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BATTISTA

PLATINA

CREMONESE

DELLE VITE

DE PONTEFICI
DAL SALVATOR NOSTRO SINO A PAOLO II.

Ampliato con le Hiſtorie de' Papi moderni da Sifto IV. fino a Paolo V.
fcritte dal P. F. ONOFRIO ZANVINIO Veronese , da ANTONIO
CICARELLI da Foligno, e da D.GIO, STRINGA Venetiano ;
Con l'Annotationi del PANVIN 10,e con la CRONOLOGIA ECCLESIASTICA
dello feffo: ampliata dal R.M.BARTOLOMEO DIONIGI da Fano,
eda D. LAVRO TESTAI

Oltre i Nomi , Cognomi , e Patrie di tutti gli Cardinali , raccolti per il fudetto
DIONIGI dall'Opere del PAN VINIO, e da gli Atti della Cancellaria
Apoftolicas e l'Effigie di tutti gli Pontefici al naturale :
E perfettionato in questa impreffione con l'Aggiunta delle vite di GREGOR10 % v.
edi VRBANO VI11. e con vnfupplimento di venti anni alla Cronologia
di D. FRANCESCO TOMASVCCIO Venetiano .

Contre fedeli , e copiofe Tauole ; vna de' Papi ; la feconda de' Cardinali ;
e la terza delle cofe notabili .

C N PRIVILEGI O.

r
Su T S
FON VOTE

IN VENETIA , M DC XLIII .
T-STUD
APPRESSO IL BAREZZI.
1
185.
~A" "4"
4 M
CBENOMERE
Al Molto Illuftre Signore fingolarifsimo

I L SIGNOR

BARTOLOMEO

MAZZORATTI

E deuono l'oblationi corrisponde

re alle qualità di quelli , a cui s'of

feriſcono , non poteuo a foggetto

alcuno più aggiuftatamente de


dicare l'Opera prefente , che a

V. S. Molto Illuftre ; sì , perche è


M notiffimo , quanto l'animo fuo re
ligiofo con gli douuti offequij ri
uerifca la Sede Apoftolica ; si an

co , perche ſempre l'ho conoſciuta inclinatifsima a quella

ftudiofa cognitione delle Hiftorie , che fuole effere vnico


oggetto de' generofi intelletti . Lafcio , che hauendomi

Effa dato motiuo d'accomodar in queſto Libro molti pun

ti importanai, bauerei peccato contro la giuftitia , e fa


rei
rei ftato degno di fommo biafimo ; fe ad altri l'hauéfsi

confacrato , che a Lei , ch'è ſtata caufa primaria d'ogni

fuo miglioramento . Si compiaccia dunque per la fua in


nata bontà d'accettare con ita fronte quefto frutto della

mia diuotione ; ch'io in tanto augurandole dal Cielo il

colmo d'ogni felicità le bacio riuerente le mani .


DiVenetia a 12. Aprile 1643 .

DiV. S, Molto llluftre

AXON

diuotifsimo feraitore

10 !

14 D

Barezzo Barezzi .
OIMIVE LO GISOOM. H

DEL REVERENDISSIMO

MONSIGNOR PAOLO GIOVIO


plakk JOVO
SOPRA IL PLATINA.

ONO quafi infinitam ente obligati all'anima del Plati


nai virtuofi mortali,e maffume quelli,che hanno alcuno
de gli ordini facri,auuenga che per la fua liberale, e frut
tifera fatica è venuto alla defiderata eterna luce del fe
coi nottro ofeuro, quella mera incorrotta verità di quan
to fecero i Pontefici , la quale fi come fenza altri alletta
menti d'eloquenza, pura , & incolta per fe fteffa fuol far
fede del tutto;cofi acrefce poi molto di dignità alle oper
re di altre vaghezze ornate.Percioche non viueria trop
-VODI ING po à longo ilDialogo del fommo bene, quello della ve
ranobiltà,nè quello dell'ottimo Cittadino feritti in grauiffimo ftile : nè meno gli
ammaeftramenti dell'honefto piacere molto faputamente moftrati al mondo, fe
con felice compagnia congiunti alla hiftoria viuace non haueffero in effa la loro
fucceffione & feinfieme non godeffero la comune ( quantunque difeguale ) ani
ma della vitalummortale.Coftui veramente pouero,& ignobile(ma per l'ingegno
però nobiliffimo nel tempo, che Califto era Pontefice , da Cremona fe nevenne
a Roma , oue da Pio , & da Beffarione conosciuto per huomo di buon giudicio
nelle lettere , l'adornatono de' primi ordini minori Sacerdotali . Ma poco dopo
accufato a Papa Paolo falfamente da gli emuli fuoi, maligni, empie fcelcrati , fù
crudeliffimamente in carcere pofto, e tormentato Papa Sifto finalmente giudi
candolo døgno anche di aflai maggiore vfficio, c dignità,lo pofe algouerno dei
la fua Libraria , che in San Pietro nel Palazzo fatta haueua, nella quale hoorata
cuftodia vecchio diuenuto , finì il corfo di fua vita.E lafciando a Pomponio Leto
la cafafua Quirinale con il giardino ripieno d'allori da coronare i Poeti, d'infino
alla Chiefa di Santa Maria Maggiore, fù portato con grandiflima pompa a fepel
lire , celebrandolo molti Poeti con verfi lagrimeuoli ; hauendo egli prima che
moriffe comandaro a Demetrio fuo creato , che fcriuelle per Epitafio la fenten
za de ifotto ſcritti verfetti fopra il fepolcro fuo,il quale è appreffo la terza colon
na della Chiefa predetta, entrando dentro à man manca: gli amici fuoi lagrimoli
v'intagliarono anche il tenore de gl'altri,c'habbiamo ftapati fotto ilfuo ritratto ,

TRADOTTO DAL LATINO ,

O.Qual che tu tifia


Hauendo animapia
Il Platina co'fuoi
Prego chenon annoi ,
Che stretti quififtanno ›
E.foli effer caro hanno
a HONO
3
HONOFRIO PANVINIO

DA VERONA I

AL LETTORE ,

ONO forfe otto anni, che à perfuafione del Cardinale


Marcello,c'habbiamo veduto poi Papa,& al cui feruigio
in quel tempo con molta marauiglia delle fue tante vir
tu mi era io tutto dato , riuolfi affatto l'animo dallo fcri
uer,e trattar le cofe profane all'Ecclefiaftiche,ch'erano fi
no à quel tempo ftate da pochi,ò leggiermente tocche, ò
lafciate affatto in filentio . Scriffi adunque primieramen
te vn libro de'Pontefici con vna breue canonica de'Car
dinali.Il qual libro eſſendo ancora imperfetto, e manco,
fù contra mia voglia , e fenza faputa mia publicato.Di
che, quando io lo feppi,prefi grandiffimo difpiacere ; e per rimediare à qualche
modo à quell'errore,fubito, ancorche ad ogn'altra cofa più tosto penfato haueffi,
vn'altrolibro più piccolo publicai , doue le medefime cofe;ma vn poco più accu→
ratamentefitratraffero.Ma ne anche queſto per la fretta puote vfcire del tutto in
corrotto . Percioche vna cofa di gran fatica e di molte vigilie haueua d'afla i più
lungo tempo bifogno. Adumque, perche le cofe incerte , e falfe,ch'erano nel pri
mo libro,non reftaffero come certe,e vere,nella mente di chi lette le haueffe , fui
forzato,come hodetto,a fare fubito publicare il fecondo, ancora che alcune cos
fe vi fuffero ò non cofibene,come biſognaua,inteſe, e vedute , ò hauutele per re
latione di perfone ignoranti,ò dette sù le piazze dal volgo,che ſempre fuoletut
te le cofe prendere in peggior parte.Di che ne auuenne,che in quefta feconda e
ditione ancora, benche affai più leggiermente fi erraffe, e non corrispondeffe ap
punto vna incorrotta,e certiffima verità , come principalmente in vn'hiftorico fi
richiede , come nelle cofe , ch'io fcriffi dell'origine di Sito IV.c d'Innocentio
VIII.e della creatione di Pio III. e di Giulio II . le quali cofe io hauea , ò da
perfone ignoranti,ò dalla fama fola volgare intefe. Ma fatto poi accorto da colo
ro,cui questa cofa importaua, & hauutone da approuati annali,e da antichiffime
fcritture publiche certa fede,ne hò ritrouata vna indubitata verità. Per tutte que
fte cagioni adunque n'hò ioin gran parte con ogni diligentia riconcio,e locuple
tato il libro,e fcrittone diffufamente le vite dei Pontefici, e de'Cardinali,de'qua
li fi è hauuto notíria . Ma effendo la imprefa di molta difficoltà , benche aſſai mi
vi fia trauagliato , non hò però potuto tutto quello,ch'io volca , confeguirne . In
quefto mezo à perfuafione d'alcuni amici, perfone di molta importanza, mentre
che il mio libro fi publicaffe, hò dalle molte mende, di ch'era pieno ; ripurgato il
Platina che non era chi più hormai lo leggeffe; e l'ho con alcune mie annotationi
illuftrato, e con quella maggior breuità, e diligentia,che fi è potuto,accrefciutolo
delle tredici vite de'Pontefici feguenti da Sifto IIII.doue eglifinì il fuo libro fi
no a tempi noftri.Nelle quali vite hò io oltre gli Annali publici, e priuati,e gli at
ti di Annali, e conciftoriali feguito anche prima Rafaele Volaterrano , e Paolo
Giouio anzi ho io dal Giouio breuemente alcune vite raccolte, non hauendo io
altroue gli occhi , che alla comune , e publica vtilità de' ftudiofi. Percioche cosa
aſſai giuſta riputauo, che chi fi poneſſe a leggere quefte vite,nó nè fuſſe per la fret
til
ta prima,che giunga al fine,lafciato il meglio.Che fe a lui parrà,che io habbia in
parte alle fue auidità fodisfato ( nè hoio già voluto la fua auidità fatiare ) mi ter
ròdi hauere ampio frutto di quefta mia fatica confeguito , che io quefto foio ne
defidero,e voglio.Et a tutte foprafcritte cofe ho tinamente aggiunto vn breuifli
mo Indice dePontefici Romani, delle Scifme, e de'Cocilij generali,il quale Indi
ce per aiutarne la hiftoria del Platina , e per vna chiara notitia dell'ordine de gli
anni hopiù volte nelle mie annotationi promeffo darui, offeruádo diligentiffima
mente l'ordine de'tempi , qual fi trouera in fine dell'altre Tauole.E nel ridurre
quefto Indice alla fua perfettione , e vera ragione de gli anni, ini vi ſonofatigato
forfe diece anni . El'hò io cauato da autori approuatiffimi, e che viffero quali in
quelle medefime età , delle quali fcriuono , e da antichiffimi e publici , e priuati
fcritti,e qui appreffo i loro nomi referirò . E benche io habbia già in altro tempo
altri coli fatti Indici,come che poco perfetti,cauati in luce,hauédolo poi di nuo
uo preſo a vedere,& a correggere,fattolo finalmente correttiflimo , ho deliber. -
to di publicarlo hora di nuouo,accioche coloro , che di leggere croniche fi dile
tano ,habbiano pure in quefta parte non poco neceffaria vna certiffima verità di
tutte le cofe.Nè li dee alcuno marauigliare, fe non ho io imitato , e feguito le di
uolgate opinioni,e fcritti di tutti gli altri fcrittore nel numero de' Pontefici , ma
molto più in quei fegni,co'quali fi diftinguono l'vn dall'altro quelli , che hanno il
medetimo nome, poiche mi fono rifoluto,e deliberato , fenza tener contodi au
tore alcuno , di feguire la verità iftefla delle cofe folamente , la qual verità ho io
dalli feguenti antiquiffimi ferittori hiftoricis & altre memorie , e fcritti antichi
raccolta .

I Da Ireneo Vefcouo di Lione nel terzo libro contra gli heretici .


2 Dalla cronica di Eufebio Vefcouo di Cefarea , e dalla fua hiftorica Eccle
fiaftica . 1
3 Da Papa Damafonelle vite de' Pontefici.
4 Da Ottato Africano Veſcouo Mileuitano contra i Donatifti .
5 Da Santo Agoftino Vefcovo di Hippona nell'epift.contra i Donatiſti ,
6 Da profpero Aquitano nella fua cronica .
7 Da Marcellino Conte nella fua cronica.
8 Da Procopio Cefarienfe ne'libri della guerra de' Gothi.
9 Da Euagrio fcolaftico nella hiftoria Ecclefiaftica .
10 Da Beda Angolo nella fua hiftoria Ecclefiaftica Anglicana .
11 Da Audomaro monaco di S.Germano delle cofe de Francefi .
12 Da Anaftagio monaco, e da Guglielmo Bibliotecarij nelle vite de'Pontefici .
13 Da Luitprando diacono di Pauia nelle hiftorie de ' tempifuoi.
14 Da Reginone Abbate Prumienfe nella fua cronica .
15 Da Hermano Contratto monaco nella fua cronica.
16 Da Lamberto di Scafnaburno monaco Iferneldenfe nella Hiftoria delle co
fe di Henrico III.e di Henrico IIII.Imperatori ...
17 Da Pandolfo Pifano nelle Vite de' Pontefici .
18 Da Leone,e Pietro Cardinali monaci di Mõtecaffino nell'hiftoria Caffinéfe.
19 Da Cencio Cardinale,e gran Cainerario nel libro de' gefti de' Pontefici .
20 Da Guglielmo Arciuefcouo di Tiro ne'libri della imprefa di Terra fanta .
21 Da Hannonio ne' libri delle cofe de'Franceti.
22 Dalle Croniche di Sigiberto Galfredo,c di Roberto monaci .
23 Da Corrado di Litthenauo Abbate Vefpergenfe nelle fue hiftorie .
a 4 Da
24 Da Martino Polacco nelle Vite de' Pontefici.e ter
25 Da Giouanni Colonna nelle Vite de' Pontefici .
26 Da Fra Tolomeo da Lucca dell'ordine de'predicatori nelle Vite de'Potefici.
27 Da Giouanni, e Matteo Villani nelle croniche di Fiorenza .
28 Da Theodorico da Nyem in antenaue te hiftorie fcritte delle Vite di tutti
Pontefici. .ii 19 120
29 Da Lelio Petrone nellafua cronica . Volqona :
30 Da Paolo de Magiftris nella fira cronica . 51 10793121
31 Da Platina nelle Vite de' Pontefici .. ul cflop
32 Da Stefano infeffura ne'fuoi Diarij . }.
33 Da vi'anticho Regiftro della Camera da Papa Liberio fin'ad Hormisda .
34 Dalli Registri de' Pontefici Leonė I.Nicola I.Gregorio VII.
35 Dalli Regiftri de' Pontefici da Innocentio III.fin'a Gregorio X I.
36 Dagli atti de' Concili. 》、、,། ID :
37 Da gli atti Confiftoriali , e libri delle obliganze del Collegio de Cardinali .
38 Dalii libri delle Regole di Cancellaria . !*
39 Da gli Epitafij di ciafcuno Pontefice . 2
40 Dalle antiche tauole di marmo, che fono nelle Chicfe di Roma,fopra le ded
cationi,le rinonationi, e fimili cofe .
41 Dagl'inftrumenti antichi di tutte le Chiefe di Roma di permutationi,di veni..
dite, & tri fimili contratti,ne'quali gli anni delli Pontificati fi pongono..
42 Da cinque antichi Indici de' Pontefici Romani , che i loro puri nomi col nu- >
mero de gli anni contengono, de' quali il primo ne giunge fin'a Silueftro
II. & all'anno di Chrifto M.
Ilfecondo ne và tin'ad Innocentio 11. & all'anno di Chrifto MCXXX. 1
Ilterzo fin'ad Hadriano IV: & all'anno di Chrifto MCLX.
Il quarto fin'ad Aleffandro III. & all'anno di Chrifto MCLXXX.
Il quinto fin'a Celeftino III.& all'anno di Chrifto MCXC. E

3.1
MA
72
166) 01:
2 J

CHHORT

24

- bro ...
TREK V

TAVO
TAVOLA DE PONTEFICI

fecondo l'ordine dell'Alfabeto .

Bonifacio viii. 195 Felice ii.


Driano j. car.97
Bonifacio ix. 205 Felice iii. 49
Adriano jj. 108
Felice iiii.
A Adrianno iij. Formofo
55
III i. 17 113
Adriano iiij. 172C Califtoii. 164
Adriano v. 188Califto iii.. 213

DOREMAJA
Adriano vj. 2222 Celeftino i. 44 Aio 29
Celeftino ii.
r. la $8 167 [Gelafio j.
Agapito j
132Celeftino iii. 177 Gelafio ij. 163
Agapito ij.
Celeftino iiii.
80 181 Giouannij 54
Agatone
Alesandro j. Celeftino v.
7 194 Giouanni ij. $7
Alenandro ij. 158Chriftoforo . 121 Giouanni iij. 62
Alellandro iij.. 172Clemente i 4 Giouanniiv. 73.
Alejandro iiij. Clemente ii. Giouanni v. 83
183 152
Aleffandro v. 2c8Clemente iii. 176 Giouannivj. 86.
Aleflandro vj 218 4
Clemente iiii. 185 Giouanni vij. 87&
Anacleto. Clemente v. 197 Giouanni femina
Anastagio i. Clemente vi.
99401 200 Giouanniviij. 109
Clemente vii. 223 Giouanni ix. 118
Anaſtagio ii. ‫ار‬ Giouannix.
Anatagio iii. 123 Clemente viii. 235 125
Giouanni xj. 128
Anaftagio iii. 170 Cleto . 3
Aniceto . 12 ' Conone 84 Giouanni xij. 133
Antero . 20. Cornelio . 22 Giouanni xiij.
135
d!" 1. Coftantino . 89 Giouanni xiv. 140
Giouanni xv. 141
Enedetto i. on 63 Amafoi. 38 Giouannixvj. 142
E Giouanni xvij.
B Benedetto ii. : 82 D Damafo ii. 153 145
Benedetto iij. 106 Deodato i. 69 Giouanni xviij. 146
Benedetto iiii. 119 Deodato ii. 78 4 Giouanni xix . 149
Benedetto v. 134 Dionigio . 26 Giouanni xx. 169
Benedetto vi. 137 Donoi. 79 Giouanni xxj. 198
Benedetto vii. 148 Dono ii. 136 Giouanni xxij. 2091
Giulio j. 36. .
Benedetto viii.. 150 1
Benedetto ix. rio o 140 Giulio ij. 120
Eleute . i
Benedetto x. 196 6 Giulio iij. 225
Benedetto xi. 199 Eugenio i. 76 Gregorioj. 65
90,
Bonifacio j 43 Eugenio ii. 101 Gregorio ip
Bonifacio ii. 91
56 Eugenio iii. 169 Gregorio iij.
Bonifacio iij. 67 Euger io iiii. 16 Gregorio iv. 102
Bonifacio iiii. 68 Eufebio . 32 Gregorio v. 143*
Bonifacio v. 70 Eutichiano . 28 Gregorio vj. 154
Bonifacio vi. 114 Abiano 21 Gregorio vij. 152
Bonifacio vii. 138 i 27 Gregorio viij. 179
Grego

>
gono ix. 108
Gregorio X. Arcellino.
186 30 Silueftro iij.
Gregorio xj. M AVER Marcellot
20 Marcello ii. " 3 Siluerio 12+
Gregorio xii.

22
207 Marco. 226 Simmacho
Gregorio xiii.

%
Gregorio xiv. 203 Martino i. 35 Simplicio
233 Martino fi. 75 Siricio
Martino iii. 191 Sifinio
Iginio
10 Martino iv. 21 0 Sifto j.
H Hilario 17 8
47 . Mart ino v. 8 Siftoip "A
Honorio i.
་ Honorio ii. 71 Milciade. 212 Sifto ij. 25
Honorio iii. 165 33 Sifton MNDA 45
Sifto v. 216
Honorio iv. 179 Icola i.
Hormifda . 192 N Nicola ii. 107 Sote ro 231
15 7 2 Stef 15
53 Nicola in. an o j.
Nicola iv. 19 0 Stefano ij. 14
Nnocentio i. 93
Innocentio ii. 41 Nicola v. 193 ) Stefano iij.
166 212) Stefano iv. 96
Innocentio iii.
Stefano v. 99
Innocentio iv. Aolo i.
112
Innocentio v. 18 2 Pa ol o ii. 95 St efeno vj.
215 Stefano vij. 145
Innocentio vi. 187 Paolo ii.
Paolo iv. 127
Innocentio vii. 201 249 Stefano viij.
206 Paf ual e i. 227 Stefano ix. 130
Innocentio vili , 100.
Innocentio ix. 271 Pafcale ii. 156
162 Helesforo
234 Pelagioi.
61 T
T heodoro j 9
Ando . Pelagio ii.
Theodoro ij. 74
124 Pietro 64
Leone i. 117
46 Pio i
Leone ii. II Alentino
Leone iii. 81 Pio ii.
241 102
98 Pioiij. V Vi gilio
Leon : iv. 60
219 Vitaliano
Leone v. 105 Pioiv.
228 Vittore j. 77
Leóne vi. 120 Piov.
126 Pontiano 15
Leone vii. 229 . Vittore ij. 155
20 V.ttore iii.
Leone viii. 129 Ro ma no 166
116 Vrbanoi. 10
Leone ix. 18
Abiniana Vrbano ii.
Lebne x. 161
Leone xi. 154 SSergioj.
221 66 Vrbano iij.
174
Liberio. 85 Vrbano iv.
236 Sergioij. 184
104 Vrbano v.
Lino . 37 Sergio iij. 102
122 Vrbano vj.
Lucio i. 2. Sergio iv. 104
Lucio ii. 23 Scu erino 14 7 4 Vrbano vij.
72 Acharia 232
Lucio iii. 168 Silucftro j.
Zeferino 52
173 Silueftro ij. 34 Z Z
16
144 Zolimo

‫وا‬
DE
7 1
0197 bir k
10 VANO
IN DICE

DE PONTEFICI ROMANI

PER ORDINE DE TEMPI ,

DELLE SCISME , ET DE IV

CONCILII GENERALI.

Anni di Numero Tempo del Pont.


Chrifto de'Pont. Anni M. D.
44 I Pietro Galileo di Betfaida fù Pontefice . 24 S 12
75 2 Lino Tofcano da Volterra in vita di Pietro. II 3 12
77 3 Cleto Romano . 21 S 3
68 Clemente Romano dopo San Pietro . 4 26
Vacò la fede . 7
84 S Anacleto Greco Ateniefe . 9
Vacò la fede . 13
96 6 Euarifto Hebreo di Bethleem. 13
I Vacòlafede. 19

no0000002000
109 $7 Aleffandro Romano . 19
e: Vacò la fede .z oXenios 25
117 8 Sifto Romano . 9
Vacò la fede .
127 Telesforo Anacorita Greco . 10 28
Vacò la fede .
138 10 > Higinio Greco Atteniefe .
Vacò la fede. Mamibi
142 II Pio di Aquileia . ! II 27
Vacò la fede . O 13
153 12 Aniceto di Humifia villagio di Soria . 4
Vacò la fede . (13
163 13 Concordio Sotero da Fundi . 7 II 18
доколско

Vacò lafede O 21
171 14 Habundio Eleuthero Greco da Nicopoli . 15 13
Vacò la fede O S
186 . 12 I 28
15 Vittore Africano .
Vacò la fede G 12
198 16 Habundio Zeferino Romano . 17
Vacòla fede 6
о

218 17 Domitio Califto Romano . 13


Vaccò la fede 6
223 18 Vrbano Romano . S
030

Vacò lafede 23
231 19 Calfurnio Pontiano Ronano…. 2.
Vacò la fede . I
236 20 AnteroGreco . 1 14
1 Vacò
PONTEFICI

Anni di Numero Tempo del Pont.


di Pont. Anni M. D.
Chrifto 8 VI
Vacò la fede 6
217 21 Fabio Fabiano Romano
Vacò la fede ATK AG
22 Cornelio Romano . 2
Vacò la fédet IGA O AII2 S
IIMA
SCIS MAI.
252 Nouatiano Romano fedenello Seifma contra H C
I C
Cornelio
253 23. LucioRomano D IIUSMOD 3
Vacò la fede S
25ƒ15 (240 Stefano Romano 3 24
Vacò la fede XIC 22
41 LWIA
I 1 10 23
257 25 Sifto ij.Atheniefeed
4 Vacò la fede V mo II 15
160 26 Dionigio Greco monaco .0. $ 12010 S 5

0 + 0∞
Vacò lafede om Darbo O S
271 27 Felice Romano 17 V
Vacò la fede.co and who 70
"
275 28 Eutichiano Tofcano da Luna 8 6


Vaçò la fede Modusul o

+ Na26O7O2OOO
283 29 Caio da Salona in Dalmatia 12
Vacò la fedenoor niksIA o
Marcellino Romanostalony 7 26
296 30

00
Vacò la fede .0 Я of o 3 72
Marcello Romano,lalóc:V S 21
304 31
Vacò la fede : debo 20
%
I 27

•NONTO
310 32 Eufebio Greco
Vacò lafede : A or vi I 7
311 33 Milciade Africano V 3
Vacò la fede ... A 17
314 34 .3 Silueftro Romano 2654 20 4
I Vacò la fede Mr Mot 0 47
325 Primo Sinodo vniuerfale in Nicea di CCCXIX. Vefcoui .
20KG

Marco Romano: 8
335 · 35
Vacò la fede O O
Giulio Romano ... 16 S 26
337 36
Vacò la fede 1 25
. 37 Liberio Romano 20. 3 . 17 13 17
353
Vacò la fede T 6
1
1
SCIS MA

Felice ij. Romano creato nello fcifma contra Liberio. 10 3 II


355
366 1850 2 If
38 Damafo Portoghese
384 Vacò la fede 17
366 Vrficino Romano nello fciſma contra Damafo . $5
} dopo la morte di Liberio,c di Felice 2 1 23
31. MA CA Sinodo [6
IORI MANO.

Anni di Numero
Tempo del Pont.
Chrifto de' Pont. Anni M. G.
381 11. Sinodo vmiuerfale in Coftantinopoli di CL. Vefconi.
34 0
384 39 Siricio Romano
3 I 25
A Vacò la fede
2 20
998 40 Anaſtagio Romano 12
" Vacò la fede MA 10
41 Innocentio Albano {..
402 15 21
Vacò la fede o

04
2 22
416 42 Zofimo Greco
7
[ Vacò la fede J
I
419 43 Bonifacio Romano 28
Vacòla fede

i SCISM AII 1 I.
1.
"

AMN
350
419 Eulalio Romano nello fcifma contra
S. Bonifacio est

0800
423 44 Celeftino Romano
3
Vacò la fede 12
430 1 III. Sinodo vniuerfale in Efefo di C C. Vefconi .
432 45 Sifto iij. Romano 11
(I Vacò la fedel

༤༠
-
I
446 46 Leone Magno Romano, 20 II

Tor
Vacò la fede !

AUTHO
7

bon
45: IIII. Sinodo vniuerfale in Calcedone
F di DC X X X Vesconi .
on
461 47 Hilario Sardo

30001

d 10
Vacò la fede 10
Moltre
467 48 Simplicio da Tiburi 6 23
} Vacò lá fede
483 49 Felice ij. detto iij. Romano II 15
Vacò la fede S
∞0007

492 so
50 Gelafio Africano 19
Vacò la fede
496 51 Anaftagio ij. Romano 24
Vacò la fede 1
498 Of „
sa Celio Simaco Sardo 28
Vacò la fede .7 O
SCIS MAIVUBILA
498
: 0002

Lorenzo Ro.neHo fcifma contra Simaco


514 53 Celio Hormifda da Frufolone in Campagna 17
Vacò la fede
323 54 Giouanni Tofcano f ADOPT 16

Vacò la fede
526 3 LovesM
55 Felice iij. detto iiij. d'Abruzzo
Vacò la fedé 3
530 se Bonifacio ij. Romano
Vacò ta fede i S
SCISMA
PONTEFICI
Anni di Numero Tempo del Pont.
Chrifto de' Pont. Anni , M G.
SCIS MA V.

0400
0200
530 Difcorfo Romano nello fcifma contra Bonifacio 28
$32 57 Gio.ij. cognominato Mercurio Rom .
Vacò la fede
534 58 Ruftico Agapito Romano 19

669
535 Vacò la fede dalla morte di Agapito fino
alla ordinatione di Siluerio 28


*
535 59 Celio Siluerio Furfolone in Campagna
dalla fua confecratione

NO
I 10
Vacò la fede

‫ܘ‬
SCIS MA VI .

15546
63
337 60 Vigilio Rom. nello fcifma contra Siluerio 17 29 1
Vacò la fede

IMMAGI
S
553 V. Sinodo vniuerfale, il fecondoCoftantinopolitano
di CLXV Vefcoui .

Como magno AAU NUMMAL @MNO + moo too ~


555 : 61 Pelagio Vicariano Romano' S 10 20
Vacò la fede 4

TOT
561 62 Giouanni iij. Catellino Ramano 12 II 26
574 Vacò la fede 10

N∞
$75 7 63

NO
Benedetto Bonofo Romano 29

O
Vacò la fede
$79 64 Pelagio ij. Romano y 10
Vacò la fede 25

MOHOC
590 65 Gregorio Magno Rom. Monaco 13 6
Vacò la fede 19
66 Sabiniano Blerano Tofcano
но
604 19
" Vacò la fede 26
606 67 Bonifacio iii. Romano
ODOmomo

Va cò la fede 6
606 68 Bonifacio iiij. di Valeria terra de Marfi 6 8
Vacò la fede . 4 23
612 69 Deodato Romano 10 27
Vacò la fede. 16
616 70 Bonifacio v. Napolitano 3.
Vacò la fede . 9 13
622 71 Honorio Capouano 12 II "
7
Vacò lafede I 7 18
637 72 Seuerino Romano.
1 Vacò lafede.
638 73 Giouanni iiij. di Dalmatia 9 28
Vacò la fede I 14
4000+

640 74 Theodoro Gierofolimitano S 18


Vacò la fede . I 22
689

647 75 Martino da Todi in Tofcana, 28 90


Vacò la fede . 28
654 76 Eugenio Romano 9 24 G
Vacò la fede . I 27
Vita S
ROMANI
Anni di Numero Tempo del Pont.
Chrifto de' Pont. Anni M. G.
657 77 Vitaliano da Segna ne' Volfci 14 S 29
Vacò la fede . 2 14
672 78 Deodato Romano monaco 2 IS
Vacò la fede 4
676 79 Donnio Romano S 10
Vacò lafede 2 28

оо
80 Agatone Siciliano Monaco 2 S

100000
679
Vacò la fede . 7
680 VI. Sinodo Coftantinopolitano terzo di CCLXXXIX. Vefcou .
686 81 Leone ij. Siciliano 10 19
Vacò la fede . II 21
684 82 Benedetto ij. 10 27
Vacò la Chiefa dalla morte di Benc

140

9900
detto ij. fin'alla creatione di Gio

NON
uanni v. 2
685 83 Giouanni v. d'Antiochia in Soria I
Vacò la fede . 2 18°
686 Pietro Arciprete Romano fedette alquanti di .

SCIS MA VII.

Teodoro prete Romano fedette nello ſciſma


contra Pietro alquanti di . Et effendo ftati
cacciati via ambedue fù creato Canone .
686 84 Canone di Thracia O II Ó
Vacò la fede I 1 25
Teodoro prete Romano fedette alquanti dì .
SCIS MA VIII .
Paſcale Archidiacono , fedette nello fcifma
contra Theodoro alquanti di. Et effendo
ftati depofti amendue,fù creato .
81247

***
30MON

8 23
679 85 Sergio di Antiochia in Soria 13
Vacò la fede I 20
701 86 Giouanni vj. Greco 14
Vacò la fede I 18
805 87 Giouanni vij. Greco 17
Non vacò la fede
O - NHO 1803
0000400 °°°

607 88 Sifinnio di Soria 10


600 * ~ +~~*

Vacò la fede 1 16
707 89 Coftantino di Soria 8 1 20
Vacò la fede I 10
716 10 22.
90 Gregorio ij. Romano 14
O

Vacòla fede S
731 Gregorio iij. di Soria 10 24
Vacò la fede 0
781 92 Zacharia Greco 10 IS
0

Vacò la fede 8
Stefano
PONTE IF DOL

0000
Annidi Numero (
Tempodel Pon.
Chrifto de' Pont. Anni M. G.
752 93 Stefano ij.Romano 4
() Vacò la fede 1
752 94 Stefano iij. detto ij. . M orm on food & $29
=) Vacò lafede SEY 22
717 7 Paolo Romano 035 T. I 10
$ Vacò la fede
7

SCIS MAY I X.
217
757 Teofilato Romano Archidiacono nello fcifma
contra Paolo Aldo N
767 Coftantino di Nepefo creato per forza ‚é › T
contra i canoni da' laici fedette / I

SCIS MA . X.
768 Filippo Romano Monaco creato nello ſeifma
da'laici contra Coftantino fedette 5

O
.Et eflendo amtendue cacciati via,fù creato
768

500
96 Stefano iiii. detto iii. Siciliano Monaco 3 27
7 Vacò la fede 0 9
772 97 Hadriano Romano 23 10 17
5.1 Non vacò la fede
739 VII. Sinodo vniuerfale,che fù il fecondo Niceno
di CCC L. Vefcou .

no603060
7.96 198
TI Leone iii . Romano 2Q 18
I Vacò la fede 20
1816
99 • Stefano v. detto iiii. Romano, 00703 @ 23
Vacòla fede 2
S17 100 Pafcale Romano Monaco 17
Vacò la fede 4
8 :4
101 Eugenio i.Romano 24
Vacò la fede .0
41
SCIS MA X I.
09600

824 Zinzino Romano creato nello fcifina contra


Eugenio fedette alquanti dì .
827
1000 2

102 Valentino Romano


03043

Vacò la fede
$ .8 03 Gregorio iiii . Romano .
(4 Vacò la fede
∞0020

8+4 194 Sergio ii. Romano


Non vacò la fede
8+7 10 Leone iii . Romano 6
3
Vacò la fede 6 6
855 ic6 Benedetto iii. Remano 8 16.
Vace la fede O IS
SCIS
ROMAN.IO

Anni di Numero Tempo del Pon't.


Chrifto de' Pont. Anni ManRG.
SCIS MAXI I.
855 Anaftagio iij. Romano creatonello ſciſma &T.
contra Benedetto, fedette alquanti di .
858 107 Nicola Magno Romano once you 9: 6 820
O Vacò lafedeloosV O O 7
867 108 Hadrianoij. Romano izob jiiv ondisi2 4 II 212
Vacò lafede ! V O 12
640
869 VIII.Sinodo vniuerfale che fu il quartoCoftanti-2 1.1
nopolitano di CCC. Vefcoui .
872 い 109 Giouanni viij. Romano o M dia 1053 101 12

MAKI
Vacò la fede ov 3

O
!
$77 I X. Sinodo vniuerfalese quinto Coftantinopolitano 11 PER
7 di CCCLXXXII\Keſcqui.

HOMOKO to

NO3OO900

ON
$82 110 Martino di Gallefe ozofion III

N
Vacò la fede.loy
834 II Hadriano iij. Romano AdoA r
Vacòla fedelon. I
885 !!!* J

.3
12 Stefano vj.detto v. Romano ,
Vacò la feder
891 113 Form
ofo da Porto . Comedy arma I 6
77 Vaca la fede 2
SACOS MAX ! I· Ielasbo vali
Sergio iij . Romano creato nello fcifina con

000
100000
tra Formofo,fedette alquanti diord

0020
895 114 Bonifacio vj. Romano ? Is
Vacò la fede › S
895 115 Stefano vij . detto vj. Romano". 19
Vacò la fede wh combi 3
897 116 Romano da Gallefe .. 23
1 Vacò la fede Alvor 120
897 Teodoro ij. Romano 20
117
Vacòlafedebitos 1024 I
897 118 Giouanni ix. da Tiburi Monaco . 15
Vacò la fede I
109

36
30a

897 119 Benedetto iiij. Romano . 15


Vacò la fede 6
991 120 Leone v.di Andrea . 11 38 I ΤΟ
Non vacò la fede
SCIS MA X1111
902 121 Chriftoforo Romano nello feifina contra
Leone fedette . 0 7
.0

Non vacò la fede


10200

30006

902 122 Sergio iij. Romano 16


Vacò la fede 3
910 123 Anaſtagio iij. Romano! 22
Vacò la fede 2
912 Lando Sabino 3 .. 22
124
b Vaco
POINTA EMFaĈI

Anni di Numero
Chrifto de' Pont. Tempo del Pont.
Armi M. G.
IIXVacò la fede ‫יֵ'י‬ ? O 26
913 125 Giouamni.di Rauenna coli Jurongfa af.
35 ts
1 Vacola fedem & un n02
928 ૨૨
126 Leone vj. Romanosno ony.M riool1 ૬
C Vacò la fedeirony
928 2
127Stefano viij. detto vij. Romana VionshbiH 8 1'5
Vacò la fede 65.7
930 128 Giouannix Romanolino 2.42.[1] N
Vacò la fede... 15
I
935 129 Leone vij. Romano cuisine A DL10 6 ΤΟ
Vacò la fedes
939 130 Stefanoix. dettoviis Romano ۱۳
ober2.61

homol
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Vacòla fede? / 159002 10
9421 131 Marino ij. Romano stellab orit: M "
Vacò la fede loos་ ་

NA
946 132 Agapito ij. Romano.modforshlcH 9
Vacò la fede in 12
256 133 Giouanni xij. Romano 152
6
Non vacò la fede
963 134 Leoneviij. Romano 110 1 mel (1 IO 2
3 1
SCISMA XV.
964 Benedetto lv.Romanocrcato nellofeifma
contra Leone. 093 Agive O 0 10
965 135 Giouanni xiij. Romano 11 6 II S
Vacò la fede › .......

03
13
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Non Vacò la fede " 1.2

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972 137 Benedetto v. detto vi Romano
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974 138 Bonifacio vij. Romano S
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Vacò la fede
S
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10
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...
& Giouanni xiij.
984 140 Giouanni xiiij. di Pauia
8
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985 Bonifacio vij. cacciata via Giovanni xiiij.
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406040

6 458
Vacò la fede To
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Vacò la fede
995 142 Giouanni xvj. Romano I
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6 259
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ROMANI 9
Anni di Numero
de Pont. Tempo del Pont.
Chrifto Anni M. G.
995 143 Gregorio v.di Saffonia 2 2 8
Vacola fede 3
bp Heins10 10
I 8
J ours.oles 10
S CIS 1 MA XVILY
2004
995 Giouanni xvij. Greconellofoilma -Coutdiy
contraGregorio

: ~~~ -
10
998 144 Silueftro Guafcone
5 6 12
Vaçò la fede 6 12
S •
1003 145 Giouanni xvij. Romano
Vácòlafede 31 25
I 19
1003 146 Giouanni xviij.Romano. MAK 8
Vacò lafede 101

09460904
1009 30

~∞NING
147 Sergio iij. Romanom 2 12
Vacò la fede . R

* - ** 02
I 8
1012 148 Benedetto vij. detto viij. Tofcolano II 8 21
Vacò la fede . 2
1024 149 Gio.xix. Tofcolano,e fratello di Benedetto
9
Vacòlafede...
2
1032 150 Benedetto viij. detto ix. 20
SCIS MA XVIII.
1045 Silueft. iij. Ro.'nello ſciſma'contra Benedetto o

AR
-O
I 19
1045 Giouanni xx.Rom.creato nello ſcifma
Depofti quefti tre Pontefici, fù create
1045 10009OLANO ooo

nanaoo

8 +& Amm∞ +6 +00


151 Gregorio vj. Romano 7 20
Vacò la fede.
4
1046 152 Clemente ij. di Saflonia. 9 19
Vacò la fede .
996 ~ ~ MONOA
9 7
1048 153 Damafo ij. di Bauiera!
Vacò la fede . 23
1049 154 Leone ix.Lotharingo
" Vacò la fede .
2 II 24
1055 155 Vittore ij.di Bauiera
3 16
Vacò la fede .
1057 156 Stefano x. detto ix.Lotharingo monaco 28
Vacò la fede . 6
1058 Benedetto ix. detto x. Romano
9 20
Non vacò la fede.
1059
536

157 Nicola ij. di Sauoia


༥༠༠

2 25
Vacò la fede .
1061 158 Aleffandro ij. Milanefe II 22
Non vacòlafede
SCIS MA XIX.
1601 Honorio ij. da Parma creato nello fcifma
contra Aleffandro
:: mo

S
1072 159 Gregorio vij. di Soana in Toſcana monaco 12
Vacò la fede . 3
b 2 SCIS
PONTEFOIC I
Anni di Numero
Tempo del Pont
Chrifto < de' Pont. 1 Anni MG .
SCISM Xox.pl2 (mi
1080 8 X Clemente iij. da Parma nellofcifma contra
Gregorio,e i fuoi fucceffori 21

mutono
1086 160 Vittore ij: Beneuentano monaco 2 1 24
Vacò la fede
23
1085 161 Vrbano ij. Francefe monace jivci 11 4 18
( Vacò la fedeur.com O 14
1099 ) 162 Paſcale ij. di Bleda in Tofoana Monaco 18 9
Vacò la fede:
3
1101 Alberto d'Atella creato nello fcifma dopo ****
Clemente iiijcontra Pafcale ij. 4
1102 Theodorigo Romano nello fuifmani 3 as
1102 0 Silueftro iij. Romano nello fcifma dopo

SHO

.: 00
Theodorigo conrra Pafchaleip ? 01
1118 163 Gelafio ij. Gaetano monaco S
" Vaçò la fede 424
SCIS MA X X I.
1118 Gregorioviij.12 Spagnuolo creato nello ...

: 00
fcifma contra Gelafio 3
1119 164 Califto ij. Borgognoue akonsku, pu Si 10 191
1124 Vacòla fede. J3 ¿
1124

‫ܩܝܝ‬
Sinodo vniuerfale Lateranenfe.. ? 744
diD CCCCXCVII. Vesconi .
1124

20

32
165 Honorio ij. Bolognese, " S 3
Vacòla feder 50 101 0
SCIS MA XXII .

181
4211 Celeftino ij . Romano creato nellościfina
contra Honorio
1130 166 Innocentio ij. Romanos ! MAXI 070
17
Vacò lafede 10 7
SCIS MA XXIIL -T
1130 Anacleto ii.Romano creato nello fcifma
contra Innocentio ij. 91 &
Vacò la fede alquanti di
1138 ( Vittore iiij. Romano creato nello fcifmsa
dopo Anacleto contraInnocentio 6
104

1130 Sinodo vniuerfale Lateranenfe di M.Vefcoui .


1143 167 Celeftino ij.da città di Caftello in Tofcana 13
Q
0.0

0104046004

Vacò la fede Σ
0
0

114+
0

163 Lucio ij. Bolognefe


+*
*

II
Vacò la fede
1145 16) Eugenio iij.Pifano monaco 12
Vacò la fede I
1153 170 Anaftagio iiij.Romano monaco 24
7 Vacò la fede .
1453 171 Hadriano iiij.Ingtefe monacó 28
S
Vacola fede
3
Alef
PONTE FIOC¶I

Anni di Numero Tempo del Pont.


Chrifto de' Pont. Anni M I G.
ro
1159 172 Aleffand iij. Senefe 21 II 23
Vacò la fede I
SCIS MA XXIV .
1159 Vittore iiij. Romano creato nello féífina 704
0 contra Aleffandro iij. 4
1164 Pafcale iij. da Crema nella fcifma nok * }
11691 Califto iij. Vngaro nello ſciſma 7 S
1180 Sinodovniuerfale Lateranenfe
diCCLXXX.vefconi .
1181 Lucio iij. da Luca S 2 28
173
Non vacò la fede
1199 Fondu I 10 25
174 Vrbano iij. Milanefe

010
Vacò la fede I
o
1187 175 Gregorio viij. Beneuentan 27

10306
Vacò la fede V1C797 10
1188: 176 Clemente iij. Romano 26
Vacò la fede O

‫ܚ‬
3

88558830
1191 177 Celeft ino ii . Romano 9 II
Non vacò lafede 11:

৩০
y 18 6 19
1198 178 Innocentio iij. di Anagna

‫ܚ‬
(. Vacò la fede?


1115 Sinodo vniueerfale Lateranenfe .
diCCCCXII. vefconi .

OHOLAY + m
DOTOOμNO
1216 Honorio iij. Romano 10
179
Vacò la fede
1227 180 Gregorio IX . di Anagna 14 S
8 Vacòla fede... It I
1241 , 181 Celeftino iiij. Milanefe 17
Vacòlafede : 14 15
11332 182 Innocentio iiij. Genouefe . 11 S 14
Vacò la fedé 13
1245 Sinodovniuerfale in Lione diFrancia .
60mo 32 +0

amtra940

1254 183 Aleflandro iiij. di Anagna S S


MNNINOO

Vacò la fede 3 3
1261 Vrbano iiij.di Treca in Francia 2
184
Vacò la fede GIS 2
1265 185 Clemente iiij. di Narbona in Francia ୨ 25
3... Vacò la fede .... ୨
10
1271 186 Gregorio X. Piacentino .
Vacò la fede J 10
1274 Sinodo vniuerfale in Lione di Francia ilfecondo .
1266 187 Innocen. V.di Tarantafia in Borgogna frate
di S. Domenico
1945
040
O

( Vacò la fede
1.. • -7
1276 188 Hadriano v. Genouefe ..
Vacò la fede 25
1276 169 Giouanni xx.detto xxj. di Lisbona in Portogallo.
b 3 Vaco
PO NI TEFICI.
Anni di Numero Tempo del Pont
Chrifto de' Pont. Anni M. 16 G

M20

+ 207 + 200 +7
Vacò la fede . I 6
1277 Nicola iij. Roma no . 8 29
190

00000
Vacò la fede .
1281 191 Martino ij. detto iv. da Turone in Francia .
Vacò la fede .. 4
*

2042 0 0 ∞ 0
1285 192 Honorio iiij. Romano.1)
Vacò la fede . 18
1288 193 Nicola iiij. di Aſcoli frate de' Minori . I 14
Vacò la fede . 3 2
1294 194 Celeftino v. d'Ifernia heremita . S 17
Vacò la fede . un' 10

90
1294 195 Bonifacio viij . Romano .. 18
Vacò la fede . '! ΤΟ

.
1300 Quefto Pontefice celebròprimieramente il Giubileo .
1303 196 Benedetto ix. detto xj. da Treuigi frate
de' Predicatori. 8 16
Vacò la fede . 2 12 28
197 Clemente v. di Bordeo in Guaſcogna . 8 10 16
1305
1311 Sinodo vniuerfale di Vienna .
Giouanni xxj. detto xxiij. Cantuarienfe {-2 }
1316 198
Francefe . 18 3 28
S.CISM A XXV.
1327 Nicola v. da Rieti,fratci dell'ordine de' Minori creato
nello fcifma contra Gionanni xxj. 3 3 ' 1514
1334 199 Bened.x.detto xij. di Tolofa in Franc. mon. 7 4 6
:0 0 11

CORETIC
Vacò la fede .
Clem.vj.Lemouicenfe Franceſe monaco IO 7 O
1342 200 9880
Vacò la fede . 10 011
1350 Quefto Pontefice celebrò la feconda volta il Giubileo .
8728
8.16
1352 201 Innocentio vj. Lemouicenfe Francefe .
Vacò la fede . 1 IS
1362 Vrbano v. Lemonicenfe monaco Francefe 23
Vacò lafede 10
1370 203 Gregorio xj. Lemouicenfe Francefe . 7 2 27
Vacò la fede A I 12
} II 6
¥378 204 Vrbano vj. Napolitano .
Vacò la fede 10 072919
Quefto Pontefice celebrò la terzavolta il Giubileo .

SCISM A XXVI.
1
1378 Clemente vij. di Gehenna creato nello ſcifina
contra Vrbano vj. 15 II 10
Vacò lafede i. O O 12
8914 11 :0
1389 205 Bonifacio ix. Napolitano .
Vacò la fede 15
1400 Quefto Pontefice celebrò laquarta voltail Giubileo .
Benc
ROMA N 18

Anni diNumero ( Tempo del Pont


Chriftode Pont. Anni M.G.
1394 Benedetto xj.detto xij.Spagnuolo nello
"
fcifma dopo Clemente viij. contra.li

2007
fucceffori d'Vrbano vj 30
1404 : 206 Innocentio viij.di Sulmona ekonomikos 21
Vacò la fede: Y O 23
1406 } 207 Gregorio xij.Venetiano 717969 £8 S
Effendo egli depofto nel Concilio Pifano
Vacò la fedesche

O
1409 Sinodo vniuerfale di Pifa

com
1409 208 Aleff.v.di Candia frate dell'ordine de' minori. o 10 8
Vacò la fedeothat . 19 i.o 13

0
1410 109 Giouanni xij.detto xiipNapolitano . S 15.
1415 Effendo coftuideposto in Coftantia

o
Vacò la fedeliclulu S 10
1414 Sinodovniuerfale di Coftantia .

mo
1417 : 210 Martino inj.'detto v. Romano . 13 3 10
Vacò lafede O II
1424 Clemente viij. Spagnuolo nello fcifma
1 dopo Benedetto xiją ,5,7 4

*
1431 211 Eugenio iiij . Venetiano,dell'ordine de' Ca
:I nonicifecolari Ad Is If 21
4447 Vacò la fede stoll fre O it

KLEKKJE
1439 C
Sinodo vniuerfale in Fiorenza.
SCISMA. } XXVII .
1439 Felice iiij.di Sauoia heremita creato nello

won
156 fcifma contra Eugenio

NIK
S
212 Nicola v.da Sarzana.on.. A Roni IN

S
1447 :8 19
Vacò lafede oa V

K
*
1455 14

:
,
1450 Quefto Pontefice celebrò la quinta voltail Giubileo.
40000000

1455 213 Califto iij. di Valentia in Hifpagna . 3


Vacò la fedeo! " ‫י די‬
1458 114 Pio ij. Senefe. $
Vacò la fede :t
1464 115 Paolo ij. Venetiano 6 10
Vacò la fede. T. V 0
1471 116 Sifto iiij.di Sauona nel Genouefato . 13
Vacòla fede .
1475 Quefto Pontefice celebrò la fefta volta il Giubileo .
2019

217 Innocentio viij.Genouefe . $ 10


1484
Vacò la fede 0 16
‫ܘܘ‬

1491 218 Aleffandro vj.di Valentia in Hifpagna. 11 0


1503 Vacò la fede
1500 Quefto Pontefice celebròla festima volta il Giubileo .
2600

0930

1503 219 Pio iij. Senefe . 26


Vacò la fede 14
1313 110 Giulio ij.di Sauona nel Genouefato .
Vacò la fede
b 4 Sinodo
ROM AN I

Anni di Numero
Chrifto de' Pont. Tempo del Pont,
Anni M.G.
1512 Sinodo vniuerfale Lateranenfe .
1513 221 Lconex. Fiorentino . ‫ارژ‬ 8 8 20
Vacò la fede 11. } I 7
15226 Adriano vj. Batauo Germano . toni de 8 ++ 6
:: Vacòlafede ori 2
715235 4
223 Clemente vij. Fiorentino . Vodices o 10 di +7
1534 " Vacò la fedeforb the olw.M
17.
1525 Quefto Pontefice celebrò l'ottaua volta il Giubileo .
1334 224 Paolo iij. Romano 15 28
#arno ? la 2.0
C 1. Vacò lafede de 2 -29
15500 225 Giulio iij. Aretinoa I 16
Cioc chi S
-3555 Vácò la fede Xendors CO. 117
1560 Quefto Pontefice celebrò lanonavolta ilGiubileo .
15552
226 Marcello ij. di Montepulciano in Toſcana. 21

O
O
Vacòla fede Exp stogt2
22
1555 A 227 Paolo iij. Napolitano V far Lat
27
1559 Vacò lafede 4 7
1560 227 Pio iiij. Milanefe 33 Marites ‫ر‬ ‫ا‬ ‫ز‬
S II 15
1565 Vacò la fede 9 6 29
1566 229 Pio v. Aleffandrino 99 AbreuE AEG 3 116
:{ II ?I Vacò la fede 0 II
$172 230 Gregorio xiij. Bolognese yen10 10 427
1575 Quefto Pontefice celebrò la decima volta il Giubileo . ( ..
A Vacò la fede 210
13
1585 231 Siftov. Marchiano t
poradia 4226-3
Vacò la fede 6 18
1990 0 07-13
232 Vrbanovij. Romano ca/dayamı o
Vacò lafedebo 2 49
1590 233. Gregorioxiiij. Milanefes ng 10 10
Vacollafede > okra O " 1*3
1591 234 Innocentio ix. Bolognese Jal 2
dog
1591 11 Vacò la fede d . O 1
1592 " 135 Clemente viij. Fiorentino '.
ramime
13 1 4
3r 01 ¿ Vacò la fede ، ، ‫ܐ‬ 15 710 29
∞008

1605 0 236 Leone xj.Fiorentino timonices 26


& Vacò la fede ? 20
1805 0 37 Paolo V. Seneſe L Burgsepo 15 13
Vacò lafeder 0102 12
1621 138 Gregorio v.Bolognefe . The curio
() Vacò la fede . 27
1623 239 Vrbano viij. Romano . A chi
bes
4055 ¢ 2013 Pam Spa
3 IL FINE
1
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.. F oMor
del.
9
NOMI COGNOMIE PATRIE

E TITOLI DIT VTTI Di:


1 ". #
IGAR DINA J LI MA
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1
De iquali fi ha potuto hauer notitia alinobel za ain
... ? ib

DAL PRINCIPIO DELLA LOR CREATION E


fino ai tempinoftri .
SP
Chillede Graffi , Bolo- Alberico .... vefcouo card. Oftienfe. 342
gnefe, prete card. tit. Alberto de gli Alberti, Fiorentino , diac.
di s.Sifto . 617 card.di s.Euftachio . qen Das30
Adam Inglefe,prete car Alberto....diac.card.dis.Theodoro . 339
di.tit.di s.Cecilia. 480 Alberto di Mona,da Beneuento,prete car
Adalberto.... vefc. card. + din.tit,dis,Lorenzo in Lucina, c.1353
difelua candida 313 Alberto.... diacono card.dis.Adriano. 354
Adelmaro Capuano,mon. Caf.pre.car Alberto de' Marchefi di Brandeburg,pre
din. 2303 te card.tit.di s.Pietro in Vincula . 626
Ademaro Lemouicenfe,Francefe,prete Alberto Bolognetto, Bolognefe, prete car
card.tit.dis.Anaſtaſia. 460 di.tit di s....
746
Adriano Fiorentino, Fiamengo, prete Alberto d'Auftria,figliuolo dell'Imperato
card.tit.de'ss . Giouanni,e Paolo.617re,prete card.tit.di fanta Croce in Gieru
Adriano Caffillenfe cornetano , prete falem. Ispravatat .. 747
-card. tit.di s. Chrifogono . 607 Albino .... prete,card. tit.di fanta Croce in
Adriano Guffer,Francefe,prete card.tit. H Gicrufalem . 365
de'ss.Pietro,& Marcellino ." 625 Aldo Fiorentino,diac.card , de'ss . Sergio,e
Agapito colonna , Romano, diac, card. Bacco , hay й: 330
di s. Maria in via lata. ! 481 Alemanno adimario,Fiorentino, prete car
Agoftino Triuultio,Milanefe,diac.car din.tit.dis.Eufebio . 503
din.di s.Adriano . 1626 Aleffandro Oliua , da Saffoferrato , prete
Agostino Spinola, Saonefe, prete card. card.tit. di s.Sufanna. 561
tit.di s.Criaco . 1643 Aleffandro Farnefe Romano,diac. car, de'
Agoftino Valiero,Venetiano,prete car ss.Cofma, e Damiano . 607
tit. dis. Marco . 746 Aleffandro Cefonino ,Romano,diac.card.
Agostino Cufano, Milanefe, diac. card. de'ss.Sergiore Bacco. 626
rit.di s. Adriano . no 786 Aleffandro Farnefe,Romano,diac. card.di
Agoftino Galaminio da Brisighella, Ge ir s.Angelo . 1. 667
nerale dell'Ordine de' Predicatori , Aleffandro Campeggio , Bolognefe , prete
prete card. tit.di s.Maria de Araceli. car.tit.dis. Lucia in Silice . 677
873 Alef fandro Sforza, Milanefe,pret . car.704
Agostino Spinola Genouefe , prete car Aleffandro Criuello, Milanefe, pre.car. 704
di.di s.... 874 Aleffandro Riario , Bolognefe , prete car
Alano Coerino,Bertone, prete card.tit. din tit. difanta Maria in araceli : 746
di s.Praffede . 541 Aleffandro da Efte, Ferrarefe , fratello del
Alberico Monaco Cafinenfe, diac.card. Duca di Modena, diac.card.tit.di s.Ma
207 ria nuoua . 857
Alef
10 Nomi , Cognomi , Patric ,

alellandro de Medici , fiorentipol, prete Amicoluniore, prete card , dis. Croce


card. tit di s.Criaco . 746 In Gierufalem .
336
aleffandro Peretto, Romano,diac,car.dis. amicodacollifmedio , Aquilano, prete
Gieronimo . 786 card.tit.di s.Maria in Trafteuere.574
Aleffandro Orfino Romano diac.cand.di anaftafio.pretecard.tit.d; s.Clemen
s.Maria in Cofmedin . 874 te .
330
aleffandro Lodouifio Bolognese prete car, annibal Bozzaro,Napolitano, prete car
di s... **
874 din. 294
aleffandro Cefarino Romanodiac.car.di annibaldo Annibaldi, Romano, prete
S. Vrb. VIII. card.tit.di ss. Apoftoli .
"
aletlio.... prete card.tit.di s. sufanna 368 aninibaldo cicano,Romano,Vefc. card.
alfonfo Petrucci,fenefe, diac.card.di's.The Tofcolano .
odoro . butor Y 617 andouino Alberti,Francefe, prete card.
alfenfo Borgia,fpagnuolo,prete card.tit.di. tit.di ss . Giouanni, e Paolo. 465
ss. Quattro coronati 530 andrea de' Conti d'Anagnis rifiutò. 398
alfonfoinfante di portogallo, diac. card di andrea Ghine Fiorentino, prete cardin.
15.Lucia in Seprifolio . AD 01120626 3. tit.di s.Sufanita 460
alfonfo Manricofpagnuolo,prete card.tt. • andrea Bontempo,Perufino, prete card.
... diss. Apoftoli 643 tit.di s.Pietro,e Marcellino . 480
alfonfo Caraffa,napolitano,diac.card. di s. andrea della Valle,Romano,prete card
*) Maria in Dominica 696 tit.dis. Agnefe. 625
altonfoGomualdo,napolitano,diac.card. di andrea Mattheo Palmerio Napolitano,
Ms.Cecilia . .1. 705
prete card.tit.di s.Clemente 643
alfonfo Visconte, inilanefe,prete Card.tit. andrea Comaro, Venetiano,diac. card.
di's Giouaniante Portam Latinam. 857 dis.Theodoro . 30.668
alfonfo de la Cueua fpagnuolo diac card... andrea d'Auftria, Tedefco,diac.card.di
Greg.XV. - )1 A s.Maria Noua -"). 747
alfenfo Lodouico de Pleffis di Recheliu andrea Battore, Tranfiluano diac.card.
Francefe card.... Vrb. VIII. dis. Adriano . 211 1747
aluife de i Roffi, fiorentino, prete card. tit. andrea de Spina , Francefe, prete card.
di s.Clemente . 7 626 tit.di ss.Silueftro, e Martino. 597
aluife Cornaro,venetiano, diac. card.difanfan andrea Peretti daMont'Ako,diac.card.
Theodoroid & IO99oud 7678 tit.di s.Maria in Dominica. 857
alife Pifani Venetiano, prere card. 704 andrino de Rocca,Francese,prete card.
aluife di Lorena,francefe,prete card.tit. di tit.di s. Marcello .. 465
" S.... 11!1 746 angelo .... diac.card.di s.Maria in Domi
aluife Caetano Romano , prete card. di's. nica .
" Pudentiana . Vrb. VIII. 336
?. angelo acciaiolo,Fiorentino,prete card.
amadeo già Duca di Saudia, Vefc. card.di tit.di s.Lorenzo in Damafo. 480
s. Sabino . 0:
541 angelo Grifante, Lemouicenfe , prete
amando, ouero Armando Gio. de Pleftis card.tit.di s.Pietro in Vincula . 467
de Rechelin Francefe prete card. di s... angele di Anna,Napolitano,diac.card.
Greg. X V.. di S. Lucia in feptifolio. 481
amaneo d'Alibretto,Francefe,diac.card.di angelo fummaripa,da Lodi, prete card.
S.Nicolò in Carcere ... 607 .tit.di s. Pudentiana . 489
amico.... prete card.di s.Croce in Gierufa angelo Corraro Venetiano, prete card.
lem . 1. tit.di s .Marco .
319 492
amico... prete card.tir.di ss. Nereo, & Ar angelo da Reccanati,prete card.tit.di's.
chileo . 330 Stefano in Celio monte . 209
angelo
E Tholi di tutti i Cardinali . YI

angel Barbadico,Venetiano, prete car antonio Pernotto , Granuela, di Borgo


di.tit.di s.Pietro,e Marcellino . 209 gna, prete card. 704
angelo Capranico,Romano prete card. antonio Crecchio, Francefe, prete card.
tit.di s. Croce in Gierufaiem. 561704 1c
angelo Nicolini Fiorentino, prete card. antonio Caraffa,Napolitano, diac.card .
tit.di s.Califto . 1704 . dis.Eufebio . 720
angelotto Fufco, Romano , prete card antonio Maria Saluiati, Romano,prete
tit.di s.Marco . 1 " $29° 2 card. tit.di s. Maria in Aquiro. 746
anfelmo.... prete card.tit. di s. Lorenzó antonio Maria Gallo , da Ofmo , prete
in Lucina. "? 1785
339 card.tit.dis. Agnèfe .
anfelmo Marzato da Monopoli, Capuc antonio Saulo,Genouefe,prete card.tit.
cino, prete card. tit. di s. Pietro in dis.Vitale . abou 6.1.786
Monte Aureo . 858 antonio Fachinetti , diac. card. de'sss.
anthero de Londra, Inglefe, prete card. Quattro Coronati . : 809
tit. di s. Praffede . 401 antonio Zapata,Spagnuolo , Arciuefco
antonio Gaetano,Romano , prete card. no di Burgos,prete card.tit.di s. 857
.tit.di s.Cecilia. ? 489 antonio de Medon Franceſc, prete car.
antonio Anchione,Romano, prete car dis. Mariain Portico . 666
di.tit.di s.Pietro in Vincula . 492 antonio Caetano Romano prete card.
antonio Caluo Romano,prete, card.tit. dis.Pudentiana.Greg.XV.
di s.Praffede . 491 F.Antonio Barberino Fiorentino prete
antonioCorraro,Venetiano, preté.car card.di s: Onofrio. Vrb. VIII...
di.tit.dis. Crifogono . 209 antonio Barberino Romano diac.card .
antonio Pancirino,da Porto Gruar, pre di s.Maria in Aquiro .Vrb.XIII .
te card.tit.di s.Sufana. $ So antonio Santacroce Romano Gard....
antonio Caffino, Senefe, prete card. tit. Vrb.VIII .
di s.Marcello. 216 antoniotto Palauicino,Genouefe , prete
antonio di Martino , Portughefe, ptere 1 ' car.tit.di s.Praflede .. 597
card.tit.di s..... 0530 arcangelo Bianco,prete card.tit.di s.Ce
antonio cerdano,prete card.tit.dis. Cri fario . 1720
fogono. 21 077 541 ardiceno dalla Porta, da Nouara , diac.
antonio Giacomo,Venerio,da Recana card.de' ss.Cofma, e Damiano . 597
ti, prete card.dis. Clemente . 787 ardicio Riuoltella,Milanefe, diac.card.
antonio Triuultio, Milanefe, prete car di s.Theodoro . 354
di.tit.di s.Anaftafia. 606 arduino... prete card.tit. di s. Croce in
antonio Forriero , Saonefe i prete, card. Gierufalem . 360
tit.di s. Vitale . 617 aribetro... prete card.tit.di fanta Ana
antonio da Montefabina, Aretino,pre ftafia . 12 345
te card.tit.di s.Vitale inVeftina. 617 arnaldo.... prete card.tit. di s.Clemente
antonio Bobier, Francefe,prete card.tit. in Monte Culiony 2 0: 329
di s. Anaftafia . 625 arnaldo d'Anxio,Francefe , prete card.
antonio Sanfeuerino,Napolitano, prete rit,dis.... 1449
card.tit.di s.Sufanna . 643 arnaldo Cantalupo , Francese , prete
antonio da Prato, Francefe, prete card. P card.tit.di s.Pietro,e Marcellino.444
tit.di s.Anaftafia . 643 atnaldo de Veza,Francefe,diac.cardin.
antonio Puccio Fiorentino , pretecard. dis.Euftachio ... 453
tit.de' ss.Quattro coronati.. 643 arnaldo di Germania , prete card.tit.di
antonio Triuultio,Milanefe, prete cars... g 480
di.tit.di s.Criaco . 695 arnaldo da Pelagrua , Guafcone , diac.,
card,
12 Nome , Cognome , Patrie

card.di s.... 445 Bartholomeo Guidiccione , Lucchefe ,


atnaldo Nouello,Francefe,pretecardin. prete card.di s.Praffede.. 1 667
tit. di s. Prifca.. 444 Battifta Zen, Venetiano, diac.card.di s.
arnaldo Faltuerio,Franccfe, Vefe. caid. 1 Maria in Portico . 1. 574
Albano . 444 Bandinello Saulio,Genouefe,diac.card.
arnaldo.... Francefe, prete card.tit. di s. .. " tit.di s.Adriano. 617
Sifto . 460 Benedetto.... prete card.tit di s. Puden
arnaldo Doffato , Francefe , prete card. tiana . 313
tit. di s.Eufebio . 857 Benedetto...prete card.tit.di s.Pietro in
afcanio Colonna,Romano,diac.cardin. Vincula . 319
19786 Benedetto.... prete cardin.tit.di s.Sufan
afcanio Parifiano,da Tolentino, prete na . 380
card.tit.dis. Pudentiana 666 Benedetto Gaetano d'Anagnia,diacon.
afcanio Maria Vifconte Sforza,diacon. card.de' ss.Cofma, e Damiano . 422
card.de' ss.Vito,c Modefto. 88 Benedetto Accolti, Aretino, prete card.
afcanio Filomarino Napolitano, card. tit.di s.Eufebio . 643
Vrb. VIII. Benedetto Lomellino, Genouefe , diac.
aftaldo...diac.card.di s.Euftachio. 345 card. di s.Maria in Aquino . 705
aftorgio Agnenfe , Napolitano , prete Benedetto Giuftiniano Genouefe, diac.
card.tit.dis. Eufebio. 1. 541 card.di S.Giorgio in Velabro . 786
atto...prete card. 303 Bentiuenga,Vefc.card.albano . 419
auxias de podio,Spagnuolo,prete card. Beraldo Francefe,Vefc.car.albano. 43z
tit. di s.Sabina . ! 587 Bereardo Guafcone,prete'diac.card.tit.
di s.Euftachio.. 445
B 1. Berengario Francefe,Vefc. card.Prene
ftino . 444
Aldaffar, Coffa, Napolitano, diac. di Berlingerio Geffi Bolognefe,prete card.
Baldafar,Coffa, Napolitano, diac, 489di dis.Agoitine . Vrb.VIII.
Baldaflar Sandoual Spagnuolo , prete Bernardino Carauaial,Spagnuolo,prete
card. di s.... 874 car.tit.di s.Croce in Gierufalem. 606
Baldouino Francefe , Arciuefc. di Pifa , Bernardino Lunato,da Pauia,diac.card.
prete card.. 342 di s.Criaco . 607
Bandello Bandelli di Lucca, prete card. Bernardino Maffeo,Romano,prete car.
tit.di s. Balbina .. 209 .tit.di s.Criaco . 667
Bartholomeo.... prete card.tit.di s.Praf Bernardino Scoto,Sabmo,prete cardin.
fede . 161 tit. di s.Mattheo . ( 698
Bartholomeo Coturno, Genouefe, pre Bernardino Spada da Brisighella_prete
te card.tit. di s. Lorenzo in Damafo . " card. di s. Stefano nel Monte Celio.
480 Vrb. VIII.
BartholomeoVliarij,Padoano,prete car Bernardo.... diac.card.di s. Maria in via
din. tit.di s. Pudentiana . 488 lata .
313
Bartholomeo Mezzauaca , Bolognefe, Bernardo Romano , prete card.tit. di s.
VDABABABA

prete card.tit.di s. Martino. 489 Clemente . 347


Bartholomeo Rouerella, da Rauenna , Bernardo.... diacono card. 347
prete card.tit.di s. Clemente. 561 Bernardo.... diac.card.de' ss. Cofma , e
Bartholomeo Spagnuolo,prete,card.tit. Damiano.i 350
dis. Agata. 606 Bernardo....Vefc.card.Preneftino. 359
Bartholomeo dalla Cueua, Spagnuolo, Bernardo.... diac. card. di s. Nicolòin
prete card.tit.di s-Mattheo o 667 carcere . 360
Ber
E Titoli di tutti i Cardinali . 13

Bernardo... diac. card.dis. Maria Nuo din.titol. de'ss. Nereo, & Achilleo .
ua . 268 625
Bernardo d'Anguifello Francefe , vefc. Bonifacio Beuilacqua , Ferrarefe , preté
card.Portuenfe ... 423 card.tit. di s.Anaſtaſia. 857
Bernardo de Torre,Francefe,vefc.card. Bonifacio Gaietano,Romano, prete car
Tufculano 452 din.tit.di s....
873
Bernardo de Monte Fauentio , France Bortolamio Cefis, Romano, diac.card.
fe,diac.car.di s. Maria in Aquiro.453 tit.di s.Maria in Portico . 8.56
Bernardo di Rhodes,Francefe,prete car Bortolamio Farratino , Romano , prete
din.tit.di s.Criaco . 455 card.tit.di s. 872
Bernardo dalla Torre , Francefe diac. Bofo Inglefe,diac. card.de' ss.Cofma, e
card.tit.dis. Euftachio'. 460 Damiano . 353
Bernardo Bafigneto , Spagnuolo , diac. Bofo Francefe,diac.cardin.di s. Michiel
cardin. di s... 467 * Arcangelo . 365
Bernardo Herulo,da Nami,prete card. Branda Caftiglione, Milanefe, prete car
tit.di s.Sabina , :: 561 din.tit.di s. Clemente . 503
Bernardo Tardato , da Bibjenna , diac. Broccardo Tedefco,prete car.tit. di s....
card.tit.di s.Maria in Portico . 626 561
Bernardo da Trento, prete card.tit.di s. Bruno..... prete cardin. tit.dis. Sabina
Stefano in Celio monte . ? 643 297 1.
Bernardo Saluiati, Fiorentino ,prete ca Buondi... diacono cardin. di s.Michael
..dín. 02. 7.704 Arcangelo. 353
Bernardo Nauaiero,Venetiano , diacon. Buonuifo Buonuifio,Tofcano, diac.car
car.tit.di s.Nicolò interimagines.705 tit. de' ss. Vito, & Modefte in Macel
Bernardo de Roxas , Spagnuolo , prete lo Martyrum . 857
card.tit.dis. 857
Bernardo Maczicouufchi , Polacco , ve C
fc, di Cracouia ,préte car.tit. di.s. 349
Bertrando da Castagneto, vefc.car.Por Amillo Borghefe, Romano, Audi
*tuenfe 452 CA tor Generale della Camera Apoft.
Bertrando di Deucio, Francese , prete prete car.tit.di s.Eufebio . 856
cardin . tit.di s.Marco . 455 Carlo Borbone,Francefe, prete card. di
Bertrando Francefe, prete card. tit. di s. S. Martino ne' monti .. 587
Cecilia . 467 Carlo dal Carretto,Genouefe, prete car
Beffatione da Coftantinopoli ,prete caż din.tit.di...... 617
din.tit. de'ss. Apoftoli ... 530 Carlo Matifconenfe,Franceſe,prete car
Bobo... diac.card.dis . Giorgio al Velo din.tit.di s. Matteo. 666
d'oro . 368 Carlo di Ghifa,Francefe, prete card. tit.
Boetio Romano,diac.card.tit.di s. Vito, dis. Cecilia 665
e Modeſto . 442 Carlo di Vandomo, Francefe,diac. car
S.Bonauentura,Vefc. card. Albano. 410 din. tit. di s.Sifto . -668
Bonauentura Carato Padoano , prete Carlo Carraffa, Napolitano, diac. card
cardin. tit. di s. Cecilia . 481 " de' ss. Vito, e Modefto . 696
Bonifacio Vefcouo card. Albano. 294 Carlo Borbon, Francefe, prete card. tit.
Bonifacio.. prete cardin, tit. dis. Mar di s.... 747
co . ( 319 Carlo Boromco,Milanefe,diac.card..di
Bonifacio... diac. cardin.de'ss .Cofma, s. Martino ne' monti. 1 .1 1704
c Damiano . 354 Carlo de' Graffi, Bologuefe, prète card.
Bonifacio Ferrerio da Vercelli, prete ca tit.di s .Agnefe . 720
Carlo
14 Nomi,Cognomi , Patric i

Carlo di Lorena, Francefe,diac.card.di Cintio Aldobrandino, da Senogallia ;


S. Maria in Dominica. 747 diac.card. di s. Giorgio al Velodoro
Carlo di Lorena, diac. cardin. di fanta..
! 856
Agata . 786 Claudio de Giuri,Francefe, prete card.
Carlo Rabuglietto , Francefe, prete car. tit.di s.Agnefe . 644
tit. di s.Eufemia . 720 Claudio di Rauma, Borgognone, prete
Carlo Vifconte, Miianefe, prete car: de cardatic.dis.Pudemiana 746
ss.Vito,e Modefto . 704 Clemente Olera del Genouefato, prete
Carlo di Conti,Romano,Veft. d'Anco card. di s.Mariain Araceli ol 696
na,Prete Card.tit.di S..... 857 Clemente dalla Rouere , pretecard.tit.
Carlo Madruzzo , Germano , Veſcouo di s.Clemente ... 616
di Trento,prete card.tit.di S... 857 Confaluo Spagnuolo,Vefcouo, card.Al
Carlo Emanuel Pio Ferrarefe, diac. car. bano'. 436
tit.dis.Nicolòin Carc. Tulliano. 858 Conte Anguifano,Milanefe,prete card.
Carlo Medici Fiorentino , diac. card.di tit.de'ss.Pietrose Marcellino. 425
s. Maria in dotañnca . 874 Corrado..... Vefc. card.Preneftino.29
Cefare Borgia,Spagnuolo,diac.card. di Corrado.... prete card.tit.di s. Pudentia
s.Maria Nuoua,rinonciò . 607 na . 329
Cefare Baronio da Sora , Città nel Re Corrado....prete card.tit.dis.Stefano in
gno di Napoli,Protonotario, Apoftc Celio monte . 350
lico del numero de Participanti.Pre Corrado Caracciolo Napolitano, prete
te card.tit.de'ss. Nereo, & Archileo. card.tit.di s.Chrifogono. 492
856 Cofmate de i Megliorati da Sulmona,
Gefare Gherardi Perugino , prete card. prete card.tit. di s. Croce in Gierufa
di s.Pietro Montorio . 874 lem . 488
Chrifogono ... diac. card. di s. Maria in Cofmo Ofino Romano, prete card.tit.
Portico . 343 de'ss.Nereo,e Archilleo . 588
Chriftoforo Giacobaccio,Romano, pre Cofmo di Torres Romano, prete card.
te card.tit.di s.... 666 di s.Pancratio . Greg.XV.
Chriftoforo Inglese, pretecard. tit.dis Coftanzo Sarnano , da Samano, prete
Praffede . 617 -card.tit.dis.Vitale . 785
Chriftoforo Madruccio,da Trento, pre Crefcentio Romano,diacono card. 313
te card.tit.dis. Cefarco. 667 Crefcentio,detto Cintio Romano, vefc.
Chriftoforo Maroni , Romano , prete card.Sabinenſe . 319
card.tit.di s.Ciriaco . 489 Crefcentio.... diacono card, di s. Maria
Chriftoforo de monte, prete card.tit. di Nuoua . 330
fanta Praffede 677 Crorone Tedeſco, prete card.tit. di s.... "
Christoforo Romano , del Friuli , prete 480
car.tit.di s.Bartholomeo in Infula626 Curione.... prete card. tit.dis. Vitale in
Chriftoforo dalla Rouere , da Turino, Veftina . 303
prete card.tit.di s.Vitale . 588
Cintio.... prete card.tit.di s. Lorenzo in D
Lucina . " 350
Cintio Romano, prete card.tit. di s.LoD
renzo in Lucina . 375 card.dis . Stefano in celio Monte
Cintio Sauello,Romano,diac.card.di s. 666
Lucia in Orfeo. 1
375 Dauferio Monaco Cafinenfe, prete car.
Cintio Romano, diac. card. di s.Adria tit.di s. Cecilia . 300
no. 354 Decio Azzolino,da Fermo , prete card.
uit.
ETitoli di tuttii Cardinali. I'S
tit.di s.Matteo . 785 Domenico Riuarola Genioucfe,Arciue
Dego Carraffa Napolitano vefcouo di feouo di Nazareth , prere card. tit.di
Damafco,pretecard. tit. de' ss. Gio. e ..Aleffio nel Monte Auentino. 873
1. Paolo,nel monte Celio'. 873. Donno Anna Decars de Giuri, Francefe
4 DemetrioOngaro, prete card.tit.de' ss. Monaco dell'Ordine di S. Benedet
te 34 Quattrocoronati . 480 to,Veſcouo Laffionenfe , prete card.
Deodato....prete card.tit.di s.Pietro in 1 tit.di S....
+6 865
te Vincula . MAMI 313 Durante Duranti,Brefciano,prete card.
9% tit.dis.Paneratio. 667
Deodato...prete cardin.tit.di s.Loren
: zo in Damafo . jj0
Deodato... diac.card.di s.Adriano.360 E.
Deodaco....prete card.tit.di s... 375
Deodatode Cauilliaco, Francefe, prete Gidio.... Vefcouo card. Tofcolano
car. tit.di s.Croce in Giennalem. 460 336 11
Defiderio ... pretecard.tit.dis. Praffède Egidio .... (diac.card.di s. Nicolò in caF
330 cere . 1 .2
371
F. Defiderio Scaglia Domenicano Cre Egidio
.... diac.card.de'ss.Cofma, e Da
phonefe , Commiffario del fanto vffi miano . 383
cioprete Cand. di s.Clemente. 874 Egidio Aluarez,Spagnuolo,Vefc. card.
DidacoSpinofa,Spagnuolo, prete card. Sabino . 460
at.dis.Stefano in celioMonte. 720 - Egidio Ifalnio, Francefe, prete card.tit.
Diego Vrado, Spagnucio, prete card. de' ss.Silueftro,c Martino. 465
.tit.dis. Sabina 606 Egidio de Campis,Francefe,prete card.
Diomede Caraffa , Napolitano , prote tit.di s.... 303
card.tit.dis.Martino ne monti. 694 Egidio da Viterbo, prete card. tit. di s.
Dionifio d'Agria,Ongaro, prete car.tit. Matteo Euangelifta . 626
di s. Criaco . $30 Egidio Albornozzo Spagnuolo , prete
Dionisio Lauterio,da Beneuentos prete card..... Vrb. VIII.
card.tit.di s.Marcello. 667 Elcazaro.... pretecard.tit.di s.Marcello
Dionifio di Marquemont Francefe pre 480
te Card.di s.Trinità nel monte Pin Enea Siluio Piccolomini , Senefe , prete
cio Vrb.VILL card.tit.di s.Sabina . $48
Diuizzo.Vefc.card.Tofcolano. 329 Eneco Manrico,Spagnuolo,prere card.
Domenico Capranica, Romano , diac. ut.di s.... 668
card.di s.Maria in via . 613 Enneco di Mendozza,Spagnuolo, pre
DomenicoGiacobaccio, Romano,pre te cardin.tit. di fan Nicolò in carcere
ce cardinate di fan Lorenzo in Panif " Tul. 643
perna . 626 EnnioFilonardo, Romano ,ptete card.
DomenicoGrimano ,Venetiano , diac. tit.di s. Angelo . 666
cardin.tit.di s.Nicolò . 607 Erminio Valenti da Treui , Protonota
Domenico Pinello,Genouefe prete car. rio Apoftolico,prete card.tit.dis.Ma
riz.dis.Lorenzoin Panifpesha 785 ria Trafpontina . 857
Domenico Raimondo,fpagnuolo, pre Euangelifta Palotta , dacalderola, pre
te car.tit.dis Sifto. 613 card. tit.di s.Marreo . 786
Domenico Tofco da Reggio,prete ear.
tic.di s.Pietro in Monte Auteo. 857. F
Domenico Gimnafio, Bolognefé, Arci
wescomo Sipontinos prete card. tit. Abio Mignanello, fenefc ,prete card,
dis. 837 678
Faccio
mes
:16 Nome , Cogno Patrie ,

Fabritio Verallo Romano, vefcouo di card.tit.di s.... og Mib.i873


S. Seuero,prete card.tit. di s. Agofti filiberto Vgonetti, Borgognone , prete
no . 873. card. tit.dis.Lucia . $ 87
Fabricio Verofpi Romanos prete card. filiberto Ferrierio , Piemontefels prete
di s. Lorenzo in Pane , e pefce. Vrb. card. tit.di s. Vitale in Veſtina. ~ 667
VIII. filiberto Babo,Francefes prere card. tit.
faccio Santorio da Viterbo , prete card. dis.Sifto . Luca usaq....cm5764
tit-dis.Sabina .. 617 filippo Pata,Francefe,prete card.tit.di s.
federico Borromeo,Milanefe, diac.car 4672 Litav . 91 ... ombes
din.di s.Agata . 786 filippo d'Alenconio, Ongaro,tek card.
federico Cafimiro, diac.card. di s.Lucia O di ş. Sabina bo o.mb..... bc480
in feptifolio . 607 filippo Geza, Romano prete card.tit.di
federico Cefis , Romano ,prere cardin s. Sufanna our insosh en br480
tit. di s. Prancratio . 8160 667 filippo Caraffa Napolitano , pretecard.
federico Cornaro,Venetiano, prete car tita di sa Silueftro, e Martinoush:480
din. di s.Stefano in celio monte, 785 filippo Inglefe,prete card.tit. de' ss. Ne
federico Fregofo,Genouefe,prete card: reo, & Archiléb sikre 2 of 493
di s.... 666 filippo Sarzano da Luna,prete Card.tit.
federico fan Seuerino, Milanefe , diac, di s. Lorenzoin Lucina ty 541
card. tit. di s . Theodoro . 97 filippo de Leuis, Francefe , preto Card!
federico ,...Borgognone Cardin. dis ... tit. derss.Pietro,e Marcellino.b . 587
$ 88 ་་ ion filippo di Lucimburg Francefe, prete
federico Gonzaga, Mantoano,diac.car.cardin.tit.de' ss.Pietro, e Marcellino.
di s. Mária Noua. 1705 606.clo
2 g : M. , 1. ) abernoi
federico Cornaro Venetiano, prete car filippo della Camera , Francefe , prete
din.di s.Maria Trafpótina.Vib.VIII. card. tit. de' ss. Silueftro , e Martino.
felice Peretto da Mont'alto,prete cardi ? it.
644
tit.dis.Gieronimo.720 filippo Boncompagno, Bolognefe, prete
felice Centino Afcolano , Procuratore card. tit.di s.Sifto. 811746
Generale dell'Ordine di s. Francefco filippo Spinola Genoueſe,prete card.tit.
4 di s. Sabina . T 59746
delle Scarpe,prete card.tit.di S.Giero
nimo de' Schiauoni , 7-8 1,873
1,873 filippo Guaftauillano, Bologneſe , diac.
ferdinando Infante di Spagna, prete car card.dis. Maria in Cofmedin . 747
din. di s.Maria in Portico . 874 filippo di Lencurt, Francefe,prete card.
ferdinando Ponzeno, Fiorentino, prete tit.di s....
785
card. tit.di s.Pancratio . 626 filippo Sega,Bolognefe,prete card.tit.di
ferdinando dei Medici,Fiorentino, dia 1s. Onofrio . 11 809
cono card.dis. Maria in Dominica filippo Vuilielmo,Figliuolo delDuca di
705 ‫ܕܕ ܕ‬ Bauiera, Vefcouo Ratifponenfe,pre
Ferdinando da Toledo Spagnuolo,non te card.tit.di s. 857
volfe accettare . 746 filippo Spinelli,Napolitano, Arciuefco
ferdinando Ninno da Gueuarra Toleta uo Colocenfe , Chierico di Camera ,
no,Spagnuolo,prete card.tit.di s. Bia prete card.tit. di s.... 857
gio dell'Anellow.it ‫ܘ ܐ‬ 856 filippo Filonardo Romano, vefcoûo di
ferdinando Tauerna, Milanefe,Gouer Aquino,tit.di s...." 1861 916 873*
nator di Roma,prete card.tit.di s . Eu flaminio Platto,Milanefe,dio.card.tit.
febio . 858 di s. Maria in Dominica . 804
ferdinando Gonzaga,Prior de Barula, fi flauio Orfino,Romano,prete card. di s .
gliuolo del Duca di Mantoua ; diac Giouanni ante portam Latinam . 704
for
ETitoli di tutti i Cardinali. 17
fortantrio Vaffelli, Guafcone, prete car. card, tit di s.Clemente 617
5465 franceſco de' Conti Romano,prete car
francefco Gaetano,diac.card.di s. Nico din.tit.di fan Vitale 625
7
te lò in carcere . 437 franceſco amelino,fiorentino, prete car
franceſco da Todi,prete cardin.tit. di s. din.tit.di fan Califto 626
6
Marco 465 franceſco Pifano Venetiano,diac. card.
it.
francefco Thebaldefcho , Romano , tit.di s.Theodoro 626
04
prete card. tit.di s.Sabina 471 francefco Quignone, Spagnnolo, prete
franceſco Butillo,Napolitano, vefc.car. card.titol. di s. Croce in Gierufalem
Preneftino 480 643
francefco Carbone , Napolitano, prete francefco Cornaro , Venetiano, prete
card.tit.di s.Sufanna 481 card. tit.di fan Pancratio 643
franceſco Alifia,Napolitano, diac. card. francefco Turnone, francefe, prete car.
di s.Euſtachio 481 tit.de' ss.Pietro,e Marcellino 643
francefco caftagnola,Napolitano,diac. francefco de Mendozza , Spagnuolo ,
cardinale 481 prete car.tit.di s.Maria in Campido
francefcoVguccione, da Vrbino, prete glio 667
card. tit.de'ss.Quattro Coronati 492 francefco Sfondrato, da Cremona, pre
francefco Lando, Venetiano, prete car. te cardin. tit.de's s. Nereo, e achilleo
tit.di s.Croce in Gierufalem 502 667
francefco Zabarella Padouano , diaco francefco alciato, Milanefe, prete card.
no car. de'ss.Cofma, e Damiano.5oz tit.di s.Lucia in septifolio 704
francefco Condulmiero,Venetiano, Ve francefco abondio Caftiglione , Mila
fcouo card. Portuenfe 529 nefe,prete card. 704
francefco Picolomini, Senefe, diac. car. francefco Gonzaga , Mantoano , diac,
tit.di s.Euftachio 561 card.tit.di s.Nicolò in carcere 70s
francefco Gonzaga , Mantouano, diac. francefco Paccicco, Spagnuolo , diaco
card.tit.di s.Maria Nuoua 561 no card. 705
francefco dalla Rouere , Saonefe, prete francefco Craffo , Milanefe,diaon.card.
card.tit.di s.Pietro in Vincula 574 705
francefco Borgia, Spagnuolo,prete car francefco di Gioiofa ,Francefe,prete car
din.tit.di s.Cecilia 606 din.tit.di s.Silueftro 746
franceſco Remolino , Spagnuolo, prete francefco sforza,Romano,diac.car. di
card.tit.de' ss.Giouanni, e Paolo 606 s.Giorgio in Velabro 747
francefco Soderino Fiorentino , prete francefco Maria del Monte, diac, card.
card.tit.di s... 606 1 di s.Maria in Dominica 786
francefco de Sprais , Spagnuolo , prete francefco Toledo, spagnuolo da Cordo
card.tit.de'ss.Sergio, e Bacco 607 ua della Comp. del Giesù , prete car.
francefco Floro, Spagnuolo, diac, card. tit.di s.Maria Trafpontina . 856
tit.di s.Maria nuoua 607 francefco maria Tarugio,Tofcano,Ar
francefco Guglielmo, Francefe , prete ciucfc.di Auignone. tit.di s. Bortola
car.tit.di s.Stefano in Celio Mot.616 meo nell'Ifola 856
franceſco Alidofio,da Imola,prete car. francefco Cornaro , Venetiano , Vefc.
tit.di s.Cecilia 617 già di Treuigi,prete car.tit.di s.Mar
francefco d'Ambofcia ,francefe , prete tino ne'Monti 856
cardin.tit.di s... 617 franceſco s. Giorgio de' Conti di Blan
francesco fimenes,fpagnuolo, prete car drata di Cafal , vefcouo Aquenfe ,
din.tit.di s.Balbina 617 prete cardin. titolato di s. Clement e
francefco argentino , Venetiano , prete 856
fran
18 Nomi , Cognomi Patrie,

Franceſco Muxica de Auila Spagnuolo gabriel Rangone,prete card. de' ss. Ser
prete card.tit.di s.Silueftro 856 gio, c Bacco 588
francefco Mantica da Pordenone,terra gabriello de Gabrielli,prete cat.tit.di s.
della patria del Friuli, Auditor di Ro Praffede " 617
ta,diac.card.tit.di s. Adriano 856 gabriel d'Acromonte , Francefe, prete
franceſco Diatriftano,Spagnuolo,di ori card.tit.di s.Cecilia 643
gine Germano,prete card.tit.di s.Sil gabriel Treffio, Spagnuolo,prete car. di
ueftro 857 s.Pancratio 873
francefco de Scobeluu Sordi, Francefe, galbardo da Muola,Guafcone, dia. car.
9 857 47 di s.Lucia in Septifolio
diac.card.tit.de' ss . Apoftoli 453
francefco Firgacz,Ongaro, Arciuefc. di galeotto Franciotto dalla Rouere , pre
Strigonia,Conte,e Gran Cancelliero te cardin.titol. di s. Pietro in Vincula
di Ongaria, prete card. tit.di s. 883 616
francefco Della Roche faucauld, Fran galeoto Pietramala, Tofcano, diac. car.
cefe, Vefcouo Claramontano , prete dis .Agata 481
Card. tit.di s.... 873 ganzelino Francefe, prete car.de' ss. Pie
franceſco Vendramino Venetiano,pre tro,e Marcellino 452
te card.dis.Giouanni ante portam la gafpar.... Spagnuolo prete car.tit.di s....
tinam 873 667
francefco Roias , e Sandoual , Duca di gafparo Contarino , Venetiano, prete
Lerma,Spagnuolo, prere car. di s. Si car.tit.di s.Praffede 667
fto 874 gafpar Sernantes, Spagnuolo,prete car.
francefco Cennini, Senefe, prete car. di tit.di s.Martino ne'Monti 720
s.Marcello 874 gafpar Zuriga, Spagnuolo, prete car.tit.
francefco Sacrati, Ferrarefe, prete card. dis.... 720
di s.Matteo in Merulana Greg.XV. gafpar di Quiroga, spagnuolo, prete car
franceſco Boncompagno, Romano, dia din.tit.dis.Balbina 746
cono card.dis.Euftachio Greg. XV. guafredo Borgognone,prete card. tit.di
francefcho Barberino,Fiorentino, card. s.Sufanna 423
di s.Onofrio ,pofcia diac.card.di s.A gaufredo Caftiglione , Milanefe , vefc.
gata Vrb. Vil ..: card.Sabinenfe 388
francefco Maria Macchiauello, Fioren gentile da Montefiore della Marca, pre
tino,prete card... Vrb. VIII. te card.tit.di s... 436
francefco Peretti, Romano, prete card.. gentile de' conti di fagro , Napolitano ,
Vrb. VIII. diac.card.dis. Adriano 480
franciotto Orfino Romano,diac. car di geruatio Gianicoletro, Francefe, prere
s Giorgio in Velabro 626 card.de'ss.Silueftro, e Martino 423
friderico di Lorena,diacono card. 296 gherardo Bomaro, Francefe, diac.card.
friderico Tedeſco, prere card.titol.di s. prete card.tit.dis.Sabina 460
480 gherardo Loi, Francefe, prete car. tit. di
s.Clemente 471
HV

G gherardo Landriano,Milanefe , prete


SION

card.di s. Maria in Tranfteuere 530


gherardo Croisbech, Fiamengo , prete
KLAP G

Abriello Condulmicro , Venetia card. 746


Gļ no,prete card.titol.dis.Clemente gherardo ...diac.card. di s. Maria in via
495 lata 350 C
Gabriel Paleotto,Bolognese, diac. card . gherarde ... diacono cardin.dis Adria
dess.Nereo ,e a : hico ΠΟ 365
gherar
E titoli ditutti i Cardinali . " 19
car.tit.di s.Stefano in Cel.mon . 607
gherardo.... prete car.tit.de'ss. Apoftoli
420 giacomofimonetta,Milanefe, prete car
gherardo Albo da Tolofa,prete car. tit. din.tit.di s... 1606
dis sabina 455 giacomo fadoletto da Modone , prete
gherardo prete car.tit. de' ss.Aquila , e car.tit.di s.Pietro in Vincula 666
Prifca 330 giacomo Denebaut Franceſe,prete car.
gherardo Caccianemici, Bolognefe,pre tit.di s.Sufanna 667
te car.tit.di s.Croce in Gierufalé.339 giacomo Pirco, da Nizza,prete car. tit.
gherardo...diac.car.dis.Maria in Dom dis Simeone 677
nica 343 giacomo Sauello, Romano Diac. card.
gherardo...diac.car. di s.Nicolò in car di s.Cofma,e Damiano 668
cere 375 giacomo Caualerio Romano,prete car.
gherardo da Parma,prete card.tit.di s.. di s.Eufebio Vrb. VIII.
241
401 giacopo Dauid di Perona, franceſe, ve
geruafio Giancoletto , Francefe , prete fcouo Eboricéfe,prete car.ti.dis.857
card.tit.di s.Silueftro 423 giacopo Serra,Genouefe , Teforiero Ge
giacomo francefe,Patriarca di Gierufa nerale, prete card.tit.di s. Giorgio in
lem,prete car. 398 Velabro 873
giacomino da Vdene,diac.car.dis. Ma giacopo Sennefio, della marca Anconi
ria Nuoua 495 tana, Protonotario Apoftolico , prete
giacomomon.ciftere,vefc.car.Prenesti car.ti.di s.Stefano in Celio Méte.875
no "J
388 giberto....prete car.tit.di s.Marco 345
giacomo da Vitriaco,Francefe,vefc.car gieronimo d'Afcoli,Vefcouo card.Por.
din. Tofcolano 388 tuenfe 420
giacomo colonna, Romano,diac. card. gieronimo Baffo , dalla Rouere , prete
di s. Maria in via lata 420 cardin.tit. di s. Balbina $ 88
giacomo diac card. di fan Giorgio in gieronimo Grimaldo, Genouefe , diac.
Velabro 437 car.dis.Giorgio al velo d'oro 644
giacomo da Ofta,franceſe,vefc. cardin. gierommo
1 Doria, Genouefe,diac.card.
Portuenfe 445 di s.Tomafo in Parione 664
giacomo di Veza, prete cardin.de' fanti gieronimo clainuccio,fenefe, prete car.
Giouanni, e Paolo 452 tit.di s.Clemente 666
giacomo Fornerio, francefe,prete card. gieronimo Leandro , dalla motta del
de' ss . Aquila, e Prifca 452 Friuli,prete car.tit. di s. Chrifog. 666
giacomo Orfino,Romano, diac.card.di J gieronimo Verallo,Romano, prete car.
S.Giorgio al Velo d'oro 467 tit. de' ss.Silueftro, e Martino 667
giacomo Infulano, Bolognefe,diac. car. gieronimo capo di ferro,romano, diac.
di s. Euftachio 503 card. di s.Giorgio al Velo d'oro 668
giacomo Theobaldo, Romano, prete , gieronimo Dandino , da cefana , prete
card. tit.di s. Anaftafia 547 card. tit.di s.Mattheo 678
giacomo figliuolo del Rè di Portogal gieronimo Simoncello da Oruietto, dia
lo, dia co.card.dis. Maria in Portico co.car.de' ss.Cofma, e Damiano 678
547 gieronimo Seripando, Napolitano, pre
Te giacomo cardone prete car.ti.di s . 561 te card. 704
giacomo amanaco, da Lucca,prete car. gieronimo Auftriaco,da Correggio, dia
tit.di s.Chrifogono 2561 co. card.di s. Giouanni ante portam
giacomoferra,fpagnuolo, prete car. tit. Latinam 704
di s.Clemente 606 gieronimo Socher,francefe, prete card.
giacomo Cafandoua fpagnuolo, prete tit.di s. Mattheo 720
C 2 gie
10 Nothe , Cognome, Patric

Gieronimo Rufticucci , da Fano , prere giouanni Caietano , Mon. Cafin. diac.


card.tit. di s. sufanna 720 card.dis. Maria in Cofmedin 320
gieronimo dalla Rouere,prete card. tit. giouanni... diac. car.di s.Adriano 320.
di s.Pietro in Vincula 785 giouanni ... prete cardin. tit. di s. Ceci
gieronimo Bernerio,da Correggio,pre lia 329
te card.tit. di s. Tomafo in Par. 785 giouanni cumenfe, prete card.titol.di s.
gieronimo martei Romano, diac . card. Chrisogono 330
di s.Adriano 786 giouanni... prete card. tit. di s. Eufebio
gieronimo Vidone Cremonefe, dia. car confeff.
330
din de' ss. Quattro Coronati . Vrb. giouanni Dauferio,da salerno,Diac.car
VIII. din.di fan Nicolò in carcere 337
gieronimo Colonna Romano,diac.car. giouanni...Diac.card.di s.Adriano 343
di s.Agnefe . Vrb . VIII. giouanni... prete card.tit.di s.Pudentia
gieronimo Verofpi Rom. card. Vrbano na
343
VIII. giouanni.... diacono card.di s. Adriano
gilovefc.card .Tofcolano 339 345
giordano Orfino,prete cardin.tit.de' ss . giouanni Paparo, Romano, prete card.
Gabinio, e Sufanna 349 tit.di s.Lorenzo in Damafo 350
giordano...prete car.tit.di s.Pudent.368 giouanni Conte d'Agnani,prete car.tit.
giordano Orfino, Romano, Diac. card. de' ss. Giouanni,e Paolo 350
di s.Euftachio 420 giouanni di More , prete card.tit.difan
" silueftro,e Martino
giordano Orfino, Romano , prete card. 350
tit.di s.Martino 492 giouanni...Diacono card.de' ss.Sergio,,
giorgio.... vefc.di Trento card . 503 ¿ e Bacco 350'
giorgio cofta, Portughefe,prete card.tit . giouanni....prete card. tit.di s.Anaftafia
de' ss. Pietro, e Marcellino 587 353
giorgio Flifco,Genouefe, prete card. di giouanni Bozurro.Napolitano.diac.car.
s.Anaftafia 529 di s. Maria in Portico 354
giorgio Effer , Todefco, prete card. tit. giouanni conte d'Agnani, diac. card. di
di s. Lucia $88 s.Maria in Portico 360
o
giorgi d'Amb uofa, fe
France ,prete car. giouanni monaco, prete cardin.tit. di s.
tit.di s.sifto 606 Martino ne' monti
365
giorgio de Armegniaco, francefe,prete giouanni Felice,Romano,diac. card. di
card.de' ss.Giouanni, e Paolo 667 s.Euftachio 368
giorgio d'Ambuota,Francefe,prete car. giouanni malabranca , Romano , diac.
tit.di s... 667 card. di s.Theodoro 368
giorgio Martinufio , Dalmatiano,prete giouanni vefcouo di Viterbo, prete car.
car.tit. di s.... 677 tit.dis. Clemente 372
giorgio Riafcouito Ongaro, ptete card. giouanni vefc.card.Albano 375
tit.di s...
785 giouanni... prete card.tit. di s.Stefano in
giouanni Mincio Romano, Vefc. card. celio monte 375
Veliterno 294 giouanni , prete card.tit.di ss.Aquila, e
giouanni Arciprete di s. Pietro , prete Prifca 375
card . tit... 295 giouanni ...vefc.card.sabino 379
giouanni...prete card.tit... 297 giouanni... diac.card.di s.Maria in Cof
U
H
N
Y
G
q

giouanni.... vefc. card . Portuenfe 300 medin 380


giouanni.vefc. card. Tofcolano 300 giouanni.... diac.card.di s. Mariainvia
giouanni...vefc.card. Oftienfe 319 lata 380
giouanni...vefc.card.Tofcolano 119 giouanni.diac.card.de'ss.Coſma, e Da- .
miano
E Titoli di tutti i Cardinali : 21
- miano 380 lem -492
Giouanni...Vefc.car.Sabinenfe.383 giouanni d'Egidio,Leodienfe,diac.car.
giouanni Colonna Romano, prete car. de' ss. Cofma, e Damiano 492
tit.di s.Praffede 383 giouanni di Domenico fiorentino, pre
giouanni veſc.card . Sabino 388 te card.tit.di s . Sifto 495
S. giouanni de Villa, Francefe', Monaco , giouanni Portughefe, prete car.tit. di s.
10 prete card.tit.'dis . Lorenzo in Luci Pietro in Vincula
503
10 na 393 giouanni de Rupefciffa , francefe, prete
giouanni...diac.card.di s.Nicolò in Car card.di s. Lorenzo in Lucina 513
30
20 cere giouanni....Tedeſco, prete card.tit.di s.
393
giouanni vefc.card.Portuenfe 398 Criaco 513
giouanni da Parma... prete card. tit. di giouanni Ceruante , spagnuolo , prete
S.... 401 card.tit.di s.Pietro in Vincula 513
giouanni Collet, Francefe,prete car.tit. giouanni Cafanuoua , spagnuolo, prete
di s.Cecilia 423 card.tit.di s.Sifto 513
giouanni Colonna, Romano, Diacono giouanni Vitellefco, Cornetano, prete
card. 429 card.tit.di s.Cecilia 529
giouani deCrechij, Frácefe,monaco432 giouanni Tagliacozzo,Napolitano,ve
giou anni da Murio,vefc.card.Portuen fcouo card. Prenestino 529
fe . 436 giouanni Kemps,Ingleſe, prete card.tit.
giouani Gaetano,diacono car.di S..437 di s. Balbina 529
giouanni de Conemni , vefc. cardin. giouanni francefe, prete cardin.tit.dis.
Portuenfe 452 Praffede 530
giouanni Gaetano Vrfino,Romano,dia giouanni de Torre Cremata , spagnuo
co.card.dis.Euftachio 453 lo prete car.tit.dis.Sifto 530
giouanni Colonna, Romano, diac.card. giouanni Siciliano,Monaco,prete card.
di s.Angelo 453 tit.di s.Sabina 530
giouanni Morlandin da Molin , prete giouanni ..... francefe , prete card.tit. di
card. tit.di s.sabina 460 s.Stefano in Celio monte 541
giouanni da Caramagnia,Francefe,dia giouanni di Segonia,spagnuolo,prete
con. car.di s.Giorgio in Velabro. 466 card.di s... 54x
giouanni da Benfeaco, Francese , prete giouanni Mela,fpagnuolo , prete card.
card .tit.di s. Marco 465 tit.di s.Aquila, e Prifca 547
giouanni Lemouicenfe, vefc. card.sabi giouanni Caftiglione, Milanefe , prete
no 467 card.tit.di s.Clemente 547
gio uanni de Butrio , francefe , vcfcouo giouanni Goffredo,prete card.tit.de' ss.
card. Preneftino 467 Silueftro, e Martino 561
giouanni Buxerio, francefe, prete card. giouanni Balues, francefe, prete car.tit.
tit.di s. Anaftafia 471 di s.Sufanná 574
giouanni di Orangia,francese, prete car giouanni Michiel, Venetiano diac. car
din.tit.di s. Marcello 472 tit.di s .Angelo 574
giouanni...Boemo, prete card.tit.de'ss. giouan Battifta Cibò , Genouefe , prete
Apoftoli 48J car.tit.di s.Balbina 587
giouanni...Italiano,prete car.tit.di s.fa giouanni Arcimboldo , Milanefe, prete
bina 480 card.tit.de'ss.Nereo , c Achillèo 587
giouanni Carlono,Napolitano,diac.car giouan Battista Mellini, Romano,pre te
din.di's .... 481 car.tit.de' ss.Nerco,e Archill co 88
giouanni Megliorati, da Sulmona, pre giouanni dei Conti Romano,prete car
te cardin.titol.di s.Croce in Gierufa din.tit.dis Vitale 588
C 3 gio
22 Nomi , Cognomi , Patric

Giouanni... Spagnuolo, prete card.tit. di di s.Onofrio 626


s. Balbina . 588 giouan Vincenzo Carraffa,Napolitano,
giouan giacomo Sclafenato Milanefe , "
prete card.tit.di s.Pudentiana 643
prete card.di s.Stefano in Celio Mon giouanni Tauera, spagnuolo, prete car.
te . $88 tit.di s. Giouanui ante portam Lati
giouani d'Aragona, Napolitano , diac. nam 643
card.di s. Adriano . 588 giouanni di Veneur,Francefe, prete car
giouan Battiſta Sauello Romano , diac. din. tit. di s.Bartholomeo , in Infula .
card.di s.Nicolò in carcere . 588 643
giouanni Colonna,Romano,diac.card. giouanni Belaio,Franceſe, prete car. tit.
tit.di s.Maria in Aquino . 588 di s. Cecilia 666
giouan Battista Orfino , Romano diac. giouanni Fererio Inglefe,preté card.tit.
card.tit.di s. Maria in Dominica. 588 di s.Vitale. 666
giouanni de Medici, Fioretino, diac. giouan Maria de Monte, Romano ,pre
card . tit.di s.Maria in Dominica. 597 te card.tit.di s.Vitale. 666
giouanni Borgia, Spagnuolo,prete card. giouan Pietro Carraffa, Napolitano, pre
tit.di s.Sufauna . 605 te cardin.tit.di s.Clemente 666
giouanni Inglese,prete car.tit.di s. Ana giouanni da Toledo, spagnuolo , prete
ftafia . 666 card. tit.di s.Sifto . 666
giouanni francefe, prete card.tit.di s. Sa giouan Vicenzo Aquauina , Napolita
bina 606 no,prete.cardin.tit. de' ss. Silueftro, e
giouanni Antonio, Milanefe, prete car. Martino 667
tir de'ss . Nerco,e Achilleo giouan Gieronimo Morone , Milanefe,
giouanni de Caftro , Spagnuolo , prete prete card.tit.di s .Vitale 667
card.tit.di s.Prifca 606 giouan Angelo de' Medici, Milanefe ,
giouanni Lopes, Spagnuolo,prete card. prete card.tit.di s. Pudentiana 667
tit.di s.Maria in Trafteuere. 6c6 giouan Michicle Saraceno, Napolitano
giouanni Vera, Spagnuolo , prete card. prete card.tit.di s.Maria Araceli 677
tit.di s. Balbina
606 giouanni Riccio , da Monte pulciano ,
gicuan Battifta Ferrario Modonefe, pre prete card.tit.dis.Vitale. 677
te card.tit.di s.Chrifogono 606 giouan Andrea Mercurio, siciliano,pre
gian stefano Ferrario da Vercelli, prete te card.tit.di s. Barbara 677
card.de' ss.Sergio, e Bacco 606 giouanni Poggio,Bolognefe,prete card. 1
giouanni Caftiliar,Spagnuolo ,prete car tit.dis. Anaftafia 678
din.tit di s.
606 giouan Battiſta Cicala, Genouefe, prete
giouanni Borgia, spagnuolo,diac. card. car.di s.Clemente 678
tit.di s.Maria in via lata 607 giouanni Martiner,spagnuolo, prete car
giouanni d'Eftunica, Spagnuolo , prete din.tit de'ss.Nereo,e Achilleo 695
card.tit.di s.... 616 giouanni suauio, Guafcone, prete card.
giouanni Piccolomini,Pifano,prete car. tit.di s. Giouanni ante portam Lati
tit.di s.Balbina . 625 nam . 695
giouan Domenico de Cuppis,Romano giouanni Groppero, Germano,prete car
prete card.tit.di s. Giouanni ante por din.tit.di s.Lucia in Silice 695
tam Latinam 625 giouanni Antonio Capifacco , Roma
giouan Batista Palauicino , Genouefe , no,prete card.tit. di s.Pancratio 695
prete card.tit.di s. Apollinare 625 giouanni Beltrando,Francesc, prete car.
gianni Saluiati Fiorentino, diac.card . tit.di s.Prifca 695
de' ss..Cofma, e Damiano 626 giouan Battifta Contigliario Romano ,
giouanni di Lorena,Francefe, diac.card. diac card. 696
giouan
E titoli ditutti i Cardinali. 23

giouanni Antonio Serbellone , Mila la via Appia 87 ;


nefe,prete card. tit. di ſan Giorgio al gio.Bonfi ,Fiorentino Vefcouo di Bifert
velo d'oro 704 card.tit.di s.... 873
giouan Francefco Comendone , Vene F.Girolamo Xauierre , Cefaraguftano,
tiano,prete card. 704 Maeftro Generale dell'Ordine de i
giouanni de' Medici , Fiorentino , diac . Predicatori,prete card.tit.di s.... 873
3
card.di s. Maria in Domnica 704 girolamo Agucchio , Bolognefe , Prior
giouan francefco Gambara, Breſciano , dell'Archihofpitale di s.spirito,prete
Diac.card.tit.de' ss. Pietio,e Marcel card.tit.di s.Pietro in Vincula. 87
lino 704 girolamo Panfilo,Romano, Decano de
giouanni Aldobrandino , Fiorentino , gli Auditori di Rota , prete card. tit.
prete card.tit.di s.simone 726 di s . Biagio dell'Anello. 858
giouan Gieronimo Albano da Berga giuliano Cefarino,Romano,Diac.card .
mo,prete card.tit.di s. Giouanni ante dis.Angelo 513
portam Latinam 720 giuliano Cefarino Romano, diac. card.
giouan Paolo della Chiefa Ierdonenfe , de'ss.sergio,e Bacco 607
diac.card.di s. Pancratio 720 giuliano dalla Rouere,prete card. tit. di
giouan Antonio Fachinetto,prete card. s.Pietro in Vincula 587
de'ss.Quattro coronati 746 giulio... diac.card.di s. Adriano 330
giouan Battiſta Caftagna,Romano, pre giulio Romano,prete card.tit.di s . Mat
te card.tit.di s.Marcello 746 cello 347
giouan Vicenzo Gonzaga,Mantouano, giulio de' Medici,Fiorentino, diac. car.
diac.car.dis.Maria in cofmedin. 747 di s.Maria in Domnica 626
giouan Batttfta caftruccio,daLucca, pre giulio della Reuere,Vrbinate,diac. car.
te card.tit.dis. Maria in Araceli. 785 ! dis. Pietro in Vincula 668
giouanni di Mendozza , spagnuolo, pre giulio dalla Corgna , Perugino, prete
re card.tit.di s.Maria Tranfp. 786 card.tit.di s.Maria in via 617
giouan franceſco Morofino, Venetiano giulio Antonio santorio, prete card.tit.
prete card.di s.Mariain Via. 786 di s.Bortholameo in Infula 720
gio. Domenico spinola Genouefe, pre giulio Aquauiua, Napolitano, diac. car.
te card.di s.Clemente. Vrb.VIII. tit.di s. Theodoro 720
gio. Battiſta Panfilio Romano , cardin. giulio Cenanio, Ferrarefe,prete cardin.
Vrb. VIII. tit. di s.Eufebio 746
gio. Francefco de' Conti da Bagni card. giulio Roma Milanefe,prete card. di s.
di s.... Vrb. VIII. Maria della minerua + 87+
gio. Battiſta Pallotta Romano cardin, giulio sauelli Romano, prete card. di s.
Vrb . VIII. sabina 874
giouanni Delfine, Venetiano , vefcouo giulio sacchetti, Fiorentino, prete card.
di Vicenza,prete card.tit.di s . Marco di s.sufanna. Vrb. VIII.

857 giulio Gabrielli Romano Card... Vrb.


giouan Battista Deti, Fiorentino, Diaco VIII.
no card.tit.di S. Maria in Cofmedin. giulio mazzarini,Romano,card... Vrb.
VIII.
857
giouanni Doria, Genouefe, diac. card. giufto.... prete card.di s. Pudétiana.342
tit.di s... 858 gontero Concetio, Francefe, vefc. card .
giouanni Garzia Milino,Romano, Pre Albano 467
te card.tit.di s.... 872 gottifredo.... diac. card. di s. Giorgio al
gio. Battifta Leni Romano vefcono di . velo d'oro 401
Miletto,prette card.tit.di s. sifto nel . gottio d'Arimini,prete card.tit.di s. Pri
C 4 fca
24 Nome , Cognome , Patric ,
ca.
455 gregorioPerrochino , da Mont'elbord,
gratia Loaifa,Spagnuolo,prete card.tit. prete card.tit.di s.Agostino. 786
dis.Sufanna .
643 gregorio... prete card.di s. Aquila,e Pri
gratiano...diac.car.de'ss.Cofma, e Da fca
319
miano .
154 gregorio Nari,Romano, prete card.de'
gregorio...diacono card.ttit.de'ss.Ser ss.Quirico, e Giulia Vrb. VIII.
gio, e Bacco . 313 grifogono ... diac.car.di s.Nicolò in car
gregorio...prete card.tit.de' fanti Apo cere Tul. 330
ftoli . 319 grifogono... diac. cardin.di s. Mariain
gregorio...Romano,diac.card.di s. An Portico 343
gelo . 320 gualtiero vefcouo card.Albano 319
gregorio... diac.card.di s.Lucia . 320 gualtiero Ingleſe,prete car.tit.di s.Sabi
gregorio di Cecano , Romano , prete na. 438
card.tit.di s.Lorenzo in Lucina . 330 guarino Romano,vefcouo card. Prene
gregorio...diac.cardin.di fanto Eufta ftino
chio . 347
330 guerardo Vefcouo card.Oftienfe 303
gregorio Caietano, diac.card.di s.Lu guido da città di Caſtello, diac. car.di s.
cia in Septifolio . 330 Maria in via lata
332
gregorio Romano , prete cardin.de ' ss. guido Romano, vefc.card. Tiburtino .
dodcci Apoftoli . 336 342
gregorio...diac.cardin. de' ss.Sergio , e guido... prete card.tit.di s. Chriſogono
Bacco . 336 342
gregorio...prete card. tit.di fanta Balbi guido... diac.card. de' ss. Cofma, e Da
na . miano
339
342
gregorio...prete card.tit.difanta Maria guido Romano,diac. card. di s. Adria
in Trafteuere. 342 no .
342
gregorio Romano, diac.cardin.dis.An guido Romano, diacono card.di s...342
gelo. 343 guido... prete cardin.tit.di s.Lorenzoin
gregorio... diac.car.di s.Maria in Aqui Damafo
ro 345
343 guido Romano, prete car.tit.di s.Puden
gregorio...diac.card. 354 tiana
347
gregorio....prete cardin.tit. di s. Marco guido...diac.card.di s. Maria in Portico
360 347
gregorio... diac.card.di s. Maria in Por guido Pifano,prete card.tit.di s.Chrifo
tico 368 gono 350
gregorio... diac.car.di s.Maria in Aqui guido da Crema, diac.cardin. indi prete
ro 368 tit.di s.Califto $ 350.8354
gregorio... diac.card.di s.Giorgio al Ve guido...prete car.tit.di s.Maria in Tran
lo d'oro fteuere
372 372
gregorio... diac.card.de' ss.Sergio,e Bac guido .. diac.card. di s. Nicolò in carce
CO re .
372 380
gregorio... diacono card. di fanto Ange guido groffo,Franceſe, veſcouo card.Sa
lo bino
375 40[
gregorio... diacono card.dis. Theodo guido da Monteforte , Francefe , prete
ro card.tit.di s. Cecilia
380 460
gregorio Cortefe,da Modena,preté car guido Maloficco, Franceſe, prete card.
din.tit.di s.Ctiaco
667 tit.di's.Croce in Gierufalem 47:
gregorio Rezegil,Polono, prete car. tit. guido Afcanio Sforza , Romano , diac.
di s...
747 card.de' ss.Vito,e Modeſto 667
guido
E titoli di tutti i Cardinali', 25

guido Ferrerio, da Vercelli, prete card. car, tit.de' ss.Pietro,e Marcellino 465
704 guglielmo d'Agrifolio, Francefe, prete
guido Pepolo,Bolognefe,diac.card.de ' card.tit.di s.stefano 467
ss.Cofma,e Damiano 786 guglielmo d'Aconaco,Francefe, prete
guido...prete cardin.tit. de' ss.Silueftro, • car.tit.di s.Vitale in Veftina
472
e Martino 303 guglielmo Nouelletti, Limouicenfe, dia
guido... prete card.dis.Silueftro 303 cono card. di s . Angelo 472
"
guido Bentiuogli,Ferrarefe, prete card. guglielmo Altauilla, Capuano, diac.car.
n di s.Gio,a Porta Latina 874 tit. di s. Maria in Cofmedin 481
guidone...prete cardin. tit.dis. Balbina guglielmo Filafterio, Francefe prete car
330 din.tit.dis.Marco so3
guglielmo Alano,Inglefe , prete car.tit. guglielmo da Monteforte,Francefe, pre
di s. Martino ne' monti 786 te card.tit.di s.Anaftafia 513
guglielmo Serletto, Calabrefe,diac.car. guglielmo d'Euftouilla, Francefe, prete
titol. difan Lorenzo in Panifperna .. car.tit.dis.Martino 530
705 guglielmo d'Vgone, Francefe, prete car
guglielmodel Flifco diac.card. di s. Eu din.tit.di s.Sabina 541
ftachio 393 guglielmo Brifonetta, Francefe, prete
guglielmo... Inglefe,prete card.tit.di s. card.tit.di s. Pudentiana 606
Marco 401 guglielmo Raimondo, Spagnuolo , prc
te cat.tit.di s.Marcello 626
guglielmo Ferrario,Franceſe, prete car.
tit.di s.Clemente 432 guglielmo Croi,Fiamengo,diac. car. di
guglielmo Longo,da Bergamo,diacon. S.Maria in Aquiro ony 626
card.di s.Nicolò in Carcerc 436 guglielmo Entfort, Fiamengo, prete car
guglielmo da Mandagoto,Francefe,predin.tit.de' ss.Giouanni,e Paolo 633
te car.tit.di s... " 437 guglielmo Vefc.card. Preneftino 336
guglielmo Inglefe,prete card.tit. di s.... guglielmo... prete card.tit.di s.Pietro in
438 Vincula ..b 554
guglielmo da Mandagoto , Francefe ,
prete card.tit.di s... 445 H
guglielmo di Baiona, Franceſe , prete A coploTe
card.di s.Cecilia 445 Aimerico Francefe, prete card. de'
guglielmo d'Artufort , Francefe , diac. Him Martino, sliptic A 460
card. di s... BOL 44's Haimerico ... diacono car. tit. di s. Ma
guglielmo di Burdegaglia , Guafcone , • ria Nuoua 337
diac.card.di s.Maria in Cofm . 445 Helia di santo Heredione ,prete car.tit .
guglielmo Tefta,Francefe, diac. cardin. dis.Stefano in Celio monte 465
di s... 445 Helia Francefe,prete car.tit . dis. Lucia
guglielmo Curti, Francefe , prete card. 588 .
tir. de' ss.Quattro Coronati . 495 Henrico Siciliano,diac.card.di's.Theo
guglielmo d'Agrifolio, Francefe precedoroto , ounasboobIA 330
card. tit. di s. Maria in Tranfteuere Henricon . prete cardin.tit.de' ss. Aqui
460 I la,e Prifca 339
guglielmo Indice, Francefe, diac. card. Henrico Pifano,prete car.tit. de'ss.Ne
tit.di s.Maria in Cofmedin 0460 reo, &c Achillco 350
guglielmo...vefc.card. Oftienfe: 486 Henrico Francefe,vefc.cardin.Oftienfe
guglielmo Bragofo, Francefe, diac.cat. 1398.0
di s.Giorgio webb..465 Henrico Minutolo, Napolitano,vefco
guglielmo Tarinerio, Guafconeprete ocard. Tufculano 485
Hen
26 Nomi, Cognomi, Patrie ,

Henrico Inglefe,prete card.tit. di s.Eu rufalem 347


febio C 513 • huberto....prete card.tit.di s. Clemente
henrico di s. Aleffio, prete card.tit. di s . 336
Clemente 530 huberto Tullenfe, Todefco,monacoBe
henrico di Catdona, spagnuolo, prete nedittino,vefccuo card . tit. di selua
card.tit. di s.marcello 643 Candida,ò di s.Ruffina 294
henrico Portughefe,prete car tit. de' ss. hugo Candido,Romano,prete card.tit.
Quattro Coronati 667 dis.Clemente 295
henrico Gaetano, Romano, prete card. hugobaldo....prete card.tit. 297
dis.Pudentiana. 785 hugo Francefe,Vefc. card.tit. Preneſti
henrico Borgia,spagnuolo,diac.card.di no . 319
S.... 668 hugo Pifano,prete card.tit. de' fanti do
henrico Gondi, Francefe,prete card. di dici Apoftoli 330
S.... 874 hugo Alatrino, diac.cardin.tit.di s. ma
henrico de Gufman,spagnuolo, cardin. ria in via lata 330
di.... Vrb. VIII. hugo....diac.car.tit.di s.Theodoro. 339
herrardo de mircha,Todefco, prete car hugo....prete card.tit.di s. Croce in Gie
din. tit.di s. Crifogono 626 rufalem . 353
hercole Gonzaga,mantouano, diacono hugo....diac.card.tit.di s.Euftachio 376
card.di s.maria Nuoua 644 hugo.... da Barcellona di spagna , prete
hercole Conte de ' Rangoni da mode car.tit.di s. sabina 393
na,diac.card.dis. Agata 626 hugo.... Ingleſe, prete card. tit. dis.Lo
hermanno prete car.tit.di s. Vitale. 303 renzo in Lucina 423
1
hermanno, diac.card. 33 hugo da Beliomo,Francefe,prete card.
hermanno.... diac. card.di sant'Angelo tlt.di s .... 429
343 hugo di s.martiale, diac.card.titol. di s.
hernefto Adalberto, d'Harach Tedesco Maria in Portico 465
card..... Vrb.VIII. hugo da montelongo,Francefe,prete,
hiltprando Craffo, Bolognefe,diac. car. card.tit.de' ss.Quattro Coronati 475
tit.di s.Euftachio 350 hugo di Cipri,Greco, diacono card. tit.
hilprando soanenfe , Tofcano , Achid. di s.Adriano 513
card. 02: 300 hugo Boncompagno, Bolognese, prete
hippolito Atelino,Ferrarefe, diac. card. card.tit.di s.sifto 704
di s.Lucia in silice , 607 hugo Loubex,Francefe, diac.card.tit.di
hippolito de' medici, Fiorentino , diac. s.Mariain Portico 786
card. di s.Lorenzo in Damafo 644
hippolito da Efte, Ferrarefe, diac. card. I
di s. maria in Aquino 13. 1 668
hippolito de' Roffi,da Parma,préte car Acinto Bobo,Romano,diac.card.tit.
345
hippolito Aldobrandino , Fiorentino , Imberto de Puteo,Francefe,prete card.
prete card.tit.dis.Pancratio 78 tit.de' Apoftoli 453
hipolito Aldobrandino Romano, diac. Indico d'Aualos d'Aragona, Napolita
card di s.Maria Nuoua . Greg. XV. no,diac.card.tit.di s.Lucia in septifo
horatio Gancelloto Romano,prete car { lio 705
din.di s.saluatore 87 Innocentio....Romano,prete card. 313
hubaldo Lucchefe,diac.cardin.dis Ma Innocentio Cibo,Genouefe, diac. card.
ria in via lata Te Du342 tit.de' ss.Cofma,e Damiano 626
hubaldo prete car.tit.di s.Croce in Gie Innocentio de monte, Aretino,diacono
E Titoli di tutti i Cardinali . 27

47 card. tit.di s.Onofrio 678 Leone.... diac.card.tit.di s. Lucia in Se


te Innocentio dal Buffalo,Romano, vefco ptifolio 380
uo di Camerino, prete card. tit.di s. 1 conardo Groffo da Sauona, prete ca r.
Be 815 tit.di s.Sufanna 617
ŵ Indico d'Aualos d'Aragona, Napolita Lodouico di Torres Romano, Arciue
-94 no,diac.card. tit. di s. Luciain Septi ſcouo di monte Regale,prete cardin.
it : folium . 705 tit.di s.Pancratio 872
95 Iofredo...diac.card.tit.di's.Maria in via Lorenzo,Cibo,Genouefe, prete car.tit.
92 lata 365 di s.Cecilia 596
Iofredo.... prete card.di s. Praffede 372 Lorenzo Pazzi, Fiorentino , prete card.
19 Ionata.... Romano,diac.card.tit. de' ss. tit.de' ss.Quattro Coronati 625
Cofma,e Damiano 320 Lorenzo Campeggio, Bolognefe, prete
Ionata Iuniore,diac.card.tit.de'ss.Cof card.tit.di s.Tomafo in Parione 626
ma,e Damiano 336 Lorenzo Strozzi,Fiorentino, prete car.
CO Iozelino.... prete car.tit.di s. Cecilia 339 tit. di s.Balbina 695
59 Ifidoro da Coftantinopoli , prete card. Lorenzo Priuli, Venetiano,Patriarca di
tit.di s.Pietro,e Marcellino 529 Venetia, prete card. tit. di santa Ma
luo Francefe,prete card.tit. di.... 339 ria Trafpontina. 856
Lorenzo magalotti Fiorentino, card.di
L s.Maria in Aquiro . Vrb.VIII.
Lottario de i Conti d'Anagni,diac.car.
Amberto da Fagnana Bolognese , de' ss.sergio,e Bacco 375
L vefc. card.Oftienfe 329 Lottifredo.... prete card. tit. di s. Vitale
Laborante....diac.card.tit.di s.Maria in in Veſtina 339
Portico 360 Luca....prete card.tit.de' ss . Giouanni,e
Ladislao d'Aquino , Napolitano , prete Paolo 342
card.di s.... 874 Luca Fiorentino, prete card.tit.di s.Lo
Landulfo Brancatio, Napolitano, diac.. renzo in Lucina 495
card.tit.di s.Angelo 432 Luca de'Gentili da Camerino, prete car
Lanfranco Margotti,Parmegiano, pre din.tit.di s.sifto 480
te card.tit.di s.Callifto, poi dis.Pic Luca Antonio Vitili Romano,prete car
tro in Vincula,e vefc.di Viterbo. 873. 4 din.di s. saluatore in Laureo . Vrb.
Latino Frangipane, Romano , vefcouo VIII.
card. Oftienfe 420 Lucido de' Conti, Romano,diac. card.
. tit.di s Maria in Cofmedin. 503
Larino,Orfino,Romano,prete card. tit.
di s. Giouanni,e Paolo 541 Lucio saffo, Romano,prete card. tit.de.
Laudiuio Zacchia del Genoucfato,pre ss. Qurico,e Iulita 358
te Card.dis.sifto. Vrb.VIII. Lucio sanfeuerino Napolitano , prere
Leone.... prete card.tit.di s. Lorenzo in card.di s. stefano in Monte Celio.
IL
Lucina . 295 Greg. XV.
45
Leone ....prete card.tit.di s.Lorenzo in Lodouico Alamanno, Francese , prete
d. card.tit.di s.Cecilia
Damafo 313 513
33 Leone marficano, diac. card.non. Caf . Lodouico Capra, Napolitano,diac.car.
a tit.dis.Maria nuoua 481
315
To Lodouico Donato , Venetiano , prete
Leone monaco Caffin.vefc.car. Oftien
cs fe . 329 card.tit.di s. Marco 480
BIS Leone.... vefc.card . Albano 329 Lodouico Flifco, Genouefe,prete card:
ard Leone .... diacono card.tit.di s . Maria in tit.di s..... 436
62 . Domnica 330 Lodouico Flifco, Genouefe, diac. card.
Ca BIL.
-28 Nomi, Cognomi, Patric}

L tit.di s.Adriano ) . 481 maffeo Barberino,Fiorentino ,prerecar


odouico di Licemburg,Francefe, pre tit.di s... 872
te cardin.tit.de' ss.Quattro Coronati mainardo...prete card. tit... 295
• mainardo,diac.car.di s. Maria in Domi 1
529
Lodouico Pittore,prete card.di s.Maria - nica 29
in Traniteuere 1. 495 manfredo..prete car.tit.di s.Sabina 345
Lodouico Tedefcho,prete card.tit.di s. manfredo... prete card. tit. di s. Cecilia
480 360
Lodouico Alamano Francefe,prete car. marcello Lante Romano,vefc.di Todi,
di 9. Cecilia 513 prete card.tit.de' ss. Quirico, e Giuli
Lodouico Scarampo, Padoano, prete • ta . ta 873
card.tit.di s.Lorenzo in Damafo 530 marco Vogerio, da Sauona, prete card.
dodouco di Varambona, Francefe,pre dis.Maria in Trafteuere 1616
te card.dis. Anaftafia 541 marco Seccio,d'Altemps, Tedesco,dia
lodouico Milano,Spagnuolo, prete car. cono card.de' ss.Apoftoli 704
tit.de' ss.Quattro Coronati 547 marco da Viterbo, prete card.titol.di s.
lodouico d'Alibreto , Francefe,prete car Praffede 467
din.tit.de'ss.Pietro ,c Marcellino 561 marco Barbo,Venetiano,prete card.tit .
lodouico Podacataro , Cipriotto, preté di s.Marco 574
card.tit.dis . Agata 606 marco Cornaro,Venetiano, diac. card.
lodouico d'Aragona,Napolitano, diac. di s.Maria in Portico. 647
card.di s.Maria in Aquiro 607Y marco Antonio maffei, Romano, prete
odouico Borgia, Spagnuolo, prete car. card.tit.di s.Califto 720
tit.di s.Marcello 607 marc'Antonio Amulio,Venetiano , dia
lodouico di Borbon,Francefe,prete car cono card.di s.marcello 704
din.tit.di s. Silueftro 626 marc'Antonio Boba, Tedeſco,prete car
lodouico de Goruo, Sauoino,prete car. din. 704
tit.di s. Cefarco 17 643 marc'Antonio Colonna, Romano ,pre
Lodouico de Ghifa , Francefe , diaco te card.de' ss. Apoftoli 704
no.card.di s... 678 m.Antonio Gozadino Bolognefe, pre
lodouico Simonetta Milanefe,prete car te card.di s.Eufebio Greg. VIII.
din.tit.dis. Criaco 704 marc'Antonio Bragadino cardin. Vrb.
lodouico d'Efte,Ferrarefe,diac.car.702 VIII.
lodouico Madruccio , Germano , diac. marcello Ceruino da montepulciano ,
cardinale . 704 .. prete card. di s.Croce in Gierufalem
luigi Cappone Fiorentino Teforiero A 1 667
poftolico, diacono card.tit.dis. Aga marcello Crefcentio , Romano , prete
ta in Subara 873 card.tit.di s.marcello 667
lodouico Ghifa ,Francefe, prete card.di mariano Perbenedetto , da Camerino ,
S.... 873 prete card.tit.de' ss . Pietro, e marcel
lodouico Valletta Francefe,prete card. lino 786
di s... }, 874 marino Grimano ,Venetiano, prete car.
lodouico Ludouifio , Bolognese, prete titidi s . Vitale in Veitina 643
card.di s. Maria in Trafteuere. Greg. marino Caracciolo , Napolitano , diac-
XV. card.di s.Maria in Aquiro 667
M 2'3 marino Dulcano,Napolitano, diac.car.
48
Menfe GessaNe Ven
> a chilice marino damelly prete car.l.tit.di s . Pu
597 dentiana 480
mar
ཊྛར་
E titoli di tutti i Cardinali. 129
ཐྭཝཱ

martino... prete cardin.tit. di s. Stefano morinello Brancaccio,Napolitano, dia.


︽་

in Celio monte 342 card. dis.... 481


7: martio Ginetti da Veletri, diac. card. di
s. Maria nuoua Vrb.VIII. N
matteo...Suizzaro,prete car.di s. Puden
tiana 617 Atto...prete card.titol. di s. Cecilia
45 matteo langio, Tedefco,diac. card. di s. ΝΑ 313
Angelo 617 Neapolione, Orfino Romano, diacono
、 ས་

matteo Contarello, Francefe, prete car. car. di s.Adriano 429



tit.di s.Stefano in Celio monte 746 nicolao monaco,diac.card. 303


matteo.... Vefc.card. Albano 336 nicolao Conte,Romano, prete card.tit.
matteo Romano,diac. card.dis. Adria de'ss.Giouanni, e Paolo 330
no 339 nicolò... prete card.tit.di s. Criaco. 345
matteo….. diacono card. 340 nicolò Inglefe,mon.cifter.vefc.card.Al
matteo...prete car.tit.di s.marcello 360 bano
349
matteo... diac.car.ti.di s.Maria nuo.360 Nicolò..diac.car.di s.Maria in Cof.375
matteo...diac.card.di s.Theodoro 380 nicolò Parifenfe,prete card.tit. di s. Lo
matteo d'acqua Sparta , veſc. card.Por renzo in Damafo 432
tucnfe 429 nicolo da Triuifo , vefc. card. Oftienfe
inatteo Orfino,Rom. vefc.car.Sab. 452. ` 436
matteo Tedeſco , prete cardin. tit. di s. nicolò da Prato,vefc.card. Oftienfe 438
Criaco nicolò Francefe,prete card.tit.di s. Eufe
495
matteo Priuli,Venetiano,diac.card.di s. bio 444
Girolamo de' Schiauoni 874 nicolò capoccio,Romano,prete card.di
mauritio ,vefcouo ,card. Portuenfe 319 s.Vitale in Veſtina 460
mauritio Emanuel, Prior di Caftella , fi nicolò di Breffa , Lemouicenfe,diac.car
gliuolo del Duca di Sauoia,diac. car. din.di s. Maria in via lata 460
tit.di s... 873 nicolò Rofcelli,spagnuolo,prete car.tit.
melchior copis Tedefco , prete card. tit. di s.sifto 465
di s.Stefano in Celio monte 607 nicolò caranzuolo , Napolitano , prete
melchior Clefelio,Tedefco, prete card. card.tit.di s.Criaco 480
di s... 474 nicolò Albergatto,Bolognefe,prete car.
meliore Francefe , prete card. tit. de' ss. tit.di s.croce in gerufalem 513
Giouanni,e Paolo 365 nicolò Arciapaccio, da sora,prete card.
metello Bichi,Senefe prete car.di s.Álef tit.di s. Marcello 529
f10 874 nicolò siciliano , prete card.titol . di s....
milone francefe,vefc.car. Preneft. 319 541
michiele da Bocco, Francefe, prete car. nicolò Forteguerra,da Piſtoia,prete car.
tit.di s... 445 tit.di's.cecilia 561
michiel Siluio Portughefe , prete card. nicolò Flifco genouefe,prete card. tit.di
tit.de' ss Apoftoli 667 • s.Prifca ... 607
michiel Ghislerio , dal Boſco d'Acffan nicolò Pandolfino, Fiorentino,prete car
dria,prete car.di s.Maria alla M. 696 din.tit.di s.Cefarco 625
michiel Bonello dal Bofco , prete card. nicolò Redolfi,fiorentino,diac.card.de'
tit.di s Maria alla minerua 720 ss.Vito, e Modeſto 626
michiel dalla torre,da vdene, pr.ca.746 nicolò gaddi,Fiorentino, diac.card.di s.
michiel Angelo Tonto da Rimini,prete Theodoro 644
card. titol. di s. Bortolamco nell'Ifola nicolò scomberg, sueuo, prete card. rit.
873 dis.sifto 2.1.666
Nicolò
30 Nomi, Cognomi, Patrie ,

Nicolò Ardinghel'o, Fiorentino , prere di s.Biafio dell'Anello 874


card.di s. Apollinare . 667 Ottauio Rodolfi Fiorentino prete card. Va
Nicolò gaetano Sermonetta.Romano , dis.Agnefe in Agone. Greg.XV.
diac.card.di s.Nicolò in carcere Tul. Othone Caftiglione , de Rems , mon.
668 clun.vefc.card.Oftienfe . 319
Nicolò da Pelue,francefe,prete car. tit. Othone,prete card.tit.di fanta Pruden
de'ss Giouanni ,e Paolo . 1720 tiana . 329
Nicolò Sfrondato, Milanefe, prete car. Othone Romano , diac.card.di s.Gior
di s .Cecilia 746 gio in Velabro . 342
Nicolò de Cufa Tedefco , prete card.di Othone da Breſcia, diac.card.di s.Nico
s.Pietro in Vincula . 541 1ò in carcere . 350
Nicolò Francefco di Lorena card... Othone Candido , Vefc.card.Portuen
Vrb.VIII. fe . 388
Othone ..diac.card.di s.Nicolò in car
O cere . 388
Othone...Vefc.card.Tofcolano . 393
Detto di Caftiglione , francefe Ottobono del Flifco , diac.card.di s.A
Ο diac.card.de'ss.Sergio,e Bacco. driano . 393
644 Otho Trufces,Tedefco , prete card.tit.
Oddo Colonna,Romano,dia.card.di s. N di s.Balbina . 667
Giorgio al velo d'oro . 492
Odoardo farnefe , diac.card.di fant'A P
804
Odonifio Monaco cafin.diac.card.300 Polo ..pre card.tit.dis.Sifto.31
. te 3039
Odorifo
dis .Agata in Saburra . 330 paolofcolare,Romano, Vefc.card.pre
Oliuiero Carraffa , Napolitano , prete neftino . 359
card. tit.de' ss.Pietro, e Marcellino. paolo Fregofo , Genouefe , prete card.
574 tit.dis.Anaſtaſia . 588
Omaro.... vefc.card.Tofcolano . 342 paolo Cefis,Romano,diac.card.di s.Ni
Ordeonio...Vefc card .Tofcolano.419 colò inter imagines . 626
Ottauiano Vbaldini , Fiorentino , diac. paolo d'Arezzo de Itre , prete card.tit.
card.di s. Maria in via lata . 393 di s.pudentiana 720
Ottauiano..Romano prete card.tit.303 paolo Emilio Zacchia de'Nobili di Vet
Ottauiano Romano,diac.card.di s.Ni tiano,Genouefe , prete card.tit.di S.
colò in carcere . 343 Marcello . 857 1
Ottauiano....Diac.card.de' ss.Sergio , e paftore francefe,prete card.tit.de' ss.Sil
Bacco. 365 ueftro, e Martino 460
Ottauiano... diacono card. de' ss.Ser pelagio vefc.card. Albano 380
gio,e Bacco. 380 pelagio... diac. car.di s. Lucia in Septifo
Ottauiano de' Ottauiani prete card... lio 380
495 perino Tomacello , Napolitano , diac
Ottauian Raggio Farnenfe card...Vrb card.di s.Giorgio al velo d'oro 48 ■
VIII.
perino Gonzaga,Mantouano,diac.car
OttauioPalauicino, prete card.tit.di s. di s. Agata 644
Aleffio . picardo
804 monaco,prete card.tit.di s.Pie
Octauio acquauiua , Napolitano , diac. tro, e Marcellino 432
card.di s.Giorgio in Velabro . 804 pictaino,Francefe, prete car.tit.de'ss. A
Ottauio Belmofto Genoueſe,prete car. poftoli 460
pietro
ETitoli di tutti i Cardinali . 31

pietro..Vefc.card.Tofcolano 294 s.Giorgio al velo d'oro 393


pietro Damiano , Monaco Caffinenfe, pietro Tarantafio, Francefe, vefc. card.
Vefc.card.Oftienfe. 297 Oftienfe 410
Do pietro Monaco Caffinenfe, diac. card. pietro Portughefe, vefc. card. Tofcola
9 297 no 410
1 pietro monaco Caffinenfe, didiac.car. Pietro,Peregroffa,Milaneſe, prete card.
fatto prete card.tit. di s. Chrifogono tit.di s.Marco 429
9
6 - 300 pietro d'Aquila, mon.Cef. prete car.tit.
#2 pietro...vefc.card.Albano 313 di s.Marcello 432
0 pietro.... prete card.tit. de'ss. Silueftro, pietro Spagnuolo , vefcouo card. Sabi
e Martino 319 nenfe 436
pietro pifano,prete card.tit.di s. Sabina pietro Cappella,Francefe,prete car. poi
330 vefc.card.Tofcolano 444
pietroRomano,diac.cardin.de' ss.Cof pietro Francefe,monaco,prete card.tit.
ma,e Damiano 330 dis ... 445
pietro Borgognone, prete card.tit. di s. pietro Arnaldo, Guafcone , prete card.
Marcello 336 tit. di s.Stefano in Celio monte 445
pietro prete card.tit. de' ss. Silueftro , e pietro d'Atebalaio, Francefe, prete car.
Martino 339 tit.di s.sufanna 452
pietro....prete cardin. tit. di s. Anaſtaſia pietro da prato, Francese, Veſcouo car.
339 preneftino 452
pietro diac. card. 339 pietro Teftore,Francefe, prete card.tit.
pietro Romano,vefcouo, card. Albano di s... 452
342 pietro da Maremorto , Francefe , prere
pietro...prete card. tit. di s. Pudentiana car.tit.de'ss.Pietro, e Marcellino 452
342 pietro de Cappis,Francefe,prete car.tit.
pietro...prete card.tit.di s.Eufebio 343 dis Clemente 452
1 pietro... diac. card.dis. Maria in Porti pietro da Toledo, Spagnuolo,prete car
CO 345 din.tit.di s.Praffede 452
pietro... diac.card.di's.Euftachio 354 pietro Francefe,prete card.tit.de' ss.Ne
pietro...vefc.card.Tofcolano 359 reo,e Achilleo 455
pietro....prete card. tit. di s. Lorenzo in pietro Bertrando , francefe, prete card.
Damafo 360 tit.di s... 460
pietro...prete card. tit. di s. Chrifogono pietro Ciriaco,Lemouicenfe,diac.card.
360 tit.di s.Chrifogono 465
pietro....prete card. tit.de' ss. Gabinio, e pietro Bel forte,francefe,diac. card.di s.
Sufanna 360 Maria nuoua 460
pietro...diac.card. di s. Maria in Aqui pietro de Crofo,da Rouan , prete card.
ro 360 tit.de'ss.Silueftro, e Martino 465
pietro...prete car.tit.di s.Clemente.368 pietro di Monteruco , francefe , prete
pietro...vefc.card.Portuen fe 375 card.dis . Anaſtaſia 465
pietro da Capoa, diac.car.di s. Maria in pietroflauio, francefe,diac. card. de'ss.
1 Quattro Coronati
via lata 375 465
pietro... prete car.tit.di s. Marcello 380 pietro Tornaquincio,fiorentino, vefco
pietro...prete card. tit . di s. Lorenzo in uo card. Portuenfe 467
Damafo 380 pietro di Stagno, francese, préte car.tit.
pietro Romano diac.card. di s.Giorgio di s.Maria in Tranfteuere 467
al velo d'oro 33 pietro Corfino fiorentino, prete car. tit.4
pietro Capoerio , Romano,diac.card.di dis.Lorenzo in Damafo 468
pi e t r o
32 Nomi, Cognomi, Patrie ,

Pietro de Indici, Franéeſe, prete car.tit. dis.Chrifogono 666


dis... 471 pietro da Banna, Borgognone, prete car
pietro Soracinaco,Francefe, prete card. din.tit de'ss. Giouanni,e Paolo 666
tit.di s.Lorenzo in Lucina 471 pietro paolo parifio , Calabrefe, prete
pietro Flandrino, Francefe,diac. car. di card.tit.di s.Balbina 667
s.Euftachio 472 pietro paccieco,Spagnuolo, prete card.
pietro de verucco, Francefe,diac. card. tit.di s.Sabina 667
tit.di s.Maria in via lata
472 pietro Berrano,Modonefe,prete car.tit.
pietro de Luna,Arragonefe, diac. card. de'ss.Pietro, e Marcellino) 677
tit.di s.Mariain Cofmedin pietro d'Arragona,Siciliano, prete card.
472
pietro di Bernia,Francefe, diac. card.tit. tit. di s.Califto 678
di s.Lorenzo 472 pietro Franceſco Ferrerio, Piamontefe,
pietro Tartaro, Romano, Diacono car. prete card.tit.di s.Cefario 704
472 pietro Donato Cefio , Romano, prete
pietroSpagnuolo, prete cardinale tit. di cardin.tit.di s.Vitale 720
S... 480 pietro Bezza, Spagnuolo, prete card.tit.
pietro di Roffemburg,Boemo,prete car di s.Criaco 746
din.tit.di s...
481 pietro Gondo,Fiorentino, prete car. tit.
pietro Filargo di Candia, prete card.tit. di s.Silueftro 786
de'ss . Apoftoli 492 pietro Aldobrandino, Romano, diaco
pietro Annibali, Romano,diacono car. no car.tit.di s.Nicolò in carcere 857
di s . Angelo . 492 pietro Paolo Crefentio Romano, Audi
pietro Moro, Venetiano, diacono card. tore della Camera, prete card. tit. de
di s. Maria in Dominica 496 ss.Nereo, e Achilleo nella via Appia
pietro d'Aleacco , Francefe, prete card. + 873
tit.di s.Chrifogono 503 pileo prafta,Frigiolano,prete card.tit.di
pietro Scouuemburg, Tedefco , prete s.Praffcde
480
card.tit.di s.Vitale in Veftina 530
pilo Torle,Francefe,prete card.tit.di s..
pietro Barbo,Venetiano,diac. card.di s. 7452
Maria Nuoua
530 pompeo Colonna,Romano, prete card. "
pietro Rirrio, da Sauona, prete card. tit. tit.de'ss . Apoftoli 625
di s.Sifto
587 pompeo Arigoni , Romano, Auditor di
pietro Gundifaluio , Spagnuolo, prete Rota, diac.card.tit.di S. M. in Aquiro
car. tit.di s.Croce in Gierufalem 587 857
pietro Ferici Spagnuolo , prete card. tit. pomponio Caccio, Romano , prete car.
di s. Sifto 587 di s... 667
pietro Fofcari,Venetiano, prete car. tit. poncello Orfino , Romano , prete card.
di s.Nicolò inter imagines 588 tit.di s. Clemente . 480
pietro de Fuxo,Francefe, diac.card.di s. pono...prete cardin.tit.di fanta Anafta
Cofma,e Damiano 588 fia .
303
‫ވ‬.

pietro Daubuffon , Francefe,diac. card. profpero Colonna,Romano, diac.card.


tit.dis.Adriano
$97 di fan Giorgio al Velo d'oro . 513
pietro Ifuaglies, Siciliano,prete card.tit. profpero Santa croce , Romano , prete
di s.Criaco 606 card. 704
pietro de gli Accolti, Aretino, prete car.
tit.di s.Eufebio 617
pictro di Compoſtella, Spagnuolo, pre
te card.tit.de' ss . Apoftoli 666 Valo Francefe , prete card.tit.di s.
pietro Bembo, Venetianos prete car.tit. Q Silueftro,e Martino . 380
Ra
E titoli di tutti i Cardinali . 33
tit. dis.... 436
R Reginaldo da Caruare, Francefe, prete
card.di s.Stefano in colio monte 529
Afael Petruccio,Senefe,prete card. Reginaldo Polo,Ingleſe, diac. di s.Ma
R tit.di s.sufanna 7.625 ria in Cofmedin 668
Rafael riario da Saona ,diac. card. di s. Renato de Biia,Francefe,prete card.tit.
Giorgio alVelo d'oro 588 di s.... 8 617
Raimondo de' Goth , Guafconé, Diac. Renato Birago,Milanefe,prete car.746
card.di s.... 445 Riccardo Francefe,Monaco Clun. pre
Raimondo da Fargo, Guafcone , Diac. te card. 303
card.di s.... 445 Riccardo Annibaldenfe,diac.card.di s.
Raimondo...diac. card. di fanta Maria Angelo 388
in via lata 350 Riccardo Senefe, diacono card.di s.Eu
Raimondo, Valienfe, Francefe, prete ftachio . 437
card.tit.di s.Eufebio 452 Riccardo d'Oliuiero, Francefe , prete
Raimondo da podietto , Francefe, ( cardin.tit.di s.Eufebio 547
diac.card.di s.Nicolò in carcere 452 Roberto Pifano, prete card.dis.. 342
Raimondo di Vifi,Francefe,prete card. Roberto...prete card.tit.de' ss. Aquila, e
⚫ tit.di s... 460 Prifca 329
Raimondo Mairofio, Francefe , prete Roberto Pauefe,prete card.tit.di s.. 330
card.tit.di s.Praffede 513 Roberto... prete card.tit.di s. Stefano in
Raimondo Perardo,Francefe, prete car Celio monte 380
din.tit.de' ss.Giouanni, e Paolo 606 Roberto Ingleſe,vefc.car.Portueſe 420
Rainaldo Campano, mon. Caf. prete Roberto Francefe mon. Cift. prete car.
card.tit. 342 tit.di s.Pudentiana 432
Rainaldo Conte vefcouo card. Oftien Roberto di Gebenna , Borgogn . prete
ſe 388 cardin.tit.de ' ss. Apoftoli 471
Rainaldo Loperta, Francefe, vefc.card. Roberto Inglefe, prete card. 503
Albano
452 Roberto Botone,prete card.tit.di s.Ana
Rainaldo Orfino Romano , diac. card. ftafia 616
di s.Adriano 460 Roberto Ciallon,Francefe , prete card.
Rainaldo Brancaccio, Napolitano,dia tit.di s.Anaftafia 666
cono car.de' ss.Vito, e Modeſto 481 Roberto Puccio,Fiorentino , prete car.
Rainaldo Pifatello , Napolitano , prete tit.de'ss. Quattro coronati 667
card.tit.di s.Cecilia 547 Roberto Nobile , da monte Pulciano ,
Rainaldo da Efte,Modoncfe,car. Vrb. diac.card.di fanta Maria in Domini
VIII. ca 678
Rainerio...prete card.tit. de' ss.Aquila ,
Roberto Belarminio, Politiano Tofco ,
e Prifca 342 della Compagnia del Giesù , prete
Rainiero...prete card.tit.de' ss.Giouan card.tit.di s.Maria in Via. 857
ni,e Paolo 360 Roderico Lezolio, Spagnuolo,diac.car
Rainiero... Diacono card. di s.Maria in din.di s.Nicolò in carcere 547
Cofmedin 380 Roderico de Caftro, Spagnuolo , prete
Rainiero di Raffo,Francefe, diac. card. card.de' ss.Apoftoli 746
de' ss. Sergio,e Bacco 452 Roderico Borgia,Spagnuolo, diac. car.
Rainuccio Farnefe,Romano, diac. car. di s.... 668
di s. Angelo 668 Rodolfo Pio,da Carpi,prete card. tit.di
Reginaldo vefc.card.Portuenfe 436 s.Prifca 666
Reginaldo,vefc. Beferenfe , prete card. Rodolfo... Diac.card.di s.Lucia in Septi
с folio
34 Nomi , Connonti, Patrie

folio . b . 347 sigizzo... prete card.tit.di s.Sifto 330


Rodolfo Nigello,Pifano,plete card.tir sigifmondo Gonzaga,Mantoano, diac.
¿ de'ss. Apoftoli . outda 365 card.di s. Maria nuoua 617
Rodolfo...diac.cardin, dis Giorgio at Silueßro Aldobrandino , nipote di Pá
velo d'oro . AUD 365 pa Clemente VIII. Prior di Roma,
Rogerio Moftrio , Francefe prete card! diacono cardin titol. di fan Cefareo
dis.Lorenzo in Damafo . ....2459 " 857 SAV
Rogiero.prete cardin difanta Anata silino Romano, diac. card.di s. Lucia in
fin. 380 Septifolio 343
Rolando Paparo Senefe , prete card.di siluio paffereno da Cortona, prete card.
s.Marco .. 350 ..tit.di s.Lorenzo in Lucina 626
Rolando Paparo,Senefe,diac.card.di s. siluio
· Saucllo, Romano Arciuefc. già
Mariain Portico . 364 Roffanenfe, poi Patriarca di Coftan
Romano...diac.card.di s.Angelo. 380 S tinopolisprete card. tit. di s. Maria in
Romano...ò Rainiero prete card.tit.di via 1.1 : 856
fanti Pietro, e Marcellino .) 329 siluio Antoniano,Romano, prete card.
Romano... diac.card.dis.Mariain Por tit.dis Saluatore in Lauro 857
tico, •
339 simon de Bria, Francefe, prete card. tit.
Romano...prete card.tit.di fanta Ana P di s.Cecilia 401
falia : # } 37 simone...prete card.tit.di s.Balbina 429
Romano mon.caf.diac.car.dis.Gior . simone di Bololoco, Francefe, vefcouo
< gio in Velabro . 1 330 card. Preneftino ‚' 432
Rubeo Orfine,Romano,diac.card.di s. simone francefe, mon. Clun. card. 432
Maria i portico .. 420 simeone Langiani, Ingleſe , prete card.
Ruftico dei Ruftici , diac.card.. 339 tit.di s.Sifto 467
simon da Borfano Milanefe, prete card.
S de'ss.Gio. e Paolo 471
simone cramoco, Francefe, prète card.
Ato de' Conti d'Anagni , prete car.tit.di s.Lorenzo in Lucina 503
SAtit.di s.stefano in Celio mote.330 simon pafqua Negro, Genóuefe , preté
sbigneo polono, prete card.tit.di fanta card.tit. di s.Sabina 704
Prifca . 530 simeon d'Aragona, siciliano, prete car.
scipion Lancelloto, Romano,prete car. di s.Marià de gli Angeli 747
P dis.Simcone.. 746 sinibaldo Flifco, Genouefe, prete card.
scaramuccia Triuultio Milanefe , prete.tit.di s.Lorenzo in Lucina 388
card.dis.Criaco 615 sifto Gara, dalla Rouere prete card. tit.
Scipione Rebiba, Siciliano, prete car. di di s.pietro in Vincula 617
s.Pudentiana : On7. 69 stantio... prete card. tit. di sasabina 342
scipion Gonzaga Mantoano, prete car. stanislao Hofio, Polono,prete card.704
tit.di s.Maria dal popolo 785 stefano monaco , prete card.tit. 295
scipione Borghefi, Romano,diac. card, stefano ... Diac. card.di s. Lucia in silice
di s.Grifogono 872 330 taihtoe
scipione CobellatioViterbeles pretei stefano ... diac. card. di s. Maria in Cof
card.d: s.Sufanna Ab 18.75 medinis p J. 336
sebastiano Pighino , da Reggio , prete stefano .... diacono cárdin.dis . Lucia in
card.tit.di s.Califto 6177 ..silice 339
setatino Olinario Razalio,Francefe, Pa stefano... vcfc. card.Prenestino 1342
triarca di Alfandria, Pretecard. tit. Stefano ...prete card.tit.di Saa Lorenzo
dis.Saluatore . : ... 8.5.7. " in Damato . 343
Stefa
Etitoliditutti i Cardinali? 35

ftefano da Foffanoua , prete card.titide' Thebaldo.... prete cardin. de' ss. Gib. e
ss. Apoftoli 380 Paolo.del tit. diPammachio ( 318
stefano...diacono cardin. s. Adriano.
di Theodorico.... prete card . tit.di s... 436
Theodouino.... veft.cardin. Portuenfe
383
ftefano Romano,prete card.tit.di s.Ma 359
ria in Tranfteuere 388 Theudoro... prete card.tit.di s. Vitale in
ftefano vefc.card . Preneftino 393 Theo doro Lelio , da Terni,prete card.
Atefano francefe , diacono card. de'ss. tit.di.s.... ammadraA 574
( Theodoro dei marchesi di Monferra
sergio,e Bacco 445
Atefano d'Alberto Francefe , vefc. card. to,diacono card.dis:Theodoro $ 7+
Oftien fe 460 Teodoro Triuultio Milanefe, card.di's.
Atefano Alberti,diacono car.dis. Mariá n Cefareo Vrb. VIII. Ti
465 Tiberio Crifpo, Romano, diac. card. di
in Aquito
Atefano Palofio,Romano ,prete card.tit.ds.Agata 4433.668
di s. Marcello 01480 Tiberio Muri Romano,prete card.di's.
Atefano Colonna,Romano, diac. car. di Prifcao ? Ribose:873
santa Mariain Aquiro + 481 Tolomeo Francefe , prete card.tit. di s.
ftefano sanfeuerino Napolitano, diac. Theadoro 704
card.di s... 481 Tomafo... prete card. tit.dis. Vitale in
ftefano de Varada, Francefe, prete car. 8 Veftina .... ba 342
tit.de' ss. Nereo, & Achileo 574 Tomafo Arnucio,mon. Celeft. card. di
feefano Nardino,da Forli, prete cantonsanta Ceciliam Me 10 cia,2432
di s.Maria in Tranfteuere 587 Tomafo Inglefe,prete card.tit.di s. sabi
ftefano Gabriel spagnuolo , prete card. na 444
tit.de' ss. Pietro, e Marcellino 786 Tomafo da Folignano,Modenese,vefc.
BR 0.
Stefano Pignatelli, Romano , prete card.mato Orfino , RomanoTx 48cat
, diacono
di s.Maria in Via 874
dis.Maria in Dominica 481
Di..
T Tomafo Brancaccio , Napolitano,prete
card.tit.de' ss.Gio.e Paolo 503
"Adeo Gaddi Fiorentino , prete car. Tomafo Inglefe ,prete card. S03
TAtit.di s.silueftro 695 Tomafo sarzana di Luna, prete car. tit.
Talairando Francefe , prete card.tit. di di s. sufanna 539
s. Pietro in Vincula 453 Tomafo Ingleſe,prete card. tit.di s. Ci
Thedino Abruzzefe,diac.card. 303 riaco 573
Theodino .... diacono cardin. di s. Ma Tomafo Tranfiluano , prete card. di s.
Martino ne i monti 606
ria in Portico 320
Theobaldo Romano, diacono card. di Tomafo Vulcer, Inglefe, prete card. tit.
320 di s.Cecilia 625
s. Maria nuoua
Theobaldo Buccapero Romano, prete Tomafo de Via, Caietano,prete cardin.
tit.di s.sifto 626
card.tit.di s.Anaftafia 330
Theobaldo Romano , diac. card.de' ss. Tomafo Badia, Modencfe , prete card.
Vito,e Modefto 330 tit.di s. silueftro 667
Theobaldo vefc. card.Oftienfe 365
V
Thebaldo Ingleſe,prete car.tit. di s. sa
bina 429
Veſtina 360 Alentino Ongaro, prete card.tit. di
Theodino.... prete cardin. tit.di s . Cro 480
ce inGierufalem Vberto...prete card.tit . de' ss. Aquila, e
360 d 2 Trica
i
36 Nomi, Cognom , Patric

> Prifca 353 VIII.


Vberto....prete card.tit.di s. Lorenzo in Vitale Romano, vefc.card.Albano 329
Damafo 365 Vitale da Funio, Francefe, prete car.tit.
Vberto Gambara, Brefciano, prete car. di s... 445
tit.di s.Apolinare 666 Virgilio Rofari, da Spoleti, prote, card.
Ndalrico....prete card.tit.de' ss. Giouan 695
ni,e Paolo 339 Vitellozzo Vitelli , da città di Caſtello
Vgo Atrato,prete card.tit.di s... 401 diacono card, di fan Sergio, e Bacco
Vgoccione... prete card.tit.de' ss.Silue 696
ftro,c Martino 375 Vuenceslao Tedefco, prete card. tit.di
Vgolino de iconti d'Anagni , vefcouo S.... 48L
card.Oftienfe,e Velitrenfe 379 Vuilano.... prete car.tit. di s. Stefano in
Vibiano...prete card.tit.di s.Stefano in Celio monte 347
Celio monte 360 Vuillelmo .... prete card.tit.di s. Sabina
Vicenzo....vefc.card.Portuenfe 329 330
Vicenzo d'Aragona , Spagnuolo , prete Vuillelmo di Pauia , diacono cardinale
card.tit.di s.Anaftafia 495 354
Vicenzo Giuftiniano, Genouele , prete
card.di s.Nicolò inter imagines 720 Z
Vicenzo Lauro, Calabrefe, prete car. di
s.Maria
Virg inio Qiin ni,Romano, card. Vrba
fiVia no ZaccariaDelfino, Venetiano , pretē
746
704

Il fine della Tauola de i Nomi, Cognomi , Patrie , e Titoli


di tutti i Cardinali .

AVE
13.4

; ›:

INDI
A&
Sensilab .
37

29 TAVOLA DELLE COSE


It
PIV NOTABILI ,

10 CHE NELLA PRESENTE OPERA


0
SI CONTENGONO,
$
Accomodate tutte per ordine d'Alfabetto .

Bboccamento di Papa modo 205.fua morte 205


Paolo iij.dell'Impera adriano ij. papa pietofiffimo, fue attioni
tor Carlo V.& di Frá e morte 233.234
cefco Rè di Francia . adriano iij. papa,e fue attioni , e morte
656 237.238
Accidente graue per. adriano iv.papa,conuerte prima,chefuf
turba grandemente fe papa,la Noruegia alla fede 251.fat
l'animo del pontefice Clem viij. 854 to papa ritoglie affatto il gouerno di
Accidente miracolofo occorfo in Ro Roma di mano del popolo 25 2.coro
ma 846 na Federico Imper.253 . fua morte, e
Accordo trà il papa, & i Romani, in ma cardinali da lui creati 253
teria del gouerno della città 359 adriano V.papa,fue attioni, e morte 414
Accordo tra il papa, & i Vifconti 459 adriano VI.papa 627. fue attioni innan
Accfali heretici 159 zi al papato 627. eletto papa effendo
Acqua fanta da chi inftituita 27 in Spagna fe ne vienea Roma 629.fa
acqua vergine ricondotta da Sifto iiij. in molte buone prouifioni , e riceue.in
Roma 586 gratia il Duca d'Vrbino,e quel di Fer
acqua Felice condotta da Sifto v.in Ro · rara 630. odiato da' Romani 63 1. ca
: ma 757 noniza S.Antonino 632
..66
adalfonfo Rè d'Auftria in Spagna con S.Agatha vergine, e martire
66
P'aiuto di Carlo Magno davna rotta S.Agnefe vergine,e martire
ai Saracinise ricupera Lisbona S.Agoftino dottore di s . Chiefa 102
89
adalberto vefcouo fantifsimo di Boe agapito papa,fuoi gefti, e morte 128.129
mia 270 agatone papa , fue operationi , e morte
adolfo Imper. vccifoin battaglia 428 169.170
adobaldo Rè de' Longobardi 154 agapitoij.papa fue attioni,e morte 262
adriano Imperatore,e fuoi fatti 26 aguglie drizzate, in Roma da Sifto V.
adriano papa di gran dottrina , e fantità 756
a
201. chiam il Re di Francia in fuo agubio in poter della Chiefa 434
auto 202. fa molte buone opere in alberico Marchefe,di Tofcana dà vna
Roma perfuo abbellimento , e com * gran rotta a ' Saracini in Puglia 235 .
dz chiama
18 Tauola delle cofe

chiamagli Vngari in tala 2 35 concête.itgouerno diRoma ai


Alfonfo d'Aragona Re di Napoli 519 . Romani 337- da il Veſcouo ad Alef
fatto prigione in battaglia dal Vifcon fandria nuoua città 357. và in Vene
te 518. liberato dal Duca torna net tia,s'abbocca con l'Imper.Federico,e
regno 518.racquiſta Napoli 526. vàa fa páce con lui 358. torna a Roma, fà
guerreggiare in Tofcana 533 , muore,
mugre vn finodo, e muore 359.cardin. crea
na$33, 1931 359.100
1461 udalun
Alfonfo ij. Duca di Napoli guerreggia Aleffandro iiij. papa 394. fcommunica
contra il papa 583. fuccede al padre T Manfredi Rè di Sicilia 395. fa la cru
nel Regno 598. rinoncia il Regno al ciata contra il tiranno Ezelino 395.
figliuolo $99 canonizafanta Chiara 367. altre fue
Alfonfo da Efte Duca di Ferrara 612 buone opere, e morte 397. cardinali
Altonfo piccolomini fignor di Monte da lui creati 398
Marciano,fuoi fatti,e morte So2 Aleffandro V. papa 496. priua Ladislao
Alfonfo Duca di Ferrara in Roma. 853 del Regno di Napoli 497.dichiara're
Alberto d'Auftria Imperatore 20 di Napoli Lodouico d'Angioia 497.
Aifprando Rè de' Longobardi 182 fua morte 497
Aitolfo Rè de' Longobardi 192.traua Aleflandro vj.papa 597. fua fierezza , &
glia il Potefice 194.affedia Roma 195 . ingratitudine 598. fa lega con Carlo
vinto da Pipino Rè di Francia 195. Re di Francia 599.fa lega co'Principi
fua morte 197 d'Italia contra il Rè di Francia 600.fa
Alberico da Cunioje fua virtù 484.gran ogm sforzoper aggrandire Cefare il
conteftabile del regno di Napoli.486 figliuolo 600. perfeguita gli Orfini
Alarico Re de' Gothi piglia Roma for 603. raccoglie in Roma i Marrani ,
Alberto Antipapa 130 fcacciati dalRe di Spagna 604. diffe
Alberto Magno 400 gna d'attofficare alquanti Cardinali ,
Albino Imperatore 20 e refta attofficato lui 704. cardinali
Alberto Imperatore 440 da lui creati 605. efeg.
AldobrandinAldobrandini Bifauro del Aleffandro de' Medici Duca di Fioren
padre di papa Clemente viij. 813 za 642. è vcciso da va fuo parente
Aldobrandina Famiglia , efua origine . 685
813 Aleffandro Vitelli fotto la Mirandola
Aleffandro Seuero Imp.e fuoi fatti. " so 672
Aleffandro Farnefe Duca di Parma Alesandro Farneſe principe di Parma
muore . 825 combatte Nauarino 75. Generale
Aleffio Imper. d'Oriente 297
f del Re di Spagna in Fiandra 737.foc
Aleffio empio Imper.de' Greci 377 corre Parigi 778
Aleffio Imperat. de' Greci contrario ai Aletfandria di Lombardia come edifica
Latini nella ricuperatione di terra fan ta 357
ta 315 Alboino Re de' Longobardi $6.paſſa in
Aleffandropapa,e fua morte 26.27 Italia 136
Aleifandro ipapa jor.combatte in Ro Almerico Re di Gierufalem 356.affedia
ma per il papato 301. è confirmato Tl Cairo in Egitto 355
nel concilio di Mantoua 3oz. cardina Amalafunta Regina d'Italia, e fua bor
li da fur creati 303.fua morte 303 tà 124. vccifa 128
Aleffandro iij.papa 354.trauagliato dal Amadeo Duca di Sauoia , creato Anti
lo Scifma 354. paffa in Francia, papa dal concilio di Bafilea 522. ri
fcommunica l'Imper. Federico 355. noncia il papato 535
torna a Roma, 356. figge di Roma S.Ambrogio Vefcovo di Milano .
96
Amba
Più Notabili 39
24

Ambafciatore del Rè del Giapone al Anno santo celebrato in Roma, co'fuoi


20

ammirabili auuenimenti.
&

papa 1743 842


f Amando vefcouo 151 Anton ino Pio Imp. * 30.32
Ambafciatoredel gran Duca di Mofco Antonino Filofofo, & Aurelio commo
uia al papa 736 do Imperatori, e lor fatti 13.4636
Ambafciat ori di diuerfi Principi Carto Antioc hia affedia ta da'chri ftiani3 18 pre
lici a Roma 829 fa,& fattone Signore Boemodo Nor
Ambafciatori Veneti riceuuti da papa mano 321. prefa dal Saladino 369
Clem. viij. 825 Antece ffori di papa Innoce ntio viij. di
Anfelmo Arciuefcouo di Conturbia , doue vennero,e lorohonorate impre
gran letterato 327 fe 589
Anacleto Antipapa 340 S. Antonino Arciuefcouo di Fiorenza
Anconaprefa dai Saracini 221. prefa canonizato ' ‫ ד‬6132
dall'Imper. Federico 356.guerreggia Antonio di monte Cardinale 669
con Venetiani 409 Antonio caraffa , Marcheſe di Monte
Andrea Doria General dell'Armata Im bello 5690
periale 65 2.656. fugge da Barbarofla Antonio Poffeuino Gefuita è dal papa
alla Preuefa 657. mandato ad accordare il Rè di Polo
Andrea Doria ij. è mandato dal Rè di nia,& il gran Duca di Mofcouia 737
Spagna in foccorfo de'Venetiani 712 D.Antonio eletto da Portughefi le Re
difcordandofi dal colonna torna in 735è fcacciato dal Regno da Filip
dietro bo 1794 ( po Re di Spagna !' ' 736
Andronico Imper. de' Grecia 363 Appolinar Vefoouosh Bole 3.5.
Andronico ij. Imp. de' greci 429 Aquila Hebreo traduce la Bibia 0129
Annibale Bentivoglio rimette Bologna Arciuefcouato di Rauenna conferito al
in libertà 526. èvccifo a tradimento Card. Aldobrandino dal papa 855
526 Armata della lega chriſtiana di quanti
Angliafi fatributaria della chiefa Ro Crvaffelli Q21 715
mana 223 Armata di Spagna, sbattuta dalla fortu
Angellotto cardinale vccifo da vn fuo na abbandona l'imprefa d'Inghilter
cameriero 5:27 Para **30 773
Anacleto papa,e fuoi ordini 22 Armeni s'vniſcono con la Chiefa Lati
na "1
Anthero papa,fuoi ordini,e morte 51 522
Anatho lio Vefco нo 64 Arnolfo I. Patriarca Latino in Gierufa
Anaftagio papa,fuoi ordini, e morte 96 lem I 322
Anaftagio ij.papa 118 Aratore poeta 125
Anaftagio ii papa 25. Ario herefarca 83
Anaftagioiiij. papa,fue attioni, e morte Ariadeno Barbaroffa, gran corfaro, oc
350.351 cupa il Regno di Tunifi 651. paffa
118 con armata in Italia 662
AnaftagioImperatore
Anaftagio monaco martire 151 Ariftide Filofofo Chriftiano 25
182 Arcadio Imperatore, e fuoi fatti ICO
Anaftagio ij. Imperatore
Anicero papa 35. fuoi inftituti, e morte Arnolfo Vescouo 151
36 Arioaldo Re de' Longobardi 15
158
Animo di papa Clem.viij.ben compo Ariperto Re de' Longobardi
fto, e moderato 823 Arnulfo Imperatore dà molte rotte) i
Annate de Beneficij,che cofa fiano,c da Normani
40
chi inftituite 485 Armenia prefa da i crocefignati 3
18
Annabattisti heretici,e lor pazzie 659 Arfacidi chi fuffero
d 4 Afcanio
40 Tauola delle cofe

Afcanio Sforza Cardinale 578 vittorie è fatto prigione da i Parthi


Afcanio Zufarini fpedito in Ifpagna da 335.liberato, dà alcune rotte a i nemi
papa Clem.viij. 828 ci 338.fua morte ·344
Afturia dei Longobardi per vincere i Baldouino ij.Terzo Rdi Gierufalem ,
Francefi 162 éfue imprefe 347
Aftutia di Benedetto card. Gaetano nef Baldouino iij.Rè di Gierufalem 358
far rinŭciare il Papato a Celeftin.43 3 Baldouino Imperator Latino di coftan
aftutia del caftellano di s.Angelo 518 tinopoli 387. paffa in Italia 390
Afcanio Colonna fcacciato dallo ftato Banderefi Magiftrato creato in Roma
del papa 658.fatto prigione 675 da i Romani 400
Aftor Baglione Generale dell'effercito Bartolo da Saffofferato gran Legifta 46
Venetiano in cipro 71 3.difende valo Bando del padre di papa Clem.viij. 814
rofamente Famagofta 714. è contra S.Bafilio Capadoce 97
la fede vccifo da'Turchi 71 Baliardo heretico fi difdice , e fi fà Mo
Affedio di Parigi , e fua gran penuria , naco 347
" 778 Baldaffaro coffa cardinale !
497
Athanafio Vefcouo Aleffandrino 83 Baldo eccellente Legifta 408
Athalarico Rè de' Gothi 94 Beda huomo dottiflimo 178
Athaulfo Rè de' Gothi 10 Battaglia nauale tra Venetiani, e Geno
Athila Rè de gli Vnni 106. fue imprefe uefi 397
107.rotto da i Romani 107. prende S.Benedetto 127
Aquileia 109 Belifariogran Capitano dello Imperio,
Atto generofo delle donne d'Aquilea51 e fue imprefe 52.125.fcaccia i Gothi
Atto di ftraño effempio in vn papa 242 da Roma,e fa prigione il lor Rè in
18 Rauenna
Atto effemplare di Papa Clem.viij. 823 130
Atti di giuftitia fatti intorno al corpo Beneuento dato alla chiefa Romana
* morto di papa Formofo 250 dall'Imperatore Henrico ij. 296
Attioni di papa Clemen.viij. nell'Anno Beretta roffa data da Gregorio xiiij. ai
Santo di fomino , & ammirabile ef cardinali frati ! 802
fempio • 849 Bertagna occupata da gli angli , e da lo
Auignone comprato dal Papa 459 ro chiamata Inghilterra 105
Auftriaci inimici de gli Ottomani 770 Benedetto Papa 137
Augufto,e fua grandezza 21 Benedetto ij. papa dottiffimo 172. fua
Aureliano Imper. e fuoi fatti 63 morte 173
S.Aurea Abbadeffa di tre mila mona Benedetto iij.Papa,e fuoi ordini, bon
chc 157 tà 229.fua morte 230
Azzo da Efte gouernatore di Ferrara Benedetto iiij. efua morte 247
387.fi fà Signore 440 Benedetto v.detto vj. papa,poſto prigio
ne,fatto morir di fame 269
B Benedetto vj.detto vij.papa , e fue attio
nii 272
S. Arnaba 10 Benedetto vij. detto viii.papa 284.coro
5. Baiano Bulgaro guerreggia con na dell'Imperio Henrico Bauaro 284
l'Imperator Greco 270 depofto dal papato 285. torna in fe
Banditi trauagliano lo ftato della chiefa dia,e muore 285
745-perche fonoanimoſi 802 Benedetto viij.detto ix. 287.trauagliato
Baldouino Boglioni 3 16.fatto Signor di dallo Scifma 287. vende il pontefica
Tarfo 318.fuccede al fratello nel Re to,e fua morte 288
gno di Gierufalem 222. dopo molte Benedetto ix.detto x. papa 437. affoluc
Filippo
Più Notabili . 48

Filippo Rè di Francia dalle cenfure Boetio Seuerino 12


di Bonifacio 437. riconcilia i Colon Boemonde combatte col fratello per il
nefi con la chiefa 437. s'affatica per ftato di Puglia 315. paffa all'imprefa
pacificar l'Italia 438.fua morte, e car di terra fanta 316.aiutato da altri prin
dinali,ch'egli fece 438 cipi dà vna gran rotta a' Turchi 317.
47
8 Benedettox.detto xj. papa 453. confer fatto Signore d'Antiochia 321. fatto
ma le cenfure contra l'Imper.Lodoui "
10 prigione da i Turchi 325. fuoi varij.
90 co 453 inftituifce molti Vicarij nelle fucceffi, imprefe,e morte 325.326
ma città d'Italia 454. fua morte , c'cardi Bolognefi tagliati a pezzi da i Forl. 409
nali da lui creati Bologna in poter del papa 417.fi ripone
་ཎྜཱུ

=0) 455
‫که‬ Berta moglie di Carlo mano fratello in libertà 452.fi da in poter de' Vifcó
del Rè Carlo Magno , fugge coifi ti 45 2. fi ripone in libertà 507. torna
14
gliuoli di Francia al Rè Defiderio fotto il papa 509. ' ripofta in libertà
97 "
201 dal Bentivoglio 536
10.
Bernardo Rè d'Italia 209. fi ribella allo Bombarde quando s'adoprarono la pri
Imperio,& èvccifo 209 ma volta in Italia 476
Benedettoantipapa 265 Bonifacio papa,fuoi ordini, e morte 103
Benedetto antipapa 298. depofto, e con Bonifacio ij.papa,fuoi ordini, e mor.i26
finato 298 Bonifacio iij.papa,fue operationi,c mor
Benedetto cardinale Gaetano, e fua aftu te 146
! tia 430 Bonifacio iiij. papa , fuc operationi , e
7 149
Benedetto antipapa,Pietro di Luna 484 morte
è richiefto, che rinoncij il Papato493 . Bonifacio v.papa 152. fue buone opera→
fuggein Catalogna 494.fua oftinatio tioni,ordini,e morte 1153
ne soi . è depofto dal concilio di Co Bonifacio vj.papa 241
ſtanza 501.muore 512 Bonifacio vij . papa cattiuo, fugge a Co
. ftantinopoli , hauendo fpogliata la
Bentiuogli Signori di Bologna 486
chiefa di s.Pietro, e muore . 271
Berengario Imperatore d'Occidente
Longobardo 249 Bonifacio viij. papa afcende con arte al
}
Berengario ij. 257 ponteficato 433.fua fiera natura 433.
Berengario iij.Imperator dell'Occiden arte,che tenne,accioche Celestino ri
te 257 7 nonciaffe il papato 433. guerreggia
contra i Colonnefi 433. canoniza S.
Berengario da Tours gran dotto 274
Berengario heretico fi difdice 292 Lodouico del fangue regale di Fran
cia 433. ordinò l'anno del Giubileo
Bernabò Vifcóte,e fue imprefe 463.rot
434.fi rompe con Filippo Rè di Fran
to dal Legato del papa 468. imprigio
nato dal nipote 479 cia 435.lo fottopone all'Imperio 435
1 S.Bernardino da Siena 541 prefo da Sciarra colonna mandato
S. Bernardo Abbate 328. innanima i dal Rè Filippo , e fatto morire in pri
9 · Principi chriftiani a foccorrer terra gione 436.cardinali da lui creati 436
fanta 346 Bonifacio ix.eletto papa di tréta an.48 2
Bernardo Aldobrandino fratello di pa ritoglic a' Romani il gouerno di Ro.
pa Clemen.viij. 815 482. inftituifce l'annate de' Beneficij
205.ripone inftato Ladislao 485. fua
Bianchi, e Neri fattioni di Tofcana 435
morte 487.cardinali da lui creati 488
Bianchi compagnia così chiamata de
488 S.Bonauentura canonizato 585
ftrutti da Bonifacio jx.
Biondo da Forli hiftorico 528 Bonifacio Cóte di Corfica, e fue imp.216
Boemi heretici fi fanno molto potéti 511 Borfo creato dall'Imperator. Duca di
Modena 551
trauagliati dal Rè d'Vngaria 572
Braccio
a
42 , Tauol delle cofe

Braccio da Montone famofo Capit.487 pa Glem.vij.riceue il carico di Gene


piglia Perugia,& il Ducato di Spole rale delle genti del papa cótra D. Ce
ti 308.muoue guerra al Regno di Na fare da Efte per il Ducato di Ferrara,
poli , & è vccifo su e ottiene il fuo intento. 836. Stringe
S Brigida di Scotia 124 di maniera D. Cefare , che glicede
S.Brigida di Sueuia viene a Roma 467 quanto pretende fenza venir alle ar
Bulgari s'impatronifcono della Milia. mi.837.creato Legato di Ferrara ye
169. fi fanno chriſtiani 123. ſi ſotto con tal titolo prende di lei , e delfuo
pongono alla Chiefa Romana 234 Ducato a nome del papa il poffeffo .
Buda prefa dal Turco 637 837.Laua i piedi a' Pellegrini infieme
co'l papa nell'anno Santo.850. Fafe
C guir pace frà il Rè di Francia, e il Du
1 ca di Sauoia.852.Vien'eletto dal pa
Acamo Rè de i Bauari 149 pa fuo Zio a due Legationi in vn tem
Cadolo antipapa 301 8 po.852 . è creato Arciuefcouo di Ra
Cagione de lle difcordie tra i papi , & i uenna 855
Romani 372 Cardin.di Fiorenza Legato del Papa in
Caio caligola Imp. efue impietà 7 Francia 835
Calendario Romano riformato da Gre Cardinali , ch'entrarono in Conclaue
gorio xiiij. 740 nella creatione di papa Clem.: 819
Cales prefo da Ingleſi 459 Cardinali,ch'entrarono in Conclaue nel
Califto pa. 45.fuoi ordini, & fatti 46 la creatione di papa Leone XI. 86q
Califto ij papa 334. fa pace con Henri Cardinali creati da papa Clem.VIII.nel
co Imper. 334.prouede al foccorfo di fuo Pontificato 856.857
terra fanta 335.doma l'antipapa , e Cardinali creati da papa paolo V. 872.
muore 336 e feg.
Califto nije fue attioni innanzi al Papa Card. di Fiorenza creato papa 861
to 542. bandifce la cruciata contra i Cardinal Borromeo creato Arciuefco
Turchi 543. tumulto nato nella fua uo di Milano da papa clem.viij.831
coronatione 544. canoniza S. Vicen Card. Gefualdo creato Arciuefcouo di
zo Spagnuolo , & Emondo Inglefe Napoli da papa Clem, viij. 832
544. fa molte proceffioni per placar Card. Gaietano Legato in Polonia 833
l'ira di Dio 544.fua morre, e cardina Cardinal Gondi non può andar a Ro
li creati da lui $47 ma , e perche 827
caloiane ripofto in ftato da Genou. 462 Card. Baronio ha molti voti per riuſcir
Camerino preſo da papa Paolo iij. 658 1 papa, manon gli baftano 861
Camillo Orfino 671 Cardinali efcludenti di Santa Seuerina.
Camillo Borgheſe Auditor di Camera, 820
fpedito in Ifpagna da papa Clem.828 careftia grande in Roma 742.805
Candia comprata da' Venetiani 377 carlo Martello , è fue imprefe 185. 189.
Canonizatione di s. Giacinto dell'Ordi leua tutta la Prouenza a i Gothi di
ne de' Predicatori fatta da papa Cle Spagna 189
mente viij. 829 Carlo Magno fi fa Monaco 192
Cappello roffo quando,ouc , e da chi da Carlo Principe di Francia incontra il pa
to a i cardinali 392.& 394 pa. 194. Re di Francia da gran per
Capua fatta Arciue couato 268 coffea i Saracini in Spagna , & a gli
Caracalla Imperatore, e fue empietà 45
Aquitani 200. 201. pala in Italia a
caracoffa famofo corfaro 716 richieſta del papa , contra i Longo
Cardinal Ald obrandino nipote di pa bardi, & li vince zoz . và a Roma. 203
con
Più notabili. 43

conferma al papa la donatione fatta figliuolo Rè di Napoli, e Duca di Mi


gli dal padre, eli dona molto altro lano 676. rinoncia l'Imperio a Ferdi
paefe 203. prende Pauia, mena il Rè nando fuo fratello 693
defiderio prigione, & vnifce la Lom Carlo d'Angioia Senatore di Roma 403
bardia al Regno di Francia 203.afor creato dal papa Rè di Napoli , e del
za d'arme riduce la Spagna allafede I'vna,e dell'altra Sicilia 403. combat
Chriſtiana. 204.fa molte altre nobili te con Manfredi , lo vince, & vccide
imprefe 204. rimette papa Leone in 404. s'impatronifce del Regno di Na
fedia 207.è da lui incoronato Impera poli,e della Sicilia 404. manda efferci
tor dell'Occidente , e chiamato Ma to in Toſcana,che gli è rotto da Cor
gno 208. Diuide l'Imperio con l'Im radino Sueuo 404. vince corradino,
peratrice de' Greci 208. fua morte e lo fa decapitare 405. fue imprefe in
209 Tofcana 405. riceue,& accompagna
Carlo Rè di Francia 218 il papa,che veniua di Soria 408. reg.
Carlo iij.Imperatore doma i Norman ge Roma a fua voglia 415. perde il
nise gli aftringe a farli chriftiani 2,6 Regno di Sicilia 421. fua morte 423
Carlo Craffo depofto dell'Imperio 239 Carlo ij.Rè di Napoli prigione del Rè
Carlo iv. Boemo eletto Imperatore con Pietro di Sicilia 422. liberato torna
tra Lodouico Bauaro 458. coronato nel fuo regno 427. è coronato dal pa
in Roma 463. viene con la moglie, e pa dell'vna,e dell'altra Sicilia 427.in
coifigliuoli a Roma 467 fta co' Cardinali, che creino il papa,e
Carlo V.fuccede nel Regno di Spagna conduce il papa a Napoli 431
a Ferdinando 622.é eletto Imperato Carlo d'Ongaria chiamato dal papa pi
re623.collegato col papa fcaccia i Frá glia il regno di Napoli 476. vccifo
cefi da Milano 623. falega con molti d'ordine della Regina Giouanna 479
principi contra il Rè di Francia 632. Carlo Zeno capitano de'Venetiani 476
fpauenta con i molti acquifti i Princi ricupera chioza di mano de' Genoue
pi d'Italia 636. fa pace col Re di Fran fi 477
cia, e lo rilaffa di prigione 637. muo Carlo Martello is. Rè d'Vngaria 427
ue guerra al papa 638. fa pace col Rè Carlo di Valois viene in Italia fauorito
di Francia 641.è coronato dal papa dal papa 434
in Bologna 641. manda le fue genti a Carlo viij. Rè di Francia paffa con effer
combattere Fiorenza 641. và all'ac cito in Italia 599. piglia il Regno di
quiſto del Regno di Tunifi 651. pi Napoli 599. combatte al Taro co i
gua quel Regno 653. tiduce Milano Venetiani , e torna in Francia 600
in prouincia 653. entra con effercito Carlo caraffa Cardinale 687. và Legato
nella Prouenza 654. fi collega con i in Frácia 690.è rilegato dal papa 693 .
Venetiani contra il Turco 655. s'ab ftrangolato d'ordine del papa 700
bocca col papa, e colRe di Francia Carlo Borromco Cardinale 701
656.fa tregua col Re di Frácia,e s'ab Carlo di Borbone 696. capitano de gli
bocca conlui 656. và all'imprefa d'Al Imperiali piglia Roma, e vi refta vcci
gieri,e vi è dalla fortuna rotto 659. fi fo 639
pacifica di nuouo col Re di Francia . Carlo di Lanoia, Vicere di Napoli 638
662. và contra la Germania , e la vin Carlo di Lorena Cardinale 826
ce 66; 6 collega col Rè d'Inghilterra Cardinali fatti prigioni nel conclaue di
Heretico 664. publica l'interim. 664. Viterbo 420
fa guerra a Parma , & alla Mirandola CardinaliFrancefi ereano vn'Antip.474
672. fugge dall'impero del Duca di cardinali annegati da papa Vibano vj
Saffonis 673.conftituifce Filippo fuo 479
cantà
44 Tauola delle cofe

Carità grande vfată a' Peregrini l'Anno tello 601.s'impatronifce di molti luo
Santo 846 ghi d'Italia 601. 602. priua i gentil
Carichi honoratiffimi del padre di papa huomini Romani de i lor ftati, e mol
" 814 ti n'vccide con inganno 602.fi fortifi→
Clem.viij .
carmignola capitano eccellente 506 s'v ca in Roma 608.pofto prigione in ca
nifce co' Venetiani 507.' da vaa gran ftello sant'Angiolo 609. fugge in Spa
rotta al Duca di Milano 508, fatto de gna,e vi è vccifo GII
capitar da Venetiani incolpato di tra D. cefare da Efte viene fcommunicato
dimento ‫دار‬ 1 • da papa Clem. viij. per il Ducato di
516
carrarefi fignori di Padoua , e quelli dal Ferrara 837
• la fcalla fignori di Verona 479 cede al papa Ferrara , & il fuo Ducato ,
caftruccio caltracani fignore di Lucca & il Card. Aldobrandino ne préde il
448.muore, & i figliuoli fono fcaccia poffeffo837.Bacia il piede al Papa 838
ti diftato 450 S. chiara canonizata da papa Aleffan
cafo occorfo nella morte di Dagoberto dro iiij. 397
Re di Francia chiefa di Milano torna all'obbedienza
cafo compaffioneuole d'alcuni gentil' ( della Chiefa Romana 297
huomini Romani 742 chiefa d'ineftimabile grandezza in Or
cafo cópaflioneuole occorfo in Ro. 754 uieto 402
caſtità del clero ordinata da pa.Eug.169 chiefe edificate dall'Imperatore Coftan
caftel s.Angelo in Roma da chi edifica ⚫tino 77.eleg.
to 26 chioza prefa da i Genouefi 475. ricupe
caftigode gli vccifori di Chrifto S rata da' Venetiani 477
cafo compaffioneuole occorfo in Ro Chrifto auanza ogn'altro di nobiltà 1.
" mal'anno del Giubileo . $36 : nacque di nobiliffimi parenti 2. nel
S.catarina da Siena canonizata 561 • la fua venuta al mondo mancò l'Im
catarina de' Medici data per moglie al perio de gli Hebrei 2. adorato da i
• "figliuolo del Rè di Francia 642 Magi 3.è portate in Egitto 3. perche
catalogo de' papi in verſi .361 chiamato Nazareno 4. difputa co i
cauallicri pij inftituiti da Pio iiij. 702 Dottori,e quando fuffe crucififfo 4
celeftino papa,fuoi ordini, e morte , 105 chriftoforo papa fatto per forza , e ſua
celeftino ij. papa, e cardin. da lui creati depofitione ( 249
344.345 chriftoforocolombo ſcuopre vn nuouo
celeftino iij.papa 373 inueftifce Henri mondo 595
co vj.del Regno di Sicilia 173. opere chriſtiani hanno yna gran rotta da gl'in
dalui fatte,e fua morte 375. Cardina fedeli fotto Gierufalem , 325
li,ch'egli creò 375 chrifolora , che portò le lettere Greche
celeftino iiij. papa fua creatione, emor in Italia ? 488
-te 38) cistercienfi confermati da papa Vrb.ij.
celeftinov.Pepa 430. penfa di rinoncia 319
re,c va à Napoli 431.rinoncia il papa cimiterio di Califto 46
to , & èdal fucceffore imprigionato cipriano Vefcouo di Cartagine 54
431.1.fua morte , e cardinali da lui fat cirillo vefcouo d'Aleffandria 106
43 1.432.0 posto nel num.de'ss.444 città di Tofcana fuddite all'Imperio
cenfo del Regno di Napoli mutato dal 2-282
papa in vn cauailo cinciocincio Romano imprigiona il pa "
f84
certofini quando incominciaffero 319 pa,e lo fa morire 269
cefare Borgia,e fua empia crudeltà con cincio prende il papa, & eflo è fcacciato
tra i Signori d'Italia.600.vccide ilfra da Roma :: 2305
Cin
PiùNotabili .. 45

Cincio Frangipane imprigiona il papa poli 639.perde Roma, & è da gli Im


331 periali affediato in caftello. 639. fug
Cintio Paffero, nipote di papa Cle. viij. ge di Roma 640.corona l'Imp. Carlo
814 v. in Bologna 641. s'apparenta con
città di Lombardia occupata da diuerfi l'Imper. e col Rè di Francia. 642. fua
Signori 440 morte,e cardinali da lui creati 643
I città d'Italia , che fi mifero in libertà clemente Antipapa eletto da i cardinali
469 Francefi 474
citta de i Signori di Milano 479 clemente Antipapa 338
claudio Imperator,e fuoi fatti 8 clemente Antipapa creato in luogo di
cleto coadiutore di s.Pietro. 16. fatto pa Pietro di Luna.512 . di là a 4. anni
pa.16.fuoi ordini, e morte 18 depone il papato 512
claudio ij. Imperator,e fuoi fatti 61 clemente papa viij. 812
claudiano poeta 58 doue nacque,e quando 812
clementine da chi publicate 444 fuo nomeal fanto Battefimo . 814
S. Clemente eletto da s. Pietro per fuo fua Famiglia,& origine di quella.814
fucceffore. 11. e fatto papa. 19. fuoi Fino da i primi anni di fua età diede
buoni ordini, e morte 20 fegni euidenti della fua grandezza .
clemente ij. Papa 291. mori di veleno 814. Suo ftudio nelle Leggi, e fi dot
1 291 tora in quelle in Rona.816 . Và in
clemente iij.Papa, folecita il foccorfo di Ifpagna co'l Cardinal Aleffandrino .
Soria.369.fue operationi , Cardinali 816. Creato Cardinal , e poi fommo
da lui creati, e fua morte 370.371 Penitentiero 817.Và in Polonia Lega
demente iiij.Papa gran dotto,e di fanta to.817. Scielto in Conclaue dal Car
vita 403.crea Carlo d'Angioia Sena dinal Mont'Alto per papa , e poi pu
tor di Roma 403. lo fa Re di Napoli, blicato da lui per pontefice 819. Suo
e dell'vna,e dell'altra Sicilia 404. fua animo ben compofto , e moderato .
morte405. canoniza Eduige Duchef 823. Sua elettione fatta con publico
fa di Polonia fcrutinio 823. Suo atto efemplare , c
406
clementeV. Papa transferifce lafede fue parole di grande humiltà nel dar
Romana in Francia 439.fa paffare lo ilconfenfo alla fua elettione in Pon
Imper. in Italia 441.fua morte,e car tefice 823. Altre fue parole di gran
dinali da lui fatti 444 de effempio dette al fuo Confeffore
clemente vj.papa 456.riduce ilGiubileo 814.Manda contra Banditi per la lo
a'so. anni 456. conferma i Viſconti ro eftirpatione 825. Riceuc due Prin
Vicarij di Milano 456. fa creare i Sc cipi di Bauiera , e diuerfi Ambafcia
natori in Roma , che la gouernino in tori di Principi con molto honore ,
fuo nome 458. pacifica molti Princi e benignità 825. Sente gran dolore
pi d'Italia.45 5. fua morte,e Cardina per la morte del Duca di Parma 825.
li da luicreati 459.460 Aiuta lo Imperatore con danari per
clemente vij.papa 633.fue attioni innan la guerra contra i Turchi 826. Fa il
zial papato 633.muoue guerra al Re fimile al Duca di Sauoia per la eftir
gno di Napoli 636. è trauagliato da pation de gli Heretici 826. Manda
Colonnefi.637. s'accorda con gl'Im Gio. Francefco Aldobrandini fuo ni
periali.638.fcaccia i Malatefta di Ri pote contra Fuorufciti 827. Impedi
mini.637. odiato da' Romani. 637.è feeil Rè di Nauarra nell'acquisto del
da Colonnefi faccheggiato. 638. ri Regno di Francia 827. Nega audien
noua la guerra contra Carlo v. 638. 2 za a gli Ambafciatori del detto Rè
chiama i Francefi all'acquisto di Na 827.Canoniza s.Giacinto 829.Man
da
Tauola delle cofe
46

da nuouo aiuto allo Imperatore 830. Collatione dei Vefcouadi e beneficij


Riccue Ambafciatore del Patriarca refta libera al Papa , per la pace fatta
di Alefsádria Greco 830.Ribenedice "
cól'imperio, dopo l'hauer per quefto
il Rè Henrico di Nauarra fopradetto guerreggiato più di 50. anni. 337
832.Riceue due Vefcoui Greci della colleggio di Giefuiti' fatto dal Papa in
Rofcia nel grembo della Sata Chiefa Roma . 743
Romana 832.Manda à Venetia à do colónefi nemici del papa,433.perfegui
nare vna Rofa benedetta alla Serenif tati da Bonifacio viij.443.riconciliati
fima Principefa 834 Manda foccorfo da Bened. 437-perfeguitati da Euge
allo Imperatore 835 Manda in Fran nio iv.515.faccheggiano il palazzo
8 del papa . 638
cia Legati per effettuar la pace tra
quella Corona , e quella di Spag. 835 corrado Sueuo Imperatore , 286.doma
Muoue guerra à D.Cefare da Efte molte città d'Italia, che fi erano ribel
per il Ducato di Ferrara 8 ; 6.Scomu late dallo Imperio , 286.è coronato
nica D.Cefare 837.Ottiene il fuo in dal papain Roma 286. doma i Schia
této da Don Cefare 837.Delibera di ui, e gli Vngari, 286.fa alcune buone
andar à Ferrara ,e fene và ;doue fi no leggi . 286
ta tutto il fuo viaggio 837.fino à 841 . corrado ii.Imperatore paffa con gran
( forze in Soria .
Spofa la Regina di Spagna 841.fa ri 348
torno a Roma 841.Prouede alla ino corradino Sueuo paffa all'acquiſto del
dation del Teuere 841.Inuita có Let regno di Napoli 405.è rotto in batta
tere Apoftoliche i Principi , e Popoli glia dal Re Carlo,prefo,e fatto deca
JJi
Chriftiani al Giubileo dell'Anno Sã pitare . 405
to à Roma 842.celebra l'Anno Sato coftumi de' Mofcouiti in Roma . 738
con folennità grandiffima,e memora corfi famiglia nobile di Roma . 324
bile,con le fue attioni fatiffime.843 . corfi poftiin Roma a popolar la città
cfeg.Humiltà fua grandiffima 845. Leonina . 96
Fa feguir pace tra il Rè di Francia, confolie Prefetto gouernano la giufti
& il Duca di Sauoia 852.Elegge à tia in Roma . 263
due Legationi il Cardinal Aldobran conclaue de' card. quantose perchefi.co
dino fuo Nipote 852.Manda nuo minciaffe nelle creationi de'pap 1.410
uo foccorfo di danari , e di gente al coloffo di Rhodi preda de Saracini.161
lo Imperatore 853.Sente difpiacere Colonna di Traiano . 25
non poco della morte di Gio.Frac. Al colonna d'Antonino 30
dobrádino fuo Nipote 853.Cófacra commodo Imp.e fuoi fatti . 38
il Patriarca di Venetia Matteo Zane combattimento per il papato in Roma
con le proprie mani 853.Fa feguir pa con grande vccifione . 474
ce tra il Duca di Modena,e Lucchefi concordia de' cardinali nel creare Pao
853.Fa rimetternella Francia al Rei lo iij. 648
Padri Giefuiti 854.Si perturba molto confecratione delle Chiefe da chi ordi
per vn graue accidéte 854.Cóferiſce nata . 32
P'Arciuefcouato di Rauenna al Card. confecratione de i Veſcoui da chi infti
Aldobrandino fuo Nipote 855.Si in tuita . 36
ferma grauemente,e muore 855.Pro confutatione della fauola di Giouanni
motioni de' Cardinali fatti da lui nel papa femina . 1225
fuo Pontificato . 856 contefe tra Francefi per l'Imperio 235
Clifa prefa da Turchi . 655 contefe tra Italiani, Francefi,e Germani
Clodoueo primo Re chriftiano in Fran per l'Imperio Occidentale. 252
cia 114.fcaccia gli-heretici 120 cócilio di Roma contra i Nouatiani he
rcti
Più Notabili . 47

" tetici 53 competitori del regno di Pollonia 731


conciliogenerale non fi puòfare fenza congregationi di cardinali inftituiti da
ca l'autorità del papa Siftoy.
70 782
Concilio primogenerale in Nicea, e ca conclaue perche fempre fi ferra di not
37 noni in effo fatti 76 te 797
concilio di Rauenna 119 conclaue,nel qual fù creato papa Clem.
concilio fefto vniuerfale in Conftanti viij. 819
nopoli 170 conferuatione di qualche teforo vtiliffi
concilij generali quali fuffero 170 ma per mantener gli ftati 339
concilio Lateranenſe ſotto Stefano iv. corpo di fan Marco portato d'Aleffan
199 dria in Venetia 216
concilio ottauo vniuerfale, fatto in Co corpo di S. Benedetto riportato in Ita
ftantinopoli 234 lia 192
concilio di Mantoua depone l'antipapa corpo d'Elifeo profetta ritrouato 114
302 corpo di s.Martino translato 238
concilio di Chiaramonte. 316 corpo di s. Stefano ritrouato da Lucia
concilio di Treca 324 no prete 104
concilio di Roma per il foccorfo diter corpo di s. Agoftino portato in Pauia
ra fanta 335 189
concilio Lateranenfe 378 corpo dis. Bortolamco portato in Ro
concilio generale di Leonc 4C9 ma 272
concilio generale di Pifa depone il pa corpo di s. Nicolò portato a Bari 134
pa, c l'antipapa. 494. & elegge Alef corpo di s.Theodoro portato a Venetia
fandro V. 209 335
concilio generale di coftanza, conuoca cornelio papa,fuoi ordini, e morte 54
to da tutti i principi chriſtiani per le corte Romana transferita in Frácia.430
uar lofcifma.5oo. Decreta, che il pa tornata in Italia.470. quanto fteffe in
pa fiafottopolto al concilio. 5oo. de : Francia 470
pone tre papi, e ne crea vn'altro. for. Cofmo, e Damiano Martiri 70
fi conclude 506 Cofio de' Medici ricchiffimo gentil
concilio di Siena 215 huomo Fiorentino 509
concilio di Bafilea 519 Cofmo de' Medici Duca di Fiorenza
concilio di Fiorenza 520 655. ètrauagliato da Pietro Strozzi
concilio di Mantoua 552 con la gente di Francia.675 . refta vit
concilio di Pifa 613 toriofo 675.và a Roma.701.e ornato
concilio Lateranenfe 613 dal papa col titolo di gran Dura 719
concilio di Trento ordinato da papa Coftantino, c Galeriano Imperatori , e
Paolo iiij.659.cóclufo da Pio iiij. 702 loro fatti 69
confifcatione dei beni del padre di pa coftantino Imperatore , e fuoi fatti, 71
pa Clemente viij. : 814 e fegue .
congiura contra Pio iiij. 702 coftantinopoli da chi edificata 75
confaluo gran capitano acquiſta il re coftante, coftantino, e coſtanzo fratelli ,
gno di Napoli per Spagna 600 Imperatori Romani 83
confecratione del Patriarca di Veneria cofdroe Rè di Perfia,e fue imprese 149
fatta permano di papa Clem. viij.653 colombano Abbate 150
conte di s. Fiore generale de gl'Italiani coftantino iij.Imperatore 160
in Francia 710 coftatino iij.Imp.pafla in Italia 163 .fpo
conrefa lunga de' cardinali nell'elettio glia Roma.165.è vecifo da i fuoi 64
ne del papa 473 costantino iij.Imper. efue imprefe.169
distrug
48 Tauola delle cofe
" co della chiefa Romana 199. 200.pi
diftrugge l'imagine dei Santi . 204
coftantino Papa,e fua gran pietà verſo i glia alcune città della chiefa 202.fat
poucrir81.và a Coltantinopoli 182 to prigione dal Rè Carlo Magno
fuoi ordini, e morte 182 • muore 20
coftantino v.Imp. 204 S.Diego canonizato da Sifto V. 783
coftantinopoli prefa da i Principi Lati Dino Fiorentino Medico eccelléte 452
ni 377.prefa dal Turco 539 Dionigio papa,fuoi ordini, e morte. 61
crefcentio confolo Romano 275.fue ri 62
- uolte,e morte 276 Diocletiano Imper. e fuoi fatti 6G
creatione di Papa Leone ix. come paffaf Didimo Aleffandrino cieco, & gran dot
fe 293 to 95
creatione di papa Paolov.ammirabile , Diguno del Sabbato da chi ordinato
perche 867 93
croce di Chrifto portata in Coftantino Difcorfo del Panuinio fopra la confer
poli 152 matione dell'elettione dei papi 139
cruciata di trecento mila chriftiani , per Difcordia tra Principi chriftiani in So
la ricuperatione di terrafanta 316 ria 366.428
cruciata contra Ezellino tiranno 395. Diuifione dell'Imperio Orientale, & Oc
contra i Saracini 450 cidentale 208
crudeltà de gli Imperiali nel facco di Difcordia tra gli elettori dello Imperio.
- Roma 639 445
cunone papa 175. fua morte 176 Difcordia per la precedenza tra Francia
cibò cafata illuftre in Genoua 582 & Spagna 703.784
Difegno del Turco rieſce vano 826
D S.Domenico fondatore dell'Ordine de
i predicatori 379. canonizato dal pa
Amafo papa go.fcriue le vite de pa pa 379
pi 92. fuoi ordini,e morte 92-93 Domitiano Imp. efue empietà 19
Damafo j.papa fattofi perforza 292 Domniopa.fue inftitutionise morte167
Dagoberto Re di Francia 15 Dono ij. Papa 270
Damiata combattuta da i Principi Chri Doni fatti da Coftantino Imperatore al
ftianise prefa 381. prefa da nuouo da la chiefa 80
Lodouico Rè di Francia 382 Doni offerti da diuerfi Principi alle chie
Dante Aldighieri famofo poeta 435 fe di Roma 122
Decreto del concilio di Coftanza foo Donatione fatta da Pipino alla chieſa ,
Decio empio Imp. efuoi fatti 54 Romana confermata, & accrefciuta
Declinatione grande dell'Imper.Orien da Carlo Magno 203
tale 297 Dorothea martire 74
Dedicatione delle Chiefe da chi initi Duca di Ghifa,& il cardinal fuo fratello
tuita 32 vccifi da Henrico Secondo Rè di
Degnità prendono autorità da gli huo Francia 774
mini 248 Duca di Mantoua in Roma 809
Delitti oppoftia i Caraffa,per i quali fu Duello citato tra il Rè Carlo di Napoli ,
ronofatti morire : 701 & il Re Pietro d'Aragona 422
Deodato papa, fue buone opere,e mor
tc 150. 151 E
Deodato ij. papa,fue fante operationi , e
morte Duige Duchefla di Polonia 4C6
Debderio Rè de'Longobardi 196.ne 165.166 S. Edella prefi da gl' Infedeli
mi 345
Edoar
Più Notabili 49
EdoardoRe d'Inghilterra . 270 te 64
" Egelippofcrittore dottiffimo . 119 Eufebio papa 71.fuoi ordini, e morte.72
‫סב‬ Egidio cardinale Legato del papa,e fue Eufebio Cefarienfe fcrittore Ecclefiafti
imprefe . 466 CO . 72
Eleuteriopapa,fuoi inftituti , e morte . Eutropio hiftorico.. 104
39.40 Eudoffa Regina,e fua bontà. 114
Elettione del Papa s'approuaua dall'Im Euthario Rede i Longobardi . 138
peratore . 139 Eugenio papa , fua religione , e morte .
Elettione del papa fattalibera . 237 162 1
Elettione del Papa vien fatta fempre Eugenio ii.papa di gran dottrina, e fanti
con l'interuento dello Spirito S. 820 ta,è carità verfo i poueri 213.fua mor
Elettori dell'Imperio qualise da chi infti te . : 214
tuiti . 217 Eugenio iii.papa 346.ritoglie a i Roma
Elettione de' papi leuata all'eleto, e po ni il gouerno di Roma 348.fcacciato
poloRomano,e toltafidall'imperato da i Romani fugge in Francia 348.
rein fe fteffo, e nei fuoi fucceffori265 torna a Roma,e ricuperate alcune cit
Elettione de' Papi come leuata al clero tà muore 349.Cardinali da lui crea
e popolo Romano . 344 ti . 349.350
Elettione de' Papi quando , e perche ri Eugenio iv.papa 5 14.fue attioni innan
meffafolo ne i Cardinali. 361 zi al papato 514.è affaltato in Roma
Elettione de i papi come fi faccia . 446 dal principe di Salerno 515.perfegui
Eleutero Patritio s'vfurpa il Regno d'I ta i Colonnefi 516.corona l'imperat.
talia . 152 Sigifmondo 515.è cacciato da'Roma
Emanuele imperatore Greco inuidia il ni della città,fi ritira in Fiorenza 5 18.
bene de' Latini in Soria 335.manca • teme il Concilio di Bafilea,e tenta dif
tor di fede 346.manda Ambafciatori farlo 519.è citato al Cócilio di Bafilea
al Papa 356.prefo dal Saladino . 358 519.chiama il Cócilio in Ferrara 5 20.
Emanuele Re di Portogallo manda a a lotrasferifce in Fiorenza, 5 20. dichia
donare vn'Elefante alPapa . 624 ra Franceſco Sforza Marchefe della
Emiliano imperatore . 56 Marca 521.è depofto dal Concilio di
Enca Piccolomini Cardinale . 546 Bafilea 522.fimantiene nel papato, &
Entrata fatta da Papa Clem.in Fer.839 - chiama il Concilio in Roma, oue era
Epifanio Vefcouo elegante fcrittore.97 tornato 525.guerreggia per ricuperar
Epiftola di Cleméte iv.a fuo nipote. 40 Bologna,e la Marca 527.canoniza S.
Errigo Cardinale Re di Portogallo.734 Nicola da Tolentino e , muore 528.
Efarcato di Rauenna donato da Pipino Cardinali da lui creati . 529.530
Re di Francia alla Chiefa. 195
Efsépio di grade humiltà, e Coftaza del F
Cardin, Santa Seuerina , e fua lode . 7
.821 pribiano papa 51.fuoi ordini , emor
Eſlercito del papa rotto , & effo fatto re . 33
gione da i Normanni . 294 Fabriche fatte da Sifto V.in Roma.737
Effercito della cruciata paffa in Afra , da Famagofta combattuta da Turchi fe gli
gran rotta a' Turchi,& acquifta mol arrende . 714
tiluoghi . 317 Famiglia della Rouere, onde hebbe ori
Erio valorofo capitano dell'imperio , e 1 gine . 575
fua vittoria . 107 Famiglia Aldobr. e fua origine . 813
Euarifto papa,fuoi ordini, e morte . 24 Famiglia de' Medici Signora di tutta
Entichiano papa e fuoi ordini, e ſua mor Tofcana . 4.4 1.858
с Fa
Tauala delle cofe
$9.
^ città della Chiefa ,e transferifce ilftu
Famiglia Borghese , e fua origine . 864
1 dio di Bologna,a Padoua 389. fcomu
Fano città , oue nacque papa Clemente
viij. 812 . nicato da Innocentio iv.e priuato del
Farnefi onde vengono . 645 " l'Imperio 390. affedia Parma, e viè
Fattioni tra il sforza, e il Picinino £24 .rotto dal Legato del papa 391. fa ri
Fattioni d'Italia 1451 bellare molte città della chiefa 392.è
fatto d'arme tra Coftantino Imperat. & yccifo da Manfredi fuo figliuolo ba
Malfentio 73 ~ ftardo 322
fatto d'arme tra i Romani, & Attila in federico iij.Imperatore 536. viene a Ro
Francia 107 macon Leonora fua moglie , e fono
fatto d'arme tra Logobardi, e Greci 161 coronati dal papa 937.crea Borfo Du
fattioni fatte in Roma tra il papa Alef ca di Modena 55 1.fua morte 548
Landro ii.& l'antipapa 301 federico d'Vrbino Capitano della Chie
fatti d'arme tre fanguinofiffimi tra Hen fa $ 54.fatto Conte , e poi Duca d'Vr
rico ii. & Rodolfo Duca di Saffonia bino 580. General del papa 582
203 federico figliuolo del Rè di Napoli 566.
fatto d'arme fegnalato tra i Crocefigna fuccede nel Regno al padre 599. è င်
ti,& i Turchi 317 fcacciato dal Regno 600
fatto d'arme tra il Rè di Portogallo, & il federico Gonzaga Signor di Mantoua
Re di Fez 734 632
fatto d'arme tra i principi Chriftiani , & fernando di Toledo Duca d'Alua, Vice
il Saladino fotto Tolomaida 370
rè di Napoli , affalta i luoghi della
Luola di Giouanna papa onde hebbe chiefa 690
l'origine :3 、 c 228 felice papa,fuoi ordini,e morte 62.63
federico Imperatore và a Roma , & felice antipapa 87
dal papa coronato 352.fauoriſce l'an felice ij.detto iij.papa 115. fuoi ordini, e
tipapa 354. fcomunicato da papa A morte 115. 116
leffandro iij.occupa tutto lo ftato del felice iii.detto iv,papa,fue ordinationi, ė
la chiefa 355.fa gran danni in Italia ..morte . 125
355.affedia , ecombatte Roma 153 . felice Vefcouo di Triuifo 136
fa pace con l'Italia 356. bacia il piede fernando Conzaga,Vicerè di Sicilia, Ge
al papain Venetia,& con lui fi pacifi nerale dello effercito della Lega 656.
ca 358. palla con groffo effercito in affedia Parma 672
Afia,& li annega in vn fiume 371 fefte fattein chriftianità per la vittoria
federico ij.eletto Imperatore 378. traua ..hauuta dei Turchi 717
glia Koma,onde e dal papa fcomuni ferrara della chiefa Romana 196. prefa
26
cato 382.piglia per moglie la figliuo dalle genti del papa 387. combattuta
la di Giouanni Rèdi Gierufalem 382 dall'effercito del papa 45E
s'apparecchia di paffare in Afia , e vi ferrara, e fuo Ducato deuoluto nel do
paña 385. totna in Italia, & fi abboc minio di Santa Chiefa 837
ca col papa 386.trauaglia la Lombar fefta di tutti i Santi da chi inftituita
dia,fcomunicato di nuouo, e priuato 217
dell'Imperio dal papa 387. fa gran fernando Rè d'Aragona dà vna rotta a i
dannia i Venetiani 387. pafla fopra Mori 384
Ronta,e vi fa gran danni 388. conce fefta del Corpus Domini quando, & da
dea i Saracini Nocera di Puglia 388. chi inftituita 402
fa prigioni alcuni Cardinalis & altri fernando Rè d'Aragona 425
Prelati, che andauano al Cócilio 388. fernando d'Aragona figliuolo di Alfon
prende Rauenna 388 prende molte fo Rè di Napoli, guerreggia in Tofca
na
Più Notabili
st

na537.fuccede nel regno al padre Benedetto 437. riceue la corteRoma


10 546.guerreggia col papa 592. fa pa na in Francia 439. fcaccia gli Hebrei
tel cecon effo s'apparenta feco 593 dal fuo Regno
440
fernando ij.Rè di Napoli 593. racquifta filippo Maria Viſconte Duca di Milano
ilregno di mano de' Francefi 600 499.accarezza il Papa 506.piglia mol
ferdinando detto il Cattolico Rè di te città della Lombardia 506. fa pace
Spagna s'impatroniſce del regno di coi Venetiani 517. manda effercito
1 Napoli 600. ripiglia Granata , e ne contra il papa 5.17.fa diuerſe impreſe
to fcaccia i Marrani 604.muoue guerra) per l'Italia 620. è di nuouo trauaglia
10 alla Francia 615 to da i Venetiani 527. muóre 5322
I feudo , che pagaua il Regno di Napoli filippo Principe di Spagna padre di Car
alla Chiefa 403 lo V.Imperatore 628
figliuoli tre di Lodouico Pio Imp.guer filiberto Principe d'Orange Capitano
reggia tra loro per l'Imperio 218 di Carlo V.affedia Fiorenza 641
filippo Imperatore heretico 182 fiorenza fi mette in libertà 395. compra
S.Filippo Apoftolo 18 la libertà dall'Imperator 425. fatta
filippo Imperatore Chriftiano 52 ...Metropoli 510. affediata dall'efferci
filippo Strozzi 638 to di Carlo V.ad iftantia del papa 441
3D

filippo figliuolo di Carlo V. Imperatore prefa, e priua di libertà 642


a

prende la Regina d'Inghilterra per fiorentini perche chiamati ciechi 441 .


moglie 676. è dal padre fatto Rè di " fcomunicati dal papa 470. trauagliati
Napoli, e Duca di Milano 676. ètra→ dal Duca di Milanos 23.dal papa 582
uagliato dal papa nel Regno di Na flaminia de' Stalli , madre di papa Pao
poli 690.dà Piacenza al Duca Otta lo v. T 865
uio 691.fà pace col papa 692. fa pace fois generale del Rè di Francia prende
col Rè di Francia 694. manda aiuto molte città d'Italia, é dà vna gran rot
a' Venetiani contra il Turco 712. fi ta all'effercito del papa a Rauena.614
collegga col papa , e con 1 Venetiani foca Imperatore 146
contra il Turco 714.manda Don Gio forlipopolo fpianato da Longobardi 165
uanni al gouerno della Fiandra 73 2. forli prefo, e fmantellato dal papa 423 .
crea il Prencipe di Parma Gouerna - refidenza del Legato del p pa 463
tore della Fiandra 732. dimanda il formofo papa, e fue attioni, è morte 239
Regno di Portogallo 734. lo piglia formula della creatione del papa 304
per forza d'arme 736. manda vna formula della priuatione dell'Imp. 306
groffa armata all'acquisto del Regno formula del giuramento fatto dall'Imp.
d'Inghilterra 773. s'altera contra il Henrico iij. al papa ・・ 307
papa per le cefe di Francia 779 forma del Polizino , che fanno i Cardi
filippo Rè di Francia accarezza papa In nali nell'eleggere i papi 791
nocentio ij.che fi era con lui ritirato . fracefco Sforza II.Duca di Milano 623 .
341 fcacciato dallo ftato de gl'Imperiali
filippo Rè di Francia figliuolo del fanto 637.gli è reftituito il Ducato 641. muo
$ re
Rè Lodouico, và con Carlo Rèdi Na 653
poli in Viterbo per accordare i Cardi francefco Sforza, Capitano della Regi
nali 406.Vince Pietro Rè d'Aragona na Giouanna di Napoli 5 11. Capita
425. fdegnato col papa fa metter il no diFilippo Maria Duca di Milano,
fuo Legato in prigione 435. libera " entra potete in Tofcana, e libera Luc
Sciarra Colonna ,elo manda in Ro ca dall'affedio str.ticupera il fuo fta
ma per abbaffare l'arroganza del pa to in Puglia 517 piglia la Marca d'An
pa 435. aſſolto dalle Cenfure da papa cona 519.è dal papa dichiarato Mar
e a chefe
2011
152 Tauola delle cofe

chefe della Marca 5 21.fue imprefefar


te in feruitio de' Venet. 522. torna al G
feruitio del Vifcote 525.abbadona la
Marca 528. capitano de' Milanefi do Abriel Paleotto Arciuefcouo di
745
to Signore di Pauia 533. piglia Pia Galba Imperatore 14:
cenza 533. combatte con li Venetia Il Card. Gaetano Legato del papa in Pa
ni, e li vince 534. fi volta contra i Mi rigi in fauor della Lega 778
lanefi , piglia la citta , e ſe ne fà Duca Galeno Medico 40
535.fi difende da i Venetiani, e poi fa Gallo, e VollufianoImperatori $6
con effi pace 536.539 da vna figliuo Gallieno Imperator, e fue triftitie 56
la al figliuolo del Rè di Napoli 566 Gaio papa ,fuoi ordini, e morte 65
fua morte 568 Galla Placidia ottiene dal Rè Athaulfo
S.Francefco Fondatore dell'ordine dei fuo marito, che non diſtrugga Roma
Minori 379.canonizato dal papa385 : 1ΟΙ
S.Franceſco di Paola canonizato 623 Gallo Monaco 153
Francefi vccifi per trattato per tutta la Galeazzo Sforza Duca di Milano 568.
Sicilia 421.fcacciati d'Italia 615.632 muoue guerra al Duca di Sauoia 570
Francefco Petrarca eccellente Poeta co Gentile daFuligno medico eccellente
ronato in Roma di Lauro 454 452
Francefco Carrara, e fue imprefe 489 Gentile pittore eccellente . 512
Francefco Maria dalla Rouere 579.fat Gelafio Vefcouo di Cefarea . 1 104
to Duca d'Vrbino 616. priuo dello Gelafio Papa , fue operationi,e morte .
ſtato dal Papa 630 116
Francefco Gonzaga Signor di Manto Gelafio ij.papa 331. imprigionato da
ua 490. fatto Marchefe dall'Impera Cincio Frangipane,e liberato dal po
tore 516 polo Romano 331.fugge di Roma in
Francefco Rè di Francia paffa in Italia , Francia 332.oue muore. 333
e piglia Milano 621. fi abbocca col Generale dei Padri Minori ſpedito in
Papa 621.guerreggia con l'Imp. Car Francia per trattar pace tra quel Rè,
lo V.63 2. effendoi fuoi fcacciati d'I e quello di Spagna . 835
talia , vi torna egli , e prende Milano Genferico Re de i Vandali 107. fue
635. è rotto , e fatto prigione a Pauia imprefe 107.piglia l'Africa . 107
6 36. liberato di prigione torna nel Ghelfi,e Ghibellini in Italia, e perche co
regno 637.manda effercito all'acqui sì chiamati. 387
fto del regno di Napoli 639. manda Genoua prefa da i Mori 258.fatta Arci
Lotrecco con groffo effercito in foc uefcouato da papa Innoc.ii.341.tra
corfo del Papa 640. fa pace con l'Im uagliata da feditione ciuile. 730
per.642 . muoue guerra al Duca di Sa Genouefi tolgono Scio a Venet.459.rot
uoia 653. fa tregua con l'Imper. e ſe ti in mare da loro fidanno al Duca di
co fi abbocca 676.fua morte 663 " Milano 462.danno vna rotta a Vene
Franceſco II. Rè di Francia 694 tiani,& fi rimettono in libertà 462.fi
Frontone Oratore 34 collegano con li Venet.e rimettono
Fulcone Rè di Gierufalem , fuoi gefti, e nell'Imp.Caloianni 462.fi fanno tri
difgratiata morte 945 butario il Re di Cipri 469.fignori di
Fregofi occupano Genoua 615 Tenedo 471.guerreggiano coi Vene
Fulgentio Vefcouo 118 tiani cóvariafortuna 474.prendono
Fuorufciti trauagliano molto l'Ital.nell' Chioza, & affaltano Ven.475.abbru
Abruzzo,e nella Marca d'Anc. $27 ciano Pola 477.fanno pace coi Ve
netia
Più Notabili 53

germani abbandonanol'imprefa di ter giouanni vi. papa 177. fue operationi , e


rafanta . 376 morte 178
germano Vescouo di Parigi . 136 giouanni vii, papa,fue opere,e morte .
M44ERGE

gherardo Venetiano Vefcouo di Onga 179


riamartirizato . giouanni viij. papa dà la corona dell'Im
288
S. Giacomo Apoftolo vccifo in Gieru perio a Carlo Re di Francia, & a Lo
falem. 9 • douico Balbo il figliuolo 235.fuoi tra
-8 giacomo Re di Sicilia. 425 uagli 235. fugge in Francia, doue fa
giacomo Picinino, fue impreſe 545.vc vn Concilio 235. torna a Roma 236.
cifodal Re di Napoli . 567 corona Imperat. Carlo iii.e fua mor
giacomo Dauid Signor di Perona man te 236
dato dal Rè Henrico a Roma. 831 giouanni ix. pa pa, e fue attioni 245.fua
giacomo Foscarini General de'Venetia . morte 246
ni,723.và a trouare l'armata Turchef giouanni x.papa,fue attioni,e morte vio
ca,& l'affalta . 725 lenta per mano de i fuoi nemici 253
giacomo Soranzo Proueditor de'Vene giouanni xi. papa 258
tiani rouina vnforte de' Turchi. 728 giouanni xii. papa , entra per forza ,
gierufalem rifatta da Adriano Imper. ij. fcacciato, & depofto muore 263
prefa da i chriftiani 321. prefa dal Sa giouanni xiii. papa,fcacciato da i Roma
ladino 367. fmantellata dal figliuolo ni , & indi ripofto in fedia dal Princi
del Saladino 381 pe di Capoua,fua morte 267
Giefuiti rimeffi nella Francia dal Re ad giouanni xiiii.papa,fatto morire da' Ro
inftanza del papa 854 mani in prigione in Caftello Sant'An
ghibellini perfeguitati da papa Bonifa giolo 273
cio viij. 433 giouanni xv. papa , odiato dal clero
gierónimo Rufticucci Cardinal , e fue 274
lodi giouanni xvi. papa, perfona dottiſſima ,
718
giorgio Cardinal Ongarovccifo 671 efce di Roma,vi torna, e viuuto dieci
gieronimo Dottore di fanta Chiefa 100. anni quieramente muore 275
704 giouanni xvii.papa 281
gilberto da Parma 297. Arciuefcouo di giouanni xviii.papa 282
Rauenna 302. fa imprigionare il pa giouanni xix. papa 286
giouanni xx. detto xxi.papa , fuafccm
pa 302. priuato dal papa 308. fatto
antipapa 311. fcacciato muore ne i pietà,e morte 415
bofchi 323giouanni xxi. detto xxii. papa 415. fue
giofeffo hiftorico fcriue di Chrifto 4.fcri attioni nel principio del Ponteficato
ue la guerra de' Giudei . 447. fa molte città metropoli 189.in
16
giouanni Battista decapitato da Hero ftitui vn nuouo ordine di Cauallicri
de 4 447. canoniza San Tomafo d'Aqui
giouanni Apoftolo, & Euangelifta 20 no 448. fcomunica Lodouico Impe
San Giouanni Chriſoftomo 102 ratore , e fa Cortona città 449. ordi
giouanni Damafceno 116 na la guerra contra l'Imper. 449. fua
giouanni papa fatto morire in prigione morte,& Cardinali da lui creati 452
da Theodorico Rè d'Italia 124giouanni xxii. detto xxiii. papa 498. fa
giouanni ij. papa 127. fuc operationi, e uorifce Sigifmondo Rè di Vngaria
morte 128 ad hauere l'Imperio 498. fi abbocca
giouanni iii. papa 135. fua morte 136 in Mantoua con l'Imperatore 499.
giouani iiij.papa,fua pietà, e morte 158 citato al Concilio , ci và, e poi fe ne
giouanni v. papa 174 fugge; è prefo, e pofto prigione soo .
e 3 depo
14 Tauola delle cofe

depofto del papato 500. Cardinali cifo da' Fiorentini 323


ch'egli fece 502. fugge di prigione Giouanni Paleologo Imper. de' Greci
joj.fi apprefenta al papa,& da lui fat viene in Italia alConcilio. 520
to cardinale muore 509 Gio. Vaiuoda dă vna rotta a' Turchi
Giouanni Catholico vefc.di Coftat.138 544
Giouanni Patriarca di Aleffandria 145 Giouanni Bentiuoglio Signor di Bolo
Giouanni Vefcouo Gotho , dotto fcrit gna 603.fcacciato dal papa 611.la ri
..tore 149 piglia 613
Giouanni Platina Efarco 175 Giouanpaolo Baglione 623
Giouanni Scotograndiffimo Theologo Giouanni de' Medici vccifo da gli Im
223.229 periali 638
Giouanni papa femina 124 Giouambattista di Monte Generale del
Giouanni Arciuefcouo di Rauenna , l'effercito Ecclefiaftico fotto la Mi
fuc riuolutioni 231 randola,vi è vccifo 672
Giouanni antipapa 276. 278 Giouanni Caraffa,Duca di Paliano 690
Giouanni Gualberto autore de i Mo decapitato 7c0
nachi di Vall'Ombrofa 303 Don Giouanni d'Auftria Generale del
Giouanni Imperatore de' Greci manda l'Armata della Lega contra i Turchi
Ambafciatori al papa 341 714.paffa con l'armata in Leuante .
Giouanni Vngaro antipapa 357 716. combatte con l'armata Turche
Gioachino abbate 365 fca , e la vince 717. torna ad vmrſi
Giouiniano Imperatore , e fuoi fatti 95 con iVenetiani , e paffa contra l'arma
Giouanni Rè di Gierufalem 382. rinon ta de' Turchi 723. fa combatter Na
cia lefute ragioni a Federico ij. 382. uarino 725.torna con l'armata in Po
" futto dal papa goue nente 726.s'apparecchia d'affalir Ge
rnator della Ro
magna 384 noua 730. Gouernatore della Fian
Giouanna Regina di Napoli fa appicca dra 732
re il marito 457. vende Auignone al Conte Giouanni de' Pepoli fatto mori
pape 459. affediata in Napoli 478. fa re dal papa 754
vccidere il Rè Carlo 479 Giouanni Aldobrandino Cardinale fra
Giouanni Rè di Francia fatto prigione tello di papa Clem.viij. 815
dal Rè d'Inghilterra 464 Gio. Francefco Aldobrandino nipote "
Giouanni Barbarico 476 di papa Clem.viij. è mandato dal pa
Giouanni Vifconte Arciuefcouo, e Vi pa contra Fuo rufe iti 827. in Ifpagna
cario di Milano, e fue imprefe 458 dal Rè 830. dichiarato Generale, e
Cionanni Galeazzo Visconte Signor di mandato alla Guerra contra i Turchi
-Milano imprigiona il Zio Bernabò . in aiuto dello Imperatore 830. và đi
479.primo Duca di Milano 484. fuc nuouo in Vngaria alla guerra, e fi in
imprefe,& acquifti 484.485. fua mor ferma, e muore 853
te cagiona molte riuolutioni in Lon Giubileo primo da chi inftituito 434
bardia,& in altri luoghi d'Italia 485 Giubileo nome,che fignifichi 8+2
Giouan Maria Vifconte Duca di Mila Giulio Africano hiftorico 48.5I
no 489. veciſo da i congiurati 499 Giulio papa,fuoi ordini, e morte 838
Giouanni Vs heretico abbruciato nel Giulio ij.papa 61c. fuoi anteceffori 610.
SESS

concilio di Costanza Sol fua vita,& anteceffori innázi al papa


Giouanna ij.Regina di Napolis oz.guer to 610.ritoglie al Borgia tuttii luoghi
reggia con la Chiefa 502 da lui occupati 611.fcaccia i Bétiuogli
Giouanni Vitellefco, fua fiera natura,& da Bologna 611.fa guerra a' Venetia
impreſe 519.spiana Palestina 519.vc- ni 612. muour guerra a Ferrara 6 12.
piglia
Più Notabili .. ss
B.OH.

piglia la Mirandola 613.fcomunica gratitudine di Papa Pio V. 719


iRe di Francia 613 chiama il Conci gratiano Imperatore 39.e fuoi fatti . 96
ilo in Laterano 613. muoue il Re d' greci couinti argutaméte da pietro diac
Inghiltera,e quel di Spagna contra la in Roma alla pre fenza del papa .341
Francia 613.fi fpauenta per la rotta greci vniti con la Chiefa Romana.170.
di Rauenna 614.fua morte 611.Car 522
dinali da lui creati . 616 gregorio Antipapa 333. trauaglia Ro
Giulio iii.papa 668.fue attioni innanzi ma,vinto,e cofinato . 336
al papato 669.680.riordina il Cócilio S.Gregorio Nazianzeno . 97
di Trento 670.dà Parma al Duca Or San Gregorio effendo Cardinale è má
tauio.671.muoue guerra a Parma, & dato dal papa fuo Legato in Coftanti
alla Miradola 672 fi dà a'folazzi 677 nopoli 139.è creato papa 141.fua grá
fua morte,e card.da lui creati . 676 bótà, & dottrina 141. fue sate operatio
Giulio de' Medici Cardinale . 629 ni, e buoni ordini 141.fua morte.143
Giuliano Imperatore,e fuoi fatti . 90 gregorio ii. papa dottiflimo , riedifica
Giuliano dalla Rouere Cardinale . 578 molte Chiefe di Roma 184.edifica
Giuliano de' Medici vccifo . 581 da nuouo Chiefe , e monafterij 184.
Giuramento, che fogliono fare i Cardi battezza di tua mano molti Germa
nali ne' Conclaui. 751 ni,che vénero alla fede 184.paffa per
Giurifdittione de'Romani in Italia.263 gran trauagli 187.fua morte . 186
Giuftino Imperatore,e fuoi fatti.122.123 gregorio iij.papa di gra dottrina,e di vi
Giuftiniano Imperatore 127.e fuoi ge ta sariffima 188.allediato in Roma è
fti 127.prefenta ricchi doni alle Chic foccorfo da Carlo Martello 188. ope
fe diRoma 128 re da lui fatte in Roma , & ordini , e
Giuftino ii. Imperatore . 135 fua morte . 190
Giuftiniano ij.Imperatore, e fue impre Gregorio iv.papa,fue operationi, e mor
fe 174.fa vn finodo di heretici in Co -
te. 215. e feg.
ftantinopoli 175.è fcacia to dell'Impe gregorio v.papa , e riuolte di Roma per
rio 176.ricupera l'imperio 179. fua il paparo 276.crea gli elettori dell'im
empietà 18 1.è vccifo in battaglia.182 perio 277.fua morte . 277
giuftitia fegnalata dell'Imp. Alefsad. 49 gregorio vj.papa, depofto fue buone o
Gondiperta Regina de'Logobardi. 158 pere,mentre ftetre pa pa,e fua morte.
ger diano imperatore . 52 289.290.
gothi vinti da Claudio Imperatore . 61 gregorio vij.papa 304.comāda all 'Imp.
gothi di Spagna quafi totalmente di che non dia i Vefcouati per danari
ftrutti da Carlo Martello . 182 3c4.fcóunica i Simonici 405.fà vn St
gottifredo marito della Conteffa Mat nodo in Laterano 305.è fatto prigio
tilde fautore del papa. 301 ne,e poi liberato 305.depone Gilber
gottifredo Boglioni paffa all'imprefa di to Arciuefc.di Rauéna,& fcomunica
Terra fanta 31 6.fatto Re di Gierufa l'Imp.Henrico 305 và verfo Germa
lem 522.dà vna rotta a' Turchi , epi nia a trouar l'Imp.e lo riconcilia con
glia molte città . 322 la chiefa 307.s'ingegna d'acquictare
gouerno di Roma leuato dal papa a i rumori tra i principi chriftiani 308.
Romani . 482 fcóunica,& depone molti Vef.308.fa
gran Mastro de' Cauallieri di Malra và in vn finodo decreti contra la Simo
a Roma,e vi muore . 738 nia 309.fcomunica vn'altra volta l'im
granata occupata da' Saracini 178.375. ? peratore Hérico 3 10.affediato da lui,
racquiſtata dal Re Ferdinando . 604 & dal popolo Romanoin Caftel sat'
gratiano compila il Decreto . 379 Angiolo 312. liberato dal Duca di
E 4 Pu
$6 Tauola delle cofe

Puglia, e condotto a Salernovi muo fatte nel palazzo Vaticano 7 39. rifor
". re, 312. Cardinali da lui creati 313 ma il Calédario Romano 740. difgra
gregorio VII. papa della Famiglia Al tia occorfa in Roma al fuo tépo 742.
dobrandina 813 fà in Roma vn collegio di Gefuiti
gregorio viii.papa,e fua morte 369 743.li vengono Ambafciarori dal Rè
gregorio ix.papa 384.fa paffare l'Imper. del Giapone 743.fa Bologna Arciue
Federico in Afia 384. canoniza San fcouato 745.fua morte 745.Cardina
Francefco,e San Domenico , e fanto li da lui creati 745. honorato da' Ro
Antonio da Padoa 385. è trauaglia mani con vna ftatua di marmo 740.
to da i Romani 385. fi abbocca con gregorio xiiii. papa 796.fue attioni innā
P'Imperator Federico 386. manda zi al papato 796. publica vn giubileo
molti frati a predicar la cruciata 386. 801. fa il nipote Duca di Monte Mar
torna a Roma , e fcomunica di nuo ciano , e lo manda in Francia in foc
uo,e priua dell'Imper. Federico 387 corfo della Lega 801. dà la beretta
pacifica infieme i Venetianise i Geno roffa a i Cardinali frati 802. fua mor
uefi 387. muore , mentre tratta di fa te,e Cardinali creati da lui 804
re vn Concilioin Roma 388. Cardi gregorio xv.fua nafcita ;ſua eſſaltatione;
nali fatti da lui 388 fue operationi,fua morte; e Cardina
gregoriox. creato papa mentre era in li fatti da lui 892.efeg.
Soria 408. viene in Italia, e mette pa grimoaldo Longobardo Duca di Bene
ce tra i Venetiani, e i Genouefi 409.fa uento acquifta il regno de' Long.162
vn Concilio in Lione 409. tornando guardia del palazzo del papa da chi in
a Roma muore 410. Cardinali da lui ftituita 586
creati 410 gualterio Duca d'Athene fupremo ca
gregorio xi. papa 468. manda da Fran po de' Fiorentini 457
cia effercito in Italia a domare le cit guerra tra i Venetiani, e Bologneft 409
tà poftefi in libertà 469. torna la refi guerra tra genouefi,e Pifani 425
denza Pontificia in Roma 470. fua guerra tra i Venetiani, e i Genouefi 459
morte, e Cardinali da lui creati 471 guerre di Toſcana, e della Marca, e del
gregorio xii. eletto papa conditionata la Lombardia 482.483
mente 493. citato al concilio di Co guerre tra i Principi chriſtiani 578
ftanza,ci mada Carlo Malatefta 211 . guglielmo Pio Duca d'Aquitania, e fua
è depofto , e fatto Legato della Mar religione 238
ca. Sco.so guglielmo Fortebraccio Normano fcac
gregorio xiii.papa 721. fue attioni innan cia i Saracini da Sicilia, leua la Puglia
zi al papato 721. conferma la Lega a i Greci 283
contra il Turco 723. manda Legato guglielmo fuccede al padre Ruggiero
in Francia ad effortar quel Rè, che en nel Regno di Sicilia , e gli è dal papa
tri nella Lega contra i Turchi 726. confermato il titolo del Regno del
aiuta i principi cattolici di danari con I'vna, e dell'altra Sicilia 352. aiuta pa
tra gli heretici 729. inftituſce diuerfi pa Aleffandro 356. fa gran dannial
collegii , & fà altre fabriche 729. ac PImperio Greco 364
quicta i rumori di Genoua 730.man guglielmo Suffero , detto l'Armiraglio
da per acquietare i rumori di Polonia con groffo effercito di Francefi in
730.manda Antonio Poffeuino Gie Italia 635. n'è fcacciato da gl'Impe
fuita ad accordar le differenze tra il riali 636
Rè di Polonia,& il gran Duca di Mo guido da Parma antipapa 355
LENS

fconia 737.traslata il corpo di s. Gre guido Lufignano 364.Rè di Gierufalem


gorio Nazianzeno 737.pitture da lui 364
guido
Più Notabili ‫މގ‬

guido Conte diMontefeltro 423 la chiefa Anglicana 651. e fcomuni


guidoVbaldo Duca d'Vrbino 585.fug cato dal papa 651
602 fcaccia i frati, & i monaci dal fuo Re
ge dallo ftato
guido Vbaldo Duca d'Vrbino , Genera gno 651.ficollega con l'Imper.a' dan
le dell'effercito Ecclefiaftico 674 ni di Francia 664
a e
Henrico ii. Rè di Franci fucced al pa
H dre 563. manda groffo effercito in
Piemonte per foccorer Parma , e la
Enrico Bauaro Imperatore , fua Mirandola 672. manda Pietro Stroz
HE gran bontà,e religione 284.rito zi contra il Duca di Fiorenza 675.
glie Capua ai Saracini,e da vna rotta " manda il Duca di Ghita con effercito
ai Greci 287 all'acquisto del Regno di Napoli
Henrico ii. Imperatore , vince i Boemi , 690.le fue genti fon rotte a s. Quinti
egli Vngari 288.viene a Roma, e de 4 no 692.fa pace col Rè Filippo, & è vc
pone i tre papi, ch'erano in fcifma , e cifo in gioftra 294
""
ne fà vn'altro 289. coronato 291 Henrico iii.Rè di Pollonia paffa in Fran
Henrico iii.creato Cefare 296.elettoIm " cia a pigliar il poffeffo di quel Regno
729.fa vccidere il Duca di Ghifa, & il
Operatore 297. fcomunicato dal pa
pa,e priuo dell'Imperio 306. fi humi Cardinal fuo fratello, e pone molti
lia al papa,& è benedetto 307.di nuo prelati in prigione 774.è citato in Ro
uofcomunicato 310. crea vn'antipa ma dal papa 776. è vccifo da vn frate
pa,e l'introduce per forzain Roma, e con vn coltello 777
lofa coronarein Laterano 311. affe Henrico Rè di Nauarra fcomunicato
da papa Sifto v.766.dà vną rotta a’Ba
dia il papa in Caftellos . Angelo 312
Henrico iii.Imperatore và a Roma,c fà roni della lega, & affedia Parigi 777
Henrico Duca di Bauiera fcaccia gli
prigione il papa coi Cardinali 326. è
coronato dal papa 227. torna a Ro Vngari di Lombardia, e fe ne fa egli
ma,e vifà vn Concilio in abfenza del patrone 262
papa,& fi fà di nuouo coronare 328. Henrico Rè di Germania dà vna gran
rotta a gli Vngari 257
pone fottofopra tutta l'Italia 33 2.fcac
cia il papa di Roma , & crea vn anti Henrico Rè di Nauarra aſpira al Re
332 gno di Francia , e viene impedito da
papa
papa Clemen.viij. elda' Principi col
Henrico V.Rè di Sicilia,& Imper. man .
legati 827. manda il Marchefe di Pi
da foccorfo in terra fanta 3752 muo
xany a Roma,e non può entrar nello
re, e lascia Federico ii.fanciullo 376
• ftato Eccl . 827. fi dichiara Cattolico ,
Henricovi. Imper.441 . paffa in Italia & ottiche l'affolutionc da' Vefcoui
442. entra in Milano , e ne fcaccia i
della Francia 828. fpedifce Lodoui
Torreggiani 442. riha tutta la Lon
co Gonzaga a Roma , e non può far
bardia 442.è coronato in Roma 443.
frutto 828. manda Giacomo Dauid
è fcacciato da Roma per hauerli im
Signor di Perona al Pontefice , & ot
pofto vn gran tributo 443. mentre tiene la ribenedittione da S. Santità
guerreggia in Tofcana è attofficato
831
443
357 Hebrci quanti periffero nella deftruttio
Henrico Rè d'Inghilterra ne di Gierufalem 17
Henrico vii. Rè d'Inghilterra combatte
Herode vccide gli Innocenti 3
la Francia 1.613
Henrico viii. Rè d'Inghilterra diuenta Hegefippo hiftorico ecclefiaftico 37
heretico 642. incrudehfce contra i Heliogabalo Imperatore , e fue trifti
tie on ‫ܓ · ܃܃‬ 47
fuoi 642.fi intitola fupremo capo del S.HC
58 Tauola delle cofe

S.Helena Imper.troua la croce di Chri Ilderico Rè de' Vandali Cattolico 122


fto 71.78 Ildebrando monaco creato cardin. 293
Heretici diuerfi. 99.110.630 Imperio de gli Hebrci quando hebbe
S.Herculano Vefcouo di Perugia 135 fine 2
Heraclio Imper. e fuoi gefti 150 Immunità della Chiefa 153
Heraclione Imper. 159 Imprefe di Carlo Magno 201
Heretici incogniti a Roma rinontiano Imperio d'Occidente diuifo in tre parti
alle herefie,& fi fanno Cattolici 846 218
Higinio papa,fuoi ordini,e morte 31 Imperio d'Occidente in mano dei Lon
Hiberi conuertiti alla fede chriftiana da gobardi A 240
vna fchiaua 80 Imperio d'Occidenté fermato ne i Ger
Hilario Vefcouo dottiffimo 95 mani 277
Hilario papa , fuoi ordini, & opere, " imprefa di teria fanta 316
morte . 111.112 imprefa di Inghilterra fatta dal Re Filip
Hirene Imperatice de' Greci 204. impri po diSpagna 773
giona il figliuolo, e l'accieca 207 Incendio di Roma cagionato da vna
Himerico figliuolo del Ré d'Vngaria , faetta 40
fanto 287 Inghilterra fi fà feudataria della chieſa .
Hippolito de' Medici Cardinale , e fua 357.358520 !
morte 652 Interim publicato da Carlo V. 664
Hippoli to da Efte Cardinale difende Innocentio papa , fuoi ordini, & morte
Siena 674 98.efeg.
Honorio Imper. e fuoifatti 1103 Innocentio ij.papa 340. fatto prigione
Honorio papa 154. fue operationi , da Guglielmo Duca di Calabria 3 40.
-morte 155 A trauagliato dall'Antipapa và in Fran
Honorioij. papa , e come egli hebbe il cia 340. vi fa due Sinodi, e tornato in
papato 337. amatore de' litterati 238. Italia , fa Genoua Arciuefcouato , &
cardinali da lui creati , e fua morte anche Pifa 341. ripofto nella città di
339 Roma dall'Imperatore Lothario 341
Honorio iij.papa 381. incorona l'Impe fua morte 341 - cardinali da lui creati
rator di Coftantinopoli 38r. perfua 342
de a' Principi chriftiani l'impreſa di Innocentio iij. papa 376. induce molti
terra fanta 381. fcomunica l'Impera Principia paffare all'imprefa di Ter
tor Federico ij. 382. approua l'ordine ra fanta 377. corona l'Imperator Ot
di s.Domenico, e quello di s.France tone 378. lo fcomunica 378. chiama
fco 382.fa molte buone opere ; crea vn Cócilio in Laterano 378.fua mor
cardinali, e muore te 378.Card. creati da lui 379.380
383
Honorio iv. papa, fue attioni , e morte . Innocentio iv. papa paffa in Francia, vi
" fà vn Concilio , & in effo fcomunica
424. e feg.
Hormifda papa,& fue operationi , & l'Imperator Federico, & lo priua del
morte 121 १ P'Imperio 390. torna a Roma, & cano
Hoftia ripopolata da i Corfi,& da i Sar niza San Pietro Martire dell'Ordine
di W 223 de' Predicatori, e s.Stanislao 392.ſua
Humiltà grandiffima di papa Clem.845 morte,e Cardinali da lui creati 393
Innocentio V.papa 413. cerca di pacifi
1 car l'Italia,e fua morte 414
Innocentio vj. papa comanda, che tutti
Parrafio i Prelati vadino alle loro refidenze
Is . IgnatioVefcouo Antiocheno 624 ... 461.rimedia ai rumori di Roma 462
crea
Più notabili 59
al

Turchi
I

creaSenatore in Roma 464, fua mor 529


ta,e Cardinali da lui creati 464. 465 Lando papa 252
Innocentio vij. papa 489. fa vccidere Landolfo Principe di Beneuento vince
molti Romant , che ridomandauano i Greci
"

251
F3 la libertà 491.fi riconcilia coi Roma Lattantio Firmiano ſcrittore illuftre 72
M

I ni,& muore 49 1.cardinali dalui crea Latiniano Vefcouo do tto fcrittore 145
ti 492 Leandro Vefcouo di Toledo 138
Innocentio viij papa 589. fue attioni in Lega di Lombardia contra l'Imper. Fe
nanzi al Ponteficato 590. manda ar derico 156
mata contra il Turco 591. fue rare Lega dell'Imper Greco,e del Rè d'Ara
bontà 591.muoue guerra al regno di gona, e de' Venetiani contra i Geno
Napoli 591.fa pace col Rè di Napo • uefi 461
li,& fiapparentafeco 492. fi collega Lega di tutti i Principi Chriftiani con
con tutti i Principi d'Italia per muo tra i Venetiani 611
uere guerra a' Turchi 593. mette in Lega del Papa, Imperatore , e Venetia
pace tutta l'Italia 593. aiuta il Rè di ni contra il Turco 655
Spagna con danari all'acquisto diGra Lega del papa , Rè di Spagna, e Vene
nata 595.è vifitato da gli Ambafciato tiani contra il Turco 714
ri del Soldan di Egitto 595. gli è man Lega d'alcuni baroni di Francia contra
dato prigione vn fratello del gran il Rè di Nauarra 777
Turco 595. al fuo tempo fi fcuopre Legato del papa in Francia honorato
vn nuouo mondo dal Colombo 595. dal Rè incredibilmente 833
fua morte, e cardinali da lui creati. Legge di Nicola ij. dell'elettione de' pa
596 pi 299
Innocétio ix.papa 806.fue attioni innázi Leggi , & ordini , che s'offeruano nella
il papato 807. fubito fatto papa fa pro creatione del papa 411
uifione per l'abbondanza 808. fua Legge di papa Martino v.in materia de'
morte,e card. da lui creati 809.810 Y Concilij Sos
Inon datione del Teuere in Roma con Leone papa 109. mitiga il furore del Rè
danno notabile 841.842 Attila 109
Inquifitione Officio quando , & da chi Leone ij. papa,fuoi ordini,e morte 171
inftituita 685 Leone iij.Papa, e fua bontà 206.poftoin
Intentione di papa Leone XI.circa il go prigione da fuoi nemici 207. libera
uerno del Ponteficato 861 to,e ripofto in fedia da Carlo Magno
Iodoco figliuolo del Rè di Britannia fi 207.corona Carlo Magno dell'Impe
fa heremita 158 rio d'Occidente, e Pipino fuo figliuo
IlacioEfarca d'Italia 152.fpoglia le chie lo dichiara Rè d'Italia 208. fua mor
fe di Roma 156 te 209
Ifaac Imperatore di Coftantinopoli 364 Leone iv. papa , e fua fantità 220. fuoi
Lidoro Vefcouo 151 buoni ordini, & opere 22 1.Vince i Sa
Italia diuifa in Ghelfi, e Ghibellini 387 racini,& fabrica la città Leonina 221 .
Luuenco prete Spagnuolo poeta 82 222.223
Leone v.Papa muore prigione 248
L Leone vj. papa di fanta vita 256
Leone vij. papa 259
Adislao Rè di Napoli 485.piglia Leone viij.papa 266
LA Roma 492. depofto dal papa del Leone ix. papa, nominato dall'Imper. a
Regno 497 iftanza del clero , e popolo Romano
Ladislao Rè di Polonia dà vna rotta a i 293.fua bonta,e religione 294. fatto
pugio
Go Tauola delle cofe .

prigione da i Normani fua morte, e lothario dichiarato dal padre Imperato


Cardinali da lui creati. 294.295 re, e Rè d'Italia 211. mette in Roma
4 vn'officiale, che renda ragione in fuở
Leone x.papa 618.fue attioni innanzi
al papato 619.procura di pacificare i "
nome 213. diuide l'Imperio coifra
principi Chriftiani 620.compra Mo telli 218
dena 620.s'abbocca col Re di Fran lothario ij. Imperator 341. rimette con
cia 621.muoue guerra al Duca d'Vr le fue forze il papa in Roma , & è da
. bino, eli toglie lo ftato 621.fcuopre lui coronato 341. fcaccia Ruggiero
vnacong ura contra la fua perfona - d'Italia 341
622.fi collega con l'Imperatore per lotreco paffa in Italia , & imprefe da lui
feacciare iFrancefi di Milano 623.ca fatteui 640. affedia Napoli 1641
: noniza fan Francefco di Paola 623 . S. Luca Euangelifta 18
- morte , eCardinali da lui creati lucca compra la libertà 423. è molto tra
625.fabriche da lui fatte " 625 uagliata 448. venduta a vn Spinola
Leone xi.papa 858.fua origine,Patria, e Genouefe, affediata da' Fiorentini.
qualità 859. fuo di natale 859. creato 450
Vefcouo poi Arciuefcouo,indi Cardi lucchino Visconte fcaccia i Torrefani
" da Milano
nale 859. fua Legatione in Francia 421
860.fua creatione in Sommo Pontefi luciano Doria valoro fo Capitano de i
ce 861.fua intentione circa il gouer Genouefi 475
no del Ponteficato 861. fua Corona S.Lucia Vergine, e martire 66
tione, e cagione, che fi inferna, e poi lucio Rè di Bertagna fi fà Chriftiano 40
muore 86; lucio papa, fuoi ordini,e morte 56
Leone Imperatore, e fue imprefe 111 lucio ij. papa fue attioni , e morte 346.
Leontio Imperatore 176 347
Leone iij.Imperatore heretico , enemi lucioiij. papa 363. fcacciato di Roma
co del papa 186 6 fua morte , e Cardinali da lui creati
C
Leone iii.Imperatore heretico 197 364.365
Leone V. Imperatore manda effercito Lodouico Re di Francia paffa con effer
in Italia, e piglia Beneuento 243 cito in Soria 348.fatto prigione da i
Leone Frangipane,fà vn'antipapa 338 Mahumetani ,e liberato da Ruggie
Lepti prefa da' Chriftiani 671 ro Re di Sicilia . 349
Lefa Deti madre di papa Clem.viij . 814 Lodouico Re di Francia paffa con vir
Lettere Latine rifufcitate in Italia 540 fiorito effercito in Soria perfuafo da
Liberio papa 85.è cacciato di Romass . papa Innocentio 391 imprefe fatte
torna in Roma,e muore 85 da lui 391.rotto da i Saracini, e fatto
libri fcritti da Pio ij. 559 prigione 395.liberato ritorna in Frair
libraria Vaticana da chi inftituita 88 cia 395. pafla in Barbaria a' danni de
libraria fatta in Roma da Siftov. 760 gli infedeli 405.muore in Tunifi.406
licin io Imperatore 73 Lodouico xij.Re di francia piglia Mila
lino coadiutore di s. Pietro 10. fuoi in no 600.piglia molte città a Venetia
ftituti, e morte 14 ni 612.fdegnato col papa,fa bandire
tionardo A retino 528 il Concilio 612. e fcomunicato dal
San Lorenzo martire 60 papa . 613
lorenzo Antipapa 119 Lodouico Re d'Vngaria pafla in Italia ,
lorenzo de' Medici in Fiorenza • • 457
58 epiglia il Regno di Napoli .
Lorenzo de' Medici capo della Republi Lodouico Re d'Vngaria vccifo dal Tur
" ca Fiorentina 618 co . 637
loreto fatto città da Sifto V. N 760 Lodouico figliuolo di Carlo Re di Na
poli
Ob 316
"Più Notabili 91

poli,427.e canonizato per la fua fan Maeftri delle cerimonie chiedono it


tità . 433 confenfo a papa Clem. viij. della fua
01 Lodouico Bauaro Imperatore 445.fco elettione 823
municato dal papa paffa in Italia, pi Magi adorano Chrifto 3
glia molte città, & coronato in Ro S. Marco Euangelifta fcriue l'Euang.9
ma dell'Imperio crea vn'Antipapa Magiſtrati eletti dai Romani pergo
449.450.lafciado tutta l'Italia in con uerno della città 344
fufione , torna in Germania 450.crea Malatefti, e lor Signoria in Italia 451
Vicarij nelle città d'Italia. 456 Male del Caftrone in Italia 737
1 Lodouico Pio figliuolo di Carlo Ma Manes heretico 63
gnofuccede al padre nel Regno , & Manfredi Principe di Taranto,e figliuo
nell'Imperio 90.honora il papa 90. lo baftardo di Federico 394. congiun
doma i Guafconi, ei Bretoni 90.altre to co i Saracini trauaglia lo ftato del
fue imprefe 213. conferma il papa la Chiefa 394. é fcommunicato dal
216. fa vn Sinodo per riforma de gli • papa 395. dichiarato Rè di Sicilia
Ecclefiaftici 217. fua morte 227 395. occupa la Marca 399. è vccifo
Lodouicofigliuolo di Lothario Impera dal Rè Carlo in battaglia 404
tore Rè d'Italia 219. fatto Imperato Mannia Regina de' Saracini 94
rehonora il papa 23 1. fua pietà, e re Mahometto falfo profeta de i Turchi
..
ligione 234 152. capitano dei Saracini 154. fa
Lodouico Imper. vinto da i Longobar grandi imprefe in Leuante 156
di 241 Marco Antonio Borgheſe padre di pa
paPaolo v. 865
Lodouico Principe di Taranto , fatto
Rè di Napoli Marco papa,fuoi ordini , e morte 81
459
Lodouico d'Angioia paffa in Italia al Marco Grimani Patriarca d'Aquileia ,
foccorfo di Napoli, e vi muore 478 1
gene rale delle galere del papa 656
LodouicoPrincipe di Fermo 491 Marceilino papa 66. fuoi ordini,e mor
Lodouico Sforza 583. fifà Duca di Mi te 68
lano,& chiama il Rè di Fracia in Ita Marcello papa, fuoi ordini, e morte 69
lia 599. è prefo dal Rè di Francia , e Marino papà , menato prigione in Co
fatto morire in prigione 600 ftantinopoli, confinato in Cherfona ,
Lodouico Orfino vccide in Padoua la vi muore 160
Signora Vittoria Accoromboni, & è Martino ij. papa, con male arti piglia il
dalla giuftitia ftrangolato 743 papato, e muore 237
Luigi figliuolo del Re di Francia inue Martino iij. papa, e fue buone opere , c
ftito dal papa del regno di Napoli 510 morte 261
Luitprando Rè de' Longobardi prende Martino iiij.papa 420. concede ai Ro
Rauenna 186.affedia Roma 186.ho maniil gouerno della città 421. fco
nora il papa 195 munica l'imperat.Greco 421. ha vna
Lupo Duca di Friuli 165 rotta da Forliuefi 422. fua morte ,
Lutheranifanno alcune riuolte in Fran Card.da lui creati 423
cia 662. vinti dall'Imper. in Germa Martino v. papa, eletto dal Concilio di
nia 663 Coftanza 504.fua gran bontà,e virtù
504.legge da lui fatta in materia de i
M Concilij sos . paffa in Italia, c pacifica
i Vifc. ei Malat. 5c 6. pacifica i Venet.
Adre di P.Clem.viij. donna di S. co il Duca di Milano 508. fua cleme
M vita 814 za verfo il giàpapa Giouani 509. è vi
Madre di Papa P. V.di S. qualità 865 fitato dall'Imp. Greco per mezo de i
fuoi
62 Tauola delle cofe

fuoi Ambafc. 509. giunge in Roma accrefce il fuo ftato 454


510. fa Fiorenza Arciuefcouato 510. Matrimonij principaliffimi feguiti l'An
manda effercito contra Braccio , che no Santo 851
lorompe, & vccide 511. ricupera mol Mattilda Conteffa molto potente in Ita
te cirtàalla Chiefa 51 1.manda a com lia 297.vinta dall'Imperator Henrico
battere gli heretici di Boemia 511.ab iij.411.muore,e laffa alla Chiefa Ro
bellifce Romi di molti edificij cofi mana tutto il fuo ftato 328
facri come profani 51 2.fua prudenza Matteo Vifconte 442
nel conferire i beneficij 512. fua mor Matthias Rè d'Vngaria 565
te, & Cardinali da lui creati $ 13 Matteo Senarega gran Canctlliere di
Martin Luthero herefiarca 622.fua here Genoua, e fua prudenza 730
fia abbracciata in Germania 630 Mauritio Imper. e fuoi gefti 138.è vcci
Margarita d'Auftria Reggente della Fia fo 143
dra 627. data permoglie ad Aleffan Marcello ii. papa 678. fue attioni innan
dro de' Medici 641 zi al papato 681. fuoi fanti diſegni
Marc'Antonio Colonna priuo dello ſta · 681. fua morte 683.678
to dal papa 690 mandato dal papa Marc'Antonio Bragadino difende valo
General delle fue Galee in aiuto a i rofamente Famagofto , & è poi em
Venetiani 712 piamente tormentato , & vccifo da i
Maria Regina d'Inghiltetra fi marita in Turchi 714-715
Filippo Principe di Spagna 676 Medici honorata famiglia di Fiorenza,
Marrani cacciati di Spagna dal Rè Cat e lor progreffi 618. 619. cacciati di
tolico 604 Fiorenza 619. acquistano il Ducato
Marino Doge di Venetia fatto morire di Fiorenza 642. quando andaffero
da ifuoi 464 ad habitare a Milano 696
S. Maria della pace da chi edificata 585 Mercato di piazza Nauona 586
Marchefe di Peſcara Generale de gli Meffa come fidiceua da gli Antichi 28
Imperiali, fcaccia i Francefi di Lom Meffe tre il giorno di Natale, da chi in
bardia 635 ftituite 30
Marchefe del Vafto Generale della fan milciade papa 73. fuoi ordini , e morte
taria Imperiale in Africa 652 74
Marchefe di Marignano Generale del michiele Imperatore d'Oriente 213.má
Duca di Fiorenza da vna rotta al da Ambafciatori a Roma con molti
Strozzi 675 doni 231
Macrino Imperiali 49 michiel Paleologo , e fua fcelerità , per
Maffimino Imperatore,e fuoi fatti 51 farfi Imperatore de' Greci 397. viene
Malimiano Imper . e fuoi fatti 67 in perfona al Concilio di Lione 409
Maffentio tiranno michielotto Cotignola,General de' Ve
70.72.73
Maffimo tiranno vccide l'Imper. Gra netiani,fue imprcfe,e valore 527
tiano 9 milone monaco dotto fcrittore 236
Maffimiliano d'Auftria Imper. 558 miracolo di papa Adriano ij. 233
Maffimiliano Sforza Duca di Milano miracolo del Santiffimo Sacramento ,
615 occorfo in Bolfena 402
Maffimiliano Imperatore eletto Rè di mirandola prefa da Papa Giulio ij. 613
Polonia 731 affediata da papa Giulio iij. 672
Maffimiliano d'Auftria eletto Rè di Po mitra papale caduta in capo al Cardinal
lonia 73i . & afledi ato, & preſo da'Pol Fachinetti 868
loni modi,che fitengono nel Conclaue nel
772
Maftino dalla Scala, e fue imprefe 451. 790
l'eleggere i papi
mono
agragLSBAJRA
Più notabili ..
63
monotheliti heretici,dannati nel Conci Nicola iiij.papa,grade amator de i buo
4'4
liovniuerfale di Coftantinopoli 170 ni, e de' virtuofi 426. rifarcifce molte
¡l'An
monfignor di Ghifa con effercito di Frá chiefe di Roma 427. pacifica infie
851
cefi in Italia 691. affedia Giuitella ap me Carlo Rè di Napoli , e Giacomo
inla
preffo il Tronto 691 Rè di Sicilia 427. infta che fi foccor
ennco
mori fanno gran danni in Italia 216. pré raterrafanta 428. fua morte, e Cardi
LaRo
dono molti luoghi dellaSpagna 375. nali da lui creati , 429
rotti da i Rè di Spagna ritengonofo Nicola v. Papa 531. fue attioni innanzi
lo la Granata 377. fcacciati totalmen il papato 531. in vn'anno fatto Veico
te diSpagna dal Rè Ferdinando 384 uo , Cardinale , e papa 532. corona
mortalità grande in Roma , e per tutta l'Imperat. Federico iij .537. gli è con
ཤ། Italia 805 giurato contra la vita 538. canoniza
morte del Duca di Ferrara 836 San Bernardino da Siena , e muore
moto di Sifto V. dell'illuftrezza della 540.Cardinali da lui creati 541
fua cafa 747 Nicola antipapa 450.fatto morire in pri
muftafà Bafsà contra la data fede, fa vc gione 450
cidere il Bragadino , & il Baglione , Nicolò d'Efte Signore di Ferrara,e fue
con molti altri capi de Chriftiani 715 imprefe 449
Nicolò di Renzo volta Roma contra il
N. papa 458.prigione del papa 458. vcci
fo 462
Apoli faccheggiato i Greci Pifani 462
NarfefeEunucho mandato dallo Nicolò Picinino, gran Capitano del Du
Imperatore al foccorfo d'Italia 134. A ca di Milano , foccorre Luca 516.pi
fue impreſe 134. chiama i Longobar glia molte città della Romagna $ 20.
di in Italia 136.fua morte 136 e molte altre in Toſcana $ 23 . vinto
Natiuità di papa Clemente viij. 814 dal Sforza 524. toglie al Sforza mol
18 Natiuità di Leone xj. 859 ti luoghi della Marca 526
Natiuità di papa Paolo v. 865 Nicolò Fortebraccio piglia i luoghi del
Nauarino combattuto dall'armata del la Chiefa 4
517
la Lega Chriftiana 725 Nicolò Vitelli combattuto dalle genti
Nerone Imper. e fue impietà II del Papa 580
Nerua Imperatore 22 Nicolò Serino valorofo Capitano Im
Niceforo Imperatore d'Oriéte 206.268 periale,e fua generofa morte 711
Nicola papa, e fua bontà 230. honorato Nicofia combattuta , e prefa da i Tur
dall'Imperatore Lodouico 231. fuoi - chi 713
fuoi buoni ordini,fua morte 232 Nobiltà onde deriui I
Nicola ij. Papa dottiffimo 299. fa vna Nobiltà vera onde nafca 645
legge fantiffima 299. Sinodo da lui Normanni fi fanno Chriftiani 237. chi
fatto 299. fue molte imprefe , e mor fuffero 283. s'impatronifcono della
te 300. Cardinali da lui creati 300 Puglia 283.pigliano Beneuento 294
Nicola iij.Papa 417. acquifta Bologna , Notai, e procuratori fcacciati da papa
ela Romagna 417. pacifica i Vene Nicola iij... 419
tiani,& Anconitani 417.fa vna legge Nouatiano Antipapa 53
in materia del gouerno di Roma 418, Numero de' Cardinali nel Conclaue di
rifarcicfe, e fabrica molti luoghi 418. papa Clem.viij.819.di Leone xj.860.
fcaccia i procuratori di palazzo 419. diPaolo v. 867
fua morte , e Cardinali da lui creati Numero de' Cardinali creati da papa
419.420 Clemente viij.nel fuo Pont. 856
Numero
64 Tau d c
ola elle ole
Numero de' Cardinali creati da papa Oftinatione di Benedetto antipapa soz
Paolo v. 872 Otranto preſo da i Turchi 581
Numero delle perfone andate a Roma Ottauiano Fregofo Duca dil Genoua .
l'Anno Santo 1600. 848 615
Numero delle elemofine fatte da papa Ottauio Farnefe fatto Duca di Cameri
Clem.viij.nell'Anno Santo- 850 no 658. generale delle genti del pa
Nuoui Signori leuati per l'Italia alla pa in Germania 667. rihà Parma dal
mortedel Duca di Milano. 486 papa 671. s'accofta al Re di Francia
672.rihà Piacenza 691
O Ottone Imperatore 15
Ottone Rè di Germania prende Bolef
lao Rè di Boemia 260. entra in Italia
Dilone Abbate di Clugni gran
dottore 274.293 per leuar lo Imperio a Lothario 261..
Odio di Paolo iiij. contra l'Imperator da vna gran rotta a Berengario , & al
Carlo V. 689 figliuolo 262. da vna rotta a gli Vn
Odoacre Rè de gli Heruli fifà Rè d'Ita gari 264. và a Roma 264. fa deporre:
lia. 113 il papa per la fua mala vita , e fa crea
Odoardo figliuolo del Re d'Inghilter re Leone viii . 264.torna a Roma,e ca
ra afpira alla imprefa di terra fanta ftiga i Magiſtrati della città per la
408. è malamente ferito da yn'Arfa congiura da loro fatta contra il papa
cida 408 267.fua morte 268
Olimpio Efarca, fcaccia i Saraceni di Si Ottone II. Imperator, dell'Occidente
a cilia 161 fcaccia i Saracini , & i Greci d'Italia
Opere di Quintiliano ritrouate 540 268.coronato da papa Giouanni 268
Opinione del Panuinio , chi fuffe Gio vince Henrico Duca di Bauiera 272.
uanni papa femina 228 è vinto da i Greci in Calabria, e fatto
Origene 44. fua gran dottrina so fchiauo 272. rifcoffo da' Siciliani di
Ordini ecclefiaftici diftinti per gradi 65 ftrugge Beneuento , & porta il corpo
Ordine dell'officio ecclefiaftico regola di S. Bartolamco in Roma 272. muo
141 re in Roma' + 273
to da S.Gregorio papa
Ordine, che fi tenne nel Concilio di Co Ottone iij. eletto Imperatore 273. vàa
ftanza per eleggere il Papa for Roma, & acquieta la folleuatione de
Ordine della folenne entrata fatta da i Romani 1276
papa Clem.viij.in Ferrara 839 Ottone iiii.Duca di Saffonia guerreggia
Ordine fantiffimo per vifitar le Chicfe per l'Imperio 376. coronato dal papa .
di Roma nel tempo del Giubileo, pri 378.occupa le terre della Chiefa , on
ma inftituito da papa Clem.viij. 845 de è fcomunicato dal papa 378
Organi da chi introdutti ne i diuin of Ottone Arciuefcouo di Coloniai và per
ficij 164 lo Imperatore a Roma ad acquietar
Ornamenti di Roma fatti preda de i Sa ifuoi tumulti 302
raceni 165
Oruieto, e fuo fito 402 P
Ordine de' Carmelitani confermato da
papa Honorio iiij. 425 Ace pertutto il mondo, quãdo Chri
Ordelafi priui della Signoria di Forli fto nacque .( 3
463 Pace tra i Venetiani, e Genouefi 477
Origine de i Braccefchi , & de i Sforze Pace traFrancia, e Spagna per opera del
fchi I . Card.di Fiorenza
484 350
Orfini fcacciati da Roma 420 Pace tra Francia, e Sauoia per opera del
Card.
Più Notabili. 65
02
Card.Aldobrandino 852. 662. aiuta l'Imperatore contra i Lu
81 Pace tra il Duca di Modena, e Luchefi terani 663.da Parma , e Piacenza a
a.
853 Pierluigi fuo figliuolo 664.fi fdegna
Pacoro Re dei Parthi fa prigione l'Im con l'Imper.664.fua morte, e Cardi
perator di Roma . 57 nali da lui creati . 665.666
462 Paolo iiij . Papa 683.fue attioni innanzi
?

Pagano Doria .
.

dal al Papato 684.fuoi feucriflimi editti


Paleologo Ambafciatore dell'Imper .
nci 352 687. trauaglia gli Hebrei 687. gli è
Greco al Papa .
6 Palazzo Collonello da Fão in Nicof.317 ›ì drizzata vna ftatua dai Romani 688
Panfilo prete . 66 muoue guerra al Re Filippo nel Re
Pandette da chi fatte . 126 gno di Napoli 688.priua i Colonnefi
Pandolfo Sauelli Senator di Roma 424 nel ftato , e ne inueftifce i nipoti 689.
San Paolo Apoftolo, e fuoi fatti 10.è de 690.imprigiona molti baroni di Ro-.
capitato in Roma. : II ma 680. impone molte grauezze a
Paolo Patriarca d'Aquileia.. 136 1 Romani 691.fa pace col Re Filippo,
Paolo Papa, c fua grande humanità , e ca & attende alla riforma di Roma 692
a
rità 196.fue buone opere , e morte . perfeguita i sfratati 693.caftiga i ni
- 197.198 poti 693.fua mor. 695. fua ftatua ftra
Paolo ij.Papa, e fue attioni innanzi il Pō pacciata da'Romani, e fue armi bádi

teficato 562.caffa gli officiali dei Bre te di Roma 695.Car.da lui creati 695
uis 64.ripone i Canonici Regolari in Paolo papa v. 864. fua origine, Patria, e
San Giouanni Laterano $ 65.priua i natiuità 805.fuo nome al Sacro Bat
Conti dell'Anguillara del lor ftato tefimo 805. fuoi carichi,honori, e di
567.fi rompe col Re di Napoli 567. gnità auanti il Pontificato 865.866.
conclude la pace trai Principi d'Ita fua Legatione in Ifpagna 866. fua
lia,e fa moltefefte in Roma 569.570. creatione al Cardinalato 866.fua elet
fua morte 571.Card.da lui creati 573 tione in Sommo Pontefice 867. fua
Paolo iij.Papa 644.fue attioni innanzi creatione ammirabile, e perche 867.
al Ponteficato 646.tratta la pace tra l' fua Coronatione 868. fue Promotio
- Imperatore , & il Re di Francia 649. ni de' Card.872.e feg. fue operationi
3
་ ་ fuo gran giudicio nel creare Cardina nel Pótifi.degne d'ammirarione, e di
Jali 649.fcomunica Henrico viij.Red fomma lode 875.efeg.fua morte 889
[ Inghilterra 651. Benedice l'armata papi fubito eletti hanno l'auttorità pon
J. Imperiale , che anda ua all'imprefa tificia . 793
-di Tunifi 651.cerca di placar l'Im papato rinonciato . 431
peratore per mantenere la pace tra papato venduto da Benedetto . 388
Chriftiani 654.ordina il Concilio di papa,che primo fi mutò il nome , qual
`n 268
Treto 654 muoud l'Imperatore, e Ve fuffe .
netiani contra il Turco 655.fi abboc papiniano giurifconfulto famofo 45
ca in Prouenza con l'Imperatore , e parole di grande efempio dette da pa
con il Re di Francia 656. prende Ca pa Clem.viij. alfuo Confeffore : 824
-merino, & ne fa Duca Ottauio fuo ni pafquale papa, fuoi ordini , e morte 214.
• pote 658.doma Perufia 658.fcaccia 212
Afcanio Colonna dallo ſtato 658.fi pafquale ij. papa di fantiffima vita 320.
abbocca conl'Imper.in Lucca 659.fà trauagliato da gli Antipapi 323. vifi
cominciar il Concilio di Trento 660 . • ta la Lombardia , e la Francia 324. fa
và vifitando lo ftato della Chiefa 660 vn Cócilio in Treca 324. fi leuano ru
fortifica Roma 661. fi abbocca di " mori in Italia per la fua abseza,tórna,
nuouo con l'Imperatore in Bufeto & acquieta il tutto 324.fattoprigione
f da
66 Tauola delle cofe

da Henrico iiij.lo incorona 3 26.327. vccifo in vn fatto d'arme dal Rè di


annulla quato haueua fatto con l'Im Francia 425
peratore 327. fa vn finodo in puglia pietro Doria vince Venetiani , e piglia
328.& altre fue attioni, e morte 328. Chioza 475
329 pietrofodcrini capo della Republica
Pafqua fù ordinato, che fi celebri in Do Fiorentina 605
minica 34 pietro Ancarano gran giurifta 645
pafqua quando fi debba celebrare 42 D.Pietro di Toledo con groffo efferci
patriarca di Coftantinopoli tiene il fe to fotto Siena 674
condoluogo nella Chiefa cattol. 147 pietro de i Medici 569
pauia liberata dalla foggettione dell'ar pietro Strozzi generale del Rè di Fran
ciuefcouato di Milano 183 cia in Italia,muoue guerra al Duca di
pazzi, e lor congiura contra i Medici di Fiorenza 675. è vinto dal Marchefe
Fiorenza 581 di Marignano 675
pelagio papa 133. fue operationi, e mor S.Pietro cognominato Igneo della Fa
te 134.135 miglia Aldobrandina 813
pelagio ipapa 138.139 Pietro Aldobrandino Auo di papa Cle
pera de'Genouefi è combattuta dall'Im mente viij. 814
per. Greco 476 Pietro Aldobrandino fratello di Papa
perfecutione crudeliffima cótra i Chri Clemente viij. 815
ftiani
67 pireluigi Farnefe Duca di parma 664.
pertari Rè de i Longobardi 167 vccifo da' parmegiani 664
pertinace Imperatore, e fuoi fatti 41 pio papa,fuoi ordini,e morte 934
perugini domati da papa Paolo iij. 658 pio ij.papase fue attioni innanzi al papa
S.Petronio Vefcouo di Bologna 102 J
to 248. priua Sigifmondo Malateſta
pefte grande per tutta Europa 139 8 del ftato 554.infta nel Concilio Man
pefte grandiffima in Italia 458.534-732 touano, e dopo, che fifaccia l'impre
perino Re di Cipri congiura vna gran fa contra i Turchi 554. va in Anco
riuolta tra Venetiani,e Genouefi 468
na, & vi muore 555. canoniza Santa
pietà , e buona mente di Clemente iv. Catarina da Siena 561. cardinali da
406 luicreati 561
pientia fatta città,e da chi così nomina pio iii. papa 6c8. fue attioni, innanzi al
ta 117
558 papato efua morte 4609
S. Pietro papa di che natione fuffe 6. vie pio iiii. papa 696. prodigio auuenutoli
ne a Roma 8. fcuopre gl'inganni di
mentre era fanciullo, è fue attioniin
Simon Mago 9. fugge di Roma , &
nanzi al papato 697.fua clemenza
incontra Chrifto 11.elegge Clemen
699.fa ftrangolare il Cardinal Caraf
te perfuo fucceffoie 11.è crocififlo in
fa,e decapitar il Duca di Paliano, &
Roma II altri 700.richiama il concilio di Tren
S. Pietro Martire
392 to,e lo conclude 701. fabriche da lui
pietro Lombardo 379 fatte 701. Inftituifce i Canallieri pij.
pietro heremita all'imprefa di terra fan
ta 702. gli è congiurato contro la vita
316 703.acquieta la difcordia tra Frácia
pietro Corfo nemico del papa 324 e Spagna,per la precedenza 703.fua
pietro Comeftore 365 morte, e Cardinali da lui creati 703 .
pietro Riario Cardinale 578 704
pietro Rè d'Aragona paffa al conquifto pio v. papa 706. fue attioni innanzi al
della Sicilia ,& fe ne få patrone 421.è
papato 707. temonoi Romanilafua
fcomunicato dal papa 422.è vinto, & *
creatione 709. manda aiutoal Rè di
Fran
Più Notabili . 67
Francia contra gli heretici 710. aiuta - quarta volta all'imprefa di terra fan
425 l'Imperatore di danari contra il Tur ta 381
,lia co710. pratica la lega de i Principi principi , che paffano la quinta volta al
Chriftiani contra il Turco712.man l'imprefa di Soria 386
Jica da aiuto a i Venetiani 712. conclude principi di Bauiera riceuuti da papa Cle
608 lalega tra lui,il Re di Spagna,e i Ve mente viii.con molto bonore 825
645 netiani contra il Turco714. da titolo probo Imperatore,e ſuoi fatti 65
Cerc
di gran Duca al Duca di Fiorenza proba Romana fcriue in lode di Chri
729.fua morte, e Cardinali da lui crea fto 102
**

ti
719.720 prodigii in Italia 324
Pipino Duca d'Auftria fa 'guerra al Rè prodigio auuenuto a pio iiii.mentre era
di Francia 176 fanciullo 697
pipinofigliuolo di Carlo Martello fatto Promotioni de' Cardinali fatte da papa
RèdiFrancia 192. muoue guerra a i Clem.viij.nel fuo Pontificato 8561
Longobardi ad inſtanza del papa promotioni de' Cardinali fatte da papa
194.dona l'Effarcato di Rauenna alla Paolo V. 872
Chiefa Romana 195. fue imprefe 85. promotione de' Cardinali molto nota
fua morte 197 bile 859
pifani potenti in mare 327 profapia di Carlo Magno eftinta 377
pifa fatta Arciuefcouato da papa Inno profpero Colonna Generale delle genti
centio ii. 341 del papa 623
pifani tolgono Pola a i Venetiani 174
S.Placido, e Mauro monaci 127 Q
platina priuo del fuo officio , fe ne duo
le,& èposto in prigione 564. accufa Vattro Rè di Spagna danno vna
to di congiura contrail papa 570 Q gran rotta a i Mori 377
pliniofcriue in lode de i Chriftiani 23 Quadrato gran filofofo chriſtiano 25
plutarco 26 Quattro tempore da chi inftituite 46
policarpo Martire 32 Quattrofono le chiefe patriarcali 148
policrate Vefcouo d'Efefo Quintilio Imperatore. 61
42
1 pompeo Colonna 635
ponte fattoful Teuere da Sifto iiii. 585 R
popolo di Roma amazza i sbírri 742
porfirio 46 Abano monaco dottiflimo 217
porto diLiuorno guafto da i Genouefi Rachifio Rè de' Longobardi fi fa
434 Monaco 192
precedenza delle chiefe patriarcali 147 rainone Duca di Puglia 341
pretenfioni del Turco fopra il Regno romagaffovalorofo caualliero di Malta
di Cipro 712 739
prifciano Grammatico 125 rauenna faccheggiata da i Longobardi
principe di Salerno muoue guerra a pa 186.donata alla Chiefa Romana con
pa Eugenio iiii. 516 tutto l'Effarcato 195
principi Chriftiani, che andarono all'im Re di Francia muoue guerra al Duca
prefa di Terra fanta 316 di Sauoia, & il papa ne fa feguir la pa
principi Chriftiani tornano con gran ce 852
sforzo all'imprefa di Soria 370 re di Polonia ,e loro autorità 769
principi Chriftiani,che andaro no la ter Regina di Spagna bacia i piedi a papa
za volta all'imprefa di Terra sata 377 Clem. in Ferrara , e viene da lui fpo
principi Chriftiani , che fi moffero la fata 841
f 2 Regno
63 Tauola delle cofe

Regno de' Longobardi eftinto da Car gia in Tofcana 441. fuccede al padre
lo Magno 203 nel regno di Napoli 441
Religione di Theodofio Imper. 98 Roberto di Bauiera Imper.vinto dal Vi
S.Remigio Vefcouo di Remi 114 fcontein Italia 486
remigio Altifiodorenfe 240 Rodoaldo Rè de' Longobardi 158 100
Renato di Angiogia viene di Francia Rodolfo Duca di Borgogna 286
in Italia per ricuperare il Regno di Rodolfo Duca di Saffonia eletto Impe C
Napoli 538.guerreggia in Puglia 553 ratore contra Henrico 307
Republica Senefe riordinata 553 Rodolfo ij. Imperatore 409. vende la
Ribenedittione del Rè Henricofatta da libertà alle citta di Tofcana 424
Papa Clemente viij. 832 Rodi combattuta da' Turchi 582. pre
Ricardo di San Vittore huomo dottiſſi fa da Solimano 630
mo 351 Rolando nipote di Carlo Magno 204
Ricardo d'Inghilterra Rè di Gierufa Roma prefa da Alarico Rè de i Gothi
lem 374-$' accorda col Saladino 374 101.prefa, e faccheggiata dai Vanda
Rinaldo da Efte Marchefe di Ferrara , • li 110.prefa da Totila Rè de' Gotthi
e fue imprefe 451 134. affediata da i Longobardi 139.
Ritorno di Papa Clemen. da Ferrara a affediata dal Re Agilulfo 142.affedia
Roma 841 ta dal Rè Luitprando 187.prefa, e fac
Riuolutioni di Roma contra Lothario cheggiata da Roberto Guifcarde
Re d'Italia 212 Normano 312. prefa , e faccheggiata
Riuolutioni grandi fra molti principi da Borbone, capitano di CarloV.639
per l'Imperio di Occidente 257 Roma , e fue lodi 865. produttrice di
Riuolte dell'Imperio Orientale 261.741 quafi la metà de' Sómi Pontefici 869
Riuolutioni tra i Normani in Puglia Romani fcacciano il papa 267.creano i
294 magiſtrati a lor modo 400. creano i
Riuolutioni tra gli Imperatori di Co riformatori della Repub.464. chiedo
ftantinopoli 304 no al Conclaue papa Italiano 472.
Riuolutione della Lombardia, e guerra priui del gouerno della città dal pa
contra Ezelino tirano di Padoua 395 pa 482. fi follcuano contra il Pon
Riuolte in Toſcana 327 tefice 491. gridano libertà , & crea
Riuolutione grandein Italia 454 no il magiftrato 502. fcacciano pa
Riuolutione di Roma 494 pa Eugenio, e fi vipongono in liber
Ridolfo Pio Cardinal di Carpi 748 tà 517. tornano fotto il papa 517.
Rhadagafo Re dei Gotthi 101 decretano , che non fi faccia più fta
Rhotari Re de i Longobardi, e fuoi ge tue a i Pontefici 786
fti 158 Rofa benedetta d'oro , mandata a do
Rhomualdo duca di Beneuentotoglie nare da papa Clem.viij.alla Sereniffi
la Paglia all'Imper. Greco 171 ma Principeffa di Venetia 834
Roberto Rè diFrancia, e fua bontà 277 Rotta de' Francefia s.Quintino 692
282 Rumori di Rauenna in materia dell ' Ar
Roberto Guifcardo, e Ruggiero fuofra ciuefcouato 200
8 tello 283. 294. è fatto Re di Puglia Rumori nel Regno di Sicilia per la
296. fcaccia i Greci di Calabria 297. morte del Rè Guglielmo 370
entra in Roma in fauor del papa, e la Rumori di Napoli al tempo di Paolo
faccheggia 312 iiij. 688
Roberto Malatefta 72 9
183 Rumori del Regno di Pollonia
Roberto figliuolo di Carlo ij.Rè di Na Rumori di Genoua 730
poli Duca di ¡Calabria 434. guerceg Rumori fra i cauallieri di Malta 738
Rumori
Più notabili • 69

Rumori di Pollonia contra il Re .. 809 fcifma fefto 130.fcifmafettimo 175.


*

41 fcifma ottauo 175. fcifma nono 197.


Ruggiero Normano trauaglia i luoghi
Vi fcifma decimo 199.fcifina vndecimo
dell'Imperio Greco 308.piglia il Du
86 " 213.fcifma duodecimo 229. fcifma
cato di Puglia 314. combatte con Boe
<$
mondo il fratello per il Ducato, & oc terzodecimo 241 ,fcifma quartodeci
*

86
cupa moltiluoghi della Chiefa 315. mo 249. ſciſma xv. 264. fcifma xvj.
Occupa la Puglia 335. fifà chiamare 274. ſciſma xvij.276.fciſma xviij.287
*

Rè d'Italia 335 fcifma xix. 301.fcifma xx.31 1. fcifma


* *

Ruggiero fatto Rè d'amendue le Sicilie xxj. 333.fciſma xxii. 338.fciſma xxiii.


" 341.paffacongroffa armata contra 340.fcifma xxiiij.35 4.fcifma xxv.450
l'Imperio Greco 348, libera il Rè di fcifma xxvj. grande 474
Francia dalle mani dei Turchi 349 Sciarra Colonna, e fue difgratie 433
Ruggiero d'Oria 422 scomunica contra D.Cefare da Efte fat
S 1 ta da papa Clem.viij. 837
scutari combattuta da' Turchi 581
Abiniano Papa , biafma l'opere di S. segni occorfi nella morte di Chrifto 4
Papa
Gregorio ,biafma
144. l'o
fua morte 145 sede di s. Pietro capo di tutte l'altre 146
Sabino Re de' Bulgari. 197 sentenza di Theocrito 249
Salini da chi ordinati , che fi cantaffero senatoria dignità nella perſona del Pa
in Chiefa 50 pa 417
Saladino valorofo Capitano de ' Saraci senatori eletti da i Romani per il gouer
ni,fue imprefe 358. per la difcordia no della città 421
de' Chriftiani li dà gran rotte, & lito sentenze di pio ij. papa 559
: glie Gierufalem , & molte altre città selim gran Turco piglia la Soria , & PE
366. piglia il principato di Antiochia gitto 622.fua morte 622
369.muore 374 selim ij. gran Turco difegna di torre a'
Saracini fanno Mahometro loro Re Venetiani il regno di Cipro 711. man
· 154.entrano a' dani dell'Imperio 156 da il fuo effercito all'acquisto di Ci
occupano molto paefe 161. faccheg pro 7 12. lo piglia 713.e feg. fa tregua
giano la Sicilia 165. prendono l'Afri con i Venetiani 728
ca 174.178.occupano parte della Spa seghetto preſo da' Turchi 711
gna 178. occupano quafi tutta la Spa sergio papa 174. fue molte buone ope
gna 188. fono tagliati a pezzi da Car rationi, & ordini 176. fua morte 177
lo Martello Francefe 185. affediano sergio ij. papa fue buone opere, e morte
Coftantinopoli tre anni, & fe ne par 1218.219
tono 186.fanno gran danno in Italia sergio ini.papa,fue attioni, e morte 250
136.occupano la Puglia 214-253- fcac 251
ciati di Sicilia 283.tornano in Italia,e sergio iii.papa di gran bontà, fue attic
pigliano alcune città 284 ni,e morte 283
Sardegna occupata da' Saracini 439 sebaftiano Rè di Portogallo difegna far
Saragola di Spagna fatta Metropoli 148 l'imprefa d'Afri. 732.vi paffa,e cóbať
Saffonia riceué la fede di Chrifto 177 te col Rè di Fez, e virefta vccifo 1734
Salinguerra 387 sefto libro de' decretali d'ordine di chi
Schiauoni paffano in Italia,contra i Sara compofto 433
cini 268 seuero Imper. efuoifatti 43
Scifma primo nella Romana Chiefa 54 seueriano fcrittore 145
Schifma fecondo 86. fcifma terzo 103 . seuerino papa 156. fua bontà , e morte
fcifma quarto 119. fcifma quinto L17. 167
f3 sforza
Tauola delle cold

te 60
sforza da Cotignuolá gran Capitano
487 sifto iij.papa 107
Sicardo Duca di Bencuento 215 sifto iiij.papase action innăzi alPó
Siena fi ribella dall'Imperio, e fi accofta teficato 576 hibridalui compoſti 577
a Francia 674. s'arrende al Duca di cerca di pacificate i Principi Chia
Fiorenza 675 ni 578.inalza ifuoi nipoti 578.rimet
Sigiberto Rè di Francia 139 te iCanonici fecolari in s. Giouanni
sigifmondo Imper. muoue guerra a' Ve Laterano 579. fa muouer guerra al
netiani 499.procura che fileuilo fcif Turco 579.fa Federico da Felere Du
ma de ipapi sot. viene in Italia , & è ca d'Vrbino 580. doma Spoleti, e To
coronato in Roma 516. cita infieme di 580. muoue guerra a' Fiorentini
con gli altri principi Chriftiani il pa 582. guerreggia col Rè di Napoli
pa al concilio 519.muore 520 583. perfeguita i Colonnefi 583. di
sigifmondo Malatesta priuo dello ſtato uenta nemico dei Venetiani 583.im
dal papa 554 pone nuoui datii , e nuoue gabelle
sigifmondo Malatesta occupa Rimini 584 mantiene i Principi Greci fcac
630.n'è fcacciato dal papa 630. to ri ciati dal Turco 584.timette il cenfo a
piglia,e n'è di nuouo fcacciato 637 Ferdinando Rè di Napoli 584. cano
.
sigifinondo Principe di Suetia elettoRe niza s.Bonauentura 585. fa vn ponte
di Pollonia 772.prende il poffeffo del ful Teuere 585. molte altre fue fabri
Regno, e liberando Maffimiliano, fa che in Roma 585. libraria Vaticana
pace con cafa d'Auftria 772 dalui inftituita 586.fua morté, e Car
silueftro papa 75.fuoi ordini 77. Chiefe dinali da lui creati 1587.588
da lui edificate, e confacrate 77 sifto v. pápa 747. fue attioni innanzi al
silueftro ij.papa,ſue attioni,e morte 279 papato 748.e feg. Giubileo da lui pu
fua vera hiftoria 280
blicato 753. perfeguita i banditi 753,
silueftro antipapa 288
gliè da' Romani drizzata vna ftatua
silueftro antipapa 323 di bronzo 754. fa drizzar l'Aguglie
silueftro papa 129. priuo del papato in Roma ,e vi conduce l'Acqua Feli
muore in effilio 130 ce 754.e feg. fabriche da lui fatte 758
silueftro Aldobrandino bifauo di papa da il Vefcóuo a Loreto, e lo fa città, &
Clemente viij. 813 infieme Mont'Alto fua patria 760. fa
silueftro Aldobrandino Padre di Cle vna libraria in Vaticano 760. drizza
mente viii.fue doti, e qualità 814 vnaftamparia in Vaticano 765. fco
simmaco papa, e fue operationi 130.fua munica il Rè di Nauarra,& il Princi
morte 120 pe di Condè 766. manda vn Nuncio
simon Mago in Roma , vinto da s. Pie in terra de' Suizzeri 767. manda il
tro muore 8.9 Cardinale Aldobrandino all'elettio
"
simeone Vefcouo di Gierufalem 23 'ne del Rè di Pollonia 773. fa gran ri
siricio papa, e fuoi ordini 93. fua morte fentimento contra il Rè di Francia
95 'per la morte del Cardinal di Ghifa
simplicio papa, fue operc,e morte 113. 774. fa citare il Rè di Francia a Ro
114 ma 776. fuo buon gouerno , e giufti
sifebuto Rè de' Gothi in Spagna 151. tia 78o. dedito all'accumular danari
157 781.fuoi molti ordini 781. fa far Ga
sifinio papa 185 ""
lée 782. inftituifce alcune congrega
sifto papa i.fuoi ordini,e'morte 28.29 tioni di Cardinali 782. mette nel Ca
sifto ij.papa,c fuoi ordini 59. e fua mor lendario Romano nuoui fanti 783 .
cano
Più Notabili 71
" Duca di Mofcouia 736. fa pace col
60 -canoniza S. Diego 783. fua morte, c
8 Mofcouita per opra del papa 737.fua
107 Cardinali da lui creati 785.786
Smirne prefe da i Chriftiani 579 morte 768
alfó
im soccorfo mandato da Papa Clem.all'Im stilicone empio capitano dell'Imperio
835 100
a peratore
Ener sofia Imperatrice 135 studio di Bologna da chitransferito in
soggetti propofti,e nominati al Pontifi Padoua 389
AN
cato nel Cóclaue di papa Cle.viij.822 studio di Parigi inftituito da Carlo Ma
11
soldano toglie molte città a ' Chriſtiani • gno 209
Da
in Soria 428 suetonio Tranquillo 26
To
solimano gran Turco 622. paffa molto suizzeri chiamati liberatori d'Italia 615.
potente in Ongaria 710. muore fotto fi fanno in parte cattolici 767
Teghetto 711
sotero papa, e fuoi ordini 38. fua morté T
12
spinco Duca di Bocinia fi fà Chrifti Tamburlano ,e fute imprefe 64
no . 258 Τ 487
statua di Paolo iiij. vilipefa da i Roma Tancredi Normano 283. difende valo
ni,e vergognofamete oltraggiata 695 rofamente Antiochia , e piglia altre
stato cattiuo della città di Roma 510 cttà 325. fatto principe d'Antiochia
statua in Puglia, e teforo per ella troua 332
to da Roberto Guifcardo 294 Tartari occupano la Sarmatia 383.fcor
stamparia fatta drizzare da Sifto v. in rono l'Afia, e l'Europa 391
¿ Vaticano 765 Telesforo papa , e fuoi inftituti 30. fua
J morte
stefano papa,ſuoi ordini, e morte 58 31
stefanoij. papa 193 Temerità de i prelati di Rauenna cafti
stefano iii papa và in Francia 194.0 dife gata dal papa 171
fo dal Re di Francia contra le forze Templarij Cauallieri oue, quando co
de Longobardi 194. li dona Pipino minciarono 333. eſtinti . 440
Rè di Francia l'effarcato di Rauenna Tempio di Gierufalem rifatto da i Giu
8
195.fue buone operationi, e morte 196 dei , e distrutto dal terremoto, & dal
stefano iiij.detto iij.papa 196.gran difen fuoco celefte .*** 91
ia
fore della religion cattolica 199.muo Termini dell'Imperio Occidentale 209
re 208 Terremoto grande nel Regno di Napo
stefano v. detto iiij.papa và in Francia , li 345
e fua morte 21 0 Tertulliano Afro 46
stefano vj.detto v.papa 238 Teuere allaga 136. 185. 2c5 . 231. 419.
stefano vij.detto vj.papa 242 $ 10.792.786
stefano viij. detto vij. papa 357 Theatini quádo inftituiti in Venetia 683
stefano ix. detto viij. papa , e fue attioni Theodofio Imper.40. fuoi fatti 98
260 Theodofio ij.Imper.e fuoi fatti 105
stefano x.detto ix. Papa,riunisce la Chie Theodofio iii.Imper. cattolico 183
fa di Milano alla Romana 296.cardi Theodorico Rè dei Gothi prende l'Ita
nali da lui creati,e fua morte 297 lia , & fe ne chiama Rè. 1 14. fue in
prefe 11*
stefano Porcari congiura contra il pa
538 Theodato Gottho Rè d'Italia 125
pa, & è appiccato
stefano Battori Tranfiluano , eletto Re Theodora Imperatrice 135
di Pollonia 731. guerreggia contra il Theodolinga Regina de Longo.142.15
Theo 2
72 Tauola delle cofe

Theodoro papa , e fua bontà 159. futa gliati a pezzi da i Chriftiani fotto An
morte 160 tiochia al numero di cento mila 321.
Theodoro ij. papa 244 pigliano coftantinopoli 539. pigliano
Theodoro Efarca 159. fa prigione il pa I'Imperio di Trabifonda 545. piglia
pa 161 no tutta l'Albania 565. prendono O
Theodoro Vefcouo fcrittore elegate 84 tranto 582. combattono Rodi 582.
Theodoro Lafcari 1.377 ..la prendono 630.prédono Cipro713
Theofilo Vefcouo di Cefarea 422
Tiberio Imper. e fuoi fatti 7 V
Tiberio ij.Imper. c fuabontà 137
Tiberio iii.Imper. 176 Aaleriano, e Tiburtio martiri 48
Tiranni dell'Imper. Romano 58.e feg. V Valeriano Imperatore 56
Tirannide di Berengario Valentiniano Imper. efuoi fatti 93
Tiro prefa da'Venetiani 335 Valente Imper. 93
Tito Imper. e fuoi fatti Valentiniano ii.Imp.c fuoi fatti. 107
Toledo ricuperaro di man de i Saraçi Valentiniano papa difanta vita 214
"
ni 314 Vderzo diftrutto da i Longobardi 165
Tolfa combattuta dalle genti del papa , D.Vgo di Moncada Vicerè di Napoli
e poi comprata da lui 641
Tolomaida affediata da i Chriftiani Verona faccheggiata 483. fi dà ai Vene
370.prefa 373.prefa dal Soldano 428 tiani 490
Tolofa fatta Metropoli 447 Vera hiftoria di papa Silueftro ii. 280
S.Tomafo Arciuefc. di Conturbia 357 Vera nobiltà onde nafca 645
S.Tomato d'Aquino 400.canoniz.448 Vittore papa,e fuoi ordini 42
Tomafo Moro , e Giouanni Filcherio Vittore ii. papa fa vn Sinodo in Fioren
Card. vccift dal Rè d'Inghilterra 651 za, e riforma la vita dei Prelati 295
Tonica inconfutile di Chrifto ritrouata Vittore iii.papa auelenato nel calices
in Giofafatte 142 mentre diceua meſſa 314
Torri di ripa da chi edificate 221 Virginio Orfino generale delle Galec
Torre de i Conti in Roma 379 del papa 652
Totila Gotho Rè d'Italia prede Ro.134 Vicenzo Capello,Generale de Venetia
Tradimento di Cabrino Fondolo per ni 656
occupar Cremона 492 Vittore Pifano Generale de' Vene 76
Traiano Imp. e fuoifatti, e bontà 24 Vittore Antipapa 354
Tranfimondo Rè dei Vandali 18 Vefpafiano Imper. e fuoi fatti 17
Tre papi ad vn'ifteflo tempo 289 Velluuio monte arde 273
Tre papi in vn tempo depofti sco. 501 Venceslao Imp. crea Duca in Milano it
Tribunale dell'Inquifitione 692 Viſconte 484
Trifone celebre fcrittore 48 Venetia,e fua origine 215
Tumulti di Napoli Venetiani prendono Comacchio , elo
457
Tumulti della Tofcana 395.405.457 diftruggono 263.fcacciano i Saracini
463.511 di Barri,e prendono Zara 284. fauo
Tumulti di Lombardia 498 Fifcono Niceforo Imperatore Greco
Tumulti d'Europa 553 4 308. danno vna rotta a gli infideli in
Tunifi tributaria del Rè di Napoli 406 Soria,e prendono Tiro 335. aiutano
Tunifi prefa da Carlo V. 653 I'Imperator Greco cótrai Latini 348.
Turchi fifanno molto potenti in Afia comprano Candia 377. fi rompono
15. prendono Gierufalem 284. ta con Genouchi nelporto di Tolomai
da ,
Più notabili ." 73

dae gli abbruciano l'armata 396. co () pri 712.perdono Cipro 713. fi colle
batto no coeffi preffo a Tiro 397. fan gano col papa , e col Rè di Spagna
21 no con effi pace 409. muouono di 714.rompono l'armata Turchefca
ano nuouo con effi guerra 414. combat 717.feguono animofamente la guer
tono] Ancona 415. fanno pace cógh ora 723. neceffitati fanno tregua col
00 Anconitani 415. pigliano Ferrara , & Turco 738.trauagliati da pefte 731
AF

fono fcomunicati dal papa 440. rotti Vefcour Greci della Rofcia a Roma
da i Genouefi perdono Scio 459.da 832
no vna gran rotta ai Genouefi 462 . Viaggio di papa Clem. viij.verſo la cit
rotti da i Genouefi 462. fi confedera ità di Ferrara 837
no con Genouefi 462. fanno morire Vicerè di Napoli a Roma l'anno fanto
‫ت‬ il lor Doge 464.fi rompono di nuouo 10851
coi Genouefi in Cipri 469. vincono Vgo Ciapetta Rè di Francia 277
l'armata Genouefe appreffo Roma Vgo gouern ator della Tosca na per l'Im
↓ 281
perator, e fua bontà
475.fono vinti appreffo Pola 475. ri
cuperano Chioza , efanno pace coi Vgo di S.Vitt ore 33 8
Genouefi 477. comprano Zara dal Vgo huomo dottiffimo 393
Rè d'Vngaria 487. Non hanno ftato Vigilio papa 131. condotto prigione in
alcuno in terra ferma 490. vccidono Coftantinopoli , & mal trattato 132
muore tornando a Rema 132
i Carrari, effendofi impatroniti di Ve
Vicarij della Chiefa in Italia inftituiti
T rona,e di Padoa 490.ficollegano coi
Fiorentini contra il Vifconte Duca dal papa, dopo depcfto l'Imperatore
di Milano 507. pigliano Breſcia 508. 454
danno gran rotte al Vifccnte , e poi S. Vincislao Boemo vccifo dal fratello ,
fanno feco pace sc8. muouono di pertorli loftato 259
. nuouo guerra al Vifconte, e fanno de Visconti Signori di Milano 449. rotti
capitare il Carmagnuola Capitano dalle genti del papa 463
general del loro cfcrcito 516. fanno Vicarij creati dall'Imperatore nelle città
pace con Filippo Duca di Milano d'Italia 456
o Vitali ano papa 163. fue buone opera
+ 517. rompon di nuouo guerra al
Duca Milanefe , & li togliono molti tioni, e morte 164
3 luoghi 527. vinti dallo Sforza perde Vitige Rè dei Gothi affedia Roma 130
=4 no molte città 535. s'apparecchiano Viterbo fatto città 375
di far guerra al Sforza fatto Duca di Vitellio Imper. 15
Vittor ino Vefco uo celebr e fcritto re 66
Milano 536. fanno pace con lo Sfor
za 539. s'impatronifcono del Regno Vite de 1 Pontefici fcritte da papa Da
di Cipri 82. combatto no mafo 92
Ferrara
fe
583. li volt ano ra
cont il papa, & tut Vitij fono la rouina de gl'Imperij . 247
tii principi d'Italia 584. combattono Vittoria Accorcmbona vccifa da Lodo
al Tarro col Rè di Francia 600.fi col uico Orfino 743
Vluzali famofo corfaro 716. fatto dal
legano col Rè di Francia 610. com
battuti dal papa, e quafi da tutti i prin Turco general della fua armata, fug
cipi Chri ftia ni ono i e ge di combattere con l'armata Chri
, perd quaf tutt
le lor città di Terra ferma 612.fanno ftiana 724
lega col Rè di Francia 615. collegati Vngari vinti da Carlo Magno 204. fecr
colpapa , e con l'Imperator muouo rono l'Italia, l'Alemagna, e la Francia.
no guerra al Turco 655. dimandano 245.fanno gran danni in Italia 253 .
o
aiut a 1 princ ipi Chrif tiani contra il prendono Pauia 257. fcorrono pres
dando l'Italia , e fono intorno a Ro
Turco, che gli aflalta il Regno di Ci
Dia
74 Tauola delle cofe

matagliati a pezzi 258. leuano Co Cardinali 479. torna a Roma 479.


fenza di Puglia a i Saraci ni 168 fua morte , e Cardinali da lui creati
Vnni paffano fopra i luoghi dell'Imper. 480
239 Vrbano vij.Papa 787.fue attioni innan
Volterra fi ribella da i Fiorentini 580 zi al paparo 788.ordini da lui fattifu
Vrbino affediato dalle géti del papa423 71 bito eletto papa 792. cofenotabili oc
Vrbano papa 47.fuoi ordini,e morte 48 corfe in lui 793.fua morte prefta 795
Vrbano ij. papa è di gran dottrina , Vrbano viij. fua nafcita ; fue operationi
bontà 315.fa vn Sinodo in Melfi 316 auanti il Papato ; fua elettione ; e fuo
acquieta i duo fratelli Normani , che gouerno ; e Cardinali da effo creati
combatteuano per lo ftato della Pu fino a queftotempo ; vedi nella vita
glia 316.paffa in Francia,e fa vn Condilai,chè Pvltima di quefto Volume
cilio in Chiaramonte 316. bandifce Vrficino Antipapa 92
la Cruciata per la ricuperatione di Vianza dei papi di murarfi il nome on
terra fanta 3i6.altre fue attioni, e crea de nafceffe 150 218.220
tione de' Cardinali 3 17.319. fua mór Vfuncaffano Rè di Perfia muoue guer
te 319 ra ai Turchi 546
Vrbano iij. papa 366. Cardinali da lui
crcati, e fua morte 367.368 Z
Vrbano iiij.papa 3 99. conduce i Françe
fi contra Manfredi Rè di Sicilia 400; Azzara prohibita a i Chierici } 23
fua morte , e da lui creati Zaccaria papa, e fua buona vita, &
401 operationi 191. fauorifce Pipino a
Vrbano v.papa 466. viene in Italia , farfi Rè di Francia 192. fuoi ordini, e
giunge a Roma 467. nel tornare in morte 193
Francia muore 467. Cardinali da lui Zeferino papa 43.fuoi ordini 44
creati 467.468 Zenobia Regina 63
Vrbano vj.papa 472. chiama il Rè d'Vn Zenone Imper. e fuoi fatti TIZ
garia contra la Regina Giouanna di Zizimo fratello del gran Turco fatto
Napoli 476. fi rompe col Rè Carlo prigione in Roma 249
478.affediato in Nocera fe ne fugge Zofimo papa,e fuoi ordini 100.101.fua
a Genoua 478. fa annegare cinque morte 1Q2

I L FINE .

BAREZ
BAREZZO BAREZZI

a chi legge

L Platina , tante volte di già stampato , fe

n'eſce in questa mia impreffione , poffe dir

perfettionato: pofciache non folo bo procu


far , che riefca corretto quelpiù , che
rato di
la fallacia della profeffione permette ; non

folo l'ho adornato con l'effigie de' Papi al


naturale , econ le loro arme : ma dipiù bo an

cora incontrato i nomi de' Cardinali col Ciacone vltimamente

Hampato in Roma, emutatone molti , ch'erano falfamente

posts, efupplicone affai , che vi mancauano : bo aggiunte le Vi


tode due ultimi Papi Gregorio XV. & Vrbano VIII.

+finalmente hofatto farevu ſupplimento alla Cronologia del


Panuiniodi venti anni acciò il ftudiofo lettore non babbi ,

chedefiderare inquello propofito . Di due tauole de Cardina


li, e d'altretante delle cofenotabili, n'ho fattoperpiù comodi

-tàvnaperforte. Afpetta prestole vite de gl' Imperatoriri


-Bampareconfomma'diligenzas eprega Dio , chemi fommivi

Stri forza per farti partecipe quanto prima dell' Historia de'

Cardinali , diftinta per le famiglie con l'arme loro : e Dio ti

feliciti . ado da elab haply Ingad


#torno lamo Alol, on vart stop lig

AVVER
AVVERTIMENTO

AI LETTORI

11 ,-182

ABBIAMO per maggior comodi


: tà
di chi legge , nobiliffimi Lettori , po
ſto innanzi alla vita di ciaſcun Pontefi

ce l'anno, ch'egli à tal dignità fù affon


to, & infieme quale ciaſchedun di effi fia

in numero , & ordine , e perche in molti


luoghi fi trouerà , che in ciò fi difcorda

dal Platina, non fe ne marauigli alcuno, ne dubiti della ve

rità del fatto, percioche in quefto habbiamofeguito l'opi

nione del Panuinio, diligentiffimo, e fedeliffimo fcrittore,


"
la quale meritamente fi deue preporre a quella del Plati
na per le ragioni da lui addotte nelle fue annotationi fo
pra quefte vite de' Romani Pontefici .
I

HISTORIA

DELLE VITE

DE I PONTEFICI

DEL PLATINA

Cominciando da CHRISTO Nostro Redentore


fino à Paolo II.

GIESV CHRISTO

SALVATOR NOSTRO.

A Maggiorpartedella nobiltà , come può ben ciafcu Nobiltà


nofapere , deriua , enafce dallo ſplendore , e chia- onde naſca.
rezzadi quei maggiori , che per qualche fegnalata
virtù in qualche Stato , e Signoria fi ripofero . Il
che viene dalla autorità di Platone approuato.Quan
to allageneratione adunque , tutto quello , che que..
fto Filofofo , diftinguendola in quattro parti , della
nobiltà ragiona,fi vede hauere Chrifto Saluator No- Chrifto a
ftro confeguito . Percioche qual Gentile ritrouiamo uanza di
nobiltà tut
ci , che poffa di fama, & di gloria terrena con Dauid , & con Salomone .
Ꮧ ò di
PLATINA DELLE VITE DE PONT.

e di dottrina con Chrifto compararfi ? Nacque Chrifto della


Chrifto à difapientia,
quanto alle Tribu di Giuda , nobiliſſima si per lafua antichità , come per l'Imperio, ch'ella
hon anica ottenne nelpopolo Hebreo . Onde diffe profetando il Patriarca Giacob. Non
na que di
nebil fimi fi torràloscettro dalla Tribu di Giuda , fin che colui ne venga , che mandare fi
pregenic
81. dee, ilqualefarà certo l'efpettatione delle genti . Non bifognaperder tempo in
dire, quanti Re, Capitani, é Pontefici quella Tribufi baneffe , poiche tutti i li
bri del becchio, e nuouo Teftamento fe ne veggono pieni . Effendo finalmente
dopo lungo tempo nata difcordiafopra il principato frà Ariftobolo , & Hirca
venu no figliuoli di Aleffandro , che era Re , e Pontefice de gli Hebrei , fù da' Roma
Nel'sChri
td
Ao manco ni quel Regno trasferito ad Herode , ch'eraftraniero , percioche egli nacque di
. Onde per coprire queſta macchia delſuo co
gli He padre Idumeo, e di madre Araba
deimperio
bich. fifatto nascimento , fece egli morire quei dotti Hebrei, chefrà il popoloſi ritro
uauano , e le loro genealogie abbruciò . Mancò adunque meritamente l'Impe
rio degli Hebrei, venendone , fecondo laſententia di Daniele , il Santo de fanti,
ilqualMariaVergine annontiandoglicle l'Angelo , concept di Spirito Santo ,
e partoripofcia in Betleem di Giuda , ritrouandofi in quel tempo Cirino Prefide
della Soria . Fù ciò nell'anno 75 2. dal principio di Roma, & 42. dell'Imperio
e lia d'Augufto , ilquale come herede , & firetto parente di C. Cefare , hauendo
Cef.Auru-
fto,
81 ndezz?, vinti , e morti i percuſſori del Padre, & quelli, che tirannicamente s'ingegnaua
cbcnià.
no di vfurparfila Signoria di Roma , ne tolfe lofcettro , anzi laMonarchia del
mondo , la quale mentre fi sforza di ridurre in miglior forma , nefece maraui
gliofamentefelice il fuo fecolo . Raffettate egli le cofe dell'Imperio , in tant●
honorepreffo ifuoi , e preſſo gliftranieri ne venne , che ne edificauano in nome
dilui le Città , altri Sebefte , altri Cefaree chiamandole . Ne vennero anco
molti Re in Roma, folo per vederlo , & egli tutti cofi cortefemente riceuette
che di amiciglifece amiciffimi . Conifuoi Romani humaniffimamente viſſe,per
ciochefù clemente co' delinquenti , con gli amici liberaliſſimo , &fi comefùra
ronelfare delle amicitie , coſifù constantiſſimo nel conferuarle. Fù cofi ftudio
fo delle arti liberali , che quafi mai non ne paßaua giorno , nel quale , ò non leg
geffe qualche cofa, ò nonfcriueffe , ò non declamaffe . Eglifi dilettò molto dell'
ingegno , & della dottrina di Saluftio , di Liuio , di Vergilio , di Horatio , di
Afinio Pollione , di Maſſala Coruino Oratore eccellente : onde fù dalle penne
loro celebrato . Abbelli , & ornò talmente la Città di Roma , che prima , che
moxife , fi gloriò , che eſſo quella Città marmorea laſciaña , che di mattonigià
ritrouata haueua . Queftafelicità , che fù in effetto molta , fù dal nostro Re
Chrifto col fuo nafcimento oltremodo accrefciuta . Paffarono dalla creatione
Chrifto delmondo fino a quefto feliciffimo di del nafcimento del Signor Noftro $ 199.
quiconac anni. Nacque ilfanciullofenza dolore alcuno della madrefua ; percioche que
que .
fo parto eradiuino , & non humano . Ilperche ſe ne alzò toftofu la madre in
tegra , & ne rauuolfe con quei panni , ch'ella haueua, il bambino . Scrine Eufe- t
bio,che in Roma tutto queldi in vna tauerna in Trafteuereſi vide vſcire,eſcor
reresù dalla terra oglio : il che non accennaua altro , che lagratia , che Chri
fto moftraua douer dare a' Gentili . Dice Orofio , che in quel dì Augufto ca
mandò,
CHRIST O. 3

Aodel
od mandò , chenonfuſſe alcuno, che da quell'bora auantipiù Signore il chiamaſſes Pace gene
ch'el
io,cb quafiindouinando, chefoſſeil vero Principe delmondo nato . Il medefimo Au lina
cob 2 guftobaueua poco auanti ordinato, chefoffero fcritte tutte le genti dell'Imperio per lotutto!
quá .
mande Romano,quafi doueffe aqualche tepo dare cõto a qualche maggiorprincipe del do Chute
tempoa
erter Imperio,che'effo tanti anni gouernato haueua. Fù anco in quefto tepo per tutto nacque.
hettil tanta quiete,epace,quanta non fe n'era veduta prima giamai:percioche i Profe
findma ti haueuano quefto noftro Chrifto Rè della giuftitia, & della pace chiamato. Fù
Ha incapodi ottogiorniportato ad eſſere circoncifo nel tempio; perche non era egli
'ddfm venutoper annullare , maper adempire lalegge . Et come dice Agostino , non
VALER eralacirconcifione altro , che vnfegno del teflamento , & delpatto fattofra Magi ado
Dio,egli huomini . Nel vigefimoterzo giorno poi fù adorato da Magi , fte.
Em queft'effetto ne vennero di Oriente in Gierufalem , & lo prefentarono medefi
mamente . I popoli dell'Oriente chiamano Magi i loro Re , &fapienti. Et per
chenon pareſſe, chefi contraueniſſe alla legge di Mosè, la Gloriofa Madre,ben
checome intatta, & incorrotta non haueſſe punto di purificarfi bifogno , ne
portònondimeno a queft'effetto ilfuo caro fanciullo nel Tempio doue ilbuon
vecchio, & giufto Simeone tolto sùle braccia il bambino , afflato dallo Spiri
to fanto , fuo Re, & Saluatore il confefsò , & chiamò . Il medefimo fece la
Profeteffa Anna meitata dallo fpirito profetico . Quello, che le Sibille fcriuef
fero, & prediceffero di Chrifto , & delfuo Aduento , non bifogna , che noi ci
13 affatichiamo infcriuerlo , poiche comedi coſa aßai trita non è , chi non sappia
ragionarne . Hora celebrata quefta purificatione , & dato conto della ragione
della primogenitura , fecondo la legge diuina , ſe ne ritornarono in Nazarette portato
Chrifto a
Città della Galilea , lor patria , doue il buon Giofeppe , ch'era tenuto Padredi Egitto
to..
BEIN cbrifto ,fù dormendo auifato dall'Angelo , che doueffe in Egitto fuggirne , &
menarne il fanciullo , & la madrefeco , poichèfe iui in Giudea reftatofute , ne
S haurebbe Herode ageuolmente fatto morire ilfanciullo . Má non puote allhora
dil crudeliffimo Herode effequire queftofuo mal concetto:perche eſſendo da' figli
woliftato in Roma , comefouerchio crudele , accufato , fu forzato a douer cold
andarne per difenderfi.Et raffettate le cofefue,& moftratofi riconciliato co'figli
jo uoli Ariftobolo,& Alesandro eccellenti, e dotti giouani,come quelli , che s'era
no nella corte d'Augufto alleuati , ritornato , chefù in Soria , lifece in Cefarea
con vn laccio allagola morire . Et come colui , chera auidiffimo di regnare , cide Herode ve.
i fan
perche hauea intefo eßer nato vn'altro Rè di Giudei , fi volfe tutto crudo contra ciulidi Be
fanciulli , e nefece, quanti a'erano allhora in Betleem, e ne' fuoi confini,da due vccider
le pr
con
anni ingiù tutti morire ; perche frà quel tempo li parea , che poteſſe eſſer il Re Chitto
nato , per quello, che n'hauea egli da' Magi intefo . E tanto ſi moftrò in queſt
atto crudele, che neanco ad vn ſuo propriofigliuolo, ch'era di quefta età, perdo
no . Onde dicono , che intefa Augufto queſta tanta crudeltà diceſſe,ch'eſſo hau
rebbe voluto eſſer anziporco, che figliuolo di Herode : perciochegliHebrei per
lalor legge non folamente non mangiano : mane anco toccano la carne di por
es, per queflo nonfi vede val animale appreſſo di loro . Hora effendoftato il
buon Gioseppefette anni in Egitto, intefo eßer il crato Herode difchifa,& fil
A 2 TA
PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ra infermità morto , fe ne ritornò col fanciullo, & con la Madre in Giudea . Ne


molto vififermò , perche intefe , che Archelao figliuolo d'Herode viregnana ,
Chino f e nella Galilea ne paſsò, doue regnaua vn'altro . Onde perche in Nazarette bas
chin
The for
ato bitarono , nefù il fanciullo Nazareno chiamato. Scriue Girolamo, che nel ten
Nazareno , po, che fu il Saluator nofiro in Egitto, vi ceffarono gli oracoli , n'andarono ifia
mulacri degli Iddij a terra, & neseguì la morte d'alcuni demoni, fecondo c'ha
uea il Profeta vaticinato, dicendo : Ecco, chefopra vna leggiera nube ne mona
Chri'o di ta , e nelfuo
ifteffo cofpettoſe
dell'Egitto ne commoueranno
ne ammarcirà i fimulacri
. Hora giunto dell'Egitto
poi Chrifto , & ilanno
al duodecimo cuore.
s
do de an
ni difputa se ne venne , com'era coſtume , co' fuoi parenti a celebrar la feftinità in Gieru
c> i Dotto
rinet Tem - falem . Efacrificato , c'hebbero , fe n'andarono gli altri verso lelor caſe, i quali.
pio. per viaggio accorgendofi , che'lfanciullo non era con effo loro , fene ritornaro
no tuttifofpefi adietro , & lo ritrouarono nel Tempiofedere nel mezo de' Dot™
tori, dimandando, & rispondendo loro fopra le cofe alte della Scrittura . Per
cioch'eglifapcua più di quello, che all'età fua parea , che fi richiedeße , e come
l'Euangelista dice , la gratia , & la virtù di Dio era con lui . Et dopo egli co"
Suoi nella patriafi ritornò . Quello, che da quefta etàfino al trentefimo anno,
che fu nel Giordano da Giovanni figliuolo di Zaccharia battezzato ,faceſſe, non
accade , ch'io altramente lo ferina . Delrefto nonfolamente gli Euangelij , &
l'Epiftolefacre, quanto egli altamente, & fantiſſimamente operò, molto a pie
no defcriuono ma quelli Scrittori ancora, che dalla vita, & coftumi Chriſtia,

Quello cheni abborrirono • Giofeffo , che in lingua Greca in venti libri l'Antichità Gius
Fude Gic- daiche defcriffe,giunto alle cofe dell'Imperator Tiberio,a questo modo ragiona.
Leffo.
Nei medefimi tempi fù Giesù buomo fapiente, fe è però lecito huomo chiamar
lo ; percioche operationi marauigliofe faceua , & infignaua le genti , e quelle
principalmente , che preftano alle cofe veré volontieri gli orecchi , per laqual
cofa molti, Hebrei , e Gentili ilſeguirono Effendo por Pilato da principali
del noftra popoloiſtigato ,fi induſſe à farlo morire in Croce . Ma rentabban,
donarono già quelli, cheſeguito , & amato da principio l'haueano ; a'quali poi.
nel terzo giornodopo lafua morte fi moftrò viuo , come i Profeti , e quefto , e .
Giouanni molte altre cofe di lui profetato haueuano . E fino al dì d'boggidura il nome
Bafta fat de' Chriftiani , che da buį il tolfero , & i Chriftiani ſteſſi fioriscono . Il mede
to decapi
aar da Hero fimo Giofeffofcriue esserestato poco anati alla morte di Chrifto nel caftello Ma.
de.
cherunte per ordine d'Herode , figliuolo del grand'Herode, morto Gio . Battiſta
vero Profeta , & tenutone perciò in molto pregio da tutti , folamente perche
ripreso apertamente l'haueſſe, ch'egli dishoneftamente con Herodiade moglie di
Filippofuofratello domefticato fifoffe. Queft'è quel Giouanni , che, come il Sal
uator noftro diceua , fù tale , chefra li figliuoli degli huomini non ne nacque al
Chrifto tro maggior di lui . Hora Chrifto vero figliuolo di Dio, e maestro della verità,
quando fof e della religione, nel decimo ottauo anno dell'Imperio di Tiberio,e nel XXXIII
fo , e fegni della vitafua , e tanto dipiù, quanto ne corſe da' venticinque di Decembre fira
the
fua nella
morte perfo ilfine di Marzo , effendo da' Giudei accufato, che non guardaße il Sabba
occoifero. to , cheanteponeffe alla circoncifione il battefimo , che alcune altre cofe non
•ßer
PIETRO APOSTOLO. $

ཉཱ dì in tenebrosa notte conuertito fi vidde . Et la Bitinia , benche molto foffe


da Gieruſalemme diftante , fù talmente fcoffa dal terremoto , che nella città di
Nicea n'andarono molti edificij per terra . Il velo del tempio , che feparaua i
duetabernacoli , fi diuiſe nel mezo , e fù dalla più intima parte del Tempio
Gierofolimitano vdita vna voce , che diceua : Andiamo via cittadini , e par1
tiamoci di questi luoghi . Tiberio effendone da Pilato auifato , riferi in Sena
to della vita , & morte di Chrifto , egiudicò , che fi doueſſe Chrifto nel nu
3
mero de gli Iddÿj riporre, & edificarglifi il tempio . Il Senato , perche non ne
fuffe à lui ftato fcritto prima , che à Tiberio, non folamente à quello , che Tibe
Fish rio diffe, non affenti, che anco volle, che fuffero di Roma i Chriftiani cacciati ,
ene furono,à chi accufati gli haueſſe,propofti i premij:al che Tiberio rigorofa.
mentefi oppofe . Hora tutti quelli , che nella morte di Chrifto macchiatifi era
no , nefentirono allafine condegno caftigo . Percioche Giuda fi appiccò per la Caftige
gola , e mori . Pilato dopo d'hauergrandiſſime calamità fentite , ammazzò fe c'hebbero i
fteffo , benche alcuni fcriuono , ch'egli pentito del fuo errore chiedeffe al Si- della morte
gnore perdono , & l'otteneffe . Gli Hebrei perderono a fatto la libertà , e fino di Chrifto,
al dì d'hoggipagano la pena del fangue gufto , ch'effi tradirono . Quefte fono
quelle cofe , ch'io bò breuemente voluto della diuinità di Chrifto Re,Pon
tefice , & Saluator noftro dire , per entrarne più agevolmente
alla deftinata imprefa di quefta hiftoria , & perche co
loro , che leggono , quefto felice principio haueſſeroi
e dall'Imperatore de i Chriftiani , come vn
vino , & copiofo fonte , alla lettio
ne de gli altri Pontefici Romani
ordinatamente di tempo
in tempopaffaffero.
EP

(? )

4 3 PIE
6

PIETRO APOSTOLO PONT. I


DEL 44

U
614,2
WT X
40408

CHUT ASSATI dopo la morte, e Refurrettion di Chrifto


molti giorni,ilproprio giorno della Pentecofte ricenet
tero gli Apoftoli lo Spirito fanto, per la cui virtùpar
larono in varie lingue le cofe del Grande Iddio , benche 1
la maggior parte di loro foſſero gente rozza , e ſenza
eruditione alcuna , e maſſimamente Pietro , e Giouan •
ni. Era tuttala vita loro al ben comune drizzata i
non poffedeuano coſa alcuna proprias quanto era per
caritàpofto loro dauanti, tutto è a biſogni loro neceſſarij della vita, ò a' poueri
fi difpenfaua . Si diuifero le prouincie a quefto modo: Tomafo andò ne' Parti :
Pietro , di Matteo in Etiopia ; Bartolomeo nell'India citeriore: Andrea nella Scitias Gio
che natio uanni nell'Afia, doue bauendo in Efeso molto tempo viſſo, finalmente dopo gran
ne , efigli trauagli, e penfieri,fù dal Signore dal mondo tolto . A Pietro Principe de gli
uolo di
chi. Apoftoli toccò di andar in Ponto, in Galatia, in Bitinia , e Cappadocia. Egli fu
TiberioCe di natione Galileo nato in Betfaide, fù figliuolo di Giouanni , e fratel d'Andrea
fre , e fuci
fauti. Apoftolo . Fù il primo , chefedeffefette anni nella Chiefa Veſcouale di Antio .
chia
PIETRO APOSTOLO . 7
cbia a tempo di Tiberio Cefare , il qual eſſendo figliaftro , & berede d'Auguſta
tenne 23. anni l'Imperio , variamente reggendolos percioche non fi può egli ne
fra cattini afatto, nefra buoni principi porre. Egli fù ben letterato,& eloque
tesma non maneggiò mai difua mano impreſa, ma per mezzo de'ſuoi legati .
Raffetto con moltaprudentia i tumulti, che nacquero nel tempo fuo : non licentiè
mai dafe alcuno delli molti Rè , che con lettere amoreuoli haueua a Roma chia.
mato, l'vno de' qualifù Archelao di Cappadocia, il cui regno riduffe in prouin
cia. Profcriffe molti Senatori 5 alcuni ne ammazzò ‫ ܝ‬altrifece confieri tormenti
morire; vno de' qualifù C. Afinio Gallo Oratore figliuolo di Afinio Pollione .
Relegò nell'Ifole Baleari Vocieno Montano da Narbona oratore, ilqual nelfuo
efilio mori.Vogliono anche gl'hiftorici , che fulle per ordine di Tiberio aunele
nato Drufofuefratello . Fù d'altro canto così moderato , ch'eßendoli da' Gabel
lotti,e da' Vicerè delle prouincie perfuafo, che doueße i datij , e le grauezze de
popoli accrefcere, rifpofe loro, che l'officio del buon paftore era di tofar, e non di
Scorticare il gregge. Dopo la morte di Tiberio fucceſſe nell'Imperio C. Cefare , C. Caligo
laje fuecin.
cognominato Caligola . Coflui fù figliuolo di Drufo figliaftro di Augufto, e ni pietà.
pote di Tiberio ifteffo, efù buomofceleratiffimo . Ne in Roma per la Repub. ne
fuori nelle imprefe cofafece,che valeße.Fù così auaro, che nonfù cofa, alla qua
le nonflendeffe con rapina la mano . Fù di tanta libidine, che ne anco allefuefo.
relle laperdonò. Fù crudele in modo , che più volte dicono , ch'egli efclamaffe , e
diceffe Deb perche non ha egli il popolo Romano vn collofolo ? Egli fece anco
morire quati bãditi,e rilegati per tutti i luoghi dell'Imperio fi ritrouauano,fola
mente perche dimandando vn giorno vno , ch'effo hauea dall'efilio richiamato ,
cofa era quella,che i banditi più ,che altro, defideraſſero ; li fù da colui imprudē
temente rifpofto,ch'era la morte del Principe. Egli fi rammaricò, e dolfe molte
volte della conditione de' tempi fuoi, perche con qualche publicafegnalata cala
mità non diueniſſe celebre, com'era ftato al tempo di Tiberio, che vogliono, che
ruinandogiù il teatro, doue alcunefiftefi celebrauano,fotto quelle ruine da 20.
mila huomini moviffero . Fù talmente inuidiofo della gloria di Virgilio , e di Li
nio,che mancò poco , che non bandiſſe da tutti i luoghi glifcritti, e le imagini lo-.
ro. Efoleua chiamar il primo di poco ingegno ,e di poca dottrina; ilfecondo cia
ciatore,e nella biforia negligente chiamaua . Diceua anco Senecaeffer arena sẽ
za calce. Da quefto cattiuo Principefu Agrippa figliuolo di Herode, ch'era da
Tiberio ftato poflo prigione, liberato, efatto Re della Giudea, & ne fù Herode
confinato a vitain Lione di Francia. Fece Caioporre fe fießo nel numero degl
Iddy,e fece drizzare nel tempio Gierofolimitano leſue ſtatue. Mafù finalmente
da'fuoi feffi tagliato a pezzi nel terzo anno , e decimo meſe del ſuo Imperio.Fu
rono fràle altre fue cofe ritrouati due libri, che baueuano per inſegna l'vno vn
pugnale,l'altro vn flocco,& vi erano dentro fcrittii nomi de' principali dell'or
dineSenatorio, e dell'ordine equeftre, ch'effo hauea profcritti, e deflinati perfar
morire . Fù anco ritrouata na grand'arcapiena di varij veleni, i quali furono 1
da Claudio fuofucceffore fatti gettar nel mare, che ſe ne infettò con la morte di
The gran copia di pefci, che ne' vicini liti furono ritrouati morti . Mi è piaciuto
toccar
À A
8 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT.

toccar qui quefti moftri humani, perche più facilmente fi conofceffe,che apena fe
poteua in que' tempi il grand'Iddio dall'eccidio , e ruina di tutto il mondo rite 1
nere, fe non hauesse ilfuo figliuolo benedetto, e gli Apoftoli mandati, col cuifan
gue nefofse l'humana generatione dalla fua ruina , e morte rifcofsa . In quefti
tempifù quel Pietro, a cui Christo con queste parole parlò ; Beatofei tù Simone
Bariona , perche non ti bà il fangue, e la carne , ma il mio Padre Celeste queſti
alti, e misteriofifecreti reuelati : E tu fei Pietro, & io ſopra queſta pietra edi
ficherò la mia Chiefa, e ti darò le chiaui del regno de' cieli, e la poteftà di legare,
& di afsoluere . Hora Pietro più che tutti gli altri diligentiffimo , confermate
ch'egli hebbe a bastanza le Chiefe dell'Afia,e confutate le opinioni di coloro,che
approuauano la circoncifione , fe ne venne il fecondo anno di Claudio in Italia .
Si
chePietro
tempao Era Claudio zio di Caligola, & craftato dal nipote come vna cofa vile, & inet
veniffe a ta per iſcherno lafciato in vita . Tolto coftui l'Imperio fece l'impreſa dell'
Roma ,
Claudio Ifola di Bertagna,doue ne prima di Giulio Cefare,ne altri poi hauea hauuto ani
Imp.efuoi mo di pafsarui , & egli la coquiftò . Pofe ancofotto il giogo dell'Imperio di Ro
fatti.
ma l'ifole Orcade: cacciò di Roma i Giudei, che vi tumultuauano ; e quietò cer
tefeditioni mosse da alcuni falfi profeti nella Giudea . Nel di della festa degli
Azimi morirono di calcafu le porte del tempio di Gierufalem 30. mila Hebrei,
bauendo all'hora per fuo ordine Cumano il gouerno di quella prouincia. Fu nel .
l'istesso tempo gran careftia per tutto, la qual calamità era stata poco auanti da
Agago profeta predetta . Ritrouandofi quefto principe dalleguerre di nemici
Stranieri ficuro, condusse quell'acquedotto a fine, ch'erastato incominciato da C.
Caligola , e le cui vestigie presso Laterano vediamo . Si poſe ancor in vna diffi
ciliffima imprefadi cauar tutta l'acqua dal lago di Fucino, non meno per vtile ,
chefperando douer confeguirne qualche glorias perche gli haueua non sò chi of
ferto difarlo afueſpeſe priuate,ſe gli fi dana tutto quel territorio , che asciutto
reftatofufse.Ma egli in 11.anni facendoui lauorarſenza intermiſſione continua
mente 30.mila huomini, altro non fè, che cauar per tre miglia il monte, per dōde
penfaua egli deriuarefuori il lago . Egli edificè il porto d'Oftia, che fin ad boggi
con molta marauiglia vediamo, tirãdo,per tenerne ilfluttuate mare afreno, due
lunghe braccia dall'ona parte, e dall'altra. Hauedo egli come adulterafatta pu
blicamete morire Messalina fua moglie ,fi maritò cõtra ogni ragione humana, e
diuina con Agrippina figliuola di Germanico fuo fratello, dalla quale fù poi nel
XIIII. anno delfuo Imperio fatto col veleno morire.In quefti tempife ne venne
Pietro in Roma,ch'era capo del mondo, & ch'egli degnafedia della dignita Põ .
Simone Ma tificia vedea, e doue hauea già intefo efserne venuto Simone Mago Samaritano ,
go in Ro che co'fuoi preftigij n'hauea a tanta cecità il popolo Romano condotto, che lo te
ma.
neano per Iddio,egliene haueano già in Romafrà i due ponti drizzato cōlettere
latine vn titolo,che dicea, a Simone Dio fanto. Coftui efsendo in Samaria, tanto
fimulò di credere in Chrifto , quanto da Filippo vn de' ſette Diaconi riceuette il
battefimo,poi malamenteferuendofene, fù di molte berefie, ch'egli malignamète
feminò,cagione. Hebbe Simone Mago infieme cun Selene dona impudica, e nelle
fuefceleranze compagna ardimento di prouocare Pietro nel fare de' miracoli .
On
PIETRO APOSTOLO. 9

apeu Onde volle con lefue incantatc parole rifufcitare vn fanciullo , ilquale parue da
radorit
principio , che sú alzarefi volesse : mafi reftò pur allafinefrà le bracciadella
olcaifa morte f
,inche comandandoglielo Pietro nel nome di Giesù fi leuò sù viuo,efano.
San Pietro
In ge Dichefdegnato oltre modo il Mago difse, e promesse voler sùgli occhi del popo- feuopre a
lodi Roma volare dal Capidoglio nell'Auentino ,pure che Pietro nel medefimo ganni Rom.gin
di Si
Left volo lofeguisse,che così ſiſarebbe conoſciuto , e veduto,qual di loro piùfantofuf- mon Mago.
pietras fe,epiù caro a Dio . Et efsendone venuto alla proua, volando già, Pietro con
kal est le mangiunte,e con tutto il cuore pregò il Signore, che non permettesse, che con
confere lefue magiche arti quefto maluagio il popolo Romano a quel modo ingannaffe ;
icolem onde effendo ftato efaudito, ne cadde giù il mago a terra,e fifpezzò vnagam
OINT banon molto poi dal dolore,che di queſta caduta li nacque, nell' Arriccia, doue i
vileg fuoi dopo quefta vergogna ricondotto l'haueuano,fi mori. Da coftui hanno ori
TA ginegli heretici Simoniaci , i quali foleuano comprare , e vender e il dono dello
SpiritoSantos & che affermauano, non da Dio, ma da vna certafuperiore virtù
} la creatura venirne. Volto dopo quefto Pietro afeminare, e con le parole, e con
gli effempi il verbo di Dio ,fù da' Romani pregato, che commetteffe a Giouanni,
cognominato Marco , efuo figliuolo nel battesimo, che voleſſe fcriuer l'Euange
lio : percioche erano la vita, e i coftumi di Marco ben conosciuti, & approbati. San Marco
Scriue Girolamo, ch'effendo eglifacerdote in Ifrael,fecondo la carne Leuita, alla Euägelifta .
fede di Chrifto fi conuerti, & fcriuendo l'Euangelio in Italia moftrò,quãto egli,
LE & allafua nationefufse, & a Chrifto obligato, ilfuo Euangelio, come fi ve
al. de,fù dal teftimonio di Pietro approuato . Eglifù, come Filone Hebreo fcriue ,
mandato pofcia in Egitto, doue infegnando,efcriuendo , come colui, che era e di
Giacobo
dottrina,e di coftumi eccellenti, ne conftitui ottimaměte la Chiefa d'Aleſſandria: Giufto A.
1 doue finalmente nell'ottavo anno di Nerone morì, e fùſepolto, e nel fuo luogo poftolo.
Aniano ripofto. L'anno auanti era morto Giacobo cognominato Giufto , fratel
del Signores percioche di Giofeffo, e d'vn'altra moglie nato era, ò come altri vo
gliono, d'vnaforella di Maria madre di Chrifto. Quefto Giacobo, come Egefip
po,chefù vicino al tempo degli Apoftoli,fcriue,fù fanto nel ventre della madre
fua,ne beue vino, ò ficera,ne guftò carne,nè fi tosô giamai, ne bagni, ò vnguenti
vsò . Non veftiua altro , che veste di tela, & entraua nel Sancta Sanctoru, doue
era talmente affiduo co' ginocchi a terra, pregãdo per lafalute del popolo, che nõ
altrimenti,che i ginocchi de' Camelli,gli erano i fuoi con infenfati calli indurati.
Partito poi di Giudea Fefto, che n'haueua bauuto il gouerno , prima che Albino
fuofuccefsore vi venisse, Anano Pontefice figliuolo d'vn'altro Anano forzò pu
blicamete Giacobo a douer, ò morire , ò negare Chrifto essere figliuolo di Dio.On
de,perche egli ricnfaua , fù precipitato dalla cima del Tepio . Et mentre che egli
caduto giù a terra cỡ la morte a lato , & cỡ le mani al Cielo per li fuoi perfecuto
ripregaua,fù cỡ vna pertica morto . Scriue Giofeffo,efser ftato coftui di tata sã
tità, chefupublicamente creduto, che per lafua morte la ruina di Gierufalemfe
quita fusse. Questi è quel Giacobo , alquale apparue dopo la fua refurrettione il
Signore,e porgendoli il pane; Mangiafratel mio ,gli difse ,perche ègià il figliuol
dell'huomo rifufcitato da morte a vita . Fù Giacobo 30. anni pastore della
Chie
10 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Chiefa Gierofolimitana, chefù fin al 7.anno di Nerone, e fino al tempo di Adria


no fe ne vide ilfepolcro con vn titolo presso al tempio , onde era egliftato preci
$. Barnaba pitato. Auanti chefufle Pietro martirizato , morì ancor Barnabà da Cipro, il
quale fu Giofeffo Leuita cognominato . Coftui eſſendo fiato infieme con Paolo
eletto à predicare a' Gentili, vna Epiflolafolafcriſſe , la quale è nondimenofra
San Paolo lefcritture apocrife tenuta. Egli fi diuifefinalmente da Paolo, & accõpagnato
Apoft. chi
foff ,é fuoi da Marco,in Ciproſe ne passò , doue predicando Chriſto fù della corona del mar
fatti. tiro ornato . Paolo , che era prima chiamato Saulo, fù della Tribu di Beniamin, `
enacque in Gifcali terra della Giudea . Ma effendo quefta terra prefa da' Ro
mani , cheguerreggiauano nell'Oriente , fe ne andò Paolo col padrefuo ad ha 3
bitare in Tarfo Città della Cilicia : dal qual luogofù per imparare la legge man
dato in Gierufalem, doue hebbe Gamaliele perſona dottiffima per maestro. Ha
uendo poi hauute lettere dal Pontefice del tempio di potere perfeguitare coloro ,
che confeffauano Chrifto effere figliuolo di Dio , fi ritrouò alla morte di Stefano
Protomartire prefente . Andandone poſċia in Damaſcofà perfirada dalla vo
ce di Chrifto fpinto à douere la verità conofcere , e meritò di eſſere chiamato
vafo di elettione. Et hauendo con la fua predicatione conuertito alla fede Pao
lo Proconfolo di Cipro , ne tolfe il nome , perche , come fi è detto , era prima
chiamato Saulo. Effendo pofcia con Barnabà ſtato predicando per molti luoghi,
fe ne ritornò in Gierufalem , doue fù da Pietro , da Giouanni , e da Giacobo e
letto Apoftolo , e predicatore de' Gentili . E finalmente nel 25. anno dopo la
morte di Chrifto , chefi il fecondo dell'Imperio di Nerone , in quel tempo ap W
punto , che Fefto fucceffe à Felice nel gouerno dalla Giudea , fù , come Cittadi
no Romano , mandato prigione in Roma : douefù tenuto due anni in vna a¶ai
Libera prigione, nefece in quefto tempo mai altro , che difputare con gli Hebrei.
Effendo poi lafciato via da Nerone , predicò , efcrife molte cofe . Si leggono.
fue 14. Epiftole , vna a’Romani , due a' Corinthij , vua a’Galathi , Ɗna a’gli
Efefi , vna a' Filippenfi , a' Coloſſenfi vn'altra, due a’Theffalonicenfi, due altre
à Timotheo, vna a Tito, à Filomene vn'altra. Di quella, che à gli Hebreiferit
tafi legge, fù dubitato da alcuni, ſe foſſe ſua, per eſſere dalle altre in ftile , e nel
parlare differente : efurono di qucili , che à Luca, & à Barnabà, & à Clemen
te l'attribuirono . Scriffe anco Pietro due Epiftole , che sono cognominate ca
noniche . La feconda molti vogliono , che non fia fua , per effere dalla prima
differente di file . Ma perche egli non poteua à molte cofe attendere , per effer
Lino, e Cle del continuo all'oratione , & alla predicatione occupato , ordinò due Veſconi
to tolti per
coadiutori Lino , e Cleto , perche non mancaẞero difomminiftrare al popolo di Roma,
da S. Pietro. agli altrifiranieri , c'haueuano la fede Chriſtiana abbracciata , tutte quelle co

San Pi-tre fe , che al minifterio facerdotale appartengono . Era Pietro con lafuafantità
nere fug in tantariuerenza venuto appreſſo di tutti , che già era a guifa di un Dio tenre
g di Ro
ia ,incon to . Di che Nerone in tantofacgno fi ritrouaua , che non penfaua altro , fe non
tra Chufte. comefarlo morire . Per laqual cofa Pietro aperfuafione de gli amici , perfig
gire quefto odio , & ira di Nerone , fi vfci di Roma . Et effendone per la via
Appiaforfe vn miglio lungi , s'incontrò ( come dice Egefippo ) con Chrifto,
1 adoran
PIETRO APOSTOLO. 11

Adria adorandologli dimandò , doue egli andaua . Et Chrifto riſpoſe : Ad essere in


Roma un'altra volta Crocefifso. Fino ad hoggi ſi vede vna capella in quel luo
prea.
70,4 go, doue quefto auenne . Hora confiderando Pietro quello , che il signore dire
Palo voleua , e delfuofteſso martiriofouuenendoli , fe ne ritornòtofto in Roma . E s . Clemen.
encfra fattofi venire Clementé,ch'egli haueua giàfatto Vescono, il confecrò , e la cate- San
te eletto da
Pietro
dra , e la Chiefa di Dio gli raccomandò , dicendo ; To dò à te quella medefima fuo fuccef
ఇవ్వడు.
elroar. poteftà dilegare , e di assoluere , che Chrifto a me diede . Et per questofacendo fore.
poco conto di tuttele cofe di questo mondo , àguifa di buon paftore , orando , e
predicando attendi continuamente allafalute degli huomini . Hauendo a quefto
4106 modo Pietro difpofto , non molto appresso fùmorto per comandamento di Ne- San Pietre
d'ordine di
MA rone nell'vltimo anno delfuo Imperio infieme con Paolo : ma con differente ve- Nerone
cifione: percioche Pietrofù affifso in croce col capo in giù,e co' piedi in fu, vol. crocifitio.
ti. E volle egli , che à quefto modo il crocifiggefsero dicendo , essere cofa inde
gna , che esso la morte del Saluatore imitafse . E fù in Vaticano fu la via Au
relia fepolto presso gli horti di Nerone , non lungi dalla via trionfale , che al
tempio d'Apolline conducea . Fù Pietro vinticinque anni Vicario di Chrifto..
Nel medefimo difù a Paolo mozzo il capo,& fù fu la via Hoftiefefepolto,tren
tafette anni dopo la morte di Chrifto . Caio hiftorico approua quello , che noi
diciamo: percioche difputando contra vn certo Proculo Catrafigo dice quefte
parole. Pofso bene io moftrare i trofet de gli Apoftolis percioche fetune rai
perla via trionfale , che à Vaticano mena , ò pure per l'Hoftienfe , i trofei loro
ritrouerai . Quelli , che queſta Chiefa ne ftabilirono , e Pietro , e Paolo fenza
alcundubbiofurono . Ne ' medefimi borti di Nerone molte ceneri di altrifanti San Paolo è
decapitato.
martiri ripoftefono . Percioche , essendofi in tempo di Nerone attaccatofuoco
‹nella Cità , vna buona parte ne ruinò con grandiſſima perdita delle facoltà de'
Cittadini . E perche fe ne riuerfaua fopra l'Imperatore Nerone tutta la col- Empietà di
pa , egli , che volle ( come feriue Facito) ifcaricarfi di quefta colpa , e fare Nerone Im
peratore.
alpopolo altramente credere , fubornò molti falfi teftimoni , perche diceffe
ro , che i Chriftiani quefto incendio caufato baueſſero . Per laqual cofa ne fu
rono tantiprefi , e morti , che vogliono , che per mezo de corpi loro, cheſi bru,
giauano , fe ne continuaße per alquante notti in quei luoghi il lume . Scriuono
alcuni,che il crudo Nerone ifteffo quello incendio eccitaſſe per volere vedereper
quefto mezo l'imagine dell'incendio di Troia, ò pure che li difpiaceffe laforma di
quelli edifici antichi, e quel torcere di ftrade con la firettezza loro , e penſaſſe,
come colui , che era piùfcelerato , e peggiore in tutte le cofe di quello , che Ca
ligolafuo zioftato fifuße, di bruciarne à quel modo Roma, e farla poſcia in mi
gliorformarifare . Ne queftofurore , e crudeltà contra gli edifici folamentefi
Dolfe , che anchefi oprò contra gli huomini fleſſi : perche fece morire vnagran
parte del Senato : ed anco in presenza di tutto il popolo cantò , e faltò con mol
ta vergognafua nellascena . Fù anco nella vita diffoluto talmente, che in bagni
freddi, & odoriferi fi lauò , pefcò con reti d'oro, lequali haueuano le funi di por
pora : e tutti quefti vitij egli in modo nel principio dell'Imperio occulto , che ne
diede à tutto il mondo granfperanza de'fattifuoi.Onde effendoli vna volta det
to ,
A
TIN LE E T
12 PLA DEL VITT DE PON .

to , che egli alfolito fi fottofcriueffe nella fententia d'vno; ch'era condannato ā


morte , deb quanto mifarebbe caro , diffe , ch'io non haueffi mai imparate lette
re ? Egli con tutto questo edificò fplendidamente cofi in Roma , come altroue ,
Percioche fè le Terme, & vn portico di tre miglia. Fondò anco il portico d'An
zo , ch'io pocofa con mio gran piacere ho veduto , e confiderato . Ma ritornia
mo allafua crudeltà , laqual fù tanta , che nefece vccidere ilfuo buon maestro
Seneca . Il medefimo fe di Lucano poeta , di Agrippinafua madre , di Ottania
fua moglie , di Corneto Filofofo , di Pifone , e di tutti quelli altri Cittadini, chẹ
erano di qualche pregio in Roma. Per laqual cofa egli fi concitò finalmente tan
tofdegno delpopolo Romano, che ogni diligentia ne pofero per hauerlo in mano,
efarlo crudelmente morire . E la loro deliberatione fi era di menarlo legato pu
blicamentefotto vna forca , & hauendolo fatto ben battere con verghe fino alla
morte ,gettarlo pofcia nel Teuere . Ma egli quefte cofe préfentendo, fe nefuggi
fuori della Città , & in vna villa di vnfuo liberto , ch'era quattro miglia lonta
nofrà la via Nomentana , e la Salaria , difua mano tolfe àfe fteffo la vita : il
chefù nel trentefimo fecondo anno dellaſua vita, & nel XIIII.delfuo Imperio.

ANNOTATIONE DEL PANVINIO NELLA VITA


di San Pietro , e de' quattro Pontefici ſeguenti.

L Platina , che fono già XC. anni , viffe nel Ponteficato di Sifto IV. che li die
de la cura della libraria Palatina,la quale il medefimo Pontefice haueua di vna
gran copia di libri accrefciuta ; prefe a fcriuere le Vite de' Pontefici Romani ſe
guendo Papa Damafo , che ne fece da Pietro Apoftolo fin al fuo tempo vn libro,
egli altri, che dopo Damafo nè feriffero, che furono Anaftafio Monaco,e Biblio
tecario, cioè Canceliero di S. Chiefa, che da Damafo fcriffe fino à Nicola primo,
& Guglielmo Bibliotecario medefimamente, che da Adriano II.fino ad Aleffan
dro II. e Pandolfo, che da Gregorio fettimo fino ad Honorio II.ne fcriffero.Mar
tino Polaco dell'ordine Ciftercienfe incominciando da S. Pietro fece vn libro de
Pontefici fino ad Honorio IIII. dal cui libro cauò il Platina , quanto era ftato da
Innocentio II. fino ad Honorio IV. aggiunto. Quello, che da quefto Honorio fi
no ad Vrbano VI. feguì , fù e da Theodorigo da Hiem Germano , che viffe in
tempo di vn lungo fcifma , in vn bel libro , e da alcuni altri raccolto. Chi-poi fof
fero quelli, che da Vrbano VI . fino à Martino V. ne fcriffero ( percioche fin quiil
libro, che in nome di Damafo fi legge , fi ftende ) non fi sà bene. Da tutti queſti
Autori adunque , e da Fra Tolomeo da Lucca dell'ordine de' Predicatori, che in
tempo di Bonifacio VIII . fcriffe delle cofe de' Pontefici Romani vn bel libro , ca
uò il Platina quafi da parola à parola ( ma con più elegante ftile ) quanto egli de
Pontefici fino ad Eugenio quarto fcriffe . Et alle cofe de' Pontefici quelle de
Principi fecolari traponendo , quefto libro ne fece , ch'egli delle Vite de' Ponte
fici intitolò . Quello , che fegue poi da Eugenio fino a Paolo fecondo , col quale
compi il fuolibro , o lo vide cgli con gli occhi propri , o da quelli , che lo vide
'ro , l'intefe . Fù certo il Platinaper quel tempo affai diligente , & erudito fcitto
re: ma perche io in alcune cofe da lui diffento ( percioche fempre gli huomini
con la loro diligentia molte cofe ritrouano , che prima non fifapeuano ) noterò
breuiffimamente in ciafcun luogo le cofe, nelle quali fiamo difcordi infieme,per
che più chiara di loro notitia fi habbia . Et incominciarò primieramente dalla
fuc
PIETRO A POST OIL O. " 13

( fucceffione de' cinque primi Pontefici , di che è fra i Latini ifteffi anco gran con
A trouerfia , & è cofa al giudicio mio neceffaria , e non indegna, che perfetta co
5 gnitione fe ne habbia . Quefta queftione ho io accuratamente trattata nel libro ,
h cheho de' gefti de' Pontefici Romani fcritto, e più diftintamente nella Hifto
riaEcclefiaftica , confermando ciò, che ne ho detto , con molti argomenti, e con
6
fententie di fcrittori antichi . Laforma del quale trattato , che iohora , per ef
ferebreue , riferirò ſenza ragioni , & argomenti , e fenza autorità , è questa : Io
giudico , che Pietro Apoftolo viueffe dopo la morte di Chrifto trentaquattro an
ni,tre mefi , & alquanti di : perche fe Chrifto fù crocefiffo nel decimonono an
no dell'Imperio di Tiberio , e nel trentefimo terzo anno , e terzo meſe della fua
1 vita,nel quarto anno della ccij. Olimpiade , nel Confolato di Galba, e Silla, come
io hò ne'Commentari de Fafti approuato , e Pietro mori poi nell'vltimo anno di
Nerone, ch'erano di Chrifto lxviij . nel Confolato di Rufose Gapicone ( come S.
Girolamo, e Damafo fcrivono) bifogna di neceffità , che ne fegua if computo de
gli anni , che io ho detto. Del quale tempo i primi noue anni fino al principio del
fecondo anno dell'Imperio di Claudio, non parti Pietro giamai di Giudea, come
da gli Atti de gli Apoftoli chiaramente fi caua,e dalla Epiftola di Paolo a i Galati.
Il medefimo fcriue Eufebio nella fua Cronica, & io l'ho altroue con molte ragio
ni prouato . Se adunque , come tutti gli Autori concordano , Pietro nel fecondo
anno dell'Imperio di Claudio , che fu il decimo della Paffione di Chrifto , libe
rato diuinamente dalla prigione di Agrippa ne venne in Roma , pare, che necef
fariamente ne ſegua , che prima, ch'egli veniffe in Róma , non teneffe fette anni
in Antiochia la fedia , poi ch'egli prima non parti mai di Giudea ; ma che queſta
fua Catedra in Antiochia in altro tempo foffe: ilche io con teftimoni di antichif
fimi autori a quefto modo conchiufi . Nel decimo anno dopo la Paffione di Chri
fto, che fù il fecondo , benche nel fine dell'Imperio di Claudio, vfcito San Pietro
di carcere venne in Roma , doue , hauendo in queſto viaggio di va'anno predi
cato fempre , entrò primieramente a' xviij. di Gennaro , onde in quefto mede
fimo di è ſtata pure hora la folennità della Catedra di S.Pietro trasferita . Hora da
queftotempo, fin che egli morì, vi corfero da xxv. anni, ne' quali fe ben gli anti
chifcriffero, ch'egli in Roma fedeffe , non ne fegue però , ch'egli fempre in Ro
ma habitaffe . Percioche net vij. anno di Claudio,ch'era il quarto dopo la fuave
nuta in Roma, hauendo già dopo la morte di Simone Mago la Chiefa Romana
conftituita, fù in virtù di vno editto di Claudio , che cacciaua i Giudei via, forza
to ad vfcire di Roma ( percioche non fi conofceua ancora, nè fifaceua differentia
alcuna fra i Chriftiani, e gli Hebrei) e fe ne ritornò perciò in Gierufalem, doue era
già morto Agrippa , di cui teinendo , era egli di Giudea fuggito . Quiui fi ritro
uò prefente al Concilio de gli Apoftoli fopra lo annullare della Circoncifione, &
alla morte della Beatifs. Vergine. Indilafciato Giacobo Apoftolo in Gierufalem,
fene andòin Antiochia, e vi dimorò fette anni,fino alla morte di Claudio, & all
Imperio di Nerone ; nel cui principio fe ne ritornò in Roma con Marco Euang. e
rformò la Chiefa Romana,che ne andaua perdedo. Iftitui fuoi coadiutori Lino,e
Cleto. Scriffe due Epistole,e conforto,e fpinfe Marco à fcriuer l'Euangelio. Prefo
poià caminare quafi per tutta Europa, fe ne ritornò finalmentein Roma l'vltimo
anno di Nerone,che perfeguitaua i Chriftiani,come autori dell'incédio di Roma.
Et hauendo eletro fuo fucceffore Clemente , a xxix. di Giugno il martirio della
Croce fofferfe, in capo del ventefimo quarto anno, di più di vn mefe, e dodici gior
ni,ch'era piimieraméte fotto l'Imperio di Claudio venuto in Roma . Le quali co
fe tutte ho io da gli Atti de gli Apoftoliraccolte , dalla Epiftola di Paolo a' Galati
nel
14 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

nel primo,e fecondo capo,da Dionigio Vefcono di Antiochia, e da Gaio Scritto


re antico, preffo Eufebio nel xxv.capo del fecondo libro della Hiftoria Ecclefia
Atica ; da Giuftino nell'Apologia all'Imperatore Antonino Pio , da Cirenco ne
primo, e terzo capo del terzo libro, da Tertulliano in più luoghi, da Origene ne
3. Tomo nel Genefi, da Eufebio Cefarienfe nel ventefimoquinto capo del fecon
do libro , dal Cronico di Damafo nelle Vite de'quatro Pontefici , Pietro , Lino ,
Clemente, e Cleto, da Girolamo ne'libri delle Vite Illuftri ,nel Martirologio , e
contra Giouiniano, nel primo libro della Epifania, nel fecondo Tomo xxvij.capi
del Genefi , da Lattantio nel fecondo capo del quarto libro , da Orofio nel fetti
mo libro , e da altri Autori antichi.

LINO PONT. I L

creato in vita di San Pietro adi

12.di Giugno del $7.

ll
Jumi

INO di natione Toscano , fù figliuolo di Hercula


neo, e dall' vltimo anno di Neronefino a’tempi di Veſ
pafiano tenne il Pontificato , che fù dal Confolato di
Saturnino , e Scipione , fino à quel di Capitone , e di
Rufo: nel quale fpatio di tempo tennero , benche bre
Calba Im
uemente ,l'Imperio Galba , Ottone , e Vitellio . Gal
peratore.
ba , che fù di antichiſſima nobiltà , eſſendo in Spagna
falutato , e creato Imperatore da i foldati , toflo che la
morte di Nerone inteſe , ſe ne venne în Roma , doue
banendo tutto ritrouato pieno d'auaritia , e di maluagità , fünel fettimo me
fe delfuo Imperio , infieme con Pifone nobiliffimo giouane , ch'egli addo trate t
per figliuolo fi bauea , preſſo al lago Curtio da Otone a tradimento morto .
Fi Galba nella vita priuata cofi nelle cofe militari , come in tutte l'altre della
vita commune , eccellente molto i firitrouò molte volte Confolo , molte volte
Pro
LINO I. Is

A Proconfolo, es affai ſpeſſo Capiteno in grauiffime imprese appreffo di


clef me è principalmente degno di molta lode , per la dottrina di Fabio Quintilia Otone Im
COR no , ch'egli di Spagna feco in Roma menò . Ottone poi fù per cagione di fua per.
eneat madrepiù , che per fuo padre , nobile . Funella vita priuata affai delicato , e
fecas
molle , e come famigliare già di Nerone occupò frà quelli tumulti , e fangue
Lino
l'Imperio . Egli andò fopra Vitello , ch'era nella Germania ftato dall'efferci
logo
XVILCE tofalutato Imperatore, & bauendolo in tre leggiere battaglie vinto, vna pref
ncia folAlpi , l'altra preſſo Piacenza , la terza preffo Cremona , fù finalmente
nella quartapreffo Bebriaco rotto : perilche difperato de'fatti fuoi , nel terzo Vitellio Im
mefe del fuo Imperio fe ſteſſo ammazzò . All'hora Vitellio , ch'èra di fami pcc.
glia più honorata, che nobile , ne venne in Roma , e tolta la bacchetta dell'
Imperio, ad ogni crudeltà, e poltroneria filafciò trasportare . Egli fù cofi vo
race , egiotto, chemangiaua più volte ilgiorno; & in vna cena volle , che gli
andaffero in tauola due mila peſci , e fette mila vccelli . Ma intefo , che ves
pafiano foffe nella Palestina ftato creato Imperatore dal fuo effercito , e ché
veniffe con buonaparte delle genti alla volta di Roma , primieramente deliberò
di deporre, e lasciare l'Imperio: animato poi da alcuni de i fuoi , tolfe l'arme, e
ne forzò Sabino fratello di Vefpafiano co i fuoi adherenti a ritirarfi nel Cam- ImpeVefpafiano
r
pidoglio : effendo quiui ftato attaccato fuoco , vi fù Sabino arfo con tutti
ifuoi . Ma effendo poco appreffo gionto Vefpafiano , veggendo Vitellio di
nonpotere ottenerne ilperdono , s'afcofe dentro vna picciola ſtanza delpalaz
zo , d'onde fù con gran vituperio cauato , e ftraſcinato ignudo per la via fa
cra fino alle fcale Gemonie , doue fù fatto crudelmente morire , e gettato in
Teuere. Horain quefti tempi reggeua Lino fucceffore di Pietro la Chiefa
Santa . Sono alcuni , che non facendo altramente mentione di Lino, e di Cleto,
pongono in quefto luogo dopo Pietro Clemente . Ma è loro contraria non fo
lamente labiftoria , ma l'autorità ancora di Girolamo , il quale dice a quefto
modo : Clemente fù il quarto , dopo Pietro , Vescouo in Roma , percioche
fu Lino il fecondo , e Cleto il terzo fe ben molti Scrittori Latini fubito do
po Pietro Clemente pongono , il quale ſenza alcun dubbio fù di tanta mode
ftia , che forzò Lino , e Cleto a regger con la dignità del Ponteficato la Chie
fa, perche non baueffero ipofteri tolta da lui occafione di effere nell'affettare
13 quefta dignità Pontificia ambitiofi , fe ben Pietro ne diede a lui , come per
teftamento, la fucceffione di questo luogo . Hora Lino per ordine di Pietro
iftitul , che non poteffe donna alcuna entrare in Chiefa , fe non con la tefta co
perta . Ordinò , e creò in Roma XVIII. Preti , & XI. Vefcoui . Scriffe vna
biftoria delle cofe fatte da Pietro , e la contentione ſpetialmente , ch'egli heb
be con Simon Mago . Nel tempo di queflo Pontefice fù Filone Hebreo di Filone He
natione Aleßandrino , il quale con tanta grauità , & elegantia molte coſe bico.
fcriffe,che ragionevolmente fi diffe,che, ò Platone imitaua Filone, ò Filone Pla
tone.Coftui con lafua molta dottrina,& elegätia tenne la temerità di Appione
afreno , & in Roma nell'Imperio di Claudio hebbe molta domeftichezza con
San Pietro ; onde molte cofefcriffe in lode de'Chriftiani . Giofeffoancor figli.
Holo
16 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

uolo di Mattia , facerdote Gierfolimitano , fatto da Vefpafiano cattino e


lafciato inpotere di Tito il figliuolo , finche Gierufalem fi efpugnaffe , ne ven
-8
ne finalmente in Roma , e nel tempo di Lino fcriffe fette libri della cattiuità
Giudaica , i quali a Vefpafiano , & al figliuolo donò, e che furono ripofti in
vna publica libraria : onde ne fù quefto Scrittore per l'eccellentia dell'ingegno
ftimato molto, & degno , che gli fi drizzaſſe vna ftatua . Seriffe anco Giofef
fo ventiquatro altri libri della Antichità Giudaica , abbracciando quanto
era à quella natione fucceffo dal principio del mondo fino al decimoquarto and
no`dell'Imperio di Domitiano . Hora Lino , il quale era in molta fantità te
nuto , perche fcacciauai demoni , & refufcitana i morti , fù finalmente dal
Confole Saturnino , la cui figliuola hauea dalle mani del demonio liberata,
fatto crudelmente morire . Fù in Vaticano fepolto preffo al corpo di fan Pie
tro a'ventitre di Settembre , hauendo tenuto vndeci anni , tremefi , & dodeci
giorni il Ponteficato . Scriuono alcuni , che Gregorio Vefcovo di Hoftia ne
trasferiffe per vn fuo voto il corpo di quefto Pontefice in Hoftia , & magni
ficamente lo riponeffe nel Tempio di fan Lorenzo .

CLETO PONT . III. ET IV.

fecondo il Panuinio del 77.

, LETO nacque in Roma nella regione del vico Patricio . Il 1


fuo padre fù Emiliano , & benche molto di dottrina , di co.
fumi , & di dignità ſegnalato foffe, à perfuafione nondime_
no di Clemente contra fua voglia l'honore del Pontificato
tolfe , e'l tenne in tempo di Vefpafiano , & di Tito dal ſetti
mo Confolato di Vefpafiano fino al Confolato di Domitiano ,
di Rufo , come Damafo fcriue . Percioche , comegià prima fi diſſe , vef
pafiano a Vitellio fucceffe , " & hauendo l'imprefa contragli Hebrei continua
ta
PIX
CLET O.
17
ta due anni, le laſciò , per venirne eßo in Roma, a Tito il figliuolo, ilqual ne
' due
feguenti anni, coftantiſſimamente maneggiandola,la recò colfuo valore, & pru
d dentia a fine. Et hauendo conquiſtata la Giudea, defolata Gierufalem, e ſpianato
il Tempio da' fondamenti,ne mandò in queſt'impreſa da ſeicento mila de gli ne- Vefpafiano
Imp. efuoi
mici a fildi spada,benche Giofeffo,ilqualfù in queſta guerrafatto prigione, e la falli.

jet fciato in vita , per hauer la morte di Neronepredetta , & che in breue farebbe
Vo milione
ftato Vefpafiano creato Imperatore,fcriue, che vn milione, e cento mila Hebrei e ceto mila
108 ebreimo
di fame, e di ferro in queflaguerraperiffero , e ne foffero di più cento miláfatti tirono
nella
cattiui,epublicamente venduti tutti. Il che non dee parere lontano dal vero,poi guerra fat
chefcriue anco, che queſto veniſſe nel tempo degli Azimi, quando da tutti i luo tali da Ve
fpafiano.
LONY ghi della Giudea erano in Gierufalem, come in vn carcere, cocorſi gli Hebrei,per
douer pagar lapena dellaſpeſſa loro ribellione contra il popolo di Roma, e della
fceleraza, e perfidia contra l'innocètia del nostro Saluatore Chrifto vfata.Trio
furono dunque di quefta vinta natione de gli Hebrei il padre Vefpafiano, e Tito
il figliuolo fopra vn carro trionfale ,ſeguiti da Domitiano,cheſopra vn bianco, e
吃 belcanallo n'andos del qual triõfo fino ad hoggi nella via nuoua ſe ne veggono i
fegni: & fi veggono nell'arco lor trionfale fcolpiti i candelieri, le tauole dell'an
ticalegge, tolte dal Tempio, e portate via col trionfo in Roma. Fù Vefpafiano
di tanta humanità, chefempre in molto pregio, & honorati ne tenne tutti quelli,
ch'erano dellafamiglia di Dauid auanzati , ò pure del fangue regio di quella na
tione. Nell'Imperio anchefempre modeftiffimamente fi portòs percioche eglifu
di cosìfatta clementia, che infino quelli , ch'erano rei perfallo di lefa maeftà,al_
tro caftigo non ne haueano, che di parole . Et facendo egli poco conto di coloro ,
che con troppa licentia contra di lui parlauano, da vn punto a vn'altro nè di of
fefa più,ne d'inimicitia ſi ricordaua.Fù nondimeno quefto Principe tenuto trop
po auido del danaro, benche , ne rapiſſe l'altrui,ne in altro del medefimo danaro
fiferuiffe, che vfarne liberalità, e magnificentia . Percioche egli ne recò a fine
il tempio della Pace incominciato da Claudio preffo al foro , & incominciò l'
edificio dell' Anfiteatro , del quale fino ad boggi con molta marauiglia ne ve
diamo vna parte in piedi . Egli fe fempre cofi gran conto della virtù del figli- TitoImpe
Ti miti.
fatti.
uolo, che vn di ad alcuni , che defiderofi dell'Imperio tumultuauan o, diffe , che
ò niuno , ò Tito il figliuolo haurebbe bauuto l'Imperio di Roma : il che egli con
gran ragione diceua , poiche per la fuagran virtù , & integrità , fu Tito te
nuto , e chiamato le delitie de gli huomini ; percioche fù nella pace eloquentif
fimo , e valorofiffimo nella guerra , econ gli erranti oltre modo clemente . Fù
sibenigno, e liberale, che non negò mai cofa ad alcuno, che gliela dimandaſſe . Et
effendo tal volta da gli amici ripreso, dicono, che rifpondeſſe, che non douea mai
alcuno partire dogliofo , nè meſto dal cofpettò del Principe . Eſſendofi vna ſe
raatauola ricordato , che non haueua donato quel di cofa alcuna , vogliono ,
thefofpirando diceffe : Amici , io ho quefto di perduto . Non era prima ftata
maggior magnificentia vfata di quella , ch'egli usò, finito c'hebbe , e dedicato
Anfiteatro, e le Terme, che furono chiamate del nome fuo , facendo fare una
caccia di cinque mila fiere . Egli rinocò anche dall' efilio Maufonio Rufo
B eccel
18 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

eccellente Filofofo , e molto dellafamiliarità di Afconio Pediano , perfona dor


tiffima, fi diletto . Mori nelfecondo annodelfuo Imperio, efù con publico lutto ,
comefe a tutti morto il proprio padrefuffe, accompagnato allafepoltura. Sono
alcuni, cheferiuono, che Cletofuccedeffe a Lino nelfecondo anno di Vefpafiano,
ilquale tenne 10. anni l'Imperio . Ma comunquefifuffe, quest' è affai chiaro, che
cletofoffe ottima, & fantiffimaperfona, e che non lafciaffe che fare per accre.
Lucaa, Eua fcerne, & farne maggior la Chiefafanta . In quefti tempifiori Luca medico d
gelift
'
Antiochia, nella lingua Greca affai dotto, imitatore di Paolo Apoftolo , &fuo
in tutte lefue peregrinationi compagno . Scriffe l'Euangelio , che è talmente da
Paolo lodato, che meritamente dice Paolo questo Euägelio eſſere fuo.Scriſſe an.
to Luca i gefti, e le cofe degli Apoftoli appunto , come effo vedute l'haueua. Vif
fe ottantaquattro annis hebbe moglie in Bitinias efu fepolto in Coftantinopoli ,
San Filippo doue furono nel X X. anno di Coftantio d'Achaia le offa fue infieme con le reli
Apoíolo.
quie di Andrea Apoftolo trasferite . Nel medefimo tempo ritornando anco Fi.
lippo di Scitia,la qual prouincia hauea egli 20. anni con la vita, e con lepredi
cationi nella verafede ritenuta , fe ne venne in Afia , & in Gerapoli mort . E
Cleto bauendo bene retta la Chiefa di Dio, & ordinati fecodo il precetto di Pie
tro venticinque Preti, fu fotto Domitiano della corona del martirio ornato , &
fufepolto a ventisei d'Aprile in Vaticano appreſſo il corpo di S.Pietro.Furono
anco molti coronati del martirio, & vifùfrà gli altri Flauia Domicilla figliuo
la d'vnaforella di Flauio Clemente Confolo, rilegata nell'Ifola di Ponzo fola
mente,perche confeſſaua effere Chriftiana. Tenne Cleto dodici anni , vn meſe, &
vndecigiorni il Ponteficato : ilquale dopo lafua morte ventigiorni vacò. Vo
gliono, che Cleto approuaße la peregrinatione , chefifà alle Chiefe de gli Apo
foli in Roma, & diceffe, che di maggiorefruttofuſſe per lafalute il vifitare San
Pierro vna volta, che non il digiuno di due: Efotto pena d'iſcommunica nỡ vol
le, che alcuno quelle peregrinationi impediffe, ò diffuadeffe. Nel tempo di Cleta
Nicolaiti nacque la herefia de' Nicolaiti , i quali fi feruiuano indifferentemente delle lor
heretici mogli , dicendo , che tutte le cofe de' Chriftiani doueuano effere comuni . Naci
Hebionis ti
heretici que anco la herefia de gli Hebionifti , che affermauano Chrifto essere stato pure,
buomo, & Paolo Apoftata della legge.

" CLE
CLEMENTE. 19

% CLEMENTE I. PONT. IV. ET III.


པའི
དངར་ངཚ,ོ

fecondo il Panuinio del σ8 .


SOP

ccre
co?

LEMENTE nacque in Roma nella regione del


monte Celio. Fanftino fufuo padre : e tenne il Pontefi
cato a tempo di Domitiano , il quale fucceffe a Tito il Domiti no
e ue
fratello nell'Imperio , efù più a Caligola , o a Nerone empicia .
‫ܐܕ‬5

fimile , che a Vefpafiano fuo padre , ò che a Tito fuo


fratello . Eglifi moſtrò ne' primi anni aſſai moderato i
W poififcoperfe vitiofiffimo , come colui,che era libidino
fo , poltrone , iracondo , e crudele , co"quali vitij tanto
odiofi concitò , che nefece quafi a 'fatto dimenticare il nome di fuo padre , edi
Tito ilfratello. Fece molti della nobiltà morire ; molti ne confinò, & lifece an
1 so poi in quelli efilyj tagliare a pezzi . Fù poi in così fatto modo poltrone , che
flandofifolo otiofo in camera, ne traffiggena con vno acuto ftecco le mofche: on
de dimandato vn dì al fuo feruitore , fe era alcuno con Domitiano ; nè anco vna
mofca, rifpofe colui cianciando . Egli ne passò anco a fi fatta alterezza , e paz
zia, che comandò, che ogn'vno Signore, e Dio il chiamaffe, efcriueffe . Cofui fir
ifecondo eſſendo ftato Nerone il primo) che i Chriftiani perſeguitaſſe . Fece
anco aforza ditormenti cercare fra gli Hebrei la generatione di Dauid, e lifece
morire.Finalmente dalla diuina vendettafopragiunto,fis da fuoifteffi in palaz
zn tagliato apezzi nel X V. anno delfuo Imperio . Il fuo corpo fu da' beccamor
tiportato via,& ignominiofamente fepoltos percioche Felice fuo Liberto in vna
fua via Latina li diede fepoltura . Horain quefti tempi era in Roma Pontefice
Clemente quarto , come hò detto , da Pietro , percioche Lino fùil fecondo , e'l
terzo Cleto , benche moltide' Latini penfino , che Clemente a San Pietro fe
quise , come ancor' in vna Epiflolaferittaa Giacomo Vefcouo Gierofolimitano.
B 2 accen
20 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

accenna, cioè, che veggendo Pietro effere il fine della ſna vita vicino , & ha
uendo intorno vna molsitudine de'fuoi fratelli , tolto Clemente per mano, dif
fe : Io coftituifco coftui Veſcono della città , per eſſermi egli ftato , dopo che io
Clemente è venni in Roma, in tutte le cofe compagno . E perche Clemente questo peſofuggi.
S. Pietro ua ,foggiunse Pietro : Adunque per teftefjo folo procaccierai la falute , e ne la.
daftituto
fuo fuccef fcierai nelle tempefte del fluttuante mare il popolo ar Dio ,potendo tu in tantope
fore.
ricolofouuenirli? Ma eglifu poi, come si è detto , di tanta modefiia,che daſe ſteſ.
fo Lino prima, e poi Cleto afe nella dignità del Pontificato nepreferi . Scriffe que
Ato Pontefice in nome della Chiefa Romana vna molto vtile Epistola a' Corinti,
& che non molto fifcoftana dallo ftil di quella,che di Paolo agli Hebrei fi legge.
Ve ne bà anco vn'altra in nome di Clemente ifteffo , la qual nonfu molto da gl'an
tichi approuata , come è medefimamente da Eufebio nel 3. lib. della fua hiftoria
ripresa quella difputa, che il medefimo Clemente molto a lungo fcriue effer paf.
fatafra S. Pietro & Appio
o,e ,fratel ne . Egli è cofa Giovanni Apofto
chiara , che paffaff lo figli
S. Giovani uolo di Zebede di Giacob o fino a questi tempi e: eful' vltimo , che.
Apoftolo, c
fuos fat l. l'Euangelioferiueſſe , e confermò tutte quelle cofe, ch'erano ſtateſcritte da Mat
tto, da Marco , e da Luca . E vogliono , ch'egli l'Euangelio fcriueſſe per confu
tare , e porre a terra la opinione degu Ebioniti , che sfacciatamente diceuano ,
non effer stato Chrifto prima che Maria fua madre : e perciò incominciò egli a
Jeriuere della natura diuina del Saluator noftro . Scrijje anco Giouanni molte al
tre cofe , e fra l'altre l'Apocaliſſi nell'Ifola di Patmos , doue era da Domitiano
ftato relegato . Ma effendo quefto Principeftato morto , e dal Senato per la fua
crudeltà annullate tutte le cofe fue,fe ne ritornò Giouanni a tempo di Nerua in
Efefo, doue fino al tempo di Traiano perfeuerando , nonfece altro , che animare,
configliare per lettere le Chiefe dell'Afias e finalmente il feffantefimo ottauo
anno dopo la paffion di Chrifto nel Signore fi riposo . Clemente in quefto recan
done del continuo con lafuapietà, religione, e dottrina molti alla fede Chriftia
na , fu cagione, che P Tarquinio capo de'facrificij infieme con Mamertino go
wernator di Roma ne concitassero contra Chriftiani Traiano : onde ne fù Cle
mente per ordine di queſto Principe confinato in vna Ifola , doue egli ritrouò
da due mila Chriftiani condannati a tagliare pietre : & effendo quiui gran pe
nuria di acqua , la qual andauano fei miglia lungi a prender , montatone Cle
mente fopra vna collina iui preßo vidde vn agnello, fotto il cui pie' deftro fca
turiua diuinamente vn copiofo fonte , nel quale tutti fi ricrearono , efe ne con
uertirono molti alla fede di Chrifto : di che fdegnato Traiano , mandò alcuni
de'fuoi , che legando al collo di Clemente vn'ancora lo gettassero in mare -
Ne passò molto tempo , che'l corpo di questo gloriofo martire n'andò a dar
nel lito , & fù in quel medefimo luogofepolto, doue erafcaturito quelfonte, cf
fendouiftato edificato vn tempio : il che vogliono, che aª 2 3. di Nouembre aue
nisse nel terzo anno dell'Imperator Traiano . Tenne il luogo di Pietro none an
ni , due mefi, edieci giornis e diede a molti fcrittori la cura di notare diligen
temente , e fcrinere i gefti de' martiri ; e facendo fecondo il confueto gli ordi
mi facri nel mesedi Decembre creò dieci Preti , due Diaconi , e quindeci Fc

Sca
TELE SFERO. 21

‫ܐ‬ fconi . Pacò dopò la fua morte il Ponteficato 22. giorni . Ordinò , che la ca
‫دا ر‬ tedraVefcouale in luogo eminente fi poneffe , & che ilpiù presto , che foffe pof
-bea fibile , il Chriftiano , che erabattezzato , fi confermaffe.
1
ANNOTATION I.

Se Clemente Papa , & martire , 'prendendo dopo la morte di Pietro il Ponte


ficato ,loreffe IX. anni, IIII. mefi , e XXVI. giorni , come fi caua dal libro di
Damafo , e dall'ordine de' Confoli , & Eufebio nel computo de gli anni l'affer
E

ma , ne fegue di neceffità , che egli non , come vuol Platina , fotto l'Imperio di
Traiano , ma di Vefpafiano , relegato foffe : Percioche in quel tempo il gouerna 1
tor di Roma poco benigno fi moftraua con Chriftiani , quafi che effi giudaızaf
fero . Che già non mi ricordo hauer letto , che l'Imperatore Vefpafiano i noftri
Chriftiani mai trauagliafe Morì Clemente , come vuole Damafo , effendo Ve
fpafiano la fettima volta , e Tito la quinta Confoli , ch'era l'ottauo anno dell'Im
...
perio di Vefpafiano .
Nelterzo mefe del Pontificato di Clemente , a i xxiij. di Settembre nel mede
fimo anno , che morì San Pietro , fù Lino , coadiutore del medefimo Pietro nel
xij. anno , e quarto mefe del fuo facerdotio , morto , come vuole Damafo.
Effendo poi Clemente morto in effilio, Cleto,che era l'altro coadiutore di San
Pietro, e viueua , li fucceffe nel Ponteficato nell'anno lxxvij . della falute noftra T
fotto l'Imperio di Vefpafiano, e reffe la Chiefa, come da i Confolati,e fafti di Da "
mafoficaua , vj. anni, v. meſi , e iij. giorni . Dopo la cui morte in capo di fette
giorni , che era la fede vacata, a' quattro di Maggio del lxxxii , che era il fecondo
anno dell'Imperio di Domitiano, ottenne Anacleto il Ponteficato, e lo tenne xij.
anni , due mefi , e dieci giorni . Tutto quefto fi caua da Damafo nelle vite di
1
quefti Pontefici , e da Papa Giouanni iij. in vna certa Epiftola Decretale fcritta a i
Vefcoui della Germania , e da i fafti de' Confoli . Di che nafce , che non dicono
bene alcuni autori cofi Greci , come Latini , che confondono Cleto con Anacle
to , poiche affai chiaramente fi vede , cofi per quel , che Damafo ne fcriue , come
per quel, che la Chiefa ne tiene , la quale in quefta parte a tutti gli altri
fcrittori antepongo , che Cleto è da Anacleto diuerfo , e di nome , e
di padre, e di patria , e delle cofe da loro fatte , e del tempo , e
giorno della lor morte . Percioche il primo fù Romano , fi
gliuolo di Emiliano, alleuato fotto Vefpafiano , e nel
principio dell'Imperio di Domitiano a xxvj.
d'Aprile morto . Il fecondo fù Greco,
nato in Atene , figliuolo di Antio
co, e morì a' xiij. di Luglio
ne gli vltimi tempi 619
di Domi 1j!、、
tiano ; e la Chiefa fanta celebra , come
di due Santi Pontefici , in di
uerfi giorni la fc
fta loro .

B 3 A N
22

ANACLETO 1 PON V.
T.
Creato del 84. alli 14. di Maggio.

NACLETO , figliuolo di Antioco , e nato in Ate


ne , fucceffe a Clemente nel tempo di Traiano , che do
N-ra Im
peratore. po Neruafegui . Fù Nerua buon Principe per la Re
publica , e per fua opera furono annullate dal Senato
tuttele cofe , che haueua Domitianofatte ; onde ne ri.
tornarono molti dal loro effilios e ne ricuperarono mol
ti lefacultà , che erano lorofate tolte. Ma effendo af.
fai vecchio Nerua , efu l'vfcio della morte veggendo
fi, volendo al bene della Republica prouedere, s'addos
tò per figliuolo Traiano , e mori nel xvi, mefe delfuo Imperio , che era il lxxi.
Traiano Im anno della fua età . Traiano , che era Spagnuolo , e cognominato Vlpia Crini
parato e e
inoi fatti to , tolto l'Imperio , talmente nelle coſe militarifi portò , e nella moderatione
delle cofe ciuili , che la gloria di tutti gli altri Principi fuperò . Ampliò molto
d'ogni partei confini dell'Imperio, e recò nelpriftinoſtato la Germania , ch'è ol
tre il Reno . Soggiogò la Dacia , e molte nationi , cheſono oltre il Danubio , e
lefece all'Imperio di Roma foggette . Ricuperò la Partia , diede a gli Albani
2
il Ré ; fece l'Eufrate , e'l Tigre prouincie . Vinfe, e ritenue ſotto il giogo l'Ar.
menia , l'Affiria , la Meſopotamia , la Seleucia , Tefifonte , e Babilonias epene.
tròfino ai confini della India , e nel mar roffo; douefece anche vn'armata , per
porne quei luoghi vicini della India in ruina . Hora Anacleto , c'haueua animo
di ftabilirele cofe della Chiefa Romana co' coftumi , e con le leggi , ordinò , che
ne Prelato , ne chierico alcuno fi lafciaſſe crefcere nè la barba , nè la chioma i
Arba , & che nonfi poteffe il vefcouo da meno , che da tre altri Vefcoui ordinare i e che i
chioma pro chierici non foffero priuatamente , ma publicament e agli ordinifacri ammeſſi
bita di Ordinò anche a tutti i fedeli, che dopo la confecratione fi comunicaffero ; e che
portare a i
Chierici, quelli, chefuggiſſero difarlo,fuſſero dalle Chiefe cacciati. Per queſta via adun
que
AN • T 0.
A CLE 23

que crefcena oltre modo la Chriftiana Republica , e Traiano , che dubitò , che
non nefeguifle perciò qualche danno all'Imperio di Roma, permife la terzaper
fecutionecontra Chriftianis nella quale nefurono molti morti, efragli altri Igna- S.Ignatio.
Antiochiadi
tio, chefùdopo San Pietro il terzo Vefcovo della Chiefa d'Antiochia ; il qual vefcoup
effendo fato prefo, e condannato per douer effer dato a mangiare alle D) beftie ,
mentre che ne era da Soria condotto in Roma , non reftaua per tutti i luoghi del
l'Afia , onde paffaua , di confermare , & animare i Chriftiani nellafede , fcri
uendone anche a glialtri, co' quali non potea ritrouarfi prefente . E fra le altre
parole , quefte particolarmente diceua . Pure che io ritroui il mio Chrifto, e che
iopoffa il mio Chriftofruire , venganefopra di me ilfuoco , la Croce , le beftie, e
tutti iflagelli , chefipoßono ad vn corpo dare , con tuttii tormenti , che il dia
uolo så immaginarfi . Efinalmente vdito , che egli hebbe il raggire de i Leoni ;
10fono , diffe, ilfrumento del Signore Iddio, efarò da' denti delle bestie difran
to , per diuentare a Chrifto on pane mondo , epuro . Egli mori nell' vndecimo Plin. loche quel
fede Chri
anno di Traiano , e nefurono lefue reliquie in Antiochia portate , efuori della ftiani.
porta Dafnitica ripofte. Plinio fecondo,i ! giouane, che in quel tempo quella pro
uincia reggeua , moſſo apietà del tanto numero de' Chriftiani , che erano morti,
fcriffe all'Imperatore Traiano, moftrandoli, che di quefto cofi incredibile nume
ro di Chriftiani , che fifaceuano morire , nonfe ne ritrouana pur vno, nel quale
fallo alcuno fi ritrouaffe , che in cofa alcuna le leggi Romane trafgrediffe ; fe
non chefolamenteben per tempo la mattina cantauano hinni à Christo loro Dio;
e teneuano , chegli adulterij , & altri fimili vitijfuffero illeciti , & abbomine. S. Simone
Vefcovo di
uoli . Moffo all'hora da queste parole Traiano refcriffe , che non bifognaua più Gerufalé.
andare di quefti Chriftiani cercando , ne prefeguitandoli : mafe gli s'offeriuano
dinanzi , li caftigaße . Egli mori anche in quefta perfecutione Simeone confo
brino di Chrifto, e che era figliuolo di Cleofa il quale effendo escouo Gierofoli
mitanofù pofto in Croce , emori nel cxx. anno dellafua vita. Tutte queste co
fe , ch'io ho dette, fotto questo Pontefice paſarono , e non fotto Cleto, come dice
Eufebio nel terzo libro della ſua hiftoria . Perciochefcriue Damafo, che Cleto,
Anacleto e di patria , e nella maniera della loro morte differirono : poiche
Cletofù Romano , efotto Domitiano moris & Anacleto fù Ateniefe , efotto
l'Imperio di Traiano refe l'anima a Chrifto . Quefto Pontefice, del quale par
liamo, volle, che i martiri fuffero in vn luogofeparato dalle altre gentifepolti.
Efacendo nel mese di Decembre vna volta ordinatione , creò cinque Preti, tre
Diaconi , & in diuerfi luoghifei vefcoui . Et effendo ftato finalmente di mar,
tirio morto alli 13. di Luglio , la Chiefa , che egli hauea noue anni, due mefi,
e diecigiorni retta , tredeci di Stettefenza Paftore .

ANNOTATIONE,

Dopo Aracleto fù nel decimoquarto anno di Diocletiano ercato Pontefice


Euaruto ; nel cuiluogo fù poi nel duodecimoquarto anno dell'Imperio di Tra
Lino creato Aleſſandro , ilqual morendo nel dècimonono anno delmedefimo
B 4 Prin
24 TELES FOR O

Principe , hebbe Sifto per fucceffore. Si caua da Damafo, da Eufebio nelle Cro
niche, dal terzo libro della hiftoria Ecclefiaftica ,' e da'fatti de' Confoli . E per
che ne gli anni quafi di ogni Pontefice diffentifco da Platina , e farebbe troppo
noiofo il volere io in ogni Pontefice dirne il mio parere , porrò nel fine di quefto
libro vn breue catalogo de gli anni di tutti i Pontefici, che io con lunga, e non po
ca fatica da antichi , & approuati autori ho formato . Le quali cofe poi più diffu
famente efplicherò nel mio libro,che darò poco appreffo in luce de' gefti de' Pon E
tefici Romani.
: . !
6/15 1

EVARISTO PO N. VI.

Creato del 96, alli 27. di Luglio.

Traiano VARISTO dinatione Greco , ma di padre Hebreo ,


Imperatore nato nella Città di Betleem, tenne il Ponteficato nel tem
e tua bo:à .
po di Traianos il qual Traiano , per lafuagiuftitia, &
humanità, mifpinge à douerfar di lui aẞaifpeßo men
tione . Percioche egli talmente , e con tanta modeftia
PARI
CARE

con tutti vgualmentefi portò, che fino a' tempi di Giu


Sa ftiniano fi coftumò di dirfi nelle acclamationi de' Prin
cipi , chepiù felici di Augufto , e migliori di Traiano
foffero . Eglifù ancora di tanta humanità , e benignità nel viſitaregl'infermi ,
nelfalutare gli amici, nelfrequentar lefefte, & i banchetti , done conuitato era,
che glienefu dato à vitio . Onde nacque quel fuo detto degno certo di vn'im—
peratore , che cofi bifognaua vn Principe portarfi co'priuati , com'egli defide
ra , che ipriuati con luifiportino . Diftribui vgualmente à tutti coloro , che il
meritauano, egli honori , e le ricchezze , & i premij . Non fofferfe mai , che
12
EVARIST O.
125
faceffe ingiuria ad alcuno . Diede molte immunità alle città , che oppreffe , e
P bifognofe fi ritrouauano . Rifarci, & accommodò i paſſi, e i fiumi , perche ficu
ramente, efacilmentefi varcaſſero , &fortificò con vn'alto , & ampio muro il
porto di Ancona, per tenerne iflutti del mare àfreno . Nonfece in effetto , ne
pensò altro mai, che quello , che alla comune vita degli huomini vtile fuſſe .
Et bauendo egli tanta gloria nella militia , e nelle cofe di pace acquiftata , per
onfluffo, che in Seleucia città della Ifauria lifopragiunfe, mori, hauendo retto
18.anni,e 6.mefil'Imperio.Furono poi le fue offa portate in Roma,& in vna vr
na aureafepolte in vnagrã colōna aChiociole, che drizzata era nel Foro,ch'egli
hauea infuo nome edificato. Et fino ad hoggi nel medefimo luogo quefta colon. Colonna di
nafi vide, che è alta 140.piedi . Ma ritornando ad Euarifto, egli (come vuole Traiano.
Damafo ) diuife in Roma a'Preti i titoli , & ordinò , che 7. Diaconi doueffero
guardare ilVefcouo , mentre che la verità predicaua . Ordinò ancora , che non
fofle ammeßa l'accufatione della plebe contra il vescouo . Fece il Decembre tre
volte ordinationi , e creò fei Preti , due Diaconi , e cinque Vefcoui in diuerfi
luoghi . Nel tempo di quefto Pontefice viffe Papia Vescono di Hieropoli , au
ditor di Giouanni , il quale non fi compiacque tanto della hiftoria degli antichi
Papia Ve
diſcepoli del Saluatore, quanto della voce di Ariftone , e del vecchio Giouanni, coupdi
che ancor viueua . Dal nominare egli, e fare quafi di tuttigli Apoftoli mentio. Hicropoli ,
mefi conoſce, altri eſſer quel Giouanni, che frà gli Apoftoli fipone , & altri il
vecchio Giouanni, ch'egli numera dopo Ariftones il qualefù ſenza alcun dubio
dottiffimo , & per la fua dottrina feguitato da molti , come furono Hireneo ,
Apollinare, Tertulliano ,Vittoriano da Poitierfi,e Lattantio Firmiano . Fu an
che in quefti tempi Quadrato, difcepolo de gli Apoftoli , ilquale, e con la fede,
econ la induftriafua il più che puote , foftentò la Chiefa di Dio , che all'hora inQuadrato
pericolo fi ritrouana . Percioche ritrouandofi vna inuernata Adriano in Ate. gran difend
ne, e tutto per cagione della Dea Eleufina (nelle cui cerimonie , efacrificy in- Chriftiana
golfatofi ritrouana) accefo, e volto nella ruina de Chriftiani, Quadrato li por- fede.
tò , e diede vn libro , ch'eſſo haueua compofto della honeftà della religione Chri
Ftiana . Ilmedefimo fece nello ifteffo tempo di vn'altro fuo libro Ariftide Filo
fofo Ateniefe, e difcepolo infieme di Chrifto . Per la qual cofa moffo dalle ragio Ariftide fi
ni, che infe quefti due libri conteneuano , giudicò Adriano non effer bene , che lofofo Chati
fenza effer vditifeffero i Chriftiani per tutti i luoghi dell'Imperio morti . E ne fiano.
feriffe perciò tofto a Minutio Fondano Procenfolo dell'Afia , ordinandoli , che
non ne faceffe altramente morire alcuno , fe non coftaua dell'accufatore , e del
fallo . Mori Euarifto di martirio , come vogliono alcuni, nell'vltimo anno di
Traiano. Ma meglio dicono quelli altri, che affermano, che moriffe in tempo di
Adriano, prima che verfo Chriftiani fi placaſſe . Fù Pontefice noue anni , dieci
mefi, e due giorni , efù in Vaticano preſſo al corpo di San Pietro à 27.di Otto
brefepolto. Vacò dopo lui dicinoue giorni il Pontificato . Quefto Fontefice ordi
nò , cheglifponfalitij prima publicamente da'parenti fi celebraffero , e poigli
fpofi dal Sacerdotefolennementefuffero benedetti .

ALES
26

ALESSANDRO I. PONT. VII.

Creato del 109. a'15 . di Nouembre.

LESSANDRO figliuolo di Aleſſandro, e nato in Ro


manella regione di Campidoglio , eſſendo giouane di
età, madi coftumi vecchio , tenne à tempo di Helio
Adriano il Pontificato .
Adriano
Imper. c Fù Adriano figliuolo di vna cugina di Traiano ,
fuoi fatti. e tolto l'Imperio , incominciò ad eſſere molto a'Chri,
fliani contrario ma poi , come appreſſo diremo , la
loro pietà, e religione conofcendo, con tutti loro amo
reuoliſſimofi mostrò . Il popolo di Roma , che bene
ficiato da quefto principe fi conofcena , lo chiamò padre della patria , e la fua
moglie Augufta . Fù Adriano nell'vna , e nell'altra lingua bene eruditos com
pose molte leggi ; e drizzò vna belliffima libraria in Atene . Ei diede à gli
Ateniefi , che gliene faceuano inftantia , le leggi conformi a quel , che Draco
ne, e Solone fentito fopra ciò haueuano . E fatto anche egli facerdote della
Dea Eleufina , cumulò gli Ateniefi di doni , e rifece vn lor ponte fopra il fiu.
me Cefifo , chela gran copia delle acque rotto hauea . Fece in Roma un pon
Cadelfart te , ch'egli chiamò del fuo nome , è che ancora vi fi vede ; e dallaparte di Va
Angelo
ficato da ticano preſſo al Teuere vn magnifico fepolcro , che hora fe ne feruono i Ton
Adriano
Imperatore teficiper vna rocca . Edificò ancor'in Tiuoli fontuosamente vna villa , che
hoggi Tiuoli vecchio chiamano se qui fece diſegnare , e notare i nomi delle pro
Plutarco.
uincie , e luoghi più celebri del mondo . E paßando in Pelufio in Egitto fece
Suetonio quiui drizzarela fepoltura di Pompeo affai magnificamente . Hebbe per fuoi
Tranquil familiari Plutarco Cheroneo , Sefto , Agatocle , & Enomao Filofofo , della
lo.
dottrina de'quali molto fi dilettò, & hebbe Suetonio Tranquillo perfecretaries
Maritorniamo ad Aleſſandro Pontefice , ilquale in memoria della paffione
di Giesù Chrifto aggionfe alla messa queste parole: Qui pridie, quàm pateretur,
fino
ALESSANDRO I. 27
Acquaman
VIL fino alle vltime parole della confecratione. Inftitui ancora , che racqua Santa, Ait
in da
uitchi
a
chechiamiamo , mefchiandoni del fale , e con orationi Sacre facendola , feruif
Jenelle Chiefe e nelle camere , per cacciarne via i demoni . Volle di più , che
nellaconfecratione del Calice fimeſcolaſſe acquacol vino , per fignificarci la
congiuntione , & vnione di Chrifto con la fua chiefa , Ordinò medefimamen
te , che la oblatione dell'Hoftia Sacra fi faceſſe di pane azimo , e non fermen
tato i fi come inanzi ſi faceua ; perche à queſto modo foſſe migliore , e più pu
ra, eper torre infieme agli heretici Ebioniti ogni occafione di calunniare . Nel
Agripp
tempo di quefto pontefice fù Agrippa cognominato di Caftore , il quale con Catolico a
la fua dottrina eccellentemente confutò , quanto hauea Bafilide heretico con- Balide He
tra il Sacro Euangelio fcritto , facendofi beffe di alcuni nomi barbari di alcu, retico.
niprofeti, e del Dio loro , che egli finti fi haueua . E mori appunto Bafilide
in quel tempo , che Coceba capo della fattione hebraica perſeguitò con molti
flagelli , e fupplicy i Chriftiani . Ma l'imperatore Adriano caftigò fieramen
te la pertinacia di quefto cattiuello , e di tutti gli altri Hebrei ſuoi ſeguaci ,
facendoli , comemeritauano , morires e comandò , che non foffe lecito ad he
breo alcuno di entrare in Gierufalem ima che vi poteſſero folamente i Chriſtia, rifatta das
nihabitare , Rifece quefto principe la muraglia , egli edificij in gran parte di Imperator
Adriano
$
Gierufalem , e la chiamò perciò dal fuo nome Helia , In queſta eittà fù fatto
S
il primo rescono , che de’Gentili foſſe , e fù Marco , reftando di farſi più di
quelli , che erano ftati Hebrei . A tempo di quefto Pontefice Aleſſandro fu
rono per lafede di Chriſto martirizati Safira Antiochena , e Sabina Romana,
Fiorirono anche in queſto tempo nell'arte Retorica Fauorino , Palemone , He. Bauosing.
bi,
rodeAteniefe , e Marco Bizantio . Il Pontefice Aleſſandro , hauendo nel me,
,4
fo di Decembre fatte tre ordinationi , e creati cinque Preti , tre Diaconi , e
cinque Veſconiper varÿj luoghi , fù della corona del martirio ornato , infie
mecon Euentio , e Teodolo diaconi , a'tre di Maggio , efù fu la via Nomen
tana , doue eraftato morto , fette miglia lungi da Roma ſepolto.Reſſe la Chie
fa diece anni, fette mefi , e due giorni : e vacò dopo lui venticinque giorni il
-Pontificato

SIS:
28

SISTO I. PONT. VIII.

Creato del 117. a'29 . di Maggio .

19.

ISTO fù anch'egli Romano figliuolo di Paftore , o co


me altri vogliono , di Heluidio : e tenne il Pontifica
to anch'egli a tempo di Adriano fino al Confolato di
Vero , e di Anniculo.
Adriano
Imperatore Fù Adriano connumerato fra i buoni Principis per_
efua bontà
cioche eglifù liberale , fplendido , magnifico ,e clemen
te. Onde effendoli andato Sirileo col ferro fopra per
ammazzarlo , altro caftigo non li diede , fe non che ,
come matto , lo diede in poter de'medici , che lo curaf
fero . Soleua due , e tre volte il giorno vifitaregl'infermi . Rifece a fue ſpeſe
Aleſſandria, ch'era ftata ruinata da' Romani . Rifece ancora in Roma il Pan
teone , & fece alpopolo vn donatiuo di cofe aromatiche . Stando per douer
morire vogliono , che quefti diceffe ; Animula vagula , blandula, hofpes, co
mesque corporis , quæ nunc abibis in loca pallidula , rigida, nudula , nec
vt foles , dabis iocos . Come fe haueffe voluto in quel punto eftremo cianciare
con l'anima fua , che hofpita , e compagna del corpo chiamaua , e che abbando
nandolo , per douer andar in luoghi pallidi , rigidi , ignudi , non haurebbe ſeco
più , comefoleua, cianciato . Egli morì di hidropiſia nel 22.anno delfuo Impe
rio , efùin Pozzuoli nella Villa Ciceronianafepolto .
Sifto in quefto volto tutto algouerno cella Chiefa fanta , ordinò , che ne i ca
lici , ne l'altre cofe facre dell'altare , da altri , che da i miniftri ordinarij fi toc
Meffa co caffero , e che il corporale , che chiamano , non fi faceſſe d'altro , che di tela di
me fi dicea lino puriffima . Volle ancora , ch'eſſendo i Vefcoui citati in Roma , non fuſſero
Bella
fa Che dai suoi nel loro ritorno riceuuti , fe feco non portauano lettera del Papa.
primiti
dominus Deus
tar Ordino , chefi dicefe nella Meßa , Sanctus, Sanctus, Sanctus
ta, & acere
fcimeti
reli . Sabaoth :percioche dal principio la Meffa fù detta affai fchiettamente . San
Pictro
S IS TO , 1 29
Pietto dopo la confecratione vsò di dire il Pater nofter . San Giacobo Vefcovo
di Gierufalem l'accrebbe di altri mifterij . L'accrebbe anche Bafilio , egli altri
di tempo in tempo . Celeftino vi ordinò l'Introtto , Gregorio il Kirie eleifon ,
il Gloria in excelfis Deo . Telesforo le orationi . Gelafio Primo la Epifto
la ,e fan Girolamo l'Euangelio . L'Alleluia fù tolto dalla Chiefa Gierofolimi.
tana : il simbolo fù inftituito nel Concilio Niceno . Pelagio riirouò la comme
moratione de' morti . Leone Terzo il bacio della pace . Innocentio Primo l'
Agnus Dei. Hora ritrouandofi nel tempo di Siftoper lo molto fangue , che fi
Spargeua de' Chriftiani , pochi , che haueffero ardimento di confeffare il nome di
Chrifto, perche i Chriſtiani della Gallia dimandauano vn capo , fùlor mandato Romano.
Pellegrino
Pellegrino cittadino Romanos il quale bauendo que' Galli confermati, e conuer
titi ancoradegli altri allafede, mentre che in Roma fe ne ritorna , fù fu la via
Appia in quel luogo , done apparue Chrifto a San Pietro, e gli fùdetto , Do
mine quò vadis : dalli perfecutori de' Chriftiani morto : & il fuo corpo dafe
deliin Vaticano preſſo il corpo di San Pietro fepolto . Aquila di natione He. Aquila He
breo 11.in
breo, che fù il fecondo interprete della legge Mofaica dopo ifettanta, che terprete
Differo atempo di Tolomeo Filadelfo, dal tempo di Claudio, per cui d: lla Bibia .
ordine era egli con Prifcilla fua moglie di fua cafa partito ,
‫ܘܐܕ‬

giunfe fino al Pontificato di Sifto , e come alcuni anche


30 vogliono , foprauiffe . Hora hauendo Sifto fatto
nel mese di Decembre tre volte ordinationi, e
207. creati vndici Preti, altretanti Diaconi,
Den. e quattro vefcoui , fù della coro
per na del martirio ornato , e
preflo San Pietro in
Vaticanofepol
24 to. Tenne
dieci anni il Pontificato , e tre mefi ,
158° & ventiungiorno : E vacòfola
mente due giorni dopò
lui la fedia .

TELES
30 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT.

TELES FORO PONT. IX.

Creato del 1 27. a' 19. d'Aprile.

19.1.
ELESFORO Greco, nato di padre Anacorita, ten
Antonino ne al tempo d'Antonino Pio il Pontificato : Ilquale Im
Pio Imp. e
fua gran peratore dalla parte del padre traſſel'origine fua dalla
bonià.
Gallia Cifalpina, e tenne l'Imperio infieme con Aurelio,
e Luciofuoifigliuols ventiduc anni, e tre mesi con tanta
modeftia , e benignità , che ragionevolmente confegul it
93cognomedi Pio, e di padre deliapatria. Nofure in pu
blico,ne in priuato mai ad alcuno grauc,nè acerbo nelle
efattioni de' denari, ò de' tributis anzi alle volte costrimeſſo vi fi portò, che ne
bruciò publicamente tutte le fcritture di coloro , che al publico erano obligati ,
e debitori . Chefi può più dire di queſto Principe ? fe non che ſi può ben per vna
voce di tutti in religione , in pietà, in grauità, in humanità , in clementia, ingiu
ftitia, in modeftia a Numa Pompilio agguagliare . Egli con marauigliofa libe
ralitàfouenne i cittadini, perche riparaffero allagran ruina , che lorofece il Te
uere, che in quel tempo allagò, e gettò a terra , e guastò in Roma molti edificij
e publici, e priuati . Rifece anche, comefino ad boggi fi vede , con gran fabri
che il porto di Terracina , e di Gaeta. Afue fpefe , crederei io, ch'egli drizzaſſe
- Porto di quella gran colanna a Chiociole , dalla quale vna così celebre parte della città
Terracina di Roma il nome tolfe . Hora Telesforo, che, come diceuano, fucceffe o Sisto, or
Colonna di
Antonizo. dinò, che nelle fette fettimane , che precedono alla Paſqua , fi digiunaſſe ; e che
Quadrage nella Natiuità del Saluator noftro fi diceſſero tre meſſe , vna a meza notte ,per
fima daordi
nata Te che Chrifto in Betleem a quell'hora nacques la feconda ful primo nafcere deli'a –
lesforo Pa rora, quando fù da' Paftori Chrifio conofcintos la terza in quell'hora delgior
e che il
Piorno di no, nella quale la luce della redentione , e della verità ci fi difcoperfe , che fix ,
Natale ธ quando il Saluatore noftro fù pofio in Croces che già prima innanzi l'hora di
celebrino
tie Melle . terzanonfi poteua celebrare . Ordinò ancora , che innanzi al facrificio fi can
taffe
TELES FOR O 31

taffe,Gloria in excelfis Deo . In questi tempi Giustino Filofofo nato in Napoli Giuftino
X. cittàdella Palestina molto per lafede di Chrifto fi trauaglio , e donò ad Antoni- filofofo
Martione
no Pio, a'figliuoli on libro, ch'eglifcriffe contragentili.Fece appreffo vn dia heretico.
logo contra Trifone Principe de gli Hebrei . Scriffe vna inuettiua contro Mar
tione, ilqualefeguendo l'opinione di Cerdone, diceua effer due Signori, l'vn' giu
flo, e l'altro ingiufto, quafi due contrarij principij della creatione, e della bontà.
Impugno anche talmente Crefcente Cinico, e ghiotto, e timido della morte,e li
bidinofiffimo, e beftemmiatore di Chrifto, che nefù finalmente con inganni tradi
to, e fatto per l'honor di Chrifto morire . Scriue Eufebio, che questo nemico di
Giuftino non fu Filofofo, ma Filopompo , cioè amatore dell'arrogantia. In questo Valentiane
medefimo tempo preualſe molto l'herefia di Valentiano , i cui feguaci diceuano , heretico.
non hauere Christo cofa alcuna dal corpo della Vergine toltas ma efferne paffato martie.
Fotino
puro,e netto,non altramente che per vna canna. Fotino, che fi ritrouaua in que
Ato tempo Vefcovo di Lione , perfona di gran dottrina ', e bontà , effendo , come
vuole Ifidoro, di nouanta anni, fofferſe coftantiffimamente il martirio . Telesfo
ro in tanto hauendofatte quattro volte ordinationi il mese di Decembre,e crea
69337CTED

ti quindeci Preti,otto Diaconi, e tredeci vefcoui ,fù della palma del martirio or
nato a' cinque di Gennaro ,& in Vaticano preſſo al corpo di San Pietro fepolto.
Tenne vadeci anni, tre mefi,e ventidue giorni il Pontificato E dopo lui la fede
fette giorni vacò .

A HIGINIO PNO T. X.

Creato del 138. a' 13. di Gennaro.


A

fere
""""

H 1 GINIO di natione Grete nacque in Atene , e fucceße a Telesforo a


tempo , che Antonino Pio reggeua l'Imperio . La moltavirtù di queflo
Principe misprona di douer dire di lui qualche altra cofa, prima che io a ragio
mare di Higinio ne venga. Fù Antonino Pio nellagloria militare moderato tal
mente,
32 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

monte, che sângegnò ſempre di difenfare, e confirmare,anzi che di accrefcerele


prouincie dell'Imperio; efoleua hauere ſpello quefiaparola di Scipione in bocca,
che haurebbe anzi voluto vn cittadino faluare, che mille nemici vccidere , con
tra l'opinione, & intentione di Domitiano, il qualefoleua l'effercito de' Romani
quafi in bocca de' nemici porre; perche più raro in Romafi ritornaſſes così haueca
egli in odio la moltitudine, e temeua di douer vn giorno vederla corrucciata fe
Antonino co. Fù poi Antonino di tanta giuftitia, che molti Re, e molte nationi, che con
Pio Imper. tendeuano infieme , ne depofero perfuo ordine l'arme , & in mano di lui tutte le
fimo. loro differenze rimeffero, e fi quietarono , e cedettero tofto, a quanto eglifoprale
lui loro fententiò . Per queſte tante , e cofi lodeuoliparti, dopo che egli morì, il
popolo di Romagli conftitui il Sacerdote, gli ordinò igiuochi Circenfi,gli driz
Zò il tempio , e gl'inftitui iſoldati Antoniani.
Hora Higinio in questo riordinò in Roma con molta prudentia il clero , e i
Dedicatio fuoi gradi diftribuì . Ordinò , che le Chiefefolennemente fi dedicaßero,e che non
no del'e
Chiefe , da fi poteffero nè accrefcere, nè diminuireſenza volontà, & ordine del Vescouo , ò
chiordina-
La. del Metropolitano . Volle, che nè traui,nè altra materia preparata per edifica.
re la Chiefa fi poteffe ad vfi profani conuertires ma per edificare un'altra Chie
fa fi bene, ò vn Conuento di Religiofi, condefcendendoui però , e concedendolo il
Vefcouo . Ordinò, che almeno un padrino , ò vna madrina nel battefimo a bat
tezzare ibambini interueniffe . Volle ancora , che'l Metropolitano non poteße
far reo, ne condannare in alcun delitto il Vefcono a lui fottopofto , fe prima non
fuffe ben vifta, e diſcuſſa la caufa in preſenza de gli altri Veſcoui dellamedefima
prouincia, & al medefimo Metropolitano foggetti . Sono alcuni, che questo a
Papa Pelagio attribuiscono , e non ad Higinio . In quefti tempifu Policarpo di
fcepolo di San Giovanni Apoftolo , dal qualefù Veſcono di Smirna eletto , e fù
con effetto cofi in religione, come in dottrina principale di tutta l'Afia . Cofui
venendo in Romaritirò alla verità molti Christiani , che s'erano lafciati ingan
nare, efalfamente perfuadere da'feguaci di Valentiano , e Martione heretici . E
perche Martione, che in quefto tempo viueua , andando a Policarpo incontra li
diffe : Conofcimiforfe tubene ? Äſſai bene ti conoſco , gli riſpoſe ilfanto Veſco
uo, per on primogenito del diauolo : perciocbe quefto berotico negaua, che Iddio
creatore del tutto fuffe il padre di Chrifto . Quefto nel tempo dell'Imperio di M.
Aurelio, e di L. Aurelio Commodo, chefù la quarta perfecutione de' Chriftiani
dopo Nerone,fù in Smirna, doue egli fi ritrouaua paftore del gregge commeſſo
li, dal Proconfulofatto nel mezo delle fiamme accefe gettareidoue martire morì.
Melitonedi Melitone anche Afiano Vefcovo di Sardi, e difcepolo di Frontone Oratore,fcriſ_
Vefcouo
S d . fe vn libro delladottrina Chriftiana , ch'egli a M. Antonio donò . Tertulliano
Teafilo Ve loda molto l'ingegno di quefto vcfcono, e dice, ch'eglifù quafi generalmente da
icoup , AB
tiocheno,
con nostririputato , e tenuto profeta . Sotto l'Imperio di M. Antonio , Teofilo e
tra Hergo fcouo di Antiochiaferiffe contra Martione vnlibro i nefcriffe vn'altro contra la
gene
tico. here- berefia di Hermogenesilquale chiamando Dio la materia degli elementi,a' Dio ,
e non alla natura la comparò . Hora hauendo Higinio accresciuta , quanto egli
puote, la Chiefa di Dio, efatte nel mese di Decembre tre ordinationi , nelle quali
cred
HIG IN I O. 33

creò quindeci Preti, cinque Diaconi , e fei vefcoui, fù della corona del martirio
Ca ornato , &in Vaticano preſſo il corpo di S. Pietro fepolto a' tredeci di Gennaio .
Fù Pontefice quattro anni , tre mefi , e quattrogiorni : e vacò quattro giorni
dopolui il Ponteficato nella Chiefafanta.

ΑΝΝΟΤΑΤΙΟ Ν Ε.

Scriue Damafo, che tutti i Pontefici da San Pietro Apoftolo fin'à Telesforo
morirono , per confeffate Chrifto , martiri . Si dice ancor volgarmente, che fino
a San Silueftro tutti i Vefcoui di Roma furono martirizzati : ilche (falua fempre
la verità) non ritrouo io preffo gli antichi hiftorici fcritto;anzi non fempre s'inqui
fiua criminalmente contra Chriftiani . Traiano vietò quefta inquifitione . Ha
driano , Pio, e Marco non volfero, che fuffe chiamato in giuditio perfona , che
Chriftiana fuffe, come da' refcritti loro , che fino ad hoggi fi leggono , appare. E
benche cofi fatti decreti, che pareuano in fauore de' Chriftiani fatti, fuffero fpef
fo dalla rabbia de' popoli, e de' gouernatori de' luoghi poco offeruati, e rotti; non
era però perpetua quefta perfecutione, nè fempre era pena criminale il confeffare
d'effere Chriftiano.Higinio, e Pio furono in tempo di Antonino Pio ottimo Prin
cipe, ilquale,come Xifilino riferisce nell'Epitoma di Dione, frenò queſte perfecu
tioni dei Chriftiani, e fi moftrò ancor piaccuole con effo loro. Vi è anche, che nel
libro di Damafo non fifa del martirio loro mentione alcuna . Di più, nella libra
ria Vaticana è vno antichiffimo libro fcritto di più di feffanta anni in carta peco
1 ra , doue fono defcritti tutti i Pontefici fino à Silueftro Secondo da qualche dili
1 gentiffimo fcrittore raccolti . Hora qui Anacleto, Eleuterio , Zeferino, An
tero , Dionigio , e Milciade , che furono auanti à Silueftro , aperta
mente,e chiaramente fi veggono effere confeffori chiamati, e mar
tiri vna parte de gli altri . Perche ve ne fono ancora alcuni ,
che quefto titolo nè di confeffore, nè di martire hanno.
Furono per ventura chiamati martiri tutti queſti
Pontefici , perche fe bene non morirono di
morte violenta , fofferfero nondimeno
per la confeffiore di Chrifto mol
te perfecutioni , e flagelli
dalla furiofa plebe ,
& da gli ini
qui
Magiftrati, che vno eterno odio contra
gli amici di Chrifto ferbauano .
Ma ioveggo che questi ven
gono da San Cipriano
chiamati con
feffori.
(
?)

C PIO
34 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

PIO I PONTEFICE I.
X I

Creato del 142. a' 2 5. di Gennaro.

10 figliuolo di Ruffino nacque nella città di Aquileia


M.Antoni nel Friuli , e tenne a tempo di M. Antonio Vero il
no filofofo, Ponteficato:il qual Vero infieme con L. Aurelio Com
& L Aure
Jio Commo modo il fratello reſſe dicinoue annil'Imperio . Guer
do Impera. reggiarono questi Principi di compagnia cõtra i Par
tori ,e loro
fatti. ti , e con molta felicità li vinfero , e ne trionfarono ,
Ma eſſendo poi morto Commodo di apoplefia , M. An
toniofolo tenne l'Imperio, la cui virtù cofi da ogni par
te compita, e quanto poffa in vn'animo humano capire
fi puòpiù ageuolmente ammirare , che a baftanza lodare . Percioche egli, sl
perche infino da ifuoi primi anni in ogni fortuna hebbe, e mostrò ſempre il me
defimo animo , e'l medefimo voltoi si ancora perche la benignità della fua na
Frontone turagareggiaua con la dottrina, che egli da Frontone oratore imparata hauea,
Oratore . ne fù meritamente da tutti chiamato , e cognominato Filofofo . Soleua hauere

Speffo in bocca quella fententia di Platone , chefelice il mondo , feo i Filofofi lo


gouernaffero, o i Princip filofofaffero . Fù cofi auido d'imparare, che nel tem
po ancora, ch'era Imperatore , volle vdire leggere Apollonio Filofofo , e Sefto
nepote di Plutarco. Drizzò nel Senato a Frontonefuo maestro vna ftatua , per
honorarlo . In questo tempo Pio hebbe con Hermete grande domeftichezza i
il quale Hermetefcriffe vn libro, che egli intitolò il Pastore . Percioche in que
fto libro induce l'Angelo in forma di Paftore, che li comanda, che voglia a tut
tiifedeli perfuadere, che celebraffero nel dì di Domenica la Pasqua , il che egli
Pafqua fù ottenne . Ordinò Pio , che non fi doueffe accettare , nè battezzare heretico al
ordinato, cuno , che nelle herefie de Giudei inuolto fi ritrouaſſe . Dedicò Pio a prieghi di
che Do Praffede, donna difantiffima vita , le Terme di Nouatio , che erano nel vico
fi cele.
bri in
minica. Patritio, in honore di Santa Pudentianafua forella.E nonfolamentefece a que
Sta
PIO I 35

L Sta Chiefa molti doni , ma ancora vi ſacrificò molte volte ; e vi drizzo an


cor'onafonte di battefimo , e la benediffe , e confacrò, e molti ancora vi battez
Zò,che allafede di Chrifto ne vennero . Volle, chefofero puniti quellifacerdo
ti, che negligentemente haueffero il corpo , o il fangue del Signore maneggiato,
cioè, che hauefferofatto quaranta di penitentia quelli, per la cui negligentiafof
fe in terra qualche goccia delfangue cadutas e per tre giorni , fefopra l'altare
cadutofoffes e fe ſopra i veli dell'altare, per quattro : e che douunque gocciato
foffe, potendofi fare, fi leccaſſe , e non potendofi , o ſi lauafse , o fi radeffes e quel
lo, che lauato, o rafo ne veniua , o fi brucia e nel fuoco, o in luogo facrofiripo- VefcouoApollinare
di
nefse . In quefto tempo fù ftimato molto Apollinare Vefcouo Hieropolitano , Hieropoli .
il quale compofe vn bel libretto della verità della fede Chriſtiana, & a M. An
tonio il dono . Scrifse contrai Catafrigı,i quali inſieme con Prifca, e con Maf
fimillafilafciauano vfcire mille pazzie di bocca: percioche diceuano , efserefta- Montano
heretico.
to lo Spirito Santo a loro, e non a gli Apoftoli dato ; & era Montano ftato l'au
tore di quefta opinione . Fù in quefti tempi tenuto anche in buona riputatione
Tutiano perfona dottiffima , mentre non fifcoftò dalla opinione di Giuftino mar
tirefuo maeftros percioche gonfio egli poi di vna nuovafua opinione , fù autore
$1 di vna nuousherefta, la quale pofcia Senero accrebbe , e nefurono perciò Seue- Seuero he
riani quefti beretici detti , iquali ne beueuano vino , ne mangiavano carne, e non redco.
(s accettauano il teftamento vecchio, ne la refurrettione de' morti . In quefto tem
+ po Filippo Veſcono di Cretaferisse contra Martione vn libro . Seguinano i Mar Filippo Ve
7. tionifti la opinione di Cerdone. Scrifse ancor Mufano vn libro contra coloro, che diafcriffe
foundi Ca

. la berefia de gli Eucratiati abbracciauano ; la cui opinione era quafi quellaſteſ contra Mar
tion here.
fa de' Seueriani, fe non che voleuano , che ogni coitosporco , e nefando tico.
fufse, e biafmauano tutti i cibi , che ci ha il Signor Iddio dati . Ma Eucratiati
here.ct.
Pio ,hauendofatte nel Decembre cinque ordinationi, e creati
dicinoue Preti , vent’vno Diaconi , e dieci Veſcoui , fù
della corona del martirio ornato , & in Vaticano
prefso S. Pietro fepolto a gli vndici di Lu
glio. Fu Pontefice 11.anni 4. mefi,e
tre giorni : e vicò dopo lui
13. di il Ponte
t ficato .

C 2 ANI
A
TIN LE E T
PLA DEL VIT DE PON .
36

ANICE TO PON T. XII,

Crcato del 153. a' 25. di Luglio.

NICETO figliuolo di Giauanni da Vico murco , e nato in


Soria ,tenne il Ponteficato a tempo di Antonio Vero , di cui
M.Antonio fiè nella vita di Papa Pio ragionato . Non bastò la Filo
filofofo e
fue lodi. fofia , nella quale haueua già fatto granfrutto , a ritenere
quefto Principe, che egli anche nelle cofe militari molto ho
nore, e grido non confeguiffe.Percioche infieme con Commo
do Antonino il figliuolo vinfe in guerra i Germani , gli Marcomani,gli Squadi,i
Sarmati , e con molta gloria ne trionfò . Volendo egli partire per quefta impre
fa, e non hauendo di che pagare gli eſſerciti per ritrouarfi l'erario eshaufto, ven
deful Foro di Traiano , a chi più ne offeriua , tutti gli addobbamenti ſuoi Impe
riali , e quanto l'Imperatricefua moglie nellafua guardarobba haueua . Ritor
natopofcia in Roma con la vittoria , a coloro , chedi loro volontà volfero le co
fe giàdette vendute reftituirli , pagò intieramente il prezzo : a chi non volle
reftituirle , aggrauio alcuno nonfece . Egli dopo la vittoria con molta liberali
tà rimunerò tutti coloro , che s'erano portati bene , rilasciando anche ad alcune
prouincie il tributofolitos e facendo publicamente fulforo bruciare lefcritture
che contra alcuno in fauore del fifcoparlafferos e con nuoui ordini moderando la
Ordine di feuerità, e'l rigore delle leggi paffate. Con quefte cofe ageuolmente induffe ogn'
confecrare ; no ad amarlo con tutto il cuore . Onde era tenuto facrilego colui, che uon ha
Vefconi
gli , e ueffe in cafa lafua imagine . Aniceto in quefto , perche la Chiefa Romana non
Arciue
foui. s'ifuiaffe dietro a' coftumi di alcuni'cattiuelli , ordinò , che nonfuffe chierico al
cuno,che fi lafciafe a neſſun modo crefcere le chiome fecodo il precetto dell'Apo
ftolo e chenon fi poteffe il vefcouo confacrare da manco , che da tre altrivefce
uis il chefu poi dal Concilio Niceno confermato . Quando poi fi vuole confecra
reil Metropolitano , o Arciuefcouo , ci debbono eſſer tutti i vefcoui di quella pro
uinciaprefenti Ordinò ancora, come dice Tolomeo , che non poteffe il vefcouo
fure
tetropol A NICE TO . 37
fare il itano conuenire fe non davanti al Patriaca , è alia fede
Apoftolica : che poi e dal Conc
ilio Niceno , e da altri Pontefici fù confermato.
Aniceto ordinòmedef
imament , che non fi doucſero gli Arciuefco fare , fe
e ni
non pervn fingolare titolo , chiam
are Primati, e Patriarchi : ma che bastasse lo
d
ro ilnome 'Arciu efcono , ò di Metrop d
olitano . Nel tempo i quefto Pontefice

vogliono , che vineffe Hegefipp , che celebro molto lafede noftra . Egli imitan
o
do anche nel dire coloro ,la cui vita imitata, & offeruata haueua , feriße con v
fcihmpelrice fi o bi oria delle cofe ecclefiaft , compr tutte le cofe,
e ano dalellanpaaffioftnede l Saluator noftro paſiſcahtee fino alleanedteànfduoa . Scriue egli

effere venuto in Roma nel tempo d'Anicet XI . Pontefice dopo S. Pietro , &
o
efferui stato di lungo fino al tempo di Eleuterio , che era già ftato d'Aniceto
Hegelippo
Diacono . Scriffe Hegifippo molte cofe contra gl'idolatr , moftrand loro le paz- hiftorico.
i o
ziegrandi,che eifacenano in edificare i tempy , e le fontuose tombe a'beneuol ec cl
i C efiafti.
loro ; come bancua già fatto l'Impera Hadrian , che in bonore d'Antino
tore o o
fuo creato , che egli amato ifuifecra h ,ed vna città chiaman
tamente aueua ificò do
la del nome del medefimo Antinoo ; e gli haueua in questa città drizzati i tem
pije gli altari, e conftituto i Sacerdot , e i Profeti, & ordinatog rna fefta,
ui i li
egiuocofolenne . Vogliono alcuni , che anche Dionigio viueffe in quefto tempo .
Variano gli fcrittori in quefto luogo i tempi , ponendo altri Pio prima , altri
Aniceto. Variano nella biftoria medefima . Ma comunqu il fatto paſſaf
mente e
Je,in cofe cofiremote, & in vna tanta negligent di quelli antichi ,meglio è,che
ia
noi alquanto le cofe di que'temp poco prima , o poco poi auenute tocchiam , che
i o
affatto le lafciamo in potere delfilentio . Hora hauendo Aniceto in cinque ordi
nationi, che egli il Decembr fece, creati dicimoue Preti , quattro Diaconi , e no.
e
we Vefcoui ,fi della corona del martirio ornato , e fu la via Appia nel cimiterio
di Califto fepolto a'dicifett d'Aprile, hauendo tenuto vndeci anni ,quattro meſi,
e
etre giorni il Pontifica . Vaçò lafede dopo lui diciſettegiorni ,
to

ANNOTATIONE .

Scriue Damafo, che Aniceto , e Vittore con martirio morifero . Il medefimo


autore non fa mentione alcuna del martirio di Sotero, e di Eleuterio,e di Zeferi
no . E certo,che la morte di ogn'vn di loro in tempi quieti , e pacifici della Chic
fa auuenne , e come ho poco auanti detto , in vno antichiffimo libro della libra
nia Vaticana fono apertamente chiamati Confeffori,

C 3 SOTE
38 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

SOTERO PON T. XIII.

Creato del 163. il primo di Maggio.

OTERO nato in Fondi Città di Lauoro , e figliuolo di


Concorio , reffe il Ponteficato a tempo di Lucio Com.
modo . Quefto Commodo, che, come dice Lampridio, fu
L.Commo
do Imper,e a tutto il mondo incommodo , nonfe cofa , che ilfaceffe
fuoi fatti. al buon padrefomigliante,faluo che guerreggiando con
Germani in vn granfatto d'arme li vinfe. Ritrouandofi
in queftabattaglia ilfuo effercito in eftrema penuria d'
acqua , con l'oratione de'
foldati Chriftiani , che con lui
militauano , ne hebbe molta miracolosamente per mezo
d'vna pioggia , enefurono i Germani , e'Sarmatifcoffi , che combatteuano dalla
parte contraria, e perderono aſſai dalfuoco celefte trauagliati . Il che l'Impera
tore ifteflo per lefue lettere, che nefcriffe , apertamente confeffè . Ma ritornato
egliin Roma , dando di calcio ad ogni atto di virtù , fi diede del tutto in pover
d'ogni dishoneftà . Egli ne'gladiatorij, imitando Nerone , entrò , e combatte i e
fpeffiffime voltefaltò nell'Anfiteatro à combatter con lefiere. Fece morire molti
Senatori, e quelli principalmente, che vedeua più in nobiltà , ò in qualche virtù
eccellenti . Sotero in quefto volto tutto alle cofe della religione ordinò , che non
poteffe monaca alcuna toccare la palla Sacra , e ne'facrificij incenfo , o porlo
nell'incenfiero della qual cofaſe ne vede vna Epiftola alli Vefconi d'Italiafcrit
ta. Ordinò ancora, che nonfuße legitima moglie quella , nonfuße dal Sacerdote
ftata benedetta , ò che non fuffe con la folita Christiana folennità ftata data da
Juoipiù proffimi parenti al marito: ilche fece per euitare molti pericoli, e ſcan
dali,cheper cofifatte materiefoglionofpello occorrere,mercè di alcuni cattiuelli
ribaldi . Ma Gratiano attribuisce questo ordine ad Euarifto Pontefice . A qua
Dionigio
Veícono di le di loro attribuire fi debba,giudichilo, chi vuole, che poco importa , che l'vno
Corin.o. òl'altrofifoffe . Nel tempo di Sotero vuole Eufebio , che viueffe Dionigio ves
couo
SOTERO 39.

couo di Corinto , ilqualefù di tanta eloquentia , & induſtria, che con lefue epi
ftole nonfolamente ilfuo popolo, e gli altri popoli di quella prouincias ma iVts. Tadelo
coni ancora delle altre prouincie ne erudi, & inftruffe : ilche puote egli agenol. feriff
ne Alarico
e con
mentefare, ritrouandofi inftrutto dalla dottrina di Paolo Apoftolo . Teodofio- pcie
neanche Afiatico difccpolo di Tatiano fcriffe in questo tempo molte cofe in in- bercuco.
de dellareligione Chriſtiana , e ſpecialmente nefcrittifuoi fi fa beffe di Apelle
beretico , il qual diceua, nonfapere , qual Diofi fole quello , che egli adorana 3
percioche diceua quefio fciocco , che Chrifto era apparito non Dio veramente's
mafantaftico huomo . Vogliono alcuni , che in questo tempo haueſſe per mezo
Catafrigi
di Montano la berefia de Catafrigi principio . Scriffe ancor molte cofe Clement
te Sacerdote della Chief Ale fandrina , efra l'altre otto libri di cofe varie , & Cleni . Prete
A'eTandri
altretanti d'informationi , che effo Hypotypofcon in lingua greca chiamò , & no.
vno contragentili. E cofa chiara è, che di coftuifufe Origine difcepolo . In que
Ao medefimo tempo vogliono alcuni, chefofe Fineto Cretenfe di molta eloque
tia,& Oppiano celebre poeta, & Herodiano grammatico . Hora hauendo Sote- Oppiano
ro Ponteficefatto il mefe di Decembre cinque ordinationi , e creati otto Preti , Herodiano
noue Diaconi, & vndeci Veſcoui, morì a i 25.d'Aprile , efu fu la viaAppia grammati
Со
nelcimiterio di Caliſtoſepolto.Tenne il Pontificato noue anni, tre mesi, & ven
[1 tiungiorno: altretanti dopo lui lafantafede vacò .

ELEVTERIO PONT. XIV .


Creato del 171 . alli 14.
41 di Maggio .
>

7
5

LEVTERIO fù Greco, naque in Nicopoli , fù figliuolo di Abondio , L.commo


e tenneil Ponteficato al tempo di Lucio Commodo , la cui maluagia fuc
do Lmp t.e
epic.
T vitafù vn flagello della città di Roma : Percioche nel fuo tempo il ià.
Campidogliofù tocco dalfuoco celeſte,& arfe tutto infieme con quel
Lagran libraria con tanta cura daquei antichi raccolta: il quale incendio fù an
C 4 cor
40 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Facendio corfentito dalle cafe , ch'erano iui preſſo . Nacque poco appreſſo vn'altro , che
in Roma, bruciò, &pofe a terra il Tempio di Veſta , e'l palazzo con vna buona parte del
la città . Egli fù Principe di tanta temerità , che tolto via il capo ad vnagran
fatua di coloffo, ch'era in Roma , ve ne fece vn'altro riporre, ch'erafatto afua
Jomiglianza . Volle anche ad imitatione d'Angufto , che il mese di Decembre
fuffe chiamato Commodo . Ma tutte quefle cofe furono depo la fua morte an
nullate : anzi cofi era la fua maluagia , e flagitiofa vita a tutt'il mondo odio
fa , che nefù dopo lafua morte giudicato , e chiamato inimico , e pefte della ge
neratione humana . Hora Eleuterio , che ( come diceuamoa Sotero fegui,
Berta fubito nel principio del fuo Pontificato hebbe lettere da Lucio Re di Bertagna,
diLucioRe
gna fi bat per le quali lo pregaua, c'haueffe voluto riceuerlo con tutti ifuoi nel numero de'
con
to Chriftiani : per la qual cofa vi mandò Eleuterio due fante perfone , Fugatio ,
popolo. e Damiano , i quali battezzaffero il Re con tutto il fuo popolo . Erano all'
bora in Bertagna XXV. Pontefici , che chiamavano Flamini , e fra quefti tre
Archiflamini, in luogo de'quali , come vuole Tolomeo , furono creati tre Arci
uefionis percioche in luogo de' Protoflamini furono eletti nella primitiua Chic
fai Patriarchi . Questo Pontefice ordinò , che non fireftafe perfuperftitione
di mangiare qualunque maniera di cibo , che l'vfo comune frà gli huomini
ammette . Non volle , che foffe chierico alcun depofto dal grado fuo , fe non
fofse primaftato fatto reo , e conuinto di quel , che gli fi opponeua , seguendo
Lefsempio dal Saluator nostro , ilquale talmente fofferfel'errore di Gruda , che
perche non era del fuo fallo conuinto , ciò , che egli in quel mezo oprò, in vir
tà delladignità dell'Apoſtolato, hebbe rato , efomo . Ordinò anco Eleuterio,
che non fi poteffe dare fententia , në fare decrcto in affentia del reo : il che fù
per confermato e da Papa Damaſo , e dalle leggi Pontificie . Nel tempo , e
Pontificato di Eleuterio flette la Chiefa quieta , & in pace , e ne accrobbe , efi
fiefe marauigliofamente per tutto il mondo il nome Chrifliano , & in Romaſpe
Apollonio cialmente , doue molti de'nobili con le mogli, e figlioli fibattezzarono .Apo!
artie.
lonio folamente, eccellente oratore , füin questo tempo del martirio ornato ,
hauendo prima fatta vn'oratione delle lodi della fede Chriftiana , ilche fare
Flor nohe era in que'tempi pera la vita . Morto Apollonio ,forfero molte berefie . Per
zetico. cioche variamente la fetta di Martione fi diuife , altri on principio facendo ,
altri due , altri tre , e confermando tre nature , toglieuano la fede a'Profeti .
Quolitiani Florino, e Blafcene andauano anch'effi nuoue pazzie contra la verità machina 4.
heretici. do, cioè, che haueffe Dio creato il male , contra il detto della ferittura , Iddio
Galeno
dico. me fe tutte le cofe buone . I Quelitiani haueuano contraria opinione a queſta di
Giuliano costoro, e diceuano, non hauere Iddio creata cofa alcuna mala i contra quel , che
1Jurifperi
0. fi legge , io fono Iddio , che creò il male . Vogliono alcuni , che in queſti tempi
Frontone viuefsero Goleno da Pergamo eccellente medico , e Giuliano gran Giurifta , e
Retorico. Frontone Retorico silche io in tanta confufione dell'hiftorie , e de'tempi non af ve
Mod:fo , e
1
Budafine
Contra gli fermo , no nego . Affermarei io ben di Modefto , e di Bardafane , l'on de
heretici. quali contra Martione ferisse , l'altro contra Valentino , del quale efsendo
Valenciano primafiato feguace, diuentò pofcia contrario . Dice Girolamo , che coftuifeffe
heretico,
con-
ELE V TER I O. 41

concitatiffimo nel dire, e leggendo iſuoi ſcritti tradotti di lingua Sira nella Gre
ca, ſeè tantaforza, diffe, in quefta tradottione, quanta crederemo nai,che nella
gra
fuapropria lingua effer debba ? Et Eleuterio creati c'hebbe in tre ordinationi,
BAXT

ch'egli fè il mefedi Decembre , dodici Preti , otto Diaconi, e quindeci vefconi,


mori, e fupreffo il corpo di S.Pietrofepolto a' 26. di Maggio . Tenne 15. anni
tea
il Ponteficato, e tre mefi , e due giorni: e vacò dopo lui 5. giorni lafede .

EN
ANNOTATIONE.

ESF In tutti i Libri antichi cofi Greci , come Latini, ritrouo fcritto Eleutero , e non
id Eleuterio , e Zefirino , non Zeferino .

VETTORE I.
I. PONT. XV .

Creato del 268. il primo di Giugno.

14

ETTORE nato in Africa , efigliuolo di Felice , fi crede ,


che teneffe il Ponteficato a tempo dell'Imperatore Helio Heli pe
o ti
Pertinaces ilquale eßendo vecchio di 70.anni, e ritrouando- nace Imp
fi Prefetto di Roma, fù dal Senato dopo la morte di Commo ratore.
do all'Imperio effunto . Et effendo poi pregato , che voleſſe
farefimilmente coronare Augustafua moglie, e Cefare ilfi
ghuolo , rifpofe , the aſſai baſiana , ch'egli haueſſe contrafua voglia tolte l'Im
perio . Maperche l'auaritia è bruttiſſima cofa in vn Principe , effendo Perti
nace tenuto auaro , emifero , come colui , che ne' fuoi conuiti facena fino alle
Lattuche diuidere , per non darle a gli inuitati intiere i fenza che alcuno vi
con
42 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fuin palazzo nel fefto mefe delfuo Imperio da Didio Giurifcon


Didio Giu contradiceße,
Hano Impe fulto tagliato apezzi . Questi è quel Giuliano, che compofe l'editto perpetuo
ratore.
e che nelfettimo mefe delfuo Imperio da Seuero preſſo ponte Molle vinto in bat
taglia vilafciò ancora la vita . Hora Vettore Pontefice gouernando con mol
ta vigilantia la Chriſtiana Republica, ordinò , che la Pafqua di Refurrettione ſi
celebraffefempre nel dì di Domenicafecondo ilparere di Eleuterio , come vuole
Damafo , dalla quartadecima Luna del primo mefefino alla vigefima prima:il
qual decreto offeruando Teofilo Vefcovo di Cefarea di Paleftinafcriffe contra co
loro,iqualicelebrauano con gli Hebrei la Pasqua nella quartadecima Luna. Al.
l'incontro oppugnandolo Policrate Vefcovo di Efefo , che congli Hebrei la cele
braua, diceuafeguire l'autorità di Giouanni Apoftolo , e degl'altri antichi. Ce
lebriamo,diceua, il medefimo diſempre,non aggiungendoui punto,nèſcemando
ne,poiche in questa opinionefù Filippo, che mori in Hieropoli , e Giouanni , che
Sopra ilpetto del Signore fi riposò, Policarpo , e Trafea, e Melitone , e Narcifo
Vefcovo di Gierufalem . Il medefimo Vettore ordinò , che in caso di neceſſitàfi
potefle battezzare in ogni acqua. Per quefta cagione credono alcuni,che fi con
Ce gregaſe in Aleſſandria di Palestina vn Concilio, nel quale fi ritrouarono Teofi
Teofilodi Ve
fcovo
farea . lo , Berenio , Narcifo , Policarpo , e Bacillo Vefcoui eccellenti della prouincia
do fi cele dell'Afia: maſenza rifoluerfi, nè determinarſi altramente il caſo fù nel Conci
Paſqua quà
bra. lio Niceno trasferito; donefù ancor ordinato , che per non imitar gi Hebrei ,fi
Policrate
Vescoso di doueffe la Pasqua dopo la quartadecima Luna celebrare . Nel tempo di quefto
Efefo. Pontefice viffera molts dottiffimi huomini. All'hora Appionefece l'Exameron.
Paolo Somofateno infieme con Teodoro Coraro fimò, che fulle il Saluatorflato
puro huomo . Sefto fcriffe della Refurrettione . Et Arabiano compofe alcune
Giuda hifto
rico Chri- operette per la dottrina Chriftiana . Scrie ancora Gruda va'hiftoria delle cofe
ftiano.
Chriftiane fino al decimo anno di Seueroi nella quale affert , che doueſe nel tem
pofuo venire Antichrifto; nel quale errore crediamo noi , che egli incorreſſesper
che tanto vedeua accrefciuta la crudeltà , & i vitÿj de gli huomini, che penſaua,
Ingannati
fopra i gius che non poteſſegià più il grande Iddio foffrirli. Quefto ifteffo inganno poi e Lat
dicio.
tantio , & Agostino . Hora Vettore , hauendo feritti alcuni libri di religione ,
moricoronato del martirio , éfù in Vaticano preſſo S. Pietro fepolto , e ne cele
briamo a' ventiotto di Luglio lafefta . Fù Pontefice dieci anni, tre mefi, e dieci
giorni. Efi dopo lui dodeci giornifedia vacante .

"

ZEFE
ZEFERIN O. 43

ZEFERINO PONT. XVI.

Creato del 198. a' 19. di Agoſto .

SER

wes

ACQVE Zeferino di Abondio in Roma, efù Pontefi Seuero per


ce a tempo dell'Imperatore Seuero , ilqual nacque in tinace Im
Africaful contado di Tripoli , e tølfe infieme con l'Imperatore
fatti. e
perio ilcognome di Pertinace, che eraftato già da Giu
liano morto . Fù prima Seuero procuratore delfifco ,
poi Tribuno militare , e cofi di mano in mano alla di
gnità dell'Imperatore aſceſe.Fù difua natura aſſai par
co, e crudele. In molte impreſeſi ritrouò, efi portò va
lorofiffimamente, e gouernò con molta dignità ,fe ben trauagliatamente , l'Im
perio. Efefù nellagloria bellica eccellente, nonfù meno in quella delle lettere,
poiche moltofi dilettò dellafilofofia . Guerreggiò co' Parti , e con gliAdiabeni,
eli vinfe. Affliffe talmente i popoli dell'Arabia interiore, che la ridusse prouin
cia Romana:il perche trionfando(come nell'arco,che lifù marmoreofotto il Cam
pidoglio drizzato , fino ad hoggi fi vede ) fù cognominato Partico , Arabico ,
Adiabenico. Egli ancora nobilitò con edificij publici la Città ; percioche edificò
le Terme, che da luifurono chiamate Seueriane,& il Settizonio fra'l monte Ce
lio, e'l Palatino, non lungi dal Circo Malfimo . Epoco mancò , che ne gli anni a
dietro quella picciolaparte del Settizonio, che ancora è in piè, non fosse per or
dine di Papa Paolo II.gettata a terra, perfarne pietre. Ma Zefirino Pontefice,
the baueapiù il cuore alle cofe diuine, che alle bumane, inftitul, che il Lenita,&
il Sacerdote in presenza de' chierici, e de' laici Chriftiani fi ordinaffero : ilchefü
poi nel Concilio Calcidonenfe confermato . Ordinò medefimamente , che i vafi ,
donefi confacrafu l'altare il fangue, fuſsero di vetro, e non di legno , come pri
mafi costumaua. Mafù poi queſta ordinatione mutatai percioche fi prohibi, che
non fi confecrafse in legno,per lafua rarità, cõ laquale ſiſucciaua ilſangue; nè in
Detro per lafuafragilità i nè in metallo per lo tristo fapore , che ne concepifcei
ma
44 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ma vollero , chefi facefie quefii confecratione in vafifolamente d'oro , o d'ar.


gento,o diftagne, come fi vede nel Concilio Triburienfe,e Remenfefcritto.Que
fto Pontefice inftitul,che tutti i Chriftiani da quattordici anni infufi douefsere
il di di Pasqua comunicare : ilche poi Innocentio terzo dichiarò ,che ancora del
la confeffione s'intendesse . Comandò medeſimamente, ch'efsendo il vefcouo dal
fuo Patriarca, o dalfuo Metropolitano chiamato ingiudicio , non potesse essere
ZefrinoPa condannato fenza l'autorità Apoflolica . Volle ancora , che celebrando il ve
pa ordinò ,fcouo vi fi ritrouafsero tutti i Preti prefenti : ilche , come fi è detto, anche Ena

Christiani rifto ordinò . In questo tempofioriroro Heraclito, cheferifsefopra l'Apostolos


da sù
in co e Maffimo , che con vno eccellente libro, cheferifse, rifoluette vna queftionefa
14.fianni
municaffe Candido , che compoſe l'Exametroni & Origene, che eſsen
10 il giorno mofa di quel tempo: e
di Paíqua . do morto nel decimo anno dell'Imperio di Scuero Pertinace nella perfecutione ,
c'hebbero i Chriftiani, Leonidafuo padre (ilqual essendo vn garzonetto al mar
tirio confortò refiò infieme con la pouera madre vedoua, e co'fratelli in gran
Origene. pouertà percioche il fifco , perche confeſſauano Chrifto , li tolfe, quanto eſſi ha.
ueuano i per laqual cofafù Origene forzato a procacciarsi il vitto perfe , e per
gli altrifuoi con infegnare grammatica: & hebbefràgli altri per discepolo quel
Plutarco, chefu pofcia ornato della corona del martirio. Volto poi Origene tut
to alla religione , fitolfe l'officio di predicare. Fù di cofi marauigliofo ingegno,
che nonfùlingua, neforte alcuna di letteratura , ch'egli non apprendeffe. Fidi
Suprema continentia nel mangiare, e nel bere,e difomma aftinentia delle coſe al
* trui. Perciocheimitando la pouertà di Chrifto,molti anni co' piedifcapzine an
doje volle anchefar quel, che nell'Euangeliofi legge d'alcuni, diuentando Eunu
co per lo regno de' cieli. Molti imitando la coftantia, e virtù di coftui,ani
mofamentefi lafciarono per la fede Chriftiana martirizare, & vifù
fragli altri vna donnafanta chiamata Potamiena,ful cui capo
buttarono pece liquefatta ardente. E Zeferino , hauen
do nel mese di Decembre in quattro ordinationi, ch
'
eglifece, creati tredeci Preti,fette Diaconi,e
tredici vefcoui , fi fotto l'Imperio di
Seuero martirizato , e fu la via
Appia non lungi dal Cimi.
terio di Califto a ven
tifei di Agofto
Sepolto.
Tenne il Pontificato otto anni ,fette mefi,
diecigiorni . Evacò dopo lui
fei di la fede .

CALI
CALISTO I AA 45

CALISTO I. PON T. XVII.


Creato del 218. 2' 11. di Settembre .
uf

OBC.
set
for
-bi

ALISTO fù Romano , e figliuolo di Domitio , e fine


Seuero Per.
a' tempi di Seuero Pertinace paſsòiil quale Seuero mu tinace •
tandofi di animofù cagione ,che anche il ſtato gli fi mu ſuoi ſtati .
taffe.Percioche eſſendo effo il quinto, che moueſſe dopo
Nerone la perfecutione contra Chriftiani ,ſe ne ritrouò
fubito in varieguerre , e pericoli , ponendone da vna
parte Pefcennio Nigro la Soria in uolta, e Clodio Al
bino da vn'altra la Gallia. Ma vinfe Seuero in vnfan
guinofofatto d'arme Albinos efe ne passò dopo quefta vittoria in Bertagna . E
ribellandofi quafi tutti ifuoi confederati, & amici, e ritrouandofene egliper ciò
molto trauagliato, ne mori finalmente preſſo Eborace nel fuo Imperio . De' due
figliuoli , che lasciò, Baffiano , e Geta , nefu l'vltimo giudicato publico nemico
della Republica , e morto , sì per lafua poltrona vita , che d'ognisporca disho
neftàmacchiata haueua , fi anco molto più per hauer difua mano morto Papi
niano eccellentiffimo giureconfulto . Baffiano bauuto dal Senato il cognome di Papinia na
Iurifconful
Antonio tolfe l'Imperio , e da vna maniera di vefte, che egli alpopolo donò , fù 10.
Baffiano
anche Caracalla cognominato . Fù coftui più afpro del padre , e così licentio Caracalla
fo , & intemperato , che non è maniera alcuna di maluagità , ch'egli nella fua Imperatore
e fue empie
vita non commetteſſe . Effo fi crede , chefaceſſe morire Geta il fratello , fe be- tà .
' Geti . E fi tolfe la medefima fua madregna per
ne in nome di lui trionfo de
moglie. Ne lafciò cofa dopo fe , che lode alcuna egli acquistaße , fuori
che le Terme Antonine , che effo incominciò , e che Alessandro finis e la
via nuoua, che esso laftricò . Fece morire tutti coloro , che portauano at
>
taccati al collo rimedij per le terzane , ò per le quartane e tutti quelli
che hauefsero alle flatue orinato . Ma egli finalmente , mentre che ne muo
He contra i Parti le arme , fù efsendo fra Edessa , e Carre colto in
mezo
INA E
46 PLAT DELL VITE DE PONT.

Diziuni di mezo dallinemici , effendo fmontato da cauallo per vrinare , tagliato a pezzi.E
quattro te cosi difgratiatamente ilſettimo anno delfuo Imperio mori . Hora Califto Pon
pi
la Papa Ca tefice in tanta confufione dell'Imperio , & in tempo di cofifcelerati Imperatori
da
tto.
non reftandofi dalfuo buon propofito, ordinò , che tre volte l'anno il Sabbatofi
digiunafe , maffimamente come diceua il Profeta, per cagione delformento, del
vino, e dell'oglio , cioè, nel quarto , nelfettimo, e nel decimo mefe, incomincian
do l'anno fecondo il coftume Hebreo . Ma poi mutando parere , trasferi queſto
digiunone' quattro tempi dell'anno , cioè nella Primauera , nella Eftate, nell'
Autunno , e nell'Inuerno : ne' quali tempi poifurono fatte l'ordinationi de' chie
rici , che prima nel Decembre folamente fi foleuano fare. Ordinò anche Califto,
che nelle accufe , e giudicij de' Chierici non foſſero ammeſſifanciulli, o fofpetti,o
nimici del reo . Giudicò heretici coloro , che pensano , che vn facerdotedopo il
peccato , ancorche ne habbia condegna penitentia fatta , non poßa nella priftina
Jua dignità ritornare . Scriue Damafo,che questo Pontefice edificaffe la Bafilica
di noftra Signorain Trafteuere.Ma non crederei io,chefu fe quella, che boggi co
perfecutioni non
Cimiterio celebre, e magnifica vediamo poi che in quel tempo per le spaTe
di cauito biseuano gli Chriſtiani altro , che capelle , e tutte fecrete, e nafcofe,e per lo più
fotterranee, anzi che publiche , e palefi . Elificda iche Califto il Cimiterio,che
dalfuo nome chiamò , doue erano già primaſtate ſepolte le ceneri di molti mar
tiri . Onde non dee alcuno marauigliarsi, che habbiamo noi detto di ſopra, effere
in quel medefimo luogo ftati molti ſepoltis perche ne prefe il luogo il nome da
vna perfona più nota . Fino al hoggi vi fi veggono le ceneri , e l'offa de' marti
Truliano
Afro ho ri . Vifi veggono le capelle , doue priuatamente fifacrificaua , quando per gli
o douif editti di alcun Imperatori publicamente non fi poteua facrificare. In quefti tem
me.
pi vile Tertulliano Afro figliuolo di Centurione Proconfulares e S. Girolamo
dopo Vittore , & Apollonio li dàfra Latini dotti il primo luogo : perche eglifi
in effetto di acre ingegno , e molti libri feriße. Io ho veduto, dice Girolamo , vn
certo Paolo di Concordia , che è vna terra in Italia , ilquale dice, eTendo garzo
netto hauere veduto in Rom 1 vnſcrittore del beato Pietro Cipriano, che diceua
non hauerne mai Cipriano lafciato di, chenon haue Te letto Tertulliano . Ma ef
fen lo egli ftato prete fin'alla metà della vitafua , spinto dall'odio , e dalle con
tumelie de' Chierici Romani , fi volfe, & attacco con la dottrina di Montáno , e
Origenes
Mebioniti ferife contra la Chiefafanta , e fpetialmente della pudicitia, della monogamia,e
hexeticia del digiuno. Scriẞe contra Apollonio fei libri . Ne medefimi tempi fi portò
Origene in molte cofe valorosamente . Percioche egli impugnò la berefia de gli
Hebionici, che diceuan , Chrifto efere nato puro huomo di Giofeppe , e di Ma
ria voleuano, che fi doueſefecondo il coftume Hebreo offeruare la legge.Nel®
la medefima opinione era Simmaco . Recò Origene con la fua dottrina alla vel.
Porfiri h rità dellafede vn certo Ambrogio, che era (come vuole Eufebio) imitatore del
mics. la opinione, efetta Valentiana so come Girolamo vuole, di Martiano;& a coftui
fi vede vn libro di Origene intitolato del martirio . Porfirio fieriffimo per
fecutore del nome Chriftiano fi tolfe , hebbe Origene per inimico se non dime
no in modo alle volte lo loda,che horalo chiama dottiffimo, e Principe de' Filo
Lofi
CALISTO I 47

fofi,bora dice, che egli tutti ifecreti di Platone penetròsma lo biafma, che alla re
to ligione Chriftiana accoſtatoſifuſſe. Dice Girolamo, che Origenefcriffe preſſo a
Der feimila libri.Ma come Girolamo, & Agoftino vogliono, egli errò in molte cofe,
be ſpecialmente nel libro de Principatu,che egli intitolò Peniarchon.Egli è molto.
to, commendato da Panfilo martire , e da Eufebio , e da Ruffino prete di Acquileia.
Hora Califto , bauendo nel meſe di Decembre fatte cinque volte ordinatione , e
ria creatifedeci Preti , quattro Diaconi , & otto Vefſcoui , fù coronato del marti
iterio, efepolto nel Cimiterio di Calepodio sù la via Aurelia tre miglia lungi dal
jet la Città a' 14. di Ottobre . Fu Pontefice fei anni , diecimefi , e diecigiorni .
Ereftò dopo lui perfei di la Chiefa fenza Paftore .
1.D

VRBANO I. PON. XVII.

Creato del 226. a' 27. d'Ottobre .


" 14

RBANO nato in Roma , efigliuolo di Pontiano,fù a tem


po di Marco Aurelio Antonino nel CCXXVI. anno del Sal
uator noftro , che erano DCCCCLXX. dal principio di Ro
ma . Fù quefto Principe tenuto figliuolo di Caracallas per
che la madrefuafuffeftata publica meretrice . Egli venne in 226
Roma , e tolto con grande afpettatione d'ogn'vno l'Imperio, M. Aurelio
Antonino.
volle effere chiamato Heliogabalo dal Sole , del quale era eſſo facerdote : per
cioche i Fenici chiamano Heliogabalo il Sole . Ma egli ne menò poi cofi fatta
vita contra la opinione d'ogn'huomo , che non lasciò altra memoria dife, che de
fuoi flagiti, e di quanta dishoneftà, e bruttezza immaginare fi può . Egli com
mife con le vergini veftali inceſto : Sempre hebbe la cafa piena di sfacciate don- Heliogaba
ne; e fú poltrone . Spinto dall'ira fece morire Sabino perfona confolare , a cui lo Impera:
tore, e
Vlpianofcriffe . Tutti gli honori , e le dignità daua a maluaggi , e fcelerati , fatti.
iquali eo alle volte a quefto modo burlaua : lifaceua feder feco a tauolafopra
man
A E NT
IN LL TE
10 DI AT DE VI ' PO
DE .

manticigonfisquali poi di vnfubitofgonfi, fe ne ritrouauano effigiù ſotto la ta


uola . Egli cofi dishoneftamente rideua , che publicamente nel teatro altri , che
effo non fi fentiua . Questifù il primo , che in Romaportaffe vefta tutta dife.
ta indoffo , che la chiamauano Holofericos e che di tauole, edi caffe di argento fi
feruiffe . Effendoli dagli amici detto , che miraffe bene, che egli con lofouerchio
Spendere non ne diuentafse pouero : Che cofa, rifpofe, può meglio accadermi in
quefta vita, che essere io a me stesso , & a mia moglie herede ? Ne trapassò tal
Pazzie di volta a tanta pazzia , che fece raccorre infieme dieci mila libre di aragni 3 dal
Heliogaba che diceua potersi la grandezza della Città di Roma comprendere . Fece me.
lo.
defimamente tal volta raccorre infieme dieci mila topi , dieci mila donnole , e
dieci milaforici groffi . Ma ne venne con queste cofi fatte pazzie in tanto difpre
gio d'ogn'buomo , che nefu in vna riuolta militare , che nacque, infieme confua
madre tagliato a pezzi . Efsendoliflato da'facerdoti Soriani predetto , ch'egli
douefse di morte violenta morire , vogliono , che fi hauefsefattofare un bel lac
cio difeta , e di cocco , per appiccaruifi . Mori nel quarto anno del fuo Imperio
nel tempo appunto , che in Paleftinafù edificata la Città di Nicopoli , che era
prima chiamata Emaus , e fù a fare quefto effetto mandato Giulio Africano ec
Giulio Afri cellent hiftorico di quel tempo , Hora Vrbano Pontefice , che visse nel tempo
no hilo di quefto moftro ( e non di Domitiano , come vogliono alcuni) con la dottrina,e
I:Co .
bontà della vitafua ne recò molti alla verità della fede ; e vi furonofrà gli altri
Valerianofpofo di S.Cecilia , e perfona di molta importantia in Roma , e Tibur.
tiofuofratello , i quali pofcia amendue con gran coftantia di animo foffrirono il
Valeriano martirio . E Cecilia , che essendo maritata conferuò intatta la fua verginità , fù
martie
Tiburtio martirizata anch'essa , e nellafina cafa paterna fepolta ; che già prima a prieghi
marire. di lei bauca Vrbano dedicata al Signore , e fattane Chiefa . Qefto medefimo
tir . max Pontefice ordinò, che potesse la Chiefa pofsedere i poderi , e gli altriftabili , che
Cecilia
offerti , e dati lefussero ; ma che ſe ne douefsero le intrate , ei frutti a' chierici
tutti diuidere i perche il benefufse comune, e non priuato de' particolari. Alcu
ni a questo Pontefice attribuiscono la distintione de' quattro tempi dell'anno per
lo digiuno , che prima per la imperitia delle genti congran confufione fi ofscrua
ua. In quefti tempi visse Trifune fcolare di Origene, chefcrifsefrà le altre cofe
Trifone , della vacca ruffa nel Deuteronomio . Minutio Felice anche, ch'era in Romafa
Minut oct mofo caufidico, fcrifse in quefti tepi vn dialogo,nel quale introduce v Chriftia.
Jebri fur
tori. no, vn Gentile, che difputino . Scrifse anche cõtra i Matematici, e nefà men
tione Lattantio. Alessandro Vefcovo di Gierufalem in quefto tëpo drizzò nella
Cittàprincipale delfuo vefcourdo quellafamofa libraria,che lo fè degno di mol
ta lode . MaVrbano fatto cinque volte ordinatione di Decembre, e creati noue
Preti , cinque Diaconi, e noue vefcoui , riceuette la corona del martirio a i vin
ticinque di Maggio , efù fepolto nel cimiterio di Preteftato fu la viaTiburti
na. Tenne il Ponteficato quattro anni , dieci mefi , e dodicigiorni . E vacò
dopolui vn mefe lafede .

PON
PONTIAN O 49

PONTIANO PON. XIX.


17,0
Creato del 23 1. a' 18. di Giugno.
1145
gens
Severa
ader
pa

2001

ONTIANO figliuolo di Calfurnio nacque in Roma , efù Pon


tefice a tempo dell'Imperatore Aleſſandro Seuero nell'anno 974.
dal principio di Roma,e nel CCXXXI. dellafalute noftra. Frà l'Im
Diadume
P perio di Heliogabalo, e di Aleffandro tre Imperatori furono , Dia
no Impera
dumeno , Macrino , & Albinos i quali , perche poco tempo tennero tore.
Macrine
L'imperio , e nonfecero cofa degna di memoria , bo tacciuti . Albinofolo per la
Imperatore
fuagran voracità acquistò preſſo i pofteri nomes perche egli , come fi legge , in Albino Im
vna cenafi mangiaua cento perfichi , dieci meloni , cinquecento fichi, e quattro- peratore.
cento oftriche . Ma lafciamo via queſti moftri, & veniamo ad Aleſſandro , che Aleffandro
fù molto virtuofo ; e ch'eſſendo dal Senato , e da'foldati con moltoftudio eletto Stuero Im
Imperatore, tutto l'animo volfe araffettare le cofe dellaRepublica, che fi ritro- fuoi fatti .
uauaper la malignità de' Principi paffati tutta conquaffata, & in rouina. Nel
la quale cofafù da perfone eccellenti , e fingolari aiutato , come furono Giulio
Frontino perfona dottiffima , piano , e Paolo eccellentiffimi Giurifconfulti , Giulio
tino. Fo
Fù in modogiufto , che non fù mai huomo , che fi doleſſe , che da lui oltraggiato vipiano .
fuffe . Viße lontano da ogni pompa , & ambitione : onde vna voltafolamente,
effendo Confolo vsò la toga pitta , che era vefteſegnalata d'Imperatore , ò di of
Giuftitia fe
ficiofupremo. Se haueſſe alcuno nelfalutarlo piegato il capo , ò qualcheparola gnalata fat
lufingheuol ·ladortali
ed , tosto some adulatore il cacciana via . Era di tantapru ta dall'Im
peratore
dentia, che nonfi lafciaua ageuolmente inganna da chiunque fifuffe.Onde perche Aleffandro.
Turinofotto colore di poter molto preſſo l'Imperatore, riceueua, da chi haueua
bifogno difauori , prefentis fece fulforo tranfitorio attaccarlo a vn palo, quiui
colfumo morire nel qual tempo il banditore gridaua quefte parole ; si punifce
colfumo colui , che vendeua ilfumo. }Spregiò affatto il danaro,del quale Mam
meafua madre era molto ftudiofas e fe delle gemme pochiffimo conto , come di
cofe , che a donne più tofto , che ad huomo , appartengono : e foleadire , che in
D Ver.
རཐ ་ PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Vergilio, che Platone de Poeti chiamaua, aſſai più gemme, e migliori ſi ritro
uauano. Non rolle,che nelfacro erariofi riponeſſe il danaro , che fi cauaua della
gabellade' ruffianise delle meretricis ma ordinò, che in bifogno della Rep.ſiſpĕ
deffe,percheſe ne rifarciße il Teatro,il Circo,l'Anfiteatro, e lo ftadio, Fè di ogni
partecercare,e raccorre le ſtatue de' cauallierifamofi, e nel foro trafitorio driz
Zarle. Forni , & ornò le Terme di Antonio Caracalla , che boggi Antoniane fi
chiamano. Hebbe animo di edificare a Chrifto vn tempio, e di porlofragli Dei,
che i gentili adorauano.Hebbe bene nelfuo Oratoriofra gli altri Chrifto, Abraã,
& Orfeo. Hora quefto Aleſſandro ornato di tante virtù fù aſſaigarzonetto al
l'Imperio affunto, e toto ne moffe alla Perfia laguerra: nella qual imprefa vin
Se ilnemico incampagna; e ne pofe in rotta il Re Serfe, che all'hora Perfianifi
gnoreggiana . Fù Aleſſandro cofi feuero , e rigido cenfore della militia , che tal
volta anche le integre legioni licentiò, e priuò delle dignità , & ornamenti mili
tari : la quale tantafeuerità fù cagione , ch'vn di preſſo Maguntia nella Gallia
in vn tumulto militare fuffe dal fuo fteffo efercito tagliato a pezzi . Hora Pon
tiano Pontefice ad inftigatione de' Sacerdoti de' gentili fù per ordine dell'Impe
ratore confinato in Sardegna infieme con Filippo prete; in quel tempo appunto ,
Origene. che Origene ritraffe dalle loro b refie Germano prete Antiocheno,è Berillove
Berilo he fcono di Arabia. Negaua Berillo, che Chrifto auanti la incarnatione ftatofuffe.
rctico.
Scriffe coftui alcune operette, e specialmete alcune epistole,nelle quali ringratia
molto Origene dellafana, e buona dottrina, che egli hauuta ne haueua . Vi è vn
dialogo di Origene, nel qual riprende Berillo dellefue pazzie,nelle quali era con
Ingegno questefue opinioni heretiche trascorso . Fù Origene di tanto ingegno, e dottrina,
dort ina &
grande, d' chefette ferittori , dettando lui, non poteuano, fcriuendo ,feguirlo . Hebbe ſette
Orig.
giovani,chefcriueuano , altrettante fanciulle ben dotte,li quali tutti egli det
tando,e verfando copiofamentefuori laſua dottrinaſtancaua . Eßendo chiama
to da Mammea madre dell'Imperatore Aleſſandro, ne vene di Antiochia in Ro→
ma, & effendone molto riputato, e flimato , infegnò a queſta virtuofa fignorala
noftrafede Chriftiana, & in Antiochia pofcia fi ritornò . Hora Pontiano dopo
d'hauer molte calamità, e fieri tormenti in Sardegna per la fede Chriftiana fof
ferti,mori a' 19. Nouembre, e nefù poſcia ilſuo corpo da Fabiano Pontefice con
molta veneratione, e con tutto il clero in proceffione portate in Roma,efu la via
Salmi da Appia nel cimiterio di Califto fepolto - Nelle ordinationi, ch'eglifece due volte
chi fuori nelmese di Decembre, creò fei Preti, cinque Diaconi, efei Vescoui. Visse Ponte
nato,che
ca fi fice cinque anni, cinque mesi , e due giorni. E vacò dieci di dopo il fuo martirio la
affero in
Chiefa . fede. Pontiano ordinò, che la notte , e'l giorno fi cantaßero per tutte le Chiefe i
Salmi, e che il Sacerdote, volendo celebrare la meffa, diceẞe prima il Confiteor
Deo .
ANNOTATION E.

Che Pontiano moriffe di morte naturale in Sardegna , doue fi ritrouaua in efi


lio; e che Califto, Vrbano, Antero, Fabiano, Cornelio,Lucio, Stefano, e Sifto I.
morifero martiri; ei tempi fteffi, che furono a' Chriftiani nella loro perfecutione
terribili, e quafi quantifcrittori antichi ne fcriffero, lo fanno chiaro."
AN
9834 2441.
ANTE RO. 51.
ris
ANTERO .3 PON T. XX.
*
Gj Creato del 243. a 11.di Nouembre.

14

NTERO dinatione Greco, efigliuolo di Romulo, fù creato


Pontefice nel tempo , che tenne Maffimino l'Imperio, il quale Maffimine
nel 987. dal principio di Roma bauendo profperamente guer- Imper.
reggiato in Germania , fù dal eſſercito senza ordine alcuno del
Senato eletto Imperatore . Queftofù di cosi gran ftatura , che
paslaug piedi di altezza hebbe ilpie cofigrande, che de di Maili
ne venne pofcia inprouerbio , quando fiparlaua di qualche inetto , e lungo huo- mino Im
per.
mo,di dire, Egli ha bisogno dellaſcarpa di Maffimino.Et cost haueagroſſa que
fto Principe la mano, e le dita , che in luogo di anello fi feruia di vn cerchio di
oro, che la mogliefua ne portaua d'intorno al braccio , Fù così gran beuitore,che
non fifarebbe da buomo creduto, quanto vino eglifolo in vna cena beuelle . Ma
mentre, che perfuo ordine hanno i Chriftiani lafefta perfecutione dopo Nerone,
fù nel terzo anno del fuo Imperio , preffo Aquileia, ch' egli aTediata teneua ,
infieme con Maſſimino il figliuolo da Puppieno ammazzato . E cofi con la morte
alla guerra, & allaperfecutione de' fedeli ne impofe fine, bauendo molto de ✓
1
fiderato di far Mamea , & Origene morire . Si legge , che in quello aſſedio di
Aquilea, mancando le corde per farne le cocche de gli archi, le donne fi tagliaf
fero i capelli perfarne quefte cocche a'foldati : Onde in honore delle donne, e di Auto gene
rofo delle
quefto atto, che elle fecero,ne dedicò pofcia il Senato a Venere Calua vn tempio. donne d'A
Hora Anterofù il primo, che ordinaffe, che diligentemente le cofe de' martirifi quilea.
ferineTero, perche con la vita non fi perdeffe anche la memoria de' buonis e fe
Giulio A
quefte biflorienell'erario della Chiefa riporre . Ordino ancora , ch'on vefcouo fricano hi
poteße lafciando onvefconado effere trasferito ad vn'altro, e quello perneceffi ftorico.
tà, e per vtilità non fua, ma delgregge , che glifi commettewai con autoritàpe
rò del Pontefice . In quelli tempi fu Giulio Africano eccellente fcrittore , e di
cuifi è detto diſopra, che per urdine di Heliogabolo ne andaſſe àfare rihabitare
D 2 Emaus,
52 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Emaus, chefu poi chiamata Nicopoli . Scriffe quefti vna epiftola ad Origenes
perla quale moftra la hiftoria di Sufanna non effer preſſogli Hebrei : onde in ri
Spofta nerefcrifle contra lui Origene vnagrande epiftola. Furono anche pregia
ti molto in quefti tepi Germino prete di Antiochia, Heraclio Vefcovo di Alef
fandria. Ma Antero hauendo vn folo vefcouo creato,fù morto martire ai dieci
di Gennaro, e nel cimiterio di Califto sù la via Appiafeppellito, Tenne il Pon
teficato un mefe, e quatordici giorni . Evacò dopo lui 13 di lafede.

FABIANO PONT. XXI .

Creato del 244. a' 10. di Gennaro.

“རྣ ་ ;

ABIANO Romano Figliuolo di Fabio tenne il Ponteficato


Gordiano dall'Imperio di Gordiano, e di Filippo fino a quel di Decio . Haus
Imperatore to c'hebbe Gordiano l'Imperio , ne passòfopra i Parti , che erano
furibondi incontra dell'Imperio entrati , e gran ftraggefacendone,
gli vinfe , e cacciò via . Ma mentre , che lui torna in Romaper
Libraria di trionfare , fù da' due Filippi ammazzato . Si dà a quefto Principe quefta lode
fingolare , che nellafua libraria vogliono , che haueffe dafeffantadue mila libri .
Filippo pri Filippo nell'anno 997. dal principio di Roma paſſatone di Soria in Italia l'eſſer
mo Impera
Tore Chri- cito , tenne cinque anni con Filippo il figliuolo l'Imperio . Queflo fù il primo
Riszo. Imperatore Chriftiano , che Roma haueſſe , & il quale non haueua ardimento di

andare in Chiefaper vdire gli officij diuini, fe non fi confeßaua prima . Nel ter
Zo anno delfuo Imperio , che era il millefimo dal principio di Roma , furono in
Romacelebrati igiuochifecolari, che ogni cento anni celebrare fi foleuano , onde
dal fecolo , che è lofpatio della vita humana , baueuano tolto il nome , & erano
giàftati primieramente ordinati da Valerio Publicola dopo , che di Roma fis
rono i Recacciati . Mafurono amendue quefti Filippi per opera di Decia in dè_
uerfi luoghi inganneuolmente morti : percioche Filippo ilpadrefù in Verona,
il fi
FABIANO . 53

riga Il Figliuolo in Roma a tradimento tagliato a pezzi . Hora Fabiano Pontefice


dei diftinfe a fette Diaconi le regioni della Città di Roma , perche da gli fcrittori le
preg cofe dimartiri raccoglieffero , ene animaffero perciò gli altri fedeli . Fece an
che (per honorarne i martiri ) fare alcuni edificij . Ordinò ancora , che fi do
ineffe ogni anno il giouedì Santo rinouare il chrifma , & il vecchio nella Chiefa
42 bruciare . Nel tempo di quefto Pontefice la herefia Nonatiana nacque . Era
Nouatio
Nouatio Prete in Roma , & auido della prelatura ne poneua le cofe humane , e heretico.
le diuinefofopra,perche Cornelio a Fabiano nel Ponteficato non fuccedeffe . Egli
fifeparò dalla Chiefa Catolica, e chiamando fe, e ifuoi feguaci puri, e mondi di
ceua, non douere gli apostati , ancorche penitenti , nel grembo della Chiefa rice
.
1
uerfi . Per la qual cosafù in Romafatto vn Concilio di feffanta vefcoui , e di Concilio
altretanti Preti , con vn buon numero di Diaconi ; nel qual Concilio fù come in Roma
ōtra i No.
falfaripronata la opinione di Nouatio ; e detto , che ad effempio del Saluatore uatiani he
noftro a nefuno penitente fi dee negare il perdono . A tempo di questo Pontefi- icici.
ce fi confutò , & annullò la herefia di alcuni , che diceuano l'anima morire col
corpo , e nellarefurrettione poi rifufcitare l'vno , e l'altro infieme ; e la herefia B :thefat
medefimamentede' Relchefati, che a neſſun conto accettauano Paolo Apoftolos heretici .
e che diceuano, che chi haucffe ne' tormenti negato Chrifto , pure che haueffe col Origene.
cuore buona intentione hauuta, non hauerebbe peccato . Scriffe anche Origene
contra Celfo Epicuro, che molto i Chriftiani oppugnaua. Scriffe medefimamen
te dellafede à Filippo , e Seuera fua moglie. E finalmente feriffe a Fabiano mol
te cofe dell'ordine dellafede . Aleſſandro Vefcovo di Cappadocia in queſti tem
pielendo andato in Gierufalem per vifitar quei luoghi Sacri ,fù da Narciſſo ve
fcono all'hora di quel lungo, e molto vecchio, forzato a torrefeco il gouerno del
fuo Vefcanado . Ma nella perfecutione grande, che fu fotto l'Imperio di Decio,
nel tempo appunto , che fu in Antiochia Babila martirizato , fù anch'egli mena
to in Cefareafatto per lafede di Chrifto vccidere . Fabiano Pontefice, fopra il
cui capo, mentre che fi cercaua ad Antero ilfucceffore, dicono, che vna colomba
volaſſe in quellaforma , che già fi vide vn'altra ful capo del Saluator no
ftro nel Giordano , hauendo con cinque ordinationi , che egli il De
cembrefece, creati ventidue Preti ,fette Vefcoui, e vndeci Dia
coni , fù del martirio ornato , e nel Cimiterio di Califto
sùla via Appia a' 20. di Gennaio fepolto , Reffe
la Chiefa 14. anni, vndeci mefi , & altre
tanti giorni . E reftò dopo luifei
di fenza capo la
Chiefa .

D 3 COR.
54 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

CORNELIO P ON T. XXII.

Creato del 259, a' 12. di Luglio .

ORNELIO fù Romano , e Figliuolo di Califto , e tenne il


D cio Im. Ponteficatofotto l'Imperio di Decio . Nacque Decio in Bu
per.cmpio, da Città della Pannonia inferiore,& hauendofatto i due Fi.
lippi morire, tolfe perfe l'Imperio ; moftrando verfo Chriftia
ni vngrand'odio per cagione de' Filippi , che haueuanofauo
rita la noftra religione . Ma hauendo infieme col Figliuolo ,
che Cefare dichiarò , tenuto l'Imperio due anni , fu da i
·Barbari , che lo vinfero , talmente oppreſſo , e calpestrato , che il fuo corpo
non fi ritrouò giamai . Et fù queſto retto giudicio di Dio , poiche hauendo
Scifma pri . egli moffa la fettima perfecutione della Chiefa dopo Nerone , hauea molte
mo nella Santiffime perfone fatte morire . Nel Ponteficato di Cornelio , che voleua ,
Romana
Chiefa . che gli Apoftati , e maſſimamente i penitenti , fi riceueſſero , Nouato fuora
Noustiano della Chiefa Catolica ordinò Nouatiano , & in Africa Nicoftrato . Onde i con
antipapa . feſſori , che allontanati da Cornelio fi erano , per feguire l'opinione di Maſſimo
Prete , e di Mofe , ritornando nel grembo di S. Chiefa , confeguirono il nome di
veri confeſſori. Mafù poi Cornelio per le molte inftigationi de gli heretici man
dato in efilio a Centocelle, che è preſſo Ciuità vecchia. Qui hebbe lettere da Ci
Cipriano priano Vefcono di Cartagine , ch'era flato prigione , e ne intefe la calamità dell'
e efilio , Si leggono anche altre lettere di Ci
Carthagi amico , e la confermation delfuo
Vefcovodi
AC. prianofcritte a Cornelio piene di religione , e di fedes frà le quali quella è oltre ?
modo elegante , nellaquale riprende, e condanna vn certo Nouatofuo difcepolo.
Della medefima herefia Dionigio vefcouo di Aleſſandria , e già difcepolo di Ori
genefcriffe a quefto Pontifice . Et in vn'altra lettera riprende Nouato , chefe
parato, & allontanato fifuffe dalla comunione della Chiefa Romana. Et a quel,
che Nouato diceua, effere contrafua volontà ftato da'fuoi alla Prelatura,e go
uerno diloro elettos Se contra tua volontà,Nonato, rispondeua,feiftato , come
tz
COR NEL I O. ** 55 "

11. tu dici , eletto ; ogni volta , che tu vorrai , petrai ritrartene . Hora Cornelio
prima, che andaffe in efilio, ad iftantia , e prieghi di Lucina donna digranfanti.
tà, leno di notte della catacomba , doueparea, che poco ficuri foffero , i corpi di
S. Pietro , e di San Paolo e quefto collocò Lucina in vn fuo podere fu la via
Hoftienſe, lì appunto , doue erastato quefto Apoftolo morto , e Cornelio quel di
S. Pietro ripofepreſſo il luogo, dov'era stato fatto morire , nel tempio di Apolli_
ne inVaticano . Hora intefo Decio, che haueſſe Cornelio hauto le lettere di Ci.
priano, nelfece tofto venire in Roma, doue nel tempio di Tellure in queftaguifa
inprefenza delgouernatore della Città li parlò Adunque a questo modo, e co
fi oftinatamente hai tu deliberato di viuere, che ne fai conto alcuno degli Iddij,
netemigli ordini, ne le minaccie de' Principi, e con tanta libertà ne mandi, e ri
ceui le lettere, che contra il bene della Republicafono ? A questo rispose il bucu
Pontefice, edißes Non hoio mandate , nè riceuute lettere, che punto all'Impc
rio pregiudicaffero ima fi benfolamente , che all'honor , e lode di Chrifto appar
teneffero, e del modo , come le anime allafalute loro afpiraſſero . All'horafde
1 gnatoforte l'Imperatore Decio comandò ,che ilfanto Ponteficefuſſe battuto con
certe sferze impiumbate. E dopo quefto ilfe nel tempio di Marte condurre, per
che la imagine di lui adoraſſe , e ricufando difarlofuße ui incontinente morto .
Ma ilbuon Cornelio, che fi vide condurre al mortirio, commiſe a Stefano Archi
diacono tutti ifuoi beni : e cofi fù poco appreffo a 5. di Maggio fatto morire.
Ilfuo corpo fufepolto di notte da Lucina , accompagnata da alcuni chierici , nel
fuo poderfu la via Appia non molto lungi dal Cimiterio di Califto Scriuono al
cuni,che quefto Pontefice lafciaffe col martirio la vitafotto l'Imperio di Gallo , e
di polufiano alli 16. di Settembre : ma io credo più a Damafo , che vuole , che
egli per ordine dell'Imperator Decio moriffe. Due voltefè Cornelio ordinationi
il Decembre , e creò quattro Preti, altretanti Diaconi , e fette Veſcoui . Tenne
due anni , due mefi , e tregiorni il Ponteficato . E reftò dopo lui trentacinque
giorni la Chiefafenza Paftore . Questo Pontefice vogliono , che ordinaffe , che
poteffe il Sacerdote, volendo, per certa caufa giurare .

ANNOTATIONE .

Dopo la morte di Fabiano , e la elettione di Cornelio fù il primo fcifma nella


Chiefa Romana: percioche vn certo Romano,chiamato Nouatiano,gonfio d'am
bitione, col fauore di Nouato prete Africano di molto grido, e di alcuni altri chie
tici dal medefimo Nouato ingannati ( & erano amendue coftoro ftati per la fede
di Chrifto prigioni ) prefe in Roma contra Cornelio il Ponteficato , fetto, celere,
che Papa Cornelio , & ifeguaci fuoi hereticamente contra il parere fuo , e degli
altri, che la fua opinione feguiuano , haueffe nel grembo della Chiefa ritolti co
loro, che haueuano a gl'idoli facrificato, ancorche poi pentiti fi foffero:percioche
ifeguaci di Nouato ogni fperanza di mai più con la Chiefa riconciliarfi toglicua
no a tutti coloro , che idolatrato haueffero ; fe ben , quanto bifognaua,pentiti pe
fcia fi fuffero, rimettendo fimile caufa in Dio , che può folo perdonare i peccati .
Fù Nouatiano gran tempo in Roma feifmatico Pontefice cotra Cornelio , e fuoi
fucceflori:e da lui hebbe la herefia de' Nouatiani principio . Eufebio nel fefto ,
D 4 fettimo
56 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.

fettimo libro della hiftoria ecclefiaftica, e Damafo nella vita di Fabiano, e di Cor
nelio tutte quefte cofe fcriuono . I fucceffori di Nouatiano tennero in Romala
dignità Ponteficia fino al Ponteficato di Celeftino,ilquale, come Socrate nell'vn
decimo capo del fettimo libro della hiftoria ecclefiaftica fcriue, vietò, che effi po
teffero publicamente lafciarfi nella dignità Ponteficia vedere . Nelle epiſtole di
S. Cipriano , che in quefto tempo viffe , fi fa e di queſto ſciſma , e di queſta here
fia affai fpeffo mentione ,

LVCIO I. PONT. XXIII.

Creato del 261. a' 20. di Nouembre .

VCIO Romano me lef mamente, figliuolo di Perfirio,


Gallo , &
Volafiano fu Ponteficefotto l'Imperio di Gallo,ilqualefù Impe
Imperato
ratore infieme con Volufiano il Figliuolo . Nel tempo
Pottegrá
diliana . loro in vendetta de' Chriftianifi tantapeftilenza, che
non dico poche prouincie, ò Città : ma poche cafefu
rono, che quefta fiera calamità , e flagello nonfentif
Emil ano fero . Ma Gallo , e Volufiano , mentre chefopra Emi
Imperat.
Valeriano liano ne vanno, che cercaua di occuparsi l'Imperio ,fu
Imperat rono nel fatto d'arme tagliati a pezzi , prima che il
Galeriano
Impezar , e fecondo anno di queſtaſuprema loro dignità compito vedellero. Mafu Emilia
loro trifla no , che aßai baffo , e vilmente nato era, nel terzo mefe della tirannide , che oc
vita,
cupata fi haueua, anch'egli oppreffo, e morto . Onde nefurono quafi nel medefi
mo tempo eletti Imperatori Valeriano dall'effercito nella contrada de' Grigioni,
doue fi ritrouauas e Galieno il Figliuolo dal Senato in Roma . Ma fùl'imperio
loro vergognofo, e perniciofo aliome Romano per la loro poltrona natura, e per
la crudeltà, che co' Chriftiani vfarono . Percioche i Germani ponendone tutto a
ferro , & afuoco , ne vennero fino a Rauennas e Valeriano guerreggiando nella
Mefopotamiafùprefo Ra' Farsi , nella qualeferuitù affai vilmente viſſe . Per
cioche
LV CI 0. ST
C
Cioche ogni volta, che Pacoro Re di Perfia volea montare a cauallo, di lui, che toro
Pri Re
444

glifi chinaua giù,come di vn fcanno, ò di vn poggio, fiferuina . E con gran ra`s end :
1
gione egli questo flagello fenti's por che non più tofto la bacchetta dell'Imperio for
(mp Roma.
fivide in mano, che contra Chriftiam fi volfe , e bandita la otta perfecution: :0.

della Chiefa ,faceua aforza di tormenti fpauentare i fedeli , perche adoraffero
gli Idoli vani, & a chi queſto negato haueffe , facena per tutto , e senza riſpet.
to alcuno torre la vita. Ma egli ne apparue pofcia cofi chiaro il giuditio di Dio,
che Spauentato Galieno , nefe lafciare i Chriftiani , ele lor Chicfe in pace . Ma
quefto pentimentofi tardo:percioche erano già per volontà di Dio da ogni par
te i barbari entrati furibondi nelle contrade dell'Imperio Romanos e ne forfero
alcuni tiranni per varij luoghi dell'Imperio ,perche in quello , che i barbari efter
ni lasciato vihaueuano, eſſifaceſſero del refto . Ma Galieno , che haueua già ab
bandonata la Republica affatto,fù in Milano , doue tutto in potere delle lafciuie
dato fi era, tagliato a pezzi. Hora Lucio Pontefice ritrouandofi per la morte
di Volusiano alquanto libero , ne venne in Roma , & ordinò , che due preti , e
tre Diaconifempre doueTero il Vefiouo accompagnere , douunque eglifoffe , co
me teftimoni della vita di lui, e di quanto egli mai operaffe . In questi tempi mo- martire.
Cipriano
ri martire Cipriano , lquale hauendo già mfegnata, e letta Retorica, a perfuafio
ne di Cecilio prete (come vuole Girolamo) dal quale tolfe il cognome, con Chri
Aianifi accoftè, e difpensò a' poueri tutte le fuefacultà : ediuentato prima pre.
te,poi Fefcouo di Cartagine , fù finalmentefotto l'Imperio di Gallo , & Volu
fiano del martirio coronato . Fù la fua vita, e'l martirio da Pontio fuo prete , e
fuo compagno nell'efilio , egregiamente in vn libro defcritta . Prima , che Ci
priano morifle, con la Chiefa Romana in questa parte si conformò , cioè , che non
fi doneẞero gli beretici rebattezare; ma riceuer nel grembo de' Catolici , fola.
mente con impor loroful capo la mano , dell'errore paſſato aToluendoli : che già
Sopra questa materia erafrà lui , e . Cornelio gran contefu paßata . Hora Lucio Gli hereti
1 penitenti
primache per ordine di Valeriano fue menato al marttirio ,nelle mani di Stefa- db.
no fuo Archidiacono tutta la poteftà della Chiefa ripofe , raccomandandolo a' bɔno
tizare.tibi.
fedelt, perchefuofuccefore lo elegeffero . Et bauendo tre volte in Decembre dati zase.
gli ordini facri, e creati quattro Preti, e altretanti Diaconi, efette Vefcoui,nic
ri dicoltello, efù nel cimiterio di Califto fula via Appia a'25 di Agoto@poli
to.Fù Pontefice tre anni, tre mesi , e tregiorni . Et vacò trentacinque di dops
lui la fede,effendo egli ftato vecifo a i quattrodi Marzo.

STEFA
$3 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

STEFANO I PONT. XXVIII.

Creato del 264. a' 19. di Aprile .

3
}

TEFANO Romano , e figliuolo di Giulio , fù in quel


tempo eletto Pontefice , chepareua, che ne fuſſegià af
fatto andato l'Imperio Romano à terra, appunto all'ho
ra , che Poftumo occupata tirannicamente la Gallia ,
Rofumo fu cagione , che incominciaffero à rifpirare alquanto le
Taranno
cofe della Republica . Percioche coftui perdieci anni,
della Gil
lia. che queluoghi refe , affai bene fi portò : e cacciati via
i nemici ne riduffe al priftino fuo ftato quella prouin
Vittorino
Tiranno , cia : Ma effendo egli poi preſſo Maguntia in vna riuol
ta militare tagliato à pezzi , glifucceffe Vittorino , chefù certo vn caualliere
aTai valoroso : ma eẞendo fouerchio alla lafciuia inclinato , mentre che egli
ne và i letti de'mariti honorati macchiando , fù in Colonia Agrippina morto .
Hora Stefano volto tutto à riordinare la Chiefafanta , inftitui , che non potef
feroi Sacerdoti , e i Leuiti altroue le vefti facre vfare , che nelle Chieſe , e ne
facrificijs accioche altramente facendo , non incorreſſero nella pena , che il Re
Baldaffare in Babiloniaſenti , per hauere con le mani profane tocchi i vaſiſacri.
Quefto Ponteficefopra il douere, il douere , ò nò , ribattezarfi coloro , che alla
veritàdellafede ritornati fuffero, fempre tenne il parer di Papa Cornelio . Onde
Dionigio , che prima haueua in ciò l'opinione de'Cartaginefi , e de gli Orientali
feguita, mutato di parere,feriffe à Stefano, che di buono animo fteße, e firalle
graffe , perche le Chiefe , cofi Afiatica, come Africana ne erano già nel parere
Makchione della Romana Chiefa venute Malchione prete eloquentiffimo di Antiochiafi in 1.
·
Antioch
no e quel tempo di molto giouamento alla Chiefafanta:perche egli dottamentefcrif
feriffe
#ontro Pao fe contra Paolo Samofateno Vefcovo di Antiochia , il quale fi sforzaua di rino *
Artemone , che diceua eßere flato Chrifto fola
Jo
teno here uare la fetta , e la opinione di
Samofa
tico. mente huomo , e nonfempre efferc ftato i ma hauere da Maria hauuto il princi

pio.
STEFAN O. 59

pio. Quefta opinione fù poi nel Concilio Antiocheno per vn comune confen
IIL
fo riprouata, e dannata . Il medefimo Malchione fopa quefta materia in nome
delSinodofcriffe vna epiftola grande a'fedeli, Ma Stefano, hauendo , e co'fatti ,
e'con le parole comuertiti molti Gentili alla verità della fede , fatto cercare da
Galieno,come vogliono alcuni , ò da quelli, che in virtù dell'editto di Decio per
Seguitanano i Chriftiani,fù con gran numero de'fuoi prefo, e menato al martirio.
Glifù mozzo il capo , efù ilfecondo d'Agoſto nel cimiterio di Califto fu la via
Appiafepolto. Fece due volte ordinationi il Decembre, e creò fei Preti,cinque
Diaconi, e trevefcoui . Fù Pontefice fette anni , cinque mefi, e due giorni . Et
reftò per ventiduegiorni dopo lui la Chiefafenza Paftore.

SISTO II. PONT. XXV.

Creato del 271. a' 15. di Settembre .

‫ܛܓ‬

£8346
ISTO fecondo nacque in Atene città della Grecia, di Filofo
758"
fo,e difcepolo dell'Academia diuentò Chriftiano , e difcepolo
E
di Chrifto neltempo , che ancor duraua la perfecutione , che
Best
per ordine di Decio, e di Valeriano tanto ifedeli affliſſe. Ma
nonfaràegli forſefuori di propofito toccare qui breuemente
gli altri tiranni,fin che al Principe veniamo . Percioche mor Tetrico ti
toVittorino nella Gallia , Tetrico Senatore, che fi trouaua an
in quel tempo gouernatore dell'Acquitania , fù aflente dall'esercito Imperatore
eletto . Ma mentre che nella Gallia quefte cofe palauano , furono in Oriente da
O:enato
Odenato i Perfi vinti,fù la Soria difefa, e la Mefopotamia fino a Tefifonte ricu tiranno.
perata. Nel qual tempo nacque in Tolomaide città della Pentapoli,laquale fù
da gli antichi chiamata Barce, vn'empia dortrina, e piena di beftemmie contra
il Padre eterno,e contra Chrifto, che negauano effere figliuolo di Dio , e primo
genito di tutte le creature: Toglieuano anche l'intelletto dello Spirito Santo ; e Sabellio
fichiamauano quefti heretici Sabelliani da Sabellio autore & inuentore di cofi hereko
per
60 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Cheriet peruerfa fetta . Ma che dirò io dellafporca opinione di Cherinto, ilquale diceua
hererico. in capo di mille anni doue Tere la refurrettione , & il regno di Christo in ter
Chiliafti
heretici . ra?Onde da quefto millefimo furono da'Greci Chiliafti chiamati . Quefto Cherin
to, perche amaua fommamente le lafciuic , ei piaceri , frà le tante promeße del
futuro regno proponeux a'feguacifuoi copiagrande di cibi, e di donne , & ogni
maniera di luffo . Nella medefima opinione era Nepote Vescouo nelle contra
de dell'Egitto; percioche diccua , douere i Santi regnare in terra con Chrifto frà
Nepotiani le delitte, epiaceri corporei . Dal capo loro furono chiamati Nepotiani i fettato
heretici.
ri, e feguaci di cofi bruttafetta . Penfana Sifto douere confutare , & eftinguere
quefte opinioni cofi erronec , quando accufato, ch'egli contra i bandi , e decreti
dell'Imperatore predica e la fede di Chrifto , fù prefo , e menato nel tempio di
Marte, perche, ò δ a quefto Dio facrificaffe , ò ricufando nella pena della vita in
correffe . Et eTendone finalmente menato a morire , gli andaua Lorenzo Archi
diacono dietro , e diceua: Done ne vai in padrefenza ilfigliuolo ? Doue ne vai
ottimo Sacerdote fenza il miniflro ? Et egli all'hora queste parole rifpofe ; Io
non t'abbandono, figliuolo . Aſſai maggiori contefe, che non fono queste mie, bi
Lugna figliuolo, che tu imprendi per lafede di Chrifto . E ti fo certo , che nel ter
Zo giorno tu Leuita dietro à me Sacerdote verrai . In questo mezo vedi bene, fe
danari, ò cofa altra di pregio tu hai , & diſpenſala a’poueri . Nel medefimo di
Lorenzo furono con Sifto fei diaconi martirizati, Feliciffimo, Agapito , Ianuario, Magno,
martire. Innocentio, e Stefano : e fù gli otto d'Agofio . Il terzo giorno poi, chefù a'dieci,
fù Lorenzo infieme con Claudio Sodiacono, Seuero Prete, Crefcentio Lettores
e Romano Hoftiario con varij cruciati , e tormenti morto- Lorenzo vogliono 2
che fuffe arroftito al fuoco . Vicenzo , che era stato discepolo di Sifto , per eſſere
prima andato in Hifpagna,non fi ritrouò a quefti martirij prefente. Fe Sifto due
volre l'ordinatione il Decembre, e creò quattro Preti ,fette Diaconi , edue vef
coui . Fù ilfuo corpo nel cimiterio di Califto fula via Appia ſepolto : gli altri
martiri nel cimiterio di Preteftato fúla via Tiburtina furono ripofti . Fù sifto
Pontefice due anni , dieci mefi, e ventidue giorni . E vacò trentacinque giorni
dopo la fua morte la fede fanta . Quefto Pontefice ordinò, che la meſſaſopra l'
altare, e non altroue,fi celebraſſesilche prima non ſi offeruaua.
ANNOTATION E.
Egli è cofa affai certa , e chiara, che Sifto II.e Lorenzo fuo Archidiacono con
molti altri chierici, e laici Chriftiani fuffero fotto l'Imperio di Valeriano, e di Ga
lieno martirizati.E nondimeno per la trascuraggiuc d'alcuni hiftorici, che Decio
con Valeriano confondono,leggiamo per tutto, che effi fotto l'Imperio di Decio
moriffero . Percioche Fabiano fotto Decio , Cornelio fotto Gallo , e Volufiano ,
Lucio, Stefano, e Sifto II.fotto Valeriano per la fede di Chrifto morirono;come
dall'ordine de'tempi, e da alquante epiftole di fan Cipriano,di Damafo, e dal fe
fto, e fettimo libro della hiftoria Ecclefiaftica d'Eufebio affai chiaramente appa
re Dopo la morte di Sifto II.fcriue Damafo , che per la gran perfecutione de'fe
deli vacò la fede vn'anno,vndeci mefi,e quindeci giorni, e vuole , che in quefta
vacantia ancora alcuni Preti fedeflero . Ma quefto fi vedrà chiaro , comefiè al
troue detto, nel fine dell'opera.
DIO
DIONI GIO. 61
Ech
1333 DIONIGIO PONT.
1 XXVI.
BETA
Creato del 273. a' 11. di Settembre.

台灣

IONIGIO, la cui origine dice Damafo non hauer potuto ri


trouare , fù di Monaco fatto Pontefice , e fubito diuife a '
Preti le Chiefe , e i cimiteri di Roma, e distribuifuori del
la città le parrocchie , e le diocefi , ponendo il termine fin
doueciascun fi foſſe douuto ftendere . Nel tempo di que
fto Pontefice crederei io , che fuffe ftato Claudio , ilquale
bauendo con volontà , & autorità del Senato tolto l'Impe Claudio
perio ,ne Imper.
, paßòfoprai Gothi , che haueuano già quindeci anni oppreffo l'Illirio,
e la Macedoniacon gran ftragge , e ruina di tutte quelle contrade , e facendoui Goti vini
fatto d'arme, con incredibileftragge di loro gli vinfe, e cacciò via . Per la qual da Claudio
limp :1.
vittoria lifù dal Senato pofto nella Curia vnfeudo d'oro , e drizzata vnaftatua
aurea nel Campidoglio. Ma egli di vna infermità, che li fopragiunfe in Sirmio,
Emori,non hauedo ancora compito ilſecondo anno dell'imperio.Dopo la cui mor
-tefu tofto dall'effercito Quintillo il fratello falutato Imperatore , il quale era
certo di tanta virtù , chefolo meritaua di douere al fratello nell'Imperio fucce
dere.Manon viffe in quefti dignità più, che dicifette giorni, efu morto . Nel te
po di questo Dionigio Paolo Samofateno feparandofi dalla Chiefafanta , ſuſci
tò la herefia di Artemone . Percioche eßendo quefto Paolo Stato creato
Quintilio
Vefcono di Antiochia per la morte del fuo predeceſſore , n'andaua con incre. Imp-1.
dibilefuperbia, e menandofi dauanti , e da dietro gran moltitudine di gente con
granfafto , & arroganza , per le ſtrade ifteſſe n'andaua leggendo , e dettando le Paofo S...
mof.hece.
letteres onde molti per quefta grande arroganza , e ſuperbia ne biafmauano la
religione Chiftiana . Et egli gonfio di quefta cofi vana opinione dife fteffo , pro
turando d'hauer più alto , e più fublime tribunale , negaua effere il figliuolo di Herefia'di
Porto Ves
Dio difcefo dal Cielo ; ma hauer da Maria ha uuto origine , e qui in terra il fuo couo An
principio. Ma egli ne fù perciò nel Concilio Antiocheno publicamente d'on con tiocheno.
Setumēto di quatiVescoui vi fi ritrouarono, repronato,e dānato, e da Gregorio
descono
62 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

vefcono di Cefarea specialmente , che congli altri vi fi ritrouò , e fù fantiffima


perfona, eper la verità della fedefi lafciò pofeia martirizare. Difputò, e fcriffe
contra Paolo molte cofe Malchione prete di Antiochia, come contra vnfufcita
tore della herefia di Artemone.Non puote per la vecchiezza ritrouarfi in que
fto Concilio di Antiochia Dionigio prefente . Ma eglifi , di quanto vi paſsò, ani
fato ampiamente da Maffimo Vefcovo d'Aleſſandria . Fù Dionigio , hauendo in
due ordinationi, che fece nel mese di Decembre , creati dodeci Preti,fei Diaconi, 2
efette Vefcoui , del martirio ornato a i 26. di Decembre, e nel cimiterio di Cali
ftofepolto . Fù Ponteficefei anni , due mefi , e quattrogiorni . Et vacò dopo CT
lui la fedefeigiorni .

ANNOTATIONE.

La Chiefa per quel, che io ne veggo, non celebra la memoria di quefto Dioni 1
gio, ilqual penfo io, che di morte naturale morifle, e perche viffe molto, e perche
non è, chi faccia mentione del fuo martirio , e perche in tranquilli tempi della
Chiefa mori, cffendo per publici editti da Galieno ſtata a i Chriſtiani data la pace.
Il libro anche della libiaria Palatina , del quale ho fatta mentione di fopra , aper
tamente confeffore lo chiama . Damafo chiama martire Felice , & Eutichiano
fuo fucceffore , e Gaio, e Marcellino , c Marcello . E così anche la Chiefa fanta li
celebra .

FELICE I. PONT. XXVII.

Creato del 289. il primo di Gennaro .


۱۱۱۱۱۱۱

Aureliano
Imperatore ELICE Romano , e Figliuolo di Coftantio,fù nel tempo di Aurelia,
Suoifatti no , il qual nel millefimo , & ventefimofettimo anno dal principio di
Roma l'Imperio tolſe. Eglifu molto illuftrenelle cofe militari Hauen
do in vn granfatto d'arme vinti i Gothi preſſo al Danubio , ne passò
in
FELICE . 63

in Afia, cui non lungi di Antiochiapiù confpauento , che con battaglia vinfe zerobia
Zenobia , chedopo la morte di Olenato il marito virilmente reggeua l'Imperio Regina.
d'Oriente, efe la menòfeco poi nel trionfo infieme con Tetrico,ch'egli ancora ha. Tetrico ti
faueuapreffo le campagne Catalane vinto , e ricuperatone le Gallie . Quefta Re- no.
pginapoi per la humiltà , e clementia di Aureliano ſe ne viſſe molto honorata
mentefino alla vecchiezza in Roma, e da lei hebbe origine lafamiglia Romana
de Zenobij . Fù anco àTetrico conferuata la vita; e datoli il gouerno della Lu
cania. Volto poi Aureliano alle cofe dipace,edificò vn bel tempio ad Apolline,
We rifece magnificamente le mura della Città . Ma effendo poi autore della nona
perfecutione de' Chriftiani , fù in vn luogo frà Coftantinopoli , & Heraclea da
vnafaetta celefte morto. Hora Felice defiderofo di perpetuar la gloria de' mar
tiri ordinò, che ogni anno in lor nome la feftiuità loro particolarmente fi cele
braffe, eche non fi poteTero , fuor che in caso di neceffità, le meße altroue , che
in luogo facro celebrare, e da facerdoti, che l'ordine facro haueſſero . Che se non
fifuflefaputo ,fe vn luogo fuſſe già ftato confecrato, ò nò ,forse per l'antichità del
tempo,ò chefe nefuſſe la memoria perduta, volle, che di nuouo vn'altra voltafi
confecraße:perche,come effo diceua ,non fi doueua chiamare iterata , efatta due
volte quella cofa, che non fi sà, fegià fattafuffe . Nel tempo di queſto Ponte Mines here
fice vn certo Perfiano chiamato Manes , e di vita barbaro, e di coftumi, menan- tico.
Anatolie
dofi dietro dodici difcepoli profontuofamente diceua effer Chrifto . Ma comeper
la impietà, efuperbiafua e Manes vituperato i cofiper lafua molta religione , e tanno turnino ti
.
dottrina,èfommamente lodato Anatolio Vefcovo di Laodicea.In quefto medefi
Imotempo hebbe Saturnino ardimento confidandofi nell'esercito , che egli baue
uafeco, di edificare va nuoua Antiocbia . Ma mentre che egli vuole montar
troppo alto , fu in Apameafinalmente tagliato a pezzi . E Felice creati nelle
fue ordinationi noue Preti , cinque Diaconi , & altri tanti Vescoui , fù
fatto martire morire, e fù nella Bafilica, che egli haueua già in honor
1 di Dio edificatafu la via Aurelia, due miglia lunghi della Cit
tà, a' trenta di Maggiofepolto. Refse la Chiefa quattro
anni , tre mefi, e quindeci giorni, la quale reftò do
polui per cinquegiornifenza capo . Lafefti
uità delladedicatione delle Chiefe ogn'
anno à quefto Felice anchefi
attribuifce .
(
?)

ZEFE.

PLATINA DELLE VITE DE PONT.
64

E V TICHIA NO PONT. XXVIII)

Creato del 283.a' is . di Giugno .

VTICHIANO di natione Toscano , e figliuolo di


Maſſimo , fù in tempo di Aureliano , dopo la cui morte
Tacito Im fucceffe nell'Imperio Tacito , caualiero certoper lafua
peratore. virtù,& integrità molto atto algouerno della Republi
Floriano
Imperato ca. Ma eglifù nelfefto mefe del fuo Imperio in Ponta
xe. morto . Floriano , che à Tacitofucceffe , fù ancor egli
nel terzo mese di quefta fua dignità morto in Tarfo
Hora Eutichiano ordinò, che fu l'altarefuffero benedet
te le biade , especialmente lefaue , e le vue . Ordinò anche , che chi voleuaſep
pellire i martiri , non hauesse potuto ſenza dalmaticafarlo . Vogliono alcuni,
che in tempo di questo Ponteficefufſe Doroteo perfona nella Greca lingua,e nel
la Hebraica dottiffimas e della cui dottrina dicono, che Aureliano mirabilmente
fi dilettalle . Percioche talmente queſto principe ne'suoi primi anni dell'Impe
rio le cofe de Christiani fauori, che ne feparò dalla Chiefajantalafetta di Pao
lo Samofatino . Ma lafciatofi egli poi volgere da' cattiui configli , perfeguitò,
come s'èdetto , la Chiefa,fcriuendo , e dandone fopra ciò ordine a' gouernatori
delle prouincie . Ma eglifù per diuino giudicio morto . Di quefto Doroteo,che
publicamente laferitturafacra efponena, fù Eufebio, ch'era ancoragiouanetto ,
auditor, e difcepolo . Scriffe anche in questi tempi, e sopra le coſe matematiche ,
Agatolio
Verrouo efopra lafcritturafacra Anatolio Aleſſandrino Vefcouo di Soria , e perſona di
friffecon gran dottrina. Scriffe anco fieramente contrala herefia de' Manichei, che all'ho
tra Manira oltre modo bollina . Quefti heretici oltre gli altri errori introduceuano duefo
tici. ftantie, vna buona, & vna cattiua, e diceuano , che le anime deriuauano da Dio,
Herefia di
Manichei comeda qualchefonte . Accettauano in parte il teftamento nuouo,& il vecchio
De rifiutauano affatto . Ma Eutichiano creati nellefue ordinationi del mefe di De
Mori agi
ortod
embre, cembre 14. Preti , 5. Diaconi , e 9. Vefcouifù coronato del martirio,& a 25 .
di
E V TICHI AN O. 65

di Luglionel cimiterio di Califto nella via Appia fepolto . Reffe vn'anno, vn me


Je , on di il Ponteficato:e vacò dopo lui 8.giorni la fede . Non macano di quel
li,chefcriuono,che otto anni, e dieci mefi nel põteficato viueße.Ma io mi accofto
ecredopiù a Damafo, che vuole, che tantofuffe,quato detto noi prima habbiamo .

GAIO PONTEFICE X X I X.
Creato del 284. a' 16. di Decembre .

TAIO nato in Dalmatia , e delfangue dell'Imperatore Diocletianofu fot Probo Im


GA to l'Imperio di Probo prima, e poifotto quel di Carino . Fù Probo nella peratore.
gloria militare eccellente : onde tofto , che il gouerno della Republica tolfe , con tiranno.
Saturning
gran felicità ne ricuperò le Gallie, ch'erano da' Barbari ftate occupate: e con ce- Proculo ti
ranno.
lerità incredibile oppreffe Saturnino , che s'vfurpaua in Oriente l'Imperio , & in Bonofo ti
Colonia Agrippina Proculo, e Bonofo. Ma eglifù con tutto ilfuo valore, egiu- ranno. Caro Impe
ftitia in vn tumulto militare in Sirmo tagliato a pezzi nelfefto anno delfuo Im- ratore."
perio: dopo la cui morte Caro da Narbona l'Imperio tolfe , e due anni il tenne .
Egli, bauendo aduefuoi figliuoli Carino , e Numeriano dato il gouerno dell'Im
perio nella guerra, che contra i Partifaceua , bauendo già prefo Celeno , e Tefi
fonte nobiliffime Città , fù nel campo da vnafaetta celefte tocco, e morto . Nu- noNumeria
Imper.
meriano , che col padre in quell'imprefa fi ritrouaua , mentre che egli à dietro fi Carino Im .
ritira,fu morto a tradimento per opra d'Apro fuofuocero : e Carino, ch'era d'ogni per.
maniera di vitij brutto , effendo da Diocletiano , benche in dubiofa , e pricolofa
guerra in Dalmatia vinto , pagò la pena delle molte fuefceleranze. Hora Gaio
volle,che diftintamente fi prendeffe nella Chiefa gli ordini , perche per effi, come Ordini ees
per tantifcalini, alla degnità vefcouale fi montaffe . Efurono quefti gli ordini , clefiaftici.
Hoftiario,il Lettore,l'Eforcifta,l'Accolito,il Sottodiacono,il Diacono, il Prete,
il vefcouo . Diuife medefimamente , come haueagiàfatto Fabiano, a' Diaconi le
contrade della Città , perche ne defcriueffero le cofe de' martiri . Ordinò di più ,
the non poteffe vnfecolare chiamar il chierico ingiudicio fecolare, e che non po
teſſe il pagano , ò l'heretico accuſare vn Chriftiano . Nel tempo di questo Pon-
E tefice
·C6 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Vittorine efice fù Vittorino Vefcono Petabionenfe , il quale feriße molte cofe Sopra
Vefeouo la ferittura Sacra , e contra gli heretici , benche , come vuole Girolamo ,
for iter ec
eliaftico. non baueſſe aſſai bene la lingua greca . E dice il medefimo Girolamo ,
che l'ultime cofe di quefto Vefcouo furono più grani , e più fententiofe dell'altré
Pific pre prime . Panfilo prete, e parente d'Eufebio Vefcono di Cefarea, cofifù auido de
te.
libri dellaferitturafacra, che di fua mano fcrifse vna gran parte de' libri di ori
gene , i quali libri dice Girolamo hauer efso nella libraria di Cefarea con tanta
auidità veduti,che li parea d'hauer acquiſtate tutte le ricchezze di Crefo.ccrif.
fe il medefimo Panfilo vn'apologetico per Origene : ilche non molto poi anche
Eufebio fece . Hora effendo fotto l'Imperio di Diocletiano nata perfecutione
contra Christiani, quanta non n'era stata mai prima, Caio Ponteficeſe ne ftette
vn tempo nelle grotte nafcofo . Elendo poi preso da' miniftri del principe , che
Lucia mar perfeguitauano li fedeli , fù con Gabinio il fratello , e con la figliuola Sufanna
…. della ghirlanda del martirio coronate , e nel cimiterio di Califto nella via Ap
Agama
tlic. r pia fepolto a ventidue d'Aprile . Scriuono alcuni , che non molto poi ancora
Agne
n.a.t Lucia, Agata, & Agnese otteneTero la corona del martirio . Fù pontefice Gaio
ire.
vndeci anni, quattro mefi , e dodeci di ; nel quale tempo ha uendo quattro volte
fatto di Decembre ordinatione , creò 25. Preti, otto Diaconi, e cinque Vefconi .
E vacò dopò lui 25. di la fede.

MARCELLINO PONT.
X X X.
Creato del $. al primo di i uglio.

Diocletia
nolmp. e ARCELLINO Romano figliuolo di Proietto, fù a tem.
fuoi fattt.
po dell'Imperio di Diocletiano , che baßamente in Dalmatia
nacque di Miffimiano . Diocletiano nel 1041. dal principio di
Roma ammazzando di fua mano Apro , che haueua morto
Numeriano, fù dallo effercito eletto Imperatore . Et effendo
nella Gallia vn tumulto più tofto, che guerra, nato, vi mandò
fubito con un'efercito Malimiano cognominato Hercule , ilquale tenne ageuol
mente
MARCELLIN O. 67

mente adietro que' contadini, che haueuano tolto le arme . Ma perciochefive Maffinia
deua daogni parte nafcere fopra l'Imperio la guerra, non parendoli di potere fo- Imp. e
f.oi fatti .
lo a tanti pericoli oftare , creò Diocletiano il medefimo Maſſimiano Augufto , e
dichiarò Coftantio, e Maffimiano Galerio Cefari . Hora Malimiano palatone Conantio 9
nellaBertagna, efatto il Capitano de' nemici a tradimento morire, ricuperò tut- CcfGalerio
ta l'iſola in capo di dieci anni, che era perfa . Coftantio , che nella Gallia guer
reggiana , eßendo ftato nel primo fatto d'arme vinto , nel secondo vinfe con ta
082
gliare a pezzi molte migliaia di Alemani , ch'erano da' Galliftati afoldatis e
A cofi nerefe le Gallie tranquille , e quiete . In questo mezo Diocletiano preſe
Aleſſandria, che haueua otto mesi tenuta affediata, e la diede a'foldati a fucco .
Galerio hauendo contra Narfeo due volte felicemente combattuto, fu nel terzo
fatto d'arme preſſo Carra vinto : onde hauendo in quefta rotta perdito l'eferci
to,fuggendofi ricouerò con Diocletiano, ilqual con tanta arrogantia, e difpreg
9 gio per quella rotta il ricenette,che per alquante migliafe lofece correre a predi
dinanzi al carro . Per la qual contumelia fù Galerio prefo di tanta vergogna ,
che rihauuto on nuouo effercito, ritornòfopra il nemico , e'l vinfe, e domò . Raf
fettate c'hebbero a quefto modo le cofe dell'Imperio , Diocletiano nell' Oriente, e re fecutio
Maffimiano nell'Occidente , incominciarono ad affligger la Chiefa di Dio , & a ne fi- a e
crudeliffi
perfeguitar fieramente , e fare per tutto i Chriftiani morire . Quefta fù la de- m de.:a
cima perfecutione de ' Chriftiani , la fu e la più crudele , e lapiù lon. Chiefa.
la quale fù
ga di tutte l'altre palate . Percioche furono i libri della fcrittura facra bru
ciatis e fe official alcuno ritrouato Chriftiano fi fuffe , era dell'officio prino , é
reftaua infame : e i ferui , che nellafede di Chrifto perfeuerauano, non poteuano
più la libertà confeguire . Quellifoldati, ch'erano Chriftiani, veniuano sforzati
adouere, òfacrificare agl'idoli , o lafciare la militia , e la vita infieme . E per
che no hebbe ardimento di lacerare , l'editto , ch'era fopra ciò fcritto , & at
taccato nelforo,fù ifcorticato, e lifù pciſparſo aceto , e fale fopra , e tanto a
quefto modo tormentato, quanto la vita li durò . Mafù coftuifempre animato, e
confermato nella fede da Dorotco, e Gorgonio perfone illuflri . In queſti di Aeſſi
s'attacco cafualmente fuoco al palagio regale nella città di Nicomedia , ilche
falfamentepenfando l'Imperatore, chei Chriftiani fatto haueffero, nefece molti
di coltello morire , & afla maggior numero gettar viui nelfuoco . Vna fimile
crudeltà contra i Chriftiani fù vfata da quelli , c'haueuano il gouerno della So
ria , da quelli che l'haueuano dell'Africa , e da quelli, che la Tebaide in Egitto
reggeuano . Nelle campagne di Paleflina, e di Tiro furono molti a fiere crude
liffime efpofti . Et in effetto nonfu maniera alcuna di tormento , la quale all'ho
$ rai Chriftiani non fentiſſero. Ad alcuni erano fràle vgne, e la carne ficcati den Adautto
Rom.
tro aguzziffimipezzetti di canne: alle donne paffauano con vna acuta canna
il corpo, ponendoglièle per le parti lor vergognoſe . Vna certa citta nella Fri
gia fù tutta bruciata a fatto , perche ricusò di facrificare a gl'idoli ; e ritenne
quel popolo coftantemente nella verità della fede Adautto Romano perfona di
gran fantità. Vennero finalmente a tanto quei crudeliffimi carnefici, che ſi pren
deuano piacere di cauare a'poueri fideli gli occhi , ò con vnferro infuocato bru
E 2 ciar.
68 PLATINA DELLE VITE DE ' PONT.
Dierifette
Tila fra do ciarli . In quefta perfecutione morirono martiri Antino Vefcovo di Nicome
ne, &furo
mini buo dia, Luciano prete di Antiochia dottiffimo , Panfilo Cefarienfe, & Hilea Egit
no vecifi in tio , ch'era ancora chiamato Tinosil qualefufatto morire, per bauerfcritto vn
en mere libro delle lodi de'martiri, e per bauerfenza rispetto alcuno i giudici male giudi
Chrifto.
canti riprefi . Ma che bifogna difcendere al particolar di pochi,fcriuendo Dama
fo , che in vn mefe per varie prouincie furono diecifette mila frà huomini , e
donnefatti,morendo, martiri . Ne parlo di quelli, chefurono rilegati in ifole, ė
condannat a cauar tutta la vita loro metalli, ò arena, ò tagliar pietresi qualifu
rono in numero quafi infinito.Ma ritorniamo a Marcellino Pontefice, il qual, ef
fendo menato a douer facrificare a gl'idoli , percheſi vedeua i carneficiftare con
molte minacciefopra ,fe egli nonfacrificaua,lafciandofi dalla paura vincere, s'in
Marcelli due a dare a gl'Iddi falfi l'incenfo, & ad adorarli. Mafacendofi poco appreſſo
no Papa
Paura fict in Seffa città di terra di Lauoro vn Concilio di cento ottanta Vefcoui, Marcelli
fog'i
doli . no tuttofquallido , e col cilitiofepra vifi conduße, e chiefe, che gli fi deffe per la
Sua poca coftantia nellafede la pena, che meritaua Ma non hebbe alcuno del Con
cilio ardimento di condannarlo , dicendo tutti, che quafi a vn fimil modo haueua
San Pietro peccato, e col pianto il perdono ottenuto. Dopo queſto ritornò Mar
cellino in Romai anlatone tutto colerico a ritrouare Diocletiano, incominciò
a riprenderlo,percheforzato, e ſpinto l'haueſſe a facrificare agl'idoli , & afarė
delle pazzie,che i Gentilifaceuano ,alorando le statue mute,eforde di marmo ,
dibronzofabricate. Fù Marcellino per queste parole da Diocletiano mandato
Marcelli o
no Pap pe a douer effer morto infieme con Claudio, Cirino, & Antonio . Et egli andando al
tito de lo martirio ricordaua per firada a Marcello prete , che non doueffe per modo alcu
errore , fu
da Diosle no a'comandamenti di Diocletiano obbedire, e maffimamente nelle cofe,che alla
tano fito
vccidere . fede appartengonose che non lo doueffejepeliire per neſſun conto che cofi merita
ua,che ilfuo corpo restaffe per hauere ilfuo Saluatore , e Redentor negato.Furo•
no coronatifinalmente del martirio, e lafciati i lor corpi per ordine di Diocletia
no infepolti sú la ſtrada publica da trentafei giorni. Finalmente per ordine di S.
Pietro,che apparue in fogno a Marcello, e glielo comandò ,furono nel cimiterio,
chefu poi chiamato di Prifcilla , sù la via Salaria a'vintiſei d'Aprile preſſo il
no, e Maffi corpo del Beato Crefcentinofepolti .Aperfefinalmente il Signore, come dice Eu
Diocletia
miano ri febio, a Diocletiano gli occhi,e li pofe in cuore di donere l'Imperio deporre, e riti
nonciano rarfi a vinere priuatamente. Il medefimo fece il fuo collega Maffimiano , chefu
Imperio.
de'Chriftiani cofi fiero perfecutore . E dopo alquanti anni trauagliato da varij
morbi, vennefinalmente a perdere ilfenno , e quafi dalle furie dellefuefceleran
ze paffate agitato,tolſe egli àſe ſteſſo la vita.Scriue Eufebio, che qucfta cofi grã
calamità,che i noftri in quefii tempi foffrirono ,fù per permiffione di Dio , il quale
non poteua già piùs i corrotti, e licentiofiffimi coftumi de i Chriftianifoffrire , e
delle perfone ecclefiaftichefpecialmente la cui peruerfa vita volle con questa
Perfecutio perfecutione la diuina giustitia frenare: percioche con la loro hipocrifia , con la
ne de Chti lorofuperbia, inimicitia, & odij dimenticati affatto della Chriftiana pietà, e pro
fina
fù che fanando, anzi che celebrando , i mifterij diuini , voleuano più tofto tiranni , che
attribui
ta .
Prelati,e Sacerdoti apparere.Ma piaccia alla bontà diuina di moftrare afuoi
feleli
MARCELLINO
69

fedelifempre anzi laſua immenſa pietà , che punto della fua rigorofa giuftitia se
chedobbiamo anzi imitare il buon Marcellino penitente, che lifuperbi oftinati , e
1
maluagi. Perche Marcellino conosciuto , come s'è detto , ilfuo errore , che l'ha
ueuafatto deuiare dalla verità , coftantiffimamente andò a foffrire per lafede
A delSaluator noftro il martirio, hauendo già prima con due ordinationi , chefece
il Decembre , creati quattro Preti , due Diaconi , e cinque Vefconi . Fù Papa
noue anni, due mefi, e fedicigiorni . Et vacò dopo lui venticinque giorni la fede.

MARCELLO I. PONT. XXXI.

Creato del 304. a' 21. di Nouembre .

ARCELLO nato in Roma nella regione di uia Lata , efi


gliuolo di Benedetto , tenne il Ponteficato fotto l'Imperio di
Coftantio , e di Galerio , e fino a Maſſentio passò . Percioche Coftantio
dopo che Diocletiano , e Maffimiano dal gouerno dell'Impe- Imperat.
Galeriano
rio fi ritirarono , Coftantio , e Galerio fi diuifero frafe le pro- Imp. cloto
uincie,che reggere doueuano . A Galerio toccò l'Illirio,l'Afia, fatti.
e l'Oriente : Coftantio modefiiffimamente portandofi della
Spagnafi contentò , ancor che li veniffe anche la Italia in forte . Il perche e
leffe Galerio due Cefari , Maſſimiano , che haueffe il gouerno dell'Oricnte , e
Seuero , che l'haueſſe d'Italia ; & eßo per fe l'Illirio fi tenne , percioche ha.
ueua hauuto noua , che da questa parte doueffero i Barbari nemici dell'Imperio
entrare a danni de' noftri . Coftantio , che era di manfueta , e clemente natu
ra, fù agevolmente alle Gallie carifsimo , e tanto più , che haueuano quefti po
poli nonſenza danno , e pericolo conofciuta la doppia natura di Diocletiano ,
e la crudele di Maffimiano . Mori Coftantio in Eborace Citta di Bretagna
nel duodecimo anno del fuo gouerno , e fù per comun confenfo di tutti fra
gli Dij loro ripofto . Hora Marcello , ch'era tutto al culto diuino volto ,
E 3 bauen
70 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

bauendo a Prifcilla Gentildonna Romana perfuafo , che a ſue ſpeſe edifi


caſſe vn cimiterio sùè la via Salaria , ordinò nella Città di Roma venticinque
Maffentio titoli , quafi tante diocefi per la comodità del battefimo di tanti , che ogni di
11.anno. Chriftiani diueniuano , e parendoli ancora per quefta via alle fepolture de' mar.
tiri rimediare. Intefo Maffentio, che Lucina gentildonna Romana haueſſefatta
la Chiefa di Dio di tutti ifuoi beni herede, accefo difdegno a tempo quefta donna
ne confinò, efatto prender Marcello ,fece con molte minaccie ogni sforzo,cheil
Ponteficato, e'l nome di Chriftiano lafciaffe . Ma accorgendofi , che egli di que.
ftefue dimandefi facea beffe , nel mandò tosto (come vogliono alcuni in vn
luogo sporco,doue haueſſe cura de gl'animalı publici, nel qual luogo non ne laſciò
egli mai ne le orationi , ne i digiuni , e non altramente , che felibero ritrouato fi
foTe,gouernaua, e reggeua con lettere , che loro fcriuea , lefue parochie. Fù nel
nono mefe di questa cattiuità cauatò di notte da' fuoi chierici da quel luogo . Di
che Maffentio maggiormentefdegnato , lo fè di nuouo nell'ifteffo luogo ritornarei
done perlagran puzza , & incomoda habitatione , che vi era, ageuolmentedi
pera immonditia vi mori . Lucina a' 16. di Gennaio ne ripofe nel cimiterio di
Prifcilla nella via Salaria il corpo di queftofantiffimo Pontefice . Creſcendo poi
la religione Christiana, quella puzzolenteſtanza,doue egli morto era , fùfatta
Mauritio Chiefa di Dio, e dedicata al nome di S. Marcello , come fino al dì d'hoggifi
martire. vede . Scriuono alcuni , che in queſto tempo fuſſe preßo al Rodano
Cofmol, e
D.miano . Mauritio con vna intiera legione di Chriftianifatto morire per
lafede di Chrifto. In queſta perfecutione morirono anche
martiri Marco , Sergio , Cofmo, Damiano : & altri
molti,che per la verità dellafede ogni afprez
za di morteconflantementefoffriuano.
Fù Marcello cinque anni,ſei me
fi , & vent'vngiorno Pon
tefice , & ordinò nel
mefe di Decem
bre 26 .
Pre
Il Concilio
generale. ti, due Diaconi, e 21. Veſcoui. Vacò dopo lui
non ſi può lafede 20.di. Questo Pontefice ordinò,
tare senza
J'autorità che nonfi poteffefare Concilio ge
del Papa. neralefenza l'autoriià del
Sommo Ponte
fice.

EVS E
**:
E V SEBI O. 71

¿ EVSE BIO PONT. XXXII.

Creato del 310. a' s. di Febraro .

VSEBIO Greco , e Figliuolo di vn medico , prefe il


Ponteficatofotto l'Imperio di Costantino , e di Maſſen- Cōfantino
tio. Percioche effendo , comefi è detto, morto Coftan- 1 -per He
tio , che era nato di vna Figliuola di Claudio , Coftan. Ina madre
di Coftanti
tinofuo Figliuolo , e di Helena , ch'egli haueua già in no.
gratia di Herculeo repudiata , con vn generale conſen
timento di tutti la bacchetta tolfe dell'Imperio dell'Oc
cidente. Nel qual tempo in Roma i foldati Pretoriani
moffi a tumulto crearono Augufto Maffentio Figliuolo di Maffimiano Herculeo . tiranno.
Maffentio
Per laqual cofa Maſſimiano,che ancor viueuafolitariamente nella Lucania,fpe
rando douerericuperare l'Imperio , fe ne venne volando in Roma , fcriuendo a
Diocletiano e confortandolo a douer fare ilfomigliante anch'egli.Effendo in que
fti motiur mandato Seuero con vn'eſſercito , fù , mentre che aſediaua Roma , da
ifuoifteffifoldati , che con Maſſentio fi intendeuano ,ſpauentato della morte , e
posto infuga , e finalmente in Rauenna tagliato apezzi . E mancò ancorpoco,
che Maffimiano medefimamente , mentre confubornationi , e con promeße s'in
gegna di procacciarfi la beneuolentia dell'eſſercito , non fufſe da Maſſentio il Fi
gliuolo morto : onde nelle Gallie a Coftantio fuo generofe nefuggì . Mamentre
ch'eglipenfa difare ilfuo genero morire, & è da Fauftafua ftella Figliuolafco
perto , laqual al marito quefto tradimento fcoperfe ; ſe ne fuggi tofto via . Ma
giunto in Marfigliafù oppreſſo da iſuoi perfecutori,e pagò le tantefuefceleran
ze paffate . Altri vogliono , che veggendofi fuori di ogni buona speranza , ſe
Helloammazzaffe. Hora mentre che Eufebio Pontefice viuea,fù a' tre di Mag- Croc di
gio ritrouata la Croce del Saluator noftro , e da Helena madre di Coftantino di Chr fo
tronat a da
molti ornamenti adorna , & in gran riuerentia tenuta . E Giuda inuentore di S. s. Helena.
quefta preciofa Croce fù battezzato , e chiamato Ciriaco . Questo ifteſſo Pon
E 4 tefice ,
73 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

tefice , con por lorfoprafolamente la mano , riconciliò gli beretici , che erano in
Lattantio Roma. Inftitui ancora , che i laici non poteffero chiamare vn Vescono a giudi
Firmiano cio . In quefti tempifù Lattantio Firmiano difcepolo di Arnobios ilquale Lat
fertore il tantio , leggendo con gran frequentia di fcolari in Nicodemia Retorica , epa
luftre.
rendoli difare male , viuendo fra Greci , fi volfe tutto alloferiuere Latino , e vi
valfe tanto , che nefù in eloquentia tenuto vn fecondo Cicerone . Scriffe molte
cofe, delle quali fi ritrouano quelle , chefcriffe contra Gentili, e dell'opificio del
l'huomo , e dell'ira di Dio . Nell'vltima vecchiezza fù nella Gallia maeftro di
EufebioCe Crifpo Cefare Figliuolo di Coftantino . Scriffe anche molto in quefti tempi Euſe
areec bio Vefcovo di Cefarea di Palestina , e diligentiffimo inueftigatore , infieme con
fcrittore
cfiaftico. Panfilo martire della diuina libraria . E fcrißefra l'altre cofe i libri della Pre
paratione Euangelicas e della hiftoria Scolaftica. Scriſſe contra Porfiriofierif
fimo nemico de' Chriftiani . Scriffe fei Apologie in difenfione di Origene , e tre
libri ancora della vita di Panfilo martire , dal quale per l'amicitia , che viheb
be,tolfe il cognome . Hora Eufebio Ponteficefatta vna volta di Decembre or
dinatione, e creati tredeci Preti, tre Diaconi, e quattordeci Vefconi , fù in Ro
ma ornato della corona del martirio , & a' due d'Ottobre sù la via Appia nel ci
miterio di Califtofepolto . Fù Ponteficefei anni, vn mefe, e tregiorni . E vacò.
dopo lui vn difolo la Sede.

ANNOTATION E.

Quello , che Platina feriue, cauandolo ( come pare ) dal libro di Damafo, che
la Croce del Saluatore noftro fufle ritrouata da Helena madre di Coftantino in
tempo di Eufebio , non sò , come quefto effere poffa, per non hauere hauuto in
quel tempo Coftantino giurifdittone alcuna in Soria , che era incredibilmente.
dalla tirannide di Maffimino opprefla ; nè, effo ancora pienamente credeua in
Chrifto, come poi fece , che sù nell'acre vide il fegno della Croce . Di più
Ruffino nel fettimo , & ottauo capo del primo libro ; Teodoretto nel
decimo ottauo capo del primo fibro ; Sozomeno nel primo , e fc
condo capo delfecondo libro, &: Socrate nel decimofettimo
capo del primo della hiftoria Ecclefiaftica , voglio
no ( e quefto più quadra ) che ciò aueniffe qua
fi venticinque anni poi , effendo già
celebrato il Concilio
Niceno .
(?)

MIL
MILCI A DE. 73

MILCIA DE PONT. XXX II I.


i:
Creato del 311. a' 11. di Ottobre .

ILCIADE , nato in Africa,fù Pontefice a tempo di Maf


fentio,di Licinio, e di Maffimino . Fu Licinio,che nacque nella Licinio Im
Datia, tolto da Galerio nell'Imperio a parte , per l'eccellentia, peratore.
ch'egli nelle cofe militari hauca . Veggendo coftoro effermol
to da tutti Coftantino istimato, fi aftenenano nel publico difa
Maffentio
re a' Chriftiani difpiacere. Ma Maßentio, che haueua più fic tranno , e
To veleno nel cuore, ne mandauafecretamente ifoldati in volta , perche done ne fe ·ei
tà.
ritrouaffero , toglieffero loro deftramente la vita . Egli fi dilettò affai dell'arti
magiche , e procuraua frà l'altre cofe di hauere i bambini delle donne Chriftia
ne , alle quali faceua aprire il ventre per bauerli teneri , delle cui ceneri (per
che li bruciana) fiferuiua egli pofcia nellefue magic , che faceua , volendo per
quefta via moftrare, che fi poteua ancora per vie illecite , e nefande la tiranni
de ritenere . Vnafimile crudeltà , e pezzia vſaua nell'Oriente Maſſiming , il
quale preftando indubitata fede agli auguri , & a gli indouini, proponeud anche
ipremija maeftri di quefte magiche , epaftifere arti : efi moftraua contra Chri
ftiani (chedi queftefue pazziefi rideuano) crudeliffimo . Fece rifare, e driz
zare i tempi antichi,efecondo il folito coftume de' gentilifacrificare. Hora Co- Fatto d'ar
ftantino, chefe ne venne con vn'effercito contra coftoro , facendo con Maſſentio mefra Co
fuori della Città preſſo Ponte molle vn gran fatto d'arme,lo vinfe . Il tiranno, Maffectio
che bauena su quel Ponte orditi certi fuoi inganni,per ruinarne il nemico ,dimen
ticato in queftafuafuga, e de gli inganni, e dife medefimo,ne andò congran parte
de'fuoigiù nelfiume,e vifi annegò . Paſſatone pofcia Coftantino fopra Licinio,
in mare , & interra con doppio fatto d'armelo vinfe , e lo sforzò preßo Nico
media adoueré arrenderfi , & amenarne pofcia in Salonichi priuatamente la
vita : il che egli meritamente fofferfe , poiche inuidiofamente ribellato
fi,
74 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fi, perfeguitaua fieriffimamente i Chriftiani, che a Coftantine applaudeuano.A


Malliminoper diuina uendettaglifignificarono in quefto talmente le uifcere,che
Maffimino gli fteffo non difcernea, fe huomo uiuo, o putrido corpo mortofi fuffe: Percioche
$
Imp. elua
triftitia , e ammarcitegli le inteftina , gli fi uedeuano da ogni partefcaturire i uermi , e con Zd
trifta mor. tantapuzza , che non era chi poteffefoffrirla . Ebene egli tutto qaefto fi meri Bla
IC.
taua, poiche haueua già ordinato, che non fi potessero i noftri, comefoleano, nei
cimiteri ritrouare infieme , & hauea fubornati i facerdoti de' Gentili in Antio
chia, perchefacessero da un certo fimulacro, che iui era, ufcire una uoce,la qual
dicea, chefi doueffero cacciare i Chriftiani dalle città . Conftitulper le prouin
cie i premij a'Sacerdoti de' Gentili , perche ne trauaghaffero i Chriftiani . Veg
gendofi poi tanto afflitto , e battuto dal morbo , e moftrandofi perciò pentito di
quello,chefatto hauea, per un bando publico uietò, che nonfi faceffe a Chriftia.
ni difpiacere : ma che fi lafciaffero con la lor legge uiuere . Ma tutto questo non
ligiouò punto, perche era ogni cofa a forza . E cofi tormentato da quel morbo
grauiffimamente, ne lasciò finalmente la uita , effendoftato huomo crudele , &
inftabile, hora trauagliando ifedeli, hora moftrando d'hauer buonapace con lo
Dorotea ro. In quefta perfecutione molti Chrifliani morirono, e fragli altri Dorotea bel
martire.
Sofconia liffima, e fantiffima donzella, la quale uolle più tofto morire, che alle lafciue uo
Vergine. gliedel tiranno affentire . Sofronia , effendo anch'ella più uolte di dishoneftà da
Maffentio tentata, quando uide non poter piùfuggire il pericolo, imitando Lu
cretia,ammazzò fe fteſſa. Hora Milciadefù ,che ordinò, che ne il Giouedi , nè la
Domenica fi digiunaſſe , perche uedeua effere quefti di da' Gentili tenuti facri .
Ordinò anche molte cofe ſopra il fare dell'oblationi , per cagione della berefia
de' Manichei, che era all'hora in Roma moltogagliarda , E fatto questo fuper
ordine di Maſſimino fatto morire martire. Furono anche di quefta gloriofa coro
na ornati Pietro Veſcono d'Aleſſandria, Luciano prete di Antiochia,perfone, e
di dottrina , e di coftumi eletti , e Timoteo prete Romano con molti altri Veſco
ui , e Sacerdoti . Fu Milciade a' dieci di Decembre nel cimiterio di Califto sù la
via Appiasepolto . Vna volta folafece ordinatione, e creòfette Preti ,ſei Dia
coni,edodici vefcoui. Fù Pontefice quattro anni, fette mefi, e noue giorni.E re
ftò dopo la Chiefafanta diecifette giornifenza Paftore.

ANNOTATIONE.
Che Maffentio, ilquale nel tempo di Marcello , e di Eufebio , e di Milciade in
Roma la fua tirannide effercitò , haueffe tal volta contra Chriftiani male animo ,
l'acerba morte,che egli fece a Papa Marcello fentire,può farne fede. Che egli poi
diueniffe più piaceuole co' Chriftiani, e vietaffe il perfeguitarli, Optato Africano
Vefcouo Mileuitano nel primo libro contra i Donatifti lo dice. E fotto lui anche
penfo io, che Eufebio di morte naturale moriffe, e per la ragione già detta, e per
che nè Damafo, nè la Chiefa fanta fà del fuo martirio mentione. Di Milciade(nő
Milciade,come volgarmente fi legge)non dee egli effere dubbio : percioche Op- te
tato Velcouo di Mileuito feriue nel primo libro , che egli dopo la morte di Maf X
X
fentio viueffe in Roma , e fuffe dall'Imperatore Coftantino dato con alcuni altri
Vefcoui per giudice nella caufa di Ceciliano Vefcouo di Cartagine. H medefimo D
quafi
MILCI A D ft. 75
quafi fcriue Eufebio nel quinto capo del decimo libro dell'hiftoria Ecclefiaftica
Non fa ne anche Damafo , che fù cofi diligente nell'annouerare ' i Pontefici
cere mentione alcuna del martirio di lui . E ancora Milciade in vn'antichiffimo libro
PRGAS dellalibraria di Vaticano chiamato confeffore. E quel, che ne fcriue Platina, ch'
i, ea egli fuffe per ordine di Maffimino morto , non può effere in conto alcuno , non
hauendo Maffimino nè in Roma,nè in Occidente Imperio alcuno hauuto, e fcri
me
uendo Eufebio, & Optato , ch'egli in Roma dopo la morte di Maffentio , e di
201 Maflimino fotto l'Imperio di Coftantino viueffe nel Confolato di Coftantio, e di
Licinio, ogn'vno di loro laterza volta ; nel qual anno ancor a' dieci di Decembre
‫الو‬ mori, lafciando, come vuole Damafo, Silueftro fuo fucceffore,
-pr
SILVESTRO I. PONT. XXXIV.

Creato del 3 14. in fine dell'anno , a' 28. di Decemb.

MERE

ILVESTRO Romano , e figliuolo di Ruffino , fù Pontefice nel tempo di


Coftantino
S Coftantinonel 1992. del principio diRoma , e nel 338. della nofira falute .Imp. elua
Sotto questo Principe incominciarono alquanto refpirar i Chriſtiani , che erano gran botà
ereligione
primafati tanto da' tiranni oppreffi : perciochefi può quefto Principe con qual
fi voglia altro agguagliare cofi nelle dori del corpo , come in quelle dell'animo
Eglifù dellagloria militare auidiſſimo, e nelle impreſe fue fortunato.Diede vo
lentieri la pace achi gliela dimandò,e ſi dilettò ſempre, che vi hebbe tempo, de
gliAudi liberali , e con lafua liberalità, egratia fi faceua ageuolmente da tutti
amare. Fece molte leggipiene tutte di equitàs tolfe via lefuperflue se le troppo
feuere carreffe. Egli sù le ruine dell'antico Bizantio edificò vna città , che chia
mò dalfuo nome , e fi forzò di farla in grandezza de gli edificij pare a Roma i
ondefeconda Roma la chiamò anche , come per lofcritto, che fi legge nella fua
fatua equeftre fi conofceua. Quefto cofifatto Principe adunque confiderando, e
mirando tutte le cofe, quando la honeftà della religione Chriftiana intefe,che co
fi parcamente viueua,che nella pouertà fi rallegraua, che faceua tato conto della
manfuetudine,e che con tanta femplicità, e coftantia ne menaua la vita, talmente
l'abbracciò,e vi fi ftrinfe, che non vfaua di portar nelle imprese altrofegno , che
quel
INA E
PLAT DELL ' PONT.
VITE DE
7.5

quel della croce, per hauerlo già , mentre contra Maſſentio ne moffe le arme , in
vnfereno cielo veduto,& adorato,& vdito ancor infiemegli angeli,che gli era
no intorno, dire i Coftantino in queftofegno tu vincerai,come in effetto vinſe , e
fcoffe dal collo delpopolo di Roma,e de' Chriftiani ilgiogo de' tiranni , e di Lici.
Coftan ironiofpecialmen
a te : ilquale priuando i Chriftiani della militia, e delle proprie cafe,
porta nel con rilegarli, d con tenerli carcerat , come fi è detto, li macerauafino alla morte,
ceilò li dana per cibo a' Leoni, ò attaccatili sù a guifa di porci , a membro a mem◄
Pimp della
fegno
CLOCC. bro li laceraua . Ritrouando adunque Silueftro vn cofi humano , e di tante alte
virtù dotato Principe ,fe ne venne tofto in Roma dal monte Soratte, done firi
trouaua da quei crudeli tiranni confinato , ò pure ( come vogliono alcuni ) doue
da fe fteffifuggendo ritirato fi eras e ritrouando Coftantino cofi ben difpofto,più
pronto lofece a douere la Chiefa Santa beneficiare . Egli volle al Pontefice or
nare il capo con vn'diadema d'oro di pretiofe gemme diftinto . Ma Silueftro non
lo fofferfe , come cofa poco a tefta di religiofo conueniente , ma d'vna bianca , e
Doni
da fatti femplice mitrafi contento . Moffo Coftantino dalla fantità di Silueftro , edificò
Coftan
tino lla in Roma ne gliborti d'Equitio non molto lungi dalle Terme di Domitiano vna
Chief
lui da Chiefa,che fino al tempo di Damafo ritenne il titolo d'Equitio : Alla quale Chie
edifica
Lal Papa . fa questo liberaliffimo Principe fece di molti doni ; fra i qualifu vnapatena d'
argento di venti libre, due fcifetti d'altretanto pefos vn calice d'oro di due libre,
altri molti vafi d'argento , e d'oro , che affai lungo farebbe volere numerarli
Ario here tutti . Le donò ancor' on podere ne' Sabini di buona entrata , & vn giardino
nella città nella contrada de' due diamantis vna cafa nella contrada , che Or
feo chiamano . Ma mentre che a queſta gufa ne paßauano le cofe in Roma , in
Aleſſandria vn certo prete chiamato Arrio , e più in apparentia , che con effet
to virtuofos epiù tofto auido di lode, e di gloria, che di verità, incominciò a ſe
·
minare zizania , e difcordia nella fede di Chrifto Si sforzaua di feparare il
figliuolo dalla eterna, & ineffabilefoftanza del Padre eterno con queste parolez
Era vn tempo , quando non erai non intendendo il figliuolo coeterno al padre , e
nella Trinità la medefima foftanza ; e già doueua fapere effere detto 10, & il
Concilio padre fiamo vna cofa fteffa . Hora hauendo Aleffandro Vefcovo d'Aleſſandria
Niceno di
318. Vcc tentato , ma indarno , di ritrarre dalfuo errore Arrio, per ordine di Coftantino',
ui contia e con non poca fpefa fu bandito , e raunato vn Concilio generale in Nicea città
Airio.
della Bitiniai nel quale fi ritrouarono CCCXVIII. Vefconi . Si difputò què
ardentemente ; percioche v'erano alcuni gran difputanti, chefauoriuano Arrio,
& erano allaſemplicità, e verità della fede noftra contrarij , benche vn di loro ,
che era dottiffimo filofofo, moffo d'vn fubito dallofpirito diuino, a vn tratto co
mefanta , e buona ne abbracciò la fede noftra , che egli prima oppugnaua . Fi
nalmente effendo molto bene difcuffo nel Concilio il punto , quefta conclufione
Se ne cauò douerfi fcriuere homufion , cioe confefare il figliuolo di vna mede
fimafoftanza col padre . Quelli , che nella opinione d'Arrio erano , furono da
dicifette , i quali diceuano , effere il figliuolo di Dio ftato eftrinfecamente
creato , e non dalla diuinità iſteſſa del padre genito . Quando Conftan
tino intefe la verità, che s'era nel Concilio determinata , l'apprquò , minaccian¬
do
SIL VE S TRO. 77.

dol'efilio a chi haueffe contradetto.Onde Arrio con feifoli de'fuoifeguaci n'an,


dò in efilios percioche tutti gli altri con la verità della fede fi firinfero. In que
ftofteffo concilio furono dannati, e riprouati i Fotiniani chiamati cofi da Fotino Fotiniani
Vescono nella Gallogrecia , i quali , imitando la herefia de gli Hebioniti , af- heretici.
fermauano, effere ftato Chrifto per via humana conceputo. Furono ancora con
dannati i Sabelliani, i quali vna perſona fola attribuiscono al Padre, al Figlino- Sab -lliani
lo, & allospiritofanto . Diedero i Vefcoui in quefto Concilio a Coftantino que heretici.
rele di lor fteffi infcritto, accufandoſi l'on l'altro, e chiedendo, che egli gligiudi- risp
Religiofo
tto 1
caße: alli quali il buono Imperatore, pofte quefte loro querele al fuoco , rifpofe , caftantino
the effi non doueuano aſpettare d'eſſere da altri, che da Dio,giudicati . Fùfatto Imper. ver.
V Coni
anche questo decreto nel Concilio Niceno , che quelli, che non patendo il prurito ti Dictiprfat
ni i
della libidine foffrire,fi caftrapano, non poteffero effere più chiericise che prima, mo ōcilio
chefidia ad alcuno l'ordinefacro , diligentemente s'effaminis e che chi entra a Ni ano.
feruire nella militia di Dio , non debba habitare in vna medefima cafa con donne
Straniere : ma che con la madre , con la forella , e con la ziafolamente lifra le
citos e chenon fi promoueffe il vescono a gli ordinifacri, fe non da tutti , o dz
tre Vefcoui della prouincia almanco ; e che quel chierico , òlaico , ch'è da vn
8 Vefcovo cacciato via , non fia da un'altro ricenuto . Vifù ancora fatto vn'altro
fanto decreto, che (perche non fifaceße ad alcuno oltraggio ) fi donese ogn'an
no nella prouincia raunare vn concilio . Questofanto ordine perchefia ftato ne'
tempipiù moderni tolto via , io non vi veggo altra ragione, fenon forfesperche
hanno dubitato di non douere effere notati da quelli, che più rettamente
" viuono .
Vifu anche ordinato , che quelli, che nelle perfecutioni fenza tormento errauano,
doueffero cinque annifra i catecumini viuerne . E finalmente vifù iftituito, che
non poteſſe alcuno per ambitione , ò per auaritia da vna Chiefa picciola ad
na maggiore paflarne . Le iftitutionipoi di Silueftro furono quefles che il chri Infitioni
Gis, Sic
fma dal Vefcovofolo fi confecrafes che gli vefcoui fegnaffero il Chriftiano bat. Aro Papa
tezzato col chrifmafanto , per ouuiare ad vna certa perfuafione hereticas
Ieraccordò , che il prete in cafo di morte vngeffe il Chriftiano con l'olio fanto .
Ordinò ancora , che non poteffe il laico chiamare in giudicio il chierico , che il
Diacono nel celebrar in Chiefa veftiffe la dalmatica , e con la palla copriße il
braccio manco che il Chierico, non doueffe agitar le caufe in corte , nè litigar
auanti agiudicefecolare : che il facerdote volendo celebrare non vfi feta , nè
{ panno di colores ma bianco , e di telas dicendo cofi douèrfi in albis celebrare,
comefi il corpo del Saluatore noftro con vn lenzuolo bianco , e di tela fepolto. AY
Ordinò ancor'i gradi ne gli ordini ecclefiafticis perche ogn'vno divno ordine Chieferdi
felo fi contentaffe, e foffe d'vnafola donna marito. Conflantino, che hauca gran- ficate da Co
d'animo di accrefcere la religione Chrifliana , edificò la Bafilica Coftantiniana ,fant no , e
chebora Lateranenfe chiamano , e di molti doni Lornò : percioche ripofe in fo & cn6
te dateli.
quefla Chiefa sù l'altare la imagine del Saluatore di grandezza di cinque pie. Ch
di , che cxxx. libre pefaua , in vna feggia affifo , e i dodici Apoftoli intorno , teranen e
egn'vn di cinque piedi medefimamente , e di xc. libre con le corone dipuriffimo
Argento . Vn'altra ftatua del Saluatore affifa in vn trono di cinque piedi , e che
cxl.
78 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

cxl. libre pefaua, sù la volta della tribuna pofe , e con lui quattro Angeli d'arə
gento di cv. libre con quattro corone d'oro puriffimo , e con delfini di venti libre.
Vi drizzò fette altari di puriffimo oro di dugento libre. E perche non mancaffe,
onde comprare l'oglio,e la cera per l'vfo del tempio , li coftitui su quel di Seffa , e
sù quel di Anzo buone entrate di alcuni poderi . Egli fece anchepreffo il mede
fimo tempio vnfontefacro di porfido , e tutta quella parte , che conteneua l'aca
qua , era di argento . Era posto nel mezo di queftafonticella vna colonna di por
fido,nella quale staua vna giaretta d'oro di cinquanta librepiena di balfamo,per
faredinotte lume nella folennità della Pasqua . Nel labro delfonte fi vedena
vno agnello d'oro puriſſimo, dal quale ſi verſanagiù l'acqua . Non molto lungi
dall'agnello era vna ftatua del Saluatore di fino argento di centofettanta libre
Dall'altra parte era la ftatua di Giouan Battiſta di argento di cento libre con
quefto titolo , Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi . Sette cerui
verfauano l'acqua, & ogn'vno di loro era di ottanta libre. E le entrate pèr que
ftofonte facro fi raccoglicuano dà diuerfi poderi aſſignateli , e dentro Roma , e
fuori, e nell'Africa, e nella Grecia . Il medefimo Coftantino a preghi di San Sil
Chiefadi ueftro edificò in Vaticano vna bella Chiefa a San Pietro Principe de gli Apo
San Pietro. ftoli non lungi molto dal tempio di Apollo ; e vi collocò fplendidamente il corpo
del medefimo Apoftolo in vna tomba di bronzos efopra queſta tomba drizzò
vna croce di finiffimo oro di centocinquanta libre . Vi fece anche drizzare di
ogni intorno quattro candelieri d'argento con gli atti de gli Apofloli artificiofa
mentefcolpiti . Le donò ancora tre calici d'oro di dodici librese venti di argento
di dieci libre l'ono ; quattro vafi di argento di dugento libre ; & vna patena di
oro digiacinti, e di perle ornata, di trenta libre . L'altare di quefta Chiefa era
tutto di argento, e d'oro rinchiuſo, & ornato di molte gemme . E perche poteſ.
fe comodamente quefta Bafilica mantenerfi, le diede e dentro, e fuori di Roma di
San Pietro . molte entrate . A prieghi di Silueftro medefimamente edificò sù la firada, che
mena ad Hoftia , la Bafilica di San Paolo , il cui corpo viripoſe , come hauêna
di quel di S. Pietro fatto , e le donò altretanti vafi d'oro , d'argento , e dirame,
come in S. Pietro già fatto haueuas efra le altre cofe ne drizzò ſopra la tomba
di San Paolo vna Croce d'oro di cento libre . E perfoflentamento de facerdoti
di quefta Chiefa le diede in Tarfo di Cilicia , è in molti altri luoghi dell'Aſia di
copiofe entrate . Fù per ordine di quefto Principe edificata fu l'atrio Seſſoriano
n'altra Bafilica col titolo difanta Croce in Gierufalem , doue rifpoe vna parte
Chiefa di dellafanta Croce, che haueua Helenafua madre, e donna di fuprema virtù , e re
S. in
Croceei
Gierufal . ligione ritrouata . Quefta generofa donna moffa da alcune vifioni , che haunte
baueua,ſe n'andò a cercare ilfanto legno della Croce in Gierufal m . Era diffi
Helena ma cile cofa il ritrouarlo , perche quegli antichi nemici del Chriftianefimo,perche in
dre co luogo del Saluatore noftro i Chriftiani adoraſſero Venere , haueano in quel luo
di oCo-
Rantin
me trou go collocata vnaftatua di quefta Dea . Ma mossa Helena da vn ſpiritofermente
fe il legno
della Croce di religione, fece de' tanti calcinacci , che vi erano,purgare quel luogo, e vi ritro
di Chrifto. uò finalmente con indiftinto, e confufo ordine tre croci, e feparato da essa vi cra
on titolo, in cuifileggeuaferitto in tre lingue, Giesú Nazareno Rè de' Giudei.
Era
SILVESTRO I 79

Eva Macario Vefcovo di quella città iui prefente, ilquale tenendo co molta reli
gione una di quefte Croci in mano,diceua ella effer lavera.Ma nè quella,nè lafe
conda era la verai poiche non più toſtoſopra vna donna mortafu pofta la terza, Collantine
che miracolosamente la rifufcità . Il perche fece poi Coftantino vn'editto , che pohibife:
non fi
da quell'hora auanti nonfuffe alcuno fatto in Croce morire. Helena edificato in chin
quello fteTo Luogo un tempio,se ne portò partendo i chiodi, co' quali era il Sal-8 morire al
cuno in cre
Matore noftroftato sù la Croce confitto . De' quali chiodi Coftantino ne attacco Co
❤no nelfreno del cauallo , che nell'imprefe vfaua: un'altro fe ne pofe sù la cima
dell'elmo per imprefa, & il terzo, come vuole Ambrogio ,gettò nel mare Adria
tico,perfrenarne,e addolcirne leprocelle di quel tempeftofo mare.Helena quel
la parte della Croce, che in una caſſetta d'argento portata feco s'hauea , ornata
d'oro, e digemme nella Chiefa difanta Croce in Roma collocò . Questa Chiesa
bebbe anch'ella quattro candelieri d'argento, quattrofcifetti d'argento , medefi
mamente dieci calici d'oro, vna patena d'argento indorata di cinquanta libre, e
di dugento cinquantalibre era l'altare d'argento . E le donò molte intrate den.
Chiefa di
tro, efuori di Roma . Vogliono alcuni, che ancoraper ordine di Coftantino fuf s. Aga fee
Se la Chiefa di Sant'Agnofe edificata a' prieghi di Coftanza fua figliuola ,
la quale con la forella ancor di Coftantino del medefimo nome , fù nel fonte del
battefimo, che in queſta Chiefa edificarono , battezzata . Hebbe ancora quefta Chiefa di
Chiefa ifuoi donis che furono vna patena d'oro di venti libre, en calice d'oro di S. Lorenza
dieci libre, e cinque altri calici d'argento : e le donò di belli poderifuori di Ro- mura,
maperpolereſoftentarfi . Il medesimo Coftantino edificò la Chiefa di S. Loren
zofuori delle mura della città, nelpodere Veranio fopra il renale d'vnagrotta ,
ch'iui era, e vi fece alquanti gradi fare, per difcendere giù quelli , che voleano
vedere il corpo di San Lorenzo . Era la cuppola della Chiefa ornata d'argento
èdi marmi di porfido . Sù l'entrare della grotta era una lampada di puriffimo
oro di 20. libre . Dauanti al corpo del martire Lorenzo erano dieci lampade
d'argento diquindici libre . E furono donate a queſta Chiefa alcune poſſeſſioni
perfuo mantenimento . Il medefimo Principe sù la via Labicana edificò frai
due lauri ona Chiefa a due martiri Marcellino Prete , e Pietro Eßorcifta . Nè
molto lugi daquesto luogo in bonor di Helena fua madre pn bel Manfoleo driz
Chiefa di
zò, edi unbel sepolcro di porfido l'ornò , Hora a quefta Chiefa in honore de' sa Pietro, 4
già detti martiri, & ingratia di fua madre donò queste cose : vna patena d'oro Marcelline
puriffimo di trentacinque libre , quattro candelieri d'argento co' piedi indorati ,
dodici calici d'aro, de' quali tre n'erano ornati di pretiofe gemme, e di giacinti .
L'altare era d'argento finiffimo di CC. libre , & fù dipiù onfcifetto dipurif
fimo oro di uenti libre . Per lo mantenimento de i facerdoti, e del tempio le do
no Coftantino groffiffime poſſeſſioni , e di molta entrata . Scriuono alcuni ( ma
non dicono,onde lo cauino ) che le donaſſe la Sardegna , & il monte Argentaro
con tutte l'entrate , che l'Imperio ni hauea . Hora di più di tutte queste magni
fiche bafiliche , che queſto Principe in Roma edificò , ne fece ancora dell'altre Chicfeedi
fuori . Percioche in Hoftia non molto lungi dal porto fece una bella Chiefa edificate dafuo
Co
ficare in honore di San Pietro, e San Paolo, e di San Giouan Battifta , e di que- ri di Roma.
fti
80 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fti doni l'aornò , chefurono una patena d'argento di trenta libre , dieci calici d'à
argento, vua patena d'argento per lo crifma di dieci libre , vna conca d'argento
per l'vfo del battefimo di venti libre : e la dotò di molti poderi, perche ifacerdo
ti onde viuere haueſſero . Edificò anche in Albano vn tempio a S. Giouan Bat
tiftà, e li donò vna patena d'argento di trenta libre , vn fcifetto d'argento indo.
rato di dodici libre, e molette d'argento di venti libre . E perche vi fipoteſſero
ifacerdoti mantenere , molte poffeffioni digran frutto in quei luoghi conuicini,
& illago Albano ifteffo ti donò. Edificò ancor'in Cappa vna Chiefa degli Apo
ftoli , chefu da Capoani Coftantiniana chiamata : è le donò medefimamentepa
tene d'argento di quaranta libre , quattro candelieri all'ofanza Greca con dieci
piedi . E la dotò d'vn podere su quel di Caieta , e d'vnafua paterna poßeffione
su quel di Seffa . Egli edificò ancora , come vuole Damaſo , vn'altra bafilica in
Napoli : ma nonfi sà in honore di chi egli la edificaſſe . E per quefto ho voluto
i doni, che egli le fece, tacere, per non errare con gli altri . Scriuono alcuni, che
Siluestro nella terza regione di Roma prejo le Terme Domitiane il fuo titola
inftituiffe, e drizzaſſe , che Equitio alcuni lo chiamano, e che con molti doni Co
ftantino l'ornale, chefurono vna patena d'argento di ventilibre, & altre cose,e
T poffeffioni di molto frutto . E perche non fi poteffero ifacerdoti della nuona Ro
Doni fatti ma della liberalità del lor Principe dolere, edificò in Coftantinopoli due bafili
da Coftan che, delle quali ne fu rna chiamata di Hirene , l'altra degli Apoftoli , hauendo
tiro alla
Chiefa fan già prima pofti i tempi de' Gentili a terra , ò in vfo di Chriftiani trasferiti , e
ta. tolti via i tripodi Delfici, e gli oracoli , onde infiniti mali naſceuano . E queſti
fono i doni , che alla Chiefafanta fè Coftantino . Furono a tempo di Silueftro
moltefante, e dotte perfone, la cui induſtria, & fatica molte nationi traffero al
Vna donna
fchiaua co la fede noftra . E vi furono fra gli altri Giuliano, Erumento , & Edifio, che con
ustai gli le loro prediche gran frutto fecero . Gli Hebrei, chefono in Ponto ben fotto il
H : beri
fede di polo , da vna donnaprigione ilfanto Euangelio apprefero , e credettero alle pa
Chrißo.
S. Antonio role di Baccurio lor Rè, ch'allafantafede gli animaua tutti . Valfe ancor mol
Abbate. to in que' tempi nel perfuadere la verità Chriftiana l'autorità di Antonio here
mitafantiffimo,al quale molte volte per lettere Helena ſe ſteſſa, e i figliuoli rac
comandaua . Ilfuo cibo era panefolo , & acqua ilfuo bere , nè mangiaua mai
finche non vedea all'occafa il Sole . Fù Antonio Egittio , e tutto dato alla con
And templatione . La fua vitafu fcritta da Atanasio Vefcovo di Aleſſandria. Hora
Silueftro bauendo fette volte il Decembre fatte ordinationi , e creati quaranta
due Preti, trentafei Diaconi, e ſeſſantacinque Veſcoui, mori, e fu l'ultimo di De
cembre fepolto nel cimiterio di Prifcilla sù la via Salaria , tre miglia lungi di
Roma, hauendo retto il Papato uentitre anni , dieci mefi, & undeci giorni . E
reftò dopo lui quindeci dila Chiefa ſenza Paftore .

ANNOTATION E.

*1 Tutti gli fcrittori coftantemente affermano, e conuengono in quefto , che nel


Pontificato di Silueftro, effendo già morti Galerio, Maffentio, Maffimiano, e Li
cinio
SILVESTRO .

cinio noftrinemici , fuffe a tutte le Chiefe di Chrifto , che erano fotto l'Imperio
di Roma, dall'Imperatore Coftantino non folamente pace, quiete, e libertà con
cefla:mafortificate ancora con ottime leggi, e decreti contrà l'audacia, e sforzo
degli auuerfarij noftri il CCCXXV. anno della falute noftra , nel quale anno fų
celebratoil famofo Concilio Niceno di CCCVIII. padri contra l'herefia di Ar
rio, hauendo già per forfe CCC. anni il diauolo,fiero , e crudo nemico del Chri
ftianefimo, per mezo de' Principi Romani , e col braccio de gouernatori delle
prouincie, e de' popoli furibondi, con nuoue perfecutioni indarno ogni fua cru
deltà, e fierezza contra i noftri difarmati, e pacifici moftra . Delle quali perfecu
tioni la prima nacque da Nerone, la fecóda da Domitiano , da Traiano la terza,
la quarta da M.Aurelio . Moffero alcuni peffimi gouernatori di prouincie, e furi
bondi popoli fotto M.Aurelio, che moftraua di non vederlo,quefta quarta perfe
cutione. La quinta fotto l'Imperatore Seuero, la fefta fotto Maffimino, la fettima
forto Decio,l'ottaua fotto Valeriano,la nona, che fù la più cruda, e la più longa di
tutte l'altre,perche durò dodici anni,fotto Diocletiano. Et effendo ftato finalme
te,come è detto,tolta via dal buon Coftantino,fegui la decima de gli heretici Ar
riani,chefuaffai più pericolofa di tutte l'altre, e che incominciò fotto l'Imperato
re Coftantio figliuolo del gran Coftantino, e per quarant'anni continui talmente
contra la Chicafanta durò, che fi puote bene a qual fivoglia delle paffate, cofi in
lunghezza ditempo, come in grandezza di fupplitij,agguagliare. Eufebio, Ruffi
no, Epifanio, Socrate, Sozomeno, Teodoretto, Damafo, San Girolamo, & altri
antichifcrittori dell'hiftoria Ecclefiaftica molte cofe ne fcriffcro.

MARCO 1. PO N T. X X X V.

Creato del 336. a' 16. di Gennaro .

ARCO Romano, e figliuolo di Prifca,fù Pontefice a tepo del gran Cofta- Coftantino
affermano alcuni, gli Imper
vltimi anni delfuo Imperio ad iftantia di fuaforella reuocaffe Arrio dall'efilio
(perche diceua ella , che fosse ftato Arrio per inuidia condannato ) e che all'opi
nione heretica di lui s'accoftafſe . Ma io credo, che quefti dallafom iglianza.del
nome s'ingannaſſero , & attribuiſſero al padre quello , che poi ilfuo fcelerato fi
gliuolo fece. Percioche non è verifimile, ch'on Principe cofifauio, in quella età,
F quan
82 PLATIN DELLE VITE DE PONT.
A
quando l'huomo più difcorre, e più vede, appronaſſe, efeguiffe coloro, ch'eſſo gid
riprouati hauea.Scrivono ancora,che Coftantio fuſe da Eufebio Veſcono di Ni
comelia , e seguace della fetta Arriana battezato i tlche è ſenza alcun dubbio
falf , e nefanno ampia fede la molta religione di questo Principe, e la fonte del
battefimo edificata a questo effetto fontuofiffimamente in Roma . Percioche cac
ciati c'hebbe viadall'Imperio i tiranni ,fù infieme con Crifpofuo figliuolo iftrut.
to nella fede , e battezzato da S. Silueftro . Quelli , che tengono l'opinione a
quefta contraria, dicono, che Coftantino a questo effetto differiſſe di battezarfi,
e per doner porfarlo nell'acque del Giordano ad imitatione del Saluatore noftroi
ma ch'egli questo effettuare poi non poteße; perche, mentre ch'egli ne paſſa con
vn'esercitofopra i Parthi , che poneuano la Mefopotomia in ruina, nel 31. anno
del fuo Imperio , e nel 66. della fua vita in vna villa publica preſſo Nicomedia
mori : onte dicono, ch'egli qui nell'vltimo tempo dellafua vita fi battezaſſe.Ma
accomodinfi pure coftoro a lor voglia quefta cofa , ch'io quello, che quafi tutti
gli altri tengono,mi crederòi cioè, che Coftantino, c'haueua colfegno della Croce
in tante imprefe vinto , che haueua tante Chiefe , ecofi magnifiche in honore di
Dio edificate, che s'era ne' concily facri ritrouato prefentes c'hauea tante volte
con que'fanti padri ne' miſtery facri orato , voleſſe tosto che incominciò a cono
fcere la verità , eſſere della virtù del facro battefimo fortificato ancora contra
gl'inimi inuifibili . Io non sò , che cofa ſi vogliano dire queſti altri ſcrittori , io
per mefegno quella verità , ch'alla pierd, alla religione di vn'ottimo Princi
Coftantino pe è conforme, e debita . Quello poi, che il volgo dice, ch'egli diueniſſe leprafo,
Magno Im e che col battefimo guari Te, con la fauola , che dicono del bagno delfangue de
pr. maifù
leprolo. fanciulli, io per nefun conta il crela , e feguo in quela parte Socrate , ilquale
fcriue, che Coftantino nel 65. anno della fia età fù da vna grande indifpofitio
nefopragiunto, e che vfel per questo di Coftantinopoli, e ne andò per guarirfi a'
bagnis ne fa mentione alcuna di lepra . E non folamente quefto i ma non è fcrit
tore alcuno, che di ciò mentionefaccia, në Gentile, ne Chriftiano . E non l'hau
rebbe certo ne Orofio taciuto, ne Eutropio , nè quelli, che accuratamente le cofe
di Coftantinoferifero . Hora prima che queſto Principe moriſſe , apparue per
molti giorni vna cometa di difufata grandezza . E Marco Pontefice volto tut
to alle cofe dellareligiona, ordinò , che il vescouo d'Hoftia , dal quale è il Pon
tefice confecrato , poteffe il pallio vfare . Volle ancora , che ne' giorni folenni
fubito dopo l'Euangelio fi cantaſe ad alta voce dal clero , e dal popolo il Credo,a
quel modo, ch'era nel Concilio Niceno ftato dichiarato . Edificò anche due Chie
fe in Roma, vnafu la ftrada , che mena ad Ardea , e don'eglifu pofciafepolto i
l'altra dentro la città presso il Palatinos alle quali donò Coftantino vna patena
di argento di 20. libre, vnfcifetto d'argento di 10. libre, vna corona d'argento
Iuuenco d'altretanto peso , è molti poderi fuori della città, onde fi fufsero ifacerdoti co
prete Spe- modamenteſoftentati. Nel tempo di questo Pontefice, e di Coftantino viſse Iu
guuolo , e
po.ta, uenco prete Spagnuolo , e nobile , ilquale in quattro libri in verfo heroico gli
Euangelij fcrifse . Alcune altre cofefcrifse anche nel medefimo verfo, e di ma
teria facra . Hora Marco fatte due volte il Decembre ordinationi, e creati 25 .
Preti ,
2RedRADE
GIVLI O. I. 83

Preti,feiDiaconi , e 28. Veſcoui , morì , e fù nel cimiterio di Balbina sú la via


Ardeatina a' cinque d'Ottobre fepolto. Tenne due anni, otto mefi, e vintigior
niil Ponteficato; ilquale per lafua morte venti giorni vacò.
SLI

GIVLIO I PON T. XXX VI .


G

Creato del 337. a' 28. di Nouembre .

1721

IV LIO Romano , figliuolo di Ruftico , ne refse a tempo di


Contio
Coftantio la Chiefas ilquale Coftantio hauuto con Coftantino , Imper.
Coftantefuoi fratelli l'Imperio, venti tre anni lo tenne . Fù
anche tenuto vn de ſucceſsori del gran Coftantino Dalmatio
Cefarefigliuolo delfratello, e giouane di gran fperanza :mafù
foco appresso in vn tumulto militare morto , permettendolo
più tofto Coftantino, che comandandolo . In questo mezo la fetta Arriaua pigliò
granforza col fauore di Coftantio, cheforzana i noftri a riceuere Arrio . Nel
Secondo anno adunque di quefto Principe fù bandito in Laodicea il Concilio , ò
A ana'o
come altri vogliono, in Tiro . Quifi ritrouarono i cattolici, e gli Arriani, e fù Velcome.
ogni de difputato, e difcufso . fe il figliuolo era eguale, e di vna medefima foftan- A - tio heie
tico.
tia col padre, o minore delpadre : Atanasio Veſcouo d'Alessandria con ragioni,
e con argomenti efficaci inftaua in fauore de' Cattolici . Il perche veggendo Ar
rio non bauere bafteuoli ragioni da dirui incontra, tutto agli inganni volto, ac
cusò d'arti magiche Atanafio : e canato fuori il braccio d'vn'buomo morto , che
bauuto d'vnafepultura haueuano, dicena, quello essere il braccio d'Arfenio fer
:tore d'Atanafio, che dalfuo padrone gli erastato troco, per douerfene nelle fue
magieferuirfi . Era Arfenio poco auanti , temendo per non sò che d'Atanafio i
fuggito , e ricoveratofi in cafa d'vn'Arriano , da che haueuano quefti heretici
prefa occafione di fare, e dire quefto . In effetto perche Coftantio la parte Arria
nafeguiua ,fù il buon vefcouo a gran torto , e con violentia condannato, esfor
Zato perciò afuggirfi via:nella qualefuga flettefei anni continui in vna cifer
F 2 na
$4 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

nafenza acqua afcofo talmente , che non vide in tutto questo tempo mai sole.
Effendo poida vna ferua scoperto , e fiando per eßerprefo , ispirato da Diofi
fuggì via,e con Coftante fi ricouerò,ilquale sforzò con minaccie Coftantio il fra
tello a douer riceuer, e be trattar Atanafio.In questo mezo Arrio accõpagnato
da vna granfchiera di Veſcoui, e di popolo, mentre che per alleggierir il ventre
in on publico luogo fi ritira,efa forza per mandarne giù l'immonditie, che l'ag
grauauano, tutte l'inteftina giù ne mandò , e mori , efu morte certo degna della
Mortebrut
a fua bruttiffima vita . Hora Giulio Pontefice , effendo in queſte turbulentie ftato
herefiarca . affai trauagliato, e confinato anche, in capo di dieci mefi fe ne ritornò da quefto
efilio in Roma, hauendo maffimamente la morte di Coftantino intefas ilquale ha
uendo meſſo guerra a Coftante il fratello , fùmorto, mentre che preſſo Aquileia
poco confideratamente combatteua. Non restò giàper quefto Giulio di ripren
derfempre,come doucna, i Veſconi dell'Oriente, eſpecialmente gli Arriani, che
haueuanofenza ordine alcuno del Pontefice Romanofatto bandire in Antiochia
il Concilio, poiche non fi poteua ciòſenza laſua autoritàfare,per eſſer la Chiefa
Romana a tutte l'altrefuperioresfebene quefto i Prelati dell'Oriente negauano ,
dicendo effer dall'Oriente paffata nell'Occidente la religione Chriftiana : onde
conchiudevano, effer la Chiefa loro come on viuo , e perpetuo fonte i dal quale
n'haueuano poi tutti gli altri cofi copiofamente la gratia hauuta. Lafciate Giu
lio quefte contentioni, edificò due Chiefe in Roma, vna prefio al Foro Romano ,
l'altra in Trafteuere : e tre cimiterij ancora il primo si la firada Flaminia, l'al
tro su'l Aurelia; il terzo sù quella, che mena a Porto . Ordinò poi che non fuſſe
ro i Sacerdoti altroue, che nelforo Ecclefiaftico conuenuti. Volle medefimamen
te, che tutte le cofe concernenti alla Chiefa fi doueffero fcrivere da notari , o dal
loro Primicerio, e capo. Queſti,ſe io non m'inganno ,fono quelli,che boggi Pro
tonotarij chiamiamo , il cui principale officio fi è diferiuere le cofe occorrenti .
Nel tempo di Coftantino , e di Coftantio fù in pregio Marcello Veſcouo di An
ticira,il qual molte cofe fcriffe, e contra gli Arriani Specialmente. Si leggono pe
ròcontra di lui libri fcritti da Afterio , e da Apollinare , che come heretico Sa
Marcello belliano lo reprouano . E volendo anche fare il medefimo Hilario , Marcello an
Velcоно .
dacemente rifpondendofi difenfa , e moftra infieme non hauer con Giulio , e con
Atanafio il medefimo parere . Scriffe ancora contra Marcello Bafilio Vefcovo
Teodoro Anquirano vn libro della verginità : Percioche fù Bafilio infieme con Euftafio
Vefcouo
Seaafteno Principe d'vna parte della Macedonia . Teodoro Vefcovo di Heraclea
elegante
Scrittore di Tracia, & elegante, e copiofo nel dire,fcriſſe in questi tempi molte cofe, efra
·
Paltre i Commentarij ſopra Matteo , fopra Giouanni , fopra i Salmi, e fopra l'
Apoftolo. Hora Giulio hauendo nelle tre ordinationi, che fece il Decembre, crea,
ti diciotto Preti, tre Diaconi, e noue vefcoui , mori , e fù alli dodici di Agosto
nel cimiterio di Callipodio su la via Aurelia tre miglia lungi di Roma fepolto .
Fù quindeci anni, e due mefi, e fei giorni Paftore della Chiefa : la quale dopo lxi
-venticinque giorni hebbefede vacante.

LIBE
213
LT BERI Q. 85

LIBERIO PONT. XXXVII


124

Creato del 3 53. a' 8. di Maggio.


3

IBERIO Romano figliuolo di Augufto fù Pontefice fotto


Coftanti
l'Imperio di Coftantio,e di Coftante.Percioche, come fi è det Imp
to difopra, Coftantino , mentre che poco fauiamente con Co. Coftante
ftantefuo fratello guerreggia, fù dal nemico oppresso, e mor
to. Coftantepoi nella guerra, che con Perfianifaceua, mentre
vuole di notte, sforzato da vnafeditione militare, rattaccare
ba battaglia ,fi vinto. E volendo poi i feditiofi foldati caftigare, fù per vn tradi
mento,che gli ordi Magneto, in vna terra chiamata Helena tagliato a pezzi : e
fù nel decimo fettima anno del fuo Imperio, che era il trentefimo della fua età .
Morto Coftantio riforfero di nuouo quelli anttchi feguaci della fetta Arriana
tontra Atanafio . E nefeguì, che in vn Concilio,chefù fatto in Milano , furono
tutti ifautoridi Atanafio banditi . Perche poi in vn finodo , che fifece in Ari
mino,i Prelati dell'Oriente, che erano acuti, & aftuti, co' loro argomenti,efalla
tie neponeano i noftrifemplici, e meno dotti dell'Occidente in gran trauagli ,par
ne per lo meglio differire ad altro tempo queſta diſputa . Percioche negauano
12
gli Orientali effere Chrifto vguale alpadre, e d'vna medefimafoftantia . E per paLiberia
fù bàdi
the Liberio Pontefice da principio all'aperta quefta opinione oppugnaua , e non todi Roma
volle, (ancorche l'Imperatore lo comandafse, condannare Atanafio, fu da gli riahi.
da gli A:
Arriani bandito di Roma, e nefù per ciỗ tre anni di lungo afsenteinel qual tem
po raunato il clero on finodo, crearono in luogo di Liberio Pontefice Felice pre
te,perfona di molta bontà, e the congregati tofto quaranta Vefcoui infieme,fepa- Leggi le re
rô duepreti dalla Chiefa,Vrfatio, e Valente , perche hauefsero con Coftantio la guenti
notationan
i
medefima opinione della fede : per la qual cofa Coftantio a' prieghi di quefti del Panui
due preti ne rinocò dall'efilio Liberio : il qual mosso da queftoferaigio del Prin nio.
cipe ,voltòfoglio, e come alcuni vogliono, in tutte le cofe con gli beretici fentli
quefto teneua ben co' catolici, che gli heretici , che ritornavano alla fede , non fi
F 3 doucf
889 PLATINA DELLE VITE DE PONT..

doue"ero ribattezzare. Dicono , the Liberio per qualche tempo nel cimiterio di
fant'Agnefe habitaſſe con Coftanzaforella di Coftantio,perche ellailfanoriffe a:
toire poter ritornare in Roma . Ma ella, che era catolica , e ſi era dell'inganno auiſta,
cendo nel ricusòfempre difarlo. Ma Coftantio allafine inftigato , e pregato , come fiè det.
Chesa
a to,da Vrfatio, e Valente cacciò Felice,e ripofe Liberio nellafua dignità. Diche
ne nacque tanta, e cosi fiera perfecutione, che dentro le chiefe ftefe fi tagliana.
noi Sacerdoti , & i Chierici per tutto a pezzi . Scriuono alcuni , che le donne
Romane nello spettacolo Circenfe pregarono l'Imperatoreper lo ritorno di Libe.
rio,e l'ottennero . Hora il Pontefice , ancor che l'opinione de gli Arriani teneße,.
alornò molto alcune Chiefe di Roma, e fra le altre cofe la fepoltura di S.Agne
fe, e la bafilica,ch'egli preſo il macello di Lidia in fuo nome fece. In quefti cala.
mitoli tempi fi Eufebio vefcouo Emiſſeno , che affai dottamente , elegante
mente contra Giudei , Gentili , e' Nouatiani fcriſſe , Erifilo ancora Veſcono di
Leucosia copiofamente firiffe fopra la Cantica . Donato Africano , dal qual i
Donatiani tolfero il nome ,fcriuendo in quefti tempi molte cofe contra cattolici ,
Stifilo Ve
Acou ne inganno con questa falfa dottrina quafi tutta l'Africa , e la Giudea . Costui
dicena, e Ter il figliuolo minore del padre, e lo Spirito Santo minor del figliuolo ,,
éche fi doueffero i cattolici ribattezzare. E nel tempo di S.Girolamo fi vedeua.
Donatiani no moltefue cofe di herefia , & vn libro dello Spirito Santo.conueniente , e con
h cechy
forme alla dottrina Arriana . E perche nulla a quefta perfida fetta de' Arriani: ·
mancafe, Afteriofilofofo , e di questafetta ſeriſſeſotto l'Imperio di Coſtantino.
molte cofe a' Romani ſopra gli Euangelij , e ſopra i Salmi, che da gli heretici di
Aterio he quellafetta con molta auidità fi leſſero. Lucifero Vefcovo Caralitano , eſendo da
BELICO. Liberioinfieme con Pancratio ,& Hilario chierici Romani mandato a Coſtantio
perche non volle in nome di Aranafio dannare il concilio Niceno, fùrelegato,e
Lucifero fcriffe perciò contra Costantio vn libro , e glielo mandò poi perchefi leggeffe .
vouo. Ma egli morfaltempo di Valentiniano . Vogliono , che Fortunatiano Vefcovo di
Aquileiaperfuadeffe , e follecitaffe Liberio , che per difenfare lafède, ne andaua
in filio, chergli con la opinione de gli heretici fi ftringeffe . Scriffe anche vn bet
libro contra Manicheo Serapione, che per la elegantia delfuo, ingegno fù cogno.
minato Scolaſtico,nè reſtò mai di confeſſar la verità per minaccie, che contra di
Lui Coftantio operafse . Percioche pensando douer verſo Atanafio placarlo , an
dò a ritrouarto, e liberamente parloli, nè perchè queſto Principe il minacciasse,
e dicefse colericamente molte cofè, ſi restò egli mai dallafolita coftantiafua.Fir
Acanalio tenuto , e cognominato Magno Atanafio : perche contra gli heretici , e contra i
pe the gentilifempre cofiantementefiportò. Hora Liberio creati che hebbe in due vol
ham to
$1200. te,che fece ordinationi in Roma, diciotto Preti , cinque Diaconi, e dicinoue Ve
fconi, mori ai vintiquattro di Settembre, e fù nel cimiterio di Prifcilla si la via;
Salariafe polto, bauento fed anni, tre mefi, e quattro giorni tenuto il Pontefica
toyche vacò depola fuamorte feidi .

FELI
VED

FELICE. 872

FELICE II.


O

14.6

#
ELICE 11. di natione Romano , e figliuolo di Anaftafio fù Coftantino
Ponteficeſotto l'imperio di Coftantio, ilqual dopo la morte di Co- oper
ftante fuo fratello folo l'Imperio tenne . E perche le Gallie Guliaro
per
Imp. cfnoi
La cagion d'alcuni tiranni , che vi erano forti , tumultuauano , creò fatti.
Cefare Giuliano fuo cugino , e là con l'effercito il mando . Coftui
tofto colfuo valore talmente fi portò, che quierò , e tenne i Galli, e i Germani à
frenos il perche ne fù dall'eſſercito con vn consentimento di tutti falutato AU
gufto. Quando Coftantio , che fi ritronaua nelle cofe de' Parti occupato, heb
be di quefto auifo , softo verſo le parti d'Occidente fi moffe , per dar a queſto
diſordine il rimedio opportuno . Maper camino in Mopfocre terra frà la Cili
cia,e la Cappadocia di apopleffia morinel ventefimoquarto anno del fuo Impe
rio , ch'era il quarantefimoquinto della fua vita . Diſſero i Medici , chedi que
Ao morbo s'infermafle , e morifle per il dolor eftremo , ch'egli di questa ribellio
ne di Giulianofentito banca . Fù Giuliano (fuori che nella caufade' Chriftia.
7 ni , nella qual fù finza modo empio ) di tanta modeftia, & affabilità , che me
titaua all'vfanza antica effere frà gli Dei pofto . Egli tolto , che hebbe l'Im
perio , venne trionfando in Rema , done entrò per la firada Flaminia ſopra vn
carro tutto dorato , e con incredibil bumanità , e modeftia falurò , e raccolfe il
popolo , chegli vfci incontra , dicendo Speßo , effer vero quello , che Cinea le
gato di Pirro diffe , che tanti Re vedeua egli in Roma , quanti vi vedea citta.
dini . In vna cofa ſola moſſe anzi a rifa , che a fdegno il popolo Romano ´i che
entrando per le porte della città , ch'erano bene alte , e fotto gli archi trionfali
altiffimi , effendo egli di picciola ftatura , s'incuruaua , & abbaſsaua , aguifa
dipapera , il capo , quafi temeſſe di non vrtarui . Rifguardando poi con molta
maraniglia il campo Martio , il fepolcro d'Augufto adorno di tante ftatue di.
marmo , e di bronzo , il foro Romano , il tempio di Gioue Capitolino , le Ter
F 4 `me ,
gg PLATINA DELLE VITE DE PONT..

me, iportici a guifa di prouincie fatti , l'anfiteatro di pietre tiburtine-l'auo


rato , di tanta altezza , che quafi occhio di huomo non giongeua alla cima , il
Panteone di marauigliosa altezza,il tempio della Pace , il teatro di Pompeio »
il circo Maffimo , il Settizonio di Seuero , tanti archi trionfali , tanti aquedot
ti , tante ftatue pofte per tutti i luoghi della città , come per ornamento , reftà
Stupefatto , attonito , e finalmente diffe , che la natura bañea qui in queſta
vna fola città tutte le fue forze adoprate , e pofte . Coftantio medefimamen
te venendo in Roma, e veggendo il caual di bronzo di Fraiano, volto ad Ormif
dla architetto , che feco andaua , diſſe , volere anch'eßo farne va fimile a quel
lo in Coftantinopoli : al che l'architetto rifpofe , chebifognaua , che egli prima
vna fimil falla gli edificaffe , intendendo della città di Roma Dimandato il
medefimo Ormifto da Coftantio , che li pareſſe di Roma , rifpofe , che queſto.
più , che altro gliene piaceua , ch'egli hauea imparato , e veduto , che ancora
qui fi moriua: la qual parola fù da filofofo . Hora Felice , che fi è già det
to, che foffe da' catolici in luogo di Liberiofatto Pontefice (bencha Eufebio , e
Girolamo dicano da gli heretici , di che io certo mi marauiglio ) tofto che nel
Ponteficato fi vide , publicò beretico Coftantio figliuolo del gran Coftantino,
eribattezzato da Eufebio Vefcovo di Nicomedia in Aquilone,che era vna vil
la non lungi daNicomedia . Di qui fi può chiaramente conofcere l'errore di
quelli , che hanno questa herefia al gran Coftantino attribuita . E certo , che,
come per la fua hiftoria fi vede , nè douette , ne puote in cofi fatto Principe
e tanto della religione Chriftiana difenfore , efautore , fimile error cadere. Ho
ra mentre chefieramente , come ſi è detto , fi contende fra Liberio, e Felice , la
fetta degli Arriani in due parti , ouer opinioni fi diuiffe . Perciocbe Eunomio ,
dal qual furono ifuoifeguaci chiamati Eunomiani , eſſendo e nel corpo , e nell'
anima leprofo, e non meno dentro , che fuori , dal morbo caduco oppreffo , dicena
effere in tutte le cofe il Figliuolo diffimile al Padre,e non hauere lo spirito Sãto
cofa alcuna ne colfigliuolo , nè col padre comune : e Macedonio , che prima che
egli erraffe, eifuiaſſe dal buon camino , era da' noftri ftato fatto Vescono Co
ftantinopolitano , affermaua bene eſſer il Figliuolo fimile al Padre, ma non men,
che Eunomio , contra lo Spirito Santo beftemmiaua . Onde ne era da gli Arria
ni , e da noftri cacciato via . Vogliono alcuni , che Felice raunaffe vn Concilio
di 48. Vefcoui,nel quale fi ordinò , che doueffero tutti i Vefconi nel Concilio ge
nerale venire,o dar conto per lettera,perche venire non vi poteſſerosil che fùpož
nel Concilio Cartaginefe rinouato.In questo tempo Achatio, ilquale, perche po
co vedeua , fù chiamato Monophtalmene , effendo Vefcovo di Cefarea in Pa
leftina feriffe molte cofe fopra l'Ecclefiaftico , efù per lafua eloquentia, e ver
futia di tanta autorità presso Coftantio (come dice Girolamo , è ne refto io mol
to marauigliato che ne fece in luogo di Liberio eleggere Felice, che vuole, che
Arrianofofse, e non è dubbio , comefcritto difopra habbiamo, che egli foſse cato
lico,efempre gliArriani oppugnaſse.Hora non hauendo Felice in cofa alcuna di
mätenernein piè la verità della fede mãcato,fù finalmete infieme co molti altre.
catolici prefo ,e morto, & a 20. di Nouembre nella Chiefa, che esso sù la ftrada
Avr.
FELICE II.

Aurelia duemiglia lungi di Roma edificata haueua,fepolto . Nonfu più , ches


h
un'anno,quattro mesi, e due giorni Pontefice,per cagione della nuouafeditione,,
the neripofe Liberioin ftato, e noi ,feguendo. Damafo, benche indebitamente ,fra
gli Ponteficipofto l'habbiamo .

ANNOTATIONE.

Marcellino II.Pontefice di eterna memoria degno mi fè copia di vno antico


regiftro,perche io il refcriueffi,fcritto già da i chierici di quel tempo, che feco te
neua , e che ilbuon Pontefice haueua ritrouato in Agubio nel monafterio di S.
Croce della Auellana fcritto in pergameno di lettere maiufcole, & antichiffime.
In quefto regiftro era fcrirto accuratamente da colui , che nel medefimo tempo
viueua,lo fcifina,che paſsò fra Liberio, e Felice . E paffa a quefto modo . L'Im
perator Coftantio ritrouandofi oltre modo fdegnato con Atanafio Veſcouo.
di Aleffandria fieriffimo contradittore dell'herefia Arriana, alla quale era quefto
1 Imperatore additto, e volendo perciò ad ogni modo deporlo, e cacciarlo dal fuo
Vefcouato,raunò vn finodo di 6. Vefcoui, per vn decreto de' quali fù il buon Ata
nafio , fecondo che hauea l'Imperator voluto , depofto , e creatone in fuo luogo
4,3 vn'altro.Hauuto l'Imperator cótra Atanafio il fuo intéto, defider ofo che il Ponte
fice Romano cola fua autorità, quanto fatto fi era,ricófermaffe,ne fece a Liberio
iftätia;ilqual,come fcriue Ammiano Marcellino fcrittore di quei tempi nel deci
moquinto libre) coftatemente ricusò,fpeffò efclamando,e dicendo, non douere,
nèvolere condannare vn Prelato,che nè veduto,nè intefo haueffe.Et non hauen
do in ciò Liberio voluto affentire, fù à mezza notte con gran difficoltà , e paura
del popolo,che affai l'amaua,cauato di Roma. Cofi dice Ammiano . In Teodore
to nel decimefefto capo dalla hiftoria Ecclefiaftica fi legge quello, che prima, che
andaffe in efilio,ragionò Liberio conftantiffimamente con l'Imperatore Coftan
tio fopra quefta materia. Hora prima,che vfciffe Liberio di Roma, tutto il clero
con folenne giuramento li promife di non douere , mentre ch'egli viueſſe, altro
Pontefice accettare . Ma non fù egli più tofto fuori,che Felice fuo Archidiacono
contra ogni giuramento dato nel Ponteficato fcifmaticamente s'introduffe ; di
che firifenti forte tutto il popolo di Roma ; & fi tirò da parte , e feparoffi da lui .
Venendo poi in capo di due anni Coftantio in Roma, & effendo molto dal popo
lo pregato, & aftretto per lo ritorno di Liberio, gliene compiacque , e richiamò
Liberio in Roma, onde fù dal Senato, e dal popolo fcacciato Felice , il quale non
dimeno , mentre viffe , ritenne nello fcifma contra Liberio il manto in Roma , e
fuori dieci anni,tre mefi,& vndici giorni; perche morì a'ventidue di Nouembre
nel confolato de gl'Imperatori Valentiniano, & Valente. Allhora Liberio moffo
à compaffione affoluette tutti quei chierici,che ifpergiurato haueuano,e li ripofe
neluoghi loro,de' quali erano ftati in vita di Felice priui.Et l'anno feguente, che
era il 356.della falute noftra , nel confolato di Gratiano, & di Dagalaifo a ' 24. di
Settembre mori . Dopo la cui morte alcuni preti , e diaconi partegiani di Libe
rio eleffeio tofto Pontefice Vrficino diacono , & lo fecero ordinare da Paolo
Vefcouo di Tiuoli . Quelli , che la parte di Felice feguita haueuano , eleffero
ancor effi Pontefice Damafo : fi che per quefto ne nacque vn peffimo fcif
ma , & vna ciuile feditione in Roma , che diuidendofene in due fattioni
il popo
PLATINA DELLE VITE DE PONT..

il popolo , crebbe in modo , che nella bafilica di Sicino in vna cruda zuff
morirono dell'vna , e dell'altra parte cento trentafette huomini , di che ha
uendo hauuro l'Imperatore Valentiniano auifo , pertorre lo fcifma , & la feditio
ne dalla Città , confermando Damafo nel Ponteficato, feacciò di Roma Vrficino
in capo del quartodecimo mefe , da che vi era egli ftato ordinato . Et cofi reftò
folo Damafo Papa. Queste cofe ho cauate io da quello antichiffimo registro : &
molto meglio quadrano a quello,che ne fcriue Ammiano Marcell no nel decimo
quinto libro , & San Girolamo nel chronico; e Ruffino nel duodecimo capo del
primo libro , e nel decimo capo del fecondo ; e Socrate nel vigefimofettimo ca
po del fecondo libro ; e nel vigefimonono capo del quarto ; e Teodoreto nel de
cimofefto , e decimofettimo capo del fecondo; e Sozomeno nell'vndecimo capo
del quarto libro, e nelvigefimoterzo del fefto , & altri hiftorici medefimamen
te, con quello , che dal volgo di Liberio, e Felice finarra . Percioche nè Liberio
fù mai Arriano, nè Felice hebbe legittimamente il Ponteficato, nè oprò coſa alcu 1
na contra Coftantio , nè fù da lui fatto morire . Anaftafio Bibliotecario (come io
(
penfo ) fù il primo , che queste cofe credefle , e nel libro di Damafo , come tante
altre cofe ,le interponeffe . Per quefta via adunque furono in breue tempo due
fcifmi quafi continuati fotto quattro Pontefici . Et Felice effendo ftato fcifmati
ço , non fi dourebbe per conto alcuno fra i legittimi Pontefici annouerare;perche
non poffono effer due Papi infieme . Maio ho tutte queste cofe più aperte, & di
fintantente nel mio libro feritte .

DAMAS O I. PON T.
PON T. XXXVI I.

Creato del 366. al primo d'Ottobre .

AMASO dinatione Spagnuolo , e figliuolo d'Antonio,fù fette


Giuliano l'Imperio di Giuliano , che fù certo vn fingolare caualliere, cofi
In perat. nelle cofe militari , come nelle ciuili . Egli hebbe per maeſtro due
idolarra, e
efuoi fatti . buomini eccellenti di queltempo , Eubolofofifla , e Libanio Filo
D fofo, efe neritroud cofi bene indrizzato per le difcipline liberali,
abe benfipoteua e doueua a qual fi voglia ottimo Principe agguagliare . Era
di
DA MAS O I QIr
21 ranmemoria, di felicefacundia, cortefe congli amici, giuftiffimo co vaffalli
delleprouincie, e defiderofo degloria . Ma egli tutte quelle buone parti all'ol
estimaroninò con eſſerne a' Chriftiani contrario, e perfeguitandoglí: ílchè egli più
aftutamente, e fimulatamentefaceua , che mai altro Principefifacelle . Percio
che da principio non a forza , nè con tormenti allefue voglie ne traffe quafi la
maggior parte del popolo: ma con premi , con promeffe, con honori, con carez
ze ,e con perfuafioni . Vietà, che non poteffero i Chriftiani nelle accademie ,e
Scuole de' gentili entrare,anzi che a gentilifolifufe lecito di aprire lefeuole.Ad
tor en Chriftianofolo chiamato Proberifio , e perfonadottiſſima permiſe di potere
publicamente infegnare ma egli fdegnato per gli altri,non volle di queftafacul
tà , egratia godere . Vietò ancora Giuliano, che non ſi deſſe ,ſaluo che a' genti
li dignità alcuna nella militia, ne facultà di militare . Ordinò ancora,che le gin
ridittionidelle prouincie non fi doueffero a Chriftiani dare per neſſun conta, poi
che la legge ifteffa Chriſtiana vietaua , (come egli dicena ) potere effi il coltello.
prare. Oppugnò nondimeno all'aperta , e perſeguitò Atanafio mandandolo in
mot efilio ad inftigatione de gli Auguri , e de' maghi , le cui arti quefto Principe con
12 grande auidità apprendeua , efauorina . Percioche quefti diceuano , effere Ata
nafio grande impedimento a potere effi le loro arti vfare . Ritrouandofi anche.
vna volta Dafnio, afacrificare ad Apollo nel borgo di Antiochia preſſo ilfonte
Caftalio , e non potendo hauez di quello , che egli dimandaua , riſpoſta alcuna‚Ć
volendo ifacerdoti intendere la cagione di questo filentio fù loro da i demoni ri
Spofto,cheper efser ini presso ilfepolcro di Babilla martire, non poteuano oraco
lo alcuno dare. All'hora Giuliano comandò a' Galilei (che cofi i Chriftiani chia
maua) che di quel luogo lafepoltura di quellafanta togliefsero . Con gran piace
re, efefta leuarono ifedeli via quel fepolcro, e cantando diceuano : Confundan
tur omnes , qui adorant ſculptilia , & qui gloriantur in fimulachris fuis : di
che ne montò in tanta colera Giuliano , che fuori delfuo propofito ne fece molti
tagliare apezzi.E mi marauiglio io certo, che Giulianofacesse quefto ,poi ch'egli
haucagià conosciuto essere l'arti del diauolo vane : percioche entrato vna volta
con vn certo mago dentro vnagrotta, efpauentandofi delle voci de demonifife
gno con la croce , e nefuggirano i demoni via : il perche disse egli all'hora , che
qualche gran misterio nel fegno della croce efser doueua i, al che il mago riſpoſe ,
che anche i demoni di quellaforte difupplitio temeuano per laqual cosa ne diuen
to Giuliano più che mai oftinato nel credere , e darfi del tutto in poter di quelle
magiche vanità . Onde fifcoperfe , e moftrò , ch'egli prima fimulatamente , per
nonincorrere nell'odio di Coftantio haueffe la religione Chriftiana abbracciata, e
Eletta publicamete laferitsura, & edificata ancora vna Chiefa in nome de' marti.
Giudei me
ri.Eperfarne poſciapiù diſpetto a' noftri,reſe agli Hebrei il tempio di Gierafa- dificano il
lem, perche diceuano,nã poterfacrificare altroue, che in questo luogo : ilperche Gierubie
tempo di,
in tanta arrogantia ne vennero, ch'ogni lor sforzofecero ,per rifarlo più magni- & è dal cr
fico,che prima . Ma non passò molto , che n'andò queſta nuoua fabricaper vn remotoftruito. de
terremoto a terra,e vi oppreffe infieme molti Hebret,e fi conobbe effer vero, non
douerfipietraſoprapietrariporre, Anzi il diſeguenteper vn iucendio, che qui
dini
92 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

diuinamente fi attaccò, infino a' ferri,che quiſi oprauano,ſi conſumarono;perlo


qual miracolo molti Hebreifpauetati fi battezarono . In questo Giuliano ne paf
so con l'effercitofopra i Perfiani , c'haueuano già tolte l'arme,e vi andò minac
ciando i Catolici,e promettendo di douer nelfuo ritorno fare loro vn mal gioco :
ma bauendo hauuta del nemico vittoria, mentre ch'egli ſe ne ritornaua vitorio
fo àdietro fù preffo Sefifonte, non fi sà, fe da ifuoi , ò pure da nemici , tagliato
apezzi : benchefcriuono alcuni , che eglifuffe da vnafaetta , che uon ſiſeppe,
onde venne,traffitto, e chefentedofi ferito alzaſſe la mano verfo il cielo ,et efcla
mando diceße: Ecco che hai pure tu vinto Galileosche Galileo, e figliuolo delfa
bro folea Chrifto chiamare : ondefi legge , che effendo un giouanetto da Libanio
fofifta dimandato, che facea allhora il figliuolo del fabro, riſpondeße, che lauora
ua vna tomba,ò arca di legno per Giuliano. Ne passò molto, che nefù il corpo
morto di Giuliano dentro vn'arca pofto, e portato via. Alcuni fcriuono , che cgli
primafoffe chierico , e poi dallafe noftra fi ribellaffe, onde nel chiamarono Apo
Giouini: ftata.Mori nel xxxij . anno dellafua età, bauendo venti mefi l'Imperio rette se
no per gli
Chriftianc. fuccedette poi Giouiniano, ilquale eſſendo falutato dall'eſſercito Augufto, non ·
volle prima quefto nome accettare, che tutti ad alta voce confeffaßero effer Chri
fiani. All'hora egli ringratiati, e lodati tutti, il gouerno dell'Imperio tolfe, ene
liberò l'efsercito dalle mani de' barbari , lafciando libera a Sapore Rè di Perſia
nagran parte della Mefopotamia . Ma nell'ottauo mefe delfuo Imperio di de
bolezza distomaco, & indigeftione, ò pure dalla puzza de’carboni affogato mo
Vific ro an rì.Horaper venir a Damaso , egli hebbe in queftafua elettione del Ponteficato
tipapa.
Vrficino diacono competitore : onde trattandofi più con arme, e conforza,che a.
voci questa elettione, dentro la Chiefa iftessa,douefi difcuteua , ne morirono dal◄
l'vnaparte, e dall'altra molti. Mafù poco appresso, e dal clero, e dalpopolo Da-.
mafo confermato, efù Vrficino mandato a gouernare la Chiefa di Napoli . Ef
fendo poi Damafo accufato d'adulterio , in vn concilio publico fi difensò , e në
fi , come innocente , afsoluto , e Boncordio , e Califto diaconi , che l'haueano fal
Jamente accufato, furono condannati, e cacciati di Chiefa : efùfatta vna legge,
Vite de' ro che chifalfamente accufasse alcuno,nellapena del tallione incorresse. Hora quie
tefici ftit tate Damafo le cofe della Chiefa , fi volfe tutto alle lettere , delle quali molto ft .
a
Damato j. dilettaua , efcrisse le vite di tutti i Pontefici , che erano ftati prima di lui , & a
Dana
Girolamo le mandò . Non reftò gia per questo di ornare ,& accrefcerne le Chie
fe , e'l culto diuino : perch' egli edificò due bafiliche , vna presso il teatro , l'al
trasu la via , che mena ad Ardea , presso le catacombes e con eleganti verſt
ne celebrò i corpi de' Santi , che erano in quel luogo fepolti . Egli donò ancora
molte cofe dipregio alla Chiefa, che eßo non lungi dal teatro di Pompeio in bono.
redis. Lorenzo edificata haueua, efurono vna patena di argento di venti libre,
vnfchifetto d'argento di dieci libre, cinque calici d'argento , & altretante corone
medefimamente. Le donò ancora le cafe , che le erano intorno, con alcune poſſeſ =
fionifuori della Città,per potere ifacerdoti mantenerfene. Ordinò, che nelle Chie
fe ficataffero i Salmi vicendeuolměte von verfo per choro, e nelfine d'ogn'vn di lo
rofi diceffe il Gloriapatri,& filio,& fpirituifancto. Eglify anço il primo , che

deffe
DAMAS O I. 93

deffe autorità agli fcritti di Girolamo , percioche prima eranofolamente le cofe


de'fettanta interpreti in pregio:onde incominciò a leggerfi la Bibbia di Girola
mo , e i Salmi , che eſſo dall' Hebreo fedelmente tradotti haueua, chegià prima,
efpetialmente nella Gallia , molto difcompoftamente fi vedeuano . Ordinò an.
che questo Pontefice , che nel principio della meſſa fi diceße la confeffione, come
boggi fifa . Fè cinque volte ordinationi , e creò trentauno Preti , vndici Dia
coni , e feffanta due Veſcoui, e mori finalmente, hauendo tenuto dicinque anni,tre
mefi , & vndici giorni il Ponteficato , efù a' vndici di Decembre nella bafilica,
ch'eglifu la via Ardeatina edificata haueua , infieme con la madre , e conlafo
rella fepolto . Etfi dopo lui vent' vno giorno la Chiefafenza Paftore .

SIRICIO PON T. X X X I X.

Creato del 384. in fine dell'anno , a' 28 .


di Decembre .
n

IRICIO Romano , e figliuolo di Tiburtio ,fù in tem Valentinia


po di Valentiniano,il qual effendo capitano di vna par- no Impere
te dellegenti dell'effercito, molti trauagli perlafede da fuoi fait .
Giulianofofferfe . Morto poi Giouiniano , che , come
fiè detto , poco tempo viſſe , fù d'vn voler di tutto valente Im
l'eflercito eletto Imperatore . Il perche tofto tolto Va- per.hereti
CO.
lente fuo fratello a parte dell'imperio l'Oriente gli
confegno . Nel terzo anno poi del fuo Imperio a per
fuafion della moglie, e dellafòcera fua, creò Augufto Gratiano il figliuolo, ch'era Gratiano
ancor affai garzonetto.Oppreffe con marauigliofa celerità co laguardiafua Pro Imper.
copio,che in Coftantinopolifufcitaua nouità, efeditioni. Valente, ch'era ftato da
Eudofio
94 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Eudofio Vefcouo Arriano battezato , diuentò peſſimo heretico , e perſeguito


molto i naftri , & in varie parti li confinò , eſſendo maſſimamente morio Ata
nafio,che per quarantafei anni haueua le cofe della Chiefa Catolica marauiglio
famentefoftentate , e difefe . Lucio heretico miniftro di questo Principe perfe
guitaua appunto , come mortal nemico , inoftri , non perdonandola ne anche a
quelli , che viueuano nell'heremo , e nelle folitudini dell'Egitto , e della Soria .
Percioche, ò mandaua lor fopra ifoldati, che gli vecideuano , ò in altri luoghi li
Macharij confinaua. Erano in quefto tempo di molta autorità i due Macharÿj difcepoli di
Abbati. Antonio nella Soria , l'vno de' quali nel fuperiore , l'altro nell'inferiore heremo
Panuntio viueua . Erano anche all'bora in pregio Ifidoro , Panuntio , Pambo , Mofe ,
Abbite , &
alui fanti Beniamin ,Paolo , Afeliote , Paolo Focenfe, Gioseppe, ch'era il monte di Antonio
Padri.
cognominato . Mentre che Lucio ne trauagliaua con l'efilio queste fante perſo
ne , gridaua vna donna ſpiritata , e diceua, non douerfi quefti amici di Dio man
Mannia Re dare a viuere nell'Ifola dell'Egitto . Hauendo ancora Mannia Regina de' Sara
gina de Sa ceni vinti gli efferciti Romani in molte battaglie , e rouinando le terre dell'Im
Jaceni.
perio ne' confini dell'Arabia , e di Paleſtina , non voleua dare altramente à Ro
ma la pace , che le fi domandaua , fe prima non le dauano per Vefcovo ne' luoghi,
ch'ella fignoreggiana , Mofe Chriftiano , e perfonafantiffima . Volle Lucio ciò
fire ; ma il buon Mofe gridaua , e diceua ; i Chriftiani , che tu bai condannati a'
metalli,relegati nell'Ifole , e rinchiufi nelle prigioni , gridano , o Lucio , contradi
te . Per laqual cofa non mi ftenderai tu giamai la mano fopra , per confeciar
mi.Fù riuocato dunque vn Vefcono dal fuo eftlio, e ne fù Mofe confecrato, e dato
alla Reina, che lo dimandaua ,per Vefcouo , e n'hebbe l'Imperatore la pace. Fer
Temifio feguitaua anche forte i Chriftiani Valente, benche le lettere di Temiftio Filofofo
filatofo .
Atalarico placato alquanto lo teneßero . Li perfeguitaua ancor'Atalarico Rè de' Gothi ,
Rè de
thi G fuo
hereu chefece molti
valore, de'fuoi
e per effer barbari morire
nelle cofe martiri
dell'arte . In eccellente,
militare questo mezo Valentiano
vinfe, col
efrenò i Bor
CO
gognoni , ei saffoni , natione fui liti dell'Oceano pofta . Ma mentre che egli fi
pone in punto per paffarne molto potente fopra li Sarmati, che ne erano già nel
le Pannonie entrati , rompendoglifi d'vnfubito vna vena di fangue mori in vna
terra chiamata Brigione . All'hora i Gothi vfcendo dalle loro proprie contrade
en fe n'entrarono furibondi nella Tracia , e Valente , ch'andò lor fopra con efferci
Gothicome
trano
nemici ne to , facendoui fatto d'arme fù vinto , e bruciato ancora dentro vna villa; hauen
luoghi de ▾
Pimperio , do già prima , che moueſſe qui le arme , riuocati dall'efilio i Vefcoui, e i monaci ,
& lo
na Imp. iquali haueua effo nondimeno forzati a prender l'arme , & a girne in quella im
veido
Valente prefafeco . Fù quefta rotta la ruina dell'Imprerio di Roma ,e di tutta Italia.He—
ra mentre, che quefto paffa , Siricio ordinò , che i monaci di approuata vita pr
teffero delli primi ordini ordinarfi, e fino alla dignità vefcouale montarne. Vol_
le ancora , chegli ordini con interualli di tempo fi deffero , e non tutti a vn trat
to . Non volle , che i Manichei , ch'erano in Roma , conuerfaſſera co' catolici,
e chefe pentiti ritornauano nel grembo dellafanta Chiefa , fi contentò , che ac
cettati vifoßero, pure che in vn monafterio fi rinchiudeffero,e qui tutta la vita
loro menaſſero in digiuni, orationi , e difcipline : perche all'bora riconciliati con
S. Chie
SIRITI O. 95

s.Chiefa direfi poteuano, quando faceuano intera fede della lor buona vita, Or
dinò ancora, che il vescouo folamente doueſſe ilfacerdote confecrare , E che chi
donna vedoua, òfeconda moglie menaße , fuffe dall'officio ecclefiaftico cacciato
via , e che fi poteſſero gli heretici alla verità della fede catolica riceuere con
impor loroful capo la mano . In quefti tempi fu Hilario Vefcovo di Poitierfi cit- Hilario Ve
tàdell'Aquitania,il qualefcriffe dodici libri contragli Arriani, & vn'altro con icouo cot
tiffimo.
tra Valente, Vrfacio,e poco appreſſo nelfuo Vescouado mori.In questo tempo Vittoring
ancorVittorino Africano infegnò primieramente Retorica in Roma ritornato Fo Retorico.
ino he
poi nella vltima vecchiezza alla verità dell'Euangelio ,fcriſſe al modo, e coftu- retico
me de' dialetici alcuni libri contra Arrio. Gregorio Dettico Vefcouo d'Hiluerio
fcriffe anch'egli molte cofe in lode dellafede. S'ingegnò anco in questo tempo Fo
tino, nato nella Gallogrecia, e difcepolo di Marcellino Vefcovo di Anticira,di ri
nouare la berefia di Hebione,il quale diceua, effere Chrifto ftato buomo puro , e
Hebione
nato di Maria,comegli altri . Fù Fotinofcacciato via dall'Imperatore Valen heretico .
tiniano,e molti libri fcriſſe,ſpecialmente contra gentili , Didimo Aleſſandrino ,
chefu cieco dallafuafanciullezza, e per quefto anche de' principij d'ogni lette Didime
ratura ignorante, venuto in età di molti e molti, anni fi diede ad apprendere let- no
Aleffandrie
cieco ,
tere, e tantofrutto vifece, e nella Geometria fpecialmente, e nella dialeti dottiflime,
ca,cheferiße alcuni libri in matematica di molta ftima preffo i dotti:
e commentò molte coſe ſupra i ſalmi , ſopra gli Euangelij di
Matteo, e di Giouanni , e contra gli Arriani molte altre
cefefcriffe . Ottato Africano,& Veſcouo Miluera
nofcriffe ancorafei libri contra gli heretici
Donatiani , Seuero Cecilio Spagnuolo,
eparente di quel Seuero , à cui
Lattantio feriffe due libri
d'Epiftole,compofe in
quefto tempo
vn libre,
che
chiamò Cataftrofe . Hora Siricio raffettate che hebbe
le cofe della Chieſa, e creati in cinque ordinationi ,
chefece,ventifei Preti,fedici Diaconi, e tren
tadue Veſcoui,morì a' 22 ,di Febraro,c
fu nel cimiterio di Priſcilla sù la
via Salariafepolto, bauen
do retto il Papato
quindeci anni ,
vndeci me
fi ,
e25.giorni . E veftò dopo lui fenza
Paftoreper venti giornila
Chiefa fanta .
ANA
OVA IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ANASTAGIO I. PONT. XL.

Creato del 498.a' 17. di Marzo .

Gratiano NASTAGIO Romano, figliuolo di Maſſimo ,fu eletto


Imp.e fuoi
fui. Ponteficefotto l'Imperio di Gratiano , il quale eßendo gioua
Teodofio netto,e di molta religione , e valorofo nell'arme , in una bat
In ...
taglia , che egli con pochiſſimo danno dei ſuoi vinfe preſſo
Argentina città della Gallia,tagliò da trenta mila Aleman
ni a pezzi,ch'erano a dannegiare ne'confini dell'Imperio en
trati . Ritornatone pofcia in Italia , bandi affatto la fetta de
gli Arriani,e nella vera, e catolica religione la riduße . Vedendo poi ingran pe
ricolo l'imperio per cagione de' Gothi , che minaccianano di entrarui , tolfeper
fuo compagno nell'Imperio Teodofio Spagnuolo , e nelle cofe militari illuftres it
quale Teodofio, vincendo in battaglia gli Alani,gli Vnni , & i Gothi, refe le con
trade dell'Oriente all'Imperio, e fè con Atalarico Re de' Gothi amicitia, e lega :
dopo la morte del quale Atalarico, chefu in Coftatinopoli magnificamente fepot
to,tutti ifuoi foldati Gothife ne pafarono a militare con Teodofio , ch'era Prin
Maffimo ti
ranno veci cipe humaniffimo , e di gran bontà. In questo mezo Maffimo , che s'baueua tiran
de
ratorernic amente l'iſola di Bertagna occupata,paſſatone in terraferma per occuparsi la
tiano . Gallia,combatteprelo Lione con Gratiano , e l'ammazzò :di che ſpauentato Va
lentinianofuo minor fratello ,fifuggì via, e ricoveroſſi con Teodofio in Coftanti
nopoli . Vogliono alcuni, che questi due fratelli in quefte calamità incorreßero
per lo peccato di Giuſtina lor madre,la quale ,
fauorendo laſetta Arriana,perſe
guitaua fieramente i Catolici , e fpecialmente Ambrogio , il qualefu contrafu
S.Ambro. voglia in quefto tempo eletto dal popolo di Milano Vefcouo . Percioche eſſendo
Vefcouo di morto Aulentio vefcouo beretico in Milano ,fe ne leuò toto vnagran riuoltaiła
Milano .
quale volendo Ambrogio , che allhora nel gouerno di quella prouincia fi ritroua
ua,reprimere,e quietare,fe ne entrò con lafua autorità nella Chiefa, doue molte
cofefopra l'accordo delle parti tumultuanti ragionò.Ma fu ad vna voce da tur
tigri
ANA STAGIO I. 97
tigridato , che non fi doueffe ad altri , che ad Ambrogio , la cura di questo ve
fcouadoraccomandare : e cofifù appunto effequito : onde fù egli tofto di catecu
menofatto Chriftiano , & ordinato de gli ordinifacri , creato Veſcono di Mila
no. Filafuafantità , e dottrina tanta, quanta e dallafua vita , e dalle opere,
ch'egli dottiffima, & elegantiffimamentefcriffe, fi vede affai chiaramente. Hora
Anaftagio nelfuo Ponteficato, ordinò,che quando fi legge,o canta ilfacro Euan
gelio nella Chiefa di Dio , non debbano ifacerdotifedere , maftare in pie , curui
alquanto, e deuoti : E che nonfi accettaffero perfacerdoti i chierici foraftieri , e
quelli maffinamente , che venivano di oltre mare , fe non portauano la fede di
cinquevefconi delle contrade loro il che s'ordinò (come vogliono) per cagione
de' Manichei, che erano in quel tempo in grande iftima nell'Africa, e mandaua
no de'loroper tutto il mondo ; perche ne corrompefferó la fede Chriftiana . Or
dinò anche Anaftagio,che non s'accettaßero al chiericato perſone debili,eftrop.
1 piate di qualche membro. Egli dedicò ancora la bafilica, che era ehiamata Cre
F fcentina fu la via Mamertina nellafeconda regione della Città . Furono i tempi
di quefto Pontefice , e di Damafo , e di Siricio illuftrati nonfolamente da eccel
lenti Principi, comefurono Giouiniano , Valentiano, Valentiniano , Gratiano , e
Teodofio: madafantiffimi, e dottiffimi huomini ancora, e Greci, e Latini, in qual
fi vogliafacoltà eccellenti, e grandi . La Capadocia, come fcriue Eufebio,ci ge
nerò, e diede duefamofi, e rari dottori , chefurono Gregorio Nazianzeno, & it
gran Bafilio . Amenduefurono nobili, amendue alleuati nellefcuole d'Atene.
Bafiliofù Vefcovo di Cefarea di Cappadocia , che fù prima chiamata Maza , e
fcriffe contra Eunomio eccellenti libri . Scriffe vn libro dello Spiritofanto, e gli
ordini della vita monacale . Hebbe due fratelli dottiffimi Gregorio , e Pietro.
Del primo fi leggeuano alcuni libri in tempo d'Eufebio . Hora il Nazianzeno , Nazianze.
Gregoria
che ne menò Bafilio al monaftero , fcriſſe molte cofe, e fpetialmente in lode di Ci no,e Bafilio
priano , d'Atanafio , e di Maſſimo Filofofo fcriffe anche egli contra Eunomio Capadoce
huomiui
duelibri, & vn'altro contra l'Imperator Giuliano . Scriffe in verfo heroico in dottiffimi, e
fanti.
lode del matrimonio , e della virginità . Ritraffe e con ragioni , e col fuo ele
gantiffimo dire il popolo di Coftantinopoli dalle loro herefie . Ellendo poi fi
nalmente molto vecchio , elettofi il fucceffore , in vn poderetto fi ritirò , e
vita di monaco viffe . Bafilio morifotto l'Imperio di Gratianos Gregorio Na
zianzenofotto quello di Teodofio . Epifanio vefcono di Salamina di Cipro ele- Epifanio
gantiffimamentefcriffe contra tutte le herefie paffate . Scriffe anche molte cofe velcouo.
E fien.
in lingua Soriana E fren diacono della Chiefa d'Edeffai di che a tanta dignità ne
montò , che in alcune Chiefe publicamente dopo la lettione della fcrittura facra
alcuni dell'ifuoifcritti fi leggeuano , e con molta attentione . Hora Anaſtagio
creati in due volte , ch'eglifece ordinationi il Decembre, 8. Preti, 5. Diaconi, e
15.Veſcoui, morì a' 27. d'Aprile, efù nel cimiterio preſſo l'Orfo pileato fepolto.
Enonfu più, che tre anni,e dieci giorni Pontefice . Dopo il quale vacò vent'vn
giorno lafedefanta .

G INNO
INA DELLE VITE DE PONT.
98 IL PLAT

INNOCENTIO I. PONT. XLI

Creato del 402 a' 18. di Maggio .

YEPTAH

ww
Teodofio NNOCENT10 dinatione Albano , e figliuolo
Amp. efuo d'Innocentio, partec pò de' tempi di Teodofio , il qua
le congran prudentia, e celerità of prefle, e tagliò apez
ziprejo Aquileia il tiranno Maffimo, che hauea mor
to Gratiano. San Martino haueua già a Mafimo que
fta calamità predetta , mentre che egli lasciò spogliata
di effercito l'ifola di Bertagna,per veuirne contra ogni
ragione , e debito ad occupare l'Italia . Percioche ve
nendone all'hora da vna partegli Scoti , da vn'altra i Pitti in quell'Ifola , eri
: trouandolaſenza vnfoldato , ageuolmente la corfero , e poſero tutta in ruina .
Teodofio , che era aiutato dal braccio diuino , nel quale egli tutto fi confidaua ,
voltate le armeſopra gli altri tiranni , che auanzati erano , oppreſſe con mara
uigliofa celerità Androgato compagno di Maimo , e Vittore il figliuolo ,
Abrogafle , & Eugenio , che erano tutti con le armi in mano: il perche merita
Claudiano mente in lode di Teodofiofcriße Claudiano Poeta , che eglifuffe amato da Dio
oer'.
Regione e che venti , gli elementi , e'l cielo lofauoriſſero . Fù Teodofio nonſolamente
fio Teodo
lap. chiaro , e nobile per la difciplina, e valor militare , ch'egli hebbe ; ma per la ec
cellentia ancora dell'ingegno, e della religione,che lo fe raro. Percioche effendoli
in Milano vietato il potere entrare in Chiefa afentir gli officij diuini per vn cer
tofuo peccato,fe prima penitentia no nefaceua,in modo patientemete ilfofferfe,
chene ringratiò anche Ambrogio, e nefece penitentia. Facilla fù fua moglie,del.
la quale egli hebbe Arcadio , & Honorio , che li furono poifucceffori nell'Imperio.
Montato vna volta Feodofioin colera, per hauere in Salonichi quel popolo detro
il teatro ammazzato vn foldato, o come altri vogliono vnfuo giudice, a pena da
facerdoti Italiani fù ritenuto , che egli non faceſſe tutto quel mifero popolo taglia
re apezzi . Eperche egli nefè con quelprimo impeto morire molti , ritornato
poi
INNOCENTIO I. 99

XL poi infe , ericonosciuto ilfuo errore , con le lagrime sù gli occhi moftrò, quanto
pentimento di quell'errorſentiſſe , e nefece perciò far vna legge, che lefententie
de' Principi datefopra il caftigare, o punir alcuno, ſi doueſſero infino al terzo di
differire , accioche in questo mezo fe ne moueffe il Principe a compaffione , o fi
pentiffe , o ritrattaße quel decreto . E fi legge , che quel Principe d'allbora in
poi ogni volta, chefentito i colerafi foffe ,folena per intertenere la effecutione
dell'ira, e darne col tempo luogo alla colera , recitare pianamente tutte le lettere
dell'alfabeto. Vogliono alcuni, che Teodofio conuerfaſſe molto con vn certo Gio.
uanni monaco Anacorita in Tebaide , il cui configlio cofi in pace , come in guer–
rafolenafeguire . Ma egli nel cinquantefimo anno dellafua vita in Milano mo
ri. Hora Innocentio in tanta tranquillità dell'Imperio , & in tanta bontà di
Principeinftitui molte cofe alla religione Chriftiana appartenenti . Ordinò ,
રે perche in quel di Christo nel fepolcro del Sabb
che fi doueffe il Sabbato digiunare , si
giacque; come perche in quel giorno gli Apoftoli di giunarono . Egli fece da chi ordi
alcune leggi fopra gli Hebrei , pagani , e monaci . Cacciò di Roma gli he. nato.
retici chiamati Catafrigi , i cui autori erano stati Montano , Prifca , e Maſſi. Catafrigi
milla , e vi aſſenti Teodofio . Altri vogliono, che egli li confinaſſe ne'monafte.
Pelagio he
ri . Condannò ancora per heretici Pelagio monaco , e Celeftino, i quali antepo- retico.
neuano allagratia diuina il libero arbitrio , e diceuano, che perſe ſteſſa la volon- Celefting
heretico
tà noftra baftaffe ad adempire i comandamenti diuini . Contra i medefimi bere
ticifcriffe ancora molte cofe Agostino . E Pelagio paſſando nell'Inghilterra ,
con l'aiuto di Giuliano , che lifù nelfeminare qnefto errore gran compagno, infet
tò tutta quell'Isola delfuo veleno . Dedicò Innocentio la Chiefa de' Santi Ger
uafio, e Protafio , che eraftata edificata, & ornata allefpefe di una donna Ve
fina, che hauea nel fiso teftamento lafciato, che a quefto effetto fuſe vendutala
fua heredità . Gli ornamenti , e doni di queſta Chiefa furono due patene d'arger
to di 40. libre , e dodici corone d'argento : vi era vn ceruo di pincicinque libre
per ornamento delfonte del battefimo , che verfaua , egettauagiùl'acqua : vn
vafo d'argento di cinque libre per tenerui il chrifma : duoi fcifetti d'argento di
sileno di venti libre . Dotò ancor la Chiefa di molte cafe, e poderi dentro,efuor
di Roma perfoftentamento de facerdoti ze diede la cura , e'lgouerno di questa
· Apol'trate
Chiefa , e di quella di S. Agnefe a Leopardo, e Paolino preti. Nel tempo di qu heretico
fo Ponteficefu Apollinare Vefcovo di Laodicea, chefu cofi acuto nel difputare,
e vehemente, che hauea ardimento di tenere quefta conclufione , che il Saluator
noftro non bauea , come huomo bauuto altro, che il corpo , & eßendo aftretto , e
sforzato dalle ragioni cötrarie de' catolici,diceua,hauere ancor'bauuto l'anima,
non già la rationale,ma quella,che viuifica il corpo, che per la parte rationale il
verbo eternofuppliua , la qual opinione era prima da Damafo , e poi da Pietro
Vefcono dr Aleandria ftatareprouata, confutata, e dannata . Da coftui bebbero
l'orgine,e'l nome gli beretici Apollinarifti.Martiano Vefcovo di Barcellona,che Apollinari
there ici.
fu in caftità, in eloquentia eccellente ancora nellafede fi catolico, oppu Martiano
gnò ne'fuoiferitri gli heretici Nouatiani . Cirillo Vefcovo di Gierufalem , che Cill
couo.
o Ve
fùpiù volte dalla Chiefa cacciato,epoi toltoui,finalmětefotto l'Imperio di Teo ouo.
G 2 dofio
100 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Tuficio, dofio tenne 8. anni di lungo il Vefcovado,e molte cofefcriẞe.Eficio, chenellafua


giouentu in Cefarea intefe da Tesfefio retorica nella medefimafcuola con Grego
rio Nazianzeno,fi tolfe vnagranfatica , chefù il rifarcire la libraria di Orige
ne,e di Panfilo, che era già tutta marcia, eguaſta: efcriſſe anch'egli di molte co
fe. Nelmedefimo tempo Girolamo prete, chefi viueua in Beteleem, marauiglio
S. Girol famente con la fua facondia , & ingegno la fede Chriftiana accrebbe , come ne
mo fottilif
fimo ferite fanno ifuoiferitti ampiafede . Fù ancor'in quefti tempi nelfinodo , chefù fatto
tore .
Prifcilliano in Bordeo, la opinione di Prifcilliano reprouata, e dannata, che era dalla herefia
haretico. de' Gnoftici , e de' Manichei , de' quali ſi è ragionato di ſopra , deriuata . Hora
Gnoftici he Innocentio fece quattro volte ordinationi in Roma, e creò 30. Preti, 12. Diaco
retici.
ni, e 54. Vefconi, e mori finalmente a' 28. di Luglio , efù fepolto nel cimiterio
preßo l'Orfo pileato , Reſſe la Chiefa quindeci anni,due mefi, e venticinque gior
nis la qualefufenza Paftore ventidue giorni dopo lafua morte . In quefti tem
pi vogliono, che da duoi Rabbini foffe compofto il Talmud degli Hebrei .

ZOSIMO PONTEFICE XLII.

Creato del .... a' zo . d'Agosto .

Arcadio Im OSIMO Greco di natione , & figliuolo d'Abraham , fù nel tem.


pcr. po di Arcadio , e di Honorio , che a Teodofio lor padre nell'Impe
Honorio
Imper.e lor riofucceffero . Tolto quefti duefratelli l'Imperio , fi diuifero frå
fatti.
Zloro il gouerno ; perciocbe Arcadio l'Oriente reffe , Honorio l'Oc
cidentes benche il padre loro , che affai garzonetti li lafciana, deffe
Rufino.
Silicone. loro tre Capitani , c'haueßero douuto l'Imperio Romano nellafua maeftà , & in
Gildone tranquillità , e pace tenerlo, Ruffino nell'Oriente , Stilicone nell'Occidente , e
Capitani
dell'Impe. Gildone nell'Africa . Ma queſti auidi poi di fignoreggiare , facendo poco con
to di queftigarzoni , che veri , e dritti Principi erano , ogni sforzo per occu

parne
ZOSIM O. IOF
SET

parne l'Imperiofecerò , Contra Gildone , che haueua tolto le arme nell'Africa,


G
!

Mafeelgerfuofratello , che della crudel natura di lui dubitò , fi moffe con vn'ef
fercito e facendouifatto d'arme , lo vinſe , e pofe in rotta talmente , che è per Radagaño
dolore, d pure col veleno non molto poi Gildone lafciò la vita . Ma infuperbito Rè fde
pa Goin
perquefta vittoria Mafcelger, perch'egli nè à Dio, nè agli huomini la perdona- Italia a'da
ua,fù da ifoldatifuoi fteffi tagliato a pezzi. Ruffino, mentre che anch'egli cer- ni dell'Im
ca d'infignorirfi dell'Oriente , fùdall'Imperatoregarzonetto Arcadio oppreffo perio.

Entrò in quefto tempo in Italia Radagaffo fieriffimo Re di Gothi , ilqual l'anda


uatutta ponendo aferro , & afuoco . Da che moffi i Romani , e fatto Stilico
ne lor capo andarono loro con potente effercito fopra, e su li monti di Fiefole in Alarico Go
Toſcana vinfero queſto barbaro nemico . A Radagaffofucceffe Alarico, ilquale tho Perfidia di
Stiliconepotendo vincere ,ſemprefoftenne, efauori ancora : onde eſſendone final- Stilicone .
mentepaffato Alarico nella Gallia , & hauendoli qui preßo Polentia dato va
luogo , Honorio , perche vi fipoteße co'fuoi Gothifermare ad habitare, Stilico
ne, a i cui difegni era ognipace contraria , ne mandò vn certo Saulo Hebreo con Roma pre
na parte dellegentifopra il Gotho , che ftandofi tutto ficuro a celebrare il dl thi.da Go
della Pasqua,fu facile cofa effere poftofoffopra , efentirne ancora danno. Ma il
difeguentepofte lefuegenti in punto , Alarico n'andò con tanto impeto fopra
Saulo , che non ne lafciò nemico in vita . E fatto questo lafciò la Gallia , e fi
moſſefopra Stilicone , ch'era al corpo dell'effercito Romano : e vintolo in vn
fatto d'arme , ne venneſopra Roma al dritto , e dopo vn lungo , e graue aẞedio
la prefe : ilchefù nell'anno MC LXIV. dalfuo principio , ch'era il 412. del
lafalute noftra . Ma fi portò cofi clementemente Alarico in quefta vittoria , e
con tantamodeftia, che fece andare tofto bando , che isuoi douefserofpargereil
manco fangue, che fusse poffibile in Roma , e che fi perdonafse a tutti quelli ,
the dentro le Chiefe di San Pietro , e di San Paolo fifaluafsero . Egli fi parti il
terzo dì dalla Città di Roma , che per tutte queste ragioni fenti men danno di
quello , chefi pensò , percioche poco incendiofofferfee ſe ne passò via oltre con
tutto l'esercito ne' Lucani , e ne' Brutij , doue presso Cofenza , ch'egli prefe a Athaulfo
forza , e diede afoldati afacco , mori: efu tofto ad vna voce da Gothi eletto thi. Rè de' Go
Loro Re Athaulfo , ch'era , enobiliffimo , eparente de' Re paffati . Coftui ritor- Galla Pla
la
nandone con l'eſſercito di nuouo in Roma , a prieghi di Galla Placidiafua mo cidia,feel
glie , eforella di Honorio ordinò , che non vi fifpargesse più fangue , ne vi fi per. Hono
rio , e mo..
rubassepiù cofa alcuna ; e cofi partendone , a gli officiali Aleffi della Città or glie di Ata
dinarijlafciò ilgouerno della pouera Roma . Egli hebbe certo prima animo di ulfo,
Go hi.Rè de
Spianare al terreno Roma, & n'altra nuoua Città edificare , che penſauafare
chiamare Gothia; elafciare anch' a defcendenti Imperatori ilſuo nome , tal
mente , chenon più Augufti ; mafi douessero Ataulfi chiamare. E Placidiafua
mogliefü,che non folamente daquefto penfiero, e di
fegno il tolfe, ch'ancora lifè
fare amicitia, e legacon Honorio, e con Teodofio il giouane figliuolo d'Arcadio,
ch'eragià morto.Hora in quefta tanta procella , e ruina dell'Imperio no lasciò mai
Zofimo lacuradelle cofe diuine,percioch'egli ordinò , che quando fi celebra, i dia
coni hauefsero sùlafiniftra mano il manipolo.volle ancora, che nelle parrocchie
G 3 fi
roz PLATINA DELLE VITE DE PONT.

poteTe il Sabbato Santo benedire il cirio . Vietò a ' chierici di potere bereful
publico, e gli permife di poter farlo nelle cantine de'fedeli. Vietà anche, che non
potessero iferui essere ammeſſi al chiericato; perche bifognana,che chiamate fof.
fero a quefio minifterio le perfone libere , & integre . Si legge , che Zofimo ne
mandasse al Concilio , che fùfatto in Cartagine , Fauftino Veſcouo , e due Preti
Romani,perche moſtraſsero,come non fi douea in luogo alcuno coſa publicamen.
te trattareſenza il confentimento della Chieſa Romana. Nel Pontificato di Zo.
fimo fù Lucio Vescouo Arriano,che in varijſoggetti alcuni libriſeriſse . Scriſſe
ancora molte cofe Diodoro Vefcovo di Tarfo , mentre ch'era prete in Antiocbia
& imitò ben le fententie d'Eufebio, non già l'eloquentia,percioche eglinonfeppe
gran fatto le politie della buona lingua.Tiberianoferifse anch'egli n'apologeti
coper la fofpitione , ch'era di lui, chefofse heretico , perche con Pr feilliano at.
cufato fù . Euagrio tradusse di Greco in Latino la vita di fant'Antonio , e fù di
on pronto, e feruido ingegno . Scrisse ancor AmbrogioAlessandrinofeolare di
Didimo unbel libro contra Apollinare . Furono in quefto tempo anch'in pregio
Goranni Giouanni Vefcovo di Coftantinopoli, e Theofilo Vefcono d'Alessandria.Il primo,
Chrifofto
111 0. come io penfo ,fù Giovanni Chrifoftimo,che dalla elegantia del dire questo cogno
me confegui, che non vuole altro dire, che bocca d'oro , ilquale ne trafse alla ve.
ritàdellafede Teodoro, e Maffimo , che lafciarono Libanio , Andragatio Fi
lofofo loro macftri per feguirne Cbrifoftomo , efsendo già presso la morte Liba.
nio, e dimandato , chi lafciaua eglifuccessore nellafuafcola : Non lafcierei al
tri,difse , che Chrifoftomo folo , ſe egli non ſi foſse fatto Chriftiano . In questo
tempo essendo portati al Pontefice Zofimo i decreti finodali, furono con le debite
Perronio
folennitàconfermati , e fù tosto perciò per ogni luogo la hereſia di Pelagio re
Pr oba Ro prouata, e dannata.Scriuono alcuni, che Petronio Vefcovo di Bologna, e perſona
Vefcouo.
Яiana.
fantiffima, e Poffidonio Vefcovo della prouincia dell'Africagrande opinione,
odore difantità in quefto tempo preſſo i fedeli ſi concitaſſero. Scriſſe ancora con
tra gli heretici Primatio molte cofe al Vefeouo Fortunato . Vogliono , che in
quefto tempo Proba moglie del Proconfolo Adelfo componefse in lode del Sal.
uatore noftro il centone di Vergilio . Alcuni danno queſta lode ad Eudoffia "mo
fco uo il Ve glie di Teodofio ilgiouane . Agostino , ch'era nellafè diſcepolo difant'Ambro.
Agof.
dotro huo- gio, e che fù fenza alcun dubbio il più dotto huomo , c'haueſſe quell'età , eſſendo
l'età
no .di quel vefcono di Bona in Africa non reftaua in quel tempo di difenfare , e confcritti ,
e con difpute la verità della fede noftra . Ma Zofimo creati in Roma dieci Pre
ECOMI

ti,tre Diaconi otto vefcoui mori a 26.di Decembre, e fùſepolto sù la via Tibur_
tina prello il corpo di San Lorenzo martire , eſſendo ftato un'anno , tre mesi
dodecigiorni Pentefice . Vacò lafede dopo lui vndeci giorni .

AΝ ΝΟΤΑΤΙΟ Ν Ε.

Che quefto Zofimo fufle di natione Greco Afiatico , e che Cefarea della Cap
padocia fuffle la patria fua, e che fuffe nipote di quello Hermogene, che compofe
il Credo nel Concilio Niceno, fi può fufpicare ageuolmente da vna certa epiftola
di Bafilio Veſcouo Cefarienfe fcritta a Papa Innocentio , doue talmente il dipin
gc ,
ZOS IMO . JO

ent fe, che da alcune circonftantie fi conofce egli effere Zofimo,il quale effendo per
fona fantiffima , e dottiffima , fù per laincredibile fua virtù mandato da Bafilio'
20
Vefcouo di Cefarea , eflendo prete di quella Chiefa , a Papa Innocentio fuo pre
deceffore in Roma : doue fù fubito dopo la morte d'Innocentio ad vna voce di
tutti creato Pontefice nel 416.effendo Teodofio il giouane la fettima volta, e Pal
P ladio Confoli . Fù ZofimoPapa tre anni, quattro mefi , & otto giorni . Dopola
cui morte il di feguente fù Bonifacioprete eletto Pontefice in fcifma con Eulalio
Archidiacono : ilquale Eulalio fù in capo di tre mefi , e mezo sforzato a laſciare
$ quefta degnità , e fu fatto Vefcouo in Campagna; e reftò perciò Bonifacio pacifi
camente nella fede Apoftolica. Quefto fcifma fù il quinto, che nella Chiefa Ro
mana fufle, & Anaftagio Bibliotecario particolarmente in quel regiftro , ch'io hot
detto di fopra, il defcriffe , & io ne ragionerò a lungo nel libro mio de' Pontetici.
Ma di quello,ch'io ho di Zofime detto,Giulielmo Širletto Protonotario Apofto
lico, e che è ftato Cardinale, e perfona eccellente, e ben dotta, me ne auerti.

BONIFACIO · I. PO N T. XLIII.

Creato del 419. a' 28. di Decembre

in fin dell'anno .

ONIFACIO Romano , figliuolo di Giocondo Prete , fù


Ponteficefotto l'Imperio di Honorio. Nellafua creationefi Honorio
leuò fra il clero vna gran riuolta: percioche mentre che Boni- fatu .efu
Imp .
facio nella bafilica di Giulio fi elegge ; nella bafilica di Co- Scifaa ter
20 nella
ftantinofu eletto Eulalio , & a lui fubito oppofto : ilche ha- Chief. Ro Bo
endo Honoriointefo, che all'hora in Milanofi ritrouauą,fa- mana. “

cendone Placida col figliuolo Valentiniano iftantia , diede or


dine, chefoffer amendue cacciati di Roma. Mafu poi in capo del 7.meſe riuoca
to Bonifacio, e fattofolo capo nella Chiefa di Dio. Effendo in questo mezo morto
Ataulfo Re de' Gothi , fù Vallia eletto , ilquale ritrouandofifpauentato per vn
G 4 ; cer
704 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

certo giudicio di Dio , reftitui ad Honorio ilfratello Placida , ch'egli hauea ap


preffo dife con molta honeftà tenuta, e dandoli elettiſſimi , efecuriffimi oftaggi ,
vna buonapace viftabili . Il medefimofecerogli Alani , i Vandali , è i Sueu
Et Honorio d'ede Placida per moglie a Coftantio , ch'egli hauca già dichiarato
Cefare,dal quale matrimonio Valentiniano nacque: onde effendo poi Placida cae
ciata dalfratello,ſe ne passò nell'Oriente con Honorio, e Valentianofuoifigliuo
li . Hora Bonifacio ordinò, che ne monaca, ne donna alcuna toccaffe la pallafa
cra dell'altare , nè l'incenso poneſſe , e che chi eraferuo , o altrui per debito obli
gato , nonfoffeper chierico riceuuto . Edificò ancor vna cappella nel cimiteris
difanta Felicita martire,il cuifepolcro ornò vagamente di marmi,e d'argento i
perche vi donò vnapatena d'argento di venti libre , & vnfcifetto pure d'argen
1:
to di dieci , e trecorone d'argento con due calici minori. Il Ponteficato di Boni
Girol mo faciofù celebre per molte perfone d'importantia, che in quel tempo viſſero, e ne
prere, e fue fù fra le altre Girolamo Prete nato di Eufebio in Stridone terra pofta sù li con.
Jodi.
fini dalla Dalmatia , e della Pannonia , e che fu già rouinata da' Gothi . Non
bifogna quifaticarfi in dire, quanto egli , e con la vita , e co'fcritti alla Chiefa
fanta giouaffe,poiche lafuafantiffima vita cofi è nota a tutti,e per tutto risplen.
de, efono in tanto pregio, e ftimai fuoi fcritti,che da' dotti più dotto auttore non
Gelafio Ve filegge. Mori poifinalmente in Betleem l'ultimo giorno di Settembre nel XCI.
ſcouo. anno dellafua età. E celebrato ancora per vn'elegante, & accorto ingegno Ge
lafio Vefcovo di Cefarea di Paleftina, nella qualle prelatura ad Eunomiofuccef
fe. Scriffe anche Deftro figliuolo di Patiano vn'hiftoria a Girolamo . Anfilo
tio con eleganteftilo lo Spiritofanto lodò . E Girolamo loda molto Sofronio,per
che dotta, e copiofamenteferineffe della rouina di Serapi vn libro. Vogliono, che
itro in questo tempo Luciano prete infpirato da Dio ritrouaffe le reliquie di S. Stefa
Luciano
Prete
oil corpo no Pretomartire, e di Gamaliele maestro di Paolo , e nefcriueſſe in lingua Gre
di S. Stefa
no prote ca a tutte le Chiefe del Chriftianesimo ; laquale fcrittura Abondio prete Span
drizzò, e mandò. Pongono alcuni in
Eutropio gnuolofe poi latina, & ad orofio prete la
martire.
dotto ferit- quefta età anche Giouanni Caffiano, e Maſſimino perfone dottiſſime . Nonfi du
tore.
bita cofi di Eutropio diſcepolo di Agostino , il quale fuccintamente in epitome la
biftoria Romana dal principio di Roma fino alſuo tepo fcriffe.Scriſſe ancora del
la pudicitia,e dell'amore della religione a due forelle dedicate a Chrifto.Lodano
ancor Giouenale, ch'era all'hora vefcouo di Coftantinopoli . Fù anche in iftima
in quefti tempi Heros perfona fanta, difcepolo di S. Martino, e Veſcouo di Arli.
Hora hauendo Bonifaciofatta vna volta ordinatione , e creati tredici Preti,tre
Diaconi,e trentasei Veſcoui, morì a' venticinque d'Ottobre,efù sù laftrada Sala
ria preffofanta Felicitafepolto, bauendo tenuto tre anni, otto mesi, efette gior
ni il Ponteficato . Dopo lafua morte tofto alcuni chierici ne richiamarono Eu
lalio in Roma . Ma egli , o perfdegno , o per diſpregio , efatietà delle coſe del
mondo, poco contofe di venirui:e mori l'annofeguente alla morte di Bonifacio ,
Vacò la fantafede noue giorni.

4.

CELE
CELESTINO I.
1991 105
CELESTINO I. PONT. XLIII.
fay
SAC
Creato del 423. a' 14. di Nouembre,
chea
spades

ELESTINO di natione Campanofu nel tempo di Teodofio il


giouane silquale dopo la morte di Honorio , che fu eccellent:
Principe , creando Cefare Valentiniano figliuolo di Placidiz
fua zia,nel mandò al gouerno dell'Imperio dell'Occidente . E Teodofioi
Valentiniano eẞendo tofto col confentimento di tutta Italia Valentinia
per
creato Imperatore,ne tolfe in Rauenna la bacchetta, efrenò co lor
no Imper.
fatti. e
marauigliosa felicità in Italia gl'inimici dell'Imperio Romano, eſpecialmente il
tiranno Giouanni . In questo mezo i Vandali , gli Alemani , & i Gothi nationi
barbare, efiere paffarono fotto gli aufpitij del Re Genferico di Spagna in Afi Genferico
ca, e pofero tutte quelle contrade a ferro , & a fuoco e col veleno della herefia Vandalo.
Arriana anche lafede Cattolica in que' luoghi macchiarono , e mandarono alcu
niVefcoui Cattolici in efilio . In quefta calamità mori il buono Agostino Vefce
no d'Hipponanel terzo mefe dell'affedio di quefta città a' 18. d'Agofto , ch'era Agoft ve
fcouo.
ilfettantefimo anno dellafua vita. Hora i Vandali prefa Cartagine, ne paffaro
no nella Sicilia , e tutta l'isola corfero , efaccheggiarono . Il medefimofecero i
Pitti, e gli Scoti nell'ifola d'Inghilterra,che s'occuparono.Et eſſendo da' Britan
ni in lore aiuto chiamato Etio Patritio , e Capitano nelle cofe militari eccellen
te , non folamente ne' lor bifogni non li foccorfe, ch'ancor'auido di regnare, fol- siei'ia fac.
lecitò gli Hunni,perche l'Italia n'occupaßero . Ilperche veggendofi i Britanni cheggiat
da' Vandali
abbandonati da Etio , chiamarono in fauore loro gli Angli , liquali poi non ami- Etio Patti
-5 ci, chegli aiutaffero ; ma nemici, che gli opprimeffero , fentirono : percioche in tioBritannia
;
modo ne furono conci, che la patria, e'l nome infieme ne perderono; perche An- occup.ta a
gli Angli.
glefi, e poi Inglesi ne furo detti i popoli di quell'ifola . Eſſendo in quefto morto Inglefi.
in Coftantinopoli Teodofionel xxvij. anno del fuo Imperio due fratelli Belda ,
Attila Re de gli Hunni entrarono con groffo effercito nell'Illirico , e vi po- Auila Re
ni, Hua
firo a ferro , & a fuoco il tutto . Celeftino in quefto mezo volto tutto al cul- degli
2 to di
106 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
**
to diuino, ordinò , che auanti alla meßa fi cantaſſe dal choro de' facerdoti con le
fue antifone i falmi , comefifolea primafare. Percioche letta l'Epiftola, e l'Eua
gelio,poco appreffo fi finiua la messa. Scriue Martino Cafinate, che il Iudica me
Deus, & difcerne caufam meam , che nel principio della meſſa fi dice , fùin
uentione di quefto Pontefice ; al quale ancor'attribuiscono il Graduate . Molte
altre cofe ordinò alla Chiefa appartenenti , e dedicò la Bafilica Giulia,alla quale
fe quefti donis vna patena d'argento di venticmque libre, due feifetti d'argento
medefimamente di venti libre , due candelieri d'argento di venti libre ; e venti.
quatro varij vafi di bronzo di molto peso. In tempo di quefto Pontefice ilve
Neftorio fcouo di Coftantinopoli Neftorio s'ingegnò di feminare on nuouo errore nella
heretico. Chiefasefù, che predicana , ediceua , effere Chrifto nato di Maria huomo fola
mente, e non Dio , & efferli la diuinitàftata per li meriti fuoi conferita . Alla
Cirillo Vo quale empietàgrandemente s'opposero e Cirillo vefcouo d'Aleſſandria , e Cele
fcouo. ftino Pontefice. Percioche ragunatone vn finodo in Efeso di dugento vefcoui,ne
ful'empio Neftorio co' fuoifeguaci heretici , e con tutti i Pelagiani, chefauori
uano questafalfa opinione affai fimile alla loro , per vn generale confentimento
di tutti con tredici canoni,che le lor fciochezze impugnauano, riprouato, e da
nato. Mandò ancora Celeftino nell'isola di Bertagna Germano Vefcouo d'Anti
fidoro, perche oppugnando gli heretici, ne ritiraffe que' popoli alla verità della
fede. Mandò anco Palladio , ch'egli creò vefcono , apredicare agli Scoti lafe
de,ch'effi defiderauano di riceuere. Per la quale cofa fù cagione, che col mezo di
quefli Prelati, che mandò attorno, vna gran parte dell'Occidente allafede Chri
ftiana fi conuertiffe. Dicono , che in quefto tempo il dianolo trasformatofi nella
perfona di Mofe,ne ingannaffe molti Giudei,dando loro ad intendere di douerli di
Candia, doue effi erano, col piede afciutto , nel modo , che nella hiftoria del Te
ftamento vecchio filegge , condurre per mezo al mare in terra di promiffione
perilche molti, che ilfalfo Mofefeguirono, perirono . Quellifoli vogliono, chefi
faluaßero,che all'hora confeffarono Chrifto effer vero Dio . Hora Celeftino crea
ti in tre ordinationi, ch'egli fece il Decembre, trentadue Preti, dodeci Diaconi , e
quarantadue vefcoui , mori a' fei d'Aprile , e fù nel cimiterio di Prifcilla nella
via Salariafepolto . Fù otto anni Pontefice , e diecimefi , edicifettegiorni . E
pacò lafede dopo lui giorni vent'vno.

**

SISTO
SIST O III 107
-to
SISTO III. PONT. XLV.

Creato del 432 a' 12. d'Aprile.

ISTO terzo fù Romano, e figliuolo di Sifto, & all'Imperio Valentinia


di Valentiniano arriuò ; ilquale ritrouandofi Imperatore del no Imper.
Cenfe rico
l'Occidentefece pace con Genferico Re de Vandali e diuifafi vandalo.
con lui a certi confini l'Africa , ne diede a' Vandali ad habi
tare liberamente quell'altra parte . Effendo poi Genfericofu
bornato da gli Arriani, incominciò a fauorirne l'herefialoro,
& aperfeguitarne perciò i vefconi Catolici con varijfpauenti . In questo metre faccheggian
Cartagine
che Valentiniano ne paſſa in Costantinopoli , e fimena la figliuola di Teodofio u .
Attila Re
per moglie, i Vandalifotto la ſcorta di Genferico prendono aforza un'altra vol- degli Hua
ta Cartagine, e lapongono a facco ; efù nel 284. anno , da che era incominciata fatti
ni , e. ſuoi
ad effere de' Romani. Mentre che in Africa quefie cofe paßauano, Attila Rede
gli Hunni non contento di hauerfi afuo bell'agio le Pannonie occupate, ne pafsò
a porne la Macedonia,la Miſia,ľ’Acara , e le Tracie in rouina. E facendo Bleda
fuofratello morireper non hauere compagno nel Regno ,ne rimontò in tanto ar
dimento , che egli fi pofe in cuore di douere l'Imperio dell'Occidente occupare :
onde raccolto ad vn tratto da ogni parte vn copiofiſſimo effercito, fi pofe toftoin
camino.Il che quando Etio intefe,mandò toſto in Tolofa afringere col Re Teo- tano
Etio Capi.
dell
dorico lapace, & vna lega con queſti pattifermata, che con pari eſſercito , & a Imp.
Teodorio
Spefe comuni doueſſero contra Attila muouere l'arme . Nell'effercito Romano , Re dei Co
e di Teodoricofurono Alani, Borgognoni , Franchi , Saſſoni , e quaſi di tuttigli thi.
altri popoli dell'Occidente . Hora palatone finalmente Attila sù le campagne
Catalamite,fù qui con grande ardore d'animo d'ambe leparti combattutos e fi
era già buona pezza con tantafaldezza, eferuore mantenuta la battaglia , che Fatto d'ar
d'amendue le parti morirono ottanta mila huominiſenza puuto inclinare , nè ce me tra i
dere,ne da quefta, nè da quella parte la zuffa, quando per vna voce , che non fi sà Attila.
Romani, &
d'onde venne,la battagliafi diftaccò . Vogliono, che Teodorico padre del Re To
rismon
103 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

rifmondo in questo granfatto d'arme moriffe. Hora Sifto tolto che hebbe il Pon.
teficato , fu fatto reo in giudicio da vn certo Baffo : ondefu raunato on finodo
di cinquantafette Vescoui , doue talmente il Pontefice fi difensò , che ne fuper
vna voce di tutti affoluto : efù perciò l' niquo calunniatore Baſſo , permetten
dolo Valentiniano, e Placida fua madre , cond nato , e mandato in efitio , con
conditione però, che nell' vltimo tempo della vita fua non glifi negaſſe il viati
fuoi poderi andarono in potere non del
I co, e'lfalutarefacramento dell'altare . I
fifco ma della Chiefa. Vogliono, che egli poco dopo quefto efilio viueſſe , perche
dicono, che nel terzo mefe morisse: efudal Pontefice Sifto ne' fuoi lenzuoli con
Chiefa di le proprie mani auuolto , e cofperfo di aromatí, efepolto in San Pietro co' padri
Maria fuoi. Edificò Sifto la Chieſa di noſtra Signora, che dagli antichi fu cognominata
Maggiore, di Liberio , preffo il macello di Libidia, efu poi cognominata, al prefepe, e final
mentefanta Maria Maggiore. Il titolo , che nel fuo frontispicio fi legge , dimo.
ftra afsai chiaramente, che quefto Pontefice la edificafse , dicendo; Sixtus Epi
fcopus plebis Dei . Donò il medefimo Pontefice a queſta Chiefa vn'altare di
finiffimo argento di trecento libre, tre patene d'argento di cento venti libre, cin
quefcifetti di argento, dieci calici, e ventiotto corone d'argento, e tre candelie
ri d'argeto medefimamente, & vn torchio pure d'argeto,che verſaua acqua nel
tifterio . Le donò anche la villa di Scauro ful Contado di Gaeta per lo viuere
de'facerdoti : e vi ornò il pulpito, o ambolo , che diciamo, ful quale l'Euangelio,
e la Epiftola fi cantano , di belli marmi di porfido . A prieghi anche di quefto
Pontefice orno vagamente Valentiniano alcune Chiefe in Roma. Perche egliful
confeſsorio di San Pietro drizzò vna imagine d'oro del Saluatore tutta di gem
me ornata, e difiinta , e ripofegli ornamenti d'argento , che erano nella cuppola
della Chiefa di Laterano, e che haueuano già i barbari tolta via. Adornò anche
d'argento il confeffionario di S. Pietro. In quefti tempi vogliono , che il vesco
Chiefa di no Pietro di natione Illirco edificafse sù l'Aventino la Chiefa di S. Sabina non
Sabina lungi dal monafterio di S. Bonifacio, doue il corpo di S. Aleffio giace. Ilche cre
S. Eufebio
Cremone derei io, che nel tempo di Celeftino primo auueniſſe, come quei verfi heroici , che
ft.
fino ad hoggi vi fi leggono, ilfanno chiaro. Scriuono ancor’alcuni, che nel tem
po di quefto Ponteficefuffe Eufebio da Cremona, e Filippo amendue difcepoli di
quefto
Hilario V S. Girolamo, che con elegante ftile fcriffero molte cofe . Lodano anch'in
f.ouo. tempo Eucherio Veſcouo di Lione, e di dottrina, e di facondia di dire . E final
mente Hilario ancora Vefcouo di Arli, eperfona digran fantità, e dottrina è in
quefti tempi celebrato. Hora Sifto difpenfato ciò,ch'egli haueua, ò in edificij,
ornamenti di Chiefa , ò infouuenirne alle miferie de' poueri , creati c'hebbe 28.
Preti,dodeci Diaconi,e cinquanta due Veſcoui, morì a i 28. di Marzo, e fù ſe
polto nellagrottadella Tiburtina,preſſo al corpo di S. Lorenzo . Fù Pontefice
otto anni, e dicinoue giorni ; e restò dopo la fua morte la Chieſa Santa per 2 2.
giorni fenza paftore.

LEO
LEONE I.. Tog

LEONE I. PONT. XLVI.

Creato del 446, a' 12. di Maggio.

EONE nato in Tofcana, figliuolo di Quintiano ,fù in quel Attila fla


gello diD.o
tempo, quando ritornatofi Attila dalfatto d'arme Catalauni- distrugge
conelle Pannoniefè toſto nuouo apparecchio d'vn grofſo effer Aquileia.
citoperritornar in Italia: Doue egli con fellone animo ritor
no,& vi tenne tre anni di lungo affediataftrettamente Aqui
legia,ch'era là sùi confini . Et effendo giàfuori di speranza di
poterprenderla era per partirſi di giorno in giorno,ma accortofi, che le cicogne
cauauano dalla città i loro vccellini, e fuori in campagna li conduceuano, toltolo
in augurio,fe di nuouo con ogni sforzo dar la batteria alla città, e con vn crudo,
e fiero alfalto la preſe finalmente, e la diede a'foldati àfacco , e la bruciòse perche
noperdonaua a perfona di qual fi voglia età, o feffo ,fi facena chiamar Flagello di
Dio.Dopo quefta vittoria gli Hunni, quafi rotte le sbarre, chegl'impediuano ,per
tutta la Marca Triuigianafifparfero , occupadone, e ponendone tutte quelle Città
con l'altre ancora della Lombardia in rouina, efaccheggiarono crudelmente Mi
Lano ,e Pania.Voltò poi per paffarne tutto fierofopra la Città di Roma,e giunto
là,done il Mincio mette in Pò,fu'l voler paſſare con l'effercito il fiume,glifi fc
ce il buon Leone incontra,che non potendo vna tanta calamità d'Italia foffrire, e
zemendo della rouina di Roma, cofortatoui ancora dall'Imperatore Valetiniano,
Je n'era qui venuto à trouarlo . E con l'effempio di Alarico, che prefa che hebbe
Roma,erafubito per diuino giudicio morto,li perfuafe caldamente no douerpaf
far oltre .Afcolto Attila il ricordo del buo Potefice,e gli obbedi,perche diſſe poi,
ch'eglibaueua,metreLeone li parlaua, veduto ftarli dietro due caualieri cỡ le Spa
de ignude in mano , che li minacciauano la morte, s'egli alfanto Põtefice no obbe
dina:i quali duefi pensò,chefufferoflati S.Pietro,e S.Paolo.Partedo indi adu
ebrietà
que Attila nelle Pannonie fi ritornò,doue rõpendoglifi nõ molto poi per
vna
IIO PLATINA DELLE VITE DE PONT.

una vena del nafo, e difangue mort.Leone ritornatofi in Roma, tutto a confer
mare , eftabilir lafede catolica fi volſe, ch'era all'hora afsai da gli heretici tra
Neffo io uagliata , & oppugnatas e da Neftoriani Specialmente . Percioche Neftorio
heretico. Vefcovo di Coftantinopoli hauea detto , che lagloriofa Vergine non fufse ftata
madredi Dio , ma d'vn huomo , altra perfona facendo della carne , altra della
Eutichic diuinità, efeparatamente essere l'on figliuolo di Dio, l'altro dell'huomo . Et Eu Bry
hereti.o. tichio Abbate Coftantinopolitano , per non parere d'hauer la medefima opinio
ne con Neftorio , diceua , efser la natura diuina con l'humana nel medefimo co
pofito ricaduta, & efserfi vnafola cofafatta , e non poterfifra fein modo alcu
Flauizno no diftinguere. Quefta herefiafu da Flauiano Vefcovo di Coftantinopoli repro
Ve couo.
Divkoro nata, e nefù con volontà di Teodofio vn finodo raunato in Efefoi del quale ef
beretico
fendo DiofcoroVefcovo Alessandrino Prefidente , fù Eutichio ripofto, e Fla
uiano condannato . Ma efsendopiù morto Teodofio,e creato Imperatore Mar
tiano Principe catolico , fu per ordine di Leone fatto in Calcedonia vn concilio;
nel qualfù con l'autorità diſeicento, e trenta Veſcoui conclufo , e decretato , che
fi douesse tenere, e credere, che in Chrifto furono due nature , e che il medefimo
Chriftofusse Iddio, & huomo. E nefurono confeguentemente reprouati , e dan
nati Neftorio, & Eutichio nefando capo de' Manichei . Furono ancora publi
M fro - camentebruciati i libri de' Manichei, e poftagiú, e calcata laſuperbia, e la he
Ianno
refia di Diofcoro . Essendo in quefto ftato morto da isuoi fteffi Valentiniano,oc_
cupò in Roma Maffimo tiranno Imperio , e fi tolfe anche aforza , econtra vo
Roma fac glia di lei, per moglie Eudofsa già moglie di Valentiniano . Per la qual cofa ef
cheggiata fendo d'Africa chiamati i Vandali , fotto la fcorta di Genferico fe ne vennero
eggiarono, vi brucia
Li Vanda nemicheuolmente in Roma :& entrati nella città lafacch
dai
:
rono le Chiefe, e de' loro ornamenti le spogliarono nel qual tumultofu Maſſimo
·
da vn certo Orfofoldato Romano tagliato apezzi , e gettato nel Teuere . Nel
facco della città non era il pouero Pontefice intefo , chegridaua, e diceua, che ſe
neportassero la preda, doue piùlor piaceua, e perdonassero alla diſgratiata cit➡
tà, & alle Chiefe di Dio . Il quartodecimo di dopo che entrati v'erano , ne vſci
rono ibarbari , efe ne menarono vn gran numero di cattiui , infieme Eudoſſa
con lafigliuola in Africa . Leone, che reftò d'vna tanta calamità oltre modo do
lente, fi volfe tutto a rifarcire la defolata città , ele bruciate Chiefe e neper
fuafe a Demetriaferua di Dio, che doueſſe in vn fuo podere fu la via Latina tre
miglia lungi di Roma edificare a San Stefano vn tempio. Et eſſo edificò in hone
redi San Cornelio vefcouo vna Chiefa sù la via Appia . Riftorò le Chiefe meze
rouinate,rifece i vaſi, che n'eranoſtati tolti , ò guaſtı . Edificò anche tre camere
in tre bafiliche di San Giouanni, e Paolo. Ordinò tanti delpopolo di Roma ,che
baueſſero curade ſepolcridegli Apoftoli , e li guardaſſero , e li chiamò cubica
·
lary. Ordinò ancora, cheprimache fi confacri nella meſſa,fi dica, Hoc fanctum
facrificium , & c. e che non poſſa monaca alcuna il velo benedetto di teſta vice_
were,fe nonfi approua, e fa chiaroprima , che ella habbia caflamente quaranta
anni viuuto. Ma mentre che ilfanto Pontefice e a queſte coſe intento,forse di vn
Asefali he
netici fubito la herefia degli Acefali, chefurono coſi detti, percheſenza autore,nè
' ca
ро
LION E. I. III

40%
pofoffero , efenza ceruello . Quefti dannauano il concilio di Calcedonia , e nega
YAM
uano laproprietà di dueſoftantie in Chrifto , affermando , eßereſolamente vna
natura nellaperfona di lui.Qnefta herefia Leone Poutefice con dotte,& elegati
Epiftole, che egli a' catolicifcriffe, ne confutò . Scriuono alcuni, che in quefti tem
apt pifiorifero Paolino Vefcovo di Nola, Profpero Aquitano perfona
dotta , Ma
10.5. merco Vefcovo di vienna › ilquale Mamerco , come vogliono per lifpeffi terre
Ema moti,chefifentiuano, e nella Galliafpetialmente, ordinò le Letanie.Hora Leone
bauendo nellefue ordinationi, che fece, creati ottantaun Pretei trentaun Diaco
PAR
7 ni,&ottantaun Veſcou¸omorì a' dieci d'Aprile, efù in Vaticano preſſo S.Pietro
fepolto . Tenne vent'vn'anno , e quarantatre giorni la Chiefa in mano , ottima
mentereggendolos la quale vacò dopo lui fettegiorni.

HILARIO PONT. XLVII.


dec
che Creato del 451. alli 19. di Aprile .
Dronat
226

ILARIO nato in Sardegna , e figliuolo di Crifpino , fino al tepo


dell'Imperatore Leone pafsò il qual Leonefu ilprimo, che del
fangue Grecofuffe in luogo dell'Imperatore morto eletto . Egli De Leond Im
r, e fu oi
nonpiù toftofi vide in queftofublimegrado, che creò, e fefalu- fati.
tare Augufto vn fuo figliuolo chiamato medefimamente Leo
ne. Horafotto questo Principe l'Imperio Romano grandi cala.
mitàfofferfei perche fi leuarono sù in alcuni luoghi certi tiranni,chefecero ogni
sforzo,per occuparfi l'abbandonato Imperio di Roma. Ilperche moflo da quefta
opportunità Genferico Re de' Vandali , ne passò toſto molto potente per barca d'
Africa in Italia, perfare, comegli altri, anch'egli . Di che eſſendo Leone auiſa
to,nemadò Bafilifco Patritio con grofsa armata in foccorfo d'Anthemio Prin
cipe Romano. Perla qual cofa vniti costoro infieme gli eferciti loro, fi fecero co
n'altra armata incontra a Genferico preffo Populonia in Tofcanai e sforzando
il ne
LIZ PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ilnemico a combattere in vna gran battaglia lo vinfero , ammazzando infinitê


Genferico
V dalo barbari , efacendoli con lor gran vergognafuggire , e ritornarfi in Africa . In
enti delle questo Richemero Patritio , ch'haueua sù le mantagne di Trento vinto Biorgo
pea Redegli Alamanni, infuperbito di quefta vittoria,fiponeua in punto di poner
ue Romafoffopra, el'haurebbesenza alcun dubbiofatto , fe Ep fanio Vefcovo di
Tania non l'haueffe con Anthemio riconciliato . In quefta tanta confufione di
cofenon reftò Hilario giamai di procurare,come buon paftore, le cofe diuine , e
di Santa Chiefa. Ordinò, che nonpotessero i Pontefici eleggerfi il fucceffore ;il
qual ordine anche a tutti gli altrigradi ecclefiaftici appartiene.Fece una decre
tale, eper tutto il Chriftianefimo la dimolgò . Scriffe anco Epiftole dellafede Ca
tolica, per le quali confermaua i tre Conclij di Nicea, di Efefo, e di Calcedonia,
e riprouaua, e dannawa Eutichio , Nestorio , e Diofcoro co' lorfeguaci . Edificò
nel battifterio della Chiefa Lateranenfe tre capelle,e di oro tutte,e dipietre pre
tiofe le ornos atre gloriofi fanti dedicandole , che furono S. Giouan Battista, S.
Giouanni Euangelifta,e lafanta Crocese vifece leporte di bronzo coperte di ar
gento vagamentelauorato . Nella capella della Croce vi bauea vn pezzo det
legno della Croce fanta rinchiuso in oro , & ornato digemme . Vi era anchein
quelluogo pn'agnello d'oro di due libre , poftofopra una colonna di marmo oni.
chino . Stauano dinanzi alla capella colonne grandiffime . E nel fonte di S. Gio
uanni era vna lucerna d'oro di dieci libre, e tre cerui d'argento di ottanta libre,
che verfauano nelfonte l'acqua, & vna colomba d'oro di due libre . Vi aggiunfe
anche poi un'altra capella di San Stefano, edificò preffo quefto medefimo luo
go duc librarie: Io non parlo de' doni, ch'egli a molte Chiefefece, perchefurono
quafi infiniti, e d'oro, e d'argento , & di marmi , e di gemme . Scriuono alcuni ,
the Germano Vefcouo di Altiffiodoro, e Lupo Vescouo Trecarenfe in questo te
pofuffero,ene giouafsero, come in effetto molto giouarono, la religione Chriftia
na,chefi ritrouaua per cagione de' gentili , e degli heretici Pelagiani molto tra
nagliata,e depreffa. Gioud ancor molto in quefto tempo alla Chiefa Catolica Ge
Gennadio nadio Vefcovo Coftantinopolitano , di molta dottrina , & di bontà di coftumi
V :fcouo.
Vittorino ornato. In quefta età Vittorino di natione Aquilano , & eccellente Aritmetico
Aquitano auanzando in quefto Eufebio, e Teofilo , riduffe al corso della Luna la Paſqua .
Inglefe. Pongono alcuni in quefti tempi Merlino Inglefe celebre indouino : ma più fe ne
ferine di quello,che fi dourebbe. Hora Hilario, che non lasciò difare tutto quel
lo, che ad ottimo Ponteficeftaua bene difare, cofi nell'edificare delle Chiefe,
arricchirle di vaghi ornamenti , come con l'inſegnare, col caftigare, e riprendere,
ecol fare dell'elefimofine , doue conoſceua fare il bisogno , mori finalmente a i
vent'otto di Luglio , hauendo prima creati venticinque Preti, cinque Diaconi , e
ventidue Vesconi, e fùfepolto nella grotta di fan Lorenzo preſſo il corpo difan
Sifto. Fùfette anni, tre mefi, e dieci giorni Ponteficei vacò dapo la fua mor
te altri dieci giorni la fede.

AN
#JARA
SIMPLICIO (13

ANNOTATIONE .

Come dalle lettere antiche d'argento, e di Mofaico , che fino ad hoggi fi veg
gononel Battifterio di Laterano, fi caua, fi dee Hilato, & non Hilario dire. Ilche
hòanche io in alcunt tefti antichi ritrouato fcritto, "

SIMPLICIO P ON T. XLVIII.

Creato del 467. a' 18. d'Agoſto .


кучра

Zenone
Ifaurico
IMPLICIO, che nacque di Caftino in Tiuoli,fù fotto l'Impe. Imper.
rio di Leone Secondo, e di Zenone . Percioche Leone Primo
veggendofi grauemente infermo, defignò fuofucceffore nel
l'Imperio Leone Secondo, nato di Mariageneſuaſorella , & Odoacre
di Zenone Ifauricofuofuo cognato.Ma veggendofi nõ molto Re de gli
Eruli pren
poi quefto Leone ilgiouane di vna cruda infermitàfoprapre de l'Italia .
fo,e già preffo la morte,lasciò a Zenonefuo padre l'Imperio . Odoacre in questo
mezo entrò in Italia con groffo effercito di Turcilinghi , e di Eruli , e facendo
preffo Pauia con Horefte Patritio ilfatto d'arme, lo vinfe , e fe prigione, e lofè
pofcia in Piacenza sùgli occhi di tutto l'eſſercito morire . E Zenone, c'hebbe pie. Teodorigo
Gotho
tà della calamità d'Italia,mandò contra Odoacre Teodorigo Re de'Gothi, ch'egli
baueuagià molto honorato nellafua corte tenuto . Coftui facendo non lungi di
Aquileia preffo alfiume Santio vn gran fatto di arme con i Capitani d'Odoacre
li infe. La medefima fortuna hebbe ancora più volte cotra l'ifteſſo Odoacrei fi
nalmĕte il tenne tre anni affediato in Rauenna. All'vltimo li perfuafe ( & de la.
Spingeua ancora Giouanni, il Veſcouo di quella città) che il riceueſſe perfuo cõpa
gno nell'Imp.Ma egli poi cotra lafede, che di ciò li diede,lofece infieme colfigli
uolo il difeguete morire.E cofi seza hauere huomo, che li cötradiceſſe,s'infigno
Teodorigo dell'Imperio d'Italia. Simplicio in quefto dedicò la Chiefa di S.Ste
H fano
114 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fano protomartire ful monte Celio,e quella di S. Andrea Apoftolo non lungi da
fanta Maria maggiore,doue fino ad boggi alcunifegni di antichità fi veggono,
iquali ho to molte volte riguardati piangendo , confiderando la negligenza di
Teodorigo quelli, che ne fanno cofi fatti edifici andare in rouina . Efi vede già in queſta
Rs del Go Chiefa vn titolo di molti verfi fcritti în mofaico , che mostra effere fato Papa
thi prende
Italia , e fe Simplicio,che l'edificò . Dedicò ancor quefto Pontefice vn'altra Chiefa di S.Ste
Rc .chiamafano preffo S. Lorenzovvn'altra di S. Bibiana martire preſſo il palazzo Licinio,~
nei
doue il corpo di questa vergine ftà ripofto.Ordinò ancora lefettimane nelle qua
lii preti vicendeuolmente ftefferò fermi hora in S.Pietro,bora in S.Paolo, hora
in San Lorenzo ,per lo bisogno de' penitenti,e di quelli, c'baneſſero voluto ilſan
to battefimo riceuere . Diuif ancor , e diftinfe a' facerdoti in cinque regioni la
città . La prima era quella di S.Pietro , la fecomla quella di S. Paolo,la terza
quella di S.Lorenzo,la quarta quella di S.Giouanni in Laterano, la quinta quel
la di S.Mariamaggiore.Ordinò finalmente, che il chierico non doueße riconoſce
re dallaico la poffeffione del beneficio :ilche fu poi da Gregorio , e da gli altri Pŏ.
tefici confermato.Che la Chiefa Romana fole la prima, e capo di tutte le altre,
gli fcritti di Acatio vefcouo Coftantinopolitano , e di Timoteo, perfona dottiffi
ma,lo dimostrano chiaramente per li qualifcritti fi prega Simplicio, che voglia
dannare,e reprouare Pietro Vefcovo di Aleſſandria, & imitator della herefia di
Eutichio : ilche il Pontefice fece,con quefta conditioneperò , che s'egli frà certo
tempo a penitentia tornaſſe,riceuuto da' Cattolici fuffe . Vogliono alcuni, che in
Remigio
Vefono di quefti tempifuffe Remigio Vefcovo di Remi perfona fantiffima, che (come nelle
Remis . hiftoriefi legge) battizò Clodoueo Re di Francia . Scriſſe ancora in quefto tem
Rè po contra Eutichio molte cofe Teodoro Vefcovo di Soria , e compofe dieci libri
lodouco
primo
Chriftiano d'hiftoria ecclefiastica , imitando in queſta parte Eufebio Cefarienfe . In quefti
Eudoffa tempi quafi tutto l'Egitto s'ifuiò, e perde dietro l'herefia di Diofcoro , della qua
in Fanci
toliça. ca le s'è ragionato molto di fopra Furono anche nell'Africa trauagliati i Çattolici
donna
Corpo di da Himerico ke de' Vandali,ch'era della herefia de gli Arriani infetto.Ilperche
Elico ri Eudoffa nipote di Teodofio ,donna cattolica, efua moglie, fingendo di volere an
tera fuPro
tronato .
dare per adempire vnfuo voto in Gierufalem , ne lasciò ilfuo heretico marito , e
dopo mna lungaperegrinatione, e trauagliata affai,in Gierufalem mori. In quefti
tempi vogliono, che l'oſſa di Elifeo ritrouatefussero,e trasferite nella città di
leffandria & il corpo di S. Barnaba medefimamente con l'Euangelio di Matteo
fcritto in Hebreo difua mano . Hora Simpliciò hauendo con ottimi ordini, e con
pregiati doni la Chiefa fanta arricchita , e creati nelle ordinationi , ch'egli fe
ce,58.preti,vndeci diaconi,& 86.Vefcoui ,mori ilſecondo giorno di Marzo, efù
nella Chieſa di S.Pietro fepolto, gouernata che hebbe la Chieſa Romana 15.an
ni, vn mefe, e7.giorni : dopò il qual pontificato reftò per ventifergiorni senza
capo la Chiefa .

7: FE
.
FELICE II. DETTO III 115

FELICE II. DETTO III. PONT. XLIX .

Creato del 483.a 19.di Marzo .

Alliter

¿ Elice Terzo Romano,figliuolo di Felice prete , tenne il Ponteficato dal


regno di Odoacre, chefignoreggiò tredici anni in Italia , fino al regno
diTeodorigo: quale Teodorigo, ancor che fi elegeffe, e faceſſe fedia, e
capo del regno Rauenna, ne ornò nondimeno, quantofarefipuote , la
Città diRoma di varÿj edifici . Percioche egli rifece il fepolcro di Ottanio , e
molti altri ruinofi edificij, e chiefe, e diede al popolo de'fpettacoli antichi, comefi
era coftumato nel tempo buono ; e finalmente non lafciò cofa , che ad vn ottimo
Principe fi conueniſſe . E perfarneftabile, efermo ilfuo regno,menò per moglie
Andefledafigliuola di Clodoueo Re di Francia, & vnafuaforella diede ad Ho
norico Rede' Vandali,& vna dellefuefigliuole diede ad Alarico Re de'vifigo
thi, vn'altra ne diede à Gandebaldo per moglie.In queftoFelice intefo,che Pietro
Eutichiano,il quale fi è detto, che haueffe, come heretico ,hauuto bado,fuſſe ad in
ftantia di Acatio ftato riuocato , dubitando di qualche ingano ,con autorità della
fede Apoftolica nel cocilio de'fedeli approuata, di nuouo e Pietro, & Acatio ne
condanno . Main capo di tre anni facendo Zenone fede, che queftifi fuffero pen
titi, vi mandò Felice due Vefcoui, Meſſeno, e Vitale, perche riconosciuta questa
verità, gli aſſolueſſero . Paſſatine coftor'in Afia, non più tofto pofero il piede in
-Heraclea, chelaſciandofifubornare con danari, non fecero punto di quanto ha
uea ordinato loro il Pontefice. Di cheragionevolmente fdegnato Felice, raguna
to a questo effetto vn finodo ,ne condannò come difobbedienti, e fimoniaci quefti
due vefcoui, e dalla comunione de'fedeli gli ifcompagnò . Maperche Messeno
-fi pentidelfuo errore,e lo confefsò , glifu conftituito on tempo di poter farne la
penitentia, e l'emenda . Il medefimo Felice edificò preſſo quella di San Loren
zò vna Chiefa à Sant'Agapito . Ordinò , che da Vefcouifoli le Chiefefi confe
crafsero.Nel fuo tempo vogliono, che Teodoro preteferiueſse contra gli bereti
vci vn libro della conuenientia,e concordanţia del nuouo, e vecchio teftamento. In
H 2 quefta
F
116 PLATIN A DELLE VITE DE PONT.

Giouanui
Damafce quefta età ripongono alcuni anche Giouanni Damafceno perfona dottiffima,e cë.
00 lebre Teologo ; ilquale compofe il libro dellefentenze , nel quale imito Gregorio
Nazianzeno, Gregorio Emizeno, e Didimo Aleffandrino.Scriffe ancor alcuni li.
bri di medicina , trattando delle cauſe de morbi, e delle lor medicine, Hora Fe
lice creati che hebbe in due ordinationi , chefeceil Decembre, venti otto Preti ,
cinque Diaconi,e trenta Veſcoui, morì a' venticinque di Febraro, efù in S.Pao
lofepoltos retta che hebbe otto anni , vndeci mefi, e dicifette giorni la Chiefala
qual reftò per cinque giornifenza capo.

ANNOTATION E.

Io chiamerei coftui Felice Secondo , e non Terzo , poi che non fi può chiamar
Pontefice colui , che fù creato nello fcifma contra Liberio Gelafio di cui dirà ap
preffo Platina, collocò primieramente in Laterano i Canonici regolari, che chia
mano di Sant'Agoftino, che fino à Bonifacio Ottauo, che ne licacciò, viftettero.
Si caua da gli archiui della Chieſa di San Giouanni .

GELASIO I. PONT.
L:
Creato del 429. a' 11. di Marzo.

ELASIO Africano , e figliuolo di Valerio, fù in quel tem


Teodosigo po, che Teodorigo moße guerra a Clodoueo Re di Francia ,
Gotho Rè
d'Italia , e fuofuocero , perche haueſſe vccifo Alarico Rede' Vifigothi ,
fuoigefti. fuogenero , & occupatafila Guafcogna .. Era Teodorigo de
l'ono,e dell'altro parente : ma perche li pareala caufa di Ala.
rico più giufta, preſe la difefa con l'arme , e moffe , come dice
uamo,a Clodoueo la guerrate hauendolo in vn gran fatto d'arme vinto, ricupe
ròla Guafcogna , e ne prefe il gouerno in nome di Almerigofigliuolo di Alarico ,
meire che egliin perfettactà ne veniffe.Il medefimo Teodorigo accrefcendo il fuo

regno,
GEL 1 ASIO L 117

regno,ch'egli in Italiafi poffedea, vi aggiunse la Sicilia, la Dalmatia, la Libur.


das nia,l'Illirico,la Gallia Narbonenfe, e la Borgogna. Cinfe d'vnforte muro la cit
ora tà diTrento su le Alpi , e ponendo ne gli vltimi confini d'Italiapreffo Augufta
He gli Heruli ad habitare, il cui Re, perche era ancor giouanetto, adottato haueua,
afficurò a quefto modo l'Italia da' nemici ftranieri . Gelafioin quefto ritrouando
Gal alcuni Manichei in Roma ,diede lor bando dalla città,e publicamete preffo S.Ma
Ci riaMaggiore tutti i libri loro abbruciò.Intesa poi la penitètia di Meſſeno ,il qua
le fi era anch'infcrittofufficientemete purgato, ad inftätia del finodo alla Chie
fa fua lo reftitui . Effendo pofcia auifato de'molti flagitij, & homicidij , che nel
le Chiefe della Grecia per le riuolte di Pietro, e di Acatio fi commetteuano , or
dino,chefe tofto di quefta lorofceleratezza non fi pentinano,nefuffero perfem
pre condannatisefattipriui del confortio de'fedeli.Erain quella primitiua Chie
ནྟི
ཨནྟིཏཱིཏཾ

fa coftume di afpettare molto tempo quelli, che preuaricando fi poteua fperares


che vn di doueffero ritornare alla vera ftrada . In quel tempo era appunto ftato
Giouanni vefcouo d'Aleſſandria , e perfona molto Cattolica, in modo trauagliato
dalle riuolte di quelli cattiuelli,cheſe n'era,fuggendo, venuto in Roma al Ponte
fice,il quale benignamente raccolto l'haueua. Dedicò3.Gelafio in Tiuoli la Chiefa
dis.Eufemia martire . Dedicò ancor quella di S.Nicandro, & Eleuterio nella
L via Labicana , e quella di S.Maria sù la via Laurentina , venti miglia lungi da
Roma.Amò quefto Potefice molto il clero ,e l'accrebbe, & ornò.Efi moftròfem
pre co'poueri amoreuoliſſimo ,e pieno di carità. Liberò Roma da molti pericoli,e
dallafamefpecialmente, con le prouifioni debite a tempo.Compofe ancora degli
binni ad imitatione di S. Ambrogio, e feriffe cinque libri contra Eutichio, e Ne
Atorio heretici,& altri due contra Arrio . Fece dell'orationi graue, & elegante
mentefcrittese molte epiftole non men graui,che dotte, a varij ſuoi amici fcriffes
i quai libri all'hora nelle publiche librarie fi leggeuano . Scriuono alcuni , che
ifcomunicaffe l'Imperatore Anaftafio , che era in Coftantinopoli a Zenone fuc
cefos perche ad Acatio, & agli heretici obbediffe . Della medefima autorità fi Hermano
& Epifa
ferui contra iVandali, e contra il Rè loro , che infetti dell'herefia de gli Arriani nio Velco.
Perfeguitauano , & affliggeuano per varie maniere i noftri . Nel principio di ui .
quefto Ponteficato, Hermano, & Epifanio,l'vn Vefcovo di Pauia, l'altro di Ca
poa,con l'autorità,e fantità loro, e raddolcendo del continuo , e con orationi, e con
dolci,e deftri modi i crudi cuori de'barbari,molto alle cofe afflitte d'Italiagioua
Tono.Gionarono ancor motto in quel tepo nella Gallia Lanociato Abbate di Co
iare,e Mezettio da Poitterfi ,perfone di gran bõtà,e dottrina, che à Clodoneo ke
di Francia,& a Clotildefua moglie perfuafero, che diuentaffero Chriftiani , e la
fedeCattolica per tutto quel regno difenfaffero. Alcuni attribuiscono quefta lode
a Remigio ,perfonafantiffima . Gelafio hauendo creati trentatre preti, due dia.
coni,efeffantafette Vefcoui, mori a' ventiuno di Nouembre, efù nella Chiefa di
S.Pietro fepolto . Fu Pontefice quattro anni , otto mefi, e diecifette giorni . E
vacò la fede fette giorni ,prima che nuouo Pontefice haueſſe .

H 3 ANA
118 IL PLATINA DELLE VIT E DE PONT.

ANASTASIO H. PONT. L I.

Creato del 496.a° 27.di Nnoembre.

NASTAGIO Secondo Romano, e figliuolo di Fortunato,


Anaftagio
Imp tene il Poteficatofotto l'Imperio dell'ImperatoreAnaftagio,
Trafimodo
Vandalo. in quel tepo,cheTranfimodo Rè de'Vandali fe chiudere tutte
le Chiefe de' Catolici, e ne cõfinò 120.V´efcoui nell'Iſola di Sar
degna.vogliono,che all'hora vn certo Olimpio Vefcono Ar
riano in Cartagine , beftemmiando publicamente nel bagno la
fantiffima Trinità,fuffe da trefaette celefti tocco , e moriſſe, e fuffe ilfuo corpo af
fatto arfo.Volendo anch'vn Barba Veſcouo Arriano battezare non sò chi con
quefte parole:Barba ti batteza in nome del Padre,per lo Figliuolo,nello Spirito
fanto,dicono,che toſto l'acqua ne diſpariſſe,chepiù veduta nonfù. Onde per que
fto miracolo colui, che afpettaua di effer battezato, a' noftri cattolici fe ne paf
sò.Anaftagio Pontefice , comefcriuono alcuni, iſcõmunicò l'Imperatore Anaſta
perche fauoriſſe Acatioibenche laſciatofi poi fedurre da Acatio, mentre che
gio ,
cercafecretamente di riuocarlo dall'efilio , ne contriftò , efdegnò forteil cleros il
quale,per efferfi nel medefimo tempo il Papafenza confentimeto de cattolici ri
Stretto con Fotino diacono di Salonichi, ch'era dell'errore di Acatiofeguace, dal
confortio del Pontefice Anaſtagio ſi ritirò . Per laqual cosa vogliono , che per
volere di Dio infermandofi d'vnfubito il Papa moriffe . Et queftofù il fecondo
Pontefice,che fi legge, che con gli heretici fi accoſtaſſe . Alcuni altri vogliano,
ch'egli, mentrefiftaua nel ſuo agio, per diſcaricare il ventre, le inteftina giù ne
Fulgentio mandaffe , e moriffe . Nel fuo tempofu Fulgentio Africano Vefcovo di Rupe,il
Vefcouo .
quale effendo da Tranfimodo con gli altri Veſcoui cattolici dell'Africa confina
to in Sardegna,no reſtò mai d'inſegnare, di predicare, nè di ricordare tutto quel_
lo,cheper la falute de' fedeli facena bifogno, e perfare la verità dellafede Chri
ftiana conofcere, fcriffe alcuni libri , De Trinitate , De libero arbitrio , & delle
regole appartenenti alla fede , & anche contra la herefia di Pelagio . Et fece
X ancor
SIMMACO PONT. LII. 119

ancor delle orationigraui,& elegati al popolo.Egefippo anch'egli co'firittifuoi


la Chiefafantafoccorfe in quefti tempi i perche fù perſona dottiſſima,efcriffe le
regole de monaci , e la vita di San Seuerino Abbate con vago, & elegante stile. peEgefippo
fona cor
Faufto ancora vefcono nella Galliafcriffe molte cofe in quefti tepi, e quello , che ma.
Faufto Ve
piùfe ne loda,fù il trattato,ch'eglifece contragli heretici ; nel qualepruoua, & folo .
dimoftra effer la Santa Trinità effentiale. Scriße medefimame nte contra quelli,
che diceuano ancora nelle cofe create effer cofe incorporee : Dou'egli col teftimo
nio de'fanti antichi, e dalla diuinafcrittura moftrò folo Iddio potere incorporeo
principalmente chiamarfi . Questo è quello,chefi è potuto dire del Ponteficato di
Anaftagio silquale vna voltafola il Decembre fere ordinatione,& creò dodeci
preti,efedeciVeſcoui,e fù morendo a'dicifette di Nouembre nella Chiesa di San
Pietro Sepolto . Tenne vn'anno,dieci mefi, e ventiquattro giorni la dignità del
Ponteficato il quale vacò dopo lui quattro giorni .

SIMMACO PONT. LII.

Creato del 1498.a' 22.di Nouembre .


*

IMMACO nato in Sardegna,figliuolo di Fortunato f


,ùfot- Il quarto
tolo Imperio di Anaftagio creato Pontefice,nonfenza gran la feifma nel
Romana
de controuerfia, e difcordia . Percioebe mentre vna parte del Chiefa.
clero elegge Pontefice Simmaco in S.Giouanni Laterano¸pn'`
altra parte elefse in Santa Maria Maggiore on certo Loren
20.Ilperche nacque nel Senato, e nel popolo diRoma,che fi di Loiezo
tipapa.CoAn
wife tofto in due parti, ma gran riuolta, e ne fù perciòper vn volere di tutti bă cilio di Ra
dito in Rauenna il concilio nel quale efsedo in preſenza di Teodorigo diſcuſso il pona Teo .
di at
scrizo
negotio ,fù Simmaco confermato Pontefice : il quale mosso a pietà delfuo ftesso the Re Go
d'
competitore ,il creò Veſcono di Nocera . Ma in capo poi di quattro anni Italia.
H 4 alcuni
120 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

alcuni chierici riuoltifi con l'aiuto di Fefto , e di Probino Senatori Romani , ne


richiamarono Lorenzo di Roma.Di che fdegnatoforte Teodorigo,ne mandò to
fto Pietro Vescono di Altino in Roma,perche l'vno, e l'altro cacciandone, effo la
Chiefa Romana reggelſe . Maraunato Simmaco vn finodo di 170.Veſcoui, co
Riuolta ftantemente di quanto gli opponeuano, fi purgò, & ottenne perciò , che Loren
grande in
Roma per Z0,e Pietro,come capi di tutte queste riuolte,fuffero confinati . In queste riuol.
agio dello
fcifma . te, e tumulti,città
e laiciperla che per questaapezzi
tagliati cagione nacquero
, ne in Roma
fi perdonò ,furono
pur'alle molti, e chierici,
verginifacre ne' mo

nafterij, e Giordano prete di gran bontà in S.Pietro in Vincula fù morto . Ne


fi farebbe reftato difpargere ancor più fangue, fe il Confolo Faufto,c'hebbe pie
Clodoneo tà de' poueri chierici , non haueffe tolte l'arme contra Probino capo di quefte
Rè di Fron fciagure . Hauendo dopo quefto ripreso alquanto la Repub. Chriftiana il fiato,
cia . faccia
gli herenci. Clodoneo, cacciati via gli heretici Arriani, riuocòi cattolici , e fece la Città di
Parigi capo del Regno . Et il Pontefice Simmaco cacciò anch'egli i Manichei di
Roma, e sule porte di S.Giouanni Laterano abbruciò i loro libri . Edificò da'fon
damenti, ornò molte Chiefe in Roma . Edificò quella difant'Andrea Apoſto
lo preffo S. Pietro, & ornò in vaga forma di opere di mufaico quella di S. Pietro
ifteffo col fuo bel portico ,& ampliò lafcala,che quiprima era . Edificò la Chie
fa di S.Agata si la via Aurelia,e la Chiefa di S.Pancratio con vn'arco d'argen.
to di quindici libre. Nella Chiesa di S.Paolo rinouò la cuppola, ch'era in ruina, c
di vaghe pitture la ornò, e v'introduſſe dietro la cuppola l'acqua, e vi edificò vn
bagno da' fondamenti . Dentro la città edificò dalla prima pietra la Chiefa di
fan Silueftro,e di S.Martino , doue ornò l'altare di varie , e ricche opere d'argen
to . Vi fè il confeſſorio d'argento di venti libre , & vn bello andito ambulo di
marmi fini,e di porfidi . Fece la fcala in S.Giouanni , e Paolo . Accrebbe la Chie
fa difanto Arcangelo , e vi introduffe l'acqua . Edificò da' fondamenti fu la via
Tiburtina le cappelle di S. Cofmo , e Damiano con l'aiuto d'Albino , e Glafira
perfona di molta autorità in Roma. Fecefpedali per i poueri preffo fan Pietro, e
fan Paolo , ordinando , che non fi mancaffe loro punto di cofa , cheper lo viuer
loro faceffe bifogno ; percioche eglifù molto parteggiano de' poueri, efouuenne
con gran carità di danari , e di veste i vefconi , e gli altri chierici , che per la
fede Cattolicafi ritrouauano in Sardegna confinati . Rifece anche la Chiefa di
fanta Felicita, e racconciò in miglior formala cuppola della Chiefa di S.Agne
fe,ch'eraper andar prefto in ruina. Rifcoffe molti cattiui,che in diuerfe Prouin
ciefi ritrouauano . Ordinò, che la dominica , e le fefte de' martiri fi diceſſe nel
lemeffe , Gloria in excelfis Deo . Fece anche, ò pur in miglior forma riduffe il
cimiterio de' Giordani . Et in effetto non lasciò cofa , che alla gloria di Dio ap
Gennadio Parteneffe, che ei non faceße. Nel fuo Ponteficato Gennadio Vefcovo di Marfi
Vefcouo. lia , che fù grande imitatore d'Agoflino , molto alla Chiefa fanta giouò . Co
Slui fcriffe frà l'altre cofe quello , ch'a ciafcun per la fua falute bifogna . Scrif
fe ancor , imitando Girolamo , de gli huomini illuftri . E Simmaco , creati c'heb
be nouantadue preti , fedeci diaconi , e cento dicifette Veſcoui , morì a' dicinoue
di Luglio, e fù in S.Pietro fepolto,hauendo tenuto quindici anni ,fer mefi, e ven Ca
tidue
HORMIS DA PONT. LIII. 121

fidue giorni il Ponteficato . Ereftò dopo lui la Chiefa per fette giorni ſenza
Paftore.
ΑΝΝΟΤΑΤΙΟ Ν . Ε .

Quefto pernitiofo,e fierofcifma fù il quarto dal primo di Nouatiano . E ne fà


di più del Bibliotecario mentione fan Gregorio ne' fuoi dialogi nel XL. capo del
quarto libro , doue parla di Pafcafio diacono . Gli altri fcifmi fi vederanno nel
mio indice diligentemente annotati .

HORMIS DA PONT. LIII.


J.
Creato del 414. a 20. di Luglio .

24ORMISDA nato in Frofolone,terra di campagna di Roma, efi- Got Teodorigo


ho Boe
gliuolo di Giufto ,fù Pontefice nel tempo di Teodorigo , il quale tio Stueri
perfofpetto, che non voleffero riporre in libertà Roma , mandò no.
Simmaco
in efilio prima , e poi li fece carcerare, Boetio , e Simmaco , che
LI fi ritrouauano in Roma Confoli, e molto potenti . In queſta ſua
calamitàfcriffe Boetio molte cofe, che fino ad hoggi fi leggono.
Traduge in Latino la maggior parte delle cofe di Ariftotele , e le commentò an
the . Fù tenuto nelle cofe matematiche dottiffimo , come dalla fua musica , &
aritmetica chiaramente fi conofce. Finalmente fù col Senatore Simmaco per or
dine di Teodorigo morte.Vogliono alcuni, che Boetio in quefta afflittione incor
reße , per hauer voluto oppugnare gli Arriani , alli quali Teodorigo inchinaua .
Ma èmepare la prima opinione più vera.Hora Hormisda a perſuaſione di T co
dorigofece in Roma vn finodo , nel quale di nuouo danno gli heretici Eutichiani
già reprouati : e per lettere, e per meffi confortò molto Giouanni Vefcovo di Co.
ftantinopoli, c'haueffe voluto dalla medefima herefia reftarfi, e credere in Chri
fo due nature,la diuina, e la humana . Questo vefcouo , che il fauore dall'Impe
ratore haueua, poco l'obbedi : ma egli non passò molto, che fù l'Imperatore da
vna
722 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

vnafactta celefte tocco , e morendo fenti della fua empietà il cafligo : percioche
nonfolamente era tutto in quella graue herefia inuolto , ma ancora bauca mal
trattatigli Oratori del Papa, e poftili poi ſopra vn legno vecchio , e marcio , gli
bauea con questa conditione rimandati a dietro , che non doueßero toccare terra
in luogo alcuno della Grecia: ma nauiga Tero fempre , finche in Italia fuſſero : c
vogliono, cheper costoro faceſſe queſta riſpoſta al Pontefice : Che donea fapere ,
che all'Imperatoreftaua il comandare, e non l'effequire i comandamenti del Pa
pa , ne di qual fi voglia altro , che ci viuefle . Furono gli Oratori del Papa in
Giuftino questa legatione Euodio Vefcovo di Pauia , Fortunato Vefcovo Catinenfe , Ve
Imper. nantio prete di Roma, e Vitale Diacono . Dopo la morte di Anaſtagio , chefu nel
ventefimofettimo anno delfuo Imperio , Giuftino , che era tutto cattolico , tolfe
l'imperio , e ne mandò ſubito ambaſciatori al Pontefice , perche l'autorità della
fede Apoftolica confermaſſero, e dessero anche a tutte le Chiefe la pace. All'ho
raHormifla con volontà di Teodorigo mandò anche egli a Giuftino ifuoi Orato
r,chefurono Germano Vefcovo Campano, Gouanni , e Blando preti , e Felice , e
Diofcoro diaconi, i quali furono dall'Imperatore riceuuti con ogni honore poſſi
bile, & vfci loro incontra per honorarli tutto il clero, e i religiofi , e nobili della
Città infieme con Giouanni il Vescono di Coftantinopoli. Quelli, che erano dell'
ifteffa opinione con Acatio,dubitando della venuta di quefti Oratori,in vnaforte
Chiefa fi ritirarono , e madarono afar intendere all'Imperatore, ch'effi non erano
per affentire mai a quello , che lafede Apoftolica teneua,ſe nõ fi daua lor cōtopri
ma,perchefusseftato danato Acatio . Sdegnato con loro Giuftino, lieacciò dalla
Chiefa,e dalla Città. Il medefimo fece Hormifla de' Manichei, che di nuouo pul
Ilderico ulauano in Roma,e sù le porte di S.Giouani in Laterano tutti i torolibri publica
Vandalo
Re Catoli- mente abbrucio.Elſendo in quefto tepo morto in Africa Tranfimodo Rè de Van
co.
dali,fù infuo luogo eletto Ilderico ilfigliuolo, ch'egli di vna figliuola di Valenti
niano,fuaprigionera,già hauuto haueua.Coftui no imitò l'herefia del padrei anzi
feguedo i buoni, e cattolici ricordi difua madre riuocò tuttii cattolici,chefuo pa
Doni offe: dre confinati hauea, e li lafciò nella lorofanta religione viuere.Furono nel medefi
ti da
fi diuer mo tempo mandati da diuerfi Principi in Roma molti prefenti , perche ornate le
Principi
alle Chiefa Chiefe de' Santi vi fuflero. Clodoueo Re di Francia mandò giore digran pregio
di Roma.
con altre cofe d'oro , e d'argento . L'Imperator Giuftino vi mandò perfuo voto
vn libro degli Euangelij, coperto di tauolette d'oro, e di varie , e ricche gioie or
nato. Vi mandò anche vna patena d'oro di venti libre, e di giacinti ſparſa,& vn
fcifetto d'oro circondato di gemme. Il Re Teodorigo adornò anche egli la Chiefa
di S. Pietro con vn traue d'argento di M L 1. libre . Hormifda ancora volle con
quefti Principigareggiare ; percioche collocò sù l'altare di S. Giouanni in Late
rano vna corona d'argento di venti libre, c fei belli vafi d'argento . Donò ancor
diecifcifetti d'argento alla Chiefa di S. Paolo . Ma creati nellefue ordinationi
ventivno preti, e LV. Vefcoui finalmente a'fei d'Agoſto morì , e fùnella Chieſa
di S. Pietrofepolto, hauendo tenuto noue anni, e diciotto giorni il Ponteficatoi
il quale refté dopo luifenza capofei giorni .

GIO
GIOVANNI PO N T. LIV. 123

GIOVANNI PO N T. LHH .

ES Creato del 5 23. a' 12. d'Agoſto .


AN
19010

304

5
74,3
wwwww

Ca
x

IOVANNI Toscano di natione ,figliuolo di Coftanzo , tenne Giuftino


ilgouerno della Chiefa fanta dal Confolato di Maſſimo fino al Imper.
Teodoriga
Confolato di Olibrio , a tepo del Re Teodorigo , e fotto l'Imperio Gotho.
di Giuftino, ilquale eßendo, quanto fipoteua effere , cattolico, per
Geftinguere il nome de gli heretici affatto ,ſcacciò viagli Arriani ,
le chiefe loro a'Cattolici ne confegnò : di chefdegnato oltre modo Teodorigo, ne
madò Giouani Potefice,cTeodoro, e duo Agapiti per Oratori all'Imperator Giu
Atino ,
perche ne otteneffero, ch'egli nel prifline ftato lorogli Arriani riponeſſe ,
altrimete haurebbe effofatte tutte le Chiefe d'Italia,e maffime quelle de' Catto
lici,gettare a terra.Fù il Papa con gli Oratori benignamente, & honoreuolme
te riceuuto in Costantinopolis ma hauendo poi la cagione dell'andata loro eſpo
fa,e nonpotendopiegare Giuftino,chefi contentaffe per il ben comune de' fedeli
di reuocaregli beretici, tutti alle lagrime, & a' prieghi humilmente volti, inco
minciarono apregarlo, che non baueffe voluto la ruina di tutta Italia con quella
de' Cattolici infieme foffrire . E finalmente tanto lo pregarono , & ripregarono,
che ricouògli Arriani , e ſi contentò, che con le loro leggi, & ordinationi viuef
fero.Scriuono alcuni, che all'hora accefo Teodorigo di rabbia,richiamafse dall'e
filio loro Simmaco, e Boetio, e glifaceffe detro vna prigione morire:Ma comun
quefifuffe,cofa chiara è, ch'eſſi per ordine di Teodorigo morissero, o che in tem
po di Hormifda,o di Giouanni fifufse.Ritornando Giouanni Pontefice da Cofta- Papa incar
cer o efat
tinopoli in Rauena fu toftofatto porre daTeodorigo dentro vnaprigione, e mã to a morire
còpoco,che nol facesse anche allhora tofto morire,talmente colerico, & efacer. da go
ri Theodo
.
bato contra di lui fi ritrouaua ,perche cofifimile nella fede cattolica, e ne' coftu
mi a Giuftino il vedeua . Mamorì pure finalmente ilSanto Pontefice dentro la
carcere, e di puzza , e di fame , e di fete : la qual crudeltà fenti non molto poi
la vendetta , e'lflagello diuino 5percioche ne mori di apoplefia Teodorigo , ene
fir
124 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Amal:hun fùl'anima fua immersa nel fuoco , che è nell'ifola di Lipari , come vn certofan.
ta R gira
d'Italia , c to heremita riferi hauere effo veduto . Succeffe a Teodorigo nel regno Amala
fa benia . fiunta fua figliuola , che haueua di Eucario già fuo marito haunto vn figlino.
lo,chiamato Atalarico . Coftei effendo di maggiore prudentia , che a donna fi
conueniuà, emendò , e correſſe molte cofe , e maffimamente le mal fatte del pa
dre fuo . Onde ne reftitui a' figliuoli di Boetio , e di Simacco tutti i lor beni ,
ch'eranoftati già confifcati, é ne fece il figliuolo di ottime difcipline erudire, an
cor che i Gothi vi oftaffero , e reclamando diceſfero , che il Re loro di difciplina
militare,e'non di lettere erudirefi doueua . Giuftino effendo molto vecchio,
ch'egli quafi in quefto tempo mori , lasciando a Giuftiniano gfiliuolo di fua fo
Benedetto
da Norfcia rella l'Imperio . Mori anche Clodoneo Re di Francia, lafciando fuoi fucceffori
Brigidadi
Scotia . nel regno quattro figliuoli . Furono in questo tempo celebri Benedetto da Nor.
fcia,che diede in Italia le regole, e la via della vita monaftica, e Brigida di Sco
tiafantiffima donna,e Giouanni prete di Antiochia, che molte cofe contra quel
li hereticifcriffe, che voleuano , che Chrifto in vnafola ſoſtanzafi adoraſſe.Vuo
le anche Ifidoro, che in quefti tempi viueffe vn certo Vescono Spagnuolo , chia.
mato Ciprigno,chefopra l'Apocaliffi con molta elegantiafcriffe. Hora Giouanni
Pontefice prima, che in Costantinopoli andaſſe, rifece tre cimiteriji il primo fu
di Nereo & Archileo, sù la via , che mena ad Ardea's il fecondo di Felice, &
Adautto martiri il terzo di Prifcilla . Ornò ancora aigemme, e d'oro l'altare
di S. Pietro . E ne portò feco da Coftantinopoli , che donato l'Impera
tore gli haueua, vna patena d'oro di venti libre , & vn calice d'oro
ornato di gemme di libre cinque , lequali cofe io penfo , che
conlui fi perdeffero , e non vedeffero altramente Ro
ma. Creò nelle fue ordinationi, che fece quinde
ci Vefconi . E vogliono , che il fuo corpo
fuffe da Rauenna portato in Roma,
a' ventifettedi Maggio nella
Chiefa di San Pietro Je
polto . Fù due anni ,
& otto mesi Pon
tefice , e
vacò dopo lui $8.
giorni la
Sede .

FE
FELICEIL DIAS

FELICE III . DETTO HI. PONT. LV.

Wi Creato del 526. a 25. di Luglio .

My
4

COBUS

ELICE IIII. da Samo , e figliuolo di Caftorio , ne


passo col Ponteficato fino al tempo di Giuftiniano , il "Gioftinis.
no. Imp.
quale per mezo di Belifariofuo Capitano hebbe de' Per- Belifario
fi belle vittorie , e ne trionfo . Passò pofcia Belifario tano
gran Capi
th in Africa, e vinfe,e quafi eftinfe del tutto la natione de' Imperic
Vandali , efece cattino il loro Re Geliſmerio ,e lo menò
poi neltrionfo. Amalafiunta in quefto trauagliata mol
to in Italia dalle riuolte de' effendole morto Atala
rico il figliuolo , col qual trauagliata vita menata ha Teodato
nea , fece fuo compagno nel regno Teodatofuo confobrino , ilqual era talmente Gotho Re
nelle lettere Greche , e Latine dotto , che ne fcriffe con molta elegantia vn'hi d'Italia,
ftoriadelle cofe de' tempifuoi , efù molto alla difciplina additto ; ma dall'altro
canto affai ne' negotij tardo. Pure Spinto da Amalafiunta guerreggiò co' Bor
gognoni, e con gli Alemanni ,e gli vinfe . Felice Pontefice in quefto volto tutto
al gouerno delle cofe della Chiefa fanta , ne ifcommonicò il Patriarca di Coftan
tinopoli, che nelle cofe della fede erraua , & edificò nella viafacrapreßo al Foro
Romano la Chiefa di S. Cofmo,e Damiano , chefino ad hoggifi vede, comefi legge
nel mosaico,che vifece.Rifece anche la Chiefa di S. Saturnino nella via Salaria, Caffiodoro
che vno incedio l'haueua gettata a terra.Scriuono alcuni,che in questa età viue/ Monaco.
fe Caffiodoro,che efsedo Senatore molte cofe del Gouernu di una republicafcriße
et effendopoi monaco,le fententie del Salterio in elegante file compofe . Vogliono
ancora, che in quefti tempi Prifciano Cefarienfe , eccellente grammatico , ilfuo eccellent
Prifcianeo
libro digramatica componeffe. Aratore ancor foddiacono in Romagli Euangely grammati
in verfo heroicofcriffe Lodano anche in quefto tempo Giuftiniano Vefcono di co
Valentia , che predico , e fcriffe molte cofe appartenenti alla fede , e dottri
na Chriftiana. Hora hauendo Felice nelle ordinationi , ch'egli fece , creati
cin
126 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

cinquantaciaque Preti , quattro Diaconi , ventinoue vefcoui, a 12; d'Ottobre,


mori, efùfepolto in S. Pietro , hauendo tenuto il luogo di Pietro quattro anni
due mefi, e tredici giorni . E vacò dopo lui tre di lafede.

BONIFACIO II. PONT. LVI.

Creato del 530. a’16 . d'Ottobrè .

ONIFACIO 11. Romane, figliuolo di Sigifmondo,vif


Giuftinian fe Ponteficefotto l'Imperio di Giuſtiniano . Fù Giuftiniano
Imperatore di tanto ingegno,e dottrina,che non è marauiglia,ch'egli täte
e fuoi gefti.
leggi Romane difperfe , & incompofte per publica vtilità in
bell'ordine riduceffe , troncando tutto quello , che difusile , e
fouerchio le parues nella quale imprefa fi ferui dell'opera, e
del configlio di Giouan Patritio , di Tribuniano , di Teofilo,
e di Doroteo, ch'erano all'hora di fuprema autorità , e dottrina . Percioche ef
fendo preffo adue mila i volumi di tutte le leggi , e giuditij fatti dal principio di
..
Roma fino a quel tempo , effo in cinquanta libri per li fuoi titoli li compilò , che
Fondetic . bora Digefti , & hora Pandette li chiamano' , perche in ſe contengono tutta la
dottrina ciuile. Fece ancora quefto Principe no Epitome delle leggi in quat
tro libri diftinto, e lo chiamò l'Inflituta . Di Giuftiniano ancora dicono, che füf
fe il Codice , & il volume , che chiamano . Non mancano di quelli , che dicono,
che anche Giuftiniano elegantementefcriuefse alcuni libri dell'a incarnatione del
Saluator noftro, e che in honore del Padre (percioche il Figliuolo è lafapientia
Sanea Sofia del Padre) facefse in Coftantinopoli a fue fpefe il tempio di S. Sofia edificare ,
di Coftan- che non ne ha il mondo vn'altro maggiore .Nel fuo tempo adunque fu creato Bo
tinopoli da
chi edicifs nifacio Pontefice,non però fenza contentione: percioche efsendofi il clero in due
casa.
parti diuifo, nefù da vna parte Diofcoro in luogo di Felice eletto. Et durò quefta
riuolta , econtefa del clero vent'otto giorni , fin che con la morte di Diofcore

ft
FELICE HII Y 127

= fiquierò . Reflato adunque Bonifaciofolo fi volfe tutto alle cofe , che per rior. It Quinte
dinarela Chiefa bifognauano , e fra le altre cofe ordinò , che non poteffe alcuno fcifma nel
la Chiefa
nelfuovefcouato eleggerfi ilfucceffore ; Ilche fù poi da molti Pontefici confer Romana.
mato.Ordinò medefimamente, che dopo la morte del Pontefice , fefuffe poffibi
le in capo delterzo giorno gli ſi creaſſe ilfucceffore, accioche dal differire non në
nafceffere feditioni, e riuolte in Roma. Volle ancora, che mentre fi celebra,fteße
il popolo diunfo dal clero . Moltigentil' huomini Romani , moffi in quefto tempo
dalla fantità di Benedetto di Norfcia , fi andarono a veftire Monaci in Monte
Cafino, frà li qualifurono molto chiari Mauro, e Placido . Fù celebre in quefti Maur
Placido
o Mo,
tempi Dionigio Abbate, ilquale in Roma con ragioni marauigliofe il calcolo del
la Pasqua compofe.Lodanni anche glifcritti di Facundo contra alcuni Eutichiaft Abbar
Dionigie
e.
beretici, che all'horapullulauano . Martino medefimamente con le prediche , e
co'fcrittifuoi neritraffe dalla berefia Arriana alla verità de' Cattolici la na
tione di Sueffoni. E Bonifacio, bauendo tenuto due anni , e due giorni il Pontefi
cato, morì a' 17. di Ottobre, e fù nella Chiefa di S. Pietro fepolto. Vacò la fede
dopolafuamorte due mesi.

"
GIOVANNI I. PONT. LVII.

Creato del 32. a' 22. di Gǝnnaro

IO

IOVANNI Secondo Romano , figliuolo di Proietto.


della contrada del monte Celio , fù ancor'egli a tempo di Giu
ftiniano : non più toftofi vide Pontefice, che dannò tt ve
fcono Antimo perche trauiatofuße nella berefia de' Arriani.
Alcuni vogliono,che queſto fuſſe Vefcovo Costantinopolitanc .
Hora Giuftiniano voledo riconofcere perfuperiore la Romana no Giuftiniae
Chiefa, mandò in Roma due Veſcoui Hippato , e Demetrio con ricchi doni per- fuoi gefti .
thefalutaffero dafua parte il Pontefice, & offerißero alla Chiefa di San Pietro
que'
128 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

que doni, chefurono onfcifetto d'oro,tutto ornato di gemme , di librefei, edue A


feifetti d'argento di libre dodeci, e due calici d'argento di libre quindeci. In que
fo mezo Mundo Capitano dell'eſſercito di Giuftiniano , prefe a forza Salone
fortiffima città, e vinfe i Gothi in vnafanguinofa battaglia, in cui Mundo iftef
fo con vnfuo valorofo figliuolo mori , di che bebbefommo difpiacere Giuftinia
no, che eperla virtù, eper la fede di lui, fortemente l'amana. E Giouanni Po
tefice, di cui poche coſe gli hiftorici feriuono, anch'egli in Roma morì , hauendo
nellefue ordinationi creati 15. Preti , e vent'vno Vefcovo , e fu a' ventiſettedi
Maggio nella Chiefadi San Pietrofepolto. Fu due anni , e quattro mesi Ponte
fice . E vacò dopo luila fede fanta fei giorni.

ANNOTATION E.

Di quefto Giouanni fi fa mentionein vna tauola antica marmorea pofta nel


pauimento di San Pietro in Vincola.

AGAPITO PON T. LV II.


1
Creato del 534.a' 13. di Giugno.

MUL

GAPITO Romano ,figliuole di Gordiano,prete della Chie


fa di S. Giouanni, e Paolo, tosto chefu creato Pontefice, fu da
Teodato mandato a Coftantinopoli a Giuftiniano ; il quale fi ri.
Amalafiata
Regina d' trouauaforte con quefto Principe fdegnato , per hauer confi
Italia fatta nato prima Amalafiunta madre d'Atalarico nell'Ifola del la
morire dal
Pingrato go di Bolfenna, e poifattala anche morire . Era queſta donna
marito. talmentenelle lettere Greche, e Latine verfata, che non dubitaua di ragionare ,
e difputare con qual fi voglia dotto di quel tempo . Ellafapeua cofi ben parlare
nella lingua di tutte quelle nationi barbare , ch'erano in quel tempo a danni del
L'Im
AGAPITO. 120

l'imp. diRoma venute,che con tutteſenza interprete ragionaua. Talmente dun.


que a Giustinianola fua morte difpiacque , che minacciò a Teodato la guerra ..
Andòdunque Agapito in Coftantinopoli,douefu dall'Imperatore co molto bo
# nore,e cortefia riceuuto, e ottenne ancora per Teodoro la pace . Mafu tentato
shaueſſe voluto Popinione de gli beretici Eutichiani confermare Viſcoße il buã
Pontefice gli orecchi. E Giuftiniano, c'haurebbe in ogni modo voluto riufcire cot
fuo intento , incominciò dopo i preghi adoperare ancora le minaccie . All'hora
Agapito , io ho defiderato ( difse di venire a visitare , e vedere Giuftiniano
Chriftianiffimo Principe, & ho ritrouato Diocletiano nemico , e perfecutore de
Catolici. Quefta libertà di parlare e vifu ancora il voler di Dio)fcoße in mo
do Giuftiniano , & infe fteſſo lo riuocò , che egli con lafede Catolica fifirinfe, e
cacciò via Autemio Vefcovo di Coftantinopoli,che l'herefia di Eutichio difenfa
was riponendo nelluogo di quefto beretico Menna, che era Catolico, e che fu da
Agapito confecrato. Ma dopo appreſſo il buon Pontefice in Coftantinopoli mo
riai ventiun di Maggio, efu il corpo dentro vn'arca di piombo portato in Ro
ma, & in San Pietrofepolto. Visse Pontefice vndeci mefi, e dicinoue giorni . E
vacò duemefi, manco vn giorno, lafede.

SILVERIO PON T. LIX .

Creato del 535. a 20. di Luglio .

Teodato
ILVEERIO Campano figliuolo di Hormisda Veſcouo , fu per or Gotho.
dine di Teodato creato Pontefice , non effendo prima folito d'interue
nirui l'autorità de' Re : ma fi ben quella de gl'Imperatori . Ma valferó
qui più le minaccie di Teodato , che ragion alcuna di decreto , che vi Belifario
S fulle . Percioche quefto Principe minacciò di douer far morire tutti effercito in
que' chierici , che alla creatione di Siluerio non assentifsero . All'hora Giu- Italia, eri
cuperarla al
tiniano e per quefto , e per vendicare ancora la morte d'Amalafiunta , l'Imperio .
3 I man
130 ° PLATINA DELLE VITE DE PONT.

mandò in Italia con vn'effercito Belifario Patritio , il qual nauigando toccòla


Sicilia prima, e nella deuotione dell'Imperio la ritenne . Effendo in quefto morto,
Teodato , perche i Gothi fi crearono il Re contra la volontà di Giuftiniano , fe
"
nepassò Belifario in Italia , per liberarla dalla tirannide de Gothis even utone
Nevoli fac interra di Lauoro,perche Napoli fi ritrouaua ribelle dell'Imperio , l'affediò , la
beggiato & preſe aforza , e diede a foldati afàcco , e ne mandò a fil diſpada tutti i Gothî,
che l'haueuano in guardia , con vnagran parte de' cittadinis menandoſene ſeco
quante fanciulle , efanciulli vi erano , con l'altra preda, chefatta hauena. Fu
rono in quefta vittoria le Chiefefaccheggiate, e violate lè donzelle, efatto entto
quello, che da vn'eßercito vincitore in vna Città , che fi prende aforza , fareſi
Gotht fa-fuole . Indi passò tofto Bel fario in Roma , & entrandoui di nottedentro, tanto
ciati da
mada Beli-Spauento a' Gothi , che laguardauano, pofe, che abbandonate le porte,ela mura
Casio
Go glia, fe nefuggirono volando tutti in Rauenna. Belifario, che pensò douere tofto
Po Re di bauerefopra con groffiffimo eßercito Vitige Ré de Gothi, perchefi vedena infe
Biala.
riore di forze in vna battaglia campale , fi fortificò tofto il meglio che puote in
Roma,facendo baftioni , efoffe , done debole la muraglia vedena . Onde fapras
gongendo poi Vitige con groffo effercito , che vogliono , che di cento milà buo
mini folle , Belifario , che non haueuafeco più che cinque milafoldati , dentro la
Città fù contento di difenfarfi . Vitige accampò fra li due acquedotti , che fono
volti, l' vno alla via Latina,l'altro alla Prenestina, e fi congiungono pofcia infie

Roma affe me cinque miglia fuori di Roma. Et per togliere alla Città l'acqua, tutti gli ac
diata dat quedottispezzò, che vogliono, che quattordecifufero. Occupò ancora con vna
·
Re Vitige parte dell'effercito il Porto, e poſe perciò in gran calamità i Romani , che e dal
laguerra , e dallafame tranagliati fi ritrouauano . In questo ad inftigatione di
Seifma fc Vigilio diacono, e cittadino Romano l'Imperatrice Theodora con vn'ordine mi
fo nella Ro naccieuole comandò à Papa Siluerio , che doue/se, cacciando , e deponendo Men
fa. Chie na,riuocare in Coftantinopoli , e nella fua priftina dignità Antemio, che come fi
mana
è detto , ena per la herefia Eutichiana, che difenfaua , e teneua, ſtato riprouato,
e cacciato via . E perche il Pontefice ricufaua di volere ciò fare , ſcriſſe coleri
camente l'Imperatrice a Belifario , e li comandò , che douefse deporre , e cacciare
Si'uerio pa- via Siluerio, e infuo luogo riporre Vigilio nellaſedia di Pietro. Belifario, ch'era
pa è
to sforza tutto alla guerra volto , ne diede il carico ad Antoninafua moglie , la quale ha
a renon
ciare il Pa uendomolti teftimoni già da Vigiliofubornati , i quali deponeuano , come Silue
pato,e man
to inefi rio haueua praticato , & voluto dare la Città in potere de' Gothi , lo sforzò a
lina 26.di douer lafciare il Ponteficato , & a veftirfi monaco . Ne le baftò quefto , che
Maggio.
ancar'all'Isola di Ponzolo confinò , doue il buon Pontefice non fenza opinione
difantità vimorl . Vogliono , che in quefto tempo i Franceft con lettere , e con
me pregaffero.caldamente Benedetto , che mandale loro alcuno de' discepoli
C. fuoi perche a' Galli la vita monaftica , che eſſo preſſo Latini inftituita haueua ,
infegnaffese che Benedetto mandafe loro Mauro , ilquale e conla vita , e con le
parole ne diede a' Galli la regola , e'l modo del'ben viuere , & vi edificò ancora
nolti monafleri . Hora Vigilio eſſendo , fecondo che Antonina voleua , dalli
hierici Romani dimandató,fù creato Pontefice . Tenne Siluerio il Ponteficatɔ
vn'an
SILVERI O. 13
****

vn'anno, e cinque mefi, e dodeci giorni , e morì ,finalmente , comefi è detto , ne


l'Ifola di Ponzos e fù ſepolto a' vinti di Giugno . Nè all'hora la fede più , c
feidi vacò.
SE

VIGALIO PON T. LX.

Creato del s27. a' 27. di Maggio .

17

IGILIO Romano fu fotto l'Imperio di Giuftiniano fatto


Pontefice, efu nelfuo tempo in Coftantinopoli fatto il quin
tofinodo coatra Teodoro , e gli altri heretici , che diceuano ,
hauere la Verginegloriofa partoritofolamente huomo , e non Teodoro
heretico.
buomo,e Dio:ondefu in queftofinodo cõchiufo, e determinato, Be fa io
hela vergine benedetta Dio nelfuo parto ci desse.Hauedo in feaccia it
Re Vitige
quefto mezzo accrefciuto Belifario l'esercito, perche era vn'anno intiero , e none de
giorni femprefiato nella città, che difenfata valorosamente hauea , deliberò di lo nefàinpripo
Ram
vfiirne , efarne con Vitige ilfatto d'arme in campagną . Vitige, a cui pareua di Renua.
·essere inferiore digente attaccato fuoco a gli alloggiamenti , a gran fretta in
Rauennafi ritornò. Belifario con ogni celerità poffibile lo fegui,e dentro Rauen
na că tutta lafuafamiglia lo fece prigione, con gran parte defuoi Baroni: e quafi
tutta Italia ricuperata,fe ne ritornò con tutti quefti cattini in Coftantinopoli in
capo del quinto anno, che venuto in Italia egli era. Il medefimo Belifario vinfe,
e domò con incredibile celerità 1 Mauritani , che ne poneuano tutta l'Africa in
ruina: dellespoglie di quefia vittoria ne mandò a denar alla Chiefa di S. Pie
tro in Roma vna croce d'oro di cento libre tutta digemme ornata. Edificò anche
in Orta il Monafterio di S.Coucnale, e diede tante pofseffioni, che a' Monaci,per Teodora
potere manteneruifi,a baſtanza fiſsero . In queflo Teodorafaceua grande inflã- ce,
Imperatri
tia a Vigilio , ch'andafe in Coftantinopoli , e nelfuo luogo , comepromesso già
bauena , Antemio ne riponefse Vigilio d'altro canto negara di douere farlo, e
I 2 dice
#32 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

diceua, non douerfi le ingiufte promesse offeruare, e che a la pareua, che quanto
Agapito , e Siluerio contra l'heretico Athemiofatto haueuano, con ogni ragio
nefattofuffe , e che perciò non doueua effo per conto alcuno ritrattarlo . Di ciò
oltre modo Teodorafdegnata , colfauor d'alcuni Romani, che le applaudeuano,
ne chiamò Vigilio in giudicio , e'l fè reo , perche fusse con lefuefrodiftato ca.
gione , che Siluerio fufse confinato , e perche perfuo ordinefußseftato da vnfuo
nepote talmente on certo giouane battuto , che n'era morto . Et perche nonpo
esse Vigiliofuggire lafententia , e la pena , che era perfeguitarne , ne mande
vn certo Anthemo in Roma con ordine , che fe Vigilio moftraua di non volere
obbedire , àforza lo conducefse afe in Coftantinopoli . Venutone dunque coftui
P in Rona,e volendogli ordini della Imperatrice efsequire , pigliò dentrola Chiefa
pa condo difanta Cecilia il Papa , che in memoria del fuo natale fi ftana con molta fefta
to pronione compartendo al popolo di molti doni . Anthemo colfauore d'alcuni Romani il
nopoli. prefe , elo meno feco in Coftantinopoli . Vogliono , che il popolo di Roma , ef
fendonefopra on legno portato giù per lo firme Vigilio , li tirafse de' faffi, e
beftemmiandolo queste parole dicefse : Poi che ne hai tu cofi male i Romani
trattati , ogni male fopra di tene vegna . Giunto egli in Sicilia , & efsendo !i
da quelli , che lo conduceuano , permesso , ordinò alcuni chierici, e fràgli altri
Ampliato Prete, Valentino Vescouo , a quali ordinò , che in questo me
zo , che esso non vi era , il clero , e la Chiefa Romana ne gouernafsero . Eſ
fendo poigiunto presso Coftantinopoli , gli fci con gran compagnia Giufti
niano in contra , & entrarono poi nella Città col clero auanti fino alla Chie
Ja di Santa Sofia . Incominciò Teodora a pregare vigilio , c'hauesse voluto
Oltragi fat la promessi attendere , e non mancarle in cofa , che a lei tanto importa
ti Coftanti
in al Papa ut , per bauere fopra dife quefta imprefa tolta : Ma egli rifpofe voler pri
nopol . ma ogni fupplicio foffrire , che del fuo fanto propofito mutarfi . Et perche
l'imperatrice con gli altri , che con let crano , fieramente lo minacciana
no , disse egli efsere à Diocletiano , e non a Giuftiniano venuto . Per le
quali parole ne fu egli in modo battuto , che mancò poco , che non vi laciaf.
Se la vita . Poftofi dunque in fuga , nella Chiefa di Sant'Eufemia , che ini
prefso era , fi ricouer d . Ma ne fù tratto a forza , e con una fune alla go
la , aguifa d'vn ladrone , nefù per tutta la Cittàpublicamente fino al tardodel
di menato. Pofto poi dentro vna cruda prigione, & a pane , & acquafolamen
S te viuendo, con tanta patientia quel tempo , che egli visse , il fofferfe , che non
diceua mai altro , fe non che afsai peggio meritaua per lo peccato . I chierici ,
che quiui di Roma accompagnato l'haueuano , ne furono parte condannati in e
filio,parte confinati a canare metalli . Ma a prieghi poi de' Romani , c'haueuano
già mutatoparere , e facendone ancor Narfete iftantia , che da Giuftiniano era
Aato mandato in Roma contra i Gothi, fù Vigilio con tutti gli altri fuoi lafciato
in libertà,perche in Italiafi ritornasserose venuto in Sicilia,quegli,che con tanti
difpiaceri,c flagelli non era morto , in Siragofa del male della pietramori,e ne fú
ilfuo corpo portato in Roma , & in San Marcello nella via Salaria ſepolto .
Vſse nel Pontèficato in Roma , e fuori di Roma diciſette anni , feimeli , e
venti
PELAGIO I. PONT. LE 133

* entifeigiorni . Et restò per la fua morte tre mesi , e cinque giorni la Chiefa
* SenzaPaftore.
ΑΝΝΟΤΑΤΙ Ο Ν Ε.

L'ingreffo di quefto Vigilio fù poco legitimo,per hauere in vita di Silueriofuo


odex predeceffore , che fù dal gouerno della Chiefa rimoffo , occupato il Papato à fore
che za : per quefto l'ho io notato per fefto Scifma , che con la morte di Siluerio fint .
Egliviffe fenzalalcun dubio Vigilio prefo da ambitione vn gran tépo ; percioche
haueua poco prima procurato d'eflere fatto coadiutore di Bonifacio I I. nel Pon
408/ teficato,& non effendoli all'hora fucceffo, qualche tempo poi il luogo di Siluerio
S Occupò . E tutte quelle cofe poi Siluerio in vna fua epiftola , che gli fcriffe nel fuo
prakt efiliose che nel fecondo Tomo de' Concilij fi legge, gliele rimprouerò . Ne è au
tore il Bibliotecario.
TRIC

បរ PELA GIO I. PON T. LXI.

Creato del 556. a'13.d'Aprile .

rd's
Suraa 2

ELAGIO Primo Romano fù in quel tempo Pontefice, quando To Torila ! Re


de' Gothi
tila Rede Gothi , chefu per lafuagrande crudeltà chiamato flagello in Italia , c
di Dio,entrò con groffo eßercito nella pouera Italia, e l'andò tutta po fuoi gefti.
nendo à facco . Giunto poi a mente Caſino, per douer paſſare oltre in
terra di Lauoro ,fu in quel luogo da fan Benedetto conofciuto , ancor che in ha
bito di fante priuato gli andaffe auanti , e minacciato , perche con Chriftiani
tanta crudeltà vfaſſe . Partito di quel luogo , fe ne passò in Abruzzo , e
prefo Beneuento à forza , lo smantellò della muraglia . Et volto poi fo
praNapoli , l'afediò , e prefe Cuma , doue con gran modeftia fi portò : per
cioche hauendo qui prefo vn gran numero di donne Romane , le rimandò in
Roma a'fuoi mariti , e parenti intatte . Prefa poi Napoli , e fattofi fignore
di tutta quellaparte d'Italia , che è alla Sicilia volta ,fopra Roma fi moje.
I 3 Et
134. PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Ramac Et hauendo prima occupato Porto , onde foleuano andare in Roma le vettous
beglie, aftrinfe i Romani in modo , e di cofi ftretto affedio li trauagliò , che furno i
dus Gothi
miferiforzati all' vltimo mangiarne , per estremaneceſſità, carne humana . Fi
malmente dando queſto barbaro vn terribile aſſalto dalla porta,che mena ad Ho
Wasfets fiia, prefe Roma, lafaccheggiò,& abbruciò. Scrimono alcuni,ch'egli baueffe ani
Fonno o di nonfare la ruina nella città, che vi fece, e che per ciò faceffe di notte ban
Captaino
dire per tutto, e comandare a'follati, che bastasse loro quello, chefattofi era:
ip Trada
10 i Matutto questopocogiouò . Hora hauendo l'Imperatore Ginftiniano queste rie
Laobr nouelle intefe mando tofto in Italia Narfete Eunuco con groffo effercito . Fi
Albaiso
Rede Lon- Narfete, come vogliono alcunt , primieramente libraro , effendo poiflato dall
Bonsai 1. Imperatore perfuo cameriere accettato, cofi ben ferui , che Giuftiniano , che il
fuo valore conobbe,il fe Patritio. E perche daua Narfete di fe gramoftra di reli
giofo,e di valorofo infiemes e perla generofità,egratia naturale, che in lui oltre
modo rifplendena, era da tutti mirabilmenteamate.Haueto egli duque l'eferc to
Imperiale in mano , e molte altre gʻati , che ancora Alboino Re de' Longobardi li
diede, in Italiafopra Gothiſe ne passò , e facendoui giornata , li vinſe, li tagliò a
pezzi,li perfeguitoi e Totila nel fatto d'arme di Brißello fu morto . Theia, che
fu in fuo luogo creato Re, non lungi da Nocera, benche valorosamente nella bat
taglia fi portaffe,fi nondimeno dal valor di Narfete oppreffo . E cofe nel72.a
Giuftiniano, da che Teodorigo entrò primieramente in Italia , il regno de Gothi infieme
no imp.c
Luclodi, colnome fi eftinfe.Non molto poi Giuftiniano anche egli mori nel quarantefimo
anno delfuo Imperio, efi certo principe illuftre , e degno di memoria eterna , e
fù ben degnamentefecondo il coftume de gli altri Imperatori , cognominato Ale
manico , Gotico , Vandalico , Perfico , Africano , ſe ben tutte queste impreſe egli
per mezo de'fuoi valorofi capitani maneggiò . In queste tante riuolte di Roma,
e di tutta Italia non reftò Pelagio di hauer fempre quella cura , chefi donema ,
della Chiefa di Dio :ondeordine , che gli heretici, e gli fcifmatici fi potefero da
gli ufficialifecalari caftigare, quando non fi laſciaſſero dalle ragioni piegare , e
vincere. Eſſendo questo Pontefice accufato , ch'egli di tutte le calamità di Vigi.
lio fuſse staro cagione, per bauerlo Giuftiniano a Vigilio antepofto ; in preſenza
delclero, e di tutto il popolo pofte fopra la croce , e fopra l'Euengelio le mani ,
giurò , e di quello, che gli fi apponea , ſi purgò . Ritornò dopo queſto Narfete in
Roma, e fe per le vittorie , che hauute de' Gothi hanea , farefolenni proceffioni
da S. Pancratio fino in S. Pietro . Poi fi voltò afar quanto per lui più fi pote.
ua in riftorare gli edifici della ruinata città di Roma : & infieme col Papa or.
dinò,che ne per via di ambitione , nè per via dı danari fi lafciafse alcuno a gli or
dinifacri afcender, ne alle prelature, e dignità ecclefiaftiche . Quefto Pontefice
bauendo fatto teforiere della Chiefa Valentino fuo Cancelliero , e perfona di gran
religione, e fede, diede principio alla fabrica della Chiefa di S. Filippo , e Giaco
po Apoftoli. Scrivono alcuni , che fino al tempo di Pelagio viuelle Caffiodoro
Monaco dottiffimo , ilqualefu prima Confolo in Roma, poi Senatore , e finalmen
mente dando di calcio alle cofe del mondo la vita monaftica abbracciò . Vogliono
ancora, che in quefto tempo Vittore Vefcovo di Capua il fuo libro delle ragioni
dal
PELAGIO I. 135

dalla Pasqua componeſſe, dnue fpecialmente riprende Dionigio Abbate Roma


ea
no, che non ſapendo, che fi diceffe, ne hauesse cofi inettamente del calculo della
Pafqua ragionato, e feritto . Furono anche celebri nel tempo di Pelagio cofi in
Santità, come in dottrina, Sabino Vefcovo di Canofa , Gregorio Vefcouo Lingo
nenfe, e Bedafto difcepolo di S. Remigio, & Veſcono di Arasse. Herculano Ve Herculano
fcono di Perugiafu da Totila morto , e poi nel numero de'fanti ripofto. Pelagio yccifo
vefceuo da
1
mori a' 4. di Marzo, hauendo tenuto vndeci anni, e dieci mefi, e vent'otto gior- Totila.
ni il Ponteficato, efu nella Chiefa di S. Pietrofepolto , hauendo già prima nel
le ordinationi, che eifece il Decembre, creati ventifei Preti, vndeci Diaconi , e
trentanoue vefconi . Reftò dopo lui tre mesi , e ventifei dì la Chiefafenza Pa
fore.

GIOVANNI III. PONT. LXII.


&
Creato nel 61. a 2. di Giugno.
1.TE
Totty350te

04.1

5
T

OVANNI 111. Romano , e figliuolo di Anaſtagio d'


illuftrefangue, fn Papa a tempo di Giuftino , che nell'Imperio
a Giuftinianofuccefse , ma non li fi affomigliò in cofa alcuna : ImpGiuftino
efuoi
perch'eglifu auaro, cattiuo , e rapace , e fè poco conto e de gli geni.
buomini, e di Dio : onde efsendofi tutto nell'auaritia, e nell'in

WA gordigia di hauer immerfo , venne a perdere ilfenno , e Sofia


fua moglie refse fino al tempo di Tiberio fecondo l'Imperio . Ma quefta ftefsa SofiaratricImpe
e.
donna a perfuafione,& iftigatione di alcuni maleuoli, che haueuano Narfete in
odio, con ignominiofe parole lo chiamò, che d'Italia aſe n'andaſse, dicendo, ch'
eragià tempo , che ritornasse l'Eunuco alla rocca , & a filare lalana . Di che Narfete Fu
nucho in.
fdegnato , quanto percio fi conueniua , Narfete quefla rifpoftale fece,ch'egli le aureiLon
baurebbe tale tela ordita , che haurebbe a gli emulifuoi ineftricabilifila tefsute : gobardia
Vire in
e cost in effettofeces Percioche e co lettere, e con mei chiamò in Italia Alboino Italia.
I 4 Re
4
136 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Rède Longobardi , promettendoli douer qui dare a fuoi più copiofe, epiùfertili
flanze di quelle,che occupate in Panonia bauea . Albuino dando alla parole di
Narfete orecchie, passò con groffiffimo efercito in Italia , e con gran copia delle
lor mogli,e figliuoli.Et entrato primieramente nel Friuli tutta la Marca Trini
giana occupò. Paffato poi nella Infubria prefe Milano a forza, e lo diede a'folda
ti a facco.Tenne tre anni affediata Pauia, e la pigliò finalmente:della qual vitto
ria afsai lieto Alboino fi ritrouò, e ritornandofene in Verona, lafè capo di tutto
il regno. Quiui ritrouandofi in vn conuito fouerchio allegro sforzò Rofimonda
Jua moglie abere in quella tazza, ch'egli hauea della coccadel padre di lei lauo
Rofimonda rata, ilquale hauea effo in battaglia morto. Si fdegnò forte Rofimonda di queftá
moglie del forza , che il marito le vsò , e con Elmechilde belliffimo, e nobiliffimo giouane Lo
Re Alboi
RO. gobardo,co cui foleafpeffo ritrouarfi infieme, ilfuo penfiero, e difegno fcouerfe.
Emenatolo fecretamete.quãdo těpo le paruc,nella camera del Re, dandoli,fpera
za del regno lo spinfe,e sforzò a douer Alboino ammazzare.Maritrouadofi
iLogobardi cotrariſopra il disegno , e ſperāza del regno ,ſe ne fuggirono amedue poi
in Rau enna a Lon gino , che qui per l'I mperio fi rit rouaua.Ne passò , molto , chefi
auelenarono l'on l'altro, e difgratiaměte morirono. In quel tepo Italia molte ca
Lamità,e-rouine fenti per cagione de Barbari, che le veniuano d'ogni parte ſopra
perporla a terrave furono da molti prodigij, chefe ne videro prima, fignificate :
perciochefra l'altre cofe sù nell'aerefi viddero eferciti armati di fuoco : e crebbe
Teucre cre talmente il Teuere, che nefenti la città di Roma gran danno In questo mez
fce. . o il
Pontefice Giouanni rifece i cimiteri de'fanti , e compila Chiefa di S. Filippo, e
Giacomo,che Vigilio incominciata hauca . E placò anche Narfete, chefdegnato
con Romanifi ritrouauasperche di lui mala opinione haueſſero , e n'haueſſero an
corfcritto all'Imperatrice Sofia:e'l cõduſſe ancora da Napoli , douefi ritrouana,
Narfete in Roma, douepoco apprejo Narfete mori,enefù dentro vn'arca portato in Cc
minore. fatino
poli il corpo.in täta cofufione,e turbulêtia delle cose d'Italia,ſe nefareb
be sezaalt u dubbio perfo anche il nome,ſe perſone difantiffima vita no l'haueſſe
ro in tanto bifogno foccorfo . Percioche e Paolo Patriarca di Aquileia, e Felice
Vefcono di Treuigi,tofto che in Italia il Longobardo Alboino videro , lo raddol
Paol . cirono,e lofecero à que miferi popoli men crudo ,e fiero di quello , ch'egli colfuo
o Padi
riarca
Aquileia efercito ne veniua . Fortunato ancora perfona di grand'eloquentia , e dottrina, e
Felice
fcouo dig con l'efempio della vita, e co'fcritti fuoi ne recò i Gothi a più humani coftum , e
Trenigi più ciuili, che non fi vedeuano hauer prima: percioche eglifcriffe a Sigiberto lor
Revn libro del gouerno d'vn Regno,e compofe con eloquente fiile la vita di San
Martino. Scuinono alcuni, che Germano Vefcovo di Parigi , perfona fantiffima ,
fuffe ancor'egli in queſto tempo, e teneſſe talmente li Re di Francia in Catolica, e
politica vita,chefra loro di religione di pietà ,e d'humanità contendeuano infic
me percioche non vedeuano in Germano virtù, ch'effi non imitafferostanto poffo
nogli eßempi d'vn buon Paftore . Nel tempo di Giouanni vennero gli Armeni
alla fede di Chrifto ,& egli , hauendo tenuto il Papato tredeci anni, manco quat
tro di,morifinalmente a' 13. di Luglio , e fù nella Chiefa di S. Pietro fepolto .
Vacò dieci mefi, e tre giorni la fantafede dopo lui.

BE
BENEDETTO I
137
BENEDETTOL.
T PONT. LXIII.
42
Creato del 575. a' 17. di Maggio .

* x*

1:1

ENEDETTO Romano, figliuolo di Bonifacio , fù a tëpo di Tibe


rio 11. ch'era da Giufinoper figliuolo ftato adottato, e lafciato poi
fuo berede , e fucceffor nell'Imperio ; e con ragion certo,poiche in
The lui tutte quelle parti , e quelli ornamenti erano , che in vn'ottimo

Principefi richiedono, comefono, la clementia, la giuftitia, la pietà , la religio


che ne , la fapientia , la coftantia , e la fortezza dell'animo . Fù ancora oltre modo Atto diuc
to dell'Im
had benigno , e liberale con tutti, e Specialmente co' poueri . Onde il Signor Iddio perator Ti
ejárea molto lo profperò , e copiofericchezze le diede . Percioche andando egli vn di reforo 2.per C
tutto ifpenfieratoperpalazzo, e veggendo vna croce di marmo pofta giù nel paui ciò da lui
trouaro.
fermento , tutto deuoto , perche non fi calpestaſſe , la fè tor via , & in luogo più bo
norato riporre . Ma fotto questaprima nel medefimo pauimento vn'altra, e poi
ancoraforto quefta vn'altra croce ritronò : e toltele tutte sù , vi ritrovò difutto
vna gran copia d'oro, argento, materia allafua liberalitàproportionata: & a'
poueri gran parte ne difpensò . Vogliono ancora, che li fußero d'Italia i tefori di
Narfeteportati , & alfuofolito magnifica, e liberalmentefe neferuiffe:percio
che hauendo Sigiberto Re di Francia mandato a vifitarlo , effo molti doni di pre
gio li mandò,efra l'altre cofe, alcune monete, ò medaglie d'oro di cinquanta libre
lona ; e nelle quali era da vna parte jegnata l'imagine del Principe con quefio
feritto, Tiberij Conftantini perpetuo Augufti dall'altraparte era vna qua
driga colfuo auriga fopra , con quefto fcritto , Romanorum Gloria. E per
che lafuafelicità compitafuffe, ilfuo eßercito , cbe contra Perfiami andato era
ritornando vittoriofo con venti elefanti , tanta preda ne riportò , quanta mai
altro effercito prima . Quefto fi doueua a fuoi meriti , e feruigy alla gene
ratione humanafatti quefto alla religione , ch'egli verfo il Saluator noftro
noftrò , e tennes quefto finalmente a' beneficij , ch'egli fatti al popolo Romano
banenas e con l'arme da'fuoi nemici, quantofùper lui più poffibile, difenfando
L lose
138 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

lose con vna gran copia digrani , ch'egli fece dall'Egitto venire , da vna fame
crudeliffima liberandolo ; benche pregato il Pontefice di ciò l'haueffe ; il quale
Pontefice egli mirabilmente amò,& offerud . Era con laguerra cofi lunga de
Longobardi venuta la mifera Italia a tale , che di tutte le cofe eftrema penuria
Sentiua. Mentre che in Italia cofi trauagliatamentefi viueua , Giouanni Ve
fcouo di Coftantinopoli, e leggendo, e difputando, efcriuendo e ricordando, in
Gio. Vefc.
dieCoftan fegnando ritenne nella verità dellafede Cattolicala Chiefa dell'Oriente, benche
Leandro Vefcono di Toledo , o co
Leádro Ve molti contrarij 'haueffe . Il medefimo fece
tinopoli.
fcouodiTo me altri vogliono, di Siuiglia , chefù affai , e dotto , & eloquentes e molte cose
ledo.
feriße cofi m confermare l'opinione de' Cattolici , come in confutare l'herefia de
gli Arrianis che come vna contagiofa peftilentia i'vädali ſcacciati da Belifario
portarono Africa in Hifpagna . Hora Benedetto,come vogliono alcuni,perlo
difpiacere, anfia, che nelja calamità di Roma, e di tutta Italiaprefo hquena,
nel quarto anno,e in meſe, & vent'otto di del fuo Ponteficato mori a ventino
ue di Lugliose ne restò per due mesi,e dieci di lafedefenza Paftore .

PELAGIO II. PONT. LXIIII .

Creato del 579.a 21. di Nouembre .


Ik

Mauritio ELAGIO Secondo Romano, efigliuolo di vigendo , dall'Imperio


Im P.
p. efuoi di Tiberio fino a quel di Mauritio fuo genero tenne il Pontefica
gcfti,
to . Fù Mauritio di Cappadocia, e per lo fuo molto valore, & habi
P lità nelmaneggiare delle cofe li fù commeffo l'Imperio . Effendo
dopo la morte d'Alboino fati i Longobardi per venti anni fotto il
gouerno de' Duchi loro , finalmente fi crearono Re Euthari , il qual Fla
Euthati
Rede'Lon uio chiamarono ; il qual cognome poi tutti li Rè di quella natione vfarono . Ho
gobardi, ra deliberatofi Mauritio di cauare ad ogni modo i Longobardi d'Italia , Sol
lecitò
PELAGIO II. 139

lecito con groffipremij Sigiberto Re di Francia, perche togliesse quefta imprefa Sigiberte
Fatto adunque tofta Sigiberto vn groffo effercito di Francefi, e d'Alemani, ando Rè di Fran
cia.
fopra iLongobarbi, efacendouifatto d'arme,fù confuo gran danno vinto . Per
Laqual vittoria infuperbiti i Longobardi , fino allo ftretto del mar di Sicilia cor.
Roma
fero,facendofifoggette le Città d'Italia, onde vittoriofi paffauano . Affediarono diana d
gran tempo Roma, e l'haurebbero fenza alcun dubbio prefa,fe le tempefte gran- Longobardi .
di , efpeffe , chefurono non gli haueſſero cacciati via dall'afsedio , e dalle mura
di quella trauagliata Città : percioche coſifatte pioggiefurono,e con tanto alla
gamento delle campagne, che fi credeua , che il diluuia , che fù già a tempo di
Noe, rinouellarfidonese . E queſtafù una delle cauſe , perche Pelagio fufse
lla horafenza ordine dell'Imperator creato Pontefice: perche non poteua anima.
vina in queltepo vfcire dall'afsediata Città:poiche allhora nöfifoleua nel crear L'elettione
del Pontefice deliberar, nè conchiuder cofa alcuna dal clero , fe l'Imperator pri pa
ne nen
del Pa
cra
ma non banefse la elettione appronata . Fù adunque per placar l'Imperatore valida , fe
maudato in Coftantinopoli Gregorio diacono perfona digran bontà , e dottrinas Imper ap
il qual in queſto viaggio non reftando d'effettuare il negotio del Pontefice , che prouaca .
mandato l'haueuas come colui , chefapena ben difpenfare l'otio , compofe i libri noGedi 0
, che fù
de Morali fopra Giob:e difputando in prefenza dell'Imperator con Eutichio ve poi Papa,
fcono di Coftantinopoli,di tal modo il conuinfe,chefu colui sforzato a ritrattare
quantobrueuafcritto in vnfuo libro della Refurrettione, doue diceua,che il cor
ponoftrodopo la refurrettionefarebbe stato più fottile del vento , e dell'aere , e
cheperquefto non fi farebbe potuto toccare; il che è contra quello , che il Salua.
tore noftrodiceua , Palpate , & videte , quia fpiritus carnem, & offa non ha
bet , quemadmodum me videtis habere . Hora Pelagio hauendo a prieghi
delpopolo di Roma richiamato afe il buon Gregorio , e fatta la fua cafa paterna
vn'hofpitaleper lipoueri vecchi , & edificato da fondamenti il cimiterio d'Er Pefte gran
metemartire, ela Chiefa di San Lorenzo martire , mori alli otto di Febraro in de per tuta
quella cofi gran peftilentia , che metteua tutta l'Europa a facco : efú , hauendo a Europa .
tenuto il Ponteficato dieci anni , due mefi, e dieci giorni , nella Chiefa di S.Pie
tro inVaticanofepolto . Vacò dopo lui il Ponteficatofei mefi,e vent'otto giorni.

ANNOTATIONE .

Imperfettamente tocca qui Platina , doue dice , che Pelagio fuffe contra vo
glia del Principe creato Pontefice , che la elettione del clero era nulla , fe l'Impe Diforfo
rator non l'appiouaua . Ilche paffaua a quefto modo . Effendo ftati da Narfete del Panui
nio fopra
fcacciati i Gothid'Italia , e fartane perciò Italia , e Roma vna parre dell'Imperio elettione
dell'Oriente , nacque foto l'Imperio di Giuftiniano con l'autorità di Papa Vigi tione de'Pa
liova certo nuotto coftume fopra la creatione de' Pontefici ; e fù , che , morendo pl.
il Pontefice , fi facea teftoral folito la nuoua elettione del fucceffore dal clero , e
dal Senato, e popolo di Roma : ma non fi poteua l'eletto Pontefice confecrare,nè
ordinate , fe non era prima dall'Imperator di Coftantinopoli confermato ; il qual
gli daua perfue letttere licentia dipoter confecrarfi, & ordinarfi . Et a queſto
modo l'eletto l'autorità del Ponteficato acquiftaua . Eper hauer quefta licentia fi
confacraua il Papa , e'l gouerno della Chiefa prendena . Percioche prima il di
della
140 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

della elettione , e della confecratione era il medefimo . Ilchefi dee credere , che
Giuftiniano, o pur Vigilio con l'autorità di lui ordinaffe , perche fuffe certo l'Im
perator della conditione del nuouo Pontefice,la cui autorità era all'hora in Roma
incominciata ad effer grande, maffimamente ritrouandofi lontani gl'Imperatori,
e perche col farfi alcuno fattiofo , o nemico dell'Imperatore Pontefice , e Roma,
e Italia a fua inftigatione non fi ribellaffe dall'Imperio dell'Oriente , dandofi in
poter de barbari conuicini , come fi perfuafe l'Imperatore vn tempo , c'haueffe
douuto Papa Siluerio fare . Di che auueniua , che colui fpetialmente era creato
Pontefice, che fi fapeua, che fufle amico dell'Imperatore,che confermar lo doue
ua, che non doueffe in Italia far contra l'Imperio motiyo alcuno , maffimamente
che poco appreffo i Longobardi tanto Italia trauagliarono . Quefta confuetudi
ne durò fino a Benedetto II. dalla cui fantità moflo l'Imperator Coftantino pro
nepote di Heraclio ordinò , che'l Pontefice fuffe fecondo l'antico coſtume dal
clero, e popolo Romano eletto, e toto fenza altra confermatione dell'Imperato
reafpettarne confecrato. Adriano I. poi rinonciò quel costume concedendolo a
Carlo Magno Imperatore, e fuoi fucceffori. Adriano HI. il tolfe ; e Leone VIII.
lo refe all'Imperator Othone I. Finalmente Gregorio VII. lo tolfe ad Herico IV.
rimife prima quefta elettione a' Cardinali , & al clero , e popolo di Roma . Gli
altri Pontefici poi in poter de' Cardinali foli la lafciarono, chefino a' di noftri du
ra . Si caua da vna epiftola di fan Gregorio IV. nel primo libro ; da Anaſtagio
Bibliotecario nella vita di Pelagio II . di Vitalliano, d'Agathone , e di Benedetto
II. E dopo Carlo Magno dalle vite di Gregorio IV. di Sergio II. di Leone IV. di
Benedetto Terzo, e di Nicola. Dall'Abbate Vrfpergense , da Ademaro monaco
di San Germano nelle cnarrationi de' medefimi Pontefici , dal regiftro di Grego
rio VII.da Sigilberto nel Cronico, da Guilielmo Tirionel 13. capo del primo li
bro della guerra di Soria , da Gratiano ne' decreti nella 63. diſtintione ,da gli atti
del Concilio di Laterano , fatto fotto Aleflandro III. e da altri monumenti anti
chi della Chiefa Romana .

GREGORIO I. P ON T. LXV.

Creato del '94 , a'§ . di Settembre.

REGORIO Romano , e fgliuolo di Gordiano dell'ordine Senatorio,fù con


G
trafua voglia per confentimeto generale di tutti eletto Potefice del 619 .
Erz
GREGORIO L- 241
ramonaco,e l'euita. Horaperche , comefrè detto , vi biſognaua l'autorità , el
confentimento del Principe , mandò tofto ifuoi Oratori con lettere a Mauritio
per lequali caldamente ilpregaua,che non faccffe valere,nè andar auanti la eles
01543

tione,che di luifatta haueua il clero, il popolo Romano . Ma queste letterefu


bronoprima,che di Roma vſciſſero, dalgouernatore dellacità intercette, e lace
rate,& in loro di queftefcritte,e mandate l'altre, che diceuano, che l Imperator
baueffe voluto confermare la elettione fatta dal clerose dal popolo. Questa nuo
uapiacqueſenzafine a Mauritio, perche con fuagran fudisfattione , e placere
conuerfato hauea con Gregorio; quando fu in Coftantinopoli, eli hauea anche tc
nuto onfigliuolo a battefmo. Rimandò adunque tofto Mauritio in Roma, perche
14
1
6
3
5

fuffe confermato Gregorio, e sforzato ancor ad accettare il governo della Chiefa


fanta in tante riuolte, efciagure d'Italia. Egli, che non al proprio bene, ma alla
publica vtilità , & all'honor di Dio haueagli occhi , come colui c'haucafempre
La antepofto lapietà, e la religione a tutte l'altre cofe, laſciando via le ricchezze ,
ele vanità, tolfe la cura, e'l gouerno della nauicella di Pietro . E talmente vifi
Kaportò, chefino a tempi nostri non bà bauuto maifucceffore, che a lui agguaglia-sGun bore
LI tà ,, lantuià,
tofifia, non che auanzato l'habbia, cofi infantità di vita, come in dottrina, ta
infcriuere,& in eßer nelgouerno del fuo popolo diligente.Compofe vn libro de'. P.pa Gt
ic Sacramenti, l'Antifonario cofi notturno, come diurno . Scrifsefopra Ezechie Bio ..
lesfopra iquattro Euangelijs e, come fi è detto, ancorfopra Giob allegoricame
te, hauendo alla hiftoria, & acoftumi comuni rifguardo. Scrifse anche in dialo
go quattro libri, e quello, che chiamano il Paftorale, a Giovanni Vefcovo di Ra
nenna del modo di gouernare la Chiefa. Eperche mentrefifacrificaua, concento
ornamento vifufse, ordinò , che le Antifone fi cantafsero, che l'Introito vol
garmente dicono . Sua intentionefù ancora,chefi diceffe il Kirie eleifon noue vol
te,& alleluia,fuori che ne' tempi dellafettuagefima fino a Paſqua. Perfuo or
dineficanta anche dopo l'Euangelio la poft comunione . E fi dicono ancor per Letanie in
Lui quelle parole , Diefque noftros in tua pace difponas . E primieramente miɛram imite pren·
inftitui le Litanie maggiori, & ordinò ancora gran parte delle ftationi,e di quel te da San
le fpecialmente, che fono nella Chiefa di San Pietro il dì di Natale, l'Epifania , Greg.Papa.
la Domenica di Paſſione, la Domenica in Albis,di Pafqua,l'Afcenfione,la Pen
tecofte, idi degli Apoftoli, la terza Domenica dell'Aduento , la Dedicatione di
S. Pietro,la Catedra del medefimo Santo,il di di S. Andrea, nel tempo delle Li
taniemaggiori , & il fabbato delle quattro tempora . Ma che bifogna più oltre
dire diquefto S. Pontefice? poich'eglifù,che ritrouò, & approuò quafi tutto l'
ordine dell'officio ecclefiaftico , che al modo antico fidice , e che piaceffe a Lio ,
che ancor noi boggi ilfeguiffimo . Chefe bogggi abborriscono i dotti quella lettio Ordine
Pofficiodel
ec.
ne,è folo per certa barbarie, ch'a quella latinità , e compofitione aggiuntafi ve defiftico
da S. Greg.
dc. Eper non mancare il buon Pontefice in cofa alcuna alla Chiefa fanta , fece Papa.
in S. Pietro vn finodo di ventiquattro Vefcoui, nel quale molte cofe tolfe, che G
vedea,ch'erano per nocere alla fede noftra, e molte altre n'aggiunfe, ch'egli pen
sòdouergiouarle. Mandò anco perfone di fanta vita nell'ifola d'Inghilterra, A.
goflino, Melito,e Giouanni, e con loro alcunifantiffimi monaci, i quali con le loro
predi
142 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

prediche,e buoni effempi induffero gli Angli a riceuere primieramete la perfet


tione dellafede,e religione Chriftiana. Per mezo di Gregorio ritornarono anche
i Gothi ad vnirfi co' Cattolici vogliono alcuni, che Gregoriomandaffe il fuoli
Regina bro de' Morali a Teodolinda Regina de' Longobardi, e ch'ella con queſta lettio.
paTeodolin
de' , Longo- la mitigaffe, e placaffel'induceffe
nereligione indomito animoſingolar
di Antharifuo marito,
bardi cattolica ilferoce, : percioch'ella fù al
donna, eftudiofiſſima
Tunica in
confutile della religione Chriſtiana i onde edificò in Monza , terra dieci miglia lungi da
di Chrifto
ritrouata , Milano, la Chiefa di S.Giouan Battiſta,la quale di vafi d'oro ornò,e te donàbelle
poffeffioni.Dicono, che in quel tempo , che fù Hermichildo daLeuigildo Re deGo
thi, efuo padre morto,per hauer lafè Chriftiana confeffato,fuffe la tonica incon
futile di Chrifto , e che già toccò inforte ad vn de'ſoldati di Pilato , in vnʼarca
marmorea nella Città di Giofafatte ritrouata i don'era giàſtata ripoſta a tempo
di Tomaso Vescouo di Gierufalem,e di Giouanni Vefcouo Coftantinopolitano, e
di Gregorio Vefcovo d'Antiochia . Hora in quefto mezo hauendo Mauritio per
opera di Romano fuo Capitano vinto in Toscana,& in terra di Lauoro- i Longe
bardi,che arrogantiffimi, e vitiofiffimi diuenuti erano, fece vna legge, che colui,
chefi ritrouauafcritto nella militia Romana, non poteffe ritirarfi alla religione
aferuire a Dio,faluo chefinita che la militia fuſſe,0 s'egli di qualche ferita flor
piato reftaffe.Di chefdegnato Gregoriofece intenderli,che non voleffe impugnar
la religione di quello,per cui benignità fi ritrouaua effo d'infimo grado giunto al
maggiore più ſublimegrado,che defiderar fi poteffe . Hauendo ancor Giouan.
ni Vefcovo di Coftantinopoli fattofi in vn finodo, ch'eglifece chiamare Oecume
nico, che voleadire vniuerfale , Patriarca , e fatto perciò Mauritio intendere a
Gregorio, c'haueffe douuto a Giouanni obbedire,rifpofe il Pontefice, ch'era viri
le, intrepido, che a Pietro, & afucceffori ſuoi eraftata data la poteſtà di le
gare,efciogliere, non-a iVeſcoui Coftantinopolitani, e che per quefto reftaſſe di
concitarfiſopra l'ira di Dio, conſeminare cofifatta zizania nellafua Chiefa.Ma
non contento ancor di quefto Mauritio ,richiamò ifuoifoldati, ch'erano in Italia,
efece perfuadere a' Longobardi,che rompendo la lega, che con Romani haueano,
armati andaffero lor fopra . Mouendofi adunque Agilulfo di Lombardia ,ſe ne
passò in Toſcana, e tuttafoffopra , & in rouina la pofe , e paffatone oltrefempre
per tutto gran dannofacendo, affediò la Città di Romainel quale aſſediò vn'anno
durò nel qual tempo Seuero Veſcono di Aquileia diuentò heretico , e fù per
ciò origine, e capo di moltimali . Percioche morto Seuero,la Chiefa di Aquileia
fi diuife, & Agilulfo Rede i Longobardi Giouanni Vefcovo di Aquileia , e Gre
gorio Potefice, Candiano Vefcovo di Grado a' popoli del Friuli diedero per Pre
lati . Et Agilulfo vſcito diſperanza di prendere Roma,ſciolto l'aſſedio ,ſe ne ri
tornò in Milano . Mauritio non difua volontà pentito , ma a forza , per efferli
detto,che si la piazza di Coftantinopoli era comparfo on monaco con vna Spa
da ignuda in mano, & baueua a voce altadetto, che in breuefarebbe l'Impera
tore morto diferro, tāto più che'l medefimo vnfuo infogno li confermò ,nel qua
le li parea d'effere infieme con la mogliese co'figliuoli tagliato a pezzi, incomin
·
ciò tuttoſpauentato a portarfi col Pontefice più humanamente,ch'eglifatto non
bauca .
GREGORIO I,
143
* bauea . In questo iſodati,che ſi vedeuano mancare le pagbe,crearono Foca, che,
era Centurione nell'esercito, Imperatore e tagliarono Mauritio a pezziefaneh Mauritio
decimonono anno delfuo Imperio . E Gregorio ornate il più, che puote, le Chiefe Imp.è vc.
di Roma,e dedicata la Chiefa de' Gothi,ch'era in Suburra, fotto il nome di S.A cifo
gata martire,ch'era opera di Flauio Ricimerio perfona confolare,fè dellafua ca
Sapaterna, ch'era nel cliuo di Scauro, no lungi dal Circo Malfimo, vn Monafterio,
nel qual luogo egli riceueua del continuoforaftieri, e li poueri,che d'ogni parte vi
concorreano, e daua lor da mangiare, e da bere . Fù in effetto degno d'ogni lode,
cofi nelle cose delle diſcipline, come in quelle della vita, e de coftumise nell'accor
tezza,e diligentia delle cofe humane, e diuine . Ne dobbiamofoffrire, ch'egli fia
d'alcuni ignoranti biaſimato, che perfuo ordine (come effi dicono) fuffero in Ro
ma i belli edifidi antichi per molti modi rouinați,perche i foraftieri , che venia
no perdeuotione in Roma , non lafciassero i luoghi facri per andar vedendo gli
archi trionfali,e gli altri marauiglioſi edificij antichi . Non fi dia a cofi fatto
Pontefice,e maffimamente Romano, queſta calunnia, poi che affai chiaro è, ch'
egli hebbepiùla patria cara, che la propriafua vita . Egli è certo, che delli roui
nati edifici di Roma il tempo n'ha guasto vna buona parte , vn'altra n'hanno
poftagli huomini isteffi a terra,per fabricarue nupui edificij, come vediamo, ch'_
ognigiornofifà . Quelli pertugi, che noifatti vediamo , e nelle concauità delle
volte, anelle congiunture de marmi,ne gli edifici antichi non meno da Romani
crederei, chefatti foſſero, per torne via il bronzo,che vi era, che dalli barbari
che tante volte vifurono. Percioche in quelle volte accioche fuffe la fabrica più
leggiera, foleano gli antichi alcuni vafi voti con monete alcune volte porre , es
marmi, eigranfalfi quadri con chiodi , e lamine di bronzo legareinfieme. Ho
a detto effere queste rouine nate da'Romani,ſeſi poſſono Romani chiamaregli E
Piroti, Dalmati,i Pannoni, e gli altri tanti popoli d'ogniparte del Mondo, chee
‫ا‬ qui concorreano , Hora hauendo, Gregorio per tutte le vie riordinata, eſtabili
31 ta la Chiefa di Dio, nel fecondo anno dell'Imperio di Foca mori, hauendo tenuto
19 tredeci anni,fei mefi, e dieci giorni il Ponteficato , e fù a' 12.di Marzo con la
10 grimedi quanti lo conobbero nella Chiefa di San Pietrofepolto . vacò dopo lui
la fede inque mefi, e dicinoue giorni .

ANNOTATIONE .

Si potrebbono molte cofè di quefto Pontefice dire, che l'ha Platina laſciate , ò
leggermente tocche, e ch'io nelle mie vite de Pontefici copiofamente defcriue
dow com'è delle ftationi, de riti ecclefiaftici, de Cantori,de'fette officij della Chie
Romana,chefono il primicerio,il fecondicerio,l'arcario, il facellaric, l'ammi
niculatore,il primicerio de' difenfori, & il protofcriniario co' dodeci fcriniarij, &
alt molti . Diro qui folamente del fuo fepolcro, cioè, ch'egli fù morendo fepol
to nell'vltima parte del portico dauanti la Chiefa di San Pietro', preffo fanta Ma
ria della febre,doue furono anche fepolti Leone, Simplicio,Gelafio, Simmaco, &
alcuni altri Pontefici,come Giouanni diacono nel quarto libro della fua vita fcri
ue. Mafùpoi il corpo di quefto Pontefice da Gregorio IIII. dentro la Chiefa
di
144 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

di San Pietro trasferito , e collocato fottol'Altare di S. Andrea Apoftolo . Nella


prima fua tomba era vn'Epitafio latino di molti verfi fcritto , che non volea in ef
fetto dire altro , fenon che egli fantamente viffe , con gli effetti tutto quello effe
quendo , che con le parole infegnaua , & come conuerti gli Angli alla verità del
la fedc .

SABINIANO PON T. LXVI.

Creato del 604. il primo di Settembre .

ABINIANO, meritamente non fi sà di chifoffe,poich


effendo baffamente nato,e di poco vaghi coſtumi, hebbe ardi.
mento d'opporsi a quello, che Gregoriofuo predecefforefatto
hauea . Percioche effendo gran careflia nel fuo tempo , &
effendoli da' poueri fatto iftantia, che voleffe nelfar dell'ele
mofine imitare la pietà,e la benignità di Gregorio , nonſapea
rifpondere altro , fe non , che defiderofo Gregorio d'occellar la fama pope
lare , bauea con ilfuofouerchio dare diffipato , e mandato via tutto ilpatrimo
nio di fanta Chiefa . Mancò ancor poco, che come huomo maleuolo , non faceffe
tutti i libri di Gregorio bruciare, cofi difdegno,e d'inuidia contra quelfanto Po
Calur nie tefice fi ritrouana accefo . Scriuono alcuni, che Sabiniano ad inftigatione d'alcu
pofte 25. ni Romani cofi acerbo con la memoria di Gregorio fi dimoftraffe , per hauere,
Cegori o mentre visse , (com'effi dicono)fatte fpezzare , e gettare per tutta la Città le
P. 2.
ftatue antiche per terra . Ilche cofi è da ogni verità lontano,come è quello , che
degli edifici antichi detto di ſopra habbiamo . Leftatue, che fi veggonogiù per
terra, ofono per antichità andategiù, o perche tolte le basi via, per feruirfi del
bronzo, o di qualche bel marmo , eraforza, ch'eßeper la grauezza loro giù rui
nassero . Nèfidee alcuno marauigliare , fe fenza tefte le vede, perche col cader
della statua, di neceffità la tefta, che è la parte più fragile, e che è più atta a ri
ceuere danno,ha da diftaccarsi dal bufto , e difsepararfene . Ma che vò io quefte

con
BIBIANO I. 145

congetture cercando, poiche chiaramentefi vede,che non rotte,espezzare le te


ftemadiftaccate dal bufto fono ; ilche non è per l'altro , fe non, perche a questo
modo meglio, che con tutto il corpo, fi poffono portar via. E fin'ad hoggi vedia.
mofarfi, maffimamente da quelli,chefono ftudiofi, e curiofi dell'antichità. Non
bifigna adunque fopra Gregorio quefta colpa riuerfare . Ma ritorniamo a Sabi
niano, ilquale vogliono,ch'ordinaffe , che nelle Chiefefi diftingueßero l'hore per
dire l'officio e che vifi teneffero del continuo le lampade accefe , e nella Chiefa
di S. Pietrofpecialmente. Scriuono alcuni, che con volontà di Focafuffe in que
fto tempo fatta con Longobardi la pace, efufſſe al Re Agilulfo reftituita lafigli.
uola, ch'era nellaguerraftatafatta cattiua . In quel tempo tanti prodigij appar
uero, quanti mai prima, e furono vn annuntio delle future calamità . Apparue
vnalucidacometa, & in Coftantinopoli nacque vn figliuolo con quattro piedi ;
e nell'ifola di Delo fi videro due moftri marini , che naturaliffimamente l'effigie
humana rappreſentauano , Furono forfele Sirene figliuole di Achelao , come i
poeti dicono :chefe cofi fuſſe, non bifognaua tenerle per moftri, poiche l'elemen
to dell'acqua tutte quellespetie d'animali produce, chefopra la terra vediamo .
Vogliono alcuni , che in tempo di quefto Pontefice viueffero , & accrefceffero
mirabilmente la dignità delle Chiefe loro , Giouanni Patriarca d'Aleffandria ,
Zatiniano Vefcovo di Cartagine, perſone amendue di gran dottrina, epietà. Se triatca d .
ueriano ancora famigliare di Latiniano , e di gran dottrina molte cofe feriffe in Aleffandria
Latiniano
queftitempi contra Vicenzo Veſcouo di Saragofa di Spagna, che lafetta Arria Velcouo.Seueriauo
naabbracciata baueua . Scriffe anche Seueriano vn libro della verginità , che a dotti ferit
fuaforella lodiedicò , e chiamollo Aureolo . E Sabiniano hauendo vn'anno, cinque tori.
mefi, e noue di tenuto il Ponteficato, morì alli dicinoue di Febraro, efu portata
lafuapompafunerale da S. Giouanni per la porta Afinaria, e per Ponte molle
nella Chiefa di San Pietro . Vacò la fede per la morte di lui vndeci mesi , e
ventifeigiorni .
14

K BO
146 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

BONIFACIO III PONT. L XVII.

Creato del 605. a' 21. di Febraro .


110

204
ONIFACIO Terzo Romano , nel no breue Ponteficato ot
Fota Imp. tenne da Foca , benche non fenza grande contentione , che lafedia
Sede diSan
Pietro,capo di San Pietro Apoftolo , eh'è ilcapo di tutte l'altre Chiefe , fue
ditutte l'al cofi e chiamata, e tenuta da tuttis laqual dignità , e prerogatiuala
tre Chiefe ,
Chiefa Coftantinopolitana fi forzaua d' vfurparfi colfauore de'
cattiui Principi, che diceuano, che doue è il capo dell'Imperio , 1 doueua anco
rala primafedia della Chiefa effere . I Pontefici all'incontro diceuano,che Ro
ma, di cui era Coftantinopoli Colonia, fi doueua meritamente per capo dell'Im
perio teneres poiche i Greci ifteffi nelle lettere loro il lor Principe chiamauano
Imperator di Romas e nella noftra età i Coftantinopolitani fifanno Romei, e non
Greci, chiamare . Lafcio, che Pietro Principe de gli Apoftoli lafciò in Roma,e
non in Coftantinopoli, a' Pontefici Romanifuoi fucceffori le chiani del regno de
cieli, e la poteftà afe dal Saluator noftro conceffa. Molti Principi furono, e Co
ftantinofra gli altri, che alla fedia Komana folamente conceffero il ragunare il
Concilio, e'l diffoluerlo, & il confermare, o confutare quello , che nel conciliofi
decretaffe.Con ogni ragione adunque lafedia Romana a tutte l'altre viene ante
pofta , e con lafua integrità , e coftantia fono tutte le herefie ftate confutate , e
dannate . Il medefimo Bonifacio in vn finodo , che egli fece di fettantadue Ve
fcoui, di trenta Preti, e tre Diaconi , ordinò , che fotto pena di fcomunica non do
ueffe alcuno in luogo del Pontefice , ò Vefcouo morto eleggerfi , fenon al manco
a capo del terzo giorno dopo la morte del predeceſſore, e che tutti quelli, che con
Subornatione procuraßicro d'afcendere alla dignità del Ponteficato, e del vefco.
uato fuffero ifcomunicati , Volle ancora, che il vescouo fuſſe dal clero , e dal po
polo eletto che all'horafuſſe la elettione rata, quando il Principe della Città
l'approuaffe , & il Papa vi interponeße con queste parole la fua autorità ;
volumus , & iubemus . Perche verifimile cofa è , che effendo libera l'elettione il
cleros
BONIFACIO. IL 147

elero , & il popolo, & il Principe della città non elegerono mai altri , che colui,
chepola , debba ragioneuolmente eſſere à gli altri antepoftoi quello , che è
probrio del Vefcovo,come lafua voce ifteffafuona. Molti nondimeno fono(e fia
detto con riferuatione de' buoni che perfatiare le loro difordinate voglie,defi
derano il Vefcovato , e non per vtile comune, come l'officio , e'l nome loro richie
de. Percioche la prima cofa , chefi dimanda , fie , quanto frutta il Vefconado ,
nongià per pafcerne le pouere pecorelle , che iui fono i ma bafta di ciò . Ritor
niamo a Bonifacio, i cuidecreti , come appare, infieme con lafua vita fi eftinfe
ro. Egli nel nono meſe delfuo Papato mori a i dodeci di Nouembre, & fu nella
Chiefa di S. Pietrofepolto . E vacò dopo lui lafede vn mefe, efei giorni.

ANNOTATIONE.

Gli antichiffimi priuilegij delle Chiefe Patriarcali furono ancor nel Concilio
Niceno nel fefto canone approuati ; che la Chiefa Romana haueffe il primo luo
go, l'Aleffandrina il fecondo, l'Antiochena il terzo,percioche la Gierofolimitana Precedente.
fu vn gran tempo poi frà le Chiefe Patriatchali pofta . Effendo poi edificata Co- delle Chie
Le princi
ftantinopoli , nel fecondo Concilio generale , che fotto il vecchio Teodoſio vi ſi pali.
celebro, fu fatto vn decreto,che la Chiefa Coftantinopolitana il primo luogo do
2,0 po la Romana haueffe, e fuffe alla Aleffandrina antepofta , per effer Coftantino
ch polivna nuoua Roma. A quefto modo dice il terzo volgato canone di quel Con
cilio , e Socrate nell'ottauo capo del quinto libro della fua hiftoria Ecclefiaftica .
Il quale canone effere ftato fuppofito so finto da Greci , i Legati , e i Prefidenti di
PapaLeone, c della Chiefa Romana nel Concilio Calcedonenfe apertamente re
clamandone, lo dimoftrano; come aflai chiaraméte nella feftadecima attione del
IN medelimo Concilio fi vede .. Percioche hauendo di nuouo con la occafione di
quefto canone dato dopo la Romana alla Chiefa Coftantinopolitana il primo
luogo , viti oppofero i medefimi Legati , diccndo , non effere mai ftata prima a
quella Chiefa fimite prerogatiua data, & effer quel decreto , che priuaua tutte le
altre Chicfe della loro dignità, iniquo . Ma comunque fi fia , questo è affai chia
ro,che i Vefcoui Coftantinopolitani gonfi di ambitione, e moffi dalla grandez
za,e fplendore di quefta Città, non contenti di hauerfi il primo luogo fopra tutte
le altre Chiefe occupato , hebbero ancor in tempo di Papa Leone ardimento di
tentare più auanti. Percioche Anatolio, che fu vn di loro ,fi sforzò di potere egli
folo conferire all'altre Chiefe i priuilegij , eleimmunità , & di confecrare i Ve
fcoui loro, e di farfeli a fatto foggetti . Ma Papa Leone fieriflimamente a quefto
fuo difegno fi oppofe, e'l fè vano. Onde fcriuendo ad Anatolio nella quinquage
fima prima epiftola dice , c'haueffe egli non folamente errato in confecrare
contra la regola del canone il Veſcouo di Antiochia , ma fi foffe anche for
zato di porre à terra le facre conftitntioni de' canoni Niceni , fperando di po
tereper quella via torre il fuo fecondo honore alla Chiefa Aleffandrina , & alla
Antiochena il terzo; ò priuando tutti i Veſcoui Metropolitani del proprio hono.
re, farli à fe foggetti. Sopra la medefima materia fcriffe all'Imperatore Martiano,
& all'Imperatrice Pulcheria la 52. & 53. epiftola di quel registro . E finalmente
con la fua induftria quel buon Papa tutti quefti difegni, e motiui quietò, Mavn
certo tempo poi fotto Pelagio fecondo , Giouanni, e Ciriaco Patriarchi Coftan
tinopolitani afpirando a più alti difegni , incorfero contra la fanta fede Apoftoli
K 2 ca,
148 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ca, e fi sforzarono in pregiudicio non folamente dell'altre Chiefe tutte , ma della


Romana ancora , di occupari il nome di Vefcouo vniuerfale , e il primo luogo
nella Chiefa fanta : ma Papa Gregorio fi oppofe alla loro fuperbia ; e fe ne leggo
no nel fuo regiftro alcune graui epiftole,come nel 4. lib.la 76.78 . Ja 80. & 82.8
nel fefto libro la 168. la 169. & la 170. E non potendo quefta controuerfia perh
dapochezza di Mauritio fopirfi in tempo di Gregorio , fu dopo la fua morte in
tempo di Bonifacio Terzo a quefto modo dall'Imperatore Foca rifoluta , chel
11
Pontefice Romano conforme a gli ordini Apoftolici, & all'antichiffime traditio
ni de' fanit Padri, haueffe nella Chiefa Cattolica il primo luogo, & il Vefcouodi
Coftantinopoli il fecondo . Cofi dice Beda nel libro della ragione de' tempi , &
Paolo diacono nel 22. capitolo del 4. lib. dell'hiftoria de' Longobardi,e nel 18
bro dell'hiftoria a quella di Eutropio anneffa. In proceffo di tempo poi,e fpecial
mente dopo il Patriarca Fotio, moftrando l'vna parte, & l'altra di non vedere,in
cominciarono a chiamarfi Oecumenici , cioè vniuerfali , il Vefcouo di Roma, c
quel di Coftantinopoli, quefto vniuerfale Patriarca , non perche a fe la giurifdit
tione de gli altri attribuiffe; ma perche fuffe di loro il più degno , & haueffe dopo
il Papa il primo luogo,& quefto vniuerfale Pontefice.E vi fu quefto aggiunto,che
il nome di Papa, che volfero, che foffe nome più eccellente , che quel di tuttigli
altri Vefcoui,folo il Potefice Romano haueffe, effendo quefto prima a tuttigli al
tri Veſcoui comune , e che con questo folo , e particolare nome , la dignità , e
prerogatiua di lui fopra tutte l'altre Chiefe fi difegnaffe. Gli altri quattro Vefcoui
principali , cioè di Coftantinopoli , d'Aleffandria , d'Antiochia , e di Gierufalem
foffero Patriarchi chiamati . E di quefti il Coftantinopolitano continuòil nome
di Oecumenico, che vfurpato fi haueua, e fpecialmente dopo Fotio: efoleuano
fcriuerfi a quefto modo; N. Arciuefcouo della nuoua Roma Coftantinopolitana,
Oecumenico. Il Vefcouo Romano al contrario fempre il titolo ambitiofo fuggi
nè fi chiamò mai , fe non con quefto affai humile N. Vefcouo feruo de'feruidi
Dio, ò Vefcono della Chiefa Cattolica . Nelle acclamationi publiche poi , chee
nelle meffe folenni , e nel celebrare de' Concilij fifoleuano fare , a pena foffriua
no, che fi deffe lor quefto titolo; Al Sig.noftro N. vniuerfale Papa vita,&c.Eque
fto fine hebbe la lite, ch'era fra i due principali Veſcoui del Chriftianefimo . E
quefto hò io in vna varia lettione offeruato dell'hiftorie Greche, e Latine . Ma in
altro luogo più copiofamente ne ragionaremo.

1:
2 }}
4280
BO
BONIFACIO IV. 749

BONIFACIO IV. PONT. LXVIII.


Creato del 606. a' 28. di Settembre .
232822379A
DO
Z
B

ONIFACIO IV. nacque in Valeria Città de' Marfi , efu fi

com gliuolo diGiouanni medico . Quefti ottenne dall'Imperatore Panteone


Foca dipoter il Panteone , ch'è hora S. Maria Rotonda , de datos chri
ftiani da
dicare in nome di Maria Vergine , e di tutti i martiri , come Foca Imp.
Ita
prima a Cibele,c a tutti gli altri Dij de' Gentili dedicato fi ri
trouaua , Cacciatine adunque via prima i fimolacri de Gen➡
515
bi tili , il primo dì di Novembre lo confacrò . In questo medefimo tempo Cofdroe Cofdice de' Perfi ,Ree
-,: Rè di Perſia paſſatone molto potente nelle prouincie dell'Imperio fece con l'effer- fue imprefe
pacito di Foca battaglia, e'l vinſe, e prefe Gierufalem, profanando , efaccheggian- Heraclio
hay do le Chiefe de Chriftiani , e portandofene via il legno della Croce ,ful quale il vccide Fo
Saluatore noftro pati, & infieme anche Zaccaria Fatriarca Gierofolimitano, e ca Imper.e
perfona difantiffima vita. Venuto per quefla cagione Foca in odio,& in difpre. piglia
perio. l'Im
gio di tutto'l mondo, fù da Heraclio Capitano d'vn'effercito ,egouernatore dell'. Cacamo
dei BauaRè
ri
Africa,dell'Imperio, e della vita infieme priuato.Cacamo Rè de' Bauari paſſan- in Italia.
done in questoper la Pannonia ,e per l'Illirio in Italia,talmente ne vinse i Rede Gio.
ио Vefco
dotto
Longobardi, che manco poco, che tutta non la occupaffe . E per mezo di Romil- frittore ec
dache di lui s'innamorò , hebbe a tradimento in mano la Città di Friuli , che in clefiaftico ,
modolafaccheggiò , e diffipò, chefe ne veggono à pena hoggi i veftigij . Mentre
che Italia in quefti conflitti fi ritroua, Giouanni Vefcovo di Gerunda ne difenfa
ua , e con glifcritti , e con le prediche fue la Chiefa fanta per tutto . Coftui ef
endo Gotho , e nato nel Regno di Portogallo ,toflo ch'entrò negli anni della di
cretione ,fe ne passò in Coftantinopoli , doue imparò lettere Greche , e Latine ,
tan'ofece frutto nelle cofe di Teologia , che ritornato in Portogallo , con gran
wilità confutaua l'opinione dellafetta Arriana , c'haueua in quel tempo pre
in quei luoghi gran forza : per la qual cofa fù egli in Barcellona da gli
K 3 bere
!
150 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

bereticiconfinato . Ma effendopoi morto il Re Lemungildo , che quefti heretici


fauorina,fe ne ritornò à viuere nella patria fua , doue molte cofefcriffe alla dot
trina cattolica conformi , edificò vn monafterio, e diede à quei monaci,che`vi
rinchiuse, la regola , e'l modo , che nel viuere tener doueſſero . Eutropio ancora
Vefcovo di Valentia , e con la dottrina , e con l'effempio dellaſua vita ne ritenne
quei popoli della Spagna nella verità della fede . Columbano anche Abbate di
natione Gotho, e di gran fantità di vita, venuto di Scotia prima in Borgogna, vi
edificò il bel monafterio Lifonenſe:e paſſatofene pofcia in Italia , in Bobio sùl'A
penninofrà la Toscana , e la Liguria, e la Lombardia vn'altro magnifico mona
fterio edificò . Bonifacio Pontefice , che a neſſuno di quefti cedere volle , anch
eglifece di cafafa vn monafterio , al quale per lo vitto de' monaci, che vi poſe,
donò lefue poffeffioni . Ma egli non molto dopo mori poi a gli otto di Maggio ,
hauendo retta la Chiefa fei anni, otto mefi , e tredici giorni , e fù nella Chiefa di
San Pietrofepolto . Nel qual tempo fù fame , pestilentia , e tanta innondatio
ne d'acqua , che fi dubitò del dilu io . Vacò lafede dopo la morte di questo Pon
teficefette mefi , & venticinquegiorni.

DEODATOI. PONT. LX I X.

Creato , ò confacrato del s13 . a 21. d'Ottobre.

A0

EODATO Romano , e figliuolo di Stefano, effendofoddia


cono ,
fù per comum confentimento di tutti creato Pontefice.
Quefti mirabilmente amò, & accrebbe il clero.Si legge,ch
eglifuße di tantafantità , che incontrandofi con vn leprofo
cofolamete baeciarlo, di quel morbo ilguari.Coftui ordinò,
che non poteffe il figliuolo del padrino prender per moglie
Heraclio
Imp e fuci quellafigliuola , chefuo padre tenuta a batteſimo haueffe .
gefti, In questo tempo hauendo l'Imperatore Heraclio fatto vn groſſo eſſercito , ricu
però
* ER

DEODATOI. 151
R

però molte prouincie , che i Perfi nell'Imperio occupate haueuano : e venuto a


battaglia da corpo a corpo col Capitano delli nemici , lo gittò da cauallo , e l'vs.
cife. Egli oppreffe ancora molto Cofdroe ifteffo Re de' Perfi : & hauendofatto
vnfigliuolo di lui prigione, lo battezzo , e lo rimandò pofcia afuo padre. Entrò
vittoriofo nella Perfia, e prefa vnaforte torre, doue il Re nemico tutti ifuoi te
foriripofti hauena, arricchi ilfuo effercito, & n'altragran parte neriferuòper
rifarne le Chiefe , che i Perfifaccheggiate , e rouinate haueuano . Carico adun
que di preda , confette elefanti in Gierufalemfi ritornò, doue portò la Croce del
Saluatore noftro, ch'eragiàftata da' Perfi tolta, e nel medefimo luogo, doue pri
maftata era, laripofe, ene rimandò alle cafe loro i Chriftiani , ch'egli de l'afer
uità de' Perfianihaueua rifcoffi . Venuto pofiia in Costantinopoli, perche fi di.
lettauadell'otio delle lettere, tutto a gli ftudi dell'Aftrologia fi volfe . Ma per .
che cofigranprincipe era , contra ogni legge , e debitofi to fe per moglie vna fi
gliuola difuaforella, e per accrefcerefceleranza afceleranza,comefuol auuenir,
quando di male in peggiofi và , nefcorfe nella herefiadegli Eutichiani , efu mn
quel tempo appunto, che Anaftafio monaco Perfianofu da fuoifteffi ,percbe co Anaftafio
feffaua coftantemente Chrifto, fatto morir martire , le cui reliquie furono pofcia Macho
Perfiano
portate in Roma, e nel monafterio di S. Paolo a trefontane ripofte . Vogliono, marire.
che nelmedefimo tempo Sifebuto Re de' Gothi ricuperaffe molte città della Spa ReSiftbeta
de' Go
UT
gna,che ribellandofi fi erano con Roma accoftate, e che quanti Hebrei nel fuo rethi
diuentariani
ilche dicono , che a
gno erano,con fierifupplicij sforzafle a
prieghi di Heraclio faceffe , a cui erastato da gl'indouini , o dallaſua aftrologia
= predetto,chefi guardaſſe da' circoncifi . Ma egli che non ben vedeua,onde li do
ueua lafciagura venire,fù da' Saracini , che ancor circoncisi erano , oppreſſo , e
Arnolfo
morto. Mentre chein Oriente quefto paſſaua,non ne staual'Occidente otiofo , e V.fcono .
jenza i defenfori della verità della nostra fede . Percioche Arnolfo Vefcovo di Dag beno
Moze con lafuafantità,e colfuo aunedimento nella buona vita Dagoberto Re di Re
cia di Fran
Francia trattenena. Egli era in ciò di vn grand'aiuto Amando Vefcovodi Tra Aman o
ietto, perfona di grar bontà, e fieriffimo difenfore della Chrifliana religione.Ifi- ton Vee
doro anche Vefcovo di Siniglia , e fucceſſor di quella prelatura, molte cofe in que · Como
• fi tempifcriffe , che la fe noftra in quelle perfecutioni molto giouarono . Scriffe .
delfommo bene , de gli huomini Illuftri , delle voci della Grammatica , e delle
ethimologie. Sciffe vna hiftoria da Adamo fino al tempo di Heraclio , e le vite di
C alcunifanti, e la hiftoria de Longobardi , & vna breue Cofmografia . Ma in lui
fi tennefemprepiù conto della ſantità , che della eruditione . Non mancano di
quelli, che dicono, ch'eglifuffe Germano , benche gli Spagnuoli contendono , che
Spagnuolofuffe. Comunque fi fia, cofa chiara e, che egli e per la dottrina, e per
lafantità della vitafia degno di molta lode . Deodato , il cui tempofu per le cr
fe giàdette più noto, e per vn terremoto, chefifenti, e per vna certa fcabia, che
cfi alla leprafifomigliaua, che chi infetto ne era,non fi poteua per lafua brut
tezza conofceres mori finalmente nel terzo anno , e ventitregiorni delfuo Pon
reficato, efùs a 8. di Nouembre nella Chiesa di San Pietrofepolto , E vacò vy
mefe , efedici di lafede,
K 4 A N
153 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
ΑΝΝΟΤΑΤΙΟΝΕ .
Coftui prima, che fuffe Pontefice,fu Cardinale col titolo di S.Giouanni, e Pao
lo. E fe ne fà mentione in vn breue antico di S.Gregorio Papa, che fino ad hoggi
fi vede in vna tauola marmorea fcritto nel titolo de' medefimi fanti , e dice coli.
Gregorius Epifcopus feruus feruornm Dei dilectiffimis in Chrifto filijs Deus de
dit Cardinali , & Ioanni Archipresbytero titulo SS. Ioannis, & Pauli , & per vos
in codem titulo in perpetuum.

BONIFACIO V. PONT. LXX.

Creato del 615..a' 24. di Decembre.


7p
m

ONIFACIO V. Campano , e figliuolo di Giouanni , preſe appunto in


Plenterio
Patritio fi quel tempo il Papato, quando effendo Eleuterio Patritio mandato da
dichiara B Heraclio in Romeper vendicare la morte di Giouanni Effarco , fe fe
Red'Italia,
è dafuoi fteffo Re d'Italia. Ma egli andandone in Roma,fù da iſuoi fteffifolda.
foldati ve ti tagliato apezzi, e mandato ilfuo capo in Coftantinopolis onde fu in fuo luo
zifo.
facio Efar gocreato Effarco Ifacio Patritio Coftantinopolitano . Teodolinda in quefto ef
ZO.
Teodolinda fendole morto Adoaldo ilmarito , gouernò con gran prudentia inſieme col fi
Regina dei gliuolo il Regno de' Longobardi, e ne mantenne per dieci annifrà iſuoi,egl'Ita
Logobardi
Mahomet. liani vna continua pace. Ornò molte Chiefe di ricchi doni,e diede loro delle pof
zo falfo
feta deTurpro feffioni, onde haueſſero ifacerdoti banuto da viuere. Nel duodecimo anno delľ
ghi. Imperio di Heraclio, Mahometto , Arabo , come vogliono alcuni , o come altri
dicono, Perfiano, nato di nobilfangue , e di padre Gentile , e di madre Hebrea ,
eccitò nel Chriflianefimo cofi fatto incendio, che io dubito aſſai,che lafettafua,
especialmente in queſta età,non eftingua affatto le reliquie delnome Chriftianos
tantofiamo noifatti tepidi, e languidi del corpo , e dell'anima aspettando il col
po, & la vltima ruina noftra . Quefta fetta più hoggi , che mai è cresciuta i
perche tutta l'Afia , & l'Africa , e vnagran parte della Europa è a Princi
pidella fetta Mahomettana foggetta . Il Turcopermare , e perterra ci è ſo
prax
BONIFACIO V, 153

S pra , e civà aguisa di conigli dalle tane d'Europa cacciando . E noi ci fediamo
02: tutti otiofi rifguardando l'on l'altro, comefe non toccaſſe a tutto il Chriftianefi
02 mo quefta ruina. Ifacerdoti aspettano, che ifecolari tolgano qucfta cofi impor
jsDe tante, eneceſſaria impreſa . I ſecolari all'incontra aſpettano , che i Prelati l'en
F trate loro in difenfione della religionefpendano . Ma ritorniamo a Mahometto ,
ilqualefu cofi aftuto, efealtrito, c'hauendo gran tempo conuerfatofrà Chriftia
ui, bauuta notitia di tutte lefette, ch'erano ftateprima, vna certafua nuona
fuperftitione introduſſe,laquale ha quafi la religion noftra eftinta . Hebbe anche
LY ardimento d'entrare con groffo effercito d'Arabi ne' confini dell'Imperio di Ro
ma,manefu toſto da Heraclio tenuto afreno,che con promeſſe, e con premij s'in Mahomet
gnegno di alienargli iſoldati . Bonifacio Pontefice in quefto effendo di fuprema tenta có
bumanità, e clementia,e portandofi con tutti gratiofiffimamente,non reftò difa- lercito di
G
II

remaicofa,che a buon Pontefice s'apparteneſſe . Coftui ordinò , che quelli, che confini
Arabi ne i
del
fuggendo fi ricouerauano dentro le Chiefe,non nepoteffere effere aforza cauati: to Imperio.
echei Laici non toccaſſero le reliquie de' martiri, per effere quefto officio de'pre.
ti, o defoddiaconi. Volle anche, che in ogni luogofuffero i facrilegifcomunica- dell
Immunità
a Chie
ti. Fece ilcimiterio del beato Nicomede, e lo dedicò . Efu oltre modo cortefe, e fa.
Gallo me.
Liberaleco'chierici di buona vita . Gallo difcepolo di San Colombano cofi fatta
na
vitane menawain quefto tempo nell'Occidente, ch'ancora viuendo meritò
d'efferechiamato fanto . I fuoi veftigij fegul Euftachio Abbate, e
fantaAurea ad honore della quale il Beato Eligio edificò vn
monafterio di monache . Si legge ancora , ch'in questo
tempo viueſſe vn certo Bafilio, ch'in vita , dot
trina, e coftumi ad Ifidoro l'agguaglia
no. Mori Bonifacio a' ventiſei d'
Ottobre,nel quinto anno,&
decimogiorno delfuo
Papato, efu in
San Pie
tro
con molto , & vniuerfal
1 pianto fepolto . E
vacò tredici
giorni la
fede.

HONO
PLATINA DELLE VITE DE PONT
154

HONORIO I. PONT. LXXI

Creato del 622.a' 17.di Nouembre .

ONORIO nato in Capoa da Petronio perfona confolare


Adoalde
Re de Lon tolfe la poteftà delle chiaui in quel tempo , che Teodolinda
gobardi . mori, e chefu Adoaldo ilfigliuolo cacciato dal Regno, e ripo
Arioaldo
Re de Lon toui Arioaldo in fuo luogo . Faceua Heraclio , che haueua
gobardi, già trionfato de Perfiani, effequire, che tutti gli Hebrei,che
foggetti all' Imperiofi ritrouauano , fibattezafero . Il per
che tolte i Saracini , e gli Arabi le arme nel 623. anno della falute no
ftra ,fotto la fcorta di Mahometto vinfero in battaglia i Capitani di Hera.
clio,che come eraprima felice, ne diuenne per ciò infeliciffimo . Dicendo Maho
metto effergran profeta di Dio, acciecando con le fue magie i popoli dell'A
fia,e dell'Africa ,fpinfe a tanto con queftafua noua religione alcuni popoli , che
mancòpoco, che non ne andaffe in modo l'Imperio Romano a terra , ch'ancora il
nomeje neperdeffe,perche pigliarono Aleſſandria, e molt'altre Città importan
Maheme ti della Soria,e della Cilicia . Hebbe Mahometto fuoi ſeguaci Saracini, che fu
toca o de
Saracini , e' rono da Saralegitima moglie d'Abraham cofi detti , e che fi credeuano effere
fue trifti quafi legitimifucceffori, heredidella diuina promiffione reftati . Segulin que
1ic,
fta parte quefto aftutiffimo ribaldo l'effempio di Gieroboam, che moftrò , e diede
allafua Tribu nuoui facrificij , perche non haueffero a ritornare altramente mai
Jotto l'Imperio de gli altri Hebrei . Il medefimo fecero poi i Greci nella diſſen.
fione,c'hebbero co' Cattolici,non folamente per cagion della religione, ma dell`
Imperio ancorasonde poi tanti errori nacquero de Neftoriani, de Giacobiti,e de
gli Ebioniti . Ma con questa lor pertinacia alla fine a tale fi condußero , che con
la religione ancora l'Imperio perderono, & in vna bruttiffimaferuitùfi ritroua
rono . Hora Mahometto, come nell'Alcoranofi legge , per poter meglio i ſuoi
Segua
HONORI O. 155

feguaci dalla religione Chriftiana diftrahereſegui nelfare delle fue leggi alcuni
beretici,e iNeftorianifpecialmente; e ne raccolfe da ogniparte,che più puote,
i
aftutamente quafi vn corpo di varie cofe contra legge di Mose , e l'Euangelio fa
crodi Chrifto vogliono, che Heraclio difperato dellefueforze,faceffe vna disho
neftapace co' Saracinische ingannato da Pirro Patriarca di Coftantinopoli, eda
Ciro Vefcouo d'Aleßandria,fi lafciaffe cadere nell'errore de' Monothelitili qua
li beretici diceuano , effere in Chrifto vna fola volontà • onde da quefta loro opi
nione il nome tolfero . Ma effendone poi Heraclio, e per lettere , e per meſſi dal
Pontefice Honorio auuertito,e conofcinta la verità,mandò quefti, ch'erano ſta.
ti autori d'vn tanto errore, in efilio . Et Honorio quando alquanto dalle cofe
efternefi vide quieto, e nella dottrina, e ne' coftumi riformò quafi tutto'l clero .
Coperfe la Chiefa di San Pietrodelle tegole di bronzo , ch'egli tolfe dal tempio
di Gioue Capitolino . Rifece la Chiefa di Santa Agnefe sù la via Nomentana,
comedimoftra vn fcritto , che è nella tribuna: e la Chiefa di S. Pancratio sù læ
via Aurelia . Il medefimofece della Chieſa di S.Anaftagio alle acque faluie , e
di quella de Santi quattro Coronati,e di quella di S. Ciriaco fette miglia lungi
da Romasu la via Hoftienfe, e di quella di S.Seuerino, che magnificamente edi.
ficò in Tivoli,& ornò dimolte oro,& argento, e porfidi, e marmi fini, e di opere
di mofaico . Rifece ancora il Cimiterio di Pietro, e Marcellino nella via Labi
cana.Silegge anche, che perfuo ordine, & afue fpofefulleedificatapreffo S.Sil
neftro la Chiefa di Sant'Agnefe, & in trefori quella di Sant'Adriano . Quefto
Pontefice fu il primo,che ordinaffe, che ogni Sabbato s'andaſſe in proceffione da
Santo Apollinare a S.Pietro . Mori finalmente quefto S Pontefice, bauendogo
uernata la Chiefa dodici anni , vndeci mefi , e dicifette giorni , e fù a' dodici di
Ottobre nella Chiefa di San Pietro fepolto . Vacò dopo lui lafede vn'anno, fette
mefi,e tredeci giorni .

ANNOTATION E.

Veggo ne' diuolgati libri del fefto finodo, ch'era il terzo Coftantinopolitano,
effere quefto fantiffimo Pontefice notato dell'herefia de' Monotheliti , & è cofa
falfiffima, ch'egli mai a quefta herefia affentiffe . Anzi è chiaro affai , ch'egli la
Difende il
dannaffe , come dall'epiftole Greche di Maffimo monaco fuo contemporaneo , pie Panuino
1 che nel Ponteficato di Martino viffe, e dal Dialogo contra Pirro Patriarca di Co- Honorio
ftantinopoli heretico Monothelita , che nella libraria Palatina fi leggono , affai da le dateli
calun
nie
apertamente fi vede . Confermarono ancora co ' fcritti loro , che fuffe fempre Greci,
Cattolico quefto Pontefice, Emanuele Calpea Greco, che poco dopo il Concilio
di Lione fotto Gregorio Decimo celebrato nel 1274.viffe , e fcriffe vn libro in fa
uore de' Latini contra tutte l'herefie de' Greci , e Giouanni di Torrecremata nel
libro del principio della Chiefa Romana , & a' tempi noftri Alberto Poggio nel
libro della ecclefiaftica hierarchia . E che i volgati libri del fefto finodo fiano fta
4 ti da' Greci corrotti, ei fuoi canoni, ne i quali Honorio fi danna , fiano fuppofiti
tij, lo moftra col teftimonio di Teofano Ifauro fcrittore della hiftoria Ecclefia
ftica, Anaftagio Bibliotecario nella fua hiftoria Latina , ch'egli compofe dal me
defimo
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
196
defimo Teofane , e da Niceforo, e da Giorgio Abbate . Di tutte quefte cofe
miauerti Guglielmo Sirletto Protonotario Apoftolico , e perfona di dottrina , di
pietà, & d'ogni maniera di virtù cumulatiffima, ilquale da Pio Quarto fù degna
mente fatto Cardinale ..

SEVERINO PONT. LXXII


{
Creato ò confecrato del 637.il1 . di Giugno.

EVERINO Romano,efigliuolo di Labieno, eßendo ftato


in luogo di Honorio alla catedra di Pietro aſsontoj , fìù
Jfacio Ef
Jarco. da Ifacio Effarcod'Italia confermato; perch'era vana, e nulla
in quel tempo la elettione del clero, e del popolo,fe gl'Impera
teri, o i loro Efsarchi non la confermauano . Andatone adun
que Ifacio a quefto effetto in Roma , confermato che hebbe it
Pontefice , per non parere d'hauerfi indarno , esenza premio questa fatica del
viaggio tolta,con l'aiuto d'alcuni Romani,che lo fauoriuano, aguiſa d'vn publi.
facio Efco ladrone ne rapì quant'oro , e cofe di pregio nella Chieſa di Laterano fi ritro
gala fc
faro 'acerdoti, che qualche refiftentia lifecero,furono poi i principali mã
chie nauai e de f
1a Latera dati tutti in efilio,percioche moftrana loro Ifacio granfdegno , perche cofi ricca
nenfe.
Chiefa hauefsero , e non ne fomminiftrafsero qualche parte al Prencipe per la
guerramaſſimamente che all'hora iſoldati ingrand'eſtremità,& inopia di tutte
le cofe fi ritrouauano .Diede vna parte di quefta preda a'foldati, vn'altra fe ne
portòfeco in Rauenna,il reſto all'Imperatore in Coftantinopoli ne mandò. I Sa
Saracini racini,che erano, come ſi è detto , ftati afsoldati da Heraclio, perche erano poco
ch'era all'Imperio
ua pagati , fene passarono in Soria, e prefero aforza Damafco ,
formiLeabi
In
te. foggetta. Et vnitifi poi con gli altri Arabi,che vfcirono di nuouo dalle lor cafe,
incitati,& fpinti dalfurore di Mahometto,jne corfero aguifa d'vn folgore la Fe
nicia,e l'Egitto,facendo granftrage di quelli, chefaceuano all'Imperio loro, &
alla
GIOVANNI. IV. 157
alla legge Mahomettana refifientia . Volti poi nella Perfia , & ammazzato il
Ik Heraclio
Re nemico Ormifda, non prima ſi reſtarono di porne tutto quel Regno afangue, Impe , fere ,
portare da
a fuoco,fin che i Perfi tolfero il giogo, e la legge de' Saracini . Heraclio, che Gi tufalem
quefta tanta licentia de' Saracini intefe, maſſimamente,che haueuano prefa An- in Coftan
tiochia ,dubitando, che ancora non occupaſſero Gierufalem,fece in Coftantinopo- legnotinopoli il
della
li la Crocedel Caluator noftro portare i perche vn'altra volta nelle mani di A- Croc.
Agarenichi
gareni non capitaſſe perche(Agareni chiamano i Greci per ignominiagli Ara fullero.
2 bi,quafi nati di Agarferua di Abrahamo ) Nè pafsò molto, che fù ancora pre
fa da loro Gierufalem . Effendo poi morto Mahometto nella Mecha , come fcri.
uono alcuni , fucceffe in quel principato Califà . Dopo il quale fucceße Hall,
che fù per effere fouerchio fuperftitiofo da'fuoi fteffi cacciato via: onde fi crea
rono gli Egittiper capo vn'altro Califà . Dicono ancora , che acciò non man- Sifebuto
caffe calamità, e che in quel tempo l'Imperio di Roma non reftaffe di eßer affatto Rede Go.
thi.
trauagliato , Sifebuto Re de' Gothi toglieſſe a' Romani tutte le Città della Spa
gna, e cheperciò i Romani all'hora il dominio di tutta quella Prouincia perdef
fero . HoraSeuerino Pontefice,chefu di fomma religione, e pietà, grande ama
torede'poueri , con tutti i bifognofi cortefe , e nel riſtorare le Chiefe di Dio ma
gnifico, e fplendido, morì nel primo anno , e fecondo mefe del fuo Ponteficato, e
fu a'dued'Agofto nella Chieſadel Prencipe de gli Apoftoli fepolto . E cinque s. Aureaalt
mefi, manco vn di, dopo lafua morte lafantafede vacò . Nel tempo di questo tre
hadmil:mo
di
Ponteficeforl in Parigifanta Aurea difcepola difant'Eligio , & Abbadeffa di nache.
tremilla verginimonache .

GIOVANNI IIII. PONT. LXXIII .


Confacrato del 638.a' 1 f.di Decembre .
Te

Rhotari
10V AN NI Quarto, nato in Dalmatia, e figliuolo di Venantio , toffo Rede'Lon
gobardi,
Gche con tutte &
le
A
TIN LE T
158 PLA DEL VITE DE PON .

, rif offe
RhotariRe le reliquie, che auanzarono di quel teforo , che di Laterano Ifacio tolfe
de' Longo ongran numero di prigioni dell'Iftria, e della Dalmatia . Rhotari in que
bardi · &
fuoi gefti. Zo,ch'era ad Arioaldo nel regno de' Longobardifucceffo,benchefujic 1. 3
ftitia, e pietà, fi lafciò nondimeno ifuiare dietro l'orme degli Armani se japolje,
che in tutte le Città del fuo regno nel medefimo tempo due Veſcomi di pari po
teftà fullero, l'vn Cattolico,e l'altro Arriano . Fù quefto Re di tanto ingegun, the
ne riduffe in certo ordine le leggi , che a mente folo, e con l'vfo fi ritenenano , e
volle, che fu fe questo fuo libro chiamato Editto . Fù ancora nelle cofe militari
cofi eccellente , che acquistò , e fece fua la Toscana tutta , e la Liguria con
tutta la contrala maritima fino a Marfilia . Morendo pofcia nel fefto an
no del Regno , lafciò fuo fuccefore Rodoaldo il figliuolo . Vogliono , che vn
facerdote andaffe di notte nella Chiefa di San.Giouan Battiſta,doue era Rhotari
fepolto , & aperta lafepoltura lo difpogliaffe , perchefogliono col corpo del Re
alcune cofepreciofe riporre: per la qual cofa apparendo al Sacerdote S.Gio . Bat
tifta, lo minacciò fieramente,fe egli maipiù entraua nella fua Chiefa ; percioche
era Rhotari, mentre viße , ftato marauigliofamente deuoto di queftofanto . A
tempi noftri auuenne il medefimo al Cardinale Luigi Patriarca d'Aquileia:per
cioche quelli, che egli più dalla baſſa terra inalzati haueua, lo difpogliarono den •
tro ilfepolcro di ciò , che egli haueua fopra . Tolto adunque Rodoaldo il gouerno
de Lo del regno, fi prefe Gundiberta figliuola della Reina Theodolinda per moglie la
RèRoloaldo
, come hauea Theodolinda
Gundibe, r quale Gundiberta imitando la religione di fua madre
gobard
Gunongo fatto in Monza,cofi eſſa Teraccina edificò la Chiefa di San Giouan Battiſta,e di
barda. molto oro,& argento l'ornò . Ma effendo Rodoaldo in adulterio colto , fù vccifo
Ariperto
Longobar . dal marito dell'adultera, e li fucceffe nel regno Ariperto figliuolo di Gandoaldo , e
do.
fratello della Reina Theodolindasil qual edificò in Pauia la Cappella del Salua
tore, efattala con varij ornamenti bella, le donò perfoflentamento de facerdoti
alcune poffeffioni. Hora Giovanni Pontefice dubitando, che non andaſſero a qual
che tempo in potere de' Barbari i corpi di S.Vicenzo , e di S.Anaftafio , li fè con
molta diligentia portare in Roma, e riporre con molta riuerenza nella Cappella
di S.Gio. Battifta preffo al battesimo di Laterano . Vogliono alcuni, che in tem
po di quefto Pontefice,e in dottrina, e infantità fiorifero Vicenzo Vescouo Bel
uacenfe,e Muardo Arciuefcono di Rhemi . Con quefti lodano ancora nel mede
fimo tempo Reginolfa gentildonna Francefe di molta fantità,e Rinaldo Veſcouo
co
Iodo fi di Traietto,il quale per la santità della vita, e per li miracoli, ch'eglifece, fù aſai
gliuolo del chiaro in quel tempo . Non fi a'già detti inferiore Iodoco , il quale eſſen 10 fi
Rede'Bre gliuolo del Re de' Britoni, vife on tempo nell'heremo, e finalmente in vna villa
mita. mori.Giouanni mori anch'egli ,bauendo tenuto la dignità Pontificia vn'anno ,no
ue mefi, e nouegiorni, e fù a'dodeci d'Ottobre nella Chiesa di S.Pietro ſepolto .
Dopò lui vacò vn mefe,e tredeci giorni la fede .

+
R
TEO
TEODORO I. 159

TEODORO I. PONT. LXXIIH .


Confacrato del 640. a ' 26. di Nouembre .

EODORO di natione Greco , e figliuolo di Teo.


doro vefcouo,che traheua da Gierufalem lafua ori.
gine, nelfuo Ponteficato non lasciò cofa dafare , ch'
egli penfaffe , che alla dignità della religione Chri
ftiana apparteneffe , & all'ufficio del buon paftore ,
e co' poueri fpecialmente moſtrò marauigliofa beni
gnità. In quefto l'Imperatore Heraclio nel trentefi
mo anno delfuo Imperio d'hidropifia mori , hauen Teodoro
Effatco.
do poco auanti mandato Effarco in Italia Teodoro , Coftantino
cognominato Calliopa, in luogo d'Ifacio , ch'era già morto . In luogo di He- Imperat.
racliofù affunto all'Imperio Coftantino il figliuolo , ilquale fù nel quarto mese
auelenato per opera di Martina fua madregna , e di Heraclione ; i quali (come Era Leone
vogliono eranostati a ciòfpinti da Pietro Patriarca. Heraclione dunque tol- Imperat
Acetali hæ
fe tofto in luogo del fratello l'Imperio , e fù in quel tempo appunto , che Ciro, Ser retici .
gio, e Pirro rincuellarono l'herefia de gli Acefali , che poneuano in Chriflo vna
operatione , & vna volontà . Et Pirro iutefa la morte di Heraclio, come colui, !
ch'era molto auido di ritornare nella patria , d'Africa , doue ilfuo efiliofacena ,
ne vennein Roma, e con animo finto dimandò delfuo errore perdono , e n'hebbe
dal Papa laforma , ch'egli tenere nel credere doueſſe . Ma egli lafciò prima la
vita , chegodere poteſſe la dignità confceleranza acquiſtata : percioche ha
uendo il Senato, e popolo Coftantinopolitano conofciuto la ribaldaria vfata nella
morte di Coftantino , pigliarono Martina , ed Heraclione , e troncata a quella
la lingua, e'l nafo a coftui , li confinarono i e fatto prendere Pirro , che s'era gid
pofto in fuga , l'ammazzarono . E fù creato Imperatore Coftantio figliuolo di
Coftantino già auelenato,& in luogo di Pirrofù eletto Patriarca Paolo,ilquale
fù poi dal Papa priuato di quella dignità , perche ricufaua di ricentre lafor
ma
160 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ma della Cattolica , e18 vera religione ; & era in ciò aiutato , e fauorito da Co
Coftantino ftantino , che troppo fcioccamente s'era lafciato trascorrere nella medefima be
Imper. refia. Voltopoi il Papa da quefta contentione a gli ornamenti de' corpi de' mar
tiri in Roma, tolfe le rcliquie di Primo , e Feliciano martiri , ch'erano nel rena
le della via Nomentana , e le portò , e collocò con molti ornamenti d'argento , e
d'oro nella Chiefa di S. Stefano nel monte Celio . Edificò ancor sù la via Flami.
nia , non molto lungi da Pontemolle , vna Chiefa , e fubito la dedicò . Edificè
finalmente due cappelle , l'vna a San Sebaftiano , preſſo San Giouan Laterano i
l'altra nella via, che mena ad Oftia, a Santo Eupolo martire. Efatte tutte que
fte cofe mori a' quattordici di Maggio , efùfepolto in S. Pietro , hauendo te
nute le chiaui del Vicario di Chriftofei anni , cinque mefi , e diciotto giorni . E
vacò 52.giornilafede .

MARTINO I. PONT. L X X V.

Creato , del 147. a' 6. d'Luglio .

ARTINO primo da Todi , e figliuolo di Fabricio , fù in


luogo diTeodoro eletto Pontefice , e tofto mandò ifuoi Orato
Paolo Pa
zriarca di ri in Coftantinopoli , perche confortaffero Paolo Patriarca a
Coftantino
douer lafciare ifuoi errori , e volgerfi a conofcere laverità ,
poli hereti.
L00 ch'eglifmarrita hauea . Ma nonfolamente non obbedì coftui
alPontefice , che'l bene fuo ifteffo gli ricordaua, che anzi col

fauore ancordiC oftantino , ch'egli aẞecondaua , confinò in diuerſe iſole queſti


Oratori del Papa: di chefdegnato molto Martino, ragunò vnfinodo in Roma di
cento cinquata Vescoui, nel quale rinouò la condannatione di Ciro Aleſſandrino, ".
di Sergio,e di Pirro , e condannando Paolo Patriarca , e fieramenteſcommuni_
candolo , lo priuò dellafua dignità . In questo mezo incominciò in Italia a tur
barfi la pace , ch'eragiàfra Romani, e Longobardi durata trent'anni : percioche
i Longobardivolcano ogni cofa a lor modos e i Romani non poteanofoffrire,che
loro
MARTINO I. 161
loro fi comandaffero cofe ingiufte, & indebiteie malfimamente , che Rhotari in RhotaziRe
fetto dellaherefia degli Arriani, quafi in tutte le Città haueua due vefconi po- de Longo
fti, vn Cattolico,& vno Arriano.Teodoroje Martino poi fi sforzarono di rime- bardi.
Arriano.
diare a tanto difordinema non bastarono onde per quefte cagioni facendone an
coinftantia Teodoro Effarco, fù bandita a Longobardi la guerrasi quali non fu
ronopigri a togliere anch'effi l'armes e venuti alle mani prefo Scultenna fiume Fatto d'ar
di Modena,fecero on gran fatto d'arme infieme: nel quale fu finalmente il Greco me fra Lo
gobardi, &
8 vinto,e rotto,e vi perde da fette mila de'fuoi . Infuperbito Rhotari di ona cofi Greci.
fatta vittoria, ageuolmente tutta la Liguria conquistò . In questo mezo Coftan
tatio, che credea douere con cambiare il Capitano cambiare forte, fi fece andare
Teodoro in Coftantinopoli, e mandò tofto in Italia Eẞarco Olimpio, a cui ordinò,
che doueffe per tutta Italiafpargere , e feminare lafetta de' Monotelitis e prefo
Martino Pontefice, o li toglieſſe la vita , o a lui nel mandaſſe prigione . Olimpio
adunque venutone in Roma , dou eragiàftato raunato vn finodo contra questo
Olimpi●
errore,egli altridella Chiefa in Orientes perch'egli no poteua ilfuo veleno fpar- Effarco .
gere,mandò vn de' miniftrifuoi, perche dentro S.Maria Maggiore,doue all'ho
ra il Ponteficefi ritrouaua,lo prendeffe, & afe lo menaffe ; ofedi andarui ricu
faffe fenza rispetto alcuno l'vccidesse.Il miniftro, ch'andò , miracolofamente per
dè la viftase ne ſcampò per diuino volere all'hora Martino il pericolo , che li fo
praftaua . In questa tanta difcordia,e contefa della Chiefa Orientale con l'Occi
dentale alzarono i Saracini la tefta, e partendo d'Alessandria con groſsa arma
ta,paffarono fopra Rhodi, e prefa la Città , spezzarono quelfamofiffimo colosso Rodi fa
cheggiala
dibronzo,che v'erate ne caricarono di quel brozo, chefe ne portarono via 900. da Saraci
cameli : percioche era quefta ftatua 70.cubiti alta , e l'hauea Chare discepolo di ni.
Coloffo di
Lifippofabricata . Prefe poi i Saracini molt'altre Ifole dell'Arcipelago, naui- brōzo ſpez
zato e da
garonofoprala Sicilia, e vifecero digrã danni,finche Olimpio a prieghi di Mar- tato ,via
tino fi mosse,e non senza gran danno dell'armata,e dell'efsercito ,di quell'Ifola li' iSaracini,
cacciòs anzi egli ftefso infermandofi vi morì . Coftantio, che non diuentò mai mi
glioreper tante calamità, ch'egli hauesse, mandò Teodoro Calliopa in Italia , e
fpressamente ordinandoli, che tofto, ch'egli giungesse, douefse il Pontefice pren
dereje mandarglilo legato in Coftantinopolise li diede in ciò per compagno Pao
lo Pellario, perche comefuo miniftro quefto negotio efsequifse. Efsendo Teodoro
da' Romani cortesemente riceuuto, andò poi come per vifitarese falutare il Pon
tefices e poftoli le maniſopra, il legò, e mandolio , come vn malfattore, incatena
to in Coftantinopoli . Di quifu il buon Pontefice per ordine dell'empio Coftan
tio confinato nel Cherfonefo, doue haueagià fan Clemente Papa fatto ilfuo efi
lio . Hora ritrouandofiil pouero Martino da infinite calamità trauagliato,e da Martino
Papaprefo,
na eftrema penuria di tutte le cofe,mori finalmente in quefto efilio a idodici di & menato
Nouembre,e fù nel fefto anno delfuo Papato, di più d'vn mefe, e ventifei gior- prigione
Coftantiin
ni. Eperche non fi feppe cofi tofto la morte fua in Roma, ne vacò tredeci mefi nopoli.
lafede .Quefto Ponteficefu frà'l numero de fantipofto,e fe ne celebra a' dode
cidi Nouembre la fefta .

EVGE
162IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.
7
EVGENIO 1 I. t PONT. LXXVI.

Creatodel 654.a' 10. d'Agoſto . -

C
0

N
MI
£! 1

VGENIO Primo fù Romano, e figliuolo di Ruffiniano del


monte Celio,efucceffe el Pontificato a Martino quafi nel me
defimo tempo, chefù in Coftantinopoli, in luogo di Paolo be
retico , creato Pietro Patriarca . Coftui fe bene hebbe a!
quanto migliore opinione d'intorno allafede,che Paolo hauu
ARMY to non hauea , non feruò egli per questo la norma della verá
fede , chela Chiefa Romana predica , e tiene . Le fue lettere , ch'egli mandò in
Grimoaldo Roma , e nelle quali fi negauano in Chrifto due operation , e due volontà, tal
Longobar- mente repronate furono, che il clero Romano hebbe ardimento d'impedire il Pa
do Duca di pa,che non facrificaſſe in S.Maria Maggiore , doue ſi ritrouaua ,ſe egli prima
Beneucato . Ron confutaua , ebruciaua lettere cofi profane . In quefto hauendo Grimoal

"
do Duca di Beneuento lafciato Duca in fuo luogo Romoaldo il figliuolo ,
fe ne passò con groffo effercito in Lombardia , doue cacciò di Pania Per
therite , e di Milano Gundiberto , figliuoli amendue d'Arithpertho . Ilche
bauendo intefo Clodoueo Re di Francia , moffo a compaffione di queftigar
Fatto d'at- Zoneti , mandò in Italia vn groffo effercito , perche li riponeffe in fiato .
gobardi , e Fùfatto di là dal Pò vn crudo fatto d'arme , mentre che quelli giouani fanno
mefraLon

Aftutia de ogni sforzo di riporfi in ftato , eGrimoaldo di non perdere quello , che conqui
Francefi
Longobar fato hauea . Finalmente da i Longobardi furono i Francefi rotti , e ſcacciati
di in
rei vince d'Italia . Vogliono alcuni , ch'a quefto modo fuffero i Francefi ingannati , che
France.
fi. fingendo i Longobardi difuggire, lafciaffero il campo pieno di vini , e di cofe da
mangiare, e ch'entrati i Francefi negli alloggiamenti contrarij , perche credea.
no, che vera la fuga de' nemici fuſſe,fi deffero a banchettare, & a darfi piacere ;
eche ritornati all'hora i Longobardi , che non molto indi lungi imbofcati s'era
no, trouandofi i Francefi ben fatolli, e pieni , e per tutto il campo dal fonno op.
preffi,aguifa di pecore jgli ammazzaffero, e ne faceffero cofi fatta ftragge, che
a pena
VITALIANO PONT. LXXVII. 163
XX
apena ne reftò , chi portaſſe a Clodoneo la nouella . Con questa vittoria , com
munque aueniffe,ne conquifiò,e fecefua Grimoaldo tutta quella Prouincia . Et
Eugenio Pontefice,che fù dimarauigliofa pietà, religione, piaceuolezza, e beni
gnità,nelfecondo anno e nono mefe delfuo Papato mori a due di Giugno,e fùfe
polto in S.Pietro . E ne vacò dopo lui lafede vn meſese vent'otto dì. Queſto Pã→
tefice ordinò,che i pretisi diaconi,& ifubdiaconi perpetua caftita ofseruaffero st
Out 124. 641

VITALIANO PONT. LXXVII.

Creato del 657.a ' 30. di Luglio .. 4024


11

ITALIANO nato in Segna,terra antica de'volfi , fù fi- Cefarea Re


gliuolo d'Anaftafio , e prefe in quel tempo la dignità PontifiadiPer
cia,che Cefarea Regina de Perfiſe ne venne senza faputa di fan inopo
fuo marito con alcunipochi Chriftiani in Coftantinopoli e fi Hi , & fi fa
chriftiana ,
nelfeicento ottantatre.Fù quefta Reginaricenuta dall'Impe
rio con molto bonore , e poco appreſſo fi battezò i che già ve
nuta a quefto effetto cra . Intefo quefto il Re di Perfia,mandò tofto i fuoi Ora
tori in Coftantinopoli, perche ridomandaßero la mogliefua all'Imperatore . Ri
fpofe aquefta dimanda l'Imperatore , che il partire , e loftare era in arbitrio di
lei, e perciò a lei questa richiesta faceffero . Et ella effendo dimandata riſpoſe , Re di Pec.
che non fe neritornarebbe mai nella Perfia ,fe anche il Re nonfifacesse Chri- fia fifachri
ftiano in
ftiano. Il Retoflo che quefto intefe , fe ne venne con quaranta mila huomini Coftanti no
tutto quieto, amicheuolmente in Coftantinopoli, & essendo cortesemente dal poli.
Coftantio
Timperatore riceuuto con tutti ifuoi , che menati feco bauea , fi battezò , e fe Imp.in Ita
neruornò pofcia con la moglie nel regno . Hauendo por Coftantio tolto feco a Longobarei
parte nel regno Coftantino il figliuolo ,fe ne venne con grofsa armata in Italia , di.
Efmontatoin Taranto con le genti , che conduccua , fe ne venne per terra al
la volta di Leneuento con animo di rouinaria affatto . Ma intefo , quanto quefta
1 2 Città
164 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Cittàfortificata fi ritronaſſe, e con quanta diligentia da Romoaldoprouiſtafuf


fe di vetronaglie , fi moffefopra Lucera, laqualeprefe aforza, e lafaccheggiò,
efpiano . Paßatopoi ſopra Acherontia , e trouatolaforte altre mod»,lafciò la
imprefa , e dinuouofopra Beneuento fi moffe . Et bauendola affediata , perche.
intefe, che Grimoaldo ne venia da Pauia congroffo effercito infoccorfo del figli.
uolo,fciolfe l'affedio di Beneuento , eſe ne passò prima in Napoli , pofcia in Ko
P ma, nonfenza molto trauaglio nel caminofentire . Nel paffo di Formia , che è
bora il Caftello di Gaeta, lafciò Saburro Cittadine Romano con venti mila buo
mini , perche ne teneffe afreno il nemico , chefi lafciana adietro. Hebbeſei mi
gliafuoridi Roma incontra il Pontefice col clero, e popolo di Roma, che perbo

Coftantio norarlo congrandi applaufi il conduffero per mezo la Città in San Pietro , alla
Imperit,in qual Chiefa egli donò vn ricco manto tutto intefto d'oro . In questo mezo ha
Roma.
uendo Romoaldo hauuto ilfoccorfo difuo padre, pafsò fopra Saburro , & attac
catoui ilfatto d'arme , e'l vinſe, e tagliò vn buɔn numero di Greci à pezzi . DÌ
Roma pri che poftofi in colera Coftantio , e parendoli di efferefuori difperanza di potere
na telli uoi effere à Longobardifuperiore, voltò lo fiegno, e'l mal animo fopra Romani,e nel
ornamenti
da Coftan quinto dl, da che era entrato nella Città , le fi volfe come nemico fopra efatte
tio Imp. caricarefopra i fuoi legni tutte leftatue di bronzo , ò di marmo, che per li più ce
lebri luoghi della Città fi trouauano , espogliate de loro più ricchi ornamenti le
Chiefe, nel xij. di dopo la fua venuta vfci quefto trifto Greco , e ribaldo di Roma
infuo malpunto. E fe in cofi pochi di maggior danno in Roma, quanto alloSpo
gliarla de gli antichi , e vaghi ſuoi ornamenti , che non haueuano i barbarigià
primafatto in ducento cinquantaótto anni . Onde tacciano gli ignoranti , e ma
leuoli, che dicono , effere leftatue antiche , egli altri tanti ornamenti della Città
diRomaftate da Papa Gregorio tronche , e guaste . Se nepassò queftoperfido e

maluagio Imperatore con la fua armata prima in Napoli, poi in Sicilia , rifco
tendo per tutto con tanta acerbezza danari , che a chi non pagana , toglieuano
dalle bracciade' propripadri i figliuoli . Effendo quefto auariffimo principeftato
qualche giorno in Sicilia,fù in Siragofa in vn bagno da ifuoifteffi vccifo crea
Coltanto
Imp vecilo to Imperatore infuo luogo Mezentio , per la cui opera dicono , che egli morto
da fuoi, foffe. Fù Coftantio grandemente incoftante, e vario . Intefa la creatione di Vi
taliano, Mezentio mandò à rallegrarfi per mezo de'fuoi Oratori, & à donare à
S. Pietro un libro de gli Euangelij fcritto in lettere d'oro , e tutto digemme or
nato . Mutato poi di parere, ne alle cofe facre,hebbe nè alle profane riſpetto; ne
di Pontefice , ne della dignità del popolo Romano fi ricordò . Hora Vitaliano
intento al culto dinino , compofe la regola ecclefiaftica , ed ordinò il canto , ag
giungendoui (come alcuni vogliono gli organi . Mandò con ampiapoteftà del
le chiaui di Pietro nella Ifola d'Inghilterra l'Arciuefcouo Teodoro e l'Abbate
Adriano , perfone dottiffime, e difanta vita ; perche congli eſſempi della vita , e
con le prediche loro teneffero faldi que' popoli nella verità della fede . Quefti
Prelati andarono , & effequirono con molta diligentia quello , che era lorftato
impofto . Scriffe quefto Teodoro un libro, nel quale infegna , con che penitentia
ognipeccatofi poffe fcancellare.Sono alcuni nõdimeno,che quefta opera attribui
fcono
DE. O DATO II 165

Icono àTheodoro Pontefice.Hora hauendo Vitaliano,quanto per luifipuote, ot


timamente quattordici anni, eſei meft retta la Chiefa,mori à ventiſette di Gen
< naio , e fù dentro la Chiefa di San Pietro fepolto . Et pacò quattro mesi , e
- quindeci giorni al Ponteficato .

DEODATO II.
11 PONT. LXX VII,

Creato del 672.a' gli . d'Apriles

EODATO Romano , e figliuolo di Giouiniano , fù eſſendo Lupo Du


monaco creato Pontefice in quel tempo appunto , che Lupo ca del Frin
li trauaglia
Duca del Friulifece ogni sforzo'per infignorirfi d'Italia.Per l'Italia.
cioche effendo Grimoaldo ftato, comefi è detto, chiamato dal Duca Cacanna
de Ba
figliuolo Romoaldo in Beneuento contra l'Imperatore Co- uari . For
limpopoll
ftantio, lafciò a quefto Lupo il Regno e lepecore (comefi di- ruinata da
Longobar.
ce raccomandate . Il qual Lupo nella abfentia di Grimoaldo pofe in volta la To. di.
fcana,e Romagna, e gran parte della Lombardia . All'hora Grimoaldo e con da- Popolo di
Vderzo
vde o
nari,e con promeffefpinf Caranno Duca de' Bauari a douere con effercito paſſare fcacciat
Sopra Luposilquale nel primo incontro vinfe il nemicomafù egli il dìfeguente in dalla fua
città daLos
D'altra battaglia vinto, e morto, e poftone tutto il Friuli afacco.Grimoaldo do- gobardi .
Sicilia tra
pò la partenza di Coftantio d'Italia ritornandofi in Lombardia, pigliò in quefto uagliatr •
ritorno il Sabbatofanto Forlimpopoli a forzas e non lafciatoui perfona viua, la
faccheggio,le fpiano per l'oltraggio , ch'egli qui nell'andar infoccorfo del figliuo
loriceunto da Rauennefi haueua . Arnefite figliuolo di Lupo ritornò conl'aiuto
de Dalmati per ricoverare lo stato paterno , ma eglifù preſſo al fiume Natifone
daLogobardi vinto, e morto.Il popolo di Vderzofenti ,per efferfi moftrò parteg
giano di Arnefite,gran parte di questa calamitàs perchefù dalla proptia patria
bandito e cacciato . Senti anche in quefto medefimo tepo la Sicilia ilfuoflagello :
L 3 Per
166 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Percioche da ogni parte dell'imperio vi concorſero foldati, per opprimere Me


Zentio ,per la cui frode era stato Conftantio morto. Ma eßendo ftato oppreſſo, e
morto Mezentio, e perciò quefti foldati dell'Imperio licentiofamente per tutto
difperfi, vifopragiunfero d'vnfubito i Saracini con groffa armata , e prefero si
ragofa con gli altri luoghi dell'Ifola, e carichi di preda ſe ne ritornarono inA
leffandria portandofene feco tutti quelli ornamenti della Città di Roma , c'ha.
yeua qui in Siragofa Coftantio portati, con animo di ornare la fua Goftantine
poli . La Cometa , ch'eraper tre mesi continui apparfa , e le gran pioggie con
terribili tuoni,quanto mai prima, tutte quefie calamità, e flagellidella pouera
Italia predette haueuano . Ma la cecità de gli huomini e grandes perche fe
ben'le cofe future antinedono , non però , come conuerrebbe vi fi rimedia .
Dicono, ch'effendofi con quefte tante pioggie i feminati perſi},\di nuouo poiri
nafceffero,e debitamente maturaſſero , Specialmente nella Lombardia . Deoda
to in quefto , come colui , ch'era humano , e religiofo , fi moſtraua co’delinquen
tipietofo , co poueri cortefe , benigno con gli hofpiti , e co calamitofi acceſo di
carità . Rifece, e dedicò la Chieſa di fan Pietro sù la firada , che
mena a Porto . Fece il monasterio di fant'Erafmo nel won
te Celio maggiore d'edificij , e più ricco di poderi , per
che vi era viunto effendo monaco . Per li prodi
gij,chedetto habbiamo,che fi videro in quel
tempo , fece fare molte proceffioni
per la Città . Finalmente ha
uendo tenuto il Pontefica
to quattro anni , due
meft , & cin
que gior
ni,
ilfanto Pontefice mori, e fù con le lagrime di
tutti a' ventiſei di Giugno in fan
14
Pietro fepolto . Vacò
quattro mefi,
‫من‬
quindeci giorni la fe
de per la fua
morte .

DONO
6.8
DONO I 167
6,2
13

DONO I. PONT. LXXIX. 10.


.
$

Confecrato del 667.a 12. di Nouemb.

ONO Romano,e figliuolo di Mauritio, prefe il Ponteficato in


quel tempo,che Grimoaldo Re de' Longobardi mori, rompendo- Grimoal
glifi la vena del braccio a fangue , che noue dì auanti , per ca do,
lodi.& fue
uarfifangue, aperta s'hauea . Gli fi ruppe per voler tirar con
l'arco fopra vn vccellos nè gli fi puote chiudere giamai , nè
Stagnarsi il fangue . Quefto Re fu molto eccellente cofi nelle
virtùdel corpo, come in quelle dell'animo . Colfuo configlio , e prudentia ma-.
neggiò cofi bene l'imprefe, che reftò quafifempre vittoriofosc nelle cofe della vi- ,
ta ciuilefù tale,che a gli ordini già fatti da Rotari,alcuni capitoli, & ordination Perrari Lõ
ni aggiunse, che prefero poiforma di legge . Fù di mediocre ftatura , gagliardo in't
gobardo
di corpo, con barba lunga, e col capo caluos ne fu men prefto , e celere con l'ani- lia a ripi
mo, che fi fuffe col corpo, nel maneggiare le cofe . Fù fepolto in Pauia nella gareil re
gno pater.
Chiefa di S. Ambrogio, ch'egli afuefpefe edificata hauea . Pertari figliuolo del no.
Re Ariperto, ch'era, come s'è detto , ftato da Grimoaldo fcacciato , paffando di
Francia , doue faceua il fuo efilio , nella Ifola di Bertagna , fù auifato da vna
Doce,che non fifeppe, onde venne, che fuſſe Grimaldo morto , e che per ciò ſe ne
ritornaffe à ricuperare il regno paterno . Dalla qual voce moffo , fe ne ritornò
tofto in Italia, & in capo del terzo mefe dopo la morte di Grimoaldo, ilfuo Re
gno fenza contefa alcuna ricuperò . Quafi nel medefimo tempo Dagoberto Re Redi Dagoberto
Fran
di Francia , che fù aftuto principe , e valfe più col configlio , che con la ma- cia muore,
no, morì anch'egli , e fù , come vogliono , la fua anima , che i demoni già fin coifo
e catonella
oc
preßo l'Isola di Lipari portata haueuano , dalle mani lor liberata da fan Dio- fua morte.
nigio , e fan Mauritio martiri , e da fan Martino confefsore , iquali fanti ha
ueua egli, mentre visse, ſempre come padronifuoi , e del regno honorati , e fat
tene le Chiefe loro più magnifiche, e più ricche di quelle, che erano prima . Hora
L 4 Dono
12
1681 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Dono Pontefice , che era tutto volto al culto , & all'honore dirino, Pandito,
cortile difan Pietro che chiamano il Paradifo ) di marmi laftricò , liquali egl
tolfe , cometo mi penfo, da quella piramide, che era dirimpetto al caftellofanto
Angelo. Rifece aancor, e dedicò fu la ftrada , che mena ad Oftia, la Chiefa de
gli Apoftoli , & sù la via Appia quella di fanta Eufemia . Diftinfe anche in
varij ordini il clero , e l'accrebbe di honori. Et hauendo ritrouati alcuni mona
ci Soriani nel monafterio Boetiano , che con gli heretici Neftorianiſentiuano ,
licaftigò , & in varij monafteri lipoſe , e confegnò il loro monafterio à monaci
Romani . Fu ancor tale , e di dottrina, e diſantità di vita, che riduſſe alla obe
dientia "della Chiefa Romana la Chiefa di Rauenna , che era buon tempo fłataſe
gregata , e ne eraperciò Aliocefali detta : e Teodoro , che fi ritrouaua di quel
la Chiefa Prelato , condifcefe nella Cattolica verità . Vogliono alcuni , che in
quefto tempo ancora Proietto Vescono su quel di Camerino fuffe per la verità
dellafe di Chrifto martirizato,infieme con Mezelinda donna di pudicitia incre
dibile perche effendo stata da Ardeniofuo amante moltofollecitata, e da vari
flagelli afflitta, talmente per queftofuo perfecutore, e nemico delſuo honore pre
gò , chepiacque al Signore di moftrare a queftofcelerato , e lafciuo buomo final
mente la luce . E Dono hauendo cinque anni , cinque mefi , e dieci giorni retta
la Chiefa di San Pietrofepolto Vacò lafede due mesi , efedicigiorni .

ANNOTATION E.
&

In vno antico mofaico , che è in Roma nella Chiefa di fanta Martina , è chia
mato quefto Pontefice Domnio , e non Dono, ò Domno . Cofi anco ne'teſti an
tichi , Cunone , & non Conone , è quel Pontefice chiamato , che feguirà poco
appreffo .

"

AGA
A GATONE. I 169

AGATONE PONT. LXXX.


"
Creato del 682.a 10. di Luglio .

i av
342

GATONE Siciliano , e figliuolo in Pantonio , fu effendo


monaco , nel DCLXXXII. creato Pontefice, e fù di tanta
fantità, ch'incontrandoſi con vn leprofo , col baciofolo logu
ri . Fù ancor di tanta manfuetudine , & humanità , che non
fù alcuno, che da lui fi partiſſe mal contento , ò fconfolato gia
mai . Hauendo egli adunque ritrouato vn Imperatore allafua
natura , e coftumifimile , deliberò di fare vn Concilio per la herefia de' Mono
thelitis e non afpettaua altro, fe non che ritornaſſe Coftantino dalla impreſa de’ · Loftantino
Inp.
Saracinis i quali egli vinfe , e fe tributary dell'Imperio di Roma . Ma eſſendo
poi i Bulgari vfciti dalla Scithia , e venutinefopra la Tracia , mentre che egli
vuole opporfi loro , & il loro impeto ritardare ,fùfrà la Pononia, ela Mifia in Tulgari fi
vn granfatto d'arme vinto . Per laquale rotta fù sforzato a fare con fuo di impatroni
dela
Lauantaggio lapace, lafciando loro la Pannonia , ela Mifia , non'ſenzagran- fotonize
de vtile però del Chriftianesimo . Percioche quefti , a guisa d'vn baftione , e dellaMitia
d'vn forte feudo per DCCLXX. anni ci difenfano , e fono del continono
alle mani co' Turchi nemici de' fedeli . Fatta dunque la pace nel modo ſo
pradetto , fubito mandò il Papa ifuoi legati in Coftantinopoli , chefurono Gio
uanni Vefcovo di Porto , e Giouanni diacono della Chiefa Romanas i quali,
Coftantino con marauiglioſa carità , e cortefia raccolfe , e loro amoreuolmente
ricordò, che pofti daparte i cauilli , e le altercationiſofiſtiche , faceſſero con vna
fanta equità di due Chiefe vna . Furono in questo finodo dugento ottantanoue
vefconi , dalla libraria Coftantinopolitana furono nel Concilio per ordine del
l'Imperatore portati libri , da' quali le fententie , e'l parer de' padri antichifi
vedeßero, e leggeffero . Gregorio Patriarca di Coftantinopoli , e Macario
Vefcono di Antiochia, interpretando al contrario le fententie di quelli fanti
anti
170 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

antichi , diceuano, effere ftata in Chrifto vnafola volontà, & oppratione.1 Cat
tolici, e con le ragioni , e con le autorità conuinfero , & recarono Gregorio nella
verità Cattolica. Eperche Macario oftinatamente nellafua opinioneperfeuera
ua ,fù co'fuoiseguaci ifcommunicato ; & il fuo vefconato di Antiochia dato a
Greci vniti Teofanio Abbate , che cattolicamente fentiua . Perche era lacofafelicemente
conla Che fucceffa, volendo ringratiarne il Signore, Giouanni Veſcouo di Porto nell'ottaua
Concilio di Pasqua in prefentia dell'Imperatore , del Patriarca , e di tutto il popolo di
fa Romana
Coftantino Coftantinopoli celebrò meſſa alla vſanza latina in Santa Sofia con applauſo di
politano,di
Velcoui quanti vi erano, che diceuano , quefto essere il vero , efanto modo difacrificare,
389.
Monotheli e chi altramente fentifse , dalla vera , e buonaftrada ifuiarfi . Queftofù ilfefto
i heretici. Concilio vniuerfale di CCLXXXIX. Vefcoui , fatto in Coftantinopoli , nel
quale con lafententia di Cirillo , di Atanafio , di Bafilio , di Gregorio , di Dio
nigio , di Hilario , di Ambrogio, di Agostino, e di Girolamo fi conchiufe , effere
due natnre , e due operationi in Chrifto , riprouata , e dannata la pertinace opi
Concilii
nerali ee nione di coloro , che diceuano , vna volontàfola efsere nel Saluatore noftros on
quali
fuffero.
defurono effiperciò Monotheliti chiamati . Percioche ilprimo Concilio vniuer
falefu fatto , come già altroue fi è detto , in Nicea di CCCX 111. Prelati ,
nel Ponteficato di Giulio , & nell'Imperio di Coftantino contra Arrio,che nella
Trinità diuerfefoftantie poneua. Ilfecondo Conciliofù in Coftantinopoli di cen
to cinquanta Vescoui, nel tempo dell'Imperatore Gratiano , & di Papa Damaſō
contra Macedonio, & Eudofso , che negauano lo Spiritofanto efsere Dio . Il ter
zofù in Efefo di dugento Vefcoui m tempo dell'Imperatore Teodofio, e di Papa
Celeftino contraNeftorio Vefcouo Coftantinopolitano, che chiamaua la Vergine
benedetta madre dell'huomo,& non madre di Dio,& altraperfonafaceua della
carne , altra della diuinità se diceuafeparamente altro essere il Figliuolo di Dio,
altro il figliuolo dell'huomo. Il quarto in Calcedonia Città dirimpetto a Coftan
tinopoli di D C X X X. Prelati, fotto l'Imperio di Martiano , & nel pontefica
to di Leone contra Eutichio Abbate Costantinopolitano ,il quale diceua, che Chri
fto dopo che afsunſe la natura humana, no conftaua di due nature: ma della natu
ra diuinafola . Il quinto Conciliofu fatto in Coftantinopoli contra Teodoro , &
tutti quegli altri heretici , che diceuano , hauere Maria Vergine noftra Signora
buomo folamentepartorito , e non Dio, & huomo nel quale Conciliofù conchiu
fo , essere la gloriofa Vergine , madre di Dio , & huomo , percioche ellahaue
ua con effetto Iddio , & huomo partorito . Del fefto ſi è parlato diſopra , e vi
giouarono molto lelettere di Damian Vefcovo di Pauia , e di Manfueto Arciue t
fcouo di Milano; nelle quali queste parole fpetualmente vi erano : Questa èla
verafede di Dio, Dio, & huomo chefi credano in Dio due volontà, e due opc
rationi . Quanto alla diuintià , dice il Saluatore, Io , & ilpadrefiamo vna cofa
iftessa . Quanto all'humanità, il Padre è maggiore di me . Di più, quanto all '.
humanità lo vedraifuła naue dormires quanto alla diuinità , comandare al ven
to, almare. Hora Agatone , nel cui tempo dopo l'ecclifse dalla Luna , & del
Solefegui vnagrauiffima peftilentia , morifinalmente , hauendo tenuto il luogo
di
LEONE II. 171

01:03 di Pietro due anni,fei mefi, e quindecigiorni, e fù agli vndici di Gennaio dentro
San Pietrofepolto . Dopo la cui morte vacò vn'anno , e cinque mefi lafede .
Berja
Chia

CORE LEONE · II.


II. PON T. LXXXI.

Creato del 682. a' 10. d'Agoſto .


11

14

P4

EONE Secondo Siciliano, e figliuolo di Paolo , fù (come


perlifuoi fcritti fi vede ( dottiſſimo in Greco , e Latinos e
fu tenuto cofi gron mufico, che ne compoſe la Salmodia, è cõ
fermando l'arte con l'eſſercito , ne ridusse a migliore forme di
concentigli Hinni . Quefto Pontefice ordinò,che fi deffe nel
la Meffa lapace al popolo . E talmente il fefto Concilio ab
bracciò, del quale fi è ragionato di fopra, che ne ifcomunicò folennemente tutti
quelli, che in prefentia di Coftantino haueua già dannati il Concilio , & ripro
uati . Rintuzzò anche la fuperbia de' prelati di Rauenna , al che haueua già
Agatone dato principio . Percioche ordinò, che non valeſſe , e foße nulla la elet
tione, che il clero di Rauenna faceua delfuo prelato , fe dalla autorità della fe- Temerità
dia Romana confermata nonfuſſe, che già prima quefti prelati di Rauenna, con- dei Prelati
di Rau čna
fidando nella potentia de gli Eſſarchi, ogni cofa a lor volontà diſponeuanose qua
fi fossero pari in tutte le cofe a' Romani Pontefici, non riconoſceuano fuperiore ,
aneffuno obbedinano . Fù di Leone ancora queft'altrofanto ordine, che effen Romosido
do alcuno alla dignità dell' Arciuefcouo aſſunto, non douelſe per l'vfo dei pallio, neue
Ducatodi tcBe
ò degli altri officij cofa alcuna alla Chieſa pagares perche da quefto fi vedena glia
gl laalloPu
no ogni di nafcere molti mali . Mentre ch'era a quefle cofc Leone intento , Ro- Imp. Gre
moaldo Duca di Beneuento, raunato vn grosso essercito, occupò Taranto, Briu- co.
difi , e con effetto tutta la Puglia; delle fpoglie della quale guerra Teodata fua
moglie, donna di gran pietà , e religione , edificò non molto lungi da Beneuento
in honore di S. Pietro vna Chiefa,aggiungendole ancora vn Monafterio di don
ne .
172 PLATINA DELLE VITE DE PONT

ne . Morì poi Romoaldo , eli fuccefse nello ſtato Grimoaldo il figliuolo ; il qual
perchefenza lasciarefigliuoli maſchi mori, a Gifolfo il fratello quel Ducato la
fciò. Fu Leone di molta eloquentia, e dottrina, e difingolare religione, e di ma
rauigliofa pietà, e non restò mai , mentre visse, di ricordare,& efsortarefempre
tutti, e con le parole, e con l'esempio della vita allagiuftitia, allafortezza,alla
manfuetudine, all'humiltà, & all'altre tante virtù, che infe con effetto haueuar
e finalmente mori nel decimo mefe del fuo Papato efu conlagrime di tutti , che
come caro padre lo piangeuano, a' 28. di Giugno dentro fan Pietro fepolto.ya
cò per lafuamorte la fedefanta vndeci mefi, e vent'vn di . Fubreue il Ponte
ficato di queftofantiſſimo huomo : ma tanta, e cofi lunga la gloria,ch'ancora vi
ue, e viuerà di longo ilfuo nome meritamente per le bocche di ogn'huomo lode
Kolmente celebrato .

BENEDETTO II.
II . PONT
PONT.. LXXXIL

Crcato del 684. a'19. di Giugno

Lodi di Be
nedetto ij. ENEDETTO 11. Romano, efigliuolo di Giouanni;fù
infin da ifuoi primi anni foldato di Chrifto, e tanto fruttofe
ce nella fcrittura facra , che fè tenuto vn de' primi dotti di
quel tempo . Fù di più humano , pietofu , e corteſe oltre mo
do , maffimamente co' poueri : onde allacciò talmente con
Coftantino quefte tante virtù i cuori degli huomini, che fu ad vna voce
a che di tutti eletto Pontefice- El'Imperatore Coftantino dalla fama della ſantità
iij. Impere
ordin
che da quell'hora auanti colui, che dal clero,cpopo
non pàriceri di lui mosso, fece vn'ordine,
chino la lo Romano fusse eletto Pontefice , non hauesse più , come fare fi folea, bifogno
dell'Imperatore, o delfuo Efsarco,che per
dall' della confermatione, & approuanone
ufirma
tione
Igerie. lui l'Italiareggeua : mafufse toftoftato da tutti tenuto vero Vicario di Chrifto.
Per
BENEDETTO IL 173

Tenthari anche Rede Lambardi , imitando la religione , e pietà di Benedetto , .Perth ri


edificò in Pauia vn Monafterio in horore difant'Agata . E Podelindafua mo- Rɔ de'Lom
bad
glie i vefligi del marito feguendo , edificò ancora ella fuori delle mura di Pauia Rodeliu.a
Là, doue fi dice alle Pertiche , vn'altra Chiefa a noftra Signora. Ilche fecero cc. Regina.
ftoro agara di Benedetto, ilquale haueano intefo , che haueffe in Roma magnifi
camenteriftoratela S. Chiefa di S. Pietro Apostolo , quella di San Lorenzo in
Lucina, quella di S. Valentino martire sù la ftrada Flaminia , e quella di noftra
Signora a' Martiri , ornandole di marmi , di porfido , e diferpentino , di opera di
moſaico, edi vafi d'argento, e di parameti difeta, e di broccato . Egli harca an All hi
cor'animo Perthari d'edificare dell'altre Chiefe maggiori, quando ne fù da Alal Duca di
chi Longobardo Duca di Trento ritratto . Coftus infuperbito di vna gran vit- Trento,
toria , che baueua de' Bauari hauuta , moffe contra il Re fuo proprio le arme .
Mafatto Perthari tosto vn'effercito ruppe nel primo impeto quefto nemico , e
dentro Trento ilrinchiufe.Et hauendoloui tenuto alquanto tempo afsediato,per
che ilnemicodi nottefifuggi via , effo ageuolmente prefe la terra . Fù Per
thariRe cofi clemente , che eßendofi Alalchi rimesso , & hauendo dimandato
perdono nonfolamente li perdonò , che anche Duca di Brescia ilfece . Scriuono
alcuni , chenel tempo di Benedetto appariſſeper molte notti frà il Natale del
Signore , e la Epifania , in vnfereno cielo vna ftella presso quelle, che le virgi
lie chiamano . Ben crederò io, che apparisse la ftella, e crinita ancora , laquale
chiamano Cometa, e che fignificafse anche, e pretendefse alcuna cofas ma che el
la presso le Virgilie fi vedesse, non farà vero,faluofe per cofa prodigiofa,efuo
ri dell'ordine naturale tenere fi vuole . Percioche le Virgilie incominciano ad Vefuulo
apparir nell'equinottio di Primauera , entrando il Sole in Ariete , chefuole ef- arde.
fer dopo la metà di Marzoinè fi videro mai nefipossono il Decembre,nè il Gen
612
naio vedere . Che dal monte di Somma poi vfuisse ancor'in quefto tempo tanto
fuoco, che tutti i luoghi circonuicini ne abbruciò, deue meno marauigliofo pare
re,fapendo, che Plinio, ilquale la hiftoria naturaleſcrisse,ritrouandofi Capitan
dell'armata delfuo Principe , e volendo da prefso quefto incendio del medefimo
luogo , che ancor nelfuo tempo fi vide , confiderare , e vedere, vi perì . Ma co
munquefifia , quefto bene è , che poco appresso feguirono vecifioni , rapine, in
cendij , e morti di Principi , e particolarmente quella di Papa Benedetto ; che
comefù à tutti viuendo caro , cofifù dopo la morte tenuto perfanto . Mori nel
decimo mefe , e duodecimo giorno delfuo Papato , e fùla' 15. di Maggio nella
Chiefa di S. Pictrofepolto . Vacò dopo lui lafede due mefi, e quindecigiorni.

GIQ
174 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GIOVANNI V. PONT. LXXXII

Creato del 665. a' 25. di Luglio.

BO

IOVANNI V. nato in Antiochia di Soria,e figliuolo di


Ciriaco, fù quafi in quel tempo creato Pontefice, che l'Impe
ratore Costantino uel decimofettimo delfuo Imperio mori, la.
fciando a Giuftinianofuo figliuolo, e fecondo di quefto nome ,
l'Imperio. Nel qual tempo paffando i Saracini nella Libia,e
nell'Africa , ageuolmente tutti i luoghi maritimi occuparo
Giuftinia. no. Marafettate alquanto Giuftiniano le cofe del nuouo Imperio , e fatto vn
ij. Imp.
dona' is groffo effercito fopra quefti Saraçini andò,& pofe in tantofpauento Abimelech
racini.
loro Ammiraglio, che da fe mandò coftui a chiedere la pace, e restituì quan
to nell'Africa occupato haueua . Scriuono alcuni , che l'Imperatore vi faceſſe
per dieci anni, e con questa conditione la pace, che doueſſero i Barbari mandarli
ogni di per tributo mille pezzi d'oro, & vn cauallo con vnferuo della lor natio
ne fopra . Hora Giovanni , ch'era di gran religione , e bontà , fù per
vna voce da tutti eletto Pontefice nella Chieſa di San Saluatore, chiamata Co
ftantinianapreffo Laterano, efù, come già Leone II. confecrato da tre vejconi,
chefurono quel d'Hoftia , quel di Porto, & quel di Velletri : ilqual costume fù
dapofteri poi cofi appunto offeruato . Fecero quefto Ponteficato celebre due
perfonefingolari , Felice zio di Flauiano , chefù di tanta integrità, e dottrina ,
che Condiperto , figliuolo di Arithperto , Re de' Longobardi, per honorarne la
fua virtù, li donò vna bacchetta ornata d'oro,e d'argento : & Giouanni Veſco
uo di Bergamo, chefù di tantafantità, e dottrina , che i Re, & i Principi , per
honorarlo,foleuano leuarfi in piè, efarli di baretta , Hora Giouanni Pontefice ,
che e prima,edopò nel Ponteficato viffe indifpofto,& malfano , hauendo com.
pofto vn libretto della dignità del pallio , nel primo anno del fuo Ponteficato
mori, efu in S. Pietro a' due d'Agofto fepolto . Ela fede reftò dopo lui ſenza
capodue mesi , e dicinoue giorni.
CO
CO NONE . 175
XI
CONONE
CONONE PONT. LXXXIV.
Creato del 686. a'21. di Ottobre.

ON ONE nacque nella Thracia,fi alleuò nella Cicilia , &


Scifma fet
effendofifattofacerdote Romano, di prete diuentò Pontefice. ima nella
Percioche mentre cheft contendefopra la nuoua elettione , e Romana
Chiefa.
che il popolo fauorifce Pietro Arciuefcono , e l'effercito vn
Teodoro prete, dopo lunga contefa ne vennero finalmente in
fpirati da Dio a quefta conclufione di eleggere Conone,perſo
na certo degna di tantd grado , cofi per le doti dell'animo , come per quelle del
corpo . Percioche eglifù eccellente di costumi, di letteratura, dipietà, di reli
gione, e di vaghezza d'aſpetto; onde per la veneranda ſua canitie,e dignità d '.
afpetto, n'era da alcuni chiamato Angelico . Eglifu d'animofemplice, eretto,
d'onagiuflitia, e modeftiafingolare, e d'vnapiù che coftantia, e prudentia. Per
la eccellentia ditutte quefte virtù , che in lui erano , fu tofto da tutti coloro , a'
quali toccaua,con grande applauſo,& acclamatione delle fue lodi confermato. Il
medefimo fece Teodoro Effarco di Rauennas ilquale mori , egli fucceffe in quel
magiftrato Giouanni Platinas ilquale crederei io, che alla patria mia deffe il no- Gio. Plati
na Eflarco.
me di Platinafi'l Cremonefe : percioche effendo ſpeſſe guerre fra i Re Longo
bardi,e gli Eſſarchi , & effendo quefto luogo quafi nel mezofra Rauenna, e Pa
uia, ch'erano l'vna laſedia, e la refideniia de gli Eſſarchi , l'altra de' Longobar
di, non è fuori di ragione, che qui vn tempo, o combatteſſero infieme , o accam
patifi ritrouallero . Dal chefappiamo, che ſpeſſe volte fi fogliono a' luoghi da
refimilinomiŝcomenel medefimo luogo fu Vitaliana dell'effercito di vitellio, che
viaccampò, coſidetta, e Bebrignano, ch'è non molto lungi da Bebriaco, celebre
perla rottadi Othone , Maritorniamo a Conone, ilquale tosto chefu Pontefi
ce, s'infermò . Paſcale Arciprete , e teforiere , e difpenfatore del teforo della
Chiefa , auido di regnare , ſubornò toſto con vn gran danaiò Giouanni Eſſarco , }
Perche dopo la morte di Conone lofauoriffe, e gli deffe il Ponteficato . Giouan-...
ni
176 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ni tolfe il danaio, ma non ofsernò poi cofa, che promettesse . E non era serto de
gno queflo auaro Arciprete d'altro cafligo; poiche douenlo il teforo della Chiefa
per ordine di Cononé & fpenfare in elemofine a' poueri, e in rifarne,& ornarne le
Chiefe del Signore, l'haueua fpefo malamente perfuo proprio , e cattiuo interef
fe. Il che è cofa di maliffimo efsempio , e non può vn'huomo maffimamente ec
clefiaftico fare cofa , che meno conuenga . Non haurebbe a queflo modo fatto
Guberto Vefcovo di Bertagna , ch'era in quel tempo di gran fantità di vita , e
dottrina . Non l'baurebbe ancorafatto Leodegario vefcono Auguftudienfe , il
quale per bauere ſpeſſo , & all'aperta ripreso Teodorico Re di Francia de fuoi
portamenti tirannici , fu fatto morire . Non l'haurebbe fatto Audoeno Arci
uefcouo di Roano , che era vnica in fantità , e dottrina . Quefti, dico , che non
nell'ambitione, e nell'auaritia , ma nel Signore Dio , e nella dottrinafanta haue
uano tutta la speranzaloro collocata, non haurebbono quello fatto,che l'auaro,
& ambitiofo Arciprete feet . Onde e presso Dio, e presso gli huomini ne confe
guirono pofcia il premio della felicità,e gloria eterna di quefta, e dell'altra vita.
Mori Cononenon hauen lo più che vndici mefi , e tre giorni tenuto il Pontefica
to, e fa a ventivno di Settembre nella Chiefa di San Pietro fepolto . Reftò dope
lui la fede fenza Paftore due mesi, e ventitre di.

SERGIO I. P ON T. " LX X X V.

Confacreato del 687. a 25. di Decembre .

ERGIO nato in Antiochia di Soria, e figliuolo di Tiberio , venne a


tempo di Papa Deodato in Roma, efu nel numero de i chierici Roma
ni riceuuto . Per laſua dottrina poi, e diligentia nelle cofediuine,mon.
tò digrado in grado ad eßere prete difanta Sufanna a duecaſe, col ti
S
tolo di quel luogo. All'hora intominciò più che mai afrequentare i ci
miteri, & à celebrare in queifteffi luoghis onde cofi fatto nome n'acquiſtò,che fis
e letto
SERGIO I. 175

diuiſo il popolo , vnaparte fauoriua Teoloro, vn'altra Paſcale Archidiacono . Scifma otta
En'eragià Teodoro co' parteggiani , e fautori fuoi entrato nella più intima uo nella
Romana
GE

partedella Chiefa di Laterano ,e la parte efteriore dalla Cappella di S.Silueftro Chief .


fino alla bafilica della cafa Giulia era da Paſcalefuo competitore occupata. In
quefta tanta altercatione, e riffa, era per venirfi fenza alcun dubbio alle mani,
perche non eraper ceder vn punto l'on l'altro , ſe non sforzato dalla punta del
ferro , quando ritiratiſi da vna parte i principali della Città , del clero, e dell'ef
fercito , incominciarono a confultare di quello , che per rimediare a quefte ri
uoltefarefi doueffe . Efinalmente hauendo bene il tutto difcuffo, paruc loro di
non douer ad alcun di questi due l'autorità Pontificia dare , poiche moffi da am
bitione con tantaiftantia la procurauano . E fatta quefta deliberatione , per
volontà di Dio,fenza che huomo vi replicaffe, crearono Pontefice Sergio. On
de toltolo dimezo quellafrequentia di gente infpalle, il portarono prima nella
Cappella diSan Cefario , e poi rompendo le porte della Chiefa di Laterano , e
cacciato via coloro , che occupata l'haueano , vi pofero Sergio dentro . Teodo
ro, che la volontà di tutti conobbe , falutò tofto'l Pontefice Sergio , e lo ba
ciò. Il medefimofece Pafcale : ma sforzato dalla moltitudine , che gli era con
Varme ignudegridando intornos perch'egli andar per neſſun conto non vi vo
lea. Quefto Pafcalefollesitò in tal modo fecretamente , e con lettere l'Effar.
co Giouanni Platina , perche haueſſe voluto effettuare quel, che promeffo gli ha
ueua,che ne vennefinalmente Giouanni in Romas oue fi ritrouò di vn fubito
Senza darne altramente auifoprima,per ritrouarli, opprimerli negligenti, &
all'improuifo . Ma quando intefe, e ritrouò efferftato Sergio per vn comune
volere di tutti eletto , incominciò à far inftantia , perche quello , che Pafcale
promeßo gli hauea , gli fi deſſe . E benche Sergio vi oſtaſſe , e biaſmaſſe
quel, chebauea Pafcalefatto , egli nondimeno dalla Chiefa di San Pietro alcu
ne cofe dipregio violentemente fi tolſe . Pafcale adunque , ch'era di tutto que
fto malcagione, essendo accufato di magia , e conuinto in giudicio , fi della
fuadignità di Archidiaconato priuo , e confinato per penitentia in vn monafte
rio , doue perfeuerando nella medeſima pertinacia cinque anni , finalmente vi
mori. Giuftiniano in queſto mezo moftrando grandiffima incoftantia e con Dio, Giuftinia
econgli huomini , paſsò armato contra il tenore della pace , che vi haueua , fo- in
no Coftan
Imp.fa
praiSaracini,& i Bulgari,dalli quali hauendo più riceuuto di male, che loro egli za vn fino.
do cötra la
non nediede,fe ne ritornò in Coftantinopoli con grand'odio di tutto quel popolo, fde
cocotato
pernon bauere i modi tirannici, e fieri delgouernatore della Cittàfrenati, e pu- lica .
niti. E ragunò vn finodo,nel quale alcune coſe fi decretarono , & approuarono,
chepoco coformi erano a quelle, che la Chiefa cattolica, e Romana teneua . V'n le
gato diSergio, che in quel tepo in Coftantinopoli fi ritrouaua,fcioccamente quel
le cofefottofcriuendouifi confermò , & approuò. Ma il Papa , quando in Roma
le vide , come colui, che non vna, ma due nature in Christo credeua, e madre di
Dio la gloriofa Vergine chiamaua , le riprouò , e cacciò via . Di che fdegnato
forte Giuftiniano mãdò Zacharia Protofpatario,cioè Principe della militia dell'
Imperio,in Roma ,perche li menafse Sergio legato in Coftantinopoli: ilche quan
M do i
176 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

do i foldati dell'effarcato d'Italia intefero, tolfero l'arme, e nonfolamente infa.


uore del Pontefice fi moftrarono , ch'ancor poco mancò, che nonfoffe perle loro
Leontio mani Zacharia morto , ilquale fifaluòfuggendo nella camera ifteffa del Papa ,
Imp. priua che nel rimandò poi fecretamente in Grecia all'Imperatore . Mentre paffauano
Guftinia-
no dell'Im quefte cofe in Roma , Leontio colfauore di Gallinico Patriarca , pofte l'armi in
peno . mano allaplebe Coftantinopolitana, fè rompere le prigioni, e preſo Giuſtiniano,
nonfolamente li tolfe l'Imperio, che ancora telatoli il nafo lo confinò nel Cher
Saracini fe foncfo di Ponto . Abimelech Amiraglio de' Saracini , che quefto intefe , fpe
pra l'Afri
ca. rando douere per le riuolte di Coftantinopoli afuo bell'agio questa imprefa effe
quire , fe ne passò con vn'armata in Africa ; doue mandò tofto Leontio anche
vn'esercito,perche teneffe quefti barbari à dietro. Ma nato poco appreſſo riuol
ta nell'effercito , crearono a vn tratto Imperatore vn certo Tiberio Cittadino
Coftantinopolitano ; ilquale fe ne ritornò volando con l'esercito in Coftantine
poli, e preſo Leontio , e troncatoli il nafo , come haueua egli a Giuftinianofatto ,
in vna prigione il pofe, ri
feruandolo à più vittuperefo oltraggio, e confinò Filip
po figliuolo di Niceforo patritio , che nell'acquisto dell'Imperio fauorito ,
Tiberio Im aiutato l'hauenasfolamente perche quefto garzonetto hauesse a compagniſuoi
per. priua
1 on iode vnfuo fogno narrato, ch'era di hauerfi veduta venire vn'aquilafopra , che con
l'imperio. le ali li copriua il capo , ilche interpretato Tiberio haueua , che a coftui l'Im

perio fi deftinale . Mentre che pafano quefte cofe in Coftantinopoli , Pipino


Pipino Du Duca d'Auftria entrò in fperanza , efifece la ftrada di douer il Regno di Fran
ca d'Auftr. cia occuparfi . Percioche bauendo intefo , ch'on certo Bertario perfonaignobi
muone
guerra le, e per cui mezo il Re Teodorigo la maggior parte dellefue cofe ifpediua,fuf
RediFran-fe
cla. a tutto quel regno in odio , ne passò con grofo effercitofopra la Francia , &
hauendo Teodorigo , e Bertario incontra vifece fatto d'arme , e vinfe . Ber
tario fifaluò fuggendo ; Teodorigo , che nel regno fi ritirò , facendo col vitto
riofo Pipino la pace , lo creò fuo maggior domo , e gouernatore delfuo regno .
Intefo dopo quefto Pipino , che ifuoi popoli dell' Auftria erano da’Germani,e da'
Sueui trauagliati,ritornò fopra quefto nemico, e vintolo , e cacciatolo via, di nuoẻ
uo nella Francia fi ritornò , perche inteſe , ch'eſſendo Teodorigo morto , Childe
perto ilfratello haueffe lofcettro del regno prefo . Fù Pipino dal nuouo Recor
tefemente raccolto , & hauendo in fuo luogo Grimoaldo il figliuolo fatto mag
gior domo di Francia , tutto colerico fopra i Sueui, ei Germani, c'haueuano ri
toltel'arme , fi ritornò . Hora Sergio Pontefice reftato pacifico , e quieto per
l'efilio di Giuftiniano , racconciò la Chiefa di S. Pietro, che n'hauea da molti ca
pi bifogno e tornò ilfrontispicio di opere di mosaico ; e vifece candelieri d'ar
gento , & altre cose d'oro, e d'argento medefimamente. Ritrouò vna parte del
la Croce del Signore in vna caffetta di rame, e la ripofe in più ricco vafo , come
ripofe ancor'in più honorato luogo il corpo di S.Leone, che fino a quel tempo era t
ftato affai vilmente tenuto . Rinouò le ftatue degli Apoftoli, che per l'antichi
tà erano mezo guafte. Egli in effetto e racconciò, efè di nuouo molti ornamen
ti di Chiefe, che farebbe vn andar troppo in lungo , fe di tutti fcriuere partico
larmente voleffimo. Questo Pontefice ordinò, che nello spezzar dell'hoftia sa
cra
SERGIO I. 177

erafi cantalle, o dicefse tre volte l'Agnus Dei, qui tollis peccata mundi . In
Agnus Dei
ftitui ancora, che ogn'anno il dì dell'Annonciata , e di S. Simone fifacesse vna dacui infti
folenne proceffione per la Città, laquale da S. Adriano partiua . Mandò Da Meffa. to ne la
miano per Arciueſcouo in Rauenna , e Berflaualdo in Bertagna . Recò con la
fuadottrina , & autorità alla verità cattolica la Chieſa di Aquileia , che non
afsentiua del tutto al quinto generale concilio . Scriuono alcuni , che in questo
tempo fosse in Leodio Lamberto perfona di gran fantitàfatto martire , per ha
uer volutoriprender Pipino , che hauendo moglie , fi tenefse in cafa in luogo di
moglie Alpiade fua concubina, & vogliono, che ilfratello della medefima Al
piade lofacefsemorire , eche ne morisse pofcia coftui di mala infermità , che i Sagonia
pedocchife'l mangiarono . Vogliono anche alcuni , che in quefto tempo i Sasso- quandove
ni, moffi dalla uirtù , cfantità di Sergio venissero primieramente al battesimo . de di alla
niffe Chri fe
Hora hauendo queftofanto Pontefice tenuto tredici anni , otto mefi , & uenti- to .
tregiorni il luogo del Vicario di Chrifto , morìfinalmente , efù con vn pianto
generale di tutti, che diceuano hauere il padre proprio perduto, con gran pompa
aglig. di Settembre nella Chiefa di San Pietrofepolto . Vacò dopo lafua mor
te vn meſe ,j& venti giorni la fede .

GIOVANNI VI. PONT. LXXXVI.

Creato del 701. a' 19. d'Ottobre .

IOVANNI dinatione Greco, fù in quel tempo eletto Pontefi


Gee,cheTeofilatio venendo in Italiafmontò primieramente in Sicilia . I Teofilatio
foldatiItaliani, che per efferfi ne' tempi a dietro mostrati quafi ſempre più Pa- effarcof
pefchi,che Imperiali, temeuano, che la venuta di quello Effarco non apportaffe
lore qualche male , deliberarono tofto , ch'in Roma veniffe , divcciderlo . Ma
Theofilatio efsendofi il Papa pofto in mezo per quietarli , e pacificarli , fotto
queftofcudofifaluò, & hauendo affettate tutte le cofe , fe ne passò in Rauenna.
M 2 In
178 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

di quefta difcordia,che frà


Gifolfo Lo In questo Gifulfo Duca di Beneuento con lasperanza
gobardo , l'Effarcose ifoldati vedena,preſe l'arme,e paſſatone in terra di Lauoro,prefe So
inuoue l'ar ra,e Arpino, epofe le ville afuoco, e fe ne portò i greggi intieri , e i contadini
3111 contra
Grai ifteffi prigioni . Il Papa, che tutte quefie calamità fentiua , mandò tofto i ſuoi
oratori a Gifolfo,perche gli ordinaffero, che lasciando quello, chefuo non era,ſe
'.
ne ritornaffe alfuo ftato,minacciandolo, chefe altramente faceffe,fuffe certo,ch
in breuehaurebbe ilflagello di Diofentito . Spauentato per queste parole Gifol
fo,restitui le terre,cheprefe baueua,efe ne ritornò in Beneuento. Et il Papa,per
Giuftini quanto ilteforo della Chiefa lofoffriua, vn gran numero di prigioni rifcoße. Ho
nogià Im ra Giustiniano, ch'era stato da Tiberio nel Cherfonefo di Ponto confinato ,fug.
per.' fugge
di doue era gendo di quel luogo , fi ricouerò con Cacamo Rede' Bauari, ilquale da principio
configato. con tantacortefra lo trattò,che ancor la figliuola gli promiſe per moglie.Ma ef

Jendo poi da Tiberio con danarifubornato, e con doni ,fi rifoluette di tradire ilfuo
hofpite,e genero, che cofi prima honorato baueua . Effendofi di ciò auiſto Giuſti
niano,fe ne fuggi a Trebellio Re de i Bulgariscol cui fauore, e aiuto fù poco ap
preffo nell'Imperio ripofto . Mentre che in Europapaffano quefte cofe, i Saracini
oc occupata la Libia, e l'Africa ,ne paſſarono ſopra la Spagna, e la occuparono tutta
Spagna da
Saracini. fuori, che gli Afturi,e i Catabri,i quali come furono gli vltimi popoli della Spa
gna che il giogo Romano haueſſero , egli vltimi, chefi ribellaßero , e foli final
mente,che ilgiogo fifcuoteffero de Visigothi , cofi furono all'hora quelli, c'hauen.
do lafede di Chrifto riceuuta, coftantiffimamete con l'arme dalla furia de'Saraci
ni fi difenfarono . L'Africa adunque,che dopo, che Belifario Capitano del primo
Regno di Giustiniano la ricuperò fu 170.anni all'Imperio Romanofoggetta,in questo tem
Africa , el
Gaat oc po fù da ' Saracini infieme col regno di Granata in Spagna occupata , e già
cupata da
Saraceni per 740.anni alle leggise coftumi loro obbedifce, con gradiffima ignominia del no
me Chriftiano,e de' SpagnuoliSpecialmete,chefe benfogliono il lor valore inalza
re al Cielo,fifoffrifcono nodimeno quefta vergogna sùgli occhi.Scriuono alcuni,
che Beda, che in quefti tempi viucua , dolendofi di quefta comune calamità del
Chriftianefmo nefcriueffe a tutti i Principi Chriftiani, perche prendeſſero l'arme
contra quefti comuni nemici della fede.Fù Beda nella Greca, e Latina linguaben
dotto, e per lareligione, e modeftia grande, ch'egli hebbe , ottenne il cognome di
Beda huo. Venerabile . Perche eglifcriße molte cofe fopragli Atti de gli Apoftoli, efo
modottili
mo. pra S.Luca Scriffe anche vn libro de' tempi,e molte homelie , delle quali i facer N
doti della Francia molto fi feruono . Furono ancor'in queſti tempi tenuti gran
dotti Strabone,& Amonefratelli di Beda,l'vn de' quali elegantiffimamenteſcrif
fe molte homelie , l'altro commentò il Genefi . Hora Giouanni Pontefice racon
ciata in vaticano la Chiefa di Sant' Andrea, e rifarcito il tetto di San Marco , &
ornato con colonne d'ambe le parti l'altare di San Pietro, mori nel terzo anno,
e terzo mefe delfuo Papato a 17.di Gennaro , e come vogliono alcuni martire.
Manonfi sà bene,da chi quefto martirio fofferiffe . Fu sùla via Appia nella ca
tacomba di San Sebaftiano fepolto . E vacò vn mefe , e dicinoue giorni la fede.

GIO
TGIO VAN NI VIL 179

GIOVANNI VII. PONT. LXXVII


CON Creato del 705. il primo di Marzo . TA
19
121

pa 381 3

ra

Log

IOVANNI Settimo di natione Greco , e figliuolo di Pla


tone,prefe in quel tempo il Papato , che ritornato Giuftiniano Giuftinia
in Coftantinopoli , in prefenza di tutto il popolo fece morire nolm .tor
nain ftato,
Tiberio, e Leontio , che priuo dell'Imperio haueuano . Fece e vendette
anche di varie maniere morire molti de' nemici fuoi ; e molti da lui faite.
nepole prigioni , de' quali ogni di fempre , che moccandofi
il nafo della ingiuria, chegli era stata fatta, fi ricordaua , faceua alcuno morire .
Fece ancora cauare gli occhi a Gallinico Patriarca Coftantinopolitano , & in
Roma lo confinò . Et in luogo di lui fece Patriarca l'Abbate Ciro , che nelfuo
efiliofe gli era cortefiffimo moftrato . E fpinto dalla medeſimaſciocchezza , e
furore , nel qualera prima , che l'imperio perdeſſe , ne mandò due Arciuefcoui
fuoi in Roma, perebe al Pontefice Giouanni perfuadeffero , cheraunaſſe on ſi
nodo, e quello , che gli Orientali credeuano , faceffe anche riceuere da gli
Occidentali . Ma quelli paſſati in Roma , con poco frutto , fe ne ritornarono
di nuouo in Coftantinopoli . E Giouanni , come a coftante , e buon Ponteficefi
conucniua , queste pazzie dell'Imperatore con cenfure , & interditti caftigò .

0 Sifcriue, maſenza il nome dell'autore, che Arriperto Re de' Longobardi, mof- Arriperto
fo da religione,donaffe alla Chiefa Romanale Alpi Cottie, con quanto è da Tu Logobardo .
Hong rinofino a Genoua . Altri dicono , che quella donatione fufle da Arriperto
confermata. Manon ritrouandofi della donatione cofa certa,è vanità ragionare
A
diconfermatione. Ma ritorniamo a Giouanni Pontefice,ilquale effendo di mol
A
185 taeloquentia , e fantità , edificò in San Pietro vna cappella in honore di noftra
·Signora , nelle cui mura di opera di mufaico furono pitture di alcuni Santi d'
ambedue i lati vagamente lauorate . Rifece medefimamente la Chieſa di
Santa Eugenia , ch'era già per la vecchiezza ruinata . Abbelli ancora
d'ornamenti i cimiteri di San Marcellino , Marco , e Damaso Pontefice .
M 3 Efi
180 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Efinalmente molte altre Chiefe difatue di Santi , e di belle pitture ornd. Nel
le quai pitture , eftatue haueano gli artefici imitata la grauità, e dignità di que
fto Pontefice . Onde chi le miraua , liparena di vedere il Pontefice ifteffo con le
fue tante virtùful viso . Mori Giouanni hauendo tenuto due annifette mefi , e
dieci giorni il Ponteficatos efùfepolto a ' 18.d'Ottobre nella Chiefa di S. Pietro
dauanti l'altare della cappella di noftra Signora , ch'egli già baueua edificata .
E vacò lafede tre mesi .

SISINIO PON T. LXXXIII.

Crea to del 707. a'18 . d'Ottobre .


}
}

ISINIO , ò come altri lo chiamano , Sofimo, nato in So


ria, e figliuolo di Giouanni , non viffe più che ventigiorni
Pontefice . Nel qual tempo dicono, che foffe di monte Caf
fino, per la folitudine di quel luogo , il corpo di San Benedet
to rubato , eportato in Francia . Era Sifinio talmentegra
uato dallegotte , e nelle mani , ene i piedi, che non potea ne
caminare, ne porfi il mangiare in bocca ; nè con tutto questo
per quel tempo , che a lui toccò, lafciò mai difare , e di prouedere tutto quello,
ch'era il bene della Chiefafanta , e del Chriftianefimo i ne folamente nel Ponte
ficato, ma prima ancora che Ponteficefoffe . Etgià haueuafatta buona proui_
fione di quanto biſognaua , per riſtaurare , e riporre in miglior forma le mura
della Città, e tutte quelle Chiefe , ch'eſſo vedeua per l'antichità andare in roui
nas quando di vnfubito la morte l'oppreffe, efù a' 23.di Nouembre nella Chie
fa di San Pietrofepolto . Vacò dopo lui lafede vn mefe , e diciotto giorni .

CO
1
COSTANTINO. 181

f LXXXIX. 0.
COSTANTINO PONT.

Creato del 707. a' 23. di Decembre .

XI

OSTANTINO anch'egli nacque in Soria, efù figliuolo di Gio


---

uanni , e creato Pontefice in quel tempo , che in Romafù per tre an


nigran careftia nella quale eglifù a tutti , e fpecialmente a' poueri ,
digranfoccorfo. Onde tutti diceuano effereftato Coftantino mandato
dal Cielo , perche in tanto flagello,e miferia non moriffero tutti . Giuftiniano in Giuf
Empirà
tiniadi
queflo moffo dall'odio , che portaua al luogo feffo , doue era ftato confinato , è no Imper.
Spinto dalfolitofuo furore , mandò nel Cherfonefo Mauritio dell'ordine de' Pa
triti, Helia Spatario con un'arma ta , perche non vi lafciaffero in quel luogo
da quattordici anni in sù perfona viua . Il che coftoro cost appunto effequirono :21

perchela rabbia del principe loro ſiſatiaſſe , e fodisfaceſſe. Nefùfolamente cru


dele Guftiniano , ch'ancora non volle cedere a qualunque ingrato , c'haueffe il
mondo:perciocheguerreggiando co' Thraci , a quel Rè Trebellio , dal quale erà
ftato tanto aiutato , efauorito, che ricuperato l'Imperio ne haueua, egli andò in
vnfubito nemicberolmente fopras manefù con fuo danno ributtato a diettro ,
nèfece ilfuo ingrato , emaluaggio animo effetto alcuno . E non fi muto punto
dellafua trifta vita paffata , perche tante calamità paffaffe ; fi mutò folamente
in quefto, che, come nonſoleua primafare, venerò , e difensò poi la fedia Apos
$ flolica. Percioche douendo Felice Arciuefcono di Ravenna per ordine del Pon
tefice mandare in Roma , come fi coftumaua , a dar fecondo la forma ordinaria
obbedientia , & recalcitrando , e moftrando arrogantemente non volerefarlo s
Giuftiniano , che ne hebbe auifo , ne fcriffe tofto a Teodoro Patritio capitano
dell'armata , perche paßaffe a queft'effetto col primo tempo in Rauenna. Coftui
passò 1ofto , e vinti i Rauennati in battaglia, molte calamità lor diedes e poftone
Felice in ceppi, lo mandò in Coftantinopoli . E Giuftiniano , che dellafua perti.
nacia , & inobedientia caftigar lo volte , li tolfe prima la vifia de gli occhi con
bacini infocati, doue lo forzaua a douer con occhi apertiguardarele poi in Pon
M 4 to
182 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Aifprendo to to confind , Ma non lodò il Pontefice quefta crudeltà, c'haurebbe voluto


Longobar
do. con piacevolezza , e non per quefta via ridurre Felice ad obbedientia . Mentre f"
che quefte cofe fifanno dal Pontefice Romano , è dall'Imperatore , Aiſprando
defiderofo di ricuperare il Regno dell'auolofuo , ne venne con l'aiuto de' Bauari
in Italia con v'esercito , efacendofatto d'arme con Arriperto to vinfe. Evo
lendo con troppafretta Arriperto fuggire , in vn rapido fiume peri . Ma mo
rendo ancora non molto poi Afpirando , con confentimento di tutti lafcio Lui
tprandofuo figliuolo herede , e fucceffor nel regno . Giuftiniano in quefto mo
ftrandogran defiderio di vedere il Papa lo mandò a pregare , ch'a lui andaſſe ,
e li mandò a quest'effetto l'armata fua . Il papa andò, & effendo vicino a Co
ftantinopoli , gli vfci per honorarlo otto miglia incontro fuori della Città Tibe
Coftantino
và rio figliuolo dell'Imperatore con vna compagnia regia, e Ciro Patriarca con tut
Coftantino to il clero . E veftitolo Ponteficalmente con folenne pompa lo menarono nella
po.i.
Città. Indipofciaparti per Nicomedia,doue douena da Nicea l'Imperator ve
nire , efù ancor qui con non minor pompa , che in Coftantinopoli , riceuuto . E
venendoui poco appreffo Giuftiniano , nonfolamente il Pontefice abbracciò, che
ancor li baciò i piedi , per honorarlo . Hauendo molti di ragionato infieme di
molte cofe, & hauendo Giuftiniano i decreti de Pontefici confermati, Coftanti
no finalmentefi licentiò , efil partire amoreuolmente ricordò all'Imperatore
che non voleße più di quel ch'era, aggranare l'efilio di Filippico, che nel Cherfo
nefo confinato fi ritrouaua . E diceua quefto, perche bauendo intefo, effer Filip.
pico generofo e prudente molto dubitaua, che vn di qualche fcandalo non ne na
Giuliniano fceffe . Ma Giuftiniano , che poco a buoni ricordi del Pontefice preftò gli orec
ij.mp.vc
cifo in bat chi,ne mandò vn'armata in Ponto con animo, chefoſſe a Filippico tolta la vita.
tagli . Ma effendofi con costui l'effercito accoftato,fe ne andò con l'ifleßa armata Filip.
Flippico po alla volta di Coftantinopoli , e lontano dodeci miglia dalla Città fé con Giu
Imp.hereti
€0 . ftiniano, e Tiberio battaglia, e vincendo amendue , gli ammazzò, & d'vna vo
lontà di tutti fubito prefe lo fcettro dell'Imperio . Et hauendo poi confinato
Ciro Patriarca in Ponto , perche col Pontefice Romano fentiffes diede quella
prelatura a Giouanni monaco herefiarca . E mandò tofto in Roma in fcritto
l'opinione heretiche, che coftui teneua, comandando, che da tutti appronatefof
fero . Ma Coftantino in vn finodo, ch'egli nefece, non ſolamente reprouò, e dan
nò l'opinioni di Filippico , e di Giovanni monaco, mafece ancor' on decreto ,che
le imagini di quellifanti padri,che ne'ſei concilij paſati ritrouati preſenti fiera®
no ,fuffero nel portico di S. Pietro dipinte , percioche haueua egli intefo , che
fuffero per ordine di Filippico ftate raſe,e tolte via per vna ignominia dalle mu-·
Anaftafio ra della Chiefa di S. Sofia, doue dipinte erano . Ordinò ancor il Pontefice , che
Imper.
nonfi doueße il nome di queft' Imperatore heretico nelle fcritture publiche , nè
priuate porre,ne in argento, nè in rame , ò in piombo intagliare. Ma nel primo ·
anno, e fefto mefedel fuo Imperiofù Filippico da Anaftagio cognominato Ar
themio a forza d'arme priuo dell'Imperio , & della vita . Anaftagio feriffe
Teod fio tofto al Pontefice promettendo douerefempre efferefiero difenfore della fede cat
iiij. Imp. tolica, e delfefto generale Concilio . Mafù ancora coftui il terzo annofeguente
da
TM C1 ON SIJAVN T K N OASI 183:
"
★ da fuoi ſteſſi foldati priuo dell'Imperio e da Theodofio,chefu in fuo luogo eletto,
forzato a riceuer i facri ordini,perche essendofacerdote non potefse più all'Im
perio afpirareT heodofio, che era Cattolico,fece tosto riporre ne' luoghi loro le
imagini de'fanti,che haueua Filippico tolto via . E Felice,che, come fi è detto, fi
ritrouaua confinato in Ponto , lafciando la fua berefia,fe ne ritornò nella patria,
enella fuadignità , della qual era stato depofto . Fù anche in quefto tempo di
chiarato,che Vefcovo di Pautafuse folamete alla Sedia Romana e non ancora
all Arciuefquo di Milano foggetto percioche era frà quefti due prelati ftata
1630 gran tempogrande, & oftinata contesa . Scriuono alcuni, ch'in quefti tempi due
2 Re di Sassonia ne venissero per votoje per religione in Roma, & che iui di pefte
(come io penfo) morissero . Ne molto poi ancora Coftantino Pontefice mori,
112

bauendofette anni, e ventigiorni la Chiefa retta, e fù a dieci di Feb.nella Chie


1

fa di S.Pietro fepolto.Vacò dopo lui va meſe,& vndeci giorni la fede.

ANNOTATIONE.

Quefto Coftantino fu il primo Pontefice , c'haueffe ardimento di refiftere pu


blicamente , & moſtrare all'aperta il vifo all'Imperatore Filippico , che dopo la Coftantino
Papa fu pri
inorte di Giuftiniano il giouane,Principe Cattolico, haueua l'Imperio occupato. patup
Percioche effendo queft'Imperatore nell'herefie de gli Iconomachi trafcorfo, hebbe ardi
di refi
hauca comandato fino al Pontefice Romano,che fi doueffero per tutto l'imagini tere alla
de'fanti cor via. Al che il Papa coftantiffimamente fi oppofe : & volendo Leo- foper a a
neIII.che nell'Imperio fucceffe , fare ilfomigliante , Gregorio fucceffore di Co- gli Imp..
ftantino tolfe, e ragioneuolmente a' Greci quella parte dell'Imperio in Italia, che
iLongobardi non poffedeuano ; e fù nel 729. Gregorio III.poi , che al fecondo
fucceffe , veggendofi dell'aiuto dell'Oriente mancare , fù il primo , che ricorreffe
a' Francefi, ch'erano in quel tempo molto potenti, & a Carlo Martello padre del
Re Pipino chiefe contra Longobardi (che trauagliauano Roma) foccorfo . Ilche ' 3
hebbe con la rouina de' Longobardi fine . Et fi caua tutto questo da Ana
ftagio Bibliothecario nelle vite de' fopradetti Pontefici , da Paolo Dia
cononell'vndecimo , e terzodecimo capitolo del fefto libro del
l'hiftoria de' Longobardi ; da Annonio , che delle cofe de'
Francefi fcriffe, nel quinquagefimofettimo capo del
quarto libro, e da gli Annali Coftantinopolitani ,
che vanno fotto nome di Eutropio , e ne fù
l'autore Niceforo Patriarca Coftanti
nopolitano , & Anaftagio Bi
bliothecario li traduf
fe di Greco in
Latino ..

GRE.
184 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GREGORIO II. PONT. XC.

Creato del 716. a' 1.di Marzo .

REGORIO Secondo Romano, e figliuolo di Marcello,face


dofi a tempo di Sergio Pontefice chierico , hebbe la cura della
libraria Palatina,di tantafede,& integrità tenuto era. Fatto
pofcia Diacono,ne paſsò con Coftantino in Coftantinopoli.Do
ue trattandofi di molte cofe appartenenti allafede, cofi acuta
mente virifpofe,che ogn'vno marauigliato reftaua delfuo bel
lo ingegno,e dottrina . Percioche egli fù di tanta eruditione, e facondia, che age
uolmente conuinceua quelli , c'haueuano opinione contraria alla verità cattoli
ca. Horafubito,ch'egli prefe il Ponteficato,riftorò le mura della Città, che gli
anni in parte confumate, e ruinate haueuano . Ripofe in San Pietro,& in S.Lo.
renzo fuori delle mura i traui già guafi per l'antichità . Il medefimo fece di
molte altre Chiefe ruinate, chefarebbe lunga hiftoria voler di tutte diresalle qua
lifè molti doni d'oro , e d'argento . Non tacerò, ch'egli rifeċe sù la via,che mena
adHoftia, vn monafterio non molto dalla Chiefa di S.Pietro lontano, le cui ruine
fino al di d'hoggi vediamo . Rifece anch'il monafterio di S. Andrea, e vi pofède
monaci ,perche celebraſſero le lodi del Signore. Fù lode ancor peculiare di queſto
Germani
batteza nofi. Pontefice il venirne i Germani al battefimo ;percioche mado loro Bonifacio mo
naco,che dalle tenebre cauandoli, alla luce della verità li conduceße. E il Ponte
fice ifteffo battezò con le fue mani vn gran numero di quefti Germani , che veni
uano in Roma . Sforzò ancora con lafua autorità Luitprando, che da principio
ricufaua, a confermare la dannatione di Arithperto della quale si è parlato di
Rauenna fopra . Occupò Luitprando nel principio del fuo regno gran parte della Baua
prefa da i
Longobar ria, aßediò,e prefe Rauenna . Nel tempo di quefto Pontefice talmente allagò
di ilTeuere , che entrò per la portadelpopolo , e corfe per la via Lata all'altezza
Teuercal
laga, d'on buomosefi nauigò con barche non picciole da Ponte molle fino allefcale di
San

>
GREGORIO II . 185

San Pietro . Duròfettegiorni queſta acqua con gran danno de'Cittadini,perche


ruinò molte caſe,efuelſe, eguaſtò gli alberi, ei ſeminati per li giardini, e per le
campagne.Si eccliſsò ancor'in quel tempo la Luna, che diſanguigno colore diue
tò.Vna cometa ancora, che apparue con la coda volta a Settentrione, diede pre
fagio dellefuture calamità . E Gregorio, per placare l'ira del Signore, e farlo a
fuoifedeli propitio,fè per tutta la Città molte proceſſioni.Mentre che il Papa era
in Romain queste cofe occupato, hebbe auifo, che i Longobardi di Beneuento ha
ueuano a tradimento prefa la rocca di Cumu.Di che egli turbato forte,fece tofto
a Longobardi intedere, che voleffero fubito quella rocca, che contra il tenore del
la pace occupata haueuano, refii tuiresaltramente haurebbono in breue ilflagel
lo, e laira del Signore fopra di loro fentito . E perche queſti eſſendo di ciò più
volte richiesti,non vi dauano orecchio,propofe egli a' Napolitani vn bel premio,
perche quellarocca aforza di arme ricuperaſſero, e mandò loro vn buon nume
rodifoldati Romani. Andarono Napolitani all'imprefa,e ricuperarono la rocca
di Cuma,tagliando apezzi trecento delli nemici,che l'haueuano inguardia, efa
cendone cinquecento cattini, che li mandarono prigioni in Napoli, douefù tofto
dato a vittoriofifoldati il promeffo premio . Ritrouandofi adunque Gregorio in
pace, voltò l'animo al riparare , e rifarcire de luoghifacri . Rifece la Chiefa di
fanta Croce in Gierufal m, che erag à tutta guafta , e riſtorò i portici d'ogni in
TT torno , cheerano già andati in ruina . Edificò da' fondamenti la cappella di Su
fannanelmonte Celio , Dedicò dopo la morte di fua madre lafua cafa paterna in
bonoredi S.Agata, e vi edificò vn monafterio dandoli poffeffioni, onde potefſc
ro i monachi,cheftare vi doueuano, commodamente viuere . I Saracini in questo
moffidalla difcordia , che fra Chriftiani vedeuano , paſſarono dall'Africa nella Spagna oc
Spagna,e ponendola tutta afacco,fuori che la Granata, che era da Saracini pof- cupita da i
Saracini.
feduta, ne penetrarono con le mogli, e co' figli loro fino nell'Aquitania , per occu
parfi quefta Prouincia . Era in quel tempo celebre molto per tutto il nome di
Carlo Martello figliuolo di Pipino . Percioche di più di Grimoaldo , che li mori, Cario Mr
hebbe Pipino due figliuoli, Carlo Mano, e Carlo Martello ; il quale folo dopo la tello , e fue
imprefe.
morte di Pipinofuo padre il Regno di Francia ottenne,benche molti contrari vi
baueffe , especialmente Eudone Duca dell'Aquitania , e Chilperico , che erada Eudone.
Aquitano .
Francefi dopo di Theodorigo ftato fatto lor Re . Ma Carlo Martello paffato con
lefuegenti ilfiume Sequana,& azzuffatofi col nemico, nel primo impeto li rup
pe,e pofe in fuga, e s'infignori affatto di tutta la Francia . Paßatone poi il Rhe
_1? no,aggiunse alfuo Regno i Saffoni,gli Alemani ,i Sueui, e i Bauari, ch'egli vin
cendofifefoggetti . Ma hanendo nuoua , che Eudone baueffe nella Francia i
Trecento
Saracini chiamati, a gran giornateſopra questi barbari fi moſſe , facendour sù li quaranta
confini di Tours on granfatto d'arme, con loro gran ftrageli vinfe . Percioche mila Sara
vogliono gli hiftorici , che in quefta battaglia moriffero trecento quarantamila ti ina oglia
pezzi
Saracini, e di Francefi non più , che mille cento , e cinquanta . Scriuono alcuni, cefi.
da i Frans
chemoffo Eudone da vn cofifatto pericolo ,fi accoſtaſſe finalmente con Carlo . I Coftantino
Saracini tolti via a quefto modo con la virtù di Martello dalle spalle della Spa- poi affei
diato de
gna, e della Francia , che a pericolo di perderfi affatto fi ritrouauano , tutta la Saraceni.
rabbia,
T
186 PLATINA DELLE VITE- DE
' PONT.

rabbia , e degno loro per queſta rotta conceputo , fopra Coſtantinopoli volje.
ro, la quale città con vn numero incredibile di loro affediarono , e le furono per
terra , e per mare tre anni ſopra . Ma alla fine perli tanti difagij,che quiſen
tiuano , e difreddo , e di fame, e d'vna peftilentia , che liſcemaua mirabilmente,
Lafciarono l'affedio , e fe ne ritornarono alle cafe loro . La medesima peſte vo
gliono , che vccideffe de' noftri in Coftantinopoli da trecento mila anime . In
quefto mezo i Longobardi in Italia ſotto la ſcorta di Luitprando tennero vE
Rauenna buon tempo affediata Rauenna, e le prefero finalmente à forza, e lafaccheggia
1a da iLon rono 3 portandofene pofcia in Pauia quanto qui di buona era . Onde all'hora cre
gobardi. dereiio , che portata vifuſſe quella bella ftatua di bronzo equeftre , che le genti
di quel paefe chiamano il Sole del Re . Questa è la varietà , e mutabile vicenda
delle cofe humanes che quello, c'haueua già Teodorigo prima, e gli altri Re Go
Cōgiura in
Roma con. thi , e poi gli Effarchi portato da Roma in Rauenna , fu poi da altri in varij luo
trail Papaghi diftrutto . In Roma in questo congiurarono alcuni feditiofi contra il Pon
tefice, e capifurono Bafilio Giordano Cartilario, Giouanniſoddiacono cognomi
nato Lurione , e Marino Spatario , che in nome dell'Imperatore hauea in quel
tempo il gouerno del Ducato di Rom 1. Questa congiura , perche l'Imperatore
richiamò a je Marino , fù per all'hora in altro tempo differita . Tentarono an
co i congiurati Paolo Eſſarcho , perche voleuano in negotio di tanta importaɛ.
ția per capo hauerlo . Mafcoprendofi il trattato , ne preſe il popolo di Romale
arme, e tagliarono Giouanni Lurione a pezzi , e gli altri congiurati diffiparo
no, e difunirono . Bafilio fo rinchiufo in vn monafterio , doue fini la fua vita .
Ma Paolo fi ritrouana forte dal Pontefice offefo , perche ſe le vietaſſe potere
fcuotere certe nuoue gabelle.Onde, & infecreto,& in palefe cercaua di farlo per
Leone ordine dell'Imperatore morire . Mai Romani & i Longobardi con le arme in
Imp.nemi mano lo difefero . Vedendo all'hora Leone 111. Imperatore non potere all'.
dell'ima aperta il Pontefice offendere , ordinò , che tutti quelli , chefotto l'Imperio Ro
co l.
Bio
mano fi ritrouauano, doueffero tor via dalle Chiefe,& annullare tutte le ſtatueze
::J
imagini de Santi , Ilche dicea egli farlo, perche non fuffero i fedeli idolatris e
grauiffima pena imponena a chi obbedito non haueffe , o in ciò contrauenuto
fufse . Non folamente non obbedi Gregorio a cofi fatta impietà , che ancora
non reftò di far predicare per tutto , e ricordare a' Cattolici , che per paura
dell'Imperatore non fi lafciaſſero in cofi fatto errore trascorrere . Il perchefi
animarono , e ftabilirono in modo gli Italiani, che mancò poco , che non eleg
gefsero vn'altro Imperatore . E l'autorità di Gregorio puote in ciò molto ,
che dubitaua , che maggiore fcandalo non ne nafceſſe , In Rauenna nacque
01 T
nondimeno feditione , e difcordia , mentre , che vna parte fauorifce il Pa.
pa , vn'altra l'Imperatore . Nella quale riuolta vi fu Paolo Elarco infieme
col figliuolo tagliato a pezzi . Fù in luogo di coftui mandato dall'Imperatore
in Rauenna Eutichio con ordine , che con promeffe , e con doni fubornaſſe i Lon
gobardi , perche dall'amicitia , e beniuolenza del Papa fi ritiraſſero . Ma
coftui, che s'auide , che quefto negotio tante volte tentato indarno , non gli
riufciua punto , per altro tempo lo riferuò . Per la qual cofa ritra
uan
!
GREGORIO II. 137

mandofi il Papa di quefto trauaglio libero, incominciò a vifitaregliſpedali, e lè


Chiefe,e a rifarcire,e rimediare a tutti quei luoghi, ch'effo vedea, che bifogno ne
1 baueffero , Conchinfe ancorafra il Re de' Longobardi,e i Duchi di Spoleto , e di
Benevento la pace. Percioche s'era quefto Rerifoluto di ridurli amendue al ver.
de, etanto inlui puote l'autorità del Pontefice , che loro perdonoseperche n'era
fino in Roma conl'effercito amicheuolmente per ragionare col Papa venuto , de.
dicò in S.Pietro laſuaſpada,e tutte l'altre arme, che indoffo haueua, in fegno di
douer in quefta concordia perfeuerare . Mal'Imperatore Leone fpinto di nuouo
dalfuofcioccofurore , di nuouo comanda a 'fuoi , che li portino quanteftatue
di legno,di marmo, o di bronzo haueano, e fattone vna pira , le bruciò tutte, e
fece tutti quelli,che portate non gliele haueuano, crudelmente morire . E perche
Germano Patriarca quefto atto biafmaua,lo mandò in efilio, e nel fuo luogo ri
pofe Anaflagio, chepoco benfentiua dellafede ; ilquale poi Gregario in vnfino
do,chefece, priuò,e lofeparò,e diſtolſe da gli officij diuini, mentre che alla fede
Cattolica non ritornaua . Egli dafanto,& animofo prelato fcriffe più volte al
Imperatore , che laſciando gli errori di quelli cattiuelli , che lo feduceuano , ne
abbracciaffe la verafede, e fi reſtaſſe di bruciare, e torre via le imagini de' fanti,
per la buonamemoria de' quali fi deftano gli huomini alla virtù , & alla loro
imitatione . Scriuono alcuni, che in quefto tempo veniffe d'Inghilterra in Roma
Bonifacio monaco, chefù perlaſuaſantità fatto Vescouo , e mandato in Germa.
enia apredicare , e confermare quei popoli nellafede ; il che egli fece cofi bene,
che fù creato Vefcouo Maguntino . Paſſato poi à predicar in Africa , fù
16 da'nemici del nome Chriftiano vccifo, e fatto morire . Vogliono che
S foffe anche in quefti tempi celebre di miracoli S. Egidio di na
tione Greco,e che Petronio cittadino Romano afuefpefe
E pervnfuo voto racconciaße la Chiefa di S. Bene
detto,che era quaſi tutta per terra.Gregorio ,
che mentre viffe, eccitò fempre col fuo
effempio tutti allafantità, alle
virtù ; morifinalmente,ha
uendo ottimamente
gouernatafede.
ci anni,
noue meſi,& vndecigiorni la nauicella di Pietro,'efu
agli vndici diFebr. nella Chiefa di S.Pietro fe
polto . Vacò perlafua morte la fede 35.
giorni . E vogliono , che nelfuo
Ponteficato creaf
Se 148. Ve
fconi

GRE
188 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GREGORIO III. PONT. XCI.

Creato del 731.a's . di Marzo,

REGORIO Terzo Soriano , e figliuolo di Glouanni , prefe


il Ponteficato nel 731. anno del Signore con gran confenti.
mento di tutti . Fù nella lingua Greca , e nella Latina ben
dotto, e talmente penetrò gli intimi fenfi della Scrittura Sa.
cra, che non erachi più di lui valesse e nel predicare,e nell'in
terpretare delle cofe grandi, & occulte. E nonfolamente con
la voce , e con le parole commoueua i popoli , che non era ne ancor cofa, ch'egli
bauefse potutofareper commouere, & incitar con l'esempio, ch'egli hauesse la
fciato difare. Onde era difficile il far giudicio, fe egli più con leparole, o con le
operefufse pronto àgiouare . Efu così coftante difenfore della cattolica , e vera
fede, che ne acquistò per ciò graui inimicitie con molti principi d'importantia ne
fi lafciò mai dalle arme , ne dalla potentia , o dalle minaccie vn punto dallafua
coftantia diftorre . Fú finalmente di tanta humanità , che con marauigliofa ca
rità abbracciaua , efouueniua con molte elemofine i poueris rifcoteua i cattiui ,
pagana per li debitori impotenti, e carcerati, difenfaua i pupilli,e le vedoue,per
che da' potenti nonfufsero oppreſſi, talmente che ne era con veritàpadre,e paſto
Papa Gre re di tutti chiamato . Subito che egli prefe il Ponteficato,con confentimento del
For
fcomuni clero di Roma priuò l'Imperatore Leone dell'Imperio , e della comunione de' fe
са Leone deli, per bauer tolto dalle Chiefele imagini de'fanti, efatte spezzar
le loro fta
Imp. e lo
priua dell . tue, e perfeguire la opinione degli heretici fopra la confuftantialità del figliuolo
Imperio. colpadre . In questo mezo Luitprando Re de Longobardi , hauendo preſe tutte
Luitpran
do Longo. le terre intorno, affediò Roma . Ilperche Gregorio non potendo per terra , per
bardo affea. effer tutti i paffi prefi, mandò tofto per mare a Carlo principe della Francia,pre.
dia Rom
Ricorre il gandolo, che più tosto che poteffe, veniffe afocorrer la Chiefafanta, e Roma, che
aiuto per
Papa in in quelle ftrettefi ritrouaua . Soleuano prima i Pontefici, quando loro qualche
Francia, neceffità occorreua, all'imperatore Cnftantinopolitano ricorrere il che Gre
gorio
GREGORIO III. 189

gorio in quefto tempo non fece per le ragioni dette di ſopra ; e perche all'hora
Leone talmente affediato, aftretto da' Saracini in Coftantinopoli fi ritrouaua;
che egli hauea anzi d'effer foccorfo bifogno , che in atto fi ritrouaffe di potere
foccorrere altrui . Per quefte cagioni auuenne , che all'hora primieramente la Car Mat
lo
difefa della Chiefa dalli Imperatori di Coftantinopoli alli Re della Franciafi cello fa le
uar
trasferiffe . Tolto adunque Carlo a prieghi di Gregorio la difefa della Chiefa , die
mandò tofto a pregare il Re Luitprando fuo amico,e compadre, che leuaſſe l'affe- mani.
dio di Roma , e non trauagliaffe il Pontefice , che non haurebbe potuto cofa più
gratafarli, & al contrario non gli fi farebbe potutofare maggior diſpetto . Co
piacque il Longobardo à Carlo, e fi leuò dall'affedio . Perciochefacendo prima
frà loro lega infieme, haueua Carlo mandato nella Lombardia Pipino fuo figli
uolo, perchegli baueffe Luitprando tofo ( come all'hora coftumauano ) il capel
lo, efoffero diuentati compadri infieme, che è vna certa fpecie , e vincolo di af
finità e Luitprando ne haueua rimandato con molti doni ilfanciullo al padre
Hora quietate le cofe d'Italia, fi moffe Carlofopra i Borgognoni ,li vinfe,foggio
gò, eli chiamò per modeftia amici , e confederati . Opprefse i Frifoni idolatri , Gota i con
ducono
occupò , e tolfe a visigoti Lione , Arli , e Marfiglia . Il perche effendo da vi- Saricini in
figoti in loroaiuto chiamato Anthemo Re de' Saracini , vi venne con groffo ef. Francia
fercito, epaffato il Rhodano, prefe Auignone aforza, per douerfi di quefto luo
go, comedi vna rocca in quefta imprefaferuire . Carlo , che quefto intefe , fi
SA voltò tofto con vn'effercito , & ricuperò à vn tratto Auignone , tagliando tutti
quei Saracini a pezzi , che in guardia questo luogo haueuano Indi paffando
fopraNarbona, doue in tendeua che fifoffe Anthemo ricoverato, l'affediò . Ma`·
bauendo poi auifo, che Amoreo Saracino , e Re di vna parte della Spagna, veni
uainfoccorfo di quefto affediato nemico con groffo efsercito , passò co' fuoi nella
valle Corbaria non molto indi lungi , e doue era vna commodiffima campagna,
perfargiornata . Amoreo , che pensò , che Carlo come difperato della falute Failo d'ar
fuggitofuße, nella valle entrò, & offerfe la battaglia a' Francefi . Non lari me fra Car
cusò Carlo, benche vedeffe, che il numero de i nemici quafi infinitofuffe . Et ef- lo.&
10. & isara
fendofifieramente buona pezza dall' vna , e dall'altra parte combattuto , perche cint,co vit
tore de i
Amorea,che erafrà i primi, mori,fene pofero lefuegenti infuga , e nefu gran Francefi.
2 Corpo di
parte nelle paludi, e nelli ftagni vicini , doue per faluarfi fuggirono , tagliati a Agostine
S.
pezzi. Anthemo , che per fua buona forte vna barchetta trouò, passato nella portato
Spagna vlteriore, come difperato poſe a ferro, efuoco tutte l'Ifole , ch'egli toc. Pauia.
cò.Quafi nel medefimo tempo il corpo di S.Agoft.ch'era 250.anni prima, quan
do i Vandali corfero , e pofero in ruina l'Africa , fato da Hippona porta
to in Sardegna , fù da queſta Ifola da Luitprando trasferito in Pauia , & in vn
honorato luogo ripofto . I Saracini domi da täte rotte, dentro del Pireneo fi rite
nero. Ilperche tutti quei Visigoti , c'haueuano la Spagna citeriore con una par
te della Gallia occupata, vedendofi abbandonati , in potere di Carlo ne andaro
Gothi def
no. E così i Gothi,che quafi 300. anni fignoreggiato haueuano, quafifurono del u ocitia
tutto eftinti,fuori alcuni pochi, chefuron da Barellonefifaluati. Scriuono alcuni,
the Luitprando mandasse a Carlo vnfoccorso dellegenti, e chefene ritornassero
questi
190 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

questi dopo la vittoria carichi di preda à cafa . In quefto feruendofi Gregorio 240
della quiete , che gli ſi daua, fi volſe tutto ad abbellire , & ornare le Chieſedi
Roma. Egli pofe da man dritta , e da man manca dell'altare di S. Pietroſei co
lonne di onichino, che più magnifico il refero.Et in quefte colonne traui inargen
tati pofe ne' quali con vguali diftantie le figure del Saluator noftro , e degli
Apoftoli colloco . Edificò vna capella nella medefima Chiefa , e vi ripofe delle
reliquie quafi di tutti i Santis e volle, ch'ogni di vi fi celebrafses e che nelle fe
crete della Messa quefte parolefi dicefsero: Quorum folemnitas in confpeâu
tuæ maieftatis celebratur Domine Deus nofter toto in orbe terrarum,&c.
Le qualiparole boggi nellefecrete ifacerdoti non dicono . Donò anche a queft'
iftefsa Chiefa molti vafi d'argento . Afue ſpeſe ancora per fuo ordine fu fatta
vn'imagine di noftra Signora d'oro col figliuolo in braccio , e collocatanella
Chiefa di S. Maria Maggiore. Rifece il tetto di San Grifogono, e'n queftoluogo
pofe molti monaci, perche ogni di vi celebrafsero la Messa, & i diuiniofficij je
diede loro delle posseffioni da poter viuere . E parte rifece , parte edificò dalla
prima pietra molti monafteri,dando a' monaci la regola, con la qualefantamen
te viuefserg. Riftorò le mura della città, ch'erano per l'antichità andate ingran
parteper terra . Il medefimofece a Centocelle , ch'erano per la ruina dellafua
muraglia quafifiate abbandonate afatto. Ordinò, che quafi fenza interuallo, e
da i preti heddomadarij, e dai i monaci, in San Pietro fi celebrasse. Ondefive
de,efsere state in molti luoghi vicine le celle de i monaci, e de i pretifecolari,che
àgara con grandiffima diligentia al Signore feruiuano . E Gregorio hauendo
Semprefatto, e nelle cofe di Dio, & in quelle degli huomini tutto quello, che ad
12
ottimo Pontefice fi acconueniua , in capo di dieci anni , di otto mesi , e diventi
quattrogiorni delfuo Ponteficato congran difpiacere di tutti mori , e fù conle
lagrime di tutto ilpopolo in S. Pietro a ventiotto di Nouembre fepolto . Ne
vacò lafede dopo la mortefuapiù che otto giorni.

---4-4
ZAC
ZAC CARIA 701

ZACCARIA PONT. 'XCII.

Creato del 741.al primo di Decembre .

t
4,4x65
seve
nitasina
dece
Late
Grace

"Fue

ACCARIA Greco di natione, figliuolo di Policronio, è fra gli otti


miPontefici annouerato . Perche fù di vna benigniſſima natura ,
d'vna marauigliofafoauità nel conuerfare & amò molto il clero, e
4.0 popolo di Roma.Fù tardo all'ira,pronto alla mifericordia, à neſſuno
refe maleper male : ma ad imitatione del Saluatore vinfe in bene il
ormale, e talmente, ch'effendo fatto Pontefice, tutti quelli, c'haueua prima hauuti
qinimici , & emuli , cumulò di premij , e d'honori . Et hauendo nel principio del
Juo Ponteficato ritrouata Italia accefa di guerra , mandò tofto i fuoi Legati à
Luitprando Rede' Longobardi , che con vn'effercito trauagliaua Tranfamondo do Luitpran
Re de i
Duca di Spoleti . E perche non fecero i Legati effetto alcuno, andò effo inper- Longobar
difcombet
fona, accompagnato dal clero Romano in Sabina. Vogliono, che otto miglia fuo te il Duca
ridi Narnigli vfciffe il Re incontra,per honorarlo, e chefmontato da cauallo, a di Spoleti.
pie fin dentro la Città l'accompagnaffe . Et il difeguente dopo la Meffa fece il
Papa publicamente vna elegante oratione, nella quale dimoftraua quello, che ad
Re Chriftiano,& in pace,& inguerra fi acconueniua difare. Di che voglio
no,che il Re talmente fi commoueffe, che in poter del Papaiſteßo tosto ripose l'
accommodare della pace. Hauea il Re priuato Tranfamondo del Ducatodi Spo Duca
leti,e ne haueuagià inueftito Agrandafuo nipote . Onde aprieghi del Pontefice leti priuo, e
Furiceuuto Tranfamondo in gratia, efù di Duca, che prima era,fatto facerdote , fatto Chie
rico.
Furono a' Romani reftituite le lor terre de' Sabini , che da quefto Re erano ſtate
ccupate . Firefa Narnia, & Ancona con quanto da trenta anni a dietro fi ha
euano i Longobardi nella Toscana occupato . Furono anche ripofti in libertà
I
tti quelli,ch'erano in questaguerraftatifatti cattiui. Vsò ancor quefto Pote
emarauigliofa humanità coi Res percioche inuitatolo a mangiarefeco,non fù Lodi di
CC
tefia, nè honore , ch'egli lafciaffe di farli . Partendo pofcia indi il Re tutto Luitprando
Rede'Lon.
q eto col fuo effercito , poco tempo passò , ch'egli morì , e fù nel XXXII. gobardi.
N Anno
192 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

anno del fuo regno . Fù certo Principe degno d'vn sì granſtato ; perche fù ſai
uio, prudente, e digran configlio, e cofi valorofo , e pronto di mano , che non era
foldato,che l'auanzaffe in questo . Fù ancor in modo giusto , e clemente, che non
Rach fio fi difcerneafacilmente, quale di queste due virtùpiù in lui riluceße . Aldebran
Re de Lon. do fuo nipote li fucceffe nel regno i ilquale mori in capo del fefto mefe , e fù per
gobardi la on confentimento di tutta la natione eletto Re il Duca Rachifio , Principe di
falado il Re
gno fa gran lode cofi nella vita, e coftumi fuoi, come nell'integrità, e bontà dell'animo.
Monaco
Aiftolf, Sirinouò ancor frà quefto Re,e'l Papala legas al che quefto Re , come religiofo
Rede Lon- Principe, benigniffimamente venne . Nel quarto anno poi del fuo regno ispira
gobardi fe
ociflimo toda Dio,lafciando il regno fifè monaco, confortando la moglie,e i figliuoli, che
Carlo ma
no, e Pipi ancor effi doueffero il fomigliante fare . Aiftolfo fuo fratello occupò il regno i
no , e Gli e come colui, ch'era aftutiffimo , e ferociffimo , incominciò a trauagliare conl'ar
fonefig:
Ji di Carlo
10 me tutti gli ftati d'Italia , e quel del Pontefice , e de' Romani fpecialmente , che
Martello s'ingegnaua di farlo a fe foggetto . In quefto ritrouandofi Carlo Martellogra
fuccedono
ne i flati al uiffimamente infermo , a perfuafione de gli amici diuife a fuoi figliuoli gli fta.
padre. ti, che occupati fi haueua . A Carlo mano , ch'era il maggiore lafciò la Sueuia, e
Grifone
mLoue l'Auftria a Pipino la Borgogna , & vna parte della Francia . Il Martello,
guerra laiche fu digran valore , e prudentia , morì nella villa Carifiaca appreſſo'l fiume
Ifari nel X X XV. anno del fuo officio di Maggiordomo di Francia,e fù fepol
to in Parigi nella Chiefa di San Dionigio . Hebbe ancor di vn'altra fua prima
moglie vn'altro figliuolo chiamato Grifone,il cui nome , e coſtumi di pari anda
uano . Perciochefoleua rapinare, e pafcerfi dell'altrui. Onde moſſe guerrafra
telli,e follecitò lor contra i Saffoni,feroce,e bellicofa natione . Ma entrando Car
Carlo ma- lo, e Pipino con effercito nella Saffonia, fecero loro foggetto Teodorigo Principe
no fifa mo
naco di s . de' Saffoni. Dopo quefta imprefa passò Carlomano in Roma,doue lafciata laglo
Benedetto ria , e'l fafto de regni humani , fe n'andò a veftire monaco di San Benedetto in
Pipino fat
to RediFa Monte Caffino . Pipino , c'haueua tutto l'animo volto al regnare , mandò i ſuoi
ciadel 553. Oratori al Papa, pregandolo , che con l'autorità fua il regno di Francia li con
fermafle . Il Papa, che non fi era dimenticato del feruigio , che hauuto haueua
dalla Francia, e dell'antica beneuolenza, cheſtata era frà i Põtefici paſſati, e li
Principi di queſtafamiglia,procurò, e confermò co lafuq autorità nel DCCLIII.
anno dellafalute nostra a Pipino il regno di Francia . Onde dell'Officio di Mag
giordomo, ch'era in Francia dopo il Re ilprimo , hebbe Pipino 11il Regno , dal
quale i Refuccessori hebbero l'origine . Dicono, che Carlo ,il quale come fi è det
to,s'erafatto in mote Cafino monaco,veniße co altrifuoi monaci in Roma apre
gare il Papa,che colfuo mezo poteffero rihauere il corpo di S. Benedetto,che era
fato già di monte Cafino rubbato , e fi ritrouaua in Francia nel monafterio Flo
Corpodi s.S. ricenfe.Il Papa fi contentò ,efcrifse a Pipino in Francia.E Tipino,per che haue
Benedetto ua intefo, ch'era giàftato queftofanto da alcuni monaci rubbato ,fi contentò , che
I portato
Italia fufse di nuouo in Italia portato . Zaccaria,che fi vedeua da ogni parte la pace,e
rifarci molte Chiefe,che fi vedeuano ogni dì ruinare . Edificò da' fondamenti la
torre,e'l portico, che è sù la Chiefa di Laterano ,doue fece i cancelli, e le porte di
bronzo.E nelfrōtiſpitio del porticofu la terra habitata deſcritta.Rinouò quefo
Ponte

STEFAN I I. 193
O
■, dieg
Pontefice leftatue,& imagini de'fanti, che per l'antichità erano tntte guafteiac
crebbe, & ornò la Chieſa di Laterano 3 riſtorò la libraria Palatina ; & ad ogni
Chiefa afsegnò lefue entrate,onde hauefsero l'olio per le lampadi.Donò all'alta
redi San Pietro vn veftimeto facerdotale tutto di oro intesto,e digemme, e nel
quale era la natiuità del Saluatore noftro dipinta . Edificò la Chiefa di San Gre
gorio in Velabro,& vi ripoſe la teſta di queftofanto . Edificò la Chiefa di fanta
Cecilia sù la via Tiburtina, cinque miglia lūgi di Roma,nella quale Chiefa driz
zò vna capella in honore difan Ciro Abbate . E le diede pofseffioni, onde potef
fero ifacerdoti viuere . Rifece il tetto difanto Eufebio, che era nelfuo tempo an- Viets il Pi
HOM dato perterra. Ordinò,che ogni dì nel palagio di Laterano fi defsero clemofine a paa
tianiVene
, che
poueri di qualfi voglia qualità . Vietò fotto la pena difcomunica a Venetiani, non venda
no fchiaui
che non douefsero vender ferui Chriftiani a Saracini , e Gentili , come foleuano Chriftiani
prima i mercantifare . Eperche non penfiamo ,ch'egli inftato cofi fublime fi di li.
agl'infede
menticafse delle buone lettere , traduſse di Latino in Greco quattro libri di Gre
gorio in dialogo,perche ancor i Greci haueſsero, onde imparare il modo,e la for
madel viuer bene . Hauendo con tanta integrità, e general beneuolenza di tutti
fro gouernata dieci anni, e tre mesi la Chiefa, finalmente morì, e fu a' 15.di Marzo
nella Chiefa di S.Pietro fepolt o.Vacò dopo lui la fede dodici giorni .

STEFANO II. P ON T. XCIII.

1Fo Creato del 752.a' 24. di Marzo .

E Stefano III. detto II. Pont. XCIV.

Creato del 7 12. a' 30. di Marzo .


$
e,

he

t
Of
&e

14
ecom

TEFANO 11. Romano,e figliuolo di Coftantino di grado ingrado per


gli al ; la
fubito il popolo creafse vn certo Stefano pretešil qual nel terzo giorno deftãdofi
didormire,mentre che incomincia a disporre dellefue cofe famigliari ,fopragiun
N 2 to
194 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

to da vna apopleffia mori.Dopo luifu in S.Maria maggiore ad vna voce del cle
ro,e del popolo eletto Stefano III.detto II.c portato sù lespalle (cofi era a tutti
di

25
mi
15-
accetto) nella Chiefa del Saluatore in Laterano , e poi in S.Giouanni . Egli era
fingolar religione,e prudétia,amò forte il clero,riftaurò molte Chiefe,fu diligë“
te fcrittore, e predicatore della dottrina Chriftiana , padre de poueri, difenfore
te
delle vedoue,ede pupilli,e nelle cofe, che egli prendeua afare, digrade animo, e
Aiftolfo coftantia,nõ già però pertinace.Egli fiforzò prima co parole, e co doni di placa
Redei Lo re Aiftolfo , che non restana di trauagliare del cötinuo le terre, e'l cotado di Ro
gobardi ,
rauaglia i ma. Percioche quefto auariffimo Re voleua,che il popolo di Roma li pagaffe vn
Romani tributo di vn pezzo d'oro per tefta.Il perche fù forzato il Potefice a ricorrere a
gli aiuti franieri,e madò prima ifuoi Legati in Coftatinopoli all'Imper-Coftati
no, perche cõtra Aiſtolfo , che tutta Italia trauagliaya,lo faccarreße, che haueua
già prefa Rauenna, capo dell'Eſſarcato,cõ gran parte della Romagna.Ma perche
poco quefto Principe fi curò di mandarliilfoccorfo, ancer che richieſto più volte
e nefuffe il Papa a Pipino Re di Francia mãdò,perche da Aiftolfo otteneſſe, che
pa
Pa Ste fa effo potesse per lo ftato de' Longobardi passare in Francia . Aiftolfo a preghidi
noiij.vai Pipino gli concefse. Perciò fi pofe Stefano in viaggio,e giunto in terra di Fran
Francia.
cia gli vfci incotra per honorarlo Carlofigliuolo di Pipino ,chefu poi dalle gran
Carlo Ma cofe, che eglifece,cognominato Magno . Gli vfci anco incon ra Pipino tre miglia
goo. fuori della Città . Efmontato a terra, e baciato riuerentemente i piedi del Papa,
non glifi diftolfe mai dalla fiaffa , finche dentro la Città lo condusse , e lo ripofe
nella cameraftofsa,done albergar doueua . Aiftolfo, ché dubito, che per cagiondel
Papa non li douesse dal Re di Fracia venire la guerra mando tofte Carlomano il
monaco à Pipino il fratello, perche li perfuadesse, che non voleſſe ad iftantia del
Papa muouer à Longobardi la guerra.Ma Pipino no folamenté nõ preſtò alfra
tello gli orecchi, che anche in on monafterio di viena lo cöfinòidoue il pouero mo
naco di doloremori.In queflo mezo perche la ftagione dell'anno,ch'era, no foffria
che fi guerreggiaſſesPipino non volědo al debito della antica amicitia mancare,
madò ifuoi Oratori ad Aiftolfo,perche dafua parte l'ammoniſsero , chevolesse re
ftituir quello, ch'effo inItalia occupato hauea del Papa,e de'Romani, altramĕte l'
baurebbe essofrapoco tempo ribaunto con l'arme . Hora perche Aiftolfo poco
preftò à quefti ricordi l'orecchi, tofto che la primavera coparue, ne passò Pipino
con vn'efsercitofopra Langobardi , mandando auanti feldati alla leggiera, che
Fipino Re
di Francia cacciafsero via le guardie del nemico dalli paffi, e chiuſe dell'Alpi.Venutonepo
bell
moue
ra a ilo n , feia giù nelle căpagne del Milanefe , e bauendole tutte corfo, e poflole à fuo
puer
gobudi in agio àfacco,senza ritrouare chi punto gli oftafse, e paſsò fopra Pauia, ch'era la
in refidentia delli Re Longobardi, e l'afsediò, ecombatte contra Aiftolfo, e gli al
Taliata del
ftantia
Papa, tri,che v'erano dentro , e la difenfauano . Stefano, che hebbe copaffione delle tante
calamità, nelle quali queflo pertinace Rè, e gli altri di quel popolofi ritrouaua
no, dafe fteffo ad Arfiolfo la pace offerfe, pure che reftituifse quello , che gli ha▪
vea tolto. Aiftolfo , che inferiore fi vide,accettò l'offerta,e con folenne giuramen
to promife donere reftituire più di quello che gli fi domandaua, Penfando Pipi
1102
STEFAN O + IL 195
cele no, che à quefto modo restaſſe il Ponteficefodisfatto,fciolto l'affedio ,nella Fran Pauia afe
ciafi ritornò, lafciando Vareno, perche come arbitro di questa pace l'effettuaf di ta da Pi
fe. Stefano dunque , e Vareno credendo , che doueffe il Longobardo dafe ftello pin Redi
Francia.
Aifte fa
in breue effettuare, quanto promeffo haueua, fe n'andarono in Roma.Ma Aiftel Rè de Lon
fofattofubito vn'effercito d'ogniforte di gente, andò lor dietro, e dentro Roma gobardial
Egli affediò , ponendo i borghi , e tutti que' luoghi d'intorno àfuoco , e'nruna , feda
ma contra
(5¢1 Onde bebbero quefti luoghi quafi più danno da quefto tumultuario infulto , che la da a fe
004F non ne haueano in trecentoquarantaquattro anni dalla declinatione dell'impede .
riofin'a queltempofentito. Effendo dunque di nuouo Pipino pregato dal Ponte
fice,che voleffe infoccorfo di Roma cotra la perfidia, e rabbia di Aiſtolfo manda
revn'effercito,con la maggior preftezza,ch'egli puote,fece vn'effcrcito per que Turchi e
f'effetto.In questo mezo i Turchi,che miglioreſtanza cercauano, nel DCCLV.fcono a so
ui acquift
anno dellafalute noftra paffaronoſopragli Alani prima , poi ſopra i Colchi , e del 755.
gli Armeni, egli vinfero , efoggiogarono. Il medefimo fecero de' popoli dell'
Afiaminore, efinalmente de' Perfiani ancora, e de' Saracini. Scriuono alcuni,
che quefti Turchifuffero Scithi , e di quelli particolarmente , che Alejandro
Magno consbarre diferrofrà li monti Hiperborei rinchiufe . E quefla ragione
vi aggiungono, che qui Aleſſandro, come in vna mandra,quefta indomita natio
Fia ne ne rinchiudeffe.Hora date i Turchi,e i Saracini molte rotte l'on l'altro, ven
nerofinalmente alla pace, e vifùfràgli accordi quefto,che i Turchi,cke habita.
rebbono nell' Afia,fuffero Saracini chiamati . Et a quefto modo i Saracini con
CT animopiù ripofatofofferfero, che i Turchi nell'Afiaregnaffero , con Speranza
ancor,che haurebbono in breue lafetta, efuperftitione Mahomettana accettatai Pipino Re
di Francia
cofi vedeuanogl'ingegni,e le nature loro prote al male.Maritorniamo à Pipino torna con
effercito in
che venendone in Italia , glififè incontra Gregorio Secretario dell'Imperatore Italia,evin
Coftarino IIII.& in nome delfuo Principe l'auerti, cheſe auenutofuße, ch'egli ti i Longo
pinti i Longobardi haueſſe , non penfafse di douer al Papa , & a Romanı dare barbi dona
l'Efsarcato di Rauenna , che dell'Imperatore di Coftantinopoli era ,fe ben l'ha diearcato
Ravin
Live na ala
ueuano contra ogni debito i Longobardi occupato. Rifpofe a queste parole Pi- Chlela.
pino , che non eraper altro venuto in Italia , che perfar cofa , che al Papa ,
40 & alpopolo di Romafodisfaceſſe ; e che per ciò haurebbe oprato tutte le forze
fueper giouare loro . Passò dopo queſtoſopra Pauia , e vi afsediò cofiftret
tamente Aiflolfo , che lo forzò in breue a douere le passate conditioni della
VETA pace accettare . Onde fù reso l'Efsarcato a' Romani con quanto è frà l'Appen
nino , e'l Pò dal Fiacentino fino alliftagni di Venetia , e tutto quello , che è
fràilfiume Ifara, l'Appennino , e'l mare Adriatico . E di più di queſto anche
tutto quello, c'hauena Aistolfo in Toscana , & in Sabina occupato . Pipino ,
che s'era alle radici dell'Alpi fermo con animo di non partire fin che reftituito
fifufse,quanto reftituire fi doueua ; benche lafciafse l'Abbate Holcado in Italia
con vna parte dell'efsercito, perche non mutasse il Longobardo volontài non ne
pafsò nondimeno le Alpi prima , ch'egli intendefse, che auanti che al Papa, & Defiderio,
e Rachio
a' Romanifodisfatto fifufse, Aiftolfo nella caccia di apoplefia lafciata la vitacobattono
bauefse . Defiderio, ch'era Duca di Toscana,raunò toto vn'efsercito di Longo il regno.
N 3 bardi ,
196 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
3W
www
bardi,per occuparsi il regno . Il medefimofece Rachifiofratello di Aiftolfo,e ch
Defiderio noi detto habbiamo che già reftato monaco fi fuffe. Coftui fù feguitoda tutt
RedeiLo quelli dellafua natione,fuori che da i Longobardi dellaToscana.Defideroi,che fi
gobardi.
vedeua inferiore,molte cofe al Pontefice, & a'Romanipromiſe,per bauerli infuo
fauore,& aiuto . Ondefu tofto dal Papa, e da' Romani mandato l'Abbate Hol
Ferrara cado a Rachifio,perche da lor parte li comadafte,che deponeſſe giù l'arme,e deße
della
fa. Chic a Defideria obbedientia . E cofi fù finalmente reftituita Faenza , e Ferrara d
Pontefice, il nome dell' Effarcato macò , che da Narfete,finche Aiftolfo piglid
Rauenna,era centofettanta anni durato . Ritrouandofi Stefano in pace,e cogroo
acquisto delle cofe,c'haueua alla Chiefa, & a' Romani ricuperate,fece onfinodo
per riconoscere le pecorelle del gregge Crhiftiano,& i loro paftoris e caftigò gli
erranti: ma con clementia riducedoli alla via dritta, efanta,& infegnando a gli
ignoranti la verità, e quello, cheftia bene ad vn Vefcovo di fare, quello, che ad
on prete conuenga,& a gli altri chierici tutti medefimamente . Ordinòle Leta.
nie per placare l'ira diuina: volle,che il primo Sabbato s'andaffe in proceffione a
fanta Maria Maggiore,ilfecondo a fan Pietro, il terzo afan Paolo.Rifece alcu
ne Chiefe,che nell'affedio,che tenne Aiftolfo intorno a Roma,erano statefcoffee
mal trattate ; non ricuperò egli però le reliquie de' Santi , che il Longobardofe
n'haueua portate in Pauia, e ripoftele con molto honore in alcune Chiefe diquel
la Città . Per tutte quefte vie il buono, e fanto Pontefice Stefano meritò presso
Dio, non mancò allapatriafua, & operò per tutto ilgregge Chriftiano, e mori
finalmente, non altramente da tutti pianto, chefe vn comune lor padre perduto
W
hauefsero,e fù dentro S. Pietro a 26.d'Aprilefepolto.Tenne il Ponteficato cin
que anni & on meſe.E vacò dopo lafua morte trentadue giorni lafede .

PAOLO I. PONT. X CV.

Creato del 757.a'29.di Maggio .

ITA
LE

918

AOLO di Papa II nel patriarcato i ce


Patumi,e la dottrina ecclefiaftica fotto ilpoteficato diGregorio 11.e di Zac. a.
ria,
PAOLO I 197

ria,d'alli qualifù infieme colfratello al diaconato afsunto Hora morto Stefano,e


cercadofi delfuccefsore,alcuni anteponeuano Theofilato Archidiacono, altri di
seuano,non douerfi alcuno a Paolo anteporre,perche alfratellofuccedefse, si per
La integrità della vita, come per lafua molta dottrina. Hora dopò lunga contefa
fu per on confentimento di tutti Paolo folo clettu,e fu nel tempo , che reggeua
Coftantino,e Leone il figliuolo l'Imperio. Era Paolo di benignifima natura,e di
fingolare clementia,& imitando il Saluatore noftro,non refe ad alcuno mai ma
le,anzi col bene vincena i cattiui,dalli quali ſpeſso era oltraggiato, e trauaglia ix. Schifma
nella
to. Fù di tanta bumanità,e pietà,che di notte ne andaua con due, ò tre feruitori Romana
per le cafe de poueri infermi,e con parole, e con limofine animandoli, aiutan. Chiefa .
doli a douerricuperare la fanità . Vifitaua anco ſpeſſo le prigioni , e pagando
2
per quellipoueridebitori,che non haueuano modo difodisfare,da quelle calami
tà li cauaua . Difenfaua le vedoue, e i pupilli aggrauati, & ingannati dalli auuo
&
cati giudiciloro e comelemofinè lifoftentana, e manteneua . Egli con molta ce
lebrità del clero, e delpopolo di Roma ne pòrtò il corpo di fanta Petronilla fin
gliuola difan Pietroinfieme colfuo marmoreo fepolcro, nel quale erano quefte
parole feritte, Petronillæ filiæ dulciffimæ , dalla via Appia in Vaticano , e lo Coftantino
collocòneltempio già diApollo, ch'era in capo della Chiefa di fan Pietro . In Imp
quefto hauendo l'imperatore Coftantino fatto per tutto torre viale imagini de
Santi,efatto morire Coftantino patriarca di Coftantinopoli, che a queſtaſua im
pietàfi opponena,& in luogofuo creato patriarca Niceto Eunuco fuo in questi
facrilegi feguace, il Papa, che non voleua, per quanto a fe toccaua, mancare ab
bene dellareligione Chriſtiana,mandò iſuoi Legati à Coſtatinopoli,perche per
fuadefsero dafua parte all'Imperatore, che riponefse le imagini de'Santi, che tol
te haueuase veggendolo ftareful duro , lo minacciassero con le fcomuniche : Co
ftantino perfeuerando nellafua oftinata pertinacia , nonfolamente i buoni ricor
01 di delPapa non afcoltò , che ancofi pacificò co' Bulgari , e ne tolfe nellagratia
fua Sabinoloro Re', folamente perche coftui imitando la fua impietà tolfe anco dei Bulga
egli viale imaginifacre del regnofuo . Hauendo poi toltofeco a parte nell'Im- ri. LeoneII.
-perio Leone il figliuolo,chefu quarto di quefto nome, alquale hauea data per Imper.
moglie Hirene gentildonna Atheniefe, e la più belladonzella , che in quel tem. Hirenelm
peratrice.
po fußes fi ftrinfe inlega co' Saracini,per farne a Chriſtiani cattolici difpetto .
In questo mezo Pipino fi fe foggetto Tafillone Re da' Bauari, & accettò nel
lafua amicitia i Saffoni, con questa conditione però, chefuſſero obligati di man
darli 300.canalli , ogni volta che li foffe occorfo di douer fare imprefa . Guer- pipino Re
reggiò Pipino ongran tempo congli Aquitani , e finalmente per ritrouarft effo di Francia
e fue im
aTai vecchio , diede a Carlo il figliuolo , ch'era garzonetto , il carico di quefta prefe
imprefa . E Carlo la recò a fine con molta gloria i e dopo questo preſe a forza
Borbone,Chiaramonte, e molte altre terred'Aluernia. Pipino, che come dice
namo,era aſſai vecchio, e graue d'anni, non molto appreſſo lasciando due figlino
li Carlo, e Carlomano mori . In questo tempo vogliono alcuni,she Aiſtolfo Re de
Longobardi moriſſe , ilquale , come di ſopra accennammo fi portò di Roma in Aitolfo
Longobar
Pauia molti corpi da' Santi , i quali le loro cappelte edifico . Edificò anche vn do .
N 4 monas
19S PLATINA DELLE VITE DE PONT.

monafterio di monache, doue lefue figliuole a Dio dedicò Egli amò molto i mol
naci, nelle cubbraccia nel festo anno, e quinto mefe del fuo regno mori . Fù nel
principio del regno affaiferoce,& audace, nel fine pofcia fi moderò . E fù di
tantaletteratura , che riduffe gli editti de ' Longobardi in leggi . Succeffe poi ,
come s'è detto,nel regno Defiderio Duca di Toscana, nel tempo,ch'era già il va.
tove de Longobardi incominciato ad effeminarfi , e perderfi per le delitie . Ha
nendo Paco Pontefice rifatte alcune Chiefe , che n'andanano per l'antichità in
ruina,anch'egli in San Paolo morì a'vent'otto di Giugno nel decimo anno,e pri
mo mefe delfuo Papato , efù confolenne pompa in Vaticano portato . Vacòla
fede vn'anno, vn mefe dopo la morte di lui ,

STEFANO IV. DETTO III. PONT. XCVI.

Creato del 768. a'i 5.d'Agoſto .

...
TEFANO III. Siciliano ,e figliuolo di Olibrio, prefe nel
DCCLXVIII. il Ponteficato,efù dotto,e nelle attioni bu
mane,maffimamente nelle cofe ecclefiaftiche , molto atto , vi
gilante,e coftante . Egli venne fanciullo in Roma,e per ordi
ne di Gregorio III. fi fè chierico, e monaco nel monafterio di
S.Chrifogono,doue imparò il modo del ben viuere, e la dottri
na delle cofe facre . Chiamato poi , & aſſunto al Patriarcato di Laterano da
Papa Zaccaria,perche era nota a tutti la vita,e la dottrina di lui,fùfatto prete
col titolo di S.Cecilias e perche era di fuprema bontà, & atto molto nel maneg
giar i negocij, Zaccaria, Stefano, e Paolo lo volfero fempre appreſſo di loro. ES
fendopoi morto Paolo , col quale fempre fino all'ultimo ſpirito fi ritrouò, De
fiderio fatto già co l'aiuto di Papa Paolo Re de Logobardi,perchè fi vedeua per
reficenio la morte di Pipinoſciolto paura,
d'ogniche che l'haueſſe potuto tenere afreno, per
potuto,
Longobar. fuafe a Totone Duca di Nepefo, quando no haueſſe con ſubornationi
Co.
bauefse
STEFANO IV. DETTO III. 199

baueſſe con l'arme,e violentemëte Coſtantinofuofratello eletto Pontefice.Venu- scifime x.


tone aduque Totone co vno essercito in Roma,colfauore di alcuni principali, che Coftantino
Antipapa.
egli ageuolmente con danari,e con promessefubornò, creò Pontefice Coftantino.
Furono alcuni , che a cofti antepofero vn certo Filippo , chefu fubito aforza
dalgrado tolto . Fù ancor Gregorio vefcouo , Prenestino sforzato ad ordinare
Coftantino,che era laico, a douere vngerlo,e confecrarlo Vefcouo : perciò di
cono,che miracolosamente a quefto vefcouo fifeccarono le mani in modo, che no
fe le poteua aceoftare allabocca.Hauendo Coftantino oftinatamente retto il Pa
pato un'anno,il popolo finalmente dagranfåegno, efurore mosso,nel depofero,c
fu infuo luogo di vna voce di tutti Stefano eletto.Fù perciò Coftantino publica
mente nella Chiefa del Saluatore menato , & in prefenza del popolo deponendo
l'habito Ponteficale con la debita , efolitafolennità , fù dentro vn monafterio
mandato,perche iui tutto il reftante dellafua vita priuatamente viuefse. Dopo
I quefto fù Stefano nella Chiesa di S.adriano a trefori confecrato da tre vefconi,
e da tutto il clero, e popolo di Koma vero Ponteficeſalutato. Et egli volendo i
coftumi di alcuni cattinelli correggere , che fi ingegnauano di macchiare con le
arti loro la integrità,e finceritàdella Chiefa Romana,fece bandire vn Concilio,
efcrifseinFranciaa Carlo , che hauesse voluto di quel regno col primo tempo
mandarui alcuni vefcoui di fanta vita, e dottrina . Il medefimofcrifse a tutti
gli altri Principi Chriftiani,iquali tutti obbedendo,gliene sompiacquero.Per la
Cocilio La
qualcofa fù in Laterano raunato il Concilio , nel quale furono molte cofe di- teranenfe
fcufsefopra il rafsettare , e riordinare le cofe di Santa Chiefa . E perche essendo fotto Stefa
no iiij, det
ftatofubornato Defiderio, e per opera di Paolo Afiarca huomo dell'Imperatore to iij.
di Coftantinopoli ogni di ſi vedeuano forgere in Roma nuoue riuolte; perche de
fiderauano coftoro di ritirare l'animo de' Romani dall'affettione del Re di Fran
cia all'Imperatore , nefurono molti dall'vna parte , e dall'altra morti , efù Co
fantino benche Stefano fe nefdegnaffe,e vi oftaffe) da quelli dellafattione con
trariapriuo degli occhi. Cosìſe ne era pofto in furore il popolo, che a cofa, che il
Papadieeffe,non obbediua. Fú adunque Coftantino chiamato nel Concilio, e ac
cufato,che non hauendo ordinefacro alcuno hauefse il luogo di S. Pietro occupa
18!
to. Egli riuersò tutto questo errorefopra ilpopolo , especialmente fopra alcuni
ribaldi,chefpinto,e sforzato vel'haueano.E ftado inginocchioni gittato a terra,
echiedendo bumilmente perdono, mosse quanti v'erano a compaffione, efù per
ciòfatto andar via, e rimeſſo ilfuo negotio al giorno feguente , perche fi potesse
meglio , e più maturamente confultare di quello , che farefopra ciò fi douefse .
Ritornando il difeguente Coftantino nel Concilio, ma di vn'altra volontà,difse,
checiò , ch'eglifatto haueua , ſeguendo l'esempio de' paſsati prelați fatto l'ha.
2
ueua , percioche Sergio Arciuefcono di Rauenna , e Stefano Arciuefcouo di
Napoli , dilaici erano a vn tratto ftati a questa dignità afsunti . Sdegnato il
Concilio per quefta sfacciatezza di Coftantino , lo cacciarono con vergogna
fuori,e tutto l'animo volfero a riordinare le cofe della Republica Chriftiana,an
nullando prima,che altro facessero,tutti i decretidi Coftantino . Fù ordinato per
on confentimento generale di tutti , che nonpotesse alcun laico alla dignità del
Pon
2CO PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Pontificato afcenderefotto pena dr feomunica , faluo che per ligradi degli or


dini ecclefiaflici . Fù ancor ordinato, che chiunque fi ritrouana hauer in tempo
di Coftantino dignità Pescouale hauuta , dalla prelatura cadeſse nell'ordine , nel
quale primafi ritrouaua . Et effendo dal popolo la lor vita , e dottrina approua.
ta, veniffero di nuouo allafede Apoftolica, che li confecrarebbe. Il medefimo fu
fatto de' preti , e de' diaconi a quel tempo ordinati . Mafu vietato, chenon po
veffe alcuno di coftoro a maggior grado afcendere.Ilche credo io,fu ordinatoper
dubaio, che qualche errore , o qualche fetta non ne nafceſſe , come da vnfonte di
difcordia, e difeditione . Fu ancor ordinato , che ciò , che fatto Coftantino nel
Papato haucffe, fuffe irrito , e nullo , fuori che il battefimo , e'l chrifma. Final
mentefu annullato ilfino lo di Coftantino, nel qualefi erafra Greci conclufo ,che
fi toglieffero via dalle Chiefe leftatue, e le imagini de' fanti, efu ordinato , che
fi riponeſſero, e drizzaßero per tutto , e vi fu effecrato , efcomunicato quel fi
nodo pernitiofo, nel qualfi faceua in questaparte delle ftatue peggiore la con
diione di Dio, che quella de gli huomini . Perciochese è bene riporre a mortali
le ftatue, perchefi ſiano bene operati per la Repub.per non moftrarci de lorfer
nigi ingrati,moltopiù quefto a Dio farefi deciilqual ,fefuffepoffibile, douerem
mo bauerfempre sù gli occhi, si per quel ch'egli ha femprefatto , efa per lage
neratione humana, comeper quel,che la natura diuina merita perſeſteſſa. Hor
fatto questo, fu appuntato, che il dìſeguente fi faceſſe vna folenne proceſſione ,
-vendendo gratie al Signore, è placandolo,fe ritrouato fifuffefdegnato conipet
cati degli huomini.Sifece quefta proceffione da S. Giouanni Laterano a S. Pie
tro, con vniuerfal diuotione, & vi andò il Papaſcalzo con tutti glialtri . Do
·po la proceffione fecefubito il Papa, & in voce, & infcritto publicare, quanto
s'era nel Concilio fatto , & ifcomunicare tutti quelli , che quanto,s'era nel Con
Rumcriin
ciliofatto, non appronauano . Ma eßendo poco appreffo morto Sergio Arciue
in materia fcouo di Rauenna, occupò quella dignità Michiele fficiale della medefima Chie
dell'Arci.
Belcouato fa,ma laico , col fauore del Re Defiderio, e di Mauricio Duca d'Arimino, i qua
li'n'erano con un gran danaioſtatifubornati,ancor che il clero defideraffe , e di
mandaffe Leone Archidiacone . Hebbero ancor ardimento costoro di mandare
H
in Roma i loro Oratori con danarı, perfubornare il Pontefice, perche il medefi
mo Michiele confermaſſe . Ma Stefano non folamente ributtò i doni, e le offer

te, che ancora ifcomunicò publicamente Michiele , s'egli non rilasciaua il luogo ,
che contra ogni debito occupato s'hauea . Michiele nondimeno tanto nella pof
•feffionefi mantenne, e perfeuerò, quanto hebbe qualche cofa, o facra, o profana
C
da donare all'ingordo Defiderio , che lo fauoriua . Onde hauendo poi il Pontefice
·
mandati ifuoi Legati in Rauenna con gli Oratori del Re di Francia,che erano a
quefto effetto paffati in Italia, efatto intender lafua volontà a quelpopolo ,&
a gli altri, che Michiele fauoriuano , fubito fu Michiele depofto , & aſſunto is
quelluogo Leone,che vifu confermato dal Papa : il quale effendo perciò occul
tamente da Defiderio trauagliato, & offefo, pregò Carlo , chefaceſſe a Defide.
rio motto, perche fi reftaſſe a qualunque modo di offenderlo . Lo fece Carto di
buona voglia , e caldamentes ma non puote con le arme il Longobardo frenare ,
per
STEFANO III. 201

per efferli morto Carlomano il fratello , col quale haueua due anni quietamente imprefe fc
regnato , e per ritrouarfi perciò folo in molte imprefe ad vn tempo ifteffo intri- licemente
fatte da
racatos percioche passòfopra l'Aquitania , la qual imprefa era dafuo padreflata cala
incominciata, & eßo fini l'imprefa, e quella prouincia fifoggiogò, e domò Gua- gno,
fcogna, che nell'Aquitaniafi comprendeua . Paffato poi il Pirenco, e fcacciati
via i Saracini, ne passò oltrefino al fiume Beti, done fino al di d'hoggi i Saraci
ford ci di Granata fi mantengono . In quefto Stefano diligentiſſimo Paflore , e vero E 4.
fucceffore di Pietro, & imitatore di Chrifto, mori ! vltimo di Gennaro, hauendo
to Com gouernata la Chiefa quattro anni, cinque meſi, e 27.giorni, efù nella Chiefa di
Lcbrif San Pietro fepolto . E vacòla fede dopo lui noue giorni.
Crea
facra
TARKKAN
pearin ADRIANO I. PONT. XCVII.
riport Creato del 772. a'19. di Febraro.
frace
Do
tro , eft
perfe
leaner
degna
Laters
tti
pubia
ntoj
10Set +

from $1s
perche DRIANO figliuolo di Teodoro nobiliffimo cittadi
no Romano , prefe il Ponteficato con generale applauso
idon't
di tutti, e non degenerò punto da ifuoi maggiori . Per
fciami
s cioche di grandezza d'animo , di configlio , di dottrina ,
Janto
e difantità di vitaſi può à qual fi voglia eccellente Pō
ACTA.
tefice comparare. Onde dubitando il Re Defiderio della
Paid?
grandezza di questo Papa , mandò fubito a fargli ra
class
gionar di pace , e d'amicitia . Adriano , che conofceua
t lafuprema perfidia di quefto Re, differ? la conclufione di quefta pace in altro te
Chi
‫و‬Bal po. In questo eßendo Carlomano morto, Bertafua moglie inuidiofa della felici- Berta mo.
i tà di Hildegerda moglie di Carlo, a perfuafione di vn certo Adoario fe ne fuggi Joma gliedinoCar.
coled
co'figliuolifuoi in Italia al Re Defiderio, dal quale fù honoreuolmente raccol- fugge in
Face
ta 3 perche ſperana coftui douer effere per quefta via più ficuro dalle arme di Defiders .
filiaal Re
ம் . Fran
202 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Francia,e credeua, che confauorire & anteporre ¿figliuoli di Carlomano,baueſ


fero toto douuto i Francefi prendere contra il Re Carlo le armi ,ſe haueſſe_mai
Carlopenfato d'offendere lui . Manon hauendo potuto da Adriano Pontefice
ottenere,che haueffe i figliuoli di Carlomano vnți,e dichiarati Re, fi volfe tutto
Defiderio
Defiderio alla forza . Epaffando fopra lo ftato di Rauenna , ch'era a'Romani foggetto,
contra la prefe Faenza, e Comacchio aforza . Gouernaua all'hora Rauenna ilfuo Arci
Chiefa .
uefcono con tre Tribuni, i quali mandarono tofto volando a chiedere aiuto alTa
pa. Mandò prima il Papa,e con me ,e con lettere aperfuadere, e ricordare a
Defiderio,chefifuffe douuto contentare delfuo ftato, e lafciare le cofe della Chie
Città pre fa in pace . Intefo poi, ch'egli haueffe già prefo Vrbino, Senegaglia ,
& Agubio,
fe dal Re incominciò a minacciarlo,& a dire, che prefto haurebbe hauuto ilfiagello di Dio
Defiderio . Sopra , poi che haueua cofi leggiermente la lega rotta. Ma non diceua altro in

tante minaccie il Longobardo,fe no, che bifognana, che il Papa diueniffefuopar.


teggianos & amicospercioche non haueua altro intento che dall'amicitia di Car
lo diflorlo . Onde non potendo quefto ne con prieghi , ne con promeffe ottenere,
minacciaua douerne di corto porre l'affedio a Roma. Chegià era in Spoleto ve
nuto con Aldegifio figliuolo di Carlomano , e diceua publicamente volerne per
fodisfare vnfuo voto,paffare colfuo effercito quietamente in Roma . Ma il Pa
pa fatto toftoportare dentro nella Città tutte le reliquie, ch'erano per le Chiefe
fuori di Roma, mandò tre Vefcou à Defiderio , perchefotto pena di fcomunica
lo minacciaffero, che non doucffe per nefjun conto ne' confini di Roma entrare . Il
Re adunque,che del flagello di Dio dubitò ,ſe ne ritornò toſto à dietro nella fua
Lombardia . Hauendo in quefto Carlo intefo dal Papa , quanto paffaua in Ita
tia, mandò ifuoi Oratori a Defiderio, perche doueffe al Pontefice, & a' Romani
reftituire quanto loro contra ogni debito tolto haueua , altramente ſarebbe con
elfercito paffato in Italia, eforzatolo àfare perforza quello, che difua volontà
Cab Ma. fare non voleua . E perche vifcoffe Defiderio gli orecchi,fifece dall' vna parte,
gno
lia. in Ita- e dall'altra grande apparecchio . Ma Carlo mandata vna parte delle genti¡per
lo monte di Gioue ad occupare il paßo dell'Alpi,paſsò col resto dell'effercito con
Defiderio
rott o daCar marauigliofa celerità per lo paflo di Monfenife in Italia . Et incontrandefi con
lo Bagno. Defiderio , che gli fi oppofe, lo ruppe,e pofe in fugare ne faccheggio, e prefe tutta
quella contrada . Difperato Defiderio per quefta rotta de'fattifuoi,fi rinchiu
fe in Pauia,mandandone la moglie, e i figliuoli in Verona . All'hora il popolo di
Spoleti,di Rieti,e tutti i Longobardi, che nella Vmbria habitauano, vdità la ca
lamità di Defiderio , ſe ne vennero in Roma ad offerire ſeſteſſi , & àfottoporfi
Longobar
di fi con quanto haueuano al Pontefice Romano, giurandone folennemente all'vfan
al Papa . za loro,ch'era col mozzarfi i capelli, e la barba . Ancona, fimo, e Fermo fe
cero ilfomigliante . Et à que Longobardi, che volfero reftare in Roma, fù asse.
gnata vnaparte di Vaticano,perche vi potessero habitare ; doue poi concorfera
Verona
moke , e di tutta Italia altri Longobardi,che qui di viuere elefsero . Hor Carlo, laſciato
città della Bernardofuo cugino all'assedio di Pauia,col refto dell'esercito passò esso in ve
pobicia
prefedaCar ronal , a quale Città non passò molto, ch'in potere di Carlofi diede, Abde
to Magno. gifio figliuolo di Defiderio all'Imperatore di Coftantinopoli fe ne fuggi . Prefe
Cario
ADRIANO I.. 203
Carlo,e recate nella deuotionefua quafi tutte le terre di là dalPò, alla volta di Carlo Ma
Romafi moſſe per douerui celebrare col Papa la fefta della refurrettione del gno và a
Roma.
Saluatore noftro , che s'accoftaua . Et effendo vicino alla Città, gli vfcirono
incontraper bonararlo da tre mila Giudici , che cofi chiamauano in quel tem
po tutti coloro , che arti jizze non efsercitauano . Adriano l'aſpettò colfuo
clero sù lefcale di S. Pietro , e con ogni humanità , e beneuolenza lo raccolse ,

+ ne puote fare , che i piedi non li baciaffe . Indi n'entrarono nella Chieſa di San Amiciti
Pietro, e giuntiful'altare , giurarono l'on l'altro Carlo ,e'l Pontefice, e i Fran- cefi
frà ,i eFran
Ro
cefi , ei Romani di douer vnafalda, e perpetua amicitia feruarefrà loro, e tene- mani.
re per comuni nemici tutti coloro , che ogn'vn di loro offendefsero . Entrato
poi Carlo nella Città , vifitò diuotamente tutte le Chiefe , & a tuttefè qualche
dono . Il quarto di poi con più ampi priuilegifolennemente giurando confermò fatta
Donatione
dal
La donatione,che haueua già il Re Fipinofuo padre fatta à Gregorio Terzo.Et Rè Pipino
La donatione,come il Bibliothecario fcriue,fù di quat onella Liguriafi contiene confermata
alla Chiefa
l'antica , eruinata Città di Luna fn'alle Alpi d'Italia , e con quefto l'Ifola di da Carlo
Corfica, e tutto quello, che èfrà Luca, e Parma & il Friuli con l'Effarcato di Maguo.
Rauenna , e col Ducato ancor di Spoleti , e di Beneuento . Dopo quefto con
buonagratia del Papaſe ne ritornò Carlo in Lombardiafopra Pauia & in ca- Pauia prefa
po delfefto mefe del ſuo affedio l'hebbe apatti. E moftrandofi con Defiderio cle- da Carlo
Magno , &
mente, il regno li tolfe , non già la vita , e lo confinò con la moglie , e co' figli- il Re Defi
uoli in Lione. Volto poifopra Arachi Duca di Beneuento , egenero di Defide- finato derio con.
in
rio,perche baueße in quefte riueltefoccorfo ilfuocero,in breue lo sforzò a chie- Lionc.
dere la pace , e n'hebbe per oflaggi duefuoi figliuoli . E nel ritorno , cheface
ua ,falito per deuotione amonte Caffino , confermò quanto era ftato a San Be
nedetto dagli altri Principi donato . Quietate a quefto modo le cofe d'Italia ,
e lafciatefermiffime guardie ne' luoghi opportuni della Lombardia , ſe ne ritor.
nò carico di preda , e di gloria nelfuo regno di Francia , menandofene feco , e la
moglie , e ifigliuoli di Carlomano ilfratello , iquali egliſempre honorò , e trat
tò , come perfone del fangue fuo . Ne menò ancor feco nella Francia Paolo Paolo cono , dire
e
Longobardo diacono della Chiefa di Aquilea , ch'era per la dottrinafuaftato fuoi cali.
fempre a Defiderio aſſai caro , e donatali la libertà, lo tenne appreſſo diſe qual
chetempo honorato . Ma auedutofi poi , ch'egliprocuraua defiramente lafuga
di Defiderio , lo confinò in Italia nell'Ifola di Tremiti, donde dopo alquanti anni
fuggie firiconer òcă Arachi Duca di Beneuento.Quia prieghi di Adelperdafi
gliuola di Defiderio , e moglie di Arachi , aggionfe due libri all'hiftoria di Eu
tropio, chefu dall'Imperio di Giuliano fino a' primi tempi di Giufliniano.Essen
do poi morto Arachi , fe ne andò in monte Coffino, efattofi monaco, tutto il ri
manente dellaſua vitafantamente paſsò ,feriuendo ſpeſse volte a Carlo eleganti Logobardi
lettere,e tuttepiene di humanità, e ne hebbe anche egli cortefirifpefie.Perdero- perdono il
no adunque i Logobardi il lor regno in Italia 244.anni dopo che acquifiato l'ha- Regno
Italia. in
ueuanosefù nel 776. anno dalla falute roftra.Carlofenza porui dimora in mézo,
fimofse foprai Safsoni idolatri, perche ribellati nella fua afsentiafifufsero . E
banetelifatio.30 anniguerra,ancor qſta uolta gli uinſe, e gli sforzò ad accet
tare
204 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Saffoni do tare lafede di Chrifto . Volto poifopra Spagnuoli, ch'erano ancor dallafede no.
mati da fra alieni , preſe Pampalona ,e Saragofa aforza,e le diede afoldati afacco.E no
Carlo Ma era per lafciar quietarepunto i Spagnuoli, fe ancor effi lafede di Chrifto conpi
gno.
tamente non accettauano . E ritornadofi dopo quefto nella Frãcia, nel paßar de
Reita da moti Pirenei,ne gli aguati de' Guafconifi vitrouò. Nella qual battaglia benche
Spagna -
Carlo Ma ogni sforzofaceffe per non hauer dano, vi perde nondimeno duefuoi principali
gno a falficapitani Anfelmo, et Engibardo . Vogliono alcuni, che anche Rolando vi moriffe,
Chriftianal •
che erafigliuolo di vna forella di Carlo, e valorofiſſimo caualliere , dopo bauer
Rolado ni fatta de gli inimici gră ftrage. Se egli difete moriſſe, come fi dice, o pur diferite,
potediCar· nonfi sà certo . Vinti finalmente i Guafconi da Carlo fentirono il debito caftigo
Guafconi della loro ribellione, e perfidia . Taffillone Duca di Bauiera , e genero di Defi
domati da
Carlo Ma- derio co l'aiuto de gli Hunni , che effo procurò, moffe a' Francefi la guerra ; ma
gno. Carlo con lafolitafua celerità prima afine la recò , che incominciatafuffe. Et
bauntone gli oftaggi, anche a coftui la pace conceffe. Mentre che nella Francia
quefte cofe paffauano , in Oriente Coftantino fi infermò di lepra . Onde forfe
Lent iij . nacque quella opinione vana della lepra del gran Coftantino per la fomiglian
Imper. za del nome . Egli lasciò morendofuo fucceffore Leone 1111. il figliuolo , che in
modo di gemme fi dilettò , che tolfe quante gioie erano in S. Sofia , e fe nefece
vna preciofiffima, e grieue corona, laquale egli portaua cofifpeffo , che oper il
pefo,o per lafrigidità di quelle pietre pretiofe ,che vi erano, di vnſubito s' infer
mo. Il medefimo crederei io, che nell'età noftra auueniffe a Paolo II.che in mo
do di quefte pietre fi diletto , che ne cumulò tante nellafua mitra,che per ilpe
Hirene Im fo di loro , e per ilfudore , ch'egli per laſua graßezzafaceua, ne acquistò quel
Pratrice , e lafubita apoplefia , che lo cauò dal mondo . Hora morto l'Imperatore Leone ,
figliuo Hirenefua moglie, e il figliuolo Coftantino prefe l'Imperio . Nel Concilio , che
Coftantino
fuo
30 .
fù di 350. Vefconifatto la feconda volta in Nicea, ordinarono, che tutti quelli,
che diceuano douerfi torre via le imagini de'ſanti', fuſſero perſempre iſcomuni.
cati.Ma Coftatino lafciandofi no molto poifolleuare da alcuni cattiuelli,feguedo
le vefligie del padre , riuocò queſto ſanto ordine del Cöcilio, e tolfe affatto afua
madre il gouerno, e maneggio dell'Imp.Hauedo poi ripudiataſua moglie, fi recò
a letto Theodorafua ancella, e la ornò della corona dell'Imperio.Sollecitò ìfuoi
capitani,che teneua in Italia,pche moueſſeroſopra i circöuicinile arme.Ma Car
lo co lafua autorità per unſolo meſſo, che lor madò ,lifece ftarfaldi.Percioche in
quel tepofi trouaua Carlo co un'eſſercito in cãpagna,per andarſopra gli Schias
Vogari vin- ui,egli Hunni,che meritamente da hora innăzi chiamaremo Vngari, perche con
ti da Carlo le lor correrie coftoro tutta la contradàpreffo al Danubio ne trauagliaffero . Et
Magno.
Fran hauendoli Carlo uinti , e domi , ne paſsòſopra la Franconia patria de’fuoi mag
da'laFrancefi
conia. giori, perche indi tolfero Francefi la loro origine, e'l nome, e con poca faticafot
to ilfuo dominio la pofe .Qui fù due anni appreffo in nome del Pontefice da due
celebri Veſcoui Theofilatio , e Stefano raunato un finodo di Veſcoui Francefi , e
Germani,nel quale fù derogato, e reprouato il finodo , che chiamauano fettimo i
Greci,e l'herefia Feliciana del tor uia l'imaginifacre.Et Adriano,che fi ritrova
uaficuro da'tumulti, e Spauento delleguerre co l'autorità di Carlo,fi wolfe tutto
ad
ADRIANO I. 205

ad abbellire, & ornare le città, e le Chiefe. Ripofe il corpo di S. Paolo in vn'ar


ca d'argento , ornò d'vn panno di broccaoo l'altate di S. Pietro, nel quale par
no era intefta , e dipinta l'hiftoria , quando l'Angelo liberò S. Pietro dalla pri
gione . Rilaftricò di marmi l'attrio di S. Paolo , ch'era tutto guafto per l'anti
chità . Ordino , che ogni dì ſi deſſe a mangiare a cento poueri nell'atrio di Late
11 rano, nel qual era dipinto vn gran numero di pouerelli , che mangiauano . Ri
fece ancoracon groffafpefa alcuni acquedotti, che erano per l'antichità , e per la
weimalignità degli huomini già guaſti , e rotti, e nefu vnofra gli altri l'Alfentino,
col quale già Augufto condusse per la via Claudia ventidue miglia l'acqua del
lago Alfentino in Trafteuere, più per vfo de' giardini, della Naumachia, e del
le Therme, cheper beuerla , per essere quell'acqua mal fana a bere . Condufs
ancor quefto Pontefice per la via Aurelia in Vaticano del lago Sabatino , che
ancor Angolare chiamano, da tre angoli , chepare , che faccia, perche i facer
doti di S. Pietro ſe neferuiffero ad vfo della Chiefa , eperlauarne i piedi a
' po
ueri nel Giouedifanto, quando ad imitatione del Saluator noftro fifa quest'atto.
Seruiua ancor tal volta queſt'acqua, cadendo giù dal Gianicolo , a far macinare
i molini . E chefuffe il lago Sabatino chiamato anch'Angolare , dalla compra ,
chefece Pola Rutilia, fi sà chiaro; doue fi dice , che ella con questo patto com
però vnpodere sù la riua del lago Sabatino, o Angolara, che tutto quel terreno,
che perlodifeccare dal lago reftaffe in fecco , accrefceffe al podere di Pola per
ogniverfo , che auueniffe . Racconciò ancor Adriano l'acquedotto dell'acqua
Giulia, che per la via Latina per xij . miglia ne viene in Roma , e come Fronti
no vuole, riceue in sù l'acqua Tepula, che da Tufculano fi piglia . Riftorò anco
O ra l'acquedotto dell'acqua Claudia , che per la via di Subiaco 38. miglia da Ro
mafi toglie da due copiofi fonti, e ne conduße vna parte di queft'acqua in Late
LED
rano nel battifterio del Saluatore . Rifece ancor l'acquedotto dell'acqua vergi
ne, cheper la via Collatina la recò 8. miglia di lungo in Roma . Rifarci i tetti
dimolte Chiefe , che per l'antichità mostrauano volere tofto andar in rouina .
Teuere al
Mentre ch'era il Pontefice a tutte queste cofe intento sin modo il Teuere allagò , laga.
che da'fondamenti ne gittò la porta Flaminia a terra , eſpezzò il ponte di An
tonino Pio, che èfra il Gianicolo, e l'Auentino , efu da gli antichi chiamato Su
blicio . Ilmedefimofece di molti altri edificij della città, e de gli alberi ifteffi,e
de'feminati, cheſe ne portò giù furiofamente nelmare . In quefta tanta cala
mità vsò gran diligentia il Pontefice , mandando per tutto barchette con proui
fione di mangiare per quelli,che non poteuano fcir di cafa . E ceffata l'acqua ,
ne confolò e con parole , e con fatti coloro , che molto danno hauuto ne haueua
no, efpefe centolibre d'oro nel rifarcire la muraglia, e le torri, ch'erano cadute.
In effetto non lasciò Adriano in tutta la vitafua difar quantò ad vn buỡ Prin
cipe, & advn'ottimo Pontefice fi conuiene , poiche con ogni sforzo la religione
Chriftianadifensos e la libertà de' ſuoi cittadini mantenne , e la vita de i poneri
pupilli, e delle afflitte vedouefoftentò , e difefe. Mori finalmente , bauendo con.
tanta lode tenuto il Ponteficato 23. anni, dieci mefi, e diciotto giorni,e fu a' 26.
di Decembre con gran pompa nella Chiesadi S. Pietrofepolto.
AN
206 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
itsa
ANNOTATION E.

Nel Ponteficato di Adriano effendo vinto , e fatto prigione da Carlo Magno


Defiderio Rè de' Longobardi, mancò quel regno, che era durato più di ducento
anni in Italia . Sono di ciò autori Anaftagio Bibliotecario nella vita di Adriano,
& Antonio nel 69. 70. e 71. cap. del 4. libro ; Eginardo nella vita di Carlo Ma
gno, e l'Abbate Vefpergenfe. Dopo di S. Pietro non fu Pontefice,che viureſſepiù
di Adriano . Percioche come dallo fcritto , che fi vede nel fuo fepolcro , fi caur,
viffe Papa ventitre anni, dieci mefi, e dicifette giorni . Ilqual fepolcro è in S. Pie
tro con vno epitafio di molti verfi latini, fatto da Carlo Magno, e che altro inef
fetto non contiene, che le lodi della bontà, e fantità di quefto Pontefice.

LEONE III. PONT. XCVII

Creato del 795. a 2. di Decembre.

EONE Terzo Romano, e figliuolo di Azzupio, fu merita.


mente della dignità del ponteficato adorno : percioche egli
infino da i fuoi primi anniſi alleuò talmente nella diſciplina
" Ecclefiaftica , che fu degno di eſſere in queſto caſo
a tuttigli
altri antepofto. Fù di più cafto, integro, facondo, e cofi gran
fautore delleperfoue letterate , che d'ogniparteconpremija
fei glattraheua , e marauigliofo piacere della lor conuerfatione fentiua . Fù di
fua propria natura vifitare gl'infermi, e confortarli a patientia, foccorrere i po
ueri con elemofine , confolare gli afflitti , correggere gli erranti , e nella buona
ftrada confalutiferi ricordi, & eloquenti predicationi ridurli . Fù di natura co
fi benigna, che ogni huomo amaua, non ne odiaua alcuno, era tardo all'ira, pre
fto adhauerepietà, efiero difenfore, e procuratore delle cose ecclefiaftiche,e del.
l'honore diuino . Fùper comune confentimento di tutti , ilgiorno difan Stefano
crea
LEON E LIL 207

evesto Pontefices econ grandi acclamationi fu il giorno seguente nella fedia di Hirea: Im
fan Pietro collocato . Ne medefimi tempi Hirene madre dell'Imperatone Co. perattice in
fantino,non potendopiùla maluagità del figliuoloſoffrire,tanto più, che alcuni prigionail
figliuolo, e
CA cittadini ve la fpingenano , ritornata in Costantinopoli , priuò della vista il fi- l'accicca .
gliuolo,& in vna prigione lo pofe, doue il cattiuello miferamente mori, pagando
ilfacrilegio,ela impietà contra la propria madre commeſſaIn questo mezzo cf
fendo Carlo per la ribellione di molti popoli da molte parti trauagliato , mandè Vagari do
ma da
Pipino,ilfigliuolo,fopragli Vngarisil quale li vinfe in molte battaglie, eli for- mati
Zò finalmente a venirefotto ilgiogo . Adelfonfo Re di Afturia , & di Galitia, Carlo Ma.
1 gno.
e prefe Lisbona a Adelfonfo
3 bauuto vnfoccorfo da Carlo , vinfe in una battaglia i Saracini, Red'Aftu
forza: ilperche quelli , ch'erano allaguardia di Barcelona , inteſa la vittoria di ra prende
Adelfonfo , fubito a Carlo fi arrefero . Da vn'altra parte Henrico Capitano di Lisbona .
Lea
Carlodiede vnarotta a i Bauari , che trauagliauano il Friuli . In questo mezo, ne prefo
mentre che Leone Pontefice celebra col clero, & colpopolo folennemente in ko mal tratta
to , e
ma leproceffioni ordinate dafan Gregorio, fu per ordine di Paſcale primicerio, prigionia
e di Campuloprete, che gli haueuano orditi gli aguatiſopra , preffo S. Silueftro Roma .
prefo,fpogliato del manto Ponteficale,talmente battuto , e pefto, che fu creduto,
che gli hauefferogli occhi , e la lingua tratti , e pofto poi finalmente in ceppi nel
monafterio di S.Erafmo . Ma egli fu poco appreſſo per opera d'Albino fuo ca
meriero cauato deftramente di quefto luogo , e menato traueftito in Vaticanos do
ue tanto tempoftette mafcofo , efecreto , fin che Vinegifio Duca di Spoleti , che
fecretamente vifu chiamato, nel menofeco nelfuo ftato, accompagnato sempre
da moltegenti,perche per camino non li fuffe violentia vfata . In Roma non po
tendo queifeditiofi oprarfi contra Leone, & Albino , ne fpianarono le cafe loro
da'fondamenti . E tanta era la loro temerità , c'hebbero tanto ardimento di
Papa Leo
paffare imonti,doue intendeuano , ch'era Leone andato,per accufarlo à Carlo, che necol fauo
re di Carlo
in queltempo co'Saffoni guerreggiaua; e che in altro tempo queftadifccttatione, Magno tor
e querela differi . Nemandò bene in Roma il Pontefice aſſai ficura, & honore- na nella Se
da Pontefi
volmente accompagnato , promettendo douere anche eſſo in breue paſſarui , per cale.
raffettarne on poco le cofe d'Italia . E giunto Leone a Ponto molle , gli vfci CarloMa
gno inRo.
tutto il clero, e popolo di Roma incontra, per honorarlo, e fargli feftadelſuo rima.
torno, e con molto piacere nella Città l'introduffero, & accompagnarono . Non
passo molto tempo , che venendone Carlo per quel di Maguntia , & di Norim
bergo nel Friuli , doue diede vn graue caftigo al popolo di Trinigi , che haueua
morto Henricofuo Capitano, hauendone in luogo di quefto creato vn'altro,ſe
nevenne prima in Rauenna,e poi in Roma, doue era con gran defiderio aſpetta
to.& doue entrando nonfu maniera alcuna di honore lafciata a dietro, che a lui
fattanofuffe. In capo poi di otto giorni inpreſenza del popolo,del clero, e di quã
tegenti di Fracia,e da tuttaltalia concorfe vi erano, volle dentro S.Pietro inte
dere da quanti prelati quiui erano, cbe cofa pareua loro, e che opinione hauean
della vita,e de'coftumi di LeonePõtefice:al che tutti ad vna voce riſpoſero,che la
Chiefa Apoftolica, ch'era capo di tutte l'altre,no fi doueua d'alcuno, e maffimamě
te da laici giudicare.Intefa Carlo quefta rifpofta,fi reftò dalgiudicio, ch'eſſo cre
0 dena
208 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

deua,che fi doueffe del Papafare.Ma Leone,che oltre modo il defideraua „mătate


all'hora in pulpito,e tolti in mano gli Euangelij giurò eſſere, di quanto glifi op.
poneua,innocente. Efufatto quefto atto a' 13.di Decembren IDCCC.anno del
la falure noftra.Mentre che pafana in Roma queste cofe, Pipino per ordine di
Carlo fuo padrepassò fopra Benewentani , che guidati da Grimoalio lor Ducai
loro conuicini tranagliauanose cofi fatte rotte los diede che fi rinchiusero final.
mente nella Città, doue haueuano a pena forze da difenf rfi . Pipino , per vitro.
uarfi la incoronatione del Refuo padre , lafciò vingifio Duca di Spoleti , the
maneggiaffe infuo luogo laguerra, effo in Romafi ritornò : percioche defidc.
rafo il Papa di moftrarfi grato con Carlo,dal quile haueua cofi fatti feruigiri.
counti, veggendo poco atti gl'Imperatori di Coftantinopla fapere il titolo del
l'Imperio mantenerfi, onde n'haueua Roma, e tutta Italia finite calamità fof.
Carlo M:-ferteidopo la Meſſa in S. Pietro con volōtà di tutto il popolo dichiarò a voce al
gno Imper.
coronato ta Imperatore Carlo, e del diadema dell'Imperio l'ornò , facendo ilpopolo di Ro
da Papa
Leone Im male folite acclamationi, e dicendo : A Carlo Augufto incoronato da Dio , Ma
pe del Ogno,e pacifico Imperatore vita, e vittoria.il Papa feguendo la folennitàl'vnſe
idente .
Y pino Re medefimamente,e con lui ancor Pipino, ch'egli folennemente crcò, e dichiarò Re
ditalia. d'Italia , Hauuta Carlo la bacchetta dell'Imperio , fece il giudicio di Campulo, e
di Pafqualese volle che come rei della congiurafatta contra il Pontefice,douef
fero efferefatti morire . Ma il Papa, ch'era tutto clemente, ottenne,che lor fi do
naße la vita, & fnfero folamente per cafiigo confinati in Francia . Hora depo
quefto non mancarono di quelli, che perfuafero à Carlo,che doueffe cacciare afat
to tutti i Longobardi d'Italia.Maperche questa cofa nèfacile, nèfecuraparea,
perritrouarfi molt popoli d'Italia mifti,e congiunti di fingue,e di parĕtela con
loro, deliberarono Carlo, e Leone, che in quella parte fulamente doueffe il nome
de' Longobardi rimanere , doue bauea quefta natione particolarmente la ſedia
haunta. E Pipino ritornato fopra Beneuento , perche in vano alquanti mefi lo
combatte, volfe lofdegnofopra Cinità di Chieti,e prefala aforza, la faccheggio,
efpiano: di chefpauentati gli altri intorno,gli hebbe ageuolmente, che fi arrefe
DiuiGone Ortona,e poi ancor Lucerna, doue prefe Grimoaldo Duca di Benevento , cheper
del fraImp difpiacere poco appreſſo mori . La Imperatrice di Coftantinopoli in questo me
Jio Car.
lo Magno, o mandòi fuoi Oratori in Italia,perche firingeßero amicitia,e lega con Carlo :
& Hirene e fufra loro con quefti termmi l'Imperio diuifo ,che Hirene quella parte d'Italia
Imperat.di
G ecia. baueffe, che incominciãdo da Napoli da vna parte,e da Sipõto,che è hora Man
fredonia,dall'altra, ne và à finire col mare verfo Oriente, e con queflo anche l'1
fola di Sicilia,e tutto il reftante d'Italia di Carlo fuffe, eccettuatine que' luoghi,
Niceforo ch'erano della Chiefa.Ma no potendo Niceforo Patritiofoffrir l'Imperio d'vna
Imper.d 'O.
riente.
dõna,prefala à tradimeto , la confinò nell'Ifola di Lesbo , e per mezo de fuoi
' Ora
tori lapace,e l'accordo, ch'ella hauea fatto,ancor effo co Carlo confermò , ilqual
Carlo all'horaguerreggiando co' Saſoni fi ritrouaua,che tante volte ribellati fi
crano: onde liforzò finalmente à douerfene andar conle mogli,e co' figliuoli ad
habitar nella Francia, esso fùfempre lorfopra con l'eſsercito in punto, perche
per viaggio ne danno,ne nouitàfacefsero . E Leone, che era trauagliato del con..
tinuo
LEON E HIL 209

tinuo dalle riuolte, fi vſci di Roma, e se n'andò in Mantoua à veder ilfangue di


Chrifto,chefateua all'hora molti miracoli.Fù riceuuto folennemente da Mãtoa
ni, approuato il miracolo del fangue, ſe ne passò a ritrouar Carlo , e per rag
guagliarlo di quefta verità del miracolo, ch'egli molto defideraua intendere, e perLodovico
ragionar a lungo con lui delle cofe d'Italia . Efinalmente ritrouandofi in Roma, figliuolo di
con l'aiuto di Pipino,che n'hebbe ordine dal Refuo padre,caftigò,ma nõ giàſen- Carlo Ma.
goo
Za lafolita clementia,alcuni congiurati,efeditiofi.Ritrouandofi Carlo affai vec- rato dal pa
fue
chio, quando intefe, che Pipino, che, come s'è detto, era ftato creato Re d'Italia ,
def
Pping Fe
era morto in Milano , dichiarò Lodouico fuo figliuolo minore Re dell'Aquita- d'italia
nia,eſuoſucceſſore nell'Imperio, e Bernardofuo nepote Re d'Italia, alqual ordi muor e.
Bernardo
no,che in tutto, eper tutto à quanto Lodouico diceffe,obbediffe.Terminò co que- Red'Italia
fti fini l'Imperio, che nella Gallia foffero il Rheno , & i Lerigi, che nafcendo ne'
Celti li diuideda' Biturgi , eella Germania volle , che'l Danubio , e'l Sauo fof
fero . Eta quefte Prouinciedell'Imperio d'Occidente aggiunse l'Aquitania , la
Guafcogna,gran parte della Spagna,la Gallia Cifalpina, la Saẞonia, la Panno
ania alta,e baßa,l'Iftria, e la Liburnia: percioche i luoghi maritimi della Dalma
11a erano all'Imperio Coftantinopolitanofoggetti.Kaffettate Carlo a quefto mo
do le cofedell'Imperio in Aquifgrana , doue per ritrouarfi indisposto andò , per
bagnarfi nell'acque calde,che vifcaturifcono,fu affalito da vnafebre, che anche
pil dolor de' fiachi accopagnato v'hebbe, nel 72.anno dellafua vita,a'28 . di Gen
naio nel 8 1 5.dellafalute noftra morì. Fù ilfuo corpo con tutte le pompe,& ho
noripoffibili nella Chieſa di nostra Signora, ch'eſſo in Aquifgrana magnificame Termini
te haueua edificata ,fepolto con quefto fcritto : Magni Caroli Regis Chriftia dell'Imp.
Oecidēta
niffimi, Romanorum ; Imperatoris corpus hoc fepulcro conditum iacet . le
Fu Carlo, e nelle cofe ciuili, e nelle militari Imperatore di tantagrandezza , &
integrità,che non ha hauuto mai poi neſuperiore,nè pare.Sempre che tempo,&
otio hebbe,talmente fi dilettò de gliftudi delle buone lettere,ch'egli fùil primo, Carlo Ma
che aperfuafione di Albino drizzò lo studio di Parigi . Hebbe tre tauole d'ar- gno munre
e fueloci
gentoil'pna,nella quale erascolpita, & intagliata la Città di Coftantinopoli,do Studio di
Parigi in
nò alla Chiefa di S.Pietroslafeconda,nella quale era intagliata la Città di Roma,ftituito da
donò alla Chiefa di Rauennaila terza afuoifigliuoli lafciò , nellaqual fi vedena Carlo Ma
ilmondo tutto defcritto . Ne mancano di quelli, che fcriuono,che questa fulle di sno.
oro .Ma Leone Pontefice bauendo rifatto il tetto di S.Paolo ,ch'era per vn ter
remoto andato giù a terra , & edificato da fondamenti vn'hofpitale di poueri
preflo S.Pietro, ordinati i tregiorni delle Letanie, che fi fanno auanti all'A
Rogat
3 fcenfione, e che il primo di fi andaſse da S.Maria Maggiore a Laterano ,il fecon- dachi fer
feo oral
do da S.Sabina a S. Paolo , il terzo da S. Croce in Gierufalem a S. Lorenzo fuor naic.
delle mura , nel xxi . anno delfuo Pontel.cato mori , e fùa' 12. di Giugno nella
Chiefa di S.Pietro fepolto . Nelfin della vita fua apparue vna cometa ,fegno,
come alcuni dicono, d'vna tanta calamità . Vacò la fede dopo lui 10. dł.

0 2 STE
270 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

STEFANO V. DETTO IV. PONT. XCIX .

Creato del 861.a'13 . di Luglio .

TEFANO IV.Romano, e figliuolo di Giulio ,nel terzo me.


fe del fuo Ponteficato passò in Francia a ritrouare il Re Lo
Lodouico
Pio Imp. douico : ma perche caufa egli v'andaffe , non fi sà bene . Con
getturano alcuni, che questo viaggiofaceffe, per fuggireleri
wolte, e le reliquie della congiura di Campulo, che era dopo la
morte di Leone riforta . L'Imperator Lodouico, cognominate
Pio, fi ritrouaua in Orliens a quel tepo, che inteſe, che il Pontefice andaua a 1r0
uarlo : onde li mandò tofio incontra i primi huomini della corte, & frà gli altri
Teodoro Vescono d'Orliens con tutto il clero, e con gran parte del popolo lo
vfci ad incontrarlo vu miglio fuor della cittàs & vedatolo fmontò da caualle
dopo ifalutifoliti nel menò con gran riuerenza nella città col clero auanti , che
andana cantando il Te Deum laudamus . Era Stefano nato nobile , e di tanta.
dottrina,e bontà, ch'era ageuolmente per la perfonafua propria in molta venera
tione tenuto ; perch'egli fi erafotto duefantiffimi Pontefici Adriano ,e Leone al
leuato,& haueua appreso quanto al bene,e fantamente viuere fi richiede . Hora
introdotto nella città con l'Imperatore fempre à lato , perche la calca del popo
lo,che defideraua vederlo, era grande , ſmontò nel palagio regale ; doue fpeffocon
l'Imperatore ſopra il raſſettare, e riordinare le cofe d'Italia ragionò , e difcorse , e
così fi conuitarono fpeſſo l'vn l'altro , che quafifempre furono infieme . Haureb
be Lodouico voluto più di lungo hauere feco il Pontefice ,ma per le grauigu
re,che glifi offerfero ,non puotefarlo percioche fi erano i Guafconi ribellati,ch
egli in breue all'obbedientia riduſſe : i Britoni haueuano alzata la tefta, e furono
demi medefimamente , e tenuti à freno . Et in vn parlamento , chefece in Aquif
grana diede audientia a gli ambasciatori de' Saracini , c'habitauano Saragofa di
Spagna,e loro lapace diede.Volendo poi Papa Stefano partire, ad imitatione del
Saluator noftro, che anche a gli inimicifuoiperdono, ottenne da Lodouico , che fi

per.
PASCALE I. 211
perdonale a tutti quelli , che per bauere contra Leone congiurato , ò banditi , ò
prigioni fi ritrouauano . Efe ne portòfeco vna ricca, e pretiofa Croce, che Lodo
uico haueuafatto fare,per dedicarla à S. Pietro . Ritornato il buon Pontefice in
Roma, nelfettimo mefe delfuo Ponteficato mori a i vinticinque di Gennaro , e fù
nella Chiefa di S.Pietrofepolto.Vacò lafede vndici giorni per lafua morte .

PASCALE PONT.
I. C.
Creato del 8 27. a z 8.di Gennaro .
]]
AS

ASCALE Romano, e figliuolo di Bonofo,fufenza che l'Imperatore


lafua autorità v'interponeſſe, creato Pontefice : onde tofto, ch'in que
R
fta dignitàfi vide, mandò a Lodouico i fuoi Oratori,fcufandofi, e tut
ta quefta colpafopra il clero,e popolo di Roma riuerfando, che aforza
quefto pefo dato gli haueſſero . Accettò Lodouico lafcufa di Paſcalese ne fcriffe
alclero epopolo di Roma, chefi sforzaſſe d'oſſeruare , e mantenergli ordini de'
maggiori,perche altramete la maeflà regia,& Imperiale fi offendeua. Egli in vn
parlamento , chefu in Aquifgrana ,fe Lotario fuo primogenito nell'Imperio com
pagnose Pipino,ch'era il fecondogenito,dichiarò Re d'Aquitania,e Re di Bauie- Lotario tof
to dalpadre
ra Lodouico, ch'era il terzo figliuolo . Effendofi in quefto Bernardo Re d'Italia a
per compa
perfuafione d'alcuni Vefconi, e cattiui cittadini ribellato dall'Imperio , e sforzati
gno del
alcunipopoli,e Città a douere a ſe giurare obbedientia,fede & homagione irri- Imp
Bernardo
tò in modo Lodouico , che li mandò alcuni Capitani con groffo effercito fopra:on-Re d'lta
dementre ch'egli vuole loro nel paffo dell'Alpi opporfi, fu vinto. I capi della ri-
lia.
Bernardo
uoltafurono tofto fatti morire : e Bernardo , benche affai humilmente chiedefle Re d'italia
fi ribe la
perdono,fu ancor eſſo priuo della vita in Aquifgrana , dou’era ſtato menato pri- all'impe
gione . 1Vcfcoui, ch'eran flati perfuafori di quefta ribellione,furono per vn de- tio , onde
vinto è fat
cretofinodale dentro certi monafteri confinati . Raffettato Lodouico quefto tu- to morite.
0 3 multo
212 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

moltopiù tosto,che guerra,ch'eraforto in Italia,paſsò ſopra i Saſſoni, che ribel


latifi erano ; & affrontandofi con Viromarchio tiranno de' nemici, e che affetta
ua il regno,lo vinfe nelfatto d'arme, nccife. Dopo quefto mandò al Pontefice
Lotario,il figliuolo, c'hauea già dichiarato Re d'Italia,il qualefu nella Chiefa di
Lario Re S.Fietro puto, e chiamato Augufto. E perche tutta Italia tumultuana, & afpi
d'italia.
raua a nouità; Lotario, che inferiorefi vedea,per prouederfi di vn groffo efferci
to,fe ne ritornò afuo padre in Francias per la qual cofafuronoin Roma nel pa
lagio di Laterano in vna riuolta prefi, e morti Teodoro primicerio, Leone no
menclatore . Non mancarono di quelli, che riuerfarono quefto difordine Sopra
il Pontefices ilqualc in vn finodo di trenta Vefcoui, ch'egli raunò , e con congiet
ture verifimili,e con ragioni,e con giuramento da quefta calunniafi liberò . Re
o,
Città della Stò di queft'attofodisfatto Lodouico, e rispondendo, come vuole il Bibliotecari
Tofana a Pafcale, che miraffe, che in Roma più quietamente fi viueffe, dichiarò nel me.
foggette al defimo difpaccio le Città della Toscana all'Imperio foggette, ch'erano AreZZº,
Imperio,a
Volterra, Chiufi, Fiorenza da Carlo Magno riftorata, & accrefciuta , Piſtoia ,
Lucca, Pifa ,Perugia, Oruieto, e tutte l'altre alla Chiefa Romana lafciaua.Viag
giunfe Todi nella Vmbria,& oltre l'Apennino Romagna , e l'Eſſarcato di Rauě
na.Scriue il medefimo Bibliotecario ,che Lodouico diede a Paſcale liberafacoltà
di eleggere i vefcouispercioche ancor di quefto bifognana, chefi auifaffe l'Impe
ratore,e vi affentiffe . Et il medefimo autore dice, che queſta poteftà fu da Papa
Adriano al Re Carlo conceffa . Hora Pafcale,ch'era per lafua virtù, e dottrina,
ftato da Stefano Pontefice nel gouerno del monafterio di S. Stefano in Vaticano
pofto, hauute c'hebbe le chiaui di fanta Chiefa in mano , ne riconduffe con molta
deuotione,e riuerentia nella Città molti corpi di Santi, che poco honoratamente
giaceuano,e li collocò in luoghi honorati, e degni: e ne rifcoffe,co fodisfare a'cre
ditori,molti miferi,che prigioni, & in ceppifi ritrouauano. Queſto Põtefice edi.
ficò da'fondamenti la Chiefa di S.Praßede, non molto lungi dall'antica , che per
gli anni , e per la negligenza de'facerdoti minacciaua ruina . In questa Chiefa,
ch'egli anche dedicò, celebrò aßaifpeffo , e vi ripofe molti corpi di Santi, chegia
ceuano per li cimiterijſenza riuerenza alcuna. Nella medefima Chiefa fi vede
la capella di S.Agnefe,ch'eglifece con molti ornamenti più bella. Egli ancor’edi
ficòla Chiefa difanta Cecilia, come lo fcritto,chefino ad hoggi nella tribuna fi
vede,chiaramente dimoftra.Nel medefimo luogo ripofe il corpo di S.Valeriano,
Spofo della medefima Santa, e di Tiburtio, e di Maſſimo Martiri, d'Vrbano, e di
Lucio Pontefici adornò quel luogo di marmi fini,e d'oro, e d'argento . Rifar
cl ancora la Chiefa difanta Maria Maggiore , ch'era per gli anni aſſai ruinata,
& in migliorforma rifece la tribuna . Efinalmente non hauendo laſciato di fa
re officio alcuno di religione, di pietà, e di humanità, morì a' 24.di Maggio, ha
uendo tenuto il Ponteficatofette anni,tre mefi,e dicifette giorni, efu nella Chie
fa di San Pietro fepolto . Non vacò dopo la fuamorte più che quattro giorni
la fede .

My EVGE
EVGENIO II. 213

EVGENIO HI. PONT. CI.

Creato del 824. a 19. di Maggio .

12
4

N.

VGENIO II. Romano , e figliuolo di Boemundo , fù di tanta


religione, efantità , di tanta humanità , e dottrina , che nefù
per vna voce di tutti eletto Pontefice,efù nel tempo, che pas
fatone Lotario in Roma, vi creò vn'officiale, che rendeffe ra- Louarto
d'Italia Rè
gione alpopolo di Roma : percioche dopo vna lunga, e graue erea vn'of
E feruitui Romani qualche libertàfentirono fotto l'Imperio di ficiale
Roma , in
che
40 Carlo Magno , e de'figliuoli . In questo bauendo Lodouico pofta in 40. giorni vi tenga ra
gione.
la Bertagna àferro, & àfuoco , dopo c'hebbe gli ostaggi , fe ne passò in Roano ,
V doue riceue gli Oratori di Michiele Imperator di Coftatinopolis i quali volena
no intendere da lui , che li pareua , chefi doueffe fare delle imagini de'fantis o Lodovico
torle àfatto via tutte , o riporle , come prima erano . Lodouico rimife questi Pio doma Imper.la
Oratori al Pontefice, à cuifpecialmente toccaua il rifoluere quefto . Dopo que- Bertagna
fto passòfopra i Bulgari , ch' erano nelle Pannonie entrati ; e li ributtò da prin- Imp-manda
Michiele
cipio à dietro : ma perche Aidone Gouernatore dell'Aquitania fi ribellò ,fpe- Ambafcia
rando nel foccorfo , efauor di Abdaramino kè ' de' Saracini , fù Lodouico forza- tori
cia . in Fran
to à lafciare queftaguerra ; il perche i Bulgari impetuofamente per mezo delle Imprefs
‫نلو‬ Pannenie nella Dalmatia penetrarono . Ma prima che Lodouico fopra Aidone delet tore Lodo e.
andaffe, la maggior parte della Spagna fi ribellò . Bernardo Conte di Barcello uico Pio.
nafùfolo quegli, che benche e per terra, e per mare affai trauagliato fosse,fem
pre nellafede dell'Imperatore perfeuerò . Eugenio in quefto , come colui , ch'era
eccellente, ericco de beni del corpo , e dell'animo , facendo poco conto di tutte
le cofe humane , anzi de' beni chiamati della fortuna , tutto in potere della
liberalità fi diede , & afare atti di magnanimo , e di generofo fi volfe . Per- Schifma vn
decimo nel
cioche tanta cura hebbe dell'abbondantia delle cofe della vita , che così il gra- Romana
no , come tutte l'altre cofe in maggior copia , & a più baſſo prezo in Roma fi Chiefa
IOCCO ; non
dal
ritrouauano , che in qual fi voglia altra parte del mondo : e pigliò talmente la patina.
0 4 difefa
π
214 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

difefa delle caufe , e della vita de' poueri , chiamato . E quefta maniera di vite
tenne egli ancor'auanti al Ponteficato, quando era prete di S.Sabina dell' Auen
tino , laqual Chiefa egli eſſendo Pontefice in miglior forma riduſſe ; e quando
cra Arciprete della Chiefa di Laterano, d'ondefù poi per laſua grande integri
tà, & virtù al Ponteficato per vna voce di tutti affunto . A prieghi, e per ope
ra di questo medefimo Pontefice tutti quelli, che prigioni, o confinati nella Fran
ciafi ritrouauano , ritornarono finalmente a viuere in Roma, & eſſo,perch'era
noftati priui di tutte le lorofacoltà, delfuoproprio lifoftentò, e ritenne in vita.
Non mancòancora per lui, che Sicone Duca di Benevento fi partiffe dall'affedio
diNapoli, che molto allefrette lo trauagliana; d'onde transfert in Beneuentoil
corpo di S. Ianuario, e nella Chiefa maggiore con S. Defiderio , e S. Fefto affai
bonoreuolmente lo collocò . Si sforzaua il Pontefice di perfuadere a Sicone,che
paffaffefopra i Saracini , che haueano in Sicilia prefo Palermo . Hauendo egli
adunque viuuto con queste arti quattro anni Pontefice , con grandifpiacere , e
pianto di tutti mori a ' 13. di Decembre, efù in S. Pietrofepolto .

VALENTINO I. PON T.
CII.
Creato del 271 a' 14. di Decembre .

y
K

ALENTINO Romano figliuolo di Leontio,fù di tanta


virtù,efantità , ch'essendo diacono,non che prete, meritò di
efser eletto Pontefice : e dallafua prima etàfino alla vltima
con Paſcale , e con Eugenio fantiffimi Pontefici fi allenò , e
vifse,apprendendonefanta dottrina , & efsemplari coftumis
percioche non fi diede a giuochi,ne a voluttà, comefogliona
la maggior parte de' giouanifare,ma afeguir con la vita, con liftudi l'orme de
fantipaftoripassati . Fù di più di cofi deftro ingegno,e di tanta eloquentia,che
poteua ciò ch'ei voleua perfuadere, e dissuadere ,benche egli non proponese gia
mai
VALENT IN OI. Ní
215:
1TA mai cofa, chefanta , e modeſta non fuſse. E finalmente cofi nella vitapriuata ,
come nel Ponteficato , non fù alcuno de' Pontefici paſsati , che ne di pietà, nè di
clementia , ne di liberalità l'auanzaſse . Per tutte quefte cagionifù per vn co
munefentimento di tutti creato Pontefice. Maper i peccati forfe degli huomi
# ni di quel tempo nel 40. di delfuo Ponteficato morì , e fù in S. Pietrofepolto
Nèfù alcuno, che nonfe ne dolefse, e ramaricaſse, parendo a tutti , che essendo
efso Pontefice, la libertà de' Romani, e la Chriftiana religione non poteuano co
Sicardo Du
fa, che lor dannofafuſse , fentire . Vacando dopo lui lafede , Sicardo Duca di ca di Bene
Beneuento , che dopo la morte difuo padre tirannicamente viueua , per cauar- uento en
pio.
ne danari , pofe Deodato Abbate di Montecalfino prigione , il quale non fenza
299

S.Pap nomedifantità vi mori .


.

GREGORIO IIII. PONT. CUI

Creato del 828. a' 26. di Genaro.

1.

O
M

REGORIO IIII . Romano, figliuolo di Giouanni, e prete


col titolo di S. Marco , prefe il papato in quel tempo , che i
Saracini, occupando l'Afia, chiufero a' Chriftiani il paſſo per
andar ne' luoghi della Palestina , e che i Mori paſſati con
Sici ia af
vnʼarmata in Sicilia, ruinarono vna gran parte dell'Ifola, pi- fitta da
gliandone,come fiè detto, Palermo. Ne venetiani,che qui a Mori .
prieghi dell'Imperatore Michiele tofto con l'armate loro fi ritrouarono glielo
poterono vietare: percioche era l'armata de' Mori maggiore, emaggiore anche Venetia
l'effercito nauale. In quefto tempo la Republica Venetiana crefceua, che haueua crefce &
da'popoli di terraferma hauuto origine , e principio in quel tempo , che Attila onde fù la
fua origi
Re degli Hunni prefe , e ruinò Aquilea , Concordia, Altino , e le altre Città di ne.
quella prouincia di terraferma , che era da gli antichi chiamata Venetia : on
de i loro popolifuggendo la rabbia de' barbari in quelle paludi , e ſtagni fi ri
sonerarono . Era all'hora Duce de' Venetiani Giuftiniano Patritio, il cui nome
bo
2163 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

bò qui voluto toccare, perche nelfuo tempo fù da mercatanti Venetiani il corpo


di S. Marco d'Aleffandria portato in Venetias doue hora in gran riuerenza fi
Corpo di
S. Marco tiene in vna magnifica Chiefa , che nel più celebre luogo della città gli edifica
portato d' rono, & dipretiofiffimi doni la ornarono, & arriccbirono . E da quel tempo in
Aleflandria
in Venetia . cominciarono primieramente Venetiani aportare neʼloroftendardi , e bandiere
la imagine di queftofanto patrone della città. Hora intefo Gregorio, che non ba
Stanano i Venetiani a cacciare dalla Sicilia i barbari , mandò i fùoi Legati a Lo
douico, e Lotario in Francia, pregandoli, che il più tofto, che poteffero , deffere
aiuto alla Sicilia. Non ne voleuano costoro vdir parola, con dire,che queſta im
prefa all'Imperatore di Coftantinopoli toccauai ma che con tutto questo fatta a
l'baurebbono . Mentre che questa legatione andaua, e veniua , nè
Bonifaci o Spefe comuni
Cod fipoteua cofa, chegiouaffe, conchiuderes Bonifacio Conte di Corfica infieme con
Corficapaf
fa in Africa, Bertario ilfratello , e con l'aiuto di alcuni popoli dellaToscana passò con vn'ar
e fa gran mata nell'Africa , e facendo quattro volte con li nemici battaglia frà Vtica , è
danno
Mori. ai Cartagine, tanta ftrage di loro fece, chefurono i Mori , come già nel tempo di
Scipione Africano , forzati a richiamare dalla Sicilia il loro effercito , perche
qualchefoccorfo deffe allaſua trauagliata patria . Et a queſto modo fù la Sicilia
dalle mani de Barbari liberato : e fe ne ritornò Bonifacio in Corfica con la fua
vittoriofa armata carica di preda, e delleSpoglie delli nemici. Scriuono alcuni ,
che ritrouandofi Italid tranquilla, & in pace , fdegnato Lotario , che Lodouico
in tutte le cofefaceffe più conto di Carla, che era il minore, e chefu poi cognomi_
nato Caluo, che di lui non faceua , e ch'il poneffe in prigione , e non molto poi lo
liberaffe , e che da questa occafione moſſi i barbari ne paſſaſſero d'Africa con
groffa armata in Italia , e giunto à Cento celle rouinaffero Cinità vecchia ; e che
Mfon poipaffati in Roma la prendeffero medefimamente ; ilche è molto lontano , e di
no più dan.
noin Italia fcorde dal vero . Non negherei di Ciuità vecchia , e cofa ancor chiara è , che
deffero alcuni alfalti in Roma ma che ritrouandola ben difefa dal Marchefe Gui
done, che valorofamente la difenfaua, bruciaffero i borghi, e la Chiefa di S.Pie
tro, e di S. Paolo , e ſe ne paßaſſero per la via Latina al passo dimonte Caffino ;
doué ruinarono la terra di S. Germano , e'l monafterio di S. Benedetto . Da que
Ato luogo ne vennero giù per il Garigliano al mare , e montati sù l'armata loro ,
ch'era qui d'Oftia venuta , fopra la Sicilia passarono ; e come s'è detto , furono
poi richiamati a casa per quello , che il Conte Bonifacio vi faceua . In queſti
* tempi crederei io, che Sicardo Duca di Beneuento, il qual in quefta guerra firi.
trouò , ne trasferiẞse di Lipari in Bencuento il corpo di S. Bartolomeo , perche
nonfofsepreda di quefti Barbari . Ma ritorniamo a Gregorio, ilquale fù di tanta
fermato
dal. Imp. modeftia, ch'essendo dal clero ,e popolo Romano eletto, non volle prima dell'au
Lodouico. torità Pontificiaferuirfi, che confermato dagli Oratori dell'Imperator Lodoui
co non fuffe , i quali a questo effetto vennero in Roma , e con molta diligentia
Dolfero di quefta elettione informarfi ; e lo confermarono . Volle Lodouico ciò
fare non per fuperbia, ma per conferuarfi le ragioni dell'Imperio , perche fù di
fua natura clemente, & humano oltre modo, e che fempre difensò la dignità , e
le ragioni di S. Chiefa : percioche ordinò, che non poteſſero i Chriftiani efferfer
Hi,e
GR F G OR IO IV. 287
28
ui, e che ogni Chiefa lefue entrate haueffe , onde potessero i Sacerdoti viuere, che
non lafciaffero per lapouertà , e miferia loro il culto diuino , ne foffero forzati
di mendicare - Quefto medefimo Principe nel 830. anno dell'd falute noftra rau
nò vn finodo di molti vefcoui in honor di Dio, e per l'vtile della dignità eccle
fiafticas nel qualefinodo fù ordinato, che nè i Veſcoui, nè chierici di qualunque
grado poteffero portare ifquifite, e pretiofe vefti, comefono difeta , o di porpo
ra, ne in dito gemme, faluo che quando i Prelati grandifacrificano,ne oro,o ar
gento nelle cinture, e scarpette, per effer quefte cofe dalla religione aliene,e ma
nifeftofegno di grande incontinentia, e vanità . Hora con quefte arti procuran
do Lodouicole cofe humane, ediuine nel 36. anno del fuo Imperio mori , efù in
Merita nella Chieſa di Sant' Arnolfofepolto . Ne passò molto tempo, che Gre
gorio Ponteficela fegui ., Fh Gregorio di molta nobiltà , e fantità chiaro ,fù in
dottrina, & eloquentia eccellente, efù oltre modo diligente, e follecito, cofi nelle
cofe humane,come nelle divine : perche egli fempre procurò il bene delpopolo
faoi tenne i ricchi a freno , diede da mangiare a ' poueris confolaua gli afflitti , e
riduceua nella buona firadv gli errantis e molte Chiefe, che n'andauano in ruina,
rifece ; enella buona vita con l'effempio , e conla dottrina fua gli eletti del si
gnore ritenne, mentre egli visse. Trasferì il corpo di S. Gregorio, doue boraftà,
e dimolti ornamenti quel luogo abbelli . Vogliono , ch'anche quefto Pontefice Felta di
trasferiffe il corpo di S. Sebaftiano , e di S. Tiburtio dalli cimiterij , doue prima tutti fanit
erano, nella Chiefa di S. Pietro . Scriuono alcuni, che Gregorio a prieghi di Lo- da chi infti
tuita.
douico inftituifse la fefta di tutti i Santi il primo di di Nouembre , e che
fre perciò fulle & in verfi, & in profa lodato molto da Rabano mona
co, e teologo eccellente,il quale e nella profa, & nel verso val. Rabano
8. Monaco
fe in quel tempo molto, e commentò il libro del Paralipo dottiffimo.
TH menno,e Machabei. Fece ancor de'fermoni elegan
ti al popolo , e quel più che tutti gli altri fi
loda , ch'egli fece nella feftadi tutti i
fanti . Mori Gregorio nel 16.
anno del fuo Ponteficato ,
a' 25. di Gennaro , e
fù fepolto in S.
7 Pietro. E
vacò
quindeci giorni per
la fua mortela
fede.

SER
218 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

SERGIO H. PONT. CHIL

Creato del 844. a' 10. di Febraro .

1.

ERGIO Secondo Romano , figliuolo di Sergio , della quarta


regione,prefe il Ponteficato in quel tempo,che l'Imperatore
Michiele mori in Coftantinopoli.Dicono alcuni, chefoffepri
ma Sergio chiamato Bocca di porco , e cheper la bruttezza
di questo nome fifaceffe Sergio chiamarese che nereftalepoi
Víanza di
quefta vfanza di mutarfi i Põtefici il nome,il lorpropriola
mutare l
nomes pa . Sciando, & n'altro degli antichi togliendone, benche non tutti poi l'oßcruallero.
Pl , onde Comunque fi foffe,chiara cofa è,che Sergio d'illuftrefamiglia nacque, epure vn
nacque. punto da ifuoi maggiori non degnerò , e fù ilfuo bello ingegnofolleuato,& aiu

tato da Leone III. da Stefano IV. da Eugenio II . eda Gregorio IV . fotto la cui
difciplina,e coftumi viffe : onde dopo la morte di Gregorio nefu eglifolo riputa
Fratelli to degno delgrado Pontificio . In questo tempo tanto odio nacque tra i figliuoli
Fracefidi
fcordi,e fat di Lodouico per la diuifione dell'Imperio , che nefù su quel di Altifiodorofatta
to 'aime pnagran battaglia frà Lodouico ,e Carlo da vna parte, e Lotario da un'altraie
fra loro,
ne morirono da amendue le parti molti . Et effendo finalmente Lotario vinto ,fe
nefuggi in Aquifgrana : & effendo ancora dal nemico di questo luogo cacciato,
Je nefuggi con la moglie, e co' figliuoli in Vienna, doue anche i fratelli armatilo
feguirono.Nefolaměte molti Baroni di Francia fi erano trapofti, e s'ingegnaua
no diplacaregli animi di queſti Principi, che ancora d'Italia vi andarono alcuni
mandati da Sergiosfrà i quali era principale Georgio Arciuefcouo di Rauennai
che ritrouandofi nella feconda battaglia con Lotario , à cui era andato aparlare
d'accordo , fu in quella rotta , che Lotario hebbe , forzato afuggirfi quafi folo
Digifione via , per ſcampare, perdendoui tutti i fuoi , ch'erano trecento caualli, che lo fe
fratelli guiuano . Finalmente moffi Lodouico , e Carlo a pietà delle tante calamità di quel
dell'Imper
fra
Francfi regno, fi contentarono difare a quefto modo la pace , che quella parte Occiden
tale del regno, che dall'Oceano di Bertagna fino alfiume Mofa fistende, reſtaſſe
a Car
SERGIO II. 219

à Carlo,col nome anche di Rè di Francia . Che la Germania fino alfiume Rhe *


nofuffe di Lodouico , oltre il Rheno ancora quanto il padre loro poſſeduto vi
haueua . Et che Lotario s'haueſſe Roma, Italia col titolo dell'Imperio, e con
quella parte della Francia , che fi chiama hora Prouenza : alla quale parte ag
giunfero ancor quella, che è frà ilfiume Scalda, e'l Rhodano, e che da lui , come
iopenfo, fù Lotoringia detta . Dopo quefto Lotario ne inuiò con groffo eßer
cito in Italia Lodouico ilfigliuolo, che haueuagiàfatto fuo compagno nel regnos
elidiedeper compagni Drogone Vefcovo di Metz, & altri prelati faui , e di
autorità, perche del configlio loro fi feruiffe . Ma effo, ch'era giouanetto, infu
perbito da quefta tanta proſperità , tutti i luoghi , onde paſſaua, empiua difan- .
gue,di rapine, e difuoco . Accostandosi poi à Roma , gli vfci il popolo incontra Lodouico
figliuole di
per honorarlo perla qual cofa parendoli di potere contra l'opinione, che n'haue- Lotariol m
ua , entrare amicheuolmente in Roma, in gran parte ne lasciò quella fierezza fercitoper conct.10.
Francefe , con la quale veniua . Gli vfèì ancor vn migliofuori della città incon- Roma.
tra il clero in proceffione , cantando , Benedictus , qui venit in nomine Do
mini , ofanna in excelfis : & l'accompagnarono a quefto modo fino alla ſcala
di San Pietro , doue cra il Pontefice, che l'abbracciò, e baciò . Et andatine sù , "

per douerenirare in San Pietro , ritrouarono le porte della Chiefa chinſe . "
Al
l'hora il PapaqueЛle parole li diffe : Se tu con animo amico, anzi che nemico ,
ne vienis haipiù l'occhio al bene publico de' Chriftiani , che a tuoi particolari
affettidifaccheggiare , o fpargere fangue nella città, io ti dò licentia, che quiui
entrimafe altramente animato ne vieni,guardati di toccare questeporte perche
lafpada,che tutte lefceleranze vendica , e caftiga,già ti èful capo . E perche Lo
dnuico diffe, che non dubitaffe punto , li furono tofto le porte aperte , & entrati
dentro con Romani, e Francefi àgranſchiere dietro , figinocchiarono all'altare
di San Pietro, e ringratiarono il Signor Dio , e gli Apoftoli fanti , che fuſſe a
quelmodo fenza altro fcandalo riufiitala venuta di quefto Principe Francefe
in Roma , e fattone quietamente l'ottaua delle Pentecofte , che all'hora fi celc
braru . Maperche poi ifuldati ruinauano i borghi, e pareua di hora in hora,che
doueffero porne la città išteßßa àſacco , in capo degli otto giorni publicamente
il Papa vnfe Lodouico, e lo incorono, e creò Rè d'Italia : ilperche Signolfo Du
ca di Beneuento ne paſsò tofto in Roma per vifitarlo . Per la gran copia adun- ontoLodouico
Red
foldati , e delle genti , che vi concorfero , furono a fatto tagliati per Italia,
que e de'
tatto gli alberi , rubbatii greggi , e mietute le biade fenza difcretione , per

‫مهاااهز‬
dare a mangiare a cavalli . Vedendo quefti tanti danni il Pontefice , accioche
totopartifero dalla città , conceſſe loro, quanto dimandarono , che honeftofuf
f. Gli Romani, che fi videro da quefta tanta ruina fuori , chiamauano publi
camenteil Potefice vero Vicario di Chrifto, & vnico padre della patria. Et egli
volto tutto ad abbellire,& ornare le Chiefe di Romairifece quella di San Silue
ftro, e di San Martino , che andauano per l'antichità in ruina : & qui con quefti
Sati collocò ancora,e ripofe i corpi di Fabiano , Stefano, Sotero,Aflerio, Ciriaco,
Mauro, Smaragdo , Anaftagio, Innocentio, Quirino, Leone , Artemio, Teodoro , e
icandro . Et preffo la medefima Chiefa edificò da'fondamenti vn menafterio
in
2.20 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

in honore di San Pietro, e San Paolo, done del continuo fi celebrauano gli dini. "
ni offici . Finalmente hauendo queflo Santo Pontefice ben gouernata la Chieſa PIN
tre anni , mori ai dodeci d'Aprile, efù dentro la Chieſa di San Pietrofepolto.
Vacò dopo lui lafede due mesi , e quindecigiorni .

ANNOTATIONE,

Quello , che fcriue qui il Platina , da Martino togliendolo , che fuffe Sergio
Secondo il primo , che fi mutaffe il nome , non veggoio , che autore alcuno an
tico lo fcriua : anzi fi caua più tofto il contrario da Anaftagio Bibliotecario , che
in quefto tempo viffe , cioè , che egli prima , che fuffe Pontefice , fuffe chiamato
Sergio, forfe ch' egli hebbe fempre Sergio per prenome, e per cognome Bocca
di porco ; e fatto Pontefice , lafciando il cognome , fi ritenne al prenemefolo.
Ma ne ancor quefte congetture molto mi piacciono.Ritrouo,che Giouanni Duo
decimo fuffe il primo , che effendo fatto Papa l'antico nome mutaffe , effendo
prima chiamato Ottauiano , come apprefso diremo .

LEONE 11II. PONT. CV.

Creato del 847. a'ız . di Aprile .

$48. EONE IIII. Romano, e figliuolo di Rodolfo nel 848. an


no dellafalute nofira,fù per confentimento di tutti eletto Pon
tefice , e meritamente certo : perch'eglifù in tutta la vitafua
difomma religione , innocentia , pietà, bumanità , liberalità,
e dottrina ecclefiafticas efù ancor'di tanta prudentia , e vir
tù, che ogni volta , che bifognana , imitana , comefilegge
Pell'Euangelio , l'afutia del ferpente , e la fimplicità della colomba . Mollo
adunque Sergio II. dal gridodelle tante virtù di Leone , di foddiacono il creò
prete , e dielli il titolo della Chiefa difanti quattro Coronati : ilperche menato
dopo la morte di Sergio in Laterano ,fùnell $ fedia di Pietro posto,efalutatoida
tutt
LE ON E IIII. 221
ONT
tutti vero , e degno Pontefice, e li baciarno toftó, quanti vi erano, ilpiede.Cré Saracini in
dono alcuni,che per le orationi di queftofanto Pontefice deffero i Saracini a tra Italia.
guerfo, mentre che carichi della preda de noſtriſe ne ritornauano alle cafe loro.
1
Percioche bauendo effi preflo Taranto vinto in mare Theodofio Capitano dell'.
Imperatore Michiele , perche non era chi loro oftafe,pofero a lor bell'agio Ita
Ancona p
lia afaccosprefero A icona , & lafaccheggiarono ; e poftone tutto quel golfo a dai sata
della Dalmatia in volta , fe ne ritornauano lieti a cafa , quando per volontà di cini.
g inafurono da ona cosìfatta tempefta afaliti , che perirona tutti in mare.Veg
一 gendofi Leone libero dalla paura di quefti barbari , fece nell'atrio della Chiefa Sa acini fi
di Laterano i poggetti di marmo , e compì il tetto , che haueua Leone Terzo in- affogano
cominciato . Ordinò , che nella Chiefa di San Paolo ogni anno nel dì di questo nel mare g
fortuna.
fanto da tutto ilclero ad hora di vespro fi celebrafe . Per li molti terremoti ,
che in queltempofurono , fece Léone fare molte proceffioni per placare l'ira di
164 Dio . Era la Croce , che Carlo Magno haueua già donata a San Pietro,ftata da
ribaldipriua delle moltegemme di che era adorna , il buon Leone di nuouo
marauigliofamente la ornò . Silegge , che fuffe quefto Pontefice di tanta fan
tità , che con lefue orationi cacciò via dalla Chiefa di S.Lucia in Orfea vn basi, santità di
[ lifco, che vi era , che haueua colſuo peftifero fiato ammazzati molti . Col ſe. ne itij . Led
Papa
gnodella Croce anche ſmorzò vngrand'incendio , che fi attaccò , e durò molto
nel borgo, e cafe de' Saffoni, e de' Longobardi , che frappreſſaua hormai à San
Pietro, ilche auuenne nell'ottaua dell'Aßontione di nostra Signora (efù per 6
ciòpoi quefto di tenuto , e celebrato , comefeftiuo ) non molto lungi dalla Chie
fa difan Lorenzo fuori delle mura : perche in questo luogo era la Chieſa di no•
Ara Signora , alla quale queſto liberaliffimo Pontefice fè molti doni d'oro , &
d'argento . Fèfare anche belle opere di Mofaico nella Chiefa difan Martino, e
Silueftro in monti, & fini quella incroftatione delle mura , che Sergio incomin
crata vi haueua , come l'epigramma , che solo vi è , lo dimoftra : percioche la
pittura, òpernegligentia di chi ne doneua hauere cura , ò per l'antichità era
andatagiàtutta via. Fù ancor quella Croce, che fifuole da vn foddiacono por
tare dauanti al Pontefice , fatta perfuo ordine d'oro , & ornata tutta di gem T
mes intanto, che non lafciaua di fare, quanto li parena, che alla dignità del Sal
natornoftro apparteneffe. Rifece ancor la muraglia , e le porte della Città, che
il tempo haueua malamenteguaſte, e vi edificò dalla prima pietra quindici tor
riperdefefa della Città di paſſo in paſſo, ene furono due frà le altre affai necef
fariedall'unaparte, e dall'altra del Teuere giù fed il Gianicolo , e l'Aventino ,
l
perche non poteffero per lo fume in su nauigare vafcelli di nemici à danno della Torti di
Città. Conla fua diligentia ancheritrouò quefto Pontefice i corpide' fanti quat- Ripa.
tro Coronati , & in più fplendida forma la Chiefa loro rifece , donefotto l'altar
maggiorripofe i corpi di queſti Santi Semproniano , Claudio, Nicoflrato , e Ca
ftorio, co' quali ancor quefti altri aggiunfe, Seuero , Seueriano , Carpoforo, Vit 1
torino,Mario,Feliciffimo , Agapito, Hippolito , Aquila,Prifco , Aquino, Marcel
Lino, Felice, Apolline, Benedetto, Penantio , Diogene, Liberale , Fefto , Marcel
lo . Viripofe ancor la tefta di San Prote, di Cecilia , di Aleſſandro,di Sifto,di
Seba
222 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Sebastiano , & di Prassede . Mentre ch'era con ogni diligentia a queftefante


Saracini opere intento , intendendo, che i Saracini venivano con grossa armata afaccheg
tornanocogiare la Città, e che il popolo di Napoli, & de gli altri luoghi maritimi del mar
vn'altra
maia at Tirreno , fi poneuano in punto per venire afoccorrere Roma; eßo con quante
in Ita
lia . gentifarepuote,fe n'andò tofto in Oftia,e qui fece corpo d'vno efsercito con tut.
te l'altre genti , che vennero qui afoccorrerlo, per douer far fatto d'arme coi
barbari ,fe effi la battaglia accettata hauefsero . Egli fe confefsare , e comuni
car tutti ifuoi , & bauendoli forte animati , fece quefta oratione al Signore .
Deus , cuius dextera Beatum Petrum ambulantem in fluctibus , nemer I
geretur, erexit , & coapoftolum cius Paulum tertio naufragantem de pro
fundo pelagi liberauit ; exaudi nos propitius , & concede : vt amborum
meritis horum tuorum fidelium brachia contra inimicos Ecclefiæ tuæSan
& dimicantia omnipotenti dextera tua corroborentur , & conualefcant,
vt de recepto triumpho nomen fanctum tuum in cunctis gentibus glorio
Patto d'ar fum apparaet . Dopo quefta oratione fatto il fegno della Croce , nemandòi
gentifra le fuoi auanti , che cofi allegramente nella battaglia entrarono , come fifufferofta.
me
Papa, & ti certi della vittoria. Finalmente dopo vna fiera zuffafurono gl'inimici vin
Saracini . ti , e pofti in fuga sene perirono molti nel mare , & ne fù ongran numerofatto
Saracini cattino , & condotto in Roma; Volfero anche i Romani , per on terrore degli
vinti
dal altri barbari,appiccarne alcuni non molto lungi dal porto Romano,benche Leo
Papa.
ne per lafuagran bontà , & clementia vi oftaffe . Ma egli non puote in quell'
impetofrenar la molto trata moltitudine . Di quelli , che furono in Romame
nati prigioni , fi ferul nel rifarcire delle Chiefe , che haueuano giàgli Agareni
rouinate , ebruciate , e nel fare della moraglia , con laquale il colle Vaticano
Città Leo. einfe , & che delfuo nome Città Leonina chiamò : il che principalmentefece,
Pa perche non potessero cofi a geuolmente per l'auuenire paſsaregli inimici a de
ninadaedifi-
cata
pa Leone, predare , e bruciare la Chiesa di San Pietro, e gli altri luoghi intorno, come ba
ueuano già altra voltafatto ; E in ogni parte di quefta Cittàfecefcolpir iu mar
mo , efcriuer vn'oratione . Nella porta , che mena a San Pellegrino , fi legge
ua quefta . Deus , qui Apoftolo tuo Petro collatis clauibus regni cæleftis
ligandi , atque foluendi Pontificium munus tradidifti , concede , vt inter
ceffionis eius auxilio , a malis nexibus liberemur,& hanc ciuitatem, quam
nouiter te adiuuante fundauimus,fac ab ira tua in perpetuum manere fe
curam , & de hoftibus , quorum caufa conftructa eft , nouos , ac multipli
ces , habere triumphos . Nellafecondaporta , che é presso il caftello Sant'
Angelo , ondefi esce nelle campagne aperte, era quefta altra. Deus, qui ab
ipfo huius mundi principio hanc fanctam Catholicam,& Apoftolicam Ro
ini
manam Ecclefiam ab hoftibus cuftodire , & confirmare dignatus es ,
quitatis noftræ chirographum propitiatus emenda ; & vrbem hanc, quam
tuo fancto nomini perApoftolorum Petri , & Pauli fuffragia nouiter dedi
cauimus , ab omnibus inimicorum infidijs fecuram permanere concede .
La terzaporta , onde fi và alla fcola de' Safsoni , haueua nelfuofrontispicio
queft'altra . Prefta quefumus omnipotens , & mifericors Deus , vt ad te
toto

FI
LE ONE IV. 223

toto corde clamantes , intercedente beato Petro Apoftolo tuæ pietatis in


dulgentiam confequamur,& vrbs, quam ego famulus tuus Leo III.Epifco
pus Romanus,te auxiliante, meo nomine Leoninavocaui, nouoque opere
deditaui,fecura,atq;illæfa permaneat,apud clementiã tua iugiter oramus.
Ne in tutte tre quefte orationi altro in effetto diceua , faluo che il Signore ha
ueſſe difefa queftafua nuoua città, ch'egli rinchiuſa di mura haueua, & Leonina
dalfuo nome chiamata, dall'infidie , e forze delli nemici . Cominciò nel primo
anno delfuo Ponteficato quefta fabrica della città Leonina, e nelſeſto fù finita. tan o lahabi
Corfi cit.
Et la diede ad habitare a' Corfi, ch'erano dalla loro Ifola fati da' Saracini cac- tà Leoni
ciati, affegnando loro terreni dapoter viuere . Mi marauiglio affai , come hoggi na.
nelle medefimeportefi leggano altre ifcrittioni , & in verfi efametri goffamen
te compofti,che io non mi poffo dare a credere,che di Leone per neffun contofia
no, ancor che perfuoi fi leggano ." Donò Leone della preda raccolta dalla rotta
de' Saracini alcune cofe d'oro , e d'argento alle Chiefe di Roma . Vogliono alcuni,
cheperfuo ordinefuffle edificata la Chiefa di S.Maria in via Nuoua , & lator
re , che inVaticano fino ad boggi vediamo prefso a San Pietro . Rifece d'argen
to le porte di San Pietro, ch'erano da gli Agareni ftate tolte via. Fece vn fi
nodo di quarantafette Vescout, nel quale in virtù de' decreti de i Concilij paſsati
condanno,e fcacciò dal grembo della Chieſa Anaſtagio prete Cardinale del tito
lo di San Marcello , chefù di molti falli conuinto , ſpecialmente perche haueſse
contra l'ordine de' Canoni per cinque anni abbandonata la Chiefafua . Deduſse
ancora Leone in Hoftia, che e per lo cattivo aere , & per liſpeſſi infulti de' Bar- Hoftia Co
de i!
lonia de
bari eradishabitat a, vna colonia di Sardi, e di Corfisi quali fcacciati via i Sara- Corfi,
cini , haueuanogià incominciato a refpirare . Si purgò anco egregiamente con sardi.
Lotario , il quale a perfuafione d'alcuni maleuoli era venuto in Roma , perche
baueuaintefo , che defignafse quefto Pontefice trasferire in Coftantinopoli l'Im
periodi Roma . Ritrouatafi adunque la verità, furono , come fi conueniua, ben
caftigati i delatori , e fi reintegrò , eftrinſe maggiormente l'amicitia fra queſti
due Principi Chriftiani . Scriuono alcuni , che in queſti tempi fusse Giouanni
Scoto,dottiffimo nellaferitturafacrai& il quale passato in Francia, ad instantia Gio. Scoto.
del Re Lodouico, tradufse di Greco in Latino la Gierarchia di Dionigio ; ne mol
to poi,come vogliono , fù da'ſuoi fleſſi difcepoli morto . Mala cagione di quefta Anglia tri
tantafceleranza non fi sà, nè vi è, chi la dica . Vogliono ancora, che Alidolfo Re bu ana al.

../
1.
d'Anglia,mosso da religione, facefse lafua Ifola alla Chiefa Romana tributaria, Chiefs.

"
ordinando, che ogni cafa douefse ogni anno vna moneta d'argento , quanto è vn
ongiulio,pagarle . Hauendo Leone fantiffimo Pontefice col configlio , con l'au
torità,con la dottrina, & con la diligentia per tutte le vie aiutata, accrefciu?
ta la Chiefa fanta , mori finalmente , tenuto che hebbe otto anni , tre mefi , e fei
giorniil Ponteficato, efù a' 17.di Luglio nella Chiefa di San PietroJepoltova
cò la fede due mefi,e mezo ·

Jo
3 GIO
224 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

:22 a
an
GIOVANNI
NNI FEMINA.

10VANNI Anglico confegui con maluagie arti (come


vogliono il Ponteficato . Percioche effendo donna ,diede a
credere,ch'eglifuffe buomo . Effendo giouanetta fe n'andò con
vn fuò amante, che era perfona dotta, in Athene i doue fotto
eccellenti maeftri apprefe, efè tantofrutto nelleſcientie che
venutane pofcia in Roma, pochi pari vi haueua,non chefupe
riori,che nella intelligentia dellafcrittura facra a leifi agguagliaffero . Ondee
dottamente leggendo,& acutamente difputando, tanta autorità, e beniuolenza
figuadagno , che essendo morto Leone , fù ella per confentimento di tutti (co
me dice Martino) creata Pontefice . Ma eßendo poi da vn fuo feruitore in
grauidata,e tenuto vno tempo il ventre occulto , finalmente andando a San Gio
nanni in Laterano,fopraprefa dalli dolori, fra il Colifeo, e San Clemente parto
ri,e nel medefimo luogo mori, hauendo due anni, vn mefe, e quattrogiorniretta
la Chiefa,efu fenza honore alcunofepolta . Alcunifcriuono due cofeit vna, che
quando và il Papa a S.Giouanni in Laterano, abborrendo questo atto, fugge di
fare quellaftradas e l'altra, che per non cadere nel medefimo errore , ognivolta
chefi creail Pontefice, fifafedere in vnafeggia aperta difotto, perche l'ultimo
diacono toccandolo reda, che egli fia maschio . La prima cofa non niego i della
feconda dico a queſto modo, che perciò fifa il Pontefice dopo lafua creationeſe
dere in quella fedia a quel modo fatta, perche chi in tanta dignità monta , fap
pia, efi anegga per questa via, che egli non è Dio : ma buomo , & foggetto alle
necefità dellanatura , a quella fpetialmente dell'euacuares onde è merita.
men te quella fediaftercoraria chiamata . Questecofe , ch'io ho dette , volgar
mente ,e senza certo autore fi dicono . E per non parere di bauerle oftinata
mente lafciate a dietro, ho voluto breue, e schiettamente qui dirle.E poi chequa
fi tuttigli altri le dicono , erriamo col volgo ancor noi in questa parte benche
quanto ho io detto , verifimile fia , e da potere ageuolmente crederfi .Vogliono
alcuni,che in quefto tempofuſſe il corpo di S. Vicenzo da vn certo monaco por
tato di Valentia città di Spagna in vn villagio della Francia chiamato Albien
fe . Dicono ancora, che Lothario efsendo già di molta età ſi reſtiſſe monaco, la
fciando a Lodouico il figliuolo l'Imperioiilquale Lodouico ritornato tofto inGer
mania, tenne afreno, & ad obbedientia tutti coloro, chepareua , che douefsero
prendere le armeper ribellarfi .

Confuta . ΑΝΝΟΤΑΤΑΤΙΟΝ Ε .
tione della
fauola di Quefta fauola di Giouanni femina , anche prima , che io incominciaffia pene
fe trare la verità delle hiftorie,non mi puote mai parere verifimile Percioche non
Papa Gio,
unni
mina. poffo imaginarmi, che fuſſero in quel tépo gli huomini cofi ftupidi, e fciocchi, che
acofi
I GIOVANNI FEMINA. 225
a cofifublime grado cofi alla cieca effaicaffero vna perfona incognita , no hauen
dola prima per longo tempo prouata , anzi che vna donna invece d'vn huomo a
quella dignità folleuaffero e ; pure fuffe ftata tanta la fciocchezza di quei
tempi,c'hauefferopotuto cofi fatta fceleranza commettere, non fi deue credere,
J
c'haueffe il grande Iddio fofferto, che vna femina, che non è di ordine alcuno ca
徵處
pace ,la fedia di S. Pietro da Chrifto Saluator noftro ordinata , & dalla quale la
Chiefa fanta fi regge, macchiata haueffe . Vedendo dall'altro canto , che molti,
& di non poco grido , a quefta hiftoria affentifcono , & che ti tiene volgarmente
pervera, nehò molto meco ifteffo dubitato, & mi fono finalmente rifoluto di ri
trouare, fe è poffibile, fortilmente efaminandola , onde fi fia queſta cofa nata , &
infieme l'autore di lei . Hauendo io adunque diligentemente letti gli antichiffi
milibri,cofi della libraria dipalazzo,come delle altre, & veduto ancor'accurata
mente tutte le fcritture antiche ecclefiaftiche,ne hò finalmente vna chiara, e ma
nifefta notitia di tutta quefta fauola hauuta. Io moftrerò dunque prima,che que
efto non puote effere per conto alcuno ; ma che fia fauolofo . Appreffo farò chia
ro , ondehaueffe quefta fauola origine , & chi prima la defcriuefle . Nè mi farà
graue con molti argomenti tutta quefta nouella annuflare , che alla Chiefa Ro
Clenet mana tanta ignominia, e vergogna apportò; e moftrare , che ciancie efpreffe elle
fiano . Incomincierò primieramente a difputar del tempo , nel quale quelli , che
lo fcriffero,quefto Papa ripongono.Quanti hanno di quefta cofa fatto mentione,
tuttifuori che vno indice falfo nel fine del vij.libro di Othone Frifingenfe , pon
gono fra Leone IV. & Benedetto III. il Ponteficato di quefto Giouanni femina
TON di dueanni,cinque mefi,e tre giorni nel qual tempo Anaftagio Bibliotecario di
S.Chiefa, che fcriffe le Vite de Pótefici fino a Nicola fucceffore di Benedetto III.
15081 e viueua,& firitrouò prefente,come egli fteffo dice,alla creatione di Sergio II.di
Leone I V. di Benedetto III. di Nicola Primo , di Adriano II.e di Giouani Or
tauo,nonfolamente non fa egli mentione alcuna di quefto Ponteficato di Gio
uanni femina,che anche fcriue, che dopo Leone Quarto, non vacò più che quin
dicigiomilafede . E foggiunge,che tofto dopo Leone Quarto, fuin fuo luogo
Benedetto III. creato . Ele fue proprie parole fono quefte . Mori il fanto Leo
neQuarto a' 17.di Luglio,fu fepolto in S.Pietro, e vacò quindeci giorni il Ponte
ficat.Dopo la cui morte fubito tutto il clero Romano,& i principali della Città,
e'lpopolo firaunarono infieme, pregando il Signore , che haueffe voluto alla
Chie a fuadare vn buono , e fanto paftore . Di che d'uinamente ifpirati , di vn
confentimento tutti per le fue fante opere eleffero Pontefice Benedetto . Et fa
cendone la plebe gran fefta con hinni fpirituali , nel palagio di Laterano lo con
duffer0; doue fecondo il folito nella fede Pontificia lo collocarono . Fin qui dice
wo
egli. Nefi vede,che faccia di quefto Giouanni femina mentione alcuna . Onde
# chiata mente ficonofce , che per neffun conto puote quefto Pontefice femina ef
ferein quefto tempo,fe la verità della hiftoria non fiperuerte . Ma facciamo,che
Anaft gio in quefto luogo lo riponeffe , vi repugna, apertamente la ragione de
tempi & de gli anni , ne' quali gli altri Pontefici la Chiefa reffero , nè fra Adria
no le Giouanni Ottauo , quefto fpatio di due anni cape . Percioche dal 772. nel
qualeGiouanni Ottauo mori,non fi può ne anche vn mefe non che due anni , di
Ponteficato altrui interporre,volendo bene il computo de gli anni feguire, che io
accuratiffimamente ho dal medefimo Anaftagio, da Annonio, & da altre antiche
inferit ioni,inftrumenti, e brenicauato . Effendo già 7c6.anni, da che feriuono,
che qu efta femina Pontefice fufse (percioche la pongono verfo l'anno 85. della
faluteoftra) come può egli eisere, che non folamente Anaftagio Bibliotecario,
P 2 che
226 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

che in queltempo vifse, ma di quanti ne ferifsero poi,ò toccarono le cofe de'Po


tefici (come furono molti) fino al 13'50. non ne facefse alcuno per 400. anni con
tinui mentione alcuna poco dopo Anaſtagio fcriſse la fua hiftoria,doue fa fpeíso
mentione de' Pontefici. Ademaro monaco di S.Hermano di Parigi; ilquale fu da
Annonio monaco del medefimo monafterio , già fono quattrocento anni fegui
to. Reginone ancor Abbate Prumienfe feicento annifono;Hermano Contratto,
& Lamberto Scafna Burgenfe,monaci amendue, che furono già cinquecento an
ni a dietro, & Othone Frifingenfe quattrocéto anni fono , & Corradodi Lichte
nauo Abbate Vrfpergenfe già fono 300. anni , fcrifsero tutti le loro hiftorie, &
croniche, e nefsun di loro, ancor che diligenti in porne fucceffiuamente i Porte
fici Romani,fece mai di quefto Giouanni mentione . Ne ancor Leone Vefcovo
di Oftia , nè Giouanni prete di Cremona , ò altro fcrittore cofa alcuna ne toccò.
Nella libraria di Vaticano fono fei,ò fette breui indici, ò lifte de' Pontefici,e neè
vna anche in verfi,fcritte in varij libri,auanti ad Innocétio IV. & non fi vede mai
in alcun di loro farfi mentione di quefto Pontefice . Di più in cinque antichi li
bri delle vite de'Pontefici,di Damafo, di Anaftafio, & diPandolfo Pifano, nonfi
fente mai quefto Giouanni femina nominare . Solamente fi vede nel margine
fra Leone IV.& Benedetto III. aggiunta da altro autore quefta fauola , efcritta
con lettere molto diuerfe da quelle de gli antichi effemplari . Appreffo, a cheef
fetto Leone Nono,che viffe da dugento anni poi,fcriuendo a Michiele Cerulano
Patriarca di Coftantinopoli,& a Leone Acridano heretici, e fcifmatici, poteuain
quella fua epiftola riprender la Chiefa Coftantinopolitana , perche hauelle in
quel Patriarcato vna femina , & Eunuchi ammeffi (intendendo: di Niceta , e di
Ignatio) fe hauefle già in Roma vna femina gouernato il Papato,ch'era affai peg
gio? Percioche fcriue egli in quella fua lunga epiftola , ò libro contra le herefie
de' Greci nel ventefimoterzo capo a quefto modo . Non poffiamo noi credere
quello , che la fama publica approua , che la Chiefa Coftantinopolitana contrail
primo capo del Concilio Niceno,habbia per tutto promofli gli Eunuchi,e lafcia
toancora taluolta nella fede de' fuoi Patriarchi federe vna femina : percioche la
enormità del fatto,e la fraterna beniuolentia non ci lafcia credere cofa cofi dete .
ftabile , & abhomineuole . Confiderando dall'altro canto la voftra negligentia:
intorno alla cenfura de' fanti Canoni , & che gli Eunuchi, & i manchi di alcuna
parte del corpo non folamente al chiericato , ma alle altre dignità ecclefiaftiche.
ancora indifferentemente promouete, mi terròsche habbia ageuolmentecof.po
tuto essere, come fi dice , Ma ancor, che io dicefli , che hauefsero molti di que
fto Giouanni femina fcritto,moftrerò nondimeno dal contefto della fauola iftef
fa non poter esser vero . Non fu creato mai legitimo Pontefice in Roma per
forfe nouecento anni da S.Pietro fino a Papa Formofosche non fi fufse dai prim
anni nella Chiefa Romana alleuato, & afcefone al diaconato, ò pure al facerdo
tio per tutti i gradi de gli ordini ecclefiaftici : ilche vedrà essere cofi appuntofta
to ofseruato , chi vorrà per l'ordine de' Pontefici andare minutamente difcor
rendo . Hor come adunque vna femina ignota , fenza origine , e fenza patria
certa , & ſenza teftimonio alcuno della vita pafsata , puote diuentare coli alla
cieca Pontefice ? Vediamo hora , a che modo quefta fauola compofero . Dice
Rautore della fauola , dal quale Platina , e gli altri la tolfero , che Giouanni An
glico per natione di Maguntia , tenne il Ponteficato due anni , vn mefe , e quat
tro giorni ; ò pure cinque mefi , e tre giorni ; e che vacò poi la Chiefa vn mefe.
Hora vedete , che ignorantia di fcrittore ; il chiama Anglico , e per natione di
Maguntia, come fe Maguntia in Anglia fufse, e non in Germania più tofto . Ma
Platina
TOVANNI FEMINA. 227

Patinapul auifato, contra l'opinione dell'autore dice , che ellafù d'Anglia : ma


orionda di Maguntia. Hora foggiunge poi : Quefti fù femina ( come dicono ) e
fù, effendo fanciulla menata veftita da huomo da vn certo fuo amante in Athe
Š ne; doue fe tanto frutto in varie fcientie , che non ritrouaua pari . Dice la fauo
pa la , che ella andò a ftudiare in Athene , Hor doue era più Athene in quel tempo,
Cò come v'era più ftudio alcuno , che tutta quella contrada, come dalle hiftorie di
quei tempi fi caua, era in poter de' barbari , e miferamente oppreffa ? Viag
4 giunge poi , che ella leggendo per due anni in Roma hebbe grandi huomini.
Y per difcepoli , e ftando in Roma in grand'opinione di buona vita , e di dottri

Zuze
tak na fù ad vna voce eletta Pontefice . Qui fono due bugie ; la prima , che ella
in Roma leggeffe publicamente buone lettere ; percioche il manco penfiero ,
che allhora haueffero quelle genti, s'era , che in Roma ftudio publico alcuno
fuffe , come dalle hiftorie di quei tempi facilmente fi vede . L'altra bugia è ,
‫ני‬ che ella teneffe due anni il Papato ; percioche, come s'è detto, non fi foleua
quefto grado darefe non a , Cardinali attcuati infin da i primi anni nella Chiefa
Pu di Roma. Segue poi . Ma ella fù nel Papato da vn fuo feruitor ingrauidata ,
non fapendo il tempo del parto , nel voler andar da San Pietro à San Gio
E
uanni in Laterano affalita da' dolori del parto per ftrada , fra il Coliïço , e
la Chiefa di San Clemente partori , e mori nel medetimo luogo , come fi
dice. Qui fi vuole mirare , che l'Autore della fauola , che affai grottamente 1
la fcriffe,anch'egli poco vera la tenne , e difficile a crederfi; poi che nel principio
dicono)femina;e qui nel fine fcriue;Fù nel medefimo luogo(come
erche dice.Fù(come
N fi dice)fepolta. Non afferma il fatto;ma lo racconta per come dicono , e comefi
J
dice.Ma come quefta donna non s'ingrauidò mai, & hora vecchia(come è verifi
sche
mile, che fuffe)effendo Papa ingrauido,e partori? Hora prima,che partoriffe,non
One
o t portaua ella il ventre gonfio? Come di tanti feruitori, e di tante genti della corte,
n
che la foleuano del continouo accompagnare, di cofa cofi chiara non s'auide al
02 cuno giamai?Non fi auide alcuno;perche ella con due, tre foli feruitori fe ne fta.
ua fempre chiufa in palazzo. Anzi tutto il contrario : perche fe poco prima , che
part riffe, quando è più verifimile , che ella fe ne doucffe reftar in cafa , andò da.
San Pietro a San Giouanni in Laterano ; molto più prima nella fua grauidezza.
doueua lafciarfi veder,e parlar da tutti . Io non credo, che pofla alcuno penfar ,
chefiffero cofi fciocchi, et inetti gli huomini di quel tempo,che al vifo, alla voce,
&àgiatti, non fapeffe alcuno difcerner vn'huomo da vna femina , & vna femi
na noue mefi grauida, e trauagliata da tanti incommodi, quanti fogliono la graui
dezza accompagnare. Non haueua ella i ferui , i familiari, i medici , i corteggia
ni ?Hor come in due anni di quefta cofa non fù huomo,che fe n'accorgeffei Co
facer o degna di Martino monaco di Ciftello , che fcriuendo la vita de' Ponte

Mom
fici, f ( come a me pare ) il primo, che ( già fono più di 3co.anni ) quefla nouella

!!
diuolo, efcriffe. Ma prima che io di lui parli, mi fpediro delia fauola,che fegue
a que o modo.E perche il Papa fugge sépre di fare queſta ſtrada, credono molti,,
cheper abhorrimento di quefto fatto lo faccia . Nè ella fi pone nel numero de' ,
Ponteci,per effer ftata donna. Fin qui dice egli. Hora che andando in Laterano.
il Pont efice non vada per quella ftrada,non è quefta la caufa: ma è più tofto,per
chenon potendo per la gran compagnia, ch'eglifuol menar feco ,per la ftrettez 1
za deluogo paffar per mezo del Colifeo, che è la fua dritta ftrada:ne piega a mã 1
manca se ne và poi al dritto verfo S.Pietro,e Marcellino,per non confondere con
tante girauolte l'ordine della caualcata , ritornando di nuouo preffo l'Anfi
teatro alla ftrada , che preffo Santi Quattro Coronati ne và in Laterano :
P 3 La
228 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Lamedefima ragione è ancor del ritorno, che egli poi fà . E nondimeno sò , che
molti Pontefici fono vfciti di queft'ordine , eregola . Della capella poi , che è in
Fauola di
Vape Gio. quelluogo, doue vogliono, ch'ella fuffe fepolta, e medefimamente di quella feg
uanni femi gia di porfido , che è in Laterano , nella qual dicono, che ficonofceua , fe il Papa
na da
foffe chi era marchio, parmi fouerchio, e vano parlarne; per effer tutte cofefanolofe,e dat
prima
defenna, volgo ignorante finte . Hora il primo , che ( come ho detto ) la fauola di questo
Papa femina feriueffe, fu vn detto Martino, che vogliono, che fuffe Polaco , mo
naco di Ciftello, e penitentiero d'Innocentio Quarto, che fcriffe le vite de' Pon
tefici fino al fuo tempo, & vnlibro intitolato, Delle cofe marauigliose di Roma,
che fu poi da altri di maggiorbugie locupletato . E non è coftur, ( come alcuni
penfarono ) quel celebre Martino Cromero Polacco , che molto accurata, e dot
tamente la hiftoria di Polonia feriffe , efù gran tempo Orator del Re'fuo preffo
Mmperator Federigo , e fù perfona di coftumi, dottrina, e d'ogni maniera di vir
tù ornatiffimo. Ma ritorniamo a quel Martino , che fù, come io credo , l'Autore
di quefta fauola; percioche io non la ritrouo in autore, che auanti di lui fcriueffe,
faluo che in vna Cronica di Sigiberto,doue frà Leone,e Benedetto fi legge a que
fto modo. Giouanni Papa Anglico. E fama, che questo Giouanni fuffe femina , e.
conofciuta per tale da vn fuo folo familiare , che laingrauidò, & ella effendo Pó
tefice partori, e però non fa ripongono nel numero de gli altri Pontefici. Cofiiui
filegge. Ma che quefta cofa fia di Galfredo monaco,che viffe dopo Martino,etdi
Roberto, che fuppli Sigiberto , ne fa fede questo , che non fi ritroua tale cofa ne
gli antichi, e veri effemplari di Sigiberto . Ma perche fappiamo , chi fuffe quefto
Martino, che quetta fauola fcriffe, e quanta fede preftar gli fi debba,dico, ch'egli
è quel medefimo,che fa il libro delle cofe marauigliofe di Roma,doue feriue,che
il primo fucceffor di Romolo fù Pompilio padre di Numa Secondo Rede Ro
mani, e che Numa Pompilio fù di Roma Tribuno della plebe ; e che chiama la
porta Oftienfe Capena;e pone preffo il Caftel Sant'Angelo la Collina, e dice,che
il Pantheone fu tempio di Cibele, e l'Anfiteatro tempio del Sole;e la ftatua eque
ftre di Marc'Aurelio vn villano di Tiroli ; e che i canalli del Quirinale fuffero
fatti da Filofofi; e'l tempio della pace roumaffe nella notte di Natale,& altre moi
te cofe cofi fatte, e fciocche. Hora da quefto cofi otiofo , e fcempio fcrittore han
no gli altri tutti, che dopo lui iciiffero,tolta la fauola di Giouanni femina. Platina
aggiungendoui alcune cofe del fuo, con alquanto più polito ftile, tutta questa fa
Opinione uola fcriue,alla quale quanto creder fi debba, ho già con molti argométi moſtra
del Panui to.Ma perche tutte le bugie notabili hanno da qualche verità principio,io crede
no,chi fu rei , che quefta fauola di Giouanni feinina nafceffe dalla fporca vita di Giouanni
Giouanni Duodecimo , ilqual effendo per la potentia d'Alberigo fuo padre ftato fatto in
femina.
Roma ancor garzonetto Pontefice, hebbe alquante concubine , come Luitpran
do da Pauia nel fefto,& fettimo capo del fefto librofcriue: ele principali concu
bine erano Giouanna, Raineria, e Stefania. Hora da quefto Papa Giouanni,e da
Giouanna fua concubina, a' cui cenni fi reggeua forfe all'hora il Papato,la fanola
di Papa Giouanni, e di Giouanni femina nacque. Laqual prendedo forza di tem
po intempo, ne è a poco a poco, per opera di qualche fcrittor ignorante,in ripu
tatione di hiftoria venuta.

1.
459.
T
4 .
BE
22
90021 BENEDETTO III. 229

BENEDETTO III. PONT. CVI.


4

Creato del 755. alli 24. di Luglio.

ENEDETTO Terzo Romano, figliuolo di Pietro, fù meri


tamete per lafantità della vitafua chiamato Benedetto:per
cioche hauendo da Gregorio hauuto il grado di fuddiacono
brad
viſſe talmente poi, che eẞendo morto Leone fùfolo egli ripu
dai tato degno d'effergli in quella dignità ſucceſſore . A coftus
adunque, come a benigniſſimo lume celefte, mandato in terra
dal Signor Dio, concorfero tutti , e lo crearono Pontefice : & eglipiangendo , e
chiamando in teftimonianza Iddio, & ifuoifanti , diceua, non effer degno d'vn
tamato luogo . E perche tutti acclamauano , & approuauano la elettione,fù con
trafua vogliaforzato ad accettare la dignità Pontificia ; & menato nell'atrio
di Laterano,fù nellaſedia di Pietro collocato. Indi ſopra vn bianco cauallo an
dòfanta Maria maggiore, e tre di digiunò , e vacò all'oratione pregando il Si
gnore, che l'aiutaſſe , e fauoriſe nel douer fantamente eſcquir il gouerno della
fua Chiefa . Qui ancor dopo il terzo giorno ritornarono di nuouo tutti , e come
Me

era ilfolito, li baciarono il piede; e quellifpecialmente, che feguendo la fattione


diRodoaldo Vefcovo di Porto , haueuano il giorno innanzi tentato d'anteporli
non so chi altro , o come alcuni dicono, Anafiagio perfona incognita , e da Leone

D
già della fua prelatura depofto . Conofciuto l'error loro , ne vennero anch'effi Scifmodie
decimoack
(comedicevamo,) chiedendo perdono,a baciarli congli altri ilpiede . Il mede- la Chica
fino fecerogli ambasciatori dell'in perator Lodouico , ch'erano ftati mandati Remara
in Roma,per confirmar l'elettione del clero, e del popolo . Il dìfeguentefù Be
ne "etto accompagnato dalpopolo in San Pietro; doue publicamente,comefi co
fluro difare, fù confecrato , e dell'infegne Pontificie ornato con grandi applau.
fi, acclamationi di tutti : percioche egli fù di tanta manfuetudine , e di tanta "
dignità del corpo, e dell'animo, che non meno nel magiftrato, che nella vita pri
uat era a tutti caro, & accetto. Et volto l'animo al culto diuino , molte chiefe,
P 4 che
230 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
201
che andanano in rouina, rifece , facendo loro di più molti doni, Ordino , chenell
pompafunerale d'on vefcouo, d'vn prete, ò d'vn diaconos doueffe per honorar
morto.e pregar per l'animafua, interuenirci il Pontefice infieme colclero; ecofi
volle all'incontro, che nella morte del Pontefice v'interueniffe il ciero. Et offer
uò queftofuo ordine, mentre viſſe,ſenza preterirne punto : perchesemprefiri
trouò ne' funerali de' facerdoti.E di più vifitòſpeſſo gl'infermi,diede a mangia
re a ' poueri, e confolò fempre gli afflitti , e calamitofi,e difensò a fpada tratta
poucripupilli,e le vedoue. Mentre che menaua queftafantiſſima vita,più perfe,
che per il popolodi Roma, morì a gli otto di Aprile, hauendo retta a quefto mo
do anni , feimefi , e none giorni la Chiefa, e fù fuori delle porte della Chiefe di
S. Pietro fepolto . Ereftò dopo lui la Chiefa mesta , e fenzo Pastore quindeci
giorni .

NICOLA " I. PONT. CVIL

Creato del 858. a ' 24. di Aprile .

ICOLA Primo Ronians , é figliuoló di Teodofio , fù infin da


fuoi primi anni fantamente alleuato e fu prima da Sergio
creatofo diacono, e poi diacono da Leone . Ne in queftogrado
"
ritronandofi reflò mai di vfar ogni atto di pietà , e di carità ,
che offertoglififule : è con le fue mani,e non fenza molte là
grime,fepelli ilcorpo di Benedetto dopo le cui effèquie done.
do vn'altro Puntefice crcarfi , efacendofene inftantemente oratione da tutti , c
digiunandofene, perche il Signore deße on Pontefice a' fedeli, quale perduto hi
ueuano, dopo vna longa difcuffione,nella Chiefa di S. Dionigio Pontefice, done
a questo effetto raunari fi ritrouavano , fu Nicola, che era affente eletto Ponte
fice. Di che eglibaukto notitia ,fi fuggl in Vaticano, efuggendo questo honorey
fi andaia nafcondendo . Ala ritrouatolo finalmente , to menarono nell
tate.
NICOLA I 231

Laterano, e contrafua volontà, io ripoſero nellafedia di S. Pietro . Effendo poi


confecrato in S. Pietro, & ornato della mitra Ponteficale , ragionò molte cose
con l'Imperatore Lodauico, ch'era venuto in Roma, così di quello, che al Ponte
T
ficato apparteneua, come di quello, che alle cofe dell'Imperio toccaua . Effendofi
poi Lodouicopartito di Roma, efermatofi là, doue Quinto i Romani diceuano , Lodouico
f
vogliono, che iui Nicola andaffe accompagnato da' Baroni Romani, e che molmperatore
to dall'Imperatore honorato fuffe, ilquale gli vfci un miglio incontra, efmonta honcra it
to da canallo, a piè l'accompagnò, e conduffefempre con la mano alla briglia del Papa .
cauallo fino alfuo alloggiamento . Et in effetto era quefto Pontefice di così mae
fleuele, e riuerendo afpetto, e di tanta eloquentia , e dottrina , che era da tutti ,
come vna cosafanta, e diuina riuerito , & adorato. Parlarono infieme fecreta
mente moltosdefinato che hebbero, fi licentiarono, baciandofi l'on l'altro in vi
fo, & il Papa in Roma fi ritornò : doue in modo crebbe,& allagò il Teuerc, che Touer: al
in queftofuo ritorno il Pontefice ritrouò , che non fipoteur , fe non con barche y laga.
andare per lacittà. E talmente hauena quefto allagamento occupato la Chiefa
di S. Lorenzo in Lucina,& il monafterio di S.Silueftro, e tutta quella valle,che 3
fiftendedalla via Lata alle radici del Campidoglio, & all'Auentino , che fù dal
volgo creduto, che queftofuffe il diluuio . Rouinò queft'acqua molte cafe, fuelfe 1
molti alberi, eguaftò gran copia difeminati.Ne quefto vna voltafola quell'an
no auuenne, che ancor di nuouo di Decembre quefto allagamento la città afflif
fe. Affaifi sforzò il Pontefice di emendare , o di lenire più tofto questi tanti dă Michiele
+
nienonlafciò officio di pietà,ch'egli non vfaffe co Romani in queſte calamità . In Imp Greco
queftomezo l'Imperator Michiele, figliuolo di Teofilo, mandò ifioi Oratori in bafciatori
Binda am
Romaavifitareil Papa, e S.Pietro co moltidoni, chefurouo vna patena di oro, akoma.
onmediocre calice d'oro,ma tutto ornato di geme di molto pregio . Questo è quel
Michiele,chefu poi morto da Bafilio fatto fuo compagno nell'Imperio . Quefti
Oratorifurono cortefemete dal Papa raccolti , e rimandatine pofcia con altri do
nia diecro . Hora tenendo Nicola molto conto della dignità Pontificia , perche
effendo Giouanni Arciuefcono di Raučna ſtato citato in Roma per cofe, chegli fi
opponeuano, ricufaua di venire, della fua dignità lo priuò . Giouanni fe nefuggiucio.
in Pauia all'Imperatore Lodouico , e ne ottenne lettere di raccomandatione al nao di Raue
Papa, Oratori ancora,che ne otteneſsero , che hauesse quefto Prelato potuto della digni
andarficuramente in Roma per difenderfi:alche condefcefe volentieri il Ponte: tà
pa, dal
e poiPa
ri.
fice. Venutone adunque Giovanni in Roma, & hauuto luogo di dire in prefenza ceuuto in
di vngran numero di Prelati ,e del Papa, altro no diffe,fe non ch'egli errato cri . Bia
che ia , eco
condi
minalmentehaueua, che perciò dal Poncefice, e da tutti gli altri,che iuiera, tioni .
no, dimandaua perdono. Quefta così aperta confeffione, & i prieghi de' circofta
tifurono cagione, che'l Papa con quefla conditione nella gratia fua lo riceueſſe ,
·chedell'herefia,chegli fi opponeua ,nel finodo fi purgaße , che doueſſe ogn'anno ,
non hauedo in contrario fcufa legitima, venire in Roma,e che non poteffe corfe
crare nella Romagna i Vefcoui, ancor che canonicamente eletti , fe per un breue
Apoftolico no glifi cöcedeffeiche no doueſſe a i medefimi vefcom vietar bandar
› Roma , ogni volta che piacciuto lorfufseiche non hauefje potuto introdurre
efition
232 IL PLATINA DE VITE DE PONT.

efattione , coftume , ò confuetudine alcuna , che da'ſacri canoni nonfuſſe am.


meffa , efinalmente che non peteſſe fotto pena di comunica mutare , ò far coſa
alcuna de' beni dellafua Chiefa fenza confultarne prima laſedia Apoftolicamé
anche poteffe , le cofe profane riceuerefenzafaputa , e volontà del Papa. Que
fti ordini cosìfanti furono talmente da tutto il finodo approuati, chefu tre vol
te acclamato da tutti ; Retto è il giudicio delfupremo prelato : Giusta è lafen.
tentiadel paftore della Chiefafanta : A tutti i difcepoli di Chrifto queſto ordine
falutiferopiace : Tutti il medefimo diciamo, tutti il medefimo intendiamo, tutto
il medefimo giudichiamo . All'hora Giouanni in prefentia di tutti colgira.
mento, & infcritto affermò douere offeruare tutte quelle cose , che'l Papa dette
baneua : e cosìfatto quefto , Giouanni ritornò in Rauenna. Il Papa ,chefivi.
defuor di quefto trauaglio , fi volfe tutto a rifare la Chiefa di nofira Signora,
che come era prima cognominata antica, così fù poi detta noua, e la ornò di bel
le , e vaghe pitture . Per mezo dellefue lettere conuerti allafede di Chrifto il
Rede' Bulgari con tutta quella prouincia , e mandò loro vefcoui , e preti , che
nella fedegl'inftruißero , e confermaffero , cacciando via Fotino, che co'fuoim
Bulgari fat
ti Chriftia ganni haueuafatto i Bulgari ne'ſuoi errori ifuiare. Fece anche Nicolalapace
1.j. fra l'Imperatore Lodouico , & Andalifio Duca di Bencuento . Cacciò viai S4
racini , chefino a Beneuento erano predando , e ruinando trafcorfi . E final
mente col confentimento dell'Imperatore Lodouico ordinò , che non poteffe l'Im
peratore , ne Principe alcuno fecolare effer prefente a' Concili de' chierici ,fal
uofe delle cofe dellafede vi fi trattaffe . Scriuono alcuni , che in quefto tempo
il B. Cirillo portaffe dal Cherfonnefo di Ponto il corpo di S. Clemente , e nella
Chicfa , che ha hoggi il nome di queſtofanto , il riponeffes e che non moltopoi
morendo Cirillo foffe nella medesima Chiefafepolto . E Nicola , che fu vnico
efemplare d'ogni virtù moria ' 13. di Nouembre, bauendo retta la Chiefafet
anni , noue mefi , e tredici giorni e fù, come egli per teftamento volle ,douan
tile porte della Chiefa di S. Pietrofepolto . Vogliono alcuni, che dopo luilafe
de vacaffe otto anni ,fette mefi , e noue di..
ANNOTATIONE .
Fino a quefto Nicola fcriffe Anaftagio monaco , e Bibliothecario le vitede'
Pontefici, ch'io ho:in tempo del quale Pontefice,c di Adriano ij . & Giouanni Or
tauo fuoi fucceffori egli in Roma fiori . Le altre vite feguenti furono feritte da
vn certo Guglielmo pure Bibliothecario,che fi leggono in vn libro,che và inno
me di Damafo . Hora perche i feguenti Pontefici fino a Clemente ij.nonhanco
vn continuo fcrittore , e non fisà la maggior parte de' gefti loro, ne vengono ad
effere cofi incerti , & ofcuri quei tempi, che non fi può ben fapere, nè in che lue
go,nè con che ordine fi habbiano a riporre alcuni Pontefici, perche riforfero an
che alcuni nuoui Pontefici,come fù Agapito dopo Marino, e Bafilio dopo Adria
no Terzo,che Sigiberto nelle fue Croniche pofe,i quali hauendofi alla verità del
la hiftoria rispetto, & alla ragione de' tempi non poffono fra gli altri hauere luo
go: perche o fono i medefimi con alcuni altri Pontefici, e'l nome folo è mutato;
o furono fcifmatici,e non furono con effetto. Ma non fi può alcuna di queſte co
fe affermare . Chefe altro, che io conofca degno d'effere notato, mi occorrerà,
non lafcierò io di farlo.
ADRIA
ADRIANO IK
233
ADRIANO H. PONT. XCVIII

Creato del 867. a' 21. di Nouembre.

BIDEA

633

melis

[cond,f
180
ckeNa
1. (G
traff DRIANO II. Romano , e figliuolo di Talaro Vefcovo
fu moltofamiliare di Papa Sergio, dal quale hauědo egli vna Miracolo
beaut occorfo
volta hanuto in dono quarantagiulij , che chiamiamo hora i Papa A.
li pofe ad vnfuo feruitore in mano , perche a poueri , e pel prima cl
be ch
legrini , che gli erano sù la porta della cafa , li difpenfaffe , ei folle Pa
Colui,che vide effer poco il danaio , e molte le genti, alle qua pa .
li difpenfarefi douea, ritornò ad Adriano , eglielo diffe. Tolto all'hora Adria
no queldanaio , e venutone done quei poueri erano , à ciafcun di loro tregiulij
diede, egli authzò la metà del danaio di che reftando attonito ilfervitore , egli
eto%
quefteparole li diffe . Vedi , quanto è benigno, é corteſe il Signore, e con quelli
Jicher
Specialmente , chefono liberali , e caritatini co' poueri , Riſplendeua dunquedi
quefta , e dell'altre virtù talmente , che trattandofi della nuoua creatione del
E. Pontefice , à gara tutti luifolo eleffero , e contrafua voglia da S. Maria Mag
he giore a S. Giovanni in Laterano lo menarono , e lo crearono a vn tratto Ponte
186 fice. In quefta creatione cofifrettolofa , è tumultuaria non fi tenne alcun con
MET
lucy“ zodell'affenfodell'Imperatore ronde tofto gli ambasciatori di Lodouico , che in
Roma à queft'effetto fi ritrouauano , ſegnati gridarono , che non fi donea queft
E Lettionefenza loro fare , perche l'autorità dell'Imperatore interpoſta vifuße.
462 Floro rifpofto , che in vn tanto tumulto non fi era potuto moderare la volon
tadelpopolo, e ch'effi baurebbono fatto bene ad adorare vna cofifatta perfona,
Belclero,e'l popolo ad vna voce haueano Pontifice eletto.Et effi,benche aper
temente vedessero , che il clero , e'l popolo tutta l'autorità di quefta elettione fi
azribuiuano , senza afpettarne altramente l'afsenfo del Principe , nondimeno
la Santa elettione conofcendo , adorarono tofto anch'effi il nuouo Pontefice. So. Pierà di L
douico Im
pragiunsero poi le lettere dell'Imperatore Lodouico , che molto lodaua i Roma- per.
ni, be cofifanta elettione fatta hauefsero, fenza afpettare d'intendere ilparere
di
234 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

i chi per nonfiperlanatura delle perſone, vi haurebbe perauentura poco ben


giudicato : Percioche, come può, egli dicea, vn foreftiero con fcere in vnafira.
niera Republica , quale fia più degno d'efsere a gli altri anteposto ? Quefto a'
Cittadinifteffi fpecialmente appartiene , & a quelli , che infieme vinono , efi
conofcono . Hora hauuta Adriano la dignità del Papato , hauendo ben glioc
chi a tutte le cofe , che all'honore del Signore appartengono, non reftò mai d'ef.
fortare tutti,e con le opere, e con le parole, e con l'autoritàfua, e de' paſsatiſan.
ti Pontefici al bene, efantamente viuere, difenfando gagliardamente tutti quel
li , ch'esso vedena oppreffi dalla inginftitia , è dalla potentia altru . Fecefare
finodo in Coftantinopoli , nel quale fù Focio, perfona feditiofa, lepofto,e cas
ciato via , e nellafua dignità Ignatio ripufto , che n'era prima a torto ftato già
priuo . Fù nel medefimo finodo lungamente contefo , fe i Bulgari , i cuilegatiini
erano, doueano essere allafedia Romana, ò alla Coftantinopolitanafoggetti.E
finalmente contradicendoui Bafilio,fù per la fedia Romanafententiato. Perla
Bulgari al qual cofi efsendofi il Papapregato da' Bulgari , che volesse mandare loro vna;
la Chies perfonadotta , e di buona vita , che con l'esempio , e con l'autorità nellafedel
Romana
ggetti trattenesse,mandò loro con ampia poteftà tre perſone digranfantità,chefurono
Silueftro Soddiacono , Leopardo Anconitano, e Dominico Friuigiano ; iquali
efsequirono in breue,quanto il Papa defideraua , che fifacesse . Benche nonpaf
sò molto,chefubornati con promesse , e con doni i Bulgari da' Coftantinopolita.
ni, cacciando viai Sacerdoti Latini , i Greci riceuettero : ilchefu principio, e
OX
cagione d'ungrande incendio di diſcordie , chefra Latini , e Greci poi nacquero.
Adriano,chefempre, che gli ft offerſe l'occafione, a tutti gli nemici della Chiefafi
oppoſe, douendo per la morte dell'Imperatore Lodouico vngere Carlo , ilfigli
uolo , morì il primo di Nouembre, hauendo retto il Papato cinque anni , noue
gue R Bre mefi, edodicigiorni . Poco innanzi , ch'egli morisse , piouuèful Breſciano tre
Eciar. giornifangue, e le locufte fecero nella Francia marauigliofi danni.Efuronogran
fegni della morte di cofi buono, e fanto Pontefice .

ÀN NOTATIONE.
Concilio
viti vniuer Il Concilio, del quale fa qui Platina leggiera mentione, e che è da' Latini chia
fale , cij, mato l'ottauo generale, e'l quatto Coftantinopolitano , fù di 383. Vefcoui, evi
fitrono legati della fede Apoftolica Donato Vefcouo Oftienfe , Stefano Vefco
nopolita
AO. upNepelino , & Marino Diacono di fanta Chiefa , ilquale fu poi Pontefice: il
qual Concilio fù da Anaftagio Bibliotecario , che vi fi ritrouò prefente , di Gre
com Latino tradotto . Et in quefto Concilio fù il Patriarca Focio , che s'era in
quella fede intrufo , depofto , e vi fù con l'autorità di Adriano Ponteficetipofto
Ignatio . Ma di ciò altroue ragionerò più a longo . Vogliono , che fi ritrouino
gli effemplari Greci , & i Latini. I Latini fono apprefso di me. Annonio nel
27. cap. del 5. libro delle cofe de' Francefi ne fa anche mentione.

1620

GIO
GIOVANNI VIII. 1
235

" GIOVANNI VIII PONT. CIX.


ME
Creato del 872.a' i4. di Decembre.

mi

41000:
7,104

100

Simp IOVANNI Ottauo Romano , e figliuolo di Gundo , nel Carlo di


chiarato
principio delfuo Papato dichiarò Imperatore Carlo , ch'era Imp dal Pa
all'hora a quefto effetto venuto in Roma . Di che fiegnati i p .
due Carli, figliuoli di Lodouico Re di Germania , ne paſarono
in Italia con groffo eſſercito, per priuare dell'Imperio, e della
vita Carlo lor zios ilquale penfando di chiudere a' nepoti il
paßo di Trento , passò con l'eſſercito in molta fretta a Verona . Ma infermatofi Contele
in Mantoua, fùauelenato,'e mori . Sidiffe, che Sedechia Hebreo fuo medico po- tra France.
neffe il veleno nella medicina , che li diede per guarirlo . Intefa il Papa quefta .i
pe perm
o.
morte,ogni sforzofaceua,perche Lodouico Re di Francia, e figliuolo di Carlo,fi
dichiaraffe Imperatore. Mai Baroni Romani vi oftauano, che haurebbono vo
Luto Carlo Terzo Re di Germania,ilquale infieme con Carlomano, il fratello,ha
ueuagià occupata na parte d'Italia. Non mancauano in quefta feditione di
quelli , che fauoriuano Lodouico : il perche fù il Papa prefo , e pofto prigio- Papa Gio
ne. Ma poco appreffo con l'aiuto di alcuni amici fcampando fe ne fuggì in uani pofto
prigione .
Francia a ritrouare Lodouico, cognominato Balbo, ilquale egli vnfe Reie reftan- Balbo
Lodouico
Re di
do vn'anno in quel regno, raffettò alcune differentie, che erano natefra i prelati Francia.
Fracefi :percioche Giberto Vefcovo di Neumanfi haueua aforza priuato Leone
Abbate del poffeffo del fuo monafterio di S.Pietro,doue fi ripofaua il corpo di S.
Egidio. Eraprima quel luogo Flauiano chiamato dalla valle Flauiana, che'l Re
Flauio già donata ad Egidio hauea,ilqual poi quel monafterio vi edificò in hono
re diS.Pietro,e di S.Paolo. In prefentia aduque di molti vefcoui,e giudici intefa
il Papa quefta differeza,reftitui il monafterio aLeone.Fù in Arli quefta cõtefa fi
nie 4,ondepartedo il Papa co volotà di Lodouico ,fece nella città di Treca vn Co
cilonel qualefece molti ordini apparteneti alla fede, e diede a Fiameghi il ve
fcozio,i qualipopoli pure all'ora erano da luoghi bofcofi,e feluaggi venuti a vita
politi
236 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Saracini politica, e ciuile.Maperche era Italia tutta trauagliata, e ruinata da i Saracini,


o il monafterio di mõte Caffino, fu ilPa.
no la Ita i quali baueano già prefo, efaccheggiat
trauaglia
lia . pa Chiamatoin Roma , e con l'aiuto de' Principi Chriftiani cacciò d'Italia , e di
fa
Carlo iij. Sicilia gran parte di queſti barbari . E per poterpiù liberamente viuere in Ro
Imp.doma
i Norman- ma,incoronò, e dichiarò Imperatore Carlo, che fù chiamato terzo di queſto no T
ni , che fi me:ilquale paſſatone poiſopra Normani, che ne poneuano la Francia, e laLoto
fannoChri
ftiani. ringia in ruina,li domò talmente, che nefù Rbotfredo lor Re forzato a chiedere
Abiagio la pace,& abattezarfi:
Bibliote l'Imperatore riceuutolo in gratia, nel fonte del batte
cario . fimo il tenne, comeferiue Anaftagio Bibliotecario della Chiefa Romana, cheper
Milone mo effere nell'vna, e nell'altra lingua affai dotto , era molto ftimato . Traduße coflui
naco .
Gio.Scoto. di Greco in Latino-ilfettimo vniuerfale Concilio, e la Gierarchia di Dionigio A
reopagita,e le vite di molti Santi in gratia di Carlo . Scriuono alcuni, che ilme
defimo Carlo molti monafteri edificaffe, e le cofe ecclefiaftiche accrefceffe .Mala
fua peculiare lodefiè , che confortò, e fpinfe molti a douer varie cofe fcriuere,
come fù Milone monaco di fant'Amando , ilquale accomodatamente fcriffe la
vita di queftofanto, e Giouanni Scoto, che quel, che acutiffimamentedifputana,
grauiffimamente fcriffe . Participò ancora Giouanni Pontefice di quefta lode
dellofcriuere,mentre ch'egli vita priuata viße: percioche eſſendo diaconoferiffe
elegantemente in quattro libri la vita di Gregorio primo . Ma eſſendo viuuto
Pontefice dieci anni, e duegiorni,finalmente mori, a quindeci di Decembre fu
nella Chieſa difan Pietro fepolto .

MARTINO II. O MARINOL

Secondo il Panuino , PONT. CX...


Greato del 882.a'19.di Decemb.

ARTINO 11. fuù Francefe, efigliuolo di Palombo, e fucceſſe a Gio..


MAR
uanni nelPonteficato . E perche fu poco Pontefice,farà
la
ADRIANO III. 237

la vitafua . Prefe quefia dignità , reggendo nell'Oriente l'Imperio Leone , & Normaphi
fatti chti
Alejandro ,figliuoli di Bafilios e Carlo terzo nell'Occidentes il quale,come di fo- Aiani.
pradiceuamo,fi da Giouanni Ottauo incoronatos e confpeffe battaglie talmente
Normani,che në trauagliauano la Francia,abbatte,che li forzò ad accettare la
legge Euangelica, & ilgiogo del vincitore . Seriuono alcuni comefi dirà nella
vita di Formofo) chefuffe perle fraudolenti arti di Martino talmente Giouan
ni dallefeditioni trauagliato , che fùfinalmente pofto prigione , é forzato poi a
B
fuggirfi via . Hora Martino , che confeguì con finiftre arti il Ponteficato , non
viffe in quella dignità più che 17.mefi, é morì a' 18.di Gennaro ;ſenza far cofa
Tradegna di memoria, ò ché la breuità del tempo ne fuße cagione, ò il non accadere
cofa, che quel tempo illuftraſſe; à pure perché volontà di Dio è,che vn principa
to mal acquistato perda la vera gloria,che è la miglior cofa,che poffa vn'ottimo
cr Principe confeguire .

ADRIANO III. PONT. CXI.

Creato del 884. a' 21.di Gennaro .


ONG

20

DRIANO III . Romano, e figliuolo di Benedetto, fù cofï


generofo, & ditanto fpirito, che tofto, ch'egli prefe il Papato
(chefu nel 884.anno del Signore) propofe al Senato, e popolo
di Roma, che non fi doueffe nella creatione del Pontefice l'au
torità dell'Imperatore aspettare , e foffe libera l'elettione del
clero,e delpopolosil che eraftato da Nicola primo tentato più E'ert one
tosto, che incominciato . Crederei, che Adriano fi moueſſe à far queſto , perche fatta
del Papa
libera
Imperator Carlo partito d'Italia con il fuo effercito era fopra i ribelli Nor- séza afpet .
mannipassato:perciochefdegnato quefto Principe della fpeffa ribellione di que- conferma
flanatione inquieta, fi era rifolto afatto di eftinguerla . Ma parendolipoi que- tione del
Pimpera
f'imprefa difficile,e che nonfarebbe condotta a fine jenza gran fangue, e ruina core.
de'
238 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

de fuoi,conceffe loro ,perche habitar vi poteſſero,quella parte della Francia, che


è di là dalfiume Sequana,e che è da loro hoggi Normannia chiamata . E perche
non pareffe, cheàforza, ma dalla benignità di Carlo ottenuti quei luoghi baxef
fero,fi obligarono di pagarne ogn'anno a' Re di Francia il tributo.In quefto me.
Guigltel. Zo Guglielmo cognominato Pio , ' Duca d'Aquitania, e Conte d'Aluernia, ſenza
mo Pio figliuoli maſchi veggendofi , incominciò in Borgogna in vn fuo podere paterno
molto allagrande il monafterio di Clugni, e deſignate l'entrate, onde foſſero po
tuti i monaci viuere, ne fece Bernone Abbate . Maperche Guglielmo mori pri
ma, che quefto lauoro compiutofuſſe, reſtò il monafterio imperfetto , benche El
bone Conte di Poitierfifuo herede reſtaſſe con queſto peso di douer fino all'ulti
mo quest'opra continuare . Et Adriano,di cui per lafua generoſità, e virtù, ha
nea il clero, e popolo di RomagranSperanza conceputa, nel 14.mefe delſuo Pa
pato mort a' 9.di Maggio, efù con gran pianto , e fingulti di tutti, a punto come
Se on comunpadre cofi di vnfubito , e fuor di tempo perduto haueſſero , dentro
la Chiefa di S.Pietro,fepolto :

STEFANO VI. DETTO V. PONT. CXII.

Creato del 889. a' 13.di Maggio.

TEFANOV . nato in Roma d'Adriano , nella contrada


di via Lata , tolfe in quel tempo il Ponteficato , che preſe i
Normanni le arme , con l'aiuto delle genti della Dacia , che
con effi loroftrinfero , pofero , poco le paßate capitolationi
offeruando,quafi tutta la Francia in ruina . Il perche dubi
tando , che lor tolto non fuffe , ne portarono i Francefi di
Tours il corpo di S.Martino in Altifiodoro, e lo ripofero nella Chiefa di S.Ger.
S. Martino
asferito mano . Vogliono , che qui vn miracolo degno auueniffe , che effendofrà monaci
nata difcordia, in noms di qual di quefti due fanti fi doueffe la Chiefa chiamare,
fis
ONT STEFANO VI. IT 241

fu per rifoluerfi di queflo dubbio, poſto nel mezo frà queſtiſanti vn leprofa, il "
quiale da quella parte guari, ch'era a S. Martino volta: effendofi anco voltato.
the dall'altra parte tuttofano dineto . Il che fi crede,che auueniffe,perche Germano
volle a questo modo honorare ilfuo hofpite , accioche non pareffe , cheper effer
teftato da vnluogo trasferito in un'altro , dellafuafantità punto perduto haueffe. Carlo il
faith Scriuono alcuni, che a tempo di quefto Pontefice fufſe Carlo, cognominato il grofgroffo de
So, da' Principi dell'Imperio perlafua poltrona vita , e poco giudicio di quella polo dei
Imperio.
dignità depofto,c'heuena dodici anni tenuta , e chefuſſe infuo luogo Arnulfo il Arnulfo
Gapra Imper.
bi nepote eletto, che fù da Carlo Magno ilfettimo Imperatore dell'Occidente . Ho- Huni paf
Vider ra moffigli Hunni, natione della Scithia,da queſte riuolte, nelle quali l'Imperio ifano fopra
luoghi
ceroft fi ritrouana, paffarono ( come Vicenzo, e Martino fcriuono) a ritrouare gli Vn- del'imp
14m gari loroparenti. E cacciati da que' luoghi i Giepidi , e gli Auari occuparono ་ ;
Tutt quella prouincia. Paffatine pofciafuribondi nella Germania , fino alla contrada.
de Belgipenetrarono,ponendone il tutto aferro, afuoco.In quefta tantaper C
turbatione,e riuolta delle cofe del mondo, Stefano pontefice marauigliofa recrea
tionefentiua dellafantità di Luitprando diacono della Chiefa di Papia , e di Val
drado Bauaro, e di Bernardo da Pittierfi . Efù in effetto la vita, e i coftumi di
coftoro tale, che per loro cagionefurono nella Francia molti monafteri , e chiefe
NI di grandeſpeſa edificati.Ma Stefano mori a'ventiuno di Maggio nelfefto anno,
vndecimogiorno delfuo papato . E vacò dopo lui cinquegiorni lafede .
0.

FORMOSO PONT. CXIII.

Creato del 891. a' 27. di Maggio .


**

ORMOSO Vefcovo di Portofù dopo Stefano creato Pontefice , e fu


F bito nel principio del fuo Papato ornò di pitture la Chiefa di San Pie
tro. Era già Formofo, temendo dellafeuerità di Giouanni Ponteficefug
gito in Francia , & hauea abbandonato ilfuo Vescouato : e percioche effendo ri
chia
240 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Cafi graui
a chiamato, ricufaua di ritornare , era ftato iſcomunicato . E ritornato in Roma
Formofo fi della dignità ecclefiaftica prino , e prefe per ciò co' coftumi anche il veftire
prim ch:
fone Papa Secolare, e profano . Penfano alcuni, che questo a Formoso auueniſſe , per eſſer
Fà in que- stato autore della congiura , nella qualgià Papa Giouannifù preſo , e pofto in
Ho tempoil
zaj filma , prigione . Hora moffo Formofo da quefta ingiuria, e vergogna , che gli erafat
ta , fivfci di Roma , giurando di non douer più ne in Roma ritornare, ne al Ve
fconato , chegli haueuano tolto . Ma Papa Martino , che à Giouannifucceffe,
affoluendo Formofo dal giuramentento in Roma il chiamò , e nella dignità pri
finalo ripofe . Onde non molto poi con fubornatione , anzi che con legitimi
mezi, ò per virtù , che in lui fuße , benche alcuni vifi opponeßero,fù Formofo
Arnulfo
Imper. dai al Ponteficato aſſonto. Arnulfo in quefto tolte contra i ribelli Normanni l'ar
molte rotte me , diede loro molte rotte : per lequali vittorie diuentato infolente, e contra le
aiNorman perfone ecclefiaftiche specialmente, ne meritò da Dio il caftigo , ch'egli in breue
ni .
Lodouico
gue di na ifchifa infermità, che i pidocchi lo mangiauano , morì , e ne laſciò l'Im
Imp.
reggia con perio a vn tratto, e la vita . Fù in luogo di lui eletto Imperatore Lodouico, il
Berengatio
Duca del qual non ritrouiamo , che in luogo alcuno mai la corona dell'Imperio riceueſſe.
Friui. Im Quefti, come Martino fcriue,facendo fatto d'arme con Berengario Duca delFriu
Roli,che da' Longobardi difcendeua , mentre che il regno del padre, e dell'auolofuo
perat. da
mino
Logobardi
to 10 a F.ã ricuperare intende , lo vinfe , e ruppe . Ma facendofi poi di nuouo preßo Verona
cefi. battaglia , fu Lodouico con gran perdita de'fuoi vino , fatto prigione , eprivo
della vifta . Et a quefto modo effendo fiato preſſo a cento anni l'Imperio dell'
Occidente in mano de' Francefi,in poterejde' Longobardi ne venne ; efù nel tem
po, che in Oriente Coftantino figliuolo di Leone l'Imperio de Greci reggeua.Ne
Remigio
d'AltiG odo so , per qual fato aueniſſe , che a vn tempo ifteßo e la induftria de gl'Impera
ZO. tori , e la virtù , & integrità de' Pontefici mancaffe . Iquali tempi io giudico ,
che fuffero infeliciffimi , poiche (come Platone vuole ) cofi fogliono effere per
ordinario i popoli , come i Principi fono . Ma ritorniamo a Formofo , i
cu tempi la virtù , e dottrina di Remigio di Altifiodoro fè , che del
tutto infelici nonfuffero . Scrife Remigio molte cofe , e fpe
cialmentefopra Matteo , efopra le Epiftole di San Pao
lo. Vogliono alcuni, che Remigio Vefcovo di Rhe
mifopra San Paolo feriueffe , e non queflo
Remigio, di cui parliamo . Ma comun.
que fi fia , questo è aſſai chiaro ,
che l'ono, e l'altro Remigio ‫شر‬
affai dotti fuffero .
Formoso tenne
cinque
anni,efei mefi il Ponteficato, e mori a'
quattordeci di Decemare . E non
vacò dopolnipiù , che
due giornila
fede.
BONI
BONIFACIO
VI. 241
BONIFACIO VI. PONT. CXHIL
16,7 Creato del 895. a' 17. di Decembre .
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X
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tim

40
ene
reLA
spera
D
ONIFACIO VI. Tofcano a Formofo nel Ponteficato
fucceffe. Ma quanto egli in quefta dignitàfi viueſſe , fi du
bita percioche alcuni più tempo dicono , alcuni meno . 10
con la maggior parte m'accofto , che dicono , ch'egli più che
ventiſei giorni Papa non fuſſe . E m'inchinano a douer ciò I
eredere l'hiftorie , che poco , ò nulla mentione di luifanno .
Percioche come fi potrebbe il tempo di quefto Pontefice con h
filentio paffare , s'egli ( come vogliono alcuni) dodici annigouernatala Chiefa
baueffe? Hoio voluto nel catalogo de gli altri Pontefici porlo , non per
le cofe , ch'egli faceffe ; perche nulla ne fece, (chegià quale eglifare
potuto baurebbe in cofi breue tempo ? ) maperche fùlegiti
mamente , e con debiti mezi creato Pontefice . E mo
ri,come ho detto, nel ventefimofefto giorno del
fuo Papato , e fù dentro San
Pietro fepolto .

22 STE
243 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.

A
STEFANO VII. DETTO VI. PONT. CXV.

Creato del 896. a' 16. di Gennaro .

to
• J
TEFAN Ó Sefto Romano , e Veſcono d'Anagni , preſo
c'hebbe il Ponteficato, con tanto odio il nome di Formosoper
feguitò , che tofto annullò , quanto egli fatto hauea, benche
vogliano alcuni , ch'effo da Formofo hauuto il vescovato
d'Anagni haueffe Maio penfo , che questo odio da ambitio
ne naſceſſe , poi che n'erano a tale le perſone ecclefiaftiche
Svenute , che non forzate , come già prima e contra
lor volontà : ma da fe steffi , e con doni , e fubornationi fi procuravano
la dignità Pontificia . Hora di qui nafceua l'odio , che Stefano a Formoso,
ancorche morto fuffe , moftraua , pretendendo , che impedito l'haueſſe apoter
già prima il Ponteficato ottenere Scriue Martino , che con tanta rabbia Ste
fano in quefto cafo fi moffe , che hauendonefatto configlio , feco il corpo diFor
mofo dallafepoltura torre, e spogliatolo dell'babito Pontificio, e d'vna vefte da
Atto diftra
no elem. fecolare veftitolo in vnafepultura di laici lo fece porre , bauendoli primafatto
-pio. troncare quelle due dita della mano deftra , con le quali principalmente ifater
dotifogliono confecrare , e gettarle nel Teuere , allegando, ch'egli haueſe con
l
tra laforma del giuramento , ch'egli giàfatto haueua, ritolto il facerdotio ,, de
quale eraftato giuridicamente da Giouanni ottauo priuo,& fuffe anche ritorna
to in Roma, doue hauea giurato , non douere ritornare più mai. Queſtafù coſa di
-Leone Im peſſimo eſſempio , perche fù poi per alquanto tempo questo coſtumeferbato d'an
per .di Gre nullare , e tor via , ò in parte , ò del tutto , le cofe fatte da Pontefici prede
zi māda
fercito in ceffori : ilche era del tutto stato alieno da queifanti , & ottimi Pontefici, le cui
Italia e pi- vitefino qui fcritte habbiamo. Poco a' tempi noftri mancò, che Paolofecondo
glia Bene
uenzo . Venetiano il nome di Formoso non fiponcffe , parendoli , cheper lagrandezza,
mae
INT ROMANO I 243
ONT Cemaestà del corpo molto quefto nomegli conueniſſe : ma alcuni Cardinali , che
lette l'biftorie baueano, lospauentarono , & ritennero , che questo nonfaceffe ;
310. percheforse dopo la morte non auueniſſe quello a lui , ch'era a Formofo auuenu
to . In quefto l'imperatore di Costantinopoli , che quefta inertia de i Pontefici
vedea,ne mandò in Italia con vn'effercito Simbaricofuo Protofpatario , il quale
tenne tre meſi aſſediato Beneuento, & finalmente lo preſe, hauendolo già prima
i Longobardi trecento trenta anni poſſeduto . Ma il terzo anno feguente Giulio
Longobardo , cacciandone i Greci , lo ricuperò , e cofi ritornò di nuouo inpotere
de' Longobardi. Stefano hauendo tenuto vn'anno , e tre mesi il Ponteficato,mo
ria' ventiquattro diMarzo . Et vacò per la fua morte la fede tre giorni.

ROMANO PON T. CXVI.

Creato del 897. a' 28. di Marzo .

d .

trobas
ntobi
0203
Che Ku

[20:!
M
ARAY
OMANO nato in Roma , tosto che in mano hebbe il Ponteficato,
annullò tutti i decreti , e quanto Stefanofatto hauea . Perciothe
eim altro quefti Pontefici non penfauano , che eftinguere la dignità, e'l
nome de' loro predeceffori : ilche è cofa d'animo mifero, e cattiuif
R fimo :percioche quelli, che fopra quefte arti fi fondano, fenza ha
uer virtù al mondo , fanno ogni sforzo per abbattere i degni da quel luogo , che
effiper la loro poltrona , e cattina vita confeguire non poffono . Che già non fi
trouerà , chi dell'altrui gloria inuidia habbia faluo , che colui , cheper effere
d'ogni forte di vitij macchiato , fi difpera di potere eſſo gloria , nè nome cele
brepreffo i pofteri confeguire . E quefti fono poi quelli , che non ceſſano mai di
mordere,accufare, riprendere,& trauagliare con ingani, e confraude tutti quel
li, che per qualche honefta, e virtuofà via giouano al mondo , appunto come'cani
poltroni,cheperpaura fi tirano in dietro,fe vna fiera libera, e sciolta veggono,
23 &
A
TIN LE E T
242 PLA DEL VIT DE PON .

vanno animofi a morderla, fe legata, & rinchiufa ingabbia la trouano . Mò


què voluto del nome di questo Ponteficefare mentione , perche per la viafölita
wellafedia di San Pierrofi affife . Ma non viftettepiis chetr mes fo , e mort
ai dicinone & Agosto .

TEODORO II
. PONT. CXV II.

Creato del 897. a'10 . di Apile.

80

FODORO Secondo Romano , ritrouandoſi creato Pontefi


ce, non reftò difeguir i veftigij de ifeditiofi , e maluagi :per
cioche egli reflitut, e valle, chefuffe rato, ebenfatto, quanto
Formofo giàfatto baueua ; & honore , e fauorìifeguaci , e i
partigiani di quel Pontefice . Fù nel tempo , che in Italia
(come vogliono alcuni ) teneua Arnulfo l'Imperio , regnaua
Carlo Simplice in Francia,e Coftantinofigliuolo di Leone reggeua l'Imperio del
Saracini in L'ariente; nel qual tempo entrarono i Saracini in Puglia, & occuparono il mon
Puglia. tefant'Angelo, e fecero d'huomini, e d'animali gran preda. I noftrifatto fubito
on tumultuario effercito , andaronofopra quefto nemico , efattonegranftrage,
HUNGARY

la predaricuperarono . Mentre che paffauano quefte cofe in Italia' Secafieno


Normanni Conte d'Engolifma , che da Carlo Caluo difcendeua , fece nel monafterio Cartu
hf Bito. fienfe riporre quelle reliquie de' fanti, che in quelli infulti de' Normanni, douer
frà quei popoli nafcerfcandalo, fe quelle reliquie nelfuo priftino luogo nonfi ri
poneuano . Che nationefifuffero gli Normanni,non fi sa affai bene:dicono non
dimeno alcuni, che effi dalla Noruergia nella Francia difcendeffero . Ma Teodo
ro nel ventefimogiorno delfuo Papato mori a' dicinoue di Settembre , non la
feiando altramente di fe memoriaper la breuità del tempo , che egli quefta di
gnità tenne .

GIO.
ONT GIOVA ON NI IX. 243
GIOVANNI IX. PONT. CXVII .
repla
=tre}}/ Crearo del 897. a' 11. di Settembre.

-18
C

IOVANNI Nono Romano , hauuto il Pontefi


cato preſe tofto a difendere la caufa di Formoso , e
quanto egli già fatto bauea , approuò , benche vi
haueſſe contraria vna gran parte del popolo . Onde
nacque tanta riuolta nella Città, che mancò po
co , che non vi fi faceſſe vna giufta battaglia . Andò
ficred Giouanni in Rauenna , douefece vn finodo difettanta Giovanni
quattro Vefcoui, & vi oppugnò , e riprovò le cofe di nodoin
ix. vn Si
R
em
benfa Stefano Pontefice, e le cofe di Formofo approud, dicendo bauerfatto male Sie- uenna.
fano afare ritordinare tutti quelli, a i quali haueua date Formofo gli ordinifa

3,0 cri. Tutto quefto crederei io , che auueniffe , fiperche haueuano già alcuni de i
Ponteficilafciata la buonafirada, & ifuiatifi dalle orme di Pietro ; fi anche
perche i Principi Chriftiani erano inetti, e poltroni , & importaua poco a loro,
che la nauicella di Pietro baueffe il maregonfio , e i venti contrarij , purche il
nocchiero alzati lor fopra gli occhi , non gli haueffe , come trifti marinari, de lla
Republica Christianafcacciati . Arnulfo fi ritrouaua tutto auuolto , & immer.
fo ne' viti. Carlo Re di Francia fi conformaua molto celfue cogne me; percio
chefemplice, o folto più tefto lo chiamauano . Meſſi da quefta opportunitàgli
Vngari, ntionefiera , & indomita , ne corfero prima l'Italia, e poi la Germa
Vegari foo
nia , e la Francia . Efenza ritrouare chi loro oftaffe , ne pofero aferro , & a tone la Itas
fuoco tutti i luoghi , onde paſſauano ,ſenza hauere di età, ne di feſſo pietade ale ciaye
lit,la l'A
Frense
cuna . I Saracini dell'Africa entrati medefimamente in Calabria , hauendone magna.
gran parte prefa, ne andaronoſopra Cofenza: ma mentre che la combattono,fù cefer
ilRe loro miracolosamente da vna faetta celefte mortosil perche tosio ffifi dif. con
da -baru
Sa
fiparono , e fe ne ritornarono in Africa alle cafe loro . Hebbe pietà il Signore ni.
Dio della calamitàdelfuopopolo , che erastato da i Principi terreni albandos
24 nato
246 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fnato , e fi prefe finalmente l'arme contra quefti nemici del nome Chri ftiano
Chefe egli ciòfatto non haueffe, fi tenea di certo, che il nome della pouera Ita
lia, e della Chiefafantafuffe affatto douuto andare per terra: cofi erano in quel
tempo diuentati poltroni , e senza ceruello , e forze i Principi , che reggeuano
la terra. E Giouanni hauendo due anni , e cinque di gouernata a fuo modo la
Chiefa , mori a' ventitre di Settembreſenza lasciare di ſe memoria alcuna, nè di
cofa degna , che egli faceſſe ſe non fù , che refufcitò , e diede di nuouo vita ad
alcunefeditioni , ch'erano quafi già a fatto eftintes ilche male fi dirà effere, e
non bene .

ANNOTATION E.

Quefto Giouanni è ottauo , e non nono , come vuol Platina : perchefe ben
Il Panuino
Figlia erro Giouanni Papa femina , che egli pone , ftato fuffe : non perciò per non effer del
ree, & con- l'ordine facro capace , doueua hauere luogo , e numero fra gli altri. Vi èanco
trad:ce in
quefto loco: l'a , che in tutte le hiftorie , e bolle , & inftrumenti di quefto Pontefice, fempre
perciche viene VIII. chiamato : & a lui vn certo Giouanni Cardinale di SantaChicla
fenza Gio fcriffe in quattro libri la vita di San Gregorio per lo più dalle opere del me
uanni femi
na fcriue defimo Santo cauata , & diligentemente raccolta infieme , e fino ad
poue Ponte hoggi filegge . Annonio nel quinto libro dell'hiftoria France
fici Giouan
nicon que. fe dal 32. fino al 37. cap. molte cofe , e degne certo di me-.
fto. moria, fcriue di quefto Pontefice , che nella Francia
andò . A quefto Pontefice folo auuenne , che in
breue fpatio di tempo tre Imperatori inco
ronaffe , Carlo Caluó , Lodouico Bal
bo, e Carlo Graffo ; Annonio
ne' fopradetti luoghi , &
Othone Frisingenfe
nel 7. & 8.
capo
del fefto libro delle fue hiftorie
fono di queste cofe
autori .

BENE
BENEDETTO IIII. 247

BENDETTO .
HII PONT. CXIX.

Creato del 899. a'1 4. diSettembre.

U RI
MA == COU

ENEDETTO IV. Romanofucceffe a Giouanni nel Pontefi


cato. Et benche bumano, e clementefuffe, nonfi fece però nel
fuo tempo cofa, che ſia degna di molta lode, Era appunto au
uenuto a questa età quello , che alle cofe auuenir fuole : pcr
B cioche vi era già innecchiata , e quafi eftinta ne gli huomini
ogniforma di ben viuere in qualſiuogliaforte di virtù , eſſen
do tolti via tutti quellifproni, che fogliono eccitare , e deftar gl'ingegni humani
alla lode: ilche fuole nafcere ne' ben ornati , & inftituiti popoli da gli ottimi , e
prudentiprincipi.che già(come poco auăti diceuamo) Lodouico figliuolo di Ar
mulfo, mentre difegnaua di ricuperar l'Imperio paterno , era fiato preſſo Verona
prefo , e morto da Berengario , & all'hora primieramente haueua il ſangue del
buon Carlo Magno per la inettia, e dapoccagine de' Principi di quel tempo per
duto i titoli dell'Imperio della Francia, e della Germania . Egli è con effetto af
fai vero quello , che Saluftio dice : Che ciò , che nasce , muore ; e ciò, che fi au- vitj ruina
menta, e crefce , finalmente s'inuecchia . Crebbe l'Imperio molto; ma per la pol de pli. Im
perij
troneria poi de' Principi , e del popolo di Roma fi conuerti quello fplendor del
nome Romano in cieche , & ofcure tenebre , & all'hora quefto specialmente au
aenne, quando lasciando gli honorati effercitij della virtù , fi diedero tutti in
poter depiaceri , e ritrouarono le Therme , e le ftuffe , per bene effeminarne i
corpi. Il medefimo poſſiamo dire , che alla dignità Ponteficia auuenille : per
cioche l'honore , e la gloria Ponteficia in quei tempi con la fantità fola , e con
ladottrina , che con gran fatica , e con perfetta virtù fi acquiſtano , fra tan
ti oftinati nemici , e perfecutori del nome Chriftiano crebbe tanto , quanto ſe
ne è ragionato di fopra . Ladoue poi effendo cominci atialcuni in effa à viuere
dell
246 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

delitiofamente,riuolti affatto i cultori di lei dalla feuerità alla vita licentiofa, ♦


non effendo Principe,che i flagit i de gli huomini caftigaffe, è teneſſe afreno ; da
quefta tantalicentia di peccare nacquero quefti moftri, e quefti portenti,da' qua.
li era la fantiffimafedia di San Pietro con ambitione , e fubornatione oscupau
più tofto, chepoẞeduta . Questa è dunque gran lode di Benedetto , che in coftu.
micofi corrottigraue , e coflante vita menaße , fin che egli nel terzo anno ,'t
quarto mefe del fuo Ponteficato morì a gli otto d'Aprile . E vacò all'hora få
dila fede .

LEONE V. PONT. CX X.

Creato del 903.a' 24 di Aprile.

EONE Quinto , la cui patria non è pofta da hiftorico


Leone V. alcuno , tofto c'hebbe il Ponteficato , fu da Christoforo
Papa prefo
cpifto, in fuofamiliare, e molto auido di vedersi in ftato, prefo, e
eppi. pofto in ceppis il che non puote auuenireſenzagran ri
uolte , e fangue di molti . Quanto fuffe in quel tempo
ftimata poco l'autorità del Ponteficato per la inertia
de'paffati Pontefici , da quefto fi può specialmente co
nofcere , che vna cofi fatta dignità fù in vn batter ð
occhi da vna perſona priuata àforza occupata,e tolta . Egli è vero certo quel
Dignità lo, che fifuol dire che le dignità prendono più autorità da gli huomini, che gli
prendonoa buomini dalle dignità ; comefi vide auuenire in Roma della Cenfura ; la quat da
autorità
· principali gentil
D 1.hucm principio fù come picciolo magiflrato rifiutata : ma poi che i
gli
Sufma 14. buomini Romani incominciarono ad effercitarla , tanta autorità le diedero , che
quel nobile,che la dignità¦della Cenfura non conseguiua,fi riputaua infelice.Ho
ra nelXL. di del Ponteficato di Leone occupò Chriftoforo la fedia di Pietro , e
Leone
CHRISTOFORO . 247

Zeonepoco appreſso morise crederei , che per dolore morisse , tanto difpiacer fi Sentenza
di Theocri
tolfe,che da quella dignità depofto da colui fufse, che esso, come lupo , in cafa a to.
fuoiftelli danni alleuatofi baueuai come dice Theocrito Alleua il lupo, perche
RS poiti mangi .
RE

CHRISTOFORO PONT. CXXI


Creatodel 903.a 2 5.di Maggio .
X 11
9

313
.!

HRISTOFORO , la cui patria,e cognome per la fua ignobi


lità non fi sà,come tolfe confraude, & aforza il Papato ,co si la
perdette . Perche nel ſettimo meſe fù meritamente di quella di.
Cgnità depofto, e sforzato a prender l'habito, e la vita monaftica :
Percioche in quel tempo i chierici , che meritanano caftigo , per
bauermal trattata la Chiefa di Dio ,fi confinauano ne' monafterij, come fi fà de' Papa Chri
laici nelle Ifole . Scrivono alcuni , che fuffe Christoforo del Pontefica to depo Roforo de
to fotto l'Imperio di Lodouico Terzo; altri dicono a tempo di Berengarios che, sforzato
come se detto,effendo Duca del Friuli,fùper efser Italiano,e del fangue de i Lon- farfi
co mona
gobardi, eletto Imperatore, e per non vederfi altri più degno di lui, in cui la di
guità dell'Imperio fi collocafse . E che questo cafo di Chriftoforo auuenisse in
tempo di Berengario,me'lfa creder la brene vitade' Pontefici, che furono pri
mae che il Signor Iddio, a guifa di moftri, tolfe prefto di terras e lapiù lunga vi
ta delmedefimo Berengario, che hauendo vinto Guidone Duca di Spoleti,e mor
toAmbrogio Conte di Bergamo, che erano fuoi nemici, prefe da Formofo la co. Imp Berengario
fuco
ronadell'Imperio , e visse Imperatore noue anni . Ma quello , che poi a Chri- ronat to da
Papa
ftoforo , dopo laperdita del Ponteficato, auuenisse , nel Ponteficato di Sergio il P. melo. For
diremo edd

SER
1250 PLATINA DELLE VITE DE PONT

SERGIO III. PON T. CXXII.

Creato del 903.a' 25.di Decembre .

5
16

10 11

Terzo Romano , e figliuol di Benedetto , tolo ne


4ERGIO
principio delfuo Ponteficato rifarci la Chiesa di San Giovan
ni in Lategano , ch'era all'hora andata per terra . Egli cand
Christoforo dal monafterio , e lo pofe in vnaprigione in ceppi,
Papa Ser Eraffettate le cofe di Roma a fuo modo , passò nella Francia
gio tij . và col fauore di Lotario, che all'hora regnaua . E ritornandopoi
in Francia in Italia, in più stretta prigione Chriftoforo pofe . Riprouò ancora talmente tut
te le cofefatteda Formofo , chefù bisogno fare di nuouo prendergli ordinifacri
a tutti quelli , a cui Formofo dati gli haueua . Enon contento d'hauerli dopo la
morte quefta ignominiafatta ,fece cauare dal fepolcro ilfuo corpo, e difupplicio
capitale punirlo,non altramente, che s'egli vinuto fuſſe E lofece pofciagettare
Arti di gia nel Teuere, come indegno di fepoltura, é de gli altri honori, che su la morteordi
fitia finariamen
Formofo,tefi fanno . Vogliono , che pescatori pescando prendeſſero il corpo di
nel coro e nella Chiefa di S.Pietro lo iportafferos e che mentrefe ne celebravano
morto di
Formel l'efequie,
Pontefi.c.. fufe l'imagini deche
Santi , ch'erano in quefta Chiefa, quel corpo veneraffero,
per ciò creduto, a torto fuſſe queſta ignominia fiata fatta a Formofoe

Ma che quefto,che s'e detto de' pefcatori, auueniſſe, o nò , non è certo, mafima.
mente viuendo Sergio,che tutte l'attioni di Formosoperſeguitaua, percheoftato
prima gli haueße apoter il Ponteficato confeguire . Hora vedi , quanto erano
coftoro dai loro antichi degenerati, i quali, come perfone fantiffime, alla oratio.

n ne, e dottrina Chriftiana intenti, rifiutauano quefta dignità, che offerta , e date
loro erailà doue effi cercauano confubornatione, ambitione il Ponteficatos ✪
hauuţolo, dimenticati affatto del culto diuino, e della religione , non altramente,
chefieriffimi tiranni, inimicitie, & odijfra fe fteffi eßercitauano,per poter poipiù
alla ficura di quanto più loro per la mente andaua, isfogarfi, e fatiarsi , non ef
fendo chi i loro viti riprendefe , o frenale . 1o crederci , che Sergio spintoda
Lota

STY
T TANA STA SI OIL, 'I 1253

Lotaria tutto quefto faceffe per efferstato l'Imperio per opera di Formofo tolto
a i Francefi . Sergio hauendo a quefto modo viuuto nel Papatofette anni, quat
tro mefi , efedicigiorni , mortalli noue d'Aprile . Poco prima ch'egli morif
fe ,
furono vedutefuori del confueto difcorrere per il Cielo ftelle, e facelle ardenti
di fuoco : onde non pafsò motto tempo , che gli Vngari entrati con vn'eſſercito in
Italia,diedero, & hebbero da noftri à vicenda di molte rotte .

ANASTASIO HI. PONT. CXXII .

Creato del 911. a'15.d'Aprile.

A
CA
En T

Job
E

ogal Quien avysivuole aftoup og signala


NASTASIO YII. Romano prefe in quel tempo il Ponte.
ficato,che Lādolfo Principe di Beneueto fece in Puglia co’Gre=v
ci în gràfatto d'arme,e vinfe.Percioche essendo venuto inIta
lia Patritio Capitano dell'Imperatore Leone,minacciaua di do
uere in breue porre ogni cofafoffopra ,fe tofte tutti al fuo Prin Landolfo
1
cipe non deffero obbedientia. Ma per lo valore di Landolfo (co- Principe
mediceuamo è la fierezza,che mostraua ,e l'Imperio infieme perde. E già Be to di vince
Bene i
rengariofatto un'effercito haueua,per opporfi a Patritio,che con maggior arro- Greci inPu
glia.
gantia che conforza fe ne veniua . Anaſtagio,che cofa alcuna degna di memo
rianon fece mori nel fecondo anno del fuo Papato a 4. di Giugno , e fù dentro
San Pietro fepolto . Si può nondimeno queſto Pontefice di una cofalodare,ch'
egli non perfeguito, ne macchiò d'ignominia alcuno de' Pontefici paſſati , eſuoi
predecefforis percioche modefta, efantamente viffe ; ne hebbe nella fua vita co
fa,che riprendere fi poteſſe .

LANDO
232 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

LANDO PONT. " CX X HIL


Creatodel 913.a 16. di Giugno.
Hrsg .

;}

CHOND

9/]
*

ANDO Romano, che ad Anaftagiofuccefse , fu così poco
noto, e la vitafua così ofcura , che alcuni nolpongononelnu
mero de gli altri Pontefici, com'è Vicenzo hiftorico.Marti
no, e Cufentino altramente dicono , e Guttifredo ancora,, il.
qualefcriue, cbe Lando fofse con lafua autorità cagione, che
Berengario , e Rodolfofigliuolo del Conte Guido , non venif
fero al fatto d'arme , vogliono alcuni , che Ridolfo presso Verona Berengario
wincesse, e ne teneffe per quefta vittoria tre anni l'Imperio: perciochegran con
-tefa era in quel tempo fra gli Italiani, e Francefi, i Germanifopra ilposes
Contefa ura dell'Imperio dell'Occidente : onde grauiffimeguerre nacquero, che nonfi eftine.
Italian' ,
Francefi , rofenza la morte di molti, efenza gran calamità di tante prouincie, e dellami
Germani fera Italiafpecialmente . Faceuano i Romani , e gl' Italiani ogni sforzoperri
per l'Impe⋅ tenerfi queſta loro antica dignità dell'Imperio contra il voler il disegno de
barbari,benche loro il capo,e l'autore di vna così bella, e generofa imprefaman.
f
casse, eſsendo già eftinte nonfolamente quelle così chiarefacelle, che ne illuftra
rono Italia per tutto ilmondo , ma efsendo affatto anche tronco, e fuelto dalle
radici quel nobil ceppo , onde così preclari , e felici germogliforgeuano . Hora
t, Zando vinuto c'hebbefei mefi, e giorni vent' vno nel Papato, mori , efu dentro

San Pietrofepolto a' vent'otto di Decembre.


:C

GIO.
ONT GIOVANNI XARI 253
• X. CXXV.
GIOVANNI PONT.

0 Creato del 914. a 24. di Gennaro .


|

10VANNI Decimo Romano, e figliuolo di Sergio Pon


tefice nel DCCCCX. anno della falute , prefe il Pontefica
2
to. Eragiàprima ftato Arciuefcono di Rauenna , & à tu
ch
multo dipopolo era di quella dignità ftato prino. Ma tofto, che
refre
dopo la morte di Lando la dignità Pontificia tolfe , moftrò d'
bauer animo anzi diſoldato, che di religiofo. Et in quel tempo
certo la Chiefa , & Italia haueua biſogno d'vn cofifatto Pontefice . Percioche
r o efsendoftati i Greci (comeſi è detto) vinti dal valore di Landulfo, chiamaro
Pe
Italia. in
noi Saracini in Italias i quali mouendo di Calabria , e di Puglia verfo terra di Saracini
Lauoro, minacciauano alla pouera Roma l'vltima ruina . Giouanni adunque, che
quefto cofi vrgente pericolo vide,fece vn'esercito , e co l'aiuto d'Alberigo Mar
chefe di Tofcana, che infauore de 'fedeli chiamò , fece co i barbari ilfatto d'ar
me, egli vinfe, e cacciò via . E parendoli d'hauer fatto poco con queſta vitto- 11 Papa , &
Alberigo
laria,fe ancor nella fuga non li perfeguitaua, mofsofi loro dietro , e giuntoli presso Marchefe
al Garigliano, tantaftrage su quel di Minturno ne fece , ch'effipenfanano di do. di Tofana
etuer affatto partirfi d'Italia, a quefto effetto bruciarono quante terre teneua- rot ta a R
dettero Sa
ruo sùle marine . Ma mutati poi di propofito , occuparono il monte Gargano in racini.
fof³Puglia , d'onde incominciarono a correr , e trauagliare tutti i tuoghi conuicini .
MaGiovanni Pontefice in questo mezo ritornandoſi quaſi trionfando à Roma,
perche afe tutta la gloria di quefte vittorie attribuiua ,fe ne concitò talmente l
odiodelMarchefe Alberigo, che gran riuolta ne nacque, e nefù il Marchese cac
ciatodi Roma : ilqualritiratofi in Orta, e fortificatafi la terra , el caftello, con
groffipremij, e fperanzefollecitò , e chiamò in Italia gli Vngari i quali non fu
rono lenti a venirui, e fecero maggior danni allamifera Italia, che non v'baue- Italia
gari In
chia.
mati dal
uanogià i Saracini fatto . Percioche fe ne menauano te fanciulle , e i fanciulli Marchefe
via, e non lafciauano alcun pecchio in vita . E bencbe baueffero fecondo le capi di Tofans.
tula.
256 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

tulationi, che haueuano con Alberigofatte promeffo di lasciaripopoli della To


Jeana intattis nondimeno d'ogni patto , e d'ognifede dimenticati, più danno nil,
la Toscanafecero, che in altre prouincie d'Italiai perche vi bruciarono, e ruina
rono tutte quelle terre, che effi vi prefero. Crederci , che Berengario , che all
hora nella Lombardiafolamentefignoreggiaua, deſſe a quelli nemici,per paſſare
in Toscana, il paffo con conditione, che ne' fuoi luoghi danno alcuno non facelle.
ro . Hora adefcati gli Vngari dalla dolcezza di queſta preda , ritornarono poi
Speffe volte in Italia . Moffii Romani da quefte tante calamità d'Italia, perche
non poteuano isfogarſiſopragli Vngari , che erano potenti, fi volfero fopraAl
berigo, e prefolo il tagliarono apezzi . Giouanni ancorafù in va tumulto mili
tare dallifoldati fpecialmente del Conte Guido prefo , e poſto prigioné , doue fù
Papa Gio. con vn cofcino alla bocca affogato, e morto a'fette d'Aprile, hauendo 13. anni ,
10.prefo, e due mesi, e tre di tenuto il Ponteficato . Fn infuo luogo eletto vn'altro Giouan
affogato .
ni . Ma perche haueua aforza quefta dignità tolta, nefu à vn tratto depofto , c
priuo , e non meritò perciò di effer nel numero de gii altri Pontefici pofto.

LEONE " VI. PONT. CXXVI.


Creato del 928. a'is . di Aprile.

EONE Sefto Romano , fu legitimamente , e co' debiti


mezzi creato Pontefice ; perche non hebbe mai del ti
ranno,e tutta la vita fùafù modefta, efanta,e data tut
taal culto diuino , per quanto quei tempicofi corrotti il
foffriuano. Percioche egli femprefeforzò di tenerne la
23 :0 Città in concordia, che per la pazzia de' Pontefici paf
.8.1. fati ancora tumultuaua ie di raffettare le cofe d'Italia ,
bi
std & tenerla quietaje di cacciares& allontanare i Barbari
B da' confini d'alia. Ilche certofù in cofibreue Ponteficato,cofa molto lodesolę.
Per
STEFANO VII
257

Perche non tennepiù chefettemeft, e mezzo quefta dignità, che morl , efù con
gran difpiacere de' Romani nella Chieſa di San Pietrofepolto.

STEFANO VIII. DETTO VUI . PONT.CXXVI .


Creato del 928. a' z4. di Ottobre.
**

•W

fr

XX

TEFANO VII. Romano in quel tempo alla dignità Ponti


ficia afcefe(comefcriuono alcuni che gli Vngari, ch'erano en
trati a correre l'Alemagna, e la Saffonia , furono da Henrico Helico Re .
Re di Germania in vn gran fatto d'arme preffo Morespurga dij nia Geima.
da vna
vinti.Vogliono,che in quefto tempo anche Rodolfo Re di Bor- gran rotca
gognapaffaffe armato in Italia contra Berengario Secondo , il ari.gli Vuga,
quale effendo da'fuoi ifteffi tradito, fù priuo del regno, e fifuggì, e ricouerò con Vngari
Italia , ein
gli Vngari, i quali , preſe l'arme, in capo del terzo anno con groffo effercito fot- prendono
tolaforta di Salario lor Capitano paſſarono in Italia , e prefa Pania a forza Pa
Riuolutio :
perla maggior parte aferro, & afuoco la mifero. Gli Italiani, che poco poten- ni grandi
te Rodolfo Borgognone vedeano , chiamarono Vgo Conte d'Arli in Italia : al fra molti
Principi
quale benche nonfenza molta contefa , purefinalmente cedette Rodolfo , e fe ne per l'Imp.
ritornò in Borgogna . Vgo non molto in quelli fteffi , che chiamato l'haueuano
confidandofi, mandò molti in eſilio , i quali ridottifi con Arnoldo Duca di Ba
suiera , ch'era afſai ambitiofo , e cupido di regnare , ageuolmente lo perfuafero ,
elo fpinfero a douer entrare in Italia con vn'eſſercito . Costui vi venne, e non
più tofto hebbe paſſate l'Alpi , che i Veronesi corteſiſſimamente nella loro cit
tàloraccolfero: Vgo li venne fopra , e facendoni battaglia lo vinfe , e fubito
ricuperò Verona . Effendo poi morto Berengario poco dopo in Bauiera , ò ( co
me altri vogliono ) in Vngaria, Berengario terzo nato d'vna figliuola del primo
Berengario, passò nel DCCCCXXXV . in Italia, e vi occupò l'Imperio . Alcuni Imp. Berengario
tutte quefte cofe, che io hò quifcritte, vogliono, che nel tempo di quefto Ponte
K fice
258 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fice auueniffero. Ma io crederei, che è prima , e poi ancorafuſſero, poiche quan.


to hò io con molta breuità quifcritto, non fi puote fenza lo fpatio di molti , &
molti anni effequire. In tanta varietà dunque difcrittori , e di tempi mi ha par.
fo douer più tofto qualche cofa fcriuerne , perche gli autori ne variano , che de
tutto tacerla, e in poter del filentio lasciarla . Non dobbiamo noi difraudarne
pofteri , ne cofifuperftitiofi effere , che , perche difperfe varij autori molte cofe
Scritte habbiano , noi credere non le vogliamo . Pongoben nel tempo di quefo
Ponteficefanto Vgiberto Principe della Lothoringia , che afuepropriefpefe in
breue, e magnificamente edificò il monafterio Gemaltenfe.Vogliono , che anche
Spireneo in quefto tempo Spireneo Duca della Boemia primieramente abbracciaffe la fe
Duca
mo Boc de di Chrifto . ( Che già Duchi prima erano quefti Principi della Boemia , che
fi fa
Chriftia bora accrefciuti di ftato fono Re. ) E Stefano , la cui vitafu tutta di religione
до .
piena, e di manfuetudine, morì a gli otto di Decembre, tenuto ch'hebbe la digni.
tà delle chiaui due anni, e quaranta duegiorni, efu infan Pietro ſepolto.

GIOVANNI VI. PONT. CXXVIII.

Creato del 930. a° 1 1. di Decembre.

IOVANNI Vndecimo Romano , figliuolo di Sergio Pon


tefice, come vogliono alcuni , in quel tempo fù eletto Ponte
Unteres
Goodlu
fice, che (come Martino, e Vicenzo fcriuono ) fcorje abbon
Genoua dantemente in Genoua vn fonte difangue , chefù on prefagio
prefa da d'onagran calamità, chefuccedere douea . Percioche fu Ge
mori.
noua in questi tempi prefa , e faccheggiata da' Saracini , che
vi vennero d'Africa , egli Vngari entrati in Italia , la pofero d'ogni intorno a
Vngari infucco. Ma mentre che carichi di preda entrarono nella contrada de' Peligni (do.
Italia é hoggi Sulmona )furono dai Marfi, che fono i popoli di Tagliacozzo , che
Sono , evi ue
tia pezzi , tolfero a un tratto le arme, talmente oppreffi, che con quanta preda portauano,
anco
STEFANO IX. 259.
ancora la vita perderono . Scrifse in quefto tempo molte cofe Racherio , ilquale
effendo di monaco ftatofatto Vescouo di Verona,fù dal Re Vgo confinato in Pa
uia, per che biaſmaua all'aperta i fuoi coftumi, e lafua vita . E Giouanni morì ,
bauendo quattro anni, edieci mefi , e mezzo rettala Chiefa . Vacò dopo lui la
dignità del Ponteficato dodeci giorni,

ལbtྔ ། ཉི་ སྐམ་ཚིtག་


Cate
LEONE VII
. PONT. CXXIX.
shopin
Creatodel 935. a' 27. di Ottobre.

(g
ಪಟ್ಟಿ

XX

Dre
ww

EONE Settimo Romano prefe il Ponteficato nel


tempo, che vgo , e Lotario reggeuano in Italia l'Impe
rio dell'Occidente . Non lasciò quefto Pontefice cofa
alcuna degna di memoria . Fù ben fatto quefto tempo S. Vincef
lao Boe.
illuftre da Spireneo Duca di Boemia , che fù digran mo vecifo
giuftitia, e religione, e da Vinceslao ilfigliuolo ancora ,
dal fratello
perauidità
il quale nondegenerò dafuo padre , e fù da Boleslao il disegnare.
fratello morto , che per volere regnare contra ilpro
priofratello incrudeli . Ma Vinceslao per la fanta vita paſſata,e per li miraco
li, che & in vita, e dopo la mortefe ne videro , fu poi canonizato, e nel Catalo
gode Santi pofto. Leone viffe tre anni, fei mefi, e dieci giorni Papa , efù nella
Chiefa di S. Pietrofepolto a'fei di Maggio .

R 2 STE
260 IL PLATINA DELLE VITE DE PONT.

STEFANO IX. DETTO VIH . PONT. CXXX.


Creato del 929. a' 17. di Giugno •

TEFANO Ottauo Germano, preſo il Ponteficato,fù tal


mente da' Romani con molte feditioni trauagliato , che non
puote cofa degna di memoria fare . Anzi, comefcriue Mar
tino,fù di alcuneferite in quefte riuolteftroppiato talmente,
Il Popolo
di Roma ch'egli fi vergognaua d'vfcire per la bruttezza di vna ci
tratta male catrice , e farfi vedere in publico . Gia s'era pofio Vgoin
fil Papa.
punto per vendicare questi oltraggi del Poutefice , ma egli in quefto buon pro
pofito mori,e glifucceffe Lotario il figliuolo nel regno , il quale non fi curò di ef.
fettuare altramente la buona volontà difuo padre, ò perchefusse amico del po
polo Romano , ò pure perche poco tempo regnò ; percioche non ſoprauiſſe al pa
"
dre più, che due anni . Otone Re di Germania volendo la morte di Vinceslao
Re diBoemia vendicare, fi moffe molto potente fopra Boleslao , che haueua cofi
malamente ilfratello vccifo, e dopo molte rotte datefi l'vn l'altro , in 'fuo potere
l'hebbe . E Stefano eſſendoftato tre anni, quattro mesi, e dodeci giorni Pontefi
ce, mori a' 22. d'Ottobre . E vacò dopo lui dieci giorni la Sede.

MAR
NI MARTIN O III. 761

C MARTINO HI. O MARINO 11.


fecondo il Panuino , PONT. CXXX .

Creato del 942. il primo di Nouembre.

Pontef
pis
ARTINO Terzo Romano ,fu grande imitatore della beni

Oppik gna,e manfueta natura di Stefano Settimo ; percioche hauuto


ch'egli hebbe le chiaui della Chiefa fanta in mano , lasciando
74 le guerre da parte, tutto alle cofe della religione fi volfe, rifa
cendo,e rifarcendo le Chiefe, che erano per l'antichità ruinate,
JBH Tecnol e dando ai poueri molte elemofine, onde fifoftentaffero . Non
firitroudgià in queſti tempi Europa ſenza le folite turbulentie,eguerre . Per- Otone ,
Lotario co
cioche mentre , che Otone fi sforza di entrare in Italia contrala volontà di Lo- battono
Lope
Tes tario,nefurono dall'vna parte, e dall'altra molte occifionifatte, & gran fangue rio.l'Impe
per
fparfo . Ne reftò già Martino di pregare l'vno, e l'altro, che deponeffero l'armi; 10.
cben
tanto più che per hauer in quefteguerre tagliatigli alberi ; ruinate le biadeper li
0,
campi, e rubbatigli armenti co' contadini ifteffi, n'era nata vna famegrande , e
5109
penuriagenerale di tutte le cofe . Fù anche in Coftantinopoli gran riuolta , e
tumulto: Perche hauendo quel popolo prefo l'Imperatore Coftantino , erafoli il Riuolte in
capo, in vn'isola lo condannarono : mariprefo non molto poi l'Imperio Coftanti nopoli Conftanti
.
no figliuolo di Leone, fece a i feditiofi cittadini il medefimo feruigio, ch'eſſi già
fatto a Coftantino haueano, e nella medefima iſola li confinò . Martino reße tre
anni,fei refi,e dieci giorni la Chieſafanta,e morto a i quattordici di Maggio,fu
in San Pietro fepolto. Vacò dopo lui lafede Romana dodecigiorni .

R 3 AGA
262 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT.

AGAPITO II. PONT.


PONT. CXXXII .

Creato del 946. a' 18. di Maggio.

GAPITO Secondo Romano, fù in quel tempo creato Pon


tefice,che Italia tutta di guerre ardeua. Erano entrati ingran
numero in Italia gli Vngari, & haueano quafi tutta laLom
bardia di là dal Pò occupata , quando Henrico Duca di Banie.
Henrico
Duca di Ba ra vi fimoffe congroffo eßercito , cnon senza gran danno di
uiera dà
due gran quelpaefe,fece con gli Vngari due granfatti d'arme, e gl vin
rotte a gli fefempre, e fi occupò con queste vittorie tutta quella Prouincia ,quanto fi fien
Italia. in de d'Aquileia fino a Pania . Ma egli poco appreſſo intefo , come Berengario ne
Vngari
Tirannide
di Beren veniua potentiffimo, con granfretta in Auſtria ſi ritornò . Berengario , per infi
gario. gnorirfi più agevolmente d'Italia,il nome d'Imperatore fi tolfe,& Alberto ilfi
gliuolo Re d'Italia chiamò : e poſe in vna ſtretta prigione Alunda moglie di Lo
tario, perche non poteße ridomandar Pania, comefur cofa dotale . Agapito in
quefto , e gli altri Principi d'Italia, conofcendo la gran fuperbia di Berengario,
e che eraperfarfi cõtra ogni debito Signore del tutto, chiamarono in Italia Oto
Otone
di Re ne Re di Germania , il quale per il paffo del Friuli vi venne con cinquantamila
Germa.
niaia Ita buomini, e cacciato tofto Berengario , & Alberto il figliuolo dal regno , cauò di
lia cō grof
fo efletci prigione Alunda , e fela tolfe per moglie, e n'hebbe poi vn figliuolo dal che fu
to. Otone I I. Hora Otone moſtrò, partendo d'Italia , gran moderatione : percioche
pacificato. Berengario col Papa,laſciò in arbitrio di Berengario , e del figliuolo ,fe
gouernare quella Prouincia volessero.Il medefimo Otone ne passò tofto co grof
fo efsercito infauore di Lodouico Re di Francia,il quale era da iſuoi ſteſſi baro
ni con l'aiuto di Vgo Ciapetta Conte di Parigi ftato quafi cacciato del Regno .
Albertofigliuolo di Berengario, che il gouerno di Rauenna haueua,moſſo dall’
opportunità d'vn' armata di Comacchio , trauagliaua, & inquietaua in quei mari
contra la volontà d'Agapito i mercatanti Venetianis di chesdegnata quella Si
gnoria
GIOVANNI XII. 263

Ignoria, ne mandò toflo alcuni legni fopra Comacchio , e loprefero a forza , e lo Venetiani
prendono
bruciarono . In questo mezo Agapito perſona di gran bontà, & amatore della Comac
Republica Chriftiana,mori ai ventiſette di Decembre, retta che hebbe la Chiesa cho .
noue anni,fette mefi, e dieci dì . Efù quafi nel medefimo tempo, che mori Otone
Abbate del monafterio di Clugnis il cui difcepolo Domaielo fùperſona di mira
bilefantità,e gran maeſtro della diſciplina monaftica .
2
(
)

GIOVANNI XII. PONT. CXXXIL

Creato del 959.a' 19.di Gennaro.


Un

20

IOVANNI Duodecimo Romano della regione di


via Lata , confidando nella molta potentia di Alberigo
fuo padre,il Ponteficato occupò . Era prima chiamato
Ottauiano, & infin da iſuoi primi anni era viuuto d'o

gnifporco vitio macchiato,paſsandone il tempo,fe glie
ne auanzaua per lefue dishoneftà,alla caccia più tofto ,
22
che all'oratione.Si creauano all'hora ogni anno due Cō
foli in Roma,i quali erano nobili,& vn Prefetto, chefo- Confoliin
leua rendere ragione alpopolo nelle loro differetie.Si creauano ancora della ple- Roma .
be dodici Decarchoni, che cosìli chiamauaño , i quali in luogo del Senato erano.
Era anche reftata a i Romani qualche giurifdittione :percioche le vicine terre di
Tofcanafra'l Contado di Oruieto, e di Todi, e quanto è da Benevento, da Napo- Giurifdi
li,da Tagliacozzo ,e da Riete fino a Roma, loro , come vafalli,obbedinano.Più ol- tione de 1
trepoiparte Greci,e parte Saracini ne pofsedeuano . Non fi sà però chi hauesse Rom.in Ita
lia à qu e.
la Marca d'Ancona, el Contado di Spoleti . Hora Ottauiano nella molta poten- ftitempi .
tia delpadre confidando, in vna città così libera il Ponteficato tolfe,pefo afsai im
proportionato alle spallefue.Moffi due Cardinali da quefta indignità,neferiẞserò
tofto ad Otone, pregandoloftrettamente, che hauesse voluto liberare ilpopolo,
R 4 clero
264 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

clero Romano dalla mano di Berengario, e di Giouanni Ponteficeiche altramente


vedeuano andarne la fede Christiana infieme con l'Imperio in ruina . Era Otone
ingran pregio in quel tempo per hauere (comeſi è detto) domo Boleslao Re di
Boemia, e vinti in tregranfatti d'arme gli Vngari, che ne erano entrati a ruinar
la Germania,'e fatti ancora prigioni tre loro Resi quali li Germani contra la vo
glia di Otone fecero con vn laccio alla gola morire . Ma effendofi già scoperto
queftofecreto della chiamata di Otone,mentre che Otone fi aſpetta, Giouani pre.
fii due Cardinali, che chiamato l'haueano , all' vno fece troncare il nafo, all'altro
la mano;per la qual cosa ne venne più prefto Otone in Italia, & hauuto Beren
gario, & Alberto il figliuolo in mano, l'vno in Coftantinopoli confinò , l'altro in
Otone in Auftria . Venutone pofcia in Roma , fù da Giouanni con fupremo honore ri
Roma. ceuuto,& incoronato ancora,come vogliono alcuni, prefo il titolo della Germa
nia,e della Pannonia, come gli altri Imperatori feguenti poi ancora fecero ; e
! Imp.traf
ferito a' nefù all'hora primieramente trasferito l'Imperio a' Germani . Altri vogliono,
Germani . che Leone Ottauo, come appreffo diremo,quefto faceffe, la cui opinione Gratiano
nel decretofegul. Ricardo,e Cufentino non riprouano la prima opinione . IlBi
bliothecario, feriuendo, come Otone venne in Roma in tempo di Giouanni, nonfa
mentione alcuna della fua incoronatione . Così fono conturbati,e confuſi queſti
tempi per la negligentia de i fcrittori paſſati.Hora hauendo Otone raffettato al
quanto lo ftato, e le cofe della città, parlò con Giouanni fecretamente ricordan
doliprima piaceuolmente, che hauesse douuto la vita cattiua laſciare, ch'eglifa.
cea, e darfi al ben viueres e poi, perche vedeua non fare con le parole alcunfrut
to,minacciandolo , e fpauentandolo con vn Concilio, che dicea voler fopra ciòfa
re; elofece:percioche chiamati, e raunati infieme i Veſcoui d'Italia, volle che
Papa Gio della vita fcelerata di questo Pontefice giudicafsero . Ma Giouanni, che dubita
Hanni xij . ua della fententia de' buoni, ſenza aspettare il giudicio,ſe nefuggìſu quel di A
fugge di
Roma,e ftà nagni, a guifa difera, fi ftette en tempo per quelle felue nafcofo . All'hora
afcofo nei Otone a perfuafione del clero creò Pontefice Leone cittadino Romano,efcrinia
bofchi, &è rio della Chiefa di Laterano . Ma non piùtofto poi l'Imperatore partì, che ipa
depofto.
renti, egli amici di Giouanni cacciato, e depofto Leone, richiamarono Giouanni
in Roma,il quale fi tiene, che miracolosamente quafi in quei medefimigiorni mo
rijse , perche la Chiefafanta con queste riuolte , che erano per andare molto in
manzi, non ne venisse afare perdita . Scriuono alcuni, chefuſſe queſto moſtro ri
trouato in vn'adulterio , e da chi offefofe nefentiua, morto . Ma non cessògià la
feditione per questo : percioche i Romani in luogo del morto Giouanni crearono
Benedetto,efaceuano grande inftantia al Otone, che fi ritrouaua all'hora in spo
Scifma
nella Roxv. leto,perche lo confermasse . Ma l'Imperatore, chefortefe nefdegnò, nonfolamen
mana chie te à quefte ingiufte dimande de' Romani no diede orecchie, che ancora,come dire- :
fa.
Prodigij in mo,li forzò con l'arme a douer deporre Benedetto ,& accettare Leone. Si legge,
Italia, che in questi tempi molti prodigij in Italia appariſsero : percioche vogliono, che
cadefse ongroffiffimo fafso dal cielo in vna gran tempefta d'acqua, e di vento, che
fù . E fi vide nelle vefti di molti il fegno d'vna croce , comefatta difangue . Que
Ai prodigij erano da molti tolti, & interpretati per qualche gran calamità , she
bauer
GIOVANNI XIL 265

qauer la Chiefa douefse . Hora Giouanni, chefù il peggiore, e'l più fcelerato di
buanti prima di lui hauuto il Ponteficato haueuano , mori , come detto difopra
abbiamo,hauendo male retta la Chiefa noue anni , tre mesi , e cinque giorni
AESRAAL

BENEDETTO ANTIPAPA.
!!

COPE!

GHONES

1270
ENEDETTO Quinto Romano , fù , eßendo diacono ,
Ta
LeyKit creato in quelle riuolte Pontefice da quelli ſpecialmente,ch'
eranoftati parenti , & amici di Giouanni , che non poteuano
foffrire, chefoffe da Otone ftato Leone à Giouanni antepofto .
Ma perche non piaceua ad Otone quefta elettione , furono i
Romani con hauere dall'Imperaaore nel contado on gran gua
fto,forzati a deporre Benedetto , e darlo in potere di Otone ,
& ad accettare Leone , con obligarfi con giuramento di non douere effi cofa al
cuna mutare di quelle , che l'Imperatore in quefto negotio del Ponteficefatto
haueua , Raßettate Otone a questo modo le cofe della Chieſa , e d'Italia ,ſe ne
ritornò in Germania, e menoffene feco Benedetto 3 ilquale prima, che gran tem
po paffaffe, in Haiſpurg, dow'era ftato confinato , di puro affanno di animo mori.
Viſſeſei mesi, è cinque giorni nel Ponteficato . E vacò dopo lui vn meſe lafede.

25! ANNOTATION E.

Veggo effere da tutti Benedetto V. coftui chiamato, e pofto nel numero de gli
altri di quefto uome : ma poco mirarono , ch'egli foffe fcifmatico, e creato a for
za contra Leone VIII . legitimamente eletto , e già non poffono effere due Pon
tefici legitimi in vn medefimo tempo. Quelli è per vero , e legitimo Pontefice
tenuto, di cui refta nella Chiefa fanta e, come di Leone , & non di Be
nedetto reftò. Sono di ciò autori Reginone nel fecondo libro,c Luitprando nel
Pvndecimo cap. del fefto lib. e Guglielmo Bibliothecario .
LEO
266 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

LEONE .
VIII.
VIII PONT. CXXXIIII

a' 6.
Creato del 963. a di Decembre .
6. di

..
(

EONE VIII. comefi è detto difopra , essendo cacciato ,e


depofto Giouanni,fù dal clero, e Popolo di Roma eletto Pon
tefice . Percioche viuendo Giouanni afsai licentiofamente ,
facendo i Romani inftantia ad Otone , che depofto coftui,
altro Pontefice creaẞse , rifpofe Otone, che questa elettione al
clero,e popolo di Roma apparteneuai eper quefto eleggessero
effi colui , che più idoneo vi conofceuano , ch'egli poi approuato , e confermato
l'hauerebbe : onde essendo ftato eletto Leone,fù confermato da lui. Mutatopoi
iRomaniparere , lo depofero , e crearono in luogo di lui Benedetto . Di
chefdegnato Otoneforzò con l'arme i Romani a douere darli in ma
noBenedetto, & a douer accettar Leones ilqualefdegnato for.
te conla incoftantia de' Romani , fece tofto vn decreto ,
ilquale tuttal'autorità , che il clero, e Popolo Ro
mano haueuafopra la elettione del Pontefice,
nellafola perfona dell'Imperatore tra
sfert . Ma non viẞe molto Leone
in quefta dignità : percio
che nel primo anno ,
e quarto mefe
delfuo
Ponteficato morì a'
decifette di
Marze.
?)
(

GIO
NI G IOVANNI XIII. 267

GIOVANNI XIII . PONT. CXXXV.

Creato del 965. a' 12. d'Ottobre .

20

IOVANNI Decimoterzo Romano , figliuolo del ve


fcouo Giouanni, & effo Vefcovo di Narni, a Leone nel Pon
teficato fuccefle . Mai Romani , che s'haueuano già fatta
onaconfuetudine di deporre, e cacciare via i Pontefici,ancor
exob
coftui con lefolite riuolte incominciarono a travagliare : per
cioche chiamato di terra di Lauoro in Roma il Conte Giof trauaglia.
Romani
fredo , entrarono aforza dentro il palazzo di Laterano , e prefo Giouanni , lo no il Pa
10 menarono prima nel Caftel Sant'Angelo, che fi chiama hoggi ; e poi in Capoua pa.
lo confinarono. Ma effendo poi ftato ammazzato Gioffredo con vnfuo vnico
figliuolo da Giovanni Principe di Capoua ,fe ne ritornò tofto in capo d'vndecime Orone ca
La fiil Pontefice Giouanni in Roma. Otone anche intefa quefta calamità del Pon- ftiga feuei
ramente
1 tefice, con vngroffe effercito, e con Otone ilfigliuolofe ne venne a gran giorna- magiftrati
rette in Roma se posti prigioni i Confoli, il Prefetto , e i Decarchoni della Città , di Roma.
10. perpoter bene intender i capi della congiura, intefo che ne hebbe per via de' tor
menti laverità , mandò viai Confolinella Germania , appiccò tosto per lagola
iDecarchonis e Pietro Prefetto di Roma , ch'era ftato origine , e fonte di tutti
quefti malisfù confuagran vergogna ſtrafcinato per tutti i luoghi publici della
Città, e battuto con uerghe, e mandatonepofcia incatenato in Germania . Scri
wono alcuni, chefuffe Pietro dato da Otone in poter del Papa , perche ben afuo
modo ilcaftigaffes e che effendoleſtata rasa la barba fuſſe per li capelli appefo
allatefta delcauallo di Coftantinose che a quel modo lunga hora vifteſſe per ef
ſempio degli altri , acciò non hauessero i cattiuelli ardimento di far co' Pontefi
cipiù fimili atti : e che tolto di quel luogo , fusse pofto a caualloſopra vn'aſi
no col vifo volto alle groppe, e con le mani legatefotto la coda & a quefto mo
do condo to per tutta la Città , e battuto fempre fin che quafi gli vſcia lo fpiri
tos e confinato dopo quefto in Germania . Vnafimilfeuerità, per efsempio de
gli
268 PLATINA DELLE VITE DE FONT.

gli altri, vsò Otone con Gioffredo già morto , come fi è detto , dal Principedi
Schiauoni Capoua : perciochefatto lui , e'l figliuolo cauar dal fepolcro , lifece , comecani,
in Italia in luogo profano gettare . In quefto gli Schiani, che a tempo d'Adriano Terzo
Pontefice, e di Sueropilo Principe della Dalmatia battezzati s'erano, passaro.
Saracini no in Italia, e data vna gran rotta a' Saracini licacciarono dal monte Gargano,
vinti in Ita L'eſſempio , e la virtù di coſtoro imitando gli Vngari , ricuperarono dalle mani
lia.
Italia. de' Saracini Cofenza , e talmente le lor reliquie ne afflifsero , chefacile cofafa
Greci cac ad Otone il giouane , che con essercito vi passò , a fopire quello , che di questa
ciati quafi
di tutte Ita guerra auanzaua . Anzi non contento d'hauer ben battuti i Saracini , diedea
lia . Greci confederati con quefti barbari cosìfatte rotte , che li cacciò quafi di tutta
Nicefoto
Imp. Gre. Calabria , e Puglia . Scriuono alcuni , che Otone per ciò contra Greci monee
CO.
l'arme, perche hauendoli Niceforo Imperatore de ' Greci promessa ma fua
figliuola per moglie , negaua pofcia di darghela . Egli è afsai chiaronondi
meno , che questo Otone il giouane ciacciato Niceforo , riponesse Giouanni il
• figliuolo nell'Imperio dell'Oriente , e ſi prendeſse Theofania laforellapermo
glie, laquale Giouanni XI I I. Pontefice in Laterano infieme con Otoneilma
rito della corona dell'Imperio di Occidente ornò , acconsentendoui Otone il vec
Capoua
fatta chio, che hauea giàprima fatto il figliuolofuo nell'Imperio compagno. Inque.
1 ropoli . fta tanta , e così publica letitia, e feftafece il Pontefice la Chiefa di Capoua Me.
tropolitana . Otone fe ne ritornò in Germania , e perche era assai vecchio in
Vienna mori, &fù poco appressofeguito da Giouanni Pontefice , che mori a'
fei di Settembre, hauendo tenuto il Papatofette anni , manco venticinque d .
Evacò dopo lui tredici giorni lafede .

ANNOTATIONE.
Ν

Chi fuffe il Hò offeruato effere da tutti gli ſcrittori quefto Giouanni , fuori che dal Platina
primo a folo , chiamato duodecimo . E coftui ritrouo 10 effere ftato il primo , che fi mu
mutarfi il
nome nel tafle nel Ponteficato il nome. Percioche effendo prima chiamato Ottauiano,co
Peffere
letto e me feriue Guglielmo Bibliotecario , quafi parendoli , che fuffe poco queftono
Para.
me macftcuole, e poco atto alla religione Ponteficia , fi fece chiamare Giouan
ni : il cui effempio feguendo i feguenti Pontefici , a poco a poco quelli , cheha
ueuano brutto nome, ò poco atanto magiftrato conueneuole , ne trasferirono
quefto coftume quafi in vna perpetua , & ftabile legge . Il che fpecialmentei
Pontefici Germani , che fi chiamauano Brunone , Gereberto , Suidegero, Pop
po , Federigo , Cerardo , Cadolo , Anfelmo , Ildebrando , e d'altri fimili nomi ,
moffi dalla bruttezza loro, offeruando del continuo confermarono .

BENE
BENEDETTO V. 269

BENEDETTO V. DETTO VI . PONT. Cxxxvi .

Secondo il Panuinio creato del 972. a 20.


di Decembre .

ENEDETTO VI. Romano , fuccefse nel Pontefi


cato, e nelle calamità a Giouanni . Percioche fu da
Cincio potente Cittadino prefo,e pofto nel Caftello San mano
Cincio Ro.
im
t'Angelo prigione, e poco appresso nel medefimo luogo pagiona it
Papa
Arangolato ,o,come dice Cufentino, fatto morire difa- fa
f foffocase
me Forte mi marauiglio , che questa morte vendicata
nonfuſse, ò da' Romani della fattione contraria, ò dal.
B
l'Imperatore Otone, maſſimamente essendo tenuto Oto.
neperfona cofigiufta, e fiero difenſore della Chiefa Ro
mana. Onde dubito , che non fufsero tali i meriti di Benedetto,qualefu il pre
mio , che da Cincio ne confeguì . Fè nondimeno afsai male Cincio , perche a lui
non toccaua di ftendere la mano fopra vn Pontefice , ancor che hauessegraue
1
mente Benedetto errato . Crederei , che Otone ritrouandofi in altri negotij in
tricato , non potesse all'hora al Pontefice Romano foccorrere , nè dare aiuto
Fù Benedetto Pontefice vn'anno , e mezzo .

70 .

DONO
270 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

DONO II. PONT. CXXX VII

Secondo il Panuino creato del 72.

il primo di Ottobre .

ON O Secondo Romano,fù di tanta modeftia,che ancor cheegli


nelſuo Ponteficato nofaceſſe cofa,che molto lodarefidebba, non
-Baiano Bul fù però d'ignominia alcuna macchiato,nè in modo alcuno oltrag«
garo, guer.
reggia con giato . Nonfù del tutto il fuo tempo tenebrofo, perchel'opere
J'imperat. D
Greco. d'alcuni Principi,e d'alcunefanteperfone l'illuftrarono. Percio
cbe Baiano Principe de' Bulgari , e gran profeßore dell'arti magiche , talmente
trauagliò con l'arme Bafilio,e Coftantino il figliuolo Principi di Coftantinopoli,
che poco manco, che non prendeffela città, ch'era già ftata quafi abbandonata da
Adalberto Greci , Efù poi tra lorfatta, ma con difauantaggio de' Greci, lapace. In questo
Boemo
fcou Ve tempo Adalberto Bocmo Vefcovo di Pragafù di tanta fantità , che ispirato , e
o fan
tiffimo. Spinto da Dio passò in Pannonia,e vi battezò il Re d'vngaria, e con l'esempio,
Sh
con la vitainfegnò atutti i vefconi di quella Prouincia di fapere la gratia del
Signore acquistare.Paſſatonepoi nella Prufia, mentre chepredica con ogni dili
gentia l'Euangelio di Chrifto ,fù della palma del martirio ornato.Vogliono,che in L
A
ReEdoardo questi tempifuffe anche in granflima difantità Edoardo Re d'Anglia , ilqual fis +
ghilterra , da gli inganni della matrigna fatto morire . Riccardo pone ancor in queftotem
pos. Maiolo Abbatedi Clugni,che e con la vita, e co' miracoli lafciò dife prelo
i pofteri celebre,efanto nome.Dono nelprimo anno delfuo Ponteficato mori,efi
fepolto in S.Pietro . E vacò due di la fede .

BONL
BONIFACIO VII. 271

BONIFACIO VII. PONT. CXXXVII .

Creato del 97. a' 30. di Aprile.

ON IFACIO Settimo,il cui cognome , e patria fi tace (com'io Papa Boni.

chea credo) per lafua ignobilità, acquistò con trifte arti il Papato, e co fu gge vij
facio in .
fi ancormalamente lo perde . Percioche nel principio di quefta fua
Here B
dignitàcongiurandoli contra vngran numero di buoni , fu forzato aopoll.
afuggirfi di Roma.Egli le più pretiofe cofe, ch'erano in S.Pietro, tolfe, eleportò
in Coftantinopola, douefuggi, e doue dimorò tanto, quanto tutte quefte cofe ven
de . Efattofi vnagran quantità di danari,ſperando potere per quefta via farsi
alla tirannide la ftrada , in Roma fe ne ritornò per douer fubornarui quanti vi
erano . Maritrouò , che tutti i buoni a queftifuoi difegni oftarono , e Giouanni
Cardinalefpecialmente,alquale egli con l'aiuto d'alcuni ribaldiprefo cauò gli oc
chi . Et effo, ch'era l'autore di tutti quefti difordini, vedendo crefcere ogni di le
riuoltein Roma,ò per paura ch'egli haueffe, ò chepentito del male, chefatto ha
ueua,fi ritrouaffe, lafciò malamente la vita . Hora vedi quanto haueano dege }
nerato quefti dagli altri Pontefici paffati , iquali jhaueano col proprio fangue
(10 accrefciuta, e fatta cofi ampla, e magnifica la Republica Chriftiana i la doue co
flui,di cui parliamo , eſſendopadre, e Re delle cofe facre,haueua hauuto eſſo ani
mo di rubarle, e douendo effo i facrileghi perfeguitare , e punire , fi era effo fatto
autore, e capo d'on sifattofacrilegio . Quefto in ogni Republica auuenir fuole,
quando vi può più l'auaritia,e l'ambitione de' cattiui,che la grauità,& virtù de
buoni . Si dourebbono adunque eleggere , & affumere al chiericato quelli , la
cui vita,e dottrina approuata fia, e non quelli, che non bauendo ne religione, ne
virtù, con altro mezzo alla potentia non afpirano , che con l'ambitione , e con la
fubornatione . Hora Bonifacio viſſe nel Ponteficato , ch'egli ſteſſo turbulento fi
fette mefi,e cinquegiorni . E vacò dopo lui venti giorni la Sede .
fece,

BENE
272 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

BENEDETTOVI . DETTO VII.PONT.CXXXIX.

Creato del 975. il primo di Giugno .

ENEDETTO Settimo Romano tofto the hebbe il manto di


Pietro indoffo,ripofe con vn finodo, che ne fece , nella fua priftina
dignità,onde era da alcuni cattiuelliftati depofto, Arnolfo Vefco
uo di Rhemi . Efu appunto in quel tempo, che Otone Secondo vin
fe,e domo Henrico Duca di Bauiera, che s'era giàpofto sù perfar nouità, eche'l
Otone
vince i medefimo Otone moße l'armeſopra Lotario , il qual haueua occupata la Loto
Hen.
rico Duca ringia Prouincia dell'Imperio Romano, e corfo , e fatto gran danno nel Contado
di Bauiera di Aquifgrana . Hora hauendo Otone vinto Lotario,e dato il guasto sù quel de'
Suefloni,e bruciato ancor'il borgo di Parigi,mentre che adietro fi ritorne, pref
fo ilfiume Aufone qualche danno hebbe . Fatto poi vn più grosso effercito ven
ne in Italia contra Bafilio ,e Coftantino Imperatori de' Grecisi quali fi haueuano
Greci ripi , già la Calabria occupata con tutta quella parte d'Italia,che alla Sicilia è volta.
filuoghi Fù Otone da coftoro in on fatto d'arme preſſo Bafanelo vinto . E montato ſo
Italia.
pra vnabarchetta per fuggire via , e faluarfi ,fùper difgratia da Corfari pre
fo , e menato in Sicilia . Quini 1 Siciliani lo riſcoffero , e lo rimandarono in Ro
ma, & i Corfarifuronofatti tutti morire . Rifatto poi Otone vn buon eßercito,
haueua animo di dare vn buon caftigo a' Romani , & a' Beneuentani , ch'erano
ftati iprimi afuggire dalla battaglia, che perduta haueua : ma perche non li pa
reuapoter maneggiar,e punir'afua volontà i Romani, voltò tutto queſtofdegno
Beneuento fopra i Beneuentanis onde prefe la loro città, e l'abbruciò : toltone il corpo di S.
difrutto Bartolomeo Apoftolo lo collocò in Roma sù l'lfola del Teuere , appunto in quel
da Ocone
Imp. luogo, ch'eragià chiamato , la hoftia Licaonia di Gioue, e,che vna poppa di galera
5. Bartolo
meo trasfe rappresenta, e fomiglia . E già fi vedefin ad hoggi nell'Ifola vna galera di Ti
Fito in R. uertino, afomiglianza di quella , come io credo , nella qual fù Efculapio porta
ma.
Ifola del to in Roma . Vifi vede ancor vn ferpe intagliato nelfaſſovi fi reggono i banchi
Teucre. del nauiglio cofifurno quelli antichi eccellenti in imitare la natura con bar
te. Ma
BENE D ET TO VIL ? 273

te Maritorniamo ad Otone, che non molto dopo che hebbe il corpo di San Bar
tolomeo trasferito da Beneuento in Roma , mori , efù nel cortile di San Pietro ,
che chiamano Paradiſo , ſepolto in vafo di porfido , che a chi entra in quel luo
go , da man mancafi feuopre . Difcorrendofi poifopra la puona creatione del
l'imperator , enominando attri Orone Terzo figliuolo del morto Otone , altro
Henrico Duca di Bauiera nato d'on fratello del primo Otone , e facendo alcuni
Italiani iftantia , che questo titolo a crefcentio Nomentano , perfona molto il
luftre fi deſſes i Germani , che all'hora in Roma in gran numero ſi ritrouauano ).
eleffero d'on confentimento Orone Terzo. Facèua Benedetto Pontefice iftantia,
pregando tutti onoper vno , che in questa elettione al bene della Republica Chri
ftianamiraffero , la qual in quel tempo d'onfauio , e diligente Principe bifogno
baueua . Eperche dubitaua , che qualche difcordia , e riuolta non ne nafceſſe
approuòfinalmente il voler de' Germani . Effo mori nell'ottauo anno , e mezo
delfuo Ponteficato alli 10. di Luglio › e vacò cinque giorni lafede. Fù in que
fto tempo per la molta dottrina, efantità di vita aſai celebre KarderigoVesco
no Ambugenſe to heating ] bbc.

GIOVANNI XIII PONT. CXL.

Creato del 984. a15. di Luglio .

IOVANNI Decimoquarto Romano , è , come altri vogliono ,


Giouani
Pauefe , in capo del terzo meſe delfuo Papato fu preſo da' Romani , xiij. fatto
e pofto comein vna publica prigione dentro il Caftel Sant'Angelo , morire de i
doueper la puzza , e per lafame , e per l'affanno , che in cofi mife. Romani
Caftel Sanin
ravita fentiua, non viffe molto . Alcuni vogliono , che fulle violentemen Angelo.
te fatto morire da Ferruccio , perſona molto potente , e padre di Bonifacio
S Setti
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
274
A queft Settimo , perche fuſe ſtato (come io credo ) contrario nel Ponteficato alfigli
ma o unque fi fuffe , questa è ben cofa chiara, ch'egli in carcere moriſſe, e
xj.
te fu il uol . Com
mpifeil
lia Rona fuffe nella Chiefa di S. Pietro fepolto . Non fisà bene per la confufione delle
na Chief . biftorie di quefti tempi , fe dal Ponteficato depofto fulle per lafua molta tiran.
nide , òpur che la inuidia , & odio de' maleuoli , efeditiofi cittadinifuffe di ciò
cagione . Furono celebri in quefto tempo Odilo Abbate di Clugni, e Berengario
da Tours, perfone di moltafantità , edottrina ; benche Berengario troppo nella
fua gran dottrina confidandofi , nella fede erraffe, hauendo finiftra opinione del
Sacramento dell'Eucarestias e che poi ilfuo errore correße in vnfinodo , ebefi
fe in Roma se lafciato tofto loftudio delle cofe fofiftiche , efcolaftiche , difpensè
a' poueri quanto egli haueua , percioche era Archidiacono d'Angioios efi pro

cacciò con lafatica delle fue mani il vitto .

GIOVANNI XV . PONT . CXLI

Creato del 985. il primo d'Agoſto .

100

***

IOVANNI XV. Romano , efigliuolo di Leone prete , e


nato nella contrada della Gallina bianca , bauuto che hebbe
infuá mano il Ponteficato fi accefè di marauiglioſo odio con
trail clero ondefù all'incontro meritamente da lui odiato, e
maffimamente quando fivide , che egli pofpofto l'honore di
Dio, e la dignità dellaſedia Romana , incominciò a compar
tire tutte le cofe humane , & diuine a' parentifuoi . Vogliono , che all'hora vna
Cometa apparisse , chefù on prefagio della futura calamità ; percioche, e fame,
è pefte fifenti lungo tempo , e Beneuento , Capouafurono da' terremoti fcof
·
f e , efù creduto , che tutto questo auueniffe per lafuperbia , & ingordigia del
Pontefice , è per lo poco riſpetto, che a Dio , & a gli huomini haueua . Egli
moriparefinalmente nell'ottanu mefe delfuo Ponteficato , e fù nella Chieſa di

San Pietro fepolto . GIO


GIOVANNI XVI 275

GIOVANNI XVI. PONT, CXLI .

Creato del 995. a'11. di Febraro .


STL12.
-

10VANNI XVI. Romano prefe il Ponteficatofotto l'Impe


11
-

rio di Otone , il quale non haueua però ancora la corona dell'im.


perio tolta . Fù quefto Pontefice di tanta dottrina , che come
Martino vuole molte cofe elegantemente fcriffe . Trauagliato
G
poi dallefeditioni di Crefcentio Confolo Romano , che s'ingegna- Crefcentio
ua difarfi afatto Signore della Città, cedendo al tempo , nella Toscana , come Confolo.
in volontario effilio , fi ritirò . Veggendo Crefcentio , che il Ponteficefdegnato
haueafatto con eẞercito chiamare in Italia Otone , mandò i parenti , & amici
delPontefice , che erano reftati in Roma , a chiamare Giouanni , che reftandofi
di chiamare Otone ſe ne ritornaſſe in Roma ad effercitare liberamente l'autori
tà Ponteficia , promettendoli douere eſſerli in tutte le cofe obbediente. Il Papa
mosso dalle preghiere de'fuoi , tanto più , che dubitaua , che fe Otone venuto
con effercito in Italiafuſse, vi haurebbefatto più male , che bene ,fe ne ritornò
volentieri in Roma , e gli vfcl Crefcentio con tutti gli efficiali della Città , ecol
popolo incontras & accompagnandolo nel palaggio di Laterano , quiui sù la
porta Crefcentio , e tutti gli altri capi dellafeditione , chiedendo perdono , gli
baciarono ilpiede e cosìpacificati infieme quictamente vissero . Vogliono,che 27
in quefto tempo di moltafantità , e dottrinafiorissero Henrico Abbate Lobienfe TA
nella Lothoringia , Adolfo Veſcono Vltraiacenfe, che molte cofefcrifse in lode di
nofira Signora, e dellafanta Croce , & AlboneAbbate Floriacenfe, chefupoi
in Guafcogna per lafede di Chrifto martirizato. Mori poi Giouanni a' noue di
Giugno , essendo dieci anni , feimefi , e dieci giorni viuuto Pontefice . E vacò
dopo lafua mortefei dilafede.

$ 2 GRE
276 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GREGORIOS V. PONT. CXLIII
grup
S
Creato del 995 a' ko. di Giugno ,

Y
TALL

REGORIO Quintð nato in Safonia , fù príma chiamato


Brune, efu per effer parente d'Otone Terzo con l'autorità di
lui,che all'hora in Romafi ritrouaua , creato Pontefice. Ma
ritornatofene poi Otone in Germania , & efsendoperciò tra
eitmed
uagliato dalle folite feditioni de Komani , fi ritirò primain
Toscana , e poi in Germanià all'Imperator Otone ſe nefuggl
I Romani in questo mezo clefsero Crefcentio Confulo , piena dutorità , e pote
Gionanni flà dandoli : il perche egli tofto creò Pontefice vn certo Giouanni di natione Gre.
Antipap co, Vefrono di Piacenza , e che non era men ricco di danari , che dotto. Alcuni
"nol pongono nel numero de gl'altri Pontefici , come poco legitimamente creato .
Seifm Altri decimofettimo il chiamano , per hauer prefa quefta dignità con confenti
a
xvj . nella mento del clero , e popolo Romano, a ' quali quefia elettione apparteneua . Ma
Rowan
Chiefa intefo Crefcentio , cheſe ne veniua con grosso eſſercito Otone in Italia, rinforzò
Jo
Con molta diligentia le mura , e porte della Città , fortificò il Caftel Sant'Ange
lo , e pofe in tutti i luoghi opportuni debite guardie . Fis da Crefcentio , che l
feld fortificò , chiamata quefta fortezza il Caſtel di Crefcentio on gran tempo ,
Crefcentio.
Orone iii. Venutone poi finalmente l'Imperator in Italia, e volendo combatter la Cittàdi
nia. in Ro Roma, il popolo, che non fi conofceuagagliardo da poterfar refiftentia , pofiz
Impe
' ognifperanza nella clementia d'Orone ,gli aperfe le porte.All'hora Crefcentio, e
Giouanni nonfapendo altro rimedio prender a i cafi loro , fi ritirarono in Ca
Hello , doue animofamente contra il nemico fi difenfauano . Ma effendo Lore
"offerto ilperdonos vfeirono dal caftello . E mentre che a ritrouar l'Imperator
n'andauano , fù per cammino Crefcentio di molte ferite morto : e Giouanni ,
eßendoli prima cauati gli occhi , fù e del Ponteficato infieme , e della vita pri.
uo : e cofi fù Gregorio nella fua fedia ripofto in capo d'vndeci mefi do
poche n'era stato fcacciate . E veggendo l'imbecillità dell'Imperio , e la
varie
GREGORIO V. 277

| varità del mondo , perche preſſo Germani più di lungo la dignità dell'Imperio
reſtaſſe , e perche a chi più degno ne fuffe , quefta dignitàfi deffe , fece con vo- preflo Ger
lontàd'Otone on decreto , che i Germanifoli doueffero elegger colui , che Cefa- mani.

re , e Rè de Romani prima chiamandofi , fulle poifinalmente Imperatore , ed Ordine no


Augufto,fe il Pontefice Romano lo confermaſſe. Fù quefto decreto fopra l'elet- uo dell'eles
tione dell'
tionedell'Imperatorfatto nel M I I. anno dellafalute noftra, e fino ad hoggifi Imp. 1002.
Elettori
offerua. Scriue Tolomeo, che quelli, che hebbero prima queſta dignità d'elegger
dell'Imp.
l'Imp.furono l'Arciuefcouo di Maguntia in nome della Germania,l'Arciuefco
uo di Treueri in nome di Frăcia, e l'Arciuefcouo di Colonia in nome d'Italia. A
quefti aggiunsero quattro Principi fecolari, chefurono il Marchefe di Brandebur
go,che è cameriero dell'eletto Imperatoresil Conte Palatino , che porta le viuan
de in tauolai il Duca di Saffonia, che li porta la spadai & il Re di Boemia, che
fù ilfettimo elettore, & aggiuto agli altri, perche ritrouandoli diſcordi in que Pro'apia
fta elettione , ad vna delle parti inchinando , li quietaffe ; & ilfuo officiofù di di Carloc
Magno
dare a bere all'Imperatore . Vogliono , che Francefi affai di quefto decretofi ftinta.
Vgo Ciap
- rifentifero . Ma perch'era la profapia di Carlo Magno , e di Lodouico figliuo- petta Rè di
lo di Lotario eftinta, e n'era quel regno venuto in mano d'vgo cognominato Ca- Francia.
puccio, ò Ciappetta , che chiamano,fi reftarono i Francefi di repetere queſte ra
tagioni dell'Imperio trasferite a' Germanis tanto più, che contento il nouello Re
del mutatoftato , e non parendoli di ritrouarfi il pièbenfermo nel regno , non
fi curò difare altramente delle ragioni dell'Imperio motto . Si loda nondimeno
moltoRoberto figliuolo di quefto vgo ; che bauuto dafuo padre il regno , fù ec Roberto
cellente Principe , efù di gran valore , e giustitia dotato , e non meno di mode. Rè di Fan
flia , e religione . Onde ancor che molto armigero fuffe , nondimeno ogni volta cia .
chegli auanzaua tempo , frequentaua le Chiefe , e cofi co' chierici cantaua i di
uini officij, comefe anche egli chierico , efacerdote ftato fi fuffe . Vogliono, che
quello binnetto , che da'facerdoti fi dice ; San&ti fpiritus adfit nobis gratia ,
fuacompofitionefuffe. Hora con quefte arti più tofto , che con l'arme, crederet
io, che il Re Robertogli animi de' popoli fi conciliaffe , eli trasferiffe dalla vo
lontà , & affettione, che prima alla progenie di Carlo Magno portauauo , alfuo
nuouofangue . Vogliono , che fuſe ancor in questo tempo celebre un certo Ro
berto Vefcovo di Ciare di moltafantità, e dottrina : percioche molte cofefcriffe,
efece ancora con l'arte il modo del cantare , che ſi fa da'facerdoti , migliore. E›
Gregorio bauendo due anni , e cinque mefi retta la Chiefa , mort alli difdotto dis
Febraro . E vacò la fedia quindeci giorni .

ANNOTATION E.

Quelle cofe, che qui il Platina fcriue de gli Elettori,fono molto da me effami
nate nel libro, che io ho della elettione dell'Imperio fcritto : percioche a Grego
rio V. attribuiscono quello,che fù nel Papato di Gregorio X. ordinato . Sino ad
hoggi fi vede il ſepolcro di quefto Pontefice in S. Pietro preffo l'Altare di Santo
S 3 Andrea
278 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.

Andreacon vn'epitafio di alquanti verfilatini , che non voglionoinfentimento


dir altro , fe non che iui è fepolto Gregorio V. chiamato prima Brunone , e della
ftirpe Reale di Francia, figliuolo d'Otone , e di Giuditta, e come egli fu molto
liberalc co' poueri , e fù da Otone III. afſunto al Papato.

GIOVANNI ANT PAPA .

IOVANNI XVII. Veſcono di Piacenza,occupò


(come fi è detto ) a tempo di Gregorio V. confiniftre
arti il Ponteficato , e confidandofi nella potentia di
Crefcentio Confolo , chefù creduto , che eglifubornaf
fe con danari . Egli , comeſopra diceuamo , tanti da
nari di Coftantinopoli fi portò , che n'haurebbe potuto
anche i buoni con le fue fubornationi peruertire , non
Un che Crefcentio , che era auariffimo buomo , auidiffimo
di comandare . Mi marauiglio , chegli hiftorici que
fto Giouannifragli altri Pontefici connumerafero , per bauerfi quella degnità
occupata in vita di Gregorio , che legitimo Pontefice era ,fe non cheforse ban
no nelle vite de Pontefici volutofar quello, che in vna continouata hiſtoriafa
refifuole , doue non fi refta diſcriuere con le cofe de gli ottimi Principi ancora
quelle dei Tiranni peruerfi , perche quanta fia la differenza de i buoni , e dei
mali, da coloro, che leggono, fi conofca, perche con l'eſſempio de i cattiui ciſpa ·
uentiamo dell'horrore de i viti , e con l'eſſempio de i buoni alla vita virtuofa ,
&beata ciindrizziamo . Ma fù Giouanni priuo di queſta felicità , eſſendofi
(come ladrone) nel Ponteficato intrufo ; percioche non era egli , come douea ,
per la porta entrato. Mori,& ignominiofamente nel decimo mefe delfuo fur
pato Ponteficato . E vacò ventigiorni lafede .
A

SIL
SILVEST KO II. 279
"
SILVESTRO II. PONT. CXLIII.

Creato del 998. il primo di Nouembre .


1

14
M

=
||
6

ILVESTRO 11. chiamato prima Gilberto, fù di natio.


ne Franceſe, e come vogliono, con finiftre arti confegui la di
guità del Ponteficato : percioche nella fuagiouentù fù mona
co del conuento Floriacenſe nella Diocesi di Orliens: laſciato
poi l'habito,e'l monafterio , e datofi tutto inpotere del diauo-t
Pizca lo ,fe nepassò in Siviglia Città di Spagna perfludiare, pers
10.1 cioche era affai auido difapere , e vi fece in breue tempo tanto frutto,che di di
fcepolodiuentò eccellente maeftro : eifuoi difcepoli, comefriue Martino,furo
no quefti l'Imperatore Otone , Roberto Re di Francia , Lotario perfona molto
nobile , chefu poi Arciuefcouo Senonenfe . 1 Spinto dumque Silueftro dall'ambi
tione, egran cupidità di comandare , confegul confubornationi prima l'Arciue ,
fconado di Rhemi, e poi quel di Rauenna , e finalmente , benche con maggiorfa.
tica, il Ponteficato in che il diauolo l'aiutò, e fauori con quefta conditione, che !
eglidopo la mortefuſſe fuo. Percioche hauendolo Silueftro auidiffimo d'i regna.
re dimandato , quanto tempo farebbe viuuto Pontefice , gli hauea riſpoſto il ne
mico dellageneratione humana ambiguamente , come in tutte le cofe farſuole ,
che tanto viuutofarebbe , quanto n'haueſſe in Gieruſalem poflo il piede . Ha
uendo egli dunque tenuto quattro anni , vn meſe , e dieci dì il Ponteficato, men
tre che egli diceua meſſa infanta Croce in Gierufalem, gli fouuenne , che all'ho
ra morire doueua per quello , che'l demonio gli hauea già detto. Ilperche pen
tito tofto dell'errorfuo, publicamente il confefsò, e lafciata ogni ambitione,ani
mòtutti al ben viuere , poi li pregò , che doueffero dopo la fua morte porre il
Suo corpofopra vn carro , e làfepellirlo , doue i caualli dafe fteffi portato l'hau
rebbono . Vogliono, che per diuina prouidentia , acciochefappino gli empi, che
fempre è presto a perdonare il Signore , pure che viuendo fi pentano , dafefteffi
caualline andaffero afermarsi nella Chiefa di Laterano , e che iui fepoltofuf
S 4
fe.
280 PLATINA DELLE VITE/ DE PONT.

fe. Scriue Martino , che alle volte douendo morire qualche Papa , fi fenton
nella tombadi questo Pontefice batterfi le offa infieme , a pure che quefto iftef. NIVE
fo fepolcrofuda , ò bumettato di fuori fi vegga . A che dall'epitafio , che è nel
la medefimafepoltura , fi caua . Ma fe così è , ò nò , vegganlo i Pontefici ifles.
fi, a' quali più queſta coſa appartiene.
1
ANNOTATIONE.

Vera hifto Nella libraria del Cardinale Aleffandro Farnefe , in vn libro di quefto Ponte
ria di Papa fice fcritto in pergamino di antichiflime lettere con quefto titolo, ma latino: In
Silucftro ij. comincia il libro dell'arte Geometrica di Gerberto Papa , e Filofofo, che fu chia
mato Silueftro II. Nella fauola della morte di quefto Pontefice il Platina fegui
Martin da Ciftello , ele additioni di Galfredo nella cronica di Sigiberto. Di che
non può cofa più difconueneuole , nè tra ſe più repugnante effere. Io non poffo
abaſtanza marauigliarmi della tanta negligentia delle genti di quel tépo in cer
care la verità di così fatte cofe , anzi della credenza così facile, che effe hebbero,
& che nonfolamente fi permetteffe , che a perfone di tanta bontà , & dottrina
da fcrittori così poco diligenti così fatti falli fi attribuiffero : ma che ne feguifero
anche la loro tanta ignorantia . Fù Silueftro II. come Annonio nel 46. cap.del
quinto libro de' gefti de Francefi fcriue , & Guglielmo Bibliotecario, &vnoan
tichiffimo libro del regno di Sicilia , che è hoggi nella libraria di Vaticano , &
altri ancora , perfona dottiffima , e matematico , e Filofofo eccellente, e mona
conelconuento Floriacenfe . Er fù per la fua gran dottrina fatto prima Arciue
fcouo di Rhemi , poi dall'Imperatore Otone III. Arciuefcouo di Rauenna , &
finalmente Papa , come tutti gli fcrittori di quefto tempo ancor dicono. Hor
perche erano all'hora affai rari nell'Occidente quei , che deffero opera allaFilo
fofia , & alla matematica , chi occupato in quefte fcientie fi fuffe , era tofto dal
volgo ignorante chiamato negromante , e mago . Ma io altroue della fama
della morte di lui più comodamente ragionerò . Qui folamentè dirò , che nel
fuofepolcro , che fino ad hoggi in Laterano fi vede, e fù fatto da Sergio fuofuc
ceffore , tutte quefte cofe fi leggono, cioè, che egli fuffe Francefe,chiamatopri
ma Gerberto Veſcouo prima di Rehmi , Arciuefcouo poi di Rauenna, e final
mente, Papa per mezo d'Otone III. & come Sergio , che li fucceffe lidrizzò
quefta tomba , & morì a' dodici di Maggio del 1300.

.t

GIO
17. GIOVANNI XVII. 281.

GIOVANNI XVII . DETTOXVIII. PONT.CXLV.



Creato del 1003. a' 27. di Giugno .
1726 1

003
CAN ..
cife
10

TAN

chag
onc 10V ANNI XV11, il cui cognome , e patria per lafua
cario[ ignobilità nonfi sà, non viffe Ponteficepiù che quattro mesi ,
diVi & ventigiorni. Onde per la breuitàdel ponteficato ne egli
-elle puote, ne altri in quel tempofare cofa degna, chefi fcriueffe ,
Topr fe nonforfe , che in tutto queßo tempo apparuero molti prodi.
diRa
gij, chefuture calamitàfignificauano . Si vide vna cometa ;
ordica
fi fentirono terremoti, che molte Città dannificarono . Ne i quali malı vn'vni. Vgo natorGouer
e di
ooper
Te, ca co refrigeriofuVgo Capitano di Otone in Italia, e Gouernatore di Tofcana.Per- Toſcana
4
Tour& coche con tanta integrità quella prouincia reffe, che nonfi chi migliore , ne più per lo Im
giuftoPrincipe ui defideraffe.Onde moredopofcia in Piſtoia ,fu da Toſcani come bontà.
Sexpublicopadre di tutti pianto, nèfù maniera d'honore , che in queſtiſuoifunerali
f pretermetteffe . Ho voluto fare quimotto delle lodi di quefto vgo , perche
AKG peggano , e fappiano i Gouernatori delle prouincie , che affai meglio è viuendo
4 bene,gloria , e lode acquistare, che male reggendo , riportarne con le ricchezze
male acquiftate vna macchia , & ignominia eterna.

GIO
282 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GIOVANNI XVIII. PONT. CXLVI.

Creato del 1003. a' 20. di Nouembre.

IOVANNI XVIII. Romano , preſo il Ponteficato ,


tutto all'otiofi volfe ; onde non fece mai cofa degnadaferi
Roberto uerfi . Si può ben lodare Roberto Re di Francia, cheviuent
Re di Fran
cia , e fun in questo tempo non men come religiofo, che come Re. Sila
grá bontà. fciaua talmente adietro tutti gli altri ReChriftiani indottri
na, infantità, che in difpute non haueua pari , e differente
opinione haueua da quella de i Principi del tempo noftro , che dicono , effer cosa
indegna d'vn Principe il faper lettere 3 e uondimeno non è cosa , chepiù a co
loro, che vogliono ben reggere i popoli, fi conuenga , che dagliferitti de i dotti
raccorlo . Ilche non fi puòsenza dottrina, esenza lettione apprendere . Per.
cioche vn Principefenza lettere, non è altro, che vna imagine di Leone, che al
l'altrefiere comandi . Bifogna , che chi vuole effere riputato degno direggere,
é comandare agli altri, poßa, efappia tranquillare gli affettifuoifeffi, edepo
poli,che effo regge . Adunque noi lodiamo meritamente Roberto, la cui religio
nefù ancora tanta, che ogni volta, che le occupationi dell'armenol trauagliana.
.
no,ſe ne ftaua a cantare co ifacerdoti l'hore canoniche , Vogliono, cheperque
fta fua tanta pietà meritaße , che ritrouandofi ad aſſediare vna terra , mentre
che egli le fue hore canoniche continuaua,miracolosamente la muraglia dell'af
fediata terra ne andaſſe giù,e ne fuſſe perciò tofto da ifuoi,che vi fi moſſero,quel
luogo prefo . Ma Giouanni nel quinto anno , & ottauo mefe delfuo Pontefica
to (come vogliono alcuni) mori a diciotto di Luglio , efù nella Chieſa di San
Pietro fepolto . Vacè il papato dopo lui dicinoue giorni,

SER
SERVIO VI. i 283
FONT
IH. PONT. CXXVII .
CXC SERGIO
Creatodeli009 . a 18. d'Agoſto.

"

ERGIO IV. Romano,figliuolo di Martino,e perfona difantiffima vi


tase di foaue conuerfatione ,fù (e prima chefuße Pontefice, e poi) libe
cofad rale,so' poueri,piaceuole co'familiari, e congli amici, clemente co'delin
quenti, e con i contumaci modefto.Fù ancora dotato di tanta prudentia,
S
bec che nonfifece in tutto ilfuo ponteficato cofa,per la qualfuſſe,come ne
gligente,potuto eßere riprefo . Volto tutto al Signor Dio (quel, che dourebbono
tutti i Ponteficifare) tutte le cofe,feguendo il fuo buon iftinto , e natura, debita
pa
bedien mente effequina . Perfuo configlio, e ricordifi vnirono i Principi d'Italia infie
me,perdonere cacciar i Saracini di Sicilia . Si ritrouauano in quel tempo in Ita
cofa,
FileCod liamolti figliuoli di Tancredi gran Capitano de Normanni, e ve n'era vno frà
Tancredi
gli altri , chiamato Guglielmo Fortebraccio , ilqual cofi generofo , e magnanimo Normanno
ved'in era, che tolto feco in compagnia di quefta imprefa Malocho Capitan di Michiele Guigliel
Catolico Imperator de' Greci,in breue cacciò di tutta Sicilia i Saracini.Il Prin. mo Ferte
braccio .
deput
cipe di Capua,e quel di Salerno il giouarono aſſai in questa guerra. Hora volen
រ dopoiMalocho diuidere malignamente la preda, e le spoglie della vittoria, Gu
77, " "top "
glielmo parendoli douer all'hora diffimulare,fe ne ritornò in Italia,e con 40.mila EVERY
m 0.1A
Soldati Normanni, chefe ne ritornauano all'hora dall'imprefa di oltre mare, oc ?
4 la Pugl a,ch'era a'Greci foggetta. E facendo preffo Melfi con Malocho, che મેં હ }
6-19 cupò
gli veniua fopra, la battaglia,lo vinfe, e ruppe . E cofi col valore di Guglielmo
la Puglia pafsò da Greci a Normanni.Morto poi quefto Guglielmo senza here
>
de,fucceffe in quello ftato Dragone,il fratello, à coftui poi Hunfredo ,ilgioua
ne : dalquale bebbero poi origine Roberto Guifcardo , e Ruggiero , il fratello .
Greci priui
Mentreche nella Puglia quefte coſe paſſauano , e che Italia, e quafi tutto il mon- della Pu
dogranfame,e peftefentiua, mori Sergio perfona di gran fantità a ventinoue g'ia da
diMaggio, nel fecondo anno, nono mefe, e duodecimo giorno del fuo Papato, è Nomanni. Roberto
fu nella Chiefa di S. Pietro fepulto . Reftò dopo la fua morte otto giorni la fe- Guitardo.
defenza Paftore .
BENE
284 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

BENEDETTO VII. DETTO .


VIII
PONT. CXLVII. Creato del

1112. a 17. di Giugno .

ENEDETO V111. Tofcolano, e figliuolo di Gregorio,


prefo che hebbe la dignità delle chiaui,ornò della corona del
l'Imperio Henrico I.Bauaro, eletto in luogo di Otone I 11.fe
Henrico condo laforma data da Gregorio V. Scriuono alcuni , che 0
Bauaro
Imper. tone in Roma moriſſe,e nefuſſe in Germania portato il corpo.
Altri dicono, che in Romadentro S.Pietro fepolto fuffe.co.
munque quefto auueniffe , cofa affai chiara è , che fuffe eletto
Saracini
Italia. in dopo lui Imperatore Henrico di Baviera perfona digran bontà, e ſantità , e che
haueße vna donna per moglie,che ne in pietà, nè in religione, ne in humanità li
cedeua. Ma mentre ch'egli flàraffettando le cofe della Germania,entrati in Ita
lia i Saracini occuparono Capoua , & affediarono Bari , laqual Città fentendo
Venetiani moltafame,fù da' Venetianiſoccorfa . E durando pur tuttauia l'aſſedio, diedero
danno vna Venetiani con l'aiuto de ' Greci cofi fatto affalto a' Saracini, che ne fecero gran
gran rotta
Sasacini
fotto ftrage,
Bari. fra, e qual
nel ne fciolfero
tempo idalla Città
Turchi l'affedio
prefera . Efù quefto
Gierufalem, nel 1008.
ma non dellafalute
violarono ilfanto no
Se

polcro,ne le Chiefe del monte Sion, ne di Bethleeme . Mentre che Gierufalem fù


Gierufale trauagliata fieramente da’Turchi,hebbero Venetiani animo difoccorrerla,ma le
prefa da i
Turchl. genti di Zara
ta rotta ne li diftolferos
le diedero, lequalipofcia
che non hebbero i Venetiani
queſtepreſſo
genti Loreto vinfero,e
ardimento cofifat
di mouere più
V

Henrico i. fopra i conuincini l'arme . Henrico quietate, e raffettate le cofe della Germania,
པསཔའི1བཞེས:|མ:ཀ

Imp. 10 venne in Roma, e prefa la corona dell'Imperio, passò fopra Capoua, e caccionne
Be Capo i Saracini . E voltò poi fopra Bubagano capitan de Greci,ilqual fauoriua que
usa'Saracio
ni, fti Barbari,e co tantaguerra lo perfeguitò, che lo cacciò di Troia,laqual Città sù
Li
BENEDETTO VILN 285

li confini della Puglia era da luiſtata edificata in quel luogo,doue giàfurono gli
alloggiamenti d'Annibale . Alcuni vogliono,che con tanta caftita, e cofifanta
mente viueßero infieme Henrico, e Simegundafua moglie,che l'vno, e l'altra fa
ceffero sù la morte miracoli percioche non lasciarono , mentre vissero , di far
quanto à l'honor di Dio toccaua loro d'efequire . Fondò Henrico il vescouato di
Bamberga , diede fua forellaper moglie al Re d'Vngaria , ilqual per mezo di
queftafua donna con tutti i popoli nella verità dellafede di Chrifto intieramen
tefi confermarono , e mori finalmente Henrico nell'ottauo anno del fuo Imperio,
lafciando afuoi di fegran defiderio . Dopo la morte d'Henrico, Benedetto Pon
tefice , che folea hauerlo ſempre in tutte le cofe fue gran difenfore , fù per vna
riuolta d'alcuni ribaldi cacciato , e depofto dal Papato , e creato vn'altro in ſuo
luogo . Ma accordatofi poi li nemici fuoi,fù il non vero Pontefice cacciato via,
& effo ritornado in Roma,lafua priftina dignità ricuperò , e mori finalmente a'
Pentifette diFebraro in capo di vndeci anni , e quarantaquattro giorni del fuo
Papato, efùfepolto in fan Pietro . Scriuono alcuni, che vn certo Kefcouo vide
digiorno in vnafolitudine Benedetto fopra vn cauallo nero, e che dimandandc
lo ,perche cagione, effendo morto, vn cauallo nero caualcaua : Benedetto lo pre
go,che andaffe a difpenfare dafua parte a' poueri quel danaio , che nafcofo ha
- neua egli infegnò, e mostrò illuogo ) perche quello danaio, ch'era prima ftate
difpenfato in elemofine , non gli era stato d'alcun giouamento , per effere
ftato con rapineguadagnato. Il Veſcono obbedi ,e lafciato tofto il ve
fconato, e'l fecolo , in vn monafterio fi vefti monaco . Scriue
Vicenzo , che in quefti tempi fù in gran conto per lafua
dottrina ,' e vita Gerardo Vefcovo Canaclienfe . E
con costui anche Guther Vefcovo di Praga ,
perfonadi tantadottrina, e fantità,che
perciò fù dalli nemici della fede
della corona del martirio
ornato.Efuancora nel
medefimo tem
po tanta
peftilentia,che furono più i morti, che quelli,
che reftarono viui . E fù quefta tanta
calamità, accennata da vn fonte
d'acqua falubre nella Lo
thoringia,che all'hora
fi videconuerfo
infangue,
(?)

GIO:
286 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GIOVANNI XIX. PONT. CXLIX.

Creato del 1024, a′ 27. di Febraro.

IOVANNI XIX. Romanofigliuolo di Gregorio,


evescovo di Porto, come vogliono alcuni, ò come altri
dicono prefe fenza hauere ordine alcuno il Poteficato,
Corrado
efù in quel tempo, che Corrado Sueuo in capo del ter
SucuoImp
paffa in Ita. zo anno dopo la morte d'Henrico fù legitimamente
lia , & affe
dia Miia eletto Imperatore. Nel qual tempo, che corse in mezo
no. fra'l morto Henrico , e Corrado, crederei io , che con
Speranza di ricuperare in tutto la libertà , molte città
d'Italia all'Imperio fi ribellaſſero . Per la qual cosa Corrado, che era di molta
eccellentia nelle cofe militari , come colui , che haueua militato preffo Henrico
con groffa condotta molto tempo , fatto a vn tratto vn'eßercito , ſe ne venne in
Italia, e primafopra i Milanefi, come capi di queſte ribellioni,fi moſse. Aſſediò
Milano , bruciò i borghi , e l'ultima ruina di quella città minacciaua . Mutato
poi diparere a perfuafione del Cardinale Colonna, che diceua efferli , mentre che
diceua la meſſa, apparitofant'Ambrogio, hauire gran flagello , e ruina at!!!
ti minacciato, ſe non laſciauano in pace quella città , della quale era effo difen
fore, e protettore; ſciolfe l'affedio, e ſiparti alla volta di Roma ; doue riceuut a
Schiaui, e gli vnga.
Vngari do. da Giovanni Pontefice la corona dell' Imperio, paſsòſopra i
mat i di ri, i quali baueuano Italia nella fua ribellione corfa, e fràpoco tempo vincēdoli,
Cor radu
Imp. li domò. Effendo poi Rodolfo Duca di Borgogna da i fuoi fteffi fudditi traua
gliato,fi ripofe tutto nellafede, e protettione di Corrado, onde fù poi in parce la
Borgogna tenuta prouincia dell'Imperio , Vogliono , che Corrado facefse molte
buone leggi, e fràl'altre queſta, che fuſſe pena la vita a quel Principe,che la pa
ce , e quiete delle prouincie dell'Imperio turbaſſe. Il perche perſeguitò poi fiera
mele Leopoldo Conte della Germania; perchefuffe ftato autore di interrompere
laquiete,e l'otio di quei luoghi. Mandò Corrado anche a comandar a' Greci,
a Nor
BE NE D. ET TO VIII. 28.7

Illa Normanni, che del Regno di Puglia contendeuano infieme , che deponeſſeo l'
arme, aminacciare gran ruina a'Romani,fe effi non fi reftauano di trauaglia
réconfeditioni continue , comefaceano , il Pontefice , e Vicario di Chrifto . In
quefto tempofiori nella Franciaſpecialmente laſantità ¸e religiofa vita d'alçu
niAbbati. Fù ancor Himericofigliuolo difan Stefano Re d'Vngaria tenutofan
to, perli molti miracoli, cheſe ne videro: E Giouanni , la cui vita è molto loda
ta,bauendo vndeci anni e duegiorni gouernata la Chiefa, morè agli otto di No
uembre . E vacò dopo lui la dignità del Ponteficato ottogiorni.

ANNOTATIONE .

Quefto Giouanni,che è dal Platina chiamato vigefimo,egli fteffo in alcuni fuoi


breui, ch'io ho in poter mio , décimonono fi chiama .E coli ancora vien detto in
alcuni iftromenti publici fatti nel tempo fuo. Onde quelli Giouanni , che noi 21.
22. & 23. diciamo, & doutebbono 20. 21. & 22. chiamare.

BENEDETTO VIII. DETTO IX. PONT. CL.


High
Creato del 03 a . a 11. di Decembre .

#1

TOS

10 ENEDETTO Nono, come vogliono alcuni , nepote di Gio Imp. Henties j


e fue
BR

517 uanni,fù Tufculano, e figliuolo di Alberigo, eprefe in quel te imprefe.


po il Ponteficato, che Cumito Re di Anglia venne per vn fuo
votoin Roma, et bauendo fodisfatto il voto , fe ne ritornò a
cafa,e diede vna fua figliuola ad Henrico figliuolo di Corrado
B Scifma
per moglie. Eẞendo poi non molto dopo morto Corrado, Hen- xviij. nella
rico ilfigliuolo , chefù ilſecondo di queſto nome › paſsò tafto con groffo eſſercito Chiefa Ro.
fopra Oldrigo Re di Boemia, e vifece vafanguinofo, e dubbio fatto d'arme. Ri- mana.
tornatopoidi nowo afare col medefimo nemico battaglia, lo vinfe, e fe prigio
ne .
288 PLTAINA DELLE VITE DE' FONT.

ne. Efattalofuo tributario, nel rimandò illefo à dietro à cafafua. Paſſatonepoi


fopra gli Vngari , che erano fopra la corona del regno difcordi , ripofe nellafe
Ponisficata dia del regno Pietro , che n'eraftato da Alboino cacciato . Li Romani in queſto
vendute. mezo faftiditi di Benedetto , che vedeuano eſſere perfona da nulla , lo depofero,
in luogo di lui crearono Giouanni veſeouo di Sabina , e lochiamarono Silue
ftro III. Mafu costui in capo di quarantanoue giorki cacciato via, e ripoſto 4
nuouo nellafua fedia Benedetto. Il quale veggendo donere di nuouo ne' medefi.
mi trauaglipaſsati venire, liberamente cedette , àpure (come altri vogliono}
vendette il Ponteficato a Giouanni Arcidiacono di S.Giouanni a porta Latina,
ilqual fu poi chiamato Gregorio v 1. Fù per queſto atto accufato Benedetto da
1tutti, e dalgiudicio diuino castigato . Percioche per cofa verafi tiene, che dopo
lafua morte, apparisse afsai moftruofa anon sò chi lafua imagine , e dimanda,
to 1 perche cagion essendo egliftato Pontefice, in cofi borrido, e fpauenteuoli.
mulacrafi dimoftrafse ,rifpofe; Perche io ho senza legge e senza ragione vinn
to, vuole il Signor Dio , e Pietro, la cuifedia hò di molte macchie contaminata,
che habbia la mia imagine più del fiero , che dell'humano . Ed bauendo dieci an.
ni, quattro mefi,e noue giorni, ancor che interrottamente , lafedia di Pietro te.
nuta,morifinalmente. Ñe ſi può dire, che la Chieſa peccasse, hauendo il ponte
ficato venduto. Scrimono alcuni, che in quefto tempo Gerardo Venetiano , eve
Seouo de gli vngari , perſona dottiſſima , e di ſantiſſima vite, con gran coftantia
il martirio dalli nemici dellafede foffrisse . Perch'egli fù legato dietro a vn cAY.
ro, da vn monte altiffimo precipitato, e lacerato tutto.
J.

SILVEVSTRO ANTIPAPA

me
Lih

ILVESTRO III. Romano figliuolo di Lorenzo, fù eletto in luogodi


ma questa dignità
mantenne . Percioche in capo di quarantanoue giorni fù ripofto Benedetto dai
318
fuei
GORIO
GREGOR IO VI. 17 289

Juoi partigiani nellafud dignità. Percioche era il Ponteficato venuto a tale, che
chipiù confubornatione, & ambitione poteua, non già di dottrina, e diſantità,
➡colui , eſſendone i buoni oppreſſi , a queſta dignità formontaua . Ma ritorniamo
a Silueftro, che eſſendo Cardinale Sabino,fù creato Pontefice, non già dal colle
gio de padri, chefarebbe stato men male , ma confubornatione, come dicono al
cuni . Et effendofato meritamente depofto , per non effer entrato per laporta
maeftra, fù di nuouo ripofto Benedetto nellafuafedia ; perchefe n'era postala
città in tumulto , e dimandaua ilfuo Pontefice, come fifuole da que' popolifare,
chesenza capofi veggono, epocofanno ciò, chefifanno.

GREGORIO VI. PONT. CLI.

Creato del 1 045. il primo di Maggio.

E:
*
REGORIO VI. Archidiacono di S.Giouanni a porta Latina,pre
fe,comediceuamo,da Benedetto Nono il Ponteficato. Moffo Hen Imp.vien
Henrico ii.e
rico II. da tutte queste cose, venne in Italia con groffo effercito. E a Roma.dewe
ragunato onfinodo in Roma, esforzati Benedetto Nono, Silue- Pontefici ,e
G ftro III.e Cregorio VI.ch'erano tre quafi peſſimi moftri,a
douere ne
gerefavneleg
'al.
la dignità Põtificia deporre, creò Pontefice Sindelgero Veſcouo di Bāberga,che tro a fue
fù chiamato Clemente II.Scriue nondimeno Gilberto biftorico, che Gregorio non modo.
fù trifto Pontefice, e che con laſua autorità , e generositàfra poco tempo ripofe
nellafua dignità laſedia Apoftolica, ch'era per la negligentia de' Pontefici paf.
fati affai pofta,e caduta a terra ; ericuperò la giuridittione della Chiefa, affic
Tò leftradepreffo Roma, le quali per li continui aſſaſſinij,chefi faceuano,no po
tenano hormai più i pellegrini frequentare, che erano da quefti maluagi tagliati
apezzi. Tentoprima Gregorio con le ifcomuniche, e con gl'interdetti d'afficu
rare le firade,e perche poco vi giouaua, vi adoprò l'arme. Ilperche hauea pref
fo cattiui acquistato nome d'bucmo micidiale,fimoniaco,& auidiffimo delfangue
T bu
290 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

humano . Ilebe foleuano anche alcuni Cardinali dire . Per la qual cofa ritrouan
dofi infermo di quella malattia, che finalmente l'occife, fi fece chiamare i Car
dinali in camera , e li riprese molto, perche quel ch'egli afanto, e buon fineface.
na, effi moffi da odio il riprendeffero . Efegut: perche poffiate dopo la mia mor.
tefapere,fe io hò ben fatto, ò male, porrete fuori delle porte della Chiefa il mio
corpo , e fe leporte, hauendole ben chiufeprima , per diuin volerefi apriramo,
all'horagiudichiate , che io di fepoltura Chriftiana fia degno ; e fe altramen
te aùuerrà, gettatene pure, doue piu voi vorrete , il corpo infieme con l'anima,
condannato, Fecero i Cardinali, quanto egli ordinò, e diffe , eper vn fubito ,
forte vento, che nacque, fi videro aprire le porte. Il perchefu con gran maraul.
glia di tutti , e con opinione di fantità pofto dentro la Chiefa il corpo . Queste
fon quafi tutte quelle cofe, chefi ritrouano di Gregorio da varij auttoriferitte .
Vife Pontefice, ancor che lo fcifma duraſſe, due anni, efette mefi.

ANNOTATION
Ο E.

Lo fcifma di quefto tempo viene molto accuratamente fcritto da Hermano


Contratto Monaco nelle fue croniche, e da Leone Vefcouo Oftienfe nel 80. &
82. capo dell'vndecimo libro della fua hiftoria Caffinenfe , e da Otone Veſcouo
Frifingenfe nel 32.& 33. c. del ſeſto libro delle fue hiftorie, da' quali ho io quefta
cofa diligentemente raccolta , e poſtala ne'miei libri . Platina adunque lafciò di
dir quefta cofa memoreuole , ch'efsendo Benedetto viij. cacciate, fuſſe Silueftro
iij. in fuo luogoripofto , & hauendo poi Benedetto cacciato Silueftro , in Roma
fece eleggere feco vn'altro Pontefice chiamato Giouanni. E coli in vn tempo me
defimotre Pontefici trauagliauano la fede Romana . Ma hauendo queftia prie
ghi di perfone importanti, & da bene renontiato alle ragioni delle dignità loro,
fu in loro luogo eletto Gio. Gratiano Arciprete di S. Gio, ante portam Latinam,
e fù chiamato Gregorio vj.Il qual effendo in Clugni, dou'era ftato da Henrico iij.
relegato,del Ponteficato priuo mori,& non mori,come vuol Platina, effendo an
cora Pontefice : percioche le cofe, ch'egli fcriue , che dopo la morte di Gregoria
fuccefsero,non fono cofi certe, & hanno bifogno di più approbati fcrittori. Gre
gorio viij.che fùfuo difcepolo, e creato, molte cofe ne fcriffe,
R

11 .

CLE
CLEMENTE INT 29 S
s *
CLEMENTE II. PONT. CLI

Creato del 1047. a' 2 1. di Decembre.


A
Lit

s
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UTS

+
164
218
433
4
2
7
9
1

LEMENTE 11. chiamatoprima Sindegero, effendo Ve


fcouo di Bamberga , fùin Roma nel finodo , che per ordine di
Henrico II. vifu fatto , anziper volontà , & ordine efpreſſo
Henrico ij
delmedefimo Principe, eletto Pontefice . Prefe Henricoper coronatoda
mano di quefto Clemente la corona dell'Imperio, e volle, che i Clemente
ij. fatto Pa
Romani giuraffero di non douer alla creatione del Pontefice pa di fuo or
interuenire, fe non v'erano dall'Imperatore ifteſſoforzati. Vedeua coftui, effere dine.
Legge farta
in Roma ognifattiofo, e potente, ancor che ignobile, atto confubornationi a con- dall'Imper.
Seguire quefta dignità, la quale non fi dourebbe darefe non a quelli, che per dot- ne del Papa
trina, e fantità di vita degni ne fono . Passò poi in Capoua Henrico , efortifica- Clemente
tala difoldati , che dall'impeto de' Saracini la difenfaffero , ſe neritornò in Ger- to daer ēna.
Ro
mania. Ma nonfù più tofto egli partito , come vogliono alcuni , che i Romani mani.
auuelenarono quefto Pontefice creato contra lor voglia . Mori adunque Clemen
te nel nono mefe del fuo Ponteficato a' fette di Ottobre . Scriuono alcuni, che li
fuffe questo veleno dato da Damafofuo fucceffore, ch'era prima chiamato Stefa
no, in quel tempo appunto , che effendo Odilone Abbate di Clugni , e di granfan
tità morto, gli fucceffe l'Abbate Vgone, perfona nobile, e di moltafantità, e dot
trina, regnando nella Francia il Secondo Henrico, nella Spagna Alfonfo,in Co
fantinopoli Michiele con Coftantino il figliuolo , benche nefußse già quefto Im
perio dell'Oriente ingran diminutione venuto.

ANNOTATION E.

I quattro feguenti Pontefici furono perfone fantiffime , di gran bontà , e che


folleuarono molto la Chiefa fanta,e furono dall'Imperatore Herico Terzo crea
ti. Si caua da i medefimi fcrittori di quel tempo , Hermano Contratto nella fua
T 2 cro
292. PLATINA DELLE VITE DE PONT.

cronica,Lamberto Scafmaburgenfe nell'hiftoria Germanic, Otone Frifingenſe


nel trigefimoterzo capo del feito libro,e da altri approuati auttori . Onde mi ma
rauiglio,che il Platina macchiaffe talmente la fama di Damafo. Ma gli fi dee per
donare, poi che egli in ciò feguì autori affai meno di quello, che bifognaua, dili
genti,come furono Martino, e Galfrido . Da quefti tempi poi , per la copia de'li
bri, e de'fcrittori,che era per l'adietro mancata,fi vederanno affai più tutte le cofe
chiare, e diftinte. Il perche quafi víciti dalle ofcuriffim e tenebre della hiftoria, ci
ritroueremo a poco a pocoin vna apertiffima, luce. Onde non bifognerà, che io
molto m'affatichi, e trauagli , hauendo per lo innanzi l'hiftoria fua ift effa il Plati
na affai più accurata , e più diligentemente fcritta , che prima . Non refterò però
di toccare breuemente tutte quelle cofe, che più degne mi parranno, che di loro
qualche cofa fi dica.

DAMAS O II. PONT. CLIII.

Creato del 1048. a'1 7. di Luglio.

AMASO Secondo Bauarò , cognominato Bagnario , 8 Pepone (come


11 Panuinto
diceil con vogliono alcuni occupò il Papato per forza , e senza che il clero , e'l
trario nella D popolo altramente vi acconfentiffe . Percioche era paffato tanto oltre
precelen'e
annotatio . nellafedia quefto coftume,che
di Pietro ogni
daſe ſteſſo ambitiofoMa
fi riponeua. , pur che volontà
il giufto Iddio hauuta n'haueſſe
vi rimedio perche,
DC.
fuffe agl'altri vn'effempio , che quello, che alla virtù dare ſiſoleua, non fi cercaf
fe con ambitione.e fubornatione.Mori adunque Damafo nel vigefimoterzo gior
no delfuo Ponteficato a gli otto d'Agofto . Alcuni vogliono , che non fi debba
queftofra il numero de gli altri Pontefici porre , per con hauer quefta dignità
legitimamente confeguita , e fi marauigliano , come i Romani da quefta tanta
indignità moffi, poco del giuramento fatto ad Henrico curandofi , non baueſſero
tofto coftui sforzato a lasciare il manto di Pietro . Ma percioche egli affai poco
tempo viße, onde a penna hebbero i Romani tempo di rifentirfene,non li dares in
ciò colpa alcuna. Mapaffiamo oltre a Leone.
LEO
LEHR
KONUR
LEON È IX.
295
LEONE IX. PONT. CLIH.
3
Confecratodel 1049.a 12. di Febraro .

CLI

EONE None Alemano , nel MXLIX. per quefta via hebbe Odilone
il Ponteficato. Mandarono i Romani a pregar l'Imperatores Abbate
Clugni , di
&
c'haueffe volutoloro dare vn'ottimo Pontefice. Et egli offerfe debrando
tofto, e diede loro Baunone VefconoTulenfe,perfona aßai buo monaco.
Creatione
na,è diſemplice natura. Onde andando egli in Roma Pontifi di Papa Leo
ne IX come
calmente veftito , gli vſcirono per camino incontra l'Abbate palalle .
di Clugni, & Ildebrando monaco nato in Soana terra di Tofcanai e li perfuafero,
che poiche non haueua Henrico autorità alcuna di crear l'Pontefices ma l'baue
uanofolaměte il clero, e popolo Romano,quello habito Pötificio laſciaſſe, e n'en
traße priuatamente veftito in Roma . Moffo adunque da quefte parole Leone, e
da vna voce, ch'egli baueua per camino intefa venire dal cielo . Ego cogito pa
cis cogitationes, non afflictionis , pofto giù tutto l'apparato, ch'egli come Pon
stefice portaua,ſe n'entrò priuatamente in Roma riprendendo fe fteffoiche haueſſe
più tofto l'imperator obbedito,che'l Signor Dlo . Ilclero Romano a perfuafione
d'Ildebrando creò il medefimo Baunone Pontefice , e tanto più volontieri lo
ただ な feceperche vedena hauer l'Imperatore tutta l'autorità di quefta elettione traf
ferita nel clero.Haueano i vitij d'alcuni Ponteficifatto, come s'è ragionato difos
pra,che pareua, che meritamente fuffe ftata, e per giudicio diuino tolta al clero
quefta autorità,perche gli animi loro cattiui, e contaminati pure on dì rifenten
dofi vedeffero la buonaftrada, é quello, che farfi doueua, acciò che col mal go
uerno di chi cura n'haueua , non n'andaffe la Republica Chriftiana in ruina. A
quefto modo hebbe Baunone il Poteficato,e fife Leone Nono chiamare.Fe tofto
cldebrando diacono Cardinale di fanta Chiefa , eli diede la Chiefa di San Pao
lo in gouerno , perche paresse , che egli fi bauefse con lui la cura delle chia
ui diuifa, l'ono la Chiefa di fan Pietro reggendone ; quella di San Paolo
l'altro . Effendo in quefto morto nella Puglia Drogone conte de Normanni ,
T 3 li
296 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Normanni lifuccefse in quello ftato Gifolfo ilfratello, ilqual occupò, epreſe aforza Bené.
pendono neuento Città della Chiefa . Percioche hauendo già l'Imperator Henrico edif
Beneuente,
Beneuesto cato in Bamberga vna bella Chiefa in bonore di San Georgio , e defiderando di
date alla confecrarla, e farla cathedrale, offerſe a Benedetto Ottauo , che ve gli assenti,
Chiefa dal
l'Imperato. che gli haurebbe quefta Chiefa in nome di cenfo dato ogni anno cento marche
re Henrico d'argento , & vn caual bianco infellato . Leone IX. poi haueua rimeso quefto
ij. effercito cenfo alla Chiefa di Bamberga , ed hauea in cambio hauuto dall'Imperatore is
dei Papa dono la città di Beneuento, che era per quefta via in potere della Chieſa venuta.
rotto, & if.
fo fattopri.Hora volendo Leone ricuperarla,con vn'eſſercito di Henrico vifi mosse. Et vo
gione. lendo poco confideratamentefar con Gifolfo battaglia ,fù vinto, rotto , e fatto
Robetto
Gujlardo , prigione. Mafù poco appresso rimandato libero, e bene accompagnato in Roma.
Statua ja Scriuono alcuni, che Roberto Guiſcardo venutone di Francia con un'esercito in
Puglia,ete
foro per ef-
fo irouato Italia,e
. fe cacciatinehaueua
vnaftatua,che via i Greci, ei Mori,
d'intorno occupaffela
al capo vn cerchioPuglia : e che
di bronzo conqui ritroua
queftoferit.

to,il primogiorno di Maggio , e naſcer del Sole, baurò io il capo d'oro.Vnfara


racino,ch'eraftato da Guifcardo fatto prigione , e che era afsai nelle cofemagi.
che esperto, notando il luogo, nel quale terminaua l'ombra di quellaftatuail pri
mo di Maggio nel leuar nel sole ,fece cauarui in terra , e pi ritrouò vn teforo ,
meritò d'efterfattolibero da Roberto Ma ritorniamo a Leone, il quale era cos
benigno, epietofo, cheſempre ſi vide cafafua apellegrini , e poueri aperta. E
vitronato vna volta sù leporte un pouero leprofo, ilfece , mosso a compaffione,
riporre nelfuo proprio letto . Aperta poi la mattina la camera, nonfù ritros
B to, ne veduto più il pouero. Ondefù creduto, che fusseftato Chrifto colui, che in
luogo del pouerofusse comparfo . Fù ancora quefto Pontefice nelle cofe appar
tenenti alla Religione così diligente, & accorto, che nel concilio diVercellicon
dannò come beretico Berengario, e fpinfe co ifuoi ricordi l'Imperatore dei Gre
ci a douer rifarcirein Gierufalem ilfepolcro del Signore, che i Barbarirouinate
baueuano . E fù apunto in quel tempo, che Teobaldo Francefe di molta nobiltà,e
efantità di vita fioriua in Vicenza. Scrifse anche in quefto tempo dotta, &ac
ramente della quadratura del circolo Vicenzo Vefcovo di Leodia, che fù dimol
ta letteratura, efanti coftumi . Mori Leone alli dicinoue d'Aprile, hauendogo.
uernata la Chiefa cinque anni, due meſi, eſeigiorni.

Leone creò in più ordinationi venti Cardinali,de' quali fei furono Vefcoui,noue
Preti, e cinque Diaconi,c fono gli feguenti .
Giouanni.... Vefcouo Card.Portuenfe .
Bonifacio Conti Veſc.Card.Albano .
Huberto Tullenfe Francefe Monaco dell'ordine di S.Benedetto Vefc. Card.di
Selua Candida.
Giouanni Minico Romano Vefc.Card.Veliterno , che fu poiPapa Benedetto X
Pietro...,Vefc.Card.Tofcolano .
Giouanni.... Vefc.Card.Sabinenſe .
Vgone Candido Romano Prete Card.tit.di S.Clemente : fu priuato , e moriſco
municate .
Stefa

{
NT
. VITTORE II. 297
Stefano....Monaco Abbate di S.Gregorio, & Andrea Prete Card.tit. di S....
Giouanni....Arciprete della Bafilica di S.Pietro Prete Card.tit.di S....
Reniero....Prete Card.tit. di S....
Leone...Pretc Card.tit.di S.Lorenzo inLucina .
Giouanni....Prete Card.tit.di S.Marco .
Leone...Prete Card.tit.di S.Lorenzo in Damafo .
Guidone...Prete Card.tit.de' SS.Califto, & Giulio, altrimenti S.Mariani Trafte
uere .
Stefano....Monaco Caffinenfe Prete Card.tit.di S....
FedericodiLorena,figliuolo del Duca di Lorena, e fratello del Gran Gotifredo,
Diac.Card.tit.di S.Maria in Dominica,che fu poi Papa Stefano IX.
Daufrerio , figliuolo del Prencipe di Bencuento , Diac. Card.tit.de' SS.Seruio ,
e Bacco,chefupoi Papa Vettor III.
Aribone.... Teforiero di S.Chiefa,Diac.Card.tit.di S...
esheto Crefcentio... Diac.Card.tit.di S....
Amantio.... Diac.Card.tit.di S....
DESCOT
capodo
fiat ele
quel VITTORE · II. PONT. CLV.
iyitrui7
2, Confecratodel 1055.a' 13.d'Aprile.

10 n

br
kom

perser
e iBasto

efedi
om a
Leodi,

o
ron Va ITTORE 11. chiamato prima Glebardo , nato in Bauie. '
ra,fucceſſe a Leone nel Ponteficato più ingratia di Henrico,
cheperchefusse libera la elestione .Percioche il clero, e'lpo
polo di Roma temeuano della potentia di Henrico , ilquale
ecro Val
nella creatione de' Pontefici già altra volta offefo haueuano.
e Per nonparer adunque d'efser al giuramento contrauenuti,
pik
antepofero Vittore , e ne fuaquefoeffetto mandato, Ildebrando ambafciatore
adHenrico,e tutto quello essequito, che il Romano clero e l'Imperatore volena
no .Hora essendofiato Vittore datatti in quelladignità confermato , fece com
T 4 volon
298 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Hentico volontà di Henrico raunar granfinodo nella città di Firenzasdouefurono molti


lij. creato Veſcoui, altriper fimonia,altri per fornicatione delle loro prelature priui . In
Cefare.
quefto finodo moftrò a' chierici il Papa quello , che loro fi conuenisse di fare, e
minacciò,e propofe la pena a tutti quelli, che le leggi canoniche non ofseruaſſero.
Scriuono alcuni,che andaſſe in perfona Vittore ad Henrico, e che cỡ ſupremo bo.
nore riceuuto nefusse.Io penfo,che folo Ildebrando vi andaſſes ilquale veggen
dofi con l'autorità della Legatione, creò Cefare Henrico 111. figliuol dell'Impe.
ratore Henrico. In quefio efsendo Capouaſtata aſſediata da' Saracini,e ritrouă
dofi tutte le Città circonuicine ingrandiffimofpauento, tolte Roberto Guifcardo
l'arme, vinfe,e pofe i Saracini infuga, e fciolfe a Capoua l'assedio, e liberò ad vn
oberto tratto le terré circonuicine di paura.Ma d'onde haueſſe queſto Roberto origine,
fcardo nonfi sà chiaro,percioche altri Normanno il fanno, altri Francefe . Comunque
fcaccia i Sa
racini dal- fi fia,eglifù generofiffimo, efantiffimo, e confegui perciò meritamente il regno di
Paffedio di Puglia.Vittore Ponteficato tenuto, che hebbe due anni,tre mefi,eſedici giorniïl
Capoua , &
è fatto Re Papato ,finalmente mori a' 28.di Luglio.E vacò dopò lui vndeci giorni la Sede.
di Puglia.
Creò quefto Pótefice in due ordinationi più Cardinali ; ma de' nomi di tre foli
"
s'ha notitia,due de' quali furono Vefſcoui, & vnoPręte; e queſti ſono .
Pietro....Vefc.Card.Sabino .
Giouani.... Vefc.Card.Tiburtino . ¿
Federico di Lorena , figliuolo del Duca di Lorena Monaco , e poi Abbate Calli
nenfe Prete Card.tit.di S.Grifogono .
1.

STEFANO X. DETTO IX . PONT. LCVI.

Creato del 1057.a' 2.d'Agoſto .

TEFANO Nono, chiamato prima Federico , e di natione Lothoringa,


E
STritrouandofi Abbate di Monte Caffino , fu fatto Pontefice . E tefto che fi
vide in mano le chiaui, procurò, che la Chiefa di Milano , che eraforfe ducento
"
an..i
BENEDETTO ANTIPAPA. 299
Z
anni statadalla Chiefa di Roma feparata lefi vniffe , e l'obbediffe, come a madre Chiefa di
di tutte l'altre Chiefestlche quella Chiefa poifece, come le vere, e buonefigliuole Milano fi
riunifce al
fogliono con le loro pietofe madrifare. Quafi in quefto me defimo tempo fu Hen
rico Terzo eletto in luogo dell'Imperator Henrico fuo padre,che era già morto, Rom. dalla
& in Coftantinopoli Aleffio all'Imperator Niceforo fuccedettese Roberto Gui- qualera diuifafta
in
fcardo bauendo vinti i Greci in vn granfatto d'arme,li cacciò di Calabria affatto 200.ann
torno ai
nè vilaſció altri,che ifacerdoti Greci,che fino ad hoggi, e la lingua, e i coftumi vi Henrico
We
ferbano. Era in quel tempo talmente venuto l'Imperio dell'Oriente al meno , e coiij.Imp.
Greci cac
si abbattuto dalle arme de i Saracini, che apena poffedeuano inpace la Tracia,la ciati di Ca
Galatia,il Ponto,la Teſſaglia,la Macedonia , l'Achaia.E da queftefieffe Prouin- labria da
cie ogni di, bora i Turchi, hora i Saracini qualche cosa rubbauano . Stefano nel Guifcardo
Declinatic
fettimo mefe , e ottano giorno del fuo Ponteficato mort in Fiorenza a venti di ne grande
Marzo,douefù ancorhonoreuolmetefepolto,comefcriue Martino.Vogliono alcu r.o dell'impe
d'Orien
ni, che quefto Stefano l'Imperator Henrico come heretico oppugnaſſe, e notaffe, ce
perche l'autorità de' Pontefici ne diminuiße, facendo poco conto della religione,
RUBI edellagrandezza del Signor noftro, Creo quefto Pontefice fette Cardinali, due
Vefcoui, trepreti, e due Diaconi, chefurono .
Pietro Damiano Monaco Caffinenfe, dell'ordine di S. Benedetto Vefc. Card.
Ofti enfe. Vberro Poggi LuchefeVefc. Card.Præneftino , Bruno ne....preté Card.
deltit. di S.Sabina.Hugobaldo .... prete Card.con titolo di S....
Giouani....prete Card.con titolo di S...TOMMA
M
Alberico MonacoCaffinenfe dell'ordine di S.Benedetto Diac Card....
PietroAlder.Monaco Caffinenfe, .dell'ordine di S. Benedet. Diac.Car.
PREDI
IBENEDETTO ANTIPAPA

al
Gll

? 4 ‫די‬
Bodies Monoch

di Velletrisefùper lafattione d'alcuni nobili, creato Pontefice, quando A Gilberroda


gneſe madre di Henrico Terzo,mãdò Gilberto da Parma,perfona di gran giudi Parma.
tio , al gouerno del regno d'Italia . Si ritrouaua in quefto tempo in Italia vn
Caualier molto potente , che era Gottifredo , marito della Conteßa Mattilde ,
Edonna generofiſſima , e nobiliſſima , percioche era figliuola di Beatrice forella Conteffa
dell'Imper. Henrico Secondo, e moglie già d'vn certo Bonifacio da Luca , per Matilde .
Sona
300 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
NIC
Sonamoltopotente in Italia i dopò la morte del quale era sutia quefta poten
tia prima a Beatrice reftata,e poi paſſatane a Mattilde, ☞ a Gotifredoilmari.
Benedetto to. Percioche poffedeano Luca, Parma, Reggio,Mantoua, e quellaparte della
Antipipa Tofcana , che hora il patrimonio di San Pietro chiamiamo . Maritorniamo 4
depofto,
confinato Benedetto i ilqual per non eſſerper la porta entrate, ma confubornationi, eper
in Velletri · forza,fù da Ildebrando della dignità Pontificia depofto , Percioche il clero Ri
mano haueuagià ad Ildebrando promesso,di non douer dellacreatione delnuo.
uo Pontefice fare motto prima che esso di Fiorenza , doue all'hora andaud,n
ritornasse. Ritornato adunque Ildebrando in Roma con Gerardo Vefcovo di
Fiorenzafi moftrò con tutti oltre modo colerico, e con quelli specialmente, de
promefso foprala lor fede haueuano di douer il fuo ritorno afpettare . Horaef
fendofopra ciògran contefa nata , perche alcunil'elettione di Benedetto , come
diperfonaprudente,e da bene approuauanoialtri a gran voci,come poco legiti
mamentefatta riprouauano, e biafimauano finalmente ad iftantia d'Eldebrando
col voler della maggior parte delclero fù Gerardo, come degno di quelladi
gnità eletto, efu Benedetto depofto, e confinato in Velletri, bauendo tenutodoi
anni , efei mesi il Ponteficato . Scriuono alcuni , che la elettione di Gerardo
fußsein Sienafatta,perche in Romaper la fattione d'alcuni potenti nonfipott.
Mano dare liberamente le voci .

ANNOTATINNE.

Queſto Benedetto non fù legitimo Pontefice,per hauer fimoniacamente, per


forza contra i canoni,& il giuramento il Ponteficato occupato ; il che Pietro Da
miano Veſcouo d'Oftia , che in quefti tempi viffe,acconciatamente in vna certa
fua epiftola fcriue . Fù adunque meritamente depofto,e creatone un'altro infuo
luogo . E per questo non fidourebbe nel numero de glialtri Pontefici porre.Ve
di Hermano Contratto , Lamberto Scafnaburgenfe, e Leone Vefcouo d'Oftia
nel 102.cap.del fecondo libro dell'hiftoria Caffinenfe,

NI.
N 1 COLOANALI 14 301
UND

NICOLA II. PONT. CLVII.

Creato del 105. a' 3. di Gennaro .


cai
ཊྛཱསི
ཊྛཊྛོ
ཏྟེནྟི

ind
བིཐ

Jost V

ad

80 :
ICOLA Secondo Prouenzale , chiamato prima Gerardo ,
evefcono di Fioreza, fù per lafua virtù eletto in Siena Pon
tefice , effendone depofto Benedetto , illegitimamente creato :
Ilqual tofto nel principio di quefta dignità andò in Sutri,doue.
nel M LI X. ragunò vn concilio ,doue interucnnero non fola- 1059.
mente i Veſcoui: ma molti Principi d'Italia ancora. Quifu
Ontar
rinuntiare il Papato , girne à fare il rimanente dellafua
dias'forzato Benedetto
vita in Velletri . Venuto pofcia Nicola in Roma , fece vn'altro concilio in La- nel finodo
terano, doue promulgò vna legge alai per la Chiefa Romanafalutifera , come fe Lateranen.
a tempo
TOC
Part ne' decretifi legges e fu quefta, che,fe alcuno , & per danari , ò perfauor huma- di Papa Ni.
no , o per tumulto militare , ò delpopolofenza legitima , e concorde elettione colaij.
de' Cardinali, fuſſe mai nella fedia di Pietro montato , doueffe effer nonapoftoli
co , ma apoftatico detto , cioè , fenza ragione alcuna , e debiti mezi eletto che
fuffe a' Cardinali , & agli altri chierici , e laici lecito di comunicarlo , e male
dirlo , come on ladrone, e cacciarlo dalla Apoftolicafede perqualunque poffi
bilmodo . E non potendofiper quefto effetto vnirenella Città , fulle a catolici
lecito in ogni luogo ragunarfi , e ritrouarui rimedio. Vogliono , che nel mede Berengario
fimo concilio Berengario diacono della Chiefa d'Angioia fi fuffe dall'errorfuo heretico.
riuocato, e ritirato, il quale penfaua, e teneua , che nel Sacramento dell'Altare
nonfufle , ne il vero corpo, nè il vero ſangue di Chrifto,fe non come in vnfegno,
efigura , mifterio . Maper l'iftantia di Nicola , ed Alberigo , perfona dot
tiffima , publicamente il fuo errore confesso , affermò , quello effer il vero
corpo,& il vero fangue del Saluator noftro Giesù Chrifto. Habbiamo detto di
Sopra, che quefto errore da Leone Nono dannato fuſſe i ma non già emendato ,
ecorretto e con effetto, come fcriue Lanfranco, tutta la lode è di Nicola Secon
do, il qual era vno de primi dotti di quel tempo , e che in vnafua elegante ope
retta
302 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

retta notò gli errori di Berengario . Mentre che paffauano quefte cofe in Ro
ma , Gotifredo Normanno , che era a Drogone il fratello nel contado di
Puglia , e di Calabria fucceffos lafciò , morendo, herede, e 'fucceßore fuo
in quello ftato Bagelardo , il figliuolo . Ma Roberto Guifcardo , il fratello
(come alcuni vogliono fdegnato di ciò , cacciò il nepote via ; e s'occ
pò la Calabria , e la Puglia , aggiungendoui Troia , chefolèua prima a' Ponte.
Riuolutio fici, & alla Chiefa Romana obbedire . Sdegnato di quefto atto il Papa,fece al
ni fia i Nor
manni in quanto rumoré con Roberto . Ma eſſendo poi a' prieghi del medefimo Roberto
Puglia . nella Puglia paffato , perche ribebbe quello , che la Chiefaperduto haueua , non
Jolamente tolfe Roberto in gratia, che ancorafacendolo cenfuario difanta Chie.
fa , lo creò Duca di Calabria, e di Puglia, prouintie alla Chiefa Romanafogget
te. Hauuto poi da Roberto vn groffo effercito ,fi ritornò in Roma, edomo, e ten
ne afreno i Preneftini , i Tofculani, e i Nomentani, che fi erano alla Chiefari
bellati . Paffato poi il Teuere, faccheggiò Galefe,e l'altre caftella del Conte Ge
Tardo infino a Sutri prefe aforzas e fecene perciò le cofe della giurifdittione di
Santa Chiefapiùficure , epiù tranquille . Scriuono alcuni , che HenricoTerzo
da Nicola Secondo la corona dell'Imperio prendeſſes ondeper questo beneficio
vogliono, che in tutto quefto Papato cofa alcuna contragli ecclefiaftici nonde
fignaffe dimale. E Nicola, la cui vitafu tanto lodevole, viffe quattro ann ,fei
mefi,& ventifei giorni nel Ponteficato e mori a' tre di Luglio. Erefto dopol
fenza Paftor dodici giorni la Chiefa. !

Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione otto Cardinali, due Velcom ,
quattro Preti, e due Diaconi, che furono ..
Gilberto...Vefcouo Card. Tofcolano.
Brunone...Vefcouo Card. Preneftino ."
Daufrerio , o Defiderio de i Sig, di Beneuentò , Monaco, & Abbate diMonte
Caffino Prete Card. con tit. di S. Cicilia, che fupoi Papà Vittore III.
Hiltprando Soanenfe, Tofcano,Monaco Cluniacenfe, Archidiacono Catd.che
fù poi Papa Gregorio VII.
Landolfo...Prete Card. con tit. di S.....
Giouanni....Prete Card.
Odouifio , Monaco Caffinenfe , Diacono Card.
Bernardo....Diacono Card.

ALES
' PONT ALESSA II. T 301
NDRO
:
werefe ALESSANDRO IL .
I : PONT. CLVIII.
St.
Creato del 1061. a' 30. di Settembre .

Syberi
92

Ap

Ta

ETAM

ellagi
cheHea
TerQu
LESSANDRO Secondo,chiamato prima Anselmo,fù Mila
nefe,e vefcouo di Lucca,efù per la moltafua humanità, e dottri
2
:

O. EM nacreato affente Pontefice.I Vefcoui della Lombardia paredo lo- Cadolo An


tipapa .
ro , che quella lor Prouincia meritaffe , che vn di loro fulle eletto Sci
A fma 19.
Pontefice col fauore di Gilberto da Parma, perfona molto poten- nella Roma
na Chiefa.
ali,de te,ottennero dall'Imperatore Henrico,benche la Imperatrice vi oftaffe, chefuffe Fatto d'ar
ancoranella Lombardia creato vn'altro Pontefice . Raunato dunque vn Conci- me in Ro
mata l'e
lio,eleffero Cadolo Vefcovo di Parma,e li diedero tofto tutti i Principi della Lo- fercito del
bardiaobbedientia,fuor i che Mattilde fola ,che come donna di gran bontà con la rapa, e del
l'Antipap .
Chiefa Romana fentiua . Venendone poi Cadolo in Roma,dow'era chiamato da
quelli , ch'erano ad Aleſſandro contrarij ,fù ne' prati di Nerone alle radici del
$200
colle,the chiamano Motorio , vna cruda battagliafatta,nella quale dall'vna par
te,e dall'altra molti morirono . Aleſſandro , e Gothifredo il marito di Mattilde,fe Gothifre
neflauano nelpalagio di Laterano ; perche cofi tutte le cofe incerte, e dubbie ve- dellado marito
Con.
deuano, che nonfapeuano,doue fi fiTero potutificuramente ftare , ò di cui certo effa Mat
ilde fede.
fidarfi . Scriuono alcuni, che auanti, chefifaceffe queſta battaglia, Aleſſandroper liffimo al
fuggire di veder quefta ftrage ,fe n'andaffe in Lucca,e qualche tempo quietamen. Papa.
te vi fteffe , e che per non moftrarfi ingrato con Lucchesi che molta beniuolentia Luca nobi.
li dimostrarono,ne illuftrafe, e quella città, e la Chiefalor di molti priuilegij, co- lata .
mene iloro Annali fi vede . Hora effendo finalmente Cadolo cacciato da Ro
ma, non flette gran tempo nella fua Lombardia , ch'egli fù di nuouo da alcuni
Romani richiamato , iqualiper loro pazzi diſegni haurebbono voluto vedere
. Fattioni
Romafoffopra . Fatto dunque Cadolo vn maggior efercito , che prima , fe ne fatte in Ro
venne in Roma, occupò a forza la città Leonina, e la Chiefa di S.Pietro. Ma ma da Ca
rfcendo i Romani furibondi con vn'essercito di Gothifredo , in tanto terrore la dolo,e dal
le genti del
parte contrariafe ne pofe,che pofti à vn tratto infuga,fi andarono via,e mancò vero Paga .
poco,
304 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

poco che Cadolo,chefu abbandonato da fuoi, non foße fatto prigione. Cinciofi
gliuolo del Prefetto di Roma ,fatto pno Squadrone defuoiper mezo delle fqua
drenemiche nel conduffe,benche con difficoltà, nel caftello S.Angelo afaluamen
to, doue effendoftato affediato vn tempo , e non veggendo via da potere ifcampa
re,pagò trecento libre d'argento a quelli, che affediato lo teneano, perche lidef
Otone Ar Sero lafiradad a poterefuggirft via . E cofi fopra vn magriffimo , e bruttiſſimo
ciuefcono cauallofolo fifuggì via.Otone Arciuefcouo di Colonia, biafmãdo in preſenzadi
di Colonia
va in Roma Henrico il giouane, Agnese e dicendo non conuenirſi alla maeftà dèa'Imperio ,
per raffetar che la Republica Chriftiana a cenni d'vna donna figouernaſſe, & hauutone per
le cofe.
ciò autorità , e licentia dall'Imperatore di raßettare afuo modo le cofe di fanta
Chiefa ,fe ne venne in Roma, doue con grauiffime parole ripreſe Aleſſandro,per
cbe baueffe contra la volontà di Cefare, e contra la confuetudine occupato il Pa
pato . All'hora Ildebrando Archidiacono , che v'era prefente , difenfando
animofamente il Pontefice, diffe, e prouò , che fe alla confuetudine , ò alla ra
gione fi miraua,toccaua quefta elettionefolamente at clero , con lequali ragioni
ne traffe ageuolmente Otone nelfuo parere . Et Henrico, chefinalmente l'errore
Conciliodi conobbe,nefcriffe ad Aleffandro, e lo pregò, che volefse bandire vn Concilio, nel
Manto , o quale prometteua douere efso in perfona venire. Fù eletta a quefto effetto Man
ue depofto
PAntipapa toua,che parue atutti alpropofito,e vi concorfero tutti quelli,che lafalute,& il
facquieta: bene della Chiefafantaprocurare doueano . Quifatto quanto fi conueniua difa
ramori.
Gilberto re, l'Imperatore nonſolamente reftò in gratia del Papa , che ancorapregandolo
Arciuefco ottenne,che a Cadolo perdonafse, e chefaceffe Gilberto, autore di questo pericolo
no di
uenn a . Ra fofcifma, Arciuefeouo di Rauenna. Il Papa la prima cofafe volentieri,e perdonò
a Cadolo, imitando il Saluator noftro , che anche per liſuoi perfecutori pregana.
Lafeconda per Gilberto mal volentierifece, e forzato dalle preghiere d'Herico,
dubitandoCappunto , come poi auuenne) che non douefse essere quefto cagione di
porne la Chiefa Romana in volta . Partito di Mantoua il Papa, e passandoper
Lucca , con moltafolennità confecrò quella Chiefa , della quale eragià ftato esso
Vefcono,con intentione diftare qui tanto, che Ildebrando hauesse quietate, eraf
fettate le cofe della Puglia . Haueua Ildebrando con legenti della Chieſa , e con
quelle, che haueua dalla Contessa Mattilde bauute , non folamente , rintuzzati
gl'impeti di Riccardo,e di Guglielmo : maforzatili anche a reftituire tutto quel
Giouanni lo , ch'effi della Chiefa haueuano occupato . Hora venendone finalmente Alef
Gualberto .Sandroin Roma nell'vndecimo anno , e mezo delfuo Papato, mori aventidue ď
Aprile, efu infan Giouanni in Laterano con ogni pompa,& honore poſſibile ſe
polto.In questo tempo vogliono , che fufse in molto pregio Giouanni Gualberto
monacho di valle ombrofa,& autore di quell'ordine, e che per laſua ſantità, e
per li miracoli,cheſe ne viddero poi ,fù molto illuftre.

Creo quefto Pontefice in più ordinationi trenta Cardinali,che fono li feguenti .


Giouanni ....Vefc.Card . Tofcolano .
Mainardo.... Monaco Caffinenfe Vefc.Card. di Selua Candida , altrimenti di S.
1
Rufina,e Seconda .
Vbal
ALESSANDRO
· II.
2305
Vbaldo....Vefc. Card . Sabino .
Giouanni....Vefc. Card . Portuenfe .
Leoperto.... Vefe, Card. Prenestino .
Bafilio...Greco Vefc. Card. Albano.
Vberto....Vefc. Card. Preneſtino .
Gerardo...Vefc. Card . Oftienfe .
Gauentio....Prete Card.con tit. di S. Anaftafia.
Giouanni Minuto Prete Card. con tit.di S.Maria in Traftcucre .
Bennone...Germano Prete Card.con tit. di S.... dopo Arciprete della S. R. C.
Hugone.... Francefe Prete Card.con tit.di S..... dopo Arciuefcouo di Lione .
Vgobaldo....Prete Card.tit.di S....
Pono....Prete Card.con tit. di S. Anaftafia.
Giouanni... Prete Card.con tit.di S....
Bernardo...Francefe Monaco , & Abbate di S. Vittore di Marfilia Prete Card.
contit. di S....
Ricardo....Francefe Monaco , & Abbate di S. Vittore di Marfilia Prete Card.
CHA con tit.di S....fù priuato da Gregorio VII.
Atto.... Prete Card.con tit. di S.....
Hermano....Prete Card.con tit.di S. Vitale in Veftina.
exp
Aldemaro Capuano Monaco Caffinenfe Abbate del Monaftero di S. Stefano,
S. Lorenzo fuor delle mura con tit.di S....
Anfelmo....Prete Card.con tit. di S....
ct Pietro...Prete Card.con tit.di S.... e Bibliotecario della Sede Apoftolica.
Pietro....Capuano Monaco Caffinenfe , Abbate del Monaftero di S. Benedetto
‫گان‬ di Salerno, Prete Card.con tit.di S....
Gerardo.... Francefe Prete Card.con tit.di S....
lente
Pietro... Diacono Card. con tít.di S....
ferna Alberico...Monaco Caffinenſe Diac.Card.con tit.di S....
Theodino figliuolo del Conte d'Abruzzo Monaco Caffinenfe Diac. Card.con
tit. di S....
Leone...Diac. Card . con tit.di S....
Alberto.... Diac.Card.con tit.di S.... HM
Hudeberto....Diac.Card. con tit.di S....

ANNOTATIONE.

Quefto Cadolo Scifmatico , del quale fcriue Platina , fù nel fuo Ponteficato
chiamato Honorio II. come ho io in vnfuo antico breue veduto .

BOD

GIO.
304 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GREGORIO VII
. PONT.
PONT. CLIX

Creato del 1057. a' 29. di Giugno.

REGORIO Settimo , chiamato prima Ildebrando,


Udebrand figliuolo di Bonitio , e nato in Soana terra diToſca
fatto Pon.
tefice. For na , fù ad vna voce di tutti i buoni creato Pontefice ,
mula deila
creatione e le paroleformate della elettionefurono quefte. Noi
del Pontefi Cardinali della Santa Romana Chiefa, & chierici,a
ce.
coliti,foddiaconi.e preti in prefenza di vefcoui,di Ab
bati , e di molte altre perfone ecclefiaftiche , e laiche ,
eleggiamo nella Chiefa di S. Pietro in vincolabeggi
a' 22, d'Aprile del MLXVII. in vero Vicario di Chrifto Ildebrando Arcidia
Cono, perfona di molta dottrina , di gran pietà , e prudentia , egiuftitia, e con
ftantia, modefto,fobrio, continente , che ben gouerna cafafua, e caritatiuo co
poueri, da ifuoi primi anni fino à queſta età alleuato , e cresciuto nelgrembo di
Intimatio fanta Chiefa .Vogliamo, che egli fia con quell'autorità nella Chiefa diDio, con
ne fatta da la qualegià Pietro per ordine, e voler di Dio la medefima Chiefagouernò Ho
Papa Grego
tio allo ra bauute Gregorio le chiavi del Ponteficato , fefubito all'Imperatore Henrico
Imp. Hen- intendere, che non voleffe da quel dì innanzi dare altrui per danari i Vescouati,
ele Prelature , per che quefta era apertafimonia , altramente eſſo banrebbe ,e
con lui, e con gli altri , che queftofatto haueffero , proceduto con le cenfure ec
clefiaftiche. Nonfolamente non obbedi Henrico a queftifanti ricordi del Pa
pa, chepriuò ancor affatto delgouerno l'Imperatrice Agnese , perche l'haueffe
voluto ammonire , edirli quello , che in fimile cafofare fi bifognana . Queſt
Signora ſe n'andò in Roma : mapoco foprauiffe, perche di puro affanno, e di do
lore mort . Hora dopo di effere andate, e venute molte legationi , diuentaron
Henrico, e Gregorio amici , e l'Imperatore confermò nel Ponteficato Gregorio,
Simoniaci come foleano in quei tempi fare. Ma effendo Henrico nelle cofe buone piùleg
feomunica giero che vnapenna, e nelle cattiue oltre modo pertinace,non volea lefuefimo
tidal Papa
nielafciare. Perla qual cofa effendo di nuouo ammonito più volte dalPapa
enon
GRE GO GIO
IO VIL ૩૦૬

e non volendo reftarſene , furono dal Papa iſcomunicati tutti quelli , che ne ha Simoniaci
fcomunica.
ucano Vescouati, od altri beneficij per per via di Simonia hauuto . Eper non pa ti dal Papa,
rere d'hauer ciòfatto alla cieca, raunò il Papa in Laterano vn concilio,nel qua
le molti Veſcouifurono, efragli altri Gilberto da Parma Arciuefcouo di Raue
na .Qui diede conto il Papa, e moftrò, perche haueſſe quei Simoniacs ifcomuni
cati,e fpeffe volte diffe,douerfare ancora all'Imperat.il fomigliate,fe egli in que
ftoperfeueraua. Gilberto dunque licentiato il Concilio, perche li pareua d'hauer
occafione d'accufare Gregorio,come colui,che al Ponteficato afpiraua,fi chiamò Cincio Ro
da parte Cincio cittadino Romano , figliuolo di Stefano Prefetto della città , e mano.
giouane temerario,efeditiofo, e fi l'animò contra il Pontefice, promettendoli in
nomedell'Imperatoregran cofe , fe quefto feruigio eſſequito a voglia di lui ha
ueffe . Mentredunque il Pontefice fu la mezza notte di Natale celebra meſſa
infanta Maria maggiore , Cincio, che gli hauea tefi gli aguati , entratoui furi
bundo co'fuoifeguaci , loprefe mentre che egli hauea l'Oftiafacra in mano , e lo
menòin Parione , doue in vna fortiffima torre lo rinchiuse . Intefo quefto il dì Pontefice
- feguente il popolo di Roma , prefe tofto contra Cincio l'armi , e liberato il Pon- fatto
tefice, nefpianò da'fondamenti la torre , e la cafa di quel temerario , e tronco il gione
Cincioca
Ro
nafo a tuttiquelli della fua famiglia li cacciò di koma : Cincio , che eraftato maso.elt
berato dal.
ilcapo, el'autore di tanti mali , ſifuggì via, e per strade oblique, efecrete fi ri Popo o.
couerò nella Germania con l'Imperatore . Gilberto , che hauea tutto questo
machinato , veggendo non efferli riuſcito il diſegno , con vifo tutto fimulato fi
·
licentiò dal Papa , en'andò in Rauenna con animo di far peggio . Percioche e
gli congran promeffe fpinfe Theobaldo Arciuefcono di Milano • e molti altri
Prelati della Lombardia a douer congiurare contra Gregorio . E con quefti vi
17
fu ancoVgone Candido Cardinale di fanta Chiefa , ilqual hauea giàprima fat
Gilber'o
to il medefimo , & era ſimulatamente ritornato in gratia . Ma hora tutto ilfuo da Parma.
animo auelenato fceperfe , & aprì . Eglifece ogni sforzo per accordare, efirin- vittoria di
ger la lega tra l'Imperatore, e i Normani, che eranofopra l'Imperio difcordi, e Henrico iij.
Imp. e fua
con l'arme in mano , folamente per concitarli poi ſopra il Papa. Di che quando fuperbia
hebbe Gregorio notitia , raunò vn finodo in Laterano , epropofte le ragioni , che pa.
contra Pa
lo moueuano a douer ciò fare , priuò della loro dignità Gilberto , & Vgone , e
gli fcomunicò . Mentre che in Roma queſte coſe paſſauano , Henrico guer
reggiando co' Saffoni , vinfe . Per la quale vittoria in mado s'infuperbì , che
facendo vna dieta in Vormatia , ad inftantia di Sigifredo Arciuefcouo di Ma
guntia , hebbe ardimento di comandare , che non fuffe alcuno , che in qual fi vo
glia cofa deffe obbedientia al Pontefice Romano . Mandò anche per quello, che
qui ordinato baiea , Rolando chierico di Parma in Roma , perche publicamen
te a Gregorio ordinaffe , che nelle cofe , che allautorità Pontificia appartengo
no, punto non s'intricasse , e perche ancora comandaẞe a i Cardinali ; che la
fciando Gregorio , fegufero il Pontefice , che effo creato haurebbe . Rolande Papa Henri fcomu
appunto tutto questo efsequi , il perche non volendo Gregorio longo tempofof- co3 . Impe.
frire quefta ingiuria, che al luogo, ch'egli teneua,fifaceua, priuò delle loro digni- tate lo pri .
ua dell'Im
tà, e beneficij Sigifredo, e tutti quegli altri chierici, che con Henrico fentiuano , Perio
V & pri
306 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Permula & priuò medefimamente l'Imperatore isteſſo delgouerno , che all'Imperio toc.
de le paro- caua, & ancora lo fcomunicò . La formula delle parole , con le quali eglila
lede dignità, e l'amminiftratione dell'Imperio ad Henrico tolfe , fù quefia , & in
dell'Imp. lingua volgare a questo modofuona. San Pietro Principe degli Apofloli,afcol
ta, tipriego, & effaudifci meferuo tuo , che in fin da i primi anni mi hai alle.
uato , e fino a quefto tempo difefo dalle mani de gli empÿj , che per quella fede,
che io hò in te , mi hanno odiato , e perſeguitato . Tu miſei buon teſtimonie ,
e lagloriofa madre di Giesù Chrifto , & Paolo, tuo fratello,e nelmartirio com
pagno , come io , non di mia volontà , ma aforza, hò toltaquefta cura del Pon
teficato. Non perche io penfi , che fiarapina l'afoendere legitimamente nella
tua fedia : ma defiderauo di viuerne più tofto in peregrinatione , che occupare
per la fama, e per lagloria il tuo luogo. Io confeffo effermiper tuagratia,e non
per meriti miei fata raccomandata la cura delpopolo Chriftiano , e conceſſa
milapoteftà di legare , e d'afoluere . Sotto questa fiducia adunque , per La
dignità , e tutela della tua Santa Chiefa , io in nome del Padre , del Figlino
lo , e dello Spirito Santo priuo delgouerno Imperatorio , e Regio Henrico Re
Figliuolo dell'Imperator Henrico , per hauere troppo audace , e temerariamen
te pofte le mani nella tua Chieſa , & affoluo infieme dal giuramento , che a’
veri Re preftar fi fuole , tutti quei Chriftiani , che all'Imperio foggetti fono .
Percioche cofa giufta è , che colui , che fi sforza di diminuire la maeſtà della
Chiefa , fia effo della dignità , che hauere fi ritroua , priuo . Appreßo per
ch'egli ha fatto poco conto de' miei , anzi de' tuoi ricordi , per lafalute , e bene
di luifteffo , e de i popoli , e fi è feparato dalla Chiefa di Dio , la quale eſſo de
fidera di ruinare, e mandar per terra con lefuefeditioni , io lo ifcomunico , fa
pendo di certo, che tufei quel Pietro , nella cui pietra,come infudo,eftabilefon
damento , edificò Chrifto Re noftro la Chiefafua . Dopo quefta ifcomunica ſi
trapofero molti afure moto di pace . A quali Gregorio riſpoſe , ch'eſſo la pace
nonfuggiua, pure che l'haueffe Henrico primafatta con Dio . Benfapete voi ,
diceua egli , quanto n'habbia Henrico la Chiefa Romana trauagliata , e quante
voltefia eßo ftato da me ammonito , ch'a miglior vita ſi deſſe, e più cattolici co
fumifeguiffe . E tutto questo noifatto habbiamo per la beniuolentia, e carità,
chefrà me , e Henricofuo Padre èftata . Ne con tutto questo giouato punto
vi habbiamo , coſi ha eglicoſtumi a fuo padre contrari . Diceuano ancor alcu
ni , chenon ſi doueua cofi difatto vn Re ifcomunicare . Et a quefti medeft
mamente riſpondeua Gregorio . Quando Chrifto commife a Pietro la Chiefa
fua , e li diffe , Pafci le pecorelle mie , non ne cauò già gli Rè , e dandoli poteftà
di legare , e difciogliere , non ne eccettuò perſona alcuna , ne alcuno dallaſua
poteftà ritraffe . Ilperche colui, che dice, non poter effer dal vincolo della Chie
fa legato , bifogna che confeffi ancora non potere eßere a modo alcuno dalla po
tefià dilei affoluto,efciolto . E chi quefto cofi isfacciatamente nega, ſi diſgiun
ge , allontana afatto da Chrifto , e dalla Chiefafua . Hora hauendo Hen
rico le cenfuredel Papa intefe, fcriſſe tofto a molte nationi,e Principi, moſtran
do quanto fuffe contra ogni debito ftato dal Pontefice ifcomunicato . Al
l'in
GREGORIO VII . 307

Pincontro Gregorio non folamente con lettere , e con parole : ma con ragioni an
tacor , ccon teftimoni moftrana hauere con gran ragionefatto ciò, che contra Hen
erico effequito haueua. In questo eßendofi vna parte del regno ribellata ad Hen
rico , e ponendofi i Saffoni in punto perfarli vna graue guerra , i Principi del.
Alemagna, che dubitauano , che qualche gran calamità non ne nafceffe , fa
cendone parlamento fi rifoluerono , e conchiufero , che fe Gregorio paſſato in
Germaniafuffe, li farebbe Henrico tutto humile andato a chieder perdono : il
che Henrico con giuramento douerfar promife . Moffo da quefte promeffe il Papa và
Papa, e dai preghi dell'Arciuefcouo di Treueri Ambaſciator di Henrico , fi ri verfo Augu
fta , & è in
foluette di paſſarne ad Auguſta . Mapoftofi in cammino , e giunto a Vercelli contra o
inteſefecretamente dal Vefcovo di quefto luogo, ch'era Cancelliero del regno d' dall'Imper.
in Lombar.
Italia,come Henrico fe ne veniua con groffo effercito,e confellone animo contra dia .
di lui . Intefoquefto il Pontefice lafciò l'incominciato viaggio , e fi ritirò den Imper
Herico iiij.
.s'hu
tro Canoffo terra sù quel di Reggio , & alla Conteſſa Mattilde foggetta . Què milia al Pa
venneHenrico fubito con tutte lefuegenti, e pofto giù tofto ogni ornamento re. pa.
gio, colpiede ignudo,per commouerne più a compaffione legenti,alla porta del.
la Cittàfe ne venne; e dimandò humilmente, che lolafciaffero entrar dentro. Et
effendolinegato patientemente loſofferſe, ò diſſimulò diſoffrirlo , ancor che per
l'afpra inuernata, ch'era,ogni cosa agghiacciata,e piena di gielofi vedeffe. Egli
fiftette tregiorni continui nel borgo di questo luogo , chiedendo continuamente.
relas
perdono. Finalmente a prieghi della Conteſſa Mattilde , d'Adelao Conte di Sa
uoia,e dell'Abbate di Clugnifù pofto dentro, & affoluto, e riconciliato confanta
Chiefa.Efù colgiuramento confermata la pace , e piena obbedientia promeſſa .
, Lips
Laformula delgiuramento,che'l Refece, fù quefta. Io Re Henrico conchiufa la . Formula
pace a volontà di Gregorio VII . noftro Signor, affermo, e prometto douer offer- del gura
mento fat
Juday
narne ipatti, e con effetto far, che poſla il Pontefice con tutti ifuoi ficuramente to dall fm .
21110 doue più li piacerà,andarfene,efpecialmente per li luoghi all'Imperio noftrofog per Henri.
to al Papa,
getti,e che per me non mancherà, ch'egli poſſa liberamente, douunque vorrà,del
la autorità Ponteficiaferuirfi. E cofi giuro di douer tutte queste cofe offeruare,
In Canoffo a' vent'otto di Gennaio,nella XV. inditione. Paſſate,e conclufe tut
te queste cofe, per varieftrade fe ne ritornarono tutti , ciascuno allapatriafua.
o
Nelritorno che Henricofaceuaper Pauia , li morì Cincio per vnafubitafebre ,
Thel'affali. Manon già per la morte di queſto cofi cattino buomo firefiò Hen
rico di volgere di nuouo l'animo alla fua maluagia natura E con rompere Rodolfo
Duca di
gli accordi della pace , che con Gregorio conchiufa haueua , a tanto fde Saffonia ,
gno i Principi dell'Alemagna ne moffe , chefacendo di lui quel conto , che d'vn eletto Imp.
perfidofare fi doueua,crearono Re di Germania Rodolfo Duca di Safsonia. Hen
rico dimandò prima al Papa , che bauefse voluto fpauentar con le fcomuni.
Tre fangui
che Rodolfo , perche occupato il fuo regno hauesse . E non hauendo potuto Π ' fi fatti
quefto ottenere , fece n'esercito , e venutone col fuo auerfario a battaglia , d'arini frà
moltofangue dall'vnaparte , e dall'altra ſiſparſe , e fù la vittoria dubbia, ne rico 1-1. &
quale di lorofi vincesse , fipuote conofcere.Mandorono poi amendue i loro ora Rodo
Duca fdi
zori al Papa , ciascuno perfuo partegiano chiedendolo . Ma non fece il Papasallonia .
Ꮴ 2 altra
NA
308 PLATI DELLE VITE DE PONT.

altra rifpofta loro , fe non che deponessero l'arme . Fùfrà quefti due Principi
fatto ilfecondofatto d'arme, ilqualefenza vantaggio delle parti fi diftaccò.Ne
terzopol, chefù aßaiſanguinoſo, perche pareua , che fuſse reftato alquantofu
periore Henrico , Rodolfo mandò a chiedere lapace , & egli non volleparola
vdirne, anzi di nuouo fcrifse al Pontefice , c'hauesse voluto fcomunicare Ro
dolfo , che cercana di torli il regno . E perche il Papa ricufaua difarlo , intar
Nicefuro.fi tofdegno Henrico venne , che non penfaua notte , egiorno altro, che all'vltima
fa Imper.di
Greci fac ruinadel Pontefice . In quefto, perche nel Chriftianefimo non fufse luogo , che
ciandone difeditioni trauagliato non fufse,fù Michiele con Andronico il figliuolo da Ni
Michie e
Imper. ceforo , cognominato Bucamoro, priuo dell'Imperio dell'Oriente , chefenefug.
gìperò in Italia a Gregorio , ilquale fcomunicò Niceforo , e diedea Ruggiero
feudatario di Santa Chiefa il carico di douer Michiele nel ſuo Imperio riporre.
Volendo Ruggiero obbedire , fece vna groſsa armata , e lasciato in Italia vafuo
figliuolo minore del medefimo nome , fe ne passò con Boemondo l'altrofigliuolo.
Domenico Fù l'armata primieramente nella Vallona, poi n'andòſopra Durazzo ,parendo
Siluio Duce li Città importantiffimaper questa imprefa , e l'afsediò . Ma Dominico Silvio
di Venetia
in fauor di Duce de' Venetiani,che Niceforo fauorina,fi ritrouò quiprefto, e difcacciò Rug
Nicefoto
Imper. giero da quello affedio , benche non nefentifse , e riceuefse egli men danno ,che
ilfuo nemico . Manon passò molto , che fu Niceforo da Aleffio cognominato
Magno , e Capitano delfuo efsercito della libertà priuo , e della Città , laquale
Aleſſio , come fi ritrouaua hauer loro promeso , diede per tre giorni afoldati
afacco. Niceforo hebbe la vita in dono : ma con quefta conditione, che fiveftif
fe monaco , e ne menaſſe il rimanente dellafua vita in vn monafterio. Ho ve
dendo Gregorio , che alcuni feditiofi vefcoui ne concitauano Henrico contrala
Chiefafanta , raunato vn gran finodo, comandò a Gilberto Arciueſcono diR4.
uenna , chefuperbo , & maligno conofcena , chefotto pena di fcomunica nonfi
fatte dal doueffe più altramente nell'officio Vefconale , nèfacerdotale intromettere. Ef
Prouifioni
Papa per fendo ancoraftato chiamato in Roma come colui, che ſe ſteſſo , e lafua confcien
acquietate
ideafapeua , non vi era voluto venire . Di che altra pena , che di efferefcomuni
la Chriftia- cato non meritaua . Scomunicò anche Rolando da Triuigi , perche eſſendofta
sità .
to deſtinato legato , per raffettare con Henrico le cofe di Santa Chiefa, hauea
confperanza di conseguirne vn Vescouado , difcordiaſeminata , e non pace.
Non la perdonò anche ad gone Cardinale di S. Clemente , per efferfigiacon
Cadolo Vefcovo di Parma in quelle diſſenfioni accoftato. Nel medefimofino
do creò tre Legati de latere , Bernardo diacono , vn'altro Bernardo Abbate di
Marfilia , & Odone Arciuefcouo di Treueri , perche andaffero nella Germania
a concordare le cofe di Rodolfo , e d'Henrico . Percioche ben vedea queftofa
uio Pontefice , cheſe non fi togliena quefta difcordia via , era per apportarne
on di gran calamità al Chriftianefimo . Eperch'eglifapea di certo, che nonfa
rebbono mancati de' cattinelli, chefifuffero trapofti in quefto negotio , per im
pedirlo, poi che la difcordiafacena per loro,fcriſſe per quefti medefimi legatia
molti Principi lettere di quefto tenore. Perchefappiamo, quanta fia l'imbecilli
sà¸lacupidità,e l'ambitione de gli huomini, vogliamo, e comandiamo, che nonfia
alcuno ,
GREGOGI O VII. 399
INT.

*** alcuno, di qualfi voglia conditione fifia, o Ré, o Arciuefcono, o Conte, ofolda
to , che babbia ardimento d'opporfi per qualfi voglia via a' Legati naftri , per
che non effettuino la concordia , e la pace , che effi procurano in ncme nofroi e
queltemerario, che à quefto noftro disegno, & ordine fi opporrà , & impedirà
Legati uoftri , perche questa pace effettuare non poſfano , ſia tosto ifcomunica
to, e nellapiù afpra cenfura incorra , che può dallafedia Apoftolica nafeere ; e
diquella vittoria , ch'egli con l'arme acquistata hauele , lo priuiamo , almeno
perchefi confonda , e con vna doppia penitentia fi conuerta . Ordinò ancor'il
ICT
Papa a' Legati, che faceffero vna dieta in Germania, e maturamente vedeffero,
efi rifolueffero, a qual di quei due Rè la ragione di quel regno darfi doucffe , e
con confentimento dellapiù fana parte glielo deffero, che eſſo haurebbe poi con
le fermato, quanto effifatto , e conchiufo haueffero , l'aut orità del Signore Die, e
difan Pietro interponendoui ,che è quella , di cui maggior effer non può. In que- ti
Decreti fit.
fto mezo ,perche la Chiefa Romana non veniffe a fentir danno per cagion della fimoniaci.
contra i
fimonia,fece onfinodu i nel quale, per troncar quefto morbo, confermò i decre
tide' paßatifotto questaformula di paroles Seguendo i veftigÿj de' fanti Padri,
comeneglialtri Concilij fatto hobbiams , con l'autorità del grande Dio vo
imal gliamo , e confermiamo , che da queſta bora innanzi , chiunque bauerà , eri
ceuerèdaperfonalaica , esecolare , vefcouato, monafterio, ò qualſi voglia al
N Ci trobeneficio, non s'intenda effer a nefun conto nel numero de gli altri vefcoui,
a t
Abbati, o Chierici, ne poffafotto pena di ifcomunica nelle Chiefe de gli Apofto
ione, lientrare ,fe prima riconofcinto itfuo errore , non muturà il luogo ambitiofa.
mente acquistato . Con le medefime cenfure leghiamo li Re, i Duchi , e Princi
maferas
Head pi, cheardiranno di dar a chi fi fta , contra ogni debito, i Vefcouati, o l'altre di
gnità ecclefiaftiche . Confermiamo anche la ifcomunica ragioneuolmente data
traine
contraTheobaldo Arciuefcono di Milano , contra Gilberto Arciuefcone di Ra
wenna, contra Rolando Vefcovo di Triuigi e Pietro già Vefcovo Redonenfe ,
hora occupatore della Chiefa di Narbona, della medefima cenfura danniamo .
Noidipiù la gratia di San Pietro neghiamo , e'l entrar in Chiefa vietiamo,fin
r c h e r che pentitifodisfacciano , a tutti quelli , (o che ſiano Normanni , o Italiani , 0
De
di qualfi voglia altra natione) i quali a' qualunque modo offenderanno , o da.
nificheranno la Marca d'Ancona , il Ducato di Spoleti , la campagna di Roma,
la Sabina , quehdi Fiuoli , quel di Prencfle , quel di Tufcolano , quel d'Alba
no, con quanto della contrada de' Volfci , e della Fofcana è volte al mare . A
quefto aggiunto il monafterio di San Benedetto con tutto il territorio Caſſinenſe
Th
t (che e hora l'Abbadia di San Germano) e Beneuento ancor'in Abruzzo. Che
A l
Se alcuno di quefti pretende hauer giufta caufa di poter ricuperarfi quello , che
fia lor fato tolto , e dimandato , e non refos dimandilo per via ordinaria da noi,
odagli officiali noftris che non eTendo lor fatta giuftitia,ci contentiamo che al
E Phorapoffano le cofe per loro foli ricuperarfi , e da Cbriftiani , non daladro.
nis ecome a coloro fi conuiene di fare, che le proprie lor cofe, anzi chele altrui,
vogliono e che l'ira del Signor Iddio , e di San Pietro temono . E conferm d
ancora di nuouo il Papa la ifcomunica contra Henrico con 4quefle parole ;
7 3 S. Pie
1310 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Vn'a'a S. Pietro Principe de gli Apoftoli, e tu Paolo dottor delle genti , io viprego,
frommuri
cae priua che mipreftiate vnpoco gli orecchi, e che vogliate effaudirmi , poi che comeht
tione
riata daulio
Pa a dir il vero , cofi fiete voi difcepoli, & amatori della verità. to ho toltaper
"
pa contra la verità quefta caufa, accioche i fratelli miei , la cuifalute defidero , fopradi
Imp Hari
coinj. mepiù volentieri fi ripofino , efappiano , che confidando nel vofiro aiuto , dopo
di quello di Chrifto, e dellafua benedetta madre, io a' cattiui reſiſto', & a'fede.
lifoccorro. Perche io nonfone di mia volontà in quefto luogo montato: ma con
tramia voglia , epiangendo , conoſcendomi indegno d'una tanta dignità. Que
fto il dico,perche non io voi, ma voi me eletto hauete , e mi bauete sù le spalle
vn pefo grauiffimo pofto . Ma mentre che io per voftro ordine afcefo nel monte
grido , & moftro à popoli le loro fceleranze , & àfedeli i loro peccati , nefono
contra di me le membra del diauolo inforte , ponendomi fino al fangue le mani
fopra . Percioche leuati sù i Principi della terra , e con loro congiurati ancor
alcuni ecclefiaftici contra il Signor , e contra voi che Chrifti del Signorfiete,
hanno queste parole dettes Rompiamo quefte catene , con le quali allacciatici
tengono , fcotiamoci il giogo , che pofto ci hanno . E tutto questo perfarmi
morire,o in efilio mandarmi . Et vn di costoro fù Henrico , ilqual Re chiama
no efigliuolo dell'Imperator Henrico, e ha troppofuperbamente alzate contra,
la Chiefa di Dio le corna . Coftui congiurato con molti Veſcoui Italiani, Fran
cefi , e Germani, dopo che eglifi vide dalla autorità voftra aftretto,anziforzas
to', volontario nella Lombardiaſe ne venne , e tutto humile dimandò , che io
dalla scomunica l'aßolueffi . Credendo io , che egli pentito veniſſe , lotolfiin
gratia, & il comunicare co' fedelifolamente li refi, non già il regno , del qualit
finodofatto in Roma l'haueua ragionevolmente depoftoi ne donai licentia afud
diti del regno, che nellafua obbedientia, e fede ritornaffero ilchefeci,accioche,
fe egli baueffe menato in lungo di riconciliarfi co' conuicini , iquali trauagliati›
del continouo haueua , e non haueſſe voluto le cofe ecclefiaftiche, e profane, che
tolte haueua , fecondo il tenor de gli accordi reftituire, fifuffe e con le ifcomuni.
che , e con l'armi potuto tener àfreno . Mofsi alcuni vefcoui , e Principi della
Germania , che erano ftati gran tempo da quefta beftia veffati,da quefta oppor
tunità , in luogo di Henrico, che per lifuoi flagity priuarono del regno ,crearo
no lor Re Rodolfo ilqual come modefto, e buon Rè , mi mandătoſto iſuoi ora
tori , perche iofapeffi , come haueua sforzato tolto lo feettro , come eraper
douer anoipiùtofto obbedire , che à quelli, che gli haueuano dato il regno, non
baueuafatto . E che era per eßerfempre figliuol obbediente al Signor Iddio,
ànois e perche folfimo certi , che egli ci dicena il vero , ci offerſe ifigliuoli in
pegno , All bora Henrico fdegnato ci pregò , che haueffimo voluto con ifcomu
niche far reftar Rodolfo à dietro dal regno . Riſpoſi , voler veder, à cui di ra
gione il regno competeſſe , e douer à quefto effetto mandarci i Legati, che io pai
giudicato n'haurei. Non volle Henrico , che i Legati noftri lo vedeflero , efece
olte perfone ecclefiaftiche, e fecolari morire, profanò ,efaccheggiò molte Chie_
foclegole per ciò con le cenfure di Santa Chiefa . Il perche io nelgiudicio di
Dio confilando , e nella mifericordia di noftra Signora, enella autorità voftra
foften
GREGORIO VII. 311
foftentandomi , ifcomunico Henrico, e fuoifautori, e di nuouo la poteftà regia li
tolgo . Efcioltii fedeli da quel giuramento , che fifuol nel fedebomaggio a' Re
preftare, vieto loro , che non debbano in cofa alcuna ad Henrico obbedire ; e che
debbano accettare, e prender per Re Rodolfo , che molti Principi di quel regno,
depofto Henrico,s'hanno per lor Principe eletto. Percioche giufta cofa e, che co
me merital'heretico,e tontumace d'effer priuo dellefue facoltàs cofi è degno Ro
dolfo , ch'è per lefue virtù caro a tutti, d'effer dellapoteftà, e dignità regia ador
no Hor sù adunque, fantiffimi Principi degli Apostoli , confermate con l'auto
rità voftra quanto io hodetto, efatto, accioche ogn' pnfappia, econofca, che co
me voi potete legare,efciogliere in cielo, cofipoffiamo ancor noi dare,e torregli
Imperij,i Regni, i Principati, e quantofipuò qul in terra da gli huomini poffe
dere.Chegiafe voi potetegiudicar quelle cose che a Dio appartengono,che dob
biamopenfar di queste inferiori,e profane ? E fe à noi tocca di giudicar de gl'an
geti predominanti a'fuperbi Principi , chefi dee dire, che far dobbiate de ferui
loros Imparino hoggi i Re, egli altri Principi del mondo con l'eſſempio di Hen
rico quello,che voi in Cielo poffiate, & in quanto conto ftate appreffo di Dio; e
cofi vadano poi più ſoſpeſi nel far poca flima de' comandamenti di S. Chiefa. E
facciatepreftofopra Henrico qnefto giudicio,perche conofca ogn'vno, che'l figli
uol dell'iniquità non cade a cafo dal regno : maper voftra opera . Defidero ben
questo io da voi, ch'egli fi penta , e per voſtro mezo nel dì del giudicio meriti di
confegnir lagratia del Signor. In Roma a' 7. di Marzo nella terza indittione ,
Dipiù quefto Papa ifcomunicò , e priuò della Chiefa di Rauenna Gilberto au
tore di tutte queste difcordie , & herefie , che paſſauano , e comandò a tutti i "L
cbierici di quella Chiefa , che a Gilberto in cofa alcuna non obbediffero . E perche
non reftaſſero quei popoli fenza Paftore, vn'altro Arciuefcono vi mandò con in
tiera poteftà , perche togliendo dalle menti de'fedeli la herefia di Gilberto, nella
Scifma XX.
fede catolica li confermaffe.Irato maggiormente per quefte cenfure Henrico pre- nella Chie
fa
fe it vefcono d'Oftia , che dallafua legatione fi ritornaua, e raunati infieme quei a Rom.rto
Gilbe
Vefconi , che nella peruerfa fua opinione concorreyano , creò Gilberto Arciue- da Parma
fcono di Rauenna Pontefice , e lo chiamò Clemente . Et effendo in quefto traua- Antipapa
creato dali
gliato da' Safsoni, lafciò il nuouo Pontefice, e sopra quest o nemico fi mofse . E Imper.
facendonifatto d'arme, con gran perdita de'fuoi fu vinto. Rodolfo, che reftò vit
toriofo della battagiia, efsendoui ftato ferito , fi ritrasse alquanto da quel luo
go, e fu poi ritrouato morto . Vogliono, che tanto spauento hauesse Henrico per
quella rotta, che apena in capo di 17. giorni comparse . Nel qual tempo i Gers
mani haueano in luogo di lui vn fuo figliuolo del medefimo nome eletto , chefù
Henrico Quarto chiamato . Amendue quefti il padre , e'l figliuolo ne passarono
poi congrosso essercito in Italia per riporne Clemente nella fedia di Pietro in
Roma. Et hauendo Mattilde con vno essercito incontra, con vna leggiera batta
glialavinfero . Questa donna dopo la morte del marito fi era poco auanti rima
ritata con Azzo Marchefe da Efte, che era parente del fuo primo marito, & a
lei nel terzo grado diaffinità congiunto il perche quando essa l'intefe, a perfia. Heneses
Hap
fon: di Gregorio fece con Azzo il diuortio . Hora hauendo Henrico ful- Par. i .
V 4 meg
312 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Roma con fello


Henrico meggiano infieme con AZZO fuo marite vinta , ne passò ſopra
Imper afle ne animo . Et accompagnato ne' prati di Nerone fe n'entrò col fuo Clement
cia Roma, nella città Leonina, e profanando la Chiefa di S. Pietro, ne abbattè iportici ,
e vi entra
& affidiail medefimo fece della Chiefa di S. Paolo . E veggendo non poter entrare in Ro
Papa in ca
Isa ma , fe ne andò alla volta di Tiuoli i d'onde come da vna rocca , correua ogni di
gelo. fopra il contado di Roma. Et tanto guafto vifece, che non potendo più i Romani
fuffrirlo, haurebbono con ogni loro difauantaggio accettata lapace . Hauuto di
ciò Henrico per via delle fpie notitia,fi accoftò colſuo effercito in Roma, & afuo
bell'aggio vi entrò . Il Pontefice, che nonfi fidaua molto nel popolo,fi ritirò to
flo nel caftellofant'Angelo, doue ftette molti di affediato , defenfandofi valoro.
famentecon quellegenti, che vi erano dentro in guardia. N on hebbe la medefi
mafortuna vn nipote di Gregorio , il quale inquel tumulto nel Settizonio di Se
uero fi ritirò, e non potendo la batteria , che vedeua darfi , ſoffrire , laidamente
fi arrefe . Intefa in quefto Henrico la venuta di Roberto Guifcardo Duca di Pi
glia , che in fauore di Gregorio veniua , e parendoli di non douere aſpettarlo, fi
volfe tutto àgli inganni , e mandando il Veficuo di Clugni al Papa, lifece inten
dere, comefe effo fi rifolueua di incoronarlo in Laterano , ſe neſarebbe toflo vo
lando ritornato con tutte le fue genti in Germania . Il popolo di Roma anche
inftaua per questo, e pregaua molto il Pontefice , il qual diceua voler farlo,pu
re che Henrico riconosciuto ilfuo errore haueffe, & haueſſe dimandato perdono,e
fi fole corretto . Non volle Henrico mai farlo . Onde perche intendeua eſſere
non molto lungi Guifcardo col fuo effercito , fè publicamente in Laterano il fuo
Guifcirdo Antipapa Clemente della Corona Pontificia ornare,efu queft'attofatto dalve
in Romae fcouo di Bologna , da quel di Ceruia , e da quelli Modena . E dopo quefto me
1.
Roca pre nandofene Clementefecofe ne andò tofto in Siena . Guifcardo entrando in Ro
maregia
1a , efd.Gi
repte che ciando
maper,laeporta Flaminia
rouinando contra
il tutto finovoglia del popolo
all'arco trionfale, di
cheDomitiano
gli s'oppoſe
. ,Haueano
andò brui
fardo No.
anno
cadi Du- Romanifortificato il Campidoglio , e qui valorosamente fi difenfauano da Gui
Puzla
& Pontefice Scardo , che baueua anchegià preſo il palazzo di Laterano . Faceudofi ogni di
liberato.
adunque moltefanguinofe fcaramuccié, fu quella parte della città rouinata, che
èfrail il Campidoglio , e S. Giou, in Laterano, efinalmentefù prefo il Campido
glio àforza , e spianato quaſi a par del terreno . Hauendo finalmente prefa Ro
ma, e datala afacco a'føldati, ſe ne paſsò Guiſcardo da Caftel Sant'Angelo, do
ne asediato il Pontefice fi ritrouaua , e dopo molte calamità , che fofferte baue
ua, lo liberò, e nel menò feco il Salerno . Doue non molto poi, hauendo ftrenua ,
ma trauagliatamente tenuto il Ponteficato dodici anni , vn meſe, e tre giorni ,
fantamente moria' 24. d'Aprile . Fù ſenza alcun dubbio accetto al Signore per
lefue molte virtù perche egli fù giuft , prudente , mifericordiófo , auuocato
de' poueri , delle vedoue , e de
' pupilli , vnico , & valorofo difenfor della Chiefa
Romana contra gli heretici , i cattiui Principi , che diſegnauano di occupar(i
le cofe ecclefiaftiche aforza . Creò quefto Pontefice in più ordinationi affai Car
dinali, de' qualifi trouafolo il nomedi tre Card Vefconi, vndeci Preti, e cinque
Diaconi, chefona in tutto decinque chefurono .
Oto
GREGORI O VII, 313
Otone Caftiliono da Rems,Francefe Monaco Cluniacenfe,Yefcouo cardina
le Oftienfe,che fù poi Papa Vrbano I I.
Gregorio....Vefcouo card.Sabino .
Pietro Igneo Tofcano Vefc.card.Albano.
E Deodato....prete card.di S.Pietro in Vincola,co'l tit.di S.Eudofia , fcriffe que
fti vn libro de' Canoni .
Natro... prete card.del tit.di S.Cecilia.
Innocentio.... Romano , prete card.co'l tit.di S....
Leone...... prete card.tit.di S.Lorenzo inDamafo.
Benedetto....'prete card.con tit.di S.Pudentiana, del tit.di S.Paftore .
Giouani...Francefe Monaco, & Abbate Dolenfe prete card.col tit.de' SS. Sil
ueftro,e Martino in Monti.
Gratiano... prete card.col tit. di S....
Gebezzo...Monaco , & Abbate del Monafterio de'SS. Bonifacio , & Alcffio
nel monte Auentino prete card.col tit.di S....
Cunone...Germano prete card.col.tit.di S.Anaftafia.
Benedetto...prete card.col tit.di S.Praffede .
Rainerio... Tofcano Monaco Cluniacenfe Abbate di S. Lorenzo fuori delle
mura di Roma, prete card.col tit.di S.Clemente, che fù poi Papa Paſcale II.
Hermano ...... Diacono card.di S. …………….
Gregorio ...... Diacono card.nella Diaconia di S.Sergio e Bacco .
Bernardo ...... Diacono card. nella Diaronia di S.Mariain via Lata .
Crefcentio Romano, Diacono card.nella Diaconia di S. ....
Giouanni ... Diac.card.che fù poi Archidiacono della S.R.C.
Gregorio ... Diac.card.col tit.di S. ....

49 ANNOTATION E.

Hoicinque librin fcritta la vita, ei gefti di quefto Gregorio cofi celebre, & ec
celente Pontefice.Haueuo io animo di fcriuere qui alcune cofe di lui affai degne,
nè dal Platina , nè da altro autore tocche , ma veggo hauere di maggiore luogo
bifogno, che quefto non è, doue io vò folo breuemente alcune poche cofe anno
10 tando. Queftofolo dirò, che quefto gran Pontefice fu vnico difenſore, & afferto
re della libertà ecclefiaftica.E benche perfera fantiffin.a fuffe, come quafi infini
ti autori del fuo tempo fcriffero, non puote però fuggire la inettiffima opinione
delle genti volgari . Perche da alcuni fu egli chiamato negicmante , da alcuni
altri Simoniaco, dal quale vitio fù egli alieniffinio, e da altri fanguinario, & di al
tri fimili nomi . Ma tutto quefto era in gratia dell'Imperatore, col quale egli , per
ricuperarnese difenfarne la libertà ecclefiaftica, che quel tiranno opprimcua, ne
hauea grauiffime inimicitie contratte . Ma altroue di ciò più a lungo ne tratterò.
Diquefto Pontefice molte cofe notcuoli feriuono Lamberto Scaphnaburgenfe
monaco Iferueldenfe , Leone Veſcouo di Oftia nel iij.lib.dell'hift.Cafinenfe , O
tone Vefcouo Frifingenfe uel fefto , e fettimo lib. delle fue hiftoric , & akri
molti .

VITTO
$314 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

VITTORE 1. PONT. CLX.


I
Facha

Creato dul.08 . a' 24 di Maggio .

1.1
...

t
Con

ITTORE Terzo chiamato prima Defiderio Abbate di


Monte Caffinofu fatto Pontefice, e toflo tolfe la parte di Gre.
gario . Il perche crederei , che anch'egli vauele per nimico
Papa auene
natonci dis Henrico; per la cuifraude (come Martino ferine)fù di veleno
Meifa. morto,che lifù pofto nel calice,mentre ch'eglifacrificaua. Vi
cenzofente altramente, perche vuole, che morisse di difente
ria : Ilche non è però alieno dal veleno , che fi è detto perche quelli , che pren
dono il veleno ,per la corruttione, chefi fà de gli inteftini , vengono ageuolmente
in difenteria . Efe Guifcardo nonfufse troppo prefto morto ,fenza alcun dubbio
vendicato l'haurebbe percioche bauendo egli hauuto vna vittoria de Greci,
passato in Corfu mori,in Cafopoli, che è vn capo dell'Ifola . E perche Boemondo
fi ritrouaua afsente, Ruggiero,ch'era il minore figliuolo, nel Ducato di Puglia li
fuccefse. Vogliono che in quefto iftesso tempo quafi per tutto il mondo fifentisse
Toledo 10 granfame . Con laqual occafione il Re di Galitia in Spagna prefe Toledo , che
1 da²roftti haueua molti anni tenuto afsediato , e cofi quefta città firicuperò dalle manide
a', Staciei. Saracini . Henrico facendo nella Germania co' $ afsoni vnfatto d'arme, fu vin

to con perdita di quattro mila de fuoi . E fù volontà di Dio , perche fireftafse


pur diperfeguitare, e trauagliare la Chiefa Santa . Scriuono alcuni, che in queſli
tempi fi vedefsero molti prodigy ,perche gli vecelli domeftici, come on le galli.
nejle ochesi palombizi pauoni,ſe ne fuggirono
' alle montagne , e diuentarono fel
maggie ipesci de fiumi, edel mare in gran parte morirono . Molte città furono
talmentefcofse da terremoti , che la Chiefa maggiore di Siragofa , celebrandofi
vespro,andò giù, ammazzò quäti dentro v'erano fuori che duefoli,che refta.
rono miracolosamente viuisil diacono ,e ilfoddiacono . Alcuni dicono, che in que
fo tempo fufte da mercatanti trasferito in Bari il corpo di San Nicolò , doue in
gran flimafi tiene, e lofcriue nella fua hiftoria Martino Scoto perfona di grm
„dottring:
VRBAN O II. 2 315

dottrina,e bontà . Et Vittore, ingratia del quale Deodato riduſse in ordine illi
bro de' Canoni,nel decimofefto mefe del fuo Papato, non fenzafufpitione di ve
leno,comefi è detto,mort a'fedeci di Settembre . Creò quefto Pontefice vn folo
Cardinale Diacono , che fù, Fra Leone , cognominato Morficano,monaco Caffinen
fe, Diacono Card.dı San...

ANNOTATION E..

Leone Morficano monaco di S.Benedetto, & Vefcouo d'Oftia nel terzo libro
dell'hiftoria Caffinenfe fcriffe diligentemente la vita , & i fatti di quefto Pontefi
ce,ilqualefù certo degno del Papato,c di fuccedere a Gregorio Settimo. Mori in
monte Caffino, dou'era ftato auanti il Ponteficato Abbate, iui fù con quefto tito
lo fepolto. Caffini in monafterio S.Benedicti,Victoris III. fepulchrum. E vifono
poi di più alquanti verfi latini, che non vogliono in fomma dire altro , fe non che
fu nobile, nacque in Bencuento , era prima chiamato Defiderio , fù monaco , &
Abbate di Monte Gaffino, poi cardinale, e finalmente Papa , e fù chiamato Vit
tore Terzo.

deris
Jelam VRBANO II. PONT. CLXI .

Creato del 1088 a´ 12. di Marzo.

que
omg

Tel
712
016
AN F
RBANO Secondo, che fi prima Otone, ò Odone chiamato,fù pri
!
CRY ma monaco Ebomacenfe ,poi Cardinale d'Oftia, e finalmente Papa
in capo del quinto mefe dopo la morte di Vittore . E fù Vrbano di Ruggiero ,
tanta dottrina,e bontà di vita, che lo faceuano degno di qualfi vo- do
e Bomon
fra ellt
gliagran magifirato . Hora Ruggiero,parendoli con la morte di Gregorio , e poi cobattono
infiemeper
di Vittorepotere col nuouo Pontefice fare delle cofe , passo tofto armato fopra ilDucat
lo ftato difanta Chiefa,e prefe aforza, e tolfe a Romani , & alla Chiefa quato e Puglia.
da Capouafino al Teuere , Vrbano, che nonfi fidaua molto de' Romani, c'haue
uano
316 PLTA INA DELLE VITE DE ' PONT.
24
1 ano auanti moſtrò anch'eſſi di volerfare nouità , ſe n'andò in Melfi per douere
Jaunarui vnfinodo . E per poterepiù ficuramente andarui, comandò a Ruggie.
•,& a Boemondo, che contendeuano inficme fopra il Ducato di Puglia, che de
poneBero l'armi con quefta conditione , che Ruggiero doueffe a Boemondo NA
parte della Puglia lafciar, il resto perfe teneffe.Hauendo dopo queſto il Papa
quietate afuo modo le cofe d'Italia, e raffettato lo stato difanta Chiefa, quanto
per lui in tempi coſi turbulenti fi puote,ſe ne paſsò in Troia, per riconoſcer quel
clero,e corregger la vita d'alcuni cattivi,che iui erano.In questo mezo Boemon
da, mentre che Ruggiero il fratello guerreggiaua contra Saracini in Sicilia , ob
cupò a tradimento Melfi . Siche ritornato tofto da Sicilia Ruggiero con venti
mila Saracini, che egli afoldó , aJedidftrettamente in Melfi ilfratello , che conle
genti, che v'haueua, valorosamente fi difenfaua. Non vedendo adunque il Pon
Papa pala tefice luogo alcuno d'Italia quieto, fipofe in camino per pafarne in Francia . E
in Francia. giunto in Piacenza , vifece rn finodo , nel qualefrenò mirabilmente la licentia
d'alcuni Prelati. Indi paffato in Francia,fipofe in cuore vna imprefa affardegna:
Cócilio di E raunato in Chiaramonte vn Concilio , talmente animò i Principi della Pran
Chiaramo cia a douer andar a ricuperar Gierufalem , che era stata gran tempo in poter
te.
Crocima p de' Saracini , che nel MXCIIII. fi ritrouarono armati in campagna per queſta
Ja ricupera impreſa trecento mila huomini, che comefoldati di Chrifto la imprefa, e'l fegno
tione diter
1 fanta
300. di
mila della Croce portauano . Fatto quefto , fe ne ritornò tofto Vrbano in Italia , per
foldati. douer alla medesima impreſa ancora gli Italiani animare Non reftò in questo
mezo Henrico perfona perniciofa ,e maluagia, di prouocar Roberto Conte di Fian
dra,efarli laguerra,per difturlo ཉྩ da quefta cofi fanta imprefa . Molti feguirono
vn certo Pietro heremita di gran fantirà , e pasando per la Germania , e perla
Vngaria , ft condufero in Coftantinopoli ; e dietro a quefti non molto poi fegui
Imprefi
terr a. rono tre fratelli Gotifredo , Euftachio , e Baldouino , cognominati Boglioni,
a fantdi
Gotifiedo , Conti di Borgogna , e valorofiffimi cauallieri . E di più il Vefcovo di Pois , Ra
·
cEuftachio
Baldoui mondo Conte di fanto Egidio , Vgone Magno fratello di Filippo Re di Francia,
Lo Boglio due Roberti , l'vno Conte di Normannia , l'altro Conte di Fiandra , e Stefano
ni.eli altri Conte di Ciare ; iquali paſſate l'Alpi con groſſo eſſercito ne vennero in Italia.
principali .
Princip
chandara Doue vifitati i luoghifanti in Roma, & hauuta la benedittione del Papa , paf
no alim farono in Brindisi per imbarcarſi per l'Albania . Ma perche non era queſto
Prefidites porto capace per tante genti , fe n'andarono in Bari vna parte , vn'altraad 0
rafint..
Boenonto tranto,per imbarcarfi . Boemondo, che come diceuamo, bauena occupato Melḥ,
lia và a !!Pu acceso da vn defiderio digloria , lafciando Melfi , anch'egli a questa imprefa con
Ducidi
preia di gli altri andò , menando feco dodici mila elettifoldati Italiani . Il valor , e ge
a fania, nerofità di Boemon do moffe talmente Ruggiero il fratello , che pofte giù l'ar
mi , anch'egli diſe voler , che quanto eſſo haueua , fuſſe col fratello comune .
Pietro he Eli diede per compagno in queſta imprefa Tancredi ſuo figliuolo, che come ani.
mica. mofo garzonetto defideraua d'andar col zio . Era già Pietro heremita giunto
Infelice
principio in Coftantinopoli , Galloggiato ne' borghi , tanto danno faceuano i fuoi licen
dell'impr-
ja di tera tiofi follati a Greci, che incominciarono quelle genti a defiderar la ruina de' no
janta, Ari Latini . E l'Imperator Aleffio, che ve leua il danno, che ifuoi ne haueuano,
man
VRBANO II.
317
mancando di darli le vettouaglie, sforzò Pietro adouer paffar lo ftretto in Afia.
I noftri paſſarono prima in Nicomedia,poifopra Nicopoli,città dafe fteffa for
te,e benguardata da Saracini . Incominciarono i noftri a darlegli asfalti: ma ri
trouando la difefa gagliarda, e mancando loro le vettonaglie,incominciarono ad
■ ifutarfi chi da vna parte, e chi da vn'altra . Onde nefurono molti da gli aguati
de' Saracini oppreſſive gli altri sforzati ascioglier l'aſſedio, a guiſa di chi fugge,
tanto dannofentirono , che Rinaldo Capitano de gli Alemani rinegò la fede di
Chrifto,e chi con alquante migliaia de' ſuoi in poter de'barbarifi diede; e Pietro
beremitafotto nome di ambafciatore,fe ne ritornòfolo in Coftatinopoli . Fù que
fta rotta moltograta all'Imperator Aleffio ,fperando , che ne douefferoper ciò i AleffioIme
per.di Gre
noftri Latini lafciar l'imprefa.In questo fopragiungendo l'altregenti de noftri, e
ci odia i La
non potendo Aleffio all'aperta offenderle , l'affaltò di notte nel borgo : ma non tint , efe ne
porta male
fece nulla,perche valorosamente i Latini fi difenfarono.Il difeguente fi combat- e cocffico
V

tè medefimamente: ma con poco danno dell'vna , e dell'altra parte . All'hora batte .


Boemondo fù in nome dell'efjercito mandato all'Imperatore Aleffio , il quale,
parte con minaccie, parte con promeffe, sforzò a venire alle buone co i Latini , e
con quefte conditioni vi fi confederò , che egli deſſe a' noftri il paſſo ſicuro per
tutti iluoghi a quell'Imperio foggetti,e vettouaglie, e genti fe bifognato fulle,
e quanto i noftri a Saracini toglieuano, foggetto all'Imperio d'Oriente reſtaffe , Effexcito
Chriftiano
fuori che Gierufalem . Conchiuso a quefto modo ,paffarono i noftri per lo ftretto paffajin A
inAfia, e primain Nicomedia , poi fopra Nicea paſſarono , laqual città era da fia.
Turchi , che dentro vi erano , valorosamente difesa . Percioche e i Saracini , e i
Turchi viti infieme adoprauano contra i Chriftiani l'arme . Si ritrouauano
Sopra quei monti vicini da feffanta mila Turchi, iquali dato a quelli , che erano
dentro Nicea, ilſegno , perche nel medefimo tempo vſciſſero , afsaltarono impe
tuoſamente il campo de' noftri, ma ne furono con loro gran danno ributtati adie
tro . Era all'incontro gran difficoltà apoter i noftri quella città battagliare , ò
afsediare , poi che per vn lago alla Città vicino vi andauano del continuo den 1
tro e vettouaglie, e genti . Il perche furono fatte venire da Coftantinopoli molte
Nicea pre
barchette , che vietanano il nauigare nel lago a' nemici . Vedendofi adunque fa da Chri
quelli , ch'erano dentro , ogni di mancare quanto faceua loro bifogno , in capo ftiani.
di 52. giorni fi arrefero con quefto, che i Turchi , che erano dentro, ſi vſciſsero
falui con l'armi ,e con quanto vi baueuano. Fortificarono i noftri Nicea,e perche
bifognaua caminar per luoghi deferti , diuifero in due parti l'effercito . Boemon
do , che andaua da vna parte , hauendo ritrouato vna herbofa campagna presso
vnfresco rufcello , deliberò di accamparui, per ricrearui i fuo fiacchi dal cami
no,quando di vn fubito i Saracini,& i Turchi fotto laſcorta di Solimano l'afsa, Fetto 'd'ar.
lirono, e l'haurebbonoſenz'alcun dubbio oppresso , tanta era la moltitudine , che nofome fangui
fra i
fopragiungeua,fe Vgone, e Gatifredo, che nefurono tofto auifati, non vi fopra . Chriftiani,
c Turchi.
giungeuano con 40.mila caualli . Durò gran pezzo la battaglia afsai cruda,
che non fi puote ,fe non con le tenebre della notte diftaccare. In quefta battaglia,
nella qualefurono Medi , Turchi, Soriani, Caldei, Saracini, & Arabi morirono
da 40 mila di loro .• Solimano fuggendo andaua predicando per tutto , eſſere
´eſ
so
E
1318 PLTA INA DELL VITE DE' PONT.

Luoghi ac. effo reftato vittoriofo della battaglia . Et haunti feco 10.mila Arabi,che vei
quiffati da mano a ritrouarlo,fe ne passò nella Licaonia, doue i noftri andauano per viela
Chriani
Afia . loro le vettouaglie, & opporfi ne i paffi . I Chriftiani, perche erano già mature
le biade ne' campi , fe ne paffarono comodamente in Iconio , che era la prim
cittàdella Licaonia . Et hauntala da' cittadini fteffi, che aprirono loro le porte,
Baldovino paffarono oltre, e con la medefimafelicitàprefero Heraclea, e Tarfo . Baldone
farrofigoor
di Taifo. eccellente caualliere fù il primo, che in Afia lafignoria haueße, perche li fudo.
nato Tarfo con quanto in quella contrada fi prendeua . Onde hebbe ancorapoco
miArmenia
nore pre appreffo due altre buone città Edeſſa, e Manuftra . Piegando poi l'effercito mag
fada'Chri giore nella Cilicia, che è bora l'Armenia minore, e preſala nelprimo impeto,ne
ftiani.
Antiochia diedero a Palinuro Armeno il gouerno , il quale militaua co' noftri . Preſa po
efuequali Cefarea di Cappadocia , paffati altiffimi monti , fopra la città di Antiochia ne
tà.
andarono,ch'era già primaftata Reblata detta . E quel Re, che fignoreggiov
tempo l'Afia, di vn doppio muro circondata la chiamò del foro nome , facendoui
intorno quattrocento ſeſsanta torri . Queſta fù anchegià laſedia, e prima Chie
fa di Pietro. Di qui trassero origine Luca Euangelifta,e quel Teofilo , acui Luca
ilfuo Euangelio,e gli Atti de gli Apoftolifcrifse. In quefta cittàprimieramente
quelli,che per lofacro battefimo rinafceuano ,furono Chriftiani chiamati,iqua
li qui per mille anniſotto l'Imperio Chriftiano fiorirono . Prima che fußequè»
fta città prefa da' barbari, cofa chiara è, che ella haueffe fotto il fuo Patriarca
to 160efcouise leggiamo, che trecentofeſſanta Chiefe vi foffero . Nel1097.
adunque queſta cittàfù aſſediata da' noſtri, eſſendoui in guardia dentro ilRe Caf
Antiochia fiano. E fù in quel tempo , che Vrbano eſſendo in Roma fieramente dallefedi
aff Chri. tioni trauagliato,fe ne ftette due anni rinchiuso in cafa di Pier Leone potentif
da idiata
Riani.
fimo Cittadino , preffo la Chiefa di San Nicola in carcere . Effendo poi morto
Gio • Paganofeditiofiffimo cittadino , quafi in vna certa libertà fi ritroud, e tul
to il douere raẞettare le cofe difanta Chiefa fi volſe . Egli riceuette in gratia
l'Arciuefcono di Milano, che era ftato da quella dignità depofto ,percheſifuse
contra i canoni laſciato da vn Veſcono folo confecrare . Efe n'eraegli dopo que
fto difua volontà entrato in vn monafterio , doue baueafantiffimamente vinuto.
Hora,perche coftui tutto humile chiedeua il pallio,glielo refe con queste parole.
,
Vimandiamo ilpallio, che per le voftre lettere ci chiedetes ne questa dignitàfic
maiprima ad alcun'altro, che qui prefente non fußse concefsa . Concesse anbeil
pallio,& alcuni priuilegij all' Arciuefcouo di Toleto,il quale era venuto inṚoma
a darefolennemente obbedientia al Pontefice, e lo feceprincipale Prelato di tut.
ta Spagna . Ifcomunicò il Re di Galizia con tutta la diocefi di S.Giacobo, perche
bauefse pofto difua potentia il Vefcovo di quellaprovincia prigione . Quafine
medefimo tempo Henrico Vefcouo Sueffionenfe venne in Roma, e vinontiò nelle
mani di Vrbano liberamente il vescovato, che il Re di Francia dato gli hauth
fenza fperanza,ne penfiero di douer dal Papa ribauerlo . Maperche ne haues.
no quelle prouincie dibiſogno , Vrbano glielo reftitui (ancor che Henrico lo rich
fafse) facendoloperò con queste parole giurare.Da queft'hora auanti di mia vo.
lontà , e che il fappia , non comunicberòpiù con ifcomunicati dal Papa , nemi
ritro.
VRBANO II. 319

ritrouerò prefente alla confecratione di quelli,che da i laici contra ogni debito, ò


Vescouato,o monafterio riceueranno, e cofi Iddio mi aiuti, e quefti facrofanti E
uangelij , come da quefta opinione non mi torrògiamai . Il medefimo vogliono,
che fi facesse col Vefcovo di Bellai.Non biſogna dunque chiamar quefto Ponte
ficepertinacesperche eglifapea, quando bifognaua mutar configlio , come dee il
fauiofare . Onde hauendo di nuouo datigli ordini facri ad vn chierico , che era
da Gilberto Antipapa ftato fattofoddiacono,mutò parere, parendoli, chequesta
fußse cofa di male esempio,e che ne douefsero vn di nascere gran mali. Confermò
Vrbano l'ordine Ciftercienfe, che era primieramente in Borgogna nato . Scriuono Ciftercien
anche alcuni, che nelfuo tempo hauesse principio la religione de' Certofini . Al- o
tri l'attribuiscono al tempo di Vittore II I.

Athe
EL
Hora Hauendo Vrbano fantiffimo Pontefice non folamente con l'esempio , e
con l'opera :ma con quello ancora che contragli heretici fcrifse , confermata la
Chiefafanta morifinalmente a' 29.di Luglio incafa di Pier Leone eccellente cit
tadino presso S.Nicola in carcere . Tenne il Ponteficato duodeci anni , quattro
mefi,e diecinouegiorni. Efù ilfuo corpo,perfugire l'infidie degl'inimicifuoi,che
l'hauerebbono ancora morto voluto offendere,portato per Trafteuere in Vatica
no,efù con molto honore dentro la Chieſa di fan Pietrofepolto .
Fece quefto Pontefice molte ordinationi di Cardinali nelle quali ne creò tren
tafei, chefe n'ha hauuto notitia, de quali furonfette Vefcoui, fedeci preti, e tre.
deci Diaconi, che furono .

Otone Francefe,Vefcoup card .Oftienfe ,


Vbaldo.... Franceſe,Veſco uo, card.Sabino.
Milione Francefe,....Vefcouo card.Preneftino .
Crefcentio,altramente Cinthio....Romano,Vefcouo card.Sabinenfe .
Mauritio Veſcouo card.Portuenſe .
Giouanni....Vefcouo card.Tofcolanenfe.
Gualtero....Vefcouo card. Albanefe .
Pietro prete card.di S.Silueftro, e Martino ne i monti ,
Amico....prete card.tit.di S.Croce in Gierufalem .
Paolo....prete card.tit.di S.Sifto .
Bonifacio....prete card.tit.di S.Marco.
Oderifio figliuolo del Conte d'Abruzzo , Monaco Caffinenfe , prete card. col
tit.di S....
Roberto Capifucco prete card.col tit.di S.Clemente.
Aleffio... prete card.epofcia Arciuefcouo Sipontino.
Rainero...prete card.
Ragnerio...prete card.
Alberico... prete card.col tit.di S.Pietro in Vincula di Eudoffia.
Giouanni....prete card.col tit.di S.Anaftafia .
Roberto Parifienfe Francefe prete card.col tit.di S.Eufebio.
Rifo...prete card.col tit.di S.Lorenzo in Damafo .
Bernardo Vberti Fiorentino prete card.col tit....
Teodorico.... Germano prete card.col tit.de' SS.Giouanni, e Paolo.
Landolfo...prete card.col tit.di S.Lorenzo in Lucina.
Ber
320 · PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Bernardo...Diac.card.
Gregorio Monaco, & Abbate di S.Benedetto di Subiaco , Diac.card.col tit.di
S.Lucia .
Damiano....Diac.card.
Giouanni....Diac.card.
Azone....Diac.card.
Leone....cognominato l'Abruzzefe,Monaco Caffinenfe, diac.card....
Conte... Milanefe Diac.card.col tit.di S.Maria in Aquiro .
Fra Giouanni Caictano , monaco Caffinenfe , Diacono card. di S. Mariain
Cofmedin,che fu poi Papa Gelafio II.
Ionatha....Romano,Diacono Card.de', SS.Cofma, e Damiano .
Theodino....Diacono Card.di S.Maria in Portico .
Theobaldo....Romano,Diacono card.di S.Maria nuoua .
Gregorio....Romano , di Trafteuere , Diacono card.di S. Angelo in piazza de
pefci,che fu poi Papa Innocentio II.
Giouanni....Diacono card.di S. Adriano.

PASCALE II
. PONT. CLXII.
Creato del 1099.a' 13. d'Agoſto .

ASCALE Secondo, chiamato prima Ranieri,nacque in Romagra,


Antiochia
prefa da i efùfigliuolo di Crefcentio,e di Alfacia, efù quafi in quel tepo istes
Chriftiani . fo creato Pontefice,che i noftri Chriftiani, che erano passati in Afia,
Boemondo
fignore di P prefero Antiochia,dando lor aiuto ,efauore di entrar nella città Pir
Antiochia .
ro cittadino di quelluogo molto potente , Il qual marauigliato della
virtù di Boemondo,offerſe di dare a' noftri la città ,fe effifaceuano Boemondofi
gnore .Entrati adunque i noftri dentro, quafi a tutti gli altri perdonarono, fuo
ri che a Saracini, chela città guardauano . Et il Re Caffiano, che alle montagne
Reemondo fuggì , fù da gli Armeni tagliato a pezzi . Larocca fola d'Antiochia fidifen
Signor
Antiochia . Saua,e fù nel darle vna graue batteria,& afsalto,ferito Boemondo d'vnafaetta
in
PASCALE IL. 328

in tal modo nella cofcia , che per alquanti giorni ſe ne ſtettero i noftrifaldi . So
prauenendo poi Corbane Capitano del Re di Perfia con Senfadolo figliuolo di
Caffiano , per douer ricuperar Antiochia; Boemondo , ch'era della feritaguari.
to,vfci loro con l'esercito incontra, & offerfe loro la battaglia . E perche i Bar
bari fiftauano faldi nelle montagne , ne fi poteuano per modo alcuno alla zuffa
T
irritare, Boemondo, chefi vedeua tutte le cofe mancare, deliberò di combattere, Lancia de
ancorche in queldifauantaggio di luogo . Facendofi adunque andare auanti, co- Longine.
me vittoriofo veffillo , la lancia di Longino , che aperfe il costato del Saluator
noftro , e ch'era poco auanti ftata in Antiochia ritrouata nella Chiesa di Sant'
Andrea, ſpinfe animofamentefopra i nemici, che da principio gran sforza fece. CentoTurchimila
ta.
ro, e gli vinfe , ene tagliò da cento mila apezzi . Efurono ne gli alloggiamenti gliati a pez
Z: da Chri 1.
de'barbari prefi da noftri ( come vogliono ) da quindeci mila caualli . E vi fù ftiani forto
tanta preda guadagnata , che da vna eftrema penuria fi ritornarono i noftri in Anticchia .
vnagrande abbondantia di tutte le cofe . Il Caftellano, ch'intefe la rotta de'fuoi,
refe à Boemondo la rocca , e fi battezò . Fù ancor'a gli altri, che qui dentro era
no , permesso, che, battezandofi , poteffero con le loro cofe andarfi douepiù loro
piaceua. Nacque dopo quefto gran contefafra Boemondo , e Ramondo ; dice ndo
Boemondo,che a lui doueua Antiochia effer data , e facendo l'altro iftantia, che
all'Imperator di Coftantinopoli, come s'era conuenuto frà loro , dare fi doueffe.
Que ' Prelati,in poter de' qualifù quefta differentia rimeſſa,fententiarono fubito
infauor di Boemondo. In questo cffendo morto Vgone Magno , ch'era andato in
Coftatinopoli,per accordare alcune differentie,tutti gli altri Capitani, eccettua
to Remondo,che teneua Cefarea di Cappadocia affediata,fi rifoluettero di paffar
colcorpodell'effercitofopra Gierufalem . Volfero per camino prender Tortofai
ma hauendoui indarno tre meſiſpeſi, laſciando l'aſſedio di questo luogo paflaro
nofopra Tripolis il cui Re dando corteſemente dan ari, vettouaglie,& armi,heb
be da noftricon quefta conditione la pace,chefe Gierufalem fi prendeua,fi fareb
be fatto Chriftiano . Paffatine poi oltre per Cefarea di Paleftina , in cinque di
giunfero in Gierufalemi laqual città è pofta fopra vn'arduo monte , e di molte
valli diftinta , tal che nonfi poteua ella ſe non da groſſiſſimi eßerciti afſſediare ,
tanto più,che non vi fono ne fiume, nèfonti, i quali fono molto a gli efferciti ne
cefsary . Ilfumicello Siloe folamente , che l'eftate hàpoche acque, ed alle vol
te nulla, vàperil monte Sion nella valle di Giofafat. Sono nellacittà, e nel con .
tado molte cifterne , che poßono ben dar acqua a' cittadini ma non ad efferciti
groft.Hora,hauendo i noftrifatto grande apparecchio di vettonaglie, battaglia Gierufalem
rono fieramente da quattro luoghi la città; la qual , essendo valorofamente da prefa da i
quelli , che v'erano dentro , difefa , fù finalmente a' 15. di Luglio nelMXCIX. nofizi.
in capo del trentefimonono giorno di quefto afsedio prefa d'forza . E fùnel
ccccxc. anno,da ch'era statafotto l'Imperio di Heraclio occupata da Saraci
ni.La primalode diquefta vittoriafù a Gotifredo data , per effer ftato il primo
à motaresu la muraglia da quella parte,ch'era fiata assegnata à lui,et afratelli.
Efattofmontare giù nella città Baldouino,fece aprir a noftri Chrifliani le porte;

X i quali
322 PLATINA DELLE VITE D'E ' PONT.
Gotifredo
Baglioui fu i quali con tanto impeto entrarono dentro, chefù de' nemici tal strage fattaper
ilprimo,che
monto su tutta la città, e nel tempio specialmente , che n'andaua ilſangue fino a' tallonì,
la muraglia Haurebbono in quel di ſteſſo preſo anch'il tempio , fe non fuffe troppopreſtoſo.
di Gieruf..
lem. pragiunta la notte . Onde il di feguente fi diede la batterias efù a tutti coloro
perdonato , che gettando l'arme , chiefero perdono . Hanuta i noftri quefta vit.
toria , e ripofatifi quiui otto giorni , & vifitato ilſepolcro , egli altri luoghi
Gotifredo fanti della Città , per un confentimento di tutti portarono sùle spalle Gotifre.
crato Re di do in palagio, e lo crearono Re.Egli accettò bene il titolo del Regnomagettò vis
Gierufal in
la corona d'oro,giudicado efser cofa indegna,che vn'buomo portaffe corona d'oro
in'tefta in quel luogo , doue l'haueua il Re dei Re Chrifto per lafalute degli huo
Arnulto pri mini portata difpine . E fù anch' Arnulfo prete creato Patriarca, e confecrato
Latino dalli Vefcoui , che iui fi ritrouauano . Spauentato per quefta vittoria ilpopolo
ca Patriar
mo
in Gierufa di Napoli città dell'Afiria , mandò tofto ad offerire a Gotifredo la città . Ef
lem.
fendo poco appreffo venuto auifo , com'era giunto vn groffo effercito di soli.
mano Re di Babilonia in Afcalone , città venti miglia lungi da Gierufalem , e
fempre a Gierofolimitani nemica , deliberò Gotifredo di fcirli incontra . La
fciando adunque Pietro beremita in guardia della città , e richiamati Eustachio,
e Tancredi , che haueua in Napoli con due legioni mandati , sopra quefto nemi
co fi mofse . Et bauendo da on prigione intefo , che quefto nemico era clemen
te Principe della militia del Re di Babilonia , e che haueua feco 50 mila com
battenti , & vn'armata carica di vettouaglie , e di machine da guerra, deliberò
di farui in ogni modo battaglia . Venutoui adunque alle mani vinfe,e come vo
gliono,ammazzò da 30. mila de gli inimici . Il Capitano Clemente fopravle
Victoria di gno fuggendo fi faluò . Gli Afcaloniti per quefta rotta tofto a Gotifredo fiar
Re di edo
Gotif Gie. refero , e fù in questa città tanto oro ritrouato , & argento, quanto in altro
rufalem. luogo fi ritrouaße giamai , veggendo adunque hauer ricuperata Giernfalem ,
Afa&ona molti Principi fe ne ritornarono alle cafe loro in Europa ; fra li quali fù il
prefa, al
tre città Conte di fant'Egidio , e'l Conte di Fiandra . Gotifredo in quefto corfo di vitto
de:. Giu- ria prefe à forza Ioppe città maritima , e Ramula , ch'erano a' noftri digran
della
d'impedimento nel voler d'Ascalone andar in Gierufalem . Affediò ancora Ca
fa chiamata d'altro nome Porfiria , e pofta alle radici del monte Carmelo,
quattro miglia lungi d'Accone . M mentre , che quefto affedio duraua , mando
.
daſeſteſſa Tiberiade città della Galilea a darfi in poter de noftri . Fùpocoap
prefso prefa ancora Cafa à patti . Manon durò molto la felicità di queftoin
ganncuole mondo . Percioche in capo dell'anno, chefù con tanto trauaglio pre
fa Gierufalem, infermandofi Gotifredo di febre , mort . E perche, ritrouandofi
quel regno fenza capo, non veniſſe à riceuer qualche danno,tofto i noftri li cre
21
B Idouino `rono fuccefsore Baldouino il fratello , èfù nel M CI. Ma ritorniamo a Pafca.
1uccede ale, ilqualper lafua dottrina , e virtù era da Gregorio V 11. Stato fatto prete
fratello
Regno di della Chiefa difan Clemente; nella qual fu dopo la morte d'Vrbano contra fus
Gierufalem voglia perche essendo ftato prima monaco,della vitapriuata ficontentana di
clero, e dal popolo eletto Pontefice . Egli fuggina, e fi nascondeua, dicendo,
efserpefo quefto dallefuefpalle. Ma l'applaufo,e le acclamationi delpopolo,che 8
tre
the PA SCAL E II.
32:3
tre volte.gridò , e diſſe : Hà fan Pietro eletto Pontefice Raniero ottima per
fonaefantas fùl'vltimaforza , che gli fifece . E mutandoli il nome, ll chia.
maro no Paftale . Veflito pofcia di purpura, e con laſua mitrain teftaſopra vn,
biano cauallo fe n'andò in Laterano , accompagnato dal clero , e dal popolo . E
fmontato nelportico , che è volto a mezo dì, & ondeſi và nella Chieſa del Sal-,
uatore , e ripofatofi alquanto in vnafeggia,che qui a questo effetto fipone,mon
to nell'atrio Lateranenfe , cinto dal balteo , dal qualfette chiaui , e fette figilli.
pendeuanos perche conofceffe, che egli haueua , fecondo che ſonoſette legratie
dello SpiritoSanto, l'autorità, e l'argomento di chiuder, e d'aprir , di figillar , e
diffigillar lefette Chiefe , ch'egli dal Signor Dio in gouerno haueua . E portan
do lofcettro Pontificio in mano , vifitò anche que luoghi, doue altri che i Pon
= teficifoli andar non possono . Ne diſeguenti poi volendofifar confecrare , an
# dò in San Pietro 3 douefù confecrato , & vnto del chrifma da Odone Veſcono
d'Hoftia, da Maurito Vefcovo di Porto , da Gualter Vefcovo d'Albano , da Bo
= no Veſcouo Labicano , da Milone Kefcouo Preneftrino , e da Offone Veſcouo di
Nepefo. Mail vefcouo d'Hoftiatenne il primo luogo , che anche fino adbog
giritiene . Confecrato chefù Paſcale , ritornò nella Città , e riceuetteſecondo
il folito lacorona . Alberto Vescono d'Altari haueua già l'elettione di quefto.
Pontefice predetta . Percioche dimandato vn dì da vn fuo amico , chi credeua
egli , che doueffe ad Vrbano fuccedere , rifpofe , che il Signor haurebbe eletto
Ranieriper lafua moltafede , e coſtantia . Vogliono , che il medefimo Alberto,
prediceſſe ancora il tempo , che viuere doueua in queſta dignità del Pontefica
to . Hora volendo Pafcale foccorrere alla Chiefa fanta , che per le malignità
= d'alcun ifeditiofiſe ne ritrouaua forte trauagliata, mandò l'effercito ecclefiafti
co contra l Antipapa Gilberto , ch'era autore , e capo di tutte quefle calamità , Gilberro da
E perchepoteffe il Papapiù ageuolmente maneggiare queft'imprefa , li mandò Parnia fug
Antipap
Ruggier Conte di Sicilia alcune genti da cauallo , e mille oncie l'oro. Ne me- ge, e muore.
a.
= naria in questo tempo Gilber to lafua cattiu a vita in Alba de' Maxfis onde inte
fo quantogli andaffe potente il nemico fupra , perche non molto nellefue genti
fconfidaua, che Riccardo Conte di Capoua mandategli hauea,laſciando Alba,
nelle montagne dell'Aquila fi ritirò , doue poco appreſſo con vnafubita morte P
pazo lapenadellefue fceleranze . Ma non per quefto fi ritrouò già la Chiefa
di Dio quieta, é tranquilla . Perche il Conte Riccardo , che haueua già l'Anti
papa Gilbertofauorito, creò fubito un'altro , chefù vn certo, Alberto cittadino
Alberto "
Anuerfa , il qualefu tofto dalla parte , chefana opinione haueua, sforzato a Antipapa.
deporre il manto e confinato ancora . Ilpopolo di Caue si quel di Preneste imi
tando l'arrogantia, e fciocchezza di Riccardo, crearono anch'effi vn certo Thea
dorico Pontefice . Ma questi medefimamentefi pentirono della elettione, & in
capo di centocinque giorni lo sforzarono a laſciare il Papato,et a viuerne ve
Silueftro
Aiko da beremita priuatamente. In Rauenna ancora tolfe il titolo di Pontefr Maginol fo
" Maginulfo cittadino Romano; ilqual i Romani bandirono di Roma , & i R ∙ a, Antipapa.
wenati dalla Città loro il cacciarono . Ritrovandofi finalmente a questo mon
do la Chiefa Romana tranquilla , Pascale , che era generofo , e di ingegno,
X 2 voltò
324 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Colonnefi voltò l'animo dalla religione alle armi , e ricuperò con l'aiuto di Ruggero Cini.
contra il Pa uità caftellana , e Beneuento dalle mani de' nemici. In queflo Pietro Colonna
pa.
cittadino Romano a perſuaſione di Riccardo Conte di Capoua , a cui molto im.
portaua, che l'effercito ecclefiaftico fi diftrabeffe , ne occupò Caue terra di San.
ta Chiefa in quel di Prenefte. Perloche gli andò tofto il Ponteficefopra , e non
folamente ricuperò Caue, ma preſe ancor Zagarolo, e Colonna caftelli heredita
rij , e pateani di Pietro. Da quefta terra chiamata Colonna crederei io, che ha
Corfi fami. ueffe queftafamiglia de' Colonnefi ilfuo cognome tolto . Era anch'on'altrafa
glia nobile. miglia molto potente in Roma , chiamata i Corfi , e talmente di Gregorio VII.
partegiani , che nefù la lor cafa, che era fotto il Campidoglio, bruciata , efpia
nata da Henrico Terzo . Ma mutato pofcia propofito , Stefano capo di quefla
famiglia in affentia di Paſcale prefè a tradimento la Chiefa di San Paolo, e'lca.
Hello , che era in quel luogo ; d'onde ne trauagliaua con continue correrie la Cit
tà. Il perche lasciandone il Pontefice ogni altra coſa,ſe ne ritornò toſto volan
do in Roma, e cacciò via a forza Stefano dal luogo, che occupato haueuas eche,
io credo, che afaluamentofcampaffe via , perfuggire veftito con vno habito di
Prodigij in monacofopra . Scriuono molti , che in quefto tempo molti prodigij appariſſe.
Italia. ro . Perche il mare in alcuni luoghi occupò venti paffi la terra , in alcuni al
tri cento paſſi a dietrofi ritirò. Anche io vidi l'annopassato in Pozzuoli ilme
defimo che fi vedeuano fopra le acque tre cubiti alcune colonne di marmoro
corrofe dalle onde ; le quali tre anni a dietro (come legenti di quel paeſe dice
Il uano ) il mare bagnare foleua . Vogliono , che ancor'vna grandiſſima cometa
11 P na
perfo pa viin appariffe in Occidente tofto , che il Sole poneua . Pafcale , chefapena tutte
fita la
bard , cla quefte cofe naturalmente auuenire , non fi moueua punto . Ma hauendo intefo,
ia Lom
Francia, evi che il Vefcovo di Fiorenza publicamente affermana , eſſere nato Antichrifto ,
corregge
molte cofe. toſto vi andòs facendone on finodo, e diſcuſſo che hebbe aẞai queſto punto, per
che conobbe , che per leggierezza fi era quel vefcouo moßo , per parere dies.
fere autore di qualche gran cofa ,molto agramente il riprefe.Efatto questo pafso
in Lombardia's done raunò in Guardaftallo on parlamento di molti Princi
pi , e Prelati , e raffettò molte cofe di feudi , e di homagij , e di giuramentidi
vefcoui dati , o da darfi a laici . Intefo poi , che il clero della Francia non vi
ueua con quella integrità , che fi conueniua , vi passò e ne fece in Treca
Concilio , doue riconduffe a più honefta , e lodeuole vita quel clero , partec
Rumori d' Atigando alcuni Prelati , partepriuandoli delle loro dignità . E perche inte 1
fent delaffe , in Roma per cagiane d'alcuni feditiofi ogni cofa andare foffopra,feneri
a in
Jalia
Papa. tornò volando in Italia . Haueua Stefano Corfo prefo Montealto , e Ponte
chio in quella parte di Toſcana , che chiamano il Patrimonio di San Pietro .
Et da quefti luoghi , che eſſofortificati haueua , con continue correrie trauaglia.
ua tutti i luoghi conuicini . Il Papa adunque andatoli con le fuegentiſopra,
dall'vno di quei caftelli lo cacciò l'altro per effer naturalmenteforte , e perche
s'accoftaua l'inverno , non puote prendere . Deliberato poi di paffar in Puglia,
per dare qualche aſſetto alle cofe d'Italia , raccomandò al vefcono di Valmonto
fans
PWA STCA LEILI 325

nela Chiefa › a Pier Leone , e Leone Frangipane la città › a Tolomeo fignor di 7.5 67
Subiaco tutte le cofe , che erano preffo a Roma. E con costoro lafciò Gualfredo CBT
fuo nepote Confalonier difanta Chiefa ,perchello ftato ecclefiaftico di
cofe
fendelje. Ma in quefta lontananza del Pontefice tutti quefti fi rebellarono e
vogliono,che Tolomeofuffe l'autore di questa ribellione, ilqual foleua dire, che
nonfarebbe più mai in Roma il Pontefice ritornato . Hora Pietro Colonna, che
s'eragià riconciliato col Papa,l'Abbate di Fráfa col popolo d'Anagni, di Pre
nefte, di Tiuoli, di Tofcolano, di Sabina, & il medefimo Tolomeo fe n'andarono
con vn'eßercitofopra la città d'Alba,laqual valorofamenteſi difeſe. Ma ſopram chronog 1
(3 111
giungendo il Pontefice còl Principe Gaetano, e con Riccardo dell'Aquila eccel
Lenti Capitani , cacciò via queſti tiranni , che s'ingegnauano d'occupar la Chieſa
di Dio , e tolfe da Albalaßedio ; e l'altre terre,che ribellate s'erano , ricuperò.
E prefe Tiuoli a forza,che oftinatamente fi difende , non già ſenzagran dan
nodellona parte,e dell'altra. Cacciò poi Stefano da Mont'altos e refe in bre
ue tutto il Patrimonio tranquillo . T Vedendofi in pace, volfe l'animo allaguer
radi oltre mare , e con legati, e con lettere vi animò molti Principi Chriftiani rotti, e tra
uagliati da
Percioche eravenuto auifo, che per la morte di Gottifredo erano i Saracini ve gl' iafedeli
nuti congroffo effercitofopra Gierufalem , per ricuperarla , e venuti co' noftri a in Soria.
battaglia,gli haueuano, facendone gran ftrage, vinti . Nella qual battaglia era Boemondo
morto il Conte di Borgogna, & cra Boemondo reſtato viuo in poterc de' nem'ci , Sign.d'An
il Re Baldonino fratello di Gotifredo era apena di quella gran rotta ſcam gio ochiapri
ne de .
S
pato ,e mancò poco , she non ne fuffe la città prefa , Ma non hebbero con grinfedeli.
tutta quefta vittoria i barbari ardimento d'afsediare Gierufalem . Tancredi
hauendo valorosamente difefa Antiochia, prefe a forza Laodicea ', che era all'
Imperio de' Greci foggetta,per bauer intefo , che l'Imperatore Aleffio fi fufse
della rotta de i noftri rallegrato, e c'haueſſe impediti quelli foldati, che venina
nodi Europa in Afia in foccorfo de i noftri. Animato il Re Baldouino da Accorepre fa
quefti profperi fucceffi di Tancredi , pofto tofto in punto vn'eſſercito , deliberò aiani.
di passare fopra Accone E vi chiamò in fuo aiuto i Genovefi , e i Venetia
ni, che quiui erano, che tofto con ottantalegni groffi, galere la maggiorpar
te, vi andarono . Fu dunque , & da mare , & daterra combattuta fieramen.
te la città , e prefa finalmente in capo di venti giorni ; & i Saracini , che venu
ti vi erano per difenderla , furono rotti , e poſti in fuga . Fù Tancredi di tan
Tancredi
tabontà , e pietà verfo Boemondo fuo zio , ch'era tre anniftato prigione in po- in Soria .
tere de Barbari, che con un gran danaro lo rifcoffe, e gli reftitui ilfuo principa- Boemondo
liberato di
to di Antiochia . 4 Ilmedefimo Bormondo poi raccomandata a Tancredi An
tiochia , ne passo prima in Italia , poi nella Francia , done tolfe per moglie Co- torna info
rente.
= ftanza figliuola del Re Filippo . Intefo poi , come l'Imperatore Aleffio traua- Boemendo
torna in Le
gliana i luoghi maritimi d'Antiochia ,fe ne ritornò in Italia , è pofta vnarma- uare,a & è di
tain punto nauigò in Dalmatia , & afsediò Durazzo , per dinertire Aleſſio gran giova
mento alle
dalle cofe di Soria . Et cofi appunto auuenne , come egli difegnò . Et diman- cofe de
dando Aleffio la pace , Boemondo con quefta conditione glie la diede , che Chriftiani .
egli doueffe reftarfi di trauagliare i luoghi di Antiochia , e dare a' Francefi
X 3 ficuro
A
326 PLATIN DELLE VITE DE PONT.

Città prefe ficuro il passo ogni volta, che fufsero pafsati in Afia . Conchiuſa queſta pace
in Soria da pafsò Boemondo in Soria con l'iflessa armata , c'haueua contra l'imperatore
Chriftiani .
Aleffiopofta in mare, e ne ricreò, & animò con lafua giunta talmente i noftri,
che il Re Baldouino toſto prefe a forza Berinto città maritimadella Fenicia, e
poftofra Sidone , e Biblo, & a Two ſoggetta, e laqual haueua tenuta aſsediata
duemefi, benche non la pigliafse fenza gran danno de 'fuoi : perche vi fù dei
barbari ſparſo granfanguèse fù la città assegnata quafi vna colonia a' noftri
Cbriftiani . Fù ancora nel medefimo tempoprefa Sidone . Ma fù queſta tutta
Boemondo profperità de
muore, ' noftrifatta luttuofa, èfunebre dalla morte di Boemondo Princi
pe di tanta virtù , e valore . Lafsio fuo fuccefsore nel Principato d'Antiochia
Boemondo fuo picciolo figliuolo , che baueua di Coſtanza fua moglie baunto , e
raccomandò a Tancredifuo nepote e lo ftato , e'l figliuolo, fin che ad etàperfet.
Henrico ta venisse . In questo mezo Henrico IV, essendo fuo padre morto , c'hauea pref
iiij.Imp. fo Leodio vinto in battaglia , rafsettate le cofe della Germania fe ne venie in
Italia, e fi fermò presso Sutri , perche intefe , che non molto quefta fua andata a
Papa Pafchale piacena , per hauer egli già nelle guerre passate ruinate molte
Chiefe, e conferiti i Veſtouati contra ogni debito a chi più piaciuto li fufse . Et
essendo andati, venuti molti meſſi dall'vno all'altro,perche l'Imperatoregiu
rando prometteua douer entrare quieta , & amicheuolmente in Roma , e douer
forzare i vefconi,c'haueano da lui per danari le Prelature hauute, a rinuntiar
les li furonotofto aperte le portedella città . Perilche partito Henrico di Sutri
era venuto ad accampare a monte Guadio, ò come altri vogliono a Montemalo,
che anch'altri Monte aureo il chiamano . Gli vſcirono incontra i più honoratidel
popolo, & il clero in Ponteficale , e con molte reliquie difanti in mano Enrrò in
borgo per laporta di caftello , e giunto alle fcale di fan Pietro vi ritrouò il P4
pa, che fin qui vfci accompagnato da' Cardinali , e li baciò il piede . Poftipoi i
fuoi foldati in guardia , entrò col Papa a man dritta in fan Pietro , doue fatta
oratione all'altare maggiore , richiefe il Papa , che haueffe voluto confermare
ne' lor Veſcouati tutti quelli , ch'effo affumti vi haueua, ancor che prima giurato
baueſſe di non douer tal cofa al Papa altramente dimandare . E perche il Papa
ricufaua douer ciò fare, fatti a vn tratto entrare ifoldati in Chiefa, nefè e lui,&
i Cardinali prigioni, è li menò,fpogliati chegli hebbe de loro ornamenti,nel că
po . Il popolo di Roma, che non puote vn cofiſegnalato oltraggio foffrire , tol
Henrico iv. te l'arme cacciò gli Alemani di Borgo, e chiufe tutte le porte della città . All
fà prigione
il Pontefice horal'Imperatore ſi ritirò nel monte Soratte,che chiamano hora di S. Silueftro,
co i Cardi-
nali. qui in un luogo erto , e forte poſe buoniſſimeguardie intorno il Pontefice ,ei
Cardinali , perche fuggir non poteffero . E fatto quefto ritornò tofto col refo
dell'effército per efpugnar la città . E giunto sù l'Aniene occupò il Ponte Mam
meo, chefu cofi detto da Mammea madre dell'Imperator Aleſſandro, che l'edi
ficò , e da quefto luogo hauendo bruciate tutte le ville intorno ne correa del con
rinuo fopra Roma. Mofso adunque il Papa da questi tanti danni , e da' prieghi
*=

de' cittadini,fattofi condurr'al ponte Salario , per man de' notari, chefifece ve
nire di Roma, confermò infcritto, benche contrafua voglia, nelle loro prelature
*

tut
*

wwel
PAS CHALEA II !!
327
tatti quelli,c'hauea Henrico già prima vefconifatti . Per quefta viafurono ri
laſciati in libertà i prigioni , e fù Henrico nella Chieſa di S. Pietro incoronato
dal Papa, hauendofattoprima chiudere le porte della città , perche non potesse Hentico
coronate
ilpopol vfcirli fopra , e poſta buona guardia in S. Pietro, ne molto poi hauendo dal Papa in
bauutoilfuo intento,fe ne ritornò in Germania , & il Papa vedendo alquanto S. Pietro.
Italia quieta , perfuafe & animò i Pifani , ch'erano molto potenti in mare , ch'
andafferofopra i Saracini, che i noftri mari molto trauagliauano , ilche poteua
no effi comodamente far dalle Ifole Baleari , che chiamano boggi Maiorica , e Pifani potε
ti in mare .
Minorica , lequali guadagnate i Pifanipoco anzi baueano . Moffi i Pifani da
_defiderio digloria , fecero vnagrofsa armata, e con la maggior parte della loro
ba giouentù fi moſsero ſopra gl'infedeli . Mamentre che aſpettano presso Volter
a rail vento, i Lucchesi pafsaronofopra Piſa , che non bauea chi la difenfafse . I
Fiorentini a' prieghi de Pifani lafoccorfero, e la difenfarono egregiamente dalle
= arma di Lucca . Per laqual cosa ritornando poi i Piſani vittoriofi dall'imprefa
de' Saracini,donarono a Fiorentini due belle colonne di porfido, che fino ad bog
= gifveggono allaporta della cappella di t S. Giouanbattiſta . In queſto mezo Annulla i
face do Pafcale in Laterano on finodo , riuocò quanto ad Henrico promesso Papa quato
haueua fat
banza , perbauerlo a forza , e non di ſua volontà promesso , e per hauerne al- tocontIm
4 l'ho a fatto iftantia i Cardinali , che prigiani fi ritrouauano , il popolo di per Herico.
Roa, ch'era forte tranagliato da Henrico, i quali tutti con ogni conditione , e
difa antaggio defideravana d'bauere la pace . Li parue aſſaii meglio ritrattare 1
ilmalfatto , e maffimamente per forza , che soffrire con un'esempio pernitio
fo, hauefsero dountogli altri Principi penfar, chefusse loro lecito quello,c'ha Matilde
neu aforzada lui Henrico ottenuto . In quefto tempo efsendo la Contessa Ma- micamolti
mugre , с
lafcla
tilde afsai vecchia, morì, e laſciò per teftamento alla Chieſa di Roma , quanto è luoghi alla
dalFume Piffia , e S. Quirico sù quel di Siena fino a Ceperano dall'Appennino Chiefa.
almare. E dipiù ancor Ferrara , che dopo esser ftata tributaria alla Chiefa ,
perLa morte del Duca Alfonso da Efte è ritornata . Scriuono alcuni, frà i qua
lieicenzo , che questa donna morisse in Fiorenza in quell'incendio , che bru
ciòlamaggior parte della città con forfe due mila huomini , e che fuſse poi il
fuo corpo in Lombardia trasferito , e fepolto nel monafterio di fan Benedetto
ch'è dodeci miglia lungi da Mantoua. Credereiio , ch'ella in Mantoua morif
-se, e fusse per fue ordine in S. Benedetta trasferita , e fepolta , per opera di
Anfelmo , perfona di gran ſantità , & autor di quel monafterio ; percioche e
glia fpefe della Contessa Matilde bauea fatto edificar quel magnifico , e gran
contento . Nel medefimo luogo ritrono , che fusse il medefimo Anfelmo Ve
fcovodi Lucca fepolto , e che fusse poi trasferito in Mantoua , e ripoſto nella
Chiefa catedrale per paura , che nonfosse da' vicini rubato , perche fi vedeua
no molti miracoli continuamente . Lucchesi affermano baner effi nella città lo
roil corpo della Contessa Matilde : ilcheio uon credo , perche volendo Guido
Gonzaga rifarcire il monafterio di San Benedetto , ritrouò il corpo di quella
Anfelmo
Signora, eloripofe in più honorato luogo , com'era debito . Scriuono alcuni , Arciuefco.
uo di Con.
the fusse anch'in quefti tempi vn'altro Anfelmo di tanta dottrina , e riputatio, rubia,
X 4 ne
A
328 PLATIN DELLE VITE DE PONT.

Bernar do ne presso Inglesi , che in breue di monaco fù Abbate, e poi Arciuefcouo di Con
di Borgo turbia , e feriffe alcuni libri di meditationi , perche Iddio fi fece huomo , del
Ena , e fua libero arbitrio , delle fimilitudini , della croce di San Giouanni Battiſta .
fantità.
Quefti tempi furono ſenza alcun dubio felici , ne' quali fiorirono Sigiberto
monaco Celbatenſe di gran dottrina, e Bernardo da Caftiglione di Borgogna na
to nobilmente , ilqual di 17. anni fi vefti con trenta altri compagni monaco nel
monafterio di Ciftellofotto il governo di Stefano, che vi era il terzo Abbate . E
fù in breue per lafuafantità , e dottrinafatto Abbate di Chiaraualle , ilquale
monafterio era pure all'hora ftato da Roberto Caualliere molto illuftre edifica.
to. Reffe con molta gloria Bernardo 36. anni quefio luogo ,e morendo poi di più
del nome difantità ci lafciò ancora molte cofe, ch'egli chriftianamente fcriffe , e
Specialmente i commentarijfopra la Cantica , e le confiderationi della contem
plation diuina ad Eugenio Pontefice,& vn buon numero di epiftole, frà le qua
line è vna a' Romani , che agramente riprende * Scriffe anche un'apologetico,
eifermoni, ch'egli nellefolennità faceua . Ma ritorniamo a Paſcale, ilqual nel
concilio di Guardaftallo ordinò, che nonfossero più come prima Piacenza, Par
ma,Rhegio, Modena,e Bologna alla Chiefa di Rauennafoggette,per bauer tante
volte i prelati di Rauennä alla Sedia Romana ricalcitrato . Ritornatone poi il
Pontefice in Roma , fù da alcuni cittadini pregato , c'hauesse voluto in luogo di
Pietrogouernatore della Città, ilqual'era morto , crear in quell'officiofuofuc.
ceffore ilfigliuolo , e perche non volle il Papa afsentirui per non hauer più che
dieci anni ilfanciullo , ne nacque tantafeditione, e tumulto, chefù Pafcale,per
che maggiorfcandalo non nefeguiffe , forzato ad vfcirfidi Roma , percioche vi
Rumo i erano molti, a' quali non pareua , ne piaceua, chce vn cofifatto magiftrato ad vn
di Roma. fanciullo fi commetteffe . Manon fi fmorzò già con la partenza del Papa il
tumulto. Percheftando in Albano, & intendendo, che Pier Leonefattore del
la Chiefa in cafafua era dallà fattione contraria combattuto , e trauagliato con
Parme , fattofi tofto venire dalla Ariccia Tolomeo , nel mandò con molte
buonegenti volando in Roma . Tolomeo cacciando gli auerfarij in Traſtenc
re, e parte vecifi , parte fattine prigioni , ſe ne ritornò a dietro mandando
ne i prigioni per le terre di campagna , perche ben guardati vi fuffero . Ma
egli a vn tratto mutandofi , andò lor dietroy vfcito lorfopra a guifa di ne
mico alleguardie li tolfe , e nell'Ariccia gli fi menò , fra li quali era anch'il
figliuolo delgouernator Pietro , che eragià morto . E non contento di que
fto , tolfe ancora dalla deuotione della Chiefa $armoneta , Ninfeo , Tiberia ,
inRoma. e tutta quella contrada maritima. Henrico in quefto venendone con vn'eſſerci
"
to in Italia ,granſpauento vi poſe , e giunto in Roma , doue non era il Pontefi
ce che in Pugliafi ritrouaua afar conciliò,perche fi reputaua prino della digni
tàdell'Imperio, e del potere afua voglia conferire le Prelature , fifece di nuo➡
uo incoronare dall'Arciuefcono Bracarenſe , bandito di cafa fua , e poi tofto a
dietro in Germania fi ritornò.Pafcale ancor egli licentiato il Concilio di Puglia,
fe ne venne con l'effercito de' Normani in Roma , e ricuperò molte terre , che
grinimici occupate haueano , in Prenefte diede grata vdienza agl'Oratori
dell
PASCA LE ALIYAN 3298

dell'Imperator Caloianni, ch'era ad Aleſſiofuo padre nell'Imperio de' Grecifuc. Caloianni


ceffo. Frà l'altre cofe,che a coftoro commife,fifù, che dafuaparte il Signor lo- Imper. de
Greci .
ro contra Saraciui animaffero , Mal'Abbate di Farfara,e Tolomeo, che fi era
no cofi male portati, che non douea il Papa loro perdonare, andando fuggendo.
e nafcofi , finalmente a prieghi de gli amici comuni in gratia di Paſcale ne ri
监 tornarono. Raſſettate a quefto modo le cofe della Chiefa , e confacrata in Pre
1
nefte la Chiefa di Sant' Agabito, in Roma fi ritornò, & hebbegran copia di po
h
polo incontra, che vfcirono per honorarlo . Per la qual frequentia di gente in
cofifatta indifpofitione ne venne, che conobbe douere poco appreſſo morire. On !
de tolti į Sacramenti della Chieſa , & animato il clero alla concordia , & alla
pace , finalmente a' ventiuno di Gennaio morì , efù conſuprema pompa nella
Chiefa di San Giouanni Laterano fepolto . Tenne il Ponteficato diciotto anni,
feimefi,efette giorni,nel qual tempo nellefue ordinationi creò cinquantapreti, !
trenta Diaconi, e cento Vefcoui. Confacrò quindeci Chiefe in Roma, & vifuro
‫تا‬ nofra le altre quella di Sant'Alriano in trefori , che era da alcuni fattiofiftata
profanata , e quella di S. Maria in Monticello nella regione d'Areola . Final
‫یا‬ mente riftorò, e confacrò la Chiefa de' Santi Quattro Coronati, che era ſtata ro
uinata in quel tempo , che Roberto Guiſcardo Principe di Salerno attaccò fuo
co a quella parte della Città, che èfra Laterano, e'l Campidoglio,comeſi è nel
la vita di Gregorio VII.detto.

Creò quefto Pontefice in più ordinationi 90. Cardinali , dieci de' quali furo
6 no Veſcoui, so. preti, e 30. Diaconi;Quifiponeranno i nomi di quelli,che fi fon
potuti trouare ne gli antichi Archiuij della Chiefa Romana, che furono.
Leone......Abruzzefe Monaco Caffinenfe, Vefcouo card.Oftienfe.
Lamberto da Fagnano altrimenti de' Scannabecci Bolognese , Veſcouo card.
Oftienfe, che fu poi Papa Honorio II.
Diuizzo.......Vefcouo card. Tufculanenfe.
Conrado......Vefcouo card . Prenestino.
Vicenzo.....Vefcouo card. Portuenfe.
Leone......Vefcouo card.di Velletri .
Pietro......di prete card. tit. di S. Silueftro , e Martino , Vefcouo card. Por
tuenfe .
Cunone...... di prete card.Vefcouo card.Preneftino .
Vitale Romano, Vefcouo card. Albanenfe.
LinsenULZI

......Vefcouo card....... ... hr


Roberto prete card.tit.di S.Aquila,e-Prifca , ful monte Auentino .
Arnoldo......prete card.tit.di San Clemente in monte Celio .
Romano......o Raino, o Rainiero prete card.tit.di S.Pietro, e Marcellino .
POST"
R_14J«*

R......prcte card.tit.di San Lorenzo in Damafo .


Otone......prete card. di S.Pudentiana, tit.di fan Paftore.
Giouanni....prete card.tit.di fanta Cecilia.
R......prete card.di fan Silueftro, e Martino, tit.di Equirio.
Conrado.... prete card.di fanta Pudentiana,tit. di fan Paſtore.
G......prete card.tit. di fan Chrifogono.
Defi
310 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Defiderio....prete card.tit.di fantà Praffede.


Deodato.... prete card. di fan Lorenzo in Damaſo.
Gregorio....di Cecano Romano prete card. di S. Lorenzo in Lucina.
Hugo Pifano , prete card.de i fanti dodeci Apoftoli.
Saffo de i conti d'Anagni,prète card.tit. di S.Stefano in Celio monte.
Pietro Pifano, prete card.tit.di fan Gabinio , ò Sufanna .
Giouanni cumenfe, prete card.tit.di S. Chrisogono .
Sigizzo....prete card.tit. di San Sifto .
Diuizzo....prete card. di S. Silueftro , e Martino , tit. d'Equirio.
Amico....prete card . tit. di fan Nereo & Achilco.
Anaftafio....prete card.tit.di fan Clemente .
Nicolò conte....Romano, prete card.di S.Giouanni,e Paolo, tit.di Pamachio.
Theobaldo Buccapeco Romano prete card.tit. di fant'Anaftafia , che fù poi
Celeftino I. Antipapa contra Papa Honorio.
Gherardo....prete card.tit. di S. Aquila,e Prifca, ful monte Auentino.
Roberto Pauefe, prete card. tit. di S .....
Guidone....prete card. tit.di fanta Balbina .
Vuillelmo....prete card . di fanta Sabina ful monte Auentino .
....prete card.tit.de' fanti quattro Coronati.
....prete card.tit.di fan Vitale in Veftina.
Giouanni....prete card.tit.di fan Vitalein Veftina.
....prète card.tit.di fan Chiriaco.
....prete card.tit.di fan Marcello Papa, e martire.
....prete card.di fan Marco in Tranfteuere, tit.difan Califto Papa.
Degli altridecedot to predetti Cardinali non fi sà nè il nome, ne il titolo.
Giulio....Diacono card . di fant'Adriano.
Romano....Diacono card. di fanta Maria in Portico .
Grifogono .... Diacono card.difan Nicolò in Carcere Tulliano.
Gregorio....Diacono card . di fant'Eustachio Monaco , & Abbate di fan Grego
rio & Andrea.
Leone....Diacono card.di fanta Maria in Dominica .
Gregorio Caietano ; Diaco no card.di fanta Lucia in Settefolio
Aldo di Firentino, Diacono card.de' S.Sergio,e Bacco.
Theobaldo Romano,Diacono card.de' SS.Vito,e Modeſto.
Odorifio di Sandro, Campano, Monaco Caffinenfe , Diacono card. di fant
Agata in Saburra.
Rofcimano,Monaco Caffinenfe:Diacono card.di fan Giorgio in Velabro.
Henrico Siciliano, Diacono card.di fan Theodoro.
Pietro figliuolo di Pietro Leone, Romano,Diacono card.di SS. Cofma,e Da
miano, che fu poi creato Antipapa Anacleto I I. nello fchifma.
....Conte....Diacono card.di S.Maria in Aquiro .
Stefano....Diacono card.di Santa Lucia in Silice, ò in Orfeo .
Grefcentio....Diacono card.di fanta Maria Nuoua.
Hugo Alatrino,Diacono card.di fanta Maria in Via lata.
Degli altri quattordeci Diaconi Cardinali nonfi sà nè il nome , nè il titolo,
EUR

GELA
GEL AS IO II 331
B II. NT.
PONT. CLXIH .
GELASIO

Creato dul 1118. a 25. di Gennaro .


JJ -29

ELASIO Secondo, chiamato prima Giouanni,nac


que in Gaieta di nobil ſangue 5fù figliuolo di Creſcen➡
tio , infia dafuoi anni primi ingenuamente s'alleuò,
e diuentò dotto e nel monafterio di monte Caffino
fotto l'Abbate Odrifio perſona di gran fantità appreſe

**
i principij , & ilfondamento della religione . Per la
qual cofa chiamato da Vrbano Secondo in Roma dopo
che lafua virtù, efedefù conosciuta,fùſempre in gran
Stima hauuto . Et all'hora più che mai lafuafede moftrò , quando Vrbano da'
Germani , e daquelli, che lafattione di Filiberto Antipapaſeguiuano , fù nell'
Ifola di San Bartolomeofra due ponti affediato. Di che ricordandofi pofcia Vr.
bano, quando in migliorftato fi vide, per non dimoftrarfi ingrato,&per la dot
trina,efede di Gelafio lo fecefuo fecretarion gli diede il carico diridurre in mi
gliorforma,& eleganti a loroftille della Corte Romana,che eraper l'ignorãtia,
j
negligentia de' paffati laidamente corrotto, e guafto . Veggendo poi quanto de
gnone fulle , pensò di douer farlo Cardinale , e ne ragionò in conciftorio più
J
volte . Ellendopoi morto Vrbano , Pafcale , che i meriti di Gelafio ben cono
sfceua, lofece tosto diacono Cardinale . Morto poi ancora Pafcale , & trattan
dofi dellacreatione del nuouo Pontefice , fi raunarono i Cardinali al Palladio
fotto la cafa di Leone , e di Cincio Frangipane e fù d'vn parere di tutti eletto
Giovanni Gaietano, che fù, come diecuamo , chiamato Gelafio . Si fdegnò , & Cinio
gipane Ftă.
irritè in modo Cincio Frangipaneper quefta eletione , per bauer egli vn de'fuoi mette Po
il pri
tefice in
Cardinali antepofto , che entratone furibondo co' fuoi feguaci armati nel mona glone.
fterio del Palladio, e spezzate ancor le porte, senza perdonarla a quanti con lui
s'incontravano , prefo per il collo il Pontefice , il pofe a térra ; e datoli di molti
calci il fe legare . Gli altri Cardinali , che erano toft o montati ne' lor muli i e
canal
3 328 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

canalli, perfuggire via , furono poftia terraj ne fù maniera di villania , che à


quefto facro collegio fatta non fußse . Il popolo Romano che soffrire nonpuote
th
quefto cofi fatto oltraggio, tofto prefe l'arme , a cafa di Cincio Frangipane
corfes e minacciando l'vltima ruina di quella famiglia , fe tofto non lafciauano
Gelafio nella fua libertà, fù cagione, che quefti temerarij, especialmente Leone,
fi gettaffero a i pie del Pontefice, e chiedeffero bumilmente perdono . Montato.
ne dunque fopra vn cauallo bianco il Pontefice , fe ne venne per la viafacra in
Laterano, accompagnato dal clero , e popolo di Roma, e vifùſolennemente alfo
lito incoronato. In quefto Baldouino, ch'erafubito ftato , e con meffi, e con lette
re animato dal Papa a foftenere l'impeto de gl'infedeli , fin che in Soria nuoue
genti gli fi mandaffero , prefe vn cafiello chiamato Sobal , e lo fortificò , perche
haueffero i noftri, che del continuo guerreggiauano co' barbarį, douè ricouerarfi.
Tancredi Ma effendo il garzonetto Boemondo morto , fù il fuo tutore Tancredi dichiarato
Principe di da tutti Principe di Antiochia , il qual effendo dal Re Baldouino chiamato con
Antiochia ,
legenti, che hauea,in Gierufalem, raffettate che bebbe le cofe dello stato d'Antio
chia , vi andò , Et veggendo animato il Re a douere fare fatto d'arme con vn
groffo effercito di Turchi, Saracini, & Arabi, ch'erano qui a danno de' noftri ve.
nuti, perche l'eßercito de' Chriftiani era picciolo,fi forzò di dißuaderglielo, mo
ftrando in quanto pericolo con quefta battaglia le cofe de' Chriftiani , pofte ne
haurebbe. Ma Baldouino non volle dargli orecchie. Onde combattendo col nemi
cofù vinto , e con gran fatica con alcuni pochi de' fuoi nella città di Gierufalem
fi faluò . Tancredi per diuerfa via fuggendo in Antiochia fi faluò anch'egli.
Infuperbiti per cofi fatta vittoria i Barbari, ne afcefero ful monte Tabor, e ta
gliati apezzi quanti monaci vi erano , ſpianaronò il monafterio, che vi era . In
quefto tempo non viuea Gelafio quieto per cagione dell'Imperatore Henrico , il
qual venutonefuribondo in Italia, la poneua tuttafoffopra, e moftraua di vole
re di hora in hora paffarefopra Roma. Per la qual cofa il Pontefice, perfuggire
l'impeto diquesto nemico , firitirò prima in cafa di Volcamino cittadino molte
Papa forge potente Parendoli poi d'effer qui pocoficuro, ne montò co'fuoi fopra due ga
di Realere, ch'erano quia quefto effetto venute, e nauigò giù per lo Teuere in oftia, ef
perfequita
to da Ger fendo da faldati Germani sù per le rinc del fiume feguito , e i quali trabeuano
mani.
dellefactte, e dell'altre arme, che effi poteuano. Giunto in Oflia , perche il mare
era tempeftofo,e non lafcraua nauigare, fmontò il Pontefice, in terra,e ne venne
in Ardea accompagnato fempre dal Cardinale Vgone, che era riputatiffimopre
lato . Tranquillato in quefto il mare , fe ne ritornò in Oftia ad imbarcarfi, e ne
passò prima in Terracina, poi in Gaieta , douefù da i fuoi cittadini amoreuolif_
fimamente raccolto . Quifi ritrouarono fubito Guglielmo Duca di Puglia , Ro
berto Principe di Capoua , e Riccardo dall'Aquila, i quali tutti promifero do
1 uerlifempre effere obbedienti, come buoni, & veri figliuoli, efeudatarij diſan
ta Chiefa . Intendendo adunque Henrico , che questi Principi poneuano vn'ef
fercito in punto contra di lui, creò Antipapa Mauritio Arciuefcono Bracaren
Gregorio le, per opporlo a Gelafio, e chiamandolo Gregorio, alla famiglia de' Frangipane
Antipa , il raccomando . E nan contento di questo , ne passò col fuo efsercito sù quel -
Ana
CALIS TO : 333

Anagni, & vipofe il tutto in ruina.Et hauendo nuoua, mentre che egli combat Scifma 21
tena Turricolo luogo fortiffimo , come il Papa con quelli Signori della Puglia li nella Ro
veniua congroffo eßercito fopra, deliberando di vfcire d'Italia , ne empi tutti manaChie.
quei luoghi,onde effo in quefto ritorno paßaua, di rapine, e difangue . Gelafiori
manendo quefti Signori della Puglia a dietro,fe ne venne in Roma, credendo che
per la partenza di Henrico vi doueffe effere ogni cosa quiéta . Ma auuenne al
tramente di quello , che eglifi haueua imaginato.Percioche intefo, come l'Anti
papa eracolfauore dei Frangipani reftato in Roma,perche temeua della poten
tia di queftafamiglia,fiflette on tempo in cafa d'alcunifuoi amici nafcofo . Ef
fendo poi vn di andato a celebrar nella Chiefa difanta Praffede, hebbe queifuoi
auerfarij dellafattione contrariafopra, efe nefuggì , che a pena puote dalle lor
manifcampare , e lo difenfarono egreggiamente in quefto cafo le famiglia de i
Corfi,e de' Normanni, el fuo nepote Crefcentio, il difeguente,perche era fuggi
a
to infan Paolo,ritorno in Roma bene accompagnato da fuoi clieti, efeguaci ar
mati. Efacendo parlamento co i Cardinali deliberò di vſcirſi dalla città , perche
col crefcere di queſte brighe, che erano per andare ogni giorno auantt, non naſceſ
=
fe maggior danno , e rouina. Lafciamo aduquefuo Vicario nellofpirituale in Ro
ma PietroVefcovo di Porto,e raccomandata al Cardinale gone la città di Be
neuento,perche non li parueficuro l'andar per terra con i Cardinali,e con l'altra
compagnia, che menauafeco , naugò prima in Pifas donefu da Pifani cortefe
metericeuuto.E detta publicamete la cagione, che l'hauena fatto da Roma vſci
re,di nuouo s'imbarco per effere in Francia.É giunto primieramente nelporto di
SantòEgidio,vifù dall'Abbate di Clugni,da ifuoi monaci,e da tutti quelli altri, ra Papa fi riti
in Fran.
O che qui perlo medefimo rispetto concorfi erano , aſſai magnificamente raccolto. cia.
Quiui montato a cauallo con modesta anzi, che con fplendida compagnia fi pofe
in viaggio per camino dedicò la Chiefa di S. Cecilia in Stagello , la Chiefa di
San Silueftro in Tillano,e la Chieſa diſan Stefano in Tornaco,notando con alcu
nifalfi i termini delle Chiefe: Giunto finalmente al monafterio di Clugni, qui s'in-.
fermò di vna punta, e mori a ventinoue di Gennaro, bauendo tenuto va'anno, e
cinque giorni il Ponteficato.Fù pieno difantità,e degno di lode per la ſua vita, e
dottrina.Onde mi fi fàfacilmente credere,che colui, che cofifantamente, e cỡ tan
ta coftantia meno in tante perturbationi ,e procelle la vita bua hora beato ye
gloriofo nel Cielo Fù fepolto dentro le porte del conuento di Clugni. Crèd queſta
Pontefice ilgiorno della fua incoronatione vn folo Cardinale Diacono , che fù
Pietro Rufo, Diacono Cardinale di S.Maria in Cofmedin . Net tempo di questo
Pontefice vogliono alcuni , che baneſe principiò l'ordine de i fldati Templari, Templati
quandoco
iquali babitanto nonmolto lungi del fepolcro del Saluatore noftro,riceueuano, minciaro
albergauanoi pelegrini, accompagnadoli poi, & menandoli per tutti quei luoghi "o.
facri,perche non fufse fatto loro difpiacer alcuno Cufentino loda mirabilmente
coftoro,e della vita, e dellafede,che effiin quei luoghi moftrauano .
1. goutate "D.
order one ave • cefalost or 269 1950 W ‫܀ ܀ ܘܟ݂ܽܠ ܀‬
Dijeli , infowlett - ne siigou req overpaių Bug Add
CA
334 PLATINA DELLE VITE DE PONT.


CALISTO I PO NT. CLXIIH

Creato del 1119.il primo di Febraro.

ALISTO Secondo, chiamato prima Guidone , fù Borgogno


ne, & Arciuefcono di Vienna, e difcendena dal fangue de i Redi
Francia. Eglifù fatto Pontefice da quelli Cardinali , che nella
mortediGelafio in Clugnifi ritrouauano. Ma non volle eglimai
l'habito Ponteficio torre,fin che hebbe nouella certa,che anchegli
altri Cardinali, che erano reftati in Roma, & in Italia, confermato l'haueuano
Certificato adunque di quefto , & accettato il Ponteficato , ſe ne venne final.
mente inKoma, doue gli vſci tutto il popolo incontra, facendoli fefta,e non ſo
lamente con lui rallegrandofi, ma con la città ancor ifteſſa di Roma, la qual ſpe
raua,che doueße coftui effer l'autor della pace, e della quiete di tutti . Et egli raf
fettate c'hebbe le cofe della città pafsò in Beneuento,doue vennero tofto, per vi
fitarlo, tutti ibaroni di quelle prouincie, e Spetialmente Guglielmo Duca di Pu
glia , Giordano Duca di Capoua, Arnolfo Conte di Arriano e Roberto Conte di
Lauretello , iquali erano fenza alcun dubio i principali fignoridi questa parte
d'Italia , & giurarono qui al Pontefice fedeltà . Hora Calisto , che non haueua
altroue l'animo, che alla guerra dell'Afia , nella quale fi dubitaua aſſai , che ha
ueſſera i noftri potuto foftener le forze de Barbari › ritornato in Roma , mandò
Legati all'Imperatore due Cardinali , Lamberto Veſcovo d'Oftia , e col titolo di
Pace fra il San Stefano nel monte Celio , e Gregorio , che haueuaB il titolo di Sant'Angelo .
Papa , elo Quefti conclufero ageuolmente con Henrico la pace, & attaccando nel lor ritor
Imp. Hen
xico iiij . no nella Chiefa di Laterano pna tauoletta , nella quale quefta pace fcritta era,
furono cagione,che ne naſceſſeſubito tanta allegrezza nella città,che non fifen
tiua altro per tutto , che farfi festa. Ma Ruggiero Conte di Sicilia non fece
molto andare quefta alleggrezza in lungo ; percheritrouandofene il Conte Gü
glielmo affente, fi occupò à vn tratto la Puglia . Era Guglielmo partito d'Ita
lia per andare à prendere per moglie vna figliuola di Aleſſio Imperatore di Co
A ftant i
CALTIS TUO ALITANA 335

Stantinopoli,e haueua partendo rávcomandata al Ponteficela Calabriaze la Pu- Ruggiero


glia.Califto adunque partendo per queſta caufa da Roma, fe ſe n'andò in Beneuen Conte disi
to . Diqui mandò il Cardinale go à Ruggiero, chefi ritrouaua all'hora in Ca- la Puglia .
labriacombattĕdo la rocca di Niceforo,perche doueſſedeporre l'armi, e lafcia
·
re l'impresa . Ma non volle Ruggiero obbedire mai a cofa,che'l Papadiceſſe, an
zipiù caldamentefegniua laguerra,dubitando,cheferitornato Guglielmo fuffes
Phaueffeimpedito, e non fi fuffe effopotuto infignorire delle Puglia , edella Cas
labria. Siponeua il Papa in punto,per andarlifopra, quando di vnfubitofi in
fermò,econ lui vna gran parte de' Cardinali, e'nefù perciò forzato a ritornarfi
in Roma . Con questa occafione Ruggiero , perche non era chi gli oftaſſe , ſi fece
ageuolmente Signore di Calabria, e di Puglia .Et a quefto modo Guglielmo, che
eraftatofopra il fuo accasamento‘ingannato,fenza moglie, efenzaftato ſi ritro
uò . Eritiratofi a viuer in caſa del Principe di Salerno , in breue ſenza beredi
Ruggiero
morl. Ruggiero tosto che fi vide leuato dinanzi queſto anuerfario fifece Reď, fi faRechiab
mar d
Italiachiamare . Et Califto non più tofto fi vide fano , che ranno in Laterano Italia.
on Concilio di nouecento Prelati, douefi conclufe e deliberò, che colprimo tem Concilio
generale in
po fi mandaffefoccorſo aª noftri, ch'erano in Sòria guerreggiando. Con lafperan Roma per
za di queftofoccorfo prefo il Re Baldouino ardimento, fecefatto d'arme con Gà glisiuri di
terra fanta
Fizi , Rede Turchi, ch'erano nell'Afia minore, e li veniua con groſſe effercito fo Imprefe di
Baldouino
pra , elo vinfe , & fece ancora prigione . Lamedefima fortuna hebbe col Redi Redi Gio.
Damafco , che ne veniua molto potente fopra Gierufalem , percioche facendoni rufalem .
battagliato vinfe , & ruppe, ammazzando due mila de gli inimici, e facendone
millepregioni Ma fopragiungendo Balac Re de i Parthi,e volendofubito Bal
douino,fenza afpettar nuouegenti, combattere,fù vinto con gran ftrage de' fuoi,
& nonfol amente vintoimafatto ancor'eſſo, e molti de' fuoi principali prigione.
Per laqual cofa affrettò Caliſto ilſoccorfo, dubitando, che perla perdita del Re
Baldonino non andaffero ancor tutti gli altri noftri in ruina, tanto più,che ne fa
E ceamolta inftantia Veramondo Patriarca di Gierufalem, e perfona di granfan- Baldouine
tità,e dottrina.Moſſi dunque i Venetiani dalla gloria,e dal premio, che loro ft of è fatto pri N
da
feriua,pofero in ordine vnagroffa armata . E fù queftonel MCXXI . effendo loro infedeli
Duce Domenico Michiele. Nauigando i Venetiani giunfero al zaffo, che i Sara
cinidi Babilonia teneano affediata da terra,e da mare. E facendo co'Barbarifat- Venetiant
to d'arme, li vinfero, nefecero gran ftrage , e fciolfero l'affedio del Zaffo . Dopo danno vna
rotta à
queftopallarono fopra Tiro, ch'eragiàftata affediata vn tempo, & la prefero , infedeli al
benche nonsenzafangue . Haueuano già prima patteggiato i Venetiani, che fi Zaffo .
II23.
deffe loro la metà di Tiro, e di Afcalone,feper operaloro figuadagnauano . E- Tiro prefa
manuele Imperatore de' Greci,che era a Caloiannifucceffo, inuidiofo delle tante da Venc
tiani.
vittorie de'Latini, ordinò a' Venetiani,che richiamafsero a cafa il loro Capituno Emanuele
dell'armatasillquale efsendo chiamato obbedì: ma in quefto ritorno tutto pieno Imp. Gre
difdegno faccheggiò molte fole dell'Imperatore Greco nell'Arcipelago ,e fi corpo di s.
Teodoro
Rhodila prima,poi Scio onde tolfe il corpo difan Theodoro martire, e lo portò martie
in Venetia,poi Samo,Metelino, Andro . Prefe Modone,e la fortificò . Tolfe a fortato à
Venetia .
gli Vngari Tragurie, e lofece a Venetiani foggetto . Ne portò ancorfeco in Vi
negia
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
336
negia vn falso ,ful quale vogliono , che il Saluatore noftro presso Tiro fedefse.
Hora Baldouino, che eraftatofatto dalli nemici prigione, rifcofsofi con rn buon
danaio ,fe ne ritornò in Gierufalem , e ne fostentò per qualche tempo le cafe de
noftri,che ne andawano ogni di àl peggio, & in suina.Ritrouandosi pe questo Ca
lifto alquanto quieto per cagione delle cofe efterne, creo dodici Cardinali, e rife.
ce molte Chiefe,che erano per l'antichità ruinate.Rifarci le mura della città, ri.
condufse alcune acque dentro, e lexocche difanta Chiefa fortificò.Fece molti do.
nid'oro,e d'argento a molte Chiefe della città , comperò molti poderi , e li aonda
fan Pietro,& edificò inpalazzo la Chieſa difan Nicola . Maperché non durufse
molto queftafelicità , e quiete l'Antipapa Gregorio , chiamato prima Bordino,
Bordino
detto Gre volendo il nome di Pontefice mantenerfi, di Sutri, done, egli ftaua, colfauore,&
go:10 AR- aiuto di alcuni tirāni trauagliaya con continoue correrie i Romani, & afsafſinaua
tipapa tra.
maglia Ro quanti forastiere in Roma,per negoti, per deuotione andauano . Fatto dunque
ma .
Fatto d'ai. di vnfubito Califto vn'efsercito ,mandò auanti con quelli, che andauano più al
me frà il la leggiera, Giouanni da Crema Cardinale di fan Chrifogono , & esso fegulcol
Papa , & i'.
refto,e combattendo vinſe il nemico,prefe Sutri, e pofto Bordinofopra vn came
Antipapa •
lo ,à guifa di trionfante,in Roma fi ritornò . Fù Bordino lasciato in vita : ma cõ
finato nel monafterio di Caue . E Calisto , che non lasciò , mentre visse , di fare
quanto feppe , e puote in feruigio di Dio , e della Chriftiana republica bauendo
tenuto cinque anni, dieci mefi , e fei giorni il Ponteficato , mori a' tredeci diDe.
cembrese vacò dopo lui la fede otto giorni.

Creò quefto Pontefice molti Cardinali in più ordinationi : ma fi fanno i nomi


folo di ventidue, de i quali furono due Vefcoui, fette preti,e tredeci diaconi, che
furono .
. Guilhelmo .... Vefcouocard.preneftino .
Egidio .... Vefcouo card.Tofcolano.
Amico Iuniore .... prete card.di fanta Croce in Gierufalem .
Gregorio .... Romano, prete Cardidi fanta Croce in Gicrufalem .
Gregorio ... Romano,prete card.de ifanti dodeci Apoftoli.
Pietro Borgognone , compatriota difan Bernardo , prete card.tit.di fan Mar
cello & AAiTy ~ 836
Luigi Lucido di Luca prete card.di fan Clemente.
Pontio Abbate Cluniacenfe,figliuolo del Conte di 2.3
Marfilia
. prete card.
Oderifio ... prere card.di S.Ciriaco .
Gerardo Caccianimici Bolognefe prete card.di fanta Croce ih Gerufalemme.
Pietro figliuolo di PietroLeone Romano, di Diacono card.de' fanti Cofina, e
" Damiano, atro prete card diCanta Maria in Tranfteuercy
Crefcentio Romano di Diaconocard.di fanta Maria nuoua, fatto pretecard,
de i fanti Pistio,& Marcellina . 3.5.
Stefano .... Diac.card.nella Diaconia di fanta Maria in Cofmedin.
Ionata Juniore, Diacono card.de'fanti Cofma,e Dam.ano .
Gregorio Tarquinio Romano Diacono card. de' fanti Sergio , Bacco , Már
cello, & Apulco .
Angelo .... Diacono card.di fanta Maria in Dominica .
Haimerico ... Dicono card.difanta Maria nuoua.
Matteo
HONORIO II! 337

Matteo Romano,Diacono card.di fant'Adriano .


Giouanni Dauferio da Salerno,Diac.card.di fan Nicolò in Carcere Tulliano.
Stefano...Diac.card.d. S.Maria in Dominica.
Gregorio de' Paparefi Romano Diacono card.di S.Angelo , che fu pofcia Pa
pa Innocentio II.
6 N.Diac.card.di S.Agata .
Rainiero di Borgogna Diac.card . di Santa Maria nuoua .
ANNOTATIONE.
Nel Papato di Califto II. fu fatta quella noteuole pace, e concordia frà l'Im pe
trio, e'l Papato in capo di forfe cinquanta anni, da che nacque fra Gregorio VII.e Pace fià il
Henrico III. per lo conferite de beneficij , gran contefa,e difcordia . Per queſta Papato , e
pace le elettioni de' Vefeoui,e de gli Abbati, che fino a quel tempo a gli Impera- Imperat
tori,& a i Re apparteneuano,furono alclerose a i monaci refe.Hora,perconchiu- Edeffa.
dere con l'Imperatore quefta pace , vi mandò il Papa quefti degniffimi Legati,
Lamberto da Bologna Vefcouodi Oftia,che fù poi Honorio II. Saffone de' Con
ti d'Anagni,Gregorio de' Paparefi Romano, ilquale, effendo all'hora cardinale,
[1 fù poi Innocentio II. E fi vede di ciò fino ad hoggi vnapittura in vna camera del
l'antico palagio di Laterano con quefto fcritto .
Ecce Califtus patriæ decus, honor, Imperiale
Nequam Burdinum damnat,pacemque reformat .
Feceromentione di questa pace Corrado di Littenanó Abbate Vifpergenfe
nella vita di Henrico V.Guglielmo Tirionet 13.capo del primo libro della guer
ra di Soria , Othone Frifingenfe nel 16. cap. del fettimo libro Pandolfo Pifano
nella vita di Papa Calisto II. & altri molti .

HONORIO I PONT. CLXVI.

Creato del 124.a ' 14.di Decembre .

#1

ON ORIO Secondo ,chiamato prima Lamberto, nacque nel contado de


Imola,& eſſendo Vefcovo di Hoftia,fù in quel tempo chiamato Pontefices
che fù dalle mani de Barbari Baldouino riſcoſſo, & aggiunse al Regno di Gieru
fale Antiochia, effendo tutti coloro morti , alli quali di ragione quelloftato toc
r cana.
PLATINA DELLE VITE DE' PONT.
338

Guerre
Soria. di caua.M a perche non fi poteua vn cofifatto Principatosenza vn capo tenere,ne

diede la cura,e'lgouerno a Romãdo figliuolo di Guglielmo Duca d'Auftria,c'ha.
uea lafigliuola del primo Boemondo per moglie. Raffettate a quefto modo le cofe
del Regno,andofopra il Re di Afcalone, che con vn'effercito di Egittij ne era ve
nuto a trauagliarli il Regnose con vn fatto d'arme che vi fece,lo vinfe, e caccioa
dietro.Veneperfare ilfomigliate,ma co maggior effercitoBaldequano Re di Da.
mafco:ma Baldouino in tre gra battaglie lo vinfe, e ruppe, amazò come peco.
Baldouino re vn gran numero di nemici.Ma ritornando a Honorio,dico, chefe bene era egli
rifcoffo da
i nemici nato in ofcuro, pil luogo, era nondimeno per lifuoi coftumi, e litteratura d
'
vince il Re tanto magiftrato degno.Manofi loda molto il modo, col quale egli hebbe quefa
d'Afcalo
ne , e quel dignità perche gliela diede l'ambitione d'alcuni più tofto,che il confentimeto, &
lo diDama vnione de' buoni ,Percioche effendo morto Califto,e trattandofi nuoua elettione,
Leone Frangipane, comandò a’Çardinali,che nõ doueſſero fino in capo del terzo
giorno creare il nuouo Pontefice,per poter più maturamente deliberare,e fecondo
i canoniprocederesbenche egli, che era aftuto,e malitiofo', il diceffe per altro fine,
cioe,perpotere in quel mezo difporre gli animi di coloro, che haueuano afar l'e
lettione,perche fuffe creato Lamberto Potefice.Percioche il popolo haurebbe vo
luto (e ne moftrauagrande anfietà) il Cardinale difan Stefano , il che moſtraua
Clemente Leone Frangipane di voler anch'egli,per poter con ogni artificio poffibile ingan
Antipapa.
Scifma 22 nare tutti,e nelfuo volere recarl .Alcuni Cardinali, che dell'arte ,e della intetio
nella Ro . nedi Leone fi auuidero , perche non gli riuscisse il diſegno fi volſero à Teobaldo
Chiefa,
Cardinale di S.Anastasia,e creatolo Pontefice lo chiamarono Clemente.All'ho
ra Leone non parendoli più tempo di menare la cofa in longo, perche vide offefo
per quefta elettione il popolo ,tofto a gran voce propofe Lamberto,di cui diceua
no,e'l popolo,e'l clero, e con la lingua, e con le mani quefta elettione approuò . E
perche no mutaẞero costoro parere, volle tofto Leone, che nelleSimie, che è vn luo
go preffo la Chiefa di S.Silueftro ,fuffe Lamberto Ponteficalmente veftito . Efe
ben con quefte arti nel ponteficato fi ritrouò ,fù nondimeno poi da tuttifalutato
pontefice.Egli veggendofi Papa, creò Cardinali alcune perfone degne, de i quali
poi in cofe di molta importantia fiferui - Quefto Pontefice molto fi dilettò della
familiaritàdelle perfone preclare. Onde ne ritenne in Roma vn certo Potin Ab.
bate di Clugni, ch'egli conofceua perfona induftriofa,& accorta.Amò ancor mol.
Vgo di s. to l'ingegno di Hildeberto Vefcouo Cenomacenfe , ilquale fè poi Arciuefcono di
Vittore.
Turone,perche in verſo heroico,& elegiaco fcriueua aſſai bene In queſti tempi
visse Vgo difan Vittore, queftofùfuo cognome,lapatria fù Parigi, e fù eccellen
tedottore Parigino.Scrifse molte cofe dottamente, come è il libro de facramen«
ti,il libro dellefententie, vn libro in Dialogo, che lo chiamò Didafcolo ; vn libro
della cura dell'anima , vn'altro delle arti,e delle dottrine . Tutti quefti letterati
con tanta beniuolentia Papa Honorio abbracciò , che non lasciò chefareper ho
norarli, e dare loro grado di dignità: vna cosa però nel fuo tempo accafcò, che fu
afsai malfatta, e di peffimo efsepio ; percioche fù dentro Roma Arnulfo eccelle
te predicatorefatto da chierici a tradimento morire, perche la loro immodeftia,
efouerchia lafciuia riprendeẞse, e la loro tantapõpa,& auiditàncl cumulare da
NAME
HONORIO IL 330
Arnulfo
predicato
nari spercioche proponeua la pouertà di Chrifto, e la integrità della vita a tutti,
fatto
perche la imitafsero.Molti getilhuomini Romani, come vero difcepolo diChrifto, e morire
tradimen.
profeta,lofeguiuano ,e lo lodauano al cielo . Di che nacque ne gli altri l'odio,lofde
to in Ro.
gno, ela maleuoletia fino afarlo morire.No fi fa bene, fe coftuifusse prete, ò mo-
ma,
1.beramen.
naco, o beremita . Scriuono alcuni ,che questo atto fommamete adHonorio difpia te ripren
cefsei ma che non furono mai gli autori di quefta tanta fceleranza ritrouati . deua le
troppo
Hauendo Honorio ben retto il Ponteficato cinque anni, due mesi, vn gior pompe, &
no mori a' 16.di Feb.fu da tutti pianto ,e nella Chiefa di S. Giouanni in Laterano auidità del
danaro.
# con ogni pompa poffibilefepolto . Vacò lafede vn di . Non sò,chefi voglia dire
quel marmo,doue è ilfuo nome fcritto ,e dauanti la Chieſa di S.Prafsede fi vede.

Creò quefto Pontefice in più ordinationi trenta cardinali , dei quali trè ne fu
a
rono Vefcoui ,fedeci preti,& vndeci diaconi, che furono .
Giouani .... di prete card.tit.di S.Cecilia ,fatto Vefcouo cardinale Hoftienfe .
Corrado Suburra Romano di prete card.di S.Pudentiana fatto Veſcouo card.
?! Sabinenf e ,che fu poi Papa Anaftagio IV.
71 Matteo ...Francefe Monaco Cluniacenfe Vefc.card . Albano .
N.Conte ... di Diacono card.di S.M.in Aquiro prete card. di S. Sabina.
Matteo .... di diacono card. di S.Adriano fatto prete card.di S. Pietro in Vin
(cola tit.d'Eudofia .
N.prete card.di S....
Greg or....prete card.di S.B albina
Pietro Cariaceno Bolognefe prete. card.de' SS. Silueftro , e Martino in Monti .
Gherardo de i Caccianem ici Bolognefe , prete card.tit.di S.Croce in Gierufa
(lem,che fu poi Papa Lucio II.
N. prete card.tit. di S.....
Pietro ... prete card.tit.di S.Anaftafio .
Anfelmo ... prete card.tit.di S.Lorenzo in Lucina .

30 N. prete card.tit.di S.....


Lettifredo ... prete card.di S.Vitale in Veſtina .
4
Henrico ...prete card.de ' SS. Aquila , e Prifca .
Iozelino ... prete card.di S. Cecilia.
N. prete card.di S.
Vberto Batta Anfranco Pifano prete card.di S.Clemente .
Alberino Tomacelli Napolitano prete card. di SS.Gio. e Paolo , del tit. di Pa
Gio.Roberto Capifucco Prete card.di S.Cecilia . (machio .
Sigizz o Iuniore ... prete card....
Stefano ... Diacono card.di S.Lucia in Silice , o in Orfea .
Ruftico dei Ruftici , Romano ,Diac. cardin . & Arciprete della Chiefa de i SS.
N. Diacono card.hella Diaconia di S.... i (Apoftoli .
Hugo .... Diacono card.di S.Theodoro .
Maeftro Guido Caftellano , di città di caftello di Tofcana , diacono card.di S.
Maria in via Lata, che fù poi Papa Celeftino I I.
Americo ... Borgognone diac card.di S.M.nuoua ,Cancelliero della S.R.C.

Rodolfo ... Diac.card .


... Diacono card.di S....
Alberto Theodolo del Friuli diacono card. di S. Theodoro. 1
Pietro ... diacono card.di S, Adriano .
...Diacono card.nella diaconia di S.
N. Diacono card.nella diaconia di S.Sifto .
2 N Dia
Υ
340 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

N. Diacono card.nella diaconia di S.Sifto .


Matteo...Diacono card.di S. Adriano .

INNOCENTIO IL PONT. CLXV .

Creato del 13o. a 17. di Febraro.

A NNOCENTIO II . Romano,figliuolo di Giovanni, e nato in Trafie


uere, tofto che fi vide Pontefice , fi moſſe contra Ruggiero figliuolo di
Ruggiero vn'altro Ruggiero Conte di Sicilia , perche ogni sforzofaceffe di occu
Contedi Si parfi teftato diPuglia, effendo già morto Guglielmo , che ne era. Duca,e nelqua
cilia com
battutodal le la famiglia di Roberto Guiſcardo era mancata. Si ritrouaua Ruggiero accam
Papa.
Pontefice pato a San Germano , e gli andò con tanto impeto , e sforzo il Papa fopra ,
prigione che lo cacciò di quel luogo, e l'affediò poi in Gallucio doue Ruggier fi era ritira
Co Cardi.
nali , ch'e to . In questo venendo Guglielmo Duca di Calabria con groffo effercito , attac
Inno feco cò la battaglia , e vincendo , liberò dall'aſſedio fuo padre , e fece prigione il
Papa con tutti quei cardinali , che erano con lui nel campo . Ma poco appreſſo
Ruggiero con marauigliofa modeftia liberò il Papa , & i Cardinalis il perche
poi quanto egli volle, dal Papa ottenne ,fuor che il titolo del regno , che e con
gran premij , e con promeſſe ſi ingegnaua di ottenere . In questo mezo Pietro
Anacleto figliuolo di Pier Leone potetiffimo cittadino Romano, fu per mezo di alcuni ri
Scifma 22. baldi creatoAntipapa,e nominato Anacleto.ilqual pofte àfacco le Chiefe di Ro
Atina
nellaChie que'etefori, vi erano, maffimamente da S.Pietro , d'onde
fa Rom. ma,rubòtoltone aforza
vn crocififfo d'oro, checorone,
le tante che eappefe quini erano,ne cumulò tanto


danaio, che ne traſſe ageuolmenteſubornandoli quanti fcandalofi erano in Roma
Papa và im dallafua parte. Perloche ritornando Innocentio nella città,e ritrouandola in mo
Francia,
do piena di riuolte, ché parea, che ne doueſſe naſcer gran ruina, e la morte di mol
ti,da ſe ſteſſo cedendo al tempo ,in Piſa prima nauigò,poi in Genoua, e finalmēte
Ruggier o in Francia.L'Antipapa Anacleto in quefto vegĕdofi lëuato dinăzi il ſuo auuer
creato Re
ambedue fario, incominciò afubornar,e ricociliarfi più che poteua, gli animi di quelli, che
le Sicilie
dall'Anti baueanofauorito Innocetio, e per tirarne dallafua parte più facilměte Ruggier,
papa. lo creò Re di amendue le Sicilie.Innocetio celebrò in Chiaramonte vn cocilio, nel

qual
TIN NOO TC VENATIO 磊 LI $341
qual danno Pietro Antipapa co tutti ifeguacifuoi. Poiſe ne andò in Orliès,do
ue vifitò il Re Filippo,dal qualfù con molto honor riceuuto . E paſſatone poi in
Ciares,hebbe per camino Henrico Re d'Auglia încõtra , l'eſſortò co molte ra
Lotarie
gioni adouerprender contra i Saracini l'arme . Piegado poi nella Lothoringhia
ritroud in Leodio Lotario ,ch'era all'hora stato dai Germani creato Re, e n'heb- Imp..
be molte offerte, e promeſſe di douer ricondurlo ficuramente in Roma , Fatto poi Genour
nella città di Rhemi vn'altro finodo ſe neritornò in Italia, efattone va'altro in fatta Me.
tropoli .
Piacenzafe ne venne in Bifa la qualcittà co Genoveſi pacifico , ch'erano stati in
cōtefa infieme . Fece anch'il Papa Arciuefcono il Vescouo di Genoua , chefoleua
effer à quel di Milano foggetto, e li diede tre Veſcoui di Corfica fuffraganei cou
quel di Bobio.Fece ancor Arciuefcouo il Vefcovo di Pifa,e lifefoggetti altri tre Pifa fatta
Veſcoui di Corfica co quel di Populonia . Lotario in quefto ne vene in Italia con Metropoli
groflo efercito, e fatto intender al Potefice quel,che far fi donelle,fece due parti ma
impin
inRo
fa..
dell'eſſercito ,e ne venne in Roma.Effo occupado il Lanicolo entro da queſta parte not del Pa
nella città,& Innocetio paſſando a ponte Mamolo l'Aniene ſe ne venne in Late- pa .
rano, nè fi vide cõparir l'Antipapa giamai , i cuifautorifurono da Lotario con
gran deftrezza placati,e fatti d'Innocentio amici.Ne reftò però Lotario di far,
Iche Innocetio per l'aue nirefoffe dallifuoi auuerfarij ficuro.voledo il Papa mo.
Atrarfi d'on tatoferuigio grato,perch'era già mortoHerico,incoronò dell'Imper.
Lotario,ilqual po fubitoſe ne ritornò in Germania ,perfrenare i Leutici, che s' Lotario
eranoleuati su.Il Papa celebrò in Pifa vn cocilio per lo ben di S.Chiefa, a di- coronato
fenfione dellafede catolica , e pi codannò di nuouo l'Antipapa Abncleto, ilquale Papa.
Imper. da!
in quefto tepo colfauore, & aiuto di Ruggiero , e d'altrifattiofi, e cattiuifileuò
di nuouo contra il Potefice.Il perche Lotario hauedo domati i Leutici , ne ritornò
ico effercito vn'altra voltà in Italia, & i Piſani cauarono nel medefimo tépo vna
potentiffima armata in mare in fauor del Papa. Onde fù & in Roma laparte cō
traria,efeditiofa oppreßa,e Ruggiero talmete,& in terra,& inmare trauaglia- Lotatio
to,che lafciando qato hauea in terraferma,fl in breueforzato a ritirarfi in Si- in Italia
Imp in
.torna
cilia.Giovanni Imperatore di Coftantinopoli,ch'era nemico di Ruggiero , quãdo fauor del
Papa.
quefta tanta vittoria vdi mandò tofto i fuoi ambasciatori a Lotario , rallegran
dofi, che cofi benfatto con questo comun nemico l'haueſſe.Frà quefti ambaſciato

Men's
ri era vnfilofofo,ilqual volendo per via di diſpute moſtrar, che la Chiefa latina
erraua,per hauercontra laforma del concilio Niceno , come effo diceua (nel qual
era ftato dichiarato , lo Spirito fanto procedere dal Padre) aggiuntoui , che an
cordal figliuolo procedeffe , Pietro diacono perfona dotta, arguta,e che con gli
altri in queſta diſputa fi ritrouana ', Se i Latini, diſle, fi debbono dannare per ha
were aggiunto , che lo SpiritoSanto ancora dal figliolo proceda , molto più fi deb
bonodannare i Greci,che vi hanno aggiunto , che egli proceda dal padreſolo, poi
cheil concilio non difse altro ,fe non dal padre . Sentendofi con quefla arguta
rifpofta quello audace dcluſo,non paſsò più oltre nella difputa.Hora il Papa, che
dubitò , che partito l'Imperatore non ritornaſſe di nuouo Ruggiero fopra i luo- Rainone
ghi,chefono in Terra Ferma, cred Duca di Puglia Rainone, ilquale era on Cote glia Duca
didipoi
Pu
di Lotario,& cra cõ alquante genti reftato a questo effetto in Italia.Efsendo poi Papa . "
Y 3 l'An
1
1342 BLATINA DELLE VITE DE PONT.

-l'Antipapa mortoze fepultòfecretamête du i fuoi perche erano ancor ifaoi Car"


diali nella deuotione del Papa venuti , moftrana la republica Chriftiana di do
were quietarfi , quando alcunifeditiofi la inquietarono con creare in Roma al.
'Concilio quanti Senatori,perche gouerna ero la Republica Romana,& ilfuoflato . Men
Gener-le tre che ilPapa a quefte nouità fi oppone,e rauna in Laterano vn finodo, nei qua
'TLateranen
e. le ordinò , che non haueffe laico alcuno ardimento di fare violentia , ne fare a
chierici oltraggio,fi infermòjemoria' ventiquattro di Settembre , hauendo retto
quattordici anni ,fette mefi,e otto giorni il Papato. Efù nel 1144.
Myst
Creò quefto Pontefice in tre ordinationi molti cardinali , che fono li fe
CONG
guenti.
Guido Romano,Veſcouo card. Tiburtino . ..
Alberico .... Vefcouo card.Oftienfe . la mb
Stefano .....Vefcouo card.Prenestino . "'
JAWY +14
Inaro ..... Vefcouo card.Tofcolano .
Theodeuino ..... Vefcouo card.Portuenfe 20 M9
Pietro Romano, Vefcouo card. Albaneſe.mx 4
Rainaldo Campano,dé' Conti d'Abruzzo, monaco Caffinenfe , prete cardin
tit.di S.....
Luca.... Francefe prerecard.di SS.Giouannie Paolo tit.di Pammachio .
Martino CibòGenouefe prete card.tit.di fan Stefano in Celio monte.
Giufto ..... prete card.di S.Pudentiana tit.di S.Paftore.
I'
Stantio ...... prete card.tit.di S.Sabina in Auentino .
Baldouino Fracefe , prete card. tit.
1 di S..... che fu poi fatto Arciuelcouo di
Pifa. i * JINIS *
Maestro Guido da città di Caftello, Tofcano, di Diac.cardin.di S.Mariain via
Lata,fatto prete card.tit.di S.Marco,che fù poi Papa Celeftino II.
Pietro ..... prete card.tit.di S. Sufanna .
Guido Bellagio Fiorentino prete card.di S.Grifogono .
Pietro .....prete card.di S.Pudentiana,tit.di S.Paftore .
Gregorio ..... prete card. di S. Maria in Tranfteuere , tit.di Califto , che fu poi
Vefcouo card.Sabinenfe .
Belaldo prete card....
Vbaldo Luchefe Tofcano, di Diacono card.di S.Maria in via Lata, fatto prete
card.tit.di S.Praffede,poi Vefc.card.Oftienfe, e finalmente Papa Lucio III.
Rainerio ... prete card.tit.di S. Aquila, e Prifca.
Tomafo .... prete card.di S.Vitale tit.di S.Veftina.
Roberto Pifano,prete card.tit.di S ... che fù poi Cancelliero della S.R.C.
Othone RomanosDiacono card.di S.Giogio in Velabro .
.....Diacono card.di S.....
Guido de' Conti di Caprona Pifano Diacono card.de' SS.Cofma, e Damiano.
Guido Romano,Diacono card.di S. Adriano .
Boetio Romano,Diacono card.de' SS.Vito,e Modefto .
9 Attolouero Azone ... prete card.di S.Anaftafia.
Griffone ... prete card.di S.Pudentiana del tit.del Paſtore.
Juone... Francefe prete card.de'S S.Lorenzo,c Damafo.
Goizone...
Lase prete card.di S. Cecilia.
Vbal
MININOCENTI O AMAT 343 :

Vbaldo ... prete card.de? $S.Gio. & Paolo del tit.di Pamachio. uwd it
Vgone di Folieto Francefe Diac.card.
Vaffallo .... Diacono card.di S. Mariain Cofmedin.
Vbaldo .... Diacono card . di S.Adriano.. 19 1998
Grifogono .... Diacono.card.di S.MarialinPortico.oTienge Tige
FF
Gherardo .... Diacono card.di S.Maria in Dominica D
Ottauiano Romano,Diacono card.di S.Nicolò in carcere Tulliano,chefù poi
Antipapa Vittore III. cute #gulon 563 GULP ww.odbo.
Pietro .... Diacono di S. Mariain Aquino 6 quo6tom an algovati
Guido Romano,Diacono card.di S..... 21.
Nicolò......Diac.card . di S ...... poi prete card.di S.Ciriaco.
Gregorio Romano, di Tranfteuere , nepote di Papa Innocentio II. Diacono
card .di S.Angelo . *** 2007 irr YOLA OD) Thelor S
Guidone..... Diacono card. di S...... pofcia prere card. de' SS. Lorenzeye Dari
mafo . Ncarb , ar. Many 1 Pomon omina I
Pietro ..... Diacono card. diS.Maria in Portico 231682 elsolutud
Giouanni ..... Diacono card.di Sant'Adriano . 1.
In tempo di queſto Papa , Anacleto Antipapa creò fette cardinali , che furono
dopo la morte di Anacleto confermati da Innocentio I Le furono .
fonata Iuniore di Diacono card.de' fanti Cofma, e Damiano fatto prete card.
tit.di S.Maria in Trafteuere .
20
Giouani ..... prete card.di S.Pudentiana tit.di fan Paftore.
Stefano ..... prete card.tit.difan Lorenzo in Damafo .
13
Pietro ...... prete card.tit.di fant'Eufebio.
t Siluio Romano ... Diacono card, di S. Lucia in Settefolio. -*
Hermano..... Diacono card.di S. Angelo .
136 Gregorio ..... Diacono card.di fanta Maria in Aquiro..

Nonfi sàfe Anacleto , ne creaffe più delli ſopradetti,

Fiorirono in quefto tempo Gilberto Inglefe di tanta dottrina, chefù per la va


rietà delle difcipline, ch'egliftudiate hauea, cbiamato Vniuerfale, & Amberto
Arciuefcouo di Rbemi in nulla a Gilberto fuo maeftro in eruditione , e dottrina
inferiore . Quella opera,che fino ad hoggifi vede di mosaico nella volta di San 1
ta Maria in Tranfteuerefù di quefto Pontefice .

ΑΝΝΟΤΑΤΙΟΝΕ .
Si

↓ Che Innocentio II.fuffe Romano, figliuolo di Giouanni , & nato in Trafteue


********

re,e cofa affai chiara. Ma ch'egli fuffe della famiglia di Papa,ò di Papareffj, da vn
antico publico marmore fi caua , che fino ad hoggi fi vede in Roma nella piccio
viljade

la Chiefa di S.Giacoboin Tranftenere , fatta dal Cardinale Cinthio fuo nepote,


viking
d;n2.Todate
ma ,iie

come dalloſcritto fi caua , che iui in vna tauola di marmofrlegge . E che quefta
famiglia fuffe quella che è hoggi nobiliffimain Roma, e la chiamano de Mattei,
io mi perfuadoda quefto, che ne gli iftromenti antichi di quefta famiglia , quel
Υ 4
T Li
344 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.

li che fono hora de Mattei , iui fono de' Paparefij chiamati . Et è quefta mia opi
Magiftrai
eletti da nione confermata,che la famiglia de'Mattei viene di Tranfteucre , & non molto
Rom. per l'arme di quefta famiglia da quelle dell'antica de Paparefij differiscono . In que
il gouerno
della cit. metempo
fto fono i Tiburtini,i Roma incominciò
il popolo diTofculani, guerra co' epopoli
a farPreneftini,
gli Albani,i gli altriconuincini
di terra di ,Că
co
tà.
pagna . E finalmente in capo di cinquant'anni con la ruina di Tufcolo hebbero
quefte guerre fine. Horacon l'occafione di queſte guerre fù tolto ad Innocen
tio II. che amaua anzi la pace , che la guerra,il gouerno della città , & fù contra
fua voglia creato vn nuouo corpo, ò forma di Republica , eleggendofi dell'ordi
ne equeftre alcuni Senatori (non Confoli,come il Platina, e'l Volateráno voglio
Popolo , e no) & vn Patritio,che foffe come capo de gli altri,con alcuni giudici ad effempio
elero Ro- de Romani antichi . Et in quefte controuerfie il popolo di Roma effendo, come
mano Co
me efclufo ribelle al Pontefice, ifcomunicato,fù primieramente del tutto dalla elettione del
dall'elet Pontefice efclufo , & a poco a poco anch'i principali del clero , fin che fù quefta
tione del elettione a'cardinali foli rimeffa . Il primo Papa , che fuffe ſenza interuento dal
Papa.
popolo eletto dopo la morte di quefto Innocentio, fù Celeftino Secondo . Si ca
ua da vn libro antico ſenza il nome dall'autore , che è nella libraria di Vaticano ,
da Orone Frifingenfe nel 27.cap.3.1.8.34.c.del 7.lib.delle fue hiftorie,& dal pri
mo libro de' gefti dell'Imperatore Federico nel 27.8 28.cap.che folamente que
fta cofa dell'elettione tocca. 200 303

f
CELESTINO H. ( PONT. CLXVII.

Creato del 1143. a'z 5. di Settembre.

****
1.5

ELESTINO 11. chiamatoprima Guidone , e nato in Toſcana


LIN

in città di Caftello , che vogliono , che fuſſe chiamata dagli antichi


Tiferno eſſendo Cardinale di S.Marco, fu per vn generale confenti
Cmento di tutti in luogo d'Innocentio creato Pontefice .E fù inquel
tempo,ch'eſſendo morto il Re Baldouino in Soria, Fulcone Conte d
Angioiajegenero di Baldouino ,pigliò il regnoGerofolimitano,e col valore di due
cifu
CELESTI N O II, 345

Juoi figliuoligagliardamente on tempo il difefe . Percioche effendo venuti a cor.


rere su queldi Antiochia i Turchi, che nelgolfo del mare di Perfia habitauano,
nonfolamente Fulcone li vinſe, e ruppe, che anche ne tagliò da tre mila a pezzi, Fulcone
& altretanti ne fe pregioni . Moffo dal dispiacere di quefta rotta AlafTurco , Rè di Gie.
fuc.
con vn'aiuto,c'hebbe di Babilonia,paſsò fopra Edeſſa Città della Mefopotamia, e cedea Bal
chiamataArach da gli Hebrei,laquale haueua già Baldouino hauuta da Gotifre douino. Edeffa pre.
do,ilfratello.Efù prefa queſta Città,e faccheggiata crudelmete da' Barbari,che pr 1
fecero tutti quelli morire,che non volfero negare la fede di Chrifto , e violarono bari.
donne nobiliffime , eprincipali sù l'altare di S. Giouanni Battiſta , che ſapeano
eßere da noftri religiofiffimamente , & con fomma deuotione tenuto . Ma non sò
ache modo Fulcone, mentre che fifaceuagroffo , e nuouo apparecchio di gente ,
Seguitando nella caccia on lepore , mentre che troppo frettolofo , incauto gli
efopra , cadendoli il cauallo fotto, mort . E lifucceffe nel regno Baldouino, il fi
gliuolo , chefu il terzo di quefto nome.

K Creo quefto Pontefice in vna ordinatione fola quattordeci Cardinali , ſette


dei quali furono preti, & fette Diaconi, che furono .
Roberto Bulleno Inglefe prete card.co'l tit.di S. Marco .
Giulio...prete card.tit.di S.Marcello
Manfredo... prete card. di fanta Sabina.
Rainerio... prete card. di S.Stefano nel Monte Celio .
Hugone ..prete card.di S. Lorenzo in Lucina.
1
Adinulfo...Monaco , & Abbate Farfenfe prete card.di S....
Ariberto ... prete card.tit.di fant'Anaſtaſia.
Gregorio .. Diacono card.di S....
Rodolfo .... Diacono card.di S. Lucia.
=
Giouanni di Papiro Diacono card.nella Diaconia di fant'Adriano .
Gregorio ... Diacono card.di S. Angelo.
Aftaldo Aftallo Romano Diacono cad.nella Diaconia di fant'Eustachio . 瓷
Rodolfo... Diac.card.in S.Maria in Septifolio .
Giouanni .... Canonico Regolare della congregatione di S. Fridiano , Luche
fe,Diac.card. di S.Maria nuoua.
Giacinto Bobo Roinano Diac. card. di S.Maria in Comefdin,che fù poi Papa
Celeftino III.
11.7
Mori ancor Celeftino nel quinto mefe del fuo Papato a gli otto di Marzo , 3
fù in Laterano fepolto . Fù in vna cofa fola felice, che in tutto il fuo Ponteficato "
non fi fent : feditione : ilche , credo io , che aueniffe per la breuità del tempo ,
ch'egli fu Papa . སཱ ཝཱ ཝཱ 3 .

ST

‫ין‬
髫 610
LVCIO
346 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

LV CIO I. PON T. CLXVII


.

Creato del 1144. a′ 11. di Marzo .

VCIO Secondo Bolognese , & figliuolo diAlberto,


prefe in quel tempo il Ponteficato , che venne in Italia
Edeffa. la nuona della ruina di Edeffa . Quefta e quella Città,
nella quale, come nellafacra Scritturafi legge, mandò
Tobia ilfigliuolo à Gabelo , e laquale fu da Thadeo
Apoftolo conuertita allafede di Chrifto, e nellaqual
adorna delle riliqua di San Tomafo regnò quello Aba
garo, cheſcriuendo al Saluator noftro, merito d'hauer
ne per le manidi lui rifpofta . Quando Bernardo Ab
bate di Chiaraualle, eperfona di gran fantità , e dottrina intefe queſta perdita,
&ftrage de' noftri , tolfe imprefa di animare , & effortare per lo bene della re
ligione Chriftiana, e con meffi, e con lettere tutti i Principi dell'Occidente, per
che prendeffero contra Saracini la croce ; il che con effetto caldamente effequi .
Impe Preloche Corrado Sueno ,che era dopo Lothario ftato eletto Rè de Romani,fife
Corrado
fatto
ratore in queſta militia di Chrifto , Mentre
Soria. và in Germania
cefcriuere apparecchio che fifa nellavedeua
perpassare in Soria , Ruggiero , che
Francia, & nella
i Pontefici

altroue volti, ſe ne ritornò potente in Italia , e vi ricuperò in breue , quanto già


perduto vi hauea , fenza ritrouar chi gli oftafse . Per laqual cosa accrefcinto
d'animo , e diforze, pasò con pn'armata in Africa , e ne trauagliò in modo il
Re di Tunifi , che lo sforzò a chiedere la pace , edarli per bauerla , il tributo
ogni anno il qual tributo per trenta anni continui fi pagò. Hora hauendo Corra
dofatto ungrosso essercito di huomini , che volontariamente prefero con lui la
Croce , ne passò in Conftantinopoli , & essendo con prieghi , e con promesse di
mal Emanuele Imperatore de' Greci quafi sforzato passò tofto in Iconio, doue li pro
Em-nuele
Imper
uago. metteua colui douer mandar vettonaglie , e quantofaceua bifogno all'esercito :
afsediò , e battagliò anche fieramente vn tempo quella Città,che e naturalmen
te,e
LV CIO II. 347

te , e per induftria humana era moltoforte . Ma hauendo quell'Imperatorfcele


ratofatto mifchiare con la farina il geffo , fù cagione,che mangiando i noftri di
quefto paue,ne moriffero in breue tanti chesenza potere cofa di buono fare , furo
no sforzati à ritornorfi nella Thracia à dietro. Hebbe ben quefta imprefa tanto
di buono che'l Re Baldouino ripreso animo con quefto foccorso , che fi aspettana, Ascalone
prefefinalmente àforza Aſcalone, che haueua tenuta aſſediata gran tempo ,ha- ripresa pai
Chriftiani.
uendopoco auanti edificata l'antichiffima città di Gaza, ch'era dal nemico ftata
abbandonata affatto . Hebbe ancora di più il medefimo Baldovino ardimento d'
andare incontro a' Satrapi de' Turchi,che la coutrada di Gierico trauagliauano,
&in na battaglia ammazzò, come vogliono , da cinque mila di quefti barba
ri . Diede ancor cofi gran rotta à Norandino capitan dell'effercito di Damaſco ,
chen'eraful contado di Gierufalem venuto àfar danni,che poco mancò, che non
entraffero i noftri co' nemici, chefuggiuano, dentro Damafco . Maritorniamo a
Lucio Pontefice,che non reftaua in queſto mezo difar quanto eraneceſſario per
quefta imprefa . Crederei io, ch'egligrandiffimo defiderio haueffe, che Gierufa
lemfi riteneſſe da' noftri , per esser ftato già Cardinale , col titolo di S. Croce in
Gierufalem , la qual Chiefa egli qnafi di nuouo rifece . Perfuo ordine fi raund Baliardo
heretico.
nella Francia vn finodo d'alcuni vefcoui , & Abbati contra Baliardo Filofofo
peripatetico, e di gran dottrina , ma che in alcune cofe dellafede non fentiua be
ne.Coftui effendo con efficaci ragioni in prefentia del Re Lodouico conuinto,non
folamentefi difdiffe, e mutò parere , che ancorafi vefti monaco , eſe n'andò poi
con alcunifuoi difcepoli à viner in vn luogo deferto. E Lucio nell'vndecimo me
" fe , equartodecimo giorno del fuo Papato mori , a' 25. di Febraro , e fù nella
Chiefa di Laterano fepolto.

Creo quefto Pontefice in vna ordinatione quattordeci Cardinali,de' quali vno fù


Vefcouo, fette preti, e fei Diaconi, che furono.
Guarino Tufcari omano , Vefcouo card. Preneftino.
Vbaldo Caccianemici Bolognefe prete card.di S. Croce in Gierufalem.
Hugo..... prete card. di fan Lorenzo in Lucina.
Giulio Romano, prete card.di fan Marcello,fu poi Vefcouo card. Prenestino.
Hildebaldo..... prete card.'de' SS. dodeci Apoftoli.

/
༼ ,
Guido Cibo Genouefe prete card. di. S. Pudentiana, tit.di fan Paftore.
Villano..... prete card.tit. di fan Stefano in Celio monte.
Bernardo Romano, prete card. tit. di fan Clemente,
Rodolfo Diacono card. di fanta Lucia in Settifolio.
001000 Diacono card. di fanta Maria in Portico.
Berardo..... Diacono card. di fanta Maria di Reno.
Pietro..... Diacono card. di fanta Maria in via lata.
Jacinto Bubo Romano , Dlacono card. di S. Maria in Cofmedin, che fu poi Pa
pa Celeftino III.
Reiniero Marefcotti Bolognefe Diac. Card. de' SS. Sergio, & Bacco.

"
EVGE
*348 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

EVGENIO IH. PONT. CLXIX


Creato del 1145. a' 27. di Febraro .

‫ויי‬
‫ווו‬
‫ואו‬
‫א‬
9.

Papa Euge VGENIO 111, Pifano , eletto già monacoda San


nio itj.rito. Bernardo , efatto Abbate di Sant'Anaftagio , funella
glie il go
uerno di Chiefa di S. Cefario creato Pontefice . Percioche non
Roma à Ro
mani. effendo i Cardinali d'accordo nella creatione d'vndilo
ro, moffi dallo spiritofanto eleffero Eugenio , checono
11 papa và fceuano effere perfona fantiffima . Egli che vi dei Ro
in Francia.
mani faregrand'iftantia, e minacciar ancora , perche
fußero loro Senatori confermati , ſe ne fuggi dinotte
ne' Sabini accompagnato da i Cardinali , e nel monafterio di Farfarafù confecra
Lodouico to . Facendo poi poco conto delle minacciejde' Romani, à tale i Senatori fteffi ri
Redi Fran duffe , che chiedendo la pace rinontiarono il magiftrato , E ritornando in Roma,
cia và in
Sotia. quando intefe , che i Romani diffimulatamente fi erano riconciliati con essolui,
dubitando di qualche inganno ,fe n'andò in Tinoli , efù in queftafuga da' Roma
ni confaette , & altre arme perſeguitato . Pafsatone pofcia in Pifa nauigò in
Francia,doue animò,& efsortò molto il Re Lodouico all'imprefa contra Turchi,
Ruggiero e Saracini oltre mare. Et essendo Lodouico andato , e giunto colfuo essercito in
Reci Sici
lia la Coftantinopoli, fi ritrouò non meno egli dall'Imp. Emanuele ingannato, e tredi
turghi
dell'I mp. to, che già Corrado di Sueuia fi fufse . Percioche essendofi lafciato perfuader
Greco. menarne inftagione afpra l'efsercito per li deferti della Soria , a cofifattanecef
fità fi ritrouò, che fu forzato à ricondurfi con l'efsercito ftanco , e laceroper la
i Venetiani penuria, e difaggi del camino fenzafar cofa alcuna nella città d'Antiochia . 1
aiutano perche Ruggiero di Sicilia , ch'era ad Emanuele inimico , passò con vn'armata
Co. Ge fopra la Grecia, e li tolfe l'Ifola di Corfù , Corintho , Thebe , e Negroponte . I
Jup,
farebbe col medefimo impeto passato sopra Coftantinopoli , fe i Venetiani , che
comparuero nel mar loro con fefsantagalere , interrotto questo diſegno non gli
havessero . Nanigò adunque Ruggiero per volontà di Dio nelle marine dell'
Afia.
EVGENI O III.
349
Afia.Era in quefto tepo partendo Lodouico Re di Fracia poco lungi S.Simo Lodouico
ne per paffar in Palestina,ftatofatto prigione dall'armata de' Saracini. Sopra- Re di Fiaa
giungendo qui adunque Ruggiero aſſaltò ad vn tratto queſti barbari,e li vinfe, e cia fattopri
gi ne da i
liberò il Re Lodouico cỡ tutti ifuoi. In queſto l'armata Venetiana, che fauoriua Saracini , e
liberato da
'Imper.Emanuele, ricuperò tutti que' luoghi,c'haueua Ruggiero occupati, e di Ruggero,
sforniti,e sẽzaguardia lafciatili . Hora bauendo Ruggiero lafciato Lodouico di lia.
Rè di Sici
Fracia nel Zaffo,passòſopra Coftãtinopoli, e sùgli occhi di Emanuele poſe i bor
\ ghi della Città in ruina, e passò vittoriofo tato oltre, che ilpalagio ifteſſo dell'Im
peratore cobatte,e colfe difuamano nelgiardino regio le poma.Ma ritornadone
poitutto ifpenfierato in Sicilia, fi incontrò con l'armata Venetiana,che bene in Aamata
Venetiana
frutta, & inpunto veniua , e combattendoui perde venti galere delle fue,& con da vna tot.
granfaticafuggendo fifaluò . In quefto vnite infieme legenti loro Corrado, Lo- ta al Rè
Ruggier o
douico, e Baldouino, paffarono con ogni sforzo fopra Damafco, la qual Cittàfù Damafco.
dalliferui di Abram edificata in luogo aperto,& naturalmente arido , ma fatto affediata
da i Chri
con artificiofecondo,percioche eſſendoni per acquedottifotterranei portata gran tani.
= copia d'acque , che tutta la contrada irrigano , fù fatto tutto quel luogo mira
bilmentefertile. Paffando vnfolo, e picciolo fiumicello preſſo le mura della cit
tà, fà da vna parte vna linguetta di terra, nella qual i noftri accamparono , e ne
poteuano da quefta parte vietar l'acqua a' nemici , ch'erano dentro . Ma a per
fuafione d'on certo Affirio , alquale haueua il Re Baldovino gran fede , trasfe
rirono i noftri da quefta parte all'altra oppofita della Città il campo , dicendo
coftuipoterfi meglio la città battagliare da quell'altra parte,che era menforte. Eflercito
Nonfuronopiù tosto partiti i noftri, che occuparono gli inimici tofto quefta line ichi
guetta di terra, e si lafortificarono , che vietauano a' noftri l'acqua, e le vettoua- ftiani fi
sbanda , e
glie. Veggendofi adunque traditi , e morir difame , e difete , finalmente non aff leu dall
dio di
fenzagran confufione, & vergogna lafciarono i noftri l'aſſedio ,& ne ritornaro- mafco.
no Baldouino in Gierufalem , Lodouico , & Corrado in Europa , nel mille cento 1152 .
Papa ricu
cinquantadue, con perdita di vn gran numero difoldati,che per varij caſiperi pera alcune
rono . In quefto era Eugenio venuto in Roma, animati c'hebbe, e chiamati all'. Città vfur
pateli.
impreſa di oltre mare i fedeli , e vi era ftato con gran beniuolentia , e pompa ri
ceuuto . Egli ricuperò Terracina,Seſsa, Norba, e la Rocca di Fumone, ch'era
noftate da varij tiranni occupate.Et eſſendofi poi ritirato in Tiuoli per ricrear

кУ асие
fi, poco appreffo vi morì a gli otto di Luglio , hauendo otto anni, quattro mesi, e
ventigiornigouernata la Chieſa, efù con molta pompa portato in Roma, e fepol
to in S.Pietro , e perfuo ordine , & aſueſpeſe fù riconcio , ò rifatto il portico
di S.MariaMaggiore, come dal titolo, che iui ſi legge , ſipuò conoſcere .

Creò quefto Pontefice in più volte venticinque cardinali , due de' quali furo
no Vefcoui , dodeci preti , & vndeci Diaconi , che furono .
Hugo ... Vefcouo card. Oftienfe, e prima di Veletri .
Fra Nicolò di Maluesbiria , Inglefe , Monaco, & Abbate di S.Ruffo appreffo
Valenza, dell'ordme Ciftercienfe , Vefcouo card . Albano .
Giordano Orfino, prete card.de' fanti Gabinio, e Sulanna.
Ottauiano Romano , di Diacono card.di fan Nicolò in carcere prete card . di
fanta
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
350
fanta Cecilia,che fu poi Antipapa Vittore IIII. AL
Aftaldo de' Aftaili prete di fanta Prifca.
#IN
Rolando Bandinello Senefe prete card.di S. Marco, che fù poi Papa Alefs.III.
Gerardo .... prete card.di fan Stefano in Celio monte .
Giouanni Paparo Romano, prete card.di fan Lorenzo in Damafo .
Giouanni conte d'Anagni, prete card. fan Giouanni, e Paolo .
Cinthio .... prete card. di fan Lorenzo in Lucina.
Henrico Pifano.prete card.de' fanti Nereo , & Archileo.
Giouanni di Mercone prete card. de' fanti Silueftro, e Martino .
Bernardo ... Canonico Regolare della congregatione di S.Fridiano da Lucca
prete card. di S. Clemente .
Bernardo .... Monaco Caffinenfe prete card....
Galfredo Arturo Inglefe Diac.card ....
Gregorio .... Diac. card....
Cintio ... Diac.card.di S.Maria in Aquiro.
Rolando Paparo Senefe, Diacono card.de' fanti Cofma, c Damiano,indi pre
card. difan Marco .
Guidone Diacono card.di S.Maria in Portico.
N....Diacono card....
Giouanni....Diacono card.di fanti Sergio , e Bacco.
Gerardo...... Diacono card. di fanta Maria in v.a Lata.
Hildebrando Craffo Bologneſe Diacono card.di fant'Euftachio.
Maeftro Otone da Brefcia.Diacono card. di fan Nicolò in carcere Tulliano .
Guido da Crema .... Diacono card. indi prete card.tit.di fan Califto.

ANASTAGIO HI . PONT. CLXX .

Creato del 1153. a' 10. di Luglio .

>
bate di San Ruffo di VelitreRomano , figliuolo
, fù effendo di creato Pontefice
Cardinale & Ab in
quel tempo , che Alfonfo Re di Spagna, ritornando dall'impreſa di Gieruſalem,
mori , elifucceffe Santio ilfigliuolo nel regno , ilquale morendo poco apprelo
nella
A N. A STAGIQ IIII. 35x

nella guerra, che egli per lafe di Chrifto fece in Arabia , hebbe Ferdinandofuo
fratellofucceffore . Hora hauuto Anaſtagio il papato , donò vn belliſſimo , &
ricchiffimo calice alla Chiefa di Laterano , & in breue tempo edificò vn bel pa
lagio preffo S. Maria Rotonda . Egli hauea ancora in animo difar molte altre
cofe fi alla dignità della Chiefa appartenenti , come per ornamento della Città , Riccardo di
ma la vita breue gliele interruppe. Riccardo di S. Vittore illufirò ilſuo tempo, s. Vittore,
huomo det
nel qual coftui vissesperciochefù Riccardo eccellente dottor, e fcrifsegrauemen- tiffimo.
te molte cofe, efrà l'altre vn libro de Trinitate. Fece anche moltifermoni al po
st polo non men dotti, ch'eleganti. In quefto tempo quafi tutta Europa fentigran
fame , & Anafiagio non reftò mai di dar infecreto, e palefe a poueri il lor bifo
gno. Ma egli mori a i due di Decembre tenuto c'hebbe la dignità Ponteficia vn'
anno , quattro mefi , e ventiquattro giorni , efù in vna tomba di porfido dentro
S Giouanni in Lateranofepolto . Nel fuo tempo vogliono alcuni , chefacesse
Gratiano il decreto , Pietro Lombardo il libro delle Sententie , e Pietro Come
ftore l'hiftoria ecclefiaftica .

Creo quefto Pontefice otto Cardinali,vno de' quali fù Vefcouo , quattro pre
ti, e tre Diaconi , e non fi sà nè il nome , nè il titolo d'alcuni di loro, folo , fi sà
gli feguenti .
Gregorio di Suburra Romano Vefc. card. Sabinenfe Nipote del Papa .
Cintio....Romano Vefc.card. Prenestino.
Rolando Paparo Senefe Prete card. di S.Marco.
Alberto Monfacrato da Lucca Prete card.della Bafilica de' dodeci Apoſtoli.

C HII. PONT. CLXXI.


ADRIANO
Creato del 1154. a' s . di Decembre .

DRIANO HII . Ingleſe fù da Eugenio creato Vefcono di Albano ,


eCardinale , perch'eßendo fa om alto a predicare in Nerogia , ba,
A We'l
352 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

uearecata quella prouincia alla fede vera di Chrifto . Morto poi fù Adriano
creato Pontefice, & effendo tentato da' Romanı alle volte con prieghi,alle vol
te con minaccie, c'haueffe voluto rilasciare a' Confoli liberamente il gouerno della
Città, coftantiſſimamente loro il negò . E perche il clero faces iftantia, che egli
andaffe in Laterano a confecrarfi , ftettefaldo ancora , e diße non voler prima
Arnoldo andarui , ch’Arnoldo da Breſcia heretico , & ilqual era prima fato condannato
heretico.
da Eugenio, non fi vfciffe di Roma. Di che fdegnato il popolo asfaltarono sù la
viafacra il Cardinale di fanta Pudentiana , che andaua al Papa , e li dierono
dueferite . Sifdegnò forte di quefto atto Adriano , e ne ifcomunicò il popole,
ne volle affoluerlo mai, fin che non fù Arnoldo cacciato dalla Città, e i Confoli
lafciarono il magiftrato , e reftò libero al Pontefice il gouerno di Roma . In que.
Gulielmofo mezo Guglielmo Re di Sicilia , ch'era a Ruggierofucceffo , occupò il borgo
lia di
Re cede di Beneuento, & in campagna di Roma Ceperano, & Bauco terre della Chiefa.
fucSic-
al padre Ilperchefdegnato il Papa , fcomunicò granemente quel Rè , & aſſoluette dal
e
Rugico,
muou giuramento i fuoi vafalli, perche più facilmente ribellare fi poteſſero . Era fia
guerra alla to in questo tempo Federico Sueuo creato Imperatore , ilqualeſe ne venne con
Federico n'effercito in Lombardia . Et affediata Tortona , che recalcitraua all'Impe.
a
ffa rio , in capo di certo tempo laprefe aforza . E tofto poi con marauigliof cele.
per, paIm-
Sueuo
con efferci ritàfidrizzò alla volta di Roma . Il Papa che fi ritrouaua all'hora in Viter
" с bo , per douere tenerefalde nella deuotione di fanta Chiefa le terre circoftanti ,
to in Lom
bardia
poi verfo vifitò Oruieto , e Ciuità caftellana . E conofcendofi inferiore all'eſſercito , che
Roma.
Federigo menauafeco , tentò per mezo de'fuoi Legati la pace . Et hauntala,
gli vfcl incontra su quel di Sutri . L'Imperatore tofto che lo vide , fmontò da
Feder ico cauallo , e come vero Vicaro di Chrifto lofalutò . Venutine poi in Roma di com
è coronato pagnia , mentre che'l Papa dentro la Chiefa di S. Pietro ornaua Federico della
Imper
Roma dal in corona dell'Imperio , ftando le porte della Città chinfe , perche tumulto alcuno
Papa . fra Romani, e Germani non nafceſse , venne per lo ponte difant'Angelo laplebe
Tumulto
nato in Ro Romana armatafopra Germani , e ne ammazzò in Vaticano molti. Vscì a que
ma nella cofto tumulto l'Imperatore, efatto entrar tofto lefsercito , che ne' prati di Nero
ronatione
di Federi- ne accompato era , fece ritirare i Romani a dietro , occidendone , e facendone pri
60 .
gioni molti . Finalmente placato a prieghi del Papa l'Imperatore lafciò i cat
tiui liberi via . Volendo poi all'vfanza andare in Laterano di compagnia, e non
potendofenza pericolo di tumulto farlo , perche vedeuano il popolo in arme ,
fe n'andarono alla Magliana , e qui passato il fiume per la Sabina , e per lo
ponte Lucano passarono in Laterano , e l'ordine della folennità ſeguirono , &
cffettuarono in quefto mezo il popolo di Tiuoli venne da fe fiesso a darſi in
potere di Federico . Ilquale come intefe essere quella Città della Chieſa , nel
medefimo punto ad Adriano la refe,e non molto appresso poi nellafua Germania
fi ritornò . Il Papa a prieghi de' baroni della Puglia passò a Beneuento , e con
la prefenza fua fola r.cuperò da Guglielmo la maggior parte del regno . In
Imbsf iato quefto venne per barcaprima m Ancona , poi per terra in Beneuento Paleolego
im nobiliffim Greco , & ambafciatore delfuo Imperatore Emanuele , e donò da
re delGreco
Per
al Paua. parte delfuo Signore al Papa cinque mila libre d'oro , e gli offerſe ancora di
douer
TA A D RIVANO IV. I 353
douer aſueſpeſe cacciare Guglielmo d'Italia , ſe li daua per queſto tre città ma
ritime in Puglia . Quando Guglielmo hebbe di ciò nouella, fi sforzò di mouere il
Papa apietà , e li promiſe di douer non folamente reftituirli quanto hauea alla
Chiefatolto : madidonarli ancora altre cofe, e di tenerne afreno i Romani ribelli
difinta Chiefa,fegli dana il titolo di Re d'amendue le Sicilie.Il Papa non puote
ciòfare,perche alcuni Cardinali vi repugnarono . Per laqual cofa rifolutofi Gu Gul elmo
glielmo,entrò con male animo nella Puglia col fuo eßercito, e la pose d'ogni par- piglia mol .
te a ferro,e afuoco . Pafato poifopra i Greci, e i Pugliefi, ch'erano preſſo Brin- te cina in
Puglia, & è
difi accampari, vifece battaglia, e li vinfe.Onde tofto la Puglia,e terra di Otran- dal , Papa di
chiaratoRe
tofe gli arrefe.Sdegnato il Papa co' Cardinali, perche oppoſti ſi fuſſero alla pa diwore
ce,che effofare intelea, tolfe Guglielmo in gratia, e li diede il titolo del regno del denalita
Sicilia.
le due Sicilie, fattofi prima giurare di non douerfar cofa, che la Chiefa Romana
offendeffe.E raffettate afuo modo le cofe,fe n'andò in Oruieto, efu il primo Põ
tefice,che quefta città habitaſſe,& ornaſſe. Eſſendone poi ad iftantia de' Romani
ritornato in Roma, & eſſendo trauagliato da i Confoli, ch'ogni sforzo faceuano,
" per riponere la città in libertà, fe n'andò in Arignano , doue poco appreffo mort
ilprimo di Settembre, e fù nel quarto anno, e decimo mefe del fuo Papato. E la
fciò in gran riputatione lo ftato di S.Chiefa.Perchefortificò molte caftella pref
fo al lago di S.Chriftina,e fece quaſi inefpugnabile Radicofano, ch'è hora de' Se
nefi.Riccardo monaco di Clugni,lodato molto da gli altrifcrittori,fcriſſe con ele
gantefile hiftoria di quefti tempi . Fù il corpo di Adriano portato in Roma , e
Jepolto in S. Pietro preßo alfepolcro di Papa Eugenio ,

Fece quefto Pontefice due ordinationi di cardinali , nella prima creò due car
dinali Diaconi,che furono .
Buondì ... Diacono card.di S.Michiele Arcangelo .
Bofo Inglefe,diacono card.de' SS.Colma, e Damiano . 1
Nella feconda ordinatione creò Sentidue cardinali , quattro de' quali furono
Vefcoui,dieci preti,& otto Diaconi, che furono .
Vbaldo da Lucca, Tofcano ,di prete card.tit.di S.Praffede , fatto Vefc.cardin.
Oftienfe,e Velitrenfe, che fù poi Papa Lucio III.
.
Giulio... prete card.tit.di S.Marcello,poi Vefcouo card .Preneftino.
Bernardo... Vefcouo card.Portuenfe ,altramente di Selua Candida. +01
*
Gualtero... Vefcouo card. Albano .
Buondì.... di Diacono card.di S. Angelo fatto prete card. di S.G rifogono .
Bofo Inglefe, di Diac. card de'SS. Cofma, e Damiano,fatto prete card.tit.di S.
Pudentiana . # Sex
Vberto ..... prete card.tit.di SS.Aquila,e Prifca .
Vgo .... prete card.tit.di fanta Croce in Gierufalem.
Giouanni prete .... card.tit.di S.Anaftafia .
Alberto di Mora, da Beneuento,prete card.di S.Lorenzo in Lucina,che fu poi
Papa Gregorio VIII.
Guillelmo ..... prete card.di S.Pietro in Vincolastit.di Eudofia.
Guido da Crema,prete card.di S.Maria in Trafteuere,tit.di Califto, e Giulio.
N.... prete card.di S.....
Alberto ...... Diacono card.di S. Adriano.
Z Ardi
354 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Ardicio Reuoltella Milanefe , Diacono card.di S. Teodoro.


. Bonifacio ..... Diacono card.di fan Cofma, e Damiano .
Cinthio Romano , Diacono card.di S. Adriano.
Pietro ..... Diacono card.di fant'Euftachio.
Giouanni Piuzutto Napolitano, Diacono card.di S.Maria in Portico.
Guilelmo cittadino , & Archidiacono di Pauia , Diacono card.di S. Mariain
via Sata .
Giouanni de' Conti di fegna Diac.card.di S.Maria in Portico.

ALESSANDRO III. PONT. CLXXII.

Creato del 1159. a' s. di Settembre .

LESSANDRO III. Senefe,figliuolo di Ranuccio ,fù do.


po la mortedi Adriano da ventidue Cardinali,che lidiedero
le voci, creato Pontefice, ancora che altri tre Cardinalicreas.
fero Ottauiano cittadino Romano, e Cardinale di S.Clemente,
Vittore An
ilquale chiamarono Vittore; il perche nacque fcifma. All'ho
tipapa. Sci
Ima 24.nel ra dubitando Alessandro, che quelle riuolte non andasserofo
la Romana
Chi efa. uerchio auanti con la ruina della Chieſa,mandò iſuoi Legati all'Imperatore Fe
derico,che teneua all'hora afsediata Cremonase lo prego, che hauesse voluto con
lafua autorità quellefeditionifopire. Alche rifpofe Federico, che ne douessera
mendue i Pontefici andare in Pauia, doue anche egli andato farebbe, per inten
der,e riconoſcere quefte differentie.Quando Alessandro quefta rifpofta intefe,fe
Federico n'andò tofto in Anagni, & Ottauiano occupò segna . Sdegnato Federico, cheil
Imp. fauo Papa non hauefse obbedito, mando due vefcoui ad Alefsadro co ordine, che Car
1. papa.
ifeen dinale, e no Pontefice chiamandolo,il citafsero al Concilio. Alessandro ributto
cacciò via quefti vefcoui, i quali tofto fe n'andarono a ritrouare Ottauiano in St
gna , e lo ménarono con esso loro in Pauia , perche hauesse l'Imperatore haunto
chi ad Alessandro opporre . Federico raunato vn Concilio , confermò Pontefice
Ottanianos adoratolo con le ceremoniefolite il menò fopra vn bianco cauallo
per
AL'E'S IS AND ROT III . 355
per lacittà di Pauia . Moſſo Aleſſandro da queſta ingiuria , che gli fifaceua ',
efattiliprima, benche indarno, ammonire ; ifcomunicò Ottauiano, e Federico , e

ANA
fcriffe a tutti i Principi del Chriſtianeſimo, moftrando quanto fifuſſe con ragio
ne moffo aciòfare. Ritornatone pofcia in Roma nel fecondo anno delfuo Papa
to, vi ritrouò molti contrari,per hauere già l'effercito di Federico occupato tut
to lo ftato di S. Chiefafuori che Oruieto , & Anagni . Per la qual cosa Aleſ.
fandro , perfuadendoglielo ancor Filippu Re di Francia , imbarcatofi in Terra
cinafopra vn legno , che a questo effetto li mandò Guglielmo Re di Sicilia, fe ne Pafla il Pa
passò nella Francia . E quìfacendo in Chiaramonte vn Concilio , vi iſcomuni. pa in Fran
cia , que
cò tofto , e l'Imperatore , e Ottauiano . Mentre che queſte coſe in Europa paffa. fcomunica
uano , effendo Baldouino III. morto in Gierufalem , prefe tofto Almerico fuo lo Imper.
e l'Antipa
fratello quel regno , perché ſenza capo ritrouandofi in luoghi così cinti da Bar pa .
bari di ogni intorno non ne incorreſſe in qualche calamità : e raſſettate le cofe RèAlmarico
di Ge
delregno alquanto , paſsò ſopra l'Egitto , doue facendo giornata con Dragone rufalé fuce
cedes B.1.
capitano dell'effercito nemico , fpargendo granfangue de' Barbari lo vinfe, & douino i j.
affediò Aleſſandria , che Tiracino fratello del Soldano , e Rè de' Saracini haue- Alefsadria
d'Egittodal
zeaoccupata a tradimento. Hora gli Aleſſandrini, che non poteuano più al lungo fediata af
affedio foffrire , e dall'altro canto non baurebbono voluto diuentare a Chriftia- Rè di Gie
rufalem , e
ifoggetti,fidiedero con quefta conditione in potere di Almerico, che cacciato prefa .
il tiranno Tiracino , in potere del Soldano lor Signore li deffe . Hauuto alun
queAlmerico ongran danaro dal Soldano, quefta Città li refe . Intefo poi, che
Cairo affe
coftui confraude andaua, e li mandaua il danaio in lungo , passandoliſopra l'af drato dal
fediò dentro la città del Cairo. In quefto Federico in Italia faccheggio Tortona , Re di Gie
-piano Milano, d'onde credo ch'all'hora Rodolfo Arciuefcono di Colonia i corpi rufalem..
de Magi nellafua chiefa trasferiffese trauagliò incredibilmente Cremona.Il per 'Federico
che vniti infieme i Veronefi, Vicentini, Padouani,e Venetiani, temědo ciaſcun di Imp fa gráia
danni
fe fteffo fi rifoluettero di non dare più altramente a Federico aiuto,metre a quel Italia.
[ modo ruinaua la Lombardia. Accefo adunque difdegno Federico , passò confel
Aloeanimofopra Verona per battagliarlai ma vdito delfoccorfo delle altre cit
tà , che a Veronefi veniua, fi ritirò in Pauia , e con Oratori , e con lettere il Re
di Francia effortò , cheper tor via dalla Chiefa lo fcifma doueffe menarefeco *
Alejandro nel Concilio, doue prometteua douere anche effo colfuo vittore an
dare . E in Diuione vn luogo, doue'l fiume Sauo la Francia dalla Germania di
uide . Quefto luogofù deftinato al Concilio ; nel quale rafsettate che hebbe , il
meglio che puote, Federico lecofe d'Italia colfuo Ottauiano andò accompagna
to dal Re di Scotia,e da quel di Boetia, e da vna gran copia digente armata.Mª
Fperche Alessandro dicena , non volere a quel Concilio andare , ch'esso bandito
7 non hauesse , & il quale haueua egli già incominciato in Turone ; tutto colerico
Federico , e minaccienole,fe ne ritornò in Germania, mandandone Ottauiano in
Italia con penfiero di douere tofto feguirlo . Ma efsendo quefto Antipapa in Luc
camarto,fu tofto infuo luogo Guido da Cremacreato.I Romani creado Confoli Crema da
Guido An.
quell , che erano amici, efautori di Alessandro, lo richiamarono tofto in Italia. E ipapa.
venu
to per barca prima in Sicilia,poi in Roma, vifù con gran fefta, e piacere di
Z 2 tutti
A
356 PLATIN DELLE VITE DE PONT.

tutti tolto.Cỡ la venuta di Alessandro in Italia fi pofero i popoli della Lombar.


dia in granfperanza di libertà.Onde nel MCLXV.ne prefero l'arme cotra-Fede
rico, che troppo crudelmente regnaua, e prefero ad on tratto alcune fortezze.
Federicofe ne ritornò con groffiffimo effercito in Lombardia, efenzafar danno
alcuno, contro la speranza d'ogni huomo, paſſato il Pòfe ne venne sùquel di Bo.
logna . E diuifo l'effercito vna particella mandò in Lurca perficurtà dell' Anti
Ancona al- papa, ch'iui era,col
po affediata , l'hebberefto dell'effercito
in ſuo ne paſsòfopra
potere finalmente inAncona
quefto le. E tenutala
città on të
confederate
fediata "
prefa dal . della Lombardia fecero capo in Milano, e lo fortificarono, e per effer contraFe
I'Imper.Fe
derico. derico più potenti , tolfero nella lega il popolo di Lodi già nemico de i Milane
Lega di
Lobardia fi . Ma era nato a Federico vn maggior verme nel cuore : percioche eſſendo G
contra Fe. lielmo Re di Sicilia morto , Emanuele Imperatore de' Greci mandò i fuoi Orato.
derico. ri al Papa , promettendoli vn groffo effercito contra Federico , e di douer vire
Domanda
dell'imp la Chiefa Greca con la Romana, s'egliſofferta haueſſè,che l'Imperio Romanogid
Greco al nell'Occidentale,
Fapa. Orientale diuifo, riunito di nuouofifufse . Non è assai chia
ro quello , che a queſti Oratori riſpoſto fusse , percioche il Papa all'hora nella
guerra,ch'era fra Tofcolani , Albani,e Romani,intricato ſi ritrouaua . Veggen.
dofii Tofcolani , & Albani aggrauare fouerchio da i Romani ne i dati , che li
pagauano , alzando le corna fi rifentirono . Di che fdegnatii Romani , ancor
che'l Papa vi reclamafse,n'andarono ſopra i Tofcolani a granfchiere . Il Conte
Rainone cacciato già da Ruggiero dal Ducato di Puglia, hauea in quefto tempo
la republica de' Tofcolani in gouerno . Et efsendo nelle cofe militari esperto,
da Tof.o hauutifeco i Germani, che in Nepi, e'n Sutri erano, diede così fatta rottad' Ro
Rom.roi
lani. mani,che dall'hora in poi no hebberoforze di difenfarfi nella cttà, no che d'vi
Roma affe.
diata , erō re a trauagliarne il nemico fuori . All'hora Federico tolta quinci occafione di
battura d . vendicarl'ingiurie, ch'esso diceua hauer da Alessandro riceuute, fe ne venne d'
Pimper. Fe
derico. Ancona in Roma. Et accampato ne' prati di Nerone,tentò di entrare perforza
in Borgo: ma ne fù da' familiari del Papa coftantiffimamente tenuto a dietro.ll
difeguente haurebbe attaccato alla Chiesa diSan Pietro fuoco ,ſe a queſta fu
ria quelli,c'haueuano della Chieſa cura, prouiſto non vi haueſsero . Il Papa,che
nel palazzo di Laterano non fi teneua molto ficuro , e li pareua d'hauere di
bora in hora i Germani ſopra,ſe ne fuggì , eritirò nelle cafe de i Frangipani
presso alpalladio . Vdito Guglielmo Re di Sicilia , e figliuolo delgran Guglid
mo ilpericolo grande , nel qual ilPapa fi ritrouaua , li mandò toto due buone
galere con vna quantità di danari , perche ſaluar fi potesse . Prometteua Fe
derico al popolo di Roma la pace con quefta conditione , che de' due Fontefici
Papa Alef
fandro fug depofto l'vno, eleggesse l'altro, che fosse più degno giudicato. Alessandro, che ben
ge di Bo conofceua, che tutta questa pratica infuo dano era,parti di notte di Roma,e fug.
да, gedofifaluò,venedone prima in Caieta,poi in Benueto.Federicofù dalla pefte,
che cresceua,cacciato di Roma,perche parimente e gli huomini, e gli animali pe
riuano . Egiunto nella Lombardia , gli fi fecero incontra le città della lega
con vn'essercito . E fuggendo fempre ftudiofamente la battaglia,che gli era con
molta inftantia offerta , fe ne passò in Alemagna . Partito che fi d'italia , le
città
AL ES STANDRO Mr.
357
ttàconfederate a commune ſpeſe edificarono in gratia del Papa appresso al
F aro non lungi da Roueretto la Città d'Alessandria, che così dal nome del Pon
Aleffan
tefice chiamarono e quifecero da tutte loro venire ad habitare vna colonia di dria di Lo
quindecimila huomini, ai quali compartirono il territorio, e i luoghi della città, bardiaed
ficata i
E perfarui edifici . Ei Romani, che non fi erano della rotta banuta dimenticati, lega de Lo
partito, che videro Federico , prefero Albano a forza , e lospianarono . Haue gobardi .
rebbonofatto anche il medefimo a Tofcolano, fe il Papa non gli hauessefpauen
tatz, erattenuti con minaccie , e fcomuniche . Mandò di nuouo l'Imperatore
Emanuele altrifuoi Oratori in Roma afar promettere maggior cofe,che prima,
feil Papafusse condefcefo allefue dimande . Ma Alessandro fece quefla rifpo
fa, ch'egli non voleua riunire quel , che ifuoimaggiori aftudio feparato haue
Hano. In quefto mort l'Antipapa Guilo da Crema nella Chiefa di S. Pietro ,
nella qual ancora con vnagrossa guardia di Federico fiftaua . Fù in fuo luogo
da alcunifeditiofi creato Giouanni Vngaro abbate di Sirmio , e già infame per Gicoanni
furto. A coftui il Conte Rainone , che temea per la rotta già data a Romani , Vngaro An
tipapa .
conzfegnò Tofcolano con patto , che egli a lui deſse all'incontro Montefiascone .
Ma nonfù Rainone in Montefiafcone da quel popolo accettato , ne Tofcolani
l'Antipapafoffrirono , ne' Rainone ritornando in Tofcolano vifù tolto dentro .
Ilpercheſe ne passò tosto in Veroli, dow'era il Papa , e cedendoli tutte le ragioni,
Ambafcia
che esso in Tofcolano hauea,gliele donò . I Toſcolani medefimamente per vn pu- ori del Re
blico decreto chiamarono Alessandro , & in poter di lui fi diedero . Qui diede dirghil
terra al Pa
ilPapa vdienza a gli Oratori del Rè d'Inghilterra, che vennero ad ifcufar il Re pa .
1 loro, ilqualfi diceua, che hauefse confpirato nella morte del beato Temafo Ar. Tomafo di
Conturbia.
cinecovodi Conturbia. Non dando il Papa così facilmentefede alle parole de
E
gli Oratori , mandò due Cardinali con ampia poteftà in Inghilterra , perche di
ligezz temente delfattos'informaßero . Il Re , per honorar quefti Legati, lafciò
l'imprefa, nella qual quella inuernata occupato fi ritrouaua , andò ad in
contarli in Normandia . Hora effendofi quefto negotio difcuffo , a queftofi
* nalmentefi venne , che perche non ben coftana delfatto , il Rè Henrico del giu
ramentofipurgò, e promiſſe douer far penitentia per la morte di quelfant’huo
mo , ancor che innocente nefußesfolamenteperche parue, che con la gara, e con
Podio , che in vita li moſtrò , haueſſe quaſi occafione alla morte di lui donata”.
Promifedi più anche di mandar 200. foldati pagati per vn'anno aſueſpeſe a
guerreggiar in Soria contra infideli,e di douer eſſo tre anni con ogni sforzo poſſi
;}
bile con barbariguerreggiare ,& difenfare nel fuo regno la libertà ecclefiaftica ,
di non opporfi alle appellationifatte alla corte Romana. Per quefte cofe , che
egli colgiuramento confermò, meritò di hauerne dal Papa perfe , e fuoifuccef
fori iltitolo di quel regno. Ondefe ne offeruò ,poi che tutti i Re d'Inghilterra dal Inghilt er-
ra fi fa feu
Pontefice Romano le ragion di quel regno riconofcano . Hora il Papa hauen- do della
do gran tempo trauagliato per viuere con Roman in
i pace , fi conduffe fiual- Chiefa
Concede il
mente à dir loro , che effo non voleua altro che delle cofe facre impacciar fi , e'l Papa
vernoil go
di
gouerno delle altre cofe della città fufse il loro , e perche ne ancora quefto Roma a i
ottencua , fi vfcì di Roma , & andoffene in Segna , doue afcoltò i Legati , che Romani.
Z 3 ritor
A
358. PLATIN DELLE VITE DE PONT.

ritornauano d'Inghilterra , & intefo de i miracoli del beato Tomaſo , lo cano


Federico nizò , elo pofe nel numero de gli altrifanti . Federico in quefto ritornando per
Imp totna
in Italia 2 lo paffo di Moncenifi in Italia ,pigliò a tradimento Secutia , e la rouinò. Di che
danni del spauentati gli Aftegiani in potere di lui fi diedero . E tenne quattro mefi l'im
peratoreaffediata firettamente Aleſſandria , & hebbe da gli affediati , che gli
fciuano del continuofopra , di molto danno . Onde fianco lasciando ilgiorno
di Pafqua l'affedio , fe ne venne in Pauia . Doué traponendoui il Papalafus
autorità , fi trattò della pace d'Italia , alla quale vennero volentieri Venetia
ni , per bauer altroue con l'Imperator de Greci chefare . Percioche bauena
Henrico Emanuele co i bacini infocati tolta la vifta ad Henrico Dandolo cittadino Vene
op
uato de gi tiano, e mandato a lui dalla Signoria per Ambaſciatore . Affediando in queſto
occhi da il Re Almerico la Città del C iro , esperando di potere prenderla , con ungran
Emanuele .
Almerico danaio che ne hebbe,lafciò l'affedio, efopra Afcalonefimoffe . Mapoco appref
fopra'l
ro. cai-fo ancora da quefto luogo parti , si perche li mancauano le vettouaglie, come
Baldouino perche vedeuaftanchi del lungo trauaglio ifoldati . Eritornato a cafa, pocofo
iij. Rè di
Gierufale . prauiße , e lafciò a Baldovino il figliuolo il regno . Il qual Baldonino , fe ben
fù franamente leprofo , gouernò nondimeno con gran coftantia , & prudentia
1175. il regno . Aleffandro , quando li parue di veder in pace , e quiéte Italia , cred
allanuoua Città di Aleſſandria il Veſcouo. Efù nel 1175. Ma nonpafsò mel
to che ritornato con groffiffimo effercito Federico in Italia , la pofe a un tratto
tuttafoffopra . Ma Milanefi con l'aiuto de i confederati , con fpeffe battaglie
talmente lo trauagliarono , & affliffero , che mancò poco vna volta , chenon
fuffle Federico ifteffo , effendoli ammazzato il cauallo fotto , anche eTo morto, e
vi morirono molti Pauefi , e Comafchi , cheſeguiuano la parte dell'Imperato
re . Et il Papa prinò il Veſcono di Pania della dignità del pallio,e delportarne
della Croce, per efferfi con Federico accoftato. I Baroni di Federico, credendo,
che queste rotte,e perdite auuenißero per lo perfeguitare della Chiefa ,chelim
peratorefacea , lifecero publicamente intendere , che s'egli non fi riconciliana
Saladin tafto col Papa , e non laſciaua cofi ingiuſtaguerra , fe nrſarebbono eft ritornati
valo-cfo in Germania . Mentre che queftapace fi trattaua in Italia fù in luogo di No
capitano
fatto Re randina Re de Saracini,che mori, creato il Saladino caualliero di gran valore.
nde Saraci Ilquale prefo , e morto in battaglia il Rè d'Egitto , aggiunse tofta at fuo regno
i.
e l'Eguto , e la Soria . Paffando poifopra i Chriftiani , non ' hebbe fimilefuc
cesso. Perchefeben vinſe nella prima battaglia prefso Afcalone , fù nondime
Imp. Gre no nellafeconda prefso Tiberiade da Baldonino vinto . Rifatto pofcia l'essenti
co prefe da to ,passò fopra l'Imperatore Emanuele ch'era entrato nella Cilicia. Efinger
Saladino. da difuggire lo trafse in vna imbofcata,c'hauea poftafrà certe valli,e quito vin

Papa Ale .fe , e fe prigione, e lo lasciò poi con quefta conditione , che tofto quanto hauea nel
fandro
Veneia inco l'Afia acquifiato, li rilasciafse . Eragià Papa Alessandro , per conchiudere la
clade la pa pace d'Italia , passato in Venetia, doue anche Federico venne,e sù la portadiS.
ce con im Marco li baciò ilpiede . Andatine poi all'altar maggiore, qui lunga hora il ne
per.Federi
co.
gotio della pace parlarono, laqualefù il difeguente, come fi era defiderata,con
chiufa . Dopo quefto l'Imperatore chiefto combiato dal Papa ſiparii , e se ne
Denne
ALESSANDRO III. 359
1.
venneprima in Rauenna,poi in Bertinoros laqual terra, per la comodità del luo
go bauea deliberato di ritenerfi: quando a'prieghi del Papafinalmĕte alla Chie
SE Jala refe. Partl anche da Venetia Alessandro con tredeci galere del Re Gugliel
mo,e quattro di Venetia, al cui Principe per l'honore, e feruigio, che hauea dalla
Signoria riceuuto,fece molti doni,e d'alcune dignità,& infegne ornò. Nauigò il
Papa in Siponto, esmontato a terra ne paſsò a Troia prima, poi a Beneuento , e
perlo paſſo difan Germano fi conduſſe in Anagni . E poco appreſſo in Tofculano
AT andò , e cominciò a trattare con Romani di douere torre affatto da Roma il ma.
giftrato de' Confoli. Eper efferfi già con cinquant'anni quefto magiftrato inuec- to fia'l Pa
Acordofat
chiato,parea molto difficile a poter torfi del tutto,perciò pattegiarono , e promi- pae Roma
13
fero i Romani , che non poteffero quefti Confoli eletti dal popolo il loro magiftra- ni
al gouerno
to effercitare prima che al Pontefice giuraſſero,di douer effer alla Chiefa Romas di Roma.La
Sinodo
nafedeliffimi , e di non douer mai trattare cofa , chefulleper nuocere in qualche termente
modo alla dignità Ponteficia . Conchiuso a quefto modo,ne venne la terza volta fatto da Pa
pa Aleffan
il Papa in Roma,e gli vfcirono per honorarlo,e farlifefta tutti i principali della toij .
città incontra . E celebrò toftoin Laterano vn Concilio,fi per moderare, e frena
$1
rei coftumi troppo licentiofi della corte , come ancoraper vietarefotto pena di
fcomunica,che non haueffe alcuno ardimento di portare in terra d'infedeli ne fer
ro,ne arme,nè legna . Quafi in questo tempo morì l'Imperatore Emanuele, e la
ofes
fciò l'Imperio ad Aleſſio,il figliuolo, dãdoli Andronico per tutore,ilqual per al
quantiannigouernò con molta prudentia , e lealtà l'Imperio , e colfuo confenti
mento diede anche Filippo Re di Francia Agneſeſua figliuola algarzonetto A
leffio per moglie.Baldovino quarto di quefto nome anch'egli, per prouedere anzi
à tempo alle cofe del regno di Gierufalem,diede per moglie Sibilla fua forella a
Guglielmo Marchefe di Monferrato cognominato Longafpada, e caualliere nel
le cofe militari eccellente, giudicando , chefefoffe foccorfo il bifogno , haurebbe
Guglielmo con gli altri Principi Chriftiani potuto egregiamentefoccorrerlo.A
Leandro in quefto dopo tanti, e cofi affidui trauagli, quando pareua, che doueße
da quefte tante perturbationi tirannice quietarfi , wori in Roma a ventiſette d'
Agosto, hauendo gouernata vent’vn'anno, e dicinoue giorni la Chieſa , e tolti dal
mondo quattro Antipapifcifmatici,per le cui feditioni, e riuolte fù per pericola
rela nauicella di Pietro . Creo quefto Pontefice in più ordinationi trentafei
→ Cardinali , e può eſſere , che ne creale più : ma fi ha notitia folo di questi , de
iquali otto furono Veſcoui, diciafette preti, & vndeci diaconi , che furono .

I
Theodino ... Vefcono cardin.Portuenfe, e di fanta Ruffina .
Henrico... di prece card. de SS. Nereo , & Achillco , fatto Vefcouo cardin.
Albano .
N.... Vefcouo card.Prenestino.
Bernardo Vefcouo card.Prenestino dopo l'antedetto .
* Pietro....
Vefcouo card. Tofculano .
$ Paolo Scolare Romano, Vefcono cardin. Preneftino , che fu pofcia Clemen
te III.
Z 4 Vgo
360 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Vgone ... Vefc.card . Tofcolano .


Galdino di Sala Milanefe prete card.di S.Sabina .
Corrado di Vuittelesbach Conte Palatino del Reno fratello de' Duchi di Ba
uiera,e parente dell'Imperatore Federico Barbaroffa Vefc.card.Sabino.
Bofo ...di Diac.card.de' SS.Cofma, e Damiano prete card.di S.Pudentiana del
tit.di Paftore .
" t
Ruggiero .... prete card.di S.Eufebio .
Ciritio de' Papi Romano di Diac. cardin. di S.Adriano prete cardin. di S. Co
cilia . 、 །། ། ' / 10 )
Hereberto di Bo shan Inglefe prete card.....
Lamberto Criuelli Milanefe prete card..... .. e dopo Papa Vrbano III.
Pietro.... prete card.di S. Sabina .
Giouanni Conte d'Anagni , di diacono card. di fanta Maria in Portico , preto
cardinale di S.Marco. I'
1 Pietro ... prete card.di
fan Lorenzo in Damafo.
Antonin ... prete cardin.di S.Março.
Manfredo ... prete card.di S.Cecilia .
Pietro ... prete card.di fan Grifogono.
Bibiano Tomafi prete card.tit.di S.Stefano in Celio monte.
Diacono cardin.di fanta Maria in Portico , fatto prete cardin.tit. di fantà Ma
ria in Trafteuere.
Arduino ... prete card.tit.di fanta Croce in Gierufalem .
Matteo ... prete card.tit.di fan Marcello .
....prete card.tit.di S.
Rainerio... Diac.cardin.di fan Giorgio al Velo d'oro .
Pietro... Bolognefe Diac.card.di fanta Maria in Aquiro .
Rainerio .. Diacono cardin. di fan Giorgio in Velabro , detto altramente
Raino.
Matteo ... Diacono card.di fanta Maria nuoua .
Bernardo ... Diacono card.di fan Nicolò in carcere Tulliano .
VVgone de' Bicafoli... Diacono card.di S.Euftachio .
Vitello...Monaco Diac.card.de' SS . Sergio,e Bacco. 1
Vgone, od Vguccione figlio di Pietro Leone Romano Diac, cardin. di S. An
gelo .
Oderifio ... Diac.card....
M.Gratiano Pifano Diac.card.de' SS.Cofma, e Damiano.
Giouanni....Diacono card.di S.Angelo.

ΑΝΝΟΤΑΤ 1Ο Ν Ε.

Lo fcifma d'Aleſſandro Terzo, e di Vittore quarto , e de' fucceffori loro con lo


cauſe, onde nafceffe,affai accurata, e diffufamente è fcritto da Radenico canoni
co Frifingenfe nel fecondo libro , ò pure quarto dell'hiftorie , ch'egli aggiunfea
quelle d'Orone Veſcouo Frifingenfe dal 54.capo fino al 70. E Giouanni prete di
Cremona , e l'Abbate Vfpergenfe , & vn cappellano di Papa Aleſſandro Terzo
che viffero in quefto tempo . E fù quefto fcifma cagione,che efclufo affatto
clero, & il popolo dalla elettione del Pontefice , a' cardinali foli quefto atto fir
metteffe E ne fù all'hora primieramete,per euitare gli fcifmi futuri, fatta da que
ftoAleffand.III.nel cócilio di Laterano la legge de'due terzi dei cardinali,che co
voti
WOA LESSANDR OAHIY 361
voti loro a quefta elettione concorrono. Laqual legge fù fattanel 1179.Et fecon Cagione,
do quefta formula fù Lucio Terzo primieramente creato, come da vn breue del perche l'e
medefimo Pontefice, che hò io , chiaramente fivede . Ma non mi pare d'vfcire Pontefice
lectione del
dal mio ordine, fe portò qui vn breue catalogo de' Pontefici Rom. fcritto in verfi fi
latini da vn certo Nicolò Maniacutio canonico regolare di Laterano,che in que- fe folo a i
fto tépo viffe,a Papa Aleffandro Terzo, e che fa molto al propofito perli nomi ve Cardinali.
ri, & ordine de' Pontefici, & a confermare molte altre cofe, ch'io hò di fopra toc
che, el'hò cauato da vn'antico archiuo della Chiefa di Laterano, & è queſto nel
la lingua noftra. omikil soin ,,,and virus.S
Catalago
Sebrami di faper fino a dì noftri o.milion? i's cormod no, on de' Ponte
Ipaffati Pontefici, dirollo. Aiciin verfi
antichi.
Fù prima Pietro al gran Papato affunto ; :
C E con lui Lino, Cleto, e poi Clemente o
bLD ) } A 12 M. )
Ne fi sà, fe fù Quarto, ò pur Secon do, ciga rls smo storom ! Any #
Poi Anacleto, indi Euariſto, e poi 20 nsr iib omiti? 1
Aleffandro, & a lui fuccede Sifto,, ohodi, qusiv dog colonsãoƆ asiV
Indi il Greco Telesforo vi hà loco, oite eveliius A
t sive on
Segue poi Higinio, e Aniceto, e Pio, ng? onisms decob , fauc
Sotero, & Eleuthero , e poi Vittore, ons54 Zað ." 27
E Theforino, e'l martire Califto.of
oni oskiego.es Fro
Vengono dopo quefti Vrbano, e Março,da omanai.. V Sol - gui pal , I
Pontiano, & Antero, e Fabiano, naloge.com in20009950
E con Cornelio viene Lucio primo :" Considha Dasive
125 ar
Stefano è papa poi, Sifto, e Dioni giotto overge }
Vn Romano Felice : e Eutichiano !
E dopo loro vn Caio, e Marcellino ,
Marcello, Eufebio, Milciade, e Silueftro
EMarco, e Giulio, e Liberio, e Felice, J
E Damafo, che fù del clero vn fpecchio.
Và Liberio in efilio, e gli fuccede
Felice, che al martirio è tratto, e niorto,
Onde è Liberio riuocato , e a lui cipi ...... Jo
Il buon Damafo poi fuccede, come )....
Gieronimo alla fua Cronica fcriue . 1
Vien poi Siricio, e poi fegue Anaftagio, 200
Acui fuccede poi Papa Innocentio, Oulx 21 ( Clonyisa
Zofimo , Bonifacio, e Celeftino , # ^2.0 . Y. 10.asmsin
Sifto, e Leon così eloquente, e dotto, >
' " , 4】། ་ ་ as iesuol
Segue Hilario, Simplicio, e Felice, 20130 INOK KAMI of d
Pelagio, e Anaftagio, e dopo quefti 938
Simmacho, Hormifda, e'l buon Giouanni Papa , www saoniph m
Agapito, Siluerio, e poi Vigilio , SICÒ VA J
: 0 cocas
E dopo lui Pelagio, indi Giouanni, coobin risc cat beauf
Benedetto, Pelagio, e'l buon Gregorio nedoch, 02 di una
Che
"I
362 PLATINA DELLE VITE DE PONT .

Che fù lucerna della Chiefa fanta


Indi Sabiniano in Blera nato ,
Ervan

E vn dopò l'altro poi due Bonifacij ,


E Deodato, e Bonifacio Quinto ,
Honorio, Seuerino, e quel Giouanni , M
Che è fra i beati : Theodoro, e Martino , $ 50
Che, come leggo, hebbe contrari i Greci ,
Aquefti aggiunge Eugenio, e Vitaliano,
fonib som var i
Deodato con Domno, e'l Siciliano
Agathone, e Leon Papa Secondo ,
an ཀ G བཀ C
Benedetto, Giouan, Ĉonone, e Sergio ,
tad iesp10K
Giouanni Sefto, e del medeſmo nome
Vn'altro, che fè Roma alma, e gioconda.99940ng 0 0
Sifimo di Giouan nato in Soria , zoq 2 ¿odinná zr
Vien Coftantino poi, vien poi Gregorio, to shootbal
ize
A cui il terzo Gregorio, e Zaccaria ,
ir
Stefano, e Paolo, Coftantino fegue ,
Vn'altro Stefano ancor, & Adriano;
chlo ant mo.
Vn Leon Terzo, e poi Stefano Quarto
Paſcale, Eugenio, e Valentino Papa oradayMonpegou
nidad , sind in
Gregorio Quarto, e Sergio, e Leon Quartos
cipu 1. niv of
Benedetto, Nicola, et Adriano ,
1015
Giouanni Ottauo di sì gran dottrina
Martino, ch'hebbe si pochi anni il inanto ,
Poi Adriano, e di Adrian figliuolo ,
Stefano Quinto, e dopo lui Formofo ,
Indi hebbe Bonifacio il manto gricue .
Stefano Sefto poi, indi Romano ,
Cui Teodoro, e dopo lui fucceffe
Giouanni Nono, Benedetto, e Leo, : :(
11
E Chriftoforo, e Sergio, et Anaftagio,
Lando, Giouanni Decimo, e Leone, ›
E Stefano, e Giouanni vn'altro Leo ,
Dopo il qual fegue Stefano, e Marino ,
Agapito, Giouanni, e Benedetto
f:
Chiamato Quinto, & vn Leon con lui.
5 J.
Giouanni appreffo, Benedetto, e Domno
E Bonifacio, e vn'altro Benedetto,
E dopo lor Giouanni Quartodecimo,
E del medefmo nome altri due tali , 114
Gregorio Quinto, e poi pure vn Giouanni ,
Silueftro, e due Giouanni, vn dopo l'altro,
A quefti SergioQuarto, e Benedetto ,
E Gio
ALESSANDRO IIL 563
E Giouanni Vigefimo van dietro ,
E vn'altro Benedetto, e aquel Giouanni
E di Decimonono il nome diero ,
Silueftròfegue con Gregorio poi ,
E con Clemente Damafo, e Leone ;
Acuifuccede poi Vittor Secondo ,
Stefano Nono, e Benedetto Decimo,
Con quefti và Nicola, è d'Aleſſandro,
E Gregorio, Vittore, e'l buono Vrbano.
E Paſcalc, Gelafio, indi Califto .
Honorio poi, che ornò il luogo di Pietro.
E dopo lui Innocentio, é Celeſtino,
E Lucio, che perche degno di lui
Non era il mondo, ci fù toſto tolto ,
Eugenio Terzo, e poi il Quarto Anaſtagio ,
E Adriano, & Aleffandro, il quale
Degno è, che in ogni età viua il fe o nome.

LV CIO HI. PONT. CLXXIII.

Creat odeli 18. a′ 17. d´Agoſto.

VC10 Terzo notato di nobile famiglia in Lucca . prefe con


comune confentimento di tutti il Ponteficato nel tempo , che Andreeico
Andronico tutore del fanciullo Aleſſio, cacciati via i Latini , Imp Greco
fcelerato,&
che questofanciullo fauoriuano, e fatto affogare in mare il me. perfido.
defimo Aleffio , mentre che andaua con vna barchetta aspaf
fo , fi infignori dell'Imperio Greco . E per poter con vna non
inorefceleranza mentenersi nella tirannide , fece in breue morire tutti quelli
prin
384 PLATINA O ELLEVITE DE PONT.

principali , de' quali poteua per il valore loro temnere . Effendo in queſto morto
in Gierufalem Guglielmo Longafpadaye polendo per ciò Baldouino alle cofe di
Guido da
Lufignano. Juo nepote proueaere, rimaritò Sibilla con Guido da Lusignano , che dallafami. "
glia de' Puttani difcendeua , e con quefti pati gliela diede, che douefie Cuido do.
po lafua mortegouernare in nome di Baidquino fuo nipote il regno,finche ad età
perfetta lo vedelle, e poi gli reftituiße il regnus quali cofe tutte conl'autori.
tà del Pontefice fi effequirono , ilqual giudicana importure molto z Christianiil
ritrouarfi i Principi dell'Afiaftretti , e d'amoreuolezza jedi parentado infic.
Papa di
ctato fear
Ro me , perche meglio alle forze da' Saracini , e deTurchi bauelero po uto oftare.
ma per vc Mamentre ch'egli fi ingegna, e colfauore d'alcuni cittadini fà ogni sforzo , per
ler annul-
lare in tut leuare affatto di Roma il nome de' Confoli,fù casciato dalla città,& aſuoifau
tol nome tori, chefurono prefi, fù tolta la vifta . Sententofi il Papa con tanta acerbezza
de Cofoli oltraggiato , ne raunò in Verona, doue fi condufje, vn Concilio, doue moltolata
ta infolentia , efuperbia de' Romani biafmà,& essortò tutti i Principi del.Chri
ftianefimo à douer joccorrere i noftri , che per mantenere in Afia l'honore di
Christo fene ritrouauano del continuo in ecceffiui trauagli . Percioche mofoil
Saladino dalla difcordia, efeditione, chefrà noſtri Principi vedeua , fe ne ven.
ne à porre il contado di Gierufalem in ruina. E la difcordia de' noftri era quefta.
Fù perfua moltafuperbia depofto Guido Lufignano dal gouerno del regno,e de.
fignato tutore di Baldonino Beltramo Conte di Tripoli . Onde ftaua à termini la
cofa, cheparea,che di hora in hora fi doueffe venire alle armi. Non reftò ilPa.
pa, e con lettere, e con meffi di loro ricordare , e perfuadere , chepofte le lorga
redaparte, tanto al nemico oftaffero ,finche nuouo foccorfo loro d'Europa andaf
fe. E già eßendo a quest'effetto venuto Heraclio Patriarca di Gierufalem prima
inVerona alPapa , e poi in Francia al Re Filippo , fi ponea vngran numero di
Re di Sici foldati inpunto per doner paffar in Soria . Ma Guglielmo Re di Sicilia,volendo
lia aflalia
la Greci a . dell'Imperatore Andronico vendicarsi per quello , c'hauea costui a' Latinifatto,
neèpassò molto fuori di tempo con pn'eſſercito Sopra la Grecia , ène poſe perciò
ogni cofa in volta.E prefe aforza Salonichi città della Macedonia, e trauaglian
do per varie vie altre molte città della Grecia , e della Tracia , altre aforzane
Ifaac, e far prefe, altrefaccheggiò , ſenza hauer mai Andronico ardimento di compariru ,
to 1p di come colui, con cui, e Dio , egli huomini fi ritrouauano irati , per hauerne molti
poli a vin fatti morire , e più affai mandati in efilio . Forzato dunque da questa neceffit
d: Nouem ilpopolo di Coftantinopoli chiamò dalla Morea all'Imperio vn certo Ifaac di
bre.
Sangue reale, ilqual vinfe Andronico in battaglia , lo fece prigione, efè con va
ry cruciati morire . Per la morte d'Andronico , e per lapace , chefrà Gugliel
mo, & Ifaacfegui, facile cofa era al Ponteficeperfuadere con promeffe , e con
premij al Re Guglielmo, che paſſaſſe anch'egli in Soria in foccorſo de' noftri. Ma
mentre che vanno , e vengono a quest'effetto molti meſh ,il buon Lucio in Veroni
morì, tenuto c'hebbe quattro anni due mefi, e dicioto giorni.'il Ponteficato, efi
con granpompa nella Chiefa Catedrale di quellacittà dauanti all'altarefepolto.
Eperche non fi dimentico mai della patria fua , l'ornò , mentre visse, di molte
dignità . E fràl'altre cofe ottenne dall'Imperator Federico , con cui pacifica
inen.
AC VORA " h
A NO III. 365

mente viffe,che non potessero i Toscani altra moneta , che la Lucchefe fpendere ,
come i Longobardi fpendeuano quella di Pauia fola con l'effigie dell'Imperato
( re. Percioche bauea già prima il Papa riconciliati con l'Imperatore i Lombar
di . Scriue Tolomeo da Lucca , che in quefto tempofiorirono Pietro Comeftore,
cheferisse l'hiftoria del teftamento vecchio, e del nuouo , e l'Abbate Gioachino , Pietro Co
in Calabria, che fu dosto , e ftimato molto nell'arte del predire , che fotto certe meftore,
Abbate
ambagi, efigure efsercitaua, emoftraua altrui. Gioachino.

ANNOTATIONE .'

Quefto Lucio nacque in Lucca d'vna nobile famiglia chiamata Accingola . Et }


effendo nel terzo anno del fuo Papato cacciato di Roma per vna feditione dal
Senatore,e non da i Confoli , come fcriue Platina , fe ne venne in Verona patria
mia, ch'era all'hora affai florida, per farui vn parlamento de i Principi Chriftiani.
Ma vi morì, e vi fa nella Chiefa Catedrale con questo titolo fepolto.
P
Luci Luca dedit tibi ortum , Pontificatum ,
Oftia, Papatum Roma , Verona mori . Immo
Et Verooa dedit tibi lucis gaudia, Roma
Exilium, curat Oftia, Lucamori.
W

I quali verfi non dicono altroin effetto, fe non ch'egli nacquean Lucca, fù Ve
fcouo di Oftia, Pontefice Romano , e mori in Verona . A coftui fucceffe Vrbano
Terzo , che fù da' Cardinali in Verona eletto , e mori in Ferrara. Onde fù in fuo
luogo eletto Gregorio ottauo,che viffe poco, e fù in Pifa dopo lui eletto Clemen
te Terzo, Si caua dalle bolle de' medefimi Pontefici, c'ho io cauatele dalla libra
ria di Vaticano . Creò quefto Pontefice in tre ordinationi deciotto Card. due de
quali furono Vefcoui, noue preti, efette Diaconi , che furono.
Teobaldo... Vefcouo card. Oftienfe, e Velitrenfe.
...diMaguntia, Vefcouo card. Sabinenfe.
Vberto Marcignacolo Lucchefe prete card.di S.Lorenzo in Damafo.
Rodolfo Nigelo Pifano, prete card. di S. Praffede.
Albino ... prete card. tit. di fanta Croce in Gierufalem .
Macftro meliore Francefe, prete card. tit. di SS. Giouanni , e Paolo .
Giouanni Monaco, Abbate Dolenfe prete card.di S.Marco a' monti.
Rainiero Papienfe di Diac.card.di S. Giorgio in Velo d'oro Prete card.3di S. Sa
bina ‫ק'ז‬
Guglielmo Conte Blafenfe Archiefcouo Remenfe prete card . di S. Sabina.
Adelardo ... Véronefe prete card. di S. Marcello.
Bobo ... Romano Diac. card. di S. Angelo , e pofcia prete card. di S. Anaſtaſia.
matt1-6

Bofo Francefew. Diacono card. di San Michiele Archangelo.. N 14


Gherardo... Marcignacolo Luchefe Diacono card. di Sant'Adriano , ih
Ottauiano ... Romano Diacono card. di fanti Sergio , e Bacco , Marcello ,
Apuleio.
ofredo .... Diacono card. di S. Maria in viaLata.
Rolando Paparo Sencfe, Diacono di S. Maria in Portico .
Pietro ... Diacono card di S. Nicoh carcere Tulliano.

todolfo ... Diacono card. di San Giorgio al velo d'Oro, $
VR.
2
7366 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.
Batter

VRBANO 11. PONT. CLXXIV.

Creato del 1185. a' 25. di Nouembre .

VBANO Terzo Milanefe della famiglia Criuella , bauuto


il Ponteficato,fi sforzò di ridurre a concordia i principi Chri
ftiani, ch'erano in Soria , perche per la lor difcordia nonne
fullero oppreffi da'barbari. Ma eßendo morto il Re Baldouino
Guido da
Lufignano IV. illeprofo, il Conte di Tripoli, tutore di Baldouino V.non
Re di Ge puote ne delfanciullo , nè del regno il gouerno prendere , per.
rufalem
Difcordia che Sibilla , che era la madre del fanciullo , e Guido Lufignano il maritoglielo

Chriftia vietavano . Ilfanciullo poco al ziofoprauiffe , perche mort in capo di otto me.
deiPrinci
pi
ni in Soria fi, e ne tenne la madre tanto quefta morte occulta, e fecreta,quanto le parue, che
Saladino. baftaffe per perfuader al Patriarca, e a gli altri baroni, di ottener, chefuſſe Guido
fuo marito creato Re . Di che Ramando Conte di Tripoli ſi ritrouò forte ſde
gnato, eperpiùfacilmente vendicarfi di queft'oltraggio , che dicea efferlifiato
fatto,fi confederò col Saladino . Per la qual cosa ne veniua Tripoli, e'l Princi
pato di Tiberiade , e di Galilea efclufo di poterfoccorrer i Chriftiani . Percioche
al Conte Ramondo in quel tempo obbediuano per ragion di fua moglie queſte
città . Defideraua molto il Saladino occafione di poter romper la tregua , che
hauea co' Chriftiani, e li vennefatto. Percioche il principe di Monreale,chepoſ
fedeua vna contrada di là dal Giordano , e ne mandaua del continuo a' noftri in
Gierufalem vittouaglie ,fcioccamente quefta tregua col Saladino ruppe ; di che
lieto il Saladino, a cui pareua di baoer già ilfuo intento , fatto vngrofſo eſſerci
to digente dapie, e da cauallo pafsò fopra Tolomaide , che era da' cauallieri te
plariguardata , e difefa . E facendo col nemico battaglia reftò inferiore,benche
de'noftri molti ne moriſſero , con il maestro del Tempio . Rifece il Saladino l'ef
fercito , e quafi accrefciuto d'animo per quefta rotta ne inftaua , e trauagliana
più che prima i Templari , Ramondo , che non molto al Saladino haueua fede,
lafciando in Tiberiadefua moglie, in Tripoli fi ritornò, e riconciliatofi con Gui
do
VRBANO IIL 367
I
do Lufignano, ancoregli la lega,che haueua co' Barbari, ruppe . Ilperche veg
Igendofi il Saladino la occafione di guerreggiare auanti, lafciata Tolemaide,fo
praTiberiade andò . Il Re Guido , perche tutti , & i Templariſpecialmente li
faceuanogrande inftantia, ch'egli con l'efsercitofopra il nemico andafse,fopra il Saladino
Saladino pafsò, ilqual in vn luogo ameno, & irriguo accampato fi ritrouana . I dà vna rot
noftri, che in vn luogo arido, e difauantaggiato iui presso accamparono,furono taa
ftianii,Chri.
e
il difeguenteforzati a combattere, efurono, perche fpafimauano dellafete, con prende il
lorogran ftrage vinti . In quefta rottafurono quafi tutt' i principali fattipri rufalem.
gioni infieme col Re Guido ftesso, e col maestro del Tempio, e furono la maggior Città de i
Chriftiani
partefatti morire. Col corfo di quefta vittoria pafsò il Saladino fopra Accone, prefe dal
e la hebbe a patti, che li Chriſtiani, che vi erano dentro, falui con vna vefte inl Saladino.
doffo,fi vfcifsero fuori, e ne andassero via. Con la medefimaprofperità preſe Ba
ruti, Biblio, e tutti que' luoghi maritimi fino ad Afcalone, che fentcndofi forte ,
emunitionata rifpofe al nemico , non voler arrenderfi, finche non vedeua prefo
Gierufalem. Nacquefenza alcun dubbio molto a' noftri la motta humanità, e
fede del Saladino. Percioche cofi fi faceua vguale a tutti, che nonfù alcuno gia
mai, chefifdegnaffe di eferli foggetto . Paſſatone adunqueſopra Aſcalone , e
combatuttaladieci giorni , l'hebbe finalmente con quefta conditiune , ch'egli la
fciaffe il Re Guido, & il maestro del Tempio liberi . Molto ſi affrettana il Sala
dino d'hauere quefto luogo , percioche haueua già hauuto auifo come Corrado
Marchefe di Monferrato era a Tiro giunto con un'armata dell'Imperatore de
Greci Ifaac, la cuiforella haueua poco anzi tolta quefto Marchefe per moglie , e
fifofpettaua ancora , che fuſſe qui in breue venuto Guglielmo Re di Sicilia con
quarantagalere . Hora intefo i Turchi con quanta fua gloria haueffe il Saladi
no vinti i Chriſtiani, moſſi da emulatione di gloria, paſſarono fopra Zaodiceai e
hauutala , vennero sù quel di Antiochia , doue hebbero da' Chriftiani cofi gran
rotta, come l'haueuano già i noftri hauuta dal Saladino . Combatteua in quefto Gierufa em
da
preja
il Saladino fieramente la città di Gierufalem, la qual i noftri , che dentro vi era- Saladino.
no , difperati delfoccorfo , diedero finalmente con quefla conditione al nemico ,
thefe ne poteffero tutti vfcirefalui, e con tutte quelle facultà, c'haueſſe ciaſcuno
potuto portarfi infpalla . Efù la perdita di quefta città in capo di 88. anni , da
h'era ftata da Gott fredo prefa . Vna parte de' noftri, che n'vſcirono ,ſe n'andò
Tiro , vn'altra in Antiochia , in Aleſſandria vn'altra , donde poi molti con l'
rmata di Sicilia fene paffarono in Italia . Il Saladino entrato in Gieruſalem,
beha

ettò via prima le campane da i campanili , e poi tutte l'altre Chiefe profanò ,
ori, che'l tempio di Salamone, nel qual prima ch'entraſſe fi lauò come voglio
Ineurde

o , d'acqua rofa . Reftarono in Gierufalem con volontà del Saladino Chriftiani,


Afiatici, Soriani, Armen , Giacobiti, Giorgiani, e Greci . E Saladino lafciatoui
na fortiffima guardia , con gran fretta fopra Tiro n'andò , ch'era da gli altri
ftri ftata data in guardia a Guglielmo , ilqual confidandofi nell'aiuto dell'ar
ata di Sicilia , tenne il Saladino a dietro . Ma intefofipoi , che quefto feroce
baro era andato alla volta d'Antiochia, per battagliarla, Papa Vrbano, ch'.
tutto pofto nel foccorfo de noftri oltre mare, ed andaua in Venetiaper otten
neve
368 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

nere un'armata, tanto dispiacerefenti della calamità, e perdita de nofiri,che per


viaggio in Ferrara mori a' dicinoue d'Ottobre , hauendo vn'anno, dieci mesi ,
penticinquegiorni ladignità del Ponteficato goduta.

1 Creò quefto Pontefice in due ordinationi affai Cardinali ; ma s'hà notitia folo
di venti,quattro Vefcoui, otto preti, & otto Diaconi, che fnzono.
Albino.... di prete card.tit. di fanta Croce di Gierufalem , fatto Vefcovo card.
Albnno... Vefcoùo Card. Tofcolano.
Giouanni Conte d'Anagni, di prete card.di S. Marco , fatto Vefcouo Card. Pre
10neltino A ... Cittadino e Vefcouo di Verona, e Vefcouo Card ....
Pietro .... prete Card. tir. di fanta Cecilia.
Pietro ... prete card . tit. di S. Clemente.
Bofo.... prete card. tit. di fant'Anaſtaſia.
Aleffio ... prete card. di SS. Gabinio e Sufanna.
Pietro ...card. di fan Pietro in vincola.
Giordano ... prete card. di fanta Pudentiana.
... prete card, tit.....
... prete card. tit. 20 :
Bobo ... Diacono card. di fan Giorgio al Velo d'Oro.
Gregorio ... Diacono card. di S. Maria in Portico.
... Diacono card. di S....
Giouanni Felice Romano, Diacono card. di S. Euftachio.
Giouanui Malabranca Romano , Diacono card. di S. Theodoro.
... Diacono card . di S....
Bernardo ... Diacono card. di S. Maria nuoua.
Gregorio ... Diacono card. di S. Maria in Aquiro.

455

GRE
GREGORIO VIII 369

GREGORIO VI . PONT. CLXXV.

Creato del 1187. a' 28. di Ottobre .

Lubenga
C
REGORIO VIII. da Beneuente ,fù congrand'ap
plaufo di tutti creato Pontefice, e tofto mandò lettere,
e Legati a' Principi del Chriftianefimo animandoli a
douer con ogni sforzo , e per terra , e per marepaſſar
in Soria a ricuperare la perfa Gierufalem . Et perfa
cilitare il negotio , paſsò in perfona a Piſa , per paci

PRESUDA MREë në
ficar quefto popolo con Genouefi , & animarli pofcia
The t
amendue , che erano molto potenti in mare , a quefta
fanta , e benedetta imprefa . Ma mentre , che affai
glia in cost funta , e buona opera , nel cinquantefimofettimo giorno del
Pato in Pifa ifteffa mori a' 16. di Decembre.

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370 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

CLEMENTE) AILPONT. CLXXVI


Creatodel 1188.a'i 6. di Gennaro.

Progreffi LEMENTE III. Romano , figliuolo di Giouannie cogno


del Saladi.
no nella minato Scolare,fubito cheprefè il Ponteficato anch'egli tut
Soria. tofi volſe all'imprefa di terra Santa . Perciochefeguendo il
Saladino ilfuo progreſſo, haueua già preſe 25.città delprin
cipato d'Antiochia, efubornato il Patriarca, che vi eden
tro,hauea ancora Antiochiaprefa. Per quefta cagionemolti
Principi
Chritia principi Chriftiani, che erano dal Papafollecitati, prefero l'armi. Et i principali
chealla
no im furono l'Imperatore Federico, Filippo Re di Francia , Riccardo Re d'Inghilter
andaro
prefa di So ra, & Odo Duca di Borgogna, che furono da molti vefcoui , & Arciuefcouife
rja,
guiti . Venetiani ancora, & Piſani cauarono in mare groffiffime armate.Della
Venetianafù Capitano l'Arciuefcovo di Rauenna › della Piſana il veſcoxo iftef
fo di Pifa . Il Re Guglielmo tenendo il mare ficura da Corsari , Soccorreuacon
ogniforte di vettouaglie dalla Sicilia , & dalla Puglia i nostri . I Frifoni anco
ra, e' Dani , e Fiamenghi con vn'armata di cinquantagalere a questa imprefafi
moffero , e costeggiando l'Africa , fecero a quei Barbari graui danni , prefero , e
faccheggiarono Silualor terra . Bela Re di Polonia, perche più ficura , e como
damente haueßero i noftri il loro viaggiofeguito per effere in Afia ; fi pacificd
con gliVngari, con i quali era in guerra . Erano già tuttit noftri venuti a Tiro,fi
To'omaide erano vniti infieme, mofi fopra Tolomaida,& baueuano giàincominciato a bat
affediata terla , quando fopragiunse qui con groffo effercito il Saladino , e furonoper ciò i
da Chriftia
ui. noftri,forzati a combatter col nemico, che haueuano dinanzi, e con quel, che era
Fatto
me cold'ar
Sala loro alle spalle. La battaglia durò fiera lunga hora, e già la vittoria pendena da'
duo forto noftri,quando per on cauallo d'on Chriftiano, che fuggiua, e che perciò pensaro
Tolomaide no i noftri,che il nemico vincitorefulfe,fe ne pofero pian piano infuga. Gotifredo
Lufignano,che haueua in guardia gli alloggiamenti, vfcito con molto ardimento
fuori,e tenne il nemico a dietro, e ne diede animo a' noftri,che rinfrancă toſi vol
gefse
CHEMIE NTE IL 371

geſsero allabattaglia il vifo . Furono nondimeno quel di tagliati da due mila


Chriftiani a pezzi. Morirono poi anche di ferite, che vi hebbero , il maeftro del
Tempio, AndreaConte di Brenna. Durando poi di lungo l'aſſedio,in tanto bi
Sognodituttele cofe i noftrifteſſi , che affediauano , ne vennero , che dalnemico
Reffochiedeuano,eprocurauano le vettouaglie. Il Saladino, a cui parne di baue
re l'occafione afuo voto, lafciando il campo pieno di tutte le cofe neceffarie alla
vita,parti. Et effendo toftoſenza ordine alcuno corſi i nofiri afarne preda , ri
tornodiunfubito il Saladino lorfopra,e alla impenſata oppreße, e tagliò a pez Rumori
imolti. Ne Chriftianiper quefto lafciarono l'affedio, ancorche dipiù nel camm- de reno
omorifero moltididifenteria,della quale infermità mori Sibilla , che quiui era di Sicilia .
on quattro figliuoli,che hauea di Guido hauuti . Mentre che in Afia tutto que
paffana, mori in Palermo Guglielmo Re di Sicilia; e perche non lafciò legiti
berede, ricadeua alla Chiefa quel regno . Ma i Baroni della ifola crearono
tofta Tancredinato di Ruggiero Normanno, e di paafua concubina ; ilqual
cofida nulla , che Guglielmo viuendo foleua dire , che eßo nonfußse per nef
contofigliuolo diRuggiero . Hora volendo Papa Clemente fopra le ragioni
quelregnopreualerfi , vi mando tofto vno effercito. E mentre che Tancredi vi
ppone, fù difangue , e di ropine qnel regno pieno . Si era già partito col fuo
reito Federico, per paffare in Afia, & era per la Vngaria , e per la Tracia
Htoin Coftantinopoli, L'Imperatore Ifaac , che della potentia di costui dubi Federico
in Afia
efsorto a douer tofto passare lo ftretto . Et egli , perche anche il Papa e con a alcune
re, e con meſſiglienefaceua iſtantia, paſsò tofto con l'efsercito in Aſia, doue città.
la città Filomena , che eraguardata da Turchi, e corſa la contrada di Ico
infignori dell'Armenia minore . Ma mentre che egli entra per bagnarſi in
vidofiume, vi perì . Perciò ilſuo efsercito,che sù quel di Antiochia fi con
arte d'infermità, partefuggendo in breue fi diffipo . Il Re Filippo , e'l Re
do fe ne vennero di compagnia per barca con le lorgenti in Melfinai ma
artendo non hebbero la medefima fortuna ; percioche Filippo hebbe il
rofpero , e giunto afaluamento nel porto di Tolomaide, accrebbe l'efser
hriftiani, e diede loro animo a douer contra Barbari operare bene l'armi.
andò per mezo perfo in Cipro, & efsendoli da' Greci vietato ilporto ,
forza in terra, & eſpugnò, e preſe i principali , e più importanti luo
ola , e laſciatili con buone guardie , ſe ne passò finalmente in Tolomais
al città era all'hora combattuta fieramente dai noftri , ma vna buona
l Saladino, che vi era dentro , vſcendo ſpeſso fuori daua a' Chriſtiani
quefto Clemente lafciando le cofe di Tancredi, mentre che le coſe nos
ia qualche miglior fuccefso hauefsero , fi volfe tutto a riordinare , e
cofe ecclefiaftiche . Onde corresse feueramente i coftumi cattiui d'al
iche con troppa licentia viueuano . Edificò il clauftro di S.Lorenzo
ura, e fece vna buonafpefa nel palagio di Laterano , & adornò an
di mofaico la Chiefa . Ma egli poco appreſso morì a' venticinque diL
nel terzo anno , e quinto mefe delfuo Papato congran pompa nel.
Laterano fepolto.
Ad 2 Crcò
372 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Creò quefto Pontefice in alquante ordinationi vétitre Cardinali, vno deiiqual


fù Vefcouo, preti, e vndeci Diaconi, che furono.
Pietro Gallocia Romano Vefc. catd. Portuenfe, e di S. Rufina.
Pierro ... prete card. di S. Clemente.
Pietro ... prete card. di S. Pietro in Vincola del tit . di Eudofia.
Giordano di Ceuano Monaco, & Abbate Cifterfienfe prete card.di S. Pudentia
na del tit. del Paftore.
Giouanni Felice Romano prete card. di S. Sufana.
Rufino .... Vefcouo di Rimini prete card. di S. Praffede...
Aleffio ... prete card. di S. Sufana. G ..
Guido di Porè Francefe Monaco , & Abbate Ciftercienfe prete card. di S. Maria
in Trafteuere del tit. di Califto.
Giouanni Veſcouo di Tofcolano, e di Viterbo , prete card. di S. Clemente.
Romano..... prete card. di S. Anaſtaſia .
Guido de' Papi Romano prete card. di s. Maria in Trafteuere.
Egidio Figliuolo di Pietro Leone,Diacono card.di s.Nicolò in carcere Tulliano
GregorioMonte Carello Diacono card. di s. Giorgio al velo d'oro.
Lotario de' Conti di fegna Anagnino Diacono de' ss.Sergio , e Bacco,chefu poi
Papa Innocentio III.
Bobo ... Romano Diac. card. di s . Giorgio in velo d'oro.
Gregorio Galgano di fant'Apoftolo Diac. card. di s. Maria in Portico.
Giouanni Malabranca Romano Diac. card. di s . Teodoro.
Bernardo .... Canonico Regolare di s. Fridiano Luchefe Diac. card. di s. Maria
nuoua .
Gregorio ... Diacono card . di S. Maria in Aquiro.
Giouanni Barrati Romano Diacono card.....
Nicolò ..... Diacono card. di S....
Gregorio .... Diac. card. di s. Angelo.

ANNOTATION E.

Fù per forfe cinquant'anni vna continua difcordia ciuile frà il popolo Roma
no, & iPontefici da Innocentio II. fino a Clemente Terzo, caufata dall'eccalio
ne del reggimento d'Vrbano , hauendo il popolo tolto al Papa il gouerno della
città , e datolo con fuprema autorità a' Senatori , & ad vn Patritio, che era come
capo de gli altri, come fcriue Ottone Vefcouo Frifingenfe nel fettimo libro dell
hiftorie, e nel primo de' getti dell'Imperator Federico , e l'Abbate Vrfpergente,
&vn librofenza il nome dell'autore , delle vite de' Pontefici, che è nella libraria
Vaticana . Onde per questa cagione morirono di difpiacere Innocentio II . c Ce
Jeftino II. & fù Lucio II. quafi tagliato a pezzi: Eugenio Terzo, Aletlandro Ter
zo, e Lucio Terzo ne furono perciò cacciati di Roma , & Vrbano Terzo , e Gre
gorio ottauo hebbero bando , fin che ftanche amendue le parti venne il popolo
con Clemente Terzo fuo cittadino a quefta concordia, e pace , che fi creaffero al
folito i Senatori, ma in luogo del Patritio fi rifaceffe vn gouernatore, come prima
era. Io hò appreffo di me gli accordi , e le conditioni di queita pace con la fotto
fcrittione di tutti e gli hò cauati da' libri de' cenfi della camera Apoftolica. Dall'
hora inpoifurono i tempi perla Chiefa più tranquilli , & quieti.
( 47

...
CELE
CELESTINO 373

LESTINO III. PONT. CLXXVII.

Creato del 1191. a' 29. di Marzo .

ELESTINO III. Romano ,figliuolo di Pietro , cognomi


nato Bubone ,prefo c'hebbe il Ponteficato , non potendo foffri
re,che Tancredi il regno di Sicilia fi poffedeffe ,fece fecretame
tecauare da vn monafterio di Palermo , doue fatta monaca fi
Cofa za
ritrouaua, Coftanza,figliuola del Re Ruggiero , e difpenfando- figliucla
la,la diede ad Herico V1.figliuolo di Federico Barbaroffa per del Rè Rug
giero .
nquefta conditione, che doueſſe come dote di quefta Coſtanza fua mo- Henrico vj .
erarfi il regno d'arendue le Sicilie , e pagarne ogn'anno al Pontefice rai d. o
natulan
Tufc
me feudatario di S.Chiefa . Moſſo Henrico da questa corteſia, reſtitui
ofcolano , che con buone guardiefortificato hauea . I Romani, che dal
beroy tofto passandoui lo rouinarono , e spianarono talmente , che ne
in Róma anche ifaffi ,che nel Campidoglio in memoria di questo fatto
fi conferuarono.Henrico , e Coftaza , chefopra Napoli ſi ritrouaua
dalla pefte, che disfaceua il loro essercito , sforzati a lafciare l'assedio,
i, che haueuano due anni in Afia tenuta assediata Tolomaide , final- Tolomaide
bero a patti con quefta conditione, che i barbari reftituifsero a noftri prefa da no
S
della Croce del Sig.che fi era a' Chriftiani tolta , ese n'andassero con
er vno indofso a faluameto , doue più loro piacefse . Ma perche nonſi
:
/
M

legno della Croce Riccardo fe molti di quei barbari morire. Spaue


fe calamità il Saladino , e non fperado di poter gli altri luoghi difen
ò molte terre,e fi pofe in cuore di douer reftituire a'noftri Gierufale,
efenza alcun dubio fatto ,ſe rattenuto non l'haueſse la difcordia,che
Re Filippo , e Riccardo .Ma essèdoſi Filippo partito di Afiaſotto co
ua finta infermità ; Riccardo fipofe in cuore di douer maggior cofe
quel tempo,che Corrado da Monferrata fù sú la piazzadi Tiromor
aldi , che i Saracini chiamano Arfacidi iqualifperanda per una ficidi ,
3
Aa certa
3
374 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

certa lorofuperftitione di acquistarne preſſo a Dio gran merito ,, fi congit ,


& efpongono ad ammazzar gl'inimici, e contrarij della lorfetta . Ma volendo
poi effifuggire, furono prefi, e fatti crudeliffimamente morire . Henrico Conse
Riccardo di Campagnafi tolfe la Reina Isabella per moglie , e lo ftato di Tiro . Riccardo
d'Inghilter tante carezzefece a Guido da Lufignano, che l'induffe a cederne a lui leragioni,
ra Rè di
Gierufale che egli hauea nel regno di Gieruſale: il perche i Rè d'Inghilterra infino ad bog.
gifi vfurpano quefto titolo. Fatto adunque per questo affai baidanzof, Riccar.
do,deliberò di andar ad affediar Gierufalemi ma effendo per camino dal Salali.
no,che l'andauafempre pungendo dietro, sforzato finalmente a combattere con
fuo difauantaggio, attaccò animofamente ilfatto d'arme, del qualreftò , benche
con gran perdita de'fuoi,fuperiore. Et effendofene poi andato ad accapar colfuo
effercito in on forte luogo non molto lungi da Beibleem, d'onde haurebbe potuto
vietare a' nemici la graffia, che dall'Egitto andata lor fuſe; perchegià ſi accoſta
ua l'inuerno,nonfi curò di andare altramente all'aẞedio di Gierufalem, alla qua
le imprefa era dal Papa effortato del continuosefoccorfo ancor di danari,ma in
Afcalonefi conduffe, laqual Città, e Gaza anche, che erano giàftate dal Saladi
no rouinate , rifece. In questo le い rmate , che quiui erano, partirono ancor eſſe .
Pola, per inuernarui.Dithe
Po Quella de' Pifani giunta nelgolfo diVenetia,prefe
iPifanii.
gliano
la,enefono i Venetianifdegnati,e la loro armata accrefciuta cacciarono di Polai Pifani,e
fcaceiati da
Venetia faccheggiata quella cittàfi moffero con animo di perfeguitar i Piſaniper ogni
ni .
luogo . Ma Celestino Pontefice,che antiuedeua il danno , che era per nafcerneal
Chriftianesimo, viſi trapofe,e pacificò quefti due popoli infieme. Venendonepo
fcia la Primauera, & bauendo Riccardo deliberato di paffarfopra Gierufalem,
li venne vnfubito auifo,che il Re di Francia trauagliana la Normandia con ani
Accordo mo di paſſar poi in Inghilterra , e conquistar per Giouannifuo fratello quelre
fatto fra il gno. Mutato adunque Riccardo propofitofe con queste conditioni col Saladizo
il Sa la pace, che effofuori che Tolomaide , e Tiro tutto il refto fi haueſſe, e non trata
Re&Riccar
do,
ladino. gliale altramente le altre cofe, che in poter de' Chriſtiani reſtauano. Conclufa è
quefto modo la pace Riccardo , mentre chefe ne ritornaua in Europa ,fiprefo
da nemici,e fi rifcoffe con vn gran danaio, e ritonato in Inghilterra,fece colRè di
Franciagran guerra, benche il Ponteficefe ne rifentiße, e gridaTe dicendo , che
·Saladino questa lor guerra era in gran pregiudicio delle cofe de' Chriftiani , tantopiù che
muoreie
effequ , & efsendo morto il Saladino,pareua, che fi pote e ricuperar Gierufalem.voglion
fatte al fuo che nella morte, & efsequie del Saladino fifuse a queſto modo efsequito,cheat
corpo.
taccata nella punta d'vna lancia lafua camicia era dauanti alla pompa funebre
portata, & vn trombetta andaua auanti gridando , che il Saladino fignor dell'
Afia nonfe neportaua altro di vn tanto regno, e d'vn tanto hauere, che quello.
Spettacolo certo degno di un tanto Principe, alquale, per efsere copito, e di ogni
gran lode degno, altro che il battefimo non mancava.Hora per la morte del Sala
dino venuto il Papa in granfperanza di douer ricuperar Gierufalem, molto ef
fortò a queft'imprefa l'Imperatore Henrico, che hauea per la morte di Tacredi il
regno di Sicilia occupato,e perche non puote in perfona queſto Principe andare,
vi mandò toſto congroſſi efserciti l'Arciuefcouo di Maguntia,& il Duca di Saf
fonia.
CELE S T. I..NO II...
375
i. Il Re di Branciahaurebbefatto il medefimo,fe i Șaracini dell'Africa non
Saracini in
seropassati in Spagnasi quali prefo il Rè di Caftiglia tutto il Regno di Grana Spagna oc
ta occuparono . Di chetemendo i Francefi, che non fifarebbono quefti Barbari cupano il
Regno di
quifermati,perchelorofopra passati nonfufsero, e fifufsero effi ritrouati ifpro- Granata.
Hii,nonvolfero mandar altramente delle lorgenti in Afia. I Germani,che nel
fiapassarono,prefo Baruti apatti, lo fortificarono , e foccorrendo il Zaffo,che
itronana affediato, ne cacciarono i Barbari via . E volendo poi passarfopra
Hierufalem,occorfe la morte di Celeftinofantiffimo Pontefice , ilquale non lasciò
fare, mentre visse,perche terraſanta ricuperata fifuſse. Et in quefte tante
turbationi delle cofe de Chriftiani non reftò egli di edificare, e presso S. Pietro
efso S. Giouanni in Laterano belli , e degni edifici per habitarui comoda
tei Pontefici , Sono fino ad hoggi in S. Giouanni leporte di bronzofatte a
pefe dallaparte, che risponde a Sanita San&torum. Egli diede anche ilno
Viterbo fat
di Città aViterbo , e fece la Chiefafua catedrale , nella quale trasferi tal- ta città.
te quella di Tofcanella, e di Centocelle , che vn vefcouofolo hauefse deuuto
ernarle tutte. Mori Celeftino a gli otto di Gennaro tenuto che hebbefei anni,
emefi, & vndeci di il Ponteficato , efù con le lagrime generalmente di tutti
a Chiefa di S.Pietro fepolto.

reo quefto Pontefice in più ordinationi molti Cardinali , ma s'ha memoria


di 16.de' quali furono due Veſcoui, fei preti, e otto Diaconi, che furono ,
etro ..... Vefcouo card.Portuenfe, e di S. Rufina.
uanni ...... Vefcouo card.Albano.
(neftino.
glielmo Conte di Bleffis Francefe Arciuefcouo Remenfe Vefc. card. Pre
edo d'Ifola Arpinate Monaco , & Abbate Cafinenfe Prete card . de' SS.
lo , e Pietro .
ardo .... Canonico Regolare prete card. di S. Pietro in Vincola del tit. di
Fa.
tio.... prete card.di S.Marcello.
one Bobo Romano prete card. di S. Silueftro, e Martino tit.di Equitio.
ni Salernitano prete card.di S.Stefano in Celio Monte.
o Cincio Romano,prete card.tit.di fan Lorenzo in Lucina .
……….. prete card.tit.di fanta Praffede.
co.... prete card. di.S....
ni di S.Paolo prete card.tit. di fanti Aquila,e Prifca.
de' Conti d'Anagni, Diacono card.de fanti Sergio, e Bacco,
.... Diacono card.di S.Maria in Cofmedin.
..... Diacono card.di S.Maria in Cofmedin.
...... Diacono card di S. Angelo.
Capoua, Diacono card. di S.Maria in via Lata.
Sauello Romano, Diacono catd. di S.Lucia in Orfea .
mano .... Diacono card di S. Teodoro .
. Diacono card.di S.Euftachio .
...... Diacono card. di S. Nicolò in carcere Tulliano.
o Vefc.Leodienfe card.....
glio del Duca di Lorena card....
44 4 INNO
376 PLTA INA DELLE VITE DE
' PONT.

INNOCENTIO III BONT. CLXXVII

Creato del 119 8. a 25. di Gennaro .

pant

NNOCENT 10 Terzo, nato in Anagni , dellafamiglia de' Con


ti , efigliuolo di Frafimondo , fu per lafua dottrina , e costumi da Ce
leftino fatto Cardinale , e dapoi la morte di Celeftino con gran confen
timento di tutti , eletto Pontefice . Subito ch'in quefta dignitàfivide,
I
tutto l'animo volſe all'imprefa di Terrafanta . Onde , e con lettere , e
con meffi , e con promeſſe fi sforzò di ritenere nell'Afia i Germani , cheperla
I Germani morte d'Henrico tumultuauano . Ma indarno fi oprò , percioche i Germanila.
nanola im fciando l'Afia confupremo danno de' Chriftiani , fe ne ritornarono in Europa.
abbando
prefa diter E fù perciò il Zaffo , che abbandonato d'ogni aiuto fi ritrouò , preſo daTur
a fanta. chi , e Saracini a forza con la morte di quanti vi erano , e con efferne la Città
ruinata da i fondamenti . Nacque anche vna gran feditione nella Germania ,
perche vna parte de gli Elettori voleuano Otone Duca di Saſſonia , altri Filip
po Germano , Duca della Toscana , che Henrico morendo hanea lafiato tu
tore del fuofigliuolo . E perche questa riuolta compitafuffe , il Re di Francia
fauorina Filippo, il Re d'Inghilterra Otone . Innocentio , perche non andaßero
quefle riuolte auanti , confermò , & approuò l'ettione d'Otone , come legitima
mente fatta.Non mancò già per quefto Filippo difarfi forte in Tofcana,e nella
Sueuia in Germania. Il medefimo fece Coftanza moglie d'Henrico,laqual hauen
dogià di qu efto fuo marito hauuto vn figliuolo , chefù Federico detto , con grau
generofità , e coftantia il regno d'amendue le Sicilie fortificò , e difefe. Hora an
dando quefte difcordie auanti, Innocentio , a cui parea di nõ douer laſciar la guer
ra dell'Afia a dietro , moſſe con la fua autorità a douer prendere contra i Sara
iftian cini l'arme Bonifacio Marchefe di Monferrato, Baldonino Cote di Fiandra, He
ChrPrincipi
vanno di rico Conte di S, Paolo 1 , e Lodouico Conte di Sanoia , i quali vniti i loro eTerciti
Puoso al
imprefi, di infieme , paTarono in Venetia, ne prima ottennero da' Venetiani l'armata, che
tella fanta. efifi offerifero , e prometteffero di ricuperare Zara , che a gli Vngari ribellata
fiera.
I MANENO CENTIO III 377

后 tra.Poftadunque vn'armata in mare, tennero il popolo di Triefte afreno,che


tutto quelmaretrauagliana, e prefero dopo vn lugo affedio ZaraMentre che nel
golfodiVenetia queftecofe paſſauano, Aleſſio tolfe l'Imperio de' Greci ad Iſaac Aleffio Im
ffratelloamiciffimo de i noftri Latini , e priuatolo della viſta in vna ftretta pe.deGre
ci empio .
prigionelopofe . Perla qual cofu Aleffio figliuolo d'Ifaac , ch'era ancor gar
netto ,fe ne venne quifuggendo a chiedere contra il tiranno Aleſſio foccorso ,
eConqueftaconditione da noftri Latmi l'ottenne , che egli doueffe la Chiefa Gre
CallaLatinafottoporre,e pagare ancora Venetiani , e Francesi 30.milla mar- Coftantino
hd'oroperli danni , che haueua già loro fatti l'Imperator Emanuele . Hora poli , pe fa
da Princi
atiti conquefto accordo da Zara,nauigando preſſo l'Isola di Candia, il fanciul- o Chriftia
Aleffiobauuta in fuo poter queft'Ifola, la donò a Bonifacio da Monferratofuo at di Po
nente.
a-ente. Paffatipoi in Cóftantinopoli, e battendola dalla parte di terra, e dal- Teodoro
Lakuri
Parte dimare,ne rincularono dentro a dietro Teodoro Lafcaro genero del Ti Candia de
ano Aleffio, ch'era pfcito dalla città loro fopra : e continuando la batteria frà ve iani. *
per vendi .
e di laprofero perfirma . Se n'erala notte fuggito via Aleſſio,& bauea pref ta.
Hirène monaca lafciato vna gran copia d'oro . Hora entrati nella città, poco
aac,& Aleſſio il figliuolo vi vi ſero . Ilpadre morì d'infermità, il figliuolo di
leno . In quefto Bonifacio da Monferrato , che bauca il regno di Candia hauu.
hauendo bifogno di danari, a perſuaſione di Baldouino vendè a' Venetiani l'- .
li diCandia per on gran prezzo. Et queſto danaio fù cagione , che diuentato
facio potente di gente , palallefopra Andrinopoli , doue il tiranno ridotto
4. Onde mentre che combatte queſta città , ſe ne concitò fopra i Valachi,
bno dalla parte di là del Danubio , e i Bulgari loro circonuicini . Dubitan
unque della gran copia di quefti nemici ſe ne ritornò in Coftantinopoli ,
oner andar fopra il Soldano d'Iconio . Ilqual hauendo prefa Satalia Cit
Greci , tranagliaua con incredibili danni del continuo i noftri . Innocen
e la calamità de' noftri vedeua , non reftaua d'hauere da ogni parte 'gen- Saracini ia
che i noftri non reftafero inferiori . Ma poi ch'egli intefe , che Ilmano. Ipagna.
paßato con groſſa armata in Spagna , e che ſtaua giàſopra la città di
▪ per on publico editto animò , & effortò à doucr prender l'armi con
infedeli , tutti quelli , che atti erano a maneggiarle , perche queſto
fieftingue e prima , cheoltre n'andaße . Erano a queft'effetto paf
i fignori Francefi per foccorrer la Spagna , ma toflo che s'accorfe
......

Spagnuoli il foccorfo loro non piaceua , a dietro nella lor patria fi Re di Spa
mo . Per laqual cofa reftato più libero ilmanolina con incredibil ce
no
a Spagna , el'altra corfe fino ad Amignone , & Arli , ponendone Gri i Sara
•fuoco il tutto . Me da quefta tanta calamità quattro Re della Her tii di
Tolofa.
he furon quel di Caftigha , quel di Aragona , quel di Portogallo , c
arra , vitele lor genti infieme con quefto inimico Saracino fi af
, e ne hebbero vna fiorita vittoria , tal che ad Ilmanolino altro ,
nata , non refiò . In questo tempo nacque in Tolofa la herefia ,
Fantia d'Innocentio da Dominico , che fu poi canonizato per fanto
ghofalerità frenata . Et laiutò anche afai it capitan Simove, da i
Mon
378 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Monforte :percioche non folamente vi bifognò le difpute,ma le armi ancora ado.


prares così era quefta herefia cresciuta,e radicata . Eſsendo in queftoflatol'Im.
perator Otone dal Re Filippo vinto,e poi in Colonia assediato,mětre chetentadi
fuggir via,e non può,fù dal popolo di Colonia efclufo, e la terra toftofi refe.Ma
Otone V. non molto poi Filippo ſoprauifse , ch'egli fù a tradimento dal Conte Palatino
Imp.coro morto . Per laqual cofafù il Duca di Sassonia liberamente da Germani dichiarato
nato
ma dal Ro Imper.e fù Otone V.chiamato,e l'annofeguente in Roma da Innoc.Pontefice in
inPa
pa. coronato.I Venetiani, ch'erano all'hora potentiffimi in mare,non potendo la Sig.
Otone fi a tutte le cofe prouedere, dierono a particolari cittadini licentia di poter ciascun
fcopre ne
mico di s. quelle fole guadagnarfi , che occupate fi hauefsero , pure che nellafedeltà della
Chiefa,on
de n'è dal Sig.reftafsero. Il perche molti cittadinifi occuparono molte Ifole dell'Arcipela
Papa fco , go, e del mar Ionio , reftarono però per la Signoria l'Ifola di Corfù , e la città di
municato
e priuo del Modone, e di Corone. Hora Otone, che, come fi è detto, tolfe in Romaper le man
l'imperio. d'Innocentio la corona dell'Imper.cõtra ogni debito occupò Montefiafcone,Radi
cofano,& altre terre di S.Chieſa,e fi mofse poifopra il regno di Napoli,per tor
lo a Feder. II. ch'era ancor garzonetto , e cheperciò eraancoragouernato dai
fuoi tutori . Se ne concitò dunque tofto per quefto Otone l'ira del Pontefice, che
fubito lofcomunicò ,e lo priuò del titolo dell'Imperio,perche essendoneftato am
monito,& auuertito,hauea ricufato d'obbedire. Per laqual cofa il RediBoemia
con l'Arciuefcouo di Maguntia,e di Treueri a perſuaſione del Langrauio di Tu
Federico ringia, e del Duca d'Auftria eleffero, e dichiararono Imperatore Federico II.Re
Secondo e di Sicilia, c'hauea all'hora vent'anni . Ritornandofi dunque Otone in Germania,
Imp.
1318.
perrimediare alle cofefue,lafciò ad Innocentio, che fi ricuperasse, quanto esso in
Italia occupato haueua. I Venetiani nel MCCVIII. ponendo ilfreno all'ifoladi
Candia,chefi era loro ribellata,la ridufsero in forma di Colonia, mandandouide
loro cittadini ad habitare, perche tenefsero legenti dell'ifola ad obbedientia. In
quefto venne Federico II. in Roma per incoronarfi dell'Imperio . E non bauendo
potuto dal Papa ottenerlo , ſe ne paſsò in Germania , doue dall'Arciueſcono di
Maguntiafù del regno di Germania incoronato : efece amicitia ,' e lega con Lo
douico Redi Francia silqual fotto questo fauore d'amicitia , e lega moſse tofto a
. Ma Giouanni,che dell'aiuto humano, e di
Inghilter Giouanni Re d'Inghilterra la guerra
ra
xa tributa- uinoferuire fi volle ,fece l'ifola di Anglia , e quella d'Hibernia tributaria alls
alla di Chiefa Romana, promettendo douer pagarle ogn'anno cento marche d'oro , ilche
ia fa
Chie
Roma.
on tempo poi ofseruò, e pagò.Federico perſeguitando Otone, ch'era da Lodouico
Re di Franciaftato in vnagran battaglia vinto,preſe Aquifgrano , e quì di nuo
uo con l'autorità d'Innocentio fece bandire la croce,per passare, come esso diceua,
infoccorfo de' noftri, che combatteuano contra i Saraciui in Soria.E per moftra
re qualchefegno digratitudine, donò alla Chiefa Romana il contado di Fondi, ò
pur essendole ftatogià tolto, lo reftitui . Il Papa,che vedea ogni di la potentiade'
Saracini crefcere nell'Afia, raunò vngran Concilio in Laterano, nel quale firi
erano · trouarono il Patriarca di Gierufalem , e quel di Coftantinopoli , 70. Arcineſco
LatConcilio
ui, 412.Vescoui,e 800. Abbati,e priori conuentuali, e vifurono gli ambasciato
ri dell'Imperatoo de' Grecise di quello dell'Occidente,e quelli del Re di Gierufa
lem,
TINNOCENTIO III. 379

lem,del Re di Spagna, del Re di Francia, e del Re d'Inghilterra , e delRe di Ci


pro.Molte cofe fi confultarono; ma non ſe ne puote rifoluere, nè conchiudere al
cuna,per cagione della guerra maritima, ch'erafrà Genonefi,e Pifani, e per l'al
tra,che erafrà alcuni popoli della Lombardia. Doue mentre che'l Papa và per
poruipace, accordo,s'infermò per camino in Perugia, e mort a'16.di Luglio,
bauendo diciott'anni,fet mefi, e nuoue di tenuto il luogo di Pietro. Fu lafua vita 1
tale,che diquant'egli, viuendo,fatto, approvato , ò reprouato hauea , vn punto
dopolafua morte non ſi mutò : perciách'egli fece molti decreti,co' quali i coftu
mide'chierici , e de' laici raflettò . Scriße alcuni libri del Sacramento dell'Eu
cariftia,del Sacramento del battefimo ,dell'infelicità della natura humana . Fece
ancor moltifermoni accomodati a' tempi , & allefolennità correnti , Riprouò
on certo libro dell'Abbate Gioachino , che poco fana dottrina in fe conteneua.
Condanno anche gli errori d'Almerico heretico, chefu poi in Parigi co' fuoife
guaci bruciato, ilquale fra gli altriſuoi errori dicea,che l'Idee, che fono nella heretico
mente diuina, creano, e fono create, non fapendo, che come fant'Agostino dice ,
San Domi
quanto è nella mente diuina,e eterno,& incommutabile.Egli hauea ancora que nico dal
to heretico detto , che a chi fi ritrouaua in carità, non s'imputaua peccato alcuno, qual ; 'fu"
Giouò molto alla virtù , e dottrina di quefto Pontefice lafantità del B.Domeni. to l'ordiane.
Principi
co, dal qual hebbe origine l'ordine de' predicatori ,e quella del B.Francefco d'Af. de i predi .
fifi, chefu dell'ordine de Minori autore . Scriuono alcuni, che al tempo d'Inno- ance
entio vinelero Gratiano , che compilò il Decreto,e Pietro Lombardo,che riduf fco au d'A
to:e
ei vocaboli Latini a vncerto ordine . Di Pietro nonfi dubita, di Gratiano fi, dell'ordi
erche alcuni altri lo pongono a tempo d'Aleſſandro III . E perche non fi creda , noneride mi
.
be Innocentio reftale d'operar nelfuo Pontificato l'opere di pietà,fappia fi, ch'- Gratiano .
Lom
te
li edificò afuefpefe l'hofpital di S.Spirito , e l'acerebbe molto d'entra , per- Pietro
enefullerofoftentati gl'infermi, i pellegrini, e gli orfanelli . Ornò ancora di
faico l'altar di S. Pietro,come l'imagine, che v'è,e lo fcritto fanno chiaro. Do.
dipiù ad ogni Chiefa di Roma vna libra d'argento,per farne calici per ifacri.
.Rifece la chiefa di S.Sifto ,ch'andaua per l'antichità in ruina . I maledici di.
ano , ch'egli tutte queft opere buone fatte hauelle, perche non parelle, che tut- Torri de i
danaio della chiefa haueffefpeſſo nella fabrica d'ona torre, ch'egli fece fare, Conti.
chiamano hoggide' Conti,dal cognome dellafamigliafua . Comunque fifof
Tai cofa chiara è, ch'egli in ogni maniera di vitafù approuatiffimo , e degno
erpufto nel numero de gli altri fanti Pontefici.

Creò quefto Pontefice in più volte affai cardinali , de' quali fe ne hà memoria
4.fette Vefcpuisventure preti,e quatordici diaconi,che furono .
ouanni di S. Paolo Vefcouo card.Sabino .
icolò de' Romani Romano Vefcouo card.Tofcolano.
do de' Papi di prete card. di S. Maria in Tranfteuere fatto Vefcouo card.
eſtino .
rardo di Seffa, Seffio Nobile Regienfe Vefc.card . Albanenfe .
colino de' Conti d'Anagni,di Diacono cardin.di S.Euftachio, fatto Vefcouq
n.Oftienfe , & Velitrenfe .
Gio.
380 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Giouanni Vefa.di Viterbo di prete card.di S.Clemente Vefc.card.Albano,


Gregorio Vefc.card.Sabino .
Greg...di Diac.card.di S. M.in Aquiro prete card,di S.Vitale del tit.diVeftina
Pietro Saffone d'Anagni prete card.di S.Pudentiana del tit, del Paftore .
Giacomo Gualla daVercelli di Diac.card.di S.Maria in Portico prete card.de'
}:
SS.Silueftro , c Martino del tit.d'Equitio . € 2.01.20
Giouanni ... prete card.di S.Praffede .' ra ** c!
Stefano Langthoni Ingleſe Monaco Cantuarenfe prete card.di S. Grifegons
... Prete card.di S.Pierro in Vincola tit.d'Eudofia.
... Prete card.di SS. Giouanni, e Paolo,tit.di Pammachio.
Pietro ... pretę card.di S.Marcello.
Benedetto ... prete cardidi SS.Gabinio, e Sufanna.
Rogerio ... prete card.di S.Anaftagia .
Cinthio Sauello Romano , di Diacono cardin.di S.Lucia in Orfea , fatto prete
card.de' fanti Giouanni, e Paolo,tit.di Pammachio .
Leone Francalione Romano di Diacono card.di S.Lucia,fatto prete cardin.di
.S.Croce in Gierufalem . **** *, *
Roberto Carfon Inglefe prete card.di fan Stefano in Celio monté.
Marco Amereno... prete card.di S.... 34.
Stefano da Folha nuoua,prete car.de i SS.Apoftoli.
Gregorio Teodolo prete card.di S. Anaftafia .
3...
Pietro...prete card.di S.Lorenzo in Damafo.
Qualo Francefe Dottor di legge famofo prete card.di S.Silueftro, e Martino
Tomafo da capua prete card. di S. Sabina. 110
( Matteo ... Diacono card.di S.Theodoro.
R Giouanni Conte d'Anagni parenté del Papa Diacono cardin. di fanta Maria
inCofmedin .
Guido Signor d'Oruieto diacono card.di fan Nicolò in carcere Tulliano .
Giouanni ... Diacono card.di fanta Maria in via Lata.
Ottauiano de' Conti di Segna diacono card.de'fanti Sergio, e Bacco.
Giouanni... Diacono card.de' fanti Cofma, c Damiano.
Pelagio Caluani Diacono card.di fanta Lucia în Septifolio, è poi prete cardin
di S.Cécilia.
Gregorio Crefcentio Romano diacono card.di fan Teodoro.
Rainerio Capoccio da Viterbo diac.card.di fanta Matia in Cofmedin..
Romano Bonauentura Romano Diacono card.di S.Angelo.
Angelo ... Diac.card.di S. Adriano ,
Vberto III. Terciano prete card,di S.Stefano in Monte Cèliò.
Vberto IV.Pirouano Milanefe prete card.di S....
Rodolfo .... Francefe card.....
1.
Pietro Conte di campagna monaco Caffinenfe prete card. Yo 7:0
Rainiero d'Oruieto canonico Regolare di S.M. del Reno in Bologna , card.".
SigefridoBarone di Eppenslain Arciuefc.di Mogunza,prete card.di S. Sabina .
: Pietro di Mora da Beneuento diac.card.di S. Angelo . f.
Bertrando...Diac.card.di S.Giorgio in Velo d'oro.q.b S
Stefano... Diac.card.di S. Adriano.
3 3- $1 $?
CA

HONO
HONOR IO III. 381

HONORIO 11. PONT. CLXXIX .


Creato del 1126,2'18 . di Luglio.

Bags

ONORIOTI , Romano figliuolo d'Almerico , fù per vna


voce di tutti creato Pontefice . Da coftuifù Pietro Imperator di
Coftantinopoli, che venne con tolefua moglie in Roma incorona
to nella Chiefa di San Lorenzo fuori delle mura.E fù tofto eletto

H Legato il Cardinale Giouanni Colonna,perche andaße con l'effer


cuo,c'hauea già fatto Innocentio,a raffettare le cofe dell'Afia . Nel qual tempo
Frano già giunti in Ancona a perfuafione del medefimo Honorio molti Princi Si mouero
bi Christiani, efra gli altri Andrea Re d'Vngariaſopra i vaſcelli de' Venetiani, uo
no in
di Prici
nuo
chic
quali haueua per questo feruigio ceduto ogni ragione , cheil Duca d'Auftria pi Chriftia.
ni alladiiter
ella Dalmatia haueua . Seguirono il Re Andrea Henrico Conte di Niuernia, prefa n
Gualtiero Camerario del Re di Francia.Tutti quefti giunti in Soria divn vo ra fanta .
Damia a
re con Giouanni Re di Gierufalem deliberarono di andare fopra Damiata cit combattu
dell'Egittos e vi pallarono il Maggio del 1218. Fu già quefta città chia ta da Chri.
ftiani .
ata Heliopoli da Helio Pertinace, che di vn triplice muro la circondò, menan
ui vna particella del Nilo intorno , perche fuſſe a guifa d'vn'isola . Ifuoi
rghi , che erano tutti pieni di mercantie , furono tofto faccheggiati da' no
-i . Ma crescendo poi il Nilo molto , eguaftandofene perciò e vettouaglie
Peffercito , fi incominciò nel campo a fentir penuria di tutte lecofe, maffima
nte bauendo il Soldano prefi tutti i paffi , perche non potessero essere i noftri
corſi da parte alcunas iquali aftretti da tutte queste difficoltà fopra il Soldano
¤ ›fsero , che per paurafuggì , lafeiando pieno d'ogniforte di vettouaglie ilfuo
3. Per la qual cofa i noftri da lui ftesso,che gli era venute infoccorfo, hebbero
omodità di aẞsediarne quel luogo E Cordiriofigliuolo del Saladino feito di
äza di poter tener Gierufale,fe i noftri prefa Damiata hauefsero, poſe le mu Gieru
falem
li città a terra,vi lafciò in pie fulamete la torre di Dauid ,e'l tepio di Salo imantella
2.21 violò 'l Satofepolcro à gliprieghi de i Chriftiani,che vihabitauano . ta.
Hora
-382 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Hora mentre che i noftri fieramente cobattono Damiano ritornando il Soldano


con effercito maggiore, che primafra Damiata, e'l Cairo accampòi ma non volle
però vfcire alla battagliagiamai,benche affai prouocato con villane parolede
noftrifuffe . Di chefdegnatiforte i Francefi andarono furibondi,eſenza ordine
alcuno lorfopra; maricenettero di quefto inconfiderato affalto vn buon pagoi
negiàper questo l'aſſedio di Damiata cessòi laqualefùfinalmente in capo dixv.
Damiata mesi prefa, efaccheggiata.Efù tanta la preda, che fi guadagno,cheſe ne arricchi
prelo da i l'effercito de Chriftiani. In questo mezo in Roma Honorio Pontefice ad iftantia
Chriftiani.
delbeato Domenico confermò l'ordine, che istituito eſſo baueua, efcomunicò Fe
Federico derico II.e della dignità dell'Imperio ilpriuò,perche dopo la morte di Coftanza
ij . Imp.co fua madre, chefoleua tenerlo afreno, venuto in Roma,lo ftato della Chieſacon.
municato
dal Papa ira ogni ragione trauagliana . Il Soldano adunque, che bebbe auſo di quefladi
fcordiafra il Pontefice , e l'Imperatore, fece on groffiffimo eßercito , pensando
ch'i Chriftianidoueffero tosto spauentati fuggirli auanti . Mai noftri animati
dal Cardinale Colonna, andarono fin ful Nilo a incontrarlo . Et egli fingendo
di temere, accioche non fi partiſſero di quel luogo i noftri , afpettò , che ilfiume
crefceffe ', il quale poco appreſſo talmente, con efferli le cataratte,e porteſue or
dinarie aperte, allagò il paefe, che per tutto awanzaua în cubito ſoprala terra.
Di che fpauentatii Chriftiani molto , tosto con queſta conditione conclufero
con nemici la pace , che effi lafciarebbono Damiata inpace , fi reftituirebbo
-no l'vn l'altro i cattini , & banuto inoftri da i Barbari il legno della croce, in
Accone , & in Tirofe ne andarebbono . Hora Damiata , che era stata incom
) la
ciata ad habitarſi da i noftri il dì della Purificatione di noftra Signora , funel
medefima madre di Dio refa a' Barbari nel MCCXXI Nelquale anno iTartari
1221.
Tartari do natione della Scithia, ò come altri vogliono, venuti da monti dell'India,bauen
po
moltfeorfi
i de ruinatala Parthia,la Media, la Perfia, l'Aſſiria , e la Armenia , paſjarono
fifi ferma finalmente nella Sarmatia . E qui non lungi dalla palude Meotide, effemoloro
Tono
Sarmatirella
a. da paefani conceſſo, fifermarono , efecerofianza . Hora 1 Capitani noftri, che
vedenano nonpoterfare cofa alcuna buona nell'Aſia per lapotentia deinemi
ci ,fe ne ritornarono col Cardinale Colonna in Italia. Giouanni Rè di Gierufa.
lemſe ne venne ancor'egli in Roma , efù dal Papa honoreuolmente raccolto , e
con molti doni honorato . Poi diede vnafua figliuola, che haueua di Iolefuamo
glie bauuta, per moglie all'Imperatore Federico già ifcomunicato dal Papa ,
rinuntiò, e donò in nome di dote tutte quelle ragioni , che effo per via di hereði.
tà nel regno di Gierufalem hauea . E di quì è, che tutti i Re di Napoli, e di Si
hanno i Rè cilia quefto titolo del regno Gierofolimitano fi attribuiscono , benche con le pa
Ragioni, e
di Napoli role, non già co ifatti . Se ne passò dopo quefto Giouanni in Francia , e migliore
rel
regne ftato, che altroue vi ritrouò . Perche morendo Filippo Re di Francia li lasciò ™
diGicrufa
le m. teftamento quaranta mila libre d'argento . Altretante ne laſciò al gran Mat.
ad
ftro del Tempio. Con quefto foccorfo di danari entrato Giouanni inſperanza
douerfare delle cofe , paſsò in Hifpagna a ſodisfare in Galicia a S.Giacomo
votos e quiui tolfe Berengariaforella del Re di Spagna per moglie. Efù in quel
l'anno,che S. Domenico in Bologna mori, e che Federico dichiarò Re di Alema
gna
+
HONORIO III. 383

gna Henricofuo figliuolo di anni dieci. Honorio, cheſi vedena dalle torbulentie
ET efterne quieto , rifarci la Chiefa di San Lorenzofuori delle mura ; e quella, che
chiamano Sanita San &torum , ela Chiesa di S. Bibiana ; efece ancor con queſti
alcuni altri edifici . Scriſſe l'Epiftole Decretali i approuò l'ordine di S. Fran
cefco, il quale poi due anni appreſſo Gregorio canonizò , e pofe nel numero de'
Santi. Hora viuendo a quefto modofantamente Honorio, e come a buon pafto
refi conueniua ,mori finalmente a dicidotto di Marzo nel decimo anno,e ottauo
mefe delfuo Ponteficato , efù in S. Maria Maggiorefepolto. Si fentirono di vn
fubito, dopo lafua morte, tanti terremoti, e cosìfatti, che ne' monti Saluÿj mo- Terremoto
rirono da cinque mila buomini per cagione dellefcoffe,e de faffi ,chegiù da'mon- grandifli.
tinelle valli babitate cadeuano . mo.

Créò quefto Pontefice in più ordinationi molti Cardinali, di tredici de i quali


folo s'ha memoria , quatroVefcoui, cinque preti, e quatro Diaconi, che furono.
Oliuiero Saffone Germano Vefcouo card. Sabinenſe.
Cintio Sauello Romano Vefc.card.Portuenfe , e di fanta Rufina .
Corrado Figliuolo di Eginone Signor d'Vrach Abbate ciftertienfe Vefc.card.
( "
Portuenfe,e difanta Rufina dopo il fauello .
Nicolò Monaco Velc.card.Tofcolano.
*

M.Bertrando...Prete card.de'fanti Gio.e Paolo del tit.di Pammachio .


Roberto Somercote Ingliefe prete card .....
M. Pietro di Capua prete card.....
Giouanni Colonna Romano, prere card.di fanta Praffede.
artolo meo, prete card.di fanta Pudentiana, tit.di fan Paftore.
Egidio de Torres Spagnuolo Diacono card.di fanti Cofma,e Damiano.
N.Diacono card.nella diaconia di fan Euſtachio.
PietroRomano, Diacono card.di fan Giorgio al vello d'Oro.
Nicolò ... Diacono card.nella diaconia di fanta Maria in Aquico.

t

31. 36
1 .
GRE
384 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GREGORIO IX. PONT. CLXX.

Creato del 1227.a.o.di Marzo.

i..

REGORIO IX. fù di Anagni Città di Campagna, della fami.


gliadei Conti , e nipote d'Innocentio III. efù preßo al Settizonio
creato Pontefice. Fece tofto fotto pena difcomunica intender a Fe
Federicr
jj.Imper.fi G derico , chedoueffe colprimo tempo paſſar con vn'eſſercito in Aha
mette ali'. aricuperar terra fanta , Promife Federico di farlo, ordinò, che
ordine per
pa in tutte le genti , che doueuano in quefta imprefafeguir la Croce ,fi ritrouaffero ad
Afia, vn di determinato in Brindifi . vi concorfe adunque gran moltitudine digente,
especialmente dalla Germania vi venne il Langrauio di Afia,ilqual in Brindifi
con vna gran parte de i fuoi foldati mori, mentre che aſpettauano Federico,il
quale fingendofi infermo, non fi partiua di Sicilia : e che questo fuffe vn'inganno
volando
all'aperta fi diſcoperfe , perche tofto che la morte di Langrauio intefe ,
vinauiga, e fiprefe tuttigli addobamenti , e la guardarobba di questo principe.
Dopo quefto fingendo di volerfar l'impreſa ,e douer paſſar in Afia,ordinò a tut
ti quelli,che quiui erano,che loſeguiſſero.Fù da tutti ſeguito ,ma eſſo poco oltre
andò, e fingendo eẞere trauagliato dal mare, adietro in Brindisi fi ritornò .llRe
Giouanni,che la partenza di tutti quefti Principi inteſe,per compiacernealPa
pa,ſe ne venne con Berengaria fua moglie in Bologna,per douerne co ilegnive.
netianipaffare in Afia.Ma il Papa, che l'inganno di Federico intefe, perche non
andaffe Giouanni indarno,lo creògouernatore dell'eſſercito di Rauenna, perchefi
reftaffe in Italia , e riconfermò lafcomunica di Honorio III. contra Federico e
peggio ancorgli haurebbefatto ,fe della rabbiade' Mori dubitato non haueſſe ,
iquali affſai potenti in mare all'hora ſi ritrouauano . Ma Fernando Re d'Arago
Fernando na, che andò lorfopra, tantaftrage ne fecc, che in breue cacciandone i Saracin
Re d'Ata- preſe l'iſola di Maiorica,e la città di Valentia,e sforzò le genti, che queftiluogh
gena da va habitauano , à battezarfi . Forzato finalmente Federico da' prieghidegli amic
na rotta
Saracini e dalle minaccie del Papa , passò in Cipro , per dare qualchesperanza a' noftri,
che
GREGORIO. IX , 385

theguerreggiauano in Soria, e ch'eſſo haueua tante volte ingannati . Mamen. Federico


tre ch'egli và delleforzese della potentia del Soldano efplorando, Rinaldofuo ca ii . in AGa.
tano,ch'egli hauea laſciato in Sicilia, paſſando fopra i luoghi difanta Chiefa ,
pitano
Occupò molte terre della Marca d'Ancona . Il Papafi ritrouaua in quel tempo
in Perugia per andar in Affifi, e con gli occhi proprij vedere i miracoli, chedi S Francefco
4
S.Francefco fi predicauano. Iquali ritrouatili veri, come intefi gli hauea, cano- canoniza
nizò comoltafolennità quelfanto. In questo mezo pn'altro Capitano di Federi. to .Capitani
co occupò a tradimento Fulignoima nefù poco appreffo dalla parte , che con la dell'imper.
Federico
Chiefafanta teneua, cacciato . Eragiù Federico paſſato in Accone, e non refta trauagliano
uadifollecitar del continuo e con lettere, e con meffi il Papa, che l'affolueße,di- il Stato del
la Chiefa , e
cendo douerli poi effer obbediente. Ma il Papa,che lefuefrodi ben conofceua,fe- nefono fcac ,
ce intender a'noftri, chè guerreggiauano in Afia,che figuardaſſero dagli ingan- ciâti.
Federico
ni di Federico,e nel medefimo tempo mandò con eßercito Giouanni Rè di Gieru- torua in la
falemfopra Rinaldo, che tutta la Marca aferro, e afuoco poneua.E con vn'altro lia.
effercito mandò il Cardinal Colonnafopra l'altro Capitan di Federico , e lo cac
ciò di S.Germano , e prefe in breue quanto da questo luogo fino à Capoua fi ſten
de . Moffi da quefta perdita i capitani di Federico , che guerreggiauano nella
1
Marca, e nell'vmbria, lafciando i luoghi,che prefi haueuano , fi ritirarono Spa
uentati nel regno In quefto ritornando Federico in Italia , e moftrandofi affai
defiderofo della pace,fecepregar il Pontefice , che lo riceueffe in gratia , e lo di
chiaraſſe, e chiamaſſe Imperator, e vero feudatario di Santa Chiefa per lo regno
2
di Sicilia , che poffedeua . Ma non prima l'ottenne , che pagò per i danni fatti
alla Chiefa Romana 120.mila oncie d'oro,e penne in Anagni afupplicar il Pon

tefice. Hor mentre che ne vàdopo quefto il Papa in Perugia, per raffettare , e
quietare le cofe di quefta città,chefi ritrouauano affai turbulenti per cagion de
fuorvfciti, nacque d'unfubito tantafeditione in Roma, e tanta herefia , quanta.
mai primaftata vifuſſe .Annibale degli Annibali era con alquantifacerdoti po
co buoni Chriftiani ftato l'autor di far congiurar il popolo contra la Chiefa di
Dio. Ma la vendetta diuinafù tosto lorfopra , perche & allagò tanto il Teue
re, chefece incredibil danno , efegui tanta peftilentia , che a pena d'ogni dieci
noreftò in vita . Il Papa ritornando in Roma , vsò marauigliofa clementia
l popolo, perche li perdonò, e priuato Annibale dell'ordine Senatorio, a 'facer Annibale
doti , che conuinti della herefia loro il loro errore confeffarono , moftrò la ftra- degli Anni
da più fana , e migliore . Volto poi ad adornare la Città ,fece purgare,e rifare bali congiu
ra contra
e cloache antiche , & edificarne delle nuoue , prouedendo a vn tratto , & alla laDiChiefa di
o.
comodità , & alla falubrità della Città . Vfcitone poi di Roma , per mutar
aere , in Riete (come alcuni vogliono ) canonizò San Domenico autore dell'-
ordine de' Predicatori , & in Spoleto Sant'Antonio nato in Lisbona , e morto
En Padoua. Ritornato pofcia in Anagni, fortificò tutti i luoghi intorno dubitan
do della infedeltà de' Romani, per hauere il Senatore di Roma fatta all'ſanza
antica col cofentimento del popolo vna legge,che tutte le terre circonuicine do
eero pagar a Romani il tributo.Ne il Papa, bechegliele diffuadeffero i Cardi
ali,dubitò di ritornare in Romap amonire , e caftigare i Romani,che cofifatte
Bb nouità
INA E
386 PLAT DELL VITE DE PΟΝΤ .

nouità tentaffero.Ma perche punto non vi gioud,ſe ne passò in Riete, doue vente
Papa, & 1
Imp. Fede l'Imperatore Federico . E ragionando infieme di molte cofe,che fare fi doueano,
rico
bocano in in questa conchiufione finalmente vennero , di douer con gli eſſerciti loro vniti
ij.sab.
Riete .
paßarne col primo tempo fopra i Romani . Ma Federico,ſeguendo ilſuo natural
coftume,come baueagiàfemprefatto,cofi anch'hora ingannò il Pontefice. Per
che andandofene in Germania, ordinò a' fuoi capitani, efoldati, che in tutte le co
fe obbediffero,efauoriſſero i Romani.Il Papa,che ingannato fi vide, propoſe
gran premio a Germani, che nelfuo campo pafaffero . Per laqual cofa tanta co.
pia ve nepassò , che non hebbero poi i Romani mai ardimento di fare all'aperta
con le genti della Chiefa battaglia . Hauendo dunque Gregorio ricuperato il pa
Ambaftia trimonio di S.Pietro, e la contrada de'Sabini, efatto poco conto de gli ambafcia.
tori del Sol
dano doma tori del Soldano, che humilmente la pace chiedeano , mandò gli frati di S. Fran
dano la pa cefco , e di S.Domenico a predicare per tutta Europa contra i Saracini la crucia
Imprefa di ta . Efù l'opera di cofloro tale , che in breue tempo fi ritrouò con le arme in ma
Soria. no per queſta impreſa vn gran numero di gente.Et metre che ſi cercaua un buon
Principi ,
che pala capoper loro , canonizò il Papa fanta Elifabetta figliuola del Re d'Vngaria , e
ia. in A- che molti miracolifacea . Hora Teobaldo Re di Nauarra ,& Almerico Conte di
Grono
Monforte,& Henrico Conte di Bari, e di Çampagna paſſarono con groſſi eſserci
tiper la Germania, e per l'Vngaria in Coftantinopoli,e paffato poilo stretto giй
fero in Tolomaide,ponendone tutti que' luoghi,onde paſſauano, aſacco. Ma eſſen.
dofopragiunti poi da vn gran numero di nemici , fi ritirarono due giorni difen.
fandofifempre , e perdendo i più valorofi dell'eſſercito loro . Et a quefto modo
quefta imprefa, che con tanto ardore, e sforzo s'incominciò , per poca prudentia
de' Capitani bebbe cofi dolente fine.Molto fenti il Papa nel cuore queſta calami
tà de' noftri , & a perfuafione , e prieghi de' Romani hauea già deliberato di ri
tornar in Roma, perfarui proceſſioni, e placar l'ira di Dio, che con li peccati de
gli huominifdegnato fi ritrouaua . Ma poi non vi venne, chegliele vietò Pietro
Federico Frangipane, chela parte Imperiale feguiua.Perloche andò in Perugia,¿ in Vi
Impe. tra
uaglia la terbo con animo di paſſar poi con effercito contra l'Imperatore , che ſi intendea
Lobardia effer all'hora paffato nella Lombardia , e contra ogni debito trauagliare le città
Ezelino ti
rano di Pa. confederate giàftanche del trauaglio, c'hauea lor dato Ezelino tiranno di Pado
doua acqul ua . Fù queſto Ezelino cognominato da Romano,ilfuò auofù Alemano, e militò
uor dello con condotta d'Otone III.in Italia . Hora coftui bauendo da Federico 11.bauuto
Imp.
luoghi del n'eẞercito ſi guadagnò tirannicamente vn grande ftato nella Lombardia ; per
ia
dia.Lombar che foggiogò Triuigi, Padoua, Vicenza, Verona, e Brefcia. Non curandofi Fede
Fatto d'ar. rico di offeruar gli accordi dell'auolo fuo , facendofatto d'arme in un luogo , che
me fra
Imp l' chiamano Noua corte con Milanefi , e con l'altre città confederate , reftd fupe
Rede.
rico ij. e la riore con gran ftrage de vinti . i Sche perdendo il Papa ogni ſperanza di po
bar dia.
legadiLo terfipiù fare cofa buona, deliberò di ritornarfi in Roma.E benche Giouanni Cin
Papa teras cio Senatore della città vi contradiceffe , Giacomo Capoccio no dimeno anch'egli
in Roma.
cittadino Romano tenne la tãta audacia di Cincio afreno, e tolfe il Papa magni
fica, e fplendidamente in Roma . Queſto è quel Giacomo, il cui nome fino ad hora
fi legge di Mufaico nel tabernacolo fatto afue fpefe in S.Maria Maggiore , nella

qual
GREGORIO IX. 387

qual Chiefa efepolto Pietro Capoccio Cardinale di fanta Chiefa,e che perſeguitò
Imperatore Federico fcifmatico, e che non lungi dalla medefima Chiefa edificò
l'hospedale difant'Antonio, & in Perugia afue fpefe la Sapientia, cofi chiama 1
#ta . Hora Gregorio raffettate , e quietatele cofe della città , ifcomunicò di nouo
Federico,e lo priuò dell'Imperio . Poi trattò con gli ambaſciatori de' Genouefi, e Et derico
■ de' Venetiani,ch'erano con l'armi in mano,di douer rappacificarli infieme . Onde ij fcomuni .
cato , e pri.
Jegulfra quefti due popoli accordo con quefte conditioni, che no poteſſe l'vnfen- uo dell'Im
za l'altro confederarfi con l'Imper.di Coftantinopoli, e che l'imprefe,chefare do- perio dal Pa
ueano,fuffero ad amendue loro comuni, e l'on l'infegna dell'altro portaße . Fù pa.
quefto accordo per noue anni fatto , e minacciato dal Papa di douer efser tofto
ifcomunicati quei,chefra queſto tempo rotto l'hauefsero . Hora Baldouino,c'ha
uea tenuto due anni lo fcettro dell'Imperio de' Greci,parentoli, perche li manca
uano danari, di non poter difenfarfi da' Barbari , prefe da mercadanti Venetiani
danari in preftito , e diede loro il figliuolo in pegno . Vendè anch'a Venetiani il
piombo,che dalle Chiefe tolfe, e la lancia, espogna,che nella paffione del Saluato Federico
re nofiro oprarono.Federico,che fi ritrouaua moltofdegnato con Venetiani, per- gran Imper. fa
danni
chefeguifsero la parte di Gregorio , passò finfopragli ftagni fteffi della città , е
elful Vene
moltidanni vifece . In quefto, confederate aperfuafione di Gregorio Nontelun Ferrara tiano .
pre
go Legato di Bologna tutte le città della Lombardia,fù Ferrara, che s'era ribel- fa dalle ge
lata dal Papa all'Imperatore,preſa,benche Salinguerra valorofamente la difen- tidel Papr.
fafse. E nefu in nome della Chiefa dato ilgouerno ad Azo da Efte, che prefente
in quellafiritrouaua , e fùnel MCCXL. L'Imperatore , ch'era all'hora in Piſa, 1240.
non efsendo certo di chi lafua parte , ò quella del Papaſeguifse , diuife all'hora Salinguer
ra .
primieramente Italia in due fattioni . E quelli , che ſeguiuano il Papa furono Azo da E.
chiamati Guelfi,quelli,che l'Imperatorefeguiuano , Ghibellini. Quefti nomi peli. Ac.
mi di fattioni ritrouati per la ruina d'Italia ſi ſentirono primieramente in Pi
ftoia , doue i Cancellieri cacciarono dalla città i Panzatichi Ghibellini . E per- Italia in
che l'onaparte era da Guelfo, l'altra da Ghibel fratelli Alemanifauorita , que ni. due fattio
Ai nomi così perniciofi nacquero . I Fiorentini ancora cacciarono dalla città
"oro i nobili, che fauoriuano i Pifani della parte Ghibellina: gli Aretini, e i Sa- Guelfi.
Ghibelli
efi cacciarono all'incontro i Guelfi , il cui effempio molte città d'Italia feguen ni, e perche
Ho,fecero nafcere guerre più che ciuili . Di quì nacque,che molte città nell'vm. cofifi chia.
maffero.
ria, e nella Toscana fi ribellarono al Papa, especialmente Viterbo . Sifarebbo
o anche ribellati i Romani, fe il Papa conportare per Roma le teſte di San Pie
o , e di San Paolo , non haueffe il popolo moẞo a compaffione . Fece ancora in Romani
tenuti
~an Pietro vn'oratione eccellente , con laquale talmente il popolo tumultuante Papa dal
in ob.
ommoffe,che li fè prendere l'armi, e la croce in difenfione della Chiefa di Dio. bed enza
nde venendo poi Federico fopra Roma con effercito,& animo nemichevole, fù tion coniedeuo
i.
quefti tenuto con l'arme adietro . Di che fdegnato forte l'Imperatore fece Federico
Romafo
santi cattiui li capitarono per le mani,con varij cruciati morire . E paffato do- praImp. ,e
quefto in Beneuento,laprefe aforza, ela fmantellò . E ritornando per la via fa molti
danni.
atina di nuouo fopra Roma,per viaggio cacciò di Monte Caffino i monaci, che
erano,e pofe quel monafterio afacco.E pafsatonefopra Sora,che è pofta preffo
Bb 2 al
388 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

al nafcimento del Garigliano, e ferro, afuoco la poſe . Amò queſto Principe tal
mente i Saracini,che di loro più che de' Chriftiani nell'Impreſe più importantifi
feruiua,& affignò loro magiſtrati, & vna propria Città, che fino ad boggi No
cerade Pagani fi chiama.Ritrouandofi in Palermo vn fratello del Re di Tuniſi,
Nocera di e chiedendo d'esser battezato, il medefimo Federico glielo diſsuaſe . Paſſando d'
Pagani, da- vnfubito fopra Rauenna, la prefe . Siche il Papa raunò in Laterano on Conci
ti da Fede
rico ai Sa. lio, doue trattare fi douefse delle cofe di Federico . Ma egli chiuſe, e per terra, e
racini . permare tutte le vie,per impedire il Concilio,e prefe alcuni Cardinali, e prelati,
Ordina il
Papa il co che di varij luoghi veniuano in Roma per questo effetto , e li pofe prigioni . Di
cilio , qual che Gregorio tanto difpiacere fenti, che non molto foprauisse, e mori a ventidue
impedito d'Agosto nel decimoquarto anno , e quinto mefe del fuo Papato , effendo poco
col Car auanti ftato vngrande ecclifse del Sole.
far pri-
gionii
dinali , &
aliri Piela.
ti. Fece quefto Pontefice quattro promotioni di cardinali , nelle quali creò dicci
Vefcoui,due preti, e due Diaconi, che furono .
Giouanni Monaco Clemente Francefe Abbate di S.Pietro di Villa dell'Abba
te V efcouo card.Sabino .
Frà Giacomo , monaco Ciftercienfe , Abbate di S. Anaftafio fuor di Roma ,Vo
fcouo card.Prenestino .
Romano... di Diac.card.di S. Angelo,Vefcouo card. Portuenfe, e di S.Ruffin
Rinaldo Conte , fuo nipote di Diacono card.di S.Euftachio , Vefcouo cardin
Oftienfe, & Velitrenfe .
Giacomo de Vitriaco Francefe , Vefcouo Aconenfe card.Tofcolano.
Gofredo Caftiglione Milanefe, di prete cardin.di S.Marco ,Vefcouo cardin
Sabinenfe,che fu poi Papa Celestino IV.
Otone Candido Veſcouo card.Portuenfe, e di fanta Ruffina .
Rinaldo de' Conti fuo Nipote di Diac.cardin.di S.Euftachio Vefc. cardin. O
ftienfe .
Nicolò Conte d'Anagni prete card.di S. Marcello.
Simone di Soliaco francefe prete card.di S.Cecilia
Roberto Vmmarcote inglefe Diac.card.di S.Euftachio.
Guidone ... Diac.card.di S.Adriano .
Maeftro Sinibaldo Flifco Genouefe,prete card.di fan Lorenzo in Lucina.
Stefano Romano prete card.di fanta Maria in Tranfteuere .
Otone... Diacono card.di fan Nicolò in carcere Tulliano.
Riccardo Annibaldenfe,Diacono card.di S. Angelo.
Raimondo diBarcellona, che aiutòGregorio a compilare il libro dei Decreta
70 % li &, è da alcuni talmente lodato , che non fi potrebbe altri di maggior lode più
comendare.

CELE

LES CL
CELESTINO IV. 389

CELESTINO HII. PONT. CLXXXI.

Creato del 1241. a' 22.di Settembre .

ww
w

ww

ELESTINO Quarto Milanefe , dellafamiglia de


Caftiglioni vefcouo Sabinenfe , e di eccellente vita , e
dottrina ,fu efsendo assai vecchio , & infermo eletto
Pontefice in luogo di Gregorio . Ma non visse più che
dicifette giorni e lasciando difegran defiderio, perche
Se nefperaua gran tranquillità,fù dentrofan Pietrofe
polto.Vacò dopo lui il Papato ventiuno mefe: percio
cheparue a quelli,ch'erano all'hora di grande autorità
nella Chiefa diDio , che nonfi douefse creare nuouo Pontefice , fin che vscissero Vacando la
diprigione quei Cardinali, ch'erano in poter di Federico.In questo mezo, che la nafedeRoma
, s'infi .
fedia vacana, fcorrendo Federico la Marca, e la Romagna fino a Faenza, e Bo- gnori Fede
logna,che lifece qualche refiftenza,s infignori . Et ne trasferi in Padoua la fco ti luoghi d'
la,e lo studio di Bologna per odio, che a quefta cittàportaua . Anzi quanti esso Italia.
fautori della Chiefagià conosciuti hauea , afflifse di molte calamità . Baldonino ferito traf
Studio da
Imperatore di Coftantinopoli perduta ognisperanza di ben fare nell'Aſia ,ſe ne Padoua.
Fologna a
venne con Ramondo Conte di Tolofa in Italia, e tanto con lafua autorità , e con
preghicon Federico fi oprò , ch'all'hora in Parma ſi ritrouana , che fece libe
rare quei Cardinali , e prelati , ch'esso prigioni tenea . Il perche poco appresso
tutti i Cardinali in Anagni infieme fi ritrouarono , per douer fare l'elettione
del nuouo Pontefice
LAY
---
-

Bb 3 IN
* 390 PLTA INA DELLE VITE DE PONT.

INNOCENTIO IV. PONT. CLXXII

Creato del 1143.a ' z4.di Giugno .

NNOCENTIO IV. Genoueſe, della famiglia de' Fieſchi de' Con.


ti di Lauagna,eraprima chiamato Sinibaldo,efù in Anagni creato Pon
tefice. Non molto fi rallegrò Federico di quefta nuoua,perche fapenabe.
ne il valore, e la generosità di quefto Pontefice, col qual già prima qual
I
che tempofamiliarmente vifle . Ilperche dubitaua , ch'egli non doueffe
effer con lui contrario alle cofe,chefatte hauea, efacea . Onde a gli amici, che fi
rallegrarono per quefta elettione, vogliono che dicefse, che il Cardinale Sinibal.
do, che eraftato fuo grande amico, farebbe nel Ponteficato fuo grandiffimo ne.
mico . Hora Innocentio veftito, che fi hebbe il manto di Pietro, venne in Roma;
doue gli farono i principali della città incontro , e fù riceuuto con grande ap
plaufo . E fatta lafolennità,che fi coftuma nel confecrare, & incoronare i Pon
tefici,incominciò a parlare di pace con Federico, e Baldouino volle eſser meza in
trattarne. Mail negotio andò in lungo,e vi passarono quattro mefi,e fù final.
mente tolta quefta conclufione, che il Papa in città Caftellana andafse , che ini
Papp
in Fanci andato l'Imperatore farebbe per abbocarfi con lui . Ma intefo poi Innocentie,
1246 che l'Imperatore, in Roma, e per camino gli tendeua gli aguati, montato fo
F. derico
11. fomu
Compra legnide Genouefi, sh'erano in Ciuità vecchia,ſe ne passò profperamente na
nica o epi uigando in Francia , doue fu in Lione con grand'honore , & amoreuolezza rac
uto 4
Juperio colto da tutti . Qui nel MCCXLVI . ragunò vn concilio, doue con lettere , e con
meffi, finalmente col trombetta vi citò Federico , che fotto certa pena vi doweſse
comparire . L'Imperatore vi mandò vn certo Giurifta da Sefsa , ne dimandaua
altro,che dilatione di tempo ,promettendo douer in breue efserui anch'esso.Li fa
permesso vn certo tempo ,fra'l quale douefse comparire . Maperch'egli aftuta
mente cercaua occafione di calunniare , e di opprimere Innocentio , fù per vn
confentimentogenerale di tutti priuato dell'Imperio , e del regno.Di che fdegna
to forte Federico fece rouinare le cafe , e le ville d'alcuni parenti d'Innocentio ,
che
INNOCENTI O. III. 391

ebefe n'erano perfuo ordinefuggiti in Piacenza da Parma, doue haueano i`lo” }


poderi.Confederatofi poi col Duca di Borgogna, con vna borreuole, egran copa
gniadelibero dipafsar in Lione.Et eragiàarriuato in Turino,quãdo hebbe aui
fuorufciti di Parma,hauĕdo ful Tarovinto l'effercito de' Parmeggiani, Parma affe
fo,che i
erano entratiin Farmasefattoni grand'vccifione della parte contraria.Lafciato dista da Fe.
deri o ij.
Federico per quefta nouail camino, ch'eglifacea, roundtofto di tutta Italia vn'- Rotta data
effercito diforfe 60.mila huomini,per aſsediar Parma,laqual era da! legato Adal Legato
A poftolico
poftolico,e da vn sforzo delle Città della lega,che venuto vi era , difefa.Sofferfe , Federico
il Legato coftantiffimamete quefto affedio due anni, e finalmete vfcendo fopra il ma.onto Par
nemico tuttoficuro , lo ruppe , e guadagnone gli alloggiamenti copiofi di tutte!
le cofe , di che bà la vita bifogno . Percioche hauea già Federico fortificato di
trincere,e difofsa il capo a modo di vna Città,con intentione, che ruinata,eſpia .
nata c'haueffe Parma , contra laqual grand'odio hauca , qui vna noua città la-.
Fclarebbe,ch'egli infegno di buono augurio hauea Vittoria chiamata, e Vittorini
Lemonete,ch'coniate vi hauea. Scriuono alcuni, che in quefta rotta Federico per
deffe vnacorona di grandiffimo pregio ,& alcuni vafi d'oro di molto peſo , e che
fuggendo a pena fifaluaffe ful Cremonese, ne hebbe ardimento di entrar in Cre 2
mona,per effere morti in quefta calamità molti Cremonefi,che con lui militana
$ no.Quando poi Innocentio intefe, che con tutta queſta rotta non fifuffe punto Fe
dericodimesfo, anziſifuſſe dato ne'ſuoi ameniffimi giardini tutto in poter delle 4
volutid , menandone con lefchiere delle donne , e de'fanciulli laſciuiſſima vita ,
moffo a compaffione di lui lafciò da parte il concilio , et inuiò per la Francia, e per
gli altri luoghi del Chrift:anefimo i fuoi Legati , perche a ' popoli la militia di
Chriftoperfuadeffero, & à douerfeguir la bandiera di Lodouico Re di Frecia,d : Lotouico.
Re di Fran
qual in mmafua infermità promesso a Dio , & al Papa l'hauea , efe n'eragià po- ca s' ppa
re chia per
= fto per partire in punto . Moftrarono i Tartari alquanto di volere quèfta impre paflare iu **
faimpedire, perche ne erano in quel tempo con due efserciti nell'Aſia,& in Eu- Soria,
Tartari
ropa entrati .Quelli, chepaſsarono in Afia, correndo la Giorgiana , el'Armenia fcoronol
fuperiore,giunfero fino ad Iconio, che era la Città principale de Turchi. Gli al Afa , ela
Europa,
tri, chefotto lafcorta di Batto andauano , corfa la Polonia , e l'Vngaria, piega
ironofinalmente al mar maggiore, doue le ampie contrade della Ruffia,e di Gaza
ruinarono. Nel4 medefimo tempo i Grofsoni natione dell'Arabia,fignoreggiado Arabi pi
aliano Gies
in Babilonia il Soldano, afsaltarono con grand'impeto i Templari, e vintili,pre, rufalem.
fero ageuolmente Gierufalem,che ſenza muraglia ſi ritrouaua, tagliarono a pez
zi quauti Chriftiani vi erano,e sporcarono d'ogni macchia ilfantofepolcro . Di
che mosso Innocentio fece l'andata di Lodouico accelerare co quell'essercito, che
all'horafi ritrouaua . Ginnfe Lodouico intal tempo in Cipro, chefu bifogno , che Lodovico
inuernasse . Ia primavera pɔi paſsato fopra Damiata , cacciò via l'armata ciaRe diFan
in. Soria
del Soldano,e combattendo con l'ejercito terreArelo vinfe , e quififermò afpet
tando che ilresto delle genti,che d'Italia aſpettana, veniſſe.Ma che non veniſſero
oùeſte genti d'Italia,fù la rabbia di Federico cagione,ilqual voltatofi dalla vita
fua diffoluta,& otiofa alle armi,poſe turra ItaliafoTopra. E fpinſe alcune Città
a ribellarsi dal Papa, ¿ 5fragli altri furono i popoli di Forll, Arimino , d'Fr
Bb 4 bino ,
492: PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Thibebino , e tutta la Marca . Fece ancora nella Vmbria ribellare tutto il reflo fuori
Ital Papa
perepera ci che Todi, Perugia,& Afcfi. Nella Toscanafoli i Fiorentiniſeguiuano lapar.
Fescrico i te del Papa: onde furono da Federico trauagliati talmente , che furono allafi.
ne sforzati a cacciar i cittadini Guelfi dalla città. I Bolognesi facendo con Hen
rico capitan di Federico battaglia , lo vinfero , e tagliarono a pezzi . Scriuono
alcuni, che in quefto tempo Federico in Palermo morisse . Altri vogliono , che
gli grauemente nella Puglia fi infermasse , e che incominciando a star bene,fuf.
23
Federicii. fe da Manfredofuo figliuolo baftardo con vn cofcino alla bocca affogato , e mor
manri .Ma to. Questo si è ben chiaro , che Federico prima,che morifse, donasse a Manfredo,
NP
tret,
Th4fo 1. che haueua giàfatto principe di Taranto, altre terre,e lafciafse fuo vniuerfalbe
di Feter co rede , efuccefsor Corrado fuo figliuol legittimo , che di Iole figliuoladi Gio.
ij. ef eem. uanni Re di Gierufalem hauuto haueua,ilqual pɔifù per opera di Manfredo aue
picta.
lenato, bauendo però prima preſo a forza , e dato afacco afoldati Napoli, &
Aquino, ancor ch'il Papa vi oftafse , e gridaffe , perche la pace d'Italia defide
raua , per poter mandarfoccorfo di noue genti a Lodouico , che all'aſſedio di Da
Damiata miatafi ritrouana. Prefe poi costui Damiata, effendo Roberto Conte di Pot
pri datierfi venuto di Francia con nuoue genti parti di Damiata Lodouico, e menòfo
Rè Lodou - pra la Città di Farannia l'eſſercito , doue il Soldano appunto di quefto dubitando
CO.
era con groffo effercito venuto . Erafrà quefli ejerciti nemici ilfiume in mezo,
ondenon fi fece perciò giornata campale mai : mafpefse fearamuccie fifecero,
mentre ch'ogn'vn di loro ne vuole il meglio. Ma mentre che Roberto con troppo
ardire và temerariamente oltre , fù da' nemicifatto prigione. In questo veden
do Innocentio quafi eftinti in Italia tanti incendij di guerra , de liberò diritor.
narfi in Roma,bauĕdo giàprima canonizato Hedimondo Vefcovo di Conturbia.
E: efsendo giunto in Perugia , perche fuggi d'andar in Roma per cagionedella
poteftà Senatoria, che parea ordinata contra di lui , e della corte Romana,calio•
Sin
mark Pistio
re nizò , e pofe nel numero de' martiri Pietro da Verona dell'ordine de' Predica
tori , ch'eraftato mortofrà Milano , e Como da gli heretici . Il medefimofece di
fanto Stanislao Vefcovo di Cracouia , chefece in vita molti miracoli . Chiamato
dopo questo il Papa da' baroni del regno ,passò tofto in Napoli, che era flatori
fatto di unoue mura , e qui mori a'fette di Decembre , e fù nella Chiefadifan
Lorenzofepolto, hauendo tenuto il Ponteficato vndeci anni, 5 . mesi, e quator
deci giorni. Mori, quando credeua douer in breue tutto il regno di Napoli co
quiſtare.Ordinò Innocentio, che ogn'anno l'ottaua della natiuità di noftra Signo.
Cappello ra nella Chiefafanta fi celebraſſe. Questi anche riempi il collegio de' Cardinali,
fidei che molto effaufto era,dipersone di gran bontà,& ordinò , hei Cardinali, quado
Cardinali ,
da - hi foute caualcauano , per maggior bonere loro, portafsero il cappel refso in tefta. Et ef
ord nato.
fendo esso dottiffimo,in tanta, e cofifatta dignità molte cofe ferisse . Compofeli
apparati del Decretale, di che molto i Canoniti fiferuono . Perche in fe alcune
difpute contengono , chefanno aſſai chiaro ilfatto , e la verità . Compofe anch
vn'altro libro approuato ne' Concilij, che l'Oftienfe nellafuafumma Autent be
chiama. Scriffe vn libro medefimamente della giurifdittione dell'Imperio,e dell'
autorità del Pontefice contra vn certo Pietro cognominato Vigna , il qual a4
1 112
INNOCENTIO IIIL 393
J
Imperatore tutta l'autorità, e dell' Imperio , e d'ogn'altra cofa attribuiua. Que
to Libro chiamò pol Innocentio Apologetico . Si dilettò mirabilmente quefto
Pontefice delle perfone letterate,lequali ancor con diuerfe dignità,che lor diede,
honorò:perciochefè vgo perfona digran dottrina , e di ottima vita Cardinale Vgo huo
diS. Sabina.Il qual vgo eſſendo primaftato dell'ordine di S.Domenico,non s'in- mo dottiffi
fuperbi però della nuoua dignità, ne punto l'antica paßata vita mutò . Quefto mo.
medefimoVgoferiffe le glofe fopra la Bibbia,e le concordanze, che chiamano. In
tempo di quefto Pontefice, eperfuo ordine Alessandrofrate dell'ordine de Mi
nor , e ch'eradi graue età entrato nella religione ,fcriffe vna aſſai copiofafom.
marzella Teologia. Nel medefimo tempofcriſſero ancorafopra'l Decretale Ber
nardo da Parma , e'l Compoftellano perfone digran dottrina , e che dalla beni
gnità d'Innocentio meffi,& eccitatifurono a douerfcriuere.Dopo la morte d'In
noceratio non molto poi morì Guglielmo, il cuiſepolcro ſi vedefino ad hoggi in S.
Lorenzo fuori delle mura.

Creoquefto Pontefice in più ordinationi affai Cardinali, de i quali fi troua me


COC
moriafolo di ventidue , fette de iquali furon Vefcoui, fei preti, e noue Diaconi ,
che furono .
‫الشر‬ Oone di Caftel Rodolfo Francefe Vefc.card.Tofcolanenfe.
Stefano ... Vefcouo card .Prenestino.
Orone Candido de' Marchefi di Monferrato Vefc.card. Portuenfe , e di fanta
7:09 Rufina.
M -Pietro di Colmezo Vefc.card . Albano.
Guglielmo ... Vefc.card.Sabino.
Giacomo .... Francefe Vefc.card. Portuenfe, e di S. Rufina.
Giouanni ... Vefc.card.Sabino.
Ta Frà Giouanni di Villa Abbate , Francefe, Arciuefcouo Bifantino, monaco di
S. Benedetto , prete card. di fan Lorenzo in Lucina.
Maestro fra Vgo da fan Caro da Barcellona Spagnuolo , dell'ordine de i pre
4 dicatori, prete card.tit.di fanta Sabina.
Pie tro di Banno Francefe Prete card. di S. Marcello, che fù pofcia Vefc. card.
2-4 Sabino
.
Guglielmo ... Frauefe Prete card. de' dodeci Apoſtoli .
‫دامه‬ Ricardo... Monaco,& Abbate Cafinenfe Prete card....
Beb Gio uanni detto di Toledo Inglefe Monaco Ciftercienfe Prete Card....
Gofredo , o Gotifredo figliuolo di Corrado Caietano Caualliero Imperiale
Diac.card.de' SS.Sergio , e Bacco.
Gotifredo Caftiglioni Milanefe Diac.card.di S.Adriano.
Bernardo Caracciuolo Napolitano Diac.card...
Ottone Grillo Diac.card.
‫اوری‬ Pietro Capoccio Romano, Diacono card. di S. Giorgio al Vello d'oro.
Giouanni Celeftino Orfino RomanoDiacono card. di San Nicolò in carcere
Tulliano.

Guglielmo del Flifco , Diacono card . di S.Euſtachio .


Ohobono del Flifco , Diac. card.di S. Adriano , che fu poi Papa Adriano V.
Questi due erano nepoti del Papa.

INNO
394 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ANNOTATION E.
Bu

Quefto Pontefice nella vigilia di Natale del 1254 creò nel Concilio Generale
di Lione dodici Cardinali perfonetutte eccellenti , e diede a' Cardinali perpro
prio ornamento il cappello roffo . Di ciò è autore Martino , che nel medefimo
tempo viffe, nella vita di quefto Pontefice . E per il cappello roffo fignificauta,che
Capellorof per difendere la libertà ecclefiaftica doueffero bifognando ancor la vita porre; é
fo quando fpecialmente in quel tempo, ch'era la Chiefa Romana molto da Federico tratta
aviar da gliata. Gli ornamenti de' Cardinali furono da Pontefici feguenti ordinati , e da
Cardinali . Paolo Secondo ſpecialmente, Tolomeo , Platina, et altri Aurori queste cofe feri
uono. Wfuc
:ia.

ALESSANDRO IV. PONT. CLXXXIII.

Creato deli 254. a 1. di Decembre.

3. J.

Manfic do LESSANDRO Quarto di Anagni,fù in luogo d'Innocen


figliuol di tio creato Pontefice. Fece tofto intendere a Manfredo , chefir
Federico
Il.congiun folueffe di non far cofa , per la quale ladignità di S. Chiefafe
toco iSara nefentifsé effefa . Ma coflui fattifi venire i Saracini di Noce,
eini entra a
danni dello ra , passò di vn fubito fopra le genti della Chiefa , che erano in
flato de la
Foggia, e nefecegran ftrage, hauendo già per la morte, ch'efso
Chiefa
fingeua, di Corradino , e di cui effo diceuareftare herede , prefo vn'animoregio .
I Chriftiani, che s'è detto, chefi ritrouauano appresso Faramia accampati, in.
cominciarono aſentirfame, & ad eßere dalla peftilentia afflitti , hauendo ilne.
ReLodouico
di Fran mico occupata na parte del Nilo , d'onde folenavenire la grafcia nelcamp
arcto , ¿ noftro , anzi venendoui il Patriarca di Gierufalem con molti legni , fu prefo da
Egit. Barbari . Per la qualcofa , dubitando Lodouico d'effer à fame vinto , fimese
ucin prigio
farto
10. per ritarnarne in Damiata, e con grofiffimo effercito del nemico s'incontré , éf
cendo,
‫ܐܐ ܐܘ‬ ALESSANDRO IV2 395

cendoui fatto d'arme , fù vinto , e fatto prigione infieme con Alfonfo Conte di
Pittierfi, e con Carlo Conte d'Angioiafuoifratelli. Ma, eſſendo poi da'fuoiftef
fi ftatoil Soldato tagliato a pezzi, colui, che lifucceffe, bauendo ricuperata Da
miata, & hauuto vn certo danaio da noftri , lafciò tutti i Chriftiani prigioni in
libertà , e fino in Tolomaide gli accompagnò . Il Re Lodouico a perfuafione di
Papa Aleſſandro mandò i fratelli in Francia , ello ſi reftò nell'Afia,fin che
fortificaffe Cefarea,il Zaffo,e Sidone, che i noftri tolte dalle mani deSaracini ha
ueano. E finalmentefatto questo in capo difei anni,ch'egli queft'impresa maneg
giò,fe ne ritornò nella Francia . In questo Papa Aleſſandro , bauendofcomuni. fcomuni
Manf edo
ca
cato Manfredo passò in Anagni , e mandò il Cardinal Ottauiano Vbaldo in Narto dal Papa.
poli, perche teneffe Napolitani in arme contra Manfredo , & effo dauafperan
zadidouer tofto con nuoue genti paſſare nel regno . Ma non contento Manfredo
di trauagliar Napolitani , folleuò ancora nella Toscana riuolte , especialmente
Fiorenza
in Fiorenza , la qual fi era tofto per la morte di Federico ripofta in libertà . E
poftafin, li
furono per vn publico decreto ripofti i Guelfi nella città , che n'erano stati cac- bertà.
tiati da Federico, perche potessero allo sforzo de' Ghibellini oftare . Per questa
Tumulti
via diuenne in modo nella Toscana la parte Guelfa potente , che furono i Pifto- del To
= left , gli Aretini , i Pifani , e i Senefi , c'haueano i Guelfi loro cittadini cacciati ſeana .
fuori, con oftinate, efanguinofe guerre perfeguitati . E i Luchefi fi mostrarono
molto contrary a Pifani, i qualifarebbono fenza alcun dubbio ftati da' Fioren
tini oppreffi , da qualifurono preffo ilfiume Anfari vinti , fe fofpettato i Fio
rentininora haueffera dellafede de' Poggibonzi , laqual terra è pofta nellaValle
di Helfa lengidodici miglia da Siena, e naturalmente, e per arte forte . Efifer
uiano i Ghibellini di questo luogo , come d'vna rocca della guerra , che contra i Manfredo
Guelfiface ano. I Fiorentinifpianato , e tolto via quefto luogo, offerirono genti al dichiarato
Papacontra Manfredo comune nemico . Effendo dunque Manfredo ftato dichia- Re lia. di Sici
rato Rein Palermo , co' Saracini, ch'egli aßoldò , diede di buone rotte al Legato
del Papa , e mandò Giordanofuo Capitano con MD . caualli infauore de' Sen‹fi
contra Fiorentini , i qualifurono poco poi preffo il fiume Arbia con tantaftrage
vinti , chefurono sforzati ad abbandonare la loro città . Non restò per questo
il Papa di perfeguitare per tutto i eiranni : percioche , bauendofi Ezelino quafi
Cruciata
tutta la Marca Triuigiana occupata, era paſſato all'aſsedio di Mantoua,quando contra
Re Ezc
Alessandro mandò tofto infretta in Venetia Filippo Fontanese , Arciuefcono di lino crude
Rauenna , il qualpredicando quiui la crocefece vn'essercito , e cauò di Padoua le uranno .
Anfelmo nepote del tiranno Ezelino. Di che mosso coftui, laſciando tofto l'aſse
dio di Mantoua, e venutofene volando in Verona, quando fi vide del tutto fuori
difperanza di ricuperare Padoua , fece crudelmente morire da dodici mila Pa
douani,ch'egli nel fuo efsercito haueua . Il Legato mandò in Breſcia alcuni Teo
logi dell'ordine de' Minori,perche con le prediche lorofacessero ripatriare i Guel
fi, e diventare quel popolo parteggiano di S. Chiefa . Il medefimo haurebbono lauicino
Oberro P.1 fi
fatto i Piacentini, e Cremonefi , fe Oberto Pallauicino non ne hauefse con l'aiuto imp toni
d . P:a.êza ,
di Ghibellini occupato la fignoria di quefti luoghi . Hora contra coftui , e contra e di Cremo
Ezelino confederati infieme fi mofse da Brescia con l'aiuto de' Guelfi il Legato . na.
Efa
396 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Fatto d'ar Efacendoui presso Gambara il fatto d'arme ,fù con gran ftrage vinto , efatto
tre poffe prigione col Vefcovo di Brescia , e co' principali dellaparte Guelfa ; quali tutti
& il Lega Ezelino , hauuta Brescia , lafciò liberi via. E fù quefto nel 1259. Dubitando il
Gambar
todel ip Legato Apoftolico, che non crefceſſefouerchio la potentia d'Ezelino, deliberò di
fatto
ne. pgi diftorlo dalla lega , & amicitia d'Oberto . E lo tentò per mezo di Boſo, Doario
11. nobiliffimo cittadino di Cremona, il qual, moftrando quanto odiofa, c deteftabi.
le fufse la crudeltà , e fierezza d'Ezeline, perfuafe ad Oberto, chefe n'allonta
Ez nafse, efiftringeffe inlega con Milanefe, con Mantouani, e con l'altre città con
crudel federate . Quand' Ezelino vide hauer quafi affatto tutt'Italia contra di lui con
H Milanefe . Ondeec
rutto, e fer giurato,piena oltra modo difdtgno passò a' danni,e ruina del
orano,
10, malam.ē cittò le città confederate a prender l'armi , essendone non molto poi vinto, e
16.
fatto prizione in Soncino mori, doue era ftato dopo la battaglia con vna mortal
ferita portato . Riſcoffefi per la morte di quefto tiranno tutte le città della Lom
bardia in libertà ,feguirono da quel tempo in poil parte del Papa . Il Legato ,
c'hauea ripofto in libertà Padoua , non volendo lasciare in piè reliquia alcunadi
queftaguerra cacciò da Triuigi Alberico fratello d'Ezelino , lo fece con la
Venetiani e moglie,e co i figliuoli morire.Papa Aleſſandro veggendofifuori di quefto intri
Ganquefi& co dei tiranni d'Italia , hauea volto l'animo all'imprefa di Soria , quando ladi.
fra in
Tompeirofcordia, chefra i Venetiani, e i Genouefi nacque , ne lo diftolfe. Habitauano all'
Tolomaide. bora in Soria i noftri due città molto ricche, e potenti , ch'erano Tolomaide,e Ti
ro,e quelli,chepiù vi poteuano, erano i mercadanti Genouefi , Pifani,e Venetia
ni, che giàper XLIV. anni vi haueuano tutte le mercantie quafi dell'Oriente, e
dell'Occidente cumulate . Haueano queſte nationiſeparate le lor piazze, com
trade dellacittà , nè in effetto era in Tolomaide cofa alcuna comune fra i Vene
tiani, e i Genouefi,faluo che la Chiefa . Onde mentre che queſti , e quelli cercano
difarefuo proprio il monafterio di S.Saba,ingran contesa ne vennero . Scriuen
Armata di do il Papa all'vna parte,& all'altrafi sforzò di terminare quefta lite, moftrãdo
uciata loro,ch'eßo volea,che quel monafterio fuſſe ad amendue le loro nationi comune .
Genoueli
abb
da i Vene- Mai Genouefi, c'haueano prima hauuto notitia di queſta volontà del Papa, con.
to di Tolo. fidandofi in Filippo da Monforte, Gouernatore di quella città,caccian i Venetia.
maid:. ni via,s'infignorirono del monafterio, e lofortificarono, come vna rocca . ¡ Vene
tiani vſciti di Tolomaide fi confederarono con Manfredo Re di Sicilia contrai
Genouefii e ritornado impietuofamente nelporto di Tolomaide, vi abbruciaro.
no venti naui groſſe , e duegalere de' Genouefi , e prefo col medefimo impeto il
monafterio di S.Saba ,lo pofero a terra: i Genouefi irritati , anzi che Spauentati
per quefto danno , fatto vna nuoua armata andarono ad incontrarepreflo Tiroi
dane
Venetiani , i quali non mouendofi all'hora ne pallarono pofciain Ponto ,
prefero aforza la città di Silimaria,che era guardata da Saracini , e lapofero a
facco. Accrefcinte in quefto leforze de i Venetiani, i Genouefi paſſarono in Tiro,
ch'eracome on luogo comune di quefia guerra.Il Papa che dubitaua, che no do
ueſſe qualchegran ruina da quefta difcordia nafcere,chiamati a ſegli ambaſcia.
tori di quefti due popoli, e de' Pifani s'ingegnò d'accordarli, e pacificarli infieme
Efi ritrouaua a buoni termini il negotio, quando venne auifo, ch'i Venetiani , ei
Pi.
!
ALESSANDRO IV.. 397

Pifanihauefs ero fra Tolomaide , e Tiro vinti in vngranfatto d'arme nauale i Battaglia
= Genonefi , efrà prigioni , e ſommerſi di 25. legni peggiorati gli haueßero , è che nauale fit.
fe nefufsero i vincitori in Tolomaide, e i vinti i Tiro ricouerati . In Tolomaide netiani
a frat Ve
,ei
furono tutti gli edificij de’Genouefi abbattuti ,e tutte lefacoltà lorfaccheggiate. Genoaef
a
preff Ti
Tato vogliono, che fi risetiſſe il Papa di quefta rotta, che no volle agli Oratori (0, con vit
de' Venetiani dare audiētra mai,finche i Genoucfi, ch'erano ftatifatti captiui no toria de .i
Venetiani
fi liberarono . E perche haueffe ancor altroue il Papa chefare, Baldouino Imp. di
Coftantinopoli ,fotto il cui Imperiofi hauea qualche fperanza, che fifuffepotuto
Terrafanta ricuperare, penfaua di douer abbandonare Coftantinopoli . Percio
che Michiele Paleologo reftato, come parente , tutore di duefigliuoli di Teodoro Michie'e
Paleologo
Lafcari , non ceffaua di perfeguitare i nostri Latini per tutte le vie, ch'egli po trauaglia i
teua, bauendo già cacciato di Achaia Guilelmo Francefe, e non lasciando che fa- Latini di
Coftantino
re,& all'aperta,e con feditioni contra il pouero Baldonino per cacciarlo diftato · poli.
Per la qual cofa mentre che và Baldonino a foccorrer alcuni luoghi nelle riuiere
del mar maggiore,ch'erano dal nemico aſſai trauagliati,aprirono vna notte i cit
tadini di Coftantinopoli le porte a Paleologo , e'l tolfero nella città . All'hora
Baldonino , e'l Patriarca Pantaleone volgendo di Ponto verfo Europa lepro
de,tutta quefta contefa interruppero, e quietarono. Il Paleologo, chefi videfen- delScelérità
Palcol "I
zanemico,che trauagliar lo poteffe, fece deftramente morire ifanciulli , de' qua..go pe: farf [1.
"
ali era effo tutore, e perfel'Imperio ne tolfe : il quale Imperio essendo ftato qua- Imp.
Greci. de "
rantatre anni in potere de' Latini, ritornò finalmente a Greci . In quefto il Car
dinale vbaldino , essendoli poco profperamente riuscite le cofe di Napoli , fe ne
ritornò tofto al Pontefice : il qual canonizata che hebbe in Anagnifanta Chia- s . Chiara è
ra dell'ordine di S. Francefco ,fe ne andò tofto in Viterbo , per pacificar i Vene- canoniza
ta. .
tiani, e Genouefi, e mentre che eglifi trauaglia in quefto negotio , per affanno
5 dicuore , chefe ne prendeua , mori a ' 25. di Maggio , & funel 7.anno del fuo
Pontificato honoreuolmente nella Chiefa di S.Lorenzo fepolto . E da tutti cer
to la vita di questo Pontefice fommamente comendata perche fù tenuto li
berale, maffimamente co' poueri, e con tutti quelli , chefuffero benemeriti della
religione Chriftiana . Onde vietò, che non fi poteſſero legger alcuni libri fcrit
ti da vn certo Guglielmo di fanto Amore contra la povertà ; percioche diceua
fra le altre cofe questo empio , che i poueri religiofi , e che viuono di elemofine,
non fuffero in ftato di potere faluarfi . Abbruciò Aleſſandro publicamente 4
= on pestifero libro , il cui autore diceua , che lo ftato della gratia non procede
na dalla legge dell'Euangelio, ma dalla legge dello Spirito . La qual opinionefi
diceua efser tolta da' libri dell'Abbate Gioachino . Et era quefto libro da fuoi
Jeguaci chiamato l'Euangelio eterno.Sempre che puote Alessandro ripofare dal -
li negotij efterni ,ferisse qualche cofa d'ingegno . Onde fece le epiftole decreta.
li , e talmente fauori le perfone letterate , chefino alla dignità del Cardinalato
le alzòie ne fù vno frà gli altri Henrico Cardinal d'Oftia , nelle leggi diuine,
humane dottiffimo . Vsò anche gran liberalità con Bartolomeo da Brefcia ,
the ferisse molte cofe fopra il Decretale.Per quefte fue così buone parti, oltre la
gran dottrina,efantità, ch'egli hebbe, meritò di essere ragioneuolmente ledato .
FA
398 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Fù opera fua, che quel tempio preſsofant'Agneſa,che era prima dedicato a Bac
Jessin

co,feruifse al culto diuino.Et che egli ancor difua mano confecrafse l'Altaredi
S. Coftanza, lofcritto iſteſſo, che sùl'andito del tempio fi vede,lofa chiarova.
cò dopo lui tre mesi , e quattrogiorni la Chiefa .

In più ordinationi creò quefto Pontefice affai Cardinali,e s'hà memoria folo
di otto , due Vefcoui, quattro preti, e due Diaconi, che furono .
Henrico Francefe, Arciuefcouo Ebredunenfe, Vefcouo card. Oftienfe, eVe
litrenfe .
Giouanni ..... Vefcouo card.Portuenfe , e di S. Rufina.
Maeftro fra Annibaldo de gli Aunibaldi Romano, dell'ordine de' Predicato
ri, prete card. de' SS.Apoftoli.
..... Francefe , prete card. di S..... Patriarca di Gierufalem , chefupoi Papa
Vrbano IIII......
Fra Andrea de i Conti d'Anagni, Nipote.... dell'ordine de' Minori,fù creato
ma non volfe accettare .
...... prete card. tit.di S.....

ANNOTATION

Quefto Pontefice ( ilche Platina tacque ) fù della nobil famiglia dei Conti,pa
rente d'Innocentio Terzo , e di Gregorio Nono, dal qual fù fatto Cardinale.Era
prima chiamato Orlando , & era Vefcouo d'Oftia, e di Velletri . Si camadaire
giftri del medefimo Pontefice , che fi conferuano in Roma nella librariadiVati
cano .
Non fi troua , che quefto Pontefice crcaffe altro , che vn folo Cardinale , che
fù il B.Tefauro Beccaria Monaco , Monaco, & Abbate di Valombrofa : non7so s
d'onde caui gli fopradetti il Platina .

VRBA
VRBANO IIII. 399
1
VRBANO IIII. PONT. CLXXXIII.

Creato del 1 261. a' 29. di d'Agoſto .


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0.

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RBANO Quarto Franceſe , della Città di Treca ef


fendo Patriarca di Gierufalem, fù creato Pontefice, Si
fece tefto veniredi Francia moltegenti , per opporle a
Manfredo , che ne trauagliana loſtato di S. Chiefa . Il
perche Giordano Capitano di Manfredo , ch'era contra
Guelfi nella Toscana,fù richiamato nel regno,efi diede Cont:fe
fra i Guelfi,
perciò a Guelfi qualche poco difpatio da refpirare , & i Ghibel
a Fiorentini , e Lucchesi maffimamente , contra iquali lini.
Lauano i Ghibellini animatiſſimi per ruinarli , Nella Lombardia era il medeſi
no trauaglio,perche vberto Pallauicino ne difenfaua afpada tratta i Ghibelli
i, eperfeguitaua la parte contraria. Fù coftui cofi aftuto, e malitiofo,che gua
lagnò Brefcia,efsendoui dall'vna parte, e dall'altrafauorito,mentre che all'vna,
' all'altra dana parole, e d'amendue fautorefi mostraua . Il popolo di Mode
s
ta, edi Regiofeguendo il configlio de' Ferrarefi, e de' Bolognesi, che dubitaua
10, che ilPallanicino ne douefse afatto tutta la Lombardia trauagliare,& OC
upare,accoftandofi con la Chiefa , cacciarono via i Ghibellini dalle loro città ,
: donarono ilor beni a Guelfi Fiorentini banditi di cafa loro, per farne per tutto
queftafattione più gagliarda . Qrefte cofe pafsauano nella Lombardia , nè re
taua delcontinuo il Papa di confortarli alla concordia, & allapace. In Coftan
inopolii venetiani haurebbono tolto a Paleologo l'Imperio , fe non fosseftato
ouida Genouefifuoi amici, e confederatifoccorfo. Onde diuentato perciòpiù
otente, prefe Maluafia, e con granfacilità a Venetiani , & a Guglielmo Prin
ipedell'Achaia refisteua. H auea già il Papa deſtinato vn Legato , per man
'arlo afare in ogni modo i Genouefi , & Venetiani amici , quando d'vnfubito
auuto Manfredo nuouo efsercito da' Saracini, paſsòſopra la Marca, che moftra. Manfredo
оссuра la
a di volerfi ribellare,e l'occupò. Il Papa dunque mandò il medefimo Legato in Maica .
Fran
400 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.

Francefi Francia , perche i foldati , ch'erano già in punto perpassare in Afia, conpro
paffano in
feruatio del mele, e con prieghi conduceffe in Italia . Queftegentifotto la fcorta di Guido
& re
Papito ne Vescouo di Altiffiodoro paſſarono in Italia, & vinto preffo Brescia il Palla
riofi. uicinofenza hauere altroue impedimento alcuno, fin preffo Viterbo ne vennero
Et hauuta poco appreffo la benedittione del Papa , sù lo ſtato di Tagliacozzo
efacendoui battaglia, gli vinfero,elfino
I'Romani vennero , doue erano i Saracini venuti,
creano i Ma al Garigliano gli vrtarono . Nel medefimo tempo i Romani fe ben non traua
non obe,die glianano altramente la giurifdittione difanta Chiefa , non obbediuano però al
giftrati
difcono al Pontefice , e creauano in Roma i magiftrati a lor volontà . Onde comefoleano
Paga . prima creare Senatore vn cittadino Romano , cominciarono in questo tempo a
crearloforastiero , e fu Brancaleone da Bologna il primo , che a quefta dignità
con premio chiamaſſero, perch'era perſonagenerofa, e di gran configlio.Mapen
titi poi di quest'elettione , lo prefero , e poferoprigione . Di che irritati i Bolo
gnefi, prefero alcuni Romani, e diceuano,non douer giamai lafciarli ,fe non ve
deano ripofto Brancaleone nellafua libertà . All'hora i Romani nonfolamente li
berarono Brancaleone , ma ancora nella priftina dignità lo ripofero, creando an
BandereG ch'vn'altro magiftrato in Roma, da ogni regione della città vno , e li chiamaro
in Roma. no Banderefi, iquali ampia potestà haueano di dare la morte, e la vita. Ben s'ac
corgeua il Papa, che i Romanifi moftrauano cofi infolenti , perch'era effo dall '
arme di Manfredo trauagliato , e non era perciò atto a refiftere loro. Per laqual
toptakcan”P

Francefi cofa volendo pure vn di liberare dalle mani de' Tiranni la Chiefa , mandò ifuoi
chiamati in Legati a Lodouico Re di Francia, effortandolo a douer colprimo tempo mandar
Italia dal in Italia con vn'effercito Carlo Conte di Prouenza , e d'Angioia ,fuofratello ,
Papa per
darlil Re- perche hauea animo cacciando Manfredo dal regno, difare Carlo Re dell'vna, e
Enodi Na dall'altra Sicilia . E l'haurebbe fatto , cofi firitrouaua con l'ingratitudine di
poli.
Alberto Manfredofdegnato , fe lafua infermità non l'haueffe diftolto da quefto propofi
Magno,
to . Ma ilfeguente Pontefice mandò quefto difegno ad effetto. Vogliono alcu
ni,che nel tempo di quefto Pontefice fiorifse Alberto dell'ordine de'Predicatori,
nato in Germania, e chefù perlafuagran dottrina cognominato Magno.Cotui
commentò tutte l'opere d'Ariftotilesfottilmentefcriffe fopra la Teologia Chri
1 ftiana, e con molta diligenza de' parti naturali . Scriffe vn libro de Coanis, nel
qual al poffibile mostra le cofe naturali eẞer alla Teologia fomiglianti . Efpofe
una gran parte della Bibbia, eglosò ottimamente gli Euangelij, e l'epiftolediS
Paolo. Incominciò anch'vnafomma della Teologia : ma non la compi.Fù di più
di tantamodeftia,e cofi auido di leggere,che rinuntiò il vefconato di Ratisbona,
ilqual bifognaua tal volta gouernarecon l'armi , come ancor hoggi presso Ger
mani fi fuole, doue la maggiorparte de' vefcoui con gli efferciti armati difenfa
no le lor prelature . Lefse adunque Alberto priuato in Colonia on tempo publi
camente , e finalmente d'ottan'anni nel medefimo luogo mori , lafciando molts
Temo di valentiſcolari , che lafua Academia reggeffero . E ne fù vno fràgli altriTo
Aquo. mafo d'Aquino , che lasciando la patria , e lafua nobilefamiglia (perch'egli di
fcendeua da i Conti di Puglia) tanto frutto in Coloniafece , che alquanti anni
appresso ne ottenne in Parigi il primo luogo frà dotti , doue fcrisse quattro li
bri
VRBANO IV. 401

fopra lefententie . Scriffe vn libro contra Guglielmo difant'Amore, ch'era,


bri
comes'è detto , peftifero huomo . Scriffe ancor due altri libri , l'vno de quali
tate ,& efentijs , l'altro de principijs naturæ . Chiamato poi da Papa Vrba
no in Rom a , facendo poco conto delle dignità , che li offeriuano , al leggere , &
7 allofcriuerfi diede tutto . Perch'egli riftorò lo ftudio di Roma, e fcrifse a prie
ghi d'Vrbano molte cofe . Egli commentò tutta lafilofofia naturale , e morale.
Scrifse contra Gentili vn libro . Dichiarò il libro di Giobbe , e fece la Catena
aurea . Compose l'officio del facramento , nel qual officio fi contengono molte
figure del teftamento vecchio . Ma ritorniamo ad Vrbano, ilqual mori in Peru
gia a 12. d'Ottobre, efù nella Chiefa catedrale di questa città fepolto. Fù Pon
tefice tre anni, vn mefe,e quattro giorni. E vacò dopo lui cinque mefi la Chiefa.

Fece quefto Pontefice due ordinationi di Cardinali, nelle quali creò quindeci
Cardinali, che fe n'hà memoria , quatro V efcoui , fei preti , & cinque Diaconi ,
che furono .
Guido Groffo , figliuol di Fultodio, Franceſe , Arciuefcouo Narbonenfe, Vc
fcouo card. Sabino.
Antero da Londra, Inglefe, prete card. di S. Praffede .
Giouanni Franciogia Francefe Monaco Ciftercienfe Vefc. card. Portuenſe , e
di Santa Rufina.
Henrico di Segufia Francefe Vefc card. Oftienfe.
Rodolfo ... Vefc.card. Albano.
4,0
Simon Paltinefio da Monfelice nel Territorio Padouano Prete card. de' SS.
Silueftro, e Martino del tit. d'Equitio.
Guido ... Prete card. di S. Lorenzo in Lucina .
Hannibaldo Hannibaldenſe di Molara Romano Prete card . de' SS. Dodeci
Apoftoli .
Guilelmo di Braia Francefe, prete card. di S. Marco.
Simon de Bria da Tous Francefe , prete card. di S.Cecilia.
Giacomo Sauello Romano Diac. card. di S. Maria in Cofmedin , che fù poi
Papa Honorio IV.
Vbertode' Conti d'Ilcio,ò Elci Senefe Diac.card. di S.Euftachio .
13 Giordano Pironto de' Cóti, da Terracina,Diac.card.de'SS.Cofma, e Damiano
Matteo Roffo Orfino Romano, Fratello di Orfo, e figlio di Giouanni Caieta
no Diac.card.di S. Maria in Portico .
Gotifredo Aletrino Diacono card. di S. Giorgio al Velo d'oro.

ANNOTATION E.

Vrbano IIII.' detto prima Giacob , ò come altri vogliono , Pantaleone , ch'
eraforfe il cognome . Fù Francefe , nacque in Terra Città di campagna affai
balamente , perche dicono , che fuffe fuo padre ripezzatore di fcarpe vec
chic.Effendo Vrbano Patriarca di Gierufalem , fù in Viterbo , doue era all'hora
la corte Romana , da 19. Cardinali , ch'erano fra fe difcordi , eletto affente a 29.
d'Agofto del 1261.efù treanni, vn mefe, e 4. giorni Pontefice.Egli fe ne andò in
Oruicto nobiliffima Città di Tofcana, doue perche molto la vaghezza, e ficurtà
CC del
TT 402 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

del luogo li piacque, fi Fette con la corte Romana vn buon tempo . Perciochee
quefta Città in cima d'vn faffo pofta , e da ogni affalto ficura . Che già la Chicfa
Romana era all'hora affai dalla potenza di Manfredo Rè di Sicilia trauagliata.
poffibile riceuuto paci
fito. e Hora effendo egli dal popolo di Oruieto con ogni honor
Orvieto
fuo
ficò infieme due principali famiglie di quella città i Monaldenfi , e i Filippenfi ,
che con l'armi in mano fi ritrouauano , e mentre che egli viffe , li tenne in pace ,
e concordi . Veggendo effer quella città a fe, & alla Chiefa Romana fideliffima,
la ornò di molti e publici , e priuati edificij , e priuilegij . Edificò da fondamenti
quel fuperbo palagio del Papa, doue fi diccua Soliano , preffo S. Maria Prifca,e
fe ne veggono fino ad hoggi le mura in piedi, edificò la Chiefa, e'l monafterio di
S.Agoftino, e rifece, & ampliò le Chiefe de frati Minori, e de' Predicatori. Cele
brò nella medefima città vn concilio,ò parlaméto di molti Prelati, doue fra l'altre
cofe fi trattò,a che modo fi fuffe potuta la Sedia Apoftolica della potentia,e tiran
nide di Manfredo difendere. E fù cóchiufo,che fi chiamaffe contra Manfredoin
Italia con titolo di Rè di Sicilia Carlo fratel di Lodouico Rè di Francia, Conte di
Prouenza,e Duca di Angioia. E vi fù mandato a queſto effetto Legato vn Cardi
nale, e quefto negotio poi fotto Clemente IIII. fi effettuò , In quefta cittàfinal
mente nel 1264. fù dal medefimo Pontefice con folenne proceffione ordinata la
L Feftà del fefta del Corpus Domini il Giouedì dopo la Ottaua della Pentecofte,hauendone
Corpus
mini quanDe S. Thomafo d'Aquino , che in quel luogo all'hora leggeua publicamente Theo
faffe or. logia, compofto l'officio.E fù ciò fatto per il miracolo , che fucceffe in queftitem
dinata . pinella Chiefa di S.Chriftina in Bolfenna,luogo della diocefi di Oruieto Percio
che mentre ch'vn certo facerdote facrificaua,hauendo già confecrato, dubitò del
la verità del facramento. Il perche fubito ( cofa marauigliofa a dire , & ad vdire)
incominciò a gocciare viuo fangue dalla fantiffima Offia , che in mano haueua;
Miracolo e tutto il corporale ne tinfe . Del quale miracolo attonito Vrbano fi fece dal Ve
del Santiffi fcouo di quel luogo portare in proceffione quel corporale in Oruieto , & inftitui
mo
mento OC ta quella folennità del Sacramento,il ripofe nella chiefa principale di Oruieto.Le
Sagra-
corfo in quali cofe tutte fi cauano dalla bolla del medefimo Pontefice , che fino ad hoggi
Bolfenna. fi vede. Ancora che alcuni non sò che d'vna certa donna chiamata Eua fauoleg
gino. Alche non bifogna altramente rifpondere, effendo quello, che ho iodetto,
Chiefa
ineftimabilde cofa affai chiara, e volgata. Et il popolo di Oruieto, che era all'hora affai ricco , e
grandezza potente , in memoria di quello fatto incominciò ad edificar da fondamenti vna
in Oruieto. chiefa al Signor Dio,& alla Vergine gloriofa di tanta grandezza,e fpefa,che non
ne hauca il mondo vn'altra,che fi fuffe potuto agguagliare. Ma quefto non fi effe
qui,fe non in capo di 25. anni , che erano della falute noftra 1 290. nel Pontefica
to di Nicola IIII. che a' 13. di Nouembre del medefimo anno getto dopo vna
folenne proceffione ne' fondamenti di quefta cofi fatta chiefa la prima pietra , in
prefentia de' Cardinali , di tutta la corte Romana di molti prelati foraſtieri , del
Vefcouo del medefimo luogo,del clero,de' magiftrati, e di tutto il popolo di Or
uieto , e conceffe ogn'anno in quel di molte indulgentie a chi vifitato quel luogo
haueffe, che furono poi da altri Pontefici confermate, & accrefciute. Nellaquale
celebre chiefa effendo poi quafi finita,fù quel fanto corporale in vn belliffimota
bernacolo fopra vn ricco altare ripofto , & ogn'anno in quelia celebre folennità
con gran concorfo de' popoli conuicini fi porta con gran diuotione in proceffio
ne per la Città . La parte dinanzi di queſta chiefa è tutta di marmi fini di panno
coperta , e di vaghi , e varij fimulacri del vecchio,e nuouo teftamento ornata , &
fù in quel tempo guidicara la più bella cofa, e'l più artificiofo lauoro, che hauefle
il mondo.
CLE
2
CLEMENTE IIII. 403.
CLEMENTE IIII. PONT. CLXXXV

Creato del 1 265.a's . di Febraro.

LEMENTE IIII. chiamato prima Guido di Fulcodio, fu


Narbonefe della villa di fanto Egidio , &fù per lafuafan
tità,e dottrina meritamente afſunto al Ponteficato . Eẞo era
fenza alcun dubbio ilprimo Giurifta di tutta Francia . Heb..
bemoglie, e figliuoli . Dopo la morte della moglie fù fatto
Vefcovo di Pois , poi di Narbona , & finalmente Cardi
nale.Fù per lafua autorità, & integritàfolo eletto arbitro ,
mezano per douere quietare , & comporre vna lite , che era fra Henrico Re
d'Inghilterra , & Simone Conte di Monferrato . Effendo poi ftato creato Pon
tefice , fe ne venne, come vogliono alcuni , traueftito in habito di mendicante ,
no a Perugia . Doue andarono i Cardinali, che aſſente eletto l'haueuano, e nel
menarono con molto bonore in Viterbo . Hora Carlo, che ( come s'è detto) era
Stato da Vrbano chiamato in Italia , partito da Marfiglia con 30. galere fe ne
montòperlo Teuere in sù . Et gionto in Roma , vi effercitò l'officio di Senato Carlo An
gioino fra
re per ordine del Pontefice , fin che i Cardinali mandati dal Papa viſopragiun- tello del
Re Lodoui
fero, e che nella Chiefa di Laterano lo dichiararono Re di Sicilia , e di Gerufalem cod: Fran
con questa conditione , che giurando Carlo affermò di douer ogn'anno pagar in cia paffaallo
Italia in
nome difeudo alla Chiefa Romana 40. mila ducati d'oro , & di non douer l'Im- aqufto
per. di Roma accettare, ancorche offertolifuffe . Perche era all'hora gran con- delNipol
Regnoiè
tefa natafopra le ragioni dell'Imp. fra Alfonfo Re di Caftiglia, che con l'arme , dichiarato
Papa
& confubornationi s'ingegnaua di hauerlo , & il Conte di Corniuaglia fratello d Re di Sici
del Re d'Inghilterra , al qualpoco gli Elettori miravano . Perche non restaffe la , edi Gie
rufalem .
adunque Manfredo in fperanza, che le contefe fra il Re Alfonfo , e Carlo, alquale Feudo che
molti l'Imp. dauano,giouare li doueffero, volle Clemente, che Carlo quefta condi- pga
Re di Na.
one giuraffe ,perche più liberamente contra Manfredo nemico della Chiefa Ro- poli alla
nana guerreggiafse . Haueagià l'efsercito di Carlo passato le Alpi , e venutone Chicla
Сс 2 nella
404 PLATINA DELLE VITE DE PO NT.

nella Lombardia , e poi in Romagna hauea di paſso in paſsoraccolte molte gen


ti della parte Guelfa, e conduttele in Roma . Prefo qui Carlo i carico dell'efser.
sey

Carlod' cito, pafsòfopra Cep erano , ne cacciò la guardia di Manfredo , e'lprefe , e poi
Angioia in
regno di paffato oltre occupò il passo di S. Germano, che Manfredo hauea tolto aguarda.
Napoli. re, e chè mutato poi di parere fi era ritirato in Beneuento con animo di aspetta.
whi
re qui nelle campagne aperte il nemico,perche esso buona, e mo Lta canalleriaba
uea . Carlo andò animofamente a ritrouarlo, e benchefusse il fuo essercitoftan.
Fatto d'ar co per il camino, che fatto haueua , efsendoli offerta la battaglia, l'accettò . Ef
mefrad'An
Carlo ijR : combatteua fieramente per tutto, quando volendo Carlo vnaparte dei fuoifoc
gioia , & il correre,che a mal terminefi ritrouauano,fu pofto a terra da cauallo.Di chepre
Re Mantre fero glinimici tanto ardimento, che Manfredo credendo hauer Za vittoria in ma
do.
no tanto oltre fifpinfe, che quando fù veduto Carlo rimontato a cauallo , ater
mini fi ritrouò, chefù morto, efe ne mutò fubito la faccia della battaglia: per
Manfredo che volto tofto il nimico infuga reftò Carlo vincitor del campo e fe n'andodo
muore com
battendo. po quefta vittoria in Beneuento, & efsendoli da' cittadini aper te leporte,vien
trò allegramente dentro. Deliberando poi di passarfopta Nocera, douefi erano
ritiratigli antichi Saracini, e gli altri, che di nuouo erano venuti d'Africa,man,
dò Carlo il fuo Marifciallo con 500. caualli in Toscana , perche riponese
Guelfi nellepatrie loro . Coftui andò , e perche da fe fteffi i Ghibellinine vi
rono , creò in Fiorenza vn magiftrato , dal qual nonfi appellase . Passando
poi fopra i Senefi ,fe ne concito tutti i Ghibellini di Tofcanafopra , &iPiſa
ni fpecialmente, quando fopra Poggibonzi passò , ch'era acramente da Ghibel
Carlo d'An lini difefo . Hora efsendofi Carlo del regno d'amendue le Sicilie infignorito,fal
gioia fi tà
patron del uo che di Nocerafolo , perche non li reftafse oftacolo alcuno, diede a'Saracini la
Regno dell'' pace, e facoltà dipoter in Italia con le lor leggi viuere. Efatto questo ,perche il
e dell
altra Sicila, Ponteficc lo chiamaua, fe ne passò in viterbo colfuo efsercito, dou'era ancorpo
auanti giunto Henrico, ch'era dal Re di Caftiglia fuo fratelloftato cacciato, eche
il Papa ad iftantia di Carlo molto honorò, e lofece anche Senator di Roma.Ho
ra Carlo passando nella Toscana , per domar i Ghibellini , che chiamauano in
Italia contra i Guelfi Corradino nipote di Corrado Sueuo ; perch'egli nonpoteua
aforza prendere Poggibonzi, ch'era naturalmente forte ,e gagliardameate di
Carlo Re!di fefo , deliberò diforzarlo afame. Eper questa viafinalmente l'hebbe , bauendo
Napoli
guerreggia lo tenuto affediato gran tempo,Mofso poi fopra i Pifani tolfe loro Mutrone buo
in Tofcana. na terra, e la donò a' Lucchefi. Et era perfare maggiori cofe in Toscana,quan
dofù da i fuoi in fretta richiamato nel regno per cagion d'alcuni feditiafi , che
fauoriuano la partedi Corradino , e particolarmente i Saracini , ch'egli poi in
Corradino
Sueuo chia. Nocera dentro caftelli fortiſſimi rinchiuſe per poter più liberamente contra
e Pha
mato al Re Corradino andare , che i Pifani fi sforzauano d'introdurlo nel regno "
gno di Na
poli d'vna ueano con gran danno de' Lucchefi condotto oltre . Fece presso Arezzo Corra.
Fotta in To dinofatto d'armecol Marifcallo di Carlo , lo vinfe,& vccife , hauendo feco frå
Scana alle
Renti del gli altri , che'l fanoriuano , Guido da Montefeltro, & vn gran numero di Ghi
Re Carlo belliui della Lombardia, e di Romagna . Vogliono, che vedendo il Papapassare
Corr adino
in Roma per queldi Viterbo quefto garzonetto colfuo efsercito per passarne nelregno di
Na.
CLEMEN 405
ONT
449 Napoli , mosso à pietà delle calamità , ch'incorrer doueua , preuedendo dicefse ,
che Corradino andaua come vna pecorella alla morte . Hora paffato Corradino
oltre , il Senatore Henrico gli vfci fino a Ponte molle col popolo incontra, e fù
2014 più volte come Imperatore acclamato , nè ſi ſà certo,ſe per paura queftofacefse
ro, ò pure la fattione fua lo moueſſe . Lafciato in Roma Guido di Montefeltrofe
nepassò can l'efsercito eßo alla volta del regno. Et intefo, che Carlo haueffe pre.
fo il paffo degli Hernici ,onde ſi và in terra di Lauoro , piegò lafirada ne' monti`
di Tagliacozzo, & accampò ne' Marfi,non lungi dal lago d'Alba . Qui fi moſſe Fatto d'ar
ancora Carlo,& accampato poco più d'vn miglio lontano nella bocca d'vna val- me fra'! Re
с
le , che quiui era, per configlio d'Alardo molto nelle cofe della militia efperto , Cortad no.
Laxamandò vna parte del ſuo eſſercito auanti col ſuo Mariſciallo in habito regio ve
ftito, & esso con le miglior genti , c'haueua , fi pofe come in aguato , afpettando
di vedere a che la cofa de' fuoi , che mandaua a prouocare il nemico, fi riuſciſſe .
Si combatte da tre hore ſenza auantaggio , & alla fine eſſendo valorosamenté
p
combattendo il Marifciallo morto , fi ritirauano i Francefi , & i Germani fatti
più audaci incominciarono difordinatamente aſeguire la vittoria . All'hora mof_
so d'onfubito Carlo lorfopra, lipofe ageuolmente in rotta, e nefparfe gran fan.
gue. Fù Henrico il Senatore, che fuggì in Riete, fatto prigiones e Corradino, che fatio
Corred no
deca
col Duca d'Auftriafuggiua , effendo finalmente conofciuto in piaggia di Roma , pitate dil
mentreche vuole fopra vna barchetta faluarfi , fù preſo anch'egli, e menato a Re Carlo 1268. .
Carlo ilquale li fece mozzare il capo . Ilche , comedetto habbiamo , haueua Rumori in
sports giàil Papa predetto . Hauuta adunque Carlo nel MCCLXVIII . vna cofi fatta mor te pr
Italia del 30
vittoria , bauuto perciò a pieno lafignoria del Regno ,ſe ne passò in Roma , e papa .
vi essercitò con volontà del Pontefice l'officio del Senatore qualche tempo,man
dando in questo mezo ilfuo Marifciallo in Tofcana ; ilqual cofi bene vifi por
to, chefece nafcerefra Senefi, e Fiorentini la pace . Ma eßendo poi morto Cle
mente a'ventinoue di Nouembre nel terzo anno, e vigefimoprimo giorno delfuo
Papato, efepolto in Viterbo, nacque a vn tratto , non ſolamente fra i popoli d'
Italia, che'l buon Pontefice haueua qualche poco tenuti quieti, efaldi , mafrà il
collegio ancora de' Cardinali tanta difcordia, che ftettero due anni prima, che il Poggibonzi
nuouo Pontefice creato fufse . Carlo , c'haueua gli occhi per tutto, perche lo fta Spianata
to di fanta Chiefa trauagliato non fusse , passò con vna parte dell'esercito in
12
Toſcanas e prefo Poggibonzi, onde il principio della inquiete nato era, a Fioren
tini il vende, i quali lo ſpianarono , e ne edificarono giù nel piano vn'altra terra
delmedefimo nome . Fatta poi Carlo con Pifani la pace , perche disegnato ha Redi Lodcuic
Erano

ueua di passare co' loro vafcelli in Africa , ſe ne ritornò nel regno , laſciando in cia paffa in
Barbaria
Juo luogo in Tofcana con vna parte delle genii Ruffo Conte dell'Anguillara per- anni degl
che ne tenefsei Tofcani in obbedientia . In questo mezo il Re Lodouico par- infedeli .
Lodouico
tendo da Marfi lia con tre fuoi figliuol i giouan etti , e con Teobal do Re di Nanar - Redi Ftan
muore
ra,e col Cōtedi Căpagna ,e col Legato Apoftolico passò ſopra Trunifi in Barba- cia in Tunifi .
ria. E tenendo quefta città afsediata correua del continuo tutti i luoghi intorno, Tunis i
facendo lorogran danno . Ma efsendo poi nata la peftilentia nel campo , che tolfe Re di Naal
buiario
gran numero delle genti priuate dal mondo , finalmente il Re Lodouico vecife pali.
Cc 3 col
406. PLATINA DELLE VITE DE PONT.

colfuo minorefigliuolo, e col Legaso Apoftolico . Et efsendo in luogo di Lodoxi.


cofuccefso Filippo il figliuolo , haueua già incominciato a penfare di partirfi ,
quando fopragiungendo Carlo Re di Sicilia , fù con quefta conditione fattaco
Mori lapace, che liberandofi dall' vna parte, e dall'altra i prigioni il Re barbaro
reftafse tributario al Re Carlo , elafciafse liberamente predicare in Africa lafè
di Chrifto . Ritornati dopo quefto con le genti in Sicilia morì in Trapani il Re di
Nauarra, e'l Conte di Campagna. Per la quale cofa piacque a Filippo, e a Car
officio di Chriftiani , parte perfuggire quell'aere contaggiofo, e
Filippo Re lo, parteperfare
di Francia maligno, di nauigare in Ciuità vecchia, & indi per terra andarne in viterbo, do.
e Carlo
Nap di ue ancora duraua fra Cardinali vna oftinata contentione fopra la elettione del
oli , vā
uo a Vitei nuouo Pontefice. Ma moffifinalmente dalla prefentia di quefti Re, crearono Põ.
bo per ac tefice Theobaldo da Piacenza Archidiacono di Leodio , ilqualſi ritrouaua all'.
cordar i
Cardinali , hora aßente in Afia . Ma ritorniamo a Clemente , la cui vita non ſipuò fe non
per tutti i rispetti lodare, perch'eglifù dotto, fù religioſo , humano, modefto,edi
gran charità col proffimo, e con li poueri di Chrifto . Difpensò i beni ecclefiaftici
con tanta cura,che ben moftrò d'hauere più l'occhio a Chrifto,che a parentifuoi,
Pietà , & ò alfangue. Dellefigliuole , c'hebbe prima, che fuſſe Pontefice , all'vna che fece
bnona men monaca, diè vna poca quantità di moneta , perpotere viueres all'altra, che ma
te di Cles ritò, diede in nome di dote na mediocre facoltà, e con patto, ch'ella non poteffe
meate ii j.
più chieder altro . Hebbe vn nipote chierico; alquale , quandofeppe,che trepre
bende hauesse, comandò che ne eleggeffe vna, le altre laſciaſſe . Et eſſendolifat
to inftantia dagli amici, che al nipotefuo nonfolamente quello , ch'egli hanena,
lafciafse, ma più ancora , e maggiori cofe li deſse : riſpoſe il fanto Pontefice ( il
quale piaceffe a Dio, chefuffe da quelli della età noftra imitato ) che esso erapiù
debitore a Dio, che non alla carne, & alfangue . E che il Signore Iddio volena,
che ifuoi beni in cauſe pie fi difpenfaſſeros e che non era degno di efferefucceffo
re di Pietro colui, che haueua più rispetto all'vtile de' parenti, che alla pietà,
a Chrifto . Mentre che eglifù in Viterbo , canonizò fanta Eduigne Ducheſſa di
Polonia, che era poco auanti morta , e molti miracoli ogni dì faceua . Si dilettỏ
molto quefto Pontefice della dottrina di Bonauentura generale dell'ordine de'
Minori, il qualgraue, e copiofamente fcriſſeſopra i quattro libri delleſententie .
E perche mori quefto buon Pontefice con tanto odore di bontà , fu da tutti dopo
la mortegrandemente defiderato . E di qui nacquero le contentioni fra Cardina
li , mentre che on fucceffore degno di Clemente fi cerca.

( ANNOTATION E.

Quefto fù ottimo , e fantiffimo Pontefice,e ne fanno le cofe, che egli fece , in


fieme con la fua innocente , e buona vita, & incredibile fantità de' coftumi fuoi,
come autori degni di fede fcriuono . Ma perche più chiare tutte qnefte coſe fia
no, porrò io qui vna fua bolla , ch'egli tofto , che fu fatto Papa , fcriffe ad vn cer
to fuo nipote, & è ftata ritrouata da Pietro Michiele Spagnuolo,Notario di Bar
cellona, e diligente fcrittore della hiftoria delle cofe di Spagna in vn'antico libro I
della Sacriftia del monafterio de' Predicatori di Barcellona, nella 240. carta. Et
cflo
CLEMENTE IV.. 407

effo la riferifce nella carta 68. della fua hiftoria Spagnuola . E la bolla è quefta ,
che nella lingua noftra dice così .
019

Clemente Veſcouo feruo de' ferui di Dio , a Pietro Groffo di S. Egidio


diletto figlio falute , & Apoftolica benedittione .

Molti della noftra promotione fi rallegrano , ma noi foli il peſogrande , che Epiftola di
Clem. iiij a
cifopraftà , conofciamo e perciò quello, che dà a gli altri allegrezza,e a noi ca. fuo nepole.
gione di paura, e di pianto. E perchefappi, come debbi portarti con quefta nuo
ua, ti dico, che tufia più bumile delfolito. Perche quello, che fa noi humili , non
dee infuperbire , inalzare i noftri , maffimamente effendo l'honore di quefto
mondo momentaneo, e chepaffa, come la rugiada della mattina. Ne tu,ne tuo
fratello , a altri de' noftri venga qui da noiſenza noftro fpetiale ordine . Chefe
prefumerete di altramente venirui, fappiate , che vi verrete indarno, e ve neri
S tornerete confufi a dietro . Ne cercare tu ancora di volere per cagione di noi
A maritare tuaforellapiù altamente. Se tu vorrai ifpofarla co vnfigliuolo difol
श्री -dato priuato, tifouuerremo di trecento lire turonefi . Che fe penfi difalire più
inalto, non fperare da noipure un minimo quattrino ♪ Il che vogliamo , che tu
non comunichi con perfona del mondo , faluo che con tua madrefola , e lo ten
gbifecretiffimo . Sappi ancora , che non vogliamo , che alcuno , nè huomo , ne
donnadelfangue noftrofotto colore, che noifublimati ci ritrouiamo,figonfi, nè
infuperbifca; ma cofia Mabilia,come a Cecilia vogliamo,che fi diano tali mari
ti, quali haurebbono, fe noifemplice chiericofuffimo . Vifita Sibilla, e dille, che
che nonmuti luogo, ma che fi refti con Sufa con ogni maturità, & honeſtà d'habitoi
ezon ardifca di pregarci per chi chefias perche farebbe per chi intercedeſſe, va
nose per lei dannofo. E fe perauenturafuffe perciò prefentata da alcuuo,non ac
cetti fimili prefenti , fe brama la gratia noftra . Saluta tua madre , e i fratelli
tuoi . Nonferiuiamo ne a te, nè àfamigliari noftri per bolla , ma col figillo del
Prefcatore , come fogliono i Pontefici Romani fare ne' loro fecreti . Data in Pe
104
rugia il di dellafefta di S. Perpetua , e Felicita . Quefta epiftola ho io haunta
daAntonio Agoftino Auditore di Rota , & il quale per la ſua molta bontà ,
eruditione , & accortezza nel negotiare, efede hd, poco fà , da Pio Quartoa ri
chiesta diFilippo Re di Spagna, haunto il vescouato di Lerida .

cc 4 GRE
INA E
408 PLAT DELL VITE DE PONT.

GREGORIO X. PONT. CLXXXVI

Creato del 1271. il primo di Settembre .

REGORIO X: chiamato prima Teobaldo , fù Piacentia


no, & Arciuefcono di Leodio , e fù ritrouandofi in Afia elet
to in Viterbo dal collegio de' Cardinali Pontefice . Percioche
Odoardo in quel tempo,che'l Re Lodouico nauigò in 2 Africa , Odoardo
figliuolodel figliuolo del Re d'Inghilterra paſsò con un'armata groſſa in
Rè d'Inghil
terra paffa Soria . Ma mentre ch'egli in Tolomaide aſpetta, che'l Rè Lo
promeſſo hauea, d'Africa paſſaſſe vittoriofo in Afia , fù dentrola
con
armata in douico , come
groffa
Soria , eea fua camera da vnfuo famigliare chiamato Arfacida di treferite poco meno , che
fo iui oc or morto
foli. e non haurebbe di certoscampato la vita , ſe vn'altrofuo famigliare
Arfacida, non l'aiutaua , che tanto ritenne l'Arfacida , chè corfero l'altre genti di caſa , e
lo lacerarono a pezzi viuo . Hora guarito poi Odoardo delle ferite , diede a
Teobaldo ogni poffibile comodità di paſſare in Roma a prender la dignità del
Ponteficato , al quale eraftato affunto ; perche egli fùmolto da quefto Princi
pe amato , esempre fi era prontiſſimo moſtro in animare li Rè, e Principi Chri
ftiani contra i Saracini . Hora in quefto tempo Henrico garzonetto figliuolo di
Riccardo Conte di Cornouaglia , ch'erapoco anzi morto , venne in viterbo, per
vifitare il Pontefice . Mafù quiui difgratiatamente morto da Guido di Monte
forte, che ancor que con Filippo Re di Francia ſi ritrouaua , il quale Guiao den
tro la Chiefa Catedrale, mentreftauano ad vdire la Meffa d'amazzò , per ven
Carlo d'. dicare la morte di Simone fuo padre , ch'era in Inghilterra ftato a tradimento
Angioia ri- morto dal conte Riccardo . Vendicatofi a questo modo ſe ne fuggì Guido , e ſi
ceue
pa , che ve ricouerò con Ruffo dell' Anguillara gouernatore della Toscana . Sdegnati aſſai
il Pa-
fiaiua d'A di quefto atto , partirono poco appreſſo di Viterbo Filippo, e Carlo, ilprimo per
, e lo ac
compagna Francia , l'altro per Puglia . Et hauendo Carlo fatto pace con i Saracini , rice
chie uette il Pontefice, che d'Afia veniua in Siponto,che e hora Manfredonia,e l'ac
ai aconfini
dall
fa. compagnò per terrafino a Ceperano.Indi passò il Pontefice per li Marfi,e per la

Sabina
GREGORIO X. 409
Sabina in Viterbo , douefù da i Cardinali con ogni honore debito riceuuto , &
incoronato fecondo il coftume de gli altri Pontefici . Raffettate , ch'egli hebbe
alquanto le cofe del Ponteficato, volfe l'animo a porne frà i Venetiani,e i Geno
uefi la pace. Perche molto all'oftinata quefti due popolifràfe contendeuano . E
fireftò a quefto effetto aprieghi del Papa Filippo Re di Francia in Cremona , e
trattando congli ambasciatori de' Genouefi, e de' Venetiani lapace, la conchiu. Pace con
clufa fra
fe finalmentefra loro per cinque anni ,perche fi poteffe liberamentefopra i Sara- Venetiani,
cini andare. Etgiàſi ritrouaua Italia quieta , quando da' Venetiani , che impo- & i Geno.
uefi.
fero vna nuoua gabella,nacque il principio delle nuoue difcordie d'Italia.Percio
che hauendo ordinato, che chiunque nauigaua il mare Adriatico, efpetialmente
da Pola a Venetia,doueffe pagare vna certagabellafecondo la valuta delle mer Guerra fra i
cantie, n onfofferendo i Bolognesi quefto aggrauio , perche effi all'hora erano di Boloni
fi,& Vene
vnagran parte di Romagna fignori, tolfero l'arme, e ne guereggiarono con i Ve- tiani.
netiani tre anni continui Finalmente ftanchi della lunga guerra , con questa
conditione accettarono la pace , chegettato per terra vnafortezza , ch'effi ba
ueanofatta in vna bocca del Pò,lafciaffero a Venetiani libere le guardie di tut
te lefoci di queftofiume , efoffero d'alcune mercantie particolarifranchi . Sde
gnato anche il popolo d'Ancona , che i Venetiani la fignoria di quel mareſi at Anconacon
tribuiffero,e rifcoteffero da nauiganti il datio , fe ne lamentarono col Papa, mo- Venetiani
! Strandoche a lui apparteneua , ch'i nuoui datij nonfi imponeſſero . Per la qual guerreggia,
cofafubito il Papa ordinò , e comandò a Venetiani , che leuaßero quel datio .
Maeffi non rifpofero altro , fe non ch'egli non fapea bene quello , che questo fi
fulle , e che quando bene intefo , e conosciuto l'hauefse , haurebbe detto altra.
mente . Non puote Gregorio come voluto haurebbe , recare quefto negotio a
fine: percioche bifognò bandire vn concilio in Lione , doue fi ritrouò Pa Concilio
leologo Imperatore de' Greci con honorata , e gran compagnia . Et fù que genta e ci
fta la decimaterza volta , che la Chiefa de' Greci con la Latina fi ftrinfe , e Leone.
Red 1:0
feguendo alcuni Baroni Tartari l'autorità di quefto Principe , fi battezaro- Imper.
no. In questo , perche l'Imperio vacaua nell'Occidente , fù eletto Imperato
re Rodolfo , Conte di Alfſia , con questa conditione , che douesse l'anno seguente
passare in Roma ad incoronarfi . Erano ftati rimeffi in Fiorenzai Ghibellini
dal Papa , quando passò in Francia , i quali furono in quefto tempo da Guelfi
cacciatifuori . Di che flegnato Gregorio interdisse Fiorenza , & mancò poco ,
che nonfacesse a Bologna il medefimo , per bauer cacciati fuori i Lambertacci ,
gli Afinelli , & altrefamiglie de Ghibellini . Ma non molto passò , che n'heb
beroi Bolognefi la penitentia : perche efsendo passatifopra Forli , che hauea
Bolognef
cortefemente i loro banditi riceuuto, nefurono de Forliuefi, chelor fopra vfciro retai da
no, da otto mila tagliati a pezzi . Mofse alcune città della Romagna da quefia Ferliucti
rotta,fi ribellarono da Bolognefi , e nefù vnafra l'altre Ceruia, dalle cuifaline i
Bolognefi tauauano grofse entrate.Hora Gregorio licetiato il Concilio di Leone,
douefurono molte cofe decretate fopra l'elettione del Potefice,fopral'imprefa di
Terrafanta,fopra l'vnione della Chiefa Greca,e Latina,e fopra la pacefra Chri
fliani, alla volta d'Italia fi mosse , e presso Bellocadoro s'incontro con Alfonfo
Re
PLATINA DELLE VITE DE' PONT.
410
Re di Cafliglia,ilquale moltofi dolfe con lui,che haueffe a Rodolfo l'Imperio ra
comandato. Ma effendoftato con ragioni dal Papafodisfatto , fi quietò, e tutte
lefue ragioni al Conte d'Affia cedette . Fù il Papa cortefiffimamente da tut
te le Città d'Italia riceuuto, e fuggendo di passare per Fiorenza , per non hauer
a tor via l'interdetto , in Arezzo ne giunſe , doue hauendo retto quattro anni ,
due mefi, e dieci giorni il Ponteficato mort a' dieci di Gennaro, efùfepolto.Per.
fona certo preclara in tutta la vitafua, e di prudentia nel manèggiare delle cofe,
edi grandezza d'animo nello ſpreggiare il danaio, e l'altre cofe terrene,e di hu
manità, e di clementia, e di carità incredibile verso i poueri di Chrifto, & verfo
quellifpetialmente, che nelgrembo difanta Chiefafi ricouerauano .

Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione cinque cardinali Veſcoui , che
furono .
Maeftro fra Piet ro Tarantafio Francefe General dell'ordine de i Predicatori,
Vefcouo card.Oftienfe, e Velitrenfe, che fu poi Papa Innocentio V.
Maeftro Gio.Pietro Portughefe da Lisbona, Vefcouo card.Tofcolano, che fù
pai Papa Giouanni XXI.
Maeftro fra Bonauentura Fidanza da Balneoregio, Tofcano,Generale dell'or
dine de'Minori Vefcouo card. Albano.
Vifdomino Viſdomini Veſcouo card. Preneftino, Piacentino figlio d'vna fo
rella del Papa.
Bertrando Vefcouo card.Sabino Francefe .
Si troua anco , che faceffe queſti altri due cardinali , cioè Giouanni Viſconte
Piacentino Vefc.card.Sabino ,
Teobaldo di Caiano Monaco Ciftercienfe , & Abbate di Foffa nuoua prete
cardin....

ANNOTATION E.

Qui mi piace di dire , onde fia nato l'vfo del conclaue nella creatione de' Pon
Cardi tefici.S'infermò nel dì di fanta Cecilia del 1268.Clemente Quarto in Viterbo, do
deConcaue
mali nella ue era ftato con la corte quafi tutto il tempo del fuo Ponteficato, & mori incapo
creatione di otto giorni vinto dal male, e dalla vecchiezza a' 29.di Nouembre, & fù hono
>
del Papae reuolmente in Viterbo nella Chiefa de i Predicatori fepolto . Dopo la cui motte
quando
perche fi vacò la Chiefa per le difcordie de' cardinali due anni , noue meſi , & vn giorno.
cominciaf
fe . Hora dopo la morte di Clemente i diciotto cardinali , che erano all'hora in cot
te, mentre che ogni vn di loro vuol effere Papa, & non vogliono cedere , benche
fi ragunaffero più volte infieme , non fecero però mai nulla per le difcordie loro.
Nè in quel tempo fi rinchiudeuano nel conclaue, come fi fa hoggi:ma ogni di, fe
erano in Roma,fi ritrouauano ben di mattino infieme in Laterano , ò in fan Pic
tro,ò in altro luogo,fecondo che l'occafione fi offeriua loro . Et fe erano fuori di
Roma, fi raunauano nella Chiefa catedrale di quel luogo, doue fi ritrouauano ,
nella guifa che fanno nel tempo noftro, quando fi vogliono congregare infieme,
per trattare della elettione del Pontefice . Hora in quel tempo vennero alla cor
te Romana in Viterbo Filippo Re di Francia , e Carlo Re di Sicilia , & benche
molto il collegio pregaffero , & follecitaffero per la prefta creatione del Pontefi
ce,tutto però fù indarno, & s'andarno via : all'hora Giouanni cardinale di Porto ,
la
GREGORIO IX. 411

la pertinacia de i cardinali vedendo,mentre che erano infieme, & inuocauano lo


fpiritofanto , publicamente diffe rimprouerado l'oftinatione loro . Difcopriamo,
fignori, il tetto di quefta camera, perche non vuole forfe lo Spiritofanto entrare,
doue noi fiamo per tanti tetti . Quefto medefimo cardinale fù , che quando vide
eletto Gregorio,diffe quefti due verfi .

Papatus munus tulit Archidiaconus vnus ,



Queni patrem patrum fecit difcordia fratrum .
7
Che vuole dire , che quello Archidiacono , che era Gregorio , hauca per la di
fcordia de i cardinali ottenuto il Papato . Finalmente dopo la vacantia di due an
ni, e noue mefi , che fù con danno grandiffimo del Chriftianefimo , quafi forzati
da'Viterbefi, non potendo per la loro difcordia vno del collegio eleggere , all'vl
timo per via di compromeffo fatto in poter di fei Cardinali , a perfuafione maffi
mamente di fan Bonauentura generale de i Minori , fù il primo di Settembre
del 1271.eletto, & publicato Tealdo Viſconte da Piacenza , Arcidiacono di Le
odio,affente,& perfona fanta,e religiofa, fuori del numero de' cardinali, & che ſi
ritrouaua all'horain feruigio di Chrifto inTolomaide di Soria con Odoardo pri
mogenito del Re d'Inghilterra, & afpettaua il tempo , per poter con gli altri pel
legrini ritornarfi in Ponente.Hauuto egli nuoua della fua elettione, & conferma
to dai Legati del collegio, che paflarono a quefto effetto oltre'lmare, partì di So
ria il Decembre per barca . E venutone prima in Brindisi , giunfe finalmente l'
anno feguente a gli vndeci di Febraro in Viterbo, doue erano i cardinali , per ef
ferne adorno dell'iufegne Ponteficie .Indi venne in Roma, doue a' 27.di Marzo
fù confecrato, & incoronato. Gregorio X. fù Pontefice dal di dell'elettione quat
tro anni,quattro mefi,e dieci giorni . Quefte cofe tutte fi cauano dal fuo regiſtro,
da fra Tolomeo da Lucca, da Martino Polacco , da Teodorico da Niem, da Gio
uanni Colonna , & altri fcrittori di quel tempo , che la vita di queſto Pontifice
fcriffero . Hora nel fecondo anno dopo la fua confecratione, che erano di Chri
fto 1274.in vn celebre concilio, ch'egli congregò in Lione di Francia , fece Gre
gorio molte leggi fopra la riforma della Chiefa catolica , fra le quali fono anco
ra quefte della elettione del Pontefice , penfando cofi dare alcun rimedio alle
lunghe vacantie , che fuffero potute per l'auuenire dopo la morte de' Pontefici
Romani fuccedere . Le quali variando poi in proceſſo di tempo quafi in queſta
forma,che hora defcriuerò, per vn'vfo continuato,ridotte fono.
Leggi che
fi offerua
Leggi principali , che nella creatione del Papa ferbare no nella
fi debbono . creationdel
Papa.

1 Che quefta elettionefifaccia in luogo idoneo , doue ritrouandofi il precedente


Pontefice con la cortefia morto. Che fe eglifufse morto in terra, o villa,do
ue nonfi potesse perciò comodamente questa elettionefare , facciafi nella cit
tà,nella cui diocefi quefta terra, e villa fi troua, pure che interdetta non fia .
Chefe interdettafufse, facciafi nella più vicina città, che interdetta non fia .
Efe l'audientiaftata in altro luogo fufse , all'hora non doue è morto il Papa ,
ma doueftatafia l'audientia, quefta elettione fi faccia . Gregorio X. & Cle
menteV.
2 Che
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
412
2 che dopo la morte del Pontefice non fi tratti della elettione delfuturo fin do
po ildecimo giorno almeno . Nel qual tempo fi debbano i Cardinali afsenti
afpettare, & l'efsequie nouendiali del morto Pontefice da iprefenti Cardinali
celebrare.
Che icardinali affenti non pofsano in quefta elettione voce alcuna hauere .
4 Che nonfolo i Cardinali afsenti ,ma chi chefia,di qualfi voglia ordine, e con
ditione nonpossa essere eletto Pontefice .
5 Chefiniti i noue giorni dell'efsequie del morto Pontefice, e detta nel decimo dì
la messa dello Spirito fanto , tutti i Cardinali,che vi fi ritroueranno prefenti
(ò chefiano gli afsenti venuti , ò nò) nel palagio, douefarà morto il Pontefi
ce, in luogo ficuro, rinchiuso da ogn'intorno , & ottimamenteguardato (che
boggi il conclaue chiamano ) fi rinchiudano con due foli , ò come boggi co
Stumano, con tre,ò quattro feruitori , che ne' bifogai lor li feruano . E non fia
poi lecito ad alcuno di entrarui dentro,ne vfcirnefuori, faluo che per infermi
tà alcuni particolari, la cui opera fia a quelli, che ſono dentro, aſſai necef
faria . E quefto conclaue non habbia muro alcuno in mezo per diftinguere
l'vno dall'altro,ma tutti i Cardinali nelle loro celle con panni l'vna dall'altra
diftinte,habitino in comune .
6 che il luogo,e le porte del conclaue fi guardino diligentiffimamente,ſe queſta
elettione fi fa in Roma , prima da i foldati della guardia , poi da i Baroni Ro
mani , e dagli Oratori de' Principi , che habbino prima a giurare di fare que
ftaguardia con quella diligentia,e lealtà, che fi conuienes e finalmente nel luo
go più vicino alla porta del conclaue da i vefcoui , e dai conferuatori della
città . Efe quefta elettionefifa fuori di Roma , facciafi quefta guardia da
i Signori temporali di quel luogo, che legati col medefimo giuramento fifia.
no . E l'officio loro fi è da guardare il conclaue, & impedire a qualunque mo
do il dare liberamente le voci , e rifguardare bene le cofe da mangiare , che fi
portano dentro, efare, che non fentano i Cardiuali difagio alcuno, ma ogn'vn
fia a lor cenni prefto,e forzarli, quando differiffero la elettione, ad accelerar
la . I foldati dellaguardia, & i Baroni Romani debbono mantenereficuro il
conclaue da ogni violentia, e diſturbo .
7 Che non poffano i Cardinaliper conto alcuno vfcire dal conclaue faluo , che
dopo la creatione del Pontefice : e fe altramente ne vfciffero , fiano dalla
guardia del conclaue forzati a ritornarui dentro .
8 Chei Cardinali , che vengono dopo che è chiuso il conclaue , & auanti alla
creatione del Papa ,poſſano entrarui, e darui la voce con gli altri : e non poſa
a Cardinale alcuno per qual fi voglia occafione , ò colore , ancor chefi ritro
waffe ifcomunicato, vietarfi l'eßere prefente nella elettione del Pontefice .
9 Che paffatitre di dopo che fi entra nel conclaue (faluo fe eletto in quefto
mezo il Papa non foſſe) debbano i vefcoui , i Baroni Romani , e gli altri
deputati alla guardia del conclaue tenere gran conto del mangiare , che fi
porta a Cardinali dentro,e non permettano , che fi dia loro più che vna so
la viuanda .
10 Che
INNOCENTIO V. 433

ōche in quefta elettione fotto pena di ſcomunica non debba alcuno nè donare,
ne promettere,ne pregare,perpiegarne gli animi de' Cardinali. E non habbia.
no in quefto tempo i Cardinali afar altro negotio, che questo,perchefi accele
ri l'elettione,efia presta.
11 Che non poſſa alcuno eſſere dichiarato,& eletto Pontefiec,fe non haurà delle
tre integre due parti delle voci de' Cardinali,che fi ritroueranno nel Cõclaue.
12 Che dopò la morte del Pontefice ceffino fubito tutti i magiſtrati , & officij
ecclefiaftici fuori che'l Penitentiero maggiore , e i minori , e'l Camerario di
fanta Chiefa,i cui officij ancor dopo la morte del Papa durano.Si caua dalſe
fto libro de' Decretali di Bonifacio Ottauo nel titolofefto de Electione, & E
le&
ti poteftate cap.Vbi periculum; & dal primo librodelle Clementine nel
terzo titolo de Elect . electi poteft.cap.Ne Rom.
Horafecondo la coftitutione di Gregorio X.fù primieramete in Arezzo, dou'era
Gregorio ifteffo morto , creato Papa Innocentio V. nel 1276. ch'era , effendo
frate dell'ordinede' Predicatori aſſunto al Vescouato d'Oflia . Dopola morte
di coftui fùin Roma creato Adriano V. e finalmente in Viterbo Giouanni
XXI. che drittamente fi dourebbe x X. chiamare, come per li medefimi auto
riper auanti citati fi conosce , e vede . Il medefimo riferisce laglofa del cap.
vbi periculum,fatta da Giouanni Andrea .

INNOCENTIO V. PONT. CLXXXVII .

Creato del 1276. a' 21.di Gennaro.

&

NNOCENTI0 V. chiamato prima Pietro Tarantafio fù Bor.


gognone frate dell'ordine di S.Domenico, nellaſcritturafacra dottiſſi
$
1 mo,efù finalmente in Arezzo nel MCCLXXV. creato Pontefice. 1275.
Poco appreſſo ſe ne venne in Roma , e fù incoronato in fan Pietro . E vol
ſe tosto l'animo a porne in pace l'Italia , & a quest'effetto mandò Legati
perſone di molta autorità , che comandando fotto pena di fcomunica for
Zaffero
414 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

zaſſero a deporre l'armi i Toſcani , ch'alla ruina de' Pifani erano congiurati,
ei Genouefi,e i Venetiani medefimamente, chefrà lor oftinatamente contendeua
·
Eperche v'erano ancora gli ambasciatori del Re Carlo ,fperaua con l'auto
rità di quefto Principe recare maggiormente il ſuo diſegno a fine.Toſcani , e ſpe
cialmente Fiorentini obbedirono tofto al Papa , e nefù perciò loro tolto l'inter
Gerou fi, detto,che pofto Gregorio hauea . Genouefi,& Venetiani,i cui ody erano paßati
•ni Venetia molto oltre , non fi reftarono dalle impreſe loro oftinate , con le quali fi dauano
mente fra ogni di vn l'altro diftrane rotte . Ma Innocentio in modo era à questa concordia
loro quer.
reggiano inchinato , cheſe egli così tofto morto nonfufſe, recati in ogni modo alſuo volere
gli haurebbe . Egli mori a' ventidue di Giugno,nel fefto mefe, e'lfecondo gior
no delfuo Pontificato , efù nella Chiefa di Lateranofepolto . 1 preti fecolari non
fi rifentirono molto di quefta morte , per eßerne poco auanti Alati leggiermente
offefi . Efu ,chc eſſendo in viterbo nata contefafrafacerdoti della Chiefa cathe
drale di quel luogo , eifrati di S.Domenico fopra il corpo di Clemente IV.cb'o
gn'vn di loro appreſſo dife lo voleuas Innocentio l'adiudicò a queifrari dicendo,
quefta effereftata la volontà di quelſantiſſimo Pontefice,mentre viſſe:Per que,
fta cagione Innocentio che per altro fù di gran bötà,eſe ne poteua ogni coſa buo
nafperare,fe ne ritroud hauere quel clero offefo .

ADRIANO V. PONT. CLXXXVIII. ·

Creato del 1276.a'12 . di Luglio.

DRIANO V. fù Genouefe della famiglia de' Fieſchi , e chia.


mato prima Ottobono . Fù nipoted'Innocentio IV. dal qual era
giàftato creato Cardinal difant' Adriano , e mãdato in Inghilter
A ra Legato con ampia poteftà a quietare vn tumulto , ch'era nato
in quelregnofra il Re, & i fuoi Baroni Egli creato chefu Pon
teficenell'atrio di Laterano ,fe ne andò tofto in Viterbo , & chiamò in Italia l'_
ImperatorRodolfoper abbatterelapotenza di Carlo , ilquale in quel tempo in
Roma
GIOVANNI XX, 415
Carlo di
Romagouernaua afua voglia.Ma Rodolfo,che fi ritrouaua nellaguerra de'Roe- Angioia
Re di Na
mi intricato,non puote compiacere ad Adriano . E Carlo, che vollefuggire que- poli , rege
fto odio,ne trasferì ſopra l'Achaia la guerra,perfarfi a quefto modo all'Imperio in Roma a
fua voglia.
Coftantinopolitano lafirada . Ma effendo morto Adriano nel quarantefimo gior
no delfuo Papato , ſe ne ritornò Carlo in Italia . Mori quefto Pontefice in vi
terbo a' dicidotto d'Agosto prima che fuffe confecrato , e fù nel conuento de'fra
}
Minori fepolto . Haueua egli animo di afficurare dalle mani de tirani lo stato
di S.Chiefa , & riformare l'ordine di Gregorio ſopra la elettione del Pontefice ,
ma nongià annullarlo.Ma la morte fi oppoſe a'diſegni magnanimifuoi . E vacò
la Chiefa 28.giorni.

GIOVANNIXX.DETTO XXI.PONT.CLXXXIX.
Creato del 1 276. a' 17. di Settembre.

IOVANNI XXI. nacque in Lisbona città di Porto- Venetiani


trauagliano
gallo , & era prima chiamato Pietro . Effendo Vefcovo di Ancona .
Tofcolano , fù creato Pontefice . Fù quefto Pontefice tenuto
dottiffimo,ma così era inetto al gouerno , e di così difuguali co
ftumi,che ne apportò anzi danno , che honore, & vtile al Pon
27

teficato . Perche fece molte cofe da leggiero , & da fciocco .


In vna cofafola meritò lode,che e con danari,e con beneficij foccorreua ai gioua
ni poueri, & defiderofi di ſtudiare, perche poteſſero il loro buon propofito effe- Anconita
quire . IVenetiani in quefto tempo trauagliauano gli Anconitani , per hauer ni feaccia .
no i Vene
ueftifatte in Dalmatia le loro mercantieſenza pagare a' Venetiani i datij fo- tiani dallo
ti . Neil Papa difendeua gli Anconitani , ancorche come vafalli di fanta la affediodel.
lor città.
biefa difendere li doueffe . In parole valeua molto, nei fatti poi era timido, e
fred , rusk

i poco animo . Horagli Anconitani veggendofi dall'aiuto del Papa abbando


ati,fatto il maggior sforzo poffibile vfcironofopra i Venetiani,che affediatigl
bauc
416 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

haueuanosefatto loro gran danno gli cacciaron via . A perfuafion finalmente di


Giouanni Gaetano , ilqual gouernaua il papato , per banerlo aiutato molto ad
´afcendere a quella dignità, mandò il Papa Legati, & a Palcologo, & ai Reď.
Occidente, perche daſua partegli animaſſero , & perfuadeffero a douer prender
l'arme contra i Saracini,e gli altri inimici del Chriſtianefimo . Era cosìfcempio,
chefiprometteua lunga vita, & publicamente il diceua, perche era aperta àtut.
ti la vita fua,& natura tanto groſſa, e sfacciata haueua . Ma mentre che egli a
"
tuttipredicea queftefuefcempiezze, li cade di vn fubito fopra vnacerta came
ra noua , che effo haueua fatta edificare nel palagiodi Viterbo , e fù ritrouato
fotto lepietre , e legni preffo che morto . Et in capo di fettegiorni , prefi tutti i
facramenti della Chieſa, finalmente morì, a' decinoue di Maggio , &fù in Viter.
bofepolto,effendo ftato otto mefi Pontefice . Fù,come fi è detto,affai letterato :
ma pocofauio . Scriffe molte cofe , e particolarmente alcuni canoni di medici.
na , perche egli era affai buon medico tenuto . Scriffe vn libro , che chiamò i
Tefori de' poueri . Etimitando Ariftotile , compofe alcuni problemi . Ma io
nonsò, come quefto fi auenga , che alcuni ben letterati fiano poi ne i negotijin
nettiſſimi . Anzi, per dir meglio, ſarebbe più tofto gran marauiglia , che colui,
che fi dà alla fpeculatione, poßa anche alle coſe terrene , & baſſe volgere l'ani
mo, e negotiarle ,

ANNOTATIONE.

Dopo la morte d'Innocentio Quinto , Adriano Quinto fuo fucceffore riuocò


tofto l'ordine fatto da Gregorio decimo fopra le cofe del conclaue. La qual rito
catione , òfufpenfione , perche era inualida , per efsere ftata fatta prima , ch'egli
s'incoronaffe, fù da Giouanni XXI. confermata . E così i Pontefici , che a luife
guirono , Nicola III. Martino II. detto IV. Henrico IV. Nicola IV. e Celeftino
V. furono fenza le leggi del conclaue creati . Moffo poi Celeftino dalla medefi
ma cagione, c'hauea Gregorio X.mofso, riuocò di nuouo , & approuò la confti
tutione, e legge di Gregorio fopra il conclaue . E Bonifacio Ottauo,che lifuccef
fe,l'hebbe rata, la confermò,e la regiftrò nel feftolibro de i Decretali . Edaquel
tempo in poi fino all'età noftra , fie continuamente ofseruata . Si caua ciò dalla
glofa del cap.Vbi periculum,che è di Gio.Andr.celeberrimo iurifconfulto.

NICO
NICOLA III.
417
NICOLA HL PONT. CX C.

Crea to deli 277.a' 25. di Nouembre.

CHA
RLE C
Y
MA
Y

ICOLA III. Romano della famiglia Orfina, chia


mato prima Giovanni Gaetano , fù finalmente in capo di
feimefi, che vacò la Chieſa, nonſenzagran conteſa de i
Cardinali, eletto Pontefice. Era allaguardia del concla
ue il Re di Sicilia, ch'era ancora Senatore, efacea del co
tinuo grand'inftantia , chefi eleggeffe Pontefice Frace
fe. Horaprefo Nicola il Papato nel MCCLXXVIII.
volendo abbaffare la potentia di Carlo , gli tolfe il Vica.
riato di Toſcanaſotto colore, che non piaceffe a Ridolfo, e che non hauerebbe al
tramente lapromeffa imprefa di Terra fanta effequita , percioche era la Tosca
na dellagiurifdittione dell'Imperio . Hora hauuto il Papa in questa parte il fuo
intento , ne hebbe anco appreffo in fuapoteftà Bologna con tutta la Romagna , Bologna, e
con l'Effarcato di Rauenna, ch'erano all'hora all'Imperatorefoggette,& vi ma- l'effarcato
di Rauen.
dò Bertoldo il nipote , dichiarandolo Conte di Romagna . Vn'altro fuo nipote , na vie fot
che era il Cardinale Latino , mandò Legato in Toscana , perche ripofti i Ghibel- to il Papari
lini in iftato, & in Fiorenza , & in tutte quell'altre città , come meglio liparea, tien
la per fe
pone e gli officiali. Et effo firitenne per fe in Roma la dignità Senatoria, Senato ria
chefi foleua prima a i Re , ai Principi grandi dare . Si cacciò Nicola di■ in Roma,
nanzigli Oratori de Venetiani , perche questo popolo trauagliana ancora con
Strettaguerra gli Anconitani . Ma fattili poi richiamare di camino , grauiffi
mamente li riprese , e minacciò gran ruina alla loro città , fe non laſciauano
Ancona in pace . Fù finalmente dopo molti danni fatti l'vn l'altro , fra quefte
due città con conueneuoli conditioni fatta la pace . Haueua in animo questo
Pontefice di fare della famiglia Orfina due Re,l'vn di Toſcana, l'altro di Lom
bardia,perche teneffero, quefto i Germani, che habitaoano vna parte dell'Alpi,
afreno, quello i Francefi, che poffedeuano la Sicilia, & il Regno di Napoli . Et
per poter queſto più comodamente fare , hauea perfuafo a Pietro Re d'Ara
gona , che faceffe ogni sforzo di ricuperarfi il regno di Sicilia , che a Coftanza
Dd fua
418 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ſua moglie per ragione hereditaria toccaua . Etrasferita da Carlo inſe ſteſſo la
dignità Senatoria,per on perpetuo editto vietò, che non poteffe ne Re , ne altro
qual fi voglin Principe chiedere , ne essercitare più quell'officio . Fu Nicola
(come fi legge) generofo, e di gran configlio, e di così buona vita, e costumi, che
n'era il Compofto volgarmente chiamato . Fù grande amatore , e fautore del
leperfone dotte , e di quelli specialmente , che con la dottrina haueuano ancora
la prudentia, e la religione accompagnata . Nel compartire, e difpenfareledi.
gnità, e gli bonorinon fù tenuto partegiano . Percioche nelle prime ordina.
tion , ch'egli fece, ordinò Veſcono Albano vn frate dell'ordine de' Minori, quel
d'Oftia,e quel di Porto fe due frati dell'ordine de i Predicatori : il Prenestino,
e'l Tofcolanofurono prêtifecolari . Creò anche due preci Cardinali , che furono
Gherardo e Gieronimo, l'on col titolo di dodici Apostoli, e l'altro , ch'eradell'
ordine de' Minori , coltitolo di fanta Pudenriana . A quefti aggiunse due Car.
dinali Diaconi, l'vn fù Giordano fuo fratello col titolo di fant Eustachio ,per.
fona di gran dottrina,e bontà, l'altro fù Giacomo Colonna religiofiffimo, e gra
uiffimo buomo col tit. di S. Mariain via Lata . Ornò ancora quefto Pontefice
di belli edificij il palazzo , che fino ad hoggi qualche particella ſe ne vede. Le
quali ftanze furono poi da Nicola V. con molta fpefa riconcie , E cinfe anche,
aguifa d'vna città, di mura il giardino di S.Pietro, che boggi chiamano Belue
dere . Rifarci la Chieſa di S.Pietro, che andaua per l'antichità in ruina, ela or.
nò d'vna vaga pittura de' Pontefici pafati . Il medefimo ancora fece nella
Chiefa di S.Paulo . Accrebbemedefimamente molto il culto diuino così nel
mero de i Canonici , e de gli altri, cheferuire doueuano , come nell'entrate , per
che comodamente poteflero viuere . Diwfe anche gli ordini ecclefiaftici , e
mofiròlor quello , ch'a ciafcuno fi conueniffe . Affegnò a ciafcuno la fua habita
tione, perche poteffero i foraftieri fapere , doue ciafcuno officiale , maffimamente
icuriali, ritrouarfi poteffe . Compi il palagio di Laterano , che Adriano quinto
L già incominciato hayea . Edificò da fondamentila cappella di Sanita Santo.
,e ne eragiàper l'antichità caduta . Ela cappella
rum,percbe l'altra,che vi era f
Stella ornò d'opere di moſaico , come fino ad hoggifi vede , e di tauolé dimarmo
per tutto, e qui trasferi le tefte di San Pietro, e diSan Paolo, finche la Chiefa di
San Giouanni, che eſſo a fuefpefe rifaceua, compitadel tutto fuffe . Onde pofle
poi in caffette d'argento quefte benedette reliquie , accompagnate dal popolo le
portò in San Giovanni , è collocole in na cappelletta a questo effetto artificio
famentefabricata . Inquel dìifteßo conſecrò la medefima Chiefa , e fù a' 14.
Luglio . Scriuono alcuni hiftorici, che non fù Ponteficefuo predecessor, che più
religiofamente di lui facrificaTe,percheſempre ch'era sù l'altare, ſi vedeuafpar
ger molte lagrime . Era ineffetto religiofiffimo , e cofi amator dell'ordine de'
Minoriper lo difpreggio , che in coftoro fi vedenadelle cofe humane , che ello
in vna fua epiftola decretale dichiarò alcune cafe ambigue di quell'ordine . Nef
Lien Pontefice provide mai cofi presto alle Chiefe vacanti , com'egli , ilquale ſu
bito, a colui, che più atto, e più da bene vedeua, daua le prelature, e le cure.
Perche egli miraua prima la dottrina, i costumi degli huomini,poi tofta delle
cofe,
NICOLA IIIITT 419

cofe, che vacauano , li prouedea dicendo , che nell'indugiarui confifteua il peri Notari , e
colo , poi che non mancauano di quei , che con grandiffima auidità le occupaẞe- Procurarott
ro,e rapifsero.Cacciò via i notai,e procuratori, come peftiferi,paredoli che no vi feacciati
Papa Nic da
o
uefsro d'altro, che delfangue de' paueri,e de litiganti,& in qfto imitò Gregorio laiij.
X.e Giouanni XXI.E perche vedeua per tutto gran corruttela ne'magiftrati, or
dino,che nonfi potefferocreare più, che per vn'anno, & fe per più tempo alcuno
l'haueffe voluto ritenere,fuſſe ſtato immediate ifcomunicato , ne l'haueſſe altri ,
= che il Papa iftefso potuto afsoluere. Ordinò ancora molte cofe in vtilità del cle
ro, e delpopol Chriftiano, come ne'fuoi titoli appare. Ma in tante lodi non man
cò , chi lo riprendeſse , perche vogliono , che amasse talmente ifuor , che vfaua
ogni modo per donar loro . Percioche tolfe per forza ad alcuni baroni Romani
le lor caftella, per donarle, e farne Signori i Suoi. E vifù frà l'altre castella So..
riano , doue il medefimo Pontefice , ch'era nel mangiar, e nel bere continentiffi
mo, foprapreso da nafubita morte, lafciò la vita, e'l Ponteficato, che egli ha
aueatre anni 8. mefi, e 15. giorni tenuto, e quefto auuenne a' 22.d'Agosto . Vo Truere
gliono,chefuffe da non sò chi queſta morte predetta per cagione dell'allagamen- a liga.
to delTeuere, ilqual crebbe in queſti tempi in modo , che auanzò più di 4. pieoi
l'altar di S.Maria rotonda . Fù il corpo di Nicola portato in Roma , e dentro
S. Pietrofepolto nella cappella , ch'effo fotto il tit . di S. Nicola edificata fi ha
1180.
uea. Efù la cappella della tomba marmorea, & di opera di mosaico ornata co
mefino ad boggifi vede. Mori nel 1280.nell'ottaua dell'Affuntione . Nelqual
anno il Re Carlo ripofe in maggior cappella , & in più bel fepolcro il corpo di
S.Maria Maddalena, che era già prima da S. Maffimo ftato ripofto in vna villa
delfuo nome . Il Re Carlo ripofefeparatamente la tefta di questa medefimafan
ta in vna ricca theca d'argento . Vogliono , che vacaffe dopo Nicola lafede
cinquemesi di lungo . Perche mentre che in Viterbo della elettione del nuouo
Ponteficefi difcorre, eſsendo alla guardia del conclaue Riccardo de gli Anniba
li,famiglia principal in Roma , & ilquale haueua poco auanti tolto ad Orfo ni- Due nali Cardi
fatti
pote diNicola ilgouerno di Viterbo , come nemico fieriffimo di queftafamiglia, prigioni da
Viterbefi
due Cardinali Orfini impediuano la elettione, e gridauano, che fi douefse reftitui nel concla.
ue. "
re ad Orfo il tolto gouerno . I Viterbefi adunquefeguendo , e facendo Spalle a Ric Orfini cac
cardo, entrarono nel conclaue,prefero i due cardinali,e li pofero prigioni . Ilche cia i di Ro
quando in Roma s'intefe, la medefimafattione degli Annibali cacciò dalla città Ana.bali.
ma da gli
gl'Orfini,che tofto tutti colorseguaci in Prenefte fi ritirarono . In capo adunque P
del quinto mefe i cordinali Francefi , che per l'afsentia degl'Orfini auanzauano "
il numero degl'Italiani,fi crearono il Pontefice Francefe .

Invna promotione, che fece quefto Pontefice di Cardinali,ne creò diece, cin
que Vefcoui , due preti, e tre diaconi, che furono.
Gerardo Cupalati Piacentino Vefcouo card.Prenestino.
Ordeonio ... Vefcouo card.Tofcolano .
Maeftro fra Bentiuenga Bentiuenghi Vefcouo, e cittadino di Todi , dell'odi
dine de' Minori, Vefcouo card. Albano.
Maestro fra Latino Malabranca , Romano fuo nepote, dell'ordine de' Predia
Dd 2 Mae
NA
420 PLATI DELLE VITE DE PONT.

catori , Vefcouo card. Oftinenfe , e Velitrenſe .


Maeftro fra Roberto kiluuarbio, Inglefe , dell'ordine de' Predicatori, Vefco
uo card. Portuenfe, e di fanta Rufina .
Gherardo Bianchi da Parma prete card.de' SS. Apoftoli .
Macftro fra Gieronimo d'Afcoli , General dell'ordine de' Minori , prete card.
di S.Pudentiana,tit. di Paftore, che fù poi Papa Nicola IIII.
Macftro Rubeo Orfino , Romano , nepote del Papa Diac.card.di S. Mariain
Portico, che fu poi Vefcouo card. Prenestino .
Maestro Giordano Orfino,Romano fratel del Papa Diac.card.di S.Euftachio.
Gia como Colonna, Romano, Diacono card.di S.Maria in via Lata.

MARTINO 11. DETTO IV. PONT. CXCI.

Creato del 1281. a' 22. di Febraro.


03

ARTINO IV. chiamato prima Simone , e Cardi.


dinale di S. Cecilia , nacque in Tours di Francia ,efù in
Viterbo eletto Pontefice, ma non volſe quiui coronarſi,
perchepenfaua,chefusse quefto luogo interdettoper l'at
to violento , che fato a que' Cardinali haueano . Se
n'andò in Oruieto , doue furono fatte tutte lefolennità
a' 23. di Marzo, nel dì di Pafqua ; poi creò fei Cardi
nalie, nefù vno Conte Milanese , c'hebbe il titolo di San
Pietro, e Marcellino , Benedetto Gaetano , c'bebbe
Carlo Rè il tit. di San Nicola in carcere ,fù l'altro . Venne tofto il Rè Carlo a vederlo,e
di Napo¹i nonfolamente benignamente lo raccolfe , che anche la dignità Senatoria li refti
in Roma ,
riha dal Pa tul , laqual Nicola tolta gli hauea . Fù da tutti quefta cofa lodata , perche
la digni
pa
Senato. parue , che douefse euitare in Roma grauifeditioni , perche vi erano già ritor
zia.
natigli Orfini , e ne haueano gli Annibali cacciati . E Carlo per l'odio , che ha
ueagid contra Nicola conceputo , oftana a gli Orfini mirabilmente . Volendo
adunque Gionanni vendicar gli oltraggi di Latino fuo fratello , e mantenerfi
la
MARTINO IN 427

sa dignità , che data il popolo di Roma gli haueua , con vn conueneuole effercito
ù quel di Viterbopafsò,e pofe tutto quel contado afacco.Martino,ch'era all'ho
FrainMontefiafcone , mofjo dalla calamità de' Viterbefi mandò tofto Mattheo
I
Cardinal Orfino in Roma,perche poneße in quiete ,e pace le cofe della città.Mat
theo incontrando per camino Giouanni capitan del popolo di Roma (cofi in quel
J tempo lo chiamauano) nel menò feco. Concorfero in Roma per ordine del Lega
to icapi di tutte quellefattioni ,e fra gli altri Riccardo degli Annibali per effere
dall'autorità del Legato affoluto della fcomunica , che effo cantratta in Viterbo
-hauea,entrando violentemente nel conclaue, e ponendo quei Cardinali Orfini pri
gioni: Si gettò dunque a pie del Legato con vn lacciò al collo , che è gran fegno
dipenitentia,efù chiedendo perdono affoluto Raffettata a quefto modo il Lega
to inRoma la pacefra quellifattiofi , e riuocato l'effercito Romano a dietro , il
Papa conceffe tofto a Romani, che s'eleggeſſero due Senatori per lo gouerno del Senatori e
la città. E cosìfurono eletti Annibale figliuolo di Pietro degli Annibali, e Pan letti da'Ro
dolfo Sauelli,i quali otimamente, mentre il lor magiftrato durò, la città gouerna fenfo
mani del
di co
Pa
rono. E fù appunto in quel tepo, che Papa Martino ad iftantia di Carlo Re di Si pa , pergo
uerro della
ciliafcomunicò Paleologo, che non offeruaua i patti dell'vnione della Chiefa Gre Città.
ca con la Latina. All'bora Paleologo, che della potentia di Carlo temeua, fi con
federòfecretamete co Pietro Re d'Aragona, che pretedea, che'l regno di Sicilia Imper. de
fuffefuo p le ragioni di Coftaza fua moglie giàfigliuola di Mäfredo, e nepote di municat
Gicafo o
Corradino. Armarono duque vna grossa armata afpefe comune , Ilche Martino Pier dal Papa
o Rè .
intědendo,mãdò toftop vn fuo Legato a dimădare a Pietro, che cofa fi voleſſed Aragona
con
ro quefti apparati diguerrafignificare . Rifpofe il Re Pietro, ch'egli haurebbe la pala
groffa arma
camicia,c'hauea indossofquarciata,ſe peſato haueſſe, ch'ella haucſſe iſuoi pëfieri ta contra il
Regno di Si
faputi.si partì duque irrefoluto,e confufo di quefta riſpoſta il Legato dal Papa..
E Pietro partito d'Aragona cõ laſua armata passò in Africa,e poftone i liti, e Viscō
Lucchino
te cac
da contrada di Bona afacco fe ne ritorno in Sardegna, afpettando che (come era cia da Mila
tato appõtatofra loro)nella Sicilia per mezo di Giouanni di Procida quei popo no i Torre
giani .
li fi folleuaffero . In quefto nacquero nella Lombardia alcuni motiui di guerra . Riuolte di
Perche la famiglia nobiliffima de' Visconti cacciò di Milano i Torreggiani , che Tofcana
Sicilia fi .ri
Jai potenti vi erano . Dopo quefto Lucchino visconte mädato dall'Imper.fuo Vi bella.
Francefi
ario in Toſcana presso S. Miniato fifermò , e ne corſe, e trauagliò fieramente i morti in Sl
Fiorentini , e Lucchesi , senzafare conto degli interdetti, e minaccie del Papa, cilia.
Vefpro Sici
quale a questo modo penfaua potere foccorrere gli amici. Perugini tolte lar- liane.
e anch'effi con tanto impeto passarono fopra Fuligno, che prefero aforza quel
città , elefpianarono na parte della muraglia . Per la qual cofafurono dal Guido Bo
natto aftro
Papa fcomunicati , e con pagare poi vna groſſaſomma per pena assolutifurono . logo.
quefto i Siciliani , i cui motiui il Re Pietro in Sardegna afpettaua , non po
ndo più la Superbia , e la lafciuia de' Francefifoffrire , aperfuafione di Gio
nni Procida congiurarono contra il Re Carlo , appuntando efegnalando il gior
-----

, nel quale tofto, che la campana di vespro ſi vdiſse, poneſſero quanti France
rano nell'Isola, e maſchij , e femine, à filo difpada Fù così appunto eſſequito , e
a tanta crudeltà, che ancor le done Siciliane, che grauide de' Francefi fi ritro
Dd 3 uauano,
422 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Genti del uauano ,furon tagliate a pezzi. Onde quel trito prouerbio ne nacque del vefpro
Papa taglia Siciliano , che dire fi fuole , quando alcuno la morte , & efterminio di molti defi
te a pezzi dera. Nel medefimo tempo fenti Guido Appio anche egli laſua calamità: per
da
fi. cioche essendo ftato mandato con ottocento caualli in nome del Papa a ricupe
rar la Romagna,afsediò Forlì.Et efsedo quel popolo molto auido di fcirefuori,
Pietro Rè
d'Aragona efare col nemico battaglia, Guido Bonatto grandiffimo aftrologo li fece ftarfal
in
è S quei di,
dacilia,& aspettare vn certo aspetto de' Cieli ; onde quando tépo li parue, die loro il
popoli lor fegno. Et vfciti animofamentefuori , tagliarono apezzi il Capitano nemico con
to . quafi tutti quelli Francefi , e cofififcofse da quell'assedio , e pericolo la città di
Forli.Hora intefa il Re Carlo la ribellione de' Siciliani, ela crudeltà grande,c'ha
ueuano con Francefi rfata,passò tosto con grosso essercito nella Sicilia, & afse
diò Melina, laquale haurebbeſenza alcun dubbio preſa a patti,ſe Franceſi anidi
della vendetta non hauefsero a quella città l'vltima rouina minacciata. All'ho
rail Re Pietro d'Aragona , che come fi è detto , quefti motiui de' Siciliani
afpettaua , intefo il fuccesso , passò volando di Sardegna in Sicilia , doue fuin
Palermo benignamente riceuuto , e fù dal concorso de' popoli , che quiuiſi
fece , chiamato Re. Di chefpauentato Carlo,lafciò Meffina,eſe ne ritornò toko
in Calabria con penfiero d'afpettare il Principe di Salerno fuo figliuolo , chefa
peua, chefra pochi giorni,douea di Narbona con alcune compagnie di genti ve
nire . Silamentò Carlo con Pietro d'Aragona, che per eſſerfuo parente non do
uea rubbarli à quel modo il regno . A quefto rifpofe Pietro , ch'egli s'eramoßo
a compaſſione di quei popoli cofi calamitofi , & afflitti , a' quai non hauea
potuto negare l'aiuto , che dimandato haueuano , ancorche quel regno per
le ragioni hereditarie di Coftanza fua moglie , e figliuola di Manfredo , eni
pote di Corradino , afe di ragione toccaffe , Crefcendo le querele dall' vna par
te , edall'altra , ne venne finalmente la cofa a duello , con quefta conditione pe
rò, che poteſſe ogn'vn di loro centofoldati a queſta battaglia menarne feco . E
fù Bordeo deftinato il luogo della battaglia , perche il Re d'Inghilterra era all' -
vno , & altro parente . Il qual Re d'Inghilterra infieme con Papa Martino fi
nalmente quefta tanta contefa quietò . Maperche pure Pietro trauagliaua Car.
lo con l'armi , Martino mandò il Cardinal Girardo da Parma in Napoli,perche
ratteneſſe nella diuotione del Re Carlo i popoli del regno , e con lafua autorità,
Ruggiero e col configlio giouaſſe a Carlo il giouane . Effendo in questo venuto Ruggiero
di Loria
Carlo ij pri di Loria capitano dell'armata del Rè Pietro nelgolfo di Napoli ; ancor che il
gione. Legato del Papa reclamaſſe , e dicefse , che non fi douea arrischiare a quel
modo lafortuna del regno , il giouanetto Carlo ſopra Ruggiero andare volle ,
attaccatoui il fatto d'arme , fù vinto , e fatto prigione , efù in Sicilia pri
ma menato , e poi in Aragona prigione : ilche auuenuto non li farebbe, fe
Pietro d'A
ragona co a i bnoni ricordi del Legato obbedito haueffe ; perciocke fopragiunfe poco
monicato
dal Pata appresso il Rè Carlo con grofsa armata , con la quale fola haurebbe potuto
che li ban. fare col nemico , prima che vincefse , battaglia . Il Papa mosso dalla calamità
di ancora
li cru di
Carlo , fcomunicò il Re Pietro d'Aragona , & cfpofe il regno in preda di
pra
crata chiunque occuparlo voluto hauesse , e ne afsoluette i popoli dalgiuramento ,
che
MARTINO IV. · Y 423

thepreftato gli haueuano , e bandi la Croce contra di lui, come vfurpatore, come
effo diceua,de beni di S.Chiefa.Hauerebbe ancora mädato l'effercito ecclefiaftico
in fauore di Carlo , fe non n'haueffe effo hauuto nella Romagna bifogno contra il Guido con
" popolo di Forli , che con l'aiuto di Guido Conte di Montefeltro s'era dalla deuo- re di Mon.
tefel 10.
tione di S. Chiefa ribellato , e ch'hauea ancor alcune caftella ini appreſſo oppu- Foli in po
gnate .Ma effendofi il Conte Guido pentito,e fatta pace col Papa in vendetta di ter del Pa
p? efman
Guido Appio nefmantello Martino Forli, ed'hebbe in breue vnagră parte della Plato.
Romagna.Hauerebbe ancorapreso Vrbinofopra ilquale andò , fe il Conte Roßo Vibino af
fediato da
dell'Anguillara non fuffe nella batteria morto . Erano all'hora nel campo eccle- genti del
fiaftic o due capitani, l'vn de qualifu mandato in Tofcana a difender quella con- Papa.
trada che a Saona e volta l'altro, che il conte di Giouenazzo chiamauano, reftò
per ordine del Papa a cotinuare l'affedio:ma Guido da Montefeltro fecretamen
te,efoccorfo, e vettouaglieall'aſediata cittàporgena . In questo mezo ritrouan
dofi Martino trauagliato,e dubbio, da quel dei due popoli, ò da Pifani, ò da Ge
nouefi,baueffe donuto cotra il Re Pietro d'Aragona chieder aiuto, nacque d'vn
fubito tanta contefa fra quefti due popoli fopra il poffeffo di Corfica,ch'effi chie.
deanofoccorfo altrui per reftare dell'imprefafuperiori . Il Papa mandò ad ani
mare il Legato, che fin che Carlo veniſſe con nuoue genti, non reſtaße di rattener
per ogni via i popoli del regno in diuotione . Venutone finalmente poi Carlo in
Napoli,e confermati nella fedèltà gli animi de’cittadini,ſe ne passò alla volta di
Puglia,e qui da vnafebre foprapreso mori.Il perche tutto il peso delgouernofo

pra il Legato Apoftolico reftò Si dicea all'hora quafi di certo , che Filippo
Conte d'Araffe figliuolo del Re di Francia veniua per difenfare il regno di Na
poli .Ma non puote egli, ancorche certo fuffe, che con effercito veniße in Italia
Spauentare il Re Pietro , che al fuo folito il regno di Napoli non trauagliaſſe ,
ancorche Filippo fuo padre medefimamente fopra il regno d'Aragona con
groſſo eſſercito n'andaſſe, per occuparlo, cffendo ftato dal Papa, dipiù delle cen
fure graui, che interpofte vi hauea, dato in preda, a chi prima occupato l'haueffe.
Aalito il Papa de tante cure, perche haueuano d'Oruieto i Ghibellini cacciati i
Guelfi, ne andò in Perugia, doue poco appresso d'vna lenta febre mori a' venti
oue di Marzo,nel primo mefe del quinto anno delfuo Papato, efù nella Chiefa
atedralefepolto . Molti infermi,e ciechi, e zoppi, chefurono alfepolcro dique
o Pontefice condotti,per li meriti di lui ricuperarono la priftina lorofanità.Fe..
quefto Papa vnafola promotione di cardinali, e ne creòfette, vn vefcouo, cin
ue preti, vn Diacono, che furono .
Bernardo d'Anguifello,Francefe, Arciuefcouo d'Arli,Vefcouo card.Portuen }
se di fanta Ruffina.
Vgo di Euefthan Atrato Ingleſe prete card.tit.di S.Lorenzo in Lucina.
Geruaſio Gianicoletto,Fracefe,prete card. de' SS.Silueft.e Martino,d'Equirio.
Gaufredo Borgognone,prete cad . di S.Sufanna.
Giouanni Collet,Francefe,prete card.di S.Cecilia.
Conte Anguifano Milanefe, prete card.de' SS.Pietro, e Marcellino.
Benedetto Caietano d'Anagni Diac.cardin.di S.Nicolò in Carcere Tulliano; b
fu pofcia prete card.de' SS.Silueftro,e Martino in Monti del tit.d'Equitio,&
mamente Papa Bonitacio VIII.
cc 4 HONO
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
424

HONORIO .
IIII PONT. CXCII

Creato del 1285.a' 12. d'Aprile .

ON ORIO IV. Romano della famiglia nobiliſſima de


Sauelli , era prima chiamato Iacobo , & efsendo in Perugia
creato Pontefice, venne in Roma nel MCCLXXXV . nel qual
tempo Pandolfofuo fratello era Senatore in Roma . In quel
tempo Pandolfo fù tenuto cofigiufto, e feuero , che ogni vol
ta,che voleano i Romani purgar la città di ladroni,e di ribal
1285. di,de' quali per lefeditioni della cittàgran copia ve n'era, non dimandau ɛno al
Pandolfo
Sauelli Se tro Senatore, che Pandolfo . Ilquale fe bene era afsai dalle gotte affiluto , che
astore dili piedi, e le mani li trauagliauano , non ſi laſciaua però da'fani, e gagliardi vin
Amg
fiffimo . cere digrandezza , e̟coftantia d'animo . Era anche Honorio tal volta in modo
dal medefimo morbo delle gotte trauagliato , che bifognaua , volendo facrifica
re, ch'egli lo faceffe con alcuni ftromenti a quefto effetto como lamente fatti.
Valfe nondimeno talmente di giudicio , e di configlio , che non era bifogno molto
defiderare in lui le forze del corpo . Perch'eglifolo vedea quafi più , che tutti
gli altri infieme, ch'erano in Roma . Habitò sù l'Auentino presso S.Sabina , do
ue belle caf edificò , e fe ne vedono fino ad hoggi sù quel colle i veftigi . Onde
vi traffe molti cittadini ad habitarui , e ne fù in breue il colle d'edificij pieno .
Hauendo già Honorio animo di non douere alcuno nel fuo Ponteficato offer
dere, ma di giouare-più tofto, quanto poteua a tutti, non potendo fofferire, che
il Re Pietro di Aragona facesse ogni sforzo di occuparsi il regno di Napoli,
confermò laifcomunica di Martino contra il Re Pietro . L'Imperatore Rodol
Rodolfo fo auido di danari mandò vn fuo Cancelliero in Tofcana della famiglia de i
libertà Fiefchi, perche ponesse tutti que' popoli in libertà, e quelli maffimamente , che
Imp.vende
le
alle città con buone fomme di danari fi rifcoteuano . Per questo effetto pagarono i Luc
di Tofana chefi dodici mila ducati d'oro. I Fiorentini ne pagarono fei mila . E veggen.

dofi a quefto modo in libertà , fi crearono tofto il magiftrato , che chiamarone


is
HOROR I O IV. 425

il Priore delle arti , e vi aggiunsero poco appreſſo il Confalonieró della giufti Lucca in
tia . Non difpiacque ad Honorio quefta vendita della libertà,benche pareſſe in- libertă
Fiorenza in
degna d'on tanto Principes perche li pareua, che a queſto modo lo ftato difanta liberta
Chiefa ne doueffe restare più fecuro , non hauendo più l'Imperatore occafione di
trauagliare quelle libere città. Hora mentre che il Re di Francia affedia Giron
Filippo Re
dia , e che'l Re Pietro di Aragona fi sforza di vietare al nemico le ver ouaglie, di Francia
che di Narbona gli andauano, attaccandofi vn fiero fatto d'armefra loro , vi fù falta il
ilRe Pietro grauementeferito, & efsendo male curato poco appreflo mori . En di
A a ona .
cofi firefi Gironia a patti , e ne venne in potere del Re di Francias ilquale an Re Pict:0
ferito muo
ch'egli non moltofoprauisse perche d'vnafebre, che nell'assedio di Perpignano re
contrafse,mort. Ne passò molto tempo, che lafua armata fù nelporto di Nar
bona prefa da Ruggiero da Loria, arfa . Il Re Pietro hebbe due figliuoli Fer
nando , e Giacoboje lafcio Fernando , ch'era il primogenito Re d'Aragona, e Gia
cobo Re di Sicilia .Ma non perche i primi Re morti fufsero, mancòfrà quefti al- pot er deini
Gironda
fi altri,che lorfuccefsero , la guerra, & ogn'vno di loro cercaua di hauere, infuo te
fauore ò Pifani, ò Genouefi , ch'erano in mare molto potenti . Ma questi due po-·
Ferrando
poli , che congrande odio fra fe guerreggiauano , presso l'ifola di Melo vicina a Re d'Ara
porto Pifano fecero in mare con tanta rabbia ilfatto d'arme, che¿ Pifani , c'ha gona.
ueuano quarantanoue galere perderono in quefta battaglia dodeci mila huo.
mini, parte morti, parte fatti prigioni . Della quale calamità fi rifenti talmen
Giacobo
te Honorio,che mancò poco, che non ne ifcomunicafle i Genouefi, che troppo ofti Re di Sici
natamente la vittoria contra i Pifant feguiuano . Efù in effetto tale quefta rot lois del
figuo
Re
ta a Piſani , che non poterono poi giamai più rihauerſi . Edouardo Red'Inghil Pietro.
terraſe ne passò in quefto in Guafcogna , per pacificare il garzonetto Carlo fi Fatto
me fad'ar
Ge.
nouchi èPi.
gliuolo del Re di Francia, ch'era (come fi è detto) ftato fatto prigione , con Fer.
nando Re d'Aragona . Et era già ridotta la cofa a buon termine , e fi tratta fini Pilani vin.
na della libertà di Carlo , quando il Legato del Papa , & il Conte di Arale ti.
con l'aiuto del Conte di Anellino prefero Catania , & vi fecero venire le genti,
ch'erano ftatefatte in Tofiana . Edouardo adunque ſenza hauere cofa alcuna
conchiufa , a dieiro fi ritornò . Ruggiero di Loria prefe ancora l'armata di Fran.
cia, che ſe ne ritornaua di Sicilia , e ne fe perciò le cofe del Re Fernando più flo
rile. Non puote Honorio , come voluto haurebbe, volgere l'animo a queftaguer
ra,perche Guido da Mont feltro, il trauagliaua in Romagna , Ma eſſendo poi fi
nalmente fato queſto Guido vinto,in breue tutta la Romagna ricuperò. Ma non
foprauiffe molto, e morì a' 5.d'Aprile,hauendo tenuto, due anni, & vn giorno il
Ponteficato , e fù il fuo corpo dafarta Sabina in S.Pietro con gran põpa funera
le portato,e fepolto in vna tomba marmorea , che fino ad hoggi fi vede, con le in
1 : li
egne della famiglia, e col fuo epigramma . E certo , ch'egli fu di ottima vita e iordin
Carme
rante amatore della religione Chriftianas percioche approuò l'ordine de' Car- aniapp rox
pro
veliti , che non era aſſaine' Goncilij approuato facendo mutare le cappenere in uno daiPa
¡anchese confermò l'ordine de gli Heremitani, ch'era ftato in Parigi riprouato , oline
‫ידיד‬ E
tutto ilfuo Ponteficato non creò più che vn folo Cardinale, che fi Giovanni tza)3 tano
0,
ore1992 atto Vefbono di Tofcolano, dicendo,che in quel collegio nöfi doueuanoſe
non
426 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.

non perfone dotte , e da bene , & atte algouerno ammettere . Amò talmente la
corte, e i corteggiani, che acciò non s'infermaſſero in Roma, doue l'estate è catti
uo aere, ogni annoſe ne andaua aftare ne' tempi caldi in Tinoli. Hora morto Ho
norio, vacò dieci mefi la Chiefa . Percheftando in fanta Sabina il conclaue per
la creatione del nouo Pontefice, molti Cardinali d'vn fubito vi s'infermarono , e
vi morironofra gli altri Giordano Orfino, il Conte Milanefe, Vgo Anglico, Ge
ruafio Andeaneſe Decano di Parigi, & Anterio perfona aſſaiſegnalata fù per
quefta cagione aperto, e fciolto il conclaue , eriferbata a miglior tempo quefta
elettione , tanto più , che certigran terremoti, che furono , li fpauentarono , e
pofero❜loro in cuore , che per quella voltafi reſtaſſero dalla creatione del Ponte.
fice .

NICOLA IV. PONT. CXCIIL

Creato del 1288. a' 22. di Marzo .

ICOLA IV. fù di Afcoli della marca , era prima


chiamato Gieronimo , e fù `prima generale dell'ordine
de' Minori, e poi Cardinale . Fù infanta Sabina in ca
po di dieci mesi dopo la morte di Honorio creato Pon
tefice, efù nellafefta della cathedra difan Pietro nella
fua fedia affifo . Andatone poi in Riete per le feditio
ni , chein Roma nate erano , vi creò alcuni Cardinali ,
quafi di ogni religione; perche tutte parimente amaua ,
e giudicaua non essere a parenti,& alfangue più debitore, che a i buoni . Onde
le virtù , & ivity faceuano , che più in vno , che in vn'altro inchinafse . Frà i
Cardinali,ch'egli creò , furono Napoline , Pietro Colonna, Vgo Baglione del
l'ordine de' Predicatori, & eccellente dottore, Matteo Acquasparta , generale
dell'ordine de' Minori , e Vefcovo di Porto . In capo dell'anno essendo quietate
alguan
NICOLA IV. 427
alquanto lefeditioni della Città, fe ne ritornò il Papa in Roma , e presso fanta
Maria Maggiore habitò . Onde infieme con Giacobo Colonna quefta Chiefa ri
fece , come nella volta maggiore ſi vede; doue è di opera di muſaico la imagine
del Saluatore, di quefto Pontefice , e del Cardinale Giacobo . Quefto medefimo
Pontefice rifece la parte dinanzi, e di dietro della Chiefa di Laterano , e di ope
re di mosaico le ornò, come dallo ſcritto, che vi è, fi conofce . In questo il Red
Pace fra
Aragona , e'l Re di Napoli a perfuafione del Pontefice con queste conditioni fi Carlo Re
pacificarono infieme, che il Re Carlo per vfcire di prigione, promife douere afue di Napolie
Perrando
fpefe fare , che Giacobo di Aragona fufse incoronato Re di Sicilia . E fe fra lo Re d'Ata
4 Spatio di tre anni ciò non facea, promiſe douere ritornare prigione nel medefimo gona.
luogo,onde vfcina . E perficurtà di queste promesse daua in pegno , e per oftag
gi duefuoi figliuoli, Carlo, chefù poi Re di Vngaria, e cognominato Martello , e
- Lodouico , che fu poi frate di S. Francefco , e per lafua fanta vita canonizato .
Carlo Mar.
Mentre che queste cofe in Europa paſſauano , il Soldano moffo dalle difcordie de' tel o .
Chriftiani prefe Tripoli Città principal dell'Afia , e la pofe àferro, e à fuoco, ta
gliandoui quanti Chriftiani vi erano tutti à pezzi . La medefima calamità
fentirono Sidone, e Baruti, non eſſendo chi lorofoccorfo deße . Vi reftana Tolo
maide, che haueua due anni di tregua dal Soldano hauuta . E Nicola Pontefice
per difenfarlafece afue fpefe 2500. foldati , i quali furono da molti altri ſenza
capitano feguiti . E giunti in Tolòmaide fecero a' Chriftiani non meno , che a
Saracini danno . E perche il Soldano dimandò la emenda del danno , che i noftri
fattogli haueuano , e non ne hebbe rifpofta a propofito , minacciò loro l'vltima
ruina . Erafra i Chriſtiani nata gran contefa fopra il peſseſſo di Tolomaide ,
perche il Patriarca di Coftantinopoli , i Templari , i Teutonici, il Re di Cipro,
e'lRe di Sicilia , ciafcun per fe la voleua . Haueano anco i Pifani animo di ri
peterla , come cofa loro , come effi diceuano . Ma la guerra nata in Toſcana da
quefto laido diſegno li diftolfe. Percioche hauendo fatto i Pifani morir di fame
dentro vna torre il mifero Conte Vgolino con due figliuoli, e due altri nepoti ,fe
neconcitarono in modo gli animi de' Ghibellini contra Guelfi, che à tutti gual
1
mente l'ultima ruina minacciauano . Furono adunque primieramente ad iftan
T
Rivolte di
tia de Ghibellini fuorvfciti moffe fopra gli Aretini l'armi . Haueua all'hora il Tofcana. ALENA B
gouerno d'Arezzo Guglielmo Pietramala Vefcovo della medefima città, in cui
fauore venuti erano il Conte di Feltro, e ifuorvfciti di Fiorenza. Fiorentini,che
dubitauano de' fatti loro , veggendofi paſſar Carlo II. che con alcune compagnie
andaua à ritrouar il Pontefice , l'irritarono contra gli Aretini . Ondefacendofi
Fra loro il fatto d'arme in vn luogo , che chiamano Campaldino preſſo città di
Caftello , cominciarono i Fiorentini ad hauerne il peggio . Emutatofi poco ap
preffo l'euento della battaglia , fù il vefcouo Guglielmo morto infieme col con
e da Feltro, e da tre mila Ghibellini morti, e due mila altrifatti prigioni . Lieto
arlo di quefta vittoria fe n'andò dritto a ritrouar il Papa , e fù del regno d'
mendue le Sicilie inueftito. Ilche quando Giacobo d'Aragona intefe, toftofopra
aieta andò . E perche non reftaſſe cofafrà Chriftiani quieta , vna grandiſſima
erra tra Filippo Re di Francia, & Edouardo Re d'Inghilterra nacque , laqual
ne
428 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Tolomaide neſpauentò aſſai i nbftri, che erano in Afia , e diede a' Saracini ſperanza di dol
affediato
dai Saraci. uerSpenger àfatto il nome de' Chriftiani in Soria . Percioche il Soldano, perche
ni, fi ritrouaua effo iudiſpoſto , hauea mandato ſopra Tolomaide 150. mila huomini
fotto la fcorta d'vnfuo figl'uolo . Ilquale hauendola tenutaftrettamente aßedia.
ta due mefi, perche il Soldano mori,fù egli dato alpadrefucceffore, e con mag
gior animo che prima, ne combattè la città , empiendo di terra ilfoffo, e promet
tendo afuoidi darglielo àfacco . Onde ne erano i barbari combattendo fin pref.
fo la muraglia venuti , quando vſcendo impetuosamente i noftri lor ſopra con
gran danno del nemico, fino à gli alloggiamenti li ributtorono . Mentre che paf
fauano quefte cofe nell'Afia, Papa Nicola mandò due Legati de latere , chefu
rono Benedetto Gaetano , e Ghirardo da Parma , in Francia , perche pofti quet
Re inpace gli animaſſero a prender l'armi contra i Saraciui per la difefa diTo.
lomaied.Percioche egli hauea già con le conditioni dette difopra accordati Gia
cobo d'Aragona,& il Re Carlo,perehe da ogni partefi poteffe liberamente Ter
ra Santafoccorrere . E come certo dellapace di quei Re hauea già incominciato
a porre vn' armata in punto . Ma ne qnei Re preftarono gli orecchi à i buoni ri.
cordi del Pontefice, ne quelli, che alla difefa di Tolomaide ſi ritrouanano, perla
difcordia, che erafra loro , difenfarono (come doueuano) dalfurore de' barbari
il luogo . Percioche partendofene ogni di molti, non ve ne reftarono dentropiù,
che da dodeci mila ș i quali poifinalmente col Patriorca di Gierufalemfecreta.
mente imbarcandofi fuggirono via . Maperche durò lor poco la bonaccia,ne
andarono a dare di trauerfo nell'isola di Cipro . ene peri gran parte . Entrato
JS=

il Soldano nella vacua città, à ferro, e àfuoco lapose, e la rouinò ; e ciòfù cento
nonantafei anni, da che Gotifredo laguadagnò . In quefte tante calamità Cipro,
e l'Armenia minore chiamata da gli antichi Cilicia, nella fede Chriftianarefta
rono . Il Papa , che dubitaua , che i Barbari non occupassero il reftante dell'
Afia, facenagrandiftantia, che l'Imperatore Rodolfo vi mandasse vn'esercito.
Ma moripoco appreßo Rodolfo , efù eletto fuo fucceffore nell'Imperio Adolfo
di Afia, il quale mentre repete da Alberto, figliuolo di Rodolfo le ragioni dell'
Adolfo di Imperio,fù da lui combattendo su quel di Spira morto. Fù certo Adolfo digran
Affia Imp.
in bontàs ma pouero difoldati , e di danari . Onde dicono , che egli oppresso più to
vn fat:o di fto che vinto fufse dalla moltitudine de' nemici . Papa Nicola per afflictione
arme,
d'animo (come alcuni credono ) parendoli , che riuſciſſe ogni coſa al contrario ,
perchepiù di quello , cheftaua bene a vn Pontefice , fe ne prendeua, efi traBa
gliana, mori in Roma prefso S. Maria Maggiore a' 4. di Aprile, e qui fufepol
to, hauendo tenuto quattro anni , vn mefe , e 14. giorni le chiani di Pietro . In
capo della Chiefa ilfuo fepolcro fi vede preßo a quello del Cardinal Pietro Co
lonna, con marmi di porfido, e lauori di moſaico nel pauimento.
I Cardinali dopo la morte di Nicola per poter più liberamente fare la elettio.
an
ne del nuouo Pontefice , fe ne andarono in Perugia . Ma per le lorogr di
fcordie, ne menarono ventisette mefi quefta elettione in lungo . In queflo mezo
Imperatore Michiele Paleologo mori . E ifacerdoti Greci non volfero.ch'egli
fusse in luogofacrofepolto , perche hauesse nel Concilione di Lione afsentito alla
ynio
NICOLA IV. 429

inione della Chiefa Greca con la Latina . Andronico figliuolo di Michiele fifa
JOJOME rebbe volentieri con Latini accoftato, fe i noftri aiutato à qualche modo l'hauef
fero . Ma vedendofi egli per cagione dellafedia, che vacana , da agni aiuto de Andronico
Latini abbandonato, anch'egli finalmente da i Cardinali fi ribellò . Carlo Secondo co.
Imp. Gre !

!!! Re di Napoli, che il danno della Chiefa per queſta tanta vacantia vedeua , ſe ne
venne da Prou nza in Perugia, e spesse volte ammont i Cardinali, perfuadendo
loro la concordia, e la prefta elettione del Papa. E non ſi ſarebbe reftato di far
fino all'ultimo ilfomigliante,ſe non che Benedetto Gaetano , che era Cardinale
1/ diAnagni, nel riprese agramente, perche con queftafua tanta inftantia pareua ,
Lien che sforzaße a vn certo modo i Cardinali , che nella elettione , e creatione del
Pontefice debbono eſſer liberiſſimi.

Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione otto Cardinali , due Veſcoui ,
quattro preti, e due Diaconi, che furono.
Maeftro frà Matteo d'Acqua Sparta del conuento di Todi , Generale dell'or
dine dei Minori, Vefcouo card. Portuenfe, e di S. Ruffina.
Berardo .... Francefe Vefc. card. Preneftino.
Maeftrofra Vgo Seguino da Biliomo , dell'ordine de' Predicatori , Franceſe ,
prete card. di S. Sabina, e poi Vefc. Oftienfe, e Velitrenfe.
Teobaldo Inglefe, prete card. di S. Sabina.
S Maeftro Pietro Peregroffa, Milanefe, prete card. di S. Marco.
Benitio de' Nardi Cittadino , e Vefcouo di Cremona , prete card....
Pietro ColonnaRomano Diacono card. di S. Euftachio.
Neapolione Orfino Romano, Diacono card. di S. Adriano.

P
1

1
CLE
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
430
CELESTINO V. PONT. CX CHI.

Creato del 1295. a' 1 7. di Luglio.

ELESTINO Quinto , chiamato prima Pietro da


Morone ,fu da Ifernia , e piffe heremita in vn luoghetto
folitario due miglia lungi da Sulmona, & in queſtadi.
fcordia de Cardinali ad iftantia del Re Carlo, e del Car
dinal Latino, fù abfente creato Pontefice,e conmaggior
merauiglia di tutti, quanto più pareua , che per lafanti
tà della vita fua fusse egli più da quefto così fublime
grado lontano . Venutofene egli adunque dopo la fua
creatione nell'Aquila, vi chiamò tofto tutti i Cardinali,ch'erano in Perugia.Fa
ceuano con lettere, e con meffi i Cardinali inftantia , che egli in Perugia veniße,
che era città più alla dignità Pontificia conueniente . Ma ilparere di Celestino
vinfefinalmente, perche così vedeua,il Re Carlo volere . Andatine tutti alun
que nell'Aquila, adorarono Celestino , come vero Pontefice . Scriue Tolomeo ,
che vi fi ritrouò prefente , che alla incoronatione di Celestino concorfero 200.
milahuomini . Credo , che le genti moffe da queſta nouità vi andaſſero , e dalla
fantità di Celeftino, ilqual essendo beremita pareua, che non fuſſe ,ſe non per or
dine diuino , ftato all'altezza di tanta dignità promosso dopo tante contentioni
Furono de i Cardinali . Egli creò in quefti principij dodici Cardinali tutte perſone di
Card.feco- gran bontà, efurono due heremitifra gli altri . Ma Celeftino non già per la di
doil
nio. Panui gnità del Ponteficato lasciò la priftina vitafua . Era così facile , e benigno con
Benedetto tutti coloro , che qualche cofa li dimandauano , che fpefso vna medefima cofaa
Gaetano,&
alri Cardi, due daua . Di che ne nas.eua vn vilipendio della dignità Pontificia . In effetto
mali infta per la vita,che effo nell' heremo fatta haueua ,poco atto a negotij era. Per laqual
nocolPapa,cofa
che egli ri incominciò a ragionarfi , ch'egli doueffe renunciare il Papato , & all'hors
Papato il maffimamente , che'l Cardinal Latino mori , il qual era perfona fauia, e di gran
Poncij
bontà, e con l'autorità del qual Celeftino ilpeso del Papatofofteneua . Facendo
adun
CELESTINO V.
I 431

adunquegrand'inftantia alcuni Cardinali, e più che tuttigli altri Benedet10 Gac


tano aljaidotto nelle leggi ciuili , e canoniche , ma di aftuto ingegno che teneua
ilprimo luogo presso il Pontefice , che Celeftino il manto di Pietro renonciaffe ,
accioche per ignorantia, e difetto di chi n'hauea il gouerno, non venisse a perico
lar la Chiefa fanta, incominciò il Papa a à penfar di douer lasciare questa dignitàr
- Carlo , che di quefta fuperftitiofa leggerezza s'auide , perche era fuo amiciffi
Carlo Re
mo aNapoli nel cōduſse, e fi sforzò di diftorlo da queſto pèfiero poco bonorato. di Napoli
E percheper tuttofempre gridaua il popolo , e diceua non volere al ro Ponte conduce il
Paja in Na
ce, che Celeftino , e con prieghi , escongiuri nel trauagliauano , eo rifpondeua poli.
loro , non volere altro fare , che quello , che Dio gli infpirarebbe per lo bene de* ·
Chriftiani. All'hora i Cardinali, che quefta rinuncia defiderauano , maggiormen
te infifteuano, ch'eglipiù tosto che potea lo facefse,per il pericolo grande,nel qual
per ilpocogouerno , la Repub. Chriſtiana fi ritrouana . E per piùfpauentarlo
diceuano , che a lui nel di delgiudicio fi imputarebbe , quanto di male all'hora
nella Chiefafanta auueniua . Moffo ilfanto , e semplice Pontefice da queste pa
rolefi rifoluette, e diffe volerfar, quanto effi voleuano , pure chefare di ragione
lo poteffe . All'hora fùtofto d'vn confentimento di tutti fatta na legge , che
fulle al Pontefice lecito di rinunciar il manto di Pietro . La qual conftitutione ,
e legge fu poi da Bonifacio Ottauo f ofucceffore confermata , come nclfefto libro Pontefice
rinoncia il
de' Decretali fa vede . Fatto quefto, Celeftino alla vitapriuatafmontò , dando Papato.
a' Cardinali libera potestà di creare in fuo luogo vn'altro Pontefice . E fù que.
la renunciafatta il fefto mefe delfuo Ponteficato . Fù dopo quefto per confen
imento della maggior parte de' Cardinali eletto Benedetto Gaetano Papa , il
Jual fece per camino prendere Celeftino , che se ne ritornaua all'keremo , e fece
inchiuler lo nella rocca di Fumone in cãpagna di Roma, mofa da quefta ragio
e ( com'egli dicea ) che haurebbono potuto i capi delle fattioni fotto questo
Celeftino
Pontefice far on di qualche gran male alla Chiefa di Dio , fe ben moftrauano di d rò inō .
nofcere , e d'ammirare la fantità di Celeftino . Comunque quefto fi fule , co- eato Pa
ciao, i ecol
chiarae, che Bonifacio grand'ingratitudine, & afturia moftrale , poiche con fucceffore
fia ambźtione ingannò quel fant'huomo a rinunciare il Paparo, e prefolo poi , pofto
14 in v
Entrefe ne ritornaua alfuo beremo, nella rocca di Fumone il rinchiudeffe , e lo prigione.
Erzale a lasciare innanzi tempo per puro dolore, & affanno la vita , e fù in
po di 17. mefi dopo che Benedetto fù Papa . Scriuono alcuni , che Celestino
Do la morte facesse molti miracoli , e ne fußse perciò poi ſpeſſo ne' concilij ra
nato di douer canonizarlo , e che molti per fanto l'haueffero , e nel catalogo
confefsuri lo teneſſero , e per vna conftitutione di Clemente V. fatta in Aui
one la fua feftiuità fi celebra ogn'anno a' 18: di Giugno , in quel dì appunto,
gli mori .
Fece quefto Pontefice vna ordinatione tredici Cardinali l'anno primo delfuo
teficato, quali furono.
e Hugone di Vilirmo di prete card. di S. Sabina fatto Vefcouo card.Oftien
, & Veliterno.
rdo de Bloco Francefe Arciuefcouo di Lione, Vefcouo card. Albano.
Frate
‫ܗܪܘܫܘܐ‬
432 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Frate Simone de Belloloco Francefe, monaco Ciftercienfe,& Arciuefcouo Bitu


ricenfe Vefc. card. Prenestino.
Frate Tomafo de Aprutio monaco del l'ordine Celeftino, card. di S. Cecilia.
Frate Pietro dell'Aquila, monaco del monafterio di monte Caffino , & Abbate,
& Arciucfcouo di Beneuento, prete card . di S. Marcello.
Don Giovanni de Croffi Francefe, monaco dell'ordine di S. Benedetto, & Vefc.
Meldenfe card. de' SS. Marcellino, & Pietro.
Guglielmo Ferrario Francefe, Propofito di Marfilia, card . di S. Clemente.
Nicolao Parifienfe Francefe, prete card. di S. Lorenzo in Damafo.
Frate Roberto Francefe monaco Ciftercienfe prete card. di S. Pudentiana.
Don Simone Francefe monaco del monafterio di Cluniaco , e priore della Caris
tà, card. di S. Balbina.
Landolfo Brancacio Napolitano Diacono card. di S. Angelo.
Guglielmo Pongo di Bergamo, Cancelliero di Carlo II . Re di Sicilia , Diacono
card. di S. Nicolao in carcere Tulliano.
Benedetto Gaetano di Anagni, Diacono card . de' SS. Cofia e Damiano: da poi
Papa Bonifacio VIII.

BONIFACIO VIII.
VIII. PONT.
PONT. CXCV.

Creato del 1294. a' 24. di Decembre.

!!!
!!!!
2 0

ONIFACIO VIII. nato in Anagni terra di campagna di

Roma , e chiamato prima Benedetto Gaetano , fù in Napoli


creato Pontefice nella vigilia della Natiuità dinoftro Signor
del 1294. Fù di gran dottrina, & ifperientia, come colui,ch'
1294 era molto nella corte Romana verfato, e per tutti i gradi,non
B
Senza ambitione però, alla dignità Pontificia montato . Per
cioche essendo Cardinal di S. Martino in monti,defiderò in modo il Ponteficato,
che non lasciò arte, nè via, ch'egli pensò, che giouar li doueſse , ch'eſso non ope
rafse perconfeguirlo . Fù anch'arrogante in modo, ch'egli di tutti quafifacea po.
co conto, e riuocò legratiegiàfatte da Nicola IV. e da Celestino V. Perſeguito
ancora marauigliosamente i Ghibellini : onde quella gran contefanacque fra lui
' co
c
BONIFACIO VIII, 433

e'Colonnefi Ghibellini,che in Anagni ancorfauoriuano i loro parteggiani contra Ghibellini


ilPontefice . Incominciò adunque Bonifacio a calunniar tutti quefti , e fpecial- perfeguita
mente il Cardinal Pietro , e'l Cardinal Giacobo della medefima famiglia de'Co- ti dal Papa
Colonnefi
lonnefi,opponendo loro, c'haueſſero nella morte de' Pontefici rubbati i tefori del- per eguita
la Chiefa , e c'haueffero contra di lui diuulgati , e fcritti libelli famofi . Scriffero ii.
quefti in effetto dopo che oltraggiati dal Papa ſi videro,a' Re, a' Principi,& al
le nationi del Chriftianefimo , moftrando l'arrogantia di Bonifacio , e l'ambition
moftrata in occupar contra ogni debito il Poteficato, bauendo primafatto a Ce
leftino rinontiar,e poi detro vna prigion ripoftolo.Perciochefon alcuni, chefcri- Afturia di
uono, che Bonifacio fecretamente mandaſſe alcuni di notte, che parlaſſero, quafi viij
Bonifacio
perfat
vna voce venuta dal cielo,nella camera di Celeftino, e li perfuadeffero, che fe de- rinontiare
fiderauafaluarfi,lafciaffe ilPonteficato.Hora effendo quei Card.citati, e no com- il Papato a
parendo(perche dubitauano della pertinaciadiBonifacio)per publico e dichiarati quinto ,
fcifmatici,e priui de beneficij, delle dignità, de poderi paterni decreto furono delle ggia
rapa guer
con
caftella,c'haueano :laqual priuatione poiBonifacio in forma di decreto riduffe, co. Colo.
me nel lib.che chiamano ilfefto,fi vede. Dopo quefto tolte Bonifacio l'armi, contra neli .
quefti ribelli badi la crociata,& andò lor fopra per ruinarli, e ne affediò Preneste,
doue ridotti s'erano con Sciarra lor zio ,perfona di molta importantia. E perche
coftorofuggirono,il Papa preso questo luogo lofaccheggio, e perfeguitò poi i me
defimicontrarij,che inZagarolo, & in Colonafuggironosdõde anchepoco poifu
rono sforzati a partire per la copia de' nemici, che hebberofopra . Furono adun
queancora queste caftellafaccheggiate, e Colonnafpetialmente, ch'era l'origine
di quella famiglia . I Cardinali fuggendo fi ricouerarono in Riete . E Sciarra
ftette vngran tempo ne'boſchi di Anzo nafcofto, temendo della crudeltà di Boni- Sciarra Co.
facio . Ma egli capitò finalmente nelle mani de' corfari, efù pofto al remo, doue ionna , efue
difgratie.
grandi calamitàfofferfe,e con gran pațiëtia d'animo,tanto la crudeltà del Papa
temeua,che con oftinato odio tutti i Ghibellini perſeguitaua . E notò quello , che
Bonifacio diceſſe all'Arciuefcono di Genoua , che gli s'era gettato a piè il dì delle
eneri: percioche comefuole ilfacerdote diresmemento homo, quia cinis es, & in
cinerem reuerterisimutate il Papa alcune di queste parole diffe.Memento homo,
quia Ghibellinus es, & cum Ghibellinis in cinerem reuerteris. E col fine di quefte
barele li gettò non sù la tefta , ma ne gli occhi la cenere . E folo per quefto no
me di Ghibellino dell'Arciuefcouato lo priuò ,benche poi glielo reftituiffe; quan
o intefe , che i Cardinali della famiglia Colonnefe non fuffero ftati in Genoua ,
ome effo penfato hauea . Cacciati a quefto modo Bonifacio i Colonnefi , ordinò
na doppiafeftiuità a gli Apoftoli, a gli Euangelifti, & a' quattro Dottori del
a Chiefa Gregorio , Agostino , Gieronimo , & Ambrogio.Mentre chefù in Oruie- s. Lodoui
co è cano
, canonizò Lodouico già frate di S. Francesco , e del fangue reale di Francia , nizato.
erch'eranato di Carlo II.Ad iftantia di Bernardo Caftaneto Vefcovo di Albi,
cciati i canonici ſecolari della Chiefa Cathedrale di S. Cecilia di quefta Città, Sefto lib.in
pofe i regolari . Fece da tre perfone dottiffime comporre il fefto libro del Agubio del
leggi canoniche , nel quale effo alcuni nuoui decreti aggiunfe . Ricuperò frà la Chiefa .
co tempo lacittà di Agubio, chefi era colfauore de' Ghibellini ribellata alla
Ee Chie
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
434

Chiefa.Non volle mai confermare ad Alberto Duca d'Auftrial'Imperio, ancor


che ne l'haueffe quel Principe fatto pregare più volte . Eſſendo poi morto Giaco
bo d'Aragona, Roberto figliuolo di Carlo, e Duca di Calabria passò potente in si
cilia,e prefa Catania, tanta guerra di vn fubito nacque, che quasi tutta Italiafe
ne pofe in tumulto. Perche Siciliani, che fauoriuano gli Aragonefi,pofta vn'ar
mata in mare vinfero in battaglia Filippo fratello di Roberto , e lo pigliarono
Roberto prigione. Per la quale cofa lafciando Roberto Catania, fe ne ritornò fenza altro
fig. di Car fare nelfuo regno di terraferma . Federico d'Aragonaſe ne venne di Spagna con
lo ij. Re di vn'efferc to nella Sicilia, e non folamente ricuperò tutta l'isola della Sicilia, che
Napoli af
falta la Si s'infignori ancora della Calabria .1 Genovefi in Tefcana trauagliauano i Piſa.
cilia.
ni in modo, che tolfero loro L'uorno, lo bruciarono , e perche non pote Tero i Pi.
fanipiù nauigare, affogaron molte naui groffe nella bocca del fiume . Paſa.
Aragorefi uano queste cofe in Italia con gran fuo danno , nè il Papa fi curaua di ragionare
prendono
JaCalabria altramente di pace per quietarla . E perche non fi credeſſe , che il Signore Diofi
Porto di ritrouaffe in pace con gli huomini , fi fenti di vn fubito vn cofi fatto terremoto ,
Liornegua che ne andarono per molti giorni in molti luoghi molti edifici per terra . Si ri.
Terremoto trouaua all'hora in Riete con tutta la corte il Papa i ilquale dubitando , che con
grande.
quella rouina de gli edificij non veniſſe anch'eſſo oppreſſo , fifecefare in vno am
pio prato nel clauftro di vn monafterio de'frati di S. Domenico vna cafetta di
tauolefottili , nella quale per qualche di dimorò , benche crudo inuerno fusse:
perche nellafefta di S. Andrea questa procella di terremoti nacque . Apparue
anch'in questo tempo vna cometa,prefagio di qualche futura calamità . Bomfa
cio vfcito dal pericolo de' terremoti, creò alquanti Cardinali, e vi furonofra gli
altri l'Arciuefcouo di Toleto, Riccardo da Siena, Nicolò da Triuigi maeſtro del

l'ordine de' Predicatori, Giouanni Minio generale de'frati Minori, Pietro Spa
gnuolo . Ordinò nel MCCC . il Giubileo,chefù il primo iſtituito nella Chiefa no
1300. ftra nel quale concedeua il Papa la remiſſione de' peccati a tutti coloro , che
Giubileo vifitauano le Chiefe degli Apoftoli , ad efsempio del teftamento vecchio , ben
primo nel
La Chief , che da principio presso gli Hebrei altra ragion fufse della ordinatione del Giu
ordinato bileo : percioche ogni cinquant'anni lo celebrauano , in quello ancora (come
cio viij. fcriue Giofefo) i debitori erano liberi di ogni lor debito , e i ferui la libertà confe
guinano . E per queſta libertà del corpo ancor quella dell'anima fi fignificaue,
perche quelli fi possono chiamare veramente liberi, a' quali fi rilaſciano i pecc4.
ti. Ordinò Bonifacio, che ogni cent'anni quefto Giubileo fi rinouellasse . E con
te di Va corfe da ogni parte per quefta celebrità tanto numero di gente in Roma , che in
CarloCon
lois. vnacittà cofi grande vi fi potè a pena caminare . Era venuto in Roma Carlo
Conte di Valois , e fratello di Filippo Re di Francia , il qual bauendo per moglie
vna figliuola di Baldouino vltimo Imper. Latino in Coftantinopoli , hauea da
1 Bonifacio ottenuto , che potesse il fuocero fuo ricuperarfi l'Imperio , che gli era
ftato tolto . Ilche Bonifacio haueua volentieri fatto , per potere con l'aiuto di
quefti Principi mandarne poi in Soria vn essercito , e ricuperare Gierufalem .
In quefto mezo, mentre che le cofe fi poneuano in punto , erafsertauano , diede
il Papa con ampiapoteftà a Carlo di Valois il gouerno del patrimonio di S.Pie
tro,e
435 .
tro, e mandò nella Toscana vn Legato,perche alcune nuoue riuolte , che nate vi
Bianchi, e
erano, vi quietaffe . Percioche n'erano già quei popoli da' Ghibellini, e Guelfi alli Neriin To
A
Bianchi, e Neri paſſati . Ma nonfacendoui il Legato alcun frutto, ancorche in cana .
terdetti, efcomuniche vi adopraffe, vi andò per ordine del Papa il Conte Carlo
diValois,nepuote in Fiorenza fare, che nonfufero i Bianchi, e non ſenza gran
fangue cacciati . Erano all'hora i Ghibellini chiamati Bianchi . Il Papa , che
Filippo Re
tutto l'animo hauea all'imprefa di Terra fanta, mandò in Francia il Vescono di di Francia
- Apamea,perche il Re Filippo a queſt'impresa caldamente animaſſe . Il vescono fa metter
76 prigione 1
andò,e parendoli, che con lepreghiere poco frutto cauafe, vi aggiunse alla fine Legato del
le minaccies di chefdegnato Filippo lofece dentro vna prigione porre . Quan- che lo mil per

do Bonifacio quefto intefe , vi mandò toftol'Archidiacono di Narbona perfona, nacciaus .


เป็
di molto conto , perche comandaffe al Re Filippo in fue nome , che tofto liberaf.
feilvefcouo di Apamea . E che non volendo liberarlo , li diceffe publicamente,
in prefenza di teftimonij, come quel regno per lafua contumacia, e per bauerW
a quelmodo violato il Legato Apoftolico , era deuoluto alla Chiefa , e di più lo
fcomunicaffe ,& affolueſſe i Francefi dalgiuramento . Efsequi con molta diligen
da tia l'Archidiacono il tutto , e ne sforzò quel Re a lafciarne quel vefcouo in li
bertà . Il Re , che volle per qualche via vendicarsi di queft'ingiurie , che li pa
readi riceuere dal Papa,fece vn'ordine, che non potesse alcunofuo vafallo anda
re in Roma , ne mandarui danari . Hora il fecondo anno dopo il Giubileo Carlo
di Valoisfe n'andò a ritrouare Carlo Secondo fuo cugino nel regno di Napoli.
Di che mosso Federico d'Aragona , vi fece con quefte conditioni la pace, che esso
tutto quello, c'hauea prefo in Calabria, restituiua , e fi pofsedeua l'ifola di Sici
lia,mentre viueua . Ma partito di Tofcana Carlo di Valois ,fe ne pafsarono i
Bianchi cacciati di Fiorenza tutti in Forlì .E vi fùfrà loro Dante Alighieri per Dante Al
fonadottiffima , e poeta eccellente nella lingua volgare , ilquale tentò più vol lighieri .
te di riporfi nella patria , ma indarno i ancorche i Bolognesi , e Cane della Scala
Signore di Verona , con cui efso poi vn buon tempo familiarmente visse , ve l’
aiutassero . Scriuono alcuni , che Bonifacio in quefto tempo facefse in Ferrara
difsotterrar il corpo d'vn certo Hermano , ch'era stato presso a vinti anni te
nuto perfanto , e bruciarlo , come heretico , perche fece fare diligentiffima in
quifitione dell'herefia di lui . Et io crederei , che fusse ftato coftui vn de' frati
Re
celli , la cui fetta era all'hora molto crefciuta in Italia . In questo non poten- di Francia
do Filippo Re di Francia foffrire l'arrogantia di Bonifacio , fece in Parigi rau. fidal appella
al
nare on gran numero di Prelati , e di Baroni del Regno , e narrare l'ingiuries futuro Co
c'hauute da Bonifacio haueg,lafua ambitione, e le arti cattiue tenute in occupa- cilio.
re il Papato,ilqual ingiustamente tenea,fe n'appellò alla Chiefa, che vacaua(co
me esso dicena) alfuturo Concilio . Di chefdegnato oltre modo Bonifacio fece
raunare vn Concilio, nel qual, e Filippo , & il Regno di Fracia all'Imperator Al
bertofottopofe,ilquale Alberto hauea nel principio delfuo Papato ributtato,&
efclufo . All'hora Filippo difpofto di domare lafuperbia del Papa , vifcofse da'
corfari Sciarra Colonna, chefu nel porto di Marfiglia conosciuto , e lo mandò in
Roma con Nogaretio caualliero Francefe,efuo molto fidato, fotto colore, come
Ee 2 efso
INA E
436 PLAT DELL VITE DE PONT.

effo publicamente diceua , di farui la fua appellatione ; ma era però diuerfo


Sciarra Co. ilfuo intento . Perche venutofene Sciarra traueftito in campagna di Roma , e
lonna
prigione fa
il
raccolti da ogni parte ifuoi amici infieme , mandò Nogaretio auanti in Feren
Papa,che di tino con dugento caualli Francefi , c'hauca aſſoldati di quelli di Carlo di Valois,
dolor mo perche di questo luogo bifognando li deffe aiuto . Et effo fe n'entrò di nottefecre
Iì.
tamente in Anagni, e con l'aiuto de'Ghibellini, tanto dal Papa trauagliati,ſpez
Zando le porte della caſa paterna di Bonifacio, doue tutto quieto fi ritrouaua, lo
prefe prigione, & in Roma lo menò i doue in capo di trentacinque d'il pouero
Papaper ilgran difpiacere, chefiprefe, morì agli vndeci di Ottobre hauendo go.
uernato il Papato otto anni,noue mefi, e dicifette giorni . Efùfepolto in S.Pie
tro in vna tomba,che effo viuendo fatta hauea in vna cappella, che edificata, &
ornata hauea di opera di mofaico.Edificò anche vn pulpito con vn portico pref
fo S.Giouanni in Laterano,su'l quale il Giouedifanto fipublicano lefcomuniche,
& effo vifcomunicò Filippo Re di Francia , & i Colonnefi . Et a quefto modo
mori quel Bonifacio, che s'ingegnaua di porre ne' cuori de gl'Imperatori, de' Re,
de' Principi, e delle nationi anzi il terrore,che la religione , e che fi sforzaua di
dare afua volontà i regni, e torli, e di cacciare,e richiamare aſua poftagli huo
mini.Hebbe incredibilefete dell'oro, che d'ogni parte raccoglieua, nè fi fatiana.
Da quefto effempio debbono tutti i Principi Chriftiani coſi ſecolari , come reli
giofi,apprendere diſapere, nè ſuperba,nè arrogantamente comandar a'popoli,&
a fudditiloro.come coftuifacea: ma fanta, & modeftamente, come Chrifto Re no
ftro, ifuoi difcepoli, e verifuoi imitatorifecero.Et vogliono eſſer da'popoli an
Zi amati , che temuti , dal qual timore fuole meritamente nafcerne la rouina de
tiranni . Scriuono alcuni , che coftui nodriſſe ancora le difcordie d'Italia , e fra
Genouefi,e i Venetiani maſſimamente,popoli nelle cofe maritimepotentiſſimi .

Creò quefto Pontefice in più promotioni fedici cardinali , fette Vefcoui , due
preti, e fette Diaconi,che furono .
Confaluo Spagnuolo, Arciuefcouo di Toledo,Vefcouo card.Albano.
Maeftro fra Giouanni Minio da Murro,Generale dell'ordine de'Minori,Mar
chiano,Vefcouo cardinale Portuenfe, e di S.Ruffina.
Pietro......Spagnuolo,Vefcouo card.Sabinenſe.
Maeftro fra Reginaldo, dell'ordine de' Minori, Vefcouo card.Portuenſe, e di
S.Ruffina .
Maeftro fra Nicolò Bocafino da Triuifo , dell'ordine de' Predicatori , prima
prete card.di S.Sabina,poi Veſcouo card . Oftienfe, e Velitrenfe.
Teodorico Rainieri prete card.di S. Croce in Gierufalem , poi Vefc.card . Pre
neftino .
Maeftro fra Gentile da Montefiore della Marca, dell'ordine de' Minori, prete
card.de' SS.Silueftro, e Martino del tit.d'Equitio.
Luca Fliíco Genouefe, de' Conti di Lauania, Diac.cardin.tit.di S.Maria in via
Lata .
Leonardo Patrafto Romano,fuo zio, Vefc.card.Albano.
Giacomo Tomafi figlio d'vna forella del Papa dell'ordine de' Frati Minori
prete card. di S.Clemente.
Andrea
BENEDETTO IX. DETTO XE

437
Andrea de'Conti di Segna , dell'Ordine de' Minori prete card .... il quale ri
fiutò l'honore conferitoli.
1
Francefco Orfino Romano Diac.card.di S.Lucía in Selice .
Kar Pietro Valeriano Diac.card.di S.Maria nuoua •
V
Riccardo Petronio Senefe, Diacono card.di S.Euftachio .
Giacomo Santuccio Lucchefe Diacono card.di S.Giorgio in Velabro .
Francefco Gaetano, nipote del Papa, Diacono card.di S. Maria in Cofmedin.
Giacomo Gaetano,nipote del Papa, Diacono card.di S.....

BENEDETTO IX . DETTO XI. PONT. CXCVI.

Creato deli 305. a' 22.di Ottobre .

73

ENEDETTO IX. Triuigiano , e chiamato prima Ni


cola, effendo Cardinale d'Oftia, fù in Roma il primo di di No
uembre creato Pontefice.Entrò garzonetto nell'ordine di San
Domenico,doue tanto in virtù,e dottrina valſe,che per tutti i
B gradi ordinarij ne montò ad effergenerale dell'ordine . Onde
effendo poifatto Pontefice,moftrò in breue quello, chela vir
tùfua valelſe . Perche viſſe in modo , che fù meritamente dopo la morte te
nuto per fanto . Prefo c'hebbe il Pontificato, fece citare Nogarecio , e Sciar.
ra con tutti quelli altri Anagnini , che fi erano ritrouati a prender Bonifacio ,
e perche non comparuero in giudicio , grauemente gli fcomunicò . Ricono
fciuta poi lacaufa del Re Filippo , l'affoluette dalle cenfure di Bonifacio . Ri Colonnefi
ceuette ancora in gratia Giouanni , e Giacobo Cardinali Colonnefi , che Bonifa- ritornai in
cio parteggiano de' Guelfi più di quello , che ad vn Pontefice fi richiedeua, ha Papa,
uea con tanto odio perfeguitati . Reftitul a questi Cardinali i lor beni : ma li
lafciò pure per qualche tempo fofpefi del cappello , del quale priuati Bonifacio
gli bauca . Hora raffettate a quefto modo le cofe della città , e creati alquanti
EC 3 Car
INA E T
438 PLAT DELL VITE DE PON .

Cardinali,de' qualinefù vno Nicola da Prato dell'ordine de' Predicatori, vol


fe tofto l'animo alla pace d'Italia . Eperche in Toſcana più che altroue le riuolte
fioriuano, vi mandò il Cardinale Nicola da Prato, che era Vefcovo d'Oftia, con
ampiapoteftà, il quale creò in Fiorenza nuoui magiftrati, e li collocò nel palaz
zo de' fignori,che chiamano hoggi,e che a quefto edificato haueuano . All'hora il
Cardinale da Prato penfando di poter piùfare, incominciò afar motto di ripor
laſciando nella
Fiorenza reifuorufciti in Fiorenza . E perche vi ſcoteuanogli orecchi ,
combattu cittàgli interdetti,fe n'andò a Prato.Eßendo poco appreſſo poi morto Papa Be
ta da gli nedetto , e tumultuando le città di Toscana , tutti i fuorufciti fi raunarono sù'l
fuor'ufciti.
Bolognese con animo di douer entrare in Fiorenza . E venutine fecretamente di
notte alla porta, che mena a Bologna, non effendo ancora la muraglia finita, en
trarono dentro, arriuarono fino alla Chiefa di S.Reparata, che eraftata inco.
minciata poco auanti . Ma mentre che fono troppo intenti alla preda , e che con
gli amici confultano di quello , che far fi debba, diedero a gli auuerfarij tempo di
riprendere animo , & arme, e nefurono non ſenza grandiffimo fangue cacciati a
dietro. Dopo quefto aſſoldando i Fiorentini Roberto Duça di Calabria, nonfola
mente hebbero ardimento di difenfar le cofe loro , ma di oppugnar ancora altrui:
onde ne paffarono fopra Pistoia .I Piſtoieſi valorosamente difenſandoſi vscirono
d'vnfubitofopra il nemico , e ributtarono fino a Prato Roberto con tutto ilfuo
effercito . L'animo delfanto , e buon Benedetto era di douer,pacificata che haueſſe
Italia , mandar in Soriafoccorfo a' noftri , che per lettere , e per meſſi ogni dilo
chiedeuano , perche erano passati lor fopra i Tartari , nuouo nemico . Ma mort
a' 17.di Luglio in Perugia, dou'era con la corte andato , nell'ottano meſe, e deci
mofettimo giorno delfuo Papato, e non puote mandar ad effetto queftofuo buon
penfiero . Fùfepolto con gran pompanella Chiefa de' Frati Predicatori a' 5.di
Giugno del 1303. I miracoli , ch'egli dopo lamorte fece in fanaregl'infermi , e
cacciare i demoni da' poueri oppreſſi, fanno fede della gran ſantità di Benedetto.
Vacò dopo lui lafedia di Pietro, da' 5.di Giugno fino alli fette di Luglio delfe
guente anno,benche i Cardinali nel conclauefuffero afaifpeffo dal popolo diPe
rugiaftimolati, e minacciati ancora tal volta , acciochefacessero la elettione del
nuouo Papa .

In due promotioni creò quefto Papa tre cardinali ; vno Vefcouo , e due preti,
che furono .
Maeftro frà Nicolò da Prato, dell'ordine de' Predicatori, Vefcouo cardin,O
ftienfe,& Velitrenfe .
Maeftro fra Guglielmo Marlesfe dio Inglefe, dell'ordine de' Predicatori ,pre
te card.di S.Sabina .
Maeftro fra Gualtiero Vrinkterbuno Inglese,dell'ordine de' Predicatori, pre
te card.di S.Sabina .

CLE
TIS LEMENTE V.
439

MEESP
CLEMENTE V. PONT. CXCVII.
154
75

Creato del 1305.a's.di Luglio .


C

"

"

13 LEMENTE V. Guafcone, Vefcovo di Bordeo, e chiamato pri


ma Beltrando Gotone ,fù in Perugia dopo la lunga contentione de'
Cardinali creato affente Pontefice . Accettata la elettione fe ne
Cvenne tofto di Bordeo in Lione , doue chiamò tutti i Cardinali , che
ffs
fenza indugio vi andarono . E cofi la corte Romanafù trasferita in Corte Ro
Francia nel 1305. doue ftette con gran danno del Chriſtianeſmo da' 74. anni. mana
felita traf
in
Machi più lofenti,fù la città di Roma, le cui Chiefe per quella lunga folitudine Francia del
301
andarono in gran parte per terra,non effendoui chi, quando bifognaua , le ricon- 1305.
ciaffe . Si ritrouarono prefenti in Lione all'incoronatione del Papa Filippo Re
di Francia,Carlo ilfratello, ch'era poco anzi ritornato d'Italia, e Giouanni Duca
di Bertagna , ilquale in queftafefta della incoronatione cadendoli vn muro a
doffo con molti altri, che nefurono oppreffi, mori . Il Re Filippo per quefta rui
na del medefimo muro fù per bauernegran male anch'egli . Et il Papa in que
Sto spauento , e tumulto perde vn carbonchio , c'hauea in teftafu'l regno , che
valeua, come dicono alcuni, fei mila ducati d'oro . Finita la folennità, e quieta
te le cofe,creò Clemente molti Cardinali Francefi, e niun Italiano, ſolamente re
ftitul intieramente a Giouanni , e Giacobo Colonna , la dignità del Cardinalato .
Mandò anche tre Cardinali con poteftà Senatoria in Roma , perche e la città , e Sardegna
tutta Italia gouernaſſero . Veggendo poi , che i Genouefi , ei Pifani oftinata. de Salaci.
ni.
menteguerreggiauano infieme, e ch'era in quefto mezofiata occupata la Sarde.
Enada' Saracini,la conceſſe , e diede con quefta conditione a Federico Re di Sici
lia,che col tempo vi paſſaſſe, e la ricuperaſſe dalle mani de' barbari . I Venetiani
confederati con Carlo 11.Re di Napoli contra l'Imper.di Coftantinopoli,induffe
ro a tanto il Re di Ruffia nel 1307. che coftui mandò a chieder al Papa vna nor
Dulcigeo
ma dellafede Chriftiana,per douer battezarfi.Ma effendo poi i Venetiani,e Car- hectico.
lo raffreddati,fi mutò ancora delfuo buon propofito il Ruffiano . In questo nacque
n Nouara vna nuoua berefia,c'hebbe da Dulcigno, e da Margarita principio.Si
Ee 4 ritro
440 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.

ritrouauano gli huomini, ele donne infieme, e non era lafciuia, ch'effi reftaſſero d
'.
vfarfra loro . Furono chiamati i fraticelli, e volendo Clemente opprimer queſta
nuouafetta, vi mandò vn Legato con molte genti, ilquale sù l'Alpi, doue quefti
heretici erano,parte afame,e a freddo,parte con l'arme gli oppreße . Dulcigno,
e Margarita furono prefi viui, e tenagliati a pezzi a pezzi, e leloro offa brucia
te,e gettate al vento. Quafi nel medefimo tempo fi feppe, che i cauallieri Tĕpla
Templari
eftinti. ri,giàfoldati di Christo,accoftati co' Saracini fifuffero.Il perche quelli, che fipo
terono bauere in mano , furono tutti morti , e le loro facoltà affegnate , e donate
Hebrei cac
catidi Fia parte a 'cauallieri di Rodi,che poco auanti occupata queft'ifola baueuanos e par..
cia te ad altre nuoue religioni . Il Re Filippo di Francia ancora cacciò dal fuo regno
gli Hebrei con vna fola vefte indoſſo per vno , e lefacoltà loro tutte fi confiſcò,
per alcuni loromaleficij,& auaritia. Nè molto poi dopofù l'Imperatore Alber
to da Giouanifuo nepote ammazzato.Ilperche quafi tutte le città di Lõbardia
quelli per Signore fi elessero,che fi ritrouarono eſsere lor Capitani : coſi chiamas
Lombardia uano quelli, che di loro il gouerno baueuano.Et a quefto modo Verona bebbeper
impattoni
tifi delle Signori lafamiglia della Scala, Mantoua i Bonacofi,Padoua i Carrarefi. GliE
città per la fienfi erano già di qualche anno innanzi Signori di Ferrara, & in quefto tempo
more del
l'Imper, Al s'infignorirono di Modena.Carlo II. Re di Napoli nõ fifdegnò di dare adAZZO
berto . Marchefe da Efte Beatricefua figliuola per moglie.Ma Friſco ilfigliuolo in mo
do della nuoua madregna fifdegnò,che neprefe,e pofe ilpadreftefso in prigione,
e s'infignori di Ferrara,hauendo bauuto da'Venetiani aiuto per douer efpugnare
Azzo da il CaftelTealdo poftofulponte . Il Cardinal Pelagura , ch'era dal Papa ftato
FRte.
Venetiani mandato
ifcomuni- Bologna,non
lo ftato diaFerrara comando tofto a' Venetianifotto
fi impacciafsero . Ma perche ipena diſcomunica,che
Ferrarefi nel
defiderauano di
са .
reftarfoggetti alla Chiefa, fi affrettarono i Venetiani di prender quel caftello , e
notte,egiorno battagliando finalmente lo prefero. All'hora Frescoper vedicarfi
bruciò la metà di Ferrara, e le cafe di quelli particolarmente, chepareua, che a
cofe nuoue afpirafsero.Ma il popolo non passò molto, ch'egli ancora ſi vendicò:
perche tolte l'arme cacciarono Frefco di ftato , e fi diedero in potere de'Vene
tiani,dalli quali conosceuano poter essere egregiamente difefi.Di chefdegnato il
Legato Pelagura bandi contra Ferrarefi,& Venetiani la Croce.Intesa Clemen
tela contumaciade' Venetiani,e'lgran defiderio, ch'effi di regnare, e possedere
quelloftato haueano , gli ſcomunicò , e comandò ,che fussero tenuti per ferui,
douunque prefifufsero , e le loro facoltà faccheggiateper tutto . Per laqual cosa
essendo i Venetiani molto dati alla mercantia,e nella Francia, & in Inghilterra
ftrani dannifentirono . Mandò anch'il Papa altri Cardinali in Tofcana , che
tutta in armefi ritrouaua, perche comandaſſero a Roberto Duca di Calabria , a
Fioretini,e Lucchesi, & a gli altri popoli, che co quefti erano, che tofto dall'aße
Fiflola di dio di Pistoia partifsero . Tutti obbedirono fuori che i Fiorentini, ei Lucchesi, i
qualifurono perciò toftofcomunicati.MapartitoRobertò d'Italia,che nepaſsò'in
Auignone a vifitareilPapa,Piſtolefi, cheftachi della lugaguerrafi ritrouaut.
no, finalmětefi arrefero.IFioretini,e i Lucchesi bauuto in poter loro Piftoia,
fmatellarono,empirono lefofse,fi diuifero il territorio,reftò comunefolamente il
fito
PONT CLEMENTE V. 441

fito dellacittà,efi aftenero dalfangne de'cittadini.No passò molto, che i Fioren


tinicontragli accordi con Lucchesi patteggiati , cingendo difoffa, e di mura Pi.
ftoiaperfefoli la tennero . Et per bauer il paeſe d'ogni intorno ficuro , compra
rono su quel di Mugello Acciano Caftello degli vbaldini , e lo spianarono , &
edificarono giù nelpiano la Scarparia , come pochi anni prima in Valdarno Ca- Scarparia
felfraco, e S. Giouanni . All'hora fù mandato in Tofcana il Cardinal Napolio- corfo Do
ene Orfino,perche vi poneſſe concordia ,e quiete. Ma perche i Fiorentini , e i Luc- nati Fioren
chefi nonnefecero alcun conto , furono interdetti , e fcomunicati . Di chefde- tino.
Bigge
gnati i Fiorentinı ,aggrauarono di gran datij il clero loro . V'farono ancora que
afta crudeltà , chefecero morir Corfo Donati loro egregio , e buon cittadino , per
che haueßeprefa per moglie vnafigliuola di Vgoccione Faggiuoli , cofi grande
mentein odio la nobilitade baueano . Ma effi ritornarono poi pure in gratia del
Papa, per bauer aiutato il Legato Pelagura nel ricuperare Ferrara , e'l caftello
Tealdogià da Venetiani occupato efùnel MCCCIX . Nel qual anno eſſendo 1309.
Roberto
Ten morto Carlo II. Rè di Napoli ,fù Roberto il figliuolo mandato dal Papa apren fuccede a
derlacorona del regno . Venuto in Italia Roberto ,ſe ne venne in Bologna a ri Calo ij nel
di
Carre trouare Pelagura , dal quale bebbe in nome difanta Chiefa il gouerno di Ferra- Regno
Napoli.
ra, che ancora tumultuaua . Ma douendo eſſo paſſarne fubito in Napoli , vi la
fciò infuo luogo Diego della Ratta Catelano con vnáſquadra di caualli in guar
dia. Diego non potendo conparole , ne con minaccie tenerne il popolo di Fer
rara afreno , e quieto, cauò vn dì dalla rocca ifuoi caualli fopra Ferrarefi , da'
quali furono molti tagliati a pezzi . Anzi nepreſe Diego,& appiccò per lago
la vent'otto de' principali , che publicamente lafignoria degli Eftenfi defidera
uano. Nell'ifteßo tempo fù Henrico da Lucemburgo eletto da' Germani Impe- Henrico da
Luceburgo
dej ratore,e con quefta conditione confermato dal Papa, che douellefradue anni paf Impet.
farin Italia ad incoronarſi in Roma. Il che il Papafacea con penſiero , che do
ueffe la venuta dell'Imperatore eßere cagione di tenerne i principi, e i popoli d'1
talia afreno ,e quieti. L'Imperatore promettendo quanto il Papa volea,ne man
dòfubito ifuoi Oratori in Italia a far intendere , come egli andarebbe, & aFio
rentini Spetialmente , che li apparecchiaffero perfe, e per l'effercito fuo le ftan
ze,efi reftallero di trauagliare Aretini , come all'hora faceano . Fecero i Fioren
tini quefta riſpoſta ,che vn tanto Principe molto malefacea a penfar di douer me
narei Barbariin Italia, efsendo per ragione della dignità , ch'egli hauea dell'Im
perio , obligato a cacciarne , e difenfarla da i Barbari . E che quanto a gli Are
tinieffo li faceua peggio , poi che doueua fapere , " che queſti haueuano cacccia
ti i Guelfi loro cittadini fuori,che da vn'Imperatore ſi aſpettana , che ifùor
' vſcis
ticolfuofavore rimeffifussero. Vogliono , che Dante all'hora ciechii Fiorentini Fiorentin
chiamafse, perche hauessero cofi inettamente ad vn' Imperatore rifpofto . Ilche ciechi.
erafenza alcun dubbio alieniffimo da quella Republica, maffimamente douendo,
cofi gran Principe ,e con grosso essercito di corto in Italia nomicheuolmente ve Imp pala
in Italia.
aire . Le promefse del Re Roberto dauano animo a' Fiorentini , perche egli Guido To.
passando in Napoli , hauea promesso loro di douere eser a spada tratta difen •reggian
MarteooVi
.
bre della parte Guelfa . L'Imperatore fe n'entrò in Italia nelle campagne sconte,
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
442
di Turino , done hebbe quafi tutti i principali delle Città della Lombardia
incontra per honorarlo . Erano all'hora in Milano due famiglie principali , e
fattiofe , l'ona de' Torregiani , l'altra de' Visconti . Guido Torregiano erata.
po , ò Capitano (come all'hora diceuano ) de' Guelfi , e de ' Ghibellini Mat
teo vifconte . Dubitando Guido , che'l vifconte non proccuraffe la gratiadi
Henrico , fatto un'eſſercito ful Milaneſe accampò , per vedere (come eſſo di
·
ceua) chifarebbe contrafua voglia entrato in Milano . All'hora Maetto chia
mando infretta per meſſi Henrico, dicea chiamarlo in quella Città,che era il do
micilio dell'Imperio di Roma. S'accoftò dunque a Milano con lefue genti Hen
Milano in rico, eper eßerui pur all'hora il Torreggiano entrato , gran tumulti vifufcitò :
poter dell'- ma toftoli quetò con donare a Guido Torreggiano Vercelli , e far Matteo Vi
Imp. Hen
Lo. Sconti Capitano dellafua caualleria. Hauuto l'Imperatore Milano , bebbe tofio
quafi tutte l'altre Cittàfuori che Aleſſandria . Et hauendo in Milano preſala
• corona,cheferbando ilfolito coftume prender douea, ne aggrauò diſpeſa in mo.
do quel popolo, chefdegnato tolſe l'armi. I Todeſchi, che vedeano eſſere da am
be lefattionidella città tagliati a pezzi , fe n'entrarono dal borgo dentro . Et
effendo chiamati i capi dellefattioni, Galeazzo Viſconte,laſciando in cafaMat
theofuopadre,fe n'andò con gran compagnia difuoi parteggiani a ritrouar l'Im
Torregiani peratore,al quale diede ad intendere , che i Torreggiani, che la tirannide della
Milano. da città affettauano , baueuano queſto tumulto eccitato. Per la qual coſa riftringen.
fcacciati
dofi i Todeschi con la fattione Ghibellina cacciarono della città i Torreggiani,
che nellapiazza difanta Maria nuoua qualche refiftentiafaceuano,e che aper
fuafione di Guido tutti in Vercelli fi ricouerarono . Vogliono , che nemorifero
Lembar in da queftaparte preſſo a trenta, de' quali ne furono quattro dellafamiglia iſteſſa
all 'Imper.
tuita fi di: de' Torreggiani. Paßandone dopo quefto Henricofopra Cremonefi , e Crema
Hentico fchi , che haueano i Ghibellini cacciati,penfaua douere caftigarne grauemente i
Guelfi . Ma egli fi placò, quando vide, che Cremonefi liberamentefi diedero.In
Cremafù pjata qualche crudeltà, efùfpianata afatto la muraglia . Spauenta.
ti per questo i Parmeggiani , che a perfuafione di Gilberto da Correggio hauea.
no tolti i Roffi nella Città,cacciando tofto i Guelfi,il vicario dell'Imperatore ac
cettarono. Bresciani fi difenfarono alquanto :ma veggendofifieramente da Hen
rico battagliare,fe nefuggirono di notte alle montagne, elafciarono vacua la lo
ro città. Entrati all'hora i Tedeschi dentro da' fondamenti la muraglia abbatte
rono. Spauentati dalle calamità de' vicini i Mantouani, iVeronefi, i Vicentini,
i Padouani,i Triuigiani, i Venetiani malarono tofto a porfi nelle braccia di Hen
rico. I Piacentini anche effi, cacciato via Alberto Scoto Capitano de Guelfi,ac
.n
cettaronol'officiale dell'Imperatore. Raffettate a quefto modo le cofe della Lom
bardia , l'Imperatore Henrico accompagnato da Amideo Conte di Sauoia , è da
gli Oratori de' Piſani, e de Genovefiſe ne paſſò per quel di Piacenzain Genoua.

Doue poco appreffo giunfero gli Oratori di Roberto Re di Napoli, e di Fe deri
co Re di Sicilia , i primi fimulando l'amicitia con Henrico, ifecondifinceramen
te portandofi . Percioche haueua già Roberto mandato un fuo Marefcalco in
Toſcana con dua mila caualli , perche bifognando fauorifero i Fiorentini , ei
Luc
C LEMVENT E V.... 443
Lucchesi contral'Imperatore. Mal'Imperatore venendone per barca in Pifa Cagioni,
colfuo effercito terreftre,che mandò àuanti, fece a Lucchefi di molti danni . Ho che moffe
Clemen .
volutofin qui quefti flagelli d'Italia narrare , perche alcuni ne danno.a Clemen- to t
te V. a tat
te la colpa, chefpinfe Henrico a venire in Italia con vn eſſercito . Alcuni altri paffar Hen
KICO
feriuono, che Clemente a buon zelo ilfaceffe, e per bene della mifera Italia , do- coeffercito
ue ogni di non folamente in ogni città : ma in ogni picciolo caftello grandi occa- in Italia.
fionififaceano . Si tagliauano i cittadiniſteſſi l'on l'altro a pezzi ,ſiſcannawa
no i vecchi,fi sbatteuano per le mura i fanciulli, ne ſi vedea a tante crudeltà co
mefifuffepotuto impor fine. Il perche piatque a Glemente (comefcriue Home
ro) che vnfolo il Principefufse, ilquale di tutti gl'altri giudicafse . Hora vol Henrico
festo verfo Roma Henrico , mandò con cinquecento caualli auanti Lodouico figli- Imp in Ro
uolo del Conte di Sauoia,ilquale allogiando con Stefano Colonna non molto lun- nato
ma , ecoro.
da tre
gi dal palagio di Laterano, pofe in granfpauento lafattione Orfina. Venne He- Cardinalı,
102 rico prima in Viterbo , poi in Roma , douefùda tutto il popolo , che gli vfcl in
d contra, cortefiffimamente riceuuto . Fùqui incoronato da tre Cardinali, e sfor
Ju Zòi Romani agiurare quello, che egliloro fecondo che fi fuole coftumare)pro Tumulto
‫ هللا‬pofe . Efece a tutti i principali della città vnfontuofo conuito ,nel qualegli Or- diRoma per
finifolinofurono.E perche in tantafefta no nafceffe qualche tumulto ,furono po- neind'vapofitio
tri
fti ne' teatri , nelle Therme , ene gli altri luoghi forti molti foldati in guardia.tuto.
Con le quali guardie tanto ardimento prefe , che non fi reftò d'imporre, e di fare
fcotere dalpopolo vn'infolito iributo . Diche nacque tumulto , e fi ritirarono
tutti cofi dell' ona,come dell'altrafattione con gl'Orfini , che haueano i lor pala
‫ار‬ gi preffo al Teuere , e'lponte fant'Angelo con buone guardie fortificati . `Sde
Henrico
gnato all'hora l'Imperatore chiamò dalle galere in Roma i Balestrieri mandati Imp. fac
da Pifani, ma queſti furono da Giouannifratel del Re Roberto, che hauea anch'- ciato di
eglifotto l'Auentino lefuegenti nauali pofte , e chefi ritrouò loro di în fubito Roma.
Jopra, voltifacilmente in fuga . Dopo questo Giouanni ponendo dentro la città 1:11
lafuacaualleria, con l'aiuto c'hebbe da Romani ,sforzò l'Imperator ad andarfe
ne a Tiuoli . Si parti ancora Giouanni di Roma per ordine de Cardinali , e la
fciò quieta la città . Henrico fece la via di Perugia , e giunto in Arezzo , ha
uendo citato Roberto, perche non comparfe, il priuò del regno . Ma quefto atto
nonfù da Clemente approuato , per non effer fatto in loco ficuro , nè da perſona,
acuitoccafse di farlo , perche dicena appartenere propriamente al Pontefice il
dare, e'l torre il regno di amendue le Sicilie . Partito Henrico da Arezzo paf
sofoprai Fiorentini, e i Lucchefi amici del Re Roberto . Ma non potendo altro
di malefar loro, prefe Poggibonzi, e lofortificò , e mosse fopra i Senefi laguer.
ra, perche troppo fearfa , e malignamente li dessero le vettouaglie . Ma infer
matofife ne passò a ' bagni di Macerata, dalli quali più debole, e più indifpofto ,
cheprima, à Buonconuento fi ritornò . Doue alcuni di appreſſo mori non senza Henrico
fofpitione di veleno , che gli hauefsero i Fiorentini fatto dare da vn certofrate , Impore
che con groffi premijfubornarono, perche nel darli ilfacramento della Euchari. di veneno.
ftia, come alcuni vogliono , l'auelenaſſe . I Piſani morto l'Imperatore dubitan. Vgoccione
do della potentia de' Fiorentini ,fecero lor capitano , e Signor Vgoccione Faggi- Fagiuota.
uula,
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
444
Hola, il qualpoco appresso aiutato dalla cauallaria, che foleua militar con Hen
Fico, vinfe, efoggiogò i Lucchesi, e lor tolfe vna parte delcontado. Clementedi
più delle altre calamità,che la mifera Italiafofferiua,intefo l'incendio della chie
fa di Laterano, grandementefe ne dolfe , e ne mandò vn certo danaio al clero , e
popolo di Roma, perche rifcarcissero il danno di quefta Chiefa , benche tanta ca
restia ditutte le cofe questo anno fusse , che mancò ancor’alle genti il danaro per
comprar da mangiare, e da bere . Le quali calamità, e la gran pefte , chefùper
tutto, da molti eccliffi del Sole, e comete, che fi videro, furono fignificate . Cle
mente hauendo già volto l'animo a raffettar le cofe dello ftato della Chieſa , in
tre ordinationi che fece , creò molti Cardinali perfone di gran bontà , & in tre
diuerfi Concilij, che in varij tempi, eluoghi celebrò , molte coſe matura , epru
dentemente inftitui Perche egli, come ſi è già detto, caftigò , e domò lafetta di
Templari
eftinti. Dolcigno, tolfe via i Templari, ch'erano in grandi errori traſcorfi , & haueano
negato Chrifto, e diede le loro facoltà a'foldati di Rodi, & oftò medefimamente
alRe di Francia, che li chiedeua alcune cofe meno che bonefte, percioche diman
daua,che fuſse condannato Bonifacio, & aſſoluto Nogaretio, é Sciarra. La pri
ma cosa non ottenne egli giamai . La feconda finalmente ottenne , promettendo
Nogaretio di douere in luogo di penitentia andarne contra i Saracini,laqual im
prefa oltre modo Clemente defideraua, come fipuò da'fuoi Concilij vedere.Egli
approuò i miracoli di Celeftino V. e lo canonizò , e pofe nel numero de Santi,
Celeftino •
canonniza chiamandolo Pietro confefsore . Nel Concilio di Vienna publicò il libro del
to. poi da varie infermità ,
Clementi le Clementine , ch'egli compofto haueua . Trauagliato
ne. bora di difenteria, hora del dolor de' fianchi, e diftomaco, morì finalmente a’20.
d'Aprile in capo di otto anni, diecimefi, e quindeci giorni, da che hauuto il Põ
teficato haueua . Vacò lafede due anni, tre mefi, e dicifette giornis perche non
Sapeuano i Cardinali rifsoluere, chi eleggere fi douefsero .

Creo quefto Pontefice in tre ordinationi vintiquattro Cardinali,cioè otto Veſco


ui, noue preti, fette Diaconi, che furono.
Zug
27.

Pietro Cappella Francefe, e Vefcouo di Tolofa prete card. di S .... poi Vefcouo
ab,

card. Tofcolano.
Bertrando de' Bordi Francefe Vefc. card. Albano.
Berengario di Stedella Francefe, Vefcouo Vetrienfe, prete card. di S... poiVe
1 fcouo card. Prenestino.
Arnaldo Faltuerio da Cantalupo Francefe, Arciuefcouo di Bordeo, prete card.di
S. Marcellino.
Macftrofra Tomafo Serfio Inglefe , dell'ordine de' Predicatori , prete card. di
S. Sabina.
Maeftro fra Nicolò Farigola Francefe, dell'ordine de Predicatori, prete card.di
S. Eufebio.
Arnaldo Felguerio Francefe, Arciuefcouò d'Arli, Vefc. card. Sabino.
Don. Arnaldo Nouello Francefe , Monaco di S. Benedetto Ciftercienfe, prete
card. di S. Prifca.
Arnaldo.... Francefe, Arciuefcouo Aquenfe card. Albano.
Guglielmo da Mandagofo Francefces Veſcouo d' Auignone , card. Prenestino
Gia
POKE CLEMENTE V. 445

Giacomo da Oftia Franceſe, prete card. poi Veſcouo card . Portuenfe.


Iconunde Arnaldo d' Anxio Frencefe, Vefcouo di Poiter prete card. Sabino.
Maeftro frà Guglielmo di Baiona, diocefe di Tolofa, Francefe , dell'ordine de i
Predicatori, prete card . di S. Cecilia.
Maeftro fra Vitale da Furno, Francefe,dell'ordine de' Minori,prete, card.de' SS.
Silueftro, e Martino in Monti del tit. di Equitio.
Heco Michiel da Boco, Francefe, prete card . di S....
grark
aph Don Pietro Francefe,monaco di 5. Benedetto,Abbate in S. Seuero prete card...
o e co.
D Stefano... Francefe , Diacon card.d ' SS . Sergio, e Bac
ರನ್ನದ
Zo Guglielmo d'Artuforti Francefe, Diacono cardi di S. Maria in Cofmedin.
Arnaldo da Pelagrua Guafcone , Nipote del Papa , diacono card. di S. Maria in
anbut Portico.
coleman
Raimondo del Goth , Guafcone , Nipote del Papa , diacono card. di S. Maria
nuoua.
Don Pietro d'Arnaldo, monaco di San Benedetto, Guafcone, diacono card. poi
h prete card. di S. Stefano in Celio monte, & vicecancellario.
Raimondo di Guglielmo da Fargo di Bordegaglia Guaſcone , Nipote del Papa ,
diacono card. di S....
eSan
Bernardo da Garo di Borgogna , Guafcone , Nipote del Papa , diacono card. di
S. Euftachio.
Guglielmo Tefta, Francefe, diacono card....

Nonfü minore difcordia fragli elettori dell'Imperio , dopo la morte di Hen


rico, perche altri haurebbono voluto Lodouico di Rauiera , altri Federico d'Au
Atria: I quali due Principi vennero in campagna armati , efacendo fatto d'arme
fù Federico vinto, e montò perciò in tanta arrogantia, e ſuperbia Lodouico , che
Senza aspettarne altramente l'autorità della Chiefa Romana , fi fece chiamar
Imperatore, efauori talmente i Visconti nella Lombardia, che di Milano s'infi
gnorirono,perch'eglipiù ficuramente hauesse potuto passare in Roma ariceuerui Difcordia
gli
tori dell
la corona d'oro,comefi coftumana . All'hora i Tofcani tutti , e fpecialmente i for
Guelfi incominciarono a temere,perche bene antiuedeuano : che l'Imperatore Lo. Imperio.
Lodouico
douico colfauore de' Visconti, e di Vguccione Faggiuoli, ch'era ſignor di Piſa , e Bau tolm.
di Lucca , haurebbe in breue voluto riporfi nelle ragioni dell'Imperio . Per la per.
qualcofa,e con promesse , e con doni traßero al fauor loro Guidone Pietramala 6
Vefcour, e fignore d'Arezzo , e Filippo Principe di Taranto , e fratella del Re
Roberto percioche molto in quel tempo Filippo, & in cauallaria , e nella difci.
& plina militare valeua.
ANNOTATIONE.
3
ClementeV.confermò le leggi fopra la creatione del Pontefice fatte da Greg.
X. & v'aggiunfe ancora, ò fuppli alcune cofe nel concilio di Vienna,lequal io ho
annotate qui fopra , e furono poi da Giouanni XXII . nel primo libro dalle cle
mentine nel terzo titolo de Elect. & electi poteft.nel cap. ne Romani Pontificis ,
registrate. Finalmente Clemente VI . fece la bolla della moderatione della legge
del mangiare de' Cardinali nel cor claue , che nel libro cerimoniale è fcritta .
Delle qual cofe tutte ho io affai di lungo ragionato ne' libri , che ho fcritto della
varia creatione del Pontefice .
Mo
INA E T
446 PLAT DELL VITE DE PON .

Modo di creare li Pontefici Romani.

Hora mi piacefar noto breuemete il modo con chefogliono i Pontefici Roma


ni effer eletti, accioche nulla manchi, che defiar poffi il diligente lettore. E adun.
que in quefto modo . Entrati i padri nel conclaue,tutto ilfeguente giorno intiero
confumano informar leggi fommamente neceffarie alla incorrotta , &intiera
amminiftratione , e gouerno del Romano Pontefice . Alle quali qualunque de'
padri congiuramento , epromiffione a Dio premette di obbedire , s'eglifatto fa
rà Pontefice. Fornite quefte cofe affegnano alla congregatione il giorno termi.
nato , nel qual ballottar fi debbe : la mattina del quale tutti i padri veftiti di
vefie lunghe aperte dinanzi , che croccie chiamano , vengono nella capella, doue
fiferba il corpo di Chrifto . Iui celebrano la meffa dello Spirito Santo , laqual
fornita , tutti fi acconciano nelli loro luoghi per le fedie . Quelli , i quali al
cuno di loro vuole eleggere , lo fcriuono in vna cedula di carta , eferrata , la
fegnano con ilfuo anello.Dipoi tre dei padri,cioè il decano de' preti , che è il pri
mo Cardinale, i due primi Diaconi afcendono all'altare , e pigliano il calice,
col quale quelgiorno fibi celebrato, e lo pongono in mezo dell'altare , prefenti
tutti i guardiani , egli aftanti a questo . Fatte queste cofe , con l'ifteffo ordine li
vanno tuttigli altri padri , & inginocchiati innanzi all'altare , ciafcuno pone
nel calice lafua cartafignata . Ciò da tuttifatto , vno di quelli tre detti innan
zi, effo calice innalzato, lo moftra a quelli che nel luogo più inferiorefeggono ,
ftando inpiedi nel mezo delle fedie , doue poſſono eſſer non folamente veduti ma
etiandio vditi dalli circoftanti, e numeranofubito le carte , delle quali poi che il
numero fi accorda , ogn'vna d'effe carte è dal Decano aperta , e la dà al diacono
vicino da effer letta, e con alta voce pronontiata , ciafeuno de' padri tenendo in
mano la carta , e bollettino di quelli, che qualunque hà nellafua cartella di pro
pria mano notato . Ma niuno per la coftitutione d'Aleſſandro III. puole eßer
tenuto Papa, fe hauuto non haurà i voti di due terzi delli Cardinali . Ilqual
numerofe per li bollettini è adempito , all'hora il Pontifice è creato , fe non,
è in libertà di qualunque de' padri eleggere a voce chi vorrà , non eſsendo
Stato eletto quel da lui fcritto . Ilqual modo di elettione, accesso, cioè giunta è
chiamato . Rare volte alcuno è eletto per bolletini,ma bene con quefto aggiun
gerui le voci l'opra viene ad esser compita . E ancora vn'altro modo di Creare il
Pontefice, detto per adoratione, e quefto è , quando due parti delli Cardinali non
afpettano lofcrutinio, ma quafi à voce di tutti, e di comun confenfo, qualch'vno
delli Cardinalifalutano in Pontefice Romano , e lo adorano . In quefto modo Giu
lio III. Marcello II. & Paolo IV .furono creati,e fatti.

0:
GIO
GIOVANNI XXI. 447

CIOVANNI XXI. DETTO XXII . PONT.

CXCVII. Creato del 1316. a'17.

d'Agolto .

IOVANNI XXII . chiamato prima Giacobo Ca


turcenfe , effendo Vefcovo di Porto , dopo vna lunga
contefa di 23.Cardinali,fù a'cinque di Settembre crea
to nella Città di Lione Pontefice , e fù nella Chiefa ca
tedrale di questa Città incoronato . Poi fe ne venne
in Auignone con la corte , e nelle quattro tempora del
l'Auuento creò otto Cardinali ,fra li quali fù vno Gia
cobo Caturcenfe figliuolo di fua forella, e Giouanni Gae
tano vn'altro della famiglia Orfina , e che hebbe il ti
tolo di S.Theodoro . Canonizò , e fecefanto confeffore Lodouico Vefcovo di To
lofa, figliuolo già di Carlo Re di Sicilia . Sono alcuni però , che come fi è detto
difopra , quefto a Bonifacio VIII. attribuiscono . Quefto Pontefice forzò Vgo
nevefcouo Caturcenfe a lasciare il vescouato , e'l facerdotio, & a viuere priua
to , priuandolo di tutte l'infegne della prelatura . E priuatolo a quefto modo , e
digradatolo in potere della corte fecolare il diede , perche lo face c crudelmente Tolofa fat
morire ,per bauer congiurato contra il Pontefice . Fece Arciuefcouato la chie- a Metropo
fa, ch'eßo oltre modo amaua, ondefè Città fei caftella ,che questa chiesa haueua , ii.
perche l'Arciuefcono di Tolofa haueße i fuo fffraganei . Attribui anch'all'
Arciuefconato di Narbona la dioceſe Limofa, & l'Abbatia di S.Pontio . Era il
Pontefice cofi auido di cofe nuoue, che i femplici vefconati in due diuideua, e due
tal volta in vn folo vnius. Iuftitui anche nuoue dignità , e nuovi collegij nelle
Chiefe , e ne trasferì ancor in nuoua forma alcuni de gli antichi . In questo fi
moftrò egli afai grato , che confermò le clementine , e comandò , che per tutti
gli ftuly publicamente fi leggeſero. RiduȚe in miglior forma l'ordine de' Gra
dimontefi , che per le fattioni d'alcuni cattini affai macchiato , e deterio
rato
GTi
448 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

rato era . Troncò tutte le cofe , che all'ordine noceuano , e vi aggiunse alcune
inftitutioniper lo compimento della religione. Amaua molto la chiesa di Sara
aragofa di gofa in Spagna , e la fece perciò Metropolitana, affegnandole cinque chiefe de
..opoli. le vndici Catedrali, ch'erano ad Aragonafoggette . Iftitul vn nuouo ordine di
Chrifto. difoldati di Christo , perche in Portogallo a' Saracini della Granata , e dell' Afri
Militia
cafi opponeßero . La Granata , che da gli antichi fù chiamata Betica , fù dal
grano del croco, del quale quella parte della Spagna abbonda, a quel modo det.
ta . Il capo di quefta militia ordinata dal Papafù in Marino , terra della dio.
cefe Siluenfe,efurono a quefto ordine con aßentimento del Re di Portogallo con
ceffitutti i beni de' Templarij , accioche haueffero più comodamente potuto al
la militia di Chrifto vacare . Il capo , e cenfore lorofù l'Abbate del monafterio
dell'ordine Alcofiano di Ciftello nella diocefi di Lisbona , ilqual baueua ampia
facoltà di accettare, e caſſar afuo modo ifoldati . Dopo quefto il Papa canoni
zò due Tomafi, l'vno vefcouo Herfredenſe, e perfona nobile, dotta, d'eccellenti
Tomalo di coftumi , e di miracoli illuftres l'altro fù Tomaſo d'Aquino dell'ordine de' Pre
Aquino ca
monizato dicatori,e dottor eccellentiffimo, della cui vita, eſcritti ſi è ragionato alſuo luo
go difopra . Fatti poi nellafecondafua ordinatione, che fù nel 1 322.fette Car
dinali ,fece tofto vn'editto, e dichiarò heretici tutti quelli,che affermauano ,non
hauer Chrifto, & i difcepoli fuoi hauuto cofa alcuna priuata. E di più pensò an
cora, chefuffeberetico, chiunque affermato haueffe, che non poteffero i difcepo
li di Cbrifto liberamente vendere, donare, teftare , acquiſtare , perche entrando
nella religione ponganofe fteffi in altrui arbitrio . Onde ne nafce, che iferui non
afe, ma a loro Signori acquiftino, e quel che acquistato prima hanno , per ordi
ne, & volontà del padrone donino a poueri. Eglifcriffe per tutti gliſtudij pu -
blici, ne' quali queſte inftitutioni mandò , che non doueßero più di cofe fimile di
Sputare . Condannò ancora, e riprouò vna certaglofa difra Pietro dell'ordine
de' Minori, ilquale animaua vn certo conuento del terzo ordine ad imitar la po
uertà di Chrifto: onde molti condannati , & abbruciati furono. E creò poi dieci
Cardinali,nel numero de' quali fù Giouonni Colonna, efra Matteo Orfino dell'or
dine de'Predicatori.Mentre che il Papa era in quefte cofe occupato,fù l'esercito
di Fiorenza preffo a Monte Catino vinto da Vguccione Faggiuola in battaglia .
Manonpotendo più i Lucchesi la tirannide di Vguccione foffrire,tolta la occafio
ne cacciarono di Lucca Neri il figliuolo , che hauea pofto in prigione Caftruc
cioperfona nobile , e valorofa , e lo voleua far morireper la preda già tolta a
nemici.Cacciato Neri di Lucca, ne andò toŝto a concitare ilpadre contra i Luc
chefi . Manon più toftofù Vguccione fuori di Pifa , che li chiusero i Pifanile
porte della Città; Si che egli fe ne fuggì col figliuolo da i Signori Malaſpini .
Et hauendo più volte tentato in vano il ritorno in Lucca , ſe ne passò final
dak ku

Cruccio mente per ordine del Papa alla patria fua in Romagna . Et a quefto modo da
Bo

Caftracani, vnafuprem a calamità montò Caftruccio ad vna fomma felicità; perche dalla
prigione fù da i Lucchesi menato a prendere la bacchetta , e la Signoria di lo.
ro . Intendendo il Papa , che gli Eftenfi cacciato via il prefidio Ecclefiaftico
fifaßero infignoriti di Ferrara, e livifconti col fauore di Lo douico Bauaro fi
fule
GIOVANNI XXII. 449
fufero fatti Signori di Milano , lafciando per vn'altra volta (come effo dice
ua) gli Eftenfi , ſopra i Visconti fi volfe , e gli scomunicò , benche più degno
contra Lodouico moftraffe , che il titolo dell'Imperio vfurpato fi haueua , che
non contra i Visconti , che occupato Milano haueffero . Nel medefimo tempo i
Ghibellini in Genoua furono da i Guelfi della medefima città cacciati fuori con
l'aiuto del Re Roberto , nelle braccia del quale baueuano quella città ripofta .
Et ſe ne paſſarono quelli Ghibellini afchiere in Sauona fopra i quali passò an
che Roberto, mentre andaua in Francia , & infieme con Sauonefifteffi in pote
re fuo li ridusse, e li trattò vn tempo male . Il Papa, che vedeua cfsere i Guelfi
per tutta Italia oppreffi , vi mandò Carlo Conte di Valois , e fratello di Filippo
Redi Francia,perche in fauore de'Guelfi fi oprafse, e di quelli Specialmente, che
in Vercelli fi erano co' Torreggiani di quel luogo infignoriti . Ma prima che
Carlo venisse , Galeazzo Visconte per ordine di Lodouico cacciò di Vercelli i
Torreggiani , e ridusse in fuo potere quella Città . Non molto poi fi infignori
Caftruccio di Pistoia , come haueua poco auanti fatto Guido Pietramala di cit
tà di Caftello contra voglia de' Fiorentini . Castruccio confidando nel fauore
di Galeazzo Visconte, che gli haueua mandato Azzo il figliuolo con mille cin
quecento foldati , passò fopra i Fiorentini , e gli rinfe , e perfeguitò fino alla Guido
tramalaPie
.
muraglia di Fiorenza . Vedendo il Pontefice , che Lodouico Bauaro era l'ori- Cortona
fatta città.
gine , e l'autore di tutte queste calamità , folennemente lo ifcomunicò , & inter- Nicclo da
difse, e priuò del facerdotio Guido Pietramala dapoi che la città di Caftello fe
Pa (Ter no
occupò . E diuidendo la Chiefa di Cortona da quella d'Arezzo , la fece città, Buonacof.
creandoui Giouanni da Viterbo Vefcouo . In questo Nicolò da Efte Signore di .
Ferrara col fauore di Passerino Buonacofso tiranno di Mantoua , che hauea po
co auanti prefo la forella per moglie , occupò a forza Argenta terra della
Chiefa di Rauenna . Quefti due Signori anch'vnite le lor forze infieme fopra i
Bolognesi andarono . Ma furono con lor gran danno da Beltrando Capitano
dell'efsercito Ecclefiaftico vinti , epoco appresso ancor dal Pontefice ifcomuni
cati . Fù di più interdetta Ferrara , fin chefi reftituisse Argenta alla Chiefa.
In quefto tempo Castruccio talmente trauagliaua i Fiorentini , a' quali baue
na tolto Segna , e da questo luogo correua del continuo lor fopra che
defperato questo popolo , chiamò in fuo aiuto il Re Roberto , e lo fece fuo Si Logoutco
gnore . All'hora il Papa mandò tofto Giouanni Orfino in Italia , perche ani- Bauaro.
masse i Fiorentini , e tutti i Guelfi d'Italia contra il Bauaro , che paſsaua con Imp.in
lia.
Ita
grossa efsercito l'Alpi . Lodouico Bauaro entrato in Italia a' prieghi de' Ghi
bellini fe ne venneprima in Milano . Et hauendoui prefa la corona del fer
ro, Perche haueua bifogno di danari , incominciò a farne efsattione dal po Visconti
polo · E.perche Galeazzo vi oftaua , pofti tutti i Visconti prigioni , elefse ven- impreg :
nati da Lo
tique ztro cittadini , che gouernassero la Republica , dando de'fuoi germani vn douico Ba
uaro
capo per ilgouerno della città . Mofso poi il Bauaro da i prieghi di Caftruccio, Imp. Lo do
mentre era in Lucca , doue fù honoreuolmente riceuuto , liberò tutti i visconti, uico
Part endo poi di Lucca fù da Caftruccio con mille cinquecento caualli accom- Imp. ecoto
nato in Ro
payiz ato , e fe ne venne in Roma , doue fù in Laterano per volontà del cléro , e ma.
Ff popole
A
PLATIN DELLE VITE DE PONT.
450
popolo di Roma da Stefano Colonna incoronato . Gouernauano all'hora la città
due gentilhuomini Romani, che gl'Imperatori loro Vicarij chiamauano . Perche
adunque fi ritrouaua in quefto tempo Nicolò di Conti affente , Stefano Colonna
fuo collegafece quefto attodella incoronatione.Dopo chefi vide il Bauaro inco
ronato,creò toto Pontefice per opporlo a Giouanni, vn certo Pietro da Corbara
del contado di Rieti ,e frate de' Minori, cheſe ben era baſsamente nato, era non
dimeno dotto,e molto atto a negotij.Coſtui hebbe prima moglie, e benche ella ne
, Fù que.
Scifma 25. riclamaſſe,e non voleſſe, entrò nõdimeno nella religione di S.Franceſco
nellaRom: to Antipapa chiamato Nicola V.e come vero Vicario di Chriſto dall'Imperato
Cardinali , e Veſcoui tuttiperſone a luifr
na
Nicola V,, re,e da ifuoifeguaci adorato . Creò e
Chiefa
Antipapa. mili . In quefto hauendo la caualleria Francefe , che era restata a feruigio de
Fiorentini, prefa di notte a tradimento Piftoia, fù cagione, che partiſſe tofto da
Roma Caftruccio , & vnite lefue genti con quelle de' Viscontiſe ne andaßepri
ma in Pifa,poi in Lucca . Epaſſatone poiſopra Pistoia tenne vn buon tempo af
fediata quefta città,la quale hebbe finalmente afame. Il Bauaro fegui colfuo ef
fercito Caftruccio, e lasciato ilfuo Antipapa in Viterbo , passòfopra Fiorenza, e
l'haurebbeforfe pigliata,fe Caftruccio morto in quefto non fuſſe d'vna infermità,
che egli co' fuoi tanti, e cofi fatti trauagli contrafse . Dimenticato il Bauaro de'
feruigij da coftui riceuuti , cacciò di Pifa,e di Lucca i figliuoli,mentre che eſſian
danano quefte loro cittàfortificando. Morendo ancor in queſto tempo Galeazzo
Visconte,fi ricouerarono i figliuoli col Bauaro , pregandolo , che hauesse voluto
nella lor patria riporli , che eſſi vn gran danaio dato gli haurebbono , il Bawa
ro, che era afsai auido di danari, ne rimandò Azzo in Milano , e fi ritenne ſeco
Marco il fratello, finche il danaio hauesse . Lafciò poi in Piſa l'Antipapa , e
Marco Visconte, e fe ne andò in Milano per paſsåre in Germania ;ma non fù nella
Marco V città riceuuto da Azzo , che delle ingiurie difuo parte fi ricordaua.7foldati Te
fconte .
defchi,cheguardavano Marco Vifcente in Toscana, che per oftaggiose ficurtà del
promesso danaio presso loro era, conofcendo il molto valore di lui, lo crearono ler
Capitano . Et egli tofto , cedendoli ifoldati di Caftruccio la rocca, fi infigneri di
Lucca . Ma non molto poi pentiti quefti foldati Tedeschi ritrouandofi Marco
Lucca ven aßente, venderono la città di Lucca ad vn Genouefe di cafa Spinola 3 ilquale va
dura a vn leua molto in mare . Efsendofene ritornato il Bauaro in Germania fenza con
Spiar la Ge chiudere cofa di quelle, che all'Imperio toccauano , Bonifacio Conte Pifano cre
nouefc.
dendo fare a Giouanni Pontefice vn gran feruigio, menò in Aungnone l'Anti
papa ilquale pofto in vna prigione vi mori . Veggendofi all'hora il Papa di
due gran penfieri libero , che erano l'Antipapa tolto dal mondo , e'l Bauaro
Nicola An vfcito d'Italia , ad iftantia del Re di Francia fece bandire la crociata contra i
papa mo- Saracini, imponendo le decime, le quali daua al Re Filippo ifteſso per queſta im
e ia . pri prefa . Haueuano in questo i Fiorentini prefa Lucca , ma ne furono tofto cat.
gione
Cociata ciati da i foldati del Re di Boemia, ch ' erano ftati chiamati in Italia da' Brefcia.
badia
tra con ni contra Bergamafchi , e'l Legato del Papa ſe n'era poi feruito in prendere
iSaraci
ni. Parma , Modena , e Reggio . Questo Legato confederatofi con Giouanni Redi

Boemia,mutà di vnfubito lafaccia dellefolitefattioni d'Italia. Percioche quel


li,che
GIOVANNI XXII.: 45 %

li,ch'erano amici, e confederati del Papa, e del Re di Boemia,erano tofto nemi Nuoueft
cidel Re Roberto, e de' Fiorentini,ſenza altramentefarfi più mentione de'Guel, tioniin
lia. Itá
fi, ò de' Ghibellini . Maftino dalla Scalafignor di Verona , Filippo a Gonzago
Signore di Mantoua , i Carrarefifignori di Padoua segli Eftenfi fignori di Fer
rarafe ftrinfero col Re Ruberto, e i Fiorentini, che aiuto n'hebbero , prefero Pi
Aloia , benche alcuni cittadini ifteffi le porte apriffero . In questai Marchefi da
Eftepregati iftantemente da Ferraréfi, refero Argenta alla Chiefa di Rauenna ,
efurono dall'interdetto affoluti . Má con l'aiuto de Signori della Scala aſſedia
rono il caftello di S. Felice si quel di Modena. Maſopragiungendoui Carlo,figli
uolo del kè di Boémia , è Manfredo Pio , fignore di Carpi, che fi erano , infieme
confederati, vifecero battaglia, e vinfero, e vifurono da ottocento foldati della
parte contraria morti, e fatti molti nobili prigione , fra i quali nefù vno Nicolò
= da Efe fratello del Marchefe Rinaldo . Moffo il Legato Apoftolico , ch'era in
= Bologma, da quefta occafione, fece à vn tratto vngroſſo essercito , del qualefece Signori di
Romagna.
Capitani Galeotto Malateſta d'Arimini, Franceſco Ordelaffo da Forli , Riccar Ferrata cos
do Manfredo da Faenza , & Hoftafio Polentano da Rouenna , eli mandofopra batua d
Ferrara . Tutti quefti fi erano poco auanti delle loro città infignoriti , eTendo- legenti
Papa del
ne prima folamente Capitani . Eraftato preſo il luogo di S. Antonio , e fi com
i battena fieramente Ferrara , quando fopragiungendo il foccorfo di Filippino
Gonzaga, di Maftino dalla Scala, e di vbertino da Carrara, diede animo a Fer- Rotta data
da Fer à ch
rarefidi douere vſcire ſopra il nemico . Vſcirono adunque , e ne pofero gli au- a:lo efter i
uerfarij inrotta, e quafi tutti i Capitani della parte, contraria fecero prigioni. Il todei Papa.
Conte di Romagna, chefu vno de' prigioni,fù poi con Nicolò da Efte cambiato.
Gli altri nefurnno lasciati via liberi con quefta conditione, che non doueſſero più Rinaldo da
= prendere contra gli Eftenfi l'arme . Gonfio Rinaldo da Efte per queſta vittoria Fate Mar
passòfopra il contado di Bologna, e poftoui ogni cosa a facco , poco mancò , che Ferra
che tadi
ancor la cittànon prendeffe . Sperauano i Bolognesi, che doueffe il Re di Boemia
venire in foccorfo del Legato , quando s'intefe , che hauefse Maftino dalla Scala
prefa Brefcia, e Bergamo a patti , e che entrato Azzo Visconte in Pauia vi ba
uefse occzapata la rocca . Per quefta cagione adunque lafciando il Re di Boemia
il camino chefaceua,& ilfigliuolo in Parma ,fe ne passò efso con vna parte del
legenti in Pauia . E parendoli di non poter fire danno alcuno alle trinciere del
Visconte, andò a dare il guasto nel contalo di Milano . E poi fenza hauerefat
to cofa d'importanza , in Parmafi ritornò , doue hebbe anch'auifo , che haueffe
Americo figliuolo di Caftruccio col fauore de gli amici ricuperata Lucca.Si com
batteua nondimeno la rocca, laquale bauendone il Re vn gran danaio hauuto , á
Lucchefi ad Americo la refe , con penfiero di ritornarfene tofto in Germa
nia, Stanco già dallefattioni d'Italia . Percioche prefa i Visconti la rocca di Pa
uia, ampliauano mirabilmente le forze loro . Lafciandone adunque in Mode
na, in Reggio le guardie di Tedeschi, e raccomandata Parma a Marfiglio ,
Pietro de Roffi,fe në ritornò în Germania, promettendo douerefubito con mag- Bologuefi
ripongono
giore effercito ritornare . Partito il Re, i Bolognefi con l'aiuto de' Fiorentini, in libera .
Ff.2 Mar
·
452 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Marchefe da Efte cacciarono via il Legato,e ſi ripoſero in libertà,hauendo e nel


la città, e nel contado tagliata la guardia ecclefiaftica a pezzi . Il Legato , che
abbandonato,e deferto in Italia fi vide ,fe ne andò in Auignone nel 1334. Nel
qual tepo nella medefima città Papa Giovanni mori nel 90. anno della etàfuat
nel XIX. anno, e IV. mefe delfuo Ponteficato a' quattro di Decembre,lasciando
tanta copia d'oro, quanta mai Pontefice auanti alui ne lafciafse . Fù nella Chie
fa Cathedrale con fontuofa pompa fepolto . Scriuono alcuni, che Pietro da Mur
Gentile da ronegià Papa,fuſse da quefto Pontefice canonizato , e nel çatalogo de fantipo.
Fuligno fose che Gentile da Fuligno , e Dino Fiorentino eccellenti medici fuſſero dalaj
Dino Fio- molto honorati, e premiati. Perche fu tenuto grade amatore delle perſone dotte
rentino,
Creò quefto Pontefice in quattro ordinationi ventiſette Cardinali , decidotto
preti,e noue Diaconi, de i quali ne fece poi noue Vefcrui, che furono.
Bernardo da Caftagneto, e Vefcouo di Albi ; poi Veſcouo Portuenfe, e di fan
ta Ruffina.
Giacomo di Via Caturcenfe, nipote del Papa, Vefcouo d'Auignone , prete card.
di S. Giouanni, e Paolo, di Pammachio.
Ganzellino di Giouanni d'Offa Caturcenfe ,nipote del Papa, prete card.di S.Pie
: tro, e Marceilino.
Pietro da Areblato, Francefe, prete card.de' SS. Gabinio, e Sufanna,prete card
di S. Marcello.
Rainaldo Loperta da Albo facco, Francefe, Arciuefcouo Bituricenfe prete card .
e poi Vefcouo card. Oftienfe , e Veliterno , detto volgarmente il card. Petra
goricenfe.
Maeltro fra Bertrando de Torre de Camboletto ,Francefe, dell'ordine de'Mino
ri, Arciuefcouo Salernitano , prete card. poi Vefcouo card. Tofcolano.
Pietro da Prato, Francefe, Vefcouo di Vienna, prete card. di S. Stefano in Celio
monte, poi Vefcouo card. Prencftino.
Bertrando da Podietto Francefe , prete card. di S. Marcello: e poi Veſc. card.
Oftienfe, & Veliterno .
Simondi Archiaco, Francefc, prete card. di S. Prifca.
Pilofone da Capistrano, Francefe, Vefcouo di Vienna,prete card.di S.Anaftafia.
Pietro Teftore, Francefe, prete card . di S. Stefano nel monte Celio.
Giouanni Conte di Conuenne Francefe. Arciuefcouo di Tolofa , prete card. poi
Vefcouo card. Portuenfe, e di S. Ruffina.'
Hannibaldo di Ceccano , Romano , Arciuefcouo di Napoli,prete card. poiVe
fcouo card. Tofcolano.
Maeftro frà Giacomo Fornerio, Francefe, monaco Ciftercienfe di S. Benedetto ,
Vefcouo Mirapicenfe , prete card . de' SS.Aquila, e Prifca.
Raimondo Velienfe Tieraftrinenfe, ò di S.Paolo , Francefe, prete card. di S.Eu
febio.
Pietro di mare morto Vefcouo Antifiodorenfe, Fracefe,prete card.de' SS. Pietro,
e Marcello .
Pietro de Capis, Francefe, Vefcouo Caruinfe prete card. di S. clemente.
Maeltro fra Matteo Orfino,Romano dell'ordine de' predicatori, Arciuefcouo di
Siponto prete card.de'SS. Giouafini, e Paolo, e poi Vefcoùo card. Sabino.
Pietro Gomefio da Toledo Spagn. Vefc.di Cartagine , prete card. di S. Praffede.
Ber
THE BENEDETTO XII.
45.3
Bertrando da Monte Fauentiò di Caftelnuouo , diocefe Caturcenfe , Francefe ,
Diac, card, di S. Maria in Aquiro. c.
Gailardo da Mola, Guafcone, nepote di Papa Clemente V. Diacono card. di S.
Lucia in Septifolio .
Giouanni Gaetano Orfino, Romano, Diacono card. di S. Theodoro.
Arnaldo di Via, Caturcenfe nipote del Papa , Francefe, Diacono card. di S. Eu
-ftachio ;fi fratello di Giacomo di Via'card.
Rainiero di Ruffo Caturcenfe, Francefe, Diacono card. nella Diaconia de SS.
Sergio, e Bacco,
Giouanni Colonna Domicello Romano, Diacono card. di fant'Angelo.
Imberto de Putco , dà Monte Pelfulano , Francefe , Diacono card. e poi prete
card. de' SS. Apoftoli..
Talairando Conte di Petragoriga , Francefe , prete card. di S. Pietro in Vincola
d'Eudoxia.

BENEDETTOXI . DETTO XII . PONT. CXCIX .

Creato del 1334. a' zo . di Decembre.

t
I

ENEDETTO XII .fù da Tolofa, dell'ordine di Ciftello, e •


chiamato prima Giacob, & effendo Cardinale di Santa Pri
fca fù in Auignoneſedici dì dopo la morte di Giouanni eletto F
Pontefice.Toflo che in queſta dignità ſi vide,confermò le cen
fure fatte giàda Giovanni contra il Bauaro come vfurpatore
B
dell'Imperio di Roma. Vacando a quefto modo l'Imperio,per_
che parea , che ogni cofa fofpefa , ò in voltafufse, non era in
Italia Signor così picciolo, che non penfasse d'accrefcere lo ftatofuo con l'altrui. I
Signori della Scala non contenti di Verona, di Brefcia, e di Bergamo , fi sforza
uano di tor Parma alla famiglia de' Roſſi. Il Gonzaga hauea gli occhi a Reggio,
quel da Efte a Modena , Fiorentini a Lucca . Quei fignori della Scala , che ve
deano non poter prender Parma per la buona guardia , che vi era dentro ( e vi
Ff 3 erano
454 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

eranofra gli altrifoldati Tedeschi molto à quelli fignori contrari ) nepaffaro.


nosopra Vicenza . Ma perche poi intefero, cffere quei Tedeſchi di Parma vfciti
fenza bauer in V cenza fátio cofa alcuna , ritornarono ſopra la prima impreſa
Pirma pre. di Parma, e la prefero à vn tratto , perche quelli fignori iſteſſi de Roſſiſi arreſe.
fa da S ro . Nicolò da Efte prefa Beatrice figliuola di Guido Gonza
gaper moglie , con
Scala: da a l'aiuto , c'hebbe dalfuocero prefe Modena . Filippino Gonzaga ancora prefe Reg
gnori
Maft
dalla no, gio,che'l popolo ſteſſo gli apri le porte. Eramolto accrefciuta la potentia di Ma
Scala
fatto le fino dalla Scala, per hauer hauute Parma , Lucca , e Padoua , che vbertino da
topelnie, Carrara data gli hauea . Il perche quafi tutti i popoli, e Principi d'Italia prefero
l'arme, e congiurarono infieme, per douer eftinguerlo, & i venetiani principal.
mente, & Lucchino Visconte , ilqual per la morte d'Azo era poco innanzi nel
là fignoria di Milanofucceffo . Haueano i Venetiani, il Gonzaga , e quel da Efte
电量
affediata Verona, quando con vn'altro effercito Lucchino pigliò Brescia , e Ber
gamo . Mai Venetiani che dubitarono , che mentre vogliono la potentia d'ono
fcemare, quella d'vn'altro, non ne accrefceffero fouerchio , fecero con Maftino con
quefta conditione la pace, che laſciando a Carrarefi Padona,e Breſcia,e Bergamo
al vifconte, le quali città occupate poc'anzi hauea , Verona, Vicenza , Parma,e
Lucca fi riteneffe . Molto difpiacque queſta pace a' Fiorentini , c'haueano gran ·
de anfia d'hauer Lucca . Ma riferuando quefta querela ad vn'altro tempo , fi

tacquero. Il Papa mandando in Italia vn Legato, perfuafe al Senato, &popo
lo di Roma,c'haueffero douuto in nome del Papa, e della Chiefa la dignità Sena
toria eſſercitare,che tanto tempo in nome de' Re eſercitata haueano . Fù dunque
quefta dignità prolungata per altri cinque anni à Stefano Colonna, alqual fi da
ua vn nuouo collega ogni anno . Ma eſſendo poi ftato Stefano chiamato in Aui
gnone dal Papa , Orfo conte dell'Anguillara , che collega di Stefano 'fi ritroua
Francefco ua, incoronò di Lauro Francesco Petrarca buon poeta , nelle cofe volgari Spe
laureato, cialmente . La qual folennità fu fatta nel Campidoglio in prefenza d'on gran
Petrarca
del 1338.vi popolo nel mille trecento, e trent'otto . Il Papa , che dubitaua , che vacando l
carij della
Chierin Imperio non fufse Italia da qualche esterno nemico afſalita , fece molti Signori
Italia, Italiani vicarifuoi in quelle città, che effiſi poſſedeuano , perche maggior animo
haueffero hauuto nel difenfarle . Fece dunque Lucchino Visconte , e Giouanni il
fratello Arciuefcouo di Milano vicarij in Milano, e nell'altre città ,che effi com.
mandauano. Il medefimo fece di Maftino della Scala in Verona, e Vicenza , e di
Filippino Gonzaga in Mantoua, e Reggio , e d'Albertino da Carrara in Padoua,
e di Obizzone da Efte in Ferrdra, in Modena , & in Argenta dicendo , che va
cando l'Imperio tutta quella poteftà , & autorità ricadena nel Papa vnico Vi
cario in terra di Chriftofuperno Re noftro . All'Obbizzone da Efte impofenon
dimeno un tributo di douer ogn'anno pagare dieci mila pezzi d'oro alla Chiefa .
Fece Benedetto in tutto ilfuo Papato vnafola volta ordinatione,e creòfei Car
dinali tutti perſone degne, e chiamate à quella dignità non per il vincolo del fan
gue : ma per li meriti, e virtù loro . Non biaſmo io quelli , che come parentiſono
à quefte dignità aTunti, pure che degni ne fiano . Fù Benedetto di tanta coftantia,
che nonfù, chi lo potesse o per prieghi , ò per forza dalle cofe honefte , e fante
torce
BEN E D E T T O XII.
455

torcere vn punto. Perche amaua i buoni , & all'aperta odiana gli fcelerati , e
cattiui. Molte volte tentò di pacificare infieme Filippo Re di Fracia, & Odouar_
do Re d'Inghilterra: maſempre in vano . Perche quefti oftinatamente combatte
zano infieme , e fi diedero di gran rotte l'vn l'altro . Et vna volta l'armata del
Re Odouardo vinfe non lungi del porto di Fiandra talmente il nemico , che vo
gliono,che vi reftaffero morti da trentadue mila Francefi. Il Papa dunque veg
gendoui perder il tempo , ſe ne reſtò , e fi volfe ad edificare ilpalagio del Papa
co'fuoigiardini, e lo recò ad effetto . Fùperfuo ordine, & à fue fpefe rifatto il
tetto della Chiefa di S. Pietro, come nell'Epigramma , che ſi legge preſſo laſta
tuafua nella medefima Chiefa fi vede . Viſſe Ponteficefett'anni, tre mesi, e di
cifettegiorni,e mort a venticinque d'Aprile,laſciando vnagran copia d'oro non
a parenti, ma alla Chiefa fanta . Hebbe animo difare dipingere tutte l'hiftorie
de ' martiri nelle Chiefe , the effo edificato hauea , da Zotto eccellente pittore di
quella età : ma non vi hebbe tempo. Quafi nonfù, chi non piangeſſe nella morte.
d'on cofi buono, e dotto Pontefice, e nella pompafuneralespecialmente, che con
le lagrime moftrarono anche fomma meftitia.
T
Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione fei cardinali preti , che furono .
Bertrando Deucio, Vticenfe, Arciuefcouo Ebredunenfe, Francefe, prete card.di
fan Marco..
Maeftro fra Gherarde, o Guglielmo Albo da Tolofa , parente del Papa,Mona
co Ciftercienfe, prete card. di S. Stefano nel Monte Celio.
Gottio di Ariminis , Francefer Patiarca di Coftantinopoli , prete card. di fanta
Prifca.
Frate Guglielmo Curti di Diuano Francefe , monaco di S. Benedetto di monte
Oliuaro, prete card. de' SS. Quattro Coronati.
Pietro figliuolo di Ruggiero monaco, & Abbate Fifcanenfe , Francefe , Arciue
fcouo di Rouan, prete card. de' SS. Nereo,& Archileo , che fu poi Papa Cle
mente VI.
Bernardo Velcouo di Rhodes, Francefe,prete card. di fan Ciriaco nelle Terme.

: d

248

OLL

Ff 4 CLE
456 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

CLEM PONTE VI. PONT. CC.

Creato del 1342. a 17. di Maggio.

Ih

RB3

зер

LEMENTE Sefto di patria Lemouicenſe,e chiamato pri


ma Pietro,fu prima monaco, poi Arciuefcono di Roano ,e fi
nalmente in Auignone creato Pontefice . Fù di molta dottri
na, cloquente , humano affai , e cortefe con tutti . Fù eletto a'
rij. di Maggio del 1342. efù incoronato a' 19. del medeſimo
mese . Nelle prime quattro temporadel medesimo anno creò
dieci Cardinali , de' qualifù vno Guglielmo , figliuolo difua forella , & vn fuo
propriofratello,ch'era già monaco , & vn'altro certo fuo parente. L'annoſegne
te ne creò due altri, de' quali n'era onfuo nipote , figliuolo d'vn'altrafuaforella.
ETendo richiesto da Romani,che come hauea Bonifacio ottaue ordinato, che ogni
cent'anni , ( il qualefpatio di tempo era dagli antichi chiamatosecolo ) fulle il
Giubileo, e la remiffione di tutti i peccati a quelli, che vifitauano le chiefe degli
Apoftoli, cofi volefse ridurre a cinquant'anni il Giubileo , volentieri fi contento,
Gubic parendo che l'età dell'huomo a cent'anni non arriuaſse, perche haucſſe goder po
caso,anni tuto queſto ſanto Giubileo . Intendendo , che tuti’Italia fuſse in tumulto , e fotto
fopra , confermò folamente Lucino , e Giouanni Visconti vicarij dello ſtato di
Milanofenza fare altramente mentione de gli altri Principi d'Italia ; percioch'
egli penfaua, che i viscontifoli hauessero potuto oftare in Italia à Lodouico Ra
uaro, fe ifusse entrato. & il Bauaro , vendicarsi contra il Pontefice , creò come
Vicarij del Imperatore, ne' luoghi diſanta Chiefa molti vicarij . Percioche in Viterbo fece
Imperio vicario dell'Imperio Giouanni di Vico , ch'eragouernatore di Roma : in Arimi
creati dall'
Imp no, Pefaro, e Fano Galeotto Malatesta , e fratellis in Vrbino Antonio da Fel
Bio Lodo
Baua
30 nelle o
Jo troi in Cagli Diolfo, e Gelafiofratellis in Fabriano Allegretto Clauelli ; in M¹
à Malact
ca telica Bulgaruccios in Camerino Gentile da Varano 3 in monte Milone Michiele ,
Signori di in Cingolo Pongonio , in Cefi Nicolò Boſcaretto,in Rauenna Guido da Polento,
Rimini
P din Forli, e Cefena Francefco, e Simbaldo Ordel ffi , m Faenza Giovanni Marfelt,
fro , edi
THE Fano, Tutti quefti fece in neme dell'Imperio fignort de detti luoghi , benche alcu
Luro
BEAN ED ET TAQITX, 19 457

loroparte perforzas eparte per amore haueſsero già prima la beniuolenza de


7
cittadini preoccupata, come nella vitadi Benedetto s'è già tocco. In quefto me
zoi Frescobaldi cittadini Fiorantini molto potentifurono cacciati dalla patria
loro , e ricouerati in Pifa , mofsero i Pifant all'arme contra i Fiorentini . Ilche
Tumulti
nonfùgiàper li Fiorentini a tempo , i quali all'hora voleano da' fignori della della To
Scala comprar Parmaper cinquãta mila ducati, e n'haucano già , mêtre non ſi ſcana. Gualtero
pagauaildanaio ,madati gli oftaggi in Ferrara,perche Ferrarefi eran ftati dall ' Duca d'A
altraparte eletti arbitri, e mezani di quefta compra . Ma hauendo i Fiorentini tene fitto
dai Fioren
hauute da Pifani,e loro cõfederati più rotte, furonoforzati a laſciar di fare que tini 1r ca
fta copra. Non reftarono però di darefoccorfo a Lucchesi, ch'assediati da' Pifa pomo.
fupre.
ni`fi ritrouauano,mandando Capitano di queftegenti Malatesta d'Arimino , co
gnominato l'Vngaro.Il Re Roberto,ch'era amico de' Fiorentini, mofso da queste
Lorocalamità,mandò en certo Gualtero Fracefe, che chiamàuano il Duca d'Ate
-ne con vnacopagnia di caualli in Tofcana,il qual con arti marauigliofe, bauen
dofatto leuar via Malatefta, come inetto Capitano, talmente lagratia de' Fioren
aini s'acquifto, che in breuefùfatto lor Capitano , e capo , e gouernatore anchedel
tea la città,colti via,& eftinti tutti gli altri magiftrati, che vi erano . Fecero ancor
Gualtiero maggioregli Aretini,i Piſtolefi, & i Volaterrani,che toftofi diedero
inpotere di lui,AZZo da Corregio no potendo difenfare Parma la diede ad Obiz
Zoneda Efte Filippino Gonzaga , chefi vide prouocare da obizzone, gli vſcifo
W
IGA pra con vi'eſsercitosu quel di Reggio , & venuto con lúi alle mani , talmente il

ruppe,che lo perfeguitò fino a Ferrara. Obizzone, a cui parue per questa rotta
1
di non ritenere Parma, la diede a Lucchino Vifconte. E fù nel 1366. Hora non 1366.
potendo più i Fiorentinifoffrire la tirannide di Gualtiero, perche nefacca molti
ogni di morire , congiuraroro finalmente per la libertà contra di lui. Et Angelo
·Acciaiuolo tor Pefcouò chiamò nel vefcquato i cittadini armati contra il tiran
nosilquale non veggendofifuperiore, ne parea' cittadini,facendo il vescòuo iftef
Jo arbitro della pace, otrenne di potere andarſene àfaluamento co fuoifoldati, e
con quel,ch'egli hanea via: efù queſto nel decimo mife di queftafua tirannide .
Mal'ingrataplebefeguendo ilfuo antico coſtume,bandì di Fiorenza i nobili,per
cui mezo ta libertà conſeguita hauease nefaccheggiò le lor. caſe, comeſefuſsero
il ftati capitoli nemici. E perche non reftafse in Italia cantone, che quieto , in pa Tumultidi
"
cefi ritrouaffe inacquero in quefto tempo ancor nel regno di Napoligrauiffime Napoli.
difcordie.Percioche effendo il Re Roberto morto ſenza lafciar figliuol maſchin,
banea data Giouanna fua figliuola per moglie ad Andrea figliuolo di Carlo Re Gouanna
IRgina fa
·d'Vngaria fuo nipates perche era in quelli giorni quefto giouanetto venuto in appic re li
Napoli. Ma Giouanna,a cui non piacque la naturafcempi di questo giouane , mario.
lofece on dl in Auerfa appiccare per la gola,e ſi rimaritò con pn'altro fuo cugi t
no,che fù Lodouico figliuolo del Principe di Ta ato giàfratello del Re Roberto. Lodouico
Ma Lodouico Red'Ungariafratello del primo marito di Giovanna , fe ne venne Rè d'Vnga
r'a
cin Italiacon groffo effercitos per vendicar la morte d'Andreafuofratello . Egli vienecon
Italia in
Wand primafopra Sulmona, c'hebbe ardire difarli refiftentia . Ejendoft in que- g.offo eller
No mutata in Roma per autorità del Potefice laforma della creatione de i Sena cito .
tori,
458 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Nicolò di tori, vn certo Nicolò di Renzo , Cittadino Romano, e publico Cancelliero, effendo
Rezofol'e
buro tri dianimo generofo, e libero, occupò il Capidogliose tanta autorità,e beneuolentis
ua Roma
contra l'au, fi acquifò con tutti,che ageuolmente ne menaua douunque egli volèua ilpopolo
folità Fon di Roma.E perfarne preſſo le genti queſtaſua autorità maggiore,di queſto titolo
ti fi chiamaua :Nicolò Seuero, e Clemente,tribuno della pace , e dellagiuftitia,&
tificiadae lui
prei . illuftre liberatore dellafacra Republica Romana . Con queſta pompa , efausto
diparole tanta riputatione , & opinion per tuttoficoncitò, che nonfù Principe
in Italia ', che non li mandaffe ifuoi Oratori a chieder lafua amicitia, e pace.
Furono ancora alcune prouincie franiere , che penfarono , che la gloriadell.
Imperio di Roma rinouellare fi doueße , com'egli già penfaua , e diceua . Ma
quefta fucatagloriapoco andò innanzi, perche mentre ch'egli vna partedelpo
polofuorifce, e' ne disfauorifce, vn'altra , di buon Principe diuentò advntral
to tiranno . Il perche nelfettimo mefe del fuo magiftrato , da fe ftellofenza
Carlo Boe- farne altrui moto, fe n'andò di notte traueflito aritrouar Carlo figliuolo diGio
mo cierto
Cefire
tra u . uanni Re di Boemia , ilquale Carlo per effer letterato , e dotto in moltelingue ,
Lod.con-
to Bauaro. erapoco anzifiato per ordine di Clemente Pontefice , in difpreggio delBauaro,
eletto da gli elettori , e defignato Cefare . Hauendo adunque Carlo preso Ni
colò di Renzo , nel mandò in Auignone Legato al Papa . Hora Lodouico d'Vi
Lodouicogariaprefe
Rè d'Vnga pure dopo un lungo affedio Sulmona, occupò poi ageuolmente il re
ria piglia il gno perche Giouanna, e Lodouico ilfuo drudoſe nefuggirono per paura in Pro
Regno
Napoli. diuenza , lasciando però inguardiadelregno il Duca di Durazzo , ch'eranipote
Nicolò di del Re Roberto , e chefù da Lodouico vinto in battaglia, fatto prigione , emor
pri
Rione del to. Ma effendo quafi per tutta Italia ona pefie incredile , Lodonico lasciato
Papa.
nel regno vna buona guardia , fe ne ritornò nel regnofuo d'vngaria . Efin
quel tempo , ch'eßendo Luchino Visconte morto , l'Arciuefcouo Giovannifu
fratello effendogenerofo ,e di gran configlio , prefe, & hebbe dal Papa ilVic
riato dello stato di Milano . Clemente fi ritenne in ceppi Nicolò , e mandòal
cuni Cardinali in Roma , perche lo fato della Città raffettaffero , & a questo
Francefco Petrarcafcriſſe perfuadendo loro , che per torre ognifeditione via,
indiftintamente della plebe , e de ' nobili creallero i Senatoris poiche non fifa
pena , quali in Roma nobili , quali plebei fi fuffero , eßendo quafi tutti quelli,
che l'habitanano , foraftieri, e balfamente nati. Furono adunque dichiarati St
de inItalia. natori Pietro Sciarra Colonna , e Giouanni figliuolo d'Orfo . Et in queftolem.
po in modo per tre anni continui ne afflifse na grauiffima pefte quafi tuttalta
lia , che a pena d'ogni mille huomini ne auanzarono dieci vini Fù maran
glia , poi che per cagione del Giubileo il concorso delle genti , ch'andanano in
Bologna in Roma , dauano occafione di maggiormenteinfettarſt . In questo tempo venne
Vikoni. ro in potere de' Fiorentini il Colle , e Geminiano , el Arciuefcono Vifcontebeb
i
^ a be Bologna , che gli aperfe da ſe ſteſsa le porte. 1: Di che fdegnato il Pontefice
27
mandò on Legato in Italia , perche ne concitafse i Fiorentini , e Maftino della
Scala contra i Visconti . Ma efsendo morto Maftino , l'Arciuefcono di Milano
¿
tiròfeco in lega Cane grande figliuolo di Maftino con tutti i Ghibellini diRoma
gna e di Tofcara , e mando Bernabò in Bologna,perche risenesse, e confermafs
xella
TZCHLIE HMI EN TE VE 458

nellafua dinotione quelpopolo. In questo non essendo chi loro oftafse, i Fioren
tinififoggiegarone con l'armi Piftoia , e Prato . Ma efsendo poi dal Viſconte
trauagliati, che mandò lorfopra Giouanni Aulegiofuo Capitano ,a peua dentro
la muragliafi difenfarono . L'Anguillara , e Borgo à S. Sepolcro terra difan
ta Chiefa , a Visconti firibellarono . Silegge , che ancor in quefto tempo com- Gencuefi
battefsero i Genouefi , & Venetiani in mare, e chefufsero da principio i Geno- togliono
Scio a Vene
uefi vinti , ma ch'essendo poi vincitori, hauendo Filippo d'Oria per capitano to- tiani.
il gliefsera a Venetiani Scio, e ne travagliassero ficramente l'Ifola
di Negropon- Rè Lodouico
di Napo
te . Clementepenfando douere cofi quietare Italia,dichiarò Lodouico Principe i .
di Taranto Re di Napoli,e life rinouare col Re di Vngaria la pace.Egli compròndellaAuignone
Chie
dalla Regina Giouanna la Città d'Auignone, ch'erafuo patrimonio , e'l prezzo fa compro
glielefcontò con tanti cenfi , ch'ella per il regno di Napoli feudo difanta Chie- Aal Papa .
Ja douea pagare. Mentre che l'Olegio, Vifconte tiene afsediata la Scarparia in
Mugello, i Sanefi,gli Aretini , e Perugini, che dubitauano de' fatti loro, fecero
na nuoua lega con Fiorenitini contra ivifconti . Non poterono all'aperta.co
Viscontiaccordarfi i Pifani per cagione dellafamiglia dei Gambacorti , ch'era
nella Città loro molto potente , & à Fiorentini amica ; iquali non potendo a i
Visconti refiftere , chiamarono l'Imperatore Carlo in Italia . Di che mosso il Accordo
Pontefice, e dubitando , che non andafse Italia in ruina, come l'Imperatore iftef- fatto fa il
Papa , & i
fo minacciaua, lasciò a visconti con questa conditione Bologna , ch'effi douefsero viſconti.
perciò ogn'anno pagare dodeci mila pezzi d'oro alla Chiefa . E fece di piùfra i
Visconti, e Fiorentini con queste conditioni la pace , che non douefse alcun di lo
ro molestare i Pifani , Lucchesi , Senefi , nè Perugini, e che Borgo a San Sepol
crofuffe difanta Chiefa, & i visconti difenfaffero , e manteneffero la libertà di
Cortona.Si sforzò ancora difare pacefra il Rè di Francia,& Odòuardo Re d'In
ghilterra ma indarno , cofi fi ritrouarono quefti Principi animati alla guer- dal Re dara
Rotta d'In
ra . E fù finalmente il Francefe vinto con perdita di 20. mila de'fuoi . Et ghilterra al
l'Inglefe hauendo tenuto 11. mefi affediato Cales , lo pigliò finalmente afor- ciadi
Rè . Fran
za . Furono ancora gli Scoti da' Capitani del Re Odouardo vinti . Il Papa che Cales prefo
da
non reftaua difar l'officio di buon paftore , non hauendo potuto giouarfuori al fi g Ingle
la Republica Chriftiana , non volle mancare di giouarle dentro . Perche cred
alquanti Cardinali tutti perfone eccellenti, e fra gli altri Egidio Spagnuolo Ar
ciuefcono di Toleto , eNicolò Capozzo cittadin Romano , e Rinaldo Orfino
Protonotario difanta Chiefa , & vnfuo nepote ancora, chefu poi Pontefice, e
fù chiamato Gregorio XI. Vogliono alcuni , che Clemente nel numero de Santi
H
poneſſe Iuone prete di Bertagna . Ma morì a'fei di Decembre , e fù fepolto in
Auignone nel 1352.con honorata, e conueneuol pompa, hauendo tenuto il luo
go di S. Pietro dieci anni , fei mefi , e vintiotto , giorni . Clemente V 1. in
tre ordinationi creò vinticinque , Cardinali , dicinoue preti , e fei Diaconi ,
chefurono.

Vgone di Rugerio da Malmonte , Francefe, fuo germano , dell'ordine di fan


Benedetto , prete card. di S. Lorenzo in Damafo .

Gugliel
450 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Guglielmo Indice Francefe, fuo nipote , Diac.card, ritidi S. Main Cofmedin


Haimerico da Suardia, Francefe, fuo parentes prete card, de' SS. Martino, e
Silueftro. M
Bernardo dalla Torre d'Auuergnia, Francefe , Dia.card.di S.Euftachio.
Andrea Ghino, Malpiglia , Fiorentino , Vefc. di Tornai , prete card. di fanta
Sufanna. ………
5 ‫ ܃ ܂‬،، ¢ Guido da Monteforte Francefe, Vefcovo di Bologna ful mare , prete card. di
OBRANG 1763hite big one
fanta Cecilra.
ཛཱ *
^; A Stefano d'Alberto ,Francefe,Vefcouo di Chiaramontesprete card.de' SS.Gio
anni , e Paolo, di Pammachio, poi Vefcouo card. Oftienfese Velitrenfe,e final
5.." Antente Papa Innocentio VI. vas Ad
Raimondo da Cauilliaco , monaco di fan Benedetto , Antifiodorenfe , Fran
cefe,Vefc.d'Artois,prete card.di S.Croce in Gierufale,poi Vefc.card.Preneftino.
Egidio Aluarez da Albornoz , Spagnuolo, Arciuefcouo di Toledo ,prete card.
di fan Clemente, poi Vefcouo card. Sabino .
F. Guglielmo di Agrifolio Francefe , monaco Cluniacente di fan Benedetto
Arciuefcouo di Saragoza, prete card . difanta Maria in Tranfteuere ...
Raimondo de Vill.Francefe Arciuefocuo di Tolofas prate card, di S...
Macftrofra Paftore dell'ordine minores Francefe, Arciuefcouo Ebredunen
fe, pretecard. de' SS. Silucftro,' c Martino..
Pictaino Francefe,Vefcouo Albienfe, prete card.de' $5. Apoftoli .
Nicolò Capoccio Romano, Vec.di Vercelli, prete card.di S.Vitale in veftina.
Arnaldo Francefe Vcfc. Apainia, prete card . dr S.Sato.
Pietro Bertrando Vefe.Antiflodererife, Francefe, prete card. df S.... poi Veft.
Oftienfe, e Veliterno . Drip Most :
Pietro della foresta Monaco , & Abbate di S. Dionifio di Parigi, francefess
Diac.card.e poi prete card.di SS. Apoftoli.
Maeftro fra Giouanni Morlandin , da Molin , generale dell'ordine de' Predi
catori , prete card. di S.Sabina.
4 Ademaro di Roberto Lemouicenfe francefe, prete card .di S. Anaſtaſia.
Pietro Ciriaco Lemouicenfe francefe,prete card.nella Diac.di S. Chrifogono.
Frate Gherardo Domaro, Lemouicenfe, figliuolo della forella del Papa dell
ordine de Predicatori,prete card.di S.Sabina.
Pietro conte di Belforte , nipote del Papa , Diacono card. di S. Maria Noua ,
16
che fu poi Papa Gregorio XI.
Rinaldo Orfino, Romano, Diacono card. di S.Adriano.
Giouanni da Caramania francefe Diacono card. difan Gregorio in Velabro.
. Nicolao di Brefcia , Lemouicenfe francefe , nipote del Papa, Diacono card.
di fanta Maria in vià Lata.

INNO
IN NO CENT I OVL
465
G
INNOCENTIO
VI. PONT. CCI.
Creato del 13 52. a' 18. di Decembre.
19

Con
#3
3
:
4

NNOCENTIO VI. Lemouicenfe chiamato prima Stefa


no, fù comecolui , ch'era nelle leggi canoniche , e ciuili affai
dotto,primieramente procuratore,poi Vefcovo di Chiaramon
te, poi Cardinale , e finalmentefù creato Pontefice a' 16. di
J Nouembre del 1352. Fù perfona di finceriffima vita,di gran
coftantia,e feuerità, ne diede mai beneficy ecclefiaftici,fe non
a'facerdoti,& in vita, & in dottrina approbatiſſimi.Dopo che eglifù incorona
to,fofpefe molte riferue già da Clementefatte, e fubito fotto pena difcomunica
ordinò, che tutti i prelati, e quelli, che haueano beneficij , andar doueſſero nelle
Chiefe loro, perche diceua, che'l grege fi doueua guardare , e paſcer dal proprio
pastore, e non dal mercenario.Sminul anche la fpefafamigliare , che era grande,
eriduẞe a vn certo modefto numero la famiglia di corte. Ne volle in cafa altro,
che perfone eccellenti e cofi ordinò , che ancor'i Cardinalifaceffero, dicendo che
la vitafua, e quella de gli altri Prelati doueua eſſer vno effempio de gli altri ad
imitatione del Saluator noftro,la cui vitafù tutta ad iftruttione della generatio
ne humana.Iftitul ancor'ifalarij a gli auditori del facro palazzo , perche per bi
fogno non fi lafciaßero dalle partifubornare, e corrõpere con doni. Perciochefo.
ſe fi daua lor
lea dire,che ifamelici non fi afteneuano ageuolmente dal cibo altrui ,
facoltà di poter oprarui i denti.Nella vitafù tenuto parco, nell'imprefe diguer
raliberiffimo , mentre ch'egli riuuole da tiranni quello , che occupato fi haueano Egidio Co
per lo pallato.Percioche mandò in Italia Egidio Carillo Spagnuolo , e Cardinal tillo Card.
diS.Sabina , con ampia poteftà di perfguitare i tiranni , e di afficurare lo ftato Lega dell'
ecclefiaftico, efù appunto in quel tempo , che l'Imperetore di Coftantinopoli fe. Impr.Gre
co, delRe
ce lega col Rè d'Aragona, e con li Venetiani contra i Genouefa . Efatta onagrof d'Aragoua,
& di contr
fa armata fecero con li Genouefifrà Coftantinopoli,e Calcedone battaglia.E ben tiani Vene
a
che haueffero i Genouefi contrario il vento, combattendo dall'aurora del di fin'a iGenouefi

vespe
462 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

1 Venetiani vefpero, vinfero . I Grecifuggirono , e i Venetiani, e i Catalanifuron col Capi


danno vna
gran totta tano loro tagliati apezzi , effendo Pagano d'Oria Capitano della parte vitio
a' Genou f. riofa. Si rifeniironoforte i Venetiani di quefta rotta . Onde rifatta infiemen
I Genouefi
fi danno ai Catalani vn'altragroffa armata , essendo Nicolò Pifani loro Capitano combat.
Vesconti Si
Corfica con li Geneuefi , e vinfero ponendo afondo
gnori di terono l'annofeguentepreffo
Milano . quarantagalere nemiche con tutte le genti, che vi erano . Spauentati i Genoue
fi per questa rotta diedero ſe ſteſſi, e la lor città in poter dell'Arciuefcouo di Mi.
lano , ilqual con mouer a' Venetiani la guerra , je ne concitò fopra il Signore di
Padoua, quel di Verona, di Ferrara,e diMantoua,& i Fiorentini ancora,iquali
tutti dubitauano,che vinti i Venetiani non doueſſe poi il Visconte lor fopra anda.
1354.
re.sifacea laguerra, e per terra, e per mare, e finalmente nel 1354.affrontatiin
fiemepreßo la Sapientia capo della Morea,i Genouefi hauendo Pagano d'Oria
per Capitano feliciffimamente vinfcro i Venetiani, ese ne menarono prigioni in
1 Venetiani Genoua cinque mila degli inimici , efù Nicolò Pifanifragli altri, che l'armata
oui da i Venetianaguidaua.Ma effendo l'annofeguente morto l'Arciuefcouo di Milano,
Genouefi .
I Gencuefi i Venetiani, e gli altri Principi della Lombardia fi ritrouaronofuori d'ongran
con i pensiero, efpauento . Bernabò , e Galeazzo Vifeonti figliuoli già di Lucchino
fi confede
jano
Venetian fuccedettero in quello stato al zio. Genonafela a queſti ſi ribellò, confederatafi
con li Venetiani . Laqual lega, a perfuafione del Pontefice, e di Egidiofuo Le
gato eragiàstataprima da Bernabò , e da Galeazzo trattata . In quefto Calo
ianni Imperatore de' Grécifùrimeſſo a cafa , cacciatone via a forza d'armeil
Caloianni
Imprimer. Catacufino , chefi hauea contra ogni debito l'Imperio occupato . Fù rimeffo
fo France
da in ftato il Caloianni per opera di Francefco Catalufio Genouefe efpertiffimo nelle
feo Catalu- cofe d'arme, e che in premio , e per vn fegno di gratitudine n'hebbe in dono
fio. Genoue l'Ifola di Metelino , laqual non fono molt'anni , che'l Turco eßendofi di Coftan
fe
tinopoli, & di tutta la Traccia infignorito, aforza a Cataluſio la tolfe In questo
tempo nonfù meno in Roma , che in Coftantinopoli , riuolutione , & tumulto .
Percioche un certo Francefco Baroncello potente cittadino Romano , priuò a
forza d'arme della dignità Senatoria Giouanni Orfino , e Pietro Colonna , efi
Francefco furpose tolfe perfe la poteftà Tribunitia , facendofi fcriuere con quefti titoli ,
Baroncello
concita tu Francefco Baroncello Cancelliero del Senato, fecondo Tribuno , e Conſole dell'.
mori in Ro. alma Città di Roma. Hauuto Papa Innocentio notitia di queſta nouità,perfre
ma.
Nicolò di narne la tanta audacia del Baroncello , cauò di prigione Nicolò di Renzo ,che
Renzo caua per lo medeſimo riſpetto era dal Papa ritenuto in Auignone , e lo mandò in Ro
to di
ne dal Fa ma, perche poneße a terra queftofecondo Tribuno. Venutone in Roma Nicolò
pa. con l'aiuto de' nobili,e d'vna gran parte della plebe, cauò il Baroncello del Cam
pidoglio, l'ammazzò, e fece fe Tribuno della Città. Ma perche egli dimentica
to delle cofe paffate, incominciò a perfeguitare la nobiltà,& i Colonnefiſperial
mente, iquali vfciti della porta di S. Lorenzo co' lor clienti,per andarne in cam
Nicolò di pagna di Roma, andò lorfopra Nicolò . E venuto con loro alle manifù vinto,
Renzo ve efi ritirofuggendo nel Campidoglio ; done effendo molto dalla parte contraria
afoda Co aftretto , fi pofe traueftito infuga . Ma eſſendo conosciuto,fù preſo , e tagliato a
pezzi. Allbora fà perordine del Papa Guide Giordano creato Senatore per
YI'AH
INNOCENT I VI. 163
‫זר‬

A un'anno. L'Imperatore Carlo figliuolo del Rè di Boemiafù in Italia da Carra.


lat refi, da Gonzaghi, eda Visconti affai benignamente raccolto, & in Milano (co
‫ وها‬mefi coftuma ) tolfe la corona di ferro . Passatone poi in Pifa hebbe incontro
gli ambasciatori de' Senefi,de Volaterrani, e di quafi tutti gli altri popoli della
Argitt Toscana, chefi offeriuano prefti a ciò, che egli lor comandato haueffe . Haureb
bono anch'i Fiorentini fatto il medefimo , fe con vn groffo danaio non fi fuffero
primadallefue mani liberati . Passò Carlo poiin Roma , e vifùda due Cardi- Carlo iiij .
10• 11 nali mandati a questo effetto con queftaconditione incoronato , che tofio doueffe di Boemia
Imp.in Ita.
di Roma, e di tutta Italiapartire . Partito coftui d'Italia , il Legato Egidio in lia.
breue ricuperò quafi tutte le terre , che a perfuafione del Bauaro occupate fi ha
ueuano varij tiranni in Romagna, nella Marca d'Ancona, e nel Patrimonio.Ma
quelli confermò nelle loro terre Vicarý sliquali baueua veduti portarſi obbedien
SAV
ti alla Chiefa Romana , come furono Galeotto Malatesta , e Guido Polentano in
Romagna, e i Varani nella Marca. E perche fi eranosempregli Ordelaffi moftri Caro iiij .
Imp. coro
ricalcitranti, lifece il Legato due anni laguerra, e li cacciò finalmente di Forl , nato in Ro
ma.
di Forlimpopoli , e di Cefena. Haurebbono costoro colfauore di Giacomo Car
dinale Colonna loro amiciffimo potuto vna parte di questa Signoria rattenerſi :
ma volfero anzi perderne coftantemente il tutto , che rattenerne con poco bono
re vnaparte. Raſſettate il Legato le cose di Romagna , tanto Forlì gli piacque , Ordelaffi
che qui ripofe il danaio che gli era da Auignone mandato , per fortificarne alcu- ftat
ce o.ia di
ne rocche difanta Chiefa , e quìfece, e publicò alcune conftitutioni , che fino ad Forli refi .
hoggi in quella prouinciafono in vigore. Lora bauendo il Legato Egidio tran . legatodenza del
del
quillata Italia , edificate moltefortezze neceffarie nello ftato difanta Chiefa , e Papa .
tenuti a diuotione tutti i Principi, e popoli d'Italia,hebbe nel quinto anno della
fua Legatione perfucceffore Arduino da Borgogna Abbate di Ciftello , perfona
Tumulti di
poco atta à maneggiare i negotij di vn sì gran fiato . Per la qual cofa partito Tofana
Tam .
Egidio, tutti i Principi, e papoli d'Italia prefero le armi . I Pifani paffarono con
tanto impetofopra Fiorenza, che non hauendo il nemico ardimento di vfcire lo
ro incontra, pofero tutto il contado de' Fiorentini afacco , prefero Fichino caftel
fopra Arno,& attaccarono fuoco alle tante ville,che qui per tutto erano: Pan
dolfo Malatesta, che era Capitano dell'effercito de' Fiorentinis perche non hebbe
{ mai ardimento di vfcire a ritrouare il nemico , fù dal popolo forzato a laſciare
la bacchetta di quell'officio . Di che fatti i Piſani più alti , egonfi , non tanto
117
perche fperaffero di douer prendere la Città , quanto perfarle quefta vergogna ,
le paJorono fin sù le porte àfcaramucciares e perche già fi accoftaua l'Autun
no,fe ne ritornarono carichi di preda a cafa. Bernabò Visconte trauag'iò anch'
eglifortemente Bologna, che era valorosamente difeſa dall'Abbate d' C'ugni , e
le tolfe molte caftella. Era , come s'è già detto , Bolognafoggetta alla Signoria
de' vifconti: ma l'Olegio l'haueua a questo Abbate tradita , o data, con promes
fa di douerne eßo hauere la Città di Fermo. Mamentre che Bernabò ne tienefo Vifconti
pra Reggio vn ſtretto affedio , il Legato del Papa riftrettofi in lega con Filippi. gatodel
rotti dalle.
Pa
no Gonzaga, con Cane della Scala, e con Nicolò da Efte, fopra Brescia ne andò. pa.
All hora Bernabò, che delle cofe di Brescia dubitò , lafciò Bologna , e Reggio , e
Se
464 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Le
e ne andò a trouare il nemico . E facendoui preſſo a Montechiaro battaglia ,fù
talmente vinto, che a pena poi puote difendere Brefcia, doue fi ritirò . Quafine
medefimo tempo i Fiorentini hauendo Galeotto Malatesta per Capitano, vine.
ro i Pifani,i cui foldati fi erano lasciati fubornare dal nemico.Sdegnati i Pijam,
Sopra i Gaubacorti lor cittadini quefta calamità riuerfavano , perche non baref
fero,comedoueuano , date a'foldati le paghe . Onde richiamarono dall'efilio Gio.
Angelo capo della fattione contraria a' Gambacorti , & amico del Viſconte , e li
diedero ilgouerno della città . Effendo poi per mezo del Pontefice pacificatii
Pifani,infieme,e Fiorentini , Gio . Aguto, che foleua militare con Pifani, raccole
infieme ongran numero difoldati, che difperfiper tutta Italiafi ritrouauano , e
pofe perciò a tutti on gran fpauento maſſimamente ritrouandofi Roma in quel
tempo in riuoltefopra la creatione de' Senatori.Ma quefta difcordiafù dal Papa
conbell'artefopita,mandando vn Senatoreforaftiero in Roma, che fu Ramondo
Tolomei cittadino Sanefe , che vn'anno intiero quefta dignità tenne se fu nel
MCCCLIX. Ma non fi quietarono molto con quefto i Romani, che cacciando vn
$359. di il Senatore crearonofette cittadini confomma poteftà, e li chiamarono Rifor
Riformato
ri della Re matori della Republica . Innocentio, che non poteua quefta nouità foffrire, cred
pub.Roma
creati Senatore Vgo da Lufignano Re di Cipro , che andaua all'imprefa de Turchi , e
ni. mandollo in Roma con efprefio ordine di douere ad'ogni modo questo magiftrato
Se de' Riformatori eftinguere . S'era tutto volto Innocentio a vedere , fe poteffe
7go da Lu-
natore di smorzarela guerra, ch'i Francefi all'hora con Inglefifaceuano ; perchepoteffero
Roma,man poi tutti liberamente contra il Turco armare . Ma hauendo gl'inglesi vinto su
Papa. queldi Pittierfi vn gran fatto d'arme,e fatto ancora prigione il Re nemico, pa
Fatto d'ar.
Facia Fia reua, che reſtaffe nondimeno la guerra inpiepiù che prima,effendo il figliuolo del
In- Re di Francia per douere animofamente continuarla , quando il Re Odoar
efi , ,& cue
glefi
reta il Re do molo da generofità d'animo fece con quefta conditione lasciare liberi tut
di Francia ti i prigioni , che non doueffero più contra lui prendere l'armi . Non pal
prigione diedero
sò gran tempo , che i Francefi rompendo quefli accordi di pace
occafione , eforzarono il Re Odoardo a paffarne armato finfopra Parigi . Ha
ueua deliberato Innocentio di mandare in Soria contra infedeli pn'armata, qua
do i Pifani, che nelle cofe maritime aſſai esperti erano , ruppero laguerraconli
Fiorentini se Venetiani , ch'erano molto potenti in mare , moffero l'armi contra

Doge diVe Lodouico Re d'Vngaria , percioche era quefto Re all'hora passato con grosoef
netia , fatto
morire per fercitofopra Triuigi
tioni . Percioche , ne lor
Martino Venetiani fi ritrouauano
Duce, che indella
fi era voluto cafa patriainfignorire,f
fenza riuolte , efes
hauerfi vo.
luto far Si- publicamente morto.Trauagliato Innocentio da tante cure,nel non o anno, otta
gnor. di Ve no mefe,e ventefimofefto giorno delfuo Papato mori a'12.di Settembre, inquel
net ia
Bartolo. da tempo appunto, che mori Bartolo da Sassoferrato il primo Giureconfultodiquel
Sanoferra l'età . Prima, che il Pontefice morisse,fù vn'ecclisse del Sole cofigrande,quanto
to, grá giu
Lifeconsulic. non fi vide maiprima . E parue a tutti,che questo fossestato vn prefagio, &
fegno della morte del Pontefice .

Cro
OST INNOCENTI O VI 465
перимен
Creo quefto Papa in tre ordinationl quindici Card. dodici preti , etre Diac. che
che furono.
Andouino Alberti fuo nipote, Franceſe, prete card. de' SS. Giouanni, e Paolo,di
Pammachio.
Pietrode Crofo Francefe, cittadino, & Arciuefcouo di Rouan,prete card.de' SS.
Silueftro, e Martino.
Helia de S. Heredio, e dell'ordine de' Minori Francefc, Vefcouo de Vtica, prete
card. di S. Stefano in monte Celio.
Pietro de Monturuco nipote del Papa, Francefe, Vefcouo di Pampalona , prete
areco card. di S. Anaftafio, poi Veſcouo catd. Prenestino.
Macftro fra Guglielmo Farinerio , Guafcone , Generale dell'ordine de' Minori ,
pretecard. de' SS. Pietro, e Marcellino.
Maeftrofrà Nicolò Roffelli d'Aragona , Spagncolo , Generale dell'ordine de
Predicatori, prete card . di S. Sifto.
Maeftro fra Fottanerio Vaffelli, Guafcone, Arciuefcouo di Rauenna, e Patriarca
diGrado, prete card. fenza titolo : perche mori mentre andaua a torre il cap
chec pelroffp.
Giouanni da Branfaco, Francefe, prete card, di S. Marco.
Fra Filippo de' Rufini Vefcouo Sermicenfe, prete card....
Guglielmo Bragofe , eletto Vabienfe , Vefcouo Lemonicenfe, Diacono card. di
pr,ea S. Georgio.
Stefano Alberti, nipote del Papa, eletto Caucaffouenfe, Diacono card. di S. Ma
ria in Aquiro.
Pietro Iterio Francefe Diacono card. de' SS. Quattro , poi Vefc. Card. Albano.
Hugo di S. Martiale, Francefe, diacono card. di S. Maria in Portico.
Egidio Iffalnio Bellamera de Monte acuto Francefe, Vefcouo Morinenfe , prete
card.de' SS. Silueftro, & Martino,
Don Adroino de Rocca , Francefe, monaco,& Abbate di Cuniaco , dell'ordine
di S. Benedetto Teologo, prete card. di S. Marcello.

Gg VR
466 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

VRBAN OV. PONT. CCIL


M
Creato del 1362. a' 27. di Settembre.

RBANO V. chiamato prima Guglielmo Frifa , fu Lemo


uicenfe, Abbate di S. Vittore di Marfiglia, effendo Legato
in Italia preſſo i Visconti fù aſſente creato Pontefice.Se n'an
dò adunque tofto in Avignone, e per che era generofo,digran
virtù, e bontà , fubito volſe l'animo alla libertà ecclefiaftica,
Egidio Car nella quale di coloro fiferui,che attivi vide. Percioche man..
del Papa in do tofto in Italia con ampliffima poteftà quel Cardinale Egidio, di cui fiè ragio
din.Legato
Italia , mo nato difopra . Coftuifatta lega con Lodouico Gonzaga , con Nicolò da Efte ,
ue guerra
a' Vifconti , con Francefco da Carrara, glifpinfe contra i Visconti. Efu Bernabò in vna bat
Bernabò
Vifeente, taglia vinto, eferito, & apenafifaluò fuggendo dalla zuffa,nella quale perde
vinto da vnfigliuolo , e vi furono fatti prigioni Andrea de' Popoli fuor'uſciti di Bologna .
fiaftici
Eccle
. Sinibaldo Ordelaffo , Paolo dalla Mirandola Guido dalla foglia Azzo da Cor
reggio , Guglielmo Caualcabue , fuoi Capitani eccellenti tutti . Moffi da queſta
calamitàde' Visconti il Re di Francia , quel d'Inghilterra , e quel di Cipro man
darono i loro Oratori al Cardinal Egidio , pregandolo c'haueffe voluto dare d
miferi Visconti la pace . Laqual fi effettuò , ma non durò poi molto . Percioche
Giouanni Aguto , che militaua co' Visconti , paffato a trauagliare i Fiorentini ,
malamentegli ruppe preſſo San Miniato . Il perche Egidio mandò toſto in foc
corfo de' Fiorentini Tomafo Obizzone eccellente Capitano con tre mila caualli ,
vn gran numero di fanti : fù combattuto adunque quattr'horefra Arezzo,e
Cortona senza vantaggio delle partii finalmente con lo sforzo della fanteria
Tomafo vinfe talmente, dhe difei mila caualli, che l'Aguto haueafeco , aſſai po
chifurono quelli, che scamparono via, & ilfuo Capitãreftò prigione. Meſſi da!
la fama di queſta vittoria quelli , che dalla Chiefa fi erano ribellati , fubito ne
·
Vaano II. vennero in poter del Legato . Eſſendo poi nel quarto anno delfuo Poteficato ve.
vien ti Pá
cia a Roma, nuto Vrbano in Italia, per raffettarui tanti tumulti, e difordini ,gli rfeì il I egato
F31
VRBA˜¨˜¯Ñˆ
ˆÒ · V.
467
Egidio incontra a Corneto, e li diede conto di quanto haueuafatto in Italia , Et
accompagnato il Papa in Roma,giàfciolto dal pefo della Legatione, e defiderofo
di menarne la vecchiezza quietafe ne passò in Viterbo, doue in capo di tre mesi
mori.Fù certo coftui di fingolar virtù , e d'vn generofo animo , e'l moftrò eccellen
temente, mentre ch'egli visse, nel difenfare le ragioni , e lo ftato di S.Chiesa , fù
portato ilfuo corpò in Affifi , efepolto nella Chiefa di S. Francesco in vna tom
ba , ch'esso viuendo fabricata s'baueua . Intefo quefto l'Imperator Carlo , che
Vrbano fossepassato in Roma, anch'egli tofto con la moglie , e co' figliuoli vi fi carlo iii .
mofseie tolfe per camino Lucca a Pifani, e fan Miniato a' Fiorentini . Nonfi sà di B emia
Imp. viene
certo,s'egli arriuafse in Roma, poi che fi dice , ch'egli da Innocentio Sefto la co- a Roma,
rona dell'Imperio prendefse per mano del Cardinale d'Oftia , che fù a quefto ef
fetto di Francia mandato in Roma . Hora hauendo l'imperatore Carlo ha uuto
daiFiorentini ongran denaio , perche li lafciafse in pace , e non li trauagliafse
con l'armi,in capo del terzo meſe,ch'entrato vi era, vfci d'Italia, efù nel 1376.
Vrbanofatto molto cercare delle tefte difan Pietro , e difan Paolo, le ritrouò fi
Inalmente presso Sanita Sanctorum con poco bonore , e veneratione . Le fece
adunque ornare d'argento,e d'oro, e riporle con molta diuotione, e celebrità del
popolo preffo l'altar maggiore di fan Giouanni in Laterano . Quefto medefimo
Pontefice edificò fontuofi palagi in Oruieto , & in Monte Fiafcone per poter
e30e gli altri Pontefici ricoueraruifi, quando l'eftate hauefsero voluto fuggire
igran caldi di Roma, e douendo in breue ritornarfi in Francia, cauò di prigione
T Giouanni Aguto eccellente Capitanoje lofece capo di tutte quelle genti, che fo
78 lewano prima militar col Legato Egidio , perche ne difendefse loftato Ecclefia
fico fin che ritornasse in Italia di nuouo . Perche hebbe animo di ritornare in Papa Vrba,
no V riter
Italia . Ma mentre che ſe ne pafsa in Francia,nell'ottauo anno , fecondo mefe,e na in Fran
cia , e.e ví
ventidoididelfuo Papato mori in Marfiglia, ò come altri vogliono, in Auigno- muo
ne a'decinoue di Decembre,efù in quel tempo, che Brigida deuotiffima donna , e Brigida di
Sucuia.
Principessa di Sueuia vene per vnfuo voto in Roma. Furono anch'in quefto tem
po alcuni motiui in Puglia, essendo morto Nicolò Acciniuolo Cauallier di molto
valore,eprudentia,e c'haueua quella prouincia in gouerno.
18
I Vrbano V.in più ordinationi creò XV.cardinali,che furono .
Pie roTornaquincio, Fiorentino, Italiano , prete card.di S. Marcello poi Ve
fcouo card.Portuenfc, e di S.Rufina, altramente di Belua Candida.
Guielmo d'Agrifoglio,Francefe, prete card.di S.Stefano in Celio Monte .
Maeftrofra Marco da Viterbo , Generale dell'ordine de' Minori , prete card.
di S.Praffede .
Filippo Patha Francefe ,Vefcouo Cauillacenfe,prete card.di S.Sabina .
D.Anglico Grifmaldi,ò Grifmoardi, Lemouicenfe, fratello del Papa, monaco
di fan Benedetto, prete card.di S.Pietro in Vincula .
Frate Pietro de Stagno,Francefe Arciuefcouo di Bourges,monaco di fan Flo
ro,dell'ordine di S.Benedetto,prete card.di S.Maria in Trafteuere .
Don Simone di Langiani monaco, & Abbate di fan Stefano, dell'ordine di fan
Benedetto Inglefe,prete card.di S.Sifto,
Gg 2 Pietro
NA
PLATI DELLE VITE DE PONT.
468
Pietro Corfino, Fiorentino, & Veſcouo di Fiorenza , prete card.di SS.Lore
20,& Damafo.
Franc.Tebaldefehi RomanoPrior di S.Pietro inVincola prete car.di S.Sabina.
Pietro di Chinaco Conte Petragoricenfe prete card.de'SS.Lorézo,e Damafo

GREGORIO XI. PONT. CCHL

Creato del 1371.a'30.di Dec.penult.giorno dell'anno.

BAD

REGORIOXI.anch'egli Lemonicenfe,fù prima chiamato Pie


tro Belforte, & effendo Cardinale difanta Maria nuoua,fùinA
uignone per vn confentimento di tutti creato Pontefice. Clemente
lo fece Cardinale , che non haueua ancora dicifette
G Sefto fuo zio
anni compiti.E perche non pareſſe, ch'egli fi fuſſe più per la carne
moſſo,che per carità della Chieſa, lofece ſtudiare, e lo mandò fubito in Perugia,
Baldo e
cellente le douelegge ua in quel tempo Baldo famofo dottore. Et ilgarzone vifece talmente
giba, frutto in ogni maniera di dottrina,che'l medefimo Baldo dellafua autoritàfifer
uiua affai volte nel voler le cofe dubbie affermare . Egli fù ancora di tanta in
nocentia,e benignità, e cofi humano, e pietofo, che da tutti erafommamente ama
to. In questo tempo in Roma il Senatore , che rendeua ragione al popolo , ogni
fei mefifi mutaua.Et i Banderefi guardauano la città,& haueuano tutto il go
uerno della republica . Quefto nome di Banderefa era da Germani venuto , che
Banderefi bandiere chiamauano i veffili , che portauano nell'imprefe . Percioche ogni De
in Roma curia , che hoggi capo di regione chiamano , era con la fua bandiera , efegnodi
gouernano
Rep. tinta . Nella Lombardia quei Principi , che diceuamo hauer congiurato con
Band erefi tra i Visconti, prefero a tradimento Reggio , che i Visconti fi poffedeuano . Ber
onde cofinabò per mezo dellarocca , cheperlui fi tenea , entrò nella città , & ruppemel
primo impeto i nemici , e ricupèrò la città . Mentre che paẞauano queste co
fe in Italia, Perino Re di Cipri,ch'era in quel regno a Pietro fuo padre, fuccef
So,fù cagione d'vna gran riuolta, che in quel regno fra i Venouefi, e i Venetiani
Bacque.Percioche ritrouandofi in Famagofta nellafesta dellafua incoronatione,
GREGOR I O XI. 469
Perino Re
il ballo di Genouefi, e quel de' Venetiani ( eofi chiamano colui, che rende ragio di cipro ca
nefra i mercanti della natione) mentre che ogn'vn di loro vuole andare alla de, an vna
giona
gr
ftra del Re , ne nacque a vn tratto tumulto , che nefurono i Genouefi tagliati a la fra i Ve.
neriani , ei
pezzi , e cacciati via con lor poco honore . Et perche fimoftrò il Re inchinare Genouchi,
più alla parte de' Venetiani , che de Genouefi , fe ne rifentirono coſtoro aſſai , e
fatta un'armata di quaranta galere fotto la fcorta di Pietro Gregofo , che era
frotello di Domenico lor Duca , paffarono nemicheuolmentefopra Cipri. E fmõ
tati xiv. mila huomini nell'Iſola,in vendetta dell'oltraggio, che fi fentiuano ha
-uer del Re hauuto , pofero aferro , e afuoco tutte quelle contrade . Il Re , che Gencues
vi cipto
fenza foccorfo fi vedea , fi volſe tutto ai prieghi , e per hauer dal nemico la pa- efopra
ce, diede a Genouefi Famagofta, e promife loro ancora di più, di pagare ogn'an- gran danni
no loro in nome di tributo quaranta mila ducati d'oro . In Italia efsendoui il Le- e fi fanno
tributarip
gato del Papa venuto per riueder vn poco le cofe della Chiefa , fece la pace co' quel Regnos
Visconti . Mai Pratefi di Tofcona , mentre che vogliono vfcire dal giogo de'
Fiorentini , incominciarono a porne Italia di nuouo in volca . Effi chiamarono 6.64
l'effercito ecclefiaftico nella Toscana , e glielo permiſe il Legato . Ma i Fioren
tini fubornarono di nuouo con danari quefte genti , che con l'aiuto loro entra
rono in Prato , e ne fecero morire molti capi di questa ribellione . E non con
tenti'i Fiorentini di queſto , per farne al Legato difpetto , mandarono per mol
te terredella Chiefa molti , che con molte bandiere , nelle quali era fcritto il no
me di libertà , animaffero . & effortaſſero quei popoli à douer vfcire dallaferui d'Ita
tù della Chiefa . La prima terra , che ſpinta dal bel nome dalla libertà ſi ri- lia, che fil
bellò , fù città di Costello . Appreſſo fù Perugia,e di mano in mano Todi, Spo- pongonoin
1leti, Agubio, Viterbo, Afcoli, e Forli . Aftorgio Manfredo, c'hauea fatto il Ba
naro incominciato aguftar la dolcezza della tirannide, occupò il caftello di Gra
narolo su quel di Faenza . Onde il Legato li mandò da Bolognafopra Giouanni
Aguto con alcune compagnie 1 Fiorentini difenfarono Aftorgio , ei Bolognesi Faenza vě
duta a. gli
cacciato via l'Agutò fi ripofero in libertà . L'Aguto ſe ne passo in Faenza, ve- Eftenfi
dendo quelpopolo molto pronto a douer ribellarfi , e faccheggio crudelmente la
città , e vi fparfe granfangue, e la vende poi venti mila pezzi d'oro a Nicolò ,
Alberto da Efte fratelli , riferbando per fe Bagnacauallo, doue pofe per all'
hora tutte le bagaglie delfuo effercito, intefo il Papa tutte queste riuolte, mandò
fubito in Italia il Cardinale di Geneura con fei mila caualli Britoni , i quali per
3
quel di Turinofe ne vennero senzafare danno alcuno fino alle porte di Bologna,
Der affediarla firettamente . Mail Cardinale, che intefe , che i Fiorentini man
Celena fac
dauano a Bolognesi foccorſo per Ridolfo da Varano , fe n'andò col fuo efsercito cheggiata
ad inuernare in Cefena. Doue poi lafuperbia de' Francefi fi leuò tanto tumulto , da Fiacefi .
che ne furono feicenco Britoni tagliati a pezzi, egli altri cacciati via . Ma que
ti furnno poco appresso per via della rocca intromeffi nella città . Et effendo in
umero maggiore che prima , aguifa d'arrabiati, empirono difangue , e di rapi
a il tutto, fenza hauer ad età alcuna rispetto.Le belle donnefole perfe riferba
ono, per poterfarne a pieno le voglie loro . Forlinefi , che non haueano ca
o , dubitando di non effere dal Legato oppreffi , chiamarono nella città , e li
Gg 3 tol
470 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

tolfero perfignori, Sinibaldo, Pini, Giouanni, e Theobaldo Ordelaffi ,col cui n


lore coftantiffimamente dalfuror de' Brizoni fi difenfarono . Hora penfandoGre
gorio,che tutto il male , che in Italia auueniua per cagion della fua aſſentian.
fceffe, e che quefto naufragio di tanti anni ,per l'aſſentia delnocchiero della navi.
cella auueniffe , incominciò a penſar molto di douer venir afar reſidentia in Ita
lia . E ve lo fpinfe molto vn Vefcouo , che effendofuo famigliare,fu dalui vnd
domandato, perche non ſe ne andaua a star alla Chiefafua , laquale non era be.
ne , che fteffe tanto tempo fenza Paftore . Alle quali parole il buon Vefcous
rifpofe . E voi fanto padre , che douete dar a gli altri efsempio , perche von
andate aftare al vostro Vescouato , & afarui vedere nella vostra Chiefa Roma.
Pontefree na ? Moſſo da queste parole il Papa , feceporre in punto vent'vna galera ful
torna di
Francia in Rodano, moftrando di voler altroue andare , percioche dubitaua , che France
Roma , evi fi, che cauauano grande vtile dallo ftare della corte in Francia, impedito, ri.
ripone , la
curte del tenuto non l'hauefsero, fe accortififufsero, che egli andare voleua a Roma. Ho
$375. ra venutone prima in Genoua , navigè poi a Corneto , e qui fianco del nauigare
fmontò , tanto più , che era d'inuerno , e fe ne venne per terra in Roma, efu
ai tredici di Gennaio del 1375. che era il fettimo anno del fuo Papato , &il
fettantefimo, da che la corte era di Roma paffata in Francia Non bifogna qui
perder il tempo à dire con quanto apparato , e con che incredibile letitia, e pia.
Settant au cere del popolo di Roma raccoltofufse , perche gli vscirono tutti i principali in
ni fette la contra, & tutti col volto, e co' gefti , e con l'acclamationi moftrauano ognifu
corte Ro
mana RO tn prema allegrezza, appunto comefogliono far i buoni figliuoli, quando ritorna
Francia. dal viaggio il padre loro . Non era cofa in Roma , che della venuta del Ponte
fice non baueffe bifogno . Perche la muraglia della città, e le Chiefe, e tuttigl
altri edifici priuati, e publici minacciauano per tutto rouina. E certo , che egli
in gran parte al tutto rimediò , come ona torre edificata per fuo ordine preo
fanta Maria Maggiore il dimoftra . Si ritrouauano anco , li coftumi della cit
tà affai corrotti, eguaſti , ondeper non efferui ciuiltà , ne politia alcuna, bifogna
ua, che altronde veniffe , per quiui piantarla , dondegià tutto il mondo folena i
buoni coſtumi apprendere . Ripofta dunque il Pontefice in Romala ſedia fua ,
incominciò da buon Paftore à volger per tuttigli occhi , & a penfare di douer
porre atte medicine alle piaghe della mifera Italia . Edopo d'bauerni hauuto
moltopenfiero fopra , mandò prima vn fuo Legato a' Fiorentini , ch'erano per
prender l'armi,e li confortò di douer abbracciare con buone conditioni la pace.I
Fiorentini , che fofpettauano della potentia del Papa , per non effer sforzati
alla pace fi ftrinfero in amicitia , e lega con Bernabò vifconte loro antico ne
mico, efubornato poi con danari, e con promesse Giouanni Aguto,diftogliendola
dalla Chiefa , ilfecero lor parteggiano, di chegonfi non lasciarono maniera dico
tumelia, e di oltraggio , ch'effi in difpreggio del Pontefice non vfassero . Perla
qual cosa essendone fcomunicati , & interdetti , non reftaronoperò di farfem
pre ilorfacerdoti celebrare, sforzandoli , e facendoli quello fare , che ogni ragio
vietaua. All'hora il Papa volto dalle preghiere all'armi , ricon
ca. ne, e debito gli
Fiorentini
fcomuni
ti dal Papa ciliò primieramente i Bolognesi,perche in nome del Pontefice la città loro gouer.
naf
POST GREGORIO XI... 471
waffero,poi aſſoldò il Varano,pfando in quefta parte l'arti de' Fiorentini,e li con
Butfegnò ilfuo effercito,per mandarlo poco appreſſofopra i Fiorentini.Ma non puo
The farlo cofi tofto, come penfaua , per cagione della difcordia grande , che nacque
dawn trai Genouefi,e i Venetiani.Perche dubitò, chefe anch'egli con Fiorentini s'at
rafa taccaſſe, non ne veniſſe ſopra la mifera Italia qualche sforzo ftraniero . Hauea
Riuolte
dronico con l'aiuto de i Genouefi, a'quali hauea dato in premio l'Isola di Te. dell'Imp e.
neo , cacciato di Coftantinopoli l'imperatore Giouanni fuo padre , il qual con sio Grea.
l'autode' Venetiani racquistò l'Imperio, & ne donò perciò lorola medefima ifa
ladiTenedo. Di chefdegnatiforte i Genoueft , perche temeuano della fcomu
nica del Papa , in altro tempo fiferbarono la vendetta . Percioche il Papa gri
daa, e minacciaua a i Genouefi, e Venetiani, fe non deponeano l'armi, dicendo,
23 ch non toccaua ad alcun di loro difare guerra. Ma mentre che'lfanto Pontefi
40162 ce nonrefta difare quanto ad un buon Paftor s'acconuiene , di vn intollerabile
ereleas doloredi veffica moria'vent'otto Marzo nel MCCCXXVIII . hauendo retto il
Papato vnditi anni,e cinque meſi . Fùfepolto nella Chiefa di S. Maria in via
nuoua in vna tomba marmorea,che ancorfi vede, e con tanto pianto di tutti, con
quanto nefuffe prima ftato mai altro Pontefice fepolto perche a tutti parea
14' 0 d'efferpriui del proprio padre , e piangeano tutti non folamente la prefente ca
lamità mala futura ancora,nella qual dopo la morte di quefto ottimo Pontefi
caceper ladifcordia de' Cardinali fi doueuano ritrouare .
noba Creòquefto Pontefice in due ordinationi fedici cardinali , vndici preti , e cin
que Diaconi, & furono quefti .
Pietro d'Indice Francefe Lemouicenfe, Confobrino del Papa, Arciuefcouo di
Narbona,prete card.di S....
Roberto di Gebenna,Borgognone,prete card.de' SS. Apoftoli.
E Vgo da monte Lungo detto volgarmente di Bertagna , Franceſe prete card.
de' SS- Quattro coronati.
Guido da Maloficco cittadino, e Vefcouo di Poitier,Francefe,prete card.di S.
Croce in Gierufalem.
Sim on da Borfano, Milanefe prete card.di S. Giouanni , e Paolo di Pamma
chio .
F.Gherardo Loy da Podio,Francefe, Monaco, & Abbate di S.Benedetto prete
card di S.Clemente. 2 .
Giouanni Buxerio Francefe,prete card.di S. Anaftafia .
F.Guglielmo da Canaco, monaco di S.Florentio, dell'Ordine di San Benedet
to dottor Francefe,prete card.di S.Vitale in veftina .
F.Giouanni de Grangia monaco di fan Benedetto, Vefcouo d'Amiens , Fran 1
cefe prete card.di S.Marcello .
Pietro Gomez Albornotio Spagnuolo Arciuefcouo Hifpalenfe prete card. di
S.Praffede .
Giouanni Croffo cittadino , e Vefcouo Lemouicenfe Francefe prete card. de'
SS.Nereo,& Achileo del tit.di Fafciola.
M. F. Bertrando Lagerio da Figiaco Francefe dell'ordine de' Minori prete
card.di S.Prifca .
Bertrando di Chanaco, ò Coniliaco prete card.... H
Giouann i Fabro Francefe Vefcovo Tutellenfe , prete Card. di S. Marcello.
Gio
G8 4
472 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

-Giouanni di Torre d'Aruenia Lemouicenfe), Francefe , Monaco , & Abbate


prete card.di S.Lorenzo in Lucina.
a Giacomo Orfini Romano,fratel del Conte di Nola Diac.card.di S.Giorgioin
Velo d'oro .
Pietro Flandrino,diacono card.di S.Euftachio Francefe.
Guglielmo Noueletti Lemouicenfe, Francefe, diacono card.di S.Angiolo .
Pietro di Luna Arragonefe,Spagnuolo,diacono,card.di S.M.in Cofmedin.
a... 1Pietro di Bernia,Vefcouo Viuarienfe Francefe, diacono card.di S.Lorenzo in
Lucina. 1510 904
Pietro Tartaro Romano, Abbate di Monte caffino , card.Reatino nominato,
priuato poi da Vrbano VI.e reintegrato da Bonifacio IX.
TOWN ' .$. 59. 1080 i
1386 oliamo!.

VRBANO V I. PONT. CCIV.

Creato del 1378.a 19.d'Aprile .


201. 19.
-373
.3

SSENDO adunque morto Gregorio, e facedofi moto della crea


tione del nuouo Pontefice , concorfe il clero , e popolo di Roma 'd
Cardinali pregandoli, c'haueffero voluto crear Pontefice per il be
nedella Chiefa Romana qualche perfona illuftre Italiana , altra

mente, malfimamente in quel calamitofo tempo , era per andarne il


Rom. do
mandan o nome Chriftiano a terra . E lo dimandauano Italiano , dubitando , che ſe fuſſe
al conclaue ftato Francefe , non ne haueffe di nuouo rimenata in Francia la corte con incre
no , e per dibil danno di Roma,e di tutta Italia poi che con l'aſſentia del Pontefice , s'era
Papaltalia
che, veduto tutto lo stato di S.Chiefa andar in poter de tiranni, & effere Italia,e Ro
ma in continuiflagelli ,è le chiefe della città abbandonate, eßere andate in gran
parteper terra . Ondefe ne eraper ciò eftinta la deuotione de' popoli, chefole
uano prima concorrere del continup in Roma ; poi che tutti vedeuano la fede
Pin
+ 19
VRBAN O VI.
473
Ponteficia, i titoli de' Cardinali, i monafterij , e gli altri facri luoghi de' martiri
andare in rouina,& eßere già diuentati mandre,e ftationi di pecore, e di altri ani
mali .E cheper questo era giufto, che il Papa faceſſe la refidentia , doue per vo
lontà di Diofan Pietro lafciata la patria fua, eletta, e fatta l'haueuas e i Martiri
fanti, e i Confeffori l'haueuano poi accrefciuta,efatta maggiore col cenere,e fan
gue loro.Onde i paftori della Chieſa, e col ricordarfi de' precetti di Chrifto, e con
l'efempio de' lor maggiori, i cui geſtiſempre sù gli occhi haueuano, doueuano qui
& allafalute de' Chriftiani prouedere, & attendere a ricuperare,e conferuare il
patrimonio difan Pietro,che era in Toscana, in Sabina, in Campagna di Roma,
in Vmbria, nella Marca, e nella Romagna , per la aſsentia de' Pontefici da varij
tiranni Stato occupato, il che a tutto questo , & alla deuotione delle genti , che
era quafi eftinta del venire più in Roma a vifitare i corpi fanti, che vi erano , fi
-farebbe rimediato , con creare vn Pontefice Italiano . A tutte queste coferifpo
fero i Cardinali , che effi haurebbono hauuto penfiero di eleggere vna ottima
- perfona, chesenzafare eccettione di perfona , nè di natione haurebbe gouernata
la Chiefa fanta , ad imitatione del Saluatore noftro , che di ogni forte di gente
eleffe , e chiamò all'Apoftolato . E che perciò fi quietafsero , e ftessero di buo
na voglia, epenfassero, che effi non haurebbono fatto cofa , che non fufse ad ho
E nore di Dio, & ad vtile della Chiefa Romana, e del Chriftianefimo tutto . Ho
Cotefa fia
ra ordinato presso S.Pietro il conclaue, e pofte in Vaticano buone guardie di fol . Card.nel a
dati, perche qualche tumulto non impedifse quefta elettione, chefar fi douca, nel creatione
del Papa.
volere incominciare a dare le voci , nacque fubito vna gran contefa fra Cardi
nali . Perche ne erano tredici Francefi , che haurebbono voluto creare vn di lo
ro. Neerano quattro Italiani,de' quali vno di cafa Orfina afpiraua fortemen
te al Papato . Hora per il numero de' Francefi maggiore il negotio inclina
ua tutto alla lor parte . Ma nacque per forte difcordia tra i Cardinali Lemoui
cenfi , egli altri Francefi ; perche e quefti, e quelli voleuano ciafcuno il Pontefi
ce delcorpo loro . E fù quefta difcordia cagione , che inclinafsero tutti a creare
vn,che era afsente, e fuori del collegio de' Cardinali, chefù Bartolomeo da Na 0
poli , ò , come altroue fi legge , da Pifa , Arciuefcouo di Bari , e lo chiamarono
Vrbano VI. Maprima , che vfcifsero fuori , incominciarono i Francefi a calun
niare queſta elettione, come fatta con fraude, e a forza da Romani, ch'armati ha.
ueuano tanta iftantiafatta, che fi creafse Pontefice Italiano . feiti poi del con
claue fi ritirarono parte in Caftello S. Angelo , parte fuori sù alle montagne
per fuggire lo fdegno , e l'alterezza del popolo . Il Cardinale Orfino fi ritirò a
Vicouaro , ponendogran fperanza in quefte difcordie di potere efso confeguire
il Pontificato . Ma pentiti poco appresso i Cardinali di quefto motiuo ,fe neri.
tornarono in Roma, e confermarono, & adorarono Vrbano , come fare fidonea
ad vn vero , e legitimo Pontefice . In capo poi del terzo meſe i Francefi , fotto
colore di volere fuggire i caldi della città , dimandarono licentia al Papa di po
tere andare afarfi quella eftate in Anagni . Ebenche allegassero quefta iſcuſa
del caldo , e delmal aere diRoma, in effetto il partire loro era folo perche temena,
no della feuerità di Vrbano ;percioche egli li haueua più di vna volta chiamati
Ú
474 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

ammonitili, che non doueffero riceuere cofa alcuna in dono,ne quando alcuno
in qualche cofafauoriuano, ne quando a confeguire beneficio alcuno l'aiutanen,
Haueua anche minacciato di douerefeueriffimamente punire i Simoniaci, e ifa
tori delle caufe ingiufte . Haueua ancora detto loro , che voleua , che effi quella
tantapompa,e numero diferuitori,e di cauallifouerchi allagrandezza loro la.
fciaffero . Perche quello, che in quefte fuperfluitàfifpendeua, fi douea dared'
poueri di Chrifto , & arifarcire'le Chiefefante , chefe ne andauano per terra.
E che haurebbefatta lafcelta de' buoni,e nonfarebbe reftato di caftigare i catti.
ui,fe non haueſſero mutata vita . E perche fi accorgeua bene , che i Cardinali
Francefi erano vn di perfare motto , che la corte fe ne ritornaße di nuouo in
Francia,alla aperta moftrò loro , che cſſo nonfarebbe altramente partito diRo
ma, ne haurebbe afcoltato , chi gli haueße perfuafo il contrario, perche inRoms
eraftata efondata , & accrefciuta la Chiefa vniuerfale , e la Fede di Chrifto.
Moffida quefte cofe i Cardinali Francefi, e quelli malfimamente, che nellamor
te de' Pontefici baueuano i thefori della Chiefa rubati , e chefoleuanoprima
moneggiare il Papato, efare a lor voglia il tutto , fe n'andaronoprima in Ana
gni, e poi toftofe nefuggirono in Fundi, doue incominciarono prima a calunnia
re Vrbano, comefalfo Pontefice, dicendo, effereftato creatoperforza , & inco
ronatoperforza , poiche l'ono atto, e l'altro eranoftatifatti in luogo pocoficu
ro, e con tanta iftantia del popolo Romano , che haueua sforzato ilcollegioa
crearlo più tofto Italiano, che Francefe , e pure doueuano in atto cofi importan
te effere e le volontà, e le voci libere. Horaper quefte cagioni dicendo vacare la
Chiefa, otto Cardinali, che quiui erano , colfauore della Reina Giouanna , crea
rono Pontefice il Cardinale di Gineura , ilqual era già primaftato mandato Le
Clemente gato in Italia, & lo chiamarono Clemente VII. Di qui nacque nella Chiefafan
Antipap .
Scifinagi ta ongranjcifma, e che tanto tempo durò, vna parte de' Principi Chriftianifa.
Roman
de a uorendo Vrbano, vn'altra Clemente. E non contenti ifeditiofi Cardinali dique
16 nella
Chief . fto male, mandarono ancorfopra il Papa, e Romani quelle compagniedifoldati
Abbatimen
tiia Roma Bertoni, che haueuano giàfaccheggiate molte terre , e ville difanta Chiefa, &

del legenti
fra Papa , alcune rocche occupate. Il popolo di Roma vfci difordinato loro incontra al pon
dell'Antipa te Calario , efù vinto, e tagliato apezzi . Ma effendo poipreſſo Marinorino
pa.
uata la zuffa,furono i Bertoni in modi conci , che apena nereftò vino , chipor.
taffe la nouella di quella rotta. Quelli ,che erano nelle fortezze , difenfaroni
per qualche tempo. Efragli altri vifù il Caftellano della rocca di Soriano ,che
molti anni appreßo a Martino Pontefice fi arrefe. In questo i Genouefipermo
ftrare l'odio, che contra i Venetiani haueano , fi confederarono con Lodenico Re
di Vngaria, con Francefco da Carrarafignore di Padoua, e col Duca d'Auftris,
e col Patriarca d'Aquileia. Con li Venetiani erano all'hora Perino Lufignano
Venetrani Re di Cipri, e Bernabò Visconte. Hora nella prima battaglia nauale,chefu fr
ei Gau lor fatta in piaggia di Romapreſſo Anzo , reftarono i Venetianifuperiori, eller
fra nuouo
Fili loro do Vittore Difani lor Capitano; & i Genouefi di diecigalere, che qui bebbero,
gerreggia ne perderono cinque . All'hora i Marchefidel Carretto con l'aiuto di Bernabò
zolfero a Genouefi Abenga, Noli , e Caftrofranco . Ma ritornando non molto
poi
VRBANO V I. 475

poi in gratia con li Genouefi , loro quefti luoghi reftituirono . I Genouefipofto vinti
1 Genou
appref
Domenico Fregofo lor Duca, e Pietro ilfratello in vna prigione , crearono Du. Co Roma,
N ca Nicolò Guarco , e Luciano di Oria Capitan dell'armata . Bernabò vifconti
bauendo data la figliuola al Rè di Cipri per moglie la mandò in Cipri molto bo
norata con dodeci galere , fei di Catalani, & altretante di Venetiani, delli qua
li legni poi Perino fiferul in aſſediare , e combattere Famagofta. Ma egli in va
nofi oprò , perche la Cittàfù valorofiffimamente difefa , e nefù lafua armata
dal vento, e dal mare conquaßata . Non reftauano i Genouefi, e i Venetiani in
quefto di trauagliarfi l'on l'altro, e nel mar Tirreno, e nel mar Adriatico . Per
cioche mentre Carlo Zeno Capitano dell'armata Venetiana tiene a Genouefi il Carlo Ze
mar Tirreno trauagliato, Luciano d' Oria corre con gran danno de' Venetiani il no traua
glia i Geno
mare Adriatico , mouendofi da Zara , doue efso fermo fi era , contra il nemico : ufibel mar
Tirreno , e
percioche Zara era del Rè d'vngaria . Ondeforte per ciòfdegnati i Venetiani, Tire Luciano d'
nonpotendo tirare Luciano a battaglia , pafsarono fopra Cattaro , e Sebenico Oria i ve .
netiani nel
terre del Re Vngaro , & le bruciarono . In queflo efsendo morto Galeazzo Adriatico.
Vifconte nel MCCCLXXIX. parea , che quafi tutto lo ftato di Milano a Berna 1379.
Roit data
bò inclinaffe. Diche Venetiani gran piacerefentirono: ma durò poco. Perche ai Venetia
prima lametà di quello ftato,e poi tutto toccò a Giouan Galeazzo il nepote.Lu- mi da ip.ef
nouefi Ge
ciano d'Oriapaffato in Pola, nel porto ifteffo vinfe l'armataVenetiana, lafe- foPola,"
ce cattiua . Ma mentre che troppo alla ficura ne vuole il nemico (che fugge )
feguire ,fù da vna punta di lancia ferito , e morto . Fu l'armata vittoriofa con
la vinta condotta in Zara,doue tofto i Genouefi mandarono in luogo delfratello
morto Pietro d'Oria con 9.galere, altri legni minori.Il quale riconofcendo la
vittoria del fratello , ritrouò de' nimici da due mila captiui, e che ne erano nella
battaglia, e nel mare aßai morti . Erano i Venetiani ancor in terra ferma tra
J
uagliati dal Carrarefe, efuoi confederati, che di fopra fi diſſero . A quali oppo
fero i Venetiani Alberto da Barbiano Conte di Cunio , e Capitano eccellente.Ho
Alberico
rail Capitan Pietro d'Oria fatta vn'armata di 40. galere, e di altretante naui, da B.rbia
fene passòfopra Venetia, doue preſe àforza, e bruciò Grado , Humago , e Caor- no .
Ch'ogg'a
le. Moffo poifopra Chioggia, che con la guardia, che vi era, vn tempo gagliar prefi da Ge
damente fi difensò, finalmente la preſe aforza, et il Signor di Padoua lo foccor- nquefi.
reua di vettouaglie . Nella prefa di Chioggia morirono da fei mila huomini ,
& vifurono da nouecento, e cinquanta Venetiani fatti prigioni , e mandati in
Zara, efù in questa calamità conferuato l'honor alle donne , che erano in Chiog
gia. Tanto iVenetiani per quefta calamità fi dimifero, che nonfperando nè da
terra, ne da mare foccorfo,liberarono que' Genouefi, che effi prigioni haueuano,
egli mandarono in Chioggia a vedere di ottener dal Capitano d'Oria la pace con
quelle conditioni , che eſſo voluto haueffe . I Genouefi gonfi , e ſuperbi , come
fogliono eſſer per lo più i vincitori , non volfero ascoltare parola di pace , ma
voleuano , che i Venetiani haueffero ceduto , e datofe fteffi con quanto haueuano

in poter loro. All'hora i Venetiani fi volfero alla difefa , e tirate alla bocca del
THL1

porto alcune catene diferro, e poiful lito delporto trecento caualli, & altretan
tifanti , andauano penfando , e rifguardando intorno , per ritrouare vno atto , c
INA E
476 PLAT DELL VITE DE PONT.

fufficiente Capitano per questaguerra . E mentre , che erano incerti , e dubydi


Vettore Pi quefta elettione cofi importante, fù intefa vna voce, che non fifeppe,onde vff.
fani eletto fe , che diceua vettore Pifani eßer vnico in questo bisogno,perche egli conof .
capitano de ua bene, come fi fuffero potuti vincer i Genouefi. Questa vocefù tal, che fa to.
Venetiani
contra Ge fto cauato il Pifani dalle carceri, don'era ſtato posto,per hauer mal combattuto
nouefi. a Pola , e fù creato Capitan per questa guerra maritima . Non dormiuano i
Genouefi
affediano
Venetia. Genouefi , perche hauendo prefe tutte quelle caftella intorno, fi poneueno in pun
Giouanni to, per douer anch'entrare nella Città. Ma dopo vna lunga Zuffa Giouanni Bar.
Barbarico. barico con lefue armate barchette li cacciò a dietro ; percioche non poteuano
Bombarde in quelliftagni le galere de' Genouefi andar molto oltre. Vi vsò ancor'il Barba
prime in rico queft'arte, ch'egli in ogn'vna di quelle barchette haueuafatto porre due bon
Italia.
barde,e più (lequali bombarde erano pure all'hora ftate da vn Todefco ritroua.
te) e col rimbombo loro, e con le bottefpauentaua, & opprimena il nemico,che
come di vna cosa noua , e terribilefuggiua , maffimamente , che ogni bombarda
in vna botta vccideua due, e tre huomini , e tanto più, che sù le galere nonfipo
tenafuggir il colpo , come in terra fatto fifarebbe. I Venetiani non reftauano di
follecitare Bernabò visconte loro amico confederato , che haueſſe travagliato
talmente a cafa loro i Genouefi , che effifuffero vfciti di quelgraue affedio i per
{ cioche incominciauagià a mancar loro la vettouaglia. E farebbe loftato de'Ve
netiani andato per terra,fei Genouefi , come il Carrarefe diceua loro , hawefero
hauuto cura, che al nemico non fuße per mare andata la vettouaglia. Hora vo
ra volendo Bernabò ſodisfar in parte a' Venetiani, mandò ilfuo essercitofoprai
Genouefi, & hauendo pofto la valle di Pulcefera afacco , & hauuto 19.mila
pezzi d'oro da Genouefi , co' quali volle con l'oro, enon colferro guerreggiare,
Je ne ritornò carico dipreda a cafa . Non hebbe la medefimafortuna Aftorgio
da Faenza , ilqual mandato dal medefmo Bernabò con la caualleriafopra Geno
ua, gli vei quelpopolo con tanto impetofopra, che nefù rotto, eposto in fuga ,
& eſſofifaluòfuggendo traueftito da contadino . L'Imperator Caloianni, chera
Pera comdal amico de' Venetiani, pafsò fopra Pera, ch'era de' Genouefi , e vicina à Coftanti
l'Imperator nopoli . Ma Andronico ilfigliuolo, ch'era & alpadre, a' Venetiani nemico,
Greco
colfoccorfo, che hebbe de' Turchi, e de' Bulgari , ftrenuamente la difensò , e ri.
dufſe a tanto ſpauento il padre, che lo fece tosto con Genouefi accoftare. In que
sto mezo Vrbano non volgeua l'animo aporre vna buonapace fra Chriftianima
a vendicarsi dell'oltraggio , che li parea d'hauer dalla Reina Giouanna bauuto
Catlo di Vn Ondefollecitò Lodouico Re d'Vngaria a douere vendicar la morte d'Andrea
garia noue fuofratello , promettendo di douere aiutarlo . Il Re Vngaro mandò Carlo l
guerra a Na
poliderdi gliuolo, che guerreggiaua all'hora su'l Triuigiano contra i Venetiani,fopraile
Papa.
nedegnodi
Carlo Napoli, e fu cagione , che le cofede' Venetiani, ch'erano molto a terra
ed a Ge
Outfi ! n forgeffero alquanto. Sopragiunfe ancor Carlo Zeno eccellente Capitano mariti.
"oggi . " moi ilquale affogateful porto di Chioggia duegroſſe naui , conduffe a tantane
ceffità i Genouefi , che non potendo cauar i lor legnifuori ,fi ritrouauano effigi
affediati, e cominciauano afentir penuria di tutte le cofe. Ma nonfù cofa , che
tanto i Genouefi affliggeffe , quanto la morte di Pietro d'Oria , che fù di vn col
pr
VRBANO VI.
477
po dibombarda morto,mentre che egli animofamente difendeua Chioggia, fù to
fto infuoluogo creato general Matteo Maruffo,ilqual venendone con nuouega
13 lee in Chioggia prefe preſſo Manfredonia Tadeo Giuftiniano confeigalere cari
che di vettouaglie, fù il Cardinal Agapito mandato & a' Genouefi,& a' Vene
tiani, ma in vano per accommodar a qualche modofrà loro la pace . Cofi fi ri
tronauano questi due popoli animati all'armi, che non dell'Imperio , ma delfan
gue, e della vita contendeuano infieme , efuggiuano di dar gl'orecchi a chi loro
ricordaua il lor bene. Finalmente ritrouandofi i Genouefi affediati in Chioggia,
e non potendo per via alcuna vſcirne , nè hauere vittouaglie dal Maruffo , ò dal
Carrarefe, che di hora in hora gliele prometteuano , e non l'efequiuano , sforza
tamente fi arrefero il primo di Luglio del 1380.furono qui prefi da quattro mi- 1vint
Genouefi
i a
la, trecento quaranta degl'inimici , & aſai più di ferro, e di fame ve ne periro Chioggia.
no . Manon fi quietarono per quefto i Genouefi , iquali con 38. Galere sforza
rono Triefte a ribellarsi da Venetiani al Patriarca d'Aquileia . Prefero ancor
Giuftinopoli , ma non la rocca . E fatta la loro armata maggiore , ſe ne ritor
narono di nuouo fopra Venetia . E perche non gli vfci incontra alcuno ,fe ne ri Pola arfa
tornarono in Iftria , e prefa Pola aforza, vi attaccaronofuoco. Si diedero mol- dai Geno
uefi .
te rotte l'on l'altro, & i Venetiani erano affai in terra ferma dal Carrarese op
preffi, benche Giacomo Cauallo egregio capitano valorofamente li difenfaſſe ,
combattendofi Triuigi , che a fame era poco meno che venuto in potere del ne
mico. Ma effendo amendue quefti popoli fianchi di cofi lunga, e crudaguerra,il
Duca di Sauoia compose a quefto modo a venticinque d'Agosto del 1381.fra lo- Pace falts
fra i Vene
o la pace , che i Venetiani pagaffero ogni dieci anni al Rè d'vngaria fette mi- tiani , et
Genquefi
a ducati di oro , pure che egli teneffe ficuro da corfari il mare di Dalmatia , e del 1381.
on vi lafciaffe in quella prouincia fare fale . Che il Patriarca d'Aquileia re- efuot
toli . Capi .
taffe nel Friuli con le medefime conditioni , con le quali era auanti alla guerra.
Chei Venetiani , & iGenouefi fi reftituiſſero i prigioni l'on l'altro , della pre
la nonfife motto . Che il Carrarefe lafciaffe l'affedio di Trinigi , & abbattef
è tutte le torri , e fortezze , che eſſo haueuafatte sù le foci de' fiumi , e per
uellifagni . E furonofrail Carrarese , e i Venetiani posti i termini de'ftati
ro. In questo mezo Carlo , che come fi è detto , il Papa haueua chiamato Carlo Vnga
ontra la Regina Giouanna, fe ne venne con otto mila camalliin Italia , e pri to dal Papa
ieramente prefe in Toscana Arezzo , che era ftato gran tempo dalle parti de all'acquisto
Fuelfi , e de
' Ghibellini trauagliato . Passando poi fopra i Fiorentini , fù da di N- peli ,
guerreggia
iouanni Aguto , che all'hora in Stagiafi ritrouaua , tenuto a dietro. Ma du- in Tofana
Carlo vifi .
tando i Fiorentini di non potere ſoftenere l'impeto di vn tanto Re , ne com- ta ilPapa,e
arono con quaranta mila pezzi d'oro la pace . E Giouanni Aguto essendo poi và lo
Napol
centiato vende. Bagnacauallo a Nicolò , Alberto Eftenfi , iquali crede- pri
è lo pren
no a quefto modo potere meglio tenere Faenza , laquale nondimeno poco aps de. Gicuanna
fso perderono , che Aftorgio Manfredo a tradimento la tolfe . Hora Carlo Regina al
itato in Roma il Papa , fe ne passò fopra il regno , hauendo vinti i Ca. fdiata A.
rezzo fac.
(
ani della Regina Giouanna , fe ne entrò ancora in Napoli , che fi`arre heggiato,
Si ritrouaua la Regina Giovanna assediata nel caftel nuonos quando i
Guelfi
NA DELLE VITE DE PONT.
4 78 PLATI

Guelfi di Arezzo tumultuando sforzaróno a ritirarſi dentro il caftello Giaco


mo Carracciolo Napolitano , che qui mandato il Re hauena . Vi fi ritinato
ancor con lui i Ghibellini , ancor che egli non miraſſe più per l'onaparte,che per
l'altra.Fattofi dunque venire Alberico da Barbiano, che fi ritrouauasùqueldi
Todi , la tolje vna notte nella città . Ma coftui mentreche vuol tener a frenoi
Guelfi,faccheggiò anche i beni de' Ghibellini. Il Ferebaccio , ch'era1un'altro (4
pitano ,feguendo Alberico , tolfe quel poco , che il Barbiano laſciato in Arezzo
bauea. Mentre,che in Napoli, & in Arezzo queste cosepaffauano, nacque nel
Lodoui
d'Angioia la pouera Italia vna noua guerra.Percioche Lodouico di Angiora,ch'era dela
o
in Italia co gue reale di Francia , fe ne venne in Italia con trenta mila caualli , e fi
fermi
groffo efer.
cito con ra preffo Bologna , e ne veniua ſpinto dal fuo Antipapa Clemente, non tantoper
il Paja. foccorrere l'affediata Regina Giouanna , quanto per deporre aforza d'arme Vr.
bano dalla dignità del Papato . Carlo dunque intefa questa nuoua, fifecetofto
venire di Tofcana il Barbiani, & il Ferebaccio . Fiorentini anch'aprieghi d'V1.
bamo li mandarono Giouanni Aguto . Hora Lodouico fe ne venne perquel di
Marfi a S. Germanosperche afpettaua altri dodeci mila canallisi qualifinalmer
teguidati da Adreganio entrarono in Italia, e facendo la ftrada di Piacenza, di
Lucca, di Fiorenza, e di Siena , giunfero ad Arezzo , doue introdotti da Guelf
di nuouo lafaccheggiarono. La rocca era difefa da' Ghibellini,laqualfiù combat
tuta da' Francefi quaranta dì , e l'haurebbono fenza dubbio preſa , ſe lamorte
'Lodouico
Angioia di Lodouico d'Angioiafucceßa nonfuffe . Intefa Adegranio questa novella, a
mucre, & il perfuafione de gli Aretini , che dentro la rocca affediatifi ritrouauano , vende
fuo
effercito & a i Fiorentini la città , efe ne ritornò tofto in Francia . Ifoldati Francefi perla
abanda.
morte di Lodouico nonfapendo , che farfi , a due , & a tre di compagnia ſene
ritornarono mendicando a cafa.Vfcito Vrbano da quefto fpauento de i Francefi,
fe ne venne in Napoli , e chiefe al Re , che baueffe douuto fare vnfuo nepote
Principe di Capoua . E non potendo ottenerlo , come colui , ch'erafotto colo
re di bontà poco ciuile , Vrbano incominciò ad oprare leminaccie , & inde
perciò il Re a douerliporre per alquanti di boneſte guardie fopra , che nonpo
teffe vfcir inpublico . E diffimulando quefta ingiuria , dimandò licentia al Re
di poter', perfuggire i caldi di Napoli , come effo diceua , andarne in Nocera,
Tools

Doue andò, efortificata di buone guardie la Città, noui Cardinali vi creo, e poje
degli antichifette in prigione, opponendo loro, che haueſſero col Rè,e con l'Ab
tipapa contralui congiurato . Incominciò ancor afare contra il Re vnproce
Papa affe
diato in No bauendolo fatto prima citare . Il Rérifpofe , chepreftofarebbe andato inNo
cera daneCar
Jo, Le lugcera apurgare non con leparole: ma con l'armi, quello che gli opponeuano.Paf
Be a Geno fatone dunque fopra Nocera con buono ejercito l'aßediò . Moſſo da queftain.
dignità Ramondo del Balzo della famiglia Orfina , e figliuolo del Conte di No
la, e chefù poi Principe di Taranto , confidando nellegenti , ch'egli hanawa,!
con lequali haueafotto la bandiera del Rè militato , conduſſe Vrbanocon tutta
la corte al più vicino lito , e qui l'imbarcô sù le Galere de Genouefi, c'hauea
fatte a quefto effetto venire . Mentre che'l Papa nauiga a questo modo in Geno
ma, di quei
fette Cardinali , che baueua in Nocerapoftiprigioni, ne gettò cir

дне
VR BA NOVI.
479
que legati dentro ifacchiin mare . Hora effendo morto Lodouico Rè d'vnga- Cinque
garia, i baroni di quel regno chiamarono tofto Carlo, il quale vi andò Ma men- Cardinali
tre ch'egli fà vn celebre parlamento per raffettar le cofe de gli Vngari , fù per anneg ati
dai Papa in
opera della Reina c'hauea diffimulato l'odio , tagliato a pezzi nel 1385. Nel mare.
qual tempo Giouan Galeazzo pofe in vna ftretta prigione in Monza Bernabò 1383.
Vifcontefuo zio, e mentre viße, vel tenne . Et effo s'infignori di tutto lo ftatos Bernabò
percioche prima diuifofra loro era a quefto modo . A lui era tocco Pauia, Ver- Vilconte
celli, Nouara, Tortona, Alejandria, e gl'altri luoghi fin all'Appennino, e all'- Foko pri
gione
gione da
Alpi, a Bernabò Cremona, Parma , Lodi, Brefcia, e Bergamo . Milano era re- Guan Ga
leazzo Vi
Zato per comune ad amendue loro . Hora Vrbano passato l'anno , da ch'era an- feonte luo
dato in Genoua , perche intefe , che le Città della Chiefa erano da Fiorentini ec- nipote,
itate, e fpinte alla libertà, come giàfatto altra volta haueano , venne prima in
Lucca, poi in Siena , e finalmente in Perugia . Et hauendo confermate nella di ..
Motion della Chiefa tutte quelle terre , per il defiderio grande , che mostraua di
veder Napoli , fe ne venne fino a Forentino : ma egli con quefta intentione vi
andaua,s'haueffe potuto cacciare dal regno Ladislao , ch'era affaifanciullo , e
Giouannafigliuoli di Carlos perche molti baroni, che foleano fauorire Lodoui
od'Angioia , dauano gran fperanza ad Vrbano d'hauer il Regno . Ma Gaeta
Greta fede
ai moftrandofifedeliffimi, conferuarano , e la vita , el regno a quefti due figli- liima,
oli di Carlo . Il Papa dunquefenza hauer nullafatto , fe ne ritornò in Roma ,
vifùconfontuofo apparato , e honore riceuuto, benche poco appreffo fuße per
apitar male , per opera de' Banderefi . Del quai pericolo vfci con creare in vn
iorno ventinoue Cardinali , de' qualt furono tre Romani , e gli altri quafi tutti
Napolitani , In questo Antonio della Scala Signor di Verona, e Francefco da Guerra fra
Carrara il vecchio fignore di Padoua co vna grauiffima, e difperata guerra fi tra isignori
Carta di
agliavano . E Giouanni Vbaldino era Capitano del Carrarefe , e Giouanni Or Padoua , e
delaffo di quel della Scala . Ma Galeazzo Kifconte foccorfe al Carrarefe , & que della
Signoria di
vinto Antonio, s'infignorì di Verona , e di Vicenza: nè contento di questo preſe veiona .
nche Padoua con l'affedio di pochi mefi, e pofe nellarocca di Menza Francesco,
a Carrara prigione . Francefco il figliuolo , fuggendo , fi faluò . I Fiorentini
Guerra tra
uidi d'accrefcerelo ftato , più con arte , che conforze tolfero a Senefi duc ter le Cità di
e , Monte Pulciano , e Lucignano . Dopo quefto mandarono Carlo figliuolo di Tolcana .
Bernabò , & Antonio della Scala con cinque mila caualli ful contado di Siena
i che rifentendofi Galeazzo Vifeonte, mandò i fuoi Oratori in Fiorenza,
olendofi,che haueffero tolto alfoldo loro Antonio della Scala , e Carlo vifcon
e fuoi nemici , e c'haueſſero hauutó animo di muouer l'armi contra i Senefi
oi amici , e confederati . Et haueagià a quefti fuoi Oratori ordinato , chefe i
Fiorentini non licentiauano tofto quelli due, Capitani , e non lafciuano Senefi
space , hauefsero bandita loro la guerra . E che questo non auueniffe , ne fu
agione Pietro Gambacorta fignore di Pifa , ilquale come amico di Galeaz
0 , e de' Fiorentini fi trapofe fra loro , per accordarli . In questo Vrbano
quendo poco felicemente maneggiato il Papato vndeci anni , otto mefi , efei
iurni mori in Roma a' quindici d'Ottobre , efù fepolto in San Pietro . E po
chi
480- PLATINA DELL E VITE DE' FONT.

chifurono quelli,che nellaſua morte pianſerò, coſi ſi era viuendofatto conoſce.


re ruftico , & ineforabile , il fuo fepolcro fino ad hoggi fi vede con vn'epitafo
affa i ruftico,& inetto ,

Creò Vrbano VI.in quattro ordinationi cinquant'otto cardinali , cioè quattro


Vefcoui,trentacinque preti, e dicinous Diaconi,che furono .
Guglielmo.... Patriarca di Gierufalem,Vefcouo card . Tofcolano.
Fra Tomafo da Firignano,Modenese, dell'ordine de'Minori,Patriarca di Gr
do,Vefcouo card.Tofcolano ,
Filippo d'Alenconio,Francefe Patriarca d'Aquilea, Vefcouo card.di S.Sabina.
Francefco Butillo Pregnano,Napolitano,Arciuefcouo di Pifa, parente della
pa,Vefcouo card.Preneftino .
Pilco Prefta Frigiolano , Arciuefcouo di Rauenna , Italiano , prete card.tit.di
fanta Praffede .
Giouanni Vaffino Boemo, Arciuefcouo di Praga,prete card.de' SS. Apoftoli
Giouani .... Arciuefcouo di Corfù, Italiano, prete card.di S.Sabina.
Marino da Melfi, Arciuefcouo di Taranto,prete card.di fanta Pudentiana, tit.
di Paftore .
Bartolomeo Cucurno , Genouefe Arciuefcouo di Genoua , prete card. di fan
Lorenzo in Damafo .
Demetrio .... Ongaro , Arciuefcouo di Strigonia , prete card. de' SS. Quattro
coronati .
Luca de' Gentili,da Camerino,Marchiano, Vefcouo di Lucera, prete card.tit.
1 difan Sifto .
Fra Filippo Geza , Romano , dell'ordine de' Predicatori , Vefcovo di Tivoli,
prete card.tit.di fanta Suſanna .
Poncello Orfino,Romano,Vefcouo d'Anuerfa,prete card.di S.Clemente .
Valentino ... Ongaro,Vefcouo di cinque Chiefe,prete card.di S.Sabina .
Eleazaro .. Vefcouo di Rieti,prete card.di S.Marcello .
Adam Inglefe, Vefcouo di Londra prete card.di S.Cecilia.
Pietro ... Spagnuolo, Vefcouo di Palenza,prete card.di S ....
Filippo Caraffa,Napolitano,Vefcouo di Bologna, prete card.di SS.Silueftro, e
Martino .
Andrea Bontempo, Perufino, Veſcouo di Perufia,prete cardin.di SS.Pietro , e
Marcellino .
Fra Nicolò Carazzuolo,Napolitano dell'ordine de' Predicatori,prete Card.di
S.Criaco .
Fra Lodouico Donato, Venetiano,Generale dell'ordine de'minori,prete card
di S. Marco .
Stefano Palofio,Romano,Vefcouo di Todi,prete card. di fan Marcello .
Angelo Acciaiolo, Fiorentino , Vefcouo di Fiorenza , prete cardin.di fanLo
tenzo in Damafo .
Friderico Conte Saruuerdenfe Arciuefcouo di Colonia, Todeſco, pretecard
di S ....
Lodouico Arciuefcouo di Maguncia,Todefco,prete card.di S ....
Corrone Arciuefcouo Treuerenfe, Todefco prete card.di S ....
Arnaldo di Germania, Vefcouo Leodienfe, Todefco,prete card.di S....
Vuenceslao di ... Vefcouo Vratris Liuienfe, Todefco, prete card.di S ....
Pietro
* VORE BIAS NOI AVLJANS
: ht
Pietro di Roffeniburg,Boemo,prete Card di S....
Neffunò di quefti fei cardinali Todeschi, e Boemo , volfe accettar il Cardina
lato , **** 9
Francefco Carbone Napolitano,Vefcouo di Monopoli,prete card.di S.Suſanna.
Fra Bonauentura de' Carrari, Padouano , Generale de gli Eremitani di S.Ago
tino,prete eard.di S.Cecilia. 1
N...Spagnuolo Vefq.Vrgelenfe prete card ....
N ....Vefcouo di Edena prete card ....
Bartolomeo Mezauacca Bolognese prete card.di S.Marcello,
N.... Vefcouo Grandienfe prete card ....
C Rainolfo di Monturuco Francefe Vefcouo Siftarcienfe prete card.di S.Puden
iana,del tit.del Paftore .
Eleazaro... Vefcouo Theatino prete card.di S. Sabina.
Marino del Giudice Arciuefcouo Tarentino prete card. di S. Pudentiana del
it.del Paftore .
Landolfo Maramoro Napolitano Diac.card.di S. Nicolò in carcere Tulliano.
Adolfo Conte d'Anfuic prete card ....
Guillelmo Altauilla Capuano,eletto Arciuefcouo di Salerno,Diacono card.di
Maria in Cofmedin.
Agapito Colonna Romano,Diacono card.di S.Maria in via Lata.
Stefano Colonna Romano, Diacono card.di S.Maria in Aquiro.
Lodouico Capoa Napolitano,Diacono,card.di S.Maria Nuoua.
Gentile de' Conti di Sangro,Napolitano,Diacono card.di S. Adriano .
Stefano Sanfeuerino Napolitano,Diacono card.di S ....
Galcotto Pietramala Tofcano,Diacono card.di S.Agata.
Tomafo Orfino Romano, Diacono card.di S.Maria in Dominica.
Lodouico Flifco Genouefe elettoVefcouo diVercelli,Diac.card.di S.Adriano.
Marino Bulcano, Napolitano, parente del Papa , Diacono cardin.di S. Maria
uoua .
Francefco Alifia,Napolitano ,Diacono card.di S.Euftachio.
Rainaldo Brancaccio Napolitano, Diacono card.de' SS.Vito,e Modefto .
Perino Tomacello Napolitano,Diacono card.di S.Giorgio al velo d'Oro.
Angelo de Anna Napolitano,Diacono card.di S.Lucia in Septifolio .
Giouanni Carlono Napolitano,Diacono card.di S...
Francefco Caftagnuola Napolitano,Diacon.card.fenza Diaconia,perche mo
prima,che li fuffe affegnata .
Raimondello Orfino Romano Diac.card .....
Giouanni Stefanefco Romano Diac.card. di S.Giorgio in Velo d'oro.
3.21 > r9 14393 "

r. 1
4.3.1
1790 169

Hh BONI
72

PLATINA

DELLE

VITE

DE

PONT

.
482
BONIFACIO IX. PONT. CCV
DP*
Creato del 1389.a 2.di Nouembre
111
19

38 CC

Bonifacio
ix. di tren ONIFACIO Nono, fù Napolitano , e chiamato PietroTo
ta anni fù
fatto Papa, macello,efùper on confentimeto di tutti i Cardinalinel 389
creato in Roma Potefice.Eradi forfe trent'anni,quandopre
fe il manto di Pietro, & in età cofi giouane , in magiftrato
cofifupremo fiportò egli diforte, che non gli fi poterimpro
uerare alcun piacere dishonefto.Onde parue,che con questadi

di Gouerno
Roma gnità la età giouenile con la vecchiezza fi commutaffe . Fu poi di tanto animo,e
onpa giudicio, che quanta poteftà hauea prima il popolo di Roma trasferì nel Pontefi
tolt dalPa
paalli Ro ce,creando afua volontà i magistrati,fortificado il CaftelSant'Angelo, i pon
mani.
ti , per li qualifi và di Roma in Trafteuere . In questo Galeazzo Vifonte moe
a'Fiorentini,e Bolognesi la guerra, mandando Giovanni Vbaldino , e Giantedefio
Pietramala fuoi capitani in Tofcana, perche poneffero a facco, in rouinatut
ta la contrada di val d'Arno di sù , e Giacomo Verme fopra Bologna , perche in
Guerre in fuo nome,e quella città,e'l contado trauagliaffe, come egli fece . I Fiorentini, che
Tofcana,
non dormiuano, mandarono tofto Giouanni Aguto , Carlo Visconte , & Antonio
della Scala con quattro mila caualli , e due mila fanti infoccorfo de Bolognefi
Ne restarono difollecitare , e con lettere , e con meffi Stefano Duca di Bauera,
con cuifi era ricoverato Francefco da Carrara il giouane,e Giacobo ContedAr
Tumulti mignacca, che haueuano aſſoldato con vn gran danaio , perche paßaſſero in Ita
della
ca Mar
Triu i. liacontra il visconte, e lo sforzaſſero a ritornar a caſa, per difenfarnefeftefo,
giano . lecofefue. Francefco'da Carrara ilgiouanefe ne venne in quefto traueftito in It
lia,e colfauor de' Venetiani, chefecretamente l'aiutarono,preſe Padoua.Il D
di Bauiera,che lofegui, entrò nella città , e cominciò a battagliar la rocca .IV
1 ronefi,che vedeuano il mondo in volta, cacciata da Verona laguardia di Galer
Zo , chiamarono Antonio della Scala,ilqual appunto in quei giorni era in Tofi
na morto,lasciando vnfol figliuolo aŢai piccolo . Quando iVeronesi la mortes
Auto.
BONIFACIO IX. 483
Il Antonio intefero,fi ritrouarona forte pentiti . E credendo rimediare , hauuto ik
perdono,chiamarono Vgoletto Blancardo, chefi ritrouaua all'horaful Cremone
fe conl'effercito del vifconte . Ilquale goletto hauuto alquante migliaia di̟ du 50 i
catiper pena di quefta ribellione, entrò co' fuoifoldati nella città, ma non puote
rattenerli , che non ne poneſſero la miſera, e ricca Verona a facço . La moglie di
Galeazzo,che n'hebbe pietà ,perche no fi reftaua dalfacco ,in capo del terzo gior Verona fac
no comandò,che baſtaffe a foldati quello ,chefatto fi era . Il Duca di Baniera la- cheggiata,
mentandoft,che i Fiorentini nol pagassero ,come promesso gli haueuano , lafcians
A do il battagliare dalla rocca di Padoua , fe ne ritornò in Germania . All'hora i
Fiorentini,dandoli Alberto da Efte nemico di Galeazzo ilpaſso , mãdarono Gio
uanni Aguto in Padoua infoccorfo del Carrarefe.E fù la virtu, arte di questo
capitano tanta, che in breuelarocca fi diede apatti . Ilperche le genti del vi
Sconte , ch'erano qui venute per ricuperare la città , fi ritirarono sù queldi Vi
cenza.Era anch'in questo venuto per lo passo di Turino in Italia il Conte d'Ar 1
mignacca,affoldato da i Fiorentini con venti mila caualli,epreso aforza Caftel
laccio sùqueld'Aleſsädria,l'hauea dato a ifoldati afacco . Per laqual cofafùGa
Tumulti di
leazzo sforzato richiamare dal Vicetino ilfuo effercito ,per opporlo a quefto ne Lobardia .
mico.Și erano i Milanefi nel borgo d'Aleßandria fermi , quando tutto impetuofo,
Ca efenza ordine, andò l'Armignacca lorfopra con animo di vincere , e di ſpianare
quella cind Durò buon pezzo sù le porte della città la battaglia ,e fi andauano
intertenendo gliItaliani fin chegli altri,ch'erano con vna giravolta andati a dar
allespalle del nemici , arriuaffero . Quando fi videro dunque i Francefi affalire.
all'improufo di dietro, & hauer da ogniparte il nemica fopra , fi sbigottirono , e
1
quafi prima , che fi accorgeffero del tratto , faritrouarono tagliati a pezzi . Il
conte d'Armignacca fù d'vnaferita nella battaglia morto . Rinaldo Giouan.fi
gliacci,e Glouanni Riccio cauallieri Fiorentini, c'haueano condotto l'Armignac .
ca in Italia ,furono fatti prigioni . Gonfio per questa vittoria il visconte , mandə
toflo vnaparte delle genti , per bauer in mano Giouanni Aguto , ilqual banena
paffato l'Adige,el Mincio ,per vnirfi con l'Armignacca . Ma l'Aguto , che n'heb
be azifo , con la maggior celerità , che puote , fe ne ritornò adietro ful Padoano
e pe rdenón pochi de fuoi per l'acque , che haueano in molti luoghi i contadini
alla ate appunto per vietarli il ritorno I Fiorentini ritrouandofi trauagliati,
da GiacoboVerme , ch'era venuto lorfopra mandato da Galeazzo con dodeci
mila caualli , e quattro mila fanti , richiamarono tosto l'Aguto ilqual vi ven
ne, conofcendofi inferiore di forze al nemico , con marauigliofe arti , eftrata
semmi ne fece lo sforzo del verme vano . In quefto a perfuafione del Pon
lefie , e d'Antonietto Adorno Duca di Genoua ,fù fattafra Galeazzo ,e Fioren
tini
napace conueneuole . Ma mentre cheſi eftingue vn'incendio , ne naſce vn'
altr . Percioche Francesco di Vico Prefetto di Roma tolfe a tradimento Viter
bo a
Papa , e Pietro Gambacorta fignore di Piſa fù infieme co' figliuoli amaz
Kat da Giacobo Appiano fuo fecretario, ilqual fubito ancor delloftato s'infi Giacobo
gno . Effend omorto Alberto da Efte , Azzo della medefima famiglia ma fa Appiano fi
Signordis
caccato da cafa,con l'aiuto di Giouanni Conte di Cunio , con cui viuena,s'era giària ,
Hb 2
нь pofto
484 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

pofto in punto per interporfi in quello ftato, quando i tutori di Nicolà figliuolo.
d'Albertoprefero in modo infauore del fanciullo l'armi , chene cacciarono via
Alberico Azzo a dietro. E promifero due terre Lugo ,e Monfelice al Conte di Cunio,per.
da Cunio chefaceſe morire Azzo . Il Conte per ingannarlifece morire vno, ch'era molio
primo che
infegno a fimile ad Azzo, & hauute le due terre, cauò fuori il vero Azzo, perche vedes
gl'Iraliani fero, ch'egli viuena . Non haurebbe vnafimile cofafattagiamai Alberico del
a guerreg.
giare dopo›la medefimafamiglia di Cunio , alqual è più obligata Įtalia , che a tuttiglialtri
Peffer tana Capitani infieme di quel tempo.Perche eglifù il primo, che infegnò agl'Italiani
Italia
to tempo diguerreggiare , che nonfapeuano a pena tenere lafpada in mano , che poi inco
fchiaua . di minciarono afaper difenfarfi da gl'inimici loro . Che già primafe voleuano Ita
Barbari
liani,ò fra lorofteffi, ò contra barbari guerreggiare, bifognaua chiamare alfoldo
foldati franieri . Ma nacque in brene fotto quefto Capitano tanta copiadi fol
dati,che diceuano militare fotto la bandiera di S.Giorgio, chefurono cacciati d'.
Italia i Bertoni, c'haueuano la prouincia noftra con on gran numero dellecaſtel
ladella Chiefa ruinate, egli Alemanni , e gl'Ingleſi medefimamente , che pone
uano la mifera Italia in ruina.Di qul hebbero origine i foldati Braccefchi, é ifol
Braccefchi
Sforzeschi , dati Sforzeschi , per il valore de' quali ne acquistò Italia preſſo gli ftranierital
onde heb grido, che òfpauentati queſtiſtranierife neflettero in pace alle cafe loro,ò ſepur
e. origi repaffarono l'Alpifopra di noi,con fiere rottefurono cacciati via .In questo me
ber
n
zo effnedo morto Clemente VII Antipapa , fù infuo luogo da i Cardinalifcif
matici in Auignone eletto Pietro da Luna,e chiamato Benedetto Decimoterzo.
Benedetto Succeffe ancor all'Imperator Carlo di Boemia Vencislao il figliuolo , dal quale
Vencislao. Giouan Galeazzo Visconte hebbe il titolo di Duca di Milano per mezo di Pie
Antipapa
di Boemia tro Filardo fuo oratore , ch'era Arciuefcono di Milano , e fù poi Pontefice , e
Imper. chiamato Aleſſandro V.Eſſendo morto Giouanni Aguto , e fepolto in Fiorenza,
Gio.Galra
zo Vifcon del quale Capitano faceuano 1 Fiorentini gran conto , deliberò il visconte di
10 primomo mandare il Conte Alberico con le fuegenti in Tofcana,per tener i Fiorentini , a
Duca
lano di Mi freno , iquali trauaglianano l'Appiano tiranno di Pifa. In quefto efercito d
Imper.Ven Alberico erano Paolo Orfino , Ceccolino , Brolia , Brandoline , Paolo Sauello,
cislao.
Luca Carnale eccellenti Capitani tutti , iquali accamparono nel monafterio del
la certofa perpaffarne vnitamente a combattere Fiorenza . Ogni di correano
fin foprala città , e ne poneuano tutto il contado a rapine , a ſangue , a fuo
co. E fù queftonel MCCCXLVII . nel qual tempo il Papa andò in Perugiaper
3397. pacificare infieme la nobiltà co'Rafpanti plebei.Ma la plebe in preſenza del Pa
u. parompendo la fede data prefe l'armi , e tagliò a pezzi da ottanta nobili.E chia
Fiorenza
combatt
ta dallegen mati nella città Biordo, e Micheletto principali, c capi della parte plebea,life Si
zi del V• gnori, e padroni della città.Di che fdegnato il Pontefice, n'andò ad Allifi,e max
dall'aßedio'diMãtoua
Perugia
ziuolte. in dò
e per acquaGaleazzo
al Duca efortandolo
aẞediata hauea,ed a reſtarfi
hauea à quefto effetto richiamato ,che per Albe
il Cote terra,

affediata rico nella Lombardia . J Fiorentini, & i Venetiani confederati con Mantouale
dal vifton
15.9 mandaronofoccorſo ,e Carlo Malateſta,ch'era cugino del Signore di Mantouz,vi
con andò Capitanos il quale diede preſſo Gouernolo vna gran rotta all'eſſercito del
Pifa vendu
BaalViſ
sc, Vifconte.Haueuano ancor all'bora Fiorentini animo di paffar fopra Pifa : mali
riten
BONIFACIO IX.
485
ritennero da quefto propofito il Conte di Puppio, e di Bagno , egli vbertini ri….
belli , che minacciauano l'vltima rüina a Fiorexza , ſe eſſiſopra i Pifani fi mo.
ueuano . Ma eẞendo poco appreffo morto Giacomo Appiano , Gherardo il fi
gliuolo, che lifucceffe, perche non poteua per le riuolte, che eccitate i Fiorentini
vi haueuano,tenere aſua voglia Pifa,la vendè al Viſconte,ritenendofi Piombi
nofolo . Effendo ftato Biordo a tradimento da Gian Tedefco morto, i Perugini fi
volfero riporre in libertà.Ma il Papa vi mandò VgolinoTrincio da Fulignofuo
vicario,perche per la Chiefa la riteneſſe. Sdegnati di ciò i Perugini fi diedero in
poter di Galeazzo, ilqual in capo di due mesi hebbe ancor Bologna,e Lucca . Di Perugia .
Bologna , e
che maggior fpauentofentirono i Fiorentini ,iquali diceuano hauere fenza alcun Lucca
del
dubbio anch'elliperfa la libertà ,fe Galeazzo Visconte viuuto di lungo fuffe. Ac Vilconte .
= coftandofi l'anno del Giubileo , mandarono i Romani a pregar il Papa , che fuffe
douuto andarfene in Roma : ilche il Papa defideraua molto : ma diffimulando ri
Fanderefi
Spofe non volere andarui,poiche non haueano effi voluto fecondo l'ordine de'paf. eftinti .
Malstefta
fati accettare i Senatori foraftieri, haueuano eletti conferuatori della camera statore .
= perfone inettiffime , onde n'haueſſero i Branderefifatto a lor voglia quanto vo
luto haueano . All'hora i Romani per gratificar il Pontefice , eftinfero i Ban
derefi , & accettarono in nome del Papa per Senatore Mal atefta figliuolo
di Pandolfo da Pefaro , perfona molto dotta , e fania . E diedero di più danari Papa fifa
Signor di
al Pontefice , per poter venire comodamente in Roma . Entrato Bonifacio Roma.
in Roma , fortificando il caftel fanto Angelo , e la muraglia , ele torri , fifè
pian piano fignore della città . Venuto il MCCCC. fi celebrò il Giubileo 1400.
con incredibile moltitudine di gente , che concorfe in Roma . I Fiorentini , che inGiubileo
Roma.
defiderauano leuarfiil Visconte da preẞo , che parea loro hauerlo ful collo, chiq Roberto
marono in Italia Roberto Duca di Bauiera, ch'eraftato eletto Imperatore, caffo Duca uiera diBa
inip.
·
come poco atto Vencislao , e con questa conditione il chiamarono, ch'effi non li da in lial
ro to daaVi
7 rebbono il promeffo danaio,finche egli fu'l Ducato diMilano no fuſſe.Entrato Ro
feonti .
berto inItalia,e venutonefulBresciano,hebbe vna parte delli danari promeffi.Ma
facendo poi co l'effercito del vifcote battaglia ,fù vinto,efe ne ritornòfuggedo in
Trento.E benche i Venetiani, e i Fioretini molte cofe li prometteßero , per nefun
coto volle reftare,ma ſe ne ritornò in Germania a cafa. All'hora Bonifacio , è che
1 della potetia de' vifcöti temeffe,o chepenfaſſe di accrefcere per quefta via lofta
to,e le entrate della Chiefa,impofe l'vfo delle annate ne' beneficij:cioe, che chiun
que qual fi voglia beneficio confeguiua, ' ne doueſſe pagare alla camera ifrutti di Annate de
beneficij
meza annata.Non măcano di quelli, che questa inuentione attribuiscono a Gio- chi le co
uanni Ventefimofe condo.Tutti accettarono questa legge ,fuori che a gli Inglefi, i minciò a
Imporre , e
quali fi contetarono , che fi eſeguiſſe ne'Vefcouati,no già ne gli altri benefici.Fa- che cola,
fia annata .
cendo a quefto modo ricco l'erario , e ponedo afua volōtà i magiftrati in Roma,
deliberò di riporreLadislao figliuolo del Re Carlo nel regno paterno, ch'eraftato Ladislao
da varij tirani, e popoli parteggiani di Lodouico d' Angioia occupato.E per po- di hiarato
Ingmar
Bajira•

Re di Na
tere piùfacilmente, e copiù honeftà farlo, annullò la priuatione di Carlo , che ha poli dal Pa
neua Vrbano VI.fatta in Nocera, e madò il Cardinale di Fiorenza in Gaeta, che pa
Greta fede
fola bauca conferuata alſuo fignore lafede:perche qui, doue era co tãta fedeltà nima.
Hb . 3 fato
486 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fiato conferuato ,fußeilgarzonetto Ladislao incoronato . Il Viſconte Deggendo


ritornato l'Imper.Roberto in Germania , mandò il Capitano Alberico ad oppri- «
Bentiuo- mere Gio, Bentivoglio, che cacciatane laguardia del Visconte,
fi erafatto fignore
glio
re diSigno
Bolo di Bologna.Militauano all'hora con Galeazzo Francesco Gōzaga, che fi eragià
gna. pacificato con lui,e Pandolfo Malatestafratel di Carlo,& Ottobono de' Roffida
Parma iiquali per effer eccellenti Capitani erano stati cagione , che i Fiorentini
haueßero mandato infoccorfo de Bolognesi il Capitano Bernardone con molte
genti , Prefero animo i Bolognese per questo aiuto, & hebbero perciò ardimen
to di vſcire, & incontrare il nemico, nella qual battaglia effi reſtarono vniti con
perdita di tutta la cauallaria,e del CapitanoBernardone, chefù nella zuffa mor
to.Fù ancor quifatto prigione Giacomo da Carrara,chefu a' prieghi di France.
fco Gonzagafaluato, Il Bentivoglio,che fi era co alcuni pochi ritirato nella cit
tà, mentre che troppo animofamente la difenfaua , ritrouandoſi in vn cerchio , e
torna in non lasciandofi prendere viuo ,fà morto. Dopo questo il viscontesenza difficoltà
Bologna
man del Vi ritrouarui ribebbe Bologna,e ne pofe perciò ingranfpauento Fiorenza,doue mo
fconte .
Gio. Ga. Araua il nemico douer volgere tutto lo sforzo di quella guerra , Malamorte li
leazzo mo fauori,e li traffe di quel tanto fpauento. Perche poco appreſſamori Gio.Galeaz
te.
Zo in Marignano di febre, effendofi prima vna cometa veduta, che era di queſta
morte vn prefagio ; efù nel MCCCCII, Molti tiranni nacquero fubito per que
ftamorte,che erano prima ò principali nelle loro città, o effendo Capitani,furo
no da i lorofteffifoldati confubornationi,e promeffe aiutati afarfifignori divan
rij luoghi.Nacquero all'hora in effetto infiniti mali, per non efferui un fuperio
re,che e con la potentia, e con l'autorità ne teneſſe i vitij degli huomini audaci a
freno.Si rinouò ancora la pernitiofafetta de Guelfi, e Ghibellini, che eſsendo du.
Nuoui si rata più di dugento anni in Italia, e tenendo tutte lefue città con le armi in ma
file,a no, quafi affatto le eftinfe tutte. Percioche vgolino Caualcabue hauendo appreffi
gnoriinlt
uano
lia per la i Ghibellini fignoreggiaua in Cremona . Otto terzo morti e cacciati via i Roffi
morte del poffedeua Parma.Į Soardifi teneuano Bergamo,i Rufconij Como, i Vignati Lo
Visconte .
di , Facino Cane eccellente capitano fi haueua a forza occupato Vercelli ,Alef.
Signori in fandria , e molte altre terre di quella prouincia . E dipiù di quefli molti altri ti
Lobardia ranni, che essendo giàftati cacciati dal Visconte , bora in fperanza entrauano di
ricuperare gliftati loro . E vi erano fra gli altri Guglielmo Scala, e Carlo Vifco
te figliuolo di Bernabò, che non reſtauano difollecitare tutti quei Principi, epa.
Alberico poli a ribellarfi . Onde Pino Ordelaffo bandito di cafafua s'infignori di Forli,&
da Cunio Alberico Conte di Cunio, che era andatofopra Faenza, la haurebbe anchefatta
gran
ftabile delfua, fe non fusse ftato in fretta chiamato da Ladislao nel regno di Napoli , e'l
Re di Na Papa ve l'animaua ad andarui . Fù Alberico fatto da quefto Re fuo gran Con
poli.
teftabile. Haueua il Papa mandato anch'eſſo nel regno vn fuo fratello con´vn²
efsercito,ilqual eraſtato ributtato da’Napolitani a dietro.Ondefe n'era per or
dine del Paparitornatofopra Perugia , laqual città in breue alla Chiefa ricupe
rò. Baldassare Cofsa Napolitano, e cardinal di S. Eustachio passatofopra Bole
gnal 'assedio,e la sforzò in breue a ritornare in potere della Chiefa, efsendo Ca
pitano di quefto efsercito Braccio da Montone,c'haueua, come eccellente Capita
no ,
BONIFAC 487

no, lafciato Alberico in Romagna,ſotto ilquale hauea Braccio in fin da i primi Baccio da
Montone
anni honoratamente militato. Ilmedeſimo era auuenuto a Sforza da Cotignuo- sforza da
Cotignola
la terra di Romagna.Per lo valore,& induftria de quali due Capitanı crebbe poi Capitani fa
zanto la militia Italiana , che chiunque hauea di bifogno di Capitano , per effer motiffimi .
benferuito,l'on di quefti duefi prendea . E di qui nacquero quellefattioni mili
tari , che daſeſſant'anni in quà non è quafi fattonulla in Italia , che ad vna di
Napoli pre
questedue non fi attribuifca . Perche quelli, che erano da Bracefchi oppreſſi , ò fa per il Re
pure dalli sforcefchi,tofo affoldauano lafattione contraria . Hora Alberico da Lad slao .
Cunio dal quale, come dal cauallo Troiano, vfcirono infiniti eccellenti Capitani,
bauendo combattuta Napoligran tempo ,finalmente la prefe per Ladislao. Efù
quefta vittoria cagione,che tutti i principi,e città del regno tofto inpoter di La
dislao ne veniffero . Ma Ladislao,che era auido di regnare, prima c'haueße ben
#1 pofto ilpiè nelregno di Napoli , efsendo chiamato da gli Vngari a prendere co
mehereditario quel regno,fi parti d'Italia colfuo efsercito, è giunto a Zara l'aſ
fedrò .In quefto hebbe auifo, che Napolitani , alcuni baroni del regnoftauano
per ribellarfi . Per la qual cofa prefa Zara la vende a Venetiani, e fe neritornò Zara ven.
tofto in Napoli, doue richiamò Alberico , cheſe n'eragià ritornato in Romagna Re netiani dal
Ladif.
acafafua,e con moltafeueritàpriuò tutti i baro ni delloftat o, che poff edeu ano , e lao.
quelli, che vi erano renitenti, bandi , e cacciò via del regno . Con la famiglia di
Sanfeuerinefchi fi mostrò molto fiero, e nefece crudelmente morire i principali.
In tanteriuolte diftato ritrouandofi afsai Bonifacio Ranco , di dolorede fianchi
finalmente mori nel MCCCCV. il primo d'Ottobre , hauendo tenuto quattordeci
anni , e noue mesi il Papato , efufepolto in fan Pietro in vnatomba marmorea
tutta diftinta di mosaico , che fin ad boggifi vede con l'infegne dellafamiglia , e
con vn titolo,chedice i molti edificij , chefecefare a fue fpefe nel caftello fant
Angelo , nel Campidoglio , e nel palaggio di Vaticano . Non farebbe a quefto
Pontefice per l'acquisto di vna fomma gloria mancato nulla , fe nonfi fuffe al
quanto macchiato nel compiacerefouerchio a parenti. Perche molte fimonie fi
faceuano da fuoi , che ne venivano in gran numero in Roma , e l'autorità delle
chiaui molto auuiliua . Ben fi sforzò Bonifacio di riuocare, è rimediare a queſte
cofe:ma erano tante le preghiere de' parenti, ch'eglifi lafciaua vincere , e fene
reftana . Onde meglio crederei , che non potesse alla Chiefa venire,fe i Pontefici
cacciassero via i loro parenti , d almeno fi contentassero di collocarli in vn me
diocre ftato ,hauendo più rispetto al debito , alla honeftà,che alfangue,& alla
car ne. E fare bbe hogg i appu nto più che mai temp o difarlo,poiche essendo morto
Tamburla
il Taburlano , c'hauea vinti i Turchi , e fatto il lor Re prigionefe'l menaua in-`no.
catenatofeco,douuque andaua, per hauer lafciatosenza capo gli Armeni, i Per
figli Egitti, egli Afſſirÿj,ſarebbe a' noftri Chriftiani cofa facile ricuperare Gie
rafalem ,el's.sepolcro dalle mani de barbari. Malafcialo Bonifacio di volgerfi
aquefla imprefa,fi diede a perſeguitare i Bianchi,che nelfuo Ponteficato indu
ceuano vna nuouafuperftitione . Percioche, come io intefi da mio padre, che la Copaenia
vide, ne venne dall'Alpi in Italia l'anno innanzi del Giubileo, vn certo prete con edi Bianchi
lor vitto
vna gran compagnia d'huomini dietro , ilqual prete andaua vestito di bianco eta , e fati
Gb 4 moftraua
2 488 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

moftraua tanta modeftia nel volto , e nelle parole , ch'era da ogn'buomo tenuto
vnfanto. Venuto in Italia,ne creò in breue a queftafua nuouafuperftitione rn
grandiffimo numero di buomini, e donne, i quali tuttifenza differenza, ò cheru
ftici, ò ciuilifuffero, ò liberi, òferui veftiti di bianco lofeguiuano, àguiſa dipe
core , douunquefifacea lor notte, fifermauano , e dormiuano per terra . Man
giauano publicamenteper le ville , doue le genti agara , quafi afare onfacrifi
Bianchi in ficio , portauano loro il mangiare . Il prete andaua auanti con vn Crocefiffo in
Italia.
mano , ilquale molte volte diceua , che per i peccati de gli huomini lagrimaud,
E ogni volta , che auueniua queſto , tuttigridanano , mifericordia . E quando
caminauano, e faceuano viaggio , cantauano le lodi di noftra Signora , & altri
binni alpropofito loro. Il medefimofaceuano , quando fi ritrouauano fermi in
qualcheluogo . Queftofacerdote se ne venne per la Lombardia , per la Roma
gna , per la Marca, eper la Toscana con tanta opinione diſantità , che nonfola
mente la rozza , e credula plebe , ma i Principi ancora, e i Visconti delle Città
ne traſſe ageuolmente alfuo dire, e volere . In Viterboftanco del viaggio,e con
gran moltitudine dietro fifermò , per douere poi , come effo diceua , paffarnein
Roma a vifitar que luoghifanti Bonifacio dubitò , che qui frode nonfuffe , e
che non penfaffe quelfacerdote con queftefuefuperftitioni,e colfauore dellegen
ti, che lofeguiuano,douerfifar Ponteficesonde mandò in Viterbo alcunifoldati,
che lo prendeffero, & a lui lo menaffero.Scriuono alcuni,chefusse tormentato il
prete,e lafuafrodefcopriffe, efufse perciò caftigato colfuoco, doue lofecero are
dere . Alcuni altri dicono, che nonfi ritrouò frode alcuna nelpoueropretei ma
che'l Papafacesse dare quefta voce, per coprire quello , che fi diceua, cioè, che
esso l'hauessefatto per inuidia morire. Quello, cbefufse la verità , Iddio lo sà.
Questo è chiaro, che parteper lafrequentia del Giubileo, parte per legenti,che
fi menaua quefto facerdote dietro , vngran numero diperfone mori in Romadi
Chrifoler peftilentia . Ma in tante calamità , vna cosa di buono hebbe all'hora Italia,che
porta lelet in questi tempi vi venne Chrifolora Coftantinopolitano , ilquale ci portò le let
tereGreche
in Italia. teregreche , che haueuano già dormito cinquecento anni in Italia . Onde nacque
ropoi lefeuoledella lingua Greca, e Latinaper mezo di Guarino , di Vittorino,
di Filelfo , di Ambrogio monaco, di Lionardo Aretino, di Carlo , e di molti al
tri, che scirono, come dal cauallo Troiano, in luce, e ad emulatione lorofe ne
Leuarono poi su molti altri ingegni delicati , egentili .

Creò Bonifacio IX. in tre ordinationi otto cardinali,cinque preti,e tre Diaco
ni ; e reftitui il cappello a doi, che n'erano ftati priuati da Vrbano VI.cioè a Pileo
Arciuefcono di Rauenna , & Adam Inglefe , Vefcouo di Londra. I creati da lui
furono .
Henrico Minutolo Napolitano, Arciuefcouo di Napoli, prete card.di S. Ana
ftafia, che fu poi dall'ifteffo Papa fatto Vefcouo card.Tofcolano.
Fra Bartolomeo de gli Vliarij , Padouano , dell'ordine de' Minori , Vefc. di
Fiorenza,prete card.di S.Pudentiana,tit.di S.Paftore.
Cofmato de' Megliorati da Sulmona , Vefcouo di Bologna , prete card. di S.
Croce in Gierufalem .
F.An
BONIFACIO IX, 489
F.Angelo Summa Ripa da Lodi, dell'ordine Camaldulenfe , Vefcouo di Lo
di,prete card.di fanta Pudentiana tit. di fan Paftore .
Chriftoforo de' Maroni, Romano Efernienfe, prete card.di fan Ciriaco.
Baldaffar Coffa Napolitano,Diac. card.di fan Euftachio .
Leonardo Cibò Genouefe Diac.card.de' fant'Cofma, e Damiano.
Angelo Cibo Genouefe Diac. card. di S.Martino in Monti.
• Il Cardinal Angelo Fiorentino , fù anche da quefto Papa fatto Vefcouo card.
Oftienfe : & il card. Francefco Carbone fù fatto Vefc.card. di S.Sabina.

INNOCENTIO VI . PONT. CCVI.


!
Creato del 1404. a' 17. di Ottobre .
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མས

NNOCENTIO VII. fù di Sulmona , fi chiamaua Cofmo ,


efù efsendo Cardinale di Santa Croce creato Pontefice in tem
po , che tutta Italia tumultuaua : percioche essendo morto
Giouan Galeazzos e reftati due ſuoi piccioli figliuoli , tutta
Italiafi volfe all'armi . Giouan Maria, che era il maggiorefi Gio . Maria
355
Visconte
tolfe il Ducato di Milano, Filippo Maria, che era il minore, re- Duca ij
di Mi
હા
ftò Conte di Pauia , come prima era . Tutte le altre città , lano .
Filippo
che erano da vinticinque, a quefti Giouanettifi ribellarono . Percioche Paolo ria Ma
Vicon.
Guinifi Cittadino Lucchefe fi vfurpò la Signoria della patria fua . E Fran- te.
Paolo Gui
efco Carrara , che vide morto Giouan Galeazzo , le cui armi tanto temeua , nifi Luc
venuto in Speranza di accrefcerlo ftato mandò in Brescia , in Bergamo , e chefe Francefco
n Cremona a follecitar in fuo fauore i Guelfi . Veggendo poi , che Guglielmo Carrara , e
fuɔi fatti .
della Scala , e Carlo Visconte , che defiderauano la Signoria delle loro Città ,
i farebbono potuti opporre a' fuoi difegni , promiſe di farli , il primo Si . 1
Late

nor di Verona , il fecondo di Milano , e n'hebbe per quefta caufa in prestito


da
490 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.

da Carlo 30.mlia ducati d'oro. Hora hauendo egli ripofto Guglielmo in Verona,
fattolo poco appreſſo deftramente con veleno morire , effo s'infignori di Verona J
Volleancorapoifare il medefimoferuigio a Carlo ilquale , perche non gli fi
feruaua lapromeffa ,faceua inftantia , che almeno ifuoi danari , che preftati gli
haueua , gli reftituiffe . Scriffe ancor'il Carrarese a Francesco Gonzaga , che
baueffe voluto da fefteffo confederarfi con lui , altramente l'haurebbe bauuto
per inimico , e fattolo in breue della fua pertinacia pentire . Ilebe diceua po

tere ageuolmente fare , per bauer Verona vicina a Mantoua , e per douere in
breue hauere Brescia , d'onde haurebbe afuo piacer potuto i Mantouaui offen
dere . Il Gonzaga non volle darli rifpofta, fin che intendeße gli Oratori de Ve
netiani , iquali erano già per camino , & alui ne venivano . IVenetiani , che
baueuano fofpetta la potentia de' Carrarefi , prefero nella protettione , e dife
fa loro Vicenza , che da fe fteßafidiede loro , temendo dell'armi di Francesco
da Carrara, e bramando d'effer a qualfi voglia altro Principefoggetta, che a
quefto , per l'odio immortale , ch'erafra Padouani , e Vicentini. Hora i Vene
tianifecero tofto intendere al Carrarese , che lafciaffe i vicentini in pace , poż
che erano in protection loro, e fi reftaſſe di trauagliare a qualunque modo Colo
gna , per eſſere della giurifdittione loro , altramente fe nefarebbono eſſi riſenti
ti con le armi · Rifpofe a queste cose Francefco , che fi marauigliaua aſſai de
Venetiani
Venetiani , che non hauendo ragion alcuna in terraferma , voleſſero impor leg
no
terrtato in ge a quelli , che legitime Signorie vi haueano , e che per quefto nelle loropaludi
a fer
mia. fiftelero , elafciaffero regnare ne' loro ftati pacificamente i propri Signori. Si
fdegnarono forte di questa rifpofta i Venetiani , e fecero tosto intendere agli
Oratori loro, che erano per ftrada , che andaßero a conchiudere amicitia , elega
Francefco con Francesco Gonzaga , creandolo lor generale , e promettendoli perciò ampio
Gonzaga
Signor
Mantousdi, ftipendio . Fatta il Gonzaga la lega , perche intefe , che il nemico haueua prefa
Generale Cologna , con vn groffo efsercito passò tofto fopra Verona da quella parte , che
de' vene
tiani. è volta a Mantoua . Il medefimo fecero i Venetiani partendo dal Vicentino .
Spawentati i Veronesi , perche non vedeuanosperanza difoccorfo , s'arreſsero :
percioche haueano anco il Carrarese in odio , perche haueſſefatto morire col de
Verona fi leno Guglielmo della Scala , e ponendo i figliuoli prigioni , hauesse a tradimento
daa Vene- occupata Verona.Dubhãdo il Gonzaga di qualche inganno, vi entrò con lefchie
sini.
Giacobo da re armate in punto.All'hora Giacomo da Carrara , che fi ritrouaua inguardia
Carata della Cittàfe nefuggi tofto con alquantifoldati in Hoftia. Ma nel passare il Pò,
"
fù preso, e mandato in Venetia . Fortificata con buone guardie Verona , paſsa
dàPadoua
a Venefi rono i Venetiani con tutto l'esercito fopra Padoua , che era dall'alte mura , da
tiani. i cupifoffi,e da vna buona guardia , che vi era dentro , difeſas ma ellafù pure in
capo di alquantimefis perche non le poteua venire la vettouaglia , sforzata a
Francefco
Carrara , e renderfi a patti.Francesco da Carrara co' figliuoli , e co' nipotiſireſtò nella roc
16gluoli ca,la quale pure afamefra pochi giornifi diede,efù Franceſco fatto prigione, e
fatti&prigio mandato in Venetia, douefi colfratello fatto morire . E quefto finefece colui,
ni,
dai Vene cheper insatiabilità rinuntiò la pace , fperando' con la guerra infignorirfi del
miia
Belia Ve mondo . Ne qui finirono le calamità d'Italia . Percioche , o che la lentezza
dei
INN
6 OCENTI O VIL 491

elop dei Ponteficifuſse, che foleuano prima con li interdetti , con le minaccie , e con
le arme ancora quietare le difcordie degli altri, o che fuffe lo fcifma , che era al
the boranella Chiefa , era a tale l'audacia d'ogni vile tiranno venuta , che perla
2 morte di Giouan Galeazzo nonera cofa per grande, chefuſſe, che ogni vn di loro
nonimprendesse.Soleua Innocentio, effendo Cardinale, riprendere la negligen
tia, e timidità degli altri Pontefici,e dire, cheper loro cagione quel tanto danno
fo fcifma alla Chiefafanta, & a tutto il Chriſtianesimo duraua . Ma eſſendo poi Domanda
Pontefice, nonfolamente i veftigij de'ſuoi paſſati in queſtapartefeguiua , che de i Rom.
ancorafortemente fi rifentiua, fe alcuno gli haueffefatto di tal cofa motto . Era al Papio
ESSA

ancoracofi impetuofo nelle cofe fue , che hauendoli vna volta fatio i Romani
Oran
iftantia, che gli haueffe douuto riporre in libertà, reftituire loro il Campidoglio,
Pontemolle, e'l Caftellofant'Angelo, ecbebaueffe voluto quel pernitiofofcifma crudelta
eftinguere, e pacificare Italia, tanto più, che'l Re di Francia fi offerina di douer del Papa .
farui tutte leforzeſue, e l'Antipapa Pietro di Luna preftaua a questa concor
diagli orecchi, in tanta colerafe ne pofe egli, che li mandò à Lodouico fuo nipo
te, che habitauapreffofan Spirito , comeperche doueffero effere di quefto ard.re
grauemente caftigati . Furono adunque qui molti,mentre che il ben della Repu
blicaprocurano , fatti tofto morire , e gettati per lefeneftre . Non potendo il
popolo quefta tantacrudeltà foffrire , chiamò Ladislao Re di Napoli , e tolfe le
armiper vendicarsi di Lodouico . All'hora il Papa fuggendo il furore del po
polo,fe ne andò volando col nipote in viterbo . Il popolo , che non puote con Pipfugge
coftoro isfogarfi,fi voltòfopra il resto della corte, e lafaccheggio . E ne furono
alcunifaluati in cafa de' Cardinali Romani, douefuggirano . Prefo poi il Cam- Fattion
Roma fra in
pidoglio, e Pontemolle, andarono à battere,ma in vano, il caftello, ancor che Gio gliecclefia.
Hanni Colonna Conte di Troia, e Gentile Monterano Conte di Carrara eccellenti itici & iRo
mani.
Capitanidi Ladislao con lorofufsero . Perchefopragiunfe Paolo Orfino con Mo.
ftarda , e Ceccolino mandati dal Papa , iquali attaccandofi ne iprati di Nerone
con Giouanni Colonna , e gli altri Capitani di Ladislao li ruppero . Sentendo
perciò i Romanigran danno , a'quali non fi lafciaua nel contado capo di beftiame,
& efsendogià l'irafmorzata, fi rappacificarono col Papa , e lo pregarono , che
Th ritornasse in Roma . Egli, ch'era di piaceuol natura, vi ritornò,percioch'essen
09 do afsai dotto nelle leggi ciuili, e canoniche, e hauendo vn'arte, & vnafoauità
grande neldire fi perfuadena di potere e con le ragioni , e con la piaceuolezza
11 tirare, doue volea, ogn'huomo . Giunto in Roma creò alquanti Cardinali, fra i
quali nefurono tre, chefucceffiuamentefurono Pontefici dopo lui. Efurono An
gelo Corario Venetiano Cardinale difan Marco,chefù Gregorio duodecimo.Pie
tro Filardo Candioto Cardinale de' dodeci Apoftoli , che fu Alessandro V. &
Odo Colonna Cardinale di fan Gregorio, chefu poi Martino quinto . Hora con
fermatofi a quefto modo il Ponteficato , creò Marchefe della Marca d'Ancona
Lodouico il nipote , e lo fece Principe di Fermo . Ma mori poco appresso in Ro
ma nel secondo anno, e ventiun dì del fuo Ponteficato a' ſei di Nouembre fù fe- Lodouico
SE

polto infan Pietro in vna cappella , ch'era dedicata a Pontefici, e che cadendo Principe
per antichità,fù poi da Nicola V. rifatta , e notatoui l'epitafio d'Innocentio con di Fermo.
far
492 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Tradimen faruifi mentione, che Nicola quinto rifatta l'hauea.


to di Ca
brino. In questo mezo ritrouandofi Italia fenza vero Pontefice, e fenza buon Impe
ratore ogni cattiuello prendeua ardire di far ciò, che piaciuto li foffe . Onde Ca.
brino Fundolo,di cuifolea molto & in pace, & in guerra feruirfi Carlo Caual
cabue, entrato inſperanza di farfi tiranno, perche vedena non meno a lui, che à
Carlo obbedire tutti, tagliò il pouero Carlo àpezzi inſieme co'fratelli , e co' pa
renti, che ritornauano da Lodi , in vn luogo Machafturma detto , dieci miglia
lontano da Cremona . Efubito, prima che nella città ne andafe nouella, occupò
con alquanti de'fuoifoldati Cremonafattofi a vn tratto fignor dellarocca, e del
leporte . Et venutone poi sù la piazza armato , fece morire , ò cacciò via tutti
quei, che vide, che gli fi opponeuano . Nelafciò crudeltà, che non vfaffe , per
fermarsi nella tirannide . Si sforzò ancora Gucegaldo gouernatore di Genoua
acquistare in nome del Re di Francia Milano, Ma Facino Cane eccellente capita
no conferuò à Giouanni Maria visconte quello Stato . Ottone terzo fignore di
Parma abboccandofi con Nicolò da Efte per conchiuder la pace preffo vn caftel
lo chiamato Rouerè , vi fù tagliato à pezzi . Efù Sforza di Cotignola, che l'am
Ladislao mazzò per ordine di Nicolò . Il qual hebbe tofto Parma , che perche odiana Ot
Re di N tone , gli aperſe toſto le porte . Ladislao hauuta Roma , & occupata Perugia ,
poli piglia
Roma , с ch'era all'hora dall'arme di Braccio trauagliata , fe ne passò in Toſcana, che für
Perugia. dall'induftria di Malatefta da Pefaro eccellentemente difefa . Onde fe ne ritornò
Ladislao Spauentato nel regno , con hauer quafi riceuuto più danno , che fatto
ne: i Fiorentini, che fi videro liberi da cofifatto nemico, fi voltarono fopra Pi
fa, e dopo d'hauerla affai trauagliata , e battuta lapréfero,bauendo per Capitani
Tartaglia, e Sforza nel 1406.

Creò quefto Pontefice in vna fola ordinatione vndici Cardinali , otto preti , e tre
diaconi, che furono.
Angelo Coraro Venetiano, Patriarca di Coftantinopoli,prete card. di S. Marco.
Francefco Huguccione Bradamonte , da Vrbino , Arciuefcouo Burdegalenfe,
prete cardin. de' SS, quattro Coronati.
Giordano Orfino Romano, Arciuefcouo di Napoli, ptete card. di S. Martino.
Giouanni de' Megliorati da Sulmona , nipote del Papa , Arciuefcouo di Rauen
na, prete card. di S. Croce in Gierufalem.
Fra Pietro Filargo di Candia, dell'ordine de'Minori, Arciuefcouo di Milano.pre
te card. de' SS. Apoftoli.
Conrado Carracciolo Napolitano Vefc. di Malea, prete card. di s. Crifogono.
Antonio Achione Romano Vefcouo d'Afcoli, prete card.di s.Pietro in Vincola .
Antonio Caluo Romano Vefcouo di Todi,prete card. di s. Praffede.
Oddo Colonna Romano, diacono card. di s. Georgio al vello d'oro , che fù poi
creato Papa Martino V. nel Concilio di Coſtanza.
Pietro Stefanefco de gli Annibali, Romano, diacono card. di s . Angelo.
Giouanni d'Egidio Leodienfe , Todefco, diacono card. de' ss. Cofma, e Damia
no .
Il Cardin. Antonio Caietano Romano, fù da quefto Papa fatto Vefcouo cardin.
Preneftino.

GRE
GREGORIO XII, 493

GREGORIO XII. PONT. CCV II

Creato del 1406. a' 30. di Nouembre.

NOC
@y:
41
P
MA
More

kap
ahh ung famµ¿
ENTRE che andaua loſciſma in lungo con tanta a ro
om , in .
L uina del Christianefimo, con vn Pontefice 2 in T Bened:
xiij.Antipa
Auignone vn'altro, tre Principi Francefi , chefurono pa,richiefta
cge_tinon .
il Duca di Biturigi, quel di Borgogna, e quel d'Orliens, ciaffe e fua
i qualiperla difpofitione del Re gouernauano la Fran riſpoſta.
cia, bauendo della calamità della Chiefa compaffione ,fe
n'andarono àritrouar in Auignone Pietro di Luna, che
1600 }
Benedetto decimoterzo fi chiamaua, e lo pregarono, è'
haueffe voluto à questa difordine pronedere , ancorche lifulle ftato dibifogno ri
nontiare il Papato , comegià nella fua elettione colgiuramento promeffo bauea .
201 Eli promettono, che l'altro Pontefice , che fi crearebbe in Roma dopo Innocen
tio , il medefimo farebbe perche quelli , che'l bene de' Chriftiani defideraua
SH no,ſperauano, che tolto à quefti due, ch'erano, l'vno dalla Francia, l'altro dalla
Italiafanoriti, la poteftà delle chiani,fifuſse donuto creare un'altro indubitato,
"
e certo Pontefice . A quefte cofe Benedetto rifpofe , che egli haurebbe graue
mente offefo il Signore Dio, fe haueffe abbandonato la Chiefa, che per vn confen
timento de ' buoni gli era publicamente ftata raccomandata , e che non voleua na
C cq
porre in dubbio quello , che per cofi legitima ſtrada hanuto haueua . Quanto al
011 9
tor lofcifma,e porne in concordia la Chiefa , à lui molto piacena , pur che fuse .. そ
de
eletto on luogoficuro,nel quale ogn'vna liberamente, e non sforzato baueſſe po
tutoparlare, & oprare. Che eſſo prometteua , e l'affermata colgiuramento , che
fe altramentenonfifufse potuto lofcifma torres haurebbe egli il Papato depo
flo; pure che hauefsè ancora l'altro fatto il fomigliante . Quei Principi , che fi
auuidero della volontà di Benedetto,incominciarono à difcorrere, che via haureb
bono potuto tenere per recarlo à quello , che effi voleuano . E Benedetto , che
dubitò
494 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

dubitò dellaforza, fifeceforte in palazzo , doueflette come affediato alquanti


mefi . Finalmente imbarcatofi in Rodano fopra certe galere , che a quefto effet. Vot
to haueuafatte porre in punto, ſe ne fuggì in Catalogna , chê era lafua patria .
Scriuono alcuni, che quefti Principi ad inftantia de' Cardinali Francefi , a' quali
Benedetto non molto era Benedetto in gratia , per non eßer della lor natione , la imprefa
Antipapa già detta prendeflero . Percioche trattando dopo Clemente di eleggere on Car
figge in Ca dinale Francefe per la difcordia, che erafra loro ,fi condufferofinalmente à crea
talogna .0
re Benedetto , ilqual come defiderofo del bene del Chriftianefimo , Speffe volte d wi
quefti Cardinali ricordò, chefantamente viueffero, e fi afteneffero dallefimonie, L
altramentegli haurebbe con ogni feuerità debita caftigati . Onde non potendo
foffrire i coftumi di lui, vogliono , che effi ne concitaffero que' Duchi à rimedia
re, chefi eleggeffe altro Pontefice . Hora quelli Cardinali , che erano dopo la
morted'Innocentio in Roma,fapendo quanto ftatifuffero negligenti i tre Ponte
ficipaffati in rimediare allofcifma, & in quanto pericolo fi ritrouaffe la Chie
fa per tutto, e nella Franciafpecialmente, entrati nel conclaue preffo S. Pietro,
giurarono tutti vn per vnofolenniſſimamente, di douer ciafcuno , fe à lui tocca
ua, rinontiar tofto il Ponteficato, fe l'Antipapa però il medefimo faceffe . Efe
cero anco quefto, perfodisfar a' Francefi , che hauendofi introdotta questa con.
fuetudine di crearfi Antipapa, pareua lor non poterſenesenza vergogna refiä
re,fe nonfaceuano gli Italianı il fomigliante , e perfeguire anco il parerjdi Be.
nedetto, ilqual diceua , non poterfi per altra via à quefto fcandalo della Chiefa
rimediare. Ma che rinontiando amenduefenefarebbe da tutto il collegio intie
ro de Cardinali eletto vno, che fuffe certo,& indubitato Pontefice,& à cui tutti
Concilio
generale di i Principi del Chriftianefimo baurebbono obbedito . Fù adunque creato in Ro
Pili il Papa ma l'ultimo di Ottobre del 1406. Angelo Corario Venețiano Cardinale di fan
pa depofti Marco, ilqualefù chiamato Gregorio XII. efubitoinſcritto per mezo di notaio,
da iin
mal Pifa edi teftimoni ratificò, e promiſe di hauere rato, e di dovere offeruare quanto pril
i Cardi-
mapromeſſo hauea, e difua mano vi ftſottoſcriffe . Trattandoſi poi det luogo ,
doue fusse potuto venire l'vno , e l'altro ficuro : perche non fi accordauano
facilmente , i Cardinali fi rifoluettero di abbandonarli come rompitori di fede ,
e cofi quelli di Auignone , come quelli di Roma,fene vennero in Pifa, e quì d’
on comun voler priuarono Gregorio , e Benedetto , affentendo à quefta fen
tentia tuttele nationi fuori che la Spagna citeriore, & il Re di Scotia , e'l Con
te d'armignacca , che fauoriuano Benedetto . Rifoluendofi poi i Cardinali di
Roma iz creare un Pontefice , chereggefse fantamente la Chiefa di Dio , eleffero Alef
poter
o fandro Quinto . Ma mentre che non vi era Gregorio, & fi trattauadella crea
Lodisladi
Podis
Re di Na- tionedi Alessandro , Roma era tutta in arme . Percioche bauendo il Re La
poli.
dislao prefa oftia , trauagliaua in modo da ogni parte i Romani , chefi conten
tarono di hauerne lapace , e lo riceuettero con ogni honore , comelor Signo
re, nellacittà. Etegli mutò i magiftrati , vi fortificò la muraglia , e le por.
te à fuavolontà . Venendo poi Paolo orfino Capitano della Chiefa, fi combat
te fieramente preffo fan Giacomo in Settimiano con perdita di molti dall'vna,
e dall'altra parte . Perche il Rene teneua le genti fue in Fraftcuere , per
810
efer
i GNEGO RIO XII. 495
fser più vicino alfiume , per il qualgli uenia-del continuo da'fuoi legni , che
'rano in Oftia,foccorso. Ma egli, che vedeua lefattioni in Roma ogni di creſce
Te,, ritirandofi più tofto , chefuggeado , in Napolifi ritornò . Anzi vedeua
in
Romalafattionefua debilitata , per eſserſtati rotti da Paolo Orfino prima,che
1 eſso vi entrasse, Giouanni Colonna , Battiſta Sauelli, Giacobo Orfino , e Nico
lò Colonna eccellenti capitani dentro la porta di S. Lorenzo , efattine molti pri
gioni , de i quali ne erano dueftatifatti morire , l'ono Galeotto Normanno ,
l'altro Riccardo di Sanguine, nobili, & valorofi amendue. Gli altri furono poi
lafciati con quefta condition , che non militafsero piu fotto la bandiera di Ladi.
slao. Inquefte tante riuolte crebbe in modo in Roma la careftia del pane , che fi
Ducts vendeua il rubio delgrano dicidotto fiorini. Non era marauiglia , poi che era la
coltura de' terreni abbandonata , eſsendo ftato tolto , erubato via il beftiame, e
i contadini parte morti , parte andati captiui via, come nelle guerrefuole ordi
nariamente auuenire .
TAL

Creòil Pontefice Gregorio XII. quattro Cardinali , cioè tre preti, e vn Diaco
no, li quali però non furono tenuti per cardinali , per effer ftati fatti da lui contra
ilgiuramento fatto di non crear cardinali , fin che non furono confermati dal
concilio di Caftanza, e furono.
Frà Giouanni di Domenico, perfona ignobile della plebe Fiorentina, dell'or
dine de i Predicatori dell'offeruanza, grande hippocrita , Arciuefcouo di Ragu
fi, prete card.di S. Sifto.
Antonio CoratoVenetiano, nipote del Papa, Vefcouo di Bologna , e Patriar
cadi Coftantinopoli, dell'ordine de' Celeſtini di S. Giorgio d'Alega in Venetia,
prete card.di fan Grifogono.
Gabriello Condulmiero Venetiano , nipote del Papa dell'ordine Celestino
detto di fopra, Vefcouo di Siena, prete card.di fan Clemente.
Giacomino ... da Vdine, Diacono card.di S.Maria nuoua.
Gregorio XII.effendo ftato depofto dal Papato dal concilio di Pifa,oue ſi era
Bi noridotti i cardinali,da i quattro da lui creati in fuora,non volfe obbedire al con
cilio , afferendo d'effer vero Papa , e per far più gagliarda la fua parte , creò altri
B
dieci cardinali, noue preti , e vn Diacono , quali non furono però tenuti per car
dinali,fin che il concilio di Coſtanza per il bene della pace fra i Chriftiani,hauen
do Gregorio depofto il Papato , non li riceuette nel numero de' cardinali , e fu
rono questi.
Lodouico Brancaccio Arciuefcouo di Taranto, prete card.di S.Maria in Tra
fteuere.
Ca
Angelo cittadino, e Vefc.di Recanati, prete card.di S.Stefano in Celiomonte.
Angelo Barbarico Venetiano, Vefcouo di Verona, prete card.de' SS.Pietro,&
Marcellino .
Bandello de' Bandelli da Lucca, Vefcouo d'Arimini, prete card.di S.Balbina.
Filippo...Inglefe,Vefc. Limouienfe, prete card.de' SS.Nereo,& Achilleo.
Matteo...Todefco, Vefcouo Vuoromiacenfe prete card.di S.Ciriaco.
Luca Mandoli Fiorentino, Generale de i frati Humiliari , Vefcouo di Fiefoli ,
prete card.di S. Lorenzo in Lucina .
Vicenzo d'Aragona Spagnuolo , prete card. di S. Anaſtaſia .
Otauiano de' Ottaulani Fiorentino Prete card...
Pictro
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
4.26
Pietro Moro Sini Venetiano,Diacono card, di S.Maria in Dominica
Dei qualicreati da Gregorio XII.quelli furono accetati per cardinali dal con 87
cilio Coftantienfe, che all'hora fi trouauano viui,perche n'erano morti alquanti,
prima che fi finiffe il concilio,

ALESSANDRO V. PONT. CCVIII

Creato del 1409. a ' 26. di Giugno .

A
W

LESSANDRO V. nato in Candia , & chiama


to prima Pietro Filardo,fù primafrate de' Minori, poi
Arciuefcono di Milano , & finalmente essendo perfona
di moltafantità , & dottrina, fù per vn confentimento
di tutti i Cardinali nel Concilio di Piſa eletto Pontefi-.
ce. All'hora Gregorio quafi fuggendo ne andò alla vol
ta di Romagna, facendo mentione del Concilio genera
Papa priui le , fifermò in Arimino , doue fùfplendidamente da
creano
d.nali. cat Carlo Malatesta raccolto . Benedetto anch'egli dopo di hauerfatto in Perpigna
no vno Concilio, fi ritirò perfua maggiorficurtà nel caftello di Panifcola , cb'
era vn luogofortiffimo , e doue egli vn buon tempo stette . E benche amendue
fufsero ftati nel Concilio di Pifa priui , nondimena crearono cardinali, come ve
riPontefici , & malfimamente Gregorio , che mentrefù in Lucca , col confenti
mento de ' Cardinali , che non l'hauean ancora abbandonato , fece Cardinale Ga
briele Condulmero, chefu poi Pontefice, e chiamato Eugenio IV. Ma ritornan.
do ad Alessandro, chefù in tutta lafua vita eccellente , dico, che egli entrò gio
uanetto frate di San Francefco , e ftudiando in Parigi diuentò cofi dotto nella
Theologia, nelle arti liberali, che in breue publicamente lefse, e dotta, & acu
tamenteferifsefopra i libri delle Sententie , Fù tenuto ancor grande Oratore ,
granpredicatore : onde figià chiamato da Giouan Galeazzo Visconte , e
fis
ALLES STAND RO E V. 497

filprimofuq configliero . Fu poi a prieghi di quefto Ducafatto Veſcono di


Vicenza, poi di Nouara , e finalmente Arciuefcouo di Milano . Da Innocentio
fu poi fatto Cardinali,& in Pifa finalmente Pontefice, & chiamato meritamen
te Alessandro, perche lafua liberalità , egrandezza di animo con quantunque
eccellente Principe comparare fi poteua. Fù cofi cortefe co' poueri, con quel- De to nota
li, ch'erano degni dellafua cortefia, che in breue nonfi lafciò che più dare. On- fandrov.
bile d'Alef
defoleua , cianciando , alle volte dire , che egli era ftato ricco vescouo , pouero
Cardinale,e mendico Pontefice.Ne in luifi vide quella tanta auidità di banere .
chee con lafacoltà , e con la età crescerfuole . Perche ne buoni non può cadere
queſto vitio,anzi quanto più inuecchiano ,più conoscono hauer men dibiſogno per
quefta vitas e cofi tranquillano le cupidità dell'animo, efrenano l'auaritia, e cac Ladislao
dal
ciano via l'altre affettioni cattiuelle dal cuore . Fù di cofi grande animo Alef- pio
Papa
fandro , che nel Concilio di Pifa prinò del regno di Napoli Ladislao Re all'hora Regno de
Napoli.
cofipofsente , c'hauea nell'afsentia de' Pontefici trauagliato tanto loftato della Dichiara il
Chiefa , & occupatine molti luoghi a forza , e dichiarò competere quel regno Papa di , ilNa
Re
per le ragioni, che vi hauea , a Lodouico Duca di Angioia . Hora licentiato il poli effere
Concilio di Pifa ,fe ne passò Aleſſandro a Bologna , douera in gouerno Baldaf. co Lodoui
di di Angio
Jare Coffa Cordinaldifant'Euftachio , ilqualefù confermato in quella legatione, ia.
per efferfiportato bene in tempo, che'l Concilio in Pifafi celebrana, e per effer Coffa
Baldeffare
Car
tale, chepoteua ogn'hora , chefuſſe occorfo il bifogno , opporsi ai tiranni , c'ha dinale .
ueffero voluto le cofe difanta Chiefa occupare . Perche in costui fi vedea più
fierezza, & audacia , che aperfona di quella profeffione fi richiedeua . Et era
la vitafua quafi militare , militari i coftumi , onde molte cofe ancora , che non è
bene adirlo, fi perfuadeua, che lifteffero bene . Ma efsendofi Aleſſandro graue
mente infermato,e conoſcendo poi non eſſere molto dalla morte lontano, chiamò
afe i Cardinali , e li confortò alla concordia , & al bene della Chiefafanta . E
teftificò per quella morte, ch'esso dicea vederfi sùgli occhi, e per la confcientia
della vitapassata , che non lo laſciaua temere , come eſſo giudicaua , e credeua ,
the quanto era ftato fatto nel Concilio Pifano,tutto erastato bene, e fantamen
tefatto . Et hauendo detto questo con le lagrime di tutti sùgli occhi ,fegul con
debole voce quella parola del Saluatore . Pacem meam do vobis , pacem
relinquo vobis , efubito mori nell'ottauo mefe delfuo Papato , efùfepolto in
Bologna nella Chiefa de i frati Minori. Fiquefto annofame, epefte.

Non creò quefto Pontefice cardinali ; ma mutò bene il titolo ad alcuni già
creati, che per cagione dello Scifma, erano molti titoli , c'haueano due .

li GIC
498 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

GIOVANNI XXII. DETTO XXIII. PONT.

CCIX. Creato del 1410. a' 19. di Maggio. 4.4

53

4
6
3
2
1:20

BEST

As

IOVANNI XXIII. Napolitano , e chiamato prima


Baldaffare Coffa, fù per vna voce ditutti in Bologna eletto
Pontefice. Scriuono alcuni, che questa elettionefuffe violen
ta, perche eſſendo Baldaſſare Legato, e nella Città, e nel con
tado teneafoldati, per confeguire aforza il Papato, fe per al 2:
tra via nolpoteua ottenere. Comunque fi fia,fù creato Pon
tefice , alla qual dignità afpirò fempre . Percioche hauendo nellafua gioventù a
Detto di ftudiato alquanti anni legge in Bologna,& eſſendofi dottorato, parti per Roma, '
Giouarni
xxij quan. Et effendo dimandato da gli amici , doue andaua , al Papato rifpofe . Hora vetem
do ando la nutone in Roma ,fùfatto camerierofecreto di Bonifacio IX. E fatto poi Car
prima volta dinale di fant'Euftachio , fù mandato Legato in Bologna , laqualin breue con
a Roma.
l'armi recò con vnagran parte della Romagna in poter della Chiefa , cacciando
alcuni tiranni via, altrifacendone morire . Et hauendo in capo dimoue anni con
tanta pacefatta Bologna maggiore , eſe ſteſſo di molti danari ricco , e'fubornò “ u
dopo la morte d'Alejandro i Cardinali , & i pouerifpecialmente, ebe Gregorie
creati hauea,per ottenerne il Papato.Egli mandòfubito ifuoi Legati a gli elet
tori dell'Imperio pregandoli, c'haueffero poluto eleggere Imperator Sigifmon
Sigimon do da Zucimborgo Re d'vngaria, e di Boemia , per effere (com'effo diceua) ca- §.
do Imp.
uallierefrenuo , e prefto ad ogni difficile imprefa . Et a queſto modo fi andaua ol
egli la gratia di Sigifmondo vccellando . Effendo quefto afuo voto riuscito ,per- a
che nel Concilio di Pifa era ftato determinato , che indi a certo tempo vn'altro t
Tumuli di Conciliofi celebrafse , perche non fi trasferiffe altroue , diffe voler celebrarlo in
Lombardis . Roma. Et per afficurarui le ftrade , fi sforzò di placar l'Italia , e la Lembardia
Specialmente, doue ogni di più la guerra crefceua . E n'era gran caufa Facino
"
Cane,ilqual non potendo ritenere ifuoi foldati mercenarij ſenza guerra , iquali
Joleuapafcere di rapine, andauafeminando difcordie per tutto. Hora perche Fi.
lippo
G10 VANNI XXII. 499

ippo Maria Vifconte non potesa per la fua poca età tener Pauia afreno , pre
fero i Pauefi l'armi . IGhibellini , c'haueuano la famiglia Beccaria per capo ,
chiamarono Facino col fuo efsercito nella Città , promettendoli le facoltà de'
Guelfi. Ma egli diede a 'facco le cofe de gli amici , e de' nemici . E dolendofi i
Ghibellini , che non fuffe lor feruatala fede , rifpofe egli , che i Ghibellini non fi
offendeuano , ma chele robbe , per efer Guelfe , l'hauena a'foldati conceſſe in
preda . Et a quefto modo fr burlò dellapazzia di ambe leparti dellafattione .
Lafciatopoi alleporte, e nellarocca una buonaguardia , e prefa la tutela di Fi
lippo Maria, mentre di maggior etàfuſſe , passò ſopra Pandolfo Malateſta , e
con continue correrie trauagliò Breſcia , e Bergamo . Il medefimo fece a Cre
mona , che Gabrino Fundolo fi pofsedeua . In quefto mezo il Rè d'ngaria vo- Sigifmon.
do Rè
lendo andar in Roma , com esso diceua , a prenderla corona dell'Imperio afsal- gar d'vio
a elet
tò iVenetiani con dodeci milacaualli , otto milafanti , e prefa nel primo im- imper. mo
ve guerra.
peto ilFriuli , pafsò a combatter Treuigi. I Venetiani oppofera a quefto ne Venetiani
mico Carlo Malatefta, perche l'intertenesse in quefto corſo di vittoria più tosto,
cheperche vi venisse alle man . Mancò ben poco , che quell'anno ancora non
perdessero iVenetiani Veronaper tradimento d'alcuni cattiuelli, che haneuano
# più l'occhio allarapina , che alla libertà: ondefurono queflicaftigati , e si quietò
tofto ogni tumalto . Essendo poi morto il medefimo anno Facino Carre , alcuni Facino Ca
congiuratiammazZarono Gionan Maria Duca di Milano, etolfero nella Cittài "e.
figliuoli, e'nepoti di Bernabò. All'hora Filippo Maria a perfuafione de gli ami- Filippo Ma
cifi tolfeper moglie Beatrice già moglie di Facino , ch'era ricchiffio , e con la ria
DucaVilconte
di Mi
fua autorità comandaua abacchetta a tutti quei capitani, efoldati, che haueano lano.
militato confuo marito . Fù questa cofa cagione , ch'egli hauesse tofto afuo co
mando tutte le terre , chefoleuano a Facino obbedire , e fotto le fue bandiere il
Carmignola , e sicco Montagnana capitani eccellenti già di Facino .. De' quali
Filippo Mariaferuendofi cacciò di Milano Aftorgio figliuolo di Bernabò, ilqual 1
fu poinella prefa di Monza morto . Qu fie cofe pafsauano ful Milaneſe, quan
do Giouan Francefco Gonzaga , figliuolo di Francefco già morto , con conue
niente numero di caualli, e difanti andò per ortine di Giovanni Pontefice, fot
to ilquale militana', a guardare Bologna perche Malatesta di Arimino Capi
tano di Ladislaofecretamente la guerreggiau . Hora il Gonzaga con l'aiuto de
Bolognefifece alcune battaglie cot nimico, e reftandonefuperior difensò egregia.
mente la città . L'inuernatafeguente effendo Giouanni Pontefice trauagliato da
Ladislao, parti di Roma, ando prima in Fiorenza , poi in Bologna, e poco
appresso in Mantoua , doue fù da Giouanni Francefco con ognisplendidezza
poffibile riceuuto . E partendo poi di Mantoua menòfeco vna parte dellegen
tiin Lodi, douefapea , che doueua il Re d'Vngaria venire : perche egli afsai di
quefto Principefi confidaua , della cuifede hauea nella guerradi Bologna chia
raproua veduta , perche non era reftato il Malatesta di leuarlo, e con promef
fe , e con doni al Papa , perche il Re Ladislaoferuisse . Horaparendo al Papa, Tap , in &.
et al Rè d'Vngaria di esser poco ficuri in Lodi,deliberarono d'andar in Mantoua, Man oua .
& a questo effetto mandarono il Gonzaga auanti afare l'apparecchio per loro,e
li 2 per
500 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

per le tante genti , che conduceuano . IlGonzaga andò , e fatto l'effetto, anda
ad incontrarli in Cremona . Indi di compagniafe n'andarono in Mantona,&
fci loro tutto il popolo incontra, efurno quefti Principi raccolti con incredibile
benignità, & bonore . In quefti abboccamenti di Lodi, in Cremona,e Mantoua, •
น่า
fù caldamente ragionato di douer cacciare di Tofeana,di Vmbria, e di Campagna
di Roma Ladislao, che e Roma, e molte terre della Chiefa occupatefi hauea,che
già vedeuano , non potersi altramente tanti incendij d'Italia eftinguere . Della
Spefa di queftaguerra riferuarono a ragionarne in Bologna, doue doueano anda.
Papa citato re.Ma ona più vrgente cura li tolfe da quefti difegni. Percioche fù per ordinedi
da tutto'l tutte le nationi del Chriftianefimo citato a douer coparire, e torre lofcifma via. *
Chriftiane
fimo. Egli mandò tofto due Cardinali in Germania,perche co' Principi della Francia,
Concilio di e della Germania vn luogo atto per il Concilio eleggeffero . Fù eletta, come più Bote
Coftanza, at
ta , la città di Coftanza , doue al determinato tempo tutti andarono, e con gli
*...
altri ancora Giouanni , benche alcuni gliela diſſuadeßero , dubitando , che an
dandoui Pontefice, non ne ritornaffe priuato, comegli auuenne a punto . Vi an
dò Giouanni con alquante perfone in ogni maniera di dottrina eccellenti , e C
tenne i Germani con le difpute gran tempo dubbij , & ambigui di quello , che
doueffero fare, e determinare . Ma foprauenendo poi Sigifmondo , e data a
tutti libera facoltà di dire , e d'accufare , furno a Giouanni oppofti molti
grauiffimi deliti . Di che egli temendo traueftito fen'vfci di Coftanza, efug
giin Scafufa città di Federico Duca d'Auftria , doue ancora molti Cardinali
Papa Gio da lui creatifuggirono . Ma eſſendo poi Giouanni dall'autorità del Concilio ri
uanni
ge traufug:
efti uocato , fenefuggì in Friborgo , per andarne , fe egli potea , àfaluarsi col Du V
to dal Con- cadi Borgogna . Ma egli fù per ordine del concilio prefo , e pofto in prigione
cilio . Papa nell'Ifola di San Marcopreffo Coftanza . E fùnel 4. anno , e 10. mefe delfuo vis
Giouanni
prefo, epo Papato. Il concilio cominciò a cercar la caufa di queftafuga, e furono eletti al
ne. cuni giudici dottiffimi, & grauiſſimi, quali doueffer difcutere, e riferir poi al con
cilio , ifalli,che erano ftati a Giouanni oppofti. Da quaranta capi, e piùfi pro
uarono eſser veri . Ve ne erano alcuni coſi vecchi , che ſi farebbono potntifal
Papa Gio uare , alcuni altri ve ne furono , che non condannandofi haurebbono potuto v
uanni
fto daldepo
Pa. generare fcandalo nella Chiefa . Concorrendo dunque tutti nella medefimam
pato. fententia ,fù Giouanni giuridicamente del Papato depofto , & egli ſteſſo laſen #
fores
tentia approud. Fatto quefto , fù egli mandato in potere di Lodouico Bauaro, t
delDecreto
Cōcilto che fauorina Gregorio Decimofecondo ; perche in buona guardia, lo teneſſe ,
di Coftan- mentre altro fe ne determinaffe . Fu tenuto Giouanni tre anni prigione in Hal
za, con che
fi fottopos debergafortiffimo caftello senza feruitorefuo alcuno Italiano . Le guardie era
neua il Pa-i no tutte Tedeschi , e perche ne egli fapena la lingua loro , ne quelli intendeua
pa al Conc
lio . no la Italiana,a cennifolamente l'on l'altro parlauano . Dicono , che quellifo
Carlomanda
refla Mala li , che prima teneuano lafua parte, priuarono Giouanni del Ponteficato . Per
to da Papa cioche non erano ancora venuti quelli , che nell'opinione erano di Gregorio, e di
Gregorio
Comcilio,al Benedetto E perche vero , e benfatto fuffe ciò , che effi fatto baueano , fecero
vn decreto , per il quale affermauano , che il Concilio generale legitimamente
congregato ha immediate da Chrifto la poteftà . E concesso questo fondamen
to ,
GIOVANNI XXII.
501

anche al Pontefice al Conciliofottoponendofi. Gregorio, ch'era rifoluto di non


andarui, perfuafione dell'Imp. Sigifmondo vi mandò infuo nome Carlo Mala
ica tefta,perfona degna certo, ilqual veggendo tutti in queftafententia, che Grego- Gregorio
rio anch'egli deponeffe ilpapato,montato publicamente si lafedia, che per Gre- ftoje
Papacreato
depo.
eat gorio apparecchiata ftaua,a puto comefe egli vifuſſeſtato preſente,letta,c'heb- Legato del
belapoteftà che egli hauea di rinontiare,da parte,& in nome di Gregorio rinon la Marca.
tid,e del Ponteficato lo depofe.Per quefta libera, e pronta rinōtiafù all'hor pro
prio da tutto il concilio creato Gregorio Legato della Marca . Doue andò, e poco
appreßo in Racanati mori di puro affanno , come vogliono , perche haueffe il
Malatesta cofifubito fatta quella rinontia : perche ſe indugiato più tempo fi
fuffe ,qualche speranza hauuta hauerebbe di ritenerfi quel facro manto . Mo
τὶ
ri dunque innanzi alla creatione di Martino , e fùnella Chiefa di Racanati fe
Alp
polto Horatolti via due Pontefici ve ne restaud vn'altro Pietro di Luna,ch'- Sigifmon .
aisa
eraBenedetto XIII. nel quale reftaua maggior difficoltà, che ne gli altri, di ri- do Imper.
nontiare il Papato . Onde perche ancor contrafua voglia vi veniſſe, l'Imperato- che fi leui
eap re Sigifmondo con gli Oratori del concilio andò in perfona al Re di Francia, e al lo feisima .
Red'Enghilterra, confortandoli a douer operarfi per la falute del nome Chriftia.
no,che come i due rinontiato haueano, cofi ancora Benedetto rinontiaße. Hauuto
da quefti Principi buona riſpoſta ,ſe ne andò Sigifmondo in Narbona, douefi ab
Is •
boccò conFernando Re d'Aragona , i cuipopoli in grä parte a Benedetto obbedi
wano . Efràl'altre cofe quefta rifolutione fi prefe , che con ragioni fi vedefle
diperfuadere a Benedetto di fare quello, che Giouanni ; e Gregorio fatto hauea. ne Oftinatio.
diBene
no. Chefe effo ricufaffe , e vi ſteſſe pertinace , sforzafle il Re i fuoipopoli a la- detto Anti .
Sciare Benedetto, e feguir quello, che il concilio di Coftanza determinaſſe . Be- Eapa
nedetto , che fi vedea in quel luogo fortiffimo , & ficuriffimo , non fi lafciò dal
le perfuafioni di costoro piegare, ne vincere, dicendo fempre , ch'eßo era vica
rio di Chrifto , e che Coftanza non era luogo conueneuole alla libertà ecclefia
fica , poi che Giouanni ancora da quelli , che erano fuoi parteggiani , e feguito
l'haueano , era stato condannato , e del Ponteficato depofto . All'hora veggen
do i Principidella Spagua la pertinacia di Benedetto ,feguirono anch'effi l'opi
2008
nione del concilio ilquale maneggiato da cinque nationi , che erano Italia,
Francia , Germania , Spagna , & Inghilterra , tutto quello , che queste cin Ordine se
que nationi faceuano, all'hora era rato , e da vn trombetta , ò da vn notaio pu- nuto netdi
blicofi publicana , quando era poi dal confentimento di tutti confermato . Econ concilia
quefta autorità, eper quefta via , effendo ftato buonapezza la cofa di Benedetto
difcußa , fuegli del Papato depofto , epriuo , non tenendoficonto delle nationi Benedetto
Antipapa
abfenti , che l'obbediuano , e gli Scoti maffimamente , e'l Conte d'Armignacca . depofto
quefto feffo Concilio fu condannata l'herefia de Boemi, e vi furono bruciati liodal. Giou.
conci.
Pblicamente Giouanni V's , e Gieronimo da Praga fuo difcepolo , che erano in vs hereti
qefe berefie i principali,efra l'altre loro pazzie diceuano, che i chierici ad imi- to in co.
co alucia
ta
CO ione di Chrifto douean effer poueri , perche da tanta copia , e fuperfluità di ñanza.
"enafce lofcandalo de' popolt . Hora raffettate a quefto modo molte cofe in
minciarono a ragionare della corruttione de' coftumi de' chierici . Ma perche
Ii 3 parue,
302 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
IC
parue , che non fi potefse fare nella fedia vacante , fi volfero al negotioprinreda P
cipal dall'elettion e del nouo Pontefice,che cofi haurebbono i decreti del concilio
na
Ordine , maggiorforza hauuta .No ragionadofi dunque d'altro,che di questo ,perchefendman For
the fi tenne za fcropolo alcuno l'elettione riuscisse , elessero d'ogni nationeſeiperſone appro
concilio
di Coftanza uate , lequali entrassero co' Cardinali nel conclaue, Entrarono dunque a otto age Portughefe,,
per crear il di Nouembre del mille quattrocento , e dicifette , trentadue Cardinaliinfieme
Papa. EltaroFrancefe ,
con
co'già detti , & efsendo ftata quattro anni la Chieſaſanza certo Paſtore,feftaekood
tral'opinione , e speranza d'ogn'vno , a' 11. dell'iftesso mefe , ch'era la

di San Martino sù la terza hora delgiorno fu creato Pontefice il cardinaledi mo pr


San Gregorio , chiamato prima Oddo Colonna, con tanto piacere , efeftadi tut AudioNapo
ti , che non era chi potefse per l'allegrezzaparlare . L'Imperatore Sigifmondo .
vinto dalfouerchio piacerefenza tener conto alcuno dellafua dignità ,fe n'entrà e Milar
tosto nel conclaue , e ringratiati tutti , c'hauefsero in tanto bifogno della chie
Armelino
fa fanta fatta cofi buona elettione , fi gittò a' piedi del nuouo Pontefice, econ **
ogni veneratione glieli baciò . Il Papa l'abbraccio , e mostrando d'hauerloin
luogo difratello , lo ringratiò , perche essofufseftato con lafua induftria, e diaglefe dif
ligentia cagione , che la Chiefa fifuffe pure finalmente tranquillata , efedata. pis Franc
Volle effere chiamato Martino, perche fù eletto nel dì di questo fanto . Mentre Francef
che in Coftanza paffauano quefte cofe , eßendo morto Ladislao , che andauafo renzo inL
Roma fi
leua in li pra Fiorenza , Roma fi leuò ad arme , e gridò libertà . Efù Pietro Matthei arellaPad
bertà .
sforzato dal popolo a prendere il gouerno della Città ; ma egli poi la laſciò to Damiano.
fto , cheintefe, che il Legato defignato già da Giovanni Pontefice veniua con vn erioFra
Senatore cittadino di Bologna . Quefti entrati in Roma fecero morire Paolo A S
Marce
Palonio , e Giouanni Cincio cittadini feditiofi . Il feguente anno Braccio da
carBolo
d.da l
Montone venne con vn'effercito in Roma , & hauuta la Città battagliò il ca
alo,fatto
Giouanna ftello fant'Angelo , ch'era valorosamente difeso dalle genti della Reina Giouan ta
ij. Regina npafatto
fatt
di Napoli. na perche coftei era a Ladislao ilfratellofucceffa nel regno. Sopragiungendo
delo,fa
Sforza capitano della Reina , non folamente cacciò Braccio dall'affedio
Battle poi
fra l'effer- caftello , ma della Città ancora combattendoui del continouo , ei Romani neu
cito
e le trali moftrandofi . In quefte zuffe mori Giouanni Colonna, e l'vecife vn folda
elto della
Chiefa,
genti della to , che haueua già militato con Paolo Orfino , ilqual Paolo eraſtato morto
Regina Gio
wanna, sù quel di Fuligno da Lodouico Colonna , che militaua con Braccio . La inten
tione delfoldatofu d'ammazare Lodouico , per vendicare la morte di Paoloi
ma Giouanni , che volle difenfare Lodouico , innocentemente mori . Mentre
che Roma a quefto modo fluttaua a varie parti inchinando, per la creatione di
Martino venne in qualchesperanza di quietarfi .

Creò Giouanni XXIII. in tre ordinationi , prima ch'egli rinonciaffe ilPa


pato , fedici Cardinali , dodeci preti , e quattro diaconi , e quattro de' Cardi
nali vecchi , ch'erano preti card. li fece Vefcoui Cardinali : gli da lui creatifu
ron quefti .
Francefco Lando Venetiano , Patriarca di Coftantinopoli , prete card. di§.
Croce in Gicrufalem .

Anto
PONT GIOVANNI XXI. 503
Yjevadange Antonio Pancerino da Porto Gruaro del Friuli , Patriarca d'Aquileia , prete
in card. di fanta Sufanna .
edg Alamano Adimario Fiorentino Arciuefcouo di Piſa , prete cardin. di San
Eufebio .
oneforpers
Grond in Giouanni .... Portughefe , Arciuefcouo di Lisbona , prete card. di fan Pietro
inVincula .
tue Car
Pietrod'Aleaco Francefe , Vefcouo di Cambrai , prete cardin. di San Crifo
4CertoP
gono.
fe, chu Giorgio Rofco Vefcouò di Trento , prete card. fenza titolo, perche non ven
tanemai a Roma , & mori presto .
acere, Tomafo Brancaccio Napolitano , Vefcouo Tricarienfe , prete card. de' SS.
orely Giouanni , e Paolo .
perat
Branda Caftiglione Milanefe , Vefcouo di Piafenza , prete cardin. di San
hadigents. Clemente .
gogue Tomafo Ingleſe Armelino Vefcouo Dunelmenfe , prete card. fenza titolo ,
OP perch'era abfente .
foranted Roberto Alun Ingleſe di fangue Regale , Vefcouo Saresbicenſe , prete card.
di S....
CHILEA Egidio de Campis Francefe , Vefcouo di Coftanza , prete card.di S....
Simon CramacoFrancefe , Arciuefcouo di Rems , Patriarca d'Aleſſandria ,
THETO
pretecard.di.S.Lorenzo in Lucina .
sống t Francefco Zabarella Padoano , eletto Vefcouo di Fiorenza , diacono card,
Efite de' SS. Cofma,e Damiano.
egur Guglielmo Filafterio Francefe , Diacono card. fenza Diaconia , e però dopo
f fattoprete card.di S. Marco.
Giacomo Infolano, Bolognefe, Diacono card. di S. Euſtachio.
I quattro preti card. da lui fatti Vefcoui card. furono .
. Pietro Spagnuolo , fatto Vefcouo
card. di S. Sabina .
Angelo Summaripa fatto Vefcouo card. Prenestino .
Giordano Vrfino , fatto Vefcouo card. Albano. Rei
Si
Lodouico de Barro , fatto Vefcouo card. Portuenfe .
092
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21
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Sales

Ii 4 MAR
504 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

MARTINO III. DETTO V. PONT. CCX,

Creato del 1417.a'11.di Nouembre .

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ARTINOV.Romano,e chiamato prima Oddo Colona,non
me
fù più perfe,cheper lafalute della Chiefa, che cofi trauaglia.
ta ne andaua,creato in quefto tempo Pontefice . Eglifi allenò
da i primi anni alle lettere, e coftumi buoni, e ftudiò poi in Pe
rugia in leggi canoniche . Onde ritornato in Roma , fù perla
fua dottrina, e bontà fatto referendario d'vrbano VI. Ilqual
officio egli amminiftrò con tanta humanità, e giuftitia , che nefù da Innoc. VII.
creato Cardinale . Nefi mntò per quefto di fua natura : perche diventato pu
humano,cheprima,non negaua il fuo fauore a perfona alcuna:non fi intromette
ua però molto nelle cofe publiche . Onde effendo ordinariamente nel Concilio di
Bontà gran Coftanza, molte controuerfie, & altercationi per la diuerfità delle affettioni , e PE
T
de Mar della volontà, eſſo ſemprefi tenne nel mezo, hauendofempre l'occhio al ben pu
di V.
tino
blico.Per la qual cofa,come caro all'Imper.a ' Cardinali, e a tuttigli altri,fù crea
to Pontefice.Nella qual dignità non fi diede all.otio, ne alfonno,ma inteto tutto
a' negotij afcoltaua,approuaua,riprouaua,perfuadeua, diſſuadeua, confortaua, e
Spauentaua quelli,che haueuano chefare con la Sede Apoftolica,fecondo che co
nofceua effere bonefte, ò dishonefte le dimande de' negotianti. Era di marauiglio
fa facilità,ne a quelli, che coſe bonefte chiedeuano ,le negaua . Fù tenuto di gran
prudentia nel confultare; perche tofto, cheſi proponeua vna cofa acutiffimamen
tegiudicaua,e vedeua quel, che fifoffe douuto fare, ò non fare. Era breue nel di
re, e più cauto nelle attioni, talmente, che primafi vedea fatta vnacofa , che fi
Sapeffe,ch'egli l'hauesse penfata . Il fuo parlare era ſempre pieno di fententie
n'era parola,che gli fi vedeffe vfcir cofifpeffo di bocca, quanto la giuftitia.Molte
volte volgendofi a'fuoi, e a quelli fpecialmete,c'haueuano i gouerni delle prouin
cie,e delle città , folcua dir loro queste parole : Diligite iuftitia, qui iudicatis
terra, Haueua certo la Chiefa di Dio in quel tepo bifogno d'vn cofifatto Potefi. p
88,
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RT
MA OV SOS
POST
ie , percheprefo il timone in mano della nauicella di Pietro , che tanto in quel
ENTI
feditioni , efcifme fluttuaua , la riconduſſe nel porto . Hora perche li pa
II reach'ancor vifuffe nel porto . Horaperche li parea , ch'ancor vifuſſe vn ca
po dell'hidra , ch'era Benedetto da Luna con alquantifuoi Cardinali, e Prelati,
- b'inPanifcola , come in vna rocca diſciſma , rinchiuſi fi erano , e verano al❤
cuni popoli d'Aragona , ch'ancorftauano dubij a qual parte inchinaſſero , egli
con parere del Concilio mandò in Aragona fuo Legato il Cardinale di Fioren
za , ch'era Alamano Ademari perfona dottiffima , & il cui fepolcro fino ad
biggi vediamo in S. Maria Noua , perche fotto pena delle cenfure ecclefiafti
the ammoniffe Pietro da Luna, che doueffe il Ponteficato deporre . I Cardina
li, cherano con Pietro , inteſa l'vltima volontà del Concilio , e del Papa , ſe ne
andarono apregar Pietro, che haueffe finalmente voluto torre ognifcifma dalla
Santa Chiefa , che n'era tanti anni ftata miferamente trauagliata , tanto più,che
per ilbenedella Chiefa , e del Cbriftianefmo , Gregorio , e Giouanni ceduto ha
neuano. Rifpofe Pietro co'fuoifoliti cauilli , che effo non era più a tempo di
farlo , ma chefarebbe benftato d'accordo con Martino , fe era vero quel, che Pietro da
della bontà , e humanità di lui fi diceua ; e che lafciaffero afe il pensiero di que- Benedet
Luna detto
to ,
O fto negotio , nèfe ne trauagliaffero altramente effi . Erano quefti 4. Cardinali , pertinace
thea de' quali due , che la pertinacia di Pietro vedeuano , tofto con Martino fi ftrin, nel fiften
tare il Papa
by $ fero. Gli altri due reftarono con le pazzie del capo loro , e n'era vno Cartu- xo .
fienfe , l'altro era chiamato Giuliano Dobla. Segul anche tofto tutta la Spagna
l'autoritàdiMartino : il medefimo fecero poco appreſſogli Scoti , egli Armi
gnacchi, eft vni con effetto infieme tutta la Republica Chriftiana , fuor che
la peninfula di Panifcola , che ne reftò diuifa . Hora raffettate a questo modo
le cofedella Chiefa con la diligentia di tutti i Principi Chriftianifecolari , & ec
clefiaftici, dell'imperatore Sigifmondo principalmente, che affai vi fi trauagliò,
cominciò a ragionarfi fopra i licentiofi coftumi de' fecolari , e laici per emendar
li. Ma perche era durato 4. anni quefto Concilio di Coftanza con tanta inco
modità , e danno de' Prelati , piacque a Martino con volontà del Concilio di
differirlo a vn'altro tempo più atto ; perche diceua efser materia , che hauea
bifogno de difcuffione, e di maturità; perche, come dice Girolamo, ogni prouincia
Car baifuoi coftumise ifuoi fenfi , che non fi possono cofi ageuolmente difradicare.
E perche era lo fcifma nato da poco accidente , & era durato tanto con tanta
calamità del Chriſtianesimo, tanto più, che intefe, che Giouanni XXIII.erafug- Giouanni
gia Papa
gito dallaprigione , e dubitaua , che nonfi desse a qualche altro Concilio princi- Fi
pio, promulgòfopra ilfare de' Concilij quefto decreto , che dalla fine del Conci- prigione.
Jets
Fre lio di Coftanza nonfe ne potesse fino a' cinque anni celebrare altro . E da que Legge del
Aopoi afette anni vn'altro e daquefto a dieci anni l'altro ; e poi ogni dieci, fari Coaci.
annino in luoghi atti , perche fi trattaffe dicofe appertenenti allafede , e alla liigenerali,
Republica Chriftiana.E perche andasse quefto decreto auanti, volle Martino, che
con bollefi approuafse,e autenticafse.Tolfe via, e annullò tutti i decretifattinel
lo fcifma, prima che essofußse Pontefice ,faluofefussero pertinenti allafede,e a'
bu oni coftumi. E perche conoscesse ogn'vno, che esso haueua animo di celebrare il
Conci
506 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
FRE
Conciliofecondo il decreto , eleffe , e dichiarò per luogo atto col parere ditutti
Pauia, e mandò perciò breue per tutto . E fù fatto quefto l'Aprile feguente
海 江苏
Concilio Defiderofo pai di licentiare il Concilio nel 1418. fece on publico parlamento,
di Cofaza dopo ilquale con confentimento di tutti, e di Sigifmondo principalmente , Ibat.
compito da Cardinale di S. Vito per ordine del Pontefice queste parole di combiato diſse.
Domini ite inpace . Ecofifi donò licentia, efacoltà a tutti di andarfi via, do
rae
ue più loro piacena . Efsendo il Papa da vnaparte dell'Imperio, e da Tedeschi
pregato,che egli fi reftasse per qualche tepo in Germanias da vn'altra da'Prin
cipi della Francia; ch'egli in Francia andaſse, riſpoſe, e moſtrò a tutti , che eſso
non poteuafarlo, per esser ilpatrimonio di S. Chiefa in Italia occupato , lacera
to, e diftrutto da varij tiranni per l'aſsentia de' Pontefici, e Roma capo dellare.
ligion Chriftiana, per ritrouarfifenza ilfuo Paftore, efferne venuta al verde per
cagion dellefeditioni ciuili, delle guerre, dellafame, dellapefte, del fuoco , ele
Chiefe de' fanti esserne andate tutte inruina. Il perche diceua , effere neceffario,
ch'egli vi andafe, e per queftofufsero contenti di quello, che la ragione,e la ne 78
ceffità chiedeuano, e lo lafciafsero nelfolio di S. Pietro federe, poi che con tanta
"
vnione di animi l'haueuano eletto Pontefice . E che perefser la Chiefa Romana
Papa in Mi capo, e madre di tutte l'altre Chiefe, in quella doueua il Pontefice ftare , e non
Jano, andar il nocchiero da poppa a prora con tanto danno , e pericolo de' naniganti in
quefta nauicella di Pietro . Partendo egli finalmente di Coftanzafecela firada
di Sanoia, efe ne venne in Milanò , douefù dal Duca Filippo , e da quelpopolo HIGH
con ogni maniera di honor poffibile riceuuto , e raccolto . Si ritrouaua all'hora
wart
il Duca Filippo in arme, tutto intento a douere ricuperare lo ftato paterno,per-, z
che i tiranni, che lo possedeuano, hauendo guftato vna volta la dolcezza della
tirannide, malageuolmente lo lasciauano . IlCarmignuola , ch'erafuo primo ca
pitano, trauagliana affai Pandolfo Malatesta , hauendo prefo a tradimento
Bergamo,passò fopra Brefcia, e l'haurebbe in breue priuo di tutta quella figno
ria,fe non lo hauesse con danari , e con vna buona canalleria la Signoria diVe
Pace
con netiafoccorfo, e Martino Pontefice medefimamente, il qual con lafua autorità
clufa dal pacifico Pandolfo col Visconte's laqual pace fu poi in Mantoua
, andando ui il
Papa fra i
Visconti, & Papa, conchiufa per mezo di Giouan Francesco Gonzaga con queſte conditioni,
Malatefta. chePandolfo pagando il tributo ogni anno pofsedefse Brescia , mentre viueua
C
fenza potere altramente teftarne , è poi fufse del Vifconte. Mail'anno ſeguente Wita
ilMalatesta queftapaceguaftò, mentre fi sforza e con danari , e con gente di ri
tenere in Cremona Gabrino Fundolo, ch'era del continouo trauagliato da Filippo
Maria, che ridomandaua quefta città come paterna , ancor che tanti anni ilti
rannopofseduta l'hauefse. Si diceua nondimeno , che Pandolfo comperata l'ha
uefse da Gabrino, e che in cambio, e per prezzo li daua riuiera di Salò fullago 210
di Garda. Il Gonzagafi sforzò difar reftare da queftaguerra Pandolfo , ch'era
Juo parente, con dirli, quanto eglifacefse male à mancare di fuafede , a difenſa•
re on tiranno , à prender l'armi contra colui , che l'haueua fatto fignordi Bre
fcia. E che non doueuafar poco conto dell'autorità delPontefice , per nondire
dellafua, ch'eraftato l'arbitro di queftapace . E che feftimaua poco l'autorità
de
MARTINOVV..
.. 507
C
JON le glibuomini, almanco temesse Dio, a cui haueua giurato, e promesso nelle ca
pitolationi della pace . Hora partito il Papa di Mantoua in capo del quarto
mefepassò per Ferrara,indifacendo lafiradaper la Romagna, andò in Fiorēza,
1
fuggendo àftudio Bologna, laqual intefo, che Baldaffare Coffa era stato sforzato
#
Arizontiar il Papa , cacciati viagli officiali della Chiefa , fi eraripofta inli
Bologna fi
bertà . Il Carmagnuola passòfuribondo per ordine del viscontefopra Pandolfo , ripone in
libertà.
· preſain breue gran parte del Bresciano accampò à Montechiaro , perdouer
auffarsi con Lodouico Migliorato nipote di Innocentio VII . che fi diceua, ve
nirnecon unagran caualleria infoccorfo del Malatefta,percioche effendo paren
Genti del
ti dicena Lodouico , nonpoter mancarli . Fù adunque fatta la battaglia , nella Milatefta
qual fù Lodouico laidamente pinto . Il Carmagnuola non passò molto , c'hebbe otte,e Bre
Brefcia, il Vifconte hebbe in breue Cremona , e prefo Gabrino Fundolo à Ca- fcia
mona , eCre
prefe
dal Vilcon
figlione lifece mozzare il capo . Moffo Nicolò da Efte da quefti tanti fucceffi tc.
delViftonte, perfare dafe fteffo quello, à che dubitaua di douer venir à forza ,
Ar
ando in Milano, e refe Parma à Filippo, ch'egli per la morte di Ottone 111. oc
cupata haueua, ma fi ritenne aprieghi del Pontefice , che vi fi trapofe, Reggio
Dorce Lega fia
in nome di feudo . Andò anche in Milano Giouan Francefco Gonzaga a ralle- Venetiani
grarfi con Filippo delle fue vittorie . Ma accorto, non eßerne afai ben visto , e Fiorentini
tema
quel Ducabauer animo di volere ricuperare, quanto effoful Brefciano, e ful Cre- Pl
della trop.
monefe fipoffedeua,fene ritornò tofto a dietro , efi confederò con Venetiani , e pa priza
di
conFiorentinis i quali due popoli temendo de fatti loro , e con promeffe , e con Maria Vi
carezze attraheuano alla parte loro chiunque poteuano , perche vedeuano , che fconte.
Filippoauido di regnare haueua contra il tenore degli accordi, & oltre ilfiume
1 Macradatafarzana terra sù quel di Luna à Tomafo Fregofo , c'haueua con l'ar
me privo delprincipato, acciò che non machinaffe coftui co fuor vfciti di Genoua
contralui qualche cofa, & haueua di più fatto ribellar Bolognesi amici de' Fio
rentini , e feruitofi de' lor foldati , & haueua occupato Forli fotto colore della
picciola età di Thebaldo, opure(come effofoleuafpeffo dire ) in gratia del Prin
cipe di Ferrara, effendofra le capitolationi quefta, che Filippo, nè Bologna , ne
cofa diRomagna toccaſſe . Dubitando ancora , che quefti tre potentiffimi Prin
cipi , ilvifconte, e Martino Pontefice, e'l Re Lodouico, che era chiaro , che in le
15 8a fullero, non occupassero àforza d'arme ogni cofa . All'incontro Filippo ogni
male foprai Venetiani riuerfaua, e fopra i Fiorentini , e perche i Venetiani ha
efferofauorito Pandolfo nella fignoria di Brefcia , ei Fiorentini , è i Genoueft
haueſſero di danari, e di vettonaglie alcunifuoi nemici foccorfi, c'hauessero per
cento mila ducati, comperato Liuorno , terra poſtaſulporto di Pifa , tutte que
Ste cofepareua, che a bastanzafufsero, per douer mouere fra costoro talmente il
fangue , che ne nafcefse la guerra : ma quello , che più che altro i Venetiani vilaCarmigno.
coni Ve
Spinfe,fùl'autorità di Francefco Carmignola eccellente , e famofiffimo capitano netiani
di quella età . Ilqual non potendo più come effodiceua) la infolentia di Filip- ei 1 Venetiani
Fiorenti
po foffrire , s'era con li Venetiani ricouerato , egli animaua alla guerra , offe- nirompono
al
Trendo quanto egli potena, efapena . Quefti due potenti popoli adunque tiraii guerra Duca diMi
feco in Lega il fignore di Mantona , e quel di Ferrara, e compartita fra loro la lano.
Spefa
508 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Spefa dellaguerra fecero lor capitano il Carmignola , a cui diedero dodeci mila
Brefeia de caualli,et otto milafanti, e a vn medefimo tempo da molte parti , eper terra , e
Venetiani . per acqua fecero à Filippofentire laguerra . Chiamati i Venetiani à Brefaada
i Guelfi di quella città, che erano nemici del Visconte , ne occuparono na par.
TAR
te, ein capo di fette mefi l'hebbero finalmente tutta . Pafsando poi il Carmi.
gnolafopra il caftello di Brescia, Papa Martino, che le calamità di Filippo ve
deua,mandò il Cardinale di S. Croce in Venetia , perche vedefse di pacificareil le
Fatti d'ar
me fra i Ve- Visconte, e i Venetiani . Ma non fi fece nulla , perchepareua , che le dimande
wetiani , & de' Venetiani, e de' Fiorentinifufsero dishonefte . Ondeſi rinouò con gran sferzo
il Visconte
El
DucadiMi da amendue le parti la guerra. Fù tre volte in quell'anno combattuto in campa
lano,
gna, e presso Gotholengo caftel de' Bresciani , & à Sommo villaggio del Cremo
nefe,ne' quali dueluoghi ſenza vantaggio di vincere, nè d'eſſer vinto fi combat
te, epreffo Maclodio, nella qual terza battagliafù l'effercito di Filippo vinto , e
Carlo Malatefta, che era capitano, reftò prigione . Fù cosi grande quefta vitto
*
riadel Carmignola, che fe egli haueffe voluto ritenere i foldati , che fece prigio
ni, epaſſare tofto oltre,feguendo il corfo della vittoria, haurebbe ageuolmente
Filippo, che attonito per questa rotta fi ritrouana, tolto affatto lo ftato . Carlo
Malatestafù dalfignore di Mantouafuo parente laſciato libero . In quefto men.
tre che il Carmignola và combattendo le terre de' Breſciani , ch'erano reſtate
nella deuotione del Vifconte, diede tempo al nemico di refpirare. Percioche dan
doVercelli ad Amideo Duca di Sauoia, dal quale era guerreggiato, vifece la pa
ce, e concitò l'Imperator Sigifmondo , e Brunoro dalla Scala contra i Venetiani .
Il Papa,che vedeua le cofe di Filippo agran pericolo , mandò vn'altra volta il
Cardinale di S. Croce à veder di fare quefta pace. Coftui fi fermò in Ferrara,do.
Pace coclu ue concorfero gli Oratori di molti Principi , e città , e fù lapace a quefto modo
Papa conchiufa, che i Venetiani fi riteneſsero Breſcia, e le terre de' Breſciani, e Cremo
fa dalVenc
fra
tiani & il nefi, che prefe haueuano, e che Filippo defse lor Bergamo, e'lfuo contado , e non
erii
BucadiMi
lano. douesse ne procurare aguerra , nè indurre à ribellione gli amici , e confederati
de'Venetiani, e de' Fiorentini . Martino approuò quefta pace , dubitando , che
Filippo perdesse tutto lo stato . Ne poteua,bencheſuo amiciffimo fusse,aiutarlo,
fi perche pareua, che a lui toecafse di porui pace , e di non accrefcere la guerra , ko
come ancora, perchefi ritrouaua oltre modo la camera esausta per la guerra,che
s'erafatta con Braccio da Montone, percioche in quel tempo,che venne Martino
in Fiorenza,ritrouò, che Braccio eccellente capitano s'hauea occupato Perugia, C
o
il Ducato di Spoleti , egran parte del patrimonio , e preſo in modo i paſſi con al
cuni tiranni , che effo afsoldati haueua , che non poteua il Papa andarne ficuro
Braccio da in Roma . Eperche essendo Braccio ammonito , flaua faldo nel fuo propofito ,
Montone
prende Pe il Papalo fcomunicò , e l'interdiſse con tutti isuoiſeguaci , efù vietato a'facer
rugia, & diil doti il celebrare, doue effifufsero , I Fiorentini , ch'erano amici di Braccio, trat.
Ducato
Spoleti . tarono con Martino lapace, con questa conditione, ch'egli fufse venuto a gettar
glifi a' piedi , e chiedere perdono ( ilche Braccio fece ) e reftituifse alcune terre.
torna fotto alla Chiefa, & ftipendiato dal Papa andasse a ricuperarli Bologna, che vibella
Bologna
1 Papa . tafiera . A questa imprefa andò per Legato Gabriele Condulmero Cardinal di
San
TWOMARTINO v. 509

San Clemente , per la cui induftria , e per il valore di Braccio , in breue venne
Bologna in poteftà della Chiefa . Mentre che fi ftà ſopra Bologna , vennero
quei Cardinali , c'haueano feguito Pietro da Luna, in Fiorenza a Papa Marti
no , efurono in publico conciftorio ben vifti , e con le lor dignità , e titoli fi re
Aarono . Perche tre n'erano diaconi Cardinali , il quarto , ch'era prima ftato
canonico regolare , era prete Cardinale . Mentre Baldaffare Cofsa era in Hel Baldaffare
deberg inpoter del Conte Palatino prigione , alcuni Fiorentini , de' quali ne fù colla già .
Cofmo de ' Medici , non reftarono di pregar Martino , c'haueffe voluto liberarlo
Gouinri
di prigione . Et il Papa finalmente fi contentò, e lo promife . Mamentre che xviij. efce
a quefto effetto vi fi manda vn Legato , non potendo più Baldaſſare aſpettare , di pugione
e s'apple .
pagò al Conte Palatino trenta mila pezzi d'oro , perche lo lafciaffe andar via , pic.
1*
E cofi effendo libero , fe ne venne in Italia , e volendo dritto a Fiorenza andar to P- pa ,
ne , albergò con Pietro de' Roffi Baroneful Parmeggiano , e fuo antico amico.
Maintefo , che qui era tradito ,fe ne fuggidi notte col Legato del Pontefice,
c'hauea ritrouato per ftrada , e se n'andò a ritrouare Tomaso Fregofo fuo vec
chio amico . Perlaqual cofa gran fofpetto nacque , che fi rinouafse lo fcifma.
Perche era Baldassare di grande animo, e d'acuto ingegno, e da non poterfoffri
Te vna vitapriuata . Tanto più , che non mancauano di quelli , che a nouitàl'
eccitafsero . Mala bontà di Dio , che voleala quiete della Chiefa fua , poſe nel
cuore di Baldassare , che ſenza cercarui patti , nè ſicurtà fe ne venne in Fio
renzaa Martino , e con gran marauiglia di tutti baciato ilpiede al Pontefi
ce , publicamente vero Pontefice , e vicario di Chrifto lo falutò . Parue a tutti
certo quefta cofa marauigliofa , e operata per mano di Dio , poi che vn'huomo
tanto auido di regnare , e che fi era prima in tanta altezza veduto , in vn luo
go cofilibero , e doue era egli tanto amato , tanta manfuetudine moftrafse . Et
in effetto tutti per piacere lagrimarono , e quelli Cardinali ſpetialmente , ch'
erano prima ftati fuoi partegiani . Martino mofso dalla volubilità delle cofe
humane , dopo alquanti giorni il fè Cardinale , e Veſcouo di Toscolano , e l'heb
be poi , e publica , e priuatamente in quell'honore , che folca gli altri Cardinali
bauere . Ma dopo alquanti mefi morì in Fiorenza di puro affanno di animo ,
come fù creduto , perche non poteua foffrire quella vita priuata , e fù den
trola Chiefa di San Giouanni non lungi dalla Chiefa catedrale in vna honora
ta tomba , e con molta pompa sepolto . E Cofmo de' Medici queſte efsequie cofmo de
Medici tic.
procurò , ilquale fi crede , che del danaio di Baldassare accrefcefse in modo chiffimo
le fue facoltà , che fu poi tenuto il più ricco cittadino di Fiorenza , anzi che
in Italia , e fuori d'Italia fußse . Furono nella tomba queste parole fcritte .
Balthaffaris Coffæ Ioannis XXIII. quondam Papæ corpus hoc tumu
lo conditum . In questo vennero al Papa gli ambasciatori dell'Imperatore
de' Greci promettendo , che i Greci farebbono alla vnione della Chiefa Lati- Ambafcia
Imp dello
na venuti , fe con honeſte conditioni l'haueſsero potuto fare. Il Papa fplendi- tori Groza
damente liriceuette, creato Legato il Cardinale di S.Angelo , ch'era Pietro Fon- al Papa .
reficco Spagnuolo , e dotto in ogni facoltà , lo mandò a quefto effetto in Coftan
tinopoli.Ma prima che'l Cardinale licentiafse, vi mandò Frate Antonio Mafsal
110
510 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

nogeneral de i Minori , perchefpiata la volontà dell'Imper, ede' Greci l'aufaffe


antia i Romani,
Fiorenzi di quello , che fe ne poteafperare . Facendo finalmentegrand'ift
f.tia Me che'l Papa veniffe in Roma ,fatta la Chieſa de' Fiorentini Metropolitana,con lor
tropoli. buonagratia parti . E diede a Fiorenza perfuffraganee le Chiefe di Volterra, di
B173
W
Papa Mar. Piftoia, e di Fiefole . Dedicò ancor l'altar maggiore di S.Maria nouella dell'or.
ino in Ro- dine de' Predicatori , don'egli mentre che fù in Fiorenza , comodamente alber
ma.
go .Venutofinalmente Martino in Roma,hebbe tutto ilpopolo incontra, che co
me vn'vnico padre, e come ſpirito clemente mandato da Dio l'aspettavano . Il
perche notarono ne i fafti loro i Romani quel giorno , che fù il z2.di Settembre
nel MCCCCXXI . Ritrouò la città cofi rouinata , che non hauea più afpettodi
Staro carti città ma d'vn deferto più tosto . Si vedeano le cafe andare in ruina,gidruina
po di Ro- te le Chiefe ,abbandonate le contrade,le firadefangofe,& herme, unapenuria
ma per le cftremadi tutte le cofe . In effetto non vifi vedea afpetto alcuno di città , né
die.
fegno alcuno di ciuiltà . Moffo il buon Pontefice da queſta tanta calamità,fi
volfe tutto adornare, & abbellire la città , e riformarui i corrotti coftumi : ilche E
in breue fe vedermigliorato d'aßai . Onde nonfolamente fommo Pontefice il
chiamauano:mapadre della patria ancora . Ma perche non duraſſe molto que
fta letitiapublica,il Nouembre delfeguente anno crebbe talmente il Teuere, che
Teuere al entrandoneper la porta del popolo tutta la città piana allagò,& empi la Chieſa
laga, difanta Maria rotōda fin all'altar maggiore.Colmancare l'acqua duegiornipoi
ne portò ilfiumefeco molti animali, efe a cittadini gran danni, i quali cofi naui
gauano per lestrade della città, come folcano far prima per lo fiume del Teuere.
di Quafi in quefto tempo venne Luigi figlinolo del ReLodonico in Roma al Papa,e
Luigi in
Francia
ueftito dal nefu con confentimeto di tutti i Cardinali inueftito del regno di Napoli,dow 'era
Papa Re di da Giouanna forella di Ladislaoftato chiamato , e penſaua ſenza cauarui ſpada
Napoli
bauerlo.Maperche vi erano le parti,fù cacciato di Napoli, inCalabriafi riti
rò . E perche s'accoftaua il tempo del Concilio Jecondo il decreto nel Concilio di
Coftanzafatto , il Papa mandò con volontà di tutti i Cardinali alcuni prelati in
Pauia,perche vi deẞero principio. Quelli,che vifurono mandati, furono Pietro
Donato Arciuefcouo di Candia, Giacomo Campli vefeouo di Spoleti, Pietro Ro
fatio Abbate della diocefi d'Aquilea , è fra Lionardo di Fiorenza generale de
Predicatori.E perche non v'andarono cofi toftofe non due Abbati at Borgogna,
parue di differir in qualche altro di la cofa,finche d'ogni natione ve n'andafero
alcuni che già ne di Francia, nè di Germania fi erano moffi ancora, e parea,che
quanto fi fuffe fenza queſti fatto,fuſſe di poco momento. Ma mentre che fiſtà
afpettando,ecco vn'altra pefte in Pauia, che furono i Preſiděti del concilio sfor B
Zati a mutare luogo.Piacque dunque al Papa, & a tutti, chefi andaſſe a Siena,
doue affai maggior moltitudine concorfe , che non fi erafatta in Pauia . Alfonfo
Conciliodi
S.ena . Re d'Aragona , che fi ritrouaua fdegnato col Papa , perche haueffedato al Re
Luigi il regno di Napoli,mandò ilfuo Oratore al concilio, perche in lungoil me.
naſſe, e vi rifufcitaſſe,e trattaſſe la caufa di Pietro di Luna, ch'ancorin Panifco
la fiftaua,ne lafciafſe di promettere,e difubornare quäti nel concilio erano.Mar
tino,che vedea,chefcädalo era per nafcer da quefla pratica, approuãdo i decre
ti,
MARTIN O V.. STI

ti,che vifi erano fatti delle cofe appartenentiallafede, ordinò, che tofto fufse il
concilio licetiato.E perche non parefse,ch'egli il cocilio fuggifse,fe publicare l'al
tro,chein capo difett'annifarfi douea,in Bafilea. E a quefto modo coprudentia,
a & aftutia rimediò alle difcordie,che nel cõcilio di Siena baueano incominciato a
pullullare, e rinafcere . All'hora Alfonfo cominciò all'aperta a dolerſi di Marti
no,per cui opera dicea, eßer egliftato dalla Reina Giouanna disheredato, e Luigi
nuouo berede inftituito.Rifpondeua purgandofi a tutte quefte cofe Martino , e di
cea,che Luigi come herede di Giouanna era prima d'Aleſſandro V.e da Giouan
niventefimoterzo ftato confermato nel regno . E che effo douea della Reina do
lerfi, e non di lui , che douea i feudatari di S.Chiefa confermare, e non priuarli,
74
faluo fe qualche gran fellonia contra la Chiefa commeſſa haueſſero . E che eſſo
non vedea,come Luigi non poteffe effer legitimo berede di Giouanna . Ma Brac :
cio,che vedea il Papa pofto in molti intrichi per lagara, c'hauea col Re Alfonso,
prefemolte terre della Chiefa aforza, pafsò fopra l'Aquila città del regno, e l'.
aßediò.Moffo il Papa da queste cofefece on giufto effercito, e con l'aiuto, c'heb- Braccio da
Montoar
be dalla Reina,e da Luigi,lo mandò fopra Braccio, ilqualfacendoui in vn'aperta moue guer
9 campagna battaglia,fù vinto, e morto . Militana all'hora qui con la Reina Cio, a nel Re
gno di Na.
nanna Francefco Sforzafigliuolo del Capitano Sforza, che pochi anni auati nel poli , Fran
paffare il fiumedi Peſcara a guazzo vi ſi era perſo , & affogato , che mai più cefco
za. sfor
nonfiritrouò .Fù portato il corpo di Braccio in Roma,e fuori della porta difan
Lorenzo inluogo profano fepolto. Da quefta vittoria nacque tanta tranquillità,
chepareua , che la pace d'Augufto ritornata fuffe . Furono ricuperate per la
Chiefa Perugia,Todi, Affifi,e l'altre terre,che Braccio occupate bauea. E fi vi
nea contantaficurtàper tutto, che di notte fi andaua ficuriffimo per mezo i bo. Heretici
Boemi.
fchi,néfi ritrouauano più ladroni,ne aßaffini,che per ogni luogo erano fieramen
teperſeguitati . Aquesta tanta felicità parea che oftafsero gli heretici di Boe
mia,che con l'armi travagliauano i catolici del continuo . E perche essendofi
fattoprouadi ridurli con molte ragioni alla fanità , vi era ogni opera vana ,
mandò il Papa in Germania alcuni Legati afarprender a i catolici per tutto cō,
tra quefti beretici l'armi. Il primo che vi andò , fu Henrico Cardinal difant'Eu
febio,l'altrofù Bartolomeo da Piacenza,e finalmente essendo richiamati quefti, Tumulti di
vi andò Giuliano Cefarino Cardinale di fant'Angelo , il quale in effetto non per Toscana.
Lucca affe
fua colpa , ma per diffetto defoldati n'hebbe dal nemico na buona fcoffa.Non fi diata da i
isbigotti Martino per queſto anzi fe maggiore apparecchio per queſt'impresa . Fiorentin
Maprima volle vedere di tranquillare vn pocole cofe d'Italiaie perciò fattafu
EdalPapa la pace, chefi è detta,fral Duca Filippo,e i Venetiani. I Fioretinifde.
gnati con Ladislao figliuolo di Paolo Guinifi fignore di Lucca , perche haueſſe
nellaguerrapaffata militato col visconte ( e quefta era vna occafione di oppri
mere Lucca) perche non fi era nella pace fatta de' Lucchefi mentione alcuna,
mandarono loro vn'essereito fopra , fotto laſcorta di Nicolò Fortebraccio , & SforzFrancef co
a coa
prefe alcune caftellane ne pafsarono finalmente all'assedio di Lucca. Filippo, che ef
era molto dal Guinifi pregato, dubitando , chefe i Fiorentini fifufsero fatti fi fcio del
Vicenteta
gnori di Lucca ,gli haurebbe, come più vicini , più fieri nemici bauuti , mandò Tolaus .
con
512 PLATINA DELLE VITE DE
' PONT. 31

con vnagrossa caualleria Francefco Sforza ful Parmeggiano perche quifatta


lafanteria baueffe. Quefto Capitano tofto che apparue la primauera,passò l'Ap
pennino,& in tanto terrore i Fiorentini poſe,che prima che eſſo nella valle delle
nebbie veniffe,lafciarono coloro per paura l'affedio di Lucca. Piacque a'Lucchesi
oltre modo quefta venuta di Francefco Sforza , perche effendo il tiranno pri NM
gione,e cacciati i Fiorentini via,fperauano con l'aiuto di quefto Capitano riporfi
inlibertà . Ma hauuti Francefco da i Fiorentini cinquanta mila ducati d'oro,
perche ne'feguentifei mesi col Duca Filippo non militaffe , lafciò in maggiorpe
ricolo,epaura i Lucchefi, che prima . Ondel'affedio loro più firetto, e piùfierone
fegui .Filippo dunque ad iftantia del Papa, c'hauea compaffione de' Lucchesi, vi
Nicolò Pi mando tofto con vnagroſſa caualleria Nicolò Piccinio, ilqual rompendo ilne
cinino ca. mico , non folamente ne tolfe l'affedio a Lucca , che anche prefe molte caftella di
pitano del
Vif ontein Pifa,e diVolterra,per compiacerne i Senefi, ch'all'horaguerreggiauano co i Fio
Tofana
effercito ,coe rentini . Martino,che fi vedeaficuro,e quieto diguerre efterne, voltò l'animo a
foccorre douerfare bellala città, e le Chiefe, che di chi curane prendeffe, baueano dibifo
Lucca.
Getile pit. gno . Rifece ilportico difan Pietro , che andaua per terra , e compì di opere di
tore. mofaico il pauimento della Chiefa di Laterano, laqual coperfe a traui, e vi inco
minciò quella bella pittura,che Gentile eccellente pittore vi fè . Il palagio a do
deci Apoftoli rifece talmente, che eſſo alcuni annipoi vi habitò . E fù con questo
cagione , che i Cardinali imitando faceßero a gara il medefimo nelle Chiefede i
titoli loro,talche parea, c'haueſſe la città in parte ribaunto ilſuo antico fplendo
re. Creò Cardinali,frà li qualifù vnfuo nipote Profpero Colonna,& hebbe il ti
tolo di S.Giorgio à Velabro.Effendo in quefto morto Pietro da Luna,perche ha
ueffefempre la Chiefa da qualche parte trauaglio, quelli due Anticardinali , che
di foprafi differo, à perfuafione d'Alfonfo nemico di Martino crearono Pontefi- G
ce Egidio Canonico di Barcellona, e'l chiamarono Clemente VIII. Ilqual creò
vilment tofto Cardinale, e nefece tutto quello che fogliono i Ponteficifare . Ma effendo
viij.
papa. poi ritornato Martino in gratia con Alfonfo , mandò tofto in Spagna Legato il
Cardinale Pietro di Fufo, nelle cui mani Egidio per ordine d'Alfonfo Signore di
Panifcola depofe tutte le ragione del Ponteficato , ch'egli hauea , e Martino li
donò poiper quefto vn buon vefcouado. I Cardinali creati da Egidio , daſeſteſſi 50
rinuntiarono tofto il capello . Gli altri due già creati da Pietro di Luna reftan
do nella lor pertinacia, e non volendo al Pontefice Romano obbedire , furno dal
Glemente Legato pofti inprigione . A quefto modo per l'accortezza,& induſtria di Papa
Antipapa Martino,fi tolfe affatto dalla Chiefafanta lofcifma . Et effendo già tutta quieta
deponee firi
Papa, il la Chiefa, Martinogran prudentia vsò nel conferire i beneficij , iquali non daua
le to fif. a chi chiedeua : ma fatto tofto vn diſcorſo di chi più degno ne fuſſe , glielo daua .
a.
Che s'egli non conofceua le perfone de' luoghi , doue i beneficij vacauano ,fubito
con chipoteuafaperlo , fi configliaua , e fatta la elettione de' più degni tofto li
conferiua . E a quefto modo procuraua il bene delle Chiefe, e l'honore di coloro,
che degni n'erano,e ne conseguiua infieme eſſo nome di prudente, e di buono . Fù
ancora di tanta coftantia , c'hauendo duefratelli, de' quali giore Giordano
Principe di Salerno mori dipefte , l
nate mert arfod furco
MARTINO V.. 513
1 dentro vna torre,che cafualmente arfe,nonſi vdì,ne' ſi vide in lui atto vile, ò di
コ meTo.Et bauendo vinuta con grande integrità tutta la vitafua, nel quartodeci
mo anno, e terzo meſe delfuo Papato, ch'era ilfeffantefimoterzo dellaſua vita,
morlin Roma di apopleffia, a' venti ai Febraro,efù perfuo ordine in S.Giouanni
Lateranofepolto in vna tomba di brozo dauanti le tefte di S.Pietro,e San Pao
lo.E ilclero, e tutto il popolo con tanta meftiti a l'accompagnò, comefe Roma ha
ueffe ilfuo ottimo, e vnico padre perduto . Vacò dopo la Sede dodeci giorni.

Martino V. in tre ordinationi creò dicifette cardinali , Vno Vefcouo , vndeci


preti,e cinque Diaconi, che furono .
Baldaffare Coffa Napolitano,ch'era ftato Papa Giouanni XXIII.e depofto dal
concilio,creato da nuouo Vefcouo card. Tofcolano.
Giouanni de Rupefciffa,Francefe, Arciuefcouo di Rouan, prete card.di S.Lu
cina.
C Lodouico Alamano ,Francefe, Arciuefcouo d'Arli, prete card.di S.Cecilia .
Henrico Benufort figlio del Duca di Lancaftro Ingiefe Arciuefcouo Vuinto
nienfe,prete card.di S.Eufebio.
Giouanni ...... Todefco,Vefcouo d'Olma,prete card.di S.Criaco .
Antonio Caffino Senefe,Vefcouo di Siena,prete card.di S.Marcello.
Fra Nicolò Albergato Bolognefe,Monaco Certufino, prete card.di S.Croce in
Gierufalem .
Raimondo Mairofio Francefe, Vefcouo di Caftro ,prete card.di S.Praffede.
Giouanni Ceruante,Vefcouo di Siuiglia, Spagnuolo, prete card.di S.Pietro in
Vincola.
Domenico Raimondo, Arciuefcouo di Tarragona, Spagnuolo , prete card.di
S.Sifto .
Fra Giouanni Cafanuoua, Spagnuolo d'Aragona, dell'ordine de' predicatori,
Vefcouo Eluenfe,prete card.di S.Sifto .
Guillelmo Diuano da Monteforte, Vefcouo Maclouienfe , prete card.di S.A
naftafia .
Ardicino dalla Porta, da Nouara,Diacono card.di S.Cofmo, e Damiano.`
*.
Vgo Lufignano fratello Germano del Re di Cipri, Greco , Arciuefcouo elette
di Nicofia,Diacono card.di S.Adriano.
Profpero Colonna Romano,Diacono card.di S.Giorgio al Vello d'orɔ.
Domenico Capranica Romanfi, Vefcouo eletto di Fermo, Diacono card. di S.
Maria in via Lata.
Giuhano Cefarino Romano,Diacono card.di S. Angelo.
Fece anco cardinale F. Leonardo Dati Fioretino Generale dell'ordine de'Pre
dicatori; il quale però era morto in quei giorni della fua creatione, e per questo il
Papa non haueua hauuto notitia della fua morte .

xk EVGE.
$ 14 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

CCXL
EVGENIO III. PONT.

Creato del 1431. a' 13. di Marzo .

DLING

VGENIO IV. Venetiano della famiglia Condulmera , popo


lare,ma antica,fù per queſta via fatto Pontefice.Dopo la creatio C
ne di Gregorio Duodecimo Venetiano , Antonio Corer fuo nipote,
che era canonico della congregatione di San Georgio in Alga , vo
lendo venire in Roma, menò feco Gabriele Condulmero , benche al
quanto contra voglia di lui, che era della medefimaprofeffione, e col quale haue
uafin da i primi anni famigliarmente viſſo, conofcendolo ingeniofo, & accorto,
Gregorio lo fe primieramente fuo teforiero , poi lofè vefcouo di Siena , hauedo w
giàfatto Antonio il nipote Gouernatore di Bologna . Ricuſarono buona pezza di
i Senefi di volere Gabriele per Vefcouo, dicendo , che per effer foraftiero non era
al propofito per questa città , la quale haueua di vn fuo cittadino ſteſſo bifogno,
che conofceße,efapeße i coftumi, e gli humori della città . Paſſando poi di Roma i
Gregorio in Lucca nel tempo di quelle fuc turbulentie , e volendo accrefcere il
numero de' Cardinali,diede, & ad Antonio il nipote,& a quefto Gabriele il cap
pello.Gregoriofiferul di Gabriele in molte cofe d'importantia,e molto piùfe ne
feruipoi Martino, e maſſimamente nella legatione della Marca, done facedo mo
rire alcunifeditiofi , e cogiurati,ritenne quei popoli nella deuotione della Chieſa,
erifece in Anconala Chiefa difant'Agnefe,che era rouinata, e riconciò con gran
fpefa ad imitatione di Traiano il Porto,ch'era dal mare tuttoguafto.Intefo Mar
tino,che Bologna era in volta, vi mandò Gabriele Legato,ilquale tofto che giun
fe,ogni riuolta ne tolfe. Effendo poi venuto in Roma, e morto poco appreffo Mar.
1431 tino, fù da i Cardinali a' tre di Marzo del 143 1. nella Minerua creato Pontefi
ce, efù mutandofi il nome chiamato Eugenio . Il clero, e'l popolo l'accompagna .
rono tofto in San Pietro . Done riceuutafolennemente la corona , andò a S.Gio
nanni in Laterano : e ritornato in palazzo ,ordinò per vn giorno certo cociftoria
gene
EVGENIO IV, 515
generale , doue tantagente concorfe , che venendo meno i traui del luogo , doue
fifa bora il Concistoro publico,in quel tumulto, efuga mori calpestato dalla cal
ca il Vefcovo di Sinigaglia , ch'era cittadino Romano , e della famiglia Melina r
percioche non hauea ancora il palagio del Papa quella forma , che hora hà . Li
C centiatoil conciftoro, Eugenio aftudio fuggìpoi i tumulti . Ad iftantia di alcuni
riportatori , che diceuano , bauer Martino lafciato on gran teforo , e che fi fa
rebbe potutofapere da gli familiari , enipoti di quel Papa , a tanta furia ne
venne che ordinò tofto a Stefano Colonna,che haueua fattogenerale della Chie
Ja , che prendeffe Oddo Poccio Vicecamerario di Martino , a fe fenza tu
multo,efenza ignominia il menaffe . Di chefe Stefano tutto contrario , per
il
che lefue gentifaccheggiaron la cafadi Oddo,& eſſo fù come on ladrone publi
camente menato ad Eugenio aforza.Moffo il Papa da quefta indegnità,ne gridò
forte con Stefano , e lo minacciò , perche hauefle a quel modo menati per Roma
Oddo , & il Vescouo di Tiuoli già cubiculario di Martino . Dubitando Stefano
dell'ira del Papafi ritirò col Principe Colonna in Paleſtrina , e promettendogli
ognifuo aiuto,il confortò a douer cacciar Eugenio di Roma, dicendo, che eſſo af
:
Lai benfapeua,come haueua animo di eftinguere ilnome de Colonnefi. E chepoi,
che questo mat toccaua a tutti , doueano tutti antiuedendo rimediarui . Moſſo il
pe
Principe di Salerno da queste parole , e dalla calamità de' familiari di Martino di Salerno ,
prefe tofto l'armi,per doner andarfopra il Papa,folamente afpettò,che il Cardi. moue
sa quer
al Papa,
nal Profperofuofratello vfciffe di Roma, come l'hauea fatto auuertires onde to. & entra in
Roma,
fo,chelo vitefeco, andò in Marino prima, poi fopra Roma . Et hauuta per me"
zo di Gio. Battista la porta Appiaſe ne entrò quietamente con lefuegenti den
tro .Eragià arriuato a S.Marco, quando nella piazza Colonna hebbe incontra i gatto d'ar
foldati del Papa,ch'erano da vnagran parte delpopolofeguiti. Fù buonapezza ma me infraRo.
il
combattuto nella città,e dall' vna parte,e dall'altra ne morirono, e ne furono fat- Principe
ti prigioni . I Colonnefi, che videro il popolo in altro opinion di quella , che effi edileSalerno,
genti
tredeuano, ritornandofi a dietro,fene portarono vna gran preda di beftiame , e à∙1 Papa
d'huomini . Ma i foldati del Papa,e'l popolo di Romaferono a loro altrettanto .
Perche come di nemici, toftofaccheggiarono le cafe del Cardinal Trofpero , e di
-: tutti i Colonnefi,e di quei ch'erano ftati familiari di Martino . Irritatigli animi
aquefto modo, nonfolamente all'aperta , ma con tradimenti fi trauagliauano .
Perchefu preso l'Arciuefcouo di Beneuento figliuolo di Ant. Colonna,¿ ancora
ilfratelloMafiosil qual eſſendo tormentato confeſſò,bauere haunto animo diprẽ
der a tradimento il CaftelSant'Angelo con ammazzare il Caftellano , e dar poi
a Colonnefi il caftello , efatto questo cacciare il Pontefice , e gl'Orfini di Roma,
Fù Mafio difgradato, efatto publicamente in campo di Fiore morire , & attac
cati poi in quattro più celebri ftrade della città i quarti. Dell'Arcivescovo di Be
neuento non fiparlò.Et effendone Eugenio, ò per afflittione d'animo, ò per vele.
no,che dicono,che li fuße dato,venuto in certaindifpofitione,cominciò atrattare
la pace con Colonnefi per mezo di Angelotto Fofco cittadino Romano , ilquale
poco apprelofece Cardinale infieme con Francefco Conduimero fuo nipote , 55
duoligò queftapace con la maggior celerità poffibile, perche vi eranona, che Si
Kk 2. gifmon
5:16 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

gifmondo era entrato in Italia, per venir in Roma . Et il Papafece gran camer
管理
lengo il nipote, dandoli perfone eccellenti, con le quali fi configliaffe nel gouer no
delle cofe della Chiefa . Mentre che in Romapaſſano queſte coſe, i Fiorentini , er 04 :

Venetiani infuperbiti , per hauer vintoin mare preſſo Genoua il Duca Filippo, e mj
per bauer Eugenio lor cittadino Pontefice, ne paffarono con vn'effercito terreftred
Dala
fopra Filippo, ilqual fattofi tofto venir di Toſcana Nicolò Piccinino , ruppel
armata Venetiana preffo Cremona , e ritardò facilmente gli impeti del Carmi le
Carmigno
la fatto de gnuola , ilqual fù non molto poi dai Venetiani pofto al tormento , e conuintolois
capitar de den
Venetiani , (come effi dicono con lettere , e con teftimonij , li tagliarono il capo . Gli oppo
neuano , che esso fusse ftato caufa, che non fi fufseprefa Cremona, hauendoli il ಪ್ ರ
Caualcabue prefa la porta , e che hauendola facilmente col fuo essercito potula 6
foccorrer,bauea lafciata roinar dal nimico l'armata Venetiana, c'hauea sùgl'oc COO
chi . Hor dubitando i Fiorentini della venuta dell'Imper.in Italia, che parea che
Neri Cap- fauorise le cofe di Filippo, mandarono Neri Cappone lor cittadino al Papa, or macies
pone .
dinandoli,che per ogni ragion poffibile perfuada, e faccia conofcer, che la venuta digan,
di Sigifmondo non era per effer men dannofa alla Chiefa,& a Roma, che ai Fio
rentini,e che fi farebbe ageuolmente potuto quefto nimico ritenere, e non laſciar
li paffar l'Arno per paſſare in Siena d'onde era andata ſopra Fiorenza la guer. WO
ra,fe Nicolò Tolentino , che militaua col Papa , fifuſse vnito con Michieletto
Sigifmon da Cotignola Capitano de' Fiorentini , & oppofto alla caualleria di Sigifmondo
do imp. n
Siena 3 & per vietarli il paffare dell'Arno . Si era Eugenio lafciato facilmente perfuadere ,
poi in Ro- quando ftandofopra lafpefa dubbiofa, fi offerfe Neri, mentre quefta guerra du .
oue fu raua , di douere Fiorenza pagare due mila caualli al Papa . Hora vfcito per or
ma , rona
inco
to
dine del Papa da gli alloggiamenti Nicolò Tolentino , mentre che ne corre , e
trauaglia forte i Senefi, diede tempo , e comodità a Sigifmondo di paſſare l'Ar
no con l'aiuto del capitan Antonio Pontadiera ficriffimo nemico de' Fiorenti
ni , ilquale paſſandone poi per quel di Volterra tutto quieto , come afpettató
da tutti , andò oltre . L'Imperatore flette fei mefi in Siena con gran fpefa de
Senefi, & hauendo tentata in vano con li Fiorentini la pace, fi volfe al Papa, e
fatto lega fe n'andò in Roma, doue fu dal Papa, e dal popolo amoreuolmente 2
raccolto . Andando poi da vaticano,don'era ftato incoronato, in S.Giouanni,do
ue alloggiaua , fi fermò nel ponte fant'Angelo , e fece molti cauallieri cofi
Italiani, come Tedeschi . Scriuono alcuni, che Eugenio fino al ponte l'accompa
Manoua gnaffe,efe ne ritornasse poi in S.Pietro. Hora partendo por Sigifmondo con bus
Marchela na gratia del Papa, per la Marca, e per la Romagnafene andò prima in Ferra
$3,
ra,poi in Mantoua, doue flette alquanti giorni, e diede a Giouan Francefco Gon
Zaga il titolo di Marchefe , e le infegne dell'Imperio , & a Lodouico Gonzaga il
figliuolo diede per moglie Barbara figliuola di Giouanni Marchefe di Brande
burgo , con le quali nozze parue , che fi honorasse la famiglia Gonzaga , sì
per essere la fpofa parente dell'Imperatore Sigifmondo , come perche il pa
dre di lei era vn de gli elettori dell'Imperio . Vfcito l'Imperatore d'Italia, ogni
cofa parue , the tumultuaſſe di guerra . Nicolò da Efte Marchese di Ferrara,
acompiacentia del Duca Filippo andò in Venetia a perfuadere con molte ra
gioni
TACEY GENOA IV, LT 317

gioni a quel Senato lapace . Il qual moffo dall'autorità del Marchése , e dalla
fpefa grande , che haueuano nelle guerre paffate fatta , ne mandarono con Ni 14437
colò iloro Oratori in Ferrara , Doue il primo di Aprile del 1433 , fù , venen- Pace" frai †
Venetian
doui ancora Eugenio , conchiuſa con queste conditioni la pace . Che Filippo la- e Filippo.
fciaffe la Geradada , è reftituiffe le loro fignorie al Marchefe di Monferrato, Duca
lano , di Mi
e fuc
ad Orlando Palauicino , a quali tolte l'haueua . E che a gli antichi loro fi conditioni
gnori ritornaffero le cofe , che in quefte guerre erano state tolte a' Fiorentini ,
a' Lucchesi , ò a' Senefi . E che fuffe tenuto comun nimico di tutti gli altri
colui , che non adempiſſe fra'l termine d'un meſe queſte cofe . Fatta a questo
modo lapace , pareua , che doueße feguire vna gran quiete per tutto , quando
tuttala guerra fi volfe fopra Eugenio . Mandò il Duca Filippo , anido di no
uità ,Francefco con grofso essercito in Romagna , come per douere passare in Sfo:
Francefo
za Il
Puglia , e difenfarfi dall'arme di Alfonso quello ftato , che Sforza fuo padre cupera i
fuo ftato
posseduto vi haueua . Ilquale Francefco fe ne andò per la Romagna , e per la
in Puglia,
Vmbria in Regno, & con fubiti aſsalti in breue quelle fue terre ricuperò . Non
contento il Duca Filippo di quefto , mandò Nicolò Fortebraccio , valoroso , e
prudente capitano con vna eletta caualleria , e con molta celerità fopra Euge
20
nio , talchecoftui occupò ponte molle , ela porta del popolo quafi prima chefi
Nicola
Sapeffe, ch'egli venina . Hauea Nicolò primamilitato con Eugenio , & in fuo Foret tac
nome banena tolto al Prefetto di Vico Vetralla , e Ciuita vecchia con l'aiuto io manda
dellegalere Venetiane , che dalla parte di mare battagliarono continuamente di dalDuca
M.lan
larocca . Madimandando poi Nicolò le fue paghe , hebbe inrifpofta dal Pa Contrala
pa, che esso hauea tanto hauuto della preda delle caftella del prefetto , e maf- P².
fimamente di Vico , che faccheggiò , che ben donena in luogo delle paghe ba
farli . Di che fdegnato Nicolò entrò armato nel contado Romano,e fene por
tò tanta preda di beftiamé , e di huomini , e tanto tumulto vi eccità , che ftette
gran pezzo Eugenio in dubio, douefuggire, & andare douefse . Concorreuano i
Romani al Papa,dolendoſi di queſti tanti oltraggi, e danni, & efso, come colui,
chenonfapeua chefarfise che pocofano ſi ritrouaua, li rimetteua a Franceſco il
nipote gran camerlengosilqual dato tutto alli piaceri,& all'otio , quãdo gli anda
uano tante querele del beftiame,che fi perdea, rifpondeua,ch'effi troppaſperäza
nellor beftiame poneuano,e non vedeuano,che i Venetiani, chesenza armeti vi.
ucuano,molto più ciuile vita menauano.Sdegnati i Romani per quefte sifatte ri.
fpofte,banedo Nicolò prefo Tiuoli ,d'onde cacciò il Cõte di Tagliacozzo, e preso
Subiaco,e fatti tutti i Colonefifuoi parteggiani, efsedo già mortoStefano Colon
na,ch'era ſempre cõtrario agli altri ,defiderofi della libertàprefero l'armi,egridã v Ro.ptidas
no libert
do libertà libertà, cacciarono via tutti gli officiali di Eugenio , prefero il grã ca. carcino li
merlego,efi crearono nuoui magiſtrati nella città,chefurono fette cittadini Ro- officiali del
mani,che chiamarono gouernatori con ampliſſima poteſtà . In quefte tate riuolte no ecca
Papa,Magi.
Eugenio nofapedo ègli ſtejšo che farſi,ſi rifoluette difuggire via.Gettatafi dun Ilrati
Pontefice
que vna cocolla in tefta traueftito da monaco s'imbarcò co Arfenio monacofopra ford fo
na aarcheta nelTeuere,per andarne allavolia d'Hoftia. AlcuniRom.chefe n'a- Aito mare da Mo
uidero,sù pla riua del fiume gli andaronovnpezzo dietro tiradolt pietre, efaete. nacu
Kk 3 Perche
513 PLATINA DELLE VITE DE PONT,

Perche defideranano d'intertenerlo tanto , chefuſſe il Caftel fant Angelo prefa


Partito Eugenio a'fette di Luglio , andatone prima in Pifa , poiin Fiorenza
con le galere, che haunte a quest'effetto haueua, Romani tuttifopra il caftello fi
volfero,perpigliarlo, e lo cinfero di trincere, perche il nemico non baueffe potu wi
to,ne entrare, ne vfcire . Quelli,ch'erano dentro, foleano tal volta vfcire afca
mucciare. Il Caftellano , a cui parue d'vfar con Romani qualche arte, con l'aiuto e
di Baldaßare Aufido huomo accortiffimose c'haueuain guardia la parte da bajo
del caftello,appuntò con vn de'ſuoifoldati quello,chefar doneffe Costui vfeito
afcaramucciare,efattofiftudiofamente prendere da' nemici, non reftaya di biaf
mare,e maledire la crudeltà,e l'auaritia del Caftellano . Onde venne ad offerire
a i Romani , chefeglifi daua vn certo premio , effo haurebbe ammazzato ilCa
Fellano, e dato in loro potere il caftello Fermato il patto fe ne ritornò coflui
in Caftello , e fece vedere appiccato per vna feneftra vn fimulacro , che perche 比
delle fue vefti ornato era il medefimo caftellano parea,e gridado, eßergià mor
to il crudele chiamaua i Romani a douer entrar dentro , per pagarli il premio Wi
promeffo,e riceuer la rocca . Vi entrarono tofto alcuni de' principali,che nopen
Aftutia del farono ad inganno alcuno , efurono toftofatti prigioni . Si alzarono nel caftello
Caftellano
di fant'An voci d'allegrezza , e fi tiraronofopra il popolo, ch'era fuori , molti colpi d'arti
gelo. liarie . Veggendofi beffati a quefto modo i Romani,penfarono di cambiareque By
Roma tor Ati prigioni col nipote del Papa,ch'era prigione . Fùfatto il cabio, e finalmětefi
na all'obb:
dienza. ripofero i Romani in potere delPapa in capo del § mefe,da che in libertàfiera la
cittàpofta. Furono creati i magiſtrati in nomedella Chiefa ,fù il Căpidogliofor
tificato di buone guardie, e di vettonaglie. Soprauenedo poi Giouanni Vitellesco,
che chiamauano il Patriarca, entrarono in tanto spauento i Romani, che non ha
Gio. Vitel- Hewano pure animo d'aprir la bocca s perch'era il vitellefco perfona imperiofa,e
lelco.
crudele,epiù atto alla vitafoldatefta, che alla religiofa . Metre che in Roma paf
fauano queste cose, Alfonfo d'Aragonaftauafopra Gaieta, ch'era da mercatanti
Gaieta affe Genouefi valorofamentedifefa 1 Genouefi dunque volendofoccorrere i fuoi,po 131
diata. fero congrande celerità vn'armata in punto con volontà del visconte lor Duca,
Alfo fo di e che diede ancor lor certegenti . Combattendo dunque in mare con Alfonso non
Re di Na molto lungi di Gaieta, dopo vna lunga,e fiera battagliafù vinto Alfonso , e fat
ne del Du toprigione con tutti ifuoi,fra liquali erano molti Principi. Fù condotto in Mi
poliprigio
ca di Mila- lano al Duca Filippo, e riceuuto non come prigione nemico de' Genouefi : maco
no . me Re, & amico . Dopo alquanti di effendo ato dal Duca trattato regalmente,

Alfonfo Re licentiato Alfonfo ſe ne ritornò a Gaieta , e lapreſeſubito . Sdegnati i Genouefi


diNipoiili
bero dal col Duca , perche haueffe cofileggiermente lafciato Alfonfo , che con tanto loro
Dica pren pericolo prefo haueano , a perfuafione di Tomafo Fregofo , ilquale fi crearono
de Gaieta . Duca,fi ribellarono dal Visconte . All'hora effendo il Piccinino mandato foprai
Genouefi,conoſcendo la lor pertinacia,preſe Sarzana . E mouendo sù quel di Pi
Francefo fa fotto colore di voler paſſar nel regno in foccorso d'Alfonfo,tolfc a'Pifani mol
Sforza pi- te caftella . Ma fù in queftifuoi acquifti ritardato da' Fiorentini , iquali con vo
glia la Mus lontàdel Papa chiamarono Francesco Sforza, chegià la Marca d'Ancona baue
ca d'Anco.
na.
ua occupato,e cercaua d'efferne fatto con l'aiuto,efauore de'Fiorentini,e de’Ve
netiani
L EVGENTO : IV. ^ " 519
etiani Signore. Il Papa ni oftauaze dicewa, che a lui toccaya di ricuperar anco
aton l'armi,bifognando lo fato ecclefiaftico, e non d'alienarlo , e diffiparlo . Fu
pole differita in altro tempo la cofa, e con questasperanza Franceſco c acciò dall'aße
Elo di Barga il Piccinino , e vi fè prigione Lodouico Gonzaga , ch:militaua col
Plecinino,& in nome de' Fiorentini affedio firettamente Lucca. Il Piccinino,che
Tollefoccorrere Lucca,fù nel paffo dell'Apennino impedito . Onde dicendo voler Concilio di
Der vn'altra viafoccorrere Lucchefi,ne pafsò tutto quietoful Bolognese , eprefo Bafile .
Aureolo terra de i Fiorentini passò con l'effercito vittoriofo sù quel di Luccaye
Dintii Fiorentini per l'affentia di Francefco Sforza liberò Lucca d'affedio. All'.
www BorailPapa ritrouauafi molto anfio, e per le guerre, che l'aftringeano , e per la
Concilio di Bafilea , che fi eragià incominciatoper lo decreto di Martino , e vi
THAM concorreano ogni di del continuo molti Principi della Spagna,della Fracia,del
11, daGermania,e dell'Vngaria, iquali tutti viponeano in poter del Concilio la caufa Imp & al
eser della Republica Chriftiana be Eugenio dunque per torre il Concilio via , con con tri Prenci
entimento de' Cardinali, che eranofeco, lo trasferi di Bafilea in Bologna , Mal. pi in-ma
no al papa
Imperatore,e gli altri Principi,e pretati, ch'all'hora in Bafilea fi trouauano, non che
andardebba
in
O folamente non obbedirono al Papay the ancor li fecero tre volte intendere , che Bafiles al
effofuffe douuto andare co' Cardinali in Bafilea,luogo atto,& eletto à queflo ef- Concilio.
fetto daMartino, aliramente l'hawebbonofatto contumace . Eugenio moffo da. # * * es
questeparolecon anouo breue confermò il concilio di Bafilea , dando licentia ad
oga'no, che liberamente vi andaffe : perche egli cofi da ogni parte trauaglia
C Jo daguerrefi ritrouaua,che non hauea tempo àpena di refpirare . Ma hauendo Gio. Vitel
ricuperato Roma,come fi è detto, vi mandò fubito Gio . Vitellefco perfona attif. lefco fua
fiera ,natu
fimaal maneggio deſtati, ma di crudel , e fiera natura . Coftui paffando fopra i ra, efue im
LE Colonnes , e Sauelli,e tutta lafattione Ghibellina prefe,e faccheggio caftel Gan- prefe .
dolfo,che preffo il Lago Albano,e Sabellose Borghetto nel Latio Prefe anch
Alba, città Lanunina,Palefirina,e Zagarolo, mandandone in Roma tutte le gen
tiche flavono viue . Volto poi in Campagna di Roma , tutta quella contrada
Is Bella denotione della Chiefa riduffe . Haunto Antonio Pontadera in mano
perche era nemico della Chiefa , presso à Frefolone l'appicò in vn'oliua . Ritor
nato poi in Roma, che tutta tumultana,fpianò le caſe d'alcuni congiurati , c'ha
ueuano prefa porta maggiore , e ripiena la città di tumulto, & effibandi , e pu
blicò nemici difanta Chiefa Vno di loro,the ne prefe,lo fece tenagliare per Ro
maepoil'appiccò in Campo di Fiore . E lamentandofi il popolo , che per l'aua
riti a d'a'cuni ricchifuffe in Roma gran careflia ,fece porear tanto formento in
Piazza , che in breue da ona gran careflia fi venne à grande abbodantia , cofi
tra egli obbedito a cenni da tutti . Quietate a quefto modo le cofe della città
fioltò fopra il Regno di Napoli , che poco ananti s'haueua Alfonso occupato,
ece effo dicend appartenere alla Chiefa ,
Tan al Papa Prefe il Principe di Ta
cò , zo con due mila canalli, & occupò lofato del Conte di Nola . E poco man
che ancor non prendeffe con un'inganno Alfonso, mentre ch'era la treguafrå
lor , e quafi una certa pace . Prefe le terre , the apparteneuano alla Chiefa , Paleftrina
lafco in libertàil Principe diTaranto . E ritornato in Roma, perche Paleftri. Spianata
Kk 4 nafta
$.20 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

naftauaperribellarfi ad iftantia di Lorenzo Colonna, la ſpianò da fondamenti,


5435. ene mandò viatutte le genti altroue se fùnel MCCCCXXXV. Nel qual anno
Concilio parti Eugenio di Fiorenza,doue dedicò la Chiefa catedrale, e ſe n'andò poi à Bo

14
dal Papa inlogna,doue edificò la rocca appreßo la porta, ondefi và a Ferrara,e fortificò con
Ferrara .
alte mura , eforti torri il palazzo, doue bara alloggia il Legato . Nelfeguente
anno in publico Concistoro trasferri in Ferrara il Concilio di Bafilea, che prima
approuato haueuai dicendo hauere i Greci, ch'erano per vnirfi con la Chiefa La
tina, eletto questo luogo . I Prefidenti del Concilio di Bafilea, e conpromeſſe , e Ka
conprieghi faceuano a Greci iftantia , che lafciando Eugenio , con loro s'acco
Staffero . E non contenti di quefto,diceano anche douer priuare Eugenio,ſe an
che effo in Bafileaperfonalmente non andaua . Stette Eugenio vn buon tempo
dubbio di quel chefarefi doueſſe . Finalmente vi mandò Legato Giouan Fran,
cefco Capolifta , Giurista , e Caualliero Padouano , perche difenfaſſe le fuera.

Alberto di gioni . Maeßendo morto l'Imperator Sigifmondo , dal quale il Concilio di Ra


Auftralm. filea dipendeua , & effendo ftato creato Alberto Duca d'Auftria , il Cardinale
per. Giou. di S.Croce diede in nome di Eugenio al Concilio di Ferrara principio . Qui ven
Impero de neil Papa , perche vi era nuoua , che Giouanni Paleologo Imperator de' Gre
Greci
ne viea cine veniua con le galere fue, e de' Venetiani , che in gratia del Papa l'accom
in Itali
alConcilio. pagnauano , perche non li fuße fatto difpiacer alcuno . Perche fi diceua , che
le galere di Francia erano paffate in nome del Concilio di Bafilea ad incontra
rel'Imperator Greco , per douer condurlo in Germania , ò non volendo andarui,
Concilio che almanco l'interteneßero , perche non andaffe in Ferrara . Ma Eugenio fece
trasferito
in Fioren- talmente col Generale di queſte galere , che ne diuentò pofcia fuo parteziano
za.
L'Imperator de i Greci fù riceuuto in Ferrara dal Papa, non altramente che ſe
fuffeftato l'Imperator di Roma . Il Vitellefco quietato lo stato della Chieſa,
Piccinino e fatti publicamente morire alcuni preti , c'haueano rubbato nella Chieſa di San
Capitano Giouanni,doue effiftauano,alcune pietre pretiofe dalle tefte di San Pietro,e San
del Duca
di Milano Paolo , & mozzo il capo a Giacomo Gallefe , e compagni , che fufcitauano al
Pigila mole cune nouità nello ftato della Chiefa ,fe n'andò in Ferrara . Doue fù in publico
te città d
la Roma concistoro con molto bonore fra i Cardinali riceuutos percioche sei mesi auan
"
cappello roſſo . Onde ritornando con
dia Brescia. ti l'haueua il Papa in Bologna ornato del
gna , & afle
maggior autorità tolfe loftato al Prefetto di Vico , & al Signore di Fuligno ,
ilquale fece nella rocca di Soriano morire . Eugenio , che defideraua di riunire
quefte due Chiefe infieme , nel 1438. fatta vna gran proceffione , e detta la
Meffadello Spiritoſanto entrò inſieme con l'Imperatore de' Greci , e col Pa
triarca di Coftantinopoli nel Concilio . Fu pofto l'Imperatore a federe in vn
luogo a fe conueneuole , e cofi gli altri Greci dirimpetto al Pontefice.Fi pri
ma fatta questa dimanda , fe cofi i Latini , come i Greci voleuano , che delle
due Chiefe loro , ch'erano difunite , vna folo fe ne faceſſe . A questa voce ri
Spofero gridando tutti , che effi voleano , pure che con ragioni efficaci prima
fi confutaffero quelle cofe , che foleuano di quefta difcordia effer cagione . Ogni
di fi difputaua di queſta materia , e da' Greci , e da' Latini , ch'erano à ciò ſta
tieletti. Malapefte , che nacque in Ferrara , doue non fi potea perciò co
mcda
EVGENIO IV. 521

modamente ftare , fù cagione, chefi trasferiffe il Concilio in Fiorenza , doue


efto fi andò . All'hora il Piccinino per ordine del Visconte, che voleua diftur
bare Eugenio , chefauoriua i Veneti ani , ei Fiorentini , occupò Forlì , Imo
= la , Rauenna , e Bologna . E ritornato ſul Parmeggiano , e fatta vna gran
canalleria passò il Pò , e preſe in breue Cafale Maggiore , e Platina mia pa
tria con quanto i Venetiani poſſedeuano ſul Cremonefe . Vinto poi preffo Cal
uatone Gattamelata Capitano de Venetiani , e toltofeco in lega il Marchese
di Mantona andòfopra Brefcia , e la combatte alquanti mefi , perche era acra
-mente difefa dol popolo , e da Francesco Barburo perfona dottiſſima , e gouer
natore della Città . Lafciando poi Brescia con non poco fuo danno per effer in.
= uerno , fi voltò fopra le caftella intorno , perche non poteffe andare vettoua
glianella Città , e pofe il tutto afacco fino a Verona , e Vicenza . E ben che
baueffegran parte del Mincio occupata , e dell'Adige , e del Lago di Garda,
perche ne ancor per barca poteffe il nemico hauer vettouaglie , dall'Adige non
dimeno paffauano alcuni legni a rimorchio fino al Luogo di S. Andrea, e poi nel
Lago di Garda, che le cofe de' venetiani migliorauano alquanto . Ma non re
fando pure il Piccinino di trauagliare Verona , e Vicenza , i Venetiani,che fi
vedeuano andare in rouina , ſe non hauessero hauuto qualche eccellente Capita
no, mandarono Giacomo Donati in Fiorenza, pregando , che ſe hauefsero ama
to lafalute, e lalibertà de' venetiani , e'di tutta l'Italia, mandaffero tofto con
tuttolo sforzo delle genti Francefco Sforza in loro aiuto , che erano dall'arme
delVisconte , e del Gonzagapoco meno, che affatto oppreffi. I Fiorentini,che Francefco
ilpericolo de' confederati, il lor fteffo vedeuano, fi oprarono molto con Fran- sforza di
cefcoSforza , che baueffe : Venetiani foccorfo , e li prometteuano di douere a chiarato dal
Papa Mar
Spada tratta difenfarli lo ftato , che eßo della Chieſa teneua , quello appunto , chefe , e si
chelo Sforzafommamente defideraua. Ottennero aucor quafi àforza dal Papa gnore Marcadella
d'
mabolla, per laquale dichiaraua Francefco Sforza Marchefe , e Signor della Accor
contra le
Marca d'Ancona . Andò con lafua caualleria lo Sforza lungo quelle marineful genti del
Ferrarese, e paſſato il Pò, efatto ſul Padouano maggior l'effercito, che voglio- Duca di Mi
lano.
no,chefuffe di dodici mila caualli, e cinque mila fanti, fi incontrò col nimico pri
mieramentein Soaueful Veronese, e vi fece vna cruda battaglia, della qual non Fattioni
reftò nè l'vno , nè l'altro vittorioso. Il Piccinino perfua indifpofitione , e per- fatte
Sforzadallo
in
che bauea pochegenti,fi ritirò .E lo Sforzaricuperate tutte le caftella de' Vicen feruitio de
tini, de' Veronefifi moffe per andar a liberare Brescia dall' affedio. E perche Venetiani .
vedeuagli altri paſſi chiuſi , passò l'Adige , e venne sù quel di Trento , douefi
aecoftò ad Arco per battagliarlo. Percioche il Conte di Arco fauoriua il Duca
Filippo . Hora qui venne ancor'il Piccinino in difefa del Conte . Ma mentre
ch'egli alfuofolito troppo volonterofamente combatte , ritrouandoſi eſcluſo dal
fuo effercito , confuo gran danno fù sforzato afuggire perfaluarfi nelle vicine
Piccinino
valli.Efarebbestato fatto prigionefe Carlo Gonzaga figliuolo di Giouan Fran. fi fa portar
cefco , che a' nemici in quel pericolo fi oppoſe , non l'haueſſe faluato . Eù Carlo in vn fa a
dalla moltitudine chefopragiunfe , fatto prigione , e mandato in Verona. Scri- per mezoneil
campo
vono alcuni , che'l Piccinino per le ferite , ch'egli hanute nelle battaglie mica .
hanc
522 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

haneua , tra ftroppiato di un lato. Onde non potendofaluarfi a cauallo,poftofi


dentro onfaeco, fifece , come on corpo morto , portare in collo da Todeschino
fuoferuitore, ch'era grande, e gagliardo , eper mezo del campo némico afalua
mento il conduffe . In questo mezo dolendoft Filippo de' Fiorentini,checolme
Eugenio de 20 d'Eugenio haueffero mandato infoccorfo de Venetiani lo Sforza , tratto con 11
W

dal
Conciliodi quelli , che erano nel Concilio di Bafilea , che citaſſero Eugenio , eft citato tre
Bafilea. volte. E perche nongli riufeiua il difegno, a tanta pazzia ne passò chefecepri

Amadeo uare Eugenio , è erear Papa Amadeo Duca di Sauoia fuofuocero , ilqualfivi
Duca di Sa ucua in Ripalia da beremita , infieme con alquanti gentilhuomini , chefichia
noia cratoc mato Felice. All'bora nacquero granfeditioni nella Chiefa di Dio,perchefi dini
antipapa, p
chiamato fero in trefattioni i fedeli, altrifeguiuano Folice , altri Eugenio , altrife nefa
Felice. uano neutrali, e ne all' vno, ne all'altro obbediuano . Non fi sbigottiper quefto

Seifina 27% Engenio , mafeguendo il Concilio di Fiorenza fece difentere la differentia , ch Me


Hella Roma era fra Latini , e Greci, è fi venne finalmente a quefto,che i Greci vinti dalle ra
na Chiefa. gioni confefsarono lo Spirito Santo procedere dal padre , e dal figliuolo ,e non
taneli,
Greci vniti dalpadrefolo , come effi credeuano , e che nel pane azimo , e non fermentatofi piotr
vni, confecraffe il corpo del Saluator noftro, e che'l luogo del Purgatorio firitrouaf Anto
co Latini
Armeni
tico Latini fe . Finalmente confeffarono , che'l Pontefice Romano vero Vicariodi Chrifto,
trefo
1439 elegitimofucceſſore di Pietro haueua il primo luogo nel mondo , egli obbedina C
meritamente la Chiefa Orientale , e l'Occidentale . Partiti i Greci con quefta
இந்தத
conclufione,gli Armeni ancor conlafede noftra fi ftrinfero, tolti viacon molte ric
difpute i loro errori , e publicatiſopra ciò li breui d'Eugenio , che moftrauano la che
ragion di quefti accordi con la data di 22.di Nouembre del 1439.nella Seffione col
facrofanta del Concilio Fiorentino . E dipiù per accrefcere lepartifue , & in.
debolire quelle del Concilio di Bafilea , nel medefimo tempo in publico concifto
ro creò diciotto Cardinali , de' quali nefurono due Greci , il Niceno , e'l Ruffia
no , perche con l'autorità loro manteneſſero nella verità della fede i fuoi Gre
ci . Iqualinondimeno non molto poi ne' loro coftumi , & vfi antichi torna
rono . Sene lafciò ancor de gli altri Eugenio in petto, iqualifurono Pietro Bar
bo , figliuolo difua forella , e Luigi Padouano , che feec poi Patriarca d'A
quileia, e Camerlengo, perche fece Vicecancellario Franceſco Condulmero . in
questo mentre ch'on penfa, che il Piccinino,e'l Gonzaga per l'hanuta rotta ce
Verona pre der douefser, effi volando paſsatiſopra Verona la prefero . Eutraro per la cit
fa dal Picci tadella con fcalefenza che le guardie fe ne auuedefsero , pershe foffiaua quella หนัง
nino.
notte on gran vento in Tramontana , e leguardie per il freddo , o per il vento
S'erano ritirate nellelor ftanziuole . Intefo Francefco Sforza la prefa di Vero
na , vi volò tofto con tuttele genti , e veggendo essere ancora in poter de’Vent
tiani il caftello vecchio, ela recca di S. Felice poftanel monte , entrò inſperan
za di ricuperare la città . Entratone dunque per viadi queftaroccain Verona
Fatto d'ar conlefuegenti in punto afsaltò con gran gridi il nemico. 1 Capitani del viſcon
me in Veto te vi fi oppofero conque'pochi canalli,chaneano,perche non erano ancora tut
na tra il te le genti venute . Fù combattuto fieramente in quellaparte della città ,
Sforza,& il che
Piccinino, chiamano l'Ifola . Finalmente i pochi cedendo a i molti fi ritirarono al ponte
поко ,
JE V GEN I O IV. 523
DEK
nuo, e quifoftennero alquanto lo sforzo degli auuerfarij .Ma mentre che qui in
picciolo luogo fi fàgran calca, il ponte di legno leuatoio non potendofoftennere
re in
delcap ilgran peso fifpezzò.Et quaſi quanti giù nel fiume andarono,perche erano par_
de Fette Ranchi della battaglia , parte dall'arme oppreſſi, vi morirono . Paſſato Fran
anile for cefco Sforza il ponte, e paffato oltre l'effercito , in capo del quarto giorno da che verona ri
per
prefa l'haueuano, cacciò di Verona il Piccinino , el Gonzaga , iquali dellafede Venetianie
E
de cittadini fofpettauano . All'hora Filippo Maria confiderando , che fe effo dal Sforza.
Fiorentini
lante tertain
haueletrauagliato i Fiorentini, haurebbe ageuolmente diftratto da i Venetiani angliati
Losforza , mandò nel mezodell'inuernata il Piccinino can feimila canalli in di Vicon.
ilbuomum,a te .
Zofcana . All'hora i Fiorentinifattofi venire il Capitan Piergianpaulo prega
4diDio,
Fono il Papa , che in virtù della lega faceffe venire ilfuo effercito per opporlo
Cagent,at
Piccinino in difenfione della Toscana . Maaccortifi poi, che Giouan Vitelle
wnfash to , the guidana l'effercito ecclefiaftico , con Filippo Mariafecretamente s'era
relate
Congiurato , e che come lor nemico piùtoftofarebbe confei mila caualli paffato.
Grea
ellaToscana , quelli, che all'boragouernauano Fiorenza, con vere, ò con fal- Gio. Vitel'e
edal Felettere di Eugenio trattarono, che'lVitellefco nel paffar per ilponte di caftel- da vicifo
co Fioren.
, extu
Lofuffe mortoda Antonio Ridio Caftellano . E cofi fù appunto effequito , per- sini.
ge che non puote efferefoccorfo da i fuoi , ch'erano on pezzo auanti . Il Conte
Ero Vic
Euerfo,che militana col Patriarca fi ritirò in Ronciglione con le bagaglie.Liberi
oplo,
Fiorentinidi questapaura,negotiarono aftutamete col Papa,che in luogo del vi
JijiGu
tellefcodeffeilcarico dell'effercito ecclefiaftico a Luigi Padouano,per la cui o
9,tol pera crederei io, chefuffe ftato il vitellefcò morto, accioche Fiorenza fe ne fuf `Nicolò Pic
-
b.d Fepotuto valere col Piccinino , Ilquale in quefto venuto nella valle di Mugel cinino in
[ 14 do, hauea ogni cofapieno di rapine , e difangue . Paffato poi nel Cafentino con Tolana.
elep l'aiuto del Conte Poppio fece ribellar molte terre . Paſſato in Perugia tutto
Doint quieto vientrò, e mandò con alcuni ordini il Legato, che quiui era, ad Eugenio.
Ri In quefto preſo il Teforierò, ne mutò ad vn tratto lo stato della Città . Perche
#S dieci cittadini eleffe , in potere de' quali il gouerno , e la giuftitia con ampiffima
24550
r m poteftàripofe . E perche dubitarono i Perugini, ch'egli non volesse la tirannide
ifo Pe
occuparfi, patteggiarono con lui,che fi andasse con Dio,& effili pagarono cin
GaiPa
e quantamila ducati d'oro , Hauuto il danaio passò fopra Cortona , che credena
To Cord
n d'bauere a tradimento . Mafcoperta la congiura, e i traditori parte morti ,par
7/lou
r a n tecacciati via, eſso andò in Città di Caftello. I Fiorentini andarono in Angla
Ext 1
e s rio lor terra , perfoccorrere ifuoi , bifognando , contra l'impeto del Piccinino.
sh Ri
0 Inquestomezo Francefco Sforza , hauendo vinto Italiano da Forli con l'arma. Luoghi ae
140, quiftati dal
tadelDuca Filippo nel Lago di Garda , nonfolamente liberò Brefcia , e Berga Sfzaa Ve
alapo
ce modall'assedio, che ancor vincendo quell'eftate Soncino, e l'efsercito del Duca , nuiani .
spa
IS guadagnati mille,e cinquecento cauallı,in breue ricuperò a Venetiani le caftel
CET
C E S La di Brescia , vna parte del Cremonefe , edel Mantouano , e tutta la contrada
470
a di Geradada . Il Gonzaga perde all'hora tre buone terre,Afola, Lonato, e Pe
Dit
8 3 0 fchiera, che niuno le difefe. Percioche non efsendoui il Piccinino, non bebbe ar
73
e diregiamai d'vfcire in campagna . Il Piccinino, che intefe, a che guifa le cofe di 1orna Piccinino
in Lé
del
Lombardia andauano, efsendoui chiamato, e con lettere, e con meffi dal vifeon birdia.
Ta te , e
5842 PLATINA DELLE VITE DE PONT. ETGE

te, e dal Gonzaga, e da ifuoi fteffifoldati,ch'erano Lombardi la maggior parte din cer
iftantementepregato , moffe da Città di Caftello, per effere a Borgo a fan Sepolama forzalapu .
crofua terra , e pofta dirimpetto ad Anglario con difegno d'indurre per qualebe ,dolendo
via a battaglia l'eſſercito de' Fiorentini,e del Papa,che qui in Anglario firitto twatsDua, ilqual ha
uaua. Il dì di San Pietro il Piccinino fi ritrouò con l'eſſercito in punto su quel . Veti gli ess
la campagna aperta di quattro miglia , e non fi curò di combattere con difanan without, fermata
taggio di luogo , credendo, che il nimico ftefsefprouisto , & ifpenfierato, e che
di Deca ili p
Fatto d'ar perciò ne doneſſe esso reftar vittoriofo . Bifognaua ch'egli montasse vna collinated for che
me fra il dalla quale il nemico, che vi erafopra, lo cacciana ageuolmente a dietro. Dar elPallucino
Piccinino
Sforza. e da cinque bore la battaglia oftinatamente, alla fine vinto il Piccinino dallamol xella guerra, E
titudine degl'inimici, e dalla pazzia di Francefco,il figliuolo , che hauea il luo Pare,fireftituifero,
go datogli abbandonato,fi ritirò al Borgo co gran perdita de'fuoi,e di bandiere, resu the a quefi m
.x
Il di feguente lafciando Borgo in poteftà de' cittadini fteffi, con le gentifole, che
Se giarque molt
gli erano nella battaglia auanzate , ſe ne ritornò per la Romagna al Visconte . I fu gna
Bolo fa , o
Borghefi, che dubitarono dell'vltima rouina loro , per efserfi ribellati dal Papa The fi ffe tt
ottenuto permezo de' loro Oratori il perdono , efalue le perfone , e lerobbe »ft
Herenza Rom
pofero in poter del Legato . Piacque molto quefta vittoria ad Eugenio, ne me .
no a' Fiorentini . Dicono, che per quefta vittoria fufse Luigi Padonano fattore lo stat
Lugi Padoua
Cardinale. In quefta medefima eftate i Fiorentini cacciarono di Tofcana il con
te di Poppio , per bauer militato col Piccinino . Il Duca Filippo , chefivideacacciò di Sa
con tante rotte , fi volfe àfoccorfi stranieri . Onde mandò à pregarAlfonso, lari , quali

che hauea all'hora hauuto il regno di Napoli , che volesse trauagliarcon l'armi , qualdi loro
Domini nel
quelle terre, che i Sforzeschi possedeuano nel regno , accioche per quefta via ve Al
an banese , F
nisse Francefco Sforza aftretto ad abbandonar i Venetiani. Alfonfo glie ne com
Vie ,che non f
piacque , ma non puote per quefto mai fare , che Francefco l'imprefa lafciafse ,
cheperle mani hauea . Percioche tofto , chefù ficuro del mangiarede cauallimorire P
Cardina pi
fci di Peschiera con 15. mila caualli , e 6. mila fanti alla volta di Brescia le ù
jettate a quest
Fatto d'ar Prefso à Cignano, s'incontro col Piccinino con animo difarui battaglia , laqual lasciaro
me fra oil Piccinino non ricusò , benche minor numero di gentihauefse . Durò buon che
Sforza , & Sotto di Setter
il Piccinino pezza la battaglia , chefiftaccò alla finesenza vantaggio . All'bora paren lasciòd
do a Francefco d'hauer fodisfatto all'honor fuo , per bauerprouocatoil nimi cheon
co , nemenò l'efsercito intorno, e ricuperò a' Venetiani alcune terre , chequella polo.Il difes
almen me
te, r
inuernata il Piccinino occupate hauea . Passato poifopra Martinengo , chera b per
afsai dal nimico ftatafortificata, l'assediò , e combatte . Ma il Piccinino , che eraper una n

hauea fatto maggior l'efsercito con la venuta delfigliuolo , e del Gonzaga , vi tofarefiles
Jubitofentitaa
hauealaridanano
andò perfoccorrerlo, & accampò vn miglio lungi dal nimico , ilqual, fearamue
ciandoui del continuo , alfatto d'arme chiamaua . Malo Sforza, che
didicin
fciato quel primo ardor di combattere , tutto era intento a douerprenderlater poi
brareongene
ra . Il Piccinino ogni dipiù fi accoftaua al campo nemico , e ne haueua ridotto creden
Francesco atermine , che non potena nefoldato , nè ragazzo vfcire afarberba
ettate
fenza pericolo, ne hauere ficuramente le vettouaglie, ne di quel luogo fcir lef a quest
fercito fenza pericolo di perderfi , quando d'vn fubito contra l'opinione d'ogn

Ɗno ſipublicò , e chiari la pace , che s'era giàprimafecretamente trattata frail his e' Fior
mica ddogna
DUCA,
DE POST EV GE N IO IV: 13
325

Lombardling Duca, e lo Sforza per mezo di vn certo Eufebio cognominato Chaim, ch'era an Pase fril
Der efferea dato , e venuto più voltefenzafaputa del Piccinino . Il qual quando di questa Duca di isi
lano , e lo
disegnodi pace intefe ,fece le pazzie , dolendofi del cielo , e del mondo , e principalmente Sforza,
che qui dellaincoftantia del Duca , ilqual hauendo la vittoria in mano hauea dimanda
letalapace come vinto . Vfciti gli efserciti di quel luogo , fùla pace a Capriana
di combate aquefto modo dichiarita , efermata nel 1442. che Francefco prendeua permo- 1442.
Francefco
io , glie Biancafigliuola del Duca Filippo , e n'haueua in dote Pontremoli , e cre- sforza gene
ch'egli mont mona con tutto il contadofuor che Piccigbitone, e quelle.caftella , che vi poffe. foute.
rale del Vi
geuolment in deuano il Gonzaga , e'l Pallauicino . E che quante terre banca Filippo , e fuoi
into Pitis confederati prefe in quella guerra, e quelle, che v'haueuano anch'i Venetiani, e
"figliuolo, lor confederati prefe, fi reftituiflero ,faluo che Afola, Lonato , e Peschiera terre
rait defoi già delGonzaga . E chi a quefti accordi ftare non volca , fuffe tenuto per co
Steffi, conkegau munnemico. Non piacque molto ad Eugenio quefta conditione dipace , poi
Romagna chepareua , che non fi fuffe fatto di lui alcun conto nel reftituire delle terre ,
efserfriede mefi erafatto motto di Bologna , che il Piccinino occupata haueua . E delibe
Leperfone, rò di andare da Fiorenza in Roma , e qui come in luogo più libero difcorrere , e
toria ad Epeafarefopra il ricuperare lo stato della Chiefa. E per ritrouarui il tutto quie
Se Lugi? to , mandò auanti Luigi Padouano Cardinale di San Lorenzo in Damafo , il
iarono di quale giunto in Roma cacciò di San Giovanni in Laterano i preti fecolari , e vi
CA Fil ripofeicanonici regolari , i quali erano ftati da que'preti cacciati , mentre con
απλό δρ tendeuano infieme , qual di loro habbia a portare il Sacramento dell'altare nel
Isetraw la fefta del Corpus Domini nella proceffione , che fi fa . Fece ancor morire
ochepo publicamente Gino Albanefe , perfona molto nelle armi eccellentes perbe per
ani. Alf Lui mencato nonfufe, che nonfuffe rotta la pace , che erafra Alfonfo , e'l Pa
fcol'imp pa . Fù ancor fatto morire Paolo Lamolata ftrenuo , e valorofo compagno ,
e
elmalnl gg rperche
e elendo
ui ettat
il sCardinale più aftuto
o , ahebbe
, che valoroso m nio ontdel
ſofpetto ra ovaloia
ia a di coft . Raf a queft modo le cofe di Ro , Euge c v gl

faruibeta, de' Fiorentiai , che non lafciarono che fare per ritenerlo , fe ne venne in Roma,
ihaoueft .D dous entrò aavent'otto di Settembre del MCCCCXL III.
e con tutto il po
ontr iò li ore offibil ggiò a ot
gi .A Polo inc , che non lafc di far ogni hon p . Effo allo l n
Sauerproses te alla porta delpopolo. Il difeguente volendo andare in San Pietro in proceffio
lowne tent ne veflito ponteficalmente ,mentre che ne andaua oltre, vide il popolo tumultua
g
PraMertin re, intende,ch'era a ta
Eglai all'
hora attoper
f o fare fialen
vna noua, tio efldoppia oo eau, che haueuano
gabella
nc ome ingiu
fimpofta al via
Ma Pa d ia e , chmear t iu , c , cofi fatt
e r b e l l f ù b i t n t i t e g r ccla c e u a a a
l
ede sato . E f a u fe nano al l a o e
, ch ldei u
. Vi , vtiouri E
n e
, com pri gri
m da ian ue l n
co, pe . Muo te nuo gabe , e i loro inue in- , Ordina
e o Papadi fe
aconfieme n apo oi i icinon ni ran cò
Sforz, .I c pre d d e gior noe andò in Late , e p ubli , e d iffe re conti
ee ui elebr a era l ili dò ti i i lion
na Ro
dowerpre pol q c ta on gen Conc , e man e Lega , c breu a molt Pri .
r uef ena li r
eweba cip
Penq ia cred re nnulla re a ilio i
avte eg doue a , e por a terr il Connco d
r e s Bafil ca . e t t t o o a a m ò i n i
(20 met Raff la a qa uef mod leecsocfoe di Roma , chia il Piactca , per
lo o pra Mar
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Sfo
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diquela mana cininoarl fo o . Il Pic
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a o l o g n a ini re
e n t e n t e n d o r u g i a
b e l lare itotà
a
C P c i r h e e à n e e ai ni
ami d Bde' Fio , m , crced n vfarie cPofi cofa ,grfatr da EugeC

che
NA
$26 PLATI DELL
E
VITE DE PONT. GE

che fi trouauafdegnato con li Fiorentini per bauere fempre cofioro come opereint
Alfonfo d.
Aragona , aiutato lo Sforza ad occuparfi, e ritenerfi la Marca.L'anno auanti Alfonfobat co
Rè .di Na ueadopo
poli Renatoaffedio
un lungo
e cacciatone . E meſſo Napoli per
prefadallafama via
del di vno
valore del Piccinino, l'eleffe non ma. U (e
acquedottofotterraneo
log , pro
Nicolò pic folamente per generale delfuo effercito, che ancoraper honorarlo, li diede il coffe
cinine chia
mito al fun gnome dellafamiglia d'Aragona . Il Piccinino hauuto dal Popa , e da Alfonsinma
feruitoda fo danari por quella guerra , pafsò nella Marca , e ricuperò molte terreperla fois Fi
Rè di N.
poli . Chiefa , malgrado di Francefco Sforza , che lafciata Cremonacon buonaguar. gnodiM
dia quiuiera venuto . Effendo quafi nel medefimo tempo morto Giouan Fran- mango
Marca tra , cefco Gonzaga , i Venetiani , e Fiorentini , che per l'auenire dubitauano, affol . Fioren
vagliath d. 1
Piccinino. darono Lodouico figliuolo, & herede di Gio. Francefco, per opporlo, bifognan Fam
do , alDuca Filippo . Stauano le cofe della Lombardia quiete , quando Anni Vener
Annibale bale Bentivoglio , che fi guardaua nella rocca del Pellegrino , per ordine del di
Bentiuo
glio mette Piccinino per vn certofofpetto di congiura , fuggendo fe ne ritornò in Bologna, Oglor
Bologna in
libertà. echiamato il popolo a libertà fe prigione Francefco Piccinino , che gouernaua de ser
la Città , con tutta la guardia , che vi haueua . E fatto questo richiamò nella bar
Città tutti ifuor fciti cofi dellafattionefua , come della contraria , e Battista
. Allbu
Canedolo Specialmente . Dopo quefto mandarono i Bolognefti loro Oratori a ve Bolog
Venetiani , & a Fiorentini chiedendo la loro amicitia , e lega . Et ottenutala,
con le genti che ne hebbero , prefero la rocca , che ancora ftaua inpoter delne co,eti
mico, e lafaccheggiarono e cacciarono Luigi Ferme dal Bolognese . Sdegnato geolmer
Filippo, che i Bolognefi fifuffero accoftati con r Venetiani, e Fiorentini ,fubor banen.
no alcuni amici di Battista, promettendo loro ilfuo aiuto , perchefaceffera mo Florentin
rire Annibale Bentivoglio , perche effi con gli altri della loro fattione rimanef niaEugen
Tradimen: féro nella Città . Bertozzo Canedolo volto a gl'inganni , ſubornò vn certo BO R adoin foc
T
to fuolognese , a cui era poco auanti nato vn figliuolo , perche dimandi ad Annibale , ORNADO
Ind
glio . cheglielo battezi. Efatto coftui l'effetto ſi dà ordine,che il dìfeguente fi por aronoa
ti il bambino allapila . Bartezzato ilfigliuolo , il padre pregaAnnibale , che TacqueftiC
vadaalla Chiefa difan Giouan Battista , la cui feftiuità all'hora fi celebrana : PARE →
Annibale li compiacque anch'in queſto, come colui, che a neſſuno inganno,ne tra Jar
e
dimentopenfaua. Ma eglifù per firadada i congiurati aſſalito, e morto, ancor in ordin
cheduefuoiferuitori affaifi sforzaffero di difenfarlo. Moſſo il popolo da queſta befia, ch
indegnità , preſe le arme , e tagliò a pezzi iprincipali dellafattione Canedola TELA,e
eparticolarmente Battifta, il cui corpofufirafcinatoper la città , e con grande,
Angeloro
Cardinale ignominiafepolto . In Roma ancor'in questo tempo aunenne vn cafo affaifcele
vecilo da
vn ca. rato,che Angelotto Cardinale di S.Marcofù da vnfuo camariero priuato della codpe
meriefo
ro. vita , edelle facoltà , che con molta auidità banena cumulate . Fu quellofcele tratet
va
rato prefo , e morto con vari tormenti, efattone quattro quarti, & appeſipe lgen
le portepiù celebri della città . IVenetiani , e Fiorentim , the dubitarono,ch
D
molto opportuna, non veniſſe in potere di Fi
Piccinino Bologna , che era loro nelle guerre
more. lippo, vi mandarono tosto alcune compagnie ,perche l'aiutaffero . Nefi eram farrD
o
gitingannatisperche a prieghi de fuor fciti haueua Filippo deliberato di man
darui con vna eſsercito il Piccinino,fe queſto Capitano morto non fuſſe. Eva
gliono,
I. EVGENIO IV. 527

gliono , che morisse di difpiacere intendendo, che Francefco ilfigliuolo ,che esso
baueua nella Marca lafciato col Cardinale di Fermo , fusse stato da Francesco Guerra con
Sforza vinto in battaglia. Il feguente anno però Filippo animò il Papa a do- ta Bologae
a.
were ricuperare Bologna, eprometteua di darligenti, & vna parte dellaſpeſa.
2 Il Papa , a cui piacque la offerta , confederatofi ancor con Alfonso , mandò Si
gifmondo Malatesta con vnagran cauallerianella Marca contra Franceſco,per
chediftrattele forze de i Fiorentini , ſi foſse potuto più ageuolmente Bologna
sforzare . Guglielmo di Monferrato, e Carlo Gonzaga erano giàſtati mandati
G auanti da Filippo congrofſo eſſercito , & entratiful Bolognese ogni cosa pone
Mano inrouina. I Fiorentini , che deliberarono difoccorreregli amici , vi man
darono Aftergio di Faenza con mille cinquecento caualli , e con ducentofanti ,
finche altro effise i Venetiani deliberaffero.Mentre che passaua quefto in Roma
gna,fifè il Ducadi onſubito venire Frãcefco Piccinino dalla Marca cogrofso
effercito , e'l primo giorno di Maggio il mandò fopra i Cremonefi , che tutti fi
curistauano . Onde essendo per tutto fatti i contadini prigioni , & efsendo di
ON di , edi nottela Città battagliata,tanto terrore vi nacque, che mancò poco, che
pigliatanonfufse . All'hora i Venetiani , e i Fiorentini volendo in vn medefi- Guerza con
tralo Sfur
mo tempodifenfare Bologna , e Cremona , mandarono Tiberio Brandolinofolle 2 .
cito,e buon Capitano in Bologna , ilqual con le genti amiche , che quiui erano >
passòſopra il nemico, e tirato con premij Guglielmo di Monferrato dallaparte
de' Bolognesi, ageuolmente ruppe Carlo , e ricuperò in breue tutte le terre, che
Occupate ilnemico haueua . Quietata a quefto modo Bologna , fù l'efsercito de'
Venetiani, e de
' Fiorentini diuifo , vna parte andò in fauore di Franceſco Sfor.
Za, ch'eraftato da Eugenio , e da Alfonfo ributtato fino alle mura d'vrbino ,

=3° D'altraparteandò infoccorfo de' Cremonefi, che molto aftretti da Francefco


Piccinino fi ritrouauano.I Venetiani volendo all'aperta col Duca Filippo guer- Guerra fa
reggiare , mandarono a bandirli la guerra,fe esso non fi reftaua di trauagliare Venetiant ,
Cremona . Fù a quefti Oratori Venetiani per megane perfone rifpofto (perche & il Duca
onfipuote ne vedere , neparlare col Duca ) che fi andafsero con Dio , perche Michielot
in ogni altro luogo farebbonoftati più ficuri, che in Milano . Moffida quefta ri- 10
la,Coligno
capitan
poftai venetiani ordinarono a Michieletto da Cotignolalor capitano , ch'era Generale di
Venetiani,e
BA all'hora in Breſcia , che fubito paſſaſse ful Cremonefe , che il Duca occupato in fuo valore
Eran parte haueua, e douunque ritrouafse il nemico, vifacesse battaglia. Coftni
Perfare l'effetto passò tofto l'Oglio , e con molta celerità ne andò a Cafale mag
giore . Epassatofopra il nemico, che fi ritrouaua in vn'Ifoletta del Pò in luogo
fortiffimo, lo caud da gli alloggiamenti , e li tolfe vna gran parte della caualle
Fia . Ericuperate tutte le terre , e tolto a Cremona l'assedio , & accrefciuto
t
esercito con legenti di Lodouico Gonzaga, pofe Platina, & alcun'altre caftella
Cremonefe in poter de Venetiani . Pafsato poi in Geradada non vi lafciò al
o the Crema al Duca. Passato dopo queſto ilfiume corſe fino a Milano ponen
oiltutto afuoco,et a rapine. E faccheggiato ilmonte di Brianfa, epreſo Bre
TOo,Nonde fi passa con ponte l'Adda, volle battagliare Leco capo di Lario, ma ri
G,chi gagliarlamente la difenfaua. Ilperche con perdita di molti de'fuoi ,
per
5:28 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

perche non haucano i caualli altro che le offa, e lapelle , mancando loro il man
1
giare,fenza fare altro adietro fi ritornò . E cominciarono i Venetiani a dubitar
di Francefco Sforza , ilquale fi diceua, che fi accordaua col Duca. In questo me. I
Marca laf. Zo Luigi da Padoua Legato del Papa, e che gouernaua l'effercito , che era nella
fata dallo Marcacontra lo Sforza , conofciuto che Italiano, é Giacomo Gatuano , che era.
Sforza,
no Capitani di 1500. caualli , e militauanoparte con il Duca , parte col Papa ,
Tha
erano per paßarfene con Francefco Sforzas prima che quefto auueniffe , lifece The
in Rocca contraria prendere, & mozzare loro il capo . Moffo Francefco Sfor
za da quefto atto , parendoli di non potere piùfoftenere laguerra , per effere da
molte parti oppugnato, e da neſſun foccorfo , tanto più ch' Eugenio ve lo confor
taua , & Alfonso ancora , che fifdegnaua , che tanto le cofe de' Venetiani cre th
e
fceffero, lafciando la Marca , s'accostò col Duca Filippo , e fufattofuo genera
le : In questo mezo Eugenio , perche non pareſſe , che non procuraffe altro , che
Nicola daguerra , canonizò S. Nicola di Tolentino dell'ordine di fant'Agoſtino, ilquale
Telemino faceua molti miracoli . E ne andò in proceffione con tutto il clero di S. Pietro
canonizato.
a S. Agofino , doue diſſe meſſa in preſenza di tutti i Cardinali , e del popolo. E.
cacciò del tutto da S. Giouanni in Laterano i canonicifecolari , vi pofe i re
golarifoli . Edificò quel portico , che va dalla Chiefa a' San&tafan&torum , ¿
rifece , efè maggiore il clauftro , doue habitauano i facerdoti , e compilapit
tura della Chiefa , da Martino già incominciata . Fù portata d'Auignone in Ro
ma la mitra di San Silueftro, laqual Eugenio con gran diuotione, e con proceffio
ne di tutto il clero, e delpopolo da Vaticanoportò in Laterano . In quefto effen
do venuto il Re Alfonso in Tiuoli per ragionare con lui del modo della guerra ,
che doueuafarfi , intefa lafua indifpofitione , fi fermò alquanto . Haueua ba
uuto Eugenio animo di fare a' Fiorentini la guerra , per hauer iſuoi nimici foc
corfi . E credeua , chefe con l'effercito ecclefiaftico , vnito con quel del Rè , e
del Ducagli baueẞe aßaliti , gli haurebbe ageuolmente condotti a quel, che ha
ueffe voluto . Ma la morte vi s'interpofe, e tutti i difegni guaftò . Mori a' 23 .
di Febraro 1456. nel decimofefto anno delfuo Papato. Fù certo vario nella fua
vita : perche nel principio del fuo Ponteficato effendo mal Conſigliato , pofe
ogni cofa in volta, talmente , che prefe ilpopolo di Roma l'armi . Preftò lafua
autorità al Concilio di Bafilea , dal quale nacquero infiniti mali , & effo per vn
brene i decreti di quel Concilio approuò . Ma poi che egli ritornò infe fteßo , fi
porto con molta prudentia , e coftantia . Fù di bello afpetto , e degno di riueren .
tia, grane nel direpiù tosto che eloquente, di poca letteratura , ma di molta co
gnitione , e fpetialmente d'hiftories fù liberale con tutti , e particolarmente con
letterati, della cui conuerfatione molto fi dilettò . Perciochefecefuoi fecretarij
Liorard o Lionardo Aretino, Carlo Poggio , Aurifpa Trapezontio , e Biondo , tutti per
Arci no.
Fundo & fone dottiffime . Nonfi moueua facilmente ad ira per ingiurie fatteli , nè per
Fo.li.
mal dire d'altrui , ne a bocca , nè in fcritto fauori aſſai tutte leſcuole , e quella
di Romafpetialmente, doue volle, che fi leggeffe ogni maniera d letteratura ,
di dottrina . Amò marauigliosamente i religiofi , e gli accrebbe difacoltà , e A
immunità fù così amatore delleguerre (che in vn Pontefice pare marauigüafs
the
EVGENIO IV. 529

che di più di quelle , che hòfcritte , ch'egli fece in Italia, ne fufcitò anche oltre
imonti . Percioche rappacificati infieme il Re di Francia , e l'Duca di Borgo
gna , ne concitò il Delfino , figliuolo di Carlo Re di Francia, a paffarne con vna Turchi vi
gran caualleriafopra il Concilio di Bafilea , che perciò ſe ne diffipò . Mando lao
da Rè
Ladidi
ancora Ladislao Re di Polonia col Cardinale Giuliano Cefarino contra i Tur- Polonia .
chi , de' quali da 30. mila perirono in vn fatto d'arme , che fifecefra il Danu
bio , & Andrinopoli , benche in cofi bella vittoria il Rè iſteſſo , e'l Cardinal
morifero . Fu Eugenio nel feruare i patti coftante ,faluofe veduto haueffe, che
fuffe ftato più ifpediente riuocare la promeffa , che offeruarla. Nel viuere della
famigliafü fplendido , nelfuo fù parco , & fù talmente alieno dal vino , ch'era
chiamato Abftemio . Hebbe pochi famigliari : ma tutti perfone dotte , della
cui opera poteaferuirfi ne' negotij graui , & importanti, e come teftimoni della
fua modeftia , quando volea cenare , li chiamaua in cameraſeco , e dimandaua,
chefi faceffe in Roma , e che fi diceſſe delfuo Papato , per potere qualche error
fuo , ò de'fuoi emendare , fe intefo per auentura l'haueffe . Si sforzò affai d'a
dornare la Chiefa di Dio d'edificij , e di cappelle , come dalla cappella del Papa
fi vede , dalle porte di bronzo , ch'egli fece in San Pietro . Mori a' venti
due di Febraro , nel feffantefimo quarto anno della ſua vita , e fù ſepolto in
San Pietro in vna tomba di marmo con vn'epitafio di molti verfi Latini , che
vi fi leggono , e lefue eccellentie d'hauer la Chiefa Greca con la Latina vnita
contengono , con l'altre parti degne , ch'egli hebbe . Et quefta tomba magni
fica gliela drizzò il Cardinale fuo nipote . Vacò dopo lui dodici giorni la
Chiefa .

Eugenio IV. creò in fei ordinationi , ventiſette cardinali , cioè ventiquattro


preti , & tre Diaconi: Fece Vefcoui cardinali fei preti card. quattro de i vecchi,
& due de i creati da ini . I cardinali da lui creati furono .
Francefco Condulmiero Venetiano , nipote del Papa , prete card.di S. Cle
mente, poi Vefc.card.tit.Portuenfe.
Angelotto Fufco Romano , Vefc. Cauenfe, prete card.di S. Marco .
Giouanni Vitellefco Cornetano , Vefc. di Recanati , poi Arciuefcouo di Fio
renza , e Patriarca d'Aleffandria, prete card.di S. Cecilia.
Reginaldo da Caruare , Francefe , Arciuefcouo di Rems , prete card. di San
Stefano in Celio monte.
Giouanni de i Conti di Tagliacozzo Napolitano , Arciueſcouo di Taranto ,
prete card.de'SS.Nereo, & Achillco , poi Vefc.card. Prenestino.
Giouanni kemp , Inglefe , Arciuefcouo Eboracenfe , prete card. di Santa
Balbina .
Nicolò d'Arciapacio , Sorentino , Arciuefcouo di Capoa , prete card. di fan
Marcello .
Lodouico di Lucimburg, Francefe , Arciucfcouo di Rouan , prete card. de
SS. Quattro Coronati .
GiorgioFlifco , Genouefe , Arciuefcouo di Genoua , prete card. di Santa
Araftafia .
loro da Coftantinopoli , Greco , monaco di San Bafilio , Arciuefcouo de i
τι Ruffi ,
530 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
Ruffi , prete card. de' SS. Pietro , & Marcellino .
NICO
Beffarione Trapezontio da Coítantinopoli, Greco, Arciuefcouo di Nicea,pre
te card.de' SS. Apoftoli, Crea
Gerardo Landriano, Milanefe, Vefcouo di Como, prete card. tit. di S. Maria
in Traiteuere .
Signeo Olefficcio Pollacco , nato in baffo ftato , Vefcovo di Cracouia , prete
card. di S. Prifca .
Antonio Martino delle Chiaui Portughefe Vefcouo Portogalefe , prete card.
di S.... (ftina.
Pietro Scouuemberg, Todefco ,Vefc.d'Augufta prete card. di S. Vitale in Ve
Giouanni Giouane Francefe,Vefc.Cofornenfe,prete card. di S.Praffede.
Dionifio d'Agria Ongaro, Arciuefcouo di Strigonia, prete card. di S. Criaco.
Guillelmo d'Eftouteuilla, Francefe monaco , e Priore di S. Martino di Parigi
di S. Benedetto,di fangue regale, Arciuefcouo di Rouan, prete card. di S. Mar
tino ne i monti .
Maeftro fra Giouanni de Torrecremata, Spagnuolo, dell'ordine de' Predica
tori , prete card. di S.Sifto, e poi Vefc.card.Sabino.
Lodouico Scarampo da Padoua, medico, Patriarca d'Aquileia, prete card. di
S. Lorenzo in Damafo.
Alfonfo Borgia da caftel Sauiaon, della diocefe di Valenza, Spagnuolo, Vefc. WICO
di Valenza,prete card.de' SS.Quattro coronati , che fu poi Papa Califto III.
Henrico di fant'Aleffio Arciuefcquo di Milano,prete card.di S. Clemente in ter
Celio monte. ad
Tomafo Lucano di Sarzana da Luna,Vefc.di Bologna,prete card.di fanta Su ba
fanna; che fù poi Papa Nicola V.
Giouanni di Sicilia,monaco, Abbate di fan Paolo,prete card.di fanta Sabina.
Domenico Caprancia Romano , Vefcouo eletto di Fermo , diacono card. di
fanta Maria Nuoua .
Alberto de gli Alberti , Fiorentino , Vefcouo eletto di Camerino , Diaconot
card.di fant'Euftachio .
Pietro Barbo, Venetiano, nipote del Papa , Vefcouo eletto di Ceruia , Ciaco
no card.di fanta Maria Nuoua.

NICO
NICOLA V. 531

NICOLA PON T. CCXII.

Creato del 1474. a' 16. di Marzo .


2.

REGN
199

ICOLA V. fù prima chiamato Tomafo , efù da Sarzana


terra su quel di Luna . Fu a' 6.di Marzo del MCCCCXVII.
ad vna voce da tutti creato Pontefice . Nacque alquanto
baffamente , perche Andriolafù ſua madre, e Bartolomeo F1
ficofuo padre:mafù dotato di tanta virtù ,e dottrina, e di tan
gratia , bumanità, e magnificentia,che meritò d'hauer quefta
fublime dignità. Era cofi modefto, chefacendofi indegno d'vn tanto honore,pre
go humilmente tutti i Cardinali , c'haueßero voluto mirare molto meglio per lo
bene della Chiefa. Ma dicendoli il Cardinal di Taranto , che non voleffe impedir
il corfo dello Spiritofanto, fi quietò. Dimandato nell'vfcir di conclaue il Cardi
al di Portogallo, chi creato haueffera Pontefice . Hora, rifpofe, noi Nicola :
ma il Signore Dio l'hà defignato Pontefice, Scriuono alcuni, che Tomafo nafcef
fa in Pfa, fuffe alleuato in Lucca , & in Bologna imparaffe lettere, e la Filofo
fiae la Teologia fpecialmente, con l'aiuto del buon Nicola Albergato Cardinal
diS.Croce,chefi dilettaua dell'ingegno di quefto garzonetto . Il perche fatto poi
Pontefice, volle prendere il nome di coftui, che ne'fuoi bifogni tanto aiutato l'ha
uena. Diuentato dottore, e confeguito il nome, e la dignità di Maeftro , ſeguì il
Cardinal di S. Croce, efùfuo maggiordomo. Fù poifattore di penitentiera, poi Enea Pico .
foddiacono del Papa,e con l'ottima vita, che faceua , fperaua cofe maggiori.Eu- Lmini.
genio, ch'era informato dell'integrità, e dottrina fua, che in quelle difpute hauea
conofciuta, chefuron fatte co' Greci in Ferrara prima, e poi in Fiorenza hauca
deliberato difarlo Cardinale. Ma per poter con qualche bone sta cagionefarlo ,
lo mandò con Giouanni Caruagiale , Cardinale di S. Angelo in Germania a tor
vio il concilio di Bafilea, e la neutralità.Percioche erano quei Germani chiama
ti neutrali,che ne a Felice,ne ad Eugenio obbediuano . Onde ne incorreua in gra
ui calamitàla Chiefa di Dio , con diminutione della macflà Ponteficia . Sopra
21 2 quefta
532 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

questa materiafi difputò più volte in preſenza di Federico Rè de' Romani ,he
uendo prima con lunghe orationi Enea Piccolomini , ch'era all'hora Secretario
del Re,animati tutti a quefta tanta, e cofi neceffaria cofa.Egli era difficile rimo 9110
uereiGermani da quella lor opinione ,maſſimametefalfa.Pareua anche difficile MAAN
perfuadere a gli Oratori d'Eugenio , che alle dimande de' Germani condefcendef CA
fero. Raddolcita dunque con l'orationi la tanta feuerità degli Oratori, e ripreſe
le dimande de Germani ,fifarebbe in effetto tolto afatto lofcifma , e la neutra
lità, fe i Germani baueffero attefe le promesse.Se ne ritornarono dunque con que
Sta opinione di bene i Legati in Roma, efurono ad vna voce creati Cardinali,
il Papa mandò loro incontrafino alla porta del popolo i cappelli, perche intraf.
fero più honorati nella Città . In vn'ifteſſo anno dunquefù Tomalo da Sarzana
fatto Vefcovo di Bologna, Cardinale, e Papa con gran piacere del clero, e delpo
polo di Roma,benche mentrefiftaua in conclaue,fi tumultuaſſe alquanto per ca
Stefano gione di Stefano Porcaro gentil'huomo Romano , & vehemente molto nel dire.
Picars, Coftui raunato on gran numero di cittadini nella Chiefa di Araceli , gli animò
alla libertà,dicendo, che non era cofi picciolo luogo , nel quale morendone il Si
gnore non parli tofto di libertà, ò di moderare almeno , efrenare l'auidità di chi
regge. Mal'Arciuefcouo di Beneuento , ch'era all'hora Dicecamerlengo , vifi
oppofe, e non andò più queſto negotio auanti . Dubitando anch'i Romani del Re
Alfonfo , che s'erafermato in Tiuoli per la morte d'Eugenio , e non fifapeua ri
foluere,fe douea ritornarfi adietro , ò paſſar innanzi con la guerrafopra Fioren
Za,came apputato già prima hauena col Papa, & col Duca Filippo, due Senefi,
che le difcordie ciuili amano , lofpingeuano a douer infignorirfi della Toscana ,
e diceuano, che l'hauerebbe facilmente ottenuta,fe passato in Sienafoſſe,laqua
le Cittàgli haurebbe toſto aperte le porte: Lodò il Re quefti Seneſi, e li mindò
afollecitare gli animi de'fuoi cittadini , promettendo douer egli eſſere con loro , "
quan to fulle ftato tempo . Ma Papa Nicola, ch'era amatore della pace,e della
quiete, celebrata lafua incoronatione, efattegran proceffioni, nelle quali effo an
daua in perfona, & a piede, mandò in Ferrara il Cardinale Morinenfe , come in
luogo comune da trattaruifi pace , perche con la prefentia , & autorità del Le.
gazo più gli animi delle parti animati fuffero allapace . Quini andarono toto
gli Oratori d'Alfonfo , di Filippo , de' Venetiani, e de' Fiorentini,iquali dopo lun
ga difcuffione propafero al Duca Filippo , ch'eleggesse , ò difar per cinque anni
tregua con Venetiani, e con Fiorentini, ogn'vn fi riteneſſe quello, che fi tene
ua,ò fi conchiudefse la pace con cambiare Crema con quelle terre, che sù la riua
d'Ada , ò oltre ilfiume i Venetiani haueuano preſe guerreggiando , lasciandoft
Cassanofolamente in arbitrio del Papa, per douere darlo a colui , che prima ol
traggiatofusse. Efù quefto aggiunto , perche più lunga la pacefusse . E vifù
Filippo mandato a Filippo vn de fuoi Oratori, perche eleggefse quello , che più li piace
Maria Du
ca di Mila. ua.Ma costui ritrouò,che'l dì auanti, ch'egli giunse in Milano, chefù l'ottauo dì
no muse. d'Agofto del MCCCCXLVII. era Filippo morto di apoplefia . Quando
il Cardinale Morinenfe intefe la morte del Duca, fi fe tofto tuttigli Oratori , che
quiui erano , chiamare , e negotiando non meno , che prima lapace , dimanda'
Vone
ONL
NICOLA V. 533

Venetiani , fe effi approuauano quello , che giàfi era conchiufo . Rifpofero co


HOME
floro , che per la morte , che erafeguita di Filippo , bifognaua altramente ne
eralf
gotiare , e che per queſto eſſi haurebbono fcritto al Senato , e quello poifareb
bono , che da loro fi comandaua . Perche la cofa fi vedeua douer andare il lun
go , quanti Oratori quiui erano , conofcendo che i Venetiani fifarebbono voluţi
Ofare Signori di tutta Italia , fe ne ritornarono ciafcuno a cafa , ancor che'l Le
fat gato aßai fi sforzaſſe di farli reftare, perche fi prendeffe qualche rifolutione per
nina la pace , e quiete d'Italia . I Venetiani , che fi ritrouauano a Serofina ful Cre
reita monefe , efperauano con l'aiuto de' Guelfi poter hauere ageuolmente Cremona Lodi, e Pia
mell,per quando intefero la morte del Duca , passarono volando in Lodi : & hauntala a cenza picia
Tom on tratto con le medefime conditioni hebbero ancor Piacenza , doue manda- n:.Venet a
da
e del class rono tofto mille cinquecento cavalli , che in vn bifognofuſſero prefti all'aiuto de
Jean Piacentini . Francefco Sforza , che effendo ftato cacciato dalla Marca , fiftaua
Ente o ful Bologneſe con animo di rifare l'esercito , ch'era mezo diffipato , quando vi
sraccig de,che i Venetiani per la morte delfuocero occupauano tutto quellofato ,fe ne Francefco
Sforza ca
BUTES andò volando in Cremona,efù da' Milanefi ad vna voce fatto lor Capitano con- pitano de
arelai tra i Venetiani . E fatto toftoful Pò vn ponte , e fortificatolo con buone ca- MilanefiVe
contra
LELEMEN Atella , & artigliarie , perche non potessero con armata i Venetianipaſſare in netiani.
nchiR Piacenza, passò l'Ada , & accampò non molto lungi dal nemico , che fi era
,eHOT!! fermo a Camuragio . Quifuronofatte alcunefcaramuccie , per tentare , come
·io tredo , la possanza del nemico . All'hora ripreso animo i Pauefi per la ve- alPauia
Sforzafi,da
erraj
nuta diFrancefco Sforza , percioche per vno antico odio abborriuano d'effer
Filippa
irfide foggetti a Milanefi , e prima haurebbonofofferte mille morti , che obbedire a'
Stena Venetiani , diedero a Francefco la città , el caftellano della rocca vi venne an
Sene ch'egli . Entrò tofto lo Sforza con questo primo fauore della fortuna in fperan
Alfonfo
glieben zadifarfi Signore dello ftato di Milano , In questo mezo il Re Alfonfo , an
delle corche'l Papa ne reclamafe , e gridase , passò colfuo effercito nella maremma gueriegia
in Tcfca
mele diSiena , la quale Città haurebbefattafoggetta , fe i Fiorentini , che conobbe- na.
s
grieg ro l'aftutia del Re non mandauano ad auifare i Senefi , che fi guardaffero , per
29 2 2
che Alfonso non veniua più per li Fiorentini,cheper li Senefi.Conoscendo adun .
cnic quei Senefi il pericolo , dauano bene al Revettouaglie , ma non laſciauano en
a l trarpur vnfollato nella Città . Il Rè , che fe ne auide , passò sù quel di Vol
qu
DETCAKE terra, e diPifa , e prefe molte caftella , le quali poii Fiorentini ricuperarono ,
, faluo che Caftiglia di Peſcara . ( Et era lor Capitano Sigifmondo Malatesta , che Sigifmon

ches ftandoprima al foldo d'Alfonfo , effi con danari ritirato l'haueuano a militare do fta Malate
Capita
fotto la lor bandiera.Non reftaua già in quefto il Papa di confortare hora il Re, no de' Fio
Chata bora i Venetiani alla pace : ma in vanos perche parendo loro di ritrouarfi tentini .
Frise. 5 fuperiori, non preftauano facilmente gli orecchi , a chi lor ricordaua la pace .
thepuls Francefco Sforza accrefciuto molto l'effercito , nel quale era tutto lo sforzo Piacenza
sa
Befil d'Italia,perche fi erano i Braccefchi, e gli Sforzeschi vniti, nel più beldell' Autu tadal
facchegeta
Sfor
be
f t no passòfopra Piacenza,che i venetiani fortificata haueuano . Et hauendo con z1.
e
sl .. am
iglior artiglieriegittata vna parte della muraglia a terra, perche crebbe il Pò molto ,
e a s
L p ,c t a &igaleoni s'accoftarono alla muraglia, onde ne era la Città combattuta per
Il 3 terra ,
534 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

terra,eper acqua,la preſe, e lafaccheggiò.Fù gran lode di Francesco,che d'inuer


no, e con tante pioggie , che non fi poteuaftarefotto le tende , pigliaße aforza
vna cofifatta città. Non reſtaua mai il Papa di fare motto di pace,e nefacena
no anch'i Fiorentini a Venetiani iftantia, perche dubitauano del Re, chefi ritro
sana con eẞercito nella Toscana . Ma non fe nc cauò frutto; perche i Venetiani VALD
non voleuano refiituire a Milanefi Lodi . Il Papa adunque vedendo perdereil
tempo a parlare di pace , volto l'animo alle cofefacre,fecefare diuoteproceffionix
per Roma da S.Pietro a S.Marco,nelle quali eßo con gran deuotione vifupre
gram fente , per placar l'ira di DIO , pregandolo , che deße effo queftafantapaceal
de in Italia.fuo popolo Chriftiano . Ma non fiplacò ne ancora con quefto il Signore ,forse,
perche li peccati de gli huomini nel meritauano.Onde in capo di due annifù tanta
pefte quafi per tutto , che di molti ne reftarono pochi viui. E pareua , che questo
fuffeftato predetto da molti terremoti , e da vn'Eccliffe del Sole, che precedette.
ro Minacciauano i Predicatori quefte calamità, e più che gli altri, Roberto Fra 4470
te di S.Franceſco,e Preditocare eccellente , ilquale induffe con le fue prediche in aut
Roma, che i fanciulli ,e le donne andaſsero aſchiede per la cittàgridando miferi.
cordia. E perche non mancaffero in Italiaguai, le guerre , che vifi erano inco
Francefco minciate , come ſi è detto, andarono in modo crefcendo, che pareua, chepernef
Sforzacon
tra
ni. Veactiafun contofi poteffero tranquillare : perche nellafeguente eftate Francefco Sfor
za hauendo prefe alcune caftella de' Venetiani, passò fopra la loro armata , che
trauagliana Cremona, e per terra, e per acqua li sforzò a ritirarfi a Cafale Mag
I
1 Venetiani giore, doue feguitandoli , e tirando buone canonate alla loro armata, ch'erari
vinti dal tirata in terra,induffe il Capitano della armata nemica a tanta difperatione, che
Sforza .
veggendo nonpoter faluarla, vi attaccòfuoco, e fi ritirò co'fuoi nella terrafug
gendo. Partendo di qui Francefco, nè più di Cremona temendo , per non hauere
il nem co armata, passò in Geradada, & accampòſopra Carauagio, che i nemi.
ci haueuano ben fortificato . I Venetiani, che per neſſun conto baurebbono volu
to quefto luogo perdere, anzi credeuano perdere tutta la riputatione loro,ſe que
fo luogo andaua in potere de' Milanefi, vi corfero consoccorfo anche effi. Et ac
campati preffo al nemico vn miglio, moftrauano di voler foccorrere la terra ,fe
fufle battagliata . Ogni di , per effere cofi da preſſo ,Scaramucciauano . Venuti
finalmente alfatto d'arme , perche erano cinti intorno di paludi , effendo le pri
mefchiere de venetiani vrtate , e non potendo per la firettezza del luogo riti
rarfi , e dare luogo alle altre , tutti vifarebbono reftati oppreffi, fe non incomin
ciaua l'ultimo Squadrone afuggire . All'hora Francefco feguendo la vittoria
Fran fo guadagno gli alloggiamenti nemici, e da cinque millafra caualli, efanti . Dopo
Sforzacon
corda s'ac-i quefto Francefco , benche contrafua voglia , mandò per volontà de' Milanefii
Vene ian foldati Braccefchiſopra Lodi, & effo col refto passò ad affediare Breſcia. Mof
fi'i Venetiani da queſte rotte ben conosceuano lalor ruina, fe non fraccordauano
con Francefco, ilquale era venuto con Milanefi ingara , e per questofi accordò
con li venetianifacilmente , e con queste conditionis che guerreggiandofi con
Milanefi, quanto fi acquiſtaſſe oltre il Pò , e l'Ada , fuſſe di Francefco Sforza ,
quanto dall' Ada in qua,de' Venetiani, elipagaffero per queſtaguerra iFioren
tini ,
NICOLA V. 535

tini,e iVenetianifedici mila ducati ogni mese, & alcune compagnie di caualli Sforza mo
finche egli haueffe Milano. Fatti a quefto modo gli accordi, e tiratifeco con pro- ue guerra
meſſe,e con premij tutti quelli Capitani, che poute,nè portò Francefcofopra Mi. e pigliaMilanefi,
qua
lanefi laguerra , e pigliò quafi tutte le terre loro . I Venetiani , che videro queſta tutu ilor
tanta profperità, e che riufcitano allo Sforza affai meglio le cofe di quello , che lothi
1 Venetiani,
" effipenfato haueuano, dubitando della fua potentia,fe fi fuſſe infignorito di Mi- tano
fi confide
con i
lano, bauutone Crema,e richiamati i foldati loro fi confederarono con Milanefi . Milanefi.
Francesco fingendo con li Venetiani amicitia,e beniuolentia, eſſendo più tosto
dal priuato danaio di Coſmo de' Medici , che da quel di Fiorenza faccorso , dopo
P. dibauere date, e vice uute molte rotte , dopo vna lunga batteria , e difficile, per
C: che nel mezo dell'invernofù, e dopo di efferfene molti de'fuoi paffati al nemico,
effendoli anche Alfonfo contrario , che diceua efferfuo Milano per ragione here
ditaria, e haueua a questo effetto afoldato Lodouico Gonzaga, efattofuoi nemi
I ari Bolognefi, perche potessero lefue genti più ficure nella Lombardia paffare ,
1459.
finalmente dico,dopo tutte quelle difficoltàpigliò Milano nel MCCCCLIX.
mandaronoi Venetiani infoccorfo di Milano Sigifmondo Malatesta con vn ef
fercito ,perchefi vnifse col Piccinino in fauore di Milanefi . Ma egli vifipori Francefro
tò lentamente . Il perche fi confederarono con Alfonfo contra Franceſco Sfor Storza pt
za , percheprima che prendefse maggior forze lo cacciassero dallo ſtato di Mi Blia
no, eMila
sene
lano . Vi inuitarono ancora i Fiorentini , iquali rifpofero , che non haurebbono ta Duca
mai tolte arme contra Francefco . Per la qual cofa i Venetiani cacciarono tutti
iloro mercadanti dello ſtato loro . Il medefimo fece ancor'ad iftantia loro il Re
Alfonso. Il Papa,che vedeua tutta Italia in arme,fpefse volte ragionò calda.
mente di pace , accioche l'annofeguente fusse ogni vno potuto di tutta Europa
liberamente venire al Giubileo in Roma , perche fi accoftaua gia il cinquante
fimo anno, nel quale fi doueua celebrare. Creò ancor fei Cardinali , fra li quali
furono Latino Orfino , e Filippo fratel di madre del Papa istesso , che hebbe il Felice l'An .
thalo di S. Lorenzo in Lucina, e fù certo perfona da bene, integra. In quefto ipapatori
Pimperatore Federico ad iftantia del Papa sforzò Felice a rinonciare ilfuo An- nontia
tipapato, chegià vedeua, quanto era quefta lungafeditione alla Chiefa Romana
dannofa . Nicola vsò con Amadeo quefta cortefia, che lo fè Cardinale, e Lega
to nella Germania , perche non viueſse ſenza digntià . Vennero ancora perdo
no quei Cardinali , che Amadeo creati haueua . Della quale concordia tanto
il Clero , e popolo di Roma fi rallegrò , che la notte , che ſeguì al giorno , che
queſto fifeppe,efù l'Aprile del 49. nefecero vnafolennefefta, e luminarie, e an..
dauafi caualcandoper Roma confuochi in mano gridando , Viua, viua Nicola
E per non mostrarfi il Papa ingrato col Signor Dio , fece in Vaticano celebri ..
proceffioni con concorso di tutto il popolo . Il medefimo fecero gli altri popoli
d'Italia,che col tor via queftofeiſma vedeuano refpirare la Chiefafanta. Fùan.
cora tanta l'autorità del Papa,che tenne per qualche tempo a freno gli animi de
Principi concitati alla guerra : perche i Venetiani erano infligati alla guerra da
Giacomo Piccinino , da Sigifmondo Malateſia , e da Carlo Gonzaga mortaliſſi
mi nemici di Francefco Sforza. Haueuano ancor'i Venetianitirati feco in Le.
Ll 4 ga
A
536 PLATIN DELLE VITE DE PONT.

I Venetiani ga il Duca di Sauoia, il Marchese di Monferrato, e'l Sig.di Correggio . Sierano IDHA
apparech a ingegnati di far l'ifteſſo con Bolognesi, e con Perugini,ma in vano,perche il Pa
no guerra
contra lo pa gridaua, e minacciaua , che no'l faceffero. Patteggiaronoi Venetiani con Al
Sforza Du fonfo
ca di Mila , che confidando
Francefco mentre effi nell'amicitia,
aẞaliuano Francefco , egli
e potentia de'i Fiorentini,
Fiorentini trauagliaffe , Ma
e toltofeco in Le- m
no.
ga Lodouico Gonzaga Sig. di Mantoua , fi apparecchiaua coftantemente alla
guerra. Di qui nacquero graui nemicitiefra Carlo , e Lodouico Gonzaga , efi
dolena Carlo, che'l fratello la parte di colui feguiſſe , ch'era fuo nemico morta.
le , eche fi baueffe ancora quelle terre occupate , che il padre loro a lui hauea, sam
lafciate per teftamento.Hauendo già Lodouico promeſſo per Carlofuo fratello, 21.0
ch'eraprigione, efattali ſicurtà,perche vfciffe di carcere, di 80.mila ducati , & 416
eßendofene poi Carlo fuggito,perche Francefco dimandaua, ò il danaro , ò le ter-, and
re, Lodouico pagò il danaio, e ritenne le terre per fe : Carlo adunque biafimana,
e calunniaua il fratello, come ladrone, e troppo auido dell'altrui,non folamente,
preſſo i Venetiani,co' quali militaua, ma preſſo l'Imper.ancora, alqual dimanda
Giubileo. uagiuftitia di quefto torto . Già era venuto l'anno del Giubileo , e concorreua
tanta moltitudine di gente in Roma , quanta mai prima . Onde effendoſi mostra
ta in S.Pietro l'Imagine del Saluatore, e ritornandofi in Roma le genti, per vna
muladel Cardinal di S.Marco , che con quefta calca s'incontrò , non potendo gli
huomini ne' paẞare oltre,ne ritornar adietro, cadendo lon dopo l'altro foprala
mula , che fù dalla calca oppreffa , fi ritrouarono fu'l ponte di Caftello da 200.
Cafo com buomini,& tre caualli diffranti , e morti . Molti ancora,che andarono giù nelfiu
paffioneno
Pe occorfo me dalle fponde del ponte, vi s'affogarono . Cofa certa è, che in San Celſo ne fu 3141
P
in Roma
anno del rono 136.fepolti, il refto furono portati in campo fanto . Si dolfe, molto il Papa
Giubileo. della difgratia di costoro, e per allargare il ponte tolfe alcune cafette, che iui era
no:e quafi tutto quell'anno ne difpensò in celebrare il Giubileo , andando ogni di
con molti Cardinali dietro per le ftationi . Hebbe grandiffima cura , che in tan
to concorso di genti non mancaſſeró le vettouaglie , e tutte le altre coſe neceſſa
rie alla vita . E con le fcomuniche , e con le guardie , che egli vi tenne , afficn
rò le strade a' pellegrini, che veniuano in Roma . Il feguente anno,perche ha
ueua intefo, che l'Imperatore Federico veniua in Roma , & ariceuere la corona
dell'Imperio, & a menar per moglie Leonora figlioula del Re di Portogallo, c
nipote d'Alfonfo , fortificò le porte della città , le torri , il Campidoglio , il Ca
ftello fant'Angelo , dubitando , come io credo , che in quefta venuta di Federi 10
co , ò da lui , ò dal popolo qualche nouità non naſceſſe , perche eſſo lera natural
IV Imp in mente timido , e ne fe perciò venir vn gran numero di foldați in Roma . Eper
Federico
Roma, tenerne placata , e quieta la moltituline creò marefcialli , che baueffero
bauuto cura delle 13. regioni della Città , e donò loro 13. vefti di porpora.
L'Imperatore venne in Roma , vfcendoli incontra 13. Cardinali con tutti gli
officiali , e le perfone più honorate della città : & entrato per la posta del Ca
ftello , andò in San Pietro , doue sù la fcala bebbe incontra il Pontefice ; ilqual
e lui , e Leonora , ch'egli in Pifa incontrata hauea , che veniua di Spagna den
tro San Pietro accompagnò ; e fù a' 9. di Marzo del 1452. Fatta l'oratione,
fe
NICOLO V. $37

Je n'andarono quefti Principi ad albergo in quel palagio, che si lefcale di S.Pie


篆 trofi vede , il Cardinal di Coftanza gli die migliorforza afuefpefe di quel. Federico iij
la,thebaueuano prima.Ne' giornifeguenti il Papa celebrò Meffa in S.Pietro, e Leonora
e benediffel'Imperatore,e l'Imperatrice, comefarfifuole a'nuoui fpofi prima che fua moglie
corona ti in
#ps,to firitrouino infieme . Nel medefimo luogo a' 18.del medefimo mefe gli ornò della Roma dal
coronaImperiale. Andando l'Imperatore in S.Giouannifecefu'l ponte di caftel- Papa.
lo molti cauallieri afperon d'oro. Poi partendo di Roma andò in Napoli con la
201 Spofa a vifitar il Re Alfonfo,dal qualfù fontuosamente raccolto, e trattato . E
ritornandofi in Roma per mare fubito per Germania partì , perche intefe, che e
nella Germania , e nella Vngaria alcuni Principi fi erano leuati sù per cagione
del Re Ladislao garzonetto ,che cỡ l'Imperatore in questo viaggio andaua.L'ac
compagnarono da so.migliadue Card.chefurono quel di Bolognafratel del Pa 1 Venetiari
E N pa, il Caruagiale Cardinal di Sant'Angelo. Partito l'Imperatore entrarono i rinouano la
Venetiani congroffo effercito ful Cremonese ,e poſto ogni coſaſoſjopra,prefero fi gucria .
nalmente Soncino,& altre terre conuicine con alcune compagnie di caualli , che
il nemico fattepiù tardi haueua di quello ,che bifognana . Sopranenendo poi Lo
douico Gonzaga, confederato di Francefco, passò fu'l Bresciano , e reftrinſe i Ve..
netiani in modo, che non hebbero mai ardire di vfcire dalle paludi , nè di venire
abattaglia campale. Voleuano effi mandar la guerra in longo ponendo tutta la
Speranza della vittoria in quefto , che Francefco non haurebbe potutofoffrire.
gran tempo lafpefa della guerra i esperando ancora , che i Milanefi ricordan
00 dofidell'antica lor libertà , e vedendo lo Sforza tanto in quelle guerre intrica
to , baueffero dounto far qualche nouità , per scuoterfi quel giogo dal collo . Fernando
Fernando in quefto per ordine del Re Alfonfo fuo padre passò con forfe 8. mila ind'Aragona
Toscan
caualli, e 4. milafanti in Tofcanafopra i Fiorentini ; & hauendo tentata Cor- trauaglia i
Fiorentini,
tona, che fi ribellaſſe , pigliò aforza Foiano sù quel d'Arezzo , hauendolo 40.
giorni combattuto con la morte di molti dall'vna, e dall'altra parte . Partendo
poi, epallando per quel di Siena tentata in vano la Caftellina , nella Maremma
Yed andò per inuernarui , e per camino prefe alcuni luoghi di volterra . Sigifmon
derar do Malatesta Capitan de' Fiorentini gli andauafempre alla mira , per vederfe
occafion alcuna venuta fulle di farla bene . Ma Fiorontini , che delle molte
forze d'Alfonfo,e de i Venetiani temeuano , col parer dello Sforza fi rifoluettero
dichieder aiuto ftraniero. Mandarono adunque Angelo Acciaiuolo lor cittadi
no Orator in Francia , perche moftrata a quel Rè la continua beneuolentia de'
Fiorentini con quella cafa , lo pregaffe , che comandaffe al Duca di Sauoia , che.
non voleffe per via alcuna moleftar le cofe di Francefco Sforza , e fpingeffe Re
nato , alqual fi darebbono danari , e gente , che paſſaſſe a ricuperarsi il Regno
diNapoli,del quale erastato cacciato da Alfonso , & che tanto lifarebbestata
più facile quela imprefa , quanto che Alfonfo fi ritrouaua all'hora diftratto con
laguerra de' Fiorentini. Fece Angelo grande effetto con queftafua andata,e ne
crebbero in modo le cofe de'Fioretini,e di Fracefco Sforza,che i Venetiani ragio
nandofi di pace, vi prestarono volentierigli orecchi, maffime efsendo non molto
lungi di Godio ftato rotto il loro essercito, che Carlo Gozagaguidaua,e menaun
fopra
583 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Sopra il Sig.di Mantoua,accioche coftui, e Tiberio Brandolino nonfufferopaſſa.


ti ad vnirfi con lo Sforza,fotto le cui infegne miliraua, & haueffero accrefciuto Sh
oltre modo l'effercito . Era l'anno auanti venuto qui a gli effercity il Card. Caruatie.
giale a ragionar di pace in nome del Papa , e perche era stato poco ascoltato fe try
n'era ritornato adietro, proteftadoft a Dio,& al mondo, come per Papa Nicola
non restaua,chefatta inItalia la pace, non ſi paſſaſſe contra il Turco,ilqual s'in- WARN
tendeua, ch'eraper andar molto potentefopra Coftantinopoli, doue hauea a que.
fto effetto il Papa mandato il Cardinal di Ruffia,perche all'Imperatore, & a gli
altri Greci offeriffe , e prometteffe dafuaparte ilfoccorfo, fe effi crano per ritor. M (3
nar allafede Cattolica, come nel Concilio di Fiorenza promeſſo haueano. In que TE

Renato in sto mezo Renato defiderofo di ricuperare il Regno di Napoli,alla quale impre
Talia per fa i Fiorentini, e lo Sforza li prometteuano danari, e gente , fe effo paffate Alpi Sadal
ricuperare
il Regno di hauesse a i Veneriani moffa laguerra , tentò in vano di paſſare con due mila ca
Napoli. ualliper quel di Savoia, e vi confumò tutta vn'eflate . Finalmente per vn'altro. true
camino ne venne in Sauona, indi allo Sforza , ilquale vedendofi con la venuta di
quefto Re accrefciuto digenti ,sforzò il nemico, che fuggina la battaglia, a riti…
rarfi alle montagne di Brescia : Menandone poi l'effercito attorno preseparte a
forza,parte che gli s'arrefero, da quaranta terre de' Breſciani, e de' Bergamaſchi.
Sopragiungendo l'inuerno ,fe n'andarono tutti alleſtanze . Renato lafcrando`in
Italia co' Fiorenrini ilfigliuolo,ſe ne ritornò in Francia àdirato con cofloro, che
chiamato l'haueano. Ma raffreddandofi con l'inuerno ancora gli animi di tutti &
efaufti i Principi , ei popoli di danari , fece di nuouo il Papa ragionare di pace,
alla quale i Venetiani , e Fiorentini fianchi della tanta licentia de'foldati veni
uano volentieri . Ma il Papafcoperta la congiura di Stefano Porcaro , lafciò il
negotio della pace, e tutto qui a queſtafeditione inteftina fi volſe . Hauea Stefa.
diCongiura
Stefano no maggior animo, che potentia,& era nellafua lingua molto facodo, e per quel
Porcar!.
l'atto, c'hauea moftrato(come difopra s'è detto) di voler liberare la patria,n'era
fiato dal Papa rilegato in Bologna con questa conditione , che ogni di ſi preſen do
taffe algouernatore della città . Egli vn dì l'ingannò fingendofi infermo, e chia f
mato da i congiwati ne venne volando in Roma con queſto diſegno , e pensiero W
di tofto,chefuſe in Roma,prender l'armi, e chiamar il popolo a libertà,e prende 13
re il Pontefice,e i Cardinali . Mamentre ch'egli fianco dal lungo camino, e dalle
tante vigilie (perche non hauea molte notti dormito) vuol ripoſarſi alquanto,
diede occafione,e tempo , che'lfuo difegnofuffefcoperto. Il Papa dunque li man
do tofto in cafa per prenderlo il Senatore Giacomo Lauezzuola da Verona , e
Vicecamerlengo con molti armati . Et egli,che ſe n'accorſe,laſtiando qui Battiſta
Sciarra perfona audaciſſima,& alquantiferui,ſe ne fuggì coʻcompagni via.Ma
perche non vi mancarono fpie,fù pure pigliato in cafa difuaforella dentro vna
caffa,doue nafcofto fi era. E confeffando tutto l'ordine del trattato ,fù a vn merlo CH
del caftellofant'Angelo appiccato per lagola . Nell'iſteſſo modo fù fatto morire
nel Campidoglio Angelo Maſſa col figliuolo , e con Sauo fuo cõpagno, letto prima
publicamete l'ordine del trattato,e fu a'noue diGennaio del 53. Dopo questo per
feguitò ancora, e cafligò tuttigli altri congiurati, efpecialmente Franceſco Ga
badeo,
N I COIL
OL A V. 539

badeo,é Pietro Monterotondo, e Battiſta Sciarra, ch'era fuggito preſſo i Vene


tiani.E'l Papa,che non era maniera di corteſia, che con li Romani vfata non ha
uese,e chepiù che altro Pontefice mai,erafolito andar liberamente per la città,
diuentato fofpettofo, e ritrofo,fe ne ftaua quafi colericofempre inpalazzo, ne da
uafacilmente audientia a tutti.V'era di piùla podagra, che'l trauagliana molto,
Ma niuna cofa cofi li trafiſſe il cuore,comefè l'intendere,che'l Turco hauesse col
medefimo impetoprefo Coftatinopoli, e Pera,& ammazzato l'Imperator di Co
ftantinopoli con molte migliaia di Chriftiani. Credeua,chefufseftato ancorapre
fo ,e morto il Cardinale di Ruffia, che qui mandato hauea . Mafe n'era trane tito
fuggito via.Hebbe animo il Papa difoccorrer con vn'armata Coftantinopoli , co. nopCoftanti.
oli pre
me perlefueletterefcritte all'Imperatore fi vede , nelle quali riprende la ribel- fadal,Tur
co .
lione de' Greci dallafede cattolica e la loro fimulata riconcilatione co' Latini.Ma
fùcofi d'onfubito prefa quella città, che non ſi puote a pena penfare di mandarle
foccorfo . E perche da ogni parte fusse , onde fufse tormentato il Pontefice , il
C
Conte Euerfo afsoldato da Spoletini ſenza fuo ordine mosse fopra Norícia la
[D
guerra i quali due popoli contendeuano inſieme de' confini.Il Papa dunque mă
dò Angelo Rancone con genti della Chiefa,perche chiudefse il passo al Conte, che
non potesse ritornare alſuo ftato dell'Anguillara . Ma intefo poi, ch'era reftato
per Angelo, che'l Conte nonfufse preſo da'foldati nelfuo ritorno , fattolo venire
inRoma,lofe morire a tre hore di notte in caftelloſant'Angelo . Scriuono alcu
nische'l Papa molto di ciò fi pentiſse,perche hauendolo colericamente comanda
to , non haurebbe voluto , chefubito , e con tanta diligentia dal Caftellano fuße
efequito . I Venetiani, che vedeuano farfi indarno mentione di pace,laqual fi era
più voltetentata , dubitando che a perfuafione di Lodouico Gonzaga lo Sforza
non vi venisse,mandarono Giacomo Piccinino lor Capitano con gran parte del
la caualleria d'vn fubitofopra Volta, laqual prefa, vrtato il nemicr in Godio,
Pace fra Ve
nonfenza qualche incomodità di Lodouico , che in quel luogo indifpofto fi ritro-
netiani , &
uauaparendoloro d'hauerlo afsai mosso à chieder la pace , richiamarono il Pic-Francefo
Sforza Du
cinino alleflanze.In queſto andando , e ritornando il Simonettafrate difant'A- ca di Mila
goftino più volte, bauendo bora i Venetiani, hora lo Sforza efortati con mol. no.
ste ragioni allapace,ne cauò finalmentefrutto ; perchefù quefta pace conchiufa
a' noue d'Aprile del cinquantatre , e con quefte conditioni publicamente bandi
ta,chefireftituifse a ciafcuno quello,che innanzi la guerra era fuo,fuori che Ge
radada,che Francefco hauea tolto ai venetiani, efuori che Caftiglione di Pefca
ra,che Alfonfo hauea tolto a' Fiorentini . E perche più efficaccia l'accordo ba
uefse,e conofcefse Alfonso , che ſi tenea conto di lui , tutti giudicarono , che gli
doueſſero mandar Ambaſciatori . Et efsendone d'ogni parte venuti , Domeni
-coCapranico Cardinale di fanta Croce,e penitentiero maggiore, perfona di mol
taprudentia, & autorità, e mandato7 Legato dal Papa , mostrando douer essere
malenador di queſta pace, dopo lunghe difpute, e contefe,ne recò a quefta conclu
fionel'accordo, che quella pace, c'haueuano fatta i Venetiani , e Francesco Sfor
za, fi douesseabbracciare da tutti come ſtabile, e ferma , e fe qualche difcordia
mai tra lor nata fufse , il Papa bauefse autorità , e poteftà di fedarla , e che fe
alcun
540 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

alcun haueſſe moſſa ad vn'altro la guerra , riconoſciuto il Papa la verità delfat.


to,colui,che'l torto haueffe ,
fufse tofto da tutti gli altri tenuto per comune nemi
co . Fù dunque queftafeconda pace,chefù quafi vn'anno dopo la prima,fermata 10
shes
in Napoli da tutti col giuramento, ne altra nefù nella etàpaffata mai fatta, che
maggiore,ne piùferma di queftafulſe . Perche , tuttifuori che i Genouefi, vi ven SP?
nero,iquali non ftauano bene con Alfonfo,ne con la natione Catelana, per lo pro
moffo,e non pagato tributo, come Alfonfo diceua . Fù laſciato ancora per neliger
tia,ò come alcuni vogliono,per induftria de' Legati vna certaftrada aperta alla
guerra,per la qual poi Alfonfo guerreggiò con Sigifmondo Malatesta, per hauer
coftui tolto dal Re danari in nome difoldo, & efferfene poi paſſato a feruir i Fio
rentini nemicifuoi . Hora Nicola Pontefice,ò per affanno d'animo, ch'egli fenti
grande dopo la perdita di Coftantinopoli, ò per lafebre,ch'egli hebbe, ò per la po
dagra,che oltre modo lo trauagliaua ,nell'8.an.e 19.di delſuo Papato,(che era del
Lettere la 1445 ) morì a’24.di Maggio , efùfepolto con honoreuol põpa in S.Pietro,e nel
rine rif ki la fua tomba marmorea vn'epitafio di molti verfi Latini infcolto, che lefue lodi
ate in Ita breuemente comprende . Siloda affai lafua liberalità,ch'egli con tutti vsò, e con
118.
letteratispecialmente, iqualifoccorfe, e di danari, e d'officij della corte, e di bene
fici.Solea con premij adefcarli, & inuitarli, bora a legger publicamente, hora a
coponer alcuna cofa di nuouo, hora a tradurre di Greco in Latino buoni autori.E
nefe nafcer talfrutto , che le lettere Greche, e Latine , ch'erano ftate giafeicento
Quintilia
annifepolti nelle tenebre, refufcitassero nel tempofuos e qualcheſpledore acqui
10. Staffero.Deftinò per tutta Europa perfone letterate,perche procurassero di ritro
uar de libri,che per negligétia de'paſsati , e per cagione de'barbari perduti fi era
no . Onde il Poggio ritrouò Quintiliano, Enoch Afcolano ritrouò Marco Celio
Apicio,e Porfirione eccellente comentatore d'Oratio. Edificò Nicolamagnifica
mente, in Vaticano , e nella città presso S.Maria maggiore, palagiper habita
tione del Pontefice . Rifece la Chiefa di S.Stefano nel monte Celio,& edificò da
fondamenti la Chiefa di S.Teodoro frà il Palatino , e'l Capidoglio . Fece anch'il
tetto di piobo a S.Maria rotonda pošta nel mezo della città, e già da M.Agrip
pa edificato per vn tempio di tutti i Dei, che chiamò Pateone . In Vaticanofece
quell'appartamento del Pontefice, che fino ad hoggifi vede , in afsai magnifica
forma,e cominciò la muraglia divaticano afsai empiase alta, cõ incredibilifonda
menti,e difegni d'altiffime torri,per tenerne il nemico adietro ,e perche nõ nefuſse
(comegià primaſpeſse volte auuenuto èra) la Chieſa di S.Pietro , e'l palazzo
del Papafaccheggiato: incominciò anch'in capo della Chiefa diS.Pietro nagrá
tribuna,perche la Chiefa fufse più capace,e più magnifica, Rifece Põtemolle, s
edificò presso i bagni di Viterbo vn grã palazzo.Soccorfe di danari molti,che per
fuo ordine edificauano nella città, e fece laftricare quafi tutte le ftrade della cit
tà.Difpesò a poueri molte elemofine,& a poueri nobiliſpezialmete,ch'erano per
variedifgratie a quella miferia venuti.Maritò moltevergini ponere de'fuoi dana
ri.Sepreglioratori, che davarieparti veniuano,magnificamete riceuete, et bono
rò.Egli fù certo facileɣall'ira,pch'era colerico :ma tofto gli fifmorzaua, onde telfe
ro i maleuoli occafione di biafimarlo sẽza ragione :fù inmodo alieno dall'auaritia
che
NICOLO V. 541
E
the non fi ritroud, ch'egli vendeſſe mai officio,ne beneficio alcuno.Fù grato ama
tore della giuftitia, autore, e conferuatore della pace, clemente co' delinquenti, e
diligentiffimamente offeruò, quanto alle cerimonie, e culto diuino appartiene. Fi
no ad boggifi veggono i vaſi d'oro, e d'argento, e le croci ornate di gemme , e le
ricche veftifacerdotali,e le pretiofe tapezzarie intefte d'oro, e d'argeto,e la mi
tradel Pontefice, che la fua liberalità dimoftrano . Lafcio di dire tanti libri fa
crifcritti per fuo ordine , ornati d'oro , e d'argento , ela libraria del Vaticano
per fua induftria, e liberalità mirabilmente accrefciuta . Egli amò in modo i re Bernardi.
ligiofi, che di beneficy ecclefiaftici li foccorfe. Canonizò S.Bernardino da Siena no di Sie.
dell'ordine di S.Francefco ,perche hauelle predicando, infegnando, e riprendendo na cancni
zato.
eflinti in gran parte i Guelfi,& i Ghibellini ,fattione pernitiofa d'Italia, & mo
ftrato afedeli la via del ben viuere,il cui corpo fino ad boggi con gran riuerenza
fi vifita nella città dell'Aquila .
asia

Nicola V. in tre ordinationi creò diecifette card. cioè pofe nel numero de i
cardinali tre, che erano ftati creati card. da Felice V.Antipapa , e tredeci ne creò
da nuouo,vno de i quali fù Veſcouo cardin.e tutti gli altri preti, che furono.
Amadeo già Duca di Sauoia , e poi Papa Felice V. dopo rinonciato il Papato ,
creato da NicolaV.Vefcouo card . Sabino , Decano del collegio de' cardinali , e
Legato perpetuo d'Alemagna.
Antonio Cerdano Maioricenfe,Vefcouo di Meffina, prete cardin.di S.Crifo
gono .
Aftorgio Agnenfe, Napolitano, Arciuefcouo di Beneuento,prete card.di fan
to Eufebio .
Latino Orfino , Romano , Arciuefcouo di Trani , prete card.di S.Giouanni , e
Paolo .
Alano Coctino Bertone,Arciuefcouo d'Auignone, prete card.di S.Praffede.
Giouanni Raolino Francefe, Veſcouo Cabolinenfe, prete card.tit.di S.Stefano
in Celio monte .
Filippo Sarzano da Luna fratello Germano del Papa , Vefcouo di Bologna ,
prete card.di S.Lorenzo in Lucina.
Maestro Nicolò de Cufa,Todefco,prete card.di S.Pietro in Vincula .
Lodouico Alamano, Francefe, Arciuefcouo d'Arli prete card.di S.Cecilia , vn
dei cardinali già creati d'Amadco
Giouanni Ceruante di Siuiglia , Spagnuolo prete card.di S.Pietro in Vincula,
vn'altro dei cardinali già creati d'Amadeo.
Pietro Scouuemberg da Herbipoli, Vefcouo d'Augufta,'prete card.di S.Vita
le,anche questo de i cardinali creati da Amadeo .
Don Nicolao Siciliano , Arciuefcouo di Palermo , Abbate Maniacenfe , del
l'ord.di S.Benedetto prete card.di S...
Giouanni di Segouia, Spagnuolo,prete card.di S...
Guillelmo d'Vgone,dallo Stagno di Verdun,Francefe, prete card.di S.Sabina.
Lodouico di Varanbona, Francefe, monaco di fan Benedetto, prete cardin.di
fanta Anaftafia .
Giouanni Arfio d'Artus Francefe Conte, & Arciuefcouo Tarentafienfe, prete
card.de' SS.Nereo , & Achilleo .
CALI
542 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

CALISTO IF J.
II . PONT. CCX III A
Y
Creato del 1455.a 18.d'Aprile.

B
o
03/2
19-0

Attioni di ALISTO III. Spagnuolo Valentiniano, chiamato prima


Califto 9. Alfonfo Borgia,fù figliuolo di Giouanni, e di Franceſca per
innanzi il
fone affaigenerofe, efù ingenuamente alleuato , e finalmente
Papato.
a'fette d'Aprile del 1455.fù creato legitimamente Ponte
fice.Egli hauendo quattordeci annifù (apprefe le prime lette
re) mandato allo ftudio di Lerida,douefece tanto frutto , che
in breue diuentò dottore in ciuile,& in canonico, e leffe poi affai dottamente per
quelli ftudij. Per laqual cofa Pietro di Luna, chefù chiamato Benedetto XIII.
dafe fteffo gli diede il canonicato della Chiefa di Lerida . Eſſendo poi diuolgata
lafuadottrina, andò in corte del Re Alfonfo d'Aragona, e fù toftofatto fuo con
figliere, e fecretario . Efendo da Martin Pontefice fatto gouernator della Chie
fa di Maiorica,& effendoli da gli amici perfuafo, che fi prendeffe in titolo quella
Chiefa,non vollefarlo dicendo , afpettare il Vefonato di Valentia,il quale hebbe
non molto dopo per i fuoi meriti . Perciò che effendo morto Pietro di Luna , &
eßendo da queifuoi due Anticardinali tofto in luogo di Petro creato Pontefice
vn certo Egidio canonico di Barzellona , che fù chiamato Clemente VIII . fù quì
tofto dal Re Alfonso , ch'era già ritornato in gratia con Martino,mandato il par
gia non fenzafuo gran pericolo , e de' compagni cofi quel luogo di Panifcola ti.
rannicamentefiguardaua da quelli, ch'amauano queſto ſciſma ,e difcordie . Hora
Alfonfo Borgia talmente , e con l'autorità , e con le ragioni ne perfuafe ad ESI
dio,chefopragiungendo il Legato di Martino , rinontiò il Papato, e ſi rimniſe nel
le braccia del Pontefice . Per queft'effetto Martino fece Egidio Vefcovo di Maic
rica, & Alfonfo vefcono di valentia . Eßendo poi nata guerra tra Alfonfo Re
d'Aragona ,e Giouanni Re di Caftiglia,fù folo Alfonfo Borgia eletto per concor.
darli,epacificarli . Onde in capo difett'anni, ch'era durata la guerra, con la fua
diligentia li pacificò , e legò ancor con vincolo di parentato,talmente che fin ad
baggi
CAL IS TO III. 543
POST
boggi li patti di quell'accordo ſi oßeruano . Andando poi molto auanti il Conci
CCI lio di Bafilea,il Re Alfonfo , che guerreggiana , all'hora nel regno di Napoli,eßen
dopregato,che vi mandaſſe alcuno de fuoi , vi mandò Alfonfo Borgia Ilqual do
lendofi,cheimpofto li fuffe negotio di cofi male effempio, oprò con la Regina mo
glie d'Alfonfa , che fuſe voluta andar in Italia con Fernando figliuolo del Re , a
perfuadere afuo marito , che dopo tanti trauagli ,e pericoli fofferti fuori di cafa,
fene voleffe pure alla fine ritornare in Ifpagna . IlRe non valle vdire parola,
mandò il Borgia ad Eugenio , ch'era all'hora in Fiorenza à ragionare di pace.
Percioche il Vitellefco in nome del Papa entrato nel regno lo poneua tutto fof
fopra,e vietaua ad Alfonfoche non poteffe prendere Napoli, fopra il quale egli
era.Ementre che n'andaua la cofa in lungo , bauendo Eugenio animo di creare
venti Cardinali haueua pofto il Vescouo di Valentiafra loro.Il quale conftantif
fimamente quefta dignità rinontià , dicendo, non eſſere in tempo , maffimamente
non eßendo conchiufo quello,perche effo era andato . Ritornandone poi Eugenio
in Roma,& eſſendo mandato il patriarca d'Aquileia in Terracina al Re,per co
chiuderui la pace,nella quale fi ritrouò sempre il Borgia prefente, e lafua autori
tà vi interpofe,talmente il Papa cominciò ad amarlo,che in breue lo fece Cardi
nale,e donogli il titolo de fanti quattro , afe lo chiamò in Roma . Et egli mo
intano,ch ftrandofi nonmeno modeſto nel Cardinalato,che prima nel Vescouado fatto s'ha
mi,edife ueffefi aflenne da ogni pompa, egloria vana.Nel dare in concistoro i
voti tanta
allenati! grauità mostròfempre, che ne per adulatione,ne in gratia altrui fi vidde,ch'egli
legitima parlaffegiamai . Eſſendo morto Eugenio ,e Nicola fuo fucceffore, fù inpalazzo Califo iii.
bandige la
Appre preflo S. Pietro Alfonfo Borgia creato (come s'è detto) Pontefice , e chiamato guerra con
tra il Tur
facet Califto III. Egli bandi tefto la guerra al Turco , e n'hauea già prima , che fue co.
Di s t a n
Pontefice,fatto voto ,comefi vedeua in vn certo fuo libro difua manofcritto con
ThatoBre queste paroleslo Calisto Pontefice
faccio voto all'onnipotente Dio , & alla fanta
indiuidua Trinità,di douere con l'arme, con gl'interdetti, con l'efecrationi, e per Prenoftico
fartfoir tutte quelle altre vie che potrò ,
Y perseguitare i Turchi nemicifieriffimi del nome foto Cali
OMETR Chriftiano.Si marauigliò ogn'huomo, che quefto feppe, come s'haueffe egli prima o nel por.
r fi il pome
debe chefuffe Pontefice , il nome di Pontefice tolto , e che effendo vecchio decrepito , di Potefice.
i c a ' s
aleat ancor baueffe tant'animo . Hora per poter attendere quello, che promeffo bauea,
Piem mandòtofto Predicatori per tutta Europa ad animare i noftri alla imprefa dei
trocreat
ter Turchi, ad efortare, che ogn'vno fuffe liberale, e difpenfasse qualche particel
lemen la dellefua facoltà per quefta guerra, che fi doueua fare . Furono di queſte ob
E
TIBL lationifattefedicigalere in Roma , e nefu fattogenerale il Patriarca d'Aqui
"g "? Leia , ilquale tre anni corfe, e trauagliò le riuere dell'Afia , tolfe à barbari alcu
o d
ne ifle,e lidiededigrandi calamità. Il Re Alfonfo , il Duca di Borgogna pre Patriarca
ferolacroce, per douer andare, ò mandare anch'effi a danni de barbari . Ma come Aqu lea
generale
,66
J410er la cosafa impetuofa , cofi ancora tofto fifmorzò , e per non lasciare i loro breui del Papa
F piaceri, reftarono quefti Principi difare cofi honorata, e gloriofa imprefa . Hora contai
A Turchi.
TAT mentre che il Papa s'incorona alfolitofolennemente nella Chiefa di S.Giouanni ,
v e r
Ne duefoldati,l'vno del Conte Euerfo, l'altro di Napolione Orfino, che diuerfe fat.
tionimanteneuano, venuti nella Chiefa à contefa infieme, e pofto mano all'arme
fi am
544 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fi ammazzarono l'on l'altro. Di che chiamando Napolione ad arme la fattione


Tumulto fa Grfina, passò nel palagio , doue foleua il Conte Euerfo albergare , e che all'hora
10 in Ron a non vi era,e lo pofe à facco . Volendo dopò quefto Napolione andare in S.Gio
nella core
natione del uanni, doue il Conte era,fù con granfatica ritenuto da Latino fuofratello, e dal
Pontefice, cameriero del Papas che ſe egli vi andaua , non potea nafcerne fe non gran 康
ruina, e calamità, per ritrouarfi già in arme tutta la fattione Colonnefe, laquale
H
fauoriua il Conte. Il Papa mandò tofto all'vno , & all'altro Gio.Baroncello , e
Lelio della Valle auuocati conciftoriali,perche li quietafsero, e ponefsero inpace.
E cofi con l'autorità del Pontefice fi quietò quel tumulto , ma l'antica gara però
non fi tolfe . Perche hanno molte volte combattuto infieme con gran danno di a
S.Vicenzo ambe le parti.Il Papa volto a'negotij , che afe, come a Pontefice toccauano ,ca- Ja
Spagnuolo nonizò S.Vicenzo Spagnuolo , e dell'ordine de' Predicatori , e'l B.Edmondo In 1
dell'ordine glefe . Efece perciò, ringratiandone il Signor Dio, fare deuote , e folenni procef
catori cano fioni dalla Minerua à fan Pietro . Maperche non mancafse mai , onde la quiete
niz to, & il della Chiefa fi difturbaſse, alcuni contadini di Palombara terra in Sabina , ch'e
B. Edmodo
Inglese. ranogià ftati banditi da Giacomo Sauelli fignore di quel luogo , fi ripofero nella
patria con l'arme, e tagliati a pezzi due figliuoli di Giacomo prefero la terra, e
mandaronla ad offerire alla Chiefa. Non volle accettarla il Papa,anzi vi man
dò il Cardinale Colonna,perche in gratia di Giacomo lorfignore li riponesse, e li
reftituifse la terra . Napolione, che dubitò, che il Cardinale Colonna perfe Pa
lombara non occupasse, vi andò co' foldatifuoi, e la tenne alquanti dì afsediata.
Ma fopragiungendo poi Mattheo Poiano , Francefco Sauelli , & altri Capitani
del Papa,fu per ordine di Califto, e del Cardinale Colonnaſciolto l'assedio di Pa
lombara . Et entrati dentro fecero appiccare per lagola, eſquartare da venti di
quelli contadini,ch'erano ſtati principali à leuare sù quel tumulto, perche fosse
ro agli altriefempio , che co' lorofignori più riuerenti , e più rispettofi fi mo
Straffero . Apparue poi per alquanti divna rossa cometa, la quale i Matematici
diceuano fignificare gran peftegran careftia,e qualche grande calamità . Ilper
che Califto, per placare l'iradi Dio , fece alquanti difare proceffioni, accioche fe
àgli huomini qualche maleſopraſteſse, tutto il grande Dio fopra i Turchi nemici
del nome Chriftiano lo riuerfafse . Ordinò ancora, accioche con affidui preghi fi
placafse il Signore, che nel mezo giorno fifacesse con le campane vnfegno, o nde
Turo viri fidelifi ricordassero di pregar Dio, ch'aiutafse coloro, che combatteuano del co
to a
do di Chii tinouo con li Turchi . Crederei io , che all'hora per le affidue preghiere de' Chri
ftiani .
ftianifufse il Turco da i noftri presso Belgrado vinto, essendo Capitano de' fede
li Gio . Vainoda caualliero preftantiffimo , e portando auanti in luogo di vefilo
Gio.Capistranofrate di S.Francefco la Croce. Erano i Turchi passati fopra Bel
grado , quando bebbero queftarotta, essendo i noftri afsai pochi,furono da fet mi
la barbari tagliati a pezzi , come il Cardinale Caruaglialefcrifse al Papa , & a
Dominico Capranico Cardinale di S.Croce.Guadagnarono ancor da' nemici tut
te le vettouaglie,e da cento ſeſſanta bõbarde.Ondefpauentato ilTurco per questa
rotta,fi ritirò volando in Coftantinopoli.E farebbe andatoſenza alcun dubbio
terra ,fei Principi Chriftiani lasciando gli odij , e leguerre inteftine loro , l'hauef
Sero
CALISTO IIL 545

fero eper terra,e permare perſeguitato come Califto publicamente diceua . Ma Tiebifon .
da prefa
mentre che quefti non fi muouono , il Turco riprese leforze e guadagnò l'Impe- dal Turco.
rio diTrebiſonda,bauendo prima vccifo quell'Imperatore, e conquistò la Boffi
na,fatto prima prigione,e poi morto quel Re,non reftando di predicarefra i uo
ftri tutte queste calamità loro,che per l'iſperienza delle cofe , e per la notitia,
c'haueano de' luoghi,quafi da vn'altrafcoperta l'antiuedeuano . No reftauagià
ilPapa di efortare,e con breui e co Legati i Principi Chriftiani,ch'apriſſero pu
re vna voltagli occhi in tante miferiesperche quando il nemico haueße poipre
G 100bo
Seforze maggiori,baurebbooo tardi,& in vano cercato il rimedio . Ma mentre Piccinino
che ilbuon Pontefice penfa tutte queste cofe, e le eforta, Giacomo Piccinino , la- in Toscana
fciando i Venetiani,andò con vna gran cavolleria, e fanteria sù quel di Siena, ri, ra
moue guet
a Senefi
petendo alquante migliaia di ducati a Senefi, che(come eſſo diceuaa) Nicolò fuo
padrefi doueuano per le fue pagbe del tempo, c'haueua già militato con loro . I
Senefichiefero tofto in virtù della lega a tutti i Principi d'Italia aiuto,& alPa
paparticolarmente . Ilquale gli ammoni prima , che non pagaffero al Piccinino
on quatrino,e poi mandò in favore loro ilfuo efercito,efcriffe a i Principi d'Ita. "
lia, che faceffero il fomigliäte, e perche non nafceße in Italia qualche graue incẽ x
+
dio,che nofi poteffe poi facilměte eftinguere.Perche tutti dubitauano, che quel 2
lo no auueniffe,che Califto diceua, mãiarono volando anch'effi il foccorfo a Sie
na.Il Re Alfonsosolo , chefauoriua il Piccinino per l'amore, c'haueuaportato al
padre dilui,no mãdò aiuto a Seneſi, anzi haueua egli in modo cocitato contra i
Senefi il Conte di Pitigliano, che questa parue che la prima caufafuffe di quefla
tanta turbolentia,e calamità . Ma ilfoccorfo , che vene da Fracefco Sforza,e da Genefi tra
iVenetiani,riduſſe, con alquate battaglie il Piccinino a tale, ch'egli ne fù firop- uagliati
dalle difcor
piato,erotto più volte,& ad Orbitello fpecialmente.Onde fù sforzato a mon die in efti
tare su le galere,che gli hauea il Rè Alfonfo mädate,perche in eftrema penuria ne.
ditutte le cofe fi ritrouaua,eſenza hauere fatto nulla,fe n'andò nel regno di Na
poli . E Senefi con l'aiuto , & opera di Califto , e de gli altri confederati fi ri
trouarono , d'vn gran pericolo fuori , benche la inteftinaguerra de cittadini del
continuo li trauagliaffe.Perche vi erano alcuni cittadini, che faceuano poco con
to della libertà, e feguiuano lafattione del Re Alfonfo,e crederei ancora,che per
loro opra nafceffe tutta quellaguerra.Ma i buoni cittadini cacciati via,ò morti
icattiui, finad boggi quellalibertà fi conferuano, che con tanto trauaglio, e fpe
fa guadagnata fi haueuano . Furono anch'all'hora caftigati fieramente i licen
tiofifoldati , & i fuggitiui , e fù fatto morire Gilberto da Correggio , e mancò
Poco , che nonfuffe fatto il medefimo a Sigifmondo Malatefta , che con lor mi
litauano, e menaua la guerra in lungo , e cofi appunto poneua a facco , efaceua
Terremoto
prede nel lor contado , come fefuffe ftato nemico . Nel medefimo anno fùcofi garde nel
graterremoto nel regno di Napoli a cinqne di Decebre, che andarono per terra Rig o di
Napoli.
molte Chiefe, e molte safe con la morte di gran numero di huomini e d'animali
fufpetialmente in Napoli, in Capoua , in Gaeta, in Auerfa , en gli altri luoghi
diterra di lauoro ; le cui ruine con gran marauiglia 10 poi vidi , andando per
tutti quei luoghi defilerofo di conofcere da preffo , e vedere l'antichità . Il Re
Mm Alfon
546 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
f
Alfonfo già la terza volta prometteua douère il fuo voto effettuare di paffare
Enea Pic contra i Turchi , ma egli fi ritrouaua in modo preſo da' piaceri del fuo Regno di
colomini Napoli , che non fi curò di far giamai queſta militiafanta . E Califto tranquil
cardinale . Late le cofe d'Italia, creò noue Cardinali, de' quali nefurono duefuot nipoti ,l'vno
Mya
Roderico Borgia, l'altro Giouanni Nubano nato difuqforella . Creò anch'Enea
Piccolomini Vefcouo di Siena Cardinale , della cui opera s'eraferuito nel cōpor
re la pace d'Italia, mentre che i Senefi erano trauagliati dal Piccinino . Ma eſſen
do morto il Conte di Tagliacozzo , c'haueua l'anno auanti il Papa fatto gouer.
nator di Roma,fubito nacque diſſenſion frail Conte Euerfo , e Napolione Orſi
no,per hauer il Conte occupato Monticello terra non lungi da Tiuoli, laqual di
cea effer hereditaria difua nuora, clerafigliuola del Cote di Tagliacozza. Na
polione dicea effer fua , e per ragion hereditaria medefimamente , per eſſer ftato
quel Conte della famiglia Orfina . Dalla contefa d. quefti due Baroni,che con l'.
armi delle ragioni hereditarie difcettauano , il popolo di Romafofferfegran dan .
ni, ma effendo quefta contefa fopita per vn'ordine rigorofo, chefu lorfatto, che
deponeffero l'armi , Califto Pontefice fece Borgia il nipote in luogo del morto
Conte,gouernator di Roma,e di più General, e confaloniere della Chiefa, per te
Alfonfo di nernepiù facilmente i Baroni Romani a freno . Effendo non molto poi morto il
Aragona Re Alfonfo fenza legitimo herede,fù Califto di tanto animo, c'hebbe a dir di ri
mucre,
uoler quel regno, dicendo, che come feudo era per la morte d'Alfonſo deuoluto
alla Chiefa.Efe ne poneuano gia in arme dall'vna,e dall'altraparte,ne Fernãdo
figliuolod'Alfonfo, che conofceua l'ingegno , e la generoſità di Caliſto vi ci dor
mina.Maper la morte del Papa, chefopragiunfe,tutto queſto diſegnofi troncò,
e Fernãdo fi ritrouò libero da quefta guerra.Mori Califto, hauědo tenuto tre an
ni,quattro mesi, il Papato a' 6.di Agosto, efùfepolto in Vaticano nella Chiefa
di S.Maria dellefebri, che haueua rifatta Nicola a ſue ſpeſe , & a man manca
della Chiefa di S.Pietro fi vede . Mori anche poco appreſſo Borgia il nipote , il
qualfe ne era a Ciuità vecchiafuggito per cagion dell'odio ,che fi haueua conci
tato della famiglia Orfina,mentre che ne fauorifce più la fattion contraria.Fù
·tenuto Califo integriffſimo in tutta la vita fua,ma la principal fua lodefi è,che
´ne Vefcovo ,ne Card.volle mai beneficio alcuno in comendo , dicendo , contentar
fi di vnafolafpofa, e vergine, ch'era la Chiefafua di Valentia , come i canoni vo
gliono . Daua fpeßo elemofine a poueri e publica, e priuatamente . Maritò mol
te vergini pouere Softentaua afuefpefe molti nobili caduti in pouertà . Quando
bifognaua, era ancor co' Principi liberale, e con quelli garticolarmente, che pɔ
Viuncaffa teuano con l'autorità, e con le facoltà giouare al nome Chriſtiano . Egli mandò
no Re di ad Vuncaſſano Re di Perfia, e d'Armenia, & al Re de'Tartari Lodouico da Bo
Perfia & il lognafrate di S.Francefco , inuitandoli con moltigran doni , & eccitandoli con
Re di , Tar.
Iati move. trail Turco . Onde moffi quefti Principi dalle perfuafioni del Papa , fecero di
no Parmi gran danni a'Turchi , e mandarono anch'effi i loro Oratori a Califto, i quali ven
cn'ra il
Turci , & nero poi in tempo di Papa Piò , e noi con marauiglia certo , sì della diftantia de
mandano luoghi,onde veniuano , come del nuouo habito, che portauano , li riſguard ammo .
mbafecto
al Papa Dicono , c'hauendo date V'fsuncaffano più rotte al nimico fcriucffe al Papa , ch '.
Co
MICHAL IS TO IT 5477

eo haueua quefte vittorie hauute per le preghiere, ch'egli haueua per lui fatte
a Dio, e che fifarebbe vn di ricordato di queftoferuigio anzi diuino , che huma
no .Quest'amicitia,che incominciò Califto col Re di Perfia,fi è poi col medefimo
a
' Chriftiani continuata; onde trauaglia con continue battaglie il Turco . Califto
pocofpefe in edificare, si perche visse poco, come perche cumulaua danari per l'
imprefa de' Turchi . Solamente rifece la Chiefa di S.Prifca sù l'Auentino, ele
muradella città,ch'erano già quafi tutte per terra. Si veggono alcune tapezza
rie int efte d'oro, ch'efso comprò . Fu tenuto parco nel viuere , modeftiffimo nel
parlare, diedefacile audientia per quanto gliele foffriua l'età, perch'era già di
ottant'anni,nè già per queſto haueua lafciato punto i fuoi ftudij. Se gli auanza
ua tempo, ò leggena , ò fifaceua leggere . Esso compofe l'officio della trasfigu
ratione del Saluator noftro,& ordinò , che a quel modo, e con quelle indulgentie
fi celebrafse , che fi fà della fefta del Corpus Domini , Con gran beneuolentia,
& affabilità riceueua gli Oratori,che a lui veniuano, nè maili lafciò partire di
fcontenti,fe le dimande loro erano honefte, egiufte . E di quì nacque, ch'egli non
fù troppo amico del Re Alfonfo , perche li dimandaua coftui alle volte i vefco
uati per perfone,che ò per l'età, ò per l'ignorantia loro , e delle lettere, e delle co
fe del mondo vi erano inettiffime . Mori Califto a' fei d'Agosto nel terzo anno , e
quarto mefedelfuo Papato , e lasciò cento,e quindeci mila pezzi d'oro , ch'egli
haueua cumulati per la guerra, che haueua animo difar contra Turchi . Mentre
chel'efequie di Califto fi celebrauano , mort Domenico Cardinal di S. Croce , e
granpenitentiero, perſona afsai fauia , e graue , e fù nella Chiefa della Minerua
Sepolto con le lagrime, e gran difpiacere di tutti i buoni .

Creò quefto Pontefice in due ordinationi noue Cardinali , cioè fette preti , je
due diaconi, che furo no .
Lodouico Milano da Valenza,Spagnuolo, fuo nipote, Vefcouo Segobricen
fe,prete cardin.de' SS.Quattro Coronati .
Rainaldo Piffauello Napolitano, Arciuefcouo di Napoli, prete card.di S.Ce
cilia .
Giouanni Mela Spagnuolo,Vefcouo Zamocenfe,prete cardin . di SS.Aquila,
e Prifca .
Giouanni Caftiglione , Milanefe Veſcouo di Pauia , prete card. di S. Cle
mente.
Enea Siluio Piccolomini,Senefe, Vefcouo di Siena prete cardin . di S. Sabina.
Giacomo Thebaldo, Romano, Vefcouo Feretrano , prete cardin . di S. Ana
ftafia .
Riccardo d'Oliuiero de Angiò Normando , Francefe Vefcouo di Coftanza ,
prete card.di S. Eufebio.
Giacomo Portughefe , figliuolo del Re di Portogallo , Arciuefcouo eletto di
Lisbona,Diacono card.di S.Maria in Portico. 9
Roderico Lezolio,nipote del Papa,da Valenza Spagnuolo,adottato dal Papa
in cafa Borgia, diacono card.di S.Nicolò in carcere Tulliano .

Mm 2 FIO
548 PLATINA DELLE VITE DE FONT.

PIO IL PONT. C C X H H 43MA


Creato del 1458. a 20. di Agoſto.
3144
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" ..

$5.0

36.

24
P
WA
44.
IO II .fù Seneſe,& era chiamato prima Enea Piccolomini.Nacque
in Corfignano,Siluiofù fuo padre, Vittoria fua madre . A'20.diA
gofto del 1458. fi per on confentimento di tutti i Cardinali creato
Attioni di P Pontefice.Il padre fuo eßendo con gli altri nobili cacciato dallaple
Foj.inan be di Siena ,je n'andaua a vna fua villa in Corfignano , quando la
zia. Pp moglie,perche era venuto il tempo del partorire,qui fi figlio, e ne chiamarono il
bambino Enea Siluio . Hebbe la madre dormendo vna vifione,che le pareua di
partorire vn fanciullo con vna mitra ful capo . Onde come fono le menti hu.
mane fempre pronte a credere il peggio,fempre ella dubitò, che questo non im
PLA
portaffe qualche vergogna al fanciullo , & alla famiglia , ne fi puote mai da
queftofofpetto torre , fin che intefe , che ilfigliuolo era ftato fatto vefcouo di
Triefte . Per laqual noua ringratiò il Signor Dio, & affatto vfci di paura. Ef
fendo egli fanciullo imparò Grammatica in Corfignano con gran docilità ,
ememoria, e menaua cofi dura vita , che bifognaua per bauer da mangia
refare tutti gli eſſercitij di contado . Entrato poi nel decim'ottauo anno fe
n'andò a Siena, doue con l'aiuto de' parenti diede opera alla poefia , e vi fe.
cetal frutto , ch'in breue anch'egli nella Latina lingua , e nella Toscana ferif
fe molte cofe fecondo che amore , che quella età fignoreggia , le andaua det
tando . Si diede poi a ftudiar le leggi , ma bifognò poco preto lasciarlo per
cagione della guerra , che nacque tra i Senefie i Fiorentim , dalla qual dubi.
7
tò , che non nasceſſe careftia . Vedendo anche in Siena la nobiltà foſpetta alla
plebe , fe ne vfci, come in vn volontorio efilio , e fi accoftò con Domenico Ca
prauico , ch'era all'hora in Siena ,ech'andaua al Concilio di Bafilea a quere
Barfi delle ingiurie riceuute da Eugenio , chegli hauena denegato il cappello ,
the Martino per le virtù fue dato gl'hauena . Con quefta compagnia Enea fu
peratele altiffime Alpi, e di neue coperte, per il Ponte dell'inferno, e per lo lago
di
P 10. II. T 349
PONT
diLucerna, e per le contrade de gli Suizzeri andò in Bafilea . Doue benche egli
CXIE comefecretario di Domenico in molti negotij occupatofufle,fempre nondimeno
rubana qualche poco di tempo ,per darlo alle lettere . E perche Domenico , ne
golta
gandoh il Papa l'entrate de' beneficij, e della heredità paterna anche fi ritrouò
ageuolmente pouero , e bifognofo , fi Enea sforzato contrafua voglia a lafciar
loje fi accofto con Bartolomeo Vefcovo di Nonara , col quale fe n' andò in Fio
renza , doue era Eugenio . Et eßendo coftui chiamato in giudio criminale da
Eugenio ,fù ancor Enea sforzato ad abbandonarlo , e fi diede a feruire Nicolò
Cardinale di S. Croce , perfona di gran bontà , ilquale fu mandato da Eugenio
Legato in Araffe, doue s'erano raunati i Principi della Francia, e pofe pacefra
il Duca di Borgogna, che con Inglefi fentiua, e'l Re di Francia . Ritornando poi
in Italia Nicolò , ch'era da' Venetiani , e dal Duca Filippo richieſto per douerlo
far arbitro della pace, che fi trattaua fra loro : Enea , che non fi vedeua molto
in gratia di Eugenio , fe ne ritornò in Bafilea , doue fù fempre molto bonorate
da tutti . Et in quel concilio celebre hebbe luogo nel magiftrato de' dodici ferit
tori de breui Apoftolici , i quali erano di molta auttorità ; perche non fi po
tena cofa alcuna publicamente trattar feuza la grauiſſima autorità loro , e s'era
ammello alcuno poco atto a dare nel Concilio il fuo voto, per ordine di coftoro
Piccoloni
fi toglieua via . Erano in quel Concilio quattro feparati parlamenti , che al co
madre. Atumedella corte Deputatione chiamauano , & in queſti fi trattaua dellafede >
Carti dellapace,della riforma, e delle cofe comuni . In quefti parlamenti ogni mefe ſi
dicarcin
cambiana il fuo Prefidente . In quel della fede, nel quale Enea era afcritto,fis
Sigueno eglipiù volte Prefidente . Fra quelli , che conferiuano i beneficij , fù ancor due
emech volte eletto . E qui molte volte orò . Maquella fua oratione fù tenuta eccel
Dre,che lente , nella quale fopra la elettione del nuouo luogo del Concilio antepofe Pa
Sonoby uiaad Auignone , a Vdine , a Fiorenza , moftrando quella città effer per tutti
checa irifpetti comodiffima , e degna di douer a tutte le altre anteporfi . Ogni vol .
"Sipas ta, che bifognaua trattarfi cofa alcuna per mezo delle Nationi, fempre fi e
fat P beggena de gli Italiani Enea , tanto era egli di facili coftumi , e di deftro inge
vfct'syour gno. Molte volte andò Legato mandato dal Concilio , tre volte ad Argentina,
#gra$ s Dna volta a Trento , due volte in Coſtanza , vna volta in Francfort , vn'altra
Her inSauoia . Effendo defignato finalmente Pontefice Felice , e priuato Eugenio,
Otta e facendofi perciò elettione di otto d'ogni natione , a quali fi daua fuprema
Dreferr poteftà nelle cofe del Concilio , & effendo eletto vn di loro Enea , che fi ritro
Tak uauafecretario di quel Pontefice , lo rinontiò . Effendo poi mandato Orate
leand re daFelice all'Imperator Federico , con tanta deſtrezza vi fi portò , e tanta
ToLife beniuolenza , e fauore ne confegui , che nihebbe la laurea poetica , e fù fatto
‫ علام دار‬fuafamigliare , e Protonotario , che cofi chiamauano i Secretarij , i Germani.
Fatto da quel Principe Senatore, e fuo configliero, tanto con lafua dottrina, &
DIST autoritàpreualfe,che in tutte le cofe, doue fi opraual'ingegno, eſſo era il primo,
t
Ens benche non li mancafsero emuli , e detrattori . In quefto trattandofi fra Eugenio,
# e Federico di estinguere lo feifma , fù Enea a questo effetto mandato in Roma al
Pontefice . Et efsendefi in Siena fermato alquanto , fù molto da'fuoi pregato,
M.m 3 che .
550 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

che non andaffe in Roma, dubitando , che Eugenio qual che malgiuoco nonli fa
ceſſe , per hauer eſſo nel Concilio di Bafilea con lefue oratioui , & epiftole molte
volte l'autorità del Papa impugnata . Ma egli, che nella fua innocentiafi confi
daua,laſciando pur lor dire,fe ne venne animofamente ir Roma,e con vna elegan
tiffima orationefi purgò preſſo il Papa,che eſſo hauea l'autorità di colorofegui
ta,da' quali erastato il Concilio di Bafilea appronato.Poi incominciò a negotiar
con lui di quello,perche era da Federico mandato . Effendo a queſto effetto man. FORE
dati da Eugenio in Germania due Legati , Tomaſo da Sarzana , e Giouanni da
Caruagiale,fù e per il valor di coftoro, e per la diligentia di Enea tolta via(co
me s'è detto in Nicola ) la neutralità . E perche ancor congli effetti questa co
fa appariffe, l'Imperatore mandò Enea in Roma , perche publicamente ad Euge
nio dicesse, come effo , egli altri Germani tutti erano per obbedire a lui nelle cofe
humane, e divine. Et eſſendo in quel tempo morto Eugenio,nella creatione del ſe
guente Ponteficefùfatto Enea guardiano del conclane , perche non erain Roma
Oratore, chefulle più di lui degno di queſt'honore . Creato poi PonteficeNico
la, & dimandata egli licentia di partire, mentre che ſe ne ritornaua in Germa
nia fù ſenza saputa fua creato dal Papa Veſcouo di Trieſte in luogo diquello,
ch'era all'hora morto . Effendo ancor morto Filippo Visconte ſenza herede , fù
dall'Imper.mandato Oratore a Milanefi, a' quali fece vna bella oratione, come
l'Imperioreftaua herede della città , e come non doueuano effi per niun conto
mancar d'offeruarli la lealtà, e la fede . Che se il popolo obbedito, e affeconda
to gli haueſſe,forſefi ritrouarebbe fin ad hoggi nella fua libertà. Vi ritornò vn'
altra volta nel tempo, che Francesco Sforza assediana la città, e con gran peri
colo vi entrò , lasciando in Como i colleghi , che per paura non haueano voluto
passar auanti . Ma egliſenzafar nulla vfi di Milano, e per ordine di Federico,
andò a ritrouare Alfonfo Re di Aragona, e fù in quefto viaggio da Nicolafat
to Veſcovo di Siena fua patria . Fatto parenvato frà Alfonso , e l'imperato
re, ſe ne ritornò egli in Germania , e non reftò mai d'efsortare Federico , che do
ucfse più presto,che potea, passar in Italia a riceuer la corona dell'Imperio. Do
uendo adunque venire l'Imperator in Italia, vi mandò Enea auanti , perche an The
dafse ad incontrare Leonora di Portogallo fua fpofa, che farebbe venuta a da
re a terra ne i liti di Toſcana . Giunto Enea in Siena poco viftette, che incomin
ciò a diuentarefofpetto al popolo, che venendo l'Imper.cacciaffe i plebei dal go
uerno , edefse in potere de' nobili la città . Egli dunque , per torre da questo fo
Spetto ilpopolo,fe n'andò in Talamone, done credeua , che douefse Leonora ve
ri
nire. Ne già, perche egli partissefi quietò la plebe . Percioche fi a tempo
legata per lo contado la nobiltà . Ma come fono i ceruelli della plebe volubili, L
poco appressofi contentò, che i nobili ritornassero nella città ,fapendo la bontà
di Federico, e la modeftia di Enea . Ilqual intefo essere i vafcelli de
' Portoghesi
giunti in Pifa, tofto vi andò , enemènò laſpoſa , che aſe folo erastata raccom
mandata , a Federico in Siena . Andato poi in Roma esso nella incoronationè
dell'imper. efsequi , e publicò priuatamente il tutto . Volendo Federico andar
in Napoli a vfitar Alfonso, laſciò in Roma lui, di cui fi fidaua molto , raccom
man
PIO II. 531

mandato Ladislao Regarzonetto, che e gli Vngari, e i Boemi haueano più volte

tentato di rubarglielo,e menarlo via . Ritornando di nuouo Federico in Roma, e
ringratiato ilPontefice andò in Ferrara , e creato Borfo da Efie Duca di Mode- Borfo da
na passò l'Alpi . Egiunto in Germania mandò toto per ordine del Pontefice con Ene
ampia poteftà Enea Oratore in Boemia,e nell'Auftria , Perch'era frà le città di deniDua diMo
dall'. .
quefte Prouincie, e l'Imper.nata differentia per cagione del Re Ladislao, che esso Imp Fede
feco il voleuano . Rassettato quefto negotio , e tranquillata quefta difcordia , fie tico inj.
M
Enca non molto poi mandato al parlameto di Ratisbona. Done in luogo dell'Im
peratorritrouandafi in prefenza di Filippo Dura di Borgogna , e di Lodouico di
Baioaria,orò,e ragiund can tanta vehementia della crudeltà, efierezza de'Tur
chi,e della calamità del Cbriftianefimo ,che nefe fofptrar, e lagrimar quäti pera.
sno ,e parue, che animafse tutti, e particolarmente Filippo di Borgognaper quel
l'imprefa, chefu toftoper vn comune confentimento bandira ad infideli la guer
ralaqualper ambitione,e pazzia di quelli, che'l tutto perfe voleuano,fi lafciò .
7300 Enea,perche l'età l'aggrauauaſtanco di tante fatiche , e cofi lunghe peregrina.
tioni percontrade ftraniere,bauea deliberato di ritornarſi in Siena a cafa, quan
do l'imperatoredicendo esser rifoluto difar la guerra a Turchi , il ritenne . Fi
dunque aquesto effetto mandato alla dieta di Francofort , doue con lunga , e
12 gramffima oratione animò i Principi della Germania, che qui conuenuti erano ,
пов a douerfar questa pericoloſa : ma neceſsaria guerra . Benparue, che tutti mol
tofi animafero : ma prefto quelli animi accefifi raffreddarono . Fù ancor vna
terza dietafatta in Cittanoua dell'iftefsa imprefa, doue Enca menò mani, e pic
CON di, comefidice, perche con effetto fi andaſse , e publica , e priuatamente onper
Dno,animò a douerfare con effetto vedere, che lafalute di Europa, la libertà de'
By : popoli,e la dignità del nome Chriftiano da queft'impresa dipendeua, e dal valore
dell'armi della Germania . Et eragià per douerfi la cofa conchiudere , quando
d'vn fubito s'intefe , che fusse Papa Nicola morto . Onde ogni cofa in fumo fi
folu filmette , e la dicta fi fciolfe , & i Germani auidi di nouità fi sforzarono di
perfuadere all'Imperatore , che non volefse più dare obbedientra a i Pontefici,
fe non ne otteneano effi prima alcune cofe , che dimandate haurebbono , altra
7760 mentediceuano efser ad afsai peggiore conditione, che i Francefi, ò gli Italiani,
de iquali ben fi poteuano chiamare ferui, fe il mondo per loro non fi mutaua,
E poco rancò , che l'Imperatore veggendoli tumultuare non assecondasse loro.
4st Mal'autoritàd'Enea , che vifi trapofe , gliele vietò , dicendo a Federico , che
Lea frà Principi, che contendano in freme ancorche di gran cofe , fi può pur alla fine
ritrouare modo per concordarli, e pacificarli ma che fral Principe, e'l popolo
dura fempre un'odio immortale , e per quefto gli parea , che fusse meglio fla
re in pace col Papa, che non assecondare alle voglie di coloro , che non con ra
gione: ma con appetito folamente fi muouono . Mofso da queſta ragione Fede
rico fireftò di preftare gli orecchi al popolo , e mandò toflo Enea fuo Oratore
aCalifto , Venuto in Roma Enea , dato il giuramento al Pontefice in nome di
Federico , e lodato l'ono , e l'altro , quanto bifognaua ,fegui , né d'altro in tatta
quella fua oratione parlò, che dell'impresa del Turco , cofi accefo , & animato
Mm 4 vi
552 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

viera, Percioche ben antiuedeua, eſſendo egli fauio , quello, che poi auenne, the
i barbari gonfi della vittoria non ſiſarebbono con occupar la Grecia contentati,
Hora perche queft'imprefa non ſi potea fare, fe non fi quietaua prima Italia,ani.
mò molto il Pontefice a douer qui prima volgerfi tutto . Erano all'hora i Senefi
trauagliati dal Conte di Pitigliano , e da Giacomo Piccinino più per ordine del
Re Alfonfo , che perche queſti Capitani haueſſero da ſe volontà di far queſta
guerra . Perche adonque l'incendio di questa guerrafi eftingueſſe afatto , Enea
per ordine di Califto , a' prieghi de'fuoi Senefi, fe n'andò in Napoli, doue an
cora venuti erano gli Oratori quafi di tutta Italia,per ragionare con Alfonfo di
pace . E non effendofi ancorfatto nulla, tofto che Eneafopragiunfe, il Re diſſe,ef
fere giàla pace conchiufa , poiche vi era colui venuto , che esso di cuore amaua .
Huendo dunque ottenuta la pace , e liberata la patria fua , fe ne ftette Enea col 21
Re alquanti mefi nel qual tempo venutali vn dì l'occaſione con vna copiofa, &
elegante oratione lo animò, eſpinſe allaguerra de' Turchi . Partito pot, e ritor.
nato in Roma,quando volle partire,& andar in Siena,fù riceuuto dal Papa, dal
qual fù poco appresso con vn confentimento di tutto'l collegio fatto Cardinale.
Valfe tanto, efù di tanta autorità preſſo Califto , che lo ſpinſe a mandar Oratori
in S´ena,ch'era all'hora da ciuili diſcordie trauagliata,perche il tumultuante po
polo venisse a concordia, e pace fràſe ftesso . Ritrouandofi poi ne bagni di vi.
terbo, doue era andato per fue indifpofitioni , e vi haueua incominciata l'hifto
ria di Boemia, mori Califto, eſe ne ritornò perciò tofto in Roma, doue fù con tan
ta afpettatione riceuuto,che gli rfci vnagran parte del popolo incontra, e quafi
indoninafsero , il falutauano Pontefice ; percioche non era , chi quefta dignità
non li deTe . Entrato in conclaue fù da tutti vnitamente creato Pontefice , co
me fiè detto . Essendo ftato poi incoronato il terzo di Settembre, entrò pon
tificalmente in San Pietro . Et bauendo ringratiato N. Signore , e rafsettate
le cofe dello stato della Chiefa , tutto fi volfe alla cura della Christiana Kepu
blica . Percioche prima, ch'egli fofse Pontefice , era nell'Umbria nata la guer
ra , che Giacomo Piccinino auido di nouità mofsa vi hauea . Fù da Pio tofte
quefta guerra eftinta , e ricuperato Affifi , e Nocera , che in poter del nemico
erano . Frà Fernando Re di Napoli , & Sigifmondo Malatesta fe Pio fare la
tregua, che ogn'vn per cofa afsai difficile teneua ; percioche hauendofatto ban
dire on concilio in Mantona, volena che vi fi potefse da ogni parte ficuramen
te andare . Hor bauendo in luogo del morto Borgia , creato il Principe Colon
na gouernatore di Roma , e Legato in fuo nome Nicolò di Cufa Cardinale di
San Pietro in Vinco'a , esso nel mezo dell'inuerno fi vfci di Roma , e tenne il
camino per quelle città , che per le loro ciuili difcordie più alle armi , che al
la quiete haueano gli occhi , e che esso alla concordia , & all' vnione afsai calda
mente le animo . E finalmente giunfe in Mantoua, doue era di tutta Europa
concorfo gr nnumero di Principi , e di Oratori di varij Signori , e popoli . In
Concilio di quefto celebre Concilio , nel quale Pio calda , & eloquentemente le fua caufa
Mantoua, trattana , fù per vn comune decreto conchiufo , che fi facesse la imprefa d'o
riante contra i Turchi . Fù confultato del modo , che fare fi doueuae fà sử
gli
FON PIO II, 553

7, che ti sa
gli occhi di tutti antepofto il pericolo , che non facendofi questa guerra , nefo
4G4 praftaua a Chriftiani . Nonfù , chi non lagrimaſe , quanto fi narrarono le
ThePrima calamità di quefti, che ogni di ne andauano in quella grauiffimaferuiti de' Bar
TEROEÙDAT. bari . Efi accefero tutti a douere prendere le armi , quando fi moftrò , che oc
nopraperat tupata il Turco la Grecia, ela Schiauoniafarebbe tosto penetrato oltre . Non
olafciò Pio dedire cofa , che poteffe accendere , e commouere gli animi de' fedeli ,
Fù Pio eccellente dicitore , è parlando molte volte di vn medefima materia ,
iguerefer
pareuafempre , che di diuerfe , e varie cofe diceſſe , tanta haueua elegantia ,
arecu ecopianeldire . Egli confutò con tre attioni vehementi le querele de' France
gaf, ele calunnie di Renato , che fi doleuano , che egli haueTe confermato nel

so di regno di Napoli Fernando figliuolo di Alfonfo , e che l'haueſſe incoronato . Tumulti


Gy Mentre che nel Concilio di Mantona fi trattauano tutte queste cofe , quafi tut d'Europa.
Jeneit
COMTRAI ta Europa di guerre ciuili bollina. I Germani partefraſe ſteſſi,parte contra gli
Perto Vngariguerreggiauanos i quali baurebbono in gran parte potuta la guerra del
Turcofare,fe, doue più biſognaua,fi fuſſero volti con le armi . Inghilterra ſi ri
trouana diuifa in due fattioni , l'vna voleua il vecchio Re per Signore , l'altra
iofatti l'
creatone vn'altro nuouo s'ingegnaua di cacciare il vecchio . Nella Spagna il
(eamanda
Rè d'Aragona con l'aiuto di Francia trauagliaua con ſtretta guerra Barcel
piltami
lona , la quale era da altri popoli della Spagnafoccorfa . E perche non man
Doine'ts
caffe luogo , che inquieto non fuffe , la Italia capo di Europa lafciate leguerre
UCONDINE Giouanni
14, dowi efterne,fiera tuttafoprafe fteſſa volta . Si guerreggiaua nella Puglia , doue d'Angioia
Giovanni figliuolo di Renato fi sforzaua di poter cacciare Fernando dal regno , ' n Puglia ,
lo ince
ei Regnicoli ifteffi fi ritronauano diuifi . Perche vna parte ne fauoriua Fer
cha
nando , l'altra Renato . Lafciato alunque Pio il Concilio di Mantoua , ſe ne
ato P
venne in Toscana per vedere di quietare quefti tumulti . Ricuperò ageuolmen
embre teViterbo , che era dalla contrariafattione ftato a tradimento occupato. I po
HAPE,18c polidella Marca , che per cagione de' confini fi batteuano fieramente
a l'on l'al
Cont
tro , parte con le ragioni , parte con paura fi pacificarono infieme . I popoli
-brass
dellavmbria medefimamente , che per le medefime cagioni fi haueuano date
Fink
l'on l'altro gran rotte , furono da Pio finalmente con la fua autorità quietati ,
அம்: La Republica di Siena , che tre anni di lungo haueua con non fuo poco danno dRepublica Siena ter
14 nellefuefeditioni perfeuerato , fù tranquillata , e raffettata dal Papa, il qua. na de' in poter
nobi li.
S le rip fti nella Città alcuni banditi perfone preclare , e degne , refe
a' nobili tut
T
t toil governo. La perfidia de' Sabinifù caftigata,per bauere dato il paſſo, e vet.
Prac
touaglie al publico nemico . In Roma quietò alcuni graui tumulti di perſone di
Ala mala vita ,prefo che bebbe con alquanti compagni Tiburtio,
figliuolo d'Angelo
*
MaTa,giàfatto morire da Nicola V. e li fece tutti appiccare per lagola ad vna
Fineftradel Capidoglio, per hauere eſſi hauuto ardimento di occupare il Pantheo
ne,che è la Chiesa di S.Maria rotonda , e di qui,come da vna rocca, correre per la
Città, trauagliarne,& inquietarne i buoni Cittadini.Cacciò ancor Pio con la
forza dell'arme da i confini dello flatn ecclefiaftico alcuni tiranni , che moſtra
Mano di volere fare nouità . Ma non fece egli mai la guerra ad alcuno , che pri
ma nongli mädaſſe ifuqi Oratori per ridurli,fe eſſo per qualche viapoteua,alla
Sanità,
554 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

fanità. Mandò Federico di Vrbino Capitano difanta Chiefa, infieme con Alef Bran
d'virdrico
ino
Caparo fandro Sforza sù quello di Tagliacozzo , perche interteneffero Giacomo Picci
paſſare in Puglia in foccorfo de' Francefi
fa . Chic wino', che affoldato da Renato voleua
della
contra Fernando . Et eſſendoftato preſſo Sarno Fernando rotto, Pio to foccor.
fe, efù cagione, che nonfuffefpogliato del Regno . Percioche egli dubitaua, che s
fe Francefi hauessero occupato il Regno gonfi della vittoria non ne baueffero po
fta lalibertà d'Italia a terra . Fece poco conto delle minaccie , e delle promeffe
degli ambasciatori di Francia , che s'ingegnauano di farli lafciare l'amicitia di
Fernando , e con Renato accoftarfi . Frenò e con le cenfure , e con l'armi ilfu
Sigifmor- rore, e la rabbia di Sigifmondo Malatefta , feudatario difanta Chiefa . Ilqual
en Malare rotta la tregua,& l'accordo fatto dal Papafra lui e Fernando rottopreſſo Nu.
fta priusdi
en parte lafture il Legato Apoftolico , moſſe laguerra fopra la Marca . Ma fù l'anno
del fuo ft
dai Pap .Seguente preßo Sinigagliaſmorzata la ſua rabbia da Federico d'vrbino , e da
Napolione Orfino con vnagraue rotta. Era Nicolò Cardinal di Piſtoia Lega.
to , ilquale ricuperò Sinigaglia, efpugnò Fano , e tolfe al nemico vna gran parò
te delcontado di Arimino , perche non poteſſe vn di hauer gli occhi al ribellar
fi. Nonmolto poifù combattuto ancor compariprofperitàpreffo Trotadi Tu
glia dal Re Fernando , & entrarono perciò in tantofpauento il Principe di Ta
ranto, e molti altri, che effendo parteggiani di Francia a coſe nuoue aſpirauano ›
che tutti bumili chieféro al Rè la pace , e la ottenero , faluo che alcunipochi , ↓
Infta il Pa. quali il Reperſeguitando, ò li cacciò dal regno,ò gli ridußefotto ilgiogo, & ad
, incominciò a' trat
ficei l'im obbedientia. Pio veggendofifuori di dueguerregrauiffime
pa , che A
742
prefa diter tar dell'impreſa dell'Afia, che eſſo haueua pofta innanzi nel Concilio di Manto
za fanta.
ua, cheper l'auaritia, e ambitione de' Principi erafata pofta daparte, Fece
in questa impreſaſuoi confederati il Rè d'Vngaria , Filippo Duca di Borgogna ,
iVenetiani , perche pareua , che quefti vi fi moftraffero più pronti . Mandò
Legati e breui alle nationi del Chriftianefimo animando ei Principi, eipopoli a
cofrimportante , e neceffaria imprefa . In questo mezo fe n'ando egh in Siena ,
perandarne poi quandofulle ftato tempo , a bagni di Petriolo , che parea , the
giouaßero allafua indifpofitione . Qui bauendo intefo, come Filippo di Borgo
gna , che haueua promeļo di venir con vna fua armatafe ne refiana , & come
molti altri Principi,e popoli nonfolamenteſtranieri, ma Italiani ancora, & per
inuidia , eper ambitione fi sforzauano d'interrompere , e difturbare questa an.
data , perche pareua loro , che chi andato vifuſſe , ne haurebbe gloriofi premü
confeguiti, moltofi sforzò ( come a buon Pontefice toceaua difare) d ridurli
amigliorfentimento , & a quietarſi al manco di nen difturbare gli altri, che vo
leffero andare . E laſciati i bagni fi ritrouò in Roma , douefù per alquanti dì in
onagrauefebre , e da vn vehemente dolore di podagre trauagliato . Il perche
nonpuote a' cinque di Giugno , come haueua già fatto publicare , ritrouarfi in
Ancona. Incominciando aftar meglio afcoltògli Oratori del Rè di Francia,
del Ducadi Borgogna , che ifcufauano la tardanza de' Principi loro. Fattoft poi
venire i cardinali,
fe citare it Re di Boemia,che nofentinatroppo ben della fede.
Partito poidi Romafife portare in letticaper la Sabina , per l'vmbria , e per
la
T PIO TI 555

laMarca in Ancona. E perſtrada incontrò ungran numero di genti , che di Anc Papa
ona. in
G Germania, e di Francia, e di Spagna veniuano per paffar in Afia in queſt'impre
fa delTurco, delle quali, perche le conobbe allaguerra inette,e perche non por
tauanofeco, conforme al breue, lafpefa della guerra, ne licentiò gran parte, af
foluendola da lor peccati , e nefurono le maggior parte Germani . Mentre che
egli afpetta in Ancona , che quifi vnifcal'armata , ch'era ſtatafattaper tutti
ce , the quefti noftri mari per queſt'imprefa, e che venga il General de' V´enetiani,traua
lafata glito d'vna lungafebre , finalmente verfo le trehore di notte del quartodecimo
ecla giorno d'Agofio del 1464. morì , bauendo retto il Ponteficatofei anni , manco
ta Che feigiorni . Egli fù di tantafortezza , e coftantia , che in tutta quellafua in
dre fermità lunga , egraue non lasciò mai d'intender le caufe di diuerſé nationi, e dî
CC,MAY inhibire, di decretare, digiudicare, difigillare, di ammonire, e di caftigare . Et
ricot in quelgiorno ifteffo, ch'egli lasciò la vita,due hore prima che efalaffe lo fpirito,
chiamati afe i Cardinali , coftantemente gli efortò a douere effer concordi nella
MICTU elettion delnuouo Pontefice , e con graue , & falda oratione raccomandò loro
i
gliocch l'honordi Dio', la dignità della Chiefa Romana , l'impreſagià contra i Turchi
prel determinata, lafalute dell'animafua , tutta la fuafamiglia , e'fuoi nipotifpe
To Pr tialmente , pur ch'effife ne moftraffero degni , dimandò dafe fteßo tutti i facra
enwowed menti , in effetto in tutte le cofe moftrò fegni di perfettiſſimo Chriftiano . Diſpu
chea tò ancoraacrèmente in quel tempo con Lorenzo Rouerella Veſcono di Ferrara ,
otros edottiffimo Theologo, fe era lecitò reiterare la eftrema vntione. Percioche egli
,incol bauendo in Bafilea la pefte, & effendo ftato per morirne,era ftato vn'altra vol
tavnto . In quefta tanta anfietà d'animo non lafciò mai le orationi canoniche ,
ancorche nefufle da i ſuoifamigliari molto pregato . Sù la morte recitòfalda
Cof
y mente il Simbolo d'Atanafio , e poi confeſsò eßerſantiſſimo, e veriſſimo , Non
Dut
fifpauentò della morte,ne moftrò fegno in quel punto eſtremo di perturbarsi .Era
18
per lelunghefue infermità macerato in modo , che fi puote dire , che egli eftinto
piùtofto, che mortofuffe . Ordinò , che fuffe ilfuo corpo portato in Roma. E co
loro,che lo aprirono , differo, bauerli trouato vn piuaciffimo cuore nelpetto. Fù
Fith: accompagnato d'Ancona in Roma da tutti iſuoi famiglieri in veſte lugubre , e
dolorofa . Fatto alfolito l'effequié , fù in San Pietro preſſo l'altare di Sant'An.
dreaalle fpefe del Cardinale di Siena con quefto epitafio sù la tombafepolto .
Pio 11. Pont.Mafs. dinatione Tofcano, di patria Senefe, difamiglia Piccolo
mini, tenne 6. anni il Ponteficato . Certo breue il Ponteficato , ma la gloriafù
grande . Fece per cagion della fede in Mantona vn Concilio , fè ftar a dietro e
dentro efuor d'Italia tutti quelli, che oppugnauano la Sedia Romana. Canoni
zò S. Caterina di Siena . Tolfe via nella Francia vn'empia legge . Rifece a
Fernando d'Aragona il regno di Napoli . Accrebbe lo ftato della Chiefa. Or
dinò le minere dell'alume, pur all'hora ritrovate preſſo la Tolfa. Fù grand'ama
tordellagiuftitia , e dellareligione . Valfe molto nella eloquentia , e nel voler
andare allaguerra, c'haueua bandita la Crociata a i Turchi , in Ancona morì ,
doue hebbe l'armata in punto , e'l Generale de' Venetiani con gli altri confedc
rati per questa impref . E riportato in Roma , fù per volontàde' Cardinalife
polto
NA
556 PLATI DELLE VITE DE PONT.

polto là, don'egli hauea fatto riporre la teſta di S.Andrea Apoftolo ,che dal Pe.
loponnefo venutagli era. Viſſe 58. anni, noue mefi,e 28.giorni. Lafciò al Col.
Epilogo de legio de' Cardinali 45. mila ducati d'oro , che hauena delle entrate della Chiefa 704
iPio.
fauid
men raccolti, per farne la guerra ai Turchi . Questo danaio i Cardinalı infieme con Me,che
tre fu Papa legalere, che fi ritrouauano all'hora nel porto di Ancona , diedero a Chriftofo.
emodo
del difun
vi ro Moro Capitano de' Venetiani , ch'era con 11. galeregiunto in Ancona due
were . giorni prima, che Pio morije . E gliele diedero con quefta conditione , chède 111
legni effififeruiffero in quella guerra a loro volontà , e'l danaio a MattiaRèdi €15
V
Vngaria donaſſero in nome difoldo , poi che egli del continuoguerreggiana con EX
Turchi . Mori Pio generofofenza alcun dubbio , efauio , e che non nacque al
l'otio , e per iftarfi a piacere, ma a negoty , e per trattar cofe importantiffime ,
egrandi . Semprefi sforzò di accrefcere la maeftà del Pontefice . Non reftò
mai di perfeguitar con le ifcomuniche, con le cenfure ecclefiaftiche i Rè , i
4
Principi,e ipopoli afe, o alla Chiefa ricalcitranti, finche vedeua hauerli al ve
ro conofcimento ridotti. Simostrò affai contrario , e colerico con Lodouico Re
di Francia, perche fi sforzana coftui di diminuir la libertà della Chiefa. E lo ba
ueua già prima sforzato ad eftinguer quellapragmatica , ch'era vnaperniciofi
Limapefte della Chiefa Romana. Minacciò Borfo Duca di Modena, e perche ef
fendofeudatario di S.Chiefa fauoriſſe le cofe di Francia , e Sigifmondo Malate &

fta nemico della Romana Chiefa. Perfeguitò congrauiffime cenfure Sigifmon
do Duca d'Auftria , perche haueffe prefo , e tenuto on tempo prigione Nicolò
Cufano Cardinal di S.Pietro in Vincula . Priuò della fua dignità Pietro Hi
Semburgenfe Arciuefcouo di Maguntia , perche haueffe finiftra opinione della
Chiefa di Roma, e vi creò in fuo luogo vn altro Prelato. Tolfe all'Arciuefco
uo di Beneuento quela prelatura, perche tentaſſe di dare Beneuento a Francefi.
Prinò del Vefconato di Teramo Francesco Copino , per bauerfi nella Legatione bu
di Bertagnapiù autorità attribuita‹di quella, che gli eraftata conceffa. Ricupe
rò alla Chiefa Terracina , Beneuento , Sora, Arpino con gran parte di Campa
gna di Roma . Ne per paura, në per auaritia cofà mai nè a Rè, nè a Duchi ,1 , ne

a popoli conceffe, Alcuni anche ne ripresefeueriffimamente , perche quelle cofe


chicdeffero , chefenza danno della Chiefa non fi poteuano , nèsenzafua vergo
gna permettere . Tenne in modo infpauento alcuni Signori, efperialmente Ita. ba
lani, chefaldiffimi nellafede , e lealtà perfeuerarono . Come effo perfeguito co
ftantiffimamente i nemici publici, cofi humaniſſimamentefauorì gli amici.Amò
grandemente l'Imperator Federico, Mattia Rè d'Vngaria,Fernando Re di N4
Cred
poli, Filippo Duca di Borgogna, Franceſco Sforza, e Lodouico Gonzaga.
nelfuo Pontificato 12. Cardinali ,quel di Rieti , quel di Spoleti, quel di Trani,
Aleffandro da Soffoferrato, Bartolomeo Rouerella , Giacomo Lucenfe , France
fco figliuolo di Laodomia fua forella , Franceſco Gonzaga, figliuolo del Marche.
fe Lodouico . E quefti tuttifurono Italiani, Stranierifurono quel da Salſebur
go , Lodouico Libreto, quel di Araſſe, & ilVergelenfe . Compartiua in modo la
vitafua, che non fi potcua a niun modo di otiofità riprendere. Sileuauia la mat
tina all'aurora,e tenuto conto dellafuafanità , e detta, è veduta chriftianamen
te
E' POST
PIO II. 557
drea
reptela Meffa ,fe ne vfciuafubito a negotiare. E dopo questo paſſeggiato , per ri
25.gad crearfiper Beluedere, e’definaua. Era mediocre ilfuo cibo, e non lauto,ne efqui
deleempa fito . Rade volte ordinaua quel che mangiar doueſſe , ma mangiana ordinaria
Comente quel, cbel : poneuano a tauola . Fu affai parco del vino , ilqual benea con
Da, de acqua, e l'amaua anzi leggiero , che auftero . Definato ch'egli hauea , per vna
vegustin mez'horaragionaua , ò difputaua co 'fuoifamigliari . Entrato poi nella came
uefta Cobaltie
ta, eripofatofi vn poco se dette le bore canòniche , beggeua , òfcriueua fin che'l
daydi:NG
tempodi negotiar ne veniua . Il medefimofacena dopo cena la notte . Perche
Rando in letto leggeua, e distaua lunga hora, ne dormiua più che s. bore, òfei,
othes Fù depicciola ftatura . Hebbe auanti il tempo la tefta bianca , e'l vifo , che af
cofempt fa più età dimoftraua di quello,che hauea.Nell'aspetto moftrauafeueritàperò
Pontefice confacilità congiunta. Nel veftirfiferuò vna certa mediocrità , efofferſe aſſai
recclefia lafatica, lafame, e lafete.Egli hebbe dalla natura robuſto il corpo , ma co'fuoi
me vedenala lunghi viaggi, con lefueſpeſſefatiche,efrequenti vigilie lo confumò . Vierano
erico anche queftifuoi morbifamigliariſſimi , la toffe, il mal della pietra, la podagra,
de she cofifpello lo tormentauano , che non li lafciauano altro che la vocefola, on
cerade fi conofceffe , che eglifuffe viuo . E ftando a quefto modo infermo , noll era
diMode chi nongli poteffe parlare . Era di poche parole , e contrafua voglia negò al
eSigijimo cuna voltacofa, che gli dimandaße . Non gettò il danaio, nè fi curò di cumu
mec larlo , onde quanto n'hebbe , tanto ne fpefe . Non volfe eſere preſente mai ne
Topo quando fi nouerauano , ne quan to fi riponeuano . Nonparue , che eglifauo
riſegliingegni del tempofuos perche tregranguerre , ch'eglifece , votarono
talmente l'erario, chefpeffo in gran debuti fi ritroud. Non mancò già di foccor
Tolereremolti letterati di beneficij , & offici della corte . Egli afcoltò volentieri
eneur coloro, che recitauano orationi, o poëmi, e ripofe iſuoi fcritti algiudicio di co
Herfind loro,che parea,che qualche cofafapeTero. Odiò forte i bugiardi, e riportatori.
Fùfacile all'ira,ma piùfacilmente la depofe.Perdonò generofamente a chil'ha.
weßeprouocato con villaneparole, faluofe la ingiuria allafdia Apoftolica toc
p
l
Reta caffe.Perche difensò con tanta coftantia la dignità della Chiefa , che ne tolfe per
pa quefta caufa fpeffo graui inimicitie con Re, e gran Principi. Co 'fuoi famigliari
riprendendo con carità paterna quel.
Hejaz marauigliofa facilità,e benignità moſtraua
es pe r li, che o per fragilità, oper ignorantia peccato hauefero. Non caftigò mai al
cunodiquelli,che di lui parlato male, o fentito haueſſero,dicendo,che in vna cit.
ta libera,come era Roma, ogn'vn poteua liberamenteparlare. Et ad vn, che vn
digli filamentò,chefuſſe ſtato villaneggiato di parole, riſpoſe,ſe in campo di fio
divanno male. S'egli volea mutar l'aere
oGARA reandrat, vdirai anche molti , che di me
di Roma,comefalubre,e contrario allafua compleffione, maffimamente la eftate
t patria.Aſſai li dilettaua la folitudine dell'
Inces fe wandaua in Tiuoli, o in Sienafua
3 Abbadia,che eful Senefe,per l'amenità del luogo, e per la frescura , che l'eftate
10.0.
vifi fente . Frequentò molto per lafanità i bagni di Macerata , e di Petriorli .
Vana volentieri vefte di rafo,& iſuoi vaſi d'argēto erano añzifrugali,che re
n 4.Percioche tutto'l fuo piacer ogni volta che i negotij publici mancauano, era
Joa
leggere,o feriner alcuna cofa.Hebbe i libri più cari,cl; i zafiri,ò gliſmerardí,
efolea
$53 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

efolea dire,che ne i libri fi ritrouauano i Chriſoliti, e l'altre gioie in gran copia.


Ar
Poco fi curò di banchetti,e di menfefontuose, anzi ſpeſſo mangiaua ne' bofchet
ti , e ne' luoghifeluatichi , perfua ricreatione , con baffo , e quafi rustico appa
rato . Per la qual cofa non mancarono di quelli , e de' cortigianiſpecialmente ,
chelo biafimauano di ciò , come cofa che non era mai statafatta da altro Ponte.
fice , faluo che in tempo di peftilentia , ò di guerra . Mafece di quefte ciancie m
poco contofempre , dicendo , che li baftaua , che non mancaffe mai a cofa,cheal
la dignita Ponteficia, ò alla vtilità de' cortigiani apparteneffe . In tuttiiluogo .
ghi infegnaua, daua audientia, giudicaua , riſpondeua , affermaua , confutaua
onde a tutti in ogni luogo compitamente fifodisfaceua. Non mangiaua mai vo- sm
lentierifolo, e perciò volenaſpeſſofeco il Cardinale di Spoleti, ò quel di Trani , ia
ò quel di Pania . Nel mangiare ragionaua de gli ſtudij dell'arti liberali , dan- tempor
do a gli antichi giudiciofamente quella lode , che ciafcuno nello feriuere , ò nel
dire meritaua . Efortaua ſpeſſo iſuoi alla virtù , e liſpauentaua dai vitij , leptin.
lor cofe bene, ò malefatte narrando. Siferui per lettore di Agostino Patritio , Bob le
ilqualefoleua anche tutte le cofefcriuere , ch'egli dettaua. Quando non haueua chersf
negotij,daua alle volte volentieri orecchie alle cofe ridicole, e fi faceua alle vol Pla
te venire vn certo Fiorentino , ch'era chiamato il Greco,che con marauigliofafa 04
cilità imitaua,e rappreſentaua la lingua, la natura, e i coftumi di qualunque egli
voleua,con gran rifo de' circoftanti. Fù Pio huomo veramente integro, esenza
fintione, nèfuco,e nelle cofe della religione cofifchietto, che non diedemaipun Rafae
Tur
to afufpicare di fepur d'vna minima hipocrifia . Si confeßaua , e comunicauo BATcbo
Speffo, & ò dicena eſſo messa, ò la vdiua continuamente . Fecefemprepoco con E
to degli infogni, de' portenti, de' prodigij, ne tenne : folgori altro , che cofa na CaGran
гузорис
turaie. Nonpreftò maifede a i Geomanti, ò ad altrifimili indouini. Nefi vi
Bul
de in lui fegno giamai di timidità , nè d' incostantia . Nonfi vide , ch'egli mai le
per le cofe profpere fi infuperbiſſe, nè che per le auuerfe fi dimitteffe.Molte vol Cor
te riprese ifuoi, perche temeffero di dirli alla aperta le calamità , e le rotte , che A

fogliono nelle guerre accadere. Perche diceua, che quando fifanno queste cofe a
tempo ,fi può col configlio , o co'fatti rimediare . Non vfcì mai di legaò per
grandezza di fpefa , ò perfpauento della potentia del nemico . Nonfeceguer Major
rafe non prouocato, e sforzato, e contrafua voglia, e per la tutela della Chiefa,e
per la difenfione della religione. Si dilettò molto di edificare. Aſueſpeſefù ri
fatta la feala difan Pietro , ch'era già tutta rouinata . Fél'andito di palazzo, e
più bello,epiù forte. Et hauendofatto nettare, e purgare de calcinacci il cortile
di S.Pietro, haueua già dato ordine, che fi laftricaffe.Hauena anch'incomincia
to il portico,onde il Papafuole benedire ilpopolo . Parue,che prima finifse,che
incominciafse la rocca di Tiuoli . In Siena a cafafuafece difaffi afefto vn bel
liſſimo , e nobiliffimo portico. Fece città Corfignano, ch'egli dal nome , che tol
Pientia no
minata da fe nel Ponteficato , chiamò Pientia , & vna bella Chiefa a volta, & vn bel pa
Pio ij. lazzo vi edificò.Fece in Siena nella Chiefa di S.Franceſco drizzare alle ofsa dels
padre,edella madre fua vn belfepolcro con due verfi, che diceuano, come Papa
Pio lor figliuolo gli hauea in alla tõba marmorea rinchiufi. Hebbe difuaforella
quat.
PIOJII. TAIS
5592

guronepoti , i due piùpiccioli furono in gratia di Pio fatti Cauallieri dal Rei
sagna.Il primo, c'hebbe la figliuola del Re Fernando per moglie , fù creato
Duc d'Amalfi . Ilfecondo, che comefi è detto fu fatto Cardinale, viue fino ad
boggicon tanta integrità,e virtù, che i costumi, e l'ingegno , e la folertia, e la rex
The ligioze,e la modeftia, e la grauità, che in lui fi veggono, moftrano, che non ſi poſ\
fapize in vngrandiffimo Prélato defiderare . Ma ritorno a Pio ,il quale ancor
their tanta altezza fi vedeſſe , non lasciò mai , mentre viffe, lo ftudio delle buo ”.
ne lez tere.Effendo giouane , e non ancor chierico , fcriffe cofe anzi lafciue, e fe
ре fine > chegraui , e cianciando alle volte non reftaua d'effere mordace . Egià fra
leggono ifuoi epigrammi fparfi tutti di argutie . Vogliono , ch'egli fcriueffor
aer dat emila verfi di varifoggetti , e maniere , e ne perl in Bafilea la maggior
parte . Nel tempo reftante della fua vita inuitato dalla grandezza delle
maerie , fi diede tutto all'oratione fciolta . Si dilettò ancora d'vna maniera
mi adifcriuere,è più atta al filofofare.Scriſſe in dialogo molti libri, della pote
Add Cocilio di Bafilea,del nafcimeto del Nilo della caccia delfatto della prese
tiad i Dio , della herefta de' Boemi Lafciò vn dialogo imperfetto contra i Turchi
per La difenfione della fede . Riordinò le fue epiftole fecondo i tempi che le
Serie e quando prima che fuse chierico , e quando poi che preſe gli ordini', é
qua ndofu poivefcono , e quando Cardinale , e quando Pontefice con feparati
bol mi . Con le quali lettere accendeua i Principi , e i popoli de'Chriftiani a
prender le armi in fauore della religione contra gli infedeli . Vi è anch'vn t
fui epiftola al Turcho,per la quale l'eſſforta a douer lasciare la perfidia Maho
homettana , e feguire la vera religione di Chrifto Saluator noftro . Scriffe an
cora dell'arte Grammatica al garzonetto Ladislao Re di Vngaria . Fece da
trentadue orationi tutte drizzate alla pace de i Re, alla concordia de Principi's
alla tranquilità delle nationi, alla diffenfione della religione , & alla quiete di
tutto il mondo . Compi la hiftoria de Boemi, lafciò quella dell'Auftria imperfet
ta . Incominciò vua hiftoria di tutte le cofe auuenute nel tempo fuo:ma oppref
fodalla grandezza,e copia de'negoty non la compi.Scriffe vn Comentario di do
dici libri dellecofe ,che egli maifece, e lasciò incominciato il decimoterzo . Ete
ilfuo modo difcriuere quieto, e temperato. L'orationi, che vi trapone ,fono fplen
dide, accommodate. Moue e tranquillagli affetti.Non refta mai di dare al
lafua oratione ornamento, e candore. Defcriue attamente i fiti dei luoghi,e i fin
mi.Secondo il tempo, e'l biſogno vſa varie maniere di eloquentia , e dalla cogni
tione delle cofe antiche non fi di parte.Non li occorre mentione di terra,ne di cit
tà,che non ne ripeta l'origine, e non ne disegni il fito.Scrine diligentiffimamente
in che età quali Capitani fiorifero . Non mancò anco per piacere diferiuere e
nimmi.Lafciò molte fententie a modo di prouerbij ,delle quali , perche me ne fo- Sententie
noparte alcune vtili per la inftitutione della vita humana , ho voluto quifar- di Pio ij.
ne motto . Soleua dire,che la natura diuina meglio s'intendeua , e conprendeua
credendo, che difputando . Che ognifetta confermata con l'autorità no ha bisogno
diragione humana . Che la fede Chiftiana, acor che nonfufe appronata da i mira
coli,do zerebbe eſſere da tutte le geti per lafua honefta accettata Che di vnafola
diuini
PLATINA DELLE VITE DE PONT.
360
diuinitàfono tre perfone , nè fi dee mirare,con che ragione fi proui: ma da chi M elPrim
detto ciòfia.che gli huomini, che misurano il cielo,e la terra,fi mostrano più an of
daci,che veri.Che l'andare mueftigando il corfo de'Cieli,e delleftelle,fia cofap
vaga,e bella, che vtile.Che gli amici di Dio fi godono quefta prefente vita , ela mente com
futura , Chefenza la virtù non è piacere intiero. Che ne l'auaro di danari , nè il
dotto della cognitione delle cofe fi veggonofatÿj giamai.Che chi più sà,in mag- Imated
giori dubbij inuolto fi troua.Che le lettere debbono efere a plebei in luogo d'ar
gento,a nobili in luogo d'oro, a principi in luogo di gemme . Chei buoni medici ,
non procurano il danajoima la fanità dell'infermo . Che l'oratione artificiofa
non piega ifauij,ma ifciocchi.Che quelle leggifono fante , che pongano a licendaNar Papa,da
tiofe ilfreno. Che le leggi hanno con la plebe la forza loro,e co potentifono debo t feandr
a o
lise mute. Che le cofe grauifi diffiniscono co l'armi, no con leggi, Che il buon citta
rome, p
dinofottopone la cafafua alla città,la città alregno il regno al mondo, il mondo Rouerella
a Dio.Che il primo luogo preffo il Rè è pericolofo . Che come corrono tutti ifiu OSES.
mi nel mare,cofi nelle cortigrandi i vitij fi adunano. Che gli affentatori ne me Loffred
nano,doue più effi vogliono , i Re.Che i principi non prestano ad altri più volen ro,el
tieri gli orecchi,che a riportatori. Che la lingua dell'adulatore fia vna peste agli fonaSpe
bretto
Re.Che il Rè, che non fi fida d'alcuno, è difutile,ne quel Re è migliore, che a tut
ti crede . Chi regge molti,bifogna ch'egli fia anche retto da molti,Che none de
gno del nome di Re, colui che misura le cofe publiche con le proprie commodità . atod
Chinon affifte alla cura, ai facrificij dellafua Chiefa,non merita , che gli fe
ic
diano l'entrate del beneficio,non altrimenti , che il Re che non rende ragioni a ColomoS
in
fudditti,è dell'entrate del regno indegno.Chiamaua i litiganti vccelli,la cortel' S.Eu
v
aja,ilgiudicela rete, e gli auuocati i cacciatori. Dicea che fi douean dare gli buo # az273
mini alle dignità, e non le dignità a gli huomini . Che altri meritauano i magiftra
ti,e non gli haueeno, altri gli haueano,e non li meritauano, Che ilpeso del Ponte
fice ègrauema che è beato a chi bene foffriffe . Che il vescovo indotto fi può
comparare ad vn'afino.Chei trifti medici uccidono il corpo, e gl'ignorantifacer
doti vecidono l'anime.Che il monaco vagabondo èferuo del diauolo. Che le vir
ti arricchirono il clero , & i vitij lofanno hora pouero .Che non è teforo , chefi
poffa anteporre ad vn'amico fedele. Che la vita fi può comparare a vn'amico ,
lamorte all'inuilia . Che chi è troppo alfuo figliuolo indulgente,fi nudrifce in ca
failnemico . Che l'auaro non piace agl'huomini in cofa alcuna ,faluo che nella
morte.Che i vitij de gli huomini fi cuoprono con la liberalità, e fi difcoprono con
Lauaritia. Che l'effere bugiardo e vitio feruile Che'l bere del vino accrefce a gli
huomini,e lefatiche, e l'infermità.Che ſi vuol bere il vino,perche ne ecciti, e non
nefoffochi la mente , e l'ingegno . Che la libidine ogni età imbratta , e la vec
chiezza eftingue . Che ne l'oro , ne le gemme ci danno la pita tranquilla,e quie
ta, Che abuoni è dolce, a cattiui e duro il morire , che agiudicio di tutti i Filo
fofi,fi dee ona generosa morte ad vna dishonefta , e laida vita anteporre . E
queſtefono quafi tutte quelle cofe , chefi poffono fcriuere della vita di Pio.Al
S.daCatia
Siena ca che anche questo aggiungo , ch'egli canonizò S.Caterina da Siena , e collocò in
nonizata San Pietro con deuote proceffioni del clero e del popolo la teſta di S.Andrea ,
che
1657
1.4 PIOII
361
the dalla Morea il Principe di que luoghi in Roma portò . E la ripofe in vna
cappella
сар aquefl'effetto fabricata , purgando , e nettando da quefta parte la Chie
fa , etoltene via alcunefepolture de' Pontefici , e de' Cardinali , che tutto quel
luogotemerariamente occupauano .

$ Pio II. creò in tre ordinationi dodeci Cardinali , cioè dicci preti , e due Dia
coni , che furono .
Angelo Capranice , Romano , Vefcouo di Rieti , prere card . di S. Croce in
Gie rufalem .
Berardo Erulo, da Narui, Vefcovo di Spoleti , prete card . di S.Sabina .
M Nicolò Forteguerra, da Piftola ,Vefcouo Teatino, prete card.di S. Cecilia.
Macftro fra Åleffandro Oliua da Saffoferrato , Eremitano di S. Agostino , e
General di quell'ordine, prete card.di S.Sufanna.
Bartolomeo Rouerella da Rauenna , Arciuefcouo di Rauenna , prete card.
1/ di San Clemente .
Don Giouanni Loffredo , monaco di S. Benedetto , Vefcouo d'Artois , prete
card.de' SS. Silueftro, e Martino ne' monti, d'Equitio .
Giacomo Cardona Spagnuolo Vefcouo Vrgelenfe, prete card.di S.....
Lodouico d'Alibretto, Francefe , Vefcouo di ..... prete card. de' SS. Pietro , e
Mrcellino .
Giacomo Amanato da Lucca , Tofcano, Vefcouo di Pauia; prete card. di San
Grifogono .
adi
Brocardo Prepofito Saltburgenfe Todefco, prete card.di S .....
Francefco Piccolomini da Siena , nipote del Papa , & Arciuefcouo di Siena ,
Diacono card. di S. Euftachio .
d
Francefco Gonzaga Mantouano, Vefcouo eletto di Mantoua, Diacono card.
di S.Maria nuoua.

Nn PAO
562 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

PAOLO II. PONT. CCXV.

Creato del 1464. a' 30. Agoſto .

AOLO II. Venetiano , e chiamatoprima Pietro Barbo , hebbe


Nicolòperpadre, Poliſena per madre, & effendo Cardinale di San
Marcofu l'ultimo giorno d'Agoſto del MCCCCLXIX. creato Pon
P tefice . Eglifu figliuolo d'vnaforella di Papa Eugenio , & eſſen.
do giouanetto fi era già pofto in puntò per nauigare , & andare al
lefue mercantie (come preſſo i Venetiani fi coftuma, e da Solone non fi biafma,
hauea già pofto lefue caffe , e fornimenti in galera , quando venne nouel
la , che Gabriele Condulmero fuo zio era ftato creato Pontefice . Si reftà
duuque dall'andata a perfuafione de gli amici , e di Paolo Barbo fuo fratel
lo maggiore . E benchefuffe di età, fi diede ad apprendere letterefotto la difci
plina di Giacobo Riccione , ilqual foleua molto lodare la diligentia di Pietro
Hebbe ancor'altri maeftri : ma per l'età, ch'era gia grande , aſai pocofrutto di
fece . Et a tutti quefti maeftri poj diede , efacoltà , e dignitàfuori che al Ric
cione , moftrando non effer reftato per loro , ch'effo non fuffe diuentato dotto
Attioni di Paolo il fratello , ch'era di grand'animo , e prudente , e conosceua la natura di
Paolo Pa Pietro più atta alla quiete, che a'negotij, andando in Fiorenza a baciare ilpie
nanzi ilin
pato, de al zio, il prego, c'haueſſe voluto ritirarfi in corte Pietro , efarlo chierico com
qualche dignità.Chiamato dunque Pietro in cortefu fatto Archidiacono diBold
gna, e non molto poi hauuto il vefcouato di Ceruia in Comenda,fù dal ziofatt
Protonotario de' i participanti . Et in quefto ftato viſſe alquanti anni . Fina
mentefù da Eugenio creato Cardinal infieme con Luigi da Padoua medico > ci
fi poi Patriarca,e Camerlengo chiamato . Efù a quefto grado afſunto ad iftat:
d'alcunifamiliari del Papa per hauer chi opporre alla potentia di Luigi ; ena
quepoifrà quefti due tanta gara , che nonfùfra due mai odio maggiore, e qu
li fteffi queftedifcordie nudriuano, chefoleuano prima ilfuoco di questefeitic
accendere.Si doleua Pietro, che lifuffe tolto preſſo il zio ilprimo luogo.per
7
I PAOLO IL 563

reenipote, egentilhuomo Venetiano. Per quefta cagione hebbe grand'inimici


tie con Francefco Condulmero Vicecancelliero , efigliuolo d'vna zia di Eugenio,
Mamortocoftui tutto contra il Patriarcafi volfe , benche molte volte a prie
ghi degli amici comuni fi riconciliaſſero , reftando però sempre fimulato l'ani
mofra loro . Ondefotto dinerfi Pontefici tant'odio l'vn l'altro mostrarono , che
non lafciarono di offendersi nella dignità , e nelle facoltà . Andarono anco
rafraloro in volta alcune villanie , che io per non parere d'hauere dato cre
dito amaleuoli , aftudio lafcio . Morto Eugenio , e creato in fuo luogo Nicola
Quinto, tanto Pietro con coftui valfe , che della fua natione effo ilprimo luo
go -vi tenne,e fù cagione,che fi togliefse a Luigi la dignità di Camerlengo i per
ciò ch'era Pietro di fua natura piaceuole , e lusingheuole , e done biſognaua ,
con arte quefta fua bumanità accrefceua. Anzi alle volte quando vedeua non
potereconfeguire il fuo intento, a tanta indignità, e pregando , e fcongiurando
condefcendeua , che per far fede alle fue parole vi fpargeua anche lagrime .
Per quefla cagione Papa Pio foleua alle volte cianciando chiamarlo Maria
= pietofa.vfando con Califto le medeſime arti, lo condusse, e fpinſe a douer man -
dar con un'armata contra Turchi Luigi il fuo emulo,per torlofi dinanzi . Mo
Arandoquanto colui fufse a ciò atto, e come hauendo condotti efserciti , e dife
fo valorosamente con l'armi lo ftato di fanta Chiefa, non fi haurebbe in quefia
imprefa maritimafatto vergogna . E toltofi quefta molestia dauanti , talmen
I
A te n'hebbefempre in fuo fauore Califto, che mentre visse quefto Pontefice, non
fece conto delconfiglio di al uno,quanto di quel di Pietro,ilqualfacilměte e per
El
fe , epergli amici ottenne fempre quanto dal Pontefice volle . Perch'esso era
afsai fautore de gli amici , e de' clienti fuoi , aiutandoli , e difenfandoli , e col
11
Papa, e con ogn'altro magiftrato in tutte le cofe a fuo potere . Fù anche Pie
tro di tanta humanità , che nell'infermità de'fuoi cortegiani di qualche conto ,
eli vifitaua , e confortandoli allafanità dana loro alcuni rimedij . Percioche
fempre hauea in cafa , che li venivano di Venetia,alcune cofe medecinali fine,co
mefono ogli , teriaca, & altrefimili cofe, delle qualifecondo il bifogno aglifuoi
infermi mandaua. Si sforzaua ancora, che afe più tofto , che altrui, i teftamen
i degl'infermi fi comettefero,de' quali efso, come meglio le parea, ne difpone
ua, e fe cofa alui ne toccaua , fatta all'incontro venderla ne toglieua per je il
danaio. Sidilettò aſſai dell'amicitia d'alcuni Romani , iquali hauea ſpeſso feco a
tauola e per cianciare, e per riderui. Et v'eranofragli altri Priabifio , e Fran
cefco Malacarne, che co' lor motti, e ciancie lo teneuano del continuo in fefta ,
in rifo.Con quefta arte s'era ingegnato d'eſſer a Romant,et a cortegiani caro.
Eper moftrar, che nonfolamete nella corte poteua,fi sforzò ancora d'acquiftar
fuoridi Romaautorità. Onde n'andò in Campagna di Roma,per quietar, e con
cordare alcuni popoli,che de' confini contedeuano infieme, e perpacificar il Con
te Euerfo,eNapolione Orfino. Mapoco mancò, ch'egli nonfußepreso , e posto
prigione dal Conte Euerfo,per eßer con lui trascorso di parole molto oltre.Par
tito adunque da Campagna ſenza nulla concluderne fimoftrò sempre a quefta
Contecontrario.Efsendo morto Califto, e creato infuo loco Pio, mentre ch'egli
Nn z fa
$64 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Abbreuia.fa molta istantia di comutar il Vescouato di Vicenza con quel di Padoua ,fe ne
tori di cor- concitè talmente l'ira di Pio, e de' Venetiani, che nefù Paolo ilfratello prino in ARTES
te , da
tutti Pas Venetia dell'ordine Senatorio, & a lui l'entrate de gli altrifuoi beneficij tolte,fe
caffali
,At‫ י‬Ond
loj, 116
da quell'imprefa, e propofito non fi reftau a. Di che moltofdegnato afpettando
il tempo di vendicarsi non reftaua di mostrarsi all'aperta colerico con coloro,che STAMA
gli haueano impedito ilfuo difegno . Essendo poimorto Pio,e creato in fuo loco, ER
fubito che le chiaui di Pietro tolfe, ò che cofi promeſſo l'haueſse , ò che i decreti,
e le cofe fatte da Pio odiafse, tutti gli officiali de' breui , creati da Pio , come di
futili , & ignoranti ( come esso diceua ) licentiò, e li priuòſenza aſeoltarli nel
le loro ragioni , e della dignità , e de' beni, iquali douea per la eruditione, e dot viag
trinaloro cercare per ogni parte del mondo , e con groffi premij alla corte chia LETNE
mare. Era quefto collegio pieno di perſone letterate , e da bene . Vi erano dotti
Platina pri
uo de fuci nelle leggi diuine , & humane . Vi erano poeti , & oratori , che non meno or
col namento alla corte dauano, ch'effi ne riceuefsero , iquali tutti Paolo, come inet
officij file-
menia
Pontefice. ti , e ftranieri , cacciò via, e della loro posseffione li priuo , bench'effi , che l'offi
cio comprato haueano , le loro ordinarie cautele hauefsero . Quelli , cui più
quefto danno toccaua , tentarono di diftorlo da queſto propofito , & io , che ero
vn di loro, molto pregai,che la caufa noftra a gli auditori di Rota fi comettesse .
All'hora con occhi torti mirandomi : Adunque, difse, cofi le cofe,che noifaccia
mo, tu ad altri giudici appelli? Ne pare, chefappi,che tutta lagiuftitia,e le leg
gifon nellofcrigno del petto noftro ripofte ? Cofi voglio io i vadano via tutti, e
doue più piace loro , che io ſono Papa, e poffo ,fecondo che più mi piace,fare,e di
sfare . Intefa queſta cofi cruda fententia , per non lafciar affatto negotio c ofi
importante , ancor che difperato, del continuo e la notte, e'l giorno ci trauaglia.
uamo,benche in darno ,pregando , e ifcongiurando ogni vil cortegiano, che ci deſse
adito di poter al Pontefice parlare. Eramo da tutti, come ſcomunicati, e bandi.
ti, vilaneggiati, e cacciati via. Venti notti continue (perche quafife non di not
te negotiaua) con ogni diligentia ci trauagliamo, ma in vano . Ilperche non po
tendofi io tanta ignominia fofferire, quello,ch'io et i copagni fare preſentialmēte
non poteuamo,deliberai difarlo perfcritto.Onde fcriffi vna lettera quafi ap pun -
to in queftafententia . Se è ftato a voi lecitofenza vdirci, fpogliarci della noftra
giufta , e legitima compra , dee efser ancora lecito a noi dolerci di queſta ingiu
fta ingiuria,che nefifà . Poiche fiamo da voi con tanto vilipendio , e contume $
lia cacciati , ce n'andremo a ritrouar i Rè , & i principi, perche vi habbiano da
intimar il Concilio, doue habbiate voi a dar conto, perche della legitima nofira
Platina po poffeffione priui ci habbiate . Letta Paolo quefta mia lettera, tofto ordina, che
to prigione Platinafia prefo, e pofto in ceppi . Teodoro Vefcovo di Treuigi ha il carico di
dal Papa . caftigarmi. Onde fono tofto fatto reo d'hauere contra il Papaſcritti libelli fa
mofi, e d'hauerfatto mentione di Concilio . La prima parte confutai dicendo, che
quelli libellifamofi fi chiamano,ne' quali il nome di chi lifcriue, fi tace. Eper
che nel fine della mia lettera il mio nome si vede, non è famofo libello il mio. Is
quanto,ch'io habbia fatto mention del Concilio,non penfai grauefallo comet ters
poiche ne' finodi fi vede cfferflati da'SS.Padri ifondamenti della verafede ftz
biliti,
E PAV LO
VLO 、 ·· II. " 365

biliti che il Saluator noftro, & i fuoi difcepoli prima nella Chiefafanta lifemi
narono,che gualmente i maggiori co' minori viueßero, e che nonfoffe ad alcuno
fatta inginftitia.Ondefù ancora preffo 1 Romani ritrouata la cefura, pla qual, e
le perfone priuate,e' magiftratifoffero sforzati a dar coto della vita loro, e dell'
1 officio ben retto.Ma no hauẽdo cỡ queste ragionifattofrutto alcuno, pofto in gra
uiffimi ceppinel mezo dell'inuerno fenzafoco,& in vn'alta torre efpofta a tutti
24.meſi di lungo viſtetti.Finalmente fianco il Papa da'prieghi di Fracefco Gon
༢༩༢༠ Cardinal di Matoua,mi cauò di prigion tale,ché non mi reggeua in piedi, e
mi dice,ch'io non parta di Roma, perchefino in India mi haurebbe perfeguitato , Canonici
Obbeddij, e fietti fermo tre anni in Roma, penfando ogni di veder alle mie cala regolari ri
mitàqualche rimedio.Hora effendo ftato Paolo alfolito incoronato,perche fi ri Paoloariij da,
in
cordaua, che Califto hauea di S.Gio. in Laterano cacciati i canonici regolari, che s Giouanni
Laterano.
già Eugeniopofti vi hauea, effo li riuoco ,perchefeparatamente da' pretifecolari
1 celebraffero.E per eftinguere quefti preti,quãdo alcun ne moriua ,non creaua al
tro infuo loco, òfe qualche beneficio vacana,lo daua ad alcuno di loro,perche ad
n'altra Chiefa ne andaffe, a quefto modo dãdo a canonici regolari pian piano la
poffeffione di quel luogo intiera,perche altramente erano poueri, e biſognaua da
re loro da mangiare .Questo fù cagione, ch'il Papafi alienaffe molto gli animi de
Romani,i quali diceuano, efferftati da i lor maggiori quelli beneficij ordinati , e
perciò non effer bene,che togliendoſi a' cittadini fi deſſero à perfone nuoue, e ftra
niere.Mano conteto il Papa di quefto,fi ritirana daparte alcuni di quei canoni
ci,e minacciandoli forte li sforzaua a renontiare, e lafciar que' canonicati . Ma
alcuni dellefue minaccie poco curandofi , afpettauano il tepo della vedetta, che
nellafua morte tofto fi vide.Hora venedo auifo,che hauendo i Turchi preſa qua [ ! Turco pi
Futta
fi tutta l'Albania ne paſſauano nella Schiauonia mandò Legati alli Re e Princi gi Albania,
pi Chriftiani, che quietatifra loro peſaſſero di prender l'arme per il ben publico
contra ilTurco. Ma nonfecefrutto alcuno , perche i noftri Chriftianifrafefteffi
oftinatamente guerreggiananosi Germani da pna parte, gl'Inglefi da vn'altra ,
mentre che quefti il Re vecchio vogliono, quegli altri il nuouo,e gli Spagnuoli, e
iFracefi anche da vn'altra, che erano diuifi,c no tutti al Re loro obbediuano. Et
ancora Paoloera trauagliato dalla infedeltà del Re di Boemia, che a poco apoco
dal corpo della S.Chiefa fifottrahena.Cõtra cofini adunque hauea animo di mã
dar con vn'eſſercito il Re d'Vngaria, fel'imprefafatta cotra i Turchi gli lo cõce
deua, efe il Re d'Vngariapotea pacificare con l'Imper. percioche effendo morto
Ladislao Re d'Vngariaſenza herede , l'Imperatorfuo zio diceua efferfuo quel
regno,che Mattiafigliuolo del Vaiuoda fi hauea già occupato. Lafciando adun
que Paolo per vn'altro tempo queflo negotio , fi voltò tutto a quietar in Roma Mattia Rè
d'Vngaria .
alcune difcordie, e gare de' cittad ni , percioche era nata contefafra Giacomofi
gliuolo di Giouanni Alberto , e Filice nipote d'Antonio Caffarello , & eraper
riufcirne vn malgioco . Si chiamò adunque il padre, e'l zio di coftoro , e benche
li ritrouaffe renitenti,li sforzò finalmente a pacificarsi infieme, & a darfene ſi
curtà l'on l'altro . Ma poco appresso non potendo Giacomo l'ingiuriafatta con
fuo padrefoffrire, andò per ammazzar Antonio , e lo lasciò con alquante grani
N" 3 ferite
INA E
565 PLAT DELL VITE DE PONT.

ferite per morto. Di chefdegnato Paolo feceſpianar le cafe d'Alberino,e confif.


car tutti ifuoi beni,e li bandi finalmente di Roma, Ma gli li fe porrítornar,ere.
www
ftitui loro ognicofa, e li pacificò co'fuoi contrari,hauĕdo però tenuta l'ona parte
neb
el'altra vn tempo prigione.Nel 1465.poi Luigi da Padona Cardinal di S.Lo.
182
renzoin Damafo,ricchiſſimo prelato, e nel negociare molto accorto ,nel fine del.
la vitafua poco prudente fi moftrò. Percio che lafciò prima ch'egli meriffe,per
teftamento la maggior parte dellefuefacoltà a duefratelli cognominati Scaram
pi,da bene certo,e di bello ingegno,ma poco di quefle tante facoltà ecclefiaftiche
**
degni.Benfappiamo quel, che legenti nefofpettaffero. Paolo benche baueffe da GRIM
ta al Cardinalfacoltà di teftare,nondimeno tutta quefta heredità per la camera
tolfe,e prefi gli Scarampi, tanto, come in honefta prigione, li ritenne, fin che di
FELIC
Fiorenza veniffero molte cofe del Cardinal.In queſto mezofuggendogli Scară.
pifuronoprefi, in vna prigione pofti . Eſſendo poi venute di Fioreza in Roma
le cofe del Cardinale lafciò Paolo in libertà gli Scarapi,e con gli altrifamigliari
del Card. fi portò più corteſe di quel, che il teftator ifteffo voluto hauena . Et a
quefto modo lefacoltà di quefto Card.con tanta diligentia acquistate,e conmag.
gior conferuate,con vantarfifpeffo di effergran ricco, comefe fuffe douuto viue
regli anni di Matufale, vennero ad effere poi parte poffedute,parte difpenfate da
colui,col qual haueuagià tantegare,& odij haunto, e che hauerebbe voluto,che
anzi il Turco,che egli ,poffedute t'haueffe.Mala prouidetia diuina volle ancora,
chefuffe ilfuo corpofepoltofatto preda d'auari,perche quelli fteffi, a quali hane
ua egli i beneficij di S.Lorenzo in Damafo cöferiti,gli aprirono di notte ilfepol
cro,e gli tolfero l'anel di dito,e lospogliarono di quanto haueafopra.Ma ilPapa AGE
Federico fi caftigò acramente quefti ribaldi. Quafi nel medefimo tempo Federico eccellente E
gloolo del
Rè di Na giouane, e figliuolo di Fernando Re di Napoli paffando in Milano a condurne la
poli. figliuola di Fracefco Sforzaſpoſa di fuo fratello entrò con molta popa in Roma,
perche gli vfci il Vicecacelliero incontra co' principali della corte , & il Papa
con molta amoréuolezza lo raccolſe, e li donò la rofa, laqualfogliono i Ponte
fici ogni anno dare a qualche gran Principe Chriftiano . In questo hauendo Fer
TH
nando animo di distruggere,e specialmente nel regno,tutti coloro, che effendo ef
Samel
fo trauagliato da Francefi , fi ribellarono, & bauendo a questo effetto mandate
CAR
molte gentifopra il Duca di Sora,defiderofo il Papa di divertire queftaguerra,
mando tofto l'Arcineſcono di Milano a pregare il Rè,che come fuo feudatario li
mandaffe quelle genti , per poter caftigare i figliuoli del Conte Euerfo dell' Ar
guillara, che erano poco obbedienti di S. Chiefa : percioche effendo quafi in quel N
ga
tempo morto il Conte Euerfo, chefù Paolo creato Pontefice , ne era stato ilfuo
R
corpo portato in Roma , efepolto in S. Maria maggiore. Il Re , che eranemico ibe
di Deifebo,perche ne fuße nellaguerra paſſata ftato cercato di effer fatto morire pe
col veleno, ò comunque potuto fi fuffe, ordinò tofto afroi Capitani, che ne andaf 4Pa
Jero ,doue più al Papa piaceffe . Haueua Paolo prima chiamati a fe quefti due
fratelli Deifebo, e Francesco, e gli hauea dolcemente ammoniti , ch'aſſicuraſſero
la firada,che menaua in Roma, da ladroni, che quafi fin sù le porte i pueri vian
danti ne trauaglianano, e che haueffero voluto a Securanzagliuolo già del Pre
futo
PAOLOO II. $67

fettodi Romareftituire Caprarolaſua terriciuola , poiche quanto del Prefetto "delFigliuoli Conte
eraftato , quafi tutto eſſi ſi poſſedeuano. Et effi nonſolo ricufarono di voler far Fuerfo del
vno,el'altro, ch'ancora minaccieuolmente fi vantaronopiu volte dicendo, ch'ef. raAnguilla.
priui del
Jendo prouocati non baurebbono mancato di difenfarfi . Fatto adunque Paolo ftato dal
fecretamente l'apparecchio neceſſario per queſtaguerra,e banute di più le genti Papa.
del Re Fernando, in quindici di recò queftaguerra afive ; percioche trouando'l
nemicofpenfierato,e ficuro, ageuolmente gli oppreſſe, e ricuperò alla Chieſa no
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uecaftella,delle quali n'erana alcune talmente dalla natura, e dall'artefattefor
3
ti , che fi credea , che non ſi poteßero mai aforza di mano prendere . Deifebo
per non eſſerfatto prigione , e mandato al Rè,fe nefuggì via. Francefco ilfra.
tello infieme colfigliuolo fù preſo, e ftette cinque anni prigione in caſtel S. An
gelo, finche nella creatione di Sifiofis liberato. Nacquero dopo queftofrail Pa. iraDifparei
il Papa
pa , il Regraui inimicitie ; percioche per quefto fernigio il Rè dimandaua , & il Rè di
chegli fi rilafcrafse il tributo di tanti anni , che doueapagar alla Chiefa , e che Napoli.
per l'auenire quefto cenfofi diminuiſſes poichefuo zio poffedeua il regno di Si
cilia , col quale esso doueua pagar ancora per lo ſuo Regno di Napoli intiero il
cenfo . Dicea,che s'haueffe rispetto a meritifuoi, e com'eſso hauea del continuo
genti in arme, non più perfua cagione, che per cagione del Papa , come pur bo.
ra veduto hauea in quefta guerra de' due fratelli dell'Anguillara . Paolo all'.
incontrocommemorana i meriti della Chiefa verfo Fernando . Et a queſto mo -

do ne andauano le querele in lungo , afpettando ogn'vn di loro il tempo di poter


dellefucragionipreualerfi . In questo mezo dubitana il Re difar morrino alcu Giacomo
1 noper cagione di Giacomo Piccinino , che possedeua nell'Abruzzo Sulmona con Piccinino
Sig. di Sul.
V alcune altre terre , e della cui potentia il Rè temena. Ma effendo poi il Piccinino mona neli
mandato dallo Sforza a Fernando con promessa dipotere,quando voluto hauef. Abruzzo
prefo e fat.
$ fe , ritornarfenefaluo a dietro, altramente gli auuenne di quello, che penfato ha- morire
dal Rè di 1
ueua , perche essendo in Napoli prefo dal Rè infieme col figliuolo , fù in vna Napoli.
prigione pofte , e poco appresso fatto morire , benche vnafauolafe ne fingesse ,
ch'egli nella prigione cadendo fi hauesse vna gamba rotta , mentre che volle da
vnafeneftra veder le galere di Ferdinando , che fi ritornauano vittoriofe dall'
armata Francefe. Non mancano di quelli, che pensano, ch'egli ancor viua . Il
che non possoper conto alcun credere , per non esser in Italia huomo più atto a
ruinar lo ftato del Re Fernando , ch'egli , fe viuefse , La figliuola del Duca
Sforza , che andaua a marito a Napoli, inteſa queſta cofa s'era per caminofer
matain Siena, per farfede, cheſe Fernando bauea alla morte del Piccinino afpi
rato, non v'eraftata colpa alcuna del Duca Franceſco fuo padre. Ma ben fappia
mo noi quel chele genti ne fofpettaffero.Furono alcuni che diſsero, che'l Papapri
ma lofapefse ,per efser in quei di l'Arciuefcouo di Milano andato, e ritornato mol
te volte dal Papa al Re,e per bauer il Papa detto, quando intefe la preſa del Pic
cinino, ch'eragià tolto via il giudice dell'appellationi . Ma egli è vero quel, che
Virgilio difse,che non pofsonofaper gli huomini quello , che fiaper auuenire,per
cioche non haurebbe hauuto il Papa miglior mezo, che il Piccinino,per tenorne,
Fernando afreno,fe vinuto in quel tempofufse, quando nacquefra quefti Pria
Nn 4 cipi
568 PLATINA DELLE VITE DE' PONT.

cipi conteſa anzi certa guerraſopra ilpagare del cenfo , che per cagion del're-`
gno,comefeudatario il Re alla Chiefa doueua , percioche efsendofi Fernando con
365
le nozze del figliuolo , e con la morte del Piccininoftabilito , efermo nel regno,in
BE
cominciò a far iftãtia al Põtefice, che li diminuifse il cenfo, e li reftituifse alcune
terre,che la Chiefa in regno fi pofsedeua. Il Papa mandò in Napoli fuo Legato
Bartolomeo Rouerella Card.di S.Clemete, ilqual in parte la mete del Re placò.
Cred'io,che in quel tepo il Re,& il Papa temeſsero d'vna eccliſse del Sole, e del
1,12
la Luna,che dubitauano,chefignificafse mutation di ftati.Maperche nonfußsero
queftifegni del cielo in vano,ilfeguente anno mori Fraceſco Sforzafignor di Mi
lano, e di Genoua,la quale città due anni innāzi hauuta hauea dalli cittadini me wt
defimi fianchi della guerra inteftina,e ciuile loro, e di quella, ch'era loro da altri MilCA1
Stranierifattaspercioche cacciata via la Signoria de Francefi, che daſeſteſſiac
cettata haueano , tagliarono a pezzi da fei mila Francefi sù gli occhi del Re Re
nato,che qui all'hora fi ritrouaua con alquantegalere bene armateper ricuperar
Francefco
Sforza . la città, che poco auanti ribellata fi era. Hora efsendo morto Francesco Sforza,
Ducadi
lano muo tofto
Mi il Papa chiamati a ſe i Cardinali confultò di quello, che far fi debba . A
tutti parue, che fi douefsefcriuere, e mandare a tutti i Principi, e popoli d'Ita
IC.
lia confortandoli a mantener la pace giàfatta maſſimaměte in quel tempo,che'l
Turco comune nemico minacciaua il Chriftianefimo . Mandò ancora Paolo il
Vefcovo di Conca in Milano a pregar quel popolo , c'hauesse douuto mantenere
faldamente lafede, che a Galeazzo figliuolo di Francesco Sforza promesa ba
Galeazzo uea . Si ritrouaua all'hora Galeazzo con vn essercito in Francia mandato dal
Sforza in
Francia al Ducafuo padre infauore del Re Luigi,cheguerreggiaua in quel tempo co iſuoi
feruitio
delRc. baroni del regno,
tolfe Genoua che ricalcitrauano
in feudo ; percioche
, fi obligò di patto nel tempo
di mandare al Re, che'l Duca Francesco
di Francia foccorfo

ogni volta,chefuſse occorfo il bifogno . Vi era ancora il parentato, ch'era nato


fra loro , bauendo egli per moglie vna forella del Duca di Sauoia , ch'era ancor
Galeazzo forella della Regina di Francia . Hora hauendo Galeazzo faputala morte del
Sforza Du
ca di Mla padre , lasciando la guerra , ch'egli in nome del Re facea al Duca di Borgogna,
no . parti tofto di Lione traucftito con alcuni pochi de' fuoi,e giunti in Milano,hebbe
toftofenza contefa lo ftato , che la Duchefsa fua madre hauea in abfentia nella
folitafedeltà tenuto . Rafsettate a questo modo il Papa le cofe d'Italia, perche
intefe , che la militia de' foldati di Rodi fi riducena per la pouertà loro al ver·
de, fi fece venire il gran Maeftro con gli altri principali della religione in Ro
ma doue dopo molte diete , che in San Pietro fi fecero , il gran Maftro, e per
vecchiezza , eper molto trauaglio di animo morì, efù in fan Pietro presso lz
cappella difant'Andreafepolto e fù infuo luogo creato Carlo Orfino, emada
to tofto in Rodi,per difefa dell'Ifola.Hauuto in questo il Papa auuifo, che in va
terra di Tagliacozzo fussero molti beretici, vi mandò tofto.Et hauuto nelle ma.
ni il Signore di quel luogo co otto huomini, e fette done, quei, che pertinacifuro
no,digrauiffima ignominia notò , cõ gli altri, che confefsarono il loro errore, ene
chiefero perdono,fi portò più piaceuolmete.Diceuano quefti cattiuelli,non essere
flato vero vicario di Chrifio alcuno di quelli, che dopo Pietrofuronɔ ,faluo che
quelli
PAOLO
O II. 569

quellifoli,che haueuano la pouertà di Christo imitata . Dopo quefto Paolo creò Pietro de
dieci Cardinali,de i quali nefù vno Franceſco di Sauona generale dell'ordine di medici.
fan Francefco,vn'altro Marco Barbo Vefcovo di Vicenza del cui configlio fem
prenelle cofe importanti fiferui.Furono anche Oliutero Arciuefcono di Napo
li , Amico Vefcovo dell'Aquila , Teodoro di Monferrato , gli altri tutti parte
Francefi, parte Inglefi, & Vngari , Si volfe poi tutto il Papa apornel'Italia in
pacespercioche effendo alcuni Fiorentini ftati dalla fattione contraria di Pietro
de'Medici cacciati dalla città, comefurono Diotifalui Neroni, Angelo Accia
iuoli,e Nicolò Soderini , concitarono Bartolomeo da Bergamo , che fi ritroua Bartolo
ua vn buon numero di gente da pie , e da cauallo , perche paffato in Toscana , meu
gamodacom
Ber
& riponelle fuorvfciti in Fiorenza . E perche i Venetiani occultamente il batte con
tra
fauor
fauoruano , parue , che poteffe Bartolomeo nel primo impeto porne tutta l'Ita- za Fioren
tia foffopra . Ma hauendo egli nella Romagna Galeazzo Duca di Milano in- defauruferti.
contracon legenti del Re , e de' Fiorentini , fi tenne a dietro , e pensò di douer
vincer con andarfi intertenendo più tosto, che combattendo . Fùnondimeno vna
volta aßai crudamente combattuto ſul Bologneſe preſſo vn luogo chiamato la
Riccardina,fotto gli auſpicij del Conte d'vrbino . E nefarebbeſenza alcun dub
bio andato il Bergamasco in ruina,fe Galeazzo ritrouato vi fifuffe, il quale era
poco auanti andato in Fiorenza, per raffettar le cofe della guerra . Quelli , che
in queftabattagliafi ritrouarono, dicono , che nell'età nostra la maggior non fi
vedeffe , e vi morirono molti . All'hora i Venetiani hauendo più l'occhio allo
fato della Signoria , che al Capitano , ancorche li mandaffero alcune compa
gnie, fi sforzarono nondimeno dall'altro canto di concludere la pace, tutta nel
le mani del Pontefice riponendola ; ilquale dubitando anch'egli de i fatti fuoi ,
fe il Re, e'l Duca di Milano vinceſſero, faceua inftantia, che la pace fi conchiu
deffe . Et era opinione d'alcuni, che la intendeuano , che il Capitano Bartolomeo
haueffe per vn tacito ordine del Papa paſſato il Pò , perche mutandofi lo ftato
de' Fiorentini , haueſſe eſſo meglio potuto al Re Fernando muouere la guerra i
percioche talmente contra lui fdegnato fi ritrouana , c'hebbe animo ancor di
farli fuori d'Italia venire nuouo nemico fopra . Chiamati a fe dunque gli am- Pace fa dalconclu
Pop
bafciatori de' Principi, che presso lui rifiedenano, conchiufe con quefte conditio- fra Principi
nila pace , chefi reftituisse dall'vna , e dall'altra parte quello , che fi eraguer d'Italia,
reggiando acquistato , e che'l Capitan Bartolomeo fi ritirafse con le genti fue
nella Lombardia , efi douesse quella pace ofseruare , ch'era già ftato prima in
Lodi fra Franceſco Sforza, e i Venetiani conchiuſa.Fùfolamete in vna cofa du
bitato ,fe fi douefse da quefta pace efcludere il Duca di Sauoia , ò Filippo il fra
tello,che haueuano in quel medefimo anno cõli Venetiani militato, e trauagliato
loftato di Galeazzo.1 Venetiani chiedeuano, che queſti nella pace fi conchiudef
fero. Non voleua per nessun conto Galeazzo , dicendo, non poter hauer esso mai
per amico colui,che il Re di Francia per nemico hauefse.Ma tanto con lefue lu
finghe, e promesse il Papa valfe, che recò nel fuo parere,& volere l'ambasciato
re di Galeazzo cotra l'ordine, che haueua coftui dalfuo Signore haunto . Per la
qual cofafdegnato Galeazzo,diede bado a Lorezo da Pesarofuo ambasciatore,
emosse
570 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

e moffe fopra Sauoia la guerra, sforzandone il nemico a dimandar la pace , la


quale a prieghi della Regina di Francia, e della moglie di Galeazzo , ch'erano
Foße fatte al Duca di Sauoiaforelle,fù in petto del Re di Francia ripofta,e cõchiuſaHa
in Roma uendo il Papa a quefto modo quietate le cofe d'Italia,fi volfe all'otio,& ording
da Paolo. ad imitatione de gli antichi alcuni giuochi, efeſte magnifiche, e ne diede un bel

definar alpopolo: le quali cofefurono dal Vienefio da Bologna Vicecamerlengo


del Papa effequite. I giuochifurono otto palij,che nel carneuale per otto di con
tinuifi donarono a coloro, che nel corfo reftauano vincitori.Correuano i vecchi,
correuano i giouani, correuano quelli, ch'erano di meza età, correuano i Giudei,
e lifaceuano ben faturate prima perche meno veloci correßero. Correuano i ca.
ualli,le caualle,gli afini , e i bufali con tanto piacere di tutti,che per le rifagrã
di poteuano a pena ftar le genti in pie . Il correre,che fifaceua, era dall'arco di
Domitiano fino alla Chiefa di San Marco, doueftaua il Papa , che fupremogu
fto,e piacerediquestefefte prendeua . E dopo il corfo vfaua anch'afanciulli lor.
di tutti di fango quefta cortefia , che ad ogn'vno di loro facena dare vn carli.
no.Ma in questo tanto publico piacere, efefta del popolofù il Papa da vnfubi
to,e repentinofpauento occupato, effendoli detto,che alcuni giouani,c'haueuaNO
fatto lor capo Callimaco baueffero contra lui congiurato . E non potendo per
la paura apena refpirare; ecco che vn'altro nuouo terrore li fopragiunge . Per
cioche venutoli volando auanti vn certofuor vfcito, e ribaldo, che il Filofofo la
chiamauano,dimanda prima in premio la vita, e'l potere ripatriare, e poi ( non
effendone punto vero) li dice , come effo haueua nel bosco di Veletri veduto Lu
caTozzo cittadino Romano, che in Napoli il fuo efilio faceua, e che poco ap
preffo con molti altrifuor'vfciti fifarebbe veduto in Roma . All'hora incomin
ciò molto più Paolo a temere, dubitando di non effere, e dentro , efuori dal ne
mico oppreffo . Furono dunque toſto prefi molti nella città, e corteggiani,e Ro
mani Ilvienefio, altrifuoi famigliari la paura, e lofpauento del Papaac
crefceuano perche cercando costoro in quefte tante riuolte d'accrefcer di di
gnità,e difacoltà,ſenza riſpetto alcuno n'entrarono nelle cafe,doue più lor pia
ceua,& tutti quelli, de' quali qualcheſoſpetto bauer fi potena,ne menauano nel
le prigioni. E perche non foffi io effente di quefta tanta inopia,ne circodarono di
notte co molti armati la cafa, doue io habitareſoleuo,e spezzãdo le porte, e le fe
neftre,vi entrarono dentro . Qui prefero Demetrio mio famigliare,dal qual inte
fo,che io in cafa del Cardinale di Mantoua cenato haueffi,tofto vi corrono, e pre
Platina pri fomi nella camera, doue io era ,mi menano volando al Papa : il quale,quando mi
gione acu vide,A quefto modo, diffe, ne cogiurafti tu con Callimaco contra di noi ? lo, che
faro dicon
gura con la mia innocentia fapeuo , cofi coftantemente rifpofi, che nonfi puotefegno alcu
ua il Papa , noin me di confcientia lefa cenofcere. Ma il Papa non hauedo confideratione ad
alcuna di quefie cofe, mife toto porre in prigione . Effendo certificato, che Luca
Tozzo nonfi era mai partito di Napoli, per non leuare confuo pericolo , e dan
no quefto tumulto,riuocò in capo del terzo giorno il bãdo,per lo quale promet–
teuapremy a chi,ò viuo , ò morto portato il Tozzo gli haueffe . Non ne lafci à
per quefto i fratelli Quadrarij, che per queftofofpetto prefi, e tormentati haue
ila.
PAOLO II. 571

wa : percioche pernon effere tenuto leggiero voleua moftrare , che altre cofe
Bederico
fecrete vifuffero . In questo tempo venne con gran compagnia de'fuoi l'Impe- Imp in Ro
ratore per vn certofuo voto in Roma , & l'haueua il Papa con fupremo hono mai
; re riceuuto , che vi fpefe diciotto mila pezzi d'oro , per honorarlo , 10 li vidi
ambeduefotto vn palio dal Caſtello , ritornando eſſi di San Giouanni . Et il Pa
T pafifermò , et afpettòfulponte,mentre che l'Imperatore creò quì alcuni caual

lieri.Partito poi l'Imperatore, il Papa , che per dubbio di qualche tumulto ha


Heuafatto venire in Romagran parte dei fuoi fanti , e caualli , ritrouandofi
per queftofuori di ognifofpetto , e paura , in capo di dieci mesi della noſtra
captinitàfe ne venne in Castello , & per non parere di hauere in vano quel
tanto tumulto concitato , di molte cofe ci riprefe , e particolarmente , che
haueſſimo noi diſputato dell'immortalità degli animi . Et io diſſi; noi non hab
biamomai »nafana , e fanta diſciplina rifiutata , comeſonoſtatifoliti di fa
re quelli , che diſcordandofi , eritirandofi dalla Chiefa fantafono meritamen
te (comedice San Gieronimo ) ſtati chiamati heretici . To potrei darui conto
della mia vita da che cominciai a difcernere , e conoſcere fino al dì d'hoggi .
1
Non fi può a me imputare ribalderia alcuna , non furto , non latrocinio , non
facrilegio , non rapina , non fimonia , non homicidio . Hò viuutofempre ,
! come on Chriftiano doueua . Nonsono reftato al manco vna volta l'anno di
1 confeffarmi, e communicarmi . Non mi fi è fentito fcire mai di bocca co
fa , checontra il simbolo fuffe , o che di herefia fentiffe . Non hò imitato i
Simoniaci , i Carpocratiani , gli Ofiti , i Seueriani , gli Aŭlogij , i Mani
chei , i Macedonij : ne altrafetta di heretici . Ma ecco , che mentre , che
io afpetto , che il Papa in tante mie calamità , e diſgratie miſoccorra , e pro
weda , effendofi egli vn giorno dopo i negotij nel palazzo ritirato , a due
hore di notte muore di apoplefia fenza che huomo il vedeffe , perchefolo nella
fua camerafi ritronaua : et haueua in quel medefimo di tutto lieto tenuto
conciftorio . Mori aʼvent’otto di Luglio del M C C C C LXX I.nel fefto an, Morte im
= no , e decimo meſe delfuo Papato . Eglifù quanto alcorpo , aſſai maefteuo prouifa di
le , perche era cofi grande , e ben fatto , the quando andaua a celebrare polnij ·
Meffa , fi vedeuafoprauanzare con la tefta tutti gli altri , fra i quali an
daua . Nefuoi addobbamenti del corpo non era eftremo , perche ne fouer
chio , ne negligente vi era . Quanto all'apparato Ponteficale egli tutti gli
che
altri Pontefici paſſati auanzò , &fpetialmente nella mitra , o regno ,
chiamano , nel quale vn teforo di gioie cumulò , comprando per tutto i
più pretiofi diamanti , Zafiri , fmeraldi , crifoliti , diafpri , vnio
ni , e altre pietre di pregio, che ritrouaſſe . Onde ne vfciua poi in publico
quafi vn'altro Aaron , con afpetto più maesteuole , che humano . Et
all' bora da tutti era veduto , & ammirato . Ilperche facendo intertenere .
da
che non fimoftraffe ilfudario , per effere in quel tempo poi chefimoftraua ,
molte piùgenti veduto, ne tratteneua per questa via foraftieri in Roma.Per pu
blico decretto fotto graue pena ordino, che non poteffe alcuno,faluo che i Cardina
li,portare berette digrana in tefta.E nel primo anno delfuo Papato donò a'Car
dinali
572 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

dinali panni del medefimo colore , perche ne coprifſero le lor mule , ò


caualli,quando caualcauano . Volle ancorfare decreto, che i cappelli dei Cardi
nali fifaceßero difeta Cremefina.Prima, che fuße Pontefice,foleua dire , chefe
fuffe mai a lui toccata laforte , haurebbe ad ogni Cardinale donato vn caftello ,
11
Besi48
per potere comodamente l'eftate fuggire i caldi , & l'aere di Roma.Ma hau 176
uto poi il Ponteficato, ad ogni altra cufà pensò più tofio . Siforzò bene d'accre F
fcere, e con l'autorità , e con l'armi la maeftà del Ponteficato : percioche mandò
in Francia il Vefcovo di Tricarico ,perche inteſe le differentie del popolo di Leo
dio,e del Duca di Borgogna, che contendeua infieme,vedeffe di pacificarli, lenan
dogli l'interdetto, che eraftato pofto in Leodio,per hauer cacciato il loro Vefco
uo via.Ma mentre che vuole il Vefcovo di Tricarico co troppa diligétia moftra
re, che ciò al Poteficefolo appartiene,nefù da quel popolo infieme col Vefcovo
loro pofto in prigione. Per la qual cofa il Duca di Borgognafatta cõ Luigi Rè di
Leodio Fracia la pace(perche haueuano i quel tepo guerreggiato infieme)co l'aiuto del
fp anato . medefimo Renefe säguinofa guerra aLeodio,& finalmete liberò i Veſcoui,eſpia
nò la città.Intefa aco Paolo la pfidia del Re di Boemia,ne cocitò talmete gli vn
gari,& i Todefci cotra di lui per mezo di Lorezo Rouerella Vcfcouo di Ferrara,
Boemi
nagliati.tra- efuo Legato, che nefù i breue la pgenie di Giorgio del tutto eftinta,efifarebbe
dalRe Va ancorafatto il medefimo del nome de gli heretici,fe i Polacchi , che diceuano ap
garo.
partenere aloro quel regno ,non haueffero il Re Mattia di Vngaria con le armi di
ftratto,perche fatto nofufse Rè di Boemia . Fece anche Paolo due picciole impre
fe in Italia, le quali non all'aperta, mafecretamente incominciò , ele lafciò poi
imperfette.Egli prima con trattati , e non riufcendoli , poi con le armi per mezo
del Vianefio trauagliò i Signori della Tolfa. Et hauendo afsediato quel luogo , e
combattendolo,fopragiunse l'essercito del Re diNapoli, che ritornaua dalla guer
ra,che fi era in Romagnafatta contra Bartolomeo di Bergamo, nel quale efserci
to militauano gli Orfini, efe ne pofero tofto legenti del Papa in fuga , lafciando
l'affedio di quel luogo, ancor chefuffe il nemico più di feffanta miglia lontano .
E cofi dopo vna lunga contefa, con la quale s'haueuafatti ancora gli Orfini ni
mici , comprò il Papa per dicifette mila ducati d'oro la Tolfa ; percioche dubitò
egli della potentia de gli Orfini, che erano ai Signori della Tolfa parenti . Con
le medefime arti guerreggiò con Malatefta figliuolo di Sigifmondo, che era già
morto , & hauendo prcfo a tradimento il borgo d'Arimino , e combattuto
on tempo la città , permezo di Lorenzo Arciuefcouo di Spalatro , per
che fopragiunfe Federico, Duca d'vrbino con l'esercito del Re , e de'
Fiorentini , fu sforzato lasciare l'affedio , & effendo il fuo effercito rotto >
eposto infuga , fù dal nemico sforzato afare con fuo difauantaggio la pa
ce . Dice Lorenzoper cofa certa , che Arimino non fi pigliò , perche le paghe
de ifoldati nonfi pagauano , efi procedeua con troppa auaritia, e miferia,e per
che hauendo la guerra bifogno di prefta rifolutione , per ignorantia , eper
lentezza d' ingegno fi menauano le cofe in lungo . Percioche era Paolo cofi lun
go, epigro ne i negotij , chefaluo che per iſlanchezza , non ne incominciana
le cofe ancor che chiare , & aperte , ne incominciate le conducena a fire
Bea
PA VLO II. 573

Benche egli fifoleua vantare , che questo in molte cofe giouato li fuffe . Chefe
vogliono confeffare,il vero,& a lui , & alla Chiefa di Roma già molto nocque .
Eglifu diligente nel raccorre, e cumular danari . Non lafciò medefimamente l'
fo dirifcoter le penfioni . De'quali danarififeruiua anch'egli alle volte libera
mente perche ne giouò ſpeſſo i Cardinali poueri,& i V´efcoui bifognofi , e i Prin
U
cipi,e leperfone nobili cacciate di cafa loro , e le donzelle ancora , le vedoue , &
gl'infermi , che non haueuano altro fouenimento . Egli bebbe ancora molta cu
#! ra , che'lformento , e le altre cofe neceffarie al vitto fi vendessero in abbondan
tia, & a minore prezzo , che prima . Edificò ancora magnifica , & Splen
didamente in San Marco , & in Vaticano . Fece ancora al Duca di Ferrara
con marauigliofo apparato vna caccia nel campo di Merula, & nefù fopraftan
te il Cardinale difanta Lucia figliuolo difua forella , che prima creato Cardi.
nalebaueua infieme con Battista Zeno purefuo nipote . Difficile cofa era po
tereparlarli ilgiorno,nel quale dormiua, nè la notte, quando vegghiaua, & fta
na maneggiando , & vedendo lefue pretiofe gioie . Che fe pure dopo molto
perdere di tempo fi apriua la porta , bifognaua che tu fteffi afcoltando lui più
tofto , cheparlando , cofi era egli copiofo , e lungo nel dire . Era ritrofo , e
difficile e co' famigliari , e co'forastieri , efpeffe volte mutandofi di parere fi
reftaua da quello , ch'egli fi ritrouaua promeffo . In tutte le cofe voleua effer
tenuto aftuto , onde perciò ne parlaua alle volte molto intricato , & ambi
guo . Per la qual cofa effendo tenuto huomo a diuerfe parti adherente , non
conferuo lungo tempo le amicitie de' Principi , nè de popoli confederati . Vo
leua vederfi a tauola varieforti di cibi , e fempre de' peggiori guftaua . Et al
le voltegridaua , fe quello , che afuo gufto era , a tauola non vedeua . E
gli beueua molto,ma vini affai piccoli ,e con acqua . Molto fi dilettaua di man
giare meloni,granchi,pafticci,pefce,e carnefalata di porco . Di che crederei io, che
quella apopleffia , che l'occife, nafceffe . Perche il di precedente alla notte
che egli lafciò la vita, due ben gran meloni fi mangiò . Fù bene egli tenuto giu
fto,e clemente . E fi sforzò aſſai di fare con la pena della prigione emendare ,
e correggerfi i ladroni , i micidiali, i disleali , e gliſpergiuri . Hebbe d'altro can
to cofi in odio gliftudij della humanità , e cofili diſpreggiaua , e vilipendeua "
che tutti quelli , che vi dauano opera , foleua egli chiamare heretici, per que.
fo confortaua , & effortaua i Romani a non fare molto perdere tempo a'figliuo
liloro ne gliftudij di quefte lettere, e che affai era, e baftaua,fe effifapeuano leg
gere,e fcriuere . Alle volte,che alcuna cofa gli fi chiedeua , era inefforabile , e
duro . Egli faceua però molto più con gli effetti di quello , che eßo in vifo moftra
ua di volerfare . E finalmente fi può affai in vna cofa lodarlo , che non fi
tenne in cafa,ne volle perdere co'moftri il pane,e che ne tenne ifuoi domestici , e
famigliari afreno ,perche non ne veniTero per qualche loro infolentia al popo
lo di Roma,e agli altri cortigiani a noia .

Paolo I I.creò in due ordinationi vndici Cardinali, cioè otto preti, e tre Diaconi '
Ache furono ,
Toma
574 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Tomafo Boutcherio Inglefe , Arciuefcouo di Cantuaria , prete Cardinal di San


Criaco ,
Stefano de Varada , Arciuefcouo Collocenfe Francefe , prete Card.de i SS.Ne
reo,e Achilleo .
Oliuiero Caraffa,cittadino, & Arciuefcouo di Napoli, prete Card.de' SS.Pietro,
e Marcellino .
Marco Barbo , nipote del Papa Venetiano , Vefcouo di vicenza , prete Card.di S
San Marco .
Don Giouanni Balues Abbate di San Dionifio , dell'ord.di S.Benedetto Fran
cefe,Vefcouo Andegauenfe,prete Card.di S.Sufanna .
Amico da Colifmedio,caftello d'Aquila ,Vefcouo d'Aquila, prete Card.di S.Ma
ria in Tranfteuere .
Teodoro Lelio da Terni, Vefcouo di Treuifo,prete Card.di S....
Fra Francefco della Rouere d'Albizola della Diocesi di Sauona Generale dell'
Ordine de'Minori, prete Card.di S.Pietro in Vincola.
Theodoro Paleologo de'Marchefi di Monferrato,Diacono Card.di S.Teodoro
Battiſta Zen , Venetiano , nipote del Papa Vefcouo eletto di Vicenza , Diacono
Card.di S.Maria in Portico .
Giouanni Michiel,Venetiano,nipote del Papa,Vefcouo eletto di Verona , Dia
cono Card.di Sant'Angelo ..

Fin qui fcriffe il Platina.

HISTO
A 373

LGAVI
DE

HISTORIA
DELLE VITE DEI
Pontefici da Sifto IV. infin'a Pio IV. defcritta

dal P. F. Onofrio Panuinio.

5. SIS TO HIII. PONT. CCXVI


Go
Creato del 1471. a' 9.d´Agoſto.

gen

52

Afamiglia dellaRouere nobile fra le altre del Piemonte, heb


Famiglia
be,comehanno molti detto, origine da Longobardi in Augufta della Ro
Pretoria . Negli antichi annali ſi legge, che in tempo di Ra- hebbe
uere onde
ori
gumberto Duca di Turino , e celebre nell'hiftoria de' Logobar
di di Paolo Diacono , viueſſe Hemido , l'autore di queſta fami
glia verfo l'anno DCC.del Signore. Il caftello di Viconouo fù
degli antichi di questa famiglia,perche Cianciano,e Riualba gli hebbero poi.si
monedella Rouere , che fù per effere pieno di carne cognominato Graßo , molti
anni fano , che partendo dal Piemonte fe ne andò ad habitare in Sauona città
del Genouefato : e da costui ne difcefe la famigliadelle Rouere in quel luogo , che
nonfùdell'ultime di quella città . Quefto cognome della Rouere era per vna
quercia d'oro , che effi nelle loro arme faceuano 3 perche d'amendue quefti nomi
in Sauona, Imedefimo
chiamiamo difcefe Sifloarbore . Hora
IV. il cui
da queftafamiglia
padre della Roucre ch'era
fù Leonardo cittadino di quel , luogo,
ec'haueua effer citati tutti gli officij principali della fua patria . La madre fua
fu LuchinaMigliora , nata anch'effa honoratamente nella medefima città.

Fino
57672 PLATINA DELLE VITE DE PONT.
..
Fino ad boggi tutte quefle cofe fi leggono ne' fepolcri di Leonardo,di quefto pa
dre, e fuo auolo nella Chiefa cathedrale di Sauona , fatti prima che Sifto mon
taffe a tanta altezza . Nacque Sifto a 21. di Luglio del 1414. nel Ponteficato
Attioni d.
Sito di Giovanni XXIII. nelle Celle, villaggio maritimo , e diftante cinque miglia
innanzi al da Sauona. Nel qual luogo erano,e'l padre, e la madre andaii perfuggire la pe
Papalo.
fle, ch'era all'hora grande nel Genouefato . Parue alla madro prima che parto
riffe,di vedere infogno, ch'ella baucſſe partorito vn fanciullo, alquale fan Fran
cefco,efant'Antonio veftiuano vn loro habito co la cocolla , e li cingeuano vn lor
cordone, comefogliono i frati di S.Francefco vfare : il perche lo chiamarono,na
to chefit, Francefco . Mentre por vn dì lo lauauano nel bagno, come fi fa a bam
bini, egli a tanto ifuenimento ne venne , che lo pofero frà le braccia della madre
permorto . Si che ella dello infogno ricordandefi,fece voto douer veftirlo dell'
habito di S.Francefco , e difarglielo portarfei mesi . Paffato por queſto tempo,
`e toltoli l'habito di nouo il fanciullo in vna graue infermità ne venne , & era
già d'vn'anno, e più . Rinouato il voto fi rihebbe il fanciullo , e fi fano . Ef
fendo poigiunto al nono anno , fù pofto in vn conuento , ene tolfe la cura fra
Giouanni Pinarolo ottimo padre, e dal qual ilfanciullo apprefe i coftumi , e le re
gole di quel crdine. Imparògrammatica, e vifece tanto ftudio, che in breue par.
te con l'aiuto de maestri,parte dalfuo buon ingegno aiutato, vide, & intefe ili
bridi Cicerone.Venutone poi in più età andò a Cheri, doue con tanta attentione,
e diligentia intefe logica,ch'egli ad altri la leße . Studiò poi in Pauia,e in Bolo
gna Filofofia,e Teologia , & hebbe in queste facoltà per maeſtri Giacomo Te
ftatore, & Andrea Nolano ,perfone amendue dottiffime . Eßendo di vent'anni
e non ancora dottore, difputò nel capitolo generale, chefù fatto del fuo ordine in
Genoua, con tanta elegantia , e dottrina, che fù giudicato il più dotto di quanti,
iui erano , e nefù da Guglielmo Cafale generale dell'ordine fommamente lodato.
Hauendo finalmente prefo in Padoua ilgrado,e fatto maeftro, leffe publicamen
te Filofofia, e Teologia in Padoua, in Cologna, in Pania , in Siena , in Fioren
Za,& in Perugia ftudij principali d'Italia. E perche eraper tutta Europa tenuto
valentiffimo buomo, hebbe perſcolari molte perfone d'importantia, e'l Cardina
le Beffarionefpetialmente, che era nella lingua latina, e greca dottiffimo, e cofi
dellafuafamiliarità fi dilettò, che ne vissero affai ſpeſſo infieme . Predicò ogni
quarefima quafi in tutte le città d'Italia con grande loro fodisfattione . Effendo
fatto compagno di Sarguella Generale dell'ordine , fù poco appresso creato mi
nifiro della prouincia di Genoua, e poi in Roma Procuratore di corte, e Vicario
generale in Italia , e finalmente nel capitolo generale in Perugia , lafciando il
Sarguella per la vecchiezza l'officio , fù effoper vna voce di tutti eletto gene
rale dell'ordine. Et in tutti quefti officij co tantagratia,& autoritàfi portò, che
non tentò cofa per difficile chefifuffe,ch'egli confacilità non la confeguiffe. Pio
11.nefecefempre gran cõto .Paolo II. mosso dallafama della molta dottrina di
lui,e perfuafo anche dal cardinale Beſſarione, e dal Cardinal di Mătoua, lo creò
con altrifette Cardinal di S.Pietro in vincola fenzafaperne egli nulla,perchefi
vitronana all'hora in Pauia,& eraper andar in Venetia,e fù a'17 di Settembre
del
S IS TO IV. 577
del67.Venendone in Roma, fù da tutti caramente raccolo , e perche era pouero,
aiutato ancora,efoccorfo dalla cortefia d'alcuni Cardinali . Rifarci, & acōmodô
talmente il palazzo di S. Pietro in Vincola, ch'era tutto in ruina , che vi puote
efso con tutta la famiglia comodamente habitare . Il fuo intento principale, ef
fendo Cardinalfu fempre di tener la corte fua a guifa d'vn conuento di religiofi.
Ne quefta dignità,ne i negotij grauiffimi,che lifopragiunfero, da gli studi del
le lettere lo diflolfero mai . Percioche egli nel Cardinalato ferifse vn libro defan Libri com .
stin
guine Chrifti,& defuturis contingentibus . Scrifse ancora certi commentarij de poltida Si.
ito ijină
potentia Dei , e de Conceptione Virg. e contra gli errori d'vn certo frate Bolo- zi al Papa.
10.
gnefe dell'ordine de' Carmeliti , che diceua , che Dio con lafua onnipotenza non
449 poteuafaluar vn dannato : Incominciò anche vn'altra opera, nella quale per tor
via legare , e l'altercationifra i Predicatori dell'vno ordine , e l'altro , con ga
gliarde, efficaci ragioni fi sforzana di dimoftrare, chefan Tomafo d'Aquino,
eScoto concordauano nellefententie, efolamente differiuano nelle parole . Per
cioche esso era tenuto cofi dotto , che à folo frà gli altri Cardinali fi commet
teua, quantofosse occorfo delle cofe pertinenti alla fede . Ma mentre, ch'egli in
quefto occupatofi ritrouaua, Paolo II.a'28.di Luglio à tre bore di notte di mor
te repentina lafiò la vita, efù egli in fuo luogo per vn voto di tutti i Cardinali,
ent
Che erano all'hora 27.creato Pontefice nel conclaue , che fù fatto in palaz-
zo , a' 9'd'Agoſto del L X X I. non essendo più che quattordici di vacata la
1
28 Sede . Latino Orfino , Roderigo Borgia Vicecancelliere , e Francesco Gonza
gatre gran prelati molto in qaefta elettione fi operarono . Il perche Sifto , che
non volle efser tenuto ingrato, Latino fè Camerlengo , a Roderigo diede l'Ab
badia di Subiaco, & a Francefco il monafterio di S. Gregorio . A' 25. d'Ago.
fto poicelebrandofi la fefta della fua incoronatione , efsendo egli in vna fre
quentia di popolo portato in lettica , prefsofan Gio.in Laterano , fi leuò sù d'
onfubito vn tanto tumulto per cagion d'alcuni Romani , che fi ritrouauano op
preffi, e calpefti dalla caualleria del Papa , che ſe ne ritrouò egli in gran peri
colo . Percioche essendo, ò a cafo , ò pur ftudiofamente tirati alquanti faſſi ſo
pra dilui, quelli, che la lettica portauano , furono per lafciarla ,ſe l'autorità del
Cardinal Latino, che quietò la riuolta , traposta non vi ſi fusse . Dopo l'incoro
natione fi voltò tutto a douer rafsettar le cofe della Chiefa , de' Chriftiani , e
prima d'ogn'altra cofa moftrò di volerfar bandire il Concilio in Laterano , done
penfaua emendare le cofe ecclefiaftice, e bandirne la guerra a'Turchi, come ha
ueua già Pio I I. deliberato di fare . Ma mentre che l'Imperatore Federico
! Terzo vuole, che fi bandifca il concilio in Vdine, terra del Friuli, come in luogo
più comodo, & il Papa non vuole vdirne parola , la cofa n'andò in lungo , e fù
dibifogno prenderui altro rimedio. Con volontà de' Cardinali crco Sifto con fu
• prema poteftà quattro Legati , il Cardinale Befsarione per Francia , Roderi
go Borgia Vicecancelliere per Spagna , e Marco Barbo per Germania , e per
Vngaria, perche riducefsero in pace, e concordia quei Principi Chriftiani, che
frafe contendeuano . Percioche Luigi X I. Re di Francia hauea mofsa la guerra iGuerre fra
Prencipi
à Carlo di Borgogna, & al Duca di Bertagna. Il Re Fernando d'Aragona, e'l Re Chiftiani .
00 di
578 PLATINA DELLE VITE DE' PONT. SI

di Portogallo guerreggiauano inſiemeſopra le ragioni del regno di Cafiglia. Ilbagnom di


toMariadella R
Red'Vngaria , e quel di Polonia erano con l'armi in mano per il regno di Boe
mia,che vacaua . A queſti aggiunse il quarto Legato Oliuiero Caraffa, che man folmafkis
dò con l'armata di marefopra Turchi . E li coftauano quefte Legationi vn grand Ducato
danaio i perche ad ogn'vn di loro hauea affegnato cinquecento fcudi d'oro il me.ha Ronere f
fe . Mai Legati, che andarono per la concordia di quei Re ,Jenza cauarne alcun conqueft an
fruttofe ne ritornarono adietro . Hora perche i creditori d'Eugenio, di Nicola, instinetteanni
di Califto, di Pio, e di Paolo concorreano infieme, per douer efferpagati , Sifto, sune diRiario n'a
perche mancauano danari nel principio delfuo papato,fece vender le tantegioie, o camerier
che hauea Paolo fuo predeceßore laſciate , perche coſtoro ne fuffero fodisfatti. altezza del c
Percioche non ritrouò egli nell'erario più che cinque mila ducati , contra l'opi.fé Car
nione d'ogni huomo . Dato poi audientia publica,e con grade affabilità agli Ora ,Gorrio di
tori de'Principi Chriftiani, che prometteuano al folito à lui, allafede Apofto Colour
lica obbedientia,dichiarò, e publicò due Cardinali, ch'egli hauea già nelle prof SaroniRocaam

Pierto
rio d.
CarRa-fime quattro tempora di Natale defignati , eferuati in petto , i quali furono l'anonici
cacciati fei
Pietro Riario nato di mediocre famiglia , & in fin da' primi anni alleuato da

Sifto nell'ordine di S.Francefco ,e fatto poi ancora da lui Vefcovo di Triuigi. L' iniqua
me
Giuliano altrofù Giuliano figliuol di Rafaele della Rouere fratello del medefimo Siftoi il ripoſli.Caliſt
della Rou quale Giuliano era ancheſtatofatto prima Vefcovo di Carpentras . Et il primo primo
IC. ll.ricondu
hebbe il titolo di S.Sifto , l'altro di S.Pietro in vincola, efù poi Papa Giulio Se Velonelmez
condo. Fu Sifto tenuto da ogn'vn troppo indulgente,& amoreuole de fuoi, onde fapeaneg
nefu biafimato,ch'egli haueffefatte molte cofe, e conceffe contra ogni debitoper gotianti
amor loro . Il Cardinal Pietro fatto ricco di grofse entrate de' beneficij , vi fine delle
uea cofi fplendidamente , che parea nato per confumar danari . Percioche in fatara a Gior
reefserci
que'due anni , ch'egli in quefte grandezze visse , vogliono , che fpendesse per
viuer ducento mila feudi d'oro , e lafciafse fefsanta mila feudi di debito , e tre. efser ftato
cento libre d'argento lauorato . Mori disfatto dai fouerchi piaceri di ventot. moltodedi
to anni, e fù fepolto a fanti Apoftoli . Prima ch'egli morisse , era ftato fatto emandad
o
Becnimo da Sifto Legato di tutta Italia, laqual egli corfe tutta, e fù per tutto, e fpecial fpefRee cFer
il ent
Riario . mente in Milano , in Venetia , & in Padoua riceuuto con incredibile honore , e
accomp
Je n'era pai finalmente ritornato in Roma , doue poco appresso mori . Gieroni agnar
deforce C
mo fuo fratello,benche di humile,e baſsa fortuna,nel fuo luogo , e potentia fuc se a
cefse,cfatto fignore d'Imota, e di Forli, gouerno dopo Pietro tutto loftato del Fratello, e cE
la Chiefa . Fù quefto Gieronimo dinatura moltofeuera, e poco, ò nulla amico de i miladuca
piaceri,faluo che della cacciafola, & hebbe per moglie Caterina figliuolanatu ici dallo
Afcanio rale di Galeazzo Duca di Milano . Onde per questa cagionefece poi Sifto Cardi nellemarir
Sforza
din. carnal Afcanio, figliuolo del Dusa Galeazzo . Di più di quefli fè Sifto grandid. anogiàpr
honori , e di facoltà molti ſuoi nipoti figliuoli de fratelli , e delle forelle fue. for ,chevi en
Percioche diede per moglie a Leonardo figliuolo difuo fratello , vna figliuola Sucrataphapa
hich'e
naturale del Re Ferdinando , e lo creò Prefetto di Roma . Et essendo poi coflui rano
morto,diede queftadignità della prefettura al figliuolo d'vn'altro fuo fratello, l'impr
a esa,e
che fu Giouanni della Ronere,fratello del Cardinale Giuliano, e gli aggiunseda el nimici co
più lafignoria dello fato di Sora, e di Senegaglia. Quefto Giouanni hebbe v fi cofacertan
gliuclo
SIS TO IV . $79

polo di Giouanna,figliuola di Federico da Feltro Duca d'Vrbino, e fua moglie, Fanefo


chefi Francefco Maria della Rouere,ilqual dopo la morte di Guido baldo fuo Maria della
Roberc
io, che senza figliuoli maſchi mori,in nome di adottione, e di dote , come legiti
mo beredefucceffè nel Ducato d'Vrbino . Fece ancor Sifto Cardinali Chriftofo
11. 10, Domenico della Rouere fratelli, ei quali viuendo in Turino erano Signori
divico nuouo , e con quefti ancora Gieronimo Baffo nato difua forella , e Raf
faeleSanfonio di dicifette anni , figliuolo d'vna forella di Pietro Riario , e che
perciòil cognome di Riario n'hebbe, e Gioua Giacomo Schiafinato Milanefe ve
fonodi Parma,efuo cameriero,ilquale p.r hauerlo ben feruito folamente nefù
A
refie dibajo luogo all'altezza del cappello follenato . Di più di quefti frà i trenta
aquattro,che in più voltefè Cardinali, vi furono ancora Stefano Nardino , Gio.
an Battifia Cibò, Giorgio di Portogallo, Giouanni d'Aragona, figliuolo del Re
Ferdinando, Giouanni Colonna, Giouan Battifta Sauelli , Giouanni de Conti , e
$4
Battiſta Orfino Baroni Romani . Nel principio delfuo Ponteficato ricondusse Canonici
Dunesg 'ecol ti r
Sitoin Laterano i canonici fecolari,efsendonegiàftati da' Romani toflo dopo la con otri da
0.!41 morte diPaolo III. cacciati i canonici regolari , iquali efsendonegià prima ftati sito iii in
Vi S. Giouanni
da Bonifacio ottauo iniquamente tolti, vi erano ftati da Eugenio IV.come in an- Laicrado.
tico lor pofsefso ripofli.Califto III.ne gli hauea di nuouo cacciati,e ve gli hauea
poidinuouo Paolo II . ricondotti . Sifto concefse , e die loro la Chiefa di S. Ma
#
ria dellapace,ch'effo nel mezo della città edificò . Era quefto Pontefice talmen .
2018 te liberale,che non fapea negare cofa, che gli fi chiedeſje . Onde molte volte per
70100
l'importunità de' negotianti concefse a più perfone le medefime cofe . Il perche
HITA
per tor via l'occafione delle difcordie, e liti, che ne nafceuano, diede l'officio, e'l
edel
caricodellafignatura a Giouanni di Montemirabile , perfona feuera , e molto
# nelle cofedella corte efsercitato, perche potesse ritrattare , & annullare quello,
checonofceua non efserflato debitamente concesso.Volto poi alle cofe dell'armi,
alle quali eglifu molto dedito, incominciò con la guerra del Turco . Nella prima Imprefa
M 6 imprefa,chefece mandãto Legato, e generale dell'armata Oliuiero Carraffa car- fatta
01 traPa
pa conda
dinal di Napoli,ſpeſe cento mila ducati , cõduſse Oliuiero in nome del Papa ven- Turco.
i quattrogalere, il Re Ferdinando altrettäte, e Venetiani cinquanta,perche an
coracoftoro accompagnarono in quefla giufta guerra il Pontefice . Nellafecon
da, nella qualefuccefse a Oliuiero il Patriarca d'Antiochia , ch'era Lorenzo fi
gliuolo difuo fratello, e che colmedefimo Re, e con li Venetian andò,fpefe Sifto Le sine da
fettantacinque mila ducati . Ma non fece mai cofa d'importatia,perche no vfci Chiftian
rono mai gl'inimici dallo ſtretto delle caftella dell'Arcipelago . Pigliarono fila Shali
battura. có.
d.
mente Smirna nelle marine dell'Afia à forza, e se ne menarono quel popolo tutto cheitasi.
prigione.Haueano già prima tentato di preder la città di Satalia,e Spezzãdo la
catena diferro , che vi era , e della qualfino ad hoggiſe ne vede alle porte di S.
Pietro attaccata vnaparte,haueano preso il porto aforza .Ma cofi valorofame.
te quei Turchi, ch'erano dentro , difenfarono la città, che i noftri ne laſciarono la
battaglia, e l'impreſa, e ſenza hauerefatto cofa di buono fe ne ritornarono a die
tro,hauendo' animici con tanta armatafatto piùfpauento ,che danno.E pur non
tra,chi per cofa certa non tenefse, che i noftri hauefsero quell'annoguadagnata
-00 2 vna
580 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

vna buona parte dell'Afia, fe haueffero eſſi voluto far in arme quel , che vſſun
caffano Re di Perfia faceua contra il Turco per terra . Ma non fi sà ben da chi
vianca fa
Vinci
no Re di mancaffe, che nonfi effequiffe quello, chefifperaua . Effendofi il popolo di Vol.
Perfia. terra in Toscana per l'afprezza del gouerno , e per vna certa differentia delle
faline,con la morte del loro gouernatore ribellati a' Fiorentini, dubitando Siſio,
che con questa occafione, non fi turbaſſe la pace d'Italia , eſſendo ancora molto
Volterra fi da' Fiorentini pregato, mandò fubito fopra quefta città vna parte delle genti
ribel a
Fiorentini della Chiefa, e preso quel luogo a forza, ne diede a Volterrani degno caftigo
della temerità , e fierezza loro . Hauendo in quefto il Papa riprese col tem
po le forze, perche egli era generofo , e d'animo grande , e defideraua perciò di A
accrefcere la dignità Pontificia, di ampliar con l'arme i termini deilo ftato del B
la Chiefa , e difar Gieronimo Riario gran Principe , confederatofi con Ferdi.
nando Redi Napoli, deliberò d'abbattere, & annullar alcuni tiranni nell'vm
bria , iquali tumultuauano , e fi moftrauano più contumaci alla Chieſa di quel,
che a cenfuarij , e vaffalli fi conueniua . Raunato adunque vn groffo effercito,
Federico nefe Capitano Federico da Feltro all'hora aßente , e che egli fommamente ho
Duaa norando haueua di Contefatto Duca d'Vrbino , e ne fe Legato il Cardinal Gin
da Feltro
fatto
d'v.bino. lianofuo nipote . Il quale Giuliano non afpettando altramente il Duca Fede
Spoleti , e derico,fe ne passò primafopra Toli, poifopra Spoleti , le quali città tumultua
Todi fatte no , efi er ano ribellate alla Chiefa ; e con l'aiuto di Giuliano Varano Duca di
della Chie Camerino amendue, non fenza molto fangue de' Spoletini , alla deuotion della
fa.
Chiefa riconduffe,e ritenne, togliendo via le difcordie, ch'erano fra cittadini , e
relegando i capi principali dellefattioni . Dopo questo volſe il Legato l'armi fo.
Nicolò vi. pra Nicolò Vitelli Sig.di Citta di Castello , caualliere di feroce natura,e già pri
cob tma amico di Sifto,ma Lorenzo di Città di Castello, e fieriffimo nimico di Nico
telii dalle
tuto
genti de lò hauea perfuafo,efpinto il Papa a farli la guerra. Nicolò, che non poteua con
Papa.
leforze del Papa contraftare, efendo ftato affediato, c cobattuto tre mesi, intefo
finalmentedella venuta del Duca d'Vrbino, diede con quefta conditione al Car
dinal la città,che effo poteffe ficuramente viuerfi come priuato nella fua patria.
Hauca anche già confidando nella amicitia , c'hauea col Duca, proueduio a cafe
fuoi d'altrofoccorfo, & era, che pagatoli il Papa di contanti quel, chefi farebbe
potuto vendere ciò , ch'egli hauea ,fe nefufsc cfso potuto andar, doue meglio piac
ciuto li fufse, a farne ilfuo efilio . Ma alquanti anni poi ritornato colfauore de
quel popolo in Città di caftello , gettò a terra, eſpianò la rocca , che Sifto vi fa
cenafar , per ritener più agevolmente afreno, & a diuotione quella città, e vi
fi forticò con una buona guardia dentro . Egli è il vero , che esso non fenzal'
aiuto,e denari di Lorenzo de' Medici, ch'era all'hora il primo buomo di Fioren
Lorenzo d. 4,quel lungo, e continuato afsedio di tre mesifoftenne : ilqual Lorenzo amando
Melici Fo lotio, ela tranquillità delle cofe d'Italia, voleua che la potentia de' Principi vi
tenriding
in Fo.cz. fusse no molto difuguale, ne poteafoffrire, che leforze del Papafouerchio crefcef
fero per vna certa emulatione, ch'erafra loro, e p hauerne Guliano de Melicifuo
fratello nella dimala del cappello huuto ripulfa.Onde alla immenfa , e sfrenata
cupidità del Papafi moftrò eglifempre contrario .
Anzi hauedolo per molte vie
Lerita
SIS TO IV. 581

irritato,efdegnato, co queft'altra pratica li pofe il fuoco nel cuore.E fù, che vo


lendo Sifto comprar Imola buona città di Romagna, che ilfuo fignore per eftre
mo bisogno vedeua,effo cỡ tutte le fueforze s'oprò, che quel pouero fignore non
la vendeffe,facendolo da mercadăti fuoi amici foccorrere d'vna groffa fomma di
danari.Il perche aperte gare fi vedeuano eßerfra Lorenzo de'Medici, & il Fa
pa.Efù quefta cofa , come poi fi dirà,per effer quafi l'vltima ruina dellafamiglia
de' Medici. Mentre che paſſano quefle cofe in Italia, era Scutari terra de' Vene- Seutati có.
bittura da
tiani combattuta da Turchi, e Sifto ,perche non veniffe quellafortiffima rocca in Turchi.
potere de' Barbari , e ne haueßero con quefto mezo potuto poi occupar l'Alba
nia,e la Schiauonia,di vettouaglie,e di danari lafoccorfe. Era in queflo crefciuta
in modo lagarafra Sifto, e lafamiglia de' Medici, che effendo il Papa follecita.
to dallafattione a Medici contraria,della qual era capo Francefco de'Pazzi,fe
cretamente trattò, che per mezo d'vna congiurafuffero ammazzati Lorenzo, e
Giuliano de'Medici fratelli, e fi ordinaffe quella Repub . afua volontà . Eperche
non pareſſe,che a cofi crudo, e fcelerato configlio hauesse egli nelle fantefue orcc
chie dato loco, tutto quefto negotio a Gieronimo Riario impofe , perchefecretif
fimamente lo trattasse,e recaſſe afine.Trattò ancora con Ferdinãdo Re di Na- Cōg'ura´e
poli , che doueffe mandar Alfonfo il figliuolo in Tofcana con vn'effercito : per- Pazzi
fra Lorea
con
che egli faceua difegno di obligarfi molto i Fiorentini con far morire , ò cacciar zɔ , & Gin
liano de i
la famiglia de' Medici di Fiorenza, per poter feruendosi poi di loro , con mag- Medici.
gior autorità nella dignità del Papato mantenerfi.Fù aduque in nome di Giero
nimo dato tutto il carico del negotio à Gio. Battifta Montefecco , che era affai
prefto di mano,a cui Gieronimo hauea moltafede . I capi della congiura in Fio
renza furono Bartolomeo Saluiati Arciuefcouo di Piſa , per priuate lor gare
antiche a Lorenzo nimico ; Francefco de' Pazzi , e Giacomo Poggio figliuolo
diquel Poggio,chefù chiaro Oratore delfuo tempo . E perchefipotefse conpiù
ficurtà la congiura efsequire, fù mandato in quel tepo in Fiorenza Rafael Ria
rio Cardinal di S.Giorgio , nato di vna forella di Gieronimo , & ilqual essendo
garzonetto,fe nefaua in Pifa alloftudio, accioche con la prefentia, & autori
tà d'vn Cardinale non ſiſpauentasse alcuno de' congiurati, ma con maggior ani
mo,e confidanza effequifsero il deftinato negotio . Hora a' 26.d'Aprile nel dì di
Dominica i congiurati , che erano molti , afsaltarono i due fratelli de' Medici Giuliane
nella Chiesa di S.Reparata in tempo, che fi celebrauano gli officij facri . Giu. de' morto .
Medici.
liano fù quiui mortos Lorenzo leggiermente ferito fi faluò nellafacriftia, doue
fua cogiurati vietato l'entrare. L'Arciuefcono di Pifa, e Giacomo Poggio ten
tarono d'occupar il palazzo della Signoria.Sparfa per la città lafama d'vn tã- Caſtigo da
to eccesso,e chefaluo Lorenzofufse,tolfero tofto i Fioretini, e gli officiali parti. toa'
rati congiu
contra
colarmente parteggiani de' Medici,l'armi contra i cõgiurati, efurono tofto prefi i Medici.
Arciuefcouo di Pifa, e Giacomo Poggio , & ad vn trattò infieme con tutti i lor
compagnigettati da vnafeneftra con vn laccio alla gola.Il medefimo finefecero
Antonio davolterra,e prete Stefano, che haueuano Lorenzo afsalito, Frãcesco
de
' Pazzicapo della congiura, e tutti i loro parenti, o miniftri cõ quãti-in queſta
fcelerata congiura a qualunque modo oprati fi fufsero.Dicono, che quello fufse
00 3 ru'
582 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

n'atrociffimo spettacolo . Fù il Montefecco tormentato , e cauatane primala


verità,e l'ordine della congiura,anch'egli morto . Il Cardinale,ch'era col primo
rumore all'altar maggior fuggito, a pena fù aprieghi di Lorenzo ſaluo, & ef
fendoftati alquanti di guardato, perchefi conobbe chiara la fua innocentia, fù DOLE
ingratia del Papa lafciato via . Irritato Sifto contrai Fiorentini , perche ba

Fedeti ueffero fatto morir di cofi brutta morte vn facerdote, & vn'Arciuefcouo, e te
Ducad'vrnutone ritenuto , e prigione vn Cardinal , ad iftigatione di Gieronimo Ricario ww.l
b nodel
rale gene
Pa hauendoli interdetti , li moſſe vna grauiffima guerra. Fù fatto generale del
pa contra il'effercito della Chiefa Federico Duca d'Vrbino , il qual ſi poneua in punto nei
Fiorentini confini di Romagna. Alfonfo Duca di Calabria era già in punto con vn'altro ef
fercito in nome del Re Ferdinando fuo padre confederato col Papa . Hebbero i
Fiorentini in quefta guerra in fauor loro il Re di Francia,i Venetiani,il Ducadi
Milano, quel di Mantoua, e quel di Ferrara . Hauendofi l'on l'altro date alcu
ne rotte , e prefe il Duca d'vrbino alcune terre a forza , con l'accortezza, e
diligenza di Lorenzo de' Medici hebbe laguerra fine , senza che effetto alcu
no fegnalato ne feguiffe . Andò Lorenzo in Napoli dal Re Ferdinando,e că la
Fiorentini
fanno legatfua autorità, deflrezza, e ragioni efficaci talmente doue egli volle il tirò, chefe
col Re d. neritornò con la pace,e con vna non dura lega in Fiorenza. E vi fùfragli altri
N poli.
patti Specificato questo , che fe da parte alcuna fi moueße loro la guerra, il
Re,i Fiorentini ponendo vn certo danaio infieme,& l'on l'altrofifoccorreſsero,
& aintafero.vdita Sifto queſta lega,ſe ne rifentè grauiffimamente,eſenza dub
bio alcuno moftraua di douer col primo tempofar delle coſe, ſe ifuoi diſegni non
fufferoftati interrotti da vn fubito ſpauento del Turco , percioche prefail Tur
co la città d'Otranto a forza, hauea ad vn tratto piena d'vn'incredibile terrore
Oranto Italia . Spauentato dunque il Pontefice da quefto tumulto del Turco,ftrinfecom
prefa da
Turchi. Fiorentini la pace , & volle , che effi in nome di caftigo , edi pena armaffero
quindicigalereper questaguerra, che contra i barbari fi deftinana.Siferiueper
ona cofa degna delfuo animo, che effendo nel più bel dellaguerra, chefacea.com
li Fiorentini, Sifto citato al Concilio da gli Oratori de gli auuerfury,fasto colo
re, che egli ingiufta guerra faceffe, animoft , e costantiffimamente rispondeffe ,
ch'effo era per accettare volentieri il Concilio , nel qualefperaua confar chiare,
aperte le ribalderie di tutti quei Principi , ritorre molte cofe da loro occu
patealla Chiefa . E cofi quelli, che penfauano con lapaurafpauentarlo, & vin
Cipro in cerlo,fpauentati da lui, volfero altroue i tor penficri.in questi tempi effendo mor
net ani. to il Re di Cipro, e'l figliuolo anche,perche la Regina era Venetiana della nobile

bRedi
uaon
dal famiglia Cornara, & era reftata herede del figliuolo,i Venetiani,perche nõ ve
Turso. nie quel regno in poter de'Turchi,fi occuparono quell'ifola. Nel medefimo tepa
era Rodi congradiffimo sforzo cobattuta da quel medefimoMaumettogranTur.
co,che haueagiàprefa Coftatinopoli.Ma Pietro Dabuon gra maestro delle reli
gione cofi gagliardamete difensò la città,chefu il Turco sforzato a laſciar l'im
prefa.E cofi tutto ilfuo furore inItalia riuolfe,doue(come diceuamo bauea preſo
Otrato, e minacciaua la ruina di tutta Italia, quãdofoprapreso da un repentino โย
morbo abbãdonò il mõdo,& ifuoi,che reſiſteuano valoro
faměte in Italia,e tolf@
d'vn
iSTO
SIS IIII. 583

d'vngrädiffimo timore i Précipi della Christianità.Al primo auuifo della morte


del Turco,e della ricuperata d'Otranto,ripreſe il Papa vn poco di ſpirito (c'ha
weagià bauuto animo d'abbãdonareItalia,ecominciò afauorire i Venetiani,i qua contra
Vnetiani
Fer
li baueuano moffa ad Hercole da Efte Duca di Ferrara vna cruda,e repētinaguer iaia .
ra. Si era il Papa con li Venetiani cõfederato per poter cõ la calamità di questo
Duca,ſe iVenetianifuſſero reftati vittoriofi, accrefcere la potétia delCõte Giero
nimo kiario . Furono infauore del Duca Hercole il Re Ferdinandofuofuocero,i
Fiorentini , e Ludouico Sforza , il quale come tutore del Duca , ch'era fan- Sforza
Lodouico
.
ciullo,gouernaua lo ftato di Milano , comefuo proprio . Accordati coftoro in
firme, e fatto Capitano dell'eſſercito loro Federico Duca d'Vrbino , l'oppoſe
roful Ferrareſe a' Venetiani , efecero venircon grofo effercito Alfonfo Duca di
Calabriafopra loftato del Papa . Hauea Siftofatto Capitano del fuo effercito
Roberto
Roberto Malatestafigliuolo di Sigifmondo, onde tofto ad Alfonfo , che ne veni Malatesta
TW wa,l'oppoſe . Era Alfonso colfuo effercito venuto fin sù la porta Latina, e n'ha general del
! uea piena diſpauento Roma,non ſe n'era però punto il Papa dimeſſo , anzi gli fi Papa ,
Alfonfo
era animofamente con l'armi oppofto . Finalmente eſſendofi gli eſſerciti nemi- d' Aragǝnə
ci affrontati su quel di Velitri ,fecero in vn luogo chiamato Campo morto il vinto .
fatto d'arme , e fù vinto l'esercito d'Alfonso , ch'era più copiojo , da quel
a del Malatefta , ch'era in minor numero,ma più valoroso e furono fatti pri
gioni tutti i principali dell'eſſercito vinto , e menati in Roma il Duca di Calabria
folofino ad Anzo fuggendo,fi riconduſſe finalmente tuttoſpauentato in Napo
li. Roberto, per lo cui valore s'era vna tanta vittoria hauuta.tre di appreſſo d'
vnfubito nonsenzafufpitione di veleno mori . Ne'medefimi giorni Federico an
coraDuca d'vrbino, che per lo Duca di Ferrara guerreggiana co Venetiani, prefGuids baldo dav.
fo la Stellata,nel campo mori , e li reftò fucceffore nelloftato Guido Vbaldo ilfi- Feltre Da
‫ر‬
gliuolo.Effendo poco appreffofeguitafrà il Papa, e'l Re di Napoli la pace ,fu- cacro. Vibi.
Tonorilasciati liberi tutti quelli, ch'erano nella battaglia di Campo morto ftati
fattiprigioni, il Cardinal Colonna, e'l Sauelli , che comefautori del Re , efof
petti erano nelprincipio della guerra ftati pofti in Caftello , furono anch'effi libe
rati. Perdonò ancor il Papa a' Colonnefi , che confederati col Re l'haueano in
quellaguerrafoccorfo di vettouaglie, alloggiato nelle terre loro l'eſſercito , e
fi erano all'aperta moftri a Siſto contrari . Ma perche poi Lorenzo Colonna Papa guercom:
Protonotariodinuouo gli fi moftraua troppo contumace,e ricalciiraua,perſeguia Colon.
tò di nuouo il Pontefice queftafamiglia . E dentro la città con l'aiuto d'Orfino me .
andofopra il medefimo Lorenzo, che tumultuaua , e prefolo in cafafua propria
aforza ,fràpochi di fece in Caftello mozzarli il capo.Et baueagiàprefe qua
fitutte le terre de' Colonefi, quando nel più bello ardore dellaguerra morl .Me
tre, ch'egli guerreggiana con Colonnefi , follecitato da i Principi confede. siftoi¡¡¡
rati,a' quali dolena,che con laruina del Duca Hercole crefceſſe lo fato , e poten- Venetiano
tiadevenetiani fouerchio,d ftogliendofi dall'amicitia,e lega de' Venetiani, fi e- per d. Fercon
rasa.
racontra di loro con tutti gli altri Principi d'Italia cõfederato,& haueagià fat
to a i Venetiani intelere, che del tutto fi ritornaſſero dall'iprefa delle cofe di Fer
vara. E perche nofolamete i Venetiani no obbedirono, che ache rincalzarono p
00 4 ogni
584 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.

ogni via magggiormente la guerra , gl'interdiffe . All'hora fi ritrouarono in


Principi
tutta di fieme in Cremona i Principi di tutta Italia,per confultare della guerra, efù per
Italia
contra ve vn comune parere di tutti conchiufo , che ad ogni modo fi oftaſſe à questo fu
netiani .
rore de'Venetiant . Fù dunque con groffiffimo sforzo rinouata la guerra , la
quale fù la più graue,e lapiù pericolofa, che mai i Venetianifaceſero . E già pa
rea,ch' Alfonfo Duca di Calabria fuſe ſtato per abbattere,e porre à terra lefor
༢༩ loro , fe Lodouico Sforza , che fi ritirò dalla lega , non haueſſe contra il pa
Ze
Sifto iiij. rer di tutti , e contra la voglia di Sifto data loro vna buona pace . Ritrouando
troua nuoui fi il Papa con le fpefe di tante guerre efaufto , & hauendo bifogno d'vn gran
officit
la e li danaio , fu il primo Pontefice , che inueftigaffe , e ritrouaffe nuoui officij da po
corte net
vend:.
ter vendere . Datone dunque il carico a Sinolfo di Caftro Otterico , Protono
tario,e perfona molto diligente, & induftriofa , reftitui gli officij de gli Abbre
uiatori minori già eretti da Pio , e poi tolti da Paolo fuo fucceffore : il quale
officio vende molto bene . Il medefimo fè de gli officij de' follicitatori . Intro-·
duffe anche l'officio d'alcuni , che interueniuano a quante fcritture publice fi ce
lebrauano, &ſenza loro nonfe ne poteua alcunafare : ma questo officio fh da
Innocentiofuofucceffore eftinto. Introduſſe ancora gli officij de i Gianizeri, de i
Stradioti,e de i Mamalucchi . Ma queſto vltimo fù da Innocentio annullato .
Ordinò finalmente noue notari della camera Apoftolica , alli quali affegnò tut
Troua Si
fto iiij.ncte l'entrate, che erano prima d'vnfolo,il quale era capo degli altri . Siftofù an
uiref
acc ce , & cora ilprimo , che vende gli officij del Procuratore della camera , del notariato
datij
antichi. Apoftolico, del Protonotario del Campidoglio , del notariato delloftudio , della
mefuratura delfale, e del camerariato della città.Ritrouò nuoui datij,& accreb
be gli antichi . Rifcoffe non fenza macchia d'auaritia di molte decime da i pre
lati.Ma quefte cofe fi debbono al parer mio alla neceffità attribuire , ò aparen
ti,e miniftrifuoi più tofto, maffimamente non effendo fin à quel tempo ftato Pon
tefice ne d'animo più generofo , e cortefe di lui,nè più hilare, e pronto nel donar, e
beneficiar altrui. Onde ne mantenne honoratamente afueſpeſe Andrea Paleo
logo Signore della Morea , e Leonardo di Tocco Defpoto dell'Albania , che era
no dal Turco ftati depofti, e cacciati dai ftati loro.Ed oltre gli altri doni , chefè,
diede in nome di dote a Sofia Tomaſa figliuola del Paleologo , c'hauca data ab
Duca di Roffia per moglie ,fei milafcudi d'oro . Raccolſe benignamente Carletta
AndreaPa Reina di Cipri, N.Reina della Boffina, ch'erano de' regni loro, e di quanto ha
Icolago , e
Leonardo ucano ftate prine , e con efo lui ricoucratefi, e con la fua molta cortefia in quella
Toco miferia lefolleuò.Venendo in Roma per voto, e per baciarne a lui diuotamente il
d . Principi
Greci fone piede Chrifterno religiofiffimo Re della Dania della Snetia , della Noruegia , e
della Gottia, e'l Duca di Safonia, Alfonfo Duca di Calauria, Sifto molto alla
pa. dal Pa-
tati
Christerno grade li riceuette, e tenefeco in palazzo.Il medefimofece a Ferdinãdo d'Arago
Redi Di
nia. na Re di Napoli, che ne vene con gran copagnia dei fuoi l'anno del Giubileo in
Regna di Roma,perche nõ reftò di farli tutto quell'honore,che ſi poſſa maggiore a vn grã
Cento del
Noli ri Refare, e li rimife acho il ceso, che comefeudatario,pagaua ogni anno alla Chieſa.
1: 5
dal Volle, che glifi deſſe ſolaměte in nome di celo ogni anno vn be guarnito cauallo.
Papa al Re
Ferdinado , Pafando ancora per Roma Leanora figliuola del Re Ferdinando,che andaua in
Ferra
SIS TO IV. 585
K
Ferrara a marito(perche con quel Duca era maritata,) il Papa con reale pom
pala riceuette,e le fece magnifichi doni. E per paſſar dalle cofe profane allefa
cre,egli canonizò S. Bonauentura già cardinale , e delfuo ordine, c'hauea molti S Borauen
miracolifatti.Alle antichefolennità della Chiefa aggiunse anche dell'altre, co - tura canoni
mefurono lafefta della Concettione, e della Prefentatione di noftra Signora , lazato.
feftiuità difant'Anna,di S. Gioseppe, e di S. Francefco , le quali volle, chefuf.
fero celebrate nella Chiefa fanta. Per la quiete della Chiefa , e per lafalute co
mune confermò , & accrebbe con ampijffime bolle i priuilegij dagli altri Pon
atefici a' quattro ordini mendicanti conceffi . Per lequali cofe tutte quanto egli
amato nefuffe,poſſiamo ageuolmente penfarlo, maſſimamente ch'egli con la me
defima generoſità d'animo fi portò in edificar,ò rifarciregli edifici publici.Per
ch'egli primieramente con mattonare lestrade della città, e torre via quei por
tici,e balconi,che occupauano, ofcurauano efaceano brutte, e difordinate le ftra
de, ne abbelli Roma, da quei tanti fanghi, e bruttezze togliendola. Et a quefto
"0"
ALL effetto creò i maeftri dellestrade,perche cura particolarefe n'haueſſe. Accoftan
dofi l'anno del Giubileo,ch'egli di cinquant'anni a venticinque riftrinfe,e nel fet
tantacinque lo celebrò, fi volfe tutto a riſtorare molti edificij , de' quali ſi foſſe
ro potutoferuir i pellegrini , che veniuano in Roma . E primieramente per pu
blico ornamento, e comodità della città edificò di tiuertino con grandefpefa da' ponte fatto
fondamenti vnponteful Teuere,che perche era digran tempo ruinato afatto, il da fal Teuere
Sifto iiij.
chiamauano ponte rotto , e da luifù chiamato poiponte Sifto , efù certo quefto 2
edificio di qualfi voglia antico principe degno . Egli fpiand da'fondamenti lo
fpedale difan Spirito , ch'era per l'antichità quafi tutto in ruina , e con belliffi
mi edificij l'ampliò , & in migliore , e più vagaforma il riduffe . E veggendo
fi gettato a piedi vn gran numero difanciulli , e mafchi , efemine con le lor ba
lie , tofto aflegno loro vn luogo, doue habitaffero,& ordinò, che le donzelle at
te a marito con vna honefta dote fi maritaffero , e che alcune altre , che non vo
leano maritoferuiſero gl'infermi . Fece diftinguere alcuni luoghi più honorati,
èpiù acconci per ligentilhuomini infermi , perche da gli altri plebeifuſſeroſe
parati . Infiammato poi di religione , e d'vna fingolarpietà , ch'egliſempre
connoftra Signora moftrò , edificò da'fondamenti la Chiefa con vn grandiſſimo
conuento di S.Maria del popolo , e ifrati di S. Agostino vi pofe. Edificò di nuo- s. Marid 1
uo nel mezo della città la Chiefa difanta Mariadella pace , e ladiede con vna popoto edi
parte del monafterio a canonici regolari di fant'Agostino già cacciati di Late- fto iiij.
rano : percioche Oliuiero Carrafa Cardinal di Napoli edificò poi tutto il mona
flerio da' fondamenti. Fece Sifto purgare, e nettare la Chiefa di S. Pietro, e con
Ditriate per lefeneftre lafece più chiara , e più bella , è con ſcarpe di mattoni la
fortificò dal lato manco,onde minacciaua ruina. Fece ancor nettare, e ridurre in
migliorforma la Chiefa di Laterano , le cui ale laftricò , e rifarci l'antico pala Chiefer fat
gio Lateranenfe,ch'eragià tutto guasto. Rifece molte altre Chiefe per la città, te da sifto
che le haueua l'antichità rotte tutte, comefurono la tribuna defanti Apaftoli,laj .
Chiefa di S. Pietro in Vincola, di S. Sufanna,di S. Vitale , difanto Nereo , &
Achilleo, di fanta Balbina, difan Quirico, e Giulita,di S. Vitoje Marcello, di S..
Salua .
586 PLATINA DELLE VITE DE PONT.

Saluatore in Traficuere , et altre molte,che afueſpeſe rifarcì come dallefue ars Teduevol
Arqua ver me, eſcrittofi vede.Riconciò le mura della città,che in molte parti eranoperl'o
gine ricon antichità andate per terra.Egli riconduffe ancora per comodità de' cittadini l'acideper
do ta di Si.
fto nij in qua Vergine in Roma, rifacendogli acquedotti,ch'erano tutti ruinatise pieni,dale Cat
Roma. monte Pinciofino allafonte del Truglio.Fece nettare ancora,e ricociare le cloa Pot
che publiche , che ne portano giù nel Teuere le immonditie della città . Ripófe ale ilCamp
Sifo iiij fu nellapiazzadi Laterano in più magnifico luogola ftatua equeftre dibronzo di p
primo che M.Aurelio, cheflaua in unfozzo, e vile luogo gettata . Rinouò ilpalazzo del ana
inftitui
dati allafol. Vaticano,tirandoliſotto grandiſſimi portici. Edificòftanze comode perlifoldati
ma
guardia del dellaguardiadel Papa, e del palazzo , & effo fù il primo , chegli inftituiffe e deb
Palazzo . pergli officiali anche di corte , che prima in certe cafuzze vili , & incomodiffi.eladignir

Libraria habitauano. Efatto cercare vary libri per tutta Europa, drizzò in Vatica
Vaticana me
drizzata da no la libraria di palazzo, che è lapiù celebre,che habbia il mondo , e vifùfattore
$.fo iij. ilPlatinafopraftante,e le conftituì l'entrate,onde poteſſero viuere coloro, cheha
al
ueuano di questa libraria curase per comprarne libri medefimamente. Efù que Wi / ༢༣,༦
fla vn'opera preclariffima,e degna di vn Papa.E non contento difareegli tutte
cont
quefte cofe effortò ſpeſſe volte i Cardinali a douerefecondo la poſſibilità di cia. erotte at
Chiefe race fcunfare,o con edificij nuoui, ò con rifare degli antichi,la Città di Romapiùbel Semanti
concie da la.Onde molti luoghi , ò fabricarono, ò adornarono, come fe Guglielmo Efloute- tag
Cardinali
at tempo di uilla Cardin al d'Oftia ,e Camerl engo della bella Chieſa di Sant'Agostino colfuo
grand
Sifto quar- conuento,de' quali padri era eſſo protettore, e del palazzo preſſoſant'Apollina
10.
,in cape
re:Coftui ancora cỡ tirare da amẽdue le ali delle volte rifarci la ChiefadiS.MA stu5ton
ria maggiore. Il medefimofece di Oftia,e della fua rocca. Il Cardinale di Agria
P
rifecela Chiefa di S.Sergio, e Bacco ,che era per andare in ruina, della qual Chie S.Pietro
fa hauea eglicura.Rafaele Riario incominciò vn belliffimo palazzo preſſo S.Lo
®Roma ,
renzo in Damaſo . Molti altri anch'edificarono fontuofi palazzi , tal che hau Madaluredi
rebbepotuto sifto ragioneuolmente dire, che egli lafciaua Roma rifattadi mat
toni,che eraprimafabricatadi fango,comegià diſſe Auguſto hauerla laſciata di Pontef
Diac i
marmo, che di mattoni ritrouata l'hauea.Meritamente dunque nellalibraria Pa
latina fi leggono queſti verfifcritti in vnfuo fimolacro. Anoda
dpret ca
Templa,domum expofitis,vicos , fora, monia,pontes, e r
Virgineam Triuij quod repararis aquam : el Roue
Prifca licet nautis ftatuas dare commoda portus , erecard.
Leis,Fr
Et Vaticanum cingere Xyfte iugum:
Plus tamen vrbs debet, nam quæ fqualore latebat , dimod
Cernitur in celebri bibliotheca loco .
I quali verfi dicono infoſtantia, che benche haueſſe Sifto edificate Chiefe,driz Podi d
oi
Zatiſpedali, riconcie ftrade, rifarcita la muraglia ,fatti pontè , ricondotta l'ac Ana
diffalu
qua vergine nella città,e c'haueſſe hauuto animo d'accomodare ilporto,e difor. t
sificareVaticano, gli era nondimeno Roma più per questo, che per altro , obliga EnGisru
Geco
m
ta , c'haueſſe ridrizzata in luogo celebre la libraria , ch'era in ofcura caligine .
Eglifù d'altro canto il fuo Pontificato celebre per alcune publiche calamità:
Perchefurono ſpeſſe,e gran tempefie,folgori, terremoti, eccliffi del Sole , e della
LUNA
SIST O IV. 587

ER Lana. Il Teuere due volte tutta la città allagò:forferoguerre per tutta Italia,
A fividela cometa più volte:fù in Roma lunga, e gran careftia, e furono inteftine,
efanguinofe difcordieper tutto loftato della Chiefa, e fpetialmente in Todi,do
#2
ENS uofù morto Gabriele Catelano capo della fattione Guelfa, efrà gli Orfiini, e Co
Fede lonnefi ancora.Nel Ponteficato di Sifto fù il mercato, che ſifaceua prima ogni
fettimanafotto il Campidoglio , per ordine del Cardinale di Rotomago Camer
lengo trasferito nella piazza, che chiamano hoggi Nauona, Efù questo pri Mercato
Nauona. di
jmo marcato di Nauona celebrato il mercordi fecondo di di Settembre del77.
Et in effetto non lasciò mai Siftofare cofa, che effo vedena, chefuffe pereffer,
ornamento , e comodo della Città . Difensò fempre cofi intrepidamente le co
fe de Ramani , e la dignità dellafede Apoftolica , che non haurebbe qual fi vo
gliagran Principe potuto dargli trauaglio fenza riceuerne . Ilche, e nelle cofe
chefifono dette,moftrò , e nell' vltima guerra, che infieme con li Venetiani, e cam
T E A li Genouefifece contra il Duca di Ferrara , ilquale con l'aiuto del Rè Ferdinan
BOTH do,di Lodonico Sforza, e de' Fiorentini ſi difenfaua, e chefece ancora poi infa
uore dell'ifteffo Duca contra i Venetiani. Nella qual guerra eſſendoſtati i Vene
tiani con alquante rotte abbattuti, quando il Papa vide, eſſer loro ſenzafuafa
puta,e contrafua volontà stata data ad iftantia di Lodouico Sforza dagli altri
confederati la pace, in tanto affanno di cuore ne venne, che col dolor della poda
gra , che dipiù l'aggrauò , dalla qualefolea effer in queſti vltimi anni della vita
afai trauagliato , in capo del quinto giorno fra la quarta , e quinta hora della.
notte, a' 13. d'Agosto nel MCCCCLXXXIV . mort bauendo tenuto tredeci aq
ni, e quattro giorni il Ponteficato, e viuuto fettant'anni,e 22.giorni. E fuilfuo
corpofepolto in S.Pietro in vna tomba di bronzo, che è vna delle più belle cofe,
che fi veggono in Roma, e la quale il Cardinale Giulianofuo nipotefece riporre
nella cappella da lui edificata. Vacò dopo lui lafede 16.giorni .

Fece quefto Pontefice otto ordinationi di Cardinali , nelle quali ne creò 34.
cioè 27. preti, e 7. Diaconi , che furono.
Fra Pietro Riario da Sauona, nipote del Papa, dell'ordine de' Minori, Vefco
uo diTreuifo, prete card.di S. Sifto.
Giuliano della Rouere, da Albizzola , figliuolo d'vn fratel de! Papa , Veſc. di
Carpentras,prete card.di S.Pietro in Vincola,
Filippo de Leuis , Francefe , Arciuefcono d'Arli , prete card. de' SS. Pietro, e
Marcellino.
Stefano Nardino da Forli, Arciucfcouo di Milano , prete card. di S. Mariain
Trafteuere.
Auxias de Podio di Valenza di Spagna , Arciuefcotto di Monte reale , prete
card. di S.Sabina.
Pietro Gundiffaluio di Mendozza , Spagnuolo Vefc. di Sagunto , prete card.
di S. Croce in Gierufalem.
Antonio Giacomo Venerio da Recanati, Vefcouo Conchenfe, prete card. di
San Clemente .
Gio.Battiſta Cibò,Genouefe,Vefcouo di Melfi,prete card.di S.Balbina .
Gio
588 PANVINIO DELLE VITE DE PONT. INN

Giouanni Arcimboldo , Milanefe , Vefceuo di Nouara , prete card. de' SS. NOCENT
Nereo , & Achillco.
Filippo Vgunetti, Borgognone, Vefc. Matifconenfe,prete card. di S.Lucia. Create
Giorgio Cofta, Portughefe , Arciuefcouo di Lisbona , prete card. de' SS. Pie
tro, e Matcellino .
Carlo Borbone Francefe, Arciuefcouo di Lione,prete card. di S. Martino ne'
monti.
Pietro Ferrici, Spagnuolo, cittadino, & Arciuefcouo Tirafonenſe, prete card.
di San Sifto .
Gio. Battiſta Mellini Romano Vefcouo d'Vrbino, prete card. de' SS. Nereo,
& Achilleo .
Chriftoforo dalla Rouere da Turino, Arciuefcouo di Monftier,prete,card.di
S. Vitale .
Girolamo Baflo dalla Rouere , da Albizola , figliuolo d'vna forella del Papa
Veſcouo di Recanati,prete card.di S. Balbina .
Giorgio Effer da Herbipoli Tedefco prete card.di S.Lucia.
F. Gabriele Rangone, dell'ordine de' Minori , Veſcouo d'Agri,pretecard.de'
SS. Sergio, e Bacco.
Pietro Foscari Venetiano primicerio di S. Marco , Veſcouo eletto di Padoua,
prete card. di S.Nicolò inter imagines.
Domenico dalla Rouere da Turino,prete card. di S.Vitale in Veftina. DVSS
Paolo Fregofo, cittadino, & Arciuefcouo di Genoua, prete card.diS.Anaftafia mafegna
Don Cofmo Orfino de ' Megliorati , Romano monaco di S. Benedetto, Arci upre
uefcouo di Trani,prete card di S.Nereo, & Achilleo . ellavit
Federico Borgognone, Vefcouo di Tornai, prete card. di S... condorag
Giouan de Conti Romano, Arciuefcouo Confano,prete card.di S.Vitale. Sinepcianguag
F.Helia di Bordeilles Francefe, dell'ordine de'Minori, Arciuefcouo diTours,
Maire dell
prete card.di S.Lucia.
Republica,
Giouanni Moles Spagnuolo, Vefcouo Gerundenfe,prete card.di S.Balbina.
1- Giouan Giacomo Sclafenato, Milanefe,Vefcouo di Parma, prete card. difan Angiò
Stefano in Celio monte. Or ,ecar
F.Pietro da Fuxo, Francefe, dell'ordine de' Minori eletto Vefcouo Veneten ediRom
fe , Diacono card.de' SS.Cofma, e Damiano.
primono
Giouanni d'Aragona , Napolitano , figliuolo di Ferdinando Rè di Napoli s
Diacono card.di S.Adriano. t của ch
Ceceff
Rafael Riario da Sauona,Diacono card.di S.Giorgio al velo d'oro . orip
Gio.Battifta Sauello Romano, Diac. card.di S.Nicolò in carcere Tulliano. FindonCibo
Giouanni Colonna Romano, Diacono Card.di S.Maria in Aquiro. Comeinueftit
Gio.Battiſta Orfino Romano, Diacono card.di S. Maria in Dominica. Nachia d
io i
Afcanio Maria Vifconte Sforza, figliuolo del Duca di Milano, Diacono card. mbili,di
de' SS. Vito, e Modeſto . Malmo anco
Tri ,equ
o
Repub
lic
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1
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INNOCENTIO VIII. 589

INNOCENTIO VIII. PONT. CCXVII.

Creato del 1484. a' 29. Agoſto .

RODVSSE fempre la famiglia Cibò chiariffima per antica no. Cala Cib
fempre illu
biltà, segnalati perſonaggi , che per l'eccellenza de' meriti lorofali- Are Lodi
rono afupremi gradi di grandezza , tra qualifù Bonifacio IX . co. ' Innocetio
viij Geno
P me nella vitafua habbiamo trattato , & Innoc. VIII. di chi hora uefe.
intendo ragionare , ilquale perfatti gloriofi a qual fi voglia de' piu Arano pas
dre di Papa
lodati Pontefici agguagliarefi puole . Nacque egli nella ricca,e bella Città di Innotecio
Anteceffoli
d'Innocen
Genoua , di Madre della Illuftre cafa de' Mari , e di Arano, chefù de' principa
li dellafua Republica, e dall'iftefta mandato con gagliardifoccorfi a Luigi III. tio viii e
lor honors
& a Renato d'Angiò , dal qualefu fatto vice Re di Napoli , & ancora otten- re imprec
ne molti bonori , e carichi da Alfonfo d'Aragona , e da Califto Terzo , che lo
creò Senatore di Roma , grado , che all'hora non fi daua , ſe non a perſonaggi
grandi. Fùil primo nome di questo Pontefice , Giouan Battifta , & hebbe per
Zio Tomafo Cibò , che fù mandato al foccorfo di Scio , contra l'armata Vene
tiana. Gl'anteceffori poi di lui , n'anderò io nominando alcuni , efra gl'altri ife.
guenti , Giudon Cibò ferui all'Imperator Ottone primo per Capitano de' nobili,
da cui ottenne inueftitura di alcune terre in Tofcaua , laquale hoggidì ancorafi
vede nell'archiuio di Maffa . Lanfranco del 1241. gouernò la Republica con &

altrifette nobili , di che appare honoreuole memoria in San Francesco di Geno


uz , Guglielmo ancora fuo figliuolo principale nella Città , fondò detta Chiefa
delfuo proprio , e quafi che la riduſſe al fine i fù vn delli 4. Ambafciatori man
dato dalla Republica a Clemente II I I. a Carlo d'Angiò Rè delle due Sicilie ,
e Gierufalem,da' quali ottenne il buon fine de'fuoi negotij , e poco appreſſo cir
cagl'anni 1268.fù armato Caualliero dal Re di Francia , ch'era S.Lodouico,co
me hoggidì ancor fi vede nella detta Chiefa nelfuofepolcro , doue moftra lo fcet
tro col giglio,e flocco, & habito come in quei tepi s'faua.Mutio, e Daniele , &
Antoniofurono capitani digalee lor proprie, co le qualifecero honorate impre .
fe,
590 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

Je, cofi in Cipro come contra Pifani,& altroue. Quafi ne' medefimi tempi Car
lo Carlo Cibòferuendo a Ruberto Re di Napoli, fù del configlio fuo, gouernan
do ancora quella Città, efuo difiretto co moltafua lode, il che appar nell'archi B
nio della Zecca di Napolis fù ancora degno anteceffor Andrea Princiualle , che
il primo guardò in Cipro perla Republica . Famagofta con tal honore , e ripu
tatione, che ne venne ricompenfato , e grandementeftimato, & ilſecondo fi tro
uò con altrinobili a reprimere il popolo , che contra laforma dell'honefto figno +
Gie reggiaua la città. Ma a che volerfar io fi lungo catalogo di tanti perſonaggi di
ro di venne
Cibo
cia. queftafamiglia?nofi sà egli chiaro, che gl'aui di quefti nominatifignoreggiarono
floridamente molti paefi, eftati in Grecia loro antichiſſima patriafotto nome di
Cubi,che in noftra linguafon Cibi , qualiportano turchini, e bianchi per trauerfo
nell'arma loro in capo rosso , e la croce difopra datali dalla Repub. per beneme
rito,e da effi a Guglielmo nominato poco innanzi.Hora dunque ritornado ad in
nocetio,dico,ch'egli con Mauriciofuofratello non meno di corpo ,che d'animo ,fù
chiamato a Napoli , mentre il Principe Aranoferuiua ancora ne'folitifuvi gra.
Attioni
Papa di di Alfonfo Rèdi Aragona il primo ; onde alleuandofi in quella corte dopo an
centro pri che la morte di Arano, qualefeguì in Capoua , & effendo quafi in questi gior
ima chefo
fe Papa. ni medefimamente morto il Re , feguitò la feruitùfua con Ferrante fuccefsor nel
regno ma bauendo hauuto da vna gentildonna duoi figliuoli chiamati France
fco,e Teodorina , quali fi diffe effer nati legitimi , morendo affai presto la ma
dre , fù per tal caufa aftretto partire da quella città con ilfratello , e forse con
poca fodisfattione del Re , perilche ritiratofi a Padoua a quello Studio, dopo al
cuni annife n'andò a Roma, riceuuto volontieri, & con molta cortefiadal Car
fcoup di Sa dinal Calandrino fratello di Nicolò v. e per lefue virtù promosso da Paolofe
Fatto Ve
uona , & in condo al Veftouato di Sauona , e poco appreffo da Sifto al datariatò, e poi dell'
di
fet di e Di anno 1473. con particolar fauore di Giuliano della Rouere nipote del Papa , al
a, Mal
tarin e poi Vefconato di Malfetta , & al Cardinalato infieme , e in tal maniera dimoftrana
Cardinale in tutte le attioni fue prudenza , e valore , chefù giudicato attiſſimo ad aſſiſte
dal Papa Le re, come legato alla dieta di Norimberga , per ridur a concordia l'Imperator Fe
gatoin
rin berga . derico III. e Mattia Rè d'Ungheria , ma eſſendofoprauenuta la pefte, partendo
No
fi il Papa da Roma, hebbe a bene deputarlo al gouerno dell'infelice città,la qua
Farto
wer natorGodi le in quellifrangenti reffe con fodisfattion d'ogn'vno . Ritornato poi sifto , lo
Roma. mandò apacificar i Senefi , che miferabilmentefi tagliauano a pezzi,ilchefat
nefi. a ise to nonpafsò molto , che vfando dellafolitaſua deſtrezza , e prudenza , ftabili
Pacifi
ancora pace tra'l Papa , il Re di Napoli , & il Duca di Milano, e i Fiorentini,
fe bene alla fine non fece molto progreffo . Ma hauendo fra tanto il gran
poter de' Turchi occupato Otranto con moltospauento de' Chriftiani , induffe il
Papa a dar buonafumma di denari perfeacciarli , e liberarfi da tanto giufto ti
more . Lequali attioni a lui però furono moltofacili per effergratiofo di coftu
mi , humano , e diligente , e con mirabil , e dolce cloquenza . Dal lume adun
que di talfingolar qualitàfù indotto il mondo , effendo morto in queigiorni Si
Eletto Pa fto,adefiderarlo per Pontefice nel conclaue di 28. Cardinali,per il che a 29.d
pa. Agofto 1484.fi eletto Papa, & al Cardinal Francefco Piccolomini toccò ad in
COYO
INNOCENTIO VIII. 591

coronarlo,facendofi chiamar Innoc.VIII.E però vsò quel fimbolo, Ego autem


in innocentia mea ingreflus fum , e veramentefecefempre l'opere correfpon
denti al nome . Hauendo ritrouato lafede Apoftolica efausta per le groffe fpefe
fatte dalfuo anteceßore , fù costretto apparecchiandofeli molti trauagli di crea
re 25.officiali delle bolle di pionbo , e 26.fecretarij , e 30 prefidenti di Ripa,i qua Manda ar
na a con
li danari nonfpefe vanamente,poiche i primi due anni del Ponteficato , effendo il trail Tuz
Turcoformidabile per infiniti dannifatti a' Christiani,fpefe 150.mila feudi a co.
mandar armata contra quello per reprimere il furor fuo , come in buona par
te nefegui effetto , di che ne riportò infinita lode , acquiſtandofi ancora ogn'ho- Sua grande
ra più la beneuolenza di ciaſcuno,perche in lui non erafuperbia , ma humanità humanita .
ù . fue
&altre
infinita,e mifericordia verfo i poueri, & in modo che i Germani , Francefi, Vnga. v.
ri,Inglefi , & Pollachi , lo celebrauano in particolare per loro benefattore , e
fu veramente molto benigno nel trattare , pronto nelle fpeditioni , inimico per
fua natura diguerre , egrand'offeruatore della giuftitia,fù manfueto , patiente
nell'auerfità , fententiofo nel parlare , ricordeuole de' beneficij riceuuti, come lo
moftrò verfo il Cardinal Giuliano autore del fuo Ponteficato , facendoli il fra- Gratitudi
ne di Papa
tel general della Chiefa , e verfo i Cardinali , che fauorirono la fua promotio- Innoc.
ne , donando al Colonna 25.mila feudi , a Sauello Monticelli , ad Aragona
figliuolo delRe Ferrando , Pontecoruo , e il ſuo palazzo , & a Parma la Maglia
na . Fù ancora d'acutiffimo ingegno , perchefubito che vdiua trattar d'vn nego .
tio,penetrana tutto ciò che intorno d'efo occorreua.Raccogliendo humanamen- tia pruden
Sua nel go
tegl'infiniti ambasciatori , che alui correuano d'ogn'intorno ,fcoprina a tutti i uernari ita
ti .
beni,che apporta la pace, e i gran danni , che cagionala guerra, efortandoli a per
fuadere ilor Principi , che deponefiro l'armi, e quelle riuolgeffero contra i Tur
chicomuni nemici , e feguitando ogni buona opera,che potea proſeguire iljuo giu
fto defiderio.Ribenedi i Venetiani interdetti da Sifto,fgrauò la Chiefa, e infieme
il palazzo,efua corte di tutte leſpeſeſuperflue, e leuò l'officio de i Mamaluchi ,
non gli parendo neceſſario.I Romani iftando, che i beneficij loro non fi conferif
fero ,fe no a quelli della città, vedendo cheſe ciò fi concedeua lorofe ne priuaua i
Gratie
Cardinali , per rimediare a queſto , dichiarò, che tutti i Pontefici, e Cardinali refi cefie allecon .
denti s'intendeſſero Rom.e poteffero participare de gli antichi lor priuilegij, con- Religioni
fermandoli nel resto i loro indulti , e facendo molte altre gratie : Alle religioni di Perseguita
le friga.
S.Francefco, e di S.Agostino , e di S.Domenico, Canonici regulari , e altri concef- tie .
fefauori,egratie particolari : Fulminò terribili decretali contra le donne ma Solleuat
ioe
Lefiche,efattochierie , incantefmi , e contra quelli che ingannauano la dataria • ni del R
gno di Na .
Ai Genouefi effendo flati mal trattati in molte cose nellafedia vacante, imperò poli.
che in quei tempiſeguiuano infiniti misfatti,fece darlifodisfattione intiera.Frà
tanto quefte buone operationi furono turbate, et impedite dalle difcordie ciuili di
Roma,imperochefrà i Colonefi,& Orfini efercitandofi i lor odij antichi,riepina 11 Fapa mo
no ogni cofa di violēz a,di rapine, e difangue, però vna guerra efternafopi qfta Redi Naal
usguerra
Zerna,pche hauedo Fernãdo Re di Napoli mal trattato diuerfi Baroni , e iparti poli,
colareil Cotedi Motorio amatiffimo della Città dell'Aquila, e temedo di peggio
per laferoce natura del Rè , ricorfero al Papa effendo quel Regno feudo della
Chie
592 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Chiefa , proteftando, che ſe fuffero abbandonati dalla Sede Apoſtolica, ſi dareb.


bono a qualfi voglia altro eſterno Principe, che voleffe loro preflar aiuto . Ag
25
giungeuafi a questa importante caufa , che il ke difpreggiando i Pontefici , non
pagaua il donuto cenfo , ch'era di 20.mila ducati,et a vogliafua difponenadelle
cofe ecclefiaftiche di quel Regno . Moffo adunque Innocentio dalla neceffitànon
men della prima, che dellafeconda caufa, riceuè l'Aquila, e l' Abbruzzo , e quei 1
Baronifotto laprotettionefua,e moſſe guerra a quel Re, tirando feco in confede
ratione i Venetiani, i Colonnefi, e li Principi di Bifignano , Salerno , Altamura,
e Duca di Oliueto con molti altri Baroni di Napoli , e per general ſuo eleſſe Ru
berto Sanfeuerino , & il Cardinal Gio . Michiele Venetiano fù legato . All'in.
contro il Rè hebbe in auto i Fiorentini , e gli Orfini , per il che cominciò frà eſſi
vn'afpra,e pericolofa guerra,con variafortuna, per la qual cagionfurono fpinti
il Conte di Pitigliano, Cardinali di S.Angioio , e Sforza a trattare di pace,ma
il Papa non li volfe vdire, hauendo perfuo fermofcudo la Ragione,e lagiuftitia,
che perciò couofcendo il Rè, nel gran pelago, che fi trouaua, hauedo perſo Ciuità
Rè di Napo Ducale,e altri luoghi ,e per ilgran patire, chefaceua l'effſercitofuo,ilquale efsedo
li ricerca i fcorfo quafi fino a Roma nèfù rebuttato , piegò tanto dellafua oftinatione, che
ce . di pa non defiderando altro , che pace,ben ſpeſſo rinouaua il negotio di effa, e tanto più
Ppa
Rè di
cia Franil che egli temeua grandemente di Carlo Ottano Re di Francia , ilquale efibiua al
aiuta
Papa, Papa 300. milafcudi , quattro mila Sauoini , e tre mila Suizzerifotto la con
dotta del Duca di Lorena . Il Papa pregato, e fupplicato di nuouo alla detta
pace , fi commoffe allafine per la fua natural bontà , e maffime che ligiouò di
credere di reftare non men egli che lafede Apoftolica , con honore , e compì
ta riputatione, oltra che nel vedere diftruggere lo stato Ecclefiaftico con tante
Pare talifpefe , efpargimento difangue , fentiuafi compungere a molta compaffione , e
Redi Napo perciò venendofi all'atto della pace, fiftabili con laſoſtanza dellefeguenti con
li & fucco
ditioni . ditioni : Che il Rè perdonaſſe liberamente non meno a i Baroni , che alla Città
dell'Aquila , e fuoiftati : che non poneſſe la mano nella collatione de' beneficij,
e pagaffe i douuti cenfi con alcune comodità di tempo , e che Verginio Orfino
veniffe a piedi del Papa con ogni humiltà poffibile ; il Re cattolico , Lodouico
Sforza , e Lorenzo de' Medici promifſſero l'offernanza di quefti capitoli , inter
uenendo nel trattar quefto accordo i due Cardinali detti di fopra , e Gio . Iaco.
mo Triuultij molto per le virtù fue amato dal Papa . Al Generale Ruberto
Sanfeuerino toccò poi il partirsi con poca gratia del Pontefice , alquale fù chia.
ramente fatto conofcere, ch'egli haueua tepidamenteferuito , et in modo che det.
tegranfofpitioni di sè , fe bene tre volte fi era trouato con l'eſſercito inimico a
Rè di Nero
li afà combattere , ma infelicemente . Non fi tofto ſparſe ſi la fama di queſta de
confiderata pace , che il Rè , vedendo il Papa difarmato fi moftrò con varieſcu
tioni del fe difficile all'offeruanza delle capitolationi feguite fra di loro , onde grande
pace.
mentefdegnato il Papa , le mandò il Veſcouo di Terracina a dimandarli in par
ticolare, perche non hauca pagato la prima parte del cenfo conforme all'obligo,
e la caufa della prigionia d'alcuni Baroni , chiamati nella pace , e con altre giu
fle querele , del procederefuo contra i patti conuenuti . Riſpoſe il Rè parole
tutte
INNOCENTIO VIII. 593

tutte palliate , e circa i danari del cenfo , che il Papaper buona confcienza non
gli le doueria dimandare , poiche egli hauea cagionato la guerra , nella quale
hauea fpefo tanti denari, che di ragionefi era rinfrancato del detto cenfo : è che
in quanto a' Baroni imprigionati, eraftato per altre cagioni , che della guerra ,
comepoi a fuo tempo ne haueria mandato i proceffi al Papa : il quale bauendo
intefo rifpofta cofi dishonefta, efirana,ſi diſpoſe di far nuɔua guerra , e col mezo
di eſſa domare tanto disprezzo , e figrande alterezza dell'inimico : per il che
Spedifubito a Carlo Re di Francia , accettando quello , che poco prima non
era parfo neceffario , e fcomunicò il Re , priuandolo del Regno , e dette cari
co a Francefco Cibò di buona leuata di Suizzeri,& Italiani oltra alla gente d'
arme , della quale già prima era generale , & il Duca di Lorena con le genti
offertedal Re fù eletto Generale dell'imprefa . Queste gran prouifioni , con
Papa rino
le minaccie di tanti Principi d'Italia , e ancor del Re cattolico , impaurirono wa la guer
di maniera il Re Ferdinando , che depofto l'animo altiero , ritornò più che tamusica, &fcom il
volentieri all'obbedienza del Papa , il quale dopo effe fifatto pregare un pez- Re di Na
zo
༢༠ a deponere ilfuo giuftofdegno , fi contentò alla fine in gratia di tutta Ita- Bolo del re
lia , che ne lo fupplicò caldamente , di perdonare al Re , il quale vedendo il Pa- go.
Redi Napo
pa placatopermaggiorefegno dellafua deuotione, & obbedienza fece mouere il doma
pratica di parentella , tra vnafeconda Nepote difua Santità, chiamata Bat- perdens at
Pара .
tiftina, e Don Federico d'Aragonafuo Nipote, ouero cugino , imperoche la pri pa pr
dona al Re
ma era maritata al Marchefe delFinale , che reftando poi vedoua fù moglie dona a
e s'apparen
d'Andrea d'Oria Principe di Melfi , il quale parentato conclufo , cagionò che a feco.
Battiftina
il Principe di Capoua figliuol del Duca di Calabria con pompa veramente Rea nepote d
le , ne venne a Roma , come anche realmentefù egli riceuuto: per il che , dopo i Papa .
primi complimenti,piacque al Papa, che allaprefenzafua,e di molti Cardinali e
Signori,deße il Principe l'anello di fponfalitio allaſpofa , e dall'Arciuefcono di
Ragufafurono dette le folite parole , e fatto poi fontuofiffime fefte, e conui
ti. In vigordi questa nuoua pace vennero gli Orfini dinanzi a piedi del Papa
achieder perdono , a' qualifu conceſſo ciò , chefeppero dimandare , eßendo di fuo
coftume vfar clemenza , e pietà verso chi l'hauea offefo , come anchefece il me- Clemenza
defimo con il Cardinale Baldui Francefe , il quale hauendo trattato con molta diPapa tn.
perfidia di raunare vn Concilio contra di lui , lo riceue nondimeno nella folita
fuabuonagratia. Da quefta pacefopradetta nacque lega tra il Papa,l'iſteſſo Re, Lega tra
Principi di
eivenetiani, ei Fiorentini, e'l Duca di Milano,e la pace infomma di tutta Ita
lia.Dal qual effempio moflo Federico III.Imperatore , per on publico editto ri
dufe tutto l'Imperio per dieci anni alla pace . Pacificò ancor'il Papa Iacopo Pace
uerfalevni
per
Re di Scotia con il figliuolo, e li Regni di Spagna , che non poca difcordia era tutta la
fra loro , peril che deliberò di comun concordia (cofa marauigliosa ad hauere Chriftiani.
ta.
nitoinfieme tanti diſuniti animi)che durante queftalega almeno per 5.anni .
fiformaffero tre grand'efferciti contra il Turco , guidato il primo dall'Imp.dal
Red'vngheria ilfecondo , e il terzo maritimo con armata gagliarda dalla pro
pria perfona del Pontefice, accopagnata però da vn de'tre Re,Fräcia, Caftiglia, Tanocentio
Inghilterra,e că parte del Colegio de Cardinali.Ma atáto apparecchio,metre Papa,La
ТР cinfile.
5942 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

maciche
fa. fi ciofiuno per la parte fuafi ponena ad ordine , che non meno d'vn'anno di tem .
guet
xa al Tur po pi correua , fi amalò quefto gran Papa , e con la morte fua impedi la più
co .
degna e gloriofa imprefa , chefulle fatta giàmai . Prima della qual morte ,
riduffe anche in amicitia i difuniti cuori de' Romani , & inparticolar i Colon
Morte
Papa , di nefis e gli Orfini , e i Margoni , efanta Croce , ritornando nella città grandi
cel
turba gli ffima abbondanza , egiuftitia ſenza riguardo di amicitie paſſate , ò altri rif.
alti fuoi di petti . La città di Ofmo riduffe ad obbedienza , facendo prigione Buccolino
legni.
tiranno di effa , il qual ardì di voler chiamare il Turco , che per la via d'Anco
na,e da quella parte entraffe a' danni de' Chriftiani . Eftinfe ancora molti al
Concordia tri tiranni , che in varij luoghi danneggiauano lo ftato Ecclefiaftico , caftigando
mela
Papa trada i molte terre , cheſpinte dalle parti s'erano alienate dalla Chiefa, & inparticolare
genti
nini huo Offida terra principale nella Marca . Non fifcordò conditutto ciò della patria
Ro perche ardendo ella diguerra con li Fiorentini per conto Sarzana , per mezo,
mani .
di Ambafciatori accordò infieme quelle due Republice , fe ben i Fiorentini per
variefcufe,e noue occafioninon offeruarono i patti cõfolò anche l'iſteſſa patria in
Tirannidale ducendo il Cardinal Fregofo a partir dalla città , effendo incolpato di tenerla di-.
Papa, a Ge- uifa ,e in tante difcordie,fe bene egli non pote far tanto , che ella non fi deßefotto
Fiorentini la protettione del Duca di Milano, che per impedirlo come cofa di tanto peri
nae
accordati colo al mantenimento di quella libertà , hauea mandato Nicolò Cibò Arciues
couo di Cofenzaper tal effetto , ma effendo egli ritenuto in Rapallo , e condotto.
poi in Genoua, li conuenne tornarfene a Roma,lafciando ogni negotio imperfet
Genoua fi to , anzi non mancarono di quelli che vanamente differo , che il Pontefice afpi
dà al Duca
di Milano , raua egli all'Imperio della fua patria , cofafordida veramente , e molto aliena
dalla naturafua. Fece vnafola ordinatione di otto Cardinali dopo tre anni del
lafua creatione: venendo il Duca Hercole di Ferrara,lo riceue ſplendidamente, e
Ordinatio.frà le altre cortefie,, chefece al Duca, lo conduſſe per il corritore a vedere il Ca
ne de Caftello,e
dinali . tanto temerariofù il Caftellano, il quale era stato pofto a quel carico ad
iftanza del Cardinal S.Pietro in vincula, e del prefetto fuo fratello , che man
dò a dire al Papa,che egli veniffe con otto,ò dieci alpiù , poi che egli non pote
Cafo accor ua fardimeno per degni rispetti , la qual cofa diede al Papa quell'alteratione ,
nell' andar che fi può giudicare,e nondimeno diffimulandolo fece rispondere,che gli eragra
io caftello , ta la diligenzafua, e che cofi farebbe, come egli haueua ricordato ; in quella ma
niera adunque entrò a vedere fl Caftello con il Duca, ma poi aſſai preſto ritornan
do con quei pochi,che fi è detto in Caftello ,fubito etrato comãdò , che il detto Ca
ftellano fuffe menato in prigione, il qualeperò nõ ardi di replicare parola,e fatto
lo`efaminare quanto conueniua, tronandolo colpeuole , ordinò che fuſſe impicca
to,e perchepareua che ilCardinale fopradetto, c il prefetto fuofratello haueffero
buona colpa di talfallo,fece pigliar il fecretario di eßo Cardinale co tutte le fcrit
ture,e licetiò il prefetto, priua lolo del carico, che teneua, e coredo a grã riſchio
il Card. acora d'effere feueramete punito , tuttauia no fi eẞedo trouato cofa di mo
měto cotradi lui,fi adò il Papa placãdo di maniera che reftò il Card.nellafolita
Re di Da
Dia fauori buonagratia fua.Fauorimolto il Papa Gio.Re di Dania, e i Noruegi,a'quali con
p²dal
. P ceffe,pche no haueuano vino , che seza effofacrificaffero.Fauori dapoi lafamiglia
Orfina
INNOCENTIO VIII. 595

Orfina conferendo a Nicolò di effa la dignità di Confalonier della Chiefa , & a Orfini fa .
Medicifacendo Cardinale Giouanni figliuolo di Lorenzo , che poi riuſcito Papa uotiti dal
Papa,
con nome di Leon X.cagionò la grandezza di quella Serenifs.Cafa. A ' Cauallie
ri di S.Gouanni acconfenti , che Pietro da Vbufum Francefe lor Macftro pigliaf.
fe il titolo di grande, onde iſucceſſori fuoi sempre poi fi chiamorono gran mae
firi , creandolo ancora vno delli otto Cardinali , chefece . Alla cafa di Spagna
aiutando con danari il Re Cattolico nell'acquisto del regno di Granata , e conce
dendo all'ifteffo perfe, eper li Refucceffori, e Magiftrati di S.Iacomo e Calatra.
ua,apportò molto vtile, efermezza allagrandezzafua, onde i Re Cattolici del
la cafa Cibò deuono tener grata memoria . Accordò ancora Sigifmondo Duca
¿Auftria,e i Venetiani, che per confini del contado di Tirollo haueuano guerreg
giato infieme: e finalmente a contemplatione dell'Imperator Federico III. poſe
nelcatalogo de' Santi Leopoldo Duca di Auftria Principe chiariſſimo per molti S.Leopoldo
canoniz.10
miracoli. Ma quefte cofe quantunque grandiffime,furono ancora moli'illuftri , da Papa tu
ne punto meno leseguenti . Baiazet gran Turco le mandò con bella ambafcic- nocetio.
ria a donar ilferro, che apri il coftato a Noftro Sig. il quale il Papa andò a ri- gran Tur
cu prefenta
ceuer con grandiffima humiltà, e deuotione, riponedolo in S.Pietrofopra la cap- a Papa In
pella,doue pur hoggifi vede. Ne vifù molta diftanza a riceuere ancora da Dio nocentio Titol, de'i
di
due particolari doni, l'vno fù l'eſſerſi ritrouato nel palco di S. Croce in Gierufa. la crecetro
lem l'ifteßo titolo della Croce di nofiro Signor Giesù Chrifto: l'altro, che nel pro- Chin Gie
prio ifleflogiorno venne noua dal Re Cattolico della total conquista di Granata, rufalem.
bauedonefcacciati i Mori, che per centinara d'anni haueuano fignoreggiato quel Soldan di
regno.Il Soldan d'Egitto in queigiorni mandò Ambafciatori al Papa con offer- Egitton an
di anba
tegrandiffime,offerendofi anch'egli alla guerra già ſtabilita contro il Turco. Zi . fciatori al
zimofratello di Baiazet lifù condotto a Roma,doue lo riceuè in pieno concifto- Pa
ro, ma egli non volfe baciar il piede, ma fi ben il ginocchio , per laqual ritentio . tell
Zizu ofta
o del
ne il Turco daua 40.milafcudi l'anno perfouuenimento di quello . Al Re Gio gran Turco
prigion del
uanni di Portogallo , che hauea fatto amicitia nell'India con il Rè di Congo , e fat Papa.
tolo perfuader afarfi Chriftiano , comefifece volentieri, il Papa mandò il vef
fillo della Croce con belli, e ricchi ornamenti, quale il Rè inuiò a donar nell'oc
cafione di detto batteſmo al Rè detto di Congo , che deuotamente lo riceuè in
Amobaffefua città, con molto ftupore degl'Indi, quali in bona parte vennero al
lafede, effendo quella la prima volta, chefuffe mai stato battefimo in quelle par.
ti . Occorfero ancora altre gran cofe, e tra l'altre quafi nel fine delfuo Pontefi
cato,la maggior cheſia maistata a memoria d'huomini , qualfù, che Chriftoforo toChriftofo .
Colom -
Colombofcopri il mondo nouo, e nonfenza mistero , che reggendo vn Genouefe to fopre
Lorbe Chriftiano, vn Genoueſe trouaſſe vn'altro mondo , in cuififondaffe lareli donuouo Mo
.
gion Chriftiana. Quefti gradi accideti parue, che cagionaffero nel Potefice quasi
na troppafreddezza verfo de'fuoi parentisimpero ch'a Mauritio fuofratel Ca
ualiero di qualificate parti diedefolo ilgouerno del Ducato di Spoleti , & ilpre
fidetato dello stato Ecclefiaflico ; vn Cardinalato a Lorenzo Cibò , e non ſenza
qualchefattura,da che couenne prouar, chefuſſe legitimo , effendo nato d'vn fuo
cugino , ilche fi fece mediante vn proceſſo fabricato dinanzi al Cardinal Balbo
ТР 2 VC
596 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Venetiano. Queſto Lorenzofù huamo preclariffimo, e molto dedito alle letteres


comefi vede nellafua orationefunebre indrizzata ad Antoniotto Cardinal Pal
lauicino, vero e,che a Francefco Cibò, maritãdolo eo Maddalena de' Medici, che
fu poiforella di Leon X.li diede il contado dell'Anguillara,non però in quei tèpi
di molta rendita,e l'honor del Capitanato General della Chiefa,e con questo finì i
comodi,che diede alla cafafua. Dilettoſſi molto difabriche, e perciòfece erger la
diaconia di S. Maria in via lata, e di S. M. della pace, e ancora la tribunafopra
l'altarmaggior di S. Pietro , e di S.Giouanni Laterano. Il medeſimo nel palazzo
Ponteficalefecefabricare nel primo cortile tutti quelli appartaměti intorno,fra
i quali ve n'è vn'ampio , e veramente regio : vaghi, e viftofi portici, con d.litiofi
giardini ancora comandò , che fifaceſſero nelluogo detto Beluedere , nel qual di
pingendo il Mantegna pittor Mantouano de' primi di quei tempi , e non li dan
do il Papa per effer intricato nellaguerra,comefi èfcritto, quanto baueria de
fiderato, entrando vn giorno il Papa in quelleftanze haueuafatto il Mantegna
Morto di pn modello di figura,quale teneua coperto, e dimandandogli il Papa, chefigura
VD pittor
del Papa fuffe quella, egli ben presto diſcopredola diffe: Padre Santo questa è la difcretio
nei alcheridendo il Papa gli rifpofe , fattegli appreffo vn'altra figura, che figni
fichi la patienza,motto veramente molto arguto,fi come ne hauca infiniti nell'
Innocentio
amator occafioni,che gli occorreuano: trattallo dipoifinito il lavoro dellapittura con tar
Virtuofi . ghi, e magnifichi doni, co' quali allegro, e cotentofe ne tornò a Mantoua . Fu an
Statura , & cora moltofauoreuole , c liberale con litterati, creando Patriarca d'Aquilea Her
altre quali
tà del Papa molao Barbaro , et al Politiano , et al Pontano diede molti doni, tenedo gran con
Accidenti
che foleua to delle virtù loro, come effi nëſuoiſcritti hanno teftificato. Fù egli alto di eor
patire . po, bianco,e di preſenza coſi amabile, e dolce congiunta con honefta grauità, che
sforzaua altrui ad amarlo, e riuerirlo.Per i molti trauagli del Ponteficato,iqua
li erano a luiproprÿj, et interni,fù molte voltefoprapreso da indifpofitioni peri
colofe , e fra l'altre due anni prima della morte fua hebbe accidente di fi grande
fonnolenza, che mancatogli anche dapoi il polfo fiettefenza effo tante bore , che
tenendolo morto,feguirono in Roma il medefimo, che di coftume folea farfi nella
Sedia vacantes ma paßatogli quel graue accidente,il giorno appreſſo ſi lasciò ve
dere con allegrezza grande di tutto il popolo, dal quale egli veniua grandemen
te amato .Queftifatti gloriofi che hauemo narrato difopra,cofi come refero In
nocentio venerabile ad ogn'vno,per quello che eglifece in fi poco tempo,che ref
Se il Ponteficato,che nonfù piu difette anni,e dieci mefi , e 2. giorni , cofi ancor
diedero dolore infinito a tutti , quando refe lo ſpirito a Dio a' 25. di Luglio del
1492. la cuibontàfà ancor per le contrarie qualità del fucceffore molto più lo
data,nè più ne meno come i buon temperamenti all'hora riescono più foaui, quan
do àparagon loro i mal compofti, e difordinati arriuano all'orecchie altrui .

Fece quefto Pontefice vna fola ordinatione di Cardinali , nella quale ne creò
otto , cioè cinque preti, e tre Diaconi, che furono.
Lorenzo Cibò, Genouefe, nipote del Papa, Arciuefcouo di Bencuento, prete
card.di S.Cecilia.
Ardi
INNOCENTIO VII.
391
Ardicino della porta, Nouarefe, Lóbardo, Vefc.di Nouara, prete card.di S....
Antoniotto Pallauicino Genouefe, Vefcouo di Pampalona, prete card.di San
ta Anaftafia, poi di S.Praffede .
IZE Don Lodouico de Spina, Armoricenfe, Francefe, monaco, e priore di S. Mar
tino,et Arciuefcouo d'Arli,poi di Lione, prete card.de' SS. Silueftro , e Martino
With ne' monti.
14 Maffeo Gherardo,Venetiano, dell'ordine de' Camaldolenfi, Patriarca di Ve
netia,prete card.de' SS. Nereo , e Achilleo .
TAPO
Pietro Daubufon Franceſe, grá Maftro de' Cauallieri di Rodi Diacono card.
di S. Adriano.
Databi

Giouanni de' Medici Fiorentino, Diacono card.di S.Maria in Dominica .


Federico Sanfcuerino,Milanefe,Diacono card. di S. Teodoro .

ALESSANDRO VI. PONT. CCXVI.


R

Creato del 1492. a'11 . d'Agofto .

LESSANDRO Sefte,chiamato prima Roderigo,nasque


in Ifpagna nella Città di Valentia della nobilefamiglia de'
Lenzoli . Goffredo fuo padre fù vn caualliere molto ricco ,
e la madrefuafùforella di Califto Terzo . Onde egli benche
dellafamiglia de' Lenzuolifuſſe , laſciando nondimeno que
fto cognomefiritennefempre quel di Boria, ò Borgia, che lo
chiamino, che inſieme anche con le armi hauea hauuto da Caliſtoſuo zio. Eſſen
do ancor garzonetto ,fù dal zio defignato prima Arciuefcouo di Valentia , poi
a'vintiuno di Settembre del M CCCCLVI. fatto Diacono Cardinale col
zitolo di San Nicola in carcere Tulliano , & infieme creato Vicecancelliere di
Santa Chiefa . Effendo poi da Sifto fatto Vefcouo Cardinale Albano , e po
co appreſſo di Porto , fù efotto questo Pontefice , efotto gli altri ancora man
dato molte volte legato , e per negotij di molta importantia , maſſimamente
quando nelprincipio del Papato di Sifto andò in Hifpagna , per quietare il Re
Tp 3 di
NIO
598 PANVI DELLE VITE DE PONT.

di Portogallo , e quel d'Aragona , ch'erano con le armi in mano per cagio


ne del Regno di Caftiglia , nel qual amendue pretendeuano . E non hauendo eſe
guito quefto, ch'effo penfato hauea, nel ritorno chefece in Italiafopra legalere
de' Venetiani,per vna gran tempesta , che nacque in mare , perde quafi tutta la
fuaguardarobba , e mancò poco , che anch'egli ne' liti di Pifa non patiſſe nau
fragio . Percioche vn'altragalera, nella quale erano molti defuoi, effendo tut
ta la notte , egran parte del di ſeguente ftata tormentata , efcoffa dalle onde ,
finalmente vifi perde , e vi perirono da cento, e ottanta huomini , fia i quali e
rano tre vefcoui, & alcuni Dottori di legge . Hora morto Innocentio , fùs ef
fo dalle voci di ventidue Cardinali nel conclauefatto in Vaticano a’11.di Ago
fto del XCII.falutato Pontefice , & a' 26.del medefimo meſefolamente poi in
coronato . L'ambition, ee l'auaritia d'alcuni Cardinali , che fi lafciarono fubor
nare , vogliono che deffe ad Aleſſandro il Papato , che poi loro ingrato fi mo
ftrò , dando loro ben degno pago di quefta fcelerata, e mercenaria opera neldar
Cardinali li il Papatoper quefta via . Et ilprimo di lorofù Afcanio Sforza fubornato
fuborna i Senza alcun dubbio da ongroffo premio , perche aßunto quefti a quel grado fu
perdanari.
premo,egli ne hebbe l'officio di Vicecancelliere:ma non paſſarono molti anni,ch'
egli hebbedi queftafua tantafciocchezza la penitenza . Non mancarono all’
bora nel conclaue alcuni Cardinali ,che conofcendo, quanto foſſe nel ſecreto A
leffandro fimulatore eccellente, prediffero , effer ftato molto alla cieca eletto
Pontefice , e douer eſſer vna gran ruina di tutti . Alcuni de gli altri, che que
fta elettione promoſſero ,fentirono non molto poi varie calamità , altri d'efilio
Caftigo altri di crudel prigionie, altri condannati à violente morti . Giuliano Veſcouo d'
the hebbe Hoftia , e Rafaele Riario Cardinali principali della cortefi flettero in vn vo
roi fauto
ri di Alf lontario efilio dieci anni , folamente perch'erano al Papafofpetti , l'onper vn' fre
jandro da
Juified
fieflo. anticagara priuata,ch'erafra loro , l'altro per cagione di Forli , e d'Imola,
che'l Papa haueua tolto a i figliuoli del Conte Geronimo Riario Stretti parenti
di Rafaele . Quei Baroni Romani medefimamente, ch'effendo Cardinali fano
rito l'haueuano,furono chi per vna cofa , e chi per vn'altra tolti di terra . Batti
Sta Orfino, e Giovan Michiele,che ne haueano haunto , il primo il magnifico pa
lazzo del Borgia,ilfecondo il vefcouato di Porto, con tutta lafuaguardarobba,
ch'era digrandiffimo prezzo ,furono infelicemente, l'vno publicamente in cafel
lo , l'altrofecretamente di veleno fatti morire . Ma queste cofefeguirono poi .
Hora nel principio del Papato volto tutto Aleſſandro al bifogno della città
ordinò , che alcuni a ciò deftinati doueffero continuamente vifitare le prigioni ,
e creò quattro giudici , che conofceẞero di qual fi voglia caufa criminale .
Et il martedi daua a chiunque bifogno hauuto ne haueffe , facile , e spedita au
dientia . Efe ne incominciò per quefto fare nella città la giuflitia rigorofiffima
F derico mente . Et in quefto tempo mori l'imperatore Federico , bauendo tenuto cin
jij muore
Mafiimil
no a quanta quattr'anni l'Imperio,e lafciando Re de' Romani , e fuo nell'Imperio
d' Au.
Aria Imp..fucceffore Maffimiliano il figliuolo . Alefsãdro nel primo cociftorio creò Cardi
Alfanfo
Re di Nai nale di sata Sufana Giouanni Borgia Arciuefcono di Mõreale, e nato difua forel
ro'i . la.Et effendo il Re Fernãdo morto, lo mãdo in Napoli Legato, perche cofermare
Re
ALESSANDRO VI. 599

Rè di quelregno Alfonfo il figliuolo, con cui hauea già eglifatto il parentado,e Carlo viii.
toltone il giuramento l'incoronaffe. Nel qual anno Carlo VIII. Re di Francia Re, d Fran
ia in lia.
giouane di gloria militare auidiſſimo , effendo ftato dalla diſcordia, e pazzia de lia.
Principi Italiani chiamato in Italia, con vn terribile effercito ,e con un gran nu
mero d'artigliarie , che conducea,ne mandaua ,quanto fi ritrouaua auanti,in rui
na.Paſſana alla coquifta del regno di Napoli, ch'esso pretendeua, chefuofuffe di
Lodouico
ragione bereditaria, vi era stato fpinto da Lodouico il Moro Signore di Mila Muro Duca
no,ilquale con l'armi di quefto potente nemico s'ingegnaua d'abbattere l'audace di Milano.
Spirito d'Alfonfo , chesempre a cofe grandi aſpiraua . Il Papa, che ſi ritrouaua
L bauer oll'horafatto parentado,e lega con quefti Principi Aragonefi,dubitan lo fitte Prouifioni
dal Pa
della potentia ,e dello sforzo di Carlo, e temedo,che co la venuta di quefto efser- pa contra
Francefi .
cito Fraceſe non ne ſentiſſe Italia qualche flagello ,per aſſicurare , e difendere la
città di Roma dalle armi di Francia ,fece tofto fare molte cõpagnie diſoldati.Col
Re di Napoli,e col Papa fi ritrouauano i Fiorentini anch'in lega.Ma il Papa, a
cuinon pareua,che le forze di queſto popolo fuffero in questo biſogno baftanti,ha
ueua i venetiant, e Fernando Re di Spagna richiesti, chefuſſero entrati nella me
defima lega.Ma quefti volfero più tofto ftarfi a veder, che in vna cofi pericolofa
guerra intricarfi.Hora Carlo venutofenefempre vittoriofo per la Lombardia in
Toscana,e rotto preſſo la Marca l'eſſercito de' Fiorentini, sforzò Fiorenza a do
uer cedere all'armi vittoriofe di Francia.Il primo di di Gennaio del XCIV.entrò Carlo vi
poicolfuo potentiffimo eſſercito di venti milafanti , e cinque mila caualli in Ro- Rè
cia di Frin
entra co
m1,doueritrouògra copia di vettonaglie, e di rifrefcamenti, co che l'effercito fta effercito in
co per lo lungo camino, e per li difagi paffati fi ricreò . Hauca promeTo di non Rona.
farfentir a Romani pure vn minimo dano,fe gli ſi daua aperto, efacile il paẞo ,
e comodità di vettouaglie, altramente hauea minacciato di porne il tutto in rui
na.Riceuuto dunque per quefta caufa cortefiffimamente in Roma, comandò a'fol
dati, che ne tumulto faceffero, ne danno alcuno , e fè feueramente morire alcuni,
ch'a quefto ordine no obbedirono.Il Papa da principio nonsapendo , che farfi ,fe
nefuggi in caftello . Veggendo poi la città quieta, e dalle armi Francefe ficura ,
afficuratofi anch'egli , fe , benche contrafua voglia , lega con Carlo . Partendo
Carlo di Roma , perche poco della fede del Papafi confidaua , vollefeco perfi .
curtàfotto colore di Legatione Cefare Borgia Cardinale Valentino , e figliuolo
d'Aleſſandro,e Zizimo fratel delgran Turco,per potere guadagnato che hauef
Se il regno di Napoli , feruirfi di coftui nella guerra , ch'effo dicena voler far in
Coftantinopoli . Ilqual zizimo poco appreſſo con gran danno de i Chriftiani di
difenteria in Capoua mori. Il Re Alfonfo difperato de' fatti fuoi, perche cono. Alfonfo Re
d Nipliri
fceua eßer odiato, conſegnando il regno a Ferdinando il figliuolo , ch'eraben vo noncia ilre

luto generalmete , fe nefuggi per barca tutto fpauentato con le fue cofe più pre- nerd,
no a Fr.fi.
tiofe in Sicilia.Ferdinado che fi vide aſſai inferiore diforze al nimico,perfaluar gliuolo .
fife ne passò ancor egli perbarca in 1fchia . Carlo feguedo il corfo della vittoria, Lega fatta
da'Principi
con incredibil celerità hebbe a vn tratto il regno con tutte lefue fortezze, efe d'italia pee
ne concitò perciò fopra tutti i Principi di Europa , cheftuano d'on tanto cor. lo Rè
tema di
di Ce
fo di vittoria attoniti,e di loro medefimi dubitauano. E furono quefti il Papa , Fricia .
PP 4 Mali
600 PANVINIO DELLE VITE DE PONT. AL

temeRe
lo di Cat
di Maffimiliano, il Re di Spagna , Ferdinando il Catolico , il Duca Lodouico Sfor Gio.Borgi
Francia. za , ei Venetiani , i quali tutti confederati infieme per lafalute d'Italia confpi- bro

Fatto d'ar rarono contra i Francefi , e pofero tofto a comun fpefa vn'effercito in campo di filva
me al Taro 40 mila huomini , per impedir a Carlo il pallo nel fuo ritorno . Queft'eßerci
fra Caro e topoftofi a Fornouo preffo il Taro non lungi da Parma afpettò Carlo , che a TO ACCO
Peffercito
della lega . gran giornate colfuo fiorito effercitofe ne ritornaua da Napoli vittoriofo in del Pa
Francia , e vifece vn fanguinofofatto d'arme , ne, chi di loro reftaffe vincito
Fernando refù chiaro . Carlo con perdita de' principali , ch'egli hauea feco , fi riconfistoper
racquista di
i duffe finalmente in Afti . Intefafi la battaglia del Taro , e che le forze de freeforti
regno
Napoli. Francefi debilitatefuffero , il Re Ferdinando con maggior facilità ricuperò il
fuo regno, cheperduto già non l'hauea , cacciando i Francefi da tutte le fortezze a $1 .
con l'aiuto del Re Catolicofuo parente , che gli hauea a quefto effetto mandato il irisdelRe
Federico gran capitano con moltegenti . Ma effendo egli poco appreſſo mortosenza figli Da
poli . uoli , lifucceffe nel regno Federicofuo zio che già era Alfonfofuo padre poco capi
Luigi xij . anzi morto . Nel qual tempo ancora Carlo VIII.morendo Luigi XII.cherapri Vide
Re
cia di lega ma Duca d'Orliens,prefe lo fcettro del regno di Francia. Coftui pretendendo non
fa Frar diCanddia
col Papa > folamente il regno di Napoli per ragion hereditaria effer fuo,ma lo ftato di Mi. #Napoli .
col Re , di
Spagna e lano ancora , per eſſerſtata valentinafua auola figliuola di Gio.Galeazzo !. 101phi
tiani,ci Fio Ducadi Milano , con vna lega a tutta Italia funefta fi confederò col Papa , che
con i Vene- egettat
rentini a con moltiferuigi obligato fi hauea,e con li Fiorentini,e i Venetiani , e col Re Ca Vannocci
danni di Mi tolico contra Lodouico Sforza, e'l Re Federico, con quefte conditioni, che guada e dique
jano , e di
Napoli. gnato che haueffe lo ftato di Milano ,fi deffe a i venetiani Cremona,e Cefare Bor seanraded
gia figliuolo del Papa, che hauendo rinonciato il cappello hauea tolta per moglie ofuo emr
Carlotta di Alabreto figliuola del Re di Nanarra , e parente del Re di Fran paco com
1
cia , cacciandone con l'aiuto de confederatigli antichi fignori, ſi haueſſe,e tenef atoil fr
M lano
fo dal pre
Re fe perfua la Romagna , la Marca , e l'vmbria , e che il Re di Spagna , e quel di " Legenera
di Francia Francia il regno di Napoli fi diuideffero . Fatto adunque rn potentiffimo tovia th
Luigi x j.
Regno di effercito, ageuolmente il Re Luigi cacciò di Milano il Moro, il qualefù poco ap BelendoA
Napoli vie- preffo infieme col Cardinal Afcaniofuo fratello fatto prigione , e mandato in andone per
ne i poter
del Re di Francia,doue morì . IVenetiani bebbero in virtù della lega Cremona . E paf Francia,ne
Spigna . fando laguerrafopra il regno di Napoli ,fpauentato il ReFederico, che fi vedes ti chiar
ua affai inferiore diforze al nemico , nè fapendo chefarfi , volle anzinel Re Lui tuiti
on
gifuo aperto nemico , che nel Re Catolicofuo parente,tentar di poter mifericor fare ricche
Confaluo di a trouare . Onde ne andò tutto humile a riporfi nelle braccie del Re di Fran
Patto ilmo
gran, Cap
Tano. Grzechi,
Cefare Bor cia,dal quale nefu egli aſſai più villanamente trattato di quello , ch'ello fperato
gia, e fua bauena . Nella diuifione del regno tanta difcordia nacque tra Spagnoli,e Frail begonefila
cru cefi,che venuti alle mani, furono i Francefi tutti tagliati a pezzi,e col valor del
epia con
deltà Laudeltà di
a il fan gran Capitan Confaluo il regno tutto in poter del Re di Spagna ne venne . Cefa. ia,par
gue Italia
BO. re Borgia figliuolo del Papa , prima, che egli rinontiafle il cappello, afpirando al Forl
la fignoria di tutto lo stato della Chiefa , tutti i Baroni, ch'effo difegnaua rouina Catari loi
na r
re , trauaglios bauendo già il pa tre ogni penfiero, e difegno qui folo volto difare forzafa
ifuoibastardi ricchiffimi, e potentiffimi.I baroni Orfini furono primi trauaglia Arm
i
ti tutta vna estate . Et erano cap taui dell'esercito ecclefiaftico Guido Valdo Heran Signn
s
diVr.
DEE
D бо
A VI ї
L
E
S
iam Vrbino , e Gio. Borgia figliuolo del Papa con Bernardino da Luna Legato . Gaid' Vbil.
S
Taj Queftiprefe che hebbero alcune terreA,fi riduſſero finalmete all'affedio di Braccia do Dura
N Vrbin o fitdi
ola qual terrafu dal valore di vna donna D vedoua difefa, fin chefopragiungen- to prig one
R
172 0731 Oalcune poche genti,che egli di
do Carlo figliuolo illegitimo di Virginio Orfino co da
ni. gioc
14 alla
" que luoghi intorno raccolfe,pofe l'effercito in rotta, & vife prigione il Duca d'
rbino.Il figliuolo del Papa, et il Legato ſcāparono fuggedo via.Ma eſſendo poi
la datala pace agli Orfini,il Duca d'Vrbino fi rifcoffe treta non mila ducati d'oro .
bee No effendoli riuscito per queſta via,fi volfe il Papa tutto a douere co parẽtadi
ro , le cofefueftabilire, efortificare . Onde hauedo prima chefuſſe Papa,promeſſa ad
fon certo Spagnuolo Lucretiafuafigliuola,gli la tolfe,e la die per moglie prima SforzaGiouanni
fiaGiouanni Sforza Sig. di Pefaro : toltagliela poi la diede a Luigi d'Aragona gor di Pe
efore figliuolo bastardo del Re Alfonfo . Et eſſendo coftui ſtato ammazzato, la diode laro .
Tello
real Alfonfoda Efte Duca di Ferrara , col quale ella mori . De' figliuoli mafchi
feGoffredo, ch'era il più piccolo , Principe de Squillaci : Cefare, ch'era il di me- crudeltà di
Lonato, fe Cardinale, il maggiore ch'era Giouanni procurò , chefuffe in Spa. Cefare Bor
pagnafatto Duca di Candia . Et a coftui diede per moglie vna figliuola baftarda giacontrail
fratello.
[20,mh d'Alfonfo Rè di Napoli . Ma fù Giouanni fra poco tempo , mentre ch'egli vne
diGal notte ne andana a fuoi piaceri per Roma , fatto a tradimento dal Cardinalfuo
federiat fratello morire , e gettato nel Teuere. Epure poco auanti haueuano cenato in
fiemeincafa di Vannoccia lor madre, et il Papa, che fenza dubbio temeua di non
CORING efferne anche effo da quefto iſcapeſtrato figliuolo vn di morto , diffimulaua que
C11:00 fta tantafceleranza del Cardinale. Hauendofi adunque Cefare Borgia tolto di
ucat nanzi ilfratellofuo emulo nel principato, incominciò a darfi tutto alle cofe mi
litari , e afar poco conto del cappel roffo . Percioche non hauea egli per altra
caufa ammazzato ilfratello , che per douere infuo luogo efferfatto confalonie.
redella Chiefa , e generale dell'eſſercito Ecclefiaftico . Dopo la morte delfratello
"
茗醬 adunque gettato via l'habito Cardinalefco , e diuentato foldato , tutto all'arme
fi volfe . Et effendo ftato fatto Capitano delle genti del Papa , fi vni con Fran
3,10 cefi , e menandone per moglie ( come fi è detto ) Carlotta d'Alebreto parente
delRe di Francia , ne hebbe in nome di dote la terra di Valentia , onde ne fù Cefare B - r
gia chiamt •
Duca Valentino chiamato . Con l'aiuto poi di Luigi duodecimo , e del Papafuo to Dies Vi
padre , s'acquistò vn groffo ftato in Italia : percioche il Papa erafolo qui tut- lentino.
158 to volto difare riccbiſſimo il figliuolo , e signore d'vn gran ftato , ancorche
F ne fuße tutto il mondo reftato offefo . Cacciati adunque dallo ftato di Mi
lanogli sforzeschi , e poftili in vna prigione , mentre che il Re Luigi fa con
tra gli Aragonefi la guerra , Cefare Borgia con l'aiuto di Franciafi infignorl C fra Bor
congran crudeltà di tutte le Città di Romagna , fuori che di Bologna , parte gia s'infi
cacciando via , partefacendo moriregli antichi Signori di quei luoghi . Occu- la orifes
Roma.
de
po Imola , e Forli cacciandone i poneri fanciulli Riarij , che ne eranofignori , gn .
eprefa Catarina loro madre la menò , come trionfando in Roma. Appreſſo prefe
Faenza a forzafacendo morire Astorre Manfredi, che n'era Signore. Il mede
fimofece d'Arimino , e di Pefaro sforzando N. Malatefta,e Giouanni Sforza,
che ne erauo fignori , afuggire vna certa morte , che fi vedeuano venire fopra .
" E
602 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
1
Et hauendo preso anche Sinigaglia aforza, col medefimo corfo di vittoria tolfe,
ma con inganno,a Guido Vbaldo da Feltro loftato di Vrbino, sforzandolo afug
gire , efaluarfi in Mantona . Effendo egli come amico , e come bofpite tolto da
Guido Vbaldo con tutto l'eſſercito in Cagli, dando a vn tratto ilſegno de i ſuoi,
prefe quella città,e col medefimo impeto passò tofto a prender Vrbino . Ritro
uandofi in cafo cofi repentino Guido Vbaldofprouifto,& attonito , e nonfenten
N+
Stato ¿'Vr dofi atto a poterfar in quel punto difeſa,per non venir nelle mani di queſto cru
bino tolto del tiranno ,la nottefeguente con alcunifuoi pochifamigliari fifuggì via . Vol "
a Feltrefchi to dopo quefto il Borgiafopra i Varani nobiliſſimi, & antichiſſimi Signori di Ca
dal
merino, nonfolamente prefe la città, che anche hauuto in mano Giulio Cesare, e V
Venantio,& altri due di queftafamiglia ,fece lor torre miferamente la vita. Col
Camerino medefimo ardore d'ambitione perfeguitò crudeliſſimaměte tutti gli altri Signo
preso da Bar
gia, & Vara ri di quei luoghi,per torre loro lo ftato . E finalmente riuolſe queſta ſua rabbia
ni vecifi: foprai baroni ,chefono d'intorno à Roma, e cominciò dalla nobilefamiglia Gae
tana , che poffedeua alquante terre ne' Volfci . Fatto dunque morire Giacomo
figliuolo di Honorato Gaetano , e Protonotario Apoftolico,ordinò chefuffe anco
tolta la vita ad vno vnico figliuolo di Cola Gaetano, ilqualgiouane aßente ſi ri
trouaua,& era la vnicafperanza della famiglia.Volto poiſopra i Colonefi,che
onnefi, e con l'aiuto de' Fracefi cacciati hauea, tutto lo fato loro occupò, e li sforzò a do
Gaetani
Col
priui delor erfarne per la Puglia, eper la Sicilia l'efilio loro . Penfando finalmente di fare
Bo
fari dal il medefimo a gli Orfini, che altro già non li mancana, che questo, e non bauendo
rgia,
legitima cagione difarlo, il tempo da fe glie ne diede vna occafione, che no hau
rebbe eſſo ifteffo potuto defiderarla maggiore,ò altri più atta offerirgliela . Per
cioche veggendo gli Orfiui tanti profperifucceffi del Borgia, & vna tanta infa
tiabilità d'hauereftato, incominciarono a temer di loro medefimi,benche amici li
fuTero, e che tolti tutti gli altri di terra, non fi volgeffe quefta crudeliffima carni.
ficina anche fopra di loro . Il perchefacendone parlamento in Perugia con quelli,
che erano nella medefima paura , cofpirarono contra Cefare Borgia . E furono
Congiura Giouanni Bentivoglio Signor di Bologna, GiouanPaolo Baglione tiranno di Pe.
fatta cotta
il forgi a rugia , Vitellozzo Vitelli Signore di città di Caftello , Liuerotto Signor diFer
Cita tolte mo, Pandolfo Petrucci tiranno di Siena, & il Cardinale Battista Orfino, e Pao
al Borgia da lo Orfino . Fatto quefti vn'e Tercito vfcirono d'vn fubitofopra il nemico, e prefo
gli O.Giai . Vrbino, e Camerino , e rotte le genti del Borgia , che in foccorfo di quefti luoghi

veniuano,fi voltaronofopra l'altre terre della Romagna . Alla nuoua di quefta


perditafi commofse mirabilmente il Papa , & fi sforzò per tutte le vie di pla
careprincipalmente gli Orfini,fperando che gli altri haueffero douuto tofto que
fti feguire.Con gran promeffe dunque, con gran conditioni , e co molta humanità li
placò,ò inganno più tofto, e nelfuo volere li ricondufe . Il perche effendo coftoro
ricociliati reftituirono i luoghi, che prefi haueuano, e ricuperarono al Borgia Se
negaglia, doue s'erano Paolo , e Francefco Orfino Duca di Grauina, e Vitellozzo,
e Linerotto ridotti infieme . Cefare Borgia, che in Imola fi ritrouaua , parentoli,
che li veniße auanti vna grandiffima comodità di vendicarfi,fi ritrouò quì d'vn
fubito co' Guafconi, ch'egli haueafeco.Gli vfcirono incontra difarmati quefli ca
sallieri,
DEFIL ALE VI. 603
SSA
NDR
vallieri,e chiefero delle cofe p. O
perdono . Egli humanamente li riceuette: ma
DATA perche nonfuggiffero,hauea in vitamente pofteleguardie intorno . Acco
P pagnato dunque c'hebbero fi izzo u borgia,nel voler licentiarfi, & an- Orfini in
ginnati dal
LAS darfi via , furono da li je bauer wore àparlare d'alcune cofe impor- Borg a , 0
77778 tanti,menati dentro: & effe nafe leporte,furono da'foldati deftinati fati
menteempia
ve
5. afar queft'effetto prefi, & in quel medejimo giorno Vitellozzo ,e Linerotto fat. cidere.
ti morireftrangolati,e no molto di poi anche gli altri, c'hebbero degno pago del
E l'hauer cofipoco accortamente creduto , che quel crudo , e fanguinario tiranno
haueffe lor perdonato di cuore, ò doueſſelor ferbar fede . Benche quefta leggie
Galle rezza,chefu la ruina di tutti loro, nafceffe (come credeuano) da Paolo Orfino ,
che con danari, e con promeffe fi lasciò fubornare, ancorche Vitellozzo vi repu
graffe, egridaſſe molto . All'hora Perugia, e Cit: à di Caftello cacciati via i Ba
glioni , e i Vitellifi diedero in poter del Papa : il quale hauendo la notte auuifo
della prefa di quelli cauallieri,ben per tempo la mattina fingendo, che occupati i
Colonnefigià iponti haueſſero,e preffo la città fuffero,chiamò il Cardinal Orfi
no in palazzo,il qual baueagià con molte carezze,e lusinghe fatto ficuro . Ma
egli ,che troppo credulo obbedi,fù toſto prefo,e co l'Abbate Luigifratello d'Al
uiano,chefeguiua la parte Orfina, nel caftello fant'Angelo pofto prigione.Nel- Card. O :fi
தாம்
la medefima horafurono il Vefcovo di Fioreza, Renaldo Orfino, e Giacomo Sa- no prefo
dal Papa &
tacroce prefi,e tenuti con buone guardie in palazzo. Il Santacrocefù dandofi- auclenato .
curtàliberato il difeguente, e mandato co volontà del cardinale a confegnar le
terre degli Orfini al Papa , e pochi di appreſſo fù il cardinale istesso per ordine
del Papa auelenato . In quefto,deliberato Cefare di perfeguitare le reliquie de'
congiurati, fe ne venne da Senegaglia con vn'efsercito di quindici mila combat
tentifopra Padolfo Petrucci, e prefeful Seneſe alcune caftella. Et & Senefi, c'ha PetrPandolfo
ucciper
ueano da principio deliberato di difenfarfi, e di fauorire i Petrucci , veggendofi feguitato
molto alleforze del nemico inferiori, volfero, ch'egli cedendo al tepo fe n'vfciſſe dal Borga.
dallacittàpiù tofto , che per caufa d'vn'huomo folo la loro republica pericolaf
fe.Paffatofene dunque Pandolfo con tutta lafamiglia in Lucca,laguerrafopra i
Seneficefsò.Giouanni Bentivoglio,che delle molteforze del Borgia alquato du. Gio. Benti.
uoglio.
bitò,bauendo parte cacciati, partefatti morir quei cittadini, ch'essofofpetti ha
uea, talmente comefagace tiranno , fi fortificò, ch'egli ageuolmente con danari
da quefto pericolo d'essere trauagliato fi rifcofse, afficurò . Dopo queftofi vol.
fe ilBorgia adouer occupar tutte l'altre terre de gli Orfini , e passatone fopra
Cere antica terra di quefta famiglia, e naturalmente, e per artefortiffima, dopo
molti afsalti,quando pareua, che douefse già prenderla,patteggiò co Giulio Orfi
nofratello del cardinale, che la difenfaua, che dandoli il caftello, con quanto vi
* era,fi andasseficuro via . Egli penfaua il Borgia di feguire oltre la vittoria, &
andarefopra l'altreterre de gli Orfini:ma le lettere del Re di Francia nel riuoca
rono ', ilquale ne volle compiacer a Giouanni Giordano Orfino figliuol di Vergi
nio,chefeco militaua . Non baftando il danaio della camera alla ſpeſa di tanta
guerra, all'esercito , che Cefare Borgiamanteneua, nè alla ſplendidezza re
gale,ch'esso in tutte le cofe moftraua, Alessandro ad esempio de gli altri Pon
tefici,
604 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

tefici,ordinò vn nuouo collegio d'ottanta ſcrittori di breui, de' quali ſi vendeua


ogni luogo fettecento cinquanta fcudi d'oro. Da gli altri collegij fi cauò da prin
cipio molto vtile,perche ſi comprauano a gara gli officij, e con molta auidità:ma
Marrani cae poi col tempo pocofruttuofi diuennero.Caud anch'vngran danaio da' Marrani,
Ciatt dal Re c'hauea il Re Catolico cacciati di Spagna , che egli in Roma con moltofdegno di
Cattolico
di Spagna quel Re raccolfe . Creò ancora per danari molti cardinali . E non bastando tutto
fono
ti dalraccol
Papa quefto alle granfpefe, ch'egli facea, temendo di non restare pouero , deliberò di
in Roma fare col veleno morire i più ricchi prelati della corte,efra quefti alcuni Cardina.
li più ricchi,per poter poi de' beni lor confifcati , e lafua profufiſſima naturafa
tiarne,e l'infatiabile cupidità del figliuolo, con animo di douer ancor poifare de
gli altri principali,e richi,prelati della corte ilfomigliante . Ma la marauigliofa
prouidentia di Dio vi rimediò . Percioche mentre,ch'egli, ch'era nato per la rui
Empio
feg di- na d'Italia, ogni di maggiori cofe delfigliuolo difponeua, e fi prometteua loghif
no d'A
Jeffandro fima vita,fù da vn'errore delfuo coppiere tolto dal mondo, & in vna fuprema
vj.
calamitàpofto ilfigliuolo . Haueano in vn banchetto nel quale presso alfonte di
Beluedere hauea,fotto colore d'honorarli , conuitati i più ricchi Cardinali della
corte,fatti ne i fiafchi de' più pretiofi vini porre il veleno, perfarli tutti morire ,
Ma il coppiere nel dar da bere errò ne' fiaſchi , & auelenò il Papa colfigliuolo .
Il Borgia,e co' prefti rimedij, e con la gagliardia della giouentu, benche atrocif
fimafofse lafuria del male nefcampò nondimeno la vita:ma non puote egligià
perlaforza del male, che'l trauagliò, a tempo poi feruirfi,ne delfuo effercito, ne
dell'armi : ondeglifi disfece l'eßercito,e videfra pochigiorni due Poteficifuoi
antichi nemici . IlPapa, ch'eragià vecchio, non puote moltofoffrire la violenza
del veleno, e mori in Vaticano a'18.d'Agoſto del MDIII.ch'era il LXXII . della
fua età, e l'vndecimo fopra otto di delfuo Papato . Fù ſepolto in vna cappella
priuata dentro S.Pietro in vn vile monumento . Et vacò dopo lui vn mefe, e tre
di la Sede.In quefto Pontefice, comefcriue chi nelſuo tempo viſse,erano le virtù
pari ai vitij,percioch'egli hebbe ingegno ,diſcorſo, memoria, diligentia, & vna
certa naturale eloquentia,& atta a perfuadere,chefu la ruina di molti . Enon
era, chi più certamente di lui proponeſſe vna cofa, ò chi più gagliardo la difen
fafse,ò che meglio altrui induceſse alſuo voto.Sapeua meglio, che buomo del mõ
do,accommodarfi con tutti . Onde co'piaceuoli d'altro, che di piaceuolezze nõ ra
gionaua,ne co'feueri d'altro, che di cofe ferie,ne co'cardinali d'altro, che della cr
ra,egouerno della republica Chriftiana. Egli, e con la benignità,e con la patien
za vinceua,e legaualiſuoi auuerfari.Che già nonfcemò punto mai della lor di
gnità a quei cardinalı, che in effilio viueuano, ò ch'eglifofpetti hauea . Gli animi
cotumaciffimi de i Francefi talmente placò,che lifè reftarefuoi amiciffimi.Nel
la morte di tanti baroni Romani (che è cofa certo danon poter crederfi) non fi
fenti mai tumulto nella città , ne vi fi vide huomo prendere l'armi : perche egli
voleua efser a tutte le cofeprefente, e nelle cofe importanti poco fifidana d'altri.
Nell'otiofi mostrò femprefciolto da ogni cura, e ne i fpauenti ,e pericoli coftan
tiffimoine mai lafciò di negotiare,perche fi ritrouafse in folazzi, e piaceri . Az
daua molto tardi la notte a letto, era di pochiffimofonno, e dimaco cibo . Le arti
Libe
ALESSANDRO VI 605

liberalifurono da lui ,fe ben non le abbracciaua,ne efsercitaua, ammirate, & fi


Spettate , especialmente lafcientia legale . E nonfolamente non mostrò mai di
torre : ma ne di differire ancora i falarý a dottori , gliftipendij a'foldati , è la
mercede a gli operanti. Il perche hebbe cofi obbediente , o presto a' fuoi feruigi
l'effercito,che per mezo del figliuolo manteneua,che in breue tempo, e con mol
ra ageuolezza n'acquistò quafi tutto lo ftato di Romagna , che li negaua il tri
buto . Nellacareftia,chefùafuo tempo due volte in Roma,fece venire di Sici
listanta copia di grani , cheſe ne videſempre abbondante la città , & quafi non
nefenti il popolo difagio alcuno.Ma tutte quefte doti, & ornamenti dell'animo
hauea egli con gran vitij imbrattati, e pofti a terra . Perch'eglifù di mancofe
Virii d'A
' Cartaginefi . Fù crudele, auaro ,& infatiabile d'acqui- Melanie
de,che già non ſi diſse de
ftare.Quando auueniua,ch'egli non fi ritrouaua molto da'negotij aggrauato,tut- vj.
to inpoter d'ogni maniera di piaceri¦ſi daua,& eraſpetialmente molto alle don
ne dedito,delle quali hebbe quattro figliuoli maſchi, é duefemine. Vannocia Ro
manafù quella,ch'egli più che altra ne amafse . Onde, e per la bellezza, e per i
lafciui,e piaceuoli coftumi di lei , e per esser mirabilmentefeconda,l'hebbe, effen.
do egli in priuatafortuna, quafi in luogo di legitima moglie . Si ritrouò volen
tieri a vederrecitare le comedie di Plauto, & altre fimili ciancie, e fpefse volte
fe ne veniua in caftello ,ch'egli haueua difofso , di mura,e di difefe fortificato,per
vederpiù d'appreſso ne i dìfeftiui,e lieti, cofi le mafcare, come ogn'altro piace
uolespettacolo,che in bachi fifaceua, ò per ponte pafsaua. Nelle nozze della fi
gliuola, ch'egli madaua a marito in Ferrara,fè celebrar in Vaticano i giuochi e
queftri,& vna caccia.Nofù inRoma mai, quãto nelſuo Papato maggior licetia
di viuere,nè ilpopolo Romano hebbe mai manco libertà . Vi fùgran numero di
riportatori, ogni minimo male, che di lui detto fifufse,con la morte fi caftiga
ua . Nela notte, ne•dl s'andaua fuori della cittàficuro . Et tutte queste cose A
lessandrofopportaua per cagione de ' fuoi , ai quali fi era già rifoluto di douer
compiacere in tutte le cofe . E per dare loro maggiori spalle, e cingerli delfauo
re digrofse clientele, creò inpiù volte da quarantatre Cardinali , fra i quali ne
Cardinali
furono diciotto Spagnuoli, & i principali di loro furono Bernardino Caruagia- da
Aleffan.
le,che hebbe il titolo di S. Croce, & era inRoma ambasciatore del Re di Spagna , dro Seño ,
Giouanni Lopes Datario, Giacomo Serra Arborenfe , Francefco Vefcovo di Co
fenza,e Giovanni Arciueſcouo di Salerno . De gli Italiani poi ,' Giouanni Anto
nio Triuultio Vefcovo Alessandrino, Alessandro Farnese, che fu poi Paulo III.
Giouanbattifta Ferrario, Francesco Soderino , Adriano da Corneto , & Giouan
Stefano Ferrerio perfone tutte di molta autorità, e riputatione nella corte. Nel
MD.celebrò ,feguendo l'antico inflituto ,il Giubileo,concedendo per mezo di bol
le, ch'egli publicò , ampie indulgentie , eremiffioni de i peccati a quelli ancora ,
che non potemano comodamente venire a viſitare le Chiefe di Roma .
Creò quefto Pontefice in vndici ordinationi quarantatre Cardinali,cioè tren
ta preti, & tredeci Diaconi, che furono .
Giouanni Borgia da Valenza di Spagna,nipote del Papa, Arciuefcouo di Mó
te Reale, prere card.di S.Sufanna.
CIO
606 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Giouanni Mortone .... Ingleſe ,Arciuefcouo di Cantuaria, prete card.di fant”-”


Anaftafia .
Don Giouanni delle Grolaie monaco, & Abbate di S.Dionigio dell'ordine di
S.Benedetto,Francefe, Ambafciatore del Re di Francia, prete card. di fanta Sa
bina.
Giouanni Antonio di S.Giorgio Milanefe,Vefcoue d'Aleffandria, prete card.
de' SS.Nereo, & Achillco .
.
Bernardino Carauaial, Spagnuolo, Vefcouo di Cartagine , Ambafciatore del
Re di Spagna ,prete card. de' SS.Pietro, & Mercellino, poi di S.Croce in Gieru
falem .
Raimondo Perardo,Francefe, Vefcouo Gurgenfe,'prete card.de' SS.Giouan
ni,& Paolo .
Guigliclmo Brifoneta,Francefe,prete card. di S.Pudentiana .
Bartolomeo,Spagnuolo,Vefcouo Segobienfe, prete card.di fanta Agata .
Giouanni di Caftro, Spagnuolo, Vefcouo d'Agrigento , prete cardin. di fanta
Prifca.
Giouanni Lopes,Spagnuolo,Vefcouo di Perugia,prete card.di fanta Maria in
Tranfteuere .
Filippo di Lucemburg, Francefce, di fangue regale, prete card.de' SS.Pietro,
& Marcellino .
Giorgio d'Ambofia,Francefe, Arciuefcouo di Rouan, prete card.di fan Sifto .
Tomafo .... Tranfiluano d'Vngaria, Arciuefcouo di Strigonia , prete card. di
fan Martino ne i monti .
Giacomo Serra da Valenza di Spagna,Vefcouo Arborenfe, prete card. di fan
Clemente .
Pietro Ifuaglies,da Mcffina di Sicilia, Arciuefcouo di Reggio, prete cardin.di
fan Criaco . 3
Diego Vrtado di Mendozza,Spagnuolo, Arciuefcouo di Siuiglia, prete card.
di fanta Sabina .
Francefco Borgia del Distretto di Valenza di Spagna , Arciuefcouo Cafenti
no,prete card. de'SS.Nereo, & Achilleo, e poi di fanta Cecilia .
Giouanni Vera, da Valenza Spagnuolo, Arciuefcouo di Salerno , prete card.
difanta Balbina .
Lodouico Podacataro, Cipriotto, Arciuefcouo di Nicofia , prete card.di fan
ta Agata .
Antonio Triuulcio Milanefe Vefcouo di Como , prete cardin . di fanta Ana
ftafia .
Giouanbattista Ferrario,cittadino, e Vefcouo di Modona prete cardin.difa
Grifogono .
Giouanftefano Ferrerio da Biella , diocefi di Vercelli , Vefcouo di Bologna,
prete card.de' SS.Sergio, e Bacco.
Giouan Caftelliar, Spagnuolo, Arciuefcouo di Trani,prete card .di S.Maria in
Trafteuere .
Francefco Remollino di Valenza di Spagna , Arciuefcouo Surrentino , prote
card.de' SS.Giouanni, c Paolo .
Francefco Soderino,Fiorentino, Vefcouo di Volterra , prete card . di S ....
Melchior Copis, Todefco,Vefcouo Brixinenfe,piete card.di S.Stefano in Ce
lio monte .
Nicolò Flifco Genouefe,Vefcouo di Forlì, prete card.di fanta Prifca .
Fran
ALESSANDRO VINAI 607"

Francefco di Spralta, Spagnuolo,Vefcouo Legionenfe, prete card.de'SS. Ser


gio,e Bacco.
Adriano Caftillenfe Cornetano , Vefcouo Bathonienfe in Inghilterra , prete
card.di S.Grifogono .
Giacomo Cafanuoua da Valenza di Spagna, prete card.di fan Stefano in Ce
lio monte .
Cefare Borgia Spagnuolo,cittadino,& Arciuefcouo eletto di Valenza,Diaco
no card.di S. Maria Nuoua .
Hippolito Atteftino, ò Eftenfe Ferrarefe, Diacono card.di fanta Lucia in Sili
ce,Vefcouo eletto d'Agri .
Federico Caffimiro, figliuolo del Re di Polonia, Vefcouo eletto di Cracouia,
Diacono card.di S.Lucia in Settifolio .
Giuliano Cefarino, Romano, Vefcouo eletto d'Afcoli , Diacono card.de' SS.
Sergio,e Bacco .
Domenico Grimano,Venetiano,Diacono card.di fan Nicolò fra l'imagini.
Aleflandro Farneſe Romano,Diacono cardin.de'fanti Cofma, e Damiano.
Bernardino Lunato, da Paula,Diacono card.di fan Criaco.
.11

Giouanni Borgia da Valenza di Spagna , Nipote del Papa , Vefcouo eletto di


Melfi, Diacono card.di S.Maria in via Lata .
Lodouico d'Aragona, di fangue regale del Re di Napoli,Vefcouo eletto d'A
uerfa,Diacono card.di S.Maria in Aquino .
Amanteo d'Alibreto, Francefe, di fangue regio , Diacono card.di fan Nicolò
in Carcere .
Frate Pietro Lodouico Borgia , cittadino , & Arciuefcouo eletto di Valenza ,
Caualliero di fan Gionanni,Diacono card.di S.Maria in via Lata,poi prete card .
di S.Marcello .
Marco Co naro Venetiano,Diacono card.di S.Maria in Portico .
Franceſco rFloro da Valenza di Spagna,Diacono card.di S.Maria Nuoua,

a8

:i

7
‫تاری ک‬

PIO
1
608 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

PIO HI. PONT. CCXIX .

Creato del 1503. a' 22. di Settembre .

Cefare Bor. SSENDO morto Alejandro VI. toltofi fubito Cefare Borgia
gia fi forti. quanti danari e cofe di pregio il Papa haueua, fi fortificò in Vati
fica in Ro
ma dopo la cano, doue hauea dodici milafoldati , e nel Castelfant'Angelo com
morte del difegno di douerageuolmente per questa via tirarea quello, ch'egli
Papafuo pa
dre . voluto haueffe il collegio de i Cardinali,che in quel luogofeguendo
il coftume antico,fi doueuano per la creatione del nuouo Pontefice raunare. Ma
i Cardinali,che volferofuggir quefto pericolo, fi congregarono nel conuento del
la Minerua , e vifurono tosto da Michieletto Coreglia capitan del Borgia , che
male inletto fi ritrouaua , da ogni parte circondati con gente armata . Per la
qual cofafi fparfe tofto per Roma vna voce, chefuſſero i Cardinali prigioni, che
la città a fuoco, & a fangue ne andaffe, e se neposero per ciò tutti a on tratto
Roma in Spauento . Furono adunque chiuse le botteghe , prefe l'armi , e con traui, e
di Tumulto
per cunto catene di ferro i capi delle firade tutti impediti appunto, come fe vn'altra vol
del Borgia ta il Cartaginefe Annibale fuffe fu la muraglia di Roma . Micheletto , paren
doli di efserfi pofto a dura imprefa, poco appresso fi parti, ne fece altro danno
nellacitta, fe non che attaccò fuoco a vna parte del palazzo de gli Orfini a
Monte Giordano . In questo i Cardinali fatto quattro mila fanti per guardia
della città , e chiamati i Baroni Romani dentro , deliberarono di aſpettare , an
corche non fi coftumafse, i Cardinali , che oltre le Alpi erano , & in qualunque
altro luogo , che effi haueuano fatti chiamare . Profpero Colonna , che era ve
nuto in Roma con Fabio Orfino figliuolo di quel Paolo , che era ftato dal Bor
gia fatto morire , fù da i Cardinali mandato a pregare Cefare Borgia , che fi
quietafse,e lafciafse l'arme . Il medefimo fecero gli Oratori del Re di Francia, e
del Re di Spagna . Lafciandofiil Borgia vincer da coftorofe n'vfci in lettica.com
tutte legenti di Roma . I fuoi foldati tencuano però ancora il caftello , benche
il caftellano a perfuafione del Cardinale Bernardino Caruagiale promettesse
de
P I 1 II I. T 609
12109
difare quanto il collegio voleua . Hauuto adunque quietamente Vaticano, cele .
brarono i Cardinali nouegiorni alſolito l'effequie di Aleſſandrose tanto fiindu
giarono di entrare in conclaue, quanto vſciſſe di Roma l'effercito de' Francefi, che
andaua in campagna di Roma contra i Spagnuoli.Et ne vfci per ordine di Gior
= gio Ambofio Cardinale di Roano, ch'era di molta autoritàpreſſo i Fracefi.Fer
cioche dubitauano i Cardinali , che mentre che effi occupati nella creatione del
nuouo Ponteficefi ritrouaffero , non nafceffe qualche tumulto , e difordine nella
città.Entratifinalmente in conclaue i Cardinali, ch'erano trentafette, la miglior
parte (benche affai poche voci haueffe) dopo lunga contefa l'altra vinfe, ch'era
aẞai di maggior numero :mafauorina lefattioni, e Cefare Borgia. Vinfe dico,&
ottenne a'ventidue di Nouembre , che fuſſe per vna voce di tutti eletto Ponte
fice Francefco Piccolomini vn de' primi Cardinali della corte,il quale facendofi Francefco
Piccolom i
chiamare Pio III. fù a' otto d'Ottobrefolennemente incoronato.Costui nacque ni elerto
in Siena nobiliffima città della Toscana a’9 . di Maggio del 1439. e benche na- Papacchia
mato P:0
feeffe di Laodamia forella di Pio 11. tolfe nondimeno il cognome , e l'arme dal Teizo.
zio, il quale l'hauea fatto infin da' primi anni alleuare in tutte le buone difcipli
ne,efpetialmente ne gliſtudij delle leggi.Efsendo egli prima ftato defignato Ar
ciuefcono di Siena, era poco appreßo a' 5.di Marzo del MCCCCLX.ftato afsen
..
10% te nel numerode' Cardinali aggregato , in tempo, ch'à pena hauea diecifet'anni.
Egli hauea in molte legationi, in quella di Germaniafpetialmentefotto ipaf
fati Pontefici acquistata molta lode.Onde non tanto per la memoria del zio, ch'
35 eraftatofantiffimo Pontefice, quanto per lafperanzagrande, chefi banca vni .
uerfalmente di lui , come fe egli folo potesse confermar con lafua virtù lo ſtato
della religion Christiana, che parea,che ne hauefse dibifogno, ottenne il Ponte
ficato . Cefare Borgia , che fi era fino a quel di intertenuto col fuo efcercito in
Nepe, al primo auifo della creatione di Pio fe ne venne con vna parte de' fuoi
in Roma.Et adorato il Potefice ringratiò il collegio de'Cardinali, c'hauefse vna
perfona cofi da bene , & al propofito eletta . In queftogli Orfini auidi di vendi
sarfi ,afsaltarono con molti armati il Borgia in Vaticano , e nefurono molti ta 11 Borgia
123
gliati apezzi,perche egli valorofameute fi difensò,ilqualefù non molto poi per prigione
ដ in caftello
ordine del Papa menato in caftello, d'onde non potenaſe nò con volontà del Pa- 5 Angelo .
pa vfeirne . In questo mezo essendo Pio, e dal male della vecchiezza, e da vna
fed maligna piaga,che nellagamba hauea,fieramente afsalito, e sbattuto, a dicidot
to d'Ottobre in capo di ventiſei giorni delfuo Ponteficato mori , non ſenzaſo
fpitione , che li fusse nella piaga , per configlio di Pandolfo Petrucci tiranno di
Siena pofto il veleno . Moricon general difpiacere di tutti in Vaticano nel
MDIII. hauendo viuuto fefsantaquattr'anni, cinque mefi, e dieci dì.Fù fepol
to in S.Pietro nella cappella di S. Andreapresso a Pio I I.fuo zio , in vn mar
moreo,& elegantefepolcro: e vacò all'hora quattordici di la fede ...

BAT

Gaz

21 GIV
610 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

GIVLIO II. PONT.


CC X X.
Creato del 1503. al 1.di Settembre .
10.0

CRIVENDO breuemente la vita di Sifto IV.toccai ancora,


onde difcedefse Giulio Secodo.Egli, che prima,chefufse Pō
tefice,era chiamatò Giuliano, fù figliuolo di Rafaele fratel
lo di Sifto IV.e la madrefuafù Teodora Manerola. Nacque
Giulio in Sauona terra del Genouefato del MCCCCLIII
Hebbe duefratelli, Bartolomeofrate difan Frãcesco, Veſco.
• uo di Ferrara,e Patriarca d'Antiochia ,e Giouanni prefetto di Roma, e Duca di

Sora,e di Senegaglia:ilqualefù auolo di Guido Vbaldo Duca d'Vrbino , e di Giu.


lio della Rouere Cardinale difan Pietro in Vincola.Hebbe anche Giulio II. vna
forellachiamata Lucchina , e madre di Galeotto , e Sifto Cardinali amendue,
-Hebbe auanti il Papato na figliuola chiamata Felice,la quale efsendo poi Pa
Giouanni
Prefetto di pa diede per moglie a Giouan Giardano Orfino,hauendo ancorfatto con Colon
Ronia Du nefi parentado : percioche diede a Marc'Antonio Colonna per moglie Lucretia
dia diSara
Sen figliuola di Lucchinafuaforella.Hora Sifto IV. fuo zio a ' quindici di Decem
glia, ato di bre del MCCCCLXXI. che era nel principio delfuo Papato,di Veſcono di Car
do,Duca di pentras,ch'egli era, lafece Cardinale di S. Pietro in vincola infieme con Pietro
GuidoVbal
Vibino, Riario . Hauuta quefta dignità del cappello fi moftrò Giulio in tuttele virtù ec
cellête,masopratutto nella modeftia in ciò,ch'egli e faceua,e diceua. Onde cõ la
granità,co lapiacèuolezza, & elegãtia di coftumi era parimète caro da i primí
agli ultimi.Nelibaftò d'effere egli tale, che afuo potere fi sforzò d'hauere an
che ifuoi cortigiani modefti,non hauendo altroue l'animo, che afare, che nonfi
poteffe direfe na bene di lui,eſſendo tenuto di viuace, & aftuto ingegno, e di gră
diffimo animo :bebbe laforte hora fauoreuole, hora contraria ne i progreffi . In
modo fi dilettaua di edificare, che di più di palazziper habitarui , rifece in bre
ue, e magnificamente , come la vediamo hora , la Chiefa di fan Pietro in Vinco
la , che era il fuo titolo . Incominciò vn belliffimo portico dinanzi all'andito
2 della
GIVLI O II, Gir

della Chiefa de'fanti Apoftoli . Egli volle ancorfinire il palazzo iui preſo, che
bauea incominciato il Cardinale Pietro Riario , e per la morte chefopragiunfe J
poi, non finito . Rifece il caftello preſſo Grottaferrata , che eraftato nelle guerre
paffate rouinato, e per ficurtà, e difesa del monafterio, e per comodità di quelli,
the venuano in Roma. Li mutò poi Sifto il titolo di S.Pietro in Vincola facen L
dolo Veſcono di Albano prima,poi Sabino ,e gran penitentiero, e finalmente Ve
fcouo di Oftia,e di Velletri, e Legato di Auignone.Con Innoc.V¦I I I. valſe egli
molto,e difauore,e di autorità. Nel Papato poi di Alejandro per legare anti
che, e priuate, ch'egli pi haueua ,fe neftette dieci anni continuifuori di Roma,
parte in Auignone,parte in altri luoghi di Francia. Finalmente effendo Pio fra 23
pochi giorni morto, nella nuoua creatione , chefarefi doueua , concorfero in lui
con tantoftudio, e fauore i voti di tutti i Cardinali , che quafi prima , che fi en
traffe in conclaue ,
fù pronontiato Pontefice, con incredibile difpiacere, e dolor di
Cefare Borgia, ilquale bauendo con folenne giuramento , come da fuoi clienti ,
fattofi dalli Cardinali Spagnuoli promettere di non dare la voce , ne fauorire
= faluo , che alcuno partigiano della famiglia Borgia, fra i quali anteponeua Gior
gio Ambrofio Cardinale di Roano , fubito nel primo di , che della creatione del
nuouo Pontefice fi difcuffe , vile per le voci concordi di 27. Cardinali ”creato il
L primo di di Nouebre colui,che meno voluto haurebbe, e che esso, & Aleſſandro
fuo padre haueuano , come grauiffimo nemico , tenuto dieci anni continui in eſſi
Lio.Ne moltopoi eTentofiGiulio a ' 26.di Nouembrefopra lefcale di S. Pietro
incoronato,lafciò via libero ir il Borgia, che era tutto volto allafuga, e che mil
le morti meritando era giàftato priuo dell'esercito ,del molto stato, che egli ha
nea,e d'ognifua dignità, con questa conditione però, che li reftituifsele fortezze Borgia Du.
di Cefena,e di Forlì,doue il Borgia lefue guardie teneua . Hauuta egli adunque ca Valemi.
la libertà,fe ne passò d'Oftia per barca a Napoli,douefù dal gran Capitano per to no di
rilafla
ordine del Re Cattolico preso, e mandato in Spagna . Indi, effendofene a Gio.Regione dat
di Nauarrafuggito , fù in vna certa fcaramuccia tagliato da' Cantabri a pez- Papa,ema
dato pri.
& zi . Giulio fermò il piè nel Papato, e perche egli per le guerre paſſate , e per la gionin Spa
cruda , & inaudita tirannide del Duca Valentino ritrouò lo ftato della Chiefa gna , & iui
in riuolte , e quafi tutto occupato , fi diſpoſe di volere nonfolamente ricuperare
quello, che s'era perfo , ma di ampliarlo ancora : percioche niuno de' Pontefici
paffati difende con maggior costantia d'animo , di quello che egli fece il Patri
monio di S.Pietro, nè fi sforzò di fienderne,& ampliarne tanto i confini Mof .
fe adunque primieramente l'armi contra Giouanni Bentivoglio tiranno di Bo- Gio. Benti
logna, e nemico antico,ilqual egli con la moglie, e co' figliuoli cacciò dalla città,e fcacciato
go
·
lo sforzò afare in Balletto terra su quel di Parma ilfuo effilio , e fi contentò che dal Papa
dalla Signo
il popolo di Bologna ſpianasse da'fondamenti il palazzo del Bentivoglio, che era ia di Bolo
13.
belliffimo. Si confederò con l'Imperatore Maſſimiliano , col Re di Fracia,cỡ quel gna. 1
di Spagna,e col Duca di Ferrara,e di Mantoua aruina de'Venetiani,che fi baue
uano occupatoArimino aforza,e Rauenna, terre di S.Chiefa. Laqual legafù co- Lega del
chiufa in Cambrai,terra di Fiandra.E nonfolamente con l'armi, che ancora co le Papa quan
con tut ti
fuefcomuniche,con gli interdetti perfeguitò il Papa i Venetianisi quali no pote- Principi
29 2 rono
.‫ا‬
612 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.

della Chri rono oftare a cofi cruda procella . Onde hauendo perduto tutto il loro effercito di
tianità co Geradada, & eſſendo vinti in vn gran fatto d'arme dal Re di Francia, e de Ca
Trai
tiani Vene
. pitani loro l'Aluiano fatto prigione, e'l Pitigliano rotto, in breue Spogliati , e
priui fi ritrouarono , e de gli efferciti, e delle città, che poffedeuano in terraferma.
Rotte date
a i Venet ia Maffimiliano , che in quefta guerra altro, che gli Oratori, e'l nome di Cefare non
ri. vi hebbe, hebbe Verona , Vicenza , e Padoua col Triüigiano . Il Re di Francia
hebbe Bergamo,Brescia, Cremona,e Crema . Il Re Cattolico Trani, Monopoli,
e Barletta in Puglia . Il Papa Rauenna,Ariminoje tutta la Romagna. Il Du
Città de
Venetiani ca di Ferrara,Rouigo,quel di Mantoa,Afola . E cofi quella Repub, la cui auto
diuife fra rità era cofigrande, e cofi celebre per tutto il Mondo , perdute tante città, nelle
della Lega. paludi , eftagni fuoi ritirandofi , fi fortificò con le mura , che il mare ifteffo gli
fà con lefue acque intorno . Quefta tanta rotta , eruina , che bebbero i Vene
tiani , fù a' dicidotto di Aprile del M D IX. Hauendo Giulio ricuperate le cofe
di Santa Chiefa,comepietofo Pontefice,e veramente Italiano hebbe di vna tan
ta calamità, e ruina de Venetiani pietà . E veggendoli tutti humili chiedere in
quefte loro affluttioni foccorfo,fi rifoluette di non douere mancare loro per quel
losche eßo poteua . Onde con vnafolenne Litania in S. Pietro sù le porte della
Chiefa affoluendo gli Ambasciatori Venetiani della ifcomunica refe alla loro
A fonfo da città il potere , come prima facrificare . E facendo con loro lega , nella quale
Efe Dica effi cedeuano l'Imperio del mare , e lafciauano in potere del Pontefice il conferi
di Ferra . a.
re i beneficij loro , li tolfe nella fua amicitia , e protettione , ¿ ogni fuo sforzo
fece , per riconciliarli con Maſſimiliano . Ma hauendo eſſi nel medefimo tempo
hauuta per trattato Padoua , alienarono l'animo di Maſſimiliano di volere con
effi loro per niun conto la pace . Si sforzò ancora il Papa di diftorre Alfon
#7
fo da Efte Duca di Ferrara dall'amicitia del Re Luigi , per potere abbattere vn
pocole forze di Francia , delle quali già tutta Italia temena . Ma efsendo quel
Duca antico nemico de' Venetiani, e ritrouandofi hauere hauuto danari dal Rè

11 Papa mo Luigi,e con luiftretto in lega,non volle afcoltarne parola, che il Papaglie ne di
the guerra cefse . Di che Giulio fdegnato li mofse la guerra, e dalla lega di Francia fifcoflè
al Duca di
Ferrara . fotto colore , che il Re Luigi baucfse prefo a difendere contra di lui quefto D¼
ca , che nepofsedeua Ferrara comefeudatario di S. Chiefa . Haueuafi il Duca,
dopo la rottade' Venetiani vfurpate le faline preſſo Comacchio, chefono di gra
diffima vtilità, ne in ciò voleua a cofa, che'l Papa gliene diceſſe , obbedire . Per
la qualcofa l'hauea Giulio come contumace, e ribello, ifcomunicato , e perfequi
-it o tandolo ancora con l'armi, li mãdò vn'essercitofopra . E raffettate le cofe di Ro
maje raccolto vn gran danaio, passo teſto in Bologna, per poter essendo vicino,
4Luigi Re fomminiftrarepiù facilmente ciò che bisognatofusse per quella guerra . Il Rè di
di Francia
fdegnato Fraciafdegnato col Papa recò feco in lega l'Imperatoremaſſimiliano nemicodi
colPapasfa Giulio perche fi era pacificato con i Venetiani, E con l'autorità,& aiuto di que
bandire il
sene lio. Ao Principe,ſpinto anche,e perfuafo d'alcuni Cardinali, che con lui ricouerati fi
erano,fece bandir il Cocilio,nel qual penfaua poi douerfar citar il Potefice.Ho
ra hauedo Giuliofatto lega co Ferdinado Re di Spagna, affoldati li Suizzeri,
nationeferociffima,e fatto generale dell'efsercito della Chiefa,e de Venetiani, il
Marche.
PIO III.
613
MarchefeFrancefco Moralua,fopra il Duca di Ferrara n'andò . E toltoli Mode Mirandola
na con 12.milafanti efpugnò la Mirandola, ch'era da Francefi guardata , pre- espugnata
mio poco conueneuole a tante fatiche ,ch'in quefta efpugnatione fifofferfero.Ho dalle
del P. genti
pa.
raprefa la Mirandolaſe ne ritornò , come vittoriofo Papa Giulio in Bologna ,
d'onde poco preffo hauendo inteſa la rotta del fuo eßercitopreffo lafoffa Giglio
laparti, efe ne venne in Rauenna.Ilperche ritrouando i Bentivogli Bolognafen Bentivogli
KA

zadifefa,con l'aiuto de' Francefi , ò tradimento , ò negligentia, che fu quella del Bologna?
pilia
Cardinal Alidofi , che n'era Legato , la occuparono.Il Legato andò in Rauenna , Concilio
di Pifa .
per purgarfi col Papa , efù qui dal Duca d'Vrbino nato delfratello di Giulio
ammazzato. Gonfi , per lofucceffo delle vittorie loro i Francefi , ad iftantia , e
perfuafione di Maffimiliano, e di quei Cardinali , che ribellati dal Papa s'erano 1
citarono Giulio al Concilio , ch'in Pifa per lo primo di Settembre già publicato
baueano.Hauendo fatto il Papa ogni sforzo di potere ,ricuperata Bologna,e dis
fatto il Concilio di Pifa,tirare il Re di Francia alla pace , bauendolo ritroua
to infuperbitoper la vittoria, & oftinatiffimo contra di lui, a perfuafione d'AN
tonio di Monte ,per disfare quel di Piſa ,fece publicare, e bandire vn Concilio ge Cócilio di
nerale,per douer celebrarlo in Laterano . E cofi di nuouo grauiffimamente fco- Luigi Laterano
xij..
municò il Re Luigi, e i Fiorentini c'haueuano dato Pifa per luogo del Concilio , Re di Frar
cia from
etutti coloro ancora , che iui fi ritrouauano prefenti . Priuò anche quei cinque municato
Cardinali,che n'erano ftati auttori, di tutte le loro dignità, e del cappello.Efuro- da lapa .
no quefti, Bernardino Caruagiale Spagnuolo, ch'era qui il capo de gli altri , Gui
glielmo Briffoneta Francefe Vefcom ,ilprimo Sabinenfe , ilfecondo Prenestino,
Francefco Borgia Spagnuolo Cardinal di S.Cecilia, Renato di Bria Franceſe Car
dinal di S.Sabina , Federico Sanfeuerino Italiano Cardinale di fant'Angelo . I
quali tuttifuori,che'l Borgia, ch'era già morto , lafciando lo fcifma furono poi da
Leone Decimo nelle priftine dignità loro ripofti, Ma nel Concilio di Laterano fu
rono annullate tutte le cofe , che fifecero in quel di Piſa.Haueano quefti Cardi
nali ribellifperato , che depofto Giulio , fi fufſe douuto qualch'altro Pontefice
perfona integra,efanta creare, & ogn'vn di loro perfuadendofi effer tale , afpi
raua al Papato , epiù che alcunode gli altri il Caruagiale , ch'era senza fine
ambitiofo,e pieno difumi.Hora vedendo Giulio effer cofi all'aperta, e con tante
infidie da' Francefi oppugnato, chiefe ad Henrico Re d'Inghilterra , & a Ferdi Red' In
ghilterra, e
nando Re di Spagna foccorfos i quali hauendo tolto a difender il Papa , prefero queldi Spa
contra i Francefi l'armeil'Ingleſe ſopra l'Aquitania andò : Ferdinandoſopra Gio gna moue
no guerra
uanni Re di Nauarra, ch'era con Francia confederato , & era stato ifcomuni- a Francia ,
cato,& interdetto dal Papa:il quale in questo mezo non mancaua di tentare del Nauarra
& al Re .di
continuo per ogni via d'indurre il Re Luigi ad vna conueneuole , e buona pace .
Maritrouandolo incredibilmente oftinato , e veggendo andare pur tuttauia in
nanzi il Concilio di Piſa ,fi rifoluette di cacciar i Francefi d'Italia, & a quest'ef Papa fa
groflo cf
fettofece co' Principi confederati vn groffo effercito, tirando ancoragli Suizze- fercito
cito per
ri a questa lega.E perfarne a' Fioretini maggior difpetto , perche haueffero Pi- facciari
Francefi di
fa per luogo nel Cocilio data, creò il Cardinal Gio.de Medici,ch'era co tutta quel france
lafamigliaftata di Fiorēza cacciato, Legato di Bologna,di Romagna, e di tutto
29 3 Ref
614 PANVINIO DELLE VITE DE PONT

l'eſſercito della lega , Spauentato alquanto dallo sforzo di quefli Principi il Re


di Francia, maſſimamente effendo ftata occupata Brescia da i venetiani , fi pro.
cacciana d'ognipartefoccorfo.Et i Cardinali,ch'erano in Pifa,dubitando di non
venir in mano di Giulio, lasciando Pifa trasferirono il Concilio in Milano . Ma
bauendo i Francefiricuperata,efaccheggiata Brescia, oftinatamente il Re Luigi
faceua la guerra. E perche intendeua effere i confini delfuo regno da Spagnuoli,
e da Inglefi fieramente trauagliati,deliberò di rifoluerfi delle cofe d'Italia,& di
far con unfatto d'arme ogni sforzo contra il nimico. Erageneral dell'effercito di
Fracia Monfig.Gafto di Fois,caualliere nelle cofe militari efpertiffimo , & ilpri
Monfig di mo capitan delfuo tempo . Coftui liberata Bologna dall'effercito dellegenti del
Fois gene. Papa, e tenutine gli Suizzeri a dietro,baueua con incredibil celerità ricuperata
ral del Re
di Francia Brescia dalle mani de' Venetiani.Hora pofte infieme tutte legeti,che in Brescia,
in Italia in Bologna haueua , ch'erano all'hora 14.milafanti , e 1500. huomini d'ar
me,e paſſato preſſo Rauenna, per vnirfi col Duca di Ferrara confederato diFrã
cia,molto defideraua di far giornata, e di prouare l'euento della battaglia . L'ef
fercito contrario, che era di 1 3.milafanti, e di 1800.bomini d'arme,fe ne erain
foccorfo di Rauenna venuto , e non molto indi lungi accampato fi ritrouaua ,Ho
ra hauendo l'effercito del Papa , e de' confederati buona pezzaricufata la bat
taglia , che il nemico gli offeriua , quando poi intefe , che la muraglia di Rauen
na per la batteria dell'artigliaria nemica era in gran parte per terra , e perciò
la città quaſi preſa,
fù , per foccorrerla, sforzato afar il fanto giorno di Paſqua
ilfatto d'arme . Si attaccò non molto lungi dalla città fieriſſima battaglia, che
Fatto
me Ra durò fei lunghe bore, e nella qual con tanta oftinatione fi combatte, chefù lunga
di d'.I
uenta il dì hora dubbio,da qual partefusse douuto la vittoria inclinare . Essendo poi final
d. Paqua mente ftate per configlio d'Alfonfo Duca di Ferrara , ilqual era potiffima caufa
di questaguerra , portate con longo giro l'Artigliarie , e drizzate nelfianco , e
nelle spalle del nimico, ageuolmentefe ne pofero i Spagnuoli, e legenti del Papa
Francefi infuga.Mai Francefi con la vittoria cofifanguinoſa reftarono,che hauĕdoper
vittonofi. fi quafi tutti i principali capitani dell'eßeecito,in aſſai maggior pericolo effi,che
vinto haueuano , fi ritrouarono, che quelli , che erano stati pinti . Morirono,
come vogliono , in quefto fatto d'arme da venti mila huomini quafi tanti dall'.
vna parte,quanti dall'altra . Efra queftifurono 150.Gentilbuomini della cor
te del Re Luigi,e cinque Colonnefi con Monfig.di Fois lor generale . Dell'efser
Spiuento cito del Papa fu il Legato Giouanni de' Medicifatto prigione con alcuni Capi
del Papa, tani . Al primo auifo di queſta rotta in modo il Papa , e'l ke Cattolicofi sgo
la
di Rauen- mentarono, e dubitarono de' cafi loro , che l'ono fi ifconfidò di poter defenſarſi il
ma.
regno,e l'altro mo tatonefopra vn legno , che fi haueafatto venir in Oftia fifug
gì via.Ma ordinato poi a Ferdinando Gonzales gran Capitano, che paſſa fe con
nuoue genti in Italia, efapendo, quanto gran danno hauuto anche i Francefi ba
Frácéficac uefsero molto fi ricrearono,e riprefero animo : percioche fe bene erano i France
iati d'ita fi reftati presso Rauennaſuperiori,fi ritrouauano nondimeno coſi ſtanchi ,ɛ sbat
Jis.
Molig.de tuti , che in capo di 70.giorni dopo quelfatto d'arme , con chiaro esempio della
12 Pizza volubilità delle cofe del modo fi ritrouarono per opera de'Venetiani , e de’Suiz
i.
GIVLIO II. 615

zeri,cacciati affatto di tutta Italia. Percioche Monfig.dellaPalizza, ch'erafuc


cefso a queldi Fois,raccolte lereliquie di quell'esercito, non hauendo animo di
venir alle mani con le genti de' Venetiani, e co' Suizzeri, che chiamati poco auã
ti dal Papa erano calati in Italia, fe ne ritornò volado per ordine delfuo Re ol
tre l'Alpi perfoccorrer il regno di Francia, ch'era da Spagnuoli, e da Ingleſi tra
tagliato da molte parti, non laſciando altro in Italia guardato, che Milano, e le
fortezze di quello stato con poche genti . I Cardinalidel Concilio di Piſa, che
pocofelicemente l'haueano trasferito inMilano,ſpauetati della venuta de Suiz
zeri,tofto da Milano in Lion di Francia lo trasferirono. Essendo le reliquie de i
FranceG
Francefi da' Suizzeri tagliati a pezzi, i Lombardi, che videro lafortuna haue feacciat
re al Re Luigi volte lespalle, non potendo giàpiù l'arrogantia , è sfrenata libi del Duc to
di Milano.
dine de Fracefifofferire,tolte l'armi, li cacciarono da tutti i luoghiforti del Mi
lanefe . E cofi frapochigiorni i Francefiperder ono tutto lo ftato di Milano, che
fù dal Papa,e da Venetiani, e più che da tutti gli altri, dal valor de' Suizzeri
ricuperato e con l'autorità dell'Imperatore, a cui toccaua di prouederlo reftitui- Maffimi
to a Maffimiliano Sforzafigliuolo del Moro, come a legitimo Principe.E Matteo liano Sfer
Za fattoDu
Laugo Cardinal Burgenfe in nome dell'Imp. del quale era egli Vicario d'Italia, ca di Mila
l'approuò nel Concilio di Laterano.Hora fubito dopo questo cacciandone i Ben- Do.
tiuogli,fù ricuperata Bologna.Il medefimofùfatto di Rauenna. E furono in vir
tù della lega confegnata Parma,e Piacenza al Papa. Genoua, che i Francefi te
1 neuano , fù dal Fregofo occupata.I Venetiani prefero Crema, e Breſcià. La famı Fregofo in
gliade' Med.ci,cheſeguiua lafattione del Pontefice,fù riposta in Fiorenza, e fu Genoua .
Pietro Soderini, ch'era Confaloniere perpetuo , cacciato dalla città . Eperche Suizzeri
erano tutte queste cofe ftate con l'aiuto de' Suizzeri Spetialmete effequite,il Pa lodati C
palor molti donifacendo, gli ornò di vn'honorato titolo, chiamandoli Allertori chiamati
dal Papa li.
dellalibertà d'Italia.Hora effendo tuttequeste cofefeliciffimamente paffate,fece beratori
il Papa vna nuoua lega con l'Imperat.contra i Venetiani,per hauer costoro ofti- de
Papa nemi.
Pitalia.
aatiſſimamente ricufato di cedere Verona, e Vicenza a Maſſimiliano . Per laqual co
tian
dei .Vene.
cofa i Venetiani,che dubitarono del Papa, ilqualſapeuano,quanto generofamen
te lefue impreſefaceſſe,perche ſi ritrouauano ancora laidamente da' Spagnuoli
contra i patti della lega efclufi da Brefcia,fi confederarono col Re Luigi di Fră.
ciaperpetuo di Giulio,e di Spagnuoli nemico, il qual co'l mezo di quei Cardi
nali ribelli ogni difufcitaua nella Francia contra il Papa noui tumulti , & ha.
nea giàfatto dar voce che fi crearebbe l'Abbate di Clugni Pontefice,per oppor
lo a Giulio . Ilquale accortofi de' diſegni de Venetiani , come gli haueua prima fannIVenetianý
o
con la lega,che haueua effofatta con Maffimiliano, irritati, e sforzatili a chiede col Re di
re l'amicitia di Francia, cofi bora molte volte tentò di alienarli dal Re Luigi . E Francia .
non bauendo potuto ottenerlo,fi per lo difpiacere, che ne preſe, come per la età
fua,ch'eragraue,di vna picciola,ma falda, e continua febre s'infermò.E col pur
garedabaffo fouerchio , e con la paura dello fcifma , che egli fi vedeua venirfo.
pra,in Vaticano a'vent'vno di Febr.del 1513. a li vndici morì, hauendo già più
difettat'anni viuuto,e tenutoné noué anni,e tre meſi, e vinticinquegiorni il Põ
teficato; e durando già tutta via in Laterano il Concilio . Mori più illuftre di
29 4 gloria
616 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

NM
BU
gloria militare , che ad vn Pontefice non fi conuiene . Fùfepolto in San Pietro
Epilogo
della nu nella Cappella di Sifto fuo zio appreffo l'altare maggiore . E vacò dopo lui
ra di
Jiu e de diciotto giorni la Sede . Fu Giulio Secondo di grand'animo , coftante , & fiero
ij Giu
fuoi fatti difenfore delle cofe Ecclefiaftiche . Non poteua oltraggio alcuno foffrire , &
era implacabile co' contumaci , e ribelli . Nelle calamità ſi moſtrò sempre
difefteffo maggiore, e d'animo inuitto, nelle profperitàſeppe affai rattenerfi.Fù
moltoliberale,ne fece tanteguerre per altro, che per ricuperare lo ftato di fanta
Chiefa , ch'era da varij tiranniftato occupato . Cacciati di Bologna , e di tutta
Romagna i tiranni ,& i Venetiani ,refe,e fortificò vn belloftato difanta Chiefa.
Tento d'acquistare Modena, & vnirla con lo ftato difanta Chiefa . Vi aggiunfe
ben Parma,e Piacenza . Non fi piegò egli molto per cagione de'fuoi,alli quali
non donò cofa alcuna dell'antico ftato della Chiefa . Percioche fe ben Franceſco 2
della Maria nato difuofratello hebbe il Ducato d'Vrbino,fù ,perche Guido Vbaldo da
Francefe
Maria
Rouere. Feltrofuo parente,che non haueua figliuolo mafchio, a perfuafion di Giulio lo fi
adotto,e lafciòfuo berede . Al medefimo Francefco Maria,morendo medefima
mentefenza herede Gio.Sforza,il Papa diede Pefaro in nome di pagamēto per
quelloftipendio,che confeguire ne douea.Delli XXVIII . Cardinali, ch'egli creò,
non nefurono più che quattro foli fuoi parenti , Galeotto , e Siftofigliuoli di Lu
chinafuaforella,e chefurono Vicecancellieri di fanta Chiefa, e Clemente Men
denfe,e Leonardo Agenenſe nati d'vnafua confobrina , e chefurono l'vn dopo l'
altrofucceffiuamente penitentieri maggiori. Sette altri ne creòfuoi antichi fer
nitori. Gli altri tuttifurono in gratia di varij Principi fatti,ò per effergran let
Bramante terati . Efra queftifurono Antonio di Monte, Pietro Accolti , & Achille Craf "
Architetto fo eccellenti auditori di Rota . Incominciò in Vaticano , col modello , eparer di
Bramante eccellente Architetto, la Chiefa difan Pietro d'vn'eftremagrandez
za,gettandone vnaparte della vecchia per terra . Egli fù certo tale,che non fi
può, quanto fi conuerrebbe, lodare, per hauer con tanto valore, e coftantia con
feruato,& accrefciuto lo ftato difanta Chiefa, benche alcuni poco lo lodino, pa
11 .
rendo loro, ch'eglifufſſe dedito all'armi più di quello, che ad vn facrofanto Pon
tefice fi con uiene .

Creò Papa Giulio II.'in fei ordinationi ventifei Cardinali , cioè ventidue
preti,e quattro Diaconi,che furono .
Francefco Guglielmo di Chiaramonte , Francefe , Arciuefcouo di Narbone,
prete card.di S.Stefano in Celio monte .
6 Giouanni d'Eftunica,Spagnuolo,grá Maeftrode i cauallieri d'Alcantara, pre
te card.di S ....
Frà Clemente della Rouere,da Sauona, nipote del Papa, dell'ordine de i Mi
nori,Vefcouo Mendenfe,prete card.di S.Clemente .
Galeotto Franciotto della Rouere, figliuolo d'vna forella del Papa,prete card
7 di S.Pietro in Vincola .
Frà Marco Vigerio di Sauona , dell'ordine de i Minori , Vefcouo di Senega
glia,prete card.di S.Maria in Tranftcuere.
Roberto Bertone,Vefcouo Redonenfe,Ambafciator del Re di Francia,prete
card.di S. Anaſtaſia .
Leonar
GIVLI O IL 617

Leonardo groffo della Rouere, da Sauona, nipote di Papa Sifto IIII . Veſcouo
84
H Agenenfe, prete card.di S.Sufanna.
Carlo Domenico dal Caretto , Conte Finario, Genouefe, Arciuefcouo di The
be, prete card.di S. Cecilia.
Antonio Ferrerio,Sauonefe, Vefcouo di Gubbio prete card.di S. Vitale.
Franceſco Alidofio da Imola,Vefcouo di Pauia,prete card. di S. Cecilia.
Faccio Santorio da Viterbo, Veſcouo di Cefena prete card . di S. Sabina.
Gabriel de i Gabrielli, Veſcouo d'Vrbino,prete card.di S. Praffede.
Lodouico d'Amboifa,Francefe, Vefcouo Albienfe, prete card . di S....
Renato de Bria, Francefe,Vefcouo di Bauai,prete card. di S....
F. Franceſco Xymenes Spagnuolo,dell'ordine de i Minori offeruanti, Arciuc
fcouo di Toledo,prete card.di S.Balbina.
Sifto Gara della Rouere, nipote del Papa, Vefcouo Luccenfe , e Padouano , &
Arciuefcouo di Beneuento , prete card.di S.Pietro in Vincula.
Chriftoforo Inglefe, Arciuefcouo Eboracenfe, Ambafciatore del Rè d'Inghil
149 terra prete card.di S. Praffede ..
130 Antonio da Montefabino, Aretino, Arciuefcouo di Siponto,prete card.difan
Vitale in Veftina .
Matteo Schiner Suizzero,Vefc. Sedunenfe prete card. di fanta Pudentiana.
Pietro de gli Accolti, Aretino,Veícouo d'Ancona prete card . di fan Eufebio.
Achille dei Graffi,Bolognefe,Vefc. di città di Caftello prete card.di fan Sifto.
Francefco Argentino , Venetiano , Vefcouo di Concordia , prete card. di fan
Clemente .
Sigifmondo Gonzaga,cittadino, & Vefc. eletto di Mantoua,Diacono card.di
fanta Maria nuoua .
Bandinello Saulio , Genouefe , Vefcouo eletto Hieracenfe , Diacono card. di
fan Adriano.
Alfonfo Petrucci, Senefe , Vefcouo eletto di Groffetto , Diacono card. di fan
Teodoro .
Matteo Langio Tedeſco,Vefc.eletto Curcenfe,Diacono card.di fant'Angelo.

4 i..f .

LEO
618 PANVINIO DELLE VITE DE ' PONT.

LEONE X. PONT. CCXXI.

Creato del 1513. a’11. di Agoſto .

* 70

Ark

#Cr
18 F

Afamiglia de' Medici , ch'è fignora hoggi della Toscana , fi


Il gran Co vna delle antiche, & honoratefamigliepopolari di Fiorenza,
fmo fù il
primo che & èftata oltre modofeconda di prefone fingolariffime. Quel
illuftrò la gran Cofmofigliuolo di Giovanni , e nipote di Auerardofù il
famiglia di
Medici primo,che l'illuftraffe, effendo per publico decreto padre della
patriachiamato perch'egli era in effetto il principale , e più
degno cittadino, che quella libera città haueffe . E da Contefina Bardafua mo
glie hebbe due figliuoli, Giouanni , e Pietro . Il primo mori giouanetto . Ilfe
condo reftò dellapotentia del padre herede. Pietro hebbe due altri figliuoli Lo
Clemente renzo , e Giuliano ,iquali con marauigliofa aueturafurono padri di due Potefici
Pazzi, chefurono Leone X.e Clemente VII. Hora Giulianofù morto dalla congiura de
Congiura
Pazzi,e ne restò perciò Lorenzofolo fucceffore,& herede della potentia, e gran
facoltà paterne. Coftusi hebbe da Clarice Orfina nobiliffima fignora,e fua moglie
tre figliuoli mafchi,e altre tantefemine.Il minore de' maschifu Giuliano,il mez
deGiuliano
Medici. Zanofù Giouanni , che diuentato Pontefice , fù chiamato Leone X. il primoge

Pietro de i nitofù Pietros ilqualpriuo della potentia, chefuo padre lafciata in Fiorenza gli
Mci idif baueua,e cacciato dicafa dallafattione contraria in tempo, che i Francefi traua
gratiaco.
gliauano lapouera Italia , finalmente nel decimo anno delfuo effilio mori nella
foce del Garigliano annegato . Lafciò di Alfonfinafua moglie vn figliuolo più
1orezo de fortunato di quello , ch'era egliftato : fù quefti Lorenzo , che Papa Leonefuo
Medici.
Zio, cacciatine i fignari della Rouere , fece Duca d'Vrbino, ma egli poco in quel 2
principato durò , e fino ad boggi viueno alcuni, che lo videro . Queſto Lorenzo
hebbe difua moglie vna figliuola legitima, chefu Catterina moglie poi di Hen
rico II. Re di Francia , e di vna donzella difua madre hebbe on figliuolo natu
Andro rale, chefu Aleſſandro de' Medici primo Duca di Fiorenza. Di Giuliano poinac
the Micdiri. que il Cardinale Hippolito de Medici. Le treforellefurono Maddalena,Conte

fina
LE ONE X. 619

fina,e Lucretia,lequalifurono maritate in trefamiglie nobiliffime di quallaPa


tria, chefurono Cibò , Ridolfi, e Saluiati, e furono poi madri di quattro Cardina
li, Innocentio Cibò , Nicolò Ridolfo , Giovanni, e Bernardo Saluiati . Nacque
Leone X. in Fiorenza a' 11. di Decembre nel 1575. efù per la molta cura, che
= fuopadre,perfona grauiffima, e dottiffima,n'hebbe, infin da primi anni ornato di
eccellente creanza, e nella lingua Greca,e Latina, e nelle buone difcipline, et an
che nella musica inftrutto. Hebbe per macftri Angelo Politiano , Bernardo Mi- Angelolitiano. Po
shielozzo dottiffimi nelle lingue , e cofi nella profa , come nel verſo . In gratia
di Lorenzofuo padrefù egli ancora fanciullo da Luigi XI. Re di Francia pro- Leonx fatto Ca fù
d.
uifto di vn buono Arciuefcouato . E poi non hauendo più che tredici anni ,fù da d'età di 13.
Innocentio Ottauo a' quattordici di Marzo del 89.fatto Cardinale: il che il Pa . anni .
pafece per gratificarsi con Lorenzo , ilquale hauea promessa Maddalenafua fi Attioni di
gliuola a Francefcofigliuolo d'Innocentio per moglie . L'effere in cofi poca età Leone ina.
Cardinalefù cagione, ch'egli molto ſteſſe à venire in Roma . Infin dallafuafan- zia.2.pão
ciullezza moftrò ciò,che egli era.Furono ifuoi costumi cafti,ilſuo caminare gra
ue,e lefue attioni honeftiffime. Poco prima, chefuo padre moriſſe, eſſendo ancora
viuo Innocentio venne in Roma, doue per lafua humana , efoaue natura di più
della letteratura, e notitia delle buone arti,che per la diligentia del buon fuo pa
A
dre acquistata hauea, a tuttifù tolto caro. Hauuto poi l'anifo della morte del pa
¿
dre,fe neritornò tofto in Fiorenza: & il Papalo mandò Legato della Toscana.
I
Et egli raffettate le cofe della patria, e ripofto in mano di Pietro ilfratello ilgo
yerno della città, ſe ne ritornò no molto poi in Roma, doue pochi di appreſſo mo
rì Innocetio.Nella creatione, che fegui poi di Aleſſandro, egli fi accoftò con due
eccellentiffimi Cardinali,ch'erano quel di Siena, e quel di Napoli.Non molto do
po passò Carlo viij.Re di Frãcia in Italia,le cui arme, e la ciuile diffenfione di Fio
rentini furono cagione , chefuſſe a Pietro il fratello tolto il gouerno della Repu
blica,e chefuffe egli că tutta la famiglia de' Medici cacciato ,e bandito da Fioren
za: di chefenti Giouanni fupremo difpiacere.Cacciati i Medici di cafa viſſero in
1
quefto effilio diciotto anni intieri i fra il quale fpatio di tempo tre volte tentaro
no,per via d'amici piaceuolmente, e co l'arme all'aperta,e per via ancora di tra
dimento di riporfi in Fiorenza:maſempre in vano . Per la qual cofafi rifoluette eiati Medici exc
di F10
Giouanni d'vfcire d'Italia , e cedendo al tempo viuere alquanto frale nationi e senza,
fterne. Percioche in Roma non poteuaftar con lafua riputatione per cagione di
1 Papa Aleſſandro, che fi ritrouana all'hora confederato con li Fioretini. Hauedo
5 egli dunque caminata tutta Italia,e Germania, e Francia,ſe ne paſsò finalmente
inGenoua, douefifermò qualche tempo con Maddalenafuaforella. E di nuouo
tentò,ma indarno, di riporfi in Fiorenza, doue hauea quel popolo dato a pieno il
gouerno della Republica in man di Pietro Soderini.E apputo in quefto tepo Pie Pietro
rini. Sede
tro de Medicifratello di Giouani mori annegato sù lafoce del Garigliano lafcian Lon X.me
do infuo luogo al mondo Lorenzo ilfigliuolo.Ritornò poi Giouanni dopo lamor te dinera
. fùCar
te di Papa Aleſſandro in Roma , e fùfatto Legato nella guerra , che Giulio Se- gione de i
condo,il Re di Spagna, e i Venetiani faceuano con Luigi Duodecimo Re di Fran . Fráce
la rottaneldi
cia, hebbe infieme ancor'il gouerno della Romagna. Nelfatto d'arme di Ra- Rau nna.
1CN14
620 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

uennafù eglifatto prigione da Francefi,dalla quale prigioneper camino fuggen


do fi liberò , e fe n'andò a ritrouar D. Ramondo di Cardona , che raccoglieua le
reliquie de' Spagnuoli, ch erano a quell'infelice rotta auanzati , e s'vni feco per
pallar in Toscana, per ordine del Papa, ch'era nemico de' Fiorentini, iquali ba
ueano acconsentito, chefi congregaffe in Pifa vn conciliabulo. Et bauendo con
l'aiuto degli Spagnuoli prefo Prato aforza, e volendo andar in Fiorenza, pri
ma che gli auuerfarij fi prouedeßero,e fortificaſſero, vi fù da gli amici,e partigia
nifuoi con tutti quelli dellafamiglia de'Medici tolto , e riceuuto dentro .All'hora
lafciado il Soderini il gouerno della città,il Cardinal raſſettaua quella republica
afua volontà,a Giuliano fuo fratello tutta la cura ne diede . Effendo poi in ca
po del quarto mefe morto Giulio 11. fe ne venne in Roma , & entrato nel con
clauefù a' 11. di Marzo del 1513. co' voti di ventitre Cardinali eletto Ponte
fice . E vifi oprarono principalmente i più giouani , chefurono quel d'Arago
na , di Gonzaga, Cornaro, Petrucci , Sauli, e'l Sedunenfe . A 19. poi di Mar
zofù incoronato , & agli 11. d'Aprile , chefu'ldi , nel qual era l'anno innan
Ziftata la rotta di Rauenna , fe n'andò fecondo il coftume de gli altri Pontefici a
vifitar la Chiefa di San Giouanni in Laterano con belliffimapompa di tutta la
Procura il città , chedi tapezzarie , d'archi , e di feftoni tutta ſi vedeua ornata , e lieta .
Papa di p- Nelprincipio delfuo Ponteficato defiderofo di tranquillare le cofe di Europa ,
cificari ch'eragià tutta in armi , e della Chiefa fanta , ch'era da Scifmatici lacerata ,
Chriftiani. trattò per mezo de'fuoi Legati la pace , ò almanco vna treguafrà i Principi
Chriftiani , perche lasciati gli odij cofi mortali , placati gli animi cofi difcordi ,
e tolte vielefeditioni cofi peftifere , e le ciuili difcordie , e le inteſtine calamità ,
apportaſſero pure on di in Italia la pace , la qual egli , come perfona amicadella
quiete , e de i piaceri , fempre oltre modo procuraua , e defideraua . Haueua
egli quefto intento nell'animo di fare , che quietate , chefuſſero le cofe de' Chri•
ftiani ,fi moueffero l'armi contra il Turco comune nemico . Confermato c'heb
be nelloftato di Milano Maffimigliano Sforza,diedegroffiftipendij a gli Sguiz
zeri , chefoccorfo l'haueano . Ripofe nella priftina lor dignità quei Cardinali,
ch'eranogià da Giulio II. ftati priui del cappello , e che depofto ognifcifma ne
vennero tutti humili in Roma a baciarli il piede . Volle , che'l Concilio di Late
rano incominciatofotto Giulio , per molte cagioni fifeguiſſe , e finiffe . Comprò
Modena - dall'Imperatore Maffimigliano Modenapertrenta mila ducati d'oro . E perche
prata dal fa
pa . l'Imperatore , e i Venetianifi ritrouauano molto accefi sù l'armi per cagione di
Verona , e di Vicenza, egli qui tutto fi volfe, perporui vna buona pace. E chia
Ottaviano
Fregofo F á mò con groffiftipendij gli Suizzeri infauore dello Sforza contra i Francefi : e
cefro è di moltofi oprò , che Ottauiano Fregofo Duca di Genoua fuffe . Effendo morto di
Francia no
ue queraa febre Luigi Duodecimo Re di Francia , & hauendo Francefco di Valoisfuoge
Milano . nero,efucceffore nel regno moſſa la guerra a Maſſimigliano Sforza Duca di Mi

lano, incominciò di nuouo ad effer la pouera Italia dall'armi ſtraniere trauaglia


ta, & afflitta . Percioche il Re di Francia, e quel d'Inghilterra confederati con
liVenetiani erano paſſati molto potentifopra lo Sforza, ch'era difefo dall'Impe
rator, da' Suizzeri, e dal Rè di Spagna . Il Papa, perche i Francefi minacciaua
110 ,
.I DIBLE ONE X 621
Yo
ro,prefo Milano,douer anche ricuperare, Parma, e Piacenza , fauoriua il Duca
TE
di Milano, e per mezo del Cardinale Sedimenfe, ch'erafuo Legato , teneua nella
deuotionefua le compagnie de' Suizzeri con groffi premij . In questo effendo
Giuliano de' Medicifratello del Papa Confaloniere della Chiefa , passò il Re
Francefco in Italia, & attaccato preſſo Marignano il fatto d'arme , son la Re Francefca
di Fran
Kin morte quafi di tuttigli Suizzeri vinſe : Et haunto ageuolmente Milano,man- cia piglia
Milano .
dò in Francia il Duca Sforza , che gli fi arrefe , e ne ottenne per lo ftato ,
‫ ܝܐ‬34 ‫ܕܡ‬ ch'egli perdeua , trentacinque mila feudi di entrata . Dopo questo prefero i
:06. Franceft Parma, e Piacenza , che haueua Giulio II. guadagnato alla Chie
fa , e che non hebbe Leone animo di difenfarle . Temendo forte il Papa delle 11 Papa соs'a
Босса
best armi di Francia , deliberò cedendo fare col Rè vincitore amicitia . Chiefe Redi Fran .
cia in Bolo.
adunque per mezo di Lodouico Canoffa da veronafuo Legato al Re Franceſco gna .
FA79

la pace , e per conchiuderta , amendue fi conduffero con molto apparato in Bo


logna . Qui difcuffo , e conchinfo quantofra loro trattare fi douea , il Re fe
ne ritornò in Milano , e poco appreffa lafciando in fuo luogo il Duca di Bor
bone in Italia , ſe ne passò nella Francia . Se ne ritornò ancora Leone in
CE Fiorenza , e poi sù la primauèra in Roma . Ne passò molto , che Giuliano
ilfratelloſenza lasciare figliuoli di Filibertafua moglie, che eraforella del Du
ca di Sanoia,e parente del Re di Francia, Fiorenza morì . Vogliono,che Leone
haueſſe animo difare per mezo dell'Imperatore Maſſimiliano, con cuiſi era egli
cõfederato,fignore di Siena, c di Lucca Giuliano ilfratello , e cacciãdone i loro an
tichifignori,ache aggingerli Vrbino , e Ferrara.E quefto medefimo dopo la mor
te di Giuliano vogliono, che egli difegnaſſe in perfona di Lorenzofuo nipote per
mezodell'Imperatore Carlo V.Ma ne l'on diſegno ,nè l'altro per la troppa pre
fta morte prima di Giuliano , e poi di Lorenzo,hebbe effetto.Efsedo aduque mor
to Giuliano,diede Leone à Lorenzo figliuolo di Pietro fuo fratello il gouerno del Lorezo
Medici cadi
le cofe di Fiorenza,con questo però,chefe bene era egli il capo,e l'autore di quan po della
to fifaceua,il tutto con configlio,e parere de' cittadini amici efequire fi douefle. Rep.
tina .Fiore
Et defiderando aprieghi di Alfonfina madre di luifarlo ogni di più grade, come
fono i defiderij de gl'huomini, che quanto più in alto montano ,tato fi poffono me
nofrenare,& infratermine alcuno rattenere,fpinto da alcune leggiere occafionis
cheglielofecero odiofo, efofpetto ,moſſe a Fraceſco Maria della Rouere Duca d'- Papa mone
Duca d'Vr
Vrbinolaguerra.E mädatoli Renzo di Cere co vn'effercito fopra,li tolfe Vrbino guerra, al
co tutte le altre terre di quelloftato, e ne creò Duca Lorezofuo nipote.Fraceſco bino , eli
toglieil ta
Mariafi ricouerò cỡ la moglie, e co' figliuoli in Mätoua.Priuo`che hebbe il Papa
quefto Ducadellostato nonſenza macchia d'ingratitudine , ne passò ſopra sic
na, e cacciandone Borghese, e'l Cardinal Alfonfo fuo fratello figliuoli amedue di
** Cere. di
Pandolfo Petrucci tiranno della Città , ne fe fignore Rafaele Pettruccifuo anti- Renzo
co amico, e che era già nelſuo effilio ſtato compagno . Concepi per quefta caufail
Cardinal Alfonfo tanto odio contra il Pontefice,& in tanto fdegno ne montò,che
´trattò difarlo ammazzare . Mascoperto il trattato fù cagione della mortefua .
Col medefimo animo , non già col medefimofucceffo,trauaglo Leone con longhe in
fidie Alfonso Duca di Ferrara , il quale effendo nelle cofe militari eccellente ,
622 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

in vnafortiffima città ritrouandofi , ageuolmentefece vano ogni sforzo , &


ogni difegno del Papa Era in quefto tempo morto il Re Cattolico , & hauena
cede a Fer. lafciatofuo herede ne' regni de Spagna , di Napoli, e di Sicilia Carlo d'Auftria
Carlo fue
nando nel fuo nipote.Gli Suizzeri, che per la rotta,che haueano bauuta poco auanti aMa
Regno di
Spagna . " rignano,non fi erano già punto dimeſfi,ne haueuano la lorofolitafierezzalaſcia
ta,fi ftrinſſero con l'Imperatore Maſſimiliano in lega , per cacciare , vnite infie
me le forze loro,d'Italia i Frãcefi, ancorche il Papa,ma in vano, ne richiamaſſe,
il qual haurebbe in Italia voluto qual fi voglia pace,anzi chelaguerra . E per
quefto rispetto ne mandò il Cardinale Egidio da Viterbo eccellente Oratore per
Pace 'm Ita Legato à Maſſimiliano.I Francefi abbattuto nonfenza lor gloria , e debilitato lo
lis dopò - sforzo delle genti dell'Imperio,e de'Suizzeri,accoftandofi con la Venetiani ricu.
titrauagli perarono per forza Brescia dalle mani de i Spagnuoli , e Verona dal potere di
Maffimiliano ,pagandoli però dugento milapezzi d'oro. Et in quest'anno , chefit
del XVII.le cofe d'Italia , che erano ftate dagrandiffime procelle di guerra tra
uagliate,fi quietarono alquanto.Fù questo anno e per lapace d'Italia,e per alcu
Martin ne altre cofe ricordeuole,ma per la Chiefa Romana grauiſſimo, e peftilentiſſimo .
Lutero . Percioche all' hora primieramente incominciò àfentirfi nell'ultimaparte della
Turco . del Germania l'abbomineuole , e nefando nome dell'heretico Martino Lutero . Se
Egitto
lim gran Turco hauendo vinti, e morti due Sultani s'infignori del Regno del
la Soria,e di Egitto con grandiſſimo terrore de' Chriftiani,a' quali ancora minac
Solim Tur ciaua rouina . Ilperchefece il Papa in Romafolenni proceſſiom , & vi andò
co more . eſſo inperfonascalzo con tutta la corte da S.Pietro alla Minerua , portando
in questa pompa gran copia d'imagini ,& di reliquie di fanti , e pregando noſtro
Signore, che dalfurore di quefto cane del Turco difenfaffe, e fauoriffe i fuoi fede
2li.E parue,che'l pietofo Iddio l'efaudiffes perche poco appreſſo mori quel barba
Solimano ro d'vn Cancaro , che l'ammazzò . Succeſſe in on vn tanto Imperio Solimano ilfi
gra Tur co
Congui gliuolo mex fiero per certo, che l padre. Nel medefimo annofù , chefcoperta Leo
Contra ill
Papa. 21 ne la congiura de' Petrucci pigliò alcuni Cardinali , che à erano del numero de
congiurati, ò ne haueuano hauuto notitia, e li priuò del cappello, e di tutte le lo
ro dignità. E fu Alfonso Petrucci, ch'era vn di loro , e capo della congiura , per
mano di vnoſchiano negro frangolato nel Caftel S. Angelo . Adriano da Cor.
neto,ch'erafuggito via , fi priuato perſempre del cappello . A Rafael Riario ,
e Bendinello Saulifù ancora tolta , ma poco appreTo refa la dignità del Car.
Fapa
i cardcrea
, in dinalato . Al Soderini fù permeſſo, che poteſſe liberamentefar in Fundi ilſuo
aa volts , effilio Hauendo Leone per il cafiigo di tanti Cardinali ſdegnato alquanto il
Collegio , dicendo , ch'egli bauea di nuoui Cardinali bifogno , cercandone da
tutte leparti del Chriftianefmo , ne creò con incredibile liberalità trentauno
in vna volta . Ene creò alcuni per danari , altri per cagion della lor virtù .
E nefufra quefli vn’Adriano fuo fucceffore . Egli oltre i quattro antichi a
Giulio ribelli , che eßo nella priftina loro dignità ripofe , ne creò in tutto in
più volte42.Nellaprima creationefù Giulio de' Medici fuo cugino , che fece
Vicecancelliere , efù Clemente 11. Mandò poi i più virtuofi e più elo.
quenti Cardinali, c'haueffe nella corte , Legati a' Re di tutta Europa Tomafo
di
4: 623
LE ; ONE X.

NIVERS vio di Geata all'Imp. Maffimiliano, Bernardo Bibiena al Re di Francia , Egi. Carlo Radi
Spagna elet
Relati dio daViterbo al Re di Spagna,perche tolte legare via , di vn comun volere , e to Impr.
Salesforzo al Turco per la falute publicafi moueſſe,e per terra, e per mare la guerra. dopo Maf
fimilian o.
Maperla 2
北 lentezza de' Principi Chriftiani non fi effettuarono ifalutiferi confi
gli delPapa,& effendo poco appreffo morto l'Imperator Maffimiliano, Carlo Re
STY di Spagna antepofto a Francefco Re di Francia fuo competitore , fu Imperato
re eletto . E Leone con fette mila ducati , che gli fi pagarono , difpensò alla leg
ge,per laqualfi vietaua, che chi era Re di Napoli, non poteſſe eßer eletto Impe
71cie-pes
ent ratore.In questo tempo Lorenzo de' Medici bauendo prefo , come giouane il mal
eccell
Francefe, fe ne mori in Fiorenza . Hauea còftui bauuto per moglie vna parente
gloria.s
delRè di Francia : percioche hauendo egli, con cacciarne i Sig.della Rouere, oc
Geschi
cupatoVrbino , fi era tutto volto all'amicitia del Re Francefco , Hora morto "pr
VOE
Lorenzo il Papa mandò in Fiorenza il Cardinal de Medici , perchegouernaſſe Gio.
Eringeda Paolo
quellaRepublica. E chiamato di Perugia in Roma Paolo Baglione , ilqual con Baglione
Creeley
fidandofi fouerchio nella benignità di Leone , venne , lo fece in Caftelfant fatto dera
Pace Ca Angelodecollare,
e morire, Fece ancora appiccare per lagola Amadeo tiranno pit på . I dal Pa
S Amadeoti
di Recanati. Confederato poi con l'Imperatore moſſe a Francefi laguerra , per ranno di
douer cacciarli d'Italia , e dar lo ftato di Milano a Francefco Sforzafigliuolo Recanati
Men's
delMoro , come a legitimofucceffore , e ricuperareper la Chiefa Parma,e Pids fato car dalappic
Pa
Rear cenza , che i Francefi haneuano occupate . Profpero Colonna fù fatto General pa .
Pro peroco
A dell'imprefa , Federico Gonzaga Sig. di Mantonaguidò l'effercito ecclefiafticos lonni gene
Vn buon numero d'Alemani, e di Suizzeri infauor della lega con quefie gentifi al del Papa
11500
val,efù Giulio de' Medicifatto di tutto l'effercito Legato . Con quefto sforzofù
prefo ageuolmente , e inbreue Milano con tutto quello ftato , è ne furono caccia
tiiFrancefi , che per la lorofuperbia, e crudeltà non fi poteuaño hormai più
Francefco
fofferire , e fu quel Ducato in virtù de gli accordi refo a Franceſco Sforza , e Sforza Du .
Parma, e Piacenza alla Chieſa . All'auuifodi cofi bella vittoria il Papa , che ca di Mila.
alla Maglianafi ritrouana , ne fenti incredibil piacere , nè molto poi , prima no.
37
ch'egli cenaffe,incominciò a fentir freddo , è li venne a poco a poco vna leggie
rafebre,ma che fù l'vltima, ch'egli haueſſe. Il perche ritornatofene il di feguente
in Romapochi di appreffo crefcendo il male ilfecondo di Decembre del 21.afette
boredella precedente notte, nonſenzafofpetto di veleno mori,hauendo tenuto il
Papato otto anni, otto mefi, e venti giorni, & viuuto 45. anni , vndici mefi , e
vent'on di. Dicano, chepoche hore prima, che moriffe , ringratiaffe humilmente
N. Sig. c coftantemente confeſſaſſe , che egli tutto ripofato moriua , poi c'hauea
vedute Parma , e Piacenzasenza goccia di fangue ricuperate . E poco prima , Francesco
che moriffe , ad iftantia del Re Francefco canonizò , e pofe nel numero de' fanti di Paola ca
Francesco di Paola terra di Calabria ; perche egli fù grande offeruatore delle nonizato .
Ar
cofe diuine , e molto amico delle cerimonie facre. Fu alto di corpo , di vagafac.
17
3 cia, bebbe alquanto grande il nafo, gli occhi azuretti , è come di poca vifta , fù di
83
D8 gratiofo , e venerabile afpetto, elegante nel dire , nellafentenza graue , d'inge
Epilogo
S gno acuto,patiente in udire,prudente nel parlare,facile nel dar a tutti audientia. della viradi,
e natura
Fugrande amatore, et offeruator dellagiuftitia, e ne tenne i ladroni publici a fre- Leons.
no,
E
624 PAN VINIO DELLE VITE DE' PONT.

no, nefece molti morire.V´na cofalifù data a vitio,che ne ſpendeffe i giorni in?
tieri a'piacerialle caccie d'ogni forte,afplendidiffimi banchetti, & a mufiche più
di quello che ad vn Pontefice, come effo era, fi conueniua . Egli edificando, e do
nando liberaliffimamente , e guerreggiando fi ritrouaua hauere fpefo tanto, che
fùper bauer danari sforzato di fare alcuni Cardinali a prezzo , & apenfaredi
vedere alcuni officij della corte, come fi quel de gli Scudieri quel de' Cauallieri
di S. Pietro , e gli officij di Ripa ; perche fù con effetto Leone più liberale d'al
cuno de' Pontefici paſſati. Amòfomamente i muſici, come colui , che era molto
in quell'arte dotto Amò le perfone letterate , e donò loro percioche non hebbe
cofa più a core, che feguendo l'effempio de fuoi maggiori, eſpetialmente di Lo
renzofuo padre, aiutare,efalleuare gli ftudij delle buone arti, e con agni manie
Giacomo ra di liberalità gratificarli.Volle primieramente perfuoiſecretarij Pietro Bem
Sadoleto bo,e Giacomo Sadoleto eloquentiffimi, e i primi letterati della età loro . Diede
Pictto Bem
to . a Beroaldo ilgiouane la cura dellalibraria di Vaticano . Riftorò , e diede come
Agostino vna nuoua vita allo studio di koma , facendofi venire da ogni parte i più eccellen
Nifo.
lano Pir- ti profeffori d'ognifcientia . Onde Agostino Nifo da Seffa vileße lafilofofia ,
thafino.
Chriftoforo Aretino la medicina, Gieronimo Botticella le leggi,e Iano Parrhafio
da Cofenza le lettere humane Latine, e Bafilio Calcondile, figliuolo di Demetrio
vi infegnauale Greche . Tutti i letterati, ancor che di mediocre letteratura,fa
uoriua, e con molta liberalitàſoccorreua.Abbassò in Roma il datio delſale-Am
pliò lapoteftà de Conferuatori, e publica, e priuatamente con molti premij , &
immunità ne giouò loro. Per la qual cofa confolenne decreto crearono Giuliano
ilfratello cittadino Romano , e con grande, efontuofo apparato lo riceuettero
nel Capidoglio,doue anche lo conuitarono, e tennero co varij, e piaceuoli giuochi
infefta. Et a Leone,per mostrare l'animo loro grato verfo dílui , drizzarono nel
palagio del Capidoglio vnaftatua di marmo ,e gliela dedicarono con aftofcritto:
Optimo Principi Leoni X. Med.Ioan.Pont.Max. ob reftitutam , inftau
ratamque vrbem , aucta facra , bonafque artes , adfcitos patres , fublatum
vectigal, datum congiarium S. P. Q. R.
Che non voleua altro dire , fe non che il Senato , e popolo di Romane honora
ua lui per quefia via, come ottimo Principe, per bauer nobilitata la Città , ma
gnificate le cofefacre , fauorite le buone arti, accrefciuto il collegio de' Cardina
li , tolti via i datije moftra con effetto al popolo lafua liberalità . Nel Ponte
Flefante ficato di Leone , chefu il più allegro , e' più felice , che vide mai Roma, mandò
madato
Roma dain Emanuele Re di Portogallo in Roma vno elefante , & erano giàpaßati mille
Emanuele anni , che non vi ſe n'era veduto alcuno , e mandò a donare al Papa vn veſtis
Rè di Por mentofacro da celebrare , tutto di gemme pieno. Hora effendo Leone molto in
tegalo
namorato delfabricare , riprese con grande animo a feguire la fabrica di San
Pietro , che Giulio haueua incominciata con marauigliofo artificio. Et in effet.
to, quantofi puote per luifare , vifece . Nobilitò il palagio di Vaticano con
portici triplicati , e bene ampi, e lunghi di belliſſima fabrica, e con le volte indo
rate , & ornate di eccellenti pitture . Rifece quafi dafondameuti la Chieſa di
noftra Signora nel monte Celio , della quale haueua egli hauuto nelfuo Cardi .
nalato
LE ONE X. 625

nalato cura,e tutta dipitture indorate la ornò . Riconciò lafonte del battefimo
di Coftantino in Laterano , che minacciaua rouina , e di lamine di piombo la rico
uerfe.Fece per il be publico nettare il porto di Ciuità vecchia, ch'era pieno difan
go,e di faffi,e comiciò ancor'a cingerne di mura la terra. La rocca di Mõtefiafce
ne,& in Corneto il palagio del Cardinal Vitellefco, e in molte altre terre del pa
trimonio molti altri palagi magnifichi furono dal medefimo Põtefice rifarciți, à
edificati da'fondaměti.Portò Leone alla Magliana vn'acqua, & ornò d'vn vago
e bel edificio la villa.In Roma richiufe i vna theca d'argeto la testa di S.Aleſſio .
Efifece venir di Fiădra tapezzarie difeta intefte d'oro belliffime, che costarono
50.milafcudi d'oro,per ornamento della cappella del Papa . Finalmente nonfù
sofa,ch'egli in tutta la vitafua più baueſſe a cuore,ne che più arděteměte defide
raffe ,che vn'eccellente nome di liberarle, là doue per ordinariofono tutti gli altri
prelatiftati foliti di volgere a questa virtù della liberalità lespalle , e di ben al
lontanarfene : e giudicaua indegni d'alto ftato coloro,che con larga,e benigna mę
no i beni difortunanon diſpenſaſſero, e quelli benispecialmente,che con nefjuna
òpocafatica acquistati fi tenuano . Nè eſſoſi trouò mai,che a prezzo i beneficij
vendeſſe.Ma mentre ch'egli a quefto modo reggeua Roma, e ne godeua Italia v
na lieta pace,fù da vna troppo presta morte tolto dal mondo , percioche ancora
era di viuace , eflorida età. Fùper all'horafepolto in vna tomba di mattoni in
S.Pietro.Fù poi da Paolo III.col corpo di Clemente nella Chiefa della Minerua
trasferito,e pofto in vn belliffimo fepolcro di marmo . E vacò dopo lui lafede m
mefe,e fettegiorni .,

Leone X.creò in 8.ordinationi quarantadue Cardinali,cioè 28.preti, e 14.dia


coni,che furono .
Lorenzo Pucci Fiorentino,prete card.de' SS. Quattro Coronati .
Tomafo Vulcer Inglefe, Arciuefcouo Eboracenfe,prete'card.di S.Cecilia .
AdrianoGuffer,Francefe, VefcouoCoftantienfe,prete cardinale de'SS.Pietro, e
Marcellino .
Don Antonio Bohier de Prato,Francefe monaco di S.Benedetto Arciucfcouo
Bituricenfe,prete card.di S.Anaſtaſia .
Francefco de'Conti Romano Arciuef.Confano,prete card.di S.Vitale .
Giouanni Piccolomini cittadino,& Arciuefc.di Pifa,prete card.di S.Balbina.
Giouandomenico de Cuppis Romano, Arciuefcouo di Trani, prete card.di S.
Giouanni ante portam Latinam .
Nicolò Pandolfino , alias , de'Capponi Fiorentino , Vefcouo di Piſtoia , prete
card. di S.Cefario .
Rafael Petrucció Senefe,Vefcouo di Grofletto,prete card.di S.Sufanna .
Andrea della Valle,Romano,Vefcouo di Malta,prete card.di S.Agnefe .
Bonifacio Ferrerio , da Vercelli Vefcouo Eporodienfe, prete card.de' SS.Nc
reo,& Achilleo .
Giouanbattista Pallauicino,Genouefe, Vefcouo Cauillacenfe , prete card.di S.
Apollinare .
Pompeo Colonna Romano,Veſcouo di Rieti,prete card. de i SS.Apoftoli .
Scaramuccia Triuultio Milanefe,Velcouo di Como,prete card.di S.Criaco .
Rr Dome
626 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

117 Domenico Giacobaccio Romano, Vefcouo di Nocera,prete card.di S.Loren


zo in Panifperna .
Lorenzo Campeggio cittadino, e Vefcouo di Bologna , prete cardin.di S.To
mafo in Parione .
Lodouico di Borbon,Francefc,Vefcouo di Leon, prete card.di S.Silueftro.
Adriano Fiorentino da Mafcrich, Fiamengo, Vefcouo Bertufenfe , prete card.
e' SS. Giouanni, e Paolo,che fu poi Papa Adriano VI.
"Ferdinado Ponzetto,Napolitano,Vefcouo di Melfi,prete card.di S.Pancratio.
Aluife de i Rofli, Fiorentino,prete card.di S.Clemente .
Francefco Armellino,Fiorentino,prete card.di S.Califto .
Maeftro fra Tomafo de Vio , Caitano , Generale dell'ordine de i Predicatori ,
prete card.di S.Sifto ,
Macftro fra Chriftoforo Numalio,Furlano , Generale dell'ordine de i Minori
dell'offeruanza,prete card.di S.Bartolomeo in Infula .
Maeftro fra Egidio da Viterbo,Generale de gli Eremitani di S. Agostino, pre
te card.di S.Matteo Euang."
Guillelmo Raimondo Vico,Spagnuolo,prete card.di S.Marcello .
Siluio Pafferino da Cortona,prete card.di S.Lorenzo in Lucina .
Alberto dei Marchefi di Brandburg, Arciuefcouo di Moguntia, vno dei fette
elettori dell'Imperio , prete card.di S.Crifogono , e poco dopo di S.Pietro in
Vincula .
Herarlo di Marcha,Todefco,Vefcouo di Leodio, & Arciuefcouo di Valenza,
prete card.di S.Crifogono .
Giulio de'Medici,Fiorentino, cugino del Papa , Arciuefcouo eletto di Fioren
za,Diacono card.di S.Maria in Dominica, che fù poi Papa Clemente VII.
Bernardo Tardato,alias Diuitio, da Bibiena diocefi Fiorentina,Diacono card.
di S.Mariain Portico .
Innocentio Cibò,Genouefe, nipote del Papa, Diacono card.de i SS, Coſma, &
Damiano .
Guillelmo Giacomo Croi, cittadino,& Vefcouo eletto di Cambrai, Fiamengo,
Diacono card.di S.Maria in Auqiro, e poco dopo Arciuefcouo di Toledo .
Franciotto Orfino,Romano,Diacono card.di S.Giorgio in Velabro .
Paolo Cefis, Romano,Diacono card.di S. Nicolò inter imagines.
Aleffandro Cefarino Romano Diacono cardin.de SS.Sergio,Bacco, Marcello,
& Epuleio .
2. Giouanni Saluiato, Fiorentino, Diacono card.de' SS.Cofmo, e Damiano .
J Nicolò Rodolfo,Fiorentino,Diacono card.de' SS.Vito, e Modeſto .
Hercole Conte dei Rangoni,da Modena,Diacono card.di S.Agata .
Agoftino Triuultio,Milanefe,Diacono card.di S.Adriano .
Francefco Pifanisda Venetia,Vefcouo eletto di Padoua , Diacono card.difan
Teodoro .
Alfonfo Infante di Portogallo, Vefcouo eletto Zagitano, Diacono card.di fan
ta Lucia in Septifolio .
Giouanni di Lorena,Francefe,Vefc.eletto di Metz,Diac.card.di S.Onofrio .

ADRIA
ADRIANO V I. 627
50

6 " ..
ADRIANO V I. PONT. CCXXII.

Creato del 1529. a' 9. di Gennaro .


K 54
AP

A patria d'Adriano v 1. fù Traietto Città d'Alemagna baf


Sa preflo il mare di Fiandra , e che a tutta la prouincia dà il
nome, ottiene nell'Holandia il primo luogo . Egli nacque
ilfecondogiorno di Marzo del M CCCCLVIIII. Il pa
drefuofù Florentio , che dall'ifteßafua famiglia hebbe il no
me , efù honorato cittadino dellafua patria , come eglidife
Heſſo fcriueua , e come altri dicono , maeftro di lauorare panni di razzi , benche
molti vogliono , ch'egli feruiffe in comporre , e cuocer la ceruofa . Fù con effet- Attioni d
Adrianovj.
toda bene, & affat diligente, & induftriofo: ma cofi pouero ,che non hauea,on innanzi
de poterfarftudiare il figliuolo, che vedea inchinato alle buone arti . Fù dunque Papato
mandato Adriano dal padre in Louanio , doue ottenne d'eſſer nellafapientia de
Portij riceuuto, che è vna cafa , nella quale per vn'inflituto antico fi dà da vi
uer del publico per alquanti anni a giouani ben nati ; ma che non banno per la lo
ropouertà comodità di poter ftudiare . E per questa via diſgrauando Adriano
il padre dellafpefa, con incredibile continentia,& integrità di vita fi diede tal
mente tutto alle difcipline liberali, che fra poco tempo diuentò tale, che eßofra
tutti quelli,cheftudiauano dialettica, e filofofia, e matematica, & theologia, ha
uaea ilprimoluogo . Nonfù ne anche dellafacoltà delle leggi canoniche igno
ante. Sichemoffa Margherita figliuola dell'Imperatore Maſſimiliano,ch'all' Margarita
boragouernana la Fiandra , tanta era lafama delle virtù , & vitacaftiffima di La la Fiandra
lui, che li diede,fenza che egli lo s'infognaffe , la cura della Chiefa parochiale di
Hollandia. Ne molto poiper l'eccellentia de' coftumi, e della dottrinafuafùper
vna voce di tutto il clero eletto Decano della Chiefa maggiore di Louanio , che è
La principale dignità di quel luogo. Quefta prelatura fi tirò appreßo vn'altra di
gnità:perciochefu creato Vicecancelliero dello ftudio,il qual officio è digouerna
Te,e reggere tutti i collegy , e lefcuole,che iuifono.E diuenuto ricco , e per il bene
Rr 2 ficio,
628 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
かに
BA
ficio , e per il magiftratoſubito ſi poſe in cuore di edificare fotto il nome fuo in
Louanio vn collegio, e darli entrate , onde i lettori, e i giouani poueri defiderofi
d'imparare haueffero potuto viuere. Efrà pochi anni non fenzagrã marauiglia
Filippo d'ogni huomo l'effettuò . In quefto tepo mori in Burgos città di Spagna Filippo
Principe di figliuolo di Maffimigliano, e Principe di Spagna , lafciado di fette anni Carlo il
Spagna pa.
dre di Car figliuolo, che fu poi Imperatore, e Quinto di quefto nome.Hora cercado Maſſimi
lov.
gliano on maeftroper quefto Carlofuo nipote , folo Adriano eleſſe , laſciandone
molti, che gli fi erano ambitiofamente offerti, ò che antepofti, e fauoriti da' lo
ro amicifaceuano grande oftentatione de' loro ingegni . Viſſe Adriano vn tempo
in quefto effercitio con Carle:ma non lofauori molto laforte : perche giudicando
Carlo, effere di maggior importantia in on Principe i coftumi , che le lettere , e
non douerfi tanto tempo, e faticaſpendere in apprendere lettere , quanto nel ca
ualcare, e nell'armeggiare, lafciò più presto, ch'egli non douea, lafcola. Ondefi
poco appreſſo mandato Adriano Oratore a Ferdinando il Cattolico Rè di Spa
gnai doue egli tanto per mezo delfauore , e dell'autorità preualfe , che nefi in
breuefatto Vefcovo di Tortofa . E con queſto officio di ambaſciatore perfeuerò ,
Carlo Rè mentre che'l Re Cattolico viffe. Effendo poi morto il Rè , & hauendo congran
di Spagna fauore de' popoliprefa Carlo il nipote l'heredità di tanti regni , in luogo d'am.
cletto Im
per. bafciatore, ch'era in Spagna , vi reftò Adriano partecipe, e moderatore di tut
ti ifecreti , e negotij della Spagna , doue era gouernatore per il Rè, & con am-'
pliffimapoteftà il Cardinale di Toledo . Hora mentre che Adriano con questo
caricofi ritrouaua , fi perche era ben noto per fama , come perche Maſſimi
gliano glielo raccomandò , e nominollo , fù il primo di Luglio del XVII. da
Leon X. in quella creatione de' X X X I. ancor egli affente eletto Cardinale con
gli altri , & hebbe il titolo di S.Giouanni,e Paolo . Hauendo l'anno feguente fat
ta Carlo a Noion la pace col Re di Francia , fe ne passò in Spagna , & vifitan
do tutti quei regni ne hebbe da tutte quelle città , e Principi ilfedel homaggio
Non passò molto tepo , che Maffimigliano nella Germania mori: onde raunati gli
Elettoriper la creatione del nuouo Cefare , ancor che il Re di Francia con pro
meffe , e condoni ogni sforzo faceſſe , perche aſe queſta dignitàfi deſſe , ne air
tepofero nondimeno a lui Carlo , & ad vna voce lo eleſſero , & chiamarono Ce
fare . Per laqual cofa effendo Carlo della dignità dell'Imperio accrefciuto , de
liberò (come bifognaua ch' egli faceſfe ) di ritornarne tofto in Germania , perche
nell'aperte campagnefuffe ancora con l'acclamationifolite chiamato dall'eferci
to, e Cefare,et Imperatore. Partendo dunque di Spagna , lafciò generale gouer
natore Adriano. E perche dicendo Adriano volerli fare compagnia,ricnfaua di
reftare , fù Carlo sforzato pregarlo humaniffimamente , perche egli vi reftaſſe ,
poiche hauena la Spagna in affentia del Re fuo dibifogno d'vn gouernatore , e
rettore , che d'vna dignità , & fama preclara fuße , e ne poteffe con ogni ef
fempio di modeftia , e di giuftitia tener quieti ; & obbedienti quei popoli , che
per effer il Principe nuouo , non fi ritrouauano ancora all'obbedientia ben con.
fermati , & affuefatti . Hora mentre che reffe Adriano la Spagna , nacque
quella riuolta , e congiura.de' popoli della Spagna vlteriore , e di alquanti
BATO
ADRIAN O VI. 629

Baroni del regno contra di Carlo . Efurono autorise capi di quelle riuolte il Pa
diglia, e'l Brauo. Mafatti morire i principali, e capi della congiura , furono gli
# altri ageuolmente tutti domt , e recati ad obbedientia . A quefte riuolte di Spa
gnafegui laguerra di Francia,la quale fu col valore de i medefimi Capitanife
licementefopita, e ricuperata la Nauarra , ch'era da i Francefifiata occupata .
Nel qual tepo Papa Leone affalito da vna leggieriſſimafebre nel principio:ma
vehemente poi, e mortifera , contra l'opinione de i medici mori. I Cardinalifatte
lefolite eẞequie de inoue giorni, n'entrarono in conclane per la creatione del nuo Giulio de
40 Pontefice . Era venuto volando in pofta da Milano il Cardinal Giulio dei Medici car
dinale.
Medici cugino di Leone , il qual eſſendo Legato dell'eſſercito ecclefiaftico, bauca
rotti i Francefi . Coftui hauca perfe procurati,& hauuti i voti di molti Cardi
nali , e fpetialmente difedici de i giouani creati poco auanti da Leone ; e per
quefta via facena ogni sforzo di ottener il Papato . Ma accortofi , che i Car
dinali antichifaceano ogni sforzo al contrario , egli, perche ne anco alcun di lo
ro,che tutti vi afpiranano, questafuprema dignità otteneffe, fece opra, chefuo
ri dell'aspettatione di ogn'huomo veniffe eletto Adriano , che affente nella Spa-,
gna fi ritrouaua . Fù adunque eletto a' 9. di Gennaio del xxij. co' voti di 38.
Cardinali. Hauuto in Vittoria città di Cantabria Adriano l'auulfo di queftafua
? elettione, ildìfeguente prefegli ornamenti Ponteficali . Lifcriueua il Collegio
de' Cardinali , che poi che erastato legitimamente eletto Pontefice , il più tofta
chefuffe poffibile, montaſſe in barca,e ſe ne paſſaſſe in Italia, doue le guerre, e le
ciuili difcordie teneuano ogni cofaſoſſopra. Hebbe anche non molto poi in Sara
gofa il Card. Aleſſandro Cefarini, che veniva da parte del Collegio, e del popola
di Roma a pregarlo,& àfargligrandiffima iftantia,perche imbarcandofi paflaf
fe tofto in Italia , e la liberaffe da tante guerre , che l'affliggeuano , e rimediaſſe
ancor infieme colfuo venir alle cofe dello ftato di S. Chiefa, ch'era dalle oftinate
folitefattioni tutto difangue,e difuoco macchiato. Rifoluto adunque di partire,
fi conduffe in Taracona , doue imbarcatofi a' quattro d'Agosto , fe ne venne con
profpero tepo in Genoua, e qui fù da tutti i baroni della Francia vifitato . Par
tendo poi convento inpoppa nauigò in Liuorno porto di Pifa, doue hebbe incon
tra Giulio de' Medici con altri cinque Cardinali , e gli Oratori di tutti i Princi
cipi d'Italia, e Francesco Gonzaga Signore di Mantoua , e generale dell'eſſerci
to ecclefiaftico. Nauigando poi oltre giunfe in breue a Ciuità vecchia. Qui ven
nero mandati dal collegio Pompeo Colonna , e Francesco Orfino Cardinali Ro
mani amendue,iquali tolto il Ponteficefotto il baldacchino il conduffero in Chie
fa ,e Pompeo Colonnafece vna oratione accomodata alla lietafolennità di quel
l'atto. Partito poi Adriano il dì feguente di Ciuità vecchia ne venne ad Hoftia,
indi motatone per lo Tenere in sù, nel monafterio di S. Paolo la nottefi riposò.
La mattina poi,che era delli trenta d'Agofto , ne entrò nella Città accompagna,
to confolenne pompa dal clero, c popolo di Roma per gli ordini loro , e fe ne ven
ne inpalazzo. Quifù sù le porte di S. Pietro alfolito incoronato.Si volſe tut
to Adriano a voler de gli officiali della Città ogni cosa particolarmente inten
dere, perpotere a i difordini del gouerno paffato rimediare ; percioche era in
RT 3 Roma
630 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Roma natofra legeti baſſela pefte,e nonfolamente fi ritrouaua effaufta la camé


ra, esenza vn quattrino, che ancorfi ritrouauano le gioie, egli altri ornamanti
pontificij in poter de gli vfurai impegnati prima da Leone,e poi anche dal colle
Sigifmodogio,perfouuenirne nelle occorrenti neceſſità.Hauea Sigifmondo Malatefta occu
Malatefta "
ocupa Ri pato Arimino.Il Turco fi ritrouauafopra Rodi con groffiffimo apparato mariti.
mini. mo, efi diceua, che nefarebbe ancora con groffo effercito terreftre paffatofopra 500
Rodi prefa
dal Turco. Vngaria.Perle quali cofe Adriano,che eraaffatto delle cofe d'Italia ignorate,
Ta
bifognaua ,che egli molto trauagliato ,& impeditoſe ne trouaſſe. Et all´boraĵo.
premo difpiacerefenti, quandohebbe dellaperdita di Rhodi aunifo ,laquale ilgrä
Turco Solimano questo anno dopo fei mesi di aſſedio hebbe a patti.Riuolta adun
Lu
que il Papa ogni cura in raffettare le cofe del Poteficato, tolſeperſuoi più inti
mifecretary Guglielmo Enchauordio ,ch'egli haueua fatto Datario,e Veſcono di
Tortofa,Theodorico Hetio Fiamenghi amendue, e Giouan Rufo Vefcovo di Cofen
zafuoi vecchi amici , e per mezo de' quali efequiua tutte lecofe delponteficato.
Sigifmodo Per configlio di coſtoro adunque mouedo il Papaſopra Sigifmondo Malatesta la
Malatcfta, guerra,con l'aiuto del Duca di Ferrara, e di quel d'vrbino il cacciò d'Arimino .
fcacciato
da' Papa da Mandò Francesco Chieregato Nuntio nella dieta, chefare fi doueua in Norim
Rimini. bergo de' Principi della Germania , e delle città libere,perche efortaffe que Prin

cipi a douerefoccorrer Lodouico Re di Vngaria, ch'era dalle armi del Turco tra
uagliato,e lafciare l'herefie,che erano già in molti Concilij prima ftate riproua
te , edannate ; perciochegià quafi tutta la Germania macchiata dellafalfa dot
Herefia di trinadi Lutero, empiamenteſpreggiana la dignità del Põtefice Rom.Voltopoco
Lulcia
appreffo alla quiete d'Italia , riceuette ingratia Alfonfo da Efte Duca di Ferra
ra,e Francesco Maria delia Rouere Duca d'Vrbino, annullando i decreti giàfat
ticotra da Giulio II.e da Leone X.Mandò vn Legato a'Venetiani ,per vnirli con
l'Imperator Carlo,perche cõ queſta nuoua legafi cacciaſſero i Francefi d'Italia,
Fece porre in caftello prigione Franceſco Soderino Cardinal antico , e partecipe
di tutti ifecretifuoi, per hauere nellefue lettere per opra del Cardinal Giulio de
Medici intercette , veduto , come egli efortaua Francesco Re di Francia aportar
nella Siciliala guerra , doue eper la moltitudine de'fuor' vfciti , e per l'odio, che
portauano a Spagnuoli quei popoli, l'haurebbefatta affai bene, tanto più,che con
queftaguerra fifarebbono cauate di Lombardia le genti dell'Imp. Carlo perfoc
correre quelregno.E diceua,che non credeffe al Papa cofa,ch'egli diceffe, perche
moftrãdo di voler la pace,era nondimeno volto tutto a fauorir Carlo,ne cosapiù
defideraua,che di vederlofempre crefcere con nuoue vittorie ; onde non era per
ciò per effer maigiufto giudice nel fare la pace , mentre che officio di padre , e di
maeftrofacena infauorire,& accrefcere continuamente le cofe delfuo Carlo. Ir.
ritato per quefto il Pontefice ,diuentò alquantofofpetto , e men domeftico ai Car.
dinali di quel che prima era. E fi doleua,e diceua effer tradito da quelli,ne' quali
ello più confidaua . Rade volte adunque comunicaua con tutti i fuoi difegni,e mo.
ftrando difar poco conto de gli altri che perciò non poco li degno) fi confida.
na de' Fiamenghifolamente, iquali diceua effer eccellentemente leali.Egli hauea
ancora nella fua primagiunta offefo il collegio de' Cardinali con annullar tutte
quelle
EST
A D R IAN O VI. 631

quelle cofe,che effi prima, che egli veniße in Roma,in beneficio di coloro ordina
to, efatto haueano,chefi erano oprati inferuigio della Repub.e di S.Chieſa : per
croche dicendo, bauerela camera biſogno di danari, & i Cardinali eſſere troppo
cortefi dell'altrui, hebbe animo di ripetere,e voler alquanti offici , che erano per
importantiffime cagioni ftati altrui affegnati,e donati . Col medefimo difegnofi
tolfe anco toftogli officij ,dalli quali conofcena,vedendoli,poterfi cauare danari,
TILA ene priuò coloro , a' quali erano per la virtù, e letteratura loroftati già dati da Papa Adria
B Leon X. Per la qual cofa colui,ché per vna celebre fama dellaſua bontà, e dot- noodiato, e
* trina nellafua primagiuntafù caro a tutti,col torre affatto gli officij de caual perche.
lieri di S. Pietro,e di coloro che erano ſopra lagraffia,e col peggioraregli officy
della corte,togliendo loro lametà delle entrate, ageuolmente incominciò toto a
diuentarne agran parte della corte , edella città odiofo percioche molti tutta
1's lafuftanza de' patrimonij loro,e quanto con la induſtria , e colfudore haueuano
guadagnato in tutta la vita loro, adeſcati dall'vtile , che ne cauquano , tutto ha.
Cul ueuano in compre di officij impiegato percioche il contratare a questo modo
་་
co' Ponteficirifpondeua apiù di dieci per cento l'anno , ma per ritrouarfi impe
gnate l'entrate,e datij della Chiefa, non vi auanzaua tanto,chefe nefuffero po
tutofodisfare i creditori di quello, che lorofi doueua. Di chẽ auueniua, ch› di.
uentando il Papa contra la naturafua per quefto tanto bifogno, e più riftretto,e
più fcarfo , ne acquiftafle ageuolmente nome di duaro, e d'iniquosperche comefo
lena egli fpeffo dire, dubitaua,che mentre haueffe voluto a tuttifodisfare,nonfuf
fe sforzato afallire con tutti . Si ritrouauano adunque per questo aſſai effacer
bati,efdegnatigli animi di coloro, che haueuano perduti i loro officij, veggendo
fi ogn'vn di loro cofi difatto di quanto haueuafpogliare , & effere a quel modo
a buonafede ingannati. Ondeforte fi lamentauaño, efifaceuanofentire gridare
per tutto . Ma il Papa riuerfando quefto difordinefopra la cattiua difpofitione
34 de' tempi,foleua bauerfpeffo in bocca , che molto importa, in che tempifi troui
alcuno di qualche eccellente virtù perche come per vna florida , e lieta pace, e
per vnagrand'abondantia di tutte le comodità della cittàfù aureo, e felice il Po
teficato di Lione, cofi dopo la morte di lui, per tutto il tempo , che la fede vacò,
& nella affentiapoi del nuouo Pontefice, talmente e le guerre, e la fame, e la pe
fibaueano e Roma , Italia afflitta , che col ricordarfi delfelice tempo poco
anziftazo , tutte le querele , e la colpa fenza ragione contra l'innocente Adria
no riuerfauano.Haueua il Papa volto tutto l'animo a douer tor via della Chie
fi di Chrifto i tanti abufi , che guafta l'haueano , & hauea egli perciò fatti ve
nire in Roma, e dato loro ftanza in palazzo , Gio. Pietro Caraffa Arciuefco
no di Cinità di Chieti, e Marcello Gazella di Gaeta amendue e di coftumi vera
mente Chriftiani , e di graui , e mature dottrine ornati , perferuirfi del lor con
figlio nella riforma de coftumi , e delle cofe della Chiefa, che effopenfaua difare. Buona , e
Egli haueuafral'altre cofe difegnato di corregere i corrotti coftumi della diffo fanta
tioneinten
del
lutacittà , di annullare del tutto i Marani, e di caftigare feueriſſimamente la be Papa.
ftemmia,lafimonia,la vfura, e laſodomiafpetialmente. Ma la morte, che ven
ne affai preflo, interruppe , e guaftò tutti quefti buoni difegni . Fù Adriano co
Rr 4 paren
632 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

parentifuoi cofi duro, o poco liberale , che ne fù per ciò di afpera , e ruftichetta
natura tenuto . Teneua in Siena Città di Toſcana a ftudiare vn figliuolo di vn
fuo cugino, e perche coftui venne ſenza eſſere chiamato in Roma , nel fe toflofo
pra vn cauallo da vettura tornare a dietro , chiamandolo leggiero,& acramen
te riprendendolo, e dicendoli, che egli doueua dà lui l'eßempio della modeftia , e
della temperantiaprendere. Vi furono ancora degli altrifuoi parenti , che con
Speranza di montare ad alto erano a piè da Germania venuti in Roma, iquali e
gli riprefeforte medefimamente , e donando loro vna veſte di fimplice lana per
vno , e tanti danari , quanti per far quel camino medefimamente baftaffero, li
fè a piè ritornare a dietro. Efoleua con l'eßempio de' Pontefici paffati moftra
re,quanto errorefulle quefto dare cofi profusamente a parenti, e come cofa dan
nofa,e graue alla Chiefa biafmarla . Donò bene, moderatamente però , a gli ami
ci,e famigliarifuoi,che egli elettifi haueua come perſone per le qualità loro me
riteuoli . Et a quefti , & alle perfone letterate diede i beneficij , e fi sforzò di
fore ricchi. Canonizò , epoſe nel numero de fanti Bennone perfonafantiffima ,
Antonino
Arciuefc c che era poco anzi morto,e faceua in Germania molti miracoli, & Antonino Ar
uo di Fio ciucfcono di Fiorenza, che é in bontà , & in dottrina era al mondoſtato eccel
renza.
Lente . In quefto Franceſco Re di Franciafatto vn groſſo eſſercitoſi poneua in
punto per paſſar in Italia. Da che moſſi i Capitani dell'Imperator Carlofecero
Lega fra ogni opera, perche pacificati con li Venetiani, li tiraffero in lega con efi loro.Fi
PImp.Car
lo v. e Ve aduquefattafra Carlo,et i Venetianifolene lega.Ne Adrianofù lento a procac
netiani , & ciareper l'Imperator Carlofuo ilfauore di tutte le Città d'Italia , per cacciare
altri Prin- oltre l'Alpi i Francefi. Eglia 5. d'Agosto in S. Maria maggiore, doue allafo
cipi Chri
ftiani con lennità dellafeſtaſi ritrouò,fece publicare contra i Francefi la lega. Nella qua
tra'l Re di le oltre i Venetiani entrarono Henrico Re d'Inghilterra, e Lodouico Re d'vnga
Franeia.
Federico riase le città libere d'Italia con tutti i Signori, ch'erano alla Chiefafoggetti , &
Gonzaga.
Sig.di Ma.fù dichiarato Generale dell'eſſercito Federico Gonzaga Signor di Mantoua . H
foua del
neral G Cardinal Pompeo Colonna con vn Banchetto regale diede quella mattina da de
' effercio finare agli altri Cardinali,& a tuttigli Ambafciatori de' Principi, che vifuro
dellalega. no perche il Papafianco del lungo officio della mattina, per il caldo chefaceua
grande , fi era ritirato , per mangiare più comoda , e più ripofatamente , nella
Chiefa di S.Martino, che era iu preffo ; doue vnafebre daprincipio leggiera l'af
fali, laquale poiftimata poco da i medici, diuenne mortale . Crefcendo a poco 4
poco il male, e fentendofi egli approffimare al fine della vita, chiamatofi il col
legio de' Cardinali, li raccomandò la Chiefa S. e la Republica Chriftiana, e donò
ilfuo cappello infieme col titolo , che effo bauea nel Cardinalato haunto, con gra
tiffimo animo a Guglielmo Encauortio . Egli morlin vaticano a' 14. di Settem
bre del 23. non hauendo tenuto il Ponteficato , più che vn'anno , otto mesi , e
feigiorni e viuutone feſſanta quattro anni , tre mesi , e 13. giorni. Fù in San
Pietro in vna tomba a tempo fra i due Pij fepolto con quefto titolo . Ha
drianus Papa VI . hic fitus eft , qui nihil fibi infelicius in vita duxit ,
quam quod imperaret . Che voleua dire , non hauere eſſo nella vita fua
cofa più infelicefentita , che l'hauere gouernato . Ma il Cardinale Encauor
dio
CL EM EN TE VII 633

dio glifece poco appreſſo nella Chiefa di noftra Signora de Tedeſchi vn magni.
fico, e belfepolcro.vacò dopo lui la Sede due mesi,e quattro giorni. Molti incre
dibilmentedellafua morte fi rallegrarono , efpetialmente i Cortigiani antichi,
PE e dopo loro alcuni Romani , che diceuano hauer per la molta acerbezzadi que
Efto duro Ponteficeſentito gran danno ne' beni loro ..

Creò quefto Pontefice vn folo cardinale , che fù Guilielmo Encauordio da


Matrich,Fia mengo Vefcouo Dertufenfe,prete card.de' SS.Giouanni, e Paolo,

CLEMENTE VII. PONT. CCXXII.


t
Creato del 1523. a' 19. di Nouembre .
L

"
242

2
L Padre di Clemente V I I I.fù Giuliano de' Medici fratel del
primo Lorenzoilqualfù a’21.d'Apr.del 1478.nella congiu
ra de' Pazzi malamente morto . Nel qualgiouane tanta bu
manità, e liberalità fi vidè, che non era, chi non fommamente Attioni di
Clem, vij.
l'amaffe . In capo d'vn mese dopo la fua morte li nacque di innanzi al
કાક vna donna , che non era con effettofua moglie , a' ventiſei di Papato .
Maggio on figliuolo, che fù chiamato Giulio, efù ne' lineamenti del vifo, & in
tutte le altrefattezze del corpo al padre fomigliantiffimo . Hora questo Giu
lio , di cui fiamo noi bora per ragionare breuemente , fi alleuò fotto la tute
la di Lorenzo fuo zio , & infino dalla fua fanciullezza diede mostra della
fua vinace , erara natura : Onde fotto maeftri eccellenti , che erano all'hora in
Fiorenza, diuentò tale , che congiungendo la notitia delle lettere , che appre
fe,con vna fomma elegantia di coſtumi , daua a tutti di fegran marauiglia . Ef
fendo poi con l'armi di Carlo Ottauo Re di Francia cacciata di Fiorenza la
famiglia de' Medici , e ritiratofi Pietro , che fù fratello di Leone X.in Venetia,
effo con Giovanni, il Cardinale, e con Giuliano fuoi Zij fene andò in Pitigliano
prima.
634 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

prima,e poi in città di Caftello a viuere co' Vitelli lor vecchi amici . Et in que..
fto effiliofuori dellapatria ftette tutti que diciotto anni intieri . Nel qual tem.
Pofufatto Caualliere di Rhodi, e Prior di Capoua - Egli fempre nella auuerfa,e G
nella profperafortunafegui il Cardinale Giovannifuo Zio , e fi ritrouò preſente
alla rotta di Rauenna ; doue effendo ftato fatto prigione il Cardinale fuo zio, Cad
che era Legato del Papa, effofe nefuggi con Antonio da Leua in Cefena,e poife
ne venneper le pofte in Roma , doue ritrouando Papa Giuliofpauentato molto
per quella rotta,e che ftaua in penfiero di fuggire via,l'aſſicurò, egli raccoman
dò molto lafalute, e l'honor del Legato , che era reftato in potere de' nemici pri- ;
gione.Ma effendo poi per camino il Cardinal Giouanni fuggito, eſcampatodal # !!!
le mani de' Francefi,fi accostò con le reliquie dell'eſſercito Spagnuolo,ch'erano in
quella dolorosa rotta auanzate , e delle quali era Don Ramondo di Cardona Ca
pitano,eneprefe Prato in Tofcana aforza, e cacciato da Fiorenza Pietro Sode
rini, che vi era perpetuo confalloniere, ancora la fua patria ricuperò, enediede
a Giuliano fuo fratello ilgouerno . Et effendo frà il termine di 4. mefi morto
Papa Giulio,e creato effo con incredibile profperità Pontefice, e chiamato Leo
ne X. tofto nelprincipio delfuo Papato fe Giulio de' Medici fuo cugino già
creato prima Arciuefcono di Fiorenza , Diacono Cardinale col titolo di S. Ma
ria in Dominica, e poiprete col titolo di S. Clemente . Eſſendo poi morto Siſto
della Rouere,il creò Vicecancelliere, che è il principal officio della corte. E per
the Leone,come colui,ch'era molto amico dell'otio , e de ' piaceri,ilpiù, chepote
ua , delle cure delgouernofi ifcaricaua , Giuliofolo tutto il peſo de' negotij so
ftenne, perilche e di autorità, e d'immenfafacoltà ne accrebbe . Fù Legato del
Peffercito Ecclefiaftico nella lega,che Leonefe con li Venetiani,e con l'Imperat.
percacciar i Francefi d'Italia,e ricuperò Parma,e Piacenza dalle mani di Fră
cia,e con lofato della Chiefa l'aggregò . Leone X.che defideraua,che questofuo
cuginonel Papato li fuccedefse, per farli il letto, come fi dice, a questo effetto ad
un tratto creò que'tanti Cardinali,perche comefue creature l'hauessero poifa.
norito . Hora dopo la morte di Leone per opra di Giulio Specialmente hebbe
Adriano affente il Ponteficato, preſſo alquale fù eglifempre in grandiſſima au
Lorità,e riputatione. Ma eſſendo poi Adriano infermo d'vna leggiera, mama
ligna febre, venne per adulatione de ' medici a tale , che quafi prima che gli fi
toccafse la vena, d'un'improuifu morte mori . Dopo ilquale due erano coloro,
che al Papato afpirauano, Giulio de' Medici, e Pompeo Colonna , amendue e di
facoltà, e di dignità, e di nobiltà parimente aſſai chiari, e grandi, e Giulio dipiù
potenteper ilgran numero de' Cardinalifuoi clienti,e partigiani,eper lafreſca
memoriadelfelice Ponteficato di Leone fuo cugino. Pompeo all'incontro eccel
lente,e per lachiarezza delfangue,✪ per ilfauore,& amicitia dell'Imperator
Carlo .Per la difcordia adunque , che erafra questi ſi prolongò non ſenza gran
contentioni la creatione del nuouo Pontefice due mefi,e quattrogiorni.I Cardi
nali antichi,co' quali Põpeofi ftrinſe, tutti luifauoriuano.I giouani conftantiſſi
mamente dauano a Giulio il voto . Finalmente veggedofi Giulio con ogni sforzo
oppugnare,& vfcire quaſi affatto diſperãza d'ottenere ilfuo intento, propofil
Car
CLEMENTE VII. 635

CardinalFranciotto Orfino, che all'aperta eragrandiffimo nemico de'Colonnefi,


ecominciò a minacciare,e trattare difarlo Pontefice . Di chefpauentato Pom
#2
整 peo,che conofceua, cheſe egli nellafua contesaperfeueraua , haurebbeſenza al
cun dubbio Giuliofatto riuſcire l'Orfino,che era amico vecchio, e ftrettiffimo pa
rente dellafamiglia de'Medicisperche questo non aueniſſe,incominciò toſto ad ef
fortare i Cardinali tutti,ch'erano 18.quelli,che nel conclaue fi ritrouauano , che
creaßero il Cardinal Giulio.E cofi fù Giulio a’19.di Nouemb.del 23.falutato
Pontefice, che all'hora il titolo di S.Lorenzo in Damafo haueua , efù chiamato
1523
ClementeVII.& fù poi a' 26.delmedefimo mefefolennemente incoronato . Pom Pompeo
peo Colonna per quefta opera chefatta haueua , ne bebbe in premio il belliffima Colonas .
palagio edificato già da Rafaele Riario , dopo la cui morte P'haueua Giulio da
Leone poco anzi hauuto Hebbe ancora l'officio,di Vicecanceliero.Nell'anno del
#Giubileo che egli celebrò,i contadini eccitarono nella Germania vn gran tumul
to.Percioche fpinti da vn pazzofurore ,fotto color della religione , & della li
bertà Chriftiana , che all'hora molti infetti della dottrina peftifera di Lutero
predicauano,e diceuano, douere effer tutte le cofe communi, e libere,ne prefero l'
armi, e ne poneuano perciò tutte quelle contrade in rouina . Incominciò questa
1. maledettafuperftitione nella Pannonia inferiore , e prendendo poiforzafiftefe
nellafuperiore, e finalmente occupò tutta la Germania . Maperchela rabbia di
quefticontadini nonfolamente le cofefacre rapiua,efaccheggiaua, che ancor mo
Araua di douere eftinguere tutta la nobiltà, ò almanco abbaſſarla,e farla lor pari,
fù forza,che fi prendeffe lor contra le armi.Et effendone flati da cento cinquan
ta mila tagliati a pezzi,furono finalmente con fatica tenuti afreno. Cheſe pre Francefi
Ato e con laforza,e con gl'inganni non fi rimediaua, era gran pericolo , che non cacciati d'I
talia
ne baueffero,comefecerogià anticamente altri barbari,pofta ancor' Italiafoffo- " Marchefa
pra.Perch'effi minacciauanogià le regioni lontane, especialmente la Italia. Per di P. feara.
Carlo di
la qual caufa il Papa , ch'era accortiſſimo nell'intender , e maneggiar de nego- Borbone
tij, ftette affaifopra dife,e vigilante, perche Italia da quefta procella ifcampas.
fe. Nelqual tempo Guglielmo Soffero,che lo chiamauano l'Ammirante, Capi.
tano del Redi Francia,il quale paſſato in Italia con quaranta mila fanti , e dieci Re France
mila caualli Francefi haueua tenuto vn tempo affediato Milano eſſendo due vol codi in Fran
Ita
te vinto dall'eſſercito Imperiale, e de'Venetiani, e dal valor del Marchefe di Pelia prende
cara , che n'era capitanofù cacciato d'Italia . Infuperbirono talmente i capitani Milano .
- Imperiali per queſta vittoria,ch'eſſendone da Carlo di Barbone follecitati, che fi
era in que' giorni ribellato dal ReFrancefco , & accoftatofi con Carlov.hebbe
ro ardimento di paſarne con l'armiſopra la Francia.Scoperta la congiura,nella
quale diceuano hauerne egli il regno di Fracia affettato,fe n'era tofto Möfignor
di Borbone paßato in Italia,e co legeti di Spagna riftretto.Hora per quefte ca,
gioni il Re Fracefcofatto,e per la falute del regno, e perl'honore della Frãcia vn
groffo effercito cacciato ch'egli hebbe il nemico,ch'era andatoſopra Marſiglia;ſe
ne passò in Italia.Et preſo nelprimo ïpeto Milanoſe n'andò ad affediare Pauia .
Haueano già incominciato il Papa , iVenetiani a temere, hauerefofpetta
La potétia di Carlo V. hauerebbono voluto,che i Potêtati d'Italia nõ haue Tero
difor
636 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

diforze l'vn l'altro molto auanzato . E Carlo con una sfrenata, & infatiabile
Grandezza auidità moftraua di affettare nonfolamente d'Italia , ma l'Imperio ancora di
di Carlo V. tutta Europa,poiche non contento dello ftato d'Italia, d'onde hauea cacciati po
mette gelo
meni co auanti i Francefi,n'haueua paſſateſopra la Francia l'armi . Per laqual cosa

##
cipi d'Ita Spauentati intrinfecamente il Papa, e i Venetiani , e della libertà d'Italiafolleci.
lia,
ti,non folamente fi reftarono difauorire l'Imperatore, ch'ancora con no mandarli
il debitofoccorfo nel teneuano a banda, e benche confederati, e compagnifuſſero,
fe ne ftauano nondimeno a veder , qui principalmente ogni loro ftudio ponendo,
che la tregua, ch'era fra gl'Imperiali , ei Francefi di molti mefi fi prolungaſſe .
Percioche il Papa ogni sforzo facea di tenerne l'impeto de gl'Imperiali a bada,
Francesco d'accrefcerne animo al Re di Francia,e di porne con bonefle conditioni fra lor la
Redi Fran pace.Mamentre che parea, ch'egli ne all'vna nè all'altra parte giouaſſe, i Capi
ne. prigio tani di Carlo accrefcinte leforze con alcune nuoue compagnie di Tedeschi , paf
via 201
"Y
faronofopra i Francefi, che ne teneuano aẞediata Pauia.E facendoui vnfangui
nofofatto d'arme, con vniuerfale danno della Francia vinfero, efecero anche il
Francefi Re Fracefco iſteſſo prigione, che per effere eßo,e'l cauallo,c'haueuafotto,ferito,
vinti
uia. a Pa non puote preualerfi,ò faluarfi. Morirono in queſta battaglia i principali Capi
Duca d'Al tani de i Francefi, e vi furono fatti prigioni il Re di Nauarra, Hunnone Memo
bania
Regno. in rantio,che fù poi gran Conteftabile, e molti altri cauallieri illuftri. Spauĕtato il
Papa alla nuoua di quefta rotta richiamò il Duca d'Albania, che perfuo confi
glio eracon vna buona parte dell'effercito del Re paffato fin preſſo l'Aquilaper
affaltare il regno di Napoli,che disfornito di genti, e mal guardatofi ritrouaua,
e moltofolleuato dallafattione Angioina.Hora mentre che questegenti, ch'era
no per lo più Italiani, e Corfi, & erano in nome di Francia paffate in regnofe ne
ritornauano in Roma ,furono fualigiate da ipopoli di Campagna vaffalli de'Co
tonnefi, e da alquanti caualli Imperiali . In Roma ancora la cafa de gli Orfini a
Montegiordano ,fenza hauerfi punto alla maeftà del Papa rispetto ,fù da'mede
fimi Colonnefi affai trauagliata : percioche haueano per quella cofi bella vitto
ria hauuta in Pauia preſo tutti gl'Imperiali grande animo, e i Colonneſiſpecial
mente di cheſommamente il Pontefice fcoffo , & anfiofi ritrouaua.E con questo
T
1 difpiacere vnfegnalato oltraggio fi accompagno ; percioche hauea il Papa pa
gato vn gran danaio ,e rinouata con li Capitani di Carlo V.la antica lega cõ que
73
fta conditione,cke lifuffe da Carlo di Lanoia, che per l'Imperatore promettena,
reftituita la città di Reggio,che dopo la morte del Papa Adriano era d'Alfonfo
Duca di Ferraraftato occupata. Mal'Imperatore non volle a quefta conditione
affentire,perche non diueniſſero con quefta città leforze del Papamaggiori . Si
ritrouò dunque Clemente perduto il danaio, e dal pofsefso di Reggio efclufo . In
quei medefimi di effendo ftato da gli Imperiali pofto il contado di Parma , e di
Piaceza afacco,n'hebbe in Roma il Papa vna dolorofa ambaſcieria di quei po
uerifaccheggiati.Irritato Clemente di tutte queſte coſe,incominciò fecretamer
te a trattar co' Capitani de' Venetiani, e de i Francefi di douer cacciare l'Impe.
ratore di Milano,e reftituire quello ftato a Fracefco Sforza, ilquale accufato di
Fellonia da i Capitani di Carlo,era di Milanoſtato cacciato, e fi ritrouaua aſe
diato
CLEMENTE VII, 637

diato nel Caftelo . In questo tempo hauendo l'Imperatore fatta col Rè di Fran- Francefco
cia,ch'egli hauea prigione,la pace con quelle conditioni, ch'effo medefimo volle,e sforza cac
datalifuaforellaper moglie , n'hebbe due figliuoli per oftaggi , e lo lasciò libero lan o . Mi
intodi
via. Ritrouandofi il Re Franceſco in libertà,dicea,non eſſere a quelle conditio- cia dilibera
Rè Fran
ni obligato,per hauerui afsentito contrafua voglia, ep forza della prigione. Per to dall'Im
la qual cofa fiftrinſe in amicitia, e lega col Papa , e con Veneziani, per difenfar- per.
ne la libertà d'Italia, e riporre nello stato paterno Francefco Sforza. L'eſſercito
dunque di questa lega prefa nel primo impeto Lodi, deliberò difoccorrer lo Sfor
za, che nel castello di Milano era aſſediato, e dallafame aſſai trauagliato.Et vni
tele lor forze infieme con quelle de' Suizzeri , nefeceroful Milanefe vna cruda
guerra agli Imperiali , iquali valorofaměte portãlofi non folamente hebbero il
caftel di Milano a patti,ch'ancora cacciarono di lungo via il nemico , c'hauendo
pochi dì appreſſo prefa Cremona, a Francefco Sforza la confegnarono . Il Papa
in questo mezo mãdò vn'eſſercitoſopra Arimino, ch'eraftato da Sigifmondo Ma- Malateft
Sigifmodo
a.
= latesta occupato , e cacciatone il tiranno ricuperò la città. Lodouico anche Re d'- Buda pref?
Vngariafù vinto in battaglia, e morto dal Turco, e fi perdè la città di Buda . I• dal nnes .
Turco
Colo
Baroni Colonnefi, che del disegno di Clemente fi auidero, antiuedendo il gra per contra il
colo de gl'Imperiali, a perfuafione del Card.Pompeo lor parete,che vfcito di Ro- Papa.
ma nelprincipiofe ne ftaua in Frascati , per poter per qualche via moftrare di
guardare il Regno Napoli: ma per douerne co effettofare qualche danno al Pon 51
tefice,e ragunare molte geti infieme.Clemete , che vide quefto ,facendo toſto vn'af
fai maggior effercito , comandò a ' Colonnefi, che cauaffero fubito dal terreno della
Chiefa le genti,che fatte haueano , e n'andaſſero altroue a guardar il regno.Il Car
dinal della vallefù mezo afopire quefto tumulto, e fpaueto, oprando con Colon
nefi,che nello stato della Chiefa deponeffero l'armi, volendo infauor di Carlo
adoprarle,ilfaceffero altroue, come più loro piaceua.Hora confidando Clemente
nella nuoua lega,licentiò nonfenzagran macchia d'auaritia l'effercito,ch'egli ha
ueafatto, ancorche gli amici, e ifamiliari fuoi tutti gridaſſero, ch'egli nol douca
‫مل‬ fare. Veggendo all'hora i Colonnefi denudato il Papa d'ogni prefidio , bauutofe
1 co Don Vgo di Moncada, e rifatto, anzi accresciuto a vn tratto l'effercito ,fe ne
vennero per la porta di S. Giouanni in koma e paffandone per ponte Sisto , fe
n'entrarono con leſchiere in ordinanza per la porta di S. Spirito in Borgo . Di
chefpauentato Clemente, ne altro rifugio vegend oui, fe nefuggi in Caftello , cer- men Clea
Papate ma l
cando ,e chiamando in vano ilfoccorfo . Egli fi bauea con vna difufata auaritia voluto da i
concitato in modo l'odio di tutti,che non era huomo , che veggendolo a quel modo Romani,
ingannato,e tradito contra lafede delgiuramento n'haueffe compaffione.Perche
egli hauea aggrauati di nuoue decime i beneficiati , tolte l'entrate a i collegij de
gli officij,annullati ifalarij,che fifoleuano dare ai lettori dello ftudio . Si ritro
Haua anche molto colui la plebe colerica,per ritrouarfi affamata la città,& op
31
preffa di careftia p cagione del monopolio defrumeti,ch'egli foffriua per il molto
vtile,chela camera ne cauaua . Hauena ancora pridrizzare lestrade della città
fatto da'fondaměti abbattere molte cafe di cittadini nõſenza lor grãdiſſimo inco
·
molo,edano, p potere ğfta viafare ricco pno delli due officials deputati pralo
acco .
IO
639 PANVIN DELLE VITE DE PONT.

accomodare delle ftrade . Non effendo adunque chi in tanto pericolo delPapa
perlodio, che li portauano, prendeffe l'armi, i Colonnefi hauendoper capi Mar.
Wri
entranoco cello Colonnafratello del Card.Pompeo, Gieronimo Conte di Sarnofuo genero,
Tereito in
Roma Don Vgo di Moncapa, Vespasiano, & Afcanio Colonna,ſe ne entrarono impe
e faccheggiato del Papa con West
Papa Palaz tuofamente
zo del Fa- cro,ò profano, in Borgo
ancora nella Chiesa di il palazzoempiamente
S.Pietro lequanto vi erafa.
mani Steferoid
pa meſo a
faceo. PAM
Don Vgo in quefto fi era Pompeo in cafafuafermo.Hora Clemente, che fi vide aftretto a
di Monca quel modo, mancando da mangiar in caftello,c non hauendo eglisperanza di ef
da
de la pace. fere da parte alennafoccorfo , chiamò con molti prieghi a parlamento feco Don
cochiu
col Papa , Vgo,ilquale vi andò, ancorche il Card.Popeo vi oftaffe.In questo abboccamento
Filipp
Suozzi, da dopo molte parolefù finalmente conchiufa a queſto modo la pace , che il Papa
to per o- richiamaffe di Lombardia l'effercito, perdonaße al Card.Pompeo , & a gli altri 9/4
Baggio dal
spa. Colonefi,madaſſe in Napoli perficurtà di ciò,chefi prometteua,Filippo Stroz
zi,perfonafacoltofiffima,e marito di vna figliuola di Pietro de'Medicifuo cugi.i
no ,che Don Vgo fi vſciſſe di Roma,eſe ne ritornaſſe cõ tutto l'effercito inregno,
efacelle opera che,fuſſe da ifoldati reftituito tutto quello, ch'eraſtato tolto dal
le Chiefe, e che foleaferuire ne facrificij, e nelle cerimoniefacre . E cofi fi vfet
Don Vgo di Roma con granflegno del Card. Pompeo, che biafimana quefto ac
cordos percioche hauena egli hanutofperanza, che prefo, ò tolto via a qualche
modo il Papa,fuffe efso co l'aiuto dell'Imperatorpofto in quellafupremadigni
tà . Hora veggendofi Clemente libero ,efuori di paura, fi perche ilpopolo allaa
perta di lui finiftramente parlaua , come perche non poteua egli patientemente
Rompe il foffrire il riceuuto oltraggio , e'l vederfifotto la fede da que fuoi maleuoliffimi 12904
Papa l'ac
Gordo far nemici tradito, eperdutone per ciò e la riputatione, e la riccafaluaguardia di pá.
to,lae inolazzo,ruppe a vn tratto l'accordofatto con tanta macchia,e difauatagio . E non
wa
za.
curandofi degli oftaggi, che dati hauea, fi fe venire di Milano legenti fue, che
Carlodi La verano due mlia Suizzeri, e fette cõpagnie difanti Italiani valoroſiſſimi,de’qua
noia
tiera Capitano Giovanni de' Medici.Haunte egli queste genti in Roma con vna
parte della caualleria, fece fare anche nuonifoldati, e diede loro per Capitani, e
per colonnelli alcuni valorofi gentilhuomini Romani . L'Imperatore Carlo, pa
rendoli di non douerfi addormentare in quefti motti del Papa , mandò, Carlo di
Lanoia Vicerè di Napoi con fei mila fanti Spagnuoli ,e xxx. naui groſse in Ita
lia, eferifsè a Ferdinando il fratello, che fi adoprasse , che Giorgio Franifpergio
Capitano di molta autorità in Augufta fe ne pafsafse in Italia con tre legionidi 13
Tedeſchi.Aquali volénto Giouanni de' Medici,e Francesco Maria della Roue
re Capitanidell'efsercito ecclefiaftico opporfi, e vietare loro ilpasso del Pò , fù も
Giouanni Giovannide Medici d'vn colpo d'artiglieria nella battaglia morto non fenza
de' Medici grandiffimo danno di tuttà Italia, e fpecialmente di Roma , chedoueua poco ap
morto .
prefso andare in rouina . In questo mezo il Papa publicò Pompeo, gli altri Co
Tonnefi nemici difanta Chiefa,e tolto a Pompeo il cappello gli fcomunicò tutti,e
li perfeguitò con l'armi . Onde con gran fièrezza prefe, faccheggiò , e bruciò da
Campagna
Romain , quattordici lor terre in campagna di Roma, efra l'altre Subiaco,che era tuttolo
zouina. Spafso,e le delitie del Cardinale Pompeo . Efsedno adunque la lege rotta,fir
BONS
DEST CL VI I. 639
EM
EN
TE
udfraloro laguerra affai cruda. Gli Imperiali paffatine si li confini dello sta Monfig, di
harto della Chiefa , affaltarono Frofolone . Clemente chiamò di Francia Monsignor Valmonte
chiamato
diValmonte, che era difangue regio, perche fi conquiſtaſſe il Regno di Napoli. dal Papa al
ie Coftui venne co vn'armata in Italia, e prefo nelprimo impeto Salerno , passo to- delrasquito
Regno
fto tutto animofofopra Napoliiſteſſa,& hauendo incontra Don Vgo co le genti, d . Nipoli ,
ch'egli haueua fatte nella città, a dietro dětro nel ributtò . Sifaceua ancoragran prende sa
guerrane' confini del Regno,doue haueua il Papa mandate nuoue genti all'effer- fal No.
cito , delquale era Legato Agostino Triuultio partigianiffimo delle cofe di Fra..
cia . Et effendo finalmente gli Imperiali vinti da gli Ecclefiaftici in battaglia,
fot
furono sforzati a lafciar l'affedio di Frofolene , & aritirarſiſpauentati nel re

lapace, gno . In questo non hauēdo il Papagià più danari, e veggēdo eſſere dalta guerra
natagrapenuria di tutte le cofe,fianco del trauaglio delle arme cominciò ad in
Pomper
etrengju chinar allapace, chegli era all'hora offerta in nome dell'Imperatore da France
TODEM fcoQuignone,ch'era a quest'effettoftato mandato , e che hebbe poi dal medefimo
Clemente il cappello.vi era ancora,che il Duca di Borbone,chefi ritrouaua nel
che ats do ftato di Milano con l'effercito Imperiale , li faceuagranfpauento : perche ha
uendo coftui on groffo, e fiorito essercito, minacciaua publicamente douere dare.
Cam
bisa in preda afoldati tntto loftato della Chiefa, e Romafpecialmete .A'15.di Mar
20 adunquefù di nuouo fatta la pace, efuronofcritte le capitolationi,e i patti,e
Duca di
vifù queftofragli altri,che Do Carlo di Lanoia, che era Vicerè di Napoli,pro Borbone ,
uedeffe,che il Duca di Borbone nonfi accoftaffe a Roma . Il vicere lo promife, & minecia
EX di faccheg
aquefto effetto partendo, andò ad incontrare l'efsercito. Clemente, ancorchefusse iar Roma.
Stato ingannato vna volta ,fpinto nondimeno da vordinaria auaritia , contra Pace fra il
Papa , eg'i
La opinione di ogn'vno licentio tutte lefuegenti, che erano due mila Suizzeri, e imperiali .
quelle valorofiffime bande negre, che haueano già militato con Giouani de' Me
dici. Ilche quando il Duca di Borbone intefe facendo poco conto di quanto Don
Carlo di Lanoia diceua, e non volendo ftar a quelleconditioni di pace,fe ne passò
colfuo efsercito con marauigliofa celeritàfopra Roma,in tanto, che egli era già
preflo la muraglia di Vaticano,e no era quafi chi lo credefse . Furono aduque to
ftopofte lefcale,per entrare in Borgo . E fu ,mentre che nel più crudo della zuffa
anima i fuoi , e monta sù anche egli per vna fcala , percofso il Borbone da vna
Palladi artiglieria , e n'andò a cadere giù morto a terra : efùfenza alcun dub
140
bio la mano delgrande Dio, che volle quefta vendetta fare, perche non poteſse
egligloriarſi di hauer veduta prefa, e faccheggiata Roma . Essendo ftato preso Roma pte.
h ageuolmente Borgo a' 14.di Maggio del 1527. con la morte d'alcuni pochi , che bone,&
Matc fa da Beref
baueuano volutofaredifefa , entrò per ponte Sifto nella città tutto il resto dell' fo vccifo 1

B USI efsercito,ch'era di forfe quarantamila huomini frà Tedeschi Luterani, Italiani , cutrare .
e Spagnoli, e con tanto impeto, e cofi animato a farfangue, che da che fi ricorda Crudela
almondo, non fù mai tantafierezza, e crudeltà vfata ne contra barbari, nè icon vf.ra daki
In periali
auiditàdi vendicarsi contra odiofiffimi,e perpetui nemici . Quati nel primo im- nella prefa 1
di Roma .
peto o armati, ò di
farmati, cbe fufsero,ritrouarono loro incontra,furono tutti ta- 11 Popa
gliati apezzi . Il Papa isbigottito del repentino afsalto di cofifatto efsercito, el S.An
in C
C
no veggedo via de rimediare,ne alla rouina della città,che vedena, ne alla pro- gelo”.
pria
640 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.

priafaluteinefapendo, che altro farfi,fi ritirò toftofpauentato in Caftello . Non


vide Romagiamai cosa ne più lugubre, nè più funefta di quella notte,che feguì al
di,nel quale vi entrò quefto effercito nemico dentro.Percioche per ogni partefù
indistintamente,esenza riſpetto alcuno ſparſo vn mare difangue.Furono le per
Jone più nobili della città in varijse difufati modi tormentati le donne, le dözel
le,cafe de Cardinali, & de Principi Romani, e degli Ambaſciatori medefimame
te prefe aforza,efaccheggiate tutte. Et in effetto no fifaluò altri,che colui,che
con quanto haueua egli al mondo ,fi rifcoffe,e la vita, e la libertà . Quafi tutte le
Caftel fan. Chiefefurono con tormenti, e con morte di moltifacerdotifaccheggiate . E dopo
t'Angelo tutto questofù il Caftel S. Angelo,doue fi era il Papa con alquanti Cardinaliri.
affediato.
couerato,affediato da ogni parte,e cỡ cofi diligenti guardie, che anima viua en
trare non vi poteua. Per laqual cofafornite,chefurono le vettouaglie, che detro
Il Papa fi vi erano ,fù il Papa sforzato a dare il caftello ,efe fteffo in potere de'fuoi nemi
accorda ci,con questa conditione di douere effo fare, quanto l'Imperator haueße coman
con gilm
periali , & dato,e voluto.Fecefonder tutto l'oro facro, e l'argeto delle Chiefe perfarne mo
elce
tellodi Ca neta, e pagare l'effercito . E perche questo non baftaua,furono tre cappelli poſti
quafi come all'incanto, perche chi più li pagaua, entraſſe nel Collegio de Cardi
Se nali . Hora mentre,che della liberatione di Clemente fi tratta, e fi mandano di
Roma a quefto effetto in Spagna, doue all'hora era Carlo, e da Spagna in Roma
gli Ambafciatoril'effercito Imperiale intefo,che Monfig.di Lotrecco ne veniua
per ordine del Re Francefco in Italia congroffo effercito, per riporne il Ponte.
Lotrecco
fice in libertà,incominciò a tumultuare, & a chiedere lepagheperpoter poiſu
Capitano
del Re di bito vfcir di Roma . Il perche aftretto da quefte difficoltà Clemente,che non ha.
Francia vie
ne congrof uea vn quatrino, fù sforzato a dar a'foldati in pegno, e perficurtà delle paghe,
to clercito perfonefacultofiffime,& honoratiffime, quelle appunto, che effi haueffero nomi
in Ital a per
liberare il nate, & elette, lequali effendo da'foldati maltrattate,fe nefuggirono in breue,
Papa. e fecero ognifperanza dell'effercito vana.Ma hauedo il Papa per opera del Car
dinal Colonna, con cui fi era in caftello pacificato , ritrouati i danari , mitigò gli
animi de' Capitani , che irritati fi ritrouauano . Diede Clemente il cappello a
Francefco Quignone, che era stato principale autore difarli rìhauere la libertà.
Cardinalati
venduti . E per poter con maggiorſomma tenerne i foldati piùplacati,e quieti,fece ċar.
dinale per danari Marino Grimano , e Francesco Cornaro Venetiani amendue,
Antonio Sanfeuerino, e Giouan Vicenzo Carraffa, & Andrea Matteo Par
merio Napolitani,& Henrico di Cardona Spagnuolo . E volendo maggiormen
te afficurare l'Imperatore Carlo della perfona fua , li diede s . Cardinali per
oftaggi . E fatte tutte queste dimoftrationi d'animo amicheuole , e quieto , do
uendo andare in Oruieto città di Toscana accompagnato , e guardato da vna
parte dell'esercito, non aſpettò la mattina, ma vſcito sù la mezza notte traue
fito del Caftello,& accompagnato da Luigi Gözaga, in capo difette meſi della
fua prigioniafi riconduſſe in quel luogo,doue haueua già prima deftinato di an
dare , doue poco appresso tutta la corte andò con gli Oratori di tutti i Principi,
che lofoleuanofeguire.Non volle egli aspettare la mattina ad vſcire da caſtel
lo,dubitando di Don Vgo di Moncada,ch'erafuccefso vicere in luogo del Lanoia,
che
EPL
CLEMENTE VII. 641
enten theera morto di pefte, ilquale Don Vgo non haueua mai voluto acconfentire, Don Vgo
4/16
chefuffe il Pontefice liberato : Hora ejendofene Clemente andato fecretamente di Monaca
7CK da Vicerè
via,fi vfcirono i capitani Imperiali da Roma , ese n'andarono in Napoli i per- di Napoli.
cioche eragiàMonfig.di Lotrecco paſſato nel regno.I Fiorentini al primo grido di
Montg . in
Lotrecco
dellaprigionia del Papaprefero l'arme , e cacciati di Fioreza Hippolito, & A- Regno.
Fiorentini
leffandro de' Medici amendue giouanetti , fi ripofero in libertà . Nel medefimo libertar
tempo effendofi combattuto alquanto prima in Calabria , poi nella Puglia con li Pase tra
Venetiani, e con le reliquie de' Francefi,che effendo Lotrecco morto con la mag Imper. & il
Re di F.an
gior parte dell'ejercito di pofte,erano reftati affai pochi,fù tra il Re di Francia, cia .
el'Imperator fatta la pace, in virtù della quale lafciarono i Francefi, ei Vene
tiani tutte le terre di Puglia, che effi teneuano, & il Re Francefco pagando due
le milioni d'oro,rihebbe con incredibile piacere di tutta la Francia i figliuoli , che
input haueua carlo tenutifeco per oftaggio . Fù ancora in quella medefima eftate ri
Margarita
nouata fra Carlo V.e Clemente l'amicitia antica con quefle conditioni, che Car d'Auftria
Le che lo deße Margarita fuafigliuola , nata in tempo,che non haueua eſſo moglie , ad glie p mo
data ad A
Alessandro de' Medici , figliuolo dell'ultimo Lorenzo per ſpoſa , e moueſſe a i leffandro
Fiorentini la guerra , perche fi refluuiffe alla famiglia de' Medici l'antico de' Medici.
go
uerno , e fignoria della patria fua : percioche i Fiorentini di lor natura parte
gianiffimide' Francefi,cacciati i Medici della città, s'erano accoſtati con Mon
Signor di Lotrecco,e gli haueuano all'assedio di Napoli mandato foccorfo , e co
me quelli, che all'aperta fi moftranano amici di Francia oppugnauano le cofe di
Carlo,credendo che non poteffe efsere mai, che'l Papa, che n'eraftato cofi fiera. Carlo quir
10 coronato
mente offefo,douesse con l'Imperatore Carlo ritornare in gratia . Venne l'impe- in Bologna
ratorepoco appreẞo in Italia sù le galere del Principe d'Oria , fmentato , di 1530,
F.arcefco
Genoua passò in Bologna, doue fù folennemente, e con pompa, & apparato ma- sforza Du.
ca di Mila
gnificentiffimoper le mani di Clemente della corona dell'Imperio ornato, e chia. no.
mato Augufto nel diſteſſo del fuo natale , che fù a ventiquattro di Febraio del
XXX. bauendo qui a' prieghi del Papa, e de Venetiani tolto Francesco Sforza
ingratia,li reftitui lo ftato di Milano,per lo quale ne era con tanteguerre, e rot
Mar te ftata la miferaltalia cofi rouinata, affitta. Si ritenne peròfolamente il ca.
4249 AtellodiMilano per certo tempo . E finalmente pacificatofi già con li Venetiani
pafiò in Germania contra i Turchi, mandatone con l'efsercito , che in Italia ha
wak ucua,Filippo principe di Orange, e'l Marchefe del Vafto, che ne erano capitani, Eſſercito
fopra Fiorenza . Et in quellanno crebbe il Teucre in modo , che non fi ricor. condotto
Imperiale
dana, ne fi leggena, essere mai per alcun tempo crefciuto tanto, e con incredibil dal frine
danno de' cittadini , econ rouina ancora li molte cofe allagó . Si ritrouauano in
và a có .
queftotempo in Francfordiaper ordine dell Imperator Carlo gli elettori dell'- Batter Fio
Imper.e perche non fufse poi controuerfia nel fuccessore ,fù eletto Cefare Fer- xenza .
dinando Re di Boemiaye di Vngaria , e fratel del medefimo Carlo V. efu poi in
Aquifgrano folennemente fecondo il coftume incoronate . Essendo in quefto me- Malarefts
Baglione ,
20passato Carlo con grosso essercito fopra i Turchi , che erano intorno Vien- Stefanoco
lonacapi
a, Fiorentini hauendo per loro Capitani , Malatesta Baglione aftuto , e va- tani Fio
lorofo Canalliere e Stefano Colonna di non piccolo grido nelle cofe militari, rentini .
Ss difen
642 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

Affelio di difenfarono vn'anno intiero coftantiffimamente la loro libertà. Era Fiorenza da


Fier nza . due parti affediata, dall'vna era il Principe di Orange con vna parte delle genti,
Prin: p : di
Orange dall'altra col refto il Marchefe del Vafto , e non vi era altro frà loro, che l'Arno
more.
Fiorenza in mezo,e con costoro militauano duefratelli Colonnefi Afcanio , e Sciarra,e due
s'arrende. Camille Martio Capitani di caualli.Paſſato finalměte l'anno aftretti i Fioren
Aleffandro
de' Medici tini dallafamefi refero, tanto più che videro, che il foccorfo, che lor di Pifa ve
farro
di Daca niua, era ſtato fu quel di Piſtoia rotto dal Principe di Orange , il qual reftò in
Fiorenza
quella vittoria morto . Hauuto Fiorenza lefù creato, e dato per Duca Aleſſan
dro de' Medici, quello, che non hauea ancora quella Repub.fentito, che all'hora
Henrico perde affatto ogni fperanza della fua libertà . Ancona, che fi era ribellata ,fù
viij.
fe Ingle col castigo de' capi della ribellione ricuperata alla Chiefa. E dopo queſto il Pa
pa passò in Mantona a vifitar l'Imperatore, che era fin qui venuto, & in gratia
di lui, e del Re di Francia, che lo dimandauano , creò alquanti Cardinali, perſone
tuttegrauiffime : perch'eglifù in effetto tenuto aſſaiſcarfo , e ritenuto nel dare
di quefti cappelli roffi . Haueua già fatto Cardinale Hippolito de' Medici fi
gliuolo di Giuliano fuo cugino, e datoli la ricca Abbadia di Monreale . Nella
morte poi di Pompeo Colonna ilfece Vicecancelliere di fanta Chiefa . E perche
Henrico VIII.Re d'Inghilterra in capo di venti anni , che l'haueua hauuta per
moglie ,faceua ogni sforzo di repudiare Caterina zia dell'Imperator Carlo v.
perdouerfi in luogo di lei pigliare Anna Bolenafua innamorata , il Papa dan
nando quefto diuortio con minaciarlo terribilmente , e fcomunicarlo ancora
l'induffe a tale,che lasciò quel Re la dritta, e vera ftrada della Chriftiana religio
ne,efi accoftò con la nuoua, e facrilega fetta de' Luterani,la quale hauea egli pri
ma con un libro , che fcriffe contra di loro , riprouata . Hora mentre che Cle
mentefi ritrouaua in Bologna fù per fei mesifatta lega frà lui , e l'Imperatore ,
e'l Duca di Milano, e quel di Ferrara, e Fiorentini, e Genouefi, e Senefi, e Luc
chefi contra tutti coloro, che cercaffero di turbare la pace d'Italia . Onde fe biſo
gnato fuffe, con le forze di tutti loro vniti iuſieme ſi doueua far la guerra, e fùè
Antonio di Leua creato generale di questa lega . Effendo in questo mezo nata
differentia fra'l Duca di Ferrara, e'l Papa ſopra lo ſtato di Modena , e di Reg
gio ,fù quefta caufarimeſſa in poter di Carlo Quinto . E parendo a molti , che i
Giureconfulti di Carlofauorifero alquanio in quefto negotio il Pontefice, fu fi
nalmente dallo Imperatore infauore del Duca contra Clementefententiato . E
Catterina cofa furono queste due città tolte con quefta fententia alla Chiefa , e date a quel
de Medici Duca . Eſſendofene poi palato Carlo in Spagna,fece Clemente vna nuova ami
data per
moglie a citia col Re Francefco , efù Caterina de' Medici , figliuola dell'vltimo Lorenzo,
figliuolo data per moglie ad Henrico fecondogenito del Re : & fu queſta pratica conchiu
del Rc di
Francia , fa in Marfiglia, doue il Papa, e'l Re con incredibil pompa abboccati s'erano &
quifurono anchefatte le nozzefolenni.Erano col Papa, e col Re i primi huomini
della corte di Roma , e di quella di Francia , e furono quini ad istantia del Re
creati quattro Cardinali . Il Papa ſe ne ritornò con le galere di Francia in Ro
ma, ne viffe molto dopo queftofuo ritorno, ch'egli da vn lungo, vario, e difficile
morbo trauagliato , finalmente dopo hauere creati trenta Cardinali , ottie
mamen
CLEMENTE VII.: 643

mamente accomodate le cofe di cafafua, fempre e nella profpera , e nell'auuer


ta fortuna , coftantia grande moſtrando , in Vaticano a' 25. di Settembre
del 34 fra le diciotto , e dicinoue hore mori , bauendo viuuto feffanta fei anni ,
e tre mefi, e tenuto il Papato 10.anni, dieci mefi, e fette giorni : Fù prima in S.
Pietrofepolto,poi nel Poteficato di Paolo III.fù con le reliquie di Leon X.tras
ferito alla Minerua,& in vnfepolcro di marmo posto.vacò dopo lui la Sede 17.
giorni .

Clemente VII. creò in fette ordinationi trenta Cardinali, cioè ventitre preti, e
fette Diaconi, che furono .
Antonio Sanfeuerino, Napolitano, Arciuef..... prete card.di S.Sufanna.`
depyze Benedetto de gli Accolti Aretino , Arciuefcouo di Rauenna, pretecard.di S..
Eufebio .
Agostino Spinola da Sauona,Vefcovo di Perugia,prete card.di S.Criaco.
Antonio da Prato Francefe, Arciuefc.Senonenfe , & Albienfe, prere cardin.di
C fanta Anaftafia .
Gio.Vicenzo Caraffa, Napolitano, Arciu.di Napoli, prete cardin.di S.Puden
tiana.
Marino Grimano Venetiano , Patriarca d'Aquileia prete card. di S. Vitale in
Veftina .
Andrea Matteo Palmerio Napolitano, Arciuefcouo Marchefe, prete card.di
S.Clem .
Fra Francefco Quignone, Spagnuolo,dell'ordine de' Minori,Vefcouo ..... pro
tecard.di S.Croce in Gierufalem.
Francefco Cornaro,Venetiano,Vefcouo di Breſcia, prete card.di S.Pancratio.
Henrico di Cardona,Spagnuolo, Arciuefcouo di Monte Reale, prete card.di
S.Marcel. 1
Francefco Turnone,Francefe Arciuefcouo Bituricenfe,prete card.de'SS.Pic
tro,e Marcellino .
Bernardo Clecio Todefco,Vefcouo di Trento,prete card.di S.Stefano in Ce
lio monte.
Lodouico de Gorundo, Sauoino, Vefcouo Maturianenfe , prete cardin. di S.
Cefario .
F.GratiaLoaifa, Spagnuolo General dell'ordine de'Predicatori,Vefcouo Oxo
menfe, prete card.di S.Sufanna.
Gabriel d'Acromonte,Francefe ,Vefcouo di ..... prete card.di S.Cecilia .
Alfonfo Manrico da Nagcra, Spagnuolo , Arciuefcouo di Siuiglia, prete car ?
de' SS. Apoſtoli .
Giouanni Tauera,Spagnuolo, Arciuefcouo di Compoſtella prete cardin.di S.
Giouanni ante portam Latinam .
Enneco di Mendozza, Spagnuolo,Vefcouo di Burgos, prete card.di S.Nicolò
in Carcere Tulliano .
Antonio Puccio,Fiorentino,Vefcouo di Pistoia,pretè car.de' SS.Quattro Co
ronati.
A
Stefano Gabriel Merino, Spagnuolo,Arciucfcouo di Bari, prete cardin.de' SS.
T Giouanni, e Paolo .
Giouanni di Bencur, Francefe,Vefcouo Lexouienfe prete card. di S. Bartho
lomeo in Infula .
55 2, Claudio
644 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.

Claudio de Giuri Francefe,Vefcouo di Liege prete card.di S.Agnefe .


Don Filippo della Camera, monaco di S.Benedetto , da Bologna da mar Frá
cefe prete card.de' SS.Silueftro, e Martino .
Mercurio di Gattinara Sauoiardo prete card. di S. Giouanni auanti la Porta
latina .
Giouanni ... Francefe Arciuefcouo di Tolofa prete cardin.di Santa Sabina in
Monti .
Hercole Gonzaga,Mantouano, Vefc.eletto di Mantoua, Diac.card.di S.Ma
ria noua.
Nicolò Gaddo Fiorentino, Vefcouo életto di Fermo , Diacono cardin. di San
Theodoro .
Gieronimo Grimaldo Genouefe, Vefcouo eletto di Venafri, Diacono card.di
S.Giorgio al vello d'oro .
Pietro Gonzaga,Mantouano,Vefc.eletto di Modena card.di S.Agata
Hippolyto de' Medici,Fiorentino, Arciuefcouo eletto d'Auignone, Diacono
card.di S.Praffede, poi Arciuefcouo eletto di Montegallo, e Diacono card.di S.
Lorenzo in Damafo.
Gieronimo d'Oria, Genouefe, Vefcouo eletto di .... Diacono card, difan To
mafoin Parione .
Odetto di Caftiglione,Francete Vefcouo eletto di .... Diacono cardin.de' SS.
Sergio,e Bacco .

1
PAOLO HI. PONT. CCXXIIII.

Creato deli 534. a'12 . di Ottobre. Ru


SIK

Afamiglia de' Farnesi è preclariffima , si per le cofe degne oprate da’fuoi


L maggiori, che lafecero oltre modo bonorata, & illuftres ma aſſai più per
quelle che nell'età noftra vedute habbiamo , che l'hanno ripofta in tanto colmo
deccellenza, che pochiſſimefamiglie in Italia le fi poſſono ne in ricchezze,rè in
dignità J
PAOLO IIT 8645

dignità agguagliare . Che già di valore, e di generofità d'animo nell'imprender le


cofe grandi, onde la vera nobiltà s'acquifta, giudico io, che non ve nefia alcuna,
che lefipofsa anteporre . Per quefto adunque ne vengo io più volentieri a fcri Vera nobil
uer la breue vita di Paolo III. che mirabilmente accrebbe gli antichi ornamenti a onde fi
di queſtafamiglia . Perciocheſe ben le cofe altruifcriño ,mi fento nondimeno da' aquiña.
gefti di cofi lodato Principe commouer , e dalla maeftà delle cose preclare da lui Farnel
fatte sforzare a doner celebrarle in fcrittos perche tutti quei, che e quefte legge, onde via.
gono.
ranno, e le altre di coloro, c'hanno viunto lodenolmente,possano imitandole com
porre la vita loro . Di quefta nobiliffimafamiglia adunque, che è hoggia prima
fra l'altre in Roma,nácque Paolo 111. Pontefice . Ne gli annali d'Oruicto an
tichiffima città di Toscana , ritrouo farfi mention di quefta famiglia di for
fe 500. anni adietros efi dice per cofa certa,ch'ella con altre molte, che in varij
t luoghi d'Italiafifermarono, veniffe di Germania in compagnia degli Imperato
ri, che foteuano ſpeſſo paſſarui accompagnati di gran numero da Gentilhuomini
Tedeschi,e che hauendo i principali di questafamiglia moftro,quato con l'inge
gno,e con la mano valeſſero, diuentaſſero Signori di alquãte terre sù quel di Bol
fena .Fattipoi per i meriti del valor loro cittadini komani hanofino all'età no
frabaunto in Roma,e di potentia, e di ricchezzeſupremo luogo. Sono nõdimeno
alcuni, che dicono , ch'effi il nome della famiglia traheffero da Farnetto villaggio
della Toscana,chefù cofi detto dalla gran copia de farni, che ſono vna fpetie di
quercia.Ilperche veggo,ch'effi nelle feritture antichefempre diFarnetto fi chia
mano,efcriuono . E fù fragli altri molti chiariffimo in queftafamiglia Pietro
·Farnefe figliuolo di Ranuccio , ilqual nel MCCCXIII . fatto Principe d'Oruieto,
ch'era all'hora pieno di Baroni, e nobiliffimefamiglie, liberò quella patria dalle
ciuilifattioni de' Guelfi , e de' Ghibellini . Nel Poteficato ancora di Pafcale 11.
chefono già CCCCLX . anni , vn'altro Pietro Farnefe Capitano della caualleria
della Chiefa , bauuto vna bella vittoria de gli inimici del Papa nelle marine di
·Toſcana, reftitui, e fece rihabitare fotto il nome di Orbitello, Coſſa antichiſſima
colonia. Prudentio poi figliuolo di quefto Pietro,fotto il Papato di Lucio II.e Obielo
già Cola ,
li
Popone, e Ranuccio figliuo di Pruden tio fotto il Papato d'Inno centio II1.f i
oprarono mirabilmete per la libertà della Chiefa . I loro pofteri nelle diffenfioni
cinili, che paſſaronofra i Pontefici, e gli Imperatori,ſpeſſe volte con incredibile
valore,efelicità giouarono le cofe di Santa Chiefa,che trauagliate, e abbattutefi
ritrouanano . I Fiorentini hauedo per lor capitano Farnefio, che di questafami- Pietro An
glia era,fifoggiogar onoprimieramente Piſa:Pietro di Ancarano eccellete Giu carano .
rifta,come per molte cose d'ingegno ,che ci lasciòfcritte,fi vede, hebbe origine dal
lafamiglia de i Farnesi . L'auolo di Papa Paolo Terzo fù Ranuccio Farnefefi
gliuolo di Pietro, e nipote di Ranuccio, efu nel Papato d'Eugenio IV. Capitano
= 4 dell'effercito Ecclefiaftico contra i ribelli difanta Chieſa, che ve n'erano in quel
tempo molti, e potenti . Di quefto Ranuccio nacque Pierluigi Farneſe,ilquale di
Giouanni della Gaetana di Sarmoneta del ſangue illuftre di Bonifacio Vili.fua
moglie,e donna di gran bontà ,generò Paolo Terzo, ch'era auanti che fufle Pon
tefice chiamato Aleßandro . Nacque Paolo Terzo in Canino terra dello ſtato
S$ 3 fater
646 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.

paterno,l'vltimo dì di Febrarodel MCCCCLXVIII fotto il Ponteficato di


Paolo Secondo.Onde in memoria di ciò fi tiene, ch'eglifatto poi Papa,prendef
fe quel nome.Fù nellaſuafanciullezzafatto con molta diligentia bene alleuare,
emandato ad imparar lettere in Fiorenza , doue erano all'hora eccellenti mae_
ftri di lettere Greche, c Latine . Qui dunque nellafamoſa Academia di Loren

Attioni di zo de i Medici, apprefe egli tutte quelle difcipline, che erano a quella età conue.
Paoloiij.in neuoli , eprincipalmente le lettere Latine , e Greche con tantafelicità , che quafi
năziil Fé. tutti isuoi compagnifi lasciò a dietro. Percioche tofto fi moftrò in lui eſſer vn
teficato.
ingegno in aere, viuace,fublime,e quello,che in questa parte più importa, auido
di gloria nell'imparare . Hauendo egli in queftefcuole tanto tempo diſpenſato,
quanto pareua che baftaſſe,e riuscito giouane di granfperanza,e da poterapru
dentiffimi vecchi agguagliarfi ,fe ne venne iu Roma nel Ponteficato d'Innocen
tio Ottauo,per poter con vna parifelicità accompagnare con le letterc l'»fo,e l'
ifperientia delle cofe , chefuole più che altro , gli huomini induftrij alle dignità
grandi inalzare . E datofi tofto tutto a' feruigi di Roderico Borgia, ch'era vi.
cecancelliero, il primo Cardinale della corte,nefù per la elegantia de fuoi co
ftumi,e deftrezza del fuo ingegno fortemente amato . Ma non passò gran tem
po , ch'egli fu da Innocentio Ottauo fatto prigione , di doue ne fù per opera di
PietroMarganio fuo parente , mentre che è ogni huomo intento alla folennità
della feftadel Corpus Domini , calato giù confuni da vn balcone fuori del Ca
ftello . Ea quefto modo fcampò, e dal pericolo , e dall'affanno della prigione .
Eßendonon molto poi morto Innocentio , eglife ne ritirò in Roma,efù da Alef
fandro VI. ch'egli haueuafempre offeruato, eferuito,fatto Protonotario , e tefo
riero della Chiefa , & appreffo nella creatione di dodici Cardinali anch'egli or
nato di quell'honore , e fù a' 20.di Settembre del XCIII.non bauendo egli in
quel tempo compiti ancora i ventiſei anni della ſua età. Eli fù fecondo ilcon
fueto data la Diaconia,e'l titolo di San Cofmo , e Damiano . Fù poi per fuo più
honorefatto Legato prima di Viterbo , poi della Marca . Nelle quali legatio
ni fi portò egli in modo , che dai primi a gli vltimi fù a tutti parimente gra
to , e nel partirfine lasciò ancora fempre tutti quei luoghi , doue effo ftato era,
anzi,e defiderofi d'hauerlo di longo feco . Per quefte cagioni Giulio II. facendo
negran conto lo vollefeco, li donò il Vefcouato di Parma, nel Concilio di Late
rano feliciffimamente fe neferui, e mentre viffe, volfe, chefempre in Roma con
lui fi fteffe, e li donò la Diaconia di S.Euftachio , ch'erapiùricca . E quel ch'era
a pochi prima auuenuto , viffe più di quarant'anni nella dignità del Cardinala
Palagio de to . Eglifeppe cofi ben guidarfi nellefattioni di Francefi,e Spagnuoli,alle qua
Francefi. li era all'hora tutta l'Italia volta , che mai non puote nè l'ona parte , nè l'altra

conofcere,a qualedi loro eglipiù adheriffe . Onde effendone a tutti caro, e a nef
funo priuatamente additto, efacendo l'officiofuo con grande integrità,prudêtia,
e deftrezza,ne venne in penſiero di voler edificare,cofa che fufempre, da che fu
il Mondo,riputata lodeuole.E cofi diede principio,efece ifondamenti di quelpa
lagio,chefi vede hoggipreffo Campo di fiore tale, che e di vaghezza, e d'am
piezza difabrica auanza molto tutti i fontuofi palagi reali del tempo noftro,
e d'ar
PAOLO III. 647

è d'artificio non cede ne anche a palagifuperbiſſimi di quelli antichi Romani. E


fù da Leone Decimo di Diacono Cardinale fatto Vefcovo Tofcolano , & dalla
C.
continuatafua vita buona tanto fauore acquiſtò , ch'effendo Leone d'vna aſſai
picciolafebre daprincipio › ma peftifera poi, contra l'opinione de i medici mor
h. to,e cercandofi delfucceffore,a lui nediedero alquanti Cardinali il voto.Percio

the Bernardino Caruagiale Spagnuolo,e Cardinale principale del collegio, eA *


leſſandro Farneſe erano quelli,che più che tuttigli altri,a queſtoſupremofacer
le!
dotio s'approſſimauano . Ma ilprimo, che per effer Spagnuolo,poco co' Cardinali
TE
opraua,che perla cruda memoria d'Aleſſandro VI.della natura de gli Spagnuo
li temeuano,bebbe ageuolmente nellaſua dimanda ripulſa . Ilfecondo, e per l'
età, e per la nobiltà, e per le moltefue virtù, e letteratura, e per effer tenuto da
tutti aſſai ſauio, e modeſto , e da neſſuno odiato , haurebbeſenza alcun dubbio il
笛 fuo intento hauuto fe'l numero delle vocifuffepoi nell'acceffoftata, come fifpe
C4
raua,coftante.Ma Giulio de' Medici, c'haueua in mano i voti de i Cardinali gio
18 uani,ſenza i quali non poteua hauere quefta prattica effetto, febene approuaua
egli,& offeruana Aleſſandro,non voleuaperò,che a luifuffe anteposto, onde ne
gandoli i voti defuoi , li troncò ageuolmente il diſegno . Effendo poi in capo di
due anni morto Adriano , a cui fù egli cariffimo , e trattandosi della creatione
delnuouo Pontefice , i medefimi Cardinali giouani , che fauorirono Giulio de'
Medici,ne tolfero di nuouo ad Aleſſandro il Papato . Et fù, che non era ancora
venuto il tempo , nel quale haueua il Signore Iddio ordinato di ornarlo di cofi
fublime dignità , senza il cui valore ogni induftria , e diligentia humana è va
na,enullaperpoter confeguirlo. E comepoi con effetto fi vide,tutto fù per lo be
ne dilui, che nefuggì l'odio publico, nel qual per la calamità di queſti tempiſu
bito Clementefi ritrouò . Fù dunque per diuina prouidentia, efua buonaforte a
piùfelici tempiriferuato , come fi vide poi . Percioche l'anno, che alla mortedi
Clementefegui , per la pace, e temperie del Cielo , e abbondantia grande di tutte
le cofe, e par la vittoria c'hebbero i noftri di Tuniſi, nobilitò mirabilměte i prin
cipij del Ponteficato di Paolo Terzo , talmente , che tutti coloro , che erano da
queifunefti tempi d'Adriano , e di Clementeſcampati , pareuano eſſere all'hora
nati,ê d'hauèregià in ficurò,e la vita loro, e lefacoltà,e pareua loro di veder do
po tante ronine,e calamità la felicità delſecolo dell'oro, la quale di certo fi per
fualeuano,che venutafuſſe col Ponteficato di Paolo Terzo di tanta prudentia,
e fapientia ciuile ornato . E già in vita anche di Clemente fe n'era dato non
" picciolo fegno. Percioche nel principio di Clemente haueua Paolo bauuto
prima la Chiefa Preneſtina, poi la Sabina, poi la Portuenſe, efinalmente l'Ho
fienfe . E dopo la morte di Nicolò Fieſco , ch'era il primo Cardinale del Col
Legio,ottenendo effo,cui toccaua,quel luogo:con tanta prudentia,e autorità, e in
tegrità,efauore di tutti per dieci anni vi fi mantenne, che non era, chi dubitaſſe,
ch'egli con quefteartifi hauesse giàfatta la Arada al Pontificato, del quale egli Affetore
grande
femprepiù che tuttigl'altri,fù riputato digniffimo se fpetialmete dal medefimo Elem. vij.
"
Clemente dopo ilfacco di Roma.Percioche hauendo egli molto follecitato Mon- verfoil car
dinal Fas
fignor di Lotreco,che agrangiornaté venisse afoccorrer l'assediato Pontefice,ne sce
$$ 4 baueua
648 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

haueua acquistato preffo Clemente tantofauore,& autorità, che ritrouandofi il-


Papà molto trauagliato,e aggrauato da vnafua lunga infermitàdiftomaco, &
hauendone perciò ogniſperanza della vita perduta, diceua,chese il Papato cofa
bereditariafuffe,luifolo per teftamento fuo fucceßore laſciato haurebbe . Anzi
vedendofifinalmente alla morte vicino , a luifolo , ch'eglifecondo ilſuo giudicio
a tutti gli altri Cardinali anteponeua , raccomandò la Chiefa , che vedeua douer
di certo reftarefenza Paftore .E per quefta cagione hauea egli efortato molto il.
Cardinal Hippolito de' Medici, che con l'aiuto de gli amici haueſſe tolto afauori
re Farnese,poiche non vedeua altri più di lui atto cofi nel gouerno della Chriftia
na Repub.come nel difenfare, e conferuare lafacrofanta dignità Pontificia. Etef
fendo effo poi morto,perche non fi haueua a cercare chi lifufſe douuto nel Papa
tofuccedere:mafi doueua elegger chi più, che tutti gli altri , chiaramentefupe
riore appareua,e di età, e di prudentia e di ifperientia, e diſegnalata virtù , e di
eccellente letteratura, non ftettero molto i Cardinali a penfare di douere con nuo
uo modo eleggere lui prima, che le eſſequie delpredeceffore fi celebraffero , ò che
fi entraffe in conclaue. Il ch'egli coftantiffimamente ricusò , come cofa ch'era nuo
ua, e contra l'ordine tenuto da tutti i paſſati.Celebrate adunque a Clementefecon
do il confueto le effequie, a'1 1.di Ottobre del MDXXXIIII.entrarono trentacin
que Cardinali in conclaue ; perche n'erano tofto molti dalle prouincie conuicine
venuti volando in Roma . Il difeguente il Cardinal Hippolito de' Medici , che
degli ordini di Clemente fi ricordaua , e dafefteffo , & aperfuafione di tutti i
fuos , tanto più , che inchinati gli amici vi vedea , trattò con Giouanni Cardinal
di Lorena , ch'era di molta riputatione nel Collegio , che amendue , che più di
Denti voti haueuano , deffero ad Aleſſandro Farnefe il Papato . Comunicato
dunque con alcuni pochi il difegno , fe n'andarono verso le due hore di notte a
ritrouarlo in camera, doue tutto quieto , e tranquillo nel principio di quelle pra
Concordia ticheſe ne ſtaua ; e poſti i ginocchi a terra lo falutarono Pontefice : il cui eſſen
de i
Cardin in pio prima i Cardinali amici, poi quelli,ch'erano dubgij,& finalmente i competito
creare
lo Pao ri di quella dignità,& ifuoi auuerfarij ancorfeguirono, e quafi tocchi da vna fu
iij.Papa.
bita religione l'adorarono anch'eſſi.Nonfù per molte etàfatta elettione di Pon
tefice piùſincera,piùſchietta,e più concorde di questa,la qual non fù nè da mali
uolentia differita , ne d'ambitione corrotta , ne da timore alcuno precipitata . Il
popolo di Roma nefece incredibilefefta , per hauer vn fuo ottimo nobiliffimo
cittadino rinocato in Roma il Ponteficato con la fama del fuo chiaro nome , e
con l'eccellentia dellefue molte virtù, cheperpiù di cent'anni ftato non vi era , e
nel qual fperauano , c'haucffe toflo douuto abbattere , e frenare la temerità
de' ladroni aflaffini , che nell'infermità di Clemente , e dopo lafua morte era in
Roma , eper tutto lo ftato della Chiefa oltre modo crefciuta . Hora venendofi
il diſeguente al votare, pofero tutti nel calice, chefcrutinio chiamano,le lor poli
Ze aperte contra il costume folito, e nefu di nuquo co'voti di tutti dichiarato A
leffandro Pontefice , chefacendofi chiamare Paulo 111.a' 3.di Nouembrefù in
coronato.Nel qual dìfù,per honorarne lui , sila piazza di S.Pietro confefta ,e
piacer vniuerfal di tutti celebrata vna Zuffa equeftre dagiouani Romani nobilif
fimi.
MA
Vid PAOLO II I. . NA 649 :
!
fimi. Ne s'ingand Roma nellaſperaza,che di lui prefespercioche hauuto egli il
18+ Poteficato,in modo fi portò nelgouerno , e eo cofi chiaro teperameto delle molte
ijo virtù,che in lui erano, che mostrò d'effersepre,e Pontefice, e principe infieme.In
‫ وا الله‬tutte lefue attioni fi vedeua vnafingolare pietà, vnafuprema prouidetia, et vn
volere infieme accrefcere, efar maggiore la potentia de'fuoi.Egli primieramen
deto,conofcendo che questo molto aſuoi difegni importaua nella guifa, c'hauea già
primafato,chefuſſe Papa,nè di queſta,nè di quella parte moftrandofi,come pa
dre di tutti quafi in vna bilanciafi manteneux. Onde non fi puote indurre mai a
th
douer riuocare quella lega,ch'era in Bologna ftata conchiufafrà Clemete, e l'Im
peratore per difanfare la libertà d'Italia,bechefuſſe ſtata in effetto fatta per cac ·
ciarne i Fracefi . Anzi essendo ftato tate volte, e con tanta inftantia dimandato
chadai Germani heretici il Concilio, che pareua, che non per altro lo chiedeßero,che
perfpauetarne il Ponteficese Clemente pareua, che per grauiffime caufe fuggi
to l'haueffe,Paolo daſeſteſo moſtraua defiderarlo, publicamete dicea,eſſer pre
fo a darui il luogo, e'l tepo.Egli mandato ancora nella Fräcia, enella Spagna i.
Legati per mantenerne per queſta via in quei luoghi la dignitàfacrofanta Poti
fot
Get ficia , nella qualle confifteua anche lasperanza della cofe priuate fue ,faceua del
Me:09 cotinuo al Re Franceſco inftantia, che pacificandofi con Carlo V. ò rinouandoui) Trattı'l fa
la lega vnitamete moueffero l'armefopra il Turco,ilqual l'opuleto regno di Tu- pa la pace
fra Carlo
nifioccupato hauea.Ma ancorchefuſſe molta l'autorità del Papa presso i Fran- v.Imp. & il
cefi, non puote egli però quanto alla lega, ne quanto al mandare l'Imperatore le Rèfco Fiance
di Fran
fuegenti in Africa ottenèrne cofa,ch'egli voleffe . Percioche effendo stato il Re cia.
Francesco cacciato affatto d'Itàlia, non potea p coto alcuno lafelicità di Carlo
Joffrire,che quafi tutta Italia occupate banca.Volto poi Paolo a far gradi ifuoi,
nelDecembrefeguentefec ? Cardinali due fuoi nipoti Alefsadro Farnese nato di
Pierluigifuofigliuolo,e Guido Afcanio Sforza nati di Coſtanzafua figlia.Ilpri
Giudicio
mo , eẞendo poco appreſſo morto il Cardinale Hippolito de' Medici, fùfatto Vi fantiffimo
cecanciliere di fanta Chiefa . Il fecondo , effendo non molto poi ancor morto lo di nelPaolo 3.
creat
Spinola, fù fatto Camerario , che Camerlengo chiamano . volto poi ariftorare , Cardinali.
efabilire loftato ecclefiaftico, non hebbe cofa più a cuore , che cercar per tutto
il mondo perfonefingolariſſimé, per dar il cappello : percioche quefti diceua egli
-51 effer le colonne , e'lfoftegno della Chiefa . Nelle feguenti creationi dunque fe
cepiù di vinti Cardinali,perfone tutte digniffime del Papato , e le andòſceglie
do , e togliedo da tutte le religioni, e conuenti della Chriſtianità.Non èſtatofin
al di d'hoggi Pontefice , che babbia più Cardinali creati di quello , che hafatto
Paolo III. che al numero difeffant vno arriuò ; de' quali nefono poi ftati con
tinuamente dopo lui l'on dopo l'altro , quattro Pontefici. De gli altri nefurono
quefti,fra Nicolo Arciuefcovo di Capoua Tedesco, & dell'ordine de' Predicato
ri,Gio. Bellai Francefe , Oratore delfuo Re preſſo il Papa, Girolamo Ginutio audi. Settantaun
Card fatti
store di camera,Giacomo Simonetta auditore di Rota ,Gio.Fifcherio Inglese Vefc, in piùvol
Rofenfe , e Theologo ,ilqualefu poco appreſſo dall'empio Henrico VIII fatto per teda Paolo
iij.
amore di Chrifto martire, Gafparo Cotarini gentilhuomo Venetiano,& eccellete 0 %

Filofofo , Marino Caracciolo gouernatore di Milano , Chriftoforo Giacobacci
fegna
650 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

fegnatore,de' breui apoftolici, Giacomo Sadoleto Theologo,Redolfo Pio digran


bontà di vita,e di molta prudentia,& iſperienza del le cofe del mondo , Gieroni
mo Alessandro Arciuefcouo di Brindifi,nella peritia delle tre lingue eccellente,
Reginaldo Polo Ingleſe di satiffima vita,e di molta dottrina, frà Gio.da Tolledo B
dell'ordine de Predicatori , e Pietro Bebo, Federico Fregofo, Pietro Paolo Pari.
fio, Bortolomeo Guidiccione,S.Dionigio Laurerio dell'ordine de’Serui, Gion.Mo 934
rone,Don Gregorio contefe monaco di S.Benedetto,fra Tomafo Badia dell'ordine -
de'Predicatori,& altri molti,o per la nobiltà loro aßai chiari, o in ogni maniera
di virtù,e di dottrina cumulatiſſimi, di modo, che non èpoco a queſto Põteficela
republica chriftiana in obligo,per hauerle con queftafua graue , e prudente elet
Anabati tione a quelfupremo collegio, che è l'ornamento del chriſtianefimo, ilſuo honore
fi , hereti reftituito.Nel principio delfuo Ponteficato effendo nõ molto prima nata lapaz
c1 e for
pazzie . za,e faribonda herefia degli Anabatifti,bauea occupato Montero cittàfortiffi
ma dellaVueftfalia, douefurono quefti heretici dal veſcono del medefimo luogo
affediati, e dopo moltifieri afſalti mancando loro le vettouaglie,e non potĕdo più
foffrir ildigiuno ,furono dalla fameforzati a măgiargatti, topi, cani,cuori di ani.
mali,ealtre cofifatte cofe . Ondefipuote con verità chiamar quella città nuoua
Gierufalem, che quefto nome dato le hauea quel nuouo Re di quefti heretici Giou.
Leidenfe,buomo di Holanda laicose di baſſiſſima conditione,benche d'animoſenza
alcun dubbiogrande . Percioche dicendo efferftato afar questo effetto mandato
da Dio , e sforzandofi di perfuaderlo a que' miferi , haueua mandatiper tutto i
fuoiprofeti inuitandolo con marauigliofa audacia ogn'huomo a questafua nuoua
. Gierufalem, e monte Sion . Ma eſendo poi prefa la città,fù il Re con tutti i fuoi
Anabatiffi
deftrutti
tagliato a pezzi,e la terra, ch'era l'albergo di cofifatte fciocchezze ,& herefie,
viij. Re di rouinata e guasta affatto . Mi maggior cofefurono quelle , che in quefti tempi in
hereti Inghilterra fi videro . Doue il Re Henrico Ottano che haueuafcritto un bel li
Inghilter
za,
60. 11 bro, oppugnato la pazza herefia di Lutero,e ne haueua perciò hauuto da Leo

ne X il titolo di difenfore della fede Cattolica, volgendofoglio per la cagione, che
fi dirà, ne diuenne peffimo beretico . Egli hauea per moglie Catherina d'Arago
na,figliuola del Re Ferdinando il Catolico, e zio dell'Imperator Carlo V.la qua
le eragià fatasposata con Arturofuofratello,ch'era aſſai prima morto . Ritro.
uandofi egli poi pazzamence acceso dell'amore di Anna Bolena che in luogo
di concubina teneuas per potere prenderlafi per moglie , ne repudiò Catherina
in capo di venti anni, che la haueua haunta per moglie legitima . Era già que
fta caufa deldiuortio fiata vn certo tempo nelle più celebri fcuole di Chriftia
nità da Giurifti,e Theologi eccellentiffimi trattata . Finalmente non hauendo
Papa Clemente,& in gratiadi € arlo,e perche cofi era debito, voluto con lafua
autoritàapprouare il deuortio , anzi hauendo queſte nozze della bolena , come
Red'la nefarie,riprouate , e dannate , il Re , chedalfuo pazzo amoreguastofi ritroua
ghilterra
incrudelif ua , dando di calcio a tutta lagloria della ſua priftina virtù , e pietà, negando
fe contra i
" the emplamente l'obbedientia al Pontefice Rom. fi acceftò con la nuoua, eripro
rano catoli uatafetta de' Luterani . Onde nacque , che hauendo il fuo empio animo volto
alla crudeltà ,fè lafua cortefunefta con la morte di alquanti de’ſuoi Baŋni .
E fu
PAOLO IIL 651

Efù ilprimo a morire, che pareua, che meritato l'haueffe, Tomafo vlcer Cardi
nale Eboracenfe, che era dal popolo, che l'odiaua, accufato di hauere co 'fuo ne
farij configli indotto il Rè a fare quelle pazzie, chefatte hauea. Dalla medefi
ma crudel mano furonofatti morire molti, che & in bontà di vita, e in dottrina
erano affai illustri,e chiari,perche non haueſſero voluto alla volontàsciocca,&
empia del Rè affentire. E vi furonofra queſti Tomaſo Moro , Giouanni Fiſche Tomato
Moro.
rio,ch'era poco auanti da Paolo III. Stato fatto Cardinale . Hora dato Henri.
co allafua Bolena, come a legitima moglie, gli ornamenti regali , cacciò di cafa Rèd'in
la repudiata Caterina, ch'era fua vera moglie, e la quale non potendo il gran do- gh 1 erra ,
empiamca.
Lore, che nefenti,foffrire ,fra poco tempo lasciando vnafolafigliuola chiamata te sore.
j. capo
Mariamori . Da quefti cofi deteftabili principij paſsò Henrico anche a peggio. della Chic
Perche per vno editto publico fi fe con gran difpreggio del Papa,fuperba , & fa Anglica .
arrogantemente chiamare, e tenere primo prelato, e capo della Chiefa del regno
fuo , efi sforzò per quanto egli puote di dar a terra , e annullare la religion ca
Frati,
olica con la Luterana berefia , ch'egli già prefa haueua . Ondeprofanandone nici it ,d'In
mo
i monafterij , e le Chiefefacre , tolfe via tutti ifrati , e monacı delle religioni , thilterra .
che eranoin Inghilterra ,facendone molti crudeliffimamente morire , & ò con
fifcandone ilor beni , ò per hauere nelfuo errore più compagni , diftribuendoli
ai miniſtri dellafuafceleratapazzia . E in effetto ogni cofa egli empi di rapi
ne , difangue , di cruciati, di empietà . Moffo da tutte queste cofe Paolo 111 . Herico Or
giudicando per queſte fue nuoue berefie indegno Henrico del nome Chriftiano, to Rè di
in conciftorio publico lo fcomunicò, e priuò del titolo regio , e di ognifua poteftà . Inghilterra
Nepassò molto che la mano di Dio benedettofùſopra quel Re , per vendicar in 10 dal Pa
partelefue tantefceleranze. Percioche con vna nuoua,e inaudita feuerità quella pa , epri o
medefima Bolena, che egli baueua tanto amata ,fè come adultera publicamente
morire . In questo tempo haueua Carlo V. pofta in punto vnagroßa armata ,
perfare la imprefa di Tunigi,e caftigare il crudeliffimo corfaro Hariadeno Bar. Hariadeno
Barbaroffa,
baroffa, che con vnagroſſa armata , e genti , che haueua bauuto da Solimano >
ilgran Turco , dopo di hauere fatti infiniti danni alle marine d'Italia ; di Si- Impreſa di
cilia, e di Spagna , baueua cacciato il Re Muleaſſe di Tunigi ; & occupato quel Tanigift
ti dal 'In .
Regno ,fi era anche arrogantemente pofto in fperanza, e già il trattaua, di do- perat . Car
uere medefimamente occuparsi il regno di Napoli . Hora per quefta impreſa di lo v.
Carlo V.fe Papa Paolo liberamente afuefpefe armare in Genoua noue galere ,
allequali aggiunse le tre , che fogliono ordinariamente feruire in guardia delle
marine di Roma . E diede a Carlo per le fpefe di queftaguerra le decime della Verginio
Spagna . Fè Capitano dellegalere della Chiefa Verginio Orfinio,perche con la Orfino ca.
nobiltà di quefto caualliere , che defideraua di moftrarfi al mondo , deffe all'of. pitanogalere
del
ficiomaggiore autorità . E li diedeper configliere principale in tutte le cofefue della
fa . Chie
Paolo Giuftiniano Venetiano, e nelle cofe maritime eccellence. Conceffe Paolo
medefimamente le decime della Francia al Re Franceſco,perche quando biſogna March fe
Vatto
tofuſe,baueſſe di Marfiglia mandate venti galere in guardia del mare di Toſca general
del del
na, e delle marine di S. Chiefa . Hora douendo il Marchefe del Vafto, ch'era ge- a floteria
neral dellafantcria, condurre in Africa le genti Italiane , e Tedeſche i il Papa, impec
che
652 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

che haueua intefo,ch'egli doueua toccare in Ciuitauecchia, per mostrare quanto


egli haueffe queftafanta imprefa a cuore, là fe n'andò , per bandire l'effercito , e
BUCE
+3
folennemente pregare col choro de' Sacerdoti il benigno Dio , e ifuoi benedetti
Santi, che ci deffe contra il nemico dellafantafede noftra vittoria. Ecofi inef
Papa bene- fettofece da vn'alta torre, onde e le naui, e le galere tutte fcopriua . Diede an
dice l'arma coradifua mano il Papafolennemente in Chiefa il veffillo , e lo fcettro dellare
ta Imp.
ligione Chriftiana a Verginio Orfino . Il di ſeguente il Marcheſe,hauendo proſpe
Andrea di ro il tempo , nauigò prima in Napoli,poi in Sicilia,perpoter indi paſſare ne' liti
Oria
ral di gene
marc Africani.Poco uuanti haueua ancor'il Papa mandato a donare al Principe An
dell'Imp. drea d'Oria generale in mare dall'Imp.Carlo V.e che quanto bifognaua perquel
la armata, congran diligentia poneua inpunto , vnoflocco con folenni cerimonie
confecrato : ilqual baueua il manico ornato di gemme, il fodro artificiofamente
ifcolpito, e lafua correggia co ' bottoni, e ciappette d'oro aẞai bella : edipiù an
ch'on cappello di velluto, di perle vagamente diftinto . Quefti due ornamentiſi
fogliono dal Papamandare a donare ai gran Principi , che ne vanno ad oprare
l'arme contragl'infedeli . Onde benchefuße il valorofo vecchio d'Oria di glorie
nanali ricchiſſimo, non restaua però, e ragioneuolmente, di defiderare di douere
Hippolito
de' Medici confeguire quefta celebre,e cofifatta lode. In questo mezo il Card. Hippolito de
procura
morte alla Medici, ch'era ſtato gran caufa, chefuſſe riuſcito Aleſſandro Farnese Papa, pen -
DucadiFio tito dellafua buon'opra,per efferfi ritrouato defraudato della promeffa legatio
ienza , ene ne della Marca d'Ancona, incominciò tutto pieno difdegno alla aperta ad bauer,
muoreegli. inuidia allagrandezza d'Aleßandro Duca di Fiorenza, a machinarli la mor

te con polue d'artiglieria, che con vnfubito incendio gli haueffe la vita tolta,fpe.
rando vanamente douere con la morte di lui riporfi nella Sig. di Fiorenza per
mezo de'fuorvfciti.Ma eſſendoftato per volontà di Dio fcoperto dal Duca Alef
fandro quefto trattato, nefu tofto in Roma Papa Paolo auifato . Il qualefeben
della rouina de' Medici,che per altrui maniſeguiffe,no molto fi curana,percagio
ne de' groffi beneficij,che vacando, eſſo a' nipotifuoi dati haurebbe, non velle pe
rò moſtrare di farepoco conto dell'ingiuria,che al Duca Aleſſandro ſifacene.On
defè predere Ottauiano Zenzaferuitore d'Hippolito,perfona di mala vita, e di "
queſtoſecreto partecipe. Di che molto Hippolito veggendofi fcoperto ſiſpauen
a in
tò , e confufo della vergogna dellaſuaſteſſa confcienza , fe nefuggi di Romai
Tiuoli. E qui mutato propofito con animo di douere con Aleffandro de' Medici
riconciliarfi, e viuere , come fi conueniua, fe n'andò a Napoli, ma infermatofiper
4
frada d'vnafebre peftifera , in Itro caftello pofto sù la via Appiafra Gaeta , e "
Fundi,in capo del fefto di chefu il 10.di d'Agosto,mori . E fù il fuo corpoporta
to in Roma congran difpiacere di tutti, & in S. Lorenzo fepolto con gran fefta
defuor fcitidi Fiorenza,che tolto via coftui,penfauano appunto come poi aume
ne che l'altropriuodell'aiuto, efauore del paretefifuffe ageuolmente potuto tor
re dal mondo,ẹ con no minore vtilità delpontefice,che dellespoglie, e benefici di
quefto Cardinale ne arricchi ifuoi,e fpetialmente Aleſſandro Farnese il nipote ,
cui diede ilgrand'officio di vicecancelliere , e il monafterio delle tre Fontane
ch'eranostate cofe del Cardinale Hippolito.Hera hauedo l'Imperator Carlo fať
13
ENT PAOLO III. 653

fatta vnagroffa armata in It alia,& in Sicilia ,fi conduffe finalmente neliti di Carlo v.fo
pra Tuni
tica,efmontato a terra l'esercito rotto Barbaroffa, preſo Tunigifrapochi giorgi prefa da
nie ripofto con dure conditioni Muleaffe nel regno,perche lofecefuo tributario , noftri .

fortificata,che hebbe con buoni prefidij di Spagnuoli la Goleta, e liberati da 201


milaſchiaui Chriftiani,che da varij luoghi erano ftati da quel crudeliffimo corfa
roprefi,e condotti in miferaferuitu,fe ne venne prima in Sicilia,poi in Napoli,
doue congran pompa, a guifa di trionfante entrò.Fùfatto per tutto di quefta
vittoriagrafefta,e il Papafattenefolenni proceffioni, e ringratiatone noftro Si
Sida
gnore,mandò due Cardinali, perche infuo nome fi rallegraffero con Carlo V.efu
grono Giovanni Piccolomini, & Aleſſandro Cefarini.Nel viaggio, chefaceua di
Sicilia inNapoli,bebbe l'Imperatore auuifo della morte di Francefco Sforza vl
timo Duca di Milano,la cui morte fù cagione di grauiffime guerre, che poi ne na
abcquero.Percioche Carlo,fatto Antonio da Leua Gouernatore di quello ftato, che
all'Imperio ricadena , informa di prouincia il riduffe, ancor che Francefco Re di Sforza
Francefio
viti
era Francia oltre modo vi repugnaſſe, e non folamente come cofa hereditaria ,per ef mo Duca
fer fatafuabifauola Valetina Visconte,dall'Imperator Carlo il dimandaffe,ma in di Milanoin.
Milano
di de virtù anche della conceffione giàfatta per atto publico dall'Imp.Maſſimiliano , puncia
oilcos che n'hebbeperciò il danato , al Re Luigi XII.dopo che fù prefo, e cacciato Lodo . Ant nio da
‫همال‬
nico Sforza di quello fato. Mal Imp.chesapera , quanta comodità a lui venif.
defe dallofato di Milano,non volendo a ragione,che il Re di Francia pretendelſe ,
preftare orecchio,ne diede al Re Francesco occafione, che rotta la lega tutto co- Re
fco France
moue .
‫ ک‬Lericoprendeffe le armi.Moffe adunque il Re di Francia laguerra a Carlo Duca guerra a
‫ثیر‬
di Sauoia , che vuea fotto la prottetione di Carlo V.per poter farfiper lo ftato Ca-lo Du .
ca di Savo.
diquefto Ducapiù breue , e più ifpedito in Italia il paſſo . Filippo Sciabotto , che a .
eraCapitano dell'effercito Francefe , prefe che hebbe le terre del Ducato di Sa
uoiadi là dall'Alpi,fe ne passò in Italia, & occupò ancora nel Piemonte alcuni
Ofs altriforti, fra li qualifù Turino .Di che fi rifenti, e degnò forte l'Imperatore , e
volendo diuertire l'armi Francefi dallo ftato di quel Duca fuo confederato, & a. Carlo V.
Imp. bin.
Cele
mico,bandifopra la Francia la guerra . Venutane adunque la primauera del 36. difce guerra lafo .
partida Napoli , & entrando a's.d'Aprile per la porta di S.Sebaftiano in Ro- Bra la Fran
ma,vifida' Cardinali,da' Veſcoui,& dagli altri prelati , e dalla nobiltà Roma čia.
na con trionfalpompariceuuto, & accompagnato in S.Pietro, done sù le feale il Carlo V.
Papafecondo il coftume antico l'aspettos ne ilpopolo molto lietofe ne moftrana Imper. in
ricordandofi delfacco pochi anni innanzi patito , & era pure hora ftato sfor. Roma ,
Zato dal Papa a pagare,per ornarnegli archi per le contrade della città , vn cer
to danaio, ch'era ftato impofto a' collegij delle arti , e de' mercadanti . All'Imp.
15 Carlo,baciato che bebbe il piede al Pontefice , fu dato per allogiamento quella
parte delpalazzo, che ha ilfuo cielo indorato tutto , & ha un bel correttoro di
›donde fi difcopre la città . Quefto alloggiamento hebbe già da Aleſſan
Pr droVI.Carlo VIII.Re di Francia,e pochi mesi fono , l'hà da Pio IIII.hauuto il
DucaCofmo de' Medici con la Ducheffa Elionora fua moglie . L' Imperatore
fece in Roma ilfanto di di Pasqua , nella qual feftiuità in prefentia di lui delle

infegne Imperiali ornato , celebrò il Papa folennemente meſſa in S. Pic


tro .
634 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

tro . Effendoftato Carlo tredici giorni in Roma,e parlato col Papa di cofe al *''*
la Republ.Christiana importantiffime, il giorno auanti che egli partiſe , in pre
fenza del Papa,di tutti i Cardinali, e de gli Oratori di quafi tutti i Principi del
Chriftianefimo , fece molto colerico contra i Francefi vna grauiffima oratione,
nella qual con ardentiſſimafacondia moftrò affai chiaro l'animo fuo . Percio R
chegli Oratori di Francia quafi con villane parole chieteuano , e voleuano , che 11
egli haueffe dato lo ftato di Milano ad Henrico figliuol del Re di Francia , che
comefeudatario dell'Imperio tenuto l'haurebbe , e Claudio Valleio Oratore del
Re affermana , che Carlo isteffo promeffo l'haueße . Onde hauendo nell'epilogo
della oratione ripetite Carlo le cofe , che a' fuoi maggiori haueuano molti anni
auantifatte gli Re di Francia, e dolutofi affai de gli oltraggi , che eglifleſſo ha "^
uea poco auanti dal Re Franceſco riceuuti , in tantofdegno fi accefe , che ne dif
fidò da corpo acorpo con spada , e pugnale il Re di Francia , per impornefinal
mente alle loro lunghe differentie pur vna voltafine . All'hora il Papa dicen
doli,che fi placaffe, l'abbracciò , e pregolo che non ſilaſciaſſe più dall'ira vince
re,che dalla pietà . E veggendo, che gli Oratori del Re voleuano nonfo che cofa
Calov.co
<ffercito af rifponderli , nol confenti . Vfcito adunque Carlo il XIIII.dì di Romaſe ne andò
falta la Frá per la Toscana,e per lo Genouefato al dritto foprala Francia.Et entratone aper
cia.
fuafione d'Antonio di Leuanella Prouenza, ritrouò finalmenteper cagiondelle
vittouaglie,che li mancauano, e dell'aer cattiuo più dura,e più difficile laguerra Fa14
di quel,che Antonio da Leua penfato hauea . Ne nacque adunquefra quefti due
primi Re di Chriftianità con incredibil danno de' popoli vna cruda guerra.Men.
tre ch'era ancora l'Imp.in Roma , il Papa e pregatone da lui , e perche a fe toe Fot
**
caua ancoradifarlo, accioche fe imponeffe pure fine con falutiferi, efantidecre
ti a quell'antica heretica controuerfia , che da debile principio nata , e cresciuta
poi tanto,ne laceraua,c i fanti Canoni della Chiefa Catolica, e l'autorità de' Pon
Concilio di tefici Romani , fece per l'annofeguente bandire in Mantoua il Conciliogenerale
Trento o tanto defiderato, e fù in capo del ventefimo anno della herefia di Luthero . Ma "
dinato
maa Ma poco appreffo mutò per alcune cagioni il luogo , e fù affegnata Vicenza terra
34
cua , poi a de' Venetiani , & eletti a cofi importante negotio Lorenzo Campeggio prima,
Vi.enza ,
e poi in fuo luogo Bonifatio Ferrerio , Giacomo Simonetta , e Geronimo Alef
Sandro, ottimi , e prudentiffimi Cardinali . Et per intimare a Germani , & agli
altri Principi Chriftiani il Concilio fù eletto Pietro Vorftio vefcono d'Al
....
qui , virtuofo , efauio prelato . Maper diuerfi impedimenti , dhe ogni difuc
cedeuano , ancora quefto hebbe difficil fucceffo . Percioche fu Vicenza anche
rifiutata , e lasciata per effere alquanto dalle contrade degli heretici lontana.
11
ca Papacer
met In questo mezo il Papa , che era defiderofo della concordia , & pacefra Chri
ter pace Stiani , mandò due Legationi , l'ona mandò al Re di Francia, & vi andò i
fea indi Cardinale Agostino Triuultio , l'altra mandò all'Imperator Carlo V. & vian
& il Re
Francia . doil Cardinal Marino Caracciolo , perche da quefti due cofi gran Prencip
amati con pietofi prieghi ottenneffero , che non volessero con tanta rouina
della Chriftianità perfeuerar nella guerra , ma conchiufa fra loro va buona
pace , e confederati infieme volgere , dopo che fusse celebrato il Concilio ,
Varme
PAOLO 1
. 655

Parmecontra Soliman gran Turco . E benche nulla quefte legationi giouafsero a


mitigar gl'odij, ò afcemare l'ardor de gli animi loro nel guerreggiare,e per ritro
marfiforte irritati l'vno nella rouina dell'altro, ne apparue nondimeno afsai chia
ro il buon animo del Potefice, che s'ingegnaua d'acquistar nome di pacificatore .
L'annofeguente,chefù del 37.a 'fei di Genaio Alefsadro de' Medici Duca di Fio Aleffandro
de' Medici
renza,cb'era dalle infidie del Card.Hippolito ſcăpato,non puote la perfidiagran e vccifo .
HAPY
de d'vn'altrofuo parente, e famigliariſſimofuggire.Perche egli da Lorenzino de'
Medici, a cui egli haueua fatti gran fauori, e feruigij , a primofonno , mentre che
efso dormina,con un tocco,che li passò per i fianchi,fi morto.Efsedo ftato in luo
go di Aleffandrofatto Cofmo Duca , ifuor'vfciti di Fiorenza, e'l Cardinal Sal- Cofmo de
hans. Medici fat
miati,e'l Ridolfi ne andarono tofto volando con gete armata in Fiorenza ,per ri to Duca di
cuperare alla patria loro la libertà. Dicono, che essendo dafefteffi coftoro acce- Fiorenza.
fi , inchinati allaguerra , vifuffero maggiormente da Papa Paolo concitati,e
Spinti, ilqual giudicaua, efs er molto al propofito de'suoi diſegni priuati e publi
Allbars ci, che la Toscana fusse anzivetta da molti,come Republica, che da vn Principe
folo.Viera ancora, che hauendo hauuto con Alessandro poco auanti alcune gare,
velengt co efser Cofmo ne la medefima dignitàfuccefso, e reftar anche la medefima cagio
Jane dellagarainpie,temea, che mutato fufse il nomefolo , e non l'animo del Prin Cliffa terta
cipe. In qftimedefimi tëpi Cliſſa terra della Dalmatia , e poftapoco fopra Solona di Dalmacia

Turchi, .da
nobiliffima città ben che il Papa moſſo da pietà Chriftiana l'haueſſefattafortifi prefa
cardigente, d'artiglieria,e di vettouaglie cotra la furia del Turco, che n'andaua
ponedo in gltepo tuttala Dalmatia aferro, afuoco ,fù nondimeno con la mor
te di Pietro Croficcio, e co gran danno de' noftri prefa da Barbari. Di che fenti
il Papagrandiffimo difpiacere,e temendo di peggio ,fece far in Roma folenni pro
ceffioni da S.Marco alla Minerua, & effo a' piedi v'ando . Dopo quefto mandòfu
Ja bito per tutto Legati , percheeffortaẞßero i Principi Chriftiani a deporregiù gli
odu, che l'on contra l'altro moftraua & aprender l'armi contra gl'infedeli. Et
bauendo poco auantifatto capitano dell'effercito Ecclefiaftico Pier Luigi il fi
gliuolo,incominciò a rifarcire, e rifar la muraglia della città,e vi diede principio
da quellaparte, che è fotto l'Auentino.E perche nell'iſteſſo anno il Turco guer
reggiando con li Venetiani, trauagliana tutti i lor luoghi fieriffimamente, il Pa
pa ogni sforzo fece,perche vnite le gentifue con quelle di Carlo ve de' Venetia
ni,fifacefle afpefe comuni vna groſſa armata , è ſi moueſſe all'altiero Turco la
guerra . Fece dunque con Carlo lega , e co' Venetiani con quefta conditione ,
che l'Imperatore poneffe in mare ottanta due galere , altretante i Venetiani ,
effotrentafei , e con quefto numero di dugento vafseli groffi da remo s'andaf
fe aritrouar nella Grecia il nemico . Dell'armata dell'imperatore fù Capita
no Andrea d'Oria , della Venetiana Vicenzo Cappello , dell'Ecclefiaftica Mar
to Grimano Patriarca d'Aquileia, a cui fù dato per compagno Paolo Giuftinia
no,prudente, valorofo capitan in mare.E fùfra le capitolationi detto, chefe in Lega del
terreno di nemicofmontauano,fuffegenerale dell'esercito terreftre Fernãdo Gon Papa Imp.c
Raga vicere di Sicilia. Fatta ifta lega il Papa dubitando, che mentre che l'Im- Venetiani
contra il
peratore fi trouaua occupato in quefta guerra del Turco ; il Re di Francia non Turco.
venif
656 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Andrea d' veniffe di dietro a dare ne i luoghi di Carlo,fi sforzò molto,perchefacessero que
Oria, Vice fti Refra loro la pace, ò almeno vna tregua. Et a quefto effetto mandò due Car
e Capello, dinali Legati,il Giacobacci all'Imperatore,e quel di Carpi al Re Franceſco.Nel
zo
inan gene qual tepofu'l fine dell'anno ,mentre chegli Imperiali,e i Francefi erano nel Pie
rali dell'ar- monte occupati infortificare că nuoue gěti,e vettouaglie le terre,che coſi l'vno,
mata.
Ferrando come l'altro teneuano,e che il Marchefe del Vafto intentamente miraua , doue il mi
Gonzaga
Generale Re , ch'era in fauore de'fuoi paſſato in Italia , volgeſſe leſue bandiere , venne
deil'efferci
to della lega auuifo di Fiandra, come l'Imperatore , e'l Re Franceſco ad iftantia della Reina s
nterra: Maria , e della Reina Helionoraforella , e loro parenti haueſſero per diecimefi
fatta la tregua, quafi con le medefime conditioni, con lequali alquanti anni pri
ma haueuano gli incendij della loro lunga guerra eftinti , dandoſperanza di do
were anche per mezo delle medefime Reine abboccarfi , e farnefeguire la pace .
Nella feguente inuernata adunque il Papa fece per mezo del Cardinale di Car
pi,che in quella legatione fi ritrouaua, ogni sforzo, perche l'imperatore Carlo,
el Re diFrancia fi fuffero douuti per lo bene del Chriftianefimo abboccare con
lui . E perche era quefta dimandagiuftiffima , efantiffima , non parue ad alcu
no di loro di douere negarla . A questo abboccamento il Papa diſegnò Nizza
Papa,Impe Cittàdi Prouenza, efoggetta al Duca di Sauoia, poſta fopra il mare, e ne' con
ratore,e
di fi fini della Francia, e d'Italia. Con granfperanza adunque,che ne doueffeſegui.
FranciaRe
abboccano re lapace, poco appreſſo tutti in Nizzafiritrouarono . Ma il Papa,benche ef
infiame
Nizz la fendogià molto vecchio hauesse per lo benpublico quel lungo viaggiofatto, non
a di
Broweaza. puoteperò mai, ancor che molti prieghi vi opraffe , ottenere, che in preſenzafua
amendue quefti Refi abboccaffero ; percioche ogn'vn di lorofeparatamente vol
le in vn certo villaggio baciare al Pontefice ilpiede . Penfarono all'hora alcu
ni , ch'effendo venuti da contrade cofi rimote a ritrouare il Papa , nè l'Impera
tore , nè il Re Francefcofuggiffe di abboccarfi infieme , ma che per on certofe
creto difegno non voleffero dare al Papa quefto piacere , ne queſta lode , ch'egli
veduti infieme gli haueſſe, percioche effi fi imaginauano, che non baueſſe il Pa
pa illoro abboccamento procurato per cagione della religione , ne dellaguerra
contra infedeli,ma per difegno de' proprij , e priuati comodi , defiderando di dare
per moglie Margarita d'Auftria,ch'erareftata vedoua di Aleſſandro de' Medici,
ad Ottavio Farnese fuo nipote, e come bauena già Papa Clemente fatto dare an
ch'egli Vittoriafua nipote, che fù poi maritata con Guido Vbaldo Duca di Vrbi.
Tregua di no, ad alcuno del fangue regio di Francia i perche egli haueva pofti gli occhifo—
anni noue pra Vandomo .Ma haueua l'imperatorefatto intendere al Re Francefco, chepri
fra
& il Re di macheſe ne ritornaffe in Hifpagna, fifarebbono veduti infieme. Hora non po
Francia,
tendo accordo alcuno di pace conchiuderfifra quefli Rè , il Papafolamente ne
ottenne , che la tregua già in Fiandra conchiuſa , e bandita per mezo di quelle
Reine qui per nuoue anni con folennifcrittureſiprolongaſſe,e confermaſſe. Poco
appreſſo il Re Franceſco partendo dal Papa nelfuo regnofi ritornò.Il Papa ven
ne in Genoua & hebbe nel palazzo de Fiefchi alloggiamento,nè Genouefi laſci
rono di honorarlo. p tutte le vie poffibili.Montato poi in galeraparte per barca ,
parteper terra ſe ne venneperla Liguriaseper la Toscana in Roma,doue a'rą.
di
PAOLO III. 657

diLuglio giunfe,e vifù riceuuto con gran fefta, e piacere del popolo.In questo l'
Imperatore nauigando verfo Marfiglia hebbe in Acqua morta il Re Francesco
co'figliuoli sù lafuagalea,che qui fi erafra loro appuntato, che fi vedeffero : efi
raccolfero amoreuoliffimamente l'on l'altro eflettero quafi due giorni ragionan
do molte bore fecretamente infieme con tantafefta,e piacere di quanti vi erano, i
ò chepoi l'intefero,che non era , chi non credeffe, che fußse dountofeguirefra que
fti Re vna gran pace,e concordia.Papa Paolofolo, come colui, ch'era prudente ,
It & ifperimentato , non fi puote mai indurre a crederlo,poiche fi era dal loro abboc
camento sofi afpramente veduto eſclufo.Onde li pareua , che non fifuſe potuto
lungo tempo celare lafimulatione di queſtafinta, efecreta amicitia, che non mo
fraua in effetto ne fincera volontà,ne religione. Mentre chefurono in Nizza ,
fùfralPapae l'Imperatore conchiufo, com'era già prima ftato appuntato , che
fi faceffe per mare al Turco la guerra, & era già venuta nyoua ambafciaria de'
Venetiani al Papa, & a Carlo V.affrettando la imprefa , prima chefe n'andaffe
la eftate , percioch'effi haueuano il tutto in punto per nauigare . E moftrauano
douere lorofeguire gran danno , fe ne fuffe paßato il reftante di quell'eftate fen
zafar nulla , la doue molte buone cofefi poteano fare . Che già , comefiè det
to , in Romapochi mesi auanti haueano quefti trepotentati in virtù della lega ,
chefatta haueano , deliberato di paffarne a fpefe comuni con groffiffima arma Andtra
tanella Greciafopra il Turco . Facendone dunque di nuouo i Venetiani iftantia , d'ofinou
fi andò finalmente con groffiffima , e fpauenteuole armata alla volta di quefti battere
vuol om..
barbari . Ma il demerito di questo maligno fecolo , e nemico affato de' Chri- Chriftiani
ftianiseffendo già l'antica difciplina,e valore eftinto,fauori in modo in quel tem- fuggono
Preuelaat.
po a barbari, che ritrouandofi i noftri preſſo il promontorio Attio , che hoggi
chiamanola Preuefa ,luogo famoso per la vittoria d'Augufto , & hauendo Bar
baroſſa vicino , per douerefarui il fatto d'arme, perche Andrea d'Oria generale
dell'armata di Carlo non volle combattere,lafciando il nemico,fi diuifero di nuo
uo in tre parti,e quafi pofti infuga tutta la riputatione della militia nauale per
derono,efecero vn tanto sforzo d'vn cofi buon Pontefice, de' Venetiani vano,
J
maffimamente,chepoco appreſſofù Caftel nuouo preſo da ' Turchi. Hora il Papa
bauendo ottenuto dall'Imperatore la città di Nonara per Pierluigi fuo figlino
lo,e celebrate confontuofo apparato le nozze d'Ottauio fuo nipote, e di Marga
C
rita d
' Auftriafigliuola di Carlo V.e già moglie del Duca Aleſſandro de' Medi
ci,con CCL.mila ducati di dotesperch'era in quei giorni morto Francefco Maria
da Feltro Duca d'Vrbino, voltò l'animo a douer ricuper are Camerino, che , come
fi dicea,era di ragione deuoluto alla chiefa,in fin dalla morte di Gio.Maria Vara
no,che Leone X.fe Duca di quello ftato,poiche non era dellafamiglia de' Varani
reftato mafcio alcuno .Ma Fracefco Mariafi hauea occupato quello ftato per ca
gio di Guido Vbaldo il figliuolo, ch'hauea Giulia figliuola di Gio.Maria Varano
cotra voglia di Clemete, ò pure sẽza hauerui hauuto il cöfefo tolta p moglie.Pre
fa aduque Papa Paolo occafione dalla tenera età, e inesperietia delgiouanetto , e
nouello Duca,fece toftofare vn'effercito, e li moffe la guerra. Haueafaulamente
Paolo quefto tepo afpettato, pcioche hauedoful pricipio delfuo Papato volute
Tt far la
658 PANVINIO DELLE VITE DE
' PONT.

Camering far la medefima imprefa,ritrouò il Duca vecchio, che li moftrò valorosamente il


Prefo dal vifo.Non auuene cofi al garzonetto Guido Vbaldo,che al primo grido di queſta
Papa.
Ottanio guerra lafciò Camerino al Papa , il quale pagando vn gran danaio a tutti colo
Farnefe fat ro , che qualche ragione vi pretendeuano , ne inuefli Ottauio Farneſe il nipote ,
to da! Papa
Duca dica per cui tutta quella guerra haueafatta, e lofè Duca di quello ftato, e cenfuario
merino. difanta Chiefa , hauendolo già poco auanti dichiarato prefetto di Roma in luo

go del Duca d'vrbino, penſando poi douer ornare, e ſtabilir le cofe di Santa Chie
Perugint do fa , creò alcuni Cardinali Legati, quel di Veroli in Romagna,il Giacobacci in Pe
mi dal Pa- rugia,quel da Lamporeggio in Bologna,e quel di Carpi nella Marca d'Ancona,
pa.
Destinò anche in Germania molte perfone dottiffime , e d'importantia Legati,
per accomodarui le cofe della religione , e ricondurre nella buona firada tutti
quelli , che difuiati n'erano . E di queftinefù il Cardinal di Brindifi vno, poi il
Cardinal Contarini , che fi ritrouò prefente in nome del Papa alla dieta di Ra.
tisbona. In questo tempo per ritrouarſi aſſai la camera effaufta, hauea il Pon
teficefatti molti datij, e gabelle, nuouamente impofte, ò accrefciute l'antiche, e
tutte rifcoteuanfi acerbamente . Si che i Perugini , che non volserosoffrire vn
nuouo datio delfale,fi ribellarono: mafurono tofto con l'arme domi, e sforzati a
far,quanto volle il Pontefice. Eperchefuffero eſſempio a gli altri , tolſe del tut
to il Papa ogni poteſtà a coloro , che gouernauano la città , e li priuò di tuttele
loro immunità . Onde furono sforzati a douer mandar in Roma i loro Oratori a
Afcanio chiedere tutti humili ,e fqualidi perdono dell'errore loro . Per la medefima cagio
Colonna
cacciato di ne moffe anch'ad Afcanio Colonna laguerra , che contumace , e renitente gli fi
Stato
c'hauea in Campagna, il priuò ,ſmantellò Paliano ,
Papa . dal moftraua, e di tutto lo ftato,
Spianò la fortezza di Rocca di Papa.Si volfe dopo quefto a correggere i coftu
mide i Chriftiani, e parendoli, che non poco giouar vi doueffe,fe i vefcoui, ciafcu.
no dellafua Chiefa, teneffero con la loro prefenza le loro pecorelle afreno ,molto
s'ingegnò difare, che i Veſcoui tutti nelle Chiefe loro refideſſero. Ma egli vinto
poi dalla lunga lor conuerfatione, facilmente da quefto diſegno ſi diſtolſe.Eſſen_
do morto il Cardinale Aufiftano , fece il Cardinale Farneſe ſuo nipote Legato in
Auignone. Finita la dieta,che fùfatta nel XLI. in Ratisbona , l'Imperatore ,che
fi ritrouaua promeßo al Papa difare, chefrà due anni il Concilio con effetto fi ce
lebraffe, volendo venire di Germania in Italia per paſſar in Algieri, li fece intě.
dere, che in Luca fifarebbe veduto con effolui , per rifoluere affitto ciò , chefi
fuße douuto efequire fopra quefto negotio del Concilio . Moltofi sforzarono i
Medici di dißuadere quefta andata al Pontefice ,perche per effere d'eftate,gliene
farebbe di leggieri potuto fucceder male. Alcuni Cardinali medefimamente s'in
gegnauano di riternerlo, & più che altri, gli Oratori del Re Francefco , che du
bitauano, che l'Imperatoreſotto honefto colore dell'impreſa d'Algieri doue era
Stato Anafagà infuo luogo da Barbaroffa lafciato,no ne otteneffe danari, co' qua
li poi in effetto doueſſefare crudaguerra in Proueza .Ma il Pontefice, che facea
di tutti i pericoli dell'età poco conto,pur che nefeguisse lafalute, e ben publico, e
penfaui douer moftrare, e ſcoprire a Carlo le intime, epericolofe piaghe del Chri
fiianefimo,che n'andaua in ruina ,& perfanarlo altro rimedio, che la pace , e che
la
PAOLO III 659

le cöcordia non di vedea,fi rifoluette a douer andar ad ogni modo. E quello, che
molto lo vispingeua, fi era il vedere effere nuoua gara nata fra l'Imperatore,e'l
Re Fracefco, effergià violata,erotta la tregua, che erafra loro per dieci anni,
con la morte d'Antonio Rincone,e di Cefare Fregofo,i quali erano dal Re di Frå
cia mădati al Turco.Eli pareua, che di quella fiama dell'antico loro odio,ch'era
fotto lafede della treguaftata vn tempo coperta,fuffe per riuscire vn incendio di
Paolo iij. e
guerra più crudo, e maggior, che mai . Lafciatone dunque Legato infuo luogo
H in Roma il Cardinale di Carpi , fe ne andò con tutti quei caldi in Lucca . Doue abboccano
in Lucca .
venuto Carlo vifitò lui tre volte , & egli vna volta Carlo 3 alquale in que .
Ato abboccamento narrò particolarmente tutti i danni , che tante volte il Turco
fatti ci hauea , e pur bora di freſco a Buda , efi sforzò con tutto ilfuo ingegno
d'indurlo ad vna buona pace col Re Francesco . E non potendo ottenere queſto
s'ingegnò di perfuaderli, che l'effercito , ch'egli haueafatto per paſſar in Algie
ri, lafciando quell'imprefa maritima,il mandaſſefopra il Turco,che tutto gonfio
della vittoria di Buda fi ritrouaua , che con l'aiuto di Ferdinando ilfratello , e
de'fuoi popoli dell'Auftria l'haurebbe ageuolmente potuto battere . Ma Carlo
perfeueròfaldo nelfuo propofito , ne fifece in quefto abboccamento altro fe non
che fi conchiufe, e determinò , che fi bandifle per l'anno feguente il Concilio , che
Carlo molto moftraua defiderare. Il Papa pregandofolenne, humilmente no
ftro Signore, che deffe profpera nauigatione, e vittoria a Carlo, li diede,come in
pegno dellafua beniuolentia, Ottauio Farnefefuo nipote, perchefottogli aufpi
Imprefa di
cidelfuocero apprendeſſe i principy della militia. E poco appreſſo palatone per Algieri ,fuc
li monti di Piftoia in Bologna,fe ne ritornò poi a picciole giornate per la Roma- cede male
all'imp .
gnain Roma. Ma Carlo, che volle far quell'infaufta imprefa d'Algieri nel peg
gior tépo dell'anno,preſtoſe ne pentisperciochefu l'armata dallaforza de' ven
ti, e dalle crude tempefte dell'autunno tutta lacera, e scoffa , & egli con perdita
d'vnagran parte delfuofiorito effercito, che òfù da barbari tagliato a pezzi,ò
dal tempeftofo mare inghiottito , fene ritornò con poca gloria in Spagna . Nel
principio del 1543. il Papa creò Legati, il Cardinal Contarini in Bologna, quel
da Gambara nella Lombardia di quà di Pò, e quel d'Arimino in Perugia.Fù an
thin Vormandois celebrata vna dieta de' Principi dell'Imperio , e vifù Lutero
ancoraprefente:doue mandatone in vane difpute il tempo, non vifi puote co
fa conchiudere, che alla concordia dellafede , e della religion Chriſtiana giouaf·
fe. Hora effendo riforta con grand'animofità delle parti laguerra tra Francia,e
Spagna,il Papa mandò,per pornefrà lor la pace, ò ottenerne almanco la tregua,
il Cardinal Contarini Legato a Carlo, & il Cardinal Sadoleto al Re di Francia .
Et effendo il Contarini morto , fù in luogo di lui data quella legatione a Michel
Siluio Cardinal di Ghifa. Nella dieta di Norimberga , doue furono gli Oratori Trento affi
quafi di tutti iprincipi,e cittàfräche dell'Alemagna, effendofi trattato,e difcuf- grato
comodo per
fo della diuerfità dell'opinioni intorno allefede, alle cofe dellareligione, e chie coal Conci
dedogli beretiti on luogo atto al Concilio fù loro del Papa affegnato Treto, che lio , evifi
dato prinsi
è quafi nel mezo frà Italia,e Germania, e fù verfo il principio di Nouembre qui pio .
bandito la terza volta il Concilio , e mandatiui tre Cardinali Legati , perche vi
Tt 2 deffe.
663 ' PONT.
PANVINIO DELLE VITE DE

deffero principio,e preparaſſero il luogo a gli altri tanti,che concorrere vi doue.


uano . Furono queftitre Legati Pietro Paolo Parifio gran profeffor delle cofe
humane,e diuine, Giouanni Morone, ch'era stato Legato in molte diete della Ger yous,
mania con honorato grido di ottima vita, e dottrina , e Reginaldo Polo Inglese,
che dipiù d'effer difangue regio, e di eccellentefacondia nella latinafauella, era u
tenuto vnfpecchio della vita Chriftiana . Ma effendo poi riuocati i due primi ,
furono in luogo loro mandat Gio . Maria de' Monti, e Marcello Ceruino , i quali
amenduefurono poi l'vn dopo l'altro , Pontefici, Andarono dopo quefti Legati
in Trento alquanti famofi vefcoui,e n'haueua già Papa Paolo eletti più ài cen
to d'eccellente ingegno, e dottrina, perche poteſſero in preſentia di tutto'l mondo
difputare della verità delle cofe dellaſcritturafacra, e dellafalute della Repub.
Chriftiana,che ne andaua in ruina. Vennero ancora molti prelati della Fracia,e
della Spagna in Trento . Ma non contetandofi ne ancora di qfto i Luterani,e cală
niando bora il luogo,hora i capi, & hora vna cofa, hora vn'altra, chiarametefi
vede,che no era cofa, ch'effi manco defideraffero, che'l cocilio, che infin'a qll'hora
co tant'inftantia,efuperbia haueano dimädato allafede Rom. E cofi ancheğfta
volta nofi puote cofa alcuna co effi loro effettuare , effendo maſſimaměte nataga
ra frà l'imperator, e'l Papa,e la peste ancor'in Treto . Ondefù forza dopo alcu .
ne feffioni,efalutiferi decreti ,ch' vi fi fecero, e publicarono , trasferirfi per ordine
Concilio di del Papa il Concilio à Bologna . In questo tempo l'Imper. che dopo l'infelice im
Trento tra prefa d'Algieri fi erafempreftato in Spagna , veggendofi molto trauagliare , e
sferito in
Bologna. danneggiar nella Fiandra da' Francefi, che effendo ftati täte volte vinti da lui ,
haueuano animo in ſua preſenza di entrarli ne' confini di Spagna , fi confederò
col Rè d'Inghilterra, loro eterno nemico , e determinato il těpo della guerra,ch'
egli deftinaua difar loro, fi rifoluette di venir in Italia, per paſſarne volando in "
Fiandra.Si ritrouaua molto accefo , e colerico contra Monfig.di Cleue, che alquă
Papa Paolo ti mesi prima infuo difpregio n'era con l'aiuto de' Francefi paſſato a trauagliar
iii. và
12do lo vifi fieramente, efar gran danni nello stato di Brabantia. Hora intefo il Papa ilpro
TO della pofito di Carlo dopo vna deuota proceffione parti a' 26. di Febr. del 43. di Ro
Chiefa .
ma, egirato quafi tutto lo ftato della Chiefa (perche eglifù in Modena, in Reg
gio,in Parma,in Ferrara, e poi in Ancona, in Perugia, in Viterbo,& in tuttigli
altri luoghi del patrimonio ) paſsò fino a Bologna , ancor chefuſſeſul principio
di primauera,quando fi vedeua il tutto pieno di neui, e per ciò in ftagione a vec
chi contrariffima.Egli boueua voluto affrettar la partenza,per ritrouarfi a tě
po co l'Imp.Carlo , a cui molto defideraua di leuar di cuore laguerra, e per darfa
ma,fe molti vefc.andati vi fuſſero ,ch'egli aneorafi accoftaua al Concilio di Tre
11 Papa fè
diffegro o to. Ma vi erano alcune cauſe più graui di vn fuo fecreto difegno ; percioche egli
Milo
pra vno
per de allascoperta affettaua lo ftato di Milano per vn de' fuoi nipoti , efi perfuadena
uoi nipoti. di potere ageuolmente bauerlo con danari , che egli haurebbe di cotanti pagati a
Carlo , che ne haueua dibifogno per la guerra , ch'egli haueua afare nella Fian
dra.Partito di Roma il Papa, vi reftò il Cardinal di Carpi, prelato digran pru
dentia, la feconda volta Legato , & in gouerno della Città. Et Aleſſandro vi
telli , che haueua cura del prefidio , e delle altre cofe di guerra , restò a cinger
Borgo
E PAOL 661
IIL
O
時間 に
Borgo di unforte muro . Percioche effendo Roma dalla parte d'Oriente affaiſo
mehe,
0 litaria, e lontana la muraglia dall'habitato,ne potendo perciò bene da ğfta parte
In Borgo in
fortificarfine con poche genti difendersi, voleua il Papa , che haueſſe al manco Roma for
qui ilpopolo,riconerandoui per lo pontefant'Angelo,hauuto in vnrepentino, e tificato dal
K1 pericolofo cafo,qualche téporario rifugio. Hora hauendo Carlo finalmente aſſai Papa,
tardinauigato ſe ne venne nel mezo della eftate in Genoua , douefù riceuuto in
Tecafa del Principe d'Oria con apparato reggio . Qui vennero tofto Cofmo de' Me
dici, il Marchefe del Vafto , Fernando Gonzaga , e di Bologna mandato dal Pa
Papa,Pierluigi Farnefefuo figliuolo, e padre di Ottanio genero del medefimo Imp.
Carlo . Effendo coftui venuto , perche fi deftinaße il luogo , e'l tempo per lo ab
boccamento del Papa, che hauea a ragionarli di cofe importanti, efecrete, vi ri
strouò affaiduro , e difficile l'Imperatore , percioche hauendo a paſſare in fretta
File nella Germania, e ritrouandofi alquanto dal Papa per alcunefecrete gare alie
nato, rifpondeua , non hauer dibifogno di parlarli altramente , ne volere inutil
head mente indugiarfi,e perdere quel poco di tempo, che gli auanzaua di quella eftate
perla guerra, che hauea dafar nella Fiandra, poi che ne l'oltraggio, che vi ha
uea pure all'hora riceuuto , permetteua , ch'egli preftaſſe gli orecchi a pace , à
riconciliatione alcuna , nè ftaua bene ad vn'Imp. parlare d'accordo , fe giuſta.
menteprimanon fifuſſe vendicato . Hauea ancora, per fuggir questo abbocca
mento, chiamata perlettere la figliuola, per vederla per viaggio in Pauia. Ho
ra ilPapa,che inteſe queſto, pensando di douer placarlo , mandò tofto il Cardi
4 nal Farnefe volando in Genoua ilqual effendo molto artificiofo nel perfuadere,
col fuo deftro ingegno ne induẞe Carlo a douer ritrouarfi col Papa in Buffetto
terra de' Pallavicinifrà Cremona , e Vicenza. Ma con quefta conditione l'Im
peratore vi affenti , di non douer quiui fermarfipiù che tre giornifoli col Papa .
Penfarono alcuni , che voleſſe l'imper. mostrar di condurfi contrafua voglia a
quefto abboccamento , per non offendere il Re d'Inghilterra nemico del Papa, e
de Cattolici, efuo confederato contra i Francefi . E perche per l'impreſa , che
eglifare difegnaua nella Germania , li mancaua il danaio , gli haueua il Papa
fatto all'aperta intendere , che ne l'haurebbe eſſo accommodato , fe egli , come
# Imperator haueffe dato ad Ottauio il nipote lo ftato di Milano . Ma l'Impera- Cofmo de
tore, chefi haueuagià fermo nelcuore di non douere quelloftato cedere per con Medici ta
le fortezze
to alcuno , non dando a quefta dimanda risposta , patteggiò col Duca Cofmo de' di Tofane.
7178 Medici rilasciandoli
dauano ,, ene le fortezze dello ftato di Fiorenza , che per luifi guar
hebbe per leſpeſe di quella guerrapiù di 200. mila ducati . Perla

Las qual cofa vfcito Papa Paolo di queftafperanza dello ftato di Milano, e veggen
uate comodità
doficon qualche
, fivergogna sforzato
reftò di queſto a douer
diſegno anteporre
afatto, il ben
a quefta publico allefue
cosafolafi pri
volfe,che
poftofugliocchidi Carlo il gran pericolo di Ferdinando ilfratello , & infieme
conueneuoliſſima
Dua pace , egli volgeße quella guerra della Germania contra , Abbocca
Turco.Il
ilgran Papane venne prima(efù a' 20.di Giugno) in Buffetto.Il dife. Paolomentoiij.e
di
YES guente
con fcirli tutta la corte incontra , vi entrò l'Imper. Carlo . Ma il Pa- Buffetto .
Carlo V. in
pa loritroud oft duro, eper l'antico odio cofi dall'amicitia de' Francefi alieno ,

Tt 3 che
662 ( PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

che non hauendo lunga pratica di tutti queigiorni a difto xlo punto dalfuo pro
pofito Veggendolo adunquefuor d'ogni penſier di pace,lo richiese,che poi chepo H
+
co con lui lefue parole giouauano , hauesse voluto preftare gli orecchi ad alcun
Cardinale,che della concordia de' Chriftiani, e dell'vtile, che nefarebbeſeguito,
ragionare publiçamete voleua Fù Carlo per honor del collegio cõtēto d' vdirlo.E
tofi il Cardinal Grimani eloquentiffimamente oròsma non puote giàperfuaderli,
2
che dalfuo propofito fi reftafse.Si marauigliò molto il Papa,che Carlo, chefole.
ua efserfempre una norma di equità, vn'ornamento di veragloria, fi lafciaf.
fe a quel modofuperare, e vincere dalla cieca oftinatione . Egli certificò nondi.
meno l'Imper. che per cagion della religione , & in virtù dell'amicitia , cheera
frà loro, non haurebbe in que' pericoli , che li ſopraftauano dal Turco,abbando
nato il Re Fernando. Onde non molto poi mandò Battista Sauelli capitanodella
guardiafua,e Giulio Orfino con 30. compagnie a guardare i confini dell'Vnga
ria.Hora hauendo il Papaſpeſi qui cinque giorni indarno, partito l'Imperator
per Germania,eſſo ſe ne ritornò in Bologna,per celebraruifolennemente lafeſti
Farbatoa di S.Pietro
uitàTurco Apoftolo,come egli fece. Nel qualgiorno
del Re di Fracia,perchefacesse Barbaroffa
all'Imp.Carl mandatą
o qualche fegna
in Itali .. dal a prieghi

lato dano,fe n'era venuto dall'Ifola di Ponzo per laspiaggia Rom.fu lafoce del
Teuere con lafua armata,con tanto terrore dellegenti, che dalla marina verfo le
montagnefugginano , che il popolo di Romaſpauentato di quefto cofifubito ac.
cidente, moftraua di volerefuggendo abbandonare la città . E l'haurebbonofens
Za'alcun dubio fatto, fe Polino Oratore del Rè di Francia, ch'erafu l'armata di
Barbaroffa, nonferiueua al Cardinal Ridolfo , ch'era Legato in Roma ; le quali
lettere ne quietarono in gran parte il tumulto. Segul poi l'anno del 44.molto ce
lebre per la impenfata pace , che dopo la grauiſſima guerrafra l'Imperatoree'l
Re di Francia,e dopo la fanguinofa battaglia di Cereſola ne nacque.La qualfù a'
Face frà lo 18.di Settebre con certe conditioni conchiufa in Crepino caftello di Soiffons. Que
Imper.& il
Real Franfta nuoua della pace rallegrò mirabilmente i Principi della Europa , e più che
cia.
tuttigli altri Papa Paolo , il qual poco auanti confolenni,e diuote proceffionifi
era in Roma sforzato di placare il Signore, pregandolo col cuore,c'haueffe impo.
fto fine alle inteftine difcordie de' Christiani : che giàfapeuano di certo, che non
era per bauer il Concilio buon fine, fe prima deponendo giù gli odÿj, non ſi paci
ficauano i Principi Chriftiani infieme. Fece adunque di nuouo per il Marzofe
guente intimare il cocilio, chefi eraper quelle guerre già tralafciato. Et in questa
Luterani in primauera appunto fù da alcuni popoli Luterani leuato nella provincia Venau
Francia,
fina,et Auericonenfe vn gran tumulto perche recati molti nelle loro pazze opi.
nioni,& occupate due terre Gabriere, e Mirandola,moſtrauano di volere più di.
latarfi,quãdo Antonio Triuultro Vefc.di Tolona,e Vicelegato d'Auignone,rac
colto a un tratto con l'aiuto de' miniſtri del Re di Frãcia vn groffo eſercito,andò
ad oftar felicemente a qfti principij. Vinte adunque tutte qllegenti, & bruciate
per ordine del Papa, e fpianate dafondaměti queste due terre,ne quietò ageuol
mente ilrefto. Morirono in ğfti tepi alcuni ò in bene, ò in male eccelleti, comefu
rono Henrico Re d'Inghilterra, e Fracefco Re di Francia,che lafciarono,il primo
alo
PAOLO 20 III. 663
Odoardo Sefto,l'altro Henrico Secondo,fucceffori ne' regni loro; Alfonfo d'Aua Francefco
IT
SOFT

Re di Fran
los medefimamente Marchefe del Vafto , e capitano eccellente nelle cofe militari , cia muore,
eMartino Lutero auttore, e capo di tutte lefcifme, & berefie di quefti tempi, e li facee.
ED

de nel Re
acuiparue, & a'seguacifuoi medefimamente,di haueregià vintinoue anni trion no Hemi
fato del reftodel Chriftianefimo.Imprefe dopo quefto Carlo vna pericolofa,e dif. coij fuo fi
'g.iuolo .
ficile guerraper domare la Germaniaila quale non folamente sera empiamente
dalla verità della religione Chriſtiana diuifa,mà arrogantiffimamente anche ri
bellata da lui. Erano ftati due Principi capi di queſta ribellione della Germania Imprefa di
Filippo Lantgranio di Haffia , e Gio.Federico Duca di Saffonia : i quali bauen- Grimania
fatta da
do oftinatamentefattogran tempo poco conto di tutti gli editti di Carlo V.e Imp. Carlo V.
Spetialmente di quell'ordine , per lo quale erano ftati con gli altri Principi chia Lanigra
mati alla dieta di Ratisbona , doue fi doueua trattare dello ftato comune della Ga.uio di Haf- ,
Germania, e della pace publica , e della concordia della religione , fotto nome di
volere la libertàdella Germania difenfare, haueano con le città libere , ch'erano® Dues di
del medefimofall macchiate, già le armi tolte.In Smacaldo terra della Saponia Sosia .
fi confederarono cofioro infieme , efù perciò quefta loro ribellione chiamata la
lega di Smacaldo. Hora ornitofi di un bel nome , perche fi faceano chiamaregli
Euangelier,& i Proteftanti, chiamando quel diffimulare dell'Imp.lentezza, e ti
more, gli haueano affatto volte le spalle . Ma Carlo , che poco conto di quella
guerrafaceua,in modo in quel principio vifi porto, che come colui, che sera po .
co ritrouato prouifto , puoté a pena sù quel di Augufta foftenere la sforzo del
pronto e impetuofo nemico, efù sforzato confidando nell'amicitia del Duca Gu
glielmo, a ritirarfi nella Bauiera. Era l'effercito nemico ,fatto di tutti i luoghi del
la Germania, da ottanta milafanti,e quindici mila caualli : quel di Carlo era af
fai minoresperche non paſſaua trentatre milafanti,e noue mila caualli . Egli ha.
neahauuto di Fiandra,di Milano,e del Regno di Napoli molte genti egli bauea
34
Papa Paolo mandato,per eſſereguerra contra i Luterani , e per amicitia,tre va
lorofiffimelegioni d'Italiani, efeicēto caualli leggieri delle qualigeti era capita.
Onatio
no Ottauio Farnese,e'l Cardinalefuofratello Legato, che giùfero molto in quel bi
fogno a těpo.Hora vedendofi l'Imper.co quefte gentigagliardo, andòfopra il ne serale del
le geli del
mico,che haueua fopra lui meffa la guerra,e frà lofpatio di otto meft,che fi guer. Papa.
regid,con nonfarfi maifatto d'arme ordinario , ne ritardò quel tanto impeto del
nemico ,e con incredibilefelicitàfacendo prigioni amendue i capi nemici , e pri
uandone ancora l'vno della dignità, ch'egli haueua di Elettore, nefoggiogo tutta
La ribelle Germania affatto quanto è fra il Danubio, Alpi, e'l Rheno . Et hauuto Carlo V.
vince. Ger
ne vnagroffa fomma d'oro,la sforzò a douerflar ad obbedientia.Molto fi valle- mani
grò di questa vittoria il Papa , eſpecialmente per effer ſtata guerra in fauore
detta religione, eper bauerui effo quelfoccorfo mandato . Mandò adunque tosto
agrangiornate il Cardinale Francefco Sfondrato a rallegrarfi , efcriuendoli an◄
sh'a questo medefimo effetto lo chiamaua Inuittiſſimo , e Maſſimo Imper . Ho
ra queste cofe erano quelle , che paſſaugno nel publico . Nel fecreto poi il Papa
da quel tempo, che fet disperanza d'hauere Milano per lo nipote , non bebbe ,
ne moftrò troppo l'animopronto verfo di Carlo , dubitando, che alla Signoria
Tt 4 d'Ita
664 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
fr
d'Italia non afpiraffe,tanto più che vedeua,che perche non poteſſe egli , come di
fenfore della publica libertà,punto mouerfi, egli bauea quei graui ceppi del Con
cilio di Trento pofti,e fi era ancora bene accorto,che i Prelati Imperiali fi erano
iui maligna, e finiftramente portati contra la dignità Pontificia . Vi era ancora
Ce queftafù vn'altra occafione di douere volgere altroue l'animo) che non haue
ua mai potuto Pierluigi Farnefe ottenere dall'Imper.la conferma di Parma , e IND
Piacenza , che gli haueua date il Papa: onde fe n'era col Re di Francia accofta
to.E il Papa ifteffe a chiarifegni moftraua di hauere l'animo alienato da Carlo
e continuamente diceua con manco pietà,che a vn Chriftiano,& ad vn Potefice
pareua che fi conueniſſe,eſſerſi Carlo,perfarne a lui diſpetto , e vergogna , acco
Papa Pao-
lo aliena to ftato col Re d'Inghilterra publicato , e dannato heretico . Incominciò adunque .
dall Impe.
per efferfi tutto colerico con l'Imperatore a penfar di douerſuſpendere , e trasferire in Bo
Pelt confe . logna il Concilio , che in gratia di Carlo haueuafatto celebrare in Trento . E
Re d'Incol tanto più a queſto inchinaua, che vedeua eſſerſi per la malignità d'alcuni Prela
derato au
ghilterra tifubornatifatto in quel Concilio alcuni decreti , per li quali ne veniua ad effere
heretico . lacerata , offefa laſua dignità . Nel principio adunque dell'anno , nel qual
hebbe Carlo la vittoria della Germania,tutti i prelati, che da lui dipendeuano ,
hauendonc egli lorfatto motto , ifcufandofi con la intemperie dell'aere ſe ne
vennero di Trento in Bologna . Neper li fcongiuri, ò protefti , che l'Imperator
faceffe,volle il Papa , che in Trento fi ritornaffe.Ilpercioche l'annofeguentefa
cendo Carlo vna dieta in Augufta,moftrando, che il Concilio eraper tardar più
di quello,ch'effo fperato haueua, col parere, ò configlio de' medefimi Prncipi
dell'Imp.promulgò vn libro,nel quale fi contencuano alcuni capi della religio
ne, ch'egli voleua,chefuſſero da tutti offeruati , mentre non haueſſe il Concilio fi ·
blicato da ne . Onde ne fù perciò il libro intitolato Interim , quafi che non fuſſe egli per du
Interim pu
Carlo V. rarefe nonfino a certo tempo . Di queſto ſi riſenti Papa Paolo mirabilmente , e
già moftraua all'aperta l'animofuo fdegnato contra l'Imperatore Carlo, accufan
dolograuemente per vnafua, ch'egli da lui alienato fi fuffe , e chefolamente per
darne a lui moleftia , e trauaglio,fi traponeffe nelle cofe, che toccauano al Papa,
ancorche altramente con effetto fentiffe.Ma quello , che l'affliggeua più,che al
tro,e lo inafpriua , era la perdita di Piacenza con la morte di Pierluigi il figli.
uolo,il quale effendofi dall'Imper.ifcoftato,e moftrandoglifi in tutte le cofe con C
vc trario , e partigianiſſimo de' Francefi , fi diceua effer ancoraftato eſſo autore , e
Pierluigi
Farnese
cifo da
centini .' Pia compagno del conte di Fiefcolo nella tela ordita di voler ammazzare il Prin
cipe d'Oria, occupar Genoua . Per la qual cofa ritrouandofi molto odiofo , e
fofpetto a Carlo,fù per vna conglura de' principali della città,di configlio degl
Imperiali , dentro a cafafua ifteſſa tagliato a pezzi . Efù in quel medefimo tu
multo con incredibil difpiacere del Papa occupata Piacenza da gl'Imperia
li,& apena dagli Ecclefiaftici conferuata ,e guardata Parma. Effendo adunque
il Papa fauio,efolito di diffimulare ogni cofa , pareua , ch'egli afpertaffe la oppor
tunità,per poter vendicarsi alla ſicura di tutte queſte offefe , & oltraggi . Ma
mentre ch'egli alla vendetta penſaua,la morte vifopragiunſe, che in effetto nac
que dal dolore, e dallofdegno infieme , ch'egli hebbe , perche Ottauio il nepote ,
che
PAOLO III. 665

che dubitando che dopo la morte di Pierluigi nonfaceffero anche lui a tradimen Ottauia
to morire,in Roma fi teneua contrafua voglia, che tanta cura ne haueua, fefuf- Fitncie và
fefecretamente vfcito di Roma, pere ricu
andatone in pofta in Parma, e tentato anco- Tar lo pe
ra con lettere minaccieuoli di occuparla . E non effendo da Camillo Orfino , che io del pa
vi era inguardia,tolto detro per bauergliela il Papa data aguardare, e noper- d.c.

che ad vn Duca garzonetto la conſegnaſſe , ſe ne ſtaua egli nella rocca vicina di


Torre chiara.Eſſendo adunque Paolo cofi gran vecchio, e non ſolito d'eſſer offe.
fo mai,per la grandezza del difpiacere, ch'eglifoffrir no puote, d'vna gran febre
s'infermòsalla cui violentia non potendo molto refiftere, abbandonato dallefor .
ze del corpo,ma co'fentimenti viuaciffimi,in capo del quinto giorno, che fù a' 2.
diNouemb.del 49.poco prima, chefoße dì, in Montecauallo, doue come nel più
falubre aere, chefoffe in Roma ,ritirare fifoleua, morì, hauendo tenuto quindici
anni,e vent'otto giorni il Ponteficato, e viuutone 8 1.anni, otto mefi, e dieci gior,
ni,efù sù leſpalle de' ſuoi famigliari portato,ſenza pompa alcuna in San Pie
* tro,douefùin vna tomba a tempo ripofto . Vacò lafede dopo lui due mefi,e ven- deli Epilogo
a vita.
tinoue giorni. Fù Pontefice per la molta virtù, che bebbe infe, affai chiaro . Fù e natura di
humano,affabile,piaceuole,liberale, e d'vna fomma prudentia, ch'egli per quafi Paolo iij .
$ feffanta anni, chegouernò, fi acquistò . Fù fingloare più , che altro Principe del
tempofuo, in difcoprire le affettioni, e le volontà de gli huomini , e di penetrare
fingli vltimifeni del cuore , per feruirfene poi nelle attioni publiche , & im
portanti . Lequali cofe eglifagacemente apprendea, quando fimulando di voler
confultare daua nel negotio materia di diffentire.Ilperche la rifpofta,che dare a
gli Oratori douea, in pronto gli fi offeriua . E trasferendo a tempo legitimefcufe
hora con l'vno, hora con l'altro, con grande accortezza, e prudentiafuggiua di
non offenderne,ne l'Imperatore, nè il Re di Francia . Hebbe anche infieme con.
quefte cofi fatte virtù vna eccellete letteratura, e notitia delle buone arti. Nel
le cofe d'Aftrologia meritò egli quafi vna vnica lode , laqual però per cagione
della giudiciaria, che è occulta, e per lo più vana, e fallace, poco degna ancora
delle perfonefacre,mai hebbe quella candidezza,ch'ella doueua .Egli amò leper
fone dotte,efù cofi do i parenti indulgente,chefuori di mifura lifauori, e ſenza
vergogna del mondo a' primi honori gl'inalzò , e negli ftati, e ricchezze, che lor
diede,gliftabili. Nõ è dubbio c'hauělofatto da Ottanio il nipote reftituire Ca
merino alla Chiefa,deffe contra voglia di molti Cardinali Parma,cPiacēza no
! biliffime città della Lombardia , efeudo di S.Chieſa a Pierluigi Farneſe fuo fi
gliuolo,con imporli vn cenfo annuo difette mila ducati . Et quello , che non fi fa
peua, chefuffe stato mai primafatto, diede a due fratelli il cappello , ch'erano i
duefuoi nipoti . Ma non è dubbio, ch'egli della prima cofa fi ritrouaſſe pentito,
poiche effendo Pierluigi morto,fi sforzò di perfuader ad Ottauio, che fifufse do
uuto inluogo di Parma cotentare di Camerino .Nellafecodafi potrebbe fcufar,
poiche cocorreuano ne' due nepoti garzonetti tante virtù, che meritauano perciò
tuttigl'honori poffibili,& eră degniffimi d'andarne dalle leggi de gl'altrifciolti.
E certo hauedoPaolo d'ogni natione eletti ,et affonti a quella dignità del cappel
lo,pure che in virtù,in dottrina, & in nobiltà eccellenti fuffero, no haurebbe egli
banuto
666 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

hauuto ragione d'escluderne quelli del propriofangue , poiche erano d'ogni ma


niera di virtù ornatiffimi . Egli fù di mediocre ftatura, di non gran capo. Hebbe
gli occhifcintillanti,lunghetto il naso ,le labbra vn poco eminēti ,la barba lunga,
leforze del corpo ferme. Et s'egli non haueffe trauagliati alquanto afpramente
congraui datij, e tributi continuamente iſudditi, non haurebbe di molti annila
fciato Pontefice alcuno nelloftato della Chiefa più piaceuole , nepiùſoaue me
moria dilui. Efe all'hora difreſco dopo lafua morte non era molto comendato,
per quello nondimeno , che fi vide fuccedere ne' feguenti tempi,fù egli poi molte
da tutti i buoni, e della baffa plebe ancora defiderato .

Creo Papa Paolo III . in dicifette ordinationi fettantauno Cardinali , cioè cin
quanta fei preti , e quindici diaconi, che furono .
F.Nicolò Scomberg di Sueuia,dell'ordine de' Predicatori, Arciuefcouo di Ca-.
poua, prete card.di S. Sifto. ..9 :
Gio. Bellaio da Parigi, Francefe,Vefc.di Parigi,prete card.di S. Cecilia.
Girolamo Ghinuccio Senefe, prete card . di S. Clemente.
Giacomo Simonetta, Milanefe prete card. di S.....
Giouanni Fifcherio, Inglefe, cittadino,e Vefc.Reffenfe,prete card.di S.Vitale,
Gio.Maria di monte Sanfabino,Romano , Arciuefcouo di Siponto,prete card,
di S.Vitale, che fu poi Papa Giulio III.
Gio Pietro Caraffa,Napolitano, Arciu. Teatino,prete card.di S.Clemente.
Ennio Filonardo, Romano,prete card.di S. Angelo.
Chriftoforo Giacobaccio, Romano, prete card. di S.....
Girolamo Leandro dalla Motta del Friuli, Arciuefcouo di Brádici, prete card,
di S. Crifogono.
Carlo Matifconenfe , Francefe , Ambafciatore del Rè di Francia ,prete card.
di S.Matteo.
2
Giacomo Sadoleto da Modena, Vefc.di Carpentras ,prete card.di S. Pietro in
Vincula .
Rodolfo Pio da Carpi, Vefcouo d'Agrigento, prete card.di S. Prifca,poi di S.
Maria in Tranftenere.
Pietro Sarmiento Spagnuolo Arciuefcouo di Compoftella, prete card. de' SS.
Apoftoli ..
F.Giouanni Aluarez da Toledo Spagnuolo, dell'ordine de' Predicatori, Arci
itefcouo Burgenfe, prete card.di S. Sifto .
Eneco Manrico da Cordoua, Spagnuolo,prete card.di S.....
Roberto Ciallon ,Francefe,prete card. di S. Anaftafia .
Dauid Mirapicenfe,Scozzefe, Arciuefcouo di S. Andrea,prete card . di S.Ste
fano in Celio monte.
Pietro Bembo, Venetiano,Vefcouo di Bergamo, prete card.di S.Crifogono.
Federico Fregofo, Genouefe, Arciuefcouo di Salerno prete card . di S.....
Pietro de Bauma,Borgognone, Vefc. di Gembenna , & Arcefcouo Bifon
tino, prete card.de' SS. Giouanni, e Paolo.
Antonio de Mendon , Francefe Vefcouo d'Orliens, prete card. di S. Maria in
Portico.
Vberto Gambara, Brefciano,Vefc. Terdonenfe , prete card.di S. Apollinare .
Afcanio Parifiano, da Tolentino dalla Marca, Vefcouo di Riminiprete card.
di S. Prudentiana.
Pictro
PAOLO HL. 667
Pietro Paolo Parifio,Calaurefe prete card.di S. Balbina .
Marcello Ceruino ,da monte Pulciano,Fiorentino,Vefcouo di Gubbio, prete
card.di S.Croce in Gierufalem .
Bartolomeo Guidiccione ,da Lucca,Vefcouo di Lucca,prete card.di S.Prifca.
F.Dionifio Laurerio,da Beneuento, Generale dell'Ordine de' Serui, prete car
din.di S. Marcello .
Michiel Siluio,Portugheſe, Veſcouo Vifenfe ,prete card.de' SS.Apoftoli.
I Marcello Crefcentio ,Romano prete card.di S.Marcello .
Giouan Vicenzo Acquauiua,Napolitano ,prete catd.de' SS.Silueftro,e Martí
none'monti .
Pomponio Caccio,Romano,Vefcouo ..... prete card.di.......
Roberto Puccio, Fiorentino, Vefcouo di Pistoia, prete cardin.de' SS.Quattro
Coronari .
Giouanni Morone,Milanefe,prete card.di S.Vitale .
T D.Greg orio Cortefe ,Modonefe, monaco Cafinate , & Abbate di S.Benedet
to,prete card.di S.Criaco .
F.Tomaso Badia Modoneſe ,dell'ordine de' Predicatori, prete cardin. di S.Sil
47
ueftro .
Chriftoforo Madruccio da Trento, Tedefco prete card,di S.Cefario .
Gafparo d'Aualos Spagnuolo , Arciuefcouo di Compostella, prete car.di S.....
Giorgio d'Armegniaco,Francefe,prete card.di S.Giouanni, e Paolo ,
Francefco de Mendozza,Spagnuolo, prete card.di S.Maria in Campidoglio.
Giacomo di Nabanult, Francefe, Vefcouo Lexouienfe , prete cardin di S.Su
fanna .
Otto Trufches, d'Augufta, Tedesco prete card.di s. Balbina .
Bartolomeo della Cueua,Spagnuolo prete card.di s.Matteo .
Francefco Sfondrato ,da Cremona,Arciuefcouo di Melfi , prete cardin.de' SS.
Nereo , & Achillco .
Durante de' Duranti da Brefcia ,Vefc ..... prete card.dis . Pancratio.
Nicolò Ardinghello , Fiorentino , Vefcouo di Foflambrone , prete card. di s.
Appollinare .
Giorgio d'Ambuofa, Francefe,prete card.di S .....
Henrico Portughefe , fratello del Re di Portogallo , prete card.de'ss . Quattro
Coronati .
Pietro Pacecco, Spagnuolo di Gienna, prete card.dis .Balbina .
Carlo de Ghifa,di Lorena,Francefe,prete card.di s.Cecilia .
Federico Cefis, Romano,Vefcouo di Todi.prete card.di s.Pancratio.
Gafparo Contarino,Venetiano, Vefcouo di Bergamo,prete car.di s. Praffede.
Gieronimo Verallo,Romano,prete card di ss. Silueftro, e Martino ne'monti.
Giouan Angelo de' Medici,Milanefe, Arciuefcouo di Ragufi, prete cardin.di
fanta Pudentiana .
Filiberto Ferrerio,Piemontefe, Vefcouo di Felo, prete card.di s.Vitale in Ve
ftina.
Bernardino Maffeo, Romano , Arciuefcouo di Rieti, prete card.di S.Criaco.
Aleffandro Farnefe , nipote del Papa Romano, Diacono card.prima di S.Ani . ⠀
gelo,poi di S.Lorenzo in Damafo .
Guido Afcanio Sforza,Romano, Conte di s.Fiore,Diacono card.de'ss.Vito ,e
Modefto , poi di s.Euftachio, & indi di s.Maria in via Lata .
Marino Carraciolo,Napolitano,Diacono card.di s.Maria in Aquiro .
Regi
668 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Reginaldo Polo,Inglefe, Diacono card.di s.Maria in Cofmedin.


Roderico Borgia da Valenza di Spagna,figliuolo del Duca di Candia,Diaco
no cardinale di S......

Nicolò Caietano da Sermonetta,Romano,Diac.card.di s.Nicolò in Carcere.
Hippolito da Efte,Ferrarefe, figliuolo d'Alfonfo Duca di Ferrara, Diac.card.
di s.Maria in Aquiro .
Henrico Borgia da Valenza di Spagna.Diacono card. di S......
Giacomo Sauello,Romano,Diacono card.de' ss.Cofma,e Damiarro.
Andrea Cornaro, Venetiano, Vefcouo di Brefcia , Diac.card.di s.Theodoro.
Gieronimo Capo di ferro,Romano,Diac.card.di s.Giorgio al vello d'Oro .
Tiberio Crifpo,Romano, Diacono card.di s.Agata.
Rainuccio Farnefe,Romano,nipote del Papa,Diacono card.di s.Angelo .
Carlo Borbone di Vandomo,Francefe, Diacono card. di s.Sifto.
Giulio della Rouere,figliuolo del Duca d'Vrbin.diac.car.di s.Pietro inVincul.

"

GIVLIO III.
HI. PO N T. CCX V.

Creato del 1550, a'17. di Febraro.

SU

LI antichi di Giulio 1 1 1. nacquero in Monte a S.Sabino, terra del h


contado d'Arezzo : onde dal luogo tolfe modernamente la fuafa
miglia il nome,che anticamentefi chiamaua de' Ciocchi . Ilpadre
di Giulio fù Vicenzo figliuolo di Fabiano , ilqual Vicenzofùfra i
Gpiù celebri Giurifti , che fuſſero in Roma nel tempo fuo , eccellente
anuocato delle cauſe , che fi agitano in prefentia del Papa . La madre di G.
lio fù Senefe , e nobilmente nata . Nacque in Roma nella contrada di Pario
Actioni di nel preffo le cafe de' Melini a' 10.di Settembre del MCDXCVII.il dì appunto di
da Tolentino , efù chiamato Gio.Maria.Ma come ch'egli in Romane
il S.Nicola
Giulio iii.
innanzi
Papato. to,e crefciutofuffe,fù nondimeno per cagione difuo padre, ch'era nato su quel d'
Monte Arezzo, Aretino chiamato. Fùfuo zio Antonio di Monte Giureconfulto eccel
di Antonio
Cardinale , lente, e di molta efperientia, e dottrina, ilqual eßendo Arciuefcono Sipontine ,
GIVLI O III. 669
auditore di Rota , era già ftato da Giulio Secon lo fatto Cardinale col titolo
dis.Praffede.Coftui pofe molta diligenza infare a Gio.Maria , il nipote, ch'era
didocile ingegno ,apprendere in Perugia ,& in Siena, celebrifcole d'Italia , pri.
male buone lettere humane, e poi le leggi ciuili , e canoniche ,perche col mezo,
aiuto diquestefcientie ne doueffe lofplendor,e la dignità della famiglia mante
nere. Ilperche ne diuentò ageuolmente Gio.Maria eloquente , e dotto, e nel ma
neggio ancora delle cofe prudente . Del primo molte fue orationifanno fede, ch'
egli,enella Latina,e nella volgar lingua fece nelle celebrità Ponteficie,e quella
Especialmente , ch'effendo affai garzonetto orò nella terza feffione del Concilio
Lateranenfe , a tempo di Giulio I 1. L'altro poi moſtrò aſſai chiaro , quando ha
nendogliil zio rinonciato l'Arciuefconado di Siponto , fù prima con molta lode
in tempodi Leone Vicelegato di Perugia , dow'era legato il zio , e poifotto Cle
mentecon molta integrità due volte gouernatore di Roma: percioch'egli era ol
tre modo amatore della giuftitia,e dell'equità . Effendo anch'egli adorno di foa
uiffimi coftumi ,fù ſempre cariffimo a tutti i principali della corte Romana. Vna
fola cofa riprendeuano in lui, chefi deſſefouerchio in poter de i piaceri . Questo
però, mentre ch'egli come priuato obbedi, non lo diftorfe mai da i negoty publi
ei.Percioche quando egli fù nel gouerno della Romagna , valorosamente ricupe
ròArimino dalle mani de'Malatefti, che più volte co nuoui sforzi ripreso ,& oc
cupato l'haueano .Nelfacco di Roma eglifù in gran pericolo di laſciarui la vi
ta, eßendo fato infieme con alcune altre perfone d'importãtia dato da Clemen
te,chenonfi ritrouaua vn quattrino , pèr oftaggio a ifuriofifoldati, che infolen
tiffimichiedevano le paghe , & i danari . Percioche furono tutti quefti oftaggi
due volte condotti legati come publichi ladroni in Campo di fiore , per douere ef
fermorti,e fù due volte con gran bisbiglio , e ftrepito militar difcuffo fopra ilfup
plicioloro . Ma effendo egli poi fuggendo infieme con gli altri scampato via , e
Senza dubbio per diuina prouidentia riferuato alla dignità del Papato , accelerò
all'afflitto Pontefice la defiderata libertà.Nel principio del Poteficato di Pao
lo III. fùmandato Legato in Bologna . Appreffo eßercito con molta lode l'offi
ficio di Auditore di camera. Andò fino à Terracina in nome del Papa ad incon
trare l'Imperator Carlo V. che dopo la vittoria di Tunigi ne veniua di Napoli
in Roma. Efu poi dal medefime Paolo III . chefoleua effere co' meriteuoli libr
rale, e beneficio , creato nel 15 36.Cardinale col titolo di San Vitale, infieme con
alquante altre perfone elettiſſime,fra le quali furono Giouan Pietro Carraffa, il
Giacobacci, il Sadoleto , Rodolfo Pio , e Reginaldo Polo . Egli bebbe in effetto
Paolo II I. quefta particolar cura contra il coftume de' passati Pontefici, di do
nare il cappello aperfone meritevoli , ancorche baſſe, più tofto, che afacultofiffi
me,òper compiacerne a' Principi , che dimandato l'hauefsero . E certo che nonfù
digran tempo Prelato, che più di Giulio, nè più di lungo , nè più giuſta, ò fedel
měte nella corte Romana fi trauagliaffe . In lui folo nonfù, chi vedeffe mai inta
ta varietà di negotij neſuperbia ,ne auaritia , nè che preſo a trattar on negotio,
lo lafciafse per negligentia perire , ò vi moftrasse qualche cupidità di guadagno.
NelPapato diPaoloIII.efsescitò eglico grade integrità alcune legationi , e della
Zombar
670 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

Lombardia di quà dal Pò , e della Romagna, e finalmente di Bologna. Fù ancora


nel Concilio di Trento Legato della fede Apoftolica,e luogotenente del Papa, e
vi hebbe per compagni Marcello Ceruino, e Reginaldo Polo. Eßendo poi morto
Paolo 111. dopo vna lunga difcuffione de' Cardinali,che fi erano diuifi in parte,
fu finalmente egli,non eſſendo huomo, che lo penfaffe, in capo del terzo mefe del
la fede vacante,co ' voti di 47.Cardinali, ch'erano nel conclave,di vefcono Pre
neftino, e Legato di Bologna, e del Concilio a' 13. Febr.del so.verfo le tre bore
di notte creato Pontefice . Il Cardinal di Ghifa, e Farneſefurono quelli , che ef
fendo principali nel collegio, li diedero il Ponteficato . Marcello Crefcentio an.
Anno del cora vifi oprò molto . Creato Papa fifece chiamare Giulio 111. in memoria di
Giubileo. Giulio 11.dal qual diceua hauere hauuto principio laſua grandezza,e nella vi
cina feftiuità della Catedra di S. Pietro fù folennemente al folito incoronato .
Tenne il Ponteficato fotto l'Imperio di Carlo V. anni cinque , vn mefe , e fedici
giorni . Dopo la incoronatione il didi S.Matthia Apoftolofattefecondo ilco
ftume degli antichi aprire le quattro porte folenni , diede principio all'anno dei
Giubileo del so.ilquale Giubileo fù per tutto quell'anno religiofa, e deuotamen
te celebrato.Et il dì dellaEpifania delſeguente anno con gran cerimonia,e pom
pa furono fabricate di nuouo le portefante . Concorfe in quel tempo in Roma
gran copia digente d'Italiafolamente . E furono vifitate congran frequentia
dicittadini e di foraftieri le quattro Chieſe Patriarcali di Roma , quella di S.
Giovanni in Laterano, quella di S.Pietro, e quella di S.Paolo,e quella di S.Ma_
ria Maggiore.Furono fpeffiffime volte moftre tutte le reliquie della città,e mol
te volte il Papa benedtil popolo, e fi fece vedere in publico pontificalmente ve
fito . Ilmedefimo anno vennero a darli obbedientia ,fecondo vno antico ordi
ne della Chiefa Romana , ne' publici conciftori gli Oratori di tutti i Principi , e
Republiche cattoliche de' Chriftiani . Stefano Patriarca dell' Armenia maggio
re,ilquale chiamano il cattolico, e che in tempo di Paolo III. era in compagnia
d'vn Arciuefcouo , e di due vefconi venuto in Roma , & hauea in tutte le cofe
dellafede cattolica, e della Chiefa Romana affentito,fir da Giulio molto bonora
to,e rimandatone dopo molti doni,che li fece alla patriafua, Diede qualcheſpe
ranza di douer le cofe della religione raffettare , facendo nel primo anno per va
publico breue bandir per lo maggiofeguente il Cocilio di Trento,ch'era da Pao
lo III.ftato trasferito in Bologna,perche fi continuaffe di lungo . Quefto brene
Trento mandò all'Imperatore Carlo V.che ritrouandoſi all'hora in Augufta, lofe nella
di Concilio
ordinato edita,che vi celebraua, in prefentia di tutti quei Principi publicare . Onde con
da Giulio corfero in Trento alcuni vefcoui di Germania ,di Spagna, e d'Italia, & vifù dal
Laj.
Papa alfolito mandato Legato Apoftolico Marcello Crefcentio Cardinale di S.
Marcello , e con li due affistenti Sebaftiano Pighino Arciuefcouo Sipontino , e
Luigi Lipomano vefcono di Verona,perche affiftellero in nome del Papa nel Cõ
silio .In questo mezo effendo in Roma il di di S. Giouan Battifla andato il Papa
in S.Giovani Laterano , creò tre Legati, Innocentio di Monte, che baſſa, efozza
mente nato haueua e nella famiglia tolto, e fino alla dignità del Cardinalato af
fonto,
fece Legato di Bologna, Giacomo Sauelli della Marca, & Andrea Corne
ra ds
GIVLIO III 675

ro diviterbo.Et effendo poi costui morto, vi mãdò Ranuccio Farneſe infuo luo
go. Morendo ancora Blofio Palladio,ch'eraftatofcrittore di breui,chiamò Giu
lio a questo luogo Galeazzo Florimonte vefcouo all'hora d'Aquino , e Romola
Amafeo molto dotto nelle lettere Latine, e Greche.Ritrouandofi Roma in care
flia dipane,fece il Papa venire del grano di fuori,e rimediò quanto egli puote,a
• quellafame . Fecefarefolenniproceffioni , perche haueffero i noftri in Barberia
prefa laforte città di Lepti,che noi hoggi chiamiamo Africa, e i Mori Maome. Lepti
gi hog .
Africa
dia .Creò in quattro volte da venti Cardinali, de' quali nefurono molte perfone prefa da.
affaigrani,e dotte, alcuni altri per compiacerne fouerchio afefteffo, furonotali, Chrifini .
che ne li tenne ogn'vn indegni d'vna cofi fatta dignità.Fu a tempofuo in Vnga
Giorgia
ria ammazzato vn Cardinale di Dalmatia chiamato GiorgioMartinufio.Coftui Martinufie
gouernandoper il Re, ch'era fanciullo , tuttala Tranfiluamia , era a richiesta di card.
Ferdinando d'Auftriafiato dal medefimo Giulio fatto Cardinale . E fù poi fatto
morire effendo accufato,ch'egli haueſſefattafecretamente amicitia col Turco , e
penfaffe di douer tradirne i nostri . Si era Giulio nel principio del fuo Papato
volto tutto confue gran piacere all'otio , & haueua deliberato di non douer per
conto alcuno guerreggiare. Mafù poicontra ognifua opinione , come egli diceua,
sforzato a mutare propofito, & imprendere anche poco accortamete laguerra di
Parma,per la qualefe n'accefe in tutta Italia, in Europa on gran fuoce.Et io
conlamaggior breuirà poffibile defcriuerò il principio, e'lfine di quefta guerra.
Paolo III.eßendo ftato ammazzato Pierluigi il figliuolo , e perduta Piacenza, Parma.
Imprefa di
pofe inguardia di Parma,che a penaritenne , Camillo Orfino generalmente te- Camille
nuto nelle cofe militari eccellente, perche in nome della Chiefa la difenfaſſe dalla Orfino.
violentia degli Imperiali, c'haueano già Piacenza in potere loro , efpreffamente
ordinandoli,che ad huomo vino ſenza fuo ordine non la deſſe . Ma eſſendo non
moltopoi morto di dolore , e d'affanno il Papa , trattandofi della creatione del
fucceffore Giulio III. promiſe ad Aleſſandro Farneſe , nipote di Paolo di douer,
fe effolo fauorina, & aiutana, chefuſe Papa , dare ad Ottauio ilfratello Par.
mas e cofi tofto, chefi vide Pontefice, l'effettuò : perche, richiaman :lo Camille Parma da
dal Papa
Orfino , refe ad Ottau'o quella città : ma con quefta conditione , che non doueffed Ortauio
fenzafuafaputa,e licentia porui guardia di qual fi voglia altro Principe, per- Farnele.
chenon fi deffe per queſta via a gli altri, che erano amici , e concordi , occafione
di nuoua guerra . Eperchepoteffe difenfare la città dall'arme , e da gl'inganni
de gli Imperiali , che cercauano di leuargliela , li affegnò due milafcudi d'oro il
mefe . Octauio poi ifconádandofi di poterla tenere gran tempo contra la voglia
di Carlo V.perche quel danaio, che li daua il Papa, non bastaua a poter vna co
fifatta cittàdifendere,li fece intendere,che ò li accrefceffe quella fomma, e ſtipe
dio,che li pagaua,ò lo lasciaȚe infua libertà,perche poteffe a'fatti fuoi prouede
re accoftandofi con qualche potente Principe, che fauorito, & aiutato l'haueſse
a potere ritenere Parma contra ogni sforzo dell'Imperatore. Il Papa fenza pen
fare più auanti, fubito,e poco prudentemente, come moftrò poi l'efito,rifpofe, che
egli, a fattifuoi prouedefse, come vedea,che li mettesse più conto.Mofso Ottanio
da queste parole,quafi ne hauesse quello ottenuto, che dimandato haueua, ha
uendo
672 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

72
Ottavio uendo altroueſperanza di aiuto ,per mezo di Oratio fuo fratello,che era ſtato
Duca s'v
Parma di già deftinato genero d'Henrico Re di Francia,e preſſo il quale molto valeua,con
She
nifce co questo Re fi congiunfe, ilquale abbracciò auidiffimamente quefta occafione, che
RediFran gli fa offerfe . Ellendo adunqueſtato Parma con le genti di Francia fortificata, il
cia .
Papa contendendo,e dicendo effere ciò ſtatoſenzaſua ordine fatto, ò che non fi
Papa mo ricordaffe della libertà,e licentia difarlo, che già data ad Ottamo haueua, òpu
guerra 2014
al Ducaot re, che cofifuffe, come diceua , e medefimamente dubitando di Carlo V.alquale,
tauio. effendoftato di ciò auuertito,haueua per cofa certa affermato, che non haurebbe
Ottauio per conto alcuno giamaiſenzaſua ſaputa ciò fatto , confidando nell'ef
fercito Imperiale , moſſe al Duca Ottavio laguerra , relegandone in Fiorenzail
Card.Farnefe,mentre che la guerra durana.Fù fatto Capitano di quefta impre.
fa di Parma Fernando Gonzaga, che gouernana all'horaloftato di Milano per
Carlo V.e vi erain luogo del Papa Legato Gio . Angelo de' Medici ,fratello del
Marchefe di Marignano , che con carico anche egli in quefta guerra fi ritroua.
ua Intendendofi in questo mezo, che Monfignor di Thermes capitanodelRe di
Franciafaceua genti nella Mirandola, e con grande apparecchio di vettonaglie,
Parma affe. perfoccorrerne l'affediata Parma , e che Pietro Strozzi , & Oratio Farnefe
diata da Capitani di Henrico haueſſerofatte correrieful Bolognese , parue a gli Imperia»
B'imperia li di affediar anche effi la Mirandola: efurono afare queft'effetto eletti, e depu
Mirandola tati Gio.Battista de' Monti figliuolo di Baldovino, e nipote del Papa , & Alef
affediata •
da l'Imp. fandro Vitelli: e cofi in vn medefimo tepofi ritrouanano dall'eſſercito dell'im.
Giode Batti
fta Mon peratore, e del Papa Parma,e la Mirandola affediate Effendo accefa la guer
ti , & Ale rain Italia nacquero granftragi, ronine, efacchi , con tutte quelle calamità , e
fandro vi Sciagure,che apportano le guerre feco . Tutto il contado di Parma, e della Mi
telli , capi
dell'e fletci rãdola andò a ferro, & afuoco ,benche piùſpeſſo la parte Francèſe, e nella Miră
to
Mirandola. dola specialmente,parue,che
fetto la pochi preualefse,
a pochi molti vecidendone la quale
, trauagliaua con lefpefse
ſenza correrie,
fine l'efsercito fempre a
Ecclefiafti

` co.Si continouò quafi vn'anno intiero la guerra,ſenza che gli Imperiali facefse
ro cofa alcuna memorabile,e più in lungo andatafarebbe,fe Monfignore di Bri
facco capitano del Renel Piemonte per diuertire quefta guerra di Parma , non
fufse impetuofamente passatofopra loftato del Duca di Sauoia,doue alcune terre
Guerra nel
Piemont e. occupò.Per la qual cofa il Gonzaga, che volle le cofe del Piemõte foccorrere,fù
sforzato a pafsarui con vna parte dell'essercito ,laſciãdoſopraParma il Marche
fe di Marignano . Ma mentre che l'impresa con tanta difficoltà, e con fpefa mag
giore andaua in lungo , ftanco il Papa di cofi lunga guerra, come colui, chera di
benigna natura,& inchinato a pace,e che hauea questa imprefafatta più per cō
piacere l'imperatore, che per difegno alcuno di occupare Parma , aperfuafione
del Legato,che era nel capo, e con interuento di alcuni Card. Francefi, e di Tur.
nonefpetialmente,la cui autorità era molta,leuando da amĕdue que' luoghi l'af
fedio,fece la pace . Ma prima, che nel cãpo, che ǝraſopra la Mirädola, quefto ac
cordo s'intendefse,fù vccifo Gio .Battista de' Monti da gli inimici,che gli vſci.
Gio. Bui
flad ' Mo reno di vnſubito ſopra, e cõ grãdiſſimo d'ſpiacere del Papa. Il Marchefe di Ma
ti vecito. rignano,fciolto l'assedio di Parma,ſe ne paſsò cõ quellegenti,ch'egli haueuaſe
ce, a
GIVLI O III. 673

,a guardare dall'impeto de' Francefi il Piemonte . E con quefta occafione im


pofe il Papa alcuni daty, monti , che chiamano . Li due Re,chefi ritrouauano
con le arme in mano,per l'aiuto, che era ftato dato ò all'vno , ò all'altro,fáceuano.
di vna nafcer vn'altra guerra,le quali anche nelseguente anno continouālo, ap
portarono a' popoli, che lefentirono ,fiere rouine,e ftragi . In questo mezo erano.
in Trento venuti alquanti Dottori cattolici, e Prelatisperche de Luterani nõ fù
mai alcuno,che andare vi voleſſe, con ifcufa, che non fufje il luogo ficuro in mo
do,che baueffepotuto ciafcuno liberamente dire la fua intentione. Il perche affai
leggiermente fi tratauano le cofe del Concilio , ilquale fu anche poco appref
Mauriti
fo fciolto per cagion de' Tedeſchi ribelli a Carlo, che tolte l'arme fotto la ban Duca di
diera di Mauritio Duca di Saffoma paſſarono fopra Norimberga , e gli altri Saffonia si
bello .
luoghi intorno , e prefo Oeniponte , ch'era tre giornate da Trento , fe ne pofe
ro in tanto fpauento i Prelati del Concilio,che fe ne andarono tofto via . Hen.
ricoRe di Francia , che per l'occafion della guerra di Parma era diuentato a
Carlo V.nemico, con penſier di abbatterli le forze , delle qualigià tutta Euro
pa temeua , non haueua altramente depofte l'armi , anzi ne hauea ancora fe
cretamentefollecitati alcuni Germani capi dell'herefia di Lutero,fra i quali era
principalil Duca di Saffonia , che all'Imperat.Carlo fi ribellaffero.Si ritrouana
moltocolerico quefto Duca con l'Imperator, e fuo graue inimico,perche haueße
Carlo fin a quel di,e con gran difpiacere di ogn'huomo,macerato con lungo car.
cere Filippo Lantgrauio fuo fuocero , che egli alquanti anni prima fotto pu
blica fede gli baueua dato in potere . Accefo adunque di fdegno , e d'odio per
queftacaufa il Duca , fatto vn groſſo eſercito , passò d'vn ſubito impetuofa
mente nellaRbetiafopra Oenipote,doue era all'hora l'Imperatore, che difarma
to,e tutto alla ficură vitrouãdofi,agran pena di meza notte con alcuni pochifuoi
famigliarifuggendo in Villacco fi ricouerò ,terrafoggetta alſuo Ducato d'Au
Carlo v, fu
Aria , e pofta su li confini d'Italia. Per la prefa di Oeniponte adunque i Pre gedal Du .
lati del Concilio, che dubitarono di bauer tofto anche in Trento il nemico ,fi par. ca di Saffo.
nia.
tironofubito via . Gonfio di queſta vittoria il Duca Mauritio , mentre che egli
ne vaper la Germania ponendo a ferro, e afoco i Cattolici ,fù da Henrico Du
ca di Branfuichgran difenſor della parte Cattolica tagliato a pezzi . Il Papa, Duca Mau.
chefe ne staua in quefto tempo quieto in Roma , veggendo fciolto il Concilio ditoritio mor
da Hen.
o
Trento,elefje alcuni Card.perche,poiche nõ baueua il Cõcili bauuto effetto, ben rico Duca
di Bran
difcorrendo miraffero, e corregeffero tutte quelle cofe, che pareua loro , che allafui ch.
quiete,e tranquillità del nome Chriftiano conueni ffero, & alla corret tione della
vita,e coftumi delgrege Chriftiano intendeſſero.Fù quefto negotio con molta at
tentione vn buon tempo difcuffo,ma tante difficoltà,& impedimeti vi nacquero,
che dopo alquanti meſi ſi raffreddò, ò in altro tempo ſi differt . Non fù in quefti
sempi perciò ne anche Italia quieta . Era all'hora il popolo di Siena libero ,
ma ftranamente oppreffo dalgouerno di Diego Vrtado di Mendoza ; ilqual , ef- Cagione
fendo Ambafciatore di Carlo V.preßo il Papa era ftato dal medefimo Carlo del rumo
ri di Siera.
mandatogouernator di Siena . Coftuifotto color delle difcordie ciuili di quel po.
polo, perpoterpiù ageuolmete tenerlo afreno, e nella diuotion di Carlo, comefe
Ꮴ Ꮴ hauesse
674 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

baueſſe hauuto ordine dall'Imper.incominciò a edificarui vnafortezza . Diche,


accorgendofii principali della città,perche non era, chi non vedeffe, che co que
ftafortezzafi imponeua loro vn grauiffimo giogo,prima che ellafinita fuſse, e
che le cofe di Spagnafuſſero in Siena molto gagliarde , congiurando , fi diedero
fecretamentein poter del Re di Francia ; ilqual,dando ſperanza a gli Oratori di
Siena,che a lui tacitamente andarono , di mantenerli nella libertà, ch'effi, come
Siena
bel a firi. già perfa,piangeuano, tutti contenti a dietro li rimandò . I Senefi in queste pro
almeffe fidandofi, i capi della congiura leuando sù il tumulto, con l'aiuto de' mini
comanda a fridi Henrico Re di Francia, del Conte di Pitigliano, e de' Farnesi , che in tutta
Francia.
quella parte della Tofsana, che era lorofoggetta,haueuanofatte con incredible
celeritàmolte genti, come per douerle condurre altroue , cacciarono di Siena , e
dallafortezza tutti gli Spagnuoli, tagliandone molti a pezziże poſta ogni loro
Speranza nelprefidio di Francia, abbatterono da' fondamenti la rocca, e fi ripo
Jero in libertà. Papa Giulio volendo le cofe di Siena raffettare, vi mandò Fabio
Mignanelli Cardinal di Siena Legato, ilquale non potendo adoprarui cofa , che
voleffe, fenza hauer nulla fatto , poco appresso in Romafi ritornò . L'Imperat.
Carlo , che in quel tempofopra Metz città principale della Lotaringia con po
tentiffimo efsercito fi ritrouana , perche , essendo quefta città feco confederata,
eraftata occupataper trattato dal Re di Francia, intefa la ribellion de Senefi, or
dinò a Don Pietro di Toledo Vicere di Napoli,che egli in perfonaqueftaimpre
Dog Pietro fa facefse Fatto Don Pietro vn copiofo ejsercito d'Italiani, Spagnuoli, e Tede
di Toledo chi, nelpiù bel dell'inuerno , ch'era il principio dell'anno L III. parti per barca
và con ef
1ercito fo. di Napoli alla volta di Toscana , e l'essercito mandò per terra . Il Papa , che
pa Siena . dubitaua di quefte genti, che douean per il terreno della Chiefa paſsare, benche
Refse con l'Imperatore Carlo in pace , ricordandofi nondimeno , come fi era ri.
trouato per troppo fidarfi Papa Clemente ingannato , fece fubito in Roma otto
milafanti, de' quali fu Capitano Camillo Orfino , perche bifognando difenfafse
la città.Essendo dunque tutta Europa in arme, Papa Giulio,come buon paftore,
mandò due Cardinalı Legati , Gieronimo Dandino all'Imperatore , e Gieronimo
Capod ferro al Re di Fräcia,per por pacefrà loro . Ma ciòfu indarno , cofigl'ani
mi di quefti Re irritatifi ritrouauano nella loro ruina, e de popoli . Il Cardinale
Pacercefu definato luogotenente del Vicerè di Napol i, mentre fifuſse a Dou
Pietro di Toledo mandato ilfuccefsore Hora merre che s'apparechia con gran
Guido V.
bido Du- sforzonella Tofcana la guerra, il Papa chiamatofi in Roma Guido Vbaldo Du
Ci o'vib
no , Gine ca d'rbino , lo creò Capitano dell'effercito Ecclefiaftico , perche biſognando a
led doprato questo fuo officio bauefse.Il Cardinale Hippolito da Efle,e Monsignor
feito
e that co. diTermes eccellente Capitano , teneano Siena con buone guardie in nome del Re
di Fracia.Haueano ancora questi munite tutte lefortezze,e caftella del Senefe,
ch'erano atte a poter difenderfi . L'esercito Imperiale, ch'eradi vēti mila fanti,
passò primafopraMontechio, eprefulo a forza,n'andò poiall'assedio di Montal
cno,caftello pure de' Seneſi,ch'era per la fortezza delfito ageuolměte dalle gëti
di Francia difefo .Quifurno fatte moltefcaramuccieie dall'vna parte, e dall'altra
ne morireno molti e molti accidenti passarono ,c molti incendij , e rapine . Erf
fendo
GIVLIO II. 673
Ffendo già tutta la Toſcana in armi, perciò che nel medefimo tempo era la guerra | Pape vi
in Siena,in Montalcino,in Orbitella , in Grofetto,in Chiufi, & in molti altriluo- a Viterbo
ghi,che n'andauano afacca,àferro, afuoco, Papa Giulio per poter per qual- Prim e
diar atanta
che via on tanto difordine quietare, passò fino a Viterbo . Manon veggendoui guerra: ma
Speranzaalcuna d'accordo,poco appreſſo in Romafi ritorno. Hora perche l'armi in vaŭo .
di Fracia preualesano,i capitani Imperiali,che vedeuanofar pocofrutto,licen
patiate alcune compagnie,ſe ne ritornarono colrefto in Napoli,lafciando con buo
neguardie munite le caftella,che prefe haueano.Et era giàpoco auanti il Vicerè
Don Pietra morto d'infermità in Fiorenza . In Campagna di Roma ancora fa. Colonna
Alcanio
rebbe unaguerrapiù che cinile nata,fe rimediato tofto non vi fifuffe . Effendo prigione.
Teftatogran tempo Marc'Antonio Colõna dall'auſterità d'Afcanio fuopadre tra
nagliato,li tolfe tutto lofato,che baueanel territorio della Chiefa . Afcanio po..
neua in Abruzzo vn'eſſercito in punto,per vědicarsi delfigliuolo,quandofù per
Nordine del vicere di Napoli dal Gomernatore della prouincia prefo ,e menato in
Napoli,dauefùpoſto in una bonefta prigione. Ese no quierò, & eftinfo ne' prin
Re di Fran
ancipij ifteffila ciuile, e pericolofa guerra,ch'era per nafcerne. Hora eſſendo la pri. cia muouc
[ ma guerra di Siena finita, nacque poi lafecă la, che fù aſſai di quella maggiore Duca al
queira di
più cruda, hebbe con laferuitù di quella città vltimamente fine . Henrico Re Forenzi
di Francia,c'hauea tenuto lo sforzo de gli Imperiali dietro ,fdegnato con Cofmo Pietro
zi geneStro
ra
de'Medici Duca di Fioreza,perche haueffe nella guerra paffatafauoritigli Im- le delle gen
' Senefi , la cui protettione telta effo haueua , ne manià Pietro tidel &c .
periali contra a
Strozzifuorufcito di Fiorenza, e fieriffimo nemico di Cofmo con groffo effercito
nellaTofcana . Ma il Duca Cofmo efsendo la guerra durata gran parte dell'an
noLIV. ne reftò finalmente vittoriofo . Il Marchefe di Marignano, ch'era Ca- Marchefe
$ pitano dell'effercito del Duca , hassendo di vn fubito all'improuifu prefo vn ba rodiMarigna
genera.
fione,ch' ex afuori della porta Camollia in Siena, diede à quefia feconda guerra delDuca.
Fatto d'ag
principio . Efù il contado di Siena poſto tutto in ruina, e pieno d'incendy,di ra- mifra Pie
E pine, e difangue :perciochefurono quafi tutti i contadini tagliati a pezzi, e quel no suczi
& il Mar.,
nobiliffimo territorio quafi in vnafolituline vidotto . Essendo finalmente a'due chefe di
d'Agosto venuti gli eserciti nemici alle mini, fù Pietro Strozzi dal Marchefe Marigna.
di Marignano vinto,e con alquante ferite fuggendo ridufe a ftrani termini le no.
cofe di Siena . In questa si bella vittoria l'infegne de gli amici fi guadagnarono,
ne furono molti fatti prigioni , e ne fù vna gran preda guadagnata , e portata in
Fiorenza . Furono molte terre de' Senefi prefe , e frà l'altre Lucignano , ch'era
pien di rettouaglie . Essendofi l'efsercito vinto dentro Siena ritiratto , dopo.vn
A Lungo afsedio,furono finalmente gli afsediati sforzati dalla fame a darfi con al
cuneconditioni inpoter del Marchefe di Marignano : efu questo a' 21. d'Aprile ter Siena inDu
p
i e
ta delfeguente anno . Molti Senefi, e ſpetialmente i principali della nobiltà,nõ vo- ca Colmo.
ledo quireftarfotto ilgiogo,fe ne passarono in Montalcino,ch'era per la natura»
del luogo inefpugnabile, e ripoferofe,come on corpo della republica loro fotto la
1
protettione,e prefidio del Re di Francia.Vogliono, che Giulio 111.fufse in quefta
guerra digrande aiuto al Ducadi Fiorenza co gran difpiacere, e dano de'Senefi
percioche con pettouaglie,chefè venire dalla Maren,e dall'Umbria,e dalla To
vu 2 fcana,
676 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Scana,e con danari ancora,come fi diſſe,ilfoccorfo.Per la qual coſa n'hebbe all'iu.


contro dal Duca Cofmo la terra di monte fan Sabino , col titolo di Marcheſe per
Senefi&do Baldouino fuo fratello , efù anche la figliuola del Duca , chefù por maritata col
gliono del Duca Alfonfo di Ferrara , promeſſa a Fabiano de' Monti figliuolo di Baldonino
Papa.
per moglie.Delle quali cofe rifentendofi, e dolendofi molto i Senefi,all'aperta ne
riuerfauano,e dauano in gran parte la colpa dellaferuitù loro al Põtefice,e fila.
mentauano di lui,che per ſuoi proprij piaceri, e priuate comoditàfuſe reſtaio di ·
procurare, come buon paftore,il bene di quella città,doue eraſua madre nata, e ſi
era effo allenato, e cresciuto con tanta humanità, e beniuolentia di tutto quelpo
polo :percioche il Papa in quel tempo, che ſi guerreggiaua,moftrando d'amare,
volerla pace,efacendo poco conto della guerra vicina,per la qual nõ bauena
egli rimedio,ne delle cofe efterne punto curandofi, tutto era intento a goderfi,an
Papa dedi Zi che a reggere il Ponteficato ,e fi eragià tutto volto,e dato a fabricare perfuo
to piùi , diporto,poco fuori la porta del popolo, vnafua elegantiffima villa, e vigna,
folazz per la
che al g qual parena,ch'egli impazziſſe, e nella quale, eſſendo quafi di L X X.annı, per
uerno.
tutto il tepo delfuo Papato con gran danno, e maggior pericolo di Roma, e del-
la Chriftianitàfe ne flaua a fpaſſo banchettando, & in delitie più tofto,che atten
Maria Rei , dendo al gouerno publico ,
na d'Inghil a' negotij importantiſſimi.Nell'anno , c'hebbero gli
terra catto Imperiali Siena, morendo Edouardo VI. Re d'Inghilterra, prefe per diuina vo
lica.
lontà la coronadel Regno Maria donna di rare qualità , e figliuola di Henrico
VIII.& di Caterina d'Aragona fua prima, e legitima moglie . Essendo quefta
nuoua Regina religiofiffima, veramente cattolica, con l'autorità del Cardina

Inghilterra le Reginaldo Polo , ch'era con ſuprema poteftà ftato dal Papa mandato Legato
ritorna al in quel Regno,perche il ritraheſſe dalle pazzeſue hereſie,rcſe a’quei ſuoi popo
la Chiefa. li l'antico culto della vera , e cattolica religione , che per XX. anni da Henrico
fuo padre era ftato già tolto via . Ella mandò ifuoi Oratori in Roma à riuerire,
edare obbedientia al Pontefice , come tutti gli altri principi Chriftiani fare fo
gliono,& a chieder perdono de'fuoi peccati . La qual cofafola fà indubitata fe
Filippo fi de, che vno alla verità dell'Euangelio ritorni , e riconofca l'autorità del Roma
gliuolo
Carlo pdi no Pontefice.Cacciado ancor via i prelati heretici, ripoſe i Veſcoui cattolici per
gi mo tutto ilregno . Per laqual cofi lieta, & infperata nouella furono in Roma fatte
glie
ginala R folenni proceffioni,& il Papa ifteſſo celebrando ,reſegratie al Signore . Nel me
ghilterra defimo anno ancora Filippo figliuolo dell'Imperatore Carlo V.tolta queft'iſteſſa
Filippo co
O Regina Maria per moglie, hebbe dall'Imperatorefuo padre il regno d'amĕdne le
padre Re Sicilie,loftato di Milano, e quel di Fiãdra că alcun'altre prouincie, e fù Rechia
di Napoli
Duca dimato: il quale, come a principe cattolico cöueniua ,mãdò toſto inRoma al Papa il
Milano. Marchefe diPescara,perchefecodo il coftume de' Re palati , preftadone infuo no
me ilgiuramēto,otteneſſe il legitimo poffe To delregno di Napoli, come di feudo
dis.Chiefase lifù dal Papa in publico cociftorio benignaměte cocello, e dato.Ho
ra percioche l'affai grauc età diGiulio III. nolfacea viuer moltofano ,percioche
affai era dalla podagra trauagliato,il Febr.del LV.fi pofe in letto p vna picciola
indifpofitione,che parea, ch'egli haueſſe, e gl'era venuta,p hauer mutata la cõfue
tafua maniera di vita: percioche hauedo copoco accorto configlio de'medici ,per
fuggire
GIV LIO I I I. 679

fuggiregl'intolerabili crucciati,che la podagra li dana, prefo à viuer d'vn nuouo


modo,d'vna picciola febre infermò , laquale non fù da principio ftimata , e crebbe
pofciapian piano in modo, che fra pochi giorni in palazzo finalmente l'vccife.
Etfù a' 23.di Marzo frà le dicinoue hore, le venti, hauendo viuuto feffanta
fett'anni,fei mefi, e quattordici giorni, efsedo ftato Potefice cinque anni, e 46.
giorni . Fù con poca pompa portato alfolito in ſpalle da' canonici in Jan Pietro,
J doue effendoftato tre giorni diſcoperto alpopolo, fù finalmente preſſo l'altare di
S.Andrea in vnfepolcro di mattoni fepolto . Vacò lafede dopo lui 17.giorni.
Fù Giulio di ftatura alto, di vifo alquanto ruftico,di lunga barba, di gran nafo,di
bocca ristretta alquanto. Fu di fiera guardatura con gli occhi, e comefufacile in
adirarfi,cofi deposta giù toflo l'ira, era piaceuoliſſimo . Fù riputato liberale:fi
dilettana di cibi ruftici, e groffi , e fpecialmente di cipolle , che glicne andaua di
Gaetagroffiffime, e facea continuamente conuiti . Che s'egli hauefe nel Papato
ancora coftantemente l'ordine dell'anticafua priuata vita offeruato,fenza dub
bio, che molte cofe hora in migliorforma haueremmo , che non habbiamo , e che
I
Sono boggi quafi affatto fenza rimedio : percioche come eẞendó Cardinale era
tutto ne' negotij occupato, intento ,e quafi rubaua i piaceri, cofi dopo che fù
Papa, e non parca, c'haueſſe più che defiderar, gettatofi la cura di tutte le cofe
dietro lespalle,rilasciò del tutto alfuo genio, & àpiaceri la briglia . Cofi fono Giulio non
fattigli huomini, che con la speranza delpremio più tofto , che con la bellezza la grandez
ifteffa della virtù,dell'amore della virtu fi accendono , & innamorano . E final. za Papale.
menteglifi daua anche questo à vitio, che nonfapendo , ne conofcendo il decoro
della poteftàgrande , e dellafuprema dignità,ch'egli hauea, con leggiere,& vane
Parolenon ſenza roffore di chi le vdiua , affai fpeffo la fua maeftà nefcemaua ,
Vacò dopo lafua morte la Sede diecifette giorni .

Giulio III. creò in quatro ordinationi venti Cardinali , cioè quindici preti , e
cinque Diaconi,che furono.
F.Giorgio Martinufio ,Dalmatino ,dell'ordine de gli Eremiti di S.Paolo primo
Eremita,prete card di S ..... che poco dopo fù ammazzato .
Chriftoforo de Monte,cugino del Papa, Aretino , Veſcouo di Marfilia prete
card.dis.Praffede ..
Fuluio della Corgna ,cittadino ,& Vefcouo di Perugia, nipote del Papa, prete
card.di s.Maria in Via .
Giouan Michiel Saracino , Napolitano Arciprete card.di s. Maria in Araceli .
Giouanni Riccio da Monte Pulciano , Fiorentino , Vefc.di Chiufi , prete card.
di s.Vitale .
Giacomo Pozzo da Nizza,Arciuefcouo di Bari, prete card.di s.Simeone.
Giouan Andrea Mercurio , Siciliano , Cittadino , & Arciuefcouo di Meffina ,

prete card.di S.Barbara .


Sebaftiano Pighino da Regio ,Arciuef.di Siponto, prete card.di s.Califto .
Aleffandro Campeggio ,Cittadino , & Veſcouo di Bologna, prete cardin.di s.
ia in Silice .
LucMaeft ro fra Pietro Bertano , da Modena, dell'ordine de' Predicatori , & Ve
ſcono di Fano,prete card.de' ss .Pietro, e Marcellino .
ᏤᏤ
V 3 Pabio
678 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Fabio Mignanello Senefe Vefcouo di Groffetto,prete card. di s.Silueftro.


Giouan Poggio Bolognefe, Vefcouo Tropienfe, prete card.di S. Anaſtaſia.
Giouanbattilta Cicada,Genouefe,Vefcouo Albiganenfe,prête cardin.di San
Clemente .
Gieronimo Dandino da Cefena,Vefcouo di Imola,prete card.di s . Matteo.
Pietro Tagliauia d'Aragona, Siciliano, Arciuefcouo di Palermo, prete card.di
s.Califto .
Innocentio di Monte,nipote del Papa, Aretino Diacono card.di s.Onofrio.
Aluife Cornaro, Venetiano,Diacono card.di s.Theodoro. 401
Lodouico di Ghifa di Lorena,Francefe,Diacono card.di S .....
Gieronimo Simoncello d'Oruieto, pronipote del Papa , Diacono card.de'ss.
Cofma, & Damiano .
Roberto nobile da monte Pulciano,Fiorentino, pronipote del Papa, Diacono
di s.Maria in Dominica .

MARCELLO II. PONT. CCXXV I.

Creato del is 55. a' 9. d'Aprile.


ปี

"

ARCELLO 11. nacque afei di Maggio del MDI.in Mõ


tefane terradella Marca di non ofcurofangue.Nel qual tem
pa Riccardofuopadrefi ritrouaua con moltafua lode Vicete
foriero della Marca, effendo Legato di quella prouincia il Car
dinal Alejandro Farnese,che fù poi Papa: onde nacque l'ami_
citia,e famigliarità molta, che hebbe egli co quefto Principe.Il
Attioni di padre di Marcello fuTofcano dellafamiglia Ceruna,bonorato nellaſua patria,e
Marcelo d'honorato padre nacque in mõtePulciano terra de’Fiorĕtini.La madre di Mar.
ij innanzi
1. Papato . cellofu Cassandra Benci, donna di gran bõta.Fu dallaſuafanciullezzaMarcello
fatto dalpadrefuo alleuar nelle buone difcipline.Venuto poi in qualche età,ſe ne
fiette vn lepo fotto ilfauore degli Spannocchi in Siena doue moltofioriuano gli
ftudij delle buone arti . E riceuuto nel numero degli Academici, ageuolmentefi
gua
MARCELLO IL 679

guadagnò ilfauore di tutti.Di che ne auuenne, chefù egli in brene da' fuoi eguali
amato,comefratello,e da i maggiori, comefigliuolo . Fù di täta modeftia, e conti
nentia,che fe fifuffero ritrouati per forte gli amici infieme cianciando,e facendo,
òdicendo alcuna cofa va poco licentiofmentefubito ch'egli giunto vi fuffe, fifa
rebbe tacciuto.Hebbe duefratelli:ma chefuo padregenerò d'vn'altra moglie,A
lejandro, e Romolo, de' quali Romolo, c' bauena belliffimo ingegno mori con gran
difpiacere de fratelli,tre anni prima,che Marcellofuffe Pontefice.Aleſſandro an
cor vine, & è per lafincerità della vitafua caro a quanti il conofcono.Hora Mar
cello con la naturafua graue, efeuera in modo,e l'induftria , e'l fuo bell'ingegno
congiunfe,che in fin da'fuoi primi annifacilmente ogn'vn s'indouinaua , ch'egli
era per afcendere ad vna fuprema dignità. Quefto fi è chiaro , che Riccardofuo
padre hauea d'alcuni Aftrologi intefo, che per quello,ch'effi dall'afcendente giu
dicauano,era inclinato il figliuolo ad effer prelato fupremo nella Chiefa di Dio .
E Riccardo ifteffo , che non era di quell'arte ignorante , hauendo offeruato il
corfo, e l'aspetto delle ftelle , ch'era in quel tempo, che ilfanciullo nacque, dico
no, ch'egli predicele al figliuolo quefta dignità del Papato . Onde effendo mol
ti anni poi richieſto di douer dar moglie al figliuolo , coftantemente lo ricusò
dicendo , non velerc con darli moglie , quafi con catene , impedirgli vn più no
bile ftato,che pareua ch'egli era per bauere.Hora partito Marcello di Siena,do
ue haueua dato vn tempo opera alle lettere,fe n'andò in Roma,doue eſſendo po-
co auantiftato quel lagrimofo facco della città,ſi accoſtò prima col datario, che
all'hora era,e poi col Cardinal Puccio.Nel qual tempo diuentato egli amico d'
Angelo Colotio,e de gli altri letterati di quella età, ch'erano in Roma,incomin
ciò ad effereper la virtifua molto honorato . Ilperche hauendo Paolo III.nel
principio delfuo Papatofatto Card .Aleſſand . Farneſeſuo nipote,e cercando per
tutto delle perfone eccellenti , e di coftumi, e vita incorrotta , per darle come per
Specchio della vita, a queſto ſuo Card garzonetto ,perche lafua tenera, e lubrica
età dentro litermini dell'honefto fi ratteneffe,ne eleffe anche Marcellofragli al
tri perche loferuiffe nello ſcriuere delle lettere per ſecretario . Percioche Papa·
Piologiudicaua aſſai per minuto de gl'ingegni de gl'huomini.Hora in quefto of
ficioMarcello con tanta opinione d'integrità, di prudentia,e di accortezza fi por
tò,che nonera chi non giudicaſſe,ch'egli riportaſſe la palma di tuttigli altri,che
gouernauano bene in quel tempo.Per la qual cofa efsendo il Cardinal Farneſe tol
to dal vecchiofuo auolo a parte nel gouerno della Chiefa,perche in quella tenera
età nonfufse dalla copia, e grandezza de' uegotij oppresso , volle il Papa , che
Marcello ne' configli ,e nel peso de'negotij aiutasse il giouanetto Cardinale, efsen
dolifempre appresso . Percioche era egli nel negotiar graue, e prudente , e nella
fpeditione rifoluto.Crefcendo egli a questa guifa di giorno in giorno infauore,fu
fatto dal Papa Protonotario,e mandato poi in compagnia delſuo Cardinal Far
nefe,che andò in Spagna Legato ,per confolar Carlo V.nella morte dell'Impera
zricefua moglie Nel qual viaggio Marcello fi portò in modo , che lasciò Carlo
non poco dellefue accorte maniere inuaghito.Non molto poi il Papa per tener.
Lo con maggiore riputatione presso il nipote , chegià negotiana tutte le cofe di
vu 4 S.Chie
680 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

S.Chiefa , e voleua mandarlo Legato in Francia per cofe di grandiffima impor


tantia,lofece Vefcovo di Nicaftro : che già non era negotio ,ne legatione, che non
pareffe degna del configlio, e delle forze di Marcello. Effendo porgià di etàfer
ma, e douendo andar il Card.Farnefe Legato all'Imp.lifù dato per compagno
Marcello,il qual andaffe per Nuntio del Papa.Nel qual viaggio effendo egli af -
fente in Fiandra,il Papa in pieno conciftorio hauendolo molto comendato,& ho
norato di parole a 19.di Decemb.del 39.il creò Cardinale col titolo di S.Crocein
Gierufalem.E bifognando poco appreſſo per cagione importante, che ritornaſſe il M
Cardinal Farnefe in Roma , piacque al Papa con gran contentamento del colle
gio,chein luogo di Farneſe reſtaſſe Marcello in quella legatione . Ritornato poi
finalmente anch'egli in Roma,in modo con laſua accortazze, e prudentiafi obli 4744
gò il Papa , che non fi trattaua,ne ifpediua cofa importanteſenza che vifoſſe il
fuo parere:percioche non pareua al Pontefice di bauer nel collegio Cardinale, a
cui più credito,efede haueſſe, che a lui . Nè di quefta opinione fi ingannò,per
ciochefpeße volte Marcello lo ritirò da' difegni, che poco gioueuoli lipareuano, ita
eper quello,che a lui toccaua , confalutifere ragioni prudentemente lo ritraſſe.
" da alcune cofe , che apparendo nel primo afpetto buone , erano poi pericolo
fe . Eßendo stato bandito il Concilio di Trento , e douendofifecondo il coftume
antico mandar i Lagati della fede Apoftolica,fù Marcello prima eletto , il qual
vi hebbe per compagni il cardinal Giouan Maria de' Monti , e Reginaldo Polo.
perfonafantiffima,e letteratiffima , perche tutti in nome del Papafuffero prefi-.
denti del Concilio . Nel qual Concilio manifeſtamente fi conobbe , e mostrò la.
virtù di Marcello con vna grande libertà d'animo nel difenfar la poteftà , & au-.
torità Pontificia : percioche hauendo l'Imperatore Carlo voluto , che per amor.
fio fifuffe nonfo che fatto , hauendoni Marcello difsentito , perche li pareua co
fa , che ladignità della fede Apoftolicafcemasse , benchegliene fufse da mini
ftri di Carlofattapiù volte iſtantia , non ſi lasciò egli però ne con minaccie , në 41
con prieghigiamai di§torre dalſuo propofito , e parere . Per la qual cofa venu
tone in odio di Carlo, e parendo , che egli ne fuſse perciò in pericolo della vita ,
vogliono, che egli publicamente esclamafse, e dicefse, che poteua ben l'Imper.far
lo morire,ma nogià dalfuo giufto propofito torlo,ma che al giudicio del grande
Dio ifuoifatti firiferuauano,il quale haurebbe ciafcunofecodo i fuoi meriti rimu
nerato.Il perche lasciato poco appresso in Trento il Cardin.de'Monti , efso-chia
mato da Paolo III.in Roma fi ritornò, doue datofi tutto a gliftudij , & alla quie
te,era da ogn'huomo, quafi fufse douuto riufcir vn di Papa,honorato, ofserna
to moltoEssendo dopo la morte di Paclo III.ftato creato Giulio III.Pontefice,
nonfi operò Marcello in officio alcuno eftraordinario : percioche efsendo egli di
graue vita , e coftumi , poco li fodisfaceuano le cofe , che Giulio faceua , non
baueua egli però animo di biafmarle publicamente. Il perche rare volte , e tardi
in conciftorio andaua , e col ritirarſi da negotij , e col filentio ben moAraua
egli, quanto quelle cofe care li fufsero . Onde hauendo animo Giulio difare Bal
douinofuofratello Duca di Camerino , e di torre dallagiurifdittione Ecclefiafti
ca quelloftato , e ridurlo informa di Ducato , per non douer contra fuza voglia
assen
C
MARCELLO II. 1. 681

aſſentirui,fe il Papa l'haueſſe propoſto in conciftorio ,fotto color di voler mutare


aere per vnaleggiera febre, che haueua, verfo il fine del Ponteficato di Giulioſe
n'andò al buon aere di Agubio,doue era esso Vefc.Essendo morto Giulio,non ftet
tero molto › Cardinali a rifoluerſiſopra la creatione del nuouo Ponteficespercio
the ad vna voce di tutti(che erano all'hora 29.Cardinali nel conclaue)fù Mar
cello in capo di 18.giorni dellafede vacāte , a' 9.d'Aprile del 1555 fenza che ef
fo punto vifi adoprasse,cletto,efalutato Pontefice,il dìfeguenteſenza altrafo
lennità,ne cerimonia,perche fi accoftaua lafeftiuità Pafcale,ritenendo ilfuo pro
prio nome , fù incoronato con grande afpettatione , efperanza di tutti : perche
egli risplendeua in modo difantità,di coftumi, e di dottrina, che poteua essere la
vitafua vna cenfura di tutti gli altri . Hauuto il Ponteficato , fubito ordinò in ti
Difagn i rat
117 di Mar.
fcritto alcune cofe, ch'egli voleua, che inuiolabilmente per la bnona amminiſtra cello I do "
tione della giuftitia fi ofsernaf'sero , e tutto fi volfe in dare audientia per tratta- po fatto Pa
pa .
re negoti. Vennero gli auditori di Rota a visitarlo in camera , comegià fi co
fumana difar con gli altri, a quali eſſo ordinò, che non vfciſsero di caſa , nè la
fciafsero di negotiare, e fpedire le caufe, per andar a viſitar lui, che non era pun
ro necessario. Non volle, che alcuno de' ſuoi parenti veniſse in Roma, nè ilfra
tello iftesso. E quello, che in quefti tempi,e fecondo il coftume de' moderni è nuo
no, non volle,che duefuoi piccoli nipoti figliuoli d'Alessandro, ilfratello, iquali
egli teneuafeco prima in Roma,fufsero da alcuno vifitati,e rade volte fuori che
agli officy facri , lifaceua di cafa fcire . Fù detto da quelli , chefapeuano la
mente, e 'fecreti di lui infin da che era Card , ch'egli hauea in animo di rimediare
molte cofe importati al decoro dellafede Apoftolica.Efra le altre queſta prin 1
cipalmete, chefi era rifoluto di nõ dar alfratello, ne à i figliuoli più di quel , che
bà ognigetilbuomo priuato, che vine dellefue entrate, e no fofferire, che effi da'
termini di cittadini priuati vfcifsero , per hauereftati , ne dignità baronali . E
penfaua di non douer per conto alcuno per mettere , che effi ne ancor'on quattri
nobauefsero delle entrate della Chiefa , fenza vna libera volontà , e confenti
mento di tutto il collegio . Penfaua ancora di dar il gouerno di tutto lo ftato
della Chiefa a perfone laiche, togliendolo a' chierici.Eglifoleua anchehauerſpef
fo in bocca,che vergognofa , e brutta cofa era , e difconueneuole al bisogno, efan
ità della Chiefa , che quelli c'haueuano prelature , e beueficij di cura di anime,
Diuefsero lontani dalle loro pecorelle . Onde fi era rifoluto difare , che effi non
viuessero in Roma, nè altroue ,fuori che ne' luoghi loro deftinati, altramente hau
rebbe loro tolti i beneficij, e datili a più diligenti paftori. Era ancora per purga
Te la corte di quante perfone ofcene , & infami vi erano , e non foffrire , che in
Palazzofi vedeflero altri, che perfone diligenti,ben create, & il cuiferuigio vi
fue neceffariospercioche dicena, effer la vita licetiofa, e diffoluta dafe fteßa pef
fima,e cagione d'ogni male.Ilperche haueua anco, entrato a pena nel Poteficato,
riftrette le fplendide sportole, chefoleuano i Pontefici paſſati dare in vna certa
picciola soma.E prima quafi di ogn'altra cofa fi era rifoluto di purgar il collegio
deCardinali,e no crearne alcuno ſenza il confentimento di tutti,come per antico
Hatuto foleuagiàprimafarfi , & che questa elettione maturamentefifaceffe ,
Con
682 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

con approuarlaprima, efarnefede perfone eccellenti . Macome ch'egli haueſe


inboccadi douere , ò annullar del tutto , ò moderare i datij , e le graueZZe da²
ig
Potefici paſſati impofti, ritrouadofi nondimeno la camera efaufta, et indebitata
ancor molto,fi egli sforzato toſto che fù Pontefice, a mutar contraſua intention
propofito, efarfeguire quelfuffi lio triennale, col quale haueffe potuto,come egli
diceua,fouuenire alle eftreme neceffitàdella Chiefa.Per quefto adunque, e per al
cune altre cofe ordinatefopra lesportule della corte , cofi in tempo ch'era Card.
comefatto poi Papa, ancor ch'eglifuffe per tante altrefue virtù eccellente, non
puoleperò la macchia dell'auaritiafuggire, che egli haueua primafotto il nome
diparfimonia afcofa , & giàfi moftraua egli affai parco, e non molto liberale in
donare.Dicono ancora, ch'egli haueſſe animo di leuarfi d'appreſſo i capitani,et i V
foldati con tutta la loro militia,mandandoli ne` cõfini dellostato ecclefiaftico,per S
che li douefferoguardar , e di licetiar anch'i Tedeſchi , che per la guardiadella
perfona del Papafi tengono,dicendo ſpeſſo , che non conuien,che eſsendoſimolti
Principi colfalutiferofegno della Croce più tofto, che con l'armi,da nemici loro
difenfati,il Potefice, che in luogo di Chrifto tutta la Chiefagouerna, habbia bi
Sogno dellefpade,e deglifcudi, per difenfarfi. Onde diceua effer meglio,quando
il cafo occorreffe,morire per le mani d'huominifcelerati, & empi,che dare al po
polo di Chrifto vn cofi difconueneuole effempio. Dalle quali cofe tuttefi poteua
ageuolmente conoſcere l'ardente fede, ch'egli haueua in Dio . Eglifentiuagran
difpiacere , e mefiitia di queste difcordie della religione noftra , e delle berefie,
che borafono. Efe egli viuuto fufe,haurebbeſenza alcun dubbio, ò con vn Cõ
cilio,ilqual eglifempre defiderò ,o per qualche altra via ognifuo sforzo fatto per
tor lofcifma,e porne il Chriftianefmo in concordia.Ne queftofuofantiffimo pro
profito ho iointefo per bocca altrui,ma da lui fteffo ne i fuoifamigliari ragiona
menti effendo Card. percioche egli moftraua di amarmi molto. Conferuò ancora,
emantenne coftantemente fino al Papato le amicitie, che effo hebbe,quando era
giouane, e chiamò aſe da fe fieffo molti , ſenza che eſſi lɔfognafero . Amò an
sara le perfone dotte, e graui , e conuersò foauiſſimamente con eſſi loro , e giouò
loro col configlio,co 'fatti , e con le facoltà.Fù oltre modo parco nel mangiar,e nel
bere del vino,e con quellaſteſſaſchiettezza viuera , che ſoleua eſſendo priuato
fare. Et ò che in publico , ò che priuatamente mangiaſſe,ſempre hauea vno , che
leggeua a tauola,ò la scritturafacra, ò qualche fanto dottore. Fù di compleſſio
ne non moltofana. Si ornaua modeftamente il corpo, era digratiofo afpetto,
baueua il vifo pieno di riuerentia. Era di ftatura alto,di corpo delicato,haueuai
capelli biondetti,le ciglia difpari , perche ne era vno alquanto più alto dell'altro.
Fù modeſto, quieto, e moderato,nel caminare, e nel moto graue, e benche rare vol.
te rideffe, era nondimeno tal volta faceto , e per dirlo in vna , risplendeua in lui
infecolo cofi corrotto vn grant'eſempio difantità , e con fuo niun danno , m4
ton grandiffimo noftro , cifù egli coſi preſto tolto . E fe ne puote ben la Chriftia.
itàrifentire, poi che in questi miferi,e calamitofiffimi tempi farebbe egli, quan
so qual fi voglia altro, ftato neceſſario Pontefice al Chriftianeſmo. Hora percbe
Bon era egli, comefi è detto, affaifano, & pauca l'anno auanti bauuto gran tem
pa
MARCELLO II. 68

135 po febre, siper le incomoditàparite nel conclaue , come perche ſi ritrouaua aſſai
flanco degli officÿ folenni, che fifogliono ogni anno ne'giorni della paffione,e del
la refurrettione del Saluator noftro dal Papafare nel duodecimo giorno delſuo
Ponteficatofi infermò grauemente. Il giornofeguente con cauarfifangue man
cò lafebre,ma ne reftò a far debole il corpo . Parue, ch'egli per alquanti di miglio
raffe , nel qual tempofempreper mezo de'fuoifamigliari alcuna cofa negotio
a 28.d'Aprile, parendoli di ftar meglio, diede audientia al Duca d'vrbino, it di
F
feguente al Duca di Ferrara,al Camerlengo Cardinal di Ghifa, Franceſe, a quel
raadi Ferrara . La notte feguente non quieto molto . L'vltimo d'Aprile a 12. hore
fopragiunfeli vna apopleffia, che a poco a poco tutti ifentimenti li tolfe,& alle 7.
bore della notte ſeguente lasciando a tutti i buoni vn defiderio grandiffimo dife,
nel ventefimofecondo di delfuo Ponteficato , e nel cinquantefimoquinto anno
71 mancofeigiornidella vitafua morì, efù toftofatto in palazzo vn gran concor
6
corfodi popolo, che piangendo di quefta tanta perdita fi doleua . Fù ilfuo corpo
conpoca pompaportato da'Canonici in ſpalla nella Chieſa di S.Pietro, efepolto 1
in vna tomba dimarmo. Vacò all'hora la fede 22. giorni. E benfi può di que
fto Pontefice quel verfò di Virgilio dire.
Oftendent terris hunc tantum fata , neque vltra
Effe finent ..
Chi voldire , che i fati lo mostraronofolamente al mondo , e non volſero, ch'
eglififermaffe .

PAOLO III. PONT. CCXXVIL

Creato del 1555. a 23. di Maggio .

is

ACQVE Paolo IV. in Napoli Città principale di terra di Lauoros


N la qual Città era anche ftata patria d'altri quattro Pontefici . Efama,
chegli antichidi Paolo IV. veniffero di Germania di chiarofangue , e che pri
ma
PANVINIO DELLE VITE DE PONT.
6&gd
ma in Pifa, poi in Napoli fi fermaЛero . L'auolo di Paolo IIII. fù Dio
mede Carraffa , Conte di Matalone , e di molta autorità pressò Ferdinando I.
Re di Napoli . Il padrefù Giouanni Antonio illuftre barone Napolitano , il. 50
quale hebbe da Vittoria Camponeſſafua moglie il contado di Montorio in dote , 20
bebbe di lei due figliuoli mafchi , e molte femine, lequalifurono maritate con
Cauallieri illuftri . Vnafolo di lorofù monaca in Napoli , e fù tenuta vnafan
ta donna. De' mafchi il maggiore fù Gio . Alfonfo Conte di montorio , l'altro
Attioni di fù Paolo IV. ch'era prima chiamato Gio. Pietro , e che nacque in fant'Ange.
Paoloiv. in lodella Scala , villaggio pofto presso leforche Caudine , efette miglia lungi da
nanziil Pa. Beneuento , a' ventiotto di Giugno del MCCCCLXXVI. Infin da i fuoi
pato. M
primi annifi moſtrò inchinato alle buone diſcipline , & alla vita religiofa. On 2
de efsendo andato perfarfi frate di S. Domenico , nefù con gran sforzo ritratto
dal padre , chedubitaua dellafua tenera età . Cedendo egli adunque finalmente
al voler de'fuoi, fi volſe di nuouo tutto a gliftudy ſuoi antichi,efecegranfrutto
nelle buone lettere . Egli apprefe affai bene tutte le difcipline , e quellafpetial
4 mente dellafcritturafacra , e volle hauere notitia della lingua Latina , & Gre w
ca , Hebraicas con le quali cofe accompagnò infin dallafuafanciullezza na
grandiffima integrità, e bontà di vita . Venutone egli giouanetto in Roma , fe
neflette ongran tempo in cafa d'Oliuiero Carraffa Cardinal di Napolifuo pa
rente, ilquale era in quel tempo con effetto , & algiudicio di tutti, & in virtù,
e di riputatione il primo Cardinale del collegio . Per mezo di coftui, che lofa "
uori , fù Giouan Pietro da Giulio I I. ne' primi mesi delfuo Ponteficato fatto
P
Arciuefcouo Theatino , & alquanti anni poi mandato in Inghilterra Nuntio
"
del Papa ad effigerui l'entrate difanta Chiefa . Effendo poi morto il Cardinale
Oliuiero , fe ne andò in Ifpagna in corte del Re Cattolico , efù da quelfauio Rè,
che haueua hauuto notitia dellafua virtù,fatto defuo configlio, e Vicecappella
no maggiore. Dopo la morte del Re Cattolico fi ftette anche egli vn tempo col
medefimo carico in corte di Carlo Re di Spagna,chefu poi Imperatore. Fù chia
mato in Roma da Adriano VI.che fucceffe a Leone, e del quale per lafomiglian
zaforfe de' coflumi era ſtato in Ifpagna grande amico , e fù nel numero di quel
li pofio , per cui opera , e configlio difegnaua Adriano riformare i coftumi del
clero , riftringere con nuoue leggi la licentiofa vita de' facedoti, e ritrouare vna
Chriſtiana , efanta via di reggere il Ponteficato . Con quefto Pontefice adun
que tantofauore,& autorità acquiſtò , cheſe lungo tempo viuuto Adrianofuf
Je, parena, che haueffe douutofenza alcun dubbio darli il cappello. Eßendo poi
morto Adrianofenza hauere effettuato queftofuo buon propofito , & effendoli
Clementefucceffo , volle l'Imperatore Carlo darli l'Arciuefconato di Brindefi .
Et egli non folamente ricusò quefto Arciuefcouato , che era aſſai più ricco del
fuo , marinontiò ancora daſeſteſſo quello , che poffedeua, efotto il monte Pincio
lungi dalla conuerfatione dellegentifi eleße di piuere vna nuoua maniera di vi
tain vnapicciola flanza ne amena , nè bella , e da ogni cura delle cofe humane
affatto fi rimoffe, & allontanò. Et in questo luogo intento folamente aftudiare
la feritturafacra religiofamente viffe alquanti anni. Nelfacco di Romafpauen.
tato
PAOLO IIII. 685

tatofuggì, efe ne andò a ritrouare Gio.Maria Giberto Vefcovo di Verona Pre


latofingolare, col qualefe ne ftette in vno ameno giardino nafcofo vn tempo .Ac
cefo di nuouo di vn defiderio di quella quieta, efanta vita, ch'egli haueua lafcia
va,fuggendo da Roma,ſe ne passò in Venetia , doue efsendoftato vn gran tempo
con alquanticompagni religiofi, e difanta vita,fi ritirò , con animo di douere re
The tini
ligiofamente viuere infieme, nella Chiefa di S. Nicola Tolentino, doue alquantı
anni viſſe con opinione digranfantità , e dottrina . Et all'horafurono primiera
mente in quella Città, doue era esso molto ofseruato , preti Theatini inftituit ,e
veduti,Hova in quefta çõpagnia di preti da lui eletttfi viueua, quando in quella
celebre creatione di nuoui Card. tutti perfone eccellenti , efra i primi prelati del
• Chriflianefimo eletti, fatta alli 22.di Decembre del MDXXXVI.da Papa Pao
1lo III. con quelmaturo, egenerofo giudicio,col quale fi lafciò digran lunga tut
tight altri Pontefici paffati a dietro,hebbe anche egli, ritrouandofi afsente, il cap
pello. Nefolamete accettò egli quefla coſi ampia dignità,che ancor il Vescoua
I do,che hauea prima lafciato,poco appresso ritolfe, e ne diede perciò variameu
teda dire allegentis percioche alcuni lo poneuano con gran lodi al cielo, efan
tiffimo buomo il chiamauanosperche lafciando quella maniera di vita, tutta quie
ta,nel fluttuofo mare del gouerno de negotijfifuffe lafciato tirare. Alcuni altri
al contrario grandemete queftofatto biafmauano,e diceuano, che egli celando la
fuaambitione, baueffe per giungere a quefta dignità, moftrato difpreggiar ogni
pompa del mõdoje che cõ marauigliosa aftutia fifuſſe laſciato prima vedere per
li luoghi hermi,e remoti afcofo : e cofi ciò, che eglifaceua, a cattiuo fine tiraua
no.Et egli cofebre ritrouadofi,fe nevenne in Roma co generale apinione, e gri
do di moltafantità,e dottrina:pcioche alla fua buona vita e religiofa, e agli otti
mifuoi coftumi hauea egli aggiunta molta eruditione, vna eccellete notitia della
fcriturafacra , e vna fingolare facondia in dire lafua intentione publicamente
orando,co vnaſicura libertà in ogni parlare, chefaceua. Egliera in modo coftan
te,e virile,cheſempre della perfona, che effo rappreſentaua, ricordandofi, nonfi
Lafciaua nè con minaccie,ne con prieghi diftorre dalfuo primo parere.Se Paolo,
ò Giulio,fotto i quali viffe egli Cardinal, haueſſero perauentura cofa alcuna pro
pofta,done nonfuffe a lui paruto , che affatto la dignità dellafede Apoftolicafta
tam fuffè, il cui comodofolo diceua hauer dinanzi gli occhi, ò non vi ſi ritroua
ua preſente, àfepure vi fi ritrouaua , non vi aſſentiua ; edi ciò molti eſſempi
e memoreuoli ve nefono. Fù principalmente colui che perfuafe a Paolo 111.ch'. laOfficio del
tan'a In
inſtituiſſe il tribunale della S.Inquifitione,e vi eleggeſſe i più eccellenti Cardina. quifitione,
quando , &
li della cortepergiudici, perche con ampia poteſtà inquireſſero , & caftigaffero dichi
gli beretici Luterani,la qual peſte ſi eragià per tutta Italiafparfa,et har ea non tui:o.
folamere ifecolari, ma molte perfone religiofe anche tocche, & infette, di che ne
auuenne per quela via,che eſſendo le mébra inferme, guarite, ò ſeguarire non
poteuano tronche,l'altre,ch'erano cỡ queſta contagione per infettarfi,e più vicią
me al pericolo,veniuano a poco a poco con falutiferi rimedij a ricuperar la prifti
nafaniià . Maperche egli coſi nell'esercitare con grande acerbezza queſto of
ficio dell'inquifitione , alqualefu egli principalmente eletto , come nel portarfi
in
686 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

in molte dellefue cofe troppo feuera,per no dire crudo laqual manieradi vita
foleua egli chiamarefeuerità Chriftiana ) fi ritrouaua hauernegrauemente offe IRIN
fo ogniforte di buomini ,fe ne concitò ageuolmente tanto odio di tutti qui, quali
queftafeuerità,eforfe buona, e retta mente di lui, afprezza,e prinacia in tutte le gap
cofe cofi giufte,come ingiufte chiamauano, che giàn'era per tutto biafmato,e la
cerato ilfuo nome.Furono anche alcuni,e di malta riputatione, che voleuano,che
quate cofe haueua auäti al Põteficato fatte,fußero tutteftate fucate, e fattepiù
peroftentatione, eper acquiſtarnegloriapreßo il papalo, che perche elle dafin.
ceramente nafceffero.Maperche molti memoreuoli effempi di cofe, ebene, enon Ba
benefatte di lui viſono,non tocca a noigiudicare,a qual di queſte duepartipiù 91-9
l'huomo inchinarfi debba. E per conchiuderla in poche parole,quefto,ch'io diro, Ek
è per vna certa,e publicafama affai chiaro, ch'egli auanti al Ponteficato viueſſe
con grande opinione di buona vita,e dottring: madi troppofeuera, & afprana
tura,e d'an'animo troppo nelfuo parere oftinato per la qual maniera dinatura
intrattabile nonfapena egli con gli altri,ne gli altri con eßolur accomodarfi. D1
Paolo III.fù egli di Cardinale col titolo di S. Maria in Traſteverefattoprima
Vefc.Albano,poi Sabino , Arciueſcouo di Napoli.DaGiulio 111.hebbepoi la.
Chiefa di Tofcolano,&finalmente l'Oftienfe. Effendo poi morto Marcello,preſſo
ilquale haueua egli principal luogo hauuto difauore, e dignità, e la cui memoria
dopo la morteno affai bene trattò,fu eglifinalmete a 23.di Maggio nel dì dell'.
Afcenfione dopo nolughe ma fieriffime contentioni pallate nel conclaue,contra
voglia d'alquanti Cardinali,che forte vi oftauano, prevalendo il Cardinal Farne
fe, e quel di Fervara,che lofauoriuano, co' voti di 44. Cardinali creato Pontefi
ce, eßendo effo il primo Cardinale del collegio, di età di 79. anni. Efu la do
menicafeguente dinanzi la Chieſa di S. Pietro alfolito incoronato congrande,
egeneral meflitia delle genti, che dellafeuerità di lui dubitauano . Et fuqueſto
serto on tristo prefagio delle future calamità , che doueuano in quel luituofo
Ponteficatofuccedere : percbe effendo Romafolita di viuer , efpetialmentegli
annipure horapaſſati di Giulio III con qualche poco di libertà, ragioneuol
mente temeua dellafeuera,e intrattabile natura di lui,la cui vitapaffatagià co
nosciuta hauea alla maniera del viuer di tutti gli altri contraria . Et egli , che
nel principio del fuo Ponteficatos ingegnò di torre dalle menti de gli huomini
queftafiniftra opinione , che di lui baueano , da ſe ſteſſoſenza afpettar d'effer
ne pregato , promiſe ad alcuni Cardinali di non douer cofa alcuna innouarenel
la Città mafecondo l'antico ordine se confucto moderarui iltutto. Accompa 12
gnato poi da tutti i Cardinali , effendo tutta la Città di tapezzarie , e diappa
rato magnifico ornata , ſe n'andò in palazzo di S. Marco , dandoper tor quefta
mala opinione delle genti , e priuata , e publicamente moltifegni di clementia , e
di liberalità . Et ogni volta, che ftfacea veder in publico , s'ingegnaua con bu
mane parole d'acquiftarfi ilfauore d'ogn'huomo . Ma effendofi poifermo nel Po.
teficato,tofto che l'animo ,quafi rotto ilfreno alla ferocefua natura ritornò,inco
minciò a poco a poco ad effequir quelle cofe,ch'egli hauena prima,come molti pë
fauano , concepute. Data inpublici conciftorij audientia a gli Oratori di tuttii
Prin
P. A O LO IIIL
I. WAY 687
***

100 Pricipi,e Republiche de'Chriftiani,fra i quali erano quei dela Regina d'Inghilter
vara,ch'eranofecondo vn coſtume ordinario venuti a rallegrarfi con effo lui, e à ba
ciarli alpiede,feguendo di nuouo lafua natura ſi volſe tutto a douer rinouare , e
corregger in finite cofe,& ad eftinguer del tutto gli abufi nati dalla negligentia
de tepipeljati,per poter almanco per quefta viafrenare le lingue de' Luterani, Seriſſimi
edit:i di
the tato contra la corte di Roma parlauano . Per la qual cosa hauedofattifeuerif Poo inj .
fimi editti,fe bene erano per lo più co effetto per correggere i coftumi della diffos
luta, e licentiofa città perch'era nõdimeno il tutto indifferentemete fatto feriza
diftin & ione alcuna,pareua, che a volontà più tofto, che con certa deliberatione , ò
confilio afar quefte nouitàfi moueffe.Venutone dunque a tutti per quefta caufa
in od zobenchemolte cofefaceffe degne d'eccellente Principe, non poteuano però
quest ecofe effer cofi grate,e accette, quãto crano all'incotro odiofe quelle, ch'egli
dicontrariaqualità facea.Egli pensò primieramête d'allegierir i datij,e legra.
were publiche impofte eftraordinariaměte da i Potefici paffati Maperchefi ri
trowana la cameraponera, esenza vn quattrino,fù sforzato a mutarpropofito ,
per 2 on efferpoi neceffitato di nuouo ad imporne de gli altri piu greui . Fece vn
My decretose volle(ancora che vi fuſſe il danno di molti) che le poffeffioni delle Chie
fe is alamete, e per via difimonia alienate,le quali erano da molti flate occupate¸ò
con pocogiudicio coprate,fuffero da tutti quelli che le poffedeano, re ftituite.Rin Hebrel di.
finti in Ro
chieFein onaparte della città all'vſanza de Venetiani,gli Hebrei,che fparfi per na.
tutto emifti co i Chiſtiani quaſiſenza diftintione alcuna vineano . E per frenar
lalo auaritia , del qual vitio principalmente è quella natione infame , vietò lo
role ofure,e volle,perche da' noftri con qualchefegno distintifuſero,che portaf
fero Labaretta di color giallo. E trauagliandoli ancora di grauiffime efattioni,tol
feloroquafi quanti damari haueano, annullãdo, e dando a terra tutti i priuilegij,
thebaueano da Pontefici paffati hauuti, onde n'haueano a torto, e a dritto infini
te ricchezze cumulate. Egli annullò moltidecreti di Giulio III.i quali non ha ·
nea eoapprouati mai: è fece porre in prigione alcuni de famigliari ītimi di quel
Potefice. Inluogo di Horatio Farnese , ch'era poco auanti morto,fece Prefetto
diRomail Ducadi Vrbino.Riuocò tutti i Cardinali , ch'erano Legati per lo ftato
dell a Chiefa ponendo in lor luogo i Generali degli ordini Minori, fuori che Car Carlo Cat
raffa Card.
lo Carraffafolo figliuolo difuo fratello ,il qual nel principio delfuo Papato , ef
fendo caualliere Gierofolimitano,e priore di Napoli , hauea egli, e Cardinale , e
Legato di Bolognafattoi e molto a volontà di lui ſi reggea.Hauendo dichiarato
Ofiofuo anticofamigliare, Datario,fofpefe l'entrate di quefto efficio, e jeucrame
te al Datario ordinò, che per qualunque beneficio, che fi ottenea,no prendeſſe vn
quattrino,fin che da alcuni Cardinali , a' quali poi ne diede il carico , questa cofa
non fi emendaffe: percioche fi perfuadeua egli, che per quefta via contra ogni de
bito moltequantità di danari fi effigefero. Il medefimo Ofio, cui hauea egli dato
il carico di notare le fuppliche e lhanena per vn de fuoi primi configlieri , e fat
tolo finalmentevifcono di Ricte ,fi perla ruftica, & afpera natura di lui , come
pere be i parenti fteffi del Papa , che egli poco rispettana, erano del continuo a
glarecchidi Paolo, volto ilfauore in odio , fattolo porre in caftello , ve'l tenne
in vn
688 3) PANVINIO DELLE VITE DE' FONT.

解的
in on duro carcere preſſo a quattro anni.E con vnſuo nuouo decrréto , tolfe via
quanto dopo Giulio Secondo haueuano tutti ifeguenti Pontefici de' beni,ò delle
entrate ecclefiaftiche coceffo . Ordinò, che tolti via gli abuſi ſi correggeſe l'officio
di penitentieria,e lo stato clericale nel veftire, e nel vittoine volle, chefi delle be
neficio ad alcuno,la cui vita paſſata approuata nonfufſe . Ampliò la poreftà dei
treConferuatori di Roma,e liberarmente accrebbe,e confermò al popolo di Rema
tutte le immunità, e priuilegij , che gli erano da i Pontefici paffari ftari conceffi,
e li diede Titoli, togliendolo al Cardinal di Ferrara,che n'bauea il gouerno.Perli
qualifauori,egratie diuenuto ilpopolo tutto amoreuole verfo di lui, volendo mo
ftrarli,che non haueua animo ingrato, con vn folenne decreto li drizzòſul Cam
pidogliofecondo il coftume antico vnaftatua di marmo, e li diedepiù di centoge
til'huomini Rom.che senzaflipendio vicendeuolmēte(cofa, che non era fata mai
primafatta allaguardia del corpo del Poteficeferuiſſero, i quali Paolofece tut
ti cauallieri. Queftafua nuoua liberalità verfo Rom.importaua vnfuo più pro
Populo
Roma drizdi
fondo diffegno, che non passò molto , che fifcoperfe ,percioche da che fi vide Port
za una sta tefice,difegnò difar guerra, alla quale perche i Romani in fuo aiuto più volětierí
al Papa veniffero,baueua voluto prima con quefti fauori obligarli . Egli fcoprendo fra
tuaCampido
in
glio . poco tempo l'animofuo , con vna pericolofaguerra, ch'egli impreſe , ne macchid
in breue,quanto haueua primafatto di buono , e che ne haurebbe ſecondo l'opi.
nione di moltifatto eterno il fuo nome : percioche mentre ch'egli lodeuolmente
le cofe già dette operaua,ſi laſciò da i configli de'fuoi (come vogliono alcuni)
mouelenare di pir,e pofti per alcunefufpitioni ad vn tratto prigioni molti (percioche
guerraal Re gli haueuano i fuoi dato ad intendere, che gli fi tendeuano l'infidie per farlo mo
Filippo di rire con vn'effercito di Francefi,e di Suizzeri imprefe vna cruda guerra con Fi
Spagna.
lippo Re di Spagna. E colprender effo a queftaguifa l'arme , neſuſcitòfrà'l Re
di Spagna,e quel di Francia gli odij antichi, che erano gà mezo eftinti. Eponen
done quafi tutta Europafoffopra,diede occafione, che i popoli alla Chiefafogget.
tifi ritrouaffero in grandiſſime calamità,eflagelli . Della qualeguerra io narre
rò breuiffimamente il principio , e'lfine . Haueua Paologià di buon tempo con
tutto il cuore il nome de' Spagnuoli odiato , per hauere quefti dopo la vittoria ,
che bebbero di Monsignor di Lotrecco , il quale dopo ilfoccorfo del facco di Ro
Romeri di mane affall il Regno di Napoli,tolto ad alcuni cauallieri principali di cafa Car
Napoli. rafa,che fi erano con li Francefi accoftati le terre, e i feudi, ch'effi poßedeuano in
regno, alcuni di loro banditi di cafa loro. Hauendo anch'egli pochi anni auan→
ni hauuto da Paolo III. l'Arciuefcouato di Napoli , non puote di buon tempo
hauerne dal Vicerè del Regno ilpoffeffo,come buomo troppo partigiano delle co
fe di Francia nel tempo de' rumori di Napoli , quando volendo il vicere Don
Pietro di Toledo porre fecondo il coflume di Spagna l'Inquifitione nel Regno ,
con tante riuolte,e tumulti lo trauagliarono, che lo sforzarono a restarfi di quel
dillegno,nel maggior ardore di quell'arme,ſe n'andò egli a Paolo III. con arden.
tiffimi prieghi, e cogran promefle effortandolo a douer paſſare cotra Carlo Quir
to nel Regno la guerra, offerendoli l'aiuto, e fauore fuo, e de'fuoi, ch'eTofi vanta.
na hauerne nel Regno molti . Ilprudentiffimo Paolo 111. marauigliato frà fe
fefo
PAOLO IIII. 689

Reffo dell'animo di lui, e lodata con la bocca quellafua diligentia, e pietà, quefto
configlio, quafi che all'hora non fuſse a tempo, rifiutò . Fatto egli poi adunque
Pontefice,ne punto dell'ingiurie dimenticato, parendoli già tempo di douerefe,
& ifuoi vendicare, cercaua da ogni parte la occafione della guerra,perfuadendo
di certo afe fteffo,come fi eragià sforzato di perfuaderlo anco à Paolo II I. che
allaprima voce di quefta guerra fifufic douuto Napoli ribellare . Si haueua già
di buon tempo con la fperanza quel ricchiffimo regno inghiottito, efsendoui maf
fimamente(come dicono) affaifpinto da' fuoi, che diuenuti con la piaceuole aura
dellifauori molto infolenti, al vecchio , che poco delle cofe di guerrafapena, con
bauerui il Re di Francia compagno ,facilitauano mirabilmente l'imprefa. E pre
fto n'hebbe l'occafione, con laqual puote il Papa,e legitimamente bandir la guer
raje col Re di Francia per queft'imprefa confederarfi . Haueua Henrico Re di
Francia,perche da lui ribellato fi era, tolte a Carlo Sforza Prior di Lombardia
duegalere , lequali poco appreßo ritrouando nel porto di Ciuità vecchia Alef
fandrofratel di Carlo, e Chierico di camera,ſenza hauer rispetto , che fotto la fe
dedel Papa in terra della Chieſafuſſero ,le rubò , e menollejeco a sforza in Gae.
ta . Di chefi dolfero in Roma i miniftri del Re col Papa, ilqual penfando, che A
lessandro non hauesse ciò fatto senza volontà , è faputa al manco del Cardinal
fuofratello,negridòcol Carlinal fieramete, e lo minacciò ancorae ne pofe pri
gione Gio. Francefco Lotini da Volterra intimo fecretario del Cardinale, che era Odio
del
pure all'hora ritornato dall'Imperatore Carlo V. E di qui nacque primieramen Papacontra
Carlo V.
te l'odio, e lagarafra loro, laqual pochi di appresso il Papa accrebbe, eſsendoli onde na.
riferito, che alcuni baroni dellafattione Imperiale andafsero aparlare fecreta feeffe .
mente hora col Cardinale, hora con Marc'Antonio Colonna contra di lui , e che
il Lotini, che tutti ifecreti del Cardinaleſapeua, fuſse tofto dopo la creatione di
Paoloftato mandato a Carlo V. per informarlo particolarmente tutto il pro
grefso, e fuccesso di questa clettione , della qual pareua, che l'Imperator reftafse
poco contento . Hora il Papa, ò che hauesse con effetto ritrouato, che cofifufse,
o che li paresse quefta buona occafione di quella guerra , ch'egli hauea tanto a
uanti al Ponteficato defiderata,tutto pieno difdegno accrefcendo la guardia del
corpofuo,fecefare alquante copagnie difoldatise ne pofe tofto il Card.prigione
infieme con Camillo Colonna, e poco appresso l'Abbate Brifegna Spagnuolo, che
erapoco anziftato prefo fuggendo di Bologna.E fe citare Marc Antonio Colon Mare'Anto
na (che dopo che vide il Camerlengo prigione, ſe n'era vſcendo di Roma andato nio Colon.
na priuo
inNapoli )perche comparisse a dir in Roma lefue ragioni .A Giuliano Cefarino, lo stato
ad Afcanio della Corgna,iquali efso fofpetti hauea ,fece pochi di appreſso dar del Papa.
Ficurtà di non vfcir di Roma . Efatte reftituire al Re di Francia legalere a'prie
ghi di alquanti Cardinali, hauutone ficurtà di non vfcir di Roma , liberò il Car
dinal Sforza , e Camillo Colonna . E pensò di priuar Marc' Antonio Colonna,
perche nel tempo prefisso non compariua,di tutto lo ftato paterno, che nel terri
torio della Chiefa haueua , hauendo a Giouanna d'Aragona fua madre vietato,
che nè efsane la nuora,nè le figliuole,che ella hauea feco, di Roma vfcifsero . Et
hauendofatto contumace Alessandro Sforza,ch'era afsente,lo priuò del Chieri
XX cato.
690 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

cato, Giouana d'Aragona dubitando in quefto dell'irritato, e fdegnato Potefice,


nel principio del 1556. fifuggì fecretamente di Roma , e diede con questafuga box]
Sdegno deloccafione all'accefo Pontefice di effettuare quello, ch'egli haueua prima con gran
Papa cota danno dellafamiglia de' Colonnefi incominciato . Percioche fattone far proceſſo, Per
Colonnefi .
ifcomunicò Marc'Antonio, et Afcaniofuo padre, che in Napoli all'hora prigio.
Giovanni ne fi ritrouaua , e di tutte le loro dignità , e di quanto fato nel territorio della
Carraffa Chiefa haueuano, li priuò , e ne inuefti Giouani Conte di Montorio figliuolo di
di
Conte de fuo fratello, e Duca di Paliano lo chiamòi ilche parue à molti duro , e cagione
fatto dal dellefuture calamità . E non molto dapoi dichiarò Antonio Carraffafratello
Duca
di Paliano del Conte Marchefe di Montebello , il quale ftato haueua tolto poco prima al या
Conte di Bagno , come contumace , per hauer , come gli opponeuano , rubato il
Antonio
Car:affa danaio , che il Re di Franciaper la guerra d'Italia hauea mandato . Fù nonfen.
fatto dal za paura de gl'Imperiali con arte di guerra per configlio del Cardinal Carraffa,
Papa Mare
di di Pietro Strozzi , ch'era all'hora in Roma , fortificato Paliano dal Duca ,fi
Montbel
lo . perche fi toglieua del tutto a Colonnefi ogni speranza di ricuperarlo più mai ,
come perche eraper eßser quel luogo , come vna rocca della guerra , chefifue
foprail regno di Napolifatta. Apparecchiandofi adunque il Papa per laguer.
ra , ch'eglifommamente defideraua , intefa la tregua di s . anni , che haueuano
l'Imperator, e'l ke di Franciafatta, perche conofceur, ch'era a' fuoi difegni con
traria,fotto color di procurar la pace, deftinò due Cardin . Legati, ScipioneRebi
ba al Re Filippo, e Carlo Carraffa al Re di Francia . Scipione non andò , Carlo
passò per barca in Francia , e per comune opinione di ogn'huomo , in luogo della
pace riportò da quel Rela guerra . Percioche adefcato Henrico dallaſperanza
della guerra d'Italia, appunto comeſe baueffero già la vittoria,e'l Regno di Na
Monfig, di poli in mano,mandò Monfig.di Ghifa quafi infoccorfo del Papa con molte gen
Ghfi
dato Ita. ti , perche non pareſſe, che rompeſſeſenza caufa la tregua. In questo il Papafat
in man
dal Re to piùfofpetto per alcune lettere de gl'Imperiali intercette , ne poſe toſto prima
liaFrancia,
di
con gollo prigione Giuliano Cefarini, poi Camillo Colonna , l'Arciuefcovo di Tarantofu
efferito fratello, Garfia Laffo, Hippolito Capilupo Agente del Card.di Mantoua in Ro
ma, Antonio di Taſſo maestro di pofte, tutti della fattione Imperiale . Hauen
Imperiali
poti pri do in quefto il Papafortificato Paliano , efatto il Duca fuo nipote Generale.com
Pioni danno grandiffimo
da mamente delle cafe, e delle Chiefe ancora vicine, e delle vigne medefi
buone guar
Paolo IV. , nefortificaua con baftioni di terra la Città, e le porte con

Fernando die, laqual cura era stata commeffa a Camillo Orfino, e faceafar gente per tutto
di lo ftato della Chiefa , efar prouifione di vettouaglie , e di tutte l'altre cofent
di Toledo
Vicerè
Napol ceffarie alla guerra. Fernando di Toledo Duca d'Alba, ch'era in quel tempovi
cerè di Napoli,inteso quanto paſſaua in Roma, volto tuttofopra la guerra,della
Guerra fa
Rimpel128 qual dubitaua, fecefar molte copagnie difoldati, e le vnì con l'antiche,chefife.
lieil Papa ce venire dalleftanze, doue fi ritrouauano . Furono all'hora molti meffi dall'ung,
e dall'altra parte mandati per la pace, ma il Papagonfio di colera , et inchinato
alla guerra,non volle conditione alcuna di pace accettare,dicedo fpefo, che nas
fi poteua rna buona pace fare,fe no vi precedena prima va crudaguerra.Nd
principio di queftifofpetti , e motiui d'arme , Afcanio della Corgna , che benes
haunto
POST
PAOLO III I. 691

hauuto cura difortificar velletri, effendo ftato ordinato dal Papa per alcunefo
Imperiali
foitioni,chefiffe prefo,fe nefuggi accortamente via, efù da gl'imperiali aßai ho altano lo
1.AL
noratamente raccolto. perche lifurono confcate le robe,efufatto bandire, et il Chiefa
o della
.
Card.di Perugiafuofratellofù pofto in Caftel prigione. Hauendo prima gi'Im
663
perialimoffefopra lo ftato della Chiefa l'armi,perche voleano in cofi apertaguer
**:
raanzi afaltare,ch'eſſer afſaltati ,prefero nel primo impeto Pontecoruo ,poi Fro Campagna
Roma
folone,poi Anagna,Marino, Valmontone, Paleſtrina,Tinolt , Ofia, Gaue, Genaz- on , e
azano ,Nettuno, Albano , Vicouaro, Monte Fortino, e finalmente tutta Capagna luoghi d'ef
fi prefi da
in poter loro ne vẽne. Nèfù poi dalle genti del Paparicuperata ona parte, vn' g Imperia
altrapoftane miferabilmente a fuoco, e faccheggiata . E quefta guerra hauendo lì.
1-1/40!
il Papa bauuto infuo aiuto i Francefi, e i Suizzeri tutto quell'anno durò , e vna
buona parte dell'altro, con tanta oftinatione, che la mifera Campagna vide quafi
(619 tutte lefue terre andarne aferro , e afuoco. In questaguerra ritrouandofila ca. Grauezze
Davi
mera efaufta, fù il Papa sforzato ad imporne continuamente eftraordinary , e impofte da
groffidatij , afarli acerbiffimamente rifcuotere ; di chefe ne concitò egli on Roma
Paolo iiij.s
.
fupremo odio di tutti. E primieramenteful principio della guerra impofe a tutti
i beneficij di Roma due decime , e fatto pagare alla camera vna mefata a tutti
gli offici della corte, volle, che a lui fi pagaſſe tutto il danaio, che per varie ca
gioni da diuerfi debitori fi doueuano a particolari creditori. Leuando poi a quan
tine haueuano in Roma, iloro caualli , sforzò tutti gli ordini delle religioni afer
uirene' baftioni di terra,ch'eglifaceua, non lafciandone effente alcuno .E tolfe le
Chiefefacre,perfarui granai,e tenerui le vettouaglie per quella guerra. Per la
occafione di queftaguerra, comeficreduto , Ottauio Farnefe Duca di Parma ri
bebbe Piacenza,e nefù dal Re Filippo ritolto ingratia . Ilche molto turbò l'ani
mo del Papa , ch'era tutto in questa contesa posto , percioche egli fi promette
nain quellaguerra l'aiuto , e'l mezo di Ottauio , come nemico del Re di Spagna.
Ma col ritorno del Cardinal Carraffa di Franciafi ricreò , e ne fè con grand'o
Alinatione la guerra vn'anno intero con miferabile rouina di tutta Campagna ,
danno di Roma, e calamità dello ſtato difanta Chiefa. E benche li fife più vol.
te offerta la pace, non volle però mai, mentre che li bastarono leforze, accettar
la. E di più de' Francefi, e Suizzeri, che haueua feco hauuti, tentò , ma in darnos
per mezo del Cardinal Carraffa , ancor che groffi premij lor prometteffe , d'ha
uerui anche i Venetiani.Monfignor di Ghifa menò l'effercito Francefe in Italias
ma di tutto l'effercito del Re, che era venuto infauore della Chief , ò ch'erafta
to in Italiafatto, n'era Generale il Duca Hercole di Ferrara . Effendo ftato l'ef
fercito Francefe vn buon tempo fermo nella Marca d'Ancona non fenzagran
danno , e moleftia di tutta quella prouincia , passò finalmente fopra Ciuitella , Ciattells
terrapofta ne' primi confini del regno ; ma indarno l'aſſediò , e trauagliò . Onde del Tronto
mancãdolile vettouaglie,feguedone poco appreffo la pace,fe ne ritornò vna par Francef
affedists da
te nella Francia,e in Corfica ,vn'altrafe ne ritornò in Montalcino , che con buone
guardiefi teneua in nome del Re di Francia . Alcune compagnie de' Suizzeri ,
che erano infauor del Papa venute , furon con la morte di molti di loro dagli
Imperiali affai mal trattate. Efifarebbe fenza alcun dubbio menata più inlun
Xx 2 80
692 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

go la guerra,fe non fi fuffe intefa la vittoria, che haueua l'Agofto bauutapreffo


Rotta de S. Quintino il Re Filippo cōtra i Francefi.Nella qual battaglia era quafi tutta
Farcel
s.Quintinoa la nobiltà di Francia ftatafattaprigione. Questo fù quello adunque, che piegò,e
Spinfe l'animo del Papa alla pace,tanto più,cbe vedeua ancora, che effo di quel 17.0
la guerrapocofrutto cauaua, e chefentiua tutta Italia grandiffimo danno e che
pocoprima era mancato poco , che nonfuffe ftata Roma da Marco Antonio Co
re
lonna,e da Afcanio della Corgna a tradimento prefa. Queste cagioni l'induffero
a trattare lapace , la qualfù finalmente per mezo de' Venetiani , del Ducadi
Fiorenza,e del Cardinal Sforza alli 13.di Settembre con alcune conditioni con
chiufa, e fermata . Il Carraffa promife per Papa Paolo , e'l Duca d'Albaperil
Re Filippo . Ma erano a pena ritornati in Roma i Cardinali , che erano ftati a
fermare la pace nel campo , che la pouera città , che non era ancora delle cala
Teuere
ga. alla mitàpaſſatefuori, in vn'altra non punto minore fi ritrouò . Percioche allagan.
do il Teuere , occupò in modo i luoghi piani,epiù habitati della città,chefenten
done non picciolo danno gli edificij, e quellepochefacoltà,cheſi erano nellaguer
Arno alla rafaluate,fi nauigaua per tutta Roma.Vna fimile calamitàfenti Fiorenzadall'
ga.
Arno,che inondo,e che negettò ancora alquanti ponti a terra.Horafattala pa
ce Monsignor di Ghifa montato in Ciuità vecchia in barca con vnapartedelle
genti, fe ne ritornò nella Francia. Il Duca d'Alba entrato in Roma baciò ilpiede
al Papa,fù affoluto da lui , e con molto honore riceuutos efuronoperfuo mezo
liberati quegli Imperiali , che carcerati in Roma fi ritrouauano . Quietata la
guerra , fi riuolfe di nuouo il Papa all'anticofuo difegno di emendare le cofe de
Chriftiani, che ne andauano ogni dł a dietro , & a raffettar le cofe della Chiefa,
cheper laguerra paſſata aſſaiſcoſſe ſi ritrouauano . Mandò il Cardinale Carraf
fa al Re Filippo , & il Triuultio al Re di Francia , perfarneſeguirefra loro la
pace , ò vna buona tregua , per negotiar le cofe fue particolari del Ducato di
Paliano . Toltofi egli dopo quefte ogni altra cura , e pefo di fopra , edatone
ad alcımi miniftri , ed al Cardinal Carraffa il carico , fi volfe tutto al tribunale
dell'inquifitione, doue volle , che non folamente le cofe della herefia s'agitaſſero,
ma quelle di molti altri ecceffi ancora , de i quali foleuano altri giudici conoſce 1
re, a volere effo vedere , e caftigare i medefimi falli , effendo già il carcere
Tribunale della inquifitione pieno di vna gran copia di rei . Eleſſe da fedici Cardinali gių.
dell' inqui
£tione. dici delle caufe , che qui fi agitanano , e creò inquifitore maggiore il Cardinale
Aleſſandrino , a cui diede il carico di douere inquirere , e caftigare gli heretici,
e tutti quelli , che erano di herefiafufpetti . Fece con gran lamenti , egridide i
librari , publicare vn grande indice de' libri , che la inquifitione riproxò , d
tenne a qualunque modo fofpetti di herefia , e fotto graui pene di comunica
vieto,che ne leggere ne tener fi poteffero . Priuò della legatione d'Inghilterra il
Cardinal Polo , col qual ( come penfarono alcuni ) antiche gare egli hauea . E
fatto reo di herefia il Cardinal Morone , amiciffimo di Polo , nel pofe col ve
fcouo della Caua in caftello prigione , doue gran tempo il tenne , e pensò di do
were di tutte lefue dignitàpriuarlo, & a giudicio di ogn'huomo fatto l'hauereb
be, fe vnafua infermità prima , e poi la morte non baueffe tronco quefio difegno .
Tra
PAOLO .
IIII 693

Trauagliò ancora molti altri di ogni qualità non ſenza macchia di acerbezza .
Coftitul di ogni mefe vn giorno, nel qual haurebbe publica audientia data . Nel
qual tempo hauendo Carlo v.faftidito delle coje del mondo trasferito il titolo Carlo V.ti
nēcia l'Im
dell'Imp.che egli rinontiaua, in Ferdinando d'Auſtria fuo fratello , egià creato etin a Fer
din : ndo d'
Rede' Romani,il Papa per l'odio antico, che a Carlo V.portaua,non volle quefta Auftria fuo
traslatione dell'Imp.approuare, comefattafenzafuafaputa, e contra ifacri cano fratello .
ni,ne mentre viffe, volle ma: accettar per Imp.Ferdinando, ne gli Oratori di lui .
Eftinfe l'officio dell' Auditor della camera, e mutatolo nel Reggente della camera
Apoftol.e digran priuilegij accrefciutolo al Card. Alfonfo npiote delfratello il
diede congran danno del Camerlengo, al cui officio , per cumularne quell'altro fi
C
tolfero molte cofe.Ordinò , e volle, che tutti que' monaci,efrati, che erano da' loro Ordine fe
nero di
monafteri per qualunque cagione vfciti , doueffero ſenza replica , nèfcufa alcuna Paolo
4.
7:01 ritornarui.Ma non sforzò dall'altro canto gli Abbati, i Guardiani , e i Priori de' cerca gli i
visiti de
monafteri,che ricettare gli doueffero.Il chefece egli effequire con tanta feuerità, monale .
per non vfar parola più graue, che tutti quelli , chefubito non obbediuano , per- ¡ ¡¡.
che bauerebbono voluto, chi vna.cht vn'altra legitima caufa moftrarne, come di
fubbidienti, e renitenti,mandando a quest'effetto per tutto lo stato della Chiefa
crudeliffimiminiftri,fe vn giorno porre tuttiprigione , & in ceppi , condannan
donemolti ingalera, e gl'altri tutti, quanti egli puote, sforzadoli a ritornarfi ne
monafteriloro . Ben meritò Paolo per vna voce di ogni huomo gran lode , quan
do conraro eſempio di giuftitia intefe le cofe,che fino a quel di contra ogni debi
to fattehaueu no i figliuoli difuo fratello , fotto il cui gouerno tutto lo stato
della Chiefa fi ritrouauas in pieno conciftoro priuò il Cardinal Carraffa delgo- uer o datfe.
Citigo o
werno , edella Legatione di Bologna ; il Duca di Paliano del generalato dell'- dal Papa a
effercito Ecclefiaftico,e delle galere della Chiefa , & il Marchese di Montebello i nepoti .
dellaguardia dipalazzo . E con parlar cofi vehemente contra di loro in quel
conciftoriofi accefe , deteftando i lor praui , e prepofteri coftumi , efeueriffima
menteriprendendoli , che volendo alcuni Card.che il vedeuano cofi alterato,pla
carlo,& ifcufarne i nipoti con fiero vifo mirandoli , minacciò di douere loro affai
peggio fare di quel, che fatto haueua,fe nonfi vfciuano toflo tutti di Roma . E
Cardinale
nerelegò con grand'ignominia il Cardinale in ciuità Indiuina, gli altri nelle ca- Carrafa ti.
fella loro . Et bauendo tolto i gouerni , egli officij a tutti quelli , che da coftoro legato.
hauuti gli haueuano, e poftine ancora alcuni in prigione, mandò nuovi gouerna
tori in tutti que' luoghi.Hauendo dopo quefto leuate alcune gabelle ,e datij quafi
fenza fuo ordine impofti,ma in effetto da lui ordinati , diede a Camillo Orfino la
guardia di palazzo,e della città . Et eſſendo poi costui morto , creò infuo luogo
G.Antonio Orfinofratello del Duca di Grauina . Ordinò ancora vn collegio di
alcuni cofi Cardinali,come Prelati minori, chepareuano a lui perfone graui , &
atte a quel pefo,perche in luogofue , che era grauemenie infermo , riconoſceſſero
fuoi la colpa
le caufe di tutto loftato Ecclefiaftico ,riuerfando per questa via ne'
di tutte le cofe paffate; che effo fi eragià tutto all'officio della Inquifitione vol
to. Creò in quattro volte dicinoue Cardinali, de' quali nefurono tre della fua
famiglia , cinquefuoi antichi amici,efamiliari , gli altri tutti per la dottrina , e
Xx 3 vita
694 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

vita lor buona afe cari. Duefurono (efù cofa nuoua) che ricusarono il cappello,
Giouanni Cropero Tedefco, e Guglielmo Peto Inglefe. Riordinò lafesta della ca
thedra di S. Pietro Apoft. quando ne venne primieramente in Roma , chefù a'
18.di Genaio nel qual dì anticamẽte nella Chiefa Romanafi celebraua, & fiera
poitralasciata : percioche eglifù defiderofo al poffibile di accrefcere lafeftiui
ta,efolennità della Chiefafanta. Ma fe bene egli, come non può alcuno negarlo ,
diede falutiferi documenti di eccellente Pontefice,perche pareua poi, che egli tut

1004S
te le cofe imprendeffe a vn certo difufato modo , & afpro , e moſſo anzi ditefta
fua,che per legitime cagioui, non puotefar mai cofa, ne cofifanta , nè cofi lode
uole,che non fuffe dalle lingue biafmato , e non nefuſſe quafi da tutte le persone
ciuili riprefo . Onde se ne haueua vn fiero odio quafi di ogn'huomo concitato .
Tanto importa a che modo, ò a che tempo alcuna cofa fi faccia . Il perche non
puote mai eftinguere, nè mitigare queft'odio contra dife vna volta conceputo .
Cofifiamo noi delle cofe malfatte tenaci, e ricordeuoli i la doue la gratia , elfa
Pace fia uor delle cose ben fatte è più che vna piuma leggiera. Quefto Ponteficato non
Herico Re dimeno riputato cofi duro da tuttifù da quella nobil, e memoreuol pace illuftra
di Francia e
Flippo to , che per gratia di Dio fù con parentadofrà i due primi Rè del Chriftianeft
di Spagn Re
Helico Re mo Henrico Re di Francia , e Filippo Re di Spagna conchiufo . Nellafeftadella
nobiliſſimi,per darne a tante Signo
di lo
veci per qual pace facendofi vna gioftra di cauallieri
Francia
difgratia in re,che vi erano prefenti ,fpaſſo, vi fù il Rè ſteſſo Henrico gioftrando morto, e refò
vna gioftra.
Francefco de gli accordi della pace, e del regno fucceffore Francefco II.fuofigliuologarzo
ij Rè di netto.Per cagione di questa pace il Papa, comefemprefi coftumò,fe farefolenne
My
Brancia . proceffione, efegni di moltafefta. Alla morte del Re di Franciafegul vna graue
infermità del Pontefice,ilqual eſſendo hidropico, ſe n'era ftato vn buon tempo per
ordine de' Medici in alcuneſtanze di palazzo rinchiuſo . Ma la morte della nuo
ra difuofratello,laqual ſtrangolarono , e del fofpetto adultero vccifo,fù creduto,
che e lo sbigottiffe, e gli acceleraffe la morte. Crefcendo adunque il male, & ef
fendo difperato della vita, perche fi fentiua la morte vicina , a' 10. d'Agoſto a'
12.bore fi fece tutti li Cardinalı \chiamare e veggendoli nellafua camera lipre
go prima , chefe effofuffe ftato più lento infar conciftorio di quello che pareua ,
che all'officiofuo richieſto ſi fuſſe, l'haueffero alla fua età , indifpofitione at
tribuito. Appreffo , che doueffero concorrere tutti nella elettione d'vn'ottimo Pon
tefice.Efinalmente raccomandò loro l'officio della Inquifitione , ch'eglifantiffima
chiamaua,e nel qualefolo diceua mãtenerfi, eſoftentarſi l'autorità dellafede Apo
flolica . Ediligente ifcufandofi con molte parole , che gli vſciuano quafi morte
di bocca, li lafciò . E mentre ch'egli ne eſalaua già l'anima a quefto modo , furo
no di vnfubitofecondo vn coftume antico, aperte le prigioni della Città, efù dal
furiofo popolo, che come ſenza ceruello ne andaua difcorrendo per Roma , e be
Popolo di femmiando la memoria di Paolo, e di tutti i Carraffefchi , attaccato fuoco alla
Rem nuona prigione della inquifitioneilaquale con tutti i proceffi arfe,cauatinegiàpri
gla Jarmi
nella morte ma quanti prigioni v'erano . Tentò anche di voler attaccarfuoco alla Chiefa del
Inquifitione , ma fù da molti prieghi
di
gran mot la Minerua , per cagion de' frati della
Paoloiv
with Ece, di perfone graui , che vifi trapofero , rattenuto . Mori Paolo a' 18. d'Agosto

del
PAOLO IIII. 695

del MDLIX . a pent'v'hora , bauendo viuuto ottantatre anni , vn meſe , e


ventiduegiorni , e tenutone quattr'anni, due mefi , e 27. giorni il Ponteficato .
Fù da'Canonicicon poca pompa portato in fpalla in San Pietro , & in vnfe.
polcro di mattonifepolto . Vacò all'hora lafede quattro mefi, e fette giorni. To
Ato chefu Paolo morto,ne corfe l'inquieto, e furibondo popolo nel Campidoglio,
etronco il capo co la man deftra a quella ftatua di marmo fino con molta ſpeſa1, Capo, e má
e da eccellente maestro lavorata , che drizzata nelpalagio de' Conferuatori gli fama
deftra della
di
baueuano:tregiorni continui lofrafcinarono per la città, con ogni maniera d'im Paolo tron
monditiesporcandolo. Efinalmente per la pietà, che alcuni baroni n'hebbero, ef- lo codal
Romanpopo,
fendogià la rabbia della plebe incominciata a rallentare, lo gettarono nel Teue e con ogni
re. Fùper onpublico bando del popolo di Roma comandato ,che di tutti i luoghi vituper o
oltraggiato.
della città, douefuffero le arme dellafamiglia Carraffa, ò pofte, ò dipinte, ò in
tagliate, ne doueſſero tosto eſſere tolte , e guaftefotto pena di ribellione a chiun- Arme Car .
que non haueffe tofto obbedito . Nel medefimo di a lunque non fi vide in luogo raffa te dibandi
tutta
alcuno della città ne arme,ne infegna de' Carraffefchi. Fù Paolo IV.digranfta- Roma.
tura, di corpo delicato,di maninconico,e minaccieuole aſpetto , e di magro volto.
Hebbe gli occhi pofti a dentro, e con fieraguardatura fcintillanti, & accefi,pic
ciolo ilnafo , la barba rara , e corta , e le gambe impiagate . Fù di compleffione
perogni modofana , e buona,poiche non fi ferul mai di Medici, benche non vfaf
fe egli molta diligentia nel viuere . Egli ſarebbe ſenza alcun dubbio ftato fortu
nato, efelice , fe mortofufe nella vita priuata con quella opinione , che tutti di
lui ottima haueuano , ſenza giungere mai all'altezza del Ponteficato , ilqualfà
più, che altro , le perfone conofcere .

Creò Paolo IV. in quattro ordinationi diecinoue Cardinali , cioè, 15. preti,e
4. diaconi, che furono.
Giouanni Martiner Silicenfe, Spagnuolo, Arciuefcouo di Toledo,prete card.
de' SS. Nerco, & Achilleo .
Bernardino Scoto, Sabino, Arciuefcouo di Trani, prete card.di S.Matteo.
Diomede Carraffa, Napolitano , Veſcouo di Ario prete card. difan Martino
ne' Monti.
Scipione Rebiba, Siciliano, Vefcuuo Motulenfe,prete card.di S. Potentiana,
& Paftore, detto il card. di Pifa.
Giouanni Suauio Reumano , Guafcone, Vefcouo Mirapicenfe , prete cardin.
di S. Giouanni ante portam Latinam .
Giouanni Groppero, Germano, Decano di Colonia, prete card.di S. Lucia in
Silice:quefto refutò il Cardinalato.
Giouanni Antonio Capifucco, Romano,prete card.di S. Pancratio.
Taddeo Gaddi,Fiorentino, Arciuefc. di Cofentia,prete card.di S.Silueftro.
Antonio Triuultio, Milanefe, prete card. di S. Criaco.
Lorenzo Strozzi, Fiorentino,Vefcouo Sitirenfe, prete card.di S. Balbina .
Virgilio Rofari da Spoleti, Vefcouo Ifelanenfe,prete card. fenza titolo.
Giouanni Bertrando , Francefe, prete card. di S. Prifca.
F. Michiel Gislerio dal Bofco , caftello d'Aleffandria , e dell'ordine de' Predi
catori,Vefc. Nepefino, & Sutrienfe, prete card. di S. Maria alla Minerua.
XX 4 F. Cle
C
696 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

F. Clemente Dolera da Monilia, del Genouefato, dell'ordine de i Minoridel


l'Offeruanza,prete card.di S.Maria Araceli. DEP
F. Guglielmo Peto , Inglefe , dell'ordine de' Minori dell'Offeruanza , prete
card. fenza titolo, ilquale ricusò il Cardinalato .
F. Carlo Carraffa , Napolitano nipote del Papa , Cauallier Gierofolimitano ,
prior di Napoli diacono card. de' SS. Vito, e Modeſto.
Alfonfo Carraffa, Napolitano,pronipote del Papa , Arciuefcouo eletto di Na
poli,diacono card.di S. Maria in Dominica.
Vitellozzo Vitelli , cittadino, & Vefcouo eletto di Città di Caftello , diacono
card.de' SS.Sergio , e Bacco.
Gio. Battiſta Configliario, ò Ghifilerio, Romano, Diacono card.di S. Lucia in
Setti folio, e poi di S. Nicolò in Carcere.

PIO HII. PONT. CCXXVIIL

Creato del 1559. a' 26. di Decembre la

notte di Natale . 1

I Legge in Bernardino Corio, diligentefcrittore dell'hiftoria di


Famiglia
de' Medici Milano,& in alcuni altri antichi autori de gli annali Fioren
di Fioreza
come andaf tini, che lafamiglia de' Medici , laqual da vn aſſai honorato
fe ad habi grado in Fiorenza dal principato dellafua fteffa città mon
tar in Mila
ZO . tata,fuggedoper le difcordie ciuili di cafafua,fe n'andaſſe ad
habitare in Milano.Qui Bernardo de' Medici figliuolo di Gio:
Giacomo,e padre di Pio IV . effendo bene honorato cittadinofrà gli altri, bebbe
di Cecilia Sorbellona fua moglie molti figliuoli, de' quali ne peruennero dieci ad
etàperfetta,5 . mafchi , altretate femine . De' mafchi nefurono due fegnalata
mente eccellenti , Pio , chiamato prima che fuffe Papa, Giouanni Angelo , e di cui
bò io hora preso a fcriuer breuemente alcune cofe fra l'altre molte più celebri , e
Gio. Marchefe di Marignano , caualliere di molta gloria nelle cofe militari , il
qualfu , il maggior degli altrifratelli, vn fingolar ornamento di cafa fua.
Nac
PIO III I. 697

Nacque Pio l'ultimo di di Marzo del MDCXCIX.nelfantiffimo giorno di Pa


fqua di refurrettione, eßendo la madre, che fi fentiua i dolori del parto,ritornata
da Chiefa a cafa. Nacque in Milano nella contrada di Portanoua, nel vico , che
chiamano hoggi de' Moroni, & eragià detta la corte de' Medici, e nella paroc- auuenuto
Prodigioa
chia difanto Martino a Nufigia, edificata già, e dotata di molte entrate da gli Pio iiij.m
antichi dell'auola paternafua, ch'erano Nuſigÿj chiamati . Efendo Pio nella cul tre era fan
ciullino nel
la, vn prodigio apparue, che chiariffimamente qualchefupremo principato li pro- Att
la culla.
ioni di
noftico. Eglifi videdi notte nafcere d'vnfubito nella camera,doue egli era, vna poiij.in
fiamma , la quale errando buona pezza per tutto , daſeſteſſa finalmente ne ac- nanzia pa
cefe la lucerna, che eragià eftinta, con gran merauigiia, e paura della balia, che pato .
non dormiua ; il qual prodigio è molto fimile a quello, che come tutti gli hifto
rici vogliono, fignificò a Seruio Tullio nellefafce il regno di Roma. Fù Pio per
la diligentia de fuoi infin da i primi anni nelle buone difcipline allenato, & ve
nutone in qualche etàferma , diede opera in Pauia , & in Bologna prima alla
Logica , & alla Filofofia , poi alle Leggi , nelle quali anche , dottorò . Et
ritornato a cafa , fi effercitò vn tempo con gli altri dottori della Città in auuo
care . Finalmente non potendo viuer in otio ciuile nella patriaſua per leſpeſſe
turbulentie diguerre , che la trauagliauano , fe ne venne in Roma , doue entrò
primieramente il dì di Natale del ventifette , ch'all'hora entraua , nel quale di
a punto , & quafi nella medefima hora in capo di trentatre anni fù fatto
Papa . Hora in Roma fù da Clemente Settimofatto vn de' Protonotarij , che
chiamano Partecipanti . Et apertafi la ftrada alle dignità , incominciò ad of
feruare , & frequentare Aleſſandro Farnese , che era all'hora il primo Cardi
nale della corte , chefu poi Papa dopo Clemente e di qui nacque l'amicitia ,
che con quefto Pontefice hebbe . Hauuto Paolo Terzo il Ponteficato , perche
conofceua Pio ne! negotiare molto deftro , & acconcio , molti honorati officij, e
carichi li diede,eprima ilgouerno di Afcoli.poi di città di Caftello , due volte di
Parma, di Fano , e dopo molti mefi d'Ancona's ne' quali officij fe portòſempre
con molta lode. In Nizza, doue accompagnò Paolo Terzo , fi ado prò in modo
con lui, e con l'Imperatore Carlo, che ne fe liberare duefuoifratelli, de quali ne
era ono il Marchefe di Marignano , che fi ritrouauano per calunnie d'alcuni inui
diofi cattiuelli nel caftello di Milano prigioni. Fà poi Pio tre volte Commiſſa
rio dell'eſſercito Ecclefiaftico, due volte in Vngaria contra il Turco ,& pn'altra
volta in Germania nella guerra , che fece l'Imperator Carlo V. contra i Lutera
ni. Effendo nata lite,e contefafopra le ragioni de' confinifra'l Duca di Ferrara,
e Bolognesi , & effendone egli fatto arbitro , ageuolmente quietò in modo tutta
quella lite,che ne l'ona parte, nè l'altra più fe ne dolfe , ò moſſe. Fatto poi Pao.
lo III parentado col Marchefe di Marignano fuo fratello , ne fu egli fatto Arci
uefcono di Ragufa : e poco preſſo eſſendo ritornato dall'imprefa della Germania,
eſſendone Legato il Cardinale Morone , fatto effo Vicelegato di Bologna. Nel
qual gouerno , effendo ftato Pierluigi amazzato, e preſa Piaceza da gli Imperia
i,fe n'andò in Parma,e con l'aiuto de gli amici, che iui egli hauea,fatto vn cor
difoldati ne confermò ritenne gagliardamente quella città per la Chiefa.
Ritrow
698 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Ritrouandofi finalmente aßente nel gouerno di Perugia,fù da Paolo Terzo a di wlas


otto d'Aprile del XLIX . fatto Cardinale col titolo difanta Pudentiana , efenen
ritornòpoco appreßo in Roma . Dopo la morte di Paolo Terzo, hauendo Giulio
fuofuccessore moffa laguerra con autorità dell'Imperator Carlo ad Ottanio Far .
nefe Duca di Parma ,per bauer contrafuo ordine, e con grandiffimo danno dell'o
Imperatorefatta lega col Re di Francia, le cui genti penſaua per fuo aiuto rice
were nella città , vifù Pio contra fua voglia dal Papa fecondo il coftume folito
mandato Legato dell'esercito Ecclefiaftico, essendo Fernando Gonzaga Capita
no di tutto l'effercito . Eẞsendofifinalmente queſta guerra con lafua diligentia, e
configlio rafsettata,fe ne ritornò in Roma, e n'hebbe da Carlo Vil Veſconadodi WesBen
Cafsano in Calabria.Efotto Giulio III.e Paolo Quarto hebbe hora lafignatura
delle cofe di giuftitia,bora di quelle digratiai✩ alle volte amendue. Lafciato il
primo titolo del cappello,ne prefe vn'altro di S.Stefano in monte Celio.Fattofi
nalmente Pontefice Paolo Quarto , fi parti tofto di Roma fotto colordi mutar B
aereper lafanità:ma con effetto,perche essendo esso di benigna,efacile naturali.
difpiaceua in modo quella intempeftiuafeuerità del Põtefice contra tuttivgual
mente austero,che penfaua, mentre fuſse durato quefto Ponteficato, non donere
vedere Roma . Se n'andò prima ai bagni di Lucca, mofso poi da vndefiderio di
vedere,egodere la patria,ſe ne paſsò in Milano, doue volto tutto con todeuole, e
generofo penfiero a douerfornire il palagio,che'l Marcheſefuofratello già inco
minciato bauea,nepassò piaceuole, efoauiffimamente la vita,non lasciandone in
quefto mezo passare dì, che non neſpendeſse ancora confuo gran piacere molte
bore negli ftudij delle lettere. Nel Cardinalato fi dilettò diperſone eccelleti ,& B
fperialmente de' letterati , foauiffimamente cou effi loro conuerfando , talmente 1
THE
che la tauolafua no pareua, chefuſse altro, che vna accademia di perfone lette
rate.Ilche io, che non vifui vna volta fola,pofso come buon teftimonio di vifta,
affermarlo . E cofi per lo fuo conuerfar, e ragionare, come per le cofe ch'egliope
rò,fu fempre tenuto di benigna natura,e mifericordiofa . Percioche dipiù delle
timofine,ch'eglifecretefaceua, ogni di publicamente a' poueri, che vanno mendi
cando,tanto dana ad ogn'vn di loro, quanto poteua quel di bastare perfuftentar
lo.Perlaqual cosa ne boueuagià incominciato la plebe a chiamarlo padrede'po
xeri, & all'horaSpecialmente , quando essendo per la inondatione del Teuerein
tempo di Paolo IV . venuta in molta fame la città , efso fe tofto i fuoi gratart
aprire, e liberamente difpenfar alla plebe tutto quel grano , c'haueua pertutto
l'anno per vfo dellafamiglia ripofto . Hauendo prefa la heredità fraternave
dubitando, che alcuni per cagion del fratello, ch'eraftato capitano di molte im
prefe, non hauessero fatta perdita delle lorofacoltà , assegnò alla cafagrande di
Milano, che & hofpital de poueri, mille fcudi d'entrata di quel,che haueuaheredi
tato dal fratello , perche eſſo ne rifaceffe prima il danno a coloro , le cui robbe
eranoftate con effetto rapite,e fe ne nudriffero poi, egouernaſſero i poueriinfer
mi.Egli rifegnò al medefimo hofpitale de' beneficijfuoiproprij da tre milafeuds
d'entrata . In effettofù in quella città,doue fifogliono diligentemente i coflumi
de gli buominiponderare, effaminare,tenuto per va comun, egeneral confer
timento
DE
PIO I I. 699

gjafi menzo liberale con gli amici,benigno,& humano con tutti, difenſore della giu
fasta fitia, fier nimico de' ribaldi.Il perche chiaramente con l'opinione, che fi hauea
delle virtùfue,fi fece laftrada al Poteficato:percioche eſſende morto Paolo IV.
dopona lunga vacatione della fedia di 4.mefi , finalmente dopo le differentie,
pachepaffarono nel conclauefopra la nuoua elettione,fù egli di Cardinale di S.Pri
fea eletto Pontefice ,perche con lafua clementia, & humanità raddolciſſe l'acer
fecabab bezzade' tempi paſſati , e nonſolamente l'afflitta Roma , ma quafi tutta Italia
Tancoranericreaſse ; laqualſperanza egli mostrò di confirmar, e di accrefcer con
Ta farfi chiamar Pio.Fù creato Pontefice co'voti di tutti i Card.che ſi ritrouauano
4Colori all'hora in Roma, ch'erano 44.e fùfiala fettima , e la ottaua hora della notte,
›bebe no che precedeua il di della Natiuità del Saluator noftro del 60.che all'hora entra
whenua,con tantafefta,e piacere di quanti v'erano, con quanta fi sà, che afsai pochi
alla medefima dignità afcendefsero.Et io per mia buonaforte a quefta creatione
prefente mi ritrouai,e tutte le cofe,che vi passarono, vidi, vdj . Fù il di della
begu Epifania al folito incoronato, e meritò egli quello, che nox fi vedefacilmente ef
hafer ad alcuno altro auuenuto , che in tre le più celebri fefte dell'anno nafcefse,
Po fufs creato Potefice, e prendefse l'inſegne d'vna cofifuprema dignità.Nelprin
cipe odelfuo Ponteficato per moftrare con effetto quello , che hauea col nomedi Clemenza
roko Pio promesso,cioè la clementia,e la humanità, a' prieghi di quafi tutti i Cardi indi Pio ii j .
domare
nali e de'Carraffefchiſpecialmete, che parea, che offefi nefossero, perdonò al po- ai popoto
polo diRoma quanto nella fedia vacante fatto di male haueua , e con la ftatua Romano.
marmorea, e con l'arme di Paolo Quarto, e contra l'officio della fanta Inquifi

13 tion pure che aquefto officio ,per quantofußse poffibile, ne rifarcisse afue fpefe
idazmi.E filafciò poi in publichi conciftori baciare il pie,e falutare,fecodo il co Ambafcia
Stume degli altri Pontefici , da gli Oratori de' Principi Chriftiani , che furono tori , he
and
aquel dell'Imperatore, del Re di Francia , del Re di Spagna, del 1 di Portogallo, bafciarono piede al
il
del Re di Polonia, del Re di Nauarra , de 1 Venetiani , del Duca di Sanoia , del Papa.
#
Ducadi Fiorenza,de'Genouefi, de' Lucchefi, de gli Suizzeri, cheſono Cattolici,
R delpopolo di Milano ,del Duca di Ferrara, di quel d'vrbino . Dopo quefto fi vol.
fe a rafsettare, e comporre lo ftato della Chiefa , e di Roma , ch'eraper la longa
fede vacante , e per la cruda , e fiera guerra passata nel Ponteficato di Paolo
Quarto,andato mezo in rouina . Ricercando adunque prima, che altro fascẞse,
quanto hauea ilfuo predecessore ofseruato con publici editti , e con breui inno
Attes nato di teftafua ; fù sforzato dalle querele di molti , che fi doleuano esser ftati
Jay da gli ordini nuoui di Paolo IV. ajsai mal trattati, a mutarlo tutto , e ridurlo a
mi. poco apoco all'ofseruantia antica . E fopra questo negotio perche debitamen
te fi rafsettafse, clefse perfone graui , e prudenti . Approuò, e confermò per Im
t
-h - perator Ferdinando , laqual dignità Carlo V. il fratello renontiata gli haueua, e
0
27 , Paolo Quarto non haueua mentre visse , voluto approuarlo, giamai . Riceuette
adunque Pio con molto honore gli Oratori di Ferdinando, come legitimo , e Cat
tolico
Imperatore . Moderò fecondo la forma de gli antichi decreti quello, che
bauea Paolo Quarto con non poco danno di molti fatto prouedere fopraibeni
Ecclefiafticifimoniacamete alienati.Volle, che di nuouofiriconofcefse, e redefse
la
700 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

la caufa de'monaci, efrati, che vfciti con licentia de' Pontefici pafsati da mona
fteri,baueua Paolo confeueriffimo ordine sforzati à douer ritornarui . E volle,
che a nessuno di quelli , che mostrauano efserne canonicamente vſciti,ſi deſsefa
fidio.Fatta riuedere dall'officio dellafanta Inquifitione la caufa, e la innocentia
di molte perſone d'importantia , ch'erano da Paolo IV. ftate per fofpettione di
berefia,e di carcere, e d'altre pene grauemente afflitte, da ogni macchia,efofpet
to anche difimile imputatione li tolfe.Efùfra gli altri vno il Cardinal Morone.
Ordinò a' Vefcoui , che fene andassero tutti alle Chiefe loro , & ad hauer cura
delli loro greggi.Ma per hauer fatto bandire il Cõcilio ,fi reftò poi da quefto dif
23116
fegno necessariamente. E fi rifoluette di riconofcere, e per via delle leggi ordina.
rie caftigar i delitti da' Carraffefchi parenti di Paolo Quarto , commefficofi in
tempo di quel Pontefice, e nella guerra di Napoliſpecialmĕte,che ne trauaglid
17
quafi tutta Italia,e Roma in particolar con le prouincie conuicine, come inaltri
tempi . Adunque, bench'egli difua natura benignofuſse, e da ogni crudeltàalie "gr.
"
Caraffi po no,non puote nondimeno reftarfi per cagione dell'honorfuo,e della dignità Pon
fi prigioni tificia di farui ogni opportuna , e debita prouifione di giuftitia . Fece adunque vin
こう
da Fio iiij a ' 7.di Gennaio del 69.prender i due Cardinali Carlo , Alfonfo , ch'erano in
conciftorio venuti, e Giouannifratel di Carlo , e Conte di Montorio, che allhora
Duca di Paliano il chiamauano , & ilquale era poco auanti di Galefe venuto in
Roma, il Conte di Alifefratello della moglie del Conte, e Lionardo di Cardi
ne lor parente,iquali di tal cofa non haueano fofpetto alcuno, e lifece in caftello H
porre prigioni . Fece ancorain quei di ifteſſo prender , & imprigionar alquanti
feruitori de' Carraffefchi, e perche procedeffe quefto giudiciofenza fofpetto , co
mife la caufa de' Cardinali agiudici medefimamente Cardinali,e quella del Con
te di Montorio,e de gli altri a Gieronimo Fiefco Vefcovo di Sauona,e Gouerna.
tor di Roma, & ad Aleſſandro Palenterio Auuocato fifcale . Difcuffa diligen
temente per noue mesi la cauſa d'ogn'vn di loro , e veduto,& efaminato, quanto
ad ogn'vn di loro fi opponeua ,facendofi finalmente in publico conciftorio rela
tione della caufa , il Cardinal Carlo Carraffafù dal Papa ſteſſo difellonia , & il
Conte di Montorio, il Conte di Alife, e Lionardo di Cardine dal Gouernatore di
Roma di homicidio , e di alcuni altri ecceffi condannati , & ordinato al giudice [

Card Car criminale, chefecondo la difpofitione delle leggi procedeſſe contra di loro. E cof
fato fù il Cardinalefrangolato, a' due Conti, & a Lionardo di Cardine mozzoil
dal Pan
Papa , capo . E furono vn ricordeuole spettacolo al popolo di Roma d'vn documento
gli Comemoreuole a coloro , che montati sù con l'auradella profperità non fi ricor
raffi , deca
dano più dife fteffis perche mutando la lor molta poteftà in molta licentia non fi
Phal
confidino di poterfenza che ne habbia à feguir loro caftigo , far ancora che non
fia lecità,ciò, che lor piace . La cagione principale fra le altre, perchefù il Car
dinal Carraffa condannato ,fù , perche haueffe con falfi auuifi , e configli ingan
nato il vecchio Pontefice Paolo , che benche fuffe da ſe inchinato alla guerra,
era nondimeno non folamente delle cofe militari , ma di ogni gouerno ciuile an
T chignorantes e perche haueffe fatto con la occafione di quella trauagliare,
perfeguitare, & vccidere ancor molte perfone di conto , falfificando a fuo modo
rarie
424 PIO I V. 701

marie lettere,e cifare. E per dirlo in vna, perche perfua operafpetialmentefuf Delitti op
TNT: feftat a tutta quella guerrafatta , e menata in lungo con grandiffimo danno non poflial car
din.Cairaf
folamete delle perfone priuate, ma quafi ancora di tutto il Chriftianesmo, e con din Caf 2
vergogna della Sede Apoftolica. La caufa poi della condennaggione del Conte, e altii fuci
degli altri,di piu delle già dette (perche pareua, che haueffero col Cardinale co- paremi .
giurato)fu la indegna morte della innocente Conteſſafua moglie, egrauida, e del
pretefo adultero per fofpitionefola fatto morire . Ho io dal Ponteficefteffo inte
fo, ch'egli ciò fe di maliſſima voglia, e che in tutta la vitafua non gli auenne mai
cofa più lugubre,che questo giudicio , e che aßai volentierifarebbe a più piace
Hole pena condefcefo ,fe haueße ò con non rompere le leggi potutofarlo, ò hauuto
Speranza,ch'effi potuto haueſſero la loro vita mutare in meglio . E diceua, effere
neceffario,che fi deffe a'parenti de' futuri Põtefici eſſempio come fi fuffero do uu
P
tigouernare in quella altezza veggĕdofi. Et in effetto la vita paffata di coftoro
alfangue, al male auezza,bauendo quaſi ognisperanza tronca di miglior vi
ta,haueua ogni mezo tolto di douerfi la pena mitigare, e non haueua nel Ponte
fice Pio lafciato luogo alcuno di clementia,e di manfuetudine . E quefta conget
tura è perquefto più certa,chefi è veduto, quanto fi fia più benignaměte portato
con Alfonfo Carraffa,ilqual chiaramente moftraua lafua manfueta,e continente
natura.Ondefufolamente caftigato in danari, e nel fuo officio di Camerlego , e fi
rilaſciato libero con tutte le altrefue cofe . In questo mezo feguendo Pio il co
ftumedegli altri Pontefici,fifè venire in Roma i figliuoli, e le figliuole delle fo
rellefue, e con nobiliffimi parentadi, e dignita a ' primi honoriglifublimò. E vifù
fraquefti Carlo Borromeo dotto nellafacoltà delle leggi ciuili , nelle cui mani , Carlo Bor
tomco Car.
comein humaniffimo, modeftiffimo , e induftrio Prelato , poſe il Papa tutti i ne- dinale.
gotij diS.Chiefa , venendo in Roma il Duca Cofmo de' Medici infieme con la ca Cofmo
di FiorDa
en
moglie, e con due figliuoli, per rallegrarglifi, e baciarli il piede , il riceuette Pio za in Ro
in palazzo con magnifico apparato . Et effendofi poi ritrouato il Duca ad al- ma .
cune publiche proceffioni , e cerimonie ecclefiaftiche prefente , in capo di due
meft in Fiorenza fi ritornò . Hauendo poi Pio infin dal principio del fuo Pa
pato incominciato ardentemente a volere rimediare alla ruina della Chiefa di
Chrifto, moftrò sempre di defiderare, più che altro, il Concilio , che i Pontefici
paffati parue, che non molto defidereffero, ò almeno, che non con quella diligen
tia,che bifognana, trattaffero . Bene è egli quefto degno, che non fi taccia,che non
afpetto già Pio, che richiesto nefuffe,come costumare fi è veduto ,ma dafefteffo
Der mezo de'fuoi Legati vi inuitò, effortò, e quanto per lui fi puote, fpinfe tutti i Concilio di
Principi Chrifliani a douere celebrare,e mandare anati il Concilio, che egli ha. Tento ti
chiamato
uena poco anzifatto bandire in Trento :perche almanco per quefta via, che fem e riording.
ore ne tepipiù calamitofi hebbe la Chiefa per la migliore,fideffe a'popoli infetti todal Papa.
tellberefie di Luthero qualche rimedio, e falutifera medicina . Ma effendo nata
lifferentia,fe fi douea in Trento cotinouare il Cocilio, ò altro luogo nominare, il
Papa
con marau
iglio auuedimen , per tener quiet tutti vi ritro ques
ne i uò to
nezo che nel breue , nfeol quale il Cot o
cilio fi publica , cofi fatta formul di parole
ua a
de ne resta
rono , e le parti fodisfatte, il Cocil
.diTr con la fua autor
i .
eto E mai tà
702 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

E mandò poi tofto, offeruando il coflume de gli antichi Legati della fede Apofto
via, v
Hercole lica, Hercole Gonzaga Card.di Mantoua , Gieronimo Seripando Napolitano , e
Gonzaga , già Generale di S. Agostino, e Stanislao Ofio Pollaco , card.tutti di grandiffima
Gieronimo riputatione,con animo di douere mandare anche dopo loro , fe bifognatoperauen
Serip neo .
Stanislo turafuffe,il Card.Puteo,& il Cardinale Simonetta . Perciochefra li XXI.Car.
Pollaco car
dinali ,Le dinali, che hà Pio fino ad hoggi in due volte ò ingratia de' Principi creati,ò per
gati nel la eccellentia della dottrina, e religione loro, ò per hauere alla fede Apoftolica
ftoliciApo-
Concil fatti feruigi, ò perchefuoi parenti, ò antichifamigliari fußero › il Seripando, e
di Trento. l'Ofio,che Legati del Concilio andarono, e di letteratura,e di grauità di coftumi,
e di fantità di vita rilucono . Mentre che queſto apparecchio fifà ,il Papa accefo Sdby:
di vn defiderio difabricare, incominciò a riftaurare, e finire molti edificypubli.
cicofi in palazzo , come negli altri luoghi della città , che erano per l'antichità
Fabriche per andare in ruina, ò fi ritrouauano imperfetti, ò erano già ruinati affatto . E
fatte da Pio fa bora trala porta Salaria, e la Numentana , che chiamano hoggi diS.Agnefe,
jiij.in. Ro vnaporta,e vnafirada perla fchiena di mõte caualla,che chiamano, elaporta,
ma.
la ftrada Pia . Riffà laftrada Flaminia, ch'è quella, che chiamano boggi del po
polo.Reftituifce a Roma l'acquaVergine già perfa, che ſono più di mille anni.For
tifica il Caftel S. Angelo con nuoue mura, e difefe.Egli riedificò già il Caftello ,e'l
porto di Ciuità Vecchna, il Caftel di Oftia, che era ftato nella guerra paſſata
dal Duca di Albaguafto.Rifece il palazzo de' Pontefici nel Campidoglio.Rino
uò la torre delpalazzo di San Marco.volle ,che la villa ameniſſima,e di vaghiſ
fimi edifici ornata, giàfatta da Giulio III. alla camera Apoftolica aſſegna
ta, doueffeper l'auuenireferuire per diporto de' Pontefici, eper riceuerui Card.
egli Oratori, & i Principi, che ne veniuano di qualunque loco in Roma . E vi
pofe anche egli mano in rifarcirla , e finirla . Deftindle Therme di Diocletiano
già dalla antichità guafteper Chiefa , e Conuentode Certofini. Si sforza aggion- 4
gendoui vn tanto il mefe del fuo , che la Chiefa di S. Pietro celebre per tutto il
mondo habbia il più presto, che ſia poffibile compimento : Ordinò , che le Diaco
nie, e' titoli de' Cardinali , che n'andauano per l'antichità in rouina, fi riparalle
ro . Fàgià porrein punto in Roma vna Stampa, perche fe ne imprimano i libri
de' S.Dottori accurata,e corretamente , & hà già à quefto effettofatto congroff
Paolo
nullo . Ma- premij venire in Roma Paolo Manutio in questa facoltà, in varia manieradi
letteratura affai celebre . Hauendo adunque egli dibifogno di un gran danais fi
Cruallieri per efequire tutte queste cofe, come per leuare la camera di vn grofo debito,che
Fij
ri da Pio nel Poteficato di Paolo IV haueuafatto ordinò vn monte perpetuo , e cres $ 15.
inftitui
jij. cauallieri Pij

Ilreftante della vita di quefto Pontefice fcriffe il Cicarelli.

Hor mentre il Papa a queße , & ad altre digniffime opere era intento gli
Congiu, fucceffe nel 1564.vn ftrano , e fpauenteuole cafo , percioche vn certo Benedetto
fa comdi Accolti con alcuni altri fuoi fcelerati compagni , fi difpofero di ammazzalo,
la: vita
Pia jilj.
mentre egli daua vdienzapublica , e l'Accolti prefe laffunto di esser primo,

aper.
PIO IV. 703
FIN

percuoterlo,gli altri poi lo haurebbonoseguito. Hor mentre ei li porge vna poli


24, accioche occupato il Pontefice in leggerla poteffe egli più ageuolmente affa.
lirlo,fi pauentò in maniera tale,che perde leforze,nel voltogli fifmarri il cole
.re, onde alla deftinatafceleragine non puote dar compimento , il che vedendo
va de' congiuratifcoperfe la congiura : ondefurono prefi tutti , & atrocemente
(come il cafo richiedeua)furono fatti morire.In niuna maniera fi puote da loro ri
trarre,chifoffeftato il principal autore di si diabolico penfiero : effi confeffarono
che a volerfare tal cofe fi erano dispofti , percheſapeuano per fogni , & vifioni
chedopo la morte di quel Pontefice douea venirne vn'altro Angelico, e diuino in Congra
tif operu .
tutto,checol confentimento di tutta la Christianità doueua effere eletto, e chefa fati cri
rebbe Monarca di tutto il Mondo, e che riformarebbe , e ridurrebbe a perfettio c.
STAR nela vita humana,e che per opera fua tutte le genti alla vera religione fi ridur
rebbono , e nella poliza, che fù data al Papa, fi diße,che egli nel perfuadeuano
a rinontiare il Ponteficato a quel tal buomo , che effi fi haueuano finto nel penfie
ro.Fù creduto da molti,che a perfuafione, e promeffa di fcelerati heretici fi ponef
fero coftoro a cofi fcelerataimprefa: Altri credettero che per pazza ambitione di
farfi con talfatto nominare fi disponeffero a volerfar pazzia cofi grande, quan
to è quella di ammazzar vn Pontefice . Scampato che hebbe il Papa cofi ar
trocepericolo ,foprauiffe egli vn'anno in circa, nel qual tempo pati fieriffimo Difcordia
tauaglio d'animo per vna difcordia nata tra l'ambasciator di Spagna, e quet di per la pre
Franciacirca la precedenza,& amendue faceuano iftantia, che fopra quefta loro cedeza
Franciafr
,c
contefa ilPapa deffe diffinitiuafententia . Chiedeua il Redi Spagna, ohe il primo Spagna .
logo alla finiftra del Pontefice fi defe alſuo ambasciatore, effendo ilprimo luo
della deftra dell'ambasciator Imperialesil Re di Francia all'incontro chiedeua
be ſi conferuaſſe ilfuo Ambasciatore nel primo luogo dopo il Legato dell'Impe
atore , e ciafcuno in campo produceua lefue ragioni . Il Pontefice vedendo ben
ciaramente, quanto male poteua apportare quefta diffenfione, e quanto male po
teua cagionare lo fdegno di qual fi voglia di queſti àue Principi, andò penfando
di veder con cauta manera difodisfare ad amendue:pertanto egli con configlio
lel concistoro determinò, che l'Ambafctator di Francia nefteffe alfuofolito luo
30, e a quel di Spagna conſegno vn luogo appartato da tutti gli Ambafciatori
29 ra Cardinali, & fopra tutti i Cardinali Diaconi, alquanto però più balo . L'Am
afciatore di Spagna non fù di ciò molto lieto , efe ne dolfe col Pontefice : ma
re la cosa passò cofi per all'hora , non molto dopo ciò il Papa mor? hauendo
tto il Ponteficato cinque anni, e vndeci mefi,e mezo , & hauendo creato in più
lte quarantacinque Cardinali . Dicono, c' hauea in pensiero di crearne tanti,
e giungeffero al centinaios ondefi poteffe dire,Centum Patres. La morte di
uefo Pontefice fù a' 10.di Decemb.nel 1565.nel feffagefimo fettimo anno
Cll'etàfuaefù fepelito in S. Pietro , di doue fù poi il fuo corpo la notte del
artogiorno di Gennaio del 1583.trasferito fenza alcuna pompa alla Chie
ds.Maria de gli Angeli alle Terme di Diocletiano, & in vn bene honorcuo
polcro,fatto dalla parte dellafacriftia , vicino all'altar maggiore , da Si
i Cardinalifuoi parentifùripofto . Vacò lafede dopo lui 29.giorni .
921 Creò
IN E
NT
NV LL TE
704 PA DE VI DE PO .

Creò quefto Pontefice in quattro ordinationi quarantafei Cardinali, cioè venti


fette preti, e dicinoue Diaconi,che furono .
Giouan Antonio Sorbellone Milanefe,Vefcouo di Fuligni , nipote del Papa ,
prete cardin.di S.Giorgio al Vello d'Oro .
F.Bernardo Saluiato,Fiorentino,Vefcouo di S. Paolo,prior di Roma,prete car. k
fenza titolo .
F.Gieronimo Seripando, Napolitano, Arciuefcouo di Salerno , dell'ordine de
gli Eremitani di S.Agoftino,prete card.fenza titolo .
Stanislao Hofio,Pollono,Vefcouo Varmienfe,prete card.ſenza titolo .
Pietro Francefco Ferrerio, Piamontefe , Vefc.di Vercelli , prete card.di S.Ce
fario .
Lodouico Simonetta,Milaneſe,Vefcouo di Pefaro,prete card.di S.Criaco .
Antonio Pernotto, Granuelano , Borgognone , Vefcouo Attrebatenfe, prete
card.fenza titolo .
Filiberto Naldo,Francefe,Vefcouo Englofim.prete card.di S.Sifto .
Marc'Antonio Colonna,Romano, Arciuefcouo di Taranto,prete card.de' SS.
dodeci Apoftoli .
Tolomeo Francefe, Arciuefcouo di Siponto,prete card.di S.Teodoro .
Angelo Nicolino, Fiorentino, Arciuefcouo di Pifa,prete card.di S.Califto .
Aluife Pifano, Venetiano, Vefcouo di Padoua, prete card.fenza titolo .
Profpero Santacroce, Romano, Veſcouo Chifanenfe,prete card.fenza titolo .
Zaccharia Dolfino, Venetiano, Vefcouo Farenfe,prete card.fenza titolo .
Giouan Francefco Comendone ,Venetiano , Vefcouo della Zaffalonia , prete
card.feuza titolo .
Marc'Antonio Boba Cafalenfe,Vefc . d'Augufta , prete card. fenza titolo .
Hugo Boncompagno,Bolognefe,Vefcouo Meftano,prete card.di S.Sifto .
Aleffandro Sforza,Romano,Vefcouo di Parma prete card.di S.Maria in Via .
Flauio Orfino , Romano Vefcouo Maranenfe, prete card.di S. Giouanni ante
portam Latinam .
Simon Pafqua Negro, Genouefe , Veſcouo di Luna,e di Sarzana , prete card.
di S.Sabina .
Aleflandro Criuello, Milanefe,Vefcouo Cariafenfe,prete card.fenza titolo .
Franceſco Alciato Milanefe,prete card.di S.Lucia in Septifolio .
Carlo Viſconte,Milanefe,prète card.de' SS.Vito, e Modeſto .
Francefco Abondio Caftiglione Milanefe,Vefcouo Bobienfe , prete card.fen
za titolo .
Guido Ferrerio,cittadino, e Vefcouo di Vercelli,prete card.fenza titolo .
Antonio Chrecchio,Francefe,Vefcouo Ambianenfe , prete card.fenza titolo .
Annibal Bozzuto Napolitano Arciuefcouo d'Auignone prete card.di S.Sil
ueftro .
Giouanni de' Medici , figliuolo del Duca di Fiorenza , Diacono card.di Santa
Mariain Dominica .
Carlo Borromeo,Milaneſe, nipote del Papa, diacono card. di S. Martino nei
Monti.
Lodouico da Efte,figliuolo del Duca di Ferrara, diacono card.sēza Diaconia .
Lodouico Madruccio,Germano, Vefcouo eletto di Trento, diacono card.fen
za Diaconia .
Marco Sittico d'Altemps , Germano , Vefcouo eletto di Coftanza , Diacono
card.de'Apoftoli .
Fran
PIO v. 705
Francefco Gonzaga, Mantouano,diacono card.di fan Nicolò in Carcere Tul
liano .
Inico d'Aualos d'Aragona, Napolitano, diacono cardin. di Santa Lucia in Se
ptifolio .
Alfonfo Gefualdo, Napolitano, Vefcouo Confano eletto Diacono cardin. di
S.Cecilia .
Francefco Paciecco,Spagnuolo, Diacono card.fenza Diaconia
Giouan Francefco Gambara,Breſciano,Diacono cardin.di fan Pietro, & Mar
cellino .
Marc'Antonio Amulio,Venetiano,Diacono card. di S.Marcello.
Bernardo Nauaiero , Venetiano , Diacono cardin. di fan Nicolò inter Ima
14
1
:

gines.
Gieronimo Auftriaco da Correggio,Diacono cardin.di S.Giouanni ante por
tam Latinam .
FedericoGonzaga,figliuolo del Duca di Mantoua,Diacono cardin.di S.Ma
ria nuoua .
11

Ferdinando de' Medici , figliuolo del Duca di Fiorenza , Diacono card.di S.


Maria in Dominica .
Guglielmo Sirletto,Calaurefe,Diacono card.di S.Lorenzo in Panifperna .
Gabriel Paleotto, Bolognefe,Diacono card.di ss.Nereo, & Achilleo .
Benedetto Lomellino,Genoucfe,Diacono card.di s. Maria in Acquiro .
Francefco Craffo, Milanefe,Diacono card.fenza diaconia.

20

www.
LE
ຖົງ
705

15

LE VITE DE SEGVENTI PONTEFICI


"
fino a Clemente VII I. fono ftate da Antonio Ci

carelli diligentemente raccolte , & fcritte .

PIO V. PONT. CCXXIX .

Creato del 1566.a' 7.di Gennaro .

"

G'LI non è dubbio veruno, che chi fa fcelta de' migliori,e più
degni Pontefici,che fino al di d'hoggifiati fono,e che poi ac
curatamente mira le qualità de gli animi, e pondera gli effet
ti loro,trouerà,che alcunifono viuuti con integrità, e fantità
grandiffima di coftumi : ma però non fi è vedute, che Iddio gli
habbiafattogratia d'hauere ne i maneggi mondani alta pru
denza . In altri poi fi fcorge d'hauer hauuto belliffima , & prudente maniera di
regger il mondo,e con effafe bene hanno hauuto botà,fenza laquale non può fta
re prudenza,fono nōdimenoftati priui di vna ifquifitafantità di vita . Onde più
fublimità nelle cofe delfecolo, che feruore in quello dellofpirito moftrarono fem
pre.I terzi poi da i primi, e da i fecondi quel, ch'è d'ottimo prendendo,ſonoſtati
fantiffimi, e prudentiffimi: tra quefti certo è , chedee riporfi Pio V. ilquale cofi
fapientemente reffe altrui, c cofifantamente gouernò ſe ſteſſo,che hà dato a mol
ti ftupore, come effer poffa , che habbia egli potuto confumare tanto di tempo in
oratio
PI O V.. 707

trazioni,meditationi & altre opere,che àfanta vita attĕgono ,s'egli nefpefe tan.
to in penfar in che maniera fi debba mantenere in quiete,e pace 1 Regni, e le pro- Action ) či
uincie,& vincer i nemici,e con le pene, e co ' premy tenere entro a termini delle Pio Virna .
virtù racchiufi i propri popoli.Hora quefto Pontefice nacque a' 17.di Gennaio zi 10. al Tapa ,
nel MDIV. nella terra del Bofcosfi dellafamiglia de' Ghifilieri,ilpadre fi chia
mò Paolo,e la madre Dominina Augeria . Egli nel Battefimofù chiamato Mi
chele, e l'iſteſſo nome rittenne egli ancora quando fifece religiofo , e ciò fù nella
etàfua di quattordici anni, e nel conuento di Voghera,della congregatione rifor
mata de frati di S. Domenico in Lombardia . 1o hò vdito dire ad alcuni , ch'egli
haurebbe ritenuto il medefimo nome nel Ponteficato ancora ,fe haueffe trouato
chefrà Põtefici vifufſeſtato alcuno,che Michiele ſi nomafse, e che egli dal Car
dinal Borromeo nonfufse con molta iftanza ſtato pregato à voler prender il no
mediPio , per le cui preghiere ſi diſpoſe a prender più tosto cotal nome , che
niun altro . Hora entrato nella religione ,prefto cominciò afare opre religiofe, ò
per meglio dire à continuare lafua vitareligiofaspercioche pria che ciprendef
ſe l'habito , haueagià cominciato à meditare , orare, digiunare , efaticare negli
I ftudij,& infomma impiegarsi in altre cof , che àfrati couegono . Studio nel con
uento di Vigenano , in quel di Bologna , in Genoua poi nel 28. fifecefacerdote,
fù fedici anni lettore nellafua religione, efempre in leggere ei moftrò dottrina , e
picta,efanto zelo.Predicò molte Quarefime confrutto degli afcoltanti . Tenne
la dignità del priorato in Vigeuano, altrifuoi conuenti, amminiftrandolo tut
tauia con in tegrità,e decorogrande . Fù eletto Inquifitore di Como,comeperſo
na, chefuffe attiffima aporre ottimo riparo ad alcuni strani cafi , che in materia
d'herefia in quelle bande ali bora correano ,nel chefi mostrò cofigiudiciofo , cofi
feruente,e cofi intrepido , chefene guadagnò lagratia de' Cardinali dell'Inquifi
tione di Roma,e mafimamete di Gio.Pietro Cardinale Carraffa, chefupoi Pao
lo Quarto,e di Rodolfo Pio Cardinale di Carpi, e perche nell'aminiftrare il det
to officio venne egli in difdetta con alcuni officiali di Milano,però egli ſi riſolfe
perlofuo miglior di partire da quelle bande,e venirne a Roma , nella qual giunfe
appunto la vigilia del Natale di N. 9. nel 1550. one nel dare conto delle cofe
fatte da lui in materia d'Inquifitione fodisfece molto i Prelati di eßa,da qualifù
mandato à Grifoni à formare on proceſſo cantra vn Canonico della Chiefa di
Cusira:fù anco mandato Inquifitoraà Bergamo, & in amenduo questi luoghi, &
in ogni altro fi moftrò eſſer l'iſteſſofrà Michiele,cioè,giufto,integro, coftantiffi
mo con tutti,& in tutti i casi , amatore della fede Cattolica,quantofi possa il
più. Per queftefue degne virtù fù eletto dal Cardin . Caraffa, ch'all'hora erafu
premo Inquifitore, Commissario in Roma delfant' officio.In questo grando tan
to maggiore vtilità egli arrecò alla Chieſa d'Iddio , e tanta più ampiagloria ne
confegui àfe, quanto inpiù celebre luogo, & in più occafioni puote egli moſtra
re la fua dottrina, la bontà delgiudicio, la integrità della vita , & vn tenaciſſi
mo odiocontra gli beretici.Dopo ciò non passò troppo di tempo ,che il Carraffa
fù eletto Pontefice: dal quale nel MDLVII. alli 15.di Marzofù creato Cardi
nale coltitolo di Săta Mariaſopra Minerua,e da Alessandria dellaPaglia,città
lontana
ry 2
708 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

lontanaper ifpatio difei miglia dalla terra del bofco fua patria.Si chiamò Car.
dinale Aleſſandrino , e l'anno , cheſeguì,fùfatta maggior Inquifitore, Dal medefi.
mo Paolo lifi mutò il titolo, e li fi diede quello di S.Sabina i da Pio I V. poi lifu
reftituito il titolo di S.Mariafopra Minerua , e dal medefimo Pio fù egli creato 22.00
Vefcovo di Mondout , e del 1561. andò egli a visitare queſtafua Chiefa, & inef. J1447
fa in molte maniere vi fece molto vtile: ſe ne ritornò poi a Roma nel detto anno,
èfegui auanti ilfuo officio dell'Inquifitione . Si moftrò in alcune cofe , chepro
poneua difare Pio IV. di contrario parere , nel che egli vfaua tal libertà, che
dauaftupore a molti Cardinali , e da tutti ne riportaua lode. Hor finalmente ef
fendo morto Pio IV . fù egli nel 1566. alli 7. di Gẽnaio dal voto di 52. Cardi 19 "
nali eletto Pontefice.Perfi gran numero di Cardinali, che ſi viddero intrare in
conclaue , fù giudicato da molti, che quafi neceſſariamente ſi doueſſe tardare af
fai , pria che s'eleggeffe il nuouo Papa ; percioche vna tanta diuerfità dipareri
malageuolmente ,fe non dalla lunghezza del tempo , che macera i penfieridegli
huomini , e perftanchezza congiunge inſieme , & vniſce in vno, può torfi via :
Ne i Con- ma coftoro (comefi vide per iſperienza) fi ingannarone , & lacagione dell'in
claut i capi ganno lorofù il non confiderare, che ordinariamente ne' Conclaui i Capi princi 20
fon quelli , palifono quelli,che creano il Pontefice, e gli altri Cardinali ,fieno di che numero
che
il pi . fi vogliano , ſempre ſeguitano quefti capi , e dalla prefta , e tarda rifolutione di
Facreano
quefti capi,humanameteparlado,fuole tardarfi, d accelerarfi l'elettione del Pon
tefice,fe ben nel vero manifeftiffimamente fi coprende,cheſecondo chepare all'
altafapienza diuina prefto, ò tardi fi crea il Papa.Hor quei capi erano Aleſſan
dro Farnese,e Carlo Cardinal Borromeo, ameduc in fe difpofti di porre nella Se
de di Pietro quanto prima fi poteſſe alcuna perfona degna di tato diuino feggios
efe bene in Coclaue era il Card.di Ferrara,chefarebbe stato anch'egli capo:non BESa
dimeno per effer indifposto dimorò fempre in letto, e poco fi oprò in tal elettione チョ
Il Cardinal Borromeo hauea maggior feguito di quel di Farneſe, anzi ( dicono)
che niuno nipote di Papa entrò mai in Conclaue con maggior potenza di Borro W
meo . Il Cardinal Farneſe per lunga pratica, & per l'eccellenza delfuo ingegno
haueapiù alta maniera di condurre afine i fuoi difegni. Hor in Conclauefùfat
ta gran diligenza perfar cõfeguir il Ponteficato al Cardinal Morone, ò al Car
dinal Amulio,ò à Boncompagno , che all'hora fi trouaua in Spagna:eſcluſi quefli
per varie cagioni, come accade ,furono propoſti Piſa , Montepulciano , Aleffan
drino,& Araceli,e finalmente Borromeo rifolfe cot Card. Altemps difare ogni
opra,acciochefuffe creato Potefice Aleſſandrino, si perche la fua bontà, e valo
reera conofciuto da tutti, e da tutti era giudicato digniffimo di tantogrado, co
me ancora , percbe Aleſſandrino effendo perfona ingenua , s'hauea molto acqui
tata lagratia di Borromeo, hauendo egli auanti per feruigio di Borromeofatto
quanto potea dal catofuo, accioche vna creatura di Pio IV. fuffe eletto Ponte
fice.Fatto intender quefto loro penfiero a Farnefe, ei vi concorfefubito,in meda &
sh'egli diede inditio d'hauer defiderato tal elettionefommamente. Stando le cofe
in tal termine , non mancaua altro , fe non che fi publicaffe lo stato delnegom ,
some era , nella qual publicatione Borromeo andaua alquanto lento per rispetts
d'vna
PIO V. 709

dona certa riuerenza, che portaua a Merone , alquale non ardiua dire aperta. #
mente laſua eſcluſione dal Ponteficato : ma finalmĕre purgliela diße. Morone
vedendo che cofi er ‹4 il tutto ben accomodato, che non poteua quefto negotiofra.
ftornarfi , comefauio, e come anche perfona,che in cōjcienza ammirana il valore
ne. Già fi cominciava a fcoprire per
di Aleandrino,lodo per ottima tale elettio
lo Conclaue la eletione di Aleſſandrino , e quelli ,che pra non l'haueano faputa,ne $5
rimafono attoniti Et fi dubitò qualfuſſe ſtata maggiore, ò la fecretiezza , e pre
fezza d'alcuni in condurre a fine quefto negotio , ò la trafcurraggine , e p › ca auer B
teaza d'altri,che di ciò nulla haueanoſofpicato, non che penfato , ouero inteso che
donefefuccedere.Scoperta dunque la conchiuſione ogn'vno a gara ne corr ua að "
adorar AleTandrino , nondimeno ne' volti di molti fi vedeua sbigottimento , e ma •
rauigliagrande : onde a fe fteffi non credeuano, ne parea loro di credere quello,
che veteuano . Cofi adunqu fù eletto Papa Aleſſandrino, che per la cagione ,
c'habbiamo difopra detto,fi chimo Pio V. Publicata l'eletione per Roma,fi sbi Tema del
}
gottirono parimente gli animi di molti ; percioche ogn'vn tema , ch'ei douefse popo! Row

riufcire auftero,st per efser religiofo,e creatura di Paolo IV. come ancora per- manoperla
che egli nellecof: delfant'Officio hauea di fanta austerità dato fegno : fi confer. Pio V.
maua ne' cuori d'alcuni cotal sbigottimento ,ſapendo ch'egli perfua natura leg
giermente s'accendeua in ira : maquefto gli raſſicuraua alquanto , che fifapena,
che in lui l'ira fi eftingueua tofto , sì per quella cagione vniuerfale , che , qui fa.
cile irafcuntur , iran minime continent , fed reddunt , come ancora per
ch'eglifaceua,che la ſua prudenza aguiſa d'acqua ſmorzaſse nel cuore l'ardēti
fiamme.Onde (com'egli ftefso dicea) non andò mai al letto con colera, non folo
egli benfubito deponeua l'ira : ma di più faceua appunto come comandò quelfa
uio, dicendo , quod nullum euidens iracundiæ veftigium oportet relinque
quere,fed fimul atque deferbuerit, atque refederit animi tumor , omnem
præteritorum malorum memoriam penitus tollendam effe . Da quefta ira
infuorinon vi era cofa in lui, di che potesse imputarfegli:ogni vno conofceua la
fantità della vita, lontana da ogni ambitione, e netta da ogni labe mondana . Par
ue,chegli animi de gli huomini cofi sbigottiti (come fi difse) fi rafficurassero
molto ancora, vedendo che Pio fubito giunto al Ponteficato,diede d'animo bene
fico chiarifimi argomenti , concedendo al Conte Annibale Altemps cinquanta
mila ducati , et a moli Cardinali poueri , dando buona fomma di danari , che fi
trouauano in caftello . Il giorno dellafefta di S. Antonio, ch'era ilſu natale,
& egli entrauanel 62. anno dellafua età , fù coronato auanti la Chiesa di San
Pietro
, efuronofatte lefolite cerimonie . Si volſe egli tutto ad emendare i co
fumi, torregli abufi , et afare , che fi viuefse vita Chriftiana , e che non
fipreterisse diporre ad efsecutione quanto nel Concilio di Trentofi conteneua .
Once non meno vtile apportò egli in ciò di quello , che hauessero apportato i
passati Pontefici in fare cominciare , eterminare detto Concilio . Non molto
passò dopo lafua afsontione al Ponteficato , chefece Cardinale ( dandoli ilfuo
cappello) Michiele Bonello figliuolo di vna fua nipote da lato di forella , e
fra e dell'iftefso ordine Domenicano . A fare ciò il Pontefice vi fù ſpinto
non
ry 3
710 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

non tanto dalla parentela, quanto da infinite preghiere, che tutto diſopra ciò da
Cardinaligli erano porte,e da vna bnona natura,e belle qualità, che nelgiouanentes.
fifcorgeuano,le quali fono crefciute inmaniera, hanno prodotto, e producono
tuttauia cofi nobili effetti, ch'egli allafanta memoria di ſuo zio accrefcefplendo
dore, afe feffopartorifce vnaperpetua, e grãdiffima gloria.Et s'incamina per 19
Strada tale,chefi può fperare, che col tempofia pergiunger apiùfupremegranit
dezze.Hor Pioftando tutto intento alle cofe della religione, fece, che'l Cardina
le Comendone, ilqualefe ne ritornaua da Pollonia a Roma, andaffe Legato alla 025
dieta vniuerfalein Germania intimata da Maffimigliano , e li mandò intorno a
ciò dl Pontefice molti fanti,& prudenti auuertimenti,il chegiouò molto in quel
la dietaper ribatter gli heretici , iquali accioche fuffero ribattuti nella Francia
ancora, diede a quel Re, & a'fuoi miniftri ottimi documenti,ne contento di ciò il

M and ail Papa , per aiutare il Re a debellarli , ordinò poi , che li fi deffero per foccorfo
Papa aiuto quattro mila, e quattrocento fanti, e nouecento causalli , e chesotto laguida del
di foldati
al Re di Conte fanta Fiore valorofiffimo Signore li fuffero condotti ne reftò egli di dar WHE
Fraciacon anch'in altre occafioni altri foccorfi a cattolici , che altroue contra gli heretici VThe
tra gli he #15
retici . guerreggiauano : Horaperche il Pontefice non folo alla riforma de' coftumi, MA
alla eftirpatione dell'herefie,efpiantamento de gli heretici,ma ancora reprimere
Conte di S. ilfuror de' Turchi era volto continuamẽte, & in ciò nel vero vi biſognauagran
Fiore gene vigilanza, & feruore , percioche il Turco ogni giorno acquiftauapiù , e facena
rale
genti del maggior danni, e diceuafi, che aſpiraua alla Monarchia del mondo ,per tanto il
Papa , che Papafaceua inuitare , e con ogni più deſira maniera effortare , e pregar tutti i
andarono
Francia. Principi Chriftiani, e maffimamente i più potenti , ad vnirfiinfiemecontra que
"Solimano fto fiero barbaro : e perche Solimanofaceua laguerra in Vngaria, ou' era egli an
gran Tur
co guerreg. dato in perfona con più di ducento milaſoldati, però il Papa mandò in due vol.
gia in Va te all'Imperatore nouanta mila ducati , promettendone ancora cinquanta mila
garia.
ogni anno,fin che duraua quella guerra,e oltre a ciò per impetrare aiuto da Die,
con la cui mano fi vincono i nemici dellafede noftra, publicò egli vn Giubileo , e
fecefolenniſſima proceffione, nella quale cofi deuotamente andaua egli medefimo
apiedi, che moueua a deuotione i riguardanti, e ne gli animi di tutti tanto mag "NO!
giorefifè il denoto affetto, quanto che eſſendo appreſentate al Pontefice alcune
indemoniate, egli col toccarle con laftola , e col darle la benedittione le liberò da
tai nemici . In tanto in Vngheria vi mori Solimano , mentreftaua all'aßediodi
Solimano
muore in Seghetto,laqual morte doueua eſſer cagione, che i Turchi ſi ſpauentaſſero, & da
VogariaSe quell'affedio fi rimoueſſero, nondimeno tanto in vno effercito gioua la prudenza,
fo'to
ghetto . gli accorti auuedimenti d'vn Capitano, che quelli accidenti, che douerebbono
apportar danni,arrecano vtilità, cofiil cafo della morte di Solimano, che per fe
Steffo doueua in queſta impreſa eſſer dannofo, fù vtile , & ligiouòfommamente,
percioche Mahemet Bafcià iui capitano principale , non folo tenne occulta la
morte delfuo Signore,mandata in tanto la nuoua alfucceſſor Selim, accioche egli
fenza ftrepitipoteffe prendere la poſſeſſione dell'Imperio , ma eglifpargendo dal
volto in abbondanza lagrimefinte, e dafalfo dolore molto oppreſſo mostrando
fi,daua ad intender a'foldati, che questo affanno gl'occupaua il cuore, e tantela
grime
PIO V. 711

grimegli bagnauano il volto,perche Solimano haueuafententiato , che ſe preſto


non fiprendeua Seghet, fuſſe lui con tutto ilfuo eſſercito miſeramente fatto mo
rire , e ciò egli lo diceua con fi buona maniera , efermiſſima costanza , che niun
v'era,che non lo credeſſe ,onde tutti fi difpofero confaldo ardimento di affalir Se
ghetto tante volte,e si continuamente ,e con tantafierezza,che è eglino vi rima
neffero morti tutti,ò lo prendeſſero , & ilgiorno seguente , che fù il 6.di Sett.fi
horribilmente li diedero l'asfalto , ch'era cofafpauenteuole , e piena d'ogni horro
reilvedere quanti n'erano ributtati in dietro feriti , emorti , onde non potendo
Che quelgiorno effettuar laprefa, il dì, che venne, con maggior fierezza, e con vn
impetofopra ogn'impete dettero l'aßalto , e da' noftri dentro con tanta gagliar
dia d'animo gli fi rifpondeua , e con siforte pugna gli fi faceua refiftenza , e ri
batteuano in dietro , che i Turchi penfauano di non poter prender quella for.
altezza, i nostri di non poter difenderla più . Fù marauigliofo anche a' nemici
medefimi il valor,che mostrò ſempre nella difefa di queftafortezza Nicolò Si. Nicolò Si..
rino valo
rino, che di effa hauea ilgouerno , ma marauigliofo, efopra ogni credenza lo mo- rofo difen.
firò egli , quando effendofi dall'artigliaria de' nemici apprefofoco da vna parte foretto
di Se
ghe .
della fortezza,& vedendo ,che ò biſognaua iui bruciarfi , ò renderfi in poter de'
nemici, egli efortò tutti ifoldati con breue " ma potentiffima maniera volerpiù
tofto valorofamente combattendo morire, che con miferie andarne viui in mano s
del Barbaro,e crudo Turco: e però egli haurebbe aperto la porta, & effo farebbe :
flato ilprimo ad vfcir per combatter co' nemici,fin che vifuſſe vita,e cofi ei fe
ce . Chifarebbe,che per vdir tai parole , e per veder l'eſſempio ditanto Capita
no nonfifuffe fubito moffo ad obbedirlo , & a feguirlo ? per tanto feco vfciron.
fuori tutti,che non erano piu di 500. e fecero vecifione ,e firage grandiſſima de Seghetto
prefo da
nemici, iqualifinalmente eſſendo in gran moltitudine , hauendo in battaglia am. Puchi,
mazzato il Sirino , sbaragliarono , & vccifero queftifoldati, & cofi prefero Se
ghetto . Qui fi vide,quanto la neceffità ,che bebbero i Turchi, ò di douer efser
73
fatti morire da Solimano (come il Bafcià li diceua) ò di espugnar Seghetto lifa..
ceffeforti , & oftinatiſſimi a quell'imprefa , e li rendesse vittoriofi , e dall'altro
canto la neceffità ancora c'hebbero quei pochi noftri foldati,che vfcirono di Se
ghet,dinon andar in poter delfoco , ò di non capitar in mano de' crudeliſſimi bar.
bari, gli facefse combatter con ogni valore , onde prudentiffimamente da tutti i
famofi Capitani antichi è ftata la neceffit àfommamente ftimata , e fifono sfor
zatifempre di porla auanti a' lorofoldati , perche (come disse quel grand'hiſto
rico) conofceuano, Che neceffitas eft vltimum, & maximum Telum . In questo
mentre che fiprendeua Seghet , prefe l'Imperio de' Turchi Selim , ilqual non selim Im
moltopafsò , che cominciò a penfar di far qualche grand'imprefa contra i Chri- Tur chi ,dide.
perator.
fliani, in tal modofeguir le pedate de' fuoi maggiori , e dar qualchefaggio del fegna farla
Suo valore,eguadagnarsi negli animi de'fuoi popoli più terrore, & alfuo domi- Cip ti . di
imprefa
nio maggiore ampieza acquistarne . Onde egli fi difpofe (ſpintoui maſſima
menteda' conforti di Piali Bafciàfuo genero ) afare l'impresa del regno di Ci
prisch'era sùgl'occhi del fuo Imper.e fe ben lo doneua da tal impreſa rimouer la
pace,ch'egli nelprimo ingrefso delfuo Imper.haueuafatto ai Venetiani,padroni
di
ry 4
712 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.

di quel regno,i quali ne a lui,ne aſuoi maggiori haueano mai violato la fededa
ta,nondimeno perché a' Principi non mãcano mat huomini, chefi sforzano con
colorite ragioni di darli ad intender, che quanto effi vogliono fia honefto , egiu
fto, cofi bora non mancarono a Selimproti adulatori, che quell'impreſa eſſer bo
neſtiſſima gli dimostrarono , dicendoli , che hauendo iſuoi maggiori conquiſtato
Ragioni , l'Imperio di Coftantinopoli , e della Grecia , e che quefto regno di Cipri a quel.
che
deuapreten l'Imperio era foggetto, onde s'intendeua effer fuo,e però aripigliar ilfuo,e non
32
nel R gno atorre l'altrui contra lafede data egli fi apparecchiaua . Rifoluto dunque Se
# 61
diCipt . lim di affalir tal Regno , fece fargrandiffime preparationi , & apparecchi mili
tari , e per ageuolarfi il conquifio di quefto Regno , fi difpofe per la Dalmatia ,
e per la Schiauonia aſſalir ancor i Venetiani , i quali vedendo tanti prepara
M:
menti de Turco, effi ancora per difefa faceuano molte,& ottime prouifioni.Ma
prima che lTurco ne veniffe ad aperta guerra con effi, mandò a Venetia vn.
Chiaus a chiedergli il regno di Cipri , come indebitamente vfurpato da quel do
minio all'Imperator de' Greci , e che quando effi dare non gli l'haueſſero voluto,
egli fe l'haurebbe occupato con l'armi . Fù dato in vn publico configlio da Ve.
netiani vdienza al Chiaus , ch'era giunto in Venetia tre di dopo Paſqua di re
furrettione del 1570. egli eſpoſta l'ambasciata delſuo Signore hebbe riſpoſta da
i Senatori , che il regno di Cipri era con ogni giufto titolo da effi ftato poſſedu
to , & all'hora fi poffedeua tuttauia , e però che eglino erano apparecchiatia
difenderlo con l'armi contra chi d'occuparlo penſaſſe , e che eglinoſperauano che
H
Papa pra Iddio vendicator de' perfidi huomini caftigherebbe il Turco , che ſenza niuna
tica la lega
fia princi cagion contra l'vfo de' ſuoi maggiori rompeſſe la fede data . Licentiato il
pi Che
n cont.fia'1 Chiaus fe ne ritornò alfuo Signore , & i Venetiani Spedirono ben tofto Amba
Turco fciatori a vary principi, tentando col mezo del Pontefice di vnirfi contra que
Re Filippo At7 Barbaro inimico di Dio,de gli huomini , e d'ogni honefta conditione . Il Pon
manda cin
quanta
lese in agatefice cominciò a praticar con ogni feruor , e deftro auuedimento vna Lega
10 a Ven trail Re Cattolico , i Venetiani , e fe medefimo , tentò egli d'includerui in effa
laani foto altri principis ma perche s'auuide non poterfi ftringere prefto la lega , come
condena
di Andica eradi biſogno per refiftere alla guerra, che era in piedi quell'anno, però egli at
d'Oria.
tefe ad aloprarfi in modo, che'l Re Filippo porgeße aiuto a i Venetiani , & egli
ancor a' medefimi lo porgerebbe , e poi più agiatamente fi potrebbono ftabilir
le cofe della Lega . Il Re Filippo per compiacer al Pontefice ordinò , che in
foccorfo de' Venetiani andaſſero 52. delle fue galere,delle quali ne fece Gene.
rale Gio. Andrea d'Oria , huomo nell'armi , e cofe nauali di gran credito , impo
Marc An nendogli, ch'egli obbediſſe à Marc'Antonio Colonna valorofo Signore , e Gene
Ronio Grale dellegali re del Papa . Hora verfo il fine d'Agofto del 1570. congiunteft
ionna
ne dei infiemetutte quefte galere con quelle de' Venetiani , fi vide che faceuano affai
le gale e
del Papi potente armata,percioche giungeua a cento, & ottantagalere, vndecigaleaz.
Venetian ze, fei naui. Giunta questa armata in Candia, fi rifolfero i Capitani di andat
Turchi af alla volta di Cipri . Vn mefe, ò poco più auanti, che 1 noftri veniflero a quefto ap
faltano
Regno di puntamento, era venuta l'armata Turchesca copiofa, & horribile nell'acquedi
sipi. Baffo fopra l'Ifola di Cipri,e giuntanefubito la nuoua in Nicofia,il Sign.After jin
Baglio.
PI O v. 713

Baglione prudentiffimo,& valorofo Capitano, Gouernatoregenerale dell'armi , Aftor Aa


volena, he con gli archibugieri, e co la caualleria fi vieta le, che tui non sbarcaf- thone Ge
feroi Turchi, ma il Luogotenente, che rappreſentaua il principe di Venetia, e che foldat al di
in
haueafuprema autorità, no volfe, dicendo , che no vi era cofi grãnumero di genti cipri.
thefuffe baftante a rifpingere in dietro i Turchi, & vietarli la venuta in terra ,
nel feßoparere concorfeil Collateral Generale, onde queft'opinione preualfe,fe Nicosia af
benefùguidicato poi,che meglio era,che preualeſſe la prima. Sbarcarono dunque coba al
132 iTurchi allefalin , & alli 25.di Lug.vna parte di effi seza artigliaria ne venne Turchi.
Colonello
all'affedio di Nicofia.Parena al Colonello Palazzo da Fano cofigliere,che s'v Palizzo da
...
fiffefuori coparte delle genti,che s'affalißero li Turchi pria che con effi s'vniſſe Fano.
l'altra parte del lor eẞercito,ma il Logotenete, & il reggimĕto col Collaterale
non volfero:ilgiorno che fegul poi vene il refto dell'efsercito Turchesco ad vnirfi
con l'artiglierie al detto afsedio . Accäpati che furono in varie parti ,cauaronofot
to terra per trouare acqua, e fuor della credeza comune vi trouarono molti poz
$10
zi,ilche fùdi grādiſſimo giouameto a quell'esercito.Fato ciò i Turchi comincia
rono ad andar caualcando intorno a Nicofia per veder fe i noftri voleuano ve
nire a combatter:ma auuedutifi , che i noftri fi voleano difendere dentro, effifece
ro quattroforti,efortiffimamente cominciarono a battere la terra,ne riuſcendoli
ciò,comeeglino pefauano :percioche in quei terreni lepalle d'artiglierie s'incassa
mano dentrofenza ruina, e più preſto ingagliardiuano la cortina di terra piena,
chefefsero altro danno , perciò s'aftennero dal tirare , e cominciarono ad andar
fotto conZappe,e badili ,facendo diuerfe trincere perfondo, e con altri buoni mo Affal i dati
di a combatter;diedero i Turchi più di quindici afsalti,pria che i noftri vfcifsero Turchia
maifuori ; finalmente a' 15. d'Agoſto vscirono fuorifotto la guida del Capita. Nicofia.
no Prouenna Piacentino mille fanti a piedi ful mezo giorno , nel qual tempo Fantaria
foleuano i Turchi rip farfi:queftifurono nel combatter cofi valorofi , chepassa- Chriftiana
falta i
rono fino a' forti de' nemici , e ne conquistarono due abbandonati da Turchi per athi Gino
timore di maggior perdita , e fù tanto anche ne' padiglioni ifteffi lofpauento del allog
giamenti,
Turchi,che moltife ne pofero in fuga , e ql giorno farebbe ſtata fornita la guerra
cogloriofa vittoria noftra,fe la caualleria de'noftri,ch'era entro a Nicofia, vfcr
uafuori alfoccorfo dellafanteria, fi come era ordinato prima:pche ſe no haueſſe
fatto altro,che rincorare, e porgere p'ù animo allafanteria a paſſar più oltre ha
ne
rebbegionato aßaisma il Luogotenente guaftò per noſtra d ſgratia l'ordine ,
volfe alcun cauallo , dubitando, che non fußero tutti verifi da Turchi ,che di mol.
to fouerchiauano i noftri in numero.Hor non eTendo quefti foldati, ch'erano vſci
tifoccorfi,furono dalla caualleria Turchesca rotti, & amazzati in gran parte,e
gli altri nefuggirono nella città. I noftri no potendo vfcire più fuori per non ef
ferui numero fufficiente, e non effendo ( comefperauafi ) foccorfi da quei di Fa
magofta,fù Nicofia prefa alli quindeci di Settebre con un fieriffimo alalto d'in Nicofia
numerabilegente Turchesca. S'incominciò quefto aſſalto nell'alba , e durò la en pref da
tro Pvccifione fino afer bore di giorno , e quei della terra fin nelle proprie piaz- Tu chi.
ze combatterono arditamente. Haunta dunque da'Turchi la città di Nicofia,vi .
Dofero alla guardia da quattro mila fanti eletti, e mille caualli ,fotto il gouerno
di
714 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

Famagusta di Mufafer Bafcià, e Muftafà col rimanente dell'eſſercito andò a Famagofta.L'ar


afed:ata PIT
da Turchi , mata noftra(c'habbiamo di fopra detto effer andata alla volta di Cipri, nonfece
il Co. nulla , perche fi difunt per il difparer che nacque tra il Colonna , & il Doria , il
Difcordia
fra
lonna,&
Doria . qualfopponea di non eſſer in maniera niuna fottoposto al Colonna,ondefi vide ef
fer vero quello,che dice Tito Liuio , che, quã plurium imperium bello inutile
elt, l'auifo di quefta diſunione con la nuoua dellaperdita di Nicoſiaſeguita cofi
prefto con tatofangue de' Chriſtiani ſparfoui, e'l pericolo che v'era che no fi per
deffe tutto quel regno di Cipri,diede gran dolor al Poteficeima non però lifeper
der punto d'animo, anzi con molto cuore, e ardore fi diede a condurre ad effetto ľ
incominciato maneggio della lega tra i Venetiani,il Re Catolico,e fe medefimo.
A quefti tre potentati daua più che a gli altri timore il Turco, perche haueano fo
timore i Venetiani , come coloro,contra i quali erano volte l'armi Turchesche, di
nò riceuer tuttauia maggior danni,il Re Filippo temea chefe'l Turco haueſſe ca
uato i Venetiani,efcacciatili dall'Arcipelago baftione,d'Italia, ifuoi Regni di Si
cilia,e di Napolifarebbono ſtati in pericolo grandiſſimo di eſſer ruinati,& vfur
pati.Il Papa oltre che temea per la falute dell'anime di tutto il Chriftianefimo,
temea ancoraper le spiaggie,e luoghi maritimi della Chiefa. Hora effendo con la
con
Legafra il prudenza del Ponteficefuperate molte difficoltà,che occorreuano nel maneggio
Papa , Re della lega,fù ella finalmente cochiufa, efottoscritta in Roma in Cõcifloro a ven
Spagna ti di Maggio del MDLXXI .
cdiVenetia indi a's.difù ancora publicata , e non paſſarono
ni cotra il dieci di,chefù diuulgata in Venetia. Fù nella lega ordinato che'l Poteficeponef
Turco .
Le dodici galere armate, e tre milafoldati a piedi,e 250.caualli . Il Re Catholico
vi poneffe trefefti di tutta la spefa,& i Venetiani duefefti.Et erafrà l'altre co
ditioni,che neſſuno confederato poteſſe accordarſiſenza participatione degli al
Gi tri, e che DGiouanni d'Auftria,fratello del Re Catolicofoffe Generale della lega,
Dand'Au
Dāni
tia gene infua aſſenza Marc Antonio Colonna General dal Papa teneffe quel luogo .. 12
rale dell'ar !
mata della La conchiufione, e stabilimento di tal lega ftabiline' cuori de' Chriftianigrand
Liga ,
allegrezza, la qual non tardò troppo che fi commoffe moltoper la fopranegnen
8 Famagola
e tutto il tenuoua della prefa di Famagofta, e cõfeguentemĕteper la perdita di tutto ilRe
Regno di
Cipri pre gno di Ciprispercioche in effo quella città era principaliffima . Ottennnero final
Tur- mente i Turchi il poſſeſſo di quefta città dopo vn lungo , & oftinato aſſedio alli
co .dal
fo
quindici d'Agofto , che li firefe à patti.Era ella ftata da vn potentiffimo , e nu
merofo effercito Turchesco, di cui(come ſi diße diſopra)ne eragenerale Mufa
fà Bafcià, valorofo Capitano combattuta per mare, eper terra, e la battariaha
ueuano cominciato i Turchi ai 15.di Maggio , facendola fare con fettanta
quattro pezzi d'artiglieriagroſſa ,frà i quali erano quattro grandiſſimi baſi
MacAn
tonio Bras lifchi . I nofiri , de' quali erano capi Marc'Antonio Bragadino , & Aftor
gadino , & Baglioni valorofiffimi huomini , fi difenderono fin che potero con ammazzaro
molto valore ,
Aftor Ba alcuni pochi giorni , che tirarono gran furia di artiglieria , no
glioni dife
fero finche trenta mila Turchi , efù tanto lo fpauento , che nacque nel lor campo , che fe i
pot to va
va noftri haueffero hauuto dentro abbondanza di monitione , come bifognana
Jorofamete
E.magofta in cofifatto aßedio , non haurebbe quella guerraper noi bauuto si infel ce fac
ceffo : ma effendoui poca monitione , determinarono i noftri di non tirare
più
PIO V. 715

più sifpeffo,accioche tanto più durafse la poluere, e le palle . Onde i Capitani no


Ari ordinarono, che non fi tirafsero più di trentapezzi il dì , e trenta volte per
ciaſchedunpezzo . Hora continuando i Turchi tuttauia più a granfuriagli af
falti con ogni piùfpauenteuole modo, chefuſſe poſſibile, tirarono tanto gran nu
mero d'artigliaria,che in due mefi, alcuni pochi giorni, che durò l'affedio di Fa
magofta,furono tirati da' Turchi alla città cento quaranta mila palle d'artiglie
ria dipiù forte , & in tanto a noftri eſſendo cofi mancate le vettonaglie , che ve
n'erano pochiffime, & in particolare di poluere non vi erano rimaftife non fette
barili , e de ifoldati ve n'erá morto vn gran numero , e quei pochi , che vi erano
rimafi , erano talmenteftanchi , & indebolitiper il continuo trauaglio del com
battere , e per lo poco vitto , e per le affidue vigilie , chefono grandiffimo ma
le alla natura noftra ) che non erano più atti al contraftare con cofi potenti ne
mici. Per tanto il Bragadino, & il Baglione, egli altri capitani determinarono , Condition
fi
accioche la città nonfi rouinaſſe,di tentare accordo,ilquale fù conchiuso con que- come the 1.
fe conditioni,cioè, chefuſſero a foldati
' del prefidio faluate le vite, l'armi, ele rob. ga.
be con cinque pezzi di artiglieria, e tre caualli à lorfcielta , il viaggio ficuro
in Candia,e chei Greci in Famagofta poteſſero rimanere ficuri con le loro facol
tà, e col poter viuere Chriftianamente. Furono quefte conditioni da Muſtafà di Bragadi
e Biglionno e,
propriamanofottoscritte : ma con vna propria , e ſingolare perfidia di cofi mal empia ner
te v.c fi di
uagio Barbarofurono quelle rotte , ne di effe quafi nefù feruato punto : percio. Turchi co
tra la dat
che al Bragadino , al Bagilone , & ad altri Capitanifece egli dare crudeliffima fede.
morte, ma più col Bragadino , che con alcun'altro moftrò la fua crudeltà que
fta tigre Turchesca . Il Bragadino con ognifanta patientia tollerò queftofanto
martirio , de gli altrifoldati partefuronofatti morire , partefifecerofchiaui ,
efolofùperdonato a gli habitatori di Famagofta . Io ho vdito raccontare tre
ragioni , che potero indurre queſto Turco ad vfare cofi moftruofa crudeltà:
l'onafu lafuapropria natura , che di vedere altrui morire fi godena grande
mente l'altra vn grauefdegno , ch'egli haueua per il gran numero de fuoi Tur
chi, che in quello affedio erano morti : percioche quelli , che morirono di fer
ro , e di artigliaria , furono più difettantamila combattenti , è più di cinque
milane morirono d'infermità , oltre vn gran numero di Vaftatori , de i quali
1 per effer minuta gente nonfi tien conto ; la terza cagione fùl'accorgerfi , che
egli hauea conchiufo accordo co' noftri , quando le cofe loro ftauano in cofi
- peffimo ftato , che in peggior flare non poteano . La compaffione , c'hebbe il
Pontefice alla mifera Città di Famagofta , & àtanti Chriſtiani , & valorofi
guerrieri,che vi erano morti, lo moffe tanto più aporgere affidue, & ardentiffi
me preghiere a Dio , che con laſua poffente deftra ripremeſſe l'audacia di cofi
maluagio , e peſſimo inimico . In tanto l'armate de' tre Collegati fi vnirono in
Melina , e iuifacendofi la raßegna , fi vide che'l Dominio Venetiano vi haue- vaffelli di
Numeroar
wacentogaleefottili , fei galeazze con due naui , e alcunefufte , efregate. Do- mati della
Lega
#dici galere haueua il Signore Marc'Antonio Colonna Generale del Papa , e
di Don Giovanni con Andrea Doria vi erano ottantauna , e ventidue naui ,
computate in quefto numero le tregalec di Malta . In quefta armata fitroua
Mano
716 - CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
Numero di uano tra Italiani, e Tedefci, e Spagnuoli vestimilafoldati da combattere , fenza
to ja che ‫ܐ ܐܬ‬
cranesù le curme, e gli officialt , non computaniou ancora treceto e più nobil: Cauallieri AMTAFT
www
vi erano venuti come venturieri jenza Aipendio alcuno . Hor q ifi furono i
la Lega . che
zimata,del
Capitani in lunghi difcorfi circa quel tanto che fi douefje fare, e fi leterminò , che
in ogni manera fi doueffe incontrare l'armata Turchesca, efirui giornata,ancor
che fi conofcefle la Turchefia effere più potĕre:fi diſpoſero poi tutte le naui, come
haueuano a ftare efù ne' fuoi orn‚e in quella parte,che battaglia ſi ch am1,ben
diuifa l'armata tutta. In fʊmma furono preparate , e ordinare quelle cofe , ched
tanto fattofi richiedeuano , e accroche ogn'vn viueſſe Chriftianamente furono da
tifanti ricordi,e ordinati ottimi modi , affinche con l'orationi, efantità di vitafi
impetraffe ardimento , e vigore dalfommo Dio a confufione de' fuoi nemici . In
tal maniera dunque diuifate le cofe,parti la noftra armata di Meſſina a'fedici di
Armata del Settembre nel MDLXXI.e indi a pochi giorm fi condufle a Corfù , di doue par
la Lega va
a ouare tendofi all' vltimo di Settembre giunse alle Gomenizze capaciffimo porto, eficu
ente
chesca riffimo di terraferma .Quiui da Don Giovanni d'Auftria fù fatta nuouam
Parmata
Tur
per far gior la reflegna , e comandato che con ogni dilige nza fir uedeſſe ro i legmiſe erano
Data con ef del conueneuole ben promifti. Mentre a ciò s'attendeua, s'hebbe auuifo,che l'arma
fa.
ta Turchescafi trouaua nel golfo di Lepanto , per ciò i noftri fubito rifolfero
di partire,e cofi a' 3.d'Ottobre partirono con proponimento di giungere alla boc
ca di quelgolfo,& prouar,che i Turchi vſciſſerfuori per far giornata con loro ,
a' cinque volfero andar al porto di Petala,ma per la contrarietà de' venti fi trat
tennero , efurono costretti afermarsi sù quell'Ifola , nel porto di Val d'Aleſſan
dria. I capi dell'armata Turchesca erano trafe difcordi , fe fi doueua venire a
giornata co' Chriftiani , ò pure fuggirla , altri di sì , altri di nò diceua , e ciafcu
o ai ma ben tofto determinaro
Caracoffa no le fue ragioni per il propri parer portau
corfaro . no poi di sì , perche Caraco ffa , che era andato a ſpiar la noftra armata , ri
a
feri,ch'ell non era di più di cento, e cinqua nta galere, e che le galere groſſe erano
grauezza inutili alla battag lia , e che folo feruiuano a por
Vluz li ti per la lor troppa
tar moniti one , e vettou aglie . Vluzal i ricord ò ancora , che il comandamento
negato .
del loro gran Signore era, che in ogni modo fi combatteffe ; onde ſi riſolſero di va
fcire a ritrouarela noſtra armata,e venirne feco a naual conflitto, e a'ſei di Ot
tob.vfcirono del Golfo di Lepanto , e con profpero vento alla volta de noftri s'
incaminarono . In quel giorno medefimo i noftri non hauendo potuto prima per
la contrarietà de'venti , fi partirono dal porto di Val d'Aleffantria , e driz
Armate del Zarono ilcamino con moltafatica , perche erano anche in parte pieni di furore i
la Lea, e venti verso gli scogli chiamati i Curzolari , & effentofi posti la notte alla ſpia
fcuoproa gia di Galanga , la mattinafeguente , chefu la Domenica a' 7.di Ottob.fcoper
fiTurchi
no. fero intorno alle due bore di giorno l'armata Turchesca , che a piene vele li
veniua contra. Don Giouan d'Auftria vedendo , che i nemici ne ventuano ,fe.
ce drizar nelpiù alto capo dell'antenna della fua galera vna bandiera verde
quadra , ch'era lo ftendardo della Lega , e con vn tiro d'artigliaria diede a tutti
fegno , che fi doueua far battaglia , egli poi & il Colonna , montarono sù due
fregate , e da diuerfe bande ne andarono a far , che i legniftessero in buona ordi
nen
DE PIO V: 717

ordinanza,& inanimauano i foldati a combatter intrepidamente , e con ogni ar


mento per lafede di Chrifto.I Capuccini,e i Giefuiti(de i quali molti ve n'era
no si l'armata)attendeuano anch'effi con ogni diuota vehemenza a dar cuore a
foldati,e afpignerli auanti lietamente contra i nemici di Dio , e perche tutti ifol
dati prima s'erano confeffati, e veduto poi spiegare lo Stendardo della Croce con
Pa molto deuoto affetto ricorfero a chieder perdono , e raccomandarſi a Chrifto Si
Ada gnore Noftro,all'hora i detti Padri publicarono vn fantiſſimo, e ampliffimo Giu . Giubileo
publicato
bileo concesso dal Pontefice per quelli , che fi trouauano in queftafanta imprefa . sù Parmita
Poco dopo ciòl'armata Turchesca con vn tiro d'artiglieria sfidò a battaglia la nel voler
cöbatter e.
noftra, da cui con vn'altro tiro lefù rifpofto, e cofifubito fi venne alla battaglia
con tanto ardire da ogni banda, con fi grandefnono di trombe , e di tamburi, che Battaglia
nauale
nonpoteua effere maggiore : era poifi numerofo, efpauenteuole il tuono dell'ar- Parmata
Cottiglierie, che nonfi bafta a defcriuere: per aere lefrezze erano infinite, e le palle eChriftian?,
Turche
di archibugifenza fine, fi fentiua vno horribile fracaso di legni infieme , fi vdi- fca.
Truly
uano miferabiliftrida d'huomini percoffi , e feriti , e di effi ne moriua ineftimabi
lenumero , il mare non più pieno di acque : ma difangue pareua , non vifive
11 de
Ha deua in effo altro che tefte, braccia , huomini morti , e mezi viui . Her combat- Vittoria
Chriftiani
chi tutofi peron pezzo con tanto difperato ardimento da ogni banda, fi vide final- contra Par.
mata de!
mentela vittoria effere dalla banda neftra . Questa è quellagran battaglia na- Turco.
mai
fgg uale , chedai tempidi Auguſto in quà ſi sà , che in quei mari non ſi èfatta
lamaggiore, e perauentura chi confidera bene le circostantie di effa ,potrebbe di
re, che nonfi narra , che in alcun fecolo nefiaftata vna tale . Con quefta vittoria
fu abbattuta lafpauentofa potenza del grande Imperatore de' Turchi , e inter
mineda cinque bore, cioè dalle dicifette fino alle ventidue , che tanto durò il
conflito , fu da' Chriftiani la più potente armata che mai di Coftantinopoli
vfciffe J che pure potentiffime ne fono in ogni tempo vfcite , parte preſa , par
te difperfa , eparte messa infuga : percioche di quefta armata Turchesca cen
to diciafettegalere , e tredici Galeotte interefenza mancamento furono prefe ,
ottanta fra Galee , Galeotte , e Fufte furono spezzate , ſommerfe , & ab
bruciate, e da quaranta in circafurono quelle, che fi pofero in fuga , e cofifi
faluarono .Si
. trouarono sùi legni prefi centofedicipezzi d'artigliaria groffa ,
ኣ። dugento cinquantafei di minuta , et vndeci Periere , tutte qnefte cofe infime co'
fchiani , e i vaffelli furono fecondo le conuentioni partiti tra Principi collega
ti . Morirono trentadue mila Turchi , e tra effi molti famofi capitani , e Go
pa wernatori di Prouincie , ne furono fatti fchiaui più di tre mila,e
cinquecento .
Rimafero prigioni due figliuoli di Ali generale dell'armata , e Mabemet Go- Quadic
mila Chri
Bernatoredi Negroponte , e altre perfone di molto conto , e ftima grande . Si ftiani fchi
OF ui liberat
liberarono quindici mila Chriftiani, che fi trouarono eſſereſchiaui su i legni pre- il giorno
fi. Horahauuta dalla noftra armata si fegnalata , e gloriofa vittoria , deter. della vitto
minarono i Generali di partire di quelluogo , e ritirarfi in porto , e cofi fece tia n.uale .
ros ilgiorno che segul poi fi fè la rassegna de noftri , e fi trouò mancarneſet
emilaFeicento cinquantafei. Fatto ciò vedendo i noftri , che di già ſi auīcinaua
Pinkerna , che non era più tempo di fare dimora in mare , prefero configlio
di
718 PANVINIO DELLE VITE DE PONT.

dipartirfi,e D.Giouanni finalměte fi conduſſe in Sicilia nel porto di Meſſina.Oue g


fù riceuuto congrandiffimo triofo,e regie feſte. Altri prefero altro viaggio.Mar
co Antonio Colona s'inuiò alla volta di Roma, quiui fù egli da Rom.raccolto con
gloriofo trionfo,e dal Ponteficefù honorato, e accarezzato fommamente.Dico- s
fi arapia vittoriafe nefecero per tutto il Chriftianefimo grandiffimefefte . Inve
netiafurono battute alcune monete,nelle quali erano impreffe questeparole.An
no magna naualis victorię Dei gratia contra Turchas. Per il che volfero quei
Signori dimoftrare, chemiracolofamente dalla mano diuina erafi quefta vittoria Wi
confeguita , e non folo eglino : ma tutti i Chriftiani , e in particolare il Papa dal
fommo Dio la riconofceua, e confomma deuotione lo ringratiana.E percheil Pon Vip
tefice conofcena che per rouinare in tutto i nemici non folo bifogna vincere : ma è
neceffariofapere bene vfar la vittoria , la quale all'hora s'vfa bene quando con
maggior impeto,e più vigor pria che i nemici fi rihabbino , efi rinfranchino , s'
affallifcono nuouamente,efi come quelle infermità chefi chiamano ricadute,fo
no più pericolofe , e più atterifcono i corpi nofti , che nonfanno le prime , per
che trouano la natura indebolita , e parimente più le terze , che le feconde , co
Ji anch'auuiene nel combatter co' nemici , che i fecondi abbattimenti più roui
nano , che nonfanno i primi , e più i terzi , che i ſecondi , per trouare tuttania
men potente il nemico, per tanto il Papa volea che ben tosto con maggior arma
ta , e fe poffibilfuffe , con più ardimento fifeſſe nuoua battaglia co' Turchi: per
ciò egli mandò varij legati a varij Principi con pregarli ad entrar nella lega
contra l'abbattuto Barbaro , pria ch'ei riforgeffe . Hor mentre il Pontefice in
quefto maneggio ,& in altri per giouamento della Chriftiana Repub. è tutto in
tento efaticante,glifopragiunfe a mezo Marzo del 1572.con moltapiù vebe
menza, e con più graui dolori il fuofolito male delle reni , e cotalmale tuttauia
tanto fifece peggiore , che con lafua vrina v'era putredine , e fangue infieme .
Egli hauea in coftume , per rimedio di quefta infermità , bere il latte di afina ,
di ch'egli all'hora ne beuettefi gran quantità , che li cagionò cofi fatta debo
lezza diftomaco,che non poteua ritenere il cibo.In quefti si fieri mali , e peſſimi
dolori era egli patientiffimo , fe bene(come dice Galeno)Sanitatem omnes re 201
quirimus ,tum ad vitæ fun& tiones, quas planè morbi impediunt , atque au
ferunt,tum verò vt moleftia careamus, angimur enim doloribus non leui
ter:nondimeno il Pontefice non pareua, che per altra cagione defideraffe direc
quistar laperdutafanità,che per meglio poter effercitare il fuo officio pastora.
le,eftar in oratione , efar altre opere spirituali , alle quali tanto egli era dato ,
allefette Chie
Vinta che non ostante si pericolofa infermità , egli volſe andare a piedi
zi la fa fe . Dopo ciò peggiorò grandemente , in tanto che'l mercordi , ch'era l'ulti
Piim
morte vve1.mogiorno d'Aprile conofcendo egli effere la fua morte vicina ,fi fece vefire
Aito da fa per bumiltà dafrate delfuo ordine:il giorno poiche fegui, chefù ilprimo diMag
te.
Gicroni gio mori alle 22.bore nel feffagefimo ottauo anno dell'etàfua,nel 7.anno delfuo
mo Rufti Ponteficato , nel quale creò egli in tre volte vent'vno Card.fra' quali fù Giro
rucci
din fue Lamo Rufticucci fuo fecretario , di cui per efferfeneferuito molti anni in alfi
. eCar
ladi.
mimaneggi,haueua a tutta proua molto bene conosciuta labontà del giudicio
1 Fin
DEN PIO V. 719

414-45 integrità della volontà, e l'affiduità, & vigilanza , con che l'operationifue me
yua agloriofo fine , e parue,che fi come effo col effer fatto Cardinale fi era refo
più maefteuole, cofi queftefue virtù,& altre, che a Principi conuengono , di più
Splendor apparisfero,fi come fino al dì d'hoggi in ogni occafione in luifplendidif
fimefi dimostrano . Fù il Pontefice lafera medefima, che mori, aperto, e fi troud.
hauer nella veffica tre pietre, il difeguentefù portato in S. Pietro , ouefù gran
in concorfo dipopolo, che andò a vederlo, e riuerirlo , e molti vi piangeuano ancor
A fopra,e lifaceuano toccar i rofarij, comefefuffe vn corpo fanto.Fù poifepelito in
Ba S.Pietro, di doue è ftato trasferito in S. Maria Maggiore in vn magnificentiffi
mo fepolcro,che Sifto V.per dar chiarefegno d'animo grato per beneficij riceuu
tili ha fattofare nella cappella , laquale il medefimo Sifto fplendidiffimamente
hafattofabricar, ornar a marauiglia.Lafciò Pio V. memoria ne gli animi de
gli buomini d'effer ftato offeruantiffimo della religione , tremendo caftigator de'
vity,vigilantiffimo, et indefeffo ne'negotij ,ne' quali era alquanto alle volte irre
foluto per il troppo defio, ch'egli hauea, che terminaffero a conueneuol fine. Amò
quefto Pontefice i virtuofi, e valenť'huomini fopra modo , e di honorarli , e tirar
li a maggior dignità , efplendore fùt auido grandemente : e però egli conofcendo
molto beneperpiù vie, quanto alto valor , eſegnalata virtù fuffe in Cofmo de
Medici Ducadi Firenze, e quanto vtile anch'egli haueffe arrecato alla fanta fe
de, lidiede nelmese di Nouembre del 1569. il titolo di gran Duca di Tofca- Titolo di
Bua
na, nellaparte che èsoggetta aldominio di detto Duca , ilqual venendo poi a toà Col.
Romanelmese di Febraro nelfeguente anno , nèfù dal Pontefice regiamente, e dicimo de Me
.
conmoltaallegrezza di tutti incoronato,e nella real corona vo'ſe il Papa,che fi
poneeroqueste parole , Pius V. Pont. Max . ob Eximiam Dilectionem , ac
Catholice Religionis zetum præcipuum Q. Iuftitiæ ftudium Donauit
Vso quefto Pontefice gran liberalità in donar a' buoni , e'n fouuenire a' lunghi
Pinelticompenfare ancori fuoi feruitori fù egli larghiamo donatore , la.
quallarghezzaferuo egli ancora con qualfi voglia,che in minor fortuna li ha
ueffe maifatto piacer alcuno , & era tantograto ne beneficij , che anche verſo
quei, ch'erano morti, moftrauafegni digratitudine , e però a Paolo IV. da cui Grat tudi .
re di PioV.
era egliftatocreato card. fece vn nobile , e magnificofepolcro nella Chiefa del- veriola
la Minerua , nella cappella de Carraffi : fece anche vn'honorata fepoltura nella moris di
Chiefa della Trinità del Monte al cardin. di Carpi , da cui Pio in bafo ftato ha . Paolo
· iiij.
ueahauuto alti fauori, e parimente nel Duomo di Napoli fece ad Alfonfo Car.
rafa card. enipote di Paolo on degno,epregtato fepolcro. Furono da Pio ancor
fatte variefabricbe nel palagio Vaticano , & in altri luoghi di Roma , efuori .
Nel Bofcofuapatria fece un monafterio afrati dell'ordine de' Predicatort , e
li aßegno coueneuoli entrate,e nella Chiefa afe medefimo vn'honeftaſepoltura .
Et ancorche in queste opere, e nella venuta del Turco a Seghetto , e nelle cofe di
Francia, e d'Auignone, e nella lega contra i Turchiſpendeſſe egli groſſiſſima să
na d'oro, nondimeno fi trouarono dopo la mortefua in caftello feicento milafcu
Pli , ouer (co
me altri dicono ) vn milione , e mezo d'oro . Fu quefto Pontefi
ce
con foto da fuoi prop popo loda : ma anco da nemi Turc , e da' fiele.
ri li to ra ci hi
rat!
)
720 PANVINIO DELLE VITE DE' PONT.

rati heretici, il chefù vn chiariffimo argomento della bontàfua , perche ( come RE


dice Arift.) Bonum eft , quod inimici , & mali homines laudant : viden
tur fiquidem ferè omnes fateri , quod fatentur vel hoftes , vel qui ob ali
quam offenfionem a nobis alieni effe videntur : quia res ea vfque adeo fit
cuidens, & expofita oculis, vt illi diffiteri non poffint .

Furono creati da quefto Pontefice in tre ordinationi vent'vno Cardinali , de'


quali diciotto furono preti, e tre Diaconi, che fono i feguenti.
F. Michiel Bonello dal Bofco d'Aleſſandria, nipote del Papa, prete card. di S.
Maria alla Minerua ..
F.Girolamo Socher,Fracefe,Generale de'Ciftercienfi, prete card.di S.Matteo.
Didaco Spinofa,Spagnuolo, prete card.di S.Stefano in Celio monte.
Marc'Antonio Maffeo,Romano,prete card.di S.Caliſto.
Gafparo Ceruantes di Gaeta, Spagnuolo , Arciuefcouo Tarraconenfe , prete
card.di S.Martino de i Monti.
Gafparo Zuniga de Auellianeda, Arciuefc.di Siuiglia,prete card. fenza titolo.
Nicolò da Pelue, Francefe, Arciuefc. Senonenfe,prete card.de' ss.Gio.e Paolo.
Giulio Antonio Santorio,Arciuefc. di s. Seuerina, prete card.di s.Bartolamco
in Infula .
Pietro Donato Cefio,Romano, prete card.dis. Vitale.
Carlo de' Graffi, Bologneſe, Vefc. di Montefiafcone , prete card. di s. Agneſe
in Agone.
Carlo Rambuglietto d'Angennes,Franceſe, Vefc. Cenomanenfe, prete card.
di s. Eufemia .
F. Arcangelo Blanco dell'ordine de' Predicatori , Vefcouo Teanenfe , prete
card.di s.Cefario in Palatio.
F. Felice Peretti da Mont'Alto della Marca , generale dell'ordine de' France
fcani conuentuali,Vefc.dis Agata,prete card.di s. Girolamo de' Schiauoni.
Paolo d'Arezzo de Itro,Vefc.di Piacenza,prete card.di s. Potentiana .
Giouanni Albodrandino,Fiorentino, Vefc.d'Imola, prete card. di s. Simeone.
Girolamo Rufticucci da Fano,Secretario di fua Sãtità,prete card.di s.sufanna.
F. Vicenzo Giuftiniano,Genouefe, Generale dell'ordine de' Predicatori,prete
card.di s.Nicolò inter Imagines.
Gio. Girolamo Albano , da Bergamo, prete card. di s. Giouanni ante portam
Latinam .
Antonio Carraffa, Napolitano, diacono card.di S.Eufebio . PA
Gio.Paolo della Chiefa Ierdonenfe, diacono card.di S. Pancratio.
Giulio Acquauiua, Napolitano, diacono card.di S. Teodoro.

GRE
ELMANT GREG XIII. 721
ORIO
GREGORIO XIII
. PONT. CCXXX.

Creato del 1572. a'13 . di Maggio.

Presc
inCelica
Ha
ToTand

Pran

PR

REGORIO X111. go prima chiamato , fù Bolognese ,


Pirmad dellafamiglia de' Buoncompagni : fuo padre fi chiamò Chri
ftoforo,e la madre Agnola Marafcalchinacque egli nel 1502.
endi a'7. di Gennaio il venerdì a due hore, e meza di notte, fù da'
fuoi alleuato con gentile, et honeſta maniera, facendolo (come Attioni di
fi coftuma) negli anni conueneuoli dar opra a lettere huma. Gregorio
xij.Inoan
ne:dopo quefto egli fi rifolfe di ftudiar leggi , nelle qualifù prima affiduofcola- zi
10.il Papa.
re di Lodouico Mozzoli, & Annibale Caccianemici, e poi di Lodouico Gozadi
ni, e Carlo Ruini, che erano in quei tempi celebri Giurifconfulti per tutta Italia,
& in altri luoghi affai,e nello ftudio di Bologna leggeuano con pieno concorſo,e
My wit chi ben faticana nell'imprender la dottrina, e gli auuertimentiloro , nefaceua
lodeuoliprogreffi, e ne giungeua meritamente aldottorato, comefece Gregorio,
il qual cotalgrado prendette in Bologna nell'anno ventefimoottauo dell'etàfua,
15. di Settembre del 15 30. L'anno chefegul poi a' 12. d'Agoſto fu ammeſſo
nelCollegio ciuile di Bologna . E per gli vltimi due mesi di detto anno fù egli
10. o Dottore de' Signori Priori , che Antiani iui fi chiamano . In questo anno an
Pac
coraegli diede principio a leggere publicamente l'Instituta : nel che per tre an
dora
nifeguenti continuòsempre , e nell'ultimo anno di tal lettionefù egli aggregata
nel Collegio Canonico . Nel 1534. diede principio a leggere l'ordinario , perfe
uerandouifin tanto, ch'egli venne a Roma , chefù del 39. di Settembre:in questo
tempo , chefi pofe tra mezofù giudice della mercantia in Bologna per ilprimo
Semestre del 15 36. & il Luglio , e l'Agosto dell'ifteßo annofù di nuouo Dotto
re de' Signori Antiani.Venne poi (come habbiamo detto) a Roma nel 1539. 10
ho vdito dire in Bologna da alcuni vecchi di quella Città, che due cagioni moſſe.
ro Gregorio a partir dellaſua patria : l'vnafurono certe diſſenſioni domeſtiche :
ZZ Paltra
6
722 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
G
L'altro il vedere, che poco profperamente li fuccedeuano le cofe della lettura,
che egli non poteua confeguire quelli ftipendij, & quelli accrefcimenti difalari,
che egli voleua , e che debitamente glifi conueniuano . Venutone dunque aRo
ma , fù coflituito Collaterale del Senatore di Campidoglio : hebbe poi l'abbre.
uiaturade Parco Maiori, efufatto Referendario d'amen due le Signature . An
dòfotto Paolo Terzo al concilio di Trento , e ritornato à Romafù nel 49. Luo pr
gotenente ciuile dell'Auditore della Camera,ch'era all'hora Monsignor Cicada,
ilqualfù pot Card . di S.Clemente . A tempi di Giulio III.egli diuenne Segreta them
rio Apoftolico , e nel 1555. fù per otto mefi vicelegato di Campagna di Roma, n
effendone Legato il Card. Cicada : l'anno ſeguente hebbe la fignatura digratia ,
che fi chiamalafignatura del conceſſo. Dopo ciò passò poco più di due anni,che
tenne il luogo del vicegerente della camera . E Paolo iv. l'eleffe vefc.di vefte,
all'hora celebrò lafua prima meſſa in Sacreftia di S.Pietro.Nel 62.andò eglie
vn'altra volta al Concilio di Trento, & iui dimorò fin tanto, che fù conchiuso, e
terminato in tutto. Ritornatone poi a Koma,fùfatto aſſiſtete in Cappellada Pio
IV.ilqual nel 65.a' 12. di Marzo nel giorno di S. Gregorio lo creò Cardinale col
tit.di S.Sifto, e nel medefimo anno lo mãdò legato de Latere in Spagna,e poco do
po li diede la fignatura de' Brieni Apoftolici. Da cotal legatione egli ne ritornò
in tepo,ch'era morto Pio IV. eletto Pontefice Pio V. col qualfù egli in qual
chedifdetta,perch'egli haurebbe voluto teprare quel tanto rigore della giuftitia,
che vfaua Pio,dopo la morte delqualefù egli nel 1572.il Martedì a'13.di Mag.
eletto Pontefice. L'elettionefua pafsò in tal modo. Gli amici di Morone haueua
no con più auueduta maniera procurato nell'ifteffo giorno,che s'entrò in Concla
ue,ch'egli nefuſſe aſſunto al Poteficato ,ma no potedo per varÿj intoppi al deſti
nato fine riuscire l'opra loro , volfero altroue il pensiero. Intanto il Card.Granues
la haueua dell'elettione del nuouo Papa a légo diſcorſo con Farnese,et eramori.
mafi in questo appuntamento , che Farnese , c'hauea per honefti riſpettifigran
1 parte in quel Collegio , nominaſſe due, ò trefoggetti,iqualifuffero da lui giudica
1
ti degni d'effer afsunti a cofi gran maeftà, e che eßo Granuela haurebbe dallafua
partefatta opra tale, che vno d'eſſi neſarebbe riuſcito Papa. Farneſe tolto vn
poco di tepo a penfarſopra ciò, & a confultar il tutto co'ſuoi,riſpoſe poi al card.
Granuela , che ei nominaua il Cardin. Montepolciano , il Cardinal Buoncompa
gno,et il Card.di Corregio.Hauuta quefta nominatione Granuela andò dal ca.
dinal Aleffandrino nipote di Pio V. e ragionò feco molto. Aleſſandrino dopo ciò
andò fubito alla Cella , e comunicò ogni cosa co'fuoi , à quali egli ancoradiſſe
che hauea tentato di far, che qualche creatura di fuo zio fuffe affonto Pontefi
ce , eche egli hauea trouato cofi inuolte le cofe , che non ſi potea sperare pro
Spera riufcita , perche i Cardinali comunemente inclinauano , che fi crea
Papa vno, che non cofi difrefco fuffefatto Cardinale , come erano quelli difuo
zio . Per tanto foggiunse egli, che vedea molto bene incaminate le cose peril
Cardinal Buoncompagno, e per queſto ,e perche il conofceua perfona di moltome
rito, v'era verfo di lui egli beniffimo difpofto . Il Cardinal Farnefe s'era anche ti
axueduto , che de' tre da lui nominati l'elettione cafcherebbe fopra Buoncom

pagno,
GREGORI Q XIII. 723

pago, e ne bauea auuertito il Cardinal d'vrbino , il quale ottimamente fentiua


diqueftofoggetto , & in oltre li hauea detto,che aſſicuraſſegli amici di Buon
compagno,che ei riuscirebbe Papa , quando fi haueſſe il voto di Aleßandrino , e
fuoiadherenti,perche vi erano i voti di Borromeo, e di Altemps, chefommamen
telo defiderauano,e perfarlo riuſcir v'impiegauano ogn'opra,e de gli altri tutti
ye
(da alcuni pochi infuori ) fi poteuano tenere in mano . Saputofi poi, che Alef
fandrino Medici,& che era feco conginto vi adberiua , fi tenn? conchiufo il
negotio,e fi cominciò a dir che Buoncompagno fuffe condotto in Cappellaper a
dorarlo,e fi mandarono alcuni afar confapeuoli di queftofatto 8.Cardinali,i qua
li non nefapeuano nulla,e'lVercelli andò alla Camera di Buoncompagnoteprefo
PET
lo per lamano li diffe,che ei ne veniſſe in cappella,che era eletto Papa. All ' bora
01 Buoncompagnofenzapunto
commouerfi congran coftanza d'animo, altro non rif
pofefaluo queste parole.Monsignor vifono poi tutti i voti veramentefufficien
70.3% ti a quefta elettione ? & afficurandolo il card . di Vercelli di sì , & il medefimo
2,124
affermando alcuni altri Cardinali,che in tanto vi erano concorfi , egli accoſtato
*** fi al fuo tauolino,diede di piglio ad alcunefcritture,che a lui erano di molta im
portanza,e ponendofele in petto , diſſe andiamo col nome di Dio, e cofi col viso , e
col'animofipofe a caminar verfo la cappella con fermezza , egrauità tale , che
pareuafolito di ritrouarfi a fimiglianti cafi. Giunto in cappella fù egli adora
to conmarauigliofo concorfo di tutti i Cardinali, & eletto Pontefice , e fi volfe
chiamare Gregorio XIII.per particolare deuotione, che egli haueua bauutofem
pre al Nazianzenofanto di quefto nome . Fù cofa piena di marauiglia , che xiij. Gregorio
fubito
cotanto negotio quanto quefto fi concludeſſe in quattro, ò cinque bore, e che non fatto Papa
vinafceffe maiaccidente niuno(come fuole accadere che l'interrompelle, e che da auifo
colle gati ai
,
il tutto fi trattasse per mano di cardinali , nè cofa alcuna fi facesse(come fi h'egli qua
coftuma ) per mezzanità di conclausti . Hora eletto gli Pontefice , fi corono ga alla contra
Lei
poi il di della Pentecofte , che indi a pocofegui . Egli auuisò toflo i collegati Turchi era
delanimo
che in materia della lega haueua la medefima volontà delfuo predeceffore, eche fo del .,
eglinon haurebbe mancato di dare queifouennimenti, che dall'autorità , e po ceffore fuo prede .
.
terefuofi afpettaffero . S'eragià alla Sede vacante di Pio Quinto partito di
Roma Marc Antonio Colonna ; efsendofi prima confermato il Generalato
Marc'Anto
dal facro Collegio , e hauendo anche hauuta vna lettera del Re Cattolico , che ni Co'ōna
adincaminarfi quanto prima all'impreſa Turchesca lo richiedeua . Gregorio an- fermato
dal Fap
ch'egli conofcendo ben chiaramente il valore di quefio prudentiffimo Capitano , Gre a'e
lo confermò generale dell'armata Hora il Colonna con Giacomo Soranzo pro- delle a .
gale
re dell
ueditore Generale partirono di Meſſina, di doue non volendo , per alcune cagio- Chiefa .
nipartire Don Giovanni d'Auftria con lafua armata , diede loro venti dellefue
galere fotto la condotta del Capitano Gilandrada , promettendo ancora chefe Focariot
le rivoltedella Fiandra non lo ratteneuano , egli col rimanente dell'armata il generale
de Venetia.
feguirebbeprefto . Coftoro verfo il fin di Luglio del LXXII . giunfero in Corfù , ai.
one trouarono il General Foscarini, quiui determinarono eſſi di venire a battaglia
conemici in ogni maniera,ne li fece mutare parere l'intendere perfama che l'ar.
mata Turchescapafsaua ducento cinquantagalere ; percioche eglino non crede
z༢ 2 uano
724 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

Armata uano ciò potere effere vero per la gran rotta, che pur di anzi il Turco hauea hau
Chriftiana
e Turca , uto, òfe pur lo credeuano,giudicauano , che per effer quei legni verdi , e fabricati
fcuoprono difresco,nonfuſſero vtili alla guerra . Difpofti dunque i noftri di combatterefe
Vluzali ge cero in Corfu la rafſegna di tutti i vaſſelli della lor armata,e videro d'hauer cen chat
nerale del to trentagalere,ſei galeazze,e dieci naui,tutte ben in affetto , e ottimamente pro
armata a . uifte d'ogni cofa conueneuole per la battaglia. Fatto ciò fi partirono , & effendo
Tur.hefc
giunti a Cerigo , bebbero nuoua,che l'armata Turchefcafi ritrouaua intorno a insti
Maluagia, onde allafua voltafi moffero,& allifette d'Agofto la difcoperfero
fopra Capomalio, e pareua chefacesse vifta d'incaminarfi alla volta de' nostri,
fa
efùfaputo,che l'armata Turchesca era veramente di dugento cinquanta vaf
felli di piùforti , e che Generale ne era Vluzali , il qual ſi ſeppe d'hauere hau
uto ordine dalfuo Signore di non combattere co' noftri , ſe non vedea vn gran
diffimo vantaggio, e quafi ficura vittoria , e che li tenefse a bada , accioche non
Armata
Chriftiana potessero danneggiare i fuoi luoghi maritimi . I noftri fubito che scoprirono
afla
Turchesclaa ·l'armata Turchescapofte in ordinanza debitamente le lor fquadre fi fpinfero al
la volta d'efsa.vluzall auuedutofi , che l'armata Chriftiana andaua ad afsalir.
lo ,fe bene di numero di legni la vedeua inferiore alla fua , deftramente voltò le
poppe,efi ritiròpiegando verfo Ponente alla volta dell'Ifola de' Cerui: lo fegui
rono i noftrisma con molta lentezza, del che n'era cagione che li bifognana rimor
chiare i legnigroffi.Si confumò in ciò quafi tutto ilgorno,& auicinatafi lafera,
tempo nel qualefi giudicaua non potersi combattere, fe la battaglia non volea
farfi di notte,vluzall per mantenere ilfuo credito, e dare ad intendere,che volea
combattere,voltò le prore,efifpofe in battaglia, comeſe di afsalire,ò di eſsere af
falito afpettafse . Accortofi i noftri di questofatto , gridarono lietamente, che vi
era tanto digiorno,che fi potea cominciare, e terminare la giornata, e già di aſ
falire i nemici apparecchiati, cominciarono ad offenderli con l'artigliarie .All'bo.

• ra Vluzali , che in niun modo volea combattere , fi volfe con ogni deftro modo a
ritirarfi, & afuggirfene , & quantunque i noftri lofeguifsero , non potero però
fi
Ee
ge la gio giungerlose per tenere vluzali più lafuafuga copertafe fparare molti tiri d'ar
Data , vfa.
aftutia fua tiglieriafenza palle , accioche'lfumo vietafse a' noftri di poter vederla . Hor e
ta nel riti gli finalmentefi fermò a Capo Mattapan al porto delle quaglie , e i noftri tor.
sarfi .
narono a Cerigo , e quiui ftettero due giorni , & poifi pofero aſeguire di nuo.
uo i nemici , ai dieci d'Agofto fcopefero l'armata Turchesca al detto por
to delle quaglie:ma ne ancora qui fi venne a combattimento,perche i Turchin'
andarono alla volta di Coron , & i noftri a Cerigo di nuouo fecero ritorno . Ių
tanto i noftri hebbero auifo , che Don Giovanni era a Corfu, e che fi dolexa gran
demente,che effi hauefsero fenza l'interuenimento dellafua perfona proccaciato
wani , e gli difaregiornata co i Turchi: onde il Colonna , a cui i difgufti di Don Giouanni da
Don Gio,
altri gene- uano noia afsai , rifolfe col Gilandrada andarne con le lorgalere a Corfù ,e co
sali
maraChri fifecero : quiui con Don Giovanni determinarono di ritornare fopra l'armata
ftiana. Turchesca , ch'all'hora nel porto di Nauarino fi ritrouaua . Paril dunque di
qui Don Giovanni , & ai dieci di Settembre giunse alle Gomenizze , oue fi.
cendo larefsegna della fua armata, fi trouò di cento ottantagalerefottili dict
to na
GREGORIO XIII. 725

to nauisefei Galeazze connumerandoui ancora quelle de' Venetiani,fifece confi


glio co tutti i generali, efù determinato , che lefufe poffibile s'affalisfero i nemici
allafpromifta , accioche essendoli in tal modo impedita lafugafuffero costretti di
venire abattaglia : ma non parue , che i noftri,come haueuanofaputo ben confi
11.99
gliare,cofifapelfero ben porre in effetto il loro configlio percioche douendogiun
geredi nottefopra il porto di Nauarino, oue Staua l'armata Turchefca, vi giun
ferola mattina di giorno . Onde effendo ſcoperti dall'alte velette di quei monti ,
fuda effe ad Vluzalifignificata la venuta loro , per ilche hebbe egli tempo di
fcire di quel porto, e sù gli occhi de' noſtrifuggirne verſo Modone, doue ftando
in porto sicuro non volfe mai , quantunquese li deßero da noftri , che l'haueano
Seguito,molte occafioni, & aſſa ſpeſſo nefuffe prouocato, venire a battaglia,an.
Zipianto molte artiglierieſopra vnſcoglio, che è in quel canale, efopra vna col
lina,che difcopre tutto il porto , volendo con quefti ripari difenderfi , efar ftare
lungiinoftri , i quali vedendo confumarsi il tempo , nè potendo aftringere il ne
micoagiornatafe non con l'affalirlo con grandiffimo pericolo , e difauantaggio
firifolfero difare qualche imprefa per terra . Voleuano effi prouare di prendere
aquellofcoglio, e la collina,fortificati da Vluzali , che cofi credeuano aftringer
lo, da venire a battaglia , ò a lafciar in abbandono i fuoi legni , e fuggirfeneper
terra;ma auertiti i noftri da alcuni fchiani Chriſtiani rifuggiti , che quei luoghi
eranocofi ben prouifti di gente,e di artigliaria,che non ſi poteuafperare di pren
derli,perciò effi mutando pensiero , fecero rifolutione di porre in terra le genti
el'artigliaria e combattere la città d'Adone : pur mentre a tal opra effi s'appre
Rano ,fileuarono venti cofi fieri , & vennero pioggie coft grandi , che eglino
N.uarino
" s'auiddero di non poterfar alcun buonfrutto . Sideterminò poi , ma non fenza combattuto
qualche repugnanza degli Spagnoli, di vedere di prendere il caftello di Nana. da Chriftia
rino , che iui non molto era lontano : fi sbarcarono dunque a quefto fine a' 2. d' condotta a
Ottobre tre mila Italiani , e mille dugento Spagnuolifotto la guida d'Aleffan- FarnAlfandro
fe Pri
droFarnese all'hora Principe , hora Duca di Parma , ilquale mentre digiorno cipe d . Pas
ma.
perbattere procura di pararui l'artigliaria , fù da i tiri del castello impedito ,
onde accioche'l tutto fifaceffe con manco danno de' nostri , fi riferuò a piantar
uela la notte vegnente : ma verſo laſera vennero tante abbondanti pioggie, &
impetuofi venti confreddo grandiffimo , che non fù poffibile di essequire tal ne
gotio , e per le acque , e per ilfreddo i foldati patirono fierifimamente . L'al
tro giorno poifù Don Giouanni ragguagliato da vno ſchiauo Chriftiano, che era
fuggito dall'armata Turchesca , che in Modone perfoccorrere Nauarinofifa
ceua gran prouedimento di caualleria, egià ne erano in ordine otto milla, e degli
altrife n'aſpettauano , per tanto Don Giovanni confiderando , cheft bene quel
caftellofi prendeua , non però fi poteua tenere, diede ordine, che le genti, ch'era
no sbarcate per l'imprefa di Nauerino,ritornassero in barca. Hor mentre a ciò
fi apparecchiarono , furno affaliti da dieci mila caualli de' Turchi ma il Prin
cipe di Parmafatte voltar l'artiglierie , gli riſpinſe odietro con molto danno lo
ro. Vedutofi dunque da i noftri, che ne per terra fi poteua fare acquiſto , nè per
mare fi poteuafare battaglia con Turchi , fi rifolfero d'abbandonare per questo
ZZ 3 anno
I
726 CICARELL DELLE VITE DE PONT.

anno l'imprefa,e tornarfene adietro : ma primafi difpofero difare qualche altra ch


prouaper indurre i nemici a giornata, e mentre a ciò hanno volto il pensiero , gli
Vna galea
Turchefe a fiporfe marauigliofa occafionesperciocbe venendo dal Zanie vna naue Venetia
prefa da i na,che ne veniua a' noftri,Vluzaliſcopertala da lungi,lafece aſſalire, inofrac
Chriftiani , cortofi di ciò mandarono buon numero'di naui per difenderla,e il rimanente poi 1
dell'armata noftra flaua m apparecchio con penfiero,cheſe le nami Turchesces”,
wh 4
allargauano dal porto,fi veniſſe a battaglia.Vluzali accorgendofi del tiro,richia
Armata del mò le fue naui, e ſe nefuggì,folo perden to vna naue, che sù gl'occhifuor dal Mar
verlotot chefe S.Croce, accorto , e brauo fignore , lifù tolta . La notte che ſegui a questo
la Lega
na
Ponente . giorno , chefù a ' 7.d'Ottob.la noftr'armata s'inuiò verfo Ponente , egiunta che
fu alle Gomenizze , Don Giovanni col Colonna s'ineaminarono ' verfo Sicilia
el Fofcarini a Corfù con lafua armatafi riccondule . Io ho vdito dir da alcuni
Chriftiani, ch'erano all'horafchiaui sù l'armata Turchesca, che Pluzaliin que
fte pltime occafioni , che lifi diedero di combattere,haurebbe accettata lagiorna
ta,fe nonfi fulle ricordato, che quel giorno appunto faceua l'anno , che l'armata
Parole del Turchesca hebbe da' noftri fi horribil fracaffo.Onde dafuperftitiofo giudiciofein
do
Papa quan, to crede , che quel giorno fuffe infortunato , e infelice a Turchi, e che però nonfido
intefe
che
ta Chri ftia ueffe in modo alcuno venir abattaglia.Intefo c'hebbe il Papa, che i noftrifeng a
l'arma
nara tor. bauerfatto alcun frutto erano ritornati diſſe , Troppo lieto principio, baurebbe
nata in Po bauuto il noſtro Ponteficato,fela nostra armata haueſſe hora combattuto,erotto
nente.
la Furchefca,òfatto qualch'altrogran danno a’Turchi,ma noicol effortar i Prin
cipi a vnirficontra quefti barbari, e col pregar Iddio, che porga alle noftre gen
ti lafuaforza,non mancaremo di opravci in modo, che la diuina mifericordialfe
faràper lo noftro migliore)fi degnerà darne queſt'altro anno qualche gratiofa,e
lieta vittoria.Pertanto egli mandò al Re di Spagna l'Arcinefcono di Lanciano
ad effortarlo a far in modo,che lefue naui deftinate contrat Turchi, altreco
fe a ciò neceffariefuffero l'annoseguente in ordine più per tempo , che non erano
ftate l'annopaffato, al Re Carlo di Fracia mandò Legato Fuluio Cardinal Or
fino,accioche vfaffe ogni deftra maniera per tirarlo nella lega.Fece Gregoriofor
tal officio cul Redi Francia , ſi perche era egli obligato per le capitolationi della
Legacol Re Catolico, e con Venetiani d'inuitar, & efsortar ogni anno ad entrare
Manda il in efsa l'Imp.e il Re Chriftianiffimo, corne ancoraper il particolar affetto,che por
Papa in tana a quel Re defideraua di vederlo impiegato in si gloriofa impreſa , oltre
Francia il che quanto era maggiore il numero de' Collegati,tanto maggior ficurezzafipo
cardinale
ad efforter teua prendere,che noi doueffimo rimanere vincitori da Turchi . Giunto dunque
que Rea quefto Cardinale in Francia dal Re in nomedel Pontefice con queste ragionife
la Lego ce prona d'indurfua maeflà Chriftianiffima ad abbracciare l'imprefa contra i
ira Turchi. Turchi. Gli difse duque, chefe a niun principefi richiedeua di difendere, e diffor
dere il nome di Chrifto ,fi conueniua a lui,ch'era chiamato Re Chriftianifs . Olere
the lefsempio de fuoi maggiori, che per mantenimento , e accrefcimento diſa
ta fede haueuano ſempre impiegato le genti, le facoltà , e leperſone proprie , do
ueuano a tanta imprefa fpingerlos appresso dalla gloria , e dall'vtile, che fa
Aaeftà haurebbe nell'entrar in questa lega confeguito , poteua ella induh :
la
DERE GREGO XIII. 727
RIO
• la gloria che egli ne ritrarrebbe, era manifefta, percioche aprincipefedele, che co
Sa può apportar più vera gloria,quãto impiegar le forzefue contra i nimici del
Za lafede? Vtil poi ne cauarebbe,sì perche fi farebbe ( vincendo) potuto de gli opu·
elenti pacfi Turchefcifare fruttu ſo acquifto,come ancora perchefua maefta Chri
ftianiffima con mandare lefue genti contra i Turchi haurebbe liberato il fuo re
agno da tantefeditioni di heretici, che cofi fieramente lo trauaglianano , de'
qua
molti andandone a tal imprefa il rimanente nonfarebbestato baftante afar tu
multi: epercheforfe il Re fifarebbe potuto ritirare di non intrare in queſtafan
talega , òperferopolo di precedenza , ò per difficoltà di tile , che de conqui
72 finon fuffe egli per bauerne quella tarte , chei giudicaffe conuenirfegli , in tut
to ciò s'offerina il Papa di fare in modo , ch'egli ne fuffe rimafo lieto , & appa
gato molto , e parimente li facena offerta di ridurre a conueneuole tempera
mento ogn'altra cofa , che in queſta opera poteffe difguftarlo ; ſi ricordaua an
ch'al Re, che si fatti fcropoli , & intereffi , doue fi concerne il fernigio di Dic
poco debbono confiderarfi , ne fogliono per lo più cotai riſpetti effer di molto
Dalore aritenere le menti altrui incaminate afante imprefe , è chi volesse an
fi in tutto , che douefsero torfi via tali inteppi , farebbe stato otti
corafficurar
mo modo,fe tra lui,& il Re Cattolico vi fußse nata vna veriffima intelligenza ,
ilchefifare be potuto fare contrahendofi trà di loro vn nuouo parentato , dan
dofi aMonfignorefuo fratello vnadelle figliuole del Re Cattolico . Hora tutto dataRifpofta
dal
ciò innomedel Ponteficedifse il Legato nel primo ragionamento, ch'egli fece al di Francia
RèdiFrancia, da cuifù rifpofto , che non per altra cagione , che per difendere la del Legato
al Papa.
fede Cattolica, e per mantenere obbedienza a fanta Sede bauea egli per molti an
a ni tenuto in continuo pericolo ilfuo regno , la vita dife, e quella di fua madre‚è
CHR fratelli,e the a ciò fare non tanto lefsempio de' fuoi maggiori, quanto vn fuo na
turale inftinto, elaforza dell'honefto , e del douere ve l'haueano fpinto , e che di
cio,oltre al refto, ne poteua efser bastante fegno l'hauer egli dopo la morte dell'
Amiragliofatto n'editto, che in tutti i luoghi delfuo regnofuſsero pofii afil di
Spadaquanti heretici vi fi trouafsero, onde in pochi giornin'eranoftati ammaz
Zatifettanta mila , e da vantaggio, & a maggior numerofarebbe ancor giunta
Precifione,s'egli non hauesse per compaffione di tanta firage, e per speranza che
doneTerogli altri ritornare alla verità Chriftiana , con vn nuouo editto vieta
W to , che niuno svecide le più , e ch'egli perdonana a tutti quei , che al grembo di
Santa Chiefaritornafjero, e che hora anche molto di buona voglia con ogni pron
tezza impiegarebbe contra i Turchi nemici dellafede tutte le sueforze , fe non
haueſſe nelfuo regno tutti i fuoi popoli folleuati , e maffimamente quelli di Lin
gua d'oca e della Rocellare quel,che aggrauaua il male, che ancora v'erafofpetto,
che ğfti fuoi popoli non fuflero folleuari afarefeditioni da gli Alemani , e dagli
Inglesi, a' quali era difpiacciuta l'occifione,ch'egli hauea fatto fare de gli hereti
Nel particolare poi delle couentioni, difs egli ,che farebbe rimafofodisfatto d '
ogni volere del Papa ,et intorno al propofto maritaggio egli farebbe reftato con
tentiffimo,fe'l Re Cattolico hauelle voluto dare in dote vno de fuoiftatima che
gli non credea, che cotale negotio doueffefortire effetto . Etancorche in materia
22 4 della
728 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

della lega haueffe, il Rè Chriftianiffimo data sì chiara , e decifiua risposta , non


perciò reftò il Legato di mouerliſopra ciò altre volte più parole,delle quali non se
puote egli altro ritrare, chefe eßo voleffefare hora nelfuo regno genti contra il Tetta
Turco , vi andarebbono i Cattolicifolamente , & vi rimarrebbono gli heretici , ho
iquali all'hora tanto maggiori romorifarebbono ,quanto minori farebbeno le for. fole
ze de i Cattolici dapoter refiftere, acquetarlije però ch'ei no poteaper all'ho
ra intrarein Lega. Il Legato vedendo di non poter conchiudere quant'ei defide 그리
Giacomo raua, ſe ne ritornò a Roma . Al Pontefice difpiacque , che'l Re di Francia non 25000
Boranzo ‫ בצור‬a
uinai' rc poteffe intrare in lega , intorno alla qual e egli non mancaua difare altre proui
re fato dafioni, & oprare, che quanto primafusse tempo, e con quella maggiore potenza,
Turchi fo chefuffe poffibile, s'incaminaffe l'armata contra i Turchi,iquali faceuano in tan
pra,Cattato
to con ognifollecitudine grandiſſima prouifione di galere , di huomini valoroſi,
e di fimili altre cofe affai, & oltre ciò nella Dalmatia tentauano di prender Cat
taro Cittàfortiffima de' Venetiani; e perche non penfauano, che in altro conto li
poteße ciòfuccedere ,fe non colfare iui vicino vnforte, ilquale fecero ben toßlo .
IVenetianifubito che bebbero di talfatto l'auifo , ferissero à Giacomo Soranzo
Proueditoregenerale, che all'hora fi trouaua in Corfù , che n'andaße conparte
dell'armata alfoccorfo di quefta Città, et alla rouina di quelforte. Non tardò
punto il Soranzo a partire dopo tale ordine , onde a' 15 , di Gennaio del LXXIII.
s'inuiò a quella volta con venticinque galere, e vi giunse con tantapreſtezza a
che il primo auuifo , che hebbero i Turchi dellafua venuta , fù il vederfelo arri.
2. uarefopra:efe il Soranzosopra queſtoforte vi giunſe preſto,nonfù egli tardo ad
efpugnarlo . Efpugnatolo dunque , e trattone quanto v'era di buono , afuria di
fuoco lofpianò. Vi morirono molti Turchi, tagliati tutti afil dispada.Vigua
dagnarono i Venetiani in quel conquisto dicifette pezzi d'artiglieria,ſettefufle
bene in affetto , efra l'altre cofe vna porta diferro , laquale fu pofta in Cattaro
con vna iscrittione , che narraua da chi , quando , e comefuffe ella conquiflata .
Fra questo mezo i Venetiani vedendo, che le cofe loro in altre bande andauano
male col Turco , e temendo di peggio per lapotente armata , ch'egli poneua in
effere: e non rimanendo intieramente fodisfatti delle prouifioni , chefacenano
alcuni collegati , moffi da tutto ciò eglino trattarono per mezanità del lor Ba
lio in Coftantinopoli , e dell' Ambaftator del Re di Francia la tregua col Turco ,
1
il quale vedendo di hauer acquiſtato il Regno di Cipri , alcune città in Dalma
tia , e ladolorofa memoria della rotta hauuta l'anno innanzifacendolo temere
delleforze , e profperiſucceſſi de' Chriſtiani , vi ſi mofirò inchinatiſſimo . On
de con honefte conditioni fi conchiufe ella toftv ; ma la nuona di tale tregua di
Spiacque al Pontefice, & al Re Filippo , maffimamente che senzasaputa loro fi
Tregua con fuße ella conchiufa . I Venetiani mandarono ben tofto Ambaſciatori ad amendue
clufa fra i quefti Potentati per giuftificare fe fteffi , e torre ogni cattiua opinione, che fi te
Venetiani ,
cilTuto nelle contra di loroine contenti anch'i Venetiani di bauere per coto di tal tregua
mandati Ambasciatori al Papa , ancora ben molto fe ne fcufarono , ese ne par
garono con Filippo Boncompagno Cardinale di Santo Siſto nipote del Papar
quando andò Legate in Venetia nel MDLXXIIII . ad Henrico Re di Pollonit,
che
GREGORIO XIII. 729

che per la morte del Re Carlo fuo fratello gli era ricaduto il Regno di Francia, e Herico
paff Re
a in F
all'borafe ne andaua a quella volta,eßendofi partito di Polloniafconofciuto , e cia a pi
in moltafretta per temenza,che iui i Polloni no lo trateneffero, e l'impediffero il gliar
rona.la co
viaggio alfuo regno bereditario . Hora Gregorio non hauendo più da impiega-.
Telcomefi folea)groffafomma d'oro nellefpefe della lega fi volfe ad impiegarla Aiuta il Pa
infoccorrere l'Imper. & il Re Cattolico , accioche più commodamente poteffero i Princi
pa Chriftia
pi
guerreggiareper l'eftirpatione dell'herefie,e per esfaltatione, e dilatatione difan ni di dana .
ri le
ta fede,e in ciò nelfuo Ponteficatofpefe Gregorio grandiffimo numero di ducati: guePercoff
rre con.
oltre a quefti al Re di Francia,perche poteſſe meglio fare guerra con gli heretici, tra gli he
che pre
enonfuffe aftretto per mancanza di danaro fare con effi qualche pace ,
eu giudicaffe alla verità Catolica,diede 400.milafcudi,i quali il Papa raccolſe da
on taglionefopra le città della Chiefa ,e dafei decimefopra i beneficij: egli porfe
anche liberal foccorfo all'Arciduca Carlo, e alla religione di Malta . Vsò ancora
molta liberalità molte volte in donare a poueri gentil'huomini,& a Signori prin
cipali.Onde al Duca di Branfuic,quando venne a Roma, diede egli medefimo fet Fabriche
Este mila feudi.Spefe parimente Gregorio molto in fare da fondamenti varie Chie fatte da
Greg xiij,
fe cofi in Roma,come ancor in altre parti : non guardò egli a niunaforte diſpe
Je perfare ventidue Collegij in varie , e lontaniſſime parti del mondo , affinche
in effis'infegnaffero buone difcipline,e in tal maniera s'ampliaffe il culto Catoli
co,al qual effetto mandò egli huomini dotti, e zelanti di religione al Prete Gian
ni,a'Marroniti,in Coftantinopoli,e altri luoghi aẞai.Teneua Nuntij in Germa~
nia per vedere di ridurre gli beretici alla cognitione della verità , e rimouerli
quantopiùfuffe poffibile dal male oprare. Fùfpefo ancor da Gregorio affai in
fabricare publici granari alle terme di Diocletiano, infarefontane vaghiffime, e
Atradeampie,e in Roma, e in altri luoghi dello stato Ecclefiaftico . Non perdond
a niunafpefa del 75.chefù l'anno del Giubileo ,per far che le genti,che con gran
diffimo concorfo veniuano a vifitare i luoghifanti ,fentiſſero commodo,& bone
fto diletto : accioche con lor minor difagio fi poteffe vifitare la Chiefa di S.Gio
Hanni Laterano , fece egli vna ftrada da S.Maria Maggiore al Laterano : rifece
ancora nell'iftelo tempo il portico di S.Maria Maggiore,fi come la ifcrittione ,
che vi fi legge, tutto ciò dichiara, e moftra dicendo,Gregorius XIII.Pont.Max.
Eugenij labantem porticum refecit, & magnificentius reftituit , viam rec- Rumo :i di
tam ad Lateranum aperuit anno Iubilei MDLXXV.Grande fù etiandio la per Pollonia i
la part
UP
fua paftoral vigilanza , quando egli moſſo da puro zelo di Chriftiana pietà , di Herri
L mandò il Cardinal Morone Legato a Genoua , acc oche colfuo bel modo di ma- color Rc .

neggiare importantiffimi negotij riducelle a quiete quella Republica , che per


ciuilifeditionifi era ridotta a pericolofe contefe , percioche effendo parfo a i
Nobili nuoni di quella Città , che i Nobili vecchi fi voleſſero vfurpare nel go
uerno della Republica più autorità di quella , che gli era dalle lor leggi con
ceffa , in pregiudicio della riputatione de gli altri , che per meriti , & nobilMatteos &
rarega
d non li cedeuano punto,prefero l'armi , can ellier
bauendo il popolo in lor fauore , era-
10 per far qualche gran male ,fe Matteo Senarega gran Cancelliero della Re- di Genoua,
& pru
publica anch'esso no de Nuoni, e ch'era grandemente amato da tutta la città , dena .
non
730 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
A
non haueffe,e nelle confultefatte da gli vni, e da gl'altri,mitigato aſſai i lor ani.
misdegnati,& infieme non fi fuffe oppofto, e con l'autorità delfuoMagiftrato,et ,
conlafuafingolar eloquenza alfuror del popolo , che trouandofi armato tenta.
ua d'innouar molte cofe nel gouerno, & puote con effi, che gli induſſe ad acque.
tarfi , e rimettere tutti i lor difpiaceri nella perfona del Sommo Pontefice , in
quella dell'imperatorMaffimigliano, in quella del Re Filippo di Spagna.Fat.
ta questa buona prouifione , fù il Senarega mandato dalla parse de' nobili nuo MIKA
ui ,Jchegouernauano la Città , effendofene vfciti i vecchi (Ambafciatore afua ‫اه مبار‬
Don Gioua Santità, accioche lafacele capace delle lor ragioni, oue mētre egli confomma de
arm
Chi Parcsa ftrezza , e prudenza negotia ilfatto dellafua patria, venne nuoua che Don Gio
ta con tà
Genou sanni d' Auftria fi era apparecchiato in Gaeta con vna groſsa armata, e benfor
nita digente , per andarfene con effa a' danni di Genoua , e ch'essendoſi ſparſa in
Genoua quefta nuouerano quei della Città,gelofi della lor l bertà,perfar qual
che pericolofa deliberatione di hiamar nuoue genti a lor difefa , onde fe n'andò
fubito il Senarega a trouarfua Santità , & aſupplicarla , che volesse proneder
con lafua autorità alla rouina, che poteua fuccedere, & a Genoua , & a tutta
Italia, quando Don Giouanni hauessefeguita quella imprefa . L'afcoltò il Papa
volentieri, e li difse, che la precedente notte era ſtato violentemente deflato da
vn fogno , che li rappreſentaua afpriſſime crudeltà fatte da genti barbore in
quella Città, e infieme li moftrò vna lettera fenza fottoscritti ne capitatali in
mano quella mattina, che l'auuertiua,e pregaua dell'ifefto, che facena lui . E
Difcordic fubito allafua presenza fcrifse difua mano a Don Giovanni, chefotto pena del
di Genoua la fua indignatione non fi mouefse con quell'armata di Gaeta per andar a' danni
acquietata,
di Genoua , altramente baueria contra di lui collegati tutti i Principi d'Italia 4
infieme a difefa della libertà di quella Città : con laqual prouifione fi rimedrò 4
igran mali,che poteuano fuccedere, & indi hauendo i Genouefifecondo il confi
glio del Senarega,ripofta ogni loro differenza nel Papa, nell'Imperatore, e nel
Re di Spagna, acciochefalua la lor libertà , emendassero i loro ftatuti ciuili, cioè
quelli che d'ogni loro difcordia erano cagione : queſti Principi diedero di ciò cu
ra al Cardinal Morone, Pietro Caftacciaro , a Carlo Borgia , e Giouanni Ilia
quez, iquali con molto giudicio emendarono le leggi vecchie , e di molte nxone
Rumori di ancora nefecero , e le publicarono , che furono tofo , e ben volentieri accetta
Goa
felinoneparte da' Genowefi, e cofistutti i Cittadini fi riduffero nella Città a viuer in pace , e
¿ uile. quiete nella lor folita libertà . Quelo accordo de' Genouefi fù fatto del mese
di Maggio del 76.nel qual anno anch'il Papafi oprò molto per quietare la Pol.
tonia,in cui erano nati grandiffimi rumori,percioche dopo che il Re Henrico ha.
uea lafciato quefto Regno per prender il Regno di Francia, per la morte delfra.
tello ricadutoli,i Polloni haueuanofatto intenderli,che ad effi erafopramodo di
fpiacciutala fua partenza , e di più lo pregarono a ritornare , altrimenti nella
dieta , che s'era determinata per li 12. di Maggio del 75. haurebbono eletto vn
nuouo Re,& bauendo bauuto per rifpofta,ch'ei non potea tornare, fin che nonli
fufe nato vn figliuolo , che ei defignaua lafciar herede del regno di Franciaži
Pollonifi ridussero ad vn caftel chiamato Steficia perfare elettione del nuous
Re,
GREGORIO XIII. 731
E
Re, ouefiettero fino a mezo Giugno, e per difcordie non ſi puote venir a conclu.
forme alcuna , onde licentiata cotal dieta , ne inuitarono vn'altra per ilproffimo Competio
Nouembre nella città di Varfonia . Quiui al deftinato tempo riduttifi , furono i del R
gno di Pol
var yffimi i parerispercioche vary erano i principi, che richiedevano quefto lua, ma
80, e quefti erano, Maſſimiliano II.Imp. Erneſtofuo figliuolo, Ferdinando fuo
fratello Arciduchi d'Auftria, Giouanni III . Duca di Suetia, Sigifmondo fuo fi
gliuolo Duca di Filandria, Stefano Battor principe di Tranfiluania, & Alfonso
II.Ducadi Ferrara,e Grolafilio gran Duca di Mofcouia. Il Pontefice, col mezo
fa
delfuo Legato,ch'era in Pollonia, e con altre vie vifaceua ogni sforzo per fare
Sal
che s'eleggeffe principe cattolico e che non fi veniſſe in queste difcordie all'armis
DIA
bor mentre in tal difcordia dimorano , Giacomo Vcanio Arciuefcauo Gnefuenfe
colfeguito di molti Senatori vfil di quel luogo, oue l'elettione fi facea, efortifi
catoficon moltefquadre difoldariforfautori , publicò alii 12.di Decembre Re Mimilia
no Imper
di Pollonia Maffimiliano Imperatore . L'altra parte del Senato di tal fatto fi cience di
turbo feramente, indi a quei giorni eleſſe l'Infant'Anna della regalefamiglia Pellonia .
lagellona in Regina di Pollonia, deftinandole in marito Stefano Battor princi
pe di Tranfiluania,determinando, che tantofto,ch'egli l'haueſſeſpofata, s'intĕdef
fe effer eletto Re di Pollonia..Amendue quefti Principi accettarono (fubito che tor . no Be
s'efTanfil
lifu fignificato il regno : ma Stefano Battor folamente ne prefe il poffeffo , onde uno elet
to Be di
ne nacquerograndiffimi rumori, i quali ceffaron in tutto per la morte, che indi a Pollonia.
pocofegui dell'Impil quale mori di male di renella, e di tremore di cuore , delle
qualiinfermità era egli folito di patire , dopo rimase il Battor pacifico poſſeſſore
di quel Regno, e fù Principe Cattolico, valorofo, obbediente al Ponteficefom.
marnente, a cui ancora (come ſi coſtuma) per rendere obbedienza mandò AM.
bafciatore . Mentre nella Pollonia paſſauano queſte coſe, in alcune parti d'Italia
era grancalamità, perche v'era vna atroci ſima pefte, là quale in Trento, & in P.&c in Ita
Milano,& in Venetia più che altroue nocque affai.In Milano fù di gran refrige. .
rio,& viile Carlo Card.Borromeo, Arcineſcono di quella città,ilqual con l'
bauere,con la perfona, e con ogni poffibile modo foccorrea quell'afflute geti, non
a curandofi egli perfalute lor di porre in manifefto , e graue pericolo a tutte l'hore
: la vitafua :ma cofi è certo,chi ama la vera vita Chriſtiana, poco fi cura, anzi in
tutto non cura la vita mondana . In Venetiapoi vi mori infinito numero d'huo- Danno fat
mini d'ogni ſeſſo ,età,e conditionese perche de pretise de i religiofi ve n'erano ri. fte
to inVene
dailape.
mastipochiffimi, Papa Gregorio mandò vn Giubileo, che qualunque in quell'in- va.
firmità, ò altra mortalefi pentiſſe de'fuoi peccati , confeguiffe indulgêtia plena
fria,non bauendo comodità di confeßarfi , e di prender gli altri facramenti della
Chieſa. Aluigi Mozenigo all bora Doge di Venetia no manco di far ogni huma
naprouifione,per tor via questa peftifera mortalità, oltre ciò fece voto a Dio
d'edificar on Tempio al Saluatore ,fe fua Diuina Maeflà liberava quell'a città da
"s) horribil morbo, il qual indi a voco cominciò a mancar tanto, che non molto do
po cessò in tutto . Molte città d'Italiafurono difefe dalla mano del Signore, che
quefto contagiofo male non vi giungeſſe, e maſſimamete Roma,alla quale effendo
da alcuni mercatati portate certe balle di robba, e hauedo, (com'è fenz )fatta
ไอ
LLI
7323 CICARE DELLE VITE DE PONT.

7
Solleuatio, la quarantia, e dopo ciò effendoli data liceza d'ammetterle nella città,quèi mer◄
ne della. canti fi rifolfero per lor maggior guadagno di mandar queſte robbe in altri lõta
Fiandra
Do Giouar ni paefi,oue giunte non tardò troppo,che s'infettarono tutti quei luoghi, perche
Die Auftria in effe robbe vi fi trouò effer cofe peftifere affaire'l fimile harebbonofatto in Ro.
Generale
del Re F ma,fe Iddio non ifpiraua quei mercanti a nö lafciarle , ma traſportarle altroue. M
lippo in
Vn'anno dopo
Kandra. nuoua,che' in circa che
l vefco.Leodic d'Italia's'era
enfe negotiana tolta
pace quefta
tra'l Recalamità,il
Filippo, e liPontefice
ftati dellahebbe
Fia

Principe
Parma Ge di dra , che non molto tempo auanti s'erano da quella Corona ribellati , egià Don
14
nerale dei Giouanni d'Auſtria General dellegenti, che contra coſtoro vi hauea mandato il
Re Filip Re Cattolico , & il Principe di Parma all'hora fuo Luogotenente , che poiper
po inFian
dra dopo morte di D.Giouanni nel Generalatoſucceſſe, vi haueanofatte, e vifacéanova.
lan
DonorteGiodi lorofe opere , che ha continuato con eterna gloria , e continua quel Principe bor
wanni . Duca di Parma.Il Pontefice hauendo in penſiero, che queſta pacefuccedeſſe con
Sebaftiano
Re di Per riputatione dellafanta Sede , esenza vn minimo detrimēto dell a religione Cat.
togallo di tolica , vi ſpedifubito Nuntio Monsignor Caftagna hora Card . di S. Marcello,
egna
dar guer che in ogni occafione ha mostrato prudenza fingolare , & integrità marauiglio
s d'an
reggiare
Africa, infa:ma queft'accordo nonſegui altrimenti , onde ſempre in quei paeſi s'èſeguita
ta , e fifegue fin al dì d'hoggi la guerra , e molte città principaliſſime ſiſono dal
detto Duca prefe, foggiogate, & alcuna parte di quei popoli s'è ridotta al vero
culto Cattolico . L'anno appunto , che fi negotiaua dal vefcouo di Leodio lapacè
tra'l Re Filippo, e gli ftati di Fiandra, Sebaftiano Rè di Portogallo coraggiofa,
ereligiofa perfonafi rifolfe afare l'imprefa dell'Africa contrai Mori: a fifatta
rifolutione fu egli ſpinto , e dal defiderio di riporre in quei paefi la religione
Chriftiana,come altre volte v'era ftata, e dalla compaffione, ch'egli bebbe a Ma
meth, che da Malamaluco fuo zio erafcacciato dal regno di Fez, e di Marocco,
e con bumiliffimi prieghi era ricorfo al Re di Portogallo, affinche li voleffe por
ger aiuto perriacquistar il fuo perduto Reame, promettendogli, chefe peropra T
fuafuffe egli ripofto nel regno ,ne farebbe divenuto ſuo tributario , e per ficurezza
di ciò li volea conſegnare tutti isuoi porti di mare, con li căpi attorno,i quali di
cea cofi efferfertili, che con lafertilità loro nofolo fi farebbe potuto torre viala
fame, da cui in tempo di cattiue nauigationifono grauemente trauagliate alcune
città,ch'in quelle bande tengono i Portogefi : ma ilfoprauanzo de' grani, &al
tre cofe importanti al vitto humano fi farebbon potute condurre in Portogallo .
Et oltre di ciò Mameth per mouer più ageuolmente il Re in fuo foccorfo lidiede
per ostaggio vnfuofigliuolo.Si sforzò ancora di mostrarli, che l'imprefafareb
befacile,percioche da vna parte di quei popoli era egli amato, e defiderato , e da
tutti conosciuto per loro folo legitimo, e natural Sig.é che Malamalucco fuo zio
nonper elettione del popolo: ma perfauor de ' Turchi haueaprefo quel dominio,
Abbocca , e chei Turchi l'haueano fauórito per mettersi in via di giunger quando che fis
mento del
Re di Spa adefferpatroni di quei contornis ilche al Chriftianefimo haurebbe arrecatogra
gna del uiffimi danni.Da tutto ciò dunque moſſo il Re di Portogallo, fi rifolſe difar total
, ePer
Re di
toga lo. imprefa:maprima volſe egli ſopra ciò il parer del ReFilippofuo cugino , ondeſt
co s'abbosco in Guadaluppo città di Caftiglia : il Re lo diffuafe da tal impreſa
QUNST
1
' ‫" יו‬ GREGORIO XIII 733
1
Auertendolo,che l'inimico hauea potentiſſimo effercito, era nelle cose della mi
litia effercitato,e valent'huomo , et hauea i Turchi,che lo difendeano aſpada trat
tae chenelle promeffe, e ſperanze di Mameth non era bene ne puntoficuro il fi
darfi.Configliana prudětemente il Rè Filippo ,che nõ biſognaua creder alle pa
.
role di Mameth, perche mai biſogna preſtar credeza a' detti di coloro, chefono +
difcacciati da lor dominy , e che cercano ricuperarli,perchè tanta la voglia,ch'è
wils in loro diracquiftar il perduto , che credonofaciliffimamente molte cofe, chefon
falfe,emolte dafe fteffi artificiofamete n'aggiugono, talche tra quel,che credono,
07 equel,chedicono dicreder,riepiono in modo tale difperaza quei Principi,a quali
ricorronoperfoccorfo, che ò gli fanno far vnafpefa in vano , ò vna imprefa, oue
firuinano:e cofi apputo(come vedremo)fucceffe al Re di Portogallo , ilqualcon Rè Sebaftiano
di Por.
tutto che dal Re Filippo fuo cugino lifuffe diffuafala detta imprefa, volfe egli no togallo paf
dimenomoffo dallefalfe fperanze di Mameth farla . Onde meffo infieme trenta con fain trenta
Africa
mila căbattenti,andò egli in perfona a questaguerra. Tra quefte geti v'eranfoli mila folda
ti .
Cas cinque mila Italiani,i quali hauea con altra gente mandato Papa Gregoriofotto
la guida d'on'Inglese, che gli bauea promeſſo per la cognitione, ch'egli tenea d'al
cuni luoghi,di prender a manfalua certe Città, e cofi aprirsi affai piana, e ampia
via adebillar quel regno , e per alcune cagioni quefti 5.milafoldati eran andati
a feruigi del Re di Portogallo , ilqual nel fuo effercito vi hauea 2. mila caualli
Portoghefi, oltre 800. c'hauea codotti Mameth: tutto'l predetto numero di ca
uallifigiudicaua per proue, che s'erano in altri tepifatte, che varrebbono quan
to quattro milla, e cinquecento de' Mori.Imbarcò quefte genti il Rè in vn’arma
tad'ongroßo numero di vafselli,e fipartì di Lisbona a'24.di Giugno del 1578 .
eta18.del feguente meſe sbarcò in Arzilla Città delfuo dominio: quiui eglifece
rimanere nellafua armata 4.milafanti, accioche non veniffe a' Morifoccorfo d'
Algieri,& altri quattromilafanti mandò a Maraganofua fortezza nella cofta
delmarenel regno di Marocco , per fare , che con le fcaramuccie trateneffero
partediquei Moridal venire alla deftinata guerra. Quiui fifeppe certo,che l'ef
Sercito nemico era potetiffimo; onde i Baroni del Re di Portogallo pcurarono di
Effercita
rimouerlo da quella imprefa,effortandolo a tornare a dietro, e non mettere a ma- de Mori
nifeftopericolofe, e le fuegenti con l'andare a combattere con vn'eſſercito , ch'era te
quattro vol
maggior
quafiquattro volte maggiore del fuo . Per le parole di coftoro fi rifolfe il Re a di Rè quello
tornarfene àdietro: Mameth auuedutofi di ciò con potente manierali parlò:e di Portogalle .
moltafperanza lo riempi,dandoli ad intendere chesenza venir à giornata haue
rebbe vinto,perche legeti del Rè nemico l'haurebbono alla prima loro comparsa
bandonato, onde il Redifeguire auanti in tutto fi difpofe, et a 29. di Luglio col
refto delfuo eßercito marciò verfo Alearquiuir Città principale del Regno di
Fez. Qui fi vide l'esercito nemico , e che niuno di quei foldati fi volgea aseguir
a parte di Mameth , anzi tutti fi moftrauano difpofti difeguire il lor Malamo
ucco,l'effercito del quale giungeua afeimila caualli, a 15. milafantiŝil Re di
Portogallo vedendofi afronte de' nemici, e confiderando,che'l porfi infuga non
farebbegiouato,fi rifolfe con animo coraggiofo, no oftante che vedeffe ilgrade
Tercito dell'auuerfario,difare giornata feco,et a 4.d'Agosto del 1578. banělo
ordi
734 CICARELLI DEL LE VITE DE PONT.

ordinato nell'eẞercito treſquadroni , vno di caualli,di cui era Capitano D.Duar.


do Meneſches,nella vanguardia delquale era il Re co' fuoipiù degni, eprincipa Wifes
li Sig,gli altri dueſquadroni erano di fanti pofti a'fianchi del dettofquadrone di
caualli,de' quali l'vno a man deftra eraguidato da D. Antonio grã Priore del
-
la Religione di Malta,cugino baftardo del Re di Portogallo, l'altro a man maca
Fatto de
arme feracondotto dal Duca di Aucito.Malamoluco parimente bauea bene ordinatele
2
Red Por- fuegenti, difponendole in forma di meza Luna, e bene accomodando ifuo cor
&
il
iRe diFez. ni.Cofi difpofti gli efferciti, i Portoghefi diedero con tanto impeto in quellapar
8:0
te dell'effercito nemico, ch'era più potente, che la ruppero, e di effi ne ammazza
1 www
rono molti , efebene tofto fi radoppiarono le genti,furono nuouamente rotte , e
RAF
Re diPor O
togallo vc fracaffate dal Re di Portogallo,ma ben tofto il Re Malamoluco ne venne avanti
eifo,e le fue con ognifuo potere, afſali tutta lafanteria,e caualleria de Chriftiani,iqualiſi
geatiste portarono gagliardiffimamente nella battaglia , che duròſei horeſenzapoterft
fcorgere da qual cantofifufse la vittoria Il Re di Portogallo fecegrandiffima
pccifionede' Mori, e mentre combatteua,fù colto da vna mofchettata in vnfian
vo,e da un'altragli eraftato ammazzato il cauallo onde egli cadde interra, efi
ancora tofto con cinque colpi di lancia morto quefto mifero Re . Dicono, che vi
Due Re fullero ammazzati cinquanta mila Moris. Ondefùla loro vittoria fanguinofa
Mori mori molto:de'noftri nefuronovccifi in battaglia da dieci mila,e ne furonofattifchia
zone
fto fatto di ui intorno a quattordicimila,e foli dugento con lafuga fi fatuarono . Nonfolo
arme .
morì il Re di Portogallo in quefta giornata , ma parimente vi morirono prima
ancoragli altri due Reimori il Re Malamoluco, ilquale debole , & infermo tro
uandofi, fù vcciſo dall'affanno, che ſenti al cuore nel vedere , che il fuo finiftro
Corno fi mettena infuga : il Re Mameth vedendo di eſſere perdente,tentò diſal
uarfi colfuggire,e mesofiper vfcire dall'altra banda nel fiume Mogazza, ch'e
Corpi de era, oue fifaceua giornata, s'abbatte in vn luogo paludofo , di doue non potendo
rcRe mor il cauallo vfcire,lo riuerfciò nel dimenarfi , fuor difella, e non fapendo nuotare,
ti nella nel fango , e nell'acqua lafciò l'ambitione,e la vita . Furono poi ritrouatii corpi
giornata
pofti
me. infie. de Re,eper ordine di Hemetfratello del morto Malamoluco , efucceſſgre nelRe
gno,furono pofti infieme. Il vedere cofi fiero fpettacolo di tre Re infelicemente
Cardin.zio morti,conduſſe a lagrimare quelli huomini, ancorche barbari, e di natura crude
Arrigo
de! Remor lifuffero. Eperche del Re Sebaftiano no rimaſero figliuoli,fù coronato Re di Por
19,
di fatto
PortoRe togallo il Card. Arrigo figliuolo del Re Emanuello . Questo Cardin, perchera
gallo.come vecchio , e per ilfacerdotio inhabile a cofe matrimoniali fù richieſto da'fuorpo
fe fucc
per debito
ef poli, ch'egli voleſſe dichiarar vnfucceſſor, accioche non effendowi alcuno del fan
fione . gue reale,non nafceffero nel regno riuoltes e tumulti . Tarendo al Re la dimanda
Don Anto
nia nipote giufta, comandò, che s'ordinaffe vna congregation de' Baroni delfuo regno, a fin
del
ca diRe, cer- ch'effi dichiaraffero a chi legitimamente dopo la fua morte ricadefse quelreame,
efferli
fonituito e chi effi determinaffero ,egli l'haurebbe accettato, e dichiarato perfuo fuccefs
mel
Di Regno re . Subito, che'l Re Filippo fù di tal cofa auuifato, mandò il Card. Pacecco.com
del Porta molti dottori di legge,che moftrasser le ragioni, che lui bauea in quel regno dal
nominarc
ghe nel i l'altra banda D. Antonio figliuolo baftardo di D.Aluigi fratello del dettocard.
i &c.
ilRe Ario s'aiutaua afsai per efser egli nominato in quefta fucceffione , &ba
Wea
GORENG " OR I O. XIII. 735
DENT .
waegligranfauore di quei popoli, ch'abborriuano molto d' douer hauere allor
dominiogente ftraniera . Il Cardinal Re di Portogallo ordinò a vndeci Baroni
regno,ch'ascoltaffero le ragioni del Re Filippo, e de gli altri principi, che
T delfuo
vipretendeuano,e giudicaſſero a chi giustamente ricadeffe quel regno.Metre co
up?
ftoroftanno a criuellare le pretendenze di ciaſcuno,mori il Re Cardinal di Por.
togallo,ch'era d'anni pieno,dopo la cui morte nacque diffenfione tra'Baroni,per
cioche unaparte nominaua il Re Filippo per fucceffore,& herede di quel regno,
altri diceuano,che noſi doueuafar la nominatione:ma l'elettione dal popolo că
MS 11
forme aquello,che in altrifimili cafi s'era fatto altre volte, e quefto eglino face
uano, perche D.Antonio, c'habbiamo fopra nomato, fuffe eletto Re , perche per nio Don Anto
dichia
fucceffione egli nopotea hauer quel Regno,effendo egli dichiarato inhabile afuc- $110 Re dt
EV.
cedere,per efferbaftardo:per tato,e parte de' Baroni, il popolo tutto publica- da og lio
Porparte de
wa
rono per loroRe D.Antonio, e comeRe lo cominc iarono à riuerir e, & obbedi re.In i Batori ,e
e dal popolo
quefto mezo ilRe Filipp ofaceua appare cchiar tutto quello,ch'era dibifo gno ad
vna gran guerrafotto voce di voler guerreggiare in Africa; ma fi credeua , che
#be
ogni fuo apparecchio fuſe per lo conquisto di Portogallo , ond'egli haueua rac
colti in Italiadieci mila fanti,e fattone Generale D.Pietro de'Medici,efuo Luo
gotenente Profpero Colonna, haueua in eſſer per leuar quefte genti, & altre
un'armatanelregno di Napoli di cento cinquegalere,ottanta naui,due galeaz
ze, vn galione, altri legni minori , & erafatto Generale di queft'armata
D.Giouanni di Cardona: e perchefi diceua, che cotai prouifionifi faceano per l'
imprefadell'Africa, il Papa accioche più numero digenti ci andaſſe , promife il
ficur o ritorno alle loro patrie a tutti i banditi dello stato Ecclefiastico , ch'an.
dafferoàferuire al Re di Spagna in queſta guerra,e'l fimile fece il Vicerè diNa
poliin quel Regno ,eccettuandone però i monetarij,& i ribelli,a quai non fi con
cedera queft'immunità . Si credette,che tutte le genti, che per tal impreſa haueaf.Reeffercito
Filippo
fatto l Re Filippo, afcendeſſero a quarantamila perfone. Di quefti apparecchi delper andare
Revenne la nuoua ad Amurath Imperatore de' Turchi,ilqual,perche guerreg- all'acquisto
giauz col Perfiano peso, che doueffe molto nuocer allefue cofe l'hauer nell'iftef- difertogal
fotepoguerra col Re di Spagna, perciò eglifece per mezo di Mamet Bafcià trat- Tregulo. a fra
tar da tregua. Il Re Filippo hauendoguerra in Fiandra, e non efsendo ficuro, co- il Re

Filip
me doueffero paffar i fattifuoi in Portogallo , diede orecchi alla tregua . Onde Turco.
po & il
ella ben tofto fi conchiufe in Coftantinopoli per due anni , laqual poi non anche
benforniti i due anni fi confermò per tre anni appresso . Poco dopo ciò il Re Fi
lippofece mouer l'apparecchiate genti verfo Portogallo, con penſiero ,ſe i Por
toghesi non lo voleſſero accettare per loro legitimo Re , com'era dichiarato da' uaDuca Al
dottori,e dalle leggi, volerli di cỡ laforza dell'armi aftringere . Di tutto l'efser- le del Re di
citofece General il Duca d'Alux , ilqualmolto prefto s'auicinò ai confini del re- Sp gna clanel.
gno di Portogallo . 1 Portughefi prefero l'armi, e perche il clèro, e la nobiltà te diPortogal
lo.
ea dal Re Filippo , il popolo da D. Antonio, per tanto il popolo gridò Re D. "
Antonio, che all'bora era in Santarem città moltoforte di quel regno auifato
Antonio di quefto grido popolare, ne venne co moltifuoi partigiani à volo in
isbona , doue fe ben con qualche difficoltà , vi fu nondimeno riceuuto per Re.
L'efser
736 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

L'effercito del Re di Spagna intanto entrò a' danni del regno, efubito , che com
paruefotto la città di Elues, chefü la prima,che gli veniße auanti , gli ſi refe da
pattifenza oprar armi,e cofi fecero a mano à mano tutte le città, alle quali giu- m
Città digeua l'ejercito : il Duca d'Alua andaua à più poter alla volta di Lisbona , crea
Portogallo dendo , che fubito che fi haueſſe queſta città in mano , fuße conquistato d
fi danno al
Re di Spa tutt'il regno , bor egli giunto a Lisbonafece fatto d'armi con D.Antonio,che coi
gna.
fuoifeguaci,i quali eranofoldati nuout,& inefperti li venne incontra onde Don 72
Fatto d'ar. Antonio fù vinto , e colfuggirefaluò la viva, e Lisbona fi diede al Duca d'Alua, P
me fra Don ilqual colfar morir alcuni principalifautori di Don Antonio acchettò i tumul
Antonio , e ti.Fatto ciò il Re Filippo n'andò a Lisbona,efu accettato per Re di Portogallo,
il Duca d'
Alua. e lifu giuratofedeltà,& omaggio.Il Papa hauea mandato il Card.Riario Lega.
Don Anto.
nio vinto, to , accioche opraffe quanto poteffe , affinche non veniſſe all'armi il Re Cattolico
fi
Lisbona
dà in co'Portugbefi: ma ch'effi lo riceueffero pacificaměte perloro Re:ma prima,che'l
del Re di Card. vigiungeffe , era quafi accomodato il tutto , onde poco altro gli reftò che
Spagna. fare,che ritornarfene . D. Antonio hauea rifatto vn'effercito di otto milaperfone
incirca , e s'era fortificato appreſſo alla città chiamata il Porto di Portogallo,
che lo riconofceua per Signore . Quiuifu egli nuouamente rotto da Spagnoli, e
mentre egli s'auuede, che le cofe delfuo effercito vanno in ruina,prefemolte gio
ie,e groffafomma d'oro,& altre robbe pretiofe, eſe nefuggì cõ alcunipochiſuoi
feguaci,& alcuni Spagnuoli li tennero dietro. Auuedutofi D.Antonio,che liera
Don Anto- no vicini, e che dalle lor mani non potea egli campare,pensò benein vn puto con
nio
nuorotto
uo dadi onprudente auuedimento di rattenerli à dietro,e cofifece buttar per la via, per
1 Spagnoli laqual eglifuggiua , vna valigia piena di danari, e poco dopo vna caſſa di robbe
con aftutia di molto conto :gli Spagnuoli m'raccorre quefte ricchezze tutti, & in tutto s'oc
A falua.
cuparono,onde D.Antonio allafuga, & alloſcampofuo hebbe tempo . Il Re Fi.
lippo in Lisbona non troppo vi fifermò: ma in quelpoco, ch'ei vi ftett, evfcor
ſe duegraui pericoli della vita percioche due voltefuronoſcoperte mine,chegli
erano statefatte alpalagio, ow'egli habitaua, & alla Chiefa , ou'egli coftumana
di vdirgli officijfacri , efe non ſi ſcopriano ,farebbe egli ruinato , o colpalaggio,
o col tempio :furono caftigati di tanto ecceffo gli autori, e'l Re nella fua Spagna 3074
preftamentefece ritorno . Mentre paſſauano queste cose in Portogallo , giunfe
l'Ambasciatore del Duca de' Mofcouiti à Roma a Papa Gregorio . Eva questo
Ambafia
tor del Du Ambafciator mandato dal gran Duca di Mofconia afupplicar il Papa , che co
ea di Mo- mepadre comune s'interponeffe per metter pace tra lui, e Stefano Redi Pollo
fouis
ina. aRo- nia , ilqual glifaceua afpra guerra , egli haueua in mal termine ridotte le cofe
fue Fu alloggiato queft'Ambafciatore da Giacomo Buoncompagno Principe d'
honorate qualità , & all'horagenerale di Santa Chiefa , e da eſſo Pontefice fr
veduto con moltograto afpetto, e li furono fatte belle, e degne accoglienze . Ri
Coflumi cufaua queft' Ambafciator di baciar il piede al Pontefice : ma dettogli poi, the
de Moco cofi era il dovere, e che in altra maniera non dauano i Pontefici, nè debbonodar
ua ti
Roma.
venuti dienza,eglifirifolfe a baciarglielo . Fu offeruato in quefti Mofcouiti, che
nero aRoma, ch'egli coftumauano d'inacquare il vino con acqua vite, ilchena
accendere viepiù l'ardor del vino : s'eglino erano affaliti da febre haueans in
7/0
GREGORIO XIIL 737

fo in acquafredda di bagn arfi fubito.Abborriuano d'entrar in chiefafe in eſſa


feorgenano efferci cani , dicendo , che tai animali, oue fifacea il culto diuino,non
debbono in modo alcuno ftare.Il Pontefice diede molta fodisfattione a queſt'Am Redi Pol
bafciatore nel negotio,per cui era venuto :fcriffe al Re di Pollonia , effortandolo lonia ,Duc
e il
a
allapace,e al P.Antonio Poffeuino, ch' andò col Mofcourta, impofe, ch'egli s'opraf di Molco
Li fequantopoteaper rappacificar quei principi, tra quali nel 1582.fù conchiufa la uia .
pace per mezanità del Poffeuino. In questi tempi Papa Gregorio hauendo nella
Chiefa di S. Pietro in Vaticano fatta vna regale , e magnificentiffima cappella ,
dedicata a noftra Sig. & a S. Gregorio Nazian . nella qual (dicono) ' ch'ei spen- Traslation
deffe molto più di cento milafcudi, oltre ad vna ferma, e continua entrata, che vi del
di S corpo
Calafciòper mantenimento de facerdoti,che gli officij diuini vi celebrano , vi fece e- Nazianz.
fitta dal
gli dalla Chiefa di S. Maria delle Monache di campo Marzo trasferire il corpo Papa.
di S. Gregorio Nazian. Cotale traslationefù fatta con grandiffimo concorfo di
¿T! popolo,e con bello, e maefteuole apparato, e il Pontefice co' Card. venne fin alla
Piazza di San Pietro a riceuer con molta diuotione il fanto corpo,il qual con le
proprie mani il Papa pofe entro all' Altare di detta cappella . Tutta questa Pom
pa poi,chefifece in trasferir quefto Santo, volfe il Pontefice , che fi dipingeſſe
in vnadelletre loggie, ch'egli fece dipingere nel palagio Apoftolico , le quali
fono congiunte con quelle, che'l gran Rafaelo d'vrbino "dipinfe con grandiffimo
diletto,e marauiglia de' riguardanti à tempo di Leone X. Volfe ancora Grego
rio,che in quefta loggia vi fi fcriueſſero queste parole . Gregorius XIII . Pont.
Max. B. Gregorij Nazianzeni corpus ex facrarum Virginum templo Dei Male del
Caffrone in
genetrici Mariæ ad Campum Martium dicato, in Bafilice Vaticanę Sacel Italia .
lum à fe ornatum celeberrima,quam vides,pompa traftulit 111.Idus Iunj.
MDLXXX . In queft'anno dell'ottanta occorfe in Italia vna strana infer
mità chiamata male del Caftrone , perche di fimile morbo fuole cotal animale
patirne affai: queft'infermità nacque da intemperie d'aere , e cominciò il me.
Jedi Maggio nella Lombardia, ne era ben trafcorfa tutta la ftate, ch'ella haueua
trafcorfo tutta Italia, andando ancora nella Francia, nella Spagna,e in Coftanti
nopoliancora,oue dicono chefu mortale i fù ella cofi comune, che non folo à tut
te le villegiunfe: ma quafi tuttigli huomini di eße percoffe, fe ben alcuni pochi,
ch'erano di ben compofta, e temperata natura,e che nel viuer vfauano ottima re
gola,non s'ammalarono , tuttauia in quel tempo non fifentiuano cofa bene , come
auantifoleuano ,ondeſe effi non haueuano male , baueano almeno diminuimento
li bene.Inquefto numerofù Papa Gregorio, il quale non infermò : ma parue pur
heper alcuni di nonfentiſſe infe fteßo ilfolito vigore , e la confueta fua buo
na difpofitione: gli altri poi che s'amalauano , patiuano di sfreddimento , e di tof
fe , efputauano affai confebre molto vehemente,& ardente : ma infei, ò otto di fi
erminaua.Di quefto morbo pochiffimi ne morirono , e quei pochi che morirono ,
ad effi di morte cagione è l'effer mal curati, ò l'eſſer per prima mal diſpoſti , c
uafi infermi :fù offeruato , ch'il bere potentiffimi vini dopo ilſecondo , ò terzo
iorno dall'incominciato male giouaua fopramodo : all'incontro(dicono) che'l tra
efangueper lo più nuoceffe à molti . Il Pontefice non mancò in Roma di dare
Aaa ie'
CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
738

ne'tempi di queft'infermità molti caritatinifoccorft, il chefu di granfolleuame


to all'afflittioni della minuta plebe. Nell'anno 81. cominciarono àfentirsi gra
*uemente,& à notificarfi lefeditioni dell'Iſola di Malta. Erano nati molti difpa
Rumori
fra Caual reri tra ilgranMaeftro,& alcuni Cauallicri principali,i quali hauedo nella Re
lieri di Mal ligione maggiorefeguito, chiufero come prigione il gran Maestro nel caftello di
ta.
S.Angelo, e crearono il Romagaffo Luogotenente Generale: fatto ciò effi fecero
intender al Pontefice questa lor opera , dando alcune imputationi al gran Mac.
ftro , oltre ciò pregarono il Pontefice , che confermae quanto eglino in tal cafo
baueano oprato . Il gran Maestro ancora hauea ragguagliato il Papa di queſta
fua difgratia, e pregatolo à laſciarlo venire à Roma per giuftificar le cofefue. Il
Ponteficeperporre rimedio à tai difordini mandò à Malta Monsignor Viſconti
Milanefe Auditore della Rota di Roma,con titolo di Nuntio,& Vicario,ilqual
fubito giunto fcarcerò il gran Maeſtro alla preſenza della maggior parte de'ca.
uallieri,e li reftitui per ordine del Papa ilfuo palagio, indi a due difece couocar
il confeglio, e prefentò vn breue del Papa, che chiamaua il grã Maeftro confor
Gran Ma , me allafua dimanda à Romazilgrã Maeſtro obetifubito al breue, & in quattro
ftro di
ta a Roma. dife porre in affetto tregalere, & imbarcar le robbe, hauendo in cõpagnia 100.
cauallieri,coputandoui quei, ch'erano pofli per armamento delle galere, e vi era
no di quei dellapicciola,e della gran Croce, e di tutte le lingue.Nel partire, che'l
meant
Regiona gran Maestrofece, vi concorfe tutto'l popolo di quell'Iſola,moftrãdo ne'fembian
to dal gran ti dolore di talpartenza. In alcuni luoghi per il viaggio,e maſſimamente à Na
Macftro
Papa. al polifu egli con sìgrand'apparato riceuuto, che col maggiorno fifarebbe raccol
to vn Re.In Roma ancor fu con grandiffimo honore riceuuto,& bonorato ,fu egli
frà l'altre cofe nella intrata , che fece in Roma, incontrato da più di 800.caualli
Alloggiò eo'fuoi cauallierifplendidiffimamente nel palazzo del Card.da Efte,e
con l'ifteffa grandezzafu da quefto magnificentiffimo Card.trattato fempre :fis
offeruato,che mile perfone viueuano all'hora in quel palazzo . Il gran Maeftrọ
poco dopo andò dal Papa , con cui fi trouauano dodeci Card.e baciato , che egli
hebbe ilpiede,diffe queste parole . Horafono certo, o B.P.che Iddio fuor d'ogni
mio merito ha dato compimento al mio defiderio,poiche in queſta mia pienezza
d'anni mi ha conceduto tanto di gratia , che finalmenteſono giunto a' V.fantiſſi▪
mi piedi,innanzi a' qualifono venuto e perfare, come deno atto di riuerenza,&
obbedire alla S. V. epergiuftificare le attioni mie , che contro ogni douer fona
dalla maggior parte del configlio della noftra Religione ripreso , e calunniato.
Sallo Iddio , che in dieci anni , che iofono ftato capo , & ho tenuto il gouerno di
effa,io perme non sò di bauere commeffo delitto alcuno, ne di cofa indegna in ciò
la confcienza mi accufa,anzi io ho ardimento di dire, che in feFanta anni,che rei
feruigij della noftra Religione ho confumato , e mentre ero ſemplice Caualliere,
l'ho honoratamente in diuerfi carichi,& hora nel mio magisterio fempre bēgo.
uernata,bo obbedito continuamente afanta Chiefa, & a Voflra Santità,efeper
ignoraza haueffi iofatto errore,ne chieggio alla Beatitudine voftra bumileper
donsi lo poi cofi fono lieto di hauere veduto la Santità veftra, che non mi cara
bɔra di morire , ma à guifa di Simeone mi compiaccio di dire : Nunc dimittis
feruum
I GREGORIO XIII. 739

kruum tuum Domine ,quia oculi mei viderunt falutare tuum. Il Papa con
-hom lieta fronte lo riceuette ,e li diffe,che non credea alle calunnie de' fuoi auerfarij , e
lo ringratiò del defiderato piacere ,che haueua di vederlo ,e lo confortò a ftare di
buona voglia,efattolo leuare in piedi, lofeceſedereſopra quattro Cardinali,oue
fiato vn poco, e ragionato delle cofe del viaggio, fa licentiato , efe ne ritornò al
fuo alloggiamento . Alcuni giorni auanti , che giungeffe il gran maestro a Ro- Romagal

ma,era arriuato Romagaffo Caualliere principale della parte contraria , e Cor- liere
fo Caual
valo.
faro ingeniofo , & efpertiffimo , & intrepido , & a' Turchiformidabile molto , & rofo mus
perche affai dispiacque alla Corte Romana , & ad altri Principi , ch'eglifi fufferma
e in Bo
posto in contrasto colgran maeſtro ,però nonfu eſſo in Roma , ne da Principi ,ne
da Signori, ne dagentil'huomini albergato in cafa , onde li conuenne d'habitare
in camere locande . Diede si grande affanno a queflo generofo Caualliere il ve
derfi trattare con talefoggia ,in quella città,oue altre volte,e dal Põtɛfice,eda
Cardinali ,& altri Signori era ftato raccolto ,& honorato affai, che ne ammalò,
etofto ne mori di dolore Fu quefto Caualliere co bella pompafunebrefepellito
n ella Chieſa della Trinità de' Monti , e le fù poſtofopra vn'Epitafio ,che molto
e-ne pone auanti a gli occhi altrui ,di che conto fuſſe il fuo valore,e di che opere

eglifiaftato però ho voluto quifcriuerlo .

D. O. M.
Mat urino Romegaffio Vafconi militi Ordinis Hierofol . cuius ob virtu
tem fæpe fpectatam nomen ipfum terrebat hoftes , poft plurima maxima
que munera fumma cum laude obita , multas naues hoftium captas, mul
tas depreffas , multas nobiles victorias fortitudine ,& confilio partas ,Romę
obijt pridie Nonas Nouembris . M D L XXX .
Io ho vdito dire da perfone ,a cui fi può preftare credenza , che in Coftantino
polififece publica allegrezza, quando fifepe la morte di Romagaſſo . Et nonfi
anidero i Turchi, che in tal modo acerebbero al lor nemico maggiore gloria , la
qualeferuirà per ftimolo a gli altri Cauallieri di ſeguire le pedate di Romagaf- Gran Mac
fo,e farfiformidabile a i Turchi . Hor due mesi in circa dopo la morte di Roma- ftro di Mal
ta muor in
gaTo mori il gran Maeftro , e cofi col fine del viuer loro fi finirono le cauſe, e dif Roma.
ferenze proprie . Il Papa per leuare i tumulti, che poteuano nafcere nella Elet
tione del nuouo gran Maestro , nomò quattro Cauallieri di quella Religione, de'
quali indi a poco vno chiamato Don Vgo di Verdala Guafcone fu eletto di co
mune confenfo gran Maeftro ,come perfona , che di eſſere degniſſima di tal grado
baueffe in più maniere moftrato sempre . Questi boggi apputo, metre noifcriue
kamo quefte cofe di lui,hafatto l'intrata in Roma con grandiffimo , e maefteuole
apparato, epieno concorſo di popolo . In quest'anno ,che fi eftinfero lefeditioni ,
c'habbiamo detto di Malta,Gregorio nel palaggio del Vaticano dipinfe vn porti- fatt Portico
o
co, ouero vogliamo chiamare luogo da paffeggio, ch'adeffo dal volgo fi dice Gal fedip Pa
gere dal in
leria, nella volta del quale, ò vogliamo dire parteſuperiore, fece egli dipingere pa di varie
maefteuolmente,& indorare ricca, & vagamente molte hiftorie del Teftamento camête .
nuouo,& Vecchio ,molte cofe di S.Giouan battifta,molte cofe di Coftantino Im
Aaa 2 pera
740 CICARELLI DELLE VIT E DE PONT.

peratore , e quando egli da fan Silueftro fù battezzato vi ſi vede dipinto . Vi fi


Pendan
fcorgono anche varie opere difan Pietro, e difan Paolo , difan Benedetto , e di
fan Bernardin,di Coftatino Vefcovo, di Leone Papa reprimete ilfurore di Atti. 20L

la.vie,quando S.Seuerofù dallo Spiritofanto eletto Vefcovo di Rauenna,qua 842410


fa
dofan Pietro Damiano Cardinale laſciando in abbandono le grādezze, e ponen
*ecofe,cl
do in non cale quanto vi è di mondano,fi ritira per eſſere apiù feruigio di Dio ne
gli Eremi,e nellefolitudini, & vi è parimente dipinto, quandofan Romualdo in
luoghi remoti , efolinghi in mezo afolti bofchi iftituifce l'ordine de' Camaldoli. wasforg
Vifi vede ancora, quando Celestino v.che rinuntiò poi il Papato,fù eletto Pon DJ041
tefice , & altre cofe fimili a queſte vi fi mirano molte . Hora in tal maniera la
voltaiò il voltato arco è difpofto con vaghezza,& honefta leggiadria: ne' muri
poi vi è congran magifterio ritratta prima la vecchia Italia, e la nuoua , e fuc
ceffiuamenteda perfe tutte le prouinciefue . E perche Papa Gregorio ricuperò
alcuneterre, e molte caftella alla Chiefa, tutte queftefono ini dipinte colDrago
Sopra infegno di tale ricuperamento , e'lfomigliante s'è fattoſopra queiluoghi,
che fi ricuperarono da Pio V.'che co l'armi del medefimo Pio fi veggonofegna
te.Infronte poi di questo portico vi è vna iſcrittione,laqual, perche molto bene
Spiega le cofeprincipali, che vi ſono dipinte, & infieme vi ſi narra ilfine di cotal
opera,però habbiamo voluto qui riferirla.Italia Regio totius Orbis nobiliffi
nia, & natura ab Apennino fepta eft , hoc itidé ambulacro in duas partes,
alteram hinc alpibus, & fupero, altera hinc infero mari terminatas diuidi
tur,a Varoque Flum.ad extremos vfque Brutios , ac Salétinos regnis, pro
uincijs,ditionibus,infulis intra fuos,vt nunc funt,fines difpofitis, totainta
bulis longo vtrinque tractatu fornix pia fan&torum virorum facta locis; in
quibus gefta funt, ex aduerfo refpondentia oftendit , ac ne iucunditati de
efset ex rerum ,& locorum cognitione vtilitas, Gregorius XIII.Pont.Max.
non fuæ magis , quam Romanorum Pontificum commoditati hoc artifi
Riforma cio , & fplendore a fe inchoata perfici voluit , Anno MD LXXXI. L'
del Calen anno,che a queſtoſeguì,che fù 1582. farà memorabile in tutti i fecoli; percioche
dario. Ro in effofi riformò il Calendario Romano , laqual riforma passò in tal maniera.
L Vedea Papa Gregorio, che tra le cofe, che primieramente dee penfar on Pon
tefice , v'è quella , ch'egli prouegga di ridurre a fine quel , ch'è dal Concilio di
Trento riferuato alla Sede Apoftolica , e perche quei padri riferuarono alla S.
Sede di mirare, e ponderare esattamente, quanto fi contiene nel Breuiario , nel
qual principalmentefi ritrouano due cofe , l'vna fono l'orationi , e le laudi di
uine , che nelle feste , & altri di fi deno dire ; l'altra cofa è la varietà de i
tempi,ne' quali vien la Pasqua, e delle feste,che da effa dipendono, ilche infont
ma altro non è, che ridurre il calendario al debito modo. La prima di queste due
cofe la riduffe a compimento Pio V. Queftafeconda fi difpofe Greg. difarlagiu
gere a perfettione . Era stata questa coſa auăti, che ſifaceffe il Concilio di Trento
d'altri Potefici tetata:ma perche la trouarono difficiliſſima,no fu ella affettuata
maila difficoltà nafcea, che no parea, che trouaffe modo dafare, che quest'emēda
tione del caledarioduraffe sepre,e che gl'ordini,e i riti ecclefiafticifi coseruaffero
nella
GREGORIÓ XIII. 741

nella conueneuol integrità loro , per il che primieramente fi procuraua l'emenda


del Calendario.Hora a Papa Greg.fù da Antonio Lilio medico dato vn libretto
1 diAloifio Liliofratello ,nel qual per vn nuouo ciclo dell'Epatte ritrouato da lui,
eindrizzato ad vna certa regola dell'Aureo numero , a qual fi voglia gran
dezza dell'anno folare accomodato accõciamĕte, e in tal maniera dimoftraua , che
tutte le cofe,che nel Calendario erano trafcorfe,poteuanofermiffimamětefenza
più variarfi in altri tempi mai a debiti luoghi riporfi: onde il Caletario per l'au
uenir nonfoggiacerebbe ad alcun mutamento: Mandò dunque Greg.vna copia di
questo libro a tutti i Principi, e alle piùfamofefcole del Chriftianefmo , accioche
1 quella cofa,che douea effer in vfo comune di tutti,fi faceſſe col còmun cõfiglio di
ciafcuno Hauuta poifopra ciò il Papa da costoro quella rifpofta,che fi defidera
na,chefi cöueniua,diede la cura ad alcuni , che infimil arte erano verfatiſſimi, &
eccellenti , e chegià da varij paefi,e da diuerſe nationi erano ftati per tal conto
chiamati a Roma,i qualiſopra tal materia fè gran fludio,e più volte difcorfero
infieme,e finalmente conchiufero,che quel ciclo dell'Epatte diſopra detto era mi
gliore,e doueua a tutti gli altri giuſtaměte anteporfi, effi nondimeno aggiŭfero al
tune cofe,chegiudicarono di doue recare a più perfetto grado il Caledario.Hora
vededofi da Gregorio,che, accioche la Fefta di Pafq.ft celebraßeſecõdogl'ordini
de S.Padri, e de gli antichi Rom.Pontefici,maffimamente di Pio,e Vettore pri
mi,& parimente conforme alla determinatione del gran Concilio Niceno,biſo
gnauaprimieramente l'equinottio della primauera ad vn certo debito tempo ri
durre,oltre ciòporre bene la decimaquarta Luna del primo mefe ,la qual viẽ nel
giorno dell'Equinottio, ò viciniſſimaměte lifuccedesela terza, & vltima coſ¹,che
qualfi voglia prima Domenica,chefeguita la medefima decimaquarta Lunafia
a conueneuol loco poſta. Hora per ridur l'Equinott io della Primauera al giorno
21.di Marzo,doue da' Padri del Concilio Niceno fù anticamentefermato,fi or
dinò,che per vna voltafola fi leuaſſero dal mefe d'Ottobre del 1582.giorni 10.
& accioche più da questo luogo non fi rimoueſſe,fù conflituito, che fifeguiffe(co
me è vfanza)difar Bifefto ogni 4.anni,fuor che ne centifimi anni, i quali tutti
fina quefto tempofono ſtati Rifeftili, cofi volfero, che fuſſe ancor'il primo centefi
mofeguente,cioè, il 1600.e poi ordinarono,che non tutti i centefimi, chefeguiua
nofuffero Bifeftili,ma che per ogni 400.anni i tre primi centefimi paſſaſſerofen
za Bifefto , ma il quarto centenaio haueſſe poi sepre Bifefto, e per darne effempio
il 1700.e il mille ottocento, il mille, e nuouecento non hauranno Bifefto,ma l'ha.
uerà bene il due mila, e cofi fi feguiràfempre, e in tal modo fi verrebbe a tenere
conto del corſo Solarc,e fi verrebbe ad emendare continuamente i fuoi traſcorſize
alle altredue cofe, che habbiamo detto diſopra,fi diedero anche da effi altri rime
dij.In sìfatta maniera dunquefù da Greg.emendato il Caledario, e publicato per
na Bolla, che comincia , Inter grauiffimas paftoralis officij noftri curas , ea
poftrema non eft , &c.E perche non fi poteua publicare il Calendario in tutti i
luoghi , e nelle remotiffime prouincie in queft'anno 1582.e per confeguente non
era poffibile da per tutto emendarfi l'anno,però diedero alcune regole,per le qua
li fi poteffefare tal emẽda l'anno 158 3.e più oltre ancora,nel qual anno dell'83 .
Aaa 3 al Pon
742 CICARELLI DELLE VITE DE
' PONT.

al Ponteficefucceffero due cofe, che l'arreccaronograne diſturbo:l'vna, che fu in


Roma vna si atroce carestia,la qual nacque,perche ifuoi miniftri baueano man
dato in vari luoghifuor di Roma grandiffima quantità di frumenti, onde la cit 38
tà effendo rimafa con poco grano , ne potendo per le continue pioggie , e peffime
Careftia
grand e in qualitàde' tempi venirne da altre bande, nefu in tanta penuria, è fi vendette fi
Roma. caro il pane,che cinque onciefolo al baiocco fe ne dauano , e perciò i poueri buo
mini,che poco d'altro, che di paneſi nutriſcono, ne magiauano tal volta ottoba ‫اوه‬
iochi al pafto.Durò cotal careftia intorno a due mefi in circa . L'altra cofa,che
Difgratia
Dccorfa in diede affanno al Pontefice,fù vnfirano, e miferabil cafo chefucceffe tra glisbir.
Roma in të ri,& alcuni gentil'huomini Romani,dal che(per dire cofi) ne nacque vna trage
po diGreg. dia tanto lunga, che l'vitimo atto s'è recitato, quafi due anni dopo il primo nel
xiij.
Ponteficato di Sifto, & èſtata cosipiena difangue, e morte de huomini, chepiù
di 40.perfone vi furono vecife,delle quali alcunefurono sige personaggidico
to:ne on Teatrofolo è bastato al recitamento di quefta tragediai ma due nefono
ftatis l'ono de quali è Roma, oue fi cominciò, l'altro è Padoua , oue termino
quefto fi lagrimeuolfatto:hora a' 26.d'Aprile del 1583.andò il Bargello di Ro
ma con pna buonaparte de' fuoi sbirri alla piazza di Siena per preder vn ban
dito,che perſpia haueuanoſaputo ritrouarfi incafade gli Orfini:que finalmente
prefero vno, mentre,che effilo conduceuano via, vi ſopragiunfeRaimodo Or
Cafo com no, Silla Sauello,& Otrauio de' Ruftici con due altri in circa tutti acauallo, che
paffioneuo
Je di tre ge. vėniuano da paſſeggio, haueano(comeſi coftuma)aleuni ſtaffierifecoi l'Orfino
tilhuomi
niRomani diffe al Bargello , che lafciaſſe colui, che haueua prefo , percioche era pigliato in
franchigia: ricusò il Bargello di lasciarlo,per il che ſi venne in cõtefa, nella qual
il Ruftici diede con vna bacchettafopra lespalle del Bargello , ilquale perciò ri
Scaldato, efpinto dallofdegno fi riuolfe a'fuoi shirri, e comandò loro, che menaf
fero le mani;coftoro non meno prefti ad obbedir di quel , che fuffe ftato il Bargello
fubito a comandar,cominciarono a giocar malamente di archibugiate no reflan
do ancor di menare molti colpi di alabarde,espade; per tanto l'Orfino, il Sauel
lo, il Rufticifurono da alcune archibugiate mortalmenteferiti,e'l Ruftici mo
rifubito,efu per vn poco ftraſcinato cosi morto dal medesimo cauallò, che s'era
pofto in furia , gli altri due rimaſero in pita folo per tregiorni in circa dopo il
cafo,si sfortunata morte di quefti Signori diſpiacque vniuerſalměte a tuita Ro
di ma , & molto piùfu il difpiacere di quelli , che erano vaffalli degli Orfini , e di
Roma am- pendenti da loro: quefti, tali come diceuano ,per gratificarsi i loro Signort fi mife
mazza i re ne' due giorni,chefeguirono per le vie della città ad ammazzar quanti sbir ri
trouauano: onde quattro afuria di coltellate miſeramente n'vccifero . Era certo
borrido spettacolo , e marauigliofa cofa il vedere per Roma legenti correre in
quà, in là per trouar i sbirri, & trouatili occiderli con ogni crudeltà. Il Pon
tefice conofcendo,che mentre il popolo è infurore e bene di lafciar vn pocofcor
rere l'impetofao ; perche chi voleffe all'hora opponerfi,farebbe lafuria maggio
re, più nocente,tolerò quefta furia popolar,alla qual poi sfogato, che hebbeal
quanto, vi fu pofto remedio, che non fece altri difordini , e con vn poco di tempo
fotto altre cagioni fece egli morire alcuni capi di quefli tumulti ,Il Bargello fe
n'era
GREGORIO XIII. 743
4
Kera dopo il fatto di quei Sign.fuggito fubito , ma non feppe tanto fuggir che
nonfuffe trouato, e prefo, e condotto a Roma , one indi a pocofù decapitato , da
questo accidentenacque occafione di difcordia traVicenzo Kitelli Luocotenen➡
te del Sig.Giacomo Buoncompagno general di S.Chiefa, e Lodouico Onfino fra- Lodouico
teldi Raimondo (che habbiamo detto) efferftato vecifada sbirri , La difcordia mazfinoam
za vi .
di coſtoro andò tanto oltre, che alcuni meſt dopo la ruina degli sbirri,,fu ilKi cenzo Vi
tell ,
telli a Monte Magnapoli , mentre egli fene ritornaua vna fera alla fua cafa in vi
cocchio, affalito dall'Orfinos e da alcuni altriſuoiſeguacitraueftiti, & afuria di Accorom
bona fattz
archibugiate fu egli ammazzato , per talconto fipofe in effilio l'Orfino , & ef vecider da
fendofinalmente capitato in Padoua , e prefouiferma alloggiamento gli nacque O:fino Lodouicoin
occafione di far ammazzare Vittoria Accorombona , moglie già del Signor Padou .
Lodouico
Paolo Giordano , & fratello di detta Signora , per quefto homicidio lacorte Orfino fat
deldominio di Venetia procedette contra di lui,ma eglifacendo refiftenta,e for to morire
tificandofi in cafa propria,fece ilfuo delitto più graue , e finalmente battutali in Padca,
a terra in parte la cafafu eſſo preſo con tutti gli altri , che vifi trouarono viui :
parte de' qualifecondo, ch'erano colpeuolifurono fatti morire , parte per certo
tempofurono rattenuti in prigione , e parte mandati in Galea , e qui fint cofi
miferabile fpettacolo . Papa Gregorio per rallegrar alquanto Roma afflitta
affaiperl: paffati trauagli, & tumulti di queſt'anno e per altri honorati riſpet- · Collegla
tifece delmefe di Decemb. a' 12. na promotione di dicenoue Cardinali , pis fatto de Gefutr
dal Pa
gliando da vari luoghi degni foggetti . Dicono,chefi rallegraffe molto Grego- pa 10 Ro
rio d'bauerfatta queftapromotiones perche da tutti li veniva commendata per ma.
prudentiffima. Nel medefimo anno egli prefe ancora gran contento di veder
ridotto abuon termine lafabrica per il collegio Romano de' Gefuiti, fatta da lui
afue cofta per zelo di religione , a fin che vi fi infegnaſſero lefcientie , ilche
affai acconciamente vienſpiegato per quelle parole, cheſono poſte difuori nella
principalfacciata didetto Collegio, le qualifono quefte: Gregor. XIII. P.M,
3.0 Religionis, ac bonis artibus 1582. I Padri Giefuiti per darfegno di gratitudine
al Papadi tanti beneficij riceuuti da lui , fecero nella fala maggiore di quefto
Collegio dipingere tutti i Collegij c'hauea in varie parti del Chriftianefmo fat
ifare Gregorio, & oltre a ciò vifecero ritrare eglifteßo, facendofiferiuere in
talmaniera : Gregorio XIII . P. M. huius Collegij fundatori focietas Ie
fu,ampliffimis ab eo priuilegijs munita, & ingentibus aucta beneficijs vni
uerfa in hoc totius ordinis Seminario parentis Opt. memoria fuique gra-:
tia animi monumentum P. Quefti padri per ampliare quanto fi può l'obe
dientia alla fanta Sedes e per dare anche fodisfatione a Papa Gregorio , a cus
ogni bonesto contento doueano , procurarono , che da alcuni Re & Signori del
Giapone ,paefe,che dicono effere poco meno, che fituato contra i piedi di Spagna,
digrandezzafanno giuditio ,che fia quafi per tre volte l'Italia, fi mandafe
ToAmbasciatori al Papa,vifi conduffero ageuolmente per la buona inclinatio Ambarela
ne,che vi haueano il Re di Bungo, & Don Protafio Re di Arima, & D.Barto tor mands
lomeo Sig. di Omura per tanto effi fi rifolfero di mandar quattro perfone infie del i dal Re
Giapo.
me colpadre Aleſſa ndro Val gnano viſitat or della Cõpagn ia del Giefu , che in neal Papa.
Aaa 4 quelle
744 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.

quelle bade haueuafatta la vifita, efe ne volea all'hora ritornar in Europa. L


'
vn di quefti quattro dunquefu D.Mantio nipote del Re di Eiunga,e venne in no
me del Re del Bungo , l'altro che era chiamato D. Michele Cinguiua venne per
partedel Re d'Arima, e del Sig.dı Omura,dell'vno de' quali era egli nipote,e del
l'altro Cugino, & a' detti due aggiunſero due altri nobili principaliſſimi, l'vn fi
nomáua D.Giuliano Nacauira,l'altro D.Martino Farra , giouani tutti di venti
in venti due anni . Hor coftoro partirono dal porto di Nangafche a' 20 ,di Fe
br.del 1582.e dopo lunga, e difficile nauigatione , ne giunserofinalmente in Ro K
ma, eßendo fempre dafin che erano entrati in Europa riceuuti da ' Principi , e
Signori, e dapopoli con lietafefta,e nobiliffimo apparato . Fu la lorogiuntain
Roma alli 13. di Marzo nel 1585. tre anni, e vn meſe con duegiornidopo, che
erano partiti dal Giapone , dal qual luogo fino a Roma dicono efferui 20 mila
miglia, & è tanto lungo il viaggio , percioche è neceffario allongar molto la
Strada per pigliare il corfo de venti , & per altri importanti bifogni . Furono
quefti Signori Giaponeſi riceuuti in Roma congrãdiſſima allegrezza,& allog
giarono nella cafa profeffa della compagnia del Giefu . Hebbero dal Pontefice
nel giorno , che feguì alla lor venuta, Confiftoro publico , efurono raccolticon
grand'apparato , furono honorati da tutti i Signori Principi di quefta corte , li
fi prouide di quanto era di meſtieri dal Papa , ilqual pochi giorni dopo la loro.
giuntain Roma mori alli 10.di Aprile,bauendo viuuto 83.anni, equafi tre me
fi,& amminiftrato il Ponteficato 13.anni manco vn mefe,e tregiorni, nel qual
tempo in più volte fece trentatre Cardinali , de' quali ne furono alcuni principi,
di cafa regia . Lafua mortefu in tal modo: la Domenica alli 7.d'Aprile ce
lebrò la Meſſa nella cappellafecreta, & poifu prefente alla Meſſa grande, nel
la cappella di Sifto IV. Il Lunedìſeguente: chefu alli otto fece confiftoro, efe #
ce intimar lafegnatura per ilgiorno feguente, lafera del detto martedì par ue
a Monfign.Lodouico Bianchetti fuo maestro di camera, che'l Papa fuffe debole,
e nel voltofuffe mutato, & in fumma non fteffe bene . Ondefece rinocare l'inti
mationegiàfatta della fegnatura , ilche fù contra la volontà di Gregorio , che
baurebbe in quella fegnatura voluto fpedire alcuni negotij , e non li pareua di
effer indifpofto ilgiorno, chefegui, che fu il mercordi alli 10.del detto mefe ,fi
leuò di letto alquanto tardi , & poi paſſeggiò vn poco per la camera , e definò
conueneuolmente , ftandoui prefente il Cardinal S. Sifto , & il Signor Giacomo
Buoncompagno, e parendo loro, che'l Papa fteſſe aſſai bene fi partirono , & Alba
darono alle loro ftanze dopo la loro partenza due hore auanti mezo giorno
vennero i Medici, e toccatoli il polfo, e tronatolo deboliſſimo , lo giudicarono vi
cino a morte, & intanto cominciò aferrarfegli la gola , & turbarfegli la paro
lai i Medici all'hora differo , ch'era Schiranzia . Fu anuertitofubito il Papadi
queftofuopericolofiffimo ftato,& achi l'auuertì gli richieſe, per quanto fpatio
inluipoteua effer di vitalifu rifpofto , che non era ben certofe in lui fa trouana
virtù vitale per due bores onde il Pontefice cominciò afegnarfi,& araccoman
darfi a Dio, & a dire al meglio, che poteua, fante orationi , e perche non parue,
che vifuffe tepo dafar venir il Santifs.Sacramento dell'Euchariftia,gli diedero
Pefire
DEW
GREGO XIII 745
RIO
ar l'eftrema Vntione,e poco dopo ciò mori, e p laſua morte vacò lafede 14.giorni›e
En fufepolto in S.Pietro nella cappella da lui edificata in vnfepolcro, cheli hano poi
que accomodato isuoi parenti. Fù quefto Potefice di buona, e gagliarda difpofitione Epilogo
dell'attioni
mira dicorpo, laqualper effer egli,e nel mangiar parco, e nel berefobrijffimo,manten-.di Gregorio
paine intiera fin alla morte , percioche infua vitapoche, e leggieri infirmità hebbe xiij . e lue
natura.
egli.Dicono,che in quefti vltimi anni coftumaſſe di bere in vn bicchier d'oro maf
a ficcio per effergli detto da alcuni medici , che ciò al mantenimento della fanità
eragioneuole:Vi fù anch'eſſo aiutato a conferuarſiſano da vn fluſſetto,che a cer
testitempi hauca , e per purgare liferuiua ottimamente , patiua bene alquanto di
FA difficoltà nel refpirare , al che ( diceua egli ) eſſerli difommo giouamento l'aere
aperto,enetto,e per tal contofrequentauaſpeſſo di andar in villa: onde a Frasca
tiche da Latini è chiamato Tufculano , in vn luogo, chefi noma Mondragone , fo
Leua dimorarui molto, Eglifi compiaceua di caualcare per la città,efuori, e nel
l'afcendere a cauallo era cofi agile, che non haueua biſogno d'aiuto altrui :cami
nauz con moltagagliardia, e con paffo grande:era di piaceuole, e maefteuol afpet
to . Fu eglid'animo manfueto,e benigno : li piacque difarfempre abondatiffime
‫{ ין‬ limofinesfù anche largo, e abondante in concedere indulgenze, efare altari pri
uilegiati. Era nelle leggi dotto grandemente, e cofi era auuezzo, e tanto fi com
piaceua diftudiar, che in queftafua vltima vecchiezzaftudiana ancora . Nelle
3:2 publiche fegnature era pronto a dar buone riſpoſte , & ad arrecareſolutioni a
eles dubbyj, che occorreuano . Amò Gregorio molto lafua patria , et ifuoi cittadini , Bologna
onde molti di effi tirò auanti a varie prelature , facendone anche alcuni Cardi- fatta Arci
uefcoua do ,
nali. Fece egli Bologna Arciuefconato coflituendola capo difette Veſcouati,cioè
Piacenza, Parma, Reggio , Modena , Imola, Ceruia, & Crema . S'induffe egli Cardin. Pa
Arci
a ciò fare , oltre alla inchinatione propria di honorar quefta fua patri,a dalle lotto
uefconoAzcl
di
preghierede' Bolognesi, e da' meriti di Gabriele Paleotti Cardinale,e Vefcovo di Bologna di
gran
quellacittà, ilqual bauendo da Pio V.hauuto il detto Vefcouato di Bologna , vi Banditi tra
baueafatte operegloriofe,si con vnafingolariffima, e varia dottrina, con bella, ilfato del
eprulentemanieradi reggere i popoli, e infiamarli al culto Chriftiano, come an- la Chicfa
che con effempio difanta vita,aliena da ogni labe mondana. Hor Gregorio bau in tempo di
18 rebbehauuto affai lieto Ponteficato, fe nonfuffeftato fieramente trauagliato da xiij .
13.
banditi,iquali nello stato ecclefiaftico erano tanti, ecofipotenti , epronti a nuo
cere , che nè nelle ville , nè nelle città , e quel, che dà marauiglia , nè quafi in
Roma Steffa fi baueaficura la robba , e la perfona. Non basta a dir quanti huo
mini coftoro vecideffero , nè in quanti luoghi, e quante cofe robaſſero , nè per po
co , maper molto tempo durò si beftiale , & abbominabile infolenza : e fe bene
,logu
r b e r Gregorioprocurò di rimediarui,& vi mandò contra effi più volte genti,nondime
t a
no nonfi puotero mai in tutto eftirpare sìfcelerati huomini, e parue, che Iddio ri .
itolas
feruaffe di efterminare si nociuo male all'alto valore, e marauigliofa prudenzadi
Sifto ilqual in pochi mesi cofi bàfaputo ottimamente oprare,che con grandif
fima tilità di tutti , e con immortalfua gloria ha egli fpiantato cotai diabolici
buomini,e hàfatto, che di giorno , e di notte nelle città , e nelle ville fia ficuriſſi
ma la robba , e la perfona . Hor torniamo a Gregorio , ilqualfù da Romani per
28.10.
ELLI DELLE VITE DE PONT.
745
varie cagioni amato affai , e in vita, e dopo laſua morte ne diedero effi di queflo
lor amore chiari fegni,percioche, mentre egli viuea, gli pofero naſtatua di mar.
mo in Campidoglio , e dopo che egli fù morto, ſopra eßa vipofèro la prefente
ifcrittione .

GREG
ORIO XIII. PONT. MAX.

Ob farina vectigal fublatum , Vrbem templis , & operibus magnificen


tifs , exornatam H. S. O& ingentes fingulari beneficentia in egenos diftri
"
butum . To
Ob fe minaria Ex te rarum nationum in Vrbe , ac toto pene terrarum
Orbe religionis propagandæ caufa inftituta , ob paternam in omnesgen
tes caritatem, qua, & vltinis noui orbis infulis Iaponiorum Regum Lega
tos triennij nauigatione ad obedientiam fedi Apoftolicæ exhibendam pri
mum venientes Romain pro Pontificia dignitate accepit. S. P.Q.R.

Fece quefto Pontefice otto promotioni di Cardinali , e ne creò in tuttoftenta


quattro, cioè 27. preti, e 7. Diaconi, che furono
Filippo Buoncompagno fuo nipote, Bolognefe, prete card.di S. Sifto.
Aleffandro Riatio, Bolognefe, Patriarca Aleffandrino, prete card. di S. Mart
Araceli .
Claudio di Bauma, Borgognone, prete card. di S. Pudlentiana.
Gherardo Grosbroch Fiamengo, Vefcouo di Liege , prete card.fenza titolo .
Alutife di Guifa Francefe, Arciuefc.di Rems, prete card. di S.....
Pietro Dezza Spagnuolo , prete card. di S. Criaco .
Ferdinado di Toledo,Spagnuolo prete card.no volfe accettare il Cardinalato .
Renato Birago, Milanefe, prete card. di S.
Gafpar de Quiroga, Spagnuolo Arciuefc.di Toledo , prete card.di S. Balbina.
Giouan Antonio Fachinetto, Patriarca di Gierufalem, prete card.de' SS . Quat
tro Coronati .
Giona a battista Caftagna Romano , Arciuefcouo Rofanenfe, prete card.diS
Marcello .
Aleffandto de Medici , cittadino,& Arciuef.di Fioreza,prete card. di s.Criaco
Roderico de Caftro Spagnuolo , Arciucfc. di Siuiglia, prete card. de' SS. xij
Apoftoli
Francefco di Gioiofa, Francefe, Arciuef. Narbonefe prete card.di S.Silueftro.
Michiel dalla Torre , da Vdene, Vefcouo di Çeneda,prete card.di S.
Giulio Cananio Ferrarefe, Vefcouo d'Adria , prete card. di S. Eufebio.
Nicolò Sfrondato Milanefe , Vefcouo di Cremona prete card.di S. Cecilia .
Antoniomaria Saluiati Romano, prete card.di S. Maria in Aquiro .
Agoftin Valerio Venetiano, Vefcouo di Verona,prete card.di S. Marco.
Vicenzo Lauro Calabrefe, Vefc.di Monteregale ,prete card. di S.Maria in via
Filippo Spinola Genoucle Vefcovo di Nola, prete card.dis . Sabina .
Alberto Bolognetto Bolognefe, Vefcouo della Maffa, prete card. di S.
Matteo Contarello, Francefe, prete card. di s. Stefano in Celio Monte.
Scipion Lancellotro, Romano, prete card . dis. Simone.

Carlo
GREGORIO XIII 747

Carlo Borbon di Vandomo, Francefe, prete card.di S.


Simeon Tagliauia d'Aragona, Siciliano,prete card.di S. Maria de gli Angeli.
GiorgioRadziuil, Pollono,Vefcouo di Vilna , prete card.di S.
Filippo Guaftauillano Bolognefe nipote del Papa , diacono card. dis . Maria
in Cofmedin.
Andrea d'Auftria, figliuol dell'Arciduca d'Auftria , diacono card. dis. Maria
Nuoua.
Alberto d'Auftria,figliuol dell'Imperator Maffimigliano,Diacono card. e poi
prete card. di s . Croce in Gierufalem.
CAWBA

Carlo di Lorena,Francefe,diacono card.di s. Maria in Dominica .


F.Giouan Vicenzo Gonzaga,Mantouano , Cauallier di Malta, diacono card.
di s. Maria in Cofmedin.
Francefco Sforza Romano,diacono card. di s . Giorgio in Velabro .
Andrea Battori, Tranfiluano, diacono card.dis. Adriano.

SISTO V. PONT. CC XXX I.

Creato del 1985. a' 24. d'Aprile .


13

ACQVE Sifto V. nel 1521. in giorno di mercordì,nellafe


20 fta di S.Lucia. Lafua patriafurono le Grotte di Caftel di Fer
monella Marca: i fuoi parentifurono di baffa conditione , e Matto di
natipoueramente , intanto ch'egli ragionando tal bora della Sifto v. del
Illuftrez
baßezza del natiuo ftatofuo,foleua dire, ch'egli era di cafa il, za dı caſa
fua.
luftre pche la casa ou'era nato,eſsédo in più partiſcoperta,era
molto chiara:quìfù il meglio che fi puote alleuato,e nutrito fino circa al duodeci
mo anno dell'etàfua , nel qual il Mercordi in Aſcoli , città non molto lungi dal Attioni di
luogo,oue era nato, fifecefrate de' Conuentuali dell'ordine di S.Francefco . Non Siftov.
nanziii in
Pa.
fi volfe mutar nome, ondefra Felicefù detto, nome nel vero , chefu prefagio di pato.
moltefelicità, che nel corso difua vita douea hauer egli.Quini nelie lettere fù (co
me
748 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

me trareligiofifi coftuma) auanti, et hauendoftudiato in Afcoli, Fermo , Mate


rata, Recanati, Ofmo, left, Ancona, et Vrbino, finalmente dopo efferfi già fatto
Bacillieri nel ventefimofettimo anno dell'etàfua , cioè nel 1548. fi dottorò nel
conueto della Città di Fermo, e fubito in compagnia di molti degni padri w'andò
Ridolfoal Capitologenerale,che quell'anno in Afcifi fi celebraua, oue egli alla preſenza
Pio Card,di di Ridolfo Pio Cardinale di Carpi , all'hora protettore di tutto l'ordine France
Carpir
fcano, tennepublicamente conclufioni,e fi moftròfoitile, dotto, digran memoria,
pronto,efacondo nel dire, e nel difputar ftette molto bene apetto con on M.An
tonio Calabrefe huomo difegnalata dottrina, e che all'hora in Perugia era di Fi
lofofiaprimo lettore.Per tutto ciò egli fi guadagnò la gratia del detto Card.in.
fiemefece amicitia con Sigifmondo Botiofuofecretario , & amendue coftorofu
rono principio delle grandezze di Mont'Alto . Nell'anno 1550. fù eglifatto
Reggente di Macerata. Ma effendoli contrario il miniftro della Marca,non puo
te in guisa veruna eſſercitar queſto grado, ondefù mandato per Reggente,epre
dicatore a Siena : nel 155 1. andò a predicar a Camerino , nel 155 2. per ordine
del Cardinale protettore,fù fatto predicare a Roma nella Chieſa de' Santi Apo
ftoli , oue a pieno popolofù con moltafua laude vdito attentamente . Quiui gli
occorfe vn cafo molto ftrauagante , che hauendo egli vna mattina della mate
ria dellafanta predeftinatione predicato dotta, e cattolicamente, fù vnfcelera
to, che fcriffe tutti i capipropofti , & eſſaminati da lui , & alfine di ciaſchedun
capo,foggiunse quefto empio , Mentiris. E poifigillata queſtaſcrittura,la die
de vnafera di notte al compagno di Mont Alto , ilqualfubito che la leffe , tutto
Stupi , e ftordi, efenza dimora la mandò al Priore , dal quale detta letterafu
all'hora appunto mandata al Card. di Carpi , ilqual mandò il commiȚario del
S. Officio , che era in quei tempifra Michele Ghifilieri , chefù poi Pio Quin
to , a parlare a Mont'Alto , nel quale ragionamento cofi fi compiacque il Com .
meffario , che cominciò ad amarlo molto , e la beneuolenza andò tani'oltre, che
diuentato Pontefice, ne lo fece Cardinal, fi come nelfuo luogo diremo . Poi nel
1555. predicò a Perugia , e nell'iſteſſo anno fù mandato Reggente a S.Loren
zodi Napoli , douefù riceuuto a predicare nella Quarefima dell'anno feguente
1554. quiuifra l'altre fece due prediche, le quali furono da lui Stampate , e de
dicate ad Antonio , e Christoforo Simoncelli . Dopo ciò fe ne ritornò a Roma,
e perche,fi come accade , haueua alcune perfecutionifratefche , defideraua con
honefta occafione habitarefuori del clauftro, al che non volfe mai acconsentire il
protettore . Onde ftandofi egli nel conuento de' Sant'Apoftoli in Roma fi mife
aleggere al Cardinal Colonna , che all'hora era Abbate , e gli andò a leggere
in cafa propriadell'Abbate leformalità di Scoto . Nell'ifteſſo tempo accaden
Mentalio do difar nuouo miniftro nella prouincia della Marca, il protettor richiefeil Ge
perfequi neral ch'a Mont'alto ne deſſe tal grado , ma il General dicendo, che vi erano al
to da' Frai
del fuo or tripadri vecchi , ricusò di fargli tal gratia . L'anno 1555. andò a predicar a
dine. Genouas nel medesimo anno pur per opera del medefimo protettore fù mandato
Reggente, et Inquifitor a Venetia , cofa che li diede occafione di farfi più dome
ftico del Cardinal Ateffandrino . Quini bebb'egli di molti trauagli , fi per lape
fe,
SIS TO v. 749

fe,che iuifù quell'anno, come ancora per molte perfecutioni , che da altri lifu
ronofatte, per ciòſe ne venne egli finalmente a Roma nellafede vacante di Pao
lo IV. Effendo per primaftato fatto Commiffario al Capitolo , oue nella prouin
cia di S. Antonio fi douea crear nuouo prouinciale, e vi fi creò Maeftro Cornelio
Diuo Venetiano,procurò poi d'eßer fatto prouinciale della prouincia della Mar.
ca: ma il negotio non glifucceffe , fe bene anch'infuo fauore Carpi vi fi oprò
molto.Dopo ciò per ordine della congregatione del sant'Officio , e maffimamente
per opra del Card .Aleffandrinofù egli rimädato in Venetia,si perche s'era por
tato bene, come ancora perfar più cauti quei, che l'haueano perfeguitato : quiui
gli fi rinonarono le perfecutioni peggiori di prima , efu fcritto a Roma , ch'era
troppo auftero , e che quellafua aufterità haurebbe un giorno potuto cagionar
tumulto,ond'egli oprò d'effere richiamato in Roma, di che il Card. protettore lo
confolò. Hauendo dunquefcorfo in Venetia molto pericolo, fe ne venne a Roma
nel 1560. efùfubito da' Card. del S. Officio ammeffo per vn de' Confultori del
la congregationedell'Inquifitione , dalla quale, percioche il conuento non volea
fargli lefpefe, fu prouifto di certa prouifione, e da maestro Gafparo da Napoli ',
all'hora procurator dell'ordine , fù accomodato d'vna mula , e di danari per ac
conciar leftantie, che nel conuento (contra anche la volontà de'frati, che non ve
l'haurebbono voluto)gli furono aſſegnate. Nel 1561.füfatto procurator dell'
ordine,nel quel anno effendo morto il Generale, et bauendo lafciata buonafomma
di danari, egran mobili , i quali per conftitutione della Religione (andando tutti
alVicario Generale, Mont'alto fece officio col Protettore, accioche quei danari ,
e robbe s'impiegaffero in vtile della religione , onde furono poi meffi in beneficio
delconuento de' S.Apoftoli , e vi furono con effi fatte le ftantie per i Generalı,ac
comodata lafagreftia, e con l'aggiunta d'altri dinari pÿj,furono ancoradorati gli
organi, di che l'Auofta, ch'era all'bor Vicario Generale , s'accefe di grand'odio
contra Mont'alto,onde ne nacque,che facendofi il capitolo generale in Fiorenza,
a cui era andato Mont'alto , l'Auoſta , ch'era prefidente Apoftolico , non vol
fe, che inguifa niuna interueniffe Mont'alto in quelle cofe , nelle quali per eſſer
egli procurator dell'ordine doueua neceßariaměte trouarfi, di chefdegnato Mon
t'altofenzaafpettar il compimento del Capitolo,fe ne venne a Roma, e cofifù nel
Capitolo priuato dell'officio, c'haueua , Eglifece capo col Cardinal Aleẞandri
noi percioche Carpi era già morto , e li narrò il tutto . All'hora Aleſſandrinofe
ce, che in nome delfant'Officio fuße mandato in Spagna per Confultore, e Teolo
go del Cardinal Buoncompagno, che fu poi Papa Gregorio , ch'all'hora andaua
Legato per la caufa dell'Arciuefcouo di Toledo :mentre quiui dimorò , morì Pio
IV.efu eletto Pio V. morì ancor l'Auofta General de' Francefcani, onde Mae
ftro Tomafo da varafe, ch'era Procuratore dell'ordine , fupplicò il Papa d'eſſer
fatto Vicario Generale, dicendo , ch era grado , che fi coftuma di fare, che v'ascen
defse il procuratore dell'ordine , in oltre mostrò vn breue c'hauea fopra ciò ot
tenuto da Pio IV. il Papa rifpofe, ch'era vero , ch'a quel grado folcafarlifalire
ilprocuratore dell'ordine, e:però egli voleua dirlo a Mont'alto,perche nel Capi
tolo di Fioreza nofù canonicamete della procura priuato, onde di moto proprio
face
750 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

Mont Altofece fpedire vn breue,done eleggeua Mont'alto Vicario generale,e glielo mandò,
10
rale del fuo il qual hebbe nel Piemonte in Afti uel ritorno,chefaceua di Spagna a Roma , e
ordine,
di Vef in o poifù dal medefimo Pontefice creato Vefcovo di S.Agata, indi Cardinale,& po @
uose Cardi-fcia Vefcovo di Fermo, vltimamente nel 1585.fù eletto Pontefice.L'elettio
nale da nefua passò in tal maniera.A gli 1 1.d'Apr. del 1585.ilgiorno di Pafqua di Re ok
Pio V.
furrettione entrarono in Conclaue trentanoue Cardinali, che più all'hora in Ro
ma non ve n'erano, viſopragiuuſero poi tre altri,cioè ' Auftria,Madrucci,e Ver
celli,onde al numero di quarantadue peruennero , nell'entrare chefece Auftria vi M
furono due difficoltà, l'ona,ch'egli giungendo appunto mentre i Cardinalifi tro
uauano in cappella tutti intenti allofcrutinio di quella mattina, pregauano All
firia,che al dopo pranfo differisse l'ingreſſofuo ; percioche bifognando leggere le
bolle achi entra in conclaue,fifarebbe con lor fcomodo troppo a lungo tiratolo
fcrutinio:ma egli proteftandofi di nullità di quellofcrutinio , s'all'horagli vieta.
uano l'entrare,fi rifolfero di gratificarlo , e cofifù la prima difficoltà toka via:
ma comparuefubito lafecondaspercioche il Cardinal di Gambara diffe, chefi ve
deffe ,s'egli effendo diacono Cardinale era ordinato di tal ordine conforme alla bol
la di Pio Quarto,la qual vuole, che chi non è ordinato non poſſa dare voto,mè en
trare in Conclaue . Fù quefto auuertimento propofto da Gambaraper ouniare a
gli inconuenienti,c'haueſſero potutoseguirefopra l'inualidità della creatione del
nuouo Papaia questa difficoltàfù risposto dal Cardinalfanta Crocedi non effere
tenuti i Cardinali di moftrare lafede degli ordini loro : ma che baftaua ch'eſſifuf
Sero canonizati per Cardinali diaconi.Questa riſpoſta perche era infe debole,pe
rò molto meglio tolfe via ogni fcropolo,e fifece l'addito libero il Cardinale d'Au
Atria col moftrare va breue ottenuto da Gregorio , con cui egli veniua difpenfa
to , & habilitato di potere ( auuenga che nonfufse ordinato Diacono ) entrare
in Conclaue,& bauere la voce attina, e paffiua , come gli altri Cardinali . On
de letto il breue ,fù con molta allegrezza ammesso dentro , e condotto in cap
pella , glifurono dal Maestro delle cerimonie lette le tre Bolle , chefono due de
rebus Ecclefiafticis non alienandis, e la Terza contra fimoniacos.Hora ripigliar
mo ilfilo della tela noftra . Erano (come dicemmo quarantadue Cardinali en
tro in Conclaue,e quefti dimifi infei partis percioche l'ona era del Card. Farnese,
Baltra di Este , Alessandrino haueua la terza , Medici la quarta , la quinta
"
era di Altemps , la festa molto maggiore di tutte l'altre teneua il Cardinale
fan Sisto , nipote di Papa Gregorio . Vi erano quattordici, che ſi giudicaua
no communalmente degni del Ponteficato , cioe Farnefe , e Sauello creature .
di Paolo III. Serleto , S. Giorgio , Paleotto , fanta Croce , e Como fatti Car "
dinali da Pio Quarto.Mont' Alto , Cefis , Albano , S. Seuerina creature di Pio V.
e tra quei c'haueuano hauuto il Cardinalato da Gregorio , era Torre, SS.
Quattro,Mondoui, Caftagna . Nel giorno iftesso che s'entrò in Conclaue,fitra
(1
mò da alcunifecretamente difare rufcire Papa Cefis : ma non fù tanta quefia
fecretezza,che non fe ne auuedeffe S. Sifto . Ondetagliò la trama in maniera ,
che quei, che lo portauano non hebbero ardir di proporlo, nè di dir parola , nè di
far operaperlui , giudicando in questo caso , quanto fifacesse , perderfi affatto .
Nell'
ELAD
SİSTO V. 751
12
Nell'ifteffo giorno tutti i Cardinali concordemente giurarono, che qualu que di Giuramen
loro riufciffe Pontefice, offeruarebbe alcune cofe, cheſono di vtile del Chriſtiane. gion
the fo
o fare
fmo,grandezza di S.Sede,e difplendore al Sacro collegio queſto coſtume di giu i Cardinali
rare alcune cofefecondo,che par loro più efpediente, è stato offeruato per più di clau ne ii .con.
ducentofeffant'anni. Di quefte cofe,che nelprefente conclauefigiurarono, ne ba
fterà a noidefcriuerne alcune, come principaliffimi,efegnalate. Primieramente
425
dunquefù giurato , che chi confeguiffe la dignità Pontificia , procurarebbe per
quanto è inſe, di mantenere pace tra Principi,e popoli Chriſtiani,e inanimareb
bèfecodo lafua poffa il Chriftianefimo ad impiegar leforze loro cotra i Turchi,
ta
heretici,fcifmatici, altri nemici della Chriftianafede,e di più,che non leuareb
be la S.Sede della città di Roma, traſportandola in altra città,ò in altra prouin
う cla ,fe non per cagion neceffaria approuata per legge comune , e confermata in
Conciftoro per il voto della maggior parte de' Cardinali: appreſſo,chefaceffe, che
tuttigli officiali dello Stato Ecclefiaftico finito il proprio officio rendeffero ne i
luoghi ifte ffi ,doue l bano effercitato, ragione dell'amminiftratione loro, cioè (co
me volgarmentefifuol dire)fteßero al findicato.Et oltre ciò ,che nel creare i Car
dinali ,debbacercar perfone di buona vita, di buonafama, di buoni coftumi, e di
buone lettere , e che offerui ildecreto di Giulio III. fatto in Conciftoro di non
creare Cardinali duefratelli carnali. Oltre a tutto ciò, che non alienarebbe mai i
beni di S.Chiefa.Hor giurate dal Sacro Santo concistoro queſte, altre coſe ſi
mili,efatte le altre cerimonie,e quanto fiſuol fare auãti, che fi ponga mano alla
fomma elettione, il Lunedì mattina nella cappella Paolina fi adunarono tutti,e il
Cardinal Farnese , come Decano , diſſe la mefa , e comunicò tutti i Card.e poi fi
diede principio allo Scrutinio :il Cardinale Albano hebbe tredici voti , chefu il
maggior numero,che haueße alcuno Cardinalesfi praticò poi ilgiorno molto per
far riuscire Pontefice Sirleto , maper esser il negotio malageuole fù vedutofu
bito:si perche Sirleto era conosciuto perperfona,dotta si, mapoco habile a' reg
gimenti, & a' maneggi del mondo, come ancora perche il fuo negotiofù trattato
in quel primo impeto del conclaue, nel qual (perche ogn'vno vuol vedere quel ,
m chehabbia Iddio dife difpofto)le cofe facili fi rendono malageuoli,& le malage
uoli fi rendono impoffibili, eccetto peròfe non foſſe vnfoggetto tale , che verfo di
luifuero infifatta guiſa bene diſpoſti quafi tutti , che non haueffero ardire di
opporfegli in contrario ,fi come auenne à Gregorio XIII.chefufatto in quelpri
mo impeto del conclaue,& poco d'altri fi trattò,perche il concetto, che era negli
animi di quafi tutti , era tale , che vietaua , efacenaſtar adietro ogni repulfa
il fimile,come ſi crede,farebbe auuenuto in quefto conclaue del Cardinal della
Torre ,fe vifi trouaua entro preſente , percioche era cofi degna, & cofi grande
l'opinione , ch'il collegio hauea di lui , che non fifapea trouar eſcluſione, & con
TRE"
tutto ciò, che non fuffe dentro,nientedimeno erano in maniera incaminate le cofe
fue,chefubito che arriuatofuſſe, era Papaſenzafermarsi punto,ma egli non ven
95 ne, onde fopra altrofoggetto nacquero aliripenfieri, e fi effettuarono altre opre.
BIT Efclufo dunque il negotio di Sirleto il Cardinal S.Sifto fi mife a far ogn'opraper,
il Cardinal Caftagnafua creatura, e nobilfoggetto per molti conti, ma per efer
Carli
ELLI
732 CICAR DELLE VITE DE PONT.

Cardinalfatto di nuouo, i vecchi non v'inchinauano puto, fiprocurò poi da alcu


ni diportar auanti Sauello, ilqualfe bene era perfona di grandiffima riputatione,e
che nell'officio del vicario del Papa,e nel effer capo della cögregationi del s.officio
hauea dato grafaggio del valorſuo nondimeno laſua natura per eſſer inſeſteſſa
graue somamente, e piena di troppa maeftàfpauetaua i grandi,et i piccoli:Far
neſe era digniſſimo, e fi potena creder,c'haueſſefatta gran riuſcita ,fefuffe ftato T
eletto Potefice,maſi vide d'hauer molti cõtrary ,onde il cafofuofi giudicaua dif CO
ficiliffimo:all'incotro Efte, Medici, & Aleſſandrino giudicauano i che'l negotio di
Montaltofuffefaciliſſimo ,perche era tenuto perfona dotta, quieta, grata,non de
pendente da niuno , percioche i più stretti parenti , ch'egli baueſſe , erano ifigli.
uoli d'vna figliuola di fua forella , iquali erano ancorapiccioli , e di tenera età,
oltre ciò era tenuto gelofo delferuitio d'Iddio, e di natura benigna, & amorexo
le . Gli effetti poi di queſta benignità , & amoreuolezza nel corſo delfuo Pon
Deftrezza teficatofono ftati tali,c'hanno rallegrato, afflitto anche molti,e quel,che age
gran de di
Montalto uolaua il negotio,era, che Mont'alto con deftriffimo modo hauea procuratofem
neli Cardi.
co trattar pre lagratia di tutti i Cardinali con honorarli , e lodarli , e moſtrarfi defiderofo
mali, d'ogni bene,e conteteza loro.Hauea viuuto vita quieta, e ritirata allaſua vigna
appreſſo di S.Maria maggiore con molta humiltà, e con vna modeſtafamiglia, e
nel ritrouarfi alle cögregationi,nelle quali era deputato,non hauea cõteto con al
cuni Card.per vincere l'opinionefua,ma più toflo s'era laſciato dolceměte vince
re. Haueua diſſimulato, efopportato l'ingiurie , intanto ch'essendo alcuna volta
in cociftorio nominato da alcuni Cardinaliper Afino della Marca,fingea di non
chiamato vdir,anzi moſtraua di riceuer il tutto perscherzo,perfauor,e per gratia. Quella
Montalto
da Cardina mattina , chefeguì alla notte, in cui lifù vccifo il nipote, effendo Conciftorio , vi
li
laAfino
Matea.del andò, & in niuna parte fi moftrò turbato, e non richiefe in guifa veruna , chefe
nefaceffe dal Pontefice, ò da altri rifentimento mai , e fe nonfi fuje veduto ,
ch'egli era teneriffimo di tutti ifuoi parenti , e maſſimamente di quelfuo nipote,
?
fi farebbe creduto , ch'egli haueſſe ciò fatto per più non curarſene , doue per nou
intorbidare le cofefuefi conobbefarlo . Quando egli haueua trattato de' Prin
cipi , e delle cofe loro, egli bauea moftrato ſempre di difenderli, e diſcuſarli,ſen
zapregiudicio però della dignità , e giurifdittione di queſta Santa Sede , della
quale era difenfore , e protettore . Hauea fatto profeffione di cortefe , non folo
verfo ifuoi di cafas ma verſo tuttigli altri . Hauea più volte con molto affetto
detto in publico , e priuato, ch'egli era per infinite cagioni obligato al Cardinale
Aleſſandrino , e che fe fuffe patrone di mille mondi , non ne haurebbepotuto
pagare mai vna minima parte de gli oblighi,che gli tenea,pergli honori , e bene
ficij,a' quali Pio V.perfua benignità'l'hauea recato. Per tutte queste cose fi refe
facile la ftrada digiungere al Ponteficato : fe lafacilitò anche affiai,perchefifa
peua,che'l Re di Spagna teneua di lui (come di Cardinale virtuoſo) molto con
to, fi ageuolaua ancora Mont'alto il tutto co'l non moftrarſi manifeſtamenteam
bitiofo , e colfare deftramente quegli officij , che con honestà ſi poſſonofareper
guadagnarfi ifauori de' Cardinali . Vna cofafola rendeua difficile quefto parti R-46
colare, che fi fapeua , che San Sifto capo de' Gregoriani non haurebbe voluto "
Papi
SISTO v ་ ་ །།
V. 753

Papa Mont'alto, perche egli eraftato in qualchedifdetta con Gregoriofuo zio


hanedoli leuata la prouifione, che glifi daua,come a Cardinale pouero,il quale at
to tanto più pareua, che doueffe difpiacere a Mont'alto ,quanto che hauendofatte =
egli alcune fatiche fopra l'opere difant'Ambrofio, e ftampatele ,l'haueua dedica
tea Gregorio.Ma perchefan Sifto non era moltofermo ne'fuoi proponimenti,fic
cofafacile ad Aleẞādrino, & à Riario co deftro modo di tirarlo afauor di Mõt
alto,e cofi quefti quattro capi,cioè Efte, Medici,Alejandrino, e S. Sifto c'haue- Montal t
eletto Pa
uano la maggior parte del Collegio co loro,eleffero Papa Mont'alto . Fù cosa ma pa .
rauigliofa, che alcuni cõgetturarono , ch'egli ne doueſſe hauer il Ponteficato dal
vedere,che nella diftributione delle camere,che perfortefuolefarfifempre, toc
144 cò che vicino , e quafi intorno alla camera di Mont'altoftauano tutte le camere
de' principali officiali del Papa,cioe Farnefe,ch'era Vicecancellieri, Contarello ,
cheraDatario, e Guaftauillano ,ch'era Camerlego.Fù quefta elettione il Mercor
da 24.d'Aprile del 1585.a bore quindici.Volfe egli chiamarfi Sifto,si per com
piacere al Cardinal Sa Sifto, come ancoraper rinouare la memoria di Sifto IIII.
ch'eraftatofrate della medefima religione . Vogliono , chefe non era il Cardinal
San Sifto , egli certo fifarebbe nomato Nicolò, per rispetto di Nicolò Quarto ,
che fù digniffimo Pontefice,la cui memoria hauea molto amat afempre il Cardi
nale Mont'alto,fi come fi può veder dal magnificofepolcro, che,mentre era anco
ra Cardinale,glifece in S.Maria maggiore . Altri dicono d'hauer vdito da lui ,
chefi voleua chiamare Eugenio.Si coronò poi Sifto il primo giorno di Maggio ,
chefu pure il Mercordi, giorno a luifeliciffimo , perchenel Mercordififecefra
te,fù creato vicario Generale , Cardinale , e Papa , & in Mercordifù coronato
sù lapiazza di S.Pietro , ela Domenica,cheſegul,andò a prendere come fi co
fuma il poffeffo a San Giouanni Laterano.Hora egli eletto, e coronato Pontefi
ce , conofcendo quanto grauofafomma fia il peſo delle chiaui di Pietro,e quanto
al reggere il Ponteficato fia di bifogno di auuedimento , e difapere , fecefar pu Giubileo
bliche orationi , concedendo ancora perciò Giubileo , a finche fi pregaße Dio mandato
che li preftaffe forze , e prudenza bafleuoli a fi alto gouerno . Ne primi da Sisto V.
giorni delfuo Ponteficatofece vna mattina impiccar quattro, ch'erano tregior
ni auantiftati prefi congli archibugi prohibiti , nè per alcuna forte d'intercef
fione, chefuffefatta daperfonegrandi per loro , glifi puote la gratia della vita
impetrar mai,il chefpauentò ,e raffrend la licentia di molti . Si pofefubito ad e- feguitar a
firpar yngran numero di banditi ,che di ogn'intorno danneggiavano lo ftato Ec cerbamete
ibanditi e
clefiaftico , la licentia , & infolentia de' quali era tant'oltre trafcorfa , che non gli Airpa .
D'era quafiluogo alcuno , doue l'huomo fi poteſſe aſſicurar l'hauere , e la per
fonapropria: ma Sifto concordandofi co' principi conuicini,che non deẞeroloro
ricetto,eponendo a loro groffe taglie,e premij a chi gli vccideße, facendofarefu
bito efquifitagiuftitia di quei,che li capitanano alle mani, e coftituendo grauipe
ne a' lorparenti,amici, ò a chiunque altri lifauoreggiaffero ,& foccorefferodi che
fia, in picciolo progreffo di tempo gli efirpò affatto,e paſſando le cofe dellagiu
ftitiafifeueramente , ogn'vn temeua , ne alcun hauea ardimento di offender al
la
tri , tanto più che a chi poncua mano alla ſpada , egli haueua pofto pena
Bbb vita
754 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

vita intanto, che le difcordie, che del continuo fogliono tragli huomini nafcere,

ò ellenofi terminauano co' pugni , à con parole , che diceuano adeßo è il tempo an
Rom diiz di Sifto , volendo dire adeffo non è tempo di rifentimento , ò di contefa , per tut in
zano al Pa- to ciò, e perche manteneua in Roma molta abbondanza , laquale in tutto il fuo
pa fta
Pua dibron Ponteficato mantenne egli fempre , fe bene in molti luoghi d'Italia v'era eftre.
zo in Cam- mapenuria, & ancora per molti edificij , ch'egli fece , gli fù ta' Romanipoi nei
pidiglio.
primi anni delfuo Ponteficato drizzata in Campidoglio vna ſtatua di bronzo in
con quefta ifcrittione. Sixto V. Pont Max. ob quietem publican compref- a
fa Sicariorum , exulumque licentia reftituta, annonæ inopiam fubleuatam, "
vrbem ædificijs, vijs, aqueductu illuftratam. S. P. Q. R. Nel primo anno di
com.
paffioneuo- quefto Ponteficato occorfe vn cafo molto ftrano, e miferabilefopra modo ad vn
le occorfo giouanetto Fiorentino, ilqualefù condannato alleforche, efatto morireper ha
a vn gioua
netto Fio uer in Trafteuere in caſa d'vn fuo patrone fatto vna femplice reſiſtenza alla
rentino in Corte , che ſopra vn'afino voleua non sò che effeguire , e s'ingannauano i sbirri,
Ro.na.
perche quell'afino non era di chi eglino credeuano. Fù creduto,e detto comune
mente , che il non eßereftato il Pontefice bene informatofuſſe all'infelice gioua
netto di tal morte cagione , altri diſſero , che per effer le cofe di Roma all'hora in
fomma licentia,bifognaua,chefi vſaſſe vnfommo rigore, comunqueſifuſſe,moſſe
tanto a compaffione le infelicità del giouanetto, che di quei , chelo videromorire
parte ne pianfero, e tutti fe ne dolfero , & ilgiouanetto nel condurfi a mortefir
veduto piangerefangue:ma io per me non credo, che fanguefuffe:malagrime tin
te di colore difangue,ilchefuole accadere,quando la vehementia del dolore, & il
lungo dirottopianto ha grandemente accefo, et infiammato gli occhi , onde le la
grime passando per quelle accefe vie diuengono roſſeggianti , & inſembianza di
fangue appaiono a chi le mira : fi sà ben certo , che miracolosamente da Diofi
puòfarepiangerfangue , come dalla fua onnipotente mano altri miracoli mols
ConteGi to maggiori di quefto fifonofatti , e faciliſſimamente fi poſſonofar ogni hora.
Hanni de i
Pepola fat Il caso di questogiouanetto diede molto terrore a Romaima a Bologna non minor
to morire fpauento pofe ne cuori di tutti quello , che nel medefimo tempo occorfe al Conte
in Bologna
di Ordine Giouanni Pepoli,perfona di copiofiffime ricchezze, e di principaliffima nobiltà ,
del Papa. ilqualfù per non sò che cagione di banditi con ordine di Romafatto morire : ma
lafciamo homaifi meste hiftorie, e paffiamo a più lieti ragionamenti . In questo
medefimo anno, cioè nelprimo del Ponteficato di Sifto,fece egli dare principio al
trafportamento dell'Obelisco Vaticano , ch'era dietro alla fagreftia della Chiefa
Aguglia
trafportata di S. Pietro , per condurlo sùla piazza della Chiefa di detto Santo , nella quale
d'ordine
dil Papa, imprefa fi confumò vn'anno intiero di tempo feguendofi diligentiffimamente il
lauorofempre. E queft'Obelisco d'on marmo chiamato Piropecido, cioè varia.
to di macchie difuoco, e hoggi dal volgo fi noma granito Orientale; viene d'alcuni
detto pietra Sienite,perche nafce circa Siene di Thebaide,dal qual luogofoleun
no cauare cotali Obeliſchi i Rè d'Egitto : queftofù canato da Nuncoreo , che in
torno a' tempi di Numa Pompilio Re de' Romani règnò in Egitto. Scriuono al.
cuni, che quefto nonfulle l'intiero, che cauò Nuncoreo : ma vna parte:ma che l'in
tierofuffe di conto cinquanta cubiti, ilquale nel drizzarlo fi ruppe,e d'vna par
te
"T SIST
** : 0. V. 755

te ch'era cento cubiti fattone vm Obeliſco l'iſteſſo Nuncoreo dopo la cecità ha


wendo rihauuto la vifta,fecondo l'oracolo il confacrò al Sole dell'altra parte,ch'
erafettantadue piedife nefece l'Obelisco Vaticana , il qualefu trasferito in Ro
ma tra quarantadue,che tra grandi,e piccioli in diuerfi tempifurono traſportati
in detta città,et in diuerfi luoghi ripofti efù confacrato ad Ottauiano Augufto ,
& a Tiberio fuo figliuolo adottino, ilche dalla iscrittione antica di quefto Obeli
fcofi vede chiaro,la qualdice in tal maniera. Diuo Cæfari Diui Iulij F. Aug.
Tiberio Cæfari Diui Aug. F.Aug.F.Augufto facrum . Si è creduto da molti,
eper molto tempo , che in vnapalla grandiſſima di bronzo , che vi erafopra,fi
conferuaffero le ceneri di Augusto : ma Domenico Fontana Architetto , chefu
quello, che trasportò queſto Obeliſco ,mirando diligentemente la dettapalla, tro
170
uò ella effere gettata tutta d'vnpezzo , e non efferui commeſſura alcuna, onde in
niunaguifa vi fipoteua metter dentro cosa veruna , e i moltifori , ch'ella vi fi
vedea bauer , eranoftatifatti da archibugiate , che la licenza militare , quando
fi Roma vitimamente prefa, vi tirò in abbondanza. Entre a queftifori era en

trato alquanto di poluere , fpintaui dalfoffio de venti . Oltre a tutto ciò pare a
me,che fi poſſaprouare, che iui nonfuffero le ceneri di Augufto ,hauendoglifatto
onfontuofiffimo Mausoleo verfo laporta del Popolo dalla banda di San Rocco ,
quefene veggono fino al dì d'hoggi marauigliofi veftigij ,e quiui voleua egli effer
dife, e de'fuoi lafepoltura': onde ragionevolmente credere fi dene effer iuiftate
lefueceneri ripofte. Füpenfato di trasportar quefto Obelisco da Paolo,e Giulio
Secondo, e Paolo Terzo: maò, che la malageuolezza dell'opera , ò la quantità
dellafpefa , ò pure la volontà loro impiegata in altrofel cagionaffe , nonpofero
punto ad effetto il pensiero loro:ma Sifto non volendo da niuna di dette difficol
tà eßer aftretto ,fipofe à trasferire queſta mole.Fece far adunque vna congrega
tionefoprala maniera , che fi doueua tenere , oue propofti molti modi , & elet
tone vno , come migliore , fi trasferi con profperofucceffo ne' fondamenti , che
fifecero nel luogo,oue nuouamente fi doueua pofare l'Obeliſco .In varie bande fi
gettarono molte medaglie di bronzo in memoria di cotale opera , frale qualifu
rono due caſſette di trauertino , entro erano dodeci medaglie per ciafchedu- Medaglie
na , lequali haueano da vna bandafcolpita l'imagine del Papa, e irouerfi poi di l'Aguglia.
col
molteforti , alcune vn'buomo , che dorme alla campagna fotto vn'arbore ,
motto attorno , che dice . Perfecta fecuritas . Alcun'altre baueuano tre mon
ti , &fopra dal lato deftro pn Cornucopia , e dal finiftro vnramo di Lauro , e
di
nellafommità vna Spada con la punta volta verfo il cielo, che ferue per perno
on par di bilancie colmotto . Fecit in monte conuiuium pinguium . Altre
con vn San Francefco inginocchioni innanti al Crocefiffo con la Chiefa , chero
uina,& il motto . Vade Francifce , & repara . Alcune altre baueuano l'ef
figie di Papa Pio Quinto co i rouerfi, ò di religione , ò di giuftitia. Furono an
cora melle altre fimili medaglie in vn piano di pietre trauertine fatto fopra i
detti fondamenti , e furono elleno poftefotto vn zoccolo di marmo bianco diuifo
in tre pezzi , e tra queste medaglie ve ne furono due d'oro con l'effigie di Pio , e
i rouerfi la religione,e lagiuftitia . Fù ancora messo in quefto piano vnalaftra
Bbb 2 di
756 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

،
dimarmo , dentro alla qualfù intagliato in lingua Latina il nome del Papa ; è
fuccintamente il modo tenuto infare tutta quefta imprefa il nome, il cognome,e.
好吃
patriadell'Architetto, e'l tempo , in cui tutto ciò fifece , e frà il detto zoccolo di
marmo, e la bafafurono pofte altre medaglie di Sifto, e foprafù accommodato il
primofondo del piedeftallo , e poi la Cimafa , e poi l'ultimo pezzo tutto co i
fuoi Dadi di metallo , fopra quali ftà poſto l'Obeliſco . Vifurono adoperate in
trasferirlo cinque lieue , quaranta argani , nouecento , efette huomini , efet
tantacinquecaualli :fù egli drizzato alli dieci di Settembre 1586. ingiorno di
Mercordi,e il venerdì fit confacrato, e dedicato alla Crocefantiffima:furonofpe
ZA fi trentafette mila,e nouecentofettantacinquefcudi in alzare, abbaſſare,traſpor
tare,e ridrizzare di nuouo queſt'Obeliſco, con tuttigli adornamenti , doratura,
e altre fpefe,eccettuatone quel metallo, ch'era della Reuerenda Camera Apofto
lica, che fi oprò infar la Croce pofta in cima dell'Obeliſco, ei Leoni pofti a baf
fo, inguifa, che pare, chefoftengano l'obelifco . Fece cauar poi il Papa on obe
lifco picciolo, ch'erafotto terra vicino a San Rocco, chedicono eſſere ftatopoſto
per ornamento delMausoleo d'Augufto, & effendo rotto inpiùpezzifùricon
cio, epoidrizzato auanti la Chiefa di Santa Maria Maggiore. Fece ancor Sifto
cauar due Obelischi , ch'erano per molti anni ftatifepolti nel Cerchio Maſſimo ,
l'ono de' quali che dicono effer ftato il maggiore,chefuſſe mai condotto a Roma,
Altre Agufù trasferito alla piazza di San Giouanni Laterano , e perche era rotto in tre
glictrafpor pezzifu maeftreuolmente accomodato , & iui drizzato, et comegli altri due ¸
dine del Pa dedicato alla Croce Santiffima. E pieno da ogni banda di figure delle lettere de
tatepero
ga. gli Egitti. Di quefto obelifco ne habbiamo ragionato molto nel noftro libro
delle vite degl'Imperatori, nella vita di Coftanzo figliuolo di Coftantino Ma
gno, dal quale Conftanzofù trasferito in Roma. L'altre Obelisco minoredique
fto , ma ornato pure di lettere Gieroglifiche , nel medefimo Cerchio Maffimofi
trouato,& erapure rotto in tre pezzi :fù trasportato alla piazza della Chieſa
di Santa Mariadel Popolo, e là fù accomodato con molta arte,e drizzato ,e de
dicato comegli altri . Quest' Obelifco fu trasportato da Ottauiano Augufto , e
dedicato al Sole ,fi come l'antica fua iſcrittione, ch'è da due bande, cioè dallapar
te di Tramontana, e verfo Mezo giorno , apertamente dimoftra , la qual dice in
tal maniera. Imp. Cæfar. Diui F. Aug. Pont. Max. Imp.XII.Cof.XI. Trib.
Pont. XIII. Aegypto in poteftatem populi Romani redu& t . Soli donum
Cappella dedit. Spefe Sifto groffafomma d'oro nel trasferire, et accomodar i detti quat
prefepio,fat
a da Sifto tro Obelifchi , e fpefe ancor affai nelfar ona ricca, e magnificentiffima cappel
V.in S. Ma. la del Prefepio nella Chiefa difanta Maria Maggiore : tre mesi auanti, ch'egli
ia.Maggio fuffefatto Pontefice , fece cominciar detta cappella son proponimento di ador
ZC
nar il luogo del fantiffimo Prefepio , ch'era vicino , e nel medefimo fpatio di
tre mefi furono fatti ifondamenti , e parte dell'eleuato fopra terra . Affonto
ch'eglifu Pontefice , non volfe , che inguifa veruna fi mutaffe il diſegnofatto,
faluo , che là doue volena, chefuſſe la cappella ornata di dentro di stucco, volfe
bora marmi finiffimi lauorati , et intarfiati con diuerfe inuentioni , ilche la refe
vaga , e magnifica oltra modo . Dentro a quefta cappella vifece trasportarels
cap
I ક ISTO V. 757

cappella vecchia del Prefepio tutta intiera, laqual era antica , e deuota grande
mente. Vifufatto ancor'fare vn fontuofiffimofepolcro a Pio IV . oue in S. Pie
tro con molta pompa vifece trasferire ilfuo corpo.vi ha fatto anche vnfepolcro
perfe fteffo, & vi è vnaftatua di lui posta in atto di adorar il Prefepio . Dotò
Acqua Feli
egli quefta cappella di buone entrate, e di molti priuilegij, e di iurepatronato , fi ce
come appare per la bolla,ch'egli vifece, che comincia. Gloriofæ & femper Vir. de condotta
gini Genitrici Mariæ , &c. Hà Sifto oltre le dette opere fatto codurre l'acqua in Roma,
ful monte Cauallo, da gli antichi detto il mõte Quirinale, che di penuria d'acqua
patiua,il che tatoera più difdiceuole,quato i Potefici per lafalubrità, efreschez
za dall'aerefogliono l'eſtate aſſai fouĕice habitarui.Ilcapo di quest'acqua èfotto
na terra chiamata Colonna. Eftata imprefa malageuole per molti rispetti, efi
credette da molti, che non fi poteſſe ridurre àfine, nondimeno in 18.mefi a lieto
terminefi riduſſe il tutto.Vilauorauano continuamente due mila huomini,& af
fai volte tre, e quattro mila, vifi fpefe digento 70 milafcudi, cõputandoui 25 .
milafcudi, chefurono pagati al Sig. Martio Colonna patrone del luogo, oue ha
uena capo l'acqua , laqual volfe il Papa , che dal nome , ch'egli haueua auanti il
Ponteficato,nefufle Felice detta.Sifece poi da lui vn vago fonte tutto di trauer
tino fulapiazza di S. Sufanna al lato le terme di Diocletiano , doue in Roma
giungeilcapo di queft'acqua , & vifù pofta la prefente ifcrittione . Sixtus V.
Pont.Max.Picens aquam ex Agro Columnæ via Pręneft.Siniftrorfum mul
tarum collectione venarum ductu finuos à receptaculo mil. XX. à capi
te XXII . adduxit, Felicemque de nomine ante Pont.dixit. Cæpit Pont. an Loggia, e pa
no primosabfoluit. III . E opera pure bella la loggia, che fece Sifto per dare la lazzo fato
benedittione a S.Giouanni Laterano ,& vifece dipingere vagamente molte cofe S.Giouanni.
da sito V. a
attinenti agli nuoue ordini de gli Angioli, a' dodeci Apoftoli, a' Profeti,a' Mar
tiri, Vergini, Pontefici , Confeffori , à Coftantino Magno Imperatore , & altre
hiftoriefimili, e tutte belle, e molto degne. Appreſſo a queſta loggia hàfabrica
to Sifto vn palagio per vno de' Pontefici , quando gli aggradiſca di valerfene ,
ch'è tantogrande,che dicono , che non ve nefia alcuno in Roma, che fia piantato
tutto a vn tempo de'fondameati, e fatto da vn medefimo Principe: è copiofe di
belle,e maefteuoliflanze, & ornate vagbiffimamente: vi fono duefale dipinte di
varie cofe attinenti à Pontefice, & Imperatore, altre pitture in varij luoghi
1 2 0 4 vifi veggono molte:quellafua facciata,ch'è volta verso l'Obeliſco,è lunga 344.
palmi, l'altrafacciata verfo S.Maria Maggiore , è lunga palmi 3 37. è alto dal
lapiazzafino al tetto centotrentafette palmi , infomma è capaciffima habita
nat tione permolti Principi : il Papa vi haueua deftinato ftantiaper tutti i Cardi
nali , in cafo che quando cifaceua la cappella in San Giouanni , ouero Concifto. Hofpitale
rij publici nel palazzo, vi haueſſero potuto dimorare . Fece ancora Sifto tra ma fatodaisSifto
Ro
Sportare da certi luoghi rouinofi la Scala Santa à canto al Sancta Sanctorum , Quinto.
aggiongendoui molti ornamenti di architettura . Hà fabricato parimente Si
64 2 sto in capo alla firadà Giulia à lato al ponte Sifto , lungo la riua del Teuere,
vna grandiffima habitatione per mendichi , impiagati , eftroppiati , che non
poſſono guadagnarfi il vitto , & vi affegnò quindici mila ſcudi d'entrata
B'bb 3 ferma
I
758 CICARELL DELLE VITE DE' PONT.

fermaper il mangiare , & veflire di detti poueri , il luogo દ è capace da poterui


far due mila perfoneſenza punto impedirfi infieme , fopra la porta di queſto v
luogo vi è vna ifcrittione che'l tutto molto ben dichiara , e dice in tal maniera.
Sixtus V. Pont. Max. Picenus pauperibus pie alendis,ne pane veftituque
careant, multo fuo coeptans aere has ædes extruxit , aptauit , ampliauit ,
perpetuo cenfu dotauit Anno Domini 1-5 86. Pontificatus II . Fece
Sifto fopra la colonna Traiana porre vnaftatua di bronzo dorata di San Piero ,
confacranlola al detto Santo . In questa colonna fi veggonofcolpite legloriofe
imprefe di Traiano , fatte nel debellare i Parthi, i Daci, boggi detti Tranfil
uani, Valachi: fù ella da Romanifatta, & al detto Imperator dedicata. So.
pra la colonna Antonina fece Sifto porre vnafiatua di S. Paolo pur di bronzo
dorata , e dedicolla a quefto Santo . Era ella primaftata dedicata ad Antonino
Pio da Marc Aureliofuo genero, & vi è intagliato intorno l'impreſa, ch'effoM.
Aureliafece in Germania contra gli Marcomani, hoggi detti Boemi, e Moraui,
eperche questa colonna era guafta in più parti, l'hàfatta Sifto riconciar polita 1
mente. Hà egli anche fatto raccomodar i caualli di Prafitele , e Fidia , ch'erano 1
guafi , e dall'antichità rofi in più parti , eperche viſono due iſcrittioni , che
moltobene l'hiftoriadi quefti caualli fcuoprono , vogliamo quiferiuerle . Vna
dunque in tal maniera dice. Phidias nobis fcultor ad artificij præftantiani de
Statue fet clarandam Alexandri Bucefalum domantis effigiem è marmore exprefsit. 福
æmulationé fui manumenta ingenij
da Fr
eteda af L'altra . Praxiteles fculptor ad Phidiæ
Fidia
tella. pofteris relinquere cupiens eiufdé Alexandri Bucephaliq.fœlici contentio
ne perfecit. Ancorche questeftatue fiano fegnalate,& in eſſe marauigliofa arte
fi vegga,nofono elleno però le più rare,e le più ftupende, che qſtifcultorifaceſſe
ro,percioche di Fidiale più fingolari, et amm rate opere, ch'eifaceſe,furono quel
Gioue Olimpio,ch'egli di auorio ,e d'orofece in Elide, che voglino , chefuffe vn'ope
ra fingolariffima al modo, e qlla Minerua in Atene,che fù pure d'auorio, e d'oro,
alta 26.cubiti,nel cui fcudo era marauigliosamente pna battaglia di Amma
Zoniſcolpita,e ne' piè quella de' Lapiti, e de' Centauri,con altre variefantaſie, e
vaghe per tutto.In questofcudo perche nonglifi permetteua ilfuo nomefcriuer
ui, vi dipinfefefteffo di naturale, e co tal arte, che chi haueſſe voluto queſta parte
tor via,ne haurebbe tutta l'operaguafta Fece ancora di bronzo altre diuine fta
tue,e di marmo affai nefece ancora.Vogliono, che fi famofo buomo morifle inpri
gione,effendoftato accufato, c'haueſſe di modo poſto l'oro nellaftatua, che bauea
la città del danaro publico fattafare, cheſenza, che altri accorgerſe ne poteffe,fs
poteua tor via . Egli fa più eccellente in figurar gli Dei , che glihuomini . Di
Praffitele poifrà l'altre moltefie cofefi loda per la più rara , e fingolar opera
c'haueſe il mondo, quellafua Venere , che fece molti nauigare in Gnidofolo per
rederla. Egli hauea dueftatue di V´enerefatte, vna ignuda,l'altra con vn velofo.
pra,e volendo il popolo Coio comprarfene vna, eleſſero la velata, come operapiù
bonefta,e pudica. L'altrafù poi per il medefimo prezzo dal popol di Gnido com.
prataefùfenza fine più lodata, e più celebre dell'altra. Onde volendo poi il Rè
Nicomede comparla con pagarne i debiti di questa Città,che aſaigrandi erang,
NON
SISTO V. 759

non vollero ,per cofa che loro ſi deſſe,gli Gnidij venderla,perche quefto marmo fo
lo baueuafatta celebre, e chiara la patria loro.vogliono,che vn giouane inn amo
ratofi della bellezza di questa Venere,fi reftaffefecretamente vna notte dentro il
tepio,doue quefto fimulacro era, e vi sfogaffe le vogliefue, e ne reftaſſe persegno
nella fiatua na macchia.Si celebra ancora molto di quefto Scultere on Cupido,
che molti per vederlo ne andarono in Tefpie. Oltre a quefto Cupidofe ne vide vn
altro pur belliffimo,e che diede marauiglia a chɩũque il mirò mai, efatto dal me
defimo Praffitele,e quelli di Pario terra di Propõtide l'hebbero ,e ſe ne innamord
medefimamente un ' Archîda da Rodi, che vi vsò il medefimo atto, che alla Vene
En re di Gnido ftato vſato era, & vi taftiò vnafimil macchia. Quefte fono duque le
= più ſegnalate opere di quefli due Scultori , i qualife bene non furono nell'età di
Aleſs.Magno, nè ancor viſſero infieme nell'iflesso tépo, ma furono dopo Aleſſan
dro, e per alquanto di tepofù l'ono dopo l'altro ,nieledimeno hanno potutofar le
dette ftatue ad honefta,e lodenol gara vn de l'altro:percioche l'emulatione, come
vogliono i dotti ,fuol eſſer tal' hora de viui a morti,di che nelle hiftorie grandi ef
fempij fe ne leggono molti,e da varie imagini, che dopo la morte d'Aleſſandro ri
mafera di lui,e di Bucefalo fuo cauallo,puotero prender i concetti delleſtatue lo
Palazzo di
ro.Queſto habbiamo noi què voluto auuertire,percioche habbiamo trouato alcu Monteca
ni,che fopra ciò hanno fatto molta difficoltà , la qual in tal modo ne par effer in uallo fabri
cato da Si.
tutto tolta via. Hor torniamo à Sifto.Haegli anche ingrădito ilpalazzo di Mo ftov.
te cauallo, & ven'ha cominciato afabricar vn'altro, efsēto il primo incapaceper
habitation di un tanto Principe, efua famiglia , & vi hauea anco cominciato a
far babitatione per 209.Suizzeri, cheferuono per guardia del Pontefice.11a egli
anch'allafua vigna, ch'è a canto a S.Maria maggior fabricato grandiffimamen
te,e l'harefa ampliſſima, vega & abbondante a'ogni cofa. Ha Sifto fatte di mol
teftrades vna,ch'èla più degna, comincia dalla Chiefa difanta Croce in Gierufa . Strade
te da fat.
lem, arriua alla Chieſa di sāta Maria maggiore, di quindi giunge fino alla Tri Qinto .
nitàde' Mouti,di doue hauea egli deſtinato, che giungeffe fino alla portadel popo
lo,in tutto trafcorre due miglia, e mezo di fpatio, e sẽpre dritta àfilo : dicono , che
per larghezzafiaella capace di cinque cocchi del parose queftaftrada dal nome
thebanea prima il Papa,è chiamata Felice. Sono due altre ftrade, che hafatto e
Altre fabri
glipariměti,le quali hãno la loro origine della porta di S. Lorenzo fuor delle mu che fatto
ra,l'ona di efse ne giunge a S. Maria Maggiore , l'altra paſsando dietro la vigna da Siñto V,
del Papa negrunge alla piazza delle Terme di Diocletianos la quarta via fi par
te pure dalla Chiefa di Santa Maria Maggiore,e và fino al palazzo di San Mar
co.Vn'altraftrada fi parte da S.Gio . Laterano e và a riferir al Colifeo .Lafesta.
via da porta Salara comincia, e termina a porta Pia . Hà Sifto ancora fabrica
to aſsai nel palazzo del Vaticano , bauendoui dentro cominciato vn'altro pa
lazzo , che congiunto con le loggie dipinte da Leone , da Pio , e da Gre-.
gorio . Haeglinellafabrica di S. Pietro fatto lauorar molto , onde há quaſi
finita la cuppola grande di detta Chiefa : dicono,che questa fia la più alta , che
fia in Chriftianità , quiui lauorauano continuamente più di 600.huomini . Hà
fatto ancor'ona nobilſcala di dentro al palazzo Apoftolico , per cui possono i
Aaa 4 Pon
760 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

Pontefici nella Chiefa di San Pietro fcendere fecretamentefenza comparire in


publico,e fcende detta fcala nella cappella Gregoriana. Ha riftaurato il Torrone
di Belueder, e la Chiefa di S. Sabina.Hàfabricato vna bella Chiesa di S.Girola.
mo à Ripettafuo titolo, quando era Cardinale, l'hà dotata molto bene ancora.
C'è egliferuito in alcune dellefopradettefabriche di bei marmi,ch'egli bà cauato
in abbondanza dal Settizonio di Seuero , ch'egli bàfatto buttare a terra. Hafa
bricato in Bologna vn Collegio per ſcolari Marchiani, e fin bora ve nefono tren
ta oltre a' miniftri , e feruitori . Ha condotto l'acqua a Ciuità vecchia , oue
non effendo copia d'acqua dolce , fi patiua molto . Hà fatto vna Città nuoua
Loreto fat.
ta città da alla Gloriofiffima Madonna da Loreto, e l'hàfatta Vefcouato , togliendolo però
Sifto
L'altoV.Mo
faita a Recanati , & hà accrefciuto molto d'ornamento a quellafanta cafa . Haco
città da Si. minciato vna Città a Mont'alto , doue facena lauorar continuamente , e dicono
Lo V.
che vifaceuafpianar vn monte diſettanta mila canne , & l'hà ſimilmente fat
mofa fatta.ta Vescouato : bà cominciato vn ponteſopra il Teuere tra il Borghetto , e Vtri..
Libraria fa
in Romada coli . Noi habbiamo in questo nostro riuolgimento intorno allefabriche diSi
Sifto V. et fto lafciato in vltimo la libraria , ch'egli hafatto in Vaticano , perche hauendo
fua defcri
11one . noi propofto parlarne alquanto di lungo , n'è paruto , che queſto ſia il più a.
giato loco , che vifuffe : noi crediamo , che questa noftra lunghezza non deb
ba efferpunto di noia a chi di legger quefta vita prenderà pensiero , percioche le
cofe,che in quefta librariafono dipinte, le quali fanno allongare il noftro ragio
namento,fono tali , che a chi lefaprà, poſſono apportar piacere , & vtile , malfi
mamente a quelli,cui di conofcere cofe antichiſſime aggrada . Frà le altre belle
parti chefono entro al palazzo Vaticano , belliffima e' quella, ch'è chiamata Bel
uedere , oue fi troua vn'ampliſſimo Teatro , a' cui piedi era vn gran numero di
ben diftinteſcale di marmo , che già Pio Quarto vifece , à fin che quando nel;
Teatro fi faceſſefefta , poteſſe bene dallagente agiatamente riguardarfi . Hor
quefto luogo cleffe Sifto , come molto opportuno alla deftinata libraria , e lena
te lefcale , che vi erano , iui appunto la fecefabricar , & oltre alle ftantie , che
feruono per riferbo de' libri , ve ne fece fabricar molt'altre per vſo de cuftodi ,
e di alcuni letterati , che doueuano ftantiarui , e per comodità del Protettor ”,.
quando voleſſe valerfene . La libraria iſteſſa è vn vafo lungo di vano di tre
cento difdotto palmi, e lâfua larghezza èſeſſantanoue : ha nel mezo molti pi
laftri bene ordinati, e tutta in volta , tutta riguarda verfo Tramontana , da cui
bà lume , & hallo a mezogiorno , e da Ponente ancora , a lato a questo vaso ,
cheferue per la libraria publica , fono due ampie ftantie per la libraria fei
creta . Hor tutta queſta libraria irſieme ha fatto dipingere Sisto difuori , e di
dentro ; difuori eſſendo incroftata la muraglia di calce nera , e bianca , vi fu
rono dipinte molte imagini di fcientia , e di virtù , e di alcune altre coſe, che
appartengono allo efsercitio de' libri . Di dentro poi tutte le opere che Sifto ba
fatte , & oltre ciò vifono dipinti fedici Concilij , efotto ciaſcuno vi è la ſua
ifcrittione , le quali perchefono molto belle , efpiegano cofe digniffime da faper
fi , habbiamo prefa fatica di qui riferirle , credendo , che altri debba prender
gufto , & vtilità di leggerle , Sotto dunque la pittura del primo. Concilio
Nice.
1 IS IS TO V. .: 29 761

Niceno èfcritto in tal maniera . S. Silueftro Papa , Fl. Coftantino Magno


Imp. Chriftus Dei Filius Patri Confubftantialis declaratur . Arrij impie
tas condemnatur . Ex decreto Concilij Conftantinus Imperator libros
Arrianorum comburi iubet . Sotto il Concilio primo di Coftantinopoli , che
lifegue appreffo , fi leggono queste parole . S. Damafo Papa , & Theodofio
Iun. Imp. Spiritus fancti diuinitas propugnatur , nefaria Macedonia hæ
refis extinguitur ; quello che iui fi dice del Concilio Efefino è questo,chefegue.
S. Celeftino Papa , & Theodofio Sen. Imp. Neftorius Chriftum diuidens
1 damnatur. B. Maria virgo Dei Genetrix prædicatur . Seguita poi la pittu
del primo Concilio Calcedonenfe , efotto vi fi legge quefto . S. Leone Papa , &
Marciano Imper. infœlix Eutiches vuam tantum in Chrifto naturam affe.
rens confutatur . Al fecondo Concilio Coftantinopolitano , che dopo li fiede ,
èpofta lafuffequente ferittura. Vigilio Papa , & Iuftiniano Imp. contentio
nes de tribus capitibus fedantur, Origenis errores refelluntur. Vi è poi ri
tratto il terzo Concilio di Coftantinopoli con cotale inferittione . S. Agatone
Papa Coftantino Pagnoto Imper. Monotholitha Hæretici vnum tantum
in Chrifto voluntatem dicentes exploduntur. Delfecondo Concilio Niceno
iui ritratto in quefta formafe ne parla . Adriano Papa , Coftantino Irenes
F. Imper. impij Iconomachi reijciuntur , facrarum imaginum veneratio
confirmatur . Sotto al quarto Concilio di Coftantinopoli in tal guifa fcritto
fi vede. Adriano Secundo Papa , Bafilio Imper. Ignatius Patriarca Co
ftantinopolit. in fuam fedem, pulfo Phocio , reftituitur . Appreffo à que
fto fi vede ilprimo Concilio Lateranenfe generale con queste parole Alexan
droTertio Pont. Federico primo Imp. Valdenfes , & Cachari Hæretici
damnantur , Laicorum , & Clericorum mores ad veterem difciplinam
reftituuntur,Torneamenta vetantur. Alfecondo Concilio vniuerfale di La
terano è pofto quefto fcritto . Innocentio II. Pont.Federico Secundo Imp.
Abbatis Ioachim errores damnantur , bellum facrum de Hierofolinare
cuperanda decernitur,cruce fignati inftituuntur . 4d no de' lati di queſta
pittura fi vede dipinto S.Francefco, che fostiène la Chieſa di S.Giouanni,che non
rouini,fi come Innocentio infogno vide vna voltas onde difottofi dice . Inno
centio III. Pont.per quietem S. Francifcus Ecclefiam Lateran. fubftinere
vifas eft. dall'altro lato è dipinto S. Domenico ,ilqual nel tempo d'Innocentio ri
Spinfe dietro la herefia,ch'era nata in Tolofa, ele cofe, che vi fifono notatefono
quefte.S.Dominico fuadente cótra Albigen.Hæreticos Simon Comes Mon
tiforten pugnam fufcepit, egregieque confecit. quefti fi aggiunge il Conci
lio , chefu celebrato la prima volta in Lione , & vifi fcorgono queste parole .
Innocentio Quarto Pont. Max. Federicus Secundus hoftis Ecclefiæ de
claratur , Imperioque priuatur . De Terræ Sancte recuperatione confti
taitur . Hierofolimitanæ expeditionis Dux Lodouicus defignatur . Ga
Hero Rubro , & purpura Cardinales donantur . A piedi del Concilio cele
brato in Lione cofi fece feriuere Sifto . Gregorio X. Pont.Græci ad S. R.E ,
ynionem redeunt . In hoc Concilio Sanctus Bonauentura egregia virtur
94 tum
762 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

tum officia Ecclefiæ Dei præftitit, Tartarorum Rex à F.Hieronymo Ord.


Minor. ad Concilium perducitur . Rex Tartarorum folemniter baptiza
tur . Dopo i detti Concilij fi vede, con le feguenti parole , il Concilio primo di
Vienna . Clemente V.Pont. Clementinarum Decretalium conftitutionum
Codex promulgatur , proceffio folemnitatis corporis Domini inftituitur,
Hebraica Chaldaicæ linguę lectio in nobiliffimis quatuor Europa Acade

#B
mis inftituitur . Alla pittura del Concilio Fiorentino in tat guifa fi parla . Eu

7#9
genio Quarto Pont.Græci, Armeni, Aethiopes ad fidei vnitatem redeunt.
Del Concilio ultimo Celebrato in Laterano, fi dice , Iulio Secondo , & Leone
Decimo Pont.Max.Bellum contra Turcham, qui Cyprum , & Aegyptum
proxime Sultano victo , occupabat , decernitur : Maximilianus Cæfar , &
& Francifcus Rex Galliæ bello Turcico Duces præficiuntur . Al concilio
di Trento, chein queſtaſchiera vltima fi vede dipinto , in questa formafi fot:0
ferine , Paulo Tertio , Iulio Tertio , Pio Quarto Pont. Lutherani , & alij
Heretici damnantur, Cleri, populique difciplina ad priftinos mores refti
tuitur . Oltre ai detti Concilij vi fono dipinte lepiù famofe Librarie , che per
tutto'l mundofono state in alcun tempo mai ,lequali breuiffimamente con leloro
iferittioni qui apportaremo noi . La Libraria adunque Hebraica con quefte
lettere . Moyfes librum legis Leuitis in tabernaculo reponendum tradit .
Efdras Sacerdos , & Scriba Bibliothecam facram reftituit . Segue poi la
Libraria de i Caldei in Babilonia con quefta ifreittione . Daniel,& focij (cien
tiam Chaldæorum addifcunt . Cyri Decretum de templi iftauratione
Darij iuffu perquiritur . Alla Libraria de i Greci in Athene è pofto catate
ifcritto. Pyfiftratus primus apud Gręcos publicam Bibliothecam inftituit.
Seleucus Bibliothecam a Xerfe afportatam referendam curat. Sotto la Li
brariadegli Egittij in Aleſſandria vi fi leggono quefti verfi . Ptolomeus in
genti Bibliotheca inftructa Hebræorum libros concupifcit , feptuaginta
duo interpretes ab Eleazaro miffi facros libros Ptolomeo reddunt. Con la
Libraria dei Romani queſto notato fifeorge . Tarquinius fuperbus libros fy
billinos tres alijs a muliere incenfis,tantumdem emit.Auguftus Cæfar Pa
latina Bibliotheca magnificè órnata,& viros litteratos fouet . Appreſſo vi
fi vede la Libraria di Gierufalem,& vi fi leggono queſte coſe . S.Alexander E
pifcopus , & Mart. Decimo Imper.in magna temporum acerbitate facra
rum fcripturarum libros Hierofolymis cougregat . Della Libraria
di Cefarea vifi notano quefte parole . S.Pamphilus Presbyt.& Mart. admi
randæ fanctitatis,& doctrinæ Cæfariæ facram Bibliothecam conficit, mul
tos libros fua manu defcribit. A quefte, vicina è dipinta lalibraria degli Apo
Holi,& vifidice in quefta guifa.Sanctus Petrus facrorum librorum thefar
rum in Roniana ecclcfia afferuari iubet . Per l'ultimoluogo è poſta la I
braria de iPontefici,fotto di cui fi veggono notate le prefenti parole . Roma
ni Pontifices Apoftolicam Bibliothecam magno ftudio amplificant ,& il
luftrant . Se prima ci foffimo auueduti , che il noftro ragionare di quefta Li
braria fuffe riuscito cofi lungo , forfe che dal defcriuerla cofi partitamente fa
remmo
S IS TO V. 763

remmo rimafi : ma non potemo già rimanere bora di non ſeguire quefto poco,
bunk che ne auanza, si perche gliſi dee dare compimento , poiche gli fi e dato princi
pio come ancora perche non poffiamo credere , che quei , che prendono gufto di
leggere i libri , fieno per prendere diſgufto di vedere il ritratto di tante cofe fe
gnalate , che a i libri attengono . Seguendo dunque diciamo , che vi fi veggono
iritratti di tutti quelli huomini, che per inuentione di lettere ſono al mondo cè
lebrigrandemente . Vi fi vede nella prima Colonna Adamo con queste parole.
Adam diuinitus edoctus primus fcientiarum , & litterarum inuentor . La
feconda Colonna ha gli figliuoli di Seth nipoti di Adamo con queſto ſcritto . Fi
Lij Seth columnis duabus rerum cæleftium difciplinam infcribunt . Vi è
anche dipinto Abrahimo con la prefente iscrittione . Abraham Siras , &
Chaldaicas litteras inuenit . Et appreſſo ſtanno ritratti i Caratterí Caldaici ,
che egli ritroud . Vi è ancora Mojë Capitano ,e Legislatore del popolo Hebreo,
7820 e la fua fcrittura dice . Moyfes antiquas Hebraicas litteras inuenit . Di
Efira Sacerdote, e Scriba del popolo Hebreo , che iui è ritratto fi dice . Efdras
nouas Hebræorum litteras inuenit . Nella terza Colonna è Mercurio Egit
tio , e di lui in talguifa fi ragiona . Mercurius Theoth . Aegyptijs facras lit
teras confcripfit . A Ercole Egittio, che iui ancora fi vede dipinto , fi legge.
Hercules Aegyptius Phrigias litteras confcripfit . Di Mennone , che segue,
fi legge . Merion Phoroneo æqualis litteras Aegypto inuenit . Vi fi
troua Ifide Regina d'Egitto con queſta iscrittione . Ifis Regina Aegyptia
rum litterarum inuentrix . Nella quarta Colonna è Fenicià , e di lui è ferit
to . Phoeni litteras Phoenicibus tradidit . vi è pot Cadmo con la iscrittio
ne dicente . Cadmus Phoenicis frater litteras fexdecim in Greciam intui
lit. Lequali lettere fi veggono fopra di lui dipinte : a queſte lettere dicono ,
che Palamede ne aggiunse quattro , e che da Simonide Melico altre quattro
ve ne fuffero aggiunte poi , le quali pofle tutte intiere ne rendono il numero
di ventiquattro . Ariftotile ( come feriue Plinio ) dice , che le antiche lettere
Greche fuffero diciotto , e che due ne aggiungefje Epicharmo , e non Palame
de: come la cofa ftia, è molto dubbiofo ; perche nelle vifcere di ofcariffima anti
chità ftà iltutto ripofto . Viene poi Lino Thebano , e porta feco queste paro
Id le . Linus Thebanus Græcarum litterarum inuentor . Segue Cecrope Re
degli Atheniefi con quefto motto . Cecrops Dipies Primus Athenienfium
Rex Græcarum litterarum author . Nella quinta Colonna è dipinto Pitagó
‫لله‬ ra fauio Filofofo , e vi fi dice . Pytagoras litteram ad humanæ vitæ exem
*
plum inuenit . In vno altro canto della Colonna e l'effigie di Epicarmo Sicilia
no con quefto detto, Epicarmus Siculus duas Græcas addidit litteras . Alla
figura di Simonide meglio fono pofte le prefente parole . Simonides ME
lius quattuor litterarum inuentor . Di Palamede fi dice . Palamedes bel
lo Troiano litteras quattuor adiecit : Nella fefta Colonna è poſta la imagi
i ne di Nicofrata Carmenta madre di Euandro , e di lei in talgufafi parla . Ni
coftrata Carmenta latinarum litterarum inuentrix . Et le lettere , che
ella ritrouò , sui fi veggono dipinte , & fono quefte : ABCDEGILM
NO
#
764 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

NOPRSTV . Segue poi Euandro Re degli Arcadi con lapréſente ſcrittu


ra Euander Carmenta F. Aborigenes litteras docuit . Giunfe poi Demara 020
to: Corinthio con quefto detto , Demaratus Corinthius Hetrufcarum litte
rarum Author . Viene appreffo Claudio Cefare Imperatore dei Romani con
dire . Claudius Imperat. tres nouas litteras adinuenit . Queste parole fo
no di ſotto a lui : ma di ſopra di lui è fcritto . F. Reliquæ duæ vfu oblitera
tæ funt . Che vuol dire, che di queste vna fù F, l'altre due fifono per vfofmar
rite, ne fi sà quali fuffero ; ma a me fi fà malageuole a credere, che Claudio ri
trouaffe lalettera F , percioche di effanefa mentione Cicerone , che fù molti an
ni auanti,chefuße Claudio , anzi egli nel nono libro delle letterefcritte ad Atti
co nomina lafua villa Formiana Digamma,perche ella cominciaua dalla lette
ra F, la quale viene detta Digamma, effendo che paia, che ne figuri due .dob
biamo adunque dire, che Claudio meglio lafpiegaffe, ò altra cofa intorno vifa
ceffe , onde nome d'Inuentore fe ne habbia egli confeguito poi . Nella fettima
Colonna è dipinto ſan Giouanni Chriſoftomo con queste parole . S.Io. Chrifo.
ftomus litterarum Armenicarum inuentor . E pofto poi fan Cirillo con
quefto detto . Cyrillus aliarum litterarum Illyriarum inuentor . Seguita
Viphia Vefcouo , & di lui iui fi fcriue . Vlphias Epifcopus Gothorum lit
teras adinuenit . Nell'ottaua , & vltima colonna , è la Imagine di Chrifto
Noftro Signore, & vi fi dice cofi . Iefus Chriftus fummus Magifter Co
leftis Doctrine auctor . Viè poi l'effigie del Papa , e quella dell'Imperatore
alla prima è fcritto . Chrifti Domini Vicarius . Alla feconda . Ecclefiæ
defenfor . Hor queftefono le cofefegnalate, che nella Libraria publica del Va
ticanofi leggono dipinte.Nella fecretaLibraria poi ſono dipinti i Dottori del.
la Chiefa, & altri Santi, e molte opere di Sifto Quinto . Queste figure non ac
cade a noi di defcriuerle quis percioche babbiamo giudicato diconuenirfi a que
fto luogo,non difpiegare tutte le cofe, chefono ritratte nella detta Libraria: ma
lepiù vaghe,e lepiù fingola.riHora ne refta per compimento di quefia diferit
tione riferire quello,che in due tauole di marmo , chefoxo in detta libraria publi
ca,è notato, è questo . Sixtu V.Pont.Max.Perpetuo hoc decreto deLibris
Vaticana Bibliothecæ conferuandis. Quæ infra funt fcripta,hunc in modú
faucta funto, inuiolateque obferuanto . Nemini libros Codices volumina
£ huius Vaticana Bibliothecæ , ex ea auferendi , extrahendi , aliòve afpor
tandi, non Bibliothecario, neque cuftodibus, fcribifque, neque quibus vis
alijs, cuiufuis ordinis, & dignitatis nifi de licentia fummi Romani Pontifi
cis fcripta manu facultas efto. Si quis fecus fecerit libros,partemve aliqua
abftulerit, extraxerit,elepferit, rapferitque, concerpferit, corruperit dolo
malo,illico a fidelium communione eie& tus,maledictus, Anathematis vin
culo colligatus efto. A quoquam præterquam a Romano Pontifice ne ab
foluitor . La feconda Tauola dice in tal maniera . Sixtus Pontifex Maximus
Bibliothecam Apoftolica Sactiffimis Prioribus illis Pontificibus , qui Bea
ti Petri vocem audierunt , in ipfis adhuc furgentis Ecclefiæ primordijs in
choatam pace Ecclefiæ reddita Laterani inftitutam , a pofterioribus , de
inde
SISTO V. 765
inde in Vaticano,vt ad vfus Pontificios paratior effet translatam, ibique a
Nicolao Quinto au &tam , a Sixto Quarto infigniter excultam , quo fidci
noftræ , & veterum Ecclefiafticæ difciplinæ rituum documenta omnibus
expreffa , & aliorum multiplex facrorum copia librorum conferuarentur,
adpuram,& incorruptam fidei veritatem perpetua fucceffione in nos de
riuandam,toto terrarum orbe celeberrimam ;cum loco depreffo,obfcuro,
&infalubri fita effet aucta peramplo veftibulo , cubiculis circum , & in
fra , fcalis , porticibus , totoque ædificio a fundamentis extructo , fubfel
lijs , pluteifque directis , libris difpofitis in hunc editum , perlucidum , fa
lubrem , magifque oportunum locum extulit , picturis illuftribus vndı .
queornauit , liberalibufque doctrinis , & publicæ ftudioforum vtilitati di
cauit . Anno 1588. Pontificatus eius anno tertio . Ha pofto ancora Sifto
poco di lungi dalla detta Libraria in Beluedere vna ftampa, accioche i libri cor
rotti , e profanati da gli heretici , e pieni di grauiffimi errori , fi emandaſſero,
e fi riduceffero al primiero candore, & alla loro fincera verità , e ſi ſtampas. Stamparia
fero , e publicaffero , & oltre acciò affinche in varie lingue , ancora di nationi didrizzata
Sifto V.
barbare , eftraniere le fcritture facre , i veri dogmi della fede noftra , & i li- in Roma .
bri , i miracoli , & le opere de i fanti Padri vi fuffero ftampate , & in tal ma.
nieracon vtilità d'ogn'vno fi ampliaffe , e fi difendeffe il culto Chriftiano . Di
f tutto quefto negotio della ftampa cotanto difficile , e cofi importante ne cofti
tulcapo , & ordinatore Domenico Bafa , huomo , che per la efperientia , e per
ilvalore , & per altre lodeuoli qualità eragiudicato comunemente attiffimo a
fi alto maneggio ; il che egli ha dimoftrato poi in effetti per hauerla in vn fu
bito ripiena , & ornata a marauiglia di tutto quello , che ad vna stampa re.
gia, & Pontificia può defiderarsi , e per bauer poi nel corso dello ſtampare
guidato il tutto con fingolare vigilanza, e preftezza, con molta prudenza , e
marauigliofa integrità . Diede per quefto negotio il Pontefice al Bafa venti mi
lafcudi di moneta , obligandolo ad intiera reftitutione di tutta quefta fomma
in fpatio di dieci anni alla Reuerenda Camera Apoftolica , & tutto ciò fù or
dinato dal Papa alli dicifette d'Aprile del mille cinquecento , & ottantafet
te. Ma affinche quefte cofe , che noi fcriuiamo fieno lette con più gufto , & a
chi le legge arrecchino maggiore vtilità , e poßa ciascuno di quello , che gli
aggradirà più agevolmente ricordarfi, vogliamo ( per dire cofi ) mettere que
fla vita di Sifto in filo . Habbiamo adunque fin'hora detto quel , che gli aca
cade pria ,che fulle fatto Pontefice , e come , e quando ne fuffe afsonto al
Ponteficato , & alcune operationi , che da lui ne i primi mefi del Pontefica
to fi fecero , e perche ne ponemmo a ragionare delle fabriche , à cui egli in
quel primo anno diede cominciamento , non habbiamo voluto diuidere questa
materia ,per non efser noi sforzati difordinatamente , e forfe con noia altrui a
ritornarui ſopra , e perciò di tutte le fabriche , ch'egli ha fatto , mentre è ſtato
Pontefice , fi è da noi continuamente parlato , facendone di cffe (fe n'è leci
to a dire cofi) vna intiera , & viua fabrica . Hora per fabricar il refto , che
ne auanza per compire l'hiftoria della Vita fua , diremo alcune cofe , ch'egü
trattò
766 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

trattò co' principi, e poi parleremo della maniera, che egli tenne in trattare ifuoi
popoli,e come in materia del viuere,& affetto proprio trattaffe fe fteffo ,& infie
fieme diremo alcune altre cofe trattate,efatte,& ordinate da lui nel fuo Ponte
ficato,e finalmente in cheforma la infermità, e la morte trattaſſe di lui, & in tal 5
guifa, aiutandone la diuinagratia , baremo noi dato compimento al noſtro trat
tato della vitafua . Egliprimieramentefcomunicò in pieno Conciftoro il Re di
Re di Na Nauarra,e dichiarollo heretico, & ilfomigliantefece di Herico Borbone Prin
ua f ', ePrin
cpe di Co, cipe Codenfe, e gli refe inhabili allafucceffione del regno di Francia, & affoluet **spa
de from
nicati, edu. te i fudditi dal giuramento della fedeltà , e ciò fece egli ne' primi mesi delfuo
charati he Ponteficato.Nel qual tempo gli occorfe di fare cofa, che difpiacquefieramete al
Papa . dal Re di Francia,e quefta fù ,ch'egli comandò al Signore diftato Goard Ambafcia
Jedici 1
tore didetto Re,che tra vn breue termino fiffo egli vfciffe di Roma,e dello Stato
Ecclefiaftico ,e la cagione fù ,che hauendo il Papa richiamato il vescono diBer
gamo, ch'era Nuntio di Francia, e mandatoui l'Arciuefcouo di Nazaret,per
fona,che oltre la dottrina,per eſſer ſtato in molti gouerni,baueua molta pruden
frDifgufti
a il za , e per efferſtato aſſai volte Nuntio in Francia , haueua aſſai pratica di que
& il Re di regno,il Re di Francia intendedo la venuta di quefto nuouo Nuntio, perche dif
Francia fidaua molto di lui,glifcriſſe că pregarlo , che doue glifuſſero date queftelettere,
fi fermaffe,ne andaſſe più auanti fino al nuouo ordine del Papa, Onde eßendo le
Lettere prefentate a Nazaret in Leone, ouefù anco riceuuto bonoratamete,qui
ui da lui lette,chefurono , s'alterò egli molto, e diſſe, che'lſuo Signore nonſoppor
tarebbe in modo alcuno l'ingiuria,che gli fi faceua, e ch'egliera'rifoluto di parti
re ilgiorno feguente, bauendo in ordine di fare cofi, e di più che'l Papa haurebbe
richiamato ilfuo Nuntio, che ancor dimoraua appreso del Re , e non ve ne ha
rebbe mandati più; auifato il Papa di quanto eraftatofatto intendere a Naza
ret,fi accefe digrande ira, & incontinente licentiò nella maniera , c'habbiamo
detto l'Ambasciatore . Il Re di Francia hauuto, che hebbe nuoua di queſto acci
denic,oltre al moſtrarfi traffitto di pugente doglie,diſſe ch'era atto senza effem
pio: percioche,oltre che non vi era memoria (diceua egli che nè anche incafi di
guerra, ne dal Pontefice, ne da altri principifuſſe ſtato mai difcacciato in fimile
guifa l'Ambafciatore di quella Corona, e che lui haueua giàfcritto al Papa , che
diffidaua di Nazaret, e però che non gli deffe tal carico , al che il Pontefice ri
fpondeua, che dopo l'arrivo di dette lettere, l'Ambafciatore Regio fi era conten
tato,chefi mandaffc il detto Nazaret , e di più diceua il Papa di hauere auxer
tito l'Ambasciatore, che poi che colfuo confenfo lui mandaua queſto Nuntio ,fe
nofuſeftato riceuuto , ouero fuffe ftata impeditalaſua andata, ne haurebbe fat
to grandiffimo rifentimento, & harebbe lui di Roma fcacciato , Il Re di Francia
replicaua,di ciò non eſlerli ftato dal fuo Ambafciatore fcritto nulla, onde part.
ya , che amendue quefti Principi de' fdegni , e delle operationi loro haueffero
giuftacagione . Veniua anche fcufato l'Ambasciatore con dire, che egli per non
dare difgufto al Re , bauena taciuto , e per non porre sdegno tra quefti Princi.
pi, e per non credere , che il Papa , fi come hanena rifentitamente parlato , co
rigidamente bauefe mefo in effecutione lefueparole. Il Papa quando feries
Re
S IS TO
TO V. 767

Re, & il ragguagliò della licentia data alfuo Ambafciatore, e delle caufe , che
ve l'haueuano indotto , le quali fono quelle, che difopra dicemmo noi ,gli richiefe
infieme,chegli mandaffe nuouo Ambafciatore, con dirgli ancora, che non volena
più con quefto trattare, la qual lettera il Papafece ricapitare per mano d'Ora
tio Ruccellaigentil'huomo di honorate qualità , e molto grato , e famigliare a
quel Re , ilquate rifpofe alla lettera giuftificando con ogni riuerenza con le co
fe, che noi habbiamo dette di ſopra la caufa fua, e per il medefimo Ruccellai la
feceprefentare al Papa . Horaftando la coſa cofi , il Cardinale da Efte con al
cuni altri Cardinali , che vi ſi erano trapofti , ageuolmente accomodarono il tut
Sito V.mă
to, in modo, che il Re di Francia accettò Nazaret, & il Papa richiamò in Ro
ma il medefimo Ambafciatore . L'anno feguente , che fu il mille cinquecento tioa'Cano
ottantafei , mandò Sifto Monfignore Giouanbattista Santomio Vefcovo di Tri- nide Suiz.
zeri Cat io
cario, efuo Maestro di cafa, Nuntio a tutti i Canton Cattolici , e loro stato , e lici ,
confederati di effi. Quefto Prelato con vn buon zelo Chriftiano , con pruden
tia,& auuedutofaperefuo, fe bene per effere paſſati molti anni, che in quei pae
1 fi non vi eraftato Nuntio, trouò le cofe molto intralafciate, e che haueuano pre
Sapeffimapiega , tuttauia egli vifece di fegnalate opere , percioche in vna pu
blica dietafatta alli cinque di Ottobre del detto anno , dopo hauerli d iſuamano
con deuotiffima maniera comunicati , fi confederarono in feruigio di Santa
Chiefa promettendo per beneficio di eſſa di eſporre ſe,i proprij figliuoli, e quan
to baueuano, e di ciò folenne giuramento ne dierono all'hora, e nefecero publi
co iftromento , nel quale furono ancora contenti , che il Nuntio haueſſe in quel
leparti libera giurifdittione Ecclefiaftica , accioche egli poteffe in cafi ciuili , e
criminaliporre in carcere i Chierici , e fecondo i demeriti dare loro altri cafti
ghi , laquale poteftà fi haueuano per prima vfurpata . Tenne poi il Nuntio
continuamente impiegate quelle genti in opere pie , & al culto Chriftiano
conueneuoli , e riformò la vita loro . Fece edificare in varÿj luoghi Monafterij
de' Cappucini , e maſſimamente in Apicelo Cantone (come effi dicono) Neutra bone fatte
le . In tanto effendofi moſſi infauor di Nauarra intorno a fettanta mila Ale in dalterra
Nuntio
de
mani Eluetÿj Raitri heretici , dubitarono Cattolici , che in danno di fe fteffi , e spizzeri .
delle cofe loro non doueſſe ritornare quefto mouimento , però in cafa del Nuntio
alla prefentiafua , e di altri Ambafciatori de i Principi fecero congregatio .
ne , erichiefero con molta humiltà , in cafo di bifogno , aiuto da tutti , all'ho .
ra il Nuntio promiſe largamente in nome del Pontefice , & indi a pochi gior.
ni fece , che dal Papa con molta fodisfattione di quelle genti vennero lettere
opra quefto particolare . Non paffarono molti giorni dopo ciò, che quattordi
ri mila Suizzeri Cattolici arichiesta del Re di Francia andarono in feruigio
lellalega Cattolica › ma prima , che andaſſero fi comunicarono , e giurarono
n mano del Nuntio di combattere folamente in difesa della Fede Cattolica ,
quando ilRein fauore degli heretici gli voleffe oprare , promifero di rimet
ere l'armi , é ritornare adietro . Alle dette opere ne aggiunse anch'vn'altra
Nuntio molto degna , e quefta fù , che il Canton di Lucerna volendo in tem.
della nuoua ricolta molte fomedi grano da' Canonici di Brona , cucro , come
Li
768 CICARELLI DEL LE VITE DE PONT.
ad
effidicono Mufter, ilche altro non era, fe non volere tributo da' Chierici , & ef.
fercitare effi, che Laici erano, giurifdittione eccleſiaſtica,'ilche era tutto contra
rio a quello , che da principio haueuano promeſſo al Nuntio , ilquale fi rifenti
di queftofatto , come il cafo chiedeua , & hauute le fcritture autentiche in ma
no, comandò a' Canonici , che alle citationi , che erano ftate lorofatte non deffe
ro riſpoſta , nè compariſſero , altrimenti farebbono ſcomunicati . Subito poi il
Nuntio alcuni principali di quel Cantone fece adunare in vna Chiefa , & has
uendopofto sù l'altare il Santiffimo Corpo di Chrifto Signore Nostro , fece alla
prefenza di tre Padri del Giesù vn ragionamento , in cui riprefe egli tutti quei
capi,e toccò quelle particolarità , lequali poteuano farli conofcere l'errore lo
ro , & indurli ad emenda . Ne cotale parlare del Nuntio fù in guifa veruna
voto di effetto :percioche mostrarono eglino di emendarſi del fallo proprio , ne
per lo innanzi chiefero da' Canonici altro mai . Nel 1587. mori in Pollonis
Morte del Stefano Battor Principe di Tranfiluania , e Re di Pollonia , bauendo circa no
Battori Re ue anni ini regnato. Difpiacque vniuersalmente la fua morte per efferegli ftato 7
diPollonia.
Zelante del culto Chriftiano, e valente ne' maneggi di guerra , e nei reggimenti
ciuilifanio , & auneduto , onde tenne afreno gli heretici , eftirpò molte difcor
die ciuili , e col valore dell'armi ricuperò alla Corona di Pollonia il Ducato di
Seueria, e di Smolenfco , che gran tempo auanti il Mofcouita hauea tolto a' Po
lacchi . Contra il Turco ancora fi moftrò coraggiofo : percioche hauendogli
il Turco nel 2584. adimandato, cheſecondo l'antica confuetudine,gli deſſe cer
to numero di genteper laguerra , che egli faceua contra il Perfiano , il Re Ste
fano glicl nego, e rispose , che l'Aquila bianca Polacca , doue prima era tutta
Spennata , e priua di vigore , già era ringiouenita , & haueuarimeſſo le penne
aguzzato gli artigli , & il roftro , e fi crede , ancora , che'l Turco per tema
di cotal valore , mentre Stefano hà tenuto lo fcettro di Pollonia non habbia
(come per prima foleua aſſai ſouente fare) mai infeftato quel paeſe , anzief
fendo nel 1584. fatto vnguastamento di molte caftella , fra le quali i foldati
Polacchi prefidiarij detti Cofacchi pofero a facco Terigna fortezza delTur
co , con tutto ciò egli non fe ne rifenti con guerra in quella guifa , chefuol
far infimili cafi , ma ſolo dimandò alcune tefte di quelle della fattione , e fece
amazzar il Pallodasti Polacco , che all'hora era in Coftantinopoli per compe
rar caualli . Cotali qualità di Stefano faceuano più penfar a' Polacchi nella
elettione del nuouo Re , parendogli , che per mantener , e gli stati , e laripu
i del Re tatione acquiſtata da Stefano , fuſſe meſtier di crearli fucceffore perfona , che
gno
iuniadi. Pol. fi poteffe fperar di douer riuscire di molto merito . Si credeua da molti, che Ri
dolfo Imperatorefuffe eletto Re, come quegli, che ſe Maſſimigliano fuo padre,
quando fù dalla parte Auftriaca eletto Re di Pollonia , ne hauefse preſo il
pofsefso,farebbe fenza altra elettione fucceduto in cotal regnoiperche , dicono,
che quandofù eletto Malfimigliano fuo padre,fù determinato, che dopo la mor
tefua nonfufse altrimenti interregno, ma fuccedefsefubito Ridolfo , e forfeper
ch'eglino vedeano efser Maffimigliano molto male affetto , onde indi a poco
mori . Altri credeuano , che'l Duca di Parma ne fuſse a tanta grandezz
chiama
VITED S. I STO V. 769

Terba chiamato,per effer prudentiffimo , e vno de valorofiguerrieri de' tempi noftri , e


fices per effer nipote del Cardinal Farnefe, che mentrefu protettore di quel regno,gli
fece difegnalati piacerisma molti altri erano di contrario parerestemedo , che per
fantat effer egli Italiano nonfi confaceffe co i coftumi loro, e dubitando,che con quelfuo
valore non vi fuffe congiunto rigore, e orgoglio nel dominares oltre ciò temendo
for eglino molto il Turco , non doueuano voler irritarlo, col mettergli a fianchi vn
ret huomo cofi dipendente dalla Corona di Spagna, odiata dal Turco fieramente. Il
Age Vaiuoda della Tranfiluania,e il Cardinal Battorifuo Cugino afpirauano molto a
quefto Regno : al primo di quefti faceua hauer qualche parte nella elettione l'
feffer giouane digran fpirito, et ardimento di cuore, et aiutato dal Turco, e dalle
NufitySue proprie ricchezze, nondimeno fi credeua , che gli doueffe nuocer molto l'eſſer
191 nipote , herede del Re Stefano , ilqualfe bene per ilfuo valore, e per le regie im
prefefatte come habbiamo detto difopra) era benemerito di quel regno,tuttauia
Net 1987. um
eraeglipiù temuto, che amato da Polacchi,perche nella diftributione degl'hono- Redi Pol
Pollenia,b
arte d rinon hauea in tuttoferuato i modi publici, dando pocofodisfacimento agrandi lonia nofc
afuamoris del Regno.Onde i Polacchi baueuano alle volte temuto, che i lor Re,non efsendo no Principi
di autorilà
gidiguer come Principe di autorità assoluta, ma come capo di quella Repub. deliberando affoluta :ma
beretic, effi congiuntamente col Senato delle cofe della pace, e della guerra , e ne' delitti capi della
oronadiPolm Republica.
capitalidellanobilta haueano , dico, temuto , che il Re Stefano con qualche de
ilMofcom frezza nonfopprimeſſe questa libertà loro , e cheper lo innanzi di piena pote
aggio ftà non fufsero i loro Re.Quefto medefimo oftaua al Cardinale Battori,per efser
ica con Cugino di detto Principe,enipote anch'egli del Re Stefanoibene è vero,che mol
Contra te degne parti di questo Card. faceuano penfare afsaiſopra i cafifuoi : Non vi
Polacca mancauano ancora di quelli, che il Duca di Ferrara a tantagrandezza chiama
&ba uano,fiper efser degno Principe, come anche per bauer da gran tempo in quà in
COTA, chey ogni occorrenzafauorito quella nationes nondimeno l'esser Italiano ,l'esser ftato
strodipl
vn'altra volta propofto , gli noceua afsai . Vi erano oltre a quefti alcuni nobili
a
infest pe delpaefe loro, che afpirauano al detto regnos ma fi teneua in ciò via più, che va- Polloni ab .
tella,f no ogni loro penfiero ; percioche fi sà , che i Polacchi fono di tal natura , che ab- l'eleg borrifcono
ger Re
Terigns borrifconofopra ogni cofa di obbedire ad vno del corpo di quella Repub.e dafei- va della
ronationilo
a in 4 cento anni in quà non è mai accaduto, ch'eglino habbiano eletto vno de' loro me
quelle de defimi , & all'hora fuccefse , perche quella Republica non era ben fondata , e
Coffaua ado vnoaltre leggi,e i ceruelli non erano laltieri o tanto, quanto nofono horai ma quan
perf di quei del paefe , cheeper nomar , come effiefoglio , vno Piafto , fufse
t o r f i m e nt f i ri l i er a
u u
eneerr,,egifs do o ele
g g e
, cer t a Zam o r Canc e l del Regno ne haueu gran
o n n o r n e n i ſ trato i ſ ſ ima rte
rlifue b l u in m a r
,pe ha u e i
egl amm i grã d pa del cos di quel
l e e
na
Sicrede Regno in tutto questo tempo,che vi hà regnato Stefano ;perche i negotij più prin
ian
& fi gl cipali , le confulte delle cofe
m i
auapubliche mente di
e , & ilgouerno esse il iRe
o Stefano confe
io
ollonia , riua con esso , e fi accoft ſempr fomma al giudic , e confegl di
o
cetalregi quefto Signore , in maniera , ch'era hormai venuto perciò appresso di tutti
eterminat, tantaftima , che nè anche farebbe quafi potuto esser in maggiore, s'eglifuf
stico ftato Re , cotanta era la ftima , che facea ogn'vn del fauor , e gratiafua : era
t ofi corteggiato , come il Re , ma però fottopretefto di esser General de gli ef
ale affec ,
WeSusseatrad! ccc ferciti,
770 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

ferciti,& in tutte lefue attioniferuaua maeſtà, e maniera regale,talche per espe


rientia de' negotij ,per prontezza nel pren lereſubite, buone rifolutioni,e per
valore,e pergratia de' foldati era attiffimo a cotal Regno . Hora la elettione in
niuno di quelli,fopra i quali noi habbiamo hora diſcorſo,eaſcò ella già, maſopra
questi due fi ridufe, cioèfopra il Principe di Suetia,e l'Arciduca d'Auftria nomi
nato Maffimil. fratello di Ridolfo Imperat. prefente : queſto Arciduca hauea di
Pelloni di
fcordide molt feguito di quei Senatori, si per effer egli perfonagenerofa,& affabilecon
gono Re forme al voler de' Polacchi, come ancor per hauere lafamiglia di Auftriagran
parte il
Principe 4 fattioneionde d'vna parte di eſſi ne fù egli elettoṚe,ma l'altraparte,ò percheab
Suetia " C
pa rte Maf borriua,che i Tedeschi, de' quali egli haurebbe iui condotto in gran copia,fuffero
mano in grado alcuno, teneioli per moltoſuperbi, altieri, ò perche temeua,ch'eſſendo
d'Auftria , quefto Arciduca fratello dell'Imper, e potendo egli anche col tepo giungere al
I'Imp.nopenfallefar quel regno hereditario, come hãnofatto ifuoi maggiori d'.
Vngheria,e dellaBoemia,ch'erano eglino ancora regni, che per elettione,enoper
fucceffione capitauano in mano altrui, ò forfeperche no voledo eglino difpiacere
al Turco, di cui leforzefono da loro temute aſſai, no voleu no cleggereper loro

Cafa & Au Re vno di cafa d'Auftria,famiglia inimiciffima a cafa Ottomana, ò perqualque
Atria inimi altra ragione fifuffe, no volfe l'altra parte confentire alla clettione dell'Arcidu Ps
ciffima aca.
fa Ottoma ca ,ma cleffe il Principe di Syetia,giouane di 20.anni in circa, òperch'eglie della
no. famiglia lagellona amata da Polacchifommamente per l'opereſegnalate fatte
da Re di quellafamiglia,maſſimaměte per bauer aggregato a quella Repub.no
fato di tanta importaza, quãto è laLituania, ò per la gră copia di danari,che ha
quefto Principe, ò perchefi credeffe d'alcuno , che'l Re di Suetia padre di quefto
Principefi fuffe lafciato intendere di volere vnir il fuo regno a quel di Pollonia
per beneficio di questo figliuolo , che è vnico, efolo.Ma questo al parer mio no cra
verifimile,faluofe il detto Principe no hauefje hauuto mai figliuoli , e della linea
paterna non vifuffero viui ftretti di fangue,ma quãdo vna delle due cofe vifuf
fe ftata,no era ne naturale,ne punto credibile, che fi voleſſe a' fuoi torre per dar
a Polacchi, onde io credo, che gl'intelligeti di Pollonia no fi mouefferopuntoda
quefta ragione per darne il loro fcetro reale al Principe di Suetiaicredo bene cer
to,che fi moueffero dalpretender il Re di Suetia la Lituania, come Stato beredi.
tario della madre,laqual pretenfione haurebbe potuto vn giornofar qualche mo
to , dal chefi veggono i Polloni liberati effendo lor Re il Principe di Suetia.Si
può creder ancor,ch'eglinofi moueßero dal vedere,che'l loro regno nõ è maifa.
to folito difare armata, nè meno hà forze baftãti afarla, fe bened potentifmo
nella caualleria,ma il regno di Suetiafuole armare granumero di naui, ande fa
cendo i Polacchi il Principe di Suetia lor Re,farebbono ſtatipotenti per mave,t
per terra,e cofi ageuolmente potrebbono fuperare il Mofcouita,chegiàera chia
mato ilgran Drago Settetrionale,con cui hãno eglino innata inimicitia:pera
cune di queftc,ò per tutte queste ragioni moffi i Pollachi eleffero Re ildettoPrin
cipe,ecofifurono eletti due, cioè, Maffimil.e il Principe di Suetia, fatti confape.
uoli amendue della loro elettione fi pofero in viagio perprederne ilpoſſeſſo, dó
ducendo ciaſcun buon numero digeti per debellare chi inciò lifuffe contrario.
POA
DE · S IS TO V. 7777

Potefice haueua ordinato all'Arciueſcono di Napoli,che iui erafuo Nutio, che Il Papa fa
fitrouaſſepreſente a queſta elettione , e chefauoriſſe la parte diMaſſimiliano con uorifce
Maffimilia.
quella piùfecretezza,che poteſſe,ma quãdo vedeſſe ilſuo negotio no poterefor- no d'Au
tire buono effetto,fi volgeffe a quella parte, che moftraua di hauerefelice auueni fria nel del
ne
mento.Si credette da molti in Pollonia, che'l Papa dopo, chefeppe l'elettione di Roto
Regno Po
Maffimil.mandaſſe in mã del Veſcono di Nais in Slefia 20.mila ducati , i quali lono Maffi
miliano d'
Steſſero a requifition di Maſſimil.Si credette ancora, che ſe Maſſimil.co più pre- Auftria con
Stezza,e con più getefuſſe venuto alla volta di Cracovia Città di Corona,efeg- Polonia
effercito. in
gio reale,l'haurebbe prefa,laqual hauutane andaua di neceffità in mafua il rima
nente del Regno. Egliſe ne venne finalmente cỡ 16.mila cōbattenti sul piano di
Cracovia il venerdì a' 16.d'Ottob . del 1587. e mandò a quella città la ſua elet.
tione,e la pregò a riceuerlo: quei Cittadini ricufarono in ogni guifa, & in tanto ,
#follecitarono il Principe di Suetia a venirſene quãto più tosto poreſſe, ricordado
gli,che gli haueano giàfatto intedere, che per lafua coronatione era deftinato il
giorno di S.Luca . Oltre à ciò fifortificarono molto bene, abbruciando alcune ca
fe de i borghi,efacendo di molte trinciere,& altre cofe fomigliati per poterſi di
fender da mano inimica . Sifece tra di loro quafi ogni giorno qualche fcaramuc.
cia,nelle quali per lo più quei di Maffimil.rimafero perdeti . Frà quefto mentre
giunferogl'Ambafciatori del Principe di Suetia, e differo che il Principe eragiu
to a Donzilca, oue perfortuna marinareſca era tardato aſſai a giugere, e che per
comodità de'fuoi era ini costretto difermarsi alquãto , onde non poteua in guifa
veruna algiorno propofto di S.Luca trouarfi in Cracouia,per coronarfi, ma che
vifarebbestato per il giorno di S.Martino, nel cui giorno fi coronarebbe . Furi
Spofto, che no era folito tra di loro, che la coronationefi faceffe in altro giorno,che
di Dornenica,e che eglino haueano intimato il dì di S.Luca,perche in quell'anno
cafeaua in Domenica, e però che la coronationefarebbe rimeffa, e banditaper la
prima Domenica feguente; dopo S. Martino, chefarebbeflata a' 15.di Nouemb. Principe di
Suctia inPo
Hor mentre quim dimora Maffimil.de' fuoi Tedeschi ne mori gran numero, per- lonia.
cioche effendo egline mal veftiti, efoffrendo freddo, & hauedo tanta penuria di
vino,che per lo più gli cöueniua beuer acque, ouer vna peffima ceruofa, glifopra
giunfe vn fiero fluſſo , che in pochi di gli vccideua miferameie.Grã mortalità era
ancora nell'ifteffo tepo in Pietricouia, doue eſſendo giunto il Principe di Suetia,
เซ ซ glifu con bella aftutia prefentata vna lettera
da vn giouane Polacco della fami- ·
May glia Corfinfca in nome di Maſſimil.di cui egli feguiua all'hora la parte . Hauca
rol detto Principe di Suetia questo giouane vnſuo zio ,che gli èra di gratoferui_
lank
io ,eperò con molto affetto, e deftra maniera fi volſe a pregarlo , che gl'interce_
70:1
redeffe gratia appreſſo al Principe, e ch'egli fortementepetito di hauerfeguito la
Parte di Maffimiliano ne voleua al Principe dell'errorfuo chiedere humile per
Juno:oprò il zio in maniera, che il Principe fi diſpoſe a perdonargli, onde fù in
rodotto a lui per bacıarli la mano, & all'horafattagli riuerenza egli prefentò
a lettera di Maffimil.e fili diffe, che non fi marauigliale della maniera fata ,
ercioche bauendogli già Maffimil.fcritto cinque , ò fei volte, nè efsendo potuto
naiaccertarfi,ch'alcuna di eſſe gli nefuſe capitata in mano , egli havena tenuta
manieraper dargliela in mepropria.Il Principe fi alterò di questo fatto,e fece
Ccc 2 prigio
7723 CICARE DELLE VITE DE PONT.
LLI
prigione ilgiouinetto, al cui cospettosenza leggerlafece bruciar prima la lette
ra.Alcuni m'hanno detto,che non fù ella bruciata, maſenza eſſer aperta fùdal
Principe confegnata ad vnfuofecretario, voledo in tal modo dar adintĕder,che
ne ancor l'hauea egli volut a legere. Hor Maſſimil.fi moffe lafciado Cracouia alla
volta di Pietricouia , e ne cõduffe feco tutte lefue genti per incotrare il Principe
intĕdeſſe, che l'essercito del Principe era molto maggiore del
del Princi di Suetia:ma ò che
Fffercito
pe di Suc- fuo ,percioch'era di trentamila perfone, e da vataggio :o pureperche in vnafc - 2
zia maggio- ramuccia, che fi erafatta tra alcuni delliſuoi cõ altri di quelli del Principe,era
re di quel
lo di Maffi- no ifuoi ftati perdenti , ò quale altrafifufse la cagione, fe ne ritornò adietro,fa
miliano . cendo nuoua proua intorno a Cracouia : mafù tutta vota di effetto.Esendofiegli

finalmenteridotto in Bellone,il Cancelliere con dodici milaſoldati ſi riſolſe afe


guirlo,il che venedo a gli orecchi di Maſſim.ſi partì alli 22 .di Gēnaio del 1588.
da quel luogo,ch'eraful Paefe Polacco ,e passò allefrotiere di Silefia a Pitſchen
Maffimilia luogo del Duca di Briga. Fù quiuifeguito dal nemico ,fiferono alcunefcaramuc
no affedia- cie tra di loro, nelle quali quelli di Maffimil.perdettero , onde Maffimil.fi quini
to da i Po.
loni fe gli assediato, e non potendo in guifa veruna mantenerfi in quel luogo , fù costretto a
èarende, & renderfi, e cofi alli 25.di Gennaio del 1588. venne egli in mano de' Polacchipri
da lor fat
to prigio gione fùfattofare dal Cacellier: l'inuetario di quanto era nell'eſſercito di Maf.
ne.
mil.alquale, dopo chefù condotto in buono alloggiamento, furono lafciati dodici
piatti d'argento, otto tondi piccioli, con due forcine, e due cucchiari, ilchepar
ue molto ftrano a quelfignore, e cõpaſſioneuole a quei , che lo feppero , poi fù.
faccheggiato quefto luogo con molto furore da queifoldati,facedo quelle infòlen
tie,chefogliono ne' facchifarfi . Questa diſgratia di Maſſimil.difpiacque comu
neměte a tutti i Principi Chriftiani:fù anco di difpiacer a molte nationi, e maffi
maměte alla Boema, laquale fi dolſe aſſai co gliſtati di Polonia, ch'efsëdo tra di
Card. Aldo loro pace, e conuentioni di non offenderfi,baueffero eglino fatto figrade affroto 4
madatodal Maffimil.nella Silefia,ch'è mebro annesso alla Boemia.Il Potefice mandò nell'i
Papa in Po.
a trat Stello anno , chefucceffe il cafo di quefto Principe, Legato in Polonia il Card .Al
tare la libe- dobrand.buomo di molta letteratura, e di gra maniera ne'maneggi del mondo,af
ration di tra
Maffimilia finche fi opraffe per la liberatione di Maffimiliano , e che fi componeffe pace
до. quei Principi, e tra quei popoli . Dell'ampia autorità , che diede il Papa a que.
fto Legato in diuerfe cofe, egli ne fece la bolla,che comincia . Dilecto filio Hip
polyto , &c. Alla fine fuperate variedifficoltà maſſimamente con l'induftria,
& auueduto fapere del Legato , fi conchiuse alli 9. di Marzo del 1589.buona
Pace fra ca
fa d'Au pace tra Poloni , e quelli di cafa d'Auftria , el Principe di Suetia chiamato Si
e Po gifmondo Terzo Re di Polonia rimafelieto poffeffore di quel Regno,e Maſſimi
ftria , cMaf
lonia,
fimiliano li liano promife non pretendere mai più in virtù della paffata elettione il reame
berato . di Polonia,nè anche in cafo, chefeguiffe la morte di Sigifmondo. Tutti giurare
Sigifmödo
Principe di no poi di offeruar quanto tra di loro s'era conuenuto , e dalla forma , che tenne
liberoRe di nel giurar Rodolfo Imperatore quando gli fù per vn Ambafciatore notificato
Pollonia. quanto s'era tra di loro ftabilito ,fi può comprendere quella de gli altri . Fuella
dunque quefta . Infolita Res. Rodulphus II . D.G. electus Ro.Imp.femper
ta Dei Euangelia,
Auguftus , & c.iuro fpondeoq ; ac promitto per hec fan&
quod omnia ea, quæ S.D.N.& Legati eius de latere Reuerendifs.Card.Al
dobran
K S IS TO V.. 7 773

dobrandini interuentu inter Cómiffarios meos, cæterofque fereniffimum


principum paruorum,& fratruum meorú ex vna, & ferenifs.principis DD.
Sigifmundi III . Regis Poloniæ Magni Ducis Lituaniæ,& c.parte ex altera
Bithomia, & Rendzonij congregatos conuenerunr in omnibus corú clau
DT: fulis firmiter inuiolabiliterque obferuando,ijsque fatisfaciam pacé, & ami
citiam cum eodem ferenifs.principe, Regnoque Poloniæ,Magno Duca Li
tuaniæ , &c.cæterifque coniunctis prouincijs , & ditionibus iuxta eandem
tranfactionem pacta perpetua & foedus perpetuo coftanterque colam.Sic
me Deus adiuuet, & hæc fancta Dei Euangelia . Poco dopo ciò il Legatoſe
fne torno a Roma, & hebbe vdienza publica nel palazzo , che habbiamo detto di
fopra effere ftato fatto da Sifto afan Giouanni Laterano , e quefta fù la prima
dienza , che iui fi deſſe, efù del 1589. L'anno medefimo , in cui Maſſimiliano
Arciduca d'Auftriafù fatto prigione , che fù(come habbiamo poco auantinar
rato del 1588. occorfe alla cafa d'Auftria vn'altro ftrano cafo , efegnalata dif.
2 gratia.Hauea il Re Filippo penfato molto a far l'imprefa d'Inghilterra, inducen- d'Inghilter
Imprefa
EX dofi a farla, fi per zelo di religione, effendo la regina , & ifuoipopoli di peffimera fatta dal
BR! berefie pieni,come ancora perche cofteifomentaua,& mateneua fempre la guer . Re gnadi
. Spa
TIE ra in Fialra,e quãdo della imprefa d'Inghilterrafuſſe il Re rimafo vincete, vin .
ceua neceffariaměte laFiadra ancora, che senza l'aiuto d'Inghilterra no haureb
bepotuto a lugo guerreggiare, oltre che da queſta vittoria nefarebbe nato, che'l
Drago corfaro Inglefe non gli haurebbe impedito più le Flotte , che věgono dal
l'Indie. Si confermaua tato più in questa imprefail Re Cattolico, quanto, che gli
era dipinta perfacile, e d'afpettarne lietiffimo fine , Credeuano molti quell'impre
fa efferefaciliffima per molte cagioni, prima, perche la Regina d'Inghilterra non
baueainpunto quel buon numero di Nauilij , ch'era neceffario per difenfione di
quell'isola, e che i Re paſſati haueano per guardia delle cofe loro iui tennti , e di
più perche la Regina non baueua huomini effercitati nella militia, nè capitani di
valore, e quando fifufſe meſſo il piede nell'Isola , fi farebbe ageuolmente potuta Duca di
prender,perche l'Inghilterra non hapiazza, nefortezza alcuna da ritardare l' . Medina Si
donia Ge
impeto del nemico,no ha caualli effercitati ne' maneggi militari, e fono per l'ab- metal del
l'armata dt
bondanza de' pafcoli,e per la foauità dell'aere poco habili aſi aſprefatiche . A Spagna nel
quefto fi aggiunge , che per eſſere quei popoli ( come fi vede nell'hiftorie) in- Imprefa
d'Inghilter
chinati a mutationi , fi potea credere , che quando haueffero veduta l'armata ra.
Cattolica alle sponde dell'Ifola, haurebbono fatto qualche rifentimento contra Armata di
Spagna , sba
quella donna . Rifoluto dunque il Re Filippo difar l'impresa d'Inghilterra , fece agate tor
Sk
Saper il tutto al Papa, ilqual lodò affai la rifolutione , & ad effettuarla ve l'in- na
conindietro
perdi.
animè molto,ediede intentione, che quando l'armatafufſeſmotata nell'ifola egli ta della
C
haurebbe contribuiti danari per lefpefe dellaguerra. Pofta dunque in mare vna Pr ie de i
maggior
T
grande , e benforuita armata , oue oltre ad vn grandiſſimo numero di vafcelli, vafelli.
v'erano intorno a cento cinquanta naui di marauigliosagrādezza, v'erano cir
ca avêtitre milaſoldati, e da due mila pezzi d'artiglieria,fornita poi d'ogni cofa
neceſſaria in abbondaza.Di tutta queft armata ne coftitul General ilDucadi Me
dinaSidonia,lapofe in mare, e la incaminò alla volta d'Inghilterra:cotal armata
Ccc 3 in
774 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

incontratafipiù volte col Drago potente Corfaro di quella Regina , la qual per
fare buon'armata hauea impegnato fino le propriegioie , fi fecero tra di loro al.
cune fcaramuccie: ma non fi fece mai giornata , ò perche Medina per non ba.
uer troppapratica del mare temeffe del fucceßo, ò perche (come diceua) non ha.
neffe hauuto efpreffo ordine dal Re di combattere , à perche mentre egli afper.
taua vnafuprema vantaggiofa occafione di ſuperar il nemico, ſi perdeſſe in out.
to la comodità del combatter : comunque fifuſſe nonſifece mai giornata : mail
mare che poi venne tepeftofo , & horribile fece gran danno all'armata Cattoli ༄ །
ca in maniera, che con perdita della maggior parte difi nobile armata , ſi riduſ.
fero gli Spagnuoli a' liti loro . Di molte particolarità di queſt'armata , e de'ſuoi
fucceffinoi colfauor diuino nefcriueremo a lungo ne' libri,chefaremo dell'hifto
riede' noftri tempi . In questo medefimo anno, cioè del 1588.alli 23.di Decem
Duc di brefece il Re di Francia in Parigi vccidere il Duca di Guiſa Principe valorofo,
a
Guifa , & il e dellareligione Cattolica zelante molto, mentre fecondo, ch'era chiamato,n'an
Cardinal
fuo fratello daua a parlar al Re , ilqual nel medefimo giorno ancora fece porre prigione il
fatti motit Card.di Guifa fratello di detto Duca , & il giorno vegnente , cioè della vigilia
dal Re di
Francia. della Natiuità di Chrifto lifece dar la morte . Fece anco mettere prigion Car
Prelati po lo Cardin di Borbone Legato Apoftolico d'Avignone , e Pietro Arciuefcouo di
fti prigioni
dal Re di Lione , & il figliuolo primogenito del detto Duca di Guifa . Il Papa , quando
Francia bebbe la nuoua di queftofatto, ne prefe dolore , e nel primo Conciftoro neparlò
Rifentimen
to del Papa a lungo, e rifentitamente a i Cardinali ,e tra l'altre cofe difse, chegli Ambaſcia ·
per le cofe
di Francia , tori Regij haueano per il Re dimandata l'afsolutione , e che da lui gli era ſtato
e parole da in questa guifa rifpofto , ch'eglino richiedeuano l'afsolutione , e nondimeno fegni
dette in
lu
Cocifo io. di pentimento per il commesso fallo non fi vedeuano alcuni, e ch'era tanto lon

tano il Re dal pentirfi, poiche per fe fteſſo l'afsolutione non era ricercata : ere
plicando l'Ambafciatore , ch'egli rappreſentaua la perfona publica del Re, e che
per ciò a lui fi doueua dar credenza , rifpondemmo noi , ch'egli rappresentana
la perfona del Re intorno a' negotij,che doueano farfi:ma non in quanto al con
feffare i fuoi peccati , efarne penitenza , che dalla propria perſona ſi aſpetta.
ua , efs endo che il confefsare con la bocca l'error proprio fia parte di pentimen
to , onde altro era il trattar negotij , e riconoſcere , e confessare il ſuo peccato ,
e chiederne da Dio , e da noi penitenza , ilche con la propria bocca dee farfi,
cofi gli licentiammo , non hauendo eglino , nè lettere , ne commiffione alcunada
impetrar l'afsolutione . Henrico Settimo Re d'Inghilterra fù imputato d'ha,
uerefatto vccidere il Beato Tomafo Arciuefcouo Cantuarienfe, non già, chel Re
bauele comandata queftavccifione : ma effendo controuerfia tra di effiin ma
teria di giurifdittione Ecclefiaftica, parea, che alla morte fua haueffe egli pre.
ftato confenfo percioche gli vccifori non haueano ordine veramente dal Re di
vecidere il Beato Tomafo : ma pensando eglino di fare al Re ſegnalato piate.
re, l'haueano vccifo, fi come nella defcrittione dellafuapaffione fi legge, e dopa
fù prouato . Con tutto ciò il Papa all'hora commiſe queſta caufa, & il procello
contra il Re a molti prelati, tra' quali erano alcuni Cardinali, ch'egli hauea defi
natifuoi Legati, efu fatto folennemente il proceffo , e trattata la caufa appre
la
SIS TO v. 775

bla Sede Apoftolica cötra il Re,'il quale dimoftrò di no eſſerui ftato efpreſſo man
datoJuo fopra la morte del Beato Tomafo ,e delleparole , ch'egli haueua detto ,
conle quali pareua, c'haueſſe fignificato ,che gli farebbe stata cara, e che era defi
Loo
derata da lui la morte di quel degno Prelato, ſe ne dolfe il Re , e confefsò l'error
fuo,& humilmente riceuette la penitenza,laquale eglifece infieme cỡ quelli,che
quelfacrilegio baueuano commeffo, ouero l'haueuano faputo , ò pure confentito
ui, ò in qualunque altra maniera vi fuffero flati partecipi, e nondimeno quello
non era Cardinales ma Arciuefcouo folamente , e fe alcuno ne diceße , che To
mafo era Santo , noi rispondiamo, che, mentre egli viueua , non fi diceua Santo :
madopofu poi dalla Chiefa nel Catalogo de' Santi riposto , e la fua Festafolen
nemente celebrata . A Teodofio Imperatore per la vecifione, fatta de Saloni
Na chi, vietòfant' Ambroſio Milaneſe l'intrare in Chiefa, e da eſſa nel diſcacciò via,
Palche con ogni humiltà vbbidi Teodofio , ilqual non era già vile perfona , nè di
na minuta plebe : ma huomoſegnalato, e grandiffimo Imperatore, ilqual molte vit
torieanche diuinamente hauea confeguito , onde Claudiano di lui diſſe .
O nimium dilecte Deo, cui fundit ab Antris
1222 Aeolus armatas hiemes,tibi miliat Aether ,'
Et coniurati veniunt ad Claffica venti .
EraTeodofio del mondo tutto Imperatore , e non divno , ò altro Regno , co
meil Re di Francia: ma egli otteneua intieramente tutto l'imperio Romano ,
niente di manco con lagrime , e con gran dolore d'animo , bauendo l'errore , e
peccatofuo confeffato ,ne ricenette dafant' Ambrofio humilmente la penitenza,
e fi fottomife al volere non di vn Papa , ma di perſona , che era Arcjuiſcono
folamente , & a quelli che potranno dire , che Ambrofio era Santo , ſi riſponde
da noi , che mentre viueua in terra non era anche ripofto nel numero de' Santi :
ma era Arciucfcono , e forse Veſcono folamente , perche in quei tempi la città
di Milano non haueuaforfe l'Arciuefcouato ancora . Sono ſtati alcuni Cardina
li , i quali anche auanti al cospetto noftro hanno hauuto ardimento di ſcuſare
queftofatto del Re , della qual cosa nefiamo noi fopra modo marauigliati ; per
cioche ne pare , che habbiano dimostrato di non ricordarfi del grado , e della di
gnità loro, non vedendo eglino, che l'offefafatta a quel Cardinale uitorna ad in
giuria , e pericolo di loro fteffi . Noi vi afſicuriamo , & vi promettiamo in
quel miglior modo, che promettere fi può , che noi non vogliamo diuentar Cardi
E
nale, ne habbiamo bifogno d'alcun Principe, che faccia officio , affinche da noi fi
confeguifca il Cardinalato , fi che in quanto alla perfona noſtra poco importa la
100
detta ingiuria:ma quanto a' cafi voſtri molto rilieua certo . Noi laſciamo pen
R
fare a voi , fe vi pare , che vi priuiamo , & vispogliamo dell'auttorità , della
efsentione,della libertà, delle prerogatiue, e preminentie, e de gli altri priuile
gi , de' quali fete adorni . Faremo noi dunque (ſe voi volete) che per l'auenire
nonfiatene honorati, nè riueriti da' Principi, e da' Re: ma difpregiati, e tenuti
a vile , & efpoſti ad eſſere depredati , & vccifi . Certamentefe le vecifioni dei
Cardinaliſi diſſimulano, eſenza rijentimento, e caftigo fi trascorrono , potranno
ageuolmente a ciafcun Cardinale occorrer sìftrani cafi.Noi dunquefaremo ciò,
Ccc 4 che
776 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.

che la giuftitia richiede, e quel tanto ,che farà inferuigio di Dio ,efe qui nefuflex
detto,che da quefto ne nafceranno di molti mali, e fieri accidenti da temerfigran
demente,e chefiapericolo, che'l regno non rouini,noi riſpondiamo, che cosa almo
do non dee temerfi, quando fifa lagiuftitia, e però di niuna cofa bifogna temere,
fe non di non incorrere nelpeccato.Finito c'hebbe il Papa di dire quefte , e altre
cofe tacque vnpoco, e poi ripigliando ilſuo parlare diſſe.Noi non poffiamoper la p
grauezza dell'affanno dire più,ancorche molto più vifia da dire,noi deputare
mo alcuni Card.co' quali di queſto fatto s'haurà da trattare: tra ğfto mentrepre *
ghiamo Iddio, che fi degni foccorrere allafua Chiefa, & alle neceſſità di leipro
uedere, e cofe mostrandofi tutto dogliofo , & afflitto fini il Papa ilfuo parlare .
Non passò troppo(come difopra dicemo) dopo l'vccifione de' Ghift,che'l Refe
ce porreprigione Carlo Cardinal Borbone, Legato di Auignone, e Pietro Arci.
uefcouo di Lione , di che hauutane la nuoua il Papa , s'accrebbe viepiù contrail
Ré lo fdegnofuo,tanto più che poco prima, come il Põtefice fteffo diceua, bauena
11
il Re fatto officio per l'Arciuefcouo , accioche lo creaffe Cardinale:per tato il Pon .
tefice molte volte,e con varie maniere richieſe il Rè,che li liberaſſe,alche lifù ris
Spofto , che in quanto alla liberatione del Cardinal Borbone non poteua inguifa
neffuna farla,perche noceua molto, chefuſſe libero quel Cardinale a’moti,& al
le riuolte,che contra la perfona di effo Rè all'horafi trouauano in Francia. Circa
la liberatione dell'Arciuefcouo di Lione , diceua il Rè , che non era infuopotere,
fendo che Guaft , a cui era commeẞa la cura del caftello d'Ambuofa coli prigio
ni,effendofi impatronito di detto caftello, hauea accordato di liberare per danari
iprigioni,chefono l'Arciuefcouo di Lione, il Prefidente di Ninello ,e'l Prepofto
de' mercanti, dignità principale nella città di Parigi:e perche il Papa replicana,
che almeno il Cardinale di Borbone fi poneffe in cuftodia del Card.Morofinifuo
legato, il Rè diffe, cheftando il Legato lontano dalla perfonafua, non gli poteua
confidare la cuftodia di Borbone. Hora ftando in tal maniera le cofe , effendo
da che erano stati ammazzati i Ghiſi paſsati cinque mesi , & bauendonefopra i
detti particolarifattone il Papa al Re molte ammonitioni , dichiarò , cheſe tra
Comanda certo tempo il Rè non rilafciafse, e riponesse nella loro primiera libertà,eficurez
il Papa
penafot.di zail Cardinale,e il detto Arcinefcono, e fefrà trenta giorni dal dì che fifaràfat
fomunica ta la liberatione , non lafacefsefapere a lui , & alla Sede Apoftolica per lettere
al
ciaRè Frá fottofcritte, e figillate della mano di esso Re, & dalfigillo proprio del Re ,
chedilibe
ii Preliti roper on publico , & autentico inftromento , dichiarò (dico) il Papa , felRe
prigioni. non facefselefoddette cofe , efserfcomunicato, & incorfo in tutte le cenfure Ec
Rè di Frar
cia citato clefiaftiche , che ne' facri Canoni , e nelle conftitutioni Generali , e particolari,e
dal Tap a nelle lettere, chefi leggono nel giorno della Cena del Signore ,fi contengono , e il
Roma.
fomigliante dichiarò il Papa di douerfi intender di quelli, che in questi casipre
Atassero cöfiglio,ò aiuto , ò in qualunque altra manierafi oprafsero per essoRe ,
di più il Papa citò il Re trail termine di fefsanta di, incominciando dal dì, chegli
farebbe ciò notificato, e publicato, che doueſse comparir à Roma, ò perfonalmer
te, ouero per vno , o piùfuoi procuratori , con autentico ma ndato a render conto Th
della morte del Cardinal di Ghifa, e della prefura del Cardinal Borbone , edell
Arci
DE SIST O V. 777
Arciuefcono di Lione, & à dimoftrar comeper tal cagione non fia egli incorfo nel
le cenfure,e pene poſte da'facri Canoni, e quelli , ch'in si fatti accidenti fi fuffero
opratiper il Re, fuffero tenuti a comparire perfonalmente tra il defcritto tempo
un difeffantagiorni,de' quali primi věti per la prima, ſecondi venti per laſeconda,
Piterzi venti giorni per la terza canonica ammonitione gli fuſſero affegnati.Ap
presso a quefto dichiarò il Papa, che niuno di coftoro, ne anco il medefimo Re,
ne pure inforo di confcienza poteffe da qualunque perfona fe non dal Papa, ec
**** cetto,che in cafo di morte ,ne all'ora,nè anche poffano effere affoluti,fe no preftita
a cautione difodisfar , & obbedir a quanto lafanta Chiefafuſse per comandarli , e
fra fe nonfacessero quefta promessa, nonpotessero eſser afsoluti , nè ancor in vn ple
nario Giubileo, ne nella S.Cruciata, efcludendo parimente ogni indulto,efacoltà,
che vi potefse efser in contrario concefsa ad esso Re, ò afuoi predecessori, ò ad al
Angions
tri in qualfi vogliaforma, maniera, e modo. Due mefi, e pochi giorni dopo, che Henrico iij.
il Papafece queftafcomunica,e che la mandò,ſucceſse, che il Re stando con grof. cia di Fran.
Re ammaz
K
fo efsercito al ponte di S.Claudino, difcosto da Parigi due leghe, fù il primo gior Frate vn
zato dacon
Ceras
no d'Agosto del 1589. con vn coltello , che da ogni banda tagliaua, mentre ingi- coltello.
! nocchionigli fi prefentano certe lettere, ferito nell'Anguinaria da F. Giacomo
78 Clementedell'ordine di S. Domenico della città di Sans , giouane di 23. anni in
Card
circa, edi queftaferita per efser tagliati gl'inteftini ne venne (indi a' 14. hore)
amorteil mifero Re.Ma ilfrate molto auanti mori:percioche con l'istesso coltel
lo il Re trattofelo dalla piagagliferi il volto , & i miniftri del Refubitamente
10¢
Poccifero . Fù giudicato comunemente , che mai a tal opera da alcuno fufse
da
Spinto ilfrate , ma da ſe ſteſso dopo l'hauer hauuto due , ò tre mesi tal pensiero ,
tel
el'hauer anche digiunato, e fatto oratione a Dio, fi mettefse afar sigran cofa , e
fiefponefse afi fiera , e ficura morte . Dicono , ch'egli nell'animo fuo in guifa
tale tenefse certo di douer vccider il Re, che afsai fpefso predicando in Parigi,che
daletto Re era afsediata ,dicea a'fuoi afcoltanti, tenendo in mano vn Crocifisso,
che questa era quella mano , che li liberarebbe , e che ne ftefsero di buon cuore .
Horla morte di quefto Refatta in modo tanto strano , credo, che i pofteri non la
crederanno,eforfe vi ſi farannofauoleſopra, non altrimenti , che d'altre ftrane
cofefuccefse al mondo fi fia giàfauoleggiato . Dopo la morte del Re di Francia
Segui la guerra tra le gentidella lega, il Re di Nauarra chiamato Henrico di Henrico
Vando mo , essendo fi combat tuto molto tra questi due nemici , facendofi l'on l'al- uarra Na.
Rè diguer
tro in varij luoghi varij danni , finalmente fi fece a' 14. di Marzo nel 1590. reggia co i
giornata ad Harens :fi combatte da amendue le parti con molto ardore,ma Na- laBaioni leggadel
di
uarra rimaſe vincente con perdita però d'vna gran parte de fuoi nobili Signori . Francia ,e li
rimife to fto il Duca di omena ilfuo efsercito in efsere.Poco dopo ciò il Nauarra rotta.
da vna gran
fi pofe alzo assedio di Parigi . Fù cofa maraui gliofa , e che èpiù tofto vera, che
verifimile quella , che in quefti tempi occorfe a Roma, e quefta fù , che per tre me_
fi continui incominciandofi dal dì , ch'era ſi queſta giornata faputa in Roma, ol
tre la minuta gente , molti huomini di giudicio , e digrado diceuano , e credeua
no, che'l Re di Nauarrafußse morto per le ferite bauute in quelfatto d'arme , e
Sopra
778 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

affe Sopra ciò vififecero da costoro di molte , e larghefcommeſſe. Hor queſto aſse.
Parigi alle.
diato dal dio di Parigi cominciò a' 12. di Maggio del 1595. & ha durato fino al primo
uarradi. Na- d'Agoſto di detto anno, e dicono , ch'è stato cofifñero queſto aſſedio , che quaſiſi

può dire che nell hiſtorie da mille anni in quà nonſe ne legga nè maggiore , në'
guale,e perquentura ſi può in qualche modo paragonar a quel grande aſſedio di
Gierufalemfatto da Tito ; ma in tanto però differente , che doue quella cittàfù
difefa danemici dellafanta Religione noftra, quefta è ſtata difeſa da amici,e do
Il Cardin. ue quell'assedio hebbe infeliciffimo efito, quefto l'ha hauuto fin qui in granparte
Gaetano
Legato del felice , ilche è nato dallaprudenza , autorità del Cardinal Gaetano , ib’al.
Popt in Pa. quanti mefi auanti cominciato affedio iui hauea Sifto mandato Legato de La
sigi. tere , e dalla deftrezza di Don Bernardino di Mendoza , della vigilanza di
Nemurs, Vmala, dalla molto auuedutafatica di Vmena, & dal valorofo foc.
corfo del Duca di Parma , andatour in nome del Re di Spagna . Altri di queſto
felicefucceffo rendono due altre cagioni i l'vna , che'l Re di Nauarra volſe più C
tofto tirare in lungo l'aſſedio, chefare altro maggiore tentatiuo, per bauer quel
la città, e ciò con difegno doppio , cioè , ò ch'egli finalmente con la neceſſitàdel
viuer di quelli di dentro l'haurebbe pure preſaſenza tantagran rouina diquella
regal città,ò che il Duca di Vmenafi approſſimarebbe perfoccorrerla , e cofifa
rebbefeco venuto a battaglia,nel chefperaua di vincerlo, & vinto polgiudica
ua il Re , che il confeguire il rimanente glifarebbe stato ageuole molto , l'altra
cagionefù,che'l Rè verſo l'ultimo mefe dell'affedio conceſſe vn certo paſſaporto
per le donne,zitelle,putti, e per lifcolari, e permeſſe di più,che molti Principi, e
Penuria Principeffe,ch'erano dentro detta città , fufferofoccorsi di qualche vettouaglie:
grande in
Parigi nel Mentre durò quefto affedio,fi trattò più volte d'accordo , ma non fi puote effet
tempo del che
l'aTedic. tuareilgran Cotanta
mai. valfe intorno penuria,
fù la a che,mentre
feudi 150. il Rubbiodurò queſta
della offidione
mifura Romana & Parigi
,fù, in il vino,

ordinariofcudi quattro , e mezo il barile, & vn caftrato di libre trentafei ordi


narie valeua cinquantaquattrofeudi, e da tutto ciò , di quanto caro prezzofulle
ro le altre cofe fipuò ageuolmente comprendere. Hor finalmente in grandiſſima
Diesfoc
Parma di parte fi tolfe viafi fiera offidione nel primo giorno d'Agoſto col valorofo foccor
Corre Pati. fo del Duca di Parma, fi come diſopra habbiamo detto . Il Pontefice in queſti
gi. romori, e riuolte di Francia non diede quei foccorfi alla Lega , chefi afpettana.
no , eche fi richiedeuano , ò che credeffe , che con la ruina della parte contraria
l'arme Spagnuole, ch'erano in aiuto della Lega, fi faceſſero troppo potenti per
cioche vincendo la Lega per via de gli aiuti del Rè di Spagna,fi fofpettana, che
veniffe ad acquistare qualche grade di più potenza esso Re: percioche , come dif
fe Cicerone . Bellorum ciuilium ij femper exitus,vt non eafolum fiant,que
Cagioni velit victor, fed etiam vt ijs mos gerendus fit, quibus adiutoribus partafit
c'e moffe victoria.E perche ogn'vn ordinariamente defidera di ampliar tuttauiapiù i ter
ro V.
fto Papa Si- mini de' ftatifuoi, pareua forfe al Pontefice, che il Re di Spagna , quando fue
a non
fauorite i feguita in queftaguerra di Francia la vittoria dalla banda della Lega,ne haueſſe
molto nel voluto anch'egli participare dell'vtile, e per confequenzafarsi più potente:ò che
la imprefa . pure penfaffe , che Nauarra hauendo il regno in mano potele far ritornare al
vero
SISTO v. .: 779

verofentimento quei popoli, che dalla S. Fede di Chrifto hanno deuiato,fi come
il Lucemburgo Ambafciatore della nobiltà di Fracia, ch'era qui in Roma,fi sfor
zana di dargli ad intendere, & alcuni altri, chefeguiuano Nauarra da quei pae
fi di làfcriueuano ilfomigliante : ò che pur li fuſſe ſtato perfuafo dal fudetto
***
Ambafciatore , e da' feguaci di Nauarra , che leforze di eßo Nauarrafuffero
tantograndi , chefuſe impoffibile a torgli il regno di mano , & ogni opera , &
新聞
ogni fpefa , che fi faceffe vie più che perduta , & il tutto non fufſe altro ,
a
cheirritarfi ,e farfi più nemico Nauarra, onde pereua, chefuſſe cofa da Principe
fauio , poiche non poteua acquistar , vedere di non perderei ò che pure qualche
altra ragionefel moueffe,non diede delfuo altro foccorfo alla Lega, che di so.mi
N
lafcudi,che li fece sborfar il Legato ,del qual sborfo nè anche il Papa nefù intie- Rè di Spa
ramentefodisfatto . Al Re di Spagna difpiaceuafommamente , che'l Papa non gnad fegna
tar proteſti
foccorresse la Lega, e che non dichiarafsefcomunicati quei Principi, e Prelati,che al fapt per
feguiuano Nauarra:per tanto voleua il Re, che fopra ciò fi facessero alcune pro- Francia.
le cole di
tefte al Papam ail Pontef ice dinanz i a'Card inali in quefto partic olare andò giu
30 ftificando le cofe fue , e dimostrando , che ragioneuolmente haueua egli in quefte
cofe diFrancia procedutofempre, onde essendofipofti di mezo tra'l ke, il Pa
pa alcuniCardin. non fi fece per all'hora altra protefta. Era pochi mesi prima
venuto alquanto in rotta il Papa col Conte di Oluares Ambasciatore regio , & Modi che
auuedutiffimo Signor.Onde il Re per quefti nego! ij di Francia mandò ambafcia . Vteane S fto
in goue r
toreilDucadi Seffa prudentiffima perfonaima in quel tempo, ch'eigiunfe in Ro- nare tuoi
ma, il Papa era indifpofto , onde poco puote difi alti negotij trattare , e fe bene popoli.
fi ribebbesnon molto ftette , che tornò a ricadere , e finalmente mori nel giorno ,
chediremo poi . Fin quifecondo , che noi diſopra promettemmo , habbiamo detto
alcunecofe, lequali Sifto trattò co' principi , hora dobbiamo dir della maniera ,
ch'egli tenne in trattare ifuoipopoli . Amminiftrò con loro ginftitia fempre,
nonperdonando in guifa veruna a niuna forte di perfone i loro delitti , ma con
rigore caftigandoli quafifempre : gli ascoltò prontiſſimamente , quando de' loro
Gouernatorifi querelarono , efece per punto di ragione vedere le querele date .
Etilfomigliantefece, quando il popolo , ò il clero delfuo vefcouo fi querelaffe ,
ma non gli ascoltaua egligià , quando fi venivano a dolerfi de' daty , e gabelle,
ch'effo medefimo imponeua loro, e queſte dicono , chefurono tante, che paſſaro
no il numero di 35. impofitioni , le quali da' Commiſſarij ſopra ciò posti era
no rifcoffe rigidiffimamente : onde i popoli ne rimaneuano afflitti , & efaufti
didanari, ilche era tanto più miferabile , quanto che da Roma infuori nel re
Sto delle terre della Chiefa è ſtato quafi fempre nel Ponteficato di Sifto più to
fto penuria,che abbondanza ben è vero, che in queft vltimo anno effendo penuria
grazzdiffima,ordinò, che s'impreftaffero alle communità 500. mila feudi , ilquale
ordne, il Pontefice, che èfucceffo , l'hà molto bene pofto in effetto, ilche è stato di
gran folleuamento alle calamità di quest'anno fifiero, e tempeftofo. Lafciana Si
fo,chene' tempi di carneuale i popoli in fefte, comedie, e spettacoli,che a quei te
diſogiunofarfi,fi ricreaffero , e qui in Roma nella ſtrada del corfo, doue fi corro
10 i palij, baueua fatti porre gl'inftrumenti da dare la corda a quei , che in quel
tempo,
780 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.

tempo, e in quel luogo haueffero commeffo delito alcuno, e in tanto era egli tema
Modo di vi to,che quafi niente di male in quei tempi, ne' quali la licentia hàfommo luogo, fi [
uer V.di Si fece mai. Paffiamo hora a dire, come in materia del viuere, & affetto proprio trat
fto
taffe fe fteffo.Egli mangiaua affai, e beueua anche molto di varij ,efiniffimi vini,
ben'è vero,ch'ei faticaua grandemente in diuerfe cofe graui,honeſtiſſime , & ¡m
portantiffimeionde pareua che la natura , la quale infe era gagliarda , e piena di
calore,s'indeboliffe per le continuefatiche, & haueße dibiſogno di più nutrimen.
to,e riftoro, e fi vide, che auanti al Ponteficato, non hauendo egli da volgere co
tanta gran mole di lodeuolifatiche,era molto più parco nel viuere , e percbe co
ftumaua di ragionar,mentre mangiana , fiaua tal volta a tauola due, ò trehore ,
nondimeno nellefpefe dellafua menfa era tanto parco, e riftretto , quantofi leg.
nia di si ge efferftato mai Pontefice da molti anni in quài erano le viuande parche, e dipo
fto V.
co prezzo,dormiua moderatamente,faticaua egli afſai (come diſopra accenam
" mo) continuamente si nelloftudiare, come nel dare vdienza, (nel ch'era copio
fiffimo,Je nello spedire i negotij, e in tener occupata la menteſempre in varij, e
granpenfieri,intanto che fi può dire, che non fù veduto mai ftar in otio , e niuna.
cofa era,ch'egli non voleffe intendere,fapere, ordinare:riprendeuafeueramen
te chiunque preteriua ifuoi ordini , ouero in altra maniera il diſguſtaſſe , hauea
nondimeno caro , quando preſentialmente riprendeua perfona di qualche grado ,
che rifpondeffe in fi fatto modo, che ne fi moftraffe vile, nè troppo ardito :grida
ua affaifpeßo co iferuitori , con tutto ciò gli amaua tanto , che allefopreme di
gnità ne conduffe alcuni , facendone di effi oltra Caftruccio tre Cardinali , & al
Bellocchio cuni vefcoui,efi come li premiaua altamente, cofi quando fußero trouati in fal
pofto in ga lo,li puniua rigidiffimamente , onde il Bellocchio fuo Coppiero,e fauorite feruito
lea
pa ,dal Pa- re mandò in Galea , oue ftette molti mefi , e vi mori , & ſe bene fupplicò il
e per
che . Papaper lafua liberatione , non fù però in guifa niuna mai liberato . An
dò coflui in Galea per efferfi fcoperto , ch'egli hauena fecretemente tolto l'a
nello Pifcatorio,c fi gillato vn breue, che il Papa non haueua voluto ammettere,
perche conteneua cofafuora de' termini del giufto , e ciò era , c'hauendo deftinato
il Bellocchiofare nella patriafua vn bel palagio, & volendo per tal conto com
prare vna buona cafa di vnfuo vicino, e ricufando colui di venderla, baueuafat
to fare vn breue , per cui il Papa comandaua , che quel tale ſenza altra re
Gualteruc
Cioconde plica li vendeſſe detta caſa , eperche Monfig. Gualterucci Secretario del Col
neto
lea , ein ga legio de' Secretarij Apoftolici pareua al Papa, che haueſſe in questo particolare
dopo
la morte hauuto non sò che colpa,fù anch'egli condannato alla Galea, & la medefima pe
del Papa li na hebbe vn'altro , che diceuano di essereftato confapeuole del tutto , & ne ha
berato .
ueuafollecitata la efpeditione . Il cafo del Gualterucci difpiacque comune D
mente , si perche e Prelato di molto buona vita , e buone qualità , come anco
raperche fi credeua hauere egli leggieriffimamente errato , onde efsendo egli poi
dopo la morte di Sifto liberato , e ftato con piacer di tutti quelli , che gl'infeli
cafifuoi haueanofaputo . Fù Sifto teneriſſimo amatore de'fuoi parenti , ond
la Signora Camilla fua forella amaua molto , e parimente i figliuoli di ma
" figliuola di lei ; onde vno di effi ben giouanetto nel primo
mese del f
Pon
E SIS TO V. 781
o
jemutte Ponteficat fece Cardinale , dandogli ilfuo Cappello , & è chiamato il Cardinal
Mont'alto,il quale ne' gran maneggi , chefonofeguiti ,ha mostrato chiariffimamen "
te,emoftra tuttauia d'hauer con giouenile età congiunta fenile prudeza,& auue
dimeto grade ,e di volere co moltagloria menare gli anni della vitafua.Diede Si
fto a quefto Cardinale intorno à 100.milafcudi d'entrata.Sono ancoragli altri pa
renti rimafi tutti ricchi di poſſeſſioni , e di cotanti.Maritò duefue pronepoti ,forel
le del detto Cardinale ,l'vna a Don Virginio Orfino ,l'altra al Conteftabile di cafa
Colonna.Fù Sifto dato molto al cumulare ,& ammaſſare danari , onde vendette al Siflo V.era
413 dedito al
cuni officij,cheprima non ſi foleuano vendere ,ma darſi in dono da’Põtefici, cioè, l'accumu .
5 . l
tai Commeffariato della Camera ,il Tefaurierato ,& il Vicecamerlengato,& altre lat danari .
cofe ancora.Fù tanto parco nello Spender , che dicono , che fino alle camifce rappez
Zate egli portafſe ,mentre ancor era Pontefice,e quefto danaro ,e quanto egli puo
te auanzare dell'entrate , il pofe tutto in Caftello per feruigio del bene comune ,
ne egli a'fuoiparenti diede niente mai , i 400.mila fcudi,chefurono per pagare
ilorodebiti da lui dati ai Signori Colonnefi ,glifurono preftati , e non donati , con
obligo che infpatio di tanti anni quelli habbiano à reftituire intieramente alla
Camera. Leparti,e le prouifioni , che'lpalagio Pontificio foleua dare in manie- Spele der
verpay ra talediminui , che per sifatta diminutione più di 6co.milafcudi l'anno s'a- minuite
ICE ! Manzanano. Fece varij Monti,& accrebbe l'entrata della Dataria , fmembrò l ' da Sifto V.
Teforo ac
o
offici del Came rlen gato , & ilfomiglia nte fece di quello dell 'Auditora to della comulato
Camera:ereffe,& vende l'officio dell 'Archiuio di tutto lo ftato Ecclefiaftico :mi- da Sifo v.
in Caftel
fenelprimo anno del fuo Ponteficato vn milion d'oro in caftel fant'Angelo , fa- Sant'Ange
10 .
CCH Cendoui vna coftitutione , che non ſe ne poteſſe ſpendere pure vna minima parte
nd ma ,ſenon perricuperar terra S.dalla perfida mano del Turco ,in vngeneral paf
agiocontra di effi,la quale ſpeſa ſi debba fare all'hora , quando l'effercito Chri.
Pianofarà in effer,e haurà paſſato il mare,giungendo a' liti, eluoghi Turcheschi,
Ri Duerofe cotanto grande fuſſe la careftia , che ne fopra fteße gran ruina alpopolo ,
Larry Duerofuſſe mortifera pestilenza ; ouero vi fuſſe manifesto pericolo , che qual
27 1 he Prouincia de' Chriftiani non fuffe da gl'Infedeli , e nemici di S. Chiefa
ccupata , ò quando fi faceſſe guerra allo stato della Chiefa , e l'effercito nemico
W
Fufe già a' luoghi vicini al detto ftato , ouero fe qualche cittàfuſſe ricaduta alla
Chiefa , e non fi poteffe ricuperare , e conferuare ferza prendere i detti dinari ,
giurò Sifto di ofseruare ciò : volfe ancora che isuoifuccefsorifufsero tenuti di
•-seruare ildetto giuramento . Ne miſe poi l'anno terzo del fuo Ponteficato ,
nel medefimo caftello vn'altro milione fotto i medefimi oblighi del primo ,dichia
N do che ne' cafi,ne' quali fi haueano a spendere tanto il primo , quanto ilfecon
SC ran
A
do milione,fi douea intendere la ricuperatione de' regni occupati da' nemici del
la S. Rom. Chiefa , e nonfolo quefti due milioni , ma ve ne mife intorno a ne
far
altri , percioche alla fua morte hà egli lasciato in caftello cinque milioni d'oro
acti
a
decksin circ , ondefi vede , chefe bene egli mife grauezze a' popoli , vendette alcu
ni officij , chefoleuano donarfi , e fù ftrettiffimo nello spendere, nondimeno il dana
ro era deftinato in vtil publico , & inferuigio di Santa Chiefa , efplendore della
Republica Chriftiana , fine certo digniffimo , & importante , quanto fi pofsa
ilpiù,
782 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

9 il più,e con tutto che tanto al porre danari da parte fuſſe intento Sißio ,ſpeſe buo
nafomma d'oro nelle fabriche, che habbiamo di ſopra defcritte noi , & in altre
>
cofe conueneuoli:depofitò, & applicò perfempre ducento mila fcudi di moneta
da mantenere l'abbondanza in Roma,fi comefi vede nelfuo Bollario,i quali,co
me iui fi narra,fono raccolti dallafua parfimonia, & efforta anche iui ifuo:fuc
ceffori à nonfccmare,ma più tosto ad accrefcer dettafimma di danari àfi degno
effetto ripofta.Applicò tre milaſcudi l'anno dell' Archiconfraternità del Confalo
ne,per rifcatto de' cattiui, & alcune altre opere di caritàfece egli prontamente.
Fece cominciar arendere fecche le Paludi Pontine , e'l fomigliante fece delle
Ga'eeordi- paludi dalle Chiane . Ordinò , che fi faceſſero dieci galere a ſpeſe però delle pro
nate
Lo V.da Si uincie , e delle città del fuo Stato , e poi ordinò , che per parte dellespese , ch'è di
meftieri afare per mantenimento di effe , il medefimoſuo ſtato fuſſe aftretto a
pagar ogni annofettanta otto mila feudi di moneta , cioè , la prouincia della
Marca dodici mila, & altretanti quella di Romagna , e dodici mila parimente
laprouincia dell'Vmbria , e'l medefimo numero diſcudifuſſe tenuta a dare Bo
logna , e pure tanta altrafomma il Senato , e popolo Romano . La prouincia
del patrimonio di San Pietro in Toscana cinquemila , e ottocento fettanta
quattro la prouincia di Campagna fei mila , e cento ventiseis Ancona mille ,
e ottocento,& il medefimo numero Fermo . Afioli mille, e ducēto, e la cittàdi Fa
no , nè più , nè meno di Afcoli . Tutti quefti danari pofti infieme, e congiunti in
vno rendono la fomma di dettifettantaotto milafcudi, oltre alli qualiper il me
defimo mantenimento dellegalere ordinò, che'l clero ne pagaße dodici mila, e di
piùſe ne pigliaffero cinque mila dall'entrate , che d'anno in anno da Beneuento fi
Congregat
Comprendono , e otto mila da' due Appalti di Roma, Queſta città era prima diuifa in
Cardinal
inftituite tredici regioni : ma egli volfe che in quattordici fi diuideſſe , aggiungendoui la
da SifoV. regione di Borgo , e cofi volfe che i maeftri di firada al medefimo numero perue
nifero . Coftitui Sifto quindici congregationi di Cardinali , ſi come ja vede nel
fuo Bollario , oue in vna fua coftitutione fono diftintamente nominate tutte :
ben è vero, ch'alcune di eſſe ve n'erano prima , onde quellefurono da lui più tofto
confermate,che nuouamente ordinate . Ordinò , che non poteßero eßerei Car
dinali più difettanta, frà quali vi fieno almanco quattro Maefiri in Teologiada
prenderfi da gli ordini de'frati regolari, e mendicanti & che nelle quattro tem,
pora di Decembre fi poffono creare , nella maniera che fino da Clemente 1.per
più difeicento anni durò l'vſanza difare l'ordinatione del detto meſe di Dect®
bre . Egli nondimeno ruppe due volte queft'ordine , cioè nelle promotions
di Alano,e Morofini , chefuronofatti fuor di tempo . E di più ordinò che due ,
i qualifuffero in certi gradi congiunti di parentato, non poteßero ffer Cardina
li , il che tutto nella bolla , ch'egli fopra ciò fece , fi vede diftefamente . Coft
mò egli di non adempire mai punto il detto numero di ſettanta Cardinali : ma la
fciaruifempre qualche luogo voto . Egli creò trentatre Cardinali in otto rol
te : in quefte vifurono tre promotioni di otto per ciafcuna volta , e in tre vol.
te nefurono creati tre , e vna volta due , e l'altra quattro . Ordinò va matti
na in Concistoro a' Cardinali , che non accettaſſero mai in modo alcune ettert
da
DENTA SIS v. 783
TO
emo da qualfi voglia Principe , fe non hauea nelſoprafcritto il debito titolo . Non
volea,chefi diceffe ,quando andaua in volta per Roma, viua Papa Sifto.Coman
dò , che quei, c'haueano più diſeſſantafcudi di penfione, fuſſero aftretti a portare
melj l'habito Clericale: ma di ciò nefece effenti i Cauallieri Lauretani . Hauea pen Pena capi
tale contra
thrash . Sato , accioche le liti non fuffero immortali, di ordinare vna fopraintendenza di g'i adulteri .
buomini timorati di Dio ,fauij , e finceri. E volfe , che gli adulteri con pena capi
confiance talefufero puniti . Prohibì l'Aftrologia giudiciara: Ripofe S. Bonauentura tra Fefte disă .
ti inftituite
i Dottori della Chiefa : Le cappelle Pontificie, chefi foleuanofar prima nel pa- do Pipa Si
= eljongs lazzo Vaticano di San Pietro , egli nel primo anno delfuo Ponteficato le diftri- fto V.
lereafoolm but in varie Chiefe principali di Roma. Inflitui lafefta dalla Prefentatione del
la Gloriofiffima Vergine Maria , e parimente da lui fù inftituita lafefta di San
propamily
To Ea Francefco di Paola, di San Nicolò da Tolentino, di Sant'Antonio da Padoua ,
t
di S. Gianuario Veſcouo , & altriſuoi compagni martiri, e di San Pietro Mar
tire: ordinò che fi celebraſſe lafefta di S. Placido , e de' fuoi compagni martiri ,
cioè Eutichio, e Vittorino fuoifratelli carnali , e Flauia loro forella , e che fi ri
fee
poneſſe nel Calendario Romano . Di detti Santifurono ritrouati in queſto Pon
10 R teficato di Sisto i corpi in Sicilia
nella Chiefa di San Giouambattiſta di Meſſi
mailed
na , mentre per rifarcirla fi cauauano da vna banda i fondamenti , efe bene per
tole biftoriefifapeua, che quefti corpi erano in detta Chiefa, nondimeno non ſiſa
pena illuogo particolare . Segul Placido la Regola di San Benedetto , che ne
why fuoi tempi ancora viuea , e dimorando egli nella detta città, andarono i suoifra
telli , e forella, de' quali habbiamo pure hora parlato , a visitarlo main tarto
Te venendo l'armata di Abdala Rede Saracini,che'l nome Chriftiano odiaua, e per
no feguitaua infieme , li prefe tutti a man falua , e volendo queflo fcelerato , ch'eſſi
rinegaffero , eglino ftettero faldi , foffrendo ogni afpro , e grandiffimo tormento
per lafede di Chrifto , e cofi della gloriofa corona del martirio fi ornarono le
tempie . Conceffe ancor'il Pontefice indulgentia , a chi vifitaſſe la Chieſa diS.
Gio. Battifta , oue erano ftati trouati quefticorpi Canonizò Sifto, nella Chie
$ Diego ca
fa di San Pietro, nel 1588. San Diego d'Alcalà d'Henares . Egli nacque in San nonizato.
Nicola caftello del territorio di Siniglia , nella prouincia Betica , boggi detta
Andaluzia. Non v'è certezza alcuna , nè dell'anno, nè del meſe, ne delgiorno
delfuo nafcimento , fi raccoglie bene , ch'ei naſceſſe poco innanzi all'anno di
Cbrifto 1400. percioche effendo egli morto vecchio , & venuto a Roma per il
iubileo del mille, e quattrocento cinquanta , efalito al Cielo dodici anni dapoi,
źne, alli dodeci di Nouembre nel 1563. in giorno di Sabbato , ne fegue di ne
efità, che'lfuo nafcimentofuße intorno a ' tempi, c'habbiamo detto : nacque da
arenti di baffa conditione, & ben giouanetto fi diede a viuere ne i luoghifolita
vita beremitica , nella quale con digiuni , aftinentie , efantiffime , e continue
ationi viffe. Gli piacque poi di legarfi co i fanti legami della Religione difan
ancefco degli Offeruanti, oue pure innocente , efantiffimamente menòfua vi.
fempre, et hauendo fatto miracoli, & effendofene in Spagnaformato on buon
oceffo, fù da Sifto ,facendo di ciò grande iftantia il Re Cattolico, canonizato , é
pofto tra Santi, edi quefto ancor'il medefimo Re col Principe Carlofuo figliuo
lo ,
784 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.
PIAL
lo, ch'all'hora viueua , ne fece inftantia a Pio Quarto, e parimente il Re ne pre Br4
gò Pio V.e Gregorio , fe finalmente effendo confommaperfettione accomodato

KAC
il tutto , Sifto ilcanonizò , come habbiamo detto . Il Papa queft' oratione diffe
all'hora in lode del Santo . Onnipotens fempiterne Deus , qui difpofitione
mirabili infirma mundi eligis , vt fortia quæque confundas , concede pro
pitius humilitati noftrę,vt pijs Beati Didaci confefforis tui precibus ad pe
*
Contefa fra rennem in cælis gloriam fublimari mereamur . Per Dominum noftrú, &c.
Eli Amba. Con l'occafione di questa Canonizatione nacque differétia tragli Ambasciatori
Francia, e di di Spagna , e Francia, che l'Ambasciatore del Re di Spagna diceua , che in quel
fciatori
Spagna ,fo l'atto,in cui fi doueafare la Canonizatione di S.Diego , douea hauer egli ilprimo
pra la pre
sedenza luogo , effendo che quell'attionefuſſe principalmente attinente al Regno di Spa
gna, edipiù ch'egli vi douea fare alcune operationi principali : l'Ambasciatore
di Francia rispondeua, ch'egli fatte quelle attioni, che doueuafare,òſi vſciſſeſu.
bito di Cappella,ouera dimoraſſe in luogo di fotto a lui: replicaua quel di Spagna,
• che almeno per cortefia per cotal voltafolafi lafciaffe a lui il primoluogo:aque

fto difse l'Ambafciatore di Francia, che di ciò egli fi contentaua , purchenon fi


pregiudicafse allagiurifdittione, c'haueua di precedere, e che nonfifarebbepre
giudicato,quando poi nella cappella Papale , chefifarebbe fatta , l'Ambascia
tore di Spagna,che per non mostrarfi inferiore a quello di Francia,nonfuole mai
trouaruifi , vifußeftato prefente, et in luogo inferiore a lui . All'horal'Amba
fciatore di Spagna rifpofe,che non volea in guiſa alcuna farlo, perche in talma
niera,farebbe venuto a confeffare di cedere. Per quefto dunque (cofi erano tra
loro gli animi difierofdegno accefi ) fifarebbbe venuto all'armi , e traſcorſo in
qualche fiero rumore , fe non vi fi rimediaua , e il rimedio fù , che l'Ambascia
tore di Spagna non andasse in cappella: ma infuo luogo ftefse il Cardinal Deza,
efacesse quelli atti,che doueua fare egli,e l'Ambasciatore di Francia dimoraße
nelfuo luogofolito, e cofi quietametefuccefse il tutto.Horafe bene,e puntalmète
fi confidera quello , che noi promettemmo di fopra di douer fcriuere di Sifto , e
quello,chepoine babbiamofcritto in effetto, fi vedrà, che intieramente baremo
Jodisfatto allapromessa noftra, quando dell'infermità, morte di luifarà danoi
detto quanto ne occorre . Quattro mefi auanti , ch'egli morifse , fi cominciò a
fentire indifpofto, e parea, che tutto'l malefuo fufse nella tefta, fi come egli vns
volta difse in vnapublicafegnatura , ragionando a lungo della malattia fua, e
fi come in tutti i ragionamenti, chefacena delle cosefue, era efquifito , e mirabi
le , cofifù in quefto : percioche defcriffe la natura , e compleffionefua , la quali
tà del morbo , portando,douegli paruç meflieri,autorità d'Hippocrate, Galeno ,
Auicenna , & interpretò ancora questo propofito vn luogo d'Ariſtotile nella
Periermenia : diffe i rimedij fati da'fuoi Medici , e dell'altre particolarità di
fcorfe efquifitamente. In quefti quattro mefi , c'habbiamo detto , ch'eglififenti
indifpofto , nonftette al letto fe non pochiſſime volte , e poche bore per volta:
non ftette mai a regola de' Medici ,fe bene continuamente fe lifaceua venireaus
ti, li diua ragionares andò fuori di caſa aßaiſpeſſo,non intermiſe mai ineg
tij, anzi diceua quel, chefoleuadire Flauio Vefpafiano Imperatore , cioè, che
Prin
S IS TO V. 785

Principe deue morire in piedi , volendo per quefto fignificare , che'l Principe dee
orire operando ,volfe ſempre bere con neue , e mangiare ſpeſſo cose dafano, e in
uefto tempo affai voltefifenil affai bene:mafinalmente gli venne la febre gra
9 ta' 20.di Agosto del 1590.in Lunedì, effendo il Sabbato auanti andato a piedi

rmgratiar Iddio a Santa Maria de' Tedeschi ,chefuſſe ritornato al veroſentime
a
todella S.Fede Cattolica vno de' Duchi di quella natione.Il Mercordì peggiorò ,
il Giouedìfù ilgiorno buono , volfe effereprefente alla congregatione della In
quifitione,& in quefti di poco ftette a letto,fi leuòsempre a magiare , volendo an
coraguftar alle volte vn poco difrutte: la Domenica pigliò vn poce di manna , e
li oprò poco,non hauendo potutopigliarla tutte intiera:il Lunedì peggiorò grauif
fimamente , in tanto che la mattina a pena parlaua , vdi nondimeno la Meffa , c
prendette poi l'eftrema vntione ,e lafera intorno alle 24.hore pallò di quefta vi
ta nelfettuagefimo anno dell'età fua ,hauendo amminiftrato il Ponteficato cinque

anni,quattro mefi,e tregiorni.Fù il fuo corpo la nottefeguente portato entro ad
Va
vna lettica alla Chiefa di S.Pietro in Vaticanos percioche egli era morto in Mon
78 te Cauallo ,& in S.Pietro fù fepolto ,di doue indi all'anno il Cardinale Mont'alto
1
Principe diſegnalata prudenza , e valore , ilfece trafportar con fontuofiffimo
apparato,efolenni fime effequie in S.Maria Maggiore, efù ripofto nella cappel
La inida effo Sifto fabricata . Vacò perfua morte lafede diciotto giorni .

Creòquefto Pontefice in otto ordinationi trentatre Cardinali , cioè , ventitre


preti, e dieci Diaconi, che furono .
Henrico Gaetano,Romano,Patriarca d'Aleffandria , prete card.di Santa Poten
tiana .
Giorgio Drafcouito ,Ongaro, Arciuefcouo Collocenfe ,prete card.di S.
Giouambattista Caftruccio da Lucca, Arciuefcouo Teatino , prete card.di San
ta Mariain Araceli .
Federico Cornaro,Venetiano ,Vcfcouo di Padoua , prete card. di San Stefano

in Celio mont e.
Hippolito de i Roffi da Parma , Vefcovo di Pauia , prete card.di Santa Maria
in Portico .
Dominico Pinello , Genouefe , prete cardinale di San Lorenzo in Panif

Dec.io Azzolino, da Fermo , Vefcouo di Ceruia ,prete card.di S.Matteo in Me


perna

rulana .
Hippolito Aldobrandino ,Fiorentino ,prete card.di S.Pancratio .
Gieronimo dalla Rouere , Arciuefc. di Turino , prete card. di S. Pietro in

Vincula .
Filippo diLenocurt,Francefe ,prete card.di S.
F.Gieronimo Bernerio da Correggio , dell'ordine de' Predicatori Veſcouo d'
Afcoli,prete card.di S.Tomafo in Parione .
Antonio Maria Gallo,da Ofimo , Vefcouo di Perugia , prete card.di S.Agnefe

F.Cofte
nAgon . ino Boccafoco detto Sarnano da Sarnano della Marca, ch'era fua pa
ant
ria,dell'ordine de' Minori conuentuali prete card.di S.Vitale .
Ddd Gu

1
786 CICARELLI DELLE VITE DE' PONT.

Guglielmo Alano,Inglefe,prete card.di S.Martino in motibus .


Scipion Gonzaga,Mantouano,prete card.di S.Maria del Popolo .
Antonio Saulo,Genouefe, prete card.di fan Vitale .
Gio. Euangelifta Pallotta da Calderola,prete card. di S. Matteo .
Pietro Gondi,Fiorentino,prete card.di fan Silueftro .
F.Stefano Bonuccio d'Arezzo, dell'ordine de i Serui ,Vefcouo d'Arezzo , pre
te card.di fan Pietro, e Marcellino .
Giouanni di Mendozza, Spagnuolo,prete card.di fanta Maria Trafpontina .
Giouanni Francefco Morefino,Venetiano , Veſcouo di Breſcia , prete card. di
fanta Maria in Via.
Mariano Pierbenedetto,da Camerino,prete card.de' SS.Pietro, e Marcellino .
F.Gregorio Petrochio,da Montelbaro della Marca, dell'ordine di fant'Agoſti
no,prete card.di S.Agoftino .
Aleffandro Peretto,Romano,Diacono card.di S.Gieronimo de i Schiauoni.
Gieronimo Matteio,Romano, Diacono card.di fant'Adriano .
Benedetto Giuftiniano,Genouefe,Diacono card.di S. Giorgio in Velabro,
Afcanio Colonna,Romano, Diacono card.
F.Vgo Loubex,Verdala, Francefe , gran Maeftro dei cauallieri di Malta Dia
cono card.di fanta Maria in Portico .
Federico Boromeo,Milanefe ,Diacono card.di fant'Agata .
Agostino Cufano,Milanefc,Diacono card.di S Adriano .
L Francefco Maria dal Monte,Diacono card.di fanta Maria in Araceli.
Carlo di Lorena,Diacono card.di S.Agata
Guido Pepolo, Bolognefe, Diacono card.de' SS.Cofma,e Damiano,
Sotto quefto Ponteficato, cioè,nel 1589.vfci due voltedalfuo letto il Teuere,
e con tant'abbondanza trafcorfe per Roma, che in molti luoghi fi andaua in bar
eaperla città, efurono in quefto anno fi continue,e groffe pioggie,e fieriffimi ven
ti,che nofolo ilTeuere:ma molti altri fiumi d'Italiaco molto impeto sboccarono
fuori,e cotalipioggie in sì fatta guiſa däneggiarono molte poſſeſſioni,chefù bifo
gno di rifeminarle tre,e quattro volte, e perchefeguirono poi molte nebbie,e pef
fima stagione,hanno prodotto vna grandiffima careftia, di che tutta Italia fi vi
de oppreffa,della quale noi, aiutandoci la diuina gratia, ragionaremo diftefamen
Rom.fan h
te in altro luogo.In questafede vacante con l'occafione di alcuni,che volferobus
A"
ro.che non tare per terra laftatua di Sifto, ch'è in Campidoglio ,i Romanifecero vn decreto,
A
fi facciadpiù
Ratua al ch'àniuno Pontefice,mentre ei viuena,fifaceße ftatua mai , & in vna tauola di
cun Papa , marmo lofcrifero, e lo pofero in vnafala del Campidoglio, e dice in tal maniera.
metre egli
viuc . Si quis fiue priuatus,fiue Magiftratum gerens de collocanda viuo Pontifici
ftatuam mentionem facere aufit,legitimo S.P.Q.R.decreto in perpetuum
infamis , & publicornm munerum expers efto . M.D.X.C.Men . Aug. Laus
Deo Honor,& Gloria, & Beatæ Mariæ femper Virgini .

VR.
VRBANO VIL 787

VRBANO VII. PONT. • CCXXX II

Creato del 1590 , a'15. di Settembre .

‫ܬܪܥܐ‬

Bring

REANO VII. per prima Gio. Battiſta chiamato nacque


in Roma nel giorno di S. Domenico , alli quattro d'Agosto
del 1521. fù di caſa Caftagna , famiglia , che in Genoua per
antichità di molti anni è tenuta nobiles Cofmo fuo padre fu
Genouefe , e la madre fù Romana di cafa Ricci, efù figliuola
di vna forella del vecchio Cardinale Giacobaccio , e di qui
nafcena ilparentato , che Vrbano haueua co' Signori Palucci Albertoni , Gen
thuomini molto nobili , et honorati in Roma : percioche la Signora Tarquinia
Giacobaccia madre di effi Signori Palucci fù figliuola di vn nipote da lato di
nfratello del detto Cardinal Giacobaccio , e dal medefimo Cardinale nafceua
cora il parentato , che Vrbano haueua co' Signori Melini, e Veralli ,pure per
ne nobili , eftimate in quefta Città . Fù Vrbano allenato con nobile maniera,
Informe alla nobiltà de' parenti , efù nelle difcipline delle buone lettere , che a
Liannigiouenili conuengono , ammaeftrato affai . Fù egli di compleſſione ma
&
le conica , ancorche ne'fembianti (comefogliono fare i ſauij ) molto allegrofi
moftraffe. Fù diftatura più tosto grande, che piccola , e bene proportionata, e di Natura , e
aspetto maesteuole . Fù temperato , fobrio nel viuere , il che fù cagione , che copleffione
CV:bano
nel corfo degli anniſuoi viueſſe molto fano , intanto , che (come egli medefimo vij.
difenellafua vltima infermità,quando i Medici voleuano dargli la mannaJera
ſtato quaranta anni ,che nõ haueua mai preſo medicina.Fù egli di buono ,e proto
ingegno ,e tutto inchinato a cofe honefte ,e lodeuoli , onde inſe ſteſſo hebbe belliſſi
mi coflumi , e nel conuerfare ,e trattare con altri hebbe piaceuoliſſimamaniera , e
accorto procedere,fà molto deuoto , e Zelante della religione Chriftiana . Hebbe
ognitione di varie fcientie più però di eſſe tinto , che in effefondato , ma nelle Attioni di
eggi Ciuili , e ne'facri canoni fù fondatiffimo , & eccellente , nella qualfacolta Vibano
innanzivij.
il
Zudiò egli in Bologna,e glifù intrinfeco compagno , et amico Monfignore Lucio Papato.
Ddd 2 Saffo ,
I
788 CICARELL DELLE VITE DE PONT.

Saffo, e iuifi dottorò ancora . Ritornato poi a Roma dimorò in cafa dell'Arcti
uefcono di Rofano , ilquale hebbe da Paolo Terzo il Cardinalato , e nefè detto
il Cardinal Veralli , ilquale nel Conclaue, che fifece per crearefucceffore a Pao
lo , conduffe confeco vrbano, coftumandofi all'hora molto di condurui i parenti,
quando a cotai negatij fuſſero eglino ftati atti , nel che Vrbano diede faggio di
moltofpirito,e valore. Quefto Cardinale andando poi a' tempi di Giulio III.che
a Paolofucceffe,Legato in Francia,feco ne conduſſe Vrbano,ilquale eßendo mol
to oprato dafuo zio ne' maneggi di quella Legatione,fi moftrò deftro,et auuedu.
to,& a' grandi negotij attiffimo . Ritornato poi il Cardinale à Roma,Vrbanofic
fatto Referendario di Giuftitia, nè molti anni paffarono poi , che il detto Cardi
nalefuo ziogli rifegnò l'Arciuefcouato di Rofano, e il Papa lo mandò Gouerna
tore a Fano . Finito il tempo di quefto gouerno ne andò alla reſidenza dellaſua
Chiefa,oue con la bontà della vita, e con la dottrina giouò molto a quelpopolo :
coftumaua difermoneggiare , come a' Veſcoui fi richiede : infommaprocuraua 1
molto bene,e con buona maniera di ammaeftrare quelle genti nel culto diuino , e
infiammarle nell'amor di Dio, quiui dimorato alquanto ſe ne venne a Roma, efù
mandato da Paolo IV. Gouernatore di Perugia , e dell'Vmbria ; ouegiuntofu
bitofece rattenere infortezza,fecondo l'ordine, che gli eraftato dato in Roma ,
per alcune cofe de' Caraffi , Monsignor Nazaret, che all'horahaueua ilgouerno
di quella città,ma egli giuftificando molto bene le cofefue,fi vide eßere innocen-,
te. Eſſendo poi morto Paolo,& fucceßo Pio V.Je ne ritornò a Roma,e indi a po.
co ne fùmandato da Pio a terminare vna differenza de' confini , cheper molti
anni eraftata tra la città di Terni, e quella di Spoleti, & Pio diſſe ,quando hebbe
ragionato di queſto particolare cõ Vrbano, e che li baciò il piede per partirfi,che
glipareua,che quefto Prelatofuffe perfona, chemolto bene haurebbe accomodata
cotale differenza, fi comefece in effetto: percioche infpatio di tre mesi in circa
accomodò molto bene il tutto con fodisfattione delle parti, e di eſſo Pontefice.Frà
tantofù intimata la continuatione del Concilio di Trento, e tutti i Vefconi vifu .
rono chiamati,onde egli anche vi andò , e fino allafine del Cocilio viftette. Quiui
fù egli fatto capo di alcune congregationi di Prelati, e nelle materie, che corte
uano,fcriffe,e auerti molte cofe con moltafua lode.Terminato il Concilio ne andò
a Roma,e indi ne paſsò a Roſanoſua Chiefa, e pochi meſi vi ſifermò , che dal Pa
pafùrichiamato a Roma,di donde fù mandato ben toſto Nuntio in Spagna nell'
ifteſſo tepo,che per la caufa dell' Arciueſcouo di Toledo vi andò Legato il Card.
S.Sifto,chefu poi Greg.XIII.Morendo in tanto Pio IV. fù creato Pio V.ilquale
ve'l confermò Nuntio, onde vi dimorò fette anni in circa , nel qual tepo diuenne
copare al Re Filippo, tenendogli al sãto lauacro lafua primogenita figliuola:trat
tòfempre le cofe con molta riputatione di S.Sede, contentezza del Pontefice, e
fodisfattione del Rè , & gloria di ſe ſteſſo : percioche oltre alle altre cofe impor
tantiffime,con grandiſſima deftrezza,& prudëza trattò,& effettuò quellaglo
riofa Lega tra il Papa, & la Signoria di Venetia, da cui nefegui contra il Tur
co quellagiornata nauale, che fù di sì gran gloria,& di cotanto vtile al Chriftia
nefimo , quanto dirfipoffa il più . Effendo poifeguita la morte di Pia Quinto,

& ficc
1
EDE VR BA N O VII
. 789

&fucceffa la creatione di Gregorio XIII.fu indi a non troppo tempo richiamato


Car Roma, effendogli mandatofucceffore Monfignore Ormanetto , Vefcovo di Pado
Pena ,perfonadi molta bontà,& valore:il Papa in quefto fuo ritorno haueua deſti
sinato dimandarlo Gouernatore à Bolognas ma intendendo , che à cotal gouerno
non era inchinato punto ,non lo mandò altrimenti :e nõ v'inchinana egli ,percioche
he
mit effendoui molti parenti del Papa,dubitaua che a compiacenza di eſſi nongli bifo
hapegnaffefare cofa , che alla rettitudine del gouernare fifconueniffe. in tanto raffe
gnò liberamente in mano del Pontefice ilfuo Arciuefcouato ,ſenza riferbarfi pen
fione alcuna ,fi come il Sig. Giacomo Paluzzi mi dice hauer da Vrbano medefi
mo ne' ragionamenti famigliari vdito dire più volte . Poco dopo ciò fù desti
Papali nato vifitatore della prouincia del patrimonio , oue mentre egli fi prepara ' d'an
dar,il Papa non volfe,che vi andaffe,ma lo mandò Nuntio in Venetia,e vifi tro
uò egli inquel tempo,che Henrico 111.di Polonia andandofene in Francia a pren
der il Regno ricadutogli per la morte delfratello , paſsò per Venetia , di quiulfi
parti Vrbano in tempi,ne' quali in quei paefi era la pefte,& venendofene à Bo
logna hebbe,mentre era iuifermato, auifo , ordine efpreffo , che al gouernodi
quella cittàfi rimaneffe ,e cofi luifucceſſe a Monsignor Nazaret, a cuiſpeſſe vol
tene igouernifuccedere folena . Eſſendo poi richiamato a Roma , fù mandato in
end Colonia, accioche la pace , che all'horafi maneggiana dal Vefcovo di Loli tra il
ReFilippo , e gli Stati della Fiandra , che non molto tempo auanti fi erano da
quella Coronaribellati,fuccedeſſe con riputatione di fanta Sede,eſenza vn mini
OTH modetri mento della Religione Cattolica , la qual pace (fi come noi nella vita di
Je Gregorio habbiamo detto)nonfeguì altrimenti , fù nondimeno dal Re Filippo ,
dall'Imperatore , che pure in quefto fatto vi fi era oprato , e dal Papa la diligen.
tia, laprudenza,e deftrezza , che Vrbano in trattare cotale negotio haueua vfa
to , commendata grandemente . Fu egli in quei paeſi tanto riuerito , che in vna
proceffione generale , che fifece perpregare Dio , chefaceffe effettuare cotal pa
ce,due elettori principaliffimi , cioè , l'Arciuefcono di Colonia , e quel di Treueri
2.4
ilmifera in mezo , cofa ch'eglino per auanti non haueano cofumato di fare .
r Non potendofi dunquefare altro per il maneggio di questa pace fe ne tornò
Ca
Vrbano alla Corte di Roma , & indi a poco fù impiegato nella Confulta delle
cofe dello Stato Ecclefiaftico , eposto ancora nel numero de' prelati della con
gregatione delfant Officio. E finalmente nel 1583.alli dodici di Decembre fù da
Papa Gregorio creato Cardinale col titolo di San Marcello in vna promotione ,
ch'eglifece di decinoue degnifoggetti:la notte precedente al giorno ,in cui Vrba
nofùfatto Cardinale ,dormi egli meglio,che per molto tempo auanti haueſefat
to mai,il che riferendo egli medefimo ad àlcunifuoi amici, diſſe facetamente, e per
modo di honeftoſcherzo , che li parea , che queſta dignità fuſſe il rouefcio delle
leggi percioche, Leges,vigilantibus, & non dormientibus fubueniunt . Effen
do dunquefatto Cardinale rimafe pure tra i Cardinali , che affistono alla congre
+
# T gati one delfanto Officio , & anche rimaſe nella Signatura di Gratia , doue co
me Prelato interueniua prima : pochi meſi dapoi, ch'egli eraftato creato Cardi
nale , fù mandato Legato in Bologna , e quiui fino alla morte di Gregorio flette ,
Ddd 3 nel
790 CICARELLI DELLE VITE DE FONT.

nel qual tempo ritornatofene a Romai& entrato in Conclaue, fù in qualche pre


dicamento di effere aßonto al Ponteficato,fi come noi nella vita di Sifto babbia
mo'pure hora detto . Fu egli da Sifto con buono occhio vedutosempre , e Alimato.
molto,e continuamentefù oprato in varij , & importantiſſimi maneggi, & ole
Opinione tre alla Congregatione del fant'Officio fù ancora meſſo fopra la Congregatione
chebbe se de'vefcom , e nella Congregatione de gli aggrani dello fato Già due annifono
pre Sifto
che'l Car to intefi dire da due prelati principaliffimi di quefta corte , che regionando Pa
dinal Ca pa Sifto allapresenza d'Vrbano all bora Cardinale di ſan Marcello , di quella
fagna li
doueff: via, ch'eglifece, che comincia dalla Chiefa difanta Croce , arriua a S. Maria
fucceder
nel Papato. maggiore, e di quindi giunge alla Trinità dei Monti , e deftinana, chegiungeffe
afanta Maria del Popolo , riuoltofi ad Vrbano diffe , quefta firada la finircie
voi Monsignor volendo per tali parolefignificare ,ch'ei credeua , che dopo di
lui il Cardinale difan Marcello ne doueſſe effer eletto Pontefice. Quefta medefi
ma credenza dimostrò d'hauerla anche pochi giorni prima,ch'ei moriße:percio-,
che effendo Sifto a tavola , nelfine del mangiare furono portate lepere, & taglia
tone permezo vna Sifto la trouò guasta , e tagliata l'altra pur guasta parimev
te trouandola , diffe (ſecondo che mi fù riferito da alcuni di quelli , che vi fi
trouauano prefenti ) costoro fono infastiditi delle pere, onde biſogneràdargli le
caftagne homai ,fignificando Sifto per le pereſe ſteſſo , ch'era dellafamiglia de
Peretti e nellafua armafra l'altre cofe vi teneua certe pere , per le caftagne fi
gnificaua il detto Cardinale,ch'era dicafa Caftagna, e le teneuanellafua arma .
E nonfolamente ad Vrbanofù predetto il Ponteficato da Sifto:ma vniuerfale gin
dicio fi faceua , ch'egli ne doucffe effer eletto Pontefice e quando mori Sifto ,
non vi era di alcuno più ferma opinione ne gli animi de gli huomini , che doneße
riuſcire Papa,che di effo Vrbano.Hora eſſendofifattte lefelite effequie a Sifto,d
Venerdì a mattina a'fette di settembre,dopo che fù detta ( comeſi coſtuma) la
Meffa dello Spirito fanto, entrarono cinquantaquattro Cardinali in Conclaue
il qualefifece pure nelpalazzo difan Pietro nel Vaticano , fe bene fi era vagio,
nato difarlo al Conuento de ifrati della Minerua per riſpetto di quel cattino ae,
re , che in quel tempo era in Borgo in maniera che da due mesi a dietro vi era
morta di molta gente,tuttauia il faoro Collegio non volfe, che fi mutase luogo "
fi perchefi vedena all'hora mancare afsai quel cattiuo influfso,caminandofi ver
fo la buonaftagione, come ancoraperche in quelluogo per esser molto più mate
uolespiùfi mantencua la maeftà di quell'atto dell'elettion del Sommo Pontefice,
Modi , Entrati dunque(come habbiamo dettoJi Cardinali in Conclaue pofera mano all
che tene elettionedel Sommo Pontefice, della quale,poichenella vita di questo Pontefice
in Concla
se non poffiamo noi tenderne molto a lungo, n'e paruto conueneuole didefcriuere al
e nelle
letione del cune cofe, ch'alla elettione de' Pontefici attengono, il che non crediamo,che ingui
Papa.
fa veruna debba esser contra il gufto di quelli, che di leggere le vite de Pontefici
bauranno appetito.Diciamo dunque , che fi fuolfare l'elettione del Papa , oper
Scrutinio, ò per Accesso , ouero per Adoratione Vi è vn'altro modo chiamatoper "g!
compromesso,del qualefe ne parla nel cap. ficut de Electione lib.6.& è quando
pro non ſi
Cardinalifono in guifa tale tra loro difcordi , che nella elettione di uno
posso
་་ SI
ST JO V. 1M NOT 791

poſſono vnire, onde auniene, ch'eglino fteffi con guale confentimento copromet
tono in due, ò tre, ò più Cardinali, che quel tale, che effi eleggeranno di quelli, che
da effi fi proponeffero , doueffe eßere legitimo Pontefice : ma quefto modo non fi
pone più in pratica.Ma parlando de gli altri tre modi,diciamo prima dello Scru- Scrutinio
Modo del .
tinio. Lafera dunque ciaſcuno de' Signori Cardinali fàfare dalfuo Conclauifta Forma del
ilpolizina del voto, che nuol dare la mattina , ilquale in quefta forma fifa . Si policing
che fanno, i
Cardinali
Ear piega per mezo in lungo un foglio di carta,laqualfi vaglia nella piega di mezo, nell'elegger
poi fi prende una di questeparti,e fi piega per il longo hella efiremità, quanto il Papa.
or farebbe la lunghezza di vn dito , efopra quella piegafi rauolge la cartafino a
cinque pieghe, e tagliaſi nell'a quinta piega. Il Cardinale poifcriue difua mano
nell'eftremapiegadi sotto il proprio nome , come a dire . Scipio Cardinalis
1776 Gonzaga , efcritto fi rivolge la cartella perle pieghefatte fino alle tre , in mo
do che'l nomefudetto viene ad occultarfi. Si diftende poi d'alla parte ſiniſtraſo
Ce
pra effa terza piega vn poco di cera roffa,ò di Oftia, & fi figilla da ambe le par
106
ati, con due figillini,che ogni Cardinalfafare a poſta per questo voto, e rimanendo
le duepieghefuperiori vote fa fcriuere dal fuo Con clanifta in dettofpatio il
7:7
nome del Cardinale , a cuifi compiace di dare il fuo voto in queftaguifa , cioè , 1
Ego Eligo in Summum Pontificem Reuerendiffimum Dominum meum
Cardinalen de Ruuere . Non coftuma effo Cardinaleferiuere quefto voto die
fuamano,accio che non fia offeruata, ericonosciuta, et eſſo voto difecreto, che dee
2016
effere,non venga cofit a farfi palefe, e dia occafione di odio, ò diffidenza. Si prega
poidetto voto, e di fuori fifuole anche neceſſariamente fcriuere vn motto aſcèl
ta delpatrone,& queſto fi fà a fin , che occorrendo di fare Acceffi,li quali nonfi
poff onofare al medefimo Cardinale , a cui fi è dato il voto,fi poffa ageuolmente
chiarireil verocol ritrouare quel voto del Cardinale , che vuole accedere , dal
moto eftrinfeco ,altrimenti conuerrebbefeparargli tutti , con pregiudicio della
fecrtezza , chefi richiede in fimil atto , e però il Cardinal , che vuol accedere
Suol edire . Accedo ad Cardinalem, & poffum accedere, vn patet ex voto .
meo, ex fubfcripto fic. Quefti voti poi nella mattina, che fifà il Scrutinio fi
mettono da' Cardinali in vn Calice d'oro , che ftàfopra l'Altare della Cappella ,
nella qualefi adunano afare il Scrutinio , e prima i tre Card. capi d'ordinefono
andati alle celle de' Cardinali infermi a prender i lor voti.Hora fi vota poi il Ca
lice , quefono i detti votiſopra vn tanolino , ch'è auanti all'Altare , e fi vanno
T
leggendo, e notando da ciafcun Cardinale nelſuo foglio , douefono Flampati per
ordine inomi di tutti i Cardinali , e dopo i nomi è tirata vna linea dritta , nella
209 quale il
Cardinale và notando con fegni iterati , ouero per Abaco quanti voti
habbia bauuto ciafcuno nello Scrutinio, efe auueniffe per cafo, che delle tre par

tide' Cardinali, chefi trouano in Conclaue le due concordafero in vnfoggetto ,
queltalefenza altrofarebbe creato Papa perfcrutinio , et in tal cafo fi aprireb
bonovoti
autore , manella parte inferiore , e fi palefarebbe il nome di ciofemo Cardinale.
questo, ò non mai, ò di rariſſimo fuole auuenire , e fi legge la elettio
The di
Adriano, fatta perfcrutinio , laqualfù giudicata cofà vicina a miracolo. Modo dela
vie
n'altro modo di eleggere il Pontefice, ilqual fi vfa da molto tempo in quaro secesto .
Ddd 4 in
792 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

in Conclaue , e fi chiama per Acceſſo , fimile a quello , chefi coftumaua antica S


mente nel Senato Romano , che quelli Senatori , che aderiuano al parere d'al- . ': sim
cuno ne i negotij, che ſi trattauano in Senato, mouendofi dalfuo luogo andaua. (
no verfo il luogo di quel tale, il cuiparer approuauano, ouero diceuano , Accedo
ad talem, come propriamente fi vfa difare in Conclaue , onde ſpeſſo appreſſoi
Latinifi legge quefto modo di dire,cioè, Irc in fententiam. E quafi il medefimo
Mado della
Adoratio . modo,che fi chiama per Adorationespercioche andato il Cardinale auanti aquel
ос . lo , che deue crearfi Papa, glifa vn profondo inchino , e quando ciò vegnafatto
dalli due terzi dei Cardinali, all'hora il Papa s'intende creato : ben'è vero ,che
l'Acceffo, e l'Adoratione deueſempre confermarſi perſcrutinio , ilqualefifuol
farefenza pregiuditio di quanto nell'Adoratione , ò nell'Acceſſo s'è ftabilito .
Hora l'elettione d'vrbano paſò in tal maniera, prouatofi da molti perſeigiorni
continui difar riuscire Pontefice Marc'Antonio Colonna Cardinale di moltome
rito, eſegnalato valore, & vedutofi il negotio molto difficile,fi voltarono quafi
tutti afar operaper il Cardinal S. Marcello, comefoggetto , chefifapena effere
gratiffimo a' Principi,a' Cardinali, & a popoli, onde effere ilfuo negotiofacilif
fimo fifapeuaficuramente , & fi vide ciò anche difubito , perche apenafuin
cominciato a maneggiare la praticafua, che fi trouò effettuata;percioche effen
dofi poco auanti dato cominciamento a quefto particolare , il venerdi afera alli
quattordici di Settembre fifeppe tra Cardinali non folo trouarfi in efferetutti
quei voti,chefono necessarij a cotal elettionesma molti d'auantaggio ancora,con
tutto ciò non fiferrò per all'hora il negotio , come fi fuolfare : mafi differifino
alla mattinafeguente fu l'hora del pranfo , e nondimeno in quefto tantofpatio
non vi nacque impedimento neſſuno, nè fù interrotto punto fi alto maneggio,cofa
rara certo, efsedo,chefi coftuma di effettuarefubito il negotio , che fi vede efser
ui il compimento e il foprauanzo de' voti,accioche col tempo non paſſil'occaſio
ne,non fi mutino i penſieri,& ad altri di tramare altro diuenga comodo.Fù dun
que il Sabbato mattina all'hora detta col confentimento di tutti dichiarato Pon
tefice. E mentrefi veftiua di habito Ponteficale,e fi poneua indosso il rocchetto,
ch'è di telafina, efottiliffima, disse : Chi credefse , che cofa fi leggieragranaſse
tanto ? volendoper queste parole dimostrare di quanto gran pefofieno le chiavi
di Pietro. Si volfe chiamare Vrbano, operche a Pontefici passati di quefto no
mehauesse qualch'affetto, o pure per mostrare con quefto nome,che egli eranato
in Roma, la quale (come vogliono i Latini ) propriamente Vrbs dicitur, per
la eccellenza, che ellafopra le altre città ha ritenutofempre , e ritiene tuttania.
Q pure (come vogliono alcuni) preſe il nome d'vrbano per darne ad intende
re, ch'ei voleua conpiaceuole , e ciuile maniera trattare con tutti , ereggere
i popoli aſeſoggetti . Publicata lafua afsontionefi fece grandiffima allegrez
za da ogn'vno , come di perfona , ch'era amata da ogn'vno afsai , e che ciafch
Ordini fat
Ri da Viba- no neſperaua ottimo reggimento . Lafera medefima, chefu fatto Ponteficedo
no Settimo no due mila ducati al Cardinale Sans, e mille al Cardinale Alano, come a Cardi
fubito fatto
Papa. nali poueri,e indi a duegiorni pregandolo il Cardinale Albano, che lifaceßsegis
tia di prolungarli il tempo di pagare tre mila, etrecentofcudi,che gia gli batut
presa.
VRBANO VII. · 793

Aati Sifto V.eglirifpofe ,che glieli donaua. Donò ancora ad alcuni luoghi pij
pre
gro Ja sõma di danari,iquali mètre egli era Card.haueua loro dati a cenfo.Ordi
Ofuoi parenti,che non prendeffero altro maggiore titolo di quello, che haueua
10uanti.Volfe , che ifuoi più intimiferuitori non veftiffero di feta,di cuififole
uan quei,che furono a' feruigij de Pontefici veftire per prima . Ordinò,che fi
fcriueßero li poueri di tutte leparocchie di Roma,co penſiero di fouuenirli di buo
e limofine.In materia di volere mantenere l'abbondãzaſi moſtrò ardentiſſimo,
dicendo di non voler mai per tal cōto guardare aſpeſa alcuna :percioche Chrifto
N.S_haueua detto a'fuoi vicarij, che pafceffero bene ilfuo gregge.Afuoi parēti
fecefapere,che co eſſi ſi era propoſto di portarfi in guifa tale, che voleva a’fuccef
fori Laſciare eẞepio dello affetto, chefi doueua hauere, & degli effetti,che fi do
uenno far co' parenti proprij.Eleſſe 4.Cardinali a riformare le cofe della Data
ria, cioè Palleotto, Santi quattro, Lancillotto , & Aldobrandiniscomandò , che ſi
H feguiffero tutte lefabriche
cominciate da Sifto,e che del medefimo Siftofopra vi
ponessero le armi. Ilfecondo giorno delfuo Ponteficato fifenti poco bene, onde
bauea determinato di andarfene lafera medefima a Mõte Cauallo , come in luogo
di aerepiùfalubre, e già molti Card . Prelati, e Signori, & altra gente affai cra
andata apalazzo per accompagnarlo :ma dicendofegli, che non fi coftumaua, che'l
Potefice andaffe per Roma prima, che fuſſe coronato,fe però no fuſſeſtato creato
inaltoluogo,che in Vaticano, comefu Nicola V.ch'effendo creato nel Dormito
rio de Frati della Minerua, ne andò fubito con bello apparato a S.Pietro,ouefù
coronto.vbbidi Vrbano a' ricordi di coftoro, e però fi rimafe di andare al desti
nato luogo:il male poi il giornoſeguente fi cominciò a manifeftare più,& aſco
prirfi lafebre,e tuttauia andò più crefcendo, intanto, che il giouedì mattina albi
27.di Settebre, ch'era il decimoterzo giorno delfuo Poteficato ,e ilfettuagefimo
anno della etàfua mort,efùsepolto in S.Pietro.Vi cocorfe a vedere ilfuo corpo
onpieno popolo,et moltifenza niunaforte di particolare intereffefurono veduti
piangere.La malattia,e morte di qfto Ponteficefon ftatefegnalate,si per eſſere el Cofe nota
leno occorfene' primi giorni delfuo Ponteficato, come perche alcune cofe maraui bili oecorie
gliofe vz occorfero:primieramente fù digran marauiglia, ch'essedo tanto innato in V.bano
viij.
ne' cuore de ' Principi,ilfare grandi i parenti, e gli amici loro, egli nõdimeno niu
no ne facesse Card.et a niuno cõferiſse prelature,che pure ve n'erano da coferire Papi fub'to
eletti,ancor
molte. Nefi deue dire in guifa veruna,che per no essere egli ftato coronato non che non ca
poteffe fare le dette cofeipercioche no è dubbio puto,che il Papa prima, che fia co tonati han
ronato, vero Pontefice,e tutto quello può egli amminiftrare , che amminiftra- no tifi .
autori
tà Pon
rebbe,fefusse coronato:percioche nella dift.23.c.In nomine Domini.Si dice in cia .
tal maniera.Vt is,qui electus eft in Apoftolatú fi iuxta confuetudine intro
nizari nō valeat,electus tamen ficut verus Papa obtinet auctoritate regen
di R.Eccl. & difponendi omnes facultates illius, quod B.Gregorium ante
fuam coronationem cognouimus feciffe , &c. Et oltre ciò Clemente Quin
to fcomunica coloro , che hanno ardimento di dire , che il Papa prima , che
fufse coronato , non possafare quello , che il vero Ponteficefare puote , dopo ,
che della Corona ornato , e ciò fi vede nell'vltima Strauagante Comune , doue
in
794 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

in questa guifafanella. Quia nonnulli prout accepimus) contra doctrinam


Apoftoli ,fuæ prudentiæ, quin potius imprudentiæ innitcntes,ac difceptare
fuper his, de quibus eis non expedit,fatagentes, afferere non verétur, quod
..Me
Summus Pont.ante fue coronationis infignia fe no debet intromittere de
prouifionibus,referuationibus,difpenfationibus,& alijs gratijs faciédis:nec
fe in litteris Epifcopum fimpliciter, fed electum Epifcopum fcribere ; Nec
etiam vti Bulla,in qua nomen exprimatur ipfius : Nostalium temeritates
compefcere cupicutes, fingulos, qui occafione huiufmodi aliquas litteras
noftras fuper negotijs quibufcunq; confectas, quæ à nobis ante coronatio
risnoftræ infignia emanarut,aufi fuerint impugnare, excommunicationis
fententia innodamus. Datum apud Pafceuni Burdegalenf.Dicece.anno II.
ແຕ່
Etfe bene (come vogliono i dottori ) l'Imperatore prima , chefia coronato dal
Pontefice,può amminiftrare tutto quel, che al vero imperatore fi richiede,non
dimeno non fi chiama mai,prima dellafua coronationefatta dal Papa affoluta
mente Imperatore,ma eletto Imperatore, ma il Papa aſſolutamente Papa, e non
eletto Papa fi chiama,fe bene non è coronatosil che per le parole di Clemente V.
chefono nella ftrauagante,che difopra habbiamo addotto noi, chiaramète fifcor
ge , e quefia differenza credo io, che nafca, perche il Papa non conoſceperſupe
riore altro, che'lfommo Iddio : ma l'Imperatore riconofce per fuperioreil Papa
Vibano ancora.Tornando dique advrbano diciamo , ch'egli non conferile dignità, òpre
vji. perche
non conf. lature,non perche non poteffe conferirle, ma perche non li parue di ciòfare, giu
$
oi degnità dicando, che trouandofi egli indifpoftofuffe tempo di attendere ad altro, onde egli
a ifuoi. diffe all'hora, che Erat tempus acceptabile, & dies falutis , volendo dire, che
ad altro doueua penfare, cioè,alla falute dell'anima propria . L'altra cofa piena
digran marauiglia, che occorfe nella malattia di Vrbano , fù il vedere publico, e
grandiffimo defiderio della falute fua . Onde fifece vna folenne proceffione , oue
Vibano oltre al Clero,le Religioni, e Confraternità, vi andò il popolo, gli Conferuatori,
vii quanto altri Magiftrati di Roma,e partitifi tutti dalla Chieſa di Araceli in campido
fuffe cato
a tutti. glio, ne caminarono con molta deuotione alla Chieſa di San Pietro,fupplicando
con fante preci l'alta Maeftà di Dio per la falute del Sommo Pontefice , ilquole
quandofeppefi degna opera de' Romani, oltre a molte parole, con cui egli dimo
CC ftrò effergli stato di affai confolatione il buon affetto di queſto popolo : foggiùfe
ancora,che le dette orationi gli potrebbonoferuire perfare buo paffaggio di que
fta, vita,e nel vero egli pafsòfantiffimamete:percioche prefe co patienza la mor
te dalla mano di Dio,da cui fi dee prendere il viuere, il morire, e difse,fpina
da bumiltà di cuore, che vedendo ilfommo Iddio,ilquale, quanto vi, è con mira
bilefapienzagouernafempre, che egli delfupremo grado Pontificio non era de
gno , e che come ono di quelli , che fono auolti ne' legami di queſta vita ageuol.
mente nella bafsezza de peccati poteua trascorrere , voleua fciorre queſti lega
mi, e richiamare afe l'animafua . Di più con grandiffima deuotione, comefiri
chiede atutti i Chriſtiani,prendette tutti i Sacramenti della Santa Chiefa,efina
all'hora iſteſſa,nella quale, effendo quafifnodati tutti i vincoli della vitahums
ma , ne ewa l'anima poco meno , chegiunta alle vltime fponde delle labbia della
boccu
VRBA NO VII. 795

bocrafua, vdì la meſſa,e nella eleuatione del Corpo di Giesù Chrifto Signor No - Morte de
fro,egli fi leuò alquanto più da giacere, aiutato, però da' fuoi , alzò anche la uotiffima
mano per cauarfi il berettino di capo : Et quafi nel medefimo tempo , che fini la v.j.
di Vibino
fanta Mela, fi couduffe egli alfine di questa vita mortale, nelle vltime bore del
viuerfuo, ancorche patiffe grauiſſima pena, & noiofi dolori , percioche , come
egli diceua, il romper queſta compagnia dell'anima dal corpo fi fa co molto af
fano,nõdimeno egli ascoltose diffeſemprefante orationi,frà le qualifurono quel
lefantiffime parole : In manus tuas Domine commendo fpiritum meum.
Le qualifurono replicate da lui più volte , e come io ho vdito da alcuni, che vi ſi
trouarono prefenti, con queste parole fini anche in tutto ilfuo parlare . La fera
C auanti,che morije, dubitando, che il teftamento, ch'egli haueuafatto,mentre era
Cardinale,non fi fuffe refo inualido per lafua affontione al Ponteficato, mandò a
chiamare l'Arrigone valente Giurifconfulto , e per il parerfuo il confermò , to
T
gliendofi in tal maniera via ogni dubio , che per cotal cagione vi fi poteſſe muo
uerefopra.Gli heredifurono la compagnia della Nuntiata, di cui per alcun tem T :Amen.
po era ftato egli protettore . Vogliono , che quefta beredità importaffe 30. mila to d'Viba.
feudi in circa.Fece alcuni legati a'fuoi parenti, cioè a' Signori Melini, a'Veralli, no vij .
BAS alla Signora Tarquinia Giacobaccia,madre de' Signori Paluzzi, a cui lafciò
due copped'oro,fatte in Portogallo ,lequaliſono di bel lauoro, e molto vaghet
vn'anello con vu diamante grāde, che vale più di millefeudi. Amò Vrbano grã
demente quefta signora,fi per il grado del parentado,che era tra di loro, e perle
buone qualità di lei, come ancora perche ne gli anni loro fanciullefchi s'erano in
cafade Giacobacci alleuati infieme, non altrimenti, chefe di vn padre, e madre
medefima natifuffero,la qual beniuolenza ficonferuò tra di loro poi fempre . E
nel vero coftumò Vrbano di mantenere continuamete la beniuolenza verso quel
li , che vna volta haueua cominciato ad amare , ilche fi conobbe chiaro in molti,
ma chiariffimamente fi vide in MonfignoreLucio Saffo,ilquale hauedo,fin men
tre eranò dimorati in vna iſteßa cafa aftudio infieme a Bologna , cominciato ad
amare cordialmente , continuò ſempre in tale amore.. Onde quandofù affonto al
Ponteficato lo conftitui fubito Datario,nellaquale dignità Papa Gregorio Deci
moquarto,ottimo,e digniffimo Pontefice, conofcendo bene la dottrina, e fegnala
ti meriti di quefto Prelato ve'l conformòfubitamente . Etfe bene Vrbano baue
ua,mentre era Cardinale,ordinato di efferefepellito nella Chiefa di S. Agostino,
done haueuafatta vna Cappella,e lafepoltura per fe, nondimenofù ( ome bab
biamo detto difopra)ſepellito in San Pietro,douefi cofluma, che almen per vno
auno il Pontefice ftiafepolto, e poi, col confenfo del Papa , che rifiede all'hora,
EMSSi può quel corpo trasferir altroue . Vacò per lamorte di Vrbano la fede due
mefie nuouegiorni .

RE s
Smed
་ ་། : P
GRE.
I
796 CICARELL DELLE VITE DE PONT.

GREGORIO XIV . PONT. CCXXXIII


074
Creato del 1590.a'15.di-Decembre.
Gr

REGORIO Decimoquarto,Nicolò per prima chiamato,fu


Attioni di Milanefe,ilpadrefi chiamò Francefcosfrodati,famiglia anti
Gregorio
xtiij. innan ca,e honorata,laquale daCremona trahe lafua origine.Fù que
zi il Papa fto Francefcoperfona di molto valore fi nellelettere, comenei
to,
gran maneggi del modo.Fù Senatore di Milano,e di lui fifer
ui molto Carlo Quinto, da cuifù fatto Gouernatore di Siena, e
Paolo III. chefufempre vago di tirare alle fupreme grandezze i valent'buo
mini,nel 1544.alli diecinoue di Decemb.lofece Cardinale, effendoli molto auan
ti morta la moglie,efù poi da Giulio II I. fatto Vefcovo di Cremona.Fùingrã
de opinione digiungere al Ponteficato, come quelli, che haueua dato certezza a
gl'animi degli huomini della prudenza,& altoſaperfuosintanto, che nel Concla
ue di Giulio fi tenne per Roma per cofa certa, ch'eglifuffeftato eletto Pontefice,
onde, come in quefti rumori veggiamo benfpeffo auuenire , a portare cotal nuo
uafifpedirono in varie parti di molti corrieri , e giongendone di vn luogo in al
tro l'auifo a Perugia , doue all'hora fi trouaua aftudio Papa Gregor. & il B4
ronefuofratello,glifù da vn concorſo popolare pofta afacce la cafa. Hor lama.
dre di Gregoeiofùde' Visconti . Egli nacque a gli vndecidi Febraro nel 1535.e
nacque difette mefi, onde eſſendo portato debole, e non ridotto allo intiero.com→
pimento , bifognò con molta industriamantenerlo in vita , e farlo perfetto , in
tanto , che per effere molto piccolo lo teneuano in vna culla fatta a foggia di
fcattola,e di lana, e di bombagio il fafciauano, difendendolo in tal maniera delle
ingiurie dell'aere, efacendo, che ilfuo calore naturale fortificato , veniffe in
certo modo adarli quella perfettione , che nel ventre materno , fe vi fuffep
tempoftato,haurebbe confeguito.Hor Gregoriofù poi nutrito,& alleuato,come
alla nobiltàfua fi richiedena.Fù mandato a ftudio a Perugia,& a Padoua,done
Audiò leggi , & in effe fi dottorò : fù fatto Vefcovo di Cremona da Pio 1111.
nel
GREGORIO XIIII. 797

nel 1560. e nel 1561. andò al Concilio , & vigiunse il Martedìfanto , efù il
primo vefcouo , che intraſſe in Trento , & in tre anni , che vi dimorò, piacque
molto Gregorio a quei padri , fi perch'era di dolce conuerfatione , come ancora
_perche oltre alla facoltà legale,bauea quelche cognitione di altrefcientie.Fù nel
numero di quei prelati,che tennero, che la refidenzafuſſe de iure diuino : fù fino
a' tempi di Pio IV . in predicamento di giungere al Cardinalato , laqual gran
dezza finalmente nel 1583. a' dodeci di Decembre confeguì da Gregorio XIII.
in quella promotione di dicinoue Cardinali , della quale fino a queft'hora ne fono
riufciti tre Pontefici, l'vno immediatamente dietro all'altrofuccedendo . Venne
poi a Roma a prendere il cappello , percioch'egli era in Cremona, quando fù fat
to Cardinale , e con lafua humanità, egentile cortefia diede molta fodisfattione
a quefta corte . Vififermò poco, e tornò alfuo vefcouato, e fe bene altre volte
vennepoi a Roma,fempre nondimeno vifece poca dimora, e per eſſere aſſai Spef
fo alquanto indifpofto di rado interueniua a' Conciftori , & àgli altri atti publi
ci. Horfinalmente eſſendo morto Vrbano V 111. Fù alli cinque di Decembre
Conclaue
ilMartedì mattina a buon'hora , nella vigilia dellafefta delfuo nome, creato nel qual fizfù
Pontefice , eper memoria di Gregorio Decimoterzo , e per dar anche inditio , pa
eletto Pa
Grego
che voleua la benignità di quel digniffimo Pontefice feguire , volle Gregorio zio xii j- per
Decimoquarto nomarfi . Quefto Conclaue in cui fù Gregorio a tanta gran- fegn molti capi
alat o.
dezza affonto , per la moltitudine de'foggeti molto meriteuoli del Pontefica
to , chefurono intorno a fedici ; per il numero de' Capi , ch'eran ſei ; per la
el longhezza del tempo , che durò il Conclaue , che fù quafi due mesi , ſebene
prima , chefi chiudeffe il Conclaue era vniuerfale opinione, che fi doueffe in due
giorni terminare , credendofi , che fuſſero i Padri vniti in eleggere Santa Se-:
rina,perfona di molta letteratura,e che nella corte haueuafaticato molti anni ,
eche fi erafempre mostrato amatore della grandezza della Sede Apoflolica ,
Ba ezelantiffimo della libertà Ecclefiaftica : fe bene molti , perche il giudicauano
perhuomo auftero , e fermo ne' fuoi proponimenti , non credeuano poterfi te
nerecosì in pugno la fua elettione ; per queste cose dunque erafegnalato que
, 1 1
7 fto Conclaue, oltre a ciò era ancora fegnalato per la inaspettata , efubita
morte di Vrbano , che faceua , che niente i Cardinali haueuano potuto penfare
e
Pit alla creatione del nuouo Papa . Et per il gran numero de' Cardinali , ch'erano
in Conclaue , chefurono ciquantaquattro , cioè cinquantadue ne entrarono a
gli otto di Ottobre , che era il giorno ftatuito a ciò , e due ne vennero poi , cioè
Auftria, e Gaetano . Erano parte di quefti ftati creati da Pio IIII.altri da Pio
Quinto , parte da Gregorio Decimoterzo , altri da Sifto Quinto , & vno da
4, j
Giulio Terzo, ch'era il Cardinal Simoncelli . Fù anche quefto Conclauefegnala- Conclaue
‫اکائیک‬ fempre
te
lgangs to tra quanti da più decine d'anni in quà ne fieno ftati fatti mai , si per le cofe , ferra di noc
che habbiamo hora dette , come per gli accidenti , che vi corfero , che furono af- te, ne e la ca
gio .
fai , e per le difficoltà, che ne'foggetti Papabili ſi vedeuano . Hora il prefente
term
Conclaue fi ferrò alli otto di Ottobre , alle cinque hore di notte: il ferrarfi di not
Tite
e è ordinario in tutti i Conclaui , percioche ſe bene la mattina detta la Mef
a dello Spirito Santo , entrano proceffionalmente i Cardinali , nondimeno
per
L
ARE LE E NT
798 CIC DEL VIT DE PO .

Trattati per tutto quel giorno fà aperto il Conelaue, e può ogn'vno entrarui, & i Prela.
ehe li feec- ti, eperfane di conto , e di grado vifitano quando gli pare alle loro Celle Cardi.
so
claue , & nalila fera poi di notte, mandatifuori tutti quelli, che nonfono deftinati aquel
nel Con:
Cardana ' l'officio ,fiferra il Conclane.Hora la mattinafeguente,chefeguì alla dettaferafi
The fu ono
propofti al prouòda molti Cardinali per varij degniſoggetti difarne vn di effi riuſcire Pă
Papato..
tefice , e maſſimamente il venerdi alli dodici di Ottobre fifirinſe molto il nego
tio di Marc'Antonio Cardinale Colonna , Principe di maniere nobiliſſime , e di
Segnalato valore, e merito , e le cofefue andauano tant'oltre, che in Conclaue , e
Per Roma medefima fi teneua ficura la fua eẞaltatione i ma differendofi alla
mattina di far la adoratione , vi fi trouò mancanza di alcuni voti , che prima
vi erano . Si oẞerua, cheper lo più è accaduto ne' Conclaui , che quando è ftato
in effere il debito numero de' voti à tre, ò quattro da vantaggio , e non s'ò venu
tofubito alla effecutione delfatto, vi s'è trouato poi il numero minore diquello,
chefi richiedeua , perche il tempo ne confuma sempre : maſe ſi è veduto rn nu
mero molto maggior di quello,che è neceſſario, all'hora ancorche ſiſia pofto të
po di mezo, nondimeno è riuſcito il negotio, perche il tempo non ne conſuma ta
ti,che'l numero,cheſoprauanza non ſia baftante alla creatione del Papa,ficome
fucceße' ad Vrbano Settimo, che'l dare tëpo alla ſua adoratione nonſi diede im
pedimento alcuno per effer ilfuo numero di gran lunga maggior di quello,chefa
ceua dibifogno,ben è vero, che (fi come noi habbiamo detto altroue) nell'elertro
ne de'Poutefici ètanto manifefta , e chiara l'operatione dello Spiritofanto , che
quando fi tratta di quel foggetto,che Iddio ha deftinato per Pontefice, & ègiù.
to il tepo appunto, in cui la diuina prouidenza lo vuole a tanta grandezza ele
uare,le cofe difficili fifannofaciliffime, & il tempo non confuma , ma accreſcei
voti ancora: con tutto ciò la diligenza accompagnata cỡ buon zelo piace aDio,
Mondo chefi vfi fempre . Il giorno, che feguìfi maneggiò molto da Sforza,e daMont
le Cardina
ai . alto la pratica di Mondoni Cardinale nel vero di molta dottrina , integra vita,
fuaui coftumi, auueduta prudenza, e pratico nella Corte di Roma : maper man
canza d'alcuni pochi voti non fortè effetto il fatto fuo . Non vi mancauano di
quelli,che congrand'ardore, & valore portauano innāzi Aldobrandino huomo
letteratiffimo,e pratico ne' maneggi del mondo , e che nella legatione di Pollonia
bauea dato buon faggio della prudenza fua, e fi crede, che fe fi vfaua maggior
preftezza,e fi cofidaua in alcuni altri, c'haurebbono fauorito il negotio,riufcius
Je Cardina Pontefice, fe bene nel vero è di tato fenile prudeza quel Card.che in niunaguisa
SIMU. mipolo io indurre a credere, che fia macato d'rfar preftezza, ò di far altracofa
neceßaria percondurre a lieto fine il tutto . Ilor comunque fi fuffe il negotiol
deftinato termine non giunfe già. Era tanta l'eccellenza de' meriti di Marc'An
tonio Cardinal Colonna, e tata lafollecitudine, e deftrezza,che'l Cardinal Afis
nio Colonna vſaua in feruitio di lui ,che faceua, che di nuouo fi doueſſepenfareal
lafua perfona,pure di nuouo fi ritrouarono le vecchie difficoltà, ilpensiero,
Poperafecero nuouamente vana. Albanofe non era troppo pieno d'anni, percio
11 Cardins che al numero di ottantaquattro giungeun, e per tal vecchiezza, ch'è, come dice
le Albano . Ariftotile, vn naturale morbo,non fufe ftato debole, e fcompofto, haurebbe pot
to age
GREGORIO XIV. 799

so ageuolmente per effer nel refto molto meriteuole, e degno, hauerne in mano le
chiani di Pietro . La pratica di S.Seuerinafi era differitafino a queft'hora, giu
Il
dicandogli Spagnuoli, & i Fiorentini,che lo portauano, che con l'efferfi moftra- le fanta Sca
to difficile il negotio de gli altri, fi rendeffefacile il loro : ma quando fi venne al uerina .
riftretto,fi trouò anch'effo malageuole, non però quelli,che lo trattauano,fi per
dettero punto disperanza , e d'animo, onde coftantiffimamente tirarono finchefù
creato il nuouo Papa, auanti il negotio loro . Fu in confideratione ancora di do 1! Cardina
uer riuſcire Pontefice il cardinale della Rouere , ilquale per l'eccellenza della le della Re
uere .
dottrina, per la bontà, & integrità della vita, per la pratica, che ha de' reggi
menti del mondo , e per effer di foauiffimi coftumi , è giudicato degno della Mac
22 fà ponteficia: ma quelli , ch'erano foliti difare ogni cofa difficile , fecero anche
difficile la riufcita di si nobile foggetto. Onde per torre via quefta difcordia,& a
quiete ridurre iltutto ,furono pofti in confideratione fette da eleggere Pontefi Sette Car.
ce pno di effi,come terzi nè dall'vna,nè dall'altra parte fofpetti,ne defiderati, e dinali pro
quefti furonofan Giorgio, Sans, Rufticucci,Aragona, Canano, Lancillotti, & A. pofti,vnde
i qual fi e.
Tano : ma in poco d'hora ſi vide non meno eſſere malageuole il cafo loro di quel- leggeffe Pa
pa.
lo di qualfi voglia altro , per tanto a' primi penfieri , poiche trovarono impoſſi
bili i fecondi, ripofero gli animi . Si erapiù volte con molta deftrezza, ve- ! : Paleot.
to.
hemenzaprocurato da' Spagnuoli difar Papa Paleotto ,Cardinale di molta vir
tù, molto valore, e molto merito, & inſomma ripieno di quelle qualità , che fi
hanno a richiedere in quelli, che'l manto di Pietro deuono hauer intorno : ma il
cafofuofi vedeaintricato per bauer alcuni Cardinali contrarij , con tutto ciò po
co mancò vna mattina, che non riufciffe Pontefice , anzi cofi fi teneua ficuro da
molti in Conclaue, che alcuni Conclauifti pofero in conferua gli argenti, & altre
robbe di più pregio de' loro Signori , e per Roma cofifi teneua certa lafua eſſal
tatione, che in molti luoghi erano pofte l'armifue co le chiaui, e regno Pontefi
cio ,efi erano anchein molte bande fpediti Corrieri aportare la nouella di que
fta affontione . Era grandiffimo popolo concorfo a fan Pietro,per veder il nuovo
Papa, chepiù ? nella Chieſa difan Pietro,doue fi coftuma , che'l Papa difcenda
fubito dopo la fua creatione , era apparecchiato ogni cofa , the alla folennità di
Va quefto
atto fa richiede , & i Canonici col rimanente di quel Clero ftauano in af
fetto , afpettando per riceuerlo . Effendo dunque la mattina finita la Meſſa , i
Cardinali fi pofero a fare lo Scrutinio , e Paleotto hebbe diecifette voti nello
Scrutinio,e poi fi venne a daregli Acceffi, il che fin a quel giorno non fi erafat.
to ancora,& ilprimo ad accederefù Gefualdo, e poifeguitarono di mano in ma
no gli altri, intanto che fi giunfe al numero di quattordeci, e ftandofi vn poco , ne
credendofi per quefta dimora efferui altro Acceſſo, dette il decimoquinto Simo
celli, onde erano in tutto trentadue voti . Dicono, chefe vi era vn'altro voto ri
ufciua egli Papaficurametespercioche vi erano di quelli,che haueuano promes
o di dare il trigefimoquarto , & il trigefimoquinto voto, a' quali aggiungendo
ca
fis lvoto dife fteffo, fi veniuano afare trentafei voti , ch'era il numero necessario
C
CELI 9lla elettione del Pontefice . Si flette cofi vn poco di tempo afpettando nuouo
1
20 Acceſſo:
ma non venendo altro , fi levarono in piedi alcuni Cardinali , e fecero
aprire
800 CICARELL DELLE VITE DE' PONT.
I
aprire la portadella Cappella,done fifaceua lo Scrutinio,ilquale, cofifi terminò
con tutto ciò la pratica di Paleotto andò auanti la feraper vedere ſenel Scru
IT Cardina tinio della mattinafeguente fi poteuano guadagnare due voti mancanti . Siera
le Santi più volte penfato, e trattato del Cardinale Santi quattro, perfona , che per va
quattro .
fingolariffima,e profonda dottrina nonfolo nelle leggi Imperatorie, e Pontificie,
ma nelle cofe di Teologia, & altrefacoltà , per eſſere pratico nella Corte di Ro
ma,come quelli,che vi è ſtato cinquanta anni in circa, e per eſſer quafi in tuttele
Congregationi interuenuto , e per eſſere vniuerfale parere degli huominifax ,
ALLO

che habbia tanta cognitione delle cofe de i Stati , quanto altraperfona fifia ai
male
moment
Syouy«

noftri tempi,infomma per effere d'intelletto marauigliofo,quantofi poſſa ilpiù,


e di vita,e di coftumi degni, & Santi, in maniera tiraua aſegli animi delpopo
lo, e de i Cardinali,che niuno era , che non credeffe quefta effere vna ottima elet
tione,e fipenfaua in Conclaue da molti, che infallibilmente riuſciſſe Papa, tan
to più chegran parte de gli altri, che haueuano cagione di pretenderui,fivede
uano efclufima Iddio, che pergiuftiffimofuo giuditio, e per qualche altofuofe.
creto gli hauea ad altro tempo quefta grandezza riferbata , fece , che bora non
lui , ma il Cardinale di Cremona , perfona di buone lettere , e di piaccuoliffima
natura , & fanta vita fuffe eletto Pontefice . Il Cardinale Mont'alto adun
que , che baueua grandiſſimo ſeguito percioche egli haueua intorno a ventiſei
poti delle fue creature,fimoffe principalmente alla fua affontione,& ilmarte
dia fera alli quattro di Decembre, andò alla Camera del Cardinale di Cremo
na, e trouatolo ingenocchioni a fare oratione a Dio , li diffe, che la mattina fe
guente farebbe stato eletto Pontefice : preparando poi Mont'alto tutto quel
lo , che a tanta elettione fusse mestieri , la mattina lo andò a trouare a buon bo
ra , e facendolo leuare , & veftire in fretta , ſopragiungendo Sforza molto de
ftro, e feruente nelle fue operationi , lo conduffero con fette altri Cardinali, che
Cardinale vi erano concorfi, in Cappella, doue fi fece lo Scrutinio a voti aperti, e fu egli
na eletto eletto Pontefice da tutti , & egli il fuo voto il diede al Decano , & poi fifece
Papa , &
chiamato
mato l'adoratione con le altre folite cerimonie . Subito , che egli a tanta grandezza
Gregorio
xiiij. fi vide affonto , fi mife a ſpendere largamente . Donò adunque ad vna gran
parte dei Cardinali mille fcudi per ciafcheduno , dicendo effere per le ſpeſe,
ch'eglino haueuano fatte in Conclane . Fece anche alcuni doni à luoghi pÿ.
Ordinò , chela fua famiglia veftiße nobile , e fontuofamente . Conceffecert
vfficij a' Romani, che gli hauea leuati Sifto . Il giorno , che seguì alla ſusaf
fontione fi cominciò a fentire indifpofto , o pure per meglio dire continuò la
+
fua indifpofitione , onde non diede audienza , ne a Cardinali , ne ad Ambaſcia
tori di Principi . Si coronò poi il Sabbato ſeguente, cioè alli otto di Decem
bre nel giorno della Concettione della Gloriofiffima Vergine Maria , nel qua
atto affai fpeffo rife , fi come era fuo naturale vfo , e continuamente con gef
applaudette a quelli , che a conferuare l'abbondanza ad alta voce lo prega
no. Dopo la coronatione, ritornato, che fù alle fue ftantie , fece vn poco
ratione auanti al fantiffimo Crocifisso , la qual giunta al ſuo fine,fi voltò d'ar
coftanti,e difse . Ringratiamo ddio, c che con tanti honori, e riuerentie, c'hoggi
Sifo
JE GREGORIO XIIII . 801

fifonofatte intorno alla perfona noftra; non però nefentiamo infuperbiti, në in


naghiti della gloria mondana . Ilgiornofeguente, chefu la Domenica , effendo
cappellaper l'Auuento ,laqual fi fece infan Pietro , non vi fi trouò prefente ,
fentendofi indifpofto per lafatica fatta ilgiorno auanti nellafua coronatione , la
quale cerimonia,che fuol durar quattro, e cinque hore . Alli tredeci il giorno di
Santa Lucia andò dopo pranfo á prender il poffeffo a fan Giovanni Laterano .
Furono le strade nobilmente apparate, & egli con ridente, e lieto volto dette a
{ tuttipiena fodisfattiones ma molti fi marauigliauano , non effendo fanza di
zveder cotal rifo ne' grani volti de i Pontefici . Feee per quel giorno crefcer af
fai il pane , & efferne copia da per tutto.Gli haueuano i Romani in Campidoglio
drizzato vn'arco trionfale,ilqual, perche andò a prender ilpoſseſso più tofto di
Te quello,chefi credeua, non fù intieramente finito . In varie parti di questo arco
fi leggeuano di varie ,e belle cofe . Dalla banda adunque,che riguarda lapiazza
de gli Altieri,era feritto in tal maniera . Gregorio XIV. ob egregia, & feli
cia Pontificatus aufpicia,priftina munera, & beneficia Capitolio reftituta,
ciuitatem egeftate, atque annona laborante opportuna liberalitate fuble
uatam , infignibus eius virtutibus S.P.Q.R. D. Dalla banda , che riguarda
il Campidoglio erano queste parole . Optimo Principi Gregorio XIV . Pon
tifici Maximo ab ineunte ætate per gradus veræ fapientiæ , pietatis , be
ncentiæ, cæterarumque virtutum ad Apoftolici faftigij gloriam, & maie
ftatem euecto : ob faufta facri Auguftique Principatus initia, & non du
biam fpem rerum maximarum Reipublicæ Chriftianæ oblatam S. P. Q.R.
DE Fornicem triumphalem in Capitolio pro tempore excitauit . Vifurono poi
S invarieparti dell'arcoſcritti varij detti della Scritturafacra,che dimoftrauano
Labuona qualità del gouerno, che fi defideraua , e fperaua da lui . A'dicinoue
deldetto mefe fece il fuo primo Concistoro , ilqual fi fuole chiamare il Con
citoriodella pace :in eſſo ringratiò, fi come fi coftuma, con aſſai belle , & ac
Concie parole i Cardinali della grandezza datagli , & fece Cardinale vn fuo
nipote figliuolo d'vn fuo fratello carnale . Non era ancora arriuato a Roma
queftofuo nipote : ma arriuò indi a pochi giorni,ne il Papa volfe fpedire ne
gotio alcuno, che di momento fuffe , finch'egli non giunfe . A gli otto di Gen
maio 1591. il Papa publicò vn Giubileo , accioche fi pregaffe Iddio , che gli publicato
da xiiij
deffe fapere , e potere a reggere il Pontecato , & il giorno , che fegui, andò rio Grego
,
egli in perfona a fanta Maria Maggiore a poruelo . Agli fei di Marzo in dato Cote Sitō
Gene
Mercordi creò quattro Cardinali , ciod Parauicino , che era Nuntio a' Suiz dato
Zeri, Acquauiua , fuo maestro di cafa , Plato Auditore di Rota , Don Chiefa
madatodal
Odoardo Farnefe figliuolo del Duca di Parma . Dopo ciò non passò trop. Papa alla
guerra , di
po di tempo , ch'egli fece General di fanta Chiefa il Conte Sfrondati fuo ni- Francia e
pote , e lo mandò alla guerra di Francia , nella qual guerra dicono hauere da luifatto
DucaMar
Gregorio fpefo più di Mezo milione d'oro , oltre a quaranta mila fcudi , che Mote di
vi fpefe della fua borfa propria . Gli diede prima , che'l mandaffe in Fran- ciano.
cia, moglie la figliuola del Principe di Maſſa , ilquale parentato auanti , ch'egli
e fuffe stato eletto Pontefice, fi era trattato , e quafi conchiuso in tutto , Il fece
th Ecc ancor
802 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

Alfonfo ancor Duca di Monte Marciano , che per eſſer ſtato fatto morire dalgran Duca
Piccolomi di Toscana Alfonſo Piccolomini ribellofuo, e della Chiefale ricadeua per via diva
aggradina,
fra confifcatione quello ftato, onde dicono , che potea egli quello , che gli
ni , ee fuoi
fatti
moric, farne, Quefto Alfonfo baueafino a' tempi di Gregorio X II. trauagliato lo ftato va
Ecclefiaftico , bauendo gran feguito di banditi , che danneggiauano malamente ***
97
ogni cofa :eßendo poi interceduto per lui da alcuni Principi , il Papa come be- 1 .
nigniffimo gli perdonò, e lo rimife:nell'altimo anno di Siftov poiAlfonfo venedo ?
in rotta colgran Duca di Fiorenza, di nuouofi pofe in effilio danneggiando con
la compagnia di molti altri banditi douunque potea: nella Sede vacante,chefe. "
guipoi di Sifto,e di Vrbano, eſsendo da quelli del gran Duca feguito,ſe ne fug
giin Campagna di Roma,doue fece grandiſſimi danni,maſſimamère a' cafali,ru
bando, bruciando, e guastando molto, mandando a chiedere a’padroni de' cafali,
fe non voleuano, che in tutto ſi bruciaffe ogni cofa, variefomme di danari , a chi 18
ducento, a chi quattrocento, a chi ottocento, e mille fcudi , & a chi più ancora,
e da alcuni per paura di peggio hebbe quanto chiedeua , da altriparte , da altri "
niente ima alcuni di quefti più dettero , che niun'altro perciochegli danneggiò
in maniera le cofe loro, che molto più danno li fù , cheſe il danaro richieſto loro
hauessero pagato . Essendo poi creato Gregorio Papa , il difeacciò con l'aiuto
di quelli del Duca di Fiorenza, e finalmente nel meſe di Gennaio del 1591.fù da
quelli delgran Duca prefo , e poi in Fiorenzafù fatto morire . Era Alfonzo
giouane, e robufto, e fiero, diſpoſto aſoffrire fame, fete, caldo,freddo, & ogni di
fagio . Era da'fuoiſeguaci amato grandement, e era tanto pratico dello stato
della Chiefa , e d'altri luoghi ini preffo , ch'era cofa difficiliffima il giungerlo , e
Baditi per giunto prenderlo , onde alcune volte quafi circondato fcampò dalle mani dei
che combat
forconi fuoi nemici, & a lui il giungere altri , e prendere ancora era facile . Era valo
molamete rofo nel combattere, fi come per ordinario fono tutti i banditis percioche i ban D

diti combattono per fe fteffi , e gli altriper lo più combattono per altri , e non
fi può dire quanto diaforza all'huomo il combattere per la falute di ſe , e delle
cofefue, & nonper quella d'altri , oltre ciò i banditi temono peggio , che mari
re in battaglia, onde combattono con ogni ardire , poco curando quella morte , o
quelle ferite per timore di peggio, ch'è d'effer prefi viui ; ma gli altri il peggio,
chepossono temere, è l'effere iui feriti, e morti, onde l'occafioni del combattere
vengono da effi Spello fuggite . Hora torniamo a Gregorio, ilquale alli noue di
Maggio in Domenica nella festa della fantiffima Trinità nella cappella , che fi
fece nella Chiefa difant' Apoftolo diede la berretta roffa a i frati Cardinali,cioè
Berretta al Cardinale Aleſſandrino frate dell'ordine di fan Domenico , à Sarnano frate
roffa data dell'ordine dei Conuentuali di fan Francefco , ad Afcoli frate pure dell'ordine
dai Papa
iCardina Domenicano , a Montelbero fratt di fant'Agostino . Questagratia di portare
JiFrati
la berret ta roffa ifrati Cardinali era già ſtata d'alcuni ricercata a Pio Quinto ,a
Gregorio XIII. & a Sifto Quinto , e furono alcuni Cardinali , che diſſero più
piacergli, che ifratifecondo l'antico vfo portafero la berretta del colore del lor
ordine. A gli dieci d'Agoflo del detto anno riceuette il Papa nobiliffimamete in
fan Marco il Duca di Ferrara, che in quelgiorno venne a Roma,e fin che vi du.

rò, che
151
GREGORIO XIV. 803

, chefu quaranta giorni in circa , fempre il Ponteficè à lui, & alla fua fami
la prouide lautiffimamente d'ogni cofa , che al viuere d'vn tanto Principe fi Duca di
biedena . Si trouò prefente il Duca in Cappella alla fefta della gloriofiffima RoFerrara
ma per in
Madonna di mezo Agofo, laquale Cappella fù fatta in Araceli, fedette il Du- inueftitu.
canello fteffofeggio de i Cardinali di ſopra al Cardinale Pepoli , ch'era l'ultimo ra di o.quel
Ducat
Diacono . Era venuto il Duca per la inueftitura di Ferrara ,e perche parea,che
labolla di Pio Quinto De non alienandis Bonis Ecclefiæ gli fuffe contra
ria , il Papa fopra ciò coſtituì vna congregatione di tredici Cardinali , trè de i
quali erano vefcoui,fette preti, e tre Diaconi . Hora quefti Cardinali fecero in
piena congregatione entrare gli Auuocati del Duca , liquali differo , che la bolla
di Pio Quinto s'intendeua delle cofe , ch'erano ricadute : ma non di quelle , che
nonerano ricadute alla Chiefa, come non era Ferrara: i Cardinali veduta matu
ramente la cofa, determinarono , che la bolla,gli era contraria in tutto , & che
appariua chiaramente intëdere la bolla de deuolutis, & deuoluendisi & ilfo
migliante effendo richefta la rota del fuo parere, determinò ancora ella . Il Pa
pain on Concistoro parlò alquanto di quefto particolare del Duca,ma affatto il
negotio non fideterminò mai . Poco dopo ciò il Papa ammalò , & tre giorni in
circa, dopo la malattia del Pontefice,il duca ne andò a Caprarola, doue eſſendo
alquanti giorni dimorato, ne' ſuoi ſtati fece ritorno . Ammalò il Papa alli 22.
diSettemb. la fua malatia erafebre continua, con fluſſo , ilquale era nato da
continui, & vehementi premiti , che per vrinare lo sforzauano fare : il male
andò egli peggioran to tuttauia , intanto che il trigefimo giorno di Settembr . fi
credette da tutti, ch'ei moriſſe, & pareua , che fteffe per fpirare . Fùmandato
a chiamar il Cardinal Gaetano per rompere, come fi coftuma, l'anello pifcato- Papa ama.
lato d'infer
rio, ementre, che in palazzo flà afpettando , che veniffe l'auuifo , che il Papa mità mor.
fuſepaſsato, venne la nuoua, ch'era megliorato , e cofi il Papa di giorno in gior- tale.
no, anzi di bora in hora fi credeua da tutti, che morisse , maffimamente nell'on
decimo, nel decimoquarto, & altrigiorni fimili, e perche quelli , che infede va- ◄
cantefitrouano esser Conferuatori,ouero Caporioni hanno ,finche fi fa il nuouo
Papa,molta autorità, & vtilità infieme, non voleuano i vecchi Conferuatori,
Caporioni,dare il luogo a’nuoui,che entrauano il primo di Ottob. & deporre i
loro flendardi: Onde vi fù molta contefa , ma finalmente li depofero pure . Il
venerdì, che fu a' quattro di Ottobre fece chiamare tutti i Cardinali a fe, &
prima li ringratiò del grado del Ponteficato , che gli haueuano dato , e fi fcusò
Se nell'amminiftratione di esso hauefse in qualche cofa mancato , incolpando la
grauezza dellafua continua infermità, e la foprabondanza de' negotij , & egli
pregò al eleggere prefto dopo lafua morte vn buono,e degno Pontefice:gli rac
comando il Cardinal Sfrondato , e gli altri fuoi nipoti : il medefimo giorno pu
blicò vna Bolla in confermatione di quella di Pio Quinto , de non alienandis
bonis Ecclefiæ laquale era,come in eſſa fi vide , ſtata fatta molti meſi pri
ma . La Dominica, che fù a'feidi Ottobre , era in tal guiſa peggiorato , e cofi
fi credeua eſſere vicino all'ultimo ponto del morire , che fu intimata la con
gregatione de' Cardinali, che fi fuole intimare fubitamente , ch'è morto il Pa.
Eee 2 pa,e
804 CICARELLI DE LLE VITE DE PONT.

pa , e tutti quei di San Marco allhora finirono d'intieramente fgombrare , ha


uendofi ( cofi era certa credenza in tutti , che il Papa moriffe ) cominciato a ciò
fare alcuni giorni prima : s'andaua per Roma con l'armi , come ſe foſſe ſta
ta fede vacante , con tutto ciò fuori dell'opinione dei medici miglioraua : Al

咖啡
daua il Papa da quefta fiera malattia confumandofi a poco a poco , onde era
cofa miferabile il vederegli stenti, che ei patiua: foffriua nondimeno il tutto con
Chriftianiffima patienza, ma finalmente , dopo fi lungo penare, mori il Marte
di notte , tra le fei , efette hore, a'15.d'Ottob. effendo fino afei volte in detta
malattia, difi pochi giorni giunto fino all'vltimo paffo della morte . Fù aperto,
egli trouarono vna pietra di due òncie,& vn quarto,nella veſſica.Fu ilfuo cor
po la notte medefima portato in vna lettica in S.Pietro, oue fu poi fepolto nella
cappella Gregoriana . Fùegli Pontefice 10.mefi,e 10.giorni . Vacò per lafua
morte la Sede 15.giorni .
Fù Gregorio di Santi coſtumi , & hebbe benigniſſimo animo ſempre : fù ho
Epilogo
della vita, Spitale, quanto ſi poſſa il più , onde mentrefù Vefcovo di Cremona alloggiò con
e natura di tinuamente i forestieri , & vi Spendeua con larga mano , & il fomigliante fe
Greg.xij. ce in tre anni , che fi fermò in Trento al concilio : fpefe ancora con ogni lar
ghezza , & abbondanza in quei pochi mesi del Ponteficato . In Cremona men
tre ei fù vefcouo,faceua dare delfuo proprio nella fua Chiefa Cathedrale, ogni
Venerdì vnafomma, e meza di grano in tanto pane a poueri . In Roma,mentre
fù Pontefice,donò a diuerfi luoghi pij mille, e centocinquantacinquefeudi il me
fe , oltre a molte altre limofine ftraordinaria : Spefe anco centomila fcudi , e
dauantaggio nell'abbondanza . Digiunaua fempre il venerdì , & il Mercordi
non mangiaua carne , fe per infermità non fufſe ſtato aftretto a tralasciare
tal volta . Diceua fempre l'Officio inginocchioni , tanto quel del Signore ,
• quanto quello della Madonna . Del continuo , quando fi leuaua , cominciana a
direi Sette Salmi , e li feguiua dicendo mentre, fi veftiua : meditaua la mattina
per vn'bora, leggendo le opere di fan Bernardo , & i buoni concetti fpiritua
li, che ei ne cauaua , li notaua fcriuendo acconciamente . Dopo che ei fi Pre
te , non intermife mai di dire la Meſſa , e di riconciliarfi ogni mattina , ſe pe
rò l'infermità non glielo haueffe tal hora vietato , e mentre è ftato infermo,
grande in s'e comunicato quafi ogni mattina , e quando l'infermità fono fate mor
Carcia
Poma , e tali , bà con molta diuotione riceuuto l'olio fantos e dicono , che quattro
quafi p volte in fua vita egli l'habbia banuto . Fù comune opinione , che ei fi
S 1:a.
manteneſſe ſempre vergine . Non era egli punto pratico delle cofe di Ro
ma
ne' a' grau maneggi troppo atto . Era nondimeno di buona , e fanta men
te , e d'innocentiffima vita . Mangiana poco , e beueua fobriamente , che i Me
diçi il configliauano a bere vn poco di più per fanità fua . Beueua pochifi
me vino , e fino al diciottefimo anno dell'età fua beuette acqua pura conti
nuamente , ilche vogliono essere stato in parte caufa della generatione della
Lisa pietra : percioche non è mai acqua fi netta , che non faccia alquanto di
efcremento terrefires ilche ageuolmentefi conuerte in pietra in alcuni corpi, che
punto vi fieno inchinati.Hafatto egli,mentre è ftato Pontefice, alcane Belle,tra
quali
GREGORIO XIIII. 805

quali èftatafommamente lodata quella,che prohibifce,e annulla affatto lefcom


neffe.Sotto questo Ponteficato furono due grauiffimi mali, che la maggior parte
Italia afflifero fieramente , e le altreprouincie del Chriftianefimo , che in qua
lunque modo l'vdirono raccontaré , non puotero fare di non hauere di fi estremi
mali estrema compaffione , e quelli, che ne'futurifecolifaranno , compatiranno
ancora acotanta miferia . L'vno dunque di quefti fù, vna carestia tanto gran
de, che in Roma , & in alcune altre Città ancora a più di trenta fcudi il rubbio
giumfe il grano , e quel , ch'erapeggio , ch'a queſto prezzo benſpeſſo nonſe ne
troudua ancora,in maniera , che gran numero di gente , maſſimamente fuori della
Citta,mori di fame , efurono molti nelle campagne trouati morti con l'herba in
bocca , ne alcuna cofa erafi cattiua , e di fi maluaggio fapore , che i poueri non
mangiaßero,aguifa di buona, efaporita.In Roma, doue il concorso delle genti era
grande ilPapafece di larghe elemofine ,e cofi fecero tutti i Cardinali ,e Prelati,
e molti Gentil'huomini ancora,e i Religiofi parimente allargarono la mano in foc
corfo altrui. I Padri del Giesù haueuano coflituito vn luogo , doue cibanano del
continuo di molta gente di cibi corporali ,e fpirituali infieme ,e lifoccorreuano di
quanto al mantenimeto in vita era mestieri . Con tutte questeprouifioni, et altre,
che furonofatte da i Romani , morirono in Roma alcuni per mancamento di cibo.
Sifeceilpane di faue, di miglio, e di orzo , e di altre cofefimili . Nel principio di
Quarefimafi cominciò in Roma adare da' Capi di firada il pane per bollettini ,
ilche fifaceua in queftaguifa.Era defcritto in ciafcuna cafa il numero delle boc
che,eta ciafcunafameglia fi daua ilfuo bollettino , doue li fi dicena il nome, e co
gnome del Gentil'huomo Capo di ſtrada , alla cafa del quale doueuano andare a
comperaril pane , & iui gli fi vendeua per ognigiorno tre baiocchi per bocca ,
Roma in
chera tutto quefto diciafette oncie di pane in circa, e per lo più cattiuo pane. In peffimo ef
capopoidi alquanti giorni fi riftrinſe la cofa a peggio , cioè , che non fi daua più tere per la
diduebaiocchi di pane per tefta , che era vna libra in circa : nè qui fi fermè careftia.
ilmale,percioche alla Pasqua di Refurrettione fi cominciò a vendere tre baioc
chiquelpane , che prima fi vendeua due . Alli dodici di Giugno poifi cominciò
adare da' Capi difirada il pane con l'orzo,doue era vna parte di grano , e tre
d'orzo cattiuo , & male ſtagionato , e fi vendeua l'iſteßo : ma finalmente poi
per gratia del Signor Iddio al nuouo raccolto cessò si horribile fame . Con
ceffe il Pontefice per fouuenimento de' poueri , che per quella Quaresima fi
mangiaffe la carne , onde, fi tagliaua per la pouertà in varij luoghi carne di
Bufala. Si vendette in quefta penuria da' fornari fecretamente vn poco di
Panebuono a ragione d'vn carlino la libra . Il fecondo male , che fucceffe in diMortalità
queftitempi,escemò vn poco il primo male della careftia,fù vnagran mortalità . tia in Ro
Moriuano digrauifebri con petecchie , efluffi , e per ordinario era il male nella ma
tutta, Ital ia .
e per
tela; onde quafi tutti gli ammalatifreneticauano , & in otto , ò dieci , ò po
chi piùgiorni terminauano la vita loro. Soleuano curarfi col trarefangue della
vena della tefta,ch'è nel bracco , e da altre vene anche, chefono nella tefta mede
fima.Haueua quefto di buono il morbo, che non era di manifefto contagio . Vo
gliono , che le cagioni di questo malefußero le gran pioggie , e le inondationi ,
Eee 3 ch'era
808 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

ch'erano State l'anno ananti, gli ardentiffimi caldi, che furono poi , e la peffima
qualità del nutrimento,nataper la penuria, c'habbiamo detta . Fù quefto morbo tel
nell'vmbria,nella Toscana,nella Romagna, e nella Lombardia, & in alcuni altri"
pochi luoghi, pure dieſſa Italia . Morirono di cotale male perſone d'ogni età , e Men
maffimamente huomini da trenta in cinquant'anni. Fù auuertito, chepochiffime
donne vennero a morte. In alcuni Caftelli dell'vmbria morirono quasi tutti,&
in molte città molte famiglie intiere finirono i giorni loro . Vogliono , che in ko Opp
16169
ma medefima dall'Agoſto del 1590, fino all'Agosto del 1591. più di feffanta
milaperſonefieno morte . Cominciò poi a ceffare si Arana calamità del mese di 11
Luglio,& andò tuttauia mancando, intanto, che a Settembre quafi non ne mori Paty
ua alcuno , e con l'aiuto della diuina gratia s'è andato poifempre di bene in me.
glio,onde adeffo,che fiamo del meſe di Nouembre del 1591.di fanitafifià otii. ™
mamente ,

Creò quefto Pontefice cinque Cardinali, cioè due preti, e tre diaconi , che fu
rono .
Paolo Emilio Sfondrato,fuo nipote,Milanefe,prete card.di S.Cecilia.
Ottauio Parauicino,Romano,Vefcouo d'Aleflandria ,prete card. di S.Aleffio.
Odoardo Farnefe,figliuolo del Duca di Parma card.di S. Adriano .
Ottauio Acquauiua,Napolitano,diacono card.di S.Giorg.in Velabro.
Flaminio Platto,Milanefe,Diacono card.di S.Maria in Dominica .

INNOCENTIO IX. PONT. CCXXXIV . ↑

Creato del 1591.a' 19.d'Ottobre.

alcuna
da tutti,certamente mai Innocentio
è ftato al ponteficato di Roma
Nono, , chechiamato Giouan
per prima
Antonio Fachinetti, Cardinale di Santi Quattro percioche cofi era conofciu
to da tutti, e comendata da valent’huomini la dottrinafua , sì nelle leggi ciuili,
come
INNOCENTIO IX . 807

me ancora nellafacra Teologia, & in alcune altre lodeuolifacoltà, cofi chiara Gio. Anto
abontà , & integrità della vita , cofi manifefta la pratica delle cofe di Roma, nio Fachi .
netti , Car.
۲۱ cofi notala intelligenza, ch'egli haueua de' gran maneggi del mondo, in ſomma d nale San
10 cofi aperti a tutti isuoi degni,efanti penfieri,che fi poteuafperare,e tenerficu- in
ti buoniffi
Quattro
To,ch'eidoueffe riuscire vn valente, ottimo Principe, di cui le tante calamità moconcet
diquesti tempi haueuano eftremo bisogno : ma all'altogiudicio diuino , del qual to appreffo
tutti,per le
ne pureminimaparte può ben penetrarfi dall'occhio mondano ,parue dipurger- fue rarequa
elo folamente,e poi afe ritrarlo . Nacque quefto Pontefice in Bologna alli 20. lità.
di Luglio del 1519.fuo padrefi nomò Antonio, e la madre Francefca , ch'era
no natiin Grauegni , luogo di Nauarra . Fù ne fuoi anni puexili impiegato in
quelliftudij, che a quella età conuengono , e poi datofia gliſtudi delle leggi, vi Attioni di
fece lodeuoli progreffi, onde alli vndeci di Marzo del 1544. fi dottorò: non mol- Innocentio
to dopofene venne a Roma , e tutto fi difpofe a' feruigi del Cardinal Farnefe, IX. innan.
dacuiin praceffo di tempo fù mandato Vicario in Auignone , doue dimorato to.
preſſo a quattro anni, ſe ne tornò a Roma, e poi andò a Parma , & vi ammini
ftrò le cofe diquei Signori Farneſi , e pofcia da Pio IV.fùfatto Vefcovo di Ni
caftro in Calabria › e fù il primo Vefcovo, che faceffe quel Pontefice.Nel 1561 .
andò al Concilio di Trento, & vi dimoftrò dottrina , e prudenza , & nero ze
lo di religione , e nel 1566. fù mandato da Pio V.Nuntio a Venetia . Quiui
Jeianni, e da vantaggio vi rifedette , e diede grandiffimo faggio del valor fuo
ne' maneggi , che correuano all'hora di quella gloriofa lega contra il Turco tra
il Pontefice, Re Cattolico, & Venetiani, che fi conchiuſe all'hora . Nel primo
anno di Gregorio XI 11. fi ritornò a Roma , e poi fe n'andò alla fua Chiefa di
Nicaftro, quiui dimorato alquanto di tempo , tenendo fempre in buoni effercitij
impiegato il fuo gregge , fùrichiamato a Roma da Gregorio , e nel 1576.fù
fatto Patriarca di Gierufalem , bauendo prima liberamente in mano del Ponte
ficerifegnato ilvescouato di Nicaftro . Fu ancora pofto tra i Prelati dellafa
cra Confulta, anche tra quelli del Sant'Officio della Inquifitione,chefonogra
di, che fogliono darfi a' primi Prelati della Corte Romana . Siferui ancora di
lui Gregorio molto nelle cofe della Signatura , & in alcuni altri grandi affari,
che colPonteficato fi congiungono , e finalmente in vna promotione di 19. Car
dinalifatta da Gregorio , alli 12. di Decembre del 1583. n'hebbe il Cardinata
to col titolo di Santi Quattro : interuenne poi nelle medefime Congregationi
fotto Gregorio , ma da Sisto V. fùlenato della Signatura infieme co'l Cardinal
di S.Marcello , che poifù Papa Vrbano V 11. nella fede vacante del qual cor
fe gran rischio di effer Papa . Sotto il Ponteficato di Gregorio X I FI, ammini
Stròegli ingrandiffima parte le cofe della Signatura , percioche Gregorio per
effer per lo più indifpofto, non vi poteua , comefi coftuma, interunire , onde ha
ueuaripofto quafi la cura del tutto in Santi Quattro, e finalmente , eſſendo mor
to Gregorio XIV. fù ſenza veruna difficoltà , e con voto vniuerfale di tutto il
facro Collegio, due di dopo , chefi era chiufà il Conclaue , eletto Pontefice . Fù
ageuoliffima, e senza veruna forte d'intoppi la fua elettione : perche effendo
ftato egli, quando fù creato Gregorio in gran predicamento di effer eletto Pon
Eee 4 tefice,

LAB
808 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

Mitra Papa tefice,fi era nel tempo, che vi fù dimezzo, facilmente potuto tor via quanto di
le cade di difficile,e malegeuole ſtato vifuſſe, & accozzare insieme, e ridurre in vno leparab
capo a Gre
Corio iv tiprincipaliffime, che nel Collegiofi trouano bora, cioè, quella degli Spagnuoli, ag
in capo al chefanno conto eſſer di 29.Cardinali, e l'altra di Mont'Alto, che fi ftima effere
Cardinal
Fachinetti , dipiù di vinti . Onde dalla intiera vnione di amendue ne riſulta vn numero,
Prouifioneche
fatta dal Pa nonfolo è bafteuole,ma è difouerchio à quello, che per eleggere il Papa è di
pa per ab- meftieri,e di qui nacque,cheſe ben in quefto Conclaue vi erano dafedicifoggetti
bond anza ,
Papali,diniunofi parlò, non chefi trattaſſe punto perfarnelo riuscir Pontefice:
eprima, che s'intraffe in Conclaué era nonfolo de' Cardinali , ma de gli altri an
cora vniuerfal opinione , che Santi Quattro ne doueffe effer a tanta grandezza
eleuato. Fù cominciato a creder da molti, che Santi Quattro ne doueffefucceder PRE
à Gregorio,quando nelgiorno, chefù creato Greg.rendendogli in S.Pietro, come இ
fanno tutti i Cardinali vbbidienza, cafcò à Gregorio di tefta la mitra in Capo di
Santiquattro : fi confermò l'opinione di coftoro , quando nella diftributione delle
Camere del Conclaue, che per forte fifuole ſempre fare, toccò à Santi Quattro
la Camera, in quel luogo appunto, doue quandofifanno i Conciftori, fuole ftar
lafede pontificia . Hor fùegli eletto Pontefice alli 29. d'Ottobr. del 1591. il
Martedì àfera,efubitamente, effendogli (comefi coftuma) da Cardmali diman
date moltegratie,non ne volſe conceder alcuna, dicendo di volerfare le cofe con
tempo, e penfatamente . Mentre le fi poneuano indoſſo le vefti Ponteficie, con
fermò la Bolla De non alienandis bonis Ecclefiæ , diffe ancora con efficacipar
role , le quali da intimo cuore fi vedeua ben chiaramente , che nasceuano , che
ognifuo penfiero voleua impiegar nelle cofe dell'abbondanza per folleuamento
degli afflitti popoli , onde il giorno feguente fopra questo particolare dell'ab
bondanza,fece la Congregatione, & ordinò, che tutti i Baroni di Roma portaf
fero igrani entro alla Città , e comandò a Monfig. Vitelli , Prefetto dell'An
nona,ch'eſſeguiffe con ogni rigore . La Domenica,che feguì, chefù a' due di No
uembre,fù coronato : non volfe eglifar cotal attofopra le fcale difan Pietro, co
meſi vſauaprima, ma in vna loggia , che riguarda fopra dette ſcale, nel chefi
Spefe da milefcudi meno di quello, che altre volte è ſtatofolito a fpenderfi. Il
giorno,chefussegui poi,fece il primo Concistoro, in cui rende gratie a' Cardinali
dell'alto grado del Ponteficato, che gli haueano dato , e diſſe alcune cofe attinen
ti al gouerno , ch'egli s'era propoſto difare . Silafci anche intenderedi volere,
che fempre rimanefse vna buonafomma di oro in Caftello , per certi eftremi bi
Conferua fogni , chepossono accadere alla S.Sede, a popoli . Questo pensiero è font
tione di mamente degno da lodarfi, percioche tutti i Regni, e gl'Imperij, e le Republiche
qualche te bene ordinate hanno per l'vltime neceffità , che poſſono auuenire, conferuato alcu
manteneper
hima nafomma d'oro, e la Republica di Roma, che è il vero ritratto del buon gouerno
re
i Stati. ciuile, baueua, come dice Tito Liuio, nell'erario vna parte più fecreta , e più na
fcofta dell'altre , nella quale la vigefimaparte di tutte l'entrate della Republica
vi fi riponeua , dal quale luogo non fi poteua in guifa veruna ,fe non ne' più
afflitti, e tepeftofi tempi della Republica trarne vn danzio pur mai.Hora Inno
centio perfare,che i danari, chefono in caftello,fi conferuaßero, quãto fi poteffe
il
GREGORIO XIV. 809

più,effendogli di mestieripergli vfifamigliari del fuo palazzo di alcune mi


liara difeudi li tolfe impreftanza,e furono , come fi dice,da 40.mila in circa .
Non volfe,che nellefpefe,che accadeuano difare,fi prendeffe cofa alcuna in cre
denza ,dicendo,che mentre eraftatofemplice prelato,e poi Cardinale bauca qua
fifempre comperato in cotanti , e che'lfomigliante volea fare eſſendo Pontefice .
Effendogli ricordato da alcuni Cardinali, ch'ei rinouaffe il coftume antico difcri
er a Patriarchi,à gli Arciuefcoui, & Primati,ragguagliandoli dellafua af
fontione, & effortandogli a pregar Iddio , che li deffe forze bafteuoli à regger la
Chiefafanta,egli accettò prontamente il loro ricordo, e ne diede il pensiero di far
Rumori
cotale Epiftola al Cardinale di Verona.Nell'iſteſſo meſe di Nouembre, che'l Pa di Polonia
padiedel'ordine di detta Epiftola, venne auifo , che'l gran Cancelliero di Pollo- cotta il Re
nia s'eraleuato contra il Re,bauendo feco trenta mila perfone in circa,e perche il
Rè ragguagliò il Pontefice d'ogni cofa, e lo pregò in quefti fuoi tumulti difoccor
Daca di
foilPonteficefopra quefto particolare di Pollonia deputò vna Congregatione . Mantoua
Differo,che quefti Pollacchi fi erano leuati contra il Re per alcuni particolari in 1 Roma .
tereffi.A29.di detto mefe venne il Duca di Mantoua à Roma à render vbbidien
Zae fù vedutodal Papa con lietiffimo volto . Fù alloggiato in palazzo nelleftan
tie de nepoti de' Pontefici, e le Domeniche,le qualifeguirono dell' A duēto,fi tro
uò prefenteincappella,e feddette fopra l'vltimo Diacono Cardinale . Alli due di Ordini
Papa fopdel
ra
Decemb.ilPapafece publicar il bandofopra i prezzi di tutte le cofe attinenti le cofe del
al pittohumanospercioche per la careftia dell'anno paſſato era tant'oltre afcefo viuere.
ilprezzo delle cofe,che, quanto v'era, fi vendeua cariffimo fuori d'ogni modo , e
contral'ofo de' palati tempi , e della natura delle cofe ißeffe . Onde l'hauerci
posta prouifione , e riparo , fù opera da comendarfi molto . Nel mefe di De
cemb.determinò Innocentio i giorni alle vdienze , come farebbe a' Cardinali i
Conciftori , i quali peròfaceua lunghissimi , e ſpeſi , per bauer quanto manco
fulle poffibile a dargli dienza in Camera . A gli Arciuefcqui, e Vefcoui il Mar
tedi,agli Ambasciatori de' Principi il Venerdì,e'l Sabbato , fecondo l'vſo di pri
mailGiouedì alle cofe dellafantiffima Inquifitione, e gli altri giorni a' prelati ,
& ficiali , i quali ancoraper cofe di molta importanza afcoltaua ogni gior
no . Alli 18.di Decemb. in Mercordifece due Cardinali , cioè Monfig.Sega , Cardinali
Veſcono di Piacenza , e Vicilegato in Francia, Prete tit.di S.Onofrio,prelato di fatida Pa
molta dottrina , di molto valore , e molto merito, e che per feruigio della Sede tio . nocta
Apoftolica hafatto di molte , e degne fatiche , & infieme Antonio Fachinet
ti,Diacono Card.de' Santi Quattro coronati , fuo pronipote , giouane di molto
Spirito,e che da' grandiffimofaggio, che fi come ha hauuto l'ifteffo Cappello, e ti
tolo d'Innocentio , cofi vogli hauere le medefime virtù . Il Papafece queftofuo
pronipote prima Referendario dell'vna, e l'altra Segnatura , e lo fece il Sabbato
auanti proporre in Segnatura i Cafi, che iuifogliono da' Referendari proporsi al
la prefenza del Pontefice . Alli 21.di Decemb. il Papa andò alle fette Chiefe ,
fentendofi molto debile , & alquanto indifpofto . Alli 23.chefù la Domenica ,
più lafua indifpofitione fi manifeftò , cominciando a conofcerglifi lafebre , & à
venirgli vn poco difluffetto , per la qual infermità in termine di otto giorni,
cice
810 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

fioè la Domenica di notte alle tredici bore in circa, in quel mentre chefacea l'Ec
cliffe della Luna a i 29.di Decembre,paßò di quefta vita àgloria eterna. Prendet
te con molta deuotione i Sacramenti difanta Chiefa, e morìfantamente,nèper af
fetto, ch'egli portaffe a' parenti,fece cofa difordinata in guifa veruna.Durò ilfuo
Ponteficato due mefi intieri,nel qual tempo non mutò gli vfficiali della Corte , e
dello Stato,deftinando di mutarli a principio dell'anno 1592.mafolamente defti
nò i Nuncij a' Principi.Haueua in penfiero di nettare il porto di Ancona, afin
che con più abbondanza i nauilý di mercantie vi veniſſero.Haueua anche deter
minato difar on ricetto iui preffo a Caftel S. Angelo dalla banda della Trafponti
na vecchia,accioche quando il Teuere di fouerchio crefceſſe,non per Roma,ma iui
riuerfaffe l'acquefue.Haueua, acciochefi creaffe vn Re Cattolico , ftatuito di dar
so.milafcudi il meſe alla Lega di Francia,quando però fuſſe a quella impreſapaf
fato il Duca di Parma.Haueua animo difar, chefi vſaſſe efquifita diligenza,ac.
cioche i beneficij Ecclefiaflici fi conferiffero a' meriteuoli, efi eranofattiper ordi
daja vita , ne publico fcriuere in Dataria tutti i pretendenti.Fù quefto Pontefice moltofo
Epilogo
& natura brio nel viuere,onde mangiaua vna volta il giorno, cioè , laſera:li piacena aſſai
di Innocen
vio IX. diprendere aere, e di veder la vaghezza della campagna , ondeſpeſſo andaua in
Belvedere,in prati , e in altri luoghi fimili di diporto:fludiana affai , ma in letto
quafi del continuo, doue coftumaua ancora di dar vdienza. Staua egli affai in let
to per riscaldarfi, eſſendo quafifreddo ſempre dalla metà del corpo in giùsera ma
gro, afciutto molto : era di natura malenconico , di ftaturagrande, e di aſpetto
maefteuole,erane' coſtumi,e nelle parolegraue,la qualgrauità,mentre era anche
fempliceprelato,fi fcorfe in lui.Fù nondimeno nel conuerfare affabilefempre, gli
piaceua il ragionare, maſſimamente di lettere,e di materia di Statoionde quelli ,
che haueuano fcritto de' gouerni delle Città,hauea letto egli molto bene, e la Re
publica di Platone hauea per le manifpeffo , infieme co' libripolitici di Arift.fi
dilettaua difcriuere , e di comporre , onde alcune opere , ch'egli bauena compo
fe,fino a' tempidi Sifto v. hebbe in pensiero di ftamparle . Era in tutte lefue o
perationi tardo,la qual tardanza nafceua si dallafua compleſſione malinconica,
la qualperfe fteffa inchina ad eſſere rattenuto chiunque la poſſede , ) come per
che haueua viuuto molti anni: percioche come dice Ariftotile, Longinquitas , &
fpatium viæ vniufcuiufque animum reprimit, il quale animo rimello fa tardo,
cauto , e circofpetto altrui . Hora per lafua morte è vacata lafede vn meſe , e
on giorno . Questafede vacante , come anche quella di Gregor. X1111.e quella
di Vrbano VII. e quella di Sifto v. è stata quietiſſima , esenza veruno rumore ,
e quafifenza vna minima effufione di fangue , della qual cosa quefte credia
mo noi efferne le ragioni : primieramente perche viue ancora ne gli animi
di molti vncerto timore per hauer veduto , che nel Ponteficato di Sifto anche
quei,che per molti anni auanti haueuano fparfo ilfangue altrui ,
fono ftati caftiga
ti, hanno fparfo il proprio fangue:oltre ciò non è cosa verana, chefacciatanto
quieti,e rimeffi gli huomini, quanto fala mancanza del pane,onde la careftia,ch
è corfa,e corre ancora ,toglie ogni penfiero di difcordia , e di rumore . Appreßo
la mortalità , ch'è stata per vn'anno , e da vantaggio , oltre c'ha lenati vis
molti
INNOCENTI O IX. 5 811

Holti , che per effere nelfurore della giouentù , e dell'otio haurebbono ageuol
mente in quefte occafioni oprato molto di male i hafatto anche, che quei,chefo
rimafi ,fieno in guifatale afflitti ,e per hauere veduto il paffato morbo , e per
no
bauerperduto di moltiparenti , che babbino altro pensiero , che di questionare , e
di contendere . Sotto quefto Ponteficato d'Innocentio brucio in Roma la bella chiefa
S. Saluato
Chiefa di San Saluator in Lauro, e la naue di mezzo arde intieramente , oue era- rein Lauro
10 i migliori organi, e pieni di più artificij , che quafi fuffero in tutta Italia l'al- abbrucia
tre duenaui non bruciarono , ma rimafero in parte offefese queft'anno del 1591 , in Roma.
due altrecafe di priuati fi fono in Roma bruciate quafi intieramente , e non
folo Roma , ma altri luoghi d'Italia fono stati in queft'anno trauagliati da var .

ry incendi.

Fin qui ha fcritto Antonio Cicarelli .

Quanto poi alle Promotioni de' Cardinali , fatti da Innocentio , egli vnafola
(per la breuitàdelfuo Pontificato ) nefece , la qual fù di due foggetti affaira
ri, efingolari, creati da lui a' 18. di Decembre , vndeci giorni appunto innanti,
che da quefta all'altra felice, e beata vita del Paradifo paſſaſſe, li quali,per effe
reftatidifopra dal detto Cicarelli nominati , e fuccintamente le ottime qualità
lorofpiegate, qui nominar di nuouo, ò dir altro di quelli non vogliamo ; ma con
talfine terminaremo la vita di questo Pontefice:auertedo il Lettore , che quefte
pocherighefono ftate da noi qui pofte, per mostrar , che, defiderando noi in que
figiornipaffati ristampar il prefente Libro del Platina ,ma con l'aggiunta delle
Vitedi Clemente VII I.e di Leone X I. con la creatione , e coronatione ,
infieme delprefente Sommo Pontifice , Papa Paolo V. habbiamo
ricercato con molta istanza , (già che il Cicarelli fe ne era all’
altra vita paſſato) l'infrafcritto foggetto noftro amico ,
che diferiuere non poco fi diletta , a volercifare
que t'aggiunta della quale effendo ftati con
forme appunto al defiderio noftro da
lui fauoriti , l'habbiamo bora
Atampata a compiacenza di
voi benigni,e gratio
fi Lettori .
(?)

LE
812 CICARELLI DELLE VITE DE PONT.

LE VITE DE' SEGVENTI PONTEFICI

fono ftate da Giouanni Stringa con molta

diligenza raccolte , e fcritte .

CLEMENTE VIII. PONT. CCXXXV.


st
Creato del 1592. a' 30. di Gennaio .

*...
L

Iace la Città di Fano vicina al Lito Adriatico fra quelle di


Pefaro, e di Senegaglia,e non guari dal fiume Metauro, det
to volgarmente Metro,difcoftase trouafi al dominio di Santa
Chiefafoggetta.Ella è cofi detta dalla parola latina Fanum ,
che Tempio, ò Chiefa dir vuole poiche ne' primi tempi della
Fano Cit.
tà, oue nac fua fondatione vifù, fra le altrefontuofefabriche, eretto da 3V
que Papa Romani, & edificato alla Dea Fortuna vn Tempio di marauigliofa bellezza, P
Clemente dal quale ella prendendo il nome è ftata ſempre Fano chiamata . Onde anche PA
Pomponio Colonia Faneftre la nomina . Se adunque effa per tal ragione , e per
altrefue doti , e qualità merita di eſſere da ogni buono Scrittore celebrataifen
za dubbio veruno , per bauer ella vn tanto Pontefice, come è quello,di cui pre
fo bora (ad inftanza di vn noſtro amico ) aſſunto habbiamo di la vita deſcriue
re, cofifelicemente al mondo partorito, & in luce mandato , trouafi degniffima
di ogni lode. Ma come egli nato in detta Città fia, lo defcriueremo breuemente ,
cominciando dalla fua Famiglia la quale eſſendo , e per antichità , e per illu
strezza difangue vna delle più nobili , chefuſſe già ottanta , e più anni nellä
Città di Fiorenza , merita che in tal luogo andiamo toccando alquanto della
fua origine . Dicefi adunque , chefino dal tempo de' Longobardi , già mille an
ni in circa , effendo capitato nella Toscana vn'huomo grande , e potente,chiama
to
CLEMENTE VIII 813

Hildebrando,ouero Hildebrandino , da quefti vogliono habbia hauuto la origi


, & il nome la Famiglia di quefto noftro Pontefice Hildebrandina , ò come
più comunemente è detta , Aldobrandina . Etfi come Giouanni Villani , dal- Aldobra Famiglia.
n
le Croniche di Oruieto ,e da altri Scrittori , efcritture autentiche raccoglie , da dina, e fua
fa vfcirono gli antichi Conti di Mangone,di Certaldo, di Capraia, di Monteca- origine .
rello,di Soaua,e di Amiata,i quali quando con l'aiuto di Carlo Magno fi riftau
16 , ingrandi Fiorenza , quanto queſta veniua dilatando i fuoi confini, tanto
eglino della loro pofſanza perdendo, furono aftretti ad incoporarfi in detta Cit
tà,e con la participatione de' gradi, e de gli honorifoftentar lafua nobiltà , come
fecero con egregia , e continuata virtù , infin che durò quella Republica . E
glino nelprimo cerchio fi comprefero delle mura di Fiorenza ( inditio della lo
ro antichità e tra le Famiglie popolari fi annoueraronosimperoche al valore, &
autorità loro benefpeffo il popolo per difendere la libertà , e le fue ragioni fi
appoggiana . Quindi è, che ventitre volte hebbero in cafa ilfopremo Magiftrato
diGofaloniere di Giuftitia,per elettione del popolo , al qual numero niuna altra Fa
miglia,fuori che quella de' Medici, che hoggidì regna, ò vn'altra al più tra le Fio
rentine fi troua effere arriuata . Papa Gregorio VII.di Soana , che tenne la Sede Papa Gre
diPietro nel 1073.fcriue il Sanfouino eſſere ſtato di quefta Cafa . Aggiunge di gorio VII.
più, che mmemoria di lui, perche innanzi il Pontificato fi chiamaua Hildebran- della fami
glia Aldo
do , i pofteri fi addottarono il cognome Hildebrandino . Ma più antica ori- Sbrandina.
Pietro ,
gine hauer questo cognome diſoprafiè dimoftrato . San Pietro Igneo coetaneo Igneo co.
del detto Papa Gregorio , e da lui creato Cardinale di Santa Chiefa , in antichif- to,della
gnominafa.
fimefcritture dell'Ordine di Vallombrofa , è chiamato della Magnifica , & ap- miglia Al
preffe Fiorentini notiffima Famiglia de gli Aldobrandini . Queftifù cognomi- dobrädina..
nato Igneo,perchefendo Monaco di detto Ordine, a fine di conuincere la fimonia
dt on Vefcono di Fiorenza, caminò per mezo ilfuoco miracolosamente coi piedi
illefi, intatti.Vi furono altri di quefta ftirpe non pochi , chefuori della Patria
ancora i lor nomi illuftrarono; de' quali far fi potrebbe in quefto luogo honoratif Aldobran
fimamentione, maper breuitàfi tralasciano : diremo bene(per venire alla linea dino Aldo.
diritta , al ramopiù proffimo di questo nofto Santiffimo Papa Clemente , de- bifauo
brandingdel
griffino di eterna memoria trafitoi maggiori , ) alcuna cofa di Aldobrandino Padre dicie
Aldobrandino , chefù Bifauo del Padre di effo Pontefice . Sede quefti due mente .
volte Gonfaloniere della Republica nel 1434.e nel 1450.la prima volta, che a
feefe al Principato della patria ,hebbe inforte di riceuere in Fiorenza Papa Eu
genio IV.al quale per perfecutione de ' Romani traueftito in habito di Monaco fe
ne era di Romafuggito.E fra gli altri honori, che cỡ Real magnificenza glifece,
quantofi poteronofar maggiori, dalla Porta di S.Friano per mezo la Città infi
no alla Chiefa di Santa Maria Nouella,doue il Papafcaualcò ,feguendo l'effem
piode grandi, e pij Imperatori,gli andò alla ftaffa ,e reffe la briglia delfuo canal
lo, e con gran diligenza, e fplendore trattò Sua Santità, e la Corte , che di mano Silueftro
in mano veniua appreffo . Fù queft'huomo di molta pietà Chriftiana , e fi
morifantemente l'anno 1453. la notte del Natale del Signore , lasciando di tro dino
di bila
Cle..
fe vn figliuolo , nominato Silueftro , qualfi troua effere ftato in Fiorenza del mente.
Confe.
$ 14 STRING DELLE VITE DE PONT.
A
Pietro Al. Confeglio de' Signori l'anno 1469. Quefti hebbepiù figliuoli,et il primogenitofi
dobrandi chiamò Pietro , che allo ftudio delle Leggi attefe , e fiede tra' Signori l'anno
no Auo di
Clemente. 1511. Di quefto Pietro nacquero Filippo,qual'bebbebreue vita,e Silueftro,che
Silueftio fu il Padre dl Papa Clemente . Hora per dar di queſto, c'hebbe sifortunato fi
Aldobrandi
no Padre di gliuolo, vn poco più piena notitia i egli le veftigiapaterneſeguendo, fotto la di h
Clemente , fciplina di Filippo Desio, celebre profeſſor di Legge , mentre , che in Piſa , ein
fue doti , e
qualità. Fiorenza leggeua, diuenne eccellentiffimo Giureconfulto, e tanto di maggiore ec
Bando del
Padre di cellenza ,quanto che allafcienza Legale congionfe molta eloquenza, e cognitio
Clemente,e ne di belle lettere, oltre, che fi feorgeua in lui vn'animo retto, e libero, & al tratta
confif catio
ne de fuci mento delle cofe politiche naturalmente accomodato . Per le qualifue qualitàla
beni.
Republica Fiorentinalo eleffe perfuo Secretario, e feruiffene in quei tempi , che
vltimamente dopo il 1527. della libertà co' Medici contraftaua : onde effendoft
per quegli affari refolor Silueftrofofpetto , e tenuto per buomo di fattione con
trarias poi che rientrò in quel Dominio il Duca Aleſſandro l'anno 1530.hebbe it
bando dalla Patria con confifcatione di tutti ifuoi beni.Fù ilfuo confino aFaen
za,ilquale egli rompendo,andò vago per diuerſe parti d'Italia; e poiche lafama
delfuo valore lo rendeua a tutti i Principi defiderabile, quando ad vno, quando
Carichi ho all'altro trasferendofi ,fece a più copia dell'opera , e del configliofuo . Fù egli
no atiflimi
sel Padre di Consigliero del Duca Alfonfo in Ferrara, e di Guidobaldo Duca d'vrbino in va
Clemente rij tempi: di quefli ancorafù Auditor Generale.Gouernò la predetta Città di Fa
no in loco del Cardinal Accolti l'anno 1535. nel qual'anno , egouerno hauendo
generato ilfigliuolo , che è il Pontefice , di cui al prefentela vitafcriuiamo la
moglie il venne à partorire l'annoſeguente a' 24. di Febraio , imponendogli al
facrofonte del Battefimo di Hippolito il nome. Liberò queſta Città da molti pe.
Padre d rigli d'inteftine difcordie: onde era da quellagrandemente amato, temuto, efti
Clemente mato . Stette del 1537. Vicegouernatore a Bologna ne' principij di Papa Pao
Ponteficatofenzafuafa
Auucato
Concifto ria lo II I. e fù dal medefimo ne gli vltimi anni delfuo
ein Roma putafpontaneamente afcritto nel numero de gli Auuocati Conciftoriali, e chia
mato a Roma doue efercitando con fomma lode d'integrità , e dr dottrina l'
Auuocatione , leuò gran grido appreßo la Corte, efuori : onde dal Re di Fran
cia hebbe titolo difuo Configliero , e da altri Principi in diuerfi carichi digran
momentofi adoperato ; poiche era da quelli ingran conto , efima tenuto . Si
ferul di lui Papa Paolo IV. per vno de fupremi confultori nel maneggio della
guerra contragl'Imperiali , come dimoflra l'Adriano nella fua Hifloria . La
fciò a' pofteri diuerfe belliffime opere delfuo viuace ingegno , delle qualiparte
fono in luce,e partefcritte a mano nella Libraria di Pietro Cardinale Aldobran
dino al prefentefi conferuano . La mogliefua, madre di queftogran Pontefice ,
Lefa Deti che Lefafi chiamana , della Famiglia Deti , pur anch'ella Fiorentina, fù donna
m.dre
Clem entedi difantiffima vita, poiche , dicefi, che in lei riluffero tutto il tempo , ch'ella viffe,
donna di si honefti , & angelici coftumi , che rendeua di ſe à tutti vy odor foauiſſimo di
fanta
Clemente fantità. Hebbe da lei Silueftrofettefigliuoli maschi , & vnafemina, che chia.
Aldobrandino , hora Cardi
& maua Giulia, la quale fù Madre di Cinthio Paſſero
fratelli, fei
hebbe
na forca, nale, detto S.Giorgio, che per la bontà, integrità de' coftumi viene ammirato
LE
75 da

JZULL
CLEMENTE VIIL 815

ia tutti . De'figliuoli poi nominaremo in quefto luogogl'infrafcritti , cioè Pie


ro, Giouanni, Tomaſo, e Bernardo , tralasciando d'Hippolito , che èstato il no
ro Papa Clemente , il dirne altro , che quello , che lungamente hora fiamo elà ,ra.
ra
per dire , defcriuendo di lui al prefentela vita . Quanto à Pietro , che fu ilpri- te
re li
sedii alc.
fra
mogenito , e Padre del fopranominato Cardinale Pietro Aldobrandino , dice nicate .
fi, chefù molto raro,& eccellentefoggetto nelle leggi, di maniera,che pochi pa
ribebb'egli a'fuoi dì . Quanto a Giouanni, chefù Cardinale, fi trouò anch'egli
nelleleggi peritiffimo, & bebbe l'animo di tanta integrità di coftumi ornato, che
bauendoloper ciò ilfommo Pontefice Papa Paolo IV. nel numero de gli Audi
tori di Rota afcritto , fùpofcia da Pio V. fuofucceffore l'anno 1569. eletto , e
confecrato in Vescono d'Imola: nel qual carico, & vfficio paftorale ejendofi non
men prudente, chereligiofamente diportato , volle il Pontefice per premio delle Giouan di H
fue virtù nella terza ordinatione , ch'ei l'annofeguente il dì 17. di Maggio de no
Alban
fratello
Cardinalifece, in quel Sacro Collegio co'l titolo di S. Simeone annouerarlo, e de. di Clemea
te cleara
corarlo . Qualgrado,& bonore non più di quattro anni tenne: imperoche ven- Cardin, da
ne amorte l'anno 1573. del mese di Settembre , ilfecondo anno del Pontificato Pio V.
di Gregorio XIII. con difpiacer infinito de fuoi , e di chi lo conofceuano . Di To
mafo poi si dice , che nella Greca , e nella Latinafauella fuſſe di manierapert.
to , e dotto , che arrecaua di fe ammiratione non picciola , eſperanza grande
di afcender à maggiorgrado , fe la Parca non gli troncaua cofi prefto ilfilo del
la vitaspoiche mori, effendo ftato dal medefimo Pontefice Pio V. della Segre
tariabonorato. Bernardo finalmente fù anch'egli degno di lode , poiche troua
uafinellaſperienza de' maneggi, & affari importanti cofi benfondato, e di tal
prudenza adorno l'animo baueua , che ogn'vno lo ammiraua . Se adunque il Pa
dre,la Madre , & i predetti fratelli di quefto noftro Sommo Ponteficefurono
dicofirare , efingolari qualità dotati, biſogna per conſeguenza affermare, ch’
eglinon inferiore, ne meno vguale, ma fi benefuperiore a tutti loro in virtùfta
to fia, perla compita, & in tutte lefueparti perfetta riuſcita , ch'eifece , della
falitafua al Papato , che fenza dubbio trouafi la maggiore , e la piùſublime ,
chefar poffa l'huomo in questo mondo. Imperochefe ben'egli è stato dallofplen- finodaipti
Clemente
dorede'fuoi Maggiori illuſtratostuttauia loſplendor di quelli ha egli con quefto mi anni del
fuonuouo, affaipiù rilucente di maniera accrefciuto, aummentato, che du . Petà fua,
diede fegni
reràin eterno.Hor chiamato, chefu gstofio Padre da Papa Paolo III.come di della Tua
foprafiè tocco,a Roma feco anche Hippolito con gli altrifuoifigliuoli conduffe , 8 andezza .
Et effercitando quiui, come s'è detto,l'Auuocatione Conciftoriale,facena i figli
uoli alloftudio delle belle lettere attendere, non perdonando aſpeſa alcuna,per
thevirtuofi, e letterati diueniffero : Ma Hippolitofino da' primi anni dell'età
fuapareua ad vn certo modo, che diuenirgrande doueſſe,poiche attendendo egli
contutto lofpirito all'acquisto delle humane lettere , in quelle fece in breue pro.
fitto tale , che Aleſſandro Farnefe , Cardinale diſomma autorità , ilquale ama
na moltofuo Padre , veduta più fiate la buona indole del figliuolo , e preuedendo
molto bene la riuscita, ch'ei co'l tempofar douea , non cefsò mai di effortarlo ,
et infiammarlo agliftudij con tutte lospirito, affine,che ilbuon concetto , che di
lut
816 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

luipartorito hauea , veniffe àfortir quel fine , che queſtafua indole si buona di
confeguir gli promettea . Attefo adunque , ch'egli hebbe a baftanza in Roma
alle lettere humane , fi trasferì alla Città di Ferrara ; done hauendo vn tempo
l'animo allo studio delle Leggi applicato , e fatto ilfimile pofcia nonfolamente
nella città di Bolognafotto la dottrina , e difciplina di Gabricle Paleoto celebre infest
Giureconfulto,che poifù Auditor di Rota, Cardinale, e di eẞa Città Arciuefco. 41
uoɔ̃ma all'hora trouauafi quiui Lettor publico di Leggi ma ancora in Padoua ,
doue il maggior corfo defuoiftudi fece, diuenne egli in dette Leggi coſi intenden
te,efaputo,che riceuute pofcia in Roma le infegne del Dottorato,quindi parten
dofiper diuerfe Città d'Italiaſe ne andò, e volle anche in Ifpagna trasferirfi, af
fine,che e col trattare con diuerſe nationi , e con l'ascoltare in diuerſefamoſe Sco Th
le,ecittàbuomini in tutte le ſcienze peritiffimi, veniffe per via si buona anche WA
in maggior cognitione delle Leggi , conforme appunto al defiderio grandiffimo , 8/19
ch'egli baueua, ad acquistarle. Confumato vn buonoſpatio di tempo in tal viag
gio, acquistataper diuerfi luoghi vnafufficiente cognitione di effe Leggi , e di
altre bonoroteprofeffioni, riti, coftumi, e vfanze humane , del berò di tornarſene
in Italia,e cofi giunto a Romafotto il Ponteficato di Pio Papav. e trouato, che
Silueftrofuopadrefe ne era di già all'altra vita paſſato , nefentiper ciò da vna
parte queldolore, che come figliuolo era tenuto afentire , ma dall'altrafi ralle
grò molto, quando intefe, che nel Ponteficato di Paolo Papa IV. eraftato detto
fuo Padre ad effo Pio gratiffimo, ondefperaua, eper la memoriafua, eperle buo
ne qualità dife medefimo di ottener vn giorno da detto Pontefice qualche bono
rato carico, conforme appunto a ifuoi meriti, ch'erano molti , per le qualitàfue
degniffime , e grandiffima peritia , ch'egli acquistata hauea nelle Leggi ,fi come
auxenne,imperoche conosciuto quiui in breue il molto valorfuo, fù dal medefimo "
Clemente Pontefice Pio creato Auditor di Rota in luogo delfratello, che in queigiorni ha
Ifpa- ueua Pio al Cardinalato aſſonto ,e promoffo . Piacque molto a' Padri della Rota,
in Por
va in
togallo , & chefuße ſtato a loro vn'huomo cofi religiofo , cofi dotto , e cofi prudente, com'egli
in Francia era per Collega dato, e mostrarono per ciò fegni euidenti di allegrezza. L'anno
co'l Cardi
nale Alef feguente pofcia hauendo il Santo Pontefice deliberato di mandar il Cardinale
fandrino .
Aleflandrino, fuo Pronipote per Legato a quefti tre Regi , cioè in Ifpagna a Fi
lippo II. in Portogallo a Sebaftiano, & a Carlo IX. in Francia, per confermarla
Lega , giafatta tra di loro contra i Turchi , e per infiammar quei Principi alla
oppugnation loro, e per altre ragioni, tutteſpettanti alla Chiefa,&alla Religion
Cattolica, volle Pio, chefragli altri Prelati, che egli co'l Legato in quelle parti
mandaua,vifuſſe anche Hippolito Aldobrandino, ( ilquale vi andò come Segre.
tario,e hebbe la ziffra di tal Legatione) accioche co'fuoi prudenti, e diſcreti con
figli veniffe ad aiutarlo, nel che il Pontefice reftò d'Hippolito, conforme all'opi
nione,che di lui conceputa hauea, molto benpago, efodisfatto. Indi a Roma tor
natofene,fù dal Pontefice caramente abbracciato, & egli pofcia alfuo carico di
Auditore con moltaprudenza , e confomma equità attendendo , moftroffi nel
dar lefententiefempre incorrotto; effercitando vn tal officio nonfolo quelbreue
tempo di Papato , che viſe Pio V. ma ancora tutto quello di Gregorio XIII .
onic
CLEMENTE VIII. ? 817

de hebbe tempo fufficiente di farsi conofcere il detto carico per foggetta


quifito , e raro , e di acquiſtarfi infinita lode preſſo tutti , especialmente pref
aquella Corte . Morto Gregorio XIIIe creato in fuo luogo Sifto V.comin
ciò quefto Pontefice a preualerſi del valorfuo : onde al carico di Datario depu
taolo,e conofciutolo di alto valore per lesegnalatiffime virtù, chescorgeuafio
ririn lui,volle nella prima promotione, ch'eglifece di otto Cardinali , l'anno del
Signore 1585.e primo del fuo Ponteficato, a' 18.di Decembre , in quel numera Clemente
afcriuerlo,& annouerarlo . Di cotanta dignità conferitagli ne fenti quella Cor creato car
dinale da
te,e tutta Roma infieme, infinito piacere , e contento . Creato Cardinale co'l Ti- Sifto vie
tolo di S.Pancratio,fu poi l'annofeguente nel mese di Giugno eletto dal Pontefi- poi Som .
ma Peat.
cefommo Penitentiero in luogo di Filippo Cardinale Buoncompagno , Nipote tentiero .
già diGregorio XIII.che mori a 17.del detto Mefe del 1586.in età difoli 38.an
niqualcarico trouafiper certo importantiffimo ,efolito a darfifolo ad huomini di
fommo valore, nelle lettere peritiffimi. L'anno poſcia, chefegui , del 87.effenda
occorfa la morte di Stefano, Battori Principe di Tranfiluania, e Re di Pollonia ,
molti Principi ad on tal Regno afpirauano, maper che l'elettione del Refpetta
ua,come tuttauiafpetta , a quei popoli , fi diuifero eglino finalmente dopo molti
contraftiinduefattioni.vna di effe haueua per loro Re nominato Maffimiliano ,
Arciducad'Auſtria , e l'altra Sigifmondo Principe di Suetia ; & ambedue per 144 "
Ambafciatori,eletti a tal'effetto, mandato haueano loro adire , che a prenderla
Corona delRegno veniffero.Fatti amendue quefti Signori della loro elettione con
Sapeuoli , epoftifi con buon numero digenti in viaggio per prendere il poſſeſſoi
preualeffe molto lafattione , ch'eletto il Principe di Suetia hauea:onde occorfe, che
Maffimiliano d'Auftria, dopo diuerſe ſcaramucciefatte con le fue genti , per ten
tardiprender per forza il poffeffo , (come a pieno tutto quefto fucceffo fi troua
di fopra nella vita di Sifto v. con molta diligenza dal Cicarelli defcrito )
divenne delgran Cancelliere di Pollonia prigione . Per la cui prigionia , e
per le ciuili difcordie predette , natefra quei popoli , e più per l'odio , ch'era
in tafoccafione natofra i detti Principi ,moflo il Sommo Pontefice, deliberò per
rmediar a cofi gran pericoli , che fopraftauano alla Republica Christiana ,
di mandar on Legato de latere in quelle partii si perche veniffe a ridur Maſſimi
liano inlibertàssi ancor per fedar le difcordie anteferitte , riducendo in quiete , e Clemente
tranquilitàqueipopoli . Eleffe adunque , e dichiarò perfuo Legato a tanta im- creato Le
prefa,Hippolito Cardinale Aldobrandino l'anno feguente del 88..a' 23.di Mag- gato inPol
gioiecon vnofcielto numero di Prelati d'inferior ordinefra i qualifù Lorenzo Rov.
Bianchetti , all'hora Auditor di Rota, che poi Cardinale , creato da Clemente ,
diuenne,colà lo mandò affine che con l'auttorità Apoftolica ampliſſima , chegli
diede,e con la infinitafuaprudenza edeftrezza veniſſe a mandar ad affetto ne
gotio tanto importante , quanto era quefto trattandouifi non folo la falute di
quel Regno , cofi temporale , come ſpirituale ; ma ancora l'honore , e riuerenza
verfoilSommo Pontefice , e la Santa Sede Apoftolica . Accettò tofto di bao
na voglia, eprefe con molta prontezza on talcarico il Cardinale , nongià per
the troppo egli dellapropria virtù fi fidaffe ; ma perche haueua di già nella
Fff Somma
818 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

Lomma clemenza di Dio, e nelle oràtioni del Santo Pontefice, ogni fuafperanz
pofta, e collocata : di modo , che confidaua molto , che queftafua Legatione ha
ueffe afortit il tanto dalui defiderato fine; come appunto auuenne . Imperoche
fenza tardarmolto, ſe ne volò cola Hippolita, doue fubitò, che peruenne,comin
ciò con molta deftrezza, e prudenza amaneggiar il negotio, et hora con l'Impe
ratore Rodolfo, hora con Sigifmondoparlando, et hora con altri molti,fopra tal
negotio deputati , e priuatamente, e publicamente , nelle Congregationi di Boe
mia, e di Rendzonio , a quefto effetto chiamate , trattando , portò lafomma di
vna tanta materia con l'aiuto del Signore , tanto immanti , & a termine cofife
lice, che a 9. di Marzo delfeguente anno 89. fuperate tutte le difficoltà,con la
fomma induftria,& auuedutoſaperfuo , fù con vniuerfale contentezza di ambe
le parti conchiufa tra quei popoli di Pollonia, e quelli di caſa d'Auſtria vna buo
NO
na pace, auuenendo il fimile tra Maſſimiliano, chefùfubito rilaſciato, et il Rè Si T
gifmondo , con promeſſa certa di eſſo Maſſimiliano di non pretendere mai più in
alcun tempo in virtù dellapaßata elettione il Reamedi Pollonia, ne anche in ca
fo, chefeguiffe la morte di detto Sigifmondo ,comepur anche diſopra a car. 77 1.
Cinthio minutamente fi legge . Ridotto yn tanto negotio a compito, e perfetto fine,fpe
Paffero Ni
pote dei difubito il Legato Cinthio Paffero, fuo Nipote da parte d'vnafua Sorella , che
Pont. Cle feco in quelle parte codotto hauea,gionine di ottima indole,e d'incredibile dottri
mente,
na, e prudenza,che poi creato da lui Cardinale bebbe di Aldobrandino il cogno
me, ela cafata,et hora il Cardinal S. Giorgio fi chiama,lofpedi, dico , con lettere
verfo Roma,per dar conto al Papa delfucceffo del negotio, cofi felicemente riu
fcito. Siparti Cinthio , e in capo a dodeci giorni giunto a Roma , recò al Pon
tence la tanto da lui aſpettata , e bramata nuoua . Si miſepòſcia'di'la a pochi
giorni anche il Cardinale in viaggio se giunto con lafua Corte , e compagnia di
Prelati a Roma , fù con molto applaufo , e con honor grandiffimo dal Sommo
Pontefice , e da quei Padri riceuuto . Haneua il Tapafatto fabricar a S. Gio
uanni Laterano il Palazzo , che hora iui fi vede ; il quale era ſtato pochi giorni
innanti , che'l Cardinalgiongeße, fornito . Quiui adunque vollefua Beatitudi
ne , ch'egli audienza haueffe: ondefù egli quello , a cui data fù in effo Palazzo
primieramente audienza publica . Le relationi dellafua Legatione quiui fatte,
furono confomma attentione , e con altretanto giubilo , e contento dal Papa , e
da' Cardinali vdite , hauendo T maffime egli negotio tanto importante condotto
a quelfine, ch'era da tutti fommamente defiderato : onde non poterono per mol
ti giorni , fe non infinitamente lodare il gran valore ', è la fomma prulenzafua.
Fù poi da Sua Santità conftituito riformatore ſopra il veftire immoderatoje fo
pra le doti dello Stato Ecclefiastico , eſopra i Regolari. Venuto a morte Sifto ,
fu egli da Vrbano VII . Gregorio XIIII. & Innocentio IX. fuoi Succeſſori in al
tri negotij importanti adoperato. Ne ' Conclaui pofcia di effi tre Pontefici,che
furono tutti in ifpatio di vn fol anno fatti, hauendofi co'lfuo raro, e compitopro
cedere , econ lefue rare, e fingolari qualità acquiſtato la beneuolenza di tutti i
Cardinali, fifacilitò la ſtrada di aſcender al Papato ie però nell'vltimò Concla .
ue,chefù poco di più di due meſi dopo la creatione d'Innocentio , ( che due meſi

appin
CCLE MIE N TE VILI. 819

opuntonel Pontificato viſſe fatto, effendo di vna tantaeffaltatione meritcua


econofciuto , bebbe gratiafinalmente di afcendere , e peruenire ad un così alto
eggio . Morto adunque Innocentio a' 29. di Decembre nacquero (mentre fi at
tende afar lefue efequie ne i giorni a ciò deputati ) del 1591. vavý pareri trai
Cardinali, & erano perciò da variefollecitudini combatturi, & aftrettisimpero
che conoscevano da vna parte non vi eſſere in terra imprefa più importante di
quefta, e vedeuano dall'altra trouarfi molte le diuifioni tra di loro , chi in voler
no,chiun'altro Papa , fecondo la loro inclinatione ; onde nacque etiamdio , che
lelerione del nuouo Pontefice non duefoli giorni, come quella d'Innocentio, ma
moltifi differiße, eprolongaſſe , come appunto auuenne . Forniti adunque, che
furono i predetti giorni alle eſſequie deputati , fi congregarono i Cardinali in S.
Pietro doue celebrata la Meffa dello Spirito Santo , e recitata dal Vefcovo di
Traila Oratione , De eligendo Sunimo Pontifice ; fe ne andarono a' 10. di Cardinali
Gennaio del 1592.da S.Pietro in Conclaue proceffionalmente , co' Cantori auan- noin
ch'entra
Conro
ti, cantandol'Hinno , Veni creator Spiritus , cinquantadue Cardinalis che furo- claue nella
no,Giefualdo, Aragona , Colonna , Como, Verona, Paleotto, Aleffandrino , Al creat one
di Clemen
temps ,Madruccio , Sans , S.Seuerina , Rufticuccio , Simoncello , Dezza,Fiorenza , te.
Canano,Saluiati,Mondoui, Radziuil, Terranoua, Spinola , Lancilotto, Caetano ,
Caftruccio,Pinello,Aldobrandino , Roucre, Afcoli, Gallo ,Sarnano ,Alano, Scipio
ne Gonzaga,Sauli,Pallotta ,Morefino , sforza,Camerino ,Montelbero , Sfondato,
Parauicino,Montalto ,Mattei, Giuftiniano , Afcanio Colonna , Borromeo , Cusano,
Monte,Pepoli,Farnefe, Aquauina,Platta, Santiquattro . Entrati tutti in Cap
pella Paolina,fecero iui denote orationis fciti, altri nelle loro angufte flaze, e
celle in Conclaue rimafero , altri fuori à pranfo alle loro habitationi andarono.Fi
quellagiornata per certo affai molefta , e laboriofa,e ciò per lagranfrequenza di
perfone, che concorreuano à vifitare i Cardinali . Maniuno di effi più dalle vifi
te moleftato fi trouana , che'l Cardinale Santa Seuerina : poiche eraſparſaper
1utta Romacerta voce , ch'egli la mattina feguente effer doueſſe Papa eletto:ma
dette vifite eranofenza dubbio per il più , non per altra ragione cofi frequen
tate , che perche nel tempo delle profperità ciafcuno fuole , per antico coftume IlCardinal
moftrarfi amico, & amoreuole . E veramente , che vna tal voceſparſa per Ro- Montalio
macia comunemente credutas effendo certo ogn'vno , che il Cardinal Mont claue entrò inCo
con
alto erain Conclaue entrato con firma rifolutione di far Papa Santa Seuerina , ferma tifo. di
manonfifapenagià,che in cafo, ch'egli non poteße bauerlo ,teneffefecretamen- Tapa ill
te nell'animo , di procurar con tutte le fueforze , ch'erano maggiori di qualun- S.Se
Cardina l
uerina
que altro Cardinale , di hauere vna dellefue creature ; hauendo la mira princi
palenelCardinale Aldobrandino , come più vniuerfale di tuttiper lafua buona
natura,per lefuefingolar virtù, e per la pronta inclinatione , che il Collegio tut
tohaueua ne ipaffati Conclaui dimostrato verso la perfonafua . Tentò adun
que Montalto la prima fiata , che fù la mattina feguente , & altrefiate anco
ra di crearfanta Seuerina Papa ; ma in tutte vi trouò ſempre impedimenti va
rÿj, eficauaganti,in modo , che troppo lungo farebbe il volerti raccontare . Ha
neua Santa Seuerina finza dubbio molti Cardinalifauoreuoli ,e pochi all'iscon
**O
Fff 2
820 STRING A DELLE VITE DE PONT.

tro erano quelli , che lo eſcludeuano ; ma questi pochi erano talmente vniti , che c
non fi vide mai in Conclaue vnione siftretta : & era cofa per certo marauiglio.
fa, & incredibile à vedere, che i Parenti iſteſſi diſſentiſſero vno dall'altro ; im
peroche Rufticuccio era fauoreuole , Aleſſandrino contrario; Colonna ilgiouane
adheriua, fe ben poi fi ritirò ) Colonna il vecchio, lo abborriua .Vi erano an
che alcune creature , che da loro Capi difcordauano ; poiche il Cardinal Farne
fe , che era del Cardinale Sfrondato creatura , concorrena co`lfuo voto infauor
di Santa Seuerina , ma Sfrondato fuo capo non affentiua : li Cardinali Afco A
li , e Borromeo , che erano creature del Cardinal Mont'alto diffentiuano daeffo
Cardinali Mont'alto loro capo ; percioche egli voleua Santa Seuerina , ma quelli lo efelu .
efcludenti
difanta Se. deuano . Eftupenda cofa ancorafù , cheſe benegli eſcludenti difanta Seuerina ?
ucrina, ·fapeuano non eſſere in numero tanti , che baſtaſſero per l'esclusione (poiche non s
paffauano il numero difedeci , & erano quefti, Aragona, Colonna , Como , Pa
leotto, Aleſſandrino, Altemps, Canano , Mondoul , Lancillotto , Aſcoli , Sfor
za , Sfrondato , Parauicino , Borromeo , Aquauiua , e Platta ) tuttauia non
fifpauentaronogiamai , dicendo , Dominus prouidebit . E peròfudauano , &
anhelauano molto. Mafopra tutto la prima mattina del Conclaue difpiacque lo
ro in eftremo non hauer tempo di ridur vna congregatione infieme,come diſegna
uano , e ciòperche dubitauano molto , che mentre effi occupatifuffero in ridur
la, & in confultare quello, chefar fi doueſſe, la parte fauoreuole di Santa Seue
rinalo creaffe Papa . In fomma nacquero, come s'è detto , in tutte le fiate , che
quefta parte crear lo voleuano Papa, varij impedimenti, e quelli per certo mol
toftrauaganti , & infolitis parte di loro cagionatiſenza dubbio erano da gli e
feludenti , che hora con romori , hora con protesti cercauano disturbare l'elet
tione , che far voleuano di lui gl'Includenti ; parte anche procedeuano dalla
confufione , che per ciò nafceua tra effis percioche auueniua , che hora non tro -
uauano mai la via di far l'adoratione,hora prendeuano non vna, mapiù fiate er
rore nel numerar i votis cofa, che veramente diede poi da credere,ch'egli da Dio a
datofuffe,fi come appunto bebbe à dire il Colonnagiouanne,ilquale hauendo ve- i
dutele dette confufioni , egli errori nati, fi lafciò finalmente dall'altro Colonna
il vecchio perfuadere, per via d'vna polizza mandatagli , a ritirarfi dall'inclu
fione predetta. E però volendo fuori della Cappella Paolina vfcire , douefij
era infieme con gli altri ridotto perfar la detta elettione, diffe nell'ofcire ad al
ta voce queftepreciſe parole: Aſcanio Colonna non vuole Santa Seuerina Papai
perche non è dato da Dio.E veramente, che non ſi può altro , che ciò credere poi
che in elettione di tanta importanza v’interuienefempre lo Spirito Santo,fenza
il cui volere,& iſpiratione ella non ſi puòſenza alcun dubbio fare . Nonfide
tione del uepero vna tal cofa ad alcun diffetto di S.Seuerina attribuire, eſſendoſtato ſem
Font vin pre Prelato difomma integrità , e di ottime qualità adorno , e per ciò giudicato
reruiene
fempre lo degniffimo del Poteficatoima bene a qualche occulto misterio di Dio,al cui vole *
Spirito
to. San re conuiene humiliarfi sepre.Ma dopo , che vfcito fù il Colonna,gl' includenti,che
rimafi erano al numero di 35. che di 52. venivano ad effer i due terzi perfetti ,
deliberarono difar l'elettione p via di Scrutiniopublico,giàcheper effer rimaf
del
E M EN VIII. 821

delvoto del Colonnapriui non la poteuano per via di adoratione fare : perche
onpaffando eglino il numero di 3 5. non poteua Santa Seuerina per via di ado
ratione adorarfefteffo,mafi bene per via di elettionefe fteffo elegere. Però per
buuiar a diffetti, che in gran parte dallo ftore aperta la Porta Paolina nafteua
no,perla comodità, che dana agli escludenti di perturbare tutti i buonifucceffi
eperleuar ancora la ftrada ad altri d'imitar il Colonna giudicarono ifpediente,
ch'ella chiufafuſſe. Ma ne per ciò poterono maifar lo Scrutinios perche Sforza,
Acquauiua, Sfrondato,e Boromeo, fpinti da Altemps, cominciarono a bufare, e
afar tantoftrepito alla detta porta , che quei di dentro , per leuare tutti gli in
conuenienti,che nascer poteuano, glielafecero aprire. Quando Sforza , & Ac
quaniua aperta la videro , proteftarono di nullità , e di violenza , s'ella aperta
nonfiteneuas poiche il chiuderla altro non era, diceuano, che onfarforza alla
Libertàde' Cardinali . Onde qui è da notare, e confiderare vn grand'eſſempio di Effempio
di grande
bumiltà,e di coſtanza, che mostrò S.Seuerina in vn tal motose queftofù,che ve- humiltà, e
dendo egli in questafanta attioneforger tante procelle, diſſe ad alta voce queste coftanza di
Santa Seue
Parole : Seper me vengono tante perturbationi , e tanti romori , fupplico VV..
SS. Illuftriffimefare aprir la porta , che me ne vfcirès accioche tanta tempefta
effi, efi quieti ogni difcordia. Dal che ſi può manifeſtamente comprendere, che
non vifuffe in lui fpirito veruno di ambitione . Non per ciò reftarono i fuoi
fautoridicercar via, e modo di venir all'elettione , cotanto da loro defiderata .
Sipropofe adunque, che allo Scrutinio publico fi veniſje; malo Sforza,e lo Ac
quauiua vedendo,che lo acconſentire a ciò era vn dare a loro la via ficu ra difar
Papa,fi oppofero con gagliarde ragioni, con le quali, e con proteftifecero si,che
inluogo diquello , fi venne dopo molti contrafti concordeuolmente da ambe le
partiallo Scrutinio fecreto , nel quale fpari incontinente ognifortuna di Santa Santa Sene
rina pride
Seuerina, negligiouò punto il protesto , ch'egli, innanti , che ſifaceffe lo Scruti af tto ogni
nio,fece,che era Sine tamen præiudicio prioris meæ electionis : imperoche el Pontefi
contati livoti, ch'egli in tale Scrutinio hebbe inſuo fauore , trouarono , che non calo .
paßauano il numero di 28. e con gli acceſſi di Pinelli, e di Monť'alto, 30.di ma
niera, che mancauano 4. voti , li quali con quello di eßo Santa Severina erano
35. che con lo Scrutinio publico hauerianofatto l'elettion perfetta. Quanto rin
crebbe aifuoifautori,e quanto all'incontro piacque a i contrarij,ogn'vno ne può
fargiudicio . Ma non tralasciaremo gia di dar in quefto luogo alla virtù lafua Lodegran
donuta lode ; e questo è , che vedendofi Santa Seuerina in quefto gran campo di Seuerina
dedi santa
.
fauori, e disfauori , non ſi turbò mai ima moftròſempre tanta compofitione , e
moderatione di animo , e cofi inuitto , e generofofpirito, chefi come per aurafe .
conda non fi inalzò mai, cofi non ſiſmarì punto per la contraria ; anzi accettò
il tutto della mano di Dio , come per il meglio dellafuafalute . Non reftò per
quefto Mont'alto di continuar con tutto lo ſpirito la pratica per Santa Seueri
naż ma non hebbe mai gratia di poterla al defiato fine condurre : il per che ve
dutala all'vltimo del tutto difperata,per laforte coftaza de gli eſcludenti,iquali
chiaramentefilaſciauano intendere , che non fi rimouerebbono mai dall'eſclufio
ne di Santa Seuerina, e ciò non giaper verunaforte di odio, che gli portaffero, o
Fff 3 per
822 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

Monta'to perchefcorgeßero in lui alcun diffetto, eßendo Cardinale di molto merito, e vir
penfa di far tùse defideratoper Papa da' Principi,ma per diuina ifpiratione(come diceuano)
Papa Aldo cominciò a penfarfopra altri foggetti , mafpecialmente fopra Aldobrandino : pai
penfiero nato in lui , come di fopra s'è detto , innanti , che in Conclaue intraffe ,
mafempre tenutofecreto , quando però non haueſſe potuto bauer Santa Seueri
na. Caduta adunque affatto lafperanza di quefto foggetto , il primo , chefuffe
Sogetti pro nominato , fù Madruccio . Dopo di queftofurono pofti in predicamento Come,
pofti , e no
minati al e Paleotto . Si fecero pofcia molti tentatiui per Colonna il vecchio . Fù anche
Ponteficato difcorfo dentro, efuori del Conclaue, che Rusticuccio co'l contrafto d'altri poteffe
At
facilmente colpire i ma il difcorfo non hebbe all'hora luogo , nè tampocoladeno
minatione , il predicamento, e i tentatiui predetti . La onde vedendo gli Efclu
denti , che Madruccio non poteua , per le oppofitioni delle creature di Montal,
to, de' Venetiani, e Toſcani,ſpuntar auanti & appreſſo Paleotto,e Como,eſſer
dal contraflo di Mont'alto ributtati ; e Colonna con tantefperanze di aiuti non
bauer potuto eleuarfi , e confiderando per li medefimi riſpetti non ci reftarluo
go per Saluiati , ne per Verona, nè per Mondoul , tutti tre foggetti rari , e del
Propofta de Ponteficato degniſſimi, conchiudeuano , che per neceffità conueniua dare in vna
gli Efclude
a Mone creatura de Mont'alto . Ilperche confiderando eßere horamai tempo dipor fine
far al Conclaue , e defiderando di liberarfi dal continuo fofpetto, che haueuano di San
alto divna
Papa
delle fue ta Seuerina , fubito deliberarono di mandar a dire a Mont'alto , che ogni volta,
creature.
ch'eglifi rifolueffe di crear Papa vna dellefue creature, eglino codefcenderebbo
no volentieri con tutti i loro voti, e fedelmente lo feruirebbono . Piacque gran
demente a Montalto queſta proposta degli Eſcludentis nè maggior nuoua, ò più
defiderata di queftapoteua afpettare i poiche vedeua effergli venuto nelle mani
il poter mandar in effecutione il pensiero , che infino da principio conceputo nel
l'animo hauea, che era di creare , come più innanti s'è tocco, Aldobrandino Pa
MoSceglie
Montalto pa . Però accettando con gran prontezza la propofta , et infieme il configlio , e
fra le fue l'aiuto, che gli offeriuano , rifpofe loro, che non conofcendo fra lefue creature il
creature il
Ce più riufcibile del Cardinal Aldodrandino per lefue degniffime qualità , e per la
Aldebran molta flima , che della perfona , e virtù fua baueuafempre il Sacro Collegio in
Crealo Pa diuerfi tempi , e luoghifatta , e ſpecialmente nel prefente Conclaue , doue dife
pa , e viene dato haueafra le altre cofe vn chiaro fegno della fua gran carità verfo il Card.
compiacciu
to,clodate , della Rouere , quando in quei giorni fi compiacque affifler del continuo allaſua
morte , e comefommo Penitentiero vfar verſo dilui ogniforte di pietofo officio,
cost in raccomandargli l'anima , come in pregar molto per lafuafalute , facena
di talfoggetto elettione , e lo proponeua loro . Intefa la propoſta di vn talſog
getto , fu da loro fommamente lodata ; onde per fegno della loro conten
tezza , & allegrezza abbracciatolo , gli differo ; che con ogni modeftia fi
mineggiaffe la pratica fua ; accioche gli altri , efpecialmente Madruccio , non
s'indignaffero . Cominciò Mont'alto afar la pratica , e communicata queftafua
rifolutione di crear Aldobrandino Tapa , prima con molte dellefue creature , e
poi con Madruccio , quelle trouò fubito difpoftiffime , per aiutare ilfelicefucceffos
ma quefti dopo moftrato fegno di dirlo volontieri , rifpofe , che vipenfarebbe
prima
C: L E. MEN TE VIII. 823

ima fopra,e poi gli darebbe la rifolutione . Hora dopo hauer Madruccio mal
is ben penfatofopra le qualità , esopra la vita di Aldobrandino , e quelle ottime,.
quefta integerrima in ognifua parte trouata,fi diſpoſe anch'egli di volerlo ; e
dopo hauer ciò anche co' Cardinalifuoi amoreuoli participato , & in loro pari
mentela medefima buona difpofitione , e prontezza trouata , diede di là à due
giorni , che tanto durò la pratica , la rifolutione a Mont'alto , che glifùſopra
modògrata . Fù percerto per cofa notabile notato , chesapendo Aldobrandino Card.Aldo
brandino
farfi indetto tempo la praticaper lui , & effer tutti i Cardinali difpofti difauo- pubicato
rirlo,nonfi vedele mai in lui alcuna forte di riſentimento , anzi più tofto fi riti Papaclaue in da

raffe,e da tali occa fion i difuagran dezz afug giff e.Ho r trou ando fi e
anch il cielo Mont' alto.
ifteßo da tutte lepartifereno , e ad vna cofifanta imprefafauoreuole , a' 30. di
Gennaio del 1592. circa le 19. hore, Mont'alto publicò in Conclaué , che Aldo
brandino era Papazonde congregati inſieme Madruccio , Mont'alto ,gli Efcluden
ti,Venetiani,e Tofcani,fe ne andarono vnitamente allafua cella a rallegrarfi di
queftafuafanta elettione. Vdita va tanta nuoua da Aldobrandino , fù mirabil
cofa veramente a vedere ,che nè dal volto,nè da atto alcuno efteriore fi fcorgeſſe
inluipur onminimofegno di mutatione , nè di alteratione , che fufenza dubbio .
on teftimoniochiaro delfuo ben compofto , e moderato animo, e di non bauer pro- Animo del
curato,neforfe anche penfato al Pontificato . Leuatolo adunque dalla cella,nella ben
Pont fto
compo ,
CappellaPaolina lo conduffero , doue fubito fù con publico Scrutinio da tutti i mode
cod era?
Cardinaliconfomma loro concordia , & vnione eletto Papa . Ma qui non è da toElettione
paßareconfilentio vn'atto eſſemplare di quefto Pontefice , ilquale vedendofi ef- del Papa fat
ta pu
fereflato alla maggior dignità, & al maggior peſo, che fia fotto il Cielo, affon- blico Scruti
10,non fimoftrò punto allegro i ma più tofto di timore , e fpamento ripieno i im- At:oeffe
nio. m
peroche prefentatifi ,comefarfogliono , dopo l'elettione i Maeftri delle cerimonie plare del
auantiSua Beatitudine, per intendere , e rogarfi , s'Ella l'elettione fattafi della Pont.
perfonafuain Sommo Pontefice accettauas a fimile interrogatione il Santo
Pontefice non rifpofe parola , ma trouandofi in detta Cappella con lafaccia ver
forAltareginocchiato ,e dagli occhi gettando copiofe lagrime, non ardiua di ri Maeftri del
Spondere a' Maeftris il perche moffi i Cardinali ini vicini ,rifpofero per lui, e diffe- le cerimo
To, si, si, che accetta. I Maeftri vedendo , che il dir di sì per bocca d'altri nulla nie chiedos.
oilcofen.
valena, diſſero a Sua Beatitudine , cheſi degnaße di riſpondere ,e dar il confenfo , della
ſo al Pont.
fua
altrimenti di tal confenfo rogar non fi poteua ,s' Ella medefima di fua propria boc cicttione.
canon loprestaua, e con fue proprieparole. All'hora Sua Santità , tocca dallo Pont. Pacle del
piene
Spirito di bumiltà profonda, congli occhi tuttauia lagrimeuoli, diffe : Tu Signor di grande
Dio , che vedi ilcuor de gli huomini , e che a tefono palefi , e prefenti tutti i fuc humiltà
nel dar il
cellifuturis fe l'elettione , che hora di me fi è fatta, di tuo vicario in terra , non fenio al
bàdaefferfatta agloria, eferuitio tuo , & afalute di tutti i Fedeli ,fà , ti pre la fua elet
tione.
80, che Lingua mea adhæreat faucibus meis: Se anco tu vedi, chepoffa effe Elettione
rein qualche parte vtile al tuofanto Nome , & allatuafanta Chiefa , io in vir del cō cuinome
volle
nono Pot.
tù del tuo aiuto accetto ,quanto alla tua diuina Maeftà piace far dime humil tuo ileffer chia
feruo . Preftato, ch'egli hebbe con tali parole ,piene di profonda bumiltà,il con mato.
fenfo , fubitofù de gli babiti Pontificali veftito e pofto in Sedia , fù da tutti i
Fff 4 Car
824 STR A DELLE VITE DE PONT.

Eardinali confomma letitia adorato . Quiui pofcia palefando il nome, con cuivole
ua effer chiamato,diffe che di CLEMENTEfi haueua il nome eletto . Eperche
fette altri Pontefici di tal nomefuronos pero Clemente Ottauofife egli chiama
re.Fù poiportato in San Pietro, e dalli Canonici di quella Chiefa,che lo vennero
fecondo ilfolito ad incotrarefotto il Portico,fù con lefolite cerimonie riceuuto, e
co quella Antifona: Ecce Sacerdos magnus,qui in diebus fuis placuit Deo ,
& inuentus eft iuftus,ſalutato.Entrati poſcia în Chieſa,cãtãdo il Te Deum,fe
ne andò ilfanto Pontefice ad inginocchiarfi auanti l'Altare delfantiſſimo Sacra
mento; e dopo fatte quiui deuotiffime orationi , fù nella Cappella de'fanti Apo
"
ftoli portatose quiui parimentefatta oratione,fù di nuouo infedia pofto,e da' Car
dinali adorato.Ma innanti,che a San Pietro portato fuſſe, era ſiſparſafama per
Roma dellafua creationesonde da ogni banda correndo il popolo a vederlo,nonfi
fatiaua di benedire, e lodare il Signor Dio, che degnato fifuffe concedergli on co
fi buono,efanto Paftore.Et egli d'infinita carità ripieno non ſiſtancaua didar a
tutti lafuafantabenedittione ; e facendo loro fegno co'l capo difargligiuſtisia,di
procurarle abbondanza,e lafalute delle anime ,fe quelli reftare molto lieti,e con
tenti . Condottolo pofcia nelle Pontificali ftanze del Vaticano, volle la mattina
feguente confeffarfise cofi mandato a chiamare il Padre Gioan Francefco Berdi
ni della Vallicella,ch'era ilfuo Confeffore, fi confefsò ,e poi celebrò laſanta Mef
parole di fa , come ogni giorno hà fatto con fomma deuotione , mentre fù Pontefice .
grande ef.
T: mpio det Nefono da tacerfi ad effempio , & edification noftra le parole , ch'egli diſſe
te fuo
al dalpapa al Confeffore , qualifurono , che pregaſſe Dio , cheſe dal fuo Ponteficato non
feffore.
era per riuscire quelferuitio , e frutto, che fi richiedeua nellafua fanta Chiefa , fi
degnaffe quanto prima di leuargli la vita . Dalle quali parole ſi è comprefo
chiaramente , che l'animo, e il fin fuo era, non di regnare , ma di feruire , e digio
uare , conforme alla buona intentione di tutti i Pontefici . Diedefi adunque
nel principio di quefto fuo Ponteficato a penfare primieramente fopra le cofe
della Francia,fapendo , che da quelle per li trauagli di gran momento , che arre
cauano , pendeuano ſenza dubbio le più importanti alterationi della Republica
Chriftiana.Non tardò dunque punto , ma fubito deliberando di mandar in quelle
Velcouo di parti qualche Prelato di valore, eleffe, e spedi per quella voltil vefc. di Viterbo,
Viterbo pe comettendogli , che colàgiunto , deffe a' Collegati animo di profeguir l'imprefa
dal pa
pain
cia . Fan cominciata contra il Rè di Nauarra Henrico , e prometteſſe loro in fuo nome
ognipoffibile aiuto , e di denari in particolare : de i quali ne haurebbe rimef
fa buona quantità , fi come fece . Cominciarono pofcia dall'altra parte atrana
Banditi tra gliarnon poco l'animo del Pontefice le cofe domeftiche : equefte erano le gra
vagliano lo ui moleftie , che apportauano i Panditi ( il capo de i quali era Marco Sciar
ftato della
Chiefa. ra non folo nel Regno di Napoli , ma nello fato ancora della Chiefa : on.
Marco
ra capo
Ssiardi de vi prouide , co'l mandarui Flaminio Delfino , ilquale fcorrendo per det
banditi . ti Stati con buon numero di Caualli , e di Fanti , raffrenò grandemen.
Flaminio
Delfino mă te l'audacia loro . Et effendo in questi tempi giunti a Roma due Figliuoli
dato dal pa del Duca di Bauiera , furono dal Pontefice non men di quello , che fat-
pa contra
banditi to baueano altri Principi d'Italia , per gli Statide i quali paTati erano,
con
CLEMENTE VIII. 825
Due princi
A grande honore riceuuti : eper moftrar loro anche maggior fegno di beneuo- pi di Bavie
tia , volle honorarli , dopo i Cardinali , fopra tutti gli altri Prelati di San- da Clemen
mol
Chiefa . Furono altresì accolti e riceuuti con viui fegni di fingolar affet- to econ
horore
to dal Pontefice , in questo primo anno , diuerfi Ambafciatori di Principi ?, in Roma.
che andarono aRoma per congratularfi con effo lui della felice affontion fua al toriAmbafcia.
Veneti
Ponteficato efragli altri i quattro , mandati dalla Sereniffima Republica di [ cauutidal
Venetia , chefurono Marino Grimani, chefu poi Doge, Leonardo Donato, che parte del
fu pur Doge , Zaccaria Contarini , e Federigo Sanuto, fogetti veramente prin- Duca di
cipaliffimi . Fù poigran difpiacere , e meftitia fentita , non diremo , folamente parma .
dal Pontefice , e da Roma tutta , ma da tutto il Chriftianesimo infieme , quan.
do in queſti tempi fù vdita la miferanda nuoua della morte di Aleſſandro Du
cadi Parma , Principe , non men per efquifita bontà di coftumi , che per fu
premo,e compitiffimo valor militare, gloriofiffimo , e degno di effer a gli anti
chi Fabi , e Scipioni autepofto . Et àgran ragione moftrò il Pontefice fentir
negran dolore , conſiderando la grauiſſima perdita fatta da Santa Chieſa di vn
cofiraro , e compitofuo campioneimaffime nella diftrutione , (alla quale pare
141,ch'egli natofuffe) degli Heretici , nemici capitaliſſimi di eẞa Santa Chiefa ,
e dal nome veramente Chriftiano . Spiacque altre si non poco al Pontefice l'a
cerbamortedi Alfonfo Gonzaga Signor di Castel giufredo , che da certi aſſaſ
fini aßalito , mentre un giorno fopra vn ponticello rimiraua per fuo diporto
Dnacertafuapefchiera,fù crudcle , e immanemente vccifo . Di talfua vccifio
efidubito,che Rodolfo Marchefe di Caftiglione,figliuolo di vn fuo fratello, ne
fufeftatala cagione poiche non hauendo figliuoli maſchi , ma vnafolafigliuo
ladiceuafi , che per intereffe di fucceffione egli haueſſe vna tal'immanità fatta
efequircontrafuo zio. Nonfifeppe però mai di fermo , ch'egli ftato nefuſe la
cagione : anzi co'lfar formar proceffo ne' fuoi dominij , e co'l moſtrar paleſe
mentedolor grandiffimo d'vn tanto caso , venne il Marchefe a fopir in buona
parte ilfofpetto , che fi bauena di lui . Tuttauia trasferitofi a Caftelgiufre
do congroffo numero digentes di quello come di cofapropria a lui per fucceffio
ne douuta , di fatto fi impadronis e perche haueuagià fatto penfiero di mari
tar la figliuola di fuo zio con certa quantità di dote , che troppo non lo gra
ale , per sbrigarfi di lei , e rimaner afsoluto padrone del tutto , fpedì perciò
ilPontefice cold Settimio Borfieri Vefcovo di Aleſſano in Puglia , e poi di Ca
fale di Monferrato , Prelato ne' maneggi del mondo di ftimato valore , con co
miffione , che douefse col bel modo veder di pigliar di mano al Marchefe la det
ta figliuolafua Cugina , & infieme la madre di lei . Trasferitofi colà il vefco
uo , bebbemolto chefare aperfuadereil Marchefe a lafciar , che quefe Donne
fene andassero libere dallefue mani : tuttaviafeppe egli con tanta deftrezza ,
eprudenza maneggiar quefto negotio co'l mettergli innanti gli occhi diuerfe
conuenienti , che nascer poteuano , quando egli a fuo gufto , e contra il vo
lere , la libertà , & il grado della figliuola , tentato hauesse , come nell'ani
moftabilito hauea , di maritarla , che finalmente vinto dalle fue ragioni , che
confomma facondia erano pronontiate , è con altretanta deftrezza addotte,
cence.
826 STRINGA DELLE VITE DE' PONT.

concedette , che liberefe ne andafferoi onde furono pofcia condotte à Manto- h


ua à quel Duca . Il Vescono poi tornato à Roma fù dal Pontefice molto
lodato , che haueffe vn tanto negotio conforme appunto al fuo volere condotto
àfelice fine . Madi là ad alcuni giorni effendo ftato il pouero Marchefe da
alcuni imputato , che hauefjefatto batter in Caftiglione monete Papali , doue
M
però haueua eglifacoltà di poterne batter dellefue, fù vna talfua caufa difputa
ta in Roma, ma per colpa , e negligenza di chi la difendeua , fe ne cade il mes
chino , come contumace in ifcomunicas nepotè in fine fchifare la mortespoi
che l'annofeguente fù egli perfolleuation popolare nello fteffo Caftel Giufre- e
do vccifo . Si effettuarono pofciaper opera del Cardinal Giorgio Radziwil le
nozze del Re di Pollonia con la Primogenita del già Carlo Arciduca
d'Austria . Et il Cardinal Carlo di Lorena fù da' Canonici Cattolici della Ca
thedral Chiefa di Argentina in Germania eletto per loro Capo , e Veſcouoi ha
uendo all'incontro l'altrafattione de' Canonici Proteftanti ,macchiati dellaſet
ta Luterana, fatta anch'eglino elettione di un giouinetto di 15.anni , nominato
Giouangiorgio, de' Marchefi di Brandeborgo, difetta Luterana anch'effo : il per
che nacque tra di loro un tale contrafto, che il Cardinalefù costretto di ricorrere
alle armisonde anche chiefe ilfauore del Pontefice, il quale e con iſcrittura,e con
meffi non mancò di giouar in quanto potè alla caufa de' Cattolici . Si accefeper
ciò vna guerra non picciola , che durò qualche tempo , non fenza qualchefpar
gimento di fangue dall'vna , e dall'altra parte , dopo la quale accordatife
per opera dello Imperatore fi terminò il contrafto tra di loro, e fi pofero giù
Origine
della le armi . Hebbe anche in quefti tempi origine la lunga, e fanguinofa guerra Tur
za Turche- chefca nell'Vngheria , nata da diuerfe cagionisma principalmente , perche il
kain Vn- Turco defideraua grandemente , fatto protefto di voler vendicarſi dell'ingiure
garia.
D legno riceuute da gli Vfcocchi, abbaffar, e fminuir leforze dell'Imperio occidetale.Epe
d -1 Turco ròfra i molti luoghi di eſſo Imperio , ch'egli nell'animo defignato haueadipren
si fee in fi
ne vano . dere, impadronirfi, era la Città di Segna,fituata al mare,da i confini dell'Iftria
nonguari diſcoſta , done giudicaua per la comodità del mare porui ferma ſe
-de per il mantenimento della guerra ; ma fù ella dall'imperadore munita , e
prefidiata , co'l mandarui parecchie compagnie di Tedeſchise fù in ciò anche
dal Papa aiutato , che vi mandò foccorfo di qualche quantità di danaro : onde il
diſegno del Turco riuſcè del turo vano per quella impreſa . Cominciarono poi ad
aggrauare non poco l'animo del Pontefice gli affari,e le cure publiches poicheda
vna parte gl'inuecchiati mali , che procedeano dall'Herefie in Fiandra , lo mo
leftauano molto,e dall'altra non poco lo affliggeua la rouina,che manifeſtamente
minacciauano le armi Turcheſche alle cofe dell'Imperioidi modo che adoperando
la moltafua prudenza , con quella procurò di giouar douunquefaceua bifogno ;
Duca di mandando quelfoccorfo di danari,che conoſcena cõuenienteper ilfoftegnodellefor
Sanoia in Ze di quei Principi Chriftiani,che alla depreſſion de nemici di Santa chiesa , co
tento
efti ion f Heretici, come Pagani , baueuano l'animo riuolto , & applicato . Vierafia
rpatalla
delle Here firpation
fic. quefti il Duca
deglidi Sauoia, ,&
Heretici il quale attendendo
à difender con tutte le
quellefuefrontiere forze
dalle fuelorofece
armi allae

inten
CLEMENTE VIIL 827
Fuorufciti
tender àfua Santità effer grande in lui il zelo della pietà Chriftiana, & infie- rauaglia
no molto
me la ringratiò del danaro mandatogli. Era in quefti tempi l'Italia nell'Abruz- Pitalia nel
To , e nella Marca d'Ancona non lieuemente afflitta da' Fuorufciti , de' quali l'Abruzz
e nella M
pure lo Sciarra fopranominato , e con lui Battistella fuo compagno , erano i ca d'Anto.
Capi .Onde il Papa per rimediarui , mandò di nuouo Gio . Francefco Aldobran Henrico Rè
dinofuo Nipote, con 700. Caualli Italiani , & vna compagnia di Albanefi con. de Nauarra
tradiloro are
effendo il detto Sciarra con tutti ifuoifarinelli dal detto Aldobran gno di Fi
dinopiù volteftato rotto, e meffo infuga , fi sbandarono per ciò gli fceleratie ale viene
perchefiniffero di eftinguerfi dase fteffi confraudefcambieuole , ammazzandofiil papa e
l'on l'altro,il Papa conceffe l'indultosil chefù cagione, che fra gli altri lo Sciar- da princi
pi Co lega
ra , e quattro de' suoi più congionti moriſſero , poiche da Battistella predetto , e ,perefter
da alcuni altrifuoi compagni furono vecifi . Premeuano per certo molto l'ani_ Heretico,
modifua Beatudine le predette cofeima molto più lo trauagliauano i var ijfuc
ceffidella Chriftianità,& in particolare di Francias doue co'lfauorfuofi maneg
gianala elettione d'vn nuouo Rè , che Cattolicofuffe , & atto à foftener legiti
mamente il peso di quel Chriftianifs.Regno:hauendo Sua Santità fermamente de
Liberato nell'animo di metter ognifuo potere, & vfar tutta lafua autorità , co
mefece ,perche la pretenfione , che di quella Corona haueua il Re Henrico di
Nauarra,per effer Heretico, reftaſſe nulla. Arrecaua dall'altra parte vna tal de
Liberationedel Pontefice infinita noia, e moleftia a i Principi Cattolici , che fa
oriuano ilpartito di Henrico , especialmente il Marefcial di Birone, che già in
nafua oratione,fatta al Re , baueua con potentiffime ragioni indotto quello à
dichiararfi Cattolico onde conofcendo eglino manifeftamente , che non effet
tuandofi cotal elettione , farebbe nata la total ruina di quel Regno , per le di
fionigagliardiffime , che fuccedutefarebbono de popoli : però mandarono al Marchee
Pontefice il Marchefe di Pixony per dargli conto di queftofatto, e pregarlo à i pxy
a
do non
nuouerfi dalla propofta deliberatione ; poiche il Rè era in procinto di dichia Roma
prò ottener
arfiCattolico, & pbbidiente figliuolo difanta Chiefa. Ma nonfolo non volle il vdienza dal
Papa vdirlo, ma nè anche permetter , che nello Stato della Chiefa entrafe . Si papa, ne me
Zrattenne egli per ciò lungo tempo in diuerfe Città d'Italia , fperando pur vnnnello ett ftato
giornodi effequir quanto lafua ambafciatagli commetteua : ma non hebbe mai Fcclefiafti
H
ratia tale perche il Papa non volle mai concedergli licenza : fi come ne ancoº·
acconsenti la venuta a Roma del Card. Gondi ,per eſſer fauoreuole del Re : fe be- Al Cardinal
Gondi non
e haueua egli fparfa fama di voler venir in Italia,non per trattar,come promefè permello
ohauea, ne parlar con fua Beatitudine in fauor di Henrico; ma folo per vifitar Pandar
Roma
dafanta Cafa di Loreto. Fra tanto il Pontefice bauendo inteso con difpiacer fuo sppio Con
cifione di Appio Conti, capo dellegenti, che colà militauano co'l foldo della i vecito .
Camera Apoftolica ,fpediſubito infuo luogo Rodolfo Baglione,ilquale peruenu- Rodolfo Ba
o,chefù in quelle parti,trouò , che poco prima fi era il Rè dichiarato Cattolico , glions.
nde leconuenne dopo hauere lungamente quelleparti girato,tornarſene in ita
Zia fenzafrutto,fi comefece anch'il fimile in Fiandra a Carlo Masfelt, che quiui
fitrouana Capo dell'effercito Spagnuolo , dopo la morte del Duca di Parmase ciò
ancheperche il negotio prefo hauea affai diuerfa piega,e legenti fi erano sbadate
per
828 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

la maggior parte: ilche diede agli Heretici occafione difar granprogreffi , con dif
principe di gufto,e difpiacer infinito del Pontefice. Riceuepoifua Santità con grande hono
Bauiera ri re in Roma il Principe di Bauiera,che ſe n'era in quefti tepi in Italia venuto per
ceuuto
рара condal vifitar Loreto, e di Roma i fanti luoghi ; bauendo però prima fattafua Beatitu
grande
nore . ho dine di talſua venuta conſapeuole , mentre pur'ancoragli altri due Fratelli in
Italia dimorauano ; onde anche gli mandò fua Santità , prima che di Baviera
fipartiffe, per vnfuo Camerierfegreto, il Cappello , e lo Stocco benedetto, Nel
ritorno poi , ch'egli nella fine dell'Anno infieme co' Fratelli a cafa fece , fù
dal Papa di molte fante Reliquie arricchito , e di diuerfi altri doni , è gratie
Spiritualiprefentato . Arrecò in oltre gran contento , & allegrezza al Papa
l'auifo,c'hebbe di due nonpicciole vittorie , hauute da i Chriftiani contra i Tur
chi nell'Vngaria ; poiche erafi di già in Coftantinopoli , & in Buda publicata
dal Turco laguerra contra la Caſa d'Auftria, e gli eſſerciti di ambe le parti era
no già in campagna andati:per le quali vittoriefubito il Santiffimo Pont. refe a
Dio quelle douute gratie,che conobbe neceſſarie; facedo pofcia intedere all'Imp.
per meffaggieri,che attĕdeſſe a proſeguir le incominciate vittorie,pche dalfuo că
to,e co leforze téporali, e ſpirituali di dargli quell'aiuto, ce hpoſſibilfuſſe,nă măca
Aranio rebbe mai.Spedì ancora per Ifpagna,prima Aſcanio Zufarini Luccheſe,buomo di
Zuftini
spedito Sperieza molta in tai maneggi,pofcia Monsignor Borghese Auditor di Camera,
Ifpagna che è ilprefente Pontifice Paolo Quinto , commettendo loro , che trattar con
Camillo
Forghefe quella Corona prima doueſſero circa gli aiuti, che all'Imperatorefi doueuano in
auditor di guerra così grande , indi confiderar benefopra i rimedij, che buoni , e fufficienti
Camera
fpedito in conofciuti fuffero a conferuatione , e mantenimento delle cofe de' Collegati in
Ifpagna Francia, e di altre cofe ancora di non picciolo momento per la falute della Chri
dal Pont.
Herri fianità. Hauuto pofcia auuifo , che'l Re Henrico , riconosciutofi del fuo paſſa.
со dichia .
ia to errore , e dichiaratofi , come di foprafi è tocco , Cattolico , haueua procu
ritofi Ca
tiene l'afet
tholico fo rato di ottener da alcuni vefcoui in Francia l'aſſolutione , & haueuala anche
lutione de conforme al defideriofuo ottenuta: nefenti gran difpiacere,poiche dubitana , che
Vefcoui
della Fran queftafua conuerfione non vera, e reale,ma finta,efimulatafuſſe . E per render
certo Sua Beatitudine della realtà di queftofatto , volle il Rè fpedir Lodouico
Lodouico Gonzaga, Duca di Neners alla volta di Roma con vnafua lettera affai bella ,
Gonza a,
Data di cheper breuità tralaſciamosper veder di addolcirl'animo del Papa, a conoſcer la
Neues
dito , fp verità di queftafua conuerfioneima perche la rifolutione di Clemente haueuanel
dal
Rè a Ro l'animofuo preſafermiſſima radice in non voler acconſentir,ch'egli,per eßer He
ma.
retico,diueniffe Re d'vn tanto Regno ,però il Duca di questafua Ambasciata ve
dendo non poter frutto alcuno cogliere , eſſendogli per molti giorni vietata
dal Papa l'audienza defiderata , deliberò di fargli vna fupplica appreſentare
(chepur anch'effa per breuità viene tralasciata da noi)co'l mezo della quale fi
lafciò il Papaperfuadere a concedergli , come Duca , non come mandatoda Hen
rico, audienza,ma nel trattar vn tanto negotio propofe il Pontefice alcune condi
tioni,le qualifurono cagione, che per all'hora nullafi cochiudeffe.Faceuano in ta
to el Imperialinell'Vngheria contra i Turchigran progreffi : onde il Pontefice
moftrauafemprefentirnegran cotento, & alleggerezza ,e ne rendeua le doute
gratie
TE
CLEMEN VIII .
2774 atic 829
caa Dio . M v il Duca di Neue f non hauer mai
74404034 potutodopov a edendo rs opranomi
fideran na lun dim R
in om otte B e n
da fua ataitto q uant de
pa eril fu R ga, d ora d pa a , enter ud o
in Francine, fe ben mal
o e elibe i rtirf ornar ia
Jodisfat la rò i fene
tos fcian p
do erò al Pontefic vna piena iftrutt di tutto quello, che
e ione
aerglaiaera in qu
ella Am b : affi chf e fop il ne , pe cuifdi
Francia i Roma venut o , poatfecfi
feap
ro ità ua mirgalioregdoetliioberar
iiala Santne tion a
Ma nnanti, chefi p
Te. cond artiffe , fe ne andò infieme con vn fuo figliuol , che
ott hauea , o
co ar p o
fibaci | i ied d S San alcuni ; la qu do al gio vn Cro ,
a e i i uae con al , che
Nobili nò parimenteſeguito
uan alo haueano
cet ,
4ricc dipr tit
à e ett ta
o
bita are
laNo
' grani benedetti , & altre cofe facre , e deuote . Vennero poi a
omalCardinal di Gioiofa , e il Conte di Senefci , per dimandarle aiuti per
la Lega di Francia i ma non pete il Cardinale otteneli , hauendoli ella di già
deftinati per l'Vngaria , per ouuiar , & impedir all'imminente pericolo
the minacciauano le arme Turchefche in quelle parti . Fece adunque proui
fione non picciola per mandarui danari , e però richiefe da' Signori Venetia
ni , e dal gran Duca , & ottenne , che potesse far riscuotere le decime del Cle
ro de'loro Stati , per poterfene contra i nimici di Chriftoferuire . Riceue in tal
Tempo , opocoprima il Papa, & accarezzò paternamente alcuni Ambaſciato- Ambafcia .
imandatida diuerfi Principi Cattolici a renderle in nome loro la folita obbedie tori di di
prin.
T
Mby Zai& effendo ricercato dal Rè di Pollonia,per vnfuo Ambaſciatore a tal effet- sipi lici aCatto
Roma
zo mandato,chegli piaceffe di voler nel numero de' Santi afcriuere on Beato Gia
Cinto Pollacco, compagno già difan Domenico, fi contentò (ſe ben occupatiſſimo
fi trouaua in tanti,e cofi graui affari di Santa Chiefa) di cõpiacer il Resonde con- Canoniza
fidatoprima il tutto maturamente co' Cardinali, e co' Patriarchi , Arciuefconi , tione di S.
Giacinto
Vefioui,e con quanti altri Prelati di conſideratione, che in Roma allhora fi tro- dell'ordine
nauano, efaminato bene vn tanto negotio in Cociftoro publico, circa le attioni, de predic.
i coſtumi,i miracoli,e ogni altro più degno particolare della vita di eſſo Beato,le
quali tutte cofefurono con vna elegate, dotta Oratione da Cino Capana,Auuo
cato Conciftoriale molto ben dichiarate in effo Concistoro, vene il Pontefice a Ca
nonizare il detto Beato in S. Pietro con quellefolenni cerimonie,folite afarfi in
fimilioccafionis dichiarado ,definendo ,e determinando Santo, e da douerfi nel Ca
talogo de'Satifcriuere il predetto Beato dell'ordine de'Padri Predicatori,co or
dine efpreffo,che fi doueſſe vniuerfaimente dalla Chiefa ogni anno celebrare con
ogni diuotione la memoria di quello ne gli vfficij diuini a' 16. d'Agoſto , come di More de
Port Sato Confeffore non Pontefice.Trouauafi il Rè di Spagna in tal tepo hauer grã Card.Arc
uefeouo d
bifogno di fommagrandiſſima d'oro, per difender cofi gli ftati fuoi , come l'honor Toledo, &
·
deldis.Chiefa,dalle armi de gl'Infedeli , e de gli Hereticise però eſſendo fiato in Ifpa fuoi legati
Richiefta
v d s t
A . gnalafciatopiù di un milion di ſcudi dal Cardinale Arcineſcono di Toledo , (che
del
SpagRe
na di
fee in queft'anno fene era a morte venuto ) per effer tutto in opere pie difpenfato; рара .
Chiefe con iftanza il Rè dal Pontefice, che gli piaceſſe dichiarare , potersi da lui
de on tal denaro in vfo di quelle pie,& importantiguerre impiegare. Il Papa a tal
erichiesta rifpofe volerui prima far fopra vna matura deliberatione ; tuttauia
com
83.9 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

compiacque tofto a quella Macflà nell'altra cosa richieſta,chefù la confermatio


Gio.Fran ne del Cardinal Alberto d'Auſtria,da lei nominato, infucceffore del morto Arci
cefco Aldo- uefcono.Spedi anche a quella Corte Giouan Francefco Aldobrandina,fuo Nipo
nepote del te con ordine, che più firettamente trattar confua Maeftà doueſſe fopra molti al
ppa di tri negotij importantiffimi della Christianitàse vifù da quella con non minorfe
chiarato
gni di bonoreuolezza,che di amore, veduto,riceuuto , & accettato . Sollecitaua
toridel Pa tratanto il Pontefice preffo ciafcun Principe Chriftiano , e con lettere , e con am
Ambicia
triarca di bafciate a voler,o di gente, o di danarifoccorrer l'Imperatore in queftifuoigran
Aleffandria
Greco Ro bifognidellaguerra d'Vngaria contra Turchi; ottenuto da diuerfi conuenien
ma . tefoccorfo, procurò l'iſpeditione , che fi efequi poi conforme al defideriofuo . Il
Francefco
del Mente Papa adunque,come intentiſſimo a tanto negotio, hauendo ftatuito di mandare al
Mario
nefe Par- feruitio di detta guerra dodecimila fanti , e ben mille caualli , creò , e dichiaròper
, Afca.
Pio sforza loro Generale l'Aldobrandino predetto , che di Spagnaſe ne era già tornato , il
Afanio Cor. quale riceue ilfefto giorno di Giugno dafua Santità in Santa Maria Maggiore
gna Mar con belle , efolenni cerimonie il Baftone del Generalato con infinitafodisfattione
chefe Fede
rico s.Gior- di ciascuno . Furono anche dopo la cerimonia del Baftone da fua Santità bene
l'ono de ' quali teneua da ambe le parti dipinto vn
gio amp
dic o. detti due Stendardi roffi i
Martii
Paolo So. Crocififfo con queste parole ; Exurge Domine, & diffipentur inimici tui ; nel
za Luogo
tenête, Fla l'altro vi era l'arme del Pontefice impreffa , con quefto motto : In hoc defen
minio Del de populum tuum Domine . E dopo benedetti , furono al Generale confegna
fino .
ti. Prefero poi vna riuerente , & bumile licenza da fua Beatitudine per far
ritorno alla lor Patria alcuni Ambafciatori del Patriarca di Aleſſandria di
Egitto , mandatifino l'anno innanti da lui a Roma per renderle obbedienza ,
ridurre alla vnione della Chiefa Cattolica Romana lafua , la quale per lungo
fpatio di tempo , fi come affermauano , era con molti errori viffuta . Haueua
il Papa moftrato gran contento di ciò ; onde dopo hauerli benignamente ac
cettati , & accarezzati sopra modo , volle in quefta loro partenza anche
fauorirli prefentandoli di alcune venerabili Reliquie, & altri honorati doni , che
furono ad effidifommo contento , efodisfattione . Et il dì feguente prefa fimile
licenza dalGenerale Aldobrandino, fiparti da Roma alla volta di Trento con
parte delfuo effercito : poiche quiui haueuafi da far la maſſa di tutte le genti ,
che con effolui alla guerra andar doueuano. Diuerfi perfonaggi di molto valore ,
eftimafenegirono co'l Generalesefurono dal Papa nominati cinque co'l titolo
di Maeftri di Campo;cioè Francefco del Monte, Mario Farnefe, Afcanio Sforza,
{ il Marchefe Afcanio della Corgna,e Federico Sangiorgio . Nominoffi anche da
Marco Pio lui per Luogotenente del Generale Paolo Sforza , affai pratico , & auneduto
Principe d Capitano , e volle, che Flamminio Delfino attendeffe al gouerno della Canalle
ria,con titolo proprio di Gouernatore.Vi andò anche Marco Pio Principe di Saf 7
fuolo,il quale per obbedir al Papa fi contentò di accettar la condotta di due mila
Fanti col titolo di Maeftro di campo ; e per ciò fù anche da fua Beatitudine di
vna lettera,dirizzata all'Imperadore,fauorito,nella quale dopo la lode , ch'ella
dà,prima alla nobilſuafamiglia Pia,poi alla propriaperfona di lui , per il mol
tofuo valore,lo raccomanda à quella Macflà con viuo affette.Fe in oltre,che, vi
1 andaf
daffeco Gen CLEMENTE VIII. 83.F
'l era Rod Bag con tito di Conf pre di
l e olf l i one l o i g ß o
M.m i o l
w Veapnoinella raßeanche, che fi fe dell' ,fu Ser mag iere dic
uto àmo effe d M g, n& o
Pont rte ig lnViaf
con Arc
iue rcit i ila e te ffergioqruel hCihair B
e-a orCardinal
tem
e t f, cdo o n o ta la cod
dal ficeal Ca Boer h a
onpoo uer ffo e C a r f i
opr l i crea p . v efcoto Arc! i
rdi r ome d ina a n
nal e le o
com o
bedicree aain , oanndta de Po , che co eff ra ne lo dif , e"
omp d a anmteontpefo lsù lnetsepfaill lung tenmp ipcaecnifa gio, nfiina poefr ob- Mil
e ano
.
• iac l l p i d g l ac e
e ,f o c o d a
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r e r e reg e i mic i ont n t d e f i
pe hie i ent tta e
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dceratoal ceh titud morfe il pia , che indo fen , & lianf l'
fui
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a teta ine t rar c ere i t ia i eme amore
n f
imo ua con nel Chi d S
efa i anta volle
Ma de gli An
cer at Cardinale fec per lefue
rat
lrare
a qualitàportaua, ri ellafteffafar
a gella
i
ff le ns i one
o n pa
c
difei Cardinali , Verona, Fiorenza, Paleotto , Farnese, & i due'
B I L Nipoti , e con quafi infinito numero diperfone, che concorfe erano a veder
sifattacerimonia , rinouata dal Papa ſecondo il costume degli antichi Ponte frano Calooccor
affai
fici. Auuenne poſcia vn cafo aſſaiſtrano in Roma in quefti tempi, e questofù, lia Romą.
che vedendo vn certo huomo scozzese a far vna proceffione co'l Santiffimo Sa
cramento dell'Altare ; egli da beftial follia,e da heretica prauitàfpinto , con fu
rore verfo ilSacerdote , che in mano la portaua, auuentoffi, e con un pugno per
coffe in modonel tabernacolo , dentro di cui il Sacramento cra , che spezzati i
chriftallidella cuftodia, a terra mandò il tabernacolo, ma rimafe però miracolo.
famente ilSagramento affatto illefo . Fù prefo incontinente lofcelerato , e per
chepiùche mai nellafua bestial pertinacia, ſenza moſtrarfegno veruno di pen_
timentoperfiftena , fu fatto di ordine difua Santità publicamente morire , rima_
mendoviuo confumato dal fuoco . Era di già paſſato vn'anno, che'l Duca di Ne
zersfene era (come ſi è di ſopra tocco) da Roma partito , & in Francia tor.
nato,fenza hauer potuto per il Re Henricofuo fignore ottener da fua Beatitu
dinequello , per cuifpecialmente era ftato da quella Corona mandatos quando
noneffendofi perciò il detto Rè punto ſmarrito , deliberò di tornar di nuouo a
chiederdafua Santità la confirmatione della fua affolutione , & à pregarla di
fe degnare di riceuerlo, conforme alpiù, che mai ardente defiderio fuo, come
voler
viuerente,& bumile figliuolo, nelfacro grembo di Santa Chiefa .Chiamò per tan
to Giacomo Danid, Signor di Perrona, huomo affai deftro,& auueduto (che poi Duid Giacomo
S
nell'ultimapromotione de' Cardinali fù afcritto da quefto Pontefice in tal nume gar di Pe
rojegli commife vna si importante ambafciata : & egli tofto a Roma trasferi. touna,dal manda

tofi,cominciò con si deftra, eſopra tutto humile maniera ( come quello , che ben Henrico a
tonofcena la natura della caufa , e l'intention del Pontefice ) aguidar vn tanto'' Roma .

negotio, che intrato priuatamente, e fenza pompa in Roma li 17. di Luglio , &
andatofene con moltafommiffione, & humiltà ad apprefentarfi innanti al Papa,
&abaciargli il piede,feppe cofi bene introdur'il negotio , che scoperta con viue
ragionila vera,e real conuerfione delfuo Re,e fatta di ciò afua Beatitudine in
20 dubitatafede,come quello, che per lospatio difei continui mefi iftrutto lo hauea
nedogmi della vera Fede, e Religione,hebbe gratia finalmente nella feconda pri
uata audienza,c'hebbe dal Papa, di poter trattarne anco co' Cardinali : e tanto
più volentierifua Santità ciò al Perrona conceße , quanto , che dalla lettera di
credenza ,
832 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

credenza,prefentatale da lui in nome del Re, bauea ella veduto,e letto, moftrar
il detto Re vna grandiffima coſtanza in perfeuerare nel defiderio di entrar in
gratiafua , e di tutta lafanta Chiefa Cattolica Romana . Fece vna gran con
fideratione il Ponteficefopra lafomma di queflo negotio , e conofcendo di quan- #,
ta importanzafifuſſesperò non volle più il configlio di alcuni pochi, comefatto
bauea,ma di tutto ilfacro Collegio de' Cardinali hauere, i quali, chimati vn gior MA
no a Conciftoro,furono da lui ammoniti a volerfar ſopra ciò vna matura confi #
deratione, c fenza bauer alcun ciguardo,ò riſpetto a qualunque Prencipe tempo Arif
rale, dirui liberamente il parer loro,poiche deliberato hauea di ascoltarliprina
tamente in camera due la mattina, & vno dopo pranfo . Il che mandato in po
chigiorni ad effecutione,fù giudicato,e terminato dal Pontefice (poiche baueua
più didue terzide' voti de i Cardinali trouatifauoreuoli) douerfi il Re affol W
uere,e ribenedire tanto più conoscendo chiaramente ciò effere più profittenole
alla Chiefa,& alla Santa Sede Apoftolica . Si deliberò pofcia delgiorno , in
Robenedi cuifar fi douea la cerimonia della Ribenedittione cofi a i 17. di Settembre del
Re
c o. Henri 1595.che venne a cadere in Domenica, il Papa dopo celebrata c'hebbe lafanta
Meja,fi trasferi nel Portico di s . Pietro ,doue era dalfacro Collegio de' Cardi.
nali aspettato,e quiui fatta la predetta ceremonia (che tropo lungo forail rac
contarla) con le conuenienti, e neceffarie circostanze, come infimili occafionifar
fi fuole, affolfe,ribenedì, & reftitui nel grembo della Chiefa Romana , Cattolica ,
& Apoftolica il detto Re , con alcune conditioni , e penitenzafalutare , cheper
breuitàfi tralasciano in quefto luogo . Quefte conditioni lette che furono dal
Procuratore delfanto Officio,furono dal Perrona vdite con attentione , & ac
cettates egiurò per l'oſſeruanza i promettendo , che'l Rè le haurebbefrà tempo
conueniente ratificate , e mandatone a fua Beatitudine publico iftrumento : ſi
comefù il tutto effequito con infinitafodisfattione, & incredibil allegrezza del
Cardinal Ke, e di tutto quel Regno . Effendo poi vacati in queſti tempigli Arciuefcoua
Giefualdo
creato Arci ti di Napoli, e di Meſſina , a quello di Napoli fù dal Pontefice il Cardinal Gie
uefcouo di fualdo nominato , che lo accettò non troppo volentieri, perche haueua egli per la
Napoli.
Velcoui del graue etàfua più tosto biſogno di alleuiamento , che di nuoua, e grauefatica. Ve
. a nuti à Roma due vefcoui della Rofcia, chiefero a nome del loro Metropolitano ,
la Rofcia
Roma
e di tutti gli altri vefconi di quella Prouincia dal Pontefice, che li piaceſſe di ri
ceuergli nel grembo di fanta Chiefa ; poiche abiurauano le diuerfe herefie , che
tenutehaueano molti anni, viuendo per lo più co' dogmi de' Greci . Gli accettò ,
e riceue volentieri , e con molta fua confolatione il Papa ; onde effi tornarono
moltolieti , e contenti alle loro cafe . Ma frà le conditioni , con le quali il Re
Henrico ottenuto hauea la riconciliatione, & affolutione dal Sommo Pontefice ,
è dafapere , che vi era quefta i cioè,che leuar dalle mani de gli Heretici il Prix
cipe di Condefanciullino doueffe, e darlo a nodrire, & alleuare a i Cattolici. Fi
quefta conditione dal Re tofto prontamente effequita; e perche non haueua an
cora intieramente alle altre, che gli mancauano, fodisfatto, però , acciò che vna
tal tardanza non veniffe in qualche modo ad offender la mente del Papa, ouera
mente a mettergli nell'animo qualche finiftra di lui fofpitione , mandò a Roma
vn'Ora.

ML ♫
E
CLEMENTE VIII. 833

Oratore, ilquale,riceuuto con lafolita benignità , e clemenza dafua Beatitu


fine, ifcusò il Re in pieno Conciftoro , dicendo , che tutta la cagione , per la qua
leon hauea fino allhora potuto alle promeſſe fatte fodisfare , non era da altro
la
deriuata , che da i graui , & infiniti affari , ne' quali fi trouaua inuolto per
guerra , ch'egli di neceffità far douea a difefa , e conferuatione delfuo Regno .
Ne mandò poco dopo due altri di grande autorità, con efpreſſa commiffione, che
Dedeffero di purgar con deftra maniera , e fincerar la mente di fua Santità
* dallaopinione finiftra , ch'ella conceputa hauea , che'l Re hauesse con la Re
e gina d'Inghilterra fatta Lega : e di fcoprirle infieme , voler il Re effer figliuo
Loobbediente della Romana Chiefa , e sempre conferuarfi tale . Effequiro
eglino quanto dal Re fi loro impofto conforme appunto il defiderio regio , Legito del
Papa in
forte , che il Pontefice mandatogli all'incontro on Legato in Francia , fùra
Parigi con folenne pompa introdotto , edal Re magnifica , & honoreuol toda ! Rè in
credibilme
ente riceuuto . Lafomma di tal legatione conteneua , che ad eßo Re efpor te.
re, efcoprir doueffc la molta beneuolenza del Pontefice verſo la fua perfo
4, che lodoueffe alla pace co'l Re di Spagna effortare , e quello nella Catto
Lica fedeftabilire , e confermare . E per moftrar il Re Henrico in quanto con
zo , eftima egli la benedittione del Pontefice teneffe , e con qual riuerenza ab
bracciaße lafanta Sede Romana , fè innanti che'l Legato in quelle parti gion
gele, preparare il luogo , oue volea , ch'egli habitaffe . Era fuori della Cit
tà questoluogo , oue il Re fpeffe fate andar folea per ricreatione , per effer
dire le Regie , 1 e fplendide habitationi , di delitie ripienos doue giunto il Le
gato , volle il Re fino colà trasferirfi , e quiui con grand'honore riceuutolo ,
banchettolo regiamente . Ma perche in Parigi poco dopo diede principio di
nouo la pefte afarfifentire ; perciò il Re , il Parlamento , il Legato Apo
ftolico , e tutta la Corte regia , lafciato Parigi , fe ne girono al Tempio di
fan Mauro , doue il Legato hebbe co'l Re Speffi , e comodi ragionamenti .
Hauuta nuoua il Pontefice a quefti tempi , che Sigifmondo Battori Principe
diTranfiluania leuatofiaperfuafione di eſſo Pontefice , che fù il primo mo
tore, & efficaciffima caufa di ciò , e del parentado , elega fatta. con le Im
peratore dalla deuotione del Turco , & apparentatofi co'l detto Impera
tore , haueua contra eſſo Turco prefe l'armi , e frà le altre impreſe fatte da
lui, in vn fatto d'arme vinio , e fuperato con infinitofuo valore Sinan Baf
sd, Generale dell'eſſercito Turchesco , volle vn tanto fuo valore rimunerare ;
e cofifpeditogli vn Nuntio , per quello il Cappello , la Spada confecrata,e cer Nontio del
tafummadi danaro , promeffagli già per queftaguerra, gli mandò . Spedi an- Fapain Ti
che in Pollonia vnfuo Legato,chefüilCard.Gaietano,per indur gli animi di quel luania.
Cardinal
Legenti alla collegatione con l'imp. contra il Turcospoiche a perfuafione di alcu Gaietano
iCapte fpetialmente di Giouani Zamofcio,gra Cancelliero che co' Turchi, e co in Pollonia.
Tartari tenuta haueua certa intelligéza, erano a non lafare inclinati. Patì l'Ita
Lia l'anno 96.grapenuria di granosonde il Pont.prouedendoui ,fece iftanza al Re
diSpagna,che vi poteffe da 'fuoi Statifarne condurre ,fi comefece.Fùfpeditoin
quefto tepo dalla Corte dell'Imper.on Corriero co lettere,dirizzate afua Santi
G38 tà ,

!
834 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

tà,lequali , di quanto eraſtato nella guerra contra Turchi l'Eſtate paffata ope
rato , ledauano conto . Il che hauendole apportato qualche noia per li danni ri.
ceuuti da' Chriftiani , e douendoui molto bene penfare ſopra , per dargli in cofi
granguerra quell'aiuto , che conofceua si neceffario , e conueniente,follecitaua Al
con tuttolo fpirito vna tal cofa ; & però hauendo due , e tre volte chiamato
Conciftoro ,fù finalmente conforme allafua intentione, e volontà deliberato, che 243
a tempo nuouo mandar a dettaguerra fi doueffe vn groffo numero di combatten
ti , parte afpefedel Pontefice, e parte a fpefe di altri Principi icon patto però ,
che l'Imperatore contentar fi doueſſe , che di tutti quefti Capitano Generale vno
Italianofuffe . Effendo pofcia venuto all'orecchie del Pontefice , che molti Ita
lianicon titolo di Mercatanti fi trasferiuano in Germania , e quiui non fola
mentecon gli Heretici conuerfauano , ma ancora fi laſciauano da quelli di he.
refia infettare , e macchiare ; onde incorreuano poi finalmente nella loro fet
ta › e diueniuano anch'eglino Hereticis fubito il vigilantiſſimo Paftore ad vn
tanto inconueniente vi trouò quel rimedio , che neceffario era . Feceper tanto
alcuni decretifopra ciò molto falutiferi per lafalute di quelle anime , iquali per
729
breuità qui si tralafciano ; non tralafciando però di dire, che mandatili al fuo 1
Nuntio in Praga , furono quiui a' 12. di Gennaro del 1597. fopra vn pulpi. "
to alpopolo letti , e publicati . Ai due pofcia di Febraio in giorno di Domeni
ca , celebrandofua Beatitudine la Santa Meſſa ſecondo l'vfo ordinario , pregò
Specialmente in detto facrificio Iddio per il felice auuenimento delle cofe , che
fi baueano da trattare nelle Congregationi , & adunanze , che in Germania ſi
faceanos e volle,che tutta la fua famiglia fi comunicaſſe . Fù mandato in tan
Oratore del to , e spedito dal Re di Franciaper Roma vn Legato , che entratofene in quella
Rè di Fran
con pompa fplendidiffima , e con nobiliffima compagnia frà il Patriarca Coftan
tinopolitano,& il Signor d'Ambruno, andò il difeguente a baciar i piedi a fua
Santità,e con vna lunga,& elegante oratione lefcopri il riuerente affetto delRe
verfo quella,e verso la fanta Sedeirendendo a nome di fua Maeſtà all'vna, & al
l'altra la douutta obbedienza. Riceue il Ponteficc, e la Corte Romanaper molto
grata questa legatione ; e però da luifù all'Ambaſciatore moftrata ogni fortedi
benignità,& affettostrattandolo con ogni honoreuolezza,eſplendidezzapoffibi
le.Haueua il Papaſecondo ilfolito vfo , e coſtume nella quarta Domenica di Qua
dragefima benedette alcune Rofe d'oro,folite a mandarſi da lui a donare a qual
che Prencipe Chriftiano : onde effendogli in quefti tempi alle orecchie peruenuti i
1 ricchi,fplendidi , epompofipreparamenti,che in Venetia di breue farfi doueua
no per la Coronatione della Serenifs. Principeſſa di eſſa Città , chiamata Mo
refina Morefini , moglie di Marino Grimani , due anni innanti Doge di Vene,
Rofa bene
delta d'oro tia creato , fi compiacque fua Beatitudine di honorare laperſona di lei con fi
mandata a mil dono. Eletto adunque per portarglielo fino a Venetia vn fuo fegreto Came
donare al riere, chiamato Claudio Crota , quello fpedi a quella volta ; doue giunto a' 13.
Ponteficedal
la Serenifi di Maggio giorno appunto auanti quello della Coronatione ,prefentò a nome fo
ma
pella diva Rofa benedetta alla Dogarella nella Chiefa Ducale di S. Marco con non piccio
netia . la folennità di cerimonie iigiorno 16. di detto mefe , dopo vna folenne Mela ,
Cantata
## CLEMENTE VIII . 835

cantata Pontificalmente da Monfig.Gratiano, Vefcovo di Amelia,Nuntio difua


Beatitudinepreffo quefta Serenß.Republica in cuiferuimmo noi per Diaconos al
La quale non folo ella , ma il Doge fuo Marito con tutta la Signoria interuen.
ondefu da lei con molto piacere , e contentezza d'animo riceunta , renden
do fua Beatitudine infinitegratie d'vn tanto dono , e dell'affetto infieme non
picciolo , che Sua Santità s'era degnata con fimil occafione mostrare non
Tanto à lei , quanto à tutta la detta Republica . Parti pofcia d'Italia in quefti
GEN tempit Aldobrandino con otto mila combattenti, che il Pontefice, & altri Prin

cipi Italiani di loro spontaneo volere all'Imperatore per fuo aiuto contra le
forzeTurchesche mandauano , come fi è : occo difopra da noi : non tralasciando
oftratinofiquesto
Zidire più fialuogo , che trasferitofi in quelle parti con queſto eſſercito , e
te co'l valor di quello di animo forte ,& inuitto ,fece quellafegna

Ala impreſa di Strigo ,e di rifgra , piglia v dalle nemi


nia do ndola alorosament
che manisnu , che, intesa poi dal Pontifi , apporto infinit coneten , & al
oua ce gli o to
Legre ,& à tutta la Chrift i . Preue p S B
zza ianità nfieme dendo ofcia ua eatitudi
econla molta fua prude i gran mali , che auuenn erano , & auueni doueua
nza ti r
o dalla gueria,che molto grande era in tal tempo fra le Corone di Franci , e di
a
Spagna edefide p b d C , ch'elle hora mai depo
rando er eneficio ella hriftianita no
nefferole armi ,& infiem fi pacific , volle ad vna tanta impref dar prin
e affe a Generale
cipio :ecofifatta elettio del Genera rode' Padri dell'or d Minor di S. dei
ne le dine e i Padri
Francefc , chiama il Padre Bonaue , per mandar in quelle parti , lo minori (pe
o to ntura lo
fpedi tofto à quella voltas g , cominc c g prude , e deftre . cia o intrat
ditper Fiá
doue iunto iò on ran nza z
zamane vn tanto negoti , & hora parlan co'l Cardin Albert Getal pace
ggiar o do al o tra a
neraldell'eff S , & hora conl'if R H , non lasciò in tut. Rè, à equel
ercito pagnuolo teffo e enrico
taquella eftate di tentar ogni poſſibil ; perche depoſte da vna parte , e dall'al- lo di Spa
e i contra à termin f g .
tra le armi,venisse le differe
ro nze
, & ſti di queſti Rè arſi eli- na
cemente. perche conofc ,c d D f l' d'vna tanta pace af
E eua ha a io olo effettuation
pettar fi doueua,però fua Santir fece in Romane mese dieLuglio di quest'a
à l nno
publicar on Giubile , che poi mandò nel Relgio della Franza ,e per tutto il Chri
e o
fanefim affine che gli huomin diuenut con si efficace mezo alla Diuma Mae
o i i
fa grati , poteffe più facilm d quella ottener gratia , che quella pa
ro ente a
ce, laquale il mondo dare non poteua , veniffe ad effettua tr qu Coron ,
rfi a elle e
Confor al grandi de fu , per faluta benefic di tutta la Chrift
me ffimo fiderio o re io ia
ità . Non mancaua il predetto Padre Generale di vfår ogni deligenza per far
feguir la tanto defiderata pace fra lefopra nominate Corone , quanto hauendo il
Pontefice deliberato di mandar in quelle parti anche on Legato a tal effetto , e- Cardinal
Leffe afimilcarico Aleſſandro de' Medici, Cardinale di Fiorenza, che pofcia mor- za Legato.
J
zo Clemente diuenne Pantefice, come àfuo luogo diraſſi; & colà trasferitofi, fep
Pestbene negotiar materia si importante , che in breue ne conchiufe la bra- pe inr Francis
effet
matapace , per la qualefifecero per tutta la Chriftianità gran fegni di alle- tuar la pa
Brezza , especialmente in Roma,& in Ferrara, doue appuntofua Beatitudine , ce tra quel
Re,e quel
Comepiù a baffo diraffi , fi trouaua ; la quale rimafeper ciò talmente fodisfat- lo di Spa
gna,fi co
za, e di tanta contentezza ripiena , che nulla più effendofi maffimamente me auêne,
G83 2 ella
836 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

ella effettuata co'l mezo di lei ; onde agran ragione ogn'vno all'hora refe alla
Maeftà Diuina gratie immortali , & al Papa infinite lodi , come Autore di vn
tanto bene . Mandarono poſcia tutte due quelle corone Ambaſciatori à ralle
grarfi co'l Papa , & à ringratiarlo molto di cofi felice auuenimento , proceduto
da lui;e volle quella di Franciafcriuergli di proprio pugno vna lettera affai bel
la , che qui non poniamo per breuità i fi come per l'ifteſſa ragione anço trala
fciamo difpiegare in quefto luogo i capitoli della detta pace, conchiufi , efermati
per li deputatida ambedue le predette corone à gloria di Dio , & beneficio vni
uerfale di tutto il Chriftianefimo i quali capitoli , chefono al numero di 32.fi
poſſono vedere in altro luogo ftampati con quefto titolo . Capitoli , & con
ditioni della perpetua pace , confederatione ftabilita fra gli Altiſſimi , &
Potentiffimi Principi , Henrico IV . per la Dio gratia Re di Francia , e di
Nauarra , Christianiffimo ; & Filippo I I.per Dio gratia ( altres ?) Re delle
Spagne Cattolico : Tradotti dall'Original Franceſe › ſtampato in Parigi . Ma
innanti che conchiufa la detta pacefuße , venne a Morte a' 28.di Ottobre dell'
Duca Al
fonfo 11.di anno 1597.Alfonso II.Eftenfe , vltimo Duca di Ferrara , la qual nuoua , eſſen
Ferrara do alle orecchie del Pontefice peruenuta ,fèfubito fua Beatitudine chiamar con
more .
ciftoro , ne quale dichiarò a' Cardinali effere per la morte di detto Duca la
Città di Ferrara,e lo ftatofuo deuoluto alla Santa Sede Apoftolica.Ma tenendo
do poi auuifo il Papa, che Don Cefare da Efte , berede tefta mentario dell'ifteffo
Duca,ſe neera entrato in poffeffo della Città , & Ducato con hauerne di quello
prefa la corona, e penfaua di difenderlo , bifognando , con l'armisfua Beatitudi
ne l'ifteffo giorno , che vn tal auuifo hebbe , deliberò di muouerli contro non fo-`
lo le forzefpirituali , male temporali ancora , e di far ogni poffibile , perche la
Chiefarihaueffe la Città , e lo ftato predetto , che di ragione era fuo . Fece
Il
миоце Papa per tanto veder le pretenfioni di Don Cefare , & conofcer la caufagiuridica,
guerra a mente , esenza perder punto di tempo diede ordine , che fuffe meffo infieme
Don Cela n'esercito di vinticinque mila Fanti , & tre mila Caualli , & per l'aſſenza
Te da Ente
per il Du. del Signor Giouan Francefco Aldobrandino , da noi di ſopra nominato , qual
cato diFer
$212 . come dicemmo , fi trouaua in quefto tempo in vngheria , chiamato afe il Car
dinal Aldobrandino fuo Nipote , gli diede la cura di un tanto negotio co
mettendogli , che doueſſe più tosto , che fulle poffibile , congregar infieme
quefto effercito per l'imprefa foprafcritta. Abbracciò prontamente , e con molto
ardore il Cardinale quefto carico, nel che ponendo tutto lo ſpirito, venne ad vfar
pna tale,e tantafollecitudine nel far raccor la gente , e proueder le cofe neceßa
rie per laguerra,che in meno di due mesi dopo la partitafua di Roma, hebbe l'ef
fercito in punto a Rimini , oue hauea di già ordinata la maſſa . Fù di gran mara.
Higliapercerto a molti, che il Cardinale haueffe in cofi breue tempo potuto far
" vn'effercito cofigrande : ma più , che ad ogni altro parue ciò impoffibile a Don 2
Cefare,poiche non haurebbe mai penfato di douer afpettarfi contro vn tale sfor
zo,ne cofi prestoi però cominciando apenfare a' cafifuoi , deliberò di proponer al
Papa qualche bonefta cöuentionesefe ben prima hauea per diuerfi fuoi Minifiri
a Roma trattato fopra vn tanto negotio, proponendo partiti (che poi erano dal
Papa
EEMENT EVIII. 837

Papariputati poco ragioneuoli)non per altro,che per metter la cofa in negotio ,


edar tempo al tempo,tuttauia non cessò dispedir, e più volte, nuoua gente al Pon
tefice con men dure conditioni ,per veder diottener in qualche via ilfuo intento.
Manon bebbe mai gratia il pouero Signore di poterlo ottenere ; il perche veden
do cẞergli tutti i difegnifuoi del tutto riusciti vani , fi andaua pur imaginando ca contra
Scomment
qualche nuouo partito per effettuar quanto defideraua, quando eſſendogli fopra Don Cela .
re da Efte
giunta contro vna comunica formidabile , chefù attaccata in Ferrara in diuerfi
Luoghi, fi voltò a negotiare co'l Cardinal predetto il quale , co'l moftrar a Don
cbetuttauia
Cefare d'hauer
piùficura
andauaFerrara per mezo
preparando dellaforza
ancorfuori delfuo
d'Italia effercito,
; e co'l e di quella,
dar poco tempo Don Cefa.
re
zera
Lifteſſo
,nonDon Cefaremai
lasciando dipenfare,&
le prouifioniaddella
altriguerra
di turbar il trattato, lo ftrinfe di ma Ferrara
la Chicla
,&
n , anzi affrettandone ogn'h
'bora ilfuo Du

Piche in pochiſſimi giorni(aggiunteui anche efficaci ragioni per muouer la pie- cato .
t di quel Signore, lo induffe a reftituir la fudetta Città , e Stato alla Chiefa , e
Consivtiliconditioni per la Sede Apoftolica, e tanta riputatione di quella , e del
Papa , come fiè veduto . Fù quefto accordo ftipulato in Faenza tra il predetto
Cardinale,e i Miniftri a ciò da Don Cefare deputati: la qual nuoua portata in di
Ligenzaftraordinaria dal Sacretario di effo Cardinale , detto Erminio , hora
Cardinalanch'egli, nominato Valenti , a Roma , Sua Beatitudine , dopo l'hauerne
efegratie a Dio con effetti, efegni di grandiffima deuotione , & allegrezza , ne
diedeconto a' Cardinali in Conciftoro , e di confenfo di effi creò il Cardinale
Il Cardin.
Aldobrandinopredetto Legato di Ferrara,mandandogli a dire, che doueffe della Aldob pre
Città, edello Stato pigliarne quanto prima il poſſeſſo : fi comeſegui ne gli vlti. fo
de di
il poffer
Fer
migiorni di Febraio del 1598.con altretanta felicità, e quiete , con quanta l'ha- zara a no
wearicuperato , senza pur che fifuffe sfoderata vna spada , o sparato vn'arme de Pa.
P.
Il Papa
chibugios effendofiperòprima il detto Don Cefare ritirato con tutto ilfuo haue. delibera di
Tea Reggio , e Modena , delle quali Città fù poco appreſſo dallo Imperatore in- trasferufi
neflito,e creato Duca , e Principe dell'Imperio Romano . Deliberò pofcia il San- a Ferrara .
to Pontefice di trasferirsi a Ferrara anch'eglisonde fatto poner all'ordine quan
to neceffario conobbe per tal viaggio,fè vn giorno, che fù di Domenica , e duode
cimodiAprile , partir innanti il Santiffimo Sacramento (come è coftume de'
Pontefici, quando in qualche viaggio fi pongono)& egli il di feguente , dopo ce
lebrata la Santa Meffa nell'Altar maggiore de' SS..Apoftoli,con l'interuento de
Cardinali , depofe i paramenti , e prefa la Mozzetta , e Stola s'inginnocchiò ,
su'l Faldiftorio , auanti il detto Altare , ini ad alta voce intonata l'Anti
fona ,Inviam pacis , e detti i Verfetti , e le Orationi fue , volle prima il per
donoprenderein S. Pietro , e vfcitofene pofcia per la porta di S. Maria del
La Febre verfo Campo Santo , iuimontò in Lettica , e fe ne andò fino a Por
ta Angelica , accompagnato da' Cardinali , Como , Sauli , Afcoli , Mattei ,
Acquauiua , Pepoli,e Peretti . Alla qual porta Sua Santità ,fatta voltare la
Lettica , diede la benidittione a i detti Cardinali , li quali tornati a dietro ,ſe Viaggio
guipoi effa ilfuo viaggio , qual breuemente defcriuendo , fù in tal modo . Se del Papa
ne andauaprima di tuttila caualcata de' Carriaggi , poifeguiuano le Lettiche , cara .
Ggg 3 e le
838 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

C ele Chinee di Noftro Signore, menate a mano da"famigli di ftalla, veftiti di rof
foi poi veniuano le valigie di Sua Santità , poi vnafquadra di Caualli leggieri
con quattro Trombettes poi la famiglia del Papa ; poi caminauano gli Sguizze~ =
ri a piedi,con gli Archibugi,& Alabardespoi feguina il Gouernatore di Roma,il
quale accompagnò Sua Santità fino paſſato Ponte Molle , poi il Crocifero con
la Croce se dietro veniua Noftro Signore nella Letticas ventuan poi dietro a
luifopra le lor Mule con le ombrelle , ouero parafoli , i Cardinali Baronio, Ari
goni, Monte, efan Giorgio , con altri Prelati , che lo feguiuano, chi a cauall'o, e Sl
chi in Carrozze . Vi arriuarono poi a Ponte Molle i Cardinali Bianchetto , t
Borghese,e Cefis . Con quefti adunque giunta Sua Santità la prima ſera a Ca
ftelnuouo , quiui alloggiò i l'altrafera , che fùil Martedì , fece ilfimile a Ciuità
Caftellanailafeguente a Narni ; l'altra a Terni i l'altra a Spoleti : la feguente
a Foligno i l'altra poi, che fù di Domenica , a Camerino , doue il Cardinaledi effo
1 luogo la riceuefplendidiffimamente,fi comefece il difeguente a Macerata il Car
Il pipaa dinal di Cofenza, doue per iftracchezza del viaggio volle ripofarfi fino tutto il
Loreto , e
Lodni Mercordi . Se ne andò poi verfo Loreto, ouegionfe Giouedifera , e viſtettefi
quiui lafcia no alla Domenica , dicendoui Meßa ogni mattina nella fanta Cafa, & comu
ti.
nicandoui molti con grandiffima deuotione . Si parti pofcia in detta Domeni.
ca per Ancona, laſciando alla dettafanta Cafa in dono vna belliffima Croce con
fei Candelieri d'argento, e due gambe medefimamente di argento mafficcie, e mil
le Scudi,co'l Paramento ricchiffimo , co'l quale la Santità fua celebrò quiui la
Santa Meffa . Domenica difera arriuò in Ancona, douefù nobiliffimamente ri
ceuuta con archi , & apparati belliſſimi, e vi fi compiacque ftare fino al Vener,
di. Tra tanto giungendoui il Cardinal Aldobrandino nel Martedì , fù dal Papa
caramente abbracciato , facendouifi per la fua venuta molta fešta , & alle
grezza . Mercordi poi celebrò fua Santità Meſa piana nel Domo , e volle in
1.
teruenir al Vefpro folenne della Vigilia dell'Afcenfiones dopo il quale molti
Cardinali,& altri Prelati , e Signori per ricreatione , efolazzo fi compiac
quero falir sù le Galere de' Signori Venetiani , che in quel Porto alhora fi
trouauano in numero di tre ,fra le quali vi era la Capitania del Golfo col Fanò,
gouernata da Antonio Giuftiniano , che poi Sua Beatitudine volle crearlo Ca
ualliero,donandogli vna groffa Catena d'oro , con vna medaglia delfuo impron
to . Giouedì mattina giorno dell'Afcenfione fi fece Cappella nel Domo , doue
interuenne Sua Santità alla Meſſa maggiore con 15. Cardinali . Si parti poi il
Santiffimo Sacramento per Sinigaglia, nella qual Città il dì feguente giunſe an
che il Pontefice, effendo quiui dal Duca d'vrbino con fplendidiffimi , e fontuo
fiffimi apparati riceuuto . Da Sinigaglia fi trasferi a Fano Città , doue ( come
fi è tocco nel principio ) egli nacque, e rinacque, e vi fù parimente con gran fe
fte, & allegrezze riceuutos e quiui alloggiatofene il Sabbatofera , ſe ne andò
la mattinadietro a Pefaroi indi dopo lefuperbiffime accoglienze , e riceuimen
ti nobiliffimi, e ricchiffimi fattigli da quel Duca, arriuò il Lunedìfera a Rimini,
doue il Duca di Modena fù a baciarli il piede ; pofcia il Martedì mattinagiun
fe al Cefenatico,e laſera a Rauenna ; pafando pofcia il Mercordi feguente per
le
CLE MTE N T E VIII. 839

Terre di Bagnacauallo , Lugo, e Codignola,il giouedìgiunfefinalmente a San


Giorgio, Chiefa poco da Ferrara difcofta, con belliffimo Conuento, habitato da'
PadriMonaci della Congregatione di Monte Oliueto ,effendo quiui la mattina di
dettogiorno prima arriuato il Santiſſimo Sacramento, incontrato vn miglio da
detta Chiefa lontano da tutto il Clero,Religione, e Confraternità di Ferrara con
fomma riuerenza,e deuotione .Quiui adunque giunta Sue Santità cinca le 233. . bo
re,entrò primain Chiefa,efatta oratione al Santiffimo Sacramento,ſi ritirò nel
Conuento allefuestanze preparate,che ſono appunto le medefime,nelle qualigià
alloggiato hauea Papa Clem.VII.difel.mem.Venerdifeguentefi mife all'ordine
quanto era neceffario perfar l'entrata in Ferrarai & eſſendo ftata aperta di nuouo
La Porta , che appunto è chiamata di San Giorgio , per effer ella dirimpetto alla
predetta Chiefa,circa l'hora 21.fi trasferì il Papafino ad vna certa stanza ,fa
bricatadi tauole, ornata vagamente di fiori, efrondi,e di belliffime tapezza
rie,ricontro alla predetta Porta,e da lei poco difcofta ; & in quefta ftanza ve
Aitofi Pontificalmente fi cominciò l'ingreſſo folenne in Ferrara con quest'or- Ordine del
la folenne
dine.Andauano innanzi i carriaggi difua Beatitudine cioè 85 muli,ſopra ciaſcu entrara fat
no de'qualieravna coperta di panno roffo con l'arme di Sua Santità . Seguiuano ta dal Papa
in Ferrara.
Poidue Corrieri,la Compagnia d' Archibuggieri a cauallo del Manticaila Compa
gnia dilanciedel Monaldefchiiquella di lancie del Bufalosquella d'Arcbibuggie
adellacobaccio ; e quella di lancie dell'Orfino . Dopo queftifeguiuan le vali
giedeiCardinali al numero 27. altretanti Mazzieri de i Cardinali con
de loro mazze , che pofauano fopra gli arcioni delle Selle due valigie
Pontificali dodici Chinee bianche di Sua Santità con belliſſimi fornimen
ti , le quali erano menate a mano da dodeci Parafranieri ; due Lettiche di
bellatacremefinos na Sedia del medefimo velluto portata da quattro Pa
rafrenieri . Seguiuano appreſſo i Trombetti a cauallo : i Caudatarij de' Cardi
naliziScudieri di N. Signore : i Camerieri extra muros i tre Auuocati Concifto
rialisi Cappellani fecretii molti nobili Ferrarefi , & altri foraftieri nobiliffi
mamente veftiti con ricche liuree , & belli caualli : alcuni Baroni Romanis
tre Auditori di Rotasi Camerieri Secreti : l'Ambaſciatore di Bologna folo :
tre Ambafciatori , di Francia , di Venetia , e di Sauoia al pari : cioè quello
di Francia in mezzo , quello di Venetia a man deftra , e quello di Sauoia
à man finifira .Dietro quefti andauano fei trombetti di N. Signore
àcauallostutti i Preti , e Monsignor Vefcovo di Ferrara à piedi ; i Mazzieri
diSua Santità con le loro mazze d'argento à cauallosdue de virga rubeas il Cru.
ciferocon la Croce di Sua Santità : Due Chierici della Cappella di Sua Beatitu
dine condue lanternonisfeguiua poi il Santiffimo Sacramento , qual'era fopra
Lafella di vna belliffima Chinea bianca, in vna caffetta coperta di Brocato d'
oro ,fotto vn baldachino di rafo bianco con l'arme del medefimo Sacramento ; il
qual eraportato da dodeci Sacerdoti.Dietro al Santiffimo Sacramento andaua il
Sacrifta,poi i Cardinali al numero di 27.à cauallo fu le mule Pontificali , e dopo
quefti il Teforiero generale , & vn Parafreniero di N. Signore con vn baccile
d'argento , nel qual erano le chiaui delle porte della Città , che dal Giudice
Ggg 4 de
840 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

de' Sauij eranoftate prefentate àfua Santità nellafudettaftanza , doue fi vefti


Pontificalmente . Seguiuano poi 30.Paggi, parte de quali erano nobili, e parte
gentil'huomini priuati della Città, vestiti tutti di tela d'argento con berrette di
velluto negro con treccie guarnite di rofette d'oro, perle, e gioie, con cappoti di
velluto, trinati d'argento,e foderati della medefima tela, con collane d'oro, e con
Spade,e pugnali co i finimenti inargentati tutti afpefe proprie di ciafcuno.Veni
ua poi N.Signore veftito Pontificalmente col Regno in tefta di valore di mez
zo milione d'oro,portato fopra vnafedia da otto Parafrenieri,i quali haueano le
lorofolite veftiroffe ,fotto vn baldacchino di Broccato d'oro col fondo roßo , e
quefto era portato da i Dottori della Città. Intornofua Santità erano altri Pa
rafrenieri,e dalle bande andaua lafolita guardia de' Suizzeri. Dietro fua Beati
tudine erano alcuni Patriarchi, Arciuefcoui,Vefcoui, & altri Prelati al numero
di 49. a cauallo sù le mule Pontificalmente, e procedendo con quefto ordine en
trarono per lafudetta porta nuoua di fan Giorgio , fopra la quale eraftata fatta
dalla Città vn'arma difua Beatitudine , e dalla parte deftra vi erano le armedel
Cardinale Aldobrandino, e di Gio.Franceſco Aldobrandino,e dalla finiftra, quel
NATA

le del Cardinalfan Giorgio , e della Città di Ferrara, con certa ifcrittionefotto


la detta arma , che quifi tralaſcia .
Entratafua Beatitndine nella Città, Möfignor Teforiere generale cominciò a
gettare alpopolo de i danari a tutti i cantoni delleftrade,per douepafcòfua San
tità,lequali erano tutte addobbate con panni razzise cori d'oro, & altre tapez
Zariɔ,e diuerfi quadri di pittura, & alle fineftre, ch'erano ornate di tappetti , e
drappi,era concorfagran quantità di Dame ,& altre Donne, cofi della Città,co
meforaftiere,chefaceuano belliſſima vifta.Giunta fua Santità nel Domo ,figinoc
chiò auanti il Santiffimo Sacramento , efattaui lunga oratione,fifpogliò conle
folite cerimoniegli Habiti Pontificali, efe ne andò in Caftello alfuo alloggiamẽ
to a ripofarfi . Hora trattenutofi il fanto Pontefice in questa Città con fomma
contentezza dell'animo fuo fino al Decembre venturo , molte cofe frà queſto
Y
tempo auuennero di memoria degne, e fra le altre, la pace feguita (cometocco di
fopra habbiamo tra le due Corone di Francia , e Spagna ,per opera difua Beati
tudine,la quale per ciò fece quiui ſegni firaordinarij di allegrezza , e quei due
Sponfdlitij cofifamofi trà il Re di Spagna, e Margarita d'Auftria, Sorelladel
ArciducaFerdinando e tra l'Arciduca Alberto d'Auftria, gia Cardinale, con
la Infante di Spagna, nominata Iſabella Clara Eugenia, Sorella del predetto Rè,
fattiper mano del Pontifice.Percioche hauendo il Re Filippo I I. fatto già trat
tare,e conchiudere le Nozze tra il Principefuo figliuolo , e la predetta Marga
rita,hauea ancora mandato a leuarla, per in Ifpagna condurlama fra tanto ve
nutofene il pouero Re a morte,innanti aneora ch'ella fi poteſſe pur metter all'or
dine perpartirfi,& in viaggio porfi, il detto Principefuo figliuolo ,fucceduto nel
Paterno Regno col nome pur anche paterno, fe, dopo paffato certo tempo del lut
to,per la detta morte celebrato , ch'ella di nuouo leuata, e condotta in Ifpagnaff
fe,fecondo ch'ordinato già hauea ilpadre per pigliarſela per Conforte.In questo
tempo adunque trouandofi, come di sopra detto habbiamo , Papa Clemente in
Ferra
CLEMENTE VIII. 841

Ferrara , volle la Regina in quefto fuo viaggio fino alla detta Città trasferirfi
per vedere , e riuerire Sua Beatitudine , fecondo appunto era la mente del Re ,
dal quale baueua hauuto ordine , che cofifar doueffe , e chefi lafciaffe per le fue
mani fpofare . Partitafi per tanto ella da Gratz con nobiliffima compagnia >
hauendofeco l'Arciducheſſaſua Madre , con l'Arciduca Alberto fuo Zio , & il
Gran Conteftabile Gouernatore di Milano , oltre altri Signori titolati di gran
conto, è vna Principeſſa Tedeſcas e trasferitafi nel mese di Nouembre per lo
Stato de' Signori Venetiani (da' quali fù eſſa come appunto richiedeua la fua
grandezza,e maestà , fplendidiffimamente trattata )fino a Ferrara, entrò nel
la Città a 13.del predetto Meſe circa le 22. hore,incontrata , e riceuuta di ordi
ne di Sua Santità dal Sacro Collegio de' Cardinali poco fuori della Città in vno
alloggiamento,iui a pofta di legnami con addobbamenti ricchiffimi fabricato; do
uedopo bauer co'l Cardinal de' Medici parlato, e compito ,fù da tutti falutata ; Le Regina
etolta pofcia nel mezo da i Cardinali Sforza, e Mont'Alto,fe ne entrò, come det di baciSpagna
a i
to habbiamo,nella Città con incredibile concorso di gente, efe ne andò quella fe- di al Papa
ra ifteffa a baciar i piedi del Pontefice, prima ella , poi l'Arciducheffa , dietro in Ferrara .
quella l'Arciduca Alberto predetto i alla qual Regina N.Signorefi degnò pie
garfi sedettele alcuneparole , le diede in fine la fua benedittione . Venuto il
giorno , che fù di Domenica, nel quale Sua Beatitudine deliberato hauea di far
La cerimonia dello Sponfalitio , comparue la Regina ricchiffimamente adorna
tada Spofa, & entrata nella Chiefa Cathedrale , ch'era fuperbiſſimamente
apparata , quiuifù con quellafollennità di cerimonie , che ogn'vno può giudi
tare ,per mano di Sua Santità dal fopra nominato Arciduca Alberto a nome
delCattolico Ke Filippo III. fpofata ; fpofando pofcia il medefimo Arcidu- Regina di
cal'Ambafciator di Spagna , a nome della fudetta Infante Sorella del medefi- Spagna vie
ne fpofata
moRe, che,come fa è detto, hauea effo Arciduca prefa per moglie . E cofi effet in Ferrara
tuaronfiquefti Matrimonij si eccelfi con incredibile applauſo , e giubilo da ogni per Pont.
mano
parte,e con concorso marauiglioso di gente quafi di tutta Italia . Se neparti po
feia la Regina verfo Mantoua, riceuuta da quel Duca fplendidamente ,& indi al
fuo viaggio s'incamino . Tra tanto il Pontefice fatto poner all'ordine quantofi
conueniua,per partirfi diFerrara anch'egli, efar a Roma ritorno,s'inuiò a quella 11 Papa faà
voltadopo la dimora di otto mesifatta in Ferrara,lafciando a quei Popoli,nuo- Romano . zitoz
uiſuoiſudditi,moltiſegni di amoreuolezza, e benignità, e raccomandandoli con
caldo affetto al Cardinal s.Clemente, che a quelgouerno lasciato hauea.Partito
fi diFerrara,volle in quefio fuo ritorno per Bologna paſſare one`riceuuto con
grandiffimo trionfo , e quiui per tre giorni fermatofi , prefe pofcia verfo Roma
ilfuo viaggio . Giunto a Roma affai lieto , e contento per il felice acquisto di
on tanto Ducato , ecco che on trauaglio molto grande li fopragiunge , chegli fe
în meftitia , e dolore la letitia cangiare : imperoche di là a pochi giorni , che fù
a'20. di Decembre , rompendo il Teuere all'improuifo con grand'empito i ter- Inondatio.
ne del
mini delfuo letto,venne ad innondar la Città,e tutto il fuo Territorio dififatta uere in Ro
maniera,chepochi per il vero furono quelli , che quindi non ne riceueffero nota- ma
no condam
molto
biliffimo dannose nonfolo nellefacoltà,ne' poderi,ma ancora nelle proprie vite notabile.
reftando
842 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

reftando molti affogati, e fommerfi.Apportò vn tale accidente afua Santità di➡ www
"
fpiacergrandiffimos onde copaffionando ella , come benigniſſimo Padre,a i danni
di molti,che indifeguirono ,e maffime de' poueri,diede tosto ordine,che prouedu
to,efouuenuto con molta carità,e liberalitàfuffe alle miferie loro:nel chefù vfa
ta per certo gran diligenza da molti Cardinali,et in particolare dall' Aldobran
dino,i qualiper tutta la Città , chi in barca , e chi acauallo , scorrendo , dauano
alle poueregenti aiuto, e maffime a quelle , che fequeftrate in cafafi trouauano
dalle acque,porgedo loro,e pane, e danari, e foccorrendole fecondo i loro bifogni, m
con effempio veramente diſomma pietà, e carità . Era l'Anno 1599.digiàco 2441
minciato,quando quefte cofe in Romafifaceuano:onde ceßate, chefurono,fi vol 2000
tò il Sommo Pontefice a confiderare , come Paftore vigilantiffimo della Chiefa
di Dio, fopra quello , chefar douea per la preparatione dell'anno venturo,da tut.
ti nominato Santo, per ilgran Giubileo, che vi fi celebra. E però cominciando a
penfarefopra tutte quelle prouifioni , che conofcena neceffarie per la celebratio.
ne di anno cofi celebre, e famofoi fi diede prima con tutto lofpirito a tener,e con
feruar buona pace tra' Principi Chriftiani , e maſſime tra quelli d'Italia &pofcia
formando lefue Lettere Apoftoliche con molto affettuofi, e diuoti concetti , per DE
publicare in tuttri Regni, e Prouincie, oue fi adora Chrifto, queſto Giubileo dell
Anno Santo,le mandò a detti Principi,inuitandoli co' fuoi popoli a Romaper lo
acquiſto di vn tanto teforo, come è quello della verafalute delleproprie anime .
Volfe poi tutto l'animo alle prouifioni neceffarie in detto Anno per la Città , de
dando efpreffo ordine , che non vi fuffe di alcunaforte di vettouaglie penuria in
tal tempo, mapiù toſto abbondanza di tutte le cofe, e corporali, efpiritualison
de in breue vi prouide di modo difimili cofe , che nonfe ne poteua per certo dalla
perfona difua Santità defiderare alcuna , che fi baueffe potuto da vn buono , e
prudente Padre , e Pastore di tutta la Chriſtianità afpettare . Maperche circa
le cofe notabili , nel detto Anno quiui fucceße, ſiamo ſtatifauoritigrandemente
di molti particolari da vn molto eccellente Medico , noftro amico , nominato 214
Giouanni Carlo Siuos , detto il Franceſe, che li hebbefedelmentegià da Roma ,
babbiamo guidicato aſſai degna coſa eſſere lo ftenderli quifotto's poiche conte
nendo eglino molte attioni , & eßempifantiffimi , dati dal Pontefice in taľ'an
no , poffa il pio , e benigno Lettore con tal lettura eccitar inſe ſteſſo l'animo (aď
imitation di eẞo Pontefice) alle buone , e fante operationi , per lo acquisto dell'
eterna beatitudine , egloria del Paradifo . Però per dar principio a sì nobil
foggetto, diremo prima, che Iddio effendo di ogni noftro bene più di noi fteffi bra
mofo, accioche in noi fi rinom fpelo la memoria di quella eternagloria, e infini 2ex
ta abbondanza di ogni bene, che nell'altra vitafperiamo , ha voluto, che con va ba
Nome di riefolennità l'honoriamo in terra, e con questa particolarmente di un'anno intie
Giubileo, ro , che Giubileo fi addimanda ; percheſe miriamo la voce Hebrea , tubal , che
The fignifi
cki, vuol diregermogliar, e produrre , ci dimoſtra l'abbondanza d'ogni bene nell'al
tra vitaefe confideriamo la voce Latina , & ancorala noftra chi non sà, che
Giubileo fignifica il colmo di tutti i contenti , & allegrezze ? cofe tutte , ehe e
non di questo , mafono proprie dello stato di quellafempiterna vita del Ciclo .
Ma
CLEMENTE VIII. 843

Ma troppo lungofarei , s'io voleffi apportar in quefto luogo quello , the egre
giamente ne fcriue del Giubileo dell' Anno Santo il Pancirolo nell'Operafua ,
intitolata , I Tefori nafcofti nell'Alma Città di Roma ; poiche oltre l'efpofition
predetta di quefto nome, ouer vocabolo Giubileo , moftra, e dichiara ottimamen
te , quale ftatafia lafua prima origine , che fù preſſo quegli antichi Padri del
Teftamento Vecchio , quando Iddio , volendo effer in tal Anno più , che ne gli Leuit. 23.
altri, bonorato da loro , diffe quelle parole , che nel Leuitico a' 25. Capifi leg- 16. 6. vb.
gono . Numerabis quoque tibi feptem hebdomadas annorum , ideft fep de feptem
Tubis.
ties feptem , quæ fimul faciunt annos 49. & clanges buccina menfe fepti
mo ,fanctificabifque annum quinquagefimum ; ipfe eft enim Iubileus : e
molte altre cofefcriue di quest'Anno il predetto Autore , che maggior diluci
dezza nonſi può per certo defiderare ; fcoprendo la cagione ; et il modo , co'l
quale effi Padri celebrauano vn tal'anno , la prima iftitutione fua nella Chiefa di
Dio , chefufotto Bonifatio VIII . le varie riforme fue fatte poi da altri Pon
tefici , le cerimonie , che fi vfano nell'aprir , e ferrar le Porte Sante dal Papa,
& altre cofe degniffime , lequali tralafciando io per breuità , e rimettendole ad
effer lette nella predetta opera , vengo alla defcrittione di quanto propofto ho
di fcriuerecirca queft'Anno , veramente Santo , e Benedetto . E prima dirò ,
chefattefare dal noftro Clemente , come ho già detto difopra , le conuenienti ,
eopportune prouifioni per la celebratione di vn tanto Anno ; e venuta la vi
gilia di Natale , nella quale foglionfi dopo Vefpro aprire con cerimonia affai
deuota , e pia (pur aſai bene , e minutamente dal Pancirolo predetto deſcrit
ta) le Portefante, occorfe , chefua Beatitudine fù da'foliti dolori di chiragra ,
etpodagra, a' quali era moltofoggetta ,fopragiunta , ilchefù cagione , che vna
tal cerimoniafuffefino alla Vigilia della Circoncifione , giorno di San Silueftro ,
differita . Non però tale impedimento tratenne alcuno che principio non def
fe a vifitar le quattro Chiefes poiche cominciaronfi elleno afrequent aregran
demente dal popolo , per confeguire ilpremo , cioè l'Indulgenza di colpa , e di
pena . Venuto il giorno di San Silueftro , fi congregarono tutti i Cardinali, Ar.
ciuefcani , Prelati , Ambaſciatori , e tutta la Corte Romana , con tutte le Reli
gioni, Compagnie , Clero di Roma,alfacro Palazzo ; & fornito il Vefpro, che
fi folennemente celebrato , auuiaronfi tutti proceffionalmente verfo San Pie
tro . Era portata in fine ſopra vna fede fua Beatitudine , pontificalmente ve
fita, laquale vfcendo di Palazzo , girò (ma con fatica non poca , per la mol
titudine dellegenti concorſe à vedere) tutta la Piazza di San Pietro ; nel cui
porticale entrata , & verfo laporta Vaticana , oue preparata era lafede Pon- Forta San .
tificale , auuiatafi, innanzi à quellafece prima lefolite orationi ; pofcia con la ana Vatica
aperta
Supremafua autoruà aprì con lefolite denote , e fante cerimonie la dettafanta dal Ponte
fice.
Portas apportando vn tal'atto incredibile allegrezza , deuotione , e confolatio
nefpirituale à tutti quelli , che prefenti fi trouauano , e specialmente a' Fora
Stieri, de i quali ve ne era gran numero . Furono anche ad vn medefimo tempo
le altre tre Porte Sante aperte ; quella della Chiefa di San Paolo dal Cardinal
Giefualdo : quella di San Giouanni Laterano dal Cardinal Colonna ; e quella di
San
844 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

Santa Maria Maggiore dal Cardinal Pinello , pur di ordine difua Santità ; ef
fendofi ogni vno di detti Cardinali con groſſa comitiua di Gentil'huomini trasfe
rito à dette Chicfe , veftiti pur anch'eglino alla Pontificale, per far la detta ce
rimonia ; trouandouifi in quefti luoghi ancora grandiffimo numero di genti , che
reftarono parimente di giubilo , e di gufto ſpiritual ripiene , e confolate . Efù
cofaper certo ammirabile , che in tanta moltitudine di persone , concorfe in tut
ti i quattro luoghi predetti , non vi ſia nato pur vn minimo rumore , alcun in
conueniente , ò fcandolo alcuno ; ma il tutto fia con amore , con pace , e con
carità Chriftiana paſſato. Furono uumerati in tal giorno intorno a 3700. Pel
legrini , la maggior parte de' qualifù dalla Compagnia della Santiſſima Trini
tà alloggiata , dalla quale poi fi diede albergo à tanto großo numero di genti,
comepiù à baſſo fi narrerà . Et accioche tutti rimaneſſero compitamente con
folati dellegratie , e deuotioni , che per tutta Roma fi trouauano , & haueffero
ogni comodità per poter confeguir il Santiffimo Giubileo , fù prima ordinato
àtutti i Rettori , e Miniftri , a tutti i Priori , e Guardiani di Chieſe, Oratorij ,
Compagnie , & altri Luoghi pij , che tener aperte douffero per tutto l'Anno
Santo non folamente tutte le diuote , e miracolofe Imagini , ma ancora tutti i
luoghi , oue rinchiuſefoglionfi tenere lefante Reliquie ; e ciò perche ſi poteße
ro ad ogni hora moſtrare a' Peregrini Foraftieri ad ogni loro beneplacito, fi co
mefù effequito con ogni forte di amoreuolezza , e carità . Diedefi dall'altro
canto compita fodisfattione à ciafcheduno circa il poter effercitare , continua
re , e frequentare li Santiffimi Sacramenti di Confeffione , e di Comunione ; ef
fendoftati nella Chieſa di San Pietro oltre i dodeci Penitentieri ordinarij , ag
gionti altri venti, che del continuo ftauano ad vdir le Confeffioni , lequali era.
no cofi frequenti , che non potendo eglino fupplire , vedeuanfi molti Padri
Maeftri Theologhi di diuerſe Religioni aiutar opera sì fanta , e pia ; di mo
do , che fpeffiffime volte furono in detta Chieſa numerati fino cinquanta Con
fefforis onde ciafcuno , ſenza ſentir punto d'incomodità in trattenerfi , pote
ua con molta facilità , e con piena fua contentezza effettuare lafuafanta, e de
uota Confeffione . Ilfimile faceuano quelli , che haueuano cafi riferuati ; im
perocheſe in altri tempi fi pena molto ad hauer di eſſi l'affolutione , in quest'an
nolafacra Penitentiaria la daua , e concedeua con fubita , e prefta ifpeditione
à tutti quelli, che riccorreuano à dimandarla . Ma non folamente in San Pie
trofi accrebbe il numero de Penitentieri , ma nelle tre Chiefe ancorafoprano
minate, & in ogni altra Chiefa di Romas imperoche in San Giouanni Latera
no vi aſſiſteuanogiornalmente quaranta Confeffori ; in San Paolo extra mu
ros vintiquattros in Santa Maria Maggiore altri vintiquattro ; in Araceli de'
Frati Zoccolanti trentaquattroinella Minerua de'Frati di San Domenico vinti;
in Sant'Agostino vintiquattro › in Santi Apoftoli de' Frati Conuentuali di San
Francesco vintiquattroŝin Santa Maria Traſpontina de' Frati Carmelitani do.
dicis in quella de' Padri Giefuiti 20. & in fommafurono in tutte le Chiefe col
legiate , Parochie , Compagnie , Hofpitali , & altri Luoghi pij Sacerdoti , che
attendeuano con tal'ordine , e diligenza alle Confeffioni , che ad ogni hora,

&
CLEMENTE VIII. A 843

in ognitempo ciaſcun penitente riceuer poteua fodisfattione , e compitogu


Ao fpirituale. I due primi Mefi di questo Santiffimo Annofurono non poco dal
le continuepioggie , e tempi faftidiofi moleflatis tuttauia non fi tralafciaua per
ciò il vifitar conferuore, e deuotione le quattro Chicfe fecondo il contenuto del
la Bolla,circa la quale nonfù per detti due mefi conceffa alcuna difpenfa,comefi
credeua , che il Papa far doueſſe , fi come poifece nelmese di Marzo in tempo
della Quadragefima, & vicino alla Settimana Santa, concedendo a penitenti,
edifpenfando loro il poterle vifitare in cinque giorni , & à tal'vno in dieci , in
otto, in quattro, & in tre, fecondo l'occorrenza, efecondo ricercaua la qualità
delle perfone , che per impedimento non poteuano,fecondo diceua la Bolla, vifi
tarle. Efe bene tutte le gratie, priuilegi, indulgenze,e perdonanze erano nel
le4. Chiefe ridotte ; nulladimeno venuta la S. Quadragefima fiè compiaciuta Ordine fan
fua Beatitudine, come intentiſſima alla falute delfuo Grege,di conceder,chefuf- Papa iftitut
vifi .
fero anche le chiefe delle folite Stationi vifitate, dando ordine,che afimil deuo- tarle Chic .
tione ingiorno gli huomini, e l'altro le donne vi andaſſero,ilchefù eſſequito, e fi se.
effequirà persempre, eſſendo vn tal'ordine molto a propoſito perſchifarglifcan
dali,che nafcerfogliono in fimili occafioni i eperò è daſaperfi, che questa proui.
fione , & ordinefufatto dafua Santità , & iftituito non quest'anno , ma prima ,
cioè il terzo delfuo Pontificato. Tali adunque ſtateſono le prouifionispettanti
all'anima,ne altre maggiori di quefte defiderarfi poteuano. Quanto poi à quelle
Spettanti al corpo,che in Hofpitalità , & in amorfraterno confifteuano , furono
percertogradiffimes imperoche il Papafatto prepararé il Palazzo in Borgo, e
fornitolo in molta abbondanza di quãto facea bifogno,cofi quãto al vitto, come
quanto ad ogniforte di comodità di albergo , fe dar quiui ricetto a tutti i Veſco
ui,Prelati,Abbati, Sacerdott, Religiofi, Chierici , & altre perfone Ecclefiafti
theforaftiere di tutte le nationi, che vi cocorreuano ad albergo; ilquale fi dana a
ciafcuno per diecigiorni cõ tanta feruitù,ſplèdidezza ,e carità, che maggiore de
fiderarnon fi poteua.Ma ammirabilefopramodo fu la humiltà, che mostròfpef- Humilia
fiffimefiatefua Beatitudine in tal luogo poiche trasferitauifi più volte, nonfolo gradima
del Ponte
fi compiaceua di confolar con laſua presenza quei Religiofi Pellegrini , ma an , fi‹e.
cora volle con lefue proprie mani feruirli , e lauar loro i piedi , come più a baſſo
diralicofa, che apportana loro tale, e tanta deuotione, & edificatione difpiri
to , che molti pedeuanfi bene fpeffo di tenerezza , e di giubilo fpirituale a pian
gere ,fcorgendo in perfona si grande, e si fublime humiltà tanto profonda, degna
d'infinita ammiratione Hor le perfone Ecclefiaftiche , che furono in tal luogo
albergate , afcefero fino al numero di quattro mila . Quelle poi , c'hebbero al
bergo dalla Compagnia della Santiſſima Trinità iſtituitafpecialmente perl'ef
fercitio delle opere di pietà, e di mifericordia , furono in si groffo numero , che in
tutto l'Annodiede ricetto , albergo per tregiorni per ciascuno intorno à 270.
mila Pellegrini , & à 248. Compagnie Foraftiere , il cui numero di perſone
afcendeua anch'egli à 54600. E vifurono tra effi Pellegrini alcuni Heretici in
cogniti , tra i quali alcuni Principi d'Alemagna , che vennero sì per veder Ra
mo, comeper veder co'l proprio occhio il Papa con le deuote , e fante operatio
222
846 STRINGA DELLE VITE DE PONT.
Sieffer
Hereticiin nifuè , e de' Prelati Ecclefiafti; dalle quali, e dalle altre infinite opere pie,efan
cogniti à te , che viderofarfi per tutta Roma in tal tempo , moffi , rinontiarono alle He- po
Roma ri Tr
pontiano refie , e fi conuertirono alla fanta Fede Cattolica . Ne è da paffar con filentio
alle here quello , che occorfe miracolosamente , circa la prouifione del vitto in quefto N
Ge, & fi fan
no catholi- fanto Luogo , vn giorno di venerdì del mese di Maggio , lafera al tardis eciò w
ci . fi , che effendoui all'improuifo in tal'horafopragiunte intorno à quattro mila
perfone , per lequali non erano altrimentifatte le neceffarie prouifioni , furono
comparire in donatiuo tantefomme dipane,tanti barilidi 100
Miracolofo in vno iftante vedute
accidente vino , tantifalumi , ogli, aceto , & altre cofe mangiatine , chefurono afoprab
Roma . in bondanza baftcuoli à cibar dette genti , nè d'onde mandatafuffe tal prouifione ,
occorfo
fi pote faper mai , chefù cofa ammirabile . Algouerno di questofanto Luogo lo
erano , efono i principali Nobili Romani, ancorche vifuffe all'hora da quel
li molto bene a i bifogni occorrenti proueduto , diſtribuendo tra di effi , e tragli
altrifratelli di detta Compagnia i carichi , & vfficij : nondimeno è ſtata effa w
Compagnia anchegrandementefauorita , atutata, e fouuenuta da tutta la No
bilta , Corte , e Popolo di Roma. Laferuitupoi , che quiuifaceuano con le pro
prieperfonegli huomini grandi a i Pellegrini , arrecana ſenza dubbio grandif
fimo ftupore, & altretanta edificatione agli albergatis imperoche vi fi vedeua
no aferuire con tanta humiltà , e carità nonfolamente tutti i principali Gentil
buomini Romani , tutti i Signori , Marchefi, Conti, e Duchi, che in Romafitro
Carità gran wauano , ma tutti i Prelati , tive Abbati, Vefconi , Arciuéfcoui, Patriarchi, e
de vfata ai
Pellegrini , Cardinali , et il Papaſteſſo , il qualè molte volte volle andarui per attendere a
cofi degno , bumile , & effemplare effercitio . Il fimilefaceuano alle Donnefo
raftiere , che quiui parimente , ma in luogo appartato , e feparato , baneuano
alloggiamento , le Signore Baroneffe , Ducheffe , Conteffe , e Gentildonne Roit
mane , con molta amoreuolezza , e carità. E nonfolamente la detta Compagnia
fu quella, che vsò tal'officio di carità in albergar Pellegrini ; ma ancora tutte
le altre della città,le quali vna a garra dell'altra cercavano di moftrar maggior
fegno di carità Chriftiana verfo quelli . Imperoche la Compagnia del Crocefiſſo Comp
diede albergo di cafa , e lettofolamente a 48. Compagnie in numero di perfo
ne tra huomini, e donne circa 4000.dalle quali hebbe di donatiuo da 1300,fcu FC
di. Quella del Confalone , che fi troua delle più antiche , e denote , chefiano Des
State quiui iftituite , ha dato albergo a 124. Compagnie di cafa , letto , e vitto
per tregiorni a ciafcuna , in numero di perfone 24000. dalle quali hebbe di do d
Batiuo intorno a 6000.feudi , tra ftendardi, argenti , cereze dañari . Addiman
dauafi quefta Compagnia anticamente la Copagnia de Difciplinatis onde auuen
ne , che trouandofi San Bonauentura di effa Guardiano , quando fpecialmente
vi era tra lei , & altre Compagnie della Città nata certa diſcordia circa la pre Fot
cedenza,et ilportar dell'insegna,lefù per dinina riuelatione mutato il nomešim Yo
peroche apparendo la B. Virgine vn giorno in vifione al detto Santo , glifù da
tei moftrata, e data l'Infegna con vna Croce in mezo di color bianco, e turchinos
ordinandogli, che doueſſe quella per l'auuenire chiamare la Compagnia del Con
Falone ,fotto il titolo , nome , eftendardo della Madonna Santiffima , fi comefù
fatto.
CLEMENTE VIII. 847

tto . Si effercita ellagrandemente nelle operepie , e specialmente in maritar


ni anno pouere zitelle , et in rifcatarfpeffe face i poueri Schiaui dalle mani, e
uiti de' Turchi, et Infedeli. La Compagnia dello Spirito Santo della natione
delRegno di Napoli ha dato albergo quest'anno a quindeci Copagnie Forafie
Te in numero diperfone circa 3000. & a più di 700. poueri Sacerdoti,e chierici
ddetto Regnoper tregiorni a ciascuno.Et hebbe da dette Compagnie per dona.
two feudi 500. Quella chiamata della Morte ha albergato 34. Compagnie in
mero di 4000. perfone; il donatiuo fù di 500.fcudi . Quella della Madonna
el Pianto diede albergo a 12. Compagnie in numero di 1400. perfone ; il do
atinofù difcudi 600. Quella del Santiffimo Sacramento di S. Pietro in Vati
ano ad otto Compagnie in numero di 1200, perfones donatiuo fcudi 300. Quel
Ea del Santiffimo Sacramento di S. Lorenzo in Damafo a 24. Compagnie in nu
merodiperfone 2600. Donatiuo fcudi 360. Quella di S. Rocco a 22. Compa
gnie in numero di 2300. Donatiuofcudi 200. Quella di San Giouanni de' Fio.
entini adodeci Compagnie in numero di 1300. Donatiuo 250. feudi. Quella di
Santa Catarina da Siena della Natione Senefe a ventisei Compagnie in numero
di 3200. Donatiuo 560. feudi . Quella del Santiffimo Sacramento in San Gia
como fcoffa caualli a 18. Compagnie in numero di 1200. Donatiuo 200. fcudi.
Quella della Madonna di Loreto de' Fornari ad otto Compagnie in numero di
milleperfone.Donatiuofcudi . 160.Molte altre Compagnie Foraftiere vennero a
Roma,chefiprefero Palazzo, ò caſa, efi procurarono lefpefe aloro beneplaci
10.E deuefifapere,che ogni Compagnia Foraftierafù dafua Beatitudine difpen
fatadipoterproceffionalmente vnafol volta vifitare le quattro Chiefe . E cia
fcunadi effe hebbe gratia di hauer la fanta Benedittione del Papa nel cortile
grande, ò Teatro di Beluedere nel Sacro Palazzo Vaticano , compiacendofi
Noftro Signore dibenedirle tutte con affetto grande di paterna beneuolenza ,
Volleanche mostrare particolar fegno di amoreuolezza alla Natione Fioren
tina, dalla quale egli difcendeuas bauendo fatto inuitar nel Sacro Palazzo vna
dellefue Compagnie, venuta da Fiorenza, alla quale fe dar da mangiare fplen
didamete,e volle interuenirui perfonalmente a feruirla . La concorrenza di tutte
le Copagnie Foreftiere è stata in tal Anno tanto grande,che non fi vide mai(di
cono la maggiore ne gli altri Anni Santi a dietro : e fù veduta in tutti gran
diffima deuotione di difcipline, di pellegrinaggi , di digiuni, di donatiui, & ele
mofine, e di altre operepie, tutteconcernenti lafalute dell'anima . Il numero di
effe afcendefino ad 857. e quello delle perfonefino a cento mila . Et fe bene il Numero
delle com.
Nominarle a Compagnia per Compagniafarebbe giudicata cofa troppo longa, e pagnie
fo
tediofahabbiamo tuttauia voluto di alcune, venute da certe Città, e luoghi prin reftiere ve
HE nute , a Ro .
cipali,farne in quefto luogo mentione; narrando i notabilifucceffi loro, e la par ma l'Anno
al
ticolar deuotione, co' Mifterij, che ciafcheduna di effe proceffionalmente rappre Santo.
fentauano. Leprime notabilifurono le 14. Compagnie della città dell'Aquila,
le quali ingiornodi Domenicafecero vnafolenniſſima entrata,e dafanta Maria
delleTerme Diocletiane proceffionalmente andarono fino a S.Pietro inVatica
no.Quefte oltre il bell'ordine, che continatamente teneuano,paſſando, e caminan.
do
848 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

do tutti con molta deuotione,portauano vn bello, ricco, e fontuofo Stendardo di


tantagrandezza,che non fi vide mai in Roma il maggiore; era anche lafua pit
tura di buoniſſima mano ,efù da quella lafciato in S. Pietro. Portauano ancora
HANNA

in proceffione quattro Imagini di Santi , fatte di argento ; la prima era di Papa


Celeftino il Santo , l'altra di S. Bernardino loro Anuocato , l'altra di S. Silueftro www
"
Papa,e l'altra di Santo N.Lafeconda Compagnia notabilefù quella di Foligno 2
la qualefece l'entrata di notte con numerogrande di torcie, portandofopra car enfer
ri, molto bene adornati, tutti i Mifterij della Paffione, Miracoli, Vita , Morte 24
Refurrettione,& Afcenfione di Giesù Chriſto Signor noftro , con tutti gli Apo
ftoli,e Martirifuoi il chefù di gran piacere a tutta Romaperfimil deuotione:e
fe ben tal'entratafù di notte, vi concorſe tuttauiaper le ftrade a vederla nume
ro infinito di gente cofi Romana , comeforeftiera , che vi fi trouaua per l'Anno
Santo. La terza notabilefù quella , che venne dalla città di Velletri , la quale
diuifa in otto Compagnie comprendeua tutte le Religioni, Clero , Popolo, e Ma
gistrato di effa Città , la quale hauendo tre giorni innanti mandato v̀n donatiuo
notabile alla Compagnia della Santiffima Trinità , cioè so.rubbia digrano, 120,
barili di vino, 150.fome di legna, 4.barili di oglio, & 6. di aceto, fece mna bel
la, e deuota entrata , dal palazzo di S.Giouanni Laterano fino a San Pietro. Il
numero delle perfone afcendeua a 5000. & alloggiarono tutte a lorofpefe nel
fuddetto Palazzo di San Giouanni Laterano . La quartafù del Popolo , Clero,
e Magiftrato della Città di Tinoli, che con belliffimo ordine anch'ella,e con gran
deuotionefece lafua entrata alloggiando a Santa Maria Maggiore in alcune
cafe , efacendofilefpefe afuafodisfattione , e beneplacito , con prouifionefatta P
per la vicinanzadi Roma. Le Compagniepofcia della Terra di S. Ginefio nel
la Marca , chefurono cinque , fecero cofifolenne , e diletteuole entrata , che in
quelgiorno per lestrade , doue paſſauano, non fi poteua a granfaticaftare,per
la molta gente concorfa a vederle. Portauano quefte in perfone vine quafi tut.
tii Mifterij , Figure , efatti del Vecchio , e Nuouo Teftamento , cominciando
dalla creatione del Mondo, e dell'huomo fino alla Natiuità di Chrifto, con tutti
i Profeti , e Sibille, e dalla detta Natiuitàfino allafua Afcenfione : rapprefen
tando appreffo i detti Mifterij di Chrifto quelliancor della Madonna fantiffima f
fua Madre , con tutti gli Apoftoli , Martiri, confeßori, Vergini , & altrifanti,
Son
chefù infinito guftofpirituale a tutti quelli , che concorfi erano ingran numero
per vederle . Gli Hofpitali ancora delle Nationi diedero albergo afeffantatre
mila poueri Pellegrini mendicanti . Quello di fan Luigi de' Francefi à 12000.
spo
quello difan Giacomo de' Spagnuoli à 10000. quello de Tedeſchi , e Germa
nı àfanta Maria dell'Anima ad 8000. quello de' Fiammenghi à 6000. quello pa
difant'Antonio de' Portoghefi à 4000. quello di Letterato à 4000. quello di HA
N
Frate Albentio à Porta Angelica in Borgo , che andauagridando, Faciamo be
Numero ne , mentre hauemo tempo , à 16000. In fomma fù comune opinione , che in
74
neandate a
Roma l'an tal'Anno fanto vi fiano andate à Romaperfone Foreftierefra huomini, e donne,
no fanto. per riceuer on tanto Giubileo, intorno al numero di tre millioni . Furono nella p
Cla
Quadragefima di quest' Anno nelle Chiefeprincipali,douepredicar ogni anno ſi
fuole ,
CLEMENTE VIII 849

fuole, inuitati i più valorofi,dotti,deuoti,eſegnalati Predicatori, che haueſſero


ble Religioni,le quali fecerofcielta di huomini diſpirito,di edificatione, e difrutto
perla falute delle anime. Nella Settimanafantafù grandiffimo , e notabilefo
pramodo il concorso, chefi vedeua di perfone allefante deuotioni, e ſpecialmen
Stela notte del Giouedifanto , nella quale fogliono tutte le Compagnie di Roma
fandare a S. Pietro, doue à ciaſcunafi moftra il voltofanto , e la Lancia , con la
qualefu ferito il Noftro Signore nelfacro Coftato & era in detta notte tanto 5
Pgrande la calca, che riempiua tutte leftrade in modo , che non fi poteuafe non à
gran fatica paſſare. Nel giorno poi di Pasqua di Refurrettione la mattinafi
riempi digente non folo tutta la Chiefa vecchia, e nuoua di San Pietro, nonſolo
tutta la Piazza,tutte le finestre, loggie,tetti,e luoghi eminentisma ancora tutte
leftrade di Borgo da San Pietro fino al Ponte di Caftel San Angelo : e ciò per
hauer dalfommo Pontefice in tal giorno lafuafanta benedittione. E dicefi, che
in questo giorno fi trouaffero in Roma circa ducento mila perfone Forestiere ;
onde Sua Santità di piaceuole ammiratione ripiena, e per l'allegrezza, che fenti
ua , piangendo , diede à tutti in tal mattina , dopo la celebration folenne della
Santa Meſſa, lagenerale, efanta benedittionefua, con la Indulgenza plenaria ,
ereniffione de' peccati : il chefece anche ne' giorni dell' Afcenfione , della Pen
tecofle , e del Sacratiffimo Corpo di Noftro Signore à non minor numero di
gente , le quali tutte hebbero albergo , comefopra s'è narrato . Onde pergratia
di Dzo, ebontàgrande delfommo Paftore, chefattefar hauea , come fi è detto,
gaglardiffimeprouifioni , e per la diligenza grande , che vfarono i Miniſtri à
ciòdeputati , non mancò mai ad alcuno il vitto neceffario . Era in cotal tem
mobi
poRoma di hofpitalità , e di carità tutta ripiena . Erano i Forestieri , e le fa
miglieintiere di loro cofi ben vedute , e trattate , e con tanto amore , e carità
Chriftiana da' Gentil'huomini Romani , e perfone particolari riceuute in albergo,
abbracciate , & accarezzate , che per tenerezza , e denotione diſpirito gli al
bergatipiangeuano : ne mai i detti Gentil'huomini fi ftancauano in vfar ogni
SE maniera di benignità verfo quelli , vedendoli con tanta deuotione concorrere da Attioni del
lontanipaefi, e luoghi à Roma per l'acquisto dellafalute delle lor’anime. Ma di Papa nell'
sãto
quanta effemplarità in tutte lefante,e buone opereftato fia in quefto Santiffimo di fommo
1 Anno il Sommo Pontifice noftro, non fi potrebbe per certo con la viua voce, non bile
& ammira.
cfiepio.
17
che conpenna, iſprimere,& efplicare: imperoche , oltre lo andar egli ſteſſo con la
propriapresenza à visitare,& à confolare ne gli Hoſpitali di Roma diuerfe Co
pagnie di poueri Pellegrini mendicantisoltre il degnarfi àferuirli,come fi è det
to diſopra con leproprie mani , oltre lo effere ftato parecchie fiate i giorni intie
riadvdir le confeffioni di quei , (ſenza alcuna eccettione) che da lui confeſſar
fivoleuano , (nel chefù ancor da diuerfi Cardinali imitato ;) oltre lo hauer vo
Luto quelli di propria mano comunicare's quello è stato veramente d'incredibi
le ammiratione degno , e notato per eſſempio fingolare , poiche non contento di 11 Papa la
ua i piedi
es feruir in perfona àtauola i Pellegrini religiofi , che come fi è detto , alloggiar con le pro
aro !
faceua ciascuno potto di àſpeſe del Palazzo Apoftolico in Borgo vecchio,lauò a'prie mani
rst
egu ancorconleproprie mani i piedi àgl'ifteffinella qual'attione, cofifanta,foleua il Pellegri
Hbb buon
: 850 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

buon Paftore far venir feco i due Cardinali fuoi Nepoti,Aldobrădino , e S.Gior. ,
che
gio,perche lo aiutaffero; onde quando eglilauaua, facena , ch'eſſi aſciugaſſero, e
quando effi lauauano, egli vicendeuolmente aſciugar voleua, nopotendo il tutto TheCom
far dafe fteffo,maffime per l'impedimeto della chiragra,cheſpeſſo patina . Fre eCardim
quentò anche per tutto quest'anno la vifita delle quattro Chiefes andandoui per
me
edificatione del popolo ogni domenica, e facendous in ciafcuna di quelle per buo- cafe,
CETIM
nofpatio di tepo deuotiffime orationi al Signore per la falute del genere huma
THECORR
no,e per l'eſſaltatione di S.Chiefa. Ne è da tacerfi la quantità delle elemofine , 4
44
ch'eifece, all'Hospitale della Trinità,& ad altri Luoghi pij per Roma,facen fcome
done ogni giorno diſpenſare,e dare a' poueri da'fuoifecreti, e publici elemofinie mandoc
ri: eglifteffo nell'andare a dette chiefe difpenfaua quelle a' poueri con le pro andalZ
prie mani,gettãdo loro , à chifcudi d'oro , à chi teſtoni, à chi giulijfecondo cono Rachion
Scena, vedena il bifognose dicono , che tutte l'elemofine difpenfate , efatte di
CO
Spenfar da lui in queft Anno cofifecreta, come publicamete, paffino il numero di
Numero C
delle elemo 300.milafeudi.Fauori poi il S.Pontefice no poco quei Signori Cardin.che Pro
te, uno
fine fatte tettori delle Copagnie fopranominate di Roma fi trouauano, co'l concedere,e di Matc
dal Papa
nell'anno fpenfar a' prieghi,& interceffione loro ad effe, che andata ciascuna di quelle vna
fanto .
fol volta proceffionalmente alle predette 4.Chiefe,e due voltepoifeparatamente
le
ciafcuno afuo beneplacito ,poteffe ilfantiffimo Giubileo confeguire.Fauori di co
de
tal gratiaparimente la Natione Francefe, e la Spagnuola , il Capitolo, & il Cle
Tables
ro,cofi di S.Giovanni Laterano , come di S.M.Maggiore,e molte altre Chiefe Col
legiate,cofacoltà appreffo di poter ciafcuno liberar vn'anima dal Purgatorio.Il m
atr
fimilefece anch'alla Copagnia del Suffragio,fondata , et iftituitafpecialmete per
Lo effercitio delle Orationi, a beneficio delle anime del Purgatorio. La medefima
gratiariceuerono anche due altre Cõpagnie, cioè quella del Santiffimo Rofario , N
che la ottene ad iftanza di vna fua Cognata, Moglie di vnfuo fratello, e Madre plac
del Card. Aldobrandino, nominata Flaminia, ch'era di eſſa Compagnia Priora,e RECA
quella,che viene chiamata delle Stimmate di S.Frãcefco, modernamete eretta. ray
Ne'èdapaffare con filentio quello, che nel těpo di Carneuale di que fanto Anno gi
fifece poichefatte dafua Beatitudine prohibire affatto tutte lefefte,cofi di ma Roma
fcherate,come di ballı, efuoni immodefti, et ogni altra ricreatione mondana , che defier
prender in fimil tempo fuole il Popolo , e fatto por da parte il correre de'foliti Città,
fe,chefolo alle deuotioni,& alla falute delle anime fi attendeffe. Efù no
Pali , ggio
disp
tabile no poco,e degna rifolutione lo hauere la Domenica della Quinquagefima,
detta di Carnevale, pofta nella Chiefa de' Padri Giefuiti la Oratione delle X L. bb
bore,che durò fino à tutto il martedì di Carneuale. Fù ella pofta in vero con affai acco
denoto ,fontuofo , e ſplendido apparato, e cocorfo molto grande dipie, e deuote per ranit
fine.Sentiuanfi quiui del continuo dottiffimi Sermoni,fatti da diuerfi Cardinali, ii,
altri Prelationde vi concorreua tutta Roma, e molte Compagnie vi andaua- ee
teched
no proceffionalmente àfar oratione. Finalmente venuto ilfine di quefto Santiffi
mo Anno, volendofua Beatitudineferrar le Sante Porte, auuene, che tregior chem
RedFram
ni auanti la vigilia di Natalefù ella di nuouo , come l'anno innati, dalfolito ma
le di chiragra, e podagra affalita, & in modo tale, cheper ciò il ferrar di quelle de
fu
CLEMENTE VIII. 851

fu proro gato , e differito fino alli 13. di Gennaio delfeguente Anno 1601. nel
qual giorno, chefù di Sabbato, fatti da lei a tale effetto chiamare , e congregare
tuttii Cardinali,Patriarchi , Arciuefcoui , Veſcoui, Abbati , con tutto il Clero,
Religioz i,e Compagnie di Roma, fù quella di S.Pietro dafua Santità , e le altre
tre da tre Cardinali con le folite cerimonie , & orationi in vn medefimo tempo
ferrate, e chiufe, concorrendoui marauigliosamente vn numero grande digente :
efinita al cerimonia,diede il Beatiffimo Pontefice a' circoftanti lafuafanta be
nedittione con l'indulgenza plenaria folita ; e cofifù dato à queſtofanto Anno ,
tantefi te da noi difopra nominato , feliciffimo fine , conforme alla informatio
ne dataci ,fi comein principio detto babbumo : laqual informationefe ben pare
ua ànoi ,quando cifù data, ch'ella in qualche parte cofe hiperboliche conteneffe.
eforfe parerà al Lettore ancora tale ; tuttauia ci siamo aſſicurati della verità ,
onde la giudichiamo degna d'eſſerle preſtata intiera fede, e da noi, e da chiunque
la leggerà, non contenendo il diſcorſo , fatto da noi diſoprafecondo la detta in
formatione, ne ancor vna terza parte di quanto nefcriue il Padre Riera Giefui
tadell'altro Anno fanto paffato, deferiuendo ei minutiffima , e fedeliffimamente
in on libro , quanto occorfe di memorabile in detto Anno , ilquale libro tradotto
prima diLatino in Frãceſe , e poi di Franceſe in Italiano , và per le mani di chiun
quefi diletta,e prede gufto di fimil lettura, con tal Titolo: Hiftoria vtiliffima , e
dilettenoliffima delle cofe memorabili , paffate nell'Alma Città di Roma l'Anno
delgran Giubileo 1575.fotto Gregorio XIII.Somo Pontefice, Stapata in Mace
Tata 1580.Ma mentre, che Romafi trouaua in tal tempo tutta nellefante opere Matrimo
involta, econ tutto lofpirito alle deuotioni intenta , feguirono le conchufioni di pal
nij ffimi
princife
dueMatrimony principaliffimis il primo fù tra il Duca di Parma, e Margarita guiti l'An.
no Santo .
Aldobrandini ,Nipote difua Santità ,chefù pofcia confolenni feste, allegrez vice iè
zee con no picciolo contento ,e fodisfattione difua Beatitudine celebratoil'altro diRonNapolia
a l'An
fegul trail Rè Chriftianiffimo , e la Principessa Maria de' Medici,figliuola già di no Santo .
Francefco gran Duca di Fiorenza , e Nipote del prefente gran Duca Ferdinan
do.Ne paffar già con filentio vogliamo in questo luogo l'andata , chepur in det
to Anno a Romafece il vice rè di Napoli, ilquale hauĕto l'animo di Religione
pieno, e defiderando anch'egli vn fi ricco teforo fpirituale ottenere , partendofi
dadetta Città,co' principali Signori Duchr, Marchefi, e Principi di quel Regno,
e con la maggior parte di quella Nobiltà ,fece(come Ambafciarote ancora del
la Corona di Spagna, la quale mandato lo hauea, come nuouo Re a render al Pa
pala folita vbbidienza) l'entrata in Roma,publica,e folennes eſſendo ftato incon
trato , & accompagnato da moli principali Signori della corte Romanas ilche
fi perla grauità de Perfonaggi,fi anche per liricchiffimi , fuperbiffimi , e preggia
tiffimiDeftiti, e caualli, refe per certo vna affai nobile, vaga, e leggiadra vifta.
AN Si tratt enne egli con tutta la fua compagnia per alquanti giorni in Romas on
WAP
i te
t de fu anche da tutti quei Signor della Corte molto bonareuolmen trattato.Oc
San
corse anche in questitepi , che fi rinonò quella differenza molto importante tra
Thetregi il Re di Francia , e
il Duca di Sauoia fopra il Marcheſato di Saluzzo , la quale
o
Balk
pur atfine (fe ben con molte difficoltà) fù per opera del Somo Ponteficefopita
qu Hbb z in
852 STRINGA DELLE VITE DE' PONT.

Il Rè di incotal modo.Deuefi adunquefapere, che eßendoftata la detta differeza rimeffa


Francia de iure, e de facto nel Pont.fino quãdo fegui tra il prefente Re di Fracia,e'l Re
muove al morto di Spagna la Pace, nella quale vifù anche il predetto Duca di Sauoia co
guerra
$
Duca di&Sail prefo,e incaminandofi auantifua Beatitudine la lite,trattaronofra tato eſſo Re,
uoia,
Papa ne fa e Duca di trouarſi perſonalmente infieme,giudicando l'vno, e l'altro in tal modo
feguir
pace. la potersipiù facilmente per fe medefimi accordare. Trasferitofi per tanto il Duca
in Fracia,& abboccatofi co'l Rè piùfiate,fi cõpofero finalmete infieme,ma con
nuoue conditioni, tra le quali vi era quefta , che'l Duca reftituir doueſſe alRè il
predetto Marchefato di Saluzzo.Ma quefta copofitione no durò troppo perciò
che ritornatofene il Duca a' fuoi Stati ,fe inteder al Re,ch'egli no voleua più re
fituirgli il Marchefato, apportando perfua ragione, ch'gli nõ era tenuto di offer
uar quell'accordo,che fatto hauea,mentre era nelle altruiforze.Il Rè all'incotro
intefo ciò ,
fi alterò grandemente, e negò fubito di voler più anch'egli adĕpire al
cune colitioni,che a lui ſpettauano.Il perche nata tra di loro differeza,e rottu
ra maggiore,cominciarono a minacciarſi diguerra.Ilche nõ prima fùgiunto al
l'orecchie del Papa, cheſubitoſpedì all'vno, et all'altro Principe il Patriarca di
Coftãtinopoli,perche vedeße di eftinguer l'incedio imminente tra di loro,mariu
fel al Patriarca cofi malageuole qfta imprefa,cheper molto ch'ei in fi importate
negotiofi adoperaſſe , non pote eſſequir la buona, efanta volontà del Pontefices
onde fi ruppe traeffi laguerra i laqual cofa intefa dal Papa, diedeſubito ordine,
che chiamatofuffe il Sacro Conciftoro de' Card.nel quale dato lorconto di vn tal
fatto ,per bauerpoi in Camera il parere di ciaſcun di effi, intorno alle prouifioni,
e rimedij opportuni, che pigliar fi doueſſero, deliberò, dopo c'hebbe il parere di
trouanafua
Aldob ǎ ciafcuno fentito, di madar a'fuddetti Principi vn Legato.E perchefi
11 Cardina
le
dino ele o Beatitudine hauerpromeffo al Re di Francia predetto di deputare alla celebra
adue Lega• tione dellefue Nozze vno de' Card. fuoi Nipotis per ciò ad ambedue quefte Le
tion!.
gationi elele, e deputò il Card. Aldobrandino , ilquale ſe ben'era il cuor dell'in
uerno co freddi ecceffiui, e conofceua vna tal imprefa effer di molte, e grauiffime
difficoltà ripiena , l'accettò nondimeno prontamente e poftofifubito in viaggio
verfo Fiorenza , iui con hauer il Matrimonio di quella Principeßa col detto Re
celebrato, fi fpedi della prima Legationes pofciafenza perder tepo feguitando in
grandiffima diligenza ilfuo camino, arriuò à Tortona,ouefi trouauano il predet.
to Duca di Sauoia, e'l Conte di Fuentes,i quali feppe così ben perfuadere, chenon
folo al defiderio della pace li moſſe , ma da effi ottene ancorfacoltà di ftringerne
Pace a co'l Re lo accordo (quando in altra manieranonfi poteffe) con la reftitutione di
Francia, e
Sacois per Saluzzo: Onde con quefto buonfondamento, e pegno in mano di doueron tanto
ope
Cardra dei negotio à felice fine condurre, arriuato dal Re di Francia, cominciò à trettar an
Aldo
branding corfeco con tal deftrezza,e prudenza,che finalmente dopo molte fatiche, ftipulò
Soccorfo
del Papa na pace ſtabile, eferma nella maniera,chefi è veduto,confodisfattione di ambe
8016
mandato le partielendo rimasto Saluzzo al Duca, com'egli appunto, e'l Re Cattolico de
allo ' mpe Less
ratore . fideraua , e fodisfattofi al Christianiffimo con la ricompenſa di altriluoghi ver
fo la Francias il chefeguì con incredibil allegrezza , e contentezza del Pon
tefice , e con altretanta lode del Cardin , che conduffe negotio cofi importante a
quel
"E DE' PONT CLEM VIII.
ENTE 853

ata la detta difaizamuel buono, e felice fine, ch'era da tutti defiderato.Fauoriin oltre Sua Beatitudine
prefente Re di Fabuon foccorfo di danari in questi medefimi tempi lo Imperatore per la guerra ,
predetto Duca diSa giàtocca di fopra, contra i Turchi , & hebbe così a cuoreilpreftargli aiuto , che
trattaronofratave deliberò di mandargli l'annofeguente ancora, fi come fece,otto milafanti col fuo
no, e l'altro intar foldo, fotto parla condotta,e comando del Generale Giouan Francefco Aldobran $
asferitofipertanto dino,fuo Nipote, che vi fù parimente due altre fiate col medefimo carico,come s'è
finalmete infieme tocco difopra a car.8 30. era di già in Italia tornato l'vltima fiata i facendo in
ca reftituir donele quefto ritorno il fuo paẞaggio per Venetia , doue lo vedemmo, honorato,& acca
one no durò tropprezzatoſopra modo da quefti Eccellentiffimi Signori, ma non hebbe gratia il po
ch'egli no voles nero Signore , dopo andatoſene queſt'altra fiata in quelle parti,di farui più ritor
ch' gli no eratennis no; imperoche mentre , che in quei luoghi faceuanfi tra il campo Imperiale , e Morte di
ler forzelle quello de' Turchi molte fattioni , e mentre ch'egli fi trouaua all'affedio di Ca- Ciouen Frä
err più anch'egli niffa fù da vna infermità si graue fopragiunto , che in pochi giorni gli die celco Aldo.·
brandino
a di loro differez la morte , la qualefe nonfeguiua cofi prcfto , fenza dubbio efpugnana egli la Nepote del
lebe no prima detta Città . La nuova dellafua morte apportò al Papa infinito dolore, e lo mo- Papa.
tro Principe ilPerò in effetto , quando , vedendo non vi effer altro rimedio , che pregar Iddio
mminente trading per l'anima fua , diede ordine , che in molte Chiefe di Roma fuffero per certi
ermoltoche giorni celebrate le fue effequie , fi come fu fatto ancora per molte altre Cit
fanta volontide Po tà dadinerfiPrelati fue creature , especialmente qui in Venetia da Monfignor
dal Pape, Offredifuo Nuntie , che le fe in Santa Giuftina confolenne apparato , e por
pa celebrares e ne fummo prefenti noi . Arreccò anche non picciol dolore alla Lorenzo
qualede
diefparesaleprefrom, città tuttadi Venetia la morte , che fegul in quefti tempi di Lorenzo Priuli Priuli pa
Patriarca , quattro anni innanti , ò poco più creato da quefto Pontefice Cardi- tiarca
Venetia, di
&
berò, the
Zegato.Eperchefortress a nal diSanta Chiefa , nella feconda promotione , ch'ei fece di 16. Cardinali , Card.mus.
La didengegeallthin fraiquali fu il prefente Sommo Pontefice Paolo V. per la cui morte eſſendo fta- " Confecatio
is o dietroper fuo Succeffore nel Patriarcato eletto , e nominato da ne cel pa
triarca di
.ccellentiffimo Senato , Matteo Zane Caualliere , che fi trouana allho. Venetia fat
gliere, dignità principale in questa Sereniffima Republica , fi trasfe- ta per ma
no del poa
fino a Roma, doue era con gran defiderio dal Papa afpettatos ilquale refice .
te ; epoftol intefele rare qualità di queftofoggetto , volle con fegnalato , e ftraordinario fa
nella Principe
uore dipropriano mano ordinarlo , e confecrarlo e dopo mostratogli
lica , delladiuerfi
a,ouefier
nZaperd trtép
o
ouafor fegni di pater affetto , & 4 verfo lui , & verſo la Repub qua

Particolar protettione , diedegli licenza , che a Venetia , fe ne tor


e costbenperf naffe, ficonefece nel mese di Decembre, doue giunto , prefe appunto nel giorno
e ancorfacolt dell'anno 160 1. con lefolitefolenni fefte,c ceremonie il pof
diS.Silueftrc, vltimo
otenfmfae ncodid
poi n laroeft Jellodel Pa triarc
ato o i
. Et effend nato in queft tempi tra il Duca di Moden ,
a

ò
ncia, cominci atrad iLuche fi vngagliardo contrafto , e rumore ; il Papa , defiderofo fempre del
la pace , e quiete , vi fi tramife, effortando l'vuaparte , e l'altra a depor le armi ,
dopomoltf e
on digià pre , & a pacificarsi infieme , per non tirar qualche guerra importan
to,confodisfatti
a tein Italia . ero
effpacefegul
La veramente iconforme al defiderio del Pontefice ; u
rſe attioni i erdite
mai 11 papa pace
fa fe
mp e n f tri
di alRecami Però dopo Succ e
da amb le part diue f d p , e di acq - guir
tà il Duca
fangue . Effendo poi il Re chriftianiffimo di ua , Mode
e Lu
ezza Ai , con qualche fpargimento di
4 , econtent del . ad effer conten to 1 di voler nella Francia i chef .
g o t i o oftimports da Sua Beatit udine ricerc ato
n e c Hbb 3 Padri
854 STRINGA DELLE VITE DE PONT.

Giefuiti ri Padri Giefuiti,da lui già per certe cagioni fcacciati, rimettere,fi diſpoſe il Rèdi
melli nella volerla gratificare, onde ad iflanzafua fatta loro gratia,che poteffero tornar ad 47
Read dal babitarui, reftituì a quelli, ma con alcune conditioni ,i luoghi, che prima poſſede
Francia
za del Papa. uano.Nacquero in tato diuerfi motiui in Italia,che arrecaronofofpetto nonpic
Accidente ciolo a' Principi di quella : onde il Papa fra gli altri temendo di qualche impro
graue per
turba grane uifo tumulto , ordinò, che nelfuo Stato defcritte molte bande diſoldati a cauallo , aer
demente l'
animo del apiedifuſſero ,per valerſene di quelle tofto in ogni occorrente bifogno.E per- e
Pont.
che l'Imperatore trouauafi di nuouo bauer vn gran biſogno di denari perlaguer
ra contra i Turchi , più fiate da noi difopra nominata ; però il Santo Pontefice
non volendo mai mancare di aiutarlo, tornò di nuouo a mandargli foccorſo aſſai 360V
competente di danari , che furono cento mila fcudi , a quella Maestà ſopramo.
dograti. Ma mentre ch'il buon Pontefice era tutto intento al ben publico, e co
me Ottimo Paftore inuigilaua con tutto lo ſpirito , eforze fue alla falute eterna
del Grege di Chrifto,che ftato era allafua cura , e cuſtodia dalla Maefta Diuina
commeffo , fi comefatto hauea in tutto il tempo delfuo Pontificato , cheſipuò
direfia ftatofempre fino a queſti tempi feliciffimo; ecco , che vn nuouo accidente
difommo moměto glifopragiunfe, cheforfe fù cagione dell'origine del male,che
due,ò tre mesi dopo l'aſſali, e gli die la morte: imperoche alteratofi egligrande
mente contrala perfona del Cardinal Farneſe, per hauer'ella nonfolamente, di
cono , fomentatis ma ancora in luogo ficuro dallófdegno di eßo Pontifice poſti
alcuni Gentil'huominifuoi Cortegiani , per bauer'eglinofotto l'ombrafua non
folo offefi i Miniftri di Giuftitia , ma ancora liberato dalle lor mani vno , ch'effi
prigione, percerto cafo lieue,anzi, dicono,perfemplice debito ciuile, condur vo
leuano , qualfi erafuggendo nel Palazzo del Cardinale ricouerato , haueua per
ciò fua Santità fermamente nell'animo ftabilito di voler i detti Gentilhuomini
nelle mani , e far , che la Corte procedeffe contra di loro , con animo appreſſo di
far ancora coll'ifteßo Cardinale vn gagliardo riſentimentos il perche vedendo il
Cardinale effer buona cofa ilfuggire , maſſime in queſti primi moti , lo fdegno
grande del Papa, conceputo non tanto per la natura del caso , che inſe Steſſo è di
picciol momento , quanto per le circostanze di quello , especialmente per la di
fubbidiezase defiderando assicurar ancora la perfona da quello,per ouniar qual pre
chegrande inconueniente,che naſcer indi poteua, deliberò toſto di partirfi; e co Tatto
fi fatta intendere quefta fua mente a molti de fuoi , ſe ne vſci laſeguente notte
all'improuifo di Roma , ma con compagnia tale , che fi conobbeficuro da ogni
to
forza , che per auuenturagli fuffe in quell'iftante venuta contra ; percioche vi
lo
erano con effo lui molti Signori, e Gentilhuomini principali Romani,& un buon
Tap
numero di popolo , e di Spagnuoli ſpecialmente , che in Roma fi trouauano : la Sede
qual cofa dita dal Papa, vie più fi acccefe in lui lo fdegno , & voleua ad ogni
wibr
1 Dura di modo bauerli tutti nelleforze , fe il Duca di Parma, marito dellafua Nipote, e
Parma a fratello del predetto Cardinale, intefo fimil accidente, non fi fuffe tosto si le po
htt
Romaplaca fie a Roma trasferito e prefentatofi auanti di lui , non lo haueſſe con destrezza,
del Pont. eriuerente maniera , e co'lfauor grande ancora del Re Cattolico , per mezo del
*
fuo Ambafciatore, placato . Furono adunque dal Duca in cotal modo con un ge TAC
neral
CLEMENTE VIII. 855

neralperdono del buon Pontefice tutti quefti rumori acchetatisonde nefenti Ro


matutta d'incredibile piacere. Dopo queftofe chiamar il Papa a Roma da 700.
Corfi, & affoldatili ,volle,che allaguardia di alcuni luoghi della Città attendef- Arcivefee
fero.In tanto effendo vacato l'Arciuefconato di Rauenna difommo momento ,lo uenna uato dicon
Ra
conferi, fi come ancorafatto bauea per innanti del Camerlengato di S. Chiefa , ferito al
vacato per la morte del Cardinal Gaietano ,al Cardinale Pietro Aldobrandino, Card.Aldo
brandino
fuo Nipote , più volte diſopra da noi nominato il quale vfcito di Roma nègli dal Papa.
vltimi di di Gennaio dell'Anno 1605. con aſſai ſpeciali Titoli di riuedere , e di
riordinare in molte cofelo Stato Ecclefiaftico , fe ne anlaua dalle cittàfuddite
raccogliendo ilfrutto di quella gloria , che meritaua lafuagrandiſſima autorità;
con animo anche di prender innanti, che a Romafaceffe ritorno,del predetto fuo,
Arciuefcousto ilpoffeffos il chefece di là a pochi giorni , quando entrato in Ra
uenna con moltafolennità ,fù da quei popoli con applauſo , & allegrezza gran
Il Papa s'in
de riceuuto. Manon diſtette il buon Signore , dopo preſo il poſſeſſo troppo, che ferma.
vigionfe da Roma sù le pofle on Corriero ,con audifo non prema hauuto che'l Pa
pa a 10. di Febraio foprapreso da vnagagliarda conuulfione di humori , cami
naua in onpericolo grande della vita. Quefta nuoua apportò per certo al Car
dinale vn'eftremo dolore ;pur fatofene due giorni perplefo del ritorno, lo deter
minòfinalmente,e fi pofe in viaggio verfo Roma. Doue giunto, e ritrouato effer
pur troppo vero quanto per il Corriero intefo hauea , cominciò a procurar , che Il Card.Al
fuffero tutti queirimedij , che trouar fi poteuano buoni,perfarli la priftinafalu. dǝbradi no
proua ogni
tericuperare, prouati , raccomandandolo fpecialmente con lefue , e de' Luoghi medio P
pij orationi alla Maeftà Diuina . Ma non ne hauendo mai quefto Signore , per la falute del
Papa.
quanta diligenza vfata haueſſe , potuto trouar alcuno , che ribauer lafalutegli
facefles e ciò non tanto per la infermità, che veramente era molto graue, quanto
perchegiunto boramai era il fine dellaſua vita,fi confortò nel Signore , riceuen
do iltutto dallafua Santa mano. Hor trouandofi il Santo Pontefice in tale in
firmità , rendeua del continuo gratie al Signor Dio , e con ogni affetto diſpiritofi
raccomandaua allafua infinità mifericordia , recitando Salmi , e dicendo altre
fue deuotiffime Orationi confomma pieta , e religione . Et veden lofi ogni giorno
andarfempre mancando ,fece con ogniforte di deuotione , e di humiltà tutte quel
Il Papa
lepreparationi , che allafalute dello spirito in tali paffi conofceua vtili , e necef- muore.
farie; e nelle mani di Dio ogniſuo pensiero , e volontà ponendo , nel vigefimo
primo giorno dell'infermitafua , che a cader venne a ' 3. di Marzo dell'anno
1605. refe lofpirito alfuo Creatore , l'anno decimo terzo, con vn mese, e quat- ;
trogiorni appreſſo , delfuo Pontificato , e della etàfua 69. vacanto dopo di lui
la Santa Sede 29. giorni . Fù veramente quefto Ponteficefapientiffimose d'in
tellettofublime,& eleuato fopra tutti gli altrise ciò a pieno ,echiaramente lo di .
mostrano le marauigliofe ,e ftupende fue attioni nel Pontificato , hauedo egli con
infinitafua lode condotti afeliciffimo fine negotij ardui , e memorabiliffimi , che .
viuer lo faranno ancorafra gli huomini in eterno,fi come fra i Beati in Cielo go
de al prefente vitafempiterna . Hor quefto è quanto babbiamo noi potuto ,
faputo raccogliere , efcriuere della Vita di quefto gran Fonteficesfe benfappiaă
Hbb 4 mo,
856 STRINGA DELLE VITE DE' PONT.

mo , efiamo certi hauer laſciato molte altrefue attioni memorabili, le quali per
Promotios ciò non habbiamo pofle , perche non ſono peruenute alla noſtra notitia , fi come
ni de'Card.
fattedal Pa appunto era il defiderio noftro. E perche fifuole nel fine d'ogni Vita, come otti.
pa nel fuo mamente èftatofatto , poner le Promotioni de' Cardinali , fatte da' Pontefici
Tont.
nel loro Ponteficato ; però perfeguir ancor noi vn fi buon'ordine, poneremo qui
fotto ad intelligenza di tutti quelle , che ſono ſtatefatte da quefto Pontefice de
gli infrafcrittifoggeti , e perfonaggi .

Kerel
Card.creati Creò adunque egli in fei Ordinationi Cardinali L III. cioè Preti XLI. e Dia
da Papa coni XII.
Clem. viij.

&
nelfuo Pō .
Ella prima Ordinatione, fatta del 1593. a' 17. di Settembre , nel fecondo
anno del fuo Ponteficato, ne creò quattro , cioè due Preti , e due Diaconi ,
che furono .
Lucio Saffo,Napolitano, Prete card. de' SS.Quirico, e Giulita .
Francefco Toledo, Spagnuolo da Cordoua, della Compagnia del Giesù, prete
card. di S. Maria Trafpontina .
Pietro Aldobrandino , Romano , figliuolo di Pietro fratello del Papa, Diac.
card.di S.Nicolò delle Carceri.
Cinthio Paffero Aldobrandino da Sinigaglia, figliuolo di Ifabetta Sorella del
Papa,Diac.card.di S.Giorgio •
" し
fuo feconda Ordinatione
Pontificato , fatta
ne creò xij. Preti,del di, che furono.
e 4. Diaconi l'anno quinto del
Siluio Sauello , Romano , Arciuefcouo già Roffanenfe , poi Patriarca di Co Im+4
ftantinopoli,prete card. di S.Maria in Via.
Lorenzo Priuli, Venetiano, Patriarca di Venetia , prete card. di Santa Maria LEC
Trafpontina. 100
b
Francefco Maria Tarugio, Tofen o, Arciuefcoao di Auignone , prete card.
S. Bartolomeo nell'Ifolit.
Ottauio Bandini , Fiorentino , Arciuefcouo di Fermo , prete cardin. di Santa
Sabina .
Francefco Cornaro,Venetiano,Vefcouo già di Treuigi,prete card. di S.Mar
tino ne' Monti.
Donno Anna Decars de Giuri , Francefe , Monaco dell'ordine di S. Benedet
to, Vefc. Laffouienfe,prete card.di S .....
Francefco S.Giorgio de' Conti di Blandrata di Cafal, Vefcouo Aquenfe, pre
te card.di S. Clemente.
Camillo Borghese, Romano, Auditor Generale della Camera Apoftolica ,pre
te card. di S.Eufebio, hora Sommo Pontefice col nome di Paolo V.
Cefare Baronio da Sora, Città nel Regno di Napoli, Protonotario Apoftolico
del numero de' Participanti,prete card.de' ss. Nereo, & Achilleo.
Lorenzo Bianchetti, Bolognese, Auditor di Rota,prete card. di San Lorenzo cca
in Panifperna. 4
Ferdinando Ninno da Gucuara Teletano, Spagnuolo, prete card.di S. Biagio
dell'Anello .
Bartolomeo Cefis, Romano, Diac.card. di S. Maria in Portico .
Francefco Mantica da Pordenone , Terra della Patria del Friuli , Auditor di
Rota,Diac.card. di Santo Adriano .
Poin
CLEMENTE VIII. 857

Pompeio Arigoni,Romano, Auditor di Rota, Diacon.card.tit. di Santa Maria


in Aquiro .
Andrea Peretti da Mont'Alto,Diac.card.tit.di S. Maria in Dominica .
Ella terza ordinatione,fatta a’18 . di Decembre dell'iſteflo anno 96.ne cred
fuFilippo Vuilicimo , figliuolo del Duca di
uoRatifponenfe, Prete card.tit.di S... boy

NEllaquarta , farradel
Preti, e 99,3 ' 3. di Marzo
iiij. Diaconi ,l'anno.vij. del fuo Pont , ne creò
, che furono
Bonifacio Beuilacqua, Ferrarefe, Prete card. tit. di Santa Anaſtaſia .
Bernardo di Roxas, Spagnuolo Prete card.tit. di S....
Alfonfo Vifconte, Milanefe, Prete car.tit.di S. Giouanni ante Portam Latinam .
Domenico Tofco,da Reggio,Prete card tit. di S. Pietro in Monte aureo.
Arnaldo Doffato, Francefe,Prete card. tit.di S.Eufebio .
Paolo Emilio Zachia de' Nobili di Vettiano , Genouefe, Prete Card.tit. di San
to Marcello .
Francefco Diatriftano,Spagnuolo, di crigine Germano, prete card.tit di S. Sil
ueftro .
Siluio Antoniano,Romano ,prete card.tit.di S. Saluatore in Lauro .
Roberto Belarinio,Politiano, Tofco, della Compagnia del Gicsù,prete Card.
sit. di S. Maria in Via.
Buonuifo Buonuifio, Tofcano, Diac.card.tit.de' SS. Vito, & Modeſto in macel
lo Martirum .
Francefco de Scobleau Sordi,Francefe, Diac.card.tit.de' SS.Apoftoli .
Aleflandro da Efte, Ferrareie,Fratello del Duca di Modena , Diac. card. tit. di
Santa Maria Nuoua .
Giouan Battiſta Deti, Fiorentino,Diac. card.tit.di S.Maria in Cofmedin.
Ella quinta,fatta del 1603. a' 17. di Settembre , anno xij . del fuo Pont. nè
creò vn folo, che fu Silueftro Aldobrandino , fuo Nipote, Prior di Ro
ma,Diac.card.detto il card. S. Cefarco,tit.di S.Cefarco .
Ella fefta, & vltima,fatta de! 1604. a' 9. Giugno anno xiij. delfuo Pont. ne
creò xviij. cioè xvi.Preti, & ii. Diaconi,quali furono.
Serafino Oliuario Razalio, Francefe, Patriarca di Aleffandria , Prete card. tit. di
San Saluatore .
Domenico Ginnafio, Bolognefe, Arciueicouo Sipontino, Prete card.titol.di S.
Antonio Zapata, Spagnuolo, Arciucfcouo di Burgos , Prete card.tit.dis .
Filippo Spinelli, Napolitano, Arciuefcouo Colofcenfe , Chicrico di Camera ,
Prete card.tit. di s.
Carlo de' Conti, Romano, Vefcouo di Ancona,Prete card.tit. di s.
Bernardo Maczicouufchi, Pollaco ,Vefccuo di Cracouia,Prete card.tit. di S.
Carlo Madruzzo,Germano, Vefcouo di Trento, Prete card. tit. di S.
Giacomo Dauit di Perona, Francefe Vefcovo Eboricenfe Prete card. tit. di S.
Innocentio del Buffalo,Romano,Vefcouo di Camerino, Prete card.tit.di s.
Giouanni Delfino,Venetiano,Vefcouo di Vicenza,Prete card. tit.di s. Marco.
Giacomo Sannefio , della Marca Anconitana, Protonotario Apoftolico , Prete
card.tit.di s.Stefano in Celio monte.
Erminio Valenti da Treui,Protonotaric Apoftolico,Prete card.tit.di santa Ma
ria Trafpontina .
Girolamo Agucchic, Bolognese , Prior dell'Archihoſpitale di s. Spirito , Prete
card.tit.di s, Pietro in Vincula .
Girolamo
858 STRING A DELLE VITE DE PONT.

Girolamo Panfilo, Romano, Decano de gli Auditori di Rota, prete card.tit.dia


s. Biagio dell'Anello .
Ferdinando Tauerna, Milanefe, Gouernatore di Ro.prete car.tit.dis.Eufebio
F. Anfelmo Marzato ; da Monopoli, Capuccino, prete card. tit. di s.Pietroin
Monte aureo .
Carlo Emanuel Pio, Ferrarefe, Diac. car. tit. di s .Nicolò in Carcere Tulliano. 4
....

44320 T
1
LEONE XL PONT. CCXXXVI.

Creato del 1605. al primo d'Aprile .

13

N
www

Opramodo meriteuole, e degnofoggetto di afcender all'alto, e


Origine.
Patria " e Sublimefastigio del Papato ſi è ſempre per ogni viascoperto
qualità di il noftro Sommo Pontefice LEONE X I. di cui al prefente
Leone xj.
l'affunto preso habbiamo di fcriuer la vita ; e che ciò fiaveS
ro, lo dimaftrano chiaramente , e la Origine , e la Patria di
lui,ma più i coftumi , e le infinite doti dell'animo fuo : impe
rocheſe noi mirar lo vogliamo quanto all'Origine , lo trouaremo senza dubbio
del Ponteficato degniffimo, difcendendo egli da quell'antica, e per nobiltà,e per
Famiglia illuftrezza di fangue pur tropo nota, e celebre al Mondo famiglia de' Medici,che
de Medici di hora fi troua Dominatrice, e Signora di tutta la Tofcana: fe poi quanto alla Pa
tutta la To tria lo vogliamo mirare , trouaremo egli effer nato in vna Città,che è trale più
feana fue nobili,e pregiate dell'Italia, non folamente per la illuftrezza de Cittadini, e per
renza, eFio,
Lodi .
la bellezza,che le arrecano gli ornatiffimi Edifici publici,e priuatisondeperpro
uerbio del volgo viene chiamata (cagione ilfuo rarofplendore, vaghezza)
la bella Fiorenza:ma ancora per bauer ella del continuo generato huomini disõ
mo ingegno, e di profonda dottrina, e di ogni lodeuole qualità ornatismaſe final
mente lo miriamo quanto a i coftumi,& alle doti dell'animofuo,non è dubbio al
cuno,ma ben cofa chiara, come ilfole, quelli effereftati in tutto iltépo difua vita,
61 innocen
3308

.
72
XI
ONE
LE

859
I.
innocentiſſimi,& angelici,e quefteſopra modo rare, e ſingolari di modo cheſipuò
veramente dire, che in lui riluceuano tutte le virtù a guifa di rilucenti gemme ,
in finiffimo oro legate.Tralafcio poi difcriuere dell'affabilità del fuo difcorrere ,
della benignità delfuo procedere,della maeftà dellafua preſenza, e della foaui.
tàdellafua buona,e gentiliſſima natura perciochefù egli per tali qualità ancora
cofi riguardeuole al mondo, che non è marauiglia,s'egli è stato da Dio, e da quel Quando
Sacro Collegio conofciuto degniffimo del Ponteficato . Hor nato questo gran nacque Leo
Pontefice in detta Città di Fiorenza l'Anno di noftra falute 1535.gli fù da! Pa ne.
drefuo,che Qttauiano fi chiamaua,al Sacro fonte il nome di Aleſſandro impofto:
pofcia allenatolo con quelle maniere nobili , che conoſceua richieder la illuſtrez÷
za dellafuafamiglia , fe, ch'er diuenne(come fi è tocco di fopra)di cofi rare qua- L'one fù
Prima Ve.
lità adorno,che non cofi tofto ad età conueniente peruenuto , bebbe di Pistoia il fuo d
Veſconato,& indi l'Arciuefcouato della Patria con fommo contento , & alle. fcia PiftoiaAtci
po
grezza di tutta quella Città , efuo Dominio ancora . Tralafcio poi di raccon- uefcouo di
tare,con quanta religione, con quanta efemplarità di vita, con quantofrutto, efa . Fiorenza .
lute di quelle anime egli effercitato , & amminiftratofempre in detti luoghi hab
bia l'officio Paftorale;poiche queste cofe erano pur troppo apppreſſo tutti all'ho
ra note, emanifefte : onde non è da marauigliarsi punto , fe poifurono con mag
gior chiarezza a tutto il mondo moftrate dal Sommo Pontefice,e Signor noftro
Papa Greg.XIII.di fel . mem . preßo il quale trouandoſi egli per nome del Gran
Duca Franceſco Oratore l'anno 158 3. venne in tal legatione a ſcoprir cofi bene a
fua Beatitudine ilfuo gran valore, che nella Settima promotione , ch'ellafece in Leone cre
detto anno,di xix.Cardinali nel mese di Decembre,fù per le alte, efingolari virtù to Card.
da Greg.
di questofoggetto sforzata ad afcriuerlo , & annouerarlo in quello veramentefa xii .Promo
cro,e venerando numero.Ne paſſar già con filentio in queſto luogo voglio di actione de
Cardinali
cenar per cofa notabile quello, che in detta Promotione auuennese ciòfù,che in lei molto no
furono dal Papafcielti,e promoſſi ſoggetti coſi rari,e degni, che quattro di loro di tabile .
uennero Sommi Pontefici, e questifurono , come è ben notto a tutti , i Cardinali
Caftagna, Sfrondato, Santi quattro, e Fioreza, il primo col nome di Vrbano vij .
ilfecondo di Gregorio xiv l'altro d'Innocentio ix.e l'vltimo di questo noftro Leo
ne xi.Glialtrifenza dubbio erano anch'eglino per la maggior partefoggetti Pa
pabilis percioche vi erafra loro il Cardinal della Torre, Vefcono di Ceneda , che
farebbefenzafallo riuscito Papa in luogo di Sifto V. fe a Romafifuſſe à tempo
trasferito,come a pieno difopra nella vita di Sifto dal Ciccarelli defcritta,fileg
geà car.751.Vi erano inoltre i Cardinali Saluiati, Cañano ,Verona, Bolognetto,
Arrigone,e Lancillotto,foggetti molto degni del Pontificator: Onde fi può bene
con verità dire,che quel S.Pontifice habbia all'horafatta vnafantiſſima , e de
gniffima Promotione, e quafi eretto vn Seminario di vicarij di Chrifto.Hor crea
to ch'eifù Cardinale, fi moftrò più che mai Principe integerrimo , e guſtiſſimo :
Principe, chein benignità, & humanità non hauea pari: Principe di tanta prude
za,e di cofi dolce, e těperata natura dotato, che no ſi lafciaua da alcuno in quel Sa
cro Collegio auazareionde a gräragione Clem.viij.conofcedolo tale,fi difpofe di
valerfi del valorfuo in vnaimportante imprefa,la qualfù , che trouandofi l'anno
1598.fra
860 BARTOLOMMEI DELLE VITE DE PONT.
Leonemă. 1598.fra le Corene di Francia, e di Spagna più che maiferuente laguerra,e de.
dato dal
Pont. Cle- fiderando Sua Beatitudine per il beneficio di tutta la Chriftianità, che l'vna, et. Targ10
mente in
Francia .in altra di effe deponeffero hora mai le armi , & infieme fi pacificaffero : per lo che
haueua ella di già ancora in quelle parti mandato il Padre Buonauentura Gene Cafes
rale de' Padri Minori di S. Francefco ,affai esperto, & Saputo buomo ,fece di lui Dil
clettione,e creatolofuo Legato,lo drizzò in Francia ad Hernico IV.douegiunto,
fù da effo Re,che accompagnato da vnafrequente comitiua di Nobiltà France S
fe,fe ne era,con modo veramente nuouo,& infolito à i Re di Francia,fuori della cla
Città non poche miglia vfcito ad incontrarlo, molto caramente,& honoreuolmen
te riceuuto,& accettato.Ne vidimorò molto, che reftituita in quel Regnolapri
ftina Religione,e fattafeguir colfuo auueduto giudicio, efapere la tanto da tutti
defiderata,e bramatapace, tra le predette Corone,refe , e riftitul ilpredetto Re
gnofioritiffimo , efeliciffimo . Tornatofene pofcia(per hauer imprefa tanto gran
Qualità de afelice fine condotta)a Roma tutto colmo digloria,fù dal Pontefice cariffima
nob liffime mente abbracciatoie pofcia deputato daluifopra la Congregatione de' v'efconi .
di il Fù eglifempre per Padrefapientiffimo tenuto . Era religiofiffimo , e diligentif
Leone
auanti It
Pontifica
10. mo offeruatoré del diuin culto:nel dir lafua opinione libero : nelpropofito coftan WH
teriteneua il grado , e la dignità Cardinalitia con quella riputatione , emaeftà ,
chefi conueniua.Era egli lofplendore della Corte.Teneua famiglia molto honore
uole,e di perfone litterate ornata,le qualiſenza alcun dubbiogliſono pofcia Aati
buoni ftromenti di a tantagrandezza,quanto è quella del Papato,peruenirežim
peroche con la nobilmaniera de' loro coftumi andauano eglino la beneuolenza po
polare per lui acquiftando :faceuano germogliare lesperanze, e in confequenza i
defiderij ne'petti di ogn'vno di douere vn giorno confeguire da lui qualche benefit
cio,efodisfattionefe per auuenturafuffero riufciti Miniftri del Pontificato. Egli
poi mentre chefu Cardinale,rare volte ragionò con gli altri Cardinali , che non Ext
moftraffe, efignificaffe loro difpiacergli molto le rapine, le venalità, le tirannidi , sin
l'effeminationi verfo i Parenti,le doppiezze, il vilipendio de' Cardinali , & ifu
perbi trattamenti delfecolo paffato . Si haueua egli acquiſta , a l'aura popolare
con lefpefe immoderate,chefatte hauea nellapredetta Legatione di Francia,e in
altricarichi diuerfi . Faceua diuerfe groffe fpefe in fabricare per lopiù ne' luoghi
Sacri,& etiamdio ne gli altrui. In ſomma con tali ftrade dell'Honore,e della Sin
cerità effendo hormai giunto il tempo, ch'egli a tanto colmo di gloria peruenir do
ueua, venuto a morte Clemente l'anno 1605.a' 3.di Marzo, come difopra ètoc
co,eforniti i giorni all'effequie deputati , ne' quali molto benefifcopri la difpo
fitione degli animi di ciafcuno , che erano per il vero affai diuerfis imperoche e da
Cardinali timori,edaſperanze, e da reciproche pertinacie erano combattutis entraronoper
ch'enuato
no in Con la elettione del nuouo Pontefice , con lefolite cerimonie nel Sacro Conclaue a' 14
claue nella delpredetto Mefe, Cardinali LX.vno di Pio IV.che fù Como , Decano del Colle
creation
Leone . di gioiquattro di Gregorio XIII.chefurono Fiorenza , Gioiofa, Verona, Sforzai vn•
dici di Sifto,chefurono Pinello ,.Afcoli, Gallo , Sauli , Pallota , Camerino , Mon 250
telbaro, Giuftiniano , Monte , Borromeo , Mont ' Altoscinque di Gregorio XIV.
cioè S. Cecilia , Aqua vina , Piatto , Parauicino , Farnese : vno d'Innocentio ,
chefù
LEONE XI. 861

17:2 befu Santiquattro,fuo Nipote,e trentaotto di Clemente, chefurono Aldobran


dino,Tarrugio, Bandino, Giuri, S. Clemente, Borghese, Baronio, Bianchetto , Aui
, Mantica, Arrigone, Beuil Acqua, Visconte, Tofco , S. Marcello , Bellarminio,
Sordi,Serafino, Spinelli, Conti, Madruzzo, Perona, Buffalo, Delfino , Sennefio,
Valenti,S.Pietro in Vincula Pafilio, Sant'Eufebio, Monopoli, S.Giorgio , Cefis ,Pe
retti,Este,Deti, S.Cefareo, Doria , Pio : li qualifecon to ilfolito cantata la Meſſa
4R dello Spirito Santo , diedero quel giorno giuramento di fedeltà al Popolo Roma
mo, a Prelati, & a' Signori cuftodi del Conclaue se dopo adempite alcune fun
tioni ordinarie , ritiraronfi tutti alle propric Celles attendendo a riceuere fino al
le8.hore di notte le vifite, e le raccomandationi de gli Ambaſciatori de’Principi .
La mattina feguente comunicatifi tutti per mano del Decano fecero il primo
fcrutinio,il quale era da tutti con fommo defiderio afpettato ,ftimando douer con
quellofcoprir,ouepiù pendeſſero gli animi.Ma non vifù alcuno, che haueffe nume
ro di voti di alcuna confideratione ; percioche Bellarminio con hauernefolamen
te riportati vndicisfù il primo honorato di tutti, hauendone hauuti Baroniofola- BaronioCardinal
ha
meate otto, ciascuno de gli altri meno . Finalmente dopo moltifcrutinij fatti ,ne' molti vot ,
quali poifempreBaronio,per effer portato dall'Aldobrandinofuo Capo , era a tutti ma non g'i
baftano .
gli altrifuperiore,bauendone hauuti più fiate 30.31.e 32.fenza poter mai giun
gere a i due terzi , per la gagliarda eſclufione , che gli faceua la parte contraria ,
# fi cominciatala pratica da douero per il Cardinal di Fiorenza dal Cardinal Gio
1 iofa , il qualefeppe cofi bene quella guidare , che in breue la conduffe ,fe ben con
qualche difficoltà , al defideratofine . Il primo giorno adunque di Aprile vol
le Iddio,chefuffe il Vicario in terra creato: imperoche trouati c'hebbe Gioiofagli Cardinal
di Fioren
animide' Cardinali difpoftiffimi , e specialmente quello dell'Aldobrandino ,fen za creato
zailquale nullafar fi poteua , fi aumarono alla Camera di Fiorenza , e lo fa- Papa .
lutarono Pontefice Romano . Condottolo pofcia in Cappella Paolina , quiui con
apertofcrutinio lo eleſſero, & adorarono per Papa . Palesò poi il nome , con cui
voleua effer chiamato , e diffe , che di Leone fi haueua il nome eletto . Troua
uafi all'hora egli di anni 70 , in circa : era di aſpetto belliſſimo , di parole gra
ui , di compleffione robufta , non patendo di altro , che tal volta di dolori
colici era grande amatore de' virtuofi : di animo grande , e generofo era
pio , ezelantiffimo della Religione , & amoreuole de' poueri . Hor effendo da
quel Conclaue nato fi bello , e fi gloriofo parto , in quella sera appunto del pri
mo Vespro di S. Franceſco di Paola , canonizato da Leone X. per interceffione
Intentio
forfe del emdefimo Santo , volle Iddio teftificar al Mondo , che la cafa Medici ne di Leo
ne circa il
era vn feminario de'fuoi Vicarij in terra . E fù cofa marauigliofa , ch'egli
gouerno
dopocreato alcuna alteratione non moftraffe , ma sempre con la medefima fo- del Pontifi
dezza , e maeftà difcorreſſe palefemente concetti , e parole veramente Papa- cato .
li . Si lafciò intender di non voler cofa alcuna per fe , non voler ingrandir ipa
renti più dell'honefto , non voler farsi il fucceffore , non voler crear Cardina
li , che non fiano , e che non poffano riufcir degni del Papato : & altre cofe
diße , che pur troppo fcopriuano la candidezza , e fincerità della fua ottima , e
fantiffima mente. Confermò le prouifioni de' Predeceffori a tutti . Confermò le
Legatio
862 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

Legationi , nelle quali voleua , che haueffero gufto , & autorità . Confermò
al Cardinal Serafino vn'Abbatia di 800. fcudi in Lorena , che gli diede
Papa Clemente nel fine della fua vitasonde non pote hauer la ifpeditione . Con
ceffe ancor al Cardinal Dari vna buona vacanza in Ifpagna , libera di penfio
ne . Diede dieci mila fcudi a' Conclauifti , e conceffe loro tutte le vacanze
de' beneficij da 200.Scudi in giù ſucceſffe in Sede vacante . Profeßò di voler
effere di fua parola . Promeffe audienze faciliffime . Pregò i Cardinali , che
baueffero a cuore l'honor fuo , non proponendogli cofe contra la confcien.
za : nel resto chiedeffero gratie allegramente , che tutte otterrebbono : volen
do egliftimarfauore il beneficiarli quanto più poteua.Donò al Cardinal S. Gior
gio la Penitentieria , e la Tefauriera generale all'Abbate Capponi . Dich a
rò Datario il Cardinal Arigone . Confermò il Gouernator di Roma , egli die
de il baftone, dicendogli , che amminiftraffe la giuftitia a tutti , ma dolcemente , e
2
fenza rigore.Liberò le Prouincie dalle impofitioni,che vltimamentefurono mes
P
fe per li Soldati da Clemente VIII. gratia , che per eſſere importante poteua
riferbarfi difarla a tempo a tutto il Collegio infieme , ouero a i popoli fteffi ;
1
ma volle in ciò honorare il Cardinal Gallo, lodandolo, che la prima gratia dalui
chiesta,fuffeftata per publico, non per priuato beneficio . In questo bollore difpe
ranze,in questa pioggia di gratie, fi confumò quafi tutta quella notte, e la matti
3
nafeguente allex. bore in circa, chefù giorno difabbato fùportata Sua Santità
in S. Pietro,doue fi fece di nuouo, fecondo il folito, la feconda adoratione , e le al
tre confuete cerimonie:dopo le quali ellafenefali alle fue flanze , e i Cardinali fe Po
ne tornarono ai loro palazzi a ripofarfi dalle tante fatiche,& inquietudini pati
te nel Conclaue . Haueuafua Santità molti Parentis ma il più firetto , e fauori.
to era vnfuo Nipote ,nominato Aleſſandro Medici , figlio d'vn fuo fratello,det
to Bernardetto il quale Aleſſandro haueua vn figliuolo di ànni 20. nominato Ot
tauiano ,nome del Padre del Pontefice : onde fi cre leua , che queſto figliuolo do
-ueße ilfuo Cappello hauere . Fece intendere a tutti i fuoi Seruitori,fia i quali il
piùfauorito, amato era ilfuo Maestro di Camera , che non vendelero le gra
tie,ma che nel resto viueffero, e veftifferofplendidamente : & a quefto effetto do t
no loro 25. milafculi , acciò poteffero mettersi all'ordine . Voleua , che in Pa
lazzo fi deffero le parti , come fifaceua al tempo di Greg. XIII. e cofi ancor
le elemofine . Voleua, che tutte leflanze del Palazzo Beſſere riccamente aldob
bate. Voleua, che quando la Santitàfua caualcana, vi caualcaffero con lei anche
i Baroni,e Tilolati di Roma, dicendo, che per decoro, egrandezza del Papa con
ueniua cofifare . Voleua, che i fuoi Camerieri d'honore fuffero tutti Signori , e
Nobili della prima Claffe : accioche poteffero tener liuree , e caualcature : egià
baueuapreso a quefto effetto l'Abbate Frangipane, vn di cafa Maffimi.Hauе
ua ordinato,chefi faceſſero , come fù eſſequito , 70. liuree di rafo bianco , per altri
tanti Palafrenieri prefi da' Cardinali, & Ambafciatori . Infomma hauena l'a
nimo da vero , ercal Prencipe . Promife al Popolo Romano, a tutto il Chri
Ulianefmo infieme in queflofuo Pontificato vn fecolo d'oro . Per quefti , al
sriſegni,che diede dellaſouma bontà integritàfua nelprincipio di queſto fuo
Ponti
ONT X I.
LEONE 863
Cory
Pontificato, ne giubilaua non folo Roma, e lo ftato Ecclefiafticoima ancora tutta Coronatio
Christianità . Ma non potè l'ottimo , e Santiffimo Pontefice mandar ad effet. ne di Leo
ne .
quanto di buono hauea nellafuafantiffima mente proposto difares imperoche
P
incoronatofi ilgiorno di Pasqua nella loggia della Benedittione, & il difeguen
,giorno appunto di S.Leone 1. Pontefice, andatofene a S. Giouanni Laterano
aprendercon le folite cerimonie , che ſono belliffime, e misteriofiffime, ilpoſſeſſo
del Pontificato,per lafatica, che pati infar tali cerimonie, e per il peso de' Man
ti,penne afudare, indi a rifcaldarſi di maniera , chefopragiuntali lafebre , lo
fegettar a letto, indi via più crefcendogli di giorno in giorno , lo fé in capo a’
25.giorni di Papato vſcir di vita, e render lofpirito al Signore l'anno fettuage- Mocte di
Leone .
fimo di fua etàila cui morte hauendo troncato affatto l'allegrezza , e lesperanze,
che fi erano di lui concepute, apportò meftitia infinita non folo a tutta Roma, &
allafua Patria,ma ancora all'Italia tutta, a tutta la Chriftianità, a tutto il Mon
do. Et bifogna credere,che'l Signor Dig lo habbia voluto leuare così prefto , non
per altro che perche ci conofceua di così buono , e Santo Pontefice indegni . Fù
%
Spaccato ilfuo corpo, trouato, che hauca vna groſſa palla di cattaro congelato
alla bocca delloftomaco , & il polmone alquanto guafto . Lafera sù le 24. hore
fù portato a Palazzo nella Capella di Siflo , & il difeguente , vigefimo ottano
di Aprile in San Pietro i accioche ogn'vno poteffe il piede baciargli fecondo il
coftume . Haueuano tutti i Prencipi della Chriftianità deliberato di mandarfe
condo ilfolito vfo, a rallegrarfi di queftafeliciſſima aſſuntionfua al Pontificato ,
e fragli altri la Sereniffima Republica di Venetia , che ne fentiua infinito con
tento, allegrezza , ne haueua perciò otto giorni dopo la fua creatione i quat
trofoliti Ambafciatori eletti , ma non vi poterono andare per la prefta , e quaſi
improuifa infermità predetta, che lo leuò di vita, non hauendo potuto ne anche il
So Cappello conferire alfopranominato Ottauiano fuo Pronepote,ne alcun'altra
Dignità ad alcuno de'fuoisonde men pote egli far alcun Concistoro qui in terra
co Cardinali,bauendofi riferbato di farlo la sù in Cielo co' Beati, co' qualigode
NO
alprefente eterna gloria . Vacò lafede Pontificia dopo di luigiorni 19 .

3,7

3.9
864 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

SEGVE LA VITA DI PAOLO QVIN TO, M5


fcritta in Latino dal M. R. P. F. Abraamo B zouio
"JAP
dell'Ordine de' Predicatori , Hiftoriografo Apoftoli

co: Tradotta dal R. P. F. Luigi Bartolomei Lucchefe 10 P


Teologo Dominicano .
up:

PAOLO QVINTO PONTEFICE CCXXXVII .

Creato del 1605.a' 16. di Maggio .

BAM

A
本物4

Aolo Quinto , chiamato prima Camillo Borghesi , hebbe gli antenati


fuoi chiari nel Teatro del mondo per gl'honorati carichi militari , che
nell'antica città di Siena efercitarono con molto vtile di quella Re
publica . Primo de' quali (per cominciar da gli vltimi)fù Agoſtino
Borghesi fuo terzo auolo . Quefti nel paſſatoſecolo fù dalla Republica diSiena
mandato Capitano Generale , con autorità aẞoluta contro i Fiorentini; d'onde
tantagloria ne riportò , che da i Concittadini tutti , in fegno di gratitudine ,
Padre,e liberatore della Patria fù ſempre chiamato.Vifù ancora vn'altro Ago
ftino ,foriere di Sigifmondo Imperatore nel ſuo viaggio a Roma , e molto da lui
amato, per la buonaferuitù , che in tal'occafione riceuuto ne baueua . A quefti
s'aggiunsero Eufebio, e Saluftio Borghesi, ambidue alfuo tempo valorofi inguer
ra: l'honor de' quali notabilmente accrebbe con la ciuile , e militar prudenza
Galgano Borghefi eletto prima dallafua Patria Capitano contra Alfonso Re di
Aragona,e di Napoli,e poi mandato Ambaſciatore all'iſteßo per conchiuderne,
con arbitrio di Califto Terzo , lapace alla Città di Sienas & all'Italia tutta .
Nonpunto inferiore a quefti è daftimarfi Gio . Battiſta Borghesi , cofi per ha
ser
PAOLO V 865

wer liberato con la fortezza, e valorfuo la Città di Volterra da' fuoi nemici cap
tali,Thealdo,e Donato, come per bauer difefa Romanell'vltimo affedio col conft
glio,e con la mano ſenza laſciar'indietro cofa, che perficurezza della Sede Apo
ftolica neceffariagiudicaffe.Ne mancò à questafamiglia gloriofa, chi à gli hono
T
ri diguerra recaffefplendore di dottrina legale, poiche fino à 30.giuriftifamofi
in effafi vengono annouerando, de' quali alcune rifpofte di moltaftima , nella me
moria, e mano de' dotti ancora fi conferuano . Frà queſti vengono da gli autori
nominati, Pietro Borghesi , che in tempo di Leone Decimo efercitò lodeuolmente
Bel Campidoglio la Dignità Senatoria, e con prudenzaſenza paragone reconci
liò lo fdegnato Pontefice con la Città di Siena . Aleſſandro Borghefi fù giudice
Pontificio fempre incorrotto in Bologna, ed in Ancona . Nicolò Borghesi Caua
liere difpron d'oro,huomo affai Religiofo fcriffe elegantemente le azzioni glorio
fe dimolti Santi,e fingolarmente la vita di Santa Caterina da Sienaila qual San
ta vi hà chi affermi effer nata della famiglia Borghese , e di ciò non molto tem
po à dietro nel Cimitero di S. Domenico in detta Città chiariffimi indizi efferfi
ritrouati . Marcantonio Borghesi , Padre di Paolo Ponteficefù leggifta fumo
fo , e tantoper la prudenza , e bontàfuaftimato da Paolo IV. che del fuo con
figlio ne' più graui affari del continuo fi valſe ; e l'ifteſſo honore fecero à que
ftogrand'huomo altri 7. Sommi Pontefici , a' quali , & al mondo tutto dopo
bauer datogranfaggio del valorfuo , arriuò à eſſer Decano degli auuocati Con
ciftoriali , e per publico grido Padre, e Protettore de' pouerifùnominato . Hor
da quefto albero illuftre , e da Flaminia de gli Aftali Donna , che alla nobil
tà delfangue recò vaghezza con losplendor de' coftumi, venne à naſcere in Ro
maCamillo Borghesi l'anno di noftra falute 1552.a' 17.di Settembre . Nato
queftogran figliuolo , & al facrofonte battezzato ,fù da' parenti alleuato in
quei primi anni con degni coftumi del fangue fuo , e dopo hauer'atteso nell'
etàpiù verde allo studio delle belle lettere , applicò l'animo tutto all'acquiſto
delle leggi nella Città di Perugiaila quale per effer non meno albergo di fcien
ze ,chefpecchio d'honorati coftumi , lo refe in breue valente giurifta , ed buo
mo integerrimo : sì che di lui,ch'eſſer douea Monarca della Chriſtianità , e Pon
tefice della Chiefa , fi verificò ciò , che d'vn'Imperatore diße Giulio Capitoli
no: imperoche fù di grata prefenza, nobile di volto, peregrino d'ingegno,man
fueto ne' coftumi,ornato di dottrina,fobrio , generofo , liberale , e tale infomma ,
che da buoni di queſto ſecolo a' migliori delle paſſate età diueniua paragona
toiaffabile congrauità,rifoluto,ma con configlio, accorto,màſenz a ingannoiama
tor delgiufto , mà lontano dal rigore ; benigno con tutti , grande ne' penfieri , e
finalmente venuto al mondo perfoftenere i maggior pefi della Chriftiana Re

ligione .
Primach'eglifalifse à quelfemmo di altezza, alla quale cõigradi delle virtù
fi andaua accoftado ,volle Dio,che pafsafse per molti ordini di minori dignitàiac
croche dal mondo tutto conosciuto acquiſtasse il Põteficato perfama prima di ot
tenerlo per Adoratione.Onde fatto Riferédario di ambedue le ſegnature, oltre al
la prudenzafingolare , mostrò anco molta pietà nel fauorire le caufe de' poueri .
lii Nefù
MEI
866 BARTOLO DELLE VITE DE PONT.

Nefùminore l'efempio, che diede al Clero di Santa Maria Maggiore , mentre OTe
fù Vicario di detta Chiefa , così nell'affiftere agli Vffizi, come nella purità della med
vita, e frequenza de' Sacramenti . Mandato dipoi a Bologna Vicelegato del X Als
Cardinal Mont'Alto, in tempi tumultuofi difedia vacante per le morti di Si
*TERRIT
fto V. & Vrbano V 1 1. gouernò quella Città ( non inferiore a qual'altra fi fia
per Religione,ò per lettere ) con ordini , & eſempi fantiffimi , non fi valendo medel
altramente dellapotenzaper aggramare , ma procacciando la pace de' Popoli,
& alpublico bene ogni configlio, & ogni opera incaminando . Mentre cosìgo- d
uernaua quefta Cittàfù da Gregorio XIV. richiamato a Roma , efatto Audi 软饭
tore della Camera, con la qual dignità quanto haueua acquistato di bonore, tan
to procurò di auanzarfi con operare virtuofamente ; ne fù per auuentura alcu
no,che nel dare a ciafcuno il fuo diritto lofuperaffe ; inguifa tale, che il timore
della potefta, ò la speranza del premio , non mai dal retto fentiero della Giufii
tia traportare il poteffero . Mandato Nunzio con autorità di Legato de Late
re da Clemente VIII. a Filippo I 1. per chiedergli aiuto, così per la guerra di
Ridolfo II. Imperatore contro i Turchi,come perfoccorere i Cattolici di Fran
cia contro gli Vgonotti , e per altri negozigrauiffimi della Chiefa , lafciò in quei 1397
Regni cosìgranfama del valorfuo, che Filippo 111. fin da quel tempo lirefid
affezzionato , quafi antinedendolo Padre, e Paftor fuo . Manon fu folamente
caro a'Resed agl'Imperatori, impercioche Clemente VIII. arbitro eccellente
degli humani ingegni reftò di maniera appagato del fuo negoziare in questa
Nunciatura,che al fuo r.torno di Spagna lo fece Cardinale del titolo di S. Euſe
bio a' 15. di Giugno del 1596. dichiarandolo ancora fuo Vicario . Pofto in st
fatta maniera nel mezo di grauiffimi negozi, non è credibile , con quantafacili .
tà,con che fincerità,con qual'esempio etiandio ne' più difficili affari giudice in
corrotto,nimico di doni , amico del vero, fpecchio di Religione, Idea della mode
ftia, e viuo efempio di fantità ne gli occhi di Roma , e del mondo fi dimoſtraſſe .
Con quefta maniera di viuere hauendofi acquistato nome di ottimo Cardinale ,
come quegli, che hauea dato alla Chieſa eſempi di rara virtùfra tanti chiari lu
20ra
mi delfacro Collegio ,non vifù , chi di luifuffe giudicato più atto a confolare il
mondo afflitt o per l'inafpettata , e troppofubita morte del gran Pontefice Leo
ne X I. Pareua veramente non ben matura l'età per si alto grado : ed egli me
defimofatto imitatore della modeftia d'vn'huomo fanto celebrato da S. Girola
mo,chefcriffe ad Eliodoro , rifuggiua il peso come ineguale alle forze , e troppo
anticipato per gl'anni:ma quanto più voleua dichiararfene lontano,tantofi ren
deua maggiormente capace, e degno del Pontificato . Imperoche,non lafciauano
gl'elettori di confiderare , che al mancamento dell'età fi opponeua la conditione
delfangues non tanto alto , che recaße Spauento di nuoua potenzas ne cosìme.
diocre,che nonprometteße ogni nobil azzione . Stabiliuafi quefto per il meri
to de gl'antenatifuoi,nonfolamente con la Città di Siena,e con il rimanente del
ማል
La Toscana,mà etiandio con la Chiefa Santa,ſpecialmenteper hauerfaticato mol Yo !
un
to contro i Gibellini,per lo che haueuano meritato l'Aquila con il Drago Guelfi. T
HEN
co per arma dellafamiglia loro . Ne vi mancarono difufati fegniper confermar
ne cia.
PAOLO v. 867

ne ciascuno nelfuo proponimento: conciofiacofa che dopo la morte di Papa Leo


ne,difcorrendofifrà i Cardinali del Pontificato,partiſſi vn'Aquila dal Palazzo
del Duca Altemps, & inalzandoſi velocemente a volo , dopo eßerfi per buona
pezza raggirata per l'aria , venne a calarfi foprail Drago , arme di Gregorio
XIII. pofta nellafortezza di Caftel S. Angelo, e formando di quello , e difeftef
fa l'arme delCardinal Borghese, ne diede al parer di ciafcuno felice augurio del
fuo Potificato.Laonde il giorno 16. di Maggio, chefù in Lunedì dell'anno 1605
procedendofi dalfacro Collegio all'elezione,fù creato,& adorato da tutti Sõ
mo Pontefice ,facendofi chiamare Paolo V.e poco appreſſo alli 29. di Maggio fe
fta dello Spirito Santo,douendo celebraréfolennemente li fù pofto il Pallio Pon
tificale , e dopoi la meſſa dal Cardinal Sforza primo Diacono augurato l'ad
multos annos .
Nonfi può dire quali fuſſero, e quanti li fegni del giubilo,cheper l'affuntione
di Paolo Quinto, Roma , & il mondo tutto ne diede, afficurandofi ogn'vno , che
doueua eſſere vn Pontefice imitatore dell'Apoftolo Paolo , e delle virtù annoue
rate da lui,comeneceſſarie in vn Santo Paftore , e conformare le azioni con l'a.
mato nome di Padre, in guifa tale, che la vedona Chiefa, ricorrendo alfeno di lui
in ficura libertà,e libera ſicurezzafi ricouraſſeifi vdiuano per tanto , e ſi vede
uano replicare in voce , efcriuer nelle mura fràmille fegni di conceputa alle
grezza quei verfi d'Horatio .
Iam fides,& pax, & honor, pudorque
Prifcus,& neglecta redire virtus
Audet , apparetque beata plenè
Copia Cornu .
Queftefefe di Roma così piene diſperanze furono parimente accompagnate
da chiare dimostrazioni d'allegrezza vniuerfale in tutta la Chriftianità , perche
non si tofto hebbe il Pontefice dato auuifo della fua aſſunzione, e publicato ilſo
lito Giubileo; per chieder'aiuti alta bontà diuina nel Pontificato,che furono mol
tiplicate orationi più calde in tutto'l mondo per la fuafelicità , e conferuazione .
Ne molto di tempo di corſe, che comparuero a' piediſuoi Ambafciatori da ' Re,
e Principi non ſolamente Chriftiani, mà etiandio da altri potentati poftifuori del
grembo della Chiefasi quali tutti dopo le douute congratulazioni, epubliche of
ferte de Regni,delle Pronincie, de' Popoli, e di ogni loro hanere, celebrauano , e
final Cielo con nuoui, ma meritati titoli inalzauano la perfona di Paoló, & ado
rauano il Vicario di Chrifto , acclamandolo non folamente herede di quelfoglio
diuino,mà delle virtudi ancora, che per degnamente rifederui neceſſarie vifono.
A queste Speranze diſe concepute volendo egli corrispondere , dal diuin culto
tolfe l'incominciamento ; e vedendo la neceffità continua de gli aiuti diuini,il co
fume lodeuole difarfi in certi giorni per tutto l'anno nelle Chiefe di Roma l'ora
tioni di 40.bore introdotto già da Clemente VIII.con perpetuo decreto ſtabili .
Et auanzandofiin fomiglianti penfieri , per dar vn viuo efempio a' Cardinali di
ingrandire le Chiefe de' titoli loro, & al rimanente del popolo di folleuar lapo
wertàdi molte Chiefe di Roma , fece determinatione di feguire l'edifizio di San
Iii 2 Pietro
869 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

Pietro in Vaticano cominciato già da Giulio 11. & molto accrefciuto da Gre
gorio XIII. e Siftov. Ne li parcua bafteuolmente magnifico il difegno fo
pra ciòfatto primada Bradamante , epoi dal Buonarroti , dopo hauere fopra
ciò vdito i pareri delfacro Collegio , fece gettare a terra la antica, e già rouino
fa Bafilica ,fabricata da Coftantino in honore del medefimo Apoftolo , e da feel
fteffo includendo tutto il fito della disfatta Chiefa in vn disegno vaftiffimo , fa- d
bricò da' fondamenti il rimanente di quel facro Tempio , dal primo ingreffo
fin'alla Cappella Gregoriana ; e di più edificò il Coro , la Sagreftia, molte Cap
pelle , vn porticale auanti alla Chiefa , e ſopra di quello vna loggia per be
nedire il popolo , Adornò ancora la Chiefa al di dentro , e l'antiporto di eſſa ,
con volte belliffime diftucco riccamente dorate ; nelle quali con molta vaghez
zafi vedono fcolpite l'azzioni più degne de' Prencipi de gli Apoftolis epiù
a baſſo alcune azzioni di Pontefici Santiffimi . Collocò poi per dar compi
mento allafuperba fronte di quefto marauigliofo edifizio , nella fua cima , le
ftatue di Chrifto , e de' Beati Apoftoli . Nel mezzo della Chiefa , aperfe nel
pauimento la veneranda tomba , ouefi adorano i corpi di San Pietro , e di San

2.
Paolo , detta comunemente la confeffione delli Apoftoli . La circondò ancora
intorno con belliffime colonnette lauorate di diafpro . Vi fabricò vna ſcala per

*⠀
fcenderui di marmo finiſſimo . Copri tutto il muroper entro con armi , & al
tri ornamenti di pietre preziofiffime , e con l'iſteſſe ornò tutto il pauimento di
tarfia . Feceuiparimente nel mezzo vna gratella di bronzo dorato , pofia co
meportafrà due ricche colonne : e da ifianchi di ciascuna collocò in due nicchie
leftatue di metallo dorate de' gloriofi Apoftoli Pietro , e Paolo . Donouui in
oltre vna lampade d'argento di gran prezzo,perche vi ardeẞe nel mezzo di al 1
tre quattro minori ne'giorni feftiui ; eper dirla in vna parola , hà con tal ma
gnificenza honorato il luogo di queſta fanta confeffione, che a penaſipuò ima.
ginare col pensiero , da chi non l'hà veduto in effetto . Ha parimente con nuo
uefoffitte adornato la Chiefafotterranea , in cui ſi ripofano i corpi di molti San
ti , e fattoui due entrate , l'vna dalla parte del depofito di Paolo 111. e l'altra
dalla colonna , alla quale il benedetto Chrifto appoggiato nel tempio di Salomo
ne predicò , & inferito hà con ordine belliffimo ne i muri di quefto luogo iftef
fo tutte le Immagini , e memorie facre della Chiefa vecchia, fabricando di più
vndepofitoper l'offa di quelli tutti , che fono morti con opinione di fantità : i
corpide ' qualifi erano cauati de' proprijSepolchri , per occuparsi il fito loro
dalla fabrica della nuoua Chiefa . Hà parimente efpofto al culto de' fedeli, vna
immagine miracolofa della madre di Dio ; la quale eẞendo già nel portico della
Chiefa vecchia da facrilega mano percoflanella faccia , fi dice per tradizione
antica,che gettò vifibilmente ilfangue. Quiui pureſon ſtati da luifatti dipingere
molti miracoli feguiti nella Chiefa vecchia, & altri operati da' glorioſi Põiefici
Eleutherio, Iginio, Gio.I.Sifto I. Anacleto , eLino , i corpi de'quali quiui ſi ripoſa.
no.Di ordinefuofrono trafportate dalla Sagreft , alle Cappelle particolari della
nuoua Bafilica lefacre offa de'ss..Apoft.Simone, e Taddeo:di s.Gregorio magno.
Leone 1.2.3.4. 9.Petronilla, Gio.Chrifoft.Bonifacio IV.Proceffo, eMartiniano.
Egli
PAOLO v. 869

Egli pure ha collocato in luogo eminente,& honorato ilfanto Sudario,la lancia ,


the aperfe ilcoftato al noftro Redentore ,e l'offo della tefta di S.Andrea Apofto
lo,acciò che quindi fi efponeſſero in giorni determinati alla diuozione de' popoli.
oltre all'bauer pareggiato , & ingrandito la piazza alta,e baffa , per cui fifale
inS.Pietro la firicandola con marmo Tiburtinoshàpofto nel muro , che fourafta
alla piazzadallaparte del Palazzo la navicella di S. Pietro,lauor ata in Mofai
to dalfamofo Giotto e cauata intiera dalle rouine della Chiefa vecchia aggiun
gendogli vaghezza confarui fotto vna fonte , che per comodità de paſſaggieri
Sparge copiofamente l'acqua con cinque trombe . Leuate prima le scale vec
chie , e con nuoui gradini facilitata lafalita à S.Pietro , fifono da lui fatte ripu
lire ,& ornare leftatue de' Principi del Senato Apoftolico pofte già da Pio
H.à ifianchi di queftefcale , e riporre nel luogo ifteffo à nome del detto Pontefi
cesegli ha in oltrefabricatoſcale magnifiche di marmo Tiburtino per fcendere
dal Palazzo Papale in S.Pietro , e collocato infaccia della prima fcala vna
belliffimaftatua di marmo dell'ifteffo S. Pietro . Con pari magnificenzafi è di
chiarata da quefto gran Pontefice l'altezza de'ſuoi pensieri , in ordine al culto
diuino , nella Bafilica Liberiana , detta Santa Maria maggiore ; conciofiaco
fa che quiui habbia reftaurato il campanile percoffo dalla faetta , copertolo di
piombo,efattoui rifondere, & accrefcere vnagran campana ; Allafiniftra della
porta maggiore habbia fabricato vn choro, & vna Sagreftia belliffima , efopra
di effa fattoftanze comodiffime per i Canonici . Ma quel che auanza ogni va
fto pensiero,bà edificato, e confacrato in honor'della Vergine Affunta , in questa
Chiefa ifteßala Cappella Borghesiana;fabrica veramente così fuperba , che non
bà per auuentura il mondo vn'edificio facro , che à quefto degnamente paragonar
fipoffa : così per lagrandezza del vafo, come per la ricchezza delle pietre pre.
ziofe, eccellenza del lauoro . Per far dunque questa Cappella non men deuo
ta,che ricca , fùfuo volere , che quiui fi trafportaffe vnafacra Immagine della
madre di Dio , dipinta per mano di S. Luca , efi poneffe nel maggior Altare frà
4. Colonne altiffime di diafpro fcannellato , e s'intorniaffe con topazi , granati ,
rubini ,fmeraldi , chrifoliti , amatifti , ed altre pietre pretiofiffime ponendo an
corafopra l'ifteffa immagine altri ricchi ornamenti di gioie , e di oro . Donò poi
à quefta Cappellagran quantità di ornamenti d'oro,e d'argento , vna croce gran
de d'argento prezzata 2150.fcudi , dodici ftatue de' Santi Apoſtoli prezzate
6000.fcudi,fei candellicri di argento indorati prezzati 3000.fcudi, due torcieri
grandi d'argento à i gradini dell' Altare prezzatiſcudi 1400.fei tefte d'argento
di Santi diuerfiprezzate 2030.ſcudi,fei braccia d'argento di fanti diuerfi prez
Zate 1200.fcudi, vna corona tempeftata di gioie prezzata dodici mila fcudi , vn
calice d'oro ornato di diamanti ,ſmeraldi , rubini , e zaffiri prezzato 800.ſcu
di, altri ornamenti tutti ricchiffimi,e di prezzo ineftimabile . Ne ha voluto
quefto Santo Pontefice , che in luogo cosìfacro , fi manchi di lodare ogni gior
no Iddio.Onde à quefto effetto hauui inftituito vn Collegio di facerdoti, che ogni
Sabbato vi cantino le litanie ; & finalmente proueduto quefta Cappella di ogni
forte di miniftri, à ciafcuno affegnato renditeparticolari,autenticando il tutto
Iii 3 con
$70 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

con brènefpeciale da luifpedito a quefto effetto . Ne contento il fuo grand'a can


nimo,e pietoso affetto verfo la Madre di Dio, per lagrandezza delle cofe fatte Cap
in honore di lei, fece drizzare nella piazza al dirimpetto della porta maggiore . 111
di quefta Chiefa vna Colonna d'altezza stupenda, cauata dalle rovine del Tem
pio della pace,efopra vifece porre vna grandeftatua della Vergine col figlio in
braccio di bronzo indorato,concedendo Indulgenza di 3.anni , e tante quaran femdo
tene a qualifi voglia,che quiui adorando la madre di Dio vifaceffe oratione.Nel 197
la facciadella bafe di questa colonna fi vedono fcritte queste parole . Paulus V.
Pontifex Maximus columnam veteris magnificentiæ monumentum infor
mi fitu obductam , neglectamque ex immanibus templi rumis , quod Ve.
fpafianus Auguftus acto de Iudæis triumpho , & Reipublicæ ftatu confir
mato,paci dicauerat,in hanc fplendidiffimam Sedem, ad Bafilice Liberia
ne decorem augendum fuo iuffu exportatam,& priftino nitori reftitutam,
Beatiffimæ Virginis , ex cuius vifceribus Princeps veræ pacis genitus eft ,
donum dedit : Aeneamque eiufdem Virginis ftatuam faftigio impofuit . A
volle ancora Paolo V. lafciare eterna ricordanza della fua diuozione verso
là Vergine nel Palazzo di monte cauallo da lui in gran parte ornato, & accre
fciuto che però quiui parimente edificò da'fondamenti na Cappella in honore
dell'ifteffa Vergine , che per lagrandezza , ricchezza, e maefiria del lauro non
cedepunto alla prima di magnificenza .
Ereffe in oltre quefto Santo Pontefice Altari ricchiſſimi di pietre pretio
Se alle Sante Vergini Agnefe , & Emerentiana nelle Chiefe loro fuori di Roma ,
eripofe i corpi dell'ifteffe in caffe d'argento di valore di fcudi cinque mila . Fe
ce lauorare vna mitria Papale belliſſima ricca di diamanti , e d'oro , prezzata
feudifettantamila . Mandò doni fuperbiffimi alla Santa Cafa di Loreto ; Dono Predic
ilfito a'Monaci di Camaldoli perfar on romitorio a Frascati & efortò il Car
dinal Borghefe fuo nipote diforella , che restauraße ſplendidamente la cadente
·laladoc
Chicfa di S. Sebaftiano, & arricchiſſe la Chiefa di S. Grisogono con quellasoffit
ta, che boggi quiui fi comincia a vedere . Dacosi religiofo efempio moffii Car
dinali,Lanti,e Barberino fabricarono nobiliffime, e ricche Cappelle lvno in San
ta Maria liberatrice Chiefa pofta nell'antico foró Romano adeſſo volgarmente Patt
chiamato Campo Vaccino , e l'altro nella Cihefa di S. Andrea della Valle ,fabri
catafuperbiffimamente da' fondamenti dal Cardinal Mont'Alto . Quindi tutte
le Chiefe di Roma,imitando il lor capo , hanno nel Pontificato di Paolo V. ga
reggiato a chi più poteua abbellirfi, & arricchirſi di ornamenti ecclefiafticis in
guifa tale, che non mai per alcun tempo fi è veduto con vgual magnificenza
trattare in effe il culto diuino .
Maper dichiarare al mondo , che quefti eſempi di pietà non traheuano l'ori
Ca
gine da vn'affettione di eſterna pompa , ma da vero zelo , e deuozione interna ,
non lafciò il Santo Paftore già mai nelfuo Pontificato giorno fin'alla . Dome
nica vltima innanzi , che moriffe , in cui non celebraffe , dopo essere pris re
conciliato , e difpofto con particolari orationi . Et oltre il coftume na meni tra
lafiato da lui , di dire ogni giorno la messa , e recitare con fomma attenziones
le bore
1. PAOLO V. 871

le hore canoni che mai tralasciò tutto il fuo Pontificato d'intrauenire al


le folite Cappelle , e funtioni Ecclefiaftiche , nelle quali ftaua così compofto
che di lui si doteua tirarne , vna viua immagine di huomo religiofiffimo in Chie
Ja. Nonpaffaua poi quafi vn'hora del giorno , in cui non fi raccomandaffe
à Dio con altre orationi . Onde poche dellefue camerefi vodeunao , nelle quali
nonfuffero à quefto effetto pofti inginocchiatoi , con qualche dimora immagine .
Solena fpeffo recitare con incredibil diuozione , le Litanie della Vergine's alla
quale doppo Dio , fi confeffaua debitore di tutto . Ogni volta , che nell'aria ſen
tinano tuoni , ò egli vdiua qualche difgratia accaduta , fi poneua in orationes
ne contento di effer folo à quefto fanto efercitio , inuitava in fua compagnia
buomini , e donne , che viueuano ne' monafteri con opinione di fantità ; afpet
tandofempre da Diofoccorſo con il mezzo dellafanta orazione . E perche fa
peua , che i Santifono più efficaci di ogni altro per impetrarne grazie da Dio , fi
diede à tutto poter ad honorarli , e dalla madre di Dio facendo principio , confer
mò i decreti di Sifto IV . di Pio V. e del Concilio di Trento , che non
maifi difputaße della Concezione della Vergine . Infiitui la festa della tran
slatione dell'Immagine di lei dipinta da S. Luca nella Cappella Borghefia
na s reſtitui , e confermò i priuilegij conceduti da 17. Sommi Pontefici alla
Compagnia del Rofario & ad altre com " agnie antiche , e moderne inftituite
inhonore dell'ificfla madre di Dio conceffe priuilegi, & Indulgenze grandiffime .
Canonizzòfolennemente S.Carlo Cardinal Borromeo Arciuefcovo di Milano , e
Santa Francesca Romana . Beatificò il P. Ignatio Loiolafondatore de' Padri Ge
fuiti , il Beato Francefco Xauerio,il Beato Filippo Neri Fiorentino,la madre Te
refa fondatrice de Carmelitani fcalzi , il Beato Lodouico Beltrando dell'ordi
nede' Predicatori , il B. Tomaſo da Villanoua Agostiniano Arciusfcono di Va
lenza , & il B. Ifidoro di Madrit . Conceffe,che di nuouo ſi celebraſſe la feſta di
Sant'vbaldo Vefcono d'vgubbio de' Canonici Regolari Lateranenfi . Fece porre
ne' Breuiarij , e comandò ,che fi recitaſſe in tutte le chiefe l'offitio di S. Cafimi
ro , ad inſtanza di Sigifmondo Terzo Re di Pollonia , & di Euftachio Voloni
fio Vefcovo di Vilna.Inftitul lafefta,e l'officio dell'Angelo cuftode.Volle,chefoffe
ro bonorati con culto maggiore il B.Stanislao Kofika , il Beato Luigi Gonzaga
della Compagnia di Gesùila B. Margarita da Caftello, & il B. Iacopo da Venetia
de' Predicatori,il B.Filippo, il B.Pellegrino Seruiti . Et accioche lafanta me
moria di Pio Quinto riceueffe vna volta dalla Chiefa i meritati honori, commesse
la caufa,& il processo della vita, e miracoli , che continuamente Dio và operando
per i meritifuoi,al Cardinal Mellino fuo Vicariose permesse, che aljepolcro di que
flo Santo Pontefice fi portafsero le tauole, & i voti d'argento . Confermò l'ordi
ne de' Caualieri delfangue di Chrifto inflituito da Vincenzo Gonzaga Duca di
Mantoua,& approuò l'offizio delle Stimmate di San Francefco.Oltre all'incita
E
reifedeli à visitare le 7.Chieſe di Roma con il viuo efempiofuos volle anche fpro
narli à queſta diuozione con augumentar loro i teſori dell'Indulgenze; D'onde fi
vedde crefcere non folamente la diuozione verfo i Santis ma lafrequenza ancora
della fanta comuniones tanto che fi introdusse il cofiume di vifitare le Chie
Iii 4 Se pro
872 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.
B
fe proceffionalmente, efar le comunioni Generali, nelle qualifuron vedute tallho
rain Chiefe di Religiofi comunicarfi fino a 30. mila perfone . Tanto erapotente
l'efempio, il zelo di quefto gloriofo Ponteficeil quale intento non meno alpu
blico bene di tutta la Chiefa , che alpriuato della famiglia domestica , e del pa
lazzofuo,s'ingegnò ſempre di vederfi intorno huomini, chefoffero viui fpecchi
di religione,e pietà . Efe alcuno ne baueffe conosciuto mancheuole,od in quella, 10
od in quefta,dopo la douuta riprefione, e caftigo,lo difcacciaua immantinente di
Corte . Fù poigrandiſſima la diligenza , che egli vsò nel Clero tutto, e ne' reli
giofiparticolarmente procacciando fempre , che quanto di quefti la profeffione
erapiù degna, tanto rifplendeſſe maggiormente in loro l'efempio della vita. Die
de però di quefti il carico in Roma al Cardinal Mellinofuo Vicario,conofcendo
lo molto bene perfoggetto da prouocare al bene con l'integrità della vita , non
meno,che daritenere dal male , con il diritto dellagiustizia; efuori di Roma, në
commeſſe la cura a i Nunzi Apoftolici .
Stabilite di talforte le cofe attinenti al diuin culto, & acquistatofi con quefti
mezzigli aiuti delCielo, confiderando quefto gran Pontefice,che douefono mol
ti configli,quiui fuol ritrouarfi molta ficurezza , e che l'isteſſo Mose anzipure
Chrifto medefimo ,fupremo monarca del mondo fi eleſſe vn Collegio delli 12.
Apoftoli, e di 72. difcepoli come di aiutanti,e miniftris i Vicarij a luipiù vi
cini Pietro,Lino,Cleto,Clemente, fifcelſero vn Senato Apoflolico di Preti per
configlieri ne' negozi più graui , chiamati poi dal mondo Cardinali, con l'aiuto ,
configlio,& affiftenza de' quali la nauicella di Pietro ſempre fi è gouernata ,
e refa ficura , creò fucceffiuamente 50. Cardinali in luogo di quelli , che alla
giornata andauano morendo . Prima frà queftifù Scipione Caffarelli fuo nipo
te diforella, alquale diede il cognome della famiglia Borghese , & hauendolo
prima afue fpefeſoftenuto a ftudio ,& alleuato religiofamente , lo volfe poi nel
Pontificato come interprete dellafua mente , mezzano dellegratie, & aiutante
ne' negozi piùgraui della Chieſa ; promoffe dipoi a queſta iſteſſa dignità buomi
ni di ogni nationefegnalatiffimi , e molto efperimentati in feruizio della Chiefai
la maggior parte de' quali futono illuftri difangue,e Dottori in legge,ò in Teo
logia:l'integrità ,e valor di queftifù da lui ò conosciuta col proprio giuditio , ò
teftificata dalle raccomandazioni di diuerfi. I nomi loro fono ifeguenti .

A' 17. di Luglio dell'anno 1605.


1 scipione Borghefi Romano.D.card.di s. Grifogono .
A' 11. di settembre 1605.
2 Lodouico Torres Romano, Arciuefcouo di Monreale,p.card.di s.Pancratio.
3 Horatio spinola Genouefe Arciuefc. di Genoua,p.c.di s.Biagio dell'Anello .
4 Maffeo Barberini Fiorentino, Arciuefcouo di Nazaret, Nuntio in Francia. p.
c. di s. Pietro Montorio .
5 Bartolomeo Ferratino Romano,Vefcouo d'Amelia,p.card. morì fenza hauer
titolo .
6 Gio.Garzia Mellini Romano, Arciucfcouo di Rodi, Nunzio in spagna.p. car.
de'ss. quattro Coronati .

7 Boni
PAOLO V. 873

Bonifacio Gaetani Romano Veſcouo di Caffano.prete card.di S.Pudentiana.


8 Marcello Lanti Romano Auditor della Camera P. C.tit.de' SS.Ciriaco , e Iu- .
litta.
9 Horatio Maffei Romano Chierico di Camera,D.C.di S. Giorgio in Velabro .
A' 10. di Decembre del 1607.
10 Francefco Firgatz Tedeſco Arciuefcouo di Strigonia , Cancelliero di Vnga
ria,P.Card. di S...
11Franceſco Roccafocaù Francefe Vefcouo di Chiaramonte,P. C.di S.Califto .
12 Fra Girolamo Xauier Spagnuolo, Generale di S. Domenico, e Confeſſor del
Rè Cattolico,P.C.di S...
12 Maurizio figliuolo del Duca di Sauoia. D. C.tit.di S. Euſtachio.
14Ferdinando Gonzaga figlio del Duca di Mantoua,t.diS. Maria in Dominica.
A' 24. di Nouembre del 1608.
15 Michel Angelo Tonti da Rimini Arciuefcouo di Nazaret P. C. di S.Bartola
meo all'Ifola .
16Fabritio Veralli Romano Vefcouo di S. Seuero, Nunzio à gli Suizzeri, P. C.
tit. di S. Agostino .
17 Gio. Battiſta Leni Romano Vefcouo di Mileto,P.C.di S.Sifto.in via Appia.
18 Lanfranco Margotti Parmigiano Segretario di S.Santità, P.C.di s . Califto.
19 Luigi Capponi Fiorentino Teforiere della Camera,D. C.di S. Agata.
A'17. d'Agoſto del 1611.
20 Decio Caraffa Napolitano Arciuefcouo di Damafco, Nunzio in Spagna. P.
C.de'ss.Gio. & Paolo nel Monte Celio .
21 Domenico Riuarola Genouefe Arciuefcouo di Nazaret , P. C. di S. Martino
de'Monti .
22 Gio. Bonfi Fiorentino,limofiniero della Regina Chriftianiffima P. C.di S.Cle
mente .
23Filippo Filonardi Romano Vefcouo d'Aquino, P. C.di s. Maria del Popolo.
24Pietro Paolo Crefcentio Romano Auditor della Camera,P.C.de' SS.Nerco ,
& Achileo .
25 Metello Bichi Senefe Vefcouo di Soana,P.C.tit.di S.Aleffio.
26Giacomo Serra Genouefe Teforiero della Camera.P. C. di S. Giorgio in Ve
labro .
27F. Agoftino Galamino da Berzigella Generale di s. Domenico, P.C.dis.Ma
ria d'Araceli .
28 Horatio Lancellotto'Romano Auditor di Ruota,P: C.di s . Saluador .
29 Gafparo Borgia Spagnuolo Canonico di Toledo,P.C.tit. di s. Croce in Ieru
falem .
30 F.Felice Centini Afcolano , Procurator Generale de' Francefcani Conuen
tuali, P.C.di s.Girolamo de' Schiauoni .
A' 2.di Decembre del 1615.
31 Francefco Vendramino Venetiano , Patriarca di Venetia, P. C.di s.Gio. ante
Portam Latinam .
32 Lodouico Ghifa Franceſe Arciuefcouo Remenfe,tit.di s....
33 Roberto Vbaldini Fiorentino Vefcouo di Montepulciano Nunzio in Fran
cia,P.card.di s.Pudentiana.
34 Tiberio Muti Romano Vefcouo di Viterbo,prete card.di s.Prifca.
35 Gabriel Treffio Spagnuolo Archidiacono di Tallauera , prete card. di fan
Pancratio .
36 Bal
BORTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.
8749
16 Baldaffar Sandoual Spagnuolo Decano di Toledo.P.C.di S... erea
37 Giulio Sauelli Romano , Abbate , e Referendario d'ambedue le fegnature .) 2019H
P.C.di S.Sabina.
38 Carlo Medici figliuolo del Gran Duca di Tofcana. D.C. di S. Mariain Do
minica.
32 Aleffandro Orfino Romano, Abbate.D.C.di S.M.in Cofmedin.
40 Vicenzo Gonzaga figliuolo del Duca di Mantoua,di S...
A gl'11. d'Aprile del 16 16. NOENCO
41 Melchior Clefelio Todefco ,Vefcouo di Vienna, P. C.di S... Ove
A' 19. di Settembre del 1616.
42 Aleffandro Lodouifio Bolognefe, Arciuefc. di Bologna, poi Gregorio X V.
43 Ladislao d'Aquino Napolitano Vefcouo di Venafro. P.C.di S....
Ca
44. Ottauio Belmofto Genouefe Vefc.di Corfica.P.C. di S. Biagio dell'Anello.
45 Pictro Campori Modeneſe Cômmendator di S.Spirito.P.C.di S. Tommafo
in Parione.
46. Matteo Priuli Venetiano, Abbate.D.C.di S.Girolamo de' Schiauoni .
47 Scipion Cobellutio Viterbefe Segretario de' Breu.P.C. di S.Sufanna.
A' 26. di Marzo del 1618.
48 Henrico Gondi Francefe Arciuefcouo di Parigi, P.C.di S....
49 Francefco Roias, e Sandoual Duca di Lerma, Spagnuolo. P.C. di S.Sifto.
A' 29. di Luglio del 1619.
So Ferdinando infante di Spagna.P.C. di S. Maria in Portico.
Agl'11. di Gennaio del 1621 .
51 Francefco Cennini Senefe,Patriarca di Gierufalem, Nunzio in Spagna.P.C.
di S.Marcello.
52 Lodouico Valletta Franzefe, Arciuefcouo di Tolofa P. C. diss .
53 Guido Bentiuogli Ferrarefe Arciuefcouo di Coloffi.Nunzio in Francia.P.C.
Sit
di S.Gio.à Porta Latina. WhL
54 Pietro Valier Venetiano Arciuefc. di Candia.P: C. di S.Saluador in Lauro. PAY

55 Itellio Zolleren Todefco,Prepofto di Colonia, P.C.di S... 1.7


36 Giulio Roma,Milanefe,Gouernator di Perugia. P.Car.di S.Maria della Mi CO
nerua.
57 Cefare Gherardi, Perugino Canonico di s.Pietro.P.C.di s. Pietro Montorio. 4
$8 F.Defiderio Scaglia Domenicano, Cremonefe , Commiffario del fanto vffi
cio.P.C.di s.Clemente.
59 Stefano Pignattelli Romano Referendario d'ambedue le fegnatute. P. C. dí
s.Maria in Via. *A
Agostino Spinola , Genouefe,P.C.di ss.
; 1**

Frà quefti,come diceuamo,fifcelfe il Cardinal Nipote, ne lafciò giamai nego


gio di confideratione,che con effo non lo conferiffe, e confultaffeicome quegli, che
༢༠
lo conofceua dotato di tanta prudenza, fincerità, e dolcezza ne' negozi,che non
folamentefi rendeua degno Nipote di fi gran Pontefice , mà habile ancora al
gouerno del mondo . Il rimanente de' Cardinali diuiſe in diuerſe Congregazioni,
accio che foffe dalla prudenza loro proueduto a' bifogni teporali, e fpiritualidel
la Chiefa commeTali da Dios al quale ricordandofifempre , che doueua renter
conto d'ogni anima ricompra col fuo preziofo fangue , vsofomma diligenza
di
PAOLO v ... 875

diprouedere alle Chiefe particolari ,paftori,e Vescoui dotti , e difanta vita , pro
mouendo à quefto effetto molti Religiofi à tal dignità.Ne contentandofi in ciò del
proprio giudizio ,oltre alfolito efamine ,al qualefempre fi trouò prefentes voleua
fentirefopra ciafcun foggetto i pareri delfacro Collegio; Da che ne venne,chela
maggior parte de'vefcoui alfue tempofurono huomini di vita religiofiffima , e
con l'esepio loro fi vidde notabilmente crefcere la diuotione , e fantità ne Popoli .
Giouò ancora alla perfezzione della Chiefe la riforma del Clero inferiore ,
nella qual quefto Pontefice pofe ogni ftudio fapendo , che l'efempio di quefti, tanto
arreca di vtile alla Christianità effendo buono , quanto la manda in rouina fe fia
feandolofo che però non lasciò giamai di ricordare ſopra ciò la douuta cura in
Roma al Cardinalfuo Vicario , efuori di Roma a’Veſcoui particolari , replican
doglifempre , che mantenerro in offeruan za le conflitutioni de' Concilij , e gli
ordini de Sommi Pontefici intorno alla vita clericale . Procurò ancora, che nel
le Religione fi conferuaſſe , ò fi rinouaſſe boſſeruanza regolare conforme alli
ftatui di ciafcuna . E però fece eleggere , o diede lui ſteſſo à tutte prelati di
vita efemplare , eprotettori ancora . Mandò,doue vidde il biſogno, vifitatori's
confermò , o rinouò i priuilegi à tutte quafi le Religionis moderò , rinouò , è ri.
dufe allapratica leggi vtiliffime , & honorò finalmente i Religiofi con diuerfe
grazie,donatiui,fauori, & indulgenze.Intento poi all'vtile de' monafteri in par
ticolare , ordinò,che non fi veftiffe di habito Religiofo alcunofopra il numero de
terminato , conforme alle rendite certe di ciafcun luogo, che non fi procuraffero
ficurezze,òfauoriper via di fecolari; che niuna Donna di qualsivoglia condizio
nefotto qualfiuoglia pretesto potele entrare ne' monafteri ,etiandio di monaches
che non fi poteffero citare Religicfi ,fe non a' Prelati , ò Conferuatori loro. Difpen
so ancora tefori grandiſſimi d'indulgenze à chiunque prendeſſe l'habito di qual
che religione,o in effafacefle profeffione , o fipentiffe nel punto della morte delle
fue colpe,o celebraffe la prima meffa, o andaſſe à predicare , ed infegnare in paefi
d'infedeli . Liberò i Carmelitaniſcalzi, come in confeguenza tutti gli altri mendi
canti,dall'obbligo di pagare la quartafuneralese fopra ciò dichiarò il decreto del
Concilio di Trento,fi comefece in tutte l'altre conflituzioni pregiudicialia ' Reli
giofi.Determinò il tempo de' Capitoli,e la durazione de' Generali delle Religioni .
Riduffe in vn corpo alcune Congregazioni feparatesne lafciò indietro benefizio 1
alcuno,co il quale potesse obbligare i Religiofi à faticare nella Vigna del Signore.
Riformato di tal forte il clerofecolare , e regolare , diedefi à ftabilire , diffon
dere , e difendere lafede . E conofcendo egli per tanto , che S.Tommafo d'Aqui
no era vn viuo Sole, che difcacciauale nubi dell'herefie , e ne illuftraua la Chiefa
tutta , e lafede Cattolica con il lume dinino della verità , volle autenticare con
nuoui titoli lafua dottrina ,c confermar gl'honori datigli da Clemente VIII.nella
Città diNapoli ,per inuitar con quefti mezzi ciascuno al puro fonte della
dottrina Angelica , con la quale fi eftingue la fete de' fedeli , e fi fommer.
ge , e confonde ogninimico del nome Chriftiano . Conformemente ancora alla
dottrina di questo Santo , ridusse in compendio la Dottrina Chriftiana , ordi.
nando , che in ciafcun giorno difefta s'infegnafse a'fanciulli nelle Chiefe parro
chiali.
876 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

chiali. Efotto queſto titolo inftituita vna Congregatione in S. Pietro chiamolà


la Archiconfraternità , acciòferuiſſe d'eſſempio à tutte l'altre Chiefe del monda
in queftofanto eſercitio. Ereffe, e confermò leſcuole pie, doue s'inſegna a' poue
ri. Confermo , e donò priuilegi al Collegio di San Girolamo fondato pochi anni
à dietro in Roma dal Cardinal Mattei per i poueri , che vogliono ftudiarefcrit
tura, ò Canoni. L'ifteffofece con loftudio Generale di Padeborna in Germania,
eretto da Teodoro Vefcovo di quella Città , e Principe dell'imperio . Ordinò, che
in tutti liftudi delle Religioni s'infegnaffero le tre lingue Greca , Hebrea , e Lan
tina , e nelliftudi maggiori ancor l'Arabica , efperimentandofi delcontinuo la
neceffità di questelingue nella Chiefai attefo , che la maggior parte degl'Infedeli
le rfa , ò le intende; fingolarmente in quefti tempi, ne' quali l'herefia liberamen
tetrionfa nelle parti Settentrionali , e pare , che l'inimico infernale habbiaper
"
onta armato quelle tre lingue più facre contro il nome diuino . Volendo aiutare
i Padri Carmelitaniſcalzi nelſanto zelo di ingrandire i confini della Chriſtia
na Religionefondò loro di proprio moto vn feminario à Monte cauallo , accio
che in effo attendeffero allo studio delle lingue , e delle controuerfie per confon
dergli beretici , e nutriti quiui con diſciplinapiù rigoroſafofferopoifecondo la In
volontà de' fuperiori mandati inpaeſi d'infedeli , per purgare , & accrefcere la
vigna di Santa Chiefa . Effendo in oltre informato dal Re Cattolico , che dalla
probibizionefattasche niuno poteſſe paſſare all'Indie, & alla Città di Goaſe nõ
per Portogallo, ne veniua impedito in gran parte ilfrutto della Santa predica
zione , per toglier'ogni impedimento , e dar adito libero al pane della parola di
Dio per quei popoli affamati, diedefacoltà aſſoluta à tutti i capi delle Religioni,
che poteffero incaminare per qual fi voglia via chiunque giudicaſſero atto all'
Indie, al Giappone, ò ad altripaefi . Sentendo poi appteffo , che alcuni Religio
fi mandati à quefto effetto à quella volta da' loro Superiori , andauanfi tratte
nendo in diuerfi luoghi, o fi fermauano altroue , con danno grauiffimo di quelle
anime; comandò ſotto pena difcomunica , che niuno poteſſe prender' altro cami
no , òfermarsi in altro luogo , doue nonfoffe mandato da' fuperiori . Dopo ha
uerfatto molte leggi , e prohibizioni ; acciò quefto efercitio dellafantapredica
tione à gl'infedeli fi praticaffe non con offefa di Dio, mà con fincerità , e purità,
incaminò numerogrande di Religiofi d'ogniforte nell'Indie Orientali, & Occi
dentali. Vltimamente mandò al Regno del Congo dodici PP . Cappuccini , tutti
infigni in lettere, & in bontà di vita, acciò , che quiui coltiuaſſero , ò piantaſſe
ro lafede . Aiutò grandemente il P. Matteo Ricerio Gefuita, chefaticauafrut
tuofamentein Sina condonando à quei popoli certi rigori de' Canoni , e fondan
do quiui vna belliffimalibraria, come per teftimonio dellafede Cattolica da loro
riceuuta. Ne reftò punto defraudatos imperoche i PP. della Compagnia,dop
po hauer' in diuerfi luoghi acquiſtato molte cofe , conuertirono de' Sineſi gran
numero di gente, anche de nobili, e della Corte Regias tanto, che quella nuoua
Chiefa hormai lafciate lefafciepuerili, bauea bifogno di Paftori piùgrandi,e di
Vefcoui. Inftitul però Paolo l'Arciuefcouo di Goa, il Vescono Coccinenſe, Ma
lacenfe , Sinenfe, Macaenfe,& in oltre nell'Indie Occidentali Arciuefconi , e Ve

Scout
PAOLO V. 877.

foni diuerfi . Simiglianti frutti riportò da altreperfone, e pacfisimperoche un '


altro Padredella Compagnia riduffe al grembo,& obbedienza della Chiefa Elia
Patriarca di Babbillonia ; & il P. Andrea Lauicio ,fece l'ifteffo con Demetrio
Duca di Mofcouia . Efe non fi fuffe interpofta l'inuidia dell'inferno , haureb
befenzafallo conuertito allafede tutto quel paefe . De' Padri di San Domeni
T to Fra Matteo Erafmo Arciuefcono di Naxiuan . P. F. Agostino Armeno ,
wh P.F. Paolo Maria Cittadini, Italiano , & altri , infieme col P. Fr. Benigno
da S. Michiele Romano ; & altri P. Carmelitani fcalzi mandati in Per
F fia , nonfolamente conuertirono alla fede gran numero di heretici , e fcifma
tici , mà l'ifteffo Patriarca d'Armenia Melchifedecho riduffero all'obbedien
za
༢༩ del Vicario di Chrifto , & à perfuafione loro il Re di Perfia diede a
ditolibero àgli esercizi Chriftiani ne'fuoi Regni, e mandò Ambaſciatori al Som
mo Pontefice .
De'PP.Francescani Offeruanti P.Fr.Lodouico Sotelo perſuaſe al Rè di Voxù
nel Giappone,che mandaße Ambaſciatore à Paolo V.per il quale confeſſaſſe la ve
rità de i dogmi Cattolici,proteftando ,che eglino eran degni di effer riceuuti,il che
volentieri haurebbe effettuato ,fe cagioni vrgenti non l'hauefsero da ciò fare pre
fentemente ritenuto,mà che però fi contentaua , che nelfuo Regno fi mandaffero
Francefcani per piantarui liberamente la fede , e che quiui rifedefse vn Prelato
con autorità Pontificia,promettendo ancora di dar'ogni aiuto per edificarui mo
nafteri, assegnarli entrate,à benefizio, & accrefcimento della Chriftiana Reli
gione.Ne quifi deue lafciar di dire l'occafione per la quale l'iſteſso Patriarca de'
Caldei Neftorianifi mouesse ad humiliarfi,e render'obbedienza à Paolo V.
Auuenne dunque (così diſponendo la diuina bontà ) chefrà ipoueri, a' quali
lanò Papa Paolo i piedi l'anno primo del fuo Ponteficato nel Giouedi fanto,
vi furono due Caldei, vno monaco, e l'altro laico ,giunti ambidue poco innanzi à
Roma per vifitare le reliquie de' Santi Apoftolis hor questi ritornando
àfuo tempo in quei paefi raccontarono ad Elia Patriarca di Babbillonia ,
fotto la cui obbedienza viueuano , le dimoſtrazioni di paterno affetto , e gli
amorenoli trattamenti , che dal Romano Pontefice riceuuto haueuano, e prefen
tandogli alcuni donatiu à fuo nome con illibro della profeffione della fede
Cattolica ,fi mosse il Patriarca da queſte ſignificazioni d'amore verſo di ſe ,
e de' fudditifuoi , eſpedifubito Ambafciatori per render di ciò gratie al Som
mo Pontefice , & riconoscerlo come Padre, e Signore , con proteftargli la dou
uta obbedienza , conciò fofse cofa,che egli profefsafse di conuenire in tutto nel
lafede della Chiefa Romana,attefo che i Caldei affermano indubitatamente , che
la Sedia di Babbillonia è fondara,& hà riceuuto lafede della Sede Apoftolica ; e
benche eglino veramentefossero infetti tutti della pefle di Neftorio , sforza
ronfi però à tutto potere di dar ad intendere, chefra loro , e Cattolici correuafo
la differenza di parole . Gli Ambaſciatori non prima fi erano incaminati , che
diedero ne' ladri , & afsaffini : ondefù necessario,ch'eglifpedifse di nuouo altri
Ambasciatori, i quali fe ben'dopo molti tranagli giunfero à Roma, non conclufe
ro cofa alcuna , anzipofero infofpetto la loro Ambafciata : perchefentendo effi
quanto
874 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

quanto foſſe in Roma infopportabile il nome di Neftorio , per sfuggire ognite.


muto pericolo tolfero alcuni fogli da' libri, che preſentarono i acciò in effifuſſe
210
ro riconosciuti , e correttiiriti , e dogmi loro perfuafi à questo da vn'huomo
maluagio, che erastato Hebreo, e cosìfe ne ritornarono al paeſeſenz'altra con
chiufione . Mà effendo al ritorno loro dito dal Patriarca quanto era per lor 14
imprudenza fucceduto , determinoffi col configlio de'fuoi vefcoui , mandar di
fac
nuouo Ambafciatore , che non folamente rendeffe obbedienza al Pontefice, mà
li dichiaraffe ancora i dogmi dellafede loro , e fe in effifoffe ritrouato errore al
cuno , ne attendeſſe bumilmente da quella Santa Sede la correzzione › fù perciò
à questo effetto spedito Ambafciatore Adamo Archidiacono della Camera Pa
triarcale Archimandrita de' monaci Caldei huomo accorto , e litterato , il qua. 012
legiunto à Roma prefentò al Papa le lettere del fuo Patriarca , & infieme con
quelle la profeffione della fede de' Caldei , con vn Commento intorno al modo di
conciliare i dogmi loro con quei della Chiefa Romana , doppo questo domandò
con inftanzagrande, che il tutto fi ventilaffe con ogni diligenza , e fiprouedeffe
opportunamente al negozio dellafalute loro,ilchefu efeguito per commiffione di
Papa Paolo in fpatio di tre anni, ne' quali fi trattenne in Roma il detto Amba
fciatore, e nell'ifeffo tempofù egli ancora inftruito nella fede Cattolicadal Co
miffariodelfanto vfficio, in tanto , che doppo bauer conosciuto, che lafede Cal
dea era vn compofto di diverfe herefie dannate da' Concili , penetrò diforte le
veritàattinenti al mistero dell'incarnatione , che dafeſteſſoſcriße due difcor
fi dottiffimi , l'ono dellafede Cattolica a' Caldei , cioè del primato della Chie
fa Romana , dell'autorità del Sommo Pontefice ; dell'vnità , dell'eßenza, e
Trinità delle perfone diuine della generatione, e diftintione del verbo dal
Padre , dell'incarnatione , delle due volontà , e due operationi di Chrifto
e l'altro contro il rimanente , dell'herefie contrarie alla verità della noftrat
fede . Furon quefti difcorfi giudicati dal Pontefice degni di effer mandati al
Patriarca di Babbilonia infieme con le lettere Pontificie , & i dogmi , e
profeffione dellafede Cattolica . Quindi nacque , che effendo aiutata la dili
genza di Papa Paolo da Fra Tomafo da Nouara Guardiano de' Francefcani
in Aleppo , il Patriarca Elia infieme con ifuoi Arciuefcoui , Vefcoui , Mona…
ci , Clero, e Popolo, congregati tutti à Concilio nella Città di Amed , e riceum
te le lettere con i dogmi , e profeſſione della verafede , vennero tutti al grem
bo della Chiefa , e per fentenza del Concilio deteftarono tutti gli errori, promet
tendo , chefe riteneffero cofa, che non piaceffe alla Sede Apoftolica , fifarebbo
no intutto emendati , fecondo la determinatione di quella : ecostfi fottofcrif
fero con il Patriarca tutti gli Arcimefcoui , e vefcoui . Infegno poi digratitu
dine , & di offeruanza , finito , che fù il Concilio , cantò il più vecchio Arcuc
fcouo in lode di Papa Paolo on Poema belliffimo , fecondo lo file de' Caldei,
honorandolo con titoli diuerfi , e celebrando la virtù, efantitàfua , con aſsomi
gliarlofempre al Sole . Non fi pongono bora in questa lingua quei verfi ; per
che perderebbono tutta la vaghezza , & l'artificio loro : Oltre à quefto fecero
in certogiornofolenne pubbliche orationi per lui . Poco dipoi Melchifedecho
Pa
PAOLO , Vin 875

arca degl'Armeni mandò egli ancora Ambafciatore à Paolo Quinto , Zac


bariaVartobid , famofo Predicat ore , & in vnafua lettera lo chiamò ancor
gli per variefimilitudini Sole ; offerendoli in efsafe fteffo , e tutti isuoi popo
F , con dimoftrationi di amore ſingolariffimo . Kiceuute quefte lettere il Pon
tefice , trattò cortefemente Zaccharias e nel darli riſpoſtafece vna paterna ri
prenfione al Patriarca : efortandolo , che nell'auuenire poneffe l'acqua nel vi
no daconfacrarfii fi aftenefse di aggiugere al Santo Trifagio , quelle parole ,
qui crucifixus eft pro nobis ; fottoferiuefse al Concilio Calcedonenfes profef
fafse laformula dellafede mandatali in lingua Arabica; attendefse con diligen
za alla lettura de' Santi Concilij , e nelle cofe dubbie ricorressefempre alla de
terminatione della Chiefa Romana . Li mandò in oltreper dono vna croce d'oro
con vnaparticella del legno della Croce di Chrifto , e molte vefti , eparamenti
facerdotali ,promettendogli di fare continuamente orationi per lui , eper quei
Popolifuoi , e porgergli ogni aiuto . Le raccomandò ancora per lettere calda
mente il Re diPerfia , infieme con tutti i Chriftiani d'Armenia . Segul perciò
così firetta amicitiafrà il Papa , e quefto Patriarca , che egli doppo tre anni
tornò di nuouo à mandare à Roma l'ifteſſo Zaccharia à rendergli obbedienzas
il Pontefice all'incontro mandò à lui l'approuatione de' dogmi controuerfis e
da indi inpoieffendo gli Armeni venuti à Roma in numero maggiore hanno
testificato il frutto abbondante , che ha fatto Papa Paolo ne' paefi Orien
tali.
Oltre alle cofe dette volendo quefto Santo Pontefice ftabilire nell'obbedien.
tiadella Chiefa Romana i Marroniti Orientali , fece venire à Roma molti di lo
rogiouani bonorati , e poftili nei Collegio Gregoriano , li trattò con ognifigni
ficatione di beneuolenza Paterna . Effendoli mandato vn'Ambasciatore da
Pietro Patriarca Antiocheno de' Marroniti , acciò li prefentaſſe il libro della
profeffionedellafede , con domandargli alcune gratie , glifù dal Pontefice con
ceduto il tutto cortefemente ; e di più mandato nobiliſſimi donatiui , conceden.
dogli frà gli altri fauori , che per vna volta benedicendo il popolo àfuo nome ,
conce deffe à tutti indulgenza plenaria .
Applicòpoi l'animo Papa Paolo all'eftirpatione dell'herefie , che peròfece
caldo vfficio con i Principi Chriftiani per ridurre col mezzo loro alla perduta
fede Giacomo Re d'Inghilterra , e di Scotia . Et effendoli ridetto da perfone
degne difede , che fi vedeua in quel Regno qualche speranza diſalute , ſi poſe
àfare, & àcomandare , che fi faceffero à quefto effetto calde orationi à Dio .
Quando accadeua , che mandaffe Nunzi ne' paefi Settentrionali , teneua loro
Sempre ricordato , cheponeſſero eftrema cura in conuertire gli beretici, et infra
dicaregli errori , che infettauono la purità dellafede Cattolica. Di poi per mez
zodelfuo Nuntio boggidì Cardinal Barberino perfuafe al Re Chriftianiffimo
Arrigo IV.che nelfuo Regno di Francia inftituiſſe contro gli heretici il nuouo
y
Cor Ordino de' Çaualieri della Vergine di Monte Carmelo . Che di nuouo riceueſſe
ne gli ftatifuoi à beneficio della Chriftiana Religione i Padri della Compagnia
di Giesus chegettaffe à terra la guglia eretta in infamia dell'ifteffa Compagnia
eche
880 5 BORTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

e che vfaſſe altri rimedi perſcacciar'dalſuo Regno l'here fia. Morto queftograns
Re , fi diede Papa Paolo à prouocare Luigi X II I. quafi nuouo Dauid contro
i Gigantipotentiffimi degli heretici , e col mezzo dell'altro Nunzio Roberto
vbaldini, da lui poco appreſſo creato Cardinale , conduffe felicemente al defide. !!
rato fine negoci importantiffimi. Impercioche il Nuntio degno Nipote di Leo
ne XI. ad inftanza del Papa , ritenne con ragioni efficaciffime il Re Arrigo ,che
era difposto , e giàpreparaua fotto certo pretefto foldatiper mandar in Fian
dra, cofa , che poteua facilmente folleuaregli heretici , erecar molto danno à ru
gl'intereffi de' Cattolici . Sedò ancorapiù volte i tumulti macchinati dagli V
gonotti nelgiorno ifteffo , che fi incoronana la Regina Maria . Ritenne,probibi, wi
ò condannò diuerfi libri peftiferi di huominifeditiofi, l'opere de' qualifeprimadi
veder la luce del mondo non haueffero prouato il meritatofuoco , poteuanofa MAR
cilmente recargran rouina nonfolamente nel Regno di Francia , ma al rimanen
tedelmondo , oue rifplende la luce dellafede Cattolica , e fi adoralapoteftà
delVicariodi Chrifto . Conchiufe ancora quefto Pontefice, effendone parimente
mezzano il Nunzio , quel gran matrimonio frà le Corone di Francia,e Spagna,
negotio tanto abomineuole àgli heretici,quanto vtile, e defiderato dafedeli Cat
tolici. Riconcilio con quel Re Chriftianiffimo alcuni Principi difguftati,e perciò
folleuati contro i Cattolici . Quietò più volteil popolofolleuato contro i Padri
Gefuiti,così rintuzzando l'orgoglio de nimici della verafedesottenne col confen
fo delRe , del Clero , e della miglior nobiltà di Francia , che fi meſcolaſſero ne i
decreti de' Concili Prouinciali, ò Diocefani le Conflitutioni del Concilio di Tren
to , ch'è vno de' maggior benefici , che habbia riceuuto a' tempi nostri quel Re
gno : Conuerti da gli errori alla purità della fedegran numero di heretici › &
ottenne dal Re , che i beni di Chiefa nell'auuenire à perſone pie , e letteratefo 2
lamentefi conferifero , e così operò , che i paftori della greggia di Christofof
fero idonei à condur l'anime à Dio , e difenderle da gl'infulti de' rabbiofi lupi ;
nel che fù notabilmente aiutato dalla Regina Maria , e dal Vefcovo di Pari
gi , quali così da lui configliati ereſſero vna religiofa Congregatione difacerdoti
di buonafama , e costumi , acciochefoffe come onfeminario di Veſcoui , Curati,
e Predicatori atti à riformare la diſciplina ecclefiaftica quafi del tutto perduta
in quel Regno : laqual Congregatione con i fuoi ordini fù poi da Papa Paolo

ifteffo approuata , eferue hoggi in quelle parti come di muro fortiffimoper dife
fa dellafede Cattolica.
Ne' Regni di Spagnaparimente induffe quel Re Cattolico à dare il caricodi
Supremo inquifitore , giàfolito darfi àgli Arciuefcoui di Toledo , ad vn Padre
Dominicanos e fare , che de gl'ifteffi Padri in ogni Tribunale della Inquifitio
ne vi foffe il terzo Giudice . Dalla Città di Napoli fradicò la nafcente herefia
de' Dulciani , confeppellire in perpetuo carceregl'autori di quella . Condannò
alcuni libri di autori maligniſſimi contro l'autorità Pontificia's anzi vno di quel
li , eſſendo ricaduto, fù da lui condannato fecondo il rigor delle leggi à efferab
bruciato .

Ful
E

.I

881
6
V.
A
PAOLO
Fulminòfentenza contra Marcantonio di Dominis , che di Arciuefcouo Spa
Dlatrenfe diuenuto apostata , efuggitiuo , beſtemmiaua in carta fa vn'Angole
delmondo contra la Republica ecclefiaftica , e condanno le opere di lui . In In
ghilterra riten ne con lettere efficaciffime i Cattolici , che non giuraffero di nuo
My uo conforme all'ingiufte pretenfioni di quel Rei dichiarando loro gli obblighi, che

V tiene vafudsito Cattolico con vn Re heretico, & efortando afopportar patien


temente la miferia di que tempi . Ne paefi baffi confermò nella fede i Cattoli
tangariati da quella cruda Tirannia , moderandogli in parte il rigor de' pre
Jum cetti ecclefiaftici , & inuiandogli al meglio che porena facerdoti . Mandò aiu
to di trenta mila feudi il mefe a Ferdinando II. Imperatore eletto contro gli
beretici ribelli di Boemia , & alcuni Principi d'Vngaria , che fotto pretefto
di Religione eranfi follenati contra la Cafa d'Auftria imponendo perciò a
tutto il Clero dello ftató ecclefiaftico le decime per fei anni ; e procurando
HY BY lega frei Principi Cattolici di Germanias e così venne ad hauer gran pars
10 te nell'acquisto di Praga , e del Regno di Boem'a,per l'Imperatore . In Po
lonia fourastando gran pericolo a quel Regno di perder la fede per l'info-
lenza di alcuni , che fotto ombra di grauezze ciuili nascondeuano il veleno
contra la Religione , comandò il Papa al ſuo Nunzio , che foſſe affiduo
nel configliare al Re Sigifmondo Terzo quanto era dibifogno contro
quei ribelli , & annifalle , se vi era di meftiero l'opera di quefta Santa
Sede . E quando già haueua in Conciftoro determinato di mandare vR
Legato per quietar quefta fedizione , e rimediare a i pericoli della fedes
fuquafi fupito il tatto con reprimere alcuni capi principali feminatori di dot
trina infernale.it's
Defiderando d'impedire quel maladetto abufo di annelenare i cuori per l'v.
ditoconfcriuere cofefconcie contro i coftumi , o falfe contro la fede , comandò
quefto Pontefice ripieno di zelo alle Congregationi dell'Inquifitione , e dell'In
dice , alMaftro del Sacro Palazzo, a' Vefcoui, & a gl'inquifitori , che atten
defero confomma diligenza alla cenfura de' libri ftampati , e da ftamparſive
fenza riguardo degli autori, o de' librari, li emendaſſero, e prohibiſſero; eſe biſo
guana,procedeßero contro di loro con le fcomuniche contenute nella bolla in Ca
na Domini , e con altre cenfure .
Elendoli appreffo venuti all'orecchie i danni grandi , che minacciauail Tur
co all'Vngaria, & à tutta la Chriſtianità , attefo che oltre all'efèrcito numero
fiffimo,che hauea formato, era aiutato da molti ribelli Chriftiani già coniro Ri
dolfo Imperatore eletto in modo tale , che erafi acceſo ne' paeſi ſoggetti all'Im
perioRomano onfuoco figrante, che recaua grandiffimo timore dell'vltima ro
nina,per domandar'aiuto dal Cielo in così graue bifogno , ordinò,che fi faceffero
Orationipubliche nelle Chiefe principali di Roma , & egli fteffo andouui apiedi
0
tol clero, e popolo Romano publicando ancora a quefto fineil Giubileo vniuerfa
le pertutto il mondoi in vltimo mandò all' Imperatore tre milafoldati a ſpeſe
leca!! della Chiefa
.
Kkk Dopo
882 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

Doppo bauerprouifio , come ſi d'detto , con aiutiſpirituali , e temporalia


bifogni dell' Imperio , fi diede à mettere in ordine la foldatefca della Chiefa m
per bauerlapromna, efpedita inogni occoxnenza i & ordinò, che fi numeraffes
ro àruolo tutti i fudditi della fato Ecclefiaftico atti à portar'armerinond
kanmeria , feco alcune leggi , e conceffe efenzioni , e priuileg, grandi a'fol. 8
dati delloStato della Chiefa . Eßendofi poi per malignità di alcuni Baroni
ngaria, acceso grane difcordia trà l'Imperatore Ridolfo , do il fratello 12
Mattia Arciduca d'Auftria , per rimediare il Pontefice à quefto inconue
nicure , vi mandò Legato il Cardinal Mellino , dal quale fu conclufa la pace
frà lifdegnatifratelli , & ouniato al pericolo , che ne fouraftaua alla Chriftia
na Religione .
Nonfi toftofù spento queſtofuoco , cheſe ne accefe un maggiore in Italia
tra Emanuello Duca di Savoia, e Ferdinando Duca di Mantoua , doue il Rè Cat
tolico armatofi per la pace, diuentòfubitoparte principale dellaguerra. A que
fto parimente intento à rimediare il Pontefice vi mandò prima l'Abbate Mali
mi:poi Giulio Sauelli,e poi Aleſſandro Ludouifio Arciuefcouo di Bologna, cred-¸
to appreffo Cardinale , & hoggi Sommo Pontefice i per laprudenza, e deftrez.
Za del qualefuron depofte le armi da ambe le parti leuate le liti,e renduta la de
fiderata pace all'Italia . †
Ne quifi dene tralasciare di dire ciò , che racconta on Padre Penitenziere
in S. Pietro di hauer vdito in confeffione dall'iſteßo gentil'huomo , al quale
accorfe on cafo miracoloso , è questo . Che pn'huomo nobile , natiuo in pae
fi confinanti àgli heretici, baucna perduto il ſentire Christianamente dell'au 1
torità Pontificia, trouandofi in Roma prefente,mentre celebraua la meſſa il Pa
pa nella Chiefa di Santa Maria maggioreper i bifogni prefenti della Chiefa, nell
atto di eleuare il corpo , efangue di Chrifto, vidde inalzato da terra il Pontefice,
ambedue le fpeciefacramentali risplendenti come Soli , co i raggi così lucen
ti, che li abbagliauano la vifta ; da cheſpauentato lasciò l'error fuo , e lietofe ne
tornò alla Patria . †
Stabilita la libertà della Chiefa applicò l'animo all'ingrandimento di Roma, e
della Sede Apoftolica:onde confermò, ò per meglio dire, rinouò l'ordine giàfat
to da Pio V.di non alienarfi, ò infeudarfi i beni della Chiefa; mandò Legati alga
uèrno delloſtato Ecclefiaftico Cardinali integerrimi, e per aſſicurare ifudditi to
talmente da ogni aggrauio iftivul vna Congregazione detta de Bono Regimine,
Contra quelli,che ardiſſero di frodare, ò ritenerſi l'entrate della Camera Apoftor
lica , confermògli ordini de fuoi anteceffori . Moderò , òrinouò ſecondo il bi
fagna,le ragioni , e leggi delfifco . Lafignatura della grazia , alla quale intere
wenina di continuo,ha ridotto alli termini della ſignatura di Giuſtizia , quanto
appartiene al nonfare , o non conceder le grazie pregiudiziali al terzo sgia
cheerain quefto fi vigido , che per niſſuno rispetto voleua conceder le gra
ie , che portaffero feco qualche fuma d'iniquità . Alla fignatura di
ginftizia diede Prefetto , vn altro fe , il Cardinale Barberino ; della cui inte
grità,
PAOLO V. 883

grità , innocenza , & il zelo digiuſtizia ba hauuto informazione , paste dalla


propria esperienza , parte dal pubblico grido , nonſolo di Francia , doue fù già
Nunzionefolo di Bologna , doue fù Legato ¿ mà di tutta Roma , e di tanci
foreflieri ditutto il mondo , che l'hanno praticato . Riformò tutti i Tribunus
li con far nuoni ordini̟ à ciaſcheduno miniftro , eſingolarmente ‹a' Prefetti
delleſegnature, al Camerlingo , al Vicario , e Gouernatore di Roma , all'Au
dicor della Camera , à gli Auditori di Rota , à gli vffiziali di Campidoglios
a' Giudici Ciuili, e criminali , & al rimanente de gl'vffiziali di Roma . Confer
nò fempre intatta l'autorità de' Prelati delle Religioni , rimettendo fempre
allaprudenzaloro tutti inegozi, é cauſe de' Religiofi , e così mantenne la pa
ct , elaftima di eſſe Religioni . Sminui certe autorità , che haueuano i Car

dinaliconpoco vtile della Chiefa . Dichiarò qual foffe l'autorità del Vicario
fuo , e dell'Auditor della Camera , Honorò con diuerfi Priuilegi l'Arci.
prete della Bafilica Lateranenfe , i Camerieri Segreti , e tutta la famiglia
Papale , con altri Vffiziali . Donò le Spoglie al Clero Romanos fece molte
grazie , e conceffe eſenzioni a' miniſtri dell'Annona , & ad altri intendenti
d'agricoltura , e conferuazione de' grani ; onde in tutto il Pontificato
di Paolofù abbondanza di ogni bene in Roma , & in tutto lo Stato del
La Chiefa .
Volendoin oltreprouedere alle comodità di Roma , e de' foreftieri , che in
gran numero vi multiplicarono nel tempo del fuo Pontificatose vedendo , che
il pericolo de Nauigare il Teuere , per l'oppoſizione di Lebeccio , e Sirocco
nello sboccare in mare impediua alla Città di Roma gran parte delle vettona
gle ,fece quello,che altri Pontefici fpauentati dalla grauezza della fpefa ba
ueuano ben difegnato i mà mai conchinfo di fare , e per leuar'ogni pericolo
allanauigazione , cauò vnfoffo dalla parte deftra del Tenere verso ponente fi
no al mare , afficurando la bocca di quello con traui grandiffimi , e così con que
Sta opera veramente degna di lui aſſicurò quel paſſo , e ne cagionò à Roma
n'abbondanza continua dalla quale inuitati gli huomini , vennero in molta
copia ad habitarui , maffime quando il Papafminui notabilmente la grauezza
delle gabelle antiche . Prouandofi poi in oltre per continua esperienza , che le
frequentifcorrerie de Corſali rendeuano ſpauentofa la nauigatione del mar' Me
diterraneo , atteſe che i vafcelli , che venivano verfo Roma da Ponente »
non haueuano , ne porto , ne luogo, one ricourarfificuri , riedificò Paolo Quinto
da'fondamenti il porto di Cinitauecchia,fabbricato già da Traiano Imperatore ,
e poi rouinato, e malficuro ; facendoui ſopra vnafortezza , che lo difende da’
venti , e da' nemici, d'onde fi fcuoprono i paſſaggieri , e viflà continuamente il
fuoco per comodità di quei , che portano vettowaglia di Campagna in Roma :
fece da' fondamenti on ponteſopra il fiume di Ceperano,già edificaroui dall'Im
perator Antonino , e poi caduto per l'ingiuria de tempi . Raſciugò le paludi
circonuicine di Ceperano ; vi aprì lefrade , e vi fabricò hoſpizis tanto che da
quella parte ancorafececomodo ilpaffaggioper le cofe neceffarie alla Città di
kkk 2 Roma
884 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

Roma.Rinoud parimente vn ponte rouinoſo ,fuori di porta Salutaria,giàfabrica


to da Narfete Eunuco; acciò che fi ageuolaſſe le venuta de viueri di Șabina,edi
Abruzzo.Per l'ifteffofine pareggiò le ftradedi Tiuoli di Frascati,e d'altri luo
ghi circonstanti . Inftitulper comodità de' poueri vn monte di farina ,acciò che
quiui ciascunofi prouedeſſe conforme alla poffibilità , e con minor fpefa fi faceffe
il pane infua cafa.Diede grand'occafioni difoftenerfi la vita faticando à tuttii
viandanti,e poueriforeflierismentre non contento de gli edifizifacri, dellefortez
Ze fabbricate in mare, de' porti, ò rinouati, ò fortificati, de' ponti drizzati , delle
paludi afciutte, e de' luoghi fcofcefi appianati , impiegò vnà quantità incredibile
di denaro in altrefabbriche, che per la grandezza , e magnificenza loro par che #d
contraftino con il Pontificato ifteffose diano occafioni a'popoli, che verranno didu
bitare,fe ne'facri,ò pur ne gli altri edifizi più fi fia immortalata la magnificenza
di Paolo.Nefù quefto Pontefice intento allefabbriche per aggrauar con tal oc
cafione i popoli con nuoue gabelle,ne per vilmente tener' impiegata la plebe, mà
perfolleuare con pronte, e larghe mercedi le altrui neceffità,e con tal'occafione ri
nouar' Roma di mattoni,e fabbricarla di marmo.Narrano à quefto propofito al
cuni,e tragli altri Gio . Battifia Coftaguti Maeftro di cafa delPapa, e confapeuole
de'fuoi piùfecreti penſieri,ch'egli ſoleua tal'hora chiamare àfe architetti, e mae
ftri difabbriche,efortandoli,chefabbricaſſero confollecitudine, e diligenza,fenza
perdonare a qualunqueſpefa, asciò che la pouertà,faticando, fi procacciaffe hone
ftamente il vitto.Reſtaurò à queſto fine il Palazzo Vaticano dalla parte di mez
zogiorno verso la piazza di S. Pietrovrinouò d'eſſo Palazzo la porta maggio
re,efopra di effafabricò vnCampanile con l'horiolo . Fece on portico per la prima
guardia de gli Suizzeri,de' quali accrebbe parimente l'armeria, edificò vn baſtio
ne in volta dalla parte del Palazzo,che rifguarda ponte S.Angelo, per reprime
re i tumulti, efolleuazioni del popolo . Ingrandi la Cappella Paolina di Palaz
ZoRiduſſe ad vfo più comodo le flanze del Papa con accrefcere le camerestrasfe
rila Dataria in altra parte,effendofi occupato ilfuo luogo antico dallafabbrica di
S.Pietro fece nuouestanze in luogo diuerfo per la fegretaria Apoftolica;Acereb
be maramgliofamente la vaghezza del Giardino Papale co abbondanza d'acque
per 37.miglia condotte con grofsa fpefafin da Bracciano, e trà l'altrefonti tutte
belliffime,chefabbricò , vnafe ne vede nel Teatro dal mezzo di ungran lago,che
getta l'acqua ben 20.braccia in alto,& vn'altra nella piazza di San Pietro , la
qualegettando in alto con impetogrande quafi vn monte d'acqua,chepoi ricade
al basso inguifa di vaga, e copiofa pioggia , fi porta il vanto , e la corona di ogni
altra fontanadelmondo. Prouidde parimente confpefe grauiffime di gran copia
di acque,e difonti belliſſime a gli habitatori di Borgo,e di Trafteuere,& alrima
nente della Cittàfi che parue hauer portato à Roma vn defiderato diluuio . Ol
trealle cofe dette accrebbe Paolo Quinto notabilmente il Palazzo di Monteca
uallo già cominciato da' fuoi antecessori per sfuggire l'aria nocina del Vatica
no ; fabbricandoni dalla parte di Leuante , di mezzo giorno , e di Ponente
diuerfe ftanze capaciffime per i Papi , per la Rota , e per il rimanente del
la nu
I.
PAOLO V. 885

anumerofiffimafamiglia del Papa , vi lasciò nel mezzo lo spazio di un cortile


capaciffimo , e fabbricoui ad alto vna Cappella , doue i Pontefici poffono ce
lebrare priuatamente . Ingrandi ancora quefto giardino , e l'adornò con nuo
uefonti : Apri innanzi al Palazzo vna gran piazzagettando à tal fine in ter
ra edifici , e facendo più ageuole lafalita ; Addirizzò , aprì , ò fece più lar
ghe , o laftricò con felciate molte ftrade di Roma , o chinfe , ò frettes e trà
Paltre la via dalla porta del Popolo fin'à ponte molle, e quella dalle quattrofon
ti fin' à Santa Maria maggiore . Ingrandi igranari publicifatti già da Grego-.
rio XIII. a Bagni di Diocletianofpianò la piazza circostante, e prouuidde al
laneceffità dell'acque in quel luogo . Fece vna nuona piazza molto maggiore
della vecchia per riporui le legna , e la circondò di muri , e ne affegnò l'entrata
allofpedale de' mendicanti. Portò grand'vtilita: di alla Città di Roma con ac
WC
comodare , slargare,efar nettare le chianiche , per le quali sgorgano in Teuere
l'acquedella Città,che ne' tempi à dietro hanno cagionato infezzione nell'aria,
con aprire, laftricare , òfelciare , & ingrandire dirittamente leftrade . Hàpo
fto in belliffimaprofpettiua la porta Portefe, con i Monafteri di San Benedetto,
e di S. Francefco . Hà rifatto di nuouo il monaftero già abbruggiato delle Con

uertite, e l'hà pofte in Ifola .
Perreprimere l'inondationi del Teuere , li hà fatto nettare il letto , e dome è
bifognato,ne l'hafatto maggiore; & hàfuoltato per altra via molte acque , che

10. entrando in effo lofaceuano più grande . Per afficurare , eſtabilire in Roma
gna, e nella Marca il dominio della Chiefa , hà compito la fortezza , che già
hauea cominciata in Ferrara Clemente VIII. e perprocurare la comodità , &
4.
abbondanza delpaefe fabbricò nuoui argini al Pò , e facendo difeccare le palu
direfe fruttifero lo ftato di Ferrara , di Rauenna , e di Bologna . Intento in
quefto modo all'antico coftume , di applicare le ricchezze priuate in ornamen.
topubblico della Città , moffe i fratellifuoi , & il Cardinal Nipote àfabbri
car quel gran Palazzo della Cafa Borghefe in campo Marzo con due Villefu
perbiffime , e ricchiffime l'ona intorno à Roma fuori di Porta Pinciana , l'al
tra a Frafcati nel Colle , che chiamano Mondragone, dal qual esempiofpinti
molti Cardinali, e Signorifi diedero tutti à fabbricare magnifici edifizi , tanto,
thefi calcula , che nelfuo Pontificatofifia accrefciuto à Roma quafi vna terza
parte difabbriche .
Nelle quali azzionife bene degne di ogni gran Pontefice , e tutte indiriz
zate all'ornamento, o al comodo della Città, e principalmente alfouuenimento ,
foccorfo de' poueri , per li quali bà procurato non folo abbondanza per tutto il
fuo Pontificato, mà etiandio prouedendo all'auuenire , lafciò morendo il
granofufficienteper tre anni : e C C C C C. M. fcudi d'oro in caftello ; non fer
mò lagrandezza de' suoi rilevati penfieri quefto gloriofo Pontefice ; mà diue
muto Emulo di Cefare Augusto , del Re Tolomeo , di Lucullo , e di altri gen
tili, efatto imitatore delfuo anteceffore Nicolò v. che molta lode ne acquifiò
per bauer lafciato al mondo numerofe , e belle librarie à comodo de' virtuofi ,
kkk 3 accreb.
886 BORTOLOMEI DELLE VITE DE PONT:

accrebbe anch'egli difabbriche , e di libri notabilmente la libraria Vaticana .


Qual'ellafi foffe in tempo di Papa Clemente VIII. vedafi da vn libro , che
in quefta materia nefcriße Monsignor Angelo Rocca Vefcono di Tagafte , C
quindi fifcorgerà, che Paolo Quinto l'hà ingrandita di forte , che non parefia P
reftato luogo ad altri , ò di accrefcerla , ò di ornarla più nobilmente ; conciò
fia cofa , oltre al numero grande aggiuntoui di libri manufcritti , e Rampati MAS
But
Greci , Latini , Hebrei , Arabici . L'hà arricchita ancora di vn’Archiniɑ
ww
Apoftolico , nel quale hà racchiufo le più recondite memorie di quella Santa. WA
Sede , cheftauano prima fparfe in luoghi diuerfis facendo dipignere difopra frà
gli archi delle volte,li ftati poſſeduti , d pretefi de iure dalla Chiefa Romana, &
à ciafcuna pittura aggiugnendo le parole per dichiaratione di effa . Rinouò que
fe memorie Papa Paoloiaccioche rappreſentandofi à gl'occhi del mondo la gran
dezza delfato Ecclefiaftico veniffe comendata la pietà di quelli Imperatori,Re,
e Principi de'fecoli paffati.
Nonfu giàpunto minore la grandezza , che mostrò quefto Pontefice nel "
16
l'ingrandire , e procurare di condurre à fine la fabbrica della Sapienza di Ro
ma , con obbligarui ancora à tal effetto alcune gabelle della Sede Apoftolicas
& inuitarui con mercedi , & honori huomini famofi , ad inſegnare a' Gio.
uanetti di bell'ingegno ; a ' quali mancauano le comodità di ftudiares efuron da
lui , ò aiutati col denaro , o postine' Collegij , doue à pubbliche fpefefoffelo
ro infegnato , Le zitelle da marito , che non haueuano dote di proprio , furono
da li fouuenute con buone fomme di denari , acciò poteffero maritarfi ; e fu
prouueduto ancora alle neceffità di altrefanciulle ben nate , acciò che il man
camento de beni di fortuna non rapiſſe loro con occulta violenza ipiùpregia
titefori . Diftribuiua a' poueri ogni anno almeno cento mila feudi , ogni
volta , che andaua per Roma (il che non di rado auueniua ) difpenfaua limo.
fine à chiunque s'affacciana . Aiutaua poi hor con denari , horcon grano , &
altre volte con veſtimenti la miferia degl'honorati Cittadini , che per eftrema
vergogna tolleranano in filentio l'anguftie della poncrtà . Iforaftieri etiandio
che fuggiuano daluoghi diuerfi la pratica , e la perfecuzione de gli hereticici,
erano da lui foftenuti in Roma con entrate annuali , acciò effi perfeueraffere
nell'integrità della fede ; e niuno giamai fi partì da lui fconfolato . Lo splen
dere , e magnificenza , che vsò quefto Pontefice nel riceuere perfonaggi ille
fri, che da lui erano alloggiati , fùfempre Regio, e degno dell'animofue.Trat
tòfempre benignamente gli Ambafciatori de' Principi , & indifferentemente
tufti quelli,che andauano da lui, o per negozi, o perJappliche,fiche ciaſcuno do
mandando cofe giufte , poteua reftarficurodi ottenere , quanto defideraua . E
fe tal'hora negaua alcuna cofa , le faceua con tantafoauità , moftrando non già
di non volere , mà che non v'era l'otalità di chi dimandana's che o negaffe , fiche
concedeffe , o ogn'vno da lui fi partiua contento . Doue poififosse trattatodi
giuftitia, fi trasformaua nella legge ifteſsa , per essere come ella è , vguale con
waji
tutti , e mostrarfi non meno Padre amoreuole ne' bifogni, che feuero gindict
ne'
: ; ' P. A Ο Ι Ο V. 887
ONI
se ' difetti. Hebbe da Iddio notabil deftrezza nel toglier le diffenfioni , nel
procurar la pace , nel rimediare a pericoli . Fù grato nella fauella , graue
econfiderato nelle risposte ifeuero nelle fentenze , mà ſenza afprezza , ri
diTageb
gido ne' giudizi , maſenga crudeltà : e tanto hebbe di moderazione nel cafti
gate , che gl'ifteffi deliquenti fi accorgeuano i vizi , e non gli huomini da
mexce lureßerpuniti . D'onde per tutto il tempo del fuo Pontificato la nobiltà di
0,00 Roma , e di tutto loftaro Ecclefiaftico flette quieta ,folo per riuerenza , e rif #
diwila
petto di non offendere va fi temperata clemenza con la giustizia dalla qua 1
le crefcena l'autorità maeßcuole , venerabile , e piaceuole à lui , baftante
BETCO
perfreno à qualfiuoglia huomo : ancorche non fi baueſſe infanguinato le ma
ni del fangue di nobili , ne fi haueſſe fatto semere per questofentiero . co
me Padre poi vniuerfale , che 'à tutti indifferentemente fi conofcena ob
bligato, fi avanzo
auanzò con bonorata lode à fuperare ancora l'iftefse inclinazio
ni , e leggi di natura , mentre pofto nel mezzo di grauiſſimi negozi prima
Spediz a quelli de' forestieri , e della gente più bassa , anteponendo il più delle
volte li ftranieri , e non conosciuti à gli amici , & a Cittadini . Et a
tal ffetto baueua ordinato a' Camerieri , che prima introducefsero all '.
audienza la gente più vile . Benche egli , come dalle cofe dette fi può
facilmente comprendere , foffe capace di negozi infiniti , volle però com
municarne ancora a' Cardinali l'amminiftratione , fentendo i pareri di
ciafcunza Congregatione , e confultando le cofe dubbie con buomini dottiffimi :
mà quefto faceua con tanta cautela , & voleua così minutamente fen
tirleragioni di ciò,chefi dicent, e poi anche meditaruiſoprai che parcua voleffe
penetrare lementi de' conſiglieri : acciò che fi deſſe alla giustiziailfuo diritto .
Con quefti mezzi conferuò egli la pace , e fi refe non meno amabile al popolo
nel conferuare lagiustizia incorrotta; che nel trattare ciascuno con dimostrazio
ni di piaceuolezza:diffe le caufe de' poueri, e de' pupillis foftenne la maeftà del
fupremo Tribunale, e troncò le vie ad ogni azzione indegna ,furono da lui gaftiga
и
Тен ti ifeditiofigli aẞaffini , i micidiali, i monetari , ifalfari , & altri huomini fcele
ratiriportarono da lui il meritato gaſtigo , fi che poteua già gloriarfi con Dio
quafi novella Dauid , e dire , In matutino interficiebam omnes peccato
resterræ, vt difperderem de Ciuitate Domini operantes iniquitatem . Fra
i molti delitti ,che da lui furono feueramente puniti , i detrattori , gl'impo
fori , e quelli , che ferinono libelli famofi, bebbero da lui pene condegne alla
granità delle fceleratezze loro . Alcuno di tali ne condannò alla Galera ,
advn'altro fece tagliar la tefta , non oſtante che foſſe maestro di caſa di vn
hibe Cardinal grande . Di altri prohibi , o condannò al fuoco i libelli famoſi , el
s
todefie Apologie. E quello , ch'è più mirabile , fu di pari inimico de gli adulatori
r
Gab prefenti , che de publici , è priuati detrattori . Onde non voleua , che fi
nud publicaffero liberamente i libri , i poemi , o le compofizioni , nelle qua
ma
$filse li Sapena egli di effer lodato . Tanta era la moderazione di quell'ani
mo cost ben compofto , che hauendo con le azzioni heroiche fupera
fee
feu !r ! 20 ogni confine della lode , cra diuenuto capital'inimico di quella
kkk 4 Aiuta
868 BARTOLOMEI DELLE VITE . DE
' PONT.

Aiutaualo molto all'accrescimento di quefli Religioſi penſieri, lafrequente con


fiderazione della grandezza , e maeſtà diuina , della quale egli in ogni affare
fi ricordaua di effer ſemplice Vicario , Vignaiuolo , e miniftro , e così li veni
uafatto di fiimarfi indegno dell'offizio , e di ogni lode . A vn'hiftorico , che
li diceua di voler fcriuere le azzioni del fuo Pontificato già trafcorfo all t
anno decimoquarto , rifpofe lagrimando , non hauete che fcriuere , perche
non habbiamofatto alcuna cofa degna di efferefcritta . Accendeuafi al difprez
zo dife medefimo , e del mondo , con il legger continuamente libri fpirituali
de' quali teneua gran quantità nella Camera , oue dormiua , con la meditazio.
ne dellamorte , e l'esercizio dellafanta oratione . Per tener viua nella men
te la memoria della morte , vifitaua ſpeſſe volte il fepolcro , che fi era edi
$
ficato e quindi apprendeua mille ammaeſtramenti di virtù . Era ornato
quefto Santo Pontefice della Virginità conferuata da lui con fommo ftudio
in tutta la vita , con odio perpetuo di ogni fozzura , etiandio di parole
fconcie . Veniua in lui accompagnata quefia preziosa gioia dalla fantità
dellavita , dall'integrità de' coftumi , dalla composizione , e modeftia di tutta
la perfonas in modo tale che à molti de' paffati Pontefici fi refe vguale , e.
buon numero di effi fi lafciò indietro . Rendeuanlo inoltre riguardeuole , c
degno di quellafedia,la candidezza del cuore , la fincerità della mente , quelll'
bumiltà profonda , quell'allegrezza della faccia , quella ferenità di fronte ,
la benignità in fomma , la grauità , la cortefia , la liberalità , la magnificenza ,
e mille altre eccellenti virtù, che fi richiedono in vn Pontefice grande .
Ne quifi deue tacere quel culto di Dio , quel zelo della giuſtizia , quel de
fiderio del ben pubblico , quell'animo incorrotto , & infaticabile di quefio
Santo Pontefice , non hauendo mai ripofato in tutta la vita , haueua con
feruato di maniera l'antico vigore in 16.anni di Pontificato , godendo fem.
pre intierafanità , che non era giamai mancato , vna fol volta dalle funzio
ni ordinarie , anzi eraſempre primo di tutti a comparirui . Haueua acquifta
to etiandio appreffo gli heretici tanta gran riuerenza , & opinione , che
alcuni di loro diceuano , ch'era tornato al mondo Pio Quinto e che Dio
voleua lafciar'oftinati i Cattolici , hauendo dato loro vn Pontefice così fan
ti. Auuenne però , che eſſendo venuto di Germania on Principe heretico per
veder la Città di Roma , entrò in defiderio di parlare al Pontefice , e doppo
efferftatoperpleso fra quefto defiderio , & il penfiero di non voler baciar
ilpiede , e quella Croce , che fià fopra il piede del Papa , finalmente fece
rifoluzione di inginocchiarfi a baciarla fenza finzione alcuna . Non fi to
fto hebbe mirato il Pontefice in faccia , che cadde à terra quafi nuouo
Saulo , proftrato da quella maefta , Senza potersi staccare da quei fan
ti piedi, e confolato poi dalla foanità delle parole di lui , fe ne ritornò con
propofito fermiffimo di venire al grembo della Chiefa , lasciandone illuftre
efempio non folamente a' Cattolici , mà inuitando alla vera fede gli fuoi
vaffalli , & altri heretici di Germania . Vn'altro nobile Inglefe Caluinifta ,
furiofo di fapere fe veramente il Pontefice era quell'huomo , che fi diceus
fràgl
I PAOLO v. 889

fra gli heretici , fe ne venne auanti al Papa per parlargli , ne prima hebbe fiſſa
to l'occhio verfo lui, che lo vidde a vn tratto rifplendere tutto di raggi lucenti :
onde lafciati per quefta via gli errori di Caluino , abbracciò religiofamente la
verafede.Se bene per tanto confideraua quefto gloriofo Paftore, che la lunghez
za della vita li multiplicaua occafioni di operare virtuofamente , accorgendofi
• però da alcuni indizi,che fi auuicinaua alfuo termine, con animo intrepido, e con
fperanza ferma dellafalute, tenne lontano il timor della morte.E per aſſicurar
fidiftar vigilante , onde nonfoffe colto all'improuifo , cominciò più dell'vfato
afrequentare il luogo della ſua ſepoltura , e le Bafiliche , e memorie de' San .
ti , alle quali hauea recato qualche ornamento , acciò che effi li foffero in aiuto
nelfuo maggior bifogno . Ilgiorno di Santa Agnefe martirefen'andò alla Chie
fa di detta Santa fuori di Roma, doue in honor di lei hauea fabbricato vn ric
chiffimo altare.. Ilgiorno innanzi hauea vifitato legrotte con la Chiefa di fan
Sebaftiano.Vn'altro giorno andò a vifitar illuogo della crocififfione di San Pie
tro Apoftolo , e tregiorni prima era ftato nella fua Cappella di Santa Maria
maggiore adorando quiui la madre di Dio , e vifitando il fuo fepolcro . La
Domenica feguente giorno vintiquattro di Gennaio fù l'ultimo giorno nel
quale egli celebrò con tanto timore , riuerenza , e dinozione , che a pena po
te finirela meffa . Dipoi eſſendo già aggrauato dall'età , e dalle fatiche , fù
fopraprefa da vn lettargo leggiero , & in termine di 5. giorni a' 28. di Gennaio
frale 23.e 24. hore nel mezzo d'vn coro di Religiofi , prefente buona parte .
delfacro Collegio , fenza vn minimo moto di dolore , ò di Spauento , quella
animagloriofa colma di tanti meriti ſe ne volò , come se dormiſſe placidamen
te, al Cielo , bauendo prima riceuuto con fomma deuotione tutti i facramen
ti , erecitato la profeffione della fedei ſempre da ſe riſpondendo al facerdote
che lidaua l'eftrema vnzione agli altri circoftanti , da' quali li venia ri."
cordato , che fi.conformaffe con la volontà del Signore , replicaua fofpiran
do al Cielo , Cupio diffolui , & effe cum Chrifto . Effendo vltimamente giun
to il termine difua vita , dopo hauer detto on facerdote l'oratione , Defende
quafumus Domine Beata Maria femper Virgine intercedente ,con quel che
Segue,eTorifpofe , Amen . E mentre vn'altro de' circoftanti replicaua il verfetto
Recordare Iefu Pie , quod fum caufa tux viæ ; fofpirando dal più profondo
delcuore,& alzando al Cielo vna mano , quafi che raccomandaffe ilfuo fpirito
al Creatore,ando a godere la gloria , che fi era acquistata con tante fatiche, ver
Reftauratore delfecolo d'oro ,fotto il cui gouerno fioriua la Religione , l'innocen
Za,lafantità,lafede, le leggi, la dottrina , e dalla dottrina poi la giuſtizia , e la
paceidalla pace l'abbondanza di ogni benefpirituale , e temporales e da quefta, la
felicità di Roma,e del mondo ; Pontefice in fomma così gloriofo , che racchiufe in
Ha fel'eccellenze di moltipaffati Pontefici, & in particolare di quelli,che hebbero
erun quefto numero di Quinto, impero che rappresentò Bonifacio nel culto
delle fante
Reliquie,Giouanni nella manfuetudine , e piaceuolezza Stefano nella Clemenza,
facto Leone nella compofizione , e candidezza dell'animo , Benedetto nella giuftizia,
enella grauità, Gregorio nel zelo di confermar l'autorità, Innocentio nella dot
def& irina ,
890 BARTOLOMEI DELLE VITE DE PONT.

trina,e nelgiudizio , Adriano nella conferuazione della libertà ecclefiaftica .


Celeftino nellafantità, e purità della vita , Clemente nella pratica delle leggi ,
econftituzioni.Vrbano nel procurar la falute de' popoli Orientali . Aleſſandro
nell'integrità, efincerità . Martino nella vigilanza intorno alla conferuazione
dellostato ecclefiaftico, e della Città. Nicolao nell'amare i virtuofi . Pio nel de
fiderio difradicare l'herefie , foggiogare i Turchi , e propagar la fanta fede .
Sifto nella magnanimità,magnificenza,efelicità de'fuoi tempi .
Nell'efequie,che gli celebrò il facro Collegio in Vaticano, fu fattain fua lo
de n'orazionefunerale da eloquente dicitore, e lifurono applicati gli elogij ,
che vengono dati nellafcrittura a Simone figlio di Onia con verificare,che Pao
lo Quinno,fu quel granfacerdote, che in vitafua fuffulfit domum,con leparo
le cheseguono nel testo .
Viffe Paolo 68. anni,quattro mesi, e 11. giorni;nel Pontificato 15. anni , 8.
mefi , e 12. giorni .
Il Clero di Santa Maria maggioregli ereſſe vnaflatua per gratitudine men
tre egli era ancor viuente .
L'Annofeguente a' 30. di Gennaio aperto ildepofito, e barca di Piombo,nel
la quale era depofitato il corpo di Paolo V. fi trouò intero ſenzaminimo fegno
di corruzzione . L'ifleßo giorno fù folennemente da tutto il Clero fecolare , e
Regolare , dalle Confrateernitàtrasferito da S. Pietro in SantaMariamag
giore con mille torcie, le quali portarono orfanelli , & altri figliuoli , accompa
nando la proceffione la Caualcata ordinaria della famiglia del Papa , e de i
Prelati affiftentis Doue poi il giorno seguente interuenne tutto il Collegio delli
Signori Cardinali , e Prelati alle fontuofiffime efequie , effendofi fatto in det
ta Chiefa on gran Catafalco . Il Cardinal Borgheſe in tal giorno oltre l'altre
grandiffime elemofine diede la dote di cinquantafeudi per ciascuna da mari
tarfi alle cinquanta Zittelle , e duplicato a quelle, che fono entrate a farfi Re
ligiofe .
Doppo lafepolturagli intagliarono ilfeguente Epitaffio ..

PAVLVS
891

PAVLVS QVINTVS PONT. OPT. MAXIMVS


Patria Roman. Burghefia Familia ,

Cui perpetua vitæ innocentia , & fpectat a virtus

Ad infignes quofque honores gradum fecit .

BononiaPro legato præfuit, mox à Gregorio XIIIL


-4
Caufarum Cam. Apoft.Auditor Creatas ,& a Clem.VIII. ad Philippum IL
Hifpanorum Regem de grauiffimis rebus legatus ,

In ampliffimum ordinem cooptatus ,inter genorales


Inquifitores adfcriptus ,

Et Vrbis Vicarius electus , cum omnes tantorum


munerum partes
Summa cum laude obiuiffet ad Summum Pontificatum Leo
ne X I. è viuis erepto

Florens adhuc ætate incredibili patrum confenfu


euectus eft :

Cumque vigili follicitudine fecuritatem , annonæ copiam ,

Iuftitiam , & quietem populis Ecclefiafticæ ditionis ,

Concordiam verò , & pacem vniuerfo Chriftiano orbi


femper præftitiffet ,

Religionem fumma pietate coluiffet ,

Vrbem magnificentiffimis ædificiis ornaffet , atque


egregijs

Omnium virtutum officiis aditum fibi ad immortalita


tem aperuiffet :›
4.
E mortalibus raptus grauc cunctis fui defiderium reliquit .

Sedit in Pontificatu annos xv. menfes octo dies xii . Obijt anno
falutis 1621. die xxviij . Ianuarij .
GCI

Qui finifce la Vita di Papa Paulo V. 1000

del Bartolomei

CL

JA

TODO

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1
CATE C

1
"
1
893

AGGIVNTA AL PLATINA TRADOTTA

dalla lingua latina nella Italiana da D. Franceſco

Tomafucci Vnetiano ,

Che contiene le Vite di Gregorio XV. e di Vrbano VIII.

GREGORIO XV. PONTEFICE CCXXXVIII

Creato del 1621.a' 11.di Febraro .

111

Occò inforte a Gregorio XV . di Patria Bologneſe d'hauere il


principio della fua nobiltà dall'antica famiglia Ludouiſia ,
illuftre per cinquecento anni auanti: la quale nonſolo a me
rauiglia di quei fecoli fplende in Bologna , in cui Ligo Ludo
uifio con iftraordinaria facoltà hebbe l'officio di Camerlengo
da Egidio Cardinale Albernotio , allhora Legato , e Vicario
dell'Italia tutta : ma ancor in Napoli fotto di Giouanna Se
conda , ch'allhora regnante gouernaua quel Scetro, fù annouerata, aggregata
a cinquefamiglie di quella Città più illuftri, e principali , per chiarezza di fan
gue sed in Romaper ducento anni auanti Giouanni Ludouifio Conte Agrimon
tino,fù dichiarato Senatore di quella Città ; ¡nel qual tempo folo infigni berei
principali ,e gran Signori promoueanfi a quel carico, e dignitade . Quinci hebbe
inatali Aleſſandro ,che con tal nome s'addimandaua Gregorio, prima che al Pon1
tificio Diademafoffe effaltato,dal Padre Pompeo Ludouifio ,e dalla Madre Ca
milla Bianchina a' 9. Gennaro l'anno 1554. Nato Aleffandro con induftriofa
educationefù alleuatofotto iprefagi d'vna natura, che chiara, e merauiglioſa ſi
promet
894 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

prometteuakadiluiindole, e genio . Trafcorfe in RomanetCollegio Germanico,


Romanogli anni dell'adolefcenza ftto la cura de' PP. Gefuiti , nell'uno de
quali Collegi appreſe perfetta horma di viuerese nell'altro attefe all Arti libe
rali,e Filofofiche Scienzene quai luoghi preftòfaggio digran modeftia, e d'acu
tezza d'ingegno . Ritornatofene a Bologna diedefi alftudio fingolar delle Leg
gi,e co' donuti applaufi rapportati del Dottorato gli allori , di nuouo ritornofene
a Roma : one meritò hauer per Giudici del proprio valore , e virtù tre fommi
Pontefici,quali poi colfucceffo affodò nel medefimaparere : Perochefù da Gre
gorio xij.primafrà i Giudici del Campidoglio connumerato , nonsenza augu
rio di quella'Monarchia, e Principato , che in breue ottener donea,perche il Pon
tefice chiamatolo afe, perfuafelo con efficaci, & effortatiue parole ad accettare
per allhora quel carico, che benigno gli offeriua , il qual parimete gli feruiffe per
primofcaglione alla Pontifical altezza . Poi da Clemente viij . eletto Referen 11
dario dell'vna, e l'altra fignatura glifù imposto, ch'eſſercitaffe le caufe Ciuiliin
luogo del Cardinal Rufticuccio,e del Vicario Pontificale, alle volte ancora it
carico divicegerente:dopofù afcritto al confortio de Priori della Romana Ro
ta,il qual officio giàper auanti cento , e cinquanta anni Lodonico Ludouifio non
fenza gran lode d'integrità,e prudenza hauea retto, amministrato . Da que
fto medefimo Pontefice infieme con Maffeo Barberino Chierico della Camera
Apoftolica , allhora gloriofo compagno di quel officio , poifortunatofucceffore
nellafuprema dignità ,fù deftinato a Beneuento, oue eftirpando le radici di tu
multuofe difcordie nate fragli Pontificali , e Regij miniftri, aquistò con meraui- i
gliofa accortezza ogni rumore di controuerfa volontà. Finalmente da Paolo v.
eletto Arciuefcono dellafua Patria Bologna , effendofi ſturbata la pacè per la
guerra frail Re di Spagna , & il Duca di Sauoia , fù ini inmato per mezzano
della Pace,non mancando a quel valore, che hauea premoftrato ananti appreßo
Lombardi , e Suezzeſi, e per ciò il Pontefice premiando la di lui fatica, creollo
Cardinale nell'anno di noftrafalute 1616.Achettati gli romori d'Italia drizzò *
il viaggio verfo Roma , e riceuuto ilfacro Cappello , tofto partiffi per Bologna ,
con penſiero di reggere ilfuo Arciuefcouato, done tanto dimorò, fino che morto
Paolo v. nel conclaue , cheper crear nuouo Papafifece, col comune fuffragio di
tutte le parti, e ciò al ficuro per diuino decreto , dopo la feconda ragunanza de
Cardinali,fù dichiarato Romano Pontefice a'11.di Febraro del 1621.elegendofi
il nome deGregorio xv. Dopo alquantigiorni riceuuta la Mitra,e Corona Pon
tificale efanta l'entrata col poſſeſſo di Laterano,nonſenza grande ,e giuliud ap….
plaufo del Popolo Rom no , che prometteaft vn nuvud Gregorio xiÿ, non tanto
nel nome, e Patria , quanto nella benigna , e piaceuole natura , riuolfe l'animo
algouerno , e maneggio della Chriftiana Republica . Da pochi in vn iſießo
tempo molti, e quelli graui, negotÿj furono prefi da trattarſi in più luoghi , in
guifa,che chiunque confidera il numero , e l'importanza de gli affare poftiafine
da Gregorio , al certo flimerà quelli non efferfi potuti terminare non in fpatiodi
due,à tre anni,ma apena nel corſo di tanti luftri . Non ti curar prenderfaftidio
Lettore, difcrutiniar fe in quefli vffici nell'intraprenderli s'habbi dimora
molto
" GREGORIO XV. 895

molto pronte à purnelprofeguirli malto coftante,ò gli habbi confelicitàa forta


yatametaridotti: Perche nell'Italia principalmente sforzoffi raffrenar,ed eftir
paregli rancorinati nella Valle Tellinafràle turbe popolari,nelli quali romori
infrapoftis'erano li Re di Francia, e Spagna , chefe quefti non fi toglieuano al
utto al certo farebbonſi tramutati in barbara, & inconueniente guerras acchet
tel:prima allontanaudo da tali cofe gli animi Regij , riducendo ciaſcheduno alla
cura de' propraj intereffi , con effortarl'vno , che depoſtala memoria della Tre
gua,rípigliaffe la guerra contragli Bataui, e l'altro, che poneſſe inſcompiglio il
rimanente degli beretici, che nella Francia erano diffufi,le quali due coſe confe
quiconfommobonere dellafuaprudenza, ed vtile degl'ifteffi Regis Perche ri
Aorati da ambe de partiglieſſerciti,& il Re diFranciafoggiogate,e prefemolte
Città,e Roccheeforze , ò coll'arrenderfi , debellò con inauditaprefiezza poco
meno,che sutrili rubelli: l'inſegne de' Spagnuolinel Belgio per le rapportete vit
torie,majimein quei tempi,furono con maggior allegrezzaspiegare. Ma rano-,
gliendofi ancora gli animi alla difcordia egliprefe a diffendere in quefto men
tre quel Paese,cofpirando a quefta.conditione tutte le parti,allhor che l'occasio
seporgea molto opportuni rimedij . Per ilche con gran fpefe fatte per ottener .
la pace,come per lariputatione,e mandato iui ilfratello Horatio Ludouifio Du
ca di Fiano con numerafasquadra di follatesca occupò quelle Rocche, e fortifi
solle con gli aiuti,e prefidy vietando l'inconueniente, ch'alhora vifopraftauz .
Quaſi nell'iſteſſo tempo porſeaiuto a Ferdinando Imperatore, che nella Germa
nia contra liribelli beretici guerreggiaua, fi colfoccorfo difeldatefca , come col
fomminiftrarli ogni meſe gran quantità di danaro : e fù cagione , che maggior
mente fi niſſe lalega de' Prencipi Cattcliçi Germani, quali con inceſſabil, e co
mun battaglia incalzaffero il nemico , dandoui l tributo ogni mefe per il ferui
tio, vfo di ciò . Procurò con ogniforza, o infatuabilmente con non poca vti
lità, intereſſe del Chriftianifmo douerfi l'imperial Settemuirato , ela poteftà
didar il voto nella creatione dell'Imperatore trasferire nella Perfona di Maſſi
miliano Ducadi Bquiera,del quale per la ribellione exa vinaſto priuo il Palati
no del Rheno . Euni la Libraria Falating data in deno a Gregorio per cagion di
queſto beneácio , condotta in Roma nonfinza granſpoſa „Ma non reftò di riuol
ger il tenfiero a Polonia ; onde diede a Sigifmondo Rè certo danaro , & acqui
Stolli l'aiuto d'altri , perche s'inuiaſſe a' danni del gran Signore de' Turchi , che
minacciofoſe n'andoua per quei po‹fi con numerofofinolo di combattenti,e poco.
mancò,che afuaperfuafione non fi stringeffero in legafrá loro i Prencipi Chri
=ftiani control comune inimico; ſe la vittoria da' noftri ottenuta, e la pace, chefi
improuifo,& iftentanes won haueſſe annullato il negotio.Allhora con non minor
~ defio volfe gli occhi in Savoia , efsortando il Buca , che feruendofi della come
" dità del tempo , nel quale leguerre intraprese per il mondo tutto ad augumenta
della Cattolica Religionefortiuanofeliciffimi progreſſi, e fini, debellaſſe Geneua
nido principale d'Hereticisà molte arti,e varie maniere inuentò,perche'l Bri
tanico Regnofi riduceffe all'offeruanza della vera Legge . Sforzoffi perche Mar
o Antonio de Dominis Vefcquo , Apoftata,il qual temerario esòfcriuendo con
tro
S
896 TOMASVCCI DELLE VITE DE
' PONT.

tro la Romana, Apoftolicafede moleftarla, s'auedeſſe del fuo errore, e da quel


l'ifola fifcoftafe,e con paterna clemenza ( condānando egli le cofe contenute nel
fuo libro,chegià hauea pofto alle stampe)perdonandole ilfallo commeffo,riceuel 3:11
lo in gratia,mantenendolo ajue ſpeſe in Roma . E per giouare all'vniuerfità de'
Fedeli,determinò alquantı Cardinali, app ftandoli l'annuale entrata, & emolu.
mento,perche co' confegli procuraflero la propagatione della Fede . Infiu i la
fefta de' cinque Santi,li quali a' 12. Marzo dell'anno 1622. canonizÒ,cioè San
to Ignatio Padre,e Fondatore della Compagnia del Giesù , San Francesco Xaue
riofuo compagno,& Apoftolo dell'Indie,Sin Filippo Neri Capo , inftitutore.
dell'Oratorio Sant'Ifidoro Agricoltoreie Santa Teresa Madre delle Carmelita. 200
nefcalze . Finalmente egli di proprio pugno compofe vna Bolla circa l'elettio
nefecreta de' Pontefici ( il che fù a pieno per render alla f.ma immortale il di
lui nome, efatti ) da ciafcuno defiata,intraprefa da molti,e da niuno poſta al bra
mato fine; la quale, come eraftato decretato da Gregorio , cofi Vrbano vij.fuo
fucceffore, fi come l'haue a con laſua electione appronata, dopo quella con parti
colar decreto confermolla, acciochefia cofa più che certa l'encomio d'vn buomo
chiaro fi per la porpora, come per li meriti,ch'ambi i Poli della Chriftiana Chie
fa fiano stati afſodati,e ftabiliti da Gregorio xv. l'vno nella Germania,con tranf
ferire(come di fopra dicemmola potefta di dar il voto nella creatione Imperia
le dall'heretico Prencipe nella perfona del Chriftianiffimo: l'altro in Roma dopo
impofta la legge , e maniera di crear il Romano Pontefice , dache per l'auenire
poteffero li Cardinali fcorgere , effer in fuo potere, e balia vna cofa di tanto mo
mento,senza ch'altrifoffero, ò poteffero eſſer ammeſſi .
Ne per ciò questi penfieri di non poco rilieuo punto lo diſturbauano dalgouer
no publicos come allbor maffimefù chiaro, e palefe, mentre contro l'intemperie
de' tempi con maggior vigilanza poſſibile difeſe, e folleuò la Città di Roma,che
erafommamente trauagliata da gran penuria di vettouaglia , e da grauiſſime
indifpofitioni d'infermità, con l'abbondanza del frumento, ragunato da altre par
ti,e compartito con minor prezzo di quello , ch'era comprato, e mantenute le ca
Je de' pouerelli coprendo la loro nudità, efuffragandoli col cibo , prouedendoli di
ftanza ,e di nuouo hofpitale per l'infermi , e altri fimili hofpitij , quali fofteneua
colpropriofuo denaro . Sempre fino da' principij del fuo Ponteficato confanità
non intera,ma con inuita coftanza d'animo vigoroso, tanto atteſe aſimili,& al
tre cure dell'officio Paftorale, che fe bene v'era opinione, ch'ei presto morir do
uefe ; non lasciò però mai ne di dar audienza ne d'operar , quanto a luifi
afpettana . Pafsò di vita dal Monte Quirinale a Campi Elifi della Cele.
Ate Gerufalemme , come piamente fi può credere , allhor che gloriofo hauea
trafcorfo gli Anni 70. dell'età ſua , allí 8. di Luglio dell'anno 1642.dopo bauer
dato sì nell'infermità ,come nelfuo tranſito, gran faggio di Religione, e coſtanza.
Fù Gregorio di ftatura mezzana, il color fù giuggiolino, non diſſimile al melleo,
macillente, e tenue di natura, e per le continue , e non ce^anti fatiche indebolito ,
efendo int pilito ilcalor vitale , e quafi confumato auanti l'erà : ma l'animo fi
fire , coraggioso , e l'ingegno viuace, e fornito d'ogni ſcienza , ma principal.
mente
VRBA NO VIIL 897

mente delle Leggi, alle quali atteſe più, che all'altre, in cui tanto é tolftudio , e
con la natura s'auanzò , che fù a ragione ftimato degno d'annoucrarſi frà primi
profeffori di quell'Arte, che in queftofecolo fingolari credeanfi: la qual cosa ne"
fuoifcritti, e ne' volumi tramandati a' pofteri lafciò teftimoneggiata . Regge la
fede Apoftolica anni due , meſi ... giorni ….... Vacò dopò laſua morte la Sedia di
Pietro giorni 20.

Ha creato quefto Papa in quatro promotioni vndeci Cardinali , otto Preti , e


tre Diaconi ; che fotto gli feguenti .
A's . diFebraro del 1621.
Lodouico Ludouifio Bolognefe , figliuolo di fuo fratello Prete card. di Santa
Maria Trafportina , che fù pofcia Vicecancelliero col titolo di San Lorenzo in
Damafo.
A' 19. d'Aprile dello ſteſſo anno.
Antonio Caetano Romano Arciuefc. di Capua,prete card. di S. Pudentiana.
Francefco Sacrati Ferrarefe Arciuefcouo di Damafco ,prete card.di fan Mat
teo in Merulana. H
Francefco Boncompagno Romano , Nipote di Gregorio XIII. Vefcouo di
Fermo Diac.card.di fant'Euftachio. F
Hippolito Aldobrandino Romano , Abbate , Pronipote di Clemente VIII. 1
r
Diac.card. di fanta Maria Nuoua.
1
A' 21. di Luglio del 1622.
LucioSanfeuerino Napolitano, Arciuefcouo di Salerno prete card.di fan Ste
fano nel Monte Celio.
Marc'Antonio Gozadino Bolognefe prete card. di Eufebio.
A's. Settembre dell'anno fopradetto .
Cofmo di Torres Romano, Arciu.d'Andrinopoli prete card. di S. Pancratio.
Amando,ouero Armando Gio.da Plefcis de Rechileu Francefe Vefcouo Lu
cionenfc card....
Ortauio Rodolfi Fiorentino , Vefc. Arianenfe card. di S. Agneſe in Agone .
Alfonfo de la Cueua Spagnuolo, Diac. card....

211 VRBA
TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.
898

VRBANO VIII. PONT. CCXXXIX.

Creato del 1623. a' 6. d'Agoſto .

. 4. 1%

ce

ポリ
WN6

ABarberinagente già cento luftri adietrofino a queftofecolo


fiori nella Semifontana Republica per chiariſſima teftimo
nianza di ciò hauuta.Semifonte fituato nel mezzo di Fioren
za , e Siena era lontano dal Caftello Barberino meno di due
miglia. Quello doppo l'affedio di due anni per tradimento
prefo da' Fiorentini, ed infieme diftrutto, molte famiglie (non
però nell'ifteffo tempo) elegendofi per ſtanza Fiorenza , iui ſe ne andorno : fra
queste ritrouoffi la Barberina , la quale tofto che iuifermoſſi ,fù annoueratafra
la principal nobiltà . Douendo io dunque rammemorare in poche parole alcune
cofe circa Vrbano Pontefice , ftimo non douerfi raccontare tutte le impreſe de
maggiori di quella Gente : ma tralasciate le altre cofe cominciarò da Antonio
fratello di Carlo Auo del Pontefice . Quefto Antonio per integrità , facondia ,
prudenza, e per l'amore verfo la Patria Illuftre, efamofo andandofene a Roma,
TEE
habitando iui infieme con la famiglia (ho detto con la famiglia, perche hebbe
occafione di venirfene à Roma) chiamato Francefco Nipote figlio di Carlo afe,
applicollo ad effercitij degni d'vn gentil'huomo . Era infigne Franceſco per la
maturezza d'ingegno, e per la prudenza , & effendo addottrinato nelle leggifù
fatto Referendario d'ambe le fignature, et infieme effendo huomo di fingolar va
lorefù eletto fettimo Protonotario nella corte Romana . Raffael fuo Fratello
guerreggio coraggiofa, e prudentemente nella Fiandra. Il Marchese vitellifer.
uiffi del di lui confeglio, e fauore molti anni, & il Generale Duca d'Alba ſi val
A
fe di lui ne' più importanti affari della guerra . Antonio Padre di Maffeo ,
quale la Chriftianità tutta ammira miniftrator , eluogotenente della poteftà di
Chrifto nellafededi Pietro , non folendefolo per vnafola lode, ma per la pruden
24 fpecialmente , e non comune integrità ; la di cui moglie Camilla Barbato
TO
VRBANO VIII. 899

10 Fiorentina ,femina principale fra le nobili , chiara per la beneuolenza verso


il Marito , per l'amore verſo i figliuoli , eper il zelo di Religione partori in Fio
renza Maffeo nell'anno 1568.e lo diede al beneficio del Mondo tutto;il quale po
fto nell'terzo anno della pueritia reftò priuato del Padre: e pocofoggiacque alla
Materna tutela poiche appena vfcito dalla età puerilefù chiamato afe da Fran
cefco Protonotario de' Participanti fuo zio in Roma , crebbe fatto la di lui cu
ra.Eſſercitato nelle belle lettere , e nel Collegio Romano hauendo atteſo alli ſtudi
di Logica , e Filofofia , dedicoſſi a quel delle leggi , nelle quali in Pifa addotto
roffi . Tanto attefe alla lingua latina , che in profa, e Poefiafcriuca con ftraor
dinariafacondia : Li verfi, che in età più matura compofe , fsno ornati di gra
uiffimefentenze , e d'vnafoaue eloquenza ; e perche le Greche lettere apporta
no grand'ornamento , ed vtile alle latine, ad ambe applicoffi , & ancor Pontefice
trafcorre certe bore, quando ciò gli è permesso dalli negotij del Pontificato , nel
legger l'opere nel greco idioma de Greci Autori . Non reflaua mai il zio di ſti
molar Maffeo per eccitare a maggior defio d'honore il giouinetto , che con gran
premura afpiraua allameta d'infigne ,efamofa lode , & accioche nella verdeg
giante etàs'effercitaße nell' maneggio di publici officij, procurò , chefoffe eletto
Chiericodella Camera Apoftolica . Non ancor bauea trascorso l'anno vigefimo
primo dell'etàfua, chefù fatto Abbreuiator della Maggior Prefidenza , e Refe.
rendario della giuftitia da Sifto V.e da Gregorio XIV.eletto frà qlli della figna
turadella Gratia poco dopo prepofto al gouerno di Fano ; finalmente decorato
della dignità di Protonotario della Corte Romana.In Ferrara come conueniua,
effendo egli Protonotario ,fcriſſe l'hiftorie dei Matrimonij fra Filippo Terzo Re
Cattolico,e Margarita d'Auftriasefra Alberto Arciduca d'Auftria ,et Iſabella ,
Chiara, Eugenia infante di Spagna celebrati alla preſenza di Cleměte VIII.
Romano Pontefice . Dopo alcuni offici effercitati ,fatto Chierico di Camera,reſſe
gli altri Magiftrati . Nell'anno 1601. effendo nato Lodouico , che hora gouerna
con ognigiuftitia la Francia ,effendo infieme Re di Nauarra fù mãdato Amba
fciatore dal redefimo Clemente al grand'Henrico Rè famofiffimo per il Regno
di Francia, e per la fama, che dall'armi rapportò , Padre di Lodouico , & à Ma
ria Reina Madre per congratularfi della bramata nafcita del primogenito fi
gliolino a nome del Pontefice . Nell'anno 1602. fè trattener l'acque inondanti
dellago Trafimeno (famofo per la ruina di Flaminio Console , e per la vecifione
fatta da Hannibale ) per comando di Clemente , poiche allaganano per le cam
pagne, e Caftella , hauendo proueduto di condotto d'acque , efatto , che in altre
bandefcorreffero , e reftitui alla primiera vaghezza , e fplendore le già offefe
Campagne , e Castella : dopo le quali cofe attendendo afauoreggiar le Città di
·
Perugia, & Vmbria , ſe le obligò nell'affetto . Spediti quefti affari Clemente
lo creò Arciueſcoue Nazareno , & inuiollo in Francia perfuo Ordinario , e Le
gato dellafede Apoftolica . Maffeo, il quale hauea con la prudenza fua ritenuto
Pimpeto del Trafimeno nell'Italia , nella Francia acchettò li romori impetuofi
dell'opinioni , all'hor che con la forza della verità , & eloquenza indule ,
Ill 2 epic
900 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

epiegò l'animo di Henrico il Grande Re di Francia arouinare la Piramide fa


bricata in Parigi dirimpetto al palaggio fenatorio infcherno, & ingiuria d'vn HOT
adet
Ordine benemerito della Chriftiana Republica . Oltre di ciò porfe gran documen Whit
ti, efegni di quella integrità, cheſempre durando , mai hauea diminu!to ; men
tre procurò aforza di perfuafioni, che la Piramidefoffe rouinata,e che la Com- ***
105
pagnia de' Gefuitifoffe rimeffa in Francia,& il Rè diuenuto magnanimo,mani
feftò l'innocenza d'alcuni alunni della ſteſſa Compagnia col chiaro teftimonio
dell'abbatuta Piramideie tutti due s'ereſſero rn aguglia,per cofi dire,d'vn eter
• Ext
nagloria efama: co che egli s'intracciaua laftrada a Cardinalitij honori¸Nell'.
anno 1605. a' 11. di Settembre ancor lontano fù da Paolo V.integerrimo Pon
tefice in tempi tanto torbulenti creato Cardinale , a' 30. di Ottobre partitoft 15
Max't
dall'Ambafciaria di Francia riceuè il Cappello Roßo, col titolo difan Pietro in
a4
Monte d'oro, e l'anello a' 12. di Nouembre , il qual tit.tramutò in fant'Onofrio 100
"br
l'anno 1610. a' 5.di Marzo.Morto chefu Alfonso Visconte Veſcono di Spoleti,
Paolo leuò a Maffeo Cardinale Barberino il carico della Chiefa Nazarena , &
impofeli la cura di quella di Spoleti nell'anno 1610.a' 27.di Ottobre.Egli la ref
fe con grand'accuratezza , vifitò lafua dioceſe , & pigliò per compagnodella
paftoral cura Raffaello Inuitiate Prefidente del Zante, ornato difingolar bon
"
tà, echiaro per ilzelo dell'anime, e pratico de' negotij ecclefiaftici. Fu vigilan
1
te a giudicar le Caufe della Giuftitia, porgendoſempregli aiuti delfuopatroci
S
nio a' Francescani,li quali ancor in Francia,pria chefoſſe alfacro Concistoro de
Porparati ameffo, diffefe. Nell'anno 1612.a' 3. d'Agosto Paolo, informato
baftanza dellafua dottrina, integrità, prudenza, e gentilezza,fegnollofuccef
forefuor del di lui pensiero , e lontano da ciò , a Benedetto Iuftiniano huomo di
fingolariffime qualità illuftrato , Legato di Bologna, ilqual carico , arduo perſe,
nonfenzagran lode effercitò, eferuiffi nella Vicelegatura di Lorenzo Magalot M
to per ilgouerno di quella nobiliffima Città . Se poi defideri vnfaggio, o figura
dellafua perfettione, ti aſſicuraranno di ciò coloro, che hãno letto liſuoi verſipie
ni di Religione,oue poco auanti del fine leggerai vna Poefia ripiena difi pietofo
effetto , chefino lipetti marmorei amollirebbe . Proponeroti ancora vnafon
tuofa cappella da lui eretta, e di magnifichi addobbamenti guarnita nella Chie
fa difant'Adriano ad honore della Vergine. Se à cafo leggeſti quell'ode,in cui
afferifce effer dannofa l'adulatione , ſenza dubio t'indurrai all'odio d'vn tal mo
ftruofo portento, & infieme t'inchinerai all'affetto di vna tal virtù , mentre
"
ti porfi a confiderare con attentione il fuo modo , e metodo d'effortare .
Tralafcio ad altri la cura difcriuere circa le congregationi de' Cardimali , nelle
quali già Cardinale fù aggregato dall'autorità Pontificale . Dopo queste cofe
eranfi già celebrati per la morte di Gregorio XV. gli funerali perfpatio di 9.
giorni , & hauea con ftile facondo , e ben compofto difcorfofecondo infieme di
fale , e didottrina honorato gli effequij dell'eftinto Pontefice, Damiano Strada,
P
il collegio degl'Ecclefiafticifenatori hauea chiefto l'aita delfpirtofanto nel
incruentofacrificio, quando dopo bauer grato con infigne eloquenza Giouanni
Ciam
VRBANO VIII. 901

Ciampoli circa l'elettione del Pontefice effendo già trafcorfo l'vndecimo giorno
della morte di Gregorio entrarono in Coclaue di Vaticano con animo di effequir
ilftatuto intorno all'elettione Pontificia dal medemo Pontefice decretato . E
rano alquanto difcordanti nel parere i Cardinali ; ma finalmente inftrutti dalfu
perno confeglio nel giorno di Domenica celebre per lafolennità della Trasfigura
tione,la mattina con vnanimo parere cocorfero nell'elettione del Cardinale Barbe
rino per il carico dell'Imperio Vniuerfale, poiche lo fcorgeano maturo per confe
glio, graue per ben eccelfo ingegno, e robusto per la nerboruta lena del corpo; &
a quefti fecreti voti de' Cardinali eranfi vniti quelli del Popolo . Erano
prefenti al firutinio più di cinquanta Cardinali , molti de' quali eleßero
in Pontefice Maffeo con la fottoscrittione de' voti , perche la maniera d'e
legger il Pontefice non hauea conceſſo tempo di conciliarfi i voti ; La doue ef
Sendoui nel numerare ifuffragi mancato vno senza faper come, rinouarono la bal
lottationefenza che alcuno fi fcoftaße dal priftino parère. Cinquatafurono quel
li , che coi vori lo efaltarono al Pontificale honore , il che aprì , e palesò con
chiaro teftimonio , e la virtù , e valore di chifù eletto , & infieme la costanza
del fupremo Senato . Onde publicato per Pontefice il Cardinale Barberino
gioi per allegriala Città , ed intefo il nome d'vrbano con doppiafefta, e conten
to trionfo Il Pontefice dopo fatta la fcielta del nome , parue, chefi dichiaraßefpe
ciale Padre corteje, piacenole non tanto ne' coftumi, quanto nel nome.Nel medef
mo giorno con fotto in Vaticano si l'hora 20.venerollo con lieti , efeftiuifalutiil
Popolo . Quefto Prencipe poi verfo pouerelii ſplendido , folleuò dalla neceſſità
quei mendichi con mandarli alle proprieftanze molti denari . E quifappi, ò let
tore,che in quel giorno ſi vidde vinto dallefquadre cattoliche quelfalfo vefcono
Alverflatenfe, infieme di Germaniafcacciato, nel qualfedette nel trono di Vie
tro il vero Veſcono , e fingolariſſimo tutelare, e difenfore della Chriftiana Religio
ne.Matraqueftefelicità nocefsò la infierita Canicola di machinare difaftri aroui
nade Mortalisperche per li fopportati incomodi nel Cõclaue amalaröfi alcuni Car
dinali, & ancor l'ifteſſo Pontefice fù veſſato da febrile indiſpoſitione, la qualmẽ
tre trauagliò le dilui membra, apportò grand'affanno alla Corte, al Popolo; on
deft di meftiert, che la Incoronationefoffe differita.Ma Vrbano,che defiaua ilfi
ne del tutto,comandò, che fi doueffe fare il giorno di S.Michiele, cioè a'29.di Set
temb.perche haueua in fingolar veneratione quefto S. Spirte , quale conoscea pri
mɔfra Serafin ,Capitano delle fquadre Celefti, e difenfore della Chiefa, e del Som
mo Pontefice:per il chefecefare la di lui imagine lauorata a mofaico nella Bafi
lica di S.Pietro appreſſo l'altare di S.Petronillas fecefianc'egli fcolpire in bron.
zoinginocchiato auanti quello , con queste parole Te Mane , Te Vefpere . In
quel giorno Alessandro d'Efte Diacono Cardinale di S. Maria in Via Lata,auan
ti la Bafilica di S. Piero in Sifto, come è vſanza, coronò cal triplicato Diadema il
conualefcente Pontefie , non perfegno d'hereditario honore, ma per teftimonian
za,e mercede delle precedenti virtù replicado perciò ù popolo gli applaufi, & al
legrezze . Oltre di quefti efpreffi argomenti di contento, altri ne porfe il Senato, e
Popolo Romano per l'elettione del Potefice, erettoli on arco trionfale nel Că
pidoglio,che s'allõgana dal Vaticano fino in Laterano,fece dimoftratione delle di
Ill 3 lui
902 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

lui virtùscirca la qual cosa eloquentemete trattò Agostino Mafcardi nel libretto
intitolato Le Pompe del Capidoglio,& infieme raccontò le Infcrittioni.Nelme
defimo anno in giorno di Domenica a' 19.di Nouemb.Vrbano riuerito da běordi
nata Caualcata di Cardinali,Prelati, e principali,e da altri nobili giouinetti,che

SEB9
àpiedi feguitauano,ornato colfacro diadema, con le feneftrelle della letticaſpală
cate,come porta l'vfanza,s'inuiò a Laterano, eſsēdo guarnite a merauiglia leftra
de,e ritrouadofifpettatore di ciò gran concorfo di popolo, oue pofta afine la ceri
moniafece dono della Pontifical benedittione al Popolo.Le quali cofe cofortuna
to efito copiute Vrbano VIII.l'anno ifteffo 1623.a'31.d'Ottob.cöfermò il decre 16
Bas
to di Pio V.circa il non leuare le Città alla Chiefa.Ne' principij del ponteficato
inftitui la pia vfanza delle quaranta hore da celebrarfi li giorni mercore , ve
ZE
nere, efabbato nelle Bafiliche di Laterano , di Vaticano , e di Santa Mariaal
Prefepe , & in due altre chiefe per tutto il ftato foggetto alla Romana giu
rifdittione , per eforare la diuina clemenza „ dell'aiuto della quale questo pio
Pontefice è defiofiffimo . Dicde il facro Capello ad Agostino Spinola ( Crea
to già Cardinale da Paolo V. ) nel publico Conciftoro nel Vaticano : & auido
della propagatione della Fedefanta, e dell'aummento dell'honore diuino inftitul
vn pio ordinedella Chriftiana Militia col tit. della Concettione fotto la Re
gola di S.Franceſco,e fotto il patrocinio de' SS. Michiele, e Bafilio . Et accioche
il fplendore Ecclefiaftico principalmente in Roma, come primo luego della Chri
ftiana Religione vie più nell'accrescimento s'auanzaſſe , comandò , che tutte
le Chiefe , Monafterij sì d'huomini, come di donne, Hofpedali, Collegÿj, & altri
luoghifoffero vifitati da huomini graui eletti da ſua Santità a queſto fine , con
titalo di Congregatione della vifita Apostolica , & fù deſtinato Preſidente di
quefta Congregatione Antonio Barberino fratello del Pontefice religiofiffimo
Card.di S.Onofrio auanti il principio della Vifita il Pontefice procacciando l'ac
crefimento del culto diuino,e lafalute dell'anime comãdò, che doueffero celebrar
fil'Orationi delle quaranta hore in certe Chiefe Patriarcali , Collegiate , & in
The
altre, effortando di cuore li capi di Religioni , che ripigliaffere il primo modo di
viuere, anticipando la vifita Apoftolica, & egli in perfona intraprſe l'officio di
vifitare le Chiefe Patriarcali , e come defideraua , haurebbe viſitato le altre ,
mentre non l'haueffero occupato gl'importantiffimi affari del Ponteficato :in cia
fcunafettimana poi volle relatione di tutto ciò , ch'in quella s'era oprato circa il
wifitare, e tutta via procura, che sijno ridotte afine quelle cofe, ch'à quefto pro-.
pofito appartegono. Il medefimo defiderio della falute dell'animefuegliò in lui
il penfiero circa la refidenza de' Veſcoui;per il che nel cõciſtoro apportò vn gra
uiffimo difcorſo ſpettate alla refideza loro, et in tal guifa incominciò a fauellare
a Card.prefidenti a quelle chiefe, che hanno la refidenza. Per rimediare alfcro
polo della coscienza,che quella inquietar poteffe.vogliamo , come flimiamo con
ueniente, auuifarui,che li Card.Vefc.in ciò no fono differenti dalli altri Veſcoui,
e che a quelli non gioua ciò,che dir fifuoleslo sà,efoffre il Pontefice perche fidi
chi riamo, che noi in modo alcuno no toleriamo fto.Nell'anno medefimo diuol
gð vnalegge côtro li veferri,che malaměte promoueano alcuno a gli Ordini,et
infieme centro quelli, che in tal guifa erano ordinati, Beatificò ancorail Beato

~48
VRBAN O VIII. 903

Andrea Auellinofacerdote dell'Ordine de' Chierici Regolari nell'Anno 1624.


a28.di Settebre. Douendofi pofcia l'anno 1625.conforme la legge di Paolo II.
celebrare ilgiubileo,Vrbano accefo di carità, publicata la bolla nell'anno 1624.
a'28 Aprile propofe alla Chriftianità il grade teforo di tanto valoresftatui mol
te cofe acomodo de'pellegrini, e prouide alla ficurezza loro , & effortando li
Principi Chriftiani,che fi eshibiffero liberali a quelli,che andauano a Roma, &
opraffero,che ficuri poteffero mettersi in viaggio.Sofpefe l'indulgēze, eccettuate
quelle di Roma,& infieme leuò il potere affoluere dalle cenfure Ecclefiafticheser
42.di Decebre inanimò gli Cardinali ragunati nel Cociftoro afar qualche opera
degna della loro ampiezza,e dignità a benificio de gli Hofpiti, che nell'Hofpedale
Fox
della Trinitàfi ricourauano . A 19 , nella fala Regia riceuè Girolamo Corna
ro, Franceſco Erizzo, Girolamo Soranzo gloriofi Procuratori di San Marco in
fieme con Renier Zeno Caualliero , il quale baciandoli il piedefantofece l'Ora
tionea publico nome, come èfolitofarfi da' Principi, e cortesementeftando pre
fenti vintiquattro Cardinali porfeli l'orecchio attento, come anco fece in altro
tempo con gli Ambaſciatori del gran Duca di Tofcana,de' Genowefi, e dël Gran
Mastrode Cauallieri di Malta,le d'altri Principi, e Città d'Italia , è de' Suizze
fi Cattolici – À 24.poi Vigilia della Natiuità del Redentore parlò a' Cardinali
nella Camera de' Paramenti circa l'aprir le porte Sante, e de gli atti di religione,
che in tutto quell'annofar fi doueuano,e costitui tre Legati a latere,ch'apriſſero
leporte con lapompa ordinaria, cio è il Cardinale di Monte Decano del Sacro På
lazzo,perch'apriffe quelle di San Paolo Il Cardinale Lenio Arciprete di Laterà
no quelle di San Giouanni in Lateranosil Cardinale Mellino quelle di Santa Ma
ria Maggior:Eglipoi feguito da tre Card. inuioffi con follenne proceffione verso
laporta della Bafilica Vaticana,che era chiufa , quale percoffa con triplicato col
po dimaglio apri, entrado incominciò quell'Hinnofolito cōtarfi nell'allegrez
Te Deum Laudamus,portando nella deftra mano la Croce, e nella finiftra la
candela di Cera.Eranui preſenti a queſtefuntionigli Oratori della Venetiana Re
publica,il Prencipe di Polonia Vladislao trionfatore della Mahomettanaſchiat
ta,figlio dell'inuittiffimo Re di Palonia Sigifmondo , al quale il Pontefice dopo
bauerfatto le dounte accoglienze , nel pallaggio di Vaticano appreftò le cofe
neceſſarie ad vna regia maestà .Scorgeanſi da ambi le parti della S.porta due me
daglie all'horaftampate non infcritte vgualmente,peroche nell' vna conteneanfi
quefte parole:Qui ingreditur fine macula, e nell'altra variauanfi in queſta gui
fa,Hominibus bone voluntatis. A 19.Genaro Vrbano nell'anticamera ponti
ficale diede lafpada,et il Capello cõfecrato nella notte della Natiuità di Chriſtỏ
almedefimo Vatislao, inuitandolo a banchetto nellafala del Concistoro dopo il
qual couittofurono introdotti huomini peritiffimi di Mufica,perche con armont
ciconcentifolleuaffero gli animisil quale fato chefu in Roma alcuni giorni caria
codifacri doni partiffi p ritornarſene alla Patria.A 2.di Febraro poi inuigore
dofiin Palermo vie più la peftileza,il pontefice decretò,che foſſe annouerata la
Chiefa di S.Maria in Trafteuere fra le quattro ordinarie a vifitarsi nel tempo
del Giubileo, in luogo di quella di S.Paolo fuor delle mura,fi che a' 7.di Febraro
vifitando le quattro Chiefe con alcuni Card, entrò per la porta maggiore della
Ill 4 stefa
904 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

. Stefa Chiefa .A 19.poi romoreggiado fra loro quelli della Valle Tellina dichia
rò il Cardın. Barberino Diac. di S. Agata per Legatofuo, e dellafede Apoftoli
ca a latere alli R ,e Principi, accroche atteseffe all'aquietatione di tali tumulti,
il quale douendofi partire riceue la benedittione dal Ponteficese dopo paſſatigli
Dece
officij di congratulatione li Card. a cauallo l'accompagnarono alla porta Ange
lica. In tanto il Pontefice mando auanti in Fracia Bernardino Naro gentil buo
mo Romano:mentre encora il Legato ſeguitaua il viaggio al Re di Francia,ha.
uendo intefo,che trali confini di Genoua, e Lombardia erano apparecchiate l'ar
133.
mi perfargran ftragge d'ambe le parti , inuiò lettere piene di pietà , e prudenza
delfes
a' Patriarchi,Arcuefcoui, e Vefcoui della Chiefa Cattolica,perche con l'orationi
fattefare d ' lorofudditi procuraffero di placare l'irritato fdegno della diuina
vendetta . Nel mefe d'Aprile partitofi dalla Bafilica Vaticana verso alladi S. 物件
Pa
Maria di Trafteuere ſe n'andò a piediſeguito dal Clero Romano, da ciaſcuna Re
ligione,e dalfenato, pche diuoto, e fupplicheuole concilarfi anhelaua l'atta della
pietofa deftra d'Iddio, così conceȚe l'ineftimabil teforo dell'Indulgenze dell'an
nofanto à chi con digiuni abbattena i vitij , vifitando le prefignate Chiefe . Il
giorno poi dellafefta della Santiffima Trinità , e di S. Vrbano Papa , e Martire
canonizò la Beata Eliſabetta Reina di Portogallo . In quefto mentre il Cardin.
201
Barberinoftando in Parigi per trattar lapace, mandò la rofa d'oro a Maria Hĕ
richetta Regina d'Inghiltera , & infieme le inuiò le lettere del Ponteficeſcritte
@
di Romafotto il di 30.Maggio . Nel mefe poi di Luglio il Duca d'Alcalà chiaro T40
per la nobiltà,e dottrina, Ambafciatore di Filippo 4. Re Cattolico proteftò obe
dienza intera a nome del Rè nellafala Regia , & in tal occafione Bartolomeo di
Caftro Canonico della Chiefa di Burgosfece on difcorfo al Conciftoro,oue erano

radunati 21.Card.e gli Oratori Cefarei, Fracefi , e Venetian.Eẞedo pofiiagià tra
fcorfi circagiorni 50.dallafua Creatione in Põtefice,il primo giorno di Nouč
brenotiffimo per lafolénità comune de'fanti nella Bafilica di Laterano infieme
co' Card.aßiftè alla meſſa,depo la quale benedi tutta quella moltitudine di Popo
lo,chefeguitato l'aucas concedendo infiene il giubileo a crafcheduno, che viſi
taffe in quelgiorno la Chiefa di S.Bibiana, o pare durante l'ottaua d'Ognifanti a
quelli, che vifitaflero le 4.Chiefe.Sofpinto da'sāto zelo riſtorò , et ornò la Chiefa,
di S. Bibiana deftinandouifacerdoti , che doueffero iui celebrar ognigiorno , con
porgerli il debito emolumento.A' S. di Nouembre comandò Vrbano, che la Chie
fa di S. Bonauentura de' Padri Cappuccini foffe adornata tutta co' miracoli del
Beato Felice da Cantalice ( dopo bauerlo dichiarato del numero de' Beati ) dis
pinti da eccellentepi tore . A' Io. e 23. vifitò l'ifteffo Pontefice le Chiefe de
terminate con apportar gran esempio difanta diuotione , il che fece altre volte
quell'annoftefo.Vifitò ancora a' 25. l'Hofpidale della fantiffima Trinità con li
Card.Ludouifio,Antonio Barbarino, Magalotto, Aldobrandino, e S. Giorgio, e
lauò a' Pellegrini i piedi, benedìla menfa, e donò a quel luogo gran teſori di ce
lefti , e terrene ricchezze . Intanto leuato il dubio della pestilenza il Pontefice
rinouò lafolennità della S.Porta nella Chiefa di S.Paolo nella via Oftienfe.Al
colfe cortefiffimamente nel pallaggio Vaticano Leopoldo Arciduca d'Austria
fratello di Ferdinando Imperatore infigne per la bontà de' coftum venuto da
F.0
VRBANO VIII. 905

Fiorenza,e Loreto à Roma, & a' 13. Decembre nella Cappella Pontificale am
miniftrò nonſolo a lui, ma a quelli ancora, che infua compagnia erano vennti¸il
panefacramentato , e compiuta la Meſſa diede a baciare ilfacro piede a gl'altri.
17. Decembre benigno riceue il Card. Barberino, cb'era venuto dall'Amba
fciariada Francia il quale eraftato dal Re cortefiffimamente trattato , & a′ 20.
fece l'entratafeguito da' Cardinali dalla Chiefa di Santa Maria del Popolo fi
no in San Pietro nel conciftoro nella fala de' Ducbi , come porta l'antica fan
za. A 23. poi hauendo inuitato a banchettarfeco Leopoldo in Vaticano nel
la fala delfegreto conciftoro , dopo la lettione delle facre hiftorie , fece cantare
alcune canzonette ſpirituali da' Mufici prefenti . Finalmente a' 24.Decembre
comandò, che fi chiudeffero le porte di S.Gio : Laterano , di S.Maria Maggiore,
e di San Paolo da' Legati , che l'haucano apertes e finito Vefpero,egli in perſo
na sinui perferrare la porta della Bafilica Vaticana , e nelfar ciò mife egli la
primapietras ecofi pofe fine allafacra ceremonia . Fù prefente a tutto questo
Leopoldo il quale a' 30. honorato di molti doni dal Pontefice partiffi di Roma
perritor arfene in Germania. Non però fi fermò di difpenfare questofacro te
foro,pozcheprolongò il tempo per l'acquisto di quello fino al primo di Gennaro.
Oltre di ciò deuefi auuertire , che in tutto quell'anno continuo prouede con ogni
ingenuit il Pontefice di albergo per vefcoui, efacerdoti,i quali non afufficien
Zacomo di di danaro andauano a Roma perfua diuotione , oue gli era fuppedi
tato ilvtto ; eftimaua poco , o nulla, ilfar cofe di fi gran momento . Francefco
poi Barberino intracciando la ftrada del zio effendo egli Protettore de' Gre
cie di quelli di Scotia fece apparecchiare le ftaze per l'habitatione di tutti quei,
che delle dette nationi veniuano in quel tempo a Roma,appoſtandoli ancora cer
tonumero diferuenti . Nell'anno feguente il Ponteficefupplicato da Filippo 4.
Re Cattolico per mezzo di letterefcritte di proprio pugno , mandò il Cardinale
medefim ofuo Nipote,perche leuaſſe alfacrofonte vna figlia del medefimo Rè in
pece della Ponteficia prefenza ; oltre quefto lo dichiarò fuo Legato a Latere al
Pimperatore, Republiche, Re, & altri Principi per trattare i negotij dell'Eccle
fiaftico intereffe . Hebbe la mira principalmente di metter la pace frà li Rè di
Spigna, e Francia , e la raccomandò in particolare al Nipote , il quale l'hebbe
Sempre a cuore, e nel penfiero . Poco dopo , fece Cardinali dodici huomini fin
golariffimi degni per certo del Cardinalitio honore . A ' Cardinali Zacchia , de
Marquemont, Spinola , Caualerio , e Bifcia , i quali erano in Roma, condotti
allafua presenza dal Cardinale Barberino , diede il Cappello con le confuete
folennità . Pofe fra li Giudici della Romana Rota vn Cittadino di Peru
gia ; onde quella Città gli refe infinite gratie d'vn tanto banore . Trasferifſi
nella Molle d'Adriano con li Cardinali Sant' Onofrio , Magalotto , e San Si
fto , feguito da Monsignor Vidoni principal teforiero pontificio poco dopo
fatto Cadinale , & in quefto mentre vifitò il teforo infieme con l'edificio da
lui amplificato , auanti il quale a fuo cenno fù fatta piazza libera , e ſpa
tiofa . In oltre comandò , che fi lauoraffe in Roma , & Anconagran quan.
tità d'artiglierie a diffefa dello stato Ecclefiaftico . Andò a vifitare le fette
Chiefe
906 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

Chiefe di Roma accompagnato in carozza da Cardinali Pio, Sauello,de Fowes,


Sant'Onofrio,Magoletto, Caietano,San Sifto,,San Clemente , San Giorgio, Bi
fcia.Non mancò ancora di compartire queftopretiofo teforo del Santiffimo Giu
bileo a Lodouico Re di Francia . Diede il Capello al Cardinale Federico Cor
naro Vefcovo di Bergamo nellafala del palazzo Quirinale,il quale fe n'erave
nuto à Roma a’23.d'Aprile.Arichieſta poi d'Vrbano furno translatate le reli- m
quie di S. Gio: Chrifoftomo dallafacriftia de S. Pietro nella Capella del horolo
gio della medefima Chiefa, particella delle cui Reliquie il Potefice riceue quafe
gran teforo conferuãdola co pia,e diuota diligēza.Di più dichiarò B. Maria Ma
dalena de’Pazzi Fioretina, Verg.di grãVirtù pergli eccelleriſuoi meriti,eſta
tuì,ch'in Roma,folo però durante l'anno,nella Chieſa di S. Gio:Battiſta de’Fio¬ YOP
rentini , & in Fiorenza per tutte le Chiefe fi potefero recitar le bare con la
Meßa del Comune delle Vergini non Martiri . Ritrouaronfi prefenti li Cardi.
nali alla prima fua folennità nella Chiefa di San Gio: Battiſta a 23. diMarzo.
Nel Mefe di Giugno poi ragunà alcuni Cardinali trattando circa la custo W
dia delle chiani , e delle porte del teforo della Molle d'Elia . Frà tanto l
Infante di Spagna Cardinale,fratello del Re Cattolico vifitò il Cardin le Bar 10
berino Legato Apoftolico tofto , che fi gionto in Spagna , prima che entraffe
in Madrid, il Re cortefiffimamente andollo ad incontrare , mentre era per
fare l'entrata, et infieme la Corte , con ſuperbo apparato , feitofa per la ve
nuta di tal perſonaggio , il quale, oltre la chiarezza della parentella col Som
mo Pontef. era reſo comendabile dalla bontà della vita,dalla pietà, Modeftia ,
altre rare qualità : Le quali cofe non hun ſolo per fcopo dallettare, crad
dolcire l'udito , come lontane dall'adulationi ; ma accioche li pofteri paffima £
folleuarfi coll'altrui eſſempio all'acquiſto della Virtù , mentre sono ammaeftra
ti dalla verità.Questo Prencipe dunq; doppo traſcorſo il giorno della folen.
nità Santiffima della Trinità leuò al facro fonte battifmale l'Infante Maria
Eugenia ,figlia del Re à nome del Pontef. battezzandola il Cardinale Zapata
Gouernator della Chiefa di Toledo . Doppo questo effendofi intefala rotta, ch’
hebbe l'effercito del Conte di Mansfelt da'Cattolici in Germania , Vrbano fe ne #
andò con 17. Cardinali Germani à Santa Maria dell' Anima per celebrare læ
Meffa ,e per offerire le doute gratie all'eccelfa Maeftà del Sourano Motare .
Poco dopo quefto , effendo ftato debellato il Rè di Dania dal Conte Gio: de Tili , #d
fece il medefimo nellaſteſſa Chiefa difcorrendo ancora co’Cardinali circa la cura
delle Chiani del fecreto Fefore . Nella Festa di San Bonauentura Dottore
Ecclefiaftico , ellendoſi rincominciata la folennità, la qual Sifto V. banea insti
tuito , ritrouoffi prefente alla Meſſa nella Bafilica de'SS. Apoftolril Concifto
ro de'Cardinali per comandamento del Pontef. Dopo alquanti giorniftimò be
ne fua Santità douerfi Vifitare le Chiefe delli SS. Apoftoli da fei Cardinali ,
Tefconi,cioè daquel d'Oſtia, Portueſë,&c. à ' rfanza degl'altri veſconi , e Pre
lati . Fece dono del pallio al Cardinale Bandino Vefcono d'oftia nella fua Ca
pella,ilquale in vn'altra occafione haura conceffo al Cardinale di Monte. Nel
giorno d'Octobreconfecrato à San Francesco pofe laprima pietra della Chie
fa
VRBANO VIII 907

fa de'Capucini nella Città . Le medaglie affiffe alla primafaciata della Chie


fa conteneuano l'imagine pontificale con queste parole, Vrbanus vIII . Pont.
Max. Anno Iv. nell'altra faciata poi tencuano impreſſequeſtelettere , Eccle
fia B. Virg. Concept. primo iacto lapide M. DC XXVI. Fece Vrbano
àfue fpefe elprincipal altare di queſta Chiefa hauendo dato in dono l'acqua ,
el terreno atto perl'edificatione a'Frati il Cardinal S.Onofrio ) Accolfe fasto
famente nel publico concikoro quafi ritornata colomba di Noè , & àguisa di
Nonciodi ficura pace il Cardinale Barberino Apoftolico Legato in Spagna,
dalla quale facearitorno dopo acquietatii romori trà gli due Potentiffimi Re,
e nello ſteſſo giorno aggregò al Cardinalitio Collegio Giulio Sacchetti ritorna
to da quello ſteſſo paeſe in Roma.Oltre quefto hauendo pofto à fine il colmo del
la Chiefa di Santa Brbiana , fece trasferire li Corpi della ſteſſa Martire , e dellè
Sante Demetria e Defrofa, dalla Bafilica Liberiana , oue erano ftati condot
ti. Poco dopo cun ogni fulenne pompa confegrò il tempio Vaticano , eretto da
Coftantino Mugną,ridotto poi dalla liberalità de Sommi Pontef. in vaſuſſema
forma. Volfedi più chefoffe di pefoleuato l'altare fabricato da Clem. VIII.
per effer fasoda lui confegrato..Furonui aſſiſtenti 22.Card.cõ gran numero d’
buomini Ecclefiaftici,de fei Card Vefcoui tre furono presei eſſendo lōtani li al
tri:Albaneſe,Preneſtino , e Sabino,furono adiutori in tal negotio al Pontef. &
inluogodel Cardinale d'ofia,del Portucrfe, e del Tufculanoferuirono li Card.
Lanti, Lento, e Sauello. Il primo didi Marzo , il Pontef. diede parte à Cardi
nali, che ilnegotió dellavalle Félina s'era felicemente acchettato , & ch'erano
ftati confegnati gli Fonti à Torquato de Conti Capitano delle fquadre Eccle
fiaftiche il quale gli hauea dati in mano a' Miniftri di Francia , e Spagna da .
Spianarfi à fattoJe trà le altreproferi quefie parole degne inuero da confile
rarfi Pur vna volta di comune confenfo de'due Ré s'è ftabilita la pace,& habi
biamo fatto ogni noßro parere,accioche la Chiefa non patifca qualche difag.
gio, inconvenience . Teftimonieranno il tutto gl'iſteffi Re , e lo conofce lo
fteſſo Iddio l'honore delquale,ci è feruito per fcopo . Frà quefto procacciando
l'augmento del Sacro Senato conuocò i Cardinali trattando di rinouare la digni
tà de'Cardinali.Aboli prudentemente l'ordine.de’Casellieri di San Giorgio , il
quale Paolo V. hauea riftretto . Donò all'honorefupremo de’Cardinali Gipfio,
e Spada,l'vno ritornato dalla legatione di Vrbino , l'altro da quella di Fran
cia . Ampliose rinouò in Loreto il Collegio de’Greci inflituito da Gregorio xiy.
e doppo alcuni anni traslatato in Roma; tui s'alimentano trentafei giouinetti col
enaroſuggeritoui dalla Comunità,mantenedone vna fol dozzina in Roma nel
Clementino Collegio . annullò il titolo di San Carlo a'Catinari, tramutato in
luogo del titolo di San Biagio dell'Anello,e fece titolo di Card.la Chiefa di San
Carlo pofta nella via detta Corſo.Nelmeſe di Nouembre attorniato da Cardi
nali vifitè (come e folito fare più volte l'anno ) le ſette Chieſe di Roma, céle
bri per la concorrenza del Popolo,infieme con quella di Santa Maria dall'a Vit
toria,Nell'Anno 1628.eſſendo da crudelfato tronco ilftame della vita di An
tonio Grimani Patriarca d'Aquileia à 27. Gennaro inuiò lettere dell'Anno
1627.
908 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

1627. de' 20.di Marzo per la perſona d'Agucchio Noncio appreſſo Venetia
ni ad Agoftino Gradenigo Vefcovo di Feltre, nel cui tenore li daua parte , come
l'eleggeua perfucceffore del già eftinto Patriarca . Dopo quefto riceue lettere
da Giouani Gafpari Gran M´Aro de' Caualieri Tedeschi , nelle quali eshībina
pronto,& obbediete a'cenni della volõtà Pontificia.Fecefar nel mese di Marzo
l'entrata in Roma a Ferdinando II.Gran Duca di Toſcana per ſpicuo per le fue
rare qualitdrattenendolo,come è vſanza , per vna volta à pranfar feco nelle ftã
Ze Pontificalise a'10.Marzo nella Cappella di Vaticano , celebrato il veneran
do Sacrificio della Santa Meſſa, lo fat allò col pane Angelico del Corpo di Chri
fto,rimedio per l'acquisto ageuole della fortunofa futura immortalità . Inuia.
ronfipoi la Domenica prima di Quarefima alla Chiefa Vaticana di Sisto co'
Cardinali per affifter alla Meffa,folleuando i! Duca la Coda della Pontificia fo
prauefte , ini fu prefente infrapofto a' Cardinali San Clemente , e Santo El
HT
febio,& alli altri,il che finito riceuuta da Vrbano la Roſa d'oro a’17. Se nepar
ti di Roma . Morto frà queſto mentre Vicenzo , che fù Duca di Mantoa (à no 1
me del quale il Marchefe Sigifmondo Gonzaga hauea già tempo promeſſa l'eb
bedienza) fi moſſe in Monferrato vna perigliofa guerra dominando gli feet
tri Carlo Gonzaga , Il Pontef.defiofiffimo della tranquilità della Pace, e del
vniuerfal'vtile del Vniuerfo,mandò Ambaſciatori eftraordinarij all'Imperato
2
re,& alla Cattolica Maeftà di Spagna, cõcedendo vn giubileo comune per mez
zo di pie lettere, &r a'12.celebrata la meſſa nella Bafilica Vaticana di S. Pietro
h
all'Altare della Pietà à piedife n'andò co˚Cardinali,e co’Ambaſciatori de'Pre
cipi alla Chieſa di San Spirito . A' 17. vifitò le fette Chiefe , e pochi giorni ,
ww
dopo di nuouo vifitò quelle di Vaticano, e di San Spirtò , dopo la qual cofa ſe ne
ricouerò nel Quirinale palazzo , Nel mese di Maggio eleffe vefcouo di Ferra
rail Cardinale Magalotto . Nel mefe di Luglio riftaurò la safa penitentiera
delle donne nella via detta volgarmente Longaria, che ftaua per rouinare,in cui
fi fuftentauano quelle, che vfciuano dal letamaro della dishonefià, mentre che
li diede per Procuratore il Cardinale San Sifto . Creò Gio: Battista Palotta
Chora Romano Cardinale ) Arciuefcouo di Theffalonica, & Noncio ordinario
appreſſo la Maestà Imperatoria . A ' 9. Aprile nella vifita dellefette Chiefe vi
Jitò anco il Battifterio di Laterano , il di cui volto hauea fatto artificiofamente
lauorare,e tutt'hora purfollecitaua, chefoffe guarnito di marmi di diuerfo colo
re. Ilgiornoseguenteſe n'andò per la rotonda ſommità del Vaticano al recetta
colo,oue fi riferba il Sudario co la viua effigie del Saluatore improntata mifterio
famente dallafaccia di Chrifto per mezzo di Veronicafanta, e la lancia, chenel
tempo della paffione traffiffe non men'acuta, che spietatamente il lato cordiale di
Chrifto,perfruirpiù vicino della preſenza de' celefti tefori , e riuerire ancora
ma particella della Croce del Signore donata da lui alla Bafilica di S. Pietro.
Laparte delfalutifero legno leuata dalla Chiefa di S. Anaftafiarappresètauala
figura di Croce,ma le mancaua(per dir cofi) un braccio , onde comandò il Papa ,
1279
chefoffe portata quell'altra parte del detto Legno, che fi conferua nella Bafilica
di S. Croce in Gierufalemme se d'indi ne fece pigliar tanto , chefuppli perfaril
braccio
VR BANO VIII. 909

10 braccio,che mancaua:e quefta crocetta vefti d'argento, & ornò di gemme, & or
dino,che qualofi moftraua al popolo il Sudario, e la Lacia, anco effa fi moftraffe..
Nello ſteſſo meſefoprabondãdo in lui l'allegria, e giubilo ,fe partecipi li Card.co
meper legge Imperatoria erafi decretato,che li Capitani nella Germania faceſſe
roreftitutione alla Chiefa delli beni leuatigli . Nel mefe d'Agoſto ftatui , che in
niun tepo liveſcoui d'Oftia, e Veletri foſſeroſenzafuffraganeo Vefcouo, e coman
dò,chefoffero cauati dall'entrata della Chiefa oftiefe 500.fcudi dafodisfar ogni,
anno alfopradetto fuffraganeo.Il Card . Borghese per efortatione del Pontef. ap
piglioffi alla cura della chiefa Sabina, e di più applicò l'entrata di 400. fcudi al
vefconofuffraganeo Gio . Battifta Piccolomini, & a' fuoi fucceffori, efirata del
l'erario difua Santità . Neftimerò douerfi por in oblio ilftatuto d'Vrbano , cioè,
che colorono poteffero effer ammeffi all'Epifcopalefaftigio, che no poteffero per
indifpofitione di malattia foffrire vna tal carica, nel che no priuilegiò ne pure li
Card.ancorchefe alcunofoffeper auuentura Vefcouo Portuefe , & impedito da in
fermità lifoffe lecito afpirare al gouerno della chiefa d'Oftia. Nel mefe d'Otto
bre dichiarò Beato il feruo d'Iddio Caetano Thieneo Fondatore , della Con
gregatione de' Chierici Regolari Theatini,e conceſſe, che poteſſeſopra li altari co
me tale effer riuerito ,& honoratoie nello ſteſſo anno del 1629.del mese d'Apri
le haueaposto , & aggregato al confortio de' Santi il Beato Andrea Corfino di
Fiorenzadell'Ordine de' Carmelitani Veſcouo Fefulano.Nel meſe poi di Noue
brefece alcuni Card. delli quali poco dopo tratterò : eſentendofouraftare gran
fciagure di peftileza, e penuria di vettouaglia accopiata dalli tumulti di guerrie
radifcordia,a rouina della Chriſtianità tutta,mandò vn vniuerfalegiubileo . Di
più decretò,che S.Rocchofuffe tenuto Santo, e che come a talefoffe celebrata in
fuo nome la mela,e recitato il diuino Officio . Nell'anno 1630. infuriato Marte
fraftrepitofi rancori difanguinolenta battaglia,mandò il Pontef. Gio.Giacomo
Pancirollo Ambafciadore, perche procurando tentaffe difeminar la pace : poco
dopo cofitui il nipote più giouane Antonio Card. Barberino Legato a Latere à
tutta l'Italia,& inuiollo a Bologna, di qui poi nella Lombardia,& in Sauoia per
fneruare,efradicare la poſsäza d'incrudelita difcordia,ſe mai foſſe ſtato permeſſo
dalla poffibilità.Vien eſſaltato Antonio Car.col titolo di liberale, e di più vn cer
to Signore buomo maturo, egraue di quell'età nobile di nafcita,fcriuedo da Mila
no a Roma,diuolgò quel maturofo feno, e prudenza,che col'esperienza haueua in
quefto Prencipefcorto . Ma non mi premette eßer troppo proliẞo onde lafcio
di la propofta breuità , raccontare come Vrbano hauendo con maggiori pre
fidij di nnouo fortificata la Rocca Elia in Roma l'ha vie più refa ftabile , e
forte , il che vien palefato dalle monete allhora ftampate , nelle qualifi legge
Inftru&ta,Munita, Perfecta , come egli ha eretto in pochi mefi nella campagna di
Bologna vn forte a ftupore prefidiato , detto Vrbano ,per difender, e mantenere
Cloftato Ecclefiaftico:che co nuouefortificationi harefa inuincibile la fortezza di
Ferrara,e la città medemma:& che al Palazzo Quirinale ha aggiūti noui edi
ficij , ergendo a tutela delli horti alte ,e forte muraglie.Guarni ancora vn Arſena
le nel Vaticano di tanti iftrumentiguerrieri, quanti foffero a fufficienzaper ar
-m arepiù di quattro legioni difoldati,e di gran numero d'artigliarie di non licue
-439-4 momen
910 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

momento per la grādezza, e finezza loro . Ampliò la libraria di Vaticano di vo


lumigreci di gran prezzo fcritti a mano.Hafabricato on fuperbo palaggio per
habitatione de'Romani Pontefici in Caftello Gadolfo.Ne qui ffermò il magna
nimo coraggio di quefto pietofo Pontef.perche diuenedo mai sepre più magnani.
mo, e difpreggiator di vil codardia,inoltrò l'aquilinofquardo ad opre più fubli
mi,& illuftri:Onde per venire alla pratica dopo lafpeculatione, oue fi fermaus
ilfuo pefiero a beneficio publico,dirizzò laſcola Romana, chiamata cỡ nome di
Sapieza accrefcendoli gli ornaměti,e l'ampiezza. Parimëte deueſi annouerare
frà le opre d'vrbano la Chiefa di S.Caio,che appresso quella di S.Sebaft.fi va tut
tauiaprofeguedoscofi ăco quella di S.Bibiana: hauedo inoltre ornata quella di S.
Maria Rotoda,di S.Sebaftiano no troppo difcofta dall'Arco di Tito idouedos de
più perfuo comadameto porfine a quelle quattro Cappelle fotterranee, ne gl'an
goli del Vaticano fituate,& infiemefreggiarle co figuremarmorce,efsedofopra
Atate all' opra Angelo Iario Canonico di S.Pietro, e maeſtro della cafaPõtificia.
Statul ancora la ftãza in Vaticano per li Auditori della Romana Rota.Diede al
leftape già pochi meſi lifantı Hinni,riueduti,e pienaměte co cẽfural verghetta
corretti:cofi il Martirologio Romano fù collafua autorità rištāpato . Determi
nò,che per S.Caterina Senefe foſſe recitato l'officio col titolo difemidoppio. Rifà
il porto Cetocella fino da Traiano Imp fatto e dalli altrifommi Põtefrinouatọ
& tato l'aggrandiſce,e dilata,che pare nouello,e difreſco lauorato:& ogn'vno,
che lo vede,cofella non ecceder in ciò la generofità de gli andati Cefari a quella
d'Vrbano.Fà eleuare a queſti tepi vn argine di gran pietreperriparo delporto,
acciòfpezzi l'orgoglio dell'ondeſpumāti , aggiōgēdo a ciò molte staze atte per
beneficio de' Mercatanti. Di piùfà vn'acquedoto difoauiffime acquese leuata la
gabella al mare,agilita a' Mercatanti il condurre le mercanzic , alla qualeopra
prefiede Donato Cefio Chierico della Camera Apoftolica. Decretò,e ftabiliVrba
no, che fiferbaffe l'vfanza dell'honorare li Card, Romani co titolo di Eminentif
fimi,e Reuerediffimi , a'15.Giugno diede il Cappello Roſſo al Car.S.Croce ritor
nato di Polonia.Cofermò per sepre Vrbano il decreto di Greg.xv. cirea l'elettio
ne del Potef.Romano.Pofe in non cale l'abufo,che s'era introdotto nell'honorare
alcuni paffati da questofecolofotto opinione di fantità,ò di Martiri, no approna
ti per tali dallafede Apoftolica. Appoftò vn luogo proportionato alla Libraria
Palatina,appreſſo la Vaticana,per depoſitar iui gli volumifatti cõdur da Germa
nia a propriefpefe. Rinouò ancora l'entrata Põtificia di Vaticano famofaper le
pitture di Cofmografia,& il portico dirimpetto alla Libraria Apostolica, dimă
data da certi l'entrata della bella vifta.Riſtaurò la muraglia, che circõda il Vati
cano,rifacendo la parte, che per l'antichitàfe n'era rouinata.Intato crefcedo più
frà Panormitani la pefte,no perdonò afpefa alcuna,perche quefto male non s'in
troduceffe in Romainftitui lefacre preghiere; vifitò la Chiefa di S.Roccbo, emã
dato vnfolene Giubileo cocede al popolofacoltà di poterla viſitare.Di qui è,che
neſſuno fi ritrouain Roma,che no fappi a ch'afforifmo appigliarsi per trattener
lafuria di queſto morbo,diuagate per molte città d'Italia, & che no facci gran
coto di quella preſcritta norma,e metodo d'implorare l'aita dell'Onnipotēte Mo
marca.Trattò finalmente cõ talprudéza cõ Frãceſco Maria Duca d'Kabino dal
la Ro
VRBANO VIII. 116

la Rouere noto, per la bontà, e perfettione de' coftumi il negotio di' reftituir alla
Chiefa dopo lafua morte lo ftato d'vrbino ,che al tutto ha eftirpato ogni princi
pio di difcordia,che in qualche tepo haueſſe potuto pullulare ; eperciò venuto il
cafo confumma quiete è entrato al poſſeſſo di quel Ducato .
Cotinua tuttauia co soma prudeza nel gouerno allafua curacomeſſo ficuro che
afuo tempo riceuerà dalla clemete mano diuina il premio a 'fuoi meriti dount o.
Ha creato Vrbano VIII. fino a quefto tempo , che fiamo del 1643. al principio
d'Aprile 53.Cardinali in fette promotioni;e fono gli quì fotto notati
A'2.d'Ottobre del 1623.
Francefco Barberino Fiorentino diac.card.di s.Onofrio;e poi di s.Agata .
A's.d'Ottobre del 1624.
F.Antonio Barberino fratello del Papa del Ordine de' Capuccini p. ca.di s.Onof.
Lorenzo Magalotti Fiorentino Referendario dell'vna , e l'altra fegnatura ,e Secre
tario di s.s.prete card.di s.Maria in Aquiro .
Pietro Maria Borghefi Senefe diac.card.di s.Giorgio al Velo d'oro .
A'19.Gennaro del 1626.
Aloifio Caetano Rom.Patr . Antiocheno,& Arciu.di Capua,prete car.di s. Pude.
Dionifio di Marquemont Francefe, Arciuefcouo di Lion, e già Auditor di Rota ,
prete Card.della santiflima Trinità nel Monte Pincio .
Ernefto Adalberto di Harac Germano , Arciuefcouo di Piaga card.....
Bernardino Spada da Brisighella , Arciucfc . Damiatenſe , Nuntio Apoftolico in
Francia,& Chierico di Camera,prete card.di s.Stefano nel Monte Celio . 3
Laudiuio Zacchia Genouefe , Vefc. di Mõte Fiafcone , Maftro di Cafa del Papa, e
già Nontio appreffo la Sereniffima Rep.di Venetia , prete card.di s.Sifto .
Berlingerio Gelli Bologneſe ,Vef.di Rimini , Gouernator del Ducato d'Vrbino , e
prima di Ro.Nutio gia in Venetia , e Maftro di Cafa del Papa p. car.di s. Agof.
Federico Cornaro Venetiano ,grá Prior di Cipro , Chierico di Camera Vef.di Ber
gamo ,e pofcia Patr. di Venet . p. car.di s.Maria Trafpótina,e poi di s.Marco .
Giulio Sacchetti Fiorentino ,Vefcouo di Grauina , Noatio Apoftolico in Spagna,
poi Vefcouo di Fano,prete card.di s.Sufanna .
Gio.Domenico Spinola Genouefe Aud . Generale della Camera p. car, di s.Ceci.
Giacomo Caualerio Romano ,Datario, & Auditor di Rota,p . car.dis.Eufebio .
Lelio Bifcia Rom . Dec. de' Chierici di Camera ,diac.car.de ss. Vito,e Modefto .
Hirico di Gufman,& Haro ,figlio del Marchefe di Carpi, car.... morì poco dopo.
A'30.Agoſto del 1627.
Nicolò Francefco fratello del Duca di Lorena, Vefcouo Tullenfe prete card....
Girolamo Vidoni Cremonefe ,Tefor.Gener.del Papa,dia.car.de'ss Quattro Cor.
Martio Ginetti da Veletri ,Referendario dell'vna , e l'altra fegnatura , e Maeftro
di Cafa del Papa,diac.card.di s.Angelo in Pefcaria .
Fabricio Verofpi Romano ,Auditor di Rota, prete card.di s.Lorenzo in Pane , &
perna,& poi di s.Maria della Pace .
Egidio Albornotio Spagnuolo Archid.di Valprefta nella Metrop.di Burgos, p.c.
Pietro Berullio Francefe Fondator, e Rettore della Congregatione dell'Oratorio
del Signor Noftro Giesù Chrifto in Francia, prete card... prefto morì .
Aleffandro Cefarino de' Duchi di città Nuoua Romano , Referendario dell'vna,
e l'altra Segnatura ,e Chierico di Camera ,diac.card.di s.Maria in Dominica.
A'7.di Febraro del 1628.
Antonio Barberini Romano,nipote del Papa, Caualier Gierofolimitano ,Referé
dario
912 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT
A
dario dell'vna,e dell'altra Signatura,diac.card.di s.Maria in Aquiro.
Girolamo Colonna Romano Abbate di S.Marta, diac.car.di S.Agata in
E
A' 9. di Nouembre del 1623 .
Gio. Battiſta Panfilio Romano Patriarca Antiocheno , Auditor di Rota ,
R. P.
Apoftolico in Spagna,prete card.di S. Eufeb.o.
Gio.Francefco de'Conti Guidij da Bagno in Romagna , Arciuefcouo P
Vefcouo di Ceruia, e Nontio in Francia prete card.di s.Aleffio .
Il di fopradetto creò anco gli feguenti .. Imperia
Pietro Pazmano Vngaro Arciuefcouo di strigonia, & Primate dell'Vnga
te card.di s. Girolamo de' Schiauoni . Cefare
Antonio Santacroce Romano, Arciuefcouo di Seleucia Nontio in Poloni
card. de' ss.Nereo,& Achilleo .
Alfonfo Lodouico du Pleffis de Recheliu Francefe,Arciu.di Lion,Certofil
anuo
Gio.Battista Pallotta Romano, Arciuefcouo Teffalonicenfe Nontio appre
peratore,prete Card. di S.Silueftro . ampl
Gregorio Nari Romano,Referendario d'entrambe le fegnature, & Audit
nerale della Camera prete card. de' ss.Quirico, e Giulita . M
Luca Antonio Virili Romano Auditor di Rota,Prete car.di s. Saluator in Lauro.
Teodoro Prencipe Triuultio Mila nefe, Protonotario Apoftolico , e Chierico di
Camera,diac.card.di s.Cefareo .
Ccfare Monti Milanefe, Arciuefcouo di Milano Prete card....
A' 20. Decembre del 1632.
Gio. Alberto fratello del Rè di Polonia, Vefcouo di Cracouia,diac.car.di s.Maria
in Aquiro .
A' 28. Nouembre del 1633 .
Francefco Maria Brancaccio Napolitano, Vefcouo di Capaccio, Prete card. de
ss. Dodeci Apoftoli .
Aleffandro Bichio Senefe,Vefcouo di Carpentras, prete card.....
Viderico de' Conti di Carpegna Vefcouo d'Vgubio, prete card.di s.Anaſtaſia.
Stefano Durazzo Genoueic ,prete card.di s. Lorenzo in pane, & perna.
Agostino Oregio Arciuefcouo di Beneuento, prete card. di s.Sifto .
Benedetto Vbaldo Perug no, diac.card.de ' ss. Vito,e Modeſto .
A' 16. Decembre del 1641.
Franceſco Maria Macchiauello Fiorentino, Patriarca Coftantinopolitano, eVe
fcouo di Ferrara,prete card.
Afcanio Filomarino Napolitano, Arciuefcouo di Napoli , prete card.
Marc'Antonio Bragadino Venetiano Veſcouo di Vicenza, prete card.
Ottauian Raggio Genouefe Auditor Generale della Camera,prete card.
Pier Donato Cefio Romano Teforiero Generale del Papa prete card...
Girolamo Verofpi Romano, Auditor di Rota ,prete card.
F.Vicenzo Maculano da Firenzuola nel Piacentino, dell'ordine de' Predicatori ,
Macftro del facro palazzo, prete card...
Francesco Peretti Romano, Abbate, Prete Card....
Giulió Gabrielli Romano,Decano della Camera Apoftolica,diac. card....
Giulio Mazzarini Romano.Referendario d'entrambe le Signature, diac.card.
Virginio Orfino Romano Abbate, diac. card.
Rainaldo da Efte fratello del Duca di Modena, diac.card.

Ilfine delle Vite de' Fontefici .


A
A
CRONOLOGIA ..

ECCLESIASTICA ,

R. P. F. HONOFRIO PANVINIO VERONESE


Frate Eremitano di Sant'Agostino :

mperio di C. Giulio Cefare Dittatore , fin'all' Imperator


Cefare Maffimiliano 1 I. d'Austria , Pio , Felice ,
Perpetuo, Augufto .

dotta nuouamente dalla lingua Latina nell'Italiana , fupplita , &


ampliata dal MDLXVI. fin'a l'Anno MDCVI

DAL R. M. BARTOLOMEO DIONIGI DA FANO .

Et dall'Anno MDCVI. fin'all'Anno MDCXII. Da


D. Lauro Tefta , & altri .

CON PRIVILEGIO , ET LICENTIA DE SVPERIORI.

N
O
S
23

card
A
IN VENETI

MDCXXXXIII .
Appreffo il Barezzi .
912 TOMASVCCI DELLE VITE DE PONT.

dario dell'vna,e dell'altra Signatura,diac.card.di s.Maria in Aquiro .


Girolamo Colonna Romano Abbate di S.Marta, diac.car.di S.Agata in Agone.
A' 9. di Nouembre del 1623.
Gio. Battiſta Panfilio Romano Patriarca Antiocheno , Auditor di Rota , Nuntio
Apoftolico in Spagna,prete card.di S. Eufeb.o.
Gio.Francefco de'Conti Guidij da Bagno in Romagna , Arciuefcouo Patrano ,
Vefcouo di Ceruia, e Nontio in Francia prete card.di s.Aleffio .
Il di fopradetto creò anco gli feguenti ..
Pietro Pazmano Vngaro Arciuefcouo di strigonia, & Primate dell'Vngaria ,pre
te card.di s.Girolamo de' Schiauoni .
Antonio Santacroce Romano,Arciuefcouo di Seleucia Nontio in Polonia,prete
card. de' ss.Nereo,& Achilleo .
Alfonfo Lodouico du Pleffis de Recheliu Francefe,Arciu.di Lion,Certofino,p.c.
Gio.Battista Pallotta Romano, Arciuefcouo Teffalonicenfe Nontio appreffo l'Im
peratore,prete Card. di S.Silueftro .
Gregorio Nari Romano,Referendario d'entrambe le fegnature, & Auditor Ge
nerale della Camera prete card . de' ss.Quirico, e Giulita .
Luca Antonio Virili Romano Auditor di Rota,Prete car.di s. Saluator in Lauro.
Teodoro Prencipe Triuultio Mila nefe, Protonotario Apoftolico , e Chierico di
Camera,diac.card.di s.Cefareo.
Cefare Monti Milanefe, Arciuefcouo di Milano Prete card....
A' 20. Decembre del 1632.
Gio. Alberto fratello del Rè di Polonia, Vefcouo di Cracouia,diac.car.di s.Maria
in Aquiro .
A' 28. Nouembre del 1633.
Francefco Maria Brancaccio Napolitano, Veſcouo di Capaccio, Prete card. de
ss. Dodeci Apoftoli .
Aleffandro Bichio Senefe,Vefcouo di Carpentras, prete card.....
Viderico de' Conti di Carpegna Vefcouo d'Vgubio, prete card.di s.Anaftafia.
Stefano Durazzo Genouelc ,prete card.di s. Lorenzo in pane, & perna.
Agostino Oregio Arciuefcouo di Beneuento, prete card. di s.Sifto .
Benedetto Vbaldo Perug no,diac.card.de' ss. Vito, e Modeſto .
A' 16. Decembre del 1641.
Francesco Maria Macchiauello Fiorentino, Patriarca Coftantinopolitano, e Ve
fcouo di Ferrara,prete card.
Afcanio Filomarino Napolitano, Arciuefcouo di Napoli, prete card.
Marc'Antonio Bragadino Venetiano Veſcouo di Vicenza, prete card.
Ottauian Raggio Genouefe Auditor Generale della Camera,prete card.
Pier Donato Cefio Romano Teforiero Generale del Papa prete card...
Girolamo Verofpi Romano, Auditor di Rota,prete card.
F.Vicenzo Maculano da Firenzuola nel Piacentino, dell'ordine de' Predicato
Macftro del facro palazzo,prete card...
Francefco Peretti Romano, Abbate,Prete Card....
Giulio Gabrielli Romano,Decano della Camera Apoſtolica,diac. card....
Giulio Mazzarini Romano.Referendario d'entrambe le Signature, diac.card
Virginio Orfino Romano Abbate, diac. card.
Rainaldo da Efte fratello del Duca di Modena,diac.card.

Ilfine delle Vite de ' Fontefici .

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