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Dono del: Autores
,IlRincip
di Sansevero.
10602aaa
BREVE NOTA
14

DI QUEL CHE SI VEDE IN

CASA DEL PRINCIPE

DI SANSEVERO

D. RAIMONDO

DI SANGRO

NELLA CITTA' DI
NAPOLI .

NELL ANNO 1766.


4.
SH
ITI
FR

1
+

1
3

A Chiefa Sepolcrale

della Famiglia di det


L
to Principe , la qua
le è pubblica è fituata
>
in maniera , che dal Palaz
ZO " dove vi è una gran

Tribuna , fi cala nella det

ta Chiefa . Questa è tutta

ricoperta di fini marmi . In


ciafchedun' Arcata vi è un

Maufoleo colla ftatua al na

turale d'uno degli Afcen


denti del Principe , e al
A 2 con
4
contiguo Pilaftro fta collo

cato il Depofito della Da

ma , che fu Moglie di quel


tale Antenato , che fta nel
fuddetto Arco . Queſto De

pofito viene ornato da una


ftatua di marmo , poco più

grande del naturale , rap

prefentante quella virtù per

l'appunto , che più rifplen


dea nella Dama defunta .

Nel Capitello del detto Pi


laftro , ch' è d
' Ordine Co

rintio , fi vede efpreffa l'

Imprefa della Famiglia , di


cui era la Dama : fopra una

fpezie di Piramide fi offer

va una Medaglia col ritrat

to della medefima ; e quin


di
5
di nel Piedistallo , che fo
ftiene la riferita ftatua , vi

fi legge l'infcrizione dino


tante di chi era ftata Mo

glie , e di chi era ſtata Fi

glia , terminando con un

elogio , alludente alla virtù,


di cui fi è parlato .

Quefta ferie di Genealo

gia Lapidaria incomincia da

circa centocinquant'anni in
dietro , tempo , in cui fu
edificata la Chiefa da Alef

fandro di Sangro Patriarca


' Aleffandria ,
d che ne fu il

Fondatore , fino all'odierno


Duca di Torremaggiore
2
Figliuolo Primo-genito del

prefente Principe di Sanfe


A 3 ve
6

vero . Gli Autori delle fta

tue de' Depofiti antichi , che


fono in numero di quattro ,

furono il Cavaliere Cofimo ,


Giovanni di Nola , e altri

celebri Scultori di que' tem

pi ; e gli altri moderni


fatti innalzare dal Principe

in numero di diciotto , in
clufivi i due Maufolei di

S. Rofalia , e di S. Odorifio ,
Santi della fua Famiglia ,

i quali fervono altresì per


Cappelle da celebrarvifi le
Meffe , fono ftati lavorati 1

dal famofo Antonio Corra

dini Veneziano , primo Scul

tore della gloriofa Memo

ria dell' Imperador Carlo


VI.,
7
VI. , e dal Cavaliere Fran

cefco Queirolo Genovefe 2


Allievo del rinomato Ru

fconi di Roma .

L'Opera più celebre del


Corradini , che fia in detta

Chiefa , è la ftatua della


Pudicizia , che adorna il

Maufoleo della Madre dell


'

odierno Principe , la quale

è ricoperta da capo a pie


di d' un velo dello fteffo

marmo , fotto di cui fi veg

gono quafi trafparire tutte


le nude fattezze della figu

ra . Opera in vero fingola


re ; giacchè nè i Greci , nè
i Romani Scultori hanno

giammai velato i volti in


A 4 teri
8

teri delle loro ftatue .

Il Capo-d
'-opera del Quei

rolo , che fi vede nella me


defima Chiefa , è fenza fal
lo la ftatua del Difinganno,

la quale rappreſenta un Uo
mo , poſto in un facco , fat
to di corde lavorate a re

te , da cui coll' ajuto del


propio Intelletto , rappre
fentato da un Giovanetto 1
alato " fta in atto di fvi

lupparfene . Queſta rete è


quafi tutta lavorata in aria,
cioè , fenza che tocchi la

figura , che v'è dentro ; per


la qual cofa vi è ſtato di

bifogno d' un' eftrema dili


genza nel lavorarla . La det

ta

h
9
ta ftatua fta collocata nel

Maufoleo del Padre del Prin

cipe .
Si vede altresì la ftatua
d'un Crifto morto , rico 2

perto tutto da un velo , la

quale , nel fuo genere , non


ha invidia all'altra già det

ta della Pudicizia ; e queſta è

opera del Sig.Giuſeppe Sam


martino Napoletano , il qua

le , dopo la morte del Cor


radini , che accadde nell'

anno 1752. in caſa del Prin

cipe , volle far moſtra del

fuo talento , e vi riuscì con

applaufo comune ; benchè fe

ne debba la prima Inven


zione al fuddetto Corra

dini . A S L'
10

L'Altare Maggiore della


Chiefa , di cui fi fta lavo

rando il gran Baffo-rilievo,


1
è adornato da due belle e

grandi Colonne , tutte di

un pezzo , di Roffo-antico ,

del quale marmo Orientale


fono altresì le due Urne ,

guarnite di metallo dorato,

de' due Depofiti fuddetti di


S. Rofalía , e di S. Odorifio . 1
*
L'intero Cornicione , e i
1
Capitelli de' Pilaftri , fono

d'una certa particolare com

pofizione del Principe , la


quale , quando la Chiefa ri

ceve l'intero lume del gior


no , o viene illuminata dal

le candele , fi affomiglia ad
una
II

una Madreperla , che fa un


dolciffimo accordo co' mar

mi gialli , de' quali fono ri

coperti i Pilaſtri , e ' l Fre

gio .
Inganna poi grandemen
te la dipintura , che ſta nel

la foffitta dentro il grande


Arco dell'Altare Maggiore;
imperciocchè , effendo effa

dipinta fopra un perfetto


dà a divedere una
piano ,

Cupola col fuo Cupolino


che fembra di ricevere il
lume dall' alto 2 e di tra

mandarlo alla detta Cupo .

la più grande .
Accanto alla Chiefa " e

propiamente vicino alla Sa

A 6 gre
12

greftìa , fi vede un altro

Tempietto di forma ovale ,

ch' è quafi tutto fotto il

piano del pavimento della


Chiefa , e riceve il lume da

un Cupolino , che'l cuopre.


Queſto luogo è ſtato defti
nato pe' Sepolcri de'Difcen

denti del Principe , che ver


ranno dopo il fuo Figlio "

non effendovi più luogo nel


la Chiefa di fopra da po
terveli collocare . Il groffo

della fabbrica è già fatto "


ma deefi ancor terminare .

Entrandofi poi nella Sa

greftia fi fale per una co


moda fcala , e
è fi va alla

Tribuna , che fi è veduta


nel
13
nella Chiefa " e che ſerve

per ascoltarvi la Meffa la


gente di Caſa , ſenza uſcire

dal Palazzo . Trovafi quivi

un ponte , che dà la comu


nicazione dalla detta Tri

buna ad uno degli appar

tamenti del Palazzo , che

chiamano del Patriarca , per

chè da effo fu fatto fab

bricare dopo la coſtruzio


ne della Chiefa fuddetta ·

In detto ponte vi è un'


altra comoda e viftofa fca

la : quefta conduce a pri


ma giunta ad una ben ar
chitettata e naturaliffima

grotta , compoſta di finti

Saffi , dove dee effere fitua


ta
14

ta la Macchina dell' Oriuo

lo con due quadranti , cor

rifpondenti a due diverfe

ftrade , la quale dee altresì


far fuonare differenti arie

alle campane d'un Cariglio


ne , che prefentemente fuo

na qualunque aria fcritta *


per mezzo d'un Suonatore,

il quale batte co' pugni fo


pra certi tafti rotondi , che
fono in una macchina , co

ftrutta a bella pofta , e col


locata in una ftanzetta ben

propia fopra la detta grot


ta ; e vi fi afcende per una
che pare
capricciofa fcala ,

d'effere tagliata nel Monte .

Da quefto luogo , falendofi

più
15

più in alto , fi va al fito ,

dove fono pofte per ordine


le campane del detto Cari

glione , che è ſtato fatto

coſtruire dal Principe fimile


a que' , che ufano nelle

Fiandre . E' effo fituato in

una fpezie di Tempietto an


tico rotondo , composto di
otto colonne 2 le quali ne

foftengono la volta ; e , poi


chè rimane alto e aperto

da ogni banda , dà comodo


a tutti di udirne il fuono .

Quefto Cariglione è l'uni

co , che vi fia nell'Italia ;


per la qual cofa al di fuo

ri di detta fabbrica fi leg

ge un'infcrizione fcolpita
mar
16

marmo del tenore feguente.

PRIMUS
IN ITALIA

NUMEROSUS

MODULATUSQ.

ÆRIS CAMPANI

SONITUS

IN

S. P. Q. N.
OBLECTAMEN .

Nel riferito Appartamen


to del Patriarca fi offerva
no tre grandi ftanze , le |

cui volte fono dipinte a

freſco dal celebre Belliſario;


33

I
e , quantunque fieno paſſati

circa centocinquant'anni

pur
17

pur nulla di meno fi man


tengono colla ſteſſa freſchez
za di colore come fe fof
"
fero ora ftate dipinte . Rap

preſentano le dette dipintu

re la Storia de' fatti più il


luftri e rimarchevoli della

Famiglia del Principe , ac


caduti fino al tempo , in
cui viffe il riferito Patriar
ca. Vuole l'odierno Princi

pe far feguitare la detta

Storia dal migliore pennel

lo , che vi fia in Napoli ,


da allora fino al tempo pre

fente , perchè ferva di fcuo


la e di ftimolo a' fuoi Gio

vani Pofteri d' imitare le

azioni gloriofe de' loro Mag


In
giori .
18

In due delle fuddette

ftanze vi è un Pavimento

d'una particolare compofi


zione del Principe , la qua
le , quantunque fi ponga in

opera tenera , come una cre

ma di varj colori , diventa

poi fra pochi dì dura co


me il marmo : i lavori >

che vi fi veggono , fono


dell' ultima bellezza , e for

mati a foggia di marmi di

varj colori ; tanto che pel


luftro , che hanno , ciaſche

duno gli crede di marmo

Suppone il Principe che


quefta fia ftata la baſe ( ben

chè coll' aggiugnimento di


altre materie , che non fa
reb
19
rebbero al cafo di contraf

fare i marmi colorati ) del

la compofizione de' Graniti

Orientali , i quali certamen

te non erano prodotti dal


la natura
" e di cui fe ne

veggono in Roma degli O


belifchi , e delle Colonne "

fattevi trasportare fin da'


tempi degli antichi Roma
ni dall' Egitto .

In una stanza d'un altro

Appartamento , che chia


mano della Fenice , il qua
le fta tutto in fabbrica "

per renderlo meglio divifo


è comodo , fi veggono due

Macchine Anatomiche , o,

per meglio dire , due Sche


let
20

letri d'un Maſchio , e d


'
n
una Femmina , ne' quali fi
offervano tutte le vene , e

tutte le arterie de' corpi u

mani , fatte per iniezione ,

che , per effere tutt' interi ,

e per la diligenza , con cui


fono ftatilavorati fi pof
?
fono dire fingolari in Eu

ropa . Oltre a tutte le vi

fcere , e le parti interiori

del corpo , coll' apertura del


cranio , fi offervano tutt'

vafi fanguigni della teſta ;


e, coll'aprirfi la bocca , fi
veggono altresì i vafi fan

guigni della lingua . Mira


bile poi è la dilicatezza "
colla quale è ftato lavora
to
21

to il corpicciuolo d'un Fe
to , che morì in un colla

Madre , di cui è lo Schele


tro della Femmina fuddetta :

1 giace quefto accoſto la Ma


1
dre , la quale fta in piedi ,

e fi fa girare d'ogni intor


no › per
per offervarfene tutte

le parti . Vicino al detto


bambino vi è la fua pla

centa aperta , dalla quale


efce l'inteftino ombelicale
1
che va ad unirfi al Feto nel

fuo propio luogo . Anche il


cranio di queſto picciolo cor
picciuolo fi apre , e fe ne
ofservano i vafi ſanguign i.

Le dette due Macchine , o

fieno Scheletri , fono Opera

del
22

del Signor D.Giuſeppe Sa


lerno Medico- Anatomico Pa

lermitano .

In un Appartamentino 2
che fta nel primo piano del
Palazzo , dove fi è ritirato

il Principe , ftante l'imba

razzo della già riferita fab


brica , fi offervano le fe

guenti cofe di fua propia


Invenzione .

Un Quadro d' una Ver

gine col Bambino in brac


cio , che viene da Raffaele,

compofto di lane di varj


colori ,
e che , veduto in

profilo contro il lume , pa


re una fpezie di velluto di
lana : le mezzetinte di que

fa
23
fta figura fono così bene
sfumate , che recano invidia

ad ogni altro Quadro di


pinto con colore ad olio .

Un altro Quadro pure

della fteffa materia fi offer

va nella maggior parte ri

coperto da un velo , figura


to colle fteffe lane così al

3 naturale , che non vi ha

chi non vada per alzarlo :


verificandofi in quefto Qua

dro quel , che l'antica Sto


ria racconta de' due celebri

Dipintori Zeufi e Parrafio .


Nell' Appartamento del Re
fe ne vede un altro , quaſi

confimile , regalatogli dal


Principe .
Nel
24

Nel fuddetto Reale Ap


partamento fi offerva altresì

un altro Quadro , anche pre

fentato al Re dal Principe,

il quale è dipinto con cere


colorate d' una maniera mol

to più vaga e bella di quel

la già ritrovata dal Conte

di Caylus di Parigi . In

cafa del Principe fi veggo

no alcuni Saggi della detta

dipintura , e fi fa vedere la

cera , colla quale fi mefco

lano i colori per dipignere;

e quefta fi fcioglie coll'acqua .

Ha egli ridotto queſta fua

maniera a tale perfezione "

che fi veggono de' piccoli


Quadretti , che non fi di
ftin
25
ftinguono dalla Miniatura .

In un altro Quadretto ,

dipinto fopra Rame , fi vede

una maniera di dipignere


= per perfezionare la Minia
. tura . Quefta ha la vaghez

za del colorìto propio del


la detta Miniatura ; ma ha

poi la forza della dipintu


ra ad olio . Queſto modo,

E inventato dal Principe , vie


ne da effo chiamato Pittu

ra Eleoidrica 2 la quale fi

può fare fopra ogni forta


di metallo , o altra mate

ria , non potendofi fare la


Miniatura , fe non full' a

vorio , fulla pergamena , ful4


la carta ec.: materie tutte,
B che
26

che os ingiallifcono 0

ftanno foggette alle tarle .


Sopra alcune carte > e

fopra del Rafo bianco fi

veggono varj fiori impreffi

di più colori , i quali s' im

primono con un folo rame,


con una fola tirata di tor

chio , e a un medefimo tem

po . Lo fteffo fi vede per

riſpetto a' caratteri di varj


colori , potendofene ſtampa
"
re delle pagine intere con
una fola compofizione " e

ad una fola preffione di


torchio .

In alcuni pezzi di No
biltà , alti circa una mezza

canna , di color giallo , e di


CO.
27
color turchino , fi veggono

de' fiori dipinti alla ma


' Pekin ;
niera de ma quel 2

ch'è forprendente , fi è che


i fiori bianchi fono tutto
affatto fenza alcun corpo ;

IN e fi veggono non folo dal

[C la parte diritta della dipin


TA tur a 2 ma ben anche dal

ne rovefcio , bianchi , traſpa

ar renti , e netti , della fteffa


maniera appunto , " come fe

Ca la Nobiltà in quel fito fof

fe tutta bianca . Dalla qual


cofa ben fi comprende quan

to fieno più pregevoli que

fti , che que , che vengono


dalla Cina fu i fondi colo

rati ; giacchè in quelli tut


B 2 to
28

to il colore bianco forma

un corpo fulla feta , il qua


le , piegandofi la ſtoffa ง
viene a fenderfi , e quindi

a diſtaccarfene ; quando che

in queſti , inventati dal Prin

cipe , non può in alcuna ma


niera ciò accadere .

In Wor alcune figure dipinte

a paftelli fi veggono i co
lori fiffati di maniera , che
*
fi poffono avvolgere , fenza
che corrano rifchio di can

cellarfi Quefto Segreto fu

inventato , e quindi dato


dal Principe a S. A. R. la

Margravia di Bareith , la
quale fi degnò d'incaricar
"
ne il fuddetto Principe >

per
29
퍼 perchè il Signor Loriot , a

bitante a Louvre in Parigi ,


L
non volle a patto alcuno
infegnargliene il fegreto

ch' egli cuftodiva troppo ge


lofamente .
J
I In varj pezzi di vetro

bianco fi veggono diverfi


colori , i quali penetrano

nel vetro , e rimangono lim

pidi e chiari , come fe 'l


vetro foffe di quel tale co
lore ufcito dalla fornace
;

per la qual cofa fpera il


Principe di avere ritrovata

la già perduta maniera di


dipignere fopra i vetri , for
fe con migliore è più faci
le metodo degli Antichi . J
1

B 3 Ha
30
Ha ritrovato il Principe
la maniera di valerfi nella

Dipintura a buon freſco del


!
Cinabro , e quel che fa più
maraviglia , anche della Lac
са , cofa in vero non da

altri finora ritrovata ; e fe

ne veggono varie figure in


una delle Anticamere del

fuddetto Appartamentino

nelle quali fono adoperati

i cennati colori , mefcolati


+7
colla calcina .

In una caffetta con di

verfi piani fi veggono meffi


,и per ordine novantafei qua
drelli di marmo bianco di

Carrara , i quali fono tutti

colorati di ogni forta di


Co
31
colori . La maggior parte di

effi contraffanno varie pie

tre conofciute , di maniera

che non fi diftinguerebbero

dalle naturali , fe non vi fi

foffe lafciato a bella poſta

dalla parte di fotto qual

che luogo non colorato ; e

le rimanenti fono ideali , e

di vaghiffimi colori fuori


D
dell'ordine naturale . I fud
1
detti colori entrano nel mar

mo che lo penetra
tanto ,
>
no da banda a banda , an
corchè fia della groffezza

d'un piede ; e poffono co


lorirfi delle colonne di qua

lunque grandezza , e qualfi

voglia altro groffo lavoro


B 4 In
=
32
In oltre , ftante la fuddetta

profonda penetrazione de'


colori , poffonfi i marmi

già colorati fegare


in più
• +
fette ; imperciocchè fi tro
vano fempre gl' ifteffi colo

ri in tutte le fuddette fette,


che fi erano dati fulla fu

perficie . La più fpeciofa


Învenzione del Principe , per

rifpetto a quefti marmi co


lorati , è che acquiſta il mar
**
mos di Carrara , dopo ch'è
ftato colorato , la fteffa du
rezza de' Marmi Orientali :

il qual pregio chiaramente


fi conofce dal pulimento ,

che riceve il detto Marmo,

che di fua natura , eſſendo


MA il
33

il più tenero , acquiſta un

luftro eguale a quello de'


detti Marmi Orientali e An
23-82

tichi 2 e come quefti dee

luftrarfi ; giacchè , fe fi po
TO
228

neffe in pratica la manie


28

ra , colla quale
quale fi luftrano i

Marmi bianchi , non rice


verebbe effo un bel luftro .

Tutt'i Baffi-rilievi , fic

come fe ne veggono alcuni


fatti dal Principe , poffono

colorirfi al naturale , e fan

no una vaga figura .

Varj Quadri di Marmo


I bianco fi veggono dipinti

con belle figure di color


0 roffo di varie fpezie ; ma

alcuni pajono affolutamente


B 5 di
34
*
dipinti di chiaroscuro d'un

bel Carminio , ed altri '


d
un bel colore di Cinabro

Si offervano varj Quadri


di finiffimo Baffo-rilievo di

Marmo bianco , il cui fon


do è luftrato , come altresì
lo fono i lavori dell' inta

glio . Quefta forta di lavo

ro non può affolutamente

farfi con niuna fpezie di

fcarpello , o di burino , sì

perchè il Marmo non po


trebbe ridurfi a quella così
si an
grande fottigliezza ,
cora perchè falterebbe in

ifcaglie , fenza poterfi ter


minare alcun lavoro . Giu

gne a tal fegno la finezza


de
'
35

de ' lavori , che poffono farfi

col mezzo di quefta Inven

TC zione del Principe , che fi


veggono alcuni merletti a

guifa di fino punto ' In


d

foghilterra intagliati nel Mar

16 mo , i quali arrivánó ad

nt ingannare lo fguardo di chi

argli offerva .
20 La più bella tra le In
venzioni del Principe è quel
‫دمت‬

la di contraffare it Lapis

lazuli con piccioliffima fpe +


P
CO fa in tal guifa , che non

a vi ha Profeffore , che poſſa

diftinguerlo dal vero , dopo

-2 che è ſtato fegato in fotti

li fette . In quefta Pietra


#
fi veggono ben efpreffe quel
B 6 le
36
1
le fpezie di macchie di
oro ว tal quale fi veggono

nel vero Lapislazuli , ed ha


l'ifteffa durezza e lo fteffo

pefo per l'appunto del ve


ro . S.A.S. il Margravio di

Bareith , quando fu in Na
poli , avendone avuta una
fetta dal Principe , giunto
alla fua refidenza > la fece .

efaminare da alcuni pratici

Artefici , e da varj Chimi

ci , i quali , dopo molte


pruove , che ne fecero , ne
vollero fare quella che
"
chiamafi pruova Reale , cioè,

di porre fulla detta compo

fizione lo fpirito di nitro ,

il quale , poftovi , tolfe il


lu
37
ŵ luftro alla medefima " e ci

fece la fteffa impreffione per

l'appunto , che fa fulla ve


ra Pietra : dal quale fperi
mento chiaramente fi cono

0: fce che la compofizione del

finto Lapis del Principe non


W fia una vetrificazione ..

Toglie il Principe a va

rie pietre prezioſe il loro


naturale colore , e le fa di
venire bianche e chiare
+
3

come
# 13

i Diamanti : ciò fi
ea

vede in un Zaffiro , il qua


-320

le , effendo ftato di color

C turchino , è divenuto lim


:

pido e bianco , come fi è


1
detto , fenza perder punto

nè la fua figura , nè la ſua

na
38
naturalezza di Zaffiro .

Pel contrario , alcune gio

je , le quali di fua natura


fono pallide e ſcariche di
colore , le fa il Principe
efaltare all'ultimo grado di

effo , fecondo la loro fpe


zie fi offerva quefto in

varie pietre di Amatista ,


le quali , effendo ſtate , fic

come ſe ne vede una , ap

pena un poco colorite , fo


=
no quindi divenute del più
alto e bel colore , che mai

poffa defiderarfi nelle Ama


tifte .

Fa il Principe una fpe

zie di porcellana bianca ;

la quale diviene luſtra , non

già
39

già colle folite vernici , che

fogliono darfi alla medefima ,


ma fi lavora , e fi luftra

fulla ruota nella fteffa gui


20

fa l'appunto , Y CO
per

me fi luftrano le pietre

le Agate,
&

dure , quali fono

i Diafpri , ec.; ed effa por


1. cellana è traíparente , come

tutte le altre , ricevendo fol


སྐྱུ
ལྟ་
ལུ་

tanto un luftro più dolce


ཤེས

e più bello di quello delle


confuete .

La feta vegetabile , che

produce la pianta , chiama


ta Apocino , la quale , per l
'
コ eftrema cortezza de' fuoi fi
lament non fi è potuta
i ,

CL giamma filare fenza addi


i
zio
40

zione , il Principe , dopo

una certa preparazione , l


'
ha fatta filare perfettamen

te e fottilmente ; di manie

ra che ſe ne poffano fare

più e diverfi lavori , pe'

quali s'impiega la comune


feta . Se ne veggono alcuni

pezzi d'una fpezie di grof

fo Amuer di più colori .

Di quefta forta di feta può


un Uomo veftirfi da capo

a piedi , potendoſene vale

re non folo per uſo di a


biti , di biancherie , di cal

zette , di cappello , e fino

di tomajo per le ſcarpe ;

ma confeguentemente per
mobiliarfi la Cafa , e farne
for
41
formare della carta da fcri

vere , la quale verrà per l


appunto come quella della
Cina ; ficcome fe ne vede

in Cafa del Principe

La Canapa più groffa

corta , e la più difpregevo

le fa il Principe divenire
fina , bianca , e luftra ว +
come la feta ; di maniera

che in luoghi , dove vi fia


2.00
qualche fiume , o acqua cor

rente , può dare di guada

gno circa il cinquanta per

cento ; e fe ne veggono del


le moftre nella Cafa fud
e.
detta .

Fa lavorare il Principe
ne
un panno di fua Invenzio

ne ,
42
ne , il quale è fottiliffimo ,

e al maggior fegno leggie


ro ; e che , fervendofene per
Mantelli , o Redengotti ,
+

per qualunque forte e lun

ga pioggia , che mai pof


fano ricevere , non mai que

fto panno fe ne inzupperà,

e rimarrà fempre afciutto e

leggiero . I Redengotti , che

S. M.C. uſava , quando ftá

va in Napoli , per andare


alle Cacce nell' Inverno , e

rano di queſto panno .


Si vede ancora un certo

Drappo , il quale da una


banda è velluto di feta , e

dall
' altra è panno di lana.
Queſto ha l'iſteffe preroga
tive
43
Ho

tive del panno fuddetto ;


effendo però di quello più

forte , più caldo " e più


2043
ne

ſtrano .
250

• Si offerva in oltre una

pc cofa molto fingolare , ed è


una cera , fatta dal Princi

pe fenza il naturale foc

corfo delle Api : queſta vie


ne da effo ricavata da va

rie comunali erbe e fiori ,

le quali , a forza di bulli


re nell
' acqua , in cui vi
.:
fono alcuni fali , mandano

a galla della detta acqua

una ſpezie di grasso , che ,

raccolto e tornato più vol


na te a ricuocere 2 viene in

confiftenza di cera vergine,


la
F
44

la quale diviene bianca , e


fi lavora come le altre .

Veggonfi altresì alcuni


pezzi di legno , e alcuni

carboni , i quali , accefi "


non fanno cenere di forta

alcuna , e non fi confuma

no come gli altri , ſe non


Ĉ
che , fmorzati , dopo effere
ftati molte ore alla violen

za del fuoco , fi fendono

e fi riducono in pezzi .

Ha fatto il Principe al
tresì una carta propia pe

cartocci dell' Artiglierìa , la


quale non fi accende nè

vi reftano delle faville ,


ma diventa immediatamen
Le carbone . .....

Que
45
Quefta Invenzione fu ri

trovata tempo fa in Inghil


terra da il

quale , avendo confervato con

impenetrabile riferba il fe

greto , fi è fatto de' ragguar


devoli capitali , per effere il

folo , che provvede tutto l'

Efercito , e tutta l
' Armata

Navale Ingleſe . S. M. C.
7
nell'anno 1755. ordinò che
1
fe ne facefiero copiofe prov
vifte in Londra a fin di

farle traſportare a Napoli

per ufo di quella fpezie di


Artiglieria di Campagna ,

che tira fino quattordici col

pi in un folo minuto e
allora fu che , intervenuto :

il
46
il Principe per accidente

nel ragionamento , che in


una delle Anticamere del Re

fe ne facea tra ' l Coman


dante Generale dell' Arti

glierìa , e alquanti altri Ge


nerali dell' Esercito 2 e Si

gnori Palatini , gli fu dal


citato Comandante Genera

le ' Artiglieria con pre


dell
mura dimandato ſe fi fa

rebbe faputo promettere di


riufcire nell' utiliffima ope

ra di manufatturare egli la
fuddetta carta , per guifa che
aveffe la fteffa vantaggio
fa prerogativa di quella '
d
Inghilterra volle , ciò in

teſo , effere diſtintamente in


for

)
47
I formato il Principe de' pre

1 cifi buoni effetti di cotal

prerogativa , e quinci aver

ne anche un picciolo pezzo


t per faggio ; ed , offervato

さ che l'ebbe , non iſtette gua


ri a prometterſene dentro

2 di fe medefimo la felice

riufcita : niente ad ogni me


+ do agli Aftanti ne palesò
Tornato a Cafa immedia

tamente pensò a provveder

fi degl' ingredienti neceffarj

1 per la defiderata miſtura >

: fecondo che fin dal primo

momento fe n'era immagina

ta e propofta la tempera ; e 'l


7 dì immediatamente feguente

ne preſentò al Re fei fo

gli
48

gli belli e fatti , e che fu

rono ritrovati alle replica


te pruove , che all' iftante

ne furono fatte , di più fi


cura e coftante riufcita di

quelli d'Inghilterra . Efami

natifi poi efattamente i rap


porti de ' due coſti , ſi trovò
B
quello della carta di Lon

dra , efclufane pure la fpe

fa del trafporto , eccedente

mente fuperiore a quello


della carta di effo Prin

cipe .
Per comodo della So

cietà ha trovato effo Prin

cipe la maniera di fare 43ri

ftagnare le batterie di cu

cina , o altri rami ufuali ,


fen
49
fenza che vi fia bifogno di

grattare il vecchio ftagno ,


a che vi era rimafo attacca

to ; di maniera che i detti

vafi di rame rimangono fem

pre dello ſteſso peſo , ſenza


punto diminuirfi ; ficcome

accadea nelle altre maniere

Le di ftagnare , le quali a ca

po di pochi anni faceano ,


a forza di grattare dive
"
nire i rami fottili in mo

P do da non poter più ſervi


re. Quefta maniera del Prin

cipe ha altresì il vantaggio

fopra delle altre , che in

un fol giorno pofsonfi ri


ftagnare molte centinaja di

pezzi di rame , pe' quali 2


C al

ww

50
altrimenti faccendofi , vi bi

fognerebbero moltiffimi gior


ni ; venendo in oltre la

ſtagnatura bella e luſtra ร

come l'argento .
Moltiffime altre belle fco

perte ha fatte il Principe,


-
alcune delle quali fembra
no fuori dell'ordine della

natura . Belle fperienze ha

fatte altresì per riſpetto al


la Palingenesìa naturale ap
parente , e naturale reale "

come anche di quella arti

fiziale apparente de' vegeta


bili e degli animali , ed ar
tifiziale reale di alcuni ve

getabili , e di alcuni ani

mali , per ofservare le quali


SI
ci vuole della confidenza

col medefimo .

OPERE DATE ALLA LUCE

DAL PRINCIPE DI SANSEVERO ,

I.

i Pratica

più agevole e più utile


di

Efercizi Militari

per l'Infanteria
Scritta da
Raimondo di Sangro Principe

di Sansevero e Colonnello

del Reggimento di

Capitanata
in virtù

C 2 A
52

di Real Difpaccio del dì 17.


Settembre 1746.

per Segreteria di Stato e


Guerra

e dalla propia.
Sagra Perfona del Re
7
benignamente efaminata ed
approvata nel dì 22. No

vembre dello steffo Anno


in Napoli MDCCXLVII .

nella Stamperia di Giovanni


di Simone .

In foglio di pag. 180. con


Figure e Indice .

Detta opera fu riftampata in


Roma l'anno 1760. dallo
Stampatore Pietro Paolo

Barbiellini , parimente in

foglio di pag. 149.


II.
53
II.

Lettera Apologetica
dell
'

Efercitato
Accademico della Crufca
contenente

La Difefa del Libro intitolato


Lettere - d
' una Peruana

per rispetto alla Suppofizione


' Quipu
de

I Scritta
alla Ducheffa di S * * *
+
e

dalla medefima fatta pubblicare

in Napoli MDCCL.

con licenza de
' Superiori

In quarto grande di pag.320.

con Figure .

C 3 III.

I
54
III.

Supplica
di

Raimondo di Sangro

Principe di S. Severo
umiliata

alla Santità di

Benedetto XIV.

Pontefice Ottimo Maſſimo

in difefa e rifchiaramento

della fua Lettera Apologetica


ful

propofito
de' Quipu de' Peruani

in Napoli MDCCLIII .

Per Salzano e Caftaldo .

con ' Superiori .


licenza de

In quarto grande di pag. 224.

IV.
55
IV.

Lettres

écrites part

Monfieur le Prince
de S. Severe

de Naples
a
Mons". l'Abbé Nollet

de l'Accadémie de Sciences

" a Paris
contenant

La relation d'une découverte,

qu'il a faire par le moyen

de quelques experiences Chi


miques ; & l'explication
Phifique de fes circonstances.

premiere partie

a Naples .
1 chez
56
, Jofeph Raimondi
chez
MDCCLIII .

avec aprobation .
In ottavo di pag. 92.

V.

Differtation

fur
une lampe antique
trouvée a Munich en l'année

1753.
écrite

par
Mr. le Prince de S'. Severe

Pour fervir de fuite a lu


premiere partie de fes let
tres a M. Abbe Nollet a

Paris , fur une découverte,


qu'il a faite dans la Chi
mic
mond
57
·
mie avec l'explication Phi
71.
fique de fes circonftances .
39 a Naples MDCCLVI.

chez Morelli.

avec approbation.
In ottavo di pag. 141. con

due Figure .
e

ezé

4C
BATTIST
7 AP83
49
On ,
uty
yo
Blanchard ad nat.Jef C. Schuledinge
Blanchard ad next. def C. Schule Dire
Blanchard ad not.def C Schullgiry
Blanchardad notdef C. Schuleding
Banda
Big

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