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naia zvn
ua eanueua
f, A.
LEGISLAZIONE
PRIMITIVA
roMo PRIMIo,
L A
LEGISLAZIONE
P R I MI I T' I V A
e D1 ANNoTAzioNI
pA, P. ID, GlO ACCIIINO VENTURA
TEATINo.
NAPOLI 1823
Fris o DcMEN co sANGiAcoMo
Col per nes, o de' Superiori,
L ED
ToRE
-
A CII LEGGE
(v )
S A G G IO .
sULLA
VITA E LE OPERE
-3-e
( v1 )
come appunto il nome solo del principe legittimo,
pronunziato anche con disprezzo dalla non mai
abbastanza cauta adulazione, fa impallidire l'u
surpatore, perch gli ricorda un'ingiustizia. Quindi
quella smania di perseguitare la verit anche nel
le sue immagini , ne' suoi emblemi, nel suo ho
me , cercando di coprirlo d'ignominia ; e tutto
questo con una instancabilit , con una perseve
ranza , con un accanimento ferino, che si crede
l' effetto naturale della forza, quando non al
( v1 1 )
d' incrudelire , gli spiriti pi illuminati sentono,
che la sua distruzione vicina.
( vi u 1 )
viduale dell'uomo, e le rivoluzioni , che sono la
( 1x )
( x)
( xu )
damenta; ed il trionfo passaggiero dell'errore
non serve, anche sotto questo rapporto, che a
, avezzo al
spargere
( x1n )
losofo, nel momento che esso meno di ogni altra
poteva dubitare della esattezza de' calcoli di Leib
insensi
( x1 1 n )
rie. Quale sorpresa non infatti il vedere uno
de' pi grandi scrittori della nostra et, il Conte
di Maistre , autore delle celebri Considerazioni
la robustezza e la grazia del suo stile a difendere il tanto vilipeso Pontificato Romano ? ehi si
sarebbe giammai aspettato che un laico, filosofo
Ix secolo
che il Pontificato Ro
(x v )
mano la vera base dell' ordine anche politico,
( xv )
()
( xv 1 u )
ton, 1,
( xv 1 1 1 )
( x 1x )
ve, ha dato un nuovo tuono al secolo, che l'ha
vista nascere ; e se mi lecito di cos esprimermi,
ha introdotta una moda novella di vedere , e di
stata
( xx )
Di questi due grandi genj celebri, in tutta
Europa , il signor di la Mennais conosciuto tra
noi, bench non lo sar giammai abbastanza ; il
signor de Bonald lo molto poco. Crediamo
( xx1 )
al
( xx 1 1 )
servizio ; ma questi rigett costantemente le solli
( xx 1 1 1 )
corrompitrici, e sediziose sopra quello spirito re
( xxv )
energia e successo sostenuta la causa della monar
( xxv )
( xxv 1 )
applicatici
non a leggere
il
---
( xxv 1 1 )
l'interesse e la grazia
( xxv 1 1 1 )
( xxx )
lunga
naturale
ad
accadere
che
)
poi sviluppate ampiamente in luoghi pi opportu
(
A VVER TI MIEN T o
L,
generale ,
( 1 )
1NTRoDUz1oNE
ALLA LEsisLAzioNE PRIMirivA
PARTE PRIMA
IDELLA FILOSOFIA,
www.avvava va avanaawvvvvv
-
CAPITOLO PRIMIO
(2 )
gli altri assoggetta ai suoi pensieri, o alle sue
azioni, favell con una sublimit d' intelligenza,
con una forza di sentimento, con una magnifi
(3)
cAPIToLo sEcoNDo.
Gli
in tutte le famiglie con tradizione vocale, e mantenuta poi pura e integra presso il solo popolo
ebreo con una tradizione scritta. Fermaronsi es
(4)
la
compatriot
li
Ecclettici ri
---
--------
(5)
Tal confusion di dottrine pass, ma tardi,
pro
(6)
e,
CAPITOLO TERZO
opinioni in
legislazioni. La dot
do la cognizion
(7)
( 8)
(9)
armi
( 1o )
CAPITOLO QUINTo.
Filosofia
se
( 11 )
mostra loro in Dio un' intelligenza infinita , un , .
immenso amore , un' azione onnipossente , senz'
( 12 )
( 13 )
cio , alla ricerca della verit : quindi l' oper
della filosofia la pi celebre che allora compar
ve, estesa con questo nuovo metodo , fu con
ragione intitolata : Della ricerca della verit.
In mezzo alla schiavit generale degli spi
riti al metodo d'Aristotile, lo spirito indipen
dente di Cartesio os di contendere i titoli di
quaran
una rivoluzion ne' pensieri. Voltaire l' ha fatta nella societ, Vol
( 14 )
Primo
Cartesiana:
in fisica ed in morale.
( 15 )
Nelle scienze puramente fisiche si pu
ri
( 16 )
( 17 ) ,
( sy
la fisica antica , in quella guisa che per aver am
tiguidicato dell' errore nella moral generale delle
nazioni , molti a' nostri giorni han fatto naufra
( 19 )
capitolo
OTTAVO
( 2o )
legimus, verum es natura ipsa arripuimus , hau
simus , expressimus.
(*) Leibnitz crede che le idee sono in noi come una statua
nel masso di marmo , d' onde deve esser cavata. V' per
questo divario, che per cavar un Apollo da un masso di marmo,
onvien levarne quanto v' di soverchio, e per fare un uom.ra
gionevole d'un ignorante, convien dargli quanto gli manca,
( 21 )
le scolpiva Dio stesso , come giungea l' uomo a
cancellarle ? Se il fanciullo idelatra nascea come
il fanciullo cristiano colle nozioni distinte di un
idee che ha
( 22 )
ultra vita ec. Era poi tanto ridicolo il chiedere
ci che pensassero prima di avere alcuna espres
sion del loro pensiero, quanto il sarebbe di
chiedere a un fanciullo ci che pensava nel sen
della madre, o d'interrogar un uomo , che non
Voli
( 23 )
* - -sense , Pi
( 24 )
gli uo
di societ seu
( 25)
l' uomo
pdl
rivelazione
della parola.
Convien dunque insegnare agli uomini que
ste verit, se si vuol che le conoscano, e par
lar loro la
- ( 26 )
morale.
cAP17oLo DEcIMo.
-
origine
della Parola.
-
Qt.
()
t( 27 )
espressione
( 28 )
atta
1 :
( 29 )
( 3o )
all'uomo per trasmissione, e che le lingue fos
unione
inteso,
(*) Ia version de' .xx porta cap, xxxv 1m. 14., Sei tu,
dice Dio a Giobbe, che hai preso argilla, e che avendone for
mato l' essi - animato, gli hai data la parola, e l'hai messo
nlla terra ? ,
( 31 )
potente,
non
quelle
alla terra.
CAPITOLO UNDECIMO
pu sempre venire
( 32 )
seposti
(33 )
La distinzione di religion naturale e di re
ligion rivelata non contribu poco ad allontanare
gli spiriti da queste ricerche. Riguardavasi la re
igion naturale come una religione innata, e
questa opinione a quella univasi delle idee inna
te; mentre non gi per lasciar il suo Emilio
nell'ignoranza di ogni religione, ma perch non
segua se non la religion naturale , che Rousseaut
non vuole che venga istruito nella religione, suppo
ultimo
stato di brutalit ,
precisamente
come ragionava in
( 34 )
( 35)
dell'udito ().
CAPITOLO DUODECIMO,
- -
I Sofisti ,
dell
lazion scritta
itta ,, cercarono
o di stabilire
stabil
ella rivelazione
crgari,
(36)
( 37 )
Gli uni, senza esser trattenuti da quel ri
38 y
( 39 )
CAp1ToLO DUOIDECIMO,
-,
( 4o j
cie pi oltre, e squarciando quel velo officioso.
che copre la sovranit del popolo, os dire :
societ,
( 41 )
( 42 )
ritmetiche , mentre i miei sensi non vedono che
uno, uno, uno, ed la mia parola che com
--
SOnO
stessa,
( 43 )
idee,
( 44 )
pensieri
( 45 )
ratasi nel linguaggio, e che nulla ci obbliga a
che
( 46)
mo: per l' oggetto che ci occupa basti per ora
di averle indicate alla sagacit del Lettore.
pi dei filo
( 71 )
po
( 72 )
error de'principj con grandi verit in particola ve, fatta per ingannare spiriti disattenti , e
cuori onesti ; amen due sostenute da uno stile
sempre
--
( 7)
CAPIT0LO DECIMOTERzo,
P,
sussiste,
( 48 )
dottrina del
ie lagrime ,
Pese
( 49 )
autore, membro dell'istituto non teme di dire:
( 5o )
( 51 )
povero , e
( 52 )
AerToLo DeciMoouARTo.
MI,
( 53 )
( 54 )
uomini , i quali amano la verit, e ne sospira
mo il possedimento.
La parola dunque nel commercio dei pen
sieri ci che il denaro nel commercio delle
. ( 55 )
que
( 56 )
maestro di lingue presso Moliere per imparare
l'arte di parlare. Il principio dell' associazione
delle idee, di cui Condillac mena tanto rumore,
pu venir riguardato come una scoperta , e rac
comandato come un precetto ? Pensare forse
diverso dall'unire le idee ? Non havvi legame fra
le nos re medesime idee le pi involontarie, e
sino nei sogni i pi fantastici ? Questo principio
non egli puerile a forza d'esser vero, e non
cAPIToLo DEcIMoQUINTo.
( 57 )
siste a richiamarlo continuamente alla cognizione
delle sue relazioni cogli esseri simili, e a for
marne un essere morale o sociale, una persona;
una persona nella famiglia , una persona nello
stato, una persona nella religione, una persona
pensante e parlante, di cui conviene studiare il
( 58 )
( 59 )
CAPITOLO DECIMOSESTO
-
suprema , la collocarono
alla testa
( 6o )
esistenza
( 61 )
( 62 )
( 63 )
le dottrine del Potere convenzionale, e condizio
di e terribili esempi.
( 64 )
( 65 )
per convalidare i suoi atti politici . Queste vili
dottrine quanto lontane sono dalla generosa dot
trina di M. Bossuet, quando disse , che il po
tere il pi assoluto regolato dalle leggi fonda
mentali, che reclamano continuamente , e con
( 66 )
-
CAPITOLO DECIMIOTTAVO
pubblico
e delle costi
d'Al
( 67 )
( 68 )
( 69 )
Le
( 7o )
uomini di genio , perch hanno giudicato i loro
scritti secondo lo stile, e la loro dottrina se
condo il rumore che men ; ma che la posteri
t, la quale giudica gli scritti dai risultati, e
le opinioni dagli avvenimenti , chiamer uomini
di molto spirito ( giacch si falla collo spirito,
e savi
( 73 )
Conclusione,
( 74 )
tanti sistemi fisici. Sonosi affrettati di formar del
( 75 ),
ANNOTAZIONI.
-
P. VEnrURA TEATIno
( 76 )
esimarsi pi d'un errore dai filosofi proclamato.
( 77 )
fl nostro A. dice, in parlando degli Ebrci,
che quella nazione esercitava nel mondo un
specie di sacerdozio ; ed infatti essa sola onora
va la divinit a quel modo onde Essa volea es
sere onorata. Io dimando licenza di aggiungere
qualche cosa a questo sublime concetto, e dico
che la nazione ebrea, oltre il sacerdozio, esercita
( 78 )
principes ejus sicut semitipsum et senes ejus pru
dentiam doceret. ,
(1) Che il libro di Giobbe sia stato scritto pria della genesi
anzi prima del diluvio opinione del dottissimo Rabini, Ved.
orn. a cap.
(79 )
re ad ognuno il suo.
(8o)
nella societ. Cos si sono conservate presso tut
(8 )
popolo cessando di essere credente diviene cre dulo. Nelbisogno imperioso di una Divinit,
( 82 )
teisti nella Cina. E, quando nulla fosse di tutto
ci , basta consultare la storia della rivoluzione
( 83 y
( 84 )
secondo Bayle, che un istrumento di destruzione
importante
: Che vi pi di verit
( 85 )
( 86 y
( 87 )
(5) opinion pubblica, ed opinion generale.
( Annotazione alla pag. 5. lin. 28. )
L'autore in questo luogo avanza una gran
verit, ma che non tutti sono in caso di com
zioni pratiche.
In parlando dell' opinione, bisogna fare una
distinzione tanto vera nel fondo , quanto impor
tante nelle sue conseguenze. L' opinione ora
generale , ora semplicemente pubblica. Ma l'
una non l'altra ; possono esistere insieme , e '
soventi volte si fanno ancora insieme la guerra.
( ss y
( 8g )
ci fur
( 9o )
( 91 )
DA se,
( 92 )
(6) Il ri medio
della Fede.
materia di Religione.
o)
( 94 )
( 95 )
dispone
( 96 )
profondamente immorale.
Dunque la Religione o il dritto naturale
(97 )
comportar
( 98 )
, possa istruiroi, se Dio stesso non ne diriga la
, istruzione ,. Questa dottrina anche quella di
Socrate e di Pitagora, il quale solea fare questa
corta e viva preghiera : , Togliete , Signore,
lin.
).
( 99 )
( 1 oo )
( 1o1 )
( 1 o2 )
( io3 )
onde sono at
( 1o 4 )
guale maniera di ereditare i beni paterni, la
( 1 o5 )
( 1 o6 )
se non l'uomo, e non gi la societ. In fatti
).
( 1 c7 )
della sola sua ragione la verit, e non riusc
9)
3)
99
)
9)
9
9)
))
))
y)
9)
))
9)
)3
9)
9
y)
ci
( 1o8 )
( 1o9 )
Questa temerit, dice S. Agostino, una spe
cie di regola per tutti gli eretici. Omnium here
couum quasi regularis est ista temeritas. Cos la
particolare.
( n 1o )
mo Buone o costitutive , e conservatrici degli
esseri ; perch se esse non fossero buone, gli
esseri non esisterebbero.
La natura , che la stessa cosa di queste
leggi , dunque bnona. Natura degli esseri o
loro bont assoluta, loro perfezione, sono dun
-
que sinonimi.
Esseri collocati in uno stato contrario alla
natura loro , non possono esistere in questo sta
( 111 )
( 1 12 )
.
essere il suo stato perfezionato il pi possibil
niente.
---
1 13 )
( n 14 )
di sorie
( n 15 )
-----
perfezionato
o naturale, trovasi
( 6)
conda dell' orecchio e d'un'armonia arbitraria
e talvolta puerile.
La lingua traspositiva la lingua delle pas
sioni, come l' osserva Diderot; perci la lin
gua de'fanciulli , de'popoli antichi e mal costi
tuiti. La lingua analoga la lingua de' popoli
( 1 17 )
di cui s facile a comprendersi tutta la forza
non stata punto risparmiata dall'impudenza
filosofica. Sulla fine dello scorso secolo si ve
che
quella
dimostrazione
( 1 18 )
( 1 19 )
come una qualche cosa di privilegiato di sopranna
turale e quasi di divino ; ed al contrario tutto
ci che annunziava debolezza dovea essere ripu
tato come cosa spregevole, vile, e quasi al disot
to della natura umana. Cos i sommi imperanti
furono spesso chiamati Divi, ed onorati con
culto divino ; ed al contrario agli schiavi si ne
gavano , col - nome di uomo, anche le con
( 12o )
( n21 )
( 122 )
da secondo i principi cristiani, l'uomo dedi
cato alla felicit pubblica; che non pu disporre
di se , di tutti i suoi momenti , di tutte le sue
( 1a3 )
stianesimo introduce la cultura delle scienze e
combinata col
( 14 )
togliere l'abominazione ( grazie al cattolicismo
sconosciuta nei nostri climi) di vedersi il marito
( 125 )
il cui codice tra di noi chiamasi Galateo. Coloro
( 126)
manifestazione di un sentimento interno, e non
una formola di convenienza ; e questa l' ori
( a 27 )
( 128 )
( 12) )
( 13o )
le avea procurato tra le culte nazioni. Essa
ritornata ad essere ci che era: Il popolo che ha
( 131 )
dittorj sieno stati
( 132 )
che prevalsa la smania di tutto innovare, in
( 133 )
( 134 )
( 135 )
INTRODUZIONE
scoNDA
DELLA
CAPITOLO PRIMIO,
( 136 )
riproduzione e conservazione
dei figli. Questa definizione vera nella societ
dre si
riferisce alla
questi
che
( 137 )
..
gli organi per operare sopra um oggetto : Intele
Mezzo
, Effetto
(2).
, -
CAP1ToLo sEcoNDo.
( 138 )
popolari
( i 39 )
-
( 14o )
( 14 )
colla precisio
ne d'un cronologista assegnare un principio a
Altro errore sarebbe di voler
( n 42 )
( n 43 )
indeficiente della Cattolica Religione : quindi fi
nalmente i principj sicuri per giudicare lo stato
passato e presente delle societ, e congetturarne
il futuro.
( 144 )
e sino il probabile accrescimento della potenza
che trovasi all' ingresso d'Italia , e che allora
chiamavasi il Re di Sardegna. L'Autore nel 1794
CAPITOLO TERZO.
( 146 )
loro , che o, dentro , o fuori della societ vor
( 147 )
( 148 )
( 1 49 )
( 15o )
cAP1ToLo QUARTo.
Alla
(**, Malance,
( n 51 )
( 152 )
( 153 )
cAPITOLo. QUINTO.
( 154 )
( 155 )
( 156 )
( 157 )
gente. I Cristiani soli hanno la chiave della scien
za, e il secreto della natura e della necessit.
Sanno essi che la creazion - libera degli esseri
-
Rivoluzione di Francia.
(158)
male.
Cos la rivoluzion francese offrda suoi pri
mi
straor
( 59 )
ruori delle leggi civili, e cade sotto l'azione
- delle leggi criminali.,Pu avvenire di alcune
inazioni, dice il celebre Bacone, come di que
( 16o )
quai vittime consacrate agli Dei, Diis sacer. Co
s la Francia non trionf in principio delle po
tenze coalizzate contro lei per la superiorit della
sua tattica , per l' abilit de' suoi Generali, per
la saviezza de' suoi consigli ; ma ella sparse in
Europa il terrore, che ha sempre preceduto le
sue armate, per l' indisciplina stessa tanto for
midabile de' suoi soldati , per la focosa temerit
delle armate
( 161 )
- - -
- -
( 16a )
scopo che
( 13 )
( 164 )
Lo
( 165 )
nerali ; ma, ci che ben diverso , di massime
indeterminate (*), messe in fronte alla costitu
zione, come in Virgilio le vane ombre, e i lie
( 166 )
Appena questi oracoli ambigui, come quei
delle Sibille, e com' essi pronunziati in mezzo
alle convulsioni e agli spaventi, furono intesi, la
Francia intera si risvegli, come da lungo son
mo , abbagliata dal nuovo giorno, che splendeva
sopra di lei. A questa ingannevole luce tutti
esaminarono la loro posizione nella societ, e
ognuno fu malcontento o di s, o. degli altri.
( 16; )
avea i suoi primi e i suoi secondi, come l'antico;
-----
( 168 )
Finalmente dopo lunghi e sanguinosi errori
si cap, che bisognava parlar all'uomo un po'
meno de' suoi diritti, e un po' pi de' suoi do
veri. I diritti dell'uomo caddero in disuso , e
desolazione e di
OTTAVO,
gran
pensiero.
( 169 )
donde
( 17o )
( 171 )
( 172 )
veri principj d' ogni legislazione ; ma ch' era d'
uopo nasconderli gelosamente agli uomini, che
capaci non erano di riceverli. Essi non sapeva
no , che una verit non pericolosa , o ancor
funesta , ( poich una verit non mai indiffe
rente ) ; se non quando comparisce fra gli uomi
ni senza che la sua venuta sia stata preparata,
e come annunziata da tutto il corteggio delle ve
rit
essi non
possono
far capo
( 174 )
CAPITOLO
NONO. .
E vero
( 175 )
( 176 )
poich essa certamente non governa tutti gli uo
mini , e che per conseguenza non v' ha diritto
immutabile ed universale ? E come pu darsi agli
uomini , qual fondamento unico d' ogni legisla
zione, questa ragion naturale (4), che prescrive a
noi di raccoglier l'infanzia anche abbandonata ,
( 177 )
CAPITOLO DECIMO,
partitamen
te i principj della legislazione primitiva ( ossia
( 178 )
dichiarazion testuale delle leggi fondamentali d'
ogni legislazione successiva e locale, poggia su
d' esseri conosciuti : Dio, l'uomo, la societ;
non solamente conosciuti , ma anche sensibili;
Dio , nelle leggi generali e primitive, che sono
al dir di Bonnet l'espression fisica stessa della
sua volont ; l' uomo e la societ direttamente e
il principio,
( 179 )
indifferente alla ragione del popolo, il dargli idee
giuste su questi grandi oggetti, che formano la sua
prima, ed anzi la sola sua educazione morale ?
E qual differenza, per esempio, fra i sentimenti
di una dipendenza nobile e fiera che ispira agli
uomini il pensiero di non aver altro sovrano che
( 18o )
cAPIToLo
UNDECIM.o.
Cea
principes
constituerunt , et no
( 181 )
deggia fare per separarmi da mia moglie e spo
sare quella del mio amico : come figlio non ri
spettoso o snaturato , io vi apprendo che pos
so disporre da me , o senza il consenso di
quelli che mi hanno dato la vita , e formare
loro malgrado dei vincoli indissolubili; e dippi
,
( 182 )
riore a me, a' miei motivi del pari che alla mia
ragione : e per formarmi alle buone azioni , il
legislatore mi colloca fra due codici , il codice
( 184 )
sava altre volte tutt'intiera sul fondamento in
IIO
la legge naturale
( 185 )
( 186 )
sion sua, trovava la sapienza assisa alla sua
( 187 )
( 188 )
( 189)
autorit, i filosofi
( 1go )
primitiva
( 191 )
diverse scolpite alternativamente in fondo al cuore
mentre infine le leggi scolpite in fondo al cuore,
che si conoscon dall'uomo senza veruna comu
nicazione con altr'essere intelligente, sono leg
gi necessarie, come quelle della digestione e del
sonno, che l'uomo conosce senz' istruzione, che
( 192 )
supremum vitae etnecis, di cui l'uomo abusa
certamente, come di tutte l'altre sue facolt
ma che perci non meno il titolo primitivo,
che ha sul dominio universale, che esercita an
cora sopra i suoi simili, e l'essenziali carattere
di sua dignit. Se le leggi fondamentali, che
chiamansi naturali, sono scolpite nel cuor degli
le
(93)
bisogna dire
per un
(ag4)
Qu Pfendorff confuta l'errore di Gian
-
( 1g5)
portanti di questa legge sono s chiare. e mani
feste, che quelli eui sono proposte, le approva
no subito, e quando sian conosciute una volta,
non potrebbero pi scancellarsi da' mostri spiri
carroLo DzemorERzo. .
Digressione sulla parola Narura e NarvRLr.
Qa
n' fatto.
( 196)
Quel che diciamo , conviene alla societa
come all'uomo , all' essere sociale , come all'es
(197)
ciet naturale, la religion naturale furono dun
que il diritto, la legge, la societ, la religione
dello stato nascente domestico, familiare dell'uo
mo, e questo linguaggio divenuto falso, perch
era esclusivo, si perpetu nelle scuole, nei di
scorsi, e produsse erronei giudizj, e per ne
--
i n diritto tranne il
( 198 )
Questo il grand' errore di Rousseau, eo
me pure dello Spirito delle leggi;e rincresce i
qua
( 199 )
(2oo )
COSa
quanto
--------
nizione,
( 2o 1 )
( 2o2 )
cAP1Telo DEcIMoQuarto.
MI, si dir,
di s
( ao3 )
( 2o4 )
l' obblio de' mali che si son fatti , si fondano
( 2o5 )
( 2o6 )
( ao7 )
cAPITo1.o DEcIMtoQUINTo.
Tro
( ao8 )
( 2o9 )
( 21o )
( 211 )
MI,
( 2 12 )
pit
( 2 3)
co
l' idea.
no ricondur le
( 214 )
et, potranno un giorno rispondere alla poste
rit, che loro chieder conto dell'uso del loro
potere, ch' essi tolsero la luce a popoli che
( 25)
26 )
( 2 17 )
ce di commercio, la commissione scusandosi d
-
una
legislazion
--
( 218 )
della
CAP1TOLO DECIMOSETTIMO.
le
( 2 19 )
traccie, dove un testo scritto non ne ha preser
( 22o )
blico e legale dei pi gravi personaggi, del ses
so il pi debole , dell'et la pi innocente, i
Romani proibivano il furto e l'assassinio, e por
tavano la loro orgogliosa umanit sino a vietare
di battere colle verghe un cittadino. Presso i
Greci medesimi, pi licenziosi de' popoli, la
legge che assoggettava il divorzio scambievole a
forne giudiziarie, era un omaggio reso alla leg
( 22 1 )
( 222 )
dit, e i quali invocano ciascuno in suo favore
un testamento del comun padre.
Ora, dove trovasi la forza, ivi trovasi la ra
gione ; poich la ragione nella societ, come
nell'uomo, il solo principio della forza dure
vole e continua , ben diversa da quella violenza
passeggiera, comune a tutt'i popoli fanciulli.
Ma la ragione d'una societ sta nella sua le
gislazione: la societ la pi forte - ha dunque
-
223 )
Sar forse il Chinese ; il pi numeroso e il pi
( 224 )
bracciate l'intero sistema del popolo ebreo , di
questo popolo , figura , modello, esempio, pro
feta per tutti i popoli ; legislatore della societ
pas
E intanto
. - ( 225 )
per timore che non siate tentati a riguardar
CAP1ToLo DEcIMoTrAvo,
sociale
ancora
condanna
( 226 )
( 27 )
pu fermarvisi. Il male non per la societ ,
come per l'uomo, che uno stato di passaggio,
in cui un popolo tutto intero, sempre cinto e sem
pre in piedi, non aspetta che il segno per innol
trarsi. Eo riceve da un uomo, salvato egli stesso
( 228 )
del passaggio, del passaggio dallo stato barbaro
allo stato civilizzato : era la pi rimarcabile nel
produce, e agli
ostacoli ch'essa oppone, erra a lungo nel de
--
( 229 )
Ma allo stato d' una nazione che comincia
sotto gli ordini dell'uomo che la conduce , suc
ceder deve lo stato legale , quello in cui una
nazione si costituisce , e in cui tutti , capi e sog
getti, riconoscono le leggi. Il popolo stabilito
sul territorio da lui conquistato ; egli ha depo
ste le armi ; i mali della guerra sono allonta
ad un
( 23o )
( 31)
de
sopra
profetica.
( 232 )
Che cosa sono mai, oso qu domandarlo
induzioni
( 33 y
Dio abbia parlato agli uomini ; per parlar loro
essi medesimi : questo si sa ; ma e non hanno
ancora abbastanza parlato? E dopo ci che ab
biam veduto e inteso, rimane loro qualche altra
cosa da insegnarci? Il libro delle Ruine dev'es
sere l'unico fondamento di tutte le
nostre
InO
24)
CAPITOLO
necmonono.
( 235 )
-,
poeti o pittori,
mu
( 236 )
del guerriero.
( 237 )
tempi
, e tutt'i
luoghi, e dessa deve regolare tutti gli uomini!
Non si facciano le meraviglie, se in que
sto progetto ho parlato de' padri, delle madri,
de'figli, de'domestici, operaj ec. Coloro che han
no distrutto in Francia i costumi, pel motivo
blica, dacch abbraccia tutt'i
impo
( 238 )
( 239 )
Ma nazione di trenta milioni d'uomini e di fran
( 24o )
f 241 )
, ma con virt,
ehe la Francia risponder alla posterit , quan
do citata a questo tribunale , di cui nessuna
considerazione fa vacillar la giustizia, ella ren
der conto di quanto avea ricevuto per la co
No , non sar con vittorie
, Boerhaave
( 242 )
( 243 )
( 244 )
possiamo pretender pi, che all' onore funesto
somministrare a un poeta , nel corso di alcuni
secoli, il soggetto d'un' epopea , nella quale
canterebbe la societ minacciata di ricader nella
,
( 245 )
( 246 )
no in piedi fra le ruine dell' antico mondo , e
( a 47 )
ANNoTAZIONI.
per metta
questa
( 248 )
non
pensa
perch
( 249 )
pensiero. Poich accaderebbe precisamente lo
stesso, come Rousseau lo ha osservato , in un
-
la
( 25o ) .
( 25 )
dal
Vna
( 252 )
( 253 )
( 254 )
esigga
per mezzo
di un solo uomo
sua intelligenza
( 255 )
oni espressione contiene una sublime verit, la
Scrittura parla dell'istruzione evangelica come
d'una generazione ad una vita novella (1). Da
tutto ci spero che s' intender bene come la
definizione della societa data dall'Autore che dice:
( 256 )
Augustissima Trinit
In quanto alla prima conseguenza io cos
la discorro :
( 25g)
esser creato che da Lui. Poich, Iddio solo co
sempre un
(258)
vestite di vari caratteri o forme, che enunciano
le volont del Potere, ossia le leggi , e le fanno
-
( 259 )
( 26o)
forma di due individui una sola carne, e di
pa
(261 )
(262 )
natura, come si esprime S. Pietro ( divinae
consortes naturae ); gli elev in un ordine sopra
naturale, sublime ; li fece divenire simili a lui ;
e da questa unione ne nata la Comunit dei
fedeli, i quali nascono in questa nuova societ
pel battesimo; e in questo nascimento anche essi
rivestono un uomo innovo che G.C. secoudo
di
esagerazio
(263)
te espressioni di S. Paolo). Frattanto G. C., e
dopo la sua Ascensione, il di lui Vicario Pote
re gli Apostoli e i loro successori sono mini
stero ; i fedeli sono soggetto
eccovi trinit di
vata dal
(f)
vimenti, ne soggiogata o impedita da nessun esse
recreato; immensa nella estensione dei suoi
desideri e della sua volont, il cui vuoto non
pu essere mai riempito dall'universo , ne da
(265 )
(266)
verso vi dunque Unit e Trinit in Dio, Au
tore e Creatore dell'universo. Sottometto qneste
mie idee al giudizio di quell'unico tribunale che
ha diritto di comandare alla ragione e di indi
giore
( 267 )
L'errore il pi funesto alla societ, in cui
sono caduti moltissimi dei moderni politici di
buona fede, stato questo, di aver considerata la
politica come ogni altra scienza, in cui le ipo
tesi le pi semplici le pi naturali, le pi ra
gionevoli in astratto, danno poi d' ordinario in
concreto i pi utili resultati. Traviati da questa
( 268)
e Maistre, ha
( 269 )
Qual cosa vi a prima vista pi confor
me alla natura, alla ragione, alla giustizia,
(27o)
citive della venera vaga, nulla su questo genere fu
da lui lasciato intentato. Egli stesso non credette
di avvilirsi facendosi vedere in pubblico ad arrin
gando in favore del matrimonio, scongiurando,
e profondo
e che stato di
( 27 i )
il Potere dagli urti del popolo; iu cui i mini
stri e gli agenti del Potere sieno risponsabili alla
nazione dei loro procedimenti ; in cui libero
ad ognuno di censurare le operazioni del gover
no per richiamarlo al dovere ? Eppure l'esperien
za dimostra, che le nazioni le pi gravate d'
imposte sono quelle appunto che hanno il pri
vilegio di mettersele da se stesse ; che una larva
di libert individuale non si mantiene che a co
( 272 )
camminare (1), cirEurA costituzione non che
una soLENNE IMPosTURA ; e che Bonaparte allora
perfezione
nella
(273 )
e questi re
( 274 )
donna , poich, come la donna esso
de
riposo. Tut
( 75)
ciet questa proposizione: Il Potere considerato
di pi quanto pi forte.
Quindi quanto il Potere perde di forza, tanto
perde di amore e di stima dalla parte del soggetto 5
ed il fallo maggiore che possa commettere il Pote
-
(a 6)
tomi, avvertiti dal Potere, invece di scuoterlo lo
quando dovea.
(277 )
sul
legit
senza
( 28 )
( 279 )
lezza nel Potere un popolo armato, un popol
in rivoluzione.
La forza, dunque delle Persone sociali consiste nella loro stabilit, cio che il Potere sia
sempre Potere, il ministero sia sempre ministe
. ro , ed il soggetto sia sempre soggetto.
--
- Durante la lontananza di S. M. il Re ne
stro Signore, ito a Verona da prima e quindi a
Vienna, condottovi da grandi interessi, mi
tornato soventi volte alla mente questo pensiero.
( a8o )
te il suo corso, ognuno contenuto nei limiti
del dovere ; la fiducia e la calma nel cuore
di tutti. Grande forza, influenza veramente ma
( 281 )
( 282 )
finch rinasca
in un altro individuo , la
( 283 )
( 284 )
ogni lusinga di potere calcolare sulla sua durata
che non ha fine , le tiene in calma.
( 285 )
il primo neg Iddio UNO ; e che la moltitudine
-
nel
doppio
scandalo ha avuto
pe
( 286 )
qua
parato
che
(287 )
di funzioni di giudicare e di combattere. Per as
sicurar l' equilibrio e la tranquillit di uno Stato
vi di mestieri di un ordine stabile, composto
-
morte della
( a88 )
pre gli agenti del Potere, e potendo costoro per
le pi importanti funzioni esser tratti dalla feccia
del popolo che non possiede nulla, sono questi a
genti tanti individui divisi e non gi una persona
morale intermedia tra il Potere e il soggetto; indivi
dui troppo servili, troppo dipendenti, poich senza
col
(289)
dalla mancanza della legge, ma dalla mancanza
di chi la eseguisca , che deve esser sempre una
persona diversa da Colui che la fa , o la inter
preta
di alto tradimento
( 2go)
( 291 )
vranit divise ed indipendenti, entrarono nella ca
tegoria generale della societ. Il Barone, divenen
do Potere nel suo feudo, ebbe bisogno egli stesso
( 29a)
blico divenuto universale in Europa , vuole che
si lascino a quegli individui, oa meglio dire, a
quelle famiglie, il di cui individuo una volta
entrato nel ministero pubblico. Per tale pre
ziosa instituzione, il ministro che giudica, che
-
(gs)
nota, ne' quali, ci che sembra plausibile in ap
(294)
( 295 )
era
( 296 )
to modo dirsi loro propriet, poich pare che
ci abbiano dei dritti particolari fondati sulla
( 297 )
(298)
sono gl' impieghi che pu conferire lo Stato va
canti per dimissione, per avanzamento , o per
morte ? Non arrivano che a qualche centinajo.
I pretendenti agl' impieghi adunque sono a
quelli che gli ottengono quasi come 1oo a 1. Il Re
( 299 )
sta condizione, e con questa promessa erano
zra' DE oENEar
's-
( 3oo )
--
( 3e i )
vano l'uguaglianza esteriore tra il Grande del
regno e l'ultimo della plebe, furono con tanta
(3oa)
to d'invidia, ende colui che non nulla anima
Potere, che
della bassezza
( 3o3 )
nata : sistema assurdo sotto tutt' i rapporti, poich nella natura non vi associazione qualun
(3e4)
gi ce ne presentava ben molti. Una vera de
(3o5)
(3o6)
( 3o7 )
societ pi ristretta, perch la societ delle fa
miglie ; e da questa pass nella famiglia, societ
ancora pi ristretta, poich la societ degli in
dividui ; e volendo andare anche pi ininanzi, si
pu osservare che questo spirito di rivolta .ito
a fissarsi fino nell'uomo individuo, il quale, ben
ch fisicamente uno , pure moralmente molti
plice, mentre vi in esso ragione , volont , e
( 3o8 )
( 3o9 )
sagrificato nelle sue prerogative, ne' suoi dritti ,
ne' suoi sublimi privilegi, in aspettazione di do
verlo essere ancora nella sua persona, ci che
si effettu nella prigionia sagrilega di Pio VI ;
il Re , Potere nella societ pubblica, fu giudi
cato e sagrificato dal popolo ; i padri , Ptere
nella societ dimestica furono giudicati e sospin
( 31o )
sa, avendo staccato intere nazioni dal Potere
Cattolico o Universale. Quanto sono miserabi
(3
( 312 )
si preso pi trastullo , e ci legalmente, del
(313 )
Potere, ed era insiememente Soggetto e Potere
ovvero Popolo-Sovrano ; che vale rigorosamente
lo stesso. Ma i cittadini in Roma e in Atene non
( 314 )
trizj, che gravitava sopra di loro, in vista sola
mente di una schiavit pi profonda e pi de
gradante che essi stessi facevano sopportare ai
servi ed ai figli. Essi ubbidivano, perch coman
davano. Il loro patriotismo s famoso non era che
( 315 )
( 316 )
Tutta la differenza adunque si ridusse a raccor
ciare il tempo dell' amministrazione , perch po
tessero tutti gustar del comando; e son sicuro
intervenne che
( 317 )
o rigetta , e che solo d forza legale a certe de
liberazioni delle Camere, che senza la sanzione
(38)
solo risedeva presso i Patrizj. Fin che gli ordi
ni, o le persone sociali furono stabili, and
sempre crescendo la grandezza di Roma, ed
essa non fu certamente l' effetto di una gran li
( 39 )
Una riflessione sul primo articolo del Codice
civile francese.
( 3ao )
( 32 i )
( 322 )
( 323 )
ne ed all' arbitrio della ragione, si fa pre
cisione di Dio ; e siccome
le leggi positi
( 34 )
e noi ve lo abbiamo dato in una dissertazione
( 325 )
te nella natura ; come l' auroarra' e non la ra
gione individuale il mezzo di conoscere il se
condo nella Scrittura.
( 36 )
divina dei
( 327 )
d'accordo su questo principio che Nella volont
divina risiede la ragione dell'ubbidienza alla Po
( 328 )
argomento
( 39 )
Color poi, che vogliono conciliare due dot
trine tra loro inconciliabili, la dottrina del cri
stianesimo
e quella
( 33o )
ne per convalidare i suoi atti, cui fa eco Rous
seau dicendo: Se il popolo vuol nuocere a se
viene
che
ancora che
( 33 )
maest-umana, e di lesa-societ. Dimando umil
( 332 )
e r
( 333 )
trebbe somministrare o negar la famiglia. Non
cos ne' primi tempi ; un figlio che volea allora
allontanarsi dalla famiglia non trovava che un
terreno incolto senza istrumenti per trarne la
sua sussistenza , ed andava a perire. Se voleva
una moglie, bisognava chiederla al padre, in ma
no di cui era tutto.
( 334 )
rie umane non ci presentano che favole ed as
surdit ; cos il solo libro che ci fa vedere le
ipotesi indicate, poste in azione ; e sulla di lui
autorit, non dico solo qualunque spirito cri
stiano , ma qualunque ragione giusta pu ripo
SaITSI
(335 )
per esempio Caino, ha sulla sua posterit la
medesima autorit che Adamo avea sopra di lui,
perch ne l'autore. Dipendente solo dal Padre
comune, Caino ha anche egli potere sopra le fa
miglie nate da se ; ma non ne ha sopra le fa
miglie del suo fratello Seth, autore anche egli
(336 )
sovrano degli Ebrei; Ismaele lo degli Ismaeliti;
Canaan dei Cananei; Cecrope dei Cecropei ; Ro
la societ
pi
( 337 )
co e da paterno diventa sovrano. E questo aUa
mento di famiglia in famiglie, ossia questo pas
saggio della societ dimestica in societ pubblica,
indipendentemente da ogni patto, convenzione,
assemblea etc. cos naturale alla famiglia, come
all' individuo naturale lo stato di virilit; e co
possa
( 338 )
(339 )
che pi gli piacciono e colui che eredita qne
sta propriet, ossia tutta intera l' autorit del
fondatore sulle famiglie di cui era il capo, ac
quista un vero dritto allo stesso potere, un drit
(34o )
del suo zio, che lo volle far morire nelle ac
que, per usurparne i legittimi dritti, ossia l'au
torit, di cui Romolo era il legittimo erede. Scap
( 34 )
( 342 )
dergli.
.
de alle intelligenze
( 343 )
(3
( 345 )
Il testamento del fondatore , o di colui che
possedeva la sovrana autorit sopra di un popo
lo , in virt della qualit di autore, non mai
cos chiaro, e non ha mai potuto siffattamente
preveder tutti i casi, che, nei tempi successivi
non vi abbia avuto luogo a contestazioni, a contese
( 346 )
.
eredit del Potere, poich forza non partorisce
dritto, siccome nelle decisioni civili non il tri
bunale o la forza civile che d l'eredit della
( 347 )
mit si hanno usnrpato il nome, i principi, per
persuadere , non
si sa co
( 348 )
stabilisce in un dominio non sio; questo famoso
ono
( 349 )
gl'
( 35o)
pu
sempre ripetere, a meno che non rinunzi all'au
dritto che
adempie
( 351 )
applicato, non
gi n il possesso n il tempo, ma la volont
prese nel senso che vi
abbiamo
16
( 352 )
del possessore legittimo dell'autorit che legittima
tultO.
( 353 )
Come ogni Potere viene da Dio.
( Annotazione alla pag. 177 lin. u 4 ).
L'ubbidienza , di cui qu parla il nostro
autore, propria del cristiano , che ubbidisce al
potere, come un' emanazione del potere di Dio,
forma la vera garanzia del potere, senza offendere
( 354 )
del principio Ogni potere viene da Dio, che
nella nota precedente abbiamo supposto senza
svilupparlo.
La creazione dell'uomo introdusse delle re
-s
(355)
(356)
lilla
( 357 )
po di essere simile, ed allora il dritto di co
mandare in li reale, come nel suddito il do
ver di ubbidire.
( 358 y
(359 )
irando gi una societ civile o citt, continuaro
no a riconoscere lo stesso Capo , che tutte le
sorvegliava e le garantiva dalle interne discordie
e dalle aggressioni straniere, rimasero tra loro
di Dio, in vece
( 36o )
( 361 )
ERRORI
CoRREzioN
adornarne
con torni
in fatto
sel nata
P. 17 Nota, in fatti
P. 19 lin. 26. et nata
P. 27 Nota. suoi
ibid. ibid. equivoc
Pe 28 Nota. Gli uni han
SllO--
equivoci
Gli nni han trattato dell'ani
-
scrittura
Storia Universale
versale
cap
di dottissimi
Corn. a Lapidi
P
81 lin. ultima.
da pripa
P. 88 lin.
CSSO
da prina
li l
lin. F pag.
P. ao7 lin- 2o. nostro
ibid. 28. preferio
pag- 1r lin. 2o
(BSS
"UZ
o8 lin. s. stabilita
32 lin, 5. prosa
sfigurarono
incantato
impossibilit
accordata
preso
O'CSSO
ed i filosofi
cangiarmio
che per la osservanza
professulle leggi
pubblica
ad arringare
promuova
-
---
cammina
e tanto
impunemente
e per una
pr
-
( 363 )
. I N D I C E
a
Dei capitoli.
L' Editore a chi legge.
Pag. 1
Avvertimento.
XV
INTRODUZIONE
ALLA LEG1SL AZ1ONE PRIMl T1VA
PARTE PRIMA
DELLA
FILOSOPA,
pag. 1
3
fisica ed in morale.
22
26
3n
( 34 )
Cap.XII. Partito che da questo errore tras
sero i Sofisti -- Loro fantasie in
torno alla origine della parola.
- . . . . Conseguenze di questi diversi si
Condillac.
fi
pa
A NN OT A Z I O N p
DEL P. VEnruna.
An 1. LaUlOIO,
parola di Dio e la parola dell'
An 2. Origine della letteratura.
nerale.
47
5i
( 365 )
97
no3
to6
ge
nerale.
1 o8
131
PARTE SECONDA
DELLA socuETA'.
135
137
n 5o
n53
157
68
n 74
177
( 366 )
Cap.XI. Spirito del Codice civile francese -Conseguenze dei principi su i qua
li si appoggia.
Cap.XII. Della manifestazione delle leggi na
turali.
o55
266
3 1)
325
353