Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
/ sr sr/ c.
\ MODERNA E CONTEMPORANEA
C/9
GENOVA
M E T O D O ' ' F A C I L E
7EK F1K.MAKZ PRALSISIA S 'O P .T A
L DI V E R N I C I
DELLA C IN A , e del GIAPPONE
p r a t i c a t o
IN* F R A N C IA , ED IN IN G H ILTERRA
Secondo gii (perimenti di- accreditati Profeflbri che a i un modo
facile riducono l ' a r t e di ( c o g l ie r e fa Gomma copale tanto
, in addietro: ( e ra profitto ricercata
O L T R E A CH E I N N U S J E R A B ltl. ED U TILISSIM I S E C R E T I
T u t t i « p io v a ti dalle più dotte Accademie di Europa ta r i- d ie
B elle A r t,. apparto,tenti , e f o r t e -ambe riguardanti ' T £
d , tenere nette e Denti con Polveri fa tui ,ri e Ballam i
Mfetvienti a diverfe m ài atti e
IL T U T T O O P E R A , e S T U D I O
DEL' S 1 GNOR,
ALBERTO G UIDO TTI BOLOGNESE,
dedicato al signor
^ 0
I N V E N E Z I A MDCCXCL
pre sso P i e t r o S a v i o n i
■A f
* i £ NT e mi è più gradito che il poteri11
offrire un contraffegno dell‘ intrinfeca , e fin-
cera mia amicizia . Fortunata occafione mi ac-
!cade nel pubblicare il prefentè Libro . Egli è
a mìo credere un complejjo di erudizioni , [pe
AL
i
AL C O R T E S E
L E G G I T O R E .
T 1
J—í Amor di fapere non ha avuto, nè avrà
mai limite alcuno , a fronte d’ infuperabili
oftacoli ; perciò forgono ogni dì nuove fco-
perte , le quali o il governo politico , o- 1’
arte militare , o F agricoltura arricchifcano .
Il genio innato dell’ Üomo per le fcienzé
ognora più cerca di apprendere , e di erudi
re . L’ Operetta , che colle mie Stampe io
prefento al Pubblico è fruito di molte vigi
lie , e di molte faticofe efperienze : eiTa trat
ta di formare le Vernici all’ ufo della C ina,
e del Giappone . I foli induftriofi tentativi
ci hanno meifo a parte di una manifattura
jtphe i Cinefi mai non avrebborio a noi tra
mandato , troppo gelofi nel comunicare i lo
ro fecreti . Col prefidio di quello Libretto
ognuno può divenire maefìro in un’ arte fin
qui occultataci , e sì neceflaria , che tutti i
fontuoiì Appartamenti fa più brillanti nelle
foro magnifiche fuppellettili . Se i noilri an-
tichi aveffero avuto in coitume quelle Ver
D E L L E GOMME»
a v v e r t i m e n t o ;
\
Libro Tì'imo.
io , clie per edere graffa , e refinofa è di poca
buona qualità , ma quella , che deferive detto
Autore non è ¡a Refina dell’ Arbore del Balsa
mo del Copaibe , ma è dell’ arbore del Ballatilo
di S. Tornine nell’ Affrica , nell" Ifola detta di
S. Tornmè . Segue detto A u to re, e dice : 1’ al
tra, quale è trasparente, e chiara, quella edere
ettima per vernici , ma per edere di qualità
umida in primo grado, e che per caui’a delle
parti acquol'e , che in fe tiene , ne nafce la
gran difficoltà nello Scioglierla con lo Spirito
di Vino, come da molti viene propofto.
, - 1 ' . A. ' ■
I
I
l
Trattato dì V e rn isi. 2j
4Altri Mordenti
Mi-
Trattato di V ern ici. 35
Delia Torporitia.
De' Sbruffi,
mam
f ilt r a »
Modo dì adoperarla.
Ver-
Trattato di Vernici, 19
filtra Vernice.
U t-
Trattato di Vernici.
Altra Vernice.
filtra fintile .
t O , V ■ '
M-
Trattato di V ernici. 65
filtra Vernice.
Vernice ofcura
filtra Vernice.
Altra Vernice »
Altra Vernice,
Ver-
‘f ra n a to di Pernici « 69
Vernici chiara.
V ERN ICI d e s c r i t t e d a l p o m e t s e n z a
L A Q U A N TITÀ * DELLE DOSI, E SENZA
IL MODO DI O P E R A R E .
Vernice bianda*
Vernice da Oro,
filtra Vernice.
Vernice luflra .
Ver-
76 Libro Secondo
Ver-
Trattato di Vernici 77
¡Altra fimile «
»Altra ¡ìmile »-
¡Altrii confimile.
,
Pirito di Vino una libbra Gomma Lacca on
S d e 4 , Gottigomma mezz’ oncia, Aloè ‘epati
co
Trattato dì V e r n ic i .
co dramme 2. Si polverizzino tutte cotefle Gom
m e , e in polvere finifiìmu ridotte, s’ infondino
in una boccia di vetro nello Spirito di Vino ,
la quale ben chiufa , fi ponga al Sole eftivo , fin
ché le Gomme relìino iciolte ; e fe forte d* in
verno , fi metta la caraffa in una llufa calda,
agitando la materia deliramente quattro o cin
que volte il giorno . Compiuto lo fcloglimen-
to , fi coli , e fi confervi la materia co-lata in
altra boccia ben #xiufa , onde non ifvapori .
Quella Vernice fi dà fredda , e dopo fi pone al
fole, o in una llufa ben calda.
ft •'
jLltra detta.
< *• *.
Omma Latea oncie x , Aloè fuccotrino in
G polvere dramme due , Olio di Trementi
na oncie 8 , Zucchero fino in polvere oncie 1 ,
s’ incorpora ogni cofa infieme , e fi cola per
tela.
elitra conftmìle, ma dì maggior perfezione.
Ver.
8o Libro Triino
,
Omma Lacca oncie 2 Carabe giallo , cioè
G Ambra oncie d u e , Gottigomma oncie 2 ,
Sangue di Drago in lagrima grani 50, Zafferan
in polvere mezza dramma , Spirito di Vino on
cie 14 . Quello che è da poderi zza rii fi polve
rizzi Sottilmente , e fi ponga in infufione nello
Spirito di Vino in vetro Gretto di bocca, quale
fi chiuderà con vefcica e cosi*chiufo fi porrà
al fole efiivo , e le foflfe d’ Inverno al fuoco,
ad effetto che fi faccia la digeftion delie mate
rie , non mancando dì agitare a quando a quan
do le droghe nel vafo . Compiuta quefia prima
operazione , fi porrà il Saggialo nel fornello in
arena , dandogli poi fuoco gradato , lafciandolo
ivi Gare , finché fiafi fatto lo fcioglimento delle
unite materie , e fi trovino bene incorporate
infieme . Ottenuto quefio fi cola la Vernice , e
fi conferva . Quando fi vuole adoperare , fi ,do-
vrà prima fcaldare un poco il metallo ; il qua
le , fe la Vernice farà fiata fatta bene, diverrà
di un coloro più bello dell’ oro, ed è fperimen-
tato.
,
Omma Lacca Colofonia , Maftice , e Spi
G rito di Vino.
Pernice iuflrtt.
,
pirito dì Vino rettificato oncie 6 Pece gre»
S ca chiara dramme 3 , Olio d’ Abezzo dram
me 2 . Facciali bollire il tutto a bagno Maria
in un faggiolo opportuno , finché fi trovi bene
unito.
,
Pirito di Vino perfettiffimo e rettificato on-
S cie 4 , Gomma Copale un quarto , Sandrac
ca onde un ottavo , Maflice onde un ottavo .
Antimonio onde un ottavo , Ogni cola lì fa in
polvere finilfima , e dopo fi mettono di per fe
a fciogliere cotefte cole ; come di fopra fi è
detto , fi unifcono infieme , fciolte che fieno ,
agitando , e fcuotendo le materie nel faggiuole)
che fia chìufo , ed in fine fi ritornano al fole ,
0 al fuoco , acciò prendano corpo indi fi cola
la materna, e fi-conferva,
# ? Km*
gtf Libro Trimo
Vernice da /lampare.
L I BRO S E C O N D O .
DEL METODO DI DORARE , ED IN AR G E N TA R E
IN D IVERSE M AN IERE .
/
94 Libro Secondo
q>uel d’ altri è fiato tnefìier eh’ io mi volga per
averle . Se tutte, Ieggitor cortefe, non ti fera-
braifer buone , e tu all’ ottime t' appiglia che
non poche effe fono, per la fperienza che n’ ho
avuta , e iafeia quelle, che al tuo palato fapo-
rite non compariffero . Così v e r n i a foddisfare
te , e nello ftefifo tempo a gradire in qualche
modo l’ opera che ti ho predata, perchè con ef-
fa ti follevi, e diverta. Senza più dunque, paf-
fo ad infegnare, ed il modo a traferivere, con
cui s’ indorano a fuoco i m etalli.
,
upponendo, che quello che vorrete dorare
S fia un pezzo d’ argento , lo dovrete prima
far roventare a fuoco di carbone, avendo riguar
do che la violenza del fuoco noi faccia colare ;
indi , fatto rollò che fia , s’ imbianca coll' im
bianchimento degli Argentieri , che fi fa nel
modo feguente .* Si piglia quella quantità di
Tartaro di Botte, che al volito bifogno vedre
te convenire, e pollato minutamente, fi mette
in un acconcio vaio di rame non illagnato, o di
terra nuova bene verniciato , con tanto lale
bianco, che vaglia per la metà del tartaro , e
con Efficiente quantità d* acqua fi fa bollire,
non lafciando di mefcolare ogni cofa infieme
con un pulito legnetto ; indi fatta, la bollitura,
tufferete in elfa il pezzo d‘ argento , lafciato
prima raffreddare, il quale, quando avrà puref-
io per qualche fpazio di tempo bollito , lo le
verete inora con qualche cofa o di legno , o di
ottone, o di rame, non mai di ferro, piombo,
o limile , ed offervatelo fe è bene imbiancato,
lo pulirete con un>a addattata feoppettina , ed
arena di mare, la quale pulifee fenza detrimen
to del pezzo, e fe non Io folfe , vi rifarete da
capo a roventarlo , e a farlo bollire come pri
ma nello imbianchimento ec. , e ciò tante v o l
te farete , finché fia venuto perfettamente bian
co. Ciò fatto, lo pulirete, come fi difle , affin
chè divenga lucido , e perda Ja patina del bian.
co, che acquiflò nell’ imbiancarlo , indi con te-
p6 Libro Secondo
la ufata bianca Io afciugarete , e perchè perda
qualunque umidità che foflfe in elio reftata , lo
porrete a rifcaldar di nuovofopra carboni acce!!.
Gli altri mettalli poi, fuori del rame, e dell’
ottone , che fanno!! bollire nello accennato im
bianchimento per pulirli , non per imbiancarli
giammai , fi lifeiano coli' arena , a differenza-
de’ due mentovati di fopra, che voglionfi netta
re con la brufehetta di ottone.
G 5 ’Poi-
ts a Libio Secondo
Saldatura di oro.
G 4
T04 Libro Secondo
Inargentatura a fuoco
lm
U è Librò Secondò
Saldatura di Argento.
,
Rendali (lagno fino cioè di quello, che chia-
P mafi di riftello vergine, fi fonda in metto-
la o tegame di ferro con altrettanta Ialina bian-
chiffima ; colate che fieno cotefte due materie
unite infieme , fi mefcolino in maniera, che s
incorporino bene , e dalla polvere ottura, che
da tale unione ne rifulterà , fi conofcexà che
fono, incorporate . Fatto quello , pigliali quella
' polvere , e fi lava a più acque in un cattino ;
profeguendo una tale lozione , finche 1 acqua
retti chiara. Si decanta pofcia l’ acqua, e fi con-
ferva lo (lagno precipitato , il quale fi mette
dopo a colare in un crogiuolo , oppure nella
mefcola adoperata da prima, con olio di oliva,
nel quale 4 volte fi fmorza ; locche fatto , li
avrà uno (lagno belliffimo , ma fenza luono , ®
fenza negrezza . Se poi vi folfe chi voleffie a
elfo aggiugnere una feda parte del pelo d ar'
sento vivo , addiverrà biù bianco , ma più a-
gro . Se finalmente piaceffie ad altri di unirgli
polvere di vetro bianco , diverrà di fuono ar
genteo i ma ancor più agro.
H Sma}-
1 14 Libro Secondo ec.
Hianco finto .
"Negro finto.
,
Umo di rafa calcinato Maftice in lagrima;
F ed Olio di fpiga fciolti infieme , ed uniti
a forza di fuoco . Raffreddata quella mefcolan-
za , lì riduce colla macina in polvere fottiliflì-
m a, e quando fi vuole adoperare, fi diftempera
con Olio di Spiga-
libro t e r z o .
SELVA »1 VARI SECRETI SPERIM EN TATI O T TIM I ,
E PA R TICO LAR I .
H * Me-
fl4 Libro Terzo
, ,
oclearia fumaria beccabunga , naflurzio
C acquatico , o fia crefcione , manipoli due
uguali per forta . Si tagliano minutamente co.
teli’ erbe, ed infìeme fi pongono in vafo di v e
tro pulito , verfandole fopra libbre quattro di
fpirito di vino ; ciò fatto , fi chiuda con fove-
ro il vafo e fi ponga al fole eflivo per cin
que, o lei giorni, onde le materie mefcolate fi
fermino . Di quello fpirito di vino alterato fe
ne fa ufo alle bifogne, fenza depurarlo dall’ er
be . Serve per levar il calcinaccio da’ denti ,
toccandoli con bambagia inzuppata in elio ; per
ogni male delle gengive, Iciaquandofi la bocca ;
e per combattere , e fanare le ulceri feorbuti-
che o della bocca , o della gola • Rifpetto al
calcinaccio de’ denti, fi toccati quelli due, tre ,
o piò volte il giorno, fecondo fi vedrà bisogna
re . Si uia però cautamente.
T er
Stiva dì varj Secreti ec. 131
,
I prenda porcellana rotta ed in fua mancan
S z a , maiolica fina di Savona, od altra limile,
pedifi in mortajo di bronzo ; e polverizzata , lì
dacci. Poi s’ improntino oncie due di pomice in
polvere, oncie una di corallo, onde tre di pol
vere roffa di mattoni cotti , ed oncie una di
fpezie odorofa per render la com poliziotte gra
devole. Ciò fatto, fi mefcolar.o tutte cotede co
le infieme, e fi ripongono per P ufo . Venendo
il cafo di doverfene fervire , fi dà mano ad un
ritaglio di tela avente un po di ruvido, fi bagna
nell’ acqua frefca, fi droppicdano i denti; indi
Selva di varj Secreti ec. 12}
A L T R I SECRETI P A R T I C O L A R I .
Q
uantunque quello fegreto non fia palefe ap
po noi, e folo in Francia, in Inghilterra,
ed in altre Provincie a noi rimote fi adoperi ,
non oflante mi piace ora pubblicarlo , onde far
ufo dello fteflo quelli polfano , che ne aveller
bifogno • ,
Pigliali dunque colla di pefee bianca , e ben
battuta, fi riduce in piccoli minuccioli , i quali
s'hanno ad infondere nello 1pi rito di vino .c h i u
dendo bene ¡1 vafo , aftinchè non ifvapori , ed
abbiano campo d’ intenerirli . Inteneriti che fie
no, fi riaffonde nella materia fpiritofa porzion di
Gonrma Arabica fatta in polvere relativa alla
quantità della cojla \ fi mette il vafo ben cniu*
lì4 Libro Terzo
fo fui fuoco a bollire , fin che la materia ve^
dali ridotta alla confidenza di Vernice J cui fat
t o , fi cola per feta , e fi conferva ben chiufa
per 1* uopo.
Volendone far ufo , fi prende quella quantità r"
idi Vernice , che vedefi bifognare per far il co
lo re , s’ incorpora collo fteffo colore, che fi vuoi
fare » procurando che fia diafano , come effe-
re devono tutti gli altri , che fi voleflero ado
perare, come per eferopio ¡1 Carmino pel rof-
f o ; il crocco , o la Gottigomma pel gialle^; il
verde eterno, o di Capetta pel verde ; il bia
detto pel turchino ec.; e perchè fi rendano traf»
parenti , è neceffario , che tai colori li ano ri
dotti fui porfido impalpabili , ad effetto che
mefcolati , ed impattati colla vernice , rettino
diafani, come fi defide rano ■ Quando il color non
fi vuoi carico , fe ne adopera poco $ quando fi
vuol carico , fi accrefce la dofe . In fornirà la
deftrezza , ed il giudizio di chi adopera faran
no , che venga meffa in pratica la graduaz'on
de’ colori , onde foddisfarfi in ciò che più gli
aggrada . Ciò fatto , fi prende 1* orpello , e fi
fcalda un pochetto , guardandoli però di non
fcaldarlo di troppo , perchè potrebbe guaftarfi ,
mutar di colore, e perdere il lucido , non che
danneggiare il colore intromeffo nella vernice,
e gli fi dà il colore. Colorato che fia, fi difen
de dalla polvere, perchè non fi ofeuri, e fi lec
ca. Per quello poi che fi adopera ne’ ventagli,
o in altre limile cofe , ficcome trovali egli ef-
pofto al continuo contattò delle mani così fe
gli potrebbe dar fotto il fugo d' aglio , quando
non fi avelie rifleflìone che l'odore acuto di un
tal vegetabile difficilmente fi perde.
Mt-
Selva di varj Secreti ec. U S
, ,
N Fiandra Olanda e fimili Provincie do ,
I ve abbonda il lane, dello Feffo fan ufo , ed
jn mancanza di lui ricorrono al Tegnente, il qua
le arpreffo noi ancora riefce a maraviglia , co
me 1* eiperienza il dimoftra , fenza aver bifo-
gno di ricorrere a lunghi, e replicati bagni, e
alle rugiade, con pericolo di danno . Ecco dun
que il m o d o da adoperarli: tolta che ila dal te
la} > la tela, lì pone nell’ acqua calda ad efpur-
garla dalla bofima , ed aiciutta, tornafi a lava
re in altr’ acqua tepida . Fatto quello , tuffili
dentro in nuov’ arqua, nella quale ila fiato iìem -
perato Ferro di vacca lattante, ed in effa fi la-
i et a Fare pel corfo d’ ore 24 . Levili pofeia , e
fi mondi in acqua calda pura ; cui fatto diften-
dafi alla rugiada per 5 0 6 notti , e nel giorno
al fi le , a quando a quando d’ acqua chiara fpruz-
gandola . Óopo averla così preparata , fi metta
in taccata , fuor di cui , fi rimetta alla rugia
da, e non palf ranno 8 o io giorni , che la te
la farà bianchilfima addivenuta . Avvertali che
più bella , e più perfetta riufeirà nella Prima
vera .
j t ripulire li Quadri vecchi.
I prende rame ,
fino di rofetta oncia 12 ot
S tone in banda
che no, onde 6 ,
fiottile , e che fia dolce anzi
Argento fino abbruciato , che
che è migliore , oncie 1 e un quarto , fonde!!
il tutto infieme.
\4 c-
j :8 Libro Terzo
,
Ceto ben forte boccali due Sale armonìa-
A co oncie a , Sai Gomma onde a , Sai co
mune onde 2 , verderame fino onde a . Pre
parati tutti quelli fali , fi pefìano infieme col
verderame, e fi pongoo in una pignatta nuova
vetriata, dentro cui vuol.fi avere pollo l’ aceto,
e con ifpatola di legno fi mefcola il tutto , ac
ciò le materie fi fciolgano , indi fi laiciano per
34 ore in ripofo . Poi fi mette al fuoco la pi
gnatta, e fi fa la contenuta materia bollire. In
tempo della bollitura fi procuri di tener ben
chiufa la bocca della pignatta con carta refifìen-
te a più piegature , ed a quando a quando con
l’ ufata ipatoìa fi mefcoli deliramente il conte
nuto . Si cerchi in oltre che il bollore fia mo
derato, nè fi levi dal fuoco , finché l’ aceto non
fia calato pel terzo . Giunta la bollitura a tal
grado , fi colerà per pezza di lino di teffitura
fitta, e fi ierberà in un vafo di vetro ben chiulo.
In tre modi poi fi dà 1* acqua forte , fegnati
coll’ ago che fieno i Rami , ai quali vuoili pri
ma aver data la vernice • Uno è di porre il
Rame in una caifetta da tre fole fponde , col
locata in maniera che abbia una proporzionata
pendenza dalla parte che non ha fponda, ad ef
fetto che 1’ acqua forte , che fi dee andar ver-
fando fopra il Rame coli liberamente nel reci
piente , che ad cifa fi vuole avere fottopofto .
Tale verlamento devefi continuare, finchèfcor-
giate gli fegni nel Rame fatti edere a voftro
piacimento fcavati ; la qual cofa rilevarete dal
le prove , che farete cop cera da botte , nella
quale rolleranno le tracce della loro profondi-
Selva di var) Secreti ec. 129
PER
Selva di Var) Segreti eC, , J$1
PER FAR P O L V E R E DA S C H I O P P O
PERFETTISSIMA.
J l pur-
Selva di varj Secreti et ili
PAS -
TjS Libro Terzo
A urem cominciamento d a ’ R o s o g l i .
tA ,
fare lAcqua di Meììffa odorofa 0 di Salvia ,
0 di qualunque altra Tianta odorofa .
Ter
*44 Libro Terzo
,
O fpirito di Vino fecondo la dottrina de’
L Chimici , è la parte oleofa del vino rare
fatto dai fall acidi . anello quanto più fi diltil-
Ja per isflemmarlo, tanto minor fuoco ricerca,
non che maggior fpazio d’ aria nel lambicco.
Una tale cautela deefi oifervare ancora nello di
ftillare a bagno Maria. Per conofcere poi fe lo
fpirito di vino è perfetto , pongafene un poco
in un cuchiajo, e s’ accenda , fe predo fi confu
tila, fenza lafciar nota alcuna di flemma, legno
è, che ha perfezione.
U\6 Libro Terzo
B I Z Z A R R I A N O B I L Í ,
o p e r a z i o n e .
Ma.
Selva di varj Secreti ec. *49
*
150 L ’ èro T e r z e
,
andorle dolci onde S Zucchero fioretto
M pe-.o oncie 8 , Mandorle amare oncie 4,
Si levi la icorza alle Mandorle, e fi faccian il
re nell acqua • Poi fi pelìino fin infimamente , e
fi pallino per illaccio. Pallate , che fieno , uni
ficali ad elle il Zucchero , ed il tutto s’ incor
pori con la chiara di ova n. 8 , sbattendo Tem
pre la materia, finche fi veda efier ' divenuta
come una colla eguale . Preparate in coiai mo
do le Mandorle , fi dà mano ad una . o a più
carte, le quali fi difendono fopra una tegola di
rame , e fovr’ effe in forma di tante rotellerte
fi va dtfiendendo la materia , cui dadi la prima
cottura, per indi farle bifcottare , onde riefco-
no ci cc a ti.
Bifcottinì.
Bifcottinì dì Cioccolato.
,
ucchero fioretto trito onde due Cioccola
Z to oncie s>> ova num. 6 . S’ incorpora il tut
t o , e fi formano bifcottinì fopra carta in tego
la di rame, e fi fan cuocer a fuoco lento.
Sorbetto di Limone.
Sor.
SelDa di lidr) StOreti ec. iji
,
Evata la fcorza alle Mandorle la cui dofe
L è la (letta di quella de’ femi di Melone, fi
fa la fattura tede defcritta nell’ antecedente ,
non con altro divario , fe non che in quedo fi
pongono Mandorle grettamente t r it e .
Sorbetto di fragole *
,
Ragole lib. 2 acqua naturale boccali t Si .
F pedauo i frutti ; fi didempera il pedo coli'
acqua , e fi patta per idaccio di fitta tela la di-
fiemprata materia , la quale unita ad oncie 9
di zucchero fioretto, ed al fugo di due limoni,
a congelare fi mette . Cosi per far forbetti con
frutti diFlembuè, Ribes ec. fi adopera. La do
fe folo del zucchero iuoie edere varia , fecon.
do la varietà de’ gufti. E’ però fempre bene da-
K 5 re
I 54. Libro Terto
re ada materia dì cotefti forbetti un po di o-
dore di limone,
Sorbetto di Verfico.
Tafla frolla *
Spóngate fine.
L I B R O PRIMO.
Pag. Pag.
P a tta tod iV ern ic i. 7 M o rd e n tea ll'u fod 'In g h il
D e lleG om m e . ivi te rrap e rm e tte rePo r o
D e llaG o m m aL a cc a . 8 fo p ralaC a rta . 25
M o d od ip u rg a r ela d e ttaD e 'C o lo ri. ivi
G o m m a . 9In c b io jlrofo p ra fin o. 27
M o d od i fc io g lie relaG o m M o d a d ifa re il C a rm in o.28
m aL a c c a . ivi M o d od i fa reil C a rm in o
D e ll' a ltreG o m m e . io in fe gn a tad a l P a d r eB o -
D e lleR e fin e ,e fp ec ia lm e n - n a n n i, c h ev o lg a rm e n te
ted e llaC o p a le . 11 fi c h ia m aC a rm in om a t
M u d od i fc io g lie re lam e to. 29
d e firn a. 13 M o d od ifa relaL a c c afin a
D e ll'A m b ra, o C ara b e . 15 fe rv e n d o li d e g li a va n z i
D e lloS p iritod iV in o . 17 re fia ti n e ll'o p e ra z io n e d e l
D e ll' O lioc o tto . 1 8 C a rm in o . 30
D e lm o d od i fa reP O liod iPe rfa reP A z z u rrod iB e r
T re m e n tin a . 2 1 lin o . 31
M o d od ip re p a ra relaP e c eM o d od i fa reu nb e llififim a
G re ca, le v a n d oa de ffa V e rd e . 33
la p in gu e d in e, c h ec o n M o d oc h ete n g o n oaM o n -
tie n einfe. 22 p e llie rd iF ra n c iap e rfa
D e lm o d od io rn a r
ec onfi r eil V e rd e R a m efin o . 34
g u re,fo g lia m id i'o roe c ., C
o lo rd iB r o n z afilm ile a l
eb affi rilie v ia llaC in e - v e ro . 37
fi ■ 23 P e rd a r ea llaL a c c au nc o
M o d od 'a tta c c a r lyo rofo - lo rb e lifim o . 38
p raq u a lfiv o g liac ofa ,c io èA ltroc o lorr a ffio . ivi
v e tri , m a rm i,e da n c h eAfa reu nb e lc a m por a ffio ,
fo p rav e rn ic i , ed ip in ti C o m efa n n oinF ra n cia,
ao lio . 24 e dinIn g h ilte rra■ 39
M o r d e n te ,c h e fe rvep e rri M o d od i fa reu n a b e lliffim a
lie v i , efi a tta cc afo p ra m a c c h ia d ìT a rta ru c a .ivi
il m a rm o , fe rro ,o tto n e ,De llaP o rp o rin a . 40
e da ltri m e ta lli. ivi P e rim ita reil L a p isL az ia
/litroM o r d e n tee c
c eli, ivi li. ivi
A ltri M o rd e n ti. ivi P e rim ita reil Porfido, ivi
D e '
A59
D e 'S b ru ffi. . 41 A ltraV er n ic e. ivi
M o d od iP u lire , elu fira reV e r nic eP e rjìa n a ■, 0A ra
leV e rn ic i. ivi b a . 6 1
D e lm o d oc h es 'h aate n e V e r nic erife ritad a lP .G io
r ep e rc u o c e releV o rn i v a n niZ a h a nn e lT o m .3
ci. 43 d e ll'o cc h io a rtific ia le.ivi
G ra d id iF u o c o . 47 A ltra V e rn ic ed e lloIle ffo A u
M o d od i fa reil P o tod e tto to re . 6 2
d e llaS a p ie n z a. 48 V e r nic ep e rv e la releP ittu
P e rfa reu na ltroP o top e r- r e , ivi
fe ttijjim om o lton e c effa r iofiltra V e rn ic ec o n fim e le . ivi
n e lleo p e ra z io n id e lle V e rA ltraV e r n ic ed ig ra nlu c i
n ie !. . ivi d od ad a r e Jb p r ali Q u a
P o to , 0G o liap e r li P a m d ri. "dj
b ie c h i, ivi A ltraV er n .b e llijfim a. i v i
fi fa reu n 'a ltraC o lla ,c h eA ltraV e rn ic e . ivi
a tta c c ali V e tri, leP o r V e r nic eb e lh ffim a O ltre m o n
c e lla n e, M a jo lic h e, le ta n ap e rc o p rir efo n d io f-
O ffa , eJim ili. 49 c u ri. 6 4
filtraC o lla ,0 S tu c c o. 5° A ltrafim ile . ivi
filtra, ivi A ltraV e rn ic e . ¿5
filtra. i vi V e rnic e4 ' A m b ra, 0C a ra
C o lla d i F e r ro te n a c ijji- b e . ivi
m a . 5 1 filtr aV e r
a .c on film iled iC ri-
A ltraC o lla p e ru fod e lla J ìo fa roP o v eM a rle y. ivi
C a rtaq u a n d oè b ra c c ia A ltra V e rn ic efu d d e tta . ivi
ta. ivi V e r nic ed e ttad aC o ra m a
C o llad e tta d ab o c c ap e r r op e r tig n e r ela P e lle
in c o lla relaC a rtap erta in a rg e n ta tad ic o lo rd e ll*
g lio. 52. o ro . 6 6
M o d od ia d o p e ra rla . i vi V e r nic eo fe tira, ivi
A ltraV e rn ic ec o n fim ihp iù
Pelle Vernici in partico p erfe tta, m ap iu lu n g a
lare , e del modo di a da fe iu tta rfi. 67
manipolarle , A ltraV e r n ic e. ivi
filtraV e r n ic ed i m in o rfa
D iq u e llad e llaC in a. 5 3 tic a■ 6 8
D e llaV e r n ic ed e lG iap p o filtraV ern ic e . ivi
n e . 5 6 filtr aV e r n ic e . i vi
V e r n ic efa ttainF u ro pafi- V e r nic ec h ia ra. 6 9
m ilem o ltoaq u e llad e llafiltraV e rn ic ec h ia ra, e Z e c
C in a ,e d e lG ia p p o n e p e r- c an te . ivi
fe ttiffim a . 59
fi fa relaV e r n ic ed 'A m b ra
te jìca cc e n n a ta . 6 q
Ver-
■ ¡/fi
Vernici defcritte dal Po- V ernicec h efi d à/o p ral
met fenza la quantità O r
od iG e rm ania, ec he
delle doli, e fenza il mo fi c on/er vab en o. ivi
ifiìm
do di operate. Altrad etta. 79
A
ltrac on fim ile,m a dima g
Verniceb ianca. ivi g io rperfe z io n
e. ivi
De lS ud d
e ttoo leofa. ivi V ern ic
eb ellifiima, c hefi
Altrap u red e l /a d d ettod o p ra tic ainF ra n c ia, G i
ra ta. 7° . n e v r a, e dIn g h ilte rra.
A ltrad 'a ltroA u to re. ivi p e rd a rla/o p raO ro lo g i,
Ve r n ic ed aO ro . ivi eM e ta lli■ 80
Ve r n ic ec h ia rac om eil V e !V ern ic ed e lP .J a m a rt G e -
tro. . ivi ' /aita. ivi
A ltraV e rn ic e . 7\ V ern ic eT u rc h e /c ad e lP a
Ve r n ic elu ftra . _ ivi d r
eA d e lb e r taT ilk o tts k i
Ve rri, c h iam a taC in efe . ivi G e /u ita■ 81
Ve rn .ftim a tifiim a, laq u a V er n ic ed e lP .P o m e tfie n z a
led ic o nor e fifte rea lm a r led o fi. ivi
te llo, n o nc h ea l fu o c oV er n ic elu flra. ivi
fc a ld a n d o la . 72 A ltrafim iled ip o c a/p e -
Ve r n ic ed au /a rfi p e rq u e ' /a. i vi
R a m i, c h e v o g lio n fi in ta Ve rn ic ed e n o m in a ta d e lla
g lia rea da c q u a forte. 74 C in a . 8z
Il m o dop o i d i d ar eu n aA ltraV e r n •b e llifiim a . ivi
ta lV e rn ic e/o p rali R a Ve rn ic ed ad a re/o p rala
m i èq u e fto . 75 v o ri, o rn a ti d iC a rtein
Ve r n ic ete n e r ac o m o dap e r ta g lia te, ec o lo ra te . 83
/’ u fod e 'R a m id ain c i-Ve rn ic ed i G o m m aC o p a le
d e r fii ■ 7 6 fic u ra. ivi
A ltraV e rn ic ed u rap e ru /oA ltra V e rn ic ed i G o m m a
d e ’R a m id a in ta g lia r,i vi C o p a le . . ,84.
V e rn ic ed au /a rfi p e r in ta Ve r
n .d ib e llifiim a lu c id o ,ivi
g lia reil R e n o . 77 V e rn ic elu ftraj ed u rad e l
laC in a .
La decfcrizione dell’ ac V e rn .fin ad iS a n d ra c c a . 80
qua forte da ufarfi fo- V e rn ic ed au /a re/o p rale
pra i Rami fi troverà c a rtefta m p a tec h e/o m
più innanzi • b r ata lc o . ivi
A ltraV e rn ic efilm ile . ivi
V e r n ic ed e l c olo rd e lVo roA ltrafim ile . 87
d ad a r
e/o p raM e ta lli,i vi V e r n ic ed e llaC in a. ivi
-A ltrafim ileV e rn ice . ivi V e r n ic ed e lR e v e r .P .B e r
A ltrafim ile . .7 $ lo c ch iM in .C o n v e n t- ivi
A ltrafim ile . ivi V er n ic ed ad a re /o p ra li
A ltrac vn fim ile . ivi fio ri d ic a rta. 88
V e r-
n1
V
e rn icelu ftra, c h efe m b aA
r ltraV e rnicefim ile, m a
u nC riftn i'o . iv* fra ngib ile. 1 ivi
Altrafu m ile . Vern.d iG o mmaV a c
ca.91
Ve rri, diG io :D a nieleG f-M
e o dod i fc io
glie rel'A m
fe rop e rg ua rd a reg l' In b ra, 0 fiaG a ra be. ivi
fe tti d a llap u tr
e dine, ivi V
e rnicep erc a rtad aim -
Ver n ic
ed ad a rfi fo prau n p a nna re . 92
v e lo, c h ed iv e rràlu cidoVe r
n ic
ed aflam p are. ivi
c o meu nc rijla llo• 9 0
l i b r o s e c o n d o .
es e dIn a rg
e n taturaa fu oco. ivi
Òe Vm etod od iD or
a r
107
Iinarg en tare ind iv
e rfem a A v vertim e nto .
De lm o d od ' in arg en tarea
niere. 93
Pe rfà r l’A m alga m ado roj fe c
co, d e ttov olg arm ente
pe rin d ora r
eafu o c o. 94 aB o fìm a. ivi
Prep ara zion ed iq u
e llo3ch eA ltrom odop a rtico larep e r
inarg e nta
ra fre d do ,c on-
vu olfi d o rare. 9}
De l m od od i av vivare il fid e ra tope rm igliore. 108
la v o roc olM erc u rio .^ 9 6Im b ian c h im e n top e rA rg en
D e ll' a pp licaz io n ed e ll'A - tod im e tà . no
' m alg am a. . jv‘ S a ld a tu rad iA rg e n to. Ivi
De lm o d
od i p u lire il la S a ld a tu rad ’A rg . fin o , ivi
v o rod o rato. 98 S a ld a tu rap e rla v ora reA r
Bo llim e n
top erd a reil c o lo -j g e n toam a rte llo, a cc iò
r ea lled o r
a tur e. ivi j re fijìa. ivi
Mo d od i la vo ra rec o ll' O roS a ld a i,p e rF ilo g ra n a. ivi
ful’A rg e nto . 99 M o d od ' in d o ra re, 0in a r
Altrom o d od ic o lo rir
el O - g en ta rec o nfo g lia q ua l-
: ro , el' A rge nto, v a lea fiv o g liaM e ta llo . Ili
d ireao r
O je b ia n co . 100 Afa re u nS im ilo ro d ic o
Altroc olo rd 'o roc onfa l lo re b e lliffim o ,c h e o ltre la
fa . 101 t e n e r
e z z au g u a g liaq ue llo
112
Po lv er ep erd o r
a r eafe c co d elZ e c c h in o .
A rge n
to 0a ltro M e ta l S
ta gn ob ia n c h iffim oc om e
lo . 1 01 A rg en to. nj
Co lo r
ep e r l' O rod iF ra n Sm a ltofin od ap o rrefo p ra
c ia. \ a3 o g n im e ta llo . 114 .
P u lim e ntod ao ro . ivi B ia nc ofin to. ivi ’
S a ld a turad io ro . ivi N e grofin to . ivi
A ltrafa ld ap u rad io ro . 104
L I-
JL I B R O T E R Z O .
I L P I N E
not
NOI RIFORMATORI
D I L I O S T U D I O D I P A D O V A .
c
( Z
acc
ariaV
atla
reffoRifo""’d
tor
(
_ F
ran
cefc
oPe
faroC
ava
i. P
roc
ur. Rifo ì.-_
rn
. 0
f
C .M . Re
CEN TRO PE R L A L i O RIA D E L L A T E C N IC A
j s s j u
C.N.R.
I.S.E.M.
SEZIONE DI
GENOVA
INVENTARIO
.
0 8 6 0 0 1 .5 1 3
J S S l_
T PS3¿,
Y
i
I
I