Sei sulla pagina 1di 109

Informazioni su questo libro

Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.

Linee guide per l’utilizzo

Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:

+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.

Informazioni su Google Ricerca Libri

La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
1
LA FINTA
1 PA Z Z.A.

: DRAMA
DI GI V Lio
: STROZZI
Z CA

Con Licenza de' Superiori, e Printegra


RO TAENRUIOELE
IBA
.A LIOTE
LEIM
M
N
B

IN VENETIA ;
::: MDC-XXXXI.
Per Gio ; Battiffa Surian .

mma
OR
en
ALL'ILLVSTRISSIMO
Sig. e Padron mio Colendiſſimo
IL SIG. GIO: PAOLO
VID MANO
CONTE D'ORTEMBVRGO ,
Barone di Summerech , e di Pa
terniano nella Carinthia .
o oco

Illuftriffimo Signor Compare


Ono à V. S. Illuftriffima
la mia Finta Pazza , ma

D. dubito, che queſta volta


farò io il pazzo vero, col
ſottopormi ſi voglioſa
nente al rigoroſo eſame de' Teatri,
della Stampa , non conſiderando,
he hoggidi bene ſpello merita più
eller legato l' Autore , ch'il Libro .
A 2 Non
Non ſarò almeno tenuto ftolto in
eleggere vn curatore alle mie leggie
rezze, & in ricorrere alla protettionc
di V.S. Illuftriffima , che è il vero ri,
tratto della Prudenza ciuile, e'l mo
defto primogenito della buona Por
tụna; nato per accreſcere i progreſſi.
riguardeuoli della ſua feliciflima Ca
la , & vfo ,con la molta lua authorita
a folleuar gli amici à gradi, c com
modi non vulgari; onde ella.compa
tendo le mie debolezze , non mi fara
ſcarſa della ſua gratia , e le bacio riuc
rentemente le mani.

1o Venecia li di 14.Gennaro 16412

Di V. $. Illuftriffima

Deuotiſ . & Obbligatiſs.Seruidore

Giulio Strozzi.
36
AL LETTORE .
29
CETTO

Vesta è l'ottaua fatica Tom


preſentatiua , che mi trovo
hauerfatta ; cinque delle
quali hanno di già pii volte
palleggiate le scene , e'n
questa m'e riuſcito aſſai felicemente le
fciorre pid d'un nododi lei fenza magia
e ſenza ricorrere agli aiuti fopranaturam
li , еe divini .
Nonti ridere dell'humiltàdel nome, ne
della qualità della materia , impercioche
>

ho voluto tenermi baffocon l'inſcrittione,


eftretto con l'inuito , per corriſponderes
ſenza altitonanza di titoli nel rimanente
moltomeglio alla poca aspettatione del
[Opera; e ricordati, che molti huomini
grandi con fimulata pazzia hanno effet,
A 3 tuato
tuato i lor prudentiſſimi conſigli in gran
benefitio della Patria .
Queſto ſia detto per iſcuſa , poſcia che
il saper far benedapazzo, tuſai , o Let
toré,che non è impreſada tutti gl'ingegni;
e molto maggiormente il voler con elegan
za spiegarei capricci degli ſtolii non è
maneggio da tutte le penne; per queſto
mi condonerai alcuna coſa , che non fulle
interamente di tuofodisfacimento .
Suppliſce allapouertà de’miei concetti
il teſoro della Muſica del Sig. Franceſco
Sacrati Parmigiano, il quale marauiglic
faméte ha ſaputo con le ſue armonie ador
nar i miei verſi e con la steſſa merauiglia
hà potuto ancora metter inſieme on nobi
liffimo Choro di tanti eſquiſitiffimi Cigni
d'Italia ; e fin dal Tebio nel maggiorria
gor d'un horrida ſtagione bà condotta så
T Adria unafuauiffima Sirena, che dolcr
mente repiſce glianimi , & alletta glioc .
cbi, e l'orecchie degli aſcoltanti . Dalla
diligenza del Sig. Sacrati deue riconoſce
rela Città di Venetia il fauore della vir.
tuofiffima Signora ANN.A.
AR
ARGOMENTO ,
E SCENARIO
Della Finta Pazza ,

€9 €
D Dragon volante dal Conſiglio
improuifo , ilqual particolarmente
regna nelle donne, che fanno in vn
iſtante, comefa in queſt'opera la fin
3

ca Pazza , prender vn gioueuole , &


accorto partito , nella
SCENA PRIMA ,.

Ntrano Vliffe , ee Diomede am


E bafciadori della gran Lega de'
Greci nel porto diSciro , doue ſpera
no finalmente per lentorehauutone
A 4 di
8
diritrouar il fortiffimo Acchillefigli
nolo di Peleo Re di Teffaglia , e di
Tetide Dea Marina , per iFvalor del
quale, fecondo le riſpoſte degli Ora
coli, dovevano i Greci far grādiffimi
progreffi nell'eſpugnatione di Troia .
SCENA SECONDA .,

Eride,che (pertemenza fattagli


figliuolo Acchille doueffe à tradime
to eſfer vcciſo naſcoſto il teneua ncl
la Corte di Licomede RèdiSciro in
habito di donzella , vdita la premura
grande,che Giunone e Minerua faut
trici della Greca Fattione , haueua
no,perche queſto Acchille fi ritro
waffe , vien con quelle Dec a villano
contraſto .

SCENA TERZA .

Cchille in habito di donna dio .


A lendoſi della tua diſauentura ,
& gloriandolidella ſua forza ,richiede
alla
alla amata Deidamia figliuola del Re
Licomede , che meflaggieri fulſero
giunti in Seiro , & hauendo: vdito ,
ch'erano ambaſciadori deGreci per
follecitar l'andata diLicomede alla
guerra di Troia, maggiormente s'aca
cende di defiderio di battaglie , ma
Gooſolato dalla diletta Deidamiaus
che naſcoſamenre godeua degli am
pleffi.d'Acchille, e fecondata da lui
hauea partorito Pirro , promette , &
impegna la ſua fede all'amata gioua
ne di farla ſuaſpoſa, ed ella gli ripro
mette di ſeguirlo , douunque fara
chiamatoà guerreggiare .
SCENA OVARTA :
{
A Vittoria ,.vdite le nuoue della
L rotta guerra tra Greci,e Troia
ai, dimanda a Gioue da qual parte
ella deuainclinare . Venere vfa á vins
cer di bellezza l'altre. Diue , ſubito le
riſponde che dovrà effer ſeco in fam
por de' Troiani . Gioue all'incontro
de significa , che vn lungo nogotio
doura
30
doura eſſere queſto dell'eſpugnation
ne diTroia , & vdicii difpareri degli
Dei, fauoreggianti,chil'vna,chi l'al
tra ·facrione , iinpone loro, che vada
no a contraſtare in terra , percheegli
non vuole queſtilitigi in Cielo . De
nere richiede gli aiuti d'Amore , ed
egli dice di douer'effer queſta volta
indifferente, onde Venere, ancorche
ſappia, che per decreto del fato, de
ua Troia finalınente andar in cenere,
ficólola , edice, d'hauer giuſta cagio
De d'infuperbire per l'vſcita ,che dou
ranno fare dal ſangue Troiano ,i Ro
mani,e i Veneti popoli táto glorioſi .
SCENA QVINTA .
e Re Licomedemoſtraa gli Am
I bare
bafciador deGreci, com'egli ha
tutto in ordine l'apparecchio per la
futura guerra ; fi dolgono gli amba.
fciadori , ch'egli, fecondo i buon vſo
>

deGreci,non glihabbia an , metii alla


viſita delle regie donzelle. Licomede
6 ſcufa con la debbolezza di quelle,
don .
11
donzellette non vfe à foltener il lam
po dell'armi , ma incalzato più da
Diomede,ilquale nodrito da fanciul
Join Corte di lui,hausua amoreggia
ta Ja belliffima Deidainia , finalmen
te fà togliere le cortine d'vna Log
gia , doue ftauano le donzelle intente
à donneſchijauori .

SCENA SESTA .

Olte le cortine, vengono prima


T
hcipiti Ambafciadori ‫ ;ܪ‬ed elleno 10
tente al lauoro , pregavano l'Eunuco
lor faceto trattenitore , che cantafle
alcuna canzonetta , ed egli mufico di
natura faſtidioſo negādo di compia
cerle finalmente fi riduce a cantar có
Je donzelle , le quali poſcia inuitate
dal Padre ad vſcir fuori per far riuc
tenza a quegli Hofpiti, tutte confuſe
vanno in fretta in fretta a raffazzo
narfi , nel qual mentre l'Eunuco , che
prima s'era fatto pregar tanto , fi ri
mette di fua corteſia à ricaptar vna
A 6 can
18
canzonetta inſino', chefcano le dore
zelle à riuerire gli ambaſciadort , da
quali vengono prefentate d'abbiglia
menti femminili. Pra queſti arredi
donneſchi era naſcoſto vn pugnale ,
che dicoperto dal fieroAcchille,che
in habito di donna fe ne ftaua con
Halcre damigelle diCorto, vien da lui.
3

impugnato ben tolto dal qualargo


méro dibrauuras ſcoprirono gli ama
balciadori , che quegli fuffe l'Acchile
le , ch'andauano ricercando . Licon
mede -vedute manifeſtare le frodi, la
ſcia , ch'acchille invitato dagli Am .
baſciadori alla guerra Troiana ,cangi
habico , e ſegua le voglic loro, non
Senza allegrezza di Deidamia , che
fpera-effer venuta l'hora'deil'adempi
mentodelle promeſſe fattogli dal ſuo
diletto Acchille . E qui finiſce la Pro
ten cioè la prima azzione .
Minerua,e Giunoneallegre del si
trouamento d'Acchillo li pongono
a guidarla danza della Sofferenza .
Queſta Orcheh , o balio , fi.coltu
maua in Sciro avanti l'altare diDia
na
Ha Orthia , cioèaccenditrice delber
licoſo ardire , nel qual ballo i gioyin
netti fi.percotcuano con alcunesfer
ze tal uolta infino allamorte ſenza
moſtrar ſegnoalcuno di dolore :c do
uendoeffer lunga la guerra di Froia ,
fono efortati da Minerva alla foffe
reaza per renderG maggiormente
attialle fatiche.militari ,

EPT
14

EPITASI,
Quero Azzione Seconda.

SCENA PRIMA .

Liffeſiride degli amori di Dio


V mede , al quale egli da à dive
dere ,che con più ragione douea Dei
damia eller inuaghita d'Acchille, che
di lui .

SCENA SECONDA . .
3

E zoſo ,e propone di voler ſoftener


vna barriera,la querela della quale la
rà , che poſſa à ſua voglia vn giovane
cangiar Dama , mentre tutti i guer
rieris'inuiano per tal'affare al teatro
del porto , nella
SCE
15
SCENA TERZA .

Vlcano reca ad Acchille la lan


V cia apparecchiatagli da Mi
ncrua, & armata da lui, il cuipefo vn
fol Achille era baſtante à foftenere , &
la virtù della lancia era di recar inor
te , o falute nello ſteſſo tempo a chi
3

egli voleua .

SCENA QVARTA .
Eidamia vdito l'animo d ' AC:
Debdietanto alienato dagliamo
ri, e che ſolo penlaua alla partenze
ſenza moſtrar ſegno d'affetto, e di rie
uerenza verſo dili, få vo grãdiffimo .
lamento con la nodrice, nè ammette
confolatione alcuna ..

SCENA QVINTA ..
Inito l'abbattimento , torna AC
F chille vincitore della gioſtravà , e
16
vd accelerando la partenza coGreci
ambaſciadori..
SCENA SESTA .

Eidamiaacoorata dal duolo ,per


vederſi negletta da Acchille ,
fra la ſteſſa propone di fingerſipazza .
SCENA SETTIMA ..

loue in: Cielo favoriſce ipenſie:


, le la
Victoria ,acciocol finto furore ella fia
vincitrice della crudelta ,che nutre in
quell'animo vafto,le ſpenſierato AG
chille...
SCENA OTTAVA ..

LCapitaodellaguardiadel Chow
I ró armato degli iſolani ſi crucias
per effere ſtato sugli occhi della ſua
OS

Donna vinto da Acchille , divenuto


prezzatore delle donne, e vain.Com
te a dar ragguaglio di queſt' odio
d'AC
d'Acchille alle donzelle reali , il che
accrebbe maggiormente lo ſdegno
di Deidamia già fintafi la pazza .
SCENA NONA .

' Eunuc
o di Corte porta nuoua
à

L.Diom ede del furor di Deidamia .

SCENA DECIMA :

Deidamia col Capitan del


1
E Sce
Choro armato degli iſolani , e
1
finge molte leggierezze,che vičpaz
za creduta dall Eonuco , da Diome
3
de , e dal Capitano ſopradetto . In
tanto ſoppraggiungendo la nodrice
per annodarla ,viē Deidamia ſoccor- /
fa da alcuni buffonidi Corte fcemi di
scruello ,che congli vrti fofpingono
la oodrice egli altri, chefauellauano
3
feco ; doppo la qual azzione Deidam
mia inuita quei pazzarelli per alle
grezza dell'ottenuta vittoria à for
mar vn ballo . E qui termina la fer
conda Azzione .
C
CA
18

CATASTROFE,
Ouero Azzione Terza .

SCENA PRIMA .

A Nodrice fi duole cop l'Eunuco


L di corte dell'affronto ricevuto
da quegli ſcemi.
SCENA SECONDA .

Ompariſce di nuouoDeidamia ,
Do rappreſentar Commedie in Mufi
ca per honorar gli Ambafciadori
dice di voleranch'eſſa far la ſua par
te ,come clperta di Macchine ,e di
Canto ; in quel mentre gella
SCE
19
SCENA TERZA .

lene Licomede padre di lei ; e


V vedutala in quell'habito la fal
legare dalla ſua guardia ,e Deidamia
fingendo di pazzeſcamente fauellare
gli ſcuopre , come Acchille era ſuo
ſpoſo , e chedi lui n'haueua vn figli
uolo riceuuto : Il padre ſpacciata la
per pazza , & indegna d'effer Conſor
te d'vn Acchille,la fà condurre in yn
ameno giardino .
.
0
SCENA QUARTA . .
Eride molto più intimorita per
T lo ſcoprimento d'Acchille tor
na all' Inferno per implorar nuoui
ajuti da Plutone,ma fgridata da Cham
ronte fi riſoluc di conſacrar Acchills
al pubblico bene della Patria .
SCENA QVINTA .
Lifle nel giardino fiduole con
V
V ľ Eunuco del Cafo dimia
Deidai
,
20
mia , comequello , ch'era d'intoppo
alla partenza .
SCENA SESTA .

Cchille troua Deidamia legata


A nel giardino , fi muoue à pieta
di lei,la quale fingendofi addormen
tata ,odele doglienze ,c le ſcuſe d'Ac
chille , e finalmentepreſa da lui per la
mano , ſcuopre d'ellerfi finta pazza
perla doglia della crudel partenza di
lui: Acchille conferma a lei le pro
mefſe dello { ponfalitio , e vanno a rin
trovar Licomede, mentre nella

SCENA SETTIMA :

Inerua troua Diomede,elinta


M foriſce, contro di Venere
SCENĄ OTTAVA :

Icomede tutto lieto per nozze st


L grandiriconoſceper fuoNipote
Pirro ,
>

Pirro ,e vannotutti ad imbarcara per


la guerradi Troia .
SCENA NONA .
N Choro di Menti Celefti,fcere
V con la calamita diuina , cirano
in Cielo le catene.che haucuano lega
ta Deidamia , le quali catene ella ha
uea per eterna memoria all'alcar di
Cinthia conſacrate, ma gli Dei le vo
gliono Jalsia per formar tantc Zone
celesti .

PER
22

makethe
PERSONAGGI
Della Finta Pazza .
Prologo IlConſiglio improuilo .
Vlife Re d'Itaca , e Diomede Re d'Ettolia ,
ambaſciadori della Grecia .
Choro d'Ilolani col Capitan della guardia.
Giunone .
Minerua . O

Tecide Madre d'Acchile .


Acchille .
Deidamia figliuola di Licomede Finta Pazza.
La Vittoria. .

Gioue .
Venere .
* Choro degli Dei.
Amore .
Licomede Re di Sciro .
Eunuco Mufico di Corte .
Choro didamigelle di Corte .
Vulcano .
Nodrice di Deidamia con Pirro ..
Choro di pazzarell buffoni , paste muta .
Charonie .
Choro di Menti Celefti .
La Scena è nell' Iſoletta di Sciro
nell'Arcipelago .
PROLOGO
Il Conſiglio Improuiſo .
o non hobenda, o face ;
INeſegno
Non bò faretra, o dardi;
altro vulgar,che mipaleſi :
Michiamano ilConſiglio ;
2,
Manon quei graue figlio
Di molti,emolti padri,a cui fon l'Hore
Dotte nodrici,e precettore il Tempo .
lo nacqui infretta, in fretta
Digenitor mendico ,
Sularene d'Olimpo in mezzo aiGiochi.
Il Biſogno è mio padre,
2 Fecondo genitor dimoltifigli ,
Biſogneuoli tutti: 10 fon ricco
D'oro non già ,ma dipartitiinduſtri.
Voi, belle Donne illuftri ,
Ben lofape:e,acui
Ne mendicari amori
Dispenſo imieiteſori,
E d'hauer godoun degno.
Trono nel vostroingegno :
Che tra lesfere lucide,e beate
M'aggiro de'voſtr'occhi,einuito ogn'hora
Voitutte al godimento . Amé.che ſono
Il ſuo figlio minor ,diè la Prudenza
Queſto ſerpe volantes
Ma
1

14
Mal'altro mio fratello
Tardo,lungo, increſcioſo ,
Tucroduol, tutto giel tutto dubbioſo
Hebbe da lei, (comedimepiiedotro )
Di piombo i piedi, e di lumaca it trouio .
Qu'ioſenzadimora
Attino , e pettoruto
Venni, vidi,operai,
Egli coſtuma ogn'hora ,
Satrapo irriſoluto ,
Di penſar molto,enon conchiuder mai
Mercè de'miei ricordi,boggivedrete
Di Donna conſigliata
La Pazzia fimulata .
Susů ,volgeregli occhine un bel Furore
Sia voſtro inſegnamento :
Per ſaper a gli amanti
Spiegar varie dal core
E le voci,er Jembianti.
Riwoloitanio alla più bella in feno :
E chi ſarà di voi ,
Che nomi voglia in grebo !Horecco tutte
Contender irá dilor dellapiu bella;
Jo,che legarefemminili intendo ,
Nuomo conſiglio prendo;
E vado ad inſegnarguardi furtiui
A Donna poco eſperta ,
Che non såraggirar l'occhio spedito
Alianzante, e al marito .
PRO.
HOS
PROTESI
Quero Azzione Prima.
Povo

SCENA PRIMA

Vitte
Vliſſe , Diomede , e Choro .
d'Iſolani .

VI . IL Porto è qui di Sciro ,


" I?Oue , mercè d'un Zeffiro foaue
Entra la noſtra Naue.
7
Diom . Qui, doppo un lungo giro
Diricercate in van Cittadi, ee ville ,
Ritroueremo al fine ,o stanco Uliſse , 2

Il contenduto Accbille .
Vlil. Io lo spero , che queste
Arie dolci , e tranquille
Ci concede Giunone ,
2 Ella ,
26 La Finta
Ella, che puol, che fia ,
Ter ubbidire alFato ,
Queſto Acchille trovato.
Diom. O'quanto volentieri
In Sciro hoggidiſcendo ,
Norr fok ,perch'io quiſperi
Di ritrouir il Sofpirato Acchille ,
v Ma per quel Regno rivedere , qu'io
Viſſi negli anni belli
Difcepolo di Marte,e più d'Amore
Qui miferi (mentre àferuigi io vino
DiRenellarmi eſperto)
Della figlia di lui l'arcierdi Gnido ..
Il Padre à guerreggiare ,
La Figliuolaad annare
M'inuitaua ad un tempo .
Vliſ. Ben m'auuegg’io , ch'a queſti
Scogli, più dell'uſato hoggifeſtoſo ,
Amoroſo Diomede al fin giungefti .
Diom o quanto qui godei,quädola bella
Deidamia adorai !
Iniqua forte ria ,
Cheda lei mi diſgiunſe ,
Lontano ogn'hor mi punſe :
Mil non è tempo diparlar d'amori :
Chc veder pirmi fuori
On
Pazza
Vn gran drapello d'Iſolani in armi.
Vlie Guardano i liti fuqi : /
Benche picciola ſia
La Patria, eßer però deuedi lei
Grande la Geloſia .
Cho. cbieted Navigantigo là chị ete}
A che porto prendete ?
Nome , Patria ,Cagione
Del viaggio ſcoprite :
che bramate ? oue gite ?
Vliſ. Siam Ġreci Ambafciadori,
Al voſtro Rè mandati .
Diom. Ecco dipace e d'amicitia in ſegno
Portoui ilramo degno : 7
Prendete , amici , il riuerito Vlixo :
Acciò del voſtro porto
Non refti Vliſſe, é Diomede bor priuo .
Cho, Scendete , o Dio, ſcendete :
Glorioſi Campionis Hospiti grati :
Il noſtro Rè v'attende,e noigiatutti
Pronti per vendicar diGrecia il torto ;
Vogliam Paride morto .
Vliſ. Scorgeteci voi dunque
Albuon Rè Licomede, a cui c'inuia
L'irata Grecia tutta ,
Che vuol arfo ilion , Troia diſtrutta .
'B 2 SCE
28 La Finta

2 SCENA SECONDA :

Giunone , Minerua , e Tetide ,

Or.chesõgiūti aldeſtinato affare


GH Se benigno rendemmo
Già loro il Cielo; el Mare ģ
Refta , Minerua , resta ,
Che d'vopo in terra haură de'tyo'fauori
Gli Argiui eſploratori.
Min. Saran gli affarı loro affari miei ,
Tet. Femmine non fareſte ,
Se d'internarui negli affari altrui,
Nõ foftehoggi ancor vui,Diue fipreſtes
Femmine non fareste .
Oben , le mie Madonne,hauete pochi,
Ne ſupernivostri ozi ,
Domeštıci negozi ?
Torna Moglie gelofa
* Del tuo conforte al fianco ,
Che per trouar' Acchille ,
Tù non ſmarrifca Gione
Vago di Mogli nuoue .
Giu. Senti quanta ruina ,
Di fue gloriedolente ,
Mwone
lázza
Muone questa fremente
Linguacciuta Marina .
Tet. A ragion mi querelo :
E ſottraggo a ragione
Da'periglidi morte
Innocente garzone .
Giu Tetide, a tenon tocca
Negli ordini del Fato
Metter la belle bocca :
Non può Troia cadere ,
Senõper man del tuofigliuolo armato .
1
Min. Perche gl'inuidijsi beata Sorte ?
Ti fe' purGreca, e temi
Di donar alla Patria hoggi colui ,
Che della Patria d vendicar' i torti
Sceglie il Ciel fràpiùforti?
Tet. Non èvolerdelFatosèfurto voftro
Non mel'chiede la Patria ;
Melo rapite voi .
Min. E doue ſete,o balſamiSabei ,
che non correte aTetide, che vuole
Profumar la ſua prole ?
Tet. Tù , nata dal ceruello
D'un Gione ſtranutante ,
Nella pietà materna
Mi võrrefti incoſtante.
B 3 Giu . Vois
30 Fiica
Giu. Voi, trale falfe pume
Nate d'un crudo mar', algoſe Ninfc,
Cosi dipieti priue hoggivolete
Far le Celefti Diue ?
Tet. E tiranna pierd ,ſon gratie ladro
Torre il figlioalla madre
Nond la prima infidia ,
Ch'a 'nipoti diGroup
Della moglie diluiteße l'inuidia
Giu. Non regnainuidia in cielo :
• Che bestemmie fon queſte ?
Tet. Son' biſtorie funefte ;
Mentre vuoi fare Acchille ,
Gran nipote d'Egina,
La dile ta di Grome,e tuariuake ,
Vuoi fare Acchille , dico',
Vitrimadel tuo ſdegno ,
Vuol la tua fanta mano
Gastigar' in un tempo
Con t'odiato Greco
ilnemico Troiano .
Giy. Ubbidifci alle stelle .
Tet. Son voſtre foufe belle :
Min. Non contraſtarcol Fatt
Tet. il fato fard dunque
Fatto folper mio dannos
Gio . Non
Pazza : 3!
Giu. Nonmormorardel Cielo .
Tęc. Non fcbernifca imortali ..
Min.Indegna d'effer Grecase d'eßerDina
Hoggi Tetide ſeis
Mentre il tuo gran livore
Prima di Difenfore ' .
L'offeſa Greciase glioltraggiatiDei .
Tek Troppo mi costa Accbille :
Ben fon d'Eroi mendiche
Le Miniere d'Atene ?
Prouedi altro Campione
All'eſercito Argiuo ,
Ch'io voglio Accbille vino .
SCENA TERZA .

Acchille, e Deidamia .
Ac. Mbra ditimore ,
O Non mi turba ilpetto :
Nembo di fofpetto
Non mi ſcuote ilcore .
Nõpud vero valorperderfuetempre ,
Inogni babito Acchille, Accbil .dep.
Deid. Sempre ,ſempre ta fogni
Guerre, battaglie e mortg
B D'buo
32 La Rinta
D'buomini à mille , mille
Entro à donnefche ſpoglie
à Mortificato Acchille .
Acch. Di.fpirto guerriero
L'Ardor non ſi ſmorza ;
Hògrande la forza,
Sublime il penſiero
Nopuò vero valorperderſue tempre ,
FrognihabitoAcchille,Accbille é sep.
Deid . Oh Dio , mio bene,ob Dio
Doue va quel fospiro ?
Acch. Che nuoui meſaggieri
Approdarono d Sciro ?
Deid. Son due Greci Guerrieri .
Acch. Guerrieri ? Deid. Sia guerrieri :
Acch . Amata Deidamia ;
Saremnoi dunquedifaper indegni ,
Donde vengano? a chi?per quali affari
Varcano queſti Mari ?
Deid . Grà piena di furore
Suona d'intorno ,ſuona.
La fiera tromba del Troiano Martë ;
SE Licomede , il mio
Buon genitore,a parte
Della guerriera imprefa ,
Se ftello primas eſeco
Da
" Pazza . 33
Da questo picciol Regno
Pied'un'armato legno alſuono apprefta
Dell'amica richieſta .
Acch. E referem qui noi
Seluaggi habitator di Scirie ville ?
Il vecchio Licomede ,equeſti Fauni
Si copriran di ferro ?
1
Andran di glorie onusti ?
E’n queſtiſcogliangufti
Rimarrà chiuſo,e difarmato Acchilles
Deid. Nettare mio foane , Animapuras
Tetide tua gran Madre ,
Pertener lungitè,ſua nobilprole,
Dalle guerriereſquadre ,
Qui celato ti vuole ;
E Filhome ,
fra noi
D'Acchille di Teſlaglia
Tù ſei Fillidi Sciro boggicreduta .
Perch'ella intimorita
Dall'oracol Santiffimo ai Themi,
Vuol, cb'i perigli efaremai
Schiui con queſta effeminata vita .
Acch. Donnefibe gelofie,vanuriguardia
Chegià ſotto la sferza
D'un Mufico » e Filoſofo Centauro ;
BS Hoy
34 La Finta
For dentro dquiſta gonna
: Mi fecerdiuenireimbelte, e quafas
Ch'ionon diſſi , una Donna.
Ma ſai tis , qual'io fono ?
Deid. söben'io , qualtú fei
Pmgenie drgli Dei :
Chedfcopertid'megli occultiingannis
Che celian quefti pannis
T'accolſoin letto perifcherzo,e tale
Lo fehertofle che ti raccolloin feno :
E fécondata alfin madre diuenni ,
Ticgenitor del vescofettoPirro:
Ch'altra non refta bomai' ,
Che ti deporte le donneſobe spoglie ,
Se maire mi faceftig ( giusto ,
Mi dichiaritvamoglie. Ac.Egli è bers
Ma poco al nostro affetto
E sepoſſo ancor più,piä tiprometto ,
Deid . Se ti näinaccia l'anemica forte
Etradigioni's e morte's
Seactiftarti quimeense godietaci ;
Che tràgli ampleffise ibari ,
Nã tifiurafts,Acchille;alt. o periglia ,
che d'effer genitore', io geritrise
D'un altro amato figlio.
Acch . Nòrnò;cb'ei fi difdice
LA
Pazza ,
La roſa de Leoni alla ceruice :
E non vorrai túmeco
L'armi veſtir, s'io vefto
Questa gonnella horreco ?
Deid. Tifeguind compagna
Dưll'armi, e degli affanni
Se differeco del gioir à parte ;
E chicõgim fe amor, nõ ſciolgaMarte .
Acch . Feliciſſimo giorno ,
Se le nubi ſquarciate
· Di queſte ſpogtie ingrate
Faccia.Acchille ad Acehille il ſuo ritornar
A. 2. Feliciffimi Amori ,
Se quellaccio che a étroil'corc'annoday
Ci stringa ancodi fuori',
E ſenzatemaio t'amoreggije goda .
- DesOnde-un săto Imeneo faccia ch'iofigo
Ch'io ſia sépre dire.Ac.Tásépremillion
SCENA QVARTA
La Vittoria , Giove,Venere , Choros
degli Deisc amorc .
Ce comandi , Padres
O Owe bramare , d Def ,
cbio
e 6)
36 La Pinta
Ch'io ſpieghiimie'trofei ?. *
Che ſuleGreche ſquadre,
O ful Troiano ſuolo
Rapido ſtendą la Vittoria il volo 3
Gio. Vergine, un lungo affare ,
Queſteer deue:onde à grand'agio puoi
Penfar a 'voli tuoi..
Non ſi può così tosto
Fra duopopoli arditi
Ultimar frere liti .
Ve.Timeco eſfer dourai,Vittoria illustre ,
cb'o Deadella bellezza
Contro le prime Diue
Su le Dardaneriue ,
Hoggi mai ſono alle Vittorie auuerza
Ch. Col brando fulminante ,
Ch. Cinci dipiastra ,e maglia ,
Ch. Con l'usbergo peſante ,
Ch. Armati d'elmo , e ſcudo »
A 2. Ufciremo dibattaglia ::
Ch.E non con la beltà d'un corpo ignudo.
Ven. Voi di vocegagliardi
Me non atterrirete ,
-cbcben ſapete , quanto
Fu'mini con gli Iguardi il volto amato
D'unaVenere inerme vnMarte armato .
Gio .Di
e Pazza . 37
Gio. Diya, per tè già venné
* La riaDiſcordia a ſcopigliarmiil Cielo.
Io non voglio qui file
Cagioni ogn’hor di riſſe. O Mentiirate,
Scendete in terra algran litigio.efater
Che ſenzzombre di ſdegno
Splenda il Celeſteregno.
Ch . Scenderem fcenderemo
Alla fiera tenzone :
La spada inpugnaremo :
Arbitre faran l'armi
Della noftraragione :
Andrem co'Greci à Trionfarfu'l Xāto:
Trouifi Acchille intanto .
Ven . E trouato , che fard
Cento Accbilli 10 fosterrò :
Ben di forze hd pourtd
Diua,che cătr'un huomovſcir no pudo
Tutta auuampo di furor ,
Scendo in terra à guerreggiar ,
Seben madre io fon d'Amor ,
Mi voglio inuna furia trasformar
Figlio non ſarai meco ,
Controlo ftuoło Greco ?
Am . Madre tù mipardona ,
cb'effer non pollo teco : 1 Ch'io
38 La Finta
ch'io dewa indiferente
Fraluna e l'altra gēte boggi moftrarmi.
Atè non mancan armi :
Ma prendi il mio conſiglio
Credi, credi al tao kgło ,
Lafcia i Marte la guerra
Non efser gioco de'mortali in terra
Sei d'al Fato fospinta ,
Hai nemico il destino ,
Ch'al fin rimarrai vintay
E vedrai Troia tua cader in cenere ,
Non può cozz.18 col fulmine dinino
La fua potenza è Venere :
Ven . sözch'ul Fata deAbaunol ,
Ch'io rimanga dinta al fin xi
Mariflora il grauemil Luar
Delle perdite mie encoil deftix .
TeueilVenetoxe'lRoman
Non di" AccbilleGrecaufcir ,
Mædal bunn fungne Troian :
Onde boginilacagion d' infuperbita?

)
SCE
Pazza .
SCENA. QVINTA ..
Licomede , Vlife, e Diomedes

olitregià ritutto
Lic.M I electrvoſtre cbieftes
Naui , gentis e me ftello
Apprestato all'imbarco :
Hale grandezze, ba Licomede àcuore
Dilla Patrial Honore ,
Enutre in perto angufto on zelo imefør
Non èd'oro , o di gemme
Queſt'Iſola feconda ;
Rè di nude marimme',
Redi pouero cenſo
Rèdiſcarfi tribute
Nonpuò darriechi aiuti ,
Vlil Del tuofimmo valor laGreciamolto
A ragiou li premetres
che nel guerriero volto
Contro ilFrigioladron sptrivendette
Diou . Tutte dApia le belle
Non furono baffantr :
fatollar un Pandelaftiuo ,
ebe nell'Europa l'arrogante offife
I bet
La Finta
L ' hoſpite ſuo corteſe.
.

Non regni in te dinoi dubbio fimile


Licomede gentile :
E non priuar intanto
Tú degli vſati honori
Gli boſpiti ambaſciadori.
Lic. Nulla negar deu'io
D'offequio,a chi riempie
Diglorie il Regno mio .
E che ſitraſcurò ? che non s'adempie ?
Diom . Noftro deuuto ufficio
Non è Signor di riuerir të folo ,
Madi preſtar nelfortunato bosipitia
Segni di riuerenza
Delle Scirie Matrone al regio fuolo .
Se ti privò l'inuidiofa morte
Della Real Conforte ,
Priuo non ſeidi generofaprole.
El buon costume vuole ,
Che l'hoſpite honorato
Dagliocchi fia delle påcbivfe,e belle
Domeſtiche donzelle .
VLE Amor facondoil rende :
s'armadel’armiAmore ,
Che gli parge l'Honore ;
Honor l'eſca prepara ,Amor l'accende
Lic. Quem
Pazza .
Lic. Questo deGrecisè Diomede el'uſo
E tù nodrito in Sciro ,
E tú meco viſſuto ,
Sai;fecoſtante offeruatorio sia
Di Greca corteſia ?
M2 , ſe tardai ſin bora ,
Della mia negligenza è ſolcagione
Voftra armata preſenza ,
Timide donzellette ,
Non auuenze a mirar delt armiil lapos
Sfuggono d'apparire
in si lucidocampo .
Diom. Paride non èqui,che leſgomenti ,
Lic. Oh Dio , che difüfata, e che fatale
Repugnanza m'afale ?
Femminelle fon tutte
Armate d'aghije di conocchia inftrutte,
Diom . NonJaròdel lor bello
Ammirator nouello :
Vliſ. A veder iofon uſo,
Nelle vigilie di noioſe notti
LePenelopimię torcer il fuſo ,
Lic. E non ti fazia ancorceffodi donna ?
Qual man mi rifospinge
Qual voce entromi dice
un eſito infelice ?
Vliſ. com ,
La Finta
新 Conformeremo altuodeſir tenace
Noſtré indiſcrete voglie :
La donna ancomi pisce
E nonm'infetta ancorfintodimoglie,
Diom . Vedi , che dinegando
A Grecibonoridoria
Non fiam credutinoi
O poco amici tuoi
Oti troppo geloso
Del tuoteſoro afcofa
Lic. Togliete le cortine;
Chenen credeſſer questi
Hoſpiti deficfi.
Ch'io quicelafli Veneri diuine.
SCENA SESTA :

Vliffe, Diomede, Licomede, Deida


mia , Eunuco ;Choro di Don
zelle , & Acchille .

VI. Formano gli Dei


Questi teatri in terris
O innalzano i mortali
Questi apparati in Ciela.
Diom .
45 Diom . o belliſſima ſcena ,o nobilchoro
Di Donzelle genrili :
Specchiateuiqui tutti
3
Begli occhi femminili.
Vlif si goda pria lontano
Il proposto amoroſo ,
Che ſembra poi più grato
Da vicino mirato ,
Lic. Non s'auuider puranco
D'efferpreda gentil degli occhivoftri.
Hanno il piaceuol loro
Trattenitor alfianco, onde di lui
Con la prattica amica
Leromitelle chiuſe
A confolar fon' use
La donneſca fatica .
Vditel già,ch'eis'appareccbia alcāto
Deid . E quanto ancora, e quanto
Di lunga aſpettativa
Refta all'orecchio noftro ??
Quandoisprigionerai quel cantograto,
Muſico addormentato ?
Eun. Sia maledettoildisch'io ticonobbio
Mufica,eternamorte
e
,
Di chi t'a dopra in Certe .
Comefcoppian lecordes
Chenon mifcoppia ilpetto
Seruo tiranna ria
Dell'altrui libertà ,
Che mercenaria fà
La libera armonia . ( forde
Deid.Chemormorijmega'huomosio nobò
L'orecchies atuodifpetto
Vogliam teco dir quella ,
Che ci sembra sibella .
Vlif. Çhe mufico rubefto ?
Diom. Poche volte s'accorda
Nel muſico incoſtante
Voce, volere , e corda ,
E quâdo abbonda l'un l'altroèmācāta.
Canzonetta a tre voci .

Eunuco, Deidamia ,e Acchille .


A.3.TL Canto m'alletta :
3:14La gioiam'abbonda :
il ſuon mi diletta ;
e il benmicirconda:
Ceno , gioco, amoreggio ;
E’l malc'ho dapuar,noſia maipeggio:
Diom . Deb feguite, cbequesta
Vera
Pazza 45
Vezzoſa canzonetta
Ogni noia molefta
Dolcemente faetta .
A.3 . Quiſcherzo , quirido ;
Amor non mi offende :
Gli credo, mi fido ,
Timor non miprende
Se non hòfenno , bo forte :
Efol del miogiotr l'hore ſon corte .
Diom . O come dolcemente
All'arti fan dell'ingegnoſemani su %
Accompagnar'ancora
L'artificio del canto ?
Ela voce , elaman quantoinnamora ?
Lic. Vſcite à riuerir , donzelle, vſcite,
Gli hospiti caualieri, ..
E ſia di riuerenza :) di
Dimoſtranza paleſe
Voſtro inchino corteſe .
Mentre le donzelle,vanno prima à
amb
raffazzonarſ i, ach o oa riue
e poi eſcan
rir gli » l'Eunuco
canta ſolo queſta canzoncua ,
Belle Rore , che regine
Sete pur deglialtri fiori ,
LA
96 La Pinta
La Natura fra le spine
Chiuſe in van voftrit(fori :
Già d'un Maggio ornaui il feno.
Hor di Rofe l'Anno è pieno .
Belle Donne , voi, che nate
Per bear glihuomini fete , 5
Più racchiuſe ,più peccate , fi
Più guardinghe più cadetes,
Fofte un tempo on Solſecondo ,
Hor di Donne èpieno il Mondo .
Sembra-Rofala bellezza :
Quandospunta ſi gradiſce :
Sulmattino ella s'apprezzi :
Sú la fera f febernifce.
Se Donzella non fu fpofa ,
Presto langue : comeRoſa .
Diom . Gradita lontananza ,
1
Se doppo le tuepene 3

Rendimigliore il bene ,
Quāto col deſir vecchioel'occhio nuouo
La ſospirata amante ,
Più bella al fin ritrouo ?
Vlif. Questipoueri doni
Porge l'Itaco1 'liße,
Diom . E l'Ettolo Diomede
A2. A voi di Licomede
Canore
Pizza 47
Canore inclite Figlie. TAS
Ch. a 3. Che vaghe meraviglie ?

Che pregiati trfori ?


Onde d noi tanti bonori ?
Eun . Render grate pariglie ,
i Come potretè, come ,
S'altro oro non hauete aridefiglie ,
Che l'oro delle chiome
Ch . Sorelle diuidiamo .

Ch. Il ricco nastro è il mio .


* Ch. lo prendo ilvelo d'oro .
Ch. I coturni voglio .
Ch. Che fanguigno amaranto ?
Ch. Che papauero acceſo ?
Ch. Chedulipan di foco ?
Eun. O ben fei quiNatura in ogniparte
Diſcepola dell'Arte ?
Deid. La rofa a me,la rofa .
Eun . Alla tua purità fi deue ilGiglio .
Deid. Nò, nò, voglio un giacinto
MOK
Di porpora offufcara ,
Eun . Perche dica ilcolore',
(be forſe anuampi di ſegretoamore ?
Diom . Quantoſegreto più ,tāto più caro.
Vliſ. Vaga terrena ſtella 3
D'aureo doppianarciſo
Habbia
a
48 La Fint
Habbia questa dorzella ,
Cheſembra dipēſiermafcbia ,e di viſo .
Acch . Questo, queſto riceue
Volentier la mia deſtra .
Eun . Ohimè , trà gigli e roſe
Per far a tutti ngitorbido il ſangue ,
Chiquel ferpaccią afcoſe ?
Accb. o pouere di fpirto :
E ben altro il miofior,che roja,o mirto .
Vlif. Ferma , ferma, o fanciulla ,
Ch'altuo buon genitorqueſto rechiamo
Ferro pūgente in dono.Ac. Eiſarà mio .
Diom . DiLicomede alla guerriera deſtra
Questo pugnal ſi drue.
Acch . Ma la mia lo riceue ,
Nepauenta à nudarlo .
Lic . Vanarella , ſicrede
Queſta Filli diSciro ,
D'effer nuona Bellona ,
Armiſempre , armi chiede ,
Sempre d'armi ragiona .
VI.Ha diguerriero ilcor,ſedõnadiuolto.
Diom . OfaggioVlifle, queſti
E Pacchille ſepolto . .

Vlil Queſti è il fatalgarzone,


Ch'anaiamo ricercando ,
A 2. Que
Pazza : 49
A.2. Quefti èdiPeleo ilgéneroſo figlio .
.

Lic. Stanno à ſtretto conſiglio .


Deid . Acchille è difcoperto
Lic. Tetide ,3 io più non poßo
Softener iltorrente :
Tutta la Greca gente
Per tè non voglio foribonda addoſſo .
Vlir. DiGrecia tutta i più fopiti Eroi
t Deſta il rumor della Troiana tromba :
Te fol, Pelide,da'letargbituoi
Nõriſueglia quel ſuõ ,ch'alto rimböba ?
10
Lafcia quegli ornamentise doue à mille
En
Vāno i guerrier,no ſia l'ultimo Accbille.
Dio ,Tù richieſto dal Ciel douuto a preghi
Della tua Grecia , resti anco celato ?
Fra choro di donzelle à noi tineghi,
Alla gloria tirubi? e ſprezzi il Fato ?
T'increſca homai dell'increſciofa forte ,
Evola à Martese non temer diMorte .
Acch . OLicomede,o mio Signor tesfenti,
L

Ch'io sô cbiamato alleTroiane impreſe .


- Ne Filli io farò più, frà chiuſe genti
Agli occhi di costor fatto palefe .
Apjai mi celò quitimida Madre :
Habbrāl'Acchille ſuoleGrecbeſquadre.
Lic.lo delpubblico bene ogn'horfái vago .
с Efe
So La Finta
Efe l'oracol vostroAccbille chiede ,
Nelle uoglie del cielmie uoglie appago ,
Ne contender cot Ciel può Licomede .
Dourd Tetide tua faggia ſcufarmi :
Sů.sh squarcia la gonna,e veſti l'armi.
Eun . Onuouemerauiglie ,
che granteſoro aſcoro.
Voi godeunte , o figlie ?
Chi sà di quante ei diuenuto èſpoſo.
Deid . orospirato dè tù pur ſei giunto ?
Andrò purio di tante gloried parte ,
Sechi cõgiüſe Amor no ſciorràMartes
SCENA SETTIMA .

Minerua,e Giunone guidano ilBallo


della Sofferenza .

MinTroppo
2
. A voſtra mortalcarne èproterna ;
o deuoti di Minerua ;

V ſatelaal patire
A ſoffrire, asoffrire
V ſateui d buon hora
In bella , forfca etd ;
Ch'altre sferzate dd
Amor
Pazza :
Amor poſcia à colui ches'innamora ,
Giu. Si cominci la sanze .
.)
Fortiſſimi Gizoni ,
Min. Si cominciosiosiela Greca vfanga ,
E mentre faitari prè la sferza fuori .
Altri colpi la Fortuna
Porge à miferi mortali ,
Sofferenza, ſofferenza ;
Che di pene, che di mali
L'huomo mai,mai non và ſenza,
Sofferenzi,sofferenza.
Fiera, lunga, e mortalguerra
Grande chiede l'apparecchio ;
Sempre fü la Sciria terra
Di fortezza illustre ſpecchio:
Questi Greci eſploratori,
C'hanno qui trouato Acchille ,
Vedranno anco à mille mille ,
Naſcer qui gli Eroi migliori.
A 2. Sofferenza ſofferenza ,
Giu . Di Giunone ,
Min . Di Minerud
A 2. Hoggi ſeteallapreſenza :
sofferenza ,sofferenza .

C 2 Cho
La Pinta
Choro di Giouinetti Iſolani col bal.
lo della Sofferenza . .

I, He fate in questi chiostri


2

Qual nembo qui viſpinge


ingāni?
À turbar'il ſeren de pettinoſtri ?
S'Amor à noftri danni
V'armala deſtrae vi nafcõde il volto ,
Egli è ben ciecosé stolto .
Quibugia non ſifinge;
Ma sůl'apertafronte habbiamo ilcore,
Quelchedentroſi pēfa appar di fuore.
2. Il nemico è nemico ,
E qdo ama;o difama altri il dimoſtra :
Quila destraje la lingua
Semprelaſteffa egual ſcorgel'amico .
Se l'unl'altro fi gioſtra
Con percaſamortal,non èpertanto
Che l'odio c'entri , o'l pianto
Vorrò , ch'altri m'eſtingua ,
>

Pria ch'io ſcopra viltd,dolore,o tema;


Ne pergara d'Honore, Amor fi ſcema.
3. Naſce dal duolorlrifo ,
E l'allegrezza dal foffrir s'acquista .
Duole il colpo, no'l mego ,
Ma no'l dimoſtra la parola ,o'l viſo .
11
Pazza . $3
Ildolor non m'attriſta ,
frode
Eſembra ingāno ilmioma quila
Degriffima è di lode. .

Egli èfregio ognifrego


Ogni lividoe lampo :Ha folla palme
In corpo sofferente intrepid'alma .
4. Dell'ardorbellicoſo
Manticeè queſto ſuono all'armi iosento
Per l'orecchie rapirmi,
D'indugio impatienth edi ripoſo .
#
Tù tù quest'ardimento
Gradiſcijo Dea de'boſchi,a te dauanti
* SpargoSangue , e nonpianti ,
Pudben altriferirmi,
.
Mavera ſofferenza boggi m'inſegnas
Ch'un magnanimocorla morte
degna.
s . Dal tuo verace eſempio
.

Sofferenza s'apprendesoDea Triformea


Ne qui senza ragione
Sciro ticonfecròl'altaresel Tempio ,
Tù delle fierel'orme .
Con paffo infatigabile ſeguifti.
Ti l'inferno t'aprifti,
Ta nell'alta Magione
Facella velociſſima t'apprefli
Nepmacchie omācāzeil corſoarrefti,
C3 EPIL
EPITASI
Quero Azzione Seconda .

SCENA PRIMA .

Diomede, & Vlife.


Amantemodesto ,
L Che feruesche,brama
Belliffima Dama ,
Non devesiprefto ,
Con termineingordo ,
Conchiuder accordo
Vlif. Ti credo ti ſcuſo :
Perebetü non puoi
Concbinder non vuoi .
Schernito , delufos
Del ben , che non hai ,
Modesto ti fai.
Diom.ua
Pazza ,
Diom . Hd più del'humanos
Hàmanco diſagio ,
L'Amar à bel'agio .
Il poco è più fano ;
La flemma è ſicura ;
Il trotto non dura .
Vliſ. Hai pigro cavallo ,
E credi potere
Far kunghe carriere ?
Lentezza è gran fallo ,
Se chiede il periglio
Furor , non conſiglio
Diom . Già pronto benea,
Hor prouopiù grats
Bevande Atentate :
L'indugio ricrea :
Digioja ,abe volan
Tardanza confola ,
Vliſ. Dellbore perdute
Si pentonpoitardi
Gli amantiinfingardi
Appena hà vedute
Le Donne
scb'ardito.
Conchiudo il partito .. : 13
Diom . Ambires fperare,
Defio d'ottenere
C4 E un
36 La Finta
E un lungo piacere :
col presto ultimare ,
Si ſcema l'affetto ,
Finiſce il diletto .
Viiſ. E tà, comeegualmente
Diſtingui le fagioni?
Come d'armired'Amori
Sei maestro eccellente ?
Diāzituttoguerriero ,hor tuttoamäte;
Malela lontananza hoggiti bà refa
La Vergine più bella ,
Mi ſembra la donzella
Poco , o nulla per tè d'amore acceſa .
Non veggo ,cheti nsiri ,
Ch'amor eèquesto voſtro ?
Non ſentoche fospiri? e purſi dice ,
Che l'adorata all'adorato anante
A mille fegniſidiſcuopre amante ?
Diom . Le donzellettehoneſte
Han temenza
Vergog delpadre
na delvicin are ,
Dubbiezza dell'amica y +
E d'ogni ombra ſospetto :
E ſenegan l’inchino ,
Tutto , tutto è rispetto
Vlis. sl prouerbio non erra :
TA
Pazza 57
Tiſei Rè dell'Etolia ,onde ancor hai
Dell' Etolia i costumi ;
Molto chiedi,epreſumi .
Queſte guancie adombrate
Dapeloabbarbicato, obimè,che foro
Mal volentieri amate :
Dubito,che tú fia
Delnumeroſo stuolos
Che s'ufa tutta'sia ,
D ' innamorarſi folo :
E ch'ella adocchi, io credo
Con più giuſta ragione
Vnguerriero garzone .
Quell'Acchille celato
Fra choro di donzelle ,
Hor baciante , hor baciate )
Hor preſoperlamano ,
Horannodato al fianco ,
Geloſia non ti dice
ch’éditè più felice ?
Diom . Quell'andace, quel fiere
Semprea dar mortepenfa ,
E non à teffervite ;
V sol disfar, nox rifare ;
3 V wolferir pon amare :
Ed eccol'orgoglioſo ;
Vedi
$8 La Finta
Vedi, s'egli haſembiante
Di foldato , o di ſpoſo ?
SCENA SECONDA .

Acchille , Vliſſe, Diornede, e Chora


d'Iſolani.

Ac. Olce cambio di natura ,


D Donna in huomo trasformarſi ,
Huomo in Donna tramutarfi .
Variar nome, e figura ..
Non ſon piit Fillide bella ,
Son Acchille boggi tornato :
Quanti inuidiano ilmio ſtato ,
Per farl'huomo, e la donzellas :
loper me non vedea l'hora ,
Di tornar mufebio guerriere:
Moltifon d'altro parere ,
Reſterian femmineogn'hora ,
VIT habbia alfinpur rinovato Acchille?
Acc. Lieto giorno,e feſtofoeffer deu'ancos.
In cui rinasco , Amici ,
Pigre d ſcherzignerrieri
Non fian le deftre forti :
Nell'arringo d'Honoreboggi ſi fudi.
Vlis.
Pazza : 59
Vlil. e Nobiliffimo impiego ,
Diom.a 2 Piegiatiſſimi Audi.
Acch. Nell'arene del Porto
Correte ad apprestar leſchiere vostre
Per le Pirricheginſtre :
Attenderemi là ( ampione ,e venga
Chi di voi contradire boggi deſia
Alla querela mia .
Ch. Quel mai querela èqueſta ,
Che ſoftener Acchille
• In tua nobil Barriera ardito intendi ?
Acch. Che poſa a ſuopiacere
Vn giouine Amatore
Cangiar'affetto e variarAmore,
Vl. Quefto no , no'l dirò mai,
in Amor io fon coſtante ,
Fede eternâ le giurai,
E morrò fedeleamante ,
Acch. Di Venere la fella ,
In ciel non è tràl'impionibate,e fiße:
3 Amor efiglio d'un Pianeta errante:
Ma troppo fitroppo žmogliatoVulfe.
yi. Orgogliofo garzone >
Sei dimoglie ineſperto ;
Non adoro la donna, adoro ilmerto .
Ch . Noi ce n'andiam volando
C 6 Al
La Finta
Al teatro del Porto ,
Vedraſi ini con l'hafta ,indi col brando
Chiſegna il veroe chefoſtengail torto.
SCENA TERZA .

Vulcano , & Acchille .

Erma,ofatalguerriero
Val.. FermaHonor della Terra, Amor
Il pieSnellose leggiero , (del Cielo ,
Che ſeguirtinon puòcon queſto incarco
Il Zoppo Dio delfoco :
Fermati Accbille un poco .
Acch . Dibuona voglia o Padre
Vul. Il noderofo legno
Che di ſua man Minerna
Scelſe, ſcorzè,drizzollo ,
D'un ſolº Acchille è degno .
Ilmio faper armollo
Diferropungentiſſimo, egl'infoſe
Queſtanuoua pirtute ,
Che potrai con quef'bafta d two piacere
Recar morte , e ſalute .
Acch . Pregiatiffimo dono
Primlegio inaudito
Vul. Non
Pazza :
Vol. Non han le felue un certe
Più nodofo,o peſante ,
Non bàVulcano un ferro
Più terfo,o penetrante .
Acch. Gratie per mè le rendi ,
E gratie à te fian refe
Dell'affetto corteſe.
Per Minerua io l'impugno ,
Echi m'arma difpeme ,
Chi la mia destra bonora ,
Forte la renda ancora .
Vul. Vendica tè l'ingiurie
D'UN Meneleo tradito ;
Gastiga queftiadulterifcortel
Ch'io con moltialtri offefi ,
Son ' d un fimil partito .
SCENA QVARTA ,
Nodrice , Deidamia ,
hiteve fimo
Nod. En DiGinfif daAcubi:lles
iScorilduolo
Vnolpartir'egli folo :
c

Ma tu nel grauetorto ,
Seſmarriſci il conforte ,
2003
La Pinta
Non perdere il conforto ,
Deid . Io mi veggo Schernita ;
Laſciata in abbandono ;
E rů mi neghi, cb Dio ,
Yn diluuio dipianti, e di querele
Contio fpofo infedele ?
che di me trionfante
Pria , che del Frigio amante
Acchille partage Deidamia qui refti ?
E proui altrifunesti
Incendi al corschero apporta Acchille
Alle Troirne ville ?
Eſenzafallo mio
Che priadi Troia incenerirdeu’ios ;
D'una donna rapita ,
D'un violato bofpitio,
L'ingiurie Accbille à vēdicar fen vola ,
E laſcia offefa meche nonl'offefis
Chelo raccolfi in fino
Che feconda reftai?
Ch'ilſuofurto celai ? lbora aſpettando
Doppoifurtiuiamplifi,
Degli Imenespromefli
Nod . Benlintend 10 , Hi tocce
Faticoſo difturbo
Di nodrir'.l tuo Pirro
Celato ,
Pazza 63
( elato,eà chifabocca :
Ma mi ſouviene ancora ,
Cbe forzito egli partesepartese tace
Per tuo honor ,per tua pace:
Hor ch'egli è diſcoperto
Maſchio di tanto merto ,
Vuoi che fra choro di donzelle ei restis
Vuoitù ſcoprireal genitor lecolpe ?
silenzio dunquèse ſennio
Fanciulla adoprase spera
Sorte migliori chenon douranno eterne
Eßer lelontananze, e troua il Fato
Speſſo il ſentier Regato .
Deid .Io miſento alla morte in pējarfolos
c'hoggi doua partirl'Acchille mio ,
Senza purdirmi on frettoloſo,Addio .
Nox vedi tù ,non fenti
Alle trombe stridenti ,
Allo ftrepito d'armes
Alnitrir de corfieri ,
Ch'egliè rivolto tutto
Di Marte alle faticbe, e della moglie
Cangiòl'amorcon le cangiatefoglie??
Nod La gjóuenillicenza
Quelfruito.chepmette,unquiaเทnõporge,
I amòneceffuato ; hor cuegnerijo
Del
La Fiata
Del ſuo voler fignore ,
Nonconforma i perfieri
A gli affariprimieri.
Alpettine douea
Giunger il nodo alfine ;
Contentati, che rea
s Dilacerato bonore ,
Vergine rimarrai
Nelconcetto comune;
otornerà lofpofo , o tifarai
D'altro voler ben preſto.
Non mancano mariti
AlleReginemai. Sè pur,eb'un tempo
Amafti Diomede
S'egli al padre ti chiede ,
Hauratti di bellhoggise à menõ mācą
Frode,faperezed arte,
Benche madre d'un figlio hoggitieſia ,
Di Vergine tornarte .
DobimeRodrice,obime ti vuoiche bocca
V fa al nettare,prenda ,
Per lbonestà Saluare ,
Quefte benande amares
Nod. Tuttigli buomini ſon'Helle pernos
Donmedesimo.Cielo .
E s'un raggiocioffendes
L'altro
Pazza :
L'altro fane ci rende:
Sgombrala tema vana , ( ſenno,
E ripiglial'ingegno.Deid,Obingcabb'id
Chi dauuero fi duole ,
Smarriſce ,erefta al fine
Senza ſenſi eparole,
in preda alle ruine.
Anderebbe qui vna ricchiffima com
parfa di Barricra,ma ftudiofi della
breuità ,habbiamofinto, ch'ella fia
digia ſeguita al porto .
SCENA QVINTA .
Acchille , Diomede , & Vliffe .

Ac.CAEdisce di, e homai confeffa


Al diſcréto vincitore ,
Cbecangiar fidexe Amore .
Di. Vagalagioſtrafü.cb'agliocchi eſpoſa
Nel Teatro del porto
Il tuoguerriero ardire ,
Mapocoella figrata
Alle regiedonzelle ,
Mentre niuna,chimè diqueste belle
Libe
La Finta
L'honorò d'uno ſguardo .
VI. Son' in amar coftanti ,
E ſdegnan di vederle donne ſaggie
Volubili gli amanti :
Acch. Ti nonconoſci l'uſo
Delle donne di Sciro ,
Son femminelleintente
A Rancargliaghi, e'l fuſo .
Ne donne quidi bellicosa gente
Aman gli ſcherzifieri ;
Odian'arme eguerrieri .
Manoitroppofcberzāmoşiltőpo chiedes
cb'a gli uffici dovuti
Volgiã lamētese'l piede acciò la preſta
2

Partenza apporti i dimandati aiuti.


SCENA SESTA .

Deidamia fola .

Rdiſci, animo, ardiſci:


A Ofi,mio cor, cbe temi ?:
Temiquel, chedigrande
Digrandes e d'impenfato ,
Ne'tuo'perigli estremi ,
Tiſuggeriſce un conſiglier fodaco ?
S'il
Pazza .
S'ilprecipitio miri,
Selaruina aspetti ,
Sgombra, ſgombrairiſpetti
Adempi i tuo defiri ;
Vergogna non t'arrefti .
Troppo odifti, e vedeſti
Süssel fenno ingegnolo ,
1 Rendimi il caro spolo
Arti,induſtrie diſcorſi,obDio,chefpero,
Fiſſativi quimeco
Perdefar,à pietade,ón crudo,onfieros
Un fuggitiuoGreco
Ched'unTrorano ingiurioſo edempio
Acchille boggifaresti aſai peggiore
Dinfedeltade, é d'arroganza eſempio .
SCENA SETTIMA .

Gione fu l'Aquila ,con la Vittoria vos


lante , Giunonc in terra ,

onforte non t'increfcas


Gio. Se dalcielo ancorio
M'allontano tal hora :
1

E nonfon nel tuo tetto


Marito faperfetto .
Pong
68 La Pinta
Perche tanta dimora
Tramortali tú fai ?
Deuiforſedi nuouo
Non ben contenta del giuditio primo
Algiudice d'apello
Moſtrar il corpo bellos
Giu. Molto dime gelofa
Ad eſſere incominci :
Onde questedoglienze ?
Gio. Onde quejte licence ?
Giu. In terra questa volta.
To douròrimanere in fm ,cherefti
Arſa Troia ,e ſepolta :
L'Acchille è ritrouato :
Altronon manca più ,ſe non , che tosto
Tuti dichiari meco
Sefei Troiano,o Greco .
Gio.10fon Gione, efonpadre
A tutti uniuerfale .
Gíu. Stattidunque laſsù conla tua pace.
Virt. Zontananza di moglic ab non è mai
Al maritodifcara ?
Mentre l'armi Giunone >
Giove gliamor prepara •
Giu . E chefit teco la vittoria in Cielo
Che non la mandi,ò pronto
Efes
|
Pazz 69
Eſecutor del Fato ,
Ou'egliha decretato ?
Gio . Non andrà cosi presta
All'eſercito Argiuo
La Vittoria richiesta .
Deue Scendere in prima,one à contraſte
SaràSaggia donzella
Con quelforte d'Acchille animo vaſto.
Vola , vittoria, vola ,
Fauore alla pazzia
Porgi di Deidamia .
Vinca ilſuo vincitore, onde ſi sappia
Che tante vſala Dõnaincontra l buomo
Grida,akutie ,rumor,frodi, e ruine ,
Che della donna èla Vittoria al fine .
Vic.sēno controStoltezza in vĀ cotrafta :
Acchille miſcredente >
Vedrà la tua grand'hasta ,
Che d'una Dõna il crine èpiù pungente.
O come in cieca incuitabıl fosſa
Questi ritrofi fialtri ,
Anco per lieue ſcola,
V anno à precipitar prima degl'altri.

o?
is SCE .
70 La Finta

SCENA OTTAVA .
Capitano del Choro degli iſolani ar
mati e Deidamia, che l'ode furti.
uamente ,e lo rapiſce feco .
Palancateui Abilli,
Ainghiottitemi voi tombed'Inferno
SChe d'un roſſore eterno
Porto macchiato il foribondo volto .
Perdutol bonore ,
Guerriero amatore
Ştà meglio ſepolto .
Chi crederia ,che quell'Acchille dianzi
Fra choro di donzelle
Effeminato,imbelle
Mhauſe koggi atterrato
Nel giocoſoſteccato ?
Fà da ſcherzola gioſtra ,
Ma codardia fouente
Appreffo inuida
gente
Da Scherzo añco ſimoſtra .
10 , che d'fnuitto hò il nome ,
10 , che di tante ,e tante
Ornai palme , e trofei Gli
Pazza . 77
Gli altari degli Dei ,
Com'eſfer può ch'alla mia Donna anäte
Ritorni hoggi abbattuto ,
E vilipeſo amante ?
O voi della mia Dea
Occhi belli,e ridenti ,
Ahilaßo,iononcredea,
che tanto eller doueſſe il voſtro rifo
Per 'vinto rinirarmi
In queſto giocod'armi:
E Mai fela mia donna
Scherzoſa hoggi ridea
In veder quel belliſſimo Garzone
Meco i stretta tenzone !
Oh Dio ,che ſcoppio di gelofa rabbia
Temo , ch'ella non l'babbia ,
Cangiando ilprimo affetto ,
Per mio riuale e ſuo Campioneeletto .
Ma queſto mi conſola ,
che porta il crudo, ilfatollato Acchille
Vngrā odro alla gõnase'volto all'armi
Nonlo trauaglia più penfier di donna . .

lo me ne riedo in Corte ;
Che dirò per mia ſcuſa ,
Se la mia donnadi viltà m'accufa ?
CheMarte io l'ho creduto ,
70
72 La Pinta
In ſembianzad'Acchille ,
Ch'io non gli haureiceduto .
SCENA 5 NONA .

Diomede , & Eunuco .

Di. O 4' ChDioenar, richeſento


d'impenſ? atoho?Dio ,
Hà Deidamia sipreſto->
Per un penſier molesto ,
Il fenno abbandonato ?
Dunque del ſuofurore
Cagion credi, che ſia
La partenza d'Acchille ?
Eun. Anzi.ch'io n'hòcertezza :
Dalſuon conoſco maculato il vafo .
Di. Düque la crediamāte?ohimè riſpõdi,
Ch'iltuo filentio in ſmo,
Che rispoſta io non ſenta ,
M'accora , e.mitormenta .
Eun. Dillo tùfteſfoodillo ,
,
Ch'haureſti oprato tù , fortegarzone ,
Frá choro di donzelle ?
Non falla ftanza steſa,illetto steſſo
Era loro comune, epenſize ukoi ,
Cbe
Pazza : 73
che ſcopertigl'inganni
Non fuffero àcoflei
Di que donneſchipanni ?
Acchille , e Deidamia
Era in due corpi un'alma,;
Ed hor, che fuelle Acchille
Dal coltivato feno
un fulmine improuifo, e tolto a Sciro
Adllion lo spinge
Hor ch'egli nutrealtripëfieri , auuolto
Ne'maneggi dell'armi enõvuolmoglie ,
Da tante amare doglie
Soprafatta lagiouine dolento
Languistremo fudò ,
Inferoci , girò
Gli occhi inſieme ela mente
E con ſgorgata di querele atroci
Verso l'affanno, evomitò l'ingegno
Vfcita fuor dalle paterne stanze,
Per le piazze di Sciro
Delfuo furor intorno
Fd ſcena lagrimeuole , e funestai
om
Il dilei padre intento
Ad arredar l'armata ,
Del furor diſua figlia
Nō hebbe al creder mio,cõtezzaäcora.
D Diom.E
94 La Finta
Diom . E voi,ditemi ; e voi
Seruiſenza pietà , priui d'affecta ;
Perche non l'arreſtafte ?
Eun. Anco nonfai l'offeſa a
Ch'à Venere fi fi, quand'altri tenta
Di manomettercbid'amor folleggia ,
Gb'il malor ſe gliattacca ?
L’bauer pietà delleſciocchezze altrui
No voglioche micoſtiboggiquelpoco
Diceruel,ch'io mitrouo .
Di.Nõ émalor ,chīfettiilmal del pazzo.
Amor pietofo almeno
Se faggia melba tolta ,
Me la conceda folta :
che ſtringendola al ſeno .
O ch'io la fanarei ,
o ſeco impazzirei .
Epn. Ed ecco appunto dinoi
La Baccante rouella ?
A 2. A noi lapazzas a noi ,
La pazze, a fésila pazza .

SCE
:)
Pazza , 75
SCENA DECIMA .
i
Deidamia , Eunuco ,e Diomede ,
Choro d'Iſolani, e Nodrice.
De. Verrieri, all'armi,all'armi;
All'armi, dico all'armi,
Oue Stolti fuggite ?
, !

Ch. loben fuggir volea:ma tù più fnello


Il piede haidelceruello .
Deid . La fiera d'Erimanto ,
L'Erinne Acarontea ,
Il Piton di Telaglia .
La Vipera Lernea ,
Ci sfidano a battaglia .
Ch. Bellicofa pazzia .
Deid . Mugge il Toro di Pindo ,
Rugge:il Nemeo Leone ,
V dite,odite Cerbero , che latra ,
Eun. lo temo anco à mirarla .
Deid . Volète ,che v'inſegni ,
Ingegnoſi diſcepolidiMarte ,
Abrādır hafta,àmaneggiarlo ſcudo?
A ferir, a 'vibrar ,di punta in giro ,
Di drittone di rouefcio »
& D 2 Qufla
76 La Finta
Queftafulmineafpada ?
A farſi piazza, eStrada
.
Soura i corpinemicidecco un fendente
Come in teſta fi dona .
Ch. Lontano , ah,più lontano :
Ch'oue è leggier l'ingegno,
E ' pefante la mano .
Diom. Specie non è più ria
Degli stoltimaneſchi;
E col pazzo,che dà fauio non trefchts
Deid. Si Aringete le file ,
Formate loſquadrone ,
Abbaßate le piccbe .
Soldato dormiglione,
Camerata d'Acchille ,
Destati, ch'il nemico
Di qui poco èlontano .
Armijarmiyarmialla mano
Run. Mi finfi addormentato :
Macontro unpazzo defto
Poco val finto ſonno ;
Cbé ſe veglisd ſedormi,ei t'è molefto .
Deid . Fermate, o ld , fermate
Ob Dio , filentio ,oh Dio ,
Tacetc,bomai,tacete ,
Chetateui, chetatéui,che chiede
Il
1
Pazza : 77
Il traditor perdono
Della Schernita fede
Elena bella io ſono a
Tà Paride Troiano ,
Så rapifcimi,sů,Ladro melenfo,
Stendi, ſtendila mano .
Ti picchi? tirannichi ? t'incrocicchi ?
Giacer io volea teco ,
E laſciar il mio Gioue ,
Ch'ogni notte Aà meco :
Ma fianco dal lunghiſſimocamino ,
Chei fa dal cielo in terra ,
Mi rieſcefouente ilgrā tonante (dönes
Vn sõnacchiofo.A māte. Dio.Ab dõnes
Dow : Di Đà lamenta ?
Ch. Che meſcuglio d'amori
Che grottefchedigente ?
Deid . Deb dimmidimmi il vero ,
Se lo dicesti mai ,
Che fila pecoraggine tiaffale ?
Di che ti marauigli ?
CutrettolaFrinquello,Ocha,Frufones
Barbagianni,Babbuffo:
Non sòsper quale infiuſo
Ne'miei ſegreti amori,
Vrtoogn'hora in ſoggetti
D 3 Pin
-1
8 La Finta
Più ſtolidi, e prggroni
Non ſi può più parlare ,
Ognun , à quel ch'io ſento ,
Hoggi mi vuol gloffare ,
Mivuol far il comento .
A Stride quiete , dunqué
Ad intenderſi a cenni ,
Alla muta , alla muta
Pronta mansacchio prefto,
Quelche dirbala līgua,eſprima il geko.
Eun . Fra tantilinguacciuti,
Saremo amanti muti
Diom . Nò per certoche troppo
s ? Il filentio fà male
A canoro animale
Deid . Canta tú dunque, canta ,
Ch'io ti prefto l'orecchio .
Eun . Non poffo fenzamuficiistromenti
Accompagnar laparte .
Deid . In quefto , amantemio ,
Non poſſo aiuto darte .
Diom . Non fenti anco,non fenti
Que'cembali lontani 록

Alla canzon chiamarte .


Se de' padroni infani
Non ferui alle richieste ,
PA
Pazza : 79
Pauenta almen le mani ,
Chel'hannoipazzi riſolute, eprefte.
Eun. Serua ,feruachi vuole,
ancelle :
Ch'io non hò voglie ignobilised
Fuggono infin le Stede
Per nonferuire ilsole .
Oche gentilſollazzo
Hauer paco ſalario a e'l padron pazzo.
Deid. Segui. tun . Non è più lunga.
Deid . Inutil tronco bumano .
Diſutilmanigoldosancora vuoia .
Perfar le tue vendette ,
Caftrar le canzonette ?
Ch. Eccotil'altra appreſo :e chefia mai
Non farem dunque buoni
À dardellecanzoni? ahfullertutto
Le donne del tuofenfo, e del tuoſenho.
Diom . Il diletta è qui tutto
Al canzonar rivolto :
D'un ſecolo cantante
E' forza fecondare
Il lieto bumor peccante
Ch. Nella muſica delMondo
Mala coſa è fare il baſſo
Cbe š’io ſalto, o vėdi paßo
Miritrouo agn’hora in fundo
D 4 Sop
8o La Finta
Sopportar, ohDio,non poßo, (doffo.
Chiognun mifacciailcontrappătoado
Sembro un Tantalo d'Inferno ,
Quando calò al Gammautte ,
Che rimango à labbra aſciutte
Di fortuna un ſcherzo eterno :
Ma, s'intender mivolete ,
Ci vuol altro cheacqua,allamia fete ,
Deid . Muſico Terremoto
il tuopenſiermipiace.
E credo che ci ſia
Più di Bacco denoto ,
Che di Febo feguace .
Ch. Quelle poma acerbese dure,
Parza mia ,che tieni in feno ,
Mi farieno in partealmeno
Refrigerio a tante arſure :
Che s'in cielsi bello io falto ,
Cāgio ilBaßoinfernal tutto in cötralto ,
Deid . Aita , aita , aita .
Diom Oh Dio,chefarà mai?
Ch . Doxe ti duole , ab doue ?
Deid. Obime queſt'onda,ohime
E ' l'ultimaper me.
Dūque pietadein voinõbà piùluogo ?
Non vedete,ch'affogo ?
Eun.E
Pazza . 8
Eun. Enõti bagnipure.Dei. Ah sò bëio
Qual diracchiuſo pianto almeſto core.
Få lago il mio dolore .
Verga tiranna ignobile
Recide altipapaueri ;
Per queſtoiorefto immobile ,
Fra voi fozzicadaueri.
Il foco merto ,ardetemi :
il ſepolcro appreftatemi :
Donne care ,piangetemi;
Pace all'alma pregatemi .
Eun. Hor la ſtagion ſarebbe
Diſtringerla ,che ſembra
Fuor di ſeſteſſauſcita . .

Diom : Ch'io legbi quellemani ,


Che milegaro-il core ,
Non lo conſente amore .
Eun. Ahi troppo ti dimoſtri ,
Coraggioſoguerrierytimido amante
Nod. Imparate , imparates
O Donne, amor à pregar >
Ch'in dolce nodo àlegar
Vi venga conchi bramate
Atle credule amatrici ,
Per maluagio lor deſtin ,
Queſtefaſce dáre al fin
DS Son
82 La Pinta
Son forzate le nodrici .
Eun , Maveggola nodrice :
Che furtiua fenviene
Per annodar la ſtolta
Vngran numero ficoba di catene.
Diom . il biſogno è qui grande...
Deid. Son forzata o vicini »
Il mio honor è perduto ;
Aluto amici aiuto ,
Cosi cosi,cosi diqua,dild ,
Amoretri corteſi, avanti,quanti ,
Z firettivolinti .
Vistoria , Amor ,vittoria ,
Pulme, allori, trofei ,
Graties bonori a gli Dei : 1

Date, date voifegno


Della nostra allegrezza ;
Il piè ſegna l'ingegro ,
E con festofadlanza
Peki i wifi la mano ,
Elpietrisi la danza ,

****

Dopo
Pazza :

Doppo, chegli ſcemihanno alquanta


to danzato , Derdamia cosi
gl' interrompe .
Fermate homai,fermate , 1
Rapidi miei corfieri , ilnobil trotto :
Alle corde, alle corde :
Neno, non pauentate :
Alle corde alle corde
( romatiche, o Diarcniche;
Fate, ch'io veggafate ,
s'ipiedi kaxetesopiùle mani armonicbe.
:: Choro di pazzarelli buffoni
di Corte .

i Senza leggeot ſenzametro


Cieca voglia
A fanciul cieco và dietro .
pwdefir pazzominnoglia
A ſeguir beltà cradele :
Ad un pazzoincoſtante io ſon fedele ,
9 Pazzo è il piech'un pazzosegue , >

Pazzo duolo
Non ba mai pacione tregue .
D 6 AMOF
84 La Finta
Amorpazzo non èſolo ,
che con mille ſuoi ſeguaci
Importuno a turbar vien le miepaci.
3 Pazzo core hd parko piede,
Cheleggiero
Quincie quindi errar ſivede.
Purch'io restiun pazzo vero ,
Voli ilpièyla gambaondeggi,
E di unpazzo brillar l'alma fefteggi :
4 Pazzo fuono ,e quefta accanto
Pagza danza
Accompagni il pazzocanto .
Pazzo ballo ha pazza vfanza ,
E noi pazzis efaltellanti
Per un pazzodefor fiam pazzi amāti.
s EE più pazzochici mira ,
Chi c'aſcolta
Più di noi folle s'aggira .
Il ceruel,che non ſi volta ,
E'ilpiù pazzo cheſitroua ,
Gran pazzoèchinon ha materianond.

CA :
85

1
CATASTROFE,
Quero Azzione Terza .
opoda

SCENA PRIMA

Nodrice , Eunuco

Nod. Ti Torvd
Or và ,SaggioSignore,
HºE la tua nobilCorte
Bramadipazzi piena .
Questi giullariiſcemi
Buffoneggiano eſperto
Danno in maluugio eccello.
Eun Chefurie , e che demoni ?
Nod.lo micredea tuttolinferno addoßo.
O come preftamente i pazziuniti ,
Senza altre ſottiliffime dispute ,
Son l'ingiurie credute ,
A vendicar'uſciti .
D 7 Eun. Pia
86 Ia Finta
Piacewide
Eun . nte. loro

Oh Dio,quanto quell'oro
Meglio s'impiegherebbe
In dotta alimentar'arida gente . 1

Queſt'?ſola di Sciro 1

D unoScorpione ha forma,
Ond'io miſero fðlechiome bianche
D'un Scorpion frà le-branche .
Machi Sciro ti diffe ,
Iro dirti douea ',
Iſola d'ermearene , e nudi ſcogli ,
Cotanta in te mendicità raccogli .
E dalportonon riede
Il genitor all'eſecrabil nuoua ?
Nod. Nonpuòtardar eimolto .
Eun, Hor eccola di nuovo. Ob ben fon'io
Dipazza inferocita
Hoggi la calamita.
SCENA SECONDA .

Deidamia , Nodrice , Eunuco .


on paucutate,nò,timidi Agnelli,
D.N cheguerra io non v'apporto .
Sde
Pazza . 87
Sdegnanl'aquile altere
D'inimicitia hauere
Con animali imbelli : (morto.
Sot voglioAcchille , oʻmioprigione , o
1
No.nõ partiamo,deh nòsche sõbra alăto
Più manfueta in volto .
Beid . Che melodie for queſte ?
Ditemi ? che Nouifimi Teatri ,
Che numerofefcenc
s'apparecchiano in Sciro ?
Voglio effer ancor'io
Del faticare à parte;
Ch'ame nõ māca l'arte ,adunſolfifobio
Dicento variar ſceniciaspetti,
Finger mariserger montijemoſtre belle
Far di Cielijedi Stelle : 15
D'aprirl'Infernose neltártarcolito
Formar Stige, e Cocito .
Eun . Un facilepaſaggio
E' da finte follie
A veracipazzie
Deid. Hoggi,chedalleſtelle ,
Pertante opere ornarilluſtrise nomes
L'Architettura pioue >

Anch'io fpiegarvorrei
Macchine cccelfese belle
D 8 DA
88 La Finta
5

Da far romperil collo a cento Orfei .


Nod. Verſi,macchine ecanto 3

Son attià render pazze


Lepiù faggie Sibille : eſev'aggiungi
Vnamoroſo affetto ,
Meraviglia nonè ,feda coſtei
Partito è l'intelletto .
Deid . Alla proua, allaproud :
Applicatemi l'ali ,
Strette, Anette annodatele ch'iovogtio
Con feroce ardimento
Varcar le vie delvento .

SCENA TERZA :

Licomede, Deidamią , Nodrice .

O mieiadintomo
Lic.Ingezek 1
fidi, e negate
il fuggire à coſtei. ( boſco
Deid .Alla caccia allacaccia,al mõte al
Atbeon'sAtheon
量。
* La Lepre ſe ne ud :
E non ſarai tù buon ,
questi borrorſacrati ,
Con que'tuo piedialati
A dar
- Pazza . 89
A dar de calci all'altrui crudelta ?
Guarda come ſifà . :) .

Lic. A ilacci,preſto,a i lacci.


Nod. Non è pazza, che ſcherzi.
Lic. Annodatela ſtretta.De.vjala forza
Controle Frigie Schiere ,
Spietato , e non volere
incrudelir contro innocente figlia .
Nod. Padre lo riconoſce ,
Hi lucidi interualli .
Deid. In uece d'erbezefiori,hoggi mi dd
E ftecchi, e spine, e lappole
: Voſtra paternità ?
Che padriingannatori,
Pieni d'infidie ,e trappole ,'
Viuono in queſta età ?
Lic. Chevocisohimè, fon queſte ?
Che spoglie, che diuife ?
Chi t'bà cosìtrauolta ,
Ingegnoſa donzella ?
Deid. Donzella ? ogn'altra coſa:
La Stagione è paſſata :
Chiedilo alla Nodrice,
Che degli amori miei
Fåministra felice .
Nod.foDoue?qdoscome?oCieli;o Giorse.
D 9 Lic.Non
90 La Finta
Lic. Non fenti, che costei
Follemente ragiona ?
Dei.Vuvila rea giftigar,ſcioglimiselega
In mia vece, colei;
Che questilaccimici
Meglio ſe le conuengano, esſe forſe
Si riguardaſſe al merto ;
Tù non ne and eſte ſenza
Genitor ineſperto ,
Lic. Ai pazzo, úall'amante
Tutto ſe gliconcede,
Enulla fe glicrede .
Deid sētimi fordopadre iopertuacolpa
D'Acchile maſcherato
Entro à donneſche foglie ,
70fui, dillo Nodricezio fuilamoglie.
Nod.Senti quãtofolleggiage quãto mēre.
Deid . Emoglie e fecondara
Dimaſchia probe ,Lic. Al cielo
Piaceffe. Deid. Egli è piaciuto .
Lic. Praceffe, che tà degna
Fufi d'un tal conforté. Vn Resigrāde
Un germoglie del cielo ,
Un nipote di Gioue
Merta una Dea celejte ,
Deid . Io fui la Deach Amore
Fe
Pazza 94
Fe degna d'un Acchile,
Lic. Pazzarella,tù ſogni
Diuinità , marito
Non douuto al tuoſtato :
Vergognati d'haverlo
Colpenſierdefiato.
Non ſai che non agguaglia
Vna capra di Sciro
V n corſier di Teßaglia .
Deid. Io mipregio d'hauere
Queſto corſier domato. L.ah fuſſevero.
Dei.Dūğ tu mel cöcedi.Li. A piene mani.
D. Accbille , Aib :lle è mio.L.ocara noua .
Deid Nuoua ?o che nuouacurioſa è giãta;
Che le Roſe,e le Stelle
Sono alle pugnalate .
Eſai per qualcagione ?
Sol per contefenate
Di chi venga piùfpeſsoa
Ole Stelle,o le Roſe
In bocca de'poeti :
Ma tù, per gratia,faci
Quisti auuiſi ſegreti.
Lic. Pazzanin miralembri alle dimade:
In sefiur Acchille
mustri prudenza grande
7114
La Finta
Ma Ndruccioli : e di ngome ,
Sei la malaunifata :
Ond'io son pazzo d duelar più teco .
Voitra le pompediquegli horti ameni
Conducete la miſera , che forfe
In queſti di ſereni
Dell'anno rinaſcente
Tranquillerà la mente .
SCENA QVARTA .

Charonte, e Tetide.

Ch. Eben han volti angelici,e diuini ,


ies le belle ācor d'effer piú bel
SerBramā
Stācano il Sol per indørarfii crini, ( le.
Tengonfi illabbro, illustranfila pelle :
Rompon de'morti gli horridi confini,
Per difpogliar queſteseruicise quelle .
Conciatura ridicola, e funeſta ;
Portan di chrome un cimitero in tefta .
Tet. Tú cantidella moglie i licui ertori,
Gondolier di Cocito ,
E non queidelmarito :
Ch. Cbefai fra queſti horrori ,
O bella
Pazza : 93
O bella di Nereo timida figlia ?
Qualpenſier ti conſiglia
À varcar d'Ache ote i negri-humori?
Tet. Cerco ſoccorſo nuouo
Contro l'ire del cielo ;
Voglio richieder Pluto
Del ſuocorteſe aiuto . .

Ch. Gli eterni alti decreti


Non può del Fato intorbidar Plutone:
Armati di ragione :
Oprasti homai quantod'oprarconuiene
Al gran materno affetto.
Jo sò,cb'in queſta mia lacera barca
Leforti membra ignude
Dell'Infante diletto
Nella Stigia palude
Tuffafti,e rituffasti ,
E non ti par ,che bahi
Da qualunque gli fiaArale auuentato
Arenderlo guardato ?
Femmina incontentabile vò dirti,
Se dagli Inferni fpirti,
Doppo tanti ſicuri
Nuouo aiuto procuri.
Tet. Charonte; lo glifon madre ,
Dalle voci atterrita
Degli
La Finta
Degli oracoli Santi .
Ch. Riedi,riedi alla luce ,
E laſciacheſia Duce
Homai del Greco ſtwolo
Il tuo nobil figliuolo .
Veggo Apolline fteſfo
Temerla di lui deftra
E preftoattendoall'Infernaltraghetto
Mennone,Ettorre, emille
Vcciſi Eroi dal tuo fatato Acchille .
Tet. Gradiſco iltuo ricordo:
Mortale il generai,
ilconfacro alla Patria,ildono àGreci:
Riceuoil tuoconſiglio ,
Non vò piùche m'affanni
Souerchio amor di figlio.
Resti libera, 0 Tetide,
Da graviſſimotedio ;
Ch'à danno inevitabile
Di Fato ineſorabile
E ' molto meglio il non cercar rimedio .
Non puoi, Figlia diNereo ,
Coltuodestin contendere .
Nou trouail Fato oſtacoli,
NeAuzzichi gli oracoli,
Chino vuol del ſuomal nouelle intêderc.
I feri
Pazza ,
7 ferui accorti edocili,
Che d'honor fidilettano ,
Da color , che comandano ,
Il benese'l mal,che mandano ,
Cofrõte ugual trāquillamēte accettano.
SCENA QVINTA .
Vliffe , & Eunuco .
VI. Er ritardar l'imbarco ,
1.P Potea venir il Cafo
D'intoppi hoggi più carco ?
Farpazza diuenir Donna ſi faggia ,
Per inchiodar di Sciro
Le nauiin queſtaspiaggia ?
Io veggo il cafo ogn'hor
D'impenfati accidenti
Eſſer nouello author ,
Ad onta fol delle Saputegenti.
Non vall'antiueder ,
Ch'ilcaſo ha migliorocchi
Dell'humanoſaper
Ela buona fortuna ama ipiù ſciocchi.
Creder nonvogliogià a
cb'il cafo à cafofia ,
Alcun
g6 La Finca
Alcun gli ſouraſtà ,
Ch'à noi le dettese le diſdette inuia :
Ondihoggi io mi dorrò
Di voi Numi diuini,
Sevagabondo io stò ,
Del marin uece,a paſſeggiar giardini.
Chi muoue, eferma il pie
A stelle erranti, e fine,
Egli ſolpuò,di Re
Cangiar in Ortolano, anco un Vliſſe :
Madouein tāta fretta ? Eun.ilRèm'inuia
A ritrouar elleboro, chepresto
Riſani ognipazzia .
Conoſci tù lapianta ?
La provaſti tà mai VI.Eccola appūto.
£ un. Gradita breuità .
Ma non vuol Licomede
Incrudelir nella dilettafiglia .
Vi. Il Medico Reale
Quell'Archiatro barbuto ,
Che propones o conſiglia ?
Eun . Il Medico dicorte ,
Quell’ingordo animale ( fermo
per uccider gli infermi hà , credo , un
Salario dalla Morte . Egli propone
Queſti elleborije questi In
Pazza . 97
Inchiostri micidiali .
VI. Delle Femmine à i mali
Vn medico garzone
Hà rimedi più lieti. Eun.lonõsõbudno
A ricordarlo alpadre.
Ma s'altri, che mi aſcolta ,
In se sperimentato,
One'congiunti ſuoi
Haneffe alcunſegreto
Da fanar la pazzia ,
L'imprefti à Deidamia .
SCENA SESTA :

Deidamia , Acchille , Choro della


Jani, Diomede ,

Deid. C OmeQuesriueda
t'occhioAccbille
innamorato)
Molto gli fiapiù grato ,
Ch'in verdeggiante fuolo aria diville
Acch. O Dio,che veggio ,o Dio ,
Legate quelle mania
Che fon degnedi ſcettro ?
Maſnadieriinbumani,
Scioglietelequei lacci .
Ch . Gli >
98 La Finta
Ch. Glibi comandati il padre:
Tù gli farai nemico .
Acch. Scioglietegli,vidico .
Ch. Che non diuenghi reo fiero garzone ,
D'offefa Maestà ?
Acch. Angi farò campione
D'un'offeſabeltà .
Ch. Guardati dall'indomitofurore ,
Che la pazza in libertà ,2

Serza punto ditimore ,


Oue può ,s'anuentare då .
De.cõcedetemi alģto,hor ch'iosõ ſciolta ,
Amici di ripoſo ;
Inquesto prato berboso
Freſco, limpido rio m’inuita alfonno :
E mentre ei faltellante
Lābe i fiorobacia l'erbe emorde ilſuolo,
Sonia'vn gủarcial di mirtó ,
Tacita cado à licentiar il duolo .
Diom . Tantohoggila dolente
Corfe, girò ch al fine
Vinta dalla stanchezza ,
Depoſe la ferezra .
Acch. Saggioèstato fin hora
il diſcorſo di lei :
Allapparenza prima
Per
Pazza . 99
Per pazza io non l'haurei.
Diom. Håla memoria offeſa ,
La fantaſia turbata ,
Non ti conobbe ancora
La ſtolta impermerſatá .
Ch. Senti, deb ſenti,quale
In alitando forma
Strepito foncbeggiante, anco ſidiue
Temerpazzo , che dorma,
Acchi Lafc.atesche ripili
Colei per cui trauaglio .
Che speſſo unſonnograto
Gran male há difcacciato .
Deid. Acchillesoue ten fuggi ?
Piom . Sēti.com'ella fognase fognasepëfa
Alla partenza tua dormendo ancora.
Deid. Tünon rispondi,Accbille ?
Acch. Sento à pietà deftarmi.
Deid . O fomma crudeltà ,
Acch. M'udiſe almeno. Deidilo t'odo .
Acch.Se tu mudiffi,jo ti diret;cbe mètre
Libero tri vidioua'lacci indegni
Della femminea gentia ,
Acchille se non ? UDINA
Andu col piedesecolpenſiervagado,
One d'armine baitaglie
Natio
roo La Finta
Natio penſier mi sprona .
Perdona tù ,perdona
All'impeto guerriero ,
Chemifeceobbliar, per breue iſtante ,
It debito d'amante .
Dio . Hor si dorme.dauueroseno ti preſta
Ella vdienza alcuna.
Acch. Xi'nde il ciel,fe non m'ode
La mia stella ch'iomiro
Si meſta ,e nubilofa. Amor m'intende,
.

Eſperanzamiporges
Eperdon mipromette .Occhi finhora
Fofte d'aridapomice , e ſuperbi
Nonpiāgeſtepur anco;ahitroppo duro
Principio date à diStepraruiinpianto ,
ma d'un'Acchille forfe
Haran forza maggiore
Le lagrime, che l'ira ,
Perche ſi renda ilfenno ,
A chiperlui delira .
Deid. Ti piangi ,e m'abbandoni.
Acch . Ouunque io vada ,o resti ,
Seruo m'haurai fedele ,
E s'ilperdutoingegno
Errafle à cafo al tuobelcorpointorno.
Per far in luiritorno
Ali
Pazza :
A lui parlosa luigiuro
Nuova fè ,nuovo'laccio ,e nuouoardore.'
De.parla pietà,A.ciòchele detta Amore.
Tigiuroál:De.chefpgiurato haiprima.
Ac.Credo ch'ella m'intēda ,e'lsõnofinga .
Di.malı pazziano finge.Ch.e fe la fings
Sa ſimularla al vino .
Acch. Equalmedicamano
! Render mai tipotrebbe
.

7 perdutodiſcorſo ?
Deilamāfola d'Acchille. A.eccolaprota.
Deid. Caro pegnodifede ,
Fido albergo d'Amorea
Joti riftringopure , e purfon deftia
Si.Si, che non hòpazzo ,
Che d'allegrezza il core.
4.Ti düğ novaneggi?De.Iofolvaneggioz
Quando di me ti ſcordi:hor,chepietoſo
Mi ti dimoſtri ,l'intellettohò rano ,
Mercè della tua mano .
il ſonnofinfi , e fimulai Stoltezza
Perrenderti a pietà de'miei tormenti.
Acch . Senti, Diomede, fenti ,
A che prezzo.mi cõpra ,e fuomi rede i
Diom. Ben il mio cor l'intende .
A3 . O meraviglie,o Çieli : e questa volta
Tanto
La Pinta
Tanto ſaper banete
Infufo in una stolta ?
Ch. O prudenti bugie ;
Mancanan queſte trefébe,
Al'aftutie donnefches
Difimularpazzie .
Giàgid veggodevoi donne,prid'una
Cornacchietta voglioſai,
Rubar quefta inuention con lodemolia
Di fingerſi la stolta .
che quelpazzo noneſſerc-epärere ,
E' un accorto godere .
$ CENA SETTIMA .
Diomede , e Minerua .

Dio EUffola diSciro


N Ognicoſa miſembra
Cangiato bauer natura . Infinle
pietre
Nuotano interesegrandi ,
E s'affondano poitrite,eminute:
Le Fanciulle impazziſcono,eritronana
Nel folleggiar ſalute .
Se questa bellaamai ,
Con maritaggio.offequiofose vera
D'af
Pazza . 103
D'affetto, edi ragione's
Non firbarbaro amor, amor få Greco :
Chequel bello adorai,
Che la virtude bà ſeco .
Se ad un altrofi ſpoſa
L'amata donna,non midolgošectede
Chemio non ſia quel bene,
che dal Ciel non mi viene
Min. Bendipoco t'appaghi,
Schernito amantese
pretenfor deluſo.
Diom . Queſto d'Amorè l'ufo ,
Ad un mostra le prede,
E all'altro le concede .
Min. Odini, Diom . o fida fcorta :
Min . Odimi. E ' la vendetta
Il formo de piaceri":
Ne te ne priya il cielo ,
: Ma ti concedeilFato ,
Che la tua deſtra inuitta un dicolpire
ForadeTroiane ſquadre ,
Poffa d'Anor la Madre .
No puoi punir Amor potraidelſangue
Tingirti di Ciprignas,miobel fiore ,
Di quella DeaMaligna
chomai volò si le nemiche Tende :
Empio non èchiglifpietatioffende
Diom.Per
104 La Pinta
Dio.Perhonor dellaPatria il ferroio cigo
Saran di Diomede ognor nimici
I nimicidi lei ,
Sicbomortali,o Dei .

SCENA OTTAVA .

Licomede, Vliffe , Acchille, Deida


mia , Nodrice con Pirro ,
Choro d'Iſolani.

fouerchia allegrezza
Lic. Ogni colpa ſcancella ,
Ogni offefa disprezza; il fallo è merto ,
El'ingiuria non è,non èpiù quella.
Non firimirial modo ,
Purche nefeguaun deſiatoeffetto.
Diſauenture grate ,
Diſgratie fortunate ,
Hoggi trouaste voi, Prudenti amici ,
Il maſcherato Acchille ,
Ed io conobbi doppo
Finte ſtoltezze ignote ,
IlGenero, e'l Nipote .
VI . Fallo non è di danna
Bramar cõforteun nerborutoAcchille
L'ame
Pazza . 105
L'amerebbono mille :
Falloſarebbe ſtato
Non hauer Deidamia Accbille amato .
Acch. Omia Regina ,e fpofa ,
Gran Teſoro diSciro ,
10 t'adoro ,e t'ammiro ,
Non reſtipiù si bella gemma
Aſcoſa .
T'amerò fe t'amai,
Negl'amorije nell'armisīguerra.eīpace
Gradita mi ſarai
E confortese feguace .
Deid. Hópuracquiſto fatto
Di quell'Eroe ſublime
Di quelsche pregierebbonſid'hauere
Tal volta in lor potere ,
Anco le Dixe prime ,
Lic. Diprudeza mortal fallaceè ilraggio,
Quãto èpiù pazzo amor tāto è piu fag
Nod. Vieni,vienijah vienifuoris ( gio.
A conoſcer,o vezzofo .
Incominciaigenitori ,
Troppo,ob Dio, viuefti afcofo .
Deid ."o foane , ofido pegno
>

Porgi un bacio all'auo degno .


Lic. Occhi alben , che voimirate ,
Per dolcezza lagrimate.
VI.NG
106 La Pinta
VI. Nebegli occhi ètutto il padre
E madreggianella bocca .
Nod. Corri in ſen , corrialla madre ,
O mia gioia ,omiocontento
Doppo un fiero aumenimento
Miglior forte hoggi ti tocca..
Ch. Dehovedetene le proue ;
Se d'Acchille egliè figliuolo ,
SeNipoteegli è di Gioue ,
Benche d'armi il rumor fenta's
Ei non piangage nonpauenta :
Vi. Ma fra tante dolazze
Non ci ſcordian l'imbarco .
Lic. A Troiajamici a Troia ,
Nonpiù dimore,a gli apprestati tegni,
Hospiti, Figlia,Genero,e Nipote ,
Guerrieri è queſtodellagloria ilvarco,
All'imbarco all'imbarco.
Deid. Questilaccial ſacrato
Altar di Cintia io laſcio
Queſte ambite catene ,
Trofei della mia fede,
Di Cintia alfimulacro ,
Riuerenteio confacro .
Ch. Viua tra'Greci ogn'bora ,
La Vittoria , e la Gioia ,
A Trois
Pazza . 107
A Troia tutti a Troia ,
Mora , Paride,mora .

SCENA NONA.
Choro di tre Menti Celeſti.

Ch . 1 . Ortunate catene ( le ,
h. F or anodafie lagi mibrasibel
A voi ben ſiconuienes
Ornamento di Stelle .
Che difteltizzase di prudeza un miſto
Puòfardel Cielo acquisto. .

Ch.2. Auenturati laccisa ſe v'inuita


Celeſte calamita .
Ch.3. Ecco all'amata pietra
Ch'il voſtro ferro fimarita, e fale
A circondar quest'Etra .
Ch... ( erchiaste Dea mortale ,
Zone del Ciel farete ,
Jn Ciel voi fplenderete ,
Acciò di Deidamia ,
L'amoroſa stoltezza.elfuror degno,
Eterno eſempio dia
Al femminile ingegno
A 3. For
108 La finta Pazza :
A 3. Fortunate catene ,
Ornamento di Stelle ,
A voi ben fi conviene a
Fortunate catene ,

IL FINE.

51
| -3! .14

Potrebbero piacerti anche