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07. wty PpiHn ) a
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AG
S A
S G I O
SOPRA LA FILOSOFIA
ISTORICO - CRITICA
D
Agn
072
IN IRENZE MDCCLVI .
Appreffo ANDREA BONDUCCI .
CON LICENZA DE SUPERIORI .
}
|
|
lot
À SUA ECCELLENZA
IL SIGNOR CAVALIERE
GAETANO ANTINORI
PRIOR D' ORVIETO CONSIGLIERE DI STATO
E DI REGGENZA IN TOSCANA
SEGRETARIO DI GUERRA
e
P R Ι Ν Ο Ι Ρ Ε
DELL'INCLITA ACCADEMIA E TRUSCA 1
'DI CORTO NA
E
1
1
Ccovi una mia tenue fatica ,
So che per mille giuſtifimi ti 1
7
rica Nazione toglierſi dalla falſità e dalle
! tenebre , e collocarſi nella ſua vera luce .
L'espoſizione , che iofo del ſavio prudente
ed ottimo Regolamento Civile degli Anti
chi Toſcani, a chi mai più giuſtamente ap:
partiene , che aa Voi , che ſete une di Quel
li, che come Somma avvedutezza e pruden,
za , e çon univerfale fodisfazione dei poor
poli , preſedete al Governo di queſta Ña.
zione medeſima ? Se da tutto ciò avverrà ,
O SIGNORE , che io incontri l approva
9
DEGLI ANTI
SS A G G
G G I:
SOPRA LA FILOSOFIA
O
Li Etruſchi furono ſenza alcun, 1
1
13
cetti di Filoſofia , hanno ſpiegata per confc
guenza anche la dottrina favoloſa della To
ſcana , che aveva quali i medefimi Dei , Spi
riti , Genj, ed Eroi ; sì perchè non è ſem
pre facile il ritrovare in queſto genere dice
congetturali ragionamenti tutta la deſiderabi
le preciſione .
Ciò preſuppoſto , incominciando da quel- TEOLOGIA
la parte Teoretica della Etruſca Filoſofia , Naturale ,
la quale risguarda il puro e ſemplice inten
dimento , e non tende immediatainente a con
ſeguenze di pratica , viene in primo luogo la
dottrina ſopra la Natura e gli attributi
1
d'Iddio , del quale aver ſaviamente e dirit
tamente penſato affermarono gli Autori del
la Storia univerſale , ed il celebre Cudworth ,
che nella Storia delľ antica Filoſofia fenti
tanto innanzi i; ma io veramente non ſo per
fuadermi della verità del lor ſentimento :
Egli non mi ſembra , che abbiano aſſai con
ſiderati quei piccoli monumenti che ci ſon
rimaſi deiľ Etruſca Tcologia per concepir di
eſſa un opinione sì favorevole. E'vero cer
tamente che cíli credevano ed inſegnavano ,
avere Iddio ſulle crcate coſe una faviffime
provvidenza ed un regolato governo , sde
gnarli contro i diſpregiatori delle Leggi e
della
1
1
14
della Divinità , ricompenſare giuſtamente i tumen
1.13
I5
timenti e la diſciplina ' di Pitagora (1) po
trebbe ſervire di un nuovo e forſo non di
ſpregiabile argomento per fiſſar qualche coſa
ſulla incerta Patria del celebre Filoſofo per
gloria dei noſtri Toſcani ; ma omai è ſtato
tanto e sì lungamente parlato sù queſto pun
to, che non potrebbe non rieſcir faſtidioſo
agl' intendenti ſe io m'impegnaſſi in una
prolilla e tedioſa ricerca . Dirò ſoltanto che
nel
16
nella oſcurità nella quale ci ritroviamo in
torno alla lítoria Pitagorica sì per parte de
gl'inſegnamenti vocali miſterioſi e non ſcrit
ti, che uſavanſi dal Filoſofo , sì per parte
dei poſteriori Biografi o per invidia e ma
lignità , o per la Greca comune naturalezza
portati alle menzogne , alle contradizioni , e
ai miracoli , reſterà la Patria di Pitagore
>
1
/
*
17
Spirito animatore dell'univerſo , di queſta
opra mondana fignore ed artefice , al qual ſi
conviene ogni nome. Se ſi vuol chiamar De
ſtino , non vi è nel nome errore alcuno , pe
rocchè egli è colui dal quale tutte le crea
te coſe prendon norma , e dal quale proce
dono le cauſe delle cauſe ; ſe vuol chiamarſi
Provyidenza , giuſta è la denominazione , per
chè, egli è colui pel conſiglio del quale ſi
provvede che il Mondo feguiti coſtante il
ſuo moto , ed eſeguifca le lue leggi ; e fe
Natura fi appella , non ſi falliſce, eſſendo egli
il principio di tutto , e lo ſpirito della me
delima nostra vita; e le Mondo li chiama , non
vi è inganno alcuno , perocchè egli è tutto
çiò che ſi vede , ed un tutto nelle ſue-par
ti diſtribuito ed inſerito , e che da ſe meds
fimo fi foſtiene ...
is ? C Ec
3
1
1
18
$ ? Ecco il Siſtema Erruſco dopra la Divi
nità , elfopra iifuoi più , laininoti attributi :
Ora per iſcoprire la verace ſüniglianza dei
ſentimenti d'ambedue le Scuole , baſta rifer
tere che Iddio degli Etruſchi & totum quod
videmus , totus fuis partibus inditus a fe
Juftineris vi fua , animus ac fpiritus - univerfi ,
e che ad eſſo tuttili nomi converigonio , cioè
di Fato , di Provvidenza , di Nutúra , di
Mondo, per riconoſcere la verace dottrina di
Pitagora , cui afferma Cicerond 01) avere ftia
mato, Deum eße animum per baturam reruin
omninın intentum de commeantëm giche i fono
quati imedelini termini, che ſpiegano la Na
tura di Dio della Scuola Toſcana . E queſta
eſſere la veriffima fentenza Pirágorica fuor
di dubbio , benchè la lontananza dei teſtimo
nj, che potrebbero addurli a confermar là , po
teſle renderla alquanto ſoſpetta ; ma la trop
pa conformità di ella con gli ſtudi e con la
prima iſtituzion di Pitagora non daluogo
di dubitarne. Egli ebbe i primi ſemi della
ſapienza da Ferccide , il quale fu tanto im
pegnato per le dottrine dell'antichiſſimo Or
feo rinnovatore de barbari coſtumi dei Greci ,
1
che
( 1 ) De Natur. Deor. Lib . Cap. 5. Minur Fel. Lib. XIX ,
I. Cap. 17. Lattant Lib. l. cap. 7 .
19
che egli impiegò,le : Tue fatiche' a comentar
le (!) . Dal Siſtema adunque d ' Orfeo , che
fu poi proprio e di Ferecide e di Pitagora,
reſta confermato il teſtimonio di Cicerone ,
.
20
Mini
21
23
acque che ſono fulla ſuperficie idel noſtro
globo ;, nel quarto i due Pianeti , il Sole e la
Luna ; e le altre Stelle ; nel quinto tutti gli
animali , che, abitano l' acqua , l' aria , e la
terra ; e nel fefto l’Uomo .n. Sei dunque mil-.
lenarj paſſati ſono avanti che l'uom fi for:
maffe , ei lei che reſtano debbono contenere:
quello fpazio di tempo , che deve durare il
Genere umano , ficchè tutto il circolo delle 1
1
25
imperciocchè nè l' ordine , nè la materia ,
nè lo ſviluppamento della medeſima , nè la
ſucceſliva diſtribuzione delle coſe formate
s' accordano in neſſuna maniera con la dot
.trina Etruſca . Anche la fola memoria del
Fuoco degli Stoici , il quale è la principale
potenza della mondana macchina , che penc
tra , alimenta e ſoſtiene i corpi tutti, che è
il centro dell'univerſo , e che anima ed in
forma tutte le coſe create , potea fargli cono
ſcere la enorme diſſimiglianza dei due Siſte
mi , ſe pure il fuoco di Zenone non ſi con 2
--
---
26
dei ſentimenti, i quali ora ſembrano neceſſa
riamente diſcordare ; ma nella provincia , nel
la quale mi trovo , dove regna piuttólo lo
ſcurità delle torbide congetture , che la cer
tezza della verace Storia , è quaſi impoſſibile ·
il dir qualche coſa che contenti un Filofofo .
Risguardando però attentamente ľEtrafca
Cosmogonia , ella ſi trova in gran parte fimi
liſſima a quella verace , che ci defcrille Mosè ,
poichè ſottraendo la lunghezza dei perio
di , che tra la formazione delle diverſe coſe
paſſarono, io non veggo quale antica dottrina
Tia più ſimile di quella inſegnata da queſti
Popoli . Non ſarebb' egli adunque poſſibile ,
che coteſta nazione aveſſe per la ſua anti
chità conſervata una ſpecie di Filofofia tra
dizionaria , come ſi vede appreſlo a poco á
verla conſervata altre antiche nazioni , come
gli Egiziani e i Fenici , che ſia ſtata poi la
medelima tradizione corrotta dalla naſcente
ambizione della novità delle opinioni , dalla
fantasia e dalla impoſtura degli Auguri e
28
periodo dell'Anno Magno : che allora dovea
ſeguire una ſpecie di Tovverſione e di ſcon
volgimento dell'Univerſo , e che queſta ſov uno
verſione era manifeſtata dagli Dei per mezzo ta
di un Portento , del quale gli (1). Etruſchi ter
credevano d'eſſer gľ interpetri . 1
Non vi è alcuna coſa più celebre ap
preſſo l'Antichità della ſovverſione e della
rinnovazione del genere umano (2). Un opi
nione sì ſorprendente occupò le Scuole prin LIE
cipalmente Orientali e Boreali , e dalla Tra ELL
ciâ , dall'Egitto , e dalla Fenicia fu traspor
>
CE
tata dai Filoſofi , che di là diſcendevano , o t1
che da quci popoli erano ſtati ammaeſtrati , di
nella Grecia tutra é nella Italia . La tradi ta
zione forſe che appreſſo quegli antichi Po CE
poli ſi conſervava del ſeguito Diluvio diede 2
origine a queſta dottrina delle periodiche e fa
ſuccesſive lovverſioni c riſorgimenti delle
mondanecoſe. Certo ſi è che in quelle piccole C
notizie iftoriche , che ci ſon reſtate dei tem
pi
( 1 ) Plut, in Sylla , Suid . (1) Di varie e fuccelli
Τom . 2, Art . Σύλλας Τους ve Generazioni d' uomini
δε Τυρρηνών μάντεις μελα . ne parla Efiodo nei fuoi
βολήν του γένους , και με- verfi intitolati E "ργα και
τακόσμησιν απoφήναςθαι ημέραι . ν . 107.6 egg.
σημαίνειν το τέρας σο.
29
pi antichi ed ofcuri, s' incontrano ad ogni
paſſo le tracce di queſta opinione : Orfeo (1)
uno dei primi Teologi della Grecia inſegna
va doverſi per l' univerſale incendio la ma
teria tutta incenerire , e quindi rinnovell are
il Mondo . I termini dvestatIS αποκατάστασις
9 >
30
deteriora Magister . E più ſotto : Omne ani
mal ex integro generabitur , dabiturque ter
ris bomo inſcius fcelerum , & melioribus au
Spiciis natus . Le quali coſe ſono baſtanti ad
illuſtrare ľ opinion degli Etruschi , come io
aveva intenzione di fare.
In quanto poi appartiene al periodo
dell' Anno Magno , il fine del quale era
l'epoca della imminente ſovverſion delle co
ſe , egli ſi è una conſeguenza del Siſtema E
trusco di ſopra ſpiegato , imperciocchè qua
ſi tutti quelli che ammettevano le ſucceſſive
generazioni del Mondo , per deterininarne la
durata e il periodo , ricorrevano a un certo
circolo d' anni , il quale fu chiamato da eſ
ſi (1 ) Anno Magno , ` Anno Maſſimo , e An
no Mondano , differentiſſimo nella ſua lun
ghezza ed eſtenſione . Cenſorino (2). ripor
tando le opinioni di molti dice di Ariſtoti
le , che egli chiama Annum Maximum potius
quam Magnum quem Solis Lunæ , vaga
rumque quinque Stellarum orbes conficiunt,
. cum ad idem fignum , ubi quondam fimul fue
raut , una referuntur, cuius anni hyems ſum
me. eft rutanduslos , quam nostri diluvium
VO
32
Arte Divinatoria, che da queii accidentalis
fenomeni voleva ſtoltamente ſcoprire i ſu
perſtizioſi ſegnali della volontà degli Dei ;
onde a ragione rimproverò il Poeta Filoſo
fo (1) all' Etruria la ſua vanità , perocchè
non alle ragioni dedotte dalla natura atten
deva, ma alla ſola puerile interpetrazione
degli avvenimenti futuri :
35
tos vocant , qu & vastat do includit , dini 1
1
36
potrebbe ſervire per far credere ai docili e con
ai ragionevoli , che farà ſtato da elli abbrac
ciato il metodo d'inſegnare Egiziano reſo e
rispettabile e facro dalla autorità Pitagori nede
13
ca ; ma per chi non ti voleſſe arrendere alle
ſemplici congetture vi è un argomento di babil
retto convincentisſimo , pel quale fi vede male
che eſſi queſto metodo così ſeguitavano , che fra în
oſſervavano eſattamente alcuni Simboli del
Filoſofo , i quali non erano oſſervati da nel di tu
ſuna altra parte dell'Italia , e alcuni dei qua ch'e
li ſono ſtati infin tralaſciati dal medeſimo Gior
Jerocle : così gli ha a noi conſervati Lucio an
Etruſco ſcolare di Moderato Filoſofo Pita be
gorico (1) . οδόν εςι και το σύν7α ράττειν αναστάντα ; ll ,
εξ εύνης τα στρώματα , και χύτρας τύπον αρθείσης che
εν σπoδω μη απολιπείν , αλλά συγχείν , και χελιδόνα:
>
a
οίκια μη δέχεσθαι , μηδε σαρου υπερβαίνειν , leyes
3.
youbáruycoy 08ʻx01 Tpécsiv: cioè , che ſorgendo da 2016
letto ſi deve gettar fofopra i panni , che 11012 loro
ſi dee laſciare nella cenere , ma confondere il
veftigiodella pentola , nè ricevere in caſa 11
la rondine , nè paſſar sopra le ſcope, nè ali DOS
mentare in caſa animali di curvo artiglio .
Ora le queſti ſimboli, che erano dagli altri dica
Italiani trascurati , oſſervavano gli Etruschi
con
That
( 1) Apprelio Plur. ' loco
i
37
con tanta religioſità , egli è credibile che
tutta l'altra Scienza Simbolica , più comu
ne e più univerſalmente ricevuta , foſſe dai
medeſimi adottata . .
등
?
2
popoli e i ſacrifizj e le luſtrazioni, e l' epu !
1
39
te , che risguarda la prudente diſtribuzion
dei gaftighi, dalla quale dipende la più foa
ve armonia delle molte parti di un Regno ..
Dicevano adunque che quel Fulmine , che
Giove di fuo ſemplice movimento vibrava ,
era placabile e monitorin , e quello dannoſo
adirato ed infelice , che lanciato era anche
col contiglio e con l'autorità degli altri
Dei , per inſegnare a quelli, che per l'altez
1
za del grado ſono tra loro in una ſpecie di
naturale indipendenza (1 ) , che per loro ſen
plice movimento debbono piuttoſto inclinare
alle piacevoli ammonizioni e all ' ainorofa e
paterna benevolenza , che ai gaſtighi e alle
pene , e che quando ſi tratta di nuocere al
la vita ed ai beni dei fottopoſti è pruden
tisſimo configlio riflettere ſopra i ſentimen
ti di molti , combinargli intieme , attaccarli
al reſultato , che ſembra migliorc , e non fi
darti alla ſua faviezza , che in cauſa propria
può eller turbata da piccole e minutisſime
pasiioni impercettibili anche agli occhi di
un claminator di le ſtello il più rigoroſo .
Per lo che dicevano in ſecondo luogo , che 1
dovendo Giove vibrare la terza forte di ful .
mini,
( 1 ) Quia lovem , ideſt oportet ,
> nocere nonniſi
Regem , prodefle fulum & c. Senec. b. c . cap. 43 .
40
mini, che ſono devaſtatori delle umane co
ſe , e gli Stati pubblici e privati confondono
e pongono in iſcompiglio , ricorreva prima
a conſultare gli Dei fupremi , e fecondo la
faviezza delle ſentenze loro temperando il
proprio volere finalmente deliberava ; che è
e
una conſeguenza del primo inſegnamento >
42
schi foſſero gl' inventori , o almeno i pro D.
motori in gran parte ; ma io non ſon tanto Icih
impegnato per la gloria di queſto Popolo , fer
ch' io voglia ammettere ciecamente tutto
ciò che racconta il troppo credulo Aurore . poc
It miſerabile argomento adunque che egli ri pes
ed
porta è incluſo nel raziocinioche ſegue: Ip
le
pocrate (1 ) in una delle Epiſtole a Filepome ells
ne dice la Medicina avere ſtrettiſſima paren
ana
tela con l' Arte Divinatoria (2 ) , ma gli E
del
truschi ſono ſtati dei primi inventori dell' Ar ler
te Divinatoria , dunque ſi può dedurre gli di
Etruſchi eſſere ſtati dei primi ad inventare leg
la Medicina .
[
Non appartiene al preſente argomento
il ricercarç chi ſia ſtato , o quali popoli fia
no ſtati i primi ad inventare queſt' arte per
follevare e riſtorare i continui difetti della
natura umana , sì perchè queſta invenzione
FCE
è troppo antica per rintracciarne ſicuramen
te l' origine , sỉ perchè io troverei più di
let
ſette o otto popoli che pretendono queſto
onore (3) , i quali non ſi potrebbero agevol lp
mente accordare , sì perchè l'argomento del
Dem
(1) Ορρ . φ. 1278. Edit . τική σάνυ συγγένεις εισί .
Gen. 1657. ( 3 ) Ved . M. Daniel. Clerk 30
Vir
( 2 ) l’nt poxin de xai jav. Hift. de la Medicine .
1
2.
.. !!!
43
Dempſtero è troppo meſchino per meritare
una sì lụnga e laborioſa confutazione . La
ſciando adunque ſtare la debolezza e la mi
ſeria del raziocinio , egli farebbe ſtato Ip
pocrate veramente troppo poco impegnato
per la dignità e per l'amore dell'arte ſua ,
ed avrebbe troppo umiliato i ſuoi ſeguaci
ſe aveſſe creduto ed inſegnato il Medico
eſſer qualche coſa di fimile all' Indovino :
una teſtimonianza di uno dei primi Padri ,
dell'Arte Medica ſervirebbe ai dubbioſi ma
levoli per innalzare il trionfo ſulla rovina
di un'arte , che eſſi declamatoriamente per
ſeguitano come un invenzione ridicola per
ingannare gli uomini ſemplici ; ma checchè
fi dicą il Dempſtero , Ippocrate non ha mai
penſato, così , e la Lettera, , onde èè cavato
>
1
44
ſto commercio epiſtolare della ignorante Ad
dera con Ippocrate ognuno - anche medio
7
cremente informato della Storia della Filo . db
ſofia e dell'eloquenza Greca non pone in
dubbio , sì perchè la ſoavità e la vana ed MI
47
digitum mailiis finistrae minimo, proximum ,
& illic definere implicatum ceteris eiusdem
digiti nervis , og
d inde vifuni veteribus , ut
ille digitus anulo tamquam corona circumda
retur . La ragione poi , che di ciò davano
gli Etruschi nei ſuoi Libri Pontificali , cril
che ivi portavahi l'anello perchè era il luo
go preciſamente più comodo di tutti gli al- ,
tri , come a lungo fi dimoſtra in Macrobio
medefimo . Lo che le appartenga all' Anato }
i
{}?
49
nigi faccia menzione della virtù di queſte
acque non perchè per tali le aveſſero in
pregio i Toscani , ma perchè egli ſtello lc
conoſcefTe , fi vuol portare argomenti certif
ſimi della cognizione che i Toſcani avevano
della virtù medicinale dell' acque Termali ,
e dell'uſo grande che i medeſimi Popoli c
gli ſtranieri ne facevano . .
50
bago che foſſe poſſibile . Quindi appariſce
inai ifeſto fin dove giungere la cultura e la
medica diligenza degli antichi Etruschi , che
non cedeva certo in queita parte alla più
culta nazione, ed alla più ſcienziata del no
ftro fecola .
Che l' uſo poi delle Terme foſſe nel 1
:
: 12
51
onorevolmente citati da Celio Aureliano (1) . I
Ma anche Viterbo , Lucca , Volterra 9 la
Terra di S. Caſſiano hanno i lor bagni la
lubri , e Piſa (opra le altre città è famoſa
per le ſue Terme rammentare da Plinio (2) ,
ed ora refe affai più famofe dal noſtro chia
riflimo Archiatro Signor Antonio Cocchi .
Queſto piccolo laggio della Medicina
Etrusca può dimoſtrare agl increduli , che
ľ uſo delle medicine ſempliciſſime prepara
teci immediatamente dalla Natura non è
novellamente introdotto , ma che è ſtato dai
favi dell'antichità univerſalmente ricevuto ,
ſiccome un uſo , il quale è più adattato al
la debolezza della mente umana , e per con
feguenza più ſicuro dell'altro che ricorre
ſempre alla compoſta miſcela d' infiniti cor
pi , gli effetti dei quali appena ſon combi
nabili per conoſcerne un ficuro reſultato
applicabile alla natura di un male .
Forſe più chiaro apparirebbe l' uſo ra- Botanica .
gionevole dei medicamenti Toſcani ſe non
foſſe così ofcura la loro ſtoria , Cerro è
però che effi non tralaſciavano la diligente
applicazione alla Scienza Erbaria , la quale
non era un fapere nominale , curiofo, ed
G 2 eiter
(1 ) Lib. III. capit. 2. 4. ( 2) Lib. II. cap.13.
1
52
eſterno j, ma oltrepaſſando il lungo catalogo
di nomi barbari , e a ſcienza natural riducen
doſi , s'inrernava fino negli attributi narura
li dell'erbe , e quelli combinati con la pro
1
prietà dei diverli mali , veniva all' utile e
ſavia applicazione . Ecco quel che ci ha con
fervato Plinio ( 1 ) della lor cultura botanica :
Myriophillon , quoi noftri Millefollium vocant,
canlis eft tener c. Etruria hoc no
mine appellat herbam in pratis tenuem a
lateribus capillamenti modo foliofam , eximii
ufus ad viluera : boum nervos abfcißos vo
mere ſolidari ea addita axungia , rurfiusque .
illngi affirmans.
Egli è manifeſto non intenderſi da Pli
nio in queſto luogo i veri nervi , ma per 2
1
1
NA
53
E ſeguitando a ragionare della diligen- MECCANICA,
za e della virtù degli antichi Etruschi nel
foccorrere alle umane indigenze , e nel pro
cacciare ed accreſcere i migliori comodi
della vita , io non poílo non lodare aſſaiſſimo
l'ingegnola abilità di quei popoli pel Mec
canismo il più utile , come apparirà chiara
mente in offervando le pregiabili macchine
che al neno fino allora ignote nell'Italia fu
rono da esſi inventate .
Vero è però che il più delle volte le
invenzioni ſono figlie di un calo . Un certo 1
1
numero di corpi poſi inſieme ſenza alcun
fine hanno prodotto talora elfetti maravi
glioli . I rozzi e gl' ignoranti hanno così
eternato il lor nome e queſte caſuali in
venzioni hanno recato ſtupore ai Fiſici più
eccellenti , come la Storia Filoſofica di due
fecoli fa lo dimoſtra : ma non ſono di que
ſto genere le invenzioni Toſcane . Dipendo
no queſte da una ſavia e matura rifleſſione
delle Leggi della Natura , le quali in una
determinata maniera modificate fon ridotte.
dalla umana induſtria a produrre l'effetto ,
che avanti fi meditava , e così vengono in
conſeguenza di una filoſofica penetrazione .
Mol .
54
Molte ſenza dubbio di queſto genere ,
d'invenzioni potrebbero' numerarii ad eller
contenti delle ſemplici apparenze e dei fri
voli argomenti ; ma riducendomi a quelle
che non ſon loro da alcuno contraſtate , la
tromba militare si utile per avvertir pron
tamente e con ſomma facilità nei biſogni i
combattenti è ſtata dagli Etruschi inventa,
ta ſenza alcun dubbio , poichè ce lo aſſi
curano (1) Diodoro Siculo : TØvre ránnigga
εξεύρον εύχρησοτάθην είς τούς πολέμους , απ' εκείνων
1
so óvoposteīsay Tufinnine : E trovarono la tromba
utiliſſima alle battaglie , che da elli Etrufca
fi appella : Ed (3 ) Atereo : Tuffován seçiv şö
ρημα κέραιά 1ε, και σάλπιγγες : Ε ' invenziόn de 20
gli Etruſchi i corni e le trombe · Onde non
è maraviglia ſé per univerſal teſtimonio efli
erano ſtimati di tanta avvedutezza e di . tan al
to configlio dotati da trasmetſere alla ſuper
bia Romana le maggiori lor coftumanze co
me le più favie e le migliori , e ſe erano a 1
tal potenza arrivati da eſtinguere il nascen T
1
55
ne in confeguenza degli ſpiritoſi talenti , fu
la loro estrema rovina . 1
H un
至
58
un troppo rigido ed accurato oſſervator di
gabelle dice :
Κάσο των πετρών άνωθεν τους πόρους θυννοσκοπών .
Quaſi Piſcator ė Specula procul obſervans
portoria ( 1) .
Queſte , ed altre invenzioni che io ho
tralaſciate come troppo lontane ed ofcure ,
dimoſtrano alfai chiaramente . ” induſtrioſa
abilità ed ingegno dei noſtri Popoli pel mec
canismo', che è la parte migliore della Filo
ſofia , e che agli uri ed ai comodi della vita
fi riferiſce aſſai più , che gli ſterili e vani
fofismi , e gli aſtratti ed oſcuri penſieri mc
tafiſici (2) ; e così ſarà ſempre vero che iTo
ſcani ſono ſtati e ſono i popoli"più ingegno
fi e più abili ſpecialmente 'nell' arti manuali
pre
( 1);Così traduce Odoar. Philofophiam Naturalem
do Bileto non troppo a que non abeat in fumos ſpe
lettera . culationum fubtilium , aut
( 2 ). Ego vero ſi quod ſublimium , ſed quae effi
ſit mei pondus Iudicii fic, caciter operetur ad fuble.
plane ftatuo : Hiſtoriæ Me- vanda vitæ humana ina
chanicae ufum erga Philo- commoda , Franc. Bari Bar .
ſophiam Naturalem efle ma- Verul. Lib . II. de Augment.
xime rádicalem & funda- Scientiar. cap. 2. fub fin,
mentalem . Talem intelligo pag. mihi 59.
59
preſe nella lor masſima eſtenſione , eſſendo
ſtate fin dagli antichiſſimi tempi nel ſuo più
bel vigore appreſſo di loro la Statuaria ,5 la 1
.
lo trovo in quanti Autori hanno par
88ਤੇ
Ro.
lato delle Guerre Toſcane , che ciaſcuna 102
Città indipendente o più Città unite in ci
ſieme deliberavano ſecondo il proprio vole
re della pace e della guerra , facevano al
leanze e tregue , ed eſercitavano in ſomma Gazd
tutte le parti del ſommo Impero , come ſe
>
1
1* *
61
Cinque Popoli Toſcani muovono di
propria fantasia contro Tarquinio la guer
ra fon ' da eſlo vinti , e chiedon ſoccorſo
alle altre Città dell'Etruria , fon disfatti
di nuovo , fanno col Re di Roma un Trat
tato di Pace , e dopo la morte di Tarqui
nio i Veienti di lor proprio movimento fi
ribellano dai Romani: Seguono il loro eſem
pio altri Popoli , e finalmente l' Etruria ,
tutta muove aspra guerra contro il ſucceſ
ſor di Tarquinio l Antico : Sono per le
terza volta doniati , e chiedono di rinnova
re il Trattato di Pace , ma ſe loro s'accor
da , s'eccettuano però ii tre Popoli , che fu
rono i primi a ribellarli , e queſti fi ſpoglia
no dei lor beni , e ſi riducono alla miſeria (1) .
I Perugini , i Cortoneli, e quei d'Arez
zo fanno per trent'anni la tregua con i
Romani, e l'anno dopo le altre Città muo
von la guerra contro i modelimi Romani ,
e ſon vinti dal Conſole P. Decio (2) . Ecco
un immagine della Monarchia degli Etruſchi
dal Dempſtero e da altri inventata , dove i
Sudditi hanno la facoltà di far la guerra e 1
la
( 1 ) Dioniſ. Alicars . p. 222 .
Ant. Rom. Lib. 111. cap . (2 ) Tit . Liv . Lib. IX .
181. Lib . IV . cap. 27. cap: 37.
$
62
la pace ſenza conſultare il Sovrano , dove le cana;
Città ſoggette fanno la tregua , mentre
che a
tutte le altre preparano la battaglia , e dove
1
ai I
in ſomma ſi vede un ordine di Governo ,
con |
che diſtrugge affatto il fondamento della Mo parelt
narchia la più limitata .
i Pop
Ma ſenza eſtendermi di più a dimoſtra lo ele
re la ſproporzione del regolamento dei To uniti
ſcani col Governo di un ſolo , balta riflette di un
re che gli antichi abitatori d'Etruria atteſa derare
la loro coſtituzione e le particolari circo
ſtanze di quei tempi erano sì lontani dal Corpo
Governo Regio , che i Veienti avendoſi e zione
letto un Re , che gli governaffe , irritarono me di
tanto gli Etruschi, che eſſi in una gene Littor
rale adunanza determinarono di non preſtar raccon
loro alcuno aiuto fin che ad un ſolo itavan
un Li
ſoggetti (1) ,
Re (3)
Non potendoſi adunque in neſſuna ma faſcett
niera con i principj del Regno accordare il
regolamento Etrusco , biſogna neceſſariamen poli u
te conciliare in qualche maniera quello che i Litt
63
ſcana ; onde fi dovrà fupporre che quel Re ,
ché avean coſtume delcggere qualche vol
ta i Tofcani come racconta Tito Livio (1 ) ,
non foſſe un vero Re che aveſie la ſomma
poteſtà nel Governo Civile , ma uno , che
i Popoli adunati inſieme di comun confen
fo eleggevano allora quando andavano tutri
uniti a qualche impreſa , acciocchè appreflo
di un folo foſſe la poteftà eſecutrice , confi
derandoli allora inſieme uniti come un ſolo
Corpo Politico .
Ciò appariſce manifeſto ſe li fa atten
zione che i noſtri Popoli avcan per costu
me di dare all' eletto Re ciascheduno un 1
66
rate fi uniſcono in un ſol corpo , e così di
più Società diſtinte ſe ne forma una nuova
€ maggiore , ſenza che alcuna di elle laſci
1
per queſto di governarſi con le ſue proprie
Icggi; anzi il voler mantenere ciaſcuna lor
dine del proprio Governo , e il non aver
tanta forza da riſpingere larmi nemiche ,
ha fatto inventare ai popoli amanti di liher
tà queſta forma di Governo , ſenza la quale
ſarebbero finalmente ſtati coſtretti ad obbe 1
dire ad un ſolo . 1
Eſpoſta l' idea e la cauſa finale della
Repubblica Federativa io ragiono così : 1 Po
poli dell'antica Toſcana non erano , come
ho già dimoſtrato , ſotto il Governo di un
folo ; dunque eſſendo ciascheduna una ſocie
le
tà feparata , che ſi regolava con le ſue pro
pric leggi , o non dovevano aver tra di
>
. derativa .
E primieramente in quanto appartiene
all' unione non facendo conto per ora dei
teſtimonj ſtorici che potrebbono addurli a
0
TE
1
67
inſieme le Città di Toſcana sì perchè cia
scheduna amava di mantenere il proprio
Governo , sì perchè non avea ciaſcuna in
particolare tanta eſtenſion di terreno (!),
e per conſeguenza tante forze ed armati da
reſiſtere agli attacchi dei nemici , e partico
larmente dei confinanti Romani , che la po
teano a lor talento ridurre in fervitù .
Andiamo ora percorrendo l'lítoria anti
ca e moderna dei Governi Politici , cd offer
viamo qual ordin di Governo abbiano fcel
to quelle Città , che in una uguale liruazio
ne ed in fimili circoſtanze ſi ſon trovate ,
o attualmente ſi trovano .
1
Ecco fin da quei tempi , nei quali ſi
meſcolano a vicenda la favola e la ſtoria ,
unirli inſieme con una perpetua lega diver
fe Città per opera di Amfizione (22) Re di
I 2 Ate.
1
68
Atenc. Queſte concorrono alla nuova fo
cietà e formano inſieme un Conſiglio ge
nerale e perpetuo, fanno nuove leggi , e giu
rano (1 ) per le coſe più ſacre di non rom
per giammai il vincolo della nuova Repub
blica . Ma quale è la cauſa di unione così
pacifica ? La cauſa è ſempre coſtante : Il non
volere tutte ridurſi al Governo o di un
Deſpota , o di un Monarca (2 ) , il volere in
una parola conſervar le ſue leggi , e il non
cfier sì forti da porſi in ſicurezza e in dife
ſa contro i Barbari che le circondavano , die
dero il motivo (3) alla nuova Repubblica ·
Per le medeſime cauſe , che formarono
lo ſtabilimento del Conſiglio Amfizionico in.
Gre
p. m. 404. che folle A. fervatoci da Efchinc
criſio l'Autore di que ( 2 ) Sembra che alcune P
Ita Lega e che le Città
> delle Città confederate 1
confederate foſſero xli . Pa del Conſiglio Amfizionico 9
che
( 1 ) Mileto Miunte , ώσε τους ιταλιώτας μετά
Priene , Efeſo , Colofone , Thuy sáowy TÀU Tpos Tous
Lebedo , Teo κα,ι Clazome - Mulaenopelous , τα πλείσα
Πυθαγορείους
na , Focea , Eritrea , Sa:
>
7w vopépowy
των νομίμων METEVÉgxcollar
μετενέγκασθαι
mo , e Chio , ſono le Città παρά Toulav συνέβη.
Tapà ouvéer . Strab.
che fi unirono fecondo E- Lib. VIII. p. 369. Dice
rodoto Lib , I. ma ſecon . Polibio ' Lib .II. p. 176.che
do Strabone vi è qualche nella Magni Grecia , par
piccola differenza nei 10 . te floridiflinia dell'Italia ,
mi . Ved . Lib.. Xv
XV . p. 602 . tre Città adottarono il me .
e ſegg , defino ordine di Gover
( 2 ) Frodot. I. c. no con le leggi medeli
τον y udoxiune. me degli Achei .
TosoŰTON
( 3 ) Τοσού
σαν περί 1ας πολιτείας ,
70
che una ſtretta Confederazione (1) . Ecco che
le medelime cauſe producono coſtantemente
come nell'ordine dei Corpi Fiſici , così nel
regolamento dei Corpi Politici il medeſimo
effetto
Si conſulti lo ſtato interiore ed eſte
riore , nel quale ſi trovavano una volta gli
antichi Popoli dell' Etolia , della Magna
Grecia , e della Licia , e ſe ſi trovano nelle
medeſime circoſtanze le quali abbiamo detto
di ſopra effer la cauſa della Confederazione
di più popoli , fi decida francamente che
l'ordine del lor Governo era una Repub
blica Federativa . Si percorra quindi gli Sto
rici e s ' incontrerà nella prima l' Affemblea
Panetolica (2) , nella ſeconda il medeſimo Go
verno degli Achei (1) , nella terza una ſtret
tiſfima unione di xxIII . Popoli inſieme (4) con
leggi sì favie e sì prudenti ſtabilita , che un
Autor moderno di lomma ſtima non ha du.
bita
(1 ) Ved . Strab. 1. c. p. dunanza dei popoli dell' 10
371. Kod suvoßoúkroy & c. nia . Diod . Sicul. Lib. xv .
(2 ) Ved . Barbeyr. l. c. p. 432.
art. 328. p. 274. Si chia- ( 3 ) Vedo sopra la 308.2 ,
mava Panetolica perchè ivi (4) Strab Libr.. XIV .
ſi raduna vano tutti gli E. p. 632. Eict de 7pets xoris
tolj , ficconie li chiamò exori Tóners WC.
Panionio il luogo dell'a
4
71
bitato di proporla per un eſempio dell
Repubblica Federativa la più bella che sia
ſtata nel Mondo .
Ma che ſtò io a ricercare la ſtoria di
tempi eosì lontani ? Benchè gli antichi in
uguali circoſtanze aveſſero più motivi. (1) di
collegarſi inſieme , che non hanno i moder
ni popoli i quali nelle preſenti felici circo
ſtanze godono anche ſotto il Governo dime
un ſolo la maggiore proſperità e ſicurezza i
.
73
Popoli dell' Etruria e non mai con un
>
74
nanza (1) dei Popoli Etruschi al Tempio di
Voltumna ſenza la forma del Governo da
me deſcritta ? Perchè convocare inſieme tut
ti i Popoli per decidere ivi degli affari più
importanti della Nazione , ſe la poteſtà eſe
currice era appreſſo di un folo ? Come com
binare la ſpedizione (2) , che fanno due Cic
tà ſole a tutte le altre, di Ambaſciadori che
domandaſſero la conſueta Adunanza al Tem
pio di Voltumna per implorare ivi il lor 1
ſoccorſo , con il dominio di un folo ? Pers
chè nella impetrata Allemblea fi nega (1)
loro il ſoccorſo che domandavano . ܕfe rut
ti ſono vállalli di un medeſimo Rè ?.Men
tre io diſtruggo la ſuppoſizione di un Re
gno nell'antica Toſcana ſtabiliſco fempres
più la Repubblica Federativa , poichè tutto
queſto ſi ſpiega felicemente nella mia Ipote ♡
!
I
78
condo la volontà e le Leggi fondamentali C
1
79
che ciaſcuna piccola Repubblica Etruſca I
creava ogni anno di nuovo , come Roma i 1
Bi
(1 ) Tit . Liv. · Dec. I. (2) Ved ,il paſto di Tito
Lib . IV .
Livio riportato di ſopra .
80
Biſogna riflettere che Livio narrando la
7
nuova elezione del Re appretlo i Veienti dice
che in quel ten po apruito i1 Romani accreb
bero il numero degli ac nuiMagiſtrati, ma che
i Veienti fecero tutto il contrario , perchè in
vece di eleggere i ſoliti - Magiſtrati di ogni
anno tediati da queita frequente elezione;
che fomentava ogni anno la comune ambi
zione, e dava qualche volta luogo alla di
ſcordia e alle rille crearono un vero Rei
Ecco le preciſe parole : Veientes contra tædio
annuæ ambitionis ,
ܕ quæ interdum diſcordia
rum caufa erat , Regem creavere ,
Anche la ragione medeſima concorre
inſieme a confermare il Governo Repubbli
cano in ciaſcuna Città d'Etruria · Suppo
fta una volta in Toſcana la Repubblica Fe
derativa , ne viene per conſeguenza che le
Città confederate aveſſero moderatiſſimo il
lor Governo ,
Il dominio di un ſolo ha per fine la
guerra, e l'ingrandimento , e l' eſtenſion del
l' Imperio ; la Repubblica la pace e la mo
derazione. Quetti diverſi principj ſi diſtrug
gono quali ſcambievolmente, ed è impoſſibi
le, ſtarei per dire, che più Potenze o deſpo
tiche, o monarchiche , o fi uniſcano inſieme ,
o uni,
87
o unite durino lungo tempo '. Aggiungafi di
più che tutto lo Stato interno ed eſterno
dell'antica Toſcaria dice moderazion di Go
verno Le Scienze , la Religione ) la di
fciplina militare , la popolazione , le ricchez
ze , l'agricoltura , il commercio , la nautica ,
e tutte le belle arti, coſe che fiorivano uni
verſalmente in Toſcana, ci convincono che la
lor Politica tanto univerſale che particolare
+
doveva favorire la libertà .
E ' ſtato offervato che i paeli montuo
fi e marittimi , e dove ſi alternano a via
cenda il colle ed il piano, e che ſono quaſi
divili dalla Natura in tante piccole parti
le quali hanno dalla loro ſituazione tutti i
comodi per menare una vita civile , formano
negli abitatori un genio di libertà , che gli
rende difficiliſſimi ad eſſer ſommeſli . Erano
in queſta felice ſituazione la maggior parte
delle Città degli antichi Toſcani, onde do
vevano inclinare al Governo il più modera
to . Se la neceſſità di un che governi creſce
in ragione dei biſogni , che ha una Nazio
ne per vivere , credo che un popolo, il quale
non avea biſogno di alcuna coſa per menare
una vita anche aſſai delicata , doveſſe col mag
gior
82
gior impegno difenderſi contro chi avelle
n
tentato di ſoggiogarlo .
Ma perchè dunque furono così preſto
domati dalla naſcente Repubblica dei Roma
ni ? Potrebbe fervir queſto punto ad una
lunga e non diſpregiabile ricerca , e forſe u
na volta tenterò di darne le mie congetture .