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‫سرويا‬
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LE BELLISSIME
‫مارهاما‬
‫هرما‬

NOVNI

DONNE NA
POLETA

7
NE. FEBLIOTOECMAANEE
R

VaQAA Am
Alla Illuftriſ.Ducheſſa di Fiorenzafiglia di Carlo
• V. Imperatore Augufto.. lacomo Beldando.
Ela mia basſafortuna Valoroſa Sig .
nora ,mi leua un di tanto da terra ,ch'io
S fra degna Tromba de l'altezza de mer
riti uoftri,nó dubito punto di moſtrare
dl modo che ſicome il ciel,di marauiglioſa Maeſtade
adorna ui fece coſad'animo inuitto foura tutte l'altre
riccha ui refe,auenga che forfamiſarebbefato meglio
uiuermi dētro queſto mio buon penſiero d'honorarui
che mettermi cóſi deboli forzea impſa tant'alta, pur
la perregrina fama che la real uoftranatura co bono.
ratißimogridog tuttoſparge mi baperfuafo, chepri.
moche timidaméte alſecurome riportiqualoraſamēte
perir debba, coſi da lei e da la feruitu mia aftretto
A uoi ho cóſecrato queſto mio Specchio,douepotrete,
no ſolamente la uoftraincredibile bellezza e alle de
le Donne Napoletane wedere, ma inſieme ashor le do
ti dell'anima di che ilciel ui fe corteſe Dono, cosa che
rapreſentare Criſtallo nó ha forza, Sia doque uipgo
uirtuofa Signoragratia de la uoftra infinita cortefia
queſte miefatiche comunque elleft ſiano d'accettare,
e come Specchioalcuna uolta quando ſciolta dali al
tißimi noftripenſieri ui trouate recarlouiinanziche
se cio intenda di lui eſſere auenuto appetuo obligo lo
riceuero e fortunatiſ ,egli ſipotra dire neio reftero
pregar continuamente il ciel che ui feliciti.
N quella nobilpartech'anchorſerba 1
IMDel Imperio Latin l'altero nome
Ladoue eterna i frutti ifiorie l'herba
3
Il pianeta cb'ba d'or gli occhi e le chiome,
Amor depoſto balira alta e fuperba
Lo sdegno ilpianto e lenoioſe ſome
Che la natura e il cielperfarſi honore !

Viſpende de le ftelle ogni fauore


Et iui accio che per mia lingua s'oda
Quantunque rocha; l'alto ſuoualore,
Di quella pocacanape ch'annoda
Vn animagentil,ſtrinfemi il core,
Ne ben contento de la primafroda
Daua contro di me l'armi al furore
Ma pieta s'interpoſe efeco quella
Che m'incende il deſire e la fauella

Quella che per honor dela ſuaterra


Cl’ale ſirene in grembo altiera ſiede,
Si bella fel giudicio mio non erra ,
Pir effempio dife Natura diede,
Hor per mio danno i paßiad amor ferra
Noncon altre armi che la propriafede
Sgombrando d'ogni antica uſanzarea
L'incita fua Citta Partenopea,
. ‫مهام‬

All
Di cui le perregrine,e
) l'alte Donne
Hor uo cantarperchela gloria il mondo,
Quelle che dal Hidaſpe,ale collonne,
Ogni altrui bellofanno al lorſecondo,
Tacendo cio cheſotto boneſtegonne
Amor ſecretoinuola almo,e giocondo
Pero che fimil ben col penſier mio
Incarnoſolamente e col deſio
Ofelici o ben nati cauallieri
Dela Citta chefola Italia honora,
Voi dico che godete queipiaceri de

Chefoura il Cielo il ſecolnoſtro adore


Hor qui preftate ai uaghi mieipenſieri
Altofauor , che ripoſataun'hora
Defcriuer polja in ſifoauiaccenti 3

Che Amor le belle Donne ce uoi contenti,

Quando l'auragentil deſtando ifiori


Scaue ſpiraalaſtagioneamica
Et che ſcherzando i lafciuetti amori
Fan guerra al" almapiu quanto e pudica
Quelle interne uirtu , quei ſacrihonori
Che foldilorben e ragion ſi dica
Dapenier baſsi e uans cureſciolte
Ale caſe del fols'eran rivolte
Doue l'Aurora col dor ato fenio
Fulgurauagelata nanzi al padre
Quando Amor uider , di letitia pieno
>

Scherzar ingrembo al'amoroſa madre,


Con dir:,qui regna il ſanto Tocho ameno
Che fa damanti mille e mille ſquadre
Hör liete,bor triſte,o inſoſpirijen rime,
Pranger cantando le ſueSpoglie o pime
Cofi credo io s'engiſſe il gran Profeta
Sul fiammegiantecarro cola doue
La primagenitricepoſe meta
A noftra uita sb’hormiſeriapioue,
Come l'anima mia uinta da pieta
Rapita fu uer la magion di Gioue,
Doue Cupido nella Terza ſpera
Godeafi lieto 'eterna primauera ,
Hauia d'intorno angeliche bellezze
Che altrechiedeangiuſtitia,altrepietade
Quelle dicean Amorfercb'noiſprezzo
Nelfiordeglianni de lauerde elade
Y'son le corteſte u'le dolcezze
Che dicieterne de la tua Cittade
Deb prendi l'arco d'oro e le ſaette
Efa di te e di noi crudel uendette
(
Non uedi tu ſignorch'boggigliamanti
Tuo Regno ſprezan di fierezzaarmati
Etſi tien piufelice , chi piu pianti
Sparger ne fa de noftri Idoli amati,
Tante le infidie fon l'inganni tanti
Che non han tantifiori il maggio iprati
Ma fe non ci prouediprefio tutte
A tuo difnor uoglian diuentar brutte
Indi altiere partirquelle impudicbe
Et partiſeco ogni rea uoglia e dira,
Reſtaro l'alme di Cupido amiche
Colme de bumanitade,euote d'ira:
Di aſpetto giouenil,diſenno antiche:
Ben legiudica ogniun che dritto mira
Q uefte chiedear amor alta pietade
Poure d'orgoglio e riche d'boneſtade,
Signor dicean , che degnamente reggi
A biffo,Cielo, Terra,Homini,e Dei,
Et che le fiere uoglie a quei , correggi
Che prima ti chiamar fonte d'homei ,
Eternamente le tue fante leggi
Scriuanſi d'oro , e perano quei rei,
Cbe biaſmano la uita inamorata
Sola degna d bonorcara e beata, 3

1
To flauo atentoalnobile drapello
Et de lanouita tutto confuſo,
Meco dicea , lodando bor queſto ,3 bor quello
Gentil afpetto , fuor dogni human uſo,
Coſiprego dal uerſempre rubello
Mantiemi Amor , s'io for bora deluso
Che inganno tal con uifta tanto rara
Viapiu ch'l uer mifia gioiofæecara
Gridaua il core , e io facito e muto
Pur contemplaua i begli atti ſoaui
Dual in cauto rochier ſoprauenuto
Q altempeftoſo Borea che lo agraui,
Mira ilſentier borribile tenuto
Nefa che deggiafare e le ſuenaui
Lafla inpreda « Fortuna e teme eſpera
Inlei cb'bor manſuetabor uede fera,
Cofi mentre ero in dubio delmioſtato
Lietopero de la ſtrana uentura
Soridendo uer me l'Idolo amato
L'ardir' racceſe , o Spenſe la paura ,
Guardomififo con ſembiantegrato
Et miporſe la candida manpura
Ond'io conobi albor il mio bel ſole
Al uiſo, «gliatti, a ipanni, « leparole,
Et per merce li chieſi mi dicelle
Dele compagne anchor-lapatria e il nome
Et che per uitafuanon mi taceffe
+
A chiuieran uenute e quando e come,
Et ei alhor o che pietade hauelje
Dime,oper deporſi grauifonze
Sapi diſte amator gentilthe queſte pro
e
Anim for che corpo anchornon uefl ex.V
1

Veran tra pocchigiornial mondo errante '


Che fara giuntoil terminepreſcritto
Hor nanziſono al ſacro eterno amante si
Cupido Imperator maiſempre inuitto .
Ei loro in ſegna le ſue legg! Sante vio: Jinni
Che le riporti al ciel pel camin dritto
A cio che quando poiſaranoal mondo
Lo rifaccianpiu bello e piugiocondo,
Quella Regina che ciaſcuna honorave
Germana fia d'Imperialfemenza
Et come amezo april Faxonio e Flora
Soaue ſpira e il ciel turbato e ſenza
Virtu di lei uedraßi Italia anchora
Rito nar bella og dominar Fierenza
E del bon ſemeſuodegno d'Impero
Rinaſcerun Lorenzo un Coſmo un Piero,
Quell'altre
Quell'altreduecb'apar aparleftanno
Di aſpettofignoril di glorie Cinte
Saran forelle eg d'esje naſceranno
Animeche al benfar nonſaran uinte,
Delfeme lorfia riſtorato il danno
D'italia fuaCai uincitrici e tinte
Ambole,mannel boftilfangue ueggio
Et ritornata Romaal primoſeggio,
Laprima da man deſtra era Maria
Del altiſsimo ſangue d'Aragona
Di uirtu,diualor,dicorteſia ,
Laltra,e giouanna ſua che lacorona,
Non uoglio bor qui di lorgenologia?
Parlar ,che in ogni efternochlima ſuona
Il nome eterno eternamente degno.
Vispiu del ciel che di terreno Regno,
1

Ma diro di colei che apar delſole


Prende la luce fua dai raggi loro,
Di cui la generoſa inclita prole
Quanto piu roſſo col deſire bonoro,
Hipolita gentil perche ſi duole
Vinto dalei,l'antico ſecol doro,
Che orna nonpur Vrben Napoli,e,Roma
Ma quanto cinge Apol con l'aurea chiomas
B
1 .!! ciflor quella bulizzu rere
Coperize cinta d'umorojanemba
Cheurdi andar pen'ora per, ne auara
Nitura lied : lerro deje ingembo,
Dirti fifconucria040 che coura
Portafculp:ta albelaruesien ba
Suafima;furutriu ,faginuleze,
Che ogni supjo defiroda u dijprezza,
S'io hareſsi mille lingue e mille peiti
Quelle pronte al Cantar,queſt al comporre,
D:r 1101 pura dej roi maturi affetti
La millefimaparte che mi accorre;
Tanti,ut liftiiſungl’alii concetti
Digues,Dea che io ſento chericorre
Il corealel ,per demandar Jocoro
Noarotendo alde,gofrenareil corſo

Iſabello gurjla,o,uigianarina
Chefupreſcritta dal conſigl:o eterno.
Perfar lagiu de la belia diuina
Vnrary exempio, og honorar Salerno,
Quinci i ſuoi firsli ar or dora e affina.
Che natura le die lolto gouerno
Non vedendo di lei coſa piu bella
Tantefon i'ecelentie acolte in ella :
Mirachi rempie Il ciel di marauiglia
Colpaterno walor cbe Roma honora,
lului che honor ſculpit) batra le aclia
On le naſce uirtu ch'ella innanora,
Per cui la generoſa fuafum glia
Szeffultae gloria ego uede che non foro
Pregiata ſi ſenza coffei chel cielo
Tutto arder fa d'uno ainorofo zelo

Iedue angiollette amarauigliabelle


Che freguon liete ; reuerenti epie o
Son frutti juoche lascendono lefiille
Con lor belsale,ou can la luce al die ,' n
Quig biſogra Añor;'irgnatbe e le
Rendan a lorno queſte rimemie,
Che altrimenti fareidimezouerno
Qual Naue in alto marfinkagouerna ***
L'altra che tien per mano ,e;laſorella
Non men degna di lei,ne men pregiata
Alabelleaircui cete ogni ficlla
Ch'empie d'onuidie ognianima beata ,
Negli occhidi coci la fue fecella
Raccende amor cheui b : diflanz'grata,
Prencipeissgeniil alta Clarite
De le doti del Cici richa a felici
B
1
Io nonſo ben fe contemplandofifo
Haro dal Ciel che dela gran deltade
lo polja dir ch ba luno e l'altro uiſo
Et ſemoſtrapiu ingrgno opiu honeſtade
Etcomea nui aprendo ilparadiſo
Scuspron de laNatura ogni bontade
Ma l'alta maeſia di ciaſchedana
Offufca ifenfiela mia mente inbruna
Parlo de le magnanimeeſublime $

Di Molfetta e Squilaci Principesse,


Che s'al defirfufferoegual le rime >

Direi chefoldelparadiſo iftelſe


Ne puon far fede , ® ¢b’l'antiche prima ing )
Neſecoli futuri, ultime adele,
ludici intieri affirmaran per uero
Comedal roſſo s'allontana ilnero, o

Ma che diro di quella uiua luce


Ch'ouunque auampa un oriente indora
Et puofi col candor caflo che luce
Viepiu deraggi ch'baue il cielo,efuora
Del tuo,o Phebo unpiu belcarró aduce
Et qual di maggioalmofauonio je,flora
,
Ne le campagne han menfronde berbe efiori
Che Iulia bella richi e fanti bonori
Iulia Gonzugha che a can!ar di leko
Veggio deftarfi i psu ſuegliatiingegni
Che mai baueffer piuproprty i dei
Et cis the buyer dal cielponnoi piu degni
Batendo l'ali dietry;airiuiAfcrei
Dal bianco Scita;a li Etropi rigni
Lafaran chiara in ſiſonoretrombe
Che altro cbe lulia mai fia cheribomber

Machepoſcia diro de la gran Donna


Cognata cara eproſsima di queſto ‫ ܝ‬:
Cb'ba negro il uelo , eſthietta enegra gonna 1
Etſe bende quantunque ella epiu meſta
Iſabella belliſsimaColonna
É la piu faggia anchor e lapiu honefta
Et puo ſi col ualor, con l'alto ingegno
Che puo por noue leggi a nouo regno
Oben felice auenturoſa etałe
Chel cielfara di cotal uiſta degna,
Beatiſsimafia l'alma Citade
Cb'hauràleggi da lei ch’l mondo sdegna,
Sol queſta a le diuine alte contrade
Con l'ali di uirtu falire inſegna
Quinc s'impara l'honeſfade e Amore
Legar inſieme col defiod bonore,
Chi maipotrial' alta uirtude imenre
Aguagliar fiparlando c labellezza
Di quella altera coppia che difpenfa
A l'altre ognieccellentia e ogni unghezza
Che non ſceneſse lei lag?oria intensascintuI.
A dopre belle dicontinuo auezza.
Onde potrianſı hauere o di guar ſcole
Le rime uguali a le fuegratie fole
Quella ſi bella e dsuale coffanzi
Che per ſua pompa fece la natura,
Dhe mira come tutte r'altre avanza
D'fama di uirtu d'alta natura ;
Anorgentilin lei mai ſempre fianza
Et fol di complacerle il arlo ha cura
Per far del ſuo ualor u'tima proud
Ond'ella uiue.fol , el ile aprowa,
La ſua compagna nel cui viſo appare
Cb'e no ",e,in degna ditanta amicitia
L'alma Ducheffa d'arian mijare
Non digente ; l.beama digatritia,
Cue fanno l'eccello gretierare 10
Tempio di cafftade e pudititia
Quella che ha ſeco doue Amor sfauilla
Ela celefe fua diua camillat
&
Dhe vita mia non minegate ancora
Dhe non perd :0,chie l'altra bella copia
Ellachelmiodeſireinteſe albora
Che bolles plu che poluer d'Eu-pia,
Per ch'io conofco deffe she t'dicora
La ſpene degli ara ti Co,apropia
Atendi,10 for: Spošta contentarti
Prima che tuo malgralo quindi parti,

Albor ſentichiamare o mia Durheija


Difoma,dıle tre che ueniın dietro
In li preji a mirar la gloria tepa
Che traluces ro ' e necolla inuetro ,
Illı riſole o min Vislant, odelja
Careſorelle che vedere impetro
Hor quiuimeco ala Hagion megliore 8

Arender gratie Jabillezze umore,


Felici uoi s'ala bell :XZ1 voſtra
Sigiungera il valor come.conuienſe
Riſpondean quelle o deletade niſtrs
Vera Regina che ogni bel difpenſo
Gia la ragion col ſuo contrario giuſira
Continuo in no ' e prenderino iſenſi,
Che troppo ſidisdice animafinta
Vn triſto frutto d'una bonapianta,
10
Attendi pur ſogiunſe l'Idolmio
Che anchor non uedi la millefma parte
De le bellezze noſtre ch'io deſio
In tutto a queſta voltaſodisfarte,
Non uo tacer non uopor in oblio
Quella che uedi la fola indiſparte
Ch'offenderi me ſteſſoe il ſuoualore
Degno dichiaro e di perpetuo bonore ;
E,quellala D'ucheffa di Nocere
Oue s'anida Amor con honeſtade $

Ve come uien di ſuebellezze altera


Seco portando la felice etade
Q uelta eſi
e amica d'unagloria vera

Che per lei arde il ciel d'alta pietade


Non conoſcendo ugual non che maggiore
Belta fama uirtu gratia e valore,
.
Di Caffrouillar poi lontan federſi
Vidila saggia e caftamia Duebeſa
Splendidoogetto afar ch’in mille uerſi
Celebri il nome chiar;quantuque ifteffa
Di riui regaſei amati e terli
Bagno le labraje in l'alta mente impressa
Reſto quel almo he immortal liquore:
Cbe la puo trhar delonde leibe fuore
Quella
Quelle altredue cbeuedi andar infieme
Ragionando l'amor d'arme,e di ſtato
Saran Ducheſſe del cui chiaro ſeme
La famaaltera andre per ogni lato ,
Dicorpogoderan doti ſupreme
Et fia d'ambo il ualor ſempre lodato
Nefaran di bellezze inferiori
A la uirtu che le circonda i cori

Queſte gouerneran Termoli inſieme


Per far di lor uirtu piu chiaro eſsempio
Tacciole lodilor:peroche teme
Il uerſomio difardi quelleſcempio
Gratiabellezza e amorosaSpeme
Fatto ban nel coffor uiſo un ſacro tempio
Dove gli amanti a contemplare intenti
Empienoll ciel digloriofi accenti
Quaſifuor di meſteſſoero dubioſo
In altra parte arimirare intento
Coſa che ri contarui pur non oſo
Ma ripenſaruifol temo e pauento,
e

Sopra un carro di perle rugiadoſo


Di nectare e d'ambroſia a cui il vento
Sariaſtato nel corſo difeguale
Altißima belta uidi e reale
с
Nel mezo'a diuin carrela Marcheſa
Delapadulla alteramente humile
Staua delprimohonor talmente acceſo
Che effer ſeconda a Dioleparea uile
Ne credea mai che la natura inteſa
opre belle al fabricar gentile
Al opre
Potefje ugual a lei formarfogetto
Degno delſuo immortal'alto intellettos S.

Cingean coftei mille altri chiariſpirti


Degno ciaſcundi ben teſſuta Iftoria
Pur non posso di tutti il nome dirti
Cbe la velocita fcemolor gloria,
Quella che ha ornato il crindi lauriemirta - >
Inſegna triomphal d'alta uittorie ,
DiGuliſan fara degna Conteſſa:
Benchepiu affaiſidebba al ualor d'esa,
Quell'altrapuraesandida Angiolletta
Che fol de bei penſier fojtesſa appaga
E laſuabella Antonia che rifiretta
Al cor tien la uirtu fold'honor vage
Flla ſpezzaad amor arco e faetta
Ne teme o cura ſua ne d'altruiriage
Anzil' affrenalo trauolue egira
Tra il riſo il pianto la paura el'ira,
Gia cominciauxintepidirſi il fuoco
Dela fpemeal deſirpreſſo che flanco
Etſentia dentro il core apoco apoco
Hor riſcaldarſi e quaſi bor uenir manco
Qual buom fouente in periglioſo lucco
Neceſſario ualorfa parerfranco,
Pien d'un uago defio che m'ardea il core
Sciolf llfreno ala lingua e al timore
Dhepiaciaui mio bene anzi ch'iofcenda
Alaſphera piu baffa onde ſon mojo
Far ſi che i chiari nomi anchor intende
De l'altre , cheper meſuper nonposſo,
A cio che nel oblio , nel tempo offenda
Il nome lor,dalterren uelo ſcorso
Ch'io ardo difaper chiſianle due
Che dipari belta fono ammedue,
Corteſe comebella io ſon Brianna
Riſpoſe al mio defir ch'inteſo bauca
Se ben talbor auien ch'altri s'inganna
Mo credendomi il Sol mo Citerea ,
Queſta e mia forog mj ?rommi Giouanna
Carrafa in cui quanto la ſu potea
Moſtrar uolle Natura al altre auara
Formata leitra lepiu belle rará,
сў
Simil di gradovefimile difpoglia
Sara colei ch’iui le uedi preſo
L'alta bellezza cur coſi m’inuoglia
Aragionar ch'in aio perdo meſteſſo
Portia Colonna che d'ogni bel fyoglia
Hor queſto mondo'a.leiſola conceſſo
Che facciafede in terra del ualore
Del Re del cielo e delſuo degno amoré ,
Ecco le faggie ecco l'acorte e belle 2in,
Di lain di Caſteluetro marcheſe
Cl’baran ſi amiche le benigne ſtelle:
Cbe faran fole adhonorarleacceſe
Et hara cura fin del nafeer d'elle
Il ciel ch'apiu reali e alte impreſe
Sottoproſpero augurio i lor mariti
Habbian vittoria a le campagne a i liti,

To ſtayo come l'huom che coſa noua


Vede degna d'honor di marauiglia
Che tace epenſa e rimirar ligious
#

Aſpetando,pero s'altri il conſiglia


Quando uidi apparir ch’in lei rincua
Lagran belta che ſolarafimiglia
Antonia Borgia che portaua feco
Pregion legato il faretrato Cieco,
Q uincinon longe humanamente altero
Vadıla bella Donna faggia tanto
Cheſe col buon tofcangia uenut'era
Togliea dela bellezza e Laura il uanto,
Queſta mantien d'amor la terzaſphera
Col crin con gliocchi e colbetuiſosanto
Queſla di letta amor,queſta lo sforza
Che di contender ſeco non ha forza:
Queſta e la Caterina che ſi dole
Del tempo andato e diſua tarditate
Che uoria con l'antiche animefole
Efergiunta dipari in una ctate ,
Per far diſe leglorioſe foole
R agionar ſempree dela ſuabeltate
Che Phebo al paragon ſcornato ſpeso
S’aſconde vergognoſo di ſeftesſo.
Quella che in ueſta noraparla fecol
D'un medeſimo uentre anch'ella uſcita
Donna che orna di Apollo ilſacro Speco
Di merauiglia empiendolo in finita
Queſte duo belle fore al mondo cieco
Laluce portaran chiara o gradita
Gloria di lor Sanfeuerinaprole
Onde s'abbella Amor 3'accende il Sole :
Gli occhi yolgendo in altra parte uidi
Girfen cantando di bellezza ornate
Tre liete Donne i piu repoſti lidi
Semprescegliendo nonfuor d'honeſtate,
Non baue amor coſtfoaui nidi
Ne phebo al tronde fimil chiaritate
Come negli occhi di Coftor foreni
Di legiadrie digratie @ d'amorpienis
Legratie le teſean uaghe corone
Diamaranthidigiglie di uiole
Diſarmato Cupido , gia pregione
Dele bellezze lorfoaui ofole,
L'ornaua il crin la moglie di Titone
Et leporgea delaſua luce ilſole
Gioue le concedea del ſuo ualore!
La maggiorparte il ciel le rendea honore,
Tuttefaran conteſſea uenga ch'elle
Sian degneperuirtu di maggiorgrado
Di Scimari la prima ch'aleſtelle
Ragionando di lei ſeco,men uado
L'altra chel pregiotien tra l'altrebelle
Elucretia Spinella che di rado
Pari ſi unde a lei l'altra e Roberta
Carrafadi belta cinta e coperta
Ecco ch’alaltre o grčecellentia irglie
Ecco lafaggiaog cafia Leonore, 6.1??
Mira iſantipenfier , mirale uoglie 5.1 * 2
. In fronte feritte,chel ſuofanguehonora 1
Guarda com'ella inſe tutte racoglie
Le diſperſe uirtuti‫عر‬euedi anchora is
Labellapianta fua feliciana
Digratia @ g di belta uiua fontana
S'e uer che piu del diſplenda la fera,
Et che delghiaccio men riſcaldi ilſole,
I
O cheparreggi il uernoprimauera
Di liguftri , di roſe,o di uiole.
Fia ver anchor che queſt'anima altera
Lodi a baſtanza in fimplici parole I completo

Che ſolapuo congi'amoroſi lumi


Fargire i monti e arreſtare ifiumi

Manon,e uer che ſiala notte chiará


Ilgiorno foſco,mefiorito il uerno ,
Comedorque fia ver bellezza rara
Ch'io laudi voi : non che'l ualore interno,
Taçcerofori che da uoi s'empara
Quant'budi'ello il mio fignore eterno
Non farone uolendo , anchor potrei
Che ſenza uoi non fanno iſpiriimici:
CA Na2
PELOTE
Kaca PALE
Anzi allettato dalpiacer cb ,io prendo
Cantando uoi,noua Lucretia antics
Sieguo lieto il deſio,e le m'incendo
Lefua merce che e lieué ognifaticas
Ettutto dir uorei ma nol comprendo
Jl ualor uoſtro,o de le gratie amica
Diua Scegliona che non e l'oggetto
Vguale ala virtu cheſcalda il petto,
Ecco due ſtelle,anzi duo ſoliardenti
Che lun accende il ciel l'altro la terra
Di cui li chiari raggi almi e lucenti
LoSplendor Phebo : ogni tua luce atterra
Ecco che fanno auenerarli intenti
Quanti beiſpirti queſto cerchio ſerra
Contessa,e la maggior i'altra ſorella
Posſedera piu oro e piu caflella,
Che,e,ben ragion ch'una bellezza quale
Nonuide il ſolcoſi per fetta mai
Onde ba laface amor l'arco e lo ſtrale
Che tien ſecuro,nefuo'ardenti rai
Gli e ben dico ragion che liberale
Le ſia fortuna foura ogn'altra aſſai
Ambo ſonfiglie aleich'ic dißi auante
Sol per piacere alefue luciſante:
*
Eccepiu
Ecco piulangi in piu remota parte
CheloSorrelia Antonia fa ripofa
Ecco la donna onenatura ogn'arte
Pose,o per leiſen ua lieta epompoſa
E accioneadombri laltre bell'adarte
Lontan la Tien che doue ſtalaRoſa
Cede ografiore e perde comeſole
Ogni altraftella al'apparir de loſle,
Trafenno Amorbellezza e leggiadria;
Acceſa uidigran fiamma amoroſa
Cb'effer nata diſe ciaſcun dicia
La nobıl giouinetta ualoroſa:
Come effer puo , queſt'e Cornelia mio
Vener riſpoſe altersedisdegnoſa
E nacque in Cipro la tra Paphoe Gnido
Ad'un medeſimo
no
parto ella e Cupido
Ceßi lalitebormai:ceſi l'errore,
Valorofi guerrier cedet’al uero
Queſt'e mafiglia a la rendete honore
Che m'hi confwa-belta priua d'impero ,
Mentr'aſcoltauadi letitia Amore
Rempia lo beatiſſimo Emiſpero
Riconoſciutohauendo la forello
Per cui.fi uanters Cafatorella,
D
Hor le uolanegl'occhi hor nela fronte
Et diſcherzarle ingrembo bauia diletto
Etpur la prega che non chiuda il fonte
Delapietate al ſuo deſirperfetto
Ond'ella alhor con l'alme uoglie pronte
Alben oprar che le riſcalda il petto
Sorirfe ego fatto il volto uie piu bello
Cbe cantaſsi con lei prego ilfratello

E coſi cominciar tant'armonia


Sparger foave,che
firmoſi ilſole
Ne reſto in cielo alcuna gerarchie
Che non fcendeſs’alſuon dele parole,
Non s'udira giamai , ne udißipria
Nonpur tra noi , ma ne le fante Schole
Dolcezza tal,cb'i cigni e le ſirene
Tascer fauinti l'ultime lor pene,,
Dietro il belſuon de li foauiaccenti
Vna Donna piu bella aſſai ch'il ſole
Checomanda col cenno agl'elementi
Neflereofana Amor s’ella non uole
Senza la cui belta ſariano ſpenti
Gioia piacer diletto almeparole
Moſje uer lorfoauement' ilpaſso
Cb baria uirtu d'innamorareunfoso,
Non vede il foldilei coſapiu bella
Dal Borca al Auſtro,od’alAtlant'alNilo,
Vedi lo andaraſcolta lafouella
Che ſcriuerla non baſta humanoſtilo
Briantera Cantelma la dongella
Ch'anzi l'inuida parca rompa ilfilo
Che l'alma lege,moſtrera chepoco
Arderpotrebbe Amor ſenza 记ilſuofoco
Vedi del Conte di Morcon le figlie
Hieronima e Isabella in fiemefarſi
Empiendo i cori altrui di marauiglie
E ale celefti lor bellezze farſi
Vegorogetti , e aleſerene ciglie
Quantoe piu irato il mar uegoplacarſi
Eil ciel turbato ne bei uolti acceſo
S'alegra , e ilfolfugge sdegnat' e offeſo

Vedi quell'altrache lefila d'oro


A bei raggidel fol foaue ſpiega
E Cornelia lenara 3 che nel choro
Celeſte Amor che la riportiprega ,
Et qual Phenice il marital lauoro
Annoia e bouer alcun conſorte niega
Et la Sorella candidad' Appollo
Imitage'n cio reſtail defirfatollo
D G
Ecco le tre Vittorie ecco i Trophei
D'amordel tempo og dela caftriate
Due carrafe una Hierbe cb'ardorei
Dir ch'ella auanza il fol di chiaritate,
S'io non temeſichelt werf mici
Offendeſjer l'altiſsima beltate
Di lei che fa de l'altre Donne belle
Quel chefa ut de dele minori
ftelle,
Ecco un'altra Vittoria e una Diana
D : bonefta di bellezza eg d'Amor tempio;
Non puoſpirto terren non lingua bumana
Cantar le lodi lor cbe fanno ſcempio :
De l'altre tutte ,er indi s'allontana
La morte con l'oblio feuero ergo empio
Carrafa e quella queſta Tolfa Dius
Senzala cuibeltade Amor perius,
Vedi Aurelia Caraciola e lafore
Che mai l'una de l'altra fedraide
Percio com'in Criſtalſiponno , ogni boré
Liete mirar quanto ch'l ciell'arride
Ne uaghi uiſtefotoprili difuora
Nil bello avorio comepiange eride
Amor che quando aquefta e quando a quello
Lida ingouerno l'arco e le quadrelle
Ecco le due Diane che uicine
L'hapoſte Amor per contempler piu Il vero
Dicardine eg H Rauolte e diuine
Donne chuljeggiofm richo e altero,
Anzi un ciel nouofeldoram crme
Spezalje al ſolch’ın lagrimoſo e nero
Neinbo lontan ne la cimerie grotte
fianza accio la uifiaſempre la Nottes
Ma Phebo a tuo ma!grado :a tuo diſpetto
Que de le due Decſplendonoirai
Mojirersil ciel feren perpiu diletto
Nuouifoliauampar non uijte mai,
Ch' hiran ordın da lui ule piu perfetto
Che tu coi raggi tuoiſolpoljanizza bai
Menar'il di,maqueſtiſempre finno
Sinza tenebre chiaro tutto i'anno
Ecco le due magnanime Iſabelle
Ch'empiran diſupor quani'll foluede
Che fetalbör tra l'altre donnebelle
Giungon.co;?or,ogni bellezza cede,
Ereo come non mai indi ſafi ſuelle
Ilprimo horor , li corteſiale fede,
Branchaza e l'una e l'altra ela Briſogna
Cheporta di valor l'altera inſegna
Ecco Aurelia Caraciola de con lei
Iuliagentil d'una medeſma prole
Dele uirtudi cui taccer deurei
Ch'occhio mortal non puo fiſare ilſole
Coſi interuien a i baſsi verſi miei
Mentre io cantar le lor bellezze fole
Gloria delfangue lor,delſecol noftro
M'apparecbio con carta e con inchioſtro,
Lontan da l'altre in una ſelua alpeſira
Vedi l'alma Carlina andar ſolinga
Diſue bellezze,alteraze ne la deſtra
Tener legato Amor,che lei luſinga,
Dicendo lui bor quinci tiſcapeſtra
Se puoi fanciullo , o ei pieta ui offringa
Animagentilißima ch'io ſono
Voſtro pregion,pieta non pur perdono,
1.

Gicuanna maftroludice ci refta


Bella di modi , e bella de preſenza
Che con il lembo de la uaga uefia
Par cb'aſconda lafaccia,e che non ferize
Vada piena di sdegno e inuidia honefte
Si come da Natura in eccellenza
Fu fatta anchor al primoluoco aſpira
Etpiu S'abbella ,quanto piu s'adira,
L'altra Couella Cofaparche fra
Chegouinetta folſisdegna eattrifta
Et ogni altropenſier intenta oblia
Bramando folche la ſua chiara viſta
Splenda la fuæ uirtu la leggiadria ?
Cheſpeſso una beltaperdee aquiſta!
Perſtar occulta appo eccelenti ingegni
Leproprielodie i fregihonefti e degni,
Adriana Carrafa oue lasc'io
Degna d'hauer tra le piu belle luocos
Digratia ſingular , e di deſio
Honefto albergo, ch'a cantarla inuoco
Fauor dal cielo e dal crinito Idio
Ma harci biſogno bauerparte delfuoco
Cl’Amphriſo bello miſe edel furore
Dentro delpetto al gratofuo paftore,
Ecco tre donne honeftamente altere
Di ſangue e d'amor giunte, egyban dal cielo
Quanto di buon quanto di bello hauere
Si poſſa oue ha piuforaza il caldo e il gielo
Et con l'Oro en col fennobarianpotere
Aprendo alor beliezzerare il uelo
Farparagon qualfegia Citerea
Algran Paftor de la montagna Idea ,
Ma tutte infiememente hanno di pare
par richezza
Virtu dipar bolta dipar
Tutte in gran pregio alor conforti e care
Saranno @ hor quantopuo ogniun l'aprezzi
frangina ecco.Lucretivetra le rare
Hieronima fara , ch'accoppia e queaza
Ogniſaggio ſcrittor di queſta etate
Adirdel ualor.Juo dellabeltate,
Giouanna ſpinae l'altra anzi una Roja
Che s'apraia, unparto con la bella aurora
E benſipotra dire auenturoſa
Alma al ciel cara e fauorita alhora
Cb’hara ſi boneſtaeſi leggiadraſpoſa
Vedi i coſtumi ſuoi ,ecco she fuora
De l'altre donne a bei honori attende
E aglorioſeimpreſe il tempo Spende,
Mentreguardandopafceagťocchi et core
Q ueidela uifa e queſto delaſpeme
Per farſiil ciel:quanto piupuote honore
Moftrommi il fior dele bellezze efireme.
Q uell’Antiragentil del cui valore
Si gloria di lenaro il proprio ſeme
E nonpur lui ma la ſua patria e il mondo
Cbe Amor e ilprimo belella ilſecondo,
Vidi vittoria
Vidi Vittoria Ioſacheſigode
Moſtrar la Neue l’Ebano ele brine
Le perle li Rubin l'auoro , e rode
Inuidia i cori al'altrfue
e uicine
Di bauer fi chiare eſifamoſe lode
Dele bellezzefue rare e diuine
Che doue bagna il mare,e ſcalda il fole
S'odon fonar leſue bellezzefole,
Ecco fola epenſofa di Monforte
Laura che fadi ſplendido Reina
Alhabito al'andaree el'accorte
Maniere ala beltade alta e Diuina,
Ecco chi rompe ipriuilegi a Morte
Gratia che aparhiil Ciellargo deſtina
Amor in lei ſiSpecchiae la conſola
Et quádo un sguardou quālo un bacio inuola
Quellagren Donna che trafiori el'herba
Di ſua man teje unaghirlanda noua
Dilauri ng di mortelle : @ la ſua acerba
Doglia cotfüon detroſignuol rinova
Pur con l'olor i'a legra e disacerba
Lanoia e la ſperanzaalſuo cor trout
Nous via di conforto ng di piaccere
Quanto dal Ciel poffagran Donna hauere
E
j

i
Sara il piacer,Sarail conforto tale
Cheguſtar non to puo ch’ın cielnon ftatky
Se mai pergran belta fatta immortale
Donnafara fe perch'ogniun auanza
In ſennoon inuirtute e ſenza'eguale .

Hebbe in fauorda la ſtellata ftanza


Per dote fua & per perpetua dono
Cio che fortuna eil ciel banno di buono
E la bella e la dotta Eleonora 3
Che adornera.non men diſua beltade
Sicilia tutta ch'adornaſealborá s ohl
Helena
quehal'amiclee contrade :
Et per piu laudefaradegna anchore
Come fafer de l'altre coſe rades
Hauer tral'altre ſtelle unluogo degno
Ch'i uingidel mar drizi a buon segno ,
Nonpuogiuditiohuman fcriuer apieno
Quanto utler la ſu gl'occhi de l'alma
Ch'al defir iltimor pone tal freno
Ch'barei dicio poco honorata palma
Era d'intorno il ciel tanto ſereno ,
Che mai non bebbeſi tranquilla calmo
Ne haura perfin ch'ifpiritinon toglie
Vr’altra uolta alor terreneſpoglie,
0 , di che compagnia leggiadrae bella,
Vidifioritapiaggia intorno un fonte
Quiui credo era ilſole e la ſorella
Ch'al altre tuttefean oltraggio e onte
Queſtefortuna a lagrimare appella
Accio cheloratrtu fanopiuconte
Alſecol noſtro ala futuraetate
E l'uno e l'altro offeſo dapietate,

Era l'inſegnalor candida e pura


Colombointatta fu lefiammeardenti
Che voleua in ferir che mainon fura
Morte glihonorchemai non ſonoſpenft
Sen gia l'alta Regina in ueſt'oſcura
Coronata di lauro a paſsilenti
Dicendo ioofon
con Collonna alma Vittoria
Checanta ognipregigta dotta iſtoria
Cbi bor donque qui, ſe vuoi donna nonfete
Sara la mufa mia, mia Euterpe o Clio
Voi che con dolci laci il cor me bauete
Legato e con catene dideſio,
Etche di manoai senſi mi togliete
Et al'onde crudel del fiero oblio
Accio che lor malgrado eterno uile
Ne d'altriche di uoi mai parli o ſcriva ,
E
Voſtro fua donqueilpregio ,e noftro fun
Tutto il fauor che da mici uerfapioue
Che piu merta il ualor la corteſia
Cuipar non uedein ciel Venere o Gioue
Io quantopolo con la cetra mia
Vihonoro e canto cbel deſtomimouen.''
Far fi chel nome uoſtro altero voli
Delproprio bonore a ipui remoti poli,
Quella e Coſtanza Dsuale cb'a Morte
Toglie l'armi di man uergine e ſola
Cb'baura nelprimoamorſe trifta forte
Che del ſecondo non vora parolaine
Quell'altra che per uic leggiadre e corte
ſalire ilpoggioonde s’inuola
Vedi
Virtude e la Marcheſa di Betonte
Cbe fa colnome al tempo inuidia eye onte,

Con coffor uidi chi la prima loda


Alepiu degne colbel uiſo fura
Hipolita gentilch’in fieme annoda
Caſtita con Amor in uefte fcura
Tra quantefur di quai la fama s'oła
Alma nonfu coſi candida epura
Che bonors eſalta la Caldora prole
Come coſtei cb ,q,trale donne un Sole,
Debbo ioper in oblio debbo taccere
Labeltala uirtu la cortejaa
Di cui le gentillißime maniere
Vna tigre crudel farebbonpia
Non no ne debbo ,e ben uoreipotere
Dir quanto.il cor di uoi alma Maria
Cantelma ſente ch'udirefte voi
Cantar dal’onde Maure ai liti Esi,

Quiui vidio ſiglorioſa Donna


Dhabito altero ay di pietoſo sguardo
Cheper timor fifaiglocebi a lagonna
Alquantofatto uergognoſo etardo
E meco dißi bor ſa che queſta e donna
De tutte l'altre : e mentre lei riguardo
Leßinel fronte cbe feſtesofalta
Vicenza la magnanima Montaltas
Con lei laprima e la ſecondafiglia
Ambo due cinte d'una uefte bruna
Vidi chefeco il tempo ſi conſiglie -
E le diſperſeglorie in lor raduna
Cl'hannoſi pieno il ciel de marauiglia
Cb'ipianeti le ſtelle ad una ad una
Da lor le qualita prendon felici
Che farianſenze miferi ein felici,
Quella che vedi la fola in difparte
Far diſua man una ghirlanda Amore
Potria col viſo bel leuare a Marte
L'armeſuperbe nel maggiorfurore
Et colſuostegno ogni benignaparte
Mutar de Glouein ſpauentojoborrore "
Lucretia Zurlach'ad ogni altra fama
Dibelta toglie e l'aurco mondo chiama

Ecco la corteſißima Briſegna


D'animo in uitto,em digiuditio intero
Ecco con lei ſotto reale inſegna
Mille altre donne purd'habito nero
Di cui la perregrinafama sdegna
Lingua mortal , ch'a confeſſare il uero
Athene fiancherian Mantoua e Arpino
Pero qui laſcio a mezo il mio Caming
S'io haueſſe ualor quant'ho deſio
Non haureſte cagion donne biaſmarme
Che da prima penſai,ch'al uerſo mio
Preſtaſi lali Amor chepuote astarme
Ch’un valoroſo cor non uien reflio
Per alta impreſa o por timer dei'armi
Anzi s'accende piu che lodi ſpera
Delproprio ardire e dela mente altera
1
Delproprio ardire o dela ment'altera
Nonſfero io lo le o guiderdon da uoi
Solchiede il cor cbe d'amoroſa ſchiere
Vipiaccia udire i dola penſier ſuoi
Che ſenon men pietoſe ch'egliſpera
Saretecb'e ben degno ,udretepoi
Doman cantar con piu ferroci carmi
I uofiri Caualiergli amori e l'armi

Stampata in Napoliper loanne Sultzbacb


Alemano alli. I g.de Febrero nel
Anno.M.D.XXXVI.

Niſſuno ardiſca imprimere la preſente opera


ne uenderla ſenza licentia del Aue
tbore ſotto le pene che nel ſuo
Priuilegio fi contiene .

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