli,che haueuano promes
o di dare il trigefimoquarto , & il trigefimoquinto voto, a' quali aggiungendo
ca
fis lvoto dife fteffo, fi veniuano afare trentafei voti , ch'era il numero necessario
C
CELI 9lla elettione del Pontefice . Si flette cofi vn poco di tempo afpettando nuouo
1
20 Acceſſo:
ma non venendo altro , fi levarono in piedi alcuni Cardinali , e fecero
aprire
800 CICARELL DELLE VITE DE' PONT.
I
aprire la portadella Cappella,done fifaceua lo Scrutinio,ilquale, cofifi terminò
con tutto ciò la pratica di Paleotto andò auanti la feraper vedere ſenel Scru
IT Cardina tinio della mattinafeguente fi poteuano guadagnare due voti mancanti . Siera
le Santi più volte penfato, e trattato del Cardinale Santi quattro, perfona , che per va
quattro .
fingolariffima,e profonda dottrina nonfolo nelle leggi Imperatorie, e Pontificie,
ma nelle cofe di Teologia, & altrefacoltà , per eſſere pratico nella Corte di Ro
ma,come quelli,che vi è ſtato cinquanta anni in circa, e per eſſer quafi in tuttele
Congregationi interuenuto , e per eſſere vniuerfale parere degli huominifax ,
ALLO
che habbia tanta cognitione delle cofe de i Stati , quanto altraperfona fifia ai
male
moment
Syouy«
Alfonfo ancor Duca di Monte Marciano , che per eſſer ſtato fatto morire dalgran Duca
Piccolomi di Toscana Alfonſo Piccolomini ribellofuo, e della Chiefale ricadeua per via diva
aggradina,
fra confifcatione quello ftato, onde dicono , che potea egli quello , che gli
ni , ee fuoi
fatti
moric, farne, Quefto Alfonfo baueafino a' tempi di Gregorio X II. trauagliato lo ftato va
Ecclefiaftico , bauendo gran feguito di banditi , che danneggiauano malamente ***
97
ogni cofa :eßendo poi interceduto per lui da alcuni Principi , il Papa come be- 1 .
nigniffimo gli perdonò, e lo rimife:nell'altimo anno di Siftov poiAlfonfo venedo ?
in rotta colgran Duca di Fiorenza, di nuouofi pofe in effilio danneggiando con
la compagnia di molti altri banditi douunque potea: nella Sede vacante,chefe. "
guipoi di Sifto,e di Vrbano, eſsendo da quelli del gran Duca feguito,ſe ne fug
giin Campagna di Roma,doue fece grandiſſimi danni,maſſimamère a' cafali,ru
bando, bruciando, e guastando molto, mandando a chiedere a’padroni de' cafali,
fe non voleuano, che in tutto ſi bruciaffe ogni cofa, variefomme di danari , a chi 18
ducento, a chi quattrocento, a chi ottocento, e mille fcudi , & a chi più ancora,
e da alcuni per paura di peggio hebbe quanto chiedeua , da altriparte , da altri "
niente ima alcuni di quefti più dettero , che niun'altro perciochegli danneggiò
in maniera le cofe loro, che molto più danno li fù , cheſe il danaro richieſto loro
hauessero pagato . Essendo poi creato Gregorio Papa , il difeacciò con l'aiuto
di quelli del Duca di Fiorenza, e finalmente nel meſe di Gennaio del 1591.fù da
quelli delgran Duca prefo , e poi in Fiorenzafù fatto morire . Era Alfonzo
giouane, e robufto, e fiero, diſpoſto aſoffrire fame, fete, caldo,freddo, & ogni di
fagio . Era da'fuoiſeguaci amato grandement, e era tanto pratico dello stato
della Chiefa , e d'altri luoghi ini preffo , ch'era cofa difficiliffima il giungerlo , e
Baditi per giunto prenderlo , onde alcune volte quafi circondato fcampò dalle mani dei
che combat
forconi fuoi nemici, & a lui il giungere altri , e prendere ancora era facile . Era valo
molamete rofo nel combattere, fi come per ordinario fono tutti i banditis percioche i ban D
diti combattono per fe fteffi , e gli altriper lo più combattono per altri , e non
fi può dire quanto diaforza all'huomo il combattere per la falute di ſe , e delle
cofefue, & nonper quella d'altri , oltre ciò i banditi temono peggio , che mari
re in battaglia, onde combattono con ogni ardire , poco curando quella morte , o
quelle ferite per timore di peggio, ch'è d'effer prefi viui ; ma gli altri il peggio,
chepossono temere, è l'effere iui feriti, e morti, onde l'occafioni del combattere
vengono da effi Spello fuggite . Hora torniamo a Gregorio, ilquale alli noue di
Maggio in Domenica nella festa della fantiffima Trinità nella cappella , che fi
fece nella Chiefa difant' Apoftolo diede la berretta roffa a i frati Cardinali,cioè
Berretta al Cardinale Aleſſandrino frate dell'ordine di fan Domenico , à Sarnano frate
roffa data dell'ordine dei Conuentuali di fan Francefco , ad Afcoli frate pure dell'ordine
dai Papa
iCardina Domenicano , a Montelbero fratt di fant'Agostino . Questagratia di portare
JiFrati
la berret ta roffa ifrati Cardinali era già ſtata d'alcuni ricercata a Pio Quinto ,a
Gregorio XIII. & a Sifto Quinto , e furono alcuni Cardinali , che diſſero più
piacergli, che ifratifecondo l'antico vfo portafero la berretta del colore del lor
ordine. A gli dieci d'Agoflo del detto anno riceuette il Papa nobiliffimamete in
fan Marco il Duca di Ferrara, che in quelgiorno venne a Roma,e fin che vi du.
rò, che
151
GREGORIO XIV. 803
, chefu quaranta giorni in circa , fempre il Ponteficè à lui, & alla fua fami
la prouide lautiffimamente d'ogni cofa , che al viuere d'vn tanto Principe fi Duca di
biedena . Si trouò prefente il Duca in Cappella alla fefta della gloriofiffima RoFerrara
ma per in
Madonna di mezo Agofo, laquale Cappella fù fatta in Araceli, fedette il Du- inueftitu.
canello fteffofeggio de i Cardinali di ſopra al Cardinale Pepoli , ch'era l'ultimo ra di o.quel
Ducat
Diacono . Era venuto il Duca per la inueftitura di Ferrara ,e perche parea,che
labolla di Pio Quinto De non alienandis Bonis Ecclefiæ gli fuffe contra
ria , il Papa fopra ciò coſtituì vna congregatione di tredici Cardinali , trè de i
quali erano vefcoui,fette preti, e tre Diaconi . Hora quefti Cardinali fecero in
piena congregatione entrare gli Auuocati del Duca , liquali differo , che la bolla
di Pio Quinto s'intendeua delle cofe , ch'erano ricadute : ma non di quelle , che
nonerano ricadute alla Chiefa, come non era Ferrara: i Cardinali veduta matu
ramente la cofa, determinarono , che la bolla,gli era contraria in tutto , & che
appariua chiaramente intëdere la bolla de deuolutis, & deuoluendisi & ilfo
migliante effendo richefta la rota del fuo parere, determinò ancora ella . Il Pa
pain on Concistoro parlò alquanto di quefto particolare del Duca,ma affatto il
negotio non fideterminò mai . Poco dopo ciò il Papa ammalò , & tre giorni in
circa, dopo la malattia del Pontefice,il duca ne andò a Caprarola, doue eſſendo
alquanti giorni dimorato, ne' ſuoi ſtati fece ritorno . Ammalò il Papa alli 22.
diSettemb. la fua malatia erafebre continua, con fluſſo , ilquale era nato da
continui, & vehementi premiti , che per vrinare lo sforzauano fare : il male
andò egli peggioran to tuttauia , intanto che il trigefimo giorno di Settembr . fi
credette da tutti, ch'ei moriſſe, & pareua , che fteffe per fpirare . Fùmandato
a chiamar il Cardinal Gaetano per rompere, come fi coftuma, l'anello pifcato- Papa ama.
lato d'infer
rio, ementre, che in palazzo flà afpettando , che veniffe l'auuifo , che il Papa mità mor.
fuſepaſsato, venne la nuoua, ch'era megliorato , e cofi il Papa di giorno in gior- tale.
no, anzi di bora in hora fi credeua da tutti, che morisse , maffimamente nell'on
decimo, nel decimoquarto, & altrigiorni fimili, e perche quelli , che infede va- ◄
cantefitrouano esser Conferuatori,ouero Caporioni hanno ,finche fi fa il nuouo
Papa,molta autorità, & vtilità infieme, non voleuano i vecchi Conferuatori,
Caporioni,dare il luogo a’nuoui,che entrauano il primo di Ottob. & deporre i
loro flendardi: Onde vi fù molta contefa , ma finalmente li depofero pure . Il
venerdì, che fu a' quattro di Ottobre fece chiamare tutti i Cardinali a fe, &
prima li ringratiò del grado del Ponteficato , che gli haueuano dato , e fi fcusò
Se nell'amminiftratione di esso hauefse in qualche cofa mancato , incolpando la
grauezza dellafua continua infermità, e la foprabondanza de' negotij , & egli
pregò al eleggere prefto dopo lafua morte vn buono,e degno Pontefice:gli rac
comando il Cardinal Sfrondato , e gli altri fuoi nipoti : il medefimo giorno pu
blicò vna Bolla in confermatione di quella di Pio Quinto , de non alienandis
bonis Ecclefiæ laquale era,come in eſſa fi vide , ſtata fatta molti meſi pri
ma . La Dominica, che fù a'feidi Ottobre , era in tal guiſa peggiorato , e cofi
fi credeua eſſere vicino all'ultimo ponto del morire , che fu intimata la con
gregatione de' Cardinali, che fi fuole intimare fubitamente , ch'è morto il Pa.
Eee 2 pa,e
804 CICARELLI DE LLE VITE DE PONT.
咖啡
daua il Papa da quefta fiera malattia confumandofi a poco a poco , onde era
cofa miferabile il vederegli stenti, che ei patiua: foffriua nondimeno il tutto con
Chriftianiffima patienza, ma finalmente , dopo fi lungo penare, mori il Marte
di notte , tra le fei , efette hore, a'15.d'Ottob. effendo fino afei volte in detta
malattia, difi pochi giorni giunto fino all'vltimo paffo della morte . Fù aperto,
egli trouarono vna pietra di due òncie,& vn quarto,nella veſſica.Fu ilfuo cor
po la notte medefima portato in vna lettica in S.Pietro, oue fu poi fepolto nella
cappella Gregoriana . Fùegli Pontefice 10.mefi,e 10.giorni . Vacò per lafua
morte la Sede 15.giorni .
Fù Gregorio di Santi coſtumi , & hebbe benigniſſimo animo ſempre : fù ho
Epilogo
della vita, Spitale, quanto ſi poſſa il più , onde mentrefù Vefcovo di Cremona alloggiò con
e natura di tinuamente i forestieri , & vi Spendeua con larga mano , & il fomigliante fe
Greg.xij. ce in tre anni , che fi fermò in Trento al concilio : fpefe ancora con ogni lar
ghezza , & abbondanza in quei pochi mesi del Ponteficato . In Cremona men
tre ei fù vefcouo,faceua dare delfuo proprio nella fua Chiefa Cathedrale, ogni
Venerdì vnafomma, e meza di grano in tanto pane a poueri . In Roma,mentre
fù Pontefice,donò a diuerfi luoghi pij mille, e centocinquantacinquefeudi il me
fe , oltre a molte altre limofine ftraordinaria : Spefe anco centomila fcudi , e
dauantaggio nell'abbondanza . Digiunaua fempre il venerdì , & il Mercordi
non mangiaua carne , fe per infermità non fufſe ſtato aftretto a tralasciare
tal volta . Diceua fempre l'Officio inginocchioni , tanto quel del Signore ,
• quanto quello della Madonna . Del continuo , quando fi leuaua , cominciana a
direi Sette Salmi , e li feguiua dicendo mentre, fi veftiua : meditaua la mattina
per vn'bora, leggendo le opere di fan Bernardo , & i buoni concetti fpiritua
li, che ei ne cauaua , li notaua fcriuendo acconciamente . Dopo che ei fi Pre
te , non intermife mai di dire la Meſſa , e di riconciliarfi ogni mattina , ſe pe
rò l'infermità non glielo haueffe tal hora vietato , e mentre è ftato infermo,
grande in s'e comunicato quafi ogni mattina , e quando l'infermità fono fate mor
Carcia
Poma , e tali , bà con molta diuotione riceuuto l'olio fantos e dicono , che quattro
quafi p volte in fua vita egli l'habbia banuto . Fù comune opinione , che ei fi
S 1:a.
manteneſſe ſempre vergine . Non era egli punto pratico delle cofe di Ro
ma
ne' a' grau maneggi troppo atto . Era nondimeno di buona , e fanta men
te , e d'innocentiffima vita . Mangiana poco , e beueua fobriamente , che i Me
diçi il configliauano a bere vn poco di più per fanità fua . Beueua pochifi
me vino , e fino al diciottefimo anno dell'età fua beuette acqua pura conti
nuamente , ilche vogliono essere stato in parte caufa della generatione della
Lisa pietra : percioche non è mai acqua fi netta , che non faccia alquanto di
efcremento terrefires ilche ageuolmentefi conuerte in pietra in alcuni corpi, che
punto vi fieno inchinati.Hafatto egli,mentre è ftato Pontefice, alcane Belle,tra
quali
GREGORIO XIIII. 805
ch'erano State l'anno ananti, gli ardentiffimi caldi, che furono poi , e la peffima
qualità del nutrimento,nataper la penuria, c'habbiamo detta . Fù quefto morbo tel
nell'vmbria,nella Toscana,nella Romagna, e nella Lombardia, & in alcuni altri"
pochi luoghi, pure dieſſa Italia . Morirono di cotale male perſone d'ogni età , e Men
maffimamente huomini da trenta in cinquant'anni. Fù auuertito, chepochiffime
donne vennero a morte. In alcuni Caftelli dell'vmbria morirono quasi tutti,&
in molte città molte famiglie intiere finirono i giorni loro . Vogliono , che in ko Opp
16169
ma medefima dall'Agoſto del 1590, fino all'Agosto del 1591. più di feffanta
milaperſonefieno morte . Cominciò poi a ceffare si Arana calamità del mese di 11
Luglio,& andò tuttauia mancando, intanto, che a Settembre quafi non ne mori Paty
ua alcuno , e con l'aiuto della diuina gratia s'è andato poifempre di bene in me.
glio,onde adeffo,che fiamo del meſe di Nouembre del 1591.di fanitafifià otii. ™
mamente ,
Creò quefto Pontefice cinque Cardinali, cioè due preti, e tre diaconi , che fu
rono .
Paolo Emilio Sfondrato,fuo nipote,Milanefe,prete card.di S.Cecilia.
Ottauio Parauicino,Romano,Vefcouo d'Aleflandria ,prete card. di S.Aleffio.
Odoardo Farnefe,figliuolo del Duca di Parma card.di S. Adriano .
Ottauio Acquauiua,Napolitano,diacono card.di S.Giorg.in Velabro.
Flaminio Platto,Milanefe,Diacono card.di S.Maria in Dominica .
alcuna
da tutti,certamente mai Innocentio
è ftato al ponteficato di Roma
Nono, , chechiamato Giouan
per prima
Antonio Fachinetti, Cardinale di Santi Quattro percioche cofi era conofciu
to da tutti, e comendata da valent’huomini la dottrinafua , sì nelle leggi ciuili,
come
INNOCENTIO IX . 807
me ancora nellafacra Teologia, & in alcune altre lodeuolifacoltà, cofi chiara Gio. Anto
abontà , & integrità della vita , cofi manifefta la pratica delle cofe di Roma, nio Fachi .
netti , Car.
۲۱ cofi notala intelligenza, ch'egli haueua de' gran maneggi del mondo, in ſomma d nale San
10 cofi aperti a tutti isuoi degni,efanti penfieri,che fi poteuafperare,e tenerficu- in
ti buoniffi
Quattro
To,ch'eidoueffe riuscire vn valente, ottimo Principe, di cui le tante calamità moconcet
diquesti tempi haueuano eftremo bisogno : ma all'altogiudicio diuino , del qual to appreffo
tutti,per le
ne pureminimaparte può ben penetrarfi dall'occhio mondano ,parue dipurger- fue rarequa
elo folamente,e poi afe ritrarlo . Nacque quefto Pontefice in Bologna alli 20. lità.
di Luglio del 1519.fuo padrefi nomò Antonio, e la madre Francefca , ch'era
no natiin Grauegni , luogo di Nauarra . Fù ne fuoi anni puexili impiegato in
quelliftudij, che a quella età conuengono , e poi datofia gliſtudi delle leggi, vi Attioni di
fece lodeuoli progreffi, onde alli vndeci di Marzo del 1544. fi dottorò: non mol- Innocentio
to dopofene venne a Roma , e tutto fi difpofe a' feruigi del Cardinal Farnefe, IX. innan.
dacuiin praceffo di tempo fù mandato Vicario in Auignone , doue dimorato to.
preſſo a quattro anni, ſe ne tornò a Roma, e poi andò a Parma , & vi ammini
ftrò le cofe diquei Signori Farneſi , e pofcia da Pio IV.fùfatto Vefcovo di Ni
caftro in Calabria › e fù il primo Vefcovo, che faceffe quel Pontefice.Nel 1561 .
andò al Concilio di Trento, & vi dimoftrò dottrina , e prudenza , & nero ze
lo di religione , e nel 1566. fù mandato da Pio V.Nuntio a Venetia . Quiui
Jeianni, e da vantaggio vi rifedette , e diede grandiffimo faggio del valor fuo
ne' maneggi , che correuano all'hora di quella gloriofa lega contra il Turco tra
il Pontefice, Re Cattolico, & Venetiani, che fi conchiuſe all'hora . Nel primo
anno di Gregorio XI 11. fi ritornò a Roma , e poi fe n'andò alla fua Chiefa di
Nicaftro, quiui dimorato alquanto di tempo , tenendo fempre in buoni effercitij
impiegato il fuo gregge , fùrichiamato a Roma da Gregorio , e nel 1576.fù
fatto Patriarca di Gierufalem , bauendo prima liberamente in mano del Ponte
ficerifegnato ilvescouato di Nicaftro . Fu ancora pofto tra i Prelati dellafa
cra Confulta, anche tra quelli del Sant'Officio della Inquifitione,chefonogra
di, che fogliono darfi a' primi Prelati della Corte Romana . Siferui ancora di
lui Gregorio molto nelle cofe della Signatura , & in alcuni altri grandi affari,
che colPonteficato fi congiungono , e finalmente in vna promotione di 19. Car
dinalifatta da Gregorio , alli 12. di Decembre del 1583. n'hebbe il Cardinata
to col titolo di Santi Quattro : interuenne poi nelle medefime Congregationi
fotto Gregorio , ma da Sisto V. fùlenato della Signatura infieme co'l Cardinal
di S.Marcello , che poifù Papa Vrbano V 11. nella fede vacante del qual cor
fe gran rischio di effer Papa . Sotto il Ponteficato di Gregorio X I FI, ammini
Stròegli ingrandiffima parte le cofe della Signatura , percioche Gregorio per
effer per lo più indifpofto, non vi poteua , comefi coftuma, interunire , onde ha
ueuaripofto quafi la cura del tutto in Santi Quattro, e finalmente , eſſendo mor
to Gregorio XIV. fù ſenza veruna difficoltà , e con voto vniuerfale di tutto il
facro Collegio, due di dopo , chefi era chiufà il Conclaue , eletto Pontefice . Fù
ageuoliffima, e senza veruna forte d'intoppi la fua elettione : perche effendo
ftato egli, quando fù creato Gregorio in gran predicamento di effer eletto Pon
Eee 4 tefice,
LAB
808 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
Mitra Papa tefice,fi era nel tempo, che vi fù dimezzo, facilmente potuto tor via quanto di
le cade di difficile,e malegeuole ſtato vifuſſe, & accozzare insieme, e ridurre in vno leparab
capo a Gre
Corio iv tiprincipaliffime, che nel Collegiofi trouano bora, cioè, quella degli Spagnuoli, ag
in capo al chefanno conto eſſer di 29.Cardinali, e l'altra di Mont'Alto, che fi ftima effere
Cardinal
Fachinetti , dipiù di vinti . Onde dalla intiera vnione di amendue ne riſulta vn numero,
Prouifioneche
fatta dal Pa nonfolo è bafteuole,ma è difouerchio à quello, che per eleggere il Papa è di
pa per ab- meftieri,e di qui nacque,cheſe ben in quefto Conclaue vi erano dafedicifoggetti
bond anza ,
Papali,diniunofi parlò, non chefi trattaſſe punto perfarnelo riuscir Pontefice:
eprima, che s'intraffe in Conclaué era nonfolo de' Cardinali , ma de gli altri an
cora vniuerfal opinione , che Santi Quattro ne doueffe effer a tanta grandezza
eleuato. Fù cominciato a creder da molti, che Santi Quattro ne doueffefucceder PRE
à Gregorio,quando nelgiorno, chefù creato Greg.rendendogli in S.Pietro, come இ
fanno tutti i Cardinali vbbidienza, cafcò à Gregorio di tefta la mitra in Capo di
Santiquattro : fi confermò l'opinione di coftoro , quando nella diftributione delle
Camere del Conclaue, che per forte fifuole ſempre fare, toccò à Santi Quattro
la Camera, in quel luogo appunto, doue quandofifanno i Conciftori, fuole ftar
lafede pontificia . Hor fùegli eletto Pontefice alli 29. d'Ottobr. del 1591. il
Martedì àfera,efubitamente, effendogli (comefi coftuma) da Cardmali diman
date moltegratie,non ne volſe conceder alcuna, dicendo di volerfare le cofe con
tempo, e penfatamente . Mentre le fi poneuano indoſſo le vefti Ponteficie, con
fermò la Bolla De non alienandis bonis Ecclefiæ , diffe ancora con efficacipar
role , le quali da intimo cuore fi vedeua ben chiaramente , che nasceuano , che
ognifuo penfiero voleua impiegar nelle cofe dell'abbondanza per folleuamento
degli afflitti popoli , onde il giorno feguente fopra questo particolare dell'ab
bondanza,fece la Congregatione, & ordinò, che tutti i Baroni di Roma portaf
fero igrani entro alla Città , e comandò a Monfig. Vitelli , Prefetto dell'An
nona,ch'eſſeguiffe con ogni rigore . La Domenica,che feguì, chefù a' due di No
uembre,fù coronato : non volfe eglifar cotal attofopra le fcale difan Pietro, co
meſi vſauaprima, ma in vna loggia , che riguarda fopra dette ſcale, nel chefi
Spefe da milefcudi meno di quello, che altre volte è ſtatofolito a fpenderfi. Il
giorno,chefussegui poi,fece il primo Concistoro, in cui rende gratie a' Cardinali
dell'alto grado del Ponteficato, che gli haueano dato , e diſſe alcune cofe attinen
ti al gouerno , ch'egli s'era propoſto difare . Silafci anche intenderedi volere,
che fempre rimanefse vna buonafomma di oro in Caftello , per certi eftremi bi
Conferua fogni , chepossono accadere alla S.Sede, a popoli . Questo pensiero è font
tione di mamente degno da lodarfi, percioche tutti i Regni, e gl'Imperij, e le Republiche
qualche te bene ordinate hanno per l'vltime neceffità , che poſſono auuenire, conferuato alcu
manteneper
hima nafomma d'oro, e la Republica di Roma, che è il vero ritratto del buon gouerno
re
i Stati. ciuile, baueua, come dice Tito Liuio, nell'erario vna parte più fecreta , e più na
fcofta dell'altre , nella quale la vigefimaparte di tutte l'entrate della Republica
vi fi riponeua , dal quale luogo non fi poteua in guifa veruna ,fe non ne' più
afflitti, e tepeftofi tempi della Republica trarne vn danzio pur mai.Hora Inno
centio perfare,che i danari, chefono in caftello,fi conferuaßero, quãto fi poteffe
il
GREGORIO XIV. 809
fioè la Domenica di notte alle tredici bore in circa, in quel mentre chefacea l'Ec
cliffe della Luna a i 29.di Decembre,paßò di quefta vita àgloria eterna. Prendet
te con molta deuotione i Sacramenti difanta Chiefa, e morìfantamente,nèper af
fetto, ch'egli portaffe a' parenti,fece cofa difordinata in guifa veruna.Durò ilfuo
Ponteficato due mefi intieri,nel qual tempo non mutò gli vfficiali della Corte , e
dello Stato,deftinando di mutarli a principio dell'anno 1592.mafolamente defti
nò i Nuncij a' Principi.Haueua in penfiero di nettare il porto di Ancona, afin
che con più abbondanza i nauilý di mercantie vi veniſſero.Haueua anche deter
minato difar on ricetto iui preffo a Caftel S. Angelo dalla banda della Trafponti
na vecchia,accioche quando il Teuere di fouerchio crefceſſe,non per Roma,ma iui
riuerfaffe l'acquefue.Haueua, acciochefi creaffe vn Re Cattolico , ftatuito di dar
so.milafcudi il meſe alla Lega di Francia,quando però fuſſe a quella impreſapaf
fato il Duca di Parma.Haueua animo difar, chefi vſaſſe efquifita diligenza,ac.
cioche i beneficij Ecclefiaflici fi conferiffero a' meriteuoli, efi eranofattiper ordi
daja vita , ne publico fcriuere in Dataria tutti i pretendenti.Fù quefto Pontefice moltofo
Epilogo
& natura brio nel viuere,onde mangiaua vna volta il giorno, cioè , laſera:li piacena aſſai
di Innocen
vio IX. diprendere aere, e di veder la vaghezza della campagna , ondeſpeſſo andaua in
Belvedere,in prati , e in altri luoghi fimili di diporto:fludiana affai , ma in letto
quafi del continuo, doue coftumaua ancora di dar vdienza. Staua egli affai in let
to per riscaldarfi, eſſendo quafifreddo ſempre dalla metà del corpo in giùsera ma
gro, afciutto molto : era di natura malenconico , di ftaturagrande, e di aſpetto
maefteuole,erane' coſtumi,e nelle parolegraue,la qualgrauità,mentre era anche
fempliceprelato,fi fcorfe in lui.Fù nondimeno nel conuerfare affabilefempre, gli
piaceua il ragionare, maſſimamente di lettere,e di materia di Statoionde quelli ,
che haueuano fcritto de' gouerni delle Città,hauea letto egli molto bene, e la Re
publica di Platone hauea per le manifpeffo , infieme co' libripolitici di Arift.fi
dilettaua difcriuere , e di comporre , onde alcune opere , ch'egli bauena compo
fe,fino a' tempidi Sifto v. hebbe in pensiero di ftamparle . Era in tutte lefue o
perationi tardo,la qual tardanza nafceua si dallafua compleſſione malinconica,
la qualperfe fteffa inchina ad eſſere rattenuto chiunque la poſſede , ) come per
che haueua viuuto molti anni: percioche come dice Ariftotile, Longinquitas , &
fpatium viæ vniufcuiufque animum reprimit, il quale animo rimello fa tardo,
cauto , e circofpetto altrui . Hora per lafua morte è vacata lafede vn meſe , e
on giorno . Questafede vacante , come anche quella di Gregor. X1111.e quella
di Vrbano VII. e quella di Sifto v. è stata quietiſſima , esenza veruno rumore ,
e quafifenza vna minima effufione di fangue , della qual cosa quefte credia
mo noi efferne le ragioni : primieramente perche viue ancora ne gli animi
di molti vncerto timore per hauer veduto , che nel Ponteficato di Sifto anche
quei,che per molti anni auanti haueuano fparfo ilfangue altrui ,
fono ftati caftiga
ti, hanno fparfo il proprio fangue:oltre ciò non è cosa verana, chefacciatanto
quieti,e rimeffi gli huomini, quanto fala mancanza del pane,onde la careftia,ch
è corfa,e corre ancora ,toglie ogni penfiero di difcordia , e di rumore . Appreßo
la mortalità , ch'è stata per vn'anno , e da vantaggio , oltre c'ha lenati vis
molti
INNOCENTI O IX. 5 811
Holti , che per effere nelfurore della giouentù , e dell'otio haurebbono ageuol
mente in quefte occafioni oprato molto di male i hafatto anche, che quei,chefo
rimafi ,fieno in guifatale afflitti ,e per hauere veduto il paffato morbo , e per
no
bauerperduto di moltiparenti , che babbino altro pensiero , che di questionare , e
di contendere . Sotto quefto Ponteficato d'Innocentio brucio in Roma la bella chiefa
S. Saluato
Chiefa di San Saluator in Lauro, e la naue di mezzo arde intieramente , oue era- rein Lauro
10 i migliori organi, e pieni di più artificij , che quafi fuffero in tutta Italia l'al- abbrucia
tre duenaui non bruciarono , ma rimafero in parte offefese queft'anno del 1591 , in Roma.
due altrecafe di priuati fi fono in Roma bruciate quafi intieramente , e non
folo Roma , ma altri luoghi d'Italia fono stati in queft'anno trauagliati da var .
ry incendi.
Quanto poi alle Promotioni de' Cardinali , fatti da Innocentio , egli vnafola
(per la breuitàdelfuo Pontificato ) nefece , la qual fù di due foggetti affaira
ri, efingolari, creati da lui a' 18. di Decembre , vndeci giorni appunto innanti,
che da quefta all'altra felice, e beata vita del Paradifo paſſaſſe, li quali,per effe
reftatidifopra dal detto Cicarelli nominati , e fuccintamente le ottime qualità
lorofpiegate, qui nominar di nuouo, ò dir altro di quelli non vogliamo ; ma con
talfine terminaremo la vita di questo Pontefice:auertedo il Lettore , che quefte
pocherighefono ftate da noi qui pofte, per mostrar , che, defiderando noi in que
figiornipaffati ristampar il prefente Libro del Platina ,ma con l'aggiunta delle
Vitedi Clemente VII I.e di Leone X I. con la creatione , e coronatione ,
infieme delprefente Sommo Pontifice , Papa Paolo V. habbiamo
ricercato con molta istanza , (già che il Cicarelli fe ne era all’
altra vita paſſato) l'infrafcritto foggetto noftro amico ,
che diferiuere non poco fi diletta , a volercifare
que t'aggiunta della quale effendo ftati con
forme appunto al defiderio noftro da
lui fauoriti , l'habbiamo bora
Atampata a compiacenza di
voi benigni,e gratio
fi Lettori .
(?)
LE
812 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
*...
L
JZULL
CLEMENTE VIIL 815
luipartorito hauea , veniffe àfortir quel fine , che queſtafua indole si buona di
confeguir gli promettea . Attefo adunque , ch'egli hebbe a baftanza in Roma
alle lettere humane , fi trasferì alla Città di Ferrara ; done hauendo vn tempo
l'animo allo studio delle Leggi applicato , e fatto ilfimile pofcia nonfolamente
nella città di Bolognafotto la dottrina , e difciplina di Gabricle Paleoto celebre infest
Giureconfulto,che poifù Auditor di Rota, Cardinale, e di eẞa Città Arciuefco. 41
uoɔ̃ma all'hora trouauafi quiui Lettor publico di Leggi ma ancora in Padoua ,
doue il maggior corfo defuoiftudi fece, diuenne egli in dette Leggi coſi intenden
te,efaputo,che riceuute pofcia in Roma le infegne del Dottorato,quindi parten
dofiper diuerfe Città d'Italiaſe ne andò, e volle anche in Ifpagna trasferirfi, af
fine,che e col trattare con diuerſe nationi , e con l'ascoltare in diuerſefamoſe Sco Th
le,ecittàbuomini in tutte le ſcienze peritiffimi, veniffe per via si buona anche WA
in maggior cognitione delle Leggi , conforme appunto al defiderio grandiffimo , 8/19
ch'egli baueua, ad acquistarle. Confumato vn buonoſpatio di tempo in tal viag
gio, acquistataper diuerfi luoghi vnafufficiente cognitione di effe Leggi , e di
altre bonoroteprofeffioni, riti, coftumi, e vfanze humane , del berò di tornarſene
in Italia,e cofi giunto a Romafotto il Ponteficato di Pio Papav. e trouato, che
Silueftrofuopadrefe ne era di già all'altra vita paſſato , nefentiper ciò da vna
parte queldolore, che come figliuolo era tenuto afentire , ma dall'altrafi ralle
grò molto, quando intefe, che nel Ponteficato di Paolo Papa IV. eraftato detto
fuo Padre ad effo Pio gratiffimo, ondefperaua, eper la memoriafua, eperle buo
ne qualità dife medefimo di ottener vn giorno da detto Pontefice qualche bono
rato carico, conforme appunto a ifuoi meriti, ch'erano molti , per le qualitàfue
degniffime , e grandiffima peritia , ch'egli acquistata hauea nelle Leggi ,fi come
auxenne,imperoche conosciuto quiui in breue il molto valorfuo, fù dal medefimo "
Clemente Pontefice Pio creato Auditor di Rota in luogo delfratello, che in queigiorni ha
Ifpa- ueua Pio al Cardinalato aſſonto ,e promoffo . Piacque molto a' Padri della Rota,
in Por
va in
togallo , & chefuße ſtato a loro vn'huomo cofi religiofo , cofi dotto , e cofi prudente, com'egli
in Francia era per Collega dato, e mostrarono per ciò fegni euidenti di allegrezza. L'anno
co'l Cardi
nale Alef feguente pofcia hauendo il Santo Pontefice deliberato di mandar il Cardinale
fandrino .
Aleflandrino, fuo Pronipote per Legato a quefti tre Regi , cioè in Ifpagna a Fi
lippo II. in Portogallo a Sebaftiano, & a Carlo IX. in Francia, per confermarla
Lega , giafatta tra di loro contra i Turchi , e per infiammar quei Principi alla
oppugnation loro, e per altre ragioni, tutteſpettanti alla Chiefa,&alla Religion
Cattolica, volle Pio, chefragli altri Prelati, che egli co'l Legato in quelle parti
mandaua,vifuſſe anche Hippolito Aldobrandino, ( ilquale vi andò come Segre.
tario,e hebbe la ziffra di tal Legatione) accioche co'fuoi prudenti, e diſcreti con
figli veniffe ad aiutarlo, nel che il Pontefice reftò d'Hippolito, conforme all'opi
nione,che di lui conceputa hauea, molto benpago, efodisfatto. Indi a Roma tor
natofene,fù dal Pontefice caramente abbracciato, & egli pofcia alfuo carico di
Auditore con moltaprudenza , e confomma equità attendendo , moftroffi nel
dar lefententiefempre incorrotto; effercitando vn tal officio nonfolo quelbreue
tempo di Papato , che viſe Pio V. ma ancora tutto quello di Gregorio XIII .
onic
CLEMENTE VIII. ? 817
Lomma clemenza di Dio, e nelle oràtioni del Santo Pontefice, ogni fuafperanz
pofta, e collocata : di modo , che confidaua molto , che queftafua Legatione ha
ueffe afortit il tanto dalui defiderato fine; come appunto auuenne . Imperoche
fenza tardarmolto, ſe ne volò cola Hippolita, doue fubitò, che peruenne,comin
ciò con molta deftrezza, e prudenza amaneggiar il negotio, et hora con l'Impe
ratore Rodolfo, hora con Sigifmondoparlando, et hora con altri molti,fopra tal
negotio deputati , e priuatamente, e publicamente , nelle Congregationi di Boe
mia, e di Rendzonio , a quefto effetto chiamate , trattando , portò lafomma di
vna tanta materia con l'aiuto del Signore , tanto immanti , & a termine cofife
lice, che a 9. di Marzo delfeguente anno 89. fuperate tutte le difficoltà,con la
fomma induftria,& auuedutoſaperfuo , fù con vniuerfale contentezza di ambe
le parti conchiufa tra quei popoli di Pollonia, e quelli di caſa d'Auſtria vna buo
NO
na pace, auuenendo il fimile tra Maſſimiliano, chefùfubito rilaſciato, et il Rè Si T
gifmondo , con promeſſa certa di eſſo Maſſimiliano di non pretendere mai più in
alcun tempo in virtù dellapaßata elettione il Reamedi Pollonia, ne anche in ca
fo, chefeguiffe la morte di detto Sigifmondo ,comepur anche diſopra a car. 77 1.
Cinthio minutamente fi legge . Ridotto yn tanto negotio a compito, e perfetto fine,fpe
Paffero Ni
pote dei difubito il Legato Cinthio Paffero, fuo Nipote da parte d'vnafua Sorella , che
Pont. Cle feco in quelle parte codotto hauea,gionine di ottima indole,e d'incredibile dottri
mente,
na, e prudenza,che poi creato da lui Cardinale bebbe di Aldobrandino il cogno
me, ela cafata,et hora il Cardinal S. Giorgio fi chiama,lofpedi, dico , con lettere
verfo Roma,per dar conto al Papa delfucceffo del negotio, cofi felicemente riu
fcito. Siparti Cinthio , e in capo a dodeci giorni giunto a Roma , recò al Pon
tence la tanto da lui aſpettata , e bramata nuoua . Si miſepòſcia'di'la a pochi
giorni anche il Cardinale in viaggio se giunto con lafua Corte , e compagnia di
Prelati a Roma , fù con molto applaufo , e con honor grandiffimo dal Sommo
Pontefice , e da quei Padri riceuuto . Haneua il Tapafatto fabricar a S. Gio
uanni Laterano il Palazzo , che hora iui fi vede ; il quale era ſtato pochi giorni
innanti , che'l Cardinalgiongeße, fornito . Quiui adunque vollefua Beatitudi
ne , ch'egli audienza haueffe: ondefù egli quello , a cui data fù in effo Palazzo
primieramente audienza publica . Le relationi dellafua Legatione quiui fatte,
furono confomma attentione , e con altretanto giubilo , e contento dal Papa , e
da' Cardinali vdite , hauendo T maffime egli negotio tanto importante condotto
a quelfine, ch'era da tutti fommamente defiderato : onde non poterono per mol
ti giorni , fe non infinitamente lodare il gran valore ', è la fomma prulenzafua.
Fù poi da Sua Santità conftituito riformatore ſopra il veftire immoderatoje fo
pra le doti dello Stato Ecclefiastico , eſopra i Regolari. Venuto a morte Sifto ,
fu egli da Vrbano VII . Gregorio XIIII. & Innocentio IX. fuoi Succeſſori in al
tri negotij importanti adoperato. Ne ' Conclaui pofcia di effi tre Pontefici,che
furono tutti in ifpatio di vn fol anno fatti, hauendofi co'lfuo raro, e compitopro
cedere , econ lefue rare, e fingolari qualità acquiſtato la beneuolenza di tutti i
Cardinali, fifacilitò la ſtrada di aſcender al Papato ie però nell'vltimò Concla .
ue,chefù poco di più di due meſi dopo la creatione d'Innocentio , ( che due meſi
appin
CCLE MIE N TE VILI. 819
tro erano quelli , che lo eſcludeuano ; ma questi pochi erano talmente vniti , che c
non fi vide mai in Conclaue vnione siftretta : & era cofa per certo marauiglio.
fa, & incredibile à vedere, che i Parenti iſteſſi diſſentiſſero vno dall'altro ; im
peroche Rufticuccio era fauoreuole , Aleſſandrino contrario; Colonna ilgiouane
adheriua, fe ben poi fi ritirò ) Colonna il vecchio, lo abborriua .Vi erano an
che alcune creature , che da loro Capi difcordauano ; poiche il Cardinal Farne
fe , che era del Cardinale Sfrondato creatura , concorrena co`lfuo voto infauor
di Santa Seuerina , ma Sfrondato fuo capo non affentiua : li Cardinali Afco A
li , e Borromeo , che erano creature del Cardinal Mont'alto diffentiuano daeffo
Cardinali Mont'alto loro capo ; percioche egli voleua Santa Seuerina , ma quelli lo efelu .
efcludenti
difanta Se. deuano . Eftupenda cofa ancorafù , cheſe benegli eſcludenti difanta Seuerina ?
ucrina, ·fapeuano non eſſere in numero tanti , che baſtaſſero per l'esclusione (poiche non s
paffauano il numero difedeci , & erano quefti, Aragona, Colonna , Como , Pa
leotto, Aleſſandrino, Altemps, Canano , Mondoul , Lancillotto , Aſcoli , Sfor
za , Sfrondato , Parauicino , Borromeo , Aquauiua , e Platta ) tuttauia non
fifpauentaronogiamai , dicendo , Dominus prouidebit . E peròfudauano , &
anhelauano molto. Mafopra tutto la prima mattina del Conclaue difpiacque lo
ro in eftremo non hauer tempo di ridur vna congregatione infieme,come diſegna
uano , e ciòperche dubitauano molto , che mentre effi occupatifuffero in ridur
la, & in confultare quello, chefar fi doueſſe, la parte fauoreuole di Santa Seue
rinalo creaffe Papa . In fomma nacquero, come s'è detto , in tutte le fiate , che
quefta parte crear lo voleuano Papa, varij impedimenti, e quelli per certo mol
toftrauaganti , & infolitis parte di loro cagionatiſenza dubbio erano da gli e
feludenti , che hora con romori , hora con protesti cercauano disturbare l'elet
tione , che far voleuano di lui gl'Includenti ; parte anche procedeuano dalla
confufione , che per ciò nafceua tra effis percioche auueniua , che hora non tro -
uauano mai la via di far l'adoratione,hora prendeuano non vna, mapiù fiate er
rore nel numerar i votis cofa, che veramente diede poi da credere,ch'egli da Dio a
datofuffe,fi come appunto bebbe à dire il Colonnagiouanne,ilquale hauendo ve- i
dutele dette confufioni , egli errori nati, fi lafciò finalmente dall'altro Colonna
il vecchio perfuadere, per via d'vna polizza mandatagli , a ritirarfi dall'inclu
fione predetta. E però volendo fuori della Cappella Paolina vfcire , douefij
era infieme con gli altri ridotto perfar la detta elettione, diffe nell'ofcire ad al
ta voce queftepreciſe parole: Aſcanio Colonna non vuole Santa Seuerina Papai
perche non è dato da Dio.E veramente, che non ſi può altro , che ciò credere poi
che in elettione di tanta importanza v’interuienefempre lo Spirito Santo,fenza
il cui volere,& iſpiratione ella non ſi puòſenza alcun dubbio fare . Nonfide
tione del uepero vna tal cofa ad alcun diffetto di S.Seuerina attribuire, eſſendoſtato ſem
Font vin pre Prelato difomma integrità , e di ottime qualità adorno , e per ciò giudicato
reruiene
fempre lo degniffimo del Poteficatoima bene a qualche occulto misterio di Dio,al cui vole *
Spirito
to. San re conuiene humiliarfi sepre.Ma dopo , che vfcito fù il Colonna,gl' includenti,che
rimafi erano al numero di 35. che di 52. venivano ad effer i due terzi perfetti ,
deliberarono difar l'elettione p via di Scrutiniopublico,giàcheper effer rimaf
del
E M EN VIII. 821
delvoto del Colonnapriui non la poteuano per via di adoratione fare : perche
onpaffando eglino il numero di 3 5. non poteua Santa Seuerina per via di ado
ratione adorarfefteffo,mafi bene per via di elettionefe fteffo elegere. Però per
buuiar a diffetti, che in gran parte dallo ftore aperta la Porta Paolina nafteua
no,perla comodità, che dana agli escludenti di perturbare tutti i buonifucceffi
eperleuar ancora la ftrada ad altri d'imitar il Colonna giudicarono ifpediente,
ch'ella chiufafuſſe. Ma ne per ciò poterono maifar lo Scrutinios perche Sforza,
Acquauiua, Sfrondato,e Boromeo, fpinti da Altemps, cominciarono a bufare, e
afar tantoftrepito alla detta porta , che quei di dentro , per leuare tutti gli in
conuenienti,che nascer poteuano, glielafecero aprire. Quando Sforza , & Ac
quaniua aperta la videro , proteftarono di nullità , e di violenza , s'ella aperta
nonfiteneuas poiche il chiuderla altro non era, diceuano, che onfarforza alla
Libertàde' Cardinali . Onde qui è da notare, e confiderare vn grand'eſſempio di Effempio
di grande
bumiltà,e di coſtanza, che mostrò S.Seuerina in vn tal motose queftofù,che ve- humiltà, e
dendo egli in questafanta attioneforger tante procelle, diſſe ad alta voce queste coftanza di
Santa Seue
Parole : Seper me vengono tante perturbationi , e tanti romori , fupplico VV..
SS. Illuftriffimefare aprir la porta , che me ne vfcirès accioche tanta tempefta
effi, efi quieti ogni difcordia. Dal che ſi può manifeſtamente comprendere, che
non vifuffe in lui fpirito veruno di ambitione . Non per ciò reftarono i fuoi
fautoridicercar via, e modo di venir all'elettione , cotanto da loro defiderata .
Sipropofe adunque, che allo Scrutinio publico fi veniſje; malo Sforza,e lo Ac
quauiua vedendo,che lo acconſentire a ciò era vn dare a loro la via ficu ra difar
Papa,fi oppofero con gagliarde ragioni, con le quali, e con proteftifecero si,che
inluogo diquello , fi venne dopo molti contrafti concordeuolmente da ambe le
partiallo Scrutinio fecreto , nel quale fpari incontinente ognifortuna di Santa Santa Sene
rina pride
Seuerina, negligiouò punto il protesto , ch'egli, innanti , che ſifaceffe lo Scruti af tto ogni
nio,fece,che era Sine tamen præiudicio prioris meæ electionis : imperoche el Pontefi
contati livoti, ch'egli in tale Scrutinio hebbe inſuo fauore , trouarono , che non calo .
paßauano il numero di 28. e con gli acceſſi di Pinelli, e di Monť'alto, 30.di ma
niera, che mancauano 4. voti , li quali con quello di eßo Santa Severina erano
35. che con lo Scrutinio publico hauerianofatto l'elettion perfetta. Quanto rin
crebbe aifuoifautori,e quanto all'incontro piacque a i contrarij,ogn'vno ne può
fargiudicio . Ma non tralasciaremo gia di dar in quefto luogo alla virtù lafua Lodegran
donuta lode ; e questo è , che vedendofi Santa Seuerina in quefto gran campo di Seuerina
dedi santa
.
fauori, e disfauori , non ſi turbò mai ima moftròſempre tanta compofitione , e
moderatione di animo , e cofi inuitto , e generofofpirito, chefi come per aurafe .
conda non fi inalzò mai, cofi non ſiſmarì punto per la contraria ; anzi accettò
il tutto della mano di Dio , come per il meglio dellafuafalute . Non reftò per
quefto Mont'alto di continuar con tutto lo ſpirito la pratica per Santa Seueri
naż ma non hebbe mai gratia di poterla al defiato fine condurre : il per che ve
dutala all'vltimo del tutto difperata,per laforte coftaza de gli eſcludenti,iquali
chiaramentefilaſciauano intendere , che non fi rimouerebbono mai dall'eſclufio
ne di Santa Seuerina, e ciò non giaper verunaforte di odio, che gli portaffero, o
Fff 3 per
822 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
Monta'to perchefcorgeßero in lui alcun diffetto, eßendo Cardinale di molto merito, e vir
penfa di far tùse defideratoper Papa da' Principi,ma per diuina ifpiratione(come diceuano)
Papa Aldo cominciò a penfarfopra altri foggetti , mafpecialmente fopra Aldobrandino : pai
penfiero nato in lui , come di fopra s'è detto , innanti , che in Conclaue intraffe ,
mafempre tenutofecreto , quando però non haueſſe potuto bauer Santa Seueri
na. Caduta adunque affatto lafperanza di quefto foggetto , il primo , chefuffe
Sogetti pro nominato , fù Madruccio . Dopo di queftofurono pofti in predicamento Come,
pofti , e no
minati al e Paleotto . Si fecero pofcia molti tentatiui per Colonna il vecchio . Fù anche
Ponteficato difcorfo dentro, efuori del Conclaue, che Rusticuccio co'l contrafto d'altri poteffe
At
facilmente colpire i ma il difcorfo non hebbe all'hora luogo , nè tampocoladeno
minatione , il predicamento, e i tentatiui predetti . La onde vedendo gli Efclu
denti , che Madruccio non poteua , per le oppofitioni delle creature di Montal,
to, de' Venetiani, e Toſcani,ſpuntar auanti & appreſſo Paleotto,e Como,eſſer
dal contraflo di Mont'alto ributtati ; e Colonna con tantefperanze di aiuti non
bauer potuto eleuarfi , e confiderando per li medefimi riſpetti non ci reftarluo
go per Saluiati , ne per Verona, nè per Mondoul , tutti tre foggetti rari , e del
Propofta de Ponteficato degniſſimi, conchiudeuano , che per neceffità conueniua dare in vna
gli Efclude
a Mone creatura de Mont'alto . Ilperche confiderando eßere horamai tempo dipor fine
far al Conclaue , e defiderando di liberarfi dal continuo fofpetto, che haueuano di San
alto divna
Papa
delle fue ta Seuerina , fubito deliberarono di mandar a dire a Mont'alto , che ogni volta,
creature.
ch'eglifi rifolueffe di crear Papa vna dellefue creature, eglino codefcenderebbo
no volentieri con tutti i loro voti, e fedelmente lo feruirebbono . Piacque gran
demente a Montalto queſta proposta degli Eſcludentis nè maggior nuoua, ò più
defiderata di queftapoteua afpettare i poiche vedeua effergli venuto nelle mani
il poter mandar in effecutione il pensiero , che infino da principio conceputo nel
l'animo hauea, che era di creare , come più innanti s'è tocco, Aldobrandino Pa
MoSceglie
Montalto pa . Però accettando con gran prontezza la propofta , et infieme il configlio , e
fra le fue l'aiuto, che gli offeriuano , rifpofe loro, che non conofcendo fra lefue creature il
creature il
Ce più riufcibile del Cardinal Aldodrandino per lefue degniffime qualità , e per la
Aldebran molta flima , che della perfona , e virtù fua baueuafempre il Sacro Collegio in
Crealo Pa diuerfi tempi , e luoghifatta , e ſpecialmente nel prefente Conclaue , doue dife
pa , e viene dato haueafra le altre cofe vn chiaro fegno della fua gran carità verfo il Card.
compiacciu
to,clodate , della Rouere , quando in quei giorni fi compiacque affifler del continuo allaſua
morte , e comefommo Penitentiero vfar verſo dilui ogniforte di pietofo officio,
cost in raccomandargli l'anima , come in pregar molto per lafuafalute , facena
di talfoggetto elettione , e lo proponeua loro . Intefa la propoſta di vn talſog
getto , fu da loro fommamente lodata ; onde per fegno della loro conten
tezza , & allegrezza abbracciatolo , gli differo ; che con ogni modeftia fi
mineggiaffe la pratica fua ; accioche gli altri , efpecialmente Madruccio , non
s'indignaffero . Cominciò Mont'alto afar la pratica , e communicata queftafua
rifolutione di crear Aldobrandino Tapa , prima con molte dellefue creature , e
poi con Madruccio , quelle trouò fubito difpoftiffime , per aiutare ilfelicefucceffos
ma quefti dopo moftrato fegno di dirlo volontieri , rifpofe , che vipenfarebbe
prima
C: L E. MEN TE VIII. 823
ima fopra,e poi gli darebbe la rifolutione . Hora dopo hauer Madruccio mal
is ben penfatofopra le qualità , esopra la vita di Aldobrandino , e quelle ottime,.
quefta integerrima in ognifua parte trouata,fi diſpoſe anch'egli di volerlo ; e
dopo hauer ciò anche co' Cardinalifuoi amoreuoli participato , & in loro pari
mentela medefima buona difpofitione , e prontezza trouata , diede di là à due
giorni , che tanto durò la pratica , la rifolutione a Mont'alto , che glifùſopra
modògrata . Fù percerto per cofa notabile notato , chesapendo Aldobrandino Card.Aldo
brandino
farfi indetto tempo la praticaper lui , & effer tutti i Cardinali difpofti difauo- pubicato
rirlo,nonfi vedele mai in lui alcuna forte di riſentimento , anzi più tofto fi riti Papaclaue in da
có
raffe,e da tali occa fion i difuagran dezz afug giff e.Ho r trou ando fi e
anch il cielo Mont' alto.
ifteßo da tutte lepartifereno , e ad vna cofifanta imprefafauoreuole , a' 30. di
Gennaio del 1592. circa le 19. hore, Mont'alto publicò in Conclaué , che Aldo
brandino era Papazonde congregati inſieme Madruccio , Mont'alto ,gli Efcluden
ti,Venetiani,e Tofcani,fe ne andarono vnitamente allafua cella a rallegrarfi di
queftafuafanta elettione. Vdita va tanta nuoua da Aldobrandino , fù mirabil
cofa veramente a vedere ,che nè dal volto,nè da atto alcuno efteriore fi fcorgeſſe
inluipur onminimofegno di mutatione , nè di alteratione , che fufenza dubbio .
on teftimoniochiaro delfuo ben compofto , e moderato animo, e di non bauer pro- Animo del
curato,neforfe anche penfato al Pontificato . Leuatolo adunque dalla cella,nella ben
Pont fto
compo ,
CappellaPaolina lo conduffero , doue fubito fù con publico Scrutinio da tutti i mode
cod era?
Cardinaliconfomma loro concordia , & vnione eletto Papa . Ma qui non è da toElettione
paßareconfilentio vn'atto eſſemplare di quefto Pontefice , ilquale vedendofi ef- del Papa fat
ta pu
fereflato alla maggior dignità, & al maggior peſo, che fia fotto il Cielo, affon- blico Scruti
10,non fimoftrò punto allegro i ma più tofto di timore , e fpamento ripieno i im- At:oeffe
nio. m
peroche prefentatifi ,comefarfogliono , dopo l'elettione i Maeftri delle cerimonie plare del
auantiSua Beatitudine, per intendere , e rogarfi , s'Ella l'elettione fattafi della Pont.
perfonafuain Sommo Pontefice accettauas a fimile interrogatione il Santo
Pontefice non rifpofe parola , ma trouandofi in detta Cappella con lafaccia ver
forAltareginocchiato ,e dagli occhi gettando copiofe lagrime, non ardiua di ri Maeftri del
Spondere a' Maeftris il perche moffi i Cardinali ini vicini ,rifpofero per lui, e diffe- le cerimo
To, si, si, che accetta. I Maeftri vedendo , che il dir di sì per bocca d'altri nulla nie chiedos.
oilcofen.
valena, diſſero a Sua Beatitudine , cheſi degnaße di riſpondere ,e dar il confenfo , della
ſo al Pont.
fua
altrimenti di tal confenfo rogar non fi poteua ,s' Ella medefima di fua propria boc cicttione.
canon loprestaua, e con fue proprieparole. All'hora Sua Santità , tocca dallo Pont. Pacle del
piene
Spirito di bumiltà profonda, congli occhi tuttauia lagrimeuoli, diffe : Tu Signor di grande
Dio , che vedi ilcuor de gli huomini , e che a tefono palefi , e prefenti tutti i fuc humiltà
nel dar il
cellifuturis fe l'elettione , che hora di me fi è fatta, di tuo vicario in terra , non fenio al
bàdaefferfatta agloria, eferuitio tuo , & afalute di tutti i Fedeli ,fà , ti pre la fua elet
tione.
80, che Lingua mea adhæreat faucibus meis: Se anco tu vedi, chepoffa effe Elettione
rein qualche parte vtile al tuofanto Nome , & allatuafanta Chiefa , io in vir del cō cuinome
volle
nono Pot.
tù del tuo aiuto accetto ,quanto alla tua diuina Maeftà piace far dime humil tuo ileffer chia
feruo . Preftato, ch'egli hebbe con tali parole ,piene di profonda bumiltà,il con mato.
fenfo , fubitofù de gli babiti Pontificali veftito e pofto in Sedia , fù da tutti i
Fff 4 Car
824 STR A DELLE VITE DE PONT.
Eardinali confomma letitia adorato . Quiui pofcia palefando il nome, con cuivole
ua effer chiamato,diffe che di CLEMENTEfi haueua il nome eletto . Eperche
fette altri Pontefici di tal nomefuronos pero Clemente Ottauofife egli chiama
re.Fù poiportato in San Pietro, e dalli Canonici di quella Chiefa,che lo vennero
fecondo ilfolito ad incotrarefotto il Portico,fù con lefolite cerimonie riceuuto, e
co quella Antifona: Ecce Sacerdos magnus,qui in diebus fuis placuit Deo ,
& inuentus eft iuftus,ſalutato.Entrati poſcia în Chieſa,cãtãdo il Te Deum,fe
ne andò ilfanto Pontefice ad inginocchiarfi auanti l'Altare delfantiſſimo Sacra
mento; e dopo fatte quiui deuotiffime orationi , fù nella Cappella de'fanti Apo
"
ftoli portatose quiui parimentefatta oratione,fù di nuouo infedia pofto,e da' Car
dinali adorato.Ma innanti,che a San Pietro portato fuſſe, era ſiſparſafama per
Roma dellafua creationesonde da ogni banda correndo il popolo a vederlo,nonfi
fatiaua di benedire, e lodare il Signor Dio, che degnato fifuffe concedergli on co
fi buono,efanto Paftore.Et egli d'infinita carità ripieno non ſiſtancaua didar a
tutti lafuafantabenedittione ; e facendo loro fegno co'l capo difargligiuſtisia,di
procurarle abbondanza,e lafalute delle anime ,fe quelli reftare molto lieti,e con
tenti . Condottolo pofcia nelle Pontificali ftanze del Vaticano, volle la mattina
feguente confeffarfise cofi mandato a chiamare il Padre Gioan Francefco Berdi
ni della Vallicella,ch'era ilfuo Confeffore, fi confefsò ,e poi celebrò laſanta Mef
parole di fa , come ogni giorno hà fatto con fomma deuotione , mentre fù Pontefice .
grande ef.
T: mpio det Nefono da tacerfi ad effempio , & edification noftra le parole , ch'egli diſſe
te fuo
al dalpapa al Confeffore , qualifurono , che pregaſſe Dio , cheſe dal fuo Ponteficato non
feffore.
era per riuscire quelferuitio , e frutto, che fi richiedeua nellafua fanta Chiefa , fi
degnaffe quanto prima di leuargli la vita . Dalle quali parole ſi è comprefo
chiaramente , che l'animo, e il fin fuo era, non di regnare , ma di feruire , e digio
uare , conforme alla buona intentione di tutti i Pontefici . Diedefi adunque
nel principio di quefto fuo Ponteficato a penfare primieramente fopra le cofe
della Francia,fapendo , che da quelle per li trauagli di gran momento , che arre
cauano , pendeuano ſenza dubbio le più importanti alterationi della Republica
Chriftiana.Non tardò dunque punto , ma fubito deliberando di mandar in quelle
Velcouo di parti qualche Prelato di valore, eleffe, e spedi per quella voltil vefc. di Viterbo,
Viterbo pe comettendogli , che colàgiunto , deffe a' Collegati animo di profeguir l'imprefa
dal pa
pain
cia . Fan cominciata contra il Rè di Nauarra Henrico , e prometteſſe loro in fuo nome
ognipoffibile aiuto , e di denari in particolare : de i quali ne haurebbe rimef
fa buona quantità , fi come fece . Cominciarono pofcia dall'altra parte atrana
Banditi tra gliarnon poco l'animo del Pontefice le cofe domeftiche : equefte erano le gra
vagliano lo ui moleftie , che apportauano i Panditi ( il capo de i quali era Marco Sciar
ftato della
Chiefa. ra non folo nel Regno di Napoli , ma nello fato ancora della Chiefa : on.
Marco
ra capo
Ssiardi de vi prouide , co'l mandarui Flaminio Delfino , ilquale fcorrendo per det
banditi . ti Stati con buon numero di Caualli , e di Fanti , raffrenò grandemen.
Flaminio
Delfino mă te l'audacia loro . Et effendo in questi tempi giunti a Roma due Figliuoli
dato dal pa del Duca di Bauiera , furono dal Pontefice non men di quello , che fat-
pa contra
banditi to baueano altri Principi d'Italia , per gli Statide i quali paTati erano,
con
CLEMENTE VIII. 825
Due princi
A grande honore riceuuti : eper moftrar loro anche maggior fegno di beneuo- pi di Bavie
tia , volle honorarli , dopo i Cardinali , fopra tutti gli altri Prelati di San- da Clemen
mol
Chiefa . Furono altresì accolti e riceuuti con viui fegni di fingolar affet- to econ
horore
to dal Pontefice , in questo primo anno , diuerfi Ambafciatori di Principi ?, in Roma.
che andarono aRoma per congratularfi con effo lui della felice affontion fua al toriAmbafcia.
Veneti
Ponteficato efragli altri i quattro , mandati dalla Sereniffima Republica di [ cauutidal
Venetia , chefurono Marino Grimani, chefu poi Doge, Leonardo Donato, che parte del
fu pur Doge , Zaccaria Contarini , e Federigo Sanuto, fogetti veramente prin- Duca di
cipaliffimi . Fù poigran difpiacere , e meftitia fentita , non diremo , folamente parma .
dal Pontefice , e da Roma tutta , ma da tutto il Chriftianesimo infieme , quan.
do in queſti tempi fù vdita la miferanda nuoua della morte di Aleſſandro Du
cadi Parma , Principe , non men per efquifita bontà di coftumi , che per fu
premo,e compitiffimo valor militare, gloriofiffimo , e degno di effer a gli anti
chi Fabi , e Scipioni autepofto . Et àgran ragione moftrò il Pontefice fentir
negran dolore , conſiderando la grauiſſima perdita fatta da Santa Chieſa di vn
cofiraro , e compitofuo campioneimaffime nella diftrutione , (alla quale pare
141,ch'egli natofuffe) degli Heretici , nemici capitaliſſimi di eẞa Santa Chiefa ,
e dal nome veramente Chriftiano . Spiacque altre si non poco al Pontefice l'a
cerbamortedi Alfonfo Gonzaga Signor di Castel giufredo , che da certi aſſaſ
fini aßalito , mentre un giorno fopra vn ponticello rimiraua per fuo diporto
Dnacertafuapefchiera,fù crudcle , e immanemente vccifo . Di talfua vccifio
efidubito,che Rodolfo Marchefe di Caftiglione,figliuolo di vn fuo fratello, ne
fufeftatala cagione poiche non hauendo figliuoli maſchi , ma vnafolafigliuo
ladiceuafi , che per intereffe di fucceffione egli haueſſe vna tal'immanità fatta
efequircontrafuo zio. Nonfifeppe però mai di fermo , ch'egli ftato nefuſe la
cagione : anzi co'lfar formar proceffo ne' fuoi dominij , e co'l moſtrar paleſe
mentedolor grandiffimo d'vn tanto caso , venne il Marchefe a fopir in buona
parte ilfofpetto , che fi bauena di lui . Tuttauia trasferitofi a Caftelgiufre
do congroffo numero digentes di quello come di cofapropria a lui per fucceffio
ne douuta , di fatto fi impadronis e perche haueuagià fatto penfiero di mari
tar la figliuola di fuo zio con certa quantità di dote , che troppo non lo gra
ale , per sbrigarfi di lei , e rimaner afsoluto padrone del tutto , fpedì perciò
ilPontefice cold Settimio Borfieri Vefcovo di Aleſſano in Puglia , e poi di Ca
fale di Monferrato , Prelato ne' maneggi del mondo di ftimato valore , con co
miffione , che douefse col bel modo veder di pigliar di mano al Marchefe la det
ta figliuolafua Cugina , & infieme la madre di lei . Trasferitofi colà il vefco
uo , bebbemolto chefare aperfuadereil Marchefe a lafciar , che quefe Donne
fene andassero libere dallefue mani : tuttaviafeppe egli con tanta deftrezza ,
eprudenza maneggiar quefto negotio co'l mettergli innanti gli occhi diuerfe
conuenienti , che nascer poteuano , quando egli a fuo gufto , e contra il vo
lere , la libertà , & il grado della figliuola , tentato hauesse , come nell'ani
moftabilito hauea , di maritarla , che finalmente vinto dalle fue ragioni , che
confomma facondia erano pronontiate , è con altretanta deftrezza addotte,
cence.
826 STRINGA DELLE VITE DE' PONT.
inten
CLEMENTE VIIL 827
Fuorufciti
tender àfua Santità effer grande in lui il zelo della pietà Chriftiana, & infie- rauaglia
no molto
me la ringratiò del danaro mandatogli. Era in quefti tempi l'Italia nell'Abruz- Pitalia nel
To , e nella Marca d'Ancona non lieuemente afflitta da' Fuorufciti , de' quali l'Abruzz
e nella M
pure lo Sciarra fopranominato , e con lui Battistella fuo compagno , erano i ca d'Anto.
Capi .Onde il Papa per rimediarui , mandò di nuouo Gio . Francefco Aldobran Henrico Rè
dinofuo Nipote, con 700. Caualli Italiani , & vna compagnia di Albanefi con. de Nauarra
tradiloro are
effendo il detto Sciarra con tutti ifuoifarinelli dal detto Aldobran gno di Fi
dinopiù volteftato rotto, e meffo infuga , fi sbandarono per ciò gli fceleratie ale viene
perchefiniffero di eftinguerfi dase fteffi confraudefcambieuole , ammazzandofiil papa e
l'on l'altro,il Papa conceffe l'indultosil chefù cagione, che fra gli altri lo Sciar- da princi
pi Co lega
ra , e quattro de' suoi più congionti moriſſero , poiche da Battistella predetto , e ,perefter
da alcuni altrifuoi compagni furono vecifi . Premeuano per certo molto l'ani_ Heretico,
modifua Beatudine le predette cofeima molto più lo trauagliauano i var ijfuc
ceffidella Chriftianità,& in particolare di Francias doue co'lfauorfuofi maneg
gianala elettione d'vn nuouo Rè , che Cattolicofuffe , & atto à foftener legiti
mamente il peso di quel Chriftianifs.Regno:hauendo Sua Santità fermamente de
Liberato nell'animo di metter ognifuo potere, & vfar tutta lafua autorità , co
mefece ,perche la pretenfione , che di quella Corona haueua il Re Henrico di
Nauarra,per effer Heretico, reftaſſe nulla. Arrecaua dall'altra parte vna tal de
Liberationedel Pontefice infinita noia, e moleftia a i Principi Cattolici , che fa
oriuano ilpartito di Henrico , especialmente il Marefcial di Birone, che già in
nafua oratione,fatta al Re , baueua con potentiffime ragioni indotto quello à
dichiararfi Cattolico onde conofcendo eglino manifeftamente , che non effet
tuandofi cotal elettione , farebbe nata la total ruina di quel Regno , per le di
fionigagliardiffime , che fuccedutefarebbono de popoli : però mandarono al Marchee
Pontefice il Marchefe di Pixony per dargli conto di queftofatto, e pregarlo à i pxy
a
do non
nuouerfi dalla propofta deliberatione ; poiche il Rè era in procinto di dichia Roma
prò ottener
arfiCattolico, & pbbidiente figliuolo difanta Chiefa. Ma nonfolo non volle il vdienza dal
Papa vdirlo, ma nè anche permetter , che nello Stato della Chiefa entrafe . Si papa, ne me
Zrattenne egli per ciò lungo tempo in diuerfe Città d'Italia , fperando pur vnnnello ett ftato
giornodi effequir quanto lafua ambafciatagli commetteua : ma non hebbe mai Fcclefiafti
H
ratia tale perche il Papa non volle mai concedergli licenza : fi come ne ancoº·
acconsenti la venuta a Roma del Card. Gondi ,per eſſer fauoreuole del Re : fe be- Al Cardinal
Gondi non
e haueua egli fparfa fama di voler venir in Italia,non per trattar,come promefè permello
ohauea, ne parlar con fua Beatitudine in fauor di Henrico; ma folo per vifitar Pandar
Roma
dafanta Cafa di Loreto. Fra tanto il Pontefice bauendo inteso con difpiacer fuo sppio Con
cifione di Appio Conti, capo dellegenti, che colà militauano co'l foldo della i vecito .
Camera Apoftolica ,fpediſubito infuo luogo Rodolfo Baglione,ilquale peruenu- Rodolfo Ba
o,chefù in quelle parti,trouò , che poco prima fi era il Rè dichiarato Cattolico , glions.
nde leconuenne dopo hauere lungamente quelleparti girato,tornarſene in ita
Zia fenzafrutto,fi comefece anch'il fimile in Fiandra a Carlo Masfelt, che quiui
fitrouana Capo dell'effercito Spagnuolo , dopo la morte del Duca di Parmase ciò
ancheperche il negotio prefo hauea affai diuerfa piega,e legenti fi erano sbadate
per
828 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
la maggior parte: ilche diede agli Heretici occafione difar granprogreffi , con dif
principe di gufto,e difpiacer infinito del Pontefice. Riceuepoifua Santità con grande hono
Bauiera ri re in Roma il Principe di Bauiera,che ſe n'era in quefti tepi in Italia venuto per
ceuuto
рара condal vifitar Loreto, e di Roma i fanti luoghi ; bauendo però prima fattafua Beatitu
grande
nore . ho dine di talſua venuta conſapeuole , mentre pur'ancoragli altri due Fratelli in
Italia dimorauano ; onde anche gli mandò fua Santità , prima che di Baviera
fipartiffe, per vnfuo Camerierfegreto, il Cappello , e lo Stocco benedetto, Nel
ritorno poi , ch'egli nella fine dell'Anno infieme co' Fratelli a cafa fece , fù
dal Papa di molte fante Reliquie arricchito , e di diuerfi altri doni , è gratie
Spiritualiprefentato . Arrecò in oltre gran contento , & allegrezza al Papa
l'auifo,c'hebbe di due nonpicciole vittorie , hauute da i Chriftiani contra i Tur
chi nell'Vngaria ; poiche erafi di già in Coftantinopoli , & in Buda publicata
dal Turco laguerra contra la Caſa d'Auftria, e gli eſſerciti di ambe le parti era
no già in campagna andati:per le quali vittoriefubito il Santiffimo Pont. refe a
Dio quelle douute gratie,che conobbe neceſſarie; facedo pofcia intedere all'Imp.
per meffaggieri,che attĕdeſſe a proſeguir le incominciate vittorie,pche dalfuo că
to,e co leforze téporali, e ſpirituali di dargli quell'aiuto, ce hpoſſibilfuſſe,nă măca
Aranio rebbe mai.Spedì ancora per Ifpagna,prima Aſcanio Zufarini Luccheſe,buomo di
Zuftini
spedito Sperieza molta in tai maneggi,pofcia Monsignor Borghese Auditor di Camera,
Ifpagna che è ilprefente Pontifice Paolo Quinto , commettendo loro , che trattar con
Camillo
Forghefe quella Corona prima doueſſero circa gli aiuti, che all'Imperatorefi doueuano in
auditor di guerra così grande , indi confiderar benefopra i rimedij, che buoni , e fufficienti
Camera
fpedito in conofciuti fuffero a conferuatione , e mantenimento delle cofe de' Collegati in
Ifpagna Francia, e di altre cofe ancora di non picciolo momento per la falute della Chri
dal Pont.
Herri fianità. Hauuto pofcia auuifo , che'l Re Henrico , riconosciutofi del fuo paſſa.
со dichia .
ia to errore , e dichiaratofi , come di foprafi è tocco , Cattolico , haueua procu
ritofi Ca
tiene l'afet
tholico fo rato di ottener da alcuni vefcoui in Francia l'aſſolutione , & haueuala anche
lutione de conforme al defideriofuo ottenuta: nefenti gran difpiacere,poiche dubitana , che
Vefcoui
della Fran queftafua conuerfione non vera, e reale,ma finta,efimulatafuſſe . E per render
certo Sua Beatitudine della realtà di queftofatto , volle il Rè fpedir Lodouico
Lodouico Gonzaga, Duca di Neners alla volta di Roma con vnafua lettera affai bella ,
Gonza a,
Data di cheper breuità tralaſciamosper veder di addolcirl'animo del Papa, a conoſcer la
Neues
dito , fp verità di queftafua conuerfioneima perche la rifolutione di Clemente haueuanel
dal
Rè a Ro l'animofuo preſafermiſſima radice in non voler acconſentir,ch'egli,per eßer He
ma.
retico,diueniffe Re d'vn tanto Regno ,però il Duca di questafua Ambasciata ve
dendo non poter frutto alcuno cogliere , eſſendogli per molti giorni vietata
dal Papa l'audienza defiderata , deliberò di fargli vna fupplica appreſentare
(chepur anch'effa per breuità viene tralasciata da noi)co'l mezo della quale fi
lafciò il Papaperfuadere a concedergli , come Duca , non come mandatoda Hen
rico, audienza,ma nel trattar vn tanto negotio propofe il Pontefice alcune condi
tioni,le qualifurono cagione, che per all'hora nullafi cochiudeffe.Faceuano in ta
to el Imperialinell'Vngheria contra i Turchigran progreffi : onde il Pontefice
moftrauafemprefentirnegran cotento, & alleggerezza ,e ne rendeua le doute
gratie
TE
CLEMEN VIII .
2774 atic 829
caa Dio . M v il Duca di Neue f non hauer mai
74404034 potutodopov a edendo rs opranomi
fideran na lun dim R
in om otte B e n
da fua ataitto q uant de
pa eril fu R ga, d ora d pa a , enter ud o
in Francine, fe ben mal
o e elibe i rtirf ornar ia
Jodisfat la rò i fene
tos fcian p
do erò al Pontefic vna piena iftrutt di tutto quello, che
e ione
aerglaiaera in qu
ella Am b : affi chf e fop il ne , pe cuifdi
Francia i Roma venut o , poatfecfi
feap
ro ità ua mirgalioregdoetliioberar
iiala Santne tion a
Ma nnanti, chefi p
Te. cond artiffe , fe ne andò infieme con vn fuo figliuol , che
ott hauea , o
co ar p o
fibaci | i ied d S San alcuni ; la qu do al gio vn Cro ,
a e i i uae con al , che
Nobili nò parimenteſeguito
uan alo haueano
cet ,
4ricc dipr tit
à e ett ta
o
bita are
laNo
' grani benedetti , & altre cofe facre , e deuote . Vennero poi a
omalCardinal di Gioiofa , e il Conte di Senefci , per dimandarle aiuti per
la Lega di Francia i ma non pete il Cardinale otteneli , hauendoli ella di già
deftinati per l'Vngaria , per ouuiar , & impedir all'imminente pericolo
the minacciauano le arme Turchefche in quelle parti . Fece adunque proui
fione non picciola per mandarui danari , e però richiefe da' Signori Venetia
ni , e dal gran Duca , & ottenne , che potesse far riscuotere le decime del Cle
ro de'loro Stati , per poterfene contra i nimici di Chriftoferuire . Riceue in tal
Tempo , opocoprima il Papa, & accarezzò paternamente alcuni Ambaſciato- Ambafcia .
imandatida diuerfi Principi Cattolici a renderle in nome loro la folita obbedie tori di di
prin.
T
Mby Zai& effendo ricercato dal Rè di Pollonia,per vnfuo Ambaſciatore a tal effet- sipi lici aCatto
Roma
zo mandato,chegli piaceffe di voler nel numero de' Santi afcriuere on Beato Gia
Cinto Pollacco, compagno già difan Domenico, fi contentò (ſe ben occupatiſſimo
fi trouaua in tanti,e cofi graui affari di Santa Chiefa) di cõpiacer il Resonde con- Canoniza
fidatoprima il tutto maturamente co' Cardinali, e co' Patriarchi , Arciuefconi , tione di S.
Giacinto
Vefioui,e con quanti altri Prelati di conſideratione, che in Roma allhora fi tro- dell'ordine
nauano, efaminato bene vn tanto negotio in Cociftoro publico, circa le attioni, de predic.
i coſtumi,i miracoli,e ogni altro più degno particolare della vita di eſſo Beato,le
quali tutte cofefurono con vna elegate, dotta Oratione da Cino Capana,Auuo
cato Conciftoriale molto ben dichiarate in effo Concistoro, vene il Pontefice a Ca
nonizare il detto Beato in S. Pietro con quellefolenni cerimonie,folite afarfi in
fimilioccafionis dichiarado ,definendo ,e determinando Santo, e da douerfi nel Ca
talogo de'Satifcriuere il predetto Beato dell'ordine de'Padri Predicatori,co or
dine efpreffo,che fi doueſſe vniuerfaimente dalla Chiefa ogni anno celebrare con
ogni diuotione la memoria di quello ne gli vfficij diuini a' 16. d'Agoſto , come di More de
Port Sato Confeffore non Pontefice.Trouauafi il Rè di Spagna in tal tepo hauer grã Card.Arc
uefeouo d
bifogno di fommagrandiſſima d'oro, per difender cofi gli ftati fuoi , come l'honor Toledo, &
·
deldis.Chiefa,dalle armi de gl'Infedeli , e de gli Hereticise però eſſendo fiato in Ifpa fuoi legati
Richiefta
v d s t
A . gnalafciatopiù di un milion di ſcudi dal Cardinale Arcineſcono di Toledo , (che
del
SpagRe
na di
fee in queft'anno fene era a morte venuto ) per effer tutto in opere pie difpenfato; рара .
Chiefe con iftanza il Rè dal Pontefice, che gli piaceſſe dichiarare , potersi da lui
de on tal denaro in vfo di quelle pie,& importantiguerre impiegare. Il Papa a tal
erichiesta rifpofe volerui prima far fopra vna matura deliberatione ; tuttauia
com
83.9 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
negotio, che intrato priuatamente, e fenza pompa in Roma li 17. di Luglio , &
andatofene con moltafommiffione, & humiltà ad apprefentarfi innanti al Papa,
&abaciargli il piede,feppe cofi bene introdur'il negotio , che scoperta con viue
ragionila vera,e real conuerfione delfuo Re,e fatta di ciò afua Beatitudine in
20 dubitatafede,come quello, che per lospatio difei continui mefi iftrutto lo hauea
nedogmi della vera Fede, e Religione,hebbe gratia finalmente nella feconda pri
uata audienza,c'hebbe dal Papa, di poter trattarne anco co' Cardinali : e tanto
più volentierifua Santità ciò al Perrona conceße , quanto , che dalla lettera di
credenza ,
832 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
credenza,prefentatale da lui in nome del Re, bauea ella veduto,e letto, moftrar
il detto Re vna grandiffima coſtanza in perfeuerare nel defiderio di entrar in
gratiafua , e di tutta lafanta Chiefa Cattolica Romana . Fece vna gran con
fideratione il Ponteficefopra lafomma di queflo negotio , e conofcendo di quan- #,
ta importanzafifuſſesperò non volle più il configlio di alcuni pochi, comefatto
bauea,ma di tutto ilfacro Collegio de' Cardinali hauere, i quali, chimati vn gior MA
no a Conciftoro,furono da lui ammoniti a volerfar ſopra ciò vna matura confi #
deratione, c fenza bauer alcun ciguardo,ò riſpetto a qualunque Prencipe tempo Arif
rale, dirui liberamente il parer loro,poiche deliberato hauea di ascoltarliprina
tamente in camera due la mattina, & vno dopo pranfo . Il che mandato in po
chigiorni ad effecutione,fù giudicato,e terminato dal Pontefice (poiche baueua
più didue terzide' voti de i Cardinali trouatifauoreuoli) douerfi il Re affol W
uere,e ribenedire tanto più conoscendo chiaramente ciò effere più profittenole
alla Chiefa,& alla Santa Sede Apoftolica . Si deliberò pofcia delgiorno , in
Robenedi cuifar fi douea la cerimonia della Ribenedittione cofi a i 17. di Settembre del
Re
c o. Henri 1595.che venne a cadere in Domenica, il Papa dopo celebrata c'hebbe lafanta
Meja,fi trasferi nel Portico di s . Pietro ,doue era dalfacro Collegio de' Cardi.
nali aspettato,e quiui fatta la predetta ceremonia (che tropo lungo forail rac
contarla) con le conuenienti, e neceffarie circostanze, come infimili occafionifar
fi fuole, affolfe,ribenedì, & reftitui nel grembo della Chiefa Romana , Cattolica ,
& Apoftolica il detto Re , con alcune conditioni , e penitenzafalutare , cheper
breuitàfi tralasciano in quefto luogo . Quefte conditioni lette che furono dal
Procuratore delfanto Officio,furono dal Perrona vdite con attentione , & ac
cettates egiurò per l'oſſeruanza i promettendo , che'l Rè le haurebbefrà tempo
conueniente ratificate , e mandatone a fua Beatitudine publico iftrumento : ſi
comefù il tutto effequito con infinitafodisfattione, & incredibil allegrezza del
Cardinal Ke, e di tutto quel Regno . Effendo poi vacati in queſti tempigli Arciuefcoua
Giefualdo
creato Arci ti di Napoli, e di Meſſina , a quello di Napoli fù dal Pontefice il Cardinal Gie
uefcouo di fualdo nominato , che lo accettò non troppo volentieri, perche haueua egli per la
Napoli.
Velcoui del graue etàfua più tosto biſogno di alleuiamento , che di nuoua, e grauefatica. Ve
. a nuti à Roma due vefcoui della Rofcia, chiefero a nome del loro Metropolitano ,
la Rofcia
Roma
e di tutti gli altri vefconi di quella Prouincia dal Pontefice, che li piaceſſe di ri
ceuergli nel grembo di fanta Chiefa ; poiche abiurauano le diuerfe herefie , che
tenutehaueano molti anni, viuendo per lo più co' dogmi de' Greci . Gli accettò ,
e riceue volentieri , e con molta fua confolatione il Papa ; onde effi tornarono
moltolieti , e contenti alle loro cafe . Ma frà le conditioni , con le quali il Re
Henrico ottenuto hauea la riconciliatione, & affolutione dal Sommo Pontefice ,
è dafapere , che vi era quefta i cioè,che leuar dalle mani de gli Heretici il Prix
cipe di Condefanciullino doueffe, e darlo a nodrire, & alleuare a i Cattolici. Fi
quefta conditione dal Re tofto prontamente effequita; e perche non haueua an
cora intieramente alle altre, che gli mancauano, fodisfatto, però , acciò che vna
tal tardanza non veniffe in qualche modo ad offender la mente del Papa, ouera
mente a mettergli nell'animo qualche finiftra di lui fofpitione , mandò a Roma
vn'Ora.
ML ♫
E
CLEMENTE VIII. 833
!
834 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
tà,lequali , di quanto eraſtato nella guerra contra Turchi l'Eſtate paffata ope
rato , ledauano conto . Il che hauendole apportato qualche noia per li danni ri.
ceuuti da' Chriftiani , e douendoui molto bene penfare ſopra , per dargli in cofi
granguerra quell'aiuto , che conofceua si neceffario , e conueniente,follecitaua Al
con tuttolo fpirito vna tal cofa ; & però hauendo due , e tre volte chiamato
Conciftoro ,fù finalmente conforme allafua intentione, e volontà deliberato, che 243
a tempo nuouo mandar a dettaguerra fi doueffe vn groffo numero di combatten
ti , parte afpefedel Pontefice, e parte a fpefe di altri Principi icon patto però ,
che l'Imperatore contentar fi doueſſe , che di tutti quefti Capitano Generale vno
Italianofuffe . Effendo pofcia venuto all'orecchie del Pontefice , che molti Ita
lianicon titolo di Mercatanti fi trasferiuano in Germania , e quiui non fola
mentecon gli Heretici conuerfauano , ma ancora fi laſciauano da quelli di he.
refia infettare , e macchiare ; onde incorreuano poi finalmente nella loro fet
ta › e diueniuano anch'eglino Hereticis fubito il vigilantiſſimo Paftore ad vn
tanto inconueniente vi trouò quel rimedio , che neceffario era . Feceper tanto
alcuni decretifopra ciò molto falutiferi per lafalute di quelle anime , iquali per
729
breuità qui si tralafciano ; non tralafciando però di dire, che mandatili al fuo 1
Nuntio in Praga , furono quiui a' 12. di Gennaro del 1597. fopra vn pulpi. "
to alpopolo letti , e publicati . Ai due pofcia di Febraio in giorno di Domeni
ca , celebrandofua Beatitudine la Santa Meſſa ſecondo l'vfo ordinario , pregò
Specialmente in detto facrificio Iddio per il felice auuenimento delle cofe , che
fi baueano da trattare nelle Congregationi , & adunanze , che in Germania ſi
faceanos e volle,che tutta la fua famiglia fi comunicaſſe . Fù mandato in tan
Oratore del to , e spedito dal Re di Franciaper Roma vn Legato , che entratofene in quella
Rè di Fran
con pompa fplendidiffima , e con nobiliffima compagnia frà il Patriarca Coftan
tinopolitano,& il Signor d'Ambruno, andò il difeguente a baciar i piedi a fua
Santità,e con vna lunga,& elegante oratione lefcopri il riuerente affetto delRe
verfo quella,e verso la fanta Sedeirendendo a nome di fua Maeſtà all'vna, & al
l'altra la douutta obbedienza. Riceue il Ponteficc, e la Corte Romanaper molto
grata questa legatione ; e però da luifù all'Ambaſciatore moftrata ogni fortedi
benignità,& affettostrattandolo con ogni honoreuolezza,eſplendidezzapoffibi
le.Haueua il Papaſecondo ilfolito vfo , e coſtume nella quarta Domenica di Qua
dragefima benedette alcune Rofe d'oro,folite a mandarſi da lui a donare a qual
che Prencipe Chriftiano : onde effendogli in quefti tempi alle orecchie peruenuti i
1 ricchi,fplendidi , epompofipreparamenti,che in Venetia di breue farfi doueua
no per la Coronatione della Serenifs. Principeſſa di eſſa Città , chiamata Mo
refina Morefini , moglie di Marino Grimani , due anni innanti Doge di Vene,
Rofa bene
delta d'oro tia creato , fi compiacque fua Beatitudine di honorare laperſona di lei con fi
mandata a mil dono. Eletto adunque per portarglielo fino a Venetia vn fuo fegreto Came
donare al riere, chiamato Claudio Crota , quello fpedi a quella volta ; doue giunto a' 13.
Ponteficedal
la Serenifi di Maggio giorno appunto auanti quello della Coronatione ,prefentò a nome fo
ma
pella diva Rofa benedetta alla Dogarella nella Chiefa Ducale di S. Marco con non piccio
netia . la folennità di cerimonie iigiorno 16. di detto mefe , dopo vna folenne Mela ,
Cantata
## CLEMENTE VIII . 835
cipi Italiani di loro spontaneo volere all'Imperatore per fuo aiuto contra le
forzeTurchesche mandauano , come fi è : occo difopra da noi : non tralasciando
oftratinofiquesto
Zidire più fialuogo , che trasferitofi in quelle parti con queſto eſſercito , e
te co'l valor di quello di animo forte ,& inuitto ,fece quellafegna
ella effettuata co'l mezo di lei ; onde agran ragione ogn'vno all'hora refe alla
Maeftà Diuina gratie immortali , & al Papa infinite lodi , come Autore di vn
tanto bene . Mandarono poſcia tutte due quelle corone Ambaſciatori à ralle
grarfi co'l Papa , & à ringratiarlo molto di cofi felice auuenimento , proceduto
da lui;e volle quella di Franciafcriuergli di proprio pugno vna lettera affai bel
la , che qui non poniamo per breuità i fi come per l'ifteſſa ragione anço trala
fciamo difpiegare in quefto luogo i capitoli della detta pace, conchiufi , efermati
per li deputatida ambedue le predette corone à gloria di Dio , & beneficio vni
uerfale di tutto il Chriftianefimo i quali capitoli , chefono al numero di 32.fi
poſſono vedere in altro luogo ftampati con quefto titolo . Capitoli , & con
ditioni della perpetua pace , confederatione ftabilita fra gli Altiſſimi , &
Potentiffimi Principi , Henrico IV . per la Dio gratia Re di Francia , e di
Nauarra , Christianiffimo ; & Filippo I I.per Dio gratia ( altres ?) Re delle
Spagne Cattolico : Tradotti dall'Original Franceſe › ſtampato in Parigi . Ma
innanti che conchiufa la detta pacefuße , venne a Morte a' 28.di Ottobre dell'
Duca Al
fonfo 11.di anno 1597.Alfonso II.Eftenfe , vltimo Duca di Ferrara , la qual nuoua , eſſen
Ferrara do alle orecchie del Pontefice peruenuta ,fèfubito fua Beatitudine chiamar con
more .
ciftoro , ne quale dichiarò a' Cardinali effere per la morte di detto Duca la
Città di Ferrara,e lo ftatofuo deuoluto alla Santa Sede Apoftolica.Ma tenendo
do poi auuifo il Papa, che Don Cefare da Efte , berede tefta mentario dell'ifteffo
Duca,ſe neera entrato in poffeffo della Città , & Ducato con hauerne di quello
prefa la corona, e penfaua di difenderlo , bifognando , con l'armisfua Beatitudi
ne l'ifteffo giorno , che vn tal auuifo hebbe , deliberò di muouerli contro non fo-`
lo le forzefpirituali , male temporali ancora , e di far ogni poffibile , perche la
Chiefarihaueffe la Città , e lo ftato predetto , che di ragione era fuo . Fece
Il
миоце Papa per tanto veder le pretenfioni di Don Cefare , & conofcer la caufagiuridica,
guerra a mente , esenza perder punto di tempo diede ordine , che fuffe meffo infieme
Don Cela n'esercito di vinticinque mila Fanti , & tre mila Caualli , & per l'aſſenza
Te da Ente
per il Du. del Signor Giouan Francefco Aldobrandino , da noi di ſopra nominato , qual
cato diFer
$212 . come dicemmo , fi trouaua in quefto tempo in vngheria , chiamato afe il Car
dinal Aldobrandino fuo Nipote , gli diede la cura di un tanto negotio co
mettendogli , che doueſſe più tosto , che fulle poffibile , congregar infieme
quefto effercito per l'imprefa foprafcritta. Abbracciò prontamente , e con molto
ardore il Cardinale quefto carico, nel che ponendo tutto lo ſpirito, venne ad vfar
pna tale,e tantafollecitudine nel far raccor la gente , e proueder le cofe neceßa
rie per laguerra,che in meno di due mesi dopo la partitafua di Roma, hebbe l'ef
fercito in punto a Rimini , oue hauea di già ordinata la maſſa . Fù di gran mara.
Higliapercerto a molti, che il Cardinale haueffe in cofi breue tempo potuto far
" vn'effercito cofigrande : ma più , che ad ogni altro parue ciò impoffibile a Don 2
Cefare,poiche non haurebbe mai penfato di douer afpettarfi contro vn tale sfor
zo,ne cofi prestoi però cominciando apenfare a' cafifuoi , deliberò di proponer al
Papa qualche bonefta cöuentionesefe ben prima hauea per diuerfi fuoi Minifiri
a Roma trattato fopra vn tanto negotio, proponendo partiti (che poi erano dal
Papa
EEMENT EVIII. 837
Piche in pochiſſimi giorni(aggiunteui anche efficaci ragioni per muouer la pie- cato .
t di quel Signore, lo induffe a reftituir la fudetta Città , e Stato alla Chiefa , e
Consivtiliconditioni per la Sede Apoftolica, e tanta riputatione di quella , e del
Papa , come fiè veduto . Fù quefto accordo ftipulato in Faenza tra il predetto
Cardinale,e i Miniftri a ciò da Don Cefare deputati: la qual nuoua portata in di
Ligenzaftraordinaria dal Sacretario di effo Cardinale , detto Erminio , hora
Cardinalanch'egli, nominato Valenti , a Roma , Sua Beatitudine , dopo l'hauerne
efegratie a Dio con effetti, efegni di grandiffima deuotione , & allegrezza , ne
diedeconto a' Cardinali in Conciftoro , e di confenfo di effi creò il Cardinale
Il Cardin.
Aldobrandinopredetto Legato di Ferrara,mandandogli a dire, che doueffe della Aldob pre
Città, edello Stato pigliarne quanto prima il poſſeſſo : fi comeſegui ne gli vlti. fo
de di
il poffer
Fer
migiorni di Febraio del 1598.con altretanta felicità, e quiete , con quanta l'ha- zara a no
wearicuperato , senza pur che fifuffe sfoderata vna spada , o sparato vn'arme de Pa.
P.
Il Papa
chibugios effendofiperòprima il detto Don Cefare ritirato con tutto ilfuo haue. delibera di
Tea Reggio , e Modena , delle quali Città fù poco appreſſo dallo Imperatore in- trasferufi
neflito,e creato Duca , e Principe dell'Imperio Romano . Deliberò pofcia il San- a Ferrara .
to Pontefice di trasferirsi a Ferrara anch'eglisonde fatto poner all'ordine quan
to neceffario conobbe per tal viaggio,fè vn giorno, che fù di Domenica , e duode
cimodiAprile , partir innanti il Santiffimo Sacramento (come è coftume de'
Pontefici, quando in qualche viaggio fi pongono)& egli il di feguente , dopo ce
lebrata la Santa Meffa nell'Altar maggiore de' SS..Apoftoli,con l'interuento de
Cardinali , depofe i paramenti , e prefa la Mozzetta , e Stola s'inginnocchiò ,
su'l Faldiftorio , auanti il detto Altare , ini ad alta voce intonata l'Anti
fona ,Inviam pacis , e detti i Verfetti , e le Orationi fue , volle prima il per
donoprenderein S. Pietro , e vfcitofene pofcia per la porta di S. Maria del
La Febre verfo Campo Santo , iuimontò in Lettica , e fe ne andò fino a Por
ta Angelica , accompagnato da' Cardinali , Como , Sauli , Afcoli , Mattei ,
Acquauiua , Pepoli,e Peretti . Alla qual porta Sua Santità ,fatta voltare la
Lettica , diede la benidittione a i detti Cardinali , li quali tornati a dietro ,ſe Viaggio
guipoi effa ilfuo viaggio , qual breuemente defcriuendo , fù in tal modo . Se del Papa
ne andauaprima di tuttila caualcata de' Carriaggi , poifeguiuano le Lettiche , cara .
Ggg 3 e le
838 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
C ele Chinee di Noftro Signore, menate a mano da"famigli di ftalla, veftiti di rof
foi poi veniuano le valigie di Sua Santità , poi vnafquadra di Caualli leggieri
con quattro Trombettes poi la famiglia del Papa ; poi caminauano gli Sguizze~ =
ri a piedi,con gli Archibugi,& Alabardespoi feguina il Gouernatore di Roma,il
quale accompagnò Sua Santità fino paſſato Ponte Molle , poi il Crocifero con
la Croce se dietro veniua Noftro Signore nella Letticas ventuan poi dietro a
luifopra le lor Mule con le ombrelle , ouero parafoli , i Cardinali Baronio, Ari
goni, Monte, efan Giorgio , con altri Prelati , che lo feguiuano, chi a cauall'o, e Sl
chi in Carrozze . Vi arriuarono poi a Ponte Molle i Cardinali Bianchetto , t
Borghese,e Cefis . Con quefti adunque giunta Sua Santità la prima ſera a Ca
ftelnuouo , quiui alloggiò i l'altrafera , che fùil Martedì , fece ilfimile a Ciuità
Caftellanailafeguente a Narni ; l'altra a Terni i l'altra a Spoleti : la feguente
a Foligno i l'altra poi, che fù di Domenica , a Camerino , doue il Cardinaledi effo
1 luogo la riceuefplendidiffimamente,fi comefece il difeguente a Macerata il Car
Il pipaa dinal di Cofenza, doue per iftracchezza del viaggio volle ripofarfi fino tutto il
Loreto , e
Lodni Mercordi . Se ne andò poi verfo Loreto, ouegionfe Giouedifera , e viſtettefi
quiui lafcia no alla Domenica , dicendoui Meßa ogni mattina nella fanta Cafa, & comu
ti.
nicandoui molti con grandiffima deuotione . Si parti pofcia in detta Domeni.
ca per Ancona, laſciando alla dettafanta Cafa in dono vna belliffima Croce con
fei Candelieri d'argento, e due gambe medefimamente di argento mafficcie, e mil
le Scudi,co'l Paramento ricchiffimo , co'l quale la Santità fua celebrò quiui la
Santa Meffa . Domenica difera arriuò in Ancona, douefù nobiliffimamente ri
ceuuta con archi , & apparati belliſſimi, e vi fi compiacque ftare fino al Vener,
di. Tra tanto giungendoui il Cardinal Aldobrandino nel Martedì , fù dal Papa
caramente abbracciato , facendouifi per la fua venuta molta fešta , & alle
grezza . Mercordi poi celebrò fua Santità Meſa piana nel Domo , e volle in
1.
teruenir al Vefpro folenne della Vigilia dell'Afcenfiones dopo il quale molti
Cardinali,& altri Prelati , e Signori per ricreatione , efolazzo fi compiac
quero falir sù le Galere de' Signori Venetiani , che in quel Porto alhora fi
trouauano in numero di tre ,fra le quali vi era la Capitania del Golfo col Fanò,
gouernata da Antonio Giuftiniano , che poi Sua Beatitudine volle crearlo Ca
ualliero,donandogli vna groffa Catena d'oro , con vna medaglia delfuo impron
to . Giouedì mattina giorno dell'Afcenfione fi fece Cappella nel Domo , doue
interuenne Sua Santità alla Meſſa maggiore con 15. Cardinali . Si parti poi il
Santiffimo Sacramento per Sinigaglia, nella qual Città il dì feguente giunſe an
che il Pontefice, effendo quiui dal Duca d'vrbino con fplendidiffimi , e fontuo
fiffimi apparati riceuuto . Da Sinigaglia fi trasferi a Fano Città , doue ( come
fi è tocco nel principio ) egli nacque, e rinacque, e vi fù parimente con gran fe
fte, & allegrezze riceuutos e quiui alloggiatofene il Sabbatofera , ſe ne andò
la mattinadietro a Pefaroi indi dopo lefuperbiffime accoglienze , e riceuimen
ti nobiliffimi, e ricchiffimi fattigli da quel Duca, arriuò il Lunedìfera a Rimini,
doue il Duca di Modena fù a baciarli il piede ; pofcia il Martedì mattinagiun
fe al Cefenatico,e laſera a Rauenna ; pafando pofcia il Mercordi feguente per
le
CLE MTE N T E VIII. 839
Ferrara , volle la Regina in quefto fuo viaggio fino alla detta Città trasferirfi
per vedere , e riuerire Sua Beatitudine , fecondo appunto era la mente del Re ,
dal quale baueua hauuto ordine , che cofifar doueffe , e chefi lafciaffe per le fue
mani fpofare . Partitafi per tanto ella da Gratz con nobiliffima compagnia >
hauendofeco l'Arciducheſſaſua Madre , con l'Arciduca Alberto fuo Zio , & il
Gran Conteftabile Gouernatore di Milano , oltre altri Signori titolati di gran
conto, è vna Principeſſa Tedeſcas e trasferitafi nel mese di Nouembre per lo
Stato de' Signori Venetiani (da' quali fù eſſa come appunto richiedeua la fua
grandezza,e maestà , fplendidiffimamente trattata )fino a Ferrara, entrò nel
la Città a 13.del predetto Meſe circa le 22. hore,incontrata , e riceuuta di ordi
ne di Sua Santità dal Sacro Collegio de' Cardinali poco fuori della Città in vno
alloggiamento,iui a pofta di legnami con addobbamenti ricchiffimi fabricato; do
uedopo bauer co'l Cardinal de' Medici parlato, e compito ,fù da tutti falutata ; Le Regina
etolta pofcia nel mezo da i Cardinali Sforza, e Mont'Alto,fe ne entrò, come det di baciSpagna
a i
to habbiamo,nella Città con incredibile concorso di gente, efe ne andò quella fe- di al Papa
ra ifteffa a baciar i piedi del Pontefice, prima ella , poi l'Arciducheffa , dietro in Ferrara .
quella l'Arciduca Alberto predetto i alla qual Regina N.Signorefi degnò pie
garfi sedettele alcuneparole , le diede in fine la fua benedittione . Venuto il
giorno , che fù di Domenica, nel quale Sua Beatitudine deliberato hauea di far
La cerimonia dello Sponfalitio , comparue la Regina ricchiffimamente adorna
tada Spofa, & entrata nella Chiefa Cathedrale , ch'era fuperbiſſimamente
apparata , quiuifù con quellafollennità di cerimonie , che ogn'vno può giudi
tare ,per mano di Sua Santità dal fopra nominato Arciduca Alberto a nome
delCattolico Ke Filippo III. fpofata ; fpofando pofcia il medefimo Arcidu- Regina di
cal'Ambafciator di Spagna , a nome della fudetta Infante Sorella del medefi- Spagna vie
ne fpofata
moRe, che,come fa è detto, hauea effo Arciduca prefa per moglie . E cofi effet in Ferrara
tuaronfiquefti Matrimonij si eccelfi con incredibile applauſo , e giubilo da ogni per Pont.
mano
parte,e con concorso marauiglioso di gente quafi di tutta Italia . Se neparti po
feia la Regina verfo Mantoua, riceuuta da quel Duca fplendidamente ,& indi al
fuo viaggio s'incamino . Tra tanto il Pontefice fatto poner all'ordine quantofi
conueniua,per partirfi diFerrara anch'egli, efar a Roma ritorno,s'inuiò a quella 11 Papa faà
voltadopo la dimora di otto mesifatta in Ferrara,lafciando a quei Popoli,nuo- Romano . zitoz
uiſuoiſudditi,moltiſegni di amoreuolezza, e benignità, e raccomandandoli con
caldo affetto al Cardinal s.Clemente, che a quelgouerno lasciato hauea.Partito
fi diFerrara,volle in quefio fuo ritorno per Bologna paſſare one`riceuuto con
grandiffimo trionfo , e quiui per tre giorni fermatofi , prefe pofcia verfo Roma
ilfuo viaggio . Giunto a Roma affai lieto , e contento per il felice acquisto di
on tanto Ducato , ecco che on trauaglio molto grande li fopragiunge , chegli fe
în meftitia , e dolore la letitia cangiare : imperoche di là a pochi giorni , che fù
a'20. di Decembre , rompendo il Teuere all'improuifo con grand'empito i ter- Inondatio.
ne del
mini delfuo letto,venne ad innondar la Città,e tutto il fuo Territorio dififatta uere in Ro
maniera,chepochi per il vero furono quelli , che quindi non ne riceueffero nota- ma
no condam
molto
biliffimo dannose nonfolo nellefacoltà,ne' poderi,ma ancora nelle proprie vite notabile.
reftando
842 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
reftando molti affogati, e fommerfi.Apportò vn tale accidente afua Santità di➡ www
"
fpiacergrandiffimos onde copaffionando ella , come benigniſſimo Padre,a i danni
di molti,che indifeguirono ,e maffime de' poueri,diede tosto ordine,che prouedu
to,efouuenuto con molta carità,e liberalitàfuffe alle miferie loro:nel chefù vfa
ta per certo gran diligenza da molti Cardinali,et in particolare dall' Aldobran
dino,i qualiper tutta la Città , chi in barca , e chi acauallo , scorrendo , dauano
alle poueregenti aiuto, e maffime a quelle , che fequeftrate in cafafi trouauano
dalle acque,porgedo loro,e pane, e danari, e foccorrendole fecondo i loro bifogni, m
con effempio veramente diſomma pietà, e carità . Era l'Anno 1599.digiàco 2441
minciato,quando quefte cofe in Romafifaceuano:onde ceßate, chefurono,fi vol 2000
tò il Sommo Pontefice a confiderare , come Paftore vigilantiffimo della Chiefa
di Dio, fopra quello , chefar douea per la preparatione dell'anno venturo,da tut.
ti nominato Santo, per ilgran Giubileo, che vi fi celebra. E però cominciando a
penfarefopra tutte quelle prouifioni , che conofcena neceffarie per la celebratio.
ne di anno cofi celebre, e famofoi fi diede prima con tutto lofpirito a tener,e con
feruar buona pace tra' Principi Chriftiani , e maſſime tra quelli d'Italia &pofcia
formando lefue Lettere Apoftoliche con molto affettuofi, e diuoti concetti , per DE
publicare in tuttri Regni, e Prouincie, oue fi adora Chrifto, queſto Giubileo dell
Anno Santo,le mandò a detti Principi,inuitandoli co' fuoi popoli a Romaper lo
acquiſto di vn tanto teforo, come è quello della verafalute delleproprie anime .
Volfe poi tutto l'animo alle prouifioni neceffarie in detto Anno per la Città , de
dando efpreffo ordine , che non vi fuffe di alcunaforte di vettouaglie penuria in
tal tempo, mapiù toſto abbondanza di tutte le cofe, e corporali, efpiritualison
de in breue vi prouide di modo difimili cofe , che nonfe ne poteua per certo dalla
perfona difua Santità defiderare alcuna , che fi baueffe potuto da vn buono , e
prudente Padre , e Pastore di tutta la Chriſtianità afpettare . Maperche circa
le cofe notabili , nel detto Anno quiui fucceße, ſiamo ſtatifauoritigrandemente
di molti particolari da vn molto eccellente Medico , noftro amico , nominato 214
Giouanni Carlo Siuos , detto il Franceſe, che li hebbefedelmentegià da Roma ,
babbiamo guidicato aſſai degna coſa eſſere lo ftenderli quifotto's poiche conte
nendo eglino molte attioni , & eßempifantiffimi , dati dal Pontefice in taľ'an
no , poffa il pio , e benigno Lettore con tal lettura eccitar inſe ſteſſo l'animo (aď
imitation di eẞo Pontefice) alle buone , e fante operationi , per lo acquisto dell'
eterna beatitudine , egloria del Paradifo . Però per dar principio a sì nobil
foggetto, diremo prima, che Iddio effendo di ogni noftro bene più di noi fteffi bra
mofo, accioche in noi fi rinom fpelo la memoria di quella eternagloria, e infini 2ex
ta abbondanza di ogni bene, che nell'altra vitafperiamo , ha voluto, che con va ba
Nome di riefolennità l'honoriamo in terra, e con questa particolarmente di un'anno intie
Giubileo, ro , che Giubileo fi addimanda ; percheſe miriamo la voce Hebrea , tubal , che
The fignifi
cki, vuol diregermogliar, e produrre , ci dimoſtra l'abbondanza d'ogni bene nell'al
tra vitaefe confideriamo la voce Latina , & ancorala noftra chi non sà, che
Giubileo fignifica il colmo di tutti i contenti , & allegrezze ? cofe tutte , ehe e
non di questo , mafono proprie dello stato di quellafempiterna vita del Ciclo .
Ma
CLEMENTE VIII. 843
Ma troppo lungofarei , s'io voleffi apportar in quefto luogo quello , the egre
giamente ne fcriue del Giubileo dell' Anno Santo il Pancirolo nell'Operafua ,
intitolata , I Tefori nafcofti nell'Alma Città di Roma ; poiche oltre l'efpofition
predetta di quefto nome, ouer vocabolo Giubileo , moftra, e dichiara ottimamen
te , quale ftatafia lafua prima origine , che fù preſſo quegli antichi Padri del
Teftamento Vecchio , quando Iddio , volendo effer in tal Anno più , che ne gli Leuit. 23.
altri, bonorato da loro , diffe quelle parole , che nel Leuitico a' 25. Capifi leg- 16. 6. vb.
gono . Numerabis quoque tibi feptem hebdomadas annorum , ideft fep de feptem
Tubis.
ties feptem , quæ fimul faciunt annos 49. & clanges buccina menfe fepti
mo ,fanctificabifque annum quinquagefimum ; ipfe eft enim Iubileus : e
molte altre cofefcriue di quest'Anno il predetto Autore , che maggior diluci
dezza nonſi può per certo defiderare ; fcoprendo la cagione ; et il modo , co'l
quale effi Padri celebrauano vn tal'anno , la prima iftitutione fua nella Chiefa di
Dio , chefufotto Bonifatio VIII . le varie riforme fue fatte poi da altri Pon
tefici , le cerimonie , che fi vfano nell'aprir , e ferrar le Porte Sante dal Papa,
& altre cofe degniffime , lequali tralafciando io per breuità , e rimettendole ad
effer lette nella predetta opera , vengo alla defcrittione di quanto propofto ho
di fcriuerecirca queft'Anno , veramente Santo , e Benedetto . E prima dirò ,
chefattefare dal noftro Clemente , come ho già detto difopra , le conuenienti ,
eopportune prouifioni per la celebratione di vn tanto Anno ; e venuta la vi
gilia di Natale , nella quale foglionfi dopo Vefpro aprire con cerimonia affai
deuota , e pia (pur aſai bene , e minutamente dal Pancirolo predetto deſcrit
ta) le Portefante, occorfe , chefua Beatitudine fù da'foliti dolori di chiragra ,
etpodagra, a' quali era moltofoggetta ,fopragiunta , ilchefù cagione , che vna
tal cerimoniafuffefino alla Vigilia della Circoncifione , giorno di San Silueftro ,
differita . Non però tale impedimento tratenne alcuno che principio non def
fe a vifitar le quattro Chiefes poiche cominciaronfi elleno afrequent aregran
demente dal popolo , per confeguire ilpremo , cioè l'Indulgenza di colpa , e di
pena . Venuto il giorno di San Silueftro , fi congregarono tutti i Cardinali, Ar.
ciuefcani , Prelati , Ambaſciatori , e tutta la Corte Romana , con tutte le Reli
gioni, Compagnie , Clero di Roma,alfacro Palazzo ; & fornito il Vefpro, che
fi folennemente celebrato , auuiaronfi tutti proceffionalmente verfo San Pie
tro . Era portata in fine ſopra vna fede fua Beatitudine , pontificalmente ve
fita, laquale vfcendo di Palazzo , girò (ma con fatica non poca , per la mol
titudine dellegenti concorſe à vedere) tutta la Piazza di San Pietro ; nel cui
porticale entrata , & verfo laporta Vaticana , oue preparata era lafede Pon- Forta San .
tificale , auuiatafi, innanzi à quellafece prima lefolite orationi ; pofcia con la ana Vatica
aperta
Supremafua autoruà aprì con lefolite denote , e fante cerimonie la dettafanta dal Ponte
fice.
Portas apportando vn tal'atto incredibile allegrezza , deuotione , e confolatio
nefpirituale à tutti quelli , che prefenti fi trouauano , e specialmente a' Fora
Stieri, de i quali ve ne era gran numero . Furono anche ad vn medefimo tempo
le altre tre Porte Sante aperte ; quella della Chiefa di San Paolo dal Cardinal
Giefualdo : quella di San Giouanni Laterano dal Cardinal Colonna ; e quella di
San
844 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
Santa Maria Maggiore dal Cardinal Pinello , pur di ordine difua Santità ; ef
fendofi ogni vno di detti Cardinali con groſſa comitiua di Gentil'huomini trasfe
rito à dette Chicfe , veftiti pur anch'eglino alla Pontificale, per far la detta ce
rimonia ; trouandouifi in quefti luoghi ancora grandiffimo numero di genti , che
reftarono parimente di giubilo , e di gufto ſpiritual ripiene , e confolate . Efù
cofaper certo ammirabile , che in tanta moltitudine di persone , concorfe in tut
ti i quattro luoghi predetti , non vi ſia nato pur vn minimo rumore , alcun in
conueniente , ò fcandolo alcuno ; ma il tutto fia con amore , con pace , e con
carità Chriftiana paſſato. Furono uumerati in tal giorno intorno a 3700. Pel
legrini , la maggior parte de' qualifù dalla Compagnia della Santiſſima Trini
tà alloggiata , dalla quale poi fi diede albergo à tanto großo numero di genti,
comepiù à baſſo fi narrerà . Et accioche tutti rimaneſſero compitamente con
folati dellegratie , e deuotioni , che per tutta Roma fi trouauano , & haueffero
ogni comodità per poter confeguir il Santiffimo Giubileo , fù prima ordinato
àtutti i Rettori , e Miniftri , a tutti i Priori , e Guardiani di Chieſe, Oratorij ,
Compagnie , & altri Luoghi pij , che tener aperte douffero per tutto l'Anno
Santo non folamente tutte le diuote , e miracolofe Imagini , ma ancora tutti i
luoghi , oue rinchiuſefoglionfi tenere lefante Reliquie ; e ciò perche ſi poteße
ro ad ogni hora moſtrare a' Peregrini Foraftieri ad ogni loro beneplacito, fi co
mefù effequito con ogni forte di amoreuolezza , e carità . Diedefi dall'altro
canto compita fodisfattione à ciafcheduno circa il poter effercitare , continua
re , e frequentare li Santiffimi Sacramenti di Confeffione , e di Comunione ; ef
fendoftati nella Chieſa di San Pietro oltre i dodeci Penitentieri ordinarij , ag
gionti altri venti, che del continuo ftauano ad vdir le Confeffioni , lequali era.
no cofi frequenti , che non potendo eglino fupplire , vedeuanfi molti Padri
Maeftri Theologhi di diuerſe Religioni aiutar opera sì fanta , e pia ; di mo
do , che fpeffiffime volte furono in detta Chieſa numerati fino cinquanta Con
fefforis onde ciafcuno , ſenza ſentir punto d'incomodità in trattenerfi , pote
ua con molta facilità , e con piena fua contentezza effettuare lafuafanta, e de
uota Confeffione . Ilfimile faceuano quelli , che haueuano cafi riferuati ; im
perocheſe in altri tempi fi pena molto ad hauer di eſſi l'affolutione , in quest'an
nolafacra Penitentiaria la daua , e concedeua con fubita , e prefta ifpeditione
à tutti quelli, che riccorreuano à dimandarla . Ma non folamente in San Pie
trofi accrebbe il numero de Penitentieri , ma nelle tre Chiefe ancorafoprano
minate, & in ogni altra Chiefa di Romas imperoche in San Giouanni Latera
no vi aſſiſteuanogiornalmente quaranta Confeffori ; in San Paolo extra mu
ros vintiquattros in Santa Maria Maggiore altri vintiquattro ; in Araceli de'
Frati Zoccolanti trentaquattroinella Minerua de'Frati di San Domenico vinti;
in Sant'Agostino vintiquattro › in Santi Apoftoli de' Frati Conuentuali di San
Francesco vintiquattroŝin Santa Maria Traſpontina de' Frati Carmelitani do.
dicis in quella de' Padri Giefuiti 20. & in fommafurono in tutte le Chiefe col
legiate , Parochie , Compagnie , Hofpitali , & altri Luoghi pij Sacerdoti , che
attendeuano con tal'ordine , e diligenza alle Confeffioni , che ad ogni hora,
&
CLEMENTE VIII. A 843
buon Paftore far venir feco i due Cardinali fuoi Nepoti,Aldobrădino , e S.Gior. ,
che
gio,perche lo aiutaffero; onde quando eglilauaua, facena , ch'eſſi aſciugaſſero, e
quando effi lauauano, egli vicendeuolmente aſciugar voleua, nopotendo il tutto TheCom
far dafe fteffo,maffime per l'impedimeto della chiragra,cheſpeſſo patina . Fre eCardim
quentò anche per tutto quest'anno la vifita delle quattro Chiefes andandoui per
me
edificatione del popolo ogni domenica, e facendous in ciafcuna di quelle per buo- cafe,
CETIM
nofpatio di tepo deuotiffime orationi al Signore per la falute del genere huma
THECORR
no,e per l'eſſaltatione di S.Chiefa. Ne è da tacerfi la quantità delle elemofine , 4
44
ch'eifece, all'Hospitale della Trinità,& ad altri Luoghi pij per Roma,facen fcome
done ogni giorno diſpenſare,e dare a' poueri da'fuoifecreti, e publici elemofinie mandoc
ri: eglifteffo nell'andare a dette chiefe difpenfaua quelle a' poueri con le pro andalZ
prie mani,gettãdo loro , à chifcudi d'oro , à chi teſtoni, à chi giulijfecondo cono Rachion
Scena, vedena il bifognose dicono , che tutte l'elemofine difpenfate , efatte di
CO
Spenfar da lui in queft Anno cofifecreta, come publicamete, paffino il numero di
Numero C
delle elemo 300.milafeudi.Fauori poi il S.Pontefice no poco quei Signori Cardin.che Pro
te, uno
fine fatte tettori delle Copagnie fopranominate di Roma fi trouauano, co'l concedere,e di Matc
dal Papa
nell'anno fpenfar a' prieghi,& interceffione loro ad effe, che andata ciascuna di quelle vna
fanto .
fol volta proceffionalmente alle predette 4.Chiefe,e due voltepoifeparatamente
le
ciafcuno afuo beneplacito ,poteffe ilfantiffimo Giubileo confeguire.Fauori di co
de
tal gratiaparimente la Natione Francefe, e la Spagnuola , il Capitolo, & il Cle
Tables
ro,cofi di S.Giovanni Laterano , come di S.M.Maggiore,e molte altre Chiefe Col
legiate,cofacoltà appreffo di poter ciafcuno liberar vn'anima dal Purgatorio.Il m
atr
fimilefece anch'alla Copagnia del Suffragio,fondata , et iftituitafpecialmete per
Lo effercitio delle Orationi, a beneficio delle anime del Purgatorio. La medefima
gratiariceuerono anche due altre Cõpagnie, cioè quella del Santiffimo Rofario , N
che la ottene ad iftanza di vna fua Cognata, Moglie di vnfuo fratello, e Madre plac
del Card. Aldobrandino, nominata Flaminia, ch'era di eſſa Compagnia Priora,e RECA
quella,che viene chiamata delle Stimmate di S.Frãcefco, modernamete eretta. ray
Ne'èdapaffare con filentio quello, che nel těpo di Carneuale di que fanto Anno gi
fifece poichefatte dafua Beatitudine prohibire affatto tutte lefefte,cofi di ma Roma
fcherate,come di ballı, efuoni immodefti, et ogni altra ricreatione mondana , che defier
prender in fimil tempo fuole il Popolo , e fatto por da parte il correre de'foliti Città,
fe,chefolo alle deuotioni,& alla falute delle anime fi attendeffe. Efù no
Pali , ggio
disp
tabile no poco,e degna rifolutione lo hauere la Domenica della Quinquagefima,
detta di Carnevale, pofta nella Chiefa de' Padri Giefuiti la Oratione delle X L. bb
bore,che durò fino à tutto il martedì di Carneuale. Fù ella pofta in vero con affai acco
denoto ,fontuofo , e ſplendido apparato, e cocorfo molto grande dipie, e deuote per ranit
fine.Sentiuanfi quiui del continuo dottiffimi Sermoni,fatti da diuerfi Cardinali, ii,
altri Prelationde vi concorreua tutta Roma, e molte Compagnie vi andaua- ee
teched
no proceffionalmente àfar oratione. Finalmente venuto ilfine di quefto Santiffi
mo Anno, volendofua Beatitudineferrar le Sante Porte, auuene, che tregior chem
RedFram
ni auanti la vigilia di Natalefù ella di nuouo , come l'anno innati, dalfolito ma
le di chiragra, e podagra affalita, & in modo tale, cheper ciò il ferrar di quelle de
fu
CLEMENTE VIII. 851
fu proro gato , e differito fino alli 13. di Gennaio delfeguente Anno 1601. nel
qual giorno, chefù di Sabbato, fatti da lei a tale effetto chiamare , e congregare
tuttii Cardinali,Patriarchi , Arciuefcoui , Veſcoui, Abbati , con tutto il Clero,
Religioz i,e Compagnie di Roma, fù quella di S.Pietro dafua Santità , e le altre
tre da tre Cardinali con le folite cerimonie , & orationi in vn medefimo tempo
ferrate, e chiufe, concorrendoui marauigliosamente vn numero grande digente :
efinita al cerimonia,diede il Beatiffimo Pontefice a' circoftanti lafuafanta be
nedittione con l'indulgenza plenaria folita ; e cofifù dato à queſtofanto Anno ,
tantefi te da noi difopra nominato , feliciffimo fine , conforme alla informatio
ne dataci ,fi comein principio detto babbumo : laqual informationefe ben pare
ua ànoi ,quando cifù data, ch'ella in qualche parte cofe hiperboliche conteneffe.
eforfe parerà al Lettore ancora tale ; tuttauia ci siamo aſſicurati della verità ,
onde la giudichiamo degna d'eſſerle preſtata intiera fede, e da noi, e da chiunque
la leggerà, non contenendo il diſcorſo , fatto da noi diſoprafecondo la detta in
formatione, ne ancor vna terza parte di quanto nefcriue il Padre Riera Giefui
tadell'altro Anno fanto paffato, deferiuendo ei minutiffima , e fedeliffimamente
in on libro , quanto occorfe di memorabile in detto Anno , ilquale libro tradotto
prima diLatino in Frãceſe , e poi di Franceſe in Italiano , và per le mani di chiun
quefi diletta,e prede gufto di fimil lettura, con tal Titolo: Hiftoria vtiliffima , e
dilettenoliffima delle cofe memorabili , paffate nell'Alma Città di Roma l'Anno
delgran Giubileo 1575.fotto Gregorio XIII.Somo Pontefice, Stapata in Mace
Tata 1580.Ma mentre, che Romafi trouaua in tal tempo tutta nellefante opere Matrimo
involta, econ tutto lofpirito alle deuotioni intenta , feguirono le conchufioni di pal
nij ffimi
princife
dueMatrimony principaliffimis il primo fù tra il Duca di Parma, e Margarita guiti l'An.
no Santo .
Aldobrandini ,Nipote difua Santità ,chefù pofcia confolenni feste, allegrez vice iè
zee con no picciolo contento ,e fodisfattione difua Beatitudine celebratoil'altro diRonNapolia
a l'An
fegul trail Rè Chriftianiffimo , e la Principessa Maria de' Medici,figliuola già di no Santo .
Francefco gran Duca di Fiorenza , e Nipote del prefente gran Duca Ferdinan
do.Ne paffar già con filentio vogliamo in questo luogo l'andata , chepur in det
to Anno a Romafece il vice rè di Napoli, ilquale hauĕto l'animo di Religione
pieno, e defiderando anch'egli vn fi ricco teforo fpirituale ottenere , partendofi
dadetta Città,co' principali Signori Duchr, Marchefi, e Principi di quel Regno,
e con la maggior parte di quella Nobiltà ,fece(come Ambafciarote ancora del
la Corona di Spagna, la quale mandato lo hauea, come nuouo Re a render al Pa
pala folita vbbidienza) l'entrata in Roma,publica,e folennes eſſendo ftato incon
trato , & accompagnato da moli principali Signori della corte Romanas ilche
fi perla grauità de Perfonaggi,fi anche per liricchiffimi , fuperbiffimi , e preggia
tiffimiDeftiti, e caualli, refe per certo vna affai nobile, vaga, e leggiadra vifta.
AN Si tratt enne egli con tutta la fua compagnia per alquanti giorni in Romas on
WAP
i te
t de fu anche da tutti quei Signor della Corte molto bonareuolmen trattato.Oc
San
corse anche in questitepi , che fi rinonò quella differenza molto importante tra
Thetregi il Re di Francia , e
il Duca di Sauoia fopra il Marcheſato di Saluzzo , la quale
o
Balk
pur atfine (fe ben con molte difficoltà) fù per opera del Somo Ponteficefopita
qu Hbb z in
852 STRINGA DELLE VITE DE' PONT.
ata la detta difaizamuel buono, e felice fine, ch'era da tutti defiderato.Fauoriin oltre Sua Beatitudine
prefente Re di Fabuon foccorfo di danari in questi medefimi tempi lo Imperatore per la guerra ,
predetto Duca diSa giàtocca di fopra, contra i Turchi , & hebbe così a cuoreilpreftargli aiuto , che
trattaronofratave deliberò di mandargli l'annofeguente ancora, fi come fece,otto milafanti col fuo
no, e l'altro intar foldo, fotto parla condotta,e comando del Generale Giouan Francefco Aldobran $
asferitofipertanto dino,fuo Nipote, che vi fù parimente due altre fiate col medefimo carico,come s'è
finalmete infieme tocco difopra a car.8 30. era di già in Italia tornato l'vltima fiata i facendo in
ca reftituir donele quefto ritorno il fuo paẞaggio per Venetia , doue lo vedemmo, honorato,& acca
one no durò tropprezzatoſopra modo da quefti Eccellentiffimi Signori, ma non hebbe gratia il po
ch'egli no voles nero Signore , dopo andatoſene queſt'altra fiata in quelle parti,di farui più ritor
ch' gli no eratennis no; imperoche mentre , che in quei luoghi faceuanfi tra il campo Imperiale , e Morte di
ler forzelle quello de' Turchi molte fattioni , e mentre ch'egli fi trouaua all'affedio di Ca- Ciouen Frä
err più anch'egli niffa fù da vna infermità si graue fopragiunto , che in pochi giorni gli die celco Aldo.·
brandino
a di loro differez la morte , la qualefe nonfeguiua cofi prcfto , fenza dubbio efpugnana egli la Nepote del
lebe no prima detta Città . La nuova dellafua morte apportò al Papa infinito dolore, e lo mo- Papa.
tro Principe ilPerò in effetto , quando , vedendo non vi effer altro rimedio , che pregar Iddio
mminente trading per l'anima fua , diede ordine , che in molte Chiefe di Roma fuffero per certi
ermoltoche giorni celebrate le fue effequie , fi come fu fatto ancora per molte altre Cit
fanta volontide Po tà dadinerfiPrelati fue creature , especialmente qui in Venetia da Monfignor
dal Pape, Offredifuo Nuntie , che le fe in Santa Giuftina confolenne apparato , e por
pa celebrares e ne fummo prefenti noi . Arreccò anche non picciol dolore alla Lorenzo
qualede
diefparesaleprefrom, città tuttadi Venetia la morte , che fegul in quefti tempi di Lorenzo Priuli Priuli pa
Patriarca , quattro anni innanti , ò poco più creato da quefto Pontefice Cardi- tiarca
Venetia, di
&
berò, the
Zegato.Eperchefortress a nal diSanta Chiefa , nella feconda promotione , ch'ei fece di 16. Cardinali , Card.mus.
La didengegeallthin fraiquali fu il prefente Sommo Pontefice Paolo V. per la cui morte eſſendo fta- " Confecatio
is o dietroper fuo Succeffore nel Patriarcato eletto , e nominato da ne cel pa
triarca di
.ccellentiffimo Senato , Matteo Zane Caualliere , che fi trouana allho. Venetia fat
gliere, dignità principale in questa Sereniffima Republica , fi trasfe- ta per ma
no del poa
fino a Roma, doue era con gran defiderio dal Papa afpettatos ilquale refice .
te ; epoftol intefele rare qualità di queftofoggetto , volle con fegnalato , e ftraordinario fa
nella Principe
uore dipropriano mano ordinarlo , e confecrarlo e dopo mostratogli
lica , delladiuerfi
a,ouefier
nZaperd trtép
o
ouafor fegni di pater affetto , & 4 verfo lui , & verſo la Repub qua
ò
ncia, cominci atrad iLuche fi vngagliardo contrafto , e rumore ; il Papa , defiderofo fempre del
la pace , e quiete , vi fi tramife, effortando l'vuaparte , e l'altra a depor le armi ,
dopomoltf e
on digià pre , & a pacificarsi infieme , per non tirar qualche guerra importan
to,confodisfatti
a tein Italia . ero
effpacefegul
La veramente iconforme al defiderio del Pontefice ; u
rſe attioni i erdite
mai 11 papa pace
fa fe
mp e n f tri
di alRecami Però dopo Succ e
da amb le part diue f d p , e di acq - guir
tà il Duca
fangue . Effendo poi il Re chriftianiffimo di ua , Mode
e Lu
ezza Ai , con qualche fpargimento di
4 , econtent del . ad effer conten to 1 di voler nella Francia i chef .
g o t i o oftimports da Sua Beatit udine ricerc ato
n e c Hbb 3 Padri
854 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
Giefuiti ri Padri Giefuiti,da lui già per certe cagioni fcacciati, rimettere,fi diſpoſe il Rèdi
melli nella volerla gratificare, onde ad iflanzafua fatta loro gratia,che poteffero tornar ad 47
Read dal babitarui, reftituì a quelli, ma con alcune conditioni ,i luoghi, che prima poſſede
Francia
za del Papa. uano.Nacquero in tato diuerfi motiui in Italia,che arrecaronofofpetto nonpic
Accidente ciolo a' Principi di quella : onde il Papa fra gli altri temendo di qualche impro
graue per
turba grane uifo tumulto , ordinò, che nelfuo Stato defcritte molte bande diſoldati a cauallo , aer
demente l'
animo del apiedifuſſero ,per valerſene di quelle tofto in ogni occorrente bifogno.E per- e
Pont.
che l'Imperatore trouauafi di nuouo bauer vn gran biſogno di denari perlaguer
ra contra i Turchi , più fiate da noi difopra nominata ; però il Santo Pontefice
non volendo mai mancare di aiutarlo, tornò di nuouo a mandargli foccorſo aſſai 360V
competente di danari , che furono cento mila fcudi , a quella Maestà ſopramo.
dograti. Ma mentre ch'il buon Pontefice era tutto intento al ben publico, e co
me Ottimo Paftore inuigilaua con tutto lo ſpirito , eforze fue alla falute eterna
del Grege di Chrifto,che ftato era allafua cura , e cuſtodia dalla Maefta Diuina
commeffo , fi comefatto hauea in tutto il tempo delfuo Pontificato , cheſipuò
direfia ftatofempre fino a queſti tempi feliciffimo; ecco , che vn nuouo accidente
difommo moměto glifopragiunfe, cheforfe fù cagione dell'origine del male,che
due,ò tre mesi dopo l'aſſali, e gli die la morte: imperoche alteratofi egligrande
mente contrala perfona del Cardinal Farneſe, per hauer'ella nonfolamente, di
cono , fomentatis ma ancora in luogo ficuro dallófdegno di eßo Pontifice poſti
alcuni Gentil'huominifuoi Cortegiani , per bauer'eglinofotto l'ombrafua non
folo offefi i Miniftri di Giuftitia , ma ancora liberato dalle lor mani vno , ch'effi
prigione, percerto cafo lieue,anzi, dicono,perfemplice debito ciuile, condur vo
leuano , qualfi erafuggendo nel Palazzo del Cardinale ricouerato , haueua per
ciò fua Santità fermamente nell'animo ftabilito di voler i detti Gentilhuomini
nelle mani , e far , che la Corte procedeffe contra di loro , con animo appreſſo di
far ancora coll'ifteßo Cardinale vn gagliardo riſentimentos il perche vedendo il
Cardinale effer buona cofa ilfuggire , maſſime in queſti primi moti , lo fdegno
grande del Papa, conceputo non tanto per la natura del caso , che inſe Steſſo è di
picciol momento , quanto per le circostanze di quello , especialmente per la di
fubbidiezase defiderando assicurar ancora la perfona da quello,per ouniar qual pre
chegrande inconueniente,che naſcer indi poteua, deliberò toſto di partirfi; e co Tatto
fi fatta intendere quefta fua mente a molti de fuoi , ſe ne vſci laſeguente notte
all'improuifo di Roma , ma con compagnia tale , che fi conobbeficuro da ogni
to
forza , che per auuenturagli fuffe in quell'iftante venuta contra ; percioche vi
lo
erano con effo lui molti Signori, e Gentilhuomini principali Romani,& un buon
Tap
numero di popolo , e di Spagnuoli ſpecialmente , che in Roma fi trouauano : la Sede
qual cofa dita dal Papa, vie più fi acccefe in lui lo fdegno , & voleua ad ogni
wibr
1 Dura di modo bauerli tutti nelleforze , fe il Duca di Parma, marito dellafua Nipote, e
Parma a fratello del predetto Cardinale, intefo fimil accidente, non fi fuffe tosto si le po
htt
Romaplaca fie a Roma trasferito e prefentatofi auanti di lui , non lo haueſſe con destrezza,
del Pont. eriuerente maniera , e co'lfauor grande ancora del Re Cattolico , per mezo del
*
fuo Ambafciatore, placato . Furono adunque dal Duca in cotal modo con un ge TAC
neral
CLEMENTE VIII. 855
mo , efiamo certi hauer laſciato molte altrefue attioni memorabili, le quali per
Promotios ciò non habbiamo pofle , perche non ſono peruenute alla noſtra notitia , fi come
ni de'Card.
fattedal Pa appunto era il defiderio noftro. E perche fifuole nel fine d'ogni Vita, come otti.
pa nel fuo mamente èftatofatto , poner le Promotioni de' Cardinali , fatte da' Pontefici
Tont.
nel loro Ponteficato ; però perfeguir ancor noi vn fi buon'ordine, poneremo qui
fotto ad intelligenza di tutti quelle , che ſono ſtatefatte da quefto Pontefice de
gli infrafcrittifoggeti , e perfonaggi .
Kerel
Card.creati Creò adunque egli in fei Ordinationi Cardinali L III. cioè Preti XLI. e Dia
da Papa coni XII.
Clem. viij.
&
nelfuo Pō .
Ella prima Ordinatione, fatta del 1593. a' 17. di Settembre , nel fecondo
anno del fuo Ponteficato, ne creò quattro , cioè due Preti , e due Diaconi ,
che furono .
Lucio Saffo,Napolitano, Prete card. de' SS.Quirico, e Giulita .
Francefco Toledo, Spagnuolo da Cordoua, della Compagnia del Giesù, prete
card. di S. Maria Trafpontina .
Pietro Aldobrandino , Romano , figliuolo di Pietro fratello del Papa, Diac.
card.di S.Nicolò delle Carceri.
Cinthio Paffero Aldobrandino da Sinigaglia, figliuolo di Ifabetta Sorella del
Papa,Diac.card.di S.Giorgio •
" し
fuo feconda Ordinatione
Pontificato , fatta
ne creò xij. Preti,del di, che furono.
e 4. Diaconi l'anno quinto del
Siluio Sauello , Romano , Arciuefcouo già Roffanenfe , poi Patriarca di Co Im+4
ftantinopoli,prete card. di S.Maria in Via.
Lorenzo Priuli, Venetiano, Patriarca di Venetia , prete card. di Santa Maria LEC
Trafpontina. 100
b
Francefco Maria Tarugio, Tofen o, Arciuefcoao di Auignone , prete card.
S. Bartolomeo nell'Ifolit.
Ottauio Bandini , Fiorentino , Arciuefcouo di Fermo , prete cardin. di Santa
Sabina .
Francefco Cornaro,Venetiano,Vefcouo già di Treuigi,prete card. di S.Mar
tino ne' Monti.
Donno Anna Decars de Giuri , Francefe , Monaco dell'ordine di S. Benedet
to, Vefc. Laffouienfe,prete card.di S .....
Francefco S.Giorgio de' Conti di Blandrata di Cafal, Vefcouo Aquenfe, pre
te card.di S. Clemente.
Camillo Borghese, Romano, Auditor Generale della Camera Apoftolica ,pre
te card. di S.Eufebio, hora Sommo Pontefice col nome di Paolo V.
Cefare Baronio da Sora, Città nel Regno di Napoli, Protonotario Apoftolico
del numero de' Participanti,prete card.de' ss. Nereo, & Achilleo.
Lorenzo Bianchetti, Bolognese, Auditor di Rota,prete card. di San Lorenzo cca
in Panifperna. 4
Ferdinando Ninno da Gucuara Teletano, Spagnuolo, prete card.di S. Biagio
dell'Anello .
Bartolomeo Cefis, Romano, Diac.card. di S. Maria in Portico .
Francefco Mantica da Pordenone , Terra della Patria del Friuli , Auditor di
Rota,Diac.card. di Santo Adriano .
Poin
CLEMENTE VIII. 857
NEllaquarta , farradel
Preti, e 99,3 ' 3. di Marzo
iiij. Diaconi ,l'anno.vij. del fuo Pont , ne creò
, che furono
Bonifacio Beuilacqua, Ferrarefe, Prete card. tit. di Santa Anaſtaſia .
Bernardo di Roxas, Spagnuolo Prete card.tit. di S....
Alfonfo Vifconte, Milanefe, Prete car.tit.di S. Giouanni ante Portam Latinam .
Domenico Tofco,da Reggio,Prete card tit. di S. Pietro in Monte aureo.
Arnaldo Doffato, Francefe,Prete card. tit.di S.Eufebio .
Paolo Emilio Zachia de' Nobili di Vettiano , Genouefe, Prete Card.tit. di San
to Marcello .
Francefco Diatriftano,Spagnuolo, di crigine Germano, prete card.tit di S. Sil
ueftro .
Siluio Antoniano,Romano ,prete card.tit.di S. Saluatore in Lauro .
Roberto Belarinio,Politiano, Tofco, della Compagnia del Gicsù,prete Card.
sit. di S. Maria in Via.
Buonuifo Buonuifio, Tofcano, Diac.card.tit.de' SS. Vito, & Modeſto in macel
lo Martirum .
Francefco de Scobleau Sordi,Francefe, Diac.card.tit.de' SS.Apoftoli .
Aleflandro da Efte, Ferrareie,Fratello del Duca di Modena , Diac. card. tit. di
Santa Maria Nuoua .
Giouan Battiſta Deti, Fiorentino,Diac. card.tit.di S.Maria in Cofmedin.
Ella quinta,fatta del 1603. a' 17. di Settembre , anno xij . del fuo Pont. nè
creò vn folo, che fu Silueftro Aldobrandino , fuo Nipote, Prior di Ro
ma,Diac.card.detto il card. S. Cefarco,tit.di S.Cefarco .
Ella fefta, & vltima,fatta de! 1604. a' 9. Giugno anno xiij. delfuo Pont. ne
creò xviij. cioè xvi.Preti, & ii. Diaconi,quali furono.
Serafino Oliuario Razalio, Francefe, Patriarca di Aleffandria , Prete card. tit. di
San Saluatore .
Domenico Ginnafio, Bolognefe, Arciueicouo Sipontino, Prete card.titol.di S.
Antonio Zapata, Spagnuolo, Arciucfcouo di Burgos , Prete card.tit.dis .
Filippo Spinelli, Napolitano, Arciuefcouo Colofcenfe , Chicrico di Camera ,
Prete card.tit. di s.
Carlo de' Conti, Romano, Vefcouo di Ancona,Prete card.tit. di s.
Bernardo Maczicouufchi, Pollaco ,Vefccuo di Cracouia,Prete card.tit. di S.
Carlo Madruzzo,Germano, Vefcouo di Trento, Prete card. tit. di S.
Giacomo Dauit di Perona, Francefe Vefcovo Eboricenfe Prete card. tit. di S.
Innocentio del Buffalo,Romano,Vefcouo di Camerino, Prete card.tit.di s.
Giouanni Delfino,Venetiano,Vefcouo di Vicenza,Prete card. tit.di s. Marco.
Giacomo Sannefio , della Marca Anconitana, Protonotario Apoftolico , Prete
card.tit.di s.Stefano in Celio monte.
Erminio Valenti da Treui,Protonotaric Apoftolico,Prete card.tit.di santa Ma
ria Trafpontina .
Girolamo Agucchic, Bolognese , Prior dell'Archihoſpitale di s. Spirito , Prete
card.tit.di s, Pietro in Vincula .
Girolamo
858 STRING A DELLE VITE DE PONT.
44320 T
1
LEONE XL PONT. CCXXXVI.
13
N
www
.
72
XI
ONE
LE
859
I.
innocentiſſimi,& angelici,e quefteſopra modo rare, e ſingolari di modo cheſipuò
veramente dire, che in lui riluceuano tutte le virtù a guifa di rilucenti gemme ,
in finiffimo oro legate.Tralafcio poi difcriuere dell'affabilità del fuo difcorrere ,
della benignità delfuo procedere,della maeftà dellafua preſenza, e della foaui.
tàdellafua buona,e gentiliſſima natura perciochefù egli per tali qualità ancora
cofi riguardeuole al mondo, che non è marauiglia,s'egli è stato da Dio, e da quel Quando
Sacro Collegio conofciuto degniffimo del Ponteficato . Hor nato questo gran nacque Leo
Pontefice in detta Città di Fiorenza l'Anno di noftra falute 1535.gli fù da! Pa ne.
drefuo,che Qttauiano fi chiamaua,al Sacro fonte il nome di Aleſſandro impofto:
pofcia allenatolo con quelle maniere nobili , che conoſceua richieder la illuſtrez÷
za dellafuafamiglia , fe, ch'er diuenne(come fi è tocco di fopra)di cofi rare qua- L'one fù
Prima Ve.
lità adorno,che non cofi tofto ad età conueniente peruenuto , bebbe di Pistoia il fuo d
Veſconato,& indi l'Arciuefcouato della Patria con fommo contento , & alle. fcia PiftoiaAtci
po
grezza di tutta quella Città , efuo Dominio ancora . Tralafcio poi di raccon- uefcouo di
tare,con quanta religione, con quanta efemplarità di vita, con quantofrutto, efa . Fiorenza .
lute di quelle anime egli effercitato , & amminiftratofempre in detti luoghi hab
bia l'officio Paftorale;poiche queste cofe erano pur troppo apppreſſo tutti all'ho
ra note, emanifefte : onde non è da marauigliarsi punto , fe poifurono con mag
gior chiarezza a tutto il mondo moftrate dal Sommo Pontefice,e Signor noftro
Papa Greg.XIII.di fel . mem . preßo il quale trouandoſi egli per nome del Gran
Duca Franceſco Oratore l'anno 158 3. venne in tal legatione a ſcoprir cofi bene a
fua Beatitudine ilfuo gran valore, che nella Settima promotione , ch'ellafece in Leone cre
detto anno,di xix.Cardinali nel mese di Decembre,fù per le alte, efingolari virtù to Card.
da Greg.
di questofoggetto sforzata ad afcriuerlo , & annouerarlo in quello veramentefa xii .Promo
cro,e venerando numero.Ne paſſar già con filentio in queſto luogo voglio di actione de
Cardinali
cenar per cofa notabile quello, che in detta Promotione auuennese ciòfù,che in lei molto no
furono dal Papafcielti,e promoſſi ſoggetti coſi rari,e degni, che quattro di loro di tabile .
uennero Sommi Pontefici, e questifurono , come è ben notto a tutti , i Cardinali
Caftagna, Sfrondato, Santi quattro, e Fioreza, il primo col nome di Vrbano vij .
ilfecondo di Gregorio xiv l'altro d'Innocentio ix.e l'vltimo di questo noftro Leo
ne xi.Glialtrifenza dubbio erano anch'eglino per la maggior partefoggetti Pa
pabilis percioche vi erafra loro il Cardinal della Torre, Vefcono di Ceneda , che
farebbefenzafallo riuscito Papa in luogo di Sifto V. fe a Romafifuſſe à tempo
trasferito,come a pieno difopra nella vita di Sifto dal Ciccarelli defcritta,fileg
geà car.751.Vi erano inoltre i Cardinali Saluiati, Cañano ,Verona, Bolognetto,
Arrigone,e Lancillotto,foggetti molto degni del Pontificator: Onde fi può bene
con verità dire,che quel S.Pontifice habbia all'horafatta vnafantiſſima , e de
gniffima Promotione, e quafi eretto vn Seminario di vicarij di Chrifto.Hor crea
to ch'eifù Cardinale, fi moftrò più che mai Principe integerrimo , e guſtiſſimo :
Principe, chein benignità, & humanità non hauea pari: Principe di tanta prude
za,e di cofi dolce, e těperata natura dotato, che no ſi lafciaua da alcuno in quel Sa
cro Collegio auazareionde a gräragione Clem.viij.conofcedolo tale,fi difpofe di
valerfi del valorfuo in vnaimportante imprefa,la qualfù , che trouandofi l'anno
1598.fra
860 BARTOLOMMEI DELLE VITE DE PONT.
Leonemă. 1598.fra le Corene di Francia, e di Spagna più che maiferuente laguerra,e de.
dato dal
Pont. Cle- fiderando Sua Beatitudine per il beneficio di tutta la Chriftianità, che l'vna, et. Targ10
mente in
Francia .in altra di effe deponeffero hora mai le armi , & infieme fi pacificaffero : per lo che
haueua ella di già ancora in quelle parti mandato il Padre Buonauentura Gene Cafes
rale de' Padri Minori di S. Francefco ,affai esperto, & Saputo buomo ,fece di lui Dil
clettione,e creatolofuo Legato,lo drizzò in Francia ad Hernico IV.douegiunto,
fù da effo Re,che accompagnato da vnafrequente comitiua di Nobiltà France S
fe,fe ne era,con modo veramente nuouo,& infolito à i Re di Francia,fuori della cla
Città non poche miglia vfcito ad incontrarlo, molto caramente,& honoreuolmen
te riceuuto,& accettato.Ne vidimorò molto, che reftituita in quel Regnolapri
ftina Religione,e fattafeguir colfuo auueduto giudicio, efapere la tanto da tutti
defiderata,e bramatapace, tra le predette Corone,refe , e riftitul ilpredetto Re
gnofioritiffimo , efeliciffimo . Tornatofene pofcia(per hauer imprefa tanto gran
Qualità de afelice fine condotta)a Roma tutto colmo digloria,fù dal Pontefice cariffima
nob liffime mente abbracciatoie pofcia deputato daluifopra la Congregatione de' v'efconi .
di il Fù eglifempre per Padrefapientiffimo tenuto . Era religiofiffimo , e diligentif
Leone
auanti It
Pontifica
10. mo offeruatoré del diuin culto:nel dir lafua opinione libero : nelpropofito coftan WH
teriteneua il grado , e la dignità Cardinalitia con quella riputatione , emaeftà ,
chefi conueniua.Era egli lofplendore della Corte.Teneua famiglia molto honore
uole,e di perfone litterate ornata,le qualiſenza alcun dubbiogliſono pofcia Aati
buoni ftromenti di a tantagrandezza,quanto è quella del Papato,peruenirežim
peroche con la nobilmaniera de' loro coftumi andauano eglino la beneuolenza po
polare per lui acquiftando :faceuano germogliare lesperanze, e in confequenza i
defiderij ne'petti di ogn'vno di douere vn giorno confeguire da lui qualche benefit
cio,efodisfattionefe per auuenturafuffero riufciti Miniftri del Pontificato. Egli
poi mentre chefu Cardinale,rare volte ragionò con gli altri Cardinali , che non Ext
moftraffe, efignificaffe loro difpiacergli molto le rapine, le venalità, le tirannidi , sin
l'effeminationi verfo i Parenti,le doppiezze, il vilipendio de' Cardinali , & ifu
perbi trattamenti delfecolo paffato . Si haueua egli acquiſta , a l'aura popolare
con lefpefe immoderate,chefatte hauea nellapredetta Legatione di Francia,e in
altricarichi diuerfi . Faceua diuerfe groffe fpefe in fabricare per lopiù ne' luoghi
Sacri,& etiamdio ne gli altrui. In ſomma con tali ftrade dell'Honore,e della Sin
cerità effendo hormai giunto il tempo, ch'egli a tanto colmo di gloria peruenir do
ueua, venuto a morte Clemente l'anno 1605.a' 3.di Marzo, come difopra ètoc
co,eforniti i giorni all'effequie deputati , ne' quali molto benefifcopri la difpo
fitione degli animi di ciafcuno , che erano per il vero affai diuerfis imperoche e da
Cardinali timori,edaſperanze, e da reciproche pertinacie erano combattutis entraronoper
ch'enuato
no in Con la elettione del nuouo Pontefice , con lefolite cerimonie nel Sacro Conclaue a' 14
claue nella delpredetto Mefe, Cardinali LX.vno di Pio IV.che fù Como , Decano del Colle
creation
Leone . di gioiquattro di Gregorio XIII.chefurono Fiorenza , Gioiofa, Verona, Sforzai vn•
dici di Sifto,chefurono Pinello ,.Afcoli, Gallo , Sauli , Pallota , Camerino , Mon 250
telbaro, Giuftiniano , Monte , Borromeo , Mont ' Altoscinque di Gregorio XIV.
cioè S. Cecilia , Aqua vina , Piatto , Parauicino , Farnese : vno d'Innocentio ,
chefù
LEONE XI. 861
Legationi , nelle quali voleua , che haueffero gufto , & autorità . Confermò
al Cardinal Serafino vn'Abbatia di 800. fcudi in Lorena , che gli diede
Papa Clemente nel fine della fua vitasonde non pote hauer la ifpeditione . Con
ceffe ancor al Cardinal Dari vna buona vacanza in Ifpagna , libera di penfio
ne . Diede dieci mila fcudi a' Conclauifti , e conceffe loro tutte le vacanze
de' beneficij da 200.Scudi in giù ſucceſffe in Sede vacante . Profeßò di voler
effere di fua parola . Promeffe audienze faciliffime . Pregò i Cardinali , che
baueffero a cuore l'honor fuo , non proponendogli cofe contra la confcien.
za : nel resto chiedeffero gratie allegramente , che tutte otterrebbono : volen
do egliftimarfauore il beneficiarli quanto più poteua.Donò al Cardinal S. Gior
gio la Penitentieria , e la Tefauriera generale all'Abbate Capponi . Dich a
rò Datario il Cardinal Arigone . Confermò il Gouernator di Roma , egli die
de il baftone, dicendogli , che amminiftraffe la giuftitia a tutti , ma dolcemente , e
2
fenza rigore.Liberò le Prouincie dalle impofitioni,che vltimamentefurono mes
P
fe per li Soldati da Clemente VIII. gratia , che per eſſere importante poteua
riferbarfi difarla a tempo a tutto il Collegio infieme , ouero a i popoli fteffi ;
1
ma volle in ciò honorare il Cardinal Gallo, lodandolo, che la prima gratia dalui
chiesta,fuffeftata per publico, non per priuato beneficio . In questo bollore difpe
ranze,in questa pioggia di gratie, fi confumò quafi tutta quella notte, e la matti
3
nafeguente allex. bore in circa, chefù giorno difabbato fùportata Sua Santità
in S. Pietro,doue fi fece di nuouo, fecondo il folito, la feconda adoratione , e le al
tre confuete cerimonie:dopo le quali ellafenefali alle fue flanze , e i Cardinali fe Po
ne tornarono ai loro palazzi a ripofarfi dalle tante fatiche,& inquietudini pati
te nel Conclaue . Haueuafua Santità molti Parentis ma il più firetto , e fauori.
to era vnfuo Nipote ,nominato Aleſſandro Medici , figlio d'vn fuo fratello,det
to Bernardetto il quale Aleſſandro haueua vn figliuolo di ànni 20. nominato Ot
tauiano ,nome del Padre del Pontefice : onde fi cre leua , che queſto figliuolo do
-ueße ilfuo Cappello hauere . Fece intendere a tutti i fuoi Seruitori,fia i quali il
piùfauorito, amato era ilfuo Maestro di Camera , che non vendelero le gra
tie,ma che nel resto viueffero, e veftifferofplendidamente : & a quefto effetto do t
no loro 25. milafculi , acciò poteffero mettersi all'ordine . Voleua , che in Pa
lazzo fi deffero le parti , come fifaceua al tempo di Greg. XIII. e cofi ancor
le elemofine . Voleua, che tutte leflanze del Palazzo Beſſere riccamente aldob
bate. Voleua, che quando la Santitàfua caualcana, vi caualcaffero con lei anche
i Baroni,e Tilolati di Roma, dicendo, che per decoro, egrandezza del Papa con
ueniua cofifare . Voleua, che i fuoi Camerieri d'honore fuffero tutti Signori , e
Nobili della prima Claffe : accioche poteffero tener liuree , e caualcature : egià
baueuapreso a quefto effetto l'Abbate Frangipane, vn di cafa Maffimi.Hauе
ua ordinato,chefi faceſſero , come fù eſſequito , 70. liuree di rafo bianco , per altri
tanti Palafrenieri prefi da' Cardinali, & Ambafciatori . Infomma hauena l'a
nimo da vero , ercal Prencipe . Promife al Popolo Romano, a tutto il Chri
Ulianefmo infieme in queflofuo Pontificato vn fecolo d'oro . Per quefti , al
sriſegni,che diede dellaſouma bontà integritàfua nelprincipio di queſto fuo
Ponti
ONT X I.
LEONE 863
Cory
Pontificato, ne giubilaua non folo Roma, e lo ftato Ecclefiafticoima ancora tutta Coronatio
Christianità . Ma non potè l'ottimo , e Santiffimo Pontefice mandar ad effet. ne di Leo
ne .
quanto di buono hauea nellafuafantiffima mente proposto difares imperoche
P
incoronatofi ilgiorno di Pasqua nella loggia della Benedittione, & il difeguen
,giorno appunto di S.Leone 1. Pontefice, andatofene a S. Giouanni Laterano
aprendercon le folite cerimonie , che ſono belliffime, e misteriofiffime, ilpoſſeſſo
del Pontificato,per lafatica, che pati infar tali cerimonie, e per il peso de' Man
ti,penne afudare, indi a rifcaldarſi di maniera , chefopragiuntali lafebre , lo
fegettar a letto, indi via più crefcendogli di giorno in giorno , lo fé in capo a’
25.giorni di Papato vſcir di vita, e render lofpirito al Signore l'anno fettuage- Mocte di
Leone .
fimo di fua etàila cui morte hauendo troncato affatto l'allegrezza , e lesperanze,
che fi erano di lui concepute, apportò meftitia infinita non folo a tutta Roma, &
allafua Patria,ma ancora all'Italia tutta, a tutta la Chriftianità, a tutto il Mon
do. Et bifogna credere,che'l Signor Dig lo habbia voluto leuare così prefto , non
per altro che perche ci conofceua di così buono , e Santo Pontefice indegni . Fù
%
Spaccato ilfuo corpo, trouato, che hauca vna groſſa palla di cattaro congelato
alla bocca delloftomaco , & il polmone alquanto guafto . Lafera sù le 24. hore
fù portato a Palazzo nella Capella di Siflo , & il difeguente , vigefimo ottano
di Aprile in San Pietro i accioche ogn'vno poteffe il piede baciargli fecondo il
coftume . Haueuano tutti i Prencipi della Chriftianità deliberato di mandarfe
condo ilfolito vfo, a rallegrarfi di queftafeliciſſima aſſuntionfua al Pontificato ,
e fragli altri la Sereniffima Republica di Venetia , che ne fentiua infinito con
tento, allegrezza , ne haueua perciò otto giorni dopo la fua creatione i quat
trofoliti Ambafciatori eletti , ma non vi poterono andare per la prefta , e quaſi
improuifa infermità predetta, che lo leuò di vita, non hauendo potuto ne anche il
So Cappello conferire alfopranominato Ottauiano fuo Pronepote,ne alcun'altra
Dignità ad alcuno de'fuoisonde men pote egli far alcun Concistoro qui in terra
co Cardinali,bauendofi riferbato di farlo la sù in Cielo co' Beati, co' qualigode
NO
alprefente eterna gloria . Vacò lafede Pontificia dopo di luigiorni 19 .
3,7
3.9
864 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.
BAM
A
本物4
wer liberato con la fortezza, e valorfuo la Città di Volterra da' fuoi nemici cap
tali,Thealdo,e Donato, come per bauer difefa Romanell'vltimo affedio col conft
glio,e con la mano ſenza laſciar'indietro cofa, che perficurezza della Sede Apo
ftolica neceffariagiudicaffe.Ne mancò à questafamiglia gloriofa, chi à gli hono
T
ri diguerra recaffefplendore di dottrina legale, poiche fino à 30.giuriftifamofi
in effafi vengono annouerando, de' quali alcune rifpofte di moltaftima , nella me
moria, e mano de' dotti ancora fi conferuano . Frà queſti vengono da gli autori
nominati, Pietro Borghesi , che in tempo di Leone Decimo efercitò lodeuolmente
Bel Campidoglio la Dignità Senatoria, e con prudenzaſenza paragone reconci
liò lo fdegnato Pontefice con la Città di Siena . Aleſſandro Borghefi fù giudice
Pontificio fempre incorrotto in Bologna, ed in Ancona . Nicolò Borghesi Caua
liere difpron d'oro,huomo affai Religiofo fcriffe elegantemente le azzioni glorio
fe dimolti Santi,e fingolarmente la vita di Santa Caterina da Sienaila qual San
ta vi hà chi affermi effer nata della famiglia Borghese , e di ciò non molto tem
po à dietro nel Cimitero di S. Domenico in detta Città chiariffimi indizi efferfi
ritrouati . Marcantonio Borghesi , Padre di Paolo Ponteficefù leggifta fumo
fo , e tantoper la prudenza , e bontàfuaftimato da Paolo IV. che del fuo con
figlio ne' più graui affari del continuo fi valſe ; e l'ifteſſo honore fecero à que
ftogrand'huomo altri 7. Sommi Pontefici , a' quali , & al mondo tutto dopo
bauer datogranfaggio del valorfuo , arriuò à eſſer Decano degli auuocati Con
ciftoriali , e per publico grido Padre, e Protettore de' pouerifùnominato . Hor
da quefto albero illuftre , e da Flaminia de gli Aftali Donna , che alla nobil
tà delfangue recò vaghezza con losplendor de' coftumi, venne à naſcere in Ro
maCamillo Borghesi l'anno di noftra falute 1552.a' 17.di Settembre . Nato
queftogran figliuolo , & al facrofonte battezzato ,fù da' parenti alleuato in
quei primi anni con degni coftumi del fangue fuo , e dopo hauer'atteso nell'
etàpiù verde allo studio delle belle lettere , applicò l'animo tutto all'acquiſto
delle leggi nella Città di Perugiaila quale per effer non meno albergo di fcien
ze ,chefpecchio d'honorati coftumi , lo refe in breue valente giurifta , ed buo
mo integerrimo : sì che di lui,ch'eſſer douea Monarca della Chriſtianità , e Pon
tefice della Chiefa , fi verificò ciò , che d'vn'Imperatore diße Giulio Capitoli
no: imperoche fù di grata prefenza, nobile di volto, peregrino d'ingegno,man
fueto ne' coftumi,ornato di dottrina,fobrio , generofo , liberale , e tale infomma ,
che da buoni di queſto ſecolo a' migliori delle paſſate età diueniua paragona
toiaffabile congrauità,rifoluto,ma con configlio, accorto,màſenz a ingannoiama
tor delgiufto , mà lontano dal rigore ; benigno con tutti , grande ne' penfieri , e
finalmente venuto al mondo perfoftenere i maggior pefi della Chriftiana Re
ligione .
Primach'eglifalifse à quelfemmo di altezza, alla quale cõigradi delle virtù
fi andaua accoftado ,volle Dio,che pafsafse per molti ordini di minori dignitàiac
croche dal mondo tutto conosciuto acquiſtasse il Põteficato perfama prima di ot
tenerlo per Adoratione.Onde fatto Riferédario di ambedue le ſegnature, oltre al
la prudenzafingolare , mostrò anco molta pietà nel fauorire le caufe de' poueri .
lii Nefù
MEI
866 BARTOLO DELLE VITE DE PONT.
Nefùminore l'efempio, che diede al Clero di Santa Maria Maggiore , mentre OTe
fù Vicario di detta Chiefa , così nell'affiftere agli Vffizi, come nella purità della med
vita, e frequenza de' Sacramenti . Mandato dipoi a Bologna Vicelegato del X Als
Cardinal Mont'Alto, in tempi tumultuofi difedia vacante per le morti di Si
*TERRIT
fto V. & Vrbano V 1 1. gouernò quella Città ( non inferiore a qual'altra fi fia
per Religione,ò per lettere ) con ordini , & eſempi fantiffimi , non fi valendo medel
altramente dellapotenzaper aggramare , ma procacciando la pace de' Popoli,
& alpublico bene ogni configlio, & ogni opera incaminando . Mentre cosìgo- d
uernaua quefta Cittàfù da Gregorio XIV. richiamato a Roma , efatto Audi 软饭
tore della Camera, con la qual dignità quanto haueua acquistato di bonore, tan
to procurò di auanzarfi con operare virtuofamente ; ne fù per auuentura alcu
no,che nel dare a ciafcuno il fuo diritto lofuperaffe ; inguifa tale, che il timore
della potefta, ò la speranza del premio , non mai dal retto fentiero della Giufii
tia traportare il poteffero . Mandato Nunzio con autorità di Legato de Late
re da Clemente VIII. a Filippo I 1. per chiedergli aiuto, così per la guerra di
Ridolfo II. Imperatore contro i Turchi,come perfoccorere i Cattolici di Fran
cia contro gli Vgonotti , e per altri negozigrauiffimi della Chiefa , lafciò in quei 1397
Regni cosìgranfama del valorfuo, che Filippo 111. fin da quel tempo lirefid
affezzionato , quafi antinedendolo Padre, e Paftor fuo . Manon fu folamente
caro a'Resed agl'Imperatori, impercioche Clemente VIII. arbitro eccellente
degli humani ingegni reftò di maniera appagato del fuo negoziare in questa
Nunciatura,che al fuo r.torno di Spagna lo fece Cardinale del titolo di S. Euſe
bio a' 15. di Giugno del 1596. dichiarandolo ancora fuo Vicario . Pofto in st
fatta maniera nel mezo di grauiffimi negozi, non è credibile , con quantafacili .
tà,con che fincerità,con qual'esempio etiandio ne' più difficili affari giudice in
corrotto,nimico di doni , amico del vero, fpecchio di Religione, Idea della mode
ftia, e viuo efempio di fantità ne gli occhi di Roma , e del mondo fi dimoſtraſſe .
Con quefta maniera di viuere hauendofi acquistato nome di ottimo Cardinale ,
come quegli, che hauea dato alla Chieſa eſempi di rara virtùfra tanti chiari lu
20ra
mi delfacro Collegio ,non vifù , chi di luifuffe giudicato più atto a confolare il
mondo afflitt o per l'inafpettata , e troppofubita morte del gran Pontefice Leo
ne X I. Pareua veramente non ben matura l'età per si alto grado : ed egli me
defimofatto imitatore della modeftia d'vn'huomo fanto celebrato da S. Girola
mo,chefcriffe ad Eliodoro , rifuggiua il peso come ineguale alle forze , e troppo
anticipato per gl'anni:ma quanto più voleua dichiararfene lontano,tantofi ren
deua maggiormente capace, e degno del Pontificato . Imperoche,non lafciauano
gl'elettori di confiderare , che al mancamento dell'età fi opponeua la conditione
delfangues non tanto alto , che recaße Spauento di nuoua potenzas ne cosìme.
diocre,che nonprometteße ogni nobil azzione . Stabiliuafi quefto per il meri
to de gl'antenatifuoi,nonfolamente con la Città di Siena,e con il rimanente del
ማል
La Toscana,mà etiandio con la Chiefa Santa,ſpecialmenteper hauerfaticato mol Yo !
un
to contro i Gibellini,per lo che haueuano meritato l'Aquila con il Drago Guelfi. T
HEN
co per arma dellafamiglia loro . Ne vi mancarono difufati fegniper confermar
ne cia.
PAOLO v. 867
Pietro in Vaticano cominciato già da Giulio 11. & molto accrefciuto da Gre
gorio XIII. e Siftov. Ne li parcua bafteuolmente magnifico il difegno fo
pra ciòfatto primada Bradamante , epoi dal Buonarroti , dopo hauere fopra
ciò vdito i pareri delfacro Collegio , fece gettare a terra la antica, e già rouino
fa Bafilica ,fabricata da Coftantino in honore del medefimo Apoftolo , e da feel
fteffo includendo tutto il fito della disfatta Chiefa in vn disegno vaftiffimo , fa- d
bricò da' fondamenti il rimanente di quel facro Tempio , dal primo ingreffo
fin'alla Cappella Gregoriana ; e di più edificò il Coro , la Sagreftia, molte Cap
pelle , vn porticale auanti alla Chiefa , e ſopra di quello vna loggia per be
nedire il popolo , Adornò ancora la Chiefa al di dentro , e l'antiporto di eſſa ,
con volte belliffime diftucco riccamente dorate ; nelle quali con molta vaghez
zafi vedono fcolpite l'azzioni più degne de' Prencipi de gli Apoftolis epiù
a baſſo alcune azzioni di Pontefici Santiffimi . Collocò poi per dar compi
mento allafuperba fronte di quefto marauigliofo edifizio , nella fua cima , le
ftatue di Chrifto , e de' Beati Apoftoli . Nel mezzo della Chiefa , aperfe nel
pauimento la veneranda tomba , ouefi adorano i corpi di San Pietro , e di San
2.
Paolo , detta comunemente la confeffione delli Apoftoli . La circondò ancora
intorno con belliffime colonnette lauorate di diafpro . Vi fabricò vna ſcala per
*⠀
fcenderui di marmo finiſſimo . Copri tutto il muroper entro con armi , & al
tri ornamenti di pietre preziofiffime , e con l'iſteſſe ornò tutto il pauimento di
tarfia . Feceuiparimente nel mezzo vna gratella di bronzo dorato , pofia co
meportafrà due ricche colonne : e da ifianchi di ciascuna collocò in due nicchie
leftatue di metallo dorate de' gloriofi Apoftoli Pietro , e Paolo . Donouui in
oltre vna lampade d'argento di gran prezzo,perche vi ardeẞe nel mezzo di al 1
tre quattro minori ne'giorni feftiui ; eper dirla in vna parola , hà con tal ma
gnificenza honorato il luogo di queſta fanta confeffione, che a penaſipuò ima.
ginare col pensiero , da chi non l'hà veduto in effetto . Ha parimente con nuo
uefoffitte adornato la Chiefafotterranea , in cui ſi ripofano i corpi di molti San
ti , e fattoui due entrate , l'vna dalla parte del depofito di Paolo 111. e l'altra
dalla colonna , alla quale il benedetto Chrifto appoggiato nel tempio di Salomo
ne predicò , & inferito hà con ordine belliffimo ne i muri di quefto luogo iftef
fo tutte le Immagini , e memorie facre della Chiefa vecchia, fabricando di più
vndepofitoper l'offa di quelli tutti , che fono morti con opinione di fantità : i
corpide ' qualifi erano cauati de' proprijSepolchri , per occuparsi il fito loro
dalla fabrica della nuoua Chiefa . Hà parimente efpofto al culto de' fedeli, vna
immagine miracolofa della madre di Dio ; la quale eẞendo già nel portico della
Chiefa vecchia da facrilega mano percoflanella faccia , fi dice per tradizione
antica,che gettò vifibilmente ilfangue. Quiui pureſon ſtati da luifatti dipingere
molti miracoli feguiti nella Chiefa vecchia, & altri operati da' glorioſi Põiefici
Eleutherio, Iginio, Gio.I.Sifto I. Anacleto , eLino , i corpi de'quali quiui ſi ripoſa.
no.Di ordinefuofrono trafportate dalla Sagreft , alle Cappelle particolari della
nuoua Bafilica lefacre offa de'ss..Apoft.Simone, e Taddeo:di s.Gregorio magno.
Leone 1.2.3.4. 9.Petronilla, Gio.Chrifoft.Bonifacio IV.Proceffo, eMartiniano.
Egli
PAOLO v. 869
7 Boni
PAOLO V. 873
diprouedere alle Chiefe particolari ,paftori,e Vescoui dotti , e difanta vita , pro
mouendo à quefto effetto molti Religiofi à tal dignità.Ne contentandofi in ciò del
proprio giudizio ,oltre alfolito efamine ,al qualefempre fi trouò prefentes voleua
fentirefopra ciafcun foggetto i pareri delfacro Collegio; Da che ne venne,chela
maggior parte de'vefcoui alfue tempofurono huomini di vita religiofiffima , e
con l'esepio loro fi vidde notabilmente crefcere la diuotione , e fantità ne Popoli .
Giouò ancora alla perfezzione della Chiefe la riforma del Clero inferiore ,
nella qual quefto Pontefice pofe ogni ftudio fapendo , che l'efempio di quefti, tanto
arreca di vtile alla Christianità effendo buono , quanto la manda in rouina fe fia
feandolofo che però non lasciò giamai di ricordare ſopra ciò la douuta cura in
Roma al Cardinalfuo Vicario , efuori di Roma a’Veſcoui particolari , replican
doglifempre , che mantenerro in offeruan za le conflitutioni de' Concilij , e gli
ordini de Sommi Pontefici intorno alla vita clericale . Procurò ancora, che nel
le Religione fi conferuaſſe , ò fi rinouaſſe boſſeruanza regolare conforme alli
ftatui di ciafcuna . E però fece eleggere , o diede lui ſteſſo à tutte prelati di
vita efemplare , eprotettori ancora . Mandò,doue vidde il biſogno, vifitatori's
confermò , o rinouò i priuilegi à tutte quafi le Religionis moderò , rinouò , è ri.
dufe allapratica leggi vtiliffime , & honorò finalmente i Religiofi con diuerfe
grazie,donatiui,fauori, & indulgenze.Intento poi all'vtile de' monafteri in par
ticolare , ordinò,che non fi veftiffe di habito Religiofo alcunofopra il numero de
terminato , conforme alle rendite certe di ciafcun luogo, che non fi procuraffero
ficurezze,òfauoriper via di fecolari; che niuna Donna di qualsivoglia condizio
nefotto qualfiuoglia pretesto potele entrare ne' monafteri ,etiandio di monaches
che non fi poteffero citare Religicfi ,fe non a' Prelati , ò Conferuatori loro. Difpen
so ancora tefori grandiſſimi d'indulgenze à chiunque prendeſſe l'habito di qual
che religione,o in effafacefle profeffione , o fipentiffe nel punto della morte delle
fue colpe,o celebraffe la prima meffa, o andaſſe à predicare , ed infegnare in paefi
d'infedeli . Liberò i Carmelitaniſcalzi, come in confeguenza tutti gli altri mendi
canti,dall'obbligo di pagare la quartafuneralese fopra ciò dichiarò il decreto del
Concilio di Trento,fi comefece in tutte l'altre conflituzioni pregiudicialia ' Reli
giofi.Determinò il tempo de' Capitoli,e la durazione de' Generali delle Religioni .
Riduffe in vn corpo alcune Congregazioni feparatesne lafciò indietro benefizio 1
alcuno,co il quale potesse obbligare i Religiofi à faticare nella Vigna del Signore.
Riformato di tal forte il clerofecolare , e regolare , diedefi à ftabilire , diffon
dere , e difendere lafede . E conofcendo egli per tanto , che S.Tommafo d'Aqui
no era vn viuo Sole, che difcacciauale nubi dell'herefie , e ne illuftraua la Chiefa
tutta , e lafede Cattolica con il lume dinino della verità , volle autenticare con
nuoui titoli lafua dottrina ,c confermar gl'honori datigli da Clemente VIII.nella
Città diNapoli ,per inuitar con quefti mezzi ciascuno al puro fonte della
dottrina Angelica , con la quale fi eftingue la fete de' fedeli , e fi fommer.
ge , e confonde ogninimico del nome Chriftiano . Conformemente ancora alla
dottrina di questo Santo , ridusse in compendio la Dottrina Chriftiana , ordi.
nando , che in ciafcun giorno difefta s'infegnafse a'fanciulli nelle Chiefe parro
chiali.
876 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.
Scout
PAOLO V. 877.
e che vfaſſe altri rimedi perſcacciar'dalſuo Regno l'here fia. Morto queftograns
Re , fi diede Papa Paolo à prouocare Luigi X II I. quafi nuouo Dauid contro
i Gigantipotentiffimi degli heretici , e col mezzo dell'altro Nunzio Roberto
vbaldini, da lui poco appreſſo creato Cardinale , conduffe felicemente al defide. !!
rato fine negoci importantiffimi. Impercioche il Nuntio degno Nipote di Leo
ne XI. ad inftanza del Papa , ritenne con ragioni efficaciffime il Re Arrigo ,che
era difposto , e giàpreparaua fotto certo pretefto foldatiper mandar in Fian
dra, cofa , che poteua facilmente folleuaregli heretici , erecar molto danno à ru
gl'intereffi de' Cattolici . Sedò ancorapiù volte i tumulti macchinati dagli V
gonotti nelgiorno ifteffo , che fi incoronana la Regina Maria . Ritenne,probibi, wi
ò condannò diuerfi libri peftiferi di huominifeditiofi, l'opere de' qualifeprimadi
veder la luce del mondo non haueffero prouato il meritatofuoco , poteuanofa MAR
cilmente recargran rouina nonfolamente nel Regno di Francia , ma al rimanen
tedelmondo , oue rifplende la luce dellafede Cattolica , e fi adoralapoteftà
delVicariodi Chrifto . Conchiufe ancora quefto Pontefice, effendone parimente
mezzano il Nunzio , quel gran matrimonio frà le Corone di Francia,e Spagna,
negotio tanto abomineuole àgli heretici,quanto vtile, e defiderato dafedeli Cat
tolici. Riconcilio con quel Re Chriftianiffimo alcuni Principi difguftati,e perciò
folleuati contro i Cattolici . Quietò più volteil popolofolleuato contro i Padri
Gefuiti,così rintuzzando l'orgoglio de nimici della verafedesottenne col confen
fo delRe , del Clero , e della miglior nobiltà di Francia , che fi meſcolaſſero ne i
decreti de' Concili Prouinciali, ò Diocefani le Conflitutioni del Concilio di Tren
to , ch'è vno de' maggior benefici , che habbia riceuuto a' tempi nostri quel Re
gno : Conuerti da gli errori alla purità della fedegran numero di heretici › &
ottenne dal Re , che i beni di Chiefa nell'auuenire à perſone pie , e letteratefo 2
lamentefi conferifero , e così operò , che i paftori della greggia di Christofof
fero idonei à condur l'anime à Dio , e difenderle da gl'infulti de' rabbiofi lupi ;
nel che fù notabilmente aiutato dalla Regina Maria , e dal Vefcovo di Pari
gi , quali così da lui configliati ereſſero vna religiofa Congregatione difacerdoti
di buonafama , e costumi , acciochefoffe come onfeminario di Veſcoui , Curati,
e Predicatori atti à riformare la diſciplina ecclefiaftica quafi del tutto perduta
in quel Regno : laqual Congregatione con i fuoi ordini fù poi da Papa Paolo
ifteffo approuata , eferue hoggi in quelle parti come di muro fortiffimoper dife
fa dellafede Cattolica.
Ne' Regni di Spagnaparimente induffe quel Re Cattolico à dare il caricodi
Supremo inquifitore , giàfolito darfi àgli Arciuefcoui di Toledo , ad vn Padre
Dominicanos e fare , che de gl'ifteffi Padri in ogni Tribunale della Inquifitio
ne vi foffe il terzo Giudice . Dalla Città di Napoli fradicò la nafcente herefia
de' Dulciani , confeppellire in perpetuo carceregl'autori di quella . Condannò
alcuni libri di autori maligniſſimi contro l'autorità Pontificia's anzi vno di quel
li , eſſendo ricaduto, fù da lui condannato fecondo il rigor delle leggi à efferab
bruciato .
Ful
E
.I
881
6
V.
A
PAOLO
Fulminòfentenza contra Marcantonio di Dominis , che di Arciuefcouo Spa
Dlatrenfe diuenuto apostata , efuggitiuo , beſtemmiaua in carta fa vn'Angole
delmondo contra la Republica ecclefiaftica , e condanno le opere di lui . In In
ghilterra riten ne con lettere efficaciffime i Cattolici , che non giuraffero di nuo
My uo conforme all'ingiufte pretenfioni di quel Rei dichiarando loro gli obblighi, che
10. entrando in effo lofaceuano più grande . Per afficurare , eſtabilire in Roma
gna, e nella Marca il dominio della Chiefa , hà compito la fortezza , che già
hauea cominciata in Ferrara Clemente VIII. e perprocurare la comodità , &
4.
abbondanza delpaefe fabbricò nuoui argini al Pò , e facendo difeccare le palu
direfe fruttifero lo ftato di Ferrara , di Rauenna , e di Bologna . Intento in
quefto modo all'antico coftume , di applicare le ricchezze priuate in ornamen.
topubblico della Città , moffe i fratellifuoi , & il Cardinal Nipote àfabbri
car quel gran Palazzo della Cafa Borghefe in campo Marzo con due Villefu
perbiffime , e ricchiffime l'ona intorno à Roma fuori di Porta Pinciana , l'al
tra a Frafcati nel Colle , che chiamano Mondragone, dal qual esempiofpinti
molti Cardinali, e Signorifi diedero tutti à fabbricare magnifici edifizi , tanto,
thefi calcula , che nelfuo Pontificatofifia accrefciuto à Roma quafi vna terza
parte difabbriche .
Nelle quali azzionife bene degne di ogni gran Pontefice , e tutte indiriz
zate all'ornamento, o al comodo della Città, e principalmente alfouuenimento ,
foccorfo de' poueri , per li quali bà procurato non folo abbondanza per tutto il
fuo Pontificato, mà etiandio prouedendo all'auuenire , lafciò morendo il
granofufficienteper tre anni : e C C C C C. M. fcudi d'oro in caftello ; non fer
mò lagrandezza de' suoi rilevati penfieri quefto gloriofo Pontefice ; mà diue
muto Emulo di Cefare Augusto , del Re Tolomeo , di Lucullo , e di altri gen
tili, efatto imitatore delfuo anteceffore Nicolò v. che molta lode ne acquifiò
per bauer lafciato al mondo numerofe , e belle librarie à comodo de' virtuofi ,
kkk 3 accreb.
886 BORTOLOMEI DELLE VITE DE PONT:
fra gli heretici , fe ne venne auanti al Papa per parlargli , ne prima hebbe fiſſa
to l'occhio verfo lui, che lo vidde a vn tratto rifplendere tutto di raggi lucenti :
onde lafciati per quefta via gli errori di Caluino , abbracciò religiofamente la
verafede.Se bene per tanto confideraua quefto gloriofo Paftore, che la lunghez
za della vita li multiplicaua occafioni di operare virtuofamente , accorgendofi
• però da alcuni indizi,che fi auuicinaua alfuo termine, con animo intrepido, e con
fperanza ferma dellafalute, tenne lontano il timor della morte.E per aſſicurar
fidiftar vigilante , onde nonfoffe colto all'improuifo , cominciò più dell'vfato
afrequentare il luogo della ſua ſepoltura , e le Bafiliche , e memorie de' San .
ti , alle quali hauea recato qualche ornamento , acciò che effi li foffero in aiuto
nelfuo maggior bifogno . Ilgiorno di Santa Agnefe martirefen'andò alla Chie
fa di detta Santa fuori di Roma, doue in honor di lei hauea fabbricato vn ric
chiffimo altare.. Ilgiorno innanzi hauea vifitato legrotte con la Chiefa di fan
Sebaftiano.Vn'altro giorno andò a vifitar illuogo della crocififfione di San Pie
tro Apoftolo , e tregiorni prima era ftato nella fua Cappella di Santa Maria
maggiore adorando quiui la madre di Dio , e vifitando il fuo fepolcro . La
Domenica feguente giorno vintiquattro di Gennaio fù l'ultimo giorno nel
quale egli celebrò con tanto timore , riuerenza , e dinozione , che a pena po
te finirela meffa . Dipoi eſſendo già aggrauato dall'età , e dalle fatiche , fù
fopraprefa da vn lettargo leggiero , & in termine di 5. giorni a' 28. di Gennaio
frale 23.e 24. hore nel mezzo d'vn coro di Religiofi , prefente buona parte .
delfacro Collegio , fenza vn minimo moto di dolore , ò di Spauento , quella
animagloriofa colma di tanti meriti ſe ne volò , come se dormiſſe placidamen
te, al Cielo , bauendo prima riceuuto con fomma deuotione tutti i facramen
ti , erecitato la profeffione della fedei ſempre da ſe riſpondendo al facerdote
che lidaua l'eftrema vnzione agli altri circoftanti , da' quali li venia ri."
cordato , che fi.conformaffe con la volontà del Signore , replicaua fofpiran
do al Cielo , Cupio diffolui , & effe cum Chrifto . Effendo vltimamente giun
to il termine difua vita , dopo hauer detto on facerdote l'oratione , Defende
quafumus Domine Beata Maria femper Virgine intercedente ,con quel che
Segue,eTorifpofe , Amen . E mentre vn'altro de' circoftanti replicaua il verfetto
Recordare Iefu Pie , quod fum caufa tux viæ ; fofpirando dal più profondo
delcuore,& alzando al Cielo vna mano , quafi che raccomandaffe ilfuo fpirito
al Creatore,ando a godere la gloria , che fi era acquistata con tante fatiche, ver
Reftauratore delfecolo d'oro ,fotto il cui gouerno fioriua la Religione , l'innocen
Za,lafantità,lafede, le leggi, la dottrina , e dalla dottrina poi la giuſtizia , e la
paceidalla pace l'abbondanza di ogni benefpirituale , e temporales e da quefta, la
felicità di Roma,e del mondo ; Pontefice in fomma così gloriofo , che racchiufe in
Ha fel'eccellenze di moltipaffati Pontefici, & in particolare di quelli,che hebbero
erun quefto numero di Quinto, impero che rappresentò Bonifacio nel culto
delle fante
Reliquie,Giouanni nella manfuetudine , e piaceuolezza Stefano nella Clemenza,
facto Leone nella compofizione , e candidezza dell'animo , Benedetto nella giuftizia,
enella grauità, Gregorio nel zelo di confermar l'autorità, Innocentio nella dot
def& irina ,
890 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.
PAVLVS
891
Sedit in Pontificatu annos xv. menfes octo dies xii . Obijt anno
falutis 1621. die xxviij . Ianuarij .
GCI
del Bartolomei
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JA
TODO
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CATE C
1
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1
893
Tomafucci Vnetiano ,
111
mente delle Leggi, alle quali atteſe più, che all'altre, in cui tanto é tolftudio , e
con la natura s'auanzò , che fù a ragione ftimato degno d'annoucrarſi frà primi
profeffori di quell'Arte, che in queftofecolo fingolari credeanfi: la qual cosa ne"
fuoifcritti, e ne' volumi tramandati a' pofteri lafciò teftimoneggiata . Regge la
fede Apoftolica anni due , meſi ... giorni ….... Vacò dopò laſua morte la Sedia di
Pietro giorni 20.
211 VRBA
TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.
898
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ポリ
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Ciampoli circa l'elettione del Pontefice effendo già trafcorfo l'vndecimo giorno
della morte di Gregorio entrarono in Coclaue di Vaticano con animo di effequir
ilftatuto intorno all'elettione Pontificia dal medemo Pontefice decretato . E
rano alquanto difcordanti nel parere i Cardinali ; ma finalmente inftrutti dalfu
perno confeglio nel giorno di Domenica celebre per lafolennità della Trasfigura
tione,la mattina con vnanimo parere cocorfero nell'elettione del Cardinale Barbe
rino per il carico dell'Imperio Vniuerfale, poiche lo fcorgeano maturo per confe
glio, graue per ben eccelfo ingegno, e robusto per la nerboruta lena del corpo; &
a quefti fecreti voti de' Cardinali eranfi vniti quelli del Popolo . Erano
prefenti al firutinio più di cinquanta Cardinali , molti de' quali eleßero
in Pontefice Maffeo con la fottoscrittione de' voti , perche la maniera d'e
legger il Pontefice non hauea conceſſo tempo di conciliarfi i voti ; La doue ef
Sendoui nel numerare ifuffragi mancato vno senza faper come, rinouarono la bal
lottationefenza che alcuno fi fcoftaße dal priftino parère. Cinquatafurono quel
li , che coi vori lo efaltarono al Pontificale honore , il che aprì , e palesò con
chiaro teftimonio , e la virtù , e valore di chifù eletto , & infieme la costanza
del fupremo Senato . Onde publicato per Pontefice il Cardinale Barberino
gioi per allegriala Città , ed intefo il nome d'vrbano con doppiafefta, e conten
to trionfo Il Pontefice dopo fatta la fcielta del nome , parue, chefi dichiaraßefpe
ciale Padre corteje, piacenole non tanto ne' coftumi, quanto nel nome.Nel medef
mo giorno con fotto in Vaticano si l'hora 20.venerollo con lieti , efeftiuifalutiil
Popolo . Quefto Prencipe poi verfo pouerelii ſplendido , folleuò dalla neceſſità
quei mendichi con mandarli alle proprieftanze molti denari . E quifappi, ò let
tore,che in quel giorno ſi vidde vinto dallefquadre cattoliche quelfalfo vefcono
Alverflatenfe, infieme di Germaniafcacciato, nel qualfedette nel trono di Vie
tro il vero Veſcono , e fingolariſſimo tutelare, e difenfore della Chriftiana Religio
ne.Matraqueftefelicità nocefsò la infierita Canicola di machinare difaftri aroui
nade Mortalisperche per li fopportati incomodi nel Cõclaue amalaröfi alcuni Car
dinali, & ancor l'ifteſſo Pontefice fù veſſato da febrile indiſpoſitione, la qualmẽ
tre trauagliò le dilui membra, apportò grand'affanno alla Corte, al Popolo; on
deft di meftiert, che la Incoronationefoffe differita.Ma Vrbano,che defiaua ilfi
ne del tutto,comandò, che fi doueffe fare il giorno di S.Michiele, cioè a'29.di Set
temb.perche haueua in fingolar veneratione quefto S. Spirte , quale conoscea pri
mɔfra Serafin ,Capitano delle fquadre Celefti, e difenfore della Chiefa, e del Som
mo Pontefice:per il chefecefare la di lui imagine lauorata a mofaico nella Bafi
lica di S.Pietro appreſſo l'altare di S.Petronillas fecefianc'egli fcolpire in bron.
zoinginocchiato auanti quello , con queste parole Te Mane , Te Vefpere . In
quel giorno Alessandro d'Efte Diacono Cardinale di S. Maria in Via Lata,auan
ti la Bafilica di S. Piero in Sifto, come è vſanza, coronò cal triplicato Diadema il
conualefcente Pontefie , non perfegno d'hereditario honore, ma per teftimonian
za,e mercede delle precedenti virtù replicado perciò ù popolo gli applaufi, & al
legrezze . Oltre di quefti efpreffi argomenti di contento, altri ne porfe il Senato, e
Popolo Romano per l'elettione del Potefice, erettoli on arco trionfale nel Că
pidoglio,che s'allõgana dal Vaticano fino in Laterano,fece dimoftratione delle di
Ill 3 lui
902 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.
lui virtùscirca la qual cosa eloquentemete trattò Agostino Mafcardi nel libretto
intitolato Le Pompe del Capidoglio,& infieme raccontò le Infcrittioni.Nelme
defimo anno in giorno di Domenica a' 19.di Nouemb.Vrbano riuerito da běordi
nata Caualcata di Cardinali,Prelati, e principali,e da altri nobili giouinetti,che
SEB9
àpiedi feguitauano,ornato colfacro diadema, con le feneftrelle della letticaſpală
cate,come porta l'vfanza,s'inuiò a Laterano, eſsēdo guarnite a merauiglia leftra
de,e ritrouadofifpettatore di ciò gran concorfo di popolo, oue pofta afine la ceri
moniafece dono della Pontifical benedittione al Popolo.Le quali cofe cofortuna
to efito copiute Vrbano VIII.l'anno ifteffo 1623.a'31.d'Ottob.cöfermò il decre 16
Bas
to di Pio V.circa il non leuare le Città alla Chiefa.Ne' principij del ponteficato
inftitui la pia vfanza delle quaranta hore da celebrarfi li giorni mercore , ve
ZE
nere, efabbato nelle Bafiliche di Laterano , di Vaticano , e di Santa Mariaal
Prefepe , & in due altre chiefe per tutto il ftato foggetto alla Romana giu
rifdittione , per eforare la diuina clemenza „ dell'aiuto della quale questo pio
Pontefice è defiofiffimo . Dicde il facro Capello ad Agostino Spinola ( Crea
to già Cardinale da Paolo V. ) nel publico Conciftoro nel Vaticano : & auido
della propagatione della Fedefanta, e dell'aummento dell'honore diuino inftitul
vn pio ordinedella Chriftiana Militia col tit. della Concettione fotto la Re
gola di S.Franceſco,e fotto il patrocinio de' SS. Michiele, e Bafilio . Et accioche
il fplendore Ecclefiaftico principalmente in Roma, come primo luego della Chri
ftiana Religione vie più nell'accrescimento s'auanzaſſe , comandò , che tutte
le Chiefe , Monafterij sì d'huomini, come di donne, Hofpedali, Collegÿj, & altri
luoghifoffero vifitati da huomini graui eletti da ſua Santità a queſto fine , con
titalo di Congregatione della vifita Apostolica , & fù deſtinato Preſidente di
quefta Congregatione Antonio Barberino fratello del Pontefice religiofiffimo
Card.di S.Onofrio auanti il principio della Vifita il Pontefice procacciando l'ac
crefimento del culto diuino,e lafalute dell'anime comãdò, che doueffero celebrar
fil'Orationi delle quaranta hore in certe Chiefe Patriarcali , Collegiate , & in
The
altre, effortando di cuore li capi di Religioni , che ripigliaffere il primo modo di
viuere, anticipando la vifita Apoftolica, & egli in perfona intraprſe l'officio di
vifitare le Chiefe Patriarcali , e come defideraua , haurebbe viſitato le altre ,
mentre non l'haueffero occupato gl'importantiffimi affari del Ponteficato :in cia
fcunafettimana poi volle relatione di tutto ciò , ch'in quella s'era oprato circa il
wifitare, e tutta via procura, che sijno ridotte afine quelle cofe, ch'à quefto pro-.
pofito appartegono. Il medefimo defiderio della falute dell'animefuegliò in lui
il penfiero circa la refidenza de' Veſcoui;per il che nel cõciſtoro apportò vn gra
uiffimo difcorſo ſpettate alla refideza loro, et in tal guifa incominciò a fauellare
a Card.prefidenti a quelle chiefe, che hanno la refidenza. Per rimediare alfcro
polo della coscienza,che quella inquietar poteffe.vogliamo , come flimiamo con
ueniente, auuifarui,che li Card.Vefc.in ciò no fono differenti dalli altri Veſcoui,
e che a quelli non gioua ciò,che dir fifuoleslo sà,efoffre il Pontefice perche fidi
chi riamo, che noi in modo alcuno no toleriamo fto.Nell'anno medefimo diuol
gð vnalegge côtro li veferri,che malaměte promoueano alcuno a gli Ordini,et
infieme centro quelli, che in tal guifa erano ordinati, Beatificò ancorail Beato
~48
VRBAN O VIII. 903
. Stefa Chiefa .A 19.poi romoreggiado fra loro quelli della Valle Tellina dichia
rò il Cardın. Barberino Diac. di S. Agata per Legatofuo, e dellafede Apoftoli
ca a latere alli R ,e Principi, accroche atteseffe all'aquietatione di tali tumulti,
il quale douendofi partire riceue la benedittione dal Ponteficese dopo paſſatigli
Dece
officij di congratulatione li Card. a cauallo l'accompagnarono alla porta Ange
lica. In tanto il Pontefice mando auanti in Fracia Bernardino Naro gentil buo
mo Romano:mentre encora il Legato ſeguitaua il viaggio al Re di Francia,ha.
uendo intefo,che trali confini di Genoua, e Lombardia erano apparecchiate l'ar
133.
mi perfargran ftragge d'ambe le parti , inuiò lettere piene di pietà , e prudenza
delfes
a' Patriarchi,Arcuefcoui, e Vefcoui della Chiefa Cattolica,perche con l'orationi
fattefare d ' lorofudditi procuraffero di placare l'irritato fdegno della diuina
vendetta . Nel mefe d'Aprile partitofi dalla Bafilica Vaticana verso alladi S. 物件
Pa
Maria di Trafteuere ſe n'andò a piediſeguito dal Clero Romano, da ciaſcuna Re
ligione,e dalfenato, pche diuoto, e fupplicheuole concilarfi anhelaua l'atta della
pietofa deftra d'Iddio, così conceȚe l'ineftimabil teforo dell'Indulgenze dell'an
nofanto à chi con digiuni abbattena i vitij , vifitando le prefignate Chiefe . Il
giorno poi dellafefta della Santiffima Trinità , e di S. Vrbano Papa , e Martire
canonizò la Beata Eliſabetta Reina di Portogallo . In quefto mentre il Cardin.
201
Barberinoftando in Parigi per trattar lapace, mandò la rofa d'oro a Maria Hĕ
richetta Regina d'Inghiltera , & infieme le inuiò le lettere del Ponteficeſcritte
@
di Romafotto il di 30.Maggio . Nel mefe poi di Luglio il Duca d'Alcalà chiaro T40
per la nobiltà,e dottrina, Ambafciatore di Filippo 4. Re Cattolico proteftò obe
dienza intera a nome del Rè nellafala Regia , & in tal occafione Bartolomeo di
Caftro Canonico della Chiefa di Burgosfece on difcorfo al Conciftoro,oue erano
後
radunati 21.Card.e gli Oratori Cefarei, Fracefi , e Venetian.Eẞedo pofiiagià tra
fcorfi circagiorni 50.dallafua Creatione in Põtefice,il primo giorno di Nouč
brenotiffimo per lafolénità comune de'fanti nella Bafilica di Laterano infieme
co' Card.aßiftè alla meſſa,depo la quale benedi tutta quella moltitudine di Popo
lo,chefeguitato l'aucas concedendo infiene il giubileo a crafcheduno, che viſi
taffe in quelgiorno la Chiefa di S.Bibiana, o pare durante l'ottaua d'Ognifanti a
quelli, che vifitaflero le 4.Chiefe.Sofpinto da'sāto zelo riſtorò , et ornò la Chiefa,
di S. Bibiana deftinandouifacerdoti , che doueffero iui celebrar ognigiorno , con
porgerli il debito emolumento.A' S. di Nouembre comandò Vrbano, che la Chie
fa di S. Bonauentura de' Padri Cappuccini foffe adornata tutta co' miracoli del
Beato Felice da Cantalice ( dopo bauerlo dichiarato del numero de' Beati ) dis
pinti da eccellentepi tore . A' Io. e 23. vifitò l'ifteffo Pontefice le Chiefe de
terminate con apportar gran esempio difanta diuotione , il che fece altre volte
quell'annoftefo.Vifitò ancora a' 25. l'Hofpidale della fantiffima Trinità con li
Card.Ludouifio,Antonio Barbarino, Magalotto, Aldobrandino, e S. Giorgio, e
lauò a' Pellegrini i piedi, benedìla menfa, e donò a quel luogo gran teſori di ce
lefti , e terrene ricchezze . Intanto leuato il dubio della pestilenza il Pontefice
rinouò lafolennità della S.Porta nella Chiefa di S.Paolo nella via Oftienfe.Al
colfe cortefiffimamente nel pallaggio Vaticano Leopoldo Arciduca d'Austria
fratello di Ferdinando Imperatore infigne per la bontà de' coftum venuto da
F.0
VRBANO VIII. 905
Fiorenza,e Loreto à Roma, & a' 13. Decembre nella Cappella Pontificale am
miniftrò nonſolo a lui, ma a quelli ancora, che infua compagnia erano vennti¸il
panefacramentato , e compiuta la Meſſa diede a baciare ilfacro piede a gl'altri.
17. Decembre benigno riceue il Card. Barberino, cb'era venuto dall'Amba
fciariada Francia il quale eraftato dal Re cortefiffimamente trattato , & a′ 20.
fece l'entratafeguito da' Cardinali dalla Chiefa di Santa Maria del Popolo fi
no in San Pietro nel conciftoro nella fala de' Ducbi , come porta l'antica fan
za. A 23. poi hauendo inuitato a banchettarfeco Leopoldo in Vaticano nel
la fala delfegreto conciftoro , dopo la lettione delle facre hiftorie , fece cantare
alcune canzonette ſpirituali da' Mufici prefenti . Finalmente a' 24.Decembre
comandò, che fi chiudeffero le porte di S.Gio : Laterano , di S.Maria Maggiore,
e di San Paolo da' Legati , che l'haucano apertes e finito Vefpero,egli in perſo
na sinui perferrare la porta della Bafilica Vaticana , e nelfar ciò mife egli la
primapietras ecofi pofe fine allafacra ceremonia . Fù prefente a tutto questo
Leopoldo il quale a' 30. honorato di molti doni dal Pontefice partiffi di Roma
perritor arfene in Germania. Non però fi fermò di difpenfare questofacro te
foro,pozcheprolongò il tempo per l'acquisto di quello fino al primo di Gennaro.
Oltre di ciò deuefi auuertire , che in tutto quell'anno continuo prouede con ogni
ingenuit il Pontefice di albergo per vefcoui, efacerdoti,i quali non afufficien
Zacomo di di danaro andauano a Roma perfua diuotione , oue gli era fuppedi
tato ilvtto ; eftimaua poco , o nulla, ilfar cofe di fi gran momento . Francefco
poi Barberino intracciando la ftrada del zio effendo egli Protettore de' Gre
cie di quelli di Scotia fece apparecchiare le ftaze per l'habitatione di tutti quei,
che delle dette nationi veniuano in quel tempo a Roma,appoſtandoli ancora cer
tonumero diferuenti . Nell'anno feguente il Ponteficefupplicato da Filippo 4.
Re Cattolico per mezzo di letterefcritte di proprio pugno , mandò il Cardinale
medefim ofuo Nipote,perche leuaſſe alfacrofonte vna figlia del medefimo Rè in
pece della Ponteficia prefenza ; oltre quefto lo dichiarò fuo Legato a Latere al
Pimperatore, Republiche, Re, & altri Principi per trattare i negotij dell'Eccle
fiaftico intereffe . Hebbe la mira principalmente di metter la pace frà li Rè di
Spigna, e Francia , e la raccomandò in particolare al Nipote , il quale l'hebbe
Sempre a cuore, e nel penfiero . Poco dopo , fece Cardinali dodici huomini fin
golariffimi degni per certo del Cardinalitio honore . A ' Cardinali Zacchia , de
Marquemont, Spinola , Caualerio , e Bifcia , i quali erano in Roma, condotti
allafua presenza dal Cardinale Barberino , diede il Cappello con le confuete
folennità . Pofe fra li Giudici della Romana Rota vn Cittadino di Peru
gia ; onde quella Città gli refe infinite gratie d'vn tanto banore . Trasferifſi
nella Molle d'Adriano con li Cardinali Sant' Onofrio , Magalotto , e San Si
fto , feguito da Monsignor Vidoni principal teforiero pontificio poco dopo
fatto Cadinale , & in quefto mentre vifitò il teforo infieme con l'edificio da
lui amplificato , auanti il quale a fuo cenno fù fatta piazza libera , e ſpa
tiofa . In oltre comandò , che fi lauoraffe in Roma , & Anconagran quan.
tità d'artiglierie a diffefa dello stato Ecclefiaftico . Andò a vifitare le fette
Chiefe
906 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.
1627. de' 20.di Marzo per la perſona d'Agucchio Noncio appreſſo Venetia
ni ad Agoftino Gradenigo Vefcovo di Feltre, nel cui tenore li daua parte , come
l'eleggeua perfucceffore del già eftinto Patriarca . Dopo quefto riceue lettere
da Giouani Gafpari Gran M´Aro de' Caualieri Tedeschi , nelle quali eshībina
pronto,& obbediete a'cenni della volõtà Pontificia.Fecefar nel mese di Marzo
l'entrata in Roma a Ferdinando II.Gran Duca di Toſcana per ſpicuo per le fue
rare qualitdrattenendolo,come è vſanza , per vna volta à pranfar feco nelle ftã
Ze Pontificalise a'10.Marzo nella Cappella di Vaticano , celebrato il veneran
do Sacrificio della Santa Meſſa, lo fat allò col pane Angelico del Corpo di Chri
fto,rimedio per l'acquisto ageuole della fortunofa futura immortalità . Inuia.
ronfipoi la Domenica prima di Quarefima alla Chiefa Vaticana di Sisto co'
Cardinali per affifter alla Meffa,folleuando i! Duca la Coda della Pontificia fo
prauefte , ini fu prefente infrapofto a' Cardinali San Clemente , e Santo El
HT
febio,& alli altri,il che finito riceuuta da Vrbano la Roſa d'oro a’17. Se nepar
ti di Roma . Morto frà queſto mentre Vicenzo , che fù Duca di Mantoa (à no 1
me del quale il Marchefe Sigifmondo Gonzaga hauea già tempo promeſſa l'eb
bedienza) fi moſſe in Monferrato vna perigliofa guerra dominando gli feet
tri Carlo Gonzaga , Il Pontef.defiofiffimo della tranquilità della Pace, e del
vniuerfal'vtile del Vniuerfo,mandò Ambaſciatori eftraordinarij all'Imperato
2
re,& alla Cattolica Maeftà di Spagna, cõcedendo vn giubileo comune per mez
zo di pie lettere, &r a'12.celebrata la meſſa nella Bafilica Vaticana di S. Pietro
h
all'Altare della Pietà à piedife n'andò co˚Cardinali,e co’Ambaſciatori de'Pre
cipi alla Chieſa di San Spirito . A' 17. vifitò le fette Chiefe , e pochi giorni ,
ww
dopo di nuouo vifitò quelle di Vaticano, e di San Spirtò , dopo la qual cofa ſe ne
ricouerò nel Quirinale palazzo , Nel mese di Maggio eleffe vefcouo di Ferra
rail Cardinale Magalotto . Nel mefe di Luglio riftaurò la safa penitentiera
delle donne nella via detta volgarmente Longaria, che ftaua per rouinare,in cui
fi fuftentauano quelle, che vfciuano dal letamaro della dishonefià, mentre che
li diede per Procuratore il Cardinale San Sifto . Creò Gio: Battista Palotta
Chora Romano Cardinale ) Arciuefcouo di Theffalonica, & Noncio ordinario
appreſſo la Maestà Imperatoria . A ' 9. Aprile nella vifita dellefette Chiefe vi
Jitò anco il Battifterio di Laterano , il di cui volto hauea fatto artificiofamente
lauorare,e tutt'hora purfollecitaua, chefoffe guarnito di marmi di diuerfo colo
re. Ilgiornoseguenteſe n'andò per la rotonda ſommità del Vaticano al recetta
colo,oue fi riferba il Sudario co la viua effigie del Saluatore improntata mifterio
famente dallafaccia di Chrifto per mezzo di Veronicafanta, e la lancia, chenel
tempo della paffione traffiffe non men'acuta, che spietatamente il lato cordiale di
Chrifto,perfruirpiù vicino della preſenza de' celefti tefori , e riuerire ancora
ma particella della Croce del Signore donata da lui alla Bafilica di S. Pietro.
Laparte delfalutifero legno leuata dalla Chiefa di S. Anaftafiarappresètauala
figura di Croce,ma le mancaua(per dir cofi) un braccio , onde comandò il Papa ,
1279
chefoffe portata quell'altra parte del detto Legno, che fi conferua nella Bafilica
di S. Croce in Gierufalemme se d'indi ne fece pigliar tanto , chefuppli perfaril
braccio
VR BANO VIII. 909
10 braccio,che mancaua:e quefta crocetta vefti d'argento, & ornò di gemme, & or
dino,che qualofi moftraua al popolo il Sudario, e la Lacia, anco effa fi moftraffe..
Nello ſteſſo meſefoprabondãdo in lui l'allegria, e giubilo ,fe partecipi li Card.co
meper legge Imperatoria erafi decretato,che li Capitani nella Germania faceſſe
roreftitutione alla Chiefa delli beni leuatigli . Nel mefe d'Agoſto ftatui , che in
niun tepo liveſcoui d'Oftia, e Veletri foſſeroſenzafuffraganeo Vefcouo, e coman
dò,chefoffero cauati dall'entrata della Chiefa oftiefe 500.fcudi dafodisfar ogni,
anno alfopradetto fuffraganeo.Il Card . Borghese per efortatione del Pontef. ap
piglioffi alla cura della chiefa Sabina, e di più applicò l'entrata di 400. fcudi al
vefconofuffraganeo Gio . Battifta Piccolomini, & a' fuoi fucceffori, efirata del
l'erario difua Santità . Neftimerò douerfi por in oblio ilftatuto d'Vrbano , cioè,
che colorono poteffero effer ammeffi all'Epifcopalefaftigio, che no poteffero per
indifpofitione di malattia foffrire vna tal carica, nel che no priuilegiò ne pure li
Card.ancorchefe alcunofoffeper auuentura Vefcouo Portuefe , & impedito da in
fermità lifoffe lecito afpirare al gouerno della chiefa d'Oftia. Nel mefe d'Otto
bre dichiarò Beato il feruo d'Iddio Caetano Thieneo Fondatore , della Con
gregatione de' Chierici Regolari Theatini,e conceſſe, che poteſſeſopra li altari co
me tale effer riuerito ,& honoratoie nello ſteſſo anno del 1629.del mese d'Apri
le haueaposto , & aggregato al confortio de' Santi il Beato Andrea Corfino di
Fiorenzadell'Ordine de' Carmelitani Veſcouo Fefulano.Nel meſe poi di Noue
brefece alcuni Card. delli quali poco dopo tratterò : eſentendofouraftare gran
fciagure di peftileza, e penuria di vettouaglia accopiata dalli tumulti di guerrie
radifcordia,a rouina della Chriſtianità tutta,mandò vn vniuerfalegiubileo . Di
più decretò,che S.Rocchofuffe tenuto Santo, e che come a talefoffe celebrata in
fuo nome la mela,e recitato il diuino Officio . Nell'anno 1630. infuriato Marte
fraftrepitofi rancori difanguinolenta battaglia,mandò il Pontef. Gio.Giacomo
Pancirollo Ambafciadore, perche procurando tentaffe difeminar la pace : poco
dopo cofitui il nipote più giouane Antonio Card. Barberino Legato a Latere à
tutta l'Italia,& inuiollo a Bologna, di qui poi nella Lombardia,& in Sauoia per
fneruare,efradicare la poſsäza d'incrudelita difcordia,ſe mai foſſe ſtato permeſſo
dalla poffibilità.Vien eſſaltato Antonio Car.col titolo di liberale, e di più vn cer
to Signore buomo maturo, egraue di quell'età nobile di nafcita,fcriuedo da Mila
no a Roma,diuolgò quel maturofo feno, e prudenza,che col'esperienza haueua in
quefto Prencipefcorto . Ma non mi premette eßer troppo proliẞo onde lafcio
di la propofta breuità , raccontare come Vrbano hauendo con maggiori pre
fidij di nnouo fortificata la Rocca Elia in Roma l'ha vie più refa ftabile , e
forte , il che vien palefato dalle monete allhora ftampate , nelle qualifi legge
Inftru&ta,Munita, Perfecta , come egli ha eretto in pochi mefi nella campagna di
Bologna vn forte a ftupore prefidiato , detto Vrbano ,per difender, e mantenere
Cloftato Ecclefiaftico:che co nuouefortificationi harefa inuincibile la fortezza di
Ferrara,e la città medemma:& che al Palazzo Quirinale ha aggiūti noui edi
ficij , ergendo a tutela delli horti alte ,e forte muraglie.Guarni ancora vn Arſena
le nel Vaticano di tanti iftrumentiguerrieri, quanti foffero a fufficienzaper ar
-m arepiù di quattro legioni difoldati,e di gran numero d'artigliarie di non licue
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910 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.
la Rouere noto, per la bontà, e perfettione de' coftumi il negotio di' reftituir alla
Chiefa dopo lafua morte lo ftato d'vrbino ,che al tutto ha eftirpato ogni princi
pio di difcordia,che in qualche tepo haueſſe potuto pullulare ; eperciò venuto il
cafo confumma quiete è entrato al poſſeſſo di quel Ducato .
Cotinua tuttauia co soma prudeza nel gouerno allafua curacomeſſo ficuro che
afuo tempo riceuerà dalla clemete mano diuina il premio a 'fuoi meriti dount o.
Ha creato Vrbano VIII. fino a quefto tempo , che fiamo del 1643. al principio
d'Aprile 53.Cardinali in fette promotioni;e fono gli quì fotto notati
A'2.d'Ottobre del 1623.
Francefco Barberino Fiorentino diac.card.di s.Onofrio;e poi di s.Agata .
A's.d'Ottobre del 1624.
F.Antonio Barberino fratello del Papa del Ordine de' Capuccini p. ca.di s.Onof.
Lorenzo Magalotti Fiorentino Referendario dell'vna , e l'altra fegnatura ,e Secre
tario di s.s.prete card.di s.Maria in Aquiro .
Pietro Maria Borghefi Senefe diac.card.di s.Giorgio al Velo d'oro .
A'19.Gennaro del 1626.
Aloifio Caetano Rom.Patr . Antiocheno,& Arciu.di Capua,prete car.di s. Pude.
Dionifio di Marquemont Francefe, Arciuefcouo di Lion, e già Auditor di Rota ,
prete Card.della santiflima Trinità nel Monte Pincio .
Ernefto Adalberto di Harac Germano , Arciuefcouo di Piaga card.....
Bernardino Spada da Brisighella , Arciucfc . Damiatenſe , Nuntio Apoftolico in
Francia,& Chierico di Camera,prete card.di s.Stefano nel Monte Celio . 3
Laudiuio Zacchia Genouefe , Vefc. di Mõte Fiafcone , Maftro di Cafa del Papa, e
già Nontio appreffo la Sereniffima Rep.di Venetia , prete card.di s.Sifto .
Berlingerio Gelli Bologneſe ,Vef.di Rimini , Gouernator del Ducato d'Vrbino , e
prima di Ro.Nutio gia in Venetia , e Maftro di Cafa del Papa p. car.di s. Agof.
Federico Cornaro Venetiano ,grá Prior di Cipro , Chierico di Camera Vef.di Ber
gamo ,e pofcia Patr. di Venet . p. car.di s.Maria Trafpótina,e poi di s.Marco .
Giulio Sacchetti Fiorentino ,Vefcouo di Grauina , Noatio Apoftolico in Spagna,
poi Vefcouo di Fano,prete card.di s.Sufanna .
Gio.Domenico Spinola Genouefe Aud . Generale della Camera p. car, di s.Ceci.
Giacomo Caualerio Romano ,Datario, & Auditor di Rota,p . car.dis.Eufebio .
Lelio Bifcia Rom . Dec. de' Chierici di Camera ,diac.car.de ss. Vito,e Modefto .
Hirico di Gufman,& Haro ,figlio del Marchefe di Carpi, car.... morì poco dopo.
A'30.Agoſto del 1627.
Nicolò Francefco fratello del Duca di Lorena, Vefcouo Tullenfe prete card....
Girolamo Vidoni Cremonefe ,Tefor.Gener.del Papa,dia.car.de'ss Quattro Cor.
Martio Ginetti da Veletri ,Referendario dell'vna , e l'altra fegnatura , e Maeftro
di Cafa del Papa,diac.card.di s.Angelo in Pefcaria .
Fabricio Verofpi Romano ,Auditor di Rota, prete card.di s.Lorenzo in Pane , &
perna,& poi di s.Maria della Pace .
Egidio Albornotio Spagnuolo Archid.di Valprefta nella Metrop.di Burgos, p.c.
Pietro Berullio Francefe Fondator, e Rettore della Congregatione dell'Oratorio
del Signor Noftro Giesù Chrifto in Francia, prete card... prefto morì .
Aleffandro Cefarino de' Duchi di città Nuoua Romano , Referendario dell'vna,
e l'altra Segnatura ,e Chierico di Camera ,diac.card.di s.Maria in Dominica.
A'7.di Febraro del 1628.
Antonio Barberini Romano,nipote del Papa, Caualier Gierofolimitano ,Referé
dario
912 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT
A
dario dell'vna,e dell'altra Signatura,diac.card.di s.Maria in Aquiro.
Girolamo Colonna Romano Abbate di S.Marta, diac.car.di S.Agata in
E
A' 9. di Nouembre del 1623 .
Gio. Battiſta Panfilio Romano Patriarca Antiocheno , Auditor di Rota ,
R. P.
Apoftolico in Spagna,prete card.di S. Eufeb.o.
Gio.Francefco de'Conti Guidij da Bagno in Romagna , Arciuefcouo P
Vefcouo di Ceruia, e Nontio in Francia prete card.di s.Aleffio .
Il di fopradetto creò anco gli feguenti .. Imperia
Pietro Pazmano Vngaro Arciuefcouo di strigonia, & Primate dell'Vnga
te card.di s. Girolamo de' Schiauoni . Cefare
Antonio Santacroce Romano, Arciuefcouo di Seleucia Nontio in Poloni
card. de' ss.Nereo,& Achilleo .
Alfonfo Lodouico du Pleffis de Recheliu Francefe,Arciu.di Lion,Certofil
anuo
Gio.Battista Pallotta Romano, Arciuefcouo Teffalonicenfe Nontio appre
peratore,prete Card. di S.Silueftro . ampl
Gregorio Nari Romano,Referendario d'entrambe le fegnature, & Audit
nerale della Camera prete card. de' ss.Quirico, e Giulita . M
Luca Antonio Virili Romano Auditor di Rota,Prete car.di s. Saluator in Lauro.
Teodoro Prencipe Triuultio Mila nefe, Protonotario Apoftolico , e Chierico di
Camera,diac.card.di s.Cefareo .
Ccfare Monti Milanefe, Arciuefcouo di Milano Prete card....
A' 20. Decembre del 1632.
Gio. Alberto fratello del Rè di Polonia, Vefcouo di Cracouia,diac.car.di s.Maria
in Aquiro .
A' 28. Nouembre del 1633 .
Francefco Maria Brancaccio Napolitano, Vefcouo di Capaccio, Prete card. de
ss. Dodeci Apoftoli .
Aleffandro Bichio Senefe,Vefcouo di Carpentras, prete card.....
Viderico de' Conti di Carpegna Vefcouo d'Vgubio, prete card.di s.Anaſtaſia.
Stefano Durazzo Genoueic ,prete card.di s. Lorenzo in pane, & perna.
Agostino Oregio Arciuefcouo di Beneuento, prete card. di s.Sifto .
Benedetto Vbaldo Perug no, diac.card.de ' ss. Vito,e Modeſto .
A' 16. Decembre del 1641.
Franceſco Maria Macchiauello Fiorentino, Patriarca Coftantinopolitano, eVe
fcouo di Ferrara,prete card.
Afcanio Filomarino Napolitano, Arciuefcouo di Napoli , prete card.
Marc'Antonio Bragadino Venetiano Veſcouo di Vicenza, prete card.
Ottauian Raggio Genouefe Auditor Generale della Camera,prete card.
Pier Donato Cefio Romano Teforiero Generale del Papa prete card...
Girolamo Verofpi Romano, Auditor di Rota ,prete card.
F.Vicenzo Maculano da Firenzuola nel Piacentino, dell'ordine de' Predicatori ,
Macftro del facro palazzo, prete card...
Francesco Peretti Romano, Abbate, Prete Card....
Giulió Gabrielli Romano,Decano della Camera Apoftolica,diac. card....
Giulio Mazzarini Romano.Referendario d'entrambe le Signature, diac.card.
Virginio Orfino Romano Abbate, diac. card.
Rainaldo da Efte fratello del Duca di Modena, diac.card.
ECCLESIASTICA ,
N
O
S
23
card
A
IN VENETI
MDCXXXXIII .
Appreffo il Barezzi .
912 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.