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CORNELL
UNIVERSITY
LIBRARY
LXI. 1.
Ristampa fotomeccanica
CRONICA DI LIVORNO
Opera
di Nicola Magri
VOLUME I.
0175
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STATO ANTICO , E MODERNO
OVVERO ORIGINE
DI LIVORNO
IN TOSCANA
Dalla ſua Fondazione fino all’ Anno MDCXXXXVI.
01^- DATO IN LUCE
DA NICCOLA MAGRI
FRATE ROMlTO AGOSTINIANO
Al. PRESENTE FORNITO
DA F. AGOSTINO SANTELLI
MAESTRO DEL MEDESIMO ORDINE
Di Apologetìche, Cronologíche, e Critiche Differtazioxxi. e Note,
e condotto fino all' Anno mnchxx.
TOMO I.
AL SENATO LIVORNESE
D E D 1c A T o.
[N 'FIR E N ZE MDCCLXIX.
Nella Stamperia di S. A. R. PER GAETALÎO CAMBlAGI.
Con Lit. dc" SMP.
3
ILLUSTRlSSlMI SIGNORI.
(l) Cocchi ibidem Targìoni Tom. 1. Viaggi Bic. pag. 4. Virgil. libS.
ö: io. Farnabius in Noris ad lib. 2. Eneld. 18. _ _
(z) Farnab. in Nor. ad lib. x. Encid. Servius ibid.
{5) Numatianus [tin. lib. r. verſus; & 297.
4) Numatianus [tin. lib. 1. vcrſ. 351.
(5) Virgilius lib. X. vcrſ. [66.
(6) Annìb. Caro nel lib. X. Eneadi
(1) Torquato Taſſo Getuſ. lib. Canti XV. ou.”
PREFAZIONE. 13
meno la fica [India/it fatica, con eſpungere pazientemente dal ſito
liberco/o le favole, torre gl’ errori dt Cronologia, ove s'incontra
”o , e i veri principj di Labrone jlabilire .
Che ſe dar ſi vuol debito al noſtro Autore per non avere avuto
accurato criterio nel ſaper i buoni da’ dozzinali, e forfi’ ancor dai
non veri documenti fiparare . e che non potrei io ſic que/io rijpon
dere ſe accinto mi ſoffi a vina'icarlo? Potrei, ponendo con troppa
franchezza la lingua, come ſuol dirſi, in Cielo, addurre i Gruterj,
i Sigonj celebratiffimi, che molti documenti o non ſicuri . o jalſi ,
o non bene inteſi (l), e molte iſcrizioni per moneta reale, e cor
rente avendo preſo, diedero a vedere al mondo Letterato , che cia*
fiano, abbenchè fitblime per i talenti, e per le cognizioni, dirò
colla fraſe di Nori/io = Suis nevis ſcatet (z).
La fila Iſcrizione , per lafi‘iarne moltiffime altre , con docu
menti, Contratti , e Diplomi , che il diligenttY/nno Muratori in
buona parte de' ſuoi Annali d’Italia, ed in altre ſue dotttffime opere
convince di falſità, la [ola tfirizione, io dico , che m Viterbo ri
_ trova/i, notata dal citato imtnortal Muratori all anno 11 5 5. (3),
e dal celebre Scrittore Berti (4) , i quali la credono tutta apocri
fa. ed inventata dal famoſh ſognatore Frate Annio da Viterbo,
quantunque da molti moderni Scrittori ſhacciata per vera , ſu cui i
fitddetti due Letterati ſiffano la edificazione di Pietra Santa nel Rev
gno di Deſiderio ultimo [Le de’ Longobardi , quando v’è chi ſcrive,
che Guiſcardo di cognome da Pietraſanta , nativo, e Nobile Mi~
lane/è , ſcacciato dalla Patria dai Torriani nella loro prima ti
rannide, per uſar la fra/e di Cermenate , ſendo Podeſta di Lucca,
( 5) finto il 12 5 5. , fece edificare nella Ver/ilia, che altro non è
_ſe non il Fiume , il quale nella Valle di Pietra- Santa ſhorre detto
Vetſilia, come notò l' Alberti (6), e che ſino nella Tavola Per
tin
Verſidìa Flum.
DI SCOR
DBCORSO CRONOLOGICO
DILIVORN_O
AL SERENISSIMO
FERDINANDO SECONDO
GRAN-DUCADITOSCANA
DEL PA‘DRE MAGRI
Diſtinto in Paragrafi .
_
PARAGRAFO I.
a Antichità delle co/è (r), SERENISSIMA ALTEZZA, traſpor
tata da un tempo ſiivercbiamente allungato ſhole per l’or
dinario di tal maniera intromettet/i fra le favole , che
volendo/i poi trovar la vera origine non ſi può far [enza qualche
errore . non vi effendo guida fedele per il teſoro della naſèo/la ve
rità; Cbe perciò egregiamente fu detto da Sofocle (2) . che il lun
go , e [miſurato tempo pale/a le coſè occulte, e ”aſi-onde le mani~
fe/le. Quindi /u figurato (3) col crine canuto , e polvero/ò , alato,
e con i denti di ſinilſimo acciajo per dimoſtrare come diſſe Tertul
liano (4) , cbe ſcorre, e il tutto conſuma , e in altro nome fu detto
Saturno (5) qua/i divoratore degl’ anni , e delle ſiie proprie cojè,
C al
NOTA PRIMA.
Nel principio del ſuo diſcorſo Cronologíco, quale appel
lar piuttoſto dovrebbeſi una confuſione di tempi, che Cro
nologia , e per li molti ſquarci dell’Otazione, li quali an
dremo in appreſſo conſiderando , dir dovrebbefí ſecondo la fraſe
del Maeſtro delli Oratori Cicerone (5) Orario biulca . il noſtro
Autore cita il Cavaliere celebre Romano lſtorico, Gaia Cor- ‘
nelio Tacito, che io appellerò col nome di Publio Cornelio
Tacito, ſecondo il Lipſio (6) , dicendo , che al libro ſecondo
delle Storie al capo decimo queſto Scrittore, che viſſe fino all’
Impero d’ Adriano (7), ſcrive ſomminiſtrando a lui il ſènti
mento, con cui dà principio al ſuo diſcorſo, che a quanto più
ſono antiche le coſe, tanto più è propria di eſſe la oſcurità .
Trovo però. che il citato Autore non al libro ſecondo
delle ſue Iſtorie al capo decimo, ma al libro terzo delli An
nali
(r) Tacito: ut ſup. lib. 3. & przcif‘. lib. 6. tapas. íuxta Diflinc
Tcxlus Grurcrii .
(i) S. P. Auguflinus Conſeil'. lib. l. cap. 13.
3) Berti de Reb- gefl S. Auguſtini cap. 64- (4) lbid. tap. 61.
(1) S Hieronimus contra Jovmian.
(6) Ambroſ. Verbo Ethnicuso
(7) Paleſatul llb. 1. Padula:.
:o ISTORÎA
ſotto ,-favoloſi
lebre perciò velami,
di Tebe cosl credendo
finſſiero accreditarla
l’edificazione , e farla
per mezzo di Ance
PARAGRAFO ll.
MAteria in vero tanto difficile parnti l’inveſligan ` tempo gli‘
effetti del tempo. che ſenza dubbio ardt/cojactl. tare reſpet
tivamente il laberinto di Dedalo, e gli errori di Circe. Nondimeno
confidato nell’ amor di queſtoſitolo , che mi ha pre/fato , mercë di gravi
Autori, come a Teſeo (z) , ſicuriſſima guida per penetrare l’in
timo dell’ antichità ſita , e ritornar vittorio/ò alla preſenza del mio
Signore , ſpero far vedere al mondo , quanto di gloria ſia ”fir
vata al ſito felictffimo Impero del Regno Toſi'ano , e di levare a Li
vorno (3) quel polveroſo velo della oblivione zip/w i [io/ieri, che
nora lo ba tenuto coperto, e lontano dalla memoria delle genti,
il che faciliffimo mi ſarà, ſe favorito da grata udienza ſi averci
riguardo non allo ſiato mio inabiliſſimo a tanta impreſa, ma agli
Autori di tal materia trattanti .
Che
(i) Muratori Ann. ha].
(2) Higm. Fab. ;3. Ovid. Meramorph. 8. Faflor. 3
(5) Nora dell'Autore ſotto n. r. inſerita nella ſeguente noflra Nora 11-.
n lsronta
Che favole fèmbrina , Sereniffirna Altezza, le coſe delli An
tichi , ſòn tanta cbiari t' teſlimonj , che non v'è di btyògno d’ar
gomenta probabile, non che dimoflrativo per conferma di tal ve
ma , vedendo/i quanto ha [rifiutato l’ antica Grecia tutto coperto
di favola/i panni (i). Di cbe [i duole il grand’ Agoflino (a) call’
occaſione di parlare del torto fatto alla Regina Didone tramutata
con ſtrana metamorfoſi di cafla , e pudica, in vana, e lafciva, e
non e ſòlo S. Agoſtino, cliccati ſi lamenta, eſclamandoue ezian
dia Cipro nell’ Adulterto di Venere (3) , Candia nella {frenata
voglia di Paſife (4), Sicilia nel ratto di Proſerpina (5), e Par
tenope Sirena nell’amor d’UliſſZ* (6) , le quali fiiolte che /iano dalla
favola , ſono ijlarie , il cui numero è infinito.
NOTAII.
DISSERTAZlONE I.
(i) Anon. Mediol- Diſſ. Corograph de ha]. Med. Aevi Tom. &Scr
Rer. ha]. col..9._-o._ Vide Porch_cron ad Anon. Ravenn.
(s) Targiopimem-
(z) _Grifoni Viaggi &c. Tom-
Vedilo infine a.delpag. r4:. edi:.
preſente di Fir-
Volume ſottor1”.
Lettera?
fui principio ._
( ) Noris Cenotz Pif. cap.. r. pag. 9.
(5‘) Gaſpar Bmluus in Animadverſ. ad Rutil. Numat. edit. Prantofurt.
ann. 1623. Tipis Weehelianìs.
_ (6) V. Targlom Tom. e. Viaggi pag- ”3. Grifoni mem. ann. lroo.
m fine del ,-5 reſente… Yo]. ‘ſotto le”. P.
u) mal“. ma. m. e140. Cluverins iui. antiq. Tom. i. 1:25.463
D1 LIVORNO, 35
tando tempo favorevole per imbarcarſi anzi. preſe qualche
pratica della campagna a cagion della caccia, di cui ſi di
lettava, come egli ſcrive (r).
E perchè laſciar priva .della deſcrizione di queſto Tem
pio la poſterità? Starei francamente per dire. che Rutilio non
abbia fatta menzione del Tempio d’Ercole Labrone , pe
rocchè a quell’ ora . Per le ruine, e danni cagionati all’Italia
tutta da’ Bai-bari Goti , demolito, e diſtrntto . ſarà {lato il ſito
convertito in altr’ uſo, e forſanco in Chieſa de’ Criſtiani, che
egli altamente odiava; perocchè già da gran tempo in queſte
partì, e nell'lſolette vicine Capraia, e Gorgona, la quale ſu
un tempo l’Aſilodelli Arciveſcovi Piſani oppreſſi dagl'lmpera*
dori (z), la Criſtiana Religione era annidata. ~
Che la Religione Cattolica fiſſato aveſſe il ſuo piè nell’I
ſolette Gorgona, Margarita da’ Cattolici appellata. e Capraia
del 415. di Grillo, quando fè il ſuo viaggio per mare da Ro
ma in Francia Rutilio ‘Numatiano fecondo i conti del No
ris (3), la ſicuriſſima, e innegabile teſtimonianza dello ſteſſo
nel ſuo Itinerario, in cui pone in ridicolo que’Santi Monaci
di Capraia. lo manifeſta. Odaſi adunque (4)
Proceffii Pelagi' jam ſe Capraria tolli't,
Squallet luctfugt': ~Inſitla plena virir.
Ipſi ſe monachos .Grajo ,cognomine dicunt.
Qiod fili nullo vivere te/le volunt.
Munera fortuna metuunt, dum damna verentur ,
Qui/que ſponte miſèr, ne mi/èr efie queat.
Quanant pei-verſi rabier tant ſlulta cerebri,
,Dum mala formider, nec bona poſſe pati' .3
E a
Si'
(r) Rutil. Numat. ltin. Mani. lib. r. verſ. zz).
(a) Orlcndius Otbis fac. & prophan. p. r.:llb. 4. cap.4. Tronci Anna].
Piſ. pag. m. e lat. Muratori Anna]. Ital.‘ann. ”'67.
{5) Noris Cenotaph. Piſ. Diſſ. l. Cap.r- pag. 9.
4) Rutil- Numat. 1tiner. Marinlib I. verſ. 439- edit. FrancOful’lian:
ann. 16:3. Vide Animadverſ. :40. I primi due Diflici ſon ,riportati ancora
dell'Autore dell'moria di Corfica Lib. I. pag. 86.
36 ISTORlA
Sive Suor repetom ex folio erge/lido pm.”
Tri/lia fin nigro viſcere felle tamen:.
Sic ”inline bili: mortum aflignavit Homer!”
Belln‘opbonteir Salicitudinióur.
Ad Herculem .
Her-adi: .
(a) Anon- Medio]. Diſſ. Corogr. de Ital. Med. Acvi in Tom. X. Scr.
Rer. 'tal co!. 9. 8t io.
(I) Ruril. Inn. lib. l. vel'. 293.
(a) F1rnab.us in roms_ ad vcrſ. 168. Eneid. X. Virg
(4) Rutil. [rin. Mar. ilb. I. verf. 4”.
42 [STORIA
ergerono . che Porto Venere [i appella (i), nè 'di-Port’ Er
cole detta pria Porto Ceſano (z), cos) non s'è perduto c’ol
decorſo de’ Secoli quel nome di Labrone dal Tempio d’Ercole
Labrone derivato, che i Fabbricarori di efl’o, i quali queſto
falſo Nume avevano in gran divozione per la prorezione, che
gli attribuivano della navigazione, alzarono nel luogo, dove
ora èla Rocca della Fortezza vecchia, che dette poi il nome a
tutta quella punta. o capo di terra, che reſtava all’imbocca
tura di Porto Piſano, e alle abitazioni, che poſte erano al
Tempio ſteſſo poco lontane (3). Vedaſi la noſtra Carta Ico
nografica fotto Lettera C, in cui Labrone anricofupponefi quel
{ico attorno alla Rocca' detta della. Conteſſa Matilde diſtinro
dalle Lettere ZZ .
Che ſiaſi tal nome. di Fanum Her-culi:. ó" Caput Herculíjr
Lab-0m':- mantenuto dopo la diflrnzione di detto. Tempio in
ſucceſſo di tempo fino a"dl-nofiri, ricavati francamente dalle
Iſtorie di Monſignor Paolo. Giovîo VefCovo di Nocera, iP quale
raccontando all’ anno 1530. (4),. che il Commiſſario Franceſco
Ferrucci partì di Volterra, dopo averla ridotta- di. bel nuovo
all’ obbedienza, e foggezzione della Repubblica Fiorentina… cos):
di Livorno ſcrive Captoque itinere ſècundum- Cecina”: Amnm
ad Vada Vofaterrana dèfiendit, atque inde- per Libumumr anti
qu” Lab-amev turritum oppidum Piſa: tomendir, e diſcorrend'o`
dell’ Armata navale del Doria Generale del Re di Francia (5)
ea'inde, dice , ah infami Litta-e* Sardinia:- di/i‘edènter Liburni
Portum tenue”, quem antiquitu:: Ciceroni Lnóronem- fuiſſë con/Z”.
bodieque apud' incolar priji‘umv id ”0mm retiuet ,. e il Cluverio
aſſeriſce (6) che Livorno `è in quel luogo ,,. che nelli antichi
Itinerari fi trova ſegnato.
Al
,Ad Hereulem
Labro
,Forum , ;'9- Porta: Herr-ali: Lalronir, nel Liburni .
(i) nei-ri Brev. Bifi- Beel. Rudim. Chrono]. Cap-Io- Pag-4:. Idit.
176°
(a) Alberti deſcr. d’Ital. ”3.236.
3 Bert. Brev. Hifi. Eee]. Tom. a. Sze- tz. Cap. J. p_ag.‘-.
I “i Ximenet Pre”. Sce- Jef. _Geog- Magri. Due. Strur, in Tab. Geo:.
‘ml’.
DtleonñNo. 5x
Contentandomi pertanto , e lulingandomi altresì di aver
trovata l’ origine dell’ antico Labronc,che nel corrotto nome di
Calambrone ſiconſeva anco al did'oggi, detto poſcia Livorna
o da Liburni , o dal nome Latino Libano ſignificante (i) una
ſpecie di Galera , or Livorno , meno dubbioſa, e fallace di
quella del noſtro Magri, non avendo troppo piacere di pe
ſcare nel torbido, e di camminar tentone, e ſenza guida fra.
il buio de Secoli antichi mancanti di Documenti, lafciata per
ora da parte la ſupputazione. che il P. Magri và facendo ſe
condo il fragile, e ridicolo ſuo principio di Ligure accattato da
Frate Annio da Viterbo contaminatore de ſuoi, e de Libri
di coloro che lo adottarono , laſciata parimente da un canto
quella ſupputazione , che nellanta alla fine del ſuo Liber
colo (2.) poſta ſotto il numero z., e alla teſta di quella Diſ
íèrtazione si legge, in cui ſembrandoli di aver ritrovato un
grave errore, ne fa rimprovero a que’ poveri Scrittori, che
ebbero ardite di fiſſare , abbenchè anch’effi malamente, l’edi
ficazione di Labrone nel 2.300. del Mondo, quali che tal ſup
putazione foſſe ereticale beflemmia perchè mancante di anni
25., _che tanti ve ne vogliono dal 2.300. per arrivare al 232.5.,
punto da eſſo- creduto più ſtabile per il ſabrefizio della Ligu
ria, o lia Ligorr'io- per. mezzo di Ligure.qu figlio adottivo,
di quello lianoi Poli, ſu’ quali dal Grand’Autor delle coſe è (lata
fiſſata- la Terra, laſciati finalmente i tempi degli Aborigeni.
de’ Lidi primi, _o Fenici, de’ Piſei, Alfei, Pelaſgi, dc’ Lidi
dall’ Alia minore venuti a tempi della Romana Monarchia
mi adatterò, cioè al primo Secolo Crifiiano , 0 Era Criſtiana
volgare propalata , e.pofia in credito in Occidente da Dioni
ſio Eſiguo, o ſia il piccolo , Monaco aſſai dotto , (3) eritrovata
dal Venerabile Beda Celebre Scrittére d’ Inghilterra, (4) che
2. ne
—— ~ j J
(i) Caſarus in Tom. VI. Inter. ſcript. Rer. Ital. col. a”. Colledionir
Mu ratoriann: .
(a) Mipîatori Ann. d'Ital. ad ann- …8.
(3) P i ip. Berg. in Cron. . e
(4)5abell. Tom. a. Op. Ennead. io. lib. 9. pag. 1038. Edit-lam.
(I) Giuſtiniani Ann. di Gen. pag. ar.
or-LivoaNo. 67
da quello Ligure, (l) e così Filippo Caſoni ſcrive (a) ne*
ſuoi Annali di Genova.
Tutti in ſomma gli Annaliſii Liguri .che ho potuto avere
alle mani, e tutti quelli. che ſi laſciarono dagli Antichi tra
ſporcare, bevendo al putrido Ragno di Frate Annio da Vi
terbo, tutti pongono Liguria, e Ligorno in volgare. e Ligu
ria, e Ligurnus in Latino, trattane l’etimologia dal ſognato
Ligure, quando hanno voluto, e dovuto ,nominare il noſiro
Labrone, or Livorno , quale però è fiato da infiniti altri cele—
berrimi Scrittori nella latina lingua Labro appeliato (3). poſcia
Liburna o dalle Galeotte de’ Liburni, o da'Liburni fleſii det
to, indi Liburnus, cioè Livorno, come al preſente ſi nomina
nella Toſcana favella (4); e queſt’ultima etimologia di Livor
no io la reputo provenuta da Liburna, nome uſato per più
ſecoli, come moliſano iContratti ſurriſeriri per indicare il
preſente nollro Livorno, e ſembrami la più ſicura.
Chiudaſi pertanto la prima Diſſertazione, e torniamo al
diſcorſo del P. Magri.
PARAGRAFO IV.
REgnava qua]: in quel tempo (r) Moirè nel Popolo Ebreo , e
quando il Grande Iddio adempiva il gran Decreto di dare
la Legge firitta . allora con tanto felice augurio ſi collocò da Li
gure la prima pietra , non invidiando nel medeyîmo tempo il Di
fi’gno a't Cerro/io. che appunto fabrieava la gran Città di Atene
in (2) Grecia , regnando in Teffitglia (3) Deucalione, e Pirra.
DISSERTAZIONE II.
P Aſſerebbe , ſebbene con infinita difficoltà ſecondo gli Au
tori citati dal Padre Magri ciò,ciie Egli dice nel 5. IV.,
cioè che quando Ligure poſe la prima pietra per il Fabrefizio
del ſito ſuppoſio Ligorno, allora ſu che Mosè Condottiero del
Popolo di Dio ebbe la Legge, detta‘ Legge ſcritta ſul Sina ,
ed allora pur anche Cecrope diè cominciamento in Grecia
alla gran Città di Atene, regnando in Teſſaglia Deucalione, e
Pirra, ſe quello Ligure foſſe un ſoggetto, che aveſſe una volta
avuta eſiſienza, e ſe poteſſe ogni punto Cronologſco da eſſo
citato. e ſiiracchiato, come ſuol dirſi, per condurlo al tem
po del preteſo Fabrifizio di Liguria , o Ligorno. realmente ac—
cordarſi. e con eſſo convenire. Ma ſe queſ’to Ligure foſſe un
Soggetto favoloſo. ſecondo che ne ſcrivono gli Eruditi del
noſtro Secolo, e ſe, dato, e non conceſſo, che favoloſo non
foſſe, ma vero il ſuppoſto Ligure, foſſero incompoflibili in
ſieme queſìi punti di Storia col preteſo ideale fabrizio fatto
da
Di
(r) Berti Rudim. Cronol. in lrev. Hifi. Eccl. Tom. i. cap. ro.
(2) Geneſ. cap. n. verſ. 4. _
(3) theſ. ar. verſ. z. Perav. lat. Temp. parr- a. lib. a. cap. 4.
(4,' Geneſ. 47. 9.
(z) Flavius lib. z. Ant. lud. cap. 4.
(6) Flavius ibidem lib. z. cap. 6.
(7) Petav. Kat. temp. lib. a. p. i. cap. 4.
DILIVORNO. 7|
Di queſti 430. anni di pellegrinaggio, e ſervitù degli Ebrei
in Egitto , li ha un’illuſtre Teſtimonio nell’Eſodo (1) ,ove dice
= IIabitatio autem Filiorum Iſrael. qua man/?rum in ;Egrpr
fuit quedringemorum triginm annorum s.
Che ſupputar li debbano i quattrocento trent’anni dal
Pellegrinaggio d’Abramo, apertamente lo inſegna l’Apuſiolo
ai Galateſi (a), e co’ Padri della Chieſa lo moſtra il Dottor
S. Girolamo (3) ſu tal luogo dell’Apoſtolo così ſcivcndo
~ Cmputandi ſimt iin anni quatuor centum triginta ab eo tem
pore , quo Deus ad Abraham loc-”rm eſt dicenr a in [airline tuo
benedicenrur omne; gentera Cosi Giuſeppe Flavio (4),così la.
verſione de'ſettanta. e cosi il Codice Samaritano rammenta
no (5). Nonè adunque polIibile in vetun conto ciò, che dice
il P. Magri, cioè, che l’anno 2.325. del Mondo,quando il ſuo
ideato Ligure diè mano al Fabreſizio di Ligorno (per chia
marlo co’ ſuoi principi) regnaſſe Mosè , come v’ha chi (6)
pretende, anzi dir ſi dee, che non foſſe ancor nato, poichè
eſſendo il detto Mosè viſſuto anni centoventi, come dal Deu
teronomio ſi deduce, ove li (7) legge a Mai/e: temuta, ó' vi
ginti annorum erat, quando moi-:uu: e/I a e da Giuſeppe Fla
vio (8), ſendo Egli eſcito dall’Egitto col popolo di Dio d’an
ni 80. (9),viſſuto dopo la ricevuta Legge ſul Sina anni 40.(10)
ne ſuccede che Egli naſceſſe il 243 3. del Mondo, uſciſſe dall’
Egitto il 2.513., e moriſſe il 2553. Dunque non può accor
darſi coll’ anno 2.325. fiſſato dal P. Magri l’anno 2.513. fiſſato
da graviflimi Cronologi per il Regno di Mosè , venendo a man
care
PA
r) Peravius ibidcm . _ _ _
a) luflinns Hill. in Hiſt. Trog. Pomp. Ital. redd. a Porcaecluo lib. a.
pag. a7
Dl LivoaNo. 77
PARAGRAFO V.
CHi potrebbe mai indovinare , non che ritrovare- quello , che
in tanta recò/”zione di tempi ſia in qui-.fia Città otcoifi?
Di quante impreſe [peu-mite, di quanti avvenimenti rr/Zimomo ,
di quanti Regí oflzite, di quanti -Naufragj ſpettacolo, di quante
deſolazioni eſempio', e di quante glorie rivetto? Leggo/i pure ciò ,
che da quei tempi in qua racconto” le FW?" "w’ di tutto eſſèr
ne potrebbe fida raccontatrice .
N' O T A Ill.
Non meritando queſto Paragrafo non dico Diſſertazione,
ma neppure di volgerli un guardo , poichè tutto farebbe tempo
perduto, e converrebbe tutte le favole di Frate Annio adot
tare per cosi narrare le ideali Impreſe. gli avvenimenti Ca
podiali, i Regi Oſpiti, e le glorie vane, ed efimere di que'
primi Enti di ragione , che col ridicolo Ligure, al dir del P.
Magri , di Ligorno edificatore quà furono , e teſtimoni di tante
belle coſe, che il P. Magri ſcriſſe ſognando, le quali dopo il
232.5. del Mondo, deſidererei acquiſtar cognizione, ove legger
li poteſſero, paſſo avanti, acciocchè non mi ſi rinfacci con
giullizia aver pieno anch'io di larve . ſogni, e chîie le carte,
0nd: poi (i) non mi ſegua che =
DISSERTAZÎ-I‘ONE‘III.
ON poſſo a meno ut uun car nelle riſa conſiderando il 5.
Vl. Primieramente _la glorioſa Città Greca Piſa, di cui
ritrovaſi onorevol memoria in Lico'frone , Polihio, Scilace,
Strabone, Dioniſio d’Alicarnaſſo, Tolomeo, e tra Latini in
Catone, Cicerone, Virgilio, Livio, Mela, Luciano, Plinio,
Tacito, Giuſiino,
Antonino, Solino Ravennate,e
nel Geſſografo , Feſio, Claudiano. Rutilio,
nella Tavola Servio,
Itineraria,
e che o più antica reputaſi del Troiano eccidio (i);0 pc’ ſuoi
Fabbricatori a Troiani eguale, ſe non ſuperiore. da’Piſei'edi
ficata (z) nell' anno del Mondo 2416., cioè 760. anni circa
dopo il Diluvio univerſale, ſedici _ſecoli avanti Gesù Grillo (3)
eccola dal mio Conccllita di tal maniera avvilita', che la fa
eſſer fabbricata 9t. anni dopo il ſabrefizio 'di Ligorno per
mezzo del ſuo Ligure, ponendo queſto ſotto gli anni del Mondo
2335. Oh che errore maiuſcolo, e badiale, che bilancia non
ha, che peſar- lo poſſa! Non è però quello il ſolo errore in
tal Paragrafo. Vi è di più; poichè dice così :Poco dopo (e
credo voglia intendere dopo l’ ideale edificazione di Ligorno per
mezzo di Ligure)..~ vennero dal Peloponneſo alcuni Regnanti in
Arcadia :-..
(Manto meglio_ indovinata 1' avrebbe,ſè detto aveſſe cos):
Venne dal PeloPonneſo (4.) Region dell’ Acaja , 0 Grecia , in oggi
detta Morèa, che ſu chiamata, fecondo Strabone l’Iſola di
Pelope, perchè realmente Peniſola,(5) una moltitudine di que’
Po
DISSERTAZI-ONE IV.
I L Paragrafo ſettimo ſovra poſto chiaramente dimoſtra, che
il noſtro Autore dopo aver fiſſata l’origine del ſito ideale
Ligorno per mezzo di Ligure del 232.5. del Mondo, non ſa
pen
(|) Nota del P- Magri all'ultimo del ſuo libercolo alla pag. 176.0ri .
di Livorno, che da nor ſi porrà nella ſeguente Diſſenazronc; poſta da e o
ſono n 4.
(a) MS. diverſi. Marques dc Orig. Rc]. Augufl. Cap. 24 5. 3.
(3) MS. Piſani. -Campinn Verde della Comunità di Livorno ſacc- r.
Campion de' PP. di S Gin. ſegnato A.
(4) Nota del. P. Magri nel ſuo lib. Orig. di Lu. pag. 18:. poſta ſotto
n. z. nella ſeguente Diſſe”.
(r) Nota del ſuddetto nel tir. lib. Ong* di Liv. pag. rs!. poſta ſotto
n. 5- nella ſeguente Diíert.
86 Isronra
pendo ne anch'eſſo dove @dar di capo in un buio di r7. Se
coli, ſi adatta finalmente a diſcorrere = dell-'Origine ſpirituale
di Ligorno@ per uſare i ſuoi termini, e felicemente inneſtando
il :32.5. del Mondo col primo_ Secolo_ Criſtiano, .chef nonè
una lontanza mezzana, ragiona'della venuta daAntioehia a Ro`
ma_ del' Principe degli Apoſtoli Simon Pietro Galileo, la_ quale
al dir del Berti '(1) 'ſegui ſotto l'anno ſecondo dell'Impero,
di Claudio Euſe‘biq
’aſſerendolo nel principio dell'anno (3),
(z), Girolamo 'dell'Era volgare,
e Severo 4a., cosl
(4) Suſilpizio ,e
ſi adatta ancor-più ſpecialmente a‘ñpa-rlare della venuta del dèt—
to Vicario di Criſto'a queſto Lido 'Toſcano, a cui da venti
diceſi traſportato veniſſe ſecondo la tradizione-.notata da Baro
nio (5).' Ma 'prima da'Anriochia, ſecondo alcuni, iu'Sia
lia , (6) indi a Pozzuoli navigaſſe, poſcia a Napoli, india piedi
a Roma giungeſſe. Altri da Antiochia ad Otranto di'Puglia.
ricavandolo dagli Atti di S. Riccardo Veſcovo d'Andria , ed
ivi facendolo sbarcare , come il Summonte (7) con una mano_
di
to ,ſiAutori che cita,
ricavandolo dagliaflìcurar
Atti_ dipretende , e approvati
S. Cataldo da Otrantodalla'Chie
a Taran
Tom.`z. pag. u.
DtLtvoRNÒ. 87
maria, ubi idem Prince” Apo/Iolorum . tum Neepolim Nav/'gio
delatm effèt . una mm ſm': Mrſſem celebravir a.
Poſcla da Napoli, altri dicono. che per terra a Roma
andaſſe come notò Fiorentini (i). altri, che a Napoli imbar—
catoli per andare a Roma, dalla furia de’ venti traſpo-tato
veniſſe in queſta Tirrena_$piaggia , vicino alla bocca d’ Arno
da Piſa poco diflante . ove co’ ſuoi Diſcepoli , e Compagni di
viaggio ſceſo di barca erigeſſe un’Altare di-pierra, altri-_dicono
_coll'Alrare la Chieſa ancora (2.),v che -predicaſſe la `Fede di
Cuſio,- battezzafle molti. e ſpecialmente un certo Per-ina, o
Pierino (3 ) Greco .e che lo coſtituiſſe primo Veſcovo di Piſa ,
lo che pare al Fiorentini (4).che non ſtia a martello. porchè
ſe Perino, o Pierino fiato folle il Veſcovo in Piſa coſhtuito da
Pietro Apollolo, avrebbe battezzato Torpete Santo Martire
Piſano’. il the è convinto di falliti dal citato Autore ( 5) . ſendo
Torpete flato‘battezzato da s. Antonio Prete Eremita nel
Monte Piſano, da 'cui andò iltderto SanroMartire di notte
tempo_(6). Legganſi gli Atti di S. Torpè ſcritti da Mombri
zio (7). ,e due Carte Pergamene eflratte da'libri della Catte
drale di Lucca .riportate. dal citato Fiorentini (8).,cheche ne
ſcrivano Orlendi (9); e ‘Martini. `
. Ma per _andare con giulio metodo convien 'prima traſcri
vere l’annotazione IV. V.. eVL del P. Magri. e_ tanto ſul Pa
ragrafo, quanto ſulle_ Note dir l’ occorrente. Dice adunque il
noflro Scrittore così.
NO
(i) Floreminìus lib. de Etrnſt. Pietatis Originibus Cap. l
(a) MS Piſani. _ ,
_ (3) Ughtllius [tal. Sacr. in Arch. Piſan. Trenti Mem. Piſ- ſul firm
«pio MS. Piſani. _
{4p Fiorentini. _lib. ſup. cix. cap. u.
z) Florentin. Ibidem.
fa) Renew… iflor- Piſ. lib. I. pag. ar. fac. a. MS. in Magliab. Flo*
”nem- ibldcm._._
1) Mombrinus Mia s- Torpetis Mart.
‘Bî apra dFlr›‘r;:nt;|n.slib. ſup. rit. in fine.
9 Theat-
renla!.
. Piſ-r pag. acr.48.& ProP h. p an. a. lib. I . tzP . o 4. Martini
88 Is'ro...
NnTAIV.
NOTA VI.
(r) A6101’. 9.
(a) Pera-v. Ra:. Temp. part. r. lib. ;o cap. 3. _ '
(z) Nat. Alex. Sac. l. Hifi. Eee]. cap. 9. Betti B'rev. Hifi. Eee]. Tou
r. ma)
. 96
Salvi lflor di Pifloja . Ammiraro Ser. de Veſc. dl. Volterra &e
(e) Ado in Marrirol. S. Petrus Damian. Tom. Il. edu- Venet. :143.
Serm. 30. 31-. ;1- pag. 14. uſque ad 80.
(6) Ferrarius Monum. Eccl. Capanna.
(7‘, Scardennius Mon. Etcl Patav.
8) Groſſus in florida Eccl. Carmen!.
9) Florenunius de Erruſc. Piet. Originib.` _ .
(to) Apud Marqueſîum de Orlg. Fratr. Erem. S. Anguliim capna'fq.
(ti) Baron. ad ann. Chrifli 44.
o 1 L1 v o. neo. 109
la Giudea, e Samaria (1) dopo l' anno 41. di Criſto, o 42. .
o ſivvero 43., o 44..,ſocto l'Impero di Claudio (z). Vedali
Natale Alell'andro (3) nella lua particolar Dillertazrone.
Ma dato per un breve momento. e non concello , che
llato foſſe S. Iacopo nelle Spagne, come li prova, che nella
ſua gita colà, o nel ritorno pallallè, o li fermallì: qul in Li
vorno a predicar Gesù Crillo, e a rigenerar quelli Popoli
colle acque battelimali? (Luale è quel monumento certo , che
ce ne allicura? Forſe adducendo in comprova di cio la Chie
fetta, che anticamenteeretta in quello piano di Livorno fu
vRomitorio, e dal paſſaggio di Agollino , Agolliniano detto ,
poi Chieſa della Greca nazion Cattolica, indi Cura d’ anime,
ed al preleute in buona , e vaga forma ridotta li vede perla
munificenza dell’Augullo Franceſco l. lmperador de Romani,
e ottavo Gran-Duca della nollra Tofcana , fecondo di quello
nome fra iGranduchi di felice memoria? Ma quello non è
-fufficienre argomento per fill‘arne la venuta, e la dimora.
Forſe li deduce ciò dalli antichi libri della Comunità di Li
vorno . come dice il Padre Magri? Ma io non fono così ſto
lido di chiamare in faccia d’un mondo illuminato in tellimo
nio un libro detto Campion verde, che cos) in vero fu inti
tolato, ma che non è più antico del 1407., il quale li darà
in copia alla fine del preſente volume fotto la Lettera F. , e
che nulla contiene di ciò , che pretende il nollro Magri.
Vi fono bensì in quello libro coſe, che il citato Autore
non notò, e quelle fono alloluzioni, privilegi, e lettere del
‘Bucrcaldo di Carlo Vl. Re di Francia, e Signore di Genova
Mareſciallo alla Comunità di Livorno, e (ilo Capitano dirette,
allorehè al Dominio Franceſe era ſottopoſto, e molte altre
buone notizie, che il P. Magri non valutò, ma che a fuo 1 po
li porranno in ſcena per illullrazione della preleute Illoria .
E.
(I) Aclnr. n.
(1) Petav. Rae. Temp. part. 1. lib. 5. cap. 3. pag-141. edit. Ven-r7”
c (13),. Natal. Alex. Tom. I. Hifi. Ecclel'. Sac. r. pan. r. Dlfl‘ert. XIV.
ODC ll o ì.
”o [eran-1^
Dico adunque. che quella Chielîna di S. Jacopo ſi erede
edificata dopo la pace. data alla Chieſa- di Dio da Coſtantino
il Grande ſedendo nella' Sede di Piero Silveſtro I; ſotto gli
anni di Criſto 32.0., lo che attellano tutti i MS. Livorneſi (x)
e ſpecialmente quattro de’ più antichi, che preſſo me eſiſtono .
come ſi deduce dann antica notizia traſcritta nel Secolo xvr.
in un libro delli Agofliniani di S.‘Giovanni di Livorno _detto
Campione nero. o ſia Campione A. la quale colle altre _all’
ultimo del preſente volume potrà vedete il lettore-ſotto let*
tera A . che dice cosl ;- Santo Faccio de Aya-avion.. che .e flora
il no/Iro Convento vecchio , dove el noſr'ro Padre‘ Santo Aygo/lino
partito de -Melono collo madre Maniche per andare alla ſito' Pa
tria andato a Roma pia/be per la Toſi-ono , ſiccome dice Poſſè
donio, viſitoc molti Eremiti nel Monte Piſano . eqnìfi‘a eſſi com
poſe el libro _de vita ſolitario , e [Iene onco _oll’ Ere-nio ,r e Cbiefà
di S. Fotolia de Aquaviva, _che fu fabbricare, ut bene fertur,
ſorto Coſlamino Imperadore. e Silveſtro Papa , e penſando di vo
ler comporre el Libro de Trinitate , e’? poffeggionrlìo longo le ri
va del more dcbono li appari/e el no/Zro _Signore Jeſh Criſto i”
forma di fanciullo con un eonebilio in mono mettendo l’ acqua del
more in ,una picbola ſoffiare/1a , e che con .cffo por/offi- ;.
Dell’antichità di quella Chieſina parla nel ſuo libro ñ de
Origine Fratrum Eremitamm a il celebre Scrittor noſtro Te
deſco‘ Beato Errico d’ Urimaria . o d’Alemagna (a) , ma me
glio di Waimar (3) Città _della Turingia nell’Elettoratoſdi .Saſ
onta
(r) MSS. ,diverſi all’anno ”0. Uno favoritomi dal dotto Giovine
Giulio Piombanti Fiorentino dice cos) ,, ”o- la ſede .Cattolica ſi profeſſa
.. l ' raîmenre, _ſabbricandtſi _8. :Giovanni preſſo ,al Cafle'llo di Labrone, e
., al idn ‘del ,mare preſſo Acquaviva la C ieſa divotiflima.di s. [aco o
.,'prefl .ambtdue per noſh'i Protette” ,, ;Un altro, del Dottor ſuGiro-a
m0‘. Grifoni. dice ,così ,. ,Nell’anno no. ,ſi fabbricano la _chieſa di 8.610
,, ”ani Batiſta, e di S. laco ola prima preſſo Livorna cioè preſſo ll flor
,. gore: lal'ecnnda almarea ,mezzo .dle ſi ſanno ambi noflriProtettori ee.
Vedi in fine del preferire Yo]. _ſono le”. P. Vedi Campione Adetto nero
de' ”nata Gin. in fine di queſto Vol. ſono lettera A.
(a) -~Flcrentinius de. Haute-.Piet. Ong. cap. 9.
(3) ‘Muratori Annali d'italia ann. r6”.
orLivonNo. iii
fonia ſtampato in Venezia l' anno 1314., come atteſta Ema
riuello Leal (i), il cui originale conſervati nella Biblioteca
de', Canonicí Regolari di. S. Agoſtin‘o detti di S. Vittore di Pa
rigi (z). lodato dal Cardinal Seripando (3), da Torelli ne’Se
coli Agoſtiniani (4),da Marques (5) e da tutti i Croniſti dell’
Ordine.
Veggaſi ſu queſto libro ſopra indicato Poſſevino (6),
Geſnero (7), Marracci (8), Siſto Seneſe (9), eFiorentini (io).
. Parmi adunque non lontano dal vero fiſſare -la fondazione
della Chiefa ſuddetta di S. Jacopo in venerazione di detto
Apoſtolo in queſto Territorio preſſo il mare a mezzo giorno
del .noſtro Livorno ſotto l’anno di Criſio 320. per divozione
verſo di eſſo Apoſtolo di alcuna pia Perſona, che edificar la
fece per li Eremiti,-che ritrovaiÌanſi‘a far penitenza ne’ Bo
fchi dell’Ardenza , e vi è chi vuole (ii), che il Tribuno, il
quale a Porto Piſano ,ñ a Labrone , a Turrita, e a tutto il
Territorio co’ ſuoi Villaggi preſiedeva, come era anco a tem
pi , che paſsò per queſte parti Rutilio (‘12), edificar la faceſſe..
il che io negar non oſo, nè approvare.
Vediamo adeſſo, ſe li verifica , eſſer quivi ſtato il P, S.
Agoſtino, e conforme dice il P. Magri, aver dato a queſti
Romiti la regola, e quivi eſſer ſeguito il decantato miracolo
del Fanciullo.
(i) Hifi. Tripartita lib. i. cap. ro. num. z. Bollandiſt: n. tra. ns.
(a) Picus Mirand. in Elog- Baprìflz Mamuani.
(3 Berti de Reb. gefl. S. P. Auguflini tap. 18- ao. & ai.
(4 Orlendius Orb. ſac. & proph. part. a. lib.z. cap. :8.
(s) Taurell. Sac. Aug. Tom. I. n. r. ad ann. 388.
(6) S. Antonin. Arch. Flor. part. 3 tir. 24. cap. r4.
114 4 [51-0114
oltre il Sermone di Martino V. in lode di S. Monica (1) nella
di lei Traslazioue, che incomincia Gaudeo mihi quaque Fra
trer Religioſifflmr e'w., che fu fatto pubblico colle llampe nel
Secolo XV. da Monlig. Securani da Fivizzano Sa_.rilla Apollo
lico del] Ordine noſtro , poſcia dal P. Maeſtro Simpliciano
S. Martino di Tolofa Agolliniano (z) Scrittore, qual Sermone
benchè pollo in derilione da Pennette, vien però da Torelli
colla ſcorta di Baronio (3) vindicato, e da Berti (4), ha .
io dicea. per tellimonio un incontrallabile autorità di cele~
berrimo Luccheſe ſcrittore. il quale tutto ciò, che a primi
Eremiti di Tofcana , cioè di Monte Piſano. Lupo Cavo, o
Rupe Cava, o ſia Selva Livallia , S. Jacopo d’ Acquaviva,
Fultignano, o ſia Lecceto. Alleond‘a , le Celle, appartiene ,
ricavò dalle antichiſſime Scritture, che nell' Archivio di Lucca
li conſervano da eſſo diligentemente lette, ed efaminate . E’
queſto Franceſco Maria Fiorentini degno d’ eterna memoria ,
il quale nel fuo Libro intitolato Etra-fia Pier/m: Origine:. di—
moſtrati que’ primi Abitatori, e cultori dell' Eremo di Monte
Pifano , che egli vuole, che Antoniani fodero iſtituiti nel detto
Monte Piſano, e derivati dal Sacerdote S. Antonio Prete di
ſcepolo di S. Paolino primo Veſcovo di Lucca dice cos) (5)
Po/Ìrano Diva”: Augu/Hnum in Monte Pl/dm) ad Anncboremr
aliqundo lioemſſc /ùpra inmumur. ci“ ant/‘quam baja.: rei tra
ditione'm exflare ”firm haben”: Summum vira”: Franci/l‘un Pe
trarca”; de Vita/01mm” (6) .
Lo ſteſſo Fiorentini ſegue a dire , che il nollro S. Padre
nell' Eremo di Monte Piſano chiamato Monte Eremitico , o
o
vz Monica . ~
(3) Taurellus ad ann. 388. Ste. Aug. ibidem vide Baron.
(4) Berti dc Reb. gell. S. {Augull- cap. n.
(i) Florentmius lib. ſup-_tir_ pag-”8
(6) Frane. Petrarca de Vie. lollt.
oiLtvoRNo. ti;
o dell’Eremita dal ſuddetto (i) . e Monte di S. Giuliano. e
di S. Pantaleone (a). ma Monte Piſano chiamato con più
piacere che in altra guiſa dal Martini (3), e da Dante. o
Durante (4) Alighieri chiamato :e
..........ilMonte,
= Perchè i Piſan veder Lucca non ponno (5),
e dall' antico Comento di Dante inedito nella Biblioteca
Laurenziana riferito da Cocchi(6), che me) dice a_- Fuori della
Città di Piſa appo Monte San Giuliano, che è tra Lucca.
e Piſa =, fra tutto valuto la quiete. che ivi godeva, e di
ce , che quì velli l’ abito eremitico . e il Libro ſuo della
Vera Vita, al dir di Monſig. Fra Bartolommeo da Urbino (7),
a que’Romitì dediear volle , come tellifica Luigi de Angelis
Scrittore Agollioiano, che lo trovò MS. nella Vaticana Bi
blioteca , al cui fine dice così .-. Explicit Liber S. Auguſtini de
CognitioneFratre
exzſtente Vere . Vite,
ai quem fecit Fratribur de Monte Paſſano
ſ ipſò
(r) Orlend. Orb. Sac. 8t Proph. part. :. lib. 3. cap. a8- pag. 989.
Florenrin. ibidem pag. 109.
(I) Plorentin. ibidem pag. ”3. ”4. & "tg.
(3) Martinius Append. ad Thearr. Baſa Piſ. pag. 48.
(4) della Rena ſer. delli Ant. Duch. dl Taſcam pag- :8.
(e; Dame Inferno Canto XXXIII.
(6) Vide in Bibl. laurent. Flor. Cod *9. Pluteo XL. Cocchi Sito
de’ Bagni di Piſa Cap. r. pag 34.
(7) Barrholnmm. Urbinas in Prolog. ad Milleloq. Auguflin. Taureſlus
SIC- Aug. Tom l. num. its. ad ann. t87.
(S) Floreminual lib. cit. de Etruſ-Pict. Orig. pag. ”4.
iió -ÌSTORIA
rm- , da”: ex Italia ad ſim rei/came”: Mona/litor- ritur advexrſſè
fritetur , e’? ad Montes ally/randa tramfremfle , de/ignatum apud
Licentium ejufdem Sam‘li Doflarir {Hſdpa/m” , e’? lla/[ci itinen':
ſhcim” lia/2mm:. I: i” Cru-minibus (i) Epi/lala 39- ad Pra-repro
rem , dum iterum firm” rſſè (ln/Jc/fll:
(i Vedilo ſono C. x.
(a Vedilo ſorto D ſecondo_n. 1x. _
(3) In Bibliotheca Auguſtiniana S. Stephani de Emporio.
DlLlVORNO. us
930d predifium Moneſterium de Aquavivn a tempore im
memorabili juerit Ordini: S. Auguſtini probatur: nam cum Gre
gori”: Papa oflavur anno t 187. Piſer *venzſſet ed conciliando:
Prſenor . ó‘ Genuenſer inter ſe dim/'center, ut ln' duo l otemaru:
uniti adiuvarent ad recuperationem Terne Sentire , Fretriour ”oſiri
Ordini: conceſſit fecultetem confeffioner audiendi , prxdicandi ver
bum Dei, (9‘ mortuorum corpora fepeliendi, qui in coma: Eccle
ſii: ſèpulturem clegiſſent, e'? alia ſimzlie.
Num. r4. Bulla direcîa fuit Priori Prediöi Mono/Zerii de
Aqua-vive . ó* erit pene: Frati-e: in eorum Archivio .
Num. r 5. Eidem Eccle/iie. ó* Fratribu: Eremiti: ab enti
quiſſimo tempore quidem Iacobur Pucepta olim Spinelli de Liburna
reliquie pro anima ſite pro miſſir cenendii ſolido: -oiginti de Prſir ,
ó- pro animabu: Spinelli Petri: ſhi , (9' Belle ohm Metri; ſiae
elior jòlido: oigt'nti de Piſir, ó* in alia parte candelam unam li
brarum ſex cere pro accendendo in dilla Eccleſia , quando in miſ
firum celebratione elevatur Corpus Domini Noſtri Icſti Cbrifli.
FER
D. O. M;
AEDEM HANC SACRAM
AB aoyavrva DICTAM
sua TUTELA JACOBI APOSTOLI A FERDINANDO l. MAGNO
ETRURIAÎ DUCE senza MACERIES VETUSTI accusrrmauo
num aim… SUSTÎTUTAM, ET PARROCHIA! nonoae DONA
TAM mm. DlOl-ZCESIM PISANAM ANNO MDCVI.
mm vn'rus'rarn ADI-‘LICTAM iN A'Mpuoaau FORMAM
excmm anni PROPRIO russrr
` noccnxr.
FRANCISCUS PRIMUS lMP. SEMI’. AUGUST.
ll
118 ls'ronra
Il celebre Franceſco Maria Fiorentini (r) nel ſopra ci
tato Libro in più capitoli la mia aſſerzione aſſicura, così il
Tronci (a). e il Targioni (3) al luogo poc’ anzi riferito. Vi
rimane per ultimo da produrre di tal verità un' altro inſigne
teſtimonio dello Steſſo Targioni (4).
Deſcrive queſto Scrittore il ſuo viaggio da Livorno a Piſa,
e fa la lſtoria di Stagno, che è diſtante da Livorno cinque
miglia, e che pare poſs’eſiërc quel luogo, il quale nella Ta
vola itineraria (5) , o Pgutingeriana , e in quella del Clu
verio della Toſcana anticaeſegnata in latino =- Pzfi‘ine a, ben
chè male ña propoſito nella deſcrizion dell’Italia ponga il ci
tato Cluverio queſte - Piſcine s (6) tra Livorno . e il Fiume
Fine. Dice il ſuddetto Targioni eſterxiqueſto Stagno nominato
nel privilegio dell’ Imperadorc Enrico‘IV. dell’anno 1684,.,
allorchè lo concede per dote alla Cattedrale di Piſa (7). Di
ce parimente eſſer chiamato Stagno nella conferma del ſud
detto Privilegio della peſca delle Lontre aſſegnata per dote
a’Canonici Piſani da Anaſtalio IV. 1’ anno u 53. Diſcorre po
ſcia del Ponte di Stagno, paſſo antico, e geloſo, che i Fio
rentini nella ſeconda guerra di Piſa, benchè munito aveſſero
d’ un Forte, o Baſtia, come allora dicevaſi, perdettero del
1499.e poi racquiſtarono (8) nel meſe di Luglio, e dice ccsl:
,, la neceſſità di queſto paſſo aveva molto avanti determinato
,, i Piſani a farvi delle comodità per i viandanti. E‘ notabìle
,, fra eſſe uno Spedale per i poveri Pellegrini intitolato S. Leo
,, nardo di Stagno , il quale era cuſtodito da certi Frati. Nel
,, 12.09. Comune a 3|. di Marzo Tedaldo Rettore di eg'o co'
- uoi
(i) Liv. Dec. 3- lib. 3. cap! ?48. Iral. Trad. Leon. Arrer.
(z) Livius Dec. ,. lib.-4.111566. n _ _ .
a) Plin. lib. a. pag. 1:8 Edir. Pariſ. r7”. cum. nous Arduini.
4.' Lami-lentiooi di Anrieh. mi... lupa. ñr-.qpngiaj.
(5) Alberti Deſcr. d' ltal paghi-”Wink a. - '
(6)’8ttíb0‘ libaÎÎzi- Interp. Xylaudrofpag.‘ a”.
(7) Plinio! lini. cap.‘ 6. ‘ì '-" '- -‘
(a) Pſi-imma.- p. 6. e
(9) Silius ltal. lib. 8. verſ. 48!
DrLivonNo. 139
= Lume quo: a ”iveir exigit Luna metalli; ,
ñ Inſigmr Porta, quu ”un ſhatioſior aller ,
= lima/nera: cepiſſì» ram , e?“ claudere portum (Fe.
era Città Etruſca ſituata alla coſta del mar Toſcano (7) verſo
Mezzogiorno del nnſt ro Livorno in un Promontorio ſecondo(8)
Strabone , ſorto di cui al preſente ſi~ergono le mura di Piom
bino, (da cui però l’Ammirato (9) vuole diſtante la vetu
ſia Populonia miglia tre dentro Terra) . edificata da Cirnei ,
o Corſi (io), o da Pelaſgi, nè mancañchi ſcriva elIer ſtata (ri)
S z una
NOTA VII.
Manuſcritti antichiſiimi s de Ida/i: Antiquorum = così dico
no, Fofiulunr'am ”ſpie aa' Liburnum incluſive, (’9- per oppida interio
cemia 06 vai-im” , (9' innanzi-rm” pecudum gregem Ivvem Hir
cium colarſſè conſtata con la conferma di molte medaglie tro
vate ſia le ruine, e fuori, e dentro di Livorno.
Ciò pollo io dico, che queſto Giove. qual nome gli
Etnic' (“ed , e Latini dal Santo nome di Dio nell’Ebrea lin
gua W craſſero. come Monſignor Fortunato Scacchi (z)
dimoſtra. chiamato ne manuſcritti citati dal P. Magri = Gio*
ve Hircio = attributo derivante dal Latino a flirt-u: :E dalla
lingua de’Sabini nato , che = Firm: = dicevaſi ſingniñcante il
Montone e capo della greggia. Aries da’Latinì appellato dall'
Ara. o ſia Altare , ſu cui ſi ſagrificava (3), e che diè il no
me a certo ſiro'mento 'militare da rovinare i muri (4.) non è
fiato mai da me con tale attributo rincontrato in alcuno nè
de' Greci, nè de’ Latini Scrittori, come il celebre_ letterato
Sig.
PARA
PARAGRAFO IX.
U per finte/ione de’ tempi la no/lro Città ſono la Signoria
de’ Regali figuendo il corſh della fortuna Toſcano (l) e "ml/:
grandezze di Roma fimo l’ Augufli/[imo Impero , po/èia ſotto i Con,
cadendo tutto I' Italia ſmo varj Dominj , e ke in/ino ad Odoa
"e a f Nflffé’fr, dopo i qìk'ali furono i Re Longobardi, cadendo a
Rotario, e Rodoaldo, e Ariperta (z). che fi: quello . come voglio
”0 alcuni- con ”ma la Toſi-ana, e Liguria in/ino a’ Mar/{lia
I” abbi dato in dono alla Cin’efi: Romana , [ebbene altri 1’ artri
ouifvono a Pipino. Ma che? La varietà de’ tempi fillevando li
animi delle genti a vedere eo/è nuove (3) moffc Lupo a tir/11”*
bare la pace per impadronivfi del tutto , dalla cui ſulle-vazione
:fa-vaglia” 1' Italia ſacco/[ò la ”offra Città alla fortuna di Pzſa ,
nce-vendo Carlo Magno (4) , e poco prima Lair/»mulo . e finalmente
nelle maggiori dzfi‘ordxe (5) la religioſi: Matilde , a cui mollo
‘va‘ 14_ 'lO/Ira Città da lei cominciata, e ſom-fm di nuove T01*
'l a ‘ ripari o
DIS
.i
D'ISSERTAZIONE VI.
Er confeſſare il vero io non sò da ove incominciare mi'
debba la preſente Diſſertazione, tanti ſonoi taſſi, che
alla rinfuſa , come ſuol dirſi , ha toccati il noſtro buon Con
cellita ; pure facciamoci animo , ed incominciamo con pazienza,
Non vi è perſona, per poco pratica delle Storie che ſia,
la quale non ſappia, che la Romana Repubblica nell'eſtem
dere il ſuo Impero per tutta l'Italia coſtrinſe le Città della
medelima, le quali prima reggevanſi colle proprie leggi a
guiſa di tante Repubbliche , o erano da’ Regoli governare, co
me appunto le Città della noſtra Etruria, delle quali ognuna
aveva un Lucumone, o Capo al Re Supremo dell’Etruria(r)
ſottopoſto, a piegare lacervice alla fua potenza, e a darſi,
volere , o nò , per vinte: cosi, perduta la libertà, trovaronſi
tutte ſchiave per ſervir di trionfo all’ ingrandita Roma nella
varietà de ſuoi governi. Tanto avvenne alla Toſcana tutta
diviſa in Provincie, e cosi alla Greca Piſa ſuccedette,` a cui
fe’di meſtieri ſcordarſi de’grandioſi ſuoi (a) principi, e ub
bidire, e fervire al, Romano faſto . Segui cosi anco a Labro
ne , ma non dee dire il Magri alla noſtra Città, che era a
quel tempo, come altre volte li diſſe , un piccolo diſprezzabile
Caſtelluccio, e in tal guiſa da un ſecolo all’altro ſi andò avanti
ſocto il governo de’ Conſolati , che riſedevano in Piſa coſtituita
capitale della Toſcana Annonaria, e queſti per l’amminiſtra
zione della Giuſtizia, e per l’eſazione de'cenſi , e tributi e di
Labrone, e di Porto Piſano , e di Salviano, e di Settari, e di
Fondo magno, Gnurignano, Santa Giulia,Limone, Caſal Me
riuli, Oliveto, Aguliana, S. (Lirico, Villa magna, edelli al—
tri luoghi,de’quali i nomiſi daranno a‘ ſuo tempo conſerva—
tici in gran parte da una delle Carte 'Éntiehe fatte pubbliche
dall‘
(i) Della Rena Ser. delli Ant-‘Duck, di 'roſe, pag. I. tuffi. lib.
Ì" capì I" _ 1 _
la) Nòris “not. Pif.
146 ‘.ISTORIA
dall'indefefl'o, ed immortal Muratori (l) e da altri antichi
ricapiti della Comunità di Livorno (2) che , or quaſi tutti di
flrutti. allora erano qualche coſa,e com ponevano una non piccola
giuriſdizione. (3),c0me ſi legge nella ſopra citata carta poſla fuori
dal celebre_Muratori, vado-ni luſingando, che avranno for
nito della neceſſaria autorità un capo di Governo , che in
Turrida, 'ſurrita, o Triturrida Ter-ra allor grandioſa , or di
ſtrutta ſarà riſeduto , e forſi un Tribuno , come lo era in tem
po, che vi paſsò Rutilio Numaziano, come nel ſuo Itinerario
chiaramente l'o dice cos) (4)
Laonde ſe queſt’ anno 529. era l’anno terzo del ſuo Regno,
2. co
(r) Della Rena ~loc. [UR-‘Ciſa' Murat- Anml. ital- al. 476.
(I) Anon. Valelian. Berti Brev. Hifi. Eccl. szc. V. Cap. ‘V. Pliniur
lib.;- cap 6. _
s (‘31) Muratori Ann. d'ltal. ann 476. Berti Brev. Hifi. Eccl. Append
zc. .
(4. Della Rena lib. ſop- cit. 13. 8.
(5) nella Rena ibidem . p 3
(6) Berti Biev. Hili. Eccl. Append. Szc. V.
(7) Pcmv. Ra!. tcmp. Pan. i. lib. 6. tap, XVIII.
(8) Caflicdor. lib. 7. E‘plli. 1.`3`. ò' feq.
(9) Della Rena per. delli Ang.“Duch. di Toſcana pag- 39. Golziusjn
Nurml’mat 8L'. lnſcrlpt. ' 4
1+8 ' [STORl-A
come il Della Rena (i) dimoſtra, ne vien di Conſeguenza .
che aſſunco veniſſe al Regno d’Italia del 516. come norarono
il Muratori (z) e il Della Rena (3) colla ſcorta di Proco
pio (4), abbenchè diverſamente la difcorra ilCelebratilIimo Scrit
tor Lami nella ſua Prefazione alle lezioni d' Antichità Toſca
ne (5), moſtrando con ſode ragioni, che l’ anno lll. del Re-_
gno d’Atalarico lia il 708. , nel quale egli era giunto all’anno
duodecimo di ſua età, ſul che il Lettore li appiglierà à ciò,
che più li aggrada.
Ne viene dopo otto anni, cioè del 534. Teodato, (lep
pur fra Atalarico , e Teodato non regnò per due anni Amal-a
ſuora . come vogliono alcuni (6), poſcia Vitige del 536.. indi
lldibaldo del 53 9. che Berti appella Teobaldo, e pone il ſuo
regno fotto il 540. (7), poſcia Erarico di nazione Rugo, da
altri detto Alarico (8). e dopo cinque meli Totila Baduilla
del 54°., che Berti pone fotto il 541. (9), acui ſuccede Teja
del 551., che Berti pone fotto il 553. (ro), e finalmente-del
559. Sindualdo acclamato Re dalli Eruli-Brenti in Toſcana.
vinto , e fatto, firozzare da Narſete (ti); tempi per l’Ita
lia (la) di ſchiavitù. ne quali ſepolce affatto reſiarono le ſcien
ze, l’arti , la Religione , la libertà , ed ogni bene (i3).
Qiando poi per mezzo dell’invitto Narſete, come li ha
dalli (14) Storici, crede. l’Italia reſpirare , e viver tranquilla
PCR'
l
) Della Rena Srric tt. pag. 54.
(.) Murat. Ann. d’ [tal. ann- 707.
i Brrii Brtv. I-Hi. Eccl. Sac. 8 not-a.pag. 302'.- Edit. Plſ. aun. 176°
) Muratori Ann. d'ltil. ann 11;.
(0) Plauna in Vitis Pont. Vira Jo.VlI.
I 52 _ I s 'r o a l A
ſilia. come malamente dice il Magri, cheche dica Leone
Oliicnl'e di tal donazione, che , allargando la bocca , amplia
di più del dovere (i), bensì Ravenna, Rimini, Peſaro, Fano,
Ceſena. Sinigaglia, Ieli , Forlimpopoli, Forli col Caſtello Suſſu
bio, Montefeltro, Acerragio, Monte di Lucaro, Serra, :.
flel di S. Mariano (forſe S. Marino), Bobio diverſo dall’altro
della Liguria, Urbino, Cagli, Luceolo, Gubbio, Comacchio
con Narni, come li può vedere nel Muratori (2), e nel Ba
ronìo (3) coll’autorità d’Anaſtaſio.
Dunque reſta il noſtro P. Magri allo ſcoperto ſu tal do
nazione, che ei venne a fiſſare colla guida dell'Oſtienſe, il
quale in quella da lui riferita Donazione troppo {i dilatò , e in
fatti il Dotto, e accorto Cardinal Venerabil Baronio prima
poſe quella donazione, che io ho di ſopra citato, che ei preſe
turamente da Anaſtalio, poſcia quella dell’Oſtienſe riferì ſenz'
altro aggiungere, _conoſcendo quanta tara debbali a quello al
tro fare .
Gran coſe in vero uniſce tutte in un fiato il noſtro Autor
Magri, il quale a guiſa di lampo paſſa a toccar di paſſaggio
la lollevazione ſuſcitata da Lupo Duca del Friuli ſotto il Re
gno di Grimoaldo Re Longobardo.
nella .ſollevazione adunque di Lupo riferita da Paolo
Diacono (4), la quale col Muratori (5) io pongo ſotto l’anno
666. dell’Era Crilliana, anno quinto del Regno di Grimoaldo,
fu. che dovendo portarli eſſo Grimoaldo al [occorſo di Bene
vento allediato da Coſtante Imperator Greco, entro cui il
Duca Romoaldo figlio del detto Grimoaldo trovavali , raunata
una potente armata li miſe in viaggio a quella volta, laſciato
in Pavia Regia de’ Longobardi come Vicerè, Comandante, e
Cuſtode del ſuo Palagio Lupo uomo di pellimo talento , i cui
fat
(r) Florentiniur Etrufc. Piet. Originer. Natal. Alex. Hifi. Eccl. Sac.
VIII. art. 9.
(a.) :au:- Diac. ilgidem cap. 19.
5) an . Diac- i idem cap; io.
Z4) Teophan. in Chuifiî'aph.
5) Paul. D‘ac. lib. s. ca . r“.
(6) Muratori ann.“ 'd‘Ita . ann-668.
(1) Muntari Ann. d'Ital. ann. 669.
154. ;ls-rontA
poſte ſotto tal anno al dir del Muratori (1), non avendo Pao
lo Diacono fiſſato l’anno degli avvenimenti ſuddetti (z) , fra
la venuta de’Saracini in Italia , benchè ſecondo Anaſtaſio Bi
bliorecario non del 668. , ma prima (3) aſſai erano in Sicilia
calati, e nell’anno 65 2. Coſtantino detto Coſtante diè l’or
dine ad Olimpic Eſarco di paſſare con una Florta col‘a per
ſcacciare que’ ribaldi gìuſta il Muratori (4.), e Anaſtaſio ſud
detto (5) , ſra le peſtilenze di Sicilia. di Coſtantinopoli, e
di tutte le iſole del Mare, fra i tremuoti in Siria , fra’moſtri
uſciti dalla terra, che con voce umana parlavano, unitamente
a prodigi, e comete manifeſtati dal Cielo, fra mille diſor
dini in ſomma , e fra mille ſciagure la miſera Italia invilup
para ſi vidde , e fra mille affanni, come ſi legge nel mio
Scrittor Berti (6).
Ma che vantaggio poi il noſtro Labrone . or Livorno ri
cever poteva, aecoſtandoſi , come il P. Magri dice nel Para
grafo , che ſi eſamina al preſente . alla fortuna di Piſa? Ser
viva anch’ eſſa zitta, e quieta nelle_ comuni ſciagure d’ Italia
a’ ſuoi Duci Longobardi, e per conſeguenza alle barbare na
zioni, ue il Biondo, ne il Tarcagnorta citati dal P. Magri
trattano d' alcun reſpiro in tempi cosl critici, e quantunque
ſi ammetteſſe venuto a Piſa , il che io non trovai da aſſicura
re , Flavio Liutprando, come vuole il P. Magri (7) ,il quale
fapevalî aver adottato Pippino figlio di Carlo Martello , che
riſorſa aver perciò poteſſe Piſa io nol capiſco , ſeppure non
ora di ſperanze un poco lontane.
Cominciarono bensì le coſe d’ltalia a porſi ſis qualche
piede di riſorſa per mezzo delle armi Franceſi, e queſto io
credo , che ſia ciò, che intender vuole il P. Magri, allorchè
dice
(r) Berti, Brev. Biſi. Ech. Sze. VIII. cap. 4- pag. apt.
(a) Muratori Ann. d’ltal. ann. ’Boo
(3) MuratoriçAnn- ,d' Ital. ann. Boo.
(4) Muratori_An,lI- d' Ital. ann. 7”.
h) Mur-tot] Ann. d' III]. ‘n°89 ſOP* Ciſa
Di Ll-voaNo. 157
viucie _dellaVe‘nezìa-, e dell’ lſtria z tutto il Ducato di Spoleti
e: di Benevento..come da ñAnaſtaſio citatoda Baronio riſul~
tañ (1)..zCosl-;ancor- Tarcagnotta riferiſce (a), e il Muratori
all'anno 788.,.(3.).l'piega ciò, che conceſſe Carlo Magno allo
fieſſo Papà Adriano, dicendo, che gli donò Sora, Aree. A.
quino, Arpino, Tèano del Ducato di Benevento, Rofelle . e
Populonia nella Toſcana_ , e inoltre Soana, Toſcanella, Vi~
terbo , Bagnarèa con altre. Città, come dal Codice Carolino
(4) li ricava ,_ e il mio Berti nel Breviario del-laStoria_ Eccle
ſiaſlica, ove diſcorre de’Pontefici del Secolo VIII.; dice che
(5) Carlo Magno donò ad Adriano prilmo, e a tutti _i ſuoi
Succeſſori il dominio della Sabina, e all'anno 788. aggiunge
(6) , che Carlo donò alla Chieſa Capoa. e i Callelli a quella
leggerti: licchè tutte quelle donazioni, _benchè grandioſe,
ſonoſempre minori di quella , che và eſaltando Leone O*
ſtienſe (7.), a cui pare-non li deva in tutto_ dar fede . emol
to meno al P. Magri. che ingoia-in un fiato ſolo tutta. la
.Toſcana. e Liguria fino a Marlilia, e pone, come donato,
da Carlo Magno_ ciò, che non ſuffiſte nella donazione, e_
laſcia-quello, che dal predetto Monarca fu realmente dato in
dono
Era Carlo Magno nato l’anno 742.. fecondo Muratori (8),
e fecondo altri del 747. (9) vicino a Magonza , e le nella
Fortezza di Carlsburg. o nel Caflello d’ Ingelheim, è incerto.
Ebbe per Padre Pippino per fopranome detto il Breve. per
Madre Berta, _o Bertrada. Significa quello nome di Clarlo
o
(r) BaromAnn. Ecclad ann. 7M. Muratori Ann. d‘ Ita]. al detto anno. -
(a) Tarcagnott. Illor. Univ. lib.‘ 9. part. a. pag. 345.
(a) Muratori Ann. d’ ha]. ann. 788.
(4 Codex Carolina: Epifl. 86. .
(s) Beni Brev. I-Iifl. Etc]. Sac. VIII. pag. :84.
(6) Berti Brev. Hifi. Eccl- ad ann. 788.
(7) Leo Oſtienſ. Chi-on. CaIIin. lib. r. Cap. 8. vide Pen!. RI!.
Temp. part r. lib. 8. cap, 7. .vid. Anali. in Adriano. `
(8) Muratori Ann. d Ital. ann. 74;.
(9) Guild”. Cave Tom. i. pag. 635.
158 IS‘ronrA
lo lleli’o che Andrea , cioè Uomo forte . poichè fra i Germa
ni Karl vale lo llelI'o che forte , e robuſto. Ebbe per pre
cettore nella Grammatica Pietro Diacono Piſano, Diacono
vecchio appellato da Adriano (i), di cui parlano le memo
rie Piſane (z). Nelle altre diſcipline ebbe per Maellro Flacco
Alcuino Monaco ingleſe diſcepolo del Venerabil Beda, e Dia
cono della Città di Iorch in Inghilterra , che mori nel M0
naſtero di S. Martino di Tours, come riferifce Berti (3) .
Fu detto il grande dalle grandiofe ſue geſta. per aver vinto
i] Longobardi , o Langobardi, i SalI'oni, i Boemi, i Saraceni
in Spagna , gli Unni , e Godeſrido Re di Dania. Fu quattro
volte in Italia , come dalli Annali del Muratori (4). e da E
ginardo ſcrittor della ſua vita ricavali, e fu in Firenze della
noſtra Toſcana, come aflicura Muratori (5), e in moltiliime
altre Città d’Italia , ma di eſſer ſtato detto Principe in Piſa
non lo dicono altri che Roncioni il quale vuole che la re
flanraſſe con ,Firenze dell’ 801. dopo la ſua coronazione (6)
ed io non ho documenti per provarlo, ne li) dove l’ abbiano
cavato, _e il P. Magri (7) e il Roncioni (8) che notano Egi
nardo, in cui non li trova di ciò velligio alcuno, del che ſe
appariſſe, Tronci per gloria, e luſtro maggiore dare alla ſua
nobil 'Patria ommeſſo non l’avrebbe, come non ommelIe la
venuta in Piſa delli Ambaſciatori di Aronne Califà de Sara
ceni , e allora Re eziandio di Perlia, che portavano fra gli
altri regali un Elefante, cola allora forefiiera in Occidente ,
in dono a Carlo Magno, benchè io creda con Aimoino, che
a Porto Pifano giunti li Ambaſciatori ſuddetti, ſentito non eſ
ſe
.MATHELDIS
COMITISSA INSIGNIS
OB HUMANAM VALETUDINEM
INSTAURANDAM PRESBRVANDAMQUE
AM/ENA HZE‘C AB AAMS SALUBRlA
BALNEA
IN OMNlGENUM HOMlNUM USUM
’OMNI CUM 'ORNATU çULTonE
DlCAVIT.
K., A: D: MCXII: K.` MAYAS. A
(r) Floreminius Mein. Mathild. lib. r. pag. 47. 81 lib. a. pag. 524.
(a) Tronti Ann. Piſ. png, 40. Martini Teatr. della Baſ. Piſ. pag. 81.
Orlend. Orh. Sac.. & proph‘- part. 'a'. pag. 916.
(z) Notizie della Liſertà Fior. .fogl. i47
(4) Murator. Toni. z. Antiq ltal. Med. divi eol. tia;
(i) Muratori Ann. d'lral. ann. i038.
DlLlVORNO. 167
’vorneſi antichi Manuſcrittiſi quali ci aſſicurano, che l’ anno
r too. (r) per difeſa delle-Campagne, e delli Abitatori di La
brone, Porro Piſano. e delli altri luoghi dentro terra dalle
Scorrerie de Pirati la Eroe edificare.
Siccome poi del ”18. venneroi Genoveſi con poderoſa
armata alla diſtruzione di Porro (z) Piſano, e diſtmſſero anco
la Torre i o Rocca di Livorno (3), così ſopra li antichi fonda
menti del Tempio d’Ercole Labrone ove ſu la Torre, o Roc
ca dalla Conteſſa Matilde edificata, i Piſani l’anno 1154.(Sty].
Piſ.) nell’ ergere le due Torri all’ imboccarura del Porto Piſano
(4) riedificarono lu'îl'orve, o Rocca di Livorno rotonda facendo
Fuſo- e architettura di que’rempi. onde ben ſcriſſe Targio
"i .(5) che = lembra coetanea . e della medeſima Archi
tettura delle Torri fabbricare da Piſani all'imboccatura del
Porto = la quale dopo il .aguaſto .delli ‘Angioeſi, e dopo quello
del i290. riartara, e ſotto i Franceſi fortificata. e_ poſta in
acqua. o per meglio dire iſolata, e diſtaccata da] Continen
te*(6) e dalla Repubblica Fiorentina accreſciuta' (7), final
mente ſotro il Duca Aleſſandro de Medici ſu inſerita come
Maſtio, e circondata dalla Fortezza or detta vecchia, inco
minciata per ordine del Cardinal Giulio de Modica' ool dife
gno d’Antonio 'da S. Gallo, benchè poi non ?foſſe poſto intie~
ramenre in eſecuzione' (8), la quale ſu in ſequela di, tempo
notabilmente accreſciuta , ed abbellita da Sovrani di CaſadMe
l.
(i) Pandolfo Till Guida del Paſſegg. ‘dilett. di Pittura pag'. a”. ISS
diverfi preſo rue eſiſtenti di due Ann”. Cmiiſh Livorneſi , edo!. ſu Canc
Matçei . Mem. collegate nelle ſue meandelfu Cane. Grifoni all'anno ”oo
Vedale ſotto lettera P al 'fin'e del preſente v'olu‘ín'e .
(a) Caffarus Annal- Genuenll Tom. 6. Rer. [tal, col. a”.
z) Alberti Deſcr. d’Ital. pag. n. f. a.
i) Tronci Annal- Piſ. pag. 81
s) Targioni Tom. 2. viaggi ec. pag. 89.
_ (6) interiani lſior. di Genova lib. 4. fogl. i”. Giuflin. Ann. di Gen.
lib. 3. pag. 11x.
~(7) Campione Roſſo del rjoz. Camp. B del ma. delle' Pieve di Liv.
Vedi all'ultimo del preſente volume ſono lettera B. ſecondo -
T (3) Giorgio Vaſari Vite de'Pirtori pag. 69- ediz. di Bologna i647
om. l.
168‘ ls'rontA
dici, del primo de quali, cioè Aleſſandro, ſi vede ſulla di lei
porta un Anne con queſta iſcrizione :a
(i) Grifoni Mem; ann.i534. ved.’ al fine del preſente Vol. {mio lei.
1) MS. apud me.
z) Alberti Deſcr. d"l‘talia pag'. u- f. a.
ſ4) Tronci Ann. Piſ. pag. 85.
(Sl Caffarus Ann. Gen. Tom. VI. Rer. Ira].
Di.L1:vonNo. r7:
edificate foſſero le altre due all’ imboccatura di Porto Piſano.
Perciò Anaſtaſio IV. usò la nomenclatura di Porto delle
Torri per indicare, che molte ve n’ erano, e perciò colla
tradizione, c Manuſcritti Livorneſi v’è luogo di credere, che
la Rocca di Livorno eretta dalla Conteſſa vi foſſe, quale
poi diſtrutta da’Genoveſi; riedificata‘ veniſſe‘ nel tempo, .che
le due a Porto.Piſano furono poſte in piedi i cioè del ”54.
Sc y l. Ne
Piſ. per queſte Torri intender~ſi.potev~a~ílI-`aro,
, ñ ‘ '
o Fanale
nella Scogliera della Melora, perocchè queſta è una ſola, la,
quale fu edificata da’ Piſani all’ annó ”54. Piſano (i) benche
ali' anno ”'56. la riponga (z) lo Storico Piſano, al ”57.
l’Anouimo ,Croniſta Piſano nella Magliabechiana eſiſtente (3),
e all’anno ”63. (4) l’Anonimo Autor del Breviario Piſano.
In oltre tale Scogliera della Meloria , Lame-11m” chiamata
da' Latini, è cinque miglia diſtante (5) dal-luogo, ove ſono
Poi—co Piſano, e Livorno, dunque biſogna credere , che in
Porto Piſano, e in Livorno vi foſſero delle Torri, e non lori.
rane , ma eſiſtenti nel -diſtretto dcl Porto Piſano, e di Livorno,
Perchè fi vericlii. che Porto Piſano antonomaſticamente in
tendevaſi per Porto delle Torri,
Che ſ'e ciò è, pare, che dar credito ſi poſſa a quella tra
dizione popolare aſſ'everata da’Livorneſi, e da’ MS. , che in
detta Città ſi conſervano , che dalla Conteſſa Matilde edificata
foſſe la Torre , o Rocca di Livorno, e che con eſſa altre
vc-ne foſſero in Porto Piſano, prima dell'edificazione delle
due ſotto il Conſolato di Cocco Grifi, onde chiamar ſi poreſſe
il Porto delle Torri.
Ne per queſto Porto delle Torri ſi può intender Turrita
preſſo Porto Piſano detta così dalle Torri (6); mentre ella
Y z era
PARAGRAFO X.
Alza intanto il Capo Pi/ii (r), ӏ Livorno venne meno, li
ventan il ſito popolo ari/fimo alle impreſe marittime ,
particolarmente doppo [a invaſione de’ Saraceni in Genova , ave”
do Ptſh acqui/luro aecre/i‘imemi di popolazione (2) , e gloria per
uſh di que/Io Porto , di dove poi ſono ufi'ire tante glorioſe arma
te , effemío Livorno come opta/entrffimo , e ſictcriffimo ricovero di
più genti mediante il Porto detto dal ſine_( 3) P/ſtmo fabbricato
con tanta magnificenza i” mezzo a due Tot-rt' . che jèrrando/i con
artiſizio/a, e graffi: catena afficarava i Va/i'elli amici ita/lt in
fil/Il e/lerni , e minacciava le claffi nemiche tro/l’apparecchio , c/Je
in eſſò ſi face-va.
N O T A IV.
In quello Paragrafo IX. parla il noſtro Autor_Magri del
vantaggio, che a Pila, _ed a Livorno apporto la preſa re
pentina , e la deſolazione di Genova , che ſeguì al dir del
Tarcagnotta (4) l’anno 931., e al _dir del ,Botero (5) l‘anno
933. per le armi de’ Mori venuti d’Affrica , i quali preſa
l’infelice Città di Genova, e tagliati a pezzi tutti i Cittadini
al dir del Muratori (6). non all’anno 931 , o 933, o 34, ma
al 935., meritando in ciò più ſede il Muratori colla guida
dello Storico Liutprando (7), che con Pietro Bibliorecario,
con
PARAGRAFO XI.
M Olio prima (i) nella rovina di Luna, e Populom'a era/ire
‘ ceflo l’augumemo della rio/Ira Città , che nella ricupera
zione di Terra Santa diede più volte larga [frode e quel grand'
aequiflo, ”ſcendo da que/lo Porto podewfi Navi, ed terrier/2me
l’ Italia. anzi l’ Europa del ſuo nome, e in particolare nel tra*
jpormr da que’luogbi Santi veſtigj corrifiiondenti all'opera tanto
pierofiw (2) , dr che ſi gloria della Croce la Città di Piſè. e [i
pregio della vera efligie della Madre dell' eterno, ed umanoto Dio
la Città di Trapani (3) in Sicilia tanto celebre , e miracolo/à
nell' univerſo con non me” gloria (f aver rivoltqu le armi ſteffè
contro i Saracini alle {file Baleari, cioè di Maiori”, e Mino
ri
(t "ſtorie l-b` 1-' come ſopra MS. Agoflino Morrone lib. dell'Anti
cliiia d'Italia. lſlor. Piſzann. _r090.
(a) Ve-ſi nel fine la}. ..l al n. 8- che noi potremo al principio della
ſeguenve Diſſcrtazionc .
'i‘ V-d- la Nora ſotto n. 9-, the fi porrà coli’ ottava al principio della
"ſeguente Diſſertaaione .
Dl LIVORNO. ’177
ric-:(1), e convertiti alla fede Regni inticri ,nel/a‘ cui impreſh
[i ſpoglio la Cit”) di Piſi!, della jim Gioventù col jègm'to de’ no*
ſlri , avendo dato con tante imprcſè non poco /Zimolo alle Cina‘
circonvicine. tra le quali nacque fimzma gelo/ia , e particolarmente
a Genoveſi (z),cbe per vedercfhbbricarfi in Livorno nuove Torri,
e ripari. occupata già la Sardegna , diedero principio o Porto
Venerreretlo per oflacolo nelle creſcenti dzſcordíc.
DISSERTAZIONE VII.
Iacchè ci chiama il P. Magri a dir gran coſe, conviene
obbedirlo. Dice egli in queſto ſovrapoſto Paragrafo , che
molto prima della rovina di Luni, e Populouía era ſucceſib
l’aumento della noſtra Città, e vuol’inrender di Livorno,
mentre Piſa aveva da gran tempo un buon contante di merito
per eſſere qualche coſa di valutabile ſulla ſuperficie della terra,
ſenza attendere le ruine, e diſtruzioni d’altre Città. Vediamo
adunque un tale aumento. Prima però convien porre le due
Noce da eſſo citate nel ſovrapoſto Paragrafo, l’ottava cioè, e
la nona. Eccole adunque.
NOTA OTTAVA DEL P. MAGRI.
Lu
DILIVORNO. 179
Luna antichìffima Colonia de Toſcani .chiamata da eſfi
ſecondo Catone (1) Cariaria ‘dalla figura ,che rappreſentava
d’ una meza Luna , c da Greci detta Selene. vale a dir Luna,
conforme nocarono Strabone (z), e Lami (3). Città noverata
fra le dodici Etruſche, di cui anche al ad) d’oggi {i veggono
e gran ruine, e il cangiamento in poche caſette di Peſèa
tori (4), era ſituata al confino della Toſcana a Settentrione
del noſtro Livorno paſſata la Foce del Fiume Magra, che la.
Liguria dalla Etruria Littorale divide. Fu ſcritto., che edificata.
foſſe da Troiani (5) , e diſtrutta da Ottaviano , ma .queſto (ó)
ſembra ſcoflarſi molto dal .vero. Avanti i tempi di Lucano
aveva cominciato a precipitare dicendo cos) ’(7)
Htc propter placuit 'Tim/im- de more meta/la
Arch-i Vate: , quorum qui max-im”: ..e-ua
Amm inca/”it ;It-firm mania Lume (Vic.
Lucano fiori nel primo ſecolo dopo -Criſto (8), cioè ſotto
l’ Impero di Nerone (9). dunque fu riſtaurata; poichè dell’
840. e 849. J’Annaliſta d’Italia dice .che -(\o) i Saracini,
i quali inkîeſtavano tutto il Mediterraneo , l’aflèdiarono. la
preſero , e la dettero a ſacco, .e reflò talmente deſolata, che
da li innanzi non riſorſe mai più, e il ſuo Veſcovado ſu tra
sferito a Sarzana Città nata dalle ruiue dell’ altra..
Del 1016. ſu invaſa di nuovo da Saracini, che con Mu
getto loro Re occu’patore della .Sardegna ii erano, dopo un
altro orrendiffimo guaſto dategli. fra le fue ruine annidati,
,Z z slog
(l) Goro di Stag. Dati MS. nella Magliabech. Targioni Tom. a.. Viaggi
Tom. a. pag. 8. -
(a) Annn. Auéi. Bremj-llflor. Piſ. Tom. 6. Scr. Rer. ltal. col. 198.
(z) Ptolom. Luc- Annal. in Tom. Xl..Scr. Rer. Ital. col. ”86.
(4) Monaldi Diario all'anno 1364.
és) Goro di Sergio Dati MS. nella Magliabecblana.
6) Simon della Toſa Cron. pag. r4!.
(7) Gio. Villani lib. 7_. lſtor. Fior. capñ aa. _
(8) Ginvio lib. 16. e :9. della Ilìoria tradotta dal Domenìclu.
(9) Poggio lflnr. Fior- cart. a4.
(io) Anon. And. Brev. Hifi. Piſ- col. [98. 'rom-6. Scr. Ret. [tal.
rSS ’ [STORIA
franchigia delle Gabelle , Preſtanze , e altri ſervizi Reali ='Che
ſi muri Livorno‘, mentre prima non era murato , come notò
Targioni (t), e prima di eſſo il Croniſta (z) Piſano, = con
buone. e convenevoli muraglie, = alla Rubrica 129 ſi ordi
na agli uomini di Livorno di accorrere quando ſentiranno
ſuonare per tre volte a (lor-mo la Campana della Macchia per
dare aiuto alli Uomini, che nelle Macchie dimorano =
Al Libro quarto de’ſnddetti Statuti Rubrica 27. ſi noca
più ſpecialmente la diligenza de’ Piſani in riguardo aLivorno.
Si comanda in eſſa, che ſi faccina aprir li Aquìdotti di Li
vorno, e del ſuo Territorio, acciò le acque ſcolar poſiino
nel Mare , come pure di far riattare, e rifare le vie poſte
nel piano di Livorno, come anco viene obbligato il Capita»
rio , o iuſdicente di quella Terra di ſar ſpianare dalli Uomini
del Comune ſuddetto, e ſar riempier la foſſa, che è nella,
Piazza del detto Comune di Livorno, anzi è da notare, che
dopo aver Carlo d’ Angiò del 1267., o 1268., o 12.70. ſe
condo (3) alcuni Scrittori , e i Genoveſi, Luccheſi , e Fio
rentini del 1289. ſecondo Targioni (4), edel n.90. fecondo
il noſtro Campione detto Nero , che ſi darà all' ultimo del
preſente Volume ſotto lettera A, rovinato Porco Piſano, e
Livorno , non fu riſiaurato Porto Piſano ſe non ſe nelle abi
razioni de’ Preſidi, de’Doganieri, e forſe nella ſola Chieſa di
S. Niccolò (5), ma per lo contrario ſu riſtaurato Livorno altra
parte, e braccio di Porto Piſano, ed in eſſo ſi ritirarono ad abi
tare coloro, che prima lungo i] ſeno del Porto abitavano,e
benchè danneggiato foſſe di doppo Livorno più volte , è fiato
con gran facilità riſiaurato, e dilatandoſi poi ſucceſſivamente
e giun
(r) (7) Prolomeus Ortelii pag. 69. Strabo Inrerp. Xylandro “b. ro.
Geogrnr-h. pag. 875. Murat. Ann.d’ital. ann. 349. Theophan. in Chronogr*
(a.) Tronci Ann. Piſ. pag. :16.
(3) Tronci Ann. Piſ. pag. 1.16. Roncìonì lncd. nella Magliab- lllor. Pif.
pag. li:.
(4) Caictanus Tom. a. Sand. Siculor.
(i) Baſilius Cavaretta in lib. peculiar. De_MarrI0reo Deip. Virg. Simu
lacro Drcpan.
(6)10annes Mannus in lib. -ecul. &c
(7) Vincentius Nobile in lib.-Dec. &c
O
204. ‘IS’I‘O‘R-I-A
Dottore; Abate Netino, Storiografo, e Cappellano Regio.-Ca
nonico , e Protonotario A pollolico , Cenſore , e Conſultore~nel
S. Tribunale dell’ Inquiſizione.
Aiello Scrittore adunque diſcorrendo 'della Città di Tra
pani,~(r), e della venuta de Carmelicani in quella Città così
ſcrive = .
Drepanum , [ci/ice! Carme/iter. Familia: -lflec tranſmigraw‘r
rm. 1200. circirer ab Oriente, (9’ primum /L'dr'rulam ſhb invoca
tione S. Marie de Parra, cujm‘ *veſtigia ſuperiori etnie viſeban
mr , uh' in poriete depifli eraut aliquot monte: cum Sam‘h': ejujî
dem Ordini ve/Ir'mentis oblfngir fiibm'gri colorir‘indntir, excdrfica
vere. Nunc loeur rſte eſt propbanur . Anno vero Salmi-r 12.40,
24. Men/t*: Auguſti India. 8. ”gnome l’a-Merito dI. Imperatore.
ſèd ex ’MSS. antiqwffimìr, 2’9‘ [tt/forio Monti: S. [/di/mi fa!. I io.
ſito eodem Imperatore anno -t 214. tran/ſere i” [acum Lume, quem ,
(5)‘ agro”: {irc-um dederam Norm-im Ribaldur Drepanim , ejuſgue
Uxar Palma ex Tchili: Notarii Virardi (Autugmp/‘J. m Archi-v.
Eccleſia, é* apud Orlandinum ſol. 59. ) (9‘ Riba/di ſeeunda uxor
Tema dit?” Territorium cham: iói Frati'erfonflmxerant Sacra”:
;idem Sonde Mari-e Annunciata:- dicamm , m5 Vrbe -od p. 1500.
ſhb Monte Erg/ce. Quad divino potiur, quam [tremano lamine fa*
flum eſt . Non pratici enim birre in ipfò monte celeberrime -to
ria: mundi fimum erat -Òlcoſt’a Matrix Ery'cìr , qlke o!) preti*
puam pularimdinem ab arco/i: Ven!” appellaóatur‘. Veneri: fili/u
Ein/x e]] diflur , (o' ipfa -Venerir Erp-cime cognomentm” aecepit .
1d remplum -temporir rmſtt non /òhtm 'eu/m ,- ó' donariir non e]]
immlmttum, {ed -mit‘a etiam *incrementa ſitſeepit ex ‘Diod. Sie.
lib. . .‘ ‘LEnear po/Iea in Italia”: »rum pluribur Trojmzir vmíens plu
rimum illud excoluit, doni/?que variir decor-avi: . Sir/:li quoque
*miti: paſt ſerali: maxima religione, ó' ſttbinde Caulmginen/E’r
boe regione patiti vreligia/iflfme :coluerunt , maxime .omnium Ro
mani totem Siti/iam adepti/igm: at‘g'emeir, -cttneffitte, oe anothe-`
morir etiam. plurimíi' eretti/tram: Totidem illuſttfíffin'mm Fia-mm”
[tra
(r) Orlcnd'us Orb. Sac- 5! proph. part. a. lib. z. cap. i9. pag. 839.
Martin. Thea. Baſ. Piſ. pag. 44.
(a.) Muratori Ann. d' ha]. ann. 1062. Malarcrra Gaufridus Monachus
Hiflor. lib. a. tap, zz. in Tom. V. Str. Ret. ltal. pag. ;37.
(z) Summom. Iflor, di Nap. Tom. z. pag. :42
(4) Muratori Ann. d’ltal. ann. tuo.
(5) Tronci Ann. Piſ pag. 37.
(6) Muratan Ann d'ltal. ann. 1076.
(7) Summont. lſlor. di Nap. Tom. a. pag. 241.
(8) Muratori Ann. d’ lral. ann. ”63.
DlLlVORNO. zu
avendo per conſeguenza magazzini, e merci, non è incredibi
le, che in Trapani, ove avevano magazzini, e mercanzie , co—
me nelle altre Città di Sicilia, aveſſero potuto porre per al
cun tempo in ferbo merci d’ogni forte, e forſe ancora merci
Sacre, e Reliquie, che in que’tempi erano (1) di moda, e
tutte le nazioni, con rapirle ancora altrui, ne facevano acqui
ſto. Ne li può credere, che ſcarſi foſſero i magazzini de’Pi
ſani in Sicilia, mentre avendo ſempre prevaluto o collegati,
o contra i Normanni, or godendo nella prefa d’Amalfi nel
1135. (2) de prezioli volumi delle Leggi, lo che par che non
creda Muratori (3), compilare per ordine di Giuſtiniano , dette
Pandette Pifane, poi Fiorentine , benchè Summonte voglia (4),
che le Otteneſi'ero i Piſani da Innocenzo Secondo in Napoli,
quando furonvi alla cuſtodia, lo che è favola (5), or pre
dando nel lido di Napoli, or nell’ Iſola d’Iſchia anticamente
detta Enaria dalla ſtazione delle navi d' Enea (6), la cui Cinà
vuol Roncioni , che ſi (7) appellaſſe Gironda, che ſaccheggia
rono, con tali faccheggi empiti avranno i loro magazzini, e
forſe ancora (late vi faranno fra le prede fatte ſacre merci,
che poi a luo tempo traſportate avranno alla lor Patria.Che
in fatti i Piſani foſſero famoſiffimi, ſe non Pirati, almeno ne
goziatori in que’ tempi , ricavali dal Monaco di Canoſſa Don
nizone nella vita di Matilde (8) . il quale adirandoſi con Pi
ſa , perchè ivi, e non a Canolla fu feppellita la Duchell'a Bea
trice Madre della gran Matilda così canta
Dd 7. Do
(i) Laurent. Veron. apud Murat. inter Scr. Rcr- ltal. Tom. o'.
a) Sabellicus Tom. 2.0per. Ennead. 9. lib. 4.
i3) Gonzal- lleſcas lflor. Pont. in vir. Paſch. II
(4) Frane. Diego in Hill. Barcinon.
(z). Porcacchi Deſcriz. dell‘Iſole`
(6) Beda in Chron. Expulſ. Mauror.
é” Raphael. Maffcius lib. 5. Geogr. pag. 47
8) Tarcagnona Illor. Univ. all’anno [1:2..Leandn Alberti Deſcr.
d'Ital. pag. a6. f. x. Philipp. Bergom. in Chron. Doglioni Iflor. Univ.
all’ann. una.. ‘
(9) ?latina in Vita Paſch. z. Ricord.. Malaſpina [flor- fior. pag. 36
cap. 76. Gio. Villani lflor. Fior. libñ‘ 4. cap. zo.
(lo) ScipíÙAmmii-ar. "lor. ~Fior. lib- I. a zo.
(1 I; Fla. Blondus Hiflor- Dec. a. lib. 4.
(i: Muratori Ann. d‘lral. ann- uu., e riu
(13) Annal. Piſ. Tom. 6. Rer- leal
DlLlVORNO. 219
1115. ſeſta di S. Siſto Papa , quali giorno, e anno non con
verrebbero cogli Annali Piſani citati dal ſurriſerito Muratori .
e molto meno nel ritorno, che il Tronci fiſſa dell’anno 11 17.
a z. d’Aprile. facendo (lare la detta Armata in tale (i)
ſpedizione meſi 27., e il Murarori colli Annali Piſani meſi
ſedici, che tanti ve ne paſſano dall’Aprile del 1114. a tutto
l’Agoſto del 1115. Torno a ridire, che ſu ciò aderiſco al
Muratori.
Una coſa ſola per ultimo mi convien notare. che parmi
propria del preſente iſtituto, ed è, che il Tronci (2) dopo
aver notata la numeroſità de’legni preparati in Piſa, e di
altronde venuti per tale ſpedizione. ed il ritorno de’medeſi
mi,dice che alla Foce d'Arno iVaſcelli per il troppo peſo
portarono pericolo, onde biſògnò alleggerirli = ſicchè queſta
ſpedizione ritornò, dove era partita, non a Porto Piſano,
e conſeguentemente a Livorno, ma pcr la Foce d’Arno a Piſa ,
di dove era uſcita. Ne erano i legni Vaſcelli, come mala
mente dice il Tronci (3), ma Galeotte belle, e buone , come
notò il Targioni (4), e da noi ſi provò.
Segue in queſto Paragrafo il P. Magri a dire, = che le
impreſe dc’ l’iſani diedero ſlimolo alle Città circonvicine, tra
le quali nacque ſomma geloſia, e particolarmente ne Geno
veſi , i quali per veder ſabbricarſi in Livorno nuove Torri ,
e ripari,0ccupata già la Sardegna, diedero principio a Porto
Venere eretto per oſtacolo nelle creſcenti diſcordien.
Che le impreſe de’ Piſani daſiero geloſia alle Città cir
c0nvicine, e prima a Luccheſi , poſcia a Genoveſi , lo dice il
gran Muratori (5) all’anno [004. de ſuoi Annali, ove nora
il primo farro d'armi, c la prima guerra d’una Città italiana
contro dell’altra, cioè de’Luccheſi, c Piſani ad Acqualunga.
Ee 2 ſe
(i) Annal- l’iſ. Tom. 6. Rer. Ital. Muratori Ann. d' ltal. ann. tot7.
(a) Muratori Ann. d'lral. ann. ioni.
(z) Targioni Viaggi ec. Tom. a. pag. 43.
ſe) Alberti Deſcr. d'ltal. pag. [1. f. 2. Caſſani; Ann. Ian. Scr. Rer.
lnl. Tom. VI.
(s) Muratori Ann. d' ltal. ann. 1011.
(6) Muratori Ann. d’Italia ann. ion.
216 ‘lsTonia
gran Torre la quale quantunque Targioni dica (i) coetanea,
e della medeſima architettura, e manifattura delle due oi
Porto Piſano ordinate da Cocco Grifi. e credo foſſe in piedi
fra quelle Torri medeſime, che il citato Targioni (a) non
nega, che li trovall'ero in eſſere, giulia la fraſe che li legge
nel Privilegio di (3) Anaſtaſio 1V., ore chiama il Porto Pi
ſano Porto delle Torri, prima di quelle ordinate del i 15+,
e con eſſe riſarcita , o riediſicata) altra fortificazione non ſi
legge ideata, ſe non ſe quella, che li trova nelli Statuti del
1284. ſotto il Conte Ugolino della Gherardeſca, ne prima
del citato anno un veſtigio benchè menomo di fortificazione
di Livorno nelle antiche Piſane Memorie s’incontra.
Dico adunque con buona grazia del P. Magri (4), che
l’anno ſoltanto ”54. (Sril Piſi) ſotto il Conſole Cocco Griri
ſu dato l’ordine di edificare due Torri all’imboccatura del
detto Porto Piſano per ſua maggior ſicurezza, e la Torre,
Faro, 0 Fanale nello lcoglio della Meloria (5). Dunque ſendo
anteriore di cento trentatrè anni la occupazione della Sarde
gna al Fabrefizio delle due Torri del 1154. (Stil. Pifl) in
Porto Piſano, di quella alla Meloria, e della riedificazione
di quella di Livorno, che fu del 1118. da Genoveſi diſtrutta .
pare che la preteſa dal Padre Magri ſenza fondamento forti
ficazion di Livorno non lia la cagione, per cui i Genoveſi
edificarono Porto Venere. Ma ſiccome il P. Magri nelle ſue
Croniche all’anno 440. di Grillo aſſicura con documenti eſi
{lenti nel concavo della Luna eſſere ſiate edificate lc due Torri
a Porto Piſano in tale anno, cioè quella del Magnale, o Ma
gnano, o Magna, che liafi, e quella detta da eſſo Caſ'tellet`
to, per poi porle in ſcena , e racconciarle l’anno 1113., co
me ſa, per così col ſuo Giuſtiniani, e co’ Manuſcritti del ſuo
Grimaldi vporle in figura di fortificazioni di Livorno all’anno
ii-3.
(1) Caffarus Anna]. Ganuenſ. Tom. 6. Scr. Rer Ital. col. 354.‘
(1) Magri Ong. di Liv.
(a) Magri Orig. di Liv. pago 54.
:30 [STORIA
cazione di Porto Venere per guardia ,,e ſalvamento della Ri
viera Liguſtica di Settentrione a Livorno non nel 1119., co
me vuol Tarcagnotta (1), perchè in tal anno 1119. fu de
molita (2) da Genoveſi, ma nel_1120. , tantopiùvche, oltre
la geloſia, la quale, politicamente penſando, aver dovevano
i Genoveli della Piſana potenza , che ſi andava di giorno in
giorno aumentando coll’acquiſto di ricchezze per mezzo del
Commercio .che per ogni dove ellch avevano, c coll’accre ſci
mento di num-i Stati, e giuriſdizioui, ivi, cioè a Porto Ve
nere terminava il Piſano impero, ed entrava quello de’Ge
novcſi ,onde prudente coſa era, che i Gcnoveſi ſi premuniſ—
ſero, ſi garantiſlero, ſi fortiſìcaſſero avendo in faccia Erice,
che ſembrami eſſer lo ſteſſo. che l’Erice , o Lcrice , che ſi ap`
pelli . il quale cra la Marca, o lia conſino della Piſana giu`
riſdizione, per cauſa di cui ragionevole, e politico ſiſtema.
ua di (ſare all'erta , ed in guardia.
,’ARAGRAFO XII.
DI q!” r’ocrreóZ-ero 1":'uimícizie fra quelli Popoli, e il fra-rr'
volo più d’una volta di, ”Mmfifl-r deſolazione ( 3) ..Litiga—
rca/i 0m la Coi/l'un, ed ora la Sardegna (4) , dando alimenta c
ſi grace/”131.50 la pretenſioue della Cozz/àgrnzíono de Vefiuvi di
Coi/ice , (ſe’ Urbano II. ordinò ſi _ſind/’è i” Piſa n'a] Ve/I‘ovu Da
goberm , e Gela/io ſecondo ſifaoeſſc in Rom-1 , ”me fece ancora
Cali o fecondo, e in tante dzfl'ordze ci ſi propongono (n‘alafiia
Iene molte altre) due memorie di fatto [agi-inmóile . Il prima cm
guerra Navale (5) tm l’ {ſole-”a Meloni: , e' il ”offro Porro, da
”.1‘
(r) Tarcagnott. lſlcr. Univ. part- r.. lib. r:. ann. 1119
(2) Alocrri Deſcr. d'ltal. pag. ro. l. :.
(J) Giuſhn. Anual. di Gen. lib. 1. Grimaldi Mem. MS. di Piſa , e
Pircntc.
(4', Nora del l’. Magri n-.l ſolitolibro Orige- di Liv. pag. '83.ſotto n. ro.,
1h: lava peſi: al prinr della ſcg. nuſtra VIII. Diſſertaz.
'sv Maiaſ’p- Iſlor. Fior. cap- 2;. Gio. Villani ifior. Fior. lib. 7. (ap,
nr. l’latin. Vzt. lnn. …,Iſtcr. Piſ. ann. ”84.
DI LivonNo. :31
ve ſi perdettero qttarunlanove Galere . e dodici, anzi fini/ci mila
{le no/lrt' confederali, e cinque anni doppo ila 40. Galere (i) to*
mandate dall'Ammirunte Corrado d’Ot‘ia coll’ajuto tlc/l’eſercito
Luce/teſe per terra la rovina del Porto Piſano (z), la cui catena
fin oggitli per trofeo in Genova ſi vede, ſegue-”done la tlcfila
u'one da fondamenti della no/lra Città , laſciando ſhlameme, co
me dice Giu/liniani , la Chic/ì: (3) di S. Giovanni riverita per
la nuova abitazione zii que’Suntt' Romiti, the Papa Aldſandro
IV. (4) ordinò ven/'fiero a'al Romitorio alla Città. Infortunio, co
me ſi crede, accaduto per aver 1’ armata u/i‘ita da que/10 Paſo
ſhpra la Melorta fatta jlrage (5) di altrettante qua; anta Calc-re
de’ Genoveſi , che conducevano vat-j Pre/ati al gran Concilio La
teranenſe , muſa del primo Interdetto, e ficontlariantente della m
nticizia tra i [fiorentini , e i Piſani, a quali parenti.) aver fl…
co/a grata all’Itnperotlorc, ed a Manfi‘etli Re a'i Sicilia, ſi di
fi‘iolfeto dalla lega , che avevano con quel Paſo/0 , e non ſi ricor
darono, che gli anni avanti a perſim/ion del Pontefice (6) fatta
l’impreſa contro i Saracini infi-ſtifflmi a tutt‘ Europa, ritornare
no vittorioſi , e gloria/t', per ritrovare nel niet/«fimo tempo 1a
loro Città ſit/vata per opera de' Fiorentini dall’ impeto de' Luc
che/1', che in affinza loro erano venuti a predurla, cioè [un , non
con altra ricognizione, che d? due Colonne , che fin oggidt‘ ſi ve
dono avanti al Tempio del gloria/ò Bati/la (7) , /i unirono perciò
con gente contraria , procurantlo in tal maniera pigliar Lacca,
il
(l) Giuſtin. lib. 3. logl. in. lllor. Piſ. ann. 1100. Grimaldi . MSS. ci
tati- Villani …1.6. (ap. zo. Malalp. cap. un. D--elèoni part. s
(a) Noi: del P. Magri nel ſuo lib. Orig- dl Liv. pag. :S4 furto n.
u., rbc lurà poli: nella ſeguente noflra Difl'err.
(5) Campione de'l-‘rati di S. Gio. di Liv. detto nero al fine del pre
ferite volume ſegnato di [em-rn A. Giuflinian. lung. cir. Grimaldi come lop.
(4) Altra Nm del F. Magri nel lito lib. 01g di Liv. alla pag. 184.
l'orto n. l:. che ſarà polla nella ſce. Diflcrt.
(i) Malifpin. cap. La. Villani luog. cit. Dogi. vo!. a. part. ;. Illor.
Pil. ann. 1:37.
(6) Altra Nota del l’. Magri ne! ſuo lib. 011g. di Liv“; pag. 184 ſu…
n. 13. che li porrà nella ſeguente nollra Diffex-z,
I (7) Altra Noia dell'AM-ch lib. Orig. di sz. 5733.185- (orrori. :4. che
li porrà nella [eg. Dill'err.
:32. lsrortrA
il cui Contado andò a ferro, e fuoco,- ma giunti al Ponte a Ser
chio furono ſconfitti da’ Fiorentini (1) . Primo guerra , e prima
nemicizia tra loro , di dove poi ebbero commi-'là i Genoveſi venire
alla deſolazione della noſtra Città, come .c’ è detto.
DISSERTAZION‘EJ’III.
O qui sì, che il noſtro P. Magri s’è sſogato! Tutte inſie—
me in un fiato quante mai ne ha ſapute aceozzare! Buon
per lui, che ſu ſi felice nel compilare, o per meglio dire nell'
arruffare, e gran fatica vi vorrà, ſeppur ſarà poſſibile, a
ſciogliere queſti ben intrigati nodi. Facciamoci pazientemente
da capo. . _
= Di quì (dice egli) s’accrebbero le inimicizie fra i Ge
noveſi, e i Piſani = cioè dalla fabbrica in Livorno di nuove
Torri e ripari, e queſto e falſo, come ſi moſtrò nella Diſſer
tazione Vll., perocehè non dalle fabbriche ſognare dal P. Ma
gri, e nell’anno 1113. male a propoſito da eſſo fiſſate, ma
dalle conquiſte de'Piſani, dalla lor potenza in mare nata la
geloſia fra eſſi. e i Genoveſi nacquero, torno a ridirlo, e il
riattamento di Porto Venere, e le gare, c le guerre quali
continue, che preſagirono la futura deſolazione dello Stato
Piſano, e l’irreparabil caduta della Piſana una volta glorioſa
Repubblica.
Che {i litigaſſe da’ Genoveſi,e da Piſani ora la Sardegna ,
ora la Corſica , egli è veriſſimo, perchè, come dice (z) Mu
ratori . il buon boccone piaceva a tutti ,e l’ intereſſe traeva am
bedue queſte Nazioni.
La lite della Corſica Aethala per_ il ferro (3) detta, e
'ſcraphne , e Cyrnos dal ſuo primo Re Cyrno appellata (4)
durò
(r) Anon. Chron. Piſ.-inter. Eragm.flflor. Piſ. inter Str. Rer. ltal.
Totti. 1.4. col. 638.
DlLlVORNO. 249
ma dopo la Rocca ad eſſer l’ oggetto .della rabbia de’ nemici
di Livorno, e Porto Piſano, lo che non fu cos) facile a ſuc
cedere alla Chieſina di S. Giovanni, che era fuori di mano,
lontana dalla Rocca, e fabbrica di niun rilievo, e conſeguenza.
Che queſta Chieſina ſtata ſia edificata nel tempo ſteſſo ,
in cui fabbricata venne la Chieſina di S. Iacopo d’Acquaviva
l’anno 320., lo proverò con que’documenti medeſimi, co'
quali nella Diſſ'ertazione IV. provai l’ edificazione di S. Iacopo
d’Acquaviva, perocchè egualmente favellano, e dell’una , e
dell’ altra . Aſſicurano queſti eſſere ſtate ambedue queſte Chie
íine edificate l’anno di Criſto 320. dopo la pace data alla
Chieſa da Coſtantino il Grande. Odaſi il primo MS. favorito
mi dal Sig._ Giulio Piombanti (1) .
Dice adunque cosl a Anno 320. la fede Cattolica li pro
feſſa liberamente fabbricandoſi S. Giovanni preſſo a] Caſtello
di Labrone, e al lido del mare preſſo ACquaviva la Chieſa
divotillima di S. Iacopo preſi ambedue per noſtri Protettori.
Un altro preſſo di me eſiſtente acquiſtato dal fu Sig.
Dottore Girolamo Grifoni all’ anno 322. dice cos) (a) a nell’
anno 320. di Criſto ſi fabbricano la Chieſa di S. Gio. Batti
ſta, e di S. Iacomo al mare, e ſi fanno ambi noſtri Pro
tettori a..
Nel Campione detto Nero del XVI. Secolo, in cui fu*
rono tutte le antiche memorie trafcritte, come ſi diſſe, alla
pag. z. facc. 1. ſia ſcritto cos) ale Chieſine de S. Ivonne, e de
S. Incubo de Acquaviva fiirono edificate l’anno 32.0. a
Sotto Aleſſandro IV., il quale con ſua Bolla (3) data
in Laterano il dì 9. Aprile del ſecondo anno del ſuo Pontifi
cato, che corriſponde all’anno 125 5. ſecondo l’Annaliſta d’I
talia (4), fatto aveva la grand' unione all’Ordine noſtro Ago
ſtiniano di molt'altre Congregazioni, come ſi può vedere nel
Il no
D. O. M.
PRO PP. ET FF. ORDINIS EREMÎTARUM
S. AUGUSTlNl QUl CUM IN CONVENTU S. lACOBl
DE ACO`YAV1VA EREMUM DlU lNCOLUlSSENT,
ET USME AB AUGUSTlNI PATRlS TEMPORlBUS
SANCTISSIME VIXISSENT ANNUENTE
A'LEXANDRO IV. PONTlFlCE HUC DEVENERE.
Il
‘Il
~
PARAGRÀFO XIII.
D Opo (3) quo/la rom: ſi diede ordine a nuove fortificazioni,
e principio di migliorare la Fortezza oeccbtu Maffi) della
Comeffh Matilda .
Siaci intanto lecito deſcrivere il mifi’robil ſim/0 ric-ll' allatta
lacrima/:il Livorno (4) , flemlendofi le mura Caflellane della
fiuldetta Fortezza vecchia alla porta de’ Navi-'e111' firm!” 'qmſt’
anno preſente per la comodità del Partiamo/0 , dove s'è fatta la
porta per i Pozioni, venendo quelle nel caſa de' illogazzini . di
Kk z dove
DIS
il) Nome antico ,della Pieve di Livorno lib. della Comunità Campio
ne Verde .
(2) Crìſloſano Lauro nella Vita di S; Ginliaà' _ . .
_ (3) Nora dell'Autore ſotto n. 1;. nel ſ'uo lib. Ong. di Liv. pag. 18;
‘he fi ?Off-’1 nella ſeguente Diſſert. .
,(4) Db- della Comunità di Liv. Campione Verde col Vecchio, enun
vo lib. dell'Opera del [509. ec. ì _
(I) Nora dell'Autore ſotto n. 16. nel ſuo libro Orig. di Liv. pag. 186
DI LIVORNO. 261
DlSSERTAZIONE IX.
Ncominci'a il P. Magri il Paragrafo, che ſi eſamina con
dire = che dopo queſta rotta ſi diede ordine a nuove for
tificazioni, e principio di_ migliorare la fortezza maſſo dalla
Conteſſa Matilde ñ.
Per queſta rotta non deeſi intender quella, che ebbero
i Piſani al Serchio l’ anno 1156.,molto meno la dii‘truzion di
Livorno, e' Portoñ'l’iſano per le armi di Carlo Andegarenſe
Re di ſecondoſih)
1167. Sicilia,~e per l’armi dade’Fiorentini
Tolomeo che ſegui
Lucca, e ſecondo l’anno
il Tronci (z)
e del 1268. (Stil. Piſ.) che è lo ſieſſo .che il 1267. ſecondo
"altri, e ſecondo I’AnonimoAutore del Breviario del (3) 1269.
o del 1270. ſecondo il Croniſta Anonimo Piſano preſſo il
Sig. Dottor Giuſeppe Gentili (4). o del 1280. come lo ſe
gnano‘due altri Anonimi Croniſti Piſani (5)', perocchè non vi
ha dubbio alcuno, che dopo tale ſventurato avvenimento o
nell’uno, o nell’altr’anno ſeguito, ma che io ripongo all’an
no 1267. coll’Annaliſta d'italia (6), e in qualunque altra
conſimile ſciagura i Piſani procurato avranno rillaurare il lo
ro Porto, e per conſeguenza Livorno ſuo braccio, e ſalva
guardia, come dicono Poggio (7), e Monaldi (8); ma non
trovandoſi- nelle Storie Piſane veſtigio alcuno di nuove forti
ficazioni, e principio di migliorare la Fortezza vecchia di
Livorno, lo che pretende il P. Magri ſeguiſſe doppo il detto
anno 1267., in cui non eravi altro in Livorno, che la ſola
Roc
(r) Ptolom. Lucenſ- Ann. Brev. in Tom. XI. Scr. Rer. Ila]. col. 1286.
la) Tronci Ann. Piſ. pag. 2:4.
l (38 Anon. Anti. Brev. lſtor. Piſ. inter Scr. Ret. hai-Tom. VI.
C0 e 19 0 . i
l (r) Anon. Chron Piſ. inter Frag. Hifi. Piſ. in Tom. :4. Scr.Rer.ltal.
C0 l 6 9*
(24) Guido a Corvaria Hitler. Piſ. in Tom. a4. Scr. Rer. lral. col. a”.
(3) Cafiams Ann. Gen. lib. ro. inter Scr. Rer. [tal. Tom. a_ col ;99.
(4) Ammirat. Hlflor- Flor. Tom. r. pag. 183. Ann”. chron. Piſ. inter
Frag. Hifior. Piſ. inter Scr. Rer- Ital. Tom. :4. rol 658.
(1) Ptolom. Lueenſ. Anna]. in Tom. Xll col. nel.
(6) Platina in Vita Bonlf. VIII.
(7) Starur. Pnſ lib._ I .Bahr. 853
(8) Guido a Corvamllflor. Piſ- in Tom. 14. Scr. Rer. lu]. col. 693.
266 ~ Isronra
ſoli di Mare di Piſa a Frate Galgano Priore di S. Iacopo d’Ac
quaviva antica abitazione de Frati Romiti Agoſtiuiani. ſulle
cui ruinoſe anticaglie al preſente è ſtata edificata la nuova
Chieſa, e Cura di S. lacopo con Compagnia, e Canonica ec.
dando al detto Frate Galgano per mantenimento della ſud
detta Lanterna ſtaja ſei d’olio per tre mcſi, ſoldi 34. peri
lueignoli, foldi 18. per la portatura dell’olio, e ſoldi 6. per
una libbra e mezzo di candelette, e ſoldi cinque per le ſpu
gne. e lire ls. per ſuo ſalario, come per Contratto alla
fine del preſente volume fotto lettera D. fecondo n. 6. rifulta,
così fecero l’edifizio della Lanterna', o 'lorre del Fanale preſſo
Livorno, ove di preſente ſi vede. Aſticura Tronci (1) fatta la
ſuddetta Torre della Lanterna contemporaneamente alla Torre
a S. Vincenzio nel lido Toſcano di Maremma.
Dalli Statuti Piſani pubblicati del 1306. fotto il Governo
di Brancaleone delli Audolò di Bologna Podeſtà di Piſa rica
vaſi la diligenza dei Piſani per ſar riſorgere Porto Piſano, e
conſeguentemente Livorno, braccio, e ſalvaguardia di detto
Porto. ma ,di fortificazioni . e principio di miglioramento della
Fortezza . che io dirò Rocca di Livorno, giammai veſtigio al
cuno s’incontra.
Alla Rubrica 4o. ſi leggono nominate due ſole Torri del
Porto Piſano, che io credo col Targioni foſſero quelle che
formavano la bocca del Porto (z). e alla Rubrica 111. pagina
132. dalli ſteſti Statuti li ordina, che ſi faccina ſare due altre
Torri. Sempre adunque feronoi Piſani le riparazioni, che
convenivano (3) al loro Porto. e di tutto ſe ne trova la me
moria; ma ciò, che dice il P. Magri di fortificazioni di Li
vorno, e della Fortezza non m'è finora riuſcito dl ritro
vario.
Dal 1306. a tutto il 1325‘. godè quiete il Porto de Pi
ſani , e per conſeguenza aneo Livorno, ma l’ anno ſuſſeguente
~ 1326.
(i) Guidon da Corvaja in Tom. a4. Scr. Rcr. [tal. col. o”.
(a.) Matteo Pertini Poem. Int. l’ Univerſo nella Magi. ined. pag. 31.
ſ3) Tarzioni Viaggi et. Tom. a. pag. 55.
Dl LIVORNO. 369
Goro di Stagio Dati Autore anch’ elio del Secolo XlV.
nella ſua Cronica (i) ſa un’eſatta deſcrizione di Porto Piſano,
e Livorno così = Porto di Mare (cioè Porto Piſano) buoniſ
ſimo. e grande guardato da ſe con una delle più belle Torti
del Mondo tonda in mare per lanterna del Porto, e al Porto
preſſo a terra ſono in mare fondate quattro gran Torri con
catene dall’una all’ altra,dove pofl'ono entrar Galee,e ſtar lì
cure ſenza gente, e .ìquivi ailato è un buon Cafiello, che ſi
chiama Livorno. '
Ne per Caſtello intender ſi può la -Fortezza preteſa dal
P. Magri, ma un luogo. cioè un recinto d’abitazioni.
Non ſi trova pertanto in veruno Scrittore ne antico, ne
moderno, che di Porto Piſano, e di Livorno favelli, neppure
una lettera , che ci dia indizio di*f0rtifi632i0nl, e molto meno
di miglioramenti della Fortezza , che io dirò Rocca di Li
vorno nelli anni.che pretende fiſſarli il P. Magri, quale ſi è il
1267., o 1268., mentre o ſia il 12.67., o lìvero il 12.68., o
nell’una o nell’ altro fu Livorno bruciato da Carlo d’Angiò
Re di Napoli, e diſtrutto Porto Piſano (a); ne Livorno ave
va Fortezza, ma una ſola Rocca con un diſiretto di Caſe ſlee
cate da alcune parti, e non da mura cinte. come atteſta il
Croniſla Piſano (3), e ſi vede nella noſtra Mappa ſorto lett.
C. alle lettere Y . e Z.
Il Targioni (4) e il Grifoni (5) afficurano, che nella
facciata del Monaſtero delle Monache di S. Benedetto di Piſa ,
ove era l’antico Arſenale, ſia ſcolpita la veduta dell’ imbocca
tura di Porto Piſano con 5. Torri, e la Rocca di Livorno.
Se in tal baſſo rilievo ciò ſi vedeſſe, ſarebbe coſa buona: ma
non vedonſi al preſente altro che 4. Torri, come dalla carta
ſorto lett. F. poſta ſi deduce, ſorti l’altra conſumata dal tempo,
Così
(1) Vedi la cart-1 lthnograſ ſorto lettera C. alle lettere K!. Tronci
Ann. Piſ. pag. 408- Muratori Anna]. d'ltal. ann. 1364.
(a) Anoia. Chron- Piſ. MS. in libl. Magliabechiam .
DlLIVORNO. 271
vorno, e diedero la prima battaglia , e non lo poterono ave
re , e poi giunte lo campo groſſo, Livorncſi erano pochi, ri
coverorono tulle barche chi più potè, e molte donne , e fanciulle
anncghorno più di quaranta , e più di quaranta furono pri
gioni, e giunti in quello mifono fuoco, e arfono tutto e Ogni
cola, e poi prefono la Via di Volterra ñ.
Scipione Ammirato (1)diee anch’egli all’anno 1364. , che
fu arfo Livorno, e Porto Piſano . I] Poggio (z) conferma.'- che
-i Fiorentini prefono Livorno per forza, e parendo [Oro,
;he folle una guardia, e falvamento del Porto di Piſa, l'ar
ero :
Il Monaldi ſcriſſe così (3) c ci fu novella, come il no
flro Comune aveva preio. ed arfo Livorno allato a Porto
Piſano, e preſi molti prigioni e bailimenti, e fece fuoco il
Palagio, e tutta la Città per le buone novelle:.
Finalmente un Croniſta Pilano Scrittore del XIV. feco
lo (4) ci aſſicura -che Livorna non era murata; ma fieceata
in alcune parti=.
Se adunque Livorno, e Porto Pifano prendevanii da ne
mici fenza oflacolo, e li davano alle fiamme così preſto, fe
gno che erano eſpoſti ad ogni incurſione nemica. e confeguen
temente Livorno non era cinto di mura, non vi era la for
tezza ideata dal P. Magri. ma la pura Rocca, e in Porto
Piſano vi erano le ſole Torri, il ſuo Molo e alla fine di elio
il ſuo rivellino una palizzata, e null’altro. Vedi la noſtra
Mappa fotto lettera G. alle lettere Y. Z. V. V. V. T. QR. X. .
e l’ altra fotto lett. E. detratta dal Opadro che confervali nell’
udienza delli llluſtriffimi Sig. Nove. Sicchè l’ordine. che il
P. Magri pretende dato nel 1267. da Piſani per la cofiru
zione di nuove fortificazioni, e principi di migliorare la For
tezza vecchia di Livorno, la quale, come ii moſtrò. non era
ancor nata, devo prudentemente intenderlo per quei rifarei
men
(i) Ammiraro Illor. Fior. lib. n. pag. 644.
(a.) Poggio lflor. Fior. pag 14.
(3) Monaldi Diario 1;. Maggio 1364.
(4) Chron. Piſ. in Toni. XV. Ser. Rer- Ital. col. 1044.
272 Is'ronrit
menti. che di mano in mano, dopo le batoſie, che a-Livor‘
no ſu'ccedevano in virtù d’eſſere accollo. e come guardia , ſal
vamento, e braccio di Porto Piſano, ordinavanſi dalla Piſana
Repubblica per garantirſi da loro nemici.
Dico di più che dal 1267. fino al 1303., o 1304. a niun’
altro edifizio fu polia mano in Livorno, e in Porto Piſano
(doppo i bifognevoli riſarcimenti per i danni ſofferti da’ ne
mici) che alla Torre della Lanterna, Faro, o Fanale preſſo
‘Livorno nominata dalli Scrittori Piſani (1), edal 1304., o
1305. al 1350. alle altre due Torri ordinate forſe in Porto
Piſano per li Statuti del 1284. Comune (2), e da quelli del
1305. Comune (3) . delle quali Torri‘parlano dopo il 1362.
il Scrittori ſopranorninati, laonde tutto ciò, che di fortifica
zioni, e miglioramento della Fortezza di Livorno dice il P.
Magri non è da crederſi perchè aſſicurato ſulle nuvole.
Per quanti Storici ſiano (lati da me letti finora , mai ho
potuto in effi incontrare queſte fortificazioni, miglioramenti
della Fortezza , e circondario delle mura di Livorno dopo l’an
no 1267. Ho bensì letto nel Targioni (4), che i Livorneíi af
fezionati al nativo ſuolo a diſpetto de’frequenti danni , che
{offrivano da vnemici de Piſani , tornavano toſto a rifrabbicare
le abitazioni, perchè ſtar volevano in quel ſuolo vicino al
'Porto, e per queſto ſubitamente doppo la ruína riparavano
Livorno parte del Porto Pifano, e ſuo braccio, che così andava
creſcendo nelle abitazioni, giacchè l’altro braccio, che -era
troppo eſpoſto al nemico furore ſi vedeva chiaramente, che
andava paſſo paſſo decadendo,e per verità dal 1364… a tutto
il 1367. rifabbricate,e creſciute furono di tal maniera le abi
tazioni in Livorno, *che i Piſani ſervir ſe ne volevano per al—
loggiarvi Urbano V.', che veniva d’Avignone accompagnato
da 5. Galere de'Fiorent'mi (5), e le ne furono a gara eſibite
da
(r) Mem. Grifoni ann. :371. Vedi in ſine del preſente volume ſorto
lettera P.
(ag Cronielletra d’lncerto pag. 198. apud Targ. Tom. a.. Viaggi ee.
Pig. ‘ o
. la) Montini. Piſ._ in_Tom. XV. Scr. Rer. [tal. col. [071. Croniehetta
d incerto vedi Targioni Toma":- Viaggi ec. pag. il.
DILtvoltNo. 275
conoſcere, e toccar con mano le notizie ſeguenti, che eſtratte
furono dalle Cartapecora dell’Archivio della Certoſa di Piſa
ſecondo lo ſpoglio ſattone dal P. Abb. Don Eugenio Gamur
rini, che conſervaſi nell’ Archivio ſegreto di S. A. R. (i).
Nel ”67. l’Abate di S. Gorgonio (nell'iſola di Gor
gona) compra da Amerigo del QPagano un pezzo di terra
poſto in ſinilmr Livorme = tra i confini ii. enunciano a T”ram
Mare/rioni: = cioè d’uno de’Marcheli di Livorno (de quali {i
parlerà a ſuo tempo, ó‘ terra filiarum Maleparune.
In altra Cartapecora del n 58. fi dic-.- = terra filiorum
quo”. MaleParut-e Comitir. che ſorſe era de’Gherardc-ſchi Conti
di Montemaffimo, ora detto Montemafli ne‘ monti di Livorno
vicino alla Zambuca. .
Nel r rzo. Gberardur dif?” Banomm emi: a Ruggiero Rolli
dc Liburna un Caſalino in Burgo Liburmc [zz-ape Lode/iam S.
Mari-e.
Nel 1239. il Monaſtcro di Gorgona emi: a Marche/è”
Uxore Raguolfi ſilíi qua”. Guittonir un pezzo di terra poflo in
conſim'óur Liburna?
Nei 1 247. Bonus de Liburna quo”. Strani-e emi: a Pimpi*
donc- quandam Bandini un pezzo di terra in confinilmr Libm'me la”
4780 alla Metella profe terra”: Henriri Cm-igliani .
Nel n.55. Bom” ſiria* qmm. Stremue, che è forli il me
deſimo di quellofdi ſopra , emi: a Cartrveccbia quondam Leoni:
una ſuperficie di terra poſta i” Burgo Liburme.
Nel iz 5 9. D. Alberta: Marchio Maſſe ronſirerur ſi' rece
piffè a Dom-ra Ialia de Liburna ”1184 Bulgm‘z'ni ſilía quona'am
Guidoni: tutto quello, che gli doveva il detto Bulgarino pollo
nel Borgo di Livorno. Rogò Braſca figlio d’Ottaviano.
Più chiaramente poi li prova, che del 1288. Livorno
non era mutato, con una Cartapecora eſiſtente nell’Archivio
del Convento de’PP. Domenicani di Pila detti di S. Caterina
riportata da Targioni (2.) , la quale viene ad eſſer. ſcritta quattr’
Mm 2 anni
(i) Monum. Piſ'. in Tom. xv. inter Scr. Rei- Ital. col. 1944.
(a) Murat: Ann. detal. ann. 1364- _
(ì) ’rt-Onu Mn- PII. paga. 476.. Targioni Viaggi ec. Tom. 1.. pa
DLLIVORNO. 2.7.7
grandezze li co’nletfvano, e che-fu ammafläta . e poſta infieme‘
per mezzo dfun- fimprellanza impolla a C1ttadini di Piſa, dc
quali le ncv trovano centolei nominati (1) nelli antichi libri
di detta comunità, i quali per la maggior parte con 5oo. Fio
rini concorlero, e fra “quelli li fegnalarono Iacopo-d’Appiaf
no, e Gherardo di‘ Compagno, e per. la minore con 56.
Fiorini. ' ' ~_
Credo adunque, che ſiccome del Porto Piſano, era Li»
vorno braccio, e guardia, così fe in quell’ anno 1392. fu ri
parato , e fortificato il Porto Pilano , ilv che è certilfimo (poi-
chè le altre due Torri ordinate nelli. Statuti del. 1306. erano
in piedi del 1362., come dalli Statuti furriferiti ,' e dal Tar-
gioni (2) ricavati , onde dir non ſi può, che con quella enunciata
groſſa ſomma li- ergell'ero quell’altro due Torri, perchè erano
già in eſſere) che folle ancora» in tal tempo, e non nell’ anno;
1267., come vuole il mio Cronilla» Magri ſenza documenti
in contanti, che lo- aſſicurino, riparata, ‘e fortificata la ſalva
guardiadel Porto , che era Livorno, e che le riparazioni, c
fortificazioni conlillelfer'o fpeeialmente nel munire- la Rocca
tonda or inſerita
quadratura, che nella Fortezza
lñ’ abbraccia piùdetta
che vecchia,
per metà-facendoli una
vper-’tenervi
ſopra' bombardemome pure nell’edifieare una Torre quadra,
ove è al preſente apreſiò la fabbrica dell’Amore . e dove era
in- antico una Torre prima (3.) delle due 'fatte' edificare inf‘ Por
to Piſano dal Conſole Griſi del 1154. (Sty-l. Biſi) venendo
chiamata queſta Torre, ove è. al- prelente o~ prelfo la fabbrica
delle Ancore, Torre vecchia, perchè alcun’altra ne prilchi
tempi tradizione corſe, che ivi 'foll'e liata,Jdivctllaîperò'da
quella, che Rocca tonda fu detta, ed è a] preſeme dentro
la Fortezza vecchia, edificata dalla Conteſſa Matilde, che man
ſo della Conteſſa (4) appellali., inferita , quale credofolle‘riat‘
tata
(i) Tronci Ann- Piſ. pag. 470".
_ (a) Targioni Tom. 2. Viaggi cc. pag. 34-. Magri Orig. di Liv. 'pag- 1T-
Grifoni Memorie et. ann. 1391. in fine del preleme vol; ſono lettera P..
(z Targioni Tom. 2. Viaggi ec. pag. 3.1.
(a , MagriOrig. di Liv. pag. :5. Anon..-Cron. Livom. premi di ma gag. x..
278 ISTORIA
tata da Piſani del 1154. (Styl. Pill) nel far le due Torri a
Porto Piſano per eſſer della medeſima ſtruttura (1) di quelle ,
e nel circondare di mura Livorno ergendo alla porta di terra
una torte Torre triangolare (2).
Ne giova il dire, che non li fa capire, come la Repulr
blica Pifana allora doviziolillima laſciaſſe paſſare 108. anni,
che tanti ve ne corrono dall’anno 1284. , in cui nelli Statuti
del Conte Ugolino della Gherardeſca fu llabilito che li mu
taſſe Livorna di buone, e convenevoli mura, all’anno 1392.,
in cui li fecero tali fabrefizj; mentre con tutto che [i legg.
ne’detti Statuti del 1284. alla Rubrica 61. del lib. 2. di fare
due altre Torri a Porto Pifano = due Turi-es fieri debe”: extra
alla: Tur-res Porta: Piſani n, oltre le due, che vi erano Fer
micir, e’? Magnalir, e la lanterna alla Meloria, e con tutto che
del 1306. fotto Brancaleone delli Andolò li filli, che ſi faccino
le già dette due altre Torri a Porto Piſano. oltre le citate di
ſopra = For-mici:. ó* Mognalir = pure non furono edificate ſe
non le del 1360., mentre del1362. erano in piedi (z), come
li a dalli Storici, che folo a tal tempo le rammentano. e non
prima: e per andar più avanti, contuttochè la Torre, 0 Fa
nale alla Mcloria foſſe penſata del 1156. (4), pure fu finita
ſolo del 1 163. (5), e del 1286. (6) dillrutta da’=GeÌ10veli, del
1304. Piſano fu riedilicata ove è al prelente (7).
ll motivo, per cui non poſe ſubitamente in eſscuzione
la Piſana Repubblica ciò, che andava deliberando, e appo
nendo nelli Statuti, fu, perchè imbarazzata da ſuoi nemici
agio non ebbe ſempre di far ciò , che voleva , ma ſolo potè
attendere al bifognevole. O`uando poi cominciò ad avere al
- cun
Si
(i) Magri~ Orig.-di,I.ivorno pag. 9a]. _ ’
(a) Coppi delli Uomini illuflri di s, Gimignano pag. to:.
(g) MS. m- BibluPub. Magliab. Claſs. 17. Cod. ll.
(4) Rondinelli nel Prodromo ,della Toſc.. lllullr. Tom.; i..pa|. a”.
DtleonNO. 28:
Si vede éhe il Molo era una muraglia dritta, ed era l‘i
curamente, dove ora è la fabbrica de’ Magazzini del ſale , e li
cflendeva per lungo tratto (i), e quello molo, che era una
muraglia diritta venendo a far angolo retto con altra mura
glia attaccata alla Rocca detta vecchia circoſcriveva il Por
to, detto Porticciuolo quadrilungo per l’unione, che faceva
angolarmente colla lunga loggia detta di ſopra. Vedi la no
ſha pianta di Livorno formata dalle dette carte, e da quella
della Camera delle Comunità diFirenze al fine del preſente vo
lume ſotto lett. C. ſta le lettere Y. Z. (E. Va. 8t.
Le due piante ſopraddette combinate col quadro, che_
conſervaſi nella predetta Camera delle Comunità Luoghi Pii ec`
che potrai vedere ſotto lettera D. a ſuo tempo.in cuia‘ olio
è dipinto Livorno. Porto Piſano, e ſuo Territorio in proſpet
to, in varie coſe dilconvengono. Primieramente in tal veduta
nppariſce la Fortezza vecchia {laccata da terra regolarmen
te baluardata, come al preſente,ſecondariamente li vede cir
condata da largo ſoſſo. lo che ſa conoſcere eſſer queſta fat*
tura del tempo del Principato, poichè quantunque del i404...
o 1405.(2.) ſoſſe la Rocca di Livorno da Fortini fianeheggiara ,
e poſta in acqua, e ridotta a Fortezza da Bonciquaut (3),
che ſi ſe ben pagare da’ Genoveſi; in forma regolare , come
è nella ſuddetta veduta eſpreſſa. non ſu ridotta che in parte
dalla Repubblica Fiorentina del 1525. (4), poſcia del tutto
ſotto il Regno d’Aleſſandro (5). Coſimo I. (6) poi, e (7)
Ferdinando I. vi fecero entro molte comodità. e tutto ciò,
‘ che li è detto, prova, che non del 12.67. foſſero fatte forti
` Nn fica
ſi; Targioni Viaggi ec. Tom. z. pag. 8:.
(a Magri Ong. di Liv. pag 87. _ _ o
(3) lnteriani lflor. di Gen. lib. 4. fogl. i”. Giuflin. Ann» di Gen.
lib. 1. pag. 170. _ _ i
(4) Camp. detto Roſſo della Pieve di Liv. del uoz.. e Campione I.
della detta Pieve del un. all'ultimo del preſente volume ſotto B. pri
mo, e B. fecondo.
(s) Targioni Viñſtgi ee. Tom. a. pag. 89.
(6) Targirni ibzdem pag. 9|.
(1) Settimanni Diario MS. nella Bibl. Med. Lot; Pal. Cod. Goa. ſono
il Regno di Coímo I.. e Ferd- I.
2.82 › ISToxlA
ficazioni alla Rocca di Livorno, ne che cinto foffe di mura.
ma ſolo del 1392. colla famoſa impr-;ſtanza della Piſana Re
pubblica di 14650. Fiorini d’oro avuta da ſuoi Cittadini.
Dal 1392. al 14.05. non s’incontra negl’lſtorici Piſani
coſa , che riguardi fortificazioni di Porto Piſano, e per con
feguenza di Livorno, ſegno evidente. che nella grande im~
preſtanza del 1392. ſu fatto il neceſſario per render convene
VOlmente muniti c l’uno, e l’altro.
E in fatti bilogna credere. che addivenuti foſſero per le
Piſane diligenze qualche cofa di buono queſh due luoghi. men
tre nella compra fatta dalla Repubblica Fiorentina fotto il
f1405 (i) ìil ..Signore
*1.4;- 1.7.. Agoſto
di da
PiſaGalibriello Maria
della iiiddetta Viſiî‘onti
Città, '_.. il_
di tutto
ſuo" Dominion [ſole. e Porti, che li fu ratificata a nome di
Carlo VI. Rc di Francia, e Signore di Genova da Lemeyn
gre, furono eccettuati, e riſervati Livorno, e Porto Piſano,
che volle il detto Mareſciallo reſtaſſero in ſuo potere (2.) con
Sarzana per detto Gabbricllo Maria . manutenendo a’ Fiorentini
l'uſo (3), ma non la tenuta di Livorno, come dallo Strumen
to di ratifica (4) firmato in Livorno il :8. Agoſto i405.,
cioè il giorno doppo la vendita fatta dal Viſconti alla Repub
blica Finrentina , li ricava.
Nella fopraddetta ratifica di vendita [i nominano le For*
t'ezze di Livorno,cl\e tanto s’intende per quelle parole = Far
tilitiof'um Liburni a. come il lettore li porrà certificare ; ma quefle
Fortezze erano , oltre la Rocca tonda , che anticamente fuflìfleva,
la Rocca quadra detta vecchia . ove è ora la fabbrica delle An`
core , e la triangolare alla porta di terra , le quali furono culi-.
mura di Livorno edificarrda’l’ifani'del 1391., dunque del 1391.
furono efeguite le fabbriche delle due Torri. di quella detta
vecchia, e dell’altra triangolare alla porta di terra di Ln or
no,
.-— A
(l) Vendita di LÌ'- all' ultimo del Preſente volume ſono le“. C Pump.
la) Magri Orig. di Liv. pag. 87.
(3) Magri Orig. di_ Liv. pag [04.
(4) Tronci Ann. Piſ. pag. 476.
390 ~ Isronra
avrebbero di ſcrivere, ſe alcuna fabbrica foſſe ſtata dalla Re
pubblica Genoveſe ſatta ergere, tanto più che del Governo
Liguſtico non trovandoſi alcun libro, 0 memoria nell' Archi
vio della Comunità di Livorno, ſegno è, o che perirono i li
bri o per incendio. o in altra guiſa, o che i Liguri iſhlli
fedi preſero nell’evacuazion di detto luogo, che ſegui il 30.
Giugno 14.21. prendendone il poſſeſſo per la Signoria di Fi
renze Pietro B-:ccanugi , e Bartolomeo Peruzzi; ſicchè ſe del
1392.. li ſpeſe da Piſani l’anZidetta prodigioſa ſomma di de
naro in Porto Piſano (i), ne toccò anco a Livorno, che co
me ſi diſſe, era guardia, e ſalvamento (a) del Porto ſuddetto ,
e allora certamente fortificata venue la ſua. Rocca tonda, edi
mutaglie cinte le_ ſue abitazioni.
Dal i4zi.al i439. nulla ſi ritrova nelli Storici‘, che fatto
veniſſe dalla Signoria Fiorentina in vantaggio di Livorno, e
Porto Piſano. ln queſt’anno bensl 1439. in vece della Torre
Roſſa già ruinata fece edificare con grande ſpeſa la Torre det
ta (3) nuova, quale ne poſteriori tempi (4) acquiſtò il nome
di Marzocco da un Leone di Rame dorato, che nella di lei
cima ſerve di banderuola, e fu anni fà, da un fulmine muti
lato del capo, chiamandoſi Marzocco il Leone impreſa di Fi
. renze- dalli Scrittori Fiorentini (5), dal che appariſce la dili
gente cura della Repubblica Fiorentina verſo il Porto Piſano,
e conſeguentemente verſo Livorno ſuo braccio, e ſalva guar
dia, ma nulla diſcorrendoſi di fortificazioni in Livorno, o di
circondario di mura, ſegno evidente, che Livorno fu compra
to da mura cinto, e ſufficientemente munito, lo che fu fatto
primieramente del 1392., e poſteriormente del 1404. al 14.07. ,
e non dopo il 1267.4 come dà ad intentere il P. Magri..
Vedendo poi i Fiorentini, che Porto Piſano andava di
di in dì‘îa rimpierli , e interrarſi, e perciò a, renderſi affatto
inu
(i) Tronci Ann. Piſ. pag. 476.
zz) Poggio-inni'. Fior. pag. :4. _
_ ;I Petrus Vettori om. lunch., in morte Ceſari primi. Nardi Illor.
'10]’. :o pago J!
(4) Targioni Tom. 2. Viaggi ec. pag. 73.
(i) Ammirati lfior. Fior. lib. n.
DiLivonNo. ;91
inutile (i), tutta la loro attenzione poſero ſopra Livorno,
preſſo del quale era ſtata del 1303. dalla Piſana Signoria edi
ficata la Torre detta del Fanale (z), e lo cuſtodirono con in
finita geloſia mai ſempre come prezioſo accreſcimento del lo
ro Stato, e come quello, che li faceva ſtrada per giungere al
colmo del commercio, e delle ricchezze , e veramente dalle
ſavie ordinazioni, colle quali provviddero al comodo, e alla
ſicurtà de’Mercatanti, e degli abitatori di Livorno, e da pri
vilegi , che accordarono l’anno 1421. , e conſermarono poi ſino
a’ tempi del Principato, cioè fino al 28. d’ Ottobre del ' 1530.,
in cui ſu fatto capo della Fiorentina Repubblica Aleſſandro
Medici col titolo di Duca della Città di Penna per le brighe
di chi lo voleva non Cittadino in Firenze, ma Signore, come
dal Decreto Imperial di Carlo V. (3) ſi ricava, chiaramente
riſulta la particolare attenzione loro per tirare avanti quello
Porto, conoſcendo il ſommo vantaggio, che apportato li
avrebbe.
Una diligente efatta copia dell’efenzioni, e privilegi ac
cordati dalla Fiorentina Repubblica al Comune di Livorno
del [4-21. con altreliue copie d' eſenzioni, e conferme de ſud
dctti privilegi, una del 14:9., e l’altra del i433. vedanſi al
fine del preſente volume (4).
Su quelli privilegi, cd eſenzioni il dotto Targioni (5) ſa
varie conſiderazioni, che m'è paruto proprio riportare per
{Chiarimento dello Stato, in cui ritrovavanſi allora Porto Pi
ſano, e Livorno. La prima è, che -notandoſi ne’ſuddetti pri
vilegi l’cſenaioni , che in Livorno, e Porto Piſano riconoſciuti
Per dmn-,cm , e Conrado Fiorentino, competer poliòno a Fo
reſtieri , ſembra dedur ſi poſſa, che Porto Piſano era in quel
tempo, cioè del 1411.. abitato ancora da perſone private,
_che non s’ erano aflatto ritirate in Livorno, oltre i preſidi
Oo 2 delle
tales intro/'tm , a'iriflu: , su" Gabel/ie, c** non per Capi-'tantum illa
gnam' P/ſtmi ſ’ortui , *vel alitmt quemcumque pro Comuni [-'loreiitite ,
o*** quod ipſum Comune Lióttt'tii (ſe' i/lis iii/roitibus poffit libere ſa
cere cel/eſita”; , in compenſazione”: [’Ì'tl’lſlſ‘ſül’flfii tenentur , CL‘ de
[teat ſu': froſt/it export/ii' dui-e oli-um opportuna”) fra manu/men
da lanterna {ij/item ”per 711m l’una/is tempore noá’is c'é-“c.
Le ſtcſlc coſe ſi leggono nella Conferma de priVilegi di
Livorno fatta dalla Repubblica Fiorentina il 24. di Novem
bre 14.30.
Nella dimanda i Livorncſi rappreſentano eſſere {lata mal
trattata in que 'anni, cioè, dal 14.27. al i430. (poichè nel
la terza conferma de privilegi di Livorno (le’ 15. Marzo i427.
nulla ſi parla di elia Pcſtilenza. nè di riduzione alcuna, ſegno
evidente, che la Pelle inl’orie dopo la conferma del i417. e
ſeguirò del 28.,e nel 29. lnflillcva. come dalla petizione del
i429., e dalla Prw-Lione del Senato del (letto anno rifîilta ,
come li può vedere all' ultimo del preſunte Volume (3), ore
dice , = c3" ”timer/tr i'omínum propter ”torta/1111112:. alla it'ri
da”: imminenti” ii'rſicit [iau/armi. = abbenchè i’ Ammirati la
noti all’anno (.i) H30.) la loro Terra dalla l’elle, e perciò
dì
(1) Vedi i D‘ ume-n” ſf'ìflìlſl di luſtri! B prima , e B ſecondo,
(i.) Val.” al ſii‘e {mio "ſtí‘fl D. primo n. i.
(z) Vedilo folto letter-.1 l) primo n. a.
(4) Ammirari llior. Fior lib. :o pag. i063.
D1 LIVORNO. 295
diminuiti gli abitatori, ſiccome ancora perla guerra dann-cg
giate le loro rendite, laonde ſupplicano, che venga loro ri
dotta l'impoſizione del Sale dalle Staia 150. al mo. ſolamente.
e vien loro accordato.
Nell'anno 1429. (che mi convien pofporre, peroccliè la
conferma de’ privilegi di Livorno fatta dal Senato Fiorentino
del 1430. va d’accordo con quella del 1427.), furono(1) fat
ti diverſi regolamenti ſpettanti al commercio. e franchigia del
Porco di Livorno. Eccolo (z).
= Nel Gonfalonierato d’Andrea Giugni fu provviſto = che
per ſicurezza de' Mercanti i Conſoli di Mare ſaccſſero partire
di Porto Piſano quattro Galee groſſe da mercato ben corre
date, e munite per Inghilterra, e per Fiandra, che due il
primo del mefe di Febbraio, e due il primo di Settembre . e
che un altra ne poceſlèro accumodare ai Mercanti per il viag
gio di Romania . ed altri luoghi. ,
Ebbero ancora i Conſoli autorità di poter dare per un
anno la tratta del Grano del Contado di Piſa. Alla pagina
poi 1049. dice lo [lello Ammirati così (3): .. lmportando
molto al Traffico della Città (di Firenze) che in Porto Piſa
no poteſſero venire i Mercanti colle loro mercanzie con licur
tà, i Conſoli di Mare ebbero ordine di condurre Fufle, e
Galee , delle quali ne fu data una per cinque anni ſenza ſpeſa
a Domenico Dolfini, il quale portando di Firenze mille panni
l'anno a Ragugia (li dice al preferite Raguli), ne riportall'e
alla Città oro, argento , cera, pellami , ed altre mcrcanzie cc.
Nello fleflò anno i429. lo ſteſſo Ammiraci dice (4)- ſoc
to il Gonfalonierato di Lorenzo della Stufa fu fatto queſto re
golamento, che per il traffico di Romania, o Grecia li faceſ
{ero molte facilità di Gabelle per attirare i Mercanti a Porto
Piſano..
Le g
(r) Grifoni Memorie ann. i497. in fine del preſente volume ſotto
lettera P.
(a) Targioni Viaggi et. Tom. a. pag. 87.
304 I s T, o 1 l A
pretendavo conſervare, affiſtici erano da Gonſalvo Fernandez.
chiamato il Gran Capitano, Generale del Re Ferdinando d’A
ragona- detto il Cattolico, terzo di queſto nome nel Regno
di Napoli, e V. nel Regno di Caſtiglia, e da Bartolommeo
d'Alviano perſona di molto ardire (1) . e perciò le mercanzle
per la via di Vada, e Bibbona ſicuramente a Firenze condu
cevanſi.
La Deliberazione ſopraddetta fatta in Livorno de 5. Mar
zo 1506. regata da Ser Gio. Franceſco di Bernardo Bartoli
dal Monte S. Savino Notaio Pubblico Fiorentino Cavalier
del Banco del Capitan di Livorno fu approvata il dl 8.. Marzo
r 506. alle Riſormagioni di Firenze, e rogatane l’approvazio
ne da Ser Niccolò Maria di Ser Nello da S. Gimignano No
tajo Pubblico Fiorentino Coadiutore di Ser Franceſco d’Arez—
zo Ufiziale delle Riformagioni ſuddette.
Nel 1515. poi i Sindaci della Comunità di Livorno ſup
plicarono la Signoria. di Firenze a confermarle i privilegi,
ed eſpoſero, che non avevano fupplicato prima, come dove
vano, riguardo all’avverſità de’tempi paſſati,',_cioè riguardo
alla guerra. Fu adunque loro accordata la conferma per una
Provvilione vinta = die 19. Iunii [515. i” Conſilio oämgínm
w'rorum , (9' die 18. in Conſilío Mnjore.
Nel 1516. fu prorogata per 5. anni la ſuddetta Conceſ
ſione per Provviſione paſſata il dì 9. Agoſto in Conſilia Pa
pali, ó' di: rz. in Con/[lio Comun”, (9’ die 13. in Conſilio
del 100. > `
Finalmente ſu prorogata la ſuddetta Concefiione per altri
5. anni die 9. Oflobn's 152.2. Ne altre conceſtioni {i leggono
più della Fiorentina Repubblica fino al r 530. epoca fiſſata (z)
per il Principato in Toſcana .\ .
In un libro detto Campione Roſſo della Pieve antica di
Livorno, che conſervati nell’ Archivio della Prepoſitura, in
cui notati ſono tutti a 'reni della Chieſa della Rettorla, e Pieve
di
Q‘l ’- Re
(i) Targioni Tom. z. Viaggi er. pag. 80. «di. del 1- z ., e del '768.
png. 'H4- Valari Vite dc'Pmori pag. 69._ eda. dl Eol- 1647. Turn. 1.
(~) Varchi lib- iz. Ill
(3) Targioni Viaggi, Tom. z. pag. 90.
(4) Vedila ſotto lettera G ſecondo.
308 - Is'ronlA
Reſia pertanto afficurato con prova incontraſtabile , che
la Repubblica Fiorentina trovò di muraglie circondato Livor
no. e che le ſuddette mura erette furono ſotto l’anno 13 92..
alloraquando con groſla ſomma fiirono riattare ancora le Tor
ri di Porto Piſano (1) . poichè doppo il 1392. non trovafi nelli
Storici, e MMSS. Piſani veruna nomenclatura,di riſarcimenti,
fabbriche,o fortificazioni che all’ anno 1405., allora quando
ſotto gli ordini` di Giovanni Lemeingre, o Lemeyngre, detto
Boncinquaut, o Le~Megre detto Boucicault (2), il Caſtella
no Guglielmo Angelin fortificò la Rocca di Livorno, e con
Baluardi la riduſlè in più ampla forma , diſtaccandola da ter
ra per mezzo di un foſlo, benchè aſſai più ſtretto del preſen—
te (3), all’anno 1439. allora quando fu edificata la 'I_`orr nuova
a Porto Pifano , e all’ anno 1441. , quando fu fatta la palizzata
per fortificazione del Molo; mentre la riduzione della For
tezza di Livorno, come è al di d'oggi, non fu incominciata
ſe non ſe pochi anni prima del 1525. fotto la Signoria Fio
rentina regolata dal Cardinal Giulio de Medici, come ſi ricava
da documenti ſopra allegati, e fatto il Duca Aleſſandro fu
eſeguita in gran parte , e ſotto il Regno di Coſimo I. e di Fer
dinando 1. d’ alcune fortificazioni, fabbriche, e comodi accre
ſciuta .
Ma perchè il Guicciardini, l’Ammìrati, gli Storici G:
noveſì. e` tutte le antiche carte, che di Leghe, Ceſſioni, Ven
dite, e Paci diſcorrono, parlando di Livorno, prima del 1525.
ſempre nominanlo con dire = Livorno e ſua Fortezza == , cam
Fortilitio Liburni , ó* Turribm Porta: Piſani = onde pare che
prima del Regno d’Aleſſandro Medici vi foſſe‘queſta Fortez
za, cosl io dico, che liccomele Fortezze delli antichi tra
paſſati tempi erano, ſecondo l’Architettura militare allora in
uſo, le Torri, o Rocche co’ ſuoi rivellini intorno, o poggia
ſuvvi, o volte, ſopra le quali [lavano le bombarde . così di
que
(1) Ammirntl [ſi. Pier. lib. to. p1g. 218. ann. 1405.
(1) Grifoni mem. ec. ann. 1 302. in fine del preſente Volume ſorto lett. P.
(z) Targiom Viaggi ec. Tom. a. pag. 88. Nardi Ill. Fior. ltb 8. pag.
r”. Ammirati [ſi. Fior. lib. 30._
(4) ln fine del primo Vol. dl quefi‘ la. ſotto lett.I. all' anno rs”.
o1L_1vonNo. 311
o preli'o è la fabbrica dell’Ancore, e quella inſerita nella For
tezza, rimane aſlicurato ancora, che all’uſo di que’ Secoli For
tezza , e Rocca dicono -il medeſimo, e perciò quando il P.
Magri nella ſn Cronichetta (1) all'anno 1533. dice, che il
Duca Aleſſandro de Medici riduſſe in quadro la Fortezza, lo
che è certiſiimo, deeſi intender-e, che incorporò la Rocca ton
da di Livorno colla Opadratura, e Fortificazioni fatte da i Pi
fani attorno alla medelima del 1392., e quelle fatte da Fran
celi fotto Le-Megre colle altre de Fiorentini dopo aver elli ri
cevuto da Salient, o Sa'lenzio Tentavilla del 1495. Livorno.
e quelle fatte da Fiorentini ſteſli del 1525. :nella grandioſa
Cittadella renduta regolare col diſegno d’Antonio di S.Gallo,
e terminata nel Regno del Duca Aleſſandro.
Il Veſcovo di .Ncbio Giuſtiniani (2), che incominciò a
fcrivere li Annali di Genova l’anno 1535., cioè un’ anno
avanti che terminata folle la ſuddetta Fortezza per ordine, e
diligenza del (3) Duca Aleſſandro, in tal guiſa parla di_ eſſa
Cittadella = Paſſata la Foce d'Arno ſi và a Ligorno Porto ce
,, lebre. e nuovamente fortificato d'una gran Cittadella, la
,, quale circonda il mare, e la edificazion della prima Torre,
,, perchè ve ne fono molte. Fu fatta per guardia del Porto
,, Pifano qui vicino ec. =
Reſia adunque provata ad evidenza l'inſuſiiſ‘tenza dell’e
difizio delle mura di Livorno , e del miglioramento della For
tezza del fuddetto luogo all’anno 1267., come vuole il P.
Magri.
Per dire ancor qualcoſa in conformità di ciò, che nel
oreſente Paragrafo fcrive il P. Magri, cioè, come procede(
:ero le antiche mura di Livorno. dalle carte da noi pofle
"otto le lett. A ,e B ſi ricava, che-dalla Qiadratura della Rocca in
'erica nella Fortezza or detta vecchia, a cui erano congiunte .
_,iartivanſi, e propagavanſi le mura vcincondarie di Livorno.
( le
.. - g
(i) Grifoni Mein. ano. tnt. un. e 160;. vedilo in fine di qUeflo
Volume ſotto tenera P. _
(a) Vedila in ſiae di qoefio fra li Aneedoufforro lettera -3 prima.
ntLtv'onNo. ;rs
,, Falabandi, con palcho, reato, e terreſire poſta nel Can-el
,, di Livorno nella via della Cala co’ſuoi capi, e primo detta
,, via della Cala, ſecondo i beni di Morgante da Matera, al
,. trimentì per l’addietro di Iacopo Barbieri, e parte all'0
» fieria del Cappello, e l‘altro la Pieve di S. Maria in Piaz
,. zctta ec. Notiſi.- Santa Maria era il nome: la ſituazione era
a in Piazzetta.
Nota _= Fu demolita la ſuddetta Caſa, e furono pagati
,, dalla Signoria di Firenze Ducati 33. di moneta per cauſa
,, d’edificar la Fortezza ec. _
Alla pag. 123. ſi legge, che l’anno 1525. fu conceſſa da
Adriano Vl. una Decima alla Signoria di Firenze ſulli Eccle
ſiaſiici, e che fu fatta iflanza dal Pievano di Livorno in Fi?
renze , che non la poteva pagare per aver ricevuto danni ne'
fondi, o ſia caſe della ſuddetta Pieve anch’eſſa demolita per
cauſa del ſabreſizio della ſuddetta Fortezza , e fu ſoſpeſo il
pagamento di tal Decima per la Pieve di Livorno.
Da queſti autentici documenti li prova che la Pieve an
tica di Livorno. che S. Maria appellavaſi, era ſituata in fac
cia alla Rocca, o Fortezza al preſente detta vecchia in piaz
zetta. e vicino alla detta Pieve vi era il Cimiterio, e ſotto'
l’abitazion del Pievano in un Terrellte, o ſia Terreno vi era
il primo Oratorio, o Confraternita del Sagramento , e S. Giu
lia, che , prima della conceſiion di detto Terreſtre ad uſo
d' Oratorio lotto l’abitazion del Pievano, era fiſſato all'Alta:
de Cantelmi nella Pieve. leggendoſi un’antica nora di ob
blighi della Pieve di S. Maria di Livorno del 1420. (1) in
una carta all’ultimo di detto Campione cosi.
,, Feſta all'Altare del Sagramento e S. Giulia de Can
,. telmi a 22. di Maggio, e il Giovedi doppo la Trinitae.
,, e ll Giovedl della Carne, e primo di Oëareſima ec.
In un libro d’entrata del Monaſtero di S. Gio. di Lí
vorno dell’ anno |458. alla pag. 7t. li legge una partita, che
dice cosi .—. Ricebuto dal Pievano per la meila in Pieve di‘
Rr 2 que
D. O. M.
DILIVORNO. ‘529`
D. o. M.
VETUSTISSIMA CONFRATERNITAS AB ANTIQUIS
LIGURNI PORTUS COLONlS DlVlNISSiMI CORPORIS
DNl Niît IESU CHRISTI GLORUE. ET ACTUAu on`
51205110 ./EDlFICATA ax MIRACULO HlC D. lULIAM
DE ANNO DCCLXII. iN MATREM, ET PATRONAM
ELEGÌT- ElUSDEM VENERABiLE NOMEN SlBI [N Tl
'I'ULO AD'YCiENDo. oyAPROPTER YDEM ss. SACRA
MENTI ET D. IULM*: CONFRATRES. QUI DE ANNO
MDCIH. EORUM SACRO INSTlTUTO CONTINUATO.
A o ALIUD NOVVM ORATORlUM MIGRARUNT, HOC
ANTtQUiTA-ris EORUM INSIGNE MONUMENTUM
UNA CUM DOMO CONTIGUA INSTAURARUNT AN
NO AB lNCARNATIONE DN'l NR’I IESU CHRISTI
MDCCXVI.
ANTONIO PONS GUBERNATORE
FRANCISCO DAMlANl
ET -
IOSEPHO MARIA LEONE
CONSiLiARiÎs PRZEDICTZE CONFRATERNITATIS .
REPRESENTANTIBUS.
Vero è , che queſta iſcrizione. e i due citati libri , uno
della Pieve di Livorno. e l'altro di Capitoli della ſuddetta
Compagnia, per eſſer nati troppo tardi, fanno poca autorità.
Si legge però ne’ precitati due libri, e nella iſcrizione, che
l’antichiflima Confraternita era quella del Sagramento. a cui
poſcia nel decorſo del tempo aggiunta. e unita venne quella
di S. Giulia, che tanto dir vogliono quelle parole = ejufdem
venerabile nome” ſibi i” rimlo udnriendo . =
Ne giova il dire . che dopo la traslazione del Corpo di
S. Giulia Vergine , e Martire dall’lſola Gorgona . o Margari
T e ta
330 l a -r o x -t A
*ta a Porto Piſano, indi a Breſcia (non già nell’anno nella la
pide eſpreſſo; ma qualche anno dopo) foſſe preſa in Protet
trice di detto Livorno , e ~perciò dopo il miracolo del 03a
dro, di cui ſi ragionerì, eretta veniſſe ſſa ſuddetta Compagnia,
mentre, ſe tal Confraternita aveſſe nn’antichirà così grande,
il Muratori nelle ſue .Antichità Italiane nella Diflertazione .ſet
tanteſima quinta, 'ove delle altre di Roma, di Bologna ..di
Mantova, di Ferrara, di Verona ragiona, non l'avrpbbe ſi*
curamente ammeſſa.
‘Credo pertanto, e non fuor di ragione, che dopo l’ anno
n.60.- fiſſar debba'ſi a un’ Altare dellaPieve di S. Maria di Li
vorno la Confraternita del Sagramento.e che all’ anno r4! i..
anno dell’unione
la ſidi Porto Piſano,alla'ſarà
Pieve,
Ratadi,unita
S. Maria
ancoradi alla
Livorno di quel
Confraternita
del Santiſs. Sagramento 'quellafl’di S. Giulia.
Stò adunque _per dir francamente che la Confraternita
di S. Giulia non ſhrpafli in antichità l'anno 1411., nè eſſere
flata eretta in formale Compagnia _giammai con Oratorio , o
Chieſina a parte, ſe non ſe co] nome di Confraternita del Sa
'Îgramento, e S. Giulia,come ricavaſi dal libro della .Prepoſitu
:tra di Livorno intitolato s Memorie Mill-allen”, e queſto ſolo
all’ anno 1503. come dal Campione Ruſſo., e copia del Cam
'pione ’B della Prepoſitura_ .(r)ſi deduce , indi del .15 a!. al r5 15. ,
quando fu fabbricata la Chieſina detta anco al di d’ oggi S.
-Giuliha , cornetta i citati documenti ſi deduce , e dalle Memo
rie del Grifoni (z) quale poi venne ſeguitata da altra più va
:ga, e grandioſa ſorto il Regno di Ferdinando 1. de'Medi
-ci, che diè a _Fratelli il ſito ,per -tal'e'diſizio, di cui fu git
-tata la .prima pietra il“vdi’z'z; Maggio {602… come dimoſtra
-la lapide ſopra la porta di detta' nuova Compagnia al di deu`
lato poſta, che c031 dice: ’
ÌIN
L _- _“
(1) Vedi al fine del preſente Volume ſotto let-tera P, .nota tt- all’
ann. [fifa .
(e) Magri Orig. di Liv- pq- i".
Da LIVORNO. 333
vigiio da ſopracitati Divoti, o Viaggiatori, o Marinari , che
foſſero, per portarſi al ſito deſtino in Corſica.
Giunto il giorno della partenza del Legno Corſo, ſendo
ii mare tranquillo, il Cielo ſereno, con tutto che altri navi
gli , ſciolte le ſarte, felicemente dal lido di Livorno lì diſcoſiaſ
ſero, mai fu poſſibile al legno, che in ſe teneva la ſuddetta
Pittura, di poterſi da- Livorno allontanare. Preſo per tanto cio
‘per effetto ſopranaturale, e fatto del ſeguito rapporto al Pie
vano di Livorno. accorſe il ſuddetto col Clero, e-colla Co
munità alla Nave , e toltone con riverenza il Sacro Depoſito ,
e portatolo alla Pieve, ivi fu a un’Altare collocato, finchè la
Confraternita non ebbe modo di edificare la prima Chieſina
detta or S. Giulina, ove ſtette, finchè del 1603. non fu tra
ſportata nella nuova Chieſa, e poſta a piè della ſuddetta ſo
vra la porta . Cosi ſcrive il Lauro, il quale vuole, che ſubito
dopo tal miracolo eretta foſſe la Compagnia di S. Giulia , po
ſcia quella del Sagramento .le veniſſe unita (i). ed aggregata .
Con pace però di queſlo Autore, del P. Magri, e dei pii
Livorneſi dirò sù ciò quanto ricavaſi da incontraſiabili Auto
ri , e che eſſer’ può alla verità , e alla ragion'conſentaneo, ſen
za però pretendere di oppormi a tutto quello, che eſſer’ pol;
ſa opra ſopranaturale e divina.
Per quanto abbia io ricercato sù tal decantato miracolo
(perocchè ſull’edífizio della prima Compagnia o del Sagra
mento, o di S. Giulia ſi diſſe in paſſato abbaſtauza), non ho
incontrati altri Autori, che ne parlino ſe non ſe il Lauro , e
il P. Magri, vantando il primo una popolar’ tradizione antica.
e il ſecondo aſlicurandolo con certi MSS., che ſtanno ſolamen
te nella ſua aſl'erzione, e che in queſii ſecoli non ſi accettano,
ſe non ſono più che ſicuri.
I Bollandiſti (z) trattano la vita di tal Santa nativa facen
dola di Cartagine, e non di Corſica , come vuole Salvatore Vi
tali
sz PA~
(8) Petrarca.
(9) Giov. Villani lib- to. tap- 171. Dogliani Vol. z. part. 6. anno
1539. Platina in Clem. VI MS. Piſani ann. 1340
(1°) Villani lfloria Fior. cap. ”9. e in. Tarcagnotta lflor. del Mondo.
(11) Vedi la Nora del 1’. Magri al n. 19. al fine del {uddetto liber
colo alla pag. 186., e I87. che da noi fi porrà nella fcguente Dillertazion.
_ (u)_N1c_colò Doglioni Vol. 2- part. 5. lflor. del Regno di Caliiglia.
Pm" "illanl lflor. llb- ro. cap. 165.
342. IsronlA
(onlzcimila cavalli, e ventimila fanti balli dato nella villa detta
Rupe del Cerro quella ſi gran rotta ad Aóomelico Re d' Aflì‘ica,
[lJL’ mmoſi col Re Granatino fece un eſercito di jèttantami/a Co
valli, e quarantamila fanti pafl'ando in Spagna alla Città di Ta
ri/ja con z 50. navi , e 70. Galera, oltre altri navigli, colla morte
ſu!” di :0. Cri/lima, e dell'altro di dugentomila , damlo/t’ (l‘îlr‘fìil
tcmfo al Re Barbaro dii/aggira come altro À'Hſe flipra un l‘at
tello , che prima era venuto con tanto ſrl/lo di numero/i legni (1).
Clai potrebbe mai raccontar le grazie, tive da tanta Signora di
tempo in tempo l’a goduto la ClJri/lianitò tutta? Altro tera/Io . al*
tra luogo, et altra opera maggiore di aut/la ford-.5'.- di gno
per c/jn'imerne una minima parte, cono/Èeado, e n›;_~/if,97Î.-Îzfl’o. clic
il dono/attori di ‘lu/:77a chiita del Cielo [fa la Gemma pre
zioſi:. che adorna il ”of/ro monile, della [/lor/'a cominciata .
Qui adunque mi firma per ”on peccare nell' arte di dire , eb:
falle granello/e ge/la ci 1) daopo {ma maggiore ela/”enza ec.
NOTA ULTIMA.
(7) :ua-;ri Or;g.di Liv. pab. 187.Nor.1 zo. , che da noi ſarà poli: nella
ſeguente Dlſſcnnzsrnc .
(1) Mflgſl Ong. dl Liv. png. ;85.
ntLrvoxNO. 343
oilione di Alberto Imperatore Aullriaco Figlio dell’Impera
dor Rodolfo per mano di Giovanni figlio del Fratello di ell'o
Alberto, lo che ſeguì il primo di Maggio dell'anno 1308. (i),
correndo il decimo anno del ſuo regno, fu eletto nelle Ca
lende di Novembre Rc de’ Romani Enrico Duca di Lutzem
burgo (2), il quale venuto in Italia contro la fazion Ghibel
lina validamente colle armi operando s’impailrori‘i di molte
Città. e l’anno 1312. fu in Roma coronato Imperatore (3) .
In quel tempo teneva il Regno di Napoli Roberto dall’ anno
1309,, in cui mori Carlo II. di cognome il zoppo ſuo Pa
dre. Enrico liabilito aveva colle armi di cacciar quello d’Ita
lia , ma mentre per tal fine coll’efercito s'ineamminava, l’an
no 1313. a Bonconvento nella Campagna di Siena mori non
ſenza ſoſpetto di veleno datoli (4).
Dopo meli 14. d’interregno divili in due parti gli Elet
tori Imperiali, una parte di elli elelTe in Imperatore Lodovico
Duca di Baviera che dal ſangue traeva il Gliibellinifmo (5).
e lo ."è lempre più creſcere in Italia (6)a ſuoi tempi , un’ altra Fe
derigo Auſtriaco. Senza aſſenſo per tanto del Romano Pontefice,
il quale era allora Giovanni XXII. (7), che riſedeva in Avi
gnone, Lodovico dopo la vittoria, e prigionia del ſuo com
petitor Federigo facendola da Imperatore venne a eſacerbare
si fattameiite l’ animo del Vicario di Gesù Criſto, che lo ridulle
a percuoterlo con pubblica l'comunica. (bella difprezzando
il Bavaro li portò in Italia per farli coronare Imperatore, e
diſtruggere la parte Guelfa, conforme era fiato pregato dalla
parte Ghibellina compoſta di Azo. e Marco Vil'conti,FquelIi
ra
FINE.
iN.
;IND IC É”
DEL TOM, O PRIMO.
MMmlîìîîf`-Rîì Sjl
A Alberto
Alberto Im crateredipläiaſigzin
Mali-choſe a . . Corſi-
, Bomelico Re d’Africa Invafor ca figlio del Bratrapottata pag. 55.
` ‘ della Spagna pag. 342. Alboino primo a regnare in Italia de
2 Abramo pag. 70. Longobardi" undecimo Re di cffi.
Acaja pag. 78. Pag. 149..
Acqualunga‘pag. 219. Albulanazar pag. 216.
Acquaviva ' etto S. Jacopo Romito Alcuino Monaco ingleſe .Maeſtro di
rio Agoſtiniano fuori di Livorno Carlo Magno pag. 158. e 160.
pag. '110. 111. 112. 113.118. 119. Aldea del Rio pag. 138..
no. 121. 126. Alerin in Ccrfica. Pag.. 239.
Acque de Bagni di Piſa pag. 164. e Alcllio Ccmneuo. Imperatore. Greco
‘ 165. ag" 19$!
. Adaloaldo Re de Longobardi V. pag. Alell'andtia d’Egitto pag. 273.
14 . Alt-fi‘nndro de Medici Duca primo di
Adelîhis, o Adnlgil'o Conſorte nel Firenze Pag. 166.168. 170. 173.
Regno Longobardo delRe Dcfidc 291. 307. 308. 309. 310. 311.
rio ſuo Padre Pag. to. 11. 150. 155. Aleſſandro lIl..Papa'Pag. 140. 159.
136. Aleſſandro IV.. pag.. 231. 250.
Adria Città e Porto pag. 9 Alfeapag. 77..
Adriano Im erarore pag. 18. Alfonſo d’ Aragona Pag. 296.
Adriano I. a a pag. 156. Aliprando XVI. Re Longobardo pag..
Adriano VI. Rapa Pag. 306. e 315. 149.
Agareni , Arabi o Saraceni pag. 6. Almeiia pag. 217.
Agenore pag. 20. Almerico Sig. di Narbona Pag. 215.
Agilolfo,o Agil'ulfo pag. 149. coro Alpi Cozie pag. 151.
nato della Corona del Ferro › e per Amnlafunta Madre d’ Alerico Re de
chè così detta: ivi. Goti Pag. 147. e 148.
Agilla pag. 12. Amalfi pag. 211..
Agoſtino (Santo) pag. 18. 37. 111. Amazoni pag. 29.
113. 115. 118. ‘ Amburgo Pag. 160.
Aguliana Paeſe díflrutto nel Territo Amilcare pag. 6. e 136.
rio di Porto Pil'ano or di Livorno Amule Paeſe diſh-urto nelTerritorio
di Porto Piſano or di Livorno pag.
Pag. 14.5. 214.
Ajaccio in Corfica pag. 239. 214.
Aiuti riportati da Enea in Toſcana Anacleto Antipapa pag. 239.
Pag. 12. Anagni png. 234.
Alberto Imperatore ucciſo dal figlio Anallnfio IV. Papa Pag. 128. 170. 171.
del Fratello pag. 343. 226.
X x z An
3,48
Andria Pag. 86. fia ag. 158. e r”.
Andrea del Campagne pag. 65. 1-3. Ario o VI. Re Longobardo p. 149.
Arrigo,Enrico, o Errico di Waimar
e 27+ (Beato) Scrittore Agol’tiniano pag.
Anfione pag. 20.
Angelo Maer perché poi detto Mar ”0. e ”8.
zimedici png. 299. Arrigo Conte di Monforte pag. 270.
Anibale [mg. 136. Arrigo IV. Imperatore pag. 128.
Arrigo V. Imperatore pag. 163. 165.
Anniopag.13. 26. 43. 51. 67. 69. 83.
Anni in Italia diverſamente l'uppura 166.
ti pag. 14. Arrigo VI. Imperatore Pag. uz.
Annone pag. 138.
Arrigo di Lutzemburgo Imperatore
.Anfa Regina Moglie di Deſiderio detto VII. pag. 343.
ultimo Re de Longobardi pag. rr. Arſenale di Piſa gag. 186.
Ai'l'enoire Città dell’Egitto inferiore,
e 155. _
Anſelmo Avelbergenſc png. 37. o lia Rameſſe pag. 72.
Anfrre: Aul'ere, o Serchio pag-1.7, Alia pag. 74.
50. 102. 103: Alia minor: pag. 4.4.
Antiochia pag. 86. 90. 91. 195. Aſdrubalc png. 136. 137. 138. 140.
Antonio (Sanro)Egi1.io pag. 36. 1 17. Al'drubale detto il Calvo png. 137.
lio.
c [33.
Antonio( Santo ) Prete Luccheſe Pag. Aſprem (Santo) I. Veſcovo di Na
36. 37. 87. 111. 114. 117. 120. poli png. 91. 92.
Antonio da S. Gallo Ingegniere pag. Aſti Città d' Inſubria poco lungi da
167. 307. Novara [mg. 243.
Anzo , o Anzio Porto pag. 9. Aſtoiſo XX. R': Longobardo pag. 151.
Aranalio Santo Pag'. 36., e 37.
Apollo pag. 24.
Apollonio Pcrgeo png. 69. Atalarico Re de Goti pag. 147., e
Apolline Iperboreo pag. 82. 148.
Apollinare (Santo) Rigeneratòre de Atene pag. 72., e 73.
Popoli d’ Emilia pag. 69. Ari R'.- di Lidia Fratello di Tirreno
Appeniino pag. 69. P-îs- 45
Aquil'grana flag. 159. Atrio Città , e Promontorio d’ Epiro
Aragoneli pag. 233. Pag. 131.
Arcadia, Pclaſgia da Euſrazio detta, Avignone in Francia pag. 274. e 345.
e Licaonia, o Gigante . c Parralia Aurari III. Re Li‘lgObflIIIO fa; 149.
Autiin Città in Francia Pag- 237.
pag. 79. 8:». 81.
Arciveſcovo Piſano coſtiruiro Metro Azo Viſconti pag. 343.
polita foprai Veſcovi di Corſica
gag. 234. B
Ariana ) Paeſi nel Tcrr. dell’an
Ariannaiana) rico PortoPiſano p. 214. Aldovino Re di Geruſalemme pag.
Aribcrto IX. Re Longobardopag. 149. - 195. e 196.
Aribcrto XV. Re Longobardo Pag. Bardi Popoli delle Galli': [mg. 150.
149. 150., e 151. Bardo. o Bart Città nella ſpiaggia del
Arichis, o Arigiſo II. Duca di Be Baltico pag. 150.
nevento pag. 156. Bari in Puglia pag. 309.
Arinno Re de Tofcani pag. 45. Bartolommeo (Santo) Apoſtolo pag.
Arno Fiume pag. 22. 80. 341. 201.
Aronne Califà de Saraceni Re di Per Bartolomch d’Alviano pag. 304.
;‘
349
Battiti , o Bei-ito Città nel Lido della Bn; nero Città de Liguri pag. 239.
Fenicia [mg. 203. Bucicaldo , o Le-Megre , o Leineyngre
Battaglia .Attiaca pag. 131. Mareſciallo di Carlo VI. Re di Fran
Battelìmale di Porto Piſano pag. 311. cia pag. 109. 168. 262. 281. 283.
f E o
Battutig, o Flagellanti [mg. 324. 287. 288 289. 302. 304. 31.1.. 338.
339
Beatrice Madre della Conteſſa Matil C
de Pag. 183.,e 211.
Beda (Venerabile) Scrittore Ingleſe Acano, o Caiano Re delli Unní
a . sr. Abbzî'ſua naſcita , [Ritmo,
Bern-_fieno Avari pag. 153.
Cadmo pag. 2o.
e morte pag. 36. e 37. Cafaggio Paeſe diſtrutto nel territo
Benedetto VIII. Papa 1 8o.
rale 2 2 3.
Orſiſino rio di Porto Piſano or di Livorno
Benedetto XIII. già C ir Pag. 214..
[mg. 101. Caglicri Capitale dell’Iſola di Sarde
Benevvmo png. 155. gna Pag. 115.
Bernardo Bontalenti Ingegn. [mg. 280. C'ajo Attilio Regolo pag. 9.
Bertaridr. XI. Re Longobardo pag. 149. Calambrone
Calamoſca ſi) pafaeſi
. 43.diflrutti
51. 61. nel Ter
Berta , o Bcrtrada Madre di Carlo Ma—
gu. flag. 157. Calignaja , o ) ritorio di Porto Piſano
B.-rtoldo Conte di Savona Pag. 120. Collinaja or di Livorno p. 214.
1:1. Calcide Città dell’Iſola Euboa p. 23.
erilln (Santo) primo Veſcovo de Calfurnio png. y.
Cataneſi pag. 108. Caliſto II. Papa p. 210. 211.235. 237.
Birſa vedi Cartagine. Campo Maggiore pag. 14.
Bianca Marcheſa di Monferrato, da Campo Carbonaia Paeſe dill'rntto nel
cui e da Fede-rigo Il. Imperatore ~.rritorio di Porto Piſano or di Li
nacque Arrigo riconoſciuto ſotto il vcrno pag. 214.
nome di Enzo pag. 254. Candia , o Creta vedi Iſole . Cane dei
Bibbianello,o Bianello Pag. 162. 163. la Scala Sig. di Verona pag. 34.4.
Blotiziano Paeſe nell’antico territorio Canoſſa pag. 163. 211.
di Porto Piſano , or di Livorno di Caprolecchio vedi Romitorio
flrutro pag. 214. Caríaria
Ca raſia pag. .17).
Bdiio prima Abbazzia in Lombardia,
Cagri) g vedi Iſole.
(r Città , e Vz-ſcovado pag. 239.
Boemondo pag. .195. Caria Pag. 45'.
Bologna pag. 159. 160. Carlo Magno Pag. 155. 156. 157. 158.
Bonaventura chagcs Pag. 2-79. Bon 159. 160.
convento pag. 34.3. Carlo d’ Angiò primo Re di Napoli
Bondeno-de Roncori pag. 161. 163. pag. 7. 6;. 71. 261. 262. 26;. 269.
Bonifazio Marcheſe di Toſcana Padre Carlo.ll. detto il Zoppo Re di Na
della Conteſſa Matilde p. 161. 166. th Pag- 343
Bonifazio Rocca, o Terra in Corſica Carlo VI. Re ‘di Francia peg. 109.
pag. .233. Carlo VIII. Re di Franciap. 302. 309.
Bonifazro VIII. pag. 233. 26;. Carlo IV. Imperatore figlio di Gio.
Bouiſazio Conte di Donoratico della Re di Boemia pag. 34.0.~
Gherardeſca pag. 345. Carlo V. pag. 291.
Breſcia C ittà Tranſpadana pag. 1 1. 1 2. Cartagine png. 23. 24. 136. 137. 185.
Brunelleſco celebre. Architetto P. 13 1. Caſal Gavenuli
C:
35°
CaſaſGavini r _Colomba "Saerafad Apollo'flrg; 2.4.
_Caſal Mcriçli' Paeſi diflrutti nel Ter Colonie Toſcane `pag. ,46.
ritorio di Porto Piſano , or‘ disLivor Colonna Milliaria pag. 106.
no pag.- ara. Colonne di Poi-fido di Firenze preſſo
Caſſnro, o Rocca pag.- ”6. la Chieſa di S. Gio. Battiſl’a Pag.
Caſtel di Gioia in Terra di Bari Pag. 2.17.- 25.3.
309. _ Colle Salvetti nelle Colline di Piſa
Caſtcl di Sarzana pag. ;HW ma 34
Caſtiglione della Peſcaia pag 40.. Comete apparſe in Ciclo nel Secolo
Caſtro in Sardegna pflg. 2.4.). VIII. pag. 154.
Caſtrucco Interminelli pag. 344.. Como Città pa . 344.
Catacliſmo primo pag. 75, Compagnia .del a Miſericordia in -Fi
Cataldo (Santo) png., 86'. 93. _ .- renze c .di- Orto- S. Michelep. 3:5.
Catena del Porto Piſano p. :4.5. 24.6.. Compagnia del Sag‘ramento in— Livor
Cavo Cavallo pag.- 4.3.. no e ſua cr’i ine pag-…32.1.
(.ecrc-pe pag. 71. 7)._ 74. e ſcg. Compagnia di .Giulia quando inco
Cemcterioñ antico di Livorno p, 314.. minciata , e ſe ,~ e quando unita alla
31;. 316. Comp. del Sagram. p. 316. 317.
Centocelle_ pag. tra. ”8. Confraternite prime ove, e quando
Cerbone (Santo) Veſcovo di Popula iſtituite pag. 323.,— e ſig.
nia pag.- [1.0. 182. Conti-Rurali pag. :16.
Cerete png. la. Conte Guidotto pag. 16:.
Ceſare Giulio pag. 83. 13°. 133. 134., Conte d’iAmput-ia pag. 2.1;.
i35’v v Convento dol Sig. Salv. di Breſcia.
Cherſimeſo, pag. 80. 'poi’ detto di S. Giulia pag. rr.
Chieſa di S. Tor ere Martire nella. Corneto Città nella Maremma Papale
-Macchia detta `i S. Roſſore p. 111.. - Pag-_235% 34s
Chieſa di S. Pietro in Grado fuorida Cornelio Cect-go pag. 9.
Piſa a . S.;
Chieſa-Pdig ko!.Giovanni di Livorno Corona del Ferro png. 154.
Coſa .Città diflruttañ preſſo -Port’ Erco
a . a .- e e . cole pag. ra. 4t.
Ciiieſ'a di7 S. {eíídetto di Polirone Coſcetto da Colle Piſano pag. r96.
gpa. 161. ì Coſimo I. Gran-Duca-di Toſcana Pag.
Chiuſi Ciſti di Toſcana pag. 133. ‘a'sa.`399. 3‘00.
Cipro vedi Iſole -~ Collantino Magno pag. no.
Circe pag. Jr.- _ Coſtantinopoli p. 154. Peſtilenza ivi,
Cividal del Friuli Capitale pag. 153. e intatte l’Ilole del Mediterraneo
Claudio Conſolare pop. 135. _ quando ſeguiſſe pag. 154.
Claudio Nerone Con ole ‘pag. [37. Coſtantino etto Coſtante pag. 153.
Clcfo Il. Rc de Longobar; i pag. 135. CoſtantinoCopr-onimo pag. 185.
Clemente IV. Papa pag. 89. Cozio Re , da cui Alpi Coni:: pag. r 51.
Clemente VI. pag. 34.0. Croazia pag. 30.
Clemente VlI. pag. 299. Crocifiſſo, che diceſi parlaſſe a Piſa
Cleopatra pag. i3z. ni nell’ aſſalto di Geruſalemme p.
Clugni Abbazzia in Franciajag. 160. 177. l'97. i98.
Cocco Griñ Conſole della Repubblica Crocifiſſo portato da Piſani aPiſa da
Piſana p. 136. 168. 169. r7!. r7:. Nazzaro: pag. 199.
173. 189. n.6. :29. Cucco de Ricucchi preteſo da Piſani
Cola di Rienzo pag. 34.0. Iſtorici primo a ſalire ſulle magri
35-1
di Geruſalemme png. 196. Ebuſo ſe Capitale di Minor'ica, o Evi
Cuma , e Cumani da chi triundì p. 23. - za p” . ;2.17. _
Cunibcrto XII. Re Longcbardop. jap. Ediconc ;Padre di Odoacre Re dslli
Cupola del Duomo di Firenze p. 13|. - Etuli png. 146.
Egitto pag. 44.. 70.
D Egisth o A illa Ninfa pag. 137.
Elba vedi I (la. v
DAlmaziafag. ag. 30. 84.. 13!. Elle da olii Elleſponto png. 79. _e
Dagoberto Veſcovo di Piſa fatto Ar Elleno Figlio-,di Dcucalíone p. 75.
civeſcovo da Urbano II. png» l'94. Enea png. 12. az. 404.
19$- 134- 235- _ Enomao pag. 79.
De Beumont al ſervizio di Carlo VIII. Enzo Re di Sardegna pag. 24.:.. 254.
Re di Francia png. 369. Epoca del Principato -in Fit. p. 291.
Decadenza di Porto Piſano pag. 63. Epcche Sacre pag. -7o. e jèg.
Dedalo pag. 2|. Era Africa pag.“ 74.
Deſiderio Ultimo Re de Longobardi. Era Criíìiana Volgare pag. 5|. 52.
Vedi Flavio. Erarico Re de'Goti diNazione Rugo
Deucalione pag. 68. 69. 74. 75. 76. pag. 14.8.
Didone pag.-az. 23. Ercole Libico pag. 29.
Dioniſio Areopagita pag. 88. 92. Ercole Labrone Diſſert. I. pag. 33.
Dioniſio eſiguo Pag 5!. .46- 47-.4-8- e ſr!
Domiziano png. 24. Erc01e Padre 'di Lido pag. +8.
Donazlone‘di Bncicaldo Mareſciallo Ercoli molti [mg. 49.
di Carlo VI. Re di Francia , e Sig. Errico-Contarino png. i9!.
di Genova fatta a Genoveſi della Bryce in Sicilia . Vedi Monte .
Terra di Livorno pag. 283. 288. Erice , o Lericc Marca, o Confine
Donazione 'di Pippino Padre di Carlo della Piſana Repubblica colla Geno
Magno alla Chieſa Romana qual veſe pag. 230. 287.
_ foſſe pag.-rsi_.‘ Erode Agrippa Pag. i08.
Donazione di Carlo Magno alla `ſud Eruli regnaiìo in _italia png-[47.
detta Romana Chieſa pag. 156. Eſenzioni , e Privilegi concefli dalla
Donazione del Marcheſe Corſuccio di Fiorentina Repubblica a Livorno
Lemmuccio della -ſua parte di ra pag. 29:. a tutta'la png. 307.
gioni, e azioni ec. ſul Marcheſato Eterìc, o Fratrie 'de Pagani p. 32.3.
di Livorno alla Comunità di detto Etnici pn . 49.10 ſteſſo che Idolatri,
luogo png. .6!. e 318. o ſian entìli .
Donazione di Donnicella Benedetta Enbon, or Negrcponte . Vedi Iſola .
Marcheſa di Mnſſa in Corſica; e di Evodio Patriarca (l’Antiochia p. 92.
Livorno Miglia di .Rinaldo Mar Eumelo Padre di Partenope pag. 2;.
cheſe di Maſſa ec. e di Livorno Euiiachio Fratello 'di Gottifredo , c di
ratificata da Marcheſi Guglielmo…, Baldouino Puglioni Pag. 196.
e Alberto Figli dc] Marcheſe An
drea pag. 53. F
Doria Generale di Mare di Francia
pag. 42. Arc, o Fanale ‘di Porto Piſano
Dreſda ſull’ Elba pag.“ 160. nello Scoglio della Melora Pag.
E 171._187. 2.25. 226. ’262. 26+. 26;.
266. _ _
EBrei ſchiavi in Egitto Pag. 70. Faro, o Fanale preſentc- di Livorno
‘1"‘3
3:32
Pag. 172. 269'. G
Pelle-rigo I. Imperatore pag. 159. 210.
212. 280. Abbriello Maria Viſconti laſciato
Federigo Il. Imperatore p. 252. a”. dal Padre Sig. di Più). 282. 28;.
25;. 309. . Galeazzo Viſconti Signore di Milano
Federigo Duca d’ Auſtria pag. 34;. pag. 344.
Federigo Re di Sicilia pag. 344. Galera prima de Fiorentini cofl’rum
Fenicia pag. 23. 44. 46. 51. in Pila, e ofla in mare pag. 27 .
Ferdinando I. Gran-Duca di Toſcana Galeotte, o mio Liburne pag. 25.
pag. 280. 308. 31. 32. 131. 132. 185. 190. 191.
Ferdinando II. Gran-Duca di Toſca 192. 193. 219.
na Pag. 5. Galeotto . o Gallono, o Gaelotto di
Ferrante Re di Napoli , e Sicilia p. 24. Barga p. 310.
Feſte Sarurnali pag. 73. Gambetti Paeſe nell’ antico Territorio
Pina, 0 Fine Fiume in Maremmadi di Porto Piſano or di Livorno di
Toſcana pag. 34., e 128. flrutto pag. 214.
Fiorentino Caſtello in Capitanata di Gelaſio II. Papa pag. 194. 198. 234.
Puglia pag. :55. a”. 236.
Fiorentini pag. 164. 184. 216. a”. Geloſia fra i Piſani e Luccbeſi da qual
256. 259. 264. 270. 273. 282.286. motivo nata pag. 120. e [Pg.
287. 288. 296. 302. 303. 304.309.311. Geloſia fra i Genoveſi, e i Piſani p.
Fiorini battuti da Fiorentini ſotto Pi 223. 22;. cſi-g.
ſa Pag. 25;. Geloſia de Luccheſi . e Genoveſi ver
Flavio Momillo , o Momolo Auguſto ſo i Piſani pag. 219.
detto Auguſtolo pag. 146. 147. Genova pag'. 174. 238.
Flavio Deſiderio ultimo Re de Lon Genoveſi pag. 170. 188. 192. 19;. 217.
gobardi [mg. ro. 11. 13. 154. 15;. aa). 224. 228. 235. 238. 24;. 28;.
Foce d’Arno pag. 136. 184. 18;. 186. 287. 288. 289.
187. 189. 190. 191. 192. 193. zoo. Germanico pag. 131. 13;. 1;4.
219. 311. Germaiano Paeſe diflrurro nei Terri
Fondo Magno Paeſe antico del Ter torio di Porto Piſano or di Livorno
ritorio di Porto Piſano or di Livor pag. 214.
no in eſſere al giorno d’oggipag. Gesù Criſto in che anno d’ Ott. Au
14;. 214. guſto naſceſſe pag. 51.
Fortezza di Lir'orno , or detta vecchia Gherardo Veſcovo d'Al-ria pag. 34;.
Pag. 34. 166. 167. 168. 170. 289. Gherardo d’ Appiano Sig. di Piſa Pag.
304. 305. 306. 307. 2 8 z.
Fortezza nuova di Livorno png. 280. Ghibelliní pag. 34°. 34;.
Fortezze antiche, ſe Rocche 17.308. Giacobbe in Egitto , e ſua morte p. 70.
e [Pg. Giacomo Veſcovo Preneſtino preſo dal
Foſſo Reale (Vedi Calambrone . R': Enzo pag. 253.
‘Franceſco I. Gran-Duca di Toſcana Giacomo II. Re d’ Aragona pag. 233.
Pag- 253 Gigantea, o ſia Pelaſgia da Pelang
Franceſco ll. Gran—Duca, e Im era _Pag-_79 83
tore della Caſa di Lorena e eg. Gigann. o Pelaſgi pag. 44. 4;. 51.
Franceſi in Livorno pag. 289. [39.
Frigía Pag. 4;. Gio. Gaſtone de Medici VII. Gran
Fultignano, 0 ;ſia Lecceto pag. 112. Duca di Toſcana [mg. :79.
114. 118. Gio. VII. Papa pag. 15!.
Gio
i??
Giovanni Auñriaeo'ucciſore’ dell'Im Guido Tar-lati Sig. d' ”re-ze”.
peratore Alberto peg. 34;. Gumbalio Paeſe nel Territorio antico
Giovanni Papa XXII. Pag. 345. di Poi-to Piſano ot di (immedi
Giovanni dell’ Agnello Sig: di Fifa Ii'nltto m. Ir‘ç.
Pas'- 65- 273- 2.74- ‘ '
Giovanna Reina di Napoli Pag‘. 273. H"
'Giove pag; 27'. 130. 131. 141. 142.
143. HAr'ari-pag. '70.. ‘
Giulio Cardinale de Medici pag. 307. Hincmaro Veſcovo di Rem: di Fra::
Giulia (Santa) pag. 11. e 332. eia pag. 325.
S. Giulia Paeſe nell’antico Territorio
di Porto Piſano or di Livorno 'dir
flrurto ‘pag, 145. 215.
Giudica” di Tur‘ri in Sardegna JAcopo Apoſtolo Pag. 85. ms.- rap.
Giudica” di Caglieri l pag. 215. uo. '
Giull‘inlano I. Iniperatore d' Oriente . Jacopo d.’ Acquaviva pag. 36.
P’?- .149- _ 109. 110. 116. 117. 118.119.120.
Con alvo Fernandez detto il gran Ca 121. 129. 247. 249. 250. 251. 251.
pitano pag. 304. 253. 266.
Gotipng.. io. 38. 147. 148, Ildebrando, o Ilpriinte XXII. Re
Corgón‘a, Vedi iſole. Longobardo Pag. 150.
Gortifrcdo Biîglione pag. 156. 195._ Ildebrando png. 54. 166.
Cottifrî‘do’ Rc' di Dania pag. 158'. Ildebrando Matti [mg. 149.
Governolo‘ Terra ſul Mantovano pag. Ildibaldo Re Colo png. 148.
162. Illirico'pug. 30.
Greci Oroboiri, Orobite , e Orobie Illiriani" pag. 31.
te pag. 182. - Impero d’ Occidente quando,c fotto
Greci ſcacciati di' Sicilia da Sarace qual Impero ceſſaſſe Pag. 146.
ni pag. 6. lndigeni pag. 44. 45.
Gregorio II. pag. 151. 185. Inutilitì di Porto Piſano pag. 62.
Gregorio VII. (Santo) p. 161. 233. Innocenzo II. Pontefice pag. 55. 210.
Gregorio VIII. p. 55. 56. 57. 58. 121. 211. 238. 239.
Gregorio IX. pag. 242. Innocenzo III. pag. 180. 240.‘
Gregorio XI. xbarca. a Porro Piſano, e Ippcdamia pag. 79… '
dimora in Livorno fag. 274. Iſacco, e da eſſo Giacobbe, ed Eſai
Grimoaldo X. R'e Longobardo pag. [mg. 70._
149. 152.153. Iſcrizione m Viterbo Pag. 13.
Guelfi pag. 340. 343.
Guglielmo Re di Sicilia pag. 210. [jbl: .
Guglielmo Sig. di M( mpelieri p., 215.
Guglielmo Blanc Marcheſe di Livor Iſchia pag. 211.
_no pag. 58. Lucullano png. 141.
Gu lielmo Angelin Caſtellano primo Capri ag. 38. ‘
fi Livorno Pag. 168. 308. ‘ Dell' lbapag. 240. 243.
Guiſcardo , cioè Aſtuto , Roberto pag. D' Eiiboa, or NCgl"tîpr-fltc fa!. a].
6. e a . Gorgona, detta pci Margarita pag.
Guifcardg Pietraſanta Milaneſe p. 13. 11. 35. 36. 38. 268. 275,
Guido da Monte Feltri Podeſti di Di Lemno nell' Egeo. ci: Stalimerie
Piſa pag. 6+ :43; 244. 263. 289. pag. 46.
Y 7 Im
35-1
Imbro Pag. 46. Licoſrone Poeta Pag. 44.
Sarno Pag. 4.6. Lidia pag. 44.. 4.5. ”ſegg
D’Ercole png. 4t. Lido Figlio d’ Ercole pag. 48.
Di Creta, (.r Candiapag. 2:. 23. 31. Lidi [mg. 12. 44. 4.6. 4b'.
Di Lipari pag. 201. Lido di Bertoldo flag. [lo. 125.
Di Corſica [mg. '232. 234. 235. 236. Liguria Regime d’Italia:. fag. [34.
237. 238. 239. Ligurepuo‘. 21. 24. 26. 27. 32. 51.66.
Di Sardegnia pag. 223. -233. 234 'e Liguri generi ſa Gente pag. 82. 83.
r 'r.
Diſäſcilia , Sicania , o Trinacria png. Liguri Apumi png. 83. i
Lilibco uno de Promontorj di Sicilia
6. 22, 23. 31. 86. 134. 153. 20.}. pag. 134,.
Di Pelope vedi Morea. Limone Par-l':- antico nel vecchi-a
Timo preſib Porto Venere "L-7:5. 2:7. Territu’ii* di Pino Piſano cr di
Capraia pag. 35. 36. 37. 38. 263. - Livorno, che ancor ſuffiſtc in una
Eviza png. 164. una delle Baleari Fartoria ric-gl’ Iliuflriffimi Signori
_ Pag. 213. Marcheſi Grifoni pag. 1.1.5. 214..
Baleari, Mairrica, e Minorica png. Lingoni Pop: li delle Galliepag. 150.
137.164. 191. 213. Liv.-vo Paeſe diſtrutto nell’ antico
Del Tevere in Rima [mg. 201. TC[ſiſ(-l`iUlii Porto Piſano or di Li
Polmaria in faccia a Porto Venere Vorno Pag. 21+.
Pmr_33+ Liurberro XIII. Re (le Longobardi
Palmaria una delle Liparce già Eolie a . 14 .
nel Mai-‘c (‘i Sicilia pag. 334.. Liiitfrandî XVII. Re Longobarda
Iſole dell' Adriatico, e Tirreno ſog pag. 1o. 149. 151. 154. 185.
giogate da vetuſii Toſcani [High-46. Lodovico il Bavaro pag. 340. ;4L
Ivrea pag. 159. 343-344
Longiimrdi png. 149. 150.
L Lorenzo Veroneſe, o da Verna Pag.
aio‘.
Abrone Pag. 28. Diſſert. 1. e Lucumoni pag. [4.5.
ſerg Lucca [mg. 10. 180. 237. :84. 344,.
Lago 'fraſimeno , o Traſumeno png. Luccheſi [mg. 219. 220. 221. 222.
137. 138. 140. 243. 256.
Lago d’ Aprile pag. 4o. Luna, o Luni pag. 138. 139. 14,0.
Lemeíngre vedi Bucicaldo . 14,1. 176. 177. 178. 179. 130.
Lemmo dell’ Agnello pag. 65. 27;. Lupo Duca di Friuli Longcbardo
Leone Iſauro , pag. :85. pag. 144.. 152. 153.
Leonelli. Papa png. 156. 160. S. Luſſcrio, or detto S. Roſſore fu
Libri XXII. della Città di Dioquan— Monaſtero nel Boſco preſſo Piſa pag.
do da Ago-{lino crmprſti [mg. 19. 122.
Libri de Trinitate quando ſcritti.}-.r 21. M
Libro delle Confeſſioni quando ſcrit
to pag. 19. Accliia Paeſe diſtrurto nell"
Liburno, o Galeotte pag-3!. 33. antico Territcriu di Porto Pi—
Liburnia, or parte della Croazia pag. ſano, or di Livorno [mg. 214.
go. 84. Nlagone Nobil Cartagineſe pag. 138
Liburnì . Mefli , o Lettighieri, Let Magra Fiume pag. 26. 138.
tiga Liburna detta [mg. 31. 32. Mairrica . Minorica ed Eviza Iſ
Liburno Attico peg. 84. le Baleari vedi-Iſole ,
Aim":
² 55
Manfredi ultimo Re delle. _Caſa di Metaponto nel ſono di Taranto p. 8o.
Svevia, di Napoli ,edi Sicilia Michi‘l'.‘ figlio del Doge di Vene
'7. :<41 LTT.
zia Vitale Pag. 19!.
Minorica preſa da Genoveſi non (la
Marca di T(.Îcana flag. [64. Piſani pag. 2:3.
Marcantonio Triumvero pag. 13:. Miſeno Pag. 9.
Marcheſe d’ Elle' Signore dl Ferrara Mizizio, o Mccezio Tiranno di Si
Prlg- 34+ cilia pag. 153.
Marchcſi di Livorno Pag. 54. r35. Monaci in Capraia, e Gorgona del
MKLÎO Acinio Aviola pag.9g, Secolo V. Criſtiano pag. 36'. 37.
Nlarco Livio Salinatore pag. 137._ Monte Erice in Sicilia pag. 6. e
Marco (Santo) Diſcepolo di S. Pie 104..
tro pag. 91. Monte Piſano pag. 36'. 37. 81. rio-
Marco Aſinio Marcello pag. 94.. tra. ”4. ”5. ”6. 117. ”8. tao.
Marco Vilconti pag. 343. 344. _ Monte Chiavclli pag. 162.
Mare di Toſcana da chi detto Tir Monte Cacciuoli pag. 164.
reno pag. 45. 46. Monte Coruoli pag. 344.
Aim-e Adriatico pag. 30. 46. 8.}. Monte Gar ano pag. aor.
Mare Egeo pag. +6. 79. Monte Bar-(ſone per la via di Pont”
Mare Ionio Pag. 3:. 79. 132. moli ag. :37. 239.
Mare Baltico pag'. 150. _ Momo Morello prcſſo Firenze p. [34.
Marigliano , o Marignano Paeſe di Monte Maſtimo, or detto Alonte
flrutto nell’ antico Territorio di Por mxiſli nel Territorio dell’ antico
to Piſano vr «li Livorno pag. 2.14. Porto Piſano , or di Livorno p. :15.
Marmi Arundcliani Pag. 74.. Monremflr Generale delli Spagnolipag.
'Murſia P/IL". in. :75.
Mnſciana lìnrrſe diſtrutto nell’ antico Monza Città di Lombardia pug. 149.
Territorio di l’otto Piſano or (li. Li Morea Vedi Acaia.
vorno png. :14. More pag. 72. 7;.
Maſſa Call-elio nel Diſtrctto di Mo Moſtri uſciti dalla terra nel Scc010
dena png. 163. _ VIII. [ma. I”.
Maſſa di Maremma edificata ſulle nu Mugctto Rc dc Saraceni pag. 179.
ne dell’ Etuſea Vetulvnln pag. !80
13:. 183. _ N
Mallico Capitano dc Chiufiru, e
Coſani . fa}; l z. NApolipag. 2.1.. 86. S7. 9t 91.
Matilde, Mat-rido, o Matilda pag. **flag
53. 54.46:. 161.163.164.165. [66. Narl‘ote png. 14. 149.
167. [68. 183. Nazione Greca qu:. :-lu veniſſe a Li
Marziano (Santo) Diſcepoio di S. vorno Pag. 153.
Pietro pag. 9:. Ncqrvpontc Pag. :8.
Marzi Paolo , c Angelo png. :99. Neſlore [mg. 81.
.Mecenate {'03. l 3 l . Nicca [mg. [95.
Mc ari dg. 1+7. Niccſoro Imperatore d' Oriente 11:5.
Moſtra", o Melo-ria ſcoglio preſſo 181.
Livorno {‘ag. 17|. 24.:. :53. :65. Nicera Patrizi(~ Generale di Niccſoto
Mcnulnro Perſona Re diChìuſi [711g Impcranrc d' Oriente [mg. 13:.
133. Niccolò IV. Papa pag. 7.4.3.
Mercurio pag. 46. Niccolò V. pug. [8-0. 340, 34;.
Y y a Nic
256
Niccolò Bartadori pag. 284,. Paolo Apoſtolo pag. rod.
Niccolò , `o ſia Cola di Rienzo pag. Paolo diacono pug- 155.
340 Paolino ( Santo) Veſcovo di Lucca).
Niſan, o ſia Marzo pag. 72. 36.408. n.6., _
Paolino ( Santo ) Veſcovo di Noh
O P!!!- 3°'
Parabohni pag. 323.
ODone Cardinale preſo da Enzò Bal‘teguelfa Pag. 243.
Re di Sai-dzgna pag. :53. arterwpepzl. . 9. a:. 2.3. 24.
Odoacre Re delli Eruli pag. 14.6. x47. Parr‘ane Colliäe ſopra Livorno p.”
Ogìgc Pag- 75 Paſrfe pag. n. 2.3.
Olivcro Paeſe nel Territorio antico Paſquale II. Papa [64. 165. :15.
di Porto Piſano or di Livorno, che Paſquale HL Antipapafag. 159.
ancor ſuſſiſte pag. 545'. 1x4. Paſſcrino Bonaccorſi Siga- diManto
O‘imoÌO Eſarco pag. [54.. va pag. 344. _
ol’lcxlü lLſi‘I’np;
Cuoio Aug--lî- [mg.
Imperatore
2.36. pag.
_ 34.
i Pclaſgo Re pag. 79.
Pclal’gi vedi —- Gigantei *
Cpi lo ſteſſo Cll: il Cielo [M3273. Pelope RC- [mg. 79. 80. 8!.
Opera, e Opera-;To di S. Maria diLi Peloponneſo pag. 78. 79. 80
vorno pñg. 336. Perugia 137.
Oroboiti , Oî‘\,l)lſez o Orc-biote Gre Perſiani pag. rpr.
ci, cioè Montanari p. [82. Perticaia pag. ar,
Orciano Pa -ſ~.~ nell'antico territorio Piacenza Città in Lombardia p. :37
di Porto Piſano, or di Livorno , che Pictraſaflta png. i; r4. 28-1.. e 344
ancor ſuſſiſte , ed è Marcheſato (le Pictra Gdfulina 1143. 4.8.
Sigg. Marcheſi Obi'zi di Ferrara Pierro Apoſtolo png. 8;. DiſſertJV
Pr‘g- 154 Pietro da Corraia , o Corbaro pag
Otranto Città del Regno di Napoli 340- 3~.s‘ 346
pag. 86. Pictru Arciveſcovo Piſano [mg. als.
Ottaviano Auguſto pag. 13!. 135'. Pietro Diacono Piſa-.rc pag. 158. _
Ottone III. 1m oratore pag. :01. Pietro Figli*` di Federigo Rè di Sl
Ottolivola Pae e diſtrutto nell’ anti— cilia Pag. 3.1.5.
co territorio di Porto Piſano ordi Pietro dc Mç-dicif. 301. 309- 3"
Livorno pag. ”4. Pietro Orſilagc pag 29,.
Orvieto Città. dello ſtato Pontificio Pieve (lì S. Maria di Livorno e Ct
pag. 2.1.3. meterio pag. :13. e ſeg
Piombino pag. 139. 182.
P Pippino Padre di Carlonwmo Pag*
151. 154.
P Alermo pag. aio. au. Pippino Figlio di Carlo Magno P43
Palizzata di Porto Piſano pag. 288. 156. 160.
Palizata dell' antico Molo di Livor Piramidi d’ Egitto pag. rzr.
vorno pag. 297. Pirra pag. 74.. 76.
Palma di Maiorica pag. 2.17. Piſa Città di Toſcano pag. u. 'tz
Pancrazio( Santo)diſcepolo di S. Pie 78. 79. 80. 81. 83. 134. 13$* '69*
tro pag. 91. 170. 174. x75. 183. 184.185.216.
Pmdette Piſana ove trovate p. :r r. 344- 345
Pan dio de Paſtori , e della Greggìl Piſani p. 6. 174. r75. 18;. 190-19"
pag. 24,3. [.92- 193. 194. 195. 196. 201.111'
a”.
257
212. 213. 214. 215. 216. 217. a”. Territorio di Porto Piſaiaoz or di
230. 233. 240. 253. 256. 257. 261. Livorno pag. 214.
Piſo Re de Celti pag. 82. Pofilipo pag. 147.
Piſtoja pag. 344.
Plotizonaia Paeſe diſtrurto nel Ter <1
ritorio dell’antica Porto Piſano, or
di Livorno [mg. 214. QUinta Fabio Pag'. 9.
Po , o Eridano Fiume pag. 27. 69. Qníntile , cioè Agoſto png. 72.
Palirone Fiume, pag. 161. S. Quirico Paeſe nell’antico Terri
Pollenza Città di Maiorica pag. 217. torio di Porto Piſano. or di Li
Pompeo Magna ’pag. 130. 133. 134. vorno pag. 214.
Pantano Gio. pag. 24.
Ponte di Sacco, or detto Ponſacco R
Pag-24+
Ponre di Stagno Pag. 128. 270. RAchis XIX. Re de Longobardi*
Pontremoli l‘011g, 237. 239. 344. [mg. 150.
Porciliano aeſc diſtrutto nel Terri Ragimberto XIV. Re de Longobardi
torio dell’ antico Porto Piſano, or P03- 149.
F" di Livorno pag. 214. Raimondo Conte di Barcellona p. 215.
Porte di Metallo preſe da Piſani 'm Rameſſe , o Arſenoite Città dell' Egic.
Maiorica pag. 217. to inferiore pag. 72.
Porto Piſano p. 135. 136. 167. 168. Ravenna fa . 9.
169. 170. 186. 187. 225. 262.263. Regina dele Bdleari ſchiava de Pi
264. 265. 268. 269. 276. 283. 287. ſani pag. 217.
292. 293. 294. 295. 296. 300. 301. Reggio di Calabria pag. 86.
302. 303. 308. 309. 310. 311.317. Religione Criſtiana nell' Iſole Capra
318. 319. 320. ia, e Gorgona pag. 36.
Populonia p. 12. 41. 138. 139. 1 40. Reliquie portate da Piſani da Terr
176. 177. 181. 182. 184. 239. Santa pag. 197. 198. 199. 202. 203.
Porto Baratto pag. 181. 209.
Porto d’ Airguſto pag. 9. Retina Caſcella in Verſilia , cioé
Porto delle Conche preſſo Piſa p. 43. nel Capita-rato di Pietraſanta-p. 34.4.*
Porto Ceſano pag. 12. 41. 50. Riccardo (Santo) Veſcovo d’ Andria
Port’ Ercole pag. 12. 41. 50. pag. 86. 93. .
Porto Venere p. 41. 225.:ji’g. 287. Rinaldo delli Albi-Li pag. 284. A
Rimberto Capitano Regio ping/‘164.
Porto Fino [mg. 287.
Pozzuali pag. 86. Roberto Re di Napoli pag. 343.
Prato, e ſua origine pag. 162. Rocche . Vedi Torri .
Pracoſcello Paeſe diſh-urto nell’antico Rcdoaldo VIII. Re Longobardo Pag.
Territorio di Porto Piſano , cr di 144- 149
Livorno png. 215. Rodalſo Imperatore p. 343. ‘ ,
Priſco ( Santo) Rigerenatore de Ca Rodrigo Ximenes
leda pag. ro8.' Arciveſcovo ~-diTo
ì
puani png. 92. 108.
Proſdocimo (Santo) Rigeneratore de Roma. e ſua edificazione P. 20. 345.
Padovani pag. 91. 108. R(molo Auguſtolo pag. 146. 147.
Proſerpina png. 22. 23. Romolo (Santo) Rigeneratore de Pi
Publio Scipione Pag. 9. ſl‘ojelì png. 108. -
Puglia pag. 86‘. _ Romiti di Monte Piſano' da chi ifli
Pogliano Paeſe dim-urto nell’antico `miti pag. 36."'111-. 126.
Y Y I R0*
l58 .
Romitorj Dieu/i di Lucca . Salebrone pag. 39.
Salient. 0 Salenzio Tentavilla p. 30:.
Romitorio della Spelonca pag. no. 309. 3”.
Romitorio delle Celle Pag. ”4. no. Salivano pag. 2.14..
Rcmitorio d’Aſſeonda png. ”4. 120. Salviano png. :14.
Romitorio di Selva Livallia , o lia Lu Sangue uſcito dal Coflato d' un Cro
po Cavo [mg. ”4. ”8. [ao. cifiſſo in Baruti Pag. aoa. 2.03.
Romitorio di Monte Piſano pag. ”3. S. Miniato al Tedeſco pag. [64.
Ifegucnt. Sanna, o Sagcna Città in Corſicl
pag. 2.19.
Diva-qſt' di Piſa. Sarzana, png. 138. [80. 28a.
Sarzdnflln pil-g. :87. 34+.
Rcmitorio di S. [act-po il’ Acquaviva . Saturnia, or italia Prlg. 69.
Vedi Acquaviva. Saturno pag. 17. e 73.
Romirurio di Caprolccchio preſſo la SelliaVOnia pag‘. zo. 'jr,
Leccia in Piano di Porto Piſano. Scipione Emiliano pag. 137. ts:.
or di Livorno [mg. 11). 124. Selene nome Greco della CittàdiLu—
Romitorio di S. Mai-ia di Partana nelle na [Mg. [79.
Colline‘ ſopra Livorno , antico Ter— Sempronio Bl_~ſ<› pag. 19.
ritorio di Porto Piſano pag. 124. Seno Piſa-io pag:. 9. [35.
Romitorio di S. Maria di Monteforte Seno di Taranto pag. 8o.
ne monti preſſo Vada pag. 123. Seravezza, e fuo Canale detto gii
Romiti-rio di Roſignano pag. 1:3. Vcrſilia pag. 14. 344..
Romitorio di S. Maria Maddalena di Settari pag. Hg. 214. _
Per-eta nel Piano di Piſa pag. 123. Sig. Salvatore di Br fu; pag. u.
Romitorio di S. Salvatore di Cavina, Silveſtro (Santo) Papa jmg. no.
o lia Caſcina Pag. [23. Sina monte d’Arabia pf-‘g. 7x. 7a.
Siponto Città della Puglia vicino a
Dioceſi di Siena . Monte Gargano pag. 86.
Sirene ,Partenope, Ligia z Lcucuſia ,
Romitorio di Fulrignano , or Lecceto png. a4. ' _
pag. 1 [a. .l 14. i r8. Siria quarlo agitata daTremoti pag.
154.
Dioceſi d’ Oſtia . Siro primo Arciv. di Gennv. P. 238.
Smirne in AliMag. 74,. _ _ _
Romitorio di Centocelle png. [[3. Sofia Anguſta glie d’ Ameno Giu
Romitorio di Lorio [mg. In. ſti'w pag. 149.
Romaaldo (Santo) [mg. aa!. Sole ſorto nome d’ Ercole Nume de
Rondinaja Pag. 214.. Lidii Pag. 4.7.
Rotari VII. Re de Longobardi pag. Sorelle di Fetonte pag. 27.
144. 149. Sorrento nella Campania Regione d’l
RUFU (Santo) Diſcepolo di S. Pietro talia fertiliſiima pag. ;8.
pag: 92. Spedale primo in Livornop. :75. 276.
Ruggiero Conte di Sicilia p. 6. uo. Spedale di S. Antonio di Livorno,
Spedaliere, e Operai png. 337.
S Spedale di S. Leonardo dl Stagno p.
[28.
SAlagumbereto Pag. ”4. Spedizione terza Puniet de Romani
Salarcguagliata pag. nq.. Pag. [37. i
e
.. 25 9
Spedizione de Piſani per Maiorica, Tiberio Ceſare pag. 38.
ed Eviza [Mg. 219. Tirannide prima dc Turriani in Mi
Spina della Corona del Salvatore pag. lano pag. 13.
203. Tirrenia poi Tuſcia indi Etruria
Squata pag. 214. Pflg- +5
Stagno [mg. 128. 270. Tirreno Figlio d’ Ati Re de Lidi p.
Sta imeue . Vedi Iſole. 4²- 45- +8- 49
Statua di Maria SS. di Trapani p. 203. Tiro Manlio pag. 137.
e Tizio Fiume png. 3o.
Staturi Piſani pag. 62. 187. Todi Città pag. 345.
Statuti Livern-i‘fi approvati dalla Re Tolmeo ( Santo ) Difpepolo di S. Pie
pubblica Fiorentina del 1477. pag. tro pag. 92.
301. Tommaſo da Fermo Generale dell’
Suſa Cirtà in Piemonte pag. 237. Ordine de Preilicatori pag. 284.
Tommaſo di Campo Frcgoſo Doge
T di Geneva [mg. 288. '
Tortona Città del Milaneſe p. 237.
E Aigeta pag. 79. 81. Torte dell’ Avvoltore nel lido Toſ
sztalo Pag. 79. 81. cago pag. 41.
Taranto Città nel Regno di Napoli Torre 11 ‘S. Vincenzio nel lid. Toſ
pag’. 80. 86. cano [mg. 166. 296.
Tariffa Città di Spagna pag. 342. Torre Quadra , detta vecchia in Li
'l‘;-be Città png. 20. 24. vornoPag. 262.277. 279.310. 311.
Tlicut Dio degl'ldolatri Germani p. 312.
81. Torre Trigona, o triangolare alla
Teja Re de Goti in Italia prg. 148. Porta di terra di Livorno Pag. 262.
Teiamnne pag. 4.1. 288. 278. 279. 310. 311. 312.
Tempio di Venere Erycinia in Si Torr; del Fanale anticodi Porto Pi
cilia pag. 6. e :04. ſano nello ſcoglio della Mcloriap.
Tempio d’ Ercole Labrone Pag. 28. 226. 229. 24,6 262. 264. 265.
Diſſcrt. 1. fino all’intiera pag. 67. Tute del Fanale ptc-ſente quando
Tempio d'ErCole Monaco, or Mo edificata dalla Repubblica Piſanu
…a in Riviera di Grano“ p. 4.1. Pag. 226. 265. 266. .
Tempio d’ Ercole fotto Lucca p. 50. Torre, oRocca di Livorno pag. 166.
Tempio nell’ Iſola Timo contigua a 167. e 277.
P-.rro Ven-:re pag. 227. Torre detta di preſente -- Torretta)
’ codnto Re de Gori in Italia p. 148. Torre d. lla Frafchetta
Teodelinda moglie d' Agilolfo Re Sinfarlura‘ ”cl II. Tomo alla Di]Z
Longobardo pag. 14,9. ſe”. ſal-ra Porto Pzſrmo.
Teoderico I. Rc de‘ Goti in Italia Torre Roſſa pag. 286.
Pag- *47 Torre nuova, Marzocca detta, e per
'I‘epotizionaja pag. 214.. chè Pag. 290.
Terra Santa pag. 194-. efeg. Torri due prime edificate p equando
Teſeo pag. 21. in Porto Piſano Pag. 184. 185. 225.
Tcfl'aglia Regno pag. 4.5. 68. 74. 76. 226. 227.
Tenta-*ii , ſe Greci , o Liguri Oriundi Torri altre due , quando ordinate . e
dalla Germania, e ſe cdificatoti di collrurte dalla Repubblica Piſan
Piſa pag. 81. pag. 226. 227.
Tiberio Cotuncano pag. 9.
To
2.60
Toſcani, cioè Lidîi vincitori de Gi Villama
Villa a ` F“ſi MW“
Pigtirienmi . ,_. n"
ganti pag. 44. e 133.
Totila Baduilla Re de Goti pag. 11.8 Territorio antico di Porto Piſano
Tracbone Pag. 8a. ‘ or di Livorno pag. a14.
Tracia pag. 44. Villano Arciveſcovo Piſano pag. 24.9.
Trapani Città della Sicilia peg. 6. Vincenzo Bonanni lngcgniercpflg.:8c.
20). e _ſi-g. Viterbo Iſcrizione apocriiîca pag 1;
Traſimeno lago da chi così detto p. 3+5- ~
137. Vilige Re de Goti in Italia pag
Traslazione del Corpo di S. Agoſti— 148. ‘
no da Sardegna in Pavia png. lo. Viviani celebre Mat-tematico pag. 13:.
Trcgolo , Trogo , oTergla pag. 214. Volterra Città di Toſcana pag 41.
Trento pag. 344. Volterrani Crocefegnati a Ten-aſa::
Trinacria . Vedi - Sicilia . ta pag. 195.
Troia , Ilio: fug- 80. Voto de Livorneſi per la Pelia del
Turin in Terra di Bari Pag. 309. 1479. a S. Scbafliano M. pag. 3:2:.
Turrita, Turi-ida, o Triturrita pag. Ubaldo Arciveſcovodi Piſa pag. :+0.
34. 146. 171. _ Ugolino della Gheranlel'ca Sig. di
Tuſco Re Toſcano , da cui fu dem Piſa pag. 61. 187. 22.6. :29. :63.
la Toſcani 'Diſchi pag. 45. . 1174. 178.
Uliſſe pag. 22.
V Umbria Pag. 44.
Umbri png. 46.
Adadi Volterra, or Vada p. 34. Unione della Battefimale di S. Giulia
41. 42. 114. 193. 216. 303. 3:14. di Porto Piſano alla Pieve di S.
Valenza in Delfinaro pag; 337. Maria di Livorno pag. 317.e_!}gg.
Valle di Mazzara in Sicilia pag. 6 Unione Magna de Romiti Vaghi a
Varo Fiume pag. 26. Frati Eremiti di S. Agoſtino ſotto
Venere pag. 6. 21. ao4. Aleffimdro IV. Pag. 1:9.
Vencrio Rufo pag. 34. Univcrſirì di Parigi, di Bologna, e
Vercelli Città di Piemonte pag. 159. di Pavia quando, e da chi iſtituí
Veſcovi di Corſica pag. 232. e figg. te pag. 159 160.
Vefcovado Piſano quando eretto in Urbano V. Papa pag. a1a. a74.
Arcivelèovaclllo pag. 234. 235. a36. Vulcano pag. 46.
Vefcovi. Cî‘vtìîatenrc
l inen e g cn - Sardegna
Z
fuil’raganci dell’ Arciveſcovo Piſano
ag. 139. _ Anobi Capponi primo Capitano
vii Aurelia” Emelia di Scanio p. ' della rima Gale: da Fiorentini
34. u!. edificata in Toſcana pag- *73-1
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DEL REVERENDlSSIMO PADRE GENERALE
DELL’ ORDINE DI S. AGOSTINO
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