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1
LA FINTA
1 PA Z Z.A.
: DRAMA
DI GI V Lio
: STROZZI
Z CA
IN VENETIA ;
::: MDC-XXXXI.
Per Gio ; Battiffa Surian .
mma
OR
en
ALL'ILLVSTRISSIMO
Sig. e Padron mio Colendiſſimo
IL SIG. GIO: PAOLO
VID MANO
CONTE D'ORTEMBVRGO ,
Barone di Summerech , e di Pa
terniano nella Carinthia .
o oco
Di V. $. Illuftriffima
Giulio Strozzi.
36
AL LETTORE .
29
CETTO
€9 €
D Dragon volante dal Conſiglio
improuifo , ilqual particolarmente
regna nelle donne, che fanno in vn
iſtante, comefa in queſt'opera la fin
3
SCENA TERZA .
SCENA SESTA .
EPT
14
EPITASI,
Quero Azzione Seconda.
SCENA PRIMA .
SCENA SECONDA . .
3
egli voleua .
SCENA QVARTA .
Eidamia vdito l'animo d ' AC:
Debdietanto alienato dagliamo
ri, e che ſolo penlaua alla partenze
ſenza moſtrar ſegno d'affetto, e di rie
uerenza verſo dili, få vo grãdiffimo .
lamento con la nodrice, nè ammette
confolatione alcuna ..
SCENA QVINTA ..
Inito l'abbattimento , torna AC
F chille vincitore della gioſtravà , e
16
vd accelerando la partenza coGreci
ambaſciadori..
SCENA SESTA .
LCapitaodellaguardiadel Chow
I ró armato degli iſolani ſi crucias
per effere ſtato sugli occhi della ſua
OS
' Eunuc
o di Corte porta nuoua
à
►
L.Diom ede del furor di Deidamia .
SCENA DECIMA :
CATASTROFE,
Ouero Azzione Terza .
SCENA PRIMA .
Ompariſce di nuouoDeidamia ,
Do rappreſentar Commedie in Mufi
ca per honorar gli Ambafciadori
dice di voleranch'eſſa far la ſua par
te ,come clperta di Macchine ,e di
Canto ; in quel mentre gella
SCE
19
SCENA TERZA .
SCENA SETTIMA :
PER
22
makethe
PERSONAGGI
Della Finta Pazza .
Prologo IlConſiglio improuilo .
Vlife Re d'Itaca , e Diomede Re d'Ettolia ,
ambaſciadori della Grecia .
Choro d'Ilolani col Capitan della guardia.
Giunone .
Minerua . O
Gioue .
Venere .
* Choro degli Dei.
Amore .
Licomede Re di Sciro .
Eunuco Mufico di Corte .
Choro didamigelle di Corte .
Vulcano .
Nodrice di Deidamia con Pirro ..
Choro di pazzarell buffoni , paste muta .
Charonie .
Choro di Menti Celefti .
La Scena è nell' Iſoletta di Sciro
nell'Arcipelago .
PROLOGO
Il Conſiglio Improuiſo .
o non hobenda, o face ;
INeſegno
Non bò faretra, o dardi;
altro vulgar,che mipaleſi :
Michiamano ilConſiglio ;
2,
Manon quei graue figlio
Di molti,emolti padri,a cui fon l'Hore
Dotte nodrici,e precettore il Tempo .
lo nacqui infretta, in fretta
Digenitor mendico ,
Sularene d'Olimpo in mezzo aiGiochi.
Il Biſogno è mio padre,
2 Fecondo genitor dimoltifigli ,
Biſogneuoli tutti: 10 fon ricco
D'oro non già ,ma dipartitiinduſtri.
Voi, belle Donne illuftri ,
Ben lofape:e,acui
Ne mendicari amori
Dispenſo imieiteſori,
E d'hauer godoun degno.
Trono nel vostroingegno :
Che tra lesfere lucide,e beate
M'aggiro de'voſtr'occhi,einuito ogn'hora
Voitutte al godimento . Amé.che ſono
Il ſuo figlio minor ,diè la Prudenza
Queſto ſerpe volantes
Ma
1
14
Mal'altro mio fratello
Tardo,lungo, increſcioſo ,
Tucroduol, tutto giel tutto dubbioſo
Hebbe da lei, (comedimepiiedotro )
Di piombo i piedi, e di lumaca it trouio .
Qu'ioſenzadimora
Attino , e pettoruto
Venni, vidi,operai,
Egli coſtuma ogn'hora ,
Satrapo irriſoluto ,
Di penſar molto,enon conchiuder mai
Mercè de'miei ricordi,boggivedrete
Di Donna conſigliata
La Pazzia fimulata .
Susů ,volgeregli occhine un bel Furore
Sia voſtro inſegnamento :
Per ſaper a gli amanti
Spiegar varie dal core
E le voci,er Jembianti.
Riwoloitanio alla più bella in feno :
E chi ſarà di voi ,
Che nomi voglia in grebo !Horecco tutte
Contender irá dilor dellapiu bella;
Jo,che legarefemminili intendo ,
Nuomo conſiglio prendo;
E vado ad inſegnarguardi furtiui
A Donna poco eſperta ,
Che non såraggirar l'occhio spedito
Alianzante, e al marito .
PRO.
HOS
PROTESI
Quero Azzione Prima.
Povo
SCENA PRIMA
Vitte
Vliſſe , Diomede , e Choro .
d'Iſolani .
Il contenduto Accbille .
Vlil. Io lo spero , che queste
Arie dolci , e tranquille
Ci concede Giunone ,
2 Ella ,
26 La Finta
Ella, che puol, che fia ,
Ter ubbidire alFato ,
Queſto Acchille trovato.
Diom. O'quanto volentieri
In Sciro hoggidiſcendo ,
Norr fok ,perch'io quiſperi
Di ritrouir il Sofpirato Acchille ,
v Ma per quel Regno rivedere , qu'io
Viſſi negli anni belli
Difcepolo di Marte,e più d'Amore
Qui miferi (mentre àferuigi io vino
DiRenellarmi eſperto)
Della figlia di lui l'arcierdi Gnido ..
Il Padre à guerreggiare ,
La Figliuolaad annare
M'inuitaua ad un tempo .
Vliſ. Ben m'auuegg’io , ch'a queſti
Scogli, più dell'uſato hoggifeſtoſo ,
Amoroſo Diomede al fin giungefti .
Diom o quanto qui godei,quädola bella
Deidamia adorai !
Iniqua forte ria ,
Cheda lei mi diſgiunſe ,
Lontano ogn'hor mi punſe :
Mil non è tempo diparlar d'amori :
Chc veder pirmi fuori
On
Pazza
Vn gran drapello d'Iſolani in armi.
Vlie Guardano i liti fuqi : /
Benche picciola ſia
La Patria, eßer però deuedi lei
Grande la Geloſia .
Cho. cbieted Navigantigo là chị ete}
A che porto prendete ?
Nome , Patria ,Cagione
Del viaggio ſcoprite :
che bramate ? oue gite ?
Vliſ. Siam Ġreci Ambafciadori,
Al voſtro Rè mandati .
Diom. Ecco dipace e d'amicitia in ſegno
Portoui ilramo degno : 7
Prendete , amici , il riuerito Vlixo :
Acciò del voſtro porto
Non refti Vliſſe, é Diomede bor priuo .
Cho, Scendete , o Dio, ſcendete :
Glorioſi Campionis Hospiti grati :
Il noſtro Rè v'attende,e noigiatutti
Pronti per vendicar diGrecia il torto ;
Vogliam Paride morto .
Vliſ. Scorgeteci voi dunque
Albuon Rè Licomede, a cui c'inuia
L'irata Grecia tutta ,
Che vuol arfo ilion , Troia diſtrutta .
'B 2 SCE
28 La Finta
2 SCENA SECONDA :
Acchille, e Deidamia .
Ac. Mbra ditimore ,
O Non mi turba ilpetto :
Nembo di fofpetto
Non mi ſcuote ilcore .
Nõpud vero valorperderfuetempre ,
Inogni babito Acchille, Accbil .dep.
Deid. Sempre ,ſempre ta fogni
Guerre, battaglie e mortg
B D'buo
32 La Rinta
D'buomini à mille , mille
Entro à donnefche ſpoglie
à Mortificato Acchille .
Acch. Di.fpirto guerriero
L'Ardor non ſi ſmorza ;
Hògrande la forza,
Sublime il penſiero
Nopuò vero valorperderſue tempre ,
FrognihabitoAcchille,Accbille é sep.
Deid . Oh Dio , mio bene,ob Dio
Doue va quel fospiro ?
Acch. Che nuoui meſaggieri
Approdarono d Sciro ?
Deid. Son due Greci Guerrieri .
Acch. Guerrieri ? Deid. Sia guerrieri :
Acch . Amata Deidamia ;
Saremnoi dunquedifaper indegni ,
Donde vengano? a chi?per quali affari
Varcano queſti Mari ?
Deid . Grà piena di furore
Suona d'intorno ,ſuona.
La fiera tromba del Troiano Martë ;
SE Licomede , il mio
Buon genitore,a parte
Della guerriera imprefa ,
Se ftello primas eſeco
Da
" Pazza . 33
Da questo picciol Regno
Pied'un'armato legno alſuono apprefta
Dell'amica richieſta .
Acch. E referem qui noi
Seluaggi habitator di Scirie ville ?
Il vecchio Licomede ,equeſti Fauni
Si copriran di ferro ?
1
Andran di glorie onusti ?
E’n queſtiſcogliangufti
Rimarrà chiuſo,e difarmato Acchilles
Deid. Nettare mio foane , Animapuras
Tetide tua gran Madre ,
Pertener lungitè,ſua nobilprole,
Dalle guerriereſquadre ,
Qui celato ti vuole ;
E Filhome ,
fra noi
D'Acchille di Teſlaglia
Tù ſei Fillidi Sciro boggicreduta .
Perch'ella intimorita
Dall'oracol Santiffimo ai Themi,
Vuol, cb'i perigli efaremai
Schiui con queſta effeminata vita .
Acch. Donnefibe gelofie,vanuriguardia
Chegià ſotto la sferza
D'un Mufico » e Filoſofo Centauro ;
BS Hoy
34 La Finta
For dentro dquiſta gonna
: Mi fecerdiuenireimbelte, e quafas
Ch'ionon diſſi , una Donna.
Ma ſai tis , qual'io fono ?
Deid. söben'io , qualtú fei
Pmgenie drgli Dei :
Chedfcopertid'megli occultiingannis
Che celian quefti pannis
T'accolſoin letto perifcherzo,e tale
Lo fehertofle che ti raccolloin feno :
E fécondata alfin madre diuenni ,
Ticgenitor del vescofettoPirro:
Ch'altra non refta bomai' ,
Che ti deporte le donneſobe spoglie ,
Se maire mi faceftig ( giusto ,
Mi dichiaritvamoglie. Ac.Egli è bers
Ma poco al nostro affetto
E sepoſſo ancor più,piä tiprometto ,
Deid . Se ti näinaccia l'anemica forte
Etradigioni's e morte's
Seactiftarti quimeense godietaci ;
Che tràgli ampleffise ibari ,
Nã tifiurafts,Acchille;alt. o periglia ,
che d'effer genitore', io geritrise
D'un altro amato figlio.
Acch . Nòrnò;cb'ei fi difdice
LA
Pazza ,
La roſa de Leoni alla ceruice :
E non vorrai túmeco
L'armi veſtir, s'io vefto
Questa gonnella horreco ?
Deid. Tifeguind compagna
Dưll'armi, e degli affanni
Se differeco del gioir à parte ;
E chicõgim fe amor, nõ ſciolgaMarte .
Acch . Feliciſſimo giorno ,
Se le nubi ſquarciate
· Di queſte ſpogtie ingrate
Faccia.Acchille ad Acehille il ſuo ritornar
A. 2. Feliciffimi Amori ,
Se quellaccio che a étroil'corc'annoday
Ci stringa ancodi fuori',
E ſenzatemaio t'amoreggije goda .
- DesOnde-un săto Imeneo faccia ch'iofigo
Ch'io ſia sépre dire.Ac.Tásépremillion
SCENA QVARTA
La Vittoria , Giove,Venere , Choros
degli Deisc amorc .
Ce comandi , Padres
O Owe bramare , d Def ,
cbio
e 6)
36 La Pinta
Ch'io ſpieghiimie'trofei ?. *
Che ſuleGreche ſquadre,
O ful Troiano ſuolo
Rapido ſtendą la Vittoria il volo 3
Gio. Vergine, un lungo affare ,
Queſteer deue:onde à grand'agio puoi
Penfar a 'voli tuoi..
Non ſi può così tosto
Fra duopopoli arditi
Ultimar frere liti .
Ve.Timeco eſfer dourai,Vittoria illustre ,
cb'o Deadella bellezza
Contro le prime Diue
Su le Dardaneriue ,
Hoggi mai ſono alle Vittorie auuerza
Ch. Col brando fulminante ,
Ch. Cinci dipiastra ,e maglia ,
Ch. Con l'usbergo peſante ,
Ch. Armati d'elmo , e ſcudo »
A 2. Ufciremo dibattaglia ::
Ch.E non con la beltà d'un corpo ignudo.
Ven. Voi di vocegagliardi
Me non atterrirete ,
-cbcben ſapete , quanto
Fu'mini con gli Iguardi il volto amato
D'unaVenere inerme vnMarte armato .
Gio .Di
e Pazza . 37
Gio. Diya, per tè già venné
* La riaDiſcordia a ſcopigliarmiil Cielo.
Io non voglio qui file
Cagioni ogn’hor di riſſe. O Mentiirate,
Scendete in terra algran litigio.efater
Che ſenzzombre di ſdegno
Splenda il Celeſteregno.
Ch . Scenderem fcenderemo
Alla fiera tenzone :
La spada inpugnaremo :
Arbitre faran l'armi
Della noftraragione :
Andrem co'Greci à Trionfarfu'l Xāto:
Trouifi Acchille intanto .
Ven . E trouato , che fard
Cento Accbilli 10 fosterrò :
Ben di forze hd pourtd
Diua,che cătr'un huomovſcir no pudo
Tutta auuampo di furor ,
Scendo in terra à guerreggiar ,
Seben madre io fon d'Amor ,
Mi voglio inuna furia trasformar
Figlio non ſarai meco ,
Controlo ftuoło Greco ?
Am . Madre tù mipardona ,
cb'effer non pollo teco : 1 Ch'io
38 La Finta
ch'io dewa indiferente
Fraluna e l'altra gēte boggi moftrarmi.
Atè non mancan armi :
Ma prendi il mio conſiglio
Credi, credi al tao kgło ,
Lafcia i Marte la guerra
Non efser gioco de'mortali in terra
Sei d'al Fato fospinta ,
Hai nemico il destino ,
Ch'al fin rimarrai vintay
E vedrai Troia tua cader in cenere ,
Non può cozz.18 col fulmine dinino
La fua potenza è Venere :
Ven . sözch'ul Fata deAbaunol ,
Ch'io rimanga dinta al fin xi
Mariflora il grauemil Luar
Delle perdite mie encoil deftix .
TeueilVenetoxe'lRoman
Non di" AccbilleGrecaufcir ,
Mædal bunn fungne Troian :
Onde boginilacagion d' infuperbita?
)
SCE
Pazza .
SCENA. QVINTA ..
Licomede , Vlife, e Diomedes
olitregià ritutto
Lic.M I electrvoſtre cbieftes
Naui , gentis e me ftello
Apprestato all'imbarco :
Hale grandezze, ba Licomede àcuore
Dilla Patrial Honore ,
Enutre in perto angufto on zelo imefør
Non èd'oro , o di gemme
Queſt'Iſola feconda ;
Rè di nude marimme',
Redi pouero cenſo
Rèdiſcarfi tribute
Nonpuò darriechi aiuti ,
Vlil Del tuofimmo valor laGreciamolto
A ragiou li premetres
che nel guerriero volto
Contro ilFrigioladron sptrivendette
Diou . Tutte dApia le belle
Non furono baffantr :
fatollar un Pandelaftiuo ,
ebe nell'Europa l'arrogante offife
I bet
La Finta
L ' hoſpite ſuo corteſe.
.
Rendimigliore il bene ,
Quāto col deſir vecchioel'occhio nuouo
La ſospirata amante ,
Più bella al fin ritrouo ?
Vlif. Questipoueri doni
Porge l'Itaco1 'liße,
Diom . E l'Ettolo Diomede
A2. A voi di Licomede
Canore
Pizza 47
Canore inclite Figlie. TAS
Ch. a 3. Che vaghe meraviglie ?
重
MinTroppo
2
. A voſtra mortalcarne èproterna ;
o deuoti di Minerua ;
V ſatelaal patire
A ſoffrire, asoffrire
V ſateui d buon hora
In bella , forfca etd ;
Ch'altre sferzate dd
Amor
Pazza :
Amor poſcia à colui ches'innamora ,
Giu. Si cominci la sanze .
.)
Fortiſſimi Gizoni ,
Min. Si cominciosiosiela Greca vfanga ,
E mentre faitari prè la sferza fuori .
Altri colpi la Fortuna
Porge à miferi mortali ,
Sofferenza, ſofferenza ;
Che di pene, che di mali
L'huomo mai,mai non và ſenza,
Sofferenzi,sofferenza.
Fiera, lunga, e mortalguerra
Grande chiede l'apparecchio ;
Sempre fü la Sciria terra
Di fortezza illustre ſpecchio:
Questi Greci eſploratori,
C'hanno qui trouato Acchille ,
Vedranno anco à mille mille ,
Naſcer qui gli Eroi migliori.
A 2. Sofferenza ſofferenza ,
Giu . Di Giunone ,
Min . Di Minerud
A 2. Hoggi ſeteallapreſenza :
sofferenza ,sofferenza .
C 2 Cho
La Pinta
Choro di Giouinetti Iſolani col bal.
lo della Sofferenza . .
SCENA PRIMA .
Erma,ofatalguerriero
Val.. FermaHonor della Terra, Amor
Il pieSnellose leggiero , (del Cielo ,
Che ſeguirtinon puòcon queſto incarco
Il Zoppo Dio delfoco :
Fermati Accbille un poco .
Acch . Dibuona voglia o Padre
Vul. Il noderofo legno
Che di ſua man Minerna
Scelſe, ſcorzè,drizzollo ,
D'un ſolº Acchille è degno .
Ilmio faper armollo
Diferropungentiſſimo, egl'infoſe
Queſtanuoua pirtute ,
Che potrai con quef'bafta d two piacere
Recar morte , e ſalute .
Acch . Pregiatiffimo dono
Primlegio inaudito
Vul. Non
Pazza :
Vol. Non han le felue un certe
Più nodofo,o peſante ,
Non bàVulcano un ferro
Più terfo,o penetrante .
Acch. Gratie per mè le rendi ,
E gratie à te fian refe
Dell'affetto corteſe.
Per Minerua io l'impugno ,
Echi m'arma difpeme ,
Chi la mia destra bonora ,
Forte la renda ancora .
Vul. Vendica tè l'ingiurie
D'UN Meneleo tradito ;
Gastiga queftiadulterifcortel
Ch'io con moltialtri offefi ,
Son ' d un fimil partito .
SCENA QVARTA ,
Nodrice , Deidamia ,
hiteve fimo
Nod. En DiGinfif daAcubi:lles
iScorilduolo
Vnolpartir'egli folo :
c
Ma tu nel grauetorto ,
Seſmarriſci il conforte ,
2003
La Pinta
Non perdere il conforto ,
Deid . Io mi veggo Schernita ;
Laſciata in abbandono ;
E rů mi neghi, cb Dio ,
Yn diluuio dipianti, e di querele
Contio fpofo infedele ?
che di me trionfante
Pria , che del Frigio amante
Acchille partage Deidamia qui refti ?
E proui altrifunesti
Incendi al corschero apporta Acchille
Alle Troirne ville ?
Eſenzafallo mio
Che priadi Troia incenerirdeu’ios ;
D'una donna rapita ,
D'un violato bofpitio,
L'ingiurie Accbille à vēdicar fen vola ,
E laſcia offefa meche nonl'offefis
Chelo raccolfi in fino
Che feconda reftai?
Ch'ilſuofurto celai ? lbora aſpettando
Doppoifurtiuiamplifi,
Degli Imenespromefli
Nod . Benlintend 10 , Hi tocce
Faticoſo difturbo
Di nodrir'.l tuo Pirro
Celato ,
Pazza 63
( elato,eà chifabocca :
Ma mi ſouviene ancora ,
Cbe forzito egli partesepartese tace
Per tuo honor ,per tua pace:
Hor ch'egli è diſcoperto
Maſchio di tanto merto ,
Vuoi che fra choro di donzelle ei restis
Vuoitù ſcoprireal genitor lecolpe ?
silenzio dunquèse ſennio
Fanciulla adoprase spera
Sorte migliori chenon douranno eterne
Eßer lelontananze, e troua il Fato
Speſſo il ſentier Regato .
Deid .Io miſento alla morte in pējarfolos
c'hoggi doua partirl'Acchille mio ,
Senza purdirmi on frettoloſo,Addio .
Nox vedi tù ,non fenti
Alle trombe stridenti ,
Allo ftrepito d'armes
Alnitrir de corfieri ,
Ch'egliè rivolto tutto
Di Marte alle faticbe, e della moglie
Cangiòl'amorcon le cangiatefoglie??
Nod La gjóuenillicenza
Quelfruito.chepmette,unquiaเทnõporge,
I amòneceffuato ; hor cuegnerijo
Del
La Fiata
Del ſuo voler fignore ,
Nonconforma i perfieri
A gli affariprimieri.
Alpettine douea
Giunger il nodo alfine ;
Contentati, che rea
s Dilacerato bonore ,
Vergine rimarrai
Nelconcetto comune;
otornerà lofpofo , o tifarai
D'altro voler ben preſto.
Non mancano mariti
AlleReginemai. Sè pur,eb'un tempo
Amafti Diomede
S'egli al padre ti chiede ,
Hauratti di bellhoggise à menõ mācą
Frode,faperezed arte,
Benche madre d'un figlio hoggitieſia ,
Di Vergine tornarte .
DobimeRodrice,obime ti vuoiche bocca
V fa al nettare,prenda ,
Per lbonestà Saluare ,
Quefte benande amares
Nod. Tuttigli buomini ſon'Helle pernos
Donmedesimo.Cielo .
E s'un raggiocioffendes
L'altro
Pazza :
L'altro fane ci rende:
Sgombrala tema vana , ( ſenno,
E ripiglial'ingegno.Deid,Obingcabb'id
Chi dauuero fi duole ,
Smarriſce ,erefta al fine
Senza ſenſi eparole,
in preda alle ruine.
Anderebbe qui vna ricchiffima com
parfa di Barricra,ma ftudiofi della
breuità ,habbiamofinto, ch'ella fia
digia ſeguita al porto .
SCENA QVINTA .
Acchille , Diomede , & Vliffe .
Deidamia fola .
o?
is SCE .
70 La Finta
SCENA OTTAVA .
Capitano del Choro degli iſolani ar
mati e Deidamia, che l'ode furti.
uamente ,e lo rapiſce feco .
Palancateui Abilli,
Ainghiottitemi voi tombed'Inferno
SChe d'un roſſore eterno
Porto macchiato il foribondo volto .
Perdutol bonore ,
Guerriero amatore
Ştà meglio ſepolto .
Chi crederia ,che quell'Acchille dianzi
Fra choro di donzelle
Effeminato,imbelle
Mhauſe koggi atterrato
Nel giocoſoſteccato ?
Fà da ſcherzola gioſtra ,
Ma codardia fouente
Appreffo inuida
gente
Da Scherzo añco ſimoſtra .
10 , che d'fnuitto hò il nome ,
10 , che di tante ,e tante
Ornai palme , e trofei Gli
Pazza . 77
Gli altari degli Dei ,
Com'eſfer può ch'alla mia Donna anäte
Ritorni hoggi abbattuto ,
E vilipeſo amante ?
O voi della mia Dea
Occhi belli,e ridenti ,
Ahilaßo,iononcredea,
che tanto eller doueſſe il voſtro rifo
Per 'vinto rinirarmi
In queſto giocod'armi:
E Mai fela mia donna
Scherzoſa hoggi ridea
In veder quel belliſſimo Garzone
Meco i stretta tenzone !
Oh Dio ,che ſcoppio di gelofa rabbia
Temo , ch'ella non l'babbia ,
Cangiando ilprimo affetto ,
Per mio riuale e ſuo Campioneeletto .
Ma queſto mi conſola ,
che porta il crudo, ilfatollato Acchille
Vngrā odro alla gõnase'volto all'armi
Nonlo trauaglia più penfier di donna . .
lo me ne riedo in Corte ;
Che dirò per mia ſcuſa ,
Se la mia donnadi viltà m'accufa ?
CheMarte io l'ho creduto ,
70
72 La Pinta
In ſembianzad'Acchille ,
Ch'io non gli haureiceduto .
SCENA 5 NONA .
SCE
:)
Pazza , 75
SCENA DECIMA .
i
Deidamia , Eunuco ,e Diomede ,
Choro d'Iſolani, e Nodrice.
De. Verrieri, all'armi,all'armi;
All'armi, dico all'armi,
Oue Stolti fuggite ?
, !
****
Dopo
Pazza :
Pazzo duolo
Non ba mai pacione tregue .
D 6 AMOF
84 La Finta
Amorpazzo non èſolo ,
che con mille ſuoi ſeguaci
Importuno a turbar vien le miepaci.
3 Pazzo core hd parko piede,
Cheleggiero
Quincie quindi errar ſivede.
Purch'io restiun pazzo vero ,
Voli ilpièyla gambaondeggi,
E di unpazzo brillar l'alma fefteggi :
4 Pazzo fuono ,e quefta accanto
Pagza danza
Accompagni il pazzocanto .
Pazzo ballo ha pazza vfanza ,
E noi pazzis efaltellanti
Per un pazzodefor fiam pazzi amāti.
s EE più pazzochici mira ,
Chi c'aſcolta
Più di noi folle s'aggira .
Il ceruel,che non ſi volta ,
E'ilpiù pazzo cheſitroua ,
Gran pazzoèchinon ha materianond.
CA :
85
1
CATASTROFE,
Quero Azzione Terza .
opoda
SCENA PRIMA
Nodrice , Eunuco
Nod. Ti Torvd
Or và ,SaggioSignore,
HºE la tua nobilCorte
Bramadipazzi piena .
Questi giullariiſcemi
Buffoneggiano eſperto
Danno in maluugio eccello.
Eun Chefurie , e che demoni ?
Nod.lo micredea tuttolinferno addoßo.
O come preftamente i pazziuniti ,
Senza altre ſottiliffime dispute ,
Son l'ingiurie credute ,
A vendicar'uſciti .
D 7 Eun. Pia
86 Ia Finta
Piacewide
Eun . nte. loro
Oh Dio,quanto quell'oro
Meglio s'impiegherebbe
In dotta alimentar'arida gente . 1
Queſt'?ſola di Sciro 1
D unoScorpione ha forma,
Ond'io miſero fðlechiome bianche
D'un Scorpion frà le-branche .
Machi Sciro ti diffe ,
Iro dirti douea ',
Iſola d'ermearene , e nudi ſcogli ,
Cotanta in te mendicità raccogli .
E dalportonon riede
Il genitor all'eſecrabil nuoua ?
Nod. Nonpuòtardar eimolto .
Eun, Hor eccola di nuovo. Ob ben fon'io
Dipazza inferocita
Hoggi la calamita.
SCENA SECONDA .
Anch'io fpiegarvorrei
Macchine cccelfese belle
D 8 DA
88 La Finta
5
SCENA TERZA :
O mieiadintomo
Lic.Ingezek 1
fidi, e negate
il fuggire à coſtei. ( boſco
Deid .Alla caccia allacaccia,al mõte al
Atbeon'sAtheon
量。
* La Lepre ſe ne ud :
E non ſarai tù buon ,
questi borrorſacrati ,
Con que'tuo piedialati
A dar
- Pazza . 89
A dar de calci all'altrui crudelta ?
Guarda come ſifà . :) .
Charonte, e Tetide.
Deid. C OmeQuesriueda
t'occhioAccbille
innamorato)
Molto gli fiapiù grato ,
Ch'in verdeggiante fuolo aria diville
Acch. O Dio,che veggio ,o Dio ,
Legate quelle mania
Che fon degnedi ſcettro ?
Maſnadieriinbumani,
Scioglietelequei lacci .
Ch . Gli >
98 La Finta
Ch. Glibi comandati il padre:
Tù gli farai nemico .
Acch. Scioglietegli,vidico .
Ch. Che non diuenghi reo fiero garzone ,
D'offefa Maestà ?
Acch. Angi farò campione
D'un'offeſabeltà .
Ch. Guardati dall'indomitofurore ,
Che la pazza in libertà ,2
Eſperanzamiporges
Eperdon mipromette .Occhi finhora
Fofte d'aridapomice , e ſuperbi
Nonpiāgeſtepur anco;ahitroppo duro
Principio date à diStepraruiinpianto ,
ma d'un'Acchille forfe
Haran forza maggiore
Le lagrime, che l'ira ,
Perche ſi renda ilfenno ,
A chiperlui delira .
Deid. Ti piangi ,e m'abbandoni.
Acch . Ouunque io vada ,o resti ,
Seruo m'haurai fedele ,
E s'ilperdutoingegno
Errafle à cafo al tuobelcorpointorno.
Per far in luiritorno
Ali
Pazza :
A lui parlosa luigiuro
Nuova fè ,nuovo'laccio ,e nuouoardore.'
De.parla pietà,A.ciòchele detta Amore.
Tigiuroál:De.chefpgiurato haiprima.
Ac.Credo ch'ella m'intēda ,e'lsõnofinga .
Di.malı pazziano finge.Ch.e fe la fings
Sa ſimularla al vino .
Acch. Equalmedicamano
! Render mai tipotrebbe
.
7 perdutodiſcorſo ?
Deilamāfola d'Acchille. A.eccolaprota.
Deid. Caro pegnodifede ,
Fido albergo d'Amorea
Joti riftringopure , e purfon deftia
Si.Si, che non hòpazzo ,
Che d'allegrezza il core.
4.Ti düğ novaneggi?De.Iofolvaneggioz
Quando di me ti ſcordi:hor,chepietoſo
Mi ti dimoſtri ,l'intellettohò rano ,
Mercè della tua mano .
il ſonnofinfi , e fimulai Stoltezza
Perrenderti a pietà de'miei tormenti.
Acch . Senti, Diomede, fenti ,
A che prezzo.mi cõpra ,e fuomi rede i
Diom. Ben il mio cor l'intende .
A3 . O meraviglie,o Çieli : e questa volta
Tanto
La Pinta
Tanto ſaper banete
Infufo in una stolta ?
Ch. O prudenti bugie ;
Mancanan queſte trefébe,
Al'aftutie donnefches
Difimularpazzie .
Giàgid veggodevoi donne,prid'una
Cornacchietta voglioſai,
Rubar quefta inuention con lodemolia
Di fingerſi la stolta .
che quelpazzo noneſſerc-epärere ,
E' un accorto godere .
$ CENA SETTIMA .
Diomede , e Minerua .
SCENA OTTAVA .
fouerchia allegrezza
Lic. Ogni colpa ſcancella ,
Ogni offefa disprezza; il fallo è merto ,
El'ingiuria non è,non èpiù quella.
Non firimirial modo ,
Purche nefeguaun deſiatoeffetto.
Diſauenture grate ,
Diſgratie fortunate ,
Hoggi trouaste voi, Prudenti amici ,
Il maſcherato Acchille ,
Ed io conobbi doppo
Finte ſtoltezze ignote ,
IlGenero, e'l Nipote .
VI . Fallo non è di danna
Bramar cõforteun nerborutoAcchille
L'ame
Pazza . 105
L'amerebbono mille :
Falloſarebbe ſtato
Non hauer Deidamia Accbille amato .
Acch. Omia Regina ,e fpofa ,
Gran Teſoro diSciro ,
10 t'adoro ,e t'ammiro ,
Non reſtipiù si bella gemma
Aſcoſa .
T'amerò fe t'amai,
Negl'amorije nell'armisīguerra.eīpace
Gradita mi ſarai
E confortese feguace .
Deid. Hópuracquiſto fatto
Di quell'Eroe ſublime
Di quelsche pregierebbonſid'hauere
Tal volta in lor potere ,
Anco le Dixe prime ,
Lic. Diprudeza mortal fallaceè ilraggio,
Quãto èpiù pazzo amor tāto è piu fag
Nod. Vieni,vienijah vienifuoris ( gio.
A conoſcer,o vezzofo .
Incominciaigenitori ,
Troppo,ob Dio, viuefti afcofo .
Deid ."o foane , ofido pegno
>
SCENA NONA.
Choro di tre Menti Celeſti.
Ch . 1 . Ortunate catene ( le ,
h. F or anodafie lagi mibrasibel
A voi ben ſiconuienes
Ornamento di Stelle .
Che difteltizzase di prudeza un miſto
Puòfardel Cielo acquisto. .
IL FINE.
51
| -3! .14