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17-7-26
手。
راب کی
VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
Bibliothecli ET SINGOL A RE, écri
Coll do Deſcritta in x111.Libri veen
DA M :: FRANCESCO SANSOVINO .
NELLA QUALE SI CONTENGONO TVITE
Le Guerre paſſate, con l' Attioni illustri di molti Senatori.
Le Vite dei Principi, &gli Scrittori Veneti deltempo loro.
Le Chieſe , Fabriche,Edifici, & Palazzi publichi &priuati.
Le Leggi, gliordini,& gli Vſiantichi & moderni, con
altre coſè appreſſo Notabili , & degne di Memoria .
CON PRIVILEGIO.
( νικών ,
aliquo
2208
Ger Cina
; cu4
CaitAZIOA
FiOA
NET
IN VENETIA ,
APPRESSO I ACOMO SANSOVINO.
M D L X X XI.
1,
ALLA SERENISSIMA
SIGN OR A
BIANCA CAPPELLO DE MEDICI
GRAN DVCHESSA DI TOSCANA .
PPRESENTO e conſacro al
nome di Vostra Altezza Sereniſsima,
ilritratto dellapiufamoſa, car celebre
A
Città cheſia ſottoil Cielo; per ſodisfa= "
RON
re in un tempo medeſimo aldoppioobli
go ch'iole tengo, ocome Toſcano per
natura , poi che dominando ella cotesta fortißima e poten
tißima Prouincia, emianatural Signora , òcome Veneto
per elettione,poi chefraleVenete é nobilißima & eccelſa .
Percioche doúendo io riconoſcer con qualche ſegno d'obedi :
enza, et)dihumiltà l’Altezza voſtra,comemiaPrincipef=
ſa nell'uno et) nell'altro Stato, io non doucua nepoteua uenir
le inanzi con ſoggetto piu conueneuole alſuofublime grado,
al mio feruentisſimodeſiderio diſeruirla chequeſto. Con
ciofia ch'io dono l'eſſemplare di Città nobilisſima,ànobilisſi
ma Signora ſua vera e particolar figliuola.Acciochefiue
da per ogniſecolo,e da tutte le nationi delmondo (ſe però
Pardir mionon e'troppo )che la grandezza ft) la magnificen :
zadell'una e conforme alla nobiltà della proſapia dell'altra.
Perche ſe ſiriguarda all'origine, all'inſtitutione ,etàprogresſa
>
mente miinchino .
DiV . Altezza
Humiliſ. Seruitore
Franceſco Sanfouino.
AVTORI CITATI NEL PRESENTE VOLVME.
AlbeAlbrtertoino 2
Libro Primo .
FFERMA Tito Liuio ,Cornelio Ni
pote,& Strabone, con la maggior
parte de gli Scrittori, che gliHe
neti di Paflagonia dopo la morte
di Filemene Reloro ,venuti in Ita
lia con Antenore, & ſcacciati gli
Euganei, ſi fermarono inquelta
Prouincia chiamata poi dal no
meloro Venetia , i cui habitatori
2
DEL SESTIERO
Vicenza , Ciuital di Belluno , Altino , Efte , & Treuiſo fi
no a Trento . Da queſta parte adunque gia lacerata &
quaſi diſtrutta dagli Vnni , & da altre nationi barbare nelle
perſecutioni d'Italia, nacque nelle ſue uicine lagune,un'al
tra quaſi nuoua Prouincia detta Ducato : tanto piu amiran
da , quanto ch'ella fu pofta nell'acque, laquale per non ef
ſer punto minor di quella che la produſe: edificando del
lereliquie della deſolata Prouincia nuouecittà perdiucrſc
Iſolé delie Lagune , erefle in breuc ſpatio ditempo, Rialto,
Grado , Caſtello Oliuolo , Caorli , Heraclea, Equilo , Tor
cello , Burano , Peleſtrina, Chioggia , Capodargere,Mala
2
San Pietro .
Contien e la preſenteIfoletta la Chieſa'di San Pietro,ve
neranda per l'antichitàfua , per lo Principato ch'ella
tiene fra l'altre come Metropoli, & p fa dignità delPatriar
cato . perciocheſi dice , che fu per riuelatione di S.Magno
fondata & finita l'anno 841.da Orſo Participátio Veſcouo,
& fu condotta a perfectione in 8.anni, & conſacrata a S.Pie
tro per memoria della principalChieſa di Heraclea ,città la
primauolta habitata dal popolo Venitiano.Ma eſſendone
tēpi di Vital Michele diſtrutte da vn fuoco diuerſe caſo all'
intorno co qualcheintacco delcorpo della detta Chicla,fu
riformata co aſſai groſſe muraglic,mātenēdoſi tuttauia lor
dinc della ſuacopolitura tratta dalmododel fabricargreco.
Fu poi ne gli ultimitēpi adornata di nuoui edifici;pcioche
Antonio Contarinidecimo Patriarca,aggiunſe da i lati del
coro ,due cappelle honorate ;& le dotòdi beneficiperac
creſcimento delculto diuino.Et ui fu parimente aggiunto
l'ora
DE L SESTIERO
l'oratorio del Beato Lorenzo Giuſtiniano prinio Patriar
ca di queſta Chieſa,la cui ſantità , & la cui dottrina nota
ad ogni uno ,meritò per diuerſi miracoli fatti da lui,altare,
cappella, & ftatua marmorea poſta ſul ſuo ſepolcro all'in
contro del predetto altare: preſſo alla quale ſi legge .
San
DI CASTELLO LIB. I. s
San Daniello.
T non molto diſcolto è ſituato il moniſtero di S.Da
En
niello , habitato prima da frati, & poi da donnemo
nache. L'anno 1132.GiouanniPolani fatto Veſcouo,do
nò incontanente vn terreno a Daniello Abate Ciſternien
fe fuo familiare & huomo di fanta vita , ilqualcuicdificò
ſopra il moniſtero predetto , & ui miſe i ſuoi monaci.Altri
dicono che il detto Abate era della famiglia Molina , che
ha per inſegna la Ruota bianca & roffa. & altri vogliono
cheAngelo Participatio Doge deſſe principio al predetto
edificio .Machiara coſa è che in quella fabrica fu diſpenſa
.
:) . Santa Anna .
D All'altro lato pur all'incontro quaſidiSan Pietroſu
l’acque del ſuo canale ſi troua Santa Anna, luogo an
tico & habitatoparimente da monache, & per la ſuamol
ta uecchiczza, quaſi del tutto nudo di bellezze: ma uenes
rando, li per le donne dalle quali è officiato , & ſiper lo ſi
to nobile douc è poſto .
:: B San
2 DELSESTI ERO
San Domenico .
la fondanicnta uenendoſi uerſo la città , è ſituata la
SXChieſa di S. Domenico habitata da i fratri Predicatori,
& honorata per molte ſue qualità .percioche ella fu fabri
cata & dotata da Marino Giorgi cognominato Santo ,Do
ge 49.che fu l'anno 1311. & adornata di marminelcorpo
ſuo quadrato ,& accommodata d'anipio moniſtero , & di
giardini con libreria abbondante di belliſimi libri, & didi
uerſe reliquie , fra lequaliè notabile un pezzo del ſanto le
gno della Croce di Chriſto . Viſiuede preſſo all'altar gran
de la cappella di Lorenzo & di Hicroniino de Prioli amen
due fratelli, & Principi l'uno dopo l'altro . Et nell'entrar
>
Santo Antonio .
V laman deſtra andando per fiando , dopo alfai lunga
SH
ſtrada, appariſce il Tempio di S.Antonio, ſituato quali
ſu la punta di Venetia che riguarda uerſo i due Caſtelli .
Luogoaltre uolte con titolodi Spedale ,mapoiper lo con
corſo delpopolo, per diuerſi miracoli fatti dauna imagine
della Beata Vergine, conuertito in Chieſa dilegname, &
finalmente ridotto in fabrica ucramente reale, fulmodel
lo di lacomo Lanfrani Architetto. Fu ilprimo fondato
re & anco Priore, Franciotto della nobile famiglia de gli
Abati Fiorentino , ilquale la dedicò alnomediSanto An
tonio di Vienna, ſicome per queſta memoria ſcolpita in
pietra preſſo alla porta di Sagreſtia appare.
1
DI CASTELLO . LIB. I.
Pictro Grimani Prior di Vngaria ſuo fratello .
La pietà con le Maric potic nchlagraticola dalla ſiniſtra
fu opera di Guido da Modona Pittore,hauutoin gran pre
gio da Alfonlo Re di Napoli Vi giace parimente Pietro
Lando che fu Principe l'anno 1532. percioche la ſua cap
pella tuttadipietra lítriana , adornata di figure di tuttori
lieuo , & grandialnaturale, con la itatua del predetto Do..
ge ſcolpite da Pietro da Salò , rende bella & gran maeltà al
predetto Tempio .
lui preſſo è fabricata lanobilChieſa dello SpedalediSan
to Antonio per uoro della Repub. la qualeguerreggiando
col Turco per difeſa della città di Scutari, che ſi perde
ua ſe non compariua con moltapreſtezza uncerto numc
ro di Marinari, claudita da Dio di quanto deſideraua, il
Scnato fodisfece. & fu dato il luogo per ricetto de mari
nari ridotti in uecchiczza , & a pellegrini, & come luo
go delpublico fu commeſſo il gouerno al Principe . Ma
ellendo eſſo per le continoue & importanti facende del
lo ſtato impedito : permeſſe che entraſſero in fuo luogo
a quelcarico i primi huomini della città.onde i Procu
ratori di San Marco detti de Supra, ſottentrarono a quel-,
la cura .
San Biagio .
VI Canalaccio dirimpetto quaſi all'Iſoladi S. Giorgio
Maggioreò di San Seruolo, li troua San Biagio, edifica
to l'anno 1052. & gia Chieſa de Greci, per riſpetto del luo
go frequentato dadiuerſi legni che approdano a quella
riua .
San Martino.
I iBarbari mandauano a ferro & a fuoco l'Italia, & che i
C Longo
DEL SESTIERO
Longobardi comevincitori la ſignoreggiauano per la mag
giorparte,fu edificato da i nobili di Padoua & di Rauenna
chcrifuggendo in queſte lagune dalla rabbia de loro nemi
cili poſero ſopra due Iſole chiamate le Gemelle: & fecero
queſta Chieſa,reſtaurata poi da i Valareſsi, & quella di San
Giouanni Bragola . A tempi noftri quali disfatta del tutto
per la uecchiezza, fu riconiinciata in altra forma, ſul mo
dello di Iacomo Sāſouino Architetto & Ingegniero della
Rep.Scriuc il Sabellico ( quaſi comeper eſſempio della par
ſimonia & della poca ambitione de Venetiin quei tempi)
che ui cra un ſepolcrocommune a tre famiglie , uolendo
inferire, che allora gli huomini ſi contentauano con ani
mo parco& rimeſlo del poco ,poi ch'al corpo morto con
cedeuano luogo coli ſtreito & anguſto.
S.Giouanni Bragola.
MA
l'a nno817del,latutto
Bragola fu
picciola Chie Giovanni Talonico
rifatta daſadiSanGiouan niin,
con le piazze dinanzi & per fianco . Si dice che i Veneti an
.
Gian
DI CASTELLO. LI B. I. 10
Santo Antonino .
P cato dalla famiglia Participatia, allora che hebbe per
lungo tempo il Principato della città . E famoſo per lo
corpodi Santo Saba Abate,cheuiffe l'anno s 28.nc glihc
remi di Cappadocia , il cui corpo fu portato dalla città
d'Acri l'anno 1243.Vidipinſe Leonardo Boldreno & La
zaro Sebaſtiani, l'uno la palla di San Franceſco con Santo
Antonio , & San Bernardino , & l'altro una pietà poſta
ſopra il Corpus Domini, con maniera allai polita & gen
tile .
Santa Trinita.
Pteinpitalu dalle
verſo l'Arſenaleè la Chieſa di Santa Trinita fonda
famiglie Sagreda & Celta ,mapoi rinouata ne
noltri di dentro & di fuori. Habitò in queſta con
trada uicino alla Chieſa, la nobil proſapia de i Boccoli , i
quali inſtituirono lo Spedale delle Boccoleno molto lon
rano di quindi . Vi ripoſa il corpo diSanto Anaftafio mar
tire portato da Coſtantinopoli l'anno 1200. da Valarcf
ſo Valareſsi, eſſendo allora Principe, Henrico Dandolo
Doge 40.
C22
C San
DEL SESTIER
San Seuero .
A aſſai riguardeuole per l'antica forma èil picciol
M Tempio di San Seuero.Queſto fu fabricato ſopra vna
Iſola chiamata Gemella , da Orſo Participatio Veſcouo
d'Oliuolo l'anno 841. & ordinò per teſtamento, comeco
fa di ſuo patrimonio , che foſſe ſottopoſta alla Chieſa di
San Lorenzo ch'era parimente ſua fattura. Et ancora che
diuerſi Veſcoui di Caſtello , & i parrochiani medeſimi
>
S. Maria Formoſa.
la quale fu la prima Chieſa che in Venetia foſſe conſa;
crata al nome di Santa Maria . Fu edificata per reuelatione
di San Magno,& rifatta poi l'anno 842.da Giouanni Sanu
to Veſcouio Oliuolen ſe, & di nuouo fu reſtaurata dalla fa
miglia Tribuna, & finalmente l'anno 1075.fu ridottaa
perfettione da Paolo Barbetta ſul modello del corpo di
mezzo della Chieſadi San Marco . Vincenzo Cappello
chiariſs.Senatore Generale da Mare piu volte, & honora
to di ſtatuia pedeſtre, & di uno eccellente elogio dal Gia 1
Santa Marina .
I rincontro perfiấcouerſo occidēte,appariſcelaChic
ſa di S. Marina altre uolte chiamata , & dedicata a S.
Aefliio & S.Liberale: ornata dinobili pitturerappreſentati
la
DEL SE STIERO
la uita ſua. il cui corpo condotto aVenetia da Colantino
poli per GiouanniBuora , che lo hebbe da alcuni monaci
Greci,collocato in queſto Tempio ,diede occaſione di mu
tare il titolo della Chieſa in S.Marina.Viè di nobile la cap
pella di S. Liberale,uiſitata tutto l'anno dalpopolo co mol
ta diuotione.Sono in queſto luogo due Principi Illuſtri,
Michele Steno Doge 62.chefu l'anno 1400. & Nicolò Mar
cello Doge 68.che uiſte l'anno 1473. All'uno fu poſto que
Ita inſcrittione ſotto il ſepolcro ricchiſſimo per molto
oro , ſituato ſopra la porta maggiore.
MDXXXIIII . A. MDXXIX.
San Leone .
Tempio altre uolte
D Papa,detto uolgarmente S. Lio. Poredeua
il moniſtero di ſanta Croce in Luprio m
, a Badoaro Vica
rio di queſto luogo , con Giouanni & Pictro ſuoi fratelli
tutti della famiglia Badoara,l'alienarono,dandolo all’Aba
te della Carità l'anno 1 1 21. per farui un moniſtero di mo
naci.percioche poco inanzi era ſtata edificatala Carità dal
lafamigliaGiuliana Dipinſe in queſta Chicfa, Marco del
Moro Veroneſe , ilCaligaretto, & il Tintoretto ,Puno
La cena di Chriſto , l'altro un fan Giouanni Battiſta, & il
terzo ſan Michele. Da man manca dello altar principale
è la memoria di laconio Guſſoni, con un quadro dimar
mo sil quale fu Senatore di molta ſtima ne tempi noftri.
1. Santa
DEL SESTIERO
Santa Giuſtina.
di
E que habitata da donnemonachc,percioche vi tengo
no cappellani alla cura dell'anime. Si dice che tu fabricata
per reuelatione di San Magno. Reſtaurarono il monilte
ro Pietro Moroſino , Michele Cornaro , Bertuccio & Lo
tenzo Delfinimolti anniſono : & il detto Lorenzo donò
il terreno per farui il luogo delledonne.LaChietà poi con
quaſlata per l'antichità tua, ſi finì l'anno 1 500.peropera di
Zaccaria Barbaro ,di Marc'Antonio Moroſini,di Hieroni
mo Contarini, di Mattheo & Andrea Donato , & di Hie
ronimo di Giouanni, i quali donarono groſſa ſomma di
danari . Dentro dalla porta maeſtra ſi vede un fallofitto
nel muro , ſul quale Santa Giuſtina orando , laſciò le veſti
gic delle ginocchia. Riferiſce lo Scardeuone nella ſua hi
itoria di Padoua , che tornando Giuſtina dalle pofleffioni
del padre,affalita à ponte Coruoda i miniſtri diMaſſentio
Tiranno,al qualecra ſtata accuſata come Chriſtiana, diſce
ſadalla carretta , s'inginocchiò ſu la detta pietra, la qual
poi fu portata da Padouain queſto luogo . Dipinſe la pal
la grande affai gentilmenteMarco Zoppo da Bologna l'an
no 1468. Et ſu l'altare ricchiſſimo di porfidi & ſerpentini
della fainiglia Dolce, ſono due Statue di marmo pario,po
co menodel naturale,di mano di Antonio Lombardo &
di Paolo Milaneſe Statuarij aſſai famoſi nel tempo loro '.
Ma di gran lunga auanza l'opera di coſtoro,un Chriſto di
marmo di altezza quaſi d'unbraccio, ſcolpito da Tomaſo
Lombardo che fu allicuo delSanfouino .
queſte intcrittioni,
Hieronimo Tuſtiniano Ant. F. Senatori
su !na prudétia & integritate claro S.Mar
ci Procurationé adepto,perq.omneis fere
vrbanas dignitateis multa cum laudever
lato,qui vixit ann.LXII.diesXI X.Agne
ſina
DI CASTELLO LIB. I. is
1
ro eloquētia,rerum doctrina ciuilibus negotijs con 1
1
DI CASTELLO L IB. I. 16
11 HeçbreuisilluftriMoceniga ab origineThomā
jis Magnanimum tenetVrna Ducem ,grauis ifte
تر نه modeſtus
E 2 Iuftitia
I DELSESTIEROil
BIBLIOTECA
ROMA
: DEL ' SES TIEROG
de quali uiucal preſente Bartolomeo ,cultiſs. Poeta della
linguanoſtra . Dal cui antcceflore furononel predetto ſe
polcrofcolpitiipreſenti ucríi .
Vasiuris,legumýiubar,fine compare Doctor
Comitise milesmerita ratione catedra ,
Dotatus titulis Ricardus prole Malumbra ,
Maleus ens umbræ,patriæ decus,atq;Cremona
I
QuigratusVenetis iacet hic,ſed nuntia laudis
Viuerfamauiri nullumperitura pereuum .
Obyt anno Domini MCCCXXX1111 .
Bartolomeus Malúbra nati pientiſs.reſtau
rauit MDXXVIII . die 1111, Julij.
Et poco difcoſtoallo ſcoperto in affai humile auello,ſono
l'olla di LuigiGrifalconi dottiſs.huomo nelle lingue he
brca, greca & latina. Colui chiamato per la ſua famain
Francia dal ReFranceſco I.ui inſegnò per molti anni lette
re greche, & hebrec, & la mathematica. Andato poi a
Romafotto Leone X. Aetre per alcun tempo appreſo An :
drea Mercarello Canonico.dal quale conſeguitoil cogno
medi Mercarello (percioche era della famiglia Dragana )
ritornato a Venetia, fu finalmente per la fapientia & dor
trina fua nominato Grifalconi, acquiſtando illuſtrefama
preſlo a ſuoi cittadini, diſputando fpeflo, &ſpeſſo leggen
?
Quanto
; DE LOSES TIEIRVII
Quanto poi alla pittura , ci hanno dipinto in diuerſitemiz
piu fanioli pittoriche ſiano ſtati in queſte parti, Entran
do adunquein Chicla per laporta maeſtra dallaſiniſtra, di
vede la palla di S. Agoſtino fatta a guazzo da Luigi Viuari
no.quella di S. Pietromartire,primada lacomellgdal Fio
re,& poi rifatta del tuttodà Titiano pittore illuſtre .Et nel
la fagrcftia vièvni Chrifto con la Croce in lpa di mano
del detto Viuarino.Ma dalla deſtra,lapalladi San Tomaſo
fu opera diGian Bellino, il quale dipinle anco quell'altra
di San Vincenzo , San Rocco , & Sant Sebaſtiano . & nella
2
1
Spedale di San Giouanni
& Paolo
Anco dietro allaChiefa lo Spedale con titolo di San
E Giouanni & Paolo,ilquale fu inftituito l'anno 1335,
da vn Gualticro Ceroico huomodi commoda faculta , &
religioſo, percioche hauendo ottenuto il terrenoda frati 1
1
San
DICCASTELLO LIB.. I. 24
San Gioſeppe.
I Moniſteri delle done,ſono in quelto Seſtiero diuerli,öt
trca predetti ſacrarijdelle parocchie & de frati, fra iqua
li San Giofeffoè moderno per edificio,maantico perintti
tuto . Vi ſono due palle diaſſaigentile opera, l'una della
trasfiguratione del Signore , & l'altra di Patralio Pittore
che vi fabricò il ſuo altare, dipinto dalui con maniera dili
toninteſa. Vigiaceanco Giovannida Sole Giurif
onf&ulbene
ccata
, & Oratore di molto nome in quella
queſta
teinpi. .
San
. DELO SEST LEARO1
Santo Sepolcro.
polcro, pervn Sepolcro di marmo fattoàå ſembianza
diquello di Gieruſalem ,che ingombra quali tutta la Chie:
la. Vi fu negli anni andati farro un nuono portone daTho
malo Filologo'da Rauenna .Poco difcoſo viſi troua yn'al
tro portone doucera la cala nella quale habitaua il Petrar
ca,quādo per nome de Principi di Milano,fu Oratore alla
Rep. dalla quale fu molto honorato . conciolia chehauen
do eſfo fatto dono alla detta della ſua libraria, il Sénato fe
ce l'infraſcritto decreto , il quale ho voluto regiltrare in
queſto luogo à perpetua gloria diquello huomo tanto cc
cellente , , ſtimato non punto meno viuendo , di quello
che liſiaftato dopo lamortelia.Dice adunque il predetto
Decreto fatto l'an.1362,alli 4. di Settēbre,in altamaniera.
.
cro .
пес
Chieſadi S.Marco,farlefefe neceſſarie per il
luogo douebauerannoad eſser ripoti-confer
iffero chiamato
o fattoa ſenibimiza
uati iſuoilibri . Et iltenore della poliza e'que
quali tuttalaChie ſto.Defidera Franceſco, di hauer perherede il
ioportonedaTho
Noviî trouayn'al
Beato Marco Euangelifta , ſecoſi piacerà a
Habitainail Petrar Chriftott a lui, dinon 0ſo quantilibretti,i quali
70,fu Oratoreallá egli poßiede al preſente è che forſepoſſederà.con
ciolia chehauen
aria, ilSenato fe queſtoche i libri non fienouenduti, neperqualſ
utoregiltrarein voglia modo mal trattati, mafienoconferuati
uomo tanto cc inalcun luogo da effer deputatoa queſtoeffetto.
ndo, di quello
queilpredetto il qual ſiaſicuro dal fuoco, ) dalle pioggie;
alta maniera. a honor dießo Santo, e a memoria di effo
dlaude di Franceſco : & per confolatione ea commodo
:
S.Giorgio de Greci . 1
S. Giouanni Laterano.
Vaſiall'incontro per trauerſo è S.Giovanni Laterana
O detto prima S.Giouanni Terrato , piu tolto Orato
rio che Chieſa.Ledonne diqueſto luogo furono altre uol
te inādate nel moniſtero di S.Anna, al quale è ſottopoſto.
Ne paſſati anni arſe , & ſi trattò di leuarle del tutto . Ma re
ſtaurato, tuttauia ſerue piu per udirui niellà dai circon
uicini che per altro.
San Zaccaria.
Ra tutti imoniſterididonne monache , quello di San
F Zaccaria è nobiliſs.per diuerſefue qualità. Giuſtiniano
Participatio DogeDecimo, lo fabricò ò reſtaurò l'anno
407.dall'edificatione di Venetia, & l'anno 827.diChriſto ,
pregato da Leone Quarto Imp.di Coſtantinopoli, il quale
no ſolamente gli mādo danari,ma huomini & maeſtriec
celleyi nell'Architettura ,accioche li faceſſe una bella Chie
ſa& ſi finiſſetoſto. In gratia del qual Leone,il Doge fece
ſcolpirene capirelli delle colonne l'aquile Imperialiche ſi
ueggono ancora nella Chieſa uecchia. Et quádo il Tempio
G 2 fu
DEL SESTIERO
fu condotto a copcrto, ilDoge uolle ch'il clero, dopo una
folenne proceflionc , pregalic per la ſalutedell'Imperador
tanto ſuo amico . Er venuto eſlo Dogea morte , ordinò
nel ſuo teftamento ( però in lingua latina) in queſta ma
nicra,
Quanto alli moniſteri del beato Zaccaria , e
del Santiſsimo Ilario ( è queſto luogo nella
uilla delle Gainbarare ſotto il Ducato , &
quaſi del tutto disfatto per la ſua molta
uecchiezza ) uoglio ea commando che ſiano
conferuati in utra libertà perpetuamente con
quello che , con l'aiuto di Dio, ui ho edificato,
congregato,& donato,ſenza cheſiriſcuota mai
alcuna angaria ògrauezza publica da loro,Ol
tre a ciò voglio comando,cheſia dato adeſſo
moniſtero 160.libbre d'argento, & le Selue,
le qualiper auantiil Glorioſo Doge.Agnellomio
padre,laſciò perpetuamente, quando traſmutò
2
:)
1:11
bij
itions
F !
،، :
H DELLA
1
DELLA VENETIA
CITIA NOBILISSIMA
! 1 ;; 1990 tisse
ده 11
... C
. . deſcritta da 12
M. FRANCESCO SANSOVINO
D
ORARE
Libro Secondo .
L ſecondo Seſtiero,preſeil cognome dat
la Chiela di San Marco,la qualequantun
PS non ſia cathedrale, è però riputata la
S )cque
prima
la Citlatà Patriarcale:ſi
ato deldopo appella con
;& fiperchè cperché del
Doge,ondeil Seſtiero preſe nome dal piu'nobilc & eccello
luogo che ſia nel ſuo corpo. Et percioche ſi comincia
da queſta ad annouerar i ſuoghi Sacri che ui ſi trovano,
la quale è notabiliffima & chiainata aurca da gli Scrit
e
milargame nte.conci
tori, ho udluto olia che
defcriuend o ſitrattando diattender
nobil luogo , distender
re & piena di molti ornamenti & bellezze , mi pareua
di mancar molto ,coſi alla grandezza diqueſto Sacrario ,co.
meanco a memedeſimo leio mi foſſielpedito di coſa tan 1
San Marco .
Veſto Tempio adunque,poſto ſu la piazza publica del
Ducale
DI S. MARCO . LIB. II. 30
Ducalel'anno 329.alli 4.diMarzo, & fucominciato in for
ma di cappella, li per collocarui il corpo di San Marco por
tato d'Aleſſandria l'anno predetto , & ſi anco percheella
foſſe per feruițio del Doge.Conciolia che eflendoſi fonda
to il Palazzo publico per habitatione del Principe , & per
render ragionc al popolo : parueagli antichi,che la Chica
ſa folle congiunta alPalazzo ,eſſendo cola conueneuole,
chelagiuſtitias'abbracci, ſecodo queldetto delSalmo con
la pace & con la religione . Il primo cheui mefle pietra fu
Giustiniano Participatio Doge X. ma non hauendo potu
to finirla, Giouanni ſuo fratello & ſocceffore la riduſſea
buon termine.conciolia che Giuſtiniano laſciò in tefta
mento la ſua uolontà, & Giouanni l'eſlegui . Auennc poi
che ella fu abbruciata dal popolo quando ammazzò l'ie
tro Candiano IIII. di queſto nome, Doge 21.chefu l'an
no 976. attento che diuentato tiranno della Rep.fu morto
come s'è detto altrove,colfuoco . Dopo coſtui, Pietro Or
feolo liio loccellore, rifece la Chieſa piu magnifica & ani
pla chenon era prima,& uolle che ſi chiamallecappellade
i Dogi.Scriue Andrea Dandolo, che ella fu finita nellafor:
ma che ſi ucde,da Domenico Cotariniche fu l'anno 1043 .
& l'afferma nell'editto fatto da lui in materia di Canonici
di S.Marco,ſotto la data dell'anno 1353.alli 17.diGiugno,
dicendo . Per Petrum Vrſeolo , qui ecctefiam ipfam in occaſu Peiri
Candiano Ducis precefforis fui,exktam incendiorenouauit. Quam Dom
minicus Contarenopoftea in forma qua nunc cernitur reftaurauit
La qualreſtauratione fatta di mattoniò pietre cotte , fini
l'anno.071.che fu il primo del Doge Seluo ſuo ſocceflore,
ſi come atteſtano queſtiducuerli ſcolpiti nel ueftibolo i.di
detta Chieſa, in una cornice dipictra. . دراز
Inil
rii!
Anno milleno tranfa&to biſque Trigeno "
Defuper undecimo fuitfa£ta primol,
n Seluo poi Doge XXX. fu il primo che comincialfc a
farla incroftar di finiflimimarmi , & ui fece condurre da
H 2 Athene
' DELSESTIEROT
Athenc & da diuerſe Iſoledella Grecia, & dalla Morea,mol
te colonne, & diede principio a far lauorar di molaico il
fuo cielo . & Ordelaffo Faliero Doge 3 3. che uille l'anno
108 5. la fece conſacrare a gli otto diOttobre.Oral’Archi
tettura diqueſto Tempio , famoſo ,non tanto per grandez
za & larghezza,comeſono molti altri in Italia, quáto mi
rabile per ricchezza, èdi maniera greca: & la pianta fu ordi
nata da ottimo maeſtro :ma la facciatanoſtra,no corriſpo
dendo punto alla pianta,d'eller fatta da un'altra mano nie
no intendente. Quefta dalla parte difuori rappreſenta con
tanti tabernacoli & con tanti nicchi lauorati a fogliamico
eſtrema diligenza, una compoſitura tedeſca , fi comeſono
medelimainente tutte le fabrichecominciate in quei tēpi.
La parte di ſopra della facciata è copartita in cinqueuolti
pieni & fermati ſul muro.de quali quello di mezzo fupera
col giro & con la punta tutti gli altri: & ſono tutti lauorati
di opera dimoſaico. Fra l’un uolto & l'altro fi pofa unnic
chio in forma dicấpanile acuto co una figura ſotto di mar
mo, & i volti ſi congiungono inſieme con fregi lauorati a
feſtoni & fogliami.La parte di ſotto è di cinquc altri uolti
concaui,madiuiſidalla parte diſopra,con un corridoredi
colonnelle,che circonda la Chieſa da tre lati.Ivolti di ſotto
fono ſoſtenuti da diuerfi ordini di colonne al numero di
I 14.ma poſtal'una ſopra l'altra, co regola però non punto
confuſa ma ricca, percioches'annouerano in queſto facra
rio fra picciole & grandi intorno a soo. colonnecoſiden
tro comefuori.Ogni uolto ha la ſuaporta nel inczzo,on
de le porte dinanzi ſono cinque di metallo , due uſuali, &
tre che non s'aprono ſenon per qualche feſta ſolenne. Dai
lati della portamaeſtra di fuoriſono otto colonne di porfi
do di molta bellezza & ualuta . Sopra al portone gira un
uolto con un feſtone meſſo aoro,& tutto ſcolpito diani
mali conmarauiglioſo artificio . Dalla parte diSàn Ballo
corre l'ordinemedeſimodepredetti-uolticoli di ſopra co
me di ſotto. Siuede il medeſimo dall'altro lato 'uerſo il Pa
lazzo , doue è parimente una porta per fianco , per la qua
2
ſuoi parenti,a diuerſe Chieſe & alla Rep. la quale gli fel'an .
no
DI S. MARCO. LIB. II. 33
no 1515.vna eterna memoria,non pur con la predetta ca
pella,ma con la ſua ftatua. Perciochenel mezzo è poſtovn
caffone dibronzoalto & largo con diuerſe figure, ſoprail
quale giace il Zeno con lo habito Epiſcopale. In faccia del ,
la capella,è l'altare di bronzo , con la Noſtra Donna,San
Pietro & San Giovanni Battiſta di tutto tondo, pur di
bronzo , & grandi alnaturale , ſcolpite da Pier Giouanni
Campanatto. Il ciborio di ſopra è appoggiato ſu colonie
.
adconferuationemeiusdeinpromptius porrigāts
adiutrices, quo exinde donocæleſtis gratiæ con
Spexerintſeibidem vberius refertos,de omnipa
tentis Deimifericordia, ea Beatorum Petrie
Pauli Apoſtolorum eius auctoritateconfilioom
CO
COM
AlphonfusEpifcopusPortuenſis
Angelus Epiſcopus Sabinenſis.
Frater ErnandusEcclefiaS. AnaftafiaPresa
10 byter Cardinalis.
Cyprianus S.Chriſogoni Presbyter Cardinalis.
ritis
bri
Simeon S. Laurenty in Damaſo Presbyter Car
dinalis .
pe
Helias SS. Apoftolorī Presbyter Cardinalis.
cche Bafilius S. Marie Noua Diaconus Cardi
nalis . ch . T
21
Theodorus S. Euftafii Diaconus
FM
Cardinalis.
chu S'aggiugnealle predette coſel'ornamento vtile & religio
193 ſo del Seminario nuolamēte inſtituito p detta Chieſa d, al
>
S.Theodoro .
Dietro à San Marco,& nelcircuitodelleſuemuraè
ſituato San Theodoro , gia primo Auocato della
città , & Chieſa per quanto ſi dice , cdificata da Nar
fete quando ottenne vittoria de i Gothi in Italia , ſi co
meanco fu da lui edificato San Geminiano . Nella qual
Chieſa era il Vicario , che col predetto none fichiama 1
uano i Piouani delle parocchic per lo piu , vrandoli pe 1
S. Maria Zebenigo.
Anta Maria Zebenigo iuj poco lontana , fu opera della
SA
famiglia Iubaniga,Seſendola, & Barbariga : & ancora
che per lito ſia antica, fa però reſtauratane tempi preſenti,
prima da Giuſtiniano Contarini, & poi da Giulio fuo fra
tello Procurator di San Marco .Gioſeppo Saluiati ui dipin
feuna Nuntiará nell'altar grande. Iacomo Tintoretto fe
cele portelle dell'Organo . & il quadro nella cappella gran
de fu diCeſareTonano . Nella qual cappellaappariſce un
bell'ornamento di marmo con due figure affai gentilicol
ritratto nel mezzo del predetto Giulio Contarini, & fu
opera d'Aleſandro Vittoria allicuo delSanſouino , & ui
filegge .
Qui
D : I , SE MARC OI LIB. II. 45
70
famoſi per lettere, & per eccellente dottrina. L'uno è Se
baſtiano Foſcarini Filoſofo di profonda ſcientia , & riputa
'
lo
to fra iprincipali nel tempo ſuo,al qualefu poſta quel’in
fcrittione .
&
tincto .
S
0
L'altro è Hieronimo Molino cultiffimo Poeta nella lin
gua Toſcana,del quale uanno per le mani de gli huomi
ni dotti un Volunie di Rime molto leggiadre . & al quale
Giulio Contarini,come ottimo amico , poſe la ftatua au
rea con queſta inicrittione.
1
?
Hieronyino Molino vero Mufarum ao
lumno, quihumocineres , imaginem no
bis,colo animam dicauit VII. Kal.Jan.
MDLXIX . Iulius Contareno D.Mar
ci Procurator inligni amore , & pietate,
hæc fieri cur. ili
M San
DEL SESTIERO
San Mauritio
ETgliapocopiu oltra è San Mauritiofabricatodalla fami
Candiana , chiamata hoggi Sanuta.
San Vitale .
N Vitale edificio fabricato da Vital Faliero Doge
è poſto31.clie
San
ful'anno 1084. & conſacrato al Santo del ſuo nome.Viſi
uede dibuona mano, la palla dell'altar grande con S. Vitale
a cauallo fatto in ſcorcio con molto artificio.A pie del ſuo
campanile ſono due inſcrittioni antiche di un Caio Nu
merio : portatc credo io da Puola .
San Samuello .
E Millcdalle famiglicBoldù & Soranza, in tre naui con
colonne
DI S. MARCO. LIB . II. 46
colonne di marmigrechi. In queſto luogo DonatoVini
tiano l'anno 1460.dipinſe una noſtra Donna nella nicchia
di mezzo , un San Iacomo & San Hieronimo nella nicchia
alla deſtra , & un San Vittorio & S. Nicolò con la Nuntiata
di ſopra nel ſiniſtro alla ſiniſtra ,della palla dell'altare della
Fraterna deiFalegnamio Marangoni; & Franceſco Mo
ranzoncui fecegli intagli . Vi dipinſe anco la tauola diS.
Hieronimo, & S.Sebaſtiano, & S.Luigi poſta alle ſpalle del
coro , Franceſco de Franceſchi l'anno 1448.Et oltre a ciò la
pallain tela dell'aſcenſioncdi noſtra Donna è opera antica
& dibuon maeſtro . !
Santo Angelo.
fu eretta dalle famiglie Moroſina & Lupaniza, & altri
dicono dal Doge Domenico Contarini. Ilcuicampanile
fu piu uolte in diuerſi tempi persolſo dalla faetta, con futu
roprodigio di infortunij auenuti alla Rep. in diuerſi tem
pi. Giacein queſta,Rocco Catanco VeroneſeAuditor per
petuo didiuerf Legali ò NuntijdiVenetia, comchuomo
dottiſs.nelle leggi & nelle letterehumane .
S. Benedetto.
San Paterniano .
2
San Fantino . 1
i i
San Giuliano
Oco diſcoſto è ſituato San Giuliano , luogo antico &
eretto dalla famiglia Balbiin 3.naui, ma poi rifatto del
tutto à perſuaſione & ſpela in parte,di Thomalo da Rauen
na Medico , fulmodello delSanſouino quanto alla faccia,
fu la quale appariſce la niemoria del detto Thomaſo, con
la ſua ſtatua dibronzo & con queſta inſcrittione.
Thomas Phylologus Rauennas Phyficus,aere he
neftis laboribusparto,ædes primumPadua vir
tuti,poſthasSenatus permißu; pietati erigi fe
cit. Illas animi,hasetiam corporis monumen
tum .
Ann . MundiVI. MDCCLII11. Non.
Očłob. Ieſu Chriſti MDLIITT. Vrbis i
MCXXXIII. ?
San Ballo. 2
e ſcritto .
1.
Qui
DI S. MARCO. LIB . II. SI
Scuola di S. Fantino.
1
retto ,
'
Spedale di S. Marco.
Orstatioliinilmcntcchiamato Spedaletto a pic del că
L
patrimonio ,da Pietro Orícolo Doge,ilqualccõdóttolice
Iatamente in Guaſcogna co Guarrino Monaco , finì glian
ni fuoi in nita monaltica & folitaria .& fatto celebre Itanza
di Gian Battiſta Egnatio huomo dottiſsimo , & eflendo
Priore del detto luogo, ui lelle publicamente per lungo tē
po.IlPrincipe ui crca il Priore, ilquale co i prouenti ordi
nati dal predetto Pietro,ſoſtiene alquāti poueri.Pochi anni
tono,fureſtaurato da Siluettro del Benc,con la preſente in
ſcrittionc.
DELLA
DELLA VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
deſcritta da
M. FRANCESCO SANSOVINO
Libro Terzo .
A contrada di Canareio hebbe il cogno
me fuo dalle canne,le quali s'adoperaua
uano per fabricar le naui,colà dove è po
Ita alpreſente la Chieſa diSan lob . Da
queſto Canale adunque tutto il Seſtiero
s'intitolò Canareio , ilquale ſi come de
gli altri perauanti s'è detto , ha copiadi
Parrocchie & di Chicſe, coli di monache come di frati, li
come piu oltre ſi potrà uedere .
Santa Lúcia .
VIcino
! al l'anno
bricato
Corpus Domini , è il Tempio di S.Lucia fac
u192. altre uolte ſotto titolo della Nun
tiata . ma detta poi S. Lucia per lo corpo facro di lei, il qua
leportato di Sicilia a Coſtantinopoli da Baſilio, & daCo.
ftantino , fi poi condotto di quindi a Venetia da Hen
rico Dandoloetlendoui Bailo per la Repub. & ripoſto in S.
Giorgio Maggiore, doue liette fino che ſi amplio la detta
Chicla , quanrunque li dica che hora ſia ſotio S.Croce.
Alla quale , Lionardo Mocenigo Caualiero : conſacrando
O la
DEL SESTIERO
la cappella maggiore, diede principio a Bello & honorato
edifitio : ma interrotto per la ſua morte.
S. Hieremia.
Iu verſo Canarcio è la Chieſa di San Hieremia di aſſai
honcſta grandezza , edificata dallefamiglie'Rimonda,
Moroſina, & Malipiera , & fatta nobile per ilcorpo diSan
Magno Veſcouo di Heraclea ripofto fuori del Coro dalla
deſtra , il quale nel tempo ſuo beneficò molto queſta Pro
uincia,con l'opera & col conſiglio. Eanco nobilitata per li
depoſiti del Conte PietroErdendo Signor di molte caſtel
Ja,il quale fu fratello dell'ultimo Cardinale di Strigonia , &
delle famiglie Tomaſina & Filetta. della quale Antonio Fi
letto fu Veſcouo di Concordia l'anno 1 287.& della Toma
ſina, Fatio & Domenico edificaronola cappella di marmo
con la palla parimente di belliſſime pietre .
San Marcuola .
I NditrapaſſatoSanLionardo, chefufatto
& doue hebbe il ſuo printoprincipio l'anno1025
laScuola oFrater
na della Carità l'anno 1260.Si giugneal Tempio di Santo
Hermagora, detto corrottamente Marcuola , edificato da
parte di quelle perſone che per la tema de Longobardi ri
fuggirono in queſte paludi, in honore de Santi Hermago
ra ,& Fortunato ,auocati della Città di Aquilca , della qua 1
S.MariaMadalena.
A Madalena antico Sacrario , fu opera della famiglia
LÀ
Baffa, edificața daloro come cappella .Fatta poiParro.
chia,fu a lungo andare ornata di due quadroni dipinti da
Iacomo Tintoretto ,ne'quali ſono eſpreſſi,la conuerſione
d'eſſa Madalena , & la penitenza fatta da lei ne i boſchi di
Marſilia.Et è l'ultima Chieſa uiſitata dal popolo nella cere
· monia uſata dalla città la ſera del Venerdì Santo .
S.Marciliano.
T piu diſcoſto è San Martiale detto Marciliano dal
uolgo ,& queſta fu opera della famiglia de Bocchi l'an !
no 1133. nobile per l'imaginedella Beata Vergine, la qual
ſi dice che per lemedeſimauenne da Rimini,in queſte par
ti . La contrada fu edificata dalla antica famiglia Dardana ,
la qual uenuta a Venetia l'anno 703.allettando i foreſtie
ri ad habitarui,gliaccomodauano di danari percheſi fabri
caſſe;La qual famigliahebbepoi dalla Rep. diuerſihonoria
Iacomo Tintoretto uidipinſela hiſtoria deldetto Santo.& ,
Titiano ui fece la palla con l'Angelo Raffaello , & con
Tobia , & altri ornamentiui furono per lo pallato confu
mati dal tempo .
Santa Foſca.
All'altro lato di quà,e ſituata Santa Foſca anco ella n.
DAM
tica, douc dipinle una palla Vittorio Scarpaccia Mac
Atro chiariſſimo nell'età ſua, & Bonifacio Veronete .
02 Santa
DEL SESTIERO
(
San Felice . ; .,
ET SanFelicegia3.4.ani nirifattodinuovo.fecondo
, inftituito l'v.
famiglia
Gallina, ha gli ornamenti ſuoi degni di coderatione con
ciofia che il Tintoretto ui fece la palla di San Iacomo, la ce
nadi Chrifto ,& l'altare di San Demetrio .
Santa Soffia.
altri dice Gufſona l'anno 1020.e reſtaurata ne tempi no ,
ſtri. Vidipinſe la palla di San Paolo primo heremita & di
Santo Antonio , Gentile da Fabriano ,che fu maeſtro nella
pittura de i Bellini.
S. Apoſtoli.
T
E poſtoli, fondata per reuelatione di SanMagno, & fabri
cata dallefamiglie Eriza & Cornara :ma in qucſti anni ri
dotra in altra fornia & quaſi del tutto nuoua: & ueneran-,
da per l'affiduepredicationi,che ui ſifanno dai primi Theo
logi di Chriſtianitàchiamati a queſto congroſſe prouiſio
ni. Dipinſe in queſta Chicfa,Benedetto Diana eccellente
Maeſtro nell'arte ſua,la tela di S.Lucia con altriornamenti.
& fu nobilitata dalla caſa Cornara.perche nella Chieſa Vec
chia era collocata la Regina di Cipri, la quale disfacen
doſi il Tempio per murarlo di nuouo , fu portata a San
Saluadore , & ſopra alla porta deſtra giace Hieronimo
Cornaro nipote della Regina: & alla ſiniſtra Giouanni
ſuo fratello . Et a mezza Chieſa nella cappella della caſa
predetta
DI CANA REI O. LIB. III. 55
predetta bellif. & ricchiſ.quánto piu ſi poſſa vedere,è ripo
ito in ſepolcro di marmo in aria Marco Cornaro bisnipo
te diMarco Principe che fu Panno 1365. & padre della Rea
gina con queſt'inſcrittione ,
S.GiovanniChriſoſtomo .
F ful modello di qebaſtiano da Lugano , o fecondoaltri
del Moro Lombardo,amendue affai buoniArchitetti. Et
nobilitato poi da Giorgione da Caſtel Franco famofiffimo
pittore,il quale vi cominciò la palla grande con le tre virtu
theologiche , & fu poi finita da Sebaſtiano che fu frate del
piombo in Roma,che vi dipinſe a freſcola uolta della tri
buna . & da Gian Bellino che vi fece la tauola di San Mar.
co . Er da Tullio Lombardo ſcultore,dicui mano furono
.
San lob ,
Dopo ,lepredetteChicleparrocchialidel preſentese
fra i quali San lobèſituato a punto nel principio di Cama
reio ,nuouo per edifitio ,percioche lo fabricò Chriſtoforo
Moro Doge, che fu l'anno 146 2. & lo concellea i frati di
San
DI CANAREIO. LIB. III. 37
San Franceſco , conciolia che trovandoſi Podeſtà a Padoua
doue gli fu detto dal Beato Fra Bernardino che ſarebbe Do
ge dopo la morte del Foſcari, & eſſendo fatto Paſqual Ma
lipiero in luogo del Foſcari ch'era viuo , morto il Foſcari
fu fatto il Moro , il quale per memoria di quel Beato ,ordi
nò la predetta Chieſa,& le diede larghi prouenti, & uiordi
nòanco lo Spedale.Si dice chein queſto luogo ſi conſeruia
il corpo di San Luca. Viſi vededi ſcoltura in marmo di
mezzo rilicuo ,la palla della capella di Pietro Grimani Pro
curator di San Marco fatta da Antonio Roffelli Fiorenti
no . Et vn'altra palla pur di marmo con vn San Giouanni
Battiſta di mano di buon macſtro.Ma di pittura, l'altaredel
la famiglia Foſcara,col Chriſtoch'oranello horto, & con
gli Apoftoli che dormono,fu di Marco Baſaiti. & l'altar vi
.
CollegijſeufraternaS.MariaMiſericordia
Mercatorum , eam ex anguſto loco ubiprimo
poſita erat,fuo ftudio huc trasferendaduxit.
locum hunc olimfraterna Sanéti Chriſtophori
ei modo unite uetuftate collabentem , inſtaurar
dum in hancuenuftioremformam , ipſius
Collegij Mercatorum conſenſu, td ſumptibus
reducendum curauit.An.Salu . MDLXX.
VI. Kalendas Decembris. Vrbis uero Condi
ta MCL. Mfundiautem V I.VII.LXX.
S. Maria de Crocicchieri.
Del medeſimo habitodi quei dallo horto, ſonoipadridel
Tempio de i Crocicchieri, non meno riuerito & honora
to per ſtruttura & per altre coſe degne di lode: percioche
Pietro Guffoni cdificò la Chieſa & lo Spedal ſul ſuo terre
no, & lo conceſſe al clero conl'acque & con gli edifici che
ui erano attorno, & Bono Orio ſuo heredelo dotò . & l'an
no 1148.ui entraronoi Crocigeri, de quali fu inuentorc
Cleto diſcepolo di S.Pietro , & Ciriaco Veſcouo di Hieruſa
lem, che ritrouò inſieme co Santa Helena la croce di Chri
fto , & ordinò chela portaſſero ſempre in mano . L'anno
1.5 1:3.arſe la fabrica liccchia : & i chioſtrifurono col rima
nente rifatti per operadi Luigi Dardano Cancelliere Gran .
Santa Caterina.
preſſo è l'antico moniſtero di Santa Caterina, la cui
I Vi
palla maggiore di nobile pittura,fu opera di Paolo Vero
neſe. & nelmezzogiaceNicolò de Prioli Procurator di S.
Marco con queſto epitafio .
NICOLAVS PRIOLVS S. MARCI PROCV
RATOR IACOBI F. Hic IACET . OBIIT AN.
MDXXVIII . AN. AE T A. SVAE XCVI .
Santo Aluigi .
Ell'eſtremo della città, parte lietiſſima per belle contra
donne monache . nel quale il San Hieronimo nel deſerto
fu.fatto da Aleſſio Milaneſe Il Gianbono ui dipinſe la palla
dell'altar grande, & l'altare diS. Agoſtino. & Marco Ve
ghia ui laſciò la hiſtoria di San Luigi in diuerſi quadri di te
la dipintia guazzo .
San Hieronimo.
Abirano parimente donne monache dell'ordine di S.
HA
Agoſtino,à San Hieronimo, uicino al Ghetto. Nel cui
chioſtro mentre che noi ſcriucuamo le preſenti coſe,fu ri
trouato nel corpo di unoaltare S.Spiridone Veſcouo Gre
co.L'altare di S.Adrianofu dipinto dalTintoretto. Viſive
dela memoria di Nicolò dolce Veſcouo di Famagoſta del
la qual famiglia fu Lodouico elegante Poeta volgare.Dinā
zi all'altar maggiore giace Nicolo Contarini preſtātiſſimo
& integerrimo Senatore,chefu padre di Monſ.Luigi Con
tarini,gentilhuono illuſtre & mio ſignore, & di altri fratel
li , & ui è ſcritto .
Q : Nico
DEL SESTIERO
NicoLAO CONTARENO ALOYSII FILIO
SENATORI OPTIMO , FILII MOEST I SS.
POSVERE. Vixit ANN. LXII . MEN S. vI.
Dies XVIIT . OBIIT MDLXX1 . Pripis Luys
A PRILIS .
S. Maria di Miſericordia. 5
ESTScuola
Santa Maria di Miſericordia: che diede il nome alla
o Fraterna della Miſericordia , è ſimilmente fa
brica antica. percioche fu fondata l'anno939. da Ceſare de
Iulij detti anco Andreardi,&fu habitata prima da romiti,
& poi da frati cheuiueuano ſotto un Priore. Ma hauendo
una pelte diſertatoil luogo , & rinaſto folo il Prior ſuo del
la faglia Donata,hebbelicenza dal Papa di teſtare , & laſciò
il luſpatronato allafamiglia de Mori.Vi dipinſe un S.Raf
faello Gian Battiſtada Conigliano.
DELLA
DELLA VENETIA
CITTA' NOBILISSIMA
deſcritta da
M. FRANCESCO SANSOVINO
Libro Quarto .
RA noi paſſaremo di là dal Canale,in quel
la parte della Città , che è compartita in 1
tre altri Seltieri,cioè di San Paoloche vol
garmente ſi dice San Polo , di Santa Cro
ce , & di Dorſoduro . & fauellando pri
mieramente del Seſtiero di San Polo
non molto grande,
San Polo .
2
San Thomaſo.
DITempio
quindi(, &pasta a San Thomaſo,antico:&venerando
già fabricato dalla famiglia Miana, po
co diſcoſto dalla Chieſa de Frati Minori di San France
ſco . Et in queſto ſi diſcende nellaguiſa cheſi fa in San Ia
como di Rialto. apertiſſimo argomento della ſua ſtruttu
ra fatta già per molte centinaia d'anni.percioche eſſendo
creſciuto il terreno dalla parte di fuori, il primo ſuolo del
la antica città , rimaſto nel fondo : ne dà ſegno dell'opere
2
San Stino .
I rincontro per fianco alla Chicla de Frati Minori, dal .
l'altra riua della fraterna de i Fiorentini,è ſituato San :
Stino.il quale altre volte ſi chiamaua San Stefano Confef
fore. Et ancora che il detto ſacrario ſia antico ,però rinoua.
to piu volte,ha pochi ornamenti.percioche queicheviera
no,conſumati dal tempo , ſono del tutto eſtinti. Viſivede
al preſente la palladell'altar grande fatta da buona mano.
& Iacomo Tintoretto vi ha lauorato vna palla dell'allun
tione di Noſtra Donna molto bella & ben fatta . 5
Santo
DEL SESTIERO
Santo Agoſtino.
Tpernonmolto
F Santo ſpatio divia figiugno alla Chieſadi
Agoſtino . Queſta fu fabricata l'anno 1001. da
Pietro Marturio Veſcouo Oliuolenſe della famiglia di
Quintaualle. La quale poſſedendo ne tempi antichi gran
parte dell'Iſoladouc è ſituatoS.Pietro diCaſtello ,le diede
il cognome di Quintaualle. Et volle coſtui per teſtamen
to ,ch'ella folle ſottopoſta,comecoſa fatta delſuo patrimo
nio,o forſe de prouenti del ſuo Veſcouado, alla giuriſditio
ne del Veſcouo in perpetuo , ſi come per antiche memo
rie vede
ſi .
San Boldo.
E parimente affai nobile l'edificio di S. Eubaldo chiama
to corrottamente Boldo dal volgo ,il quale fu fabricato dal
la famiglia Giuſta & Trona, percioche vi ſi conſerua il ça
po di Santa Agata . ilcui corpo fu portatodi Levante ne
tempi di Henrico Dandolo Doge 40.Ilquale eflendo ſtato
all'impreſa di terra Santa & nelle coſe diCoſtantinopoli,
arricchi grandemente la città condiuerſe reliquie haute
da lui in quelle parti, conie diuoto & amator della patria .
Santo Aponale.
M Amoltopiu diſcoſto,& vicino aRialtoè Sãto Apol
linare detto volgarmente Aponale . Qucfto Tem
pio fu operadi Aleſandro Sicuolola cui famiglia l'anno
1034 inlieme con la Scopara ſi dice che fabricò la Chieſa
di San Moiſe.Veneranda per il corpo di lonaProfeta collo
cato fuori del coro ſopra l'altare. Antonio Vivarino del
1470.vi laſciò diuerſe opere di ſua mano : ma conſumate
da glianni.
San Silueftro.
T dietro alle ſpalle di Santo Aponale è ſituato San Sil
E ueftro ,crettoda gli Andreardi detti anco lulij,dequali
fu
DIS. POLO LIB . IIII. 65
fu operala Chieſa di S. Maria di Miſericordia la cui caſas'e
ſtinſe l'an.r 2 26.La fraterna di S.Rocco ināzi che fermalle
il ſuo domicilio a i Frari, l'amplio grandemente.Etfu altro
volte reſidenza de Patriarchi di Grado, fino che il Patriar
cato s'vnà con Caſtello,come s'è detto altroue. Et fu conta
crata da Papa Aleſſandro III. Vili guardano diucrfe reli
quie,ritrouate in vn callone aſcodito,priuelatione di vno
1piritato. Camillo Balino vi dipinſe il quadrone dello ſpo
ſalitio di Noftra Donna,& Paolo Veroneſe fece l'altro con
la hiſtoria de i Magi. L'altare de mercatanti dal vino fu per
Architettura , di Giouan'Antonio Ruſconi, & per pittura
di Gioſeppo Saluiati.Su la piazza per fianco pochi an
ni ſono ,li edificò il collegio de i predetti mercatanti dal
2
Chiona Lombardo .
S. Giouanni Nuouo .
E carie, ſivede SanGiouanni limoſinario , detto comu
nemente S.Giouanni Nuouo, gia inſtituito da i Triuiſani:
& rifatto poi ſul modello d'Antonio Scarpognino . Il ſuo
campanile fu cominciato l'anno 1398. & finito co lo ho
riuolo l'anno 1410.La parte di dentro dell'organo è opera
di Hieronimo de Prioli figliuolo di Lorenzo , del quale ſi
veggono diuerſe inſcrittioni in diuerſi luoghi ſacri della
città.LaTribuna didentro fulauorata da Santo Zago, & la
palla di San Hieronimo da Titiano , col quale concorren
do Giouanni Antonio Licinio da Pordononc , vi fece la
palla diSan Sebaſtiano di molta bellezza .
Frari.
Opo le parrocchiali, ſeglie la nienioranda fabrica di
D Santa Maria intitolata Gloriota, & cognominata de i
Frari,principale & maggioredi tutte l'altre peredifitio, &
R perciò
DELSESTIERO
perciò detta comunemente la Ca Grande . Ne primitem
piſu in queſto luogo vna Badia di monachi bianchi,maet
fendo venuto in queſte parti San Franceſco, ottēnedal Do
minio (ellendo allora Doge Hērico Dandolo) tutto il terre
no del ſuo circuito, onde cominciataſila machina in quel
la forma che li vede, concorſero alla spela molti,coſi nobi
li comecittadini. E fra gli altri , vn gentilhuomo della fa
miglia Gradeniga vierelle quattro colonne con le fue mu
ra da ilati.vn'altro de Giuſtiniani vene fece duc, & vncit
tadino della Cala Aguic ve ne poſe vna . Et Paolo Sauello
Barone di Roma Condottiero allora dell'armi della Rep.
vi fece i Volti .Il Campanile fu cominciato da vn'altro del
.
la ſtirpe Viara, il quale viſpeſe fino alla metà 16. mila duca
ti , & poco dopo fatto i frare del luogo, ſopraprcto dalla
morte non potè ridurlo a fine, onde l'altra metà fu com
piuta dalla natione de i Milaneſi, & de gli huomini della
Terra diManza . Viſi honora ogni anno, nella Domenica
di Lazero da tutto il popolo , il fanguc di Chriſto portato
da Coſtantinopoli, ſi come per vna inſcrittione preſlo al
ſuo ſepolcro s'atteſta, & donato inſieme con dell'vnguen
to col quale la Maddalena vnſe i piedi a N. Signore a quei
ſto Sacrario da Marchio Triuiſano . nel pilaſtro della cui
cappella fondata da i Triuiſani della Giudecca, ſilegge la
preſente inſcrittione a perpetuo ricordo della ſua gratia
tudinc .
MELCHIORI TRI VISANO PAVLI TRI .
F. Qui Cvm GALLEARVM ROMAN I AE
PRAEFECTUS ESSET , Ex CONSTANTI
NOPOLI PATRIAM REDI ENS PRAEC10
SISSIMI SALVATORIS NOSTRI IES V
CHRISTI SANGVINIS GVTT A M , MARIAE
MACDALEN AE VNGVENTO INFYS AM , DI
Vino Nyty. A SPORTARÉ -MERVISSET ,
IR
DI S. POLO LIB . IIII. 66
IN VRBE IAM Dvcrys , EUNDEM Hvis
CONVENTVI PIE , AC BENIGNE DONA
vit . Ex Qvo NON INGRATI TANTO
MVNERE, Hvivs CONVENTUS FRATRES,
NONNVLLA ALIA DONA VNA Cvm
!
CLARE SA CRI Eivs D. DEPOSITI SA
گ. IL CE LLVM . Hoc SvB DIVI ARCHANCE
li
LI MICHAELIS AUSPICIIS PROVT EX
TAT EXTRVCTVM , E IDEM LA ŘGITORE
Er Post. PERPETVO B. M. DICAVERE ,
i. ANN,. SA L. MCCCCLXXX.. XVIII kl.
.
MALI .
MCCCC L ;XXXTINT.
Luigi dallaTorre Conte,fratello del ConteHieronimo po
S“ Ito
DEL SESTIERO
foin depoſito honorato ſopra la porta,per la qual ſi diſcen
de nel chioſtro Franceſco Dandolo Doge 51.che uille l’an
no 1323.riporto in faccia del Capitolo nelchioſtro aicino
alla porta per fianco del coro, delqualſi legge.
Laudibus innumerismeritiſqueparentibus ifte
Franciſcus uirtutenitens clariſsima proles
Dandula quemgenuit , patriæ uenerabilishuius
3
... Dux fuitilluſtris , qui libertatis amator
; . Edomuit faſtustumidos & uincla reſoluit.
Niarchia quas dudum nimium quoque preſſaiT
ini??
iacebat
Teruiſina quidem uicinaque caftra Salinis رد
S.Giouanni Euangeliſta.
divia inſtituito dalla famiglia Badoara
Euangeliſta, Tempio
l'anno 790. dellaqual fainigliafu ſempre comeiuſpatrona
to
di S. P O L 0. LIB. IIII . 71
to loro il Priorato del predettoluogo.L'edifitio èvecchio
per antichità ; & viſi vede il detto Sāto di ſtucco d'altezza
d'un braccio di niano di Tomaſo Löbardo . In terra ſopra
« vna lapida di marmo a pie della porta principale comune
a tutta la famiglia ſi legge.
ILLVSTRI BADVARIORVM FAMILIAB
ogs lo.ANDR BAE BADVAR ILE REGIONE SE
PVIIT, AFFINIVM . E r: COGNATORVM
61.1, COMMVNE SEPVICRVM MD LXVIII .
S.Iacomo di Rialto.
nobilif. fi puo dire il Tempio di San Iacomo di
M ARialto . percioche fu la primaopera fatta di pietra in
queſta città Panno421. Conciolia che hauendo i Barbári
fáceheggiata queſta Prouincia;& rifuggiteli molto genti in
queſte lagune,Entinopo Cardiotto ,maeſtro difarbarcha
hauendo fatta vna cala ſua con 24. altre cafe di tauole ſul’L
fola diRialto, & eſſendoſi appiccato il fuoco in cafa ſua co
Spauento
de ſuoivicini , implorato con lacrimel'aiuto di- .
uino, & fatto voto à San Iacono di edificarglivna Chiefa
in quellacala , il fuoco lieſtinte per vna repentina & fubis)
ta pioggia ,onde l’anno 42 1: fu fatta la Chieſa , & l'anno
422.fo conſacrata,daquattro Veſcoui,cioè da Seueriano di
Padona,da Ambrogio ouero Ilario di Altino ,da Giocon-,
do di Treuifo , & da Epodio di Vderzo . Et il primo ſacer
doteche vi fu inello hebbe'nomeFelice , con felicitlimoaya
gurio , poi che concorrendo tantiprelati illuftri a quella
ceremonia ella doueua per l'auenireefler Chicla , della piu
religiofa & chiara città chenaſcelle gianiai ' in Italia. Fu :
adunque fabricata gia 1160. anni . Ma percio ch'ella andă?!
ua in rouina gia soo. & piu anni fono, Domenico Seluo
Doge 30. la reſtaurò in gran parte l'anno 1071.& vi fece i
lauoridimoſaico che viſono al preſente. L'anno poi 1530
Natal Reghia, che vi era al gouerno, vi fece nuouo reſtau
roli come per la memoria polta ſotto il portico ſi legge.
Corruptam Templi exteriorem partem , Natalis
Rhegia Plebanus to Prothonotarius Apoſtoli
cus,interioris etiam refarcitor, in hanc auguſtio
rem formam exornandam non parum curauit.
Anni a ia &tis Templi + Vrbis fundamentis
Centefimodecimofupramillefimum V1I11.
kal.
z; DELS ES TAERO, a
Kal. April. Anno vero Chriſtiane Salutis
MDXXXI.VIII. Kal. April. Vrbist)
Templi Die Natalitio .
Lacompoſitura della teſtudine ècoli ben raccolta ingis
me & mātenuta da i volti che ſoſtengono gliarchi,chec
mirabil cola a vedere, & può dirſi che ella folle il modello
della Chiefa di San Marco. Et ancora chc'il Tempio lia pic
ciolo & angufto :però per pietre eccellenti & fini, pitture
antiche,perornamenti d'altari , &per reuerenda deuotio
ncèforſe laprincipale . & vi ſi celebrano di cotinouo mol ,
te meſle . & il Giouedì Santo è viſitata da tutto il popolo
per diuerſe indulgenze conceſſe a queſto luoghi da diuerſi
Pontefici. Il colmo difuori è di piõbo , & nella ſua faccia
contiene vn grande horiuolo col razzo , il quale dimoſtra
alle diuerſe nationi del mondo che concorronoco i traffic
chi , ſu la piazza fainoſiſſima di Rialto,tutti i momenţi de
tempi fatto gia ſotto Michele Steno l'anno 1410.
Si trouano in ſoınma in queſto Seſtiero IX.Cótrade.IX .
Chieſe parrocchiali. I.Chieſa di Frati. I I.FraterneGrandi.
III.corpi Santi.X.organi. X.Torriſacre.lll.Oratorij.111.Spe
dali.VI.piazze XXV.palazzi. XXV.pozzi.XXIX . Giardini.
VII.ftatue marmoree.I. Cauallo dorato. LXXXIX. ponti
di pietra ,& XVIII. Corti publiche.
Sopit )
DELLA
73
DELLA VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
deſcritta da
M. FRANCESCO SANSO VINO
ma
Libro Quinto .
L Seſtiero di Santa Croce non molto gran
de, ſe non in quanto che l'Iſole circonui
cine le ſono ſottopoſte,fu intitolato dalla
AR
-
S.Simeon Grande.
Erſo il canal grande fu fondato l'anno 967.San Simco
V ne Profeta dalle famiglie Ghiſa,Aolda,& Briofa.an .
gulto per terreno , ma venerando per due corpi Santi che
vi ſi ſerbano. L’vno di San Simeone predetto , & l'altro di
Sāto Ermolao prete martire portati l'āno i 205. da Andrea
Baldouino & da Angelo Druſiano, che gli hebbero dalla
cappella di Santa Maria, ch'era attaccata per fiãco alla Chie
la di Santa Soffia in Coſtantinopoli.
S.Giouannidecollato .
Giouani decollato fu opera della famigliaVeniera,
S An
riſtaurato poi ne teinpinoſtri. La cui feftiuità ſi celebra,
per la cagione che ſi s'è detto piu oltre nel libro XII.del pre
ſente volume.
San Stai.
N to Stai dal Volgo,dedicato prima a Santa Caterina. Si
dice che fu opera della famigliadel Corno , la qual manco
2
San Caſſano.
Seſtiero adunqucficontiene
Nqueftoprimadedicato
I qualefu San Caſſano,il
a Santa Cecilia , poi chelo heb
bero fabricato le famiglie Michele & Minotta : & vi habita
rono donne monache. Vificonferua la teſta di Santa Ce
cilia . Etdinotabilclinede vn pulpito dimarmo ſopra cin
que colone di ſerpentino di molta bellezza. Antonello da
Mellina inuentor del dipingere a olio , vi fece vna palla.Ia
como Tintoretto vi dipinſe il Chriſto che caua i Santi Pa
dri del Limbo, il Crocifiſſo , & la palla dell'altar maggiore.
Iacomo Palma Vecchio vi fece,nella medema cappella del
Meſſineſe,la vita della Madonna. La pietà con Santa Maria
Maddalena ui fu poſta per operadi Luigi Storlato Procura
tor di S.Marco. Et l'organo fu dimano diFrate Vrbano , il
quale ſi dice damuſici, chenon hebbe alcun pari in com
por coſi fatti ſtromenti. Sono poco diſcoito da quetto,
Ten
DEL SESTIERO
Tempio due Theatri belliſſimi edificati con ſpeſa grande,
l'uno in forma ouata & l'altro rotonda, capaci di gran nu
mero di perſone; per recitarui ne tempi del Carneuale,
Comedic, ſecondo l'uſo della città .
1
San Nicolo de
Tolentini.
I Tolentini, gia commoda ſtanza diGian Piero Carrafa .
Il quale hauendo rifiutatoil Veſcouado Thçatino,condor
toſi in queſte parti, ui inſtituì l'ordine de preti, chiamati
volgarmenteChietini . Et fatto poiCardinale,riuſcì final
mente Papa,& fu detto Paolo IIII .
S. Andrea.
Lle ſpalle del predetto luogo i Bonzi fecero la Chieſa
A
guarda la terra ferma,da quella parte doue ſiſcuoprono per
linea diritta i monti Euganei , & per trauerſo quelli del Vi
centino ; habitato da donne monache dell'ordine di Santa
Chiara . Vigiace Marco Goſincro Veſcouo di Napoli nel
la Morea, Giuriſconſulto celebre nell'età ſua . & fuori ſul
campo è ſeppellita la Principeſſa moglie gia di MicheleSte
no , che fu l'anno 1400. All'incontro per fianco nella fra
terna de Peſcatori,ſono 12. quadri di pittura bene inteſi &
di mano di maeſtro eccellente.
Santa Chiara .
T fiuede poi l'Iſoletta di Santa Chiara,congiunta alla
ET
città pun ponte di legno,habitata da monache dell'or
dine
DI S. CROCE LIB. V. 76
dine di San Franceſco, & fabricato altre voltedalla famiglia
l'olana & Bernarda . Vierano per inanzialcunememorie
antiche: ma diítrutta dal fuoco pochianni fono;tiucdc ho
ra rifatta di nuouo , ma non ancora finita.
3
pits SantausinHelena
0 .?
.--
923"
S.Giorgio Maggiore.
Ll'incontro del Palazzo Ducale è ſituata l'Iſola di Sã
A Giorgio Maggiore habitata da inonaci dell'ordine di
San Benedetto . Fu altrevolte fottopoſta alla Chieſa di San
Marco, ma l'anno 932. ritornato di Guaſcogna Giouanni
Moroſino , doue era itato molti anni in vita romitica
con Pietro Orſeolo Doge 2 2.gia ſuo ſuocero , ottennein
dono l'Iſola con la Chiela che viera ,da Tribuno Memo
Doge 24.& vi meſici predetti Monaci, facendoui vna nuo
ya Badia : Et vi era allora vna libreria ,con diuerſi altri orna
menti & ricchezze per commodo della Chieſa. & nella lſo
letta erá pretlo alla Chieſa vna vigna & vn boſco , & vn
molino con due rote, cheferuiua al palazzo Ducale, fico
me nella diſteſa della detta donatione fi conticne, fotto di
20.di Dicembre,ſottoſcritto da i 36.teſtimioni:Aduenne
poiper quātoſidice , che l'anno 1205 eflendo ſtato sbrana
to da alcuni cani del luogo , vn figliuolo del Doge Pietro
Ziani,moſſo dall'ira & dall'eſtremodolore, arſe illuogo co
parte dei inonaci , ma ritornato in ſe ſtello & pentito per
l'ammonitione del Papa , non ſolamente rifece ilmoniite
ro,magli conceffediuerle gratie,& lo honoro molto , per
cioche egli vihauclia vn luo Palagio , con molini & altre
coſe ch'erano peruenute nella fainiglia Ziana , Rifabricata
ui adunque la Chieſa vecchia dal Doge in bella forma,l'Iſo
la fu ridotta a cultura con dilicati giardini & con horti de
litiofi, eſſendo del tutto diuenuta libera delmoniſtero , &
ancora che l'anno 1229.andaſſe per terra gran parte dellyo
go per vn terremoto che fece gran danno a tutta la città ,
tuttauia reftaurato continouò fino a queſti tempi.Nequa
li effendoli molto invecchiato, parue a gouernatori de mo
nacidirifar la Chieſafu la forina d'unmodello fatto altre
volte & hauendonc data la cura ad Andrea Palladio Archi
tctto
DI S. CROCE LIB.V. 82
San Clemente .
EITtro poco diſcoſto è S. Clemente, fatto ne tempi di Pie
Polani Doge 35.che fu l'anno 1131. da Pietro Ga
rileſſo ,con uno Spedalc appreſo, il quale fu poſſeduto pri
ma da i poueri, ma peruenuto in podeſtà de i Patriarchi di
Grado , & leuatoſi lo ſpedale perl'incommodità del paſſag.
gio ,diuenne finalmente luogo dei frati della Carità . & ui
giace il corpo di Santo Ariano.
Santo Spirito.
A digran lunga ſupera i detti duc luoghi, la Chieſa di
San Spirito ,nobile non pur per ſito ,maper ſtruttu
fa,per opera del Sālouino. Percioche oltra ch'è ricca di bel
leitatuc, di chioſtri, & di ampli giardini,è anco ornata di
molte pitture nobili, St fatte da huomini famoſi in quella
arte .
: DEL SESTIE.RO
arte.conciolia che il Gobbo Organiſta Vicentino ui diº
pinſe la palla aman deſtra dell'altar grande. Bonifatio V.e
ronele uilaſciò la palla della Madonna . Gioseppe Garuati
ui fece il ſoffitto del Refettorio : con un cenacolo degli
Apoftoli.Titianovilauorò, nel primo vigor dctia tua gio
ucntù,il ſoffitto ,diſtinto in tre quadri,ne quali ſi ucde uno
Abraham che ſacrifica , un'Abel che occide Caim , & un
Dauit ch'ammazza Golia, & la palla dell'altar grande,
con un'altra tauola appreſſo, co atti tanto uiuenticó panni
& coloriticoſi belli, che ſonomirabili a ritguardare Gian
Maria Padouano ui ſcolpì la figura di Moile di marmo
che è ſu la pila d'altezza di un piede & mezzo , & leduefigu
re che ſono fu l'altar maggiore. Nicolo dall'Arca Schiano
ne ui ſcolpì il preſepio di terra cotta colorito di mezzo
rilieuo . Oltra a ciò ui è un artificiofo Candeliero di bron
zodimolta valuta .
S.Iacomo di Paludo.
T l'Iſola di San Iacomo di Paludo, della quale eſſendo
ET
padrone Orſo Badoaro,la donò a Giouanni Trono ;
cheui edificò uno Spedale con la Chieſa conſacrata al no 4
Santo Eraſmo.
Santo Eraſmo con belle & delicate ui
VI!gneè parimente
& giardini , da quali ſi lomminiſtra alla città co
pia diherbaggi, & di frutti, inmolta abondanza& pfetri.
2
Lazaretto Vecchio .
T per fianco ha il nobile edificio chiamato Lazaret
to Vecchio il quale l'anno 142 3. fu edificato dalla Si
gnoria pergli animorbati. percioche hauendoella tolto il
luogo a un Fra Gabriello dell'ordine Heremirano, il quale
allora ſi chiamaua S. Maria in Nazareth ,onde è corrotta
mente chiamato dal volgo Lazaretto, gli diedeper ricom
penſa ò S. Spirito , ò San Clemente.Siedificarono per tan
to in queſto ſcoglio diuerſe & commode & capaciſtanze,
non tanto per louenire agli infermi, comcdice ilSabelli
ço , quanto anco per dareaiuto a poucri, i quali condotti a
queſto luogo erano curati piu commodamente. Et accio
cheſi haueſſe diligente gouerno ne tempi calamitoſidi ре.
ſte,ui crearono un Priore con honeſto ſalario , & ui conſti
tuironoferuenti,Medici,& altreperſone pronte per iſerui
gi de gliammalati.con ordine cheſi è poi ſempre oſſerua
to fino a queſto anno 1976. Il quale ſcriuendo noi le pre
ſenti coſe , habbiamo ueduto per la horrenda pertedi que
fto anno , ripieno diottomila perſoneinfettate, con gran
danno & dolore dell'affitta città.
Lazaretto Nuouo. 1
}
D Allaltra
fatto partedella terra all'oppoſitodel Vecchio,fu
Lazaretto chiamato
uo per eller poſteriore in fabrica al Vecchio, con cento ca
mere, & con una uigna ſerrata , il quale dalla lontana ha
ſembianza di caſtello , come amplodi circuito . Vi habita
i
un Priore con gli ordini medeſimi del Vecchio :maui uan
no ſolamente i ſani, che eſſendoſi meſcolati con gli infer
mi, dubitando di qualche cõtagio , ſi ritirano a queſto luo
go ,
DI S. ’ CROCE LIT. V. 85
San Seruolo.
Moltopiulontano
-ſola del moniſteronia giaditroual'l
alla partedelLido,ſi
didS.Seruolo:ſtāza monachi,
traſportati poi l'anno816. dall’Abate loro ,a S.Ilario per co
ſenſo d'AngeloParticipatio Doge: & ripieno poid'altrifra
ti . dopo i quali ſocceſero donne monache di habito
negro . In queſto Sacrario uenne altre uolte occultamente
Othone Inip.l'anno 998.uiſitato anco occultamēte da Pic
tro Orſeolo II diqueſto nome. Vigiace S.Leone Veſcouo
di Modone. Et ui ſono anco le memoria di Michele Soria
no Dottore & Caualiero, & huomo chiariſs.in queſti tēpi.
S.Chriſtoforo della Pace.
F forodalla
RaVenetiaPace.per
& Muranoè collocata l'Iſola diS.Chrifto.
occaſioned'unapaceguidata & co.
cluſa fra la Rep . & Filippo Maria Duca diMilano,da un Fra
Simone dell'ordine Heremitano,che in quel tempo (& fu
ſotto il PrincipeFoſcari)era cognominato ilFatacchione.
Ilquale riceuute molte corteſiedalSenato ,hebbeancoin
dono
DIS" CROCE LIB . V. 80
San Michele .
ordine di Camaldoli.Di fuori dalla quale ſi uede una ric '
chiſſima cappella fabricata dimarmi,diſpiccata dal corpo
della Chicla,fatta gia per opera divnagentildonna dellaca
fa Miana: & ne fu Architetto Guglielmo Bergamaſco . Gli
ornamenti & i fogliari della porta del Tempio furono la
uorati da Ambrogio daVrbino. Vili vede ſopra una pila
vn 3.Giouani allaibello.Etla prima palla a man deſtra ſot
to il parco fu di mano di Andrea di Bartolo da Siena . & la
palletta nella altra cappella dálla ſiniſtra della Croce,con la
noftra Donna , & con due Santi per fianco , col ritratto di
Pietro dePrioli Procurator di S. Marco, cheuiſfe del 1482.
fu opera di GiouanniBellino. Viſono etiandio due mezze
figuredi S.Pietro & S.Lorenzo dimarmo, nella cappellet
ta diPietro Donato,dipinte da buon maeſtro . La relurret
tione a olio ,fu del medeſimo Gian Bellino. & il pic ſotto la
pila dell'acqua ſanta è fabricato d'opera antica.
S.Giorgio d'Alega.
A altra parte appariſce S.Giorgio d'Alega di frati tur
DA
chini , inſtituito dalla famiglia Giuſtiniana , de quali
Pietro ui ordinò la loro congregatione. L'edificio fu mol
to ornato, con fabriche d'importanza: & fu fauoritoda di
uerſi Pontefici. & di queſt'ordine fu il Beato Lorenzo Giu
ſtiniano Patriarca diVenetia. Hāno i padri predetti una co
pioſa libraria in ogni facultà di coſerare &ſingolari. Vi ſo
no medeſimamente diverſe pitture: frale quali la tauola di
S.Catherinacon quattro Santi in quattro nicchia guazzo ,
fu opera di Franceſco de Franceſchi. & la tauola di S.Pietro
& di S. Paolo,con quell'altra di San Marco ,fu lauorata da i
Y 3 Viuarini.
DEL SESTIERO
Viuarini.Et nella Sagreſtia i paſtoriadoranti Gicſu,co pac
fiaſſai uaghi & gratioſi furono di Giouan Battiſta da Coni
gliano ,allieuo di Gian Bellino , l'anno 1497.
S.Angelo di Concordia.
,èperfianco
cordia ,habitationel'anno 1060.di frati, & conceduta
poia donne nionache. Finalmente dishabitata per l'inco
modità del luogo & per l'intemperie dell'aria,fu conſegna
ta dal Senato all'artificio della poluere della caſa dell'Arſe
nale per ſicurezza del fuoco .
San Secondo
D ?Irimpetto aqueſta per lungo tratto di uiaggio,fu fatto
del 1034.dallafamiglia Baffa, il moniſtero di S Secon
do, poco lotanodalla città,dallaparte di Canareio.Nelqua
le eſſendo giadonnemonache, fu poi cöceduto à frati reli
gioli: & ui li ſerba il corpo diS. Secondo, condotto da Alti
di Lombardia a Venetia moltianni fono .
incó
Si ritrouano in fomma nell'anteſcritto Seſtiero VIII.co
trade. VIII.Chiele parrochiali. I. di preti detti Tolentini.
III. Chieſe di monache. IX . Corpi Santi. XI. Torri ſacre.
X.Organi. III. Oratorij. III. Spedali.VI. Piazze L.Giardini.
XCVI. Ponti.XVIII. Pozzi publichi, & XXIII. Corti.
i
DELLA
87
DELLA VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
.it 1)
is deſcritta da
i
M FRANCESCO SANSOVINO
1
Libro Seſto .
VLTIMO de Seſtieri è Dorſoduro ,coſi
detto dalla forma dell'Iſola la quale ef
ſendo come ſcoglio ,era in guiſa didor
ſo. Queſta fu l'vltima parte della città
che foſſe habitata . percioche eſſendo
eſpoſta all'incurſioni de nemici dalla
parte di mare,non vi ſi edificaua punto .
Ma venuto al Principato Orſo Participatio Doge 13. che
viffel'anno 864.volle ridurlo a cultura, & conſegnò il terre
no per farui caſe,a gli huomini deputati al ſeruitiofuo chia
mati Eſcuſati,quali Scudati,ch'hoggidiciano Scudieri.
Trouo in yna ſcrittura antica notare queſte Rubriche.
Excuſati de Muriano, eorum nomina , ſunt 44.
Excufati de Mazorbo,& iftiſuntde maioribus & funt 23.
Excuſati de Tórcello á ſunt 9.
Excuſatide coflantiaco,& ſunt 19.
Excuſati de Prioratu Louoli,& funt 19.
Hæcfunt nomina Excuſatorīt qui feruiunt in Palatiò, &funt 124.
Nomina Excuſatorum noftri Palatij & funt 198.06.
Di manierach'io credo,ſenon mi inganno, che gli Eſcula
ti ſi eleggelfero dalle circonuicinc terre delle contrade, per
cioche
DEL SESTIERO
ſolo perche feruiſfero il Doğo, ma antco per participaredi
quel grado per fauor del Principe, & per goderediquelle
elentioni che haueuano gli Efcuſati perſonalidelDoge,in
quella maniera che ſono hoggiper fauore gliScudieri del
Papa. Molti adunque de predetti Eſcuſati andarono ad ha
bitare in Dorſoduro . Etoltre a ciò venuti in diſcordia , i
Baſei,Polani,& Giuſtiniani, coi Barbolani , Selui & altre
famiglie,le quali poi ritornarono d'eſilio ad inſtanza di Lo
douico Inp.apparentadi inſieme, ſi trasferirono in Dorſo
duro per ordine del medeſimo Doge. Fatto per tanto il pre
dettoSeſtiero popoloſo, ſi riempie diCafe & di Chieſe.
S.Nicolò de Mendicoli .
San
dicoli fattada i Zācaruoli, & reſtaurata in gran partepo
chianni ſono.nella quale è di nobile il corpo di San Niche
to ,con diuerſe pitture,ma corroſe dal tempo .
San Raffaello .
lo , edificata da poi la Chieſa di San Iacomo di Rialto .
Percioche nella ſeconda venuta d’Atila in Italia , dubitan :
do Genuſio chiamato anco Giglio da alcuni, Signor diPa
doua,ch'Attila ,dopo l'eſpagnatione d'Aquilea,non ſiyol
1
taſſe a ſuoidanni, per hauer dato aiuto alla città d'Aquilea 1
San Baſilio.
Ontano poidi quindiverſo terraferma, la proſapiade
LBaſei,fabricò San Baſilio, il quale caduto l'anno 1347.
per vn terremoto , fu rifatto comelivede . Si ripoſano in
queſto
? 17 DIL SE S TIERO
queſto Sacrario San Coſtātino Confefforeche venne d'An
cona, & ilBeato Pietro Acotanto nobile Vinitiano .
0 :1
S.Margherita.
Iſcoſto cento braccia per diritta linea appariſce Santa
D
D Margherita fabricata lotto Pietro Tradonico Dogo
I 2.che fu l'anno 8 37.daGeniano Buſignaco padre di Mau
ro quinto Veſcouo d'Oliuolo . La cui cappella grandedi
moſaico dà manifeſto inditio quanto ella foſſeriputata in
quei tempi. Iacomo Tintoretto vi dipinſe la cena,l'adora
tione, & illauacro depiedidi Noſtro Signore.La piazza di
.
San Pantaleone .
Ra queſte appariſce molto nobile San Pantaleoné,fon
F dato l'āno 1025.dalle famiglie Signola di Caulao Pau
la detta poi ſecondo alcuni, Dandola in Venetia, & in Pa
doua Dótta . Il corpo del Santo l'anno 1314. fu portato
.
1
DI DORSODVR O. LIB. VI. 8g
San Barnaba .
D quadallaquale ſidimoſtraa riguardanti con hono
rata apparenza S. Barnaba aſlai comodo Tempio con
ſpatioſa piazza edificato da gli Adami . In queſto ſi vededi
buono,nella cappella dalla ſiniſtra , la palla a guazzo della
coronatione diNoſtra Donna,con Angeli & Santiaſſai. &
fu di mano di Giouanni & d'Antonio Viuarini.
San Geruaſo.
I diNdiSanpoco diſcoſto fu redificato l'anno 1028.il Tempio
Gerualo & Protaſo detto dal Volgo Tr ſo ,dal
le famiglie Barbariga & Carauella . Amplo,notabile, & di
bella apparenza,nel qualſi conſerua il corpo di San Griſo
gono che vi fu portato da Zara .& nelſottoportico èpofta
la memoria dt Antonio Milledonne Secretario del Conſi
glio de Dieci, huomo di ſommaprudenza & di conoſciu
to valore . Etdidentro ui ha parimente vn nobile altare ,
poſto in honorata cappella del medeſimo Secretario . La
qualChieſa comeantica per l'apparenza ſua,fu da quella in
fuori di S. Pietro in Caſtello, la maggiore che foſſe fatta a
ſuoi tempi. o perch'ella in queſto Seſtiero haueſſe luogo
della prima, quaſi come piu degna di tutte l'altrecirconui
cine, o pure perche ſeruifle a gran parte , neglioffici diuini
della gente anco di la da Canale. Conciolia che ella ha fem
bianza a vn certo modo di Cattedrale .
S. Agneſe.
AntAgn
S ogni eledel.Tepopolo
anno aſtai15.giorni
mpio per venerandoauanti
perlocon corſo
alla feſtiuità
fua,fufondata, chi dice da i Mellini nobili allora non pure
in Venetia , naal preſente in Fiorenza , & in Roma, & di
Z antica
DELSESTIERO
antica proſapia,poiche Ciceronc fa ricordo di queſta gen
te, & chi dicedaiMolini.Main qualunque modo filia, è
Chieſa molto antica & di bella fruttura . Et vi ſi ripoſa il
corpo diS.Venereo . Oltre a queſta viſi aduna vna fraterna
la qualcrca vna Priora che ha in gouerno 6.giouani don
zelle fino all'età da marito dalla quale, apprendendo coſtu
mi ciuili & altre virtù conueneuoli a donne,ſono poi ma
ritate o meffe monachcnc monitteri. fottentrando in luo
go di quelle che vacano altre donzelle ben nate & di perſo
ne honorate per l'ottima inſtitutione del luogo .
San Vito .
An Vito fu opera della Caſa deMagnil'anno 917.nobi
litata prima per lo corpo della Beata Contella della fami
glia Tagliapiera, & poi per l'andata delPrincipe che la vili
ta ogni anno, ſi come nel 1 2.libro s'è detto . 1
1
San Gregorio.. 1
o
coSan Gregorio,edifitio dellafamiglia Paſquala, habi
1
ra dell'anno 1570 .
Santa
DI DORSOD V RO. LIB. VI. 90
S.Eufemia.
Ll'incotro di queſto lúgo tratto di Dorſoduro,ſidiſtē.
A)de di là dal Canale, l'Iſola della Giudecca,chiamata pri
ma Spinalonga, maGiudeccapoi , per la prima habitatio
neche vi fece la natione de Giudei quando venne a Vene
tia . Sono in queſta 9. Chieſe ſotto il predetto Seitiero, con
horti & giardini in tanta copia , che condiſcono in ogni
tempo quaſi tutta la città .
La ſua pieuc è la Chieſa di Santa Eufemia , detta Fomia
dalla plebe,antico edifitio,della famiglia Dente,della quale
Giouanni l'anno 952.fu ambaſciatore diPietro Candiano
III.Dogeall’Imperatorc & altri dicono da gli Iſeoli,da Sel
ui, & da iBarbolani. L'anno 1378. vi furono mandate le re
liquie di S.Tecla, Eufemia , & altre inſieme da lacomo Con
te, Patriarca di Aquilca.
Cappuccini.
I fu anco ne tempinoftrifermato l'albergo de Frati mi
Vif
nori dell'antica Offeruanza di San Franceſco, chiamati
volgarmente Cappuccini, inſtituiti la prima volta ne tem
pi noſtri, da Fra Paolo da Chioggia, ſi come ampiamente
li leggenel trattato in queſta materia,di Gioſeffo Zarlino
Maeſtro di Cappella di San Marco. Ilpicciolo Oratorio de
quali,hauendo il Senato fatto voto di fabricare vna magni
fica Chicla al Redentor del Mondo per lo fiero accidente
della mortalità del 1576. s'aggrandi con ſpela veramente
reale.onde l'anno 1577.a trediMaggio, dopo vna deuotiſt.
& ſolenniſſima proceſſione fattadalclero della città, & do
po la celebratione del diuino officio nella Chieſa di Santa
Croce alla Giudecca , il Principe colPatriarca , gettò la pri
nia pietra,con gran confolatione dell’vniuerfale, & confer
malperanza della liberatione del contagio ſicome auuen
ne.La qual Chieſa,mentreſcriuiamoſi ua tuttauia per ordi
ne del Senato , fabricando con ſollecitudine & diligēza,ſul
modello d'Andrea Palladio .
Zitelle .
S.Sebaſtiano.
A ritornando di nuouo a Venetia dalla parte di San
MBAG I uede quali per fronteilbelliſs.Tempio dedi
Balilio,fi
cato a S.Baſtiano,altre uolte Chieſa parocchiale, reſtaurato
atempi noſtri coſi dentro come fuori,con la faccia d'eccel
lente limetria , & conſacrato l'anno 1562. dal Veſcouo de
i Rolli. Ricco di bellezze diuerſc, & cultiſs.per qualità di co
ſe nobili & rare . Conciolia che dalla deſtra vicino allapor
ta per fianco è poſta la palla dipinta dall'eccellentiſs. Titia
no , con San Nicolò , in ricchiſſimo altare di colonne & di
marmi nobili,per opera diNicolò Craffo Oratorecloque
tiſs . & de primiCaulidicide noſtri tempi. Et nel corpo del
lo altare li leggono l'infraſcritte parole.
NICOLAVS CRASSVS FORVM PRIMVM, NA VI
1
DEL SESTIERO
Vi appariſce ſimilmente la memoria di Domenico Beui
laqua huomo di bontà & dottrina ſingolare, & Secretario
del Conſiglio de i Dicci.con l'epitaffio .
Carmini .
GRande& bèlluogo è poi con cómodo& largoCon
uento, la Chieſa di S.Maria de Carmini, nella qualeBc
.nedetto Diana fainoſo maçſtro nella pittura , fece la palla
con tre Apoítoli dentro & Lorenzo Lotto ui dipinſeper
fianco la tauola di S.Nicolò con S.Giovāni Battiſta in aria.
Vi dipinſe anco Lazaro de Sebaſtiani la Miſericordia col
Dio padre che lancia ſaette con S.Roeco a guazzo. Vi firi
pola Marc'Antonio Venicro Dottore & Procurator di S.
Marco, Senatore integerriino dell'età noftra , & Daniello
2
LXXII, MCCCCLXXXVI .
Sotto all'altro volto oltra all'altare in ſepolcro ſimile a
mezza aria & di pari lauoro & bellezza,viè ripoſto Agoſti
no fratello Doge 73.che gli ſocceflenel Principato, & viſi
legge .
Santa Marta.
N Tempio diSantaMarta habitatodadonne monache
fabricatogia dalla famiglia de Salamoni. In ſegno & reco
gnitione della qual coſa ,ſuole ogniBadeſſa fatta di nuouo
mandar nel ſuo principio a donarealpiu vecchio della caſa
vna roſa di ſeta. In queſto ſi vede la palla in due nicchi inco
tro alla porta dalla ſiniſtra ,dipinta da Bartolonico & da
AntonioViuarini.
S.Maria Maggiore.
oltre Santa Maria Maggiore di nuouo edifitio , &
P luluogo di donne monache,havna pala notabile di San
1
1
DI DORSOD V RO. LIB. VI. 97
Gieſuati.
V
Gicluaticompoſto con allai bella forme coſi di dentro
comedifuori. Era per auanti ſu queſto fondo vna piccio
la Chieſetta di San Hieronimo, & ifrati ſi chiamauano al
lora i poueri di Santa Agneſe ,dalla cui Chieſa ſono per po
co ſpatiodiſcoſto. Ma hauendoſi meſſo mano alla coſtrut
tione d'eſlo luogo allora tutto pieno di paludi & di lque
ri, ſi fabricò nel tempo di Nicolò Marcello Doge 68. che fu
l'anno 1473. Il quale fu molto affettionato a queſto facra
rio, & fauorendolo ,diede loro diucrſi aiuti,& come protet
tore vi laſciò alla morte ſua tapezzarie diuerſe,argenti per
altari, & altri ricchiornamenti. Fra quali ſono vn Chriſto
d'argento d'altezza quaſi di vn braccio di molta bellezza .
& 2.Candelieri di dialpro :ſule quali tutte coſeè ſcolpita
l'inſegna del detto Doge. A queſto luogo il Beato Lorenzo
Giuſtiniano,donò la ſua cocolla,tenuta da i frati come reli
quia . Oltre alla quale vi ſono delle reliquie diSanto An
drea,diSan GiouanniChriſoſtomo, & di San Sebaſtiano .
Di fuori ſono collocate 3.figure di marmo, cioè vna reſur
rettione,vn San Hieronimo, & vn San Gioſeppo . In Chic
ſa vi è vna palla di vn Chriſto inCroce,lauorata dal Tinto
retto . Vn Dio padre dilacomo Palmail vecchio,con vna
pietà di ottimo & intendente maeſtro . Furono protettori
di queſti padri ,i Corboli di Fiorēza in queſti tempi,de qua
livigiace Franceſco famofa & honorata perſona nelle co
ſe della niercatura .
Incurabili.
D Ieci paſti piu oltreſi troua lo Spedale coſidi huomini
comedidone degli Incurabili inſtituito l'āno 15 22.
Percioche haciendo per auanti Papa Leone X. deliberato
chelo Spedaledi S.Maria del popolo , & di San lacomoin
Bb Auguſta,
1.DEL SESTIERO
Auguſta, de gli Incurabili di Roma , foffero Archiſpedali
& capo di tutti gli altri Spedali de poucri infermi incurabi
li in qualunque luogo,o che per tempo li hauetlero a edifi
care :vollech’iminediare tutti i detti Spedali, foſſero mē
bri depēdenti da quello , ſenza però alcun pregiuditio dicf
li Spedali dependenti,concedendo aldetto Archiſpedale di
Roma & à i ſuoi membri,tutti i priuilegi, gratie, & fauori
ſpirituali & temporali in genere & in fpetie, che ſono fati
concelli da molti fommil'onteficia gli Spedali di San Spi
rito in Saxia,di San lacomo in Compoſtella, & di Subinia
ginc Saluatoris di Roma, & ch’i Gouernatori, i miniftri &
altri della confraternità degli Spedalidegli Incurabili, ha
ueflero vgualmente di ſenz'alcuna differenza, come ſe a lo
ro da principio foſſero ſtate concelle, le isteffegratie, & pri
uilegi ſpirituali & temporali che ſono ſtaticocellida mol
ti Pontefici fuoi anteceffoſi alli Gouernatori & miniſtri
delli ſoprafcritti Spedali di San Spirito & di San Iacomo
predetto, & Subimagine Saluatoris.Fatto per tanto il luogo
di legno , Pietro Contarini che fu poi Veſcouo diBaffo , fu
il primo che lo fondaſſe di muro . & non molto dopo, An
tonio Centani Caualicro figliuolo diMarco , diede princi
pio alla Chieſa ouata, ſul modello del Sanfouino,& vi furo
no collocati , l'altare di S.Orſoladimano del Tintoretto, la ,
palla del Chriſto in Croce , & vn'altra palla parimente di
Paolo Veroneſe . Lo gouerna vn Collegio di nobili & cita
tadini con belle & religioſe regole per la cura d'cfli poueri,
& honorate & nobilifi gentildonne & matrone hanno in
cuſtodia le dell'antianità
donzelle,alle quali,yolendomaritarſi, & hauen
do la volta danno loro cento ducati per vna,
& 25. a quelle che non hanno l'antianità del tempo .
Spirito Santo.
T caminando per diritta linea,
ſi giugne allo Spirito
E Santo,Tempio habitato damonache dell'ordine di S.
Hiero
DI DORSODURO. LIB. VI. 28
Hieronimo ,ſotto la regola di Santo Agoſtino . Ilqual Sa
crario,efiendo ne tempide noſtri maggiori di legno,fu fat
to dipietra , non vna volta ſola maduc & tre perridurloa
perfettione . Et in vn tempo micdeſimo fuanco fabricata la
fraterna per fianco dello Spirito Santo . co i teſori dell'in
dulgenze donate a quette donne , da diuerti Pontefici Ro
mani . Alla quale è prepoſto vn preſidente d'anno in anno
fotto titolo di Guardiano, del corpo de piu eletti & ſcelti
cittadini. I qualifanno diuerſe operationi religiofe & Chri
Itiáne Er li dice ch'il primo che fondafie la Chicía dific
trafu vn Santo Verde, molto affettionato al predetto ito
go . Et Hieronimo de Prioli aiuto in parte a fabricar la fac.
ciata . Vi ſi vede di buono , la palla dell'altar grande lauora
ta da Titiano , & tenuta con molta cuſtodia dalla madre
Suor Maria Celeſtina Piſani Badeſla del moniftcro .
ali iii !
Gieſuiti.
)
Doganad'vnaottimaregolatione alla,
D detti Gieluiti;inſtitutori
vita Chriſtiana.nella quale facēdo molto frutto có la predi
catione & con la confeſſione, ſono vtili molto nella vigia
del ſignore. La Chieſa lororeſtaurata di nuouo incom
moda & bella forma, è vifitata di continouo dalla mag
gior parte della città.onde adornata di molti abbellimen
ti s'è fatta nobile & chiara fra l'altre.percioche vi ſono quat
tro bellill. palle , l'una della paſſione di Chritto dipinta da
lacomo Palma.L'altra degli Apoſtoli San Pietro & S. Pao
lo, fatta da lacomo'da Ballano. La terza della circonciſione
di Noſtro Signore , di mano di Marco delMoro . & l’yl
timia di San Franceſco di Simonetto da San Caſciano :
Vi è parimente il ſoffitto molto ricco & degno di con
fideratione , & fu opera di Paolo Veroneſe . Vi ſi fabri
ca pía oltre a questo vn bellisſimo tabernacolo permet
ter lu l'altar principale , nel qualc dce riporſiil corpo
Bb 2 di
DEL SE STIERO
di N.Signore con intagli coſi ſingolari, con tanta ricchez
za d'oro, & con pitture coli nobili, di mano di Paolo pre
detto ,del Palma, & di Franceſco da Baſſano , che ſarà cofa
veramente degna,non pur della luderta Chieſa , madique
fta religiola città .
Ogni Santi .
ha ſul caſo di queſte chieſeOgniSanti di donne Mo
S.nache, ma di nuouo edificio: chiaro per Santo Barbari
go , & per Iacomo Duodo.
Trinità .
V antica,
Icinoalla& dimolta
DoganadaMare,litrouala
diuotione, la quale Trinità:fabrica
fu conſtrutta &
inſtituita da i CaualieriTeutonici della Pruſſia , allora che
eſſendo il mondo inferuorato nell'acquiſto di terra Santa ,
1
ſi faccuano fpefli paſſaggi in Soria .Per cagione de quali,cf
ſendo Venetia commoda ſcala per quei paeſi, ogni natio
necercalia di hauer luogo proprio in quelta città per le co
ſe loro . & tanto piu ,quanto che la Rep.abbracciando la lo
ro Santa intentione,non ſolo daua ricetto, ma aiuto & fa
uore con legni & con armi contra gli infedeli, ad augumé
to della Santa fededi Chrifto .
Nel ſu ſcritto Seſtiero ſono in fomina XI. Contrade. XI.
Chieſe parrocchiali. XIII.Chieſc di Frati. VIII. Chicfe di
Monacho . VnaFraterna Grande.XXVI.Torri ſacre.VI.cor
pi Santi. XXVIII. Organi. II.Oratori. III. Spedali.X.piazze.
XIX.palazzi.XXVII.Giardini.V.ſtatuemarmoree.XLIX .
ponti di pietra.XX.pozzi publichi, & XL.Corti.
Sono parimente nell'llolecirconuicineche ſono al nu
mero di XIII.non connumerando S.Iacomo di Paludo ,nc
S.Franceſco dal Diferto . XII. Chiefe di Frati. I.di Monache
X.corpi Santi.XIILTorri ſacre.& V.ſtatue .
DELLA
99
DELLA VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
deſcritta da
M FRANCESCO SANSO VINO
Libro Settimo .
Opole Chieſe,i Monaſteri,gli Oratorij, &
gli Spedali,che di ſopra s'è detto, ſi troua
no fra le piu honorate,& religioſecõgre
Fis
?
Dominium Venetum , Religione, Lege,luftitia confera
uat Remp.Charitate, Amore, Pietate fubditos.
MD LXVI. )
Euangeliſta.
Opo la Carità fu cominciato l'anno 1261.la Scuola di
S. Giouanni Evangeliſta: il cui ridotto la prima volta
ſi fece alla Chieſa di S. Aponale.Indi a poco tépo ottennero
dalla famiglia Badoara terreno, doue collocarono l'anno
1307.l'albergo,& lo edificaro molto nobilmēte. Et comin
ciatali la fabrica l'anno 1348. ſotto ilPrincipato d'Andrea
Dan
DELLE FRATERNE
Dandolo , fifinì l'anno 1405. del meſe di Marzo , ſotto il
Guardianato di lacomo Tattaro.Il Salonedi queſta fabrica
è lungo 64.piedi & largo 24.& ha la ſua ſalita per fianco co
belliſtima ſcala,imitata poidaquella di San Marco.L'ordi
ne del gouerno è come quello della Carità . Et è ricca di
prouenti di cafe, & di poderi per lo maritar delle fanciulle,
& per glialtribiſogni.Anziğita ha di piu dell'altre uno ſtra
ſordinario dettoſacco,ch'ogni dõzella figliuola de' fratelli
di ſcuola chevogliaò monacare, ò maritarli pur ch'ella lo
ricerchi dalla fraterna,eflendo però di balla fortuna,rięcyc
dieci ducati per ſuo ſouegno. Ma molto la rende illuſtre &
chiara la Croce miracoloſa del ſantits.legno doue fu mor
to Chriſto , ch'i fratelli conſeruano con molta veneratio
ne, la quale famoſa perdiuerſi miracoli, le diede reputatio
ne& grandezza. L'anno 1 369.un Filippo Mafferi Caualie
ro & gran Cancelliero del Regno diGicruſalem , hauutala
in dono da Pietro Tomaſo Patriarca di Coſtantinopolila
diede aqueſto Sacrario . Et portandola ifratelli in cima al
pennello, auenne fra diuerſe altrecoſe ſcritte di queſta fan
tiſſima Croce , che andando la Scuola a San Lorenzo nella
feſtiuità ſua , & non potendo paffarſiſul ponte per la folta
delle brigate,vſcitadel pennello ,cadde inacqua,ma ſtando
ella ſoſpeſa in aria ſopra all'acqua, Andrea Vendramino 1
.
ſendo Guardian Grande FranceſcoFeletto eccellentiſs:Ora i
Scuola
OSCVOLE GRANDI LIB. VII. 103
Scuola di S.Marco.
S !IS.Marco,
ha parimente un'altra Scuola Grande, ſotto titolo di
ſituata vicino alla Chieſa di S.Giovāni & Pao
lo,notabile per edificio,per numero diperlone , per entra
ta, & per ogni altra qualità di coſecccellenti. Nel principio
ſi riduceuano a Santa Croce in Luprio :mariceuuto l'anno
1438.un fondo da i frati di S.Giouanni& Paolo , ſi partiro
no dicolà nel giorno della feſtiuità di S. Marco , con ſolen
niſſima proceflione. Auenne poi chel'anno 148 5.arſelal
bergo,onde ſi rifece l'edificio l'anno 1490.in quella forma
che liuede hora,cioè ampio, con capacillima lala & conu
merata fra le principali, & uili monta per due ſcale com
mode & ricchc, & di ſotto lo ſpatio è confimile a quello di
ſopra. La faccia di fuori è tutta incroſtata di marmi finiſ
ſimo con aſai bella ſtruttura. Le figure di marmo pofte ſo
pra la porta nel frontiſpitio , & ricuperate dall'incendio ,fu
rono ſcolpite dal ſopradetto Bartoloinco. I due quadri di
mezzo rilieuo poſtida i lati del portone, con duemiraco
li di San Marco ſono di Tullio Lombardo . Nell'entrar
della Scuola, il Chriſto fattoa guazzo nello horto ,fu opera
di Giorgio Schiauone allieuo dello Squarcione. I quadri
nella ſala coi miracoli del Santo,di lacomo Tintoretto. &
Gentil Bellino vi dipinſe il quadro, nel quale San Marco
predica a gli infedeli poſto in faccia dell'albergo. & Gio
uanni de Manſueti , il quadro doue San Marcoguariſce un
calzolaio Il quadro alla deſtra doue è eſprella quella fortu
na memorabile per la quale San Giorgio , San Marco , &
San Nicolò , uſciti, comedicono l'antiche ſcritture , dalle
>
1
O SCUOLE GRANDI LIB . VIL 104
no a pena vna piazza publica. Sonopariniente in tuttele
Chieſe, Sacerdoti ſecondo la conuenienza del·luogo ,i quas
li affiduamente attendono al carico loro.Et tutte le cere
che ſi conſuntanodal clero per qualſi voglia occaſione,ſo
nobianchiſſime comeneue,& legialle non ſono in conto
alcuno. Apprelfo queſto,ogniChieſa ha qualcheprouēto,
chi piu ,chi meno, & i Piovani d'elle Tono creatida cittadi
ni & popolariche poſſeggono ftabili nelle contrade, per
via diſuffragii, & approbati & confermatidatPatriarca.In
ſomma la qualità delle ricchezze & del gouernoloroèdi
coſifatta maniera,cheogni Chieſa diVenetia può dirli co
ogni ragioneyn piccioloVeſcouado.
ci
DELLA
.11.1 ? A OVO23
in
M. FRANCESCO SANSOVINO
i sonra
۔.. ام:::)
ر )
.. 11.W TO
Libro Ottauo .
Or che habbiamo deſcritto a baſtanza la
Città per via di Seſtieri, quanto alle Chic
ſe & luoghi pij,cõſacrati al culto di Dio ,
P ornate riccamēte & copioſe di tutte quel
le coſe che ſi poſſono chiedere a bocca ap
partenenti a coſi fatta materia, pafleremo
hora ailuoghi publichi & non facri , & primieramente ſi
fauellerà della piazza publica con tutte gli edificiadiacen
ti, come parte principale & di molta importanza.
Piazza di S. Marco .
Veſta adunque diciamoch'èpoſta da quella parte che
Q riguarda fra S Giorgio Maggiore & San Giouanni del
la Giudecca, quaſinelmezzo arco del Canal grāde, comin
ciando l'arco dalla punta di Santo Antonio , & diſtenden
doli fino a Rialto . Ella è fpatiofa , & larga, & bella quanto
altra piazza del mondo comeatteſta il Petrarca nel 4. del
le ſucfenilinella Ill.Epiftola diccndo, Vterque ludus in plaa
tes
AT!
PVBLICHE LI B. VIII.1 105
tea illa cui neſcio an terrarum orbis parem habeat. & tutta co
perta & faleggiata di mattoni , o pietre cotte , per ope
ra di Riniero Zeno Doge 44. & d'Antonio Veniero Do
ge6 1.che la fece finire l’anno 1382.0 ſecondo altri1 394
La ſua ſituatione compartita in quattro quadri, & congiữ
ta inſieme, fi riduce in vn corpo folo ,forinando in vn tem
pomedeſiino quattro piazze. Percioche feſi riguarda be
ne,il palazzo ha due piazze al ſeruitioſuo, l'una per fronte
ſul canal grande, & l'altra perfianco di rincontro alla libra
ria,quadrata ogni vna & cô la ſua giuſtalarghezza.La Chie
ſa di San Marco ha la ſua che ſi diſtende fino a San Gemi
niano , & San Baſſo ha ſimilmente la ſua per fianco della
Chieſa di San Marco dal lato della Canonica. Ma miſuran
doſi la piu lunga ch'è quelladi San Marco , ella è di 470. &
piu piedi , & dilarghezza 1 20.& piu. & dalle colonne fino
alla torre delle hore è lo ſpatio disco. piedi. Ora dandoſi
principio dalla parte ch'è volta verſo la torre , ſi vede vna
banda dicaſe tutte vgualidi altezza & di lunghezza ,che
corre fino all'eſtremo dellapiazza, con lafaccia vguale di
ſimmetria, poſta ſu pilaſtri & colonne di finiſſima pietra
Iſtriana , in treſuoli, tantovaga & ricca a vederechenulla
piu : & queſte ſichiamano cale nuoue della Procuratia,ri
ſpetto allevecchie che ſono all'incontro, & furono fabrica
te ſul modello di Maſtro Bono Protho di San Marco . Si
legge che Sebaſtiano Ziani Doge 38. edificò la piazza con
yn corridore per loquale s'andaua attornoda tutti i lati , &
del quale ne appariſce ancora qualche veftigio , & tutte que
ſtefabrichefurono laſciate alla Chieſa di Sa Marco dal dete
to Ziani, con buona parte della merceria . Dalla parte
del canal grande ſono le caſe deProcuratori ,il cui obligo
è di habitarui per riſpetto della Chieſa della quale quellide
Supra hanno il gouerno &la cura, & anco per inolte altre
occorrenze della Rep. eſſendo effi i primi huomini della
città.Dirincontro alla Chieſa, s'ergono in aria treſtili o fu
ſti chiamati volgarniente tendardi , fitti ſu baſe o balaur
ftri di bronzo ,ſcol piti a figure di mezzo rilieuo, i quali fto
dardi ſignificano franchigia & libertà dipendente da Dio
Dd &
DEL LEIF R A TER NE.
ſolo , & non da Principe alcuno. Si dice che rappreſentano
ancoitre Regni,diVineria, di Cipri, & di Candia. Che gli
vltimi foffero Regni è noto ad ogn'uno,mache Venetia
ſia nominato Regno,lo habbiamo dimoſtrato ampiamen
te piu inanzi. Altre volte lo ſtendardo di mezzo poſto
nel tépo di Paolo Barbo Procuratore, chefu l'anno 1501 .
fi folo .Vifurono poi aggiunti gli altri duenel quarto an
no del Principe Leonardo Loredano , ſi come li legge da
pie . Soprai predetti ſtiii,fi niettono per le feſte folenni,tre
gran (tendardi d'oro & di leta di gran valuta , rifatti ſotto
Hieronimo Prioli Dogc, l'anno 1559.
!! ,
نه.
Campanile di S.Marco.
Er fianco verſo il Canale, è la notabil fabrica del Cam
panile , percioche oltra all'altezza è fondato maraui
uiglioſamente ſotterra, & tirato di ſopra con muraglia, &
con architettura ſtabile & foda.Le fue fondamenta furono
gettate nel tempo di Pietro Tribuno Dogo 16. l'anno 8887
L'anno poi 1148. ſi cominciò a tirar la muraglia di ſopra
ſotto il Doge Domenico Morcfino . E fu ordinaroche foſ
fe comune al Palazzo , & alla Chieſa , feruendo nell'occor
renze all'uno & all'altro luogo L'anno 13.29 . fu rinouat
to per opera di vno Architetto chiamato il Montagnanat
Et l'anno 1400 :arle nella creationedi Michele Steno per le
felte del popolo fattein tempo di notte co i fuochi.Etl'an
no 1417. percoſſo da vna faetta celeſte,lu la cima ch'era di
legno , Abbruciò fino ſul vino del fallo , onde fu poi rifat
to dipietra nella ' forina che livede alpreſente , & dorato
nobilmente fino allo eftremo della fila punta Contuts
to ciò l'anno 1490, s'abbrucio per vn'altra faetta che mer,
feanco fuoco nel campanilede Frari.Finita la fabrica aus
uenne vn miracolo non punto volgare , Perciochecaden
do vn'operario dalla ſuacima, raccommandatoſi di cuo
roa San Marco , s'appiccò con le mani in cadendo ayna
trauc
1
PV : BLICHE LI B. VIII. 106
lacómoContarini.
1975. Iacomo 1471 Nicolò Throno..
ijri Giouanni Soranzo . 1473 Nicolò Marcello.
1343 Andrea Dandolo. 1485 Marco Barbarigo
1356 Giovanni Delfino. 1485)Agoſtino Barbala
,
1365 Marco Cornaro. rigo .
Loggetta . f
1
PVBLICHE LI B. VIII. 114
Animannati,che fu allicuo del Sanſouino . La porta prin
cipale di coſi celebre edifitio , ha il ſuo volto ſoſtenuto da
duc donne che ſeruono in luogo di pilaltri o colonne: le
quali ſoſtenendo quel pelo , moſtrano fatica & leggiadria
inſieme , & furono ſcolpite da Aleſſandro Vittoria . Le
ſcale in -due rami larghe, conimode, & belle , lauorate di
ſopra diſtucchi con oro & pitture, furono per ſcoltura
fatte dal derto Vittoria . Et per pittura la primafu di mano
di Battiſta Seniolelli, la ſeconda di Battiſta del Moro Vero
neſc . Sul primo patto ſi trouano alcune colonne di coſi
.
quelle coſe che ſi fanno per l'acquiſto della predetta, & que
Iti furono dimano di Giulio Licinio . Nel primo tondo
del quinto campo ſi vede l’Agricoltura con Pomona,con
Cerere , & Vertunno.Nel ſecondo, la caccia oue è Diana &
Atheone, con cani,reti, & altre coſe neceſſarie a quell'arte .
Nel terzo è la ſollecitudine, la fatica, l'efiercitio & coſe al
tre , & le fece Battiſta Franco . Nel primo tondo del Seſto
ſpatio è figurata la uirtù , che diſprezzando la fortuna ſi
uolgealla prudenza ,aila giuſtitia, allafortezza, alla tempe
ranza & all'altre compagne.Nelſecondo l'arte con la filio
nomia che dimoſtra l'ingegno,l'acurezza , & la folertia,có
Mercurio appreſſo & Plutone . Nei terzo la Militia , & fu
rono opera diGioſeppe Saluiati, Nel primo tondo del fet
timo & ultimo campo,appariſce la Natura dinanzi a Gio
ue,che lichiedelicenza di produr ognicoſa, & l'allade có
figlia Gioue dell'ordine.Nelſecondo la Theologia dinan
zi agli Dei,alla qual Ganimede porgel'ambroſia & il net
tare , moitrando in atto ciò ch'ella opera alla Fede , al
la Speranza, & alla Carità. Nel terzo , la Filoſofia na
turale , pofta nel mezzo del mondo con glielementi,con
Icherbc, con glianimali, & con gli huomini attorno : & fc
CG
P V BLICHE LI B. VIII. IIS
Zecca .
Peſcaria diS.Marco .
Alla Zecca,volgendoſiil cantonale,s'entra nella Peſca
I larga
DAria & lunga per ogni verſo , doue ſono igranari
del publico, l'officio della Sanità delle Legne, & fichiama
Terra Nuoua.Primache vi ſi faceſſero i magazini,ui erano
fqueri, doue ſi fabricauano lenaue delcomune, & le galec
grofle . Vierano anco caſottidi legno , dove ſi teneuano i
Lioni, che furono donati alla Rep.da i Fiorētini,& Lcopar
di hauuti dal Prete lõni, & vierano le prigioniordinarie,do
Le ſitēnero gia i Genoueſi,dopo la ricuperatione di Chiog
gia.Si fecero adunquein vn tempo medeſimo i granari,
la
&
PVBLICHE LI B. VIII. 116
la Dogana da Mare ſu la punta della Trinità,accioche pro
uedendo il Senato di biade nel tempo delle careſtie,hauelle
doue collocarle . & accioche venendo le mercantie da di
uerſe parti del mondo per mare, vifoſſe chi le riceuefle , &
ripoſte riſcoteſſe le giuſte & douute entrate & prouēti, che
per quelle peruengonoalComune.In queſto luogo adun
que, & nella Peſcaria di Rialto,ſi troua due volte il giorno,
tanta copia di pretioſi peſci in tutto il tempo dell'anno , &
ſecodo le loro itagioni, ch'è impoNibil colà a poterlo eſpri
merc.Percioche li coſtuma per la piu gente ( quantunque ſi
conſumi ogni ſettimana soo.buoi,250.Vitelli ,con vn nu
mero incredibile di capretti,di pollami,& d'altri carnaggi
che vēgono di hora in hora da terra ferma) di hauere ogni
dì ſu la menſa carne & peſce, il qual peſce veramente ſop
pliſce in gran parte al numeroſo popolo di queſta città .
Torre
PVBLICHE LIB. VIII 117
Palazzo publico .
PErPercioche
fiancodiS. Marco,èfituato
portato il palazzoDucale,
in Rialto ilTrono della Signoria,
Angelo
Participatio Doge Nono,diede incontanente felice princi
pio avn luogo publico, doue li poteſſe anıminiltrar ragio
ne.Fuper tantocominciatodouclivede,vicino alpõtedel
Japaglia, & riſpondente ſul Canal grande.Arſe, & fù rifatto
piu volte. Percioche Pietro Orlcolo primo di queſto no
me , che fu l'anno 976.continouando la fabrica abbrucia
ta per auantidalpopolo, quando ammazzo Pietro Candia
no Doge, la fini.Et l'anno 1106.vlcito fuoco di vna caſa pri
uata, & diſtrutto S.Lorenzo,S.Seucro,S Zaccaria, & S.Sco ,
laftica finoa S.Baffo ,arſe parte del Palazzo,& della Chicla
di S.Marco & ſotto Giouanni Mocenigo Doge 3 1.che viſ
fe l'anno 1477. fu confirmato in vna notte buona parte del
Palazzo Ducale . perche hauendo vn miniſtro laſciata per
traſcuraggine,una cădela aceſa nellaſua cappella cadutavi
appiccò il fuoco,il quale creſcendo ſi nutriil giornoſegue
te, & la notte alle 4.hore diede fuori la fiāma.Il medeſimo
auenne fotro LuigiMocenigo Doge 84.l'anno 1574 cocio
fiache hauendoſi farco il ſuo annuale agliu.di Maggio ,&
celebrato vn folenneconuito in palazzo : s'acceſe il fuoco
per poca cura de ſuoiminiſtri,in vnacamera,per la quale fa
lendo alle ſcale di ſopra, s'abbruciò il Collegio, l'anticollc:
gio ,& la ſaladel Pregadi, & aucntaraſi la fiamma alla Chie
1a,liquefece vna cuba di piombo , & piuoltre ſarebbe anda
to ,fe la gente corfáa tanto incendio , nõlohaueſſe eſtinto ,
Il medeſimo auenne fotto Sebaſtiano Veniero Doge 85.al
loro che s'abbruciò la Sala del Gran Conſiglio con quella
dello Scrutinio .Iquali tutti fuochi & altriappreſlo, hoa
uertito per la hiſtoria , che hanno predetto in ognitempo
guerre& travagli,dopo le quali ſono ſeguiti felici & auen
turoſ ſoccelli.Perciochenell'infantia della città,arſero 24.
caſe di tauole nell'Iola di Rialto,& india poco Atila ritos
no
PVBLICHE LI . B. VIII. 118
no d'Vngaria:& ne ſeguì che Rialto ſi augumentò di popo
lo & di nobili,con tanto accreſcimēto,che le caſe di legno,
ſi mutarono in ricchi palagi di marmi . Sotto Pictro Can;
diano s'abbruciò il palazzo, & nõmolto poi vennero i Sa
racini in Italia, & ſoccefleche Pietro Orteolo Doge glioc.
cife & diftruffe.Sotto Ordelaffo Faliero il fuoco disfece 16 .
Iſole, cominciando da S. Lorenzo come s'è detto , fino a S.
Baſo,& pocodopo il RedVngaria moftelaguerra in Dal
matia, per le coſe di Zara,& ne leguì,che il Faliero ricuperò
non pur la Dalmatia,maaggiunte all'Imperio Venetogră
parte della Croatia. Et nel rēpodi Sebaſtiano Ziani arſe l'I
fola di S.Maria Marer Dominico moltiedifici publichi &
priuati,& fra pochi meſi,fu la gucrraco Federigo Imp. per
Papa Aleſandro : &auenne cheſi preſeOthone ſuo figliuo
lo,& la Rep ne acquiſtògrandi honori.Sotto Andrea Con
tarini s'abbruciò il moniſtero delle Vergini, indi a poco
Leopoldo Duca di Auſtria ( corte ſul Vinitiang, & nó mol
to dopo fu rotto & ſcacciato da noftri. Sotto MicheleSre .
no arle il Campanildi S.Marco , & nacque la guerra del Re
d'Vngariagouernata da Pippo Spano:& occorſeche Pippo
fu morto,li hebbe il Frioli, & s'aggiunſe allo ſtato tutto al
lo di piu ch'è da Vdincin là.Sotto Giouani Mocenigoarie
il palazzo :li moſe l'armi cötra Ferrara, & neſeguì chelife
ce l'acquiſto del Poleſene di Rouigo. Sotto Lconardo Lo
redano abbruciò Rialto, ſi hebbe la guerra co i Principico
giurati a Cambrai, la vittoria fu ,chealla finel'Imperio Vo
neto accrebbe.Sotto Pietro Loredano fu quello horribile
incēdio dell'Arſenale,indi a focoſivenncallarmicolTur
co : il beneficio fu ,che li preſe & roppe l'armata ſua con ſal
uezza di tutta Chriſtianità . Sotto Luigi Mocenigo abbru
.
¡ DE L L E FABRICHE
Pietro de Roſſicognominato Quaranta, che durò 4. anni.
Et morto coſtui entrò l'āno 1394. Deſiderio ò Deſiderato
Lucio al quale ſocceffe indi a 2. anni Gian Vito . nel cui
.
SPONSARENT .
I
C.I DELLE FABRICHE
gnodi honore , acciochci ſuoi fócceſſori le portalicro in
>
8
D E L L E FABRICHE
Giorgio Dottore & Caualiero , Carlo Zeno Procuratore,
Rollo Marino , Antonio Bernardo Dottoré & Caualiero ,
Fantino Michele Caualiero & Procuratorer Marco Zeno
Caualiero , Marco Lippomano Dottore ,Barbon Moroli
ni,Nicolò Canale , Lauro Quirino, Vital Lando Iuniore,
2
Franceſco Diedo ;Marco Sanuto , Nicolò & Franceſco Con
tarini padre" & figliuolo tutti Giuriſcófulti celcbratiffimi
del ſuo tempo, co lottane di broccato , & con mantodi fo
pradi porpora ,& haueuano il bauarod'ermeiinihabito alla
yſanza antica de Dottori,& perfone griui. Si vedeuanoan
cora in habito togato cauati dal viuo & dal naturale, Mari
no Carauello Procuratore ,Antonio Contarini Procurato
re cognominato daldito , fratello delDoge Andrea Con
tarini, Luigi Storlato Procuratore, Federigo Contarini Pro
curatoredaS.Luca,& Filippo Trono figliuolodel Principe
Nicolò.Orfatto Giuſtiniano Caualiero chiariſs. per inolte
ambaſciarie, & per altrifarti honorato , Triadano GrittiGe
nerale , Pietro & Iacomo Loredano, padre & figliuolo ,
amendue Procuratori . Antonio Loredano Caualiero far
to dal Senato per la ſua valorofa difeſa a Scutari. Franceſco
.
1
PVBLIC HL ? LIB. VIII. 133
due hiſtórie,cioè quelladi Federigo predetto,& quella del
l'acquiſto fatto dalla Rep.diCoitantinopoli, tratta dai Sei
librilatini dell'acquiſto di Coſtantinopoli, ſcritti da Paolo
Ramuſio luniore, fecondo i Commentarij di Gioffredo
Villarduino Caualiero Frācele,che ſi trouò preſente all'im
preſa Co queſt'ordine ,che nella faccia dalla parte di S. Mar
co,fi contengono l'attioni di Federigo con la Rep.dal tem
poche il Papa fu trouato nella Caritàfino alla ſua gita à Ro
ma,& nell'altra verſo il canale,l'eſpeditione predetta fatta
co Frāceſi: & cominciādoſi le hiſtoric dal capo del tribuna
le , le due prime città del mondo,nel finire vengono à ri
ſcontrarlíu i cantonali all'incontro del tribunale, da ilati
delle fineſtre . Nel cui mezzo è collocata, in belliflima nić
chia dimarmi, la ſtatua di Noſtra Donna col Chriſto in
braccio ,di tutto tondo & grande quanto il naturale,à fede
re,con 4.angeli intorno, ſcolpita da lacomo Sanſouino, &
data, da chi ſcriue le coſe preſenti, alScnato .Diquindifi
paſia all'armamento dell'eccello Conſiglio de Dicci,La
cui porta dauanti è di legnoodoratiſl.diCedro ,fatto cõdur
re, p induſtria & per opera di Gian Battiſta Ramuſio predet
to ,dall'eccelſo Conſiglio de X.dal Mõte Libanofino in Ci
pri,&di quindia Venetia,congroſiffima fpeſa.Il qualear
mamento conſiſte diquattro Sale ample,& fpatiofe,ripie
ne di corſaletti belliſſimi, coperti di panno d'oro, di giac
chi,d'armi di haſtain diuerſe foggie, d'archi Soriani in più
forme,di freccic,d'archibuſi elettiſſimi, & d'ogni altra forte
d'arneli per armar vn gran numero di perſone & fi conſer
uano con grādiff.cura ſotto il gouerno d'vn cittadino pro
uiſionato,ilquale ha carico di farle tener lucide & nette.ol
trea cio vi li ſerba la ſtatua di marnio , conſacrata alla me
moria di Giberto da Coreggio, che l'anno1373.fu Gencra
le della Rep .& ottennehonorata vittoria del Red'Vngaria
nel giorno diSan Marciliano : la cui feftiuità ſi guarda per
lo detto riſpetto . Vi ſi ferba pariniente vn'altra ſtatua , la
qual ſi crede che foſſe di Bianca Maria moglie del Duca Fră
ceſco Sforza , & la statua dimarmo di Franceſco Noucllo
da Carrara vltimo Signor di Padoua, con altre coſeacqui
LI . ſtate
DE LLEIFABRICHET
htate nella vittoria del 1971.notabili& ſingolari .Etqueſte
ſono (delle 16. ſale cheſi includono in queſto palazzo )de
piu alte per fito ,& le piui ſecrete . Nella predetta fala ,ſono
due grandiſſimi fineitroni, l'vno riſpondente ſopra al ca
nal grande. fatto gia ſotto Michele Steno Doge 62. & l'al
tro ſopra la piazza edificato ſotto il Foſcari Doge 64. fico
me per l'inſegne loro ſi vede, ornati amēduecon intagli &
fogliami,& figurediuerſe dipietra Su le cui cime dalla par
te di piazza ſi vede vnaVenetiapiu alta ch'il naturale,colo
ſcettro in mano, & dalla parte del canal grāde vna giuſtitia,
ſcolpitel'vna & l'altra da Aleſſandro Vittoria.llquale pari
mēte fece ſopra la porta belliſs. del collegio le due figure di
marmo diſteſe ſul frontiſpitio , cioè la Giuftitia & la Pace,
RI'ALTO .
a di
te luogo famoſo , per eſſer la prima piazza d'Europa , .
dico che queſto nome Rialto, fu nome per un tempo della
città ,ſi come è anco netempi noftri,preſſoaiNotarinelo
roinſtromenti. Perciochenelprincipio delle ſcritture fu
ſempre detto & ſidice . In Christi nomine Amen.Anno Millefia
mo Q &tuageſimo primo,die uero 2. Ianuarij, Indift.9.Riuoalti .Cum
fit &c. & diſotto.A & tum Venetijs &c.che è il ſecondo nome
the dopo Rialto ſi diede alla città , preſo dalla Prouincia .
In queſta Iſola fu fatta la prima fabrica di muro ,come s'à
2
Ghetto .
E ſi dec laſciarea dietro il comune ridotto degli He
N brei, chiamato Ghetto. Percioche eſſendo queſta pa
tria ſtanza frequentata da molte genti d'ogni lingua &
paeſe, ci uennero anco gli Hebrei, i quali la primauolta ſi
mifero in Spinalunga, che poi cambiato nome , fu detta
per lo nome loro Giudecca. L'anno 1349. fu ordinato
che non potellero ſtare in Venetia piu di quindici giorni,,
& che non deſſeroad vſura , & che portalfero tulpetto
yn'O digrandezza di un pane . Et l'anno 1423. fu uictato
chc
PVBLICHE LI B. VIII. 137
chenon poffedeſſero'caſe nella città . & l'anno 142 5. pot
tando le berrette negre , & ylando diuerſe fraudi & ingan
ni,ficonfermò l'ordine di portar lO . & l'anno 1426. s'ag.
giunſe che portallero POappiccato al collo con vnacor
della gialla , & chenon haueilero Sinagoga. Parue poi l'an
no 1416.che ſi riduccfiero in vn luogo ferrato ,accioche no
poteſſero meſcolarli co Chriſtiani, & perche foſſero tono
ſciuti,li ftatui che portaflero la berretta gialla. Et che fotto
grauifl.penenon doneflcro vicire dal luogo affognato ,dal
le 24.hore in dietro . & furono collocatia San Hieronimo
in vna lfoletta , nella qual s'entra per due porte, chiamata
Ghetto . Nel mezzo vi ha la piazza con lecale all'intorno,
& la ſera ſi ſerrano le porte a chiaue da i guardiani. Et nel
mezzo d'ella piazza è vn'albergo ſotto la cura d'vn cittadi
no ſalariato dal publico ,il quale ha carico di vedere, fe ibol
lettini de i pegni ſono giuſtio nò nel pagamento dell’vſu
re & dei capitali, accioche le pouere perſone & le donne,
non ſiano ingannate da i preſtatori. Queſti per il negotio,
ſono opulentiſſimi & ricchi, & dimorano piu volentieri
in Venetia ch'in altra parte d'Italia . Percioche non ſi vſa
no loro violenze netirannidi come altroue, & fono ſicuri
in ognioccorrenza delle facultà loro , & conſeguiſcono
giuſtitiacontraqualunqueſi ſia.percioche ripofandoſi in
lingolariMima pace,godono queſta patriaquaſi comevera
terra di promiffione.
::
Giardini.
I ſono etiandio diuerfi Giardini, oltre a i comunidi
:
ſemplici,notabili ai & rare,
& famoſi per piante nobili
coſa incredibile a i foreſtieri,poi che eſſipenſano che l'ac
qua falfa non poſſa cedere all'artificio humano . Et fra gli
altri degni di memoria, ſivede quello di Gaſparo Erizoa
San Cantiano,ornato di fabriche con figure & pitture illu
ſtri. Quello di Andrea Michelea San Geruafo con piante
ſingolari, diſpoſte con bell'ordine con figure iniportanti
Mm &
DE L.LEIF AB RICH EI
& con bella fonte che geita acqua dolce,& quello parimer
te di Franceſco Bono . Vntimile è poſto a Santo Angelo ,
in cala di Cefire Ziliolo Cācelliero inferiore del Principe,
del quale hauendo egli ſommo diletto , vi ha poſtopiante
rare portate di Leuāte, & nuoue in queſti paeſi.Et notando
èquello altro diPietro Boſello , percioche oltre alle fabri
che, & le corti finolari,ornate con diuerſi lauori di alberi
notrani , vi ſono tutti quei templiciche ſi poſlono addo
mandare a bocca. Et è parimente nobile il giardino di Frā
ceſco Teita . Oltre a predettiſivilita a Sāra Maria dello hor
to ,il giardino di Tomaſo Contarini Procurator di S. Mar
co . A Santo Antonino,diSāto Moro . A Santa Caterina ,
del Grimani . A San Baſilio, d'Andrea Paſqualigo . A San
Hieronimo di Leonardo Moro . A San Samuello, di laco
mo Contarini. In Canareio del Maffei Medico . A Santa
Croce ,di Agoſtino Amadi.Alla Pietà, d'AleſsādroVittoria:
Alla Giudecca, il giardino dei Gritti è delicato & raro per
ſemplici, per edifici, & per fculture & pitture. Oltre al qua,
le ſono anco nobili in quell'Iſola ,i giardini d'Andrea Dan
dolo ſu la punta riſcontro a S. Giorgio Maggiore,deMoçe
nigi,de Vendramini,deCornári& dimolti altrich’in que
ftallola, & per tutto il corpo della città (non ragionando
io però punto dellecoſe di Murano) ſono ſparlicopioſa
mente con ſtraordinaria vaghezza & dilicatura. Nequali
con la varietà degli abbellimenti, & co gli ornati delle ver
durc , & delie pitture & ſcolture,con fontane & con altri ri
trouati diletteuoli & gratiofi,fi compiace ognivnoche gli
riguarda,non ſenza conſolatione & piacere .
i
Librerie
I ſono parimente Librerie particolari, di ſingolarſti
CHma & veramente ineriteuoli d'eſſer ricordate & ve
dute. Et fra queſte (tacendo delle publiche& comunide
moniſteri,di San Giouanni & Paolo di San Franceſco , de
Frati Minori,di Sāto Stefano ,de Serui,di San Giorgio Mag
giore,di S.Domenico diS.Antonio,chela hebbe per laſcio
del
PVBLICHE LI B. VIII. 138
del Cardinal Grimani,eſſendo primaſtata diGiouanni Pi
co dalla Mirandola) è notabile quella di lacomo Contari
ni a San Saiuello . Il quale con lpela indicibile, ha poſto in
fieme quali tutte le hiltorie ſtampate & le ſcritte a penna ,
non puirevniucrfali, ma particolari delle città, con diucrfi
altri libri & in gran copia nelle ſcienze. Coquali ſono ac
compagnati diſegni, ſtromenti mathematici, & altre coſe
di mano dei piu chiari artefici nella pittura,nella ſcoltura ,
cnell'architettura, che habbia hauuto l'età noftra. I quali
turti egli ha ſempre, comeamante dei virtuoſi fauoriti &
accarezzati. E anco degnillina la Libreria di Daniello Bad
baro Eletto d'Aquilea .Di Giouanni Delfino Veſcovo di
Torcello .. Di Monf.Valicro Vefcóuo di Cividale. Del Det
fino Veſcouo della Canea . Del Vielmo Veſcouo di Città
Noua, & di Rocco Cataneo Auditor Generale di diuerfi
Legati delPapa in queſta città . Enobile etiandio per libri
Greci & Latini,loſtudio di Sebaſtiano Erizo,di Luigi,& di
Marc'Antonio Mocenighi. Di Hieronimo da Mula Pro
curator diSan Marco . Di Paolo Paruta, di Luigi Gradeni
go.Di Franceſco da Ponte DiLuigi Michele che fu di Map
c Antonio ,di lacomo Marcello , di Luigi Lolino , di Frans
ceſco Soranzo , di Luigi Malipiero hauuta dal Cardinale
Amulio , & di molti altrinobili ftudiofi delle lingue & del
le ſcientie . S'annouera fra queſte la libreria diLuigi Balbi
oratore & cauſidico facondiſlino. Nella quale, oltre i libri
teologici,hiſtorici, & di leggi,ridotria facilità co ſommari
& repertorij in ogni materia, ſi nota vna ſingolariſima sfe
ra fatta co marauiglioſo artifitio. E anco copiofiffima quel
la diAldo Manutio luniore & piena di coſc elette& ſin
golari. Et quella di Monſ. Gioſeppo Zarlino Maeſtro di
Cappella di S.Marco ,delMedicoRino,di Agoſtino Amaiz
& di molti altri appretio ,de quali non mi louicne al pre
fente
Studi d'Anticaglie .
JE ci mancano gli ſtudidiAnticaglic & di medaglie,
fra i quali è principaliſ: no pur di Venetia,na quali di
Mm 2 ogni
DELLE FABRICHE
ogni altra città, quello di Giouāni Grimani Patriarca d'A
quilea . nel quale,inſtituito prima dai Cardinali ſuoi ante ,
cellori con tatue & medaglie hauute da Roma, d'Athene,
da Coſtantinopoli, & di tutta la Grecia, ha fabricato vn luo
go celebre & ripieno di bellezze antiche & ſingolari per
quãtità & qualità . Percioche vi ſiveggono in diuerſeſtāze
ch'entrano l'vnanella altra,figure intere& ſpezzate, torli,
&telte in tantaabbõdāza chenulla piu,& tutte elette &di
pregio . Oltre a cio lo ſtudio appartato delle medaglie d'o
ro,d'argento , & di rame,con altre coſedi gioie, di marmi,
& di bronzo ,è rariffimo da vedere . Alfonfo Duca diFerra
ra & Henrico Terzo RediFrancia l'anno 15 74.viſtettero
tutto vn giorno a conſiderarlo ,trattidalla nouita delle mà
terie & dal diletto che hebbero in luogo coſiſignalato. So
no anco lodati gli ſtudij d'Andrea Loredano raccolto con
lunghezza di tempo & fornito di bellezze cfquílite ,di Ga
briello Vëdramino, diLeonardoMocenigo Caualiero, di
Franceſco & Domenico Duodo ; amēdue Senatorigrauif
ſimi,di Battiſta Erizo,di LuigiMocenigo , di SimoZeno ,
di GiouanniGritti, di SebaſtianoErizo ,di Franceſco Ber
nardo,di Gian Paolo Cornaro ,dilacomo Gambacorra , di
Agoſtino Amadi,di Monſ.Soperchio , di Giulio Caliſtano
diDomenico dalle due Regine, & di Rocco Diamantaro ,
con altri appreffo in gran copia.
Studi di Muſica.
E di
ſtromenti & libri di molta eccellenza.de quali è notā
dolo ſtudio del Caualier Sanuto ,figliuologiadi Gian Fran
ceſco ,a San Giouanni Decollato. & lo ſtudio delpredetto
Catarin Zeno : nel quale,fra l'altre coſe , ſi vede vn'organo
che fu di Matthias Redi Vngaria , tanto harmonico & per.
fetto & di tanto prezzo , chei ſuoi lo conditionarono per
teftamento ,chenon vſciſſe giamaidiquella famiglia. Eſi
milmente nobiliff.quello diLuigiBalbi Caulidico a Santa
Maria
P V BLICHE LI B. VIII. 139
Studi di Arme.
( 177
7
T non meno ſono riguardeuoli gli Studi d'arme in
,
2
i
He's musi :
!
17 ? i 10
Cres;
DELLA
DELLA VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
deſcritta da
M. FRANCESCO SANSO VINO
Libro Nono.
ON è Città in Europa,che habbia
piu palazzi & di grā circuito ,coli
ſul Canal grande come fra terra ,
diVenetia,iquali noi chiamiaino
caſe permodeftia,no hauendo 110
me di Palazzo , altro che quello
del Doge. Et certo che ſe ſi diſcor
re per le città principali d'Italia,co
me è.Roma, Napoli,Milano,Ge
noua , Fiorenza, Bologna , Pado
ua , Verona, & Pauia,non ſi trouerà che habbiano piu di
>
Palazzi ,
Opras'è detto , facendone la &ſcelta di alcuni , diciamo
che il palazzo preſſo alla Chieſa di Santo Antonio ſotto
poſto alla Procuratia de Supra , è di ſtrafordinaria gran
dezza . Contiene intorno quaranta canicre commo
de & buone, & fu in diuerſi tempi albergo di diverſi
Principi, fra quali l'ultimofu Ferrante Sanſeiterino Prin
cipe di Salerno , nel ſuo infelice eſilio Guarda alla
<
finiſtra
ET DE LORO ORNAMENTI LIB. IX. 1437
ſiniſtra quaſi tutta la laguna all'intorno oltre a caſtelli, &
per fino a Chioggia lontana di quindi a 5.miglia ,& dalla
deſtra fino alla Dogana di mare . Il giardino vi è conuene
uole al corpo ſuo ,coſi le Corti con l'altre ſueparti ; tenuto
al preſente da MarchioMichele Prior di Venetia per la re
ligione di San Lazero del Duca di Sauoia . Non molto di
ſcoſto è congiunto con San Giouanni de Forlani;vn palaz
zo antico ,nia cominiodomolto , nel quale habitauano i
Priori di quel tenípio. Ét dietro alle ſpalle ha il ſuo amplif
fino giardino dinioltà bellezza . Poco lontano dal Pon
te della Madonna vicino alla Pietà , ſi vede il palazzo della
famiglia Gritta , dipinto di fuori da Battiſta Moro Veronc
fe.Etin dentro delProcuratore Aleſſandro Gritti, & pref
ſo al ponte della paglia vn ſimile, purde Gritti . Dequalia
San Franceſco n'è vn'altro,habitato alpreſentedal Legato
del Papa,& fu del PrincipeGritti.Nel rio di palazzo, quel
logia de i Triuiſâni & höràdella Gran Ducheſſa di Toſca
na,tutto incroſtato difiniſſimi marmi,è magnifico & bel
lo affatto.Sul campo di Santa Maria ve ne ha vno altro di
marmo , la famiglia Malipiera , & vn'altro all'incontro, la
Ruggina,fabricato pochi anni ſono con bella faccia & ric
camente adornata . Et preſſo a Malipieri, è ſituatoil famo
ſo Palazzo del Patriarca Grimani, ridotto alla forma Roi
mana . Percioche compartito con belleftanze & loggiea
terreno,è fornito di figure antiche, & di torſi, con inſcrit
alla grāde. Et le ſcale di ſopra lauora
tioni per tutto ,molto
te di pitture & diſtucchlaccompagnano i ſuoli & terrazzi
fatti a compaſſi, con bellifl. ſoffitti,ne quali Franceſco Sal
uiati fece vna Pliche, & i feſtonifurono lauórati da Camil
lo idātouano . & Giouanni da Vdinevilauorò dentro vna
càmerà tutta di ſtucchi. Poco appreſto ſi troua il palazzo
della famigliaGiorgia coperto di candidimarmi. Et vici
ño al Ponte dalladeſtra, è quello di Frāceſco de Prioli Pro
Curatoïdi San Marco ,doue ſiconſeruano pitture illuſtri di
Iacomo PalmaVecchio , il quale fàuorito daqueſta caſa ,
hon ſolamente fu trattenuto da lei, mavi habitò lungame
te, & l'ornò di quadriniolto ſingolari. Nel rio di San Los
fenzo ;
DEIPALAZZIPRIVATI T
Oo.2 DELLA
DELLA VENETIA
CITTA' NOBILISSIMA
deſcritta da
M. FRANCESCO SANSO VINO
Ce
1
Libro Decimo .
Nqueſta nobiliſſimapatria diuerfa
da tutte l'altre per ſito , per gouer
no, & plibertà , ſono anco diuerſi
vſi introdotti da gli antichi,degni
di eflcre auuertiti & conſiderati .
Et quantunque la lunghezza del
tēpoapportiſempre alteratione al
le coſe pordine di natura , & cor
ropa a lūgo andare , cioche ſi truo
ua ſotto il cielo , nödimeno in qſta
città conſeruata intatta dal ſuo principio fino al preſente ,
ſono certi coſtumi principali , ineno corrotti che in qua
lunque altra parte d'Italia ,
I
Habiti.
P loErcio che cominciando da gli habiti indicatiui del
humore delle perſone , noi vediamo che gran
parte de gli Italiani , dimenticatiſi di eſſer nati in Ita
alia , & leguendo le fattioni oltramontane , hanno co
penſieri mutato lo habito della perſona, volendo parere
quando Frāceli, & quando Spagnuoli. Et certo con danno
ET VSI DELLA CITTA LIB . X. 151
& uergogna loro , & con manifeſto ſegno della loro poca
ſtabilità & fermezza, poichenon ſi è mantenuto mai, da
quegli huomini ch'altre uolte hannolignoreggiato l'altre
nationi del mondo, un perpetuo & faldo tenore nelle coſe
loro.Sola queſta città s'éconſeruata in generale meno cor
rotta fra tante, ſe bene in ogni tempo è ſtata , & è tuttauia
rifugio dei foreſtieri,i qualiTogliono introdurre in caſa al1
Matrimonij.
CriueHerodoto ,& lo replica il Sabellico , che gli anti
chius
Scri della Prouincia Veneta , maritauano le donzelle al
l'incanto , cioè a chi offeriua piu danari per hauerne una
bella , co qualidanari, dando loro le doti , ſi mandauano a
marito le brutte. Ma nata la città , & nella ſua prima in
fantia eſſendo ella Chriſtiana , ſi mefle in uſo il contrat
tar le nozzcalla ſcoperta, & deliberato il negotio , le don
zelle ſi riduceuano a S. Pietro in Caſtello Oliuolo , per la fe
ftiuità diSanta Maria di Febraio . Et portando con lorola
dote in una caſa chiamata arcella ( perche allora non ſi da
uano le migliaia) ſi ſtauano alpettando gli ſpoſi . Iquali ue
nuti coi loro parenti,s'aſcoltaua la meſſa ſolenne, dopo la
quale il Veſcouo fatto il ſuo ſermone in materia del matri
monio , & data la benedittione,i giouani tolte le ſpoſe &
l'arcella, ſene ritornauano a caſa , doue poi s'attendeua a i
conuiti & a piaceri. Dalla quale occafione nacquela feſta
delle Marie,& la andata del Principe a Santa Maria Formo
ſa ,come s'èdetto piu inanzi . Hoggi conchiuſe le nozze
per terzaperſonalenza ueder lafanciulla,con dote per l'or
dinario frainobili molto grandi ,lo ſpoſo riduce la matti
na ſeguente in Corte di Palazzo ,doue ſi publica il parenta
do, & coſuoicongiunti incompagnia,toccaògliuien toc
cata la mano , da coloro ch'entrano in Corte . Indis'inui
tano gli amici a caſa del padredella ſpoſa, per un giorno di 1
1
DE GLI HABITI, COSTVMI, ..
ftraordinarie a quci Principi , che per qual fiſi voglia cagio
ne,vennero publicaniente aVenetia . Ne tempi antichi(&
fu l’anno 855. & della città 435.)Papa Benedetto Terzo , ci
fu paleſemente ,& lo raccolſe, Pietro Tradonigo Doge 1 2.
con infinita letitia, & furono inſieme a viſitarle monache
di San Zaccaria. Et fidce credere che in quel tempo la Rep.
& il popolo parimente,faccfle diuerli ſegni & dimoſtratio
ni d'allegrezza, & queſto fu il primo che civeniſſe . Et l'an
110 1049.1i accetto Papa LconeNono,che venne a viſitare
il corpo di S.Marco,& gli andò incontro co tutta la nobil
tà degouernanti , il Principe Donienico Contarini, & alla
partita ſua la città riceue da lui molte gratie . L'anno poi
1176.cifu Papa Alellandro Terzo ,fuggendo il rabbicloide
gno di Federigo Imperatore,ſi comeè ben noto ad ogniu
no.Oltre a pdetti Põtefici, ci furono in diuerſi tipi da otto
otto Imperatori, de quali yn fu ,Lodouico II.ificmc co Au
gutta fua conforte,& gliandò in contra, lietro Tradonigo
predetto , fino a San Michele in Brondolo , & condotto a
>
ria : & vſateli fra loro quelle calde & affetuoſe parole , che
ogniuno li può imaginare, il Principe ritornò a San Mar
co col Bucentoro , & il Re ſi poſe ſu la fineſtra a uedere
lo ſpettacolo marauiglioſo della moltitudine delle barche
che ferrauano all'intorno quel belliſſimo legno , & del
gran numero dellagente, che ſtaua ſu per le riue da un ca
po all'altro del Canal grande per le fineſtre, & per itetti , a
guardare. Ma coſa, ſopra niodo ammiranda,fu il uedere
arder
ET VSI DELLA CITTA LIB. X. 165
arder la notte lumi infiniti dall'una parte & dall'altra del
ſudetto canale : fatti diverſamente in forma di gigli , di pi
2
DELLA
174
DELLA VENETIA
(
CITT A NOBILISSIMA
1)
deſcritta da
1
M. FRANCESCO SANSOVINO
Libro Vndecimo .
ORA ſalendo a coſe dimaggiore
importanza, poiche ſiano yſciti
da icoſtumidella Città, & venen
do alla ſua prima pfona ch'è quet
la del Doge,diciamo,che effendo
che ſi da hoggi a coloro che vāno alla cura delle città ſotto
poſte alla Rep.Conciolia che fra il Doge & il Rettore in ſo
ītāza,ègrādiſſima conformità in molte coſe,in tanto ch'il
Doge e ragioneuolmentedetto Rettore,&il Rettore può
dirlimeritamēte Duce, in quella parte ch'eſſo gouerna.Per
cioche ſi comeilRettore per l'ordinario porta per dimo
ſtratione della ſua preminéza,come proprie inſegne,lo Stē
dardo, lo Scudo,lo Stocco , & conduce cô lui il Cancelliero
& il Caualiero , coſi il Doge ha lo ſtendardo che gli ſicon
ſegna in quel giorno che è fatto Doge, lo Scudo, chenella
morte ſua per ſua memoria s'appende in San Marco , lo
Stocco che gliſi porta dauanti in certe folennità , due Can
cellieri chiamatiDucali& Inferiori, & un Caualiero ch'è .
quafi Maeſtro delle ceremonie nelle ſue andare in trionfo .
In queſto ſolo ſono differenti, chel'uno è capo perpetuo
del tutto ,& l'altro è temperaneo, & gouerna una partero
la . Fu medeſimamente detto Principe, perciocheeſſendo
primo & grandemente reuerito & honorato da tutti, rap ,
preſenta nella maeſtà ſua con tanti ornamenti acquiſtati
per via del valore, vn Principe veramente aſſoluto , all'al
trui viſta,main fatti legato dalle leggi, di modo che non è
punto differente da gli altripoſti inalcum magiſtrato . La
qual maeſtà & grandezza fu tanta ne tempi andati,che nel
le ſcritture publiche era chiamato Signore,fi come ſi legge
negli ſtromentidell'anno 1009.oue lidice .
Reſidente Oshone, Seniore noftro, & fuisIudicibus.
&
DELLA GRANDEZZA.
& la città d'Arbe l'anno 1018.ſcriue,
Domino Othoni Seniori noſtro Duci Veneticorum .
& Chioggia l'anno 1049.
Ante preſentiam Domini Dominici Contareno Ducis
Seniori noftro.
& l'anno 1075.Spalatro ſcriue,
Vobis D. Dominico Siluio Duci Venetia Dalmatia
ac Imperiali Prothophedro, Seniorenoftro.
Ma l'anno 1400. fu proueduto per legge che non ſivfaffe
piu coſi fatta parola ,odioſa a huomini dilibertà, & fu ordi
nato ch'in parlando non gli ſi potelle dire altro che Mefli
re , o Meſler lo Doge. Et l'anno 148 5. fu vietato al Doge ,
ch'eſſo non poteſſe diread alcun nobile Magnifico Meſſe
re,tanto dilettò fenipre la modeſtà & la ſemplicità natura- :
le congiunta col deſiderio dellalibertà,anoſtri maggiori.
A queſti predetti titoli di Principe pieno di molto ſplen
dore, parue a gli antichi di aggiugner gli habiti , i quali ac
compagnandol'altre circonſtanzedel Doge,lo rendeſſero
venerando °no capo di coſi illuſtre corpo & famiglia
Et perciochefu antica vſanza ritrouata, o da gli Egittij o da
.
Frigij, diportar per ſegno di maggioranza, alcuna coſa in
teſta di forma acuta & piramidale:ſignificando perciò ,che
chi regge popoli, dee eſſere, piu de gli altri , acuto d'inge
gno , o chedee con la mente indirizzarſi al cielo , dal quale
profiiene ogni aiuto ,ornarono il Principe di quella berret
taocornocheegli vſa alpreſente.
Dicono i Legiltiin queſta materia,chel'inſegna dei Duchi
è chiamata Pileo , & ècircondato di coronarotonda, non
diritta & aſcendente, inain forma di faſcia obenda cherici
gneattorno il Pileo.Di maniera che ſe benei Duchi han
no in loro le ragioni de i Re, però non portano la corona
diritta & co irampini come i Re . Dicono etiandio cheno
ſanno l'origine di queſta inuentione: ma che forſe può ef '
ſer nata dall'yſo antico deRomani.Percioche i ſerui o pri
gioni prelidai Capitani detti Duces inlingua loro ,ſegui
tandoli
ET DEGNITÀ DEL PRINCIPE LIB. XI 176
tandoli in trionfo portauano loro dietro il pileo , come re
feriſce Quintiliano,di Terētio ,che preſo da Scipione Afri
cano, gli portaua il pilco in trionfo. L'atteita anco Luca de
Penna nella L.Murileguli C. de Murileguilis lib.11.onde auē
ne poi ch'i Duchio Capitani, preſero nel trionfo in vece
della corona il pileo . Quero che dicono efi; coli fatto co
ſtume del pileo è introdotto da queſto , che ſi come altre
volte i Flamini o Sacerdoti de Gentili, portauano il pilco
quali come Duchi & Paftori fra i loro ,ſopra il quale era
vna picciola cordella con alquanto di lana ,come dice Albe
rico nel ſuo dittionario alla parola , Flaminis ,coliquel co
ftune reſtò preſſo a noſtri Duchi & Principi,in ſegnodi
degnità& di preminenza fra i ſecolari,li comeeranoi Fla
mininella ſpiritualità.Main qualunque modo ſi ſia, quella
del Doge fu diforma diuerſa in diuerſi tempi. Concioſia
nel principio era acuto & rotondo in quella maniera ch'è
il Regno delPapa,ſi come chiaramente ſi vede nelle figurë
di moſaico, fatte nel Tempio di San Marco, piu di 500.an
ni fono . Bernardo Giuſtiniano grauiffimo, & eruditoſcrit
tore nel lib. 1o.dellaHiſtoria, chiama il corno, Mitriafatta
in fornia di piramide come quelle dei Pontefici ,& di co
lore di porpora o cremiſino . Sicrede ànco per alcuni,che
foffe fatto a imitatione dei Re dei Parthi , i quali portaua
novn corno ſimile a queſto ſi come in alcune medaglie di
bronzo,ſiconoſce . Maio ho notato nell'antiche monete
de noſtri Principi,chel'ornamento loro del capo,ha piu to
ſto ſomiglianza, comediceil Giuſtiniano,di Mitra che dal
tro , in ſegno cred'io ch'egli foſſequaſicomePrincipe che
partecipalle a un certo modo del ſacro , poi che daua la be
nedittione,& vlauaaltre coſe tali,come diremo più oltre,
mapoicon glianni ſi venirea mutarlo in altra figura. Con
ciolia che abbaſſandolo dalla parte dinanzi, & eleuandolo
a poco a pocodi dietro in forma piramidale, ſi riduſſe al ſe
gno che li vedecomequello ch'è tenuto dalla leggeperpre
cipuo ſegno dello horor Ducale . Il primo che lo alteraffe
fu RinieriZeno l'anno i 249.percheli dice che vi aggiunſe
fopraallafronte , qualia ſembianza di coronaun fregio dio
ko
DELLA GRANDEZZA
ro chelo circonda.per ch’allora tutto il corno era di vellu .
to roſſo.Il qual fregio campeggiando ſul roſſo , rendemol
ta vaghezzaa quell'ornamento. Onde fu poi ordinato ch'il
Principe nella ſua creatione,giuntoſul patto della ſcala grā
de in Palazzo, riceuefledal Conſigliero piu giouane la ber
retta Ducale accompagnando l'attione. con queſte parole;
Accipe Coronam Ducalem , Ducatus Venetiarum ,
Dopo il Zeno , Lorenzo Celli, l'anno 1361.viaggiunſe ſo
pra il fregio dalla parte dinanzi, vna Croced'orocon gem
me, accioche luo padre , ſi inchinaſſe a farli riuerenza,non
come a lui che gli cra figliuolo , ma comealla croce ch'egli
haueua ſul capo , il quale vſo ſi eſtinſe inſieme con la vita
del Celli . Finalmente Nicolò Marcello del 1473. volle che
ſi faceffe il corno tutto d'oro.Ma perciocheğito ornamēto
fichiama hora Berretta,horaCorno,ſi dec ſapere ch'egliha
quattro nomi,cioè,Corno,Corona,Gioia, & Berretta Du
cale . Corno , per la ſomiglianza ch'eglitienedalla parte di
dietro, alla formadel corno.Corona, dal fregio d'oro che
lo circonda. La qual corona,ſi come è ſegnodihonore, &
diſegna plenitudine di grandezza,coſidee eller d'oro. Per
cioche li come l'oro è piu pretioſo, piu graue, & piu ſplen
dente di tutti gli altrimetalli , cofiil Principeè tenutoa ſo
praſtare a tutti gli altri per grauità di coſtumi, per ſplendor
di vita, & per pretioſità, per coli dire,d'intelletto & d'inge
gno . Gioia , o dalla Ghirlanda detta da molti gioia, ouero
dalle gioic delle quali è ripiena,ſecodo l'ordine delle leggi.
Concioſia chelacorona de Principi,oltre alle perle & l'al
tre ricchezze,della quale debbe eſſer fornita, ha da hauere,
12.fortidi pietre pretioſe,ſignificatiuedi 12. qualità o virtù
che debbonoeſſer nel Principe,ſi comeanipiamente ſi leg
gene i Giuriſcõſulti. & Berretta Ducale,perch'è pcipuo le
gno de Dogi. E anco chiamata Berretta Ducalequella ch'il
Doge porta in priuato . La quale vſano anco i Generali da
mare, & gli ambaſciadori, & fi chiama à tagliere . Et è co
mune a tuttii Duchi,ſi come per le medaglie di bronzo di
diuerſi huomini famoſi nell'armi ne tempi pallati,ſipuo
vedere. Queſta Corona adunque, Gioia,o BerrettaDucale,
vol
ET DEGNITA DEL PRINCIPE LIB. XI. 177
vollono i noſtri antichi che foſſe inſegna di Principato ,
nel Doge. Et l'anno 1328. fermaronoper legge,che per de
gnità dello Stato fi faceſſe vn Corno divalutadi 1500.duca
ti .Ma ne tempi noſtri aſcende alla ſomına di iso, mila.&
ſi ſerba viel ſantuario di San Marco : ne liſiadopera ſe non
nella Coronatione del Doge . Fuſimilmente l'anno 1367
inſtituito , ch'il Principe uſcendo in publico, non andano
mai ſenza il Corno,ſi come s'è ſempre oſſeruato.
Sotto alla predetta Corona o Berretta, ſi vede una icul
fiabianca di ſottiliff.renſo, o cambrà ,la quale i Dogi hebbe
ro ab antiquo,quali come inſegna di perſona ſacra, rappre
ſentandolicon quella ,una certa memoria del finto olio
.
ua con le maniche ſtrette & col collaro alto , & non era di
ſeta.Maquando ſi alterò la forma del Corno,li mutarono
anco le veſtimenta . Et fu proueduto perlegge l'anno 1339.
ch'andaſſecon piu nobili ornamenti che ſipotelle per con
folatione della città, & per auāti l'anno 1329.la legge inaſta
materia dice cheil Doge portinelle piu ſolennifelte,lepiu
folenni uelte.Et che lo habito ſuo ſia ſempredi ſeta, dal Ve
nerdì Santo in fuori,coſiin publico come in priuato : & di
color chremiſino. Ma eſſendo uenuto a Venetia Papa Alef
ſandro III. l'anno 1176.trouandoſi il Principe intiemecol
Papa & con l'Imperatore ,fu itabilito chianco ello, a ſomi
glianzadel Papa & dell'Imperadore,ueftiflecol manto ,lar
go,fpatiofo ,& con la coda o ſtraſcico per terra ,con la forta
nella ſotto al manto . Tutti i predetti habitio prima o poi,
fi coſtumarono di uelluto roſſo & non altramente.Macre
Yy ſciuto
DELLA GRANDEZZA
ſciuto grandemente l'Imperio Veneto coſi per mare come
per terra & eflendo per legge ftatuito, che il l'rincipe portal
le vna roba d'oro, Nicolo Marcello Principe di molto ſpiri
to ,fin il primo che l'āno 1473. ufcific in publico veſtito tut
to d'oro coli di ſopra comedi ſotto ,hauedo anco fatto d'o
ro l'ombrella, iguanciali,& la ſede che precedono al Doge
in triofo ,le quai tutte coſe prima erano , come s'è detto , di
cremiling rolo.Però ſi dee notare che quātunq; lo habito
Ducale per ordinario fofferoflo, alcuniPrincipiueſtirono
d'altro colore.l'ercioche Lorenzo Celli Doge 57.veſti ſeni
pre di bianco per diuotione particolare ch'egli portaua alla
madre di Dio. Michele Steno Doge 62. riceuendo l'anno
1406.gli Oratori di Verona co le chiauidi quellacittà ,vol- .
le effer veſtito dibiāco, Andrea Gritti Doge 76. fu il primo
che variaſſei colori : eſſendo il predetto Principe di belliff,
preſenza, & molto magnifico, & liberale, velti ſempreric
camente,& ne giorni lolēni della Beata Vergine, coltuma
ua d'ellere ornato tutto d'argento.Etnegli altri tempi fece
i manti coperti divarijlauori & ricami ſplendidiffimi. Da
indi in qua,i ſuoi ſocceſoriimitandolo in queſta parte , lo
hanno di gran lunga auanzato per bellezza & ricchezza di
drappi d'oro & d'argento, & dilera di variati colori. Et per
cioche,come s'è detto ,ilmanto ha larga & lunga coda,s'ag
giugnc il Caudatario , il quale ſoftenendo lo traſcico ſu le
braccia,gli apporta grandezza,dimaniera che quanto al ve
ſtito di ſopra,leſivedellero inſieme il Papa,l'Imperatore,&
il Doge in maeſtà , ſarebbe a un certo modo,fatica a diſcer
>
DELLE GRANDEZZE
ho 1 289. fanno reſidenza in Palazzo, & fpeſati di quell'en
trate chic ſi dauano al Principe viuo , rappreſentano come
in luogo di Doge,tutto il gouerno ,eflendo in tantoſerra
to quaſi ognialtro officio di giuriſditione. Et ilpiu uec
chio de Conſiglieri,per legge dell'anno 1356.negli atti del
la ſcrittura s'intitolaua Luogotenente del Doge, chepoi fu
chianiaro Vicedoge. Ora i Quarantauno eletti, & con
fermati dal Gran Conſiglio, ſi ſerrano in palazzo, collocã
doſi fra il Collegio, l'Anticollegio ,& la Sala del Pregadi,cõ
le fineſtre & le porteben chiuſe , accioche non potlinoue
dere altri , ne eſsieffer da altri veduti . Conciolia che auen
ne altre volte, che ridotti inſieme, & non fiaccordãdo fra
loro , & ſtando alle fineſtre a patlar tempo , videro Marino
Giorgio cognominato il Santo ,che pallaua peruia, perche
incontanente trattiſi détro, & datii ſuffragij per lui lo crea
rono Doge. Et ne tempidelCelli,eſſendo uenuta nuoua ,
ch'egli,cheera allora Capitano del Golfo , haueua data una
rotta notabilea Genoueli,iQuarantauno, ſul caldo diquel
la allegrezza glidiedero il Principato, & non molto dopo
giunſe l'auiſo ,cheil Celliera ſtato rotto da i Genoueli . Ac
cioche adunque non ſeguiſfero per l'auenire di coli fatti ac
cidenti, & chel'elettione ſi facefle netta,& del tutto ſincera
& ſenza paſsione, furono i Quarantauno ſerrati con ogni
ſtrettezza. Fra queſti, tre di loro piu degni per anni,& per
auttorità,nel primo entrar nelle ſtanze loro,ſono ordinati
Capi & Priori di tuttiglialtri,i quali poſtiſi in luogo piuri
guardeuole,tuttoilreſtoſidiuidein quattro parti,acciache
vi ſiano luoghi,da quali ſi chiaminopernomecoloro che
hanno da dare i ſuffragij , & ogniuno puo torſi qual parte
cgli vuole chenon importa molto. Da ciaſcunaadunque
diquelleparti,i chiamati vengono inanzi,con una carta è
poliza piegata in mano,nella quale è ſcritto il nome di co
foro che vogliono in Doge, & gettate le dette carte in vn
luogo ,& tiratiſi in dietro,due Secretari, che ſtanno dinan
ziai tre Priori,guardano inpreſenza loro ,ilnumero delle
balle date a ciaſcuno . Et allora ſi niettono di nuouo nel
cappello, i nomi di coloro a quali ſi diedero le balle: & fi
comc
ET DEGNITA DEL PRINCIPE LIB. XI. 181
conie fono tratti perforte, coſi ciaſcuno è notato per or
dine con le ſue. Et queſte ballottationi li fanno, non tan
to per creare il Doge, quanto che per intendere la dispoſi
tionc de gli animiloro . Ridotti inomiin ordine,& poſti
di nuouo inſieme,ſi trahe fuori per ſorteil primo nome .
Mainanzi che ſi ballotti , ſi manda fuori in luogo appar
tato . Et ſi domanda a Quarantauno ſe ſi vuol diraltro di
quel tale che ſi dee ballottare. Et s'alcuno è che voglia ac
cuſarlo, fattoſi inanzi , gli parla contra , & finito l'officio
fuo, l'accuſato eſce fuori dal luogo occolto , & condotto
>
1
ET DEGNITA DEL PRINCIPE LIB. XI. 190
eentoro , lolato il mare con belli a ceremónia ,ári .
tornato a palazzo ,reitino con lui la Signoriricon diverti
altrid'otticij che ſono ſotto l'regadi ; cioè , i patroni del
l'Artenaic, iSignori all'acque, i Cathaucri, i sopracaltal
di , la Sanità , i signori alle legne , i tre Cotimi d'Alellan
dria , di Damaſco , & di Londra, che ſono due huomini
per officio , i Signori alle RagioniVecchie , & Nuoue ,i
Camarlinghi di Comune, la Camera d'impretto , i dieci
Saui ,itre Saui ſoprai conti,iProueditori diCamune,i So
pra Datij , ſopra le Camere,& ſopra i Banchi,le Cazude, &
gli AuogadoriFiſcali, quando vi ſono .
Il quarto & vltimoa i quindicidi Giugno , nella feſtiui
tà di San Vito & Modeſto . Conciolia che l'anno 13 10.fi
ſalud in cotaldi, la Republica dalla congiura di Baiamon
te. Il quale eſſendo ſtato figliuolo di Doge, ricchiſsimo di
facultà, di gran ſeguito , & picno di ſpirito tirannico , in
citato da ſuoipiu congiunti, machino contra la patria . Et
hauendo atlàlita la piazza con gran moltitudine dimalfat
tori, fu rotto da Pietro Gradenigo allora Doge , & man
dato in eſilio . Eti complici & dependenti furono feuera
mente puniti. Per la qual vittoria il Doge viſta la Chicfa
de i predetti Santi, & fa il conuito alla Signoria, alla Qua
rantia Criminale ,a i Saui degli Ordini, a iSignori del Pro
prio, & alli due dello Stocco . Ne quali tutti lauti & rega
li conuiti, & regolati in altra forma che non erano i conui
ti ſeditiofi, & įtropitoli de i Lacedemoni , ſieſſercitano
anco attionivirtuoſe . Percioche benc fpeflo dopomane
giare , vi li fanno dimoſtrationi nobili di qualche hiſto
ria,da eccellenti poeti , con concerti di muſiche, & con
altri trattenimenti honorati . Sileg. cche in uno de pre
detti conuiti in tempo del Doge Agoſtino Barbarigo:
Caſſandra Fedele giouanetta aliai bella , & illuftrc per
molte ſcienze , cantò ſu la lira verſi latini all'impro
uiſa , con tanta marauiglia de i circonſtanti , che ne
acquiſto gloria per tutta Italia. Onde fu poi celebra
ta dal Politiano , & da tutti gli huomini dotti del ſuo
tenipo .
Bbb 2 Dicde
DELLA GRANDEZZA
Diede ancola Rep. preminēzaal figliuolo del Principe:
Percioche ordinò,cheueſtifle con habito Senatorio, & co
le calze roſſe a ſimilitudine di Caualiero, & entraſſe in Pre
gadi, & che poteſſe efter Generale in armata, & Oratoreai
Principi eſterni. Et perche viuendo Pietro Gradenigo Do
1
ge 48.niorì Bertucciſuofigliuolo,il Senatovolle,chele ſuc
funerali ſi faceflero ,nc piu ne meno, come quelle de i Pro
curatori.Et fu permeſſo che precedellea tutti gli altriperſo
naggi,dal Procuratore in fuori. Ilmedeſimoauienedel fra
tello , il qual però non porta le calze roſe. L'anno 1249. fu
ftatuito che i figliuoli di Doge non poteſſero eſercitar le
Podeſtarie cíterne. Attento che trouādoſi Podeſtà di Mila
no Pietro Thicpolo , ui fu fatto prigionedaFederigo II.
>
* Pro
ET DEGNITA DEL PRINCIPE LIB . XI. 193
Procurator di San Marco, maritando diuerſe donzelle, fa
uorendo diuerfi nobili & cittadini , reſtaurando diuerſe
Chieſe, & Spedali, & finalmente ſpendendo in opere giouc
uoli, laudabili, & buone, molte migliaia di ducati, s'acqui
ftò la gratia & il fauore dell’vniuerſale. A tempi noftri le fe
ſte durano per tre giorni o poco piu . Indi a pochi meſi
vengono gli Oratori,non pur delle Città ſuddite,ma delle
cſterneancora,a rallegrarſicon lui della ſua eſaltatione. A
quali tutti il nuouo Doge riſpondendo,dimoſtra ,quanto
ello vaglia, & quanto ſi poſla ſperare nel tuo Reggimento.
ia
Ccc DELLA
DELLA VENETIA
CITTA NOBILISSIMA
deſcritta da
M.FRANCESCO -SANSOVINO ?
Libro Duodecimo .
L Principe tanto Illuſtre per coſi ſe
gnalati ornamenti ch'egli riceuc
per la lua grandegnità, & per mol
te altre ſue preminenze ,come s'è
detto nel precedente libro, fa ogni
anno diuerſeandate in diuerfi luo
ghi della Città per diuerſi giorni
feſtiui, ſolennizati, o per rito di Sã
ta Chiela , o per decreto publico ,
o per pericolifuggiti,o per voto .
Queſte andate , i Palatini le chiamano comunemente,An
dar in trionfo . Percioch'oltre che il Doge porta tutte l'in
ſegne del Principato , la Signoria allora ha il ſuo pieno ,
cioè gli aggiunti che biſognano a quelle andate . Concio
ſia cli'in quel tempo , il corpo ch'acconipagna il Principe
come capo , conſiſte di diuerſe qualità diperſone& diMa
giſtrati. Et allora vanno per ordine,& nel principio, gli ot
to Stendardi che li hebbero dal Pontefice.Šeguitano poi le
trombe d'argento , ſoſtenute dinanzi dalle 1palle di alcuni
fanciulli, Et a duca due i Comandatori,chiamati da Latini
precones. Et queiti veſtiti ſempre di Turchino , da quelli
del Proprio infuori, con habito lungo, portano in capo la
betrettarolla, con vna picciolamedagliad'oro dall'vno de
lati
DEL PRINCIPE LIB. XII. 194
lati con l'impronta di San Marco . Altre volte andauano
con vna bacchetta in mano , ma l'anno 1323. ſi diede loro
in quel cambio la berretta.Et ſono creati dal Doge al nume
ro di so.ſopra a i quali ha giuriſdictione . Dietro a coſtoro
vēgono i pifferi co i troboni,veſtiti di roſſo ,fonando tutta
uia harmonicamente . A queſtiſeguono gli Scudieri del
Doge a due a due, veſtiti di velluto nero . Indi ſei canonici
co Piuiali indoſlo ,perchefu ſempre coſtume de noſtri d'ac
compagnar le coſe temporali con la religione. Appreſſo
coſtoro caminano i Caſtaldi del Doge,& poi i Secretari del
Collegio, quei di Pregadi, & quelli del Conſiglio de Dieci,
& dopo vengonoi due Cancellicri del Doge cheſi chiama
no Inferiori & Ducali, riſpetto alGrandech'è per ſeruitio
della Rep. Er dietro a queſtiſegue il Cancellier Grande , &
tutti coltoro ſono veſtiti di pauonazzo, ma con le mani
che chiuſe, fuori ch'il Gră Cancelliero che veſte Senatoria
mente . Et immediate è il Cappellano del Principe col Za
go che porta il Cero , & col Ballottino del Doge. Poi
vengono la Sedia ,7 & il Guanciale, l'vno della deſtra & l'al
tro dalla ſiniſtra,co l'Ombrella. Et poco preſſo compare la
perſona del Doge attorniato da gli Oratori de Principi
eſterni . Et in trionfo porta ſempre il Baucro d'Armellini .
Dopo coſtoro vengono i Conſiglieri, & Procuratori di Sā
Marco almeno per legge del 1459.a duc a due,gliAuogado
rii Capi de Dieci,iSauiGrandi, iSauidella guerra, detti di
terra ferma, & gli altri Senatori , & Magiſtrati di mano in
mano ſecodo le leggi,tutti veſtiti di ſeta dicolor cremiſino
co le maniche alla Ducale,co tanta magnificēza & grādez
za che nulla piu . Et queſt'ordinanza in queſta maniera, fi
chiama,come s'è detto di ſopra,andare in trionfo .
1
Curnam Febrarii Formoſa adTempla Calendis
Nullo non anno , Duxque Şenatus eant,
' . DELL'ANDATE PVBLICHE
Si neſcis caufam .,paucis( aduerte) docebo; ? "
Nam uetus atque recenshoc monet hiſtoria.
Abſtulerat noftrasprædoex Tergeſte, puellas
E templo vellent cum remeare domum , , ! .
Andata a. S.Zaccaria.
A ſeconda andata,ſifanel giorno della Reſurrettionc
LA
-di Noſtro Signore alla Chieſa diSan Zaccaria .Glian
tichineaſſegnano tre cagioni, ma qual ſia la uera è diffici
le il giudicarlo . Dicono alcuni,che dopo lauenutadi Pa
pa Benedetto Terzo a Venetia, hauendo viſitato le mona
che di San Zaccaria,& affettionatoſi a quel moniſtero, per
la virtù , & per la Santità di Madonna Agneſina Morolini
alloraBadella , ritornato a Roma , le mandò a donare alcu
ni corpi Santi, i quali riceuuti con letitia,furono venerati
dalpopolo diuotamente , & cheil Principe in quel tempo,
non ſolamente viſitò la Chieſa per honorarli ,ma ſiobligo
anco per ſegno di dcuotione,d'andarui ogni anno in perpe
tuo nel giorno di Paſqua. Altri hanno per opinione , che
hauendoGiuſtinianoParticipatio DogeDecimofabricata
laChieſa, ſi comcs'è detto di ſopra, & diſpoſto di lei perte
ſtamento aſua volontà,il Principe in virtù di molteindul
genze concedute a quel luogo da diuerfi Pontefici, & per
ricognitione dell'anticapatroniad'ella Chieſa, lauiſita co
mc
DEL PRINCIPE LIB. XII. 196
me s'è detto . Et altri finalmente affermano(fra quali è An
drea Dandolo Dogenella ſua hiſtoria ) che eſlendoſi am
pliata ta piazza ,la quale era terreno delle monache : la Si
>
ExcoliturpaßimChriftiſolemnequotannis
Amortead vitam quo redit illedie... : ,
Pontificisfummi,id cumperueniſſetadaures,
>
In Venetumexarſitprotinus Imperium ,
Scilicetabſqueullo quodnutu Prafulisellene, ,
Aufi,delubris appoſuiſſemanus.
Huc aptans igitur mendum emendare beatus
Papa,ita cum Venetis tranfigit atque Duce ,
Principio cun£tosabfoluit, & indequotannis
Viſers
DEL PRINCIPE LIB . XIII 191
A
LÁ
quar
Rep.quãdo cagiontadal
ta gitafecefugiorna lavittor
atacõ Otho ia chehebbela
ne figliuolo di Fede
rigo Inperadore , per difender & mantenere in ſtato Papa
Aleſſandro III. La qualvittoria,con tutto chechlaſia fta
ta taciutadadiuerli, & dadiuerfi altrinegata,l'inuidia ,o la
maligniri no ha peròſaputo far tāto ,che vn fatto coli mc
morando , lifia potuto eſtinguer deltuttonelleniemorie
patrare ,cociolia che la veritànõli puogiamai opprimere af
fattonelle coſe importanti:Perciochehabbiamo all'incon
fro di coloro che la niegano , un numero aſlai grande di
Scrittoricoli Italiani comeforeſtieri,che l'affermano ; & la
raccontano pantalmente . Maperciochequeſto luogono
ricerca al preſente ch'io midiffonda in quefta materia; VOE
glio p hora produrfolamento per teftimonidel vero ,quat
tro o ſei di loro , poiche la prubua d'ognicoſa , per grande
ch'ella filia, conline,in ore duoruin vel trium ,ſecodo quel
ſanto detto di N. Signore: AlbertoGrantzioadunque nel
l'opera luadella Saffonia ,nel lib.6.cap.37. diccālte parola
Annuserat feptuagefimus fèptimus, ut Euſebijcontinuatortrii
dit,octauus ( c alij nonus.jpostmillecentum , quum Imperator iam
Othonafilio , quemClaſſipr& fecit ; Vènetaclaſe intercepto, Venetia
(ubi erat. Summus Pontifex Alexander ) perducta, de pace ac recor
ciliatione efficaciter cogitauit on.Matthco Palmiero, nel Croni
co ch'eſſo corinouaa quello diEufebio Ceſarienfe, & cita
to dal Grantzio dice. UtlexanderPontifexitimensImperatorias
vires Venetids refugit a Quapropter Isnperatorarmauit contra Vio
netos Claffem , cuipræfecit. Ochönew filium fuum, eo ad repofien
duga Pontificemainiſi Keium:Otho , primaconcurſunarsabi
prelio sriperatus y caprus Venetias, adducitui o caterd ?
Ddd Nella
DELL'ANDATE PVBLICHE
Nellahiſtoria Germanicafatta latina da H.Mutio , & ftam
pata in foglio , ſi legge nel libro 18. Imperator Fridericus , ubi
audiuit Alexandrum Venetis eße, & loco Summi Pontificis coli, mit
tit Othonem filiumfuum cū armata Claffæ,Venetias,ut repoſcat Pon
tificem.Otho,primum patris mandatum , per nunciosin Vrbë mittit :
ſed Venetirecufant daturos ſePontificem Eccleſiæ , legitime creatum
capur,in manus hoftis. Otvobellum indicit,utpaterpræceperat.Vene
siClaſſesfuas aduerfus illum mittunt.Superatū ,et captum , uinctumg;
Othonem ,in Vrbem ducunt ad Pontificem & c. Giovanni Naucle
ro ſcrittor grauiffimo,& di molta fede,ſcriue nel terzo vo
lunie, nella quarāteſima generatione,queſte parole.Impera
foraudiens Summum Pontificem Venetus eße,Othonem filiumfuum ,
cum armata Claße, ad repofcendum Summum Pontificem Venetias
>
Andata aa S.
Ꭰ Vito.
; : ܃܃܃
di
giuradi Baiamonte.Il quale eſſendo ricco oltre modo , i
& pieno di alterezzaper le caftella,per le dipendenze,& pa:
rencadich'ello tencua nella Dalmatia,parte offeſo, & parte
perlua,
DEL PRINCIPE LIB. XII. 200
Andata nelgiorno di
S. Iſidoro.
A decima cade nel giorno di Santo Iſidoro , detto dal
volgo S. Sidroa 16.d'Aprile. La cui cappella iu S.Mar
co fu fatta l'anno 1348.da Andrea Dandolo Doge.Et la ſo
lennità ſua fu inſtituita dal Senato . Percioche in detto dì,
fi faluò la Rep. dalla congiura di Marino Faliero Doge $ 4.
che fu l'anno 1354. Il quale eflendo di età di 80.anni,mof
ſo piu tolto da ſtegno diingiuria , riceuuta percauſa di ho
nor feminile, & dal conſiglio d'alcuni ſcelerati, & maligni,
che per deſiderio dilìgnoreggiare,eflendo decrepito ,& ſen
za figliuoli, ſi laſciò condurre imprudentemente alla ro .
uina diſe medelimo : hauendo con queſta ribalderia mac- .
chiato ( non la famiglia ſua, che fu ſempre illuſtre , & frut
tuoſa alla Patria , & prima & poi del predetto accidēte)ma
la ſua infelice memoria.Percioche ſcopertoſi il trattato per
via di Nicolò Lioni, che fu Procurator diS.Marco :confef
ſando volontariamente il delitto , al qual fu ſpinto contra
2
Andata allaGiu
decca .
DELLA
207
DELLA VENETIA
CITTA' NOBILISSIMA
deſcritta da
M. FRANCESCO SANSO VIN
Libro Terzodecimo .
Oi che ne i duc precedenti libri s'è
ragionato dellaperſona del Doge,
Capo & primo huomo di tanto im
perio,ſarà bene che diſcorrendo bre
uemente, diciamo quali & quanti
foſſero i Principi di queſta Republi
ca fino aa tempi noftri, poſcia che
ſotto coſi felice gouerno, ſi è fatto
tanto honorato progreſſo comcfi
ucde,da chi,non inuido,o del tutto maligno, ſtima & fa ca
pitale dello ſplendore& della gloria della gente Italiana, fo
Itenutaco ogni grandezza da queſta natione. Ma inăzi che
ſi venga al particolared'eſſi Dogi,non uoglio pretermette
re alcune coſe neceſſarie, accioche ſi habbiada quelle mol
to piu lume della hiſtoria. Dico adunque che la piu vera
& approuatamemoriache ſi habbia dello ſtato degli anti-.
chi Veneri rifuggiti nelle lagune, è vnalettera di Magno
Aurelio Caſſiodoro , ch'egli ſcriſſe alla Rep. Venetiana. La
qualemale inteſa nelle hiſtorie Venetc, dacoloro chela ci
tano,ha partorito qualche confuſione preſſo ai lettori. Per
cio ch'alcuni,valendoſi d'ella,hānodato aleggerel'inſcrit
tione
D E L L E VITE .
tione in queſtamaniera, NosTribunus Venetiarum , Præpofitus
Senatus , & alcuni altri hanno detto . Al Tribuno diVenes
ria ,Senator,& Popolo . & nondimeno l'vna & l'altra d'efle in
.
est tradere , 795 Ftxedeatis fub celericate portare . Similis erit quippe
periſque gratiaperfeétionis , quoniam unumex hisdiffociatum impleri
non permittit effectum . Eftote ergopromptiſſimi ad uicina qui fæpepa
tia tranſmittitis infinita. Per bopitia quodammodo ueſtra diſcurritis ,
q«i perpatriam nauigatis. Accedit etiam commodis ueftris, quòd vo
bis alind iter aperitur perpetua ſicuritate tranquillum . Nam cum
pentis Jæuientibus mare fuerit claufum , uia uobis panditur per
Ames
DE PRINCIPI LI B. XII. 208
"ameniſſima fluuiorum . Carina vestre flatus aſperos non paueſcunt,
- terram cum ſumma felicitati con ingunt, & perire neſciunt que fre
' quenter impingunt. Putantur eminus quaſi per prata ferri, cum
.
xilio non iuuatur. Habitatoribus igitur una copia eft ut folis pifci
bus expleantur. Paupertas ibicum diuitibus fubæquabilitate con
miuit . Vnus cibus omnes reficit habitatio fimilis uniuerſa conclub
.
VIT
DE
/
per
DE PRINCIPI LI
L I B. XIII. 209
per ſpendereallagiornata , moſtrando a vn certo modo ,
che folledi rame, & picciola , & vſuale, per lo continouo
vſo che corre di giorno in giorno per lo biſogno delle per
ſone, percioche per altro ,Habitatorus, dice cgli, una copia
2
tia & dell'Iſtria, & per diuerle altre parti tenute in Italia in
quel tempo da Greci; come titolo non punto ſuperbo o
gonfio , ma ſignificatiuo di dominio libero & volontario.
Mi ſouiene hauer lettoin yna eſamina fatta l'anno 804. da
Izzone,Cadolao, & Aione Conti , & Commeſſariin lítria
di Carlo Magno,ſopra l'eſtorſioni fatte a quei popoli da un
Duca Giouanni gouernatore in quella Prouincia ,perno
medel dotto Carlo, eſſendoui aſiſtente Fortunato Patriar
ca di Grado , queſte parole intorno alla degnità del Tribu
nato,del Hypato , & degli Eſcuſati ,uoci non beneinteſeda
molti, & però damepofte in queſto luogo , a dichiaratio
ne dimoltipallicheſi leggeranno piu oltre. Ab antiquo tem
pore dum fuimusfub poteſtate Grecorum Imperij (coſi dicono gli
Iſtriani nella detta eſamina)habueruntparentes noftri confuetudi
nem habendi ačtus Tribunati,Domeſticos,ſeu Vicarios,nec non Lociſerº
nator (erano tutte le predette voci di degnità) per ipſos ho
nores ambulabant ad comunionem , et ſedebantin conſeßu unus quiſq;
profuo honore . Et qui volebant meliorem honorē babere de Tribuno,
ambulabat ad Imperium , qui illum ordinabat Hypatum . Tunc ille
qui Imperialis erat Hypatus,in omni loco ſecundum illum Magiſtra
tum militum precedebant. & piu di ſotto . Grecorum tempore
.
!
ORSO HYPATO DOGE III. ANNO 726.
Marcello ſoccelle l'anno 726. Orſo Hypato anco eſto
A Heracleano, & di nobil proſapia ,il quale con molte
opere illuſtri, acquiſto nome honorato di Principe ſingola
re . Perciochehauendo Luitprando poſto l'aſſedio a Rauē
na, & preſa, & diſtrutta l'armata greca,l’Eſarco Paolo ſi fug
gì a Orſo,dalquale corteſemente raccolto ,glifu data ſperă
za di bene . Et non molto dopo , farta ad inftanza di Papa
Gregorio II. vna aſlai groſſa atmata per quei tempi,non lo
lamente rihebbe Rauenna, trahendola dalle mani de i Lon
gobardi,ma preſe Ildebrando nepotedelRe, & occiſe Pare
do Ducadi Vicenza, & rimeſlein Stato l'Efarco, & queſta
fu la prima impreſa che faceſſero i Vinitiani con l'armi.
Ma ritornato poi a caſa come trionfante , & lufcitatali
diſcordia ciuile per le coſe di letolo , & imputata a lui
ܐ܀
Hhh conic
DELLE VITE
come partiale,fu crudelmente ammazzato . Coſtui fu Hv
pato Imperiale, cioè Conſolo.altri dicono ch'era della fa
miglia Hypata ,la qualevenuta da Padoua,fu poi chiamata
Dandola. Ma difficilmente ſi puo intender la uerita in co
ſe trattate tanto oſcuramente da gli Scrittori.Baſta che que
ſta voce Hypato , la quale è greca, era titolo di degnità, col
qual titolo furono honoratidiuerli Dogi,ſiconic s'è detto
di ſopra.Et uific 2.anni, & s.meli,
D brigate.Percioche
Opolamorted'Orſo, alcuninacquenuoup diſparere
teneuano che foſſe frale
migliore
yn Magiſtrato annuale, che un perpetuo:fercioches'il tem
porale eramaluagio ,finendo in capo dell'anno , ſi poteua
2
}
MAVRITI O GALBAIO DOGE VII .
ANNO 764
E Tinfuoluogo pofero
prudente,nobile, MauritioGalbaio
& ricco huomo,l'anno Heraclcano,
764.in Mala
mocco. Et era anco egli Hypato, & fi portaua ottimamen
te nella cura del ſuo gouerno. Percioche hayendo cura a
far nauicare, & a creſcer l'entrate,s'era acquiſtato famad'ot
timo gouernante . Nel coſtui tempo la Chieſa di Grado fu
moleitata molto da fioi nemici, onde i Veſcoui d'Iſtria tol
tili dall'obedienza di Grado, il Principe dolente che quella
Chieſa ſcemaſſe di riputatione,mandò al Papa, Magno Pre
te, Scriuiano , & Coſtantino Tribuno, ſuoi Oratori, per ri
mediare', a tanto diſturbo, ma' eſſendo il Papa uenuto à
mortc in quei giorni , non ſi fece nulla . Oltre a ciò ſi creò
il primo Veſcouo in Caſtello Oliuolo . Ilpopolo adunque
veduta la buona mente del Doge, & deliderando di mo
ftrargli qualche ſegno dell'anioreuolezza & reuerenza che
gli portaua,gli diede per compagno nel Principato Giouan
ni ſuo figliuolo. Et allora cominciarono i Vinitiani a vede
re in un tēpo medeſimo due Principi nella Rep.laſciādo co
queſto fatto, peſſimo eſempio a ſuoi ſocceffori.All’último
retto lo Stato per lo ſpatio di 23. anni ſimorìfelicemente .
Onde Giouanni riinaſto ſolo , & fatto diffimile al padre
(il quale viuēdo ricopriua co lehonorate ſue attioniidifet
ti del figlio ) nonhauēdo riſpetto alcuno al commodo del
la pátria,opero dimodo,che gli fu dato per collega Mauri
tio ſuo figliuolo. Sotto il ſuo reggimento ilmare crebbe tā
to ,che quaſi tuttel'Iſole furono affondate dall'acqua.Indi á
non molto il Doge mandò Mauritioa Grado ad occidere
il Patriarca Giouanni. Et hauendo Mauritio prefa la ter
ra , il Patriarca prima fu ferito , & poi gettato a terra da
yna
DE PRINCIPILIB. XIII. 315.
una altiſſima torre . Per queſta opera coſi ſcclerata, Fottu
nato parente del morto , & fuo focceffore nel Patriarca
to,gli congiurò contra . Et nella cõgiura furono Obelerio
Tribuno di Malamocco, Felice Tribuno, Demetrio Mari
mano , Foſcaio Giorgi , & molti altri,a quali diſpiaceuano
ſommamēte l'opere dei due Dogi. Etriſtrettiintieme elef
ſero di comun ſenſo per legitimo Doge,il predetto Obele
rio . Onde Giouanni& Mauritio 1pauentati, ſi fuggirono,
Giouanni a Mantoua & Mauritio in Francia, doue finiro
no la vita loro . Hauendo Giouanni col padre Signoreggia
to 9. anni , & altri 9.dopo il padre , & con Mauritio ſuo fi
2
{
gliuolo 7.anni,chefurono in tutto 29.anni.
OBELERIO DOGE VIII. ANNO 804 .