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MONDO
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MGICO0"
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PRIVILEGIO.
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AL SERENISS""
CARLO
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EMANVELLE
DVCA DI SAV/IA-
Sereniffimo Signoro.
On per pregmdicare alia prima dedica*
tione di queopera^nzj per honoraria,
e con si degnacompagnia autenticarla,m
procurarle nuouo patrocinio }poich'ella->
con la dottrinafiia hagia leu ai altrui
il modo d'accujarla : ma per raddoppiare alUhro fplendore, & aprirame nlquanto di flrada alineimabilegratia di VA. Serenima, hopenfato di man
darne fuorifotto Iglorioffimo di lei la prefente fcon
da editione;fatta da me,perche dallo/paccio, ho njeduto ha
lter altra , e da fuello che n homditoragionare da perfone
intendentiime: hogiudicato di douer complacer grademente
al mondo , moltiplicandogline le copie } e dandogliele a legger
picorrette, & in miglior rma, amplate ancora, e riuie
dalmedefimo Amare Se fAltena Vora Serenima,a cut
a
2.
per
DiV*A*Sereniima
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Pietromartire Locarni,
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9f*GfSX
CESARE
RIVIERA,
V
I
LETT OR I
cA I
L BT T 0 R L
le ofcurit la perucrfione, la confufonc deU'ordinc; conciofia cofa,
ch'eglino non trattano , ne difpongono giamai la mgica loro doctri
na ordinatamente, ne con mtodo alcuna ; ma si bene vfano d'anteporre alcuna volta il fine al principio ; caluolta pongon'l mezzo da
capo , tacendo quando'l principio , c quando'l fine : fogliono appreffo, e pi freqaentemente accompagnare , e frammettere alla foda , e
real doctrina, al era faifa, vana, & inutile, e fpiegata, con chiarezza, e
facilita ; fine, che'l volgo, lafeiando l'occulta luce, vanamente all'ap
parente ombra s'appigli . Cotai arte dall'heroico Mago Vfata non
peraltro, che per palliare, &afconderc gl'indegni la veiti : chiaro argomento , ch'eiTa verit, pur ne gli o'fcuri, e confufi fuo feritti fi
ritroua ; quantunque coloro folamenre fi moflri , che con la rida-*
feorta dlia fapicnza hanno adito ne glmtricati fentieri,c ne gli ofeu
ri latibolidi quel la-.
Hora,come queti miei breui ragionamenti vengano, e da ordine ,
e da chiarezza accompagnati , quegli per auentura il giudicarantio ,
hanno intilmente fpeo gran parte de gli an ni loro nel l'ai tifllme, e
quafi inaitingibili fpecuationi dell'occulta filofofia, chaltro final
mente non , che latiiedefima Magia naturale : e nonpure ambedue-
quelle, maalcresl laterza, tio la -verit far loro (mediante pero
la diuina gratia) quiui palefe, e chiara ; pofcia, ch'eTcndo ella-,
da mc'fpogliata di quel tenebrofo , e caliginofo manto, podle-
con tant'arte da gli antichi Magi , tutta ignuda , e rifplendentc-
hora gli occhi altrui la rapprefento t -e finceramente la dimoftro .
Rcftaper vltimo, ch'iodica, che, fementren queftomio picciolo libro fono ito trattando dell'humana , e natural fapienza_> ,
^nteo feopo dell'iftefio ( lafeiando io ' facri Tcologi il difeorrerc-
dlie cofe fopranaturali , e diuine ) e perci fare fono andato dichiarando, & ifponendo buona parte dlia fimbolica , efauolofa Teo
loga dlia CiecaGentilit.e con eflo lei nflti dogmi non meno ofeu
ri, che notabili de gli antichi Sapienti di quella , per poter pofcia-.
guifa d'ape fucchiar , e raccorre il mle da i varifiori dlia detta_.
fapienza, in tariti triboli, e fpine inuolti ; me dicofoffeinciofaccndo venuto detto , dalla penna mi foTe vfeita cofa contraria alla ve
ra fede Chriftiana , come fi fia, ripugnante alla fanta Romana-.
Catlica Chicfa ; in tal cafo protefto cihauer fatto.non Audio,
ma inscientemente, ouero, per mera trafeuraggine , e come fifia-.,
'
2.
contt'al
ILE TT K I.
.central volet mi : & infegno diquefto, come vbbidiettte figh'o di
fatua Ghlefa, m'offeriico prontiifimo ad ogni emenda; coll'humiliacmi , fottopormi fempre ad ogni cenfura , & qualunque.correuione de' Superion: e cio in tendo io etiandionellecofe minime, le quaU
potetero in qualche modo parcocire vn min-imo dubbio, fofpitione. Intantofar cofa degna del giudiciafo , epio Lettore di pren
dere leggendo'l tutto con quel Chriftiano aretto, e con quella fana, a
fincera intencione, con la quale da me potto Ii viene .
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DELLE
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COSE
L ,
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A
V
I
A.
\Anima cadente quaifiou
2
minima fiante quai fia.
214
minima cadente come poa diuenire animafiante.
21 %
jtpfHcathnt dliafauola di alla fabrica del mondo Mgico. 7$
apollo imparo tarte vaticinatoria da Tae.
1 19
^Apolline inuentore della medicinare fconda oltri Cbirone Centauro, dal
quai Efculapiol'impar.
171
jirifiotilef detto fegretario della natura.
?
Jtrifiotile tratta confufamentei& ingenere le cofe altert nonperliprimi
principif, & immediate cagioni loro.
ja
Jtrtefpagiricafi dimanda lafeparatione , derma da.[pao , chefignifica
eraere .
47
.Arte imita la natura .
188
jirtefio contemporneo. jtdamoviffe mille, e vinticinqueannr. 1 58
jllftutia del Demonio circa il medicare l'nifirmit humane .
17t
lAiomifecondo Epicur o principio dell'eere di tutte le cofe .
5 8^
detto da Aura,cbefignifica ventofi)aue,fplendore,luce,fauore,e
gratia,e fimili.
59
jMoltoio fimbolo dellanatma, perche nellafuafpecie nonfi ritroua *
febio.
71
jtuoltoio ingrauidato dal vento Borea,ouero da Zefiro*
7 j,
jluoltoio latinamente Pultur,ciovult, vrebe infenfcevuolefuoco, oueTG vult vri.
7?
jLutolico Amo di Fliffefatto riccbiffirno da Mercurio di pouero, eb'egli.
era^
i-li
aba-
T
A
V
O
L
A.
Cabaliflica diffinitione delle parole Quinta eflen^a .
5
Cabaliflica diffinitione della roce Lunaria .
5
Cabaliica dicbiaratione della parola Diana .
j7
Cabaliflica dicbiaratione delle parole Oro, &.
j9
Cabaliflica efpofttione della parola fanguis.
t I
Cabaliflica efpofittone della voce menflruum .
61
Cabaliflica dicbiaratione dellavoce Lac . '
6z
Cabaliica dicbiaratione della parola jlquila %
6z
Cabaliflica efpofttione della roce Sal .
tj
Cabaliflica dicbiaratione della roce Sulfur .
64
Cabaliica dicbiaratione della voce Tartarus.
64
Cabaliflica efpofttione della voce Draco .
6$
Cabaliica dicbiaratione della parola Leo .
66
Cabaliflica dicbiaratione della voce Ouum.
67
Cabaliflica efpofttione della parola Vtnum . .
69
Cabaliica interpretatione della voce jlcetum.
69
Cabaliica efpofttione d'^4cquafortis .
70
Cabaliica dicbiaratione della-uoce Mel.
71
Cabaliica dicbiaratione della voce Manna .
71
Cabaliflica efpofttione della voce Celidonia.
71
Cabaliflica diffinitione della voce Vultur,
7j
Calcidonio rende vincitore nelle contefe ciuili, e bellicofe, conferva tafor
%a del corpo, e difende dtutte le auuerftt ,
1 4j
Caos,& Eternit compagni di Demogorgone .
\ f
Caufefuperiori mgicamente dette da Caoe, caufa materiale di tutto Vvniuerfo,e principio di tutte le cofe.
,
106
Cielo intef dgli ^nticbi-Cabaliftiyl'ifleffa increatafapen^a,
"Prima dell'vniuerfo, Diuina, egran natura,chiamata da Zoroafle me
te paterna, daHomerOiOlimpo daHermete,e Tlatone Verbo lau
tere d'ogni refurrettione, di tutti i fecoli , intorno a cui girano tut
te le cofe ebe fono da ionifio Ente, che entifita tutte le ejfew^e}cagh: ne,fondatrice, e principio di tuttele cofe .
0 \ . , 4&
Cielo detto da Celare, coime qullo, che nafeonde tutti i Tefori Celei,dR
Terreflri .
.
51
Cielo mgico detto Quinta e/fen^aja quale diffinita daMarfilio Ficino
jere lo fpirito deljlnima del mondo dijjufa per le parti corporee ,
& Element&ri
v
5^
Clauad'Hercole nota dellafapiew^a.
, "
104
Color
O
L
A.
Color verdeftmbolo dell'jlnima vegetatiud, e.delL'vniuerfal %atura /fieme.
86
Corallo vale contra gli odij. domeilici,la Tee, egl'incanti..
I4X
d
DA nafco s'interprta beuanda difangue ..
9$,
Dauideco'lfuono della Cetara libero Saul dal trauaglio. del mali
gno fpirito ..
17 y
Definitione Cabaliflica della voce slum.
$ 1.
Definitione Uveraforma delfoggetto denito .
51
Definitione nomefuelato,& aperto,& il definitione confufa*&
adombrata.
jz
Definitione dellafticma vaticinatoria.
1 to
Ddoftgnifica manifesto .
.
79
Decimafora d'Hercole attnbuita al mgico Hroe.
\o6
Demonio b ancb'egli lafu Magia ..
127
Dtteflatione della diablica Magiar dellafabrica,invirtu di quella,4ell'imagtni,fuggelli, e cofe fimili*.
l}3
Demogorgonc fignifica Dio, ouero fapiena della Terra .
1 59
Depurationeycbefa l'Heroe di tutti gli altri metalli yriduccndogliinoro >
non tramutationej85
Detejlatione della maluagia ignorana .
20
Dio diede all'huomo ntlVaradifo Terreflre il legno della vita da poter
perpetuarfi, e non morir*
3
Dio fecegratia all'huomo difcacciato dal Taradifo Terreflre (fvn'altra
Tarad'fo,e d'vn'altro legno della vita, onde egli puo operare cofe merauigUofe.
4
Dio vuole,cbe la Magia naturale rei occulta , accioche il Mondo nonfi
dirugga.
6
Dio eemplare del Mondo ,& il Mondo rapprefenta la fimilitudine del
fuo Creatore.
,.
: :
loo
Dio cilo perfettiffimo,e l'intelletto humano ifmile al Toligonio. 11$
Diofoto puo prdire infallibilmente.
7 :..\ \,\\118
Dio intr modi permette 1 falfi Demoni ilprdire i futurifucceffi. 1 27
Dio creo la medicina di Terra.
^
I6l
D/o non fi capifce con l'orecrbie,nfi vede con gli occbi,nfi efprime con,
le parole,mafalo con la mente fi conofce,& intende, -.w
210
Viuini mierii sauuilifcano quandofono contaminti da Intelligent vol
garedeglianimiroTQ.
*.''.
4
Viuerfi
T A
V
O
L
A.
Ttiuer nonti del Mago naturale.
j
Diuinatione , rno de i quattrofurori attribuitiad Apolline , che fit detto
inuentore de i vaticinij.e degli Oracoli.
1 18
Diamante fcaccia i malignifpiriti, p*eleniye timori, e refie a i veneficijt
e rende cht lo porta vittoriofo ,.e vincitore di qualunque controuerfta ,
eliti
\
4 jr
Diuerfe opinioni circa la materia de' metalli ..
18z
Diece virt intrinfecbe contrapone alle dodecifurie vltrici.
2 I
Dono mandato per Mercurio da Gioue gli Heroi , rien dimandato Tietrade' Filofofi.
. -, -
4j
Dodecierario i frutli del primo legno della vita .
ill
Dodeci furie vltrici contrapoe alle dodecifatiche d'Hercole, &i do
deci frutti del legno della vita.
n6
Duodecimafor^a d'Hercole applicataall'Heroe mgico.
i 07
Dragonefecondoi Toeti poflo alia guardia dei Tomi dell'Hefperidi , &
d Fello dell'oro, chegnificano la Mgica Tietra..
6y
EFfetti della Mgica Tietra circa la perfettionc della memoria, e del. l'intelletto..
.. ..
114
Effetti della Diablica illufione in virtt di diuerfe cofe fuperfiitiofamente,edeteabilmenteincantate* '
142
Elettro mgico buono nonfolofar^rmeojfenfiue, e difenfiue di iupenda forjare di meramgliofaimpenctrabtlit madformare vafiper
manglares per bere fecuri daogniveltno .
1 $9
Emulatione delDemonio m materiadella longbeiga della vita ..
1 61
Empia,e fuperitiofageneratione deltliomuncolo...
190
Ente primo di qualunque fpecie mgicamente difpoo , efecondo il /
modo preprate fuol moflrare lafpecificaforma di quello di cui egli
: primo Ente..
$t
Errnea opinione de gl bAlcbimifti circa al Vitriolo cauata dalle capo
lettered'vri detto notabile difcrittore dotto .
194
Errori degli Mcbimipi nati dallafinisira intelligent de i buoni libri. 192
Efone fu ringiouenitodaMedea .
155
Ejffempio d'vno ingannato dal Demonio,che ft fece vcdere con vaafpe
ramp.di: riimarfi . .... ,
:t-, ..><
Fiy^,
Efforctfmtfantitengpno ilprimo luogo nellofcacciarglifpiriti, e curarle
malte.
tp
%
. . .
174
E/pofitione Cabaliica della voce Terra.
.
ig
Efpofiz
T
A
V
O
L
A.
SfpofitioneCabafiica della voce Sperma.
Etimologa, e Cbaliica dichiaratione dellaparola VitrioUtm.
I>?
195
F
la Vietra de" Filofofi altro non , chefare il Mondo piceiolo ,e la
produttione della luce , la prima giornata dlia formatione di
quelle .' "
.,
46
Fauola di Latona . ; ,
7S
fauola dell'jlmor del Cielo con la Terra .
83
Fauola di Hercole, efue no^e cou Hebe Dea della Giouent.
113
Fame accidente cagionato da mancamente difoatr^a .
\6
Fato altro non , che l'inuiolabile ordine dlie caufe , ouero relatione de i
particolari feminarij di grado in grado fino alVvniuerfale dlie fpere
loro,
139
felicit promeffe dal Celcfle Mercurio chi ottenera tentrata ''Antro
fuo.
2IZ
Febre accident cagionato dall'intemperie dcllo fpirito della vita. 1 Si
Filofofi volgarifolo efieriormente confiderano la fora >e la virtud-elle
cofe prodotte.
9
Figura della menogna vfata dagli .
. 20 1
Fine dlia tera giornata del Mondo Mgico.
86
fine della quarta giornata del Mondo Mgico .
87
Fine della quintagiornata del Mondo Mgico .
90
Firmamento deito dallafufermera , tfiabilit , e perche egli fermai
Celcfiiraggi.
), ;,<<i .
.*. :v
.
> ' l
Firmamento Mgicofcondagiornata dellafabrica del Mondo degliHe<roi . ...
'.. >. . .....
....
81
Vuoco fmbolo di Dio, an^i l'ieffo Dio addimandato Yuoco .
74
Furia detta dal furore, . v . . , ? .'*."
xfiS
ii .
"'..
.
.; - '
*
;i
V
f.;
* '" *
EonMntia,Hjdromantivi4&'omantia, Tiromantia , Capnomantia,
VJ T^ecromantia , T^eciomantia , e Sciomantia dannate da fanta
Chiefa.
. ri.-i .'b:n",!:v.-' < ^.<
12a
Geomantia detta la Cea,chefignifica Terra, emanfia , che dinota diuitta'
tione.
.<.;. i-i, .
j; -4i>2
Ciacinto
T
A
V
O
L
A.
Gictcinto difende dalla Tce,efd che cht lo porta bonorato da tutti, &
ottiene da grandi quanto cgli defidera .
.. I44
Ciunone fimbolo dlia materia prima.
102
Giulio Camillo narra d'vn [andullo generate perfor^a di Lambichi. 190
H
HEroe deriua da Hera,cbe fi Terra .
Ij
Heroe b bauuto origine dal primo figliuolo di Ciunone chiamato
Heroe .
. ,
.-il}
Heroe colui, cbe virtuosamente operando fi rende confatti memorabili
gloriofo.
"
J4
Heroi, nfolo buomini , nfoloDei,ma l'vno,el'altro infierne, quUici detti femidei .
vi'b,, .
15
Heroe Mgicogode il nuouo Taradifo Terrere luifolo noto , e poffede
il nuouo legno dlia vita .
1f
Heroe nellofpacio d'vn giorno pu con Mgico Inromento cauar di qua
lunque luogo faciliffimamente gratidiffima quantit d'Oro, e d' .Argen
to; ilquale fimile al volgare, ma infinitamente pitt virtuofo, e perfet'
to di quello , e percio cbiamato Oro Mgico , franco Oro di Dio , ma
non fpendibile.
\\
*
09
Heroica fcien\a ouero , &\Aurifera fi cbiama il ridurre i metalli
imperfetti alia pcrfettione dell'Oto .
18/
Hercole deriua da Hera, chefignificaTerra, e da Cieos , cbe vuol dir glo
ria, onde mferifee gloriofo nella Terra.
10 1
Hercole agrieoltore,come ' dinota l'Etimologa. del / volgare ,
Latino .
' .
\ . . .;
\
:
. jqi
Hercole compoflo da Heros, & leos,che vuol dire Heroegloriofo . 1 o 1
Hermete detto Trifmegilo, perche egli poffcdeua le tr parti della Vilofifia di tutto il Mondo*
.. "*'
' ' ''"''< >,,VA-' ..$7
Herba detta Ofirite cura tutte le malie , e con effa ippione Grammatico
corinfe i rei fpiriti palefargli la "Patria a'Homero, & il 13adre, e
la Madrefu*
v.*.
ijf
Herba pericn dettafuga Demonum for^a di fcacciargli fpiriti. 1 7 j
Herba Molifecondo gli jlntichi, figmfica mgico Tiomb .
204
Hieroglifico di Mercurio compoflo de i Caratteri , e delle note di tutti
otto i Cieli, de i quattro Elementi e delle cofe , che in efje vitroua.
22
Hidra detta dall'M qua.
i $
Hidra-
T
A
V
O
L
.
Bidromantia diuinationefatta per mago dell'jcqua, e romantia dal
1' , Viromantia dal foco , e Campnomantia da Capnos,che vudl
dir fumo.
122
Hifloria delanimale dettonella linguafanta ^bncfeade e da gli Mabi
"Nanas.
91
Hifloria rcrccontata da\ogerio Bacconed'vn Cotadinoringiouenito. 1 55
Hifloria d'vn fchiauo detto Mmanico,cuifit prorogato la vita cinquecento in virt dlia Mgica medicina.
158
Hioria d'vn Guardiano di Bofeo, che'con vn'vnguento ritrouato cafo
ft vnfe tutta laperfona,fuor che le piante de ipiedi, e viffe trecento an
nifen^a dolore alcuno,cccetto che nell'ifleffe piante .
Ij8
Hifloria d'vnferne di Cocumero, che per artificio Mgico nello fpacio di
vn'hora produjfe lefoglie, ilflore,&frutto, e fit buono da mangiare .
. ; J 178
Homero, e Virgilio intendenti della Magia naturale.
Huomo epilogo di tutto il diuino Opificio .
abwarft al Cielo, e diuenir Immortale.
Humanafapien^a detta Mag ia.
Huomo detto da Humo, cio Terra,di cui compoo .
Huomo a fimigliaw^a d'vna lucerna ardente .
. .
. 1 .
14
-i
11
S
4 64
Lana
h
.
L
' ^ .
-.'T':
ti ftmbolo d'impurit. -.
..
* i$f
. IfgHOfecondo della vita, che cofa {ta,.
- i $
Legge , e precetto vniuerfalefr i fapientiatiticbi, che nonfoffe lecito trattar le cofe alte, fe non fotto ofcUrhV.elli. . ,
5
Licij adorauano il fuocomaterialc faenficandq lui con materie atte ad
effere da quello confmate, i Tersij accompagnauano il lor ,& l'ef
fercitofuo confuoco portato fopra Mtari d'.Argento-.
4 ,
74
Luce rapprefentante l'effen\adi Dia , ,.#
, '\
4*
Luce l'vltimofcopo della Magia.
.v.4i.\. .^-j.'
Luce vita dell'vniuerfo.
-C . .
Luce vnit,principio,efine di tutte le ofe.
>\
Lunaria detta Diana.
v
s
. .. .
' .
Mil.
o "4
M
.1 . v.Vt Hill .v'-'-.
->
42
42
- '4?
56
'
,
L
.
Magia ceremoniale, fuefpecie dannate da finta Cbiefa.
%I
Magia di Zoroafle erafecondo Tldtonefcieti^a delleccfcDiuine ,efifi.
lena mfegnare ifigliuoli-de i I{ di Vcrfta , accioche dal'ordhiedell'vniuerfo impardffero abengouernare i T^egniioro.
v
13
Magia diZamolfide detta da Vlatone Medicina delanimo .
: ^ 1}
Mgica Medicina antidoto, e rimedio di tutti gliedern,e cura anco von
filo l'hfirmit iritrtnfeche , ma l'erinfiche infierne, comeferne , piagbe, vlcere, e fimili.
171
Mgico Ternario fiperato il binario c'l mevgp del cuaternario f regreo altvnit, come afio beatifico fine.
43
Mgico Mondo,microcfmoperfitto.
to
Maguo ~Mondo>pi poentetepik attiuo del celefle Sole.
1 32
Maguo legno della "vita medicina uniuerfale,nella quale ft rilrouano tuz
te l'altre medicine volgari,cosi ^ vgtale, e minrale .
166.
Maia intefa neir^inticaTheologia perla Terra.
20
Materia vera di tutti i metalli ilSlfo , el'Argent Vuo. ' V82
Matthia < d'Vngheria fice operefopra naturali contra nemici difama
Chifi in ~virt della Magia Tritrale .
14t
Medicimperfitta,ecorpoilellare,fiparato^dlimpuro)'tcraffielemen
tare*
i6i
Medicimtommune non altro,ebe orpoTerreo,mpuro, craffiie corrut
tibile.
i5i
Medicinafi diuide preferuatrice,e curatrice.
Medicinavolgare pi ditutte le cofefoggettaalla corruttione. 1 162
Medicina altro non intende,che -ridur Ibuomo alla fia vnit.
-- =6 S
Mcnflritumfignificamentemflruo.
' '
"6o
MenflruodtuMenfirb
;
"
Mcrcurijftcondo gli Magbi fono tr , Celefle, Tcrreilre ,eMetallrc-o*:- ; '.:.-.; "- .
"
-
Mercurio dimandato omnis res.
'^2*
Mercurio, e Solfo, e Sale, fono i trprincipff > dequali il Mone
do grandest Mgico Mondo, e rbuomojche ' ii Mond picciolo. '
Mercurio Celefle detto dagli Jntkhi Dio del guadagito , vien depinto
d Corinthij conpecore tomo , 4e qualifonofimbolo dcllericcbige.
Metalli tutti fino infian%avna meiefima cofa, ma differfiono fia di
loro per accidente.
- *83
o . i "
- "
Moslri
L
.
Morialtri fopra poi alla cuodia de metalli,altri dliegemme, & aU
tri de i Tefori, cbefi nafcondono nel Mare .
\
17
Morte di dueforti, la prima or dimta da Dio in pena del peccato , e l'ai. tra perdifetto neltiafcimento,o per mancatuento di buongouernc; la
primaba ti punto determinlo >'lafconda fipub prolongare eo'l me%o.delU Magia Tintrale*.
4*;i.
v
a -
108
&
Ofcfr
L
.
Jhtrit,fpeciedifilentio.
Ottaua fora d'Hercole,attnbuita al mgico Hroe
J"*
J
" .- ' .
'
37
Talma fimbolo di Vittoria,& oliua di tranquilina .
87
Titagora hebbe la Tbeologia d'Orfeoper Idea dellafu Filofofia, la qua
le percioft cbiamata Diuina.
11
Titagora Samia non volfe etr chiamato Mago,nfapiente, ma Filofofo ,
cio amatore difapien^.
' >
'.'-':
'
^ 4$
Tietra de' Filcfofi puo dirfi vn picciolo mondo *
'
4<
Tietra Mgica prefa ordinariamente in pochiffma quantith virtu di
mantener longamente l'buomo viuo,&fanofnlra altro abo.
13 I
Tietra Mgica b virtu di rinouare,& reaurare l'buomo,e rccuperargli
lefore del corpa. .
1 ^
15
Tietra Mgica b virt di rinouare l'vgna, ifcli, i dentiye la pelle an
cora.
' > " '
1
I '
'
I ]f
Tietra Dafnia foccorre al mal caduco.
1 4
Tietra Cbclonia f preuedere lecofefuture. '. , '*>*''-' 4#TietraBronia difende dalfulmine>e dallefaette.
145
Tietra Orfano conferuagli bonori,eglifcetri I{egali.
145'
Tietra Cerauniaffare acquio didtt,e dvTrouincieid'J.rmate,e d'Efferciti di Mare, edi Terra.
145
Tietra ^uoltoiof ottener' tutto cio cbealtri richiede .
145
Tiombo detto da Greci Molibdos.
204
Tiombo Mgico l'ieffo Saturno realmente.
04-,
Tentaura Tietra del Sple,chela Mgica Tietra figlia deli'iejfo Sole ,
b infela virt ditutteakreTietrepretiofe .
147
T-erla apporta caflit.
145
Tefo, enumero,e mifura, Inromenti occultimi con i quali creo Dio l'v; niuerfo,fonofolamentenoti alia natura, & impoibili ad ejffier ritrouati dalarte .
\'
,
.
i6f
Toeti buoni banno tutti dato l'aiuto mgico gli Heroi cantati da loro. 1 4
Triapo Hieroglifico della K(atura .
>,
38
TriapoDio deglt Hortiftmbolo delfvniuerfal Tfatura creata .
178
Trimafora d'Hercoleapplicata al Mgico Hroe .
loi
Trouidena Diuina b poo ciafcuta cofa naturale il cufiodefuo . 1 7 *
Troprio dtl Mafcbio l'operare,& influir , e dellafeminailpatire.,&v.\tf
rice-
T
A
V
O
L
.
rctuere.
36
Troteo poffente transfomarf invarieformeSignifica laT^atura . 'i
cl.
f~\ Varia fora d'Hercole attribuita al Mgico Hroe.
104
\9 Quinta effena detta Lunaria da altri fputo, e da altri falto della
^^^^^ medefima Luna.
jf
Quinta een^a detta per ftmilitudine Licore, ouero fucco del
l'Herba Lunaria.
j5
Quinta effena detta Mqua ardente; e diebiaratione Cabaliica dcllepa
role jlequa ardens .
y
Quinta effena detta Mqua di Vita, con tefpofttione Cabaliftica delle
voci jlqua Vit& .
J7
Quinta effena detta Oro,& Oro detto il Sole .
57
Quinta effena, chiamatafangue humano, e fangue menfruo .
9
Quinta eff?na imandata latte della Vergine .
61
Quinta effena detta alquila.
A.
R
R^gionamenti del Sole eon la Luna finto dagli Anticbi.
S4
Hagioni, per le quali la Mgica Tiera la miglior medicina di lut
te l'altri contra tuttilimaligni fpiriti , & ogni forte d'incantagione.
fol.
\j6
Bfiggi Solari -vniti nel concauo fpeccbio producom effetti fopra modo
marauiglioft .
tji
T
A
V
L
a:
foe dem I{grande, e Signte dlia luce viftbile, T{ elle Stelle,fempitermfuoco,ricettacolo di tutte le virt , & influi de i Corpi Celcfti
Sote, e Lutta elementari, T'err enifono dupplici,perche nella Magia me canica vifono vn Sole,& vna Luna fuperiori,& vnaltro Sole>& vrialtra Luna iuferion.
47
Streghe, & Incantatortfogliono tal volta in virt del Demoniofar veder
giardini fioriti, efruttiferi,mafubitofparifcono.
1 8o
T
TErra il foggetto dell'bumana fapien%a .
8
Terra l'oggetto di tutte le merauiglie, il Caos antico'Jlprincipio
dellecofe,origine del tutto,Sede del Cielo,& albergo della T^a
tura, vafo, efondamento di tutti gli Elementi .
S
Terra che noichalchiamo,non il vero elemento Terrere , ma elemento
elementato.
17
Terr origine de i Cieli, del Sole , della Luna, e delle altre Stelle i
80
Terafor^a d'Hercole attributta all'Heroe Mgico.
103
Tobia per commidamento del>4ngelo {afatllo colfumo delfegato d%vn
Tefcefcaccio il Demonio da Sarra.
1 74.
Trmodi, con iqualil'Heroepuo Mgicamente formare lepietre pretiofe,e le "Perle ancora.
147
Tutte le cofe fonopiene di Gioue.
124
Tutto quello che conferua infanit puo ane lafanit reflituire .
161
V
VbAgbe^a di Hile conuiene coloro, che con i loro feritti non roca
no frutto altrui,mafolo dilettano con lafoauita.
7
Varo nobilefandullo per opera di tr incantatrici foleua
pronuntiare oracoli con eflrema marauiglia d'ogni vno .
1 1
Vccello Stellino lafeiacadere l'Ouo Terra, mentre egli amorofamente
vagbeggia la Stella di Mercurio .
67
Veri Sapientifono gli oveulti Filofoft,i quali hamo poflo ilfreno alia 7^t
tura, e refala in moite cofe vbbidiente aloro.
lo
Vera,e diuina vnit,la quale l'ifleo Iddio , e principio , vfine di tutte le
cofe,ecomprende ogni numero in fefteffa.
21z
Verga di Tatladefignifica ta Tfatura intellettuale . .
28
Verbena Mgica ,fola colfauore Diuino ci rende realmenteprefaghi del
le venture cofe, e quefla altro non , che lagrima di Giunone, efangue
di Mercurio intefo mgicamente .
1 25
v""
"
Virt
T
A
V
O
L
.
irtk attribute communemente alle gemme dalla natura prodotte, non
comenirfi quelle,ma fi bene allefabricate dall'Hroe , in virt dlia
magicaTfaturale .
i 43
Vita, fofian%a,e luce creata dalla intreata luce, e la morte accidente
delta Vita, contrai natural' ordine contingente .
.
15 f
Vniuerftt ielle cofe riducefotto il numero cuaternario
28
Vndecima fora d'Hercoleattribuitaal Mgico Hroe.
IC7
Vr ftgnifica fuoco .
6j
ria detta da Vrere, e la Cabaliicafita efpofitione .
i$6
Il fine della Tauola delle cofe Notabili .
DE
GLI
AVTORI
Apoodoro,
Bbate Tritemio,
Apuleo
Agoino Santo ,
Appione Grammatics
_ : Agoino Pmtheo,
Arcadi
tAteandro cAodio,
Archita Tarentim
jileffndro Fana,
Artefio ,
jilbumafr,
tArifloti/e,
AlmadelArabo,
Aronomi,
cAlcinoo Crotoniatet
Arologi,
eAlcmeonz-*,
AJfri,
cAlga^ele ,
tAuen^par Babilnico 9
jilherto Magno,
Auicennoj,
Amonio,
jmmiano Marcelino
Babiloni
BjibUoniy
OLA.
E
EaJtiox
Barha ,
Egittij,
Balio Santo*
Eraclio Eo,
Buonauentuxa Santo
Empedock,
Boetio,
Ennio,
CzbaiiiHehrei,
Qaldei,
Epicuro,
Euripide,
Euftathio .
Cardinaldi /,
Callimaco
FSrecide Siro,
Cenrino
FHone ,
irillo Tatriarca,
Filorato,
Clemente zAleandrino,
Fulgentio .
G
ComelioT"arito
G Aleo ,
Crippo
Galli
D
Gebro Arabo,
Giuliano Platnico, .'
DJuide ,
Demetrio Falereo ,
Democrito,
Diooride,
Diodoro Crono.
Diogene Apolloniate ,
GiouannirammaticOi,
DottonSacri,
Giouanni Boccaccio
CiouArmieTici>. .
OLA.
M
Gio.Toma Frigio ,
Giulio Qtmillo Deiminio ,
M Agi Antichi,
Giobbe y
'aerobio ,
Gtofefo ,
Marfilio Ficino .
/. Tullio,
Greet .
Maimo Tirio .
tfartiano apella,
H
Ermen Trifmegu
Mose .
fio,
H
ORfeoTrace,
Heraclito ,
Heodo ,
Qrfeo Crotoniate
Hrodote ,
Heroi antichi .
pidario ,
Hippoerate ,
Oratio y
Hipparco Metapontino ,
Ouidio .
P
Hippone Regino,
Homero ,
Tolo 'Burgen ,
Paufania,
I Amlico Calcideo ,
Lorca,
ll Panormitano .
Indi y
Peripatetici .
Perft,
idoro ,
L
LAttantio
TietrozApofiolo Santo ,
Pietro Buono ,
Leontio,
Pitagora,
Luciano,
Platone ,
Lucano , _
Platonici,
Plotino ,
Plinto
OLA.
Plinto,
Sinefio ,
Plutarco,
Statio Thebaide,
Proclo y
Strabone ,.
Pfe,
Socrate,
Poeti Antichi\
Suida*
Porfirio .
T
R
R Abano,
Rabbi Achados .
Rabbi Mose d'E-
TAtiam,
Thlete
ilefio,
Tolomeo ,
Tomafo Santo d
gitto,
Rabbi Sanne,
Rabbi Salomone France ,
VArone .
Vergilio
Rogerio one,
s
SAlomont,
Seneca,
SenofintCi
ZOroaro,
Ze7QL>*
Seo Pompeo,
Po-
Potr il difcretoLettore ammendare queli pochierrori , prima i numeri dellc facciatc iegucnti.
Facciara
no. Icggaf i .
410.
Facciata
In margine
104.
ampia
cura
9.
cura,
43 .
1 8. occultamentc, oculacamente
74.
1 4. dinino,
diuino
80.
terra
181.
. APPROBATIO OPERIS.
: ' Die 14. Nouembris 1604.
. ..
,
.
]*
DEL
MAGICO
DE
GLI
DEL
CESARE
MONDO
HEROI
SIGNOR
DELLA
LIBRO
RIGIERA.
PRIMO.
feccia.
2 "
Mos .
Et
LIBRO
PRIMO,
raggi
'
1 I B R
PRIM .
,0. ,(.
alcun di loro trattare, o palelaVTecoIe alte , e iubli"mi , ne i loro mifterioii dogmi , fe non oltocuri ,
S emmlmtIaveTi : e ci non olamente fine , cho
Fceleli loro egreti non peraeniflero alie manilel~
Pindegno volgojma etiandio perche conobbero,
che tale era il diuin volere : e di ci rende Pitaeora^
la ragione,dicendo, che quefto da Dio oceultato,; a samio .
A
fine,
PUmm . natura del primo Ente , gli dice , ch'egli fi deue feriuere otto enimmi , e con artificio!! giri di parole ,
fine che, periclando per qualche ftrano accidente
Ja crittura,ella non venga intea . Cos enimmaticarriente infierne fauellarono Slomone, e la Reina Sab .A quefto medefimo effetto olea Pitagora Samio
imporre il fientio di cinque anni continui a uoi di
fcepoIi,\fine,ch.a tacere imparalro. Per quefto introduftero gli antichi Poeti le loro fauole , otto le
Ariftot. clu crzeJ come afferma Ariftotile nella Potica , e
Macrob. Macrobio iiel ogno di Scipione, gli altifimi greti
nacondeuano.Finalmente gli apienti Egitti j ritrouarono Je loro lettere ignorabili, cio hieroglificho
Corneiio figure,accioche,come criue Cornelio Tcito, le coac" " fe iite,e venerande,non fofero dalla volgare intelligenza profnate . Tuteo queto non oftante ,
per4iprezzo di precetti cotto formidabili,n me,
no per eontrauenire aldiuin volere;anzi pervbbidirc certa piratione ,determiniamo coprire,
apertamente hadarej, che, e quale fia il udetto let:u\
7-
gno
>:XIBRO PRIMO.
pta
8
DE L MAG 1 MOND
pta fueritas exprimenda e .
'
.
a Terra. La Terra dunque e quel oggetto dellhumana fapienza , che opra i diflfe . Queita log-*
getto di tutte le marauiglie, tanto celeli , quanta
terrene . ned ella finalmente altro > che queTanti-
Ananagora.
:.}.:
'.
v. ; :
':
..u;-. .
"...
; ';,
riamente
to
riamciite i egrcti fidariglidl fio Principe plii.E comunque fi fia,i bene sandranno gli critti di
lui confiderando, vedraf apertamettte , chegli non
tratta le coe alte, e recondite per Ii loi primiiproimi , & immediati prmeipi j , e cagioni ; ma olo in
genere , confiamnte . Dali altro canto gli altri di
pi alto,e di pi eleuato lpirito(quantunque fmpre
pochiimi fieno tati ) i quali da* diuini raggi illumi
natijfelicemente nel profondiifimo inruario dlia.
Naruri fono- difcefi ?c ii non pure i pi in tim 3
aftrafrfooi 'gretibmio intimamente, e perfttamenfcnociuto ; ma anco alla fteTa Natura pofto
il freno j e jfattalain moke coe loro vbbidiente; e
perci detri memamente occlti Filoibfi , anzi veri
Sapienti : quefti , dico , firiempiranno di iluporo ,
e-^dicimore infierne, vedendo i loro' ineshaufti teori eipofti manifefto pericolo d'eilr dall'indegno Mondo indegnamente virpati.Ma tutti que
fti ripondefi come' iopra aggiungendo infierne
Daiud
propofito quello, che 1 regio Profeta nel ilmo nonagefimoprimo diiTe per altro, cio : Vir in-
"
Natura
IIB R'O
PRIM O
i i
Natura fiano violad, e profanad da gli animi volgarinelle tenebre,e fango deH'ignoranza,ede gli
affetti earnali immeri. liehe afferma ilmedeimo
Hermete, dicendo, non conuenirfi mente pi , e . Hermete
religioa publicare alla concienza di molti trattato ^.^
pieno di maet diuina ; percioche i diuini miter,i
s'auuilicono troppo > e perdono del loro plendore , profanan dalla volgareintelligenza de gli animi
rOZzi, & incolti .
-,
;;
: % ,
L'humana apienza fu da principio, econdo la di
uerita dellelingue , con diueri vocaboli nominata.
e primieramente da quei primi Saui della Pera el- Perfi>
la-fu detta-Magia . Ma perche detta Magia in due
il diuide , cio nella Naturale , & nella CeremoniaJe :& quefla poi conlituice quelle due petie, da'
Greci dette Theurgia, e Goetia,amenduefuperihrioie , infami , e diaboliche , e degne d'elTere , come
- >
clamo, come quclla , che vcnendoda Dio infu, aitro finalmente non , che afloluta , e coniimmatav
perfettione della vera Filoofia naturale . Queta^
dunque pu meritamente dirf fonte , plendore ,
.-..ni
;
ibiico
ta Iamblico- Calci deo, la theologia d'Orfeo per idea,
a1 e & elemplare della ua filoofia , la quale diuina era
chiamata ,perci ch'ella hebbe. origine, da. gl'inft*;
/LIBRO
PRIMO.
13
tilit era attribui ta Giunone ; anzi ella anco inte per la tefia terra , ouer materia , i come Gioue
dauano la forma \ quindi , che difiero , come riferice Santo Agoftinonel dcimo della Cicta di Dio
che'l nome d'Heroe ha hauuto origine dal primo
gliuolo
s, Agoft.
Gioue>chenelriuoldafedea..~,
....
:<
,r]
/ ' l'aiuo mgico, con dare chivna mgica armatura , a chi vn cauallo , chi vna lancia , chi vn bran:
do,
LIBRO
PRIMO.
ij
i6
L I R
P R I M O.
vt,7
& all'heroico Or
Siluani,
>
pe
LIBRO
PRIMO.
i9
per tutte le coc , ciacuna da la forma , la vita , - ^ ire,e la permanenza.Ma ppi,che quantunque egli
a tutte le coi i communichi, e fia iparfo in tutto _
le parri del Mondo ; nondimeno ei non i pu in ve
run modo cauare, ne da quei kioghi n meno -eu
timeceoc vita, e nelb quali iLdiffonde , e parge . :
O-ITi.
lelb
h:
lo
'
..=... : :
Antchi
Dei apere, che , econdo gli antichi Magi , furam&Jj-$ - no trMercurij,computandouiil metallico,volgarmentedetro argenrayiuo^^ilguale come inutile, fi
lacia ; e olo de-lli due primi intefero , de^ualivnd
Eginij.
celefte e 1 altro terreftre . lche oleuanoglrEgittij inferir , co'l dipinger flo Mercurio con la faccia u parte fera* &in parte chiara : non che duo
veramente fiano ; ma mentrelo Spirkongelete dall'Anima prima infiiidjoj mondo elementare viuifica ,
Mercario.celefte adimandatorma poiradfFonideftdoi perla ftegione elementareren detto Mer
curio -terreftre v. Quefta adunque Spirito in atto
Egittij.
Trace!
neratione y e perci Orreo Trace il chiama PangenitOt negliHinni nor miilerio/iiimi , da i quali a>
natura
* t o
prim o j
1,1
fe
, -
jL'i
--
; '.*
.a mol vniuerfale agita , e . . ,
y : . JW/' deriuan gli hmmini , e lefiere ;
,
: ;0
-*
-; j -
QueftomedefimociignificaronogliantichiSa--
di
^ ~LIBRO PRIM O.
23
ottauo
x4
fico
LIBRO
PRIMO.--'
'
2.6
mente numerare, che far numeri : e.finalmente quePitagora. (|; voce numero deriua da nume,cio Deir.Pitago
Anefio.
. libro de i Segrti dice , Cognito numero* cognofees quali,,.; ter notitia orrmiumrerum per ilium habeatur . Etaltro.
LIBRO
PRIMO.
rendeTe ; e che foTe cos eccellente, e neceTaria nella vita humana, che leuata dall vio , e commercio de
gli huomini, eTa natura humana infipida, & imperfetta ne rimanefe ; die , ch'ella veniua dall'Aurore
di ftitti i beni y e che queio era il Dio Cielo ; e che*
'
HMieo.
gi"'j
Cirillo
occhio , fimbolo della diuinit , corne c'infcgna CiPacriarb r]J0 Patriarca ne nono libro dell'Apologia contra^
Hemero. Giulianoapoftata; d'vna verga, da Homero attribui
ta Pallade, la qualeper eTer nata dalla mete di Gioue,gnifca la natura intellettuale ; d'vno Scudo heC% :
agono gnificante il corpo olido , e perci infbolo dellViimero perrtto dal ommo Opefice ne i ici
fiorni delta creatione ; e finalmente d'vn Serpente,
ieroglifico delPanimo humano, i
oQuefto quaternario rnirabilmenre corriponde ,
coincide con quello del Hieroglifico di Mercurio ,
ciarl occhio al Sole , la verga alia Luna , lo cudo aiJa Groce y nota de gli elementi ; & il Serpe all'igneo
igno deirAriete . Quinci chiaramente corgiamo
qualmente ilmilerioo quaternario tutte le coo
gouerna , e comprende . E laciandodi dire, comegli mifticamente ci fgnifichi ii diuino , eantifimo
nome di Ieou, nome quadrilittero , & inefabilo ;
eccocomel'vniuerit deile cofe btto aquetonumero iriduce. Primieramente il Caos diuib in_,
quattro elementi principij di tutte le coe corpora-
Ii i il
L I B R O
PRIMO.
\V
_^
"*
; ^
, 'Z'-lu!\t
dena-
jo
- '~ uini attributi, e mifure,corrle quali jgjieno defcriuere Iddio , la diuina Prouidenza , e i vriiuerfit dl
ie coe. Et fono quefte , Cheter , Chocma , Biiiah ,
Chefed, Geburah , Tipheret , Nezach , Hod, Iefod ,
3 " Malchud ; cio, Corona, Sapienza , Prudenza , Clemenza, Giudicio,Ornamento,Trionro,Laude,Fondamento,e Regno. Il denario abbraccia gliordini
angelici, computandoui tordine animaico , dagli
Hebrei detto de gi Ilim . Nel mondo celete fono
Arcbita
Tarencio.
ot*
diece intelligenze , che vogonole diece sfrcParimente Archita Tarcntino eon queto numero ab.
i
r
ft
I
1 1
t
braccia tottelecoe . Aritotile anch egii tutee
e comprende con quei .diece generi generalifimi ,
^h4*a"
mcro t4tte-qelle--diurita,ch'AJcmeonechiama-
o .
LIBRO
PRIMO.
3t
, donna di.Qioue , nell'igneo parto ardente pro- cede, comiftcj^iuol da padre, l'anima detta vniuerale, prima, & diuinagran Natura,anima regia,Gioue,e regina del Cielo, & della Terra. Quefta i pro
duce anch'ella vna ua Imagine , virt viuifca , produttrice , e gouernatrice del corpo dell' Vniuero ,
detta da Platonici gran eminario ; pcrcioch'ella , putompregna de'emiditutte le co cmprele ne i con- a*
cetti ragioneuoli, moa per imitar quell'animav ,
della quale ella imagine, e l'intelletto primo danior volgare verola materia, che veramente eilopra dimotratq aos ; lei Ci congiunge , e l'adorna
f7.
di tante , e i diuerie forme , con lequai il conftituifccil corpo dell' Vniuerio ; le quali forme non men
fcilmente s'imprimono nella materia , che i caratteri del igillonella cera preparara. Quefto graneimnzrio, iecondo Iamblico, e Proclo, ne i comenta- IibHc(K
ri opra 1 Sofifta di Platone,e detto Opifice del mon- Proci.
do lettolunare, e perpetuo innamorato della mate
ria i & Orfeo gli diedel nome di
orfe
'?
imagine deli'animaprima,diuina, egranNatura,altro non -, che'I celelte Sole ; percio da Orfeo detto wJ
t:-.-i!
lume
3*
DEL MAGICO MONDO
lumc della vita,
-. Z
j
- :
>
Aibmna cgli bio . Di pi Albumaar , e Tolomeo ah%maToiom. ronojche da efo , e dalla Luna ven.iua la vita infub.
GriTofto Et il glorioo Giouanni Grioftomo,parlando di det
woto Sole, dice , ch'egli gran miracolo , e che perci
non chi degnamente pofa predicare le lodi di lui *
m. Tuu. Apprefo da M. Tullio nel Trattato della Repblica
Macro-
lumi,
H? B R'' ; $ RIMO.
$3
; ;
cO
la
.'
Per due cagioni principalmente al medefimo Tifret vien dato l'Orbe di maggiof grandezza de gli
altri ; & l'vna per elr egli Sefira del Verbo eterno;
cemete il qale,come criue Clemente Alejandrino nel tAieTand. t^mo stromati,c Principe,e Duce della Cognitio
nen della vita; fi come il Sole celete , imagine fnfiFii*ne .
LIBRO
PRIM Ov
giunfep
36
LIBRO
PRIMO.
37
copula defi Solee Luna. La Lunapocia ilconceputo eme partorice nel mondo della generatione , influencio, & imprimendo quello nella materia,
cio nella terra del celefte parto , fatta, come dico
Hermete,diligente nutrice . Quefto con li aftruf e- Hermece
greti ciappartenenti inteiro gliantichi Cabali-
ib: la onde nello Sefiritico mondo riferirono,e ot,
tordinarono la medeima Luna al Malchud , vltima 3 49'
numeratione influente neirordinedegl'iffim, cio
de gli Heroi,& Huomini illuftri: la qual numerario-
. i
ne detta Vergine , e pozzo del ttenario ; percioche,i come ea Lunariceue gl'influfi da gli altri
Cieli , mediante'l Sole ; cos quefto attributo riceue
create cofo.
7^
, ...
:,n. ,b
-,
-
Luc-
31
?<
Mico,
ei.
" teria prima da Platonici , e Peripatetici detta Hilo ,
ppate- cjiejjur felua iignifica ) alia generatione del mondo
Egittj .
Suida,
lamblico, deli'ifcefo gran Seminai io > e Natura vniuerale) in forma humana ;tenendo nella deftra il re
gale cettro, per dimotrarci l'imperio, chedemu
Natura h nel'Vniuero ; con la fintftra pocia parea
pure i contrettafl i genitali ; volendo per quello
darci diuedere , qualmence in eflfa Natura fono i femi di tutte le co , onde influifoono le forme , che*
poi s'imprimono nelk materia . Ap^reo , la lana^
imbolo d'impurmjajjuale impurita propia dela mater^All'incoiitrOjil color dinota puri-
ro
JL- R O
PRIMO.
Bf
acqua
^
fbl6?'
'.t
men-
LIBRO
PRIM O
4i
41
nimieitia c' manifeftata dal diuero , & oppofto fto , chadcte Unce > dal punto proceden ti , ottengono . La linea fuperiore ci rappreinta il fuoco , de gli
altri elcmonti pi degno: & perche l'acqua per la fu
frigidit,, & humidit , al caldo , e fecco dell'iteTo
fuoco contraria ; pereo la linea inferiore alia fupe
riore contsapob > bicrqglifico di dent aqueo ele
mento, le tranfuerali poi>araendue parimente contrapofte ,. fono nota , la defra dell'aere caldo , & h
mido, e la nitra delta terra fredda, e ecca, .
Qtra di i la Quaternit, come i dille, rinchiude in fe il Denario numero perfettiiimo,& aTolutiC.
fimo j, dopo'l quale niun akro numero i ritroua^ :
quindi , ene gli antiehi Filoofi latini fignificarono
eTo Denario co'l mifticocarattere della.Groce , cio
dejlajf,. vigelma prima letrera dell alfabeto : Crocc
rettilinea, rettangola , & equiltera ; la quale fmezzata , e cata in quellaparte^ oue le linee dal punto
fono infierne eongiunte , rormalaletteraF" , quincai
vocaje, e fegno del quinario. Cotal letrera finalmen
te, i m modo, che amirra linea di leigiacciain foperficie piaa., ci rappreinta l'viidecimav
dfiil alfaDtjQ^io la L* otadeJ numero quinquagenado. Poft dunquemfieGe prima la L, poi la F, &
pervltimQlaJr,mirabiImente formano quefravo*
cqLVJ, voce rapprefentante l'eflenza diDio, vna*
in nauira , e trina nelle perione , propio oggetto de'
Bea ti, yira deJl' Vniuerio, vltimocopo dlia Magia,
&
LIBRO
PRIMO.
43
fcono.
44
icono. laonde,pi propiamente parlando , dicia, _ja. ma , il Sole eflere in vna eTenza trplice , cioe cele" ffiT fte> elementare; e metallico, oluto, fluido, e corpoAftrono- reo. oltra di co chira coa appreflo gli Atronomi,
che neirAriete fi fa leflltatione del celete Sole ;
:Qfil Tauro, pro ffi mo igno queto , rasi quella dl
ia Luira .. Di pi , feparato il imbolico Sole vnito
con la Luna dalla hieroglifica Croce , & alquanto in2. -7 clinatoalla finiftra parte , egli forma l'Alpha , prima
lettera dell'alfabeto Greco , e mboo del principio .
Parimente, riuolgendoi cabalifticamente la parto
inferiore del carattere dell'Ariete , fimbqlo del fuocoali'ins , viene altres rappreentarci I'vltima del
'itcc^recoalfabetOj.cioeJTOmeg , il fine fgnificante,emedefimamente rappreentante la nota del
Tatiro . & conciofia ch'ella,come corge , d'altro
non confia , che dVn circolo infiero, gerente nella
fuperior parte vn emicircolo ; quindi conuiene ne
cesariamente afFermare , ch'ella finalmente fia gli
tefli noftri Sole,& Lunahieroglifici,& infierne l'Al
pha , e l'Omega fudetti . Da queti egretifimi con
cetti adunqueficaa per conchiufione di tutto il le
geme Theorema *;r.: . . ii
. \ Il Sole , e la Luna elementari , efTentialmente vni-
no, opprefi dalla terreitre orpulenza, mandar fuori glj i'cintillanti fuoi raggi Aie non mezzo dellcflmeloro nella elememaxGroce ^fatto mediante'l
natu*,
LIBRO
PRIMO.
4/
4<
Ici , dice : Sic tnundus creams e . Cos appreo gli antichi Magi fi legge, che il rar di detta Pietra altr
non , che fare il Mondo . Formando dunque roe l'heroica fu Pietra , ottiene facolt dalla diuina,
&increata Sapienzad'imitarlanella creatione dellVniuero: per la quai co diciamo , la produttione
nientes
LIBRO
PRIMO.
47
eftraere ignificai .
Conuiene ipere,chel Sole, la Luna elementan,
o terreni ono duplici > percioche nella mecnica^
**
-f
+S
^.
...
t: NeirOrficaTheologia letrdiuine Perione dlia
Santiffima Trinit vengono adombrate, & accennate la prima col nome di Notre , ch'dltri difiero Cal
gine^ gli Hebrei Enioph,& Aleftenebrofo, confide
rata l'aiTolutiiima , & incompriibile eflenza diDio
Orfeo .
L I HOOP I M.IH
legirano tutte le coi e , cheono:e finalmente Dio- s.Dioninifcrarto, infierne col meceimo Platone l'addi- fio'
maridaronoOn j-cio nte , il quale en tfica tutte lo
cfbmb y cagione ouraeminenxe, fbndatricere principio del tutto. Di queftoGielo interiftelo Plato*
ne, dicendojchel DioCdo inignauai'vno, cl due, 2.
i come fi difle iopra :Parimente il magno Imblico Ubi.
nelmiteri de gli gitiiij fmeycheUCielo ;Di j
ouero imitatorede'gli lddi). Ch'eglifia Piol'habbimo horsyicondo Ja mente de i detti , narrato .
ma in qaanro poi egli di Diraimitatore 3- ci fi rifriice all'Anima media Natura imitatrice nell generatione, e cpnferuationc dellVniuero di detto diuino Gieloy di cui ella magine vifibile . Etcflaaltresi
Cielo, natojcomeanco afirmaOrfeo negl'Hinni,
dalla terra,e dlmedefimo chiamato Onnipocente' ,
Padre vniueril . Et i contemplatiui Hebrci per lo cabaffi
Cielo diceuano intenderi quella linca verdey la qua UebteL
le circonda l'vniuerfo . nex^nmnjc^
no lirnagiciSole;Luue Mercurioxhediltiflb Cielo^vifibile . Con ra^i()^edunqiferacquaTdici s' fat
to mentione onra,da gliHeroi aggi yien Cielo ad7
<nindajDaJw' ir ac;."\f10.'U! -<, .Tlete
t X3lodefimo Cielo ncllaling inta' ^fetro Sa Hippl
maim; laquai voce da noi pu mterpretarfi $,& J .JJ"*"
caadqiia;; iquali elementr^hadet MilefioyHipparco eco
Metapotinp i Eraclio Efefio, & Hippone Regino Hippoe
r.tqo)
D
vollero,
Re8ino*
i
. .
/
DEL MAGICO MONDO
vollerojche fofero i primi principij dellc col : ci
"f&\
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..
'I
I I R: ' P R I M *
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opra quelle portato , lo Spirito anto.. E-cio fia detto iolo per iioprire il miterioo concetto , ch'in i
contiene queto nome di Cielo hebraicamente crit
to. Ma i Ii iudetti Spienti riferirono la loro opinio
ne alii principij naturali,non h dubbio venino, che
effijiled altro fiioco, ned altra acqua voilera inferir,
che quelli del mgico noftro Cielo; il quale , como
egli tutto di ua natura Ipcido^ioauCje viuificp~,co-> *
l eccellentemente ineferba il aMo,ellmmidoi
. anzich'egli vcrameAte J m atto , V acqua fluente , *?AV1
fuoco ardente infiern*.
Finalmente Tricroico Cielo cos dect,noti oli
mente per le marauigho, rare dorr,' ch egli dalT*anima iia riceue ; ma ancora chiamato Ciclo dal
" h*
mai , mor che al aggio Hroe , feopre fd ntilla dclTincomparabile pretiofita de uoi gonoi 4oni Di
cjueto Cielo, delTaltro , chappreno fi dira, intee*
perauenturaPlatone quando erdiTejchehOeli con piatone.
itauano ddlejaerfettifiimfc , e puriffimepticole di
tuj:ti^licSentiTIequai particelle Gioatmi Gram go<
marico chamommmitadi ,hauendo egli riguardo Gramm*
,
,
O
2?
tico
alia pura,e celefte loro natura. Et il color del mgico
Ciefo quale qu ello del Cielo uperiore
che
tutto
fa
Mt'M3G3CQ MONDO
Jf:
L alca cihza delkGabaia^/copricdoe :degi ccolti incend?menti, ed^gli oicuri , t%ipofti-enfi >
tragge da cocal nome, ?// ,:Ia di luiipropia eTeniade^ncDiie;:5&:.' , N-'Vb. ''
.'i:?n./ .>>:
lC JEleJtmm LVMen .
t
r .v- - f
leftifj d^lxHuijcGieb 1 me diiutti i lumi procedenAnftot. ce; j isljniriiie> econdo Aritocile nel emmo del
JaFficabvcra forma del fggetco definico ..Si rail-*
Eufta- fiwteifoniajc Eiiftachip nel primo dell'Ediiea, che fi
' cotmck.iicfiitibne iiorae uelato , &c aperco $*cosi
iknDWiajacn'egji definitioney'qancunqc^onru-b
a, & admbrata.. E' yniuef conchiufianere' lptenficheallhora che^primieEiioitroiparqnce per
diuin cbrmadamfflco di)Qde.pnma!lvnDio:mt-..rtoui'i CeJe^ofychd nel vniuero iiricrouan iquclle, non
acaiojiiorqafle ;anzi cpprendo egli iri ci il dono
della perfeccaipienza0nceibgli da Dio, con siic
n'.:f. . ta propicia 3e con- cal miibsrr ciacuna io
impofe,' che deH'ifteilopofiono i medeimi apienti enagger vera contezza , & hauere parcicolaf cognicionc dcll enza , \ & nacura della coa noij
Ci
maca.
& <& :V R I M Q.
rr
j3
'iata . rendenido noiadunque conl'aito dellamiJfterioi Gaba,tali nomine definirio.nichire,epiane > percigiudichiamo , be'l dicorrere alquanco
in torno ad alcuni de' princjpali nomi deJ udetto
nolro Mercurio , e Cielo /potra peraentura f$rilitar moltol'intelligeza.de i^magiejbegfeti.^- <
:
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forma,
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fegegata^yil Quat
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DEL MAICO ON DO
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P R I M O.
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cem.
Chiamai di pi Acq.ua Ardente, perche realmen ca y.:,
te arde vifibilmente , & inuihbilmente , attiuamen- iju^II
te , e paiiuamente . Ned altro in iomma vuol cabalilticarnente dire aAqua ardens}chc
'-
' v *-
Quindi , ch'etiandio loro metallico vien pur chiamato Sole . il Sole dunquc altro non a che loro , ne
>
cjucfto
fS
duc realmente vna fte cola , quefto conguentemente cadera otto la diuifione di quello: Et cos di-
4 ratiua parimente dpliccj i come s' detto del Sole, cioe fuperiore, & inferiore : e ono Pvno , e 1 altro
in arto oro perfettifimojin quefto dal metallico dif^_
> i>7-
OU R
P RIM O;
jj
Diodoro
cipijdelkcofeefficorpi iriicabili erano. Dal'oro Oono*
dunqe tuttc le createviibili coe hanno il loro nav
cimento,& origine ; ned ltro in ommala forma
e la otflzadiquee, che'i medcfimo oto norro :il
perch l'Abbatc Tritemio notabilmente dif,./>- Abbate
iicem te reperies-3fi operaciones tute erunt a Sole y quem tibi "
Natura abondere videtur.'D'ictxmxu.m da Aura,cio
afflato, vento fqauc : & qel vento, il qualericondo Hermete, porta nel ventre fuoJ'heroicaPietra. di -
pi tal voce Aufignicaplendore,, e luce; & il ma
gico oro altro nn , che lapropiaJuce dlia Natura,
intendei ancoperaurafuore,.gratia ,.poflibilit, e
imili : le quai Coe tutte,,con rtrefelicita humane,,
mirabilmciite: sottengono co'l poTente mezo del
udetto oto noftro. Finalmente tantoapuntofuonai
abalilicamenteOro,quan ta
0. mnium 0 our ..
Ma il vocabolo latino v palefando quabnenteegli
,., , AVtor KVmQrum A/iagU .. ..
Im oltrc i dimanda Sangue humano e Sanguo
menftra: c chiamaii langue: humano daJHumq
f ,.
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OClHB : Q}f&lM>0.
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Sol V Ltimus V kens Raus * ' *!' ]' ' " "
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X I R O
PRIMO.
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elementar leparatione fali non de gli elementi infriori,maolamente de i fuperiori. Quiui conuien
ipere , che , come nella Magia prattica fono in vnaj
iola eflenza due Mercuri ( da' quali poi iccefluamente traggono gli altri particolari Mercuri origi-.
7
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PRIMO.
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Qujnciirgiamo ,lui non cTer altro, che l'vniueral Quinta EjTenia, concordante mezo de gl i elemen
ti, & vnico vincolo,e lgame loro : onde pocia pror
cede la conruatione del Mondo elementare".
Alcunaltri,confidert la iidetta dolcezza , fogliono perimilitudine cbiamare il medefimo nolro Meie Manna : eTendo quefta non altro , che cer
leta rugiada hgliuola,come yuole Macrobio dell'sere,e dlia. Lima: ma tal voce, Gabalifticament>
' il propio mgico foggetto ; cio
dire . ;! . -
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\*
do
L I B R
P R I M .
73
do Herodoto, Zefro , voltatofi quello , aprc il vab Heredogenitale , & in tal modo s'ingrauida , Simigliante- te'
mente l'Auoltoio noftro, impregnato dal vento, par
rehce l'heroica Pietta : il perche diceua Hermeto Hermetc
-Trifmegilto , di detta Petra parlando , Porto quella
il vento nel ventre iio. Il vento mgicamente inteb per . E quefto , come attefta Varrone , la Varrone.
vita,e parimente la vita l'anima -y quindi , che detto vento da' Greci chiamato nimos : il quale mi- Gred.
Iterointendendopieno Diogene Apolloniate , ^Diogenc
Anallmene diTero perci , l'aere eflre flato princi- APol,eI
r
i
ri
1
mate.
pio di tutte le create cole . Chiamai l'Auoltoio nel- AnaffiTidioma latino Vu/tur ,cio dire imhvritsi voco mcne''
<vr nel caldeo ignifca fuoeo ; egli adunque vuoleil
foeo: ouero diciamo Vulmr, cio rmltevriy inferendo, che'l celefte ipirito deue dall'Heroe riduri dalla
potenza all'atto, & all'vltima ia perfettione, co'l
mezzo dell'arte pironomica.Dalla cabaliftica eipanione di tal nome Vu/tur, ci naice la preinte aftrufa definitione di quello , &
V VL uaTV mens R adijs .
non h dubbio alcuno , ch'egli non ia matrice ,
ricettacolo de' celeftiraggi, conforme quanto s'
altroue iotto^iuerfialtri nomi detto . Ma egli altrc-r
si pj*ro,e fammcggiante fuoeo di natura; anzi egli
, come dianzi ii difl, lamedeima Natura ; ed ella
parimente altro non , chepuro,e viuo fuoeo . Que
fto ,
74
fto,percominciare dal Principio imprincipiato,app gli antichi Theoiogi mbolo di Dio , gran Na
tura increata, independente, e iiaturante , e per queto Tiftefo grande Iddiq vien fuoco addimand^o :
FocOjCome i legge nelPJEflodo,che confuma. E oelZoroafte l'iAeiTolddio intee ilgran MagoZoroafte,mentrc
diflb
Tune le cofe fon dalfoco nate . ". :
*:
\
.*
gli antichi Poeti, edaPbatone, fono chiamatefuochi eterni. il Sole atresi detto R dlie Stelle,e im
piterno fuoco : come adunque la diuina Natura
moco , ma fuoco diiyino , & fuoco parimente el celefte Sole, Namra media creata, e dell prima imagi
ne enfibile > cos la terrena , e naturata Natura dalla
celefte inmediatamente proueniente , altro non ,
,f.
... . che fuoco j e ci
l
eidife
Virgilio
intee Virgilio
p
_ *j doue
.
Vigor di fuoco origine celeste :,
' >1 i . .. * .
Eraciio
crippo. tapontino , con ragione vollero,il fuoco eifere princo'K- cipio delMereditUttelecOfe: Laonde i Licij, coMaffimo* meracconta Maimo Tirio, tratti dalle loro ceciti,
Tirio .
re. La
LIBRO
PRIMO.
7/
..
- '
<
pi, maconqueitigliconuengono quanti no l'vniueriita dlie coie, eendo ch egli mtte l'iftef
ie cofe in se comprende: il perche da gli Heroidet- Hero
. tOmnis res, C anco nomen in nomine, volendo coib
lai nomedimoftrarladettavniuerflit.
Cosipa-
rimenteaffermiamo , chetrattandoipagircamen-^)4 ?/
te il mgico oggetto, egli realmente appare , e vifi-^^^
bilmentei dimoira, fottogliraccontatiaccidentij^*^^
chiaroficorgonon lui , non pure si fatti,esi di*J^Srf^
ueri colori, ma moltialtri ancora,c'hora per breui-^J^^A
ta i tacciono : non Iafciando pero di dire quello,ch ^^^
in ci pi marauiglioo* e perauentura ad ogn vno
( eccettuato l'Heroe) incredibile: & ,che in ei iog
jettopofloniinvnmedeimoiitantevedere tutti i
letti colori ; non miiti:3 o vnitamente, ma tamente.
4
7*
.:
cnatia,
L I K O
P K l M Ot
77
natia,e ci per hon adombrar perauentura in cjualche parte gli aftrufi enfi , & i miteri in efle contenuti : Trimum prtncipium^dicegli ) in uno confifiif,non
a quoyfied per quod omnis mirandorum naturaliumuirtus
producitur in etlum,de quo diximus, quiapurum ab um
proceden* non componitur , eque mutatur . zAdipjum a
temario , & quaternario fit ad monadem progrelis, ut
ompieatur denarius : per ipum enim e numeri regrefi^
fus ad unum }fimul deficenfius in quatuor ,
aenus in
monadem . Impoibile jt compleridenarium , niper ipfiim: monasin triade Uta comertitur. Omnes hocpnncipium pofi principium monadts ignorantes , nil in terna
rio profiiunt,3 adacrumquaternarium pertingunt .
Jfam etfifiapicntum libros omnes habeant , fiderumcur*
fins j uirtutes }poteates , operaones > & proprietatesperfc cognofiant, ipfiorumque imagines } annules figja, $
ficretijjtma ququead plenum intelligant : nullum tarnen
mirandorum conqui poffnt in fuis operationibus ejfiHums y fine huius principij principio cognitione iru
principiurru . Vnde omnes , quotquot vidi, in adept
Tbiloopbta naturali operantes , out nihil conquu
ti unt y out ad uanau > inola^ , fiupenfiitiofu
foft tongas* $ intiles operationes , ejpetatone prolapfi funt. .
;
>
. ... gli-
?t
, -.
- . .. .'.
' : c *,
, da gli Heroi 1
LIB
PR IM .
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*<r.
0EL*MATGICO MONDO
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1 I
delle cole . Il Firmamento notro e acqua congelai
I M
s"
.v..-.
, --^:
. -< v.v.V. . i iv
E t inquelto termm&il condo giorno dell-foimatione del fijmbolrco Mondo de gli Herob*.wi;
. ___-, -? 11 noltro Firmamento e cos d etto , non tolo per*
f}-
ii
\\
nariusinario coniunBus m , .fach , qua mirbiliter fach . Ternariusenimnumemsad.vnitAtemredu>ius.per afpeUumy omni infecmtinety&qtm'vultpo^
indi.
&in cotaleapplicatio-
LIBRO
PRIMO.
t$
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S+
VirgiHo*
ro* dicendo:;
vuo"':'; ,uv: 'J
b4lt.horcilQ<kpadre onnipotent_j>
. ) ntH de le fconde . nuht e
,.:-::5 i
-- *
. , ;j f ^ - ;
. A!c S .
In cocal matrimonio finferogli an tilri il pre Ccnicf^te colkxjuio fr efli Sole , e Luna;. NelfLuila ( die'l
ceuero l'anima da te , e- dimito per la partiipationetua tutta tenue, e molle > efoie^fiti ipirituali,
-'.;
--'"
t. j
Dopoleelefte eongiungimento , efa Luna di di gnii3,"c perfttione fatta al Sole vguale, in egno di
che: Iberiamente co'l Sole auuiticcniata , daH'infimo
ai uperiorluogoacende : in tanto l'acqueiotto'l Fir
mamento,cio btto di lei poftcvannoi -poco po
coin vn olo , & eminente luogo riftringendo , e fi
nalmente appare Parida Terra ; laqule poidalletiuo, &etrineco calore pi inarridita , & oltramodo
ftta itibonda , con la virt ua attrattiua le trahe
di nuouo parte di dettaaequa, inembianza.diba-c , e criltallina pioggia > anzi di celefte rugiada , la.,
quale loauemente irrigado & fecondando cflTer-ia,inleieccita,e moue avegetatiua virt; dellaquaab
lee
le maniffto indicio il color verde, chlui nouamete tra'I ero, e'l tenebrofodal ecclifle de i due lumi-
ipp;
vegetatiua , e dellVniuerl Natura infierne ; laond
;^<V*>'**:gridaua quello anticoHeroe , O benedetta viridira ,
^'""^Tacjuale tutte le coe geben : Poiche realmen te non
puo farfigeneratione, non purcde*vegetali , & anil
mali , ma ne anco de' metalli , ch lui non fia il verdo
colore:& queto recohditiHmo.miftero allue per*salome- auenturailapientillimo5alomone nel trigefimo c
c condo dcll'EccIefiat^dcendo : Stem in faltricationt
*"1^'v'mrifymmenaragdf(&c ecco laurea viridita) itAnumerus muficorum , & quel cheigue . Et qui finice la*,
terzagiornata dlia fabrica dell'reroio Mondj.
' cola naturaliiimaj corne afferma riftotile hel
icondo dellanima , enei quarto dlia Meteora, che
ogni fimile generi altro fimile a se : genera l'huomo
l'huorno, il LeoneTitelb Leone partorice i prpduce il fromento fromento ; e la roa l'odorifre roio
gratioimente ci porge : con tal legge vanno fimigliantemente Taltreipecietutte. Quindi dalla co
pula delli magici noftri Sole, e Luna vengono per
conieguenza nuoui Sole, e Luna generati , e partori-i
ti dalla fimbolica Latona ; ^ queftiionolacquapo^
Hermcte co (anzi ricordata,di cui diceua Hermete nella Ta4 >' uola, ch'ella acende di Terra in Cielo , e di nouo diicende in Terra , & acquitta la virtu delli fuperiori, a
cm
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ilche
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Heroi.
DELMAdCO MONDO
5* primente fincro eTere. lo fpite dcll'herba Lunaria, comeopradicerrrrrrof; Ieradici dell quale vollero che fufle la metallica Terra , per dimokarci lau
forza s e natura fu minrale y ft come co'l crecerc
dellefondi, efioridileici dinotauano la vegetati.:-
ua. E finalmente i color anguiheo era nota dcllanima fenfitiua , eTendo ilfangue origine j Jk albergo
defrpiriti animali .\ > .
Non hi negh i, che la volga r terra datutti, e per
tutto calpeftata, non fia anch'ellain ario mineraje^
vgtale , & animale ; eonciofiaeoa che pur troppo
eudentemente , come tale i ftea tutti palei , ge
nerando da fe medefima cotante, e si varie lpctiev
d-'animali, producendoienz aitraaiuto 1 &uerfit dlie piante , e fpontaneamente rcandoci il
bramato mtallo delloro,dell'argento , e finalmen
te tuttigli altri corpi metallici, e minerali I Or i in
queita, ch'altro all'vltimonon , che impura fceia
deglYaltrieiementi, tanta virtu , e si fatto poter /i
feorge ; quale poi credi fia lavirtj, ela fbxza.elbb
mgica Terra, vero, puro, virginco elemento ? ve
ramente fr quelle due non vha comparatione alcu*
m: ma quantb quefta di perfettione limera la volgaxe , altre t can to , anzi di gran lunga pi , le nc vienen
i
anco
LIBRO
PRIMO,'
9s>
Socnte .
al parto notro vita perenne,& incorrttibile. Quincommanda Socrate , quello douerfi viuificare co'l
mezzo del fermento . Simile, animatione conuiene*
chedairHcroeia fatta proportionatamente, econ
iquiitaprudenza, evigilanza: corne queta la-,
perfectione, & il fuggelo di tutto, cos deu'egli moftrar quiui il colmo della forza , e dellmcomparabite valor fuo. Incmeta* come infierne congh anti-^
Buone.
chi atterma Pietro Buono , appaiono nuoue glie, e noui tupori, di gran funga maggiori de i primi . Da apo s alterano le celefti , & elementan na
ture ;& il tenerello fanciullo, guftato il materno Jat
te, incontinente fi muorejictgonfi nuoui ecclii,&
altre tnbre , chocurano la Terra * cl Cielo: vggonfi le deni nubi partorir peFe pioggie ; iorfiano
.'
L I R
PRIM .
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qua-
OfcltB;
I M :
$$
**~
'-ne? inrnc
^:
zata
-'
egli h voce humana,m non articolata.Vno di quefti fi ferba hoggidi mprto tr le coie notabili del R
di Peria ; e rireriicono , chegJi di ftaturagrandev,
corne il pigrand'huomo, di carnagione bianca,r%
^
bicon-
LIBRO
PRIMQ..a
JS
biconda, delicata, con capelli biondi,emoIJi, fenza peli, fiior che alomo nel petto , e oprale (palle, e
finalmente in tutte le parti prportiontiffimo:, eceetto nel mcmbro genitale* che di grandezzaaiorb
eorrifpondeuaal rimanente . Se dunque la ,
&impura.terrah\forza, e virtu di produrre fnza^
munaltro mezzo l'huomo; quanto maggiormentc
potr ci fare la puriffima, e fmpliciffima Terra ma
gica, Jaquale comparata con l'altra ,. punto corne
il radian te , e real corpo folare comparato allombra
paca^.. ? r
; vi-....
cosi^ct^da humo, cio.dallIaTer~
'\
ra, dlia quale egli empofto. Cos Artefiolaicio Artefie#feritto,che Cum primus homo creatus fuit , non de alijs
fiementis dicitur ejj creatus , nijide terra : & de terra *
nia alia elementa in homine fiint .. Afferma parimente'
GiofefonelprimoJjbroa capo fcondo, che Ada- Giofcfr.
cosi eiwamato alla Terra rofljdella guale egli
f da Dio nel. campo Damaceno fbrmato ..Oltra di
queroj Damafco sjnterpreta beuanda di langue. Filonc atresi criueicheper Adamo ci viene gnifica^
ta certa, crafia materia , in cuinondimeno infita la*
mentes e dlia quale fcrmati fiama Rofl.imigliantemente Ja Terra mgica , e roTo altresi il fanguc
dileii, comeLdiflealtroue. Qufto fnguelapinguedine, exjuefa il terreo limo, di cuilddio il pri
mo noftro padre compoc , e del quale confia il pie.
eiolo Mondo noftro . Le varie jforme poi entro di
...
LIBRO
PRIM .
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Heroi.
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ma di quelkbdi cui egli primo Ente . Quefte mirabili metamorfofi ci furono accennate da gli anticjhi
31
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LIBRO
PRIMO.
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Di piulddio, come aFermano Platone nell'EpijftoJa Dionii,& il glorioo Dottor delle genti nek
l'Epitola i Romani afl'vndecitria capoj eilmplare del Mondo; & eTo Mondo all'inconcro rapprc&n
ta la imilitudine del fio Creatore, il mgico Mon~
do fimiglianremente Microcomo perfetto jile
me fi di moftratoradunque l'efem piare di quello
raltresi il fommo,e diuino Opeficeja cui mbianza ira per coneguenza l'ifteflo mgico Mondo, in
cui finalmente non olo tuttele , coe create ritroua
no , ma ancora TifteTo ommo Opefice , poich'cgli
niuna creatura lafeia fnza la diuiua prenza-.
Mcntre Taltiflimo Id4iojiel Principio , cio nclla;
diuina fu Sapienza di nienite cre tutte le co , ci
fec'egli, non con ucceiftonc di tempo, ma tutto
iniieme,&: in vn momchto incomprenibilem con
altro magiltro , che , ome attefta il Regio Profeta*
Dauid r
LIB R O
P R I M O.
toi
nella fbrmatione del mgico iio Mondo , quantunque dal Creatore lraordinariamente priuilegiato ;
concioacoa, che gli conuenga trarre tutte le natu
re; iiceiiuamentedairanticoCaos, nella guiache
i traggono tutte le linee dal centro alia circonferenza,cquellepociaconla corta del tempo condurre
pagiricamentealla loro perfetta forma, e frmalo
perfettione ; alia quale folamente fi peruiene col
mezzo de' udori , e d'opre ardue , e laborioe , ilch
chiaramente afferma Orfeo nel io lapidario. E quer Orfeo .
le fatiche furono da gli antichi Poeti deferirte otto
la fittione delle dodici , per mi parre , pi ignalate , e piumifterioi fatiche fra le tient'vna atmbuite
act Mercle daGiouafni Boccaccio nel fuo libro del
la iQealogia dellDei . Vuole Lonfi'',' chc'l ome 0'ntio
d'fWeble deriui da Hera che ( dic'egii ) laXerra ,
e d^doSj che fignifica gloria ; ecositrononvuol
dir Hercole^ che glorilo nella Terra: & frfe per
quefta-cagione Sello Pompeo tiene, come criue Ra- Seto p&
bao nel libro del! origine delle cofe, Heroole eTere Sano,
latoagficoltore. E ci"Viene anco chfermato dal- ,*
retimologia delhlelbiome > eendo tanto dire
Hercole , quanto
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.' . .*. ' ..*rv "]).'
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102
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Mon-
ilBRO
PRIMO.
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za, per l'alteratione , e conuerione dlie nature > diuenut acqua , e di tale propiet , e fortezza , che riduce akresi in acqua tutte l'ajtre coe : & fmil effettovienfignificato perlonacere delli tte caj5i , iru
vec dell'vno, chJa li venia troncato . Ma ci soppone l'inuitto Hroe, e co'l foco della natura eftia*
guendo l origine di lei, la viheej cio tramuta ilfluuido corpoin Terra, ancorchfc imperfett . : ::; :
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i OA
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i Leone la idetta imperfetta Terra , dagliHeroi chiamataLeon verde: lo cortica , cio l mon
da dalla fu impurita , e fi vefte della fua pelle ; chaitro, icondogli antichi Sapienti , nonfignifca, che
la prudenza , fi come la Claua dell'iltcflb Hercole era
nota della Saj)ienz^. .::- >r! v
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Prende la Cerua, chaltri non potua prendere, la
quale haueua i piedi di bronzo , e^e corna d'oru ~~
La Cerua la ftei Terra, per la mondatione,e Cot
tigliezza liia itta fugace , e lieue : ma ei di nuouo ,
con arte blo lui nota, larrefta , e rende immobile .
Li piedi di bronzo ono. la mgica Venefj che pur
dinota irnperfttione ; ficorne le corna dpco fono
imbolo ai perfetto ftato : ma fi corne le corna
reicono, f non dop ch eil Cerua gi grande di-
u enuta;.osi la mgica Softanza copre gli efettiuoimarauigliofi, f non dop elTere arriuata al
colmo dell'altezza, e mblimit teL, .
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LIBRO
PRIM Cr.
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moftrino buoni, infeftano nondimeno, e danneggiano mortalmente eon le loro immondicie il detto
Mondo . Il perche l'Heroe ammazza quelli con co, cio col gi detto Iftromento gli fa cadere in ter
ra ptrida, inane, & infrutruoL .
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fi trasformaua; laonde gli conuiene vincerlo trvol te ; epocia victorioo lie conduce feco r'armeilto di
queflo.. '
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L I R
P R I M O,
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Per vltitno vincc alla Jotra il gigante Antheo , figliuolo dlia Terra ; ilquale in detta lotta , toccando
efla terra, diueniuamai imprepi poilente*.
Quantunqueil raagic Mondo con la morte di
Gerioneiagiunto al cotn to bramato grado blaic
ferfetto,reta nondimeno alfHroe, per colmo delalta pienza ,e dellmuitto.valor uo , vnaltra imprea , vie pi di tutte l'altre gnalata , mediante la*
quale la celete forzad'eo Mondo s'inalza, emirabilmente s'accrece>.& percio tale attione communemente derta moltiplicationedelle, magiche virtuV
epilogo ,. e uggello di tuteo.. Per Antheo dunquf
s'intenderilnoftro Mondo , figlio della. mgica Ter
ra .lottHercole concfloluiripettoalli trauagli , &c
ai perigliofi accidenti, chcgiioccorrononeliaiormatidne di quejjo > ilquale toccando la Terra , ribrge ogn'hor pi forte cioridccndofi,.ocongelandoil'acquiiiiTerranella detta ua formatione* acquila emprfdrza majore ; e finalmente perue*
hutdalagicttaperfettione, tutto rinuigorito qui
ui i ferma iiella purpora Terra . ma l'ardito Heroc
defoo, & oltra modo vago di maggior gloria,facei*
it
felicemente celebri,e goda lieto,e tranquillo Sabbato ; & in dolciffima quiete fruifea i oauifimi , opramodo marauiglioi frutti del opra da noi narra9 t to A i bore della vita , che I'ifteb mgico Mondo :
1 1 * fkitti dmcomparabile gloria, e di perpetua felicita \
i come afferma il Sapientilimo R de gli Egittij
Hermete, dicendo: Sic habebis gloriam totius Mndt >
percioche, die egli, Tater omnis thefauri e hic to-;
tiusfirtitudinis rtitudo finis . Il perche il medefmo,an To- comtfnelHbrodell eifere, e defleeFenze fcrieTomafomafo fimfiflimo (e per tal libro fuo) rifrifee che
eiendoarriuatalfine di si alto Dono, egli prou
gaudio tale,che giamai non hebbe di quello il magpiatonc
8*orc Platone parimente atteita, che chiunque poiede si fatto Talento, ha infiememente il dominio
del Mondo grande concioiacoa, ch'ei ( die egli )
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LIBRO
PRIMO.
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MONDO
HEROIC,
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DELL A RIVIERA.
SrfrG O N D O. ;.;,n-
ABBIAMO fin qui trattato del1 origine, edella forma dcll'humana pienza, detta Magia naturale
del Mgico Mondo Pietra deg
Heroi >& arbore nobo dlia vita,
del primiero imagine \ & habbiamo infierne dimoftrato la nobilt , e grandezza di
quella, e la formatione di quefto : Laonde refta blamente dicorrere articolarmente intorno gli
auuenimentidikii a fine che cjuinci comprenda
nlo lvtile , il valore , e gli effetti fiiot incomparabili
Tali effetti aranno da noi diftinti, e pofti nl nume
ro di dodici, s per proportionate il ftutto , e la mercede alle fetiche, come anco perche dodici altresi,
come
Tntemio Germano di Ganai definifce la Magia naturale, dicendosCh'ellae Sapienza delle fifche , &^in|elligena delle metafifiehe col : la quak' confia deflacicnza delle yirt delle medefime , tanto diuie-,<juanto
humarie.Da cotal dcfinitione fi fetge primieramen
te , che i come detta Magia da Dio fonte dogni be
ne, comelume da luce, immediatamente prouiene ;
cos ella aH'ifteflo Iddio,qual fiume al vaftiffimo ma
re,firiuolge, edinuoud'fa1 acuello ritorno: ondo
rnto.lfo infiere con Tomaio into fi pu dire ,
Monas gnit Mondem > & in fe fiium refleftit
,-V, ardorenu.. ::> O M /
Inoltrc comprendiamo chiaramente , quefta altiima cicnza eire la mifterio urea catena d'Home
, & altri difiero, ch'ella era lamiftica cala di Giacobynella quale fi contemplaua l'vniuerfit delle crea
Saiom. ture, e perla quale, come voglion Salomone nel
n Paolo dcimo dellaSapienza, e PaoTonto nella prima*
Tanto.
Barco
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la apportarci,cioe loprana cognmone; concioiacoa ch'ella con la celefte , & efficacilima iia virtu leua
dalli cinque enfi humani, tanto interiori, quanto
efterioxisqualunquenociuo accidente; e quelli de
pura, aottiglia, & acuice in modo tale,che l'anima
lnza veruno impedimento con la potenza intelletmale;pafla Felicemente per quella, come per priman
porta , al coneguimento delle cienze . Acuice appreflbj e mirabilmente depura, & illuftra il ceruello
propio rgano , od ilromento de gli en ti fenibili, i
quali dal enb commune , e dalla fantala apprei , &
indi nella memoria ripofti , ve ngono pocia rapprentati all'intelletto , di cui ei bno patenti vie , per
le quali l'anima h l'adito al uo propio oggetto , che
bno le ipetie inteligibili , dalle enibili tratte : e
quindi l'intelletto pofiibile,arricchito de gli end in
teligibili , e con incredibile preftezza veftito gli
habiti delle cienze , epercigi diuenuto impam-
bile, & immifto , dicende all'atto uo , tanto peculatiuo, quanto prattico : e finalmente con inota,&
inuitata facilita , peruiene quellVltimo grado , dal
quale,
O 'LIBR SECONDO
uj
no dlia bont,&rinnocenza della vita,la quale infalIibilmente fi congue col diprezzo di quefto mon
do infibile , e materiale . Quefta deificatione intee
il Principe de' Magi Zoroafte , l dou ei die >
Vanima humana in comprende Dio ,
Alhor che nulla del mortal tenendo , <
Zoroafte
ft*
Magia naturale poflpno produri: quantunque finalmente alteo non lano } chc mere iluioni , diabolici' mganni^e pemitioeiiperltitionijoperatecon niezzi diueri daglialtri ,. eTendo quefta rettadafondamentialfi, e preftigioi . Laonde , come i legge ap-
loba, Sgana, e Veia, congl'incantejmi loronerandtfecero in modo , che quel nobileianciullo pretetato ileui nome era Varo, pronunciaua oraeoi coa
infinito tupore di tutti y Si come alcuni al tri fuperilitioi ogliono e certe loro diabolicheceremonie,.
& eTecrande imprecationi dare i medefmi emplicifanciulli in poter de' Demoni trifti, otto pretela
d'ac-
.t
ii^pted^dal^
tr
js
trfnz oftacolo di quaunque ortf fia, liberamente fruendo i doni fuo , corgere tanto le future,
quanta le prefnti , epaflte cofe .
Cotai diuinatiohe hndimenppuo diri vn cer
ro modo non aiolutamente perftta ; in quanto che
,.oy,r ddio, dieuiioio il prdire iiifallibilmente, corne
s.Bttona {criue il Dottor into Bonaventura nel fecondo dl
uentuu
ie Sentenze',' puo icond^ il f beneplcito impe
dir, tardr,' e mutare qello , che l'anima purgata>
chiararnhte preue , e conofce dalle fconde caue
.-
Dio , cio rimmutbil certez-za , per csi dire -
Antichi
Poetl '
greto
OG^BRO SSCOiNDO.i a
its
greroccenno Apollodorp criuendo nel prim Ii- Apoiiobro,ch Apollo imparo rarteyatjeihatoria da Pane doro*
imbolo della. Natura , e la propia terra fgnificante .
Quelro ifteflo inteero gli antichi Poetin quando fa- Antich
uoleggiando djiTero, che in Tocana, mehtre saraua Poeti
la terra, daquellamprouibmnte, efnz'altrome , nacque vn certo iiuomo indou'in , da cui.pocia queipppoli il vaticinio impararonp . Apollo
dunque per coneguenzaarail mgico LegnodfiHa
vita . Quefto i n fommad^trononecompofto, che
~"
diui-
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Wo
- :
quefti ibil^bcf mifterfe parole di Calid , d'AlK- a orfo Magn} origine d ogrii marauiglia : & ioho fimlftieilf'iltr Jbifldpij terrei dell'Abbate Tritemio
dcftoTri-
capo era tenut dalla mano del frnmo Gouo t co afeo non > che lordine delle caue dell' Vniuerio^t corne dicemm nella prima Parte il deriua~
piaton- ie yfcondo i Platonici dalla diuina Bon t, Idea-,
d'ogni bene * dlia mente Jw im# , cos da cjtiefta^
l'anima del mondo ' da ei la Natura , ouero il
Motdbfe'mnario^Parimente detta vniuerfal conZoVoaOf catenatihe fu da Zoroaftc chiamata icala , la quale* 7^
:-*.;-:.
v - 1 ;
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dal
LIB SECONbOV
/i
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im.
nobiliflimi rpiria,quintae0aga,^Edirc. Da qetielementi dunque.I predittione de i fturiaccidentigif denominara ; quantunque detta virt,
noninvnolo iparatamente, main tutti vnoolo
diuenutijconifta. Nondimeno elendo si facti nomi
abuati da uperftitiofi , e percio ragioneuolmento
dannati da anta Chiea,noi non ricuiamo,n inten
diamo varquellialtramente, che per implicedichiaratione di quefto luogo olo.Eendo pertanto il
[principio, e'l fondamento di tal diuinatione.la m
gica Terra, ella percio chiamata Geomantia , da*
\ Gea, che terra fgnifica, e Man da , cio diuinatjone
Maconuertendof detta Terra nella mecnica Ma
gia in acqua , dice per quefto Hidromantia , cho
vuol dire diuinatione fatta per mezzo dell'acqua . E'
) detta medefimamente Aeromantia dallaere, il qua
le non olo fi ritroua in detta mgica fbitanza infie*
i me con glialtritr element! , ma perche anco nela^
mgica loro circolatione , & eTaltatione , fi come la
Terra diuiene acqua , cosi qefta lendo fi tramuta in aria , la quale alla fine peruenuta allVltima perfettione , tutta nell'ignea natura fi conuerte ; quinci
eTendo l'heroica Pietra purofuoco , per la diuina
tione co'l mezzo di lei fatta memamente Piroman
tia detta: laondedi tutti queftipofiamodireinfieLucano. meconhMsga-ditcnor
Dirann tver-o Taeir, itfavo , eloT, "
- JLa, tena, icampi, e i monti K,bodope',
*":
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LIBRO SECOND/
123
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Efiodo.
DEL MAGICO,MONDO
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>v:;V7?:
Efiodo.
LIBRO SECONDO.
nielle Citta flanno ; e avarie co
Donan gratie , e iuori.
. ^
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u6
mente quanto i contiene neH'Vniuerio , ebmpreo nel mgico Mondo , come gi fi dimoftrato .
Vogliono di pi i Theologi gentili , detti Genij
eifere vna medefima co con quegli altri da loro
chiamati Dei Lari , cos detti da Lara loro gnitrice ,
eDeiPenatida penes ,perefereegIinoempre
eTo noivouero anco ono cos chiamati da penUyConciofiacoa , che da loro ci vengono le co necearie
Ouidio . a^ vitto humano, e pero figli , corrfe afferma Ouidio,
M.Tuii. di Mercurio. Queti , econdo Cicerone nel econdo libro della natura de' Dei,ono gli huomini dometici , e fmigliari : e perche altro non ono final
mente detti Lari, Penad, Genij , e tuteo quello , cho
fin qui s detto, che il celefte , e natural moco , me.
diante'l quale tutte le coeviuono, perci fimbolicamente conacrauanojoro il fuoco nelle propie ca
fe ; dli quai vanit al preente ancora refta , como
Giouni
LIBRO
SECON DO.
127
ve-
us
venire, fono tanti, e di s diuerfe petie,ch malgeuole larebbe il raccontarle, e di loro niuna ri troua,
che upertitiofa non fia; quantunque con moka induftria 'inuentor di quelle cerchi di pal liarle ib tto'l
manto, si delle diuine coe , come dellenaturali .
AimadeiDi quefte fpetie vna la profana Geomantia , di
Arabo . cuf tmglialtri fcriTe Almadel Arabo, e la quaIe,non
* 22"'
LIBRO
SECONDO.
ii
diaboliciinganni, illufioni , e fuperftitioni, che precipitano i mieri nell'abomineuole idolatra , & iwdi
nelladannatione eterna, .
Ver-
LIBRO SECONDO.
13 *\
L'iftef-
i3z
LIBRO. SECONDO.
Gosi punto gli vniti raggi del Sole elementare , dal
celeftrpreedentc, nelpunto centrale della mgica
criftallina Teirra naturalmente partoriconoi fudetti
magici miracoli j nonefTendo tale vnione altro, che
applicatione de gli Attiui i Paiui > Maritaggip del
Cielo con la Terra ; vincolo. delle celefti lmagini>
Apettiye Figure, con i loro metallici corpi, ebg*
getti * . -.
1
jjV /.,. '
t;. ,:\
Goncjuefto propio naturale bomento gilfeco
ApolIonioThianeole marauiglie raccontte dFi-
loftrato i e jdi ci f ampia rede Giuftmo nto ^mar^
tire, e filobfo, nel libro delle Queftioni delle genti >
affermando, che f come i miracoli facti da Mose era
no verijfatti in virt diuinae gli altri de MaghiEgit
tij erano fali, peroprade'fali Demoni blamcnte>
prodotti ; cosiqellid'Apollonio alolutamcntc dipendeuano dalla ola , eemplice Magia naturale ;
iye finalmente ahroerano Ii fecte annelli de i fette Pia
, donatigli da larca , co'l -cur mezzo I'artioni di
lui , che lifteil Mgica Pietra ; in
cui eminentemente fono decti Pianeti , come gia se
dirnoftrato.
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>
- . ndirneno sforzando il Diauolo d'introdurrc
peHfera,& illuoria fu Magia,peruade uoi di*
cepoli, non poterihaucre iceleti influTi, .nrabricarc altrc Imagini, Suggelli,che co'l mezzo, fe mo
do da lui inignato loro : ma come detto modo al
tro non , che vna palliata duplice Idolatra, e la me~oA
deb
.; i#
proporcione nepottdbrdbnofr^
kre violentatoi igu per (x>tteguenzas> che qiflalun^
que iludi, & operatione ifaccia per accrife, o
in mtallo /od inquai altro ioggetto fiav detteiola'ti virt, eraggbtutto van^iirruttufQ^^hiurt
galore : Niarnamiamenteimaggiorforzain quel
,< -
SECONDOLT'
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:?r-/!:-' "''];::;;ii5l'i",,,.,
LIBRO SECONDO.
137
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re drgrandBma ammiraijarie degni fofmano pri' niie'rrnnt con si fatta"materia Armatura <di cone
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all Viodelmangiare,e'dlbere;ne'c[ualipoiroper-
J4*
LIBRO SECONDO.
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fe-
f .
144
to Magno, confrua la caftit , & di quella talmente arnico, che dal gerente di lui violata, egl ; inconti-" !
nente i fpezza . Qltra di ci l'ieflo Ariftotile afferma , il Giacinto direndere il portato re dal contagio
della Pete ; e fa ( dicegli ) ch'egli venga da tutti homorato , & ottenga da' Grandi quanto brama . Nondirpeno veggiamo alcuni j di tali Pietre adorni,eIere, non oftanti quelle , epileptici , perir di pefte , eCere incontinenti, prezzati, &odiati dal volgo,
Orfeo
":2^
.^'.
tinua fperienza ci affecuri,non efre realmente in Io ^-roalcna delje dette propieta , non partorendo pure
; vnrranimoefTettodegrinfiniti, che da efle s attendono, fe non perauentura qualche picciola icintilla ,
che pi tofto pu diri ombra di quelli . .
v :*
Dal-
j*<r
.
re, che Ii udetti Arilotile, Alberto Magno , e gli altri ferittori di tantasautorit haueferogiamai volu7
to macchiare gli Ccrit loro di s euidente flit , i
eflendo coaa' Sapienti pimdio della menzogna :
conuiene dunque direi ch eglfoo non menfano pun
to ; ma che , iguendo lo ftile da loro oTeruato mpre nel trattare gli oceulti nararali mifteri , tcita
mente intendeflro infieme.to' iprimi Magi dello
Gemme mgicamente fbricateile quali efndo anch ellecoftellate, efatate,cioripiene,&r coime de i
celefti Influli , e perci meritamente dette elemenif/j. tari Stelle, hanno per conguenza tutte quelle vir
tu, che lor vengono aflegnate; e poTono ienza verun
dubbio oprare tutte le marauiglie , che di quelle fi
piatoni- pomettonp . Quindi , che difiero i Platonici, che
tarli vitt vengono n loro dalle Idee ; & i PeripatetiAieflan- j, particolarmente Alefandro Afrodieo vuole,che
. quelle infierne con le Pietre deriuinodaglielemenindi.
.4- }.
LIBRO
SECOMDOJ
i*?
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. o . j
men-
14*
pia fia poilnt rndere chimique opra di la reca inuifibile > e preago delle coe venire . ben* ve
ro (die egli) che perf fblanon arriua tanta fublimi
tjlaonde canuiene, che tal virt fia aiutata dall'herbadello telonome ,cio Entropia, &appreflo
eccal aguato per prendere-i curiofi ) con certe paro
le^ ufurri > & incanti r
. .. .*
r :;
>
Luciano.
Dcemmo nela prima parte infierne Luciano j
settofmt eheTHeroe non ola huomo , ne olo Dio, ma ch egli giuntamente , e 1 vno, e laltro > il perche egli
viene ragioneuolmen te detto Semideo,e tutto ci ri
{petto alie ceeli operationi da lui fatte in virt del
mgico natural talentv daifa omma bont di Dio.
coneeogli , pecio quale egli fruice certa participatione dlia Deita egode molti priuilegidiquela*,
qome oltr^alliopranarrdtiye glialtri> ch apprebi
; " diranno, il poter viuere fenza ilcomrieaiifertPoi ..
-...1
ffutti
chai-
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ch'altrplirialmente non fpn, ehe Salc^delqiialc vrneridQi terra priua^j.niun'altra crvale. Drpi
il fromento conla delji quattro element! ; e tali ele
ment! hanno mente il orpo , lo ipirito , e l'aniina^ilcptpolayifiUlpaitedclftomentoJo J\iri
to y Ranima fono parteinui/ibile , cioela yirt , e
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Hic
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E L M1 MONDO
Hic iacet edentulus, quicanus , atque decanuf Itb
Rurfamwgreit , denteit, & hictequieit* oie
: v<{.
Ilcommuneauueririo nonpermetce-sigejBxfe
efltto eflre inza la iua emulatione , cricioikc^ia^
ch egli purpropone uoi eredentipi*4'ynmo<io
per conegi-l, quanmnque tutto .
doG la loro arte eflecranda non in altroy chcirfaife^
ma palliate , apparenze , e forme preftigiof- v ilche*
eon perd ita dlie miiere anime loro eiperiiWentaiio
trglialtri le foelerate Streghe^e cosr'fu miierameii-i.
te fcbernito colui , che perfuao daimilarte. diaba*lica,
1IBR0 SECONDO.
ijj
ta
r ; Xa vita al tro non ,<hefoitanza*> e luce , dall'increata Luce creata : e qjieita l'iteflfp cplete Spirito ,
^Quinta eflenza vniuerfaje , e primo Ente delloro
:1
is*
ire in vno fteTooggetto : la luce della Natura, Spirito celefte , primo Ente delloro, vita di tutte le
create col ; ne akro la vita, la perfettione , la pun
ta, e fnitdell'infmita moltitudine de glmdiuidui,
;
anzi
iLIBR SECONDCX
ijt
anzi di tutti gli dementi , de'Cieli , e de' celeti corpi, che Oro , fi come non pure apertamento
vede,ma quelio ancora totalmente palpa . L'Entej>ri
mo dell'oro lifteflo orometallico 116 ancor cgela
to diluo , oluto, e fuuido; e perci viuo, e
percfguete di virt,e yafore ineftimabilc . Quefto
f nalmen te nellbuomo il propio Spirito dlia vita.
- Qualunque volta dunqueefo vitale pirito viene
dalle tenebre d ella iconda morte ofFufcato,e tirni
camente oppreo, pu quello l'Heroe co'l medefimo nouo Spirito porgereaiutojeonciofiaeoa, chei
come il moco vifibile, e materiale tanto punto i
confrua,e fi mantiene3quto gli s aggiungono nuoue legna,od altra materiaatta ad eifere da lui diuorata: co& aggiungendo alia natura fuocomuifibile'
nuouo humor radicale, indi acquiftando perconeguente i quattrohumori nuoua vitare percio diuenuti puri, e ridottialla bramata armnica proportio
ne , & amicitia > ripigliaea natura nuoue forze , 6T
infierne fruice nuouo * e lieto coro di vita ; di mai*
niera* che ftto detto Spiri to con fimil occorfbpod
iente , eiorte, non fol-pu arduamente combatie
re ^ma^anto pu fiperare;<vincere, & atterrare la dt
luimortalcuueriaxia scoteiiauerIa uperata molti di que* Sann P&tfx attefano le lacre Scritture':
e le profane Hilorie affermano , che oltr tutti
queli , moltiimi altri ancora conr*l mgico mez ottennero si iegnalata vittoria'V tra quaii Ar]
tefio
i ft
p ro-
'COBRO SECONDO.
iff
propio Mago,ouero da chi realmente la mira, proua ; e quindi , che Plinio , non hauendo punto gulato l'Ambroia, el Nettare della miftica noftra Hebe,Dea della Giouentu,nega poteri produrThiimana vita ot al commun termine . Aliincontro altuni de gli antichi Magi , tra' quali furno Hermete , e
Platone,alicurati non pure da tanti miracoloi effetti, ma anco da qualche peculatiua ragione, e fondamento, prbmerteuanoaiemedefimi con tal mezzo
la perennit della vita: e l'origine di tal confideratione puote perauentura efer quello, che la mbolica loro Theologia del granTadre Demogorgone af
ferma . Secondo Lattantio , qufto nome Demogorgonef compofto dalla voceZtemo , che Djo , & an
co Sapienza gnifica, e da Gorgon, che vuotir terra :
perciDemogorgone tradotto dalla Greca fauella^
nella Latina , iiona punto quanto Dio della terra^ ,
ouero Sapienza di quella : il perche altro in ommaj
non Demogorgone , che la Mgica Terra noftra.. .
In confermatione di che diconojch'egli habita nelle
vicere della terra, ch'egli Biauo di tutti i Dei , e da
niuno generator e per quefta cagione fingono gli fiano compagni il Caos,e l'Hternit Dctta mgica Ter
ra habita nel centro del centrojda lei procedono tut
ti gli Dei, come Saturno, Gioue , e gli altri, che ono
i magici intelletti , e tutti gli altri piriti minerali;
Non da alcuno de i detti imbolici Dei generata^ ,
poich' ella genera loro ; Ha de compagni , l'vno de*
quali
i/o
quali il Cms, cio ella TifteTo Caos,del quale tutte le cofe fono fatte , eome se dett ajtroue , e l'Eternit; concioiacofa , ch ella per la ibmmapurit,
femplicifima fu natura , veramente eterna ,
deuendo neli'vniuerfale incendio del final Giudici punto confumare la pura efenza de gli elementi.
Hora coniderando tutto queto i fudetti Hermetc,
Platone , & akri , diedero ageuolmente credere ,
ch'ella potefe altresi communicar loro cotal fu incorrottibile natura , &eternit: ma ci nonvenne>
lorfatto; non efendo quefta l'Arbore primo dela_
*Cu
^^ . -
& apprefo , gli altri , ch addur l poono della rinouatione, elungavita dell'Aquila, del Ceruo, del Serpe^ altri, fono bateuoli peraccertare chiunque de*
icri magici mifteri non h contezza , detta proroga
tione della vita eifere poflibile all'Heroe, in virt del
la creata Naturada lui pofeduta, e nella quale perfet
tiimamente conoce quelle coe,che riuocano det
to Alcione, Aquila, gli altri alla perdu ta giouenm,
-& ap-
iLIBRO SECONDO;
t<*
.'
impu-
ii
impuro, craflo , e corrottibile . La medicina vniucrGlmente in duc i diuide, cio dire , nella Preeruatrice,e nella Curatrice, le quali virt,e propiet eminentemeteiono neHVnica Medicina mgica: il per
che fra'Magi vniuefal propofitione , Che tutto
fuello, che coniru in init, pu anco infierne-
quella reftituire a Diquello, ch appartiene alia coneruatione, habbiamo jper hora bateuolmente ragio
nato di opra; quanto poi all'apportare gl'infrm
la anita , la quale vna medeima co con la vitau ,
diciamo primieramentejCheniuno pu dare i non
quello, cnej3cicdej_ Quindi i icorge apertamente
"quantaaThumana miieria , cui dineceffitconliiene dalla fteil infirmit implorar la inita , eMlla
morte attehdere la vita . Qual cofa pu rtrouarfi pi
fraie , pi caduca , e pi alla corrottione fbggettav ,
dlia volgar medicina, s implice, come comporta;
poiche tenuta alquanto tempo , non potendo Ce medefima dalla morte difendere, in poca, e ptrida^
polue i ne cade ? come dunque potra ella recare altrui la init, l'incorrottibilit , e la vita , eindonev
per fe fteTa biognoa, e priuav .
Dirali pr auentura , ch'egli precetto , e regola^
vniuerile dlia medicina , che lVn contrario debba
con l'altro curari : cio altro non dire, fe non, che
la fame debba col digiuno feacciarfi , poiche niuna
coi pi quella contraria, cio allafamato d'elb
digiuno. Lafamemancamencodi otanza, oue-
LIBRO
SECON DO;
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non
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mente le infirmit humane ; eTendo naturale, e fcil
cofa,che lvno amico all altro porga aiutp: ecio vol*
le dinotarci Democrito, dicendo, che larslatura
Democn aODraia> contiene,, &aiuta laNatura, e di quel-?
~7 la i rllegra . Quindi , che l'Heroico Mago focorrendo alla Natura non con altro , che conlaftefc
fa Natura > la quale folo nell'humor radicale , e pi
rito vitale confite, inhbilmente , ecori incredibilepreftezza, e facilita, cccia qualunque infirmk
ta, ancorche ail altre medicine incurabile. L'huomoajla fimiglianza dVna lucerna ardente, il cui
oglio eflo hmido radicale , eloftoppino loipirb
to.vta| i mencre mendue queite parti ii conferuano, mantienfi parimenteacceio il lume dlia*
l~i\
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vita *
LIBRO
SECOND.
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fer-
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tata fede laprattica Magia ; percioche cauata rnagicamente l'anima tanto dallVno , quanto dall'altroTil
Aft
copo, e lfeccie dell'oro noftro rimarigono nondimeno puro, e vero oromtallico ; ma all mcontrole
jceie y & il corpo del volSeTnon in ahro , che inj
vacua, inane trra i riloluono : manifefto argoment delccceHenza di detto oro mgico, aggiungefi
llBRfO SECONDO.
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r. La primiera origine di tutte le infirmita da niun alera cagione ,; che dalrecelb da detta Vnit proce
de y percioche,jfi come in quellala init confiile,cosituttii\maliononel Binario comprefi-, numero,
come criue S.Girolamo contra Gioumiano,ala ma
teria pertinente, infaulo, infelice, fonte , & origine
dogni impeffettione. deuiandoadnnquealcuna del
Je dette tr qualificate Sotanze- dall'Vnit , deuei
dalla medefimaSftanzaaV quca. ritornare ; per effempio, partendoi nell'huomo il Mercurio dalla*
natia vmiria fu proporcione , emplicitV egli conuiene
tIBRO SECONDO.
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luto,
LIBRO SECOND.
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luto , e difolendo I ghiacci ; cos egfi s quntuncrue emplice , con IVrtica ua attione toglie vniueralmente, & aolutamnte ttti i mai , ancorche inanabili gli ahri medicamenti,c prouenienti da di*
uere, e contrarie cagioni : manifefto argomento,
cb'egli Cielo vniuerle , in cuiii Pianeti con l'altre
Stelle , e Ii quattro ommi elementi per eflenza i ritrouano . quindi , che con incredibile vehemenza^
caccia ancora dall'huomo qualunque veleno eftrinecamente preb di qual i fia qualit , cos animale";
come vgtale, e minrale , e tanto emplice,quanto
compeli: e pigliato auanti, preruaj rendendo va
no , & impotente ogni eFetto di quello . finalmente
non pure cura le finche, & intrinfeche infirmit,
maancoguarice , e mirabilmentefana con laftev
preftezza, e facilita , qualunque male tpico, 6Vf
eftrjnfeco , fia ferita, piga, vlcera , od altea fpetie. Con la emplice applicatione della Mumia dl
ia mgica Terra, ciodel Mercurio dolce, vengono rianate leferite, elevlcere, e tutti glialtrichixurgici mali, dallando , e forte Mercurio, con petialnomein queloluogodettopreeruatiuOjbala-
' '
17
LIBRO SECONDO,
t?j
tura il Demonio si gran parte , come in quefto ; percloche peTe fiate veggiamo alcuni femplici huomi
ni, e donniciift)lp , i quali , quantunque di vita pura ,
^innocente, ritrouan nondimeno in mano delFauuerfario legad con ja fue delle upertitiofe ma-
v "
bro,
/74
LIBRO SECONDO.
17s
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(5 3 COND .
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inean-
17S
179
cloche vidi, irientre cbminciauamo mangiare , eminaflvh cucmero ih certa preparara Terra coil.
acqua crifettionata irrigata, & incontinente n vciuano actualmente le frondi, ifiori, & appreflo ifrutti, dimaniera,cheauantij chccileuaimoda-tauola,
noi mangiauamo di queih . Qefte Terra , & acqua,
al tro no n &, chejlprimo, & il icondo Ciclo ma-'
gic,i'Oro ruperiore^Je? inferiore, cjiamendue vm>
fi,iono l'Ente primo dell^roVolgareymcuirirro- /57
uaf parimente il primo Ente del cucmero, cagione
^fficiHnte di si nobil eftetto . e perche non tanto que*
fto vi iritraua, ma quelloancora di tutti gH al tri vegctabdli yquindi , che quelle , chedh cucmero fi
dice , iguoniedefimamente de gli altri tutti : laonde dircircunpono veder si fatte marauiglio ,
quantunque non nel breuepatio dVn'hora , ripettoalle diueiri nature delle piante, e degliarbori, &f
appreQ alia maggiore , minor preparatione ,
atmationedidetto Ente: m si bene s abbreuia di
molto il tempo del parto loro , di modo tale, che nel
mefe di Maggio i poTono hauere Vua perfetta , Pomi , Meloni, & in omma tutti gli altri frutti perfec
tamente mmrr,.*
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si ftto mezzo portata aiiami ,.& qualch tempo aJungata . Cosi finalmente da'Heroe puo frir Giau.
dinOjodrHocto>be digran lnga fuperi gli horti fmoi , e celebri d'Alcinoci R de' Pheaci ,di Semiramis inBabionia , diLucbllo, ejdi Mecenate in Ro
ma: concion^cofayeliiii,<^ielb;,:mal grado deilm-i
temprate ibgioni,ipuovedefe , elietamente frui
r, non pure vna dokiffima perpetua ,~
tendo iui tanto ne gli efremi fie<ii > quantonegl
ecceliuiacdori dlia Stateelre freche^erdijje tenerelle berbette, vaghi& odorifri fiori,&&dI22a
e di fragrantia eccedenti gli altri , ma anra:iniemey
vn continuo 'fruttifro, e baue AutuhnbjdqUaleirb
ogni tempo mdifferentemente, & in abondanza ?
ga guftoii , e delicati frutci > la cui virtu * aiolcezza , e
foauit grandemente qulbudc gli altri fbrmonti.No
altrond vengono tali maraiglie,xfaedareuberan
za dlia Natura, quiui farta dal iggio Heroe,e quelk,fecondogli antiebi Poetin 5 <r , rhoriobr-'r: ;
(->
"
nilTimi
1BR SEGbNJ a
rtiiittGiardff facti ift vn iteftf,ne qbi Sita
gono tutte lcxtaliti 'evghbz^c poSbil ad^irtg?*
urfi rma'come fono inv^4bnte4pparf;t^i irivvn . ><w\
ipapifcoiivb derifone d^lvfpmsm*
rir, coit nnoidibohci Preftigiatori y .®h&w
Rcftxr^edeirvJtifflb-delli dodi^ttp^^-*^*4^
effetti deiicbnd:Legf^dyf^ka, al
hbbia* *o !
moatfdijdat> iVltiifi*iV<^)rscirp^ditttaie<, .
1 che qahtunquegi antichi' &fagi i facefero non meno tima.d tale effetto,che di 'qwalunqeaforo ) non
dimbo'qaanto eglino:liaueuaii4ivpregiof: quefto ^
akrettanto prexauano queliodTc^a-lijprxjcedev, ....... ;
giudicandoloapportaroe di varier wofe cures 1
origine delleperturbationi deilaninio , enemico^si
ella quiete,comedeHa Sapiente qaefto il poten- <
...
u , A
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-:
* "
fer*
nit
,*4
DEL~:MTAGrOO MON
nit i perche *
dkitoQjieh'erendQ'ii^wtotej C glialcri irperfetti
metalli in einzavri royedofima oi cn i^c^n ai-r
tratme difference quelurdaqueftp, ehe peraceidente* perA jogjiendone. jperfettocnteeifbidcten
te, l'irnperfettone, Imfermit, e l'impuiij* rirarci
<(
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g<$ra,rpentredi^^^
memo
GlIBRiQ SCONDOM<;
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ta l'Heroe con la celefte la medicina, ma blo guijdi. perito Medicotpujrga \ come afferma Alberto ,
gnoj,edepuraeflb,n3tllo daognicorrottionc, MaSne*
Se. impiity mrabjJmiTteconrortandol, lo libeia da| AC^deritalmbr.tesifaaamente., che in qello
} e la perfetcalnit , vltimo copo del
Medico, e ella Medicinainfieme* : :.
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S EC ON DO.
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certo vc-n'h: ma srbene all'incontro fonoinnumerabili quegli , che non meno ridicoloimente , cho
fallamente vantano di poter fare , anzi d'hauer gi
fttoi e d'hauer fimilmente veduto altri fare marauiglioiecoi in tal materia : in propofto di che vanno
raccontando certe loro finte hiftorie,. che recano a'
implici , che lor credono , non poca afnmiratiorieS
& infierne ferma peranza di confeguir permezzo di
quelli l'intento lora , e di potere in bmmain brcuo
trari l'inetinguibil ete del bramato oro* Ma mira-
bilcoia certo ilvedere > che.con tutto chempre*
tali peranze le portiil vento, e ch'ogn'hr piu leperiniento dimoftri fallace3nodimeno n gli ftefi
lchimifti, ne Ii loro creduli feutori iomentan ,
od auuilifcono punto , anzi diuenuti piu che prima^
animle forti, attribudo la colpa del patito naufra
fio ad ogn'altra co,fuor che all'hauer eglino(come
anno in efFetto)incientemente,& alla cieca olcato
l'onde proceloe ctr al natural corb,c nuouoipe
rimto s accingono riarcire la drucita nauicella .
j finalmente molto pi mirabile,e di maggiorftuporedegno il coniderare , cheeglivni,egli altri
fano^ dall'auaritia,o da qual voglia altrp affetto,e
pailion di maniera priuati dlia mtal luce, che s'in
ducano ftoltamen te credere di potr con Tarte lo
ro vana generar oro , & argento ; quello che in niun
modo con i loro mezzi non fa, n volndo potrebbe
fare la Natura iftefl rCociofiacofa^ chedetfia Natura
,-' ~r~"
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XIBRO ISECONDO.
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LIBRO
SE CON D.
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ne, ilBailiico dall'impuro langue menftruo dela^
donna ; cos non hannoalcuna differenza di luogo :
ma quefto condo modo di genera tione dato dal
la Natura fojamente si fatti animali , e non metal
lic ne all'altre petie ; & , ripetto al primo , grande
mente imperfetto. llchereftifica anco la breue vita,,
che viuono q.ielli,che fono in tal guia nati,& i quali
piti propiamenie pofTono dirfi Motri,e velenoi nemicideH'humana natura. Moftro parimente era il
Fanciullo da Giulio Camillo raccontato , e quindi ,
che,com'ei riferice, vine, o tenne il flato folo per vn
momento; e come quefto era Moftro di Natura, co
si queflaltro Homonculo detto, altro non , che Mo
lro infernale , cio l'ifteilo Demonio ; auuenga cho
vogliano iupertitioi, ci rari per certa occulta vir
tu, e impathia. Et ch'egli fia cof diablica,!] fcorg9
anco dal fbo flfb nafcimento > ilquale viene accompagnato dallo ftupro , che in quel punto fi fa dVna^
vergine , ftta da i fcelerari complice di tal delitto i
quantnque non dal ventre di lei, ma daUartificiale
vafo di vetro egli eca in luce, come dunque fono taii efmpi inuali di , & conueneuoli ; cosi impofibile alAlchimifta, non pure il generar metalli , ma^
ancolopogliar gl'imperretti da gli accident! , elibcrandoglidalJeloro imperfettion,& inferrmt, ridurglialperrettoftatoolare; poich egli procede , e
vfmpre, come habbiam detto, nelloperationife
contro alia Nature . '
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Grcci.
natoai planeta di Saturno j orwteegli Saturno chiai.
maro J cosi il mgico Piombo viene punto , e real
mente ad eere Saturno iftelo . Secondo i Theologi
Latttio. de' Gmli^o Saturno figlio^come feriue Lattatio >
del Oeiojcdellt Terra . Parimte FulgentiocafFrnia-,
Fulecio
/ " ch egli Saturno detto dal iturameto , cio dalla atiet,che * i frutti della terra ei uol reeare alle genti.&r Opi altresi5di'lui Moglieje Sorella,vogliono co
s eTer chiamata dall'aiuto,e occoro,ch ella gli af
famt; porge. Amendue dunque ibnovnafteuacoi,'n di altrin omma fono Simbolo, che della pri
ma mgica- Terra(percioche tre bno le magiche Ter
f in vn ola eTenza vilite) dacui prende vitalavol/ ' garete -da. c ^ocia Latona deriua: e quefto il j>rqV >, pi Merpiirio irolgare de gli Heroi. Quindi e,che dif
(ero, Satufllo enere generato dal Cielo, e dalla Terra,
f"ri
eTen-
SE CON
oj
, vir.rrj.: ~\
Anaffa-
Et con-
ciofiacoi, che tal bianchezza appare umilmtexielrifteo tempo di color rubicondo,& aurco; per aU
tri de gli antichi diTero ,: che il fiore dell'herba Moli
~ < . era di colore lteo, e taie habbiamo deferitto il fiore
dlia Lunaria , ch' vna ftela cola con la Moli . ~ 1 ' : ;
Virgil: .
* "
e regolati. Habbiamo altresi dichiarato ci,chc quelio gran Seminario fia; e per> apportar maggior lume
in paflo cotanto importantejaggiungiamojche le fu
&
; '
nia.
LIBRO SECOND.
W.
nia.Perochiunquepiemerrallaveraintelligczaclisi
fatti mireri , vedr infierne chiaramente , che fuelto
tal Ramo, l'altro inctinente nace,e crefee ; percioche li Corpicelefti, ftdo per coferuatione della Na
tura in ctinuo eflercitio, e moto, no ceflano giamai
d'infondere nelia materia le loro tellari influenze, e
virtu. di eotal moto intefe Aritotile,mtr'egli diTe,
che Ignrate motu. , ignoratur natura . e cosi vero , che Ariftot.
Aotm cleflis e intclligttia correjpondens in infirioribus,
in quiusper Juas influentias omnia produat in ejft. :)
Hora cotai Piombo, e Saturno , detto Padre do
gli altri De,cio de gli altri magici metallhcociofiacoa ch'eglino da principio ono tutti entro di lu ce
Jathma nela fabrica del mgico Modo efeono in lu
ce, efendo dall'Heroe c arte pagirica ftti manifetJ,e palefi.Quindi moitrafi Marte in forma di licore
iubicondo,e IpiritualejGioue appare in forma di cadida,e trafparente Terra, vedefi apprefb la bella Ve otto lembianza di lucidifimo licore fpirituar
y leche di cdore vince i biartchiflimi Liguftrj i la Lu
na parimte fi feopre alia fimilitudine di licore , non
gi pirituale, ma fifb, & immobile, della medefima
bianchezza di Venere adorna; Il Sole poicia guii .
di pretioo licore di color di porpora, fiflo, e fermo .
E non olo vengono in tal modo confiderati i tte
Pianeti nell'heroico Magitero , ma in altri ancora, e
diuerfi,conforme ai diuerfi accidenti , dipofitione,
cjualitj epropiet dell'heroicoioggetto. el'iieb
auuiene
auuien de glialtri firmamentaii lumi,rio ( glialtri numeroi piriti , detti magiei mineraii, che pri,, lie-. .
,: "
Mag.
piatone. ch ella ,come afferma Platne,adomb rata lotto i faUoloivela'mijemifteridel'htche reigioil . QyeFkko.
a t
SECOND .
20
-V*
gello
to
n: "
-. .
.
VoU
OTLIBR SE'CNDO.
iir
Paufaiu's
Peeore d mtorno,lec[uali fono fmbolo<ielie ricchez
ze.cosrZezeracconta'nelle Hiftorie, che Autolico Zeze
AuodiWliut > dipouero , ch'egli era , con 1 aiuto-di
Mercurio rkchili mo diuenne . Finalmente per la^
medefima cagione egli da Qrfeo dett
- Smglitorde le cur, i/quale m mano
Tien de lapace il non colpabil'fcuo .
Ne finalmente l'iftea metallica riduttione , e mondatione irmalag'euolead eifere dalvolgo creduta ,
s cgli haur riguardo alla eiFanimarione, che volgarmentefuolfarfi dell'orovolgare, & all'efTetto , cho
l'anima diquello produce. Percioche cauata, per -
ra
tQ^
tu
ra habbiamafofficientemente dimoftrato . ,
ETendo Alchimia , come habbkm' detto, ate> v
blamehre apparente, eiofiftica, da cui akro
deriua, efcaturifce, che fraud i , vanit, rhiferio
& inganni. ; ella per confeguente la propia Heroi
ca , & Aurea feienza de gli empi , e falfi Demb.&
infieme mezzo efficaciffimo,; col quat detEifr^dolenci inducono l'errante Settachimiftica, non olo ne gli errori raccontati,ma in infiniti ltri ancora,
e quindi nellorTea del Creatore ,e finalmente nel
precipitio dell'nferno;
...
ri ;"
CHIBRO 5ECONDO.
-f
2*3.
v
- 'J Apprelojle vaghe , & amoro fanciulle ardentemente amerarino il di lui aureo nuptial ietto.
.'-
p bEglin ternera puto l'iratOye turbato Mareje in4efeb piedeandr quinci, e quindi 1 ampia terra gi^do^uciro^qumiique iolo, daglifcelerati Pirati.
t.
,(
.
S. h so z\ .-ru; .!.-.>.
'y.i
felice.
4 -
-LIBRO
SECON DO.1
us
diuiene, qualhor prezzdo i infuali piacerij-e fuggerdo i diletti trantori di quefto ma renale immn
do Mondo, & in omma artenendo dalle graui offe
e del uo Creatore , turra armencal ua vnit ritretta , i vnice ; & vnita fi ft eon la uprema vnit
ipiehza diuina , e Verbo incarnato , nel quale ono ,
come criue il glorioo Dottor delle genti, Omnes s*PaoI'
ientide, 'fpienti thefauri abonditi . Tale adunque
auantiatuttelaltrecoie conuiene, che ial'animav
dell'Heroe futuro.
, L'AbbateTritemio volle parimente ci inferir , ^jjjjj
mentre diflTceiTere d'opo, per arriuare alia fublimitdel ifamoo Antro , di fcala di diece grdi compo~
fa-, il primo de' quali lo ftudio; da cui pocia la cqgnitione procede;e quefta partorice l'amore ; & elb
amore la umilitudine;quindi viene la frequza,ouero la communione, famigliarit) dalla quale la fidu
cia deriua; & ella genera la virtibla virtu forma la dignit ; da quefta nace la potenza ; e a potenza il miracolo immediatamente produce . & quefto oggiunge dicendo" : Hoc iter imicum ad finem magicamm
perionum , tam diuinarum , quam naturalium ; a, qui
tus areetur, $ confunditurproculomnetperitiofum>fr<&
igioim, atq; diabolkum. Cotale icala non pu in mo
do alcuno aicendere l'anima cadente ; eperci diceua il Santo ApoftoloGiacomo: Si quis indiget tpien- s.Giaca.
mo.
tia,petat Domino datore luminum.
......
Finalmete, come detta anima cadete poi anima
' .i
O
4
flanee
*U
ftante diuenire,e per coniguza incaminari ne! diritto entiero deireterna,& humana flicita, ci viene
Hetmete chiaramte dalgrand'Hermete Trimegito infegna
tos affermado egli,ci poterfageuolmete coiguire,,
ca'lcacciare da i quelle dodici nemiche dognibe*
loi: 'ne,e ctrarie aile glorioi dodici herculee rariche;oit
de c gli altri hanno origine , ouero eicono '
dodici da noi narrati efifetti , e virt del mgico Legno vitale,anzi d'onde l'ifteio Legno prodotto.e ta
li nemiche iono le dodici vltrici Furie , dall'iiteo
Trimegito raccontate nelPimandro,cioe (Ignora-.
V
zaJaTr^itiaJlnconftzaylaCupiditjringiu^tj^
la LuuriaJaDecettioneJ^iuidaVla Fraude^Iralau
Temerita,ela MaUtia.Et conciofiafo,che n intert
diamo al preinte dilcorrere di quefte-in pardelare, baitcr per hora iperejch'elle tutte altro in ibmma non ionojche la bruttezza,e la fedit de1 vitioi, e
deprauati affetti del enb ;, & infierne che fono cosi
Furie dette dal furore , che! trauaglio intrinfeco, ca~
gionato dalla Sinderefi nell'huomo ingiulto, e cele-,
ratOjproduce in vendetta dell'ingiuftitia, e iceleraggine di quello.e quindi c ragione danno aquelle na
me divkricijch abroche vindieatricinon inferifce.
M. TnH. Tuttoci apertamente conferma Marco TullianelTaratione per Sefto Roicio Amerino , mentre dice" :
Nonvogliate periuaderui , come ouente leggeto
nelle fauole,chequelli , i qualiempiamte, e celeratamente hanno qualche iniquit cmefl } iano agiV
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veggono. Quefti (cio Dio)n con I'orecchi fi capiie,n<congli occhi ivede,n co'l parlare s*efprime:
la mte fbla il conoce,& eTa il celebra: ma primieramente biogna, che tu ti ipogli dlia vefte, ch'intorn porti,cio del veiHmento delPignoranza, fondaco di prauic,vincolo di corrottione,velme opa
c, viua morte,nftuocadauero, epolcro portati
ve ladro domeftic, ilquale mentre, che- t fa vezzi,
t?hiiiodio,mtre ti odia, ti porta inudia. talex
bracoo, che ti copre,che al fondo feco ti , per
che tu j per auentra foprendo la beezza della ve
rit,& il bert proiimojiion ponga odio alla uapraui
ta, e non le infdie^ che egi continuamente ti
ordifcr. quefto 'ae'tezza de gl'interni nfi debilita,
t cowgra materia affga, & ebria Con abomineuolye ifatidio volutt, perche tu non afcolti , e
Otfce ,
fucata si fttamente,che no poono inuarfi nel fertiliflmo, t horito calle 'della virt. -
-;
di-meftiero iacciare
qua-
LIBRO &ECONDO.
qualunq; difarfanima tate deob. E ci fai me
diante ilfcro denario delleintrinfeche virt, e diui
epotenze,al duodenario dele vltricicontrapofto.;.
e oiio talipotenze,ecodo Hermetc,prima la cogni- Hermetione di Dio,il Gaudio,la Teperanza,la Continenza, -e* o
la GiulitiaJa Liberalita,la Vrit la Cotemplatione
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