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c^r^Jfyo/'Jyct-
me
ELOGIO STORICO
di
A
MARIA CrAETANA
AGISTESI
MILANESE
DELL'ACCADEMIA DELL' INSTITUTQ DELLE SCIENZE, LETTRICE ONORARIA
DI MATEMATICHE
MILANO
Stampatore
MDCCXCIX.
University of
Urbana-Champaign
http://archive.org/details/elogiostoricodidOOfris
AL
I):
STOBIM! SIGNORE
GIUSEPPE AGNESI
MARIAN
^_J offerirvi
gio
ch'io faccio l'Elodi
Storico
Donna Maria
cer-
appartiene.
Ne
titolo queftp
fregiato di
altro
nome,
che del
Ai
fi
aggira
te
il
di
Lei encomiato
rito, trasfufo in
meVoi medefrmo
Lei
con tanto
profitto da effo
ro; e caro vi
fia
ad un tempo
nel
prefen-
del
17 pp.
)4
1. 1
|
nama^^
<
*!
'
111
B- A
MARIA GAETANA
Attirasi
.LjA
to
la
celebre
Agnefi
deplora-
non
Suoi, col,
lettere
colla piet
colla
beneficenza
di
i
rifcuotere
non
di
fola
pi finceri
gratitudine
fra
,
sentimenti
ftima
fi
,
di ammirazione .,
di
ma
di trovare
ancora
quelli
chi
pren-
A*
4(
delle
il
>*
di
faero
ed onorato incarico
i
tramandottri-
dare
a'
pofteri
affai
monumenti
Criftiana:
dell' alta
na, ed
pi della fegnalata
nome
do,
la
illultre
dalla dimenticanza,
l'altrui
f fia
femi fu
leggiere
indifferenza per combinazioni occormi furono di non tal pjfopofito , ftimolo ad accingermi io fteffo a
pofbiie,
quella
dell'
imprefa;
,
tuttocch
per
alle
la
,
fublimit
argomento
foffe
ben mi
accrgevi
ella
lperiore
d' affai
L'avere mortai
io conofeiuta
dappreiTo
im-
Donna
fino
dai
primi
all'
anni
ch'ella
ammirato
Mon-
do Letterario, e del fuo Veracemente Griffeno tenor di vita: La felice opportunit che
io ebbi di feguire
ocularmente
agli d
tratti
gior-
ultimi periodi
notizie a
degli edificanti
Jpettanti,
fuoi
Le
Ld
fopra tutto
scritti,
t
confervazicme
mano-
del
Pubbliche
e fottratte
profonda
di
degno
mie
"fratello
D.
Giufepinftanze
pe,
cedute
alle
preffantiflme
gentil
coftunie;
fembra-
4<
>*
eccitamenti
farM, liccotrie io erario infatti, Finalmente coliion comuni alla intraprefa. fteffa collo fpeffo volgere fra mani quella
accorgermi lezione di notizie, non Cardai ad" bifogno che una pianta si robnfta non avea vaga perch alcuna, dell'appoggio di arte
riufeifle
epompofa
agli
occhj
altrui.
Anzi
conobbi che a tal uopo altro non accorrei, sguardo, che femplicemente efporla all' altrui coli' fecondo che viene dai documenti fteffi
ordine de tempi
5
rapprefentata
trovai quafi
Ed
ecco in
Che
tato
modo
io
mi
da
e
infenfibilmente
indotto ad
abbracciarne
l'impegna,
folla di
fomen,
eziandio
una
del
amici
e di
perfetti
conofeitori
ftile,
di
Lei
merito.
foddisfo
ai
Se
alla
collo
coli' arte
,
non
efpettazione
comune
risguardo
chiariiTimi
n offra Mipregi di quefto raro Luftro della tuttavia debbo lano, anzi di tutta Europa; che lufingarmi a ragione, che nel compir vee accurato Storico io fo le parti di uno cortroveranno in me i Leggitori
ritiero,
tes
al
un
efpofitore
non
del
tutto
infiafficiente
grave affunfb.
in
Mila-
giorno
fedici
Mggio
del
chiari
ed
iiluftri
Genitori,
Don
di
Mariani,
Regio Feudatario
* delle
fue
q Montevegghia
MonteVeglia, pertinenze^ e
A 4
Donna Anna
Brivia.
Venne
Parrocchiale di
S.
Nazzaro maggiore il giorno ventitr dei {addetto mele , levata al Sacro Fonte dall' Avo
fuo
Don Giacomo
i
importi
giola,
nomi
Maria.
le
Appena
alla
ufeita
dall'
infanzia
morir,
tellettuali
ed
piet
Porgendoli
in lei
amabile, fifonomia dolce, maniere polite ed oneitc, cuor nobile e lincer, naturalmente nimico di ogni artificio e dopfpirito
mio
piezza, e sopra tutto un'anima arricchita dei doni della natura in guifa , che fi merit
ella
premure del degno fuo bisogno d'essere la conciliarli giuda 1' usa,
to, le principali cure de' maggiori nella edu* cazione ; mentre dotata coni' era di un fin-,
golariffimo
talento, d'un
le
impaziente naturai
di
genio per
mirabil
una
i
latte
primi elementi
.
vezzofa lingua Francef Nella quale fece cos rapidi progred in quella tenera et, che appena giunta agli anni cinque del viver fuo, ne {ottenne prove non volgari alla prefenza de' parenti ed
amici
fralle
domelliche
eccit
pareti.
Un
raro
tedi-
fenomeno
un
dotto
ingegno,
K
monto
col
del
fatto,
a
9 >'*
fare
.
pubblico
applauf
appena Le cofe apprende e nella voglia imprima Che del natio parlar le fole , e prime Forme ritien ma con fatica e pena ; Con vezzo tale, e con s pronta vena
di paif^ggio
, ,
,
,;
Che in pi dolce maniera, e pi sublime Ninfa forf non parla in sii la Sena
Par
che
il
Tempo
arrossisca,
e si
lamenti ,
,
Che in Lei V ingegno i voli fuoi preceda E comparir li faccia ognor pi lenti Ed io quafi non fo quello , che creda
.
Fofio in dubbio fra gli anni, e fra gli accenti; Se pii quello , che ascolti, o quel, che veda.
Ognuno pu
quale
esuberante
di leggieri
comprendere
dovette
contentezza
un
tenero e caro fpettacolo ingenerare nel cuoidi un Padre d' animo ben fatto e nobile , i
non mediocri
foftanze fornito,
che
dimo-
(Ir mai fempre un vivo fentimento per le Scienze, ed una generofa propenfione pe' Felicitato egli ancora di prole maLetterati
.
rchile nella
me Giacomo
mentre
alla
di lui
fcuola eie-
eoi!
(i) Stampato in Milano prefib i Fratelli Sirtori nel 1723. alla nebile fanciulla D. Maria Cattano, quefto titolo Jgnefi Milanese , tk nell" et di anni cinque parla mirabil:
mente traccef
4<
accidentale
H*
prefente
la
pef
domeilica
famigliarit
noitra
7
Padre
in.
nella figlia
ritenere e ripetere
afcolt'ate
lezioni del
fratello
ordine e prccifione.
Quindi
non
eflfa
un
alla
fi,
momento
ftefla
pure
claffe
multaneamente
sorbiva gli
quella
di di
migliori
A
le
dell'
Agnefi
alludere
di
apprendere
il P. D. GiufepRegolare Teatino 5
come
:
lo fu di
dedicatoria di
Una fua
divota!
operetta
intitolata
Avvertipropria.
La
confiderai tutta
anni
con cui quella rara figlia s'impofleff del Latino Idioma: badi il dire, che traduffe ottimamente dal in Latino italiano una lunga Orazione , datale dal fuo egregio Maeflro , l'Abate D. Niccol Gemelli non effendo per anco giunOrazione , ta a compire l'et di nove anni.
celerit,,
fomma
0)
j-7>.
che
di
ella
recit
,
fua Caia
adunanza a jtale oggetto invitata, iifcnotendone non comuni applaufi Crebbe quiue confidenti di la forprefa predo gli amici, giovane radi Caia, nel vedere in una s
colta
.
fpirito
che
ritrofa
pi maravigliofo , accoppiata ad Una naturale per qualunque pubblica eomparfa : non fenritrofia , eh ella dovette in apprett za virt combattere, affine di affecondare
5
con
Padre
ogni
figliai
sommiffione
di
il
geriio de!
L' Ofziorie
feia data alle
cui
Oratio, qua ofiendlturi art htm iber alluni fittala a fmineo fexu neiAquam ahhorrere , fo~
luta
Agnefih RJjetorica operai dante anno atatis fua nono nondum exaciit novella die 18. Augufli 17*7. Piacque alla Dicitrice d^indirizzare quella medefima Orazione i Padre D. gottina Tolotta Cherico
a Alarla de
uomo
Letterato,
infigne
fingolariflrno di fua
Fa-
ve
(i)
Me divieni
Tom.
i.
lateftam.
in
Maafr l'anno
1729.
4(
!:
iO'
na
diverfi
fijoi
tratti
onni-
non
ricercati.
Quanto
rendefi amabile la fchietta ingenuit della no* ftra Agnef nel chiamare che ella fa per en-
quefto fuo primo munusculum ? Nei proteftare al proprio Mecenate Opera non iua quefta medefima Orazione ? Orationem
dedicatoria
tro
l'indicata
componimento
puellare
'
hanc in palaftra
atque
,
umbratili
a
(
me prolatam,
quod
ejl
ut
morem gererem
atatis.
mea }
inser-
atque, ut pre-
iium dono facerem , quod ex meo non potram ex alieno addidi. E per ultimo quanto
bella V efpreffione
,
con
ne poefie italiane,
in quefta edizione,
di
latine,
aggiunte
e compofte dagli amici Cafa in fua lode, le quali dice ella potranno alleviare e ricreare il tedio desi osservatori dei fuo ancor nafcent;e ingegno, in. quibus fan nihil defideres prater veritatem Lo feopo avuto di mira dall' ottimo Precet.
ti
combattere
efercitare le
le
la
prevalfa
consuetudine
alla
di
non
del
Femmine
a.
e nel-
Scienze,
appoggiata
imbecillit
quefta
laboriofa carrie-
4'( ij )4<
ra
;
di moltrare
apertamente
il
torto
che
per
fall
alle
Donne
coli' allontanarle
quali
dudj,
per
;
non
fovvertir
delle' cofe
condannando-
conciamente
il
che
lafcia
di conghietturare
non edere
della
tempo
dell'
rigidi cenfori
condotta
Paterna
mo
la
il
nodra Maria Gaetana nell'Epilogo della Orazion fua ommettendo l' efempio di tante illuda ed efimie Donne, che tramandarono
a poderi chiari
ratura
,
monumenti
bqftibus
,
della
loro Lette-
pientia infenjtffmls
che
ne
dicano
XVI.
Paolo
Secolo foftenne
di
,
la difefa
Teologiche Tefi
e di tutto
il
prefenza di Collegio
;,
III.
facro
di
l'Oracolo fettilinLaurea Filofofale nella pubblica Univerfit di Padova; e di Madama Dacier, efimia illuftratrice dei Poemi di OmeCornelia
Piicopia,
detta
gue,
fregiata
della
ro,
non che Autrice della loro metrica verdone? Al qual propodto giova qui il ricordare anzi tempo la terza Tefi da Maria Gaetana poi fodenuta
nella
difputa
generale di
cosl : es*
17^8.=
4< H
!
)4*
Vbilofopina
infirmiorem
fexnm
tmm
prater feptuaginta fere eruditijjmas miu lieres, qnas reccnfet Menagius ; complures alias
qvxrvis
qua
in Fhi-
lfopbicis disciplinis
sunt
afjecuttf
natura
comparavit: quare penilo injuriofius cum faagunt qui eis honorum artium cultura tninis cumino interdicitnt , eo vel maxime , quod bac
ilhirum jiulia privatis , pubticisque rebus non modo band noxia futura fini, veruni etiam
pmitilia (i).
Non
and guari,
nieritarfi
ella
il
che
titolo
anche
di
la
no (Ira
gnefi pot
Oracolo fet-
tiimgue, avendo
aggiunte
al poffefl del
00 ae ^ a (Tanto fembra direttamente oppofto a quan# io pubblicatoli e ftarope Bodoniane di Parma l'anno 1793. il Raffaele in una fna cft. Cav. Benvenuto Robbio Conte di S. dotta DilTertazione fu gii fiudj Femminili , la quale per altro ei volle diret -a con erudiffimo elogio all' Agnefi me de fi-ina , contemplata come un eccezione del luo aflfunto. Ancorch egli dica che la donna desinata ad iftrire 1 viventi , a maneggiar la penna , a levar grido fra gli feienziati far fempre vn f' nmneno firmo ed infliial durer per mai Tempre la memo r ria dette Letterate Sovrane nella Scandinavia, n^-lle Spagne, nella Germania iiel' Inghilterra , nella Rnfa, e recentemente e fte* Ungheria. Al noftro uopo frattanto chi ignora le Grecie Angufte Irene e Teodora, la celebre Paola inftruiia nelle Sacre Carte dallo fteffo S. Girolamo, le Terefe , le Catterine i Siena e di Genova, e fra le pi a noi vicine Vittoria CoIanni , Veronica Gambara , le Madame Deshoulierefs , di Sevizile, tii Chatelefe, Bettifia Gozadini , ed ultimamente Lam'2 WS}, oraatueato e fplc-idore del fcrrnuiiiil Sello,
4K
le
*f
,
>*
,
lngua
la
Italiana
Latina
e
,
Franeefe
la
eziandio
fca
,
la
Greca , Spagnuola
3
l'Ebraica
.
Tedefeiu
N
il
da
dirfi
za maraviglia
fcriye
eh.
Conte Giam-
maria Mazzuchelli nell'elogio che egli fa di si gran Donna (i), con quale facilitale pror offerir e in fitto di tutte s impffeffuffe 9 senza f
"tanta moltiplicit di Judj la
minima confusomemoria.
pi oltre cos
ria
fapeva
la lin-
gua
solamente
tra-
duceva a prima vijla in Latino gli Autori Greci, ma parlava in quella con tanta franche nulla mechezza , e s famigliarmente glio avrebbe potuto fare adoperando la fua natia favella ; accoitumatafi fino da quella
,
et a
recitare
quotidianamente
il
l'Ufficio
Maria mente offerv nel decorfo del viver fuo 11 principal motivo, per cui la noilia gnefi
che
tutta
riella
Vergine in greco,
immancabil-
fpecialmente internoffi nello ftudio e cognizione della Greca Lingua s fu , giufta il configlio del? ottimo Precettore , quello di agevolarli il perfetto poffedimento
della Latina
*a
.
una fortuna*
l'avere
Gaetana
{0 Gli
Scrittori
d'Italia
ec.
Tom.
i.
Par.
i. al co-
pome
jigaefi pag.
incontrato
eccellenti
negli
ftudj
,
che
intraprendeva
de' quali
al
fa
Maeftri
il
,
la
fcefta
fendi-
?a dubbio
nitori.
eh'.
pi bello
encomio
fino
icernimento
ed
il
alla
gnerofit
de' fuoi
Ge-
Oltre
fullodato
Avvocato
Lodovico
di
Lingua
affunfe
Greca,
l'impe-
gno
le
d perfettamente
ammaccarla
,
nelle Lin-
gue Greca
tivano
Tedefca
per
quanto
almeno
confencir-
di lui pcrfonali
.
occorrenze glielo
felice
coilanza
lano
il
Ab. Girolamo
Secretano
tale
Tagliazucchi
per
egli
Mo-
donefe,
gi
e
pred quella
Dncal
additacile
Corte
da
Carica
,
un occorfogli
,
disgufto licenziatoli
ebbe
di
come
un
veniva ad ogni
accefifo
fi,
uomo
la
merito",,
Agne-
vedendo
dere feriamente alle Lettere, ed alle Lingue, s offri per di lei Precettore; impiego addoffatogli<8i buon genio dall' accorto Padre fenza alcun* risparmio di onorificenze , e di rimunerazioni Luminofe prove dei progreffi
della dotta Fanciulla in fatto di greco,
effe-
re
pofTono
la
teflimonianza
del
fi
Savonaro-
la (i),
che Maria
Gaetana
occupaffe di
(0
tnkx
il
Ditcrt, Efift. Apolog. Critfe. de aureo Combatthmtto Spirttuak ce, png, CCX.,
libro cui
ti-
&
CCXflI.
H& i7 3hr
que' tempi
nella
traduzione
in
Greco
deli*
opera intitolata: // Combattimento Spiritucu P. Lorenzo Scapoli; una fua v-eriole del ne , che efifte tuttora predo il Fratello.
D.
Pietro Agnefi
libri
fcritta
di
mano
a
propria,
pei due
Curzio del Freinshamio , tradotti dalla noltra Agnel Francefe Tedefco , e Grec:? in Italiano idioma (i) ; Tre volumetti contenenti un
di
Supplemento
Q.
Leflico
Greco-latino
fcelte,
di
tredici
mille
fcritto
tre*,
cento voci fuddetta per ajuto di memoria ad ufo prio ; ed una traduzione dal Latino in
Trattato
compilato e
dalla
pr.
Grer
Fa 7 co della Mitologia, odia vole,. tolto fecondo che pare, da alcuno de^
delle
quali J\1SS. ofTervai pure ch'ella afla^ porava eziandio la Poefia Italiana , Greca ,
do
e patina/
di
avere
abili
M.aeftri
,
ne venne,
che
la
infaticabile
Agnefi
attendendo
delle
eoa
,
ecceflivo
fervore., alla-
coltura
Lettere
trovqffi forprefa in
ta
B
(2) Vi, 1. in f. cum titulo : Qjt'nti li. i;tj tali cmxi.^ Galjictim, faetmknit'um'^
Curtii
Lib.
-
I.
&
'
&
Gracuw Con*
verfio
(%e,
,,
4*( i8
jjna Latina
,
K*
,
e V altra
Greca
ferirtele
da Mi-
lano in data del mefe di Pofldeone (i) 1730. del Pubblico Lettore Palatino Voigt , gi fuo Nel qual Precettore come vedemmo (2)
.
tempo promoflb
in Torino
ella
il
alla
Cattedra
di
Eloquenza
,
celebre
Tagliazucchi
il
il
dovette
?
(offerirne
con pena
,
diitacco
ficco-
me
rinomatifljmo Pro,
feffore
finche
vilfe
un'
alta
Iti-
degna difcepola. La malattia pvma io ddh Donzeller Maria Gaetana, attribuita da Medici alla applicazione non meper
no
n
Il
che
al
alla vita
alle
edentaria
accader fuolc
p ertone
di
fuo individuo
un
difordine
quali
il
maggiore
per
,
rimedio
potata
cavalcare
com'era e per l'et e per l'ingegno di spi? appigli fi rito vigorofo ed intraprendente, che a quefti efercizj con Affatto impegno ,
rie
divenne ben predo appaffionatilfima La^ onde alterato il. fuo fifico e per V infolito mQto coriiderevple , e pel frequente mutar
.
di abiti, fu in
breve
,
aifalita
da
uno
ftranq
male .convulsivo forzata pi volte al giorno per impeto del medefimo a falt.ellare da f
.
Ca&
^gaefi
Cartella
,7.
:.
carte
non
con
fatica
il
quella
il
ftravagante In*
tjispofizione
fofterto nella
aggiunfe
doiorofa
rammarico
della
da
lei
perdita
diletta
la
fua
Brivia Mariani,
19.
di
Marzo
del
1732. nella frefea et di circa 53, anni, Maria Gaetana rimata inaip etneamente priva
della
cara Genitrice in et
,
di
anni
le
tredici 9
mentre
fu pro-
dere fovra un
poli'
altiflmo
,
terrazzo per
all'
ricrearli
amena veduta
dal
giunta
intiera
pitarli
fuo
quella
venne male gi
sqmrnit
filante
fpprag-,
deferittq
per una
di
pericolo
.
.
precidi
da
La
Itranezza
quello malore
filici,
non
ispiegata
i
pofe in timore
i
gior conseguenza,
con
io
,
efficaci
efortazioni
,
moderarfi
cangiare
nel baldi
biti
,
nel cavalcare
e nel
la
doqile Giovinetta
di
una connaturale piet fi rivolle con religiof proponi, menti a rendere particolari Qfequj a Maria Vergine, ed a S. Gaetano Tiene; e dalla
eccitata
ma
eziandio da'
tratti
Dio ottenne un
lafciata
,
bra-
mato
La numerofa
que Femmine
e
famiglia
Don
di cinefi-
due Mafchj
che pareva
deter-
min il vedovo Padre di pattare alle fecon de Nozze con Donna Marianna Pezzi Milanefe, ornata
defiderare
fi
delle pi
in
il
eccellenti
doti che
9
poteffero elleno
fi
contraffero
una \&}
Gentildonna
%
di
Gennajo
1734. Accrebbero quelle la Famiglia Agnefi di due altri mafchj, il primo de' che per l'inquali il vivente D. Giufeppe gegno , e per gli ornati coltami moftrafi bea
del
,
degno Fratello di una tanto chiara Germana. La felicitazione per altro di s ineritevoi Famiglia cos siftcmata dur per poco mentre la di Lei novella Diretrice e Madre
nella verde et di
29.
il
anni
termin
19.
la
fua
mortale
cartiera
giorno
frattanto
1757. epoca
N
le
lafciano
memorie
della
Agnefi
che il fuo progreffo nelle Lingue anzidette, fpecialmente nella Greca, grafi refo aliai noto anche' in paefi rimoti, ficcome ne fa teftimonianza una lettera commendatizia fcrittale in greco da Marino Pieno di Corf in data
dei due Targilione (1) entrante 175 7. (2).. Rifulta pure dalla delta, che in quell'anno
ftudio
paffata
dell' elo*
e fublimi
awn.,3.
44
lofofia
.
21
>f
Gaetana a
La
deftinazione di Maria
evidentemente nelP or* dine , attefa la fortiffima propenfione , che per elB moftrava la valorofa Figlia, per moquelli ftudj fembraya
la
folta co-
che
frequentavano la
entrare
ne'
terminazione
vaiti
liberamente
delle
Matema
efpettazione
ma
rapidi e fublimi
,
n'
buon
te-
la
Francia,
lei
ch'ebbero
ad ammirare
profonde di
fpeculazioni.,
come
fi
dir in apprelfo
i
Fra
Letterati di grido
,
amici e confiil
contavanfi
Conte
De-
accreditato di quella et
Frailcefco
,
Manara
Cremonefe
di
,
Ch,
P. Reg.
Somafco
Profffore
Fifica
fperimentale
P.
Il
D. MiRegia
Profffore
nella
Torino, indi
.
nel
Il
,
P.
Ab.
de' Celeftini
Braneone
Profffore di
D. SeraFilofofia in Na-
B3
poli,
Vcfcvo
per
la
di
Gallipoli.
di
ali
erano
Soggetti,
tacere
e
\
tari? altri,
che for-
mavano
della
dotti
luminaria
converfazione
Cafa Agnefi
Tra
e
addogarono fi que, i l'impegno di ammaeftrare la noftra Maria Gaetana negli Elementi d'Euclide, nella LoPP. Mdnara
Calati
gica e
Metafifca
nella
t
Fifica
generale
particolare, e lperimentale
^inoltratali
ella
con mirabile
vol-
che
la
brava loro
)ifcepola efponefl
ta
i
iucceflivamente in priva-
compagnia
domeftiC'a a
pubblico
fcelti
,
cimento
qualificati
al-
foftenute alla
prefenza
di
cuno,
chiunque
contro
in
v'in-
terveniva
fcolaitica,
argomentarle
citato
forma
cos
fcriflfe
,
Mtfzzucchelli
(r):
il
Da
fuU
perfine
che
,
hanno
avuto
il
favente
gi
piacere
di udirla
coni ella
materia lutto faceva con beli' ordine a riferire, e ve bilancia-fa e confutava 'le ragioni, e pfiiogliendo feia fiabiliva la propria opinione che le venivano fatte \ obbiezioni le molte
la propojla
lofi fi
si
,
Ititi ii
ce.
Toni,
i.
Iti.
i.
pg. 19?,
4C
tinti
2i
M*
.
compimento
adunanze,
le
di
quelle
frequenti
Lette-
quali
d'ordinario riefeono
a
nel
dibattimento
ftucchevoli
,
chi
la
non
volle
fortuna-
combinazione che la aoftfa Ag'nefl fortiu aveffe per giudo fuo vanto ima forell fralle molte, di elevato e fublime ingegno, per nome Donna Maria Terefa , e di et minore della fuaj la quale applicata dal Padre alla Mufica rendeafi in ella egualmente chiara e
,
famofa che
la
fin
qui
lodata
Germana
nelle
Scienze e nelle arti dotte} cosicch divenne ben pretto la maraviglia de' pi rinomati Profelibri
Filarmonici
fi
Ed
il
blico
baio
non
Mufica, prafregue
tale idea, guflo*
Mazzucchelli
e
dell'
(0*
con
arte
,
con
tali
inMlligenza\ ed efprejjone di
,
parole
motivi ,
tutto
colto
ci
per
parlare
co"
nomi
da
forprender ne
chicchera. ben chiara prova di ci acccttazione con In quale fiato acaged onorato di pregiatami fegm
flP
Imperadrice
MaaU
Terefa
il
Libro
de'
fuoi componimenti
Tom
i.
Par.
i.
C 4
fa medefima*-preferitati)
la fini
Mufiaa
del
Dramma
tur'
della JiSofonisba
.
al
vivente
'impera*'
consecrato
Quella
degna
Sorella
ebbe
parimenti in coftume- di foltenere nella propria Gaia Paterna pubbliche Accademie Filarcola
moniche non
Per
fi
la
qual
da
Itupirfi
le
5
quella
dilette-
Sorelle
la
non
le
giunta
cimottavo delia et
foto
iua,
intervenivano
della
non
,
primarie
Perfbne
Citt
ma
quanti Principi
Viaggiatori
3
illuftri
Mila-
no ritrovavano
ti
,
per tornare d onde ci fiam diparti* decorfa , cme fi detto , dall' Agnel
tutta
Ma
quanta
la
materia Filo-
gloriofo fine
,
e fponendo fi
ral difputa
tenuta al folito
principio del
et
5
i7j8.
diecinovefimo
fua
alla
a difendere cento
novantuna
Tefi,
prfenza de' principali Miniitri e Senatori, e dei pi celebri Letterati di Milano , afpettan-
do intrepida da ciascuno
diferezione di
ni
noftra
libro
di
effe
4*C
d
*y )*#*
titolo
noi 'con
quello
,
(i):
Fropofiikms
miosophicae
,
Do-
Cajetam
li
de Agnefiis
Mediolantnfs
in
Mediala*
Curia Rega per J* Volle poi K feph Richinum Malatefiam &c. quella Aringa ragione l valorofa foftenitrice di al Filolofiche Teli Letteraria dedicare le fue
MDCCXXXP1IL
Bellom , la piufopra nominato Conte Carlo, dottrina di cui intima amicizia e profonda
tanto le fu
feientinto.
premerla
lofofici
al
giovamento ridi' arduo calle Con una erudita Lettera Latina, Libro di cui parliamo } efpone
di
avanzamenti
g'
Fi*.
fecondando
tuttavia
imput
di
indivifibi-
Opta-
temi ego, Ut probe ftofii, otto luterano tranLyceo premi, preclare quille frui F'orticu,
&
fi
modo
fiudio,
rnm meorum
atque ex tuh fapienrijfimis monitis ubcres dottrina fruSus percipere; quindi rivolgendo la
efperimento
al
sofpkuc Portone
vane Lettere ut (i) onrervanfi preffb'la Cafa" Aneii intendenti di Muica fcritte a D IVI ari a lecongratulazione delle iuc dotrei'a Aghfi', pofeia Pinottini , in Giordano Ricatti , te produzioni, fra quelle, due del Conte Reali elettorali. in data di Dresda dejle Loro Altezze
e due Vedi ivi rha7zo fcn. mim, 4.
4<
ne
eccitata de'
*s
)+
alla afpcttazio*
per
Paffidua e
ne' primi
:
predata a Lei
un
tantf
Uomo
ita
quidem, conchiude, atea mihi parata efibaud fan levis momenti* mnltis enim id pofiulan* tibns, anmiit tandem amarttijjimiis Pater , ut
domejlicis ertercitationibus
ciiltim' facerem
.
ingenioli
mei per
la
noftra
gnefi
V espofizione stfecofa ed energica de' pregj del fuo amico Mecenate * e dell' unico di
lui
Figlio
colle
feguent
efprefloni
che
dinotano
la
Criftiana
Religione
:
fortemente
suo radicata Far ille tibi mi* ditione evadat , quemadmodum pari inge?iio pollet , quodque fummo, votorum ejl , te exprimat moribits, omnibusque Dirlutibus Chri* ftiano bomine dignis te perpetuo referat
.
nel? animo
Maravigliof certo parranno ad ogni Leggitore i progreffi della giovine Agnefi fatti
in
quelle Scienze
aflbrbifcono le forze
Ma
crefeer ^dee
che
,
,
dell'
raviglia al faperfi,
di diecinove anni
fi
che da
una Donzeiletta:
via via
a'
proponelfero
e
fuoi Maeftri
fiti,
od
ai
Que-
Matematici, da effo lei o non peranco veduti o non pienamente intefi Il fuo carteggio Letterario rimailoFifici
, .-
o Problemi
4(
ti
-7
14
data
n fnimlniftra
fcrittale
infatti
*a Latina
in
in
Roma &L
tflh
quanti dubbi
dell'Arte balftica, torno ad alcuni Problemi poi e difcffk materia dall' Agcfi efpofta come- appare dal nella menzionata Disputa , lunga Lettealtra da citato Libro (2). Cos al Conte Carlo ra Latina icritta dall' Agnefi nel rilevar polliamo i fuoi progred Belloni
i
fa
al
di
lui
giudizio
Siano delle foluzione del Problema feguente: che abbiama parabole di diveffo parametro ,
e fin dato e il vertice ; no comune P rette perpendelle punto, da caffi conducano cerca di deterdicolari alle parabole fieffe ; fi ledette minare il luogo Geometrico, inciti Scioparabole? perpendicolari incontrano le
un
gliendo
il
il
luogo cercato
a
Proflegue
di
la
lettera
parlare
il
De
Chales per
determinare
,
getto interrotto di
paffa
aldine
fontane
quindi
a trattare di
Elementi del
corrette
un fuo
intorno
alla
Teora
rifpo-
finalmente da
una
h)
"3-
4<
tra
28
>!*
Belloni. fotto
il
Conte
3. Luglio i?jf. (1), in cai le rifchiara" alcune difficolt -oecorfele nella lettura delle
vediamo come
e
la noftra
lei
internandoli fn cotefti da
ciliflmi ftudj;
potranno manifeft'amente
ar~
confultare non solo i dotti che frequentavano in Milano, ma gli Efteri eziandio da lei conofciuti, per vie meglio
Agnefi nel
raffodarfi nelle propofizini $ che ella poi.esw pofe nella fopradetta pubblica e folenne fua
disputa
frefca et
che in
infiniti
ficcome
unica e
s
fola
ri ofa
fra le
glo-
carriera
il
non ebbero
animo, n
e. di
,
forza ballante di
di
fcuotere
di lei
ad prefunzione
incitarlo
E
,
liane que-
una prova che giunta ella appena al ventefimo anno, determino di ritirarli dal* Mondo, ed abbracciare il folitario Inftituto
llo
Cele/li,
.0
dell'abito,
ovvero Cor-
(1)
6.
4*C
enine dal munifico
Pietro Carcano
fi
,
29
1%
.
in
quefta
rifoluzione,
forda
alle
fre
quenti contraddizioni
ne richiefe umilmente Padre l'opportuno asdall'- amantiffimo fuo senfo. Reit come da un fulmine colto e forprefo il Genitore ad iftanza s inopinata
non
diffimulando
egli
1'
acerbo
fuo dolore
una
cara Figlia,
fralle
altre
accortati dell'
cuore iriconfolabL aspra ferita che recava l'amava, e dai le di un Padre che tanto cenni del quale effa fino allora avea voluto fcrupolofamente dipendere, anche col totale
sagrificio
inclinazioni,
fue personali
configli
deftinata
e fedamente internandoli
circoftanze
,
nelle
comprefe,
anche
col
Dio
l'avea
vo
fte
Padre
fteffo
tre
condizioni
furono
di
femplice e dimeffo
alla
,
di recarfi ad
ogni
la*
fuo arbitrio
fciare
i
Chiefa; e di
Teatri
,
totalmente
profani
balli
ed
diverti-
menti ), ottenutone dall' amorofo Padre un pieno e (labile affenfo, s'acchett ella pure
ai voleri
Paterni
non fenza
infinita
confola-
one
.fujt;
<K
moderato
ii]
.
jo )'*
ritiro,
il
vita ripigli
Tranquillata
del P.
animo
la
noftra
4gnefi*
tuttocch foffe
rimafta
priva ad
alla
un
To-
tempo
Manara
promoffb
Cattedi
quella
Regno
tutta
:
di
Napoli
Proregni la
non per
iell'
quello
,
lafciq
di
concentrarli
fole
Algebra
del
e nella
Geometria
,
vincie
mondo
letterario
il
dove
Conte
di S.
Rafcori-
mato
ritiro
1 z
verit
che
queil' ultima
con
in*
tima fo idisfazioae
Ottobre del 17^9. alle terze Nozze con Donna Antonia Boriati Gentildonna Milanefe, col quai mezzo egregiamente prvvide quel follecito Casato
il
Padre
liao
il
giorno
f.
pa
regolamento della medefma, ed alla pi affidila educazione della prole affai numerofa rimaftagli dai due precedenti matrimonj Correva- in quel tempo per le mani dei pi accreditati Matematici un' Opera poftu* ma del od. Marchefe De l'Hospital, intitodi Cala al miglior
lati:
Traii Analytique
des
Seclions Coniqucs
& de
che
leur ufage
le
pour
la
resolution des
Equa-
tions dans
clkerminez (i). FoITe che a quell'opera averte data l' ultima mano il fuo Autore
la fublimiti dell'
non
,
o
ir*-
argomento non
pei
lafciaffe
luogo a maggiore
che meditazioni
fi
.
chiarezza
meno
l'
fue fcientif>
darle
oppora
tuno
fchiarimento
Intraprefe
per
cotefte
tanto
ftendere
un Comentario fopra
,
Sezio,
ni Coniche
ed in
tale
lavoro
internatafi
mezzo
di
Branconi
Orlandi
Monaco
in
Celeftino
?
Profeffore
di
Matematica
.
in Napoli
una fua
detta
Opera, come
dal
;
qui
inferito
Intorno alla
propqfia fopra
il
tale,
(1
Jmprefia in Parigi nel 1720. (z) Lettere i'egn, num. 7. . (3) Letteia fegn. num # 9=
t.
in 4,
4K
errato'
5*
H*
dell' -Oj"pitale
eie
/o
ab
e cqflruzipne
eU
fa*
forfi
perch
non
ai
la
pepa,
Ma
come
fuole avvenire
f
Letterati
i sfera
maggiore,
in traccia degli altrui pareri nelle colt, veniva pur effa richieda per
tratti
di corrilpondenze
Letterarie
con&wA da Commi
propolto
per della prefente epoca , noi qui accenneremo, carne negli ferit originali pervenutiquella JjHuftre Scienziata, tro(i) vafi che il eh. Giovanni Ratafi Bertucci Protettore Cafati le invi per mezzo del P. alle (lampe col poi un fuo Manofcritto dato
ci alle
mani
di
titolo:
effa
De
Telluri* ac
il
Sydzrum vita
fuo
giudizio
perch
,
ne pronunciala
ne
diffi-
rilevaffe
con
lungi
data,
esprimeva intorno
,
alle
parti
:
pi difv
delia Fifica
E bench
effta-
una
in
Bertucci
17.J8
*
19. Settembre
in cui tea-
del* Gin-oli'; PaHror Arcade, e Prendente Conte in Brtulizjpin ed \cca doma d\\: delle tue OpcrJ G.ufeope Lavinj Romano parla ili cfo lui e ftampate in Milano con Sode nelle proprie Kime Filofotche ,
fi) Nativo
iti
Scienze
P^m. U
.-.
dilla
R, D. CorteTarirlo 17 so-
4<
ta
11
)4>
le
difciogliere
obbiettategli
quiftioni
trattandoli
di
gi
dilucidate
crediamo
inutile
il
llandoci
dire
che
effe
contengono
per
espresla
modo
onorifiche
gio-
Agnefi
Congre-
gazione di Monte Oliveto , deitinato a Pro, feffore di Fifica e Matematica in Milano nel loro Monaftero di S. Vittore detto al Cor* p, il P, D, Ramiro Rampinelli Brefciano
gi
ProfefTore
delle
ileffe
,
Facolt
in
tra'
.
suoi
Correligiofi in
Roma
ed
il
Bologna
La
celebrit di queft'
ta per
Uomo
era troppo
noft.ro
divulga-
non
.
eccitare
Concittadino
D.
per
Pietro Agnefi
Mariani
ad
acquetarne
la
cono! cenza
Non
prettava grato
merito,
dell-
Uomini
di
dal
Rampinelli
fodera
Ivi pertanto in
delh
vivo
oneft e
difficile
delle Scienze,
non
fu ad elfo lui
lo
fcoprire in Maria
Gaetana
il
anelante
recelfi
profondi
delle es-
C
(1)
Mazzetto
fegii,
num.
li.
4*(
prcffioili
?-4
)*t*
breve Elogio di contenute quel dottiflmo'Monaco,(i)/corfflf;/t tanta penetrazione, e tanto ordine d'idee, preji di buon genio a condurla per le pi ripojle , * e ad efercu ajrufe meditazioni Geometriche,
in
un
de"
.
pi ofcuri
vien
difficili
di
meva
che
,
ripetuto
ftampate in Brefcia nel 1760 (2). Ilhoc ingenium , qui le nattus promptiffimum posadeo excitari non egebat , ut retineri vix
set,
apicem perdnxit. Allora fi fu che l'Agnefi dimettendo suo Comento foil penfiero.di pubblicare il
brevi ad
fummiun
Algebra
pra
le
ricordate
Sezioni
Coniche
del
Mar-
chese De P Hospital, prefe miglior configlio Matematidi giovare ai felici progrefl delle
che
medefime col disporfi alla sua grand* Opera delle Inftituzioni Analitiche , libro , come vedremo, con plaufo, e con maraviV Italia
,
ma
,
cademie
ginale
e
monti dalle pi anno qualificato per opera Oritrovandoli pertanto Maejlra (j)
oltre
rinomate Ac-
che V
nel calle
(0
c, e 6.
Elogio :l P.
759.
?*
(l) Lecianss Optici Kartisti KampiilsUli & P' pag, 6, (3) Elogio come Iopva
pi diiaftroso di quella
a gran palli nelle pi
fcienza
fottili
avvanzavai
;
fcoperte
non
pi
laiciando al
tempo
fteffo
di ricercare
i
ai
valenti in queft
facolt,
loro
imparziali
fuoi.
Una manilettera
prova
fcritta
di
ci halli d
una
,
rimaiy
Giordano Riedei
P Rampinelli
nella
in data
Agofto 1745grand'
quale
confeflano quelli
Uomini
di avere feorfe
dall'
con
avidit le
,
dottiffiine fcritture
ai
Agnefi
.
inviatele
ed
di loro
lumi {ottopode
che
dopo
Icritti
il
aver proteitato,
lettera
quegli
ammirare meto-
do , e li chiarezza dell 1 dicitura, le fuggerifeono la maniera di (amplificare la soluzione di alcuni Problemi loro trasmeffi (1).
Nel mentre per che
zella
,
la dottiffima
Don,
fteffa
lumi,
andava conmirabile
il
futando
vederla
l'altrui
parere;
era cofa
pi
di
chiari
lei
car-
teggio Letterario ritrovafi che un Eustachio Zanotti per mezzo del P. Giovanni Gr.vim
le
manda da
efarninare
le
fue
o:Tervazioni
C
(1) Sega,
num.
12.
fatte
fu
di.
alcune
ecclifli
,
del
Sole
(i)
V Abate
D. Paolo
Frifi
&
Magnitudine
.Telluri*
iz\
Prefidente deli!
al
difcemi-
gli
Riccati
dopo
di
averla
intor-
Giudizio
fegnatamente a queir no.alle proprie Opere Forze, fattomene alla fua dilamina l delle
e
uria
d'un TeoCalcolo il poco rema v che promove alcun Sm^matorio (4)* E perfine il Conte Carlo Belioiii, oltre ad un Dialogo fopra l'Aurora
di lui
nuova
dimoitrazione
Boreale (f ) , indirizza, ed afloggetta ai ri. proliffa lievi della noftra Filofofefla, una fua ra vera fignificatone De icrittura , intitolata
;
tionis fesquipiieata
Opere de Fhilomphia Naturalis Frincipiis Mainfine della quale eoathematch repertur Firgo. fapientijjma , baimi* liete chiude quibus si album diccrem , qua hac fuper re
,
tu
quoque
calculum
adjeceris
tum
denique
(1) Segu num. 13; ,. (2) Lettera originale previo di n-n:n. 14* Carta fes;n. (3) Sc'jn. mira, ic,
me
:
(4) ($/
|ep.
mira. s6
4<<
opera pretiwn
fecije
n
me
h&
arbitrabor; fin aiu tea a propofiio aberra';} a ine- deprehnderh , pergratuiti facies ubi ine libente \ripies mihi hunc errorcm; is enim ego fum, qui ut a te plurima addifcere me pojfe profiteor, ita a t,e
>
edoceri
tantum
abefi ut
,
renuam
ut
maxime
etiam exoptem (i) Occupata pertanto ed im^ merfa PAgnefi in cos profonde ipcculazioni, non folo ritrovava fpeffe volte ne' fogni la
fohmione
Problemi pi ardui , e /' inveiu %ione de" metodi pi ,fempiici ed eleganti (2) , ma come ho intef io fteflTo da fuoi pi ftretti Congiunti , penfando ella pure in fogno ad un punto Matematico da efla previamente meditato e lungamente difeuflb ,
de'
balz dormendo dal letto in femplice carnipafT le anticamere, and al fuo ftudio* annot la foluzione* poi ritorn al letto, e
feia, -svegliata la mattina
rimeffafi al
fuo
tavolino
trov
ivi
r annotazione
g' fua
ftefa,
che
pria
niente
concepita.
Non recher quindi ammirazione alcuna , che molte Accademie d'Italia le fpediOero a gara Patenti di Fratellanza
(j),
e che
fponta-
neamente propofta
Zanotti Secretano
dal cel.
dell'
Francefco
di
Inflitto
^
Maria Bologna
C
(1)
Frifi,
t f J impreco
(3)
Mazzo Co ^
l
l
fegn. n{;m.
C
if.
cidi' Afe,
in
Mazzo
Conte Pietro Verri helV Elogio Milano nel 1727 <o " p 5y 7
x;.,
Ce 5 n.
rt.
ig.
'
'.
4<
per edere a quella Scienze aggregata,
getto l'univeriale
infatti
il
)*>
Accademia
delle
illuftre
riftupteffe
un
fimil pro-
aggradimento.
all'
Lo
attelta
Zanotti
Agnefi in una
fua lette-
ra dei
Giugno 1748., fcrivendole (1): meglio, ne pi Io non ho mai adempiuto ri ne procurato magil mio ufficio
20.
volentieri
9
giormente V onore
la gloria di
qnefia nofira
Accademia
la
delle
Scienze,
che
quando
chiarijjima
Signora Maria
Il confenfo conisere aggregata alla medefima. di promime, che appena ajpetto , clf io finiffi
porla
fu
per
me un'onore
graudifimo;
potuto reninfinitamente mi piacqne di effermi pregiato nome di der grato ol Accademia col U merito con alcun facendomi con
Vi
S.
UV
la
fua rara
l'officio
mio,
ag-
Acgregando V. S. IH al numero de\fuoi con anche ma cademici non fol con piacere , rie una certa ambizione ; cosi ella voglia
azione della Accevere volentieri quefia dimofir non condannar ardir mio 9 del^ e
cademia , pentirmi , quand^ quale per non faprei come e s meritati tanti anche il condannale. A quel tempo applaufi ebbe la noitra Agnefi a
un
wm>
i%
4*C
H*
nome
intimo de' fuoi Fratelli del primo letto, per Gaetano, nella giovanile et di anni. il. Fornita com'era quell'anima grande per
favore
di fapienza
Divino
ugualmente
che:
pura, e ferma Religione, lla Ile fifa con magnanimit fuperiore al fuo SefTo affiftette al.
pff
diremo
il
moribondo
Germano
con-,
1748'
Sorfe
finalmente
fui
cadere
dell'
1'
anno
Agnefi
laborio*
dieci anni, voglio dire alle file litile pubblic col ttolo f. Analitiche, tuzion
di
ad ufo delht Giovent Italiana di Donna Ilaria Gaetana Agnefi Milanefe deli Accademia delle Scienze di Bologna (i). Opera dalla valorofa AutriCe/area ce diretta ed umiliata alla Sacra
guent
:
Inflituzioni Analitiche
Reale
Maej
Terefa
deli
ci
AttgnftijTima
Imperatrice
Maria
e
Aiifiria
Regina
Ongaria
quell*
Boemia ec. et ec. Appena Opera alla luce, tutti i faglj Letterarj
di
ufeita
d'Ita-
Ha,
molti
altri
fuori
d
.
ella
eniularonfi
preftamente
ligentillmi
nell'
ennunziafla
(%)
>
nel
dame
di*
(tratti
Fra
1748.
quelli
per.
Certe.
CO
Imprcfla
in
Milano
nel
Nella
ili
$cg:a-I)ucal
rafot
59. incif
e 4
ritrita di eflere
qui ricordato
il
Giornale de*
1770(1;,
grandi
dal
Uomini
'i),
fu poi
limato e finito
cel.
Tommafo
Perelli
Profeilbre
Pifano i
trazione
tematico.
di riferire
,
La introduzione, che
viene espreffa in
il
qui
ci
piace
;
quelli
termini
il
allora quando
ntiliffimb
P.
dell'
Renau
pubblic
fuo
libro
Analasi
dimostrata,
pareva
Coloro
che aveffe provveduto al bifogno di che anelano all' acqui/lo delle Mate.
matiche
Ma
.
jccome
poziormente fono
,
fiate
fcoperte
il
brava
neceffario
a metodo nobile, ed
queja imprefa fi
una
ilhijre
pi verde ha
pi
complicati, e ridurre a metodo tutte le verit, che sono fcala al pojfedimento delle
.
Ci adun-
Ugenio.,
y
Fermazio Roberval
,
Varignon, Newton,
che
erti*
Leibnitz,
dlie
(1)
Tom, VI. Par, i.. Artic. (2) Carte feg; nuav. 11.
I.
pag. 7. e 3.
4(
dite
,
41
M*
in
quefict
,
tutto trovaf
della
unito
eccellente
Opera
della
Signora Agnesi
che per
uso
ha procurato
in quelle fue
ter e tutto il
mn&i
ma
il
tutto un*
Gora dijlribuire con quel ordine naturale , in cui certamente conjifte la migliore (finizione f
maggior lume Riguardo poi all' intriru dell'Opera fteflTa, sarebbe qui affolutamente. fuperfluo ed inetto P aggiugneche di efia ha prore parola al Giudizio , nunziato la Reale Accademia delle Scienze di Parigi. Tale pure il fentimento di Frat>
ed
il
.
4
seco merito
-cefeo
Turriceno, egregio Scrittore della Vita del Rampinelli fuccitata (1): De Imiti* autem pretio poft luculentiffimnm quod de eo libri
Regia Scientianim Acade* ma Parisienfif, ftipervacaneum foret , feti pineptum velie aliquid adij* tins ridiculum, merita di effere incere'. Giudizio che ben tieramente aggiunto per corona a quello -Elo* gio (i)< Laonde rinvettendo noftri Leggitori alla attenta lettura di s erudita e ponderata
edidit tejlimonium
&
difamina,
;
di
tanto gli
quali
fi.
ultimi
paragrafi
di
:
elfo,
ne'
pronuncia
decifamnte
Contenere
(1} Pa<>. 26. (2) Vedi infine del prefcftte .Elogio Statico"
tutte le
queft opera tutta V analifi del Cartefio , e cptaft che fi fono fatte fino al coperte,
prefente
n* calcoli
differenziale ed integrale
Indi
.
fi
afferma
ejjerci
fiato duopo
,
di
molta
,
come
fi fatto
a metodi quafi fempre uniformi, tante discoperte fparfe nelle Opere de' Geometri moderni,
e
differentiffinli
inno
la
dall'altro. Poi
,
1
conchiude:
L'ordina,
chiarezza la precifione regnano in tutte le parti di quejl Opera ; non ejjendofi finora vedute comparire alla luce in alcuna Lingua
Ifiituzioni
prefio
,
$ Analifi
ne cos
lontano
che
.
vorranno
Noi
la ri*
*
guardiamo come
e il
il
Trattato
il
pi compito
fiafi fatto in quefio genere ; e noi crediamo che V Accademia non ci contrad-
meglio che
dir, offerendo cf
\
effo
degnifiimo
della fina
approvazione e de" fuoi elogj Avanti per d'innoltrarmi a defcrivere a queft' i primi appiani! predati dagli Eraditi Opera, encomiata a ragione da tutti i luffeguenti Profeflri di Matematica, che la ammirarono veramente con sorprefa, non foto per la fubblimit del lavoro ma perch produzione di un SeiTo cos poco adattato a
,
famigliarizzarfi
colle
CO
Mor.tucla:
Hifiore
Mathsmatiqus
Toni.
3.
4'C 4?
>
dalla
fola
Prew Morali della nozione le molte prerogative E prima. tralucono. in effa ftra Autrice, che dato ad un Ope. chi altri mai avrebbe
mente
ra
s
grande
il
modello
dell*
Giovent Italiana; p. un Corfo com. tendo con ragione chiamarli intendente di cTAnalifi, come ciafcuno
Analitiche
ad ufo
mito
in
quelli ftudj
pu facilmente comprendere
Chi
in
,
conte.
Dedicatoria
tratto appena par fedenti & Mujco Volume, che nfato contegno? S il avuto V onore di presentarvi, la Sorella mia
fiato tanto
che
esca dall'
la Voflra
sorte
di
Fojtrd,
gratitudine
raro
fa
ingenuamente
,
modo
Con
tutto
lo fiudio
io
mi
sono
sforzata di fare da
me msdefima
per
Sofie-
inclinatone
tuttavia
quefta
faenza
mi
'
troverei
intricata
nel
\ran
non
me
aveffe
la
ficurtt
guida,
Saggia
dottiamo
#<
41 Matematica
Via
,
44
nella
a cui
ini
riconosco
debitrice.
di tutti
quf
progrefjl
( quali
il
fieno )
de'
.
quali flato
capace
mio picchi
talento
Lontaniflma
condo perentro
il
poi
dall' appropriarli
l'altrui,
Nel tomo
f*
Calcolo
Integrale
ritrover
affatto nuovo per li Polinomi , n in luogo alcuno prodotto quefid ; del celebre , e non mai abbajlanza lodato Signor Conte Jacopo Riccati Cavaliere di
Lettore
un
metodo
faenze
tutte
ben
noto al
mondo
ed
letterario.
me
che io non
meritava,
rendo a lui,
,
ed al
.
Pubbli*
L' Agii e7
co quella giufii&ia
fi
che fi
conviene
di
per ultimo
fiata
la
ommettendo
accennare' f
prima a dare alla luce un Opera in Lingua Italiana intorno a s fatto argomento, la quale appunto perch in Italiana favella dettata giov mirabilmente a dilatare ne' notiti paefi una fetenza, che poteafi
efTere
pellegrina
ed
occultando
f
flefTa,
anche a
la
ni-
difficile
,
cos
,
chiude
le
fue premefTe
Finalmente
ficil
carne
non
fiata
mia
mente da principio
4"( *f
pubblicar
colle
,
)
preferite
ftampe
e
la
me
cominciata
proseguita
in
partkolar
d?
divertimento,
de*
al
pi per
facolt,
^Pubblico
iftruzione
alcuno
foffe
miei
minori
fratelli, cjx
ri
,
inclinato
alle
matematiche
di darla al
effendomi
determinata
avvanv-
zata V opera
pervenuta a
confider abile
um; mi sono perci difpenfata dal tradurla in fatino Idioma ( comech da alcuni credafi
pi convenire a tal materia
revole
)
s
efempio
,
di
tanti
celebri
per l'autoMatematici
ancora, le di cui Opere nella loro natia favella vanno a comus pel naturale mio ne vantaggio fiampate
Oltramontani
ed Italiani
,
eririncrefcimento alla materiale fatica di traf ger e in Latino ci , che aveva di gi fcritto N intendo per farmi carico di in Italiano
.
quella purit di lingua , che lodevolmente viene praticata in materie da quefta diverse > avendo io avuto in mira pi, che ogni altra
cosa
tili
qui
fia-
pfermeflb di aggiugnerc
quefta \dizione nella propria Cafa dell' Autrice , dove fi trasferirono 1 torchj dello Stamr
dotta
alla
Agnefi
p-
comodamente
della
il
aiTiftere
,
correzione e
nitidezza
Stampa
Tipografia
vantaggio
detti
alla
4i< 4S
materiale
ratteri,
H
conneffionc
de' ca-
difficiliffima
fegni, e cifre Matematiche, in guisa che io mi ricordo che Tanno 175; x., in cui
tovata
Tellurls
Opera
,
De
&
maravigliandofi
l'Autore
Hello
in
mia prefenza
editori,
della perizia e
prontezza degli
dovere
va
per
direzione
la
AgmG.
allorch gli
addeftra-
ftmipa
Ana-
litiche
Pubblicatali
penf
ella
Trono
queft' Opera dell' Agnefi fenza indugio di farla inoltrare al Augultiffimo dell' Imperatrice Maria
Quale
della
fia
{tato
l'aggradimento
benefica
V Opera fteffa e la d lei Autrice, rifulter dalla seguente lettera a Lei fcritta per ordine della fteia Maeft fua dal Conte Gian-Luca Pallavicini, Miniitro Impeinverfo
riale,
Sovrana
Genequefti
rale
Lombardia
Auftriaca
d'
in
incaricarmi fua Maeft l'Imperatrice Regina Noflra Sovrana di manifejlare a V. S. Elma il dementiamo
termini (1): Si
degnata
gradimento Opera da
con
cui
ha
ricevuto
delle
la
dotta
lei
dedicatale
Istituzioni
La
delle
diligente coltura
cofe
,
della
Gio-
Maeft
piacere
, ,
Sua.;
che
per ha
'fentito
con
molto
merito
dopo
efferfi
una
nelV e] eremo
de'
buoni fiu~
ad accrescere dj , fa giunta ad illuftrare , e ornamento fino alle Scienze pi fublimi Nello tenere V inftejfo tempo mi ha comandato di farle
>
volto che
le
rimetto colla
preferite,
acciocch
contiene per
difiinzione
memoria deW
con cui
dell"
accettazione, e
della
la
riguarda
Efeguendo
il
gli ordini
contento
di
Augufiiffima
Padrona ho
Uhm
3
della giufiiziu,
Servitore
Conte Pallavicini.
dono
in
in quella
lettera
indicato con-
fifteva
una preziofa fcatola di criftallo di ed un anello monte , ornata con brillanti Maeft della alla di diamanti corrifpondente
,
Donatrice
cenza
noi anche
alla
definizione di
della
Cefarea Munififteffa
diretta in rispofta
di altra precedente
ai
cui in tal
modo
le
partecipa
il
grato
avve-
Agitesi
tuas
perelegantcs
cembris confcriptas stimma perlegi voluptate, apia , art Erixuz datas eqnidem ignoro ; in agro quippe Brixiano , nifi mea me fallit opu
num agebas , Ut ut res efi graUbi ago maximas qtwd eas mihi dederis, quidem latinas Te autem rogo etiam aU que etiam, ut id ( quod Pubblicum Profefjonio, etiam
tias
,
&
rem maxime decet ) meo usui facere pergas ( z). Regium mwtus a Vomite Pallavicino mihi
traditum
tandem
illud fit
accepi
Qtiale
autem
ac
quantum
licei
,
verbis fatis
declarare
non
cura exfpetfationem
Capfula ex cryfiallo
autem humanifftmis liU ab eodem, Auguftijfimce Imperatricis verbis, admefcriptis comitato, maximum ex hocipfoac
Cumms
libi
qii$
ineptis
omnino
htteris
23, di altre Lett ere latine confcrvanfi pressa la Cafa Agnef indicanti quello carteggio tra di loro enri*
(r) Sego.
num.
f?X
.
Un mazzetto
nuato
Segn. num. 24
(3) lnppre%x*oite
4(
!
49 )#>
intelliges'.
Salutem
tri-
diutijjme?
tibi
conserva,
*
meque
beto
.
meosque
mues
addiiHjJmos ha-
Vale
dei
fatti
MDCCXLIX.
molti
alla
altri
eccet
dir che la
desima per mezzo del Cardinale Ruffo prelent pure copia delle fue Iftituzioni al gran Pontefice Benedetto XIV. , come vedefi da una Ietter del fuddetto Cardinale all' Agnefi diretta (i), e piena d'i fentimenti della pi viva congratulazione e
riconofeenza
;
meAntonio
con
cui
le
trasmette
facro
nodi
me
della
Santit
Sua,
un
dono
una Corona di pietre preziofe legate in oro, con medaglia parimenti d'oro, accompagnata dal fedente onorificentiffimo Pontificio
Refcritto (2).
'
Ecncdittus
PP. XIV,
DiMd
.
Pilla
falutem
&
ove
il
Apq/lolicam Benediclionem
ci
Cardinale Antonio
di lei due
ha
preferitati
Tomi
delle
Ifiituzioni Analitiche,
Lo
nel
Jludio
dell'
Analifi
fu da
Noi
intraprefo
primo
giovent;
ma fu
D
(ij Segn
num.
25.
4( fo
j^z
>.#
affatto
abbandonato, ejjendoci
quello
ci
confcerati a
,
Stato
a cui la
.
aveva prefcelto
Analifi
,
Sape
dell'
quanto baja
,
dell'
importanza
per
della nojra ejjere ben perftiafi della gloria Italia, quando fi ritrova in effa chi ne Ja
Profefjbre
tavola
de'
comprendere
Capitoli
fpecialmcnte
leggendo
alcuni
fia-
dell'
Analifi delle
quantit finite,
mo
grado di poter francamente foficnere , de' primi cf ella fenza dubbio nel numero Profejjori dell' Analifi, che la fua Opera sar
in
alla
riputazione
Italia,
di
e della ?iofira
,
Accademia
ella
Scienze
nofiro
Bologna
cui
.
con
tanto
contento aggregata
Terminiamo
e col
darle
I Apoftolica Benedizione. Datum ex Arce Ca1749. Fontififiri Gandnlphi die 21. Junij
catus
Filia
Noftri
Anno
Nono,
a tergo Diletta
Maria
Cajetana
Agncji.
Mediplamim
dimoltrazioni
in-
qui celiarono le
pubbliche
di quel Pontefice
veramente immortale,
.
torno al merito della noltra Autrice proe di moto fenza preventiva petizione prio la nomin a Lettrice Onoraria di Mate,
Egli
ltedo
paffaffe
Bologna, fecondo
il
confueto
alla
di lei
te fo
pertanto
dall'
clementiffiino
di
quel
giudo
all'
faggio
altra
etti-
matore
del merito
invi
iftante
let-
tera al Cardinale Valenti, pregandolo a prefentare in fuo nome al Santo Padre un mneff foglio di umile ringraziamento ; il che come fi ha dalla fua rifpoita egli elegu
,
175-0.
(i);
nella
quale
in cui
feguente
Breve,
Bologna
con
quant altre mai Gaetana il che Maria valorofa noftra per la ringraziar deve poi porta fico , eh' ella non Noi, ma che Noi dobbiamo ringraziar lei (2);
quelle espreflioni
fignificanti
:
Diletta Pilla,
Sahr
la
tem,
&
Noi
vogliamo
tutta
il filma della noftra Univerfit 'che fempre ci ha indotto a procurarle tutti i derivato poffibiii onori. Da quefii principi che a lei fia il penfiere, che ci fiamo p'refi,
Bologna,
conferita la
Cattedra confaputa di
fico
che
,
ca
il
cf ella
,
Matematinon deve
rin-
ringraziar Noi
ma
Noi
z
dobbiamo
D
(0
Scgu. num. 27.
(2) Sogli,
num.
28-
4-.C
r* )#
9
graziar
lei;
il
che "facciamo
.
dandole
ancora
r Apofiolica Benedizione
die
26.
Septcmbris
17^0.
Pontifcatus
Gi preventivamente
novella Lettrice della
lettere
Uoiverfit
la
di
di
Bologna
lei
di
congratulazione per
dell'
no-
mina
di tu to
dal Preldente
que' Prpfeffori
e
P.
Giovanni
maggior
lignificazione
dima
anche
a
invitavano
preffantemente
Cattedra
a
V Agnefi,
a
nome
di
tutta PUniverfit,
le}
federe in
perfona
conferita
efi
fula
dal
Pontefice
(
(1)
)
Fin
ne'
tempi antichijjimi
del
fcrivono
Seffo
S.
Bo-
logna ud perfine
che Cattedre.
fio Tocca a V.
fingolare
dalle
pubbliil
Uhm
pregio
,
mandi bel
anzi di
lettera
pi
Quando
con
altra
nuovo
dei
6.
il
Prefidente Beccari
(.*)
Ottobre
alla
il
le
partecip,
dell'
Reggimento
prefenza
Em
T,G
come pure
Reggimento
de' Senatori
fpedizione
numeri 39.
30.
31,
(:) Sega,
mm.
32,
4< n )^
del
Diploma
la
quale per a
,
coro della noitra Agnefi che avea rifervato a se al Sommo Pontefice medefimo di qualificarla per pubblica Lettri,
ce,
anche
colla
immediata
.
direzione
in
dell'
onorifico leferitto
In
latti
data
dei del
14,
lettera
Carin
Polle
il
quale
e
vagamente
di
,
regiftrato
pergamena,
corda in
so (2)
:
munito
ed oro
figlilo
pendente da
cos espres-
feta
ritrovoffi
efof-
Bononi
,
limi
&
in*
pira*
&
vo Imitate
&
ufi ri
cum
ce-feant e
re
l'iter aria
tdque
menti
San&iffimi
Domini
ficii
re
opus
editimi
iuculenter
tefiatur
catini
D
(1) Sega. mini. 33,
[2)
_____
Pergamena
i&cgtt.
mirri.
34-
4(
Analyjs Profefforibus
f4 )
in
Archigynu Propterea eiusdcm nasii Roti il is aduvgatur Archigymmsii dignitati confulentes> atque una
publicis
.
Clementiffimi Principis
libentijjim
obfequentes
minutati, per hoc Senatus Confultum obtentum per omnia Suffragio, favorabita , nomen
praffata
Maria
C'ajetana Agnef
in
pubblicis
Illihi
&
excelf
Senatus
e
Bononia
luminofi
a Secretis
A
rono
contraifegni
manifefti
noftra
i
concordemente
e fuori
5
pi colti Per-
fonaggi d'Italia,
gratularfi
d'effa,
conappli-
de iuoi
riportati
fletto
applaufi
candoli
fua
al
tempo
e
colle
i
pi
efatte
os-
servazioni a riconofeere
tale
pregi della
immor-
con moltiplicate' lettere a fecero un dovere di prontamenfi dirette lei te contettarle i fentimenti della loro ammirazione. Da Bologna infatti le fcrive Francefeo Maria Zanetti Segretario di quella inringraziandola anche a noigne Accademia la fua dotta Adunanza , del pretutta me di ziofo dono pervenutogli rallegrandoli feco eil
Opera;
,
per
la
per
l'orna-
4>< ss
mento dato
tolarli
ciole
al
y&
medeflmo con
Scienze
,
Confetto
delle
inti-
Accademica
e protettati-
farebbef fervito
fiie
augnine,
ltctl le che delle lue Inftituzioni Caterina Bassi Ve vieti dicendo Laura Maria in quella Unirati, pubblica attuai Lettrice Vincenzo Riccati verfit (2). Cos il cel. P. due Tomi ritrole confefla di avere ne' fuoi metodo, * con di raccolte con precisione
Lo
vate
profondit
chiarezza di dottrina
/coperte,
,
portanti,
ed Utili
s
che
pi imin materia
le
d Analifl
Cartesiana
come
Leibniz'mna
fi
collo fiudio de' fono fino a giorni nofiri fatte per ultimo il pi imegnofi Geometri 0). E ed il Prefidente Luigi del Giudice
P.
Ab?
Beccali
al
tutto il mondo ria Terefa Pinottini, Sorelle, l'educaLetterario ha tanta obbligazione per
zione di tali
Figlie (4)
Da Padova
da Pila, da
pure
da Venezia, da Brefcia compoli, da Roma, e da Vienna venne dal plimentata l'Agnefi per le lue produzioni Maelro dal P. Frofeffore Giovanni Polem
,
Galli-.
Bonaventura Luchi
dal
P.
Paolo
Paciudi
D
(i) begn. num. 3>. vi) Segn. num. 36.
4*(
dal Cardinale
)(>
>
,
mi,
di
dal
Vefcovo
P.
Brancon
e
dai
Profeffri
Flaminio Scarfelli,
dal
gran
di
Cementatore
,
Newton
tutti
Francefco
e
Jacquier
dal Car-
dinale Valenti,
dal
Conte
fenza
nomi
notiffimi,
aggiunga (i). Dolendoli eglino del troppo modello titolo dato al fuo libro, come fatto
avrebbe Giuftiniatpo
5
f agli
aurei libri
delle
;
Pandette
il
titolo
proteftandole che
calcolo
all'
di lei intelletto
era giun-
foggettavdo al
pojfibile
ai
che
.
non fembra
Oltre
,
umana comprendone
privati Elo-
gj fin qui
rifeoffe,
diedero
dimani
il
Sereniffimo
nome Doge
Marchefe
commiffione precifa del Venezia fuo Fratello (j\ Wicardel de Fleuri per S. A.
e
di
fu picciolo indizio
ai
d'onore,
n volgare
encomio
pregio
della
eccellente
Opera,
(1) Mazzo di 15. Lettere fegn. 2) St-gn. niim. 41. (';) Segn. num 42. (4) Segn. nnm. 43. (5) Sega. ani. 44<
mim.
40.
4'( S7 )#
di cui parliamo,
Pavere
il
celebrelecita
la
Matemafeconda
parte di ella ad oggetto di proporla ficcome ottima e ficura guida agli itudiofi del Cai
facendone una bella traduzione nella fua lingua Franquecefe, ftampata in Parigi nel 1775-. con
colo
Differenziale
ed
Integrale
llo
titolo:
Tratta'
et
Elcmentaires
de
Calcai
Differenticl
de
Calmi Integrai
Traduits
de tltalien
de
itando egli a
fua traduzione in via di neceflaria avvertenza , che Les printipes des Calculs diffrentiel font expliques d'une manire integrai
:
&
claire
&
precise
&
cetix
cet
Onvrage
eft
trs-
propre grader
qui
voudrotot acqurir
drodynamiqne
&c.
appiattii
Che
dalla
tanti
meritamente
tri-
l'Italia,
fufficientiffi-
mi
commendarne
il
filo
nome
per
pretto la
di
pofterit; far
certamente
effolei
un
tutta
Agnefi a Parigi al celebre Signore di Fontanieu varj efemplari delle fue pregandolo di prenftituzioni Analitiche, fentarne in fuo nome alcune copie a' pi
Spedi
infatti
l'
K >
ss
rinomati individui appartenenti a quella grande Accademia , alla Accademia ftefla , " alla
altra
Re medefimo, ed
alla
Reale
di
Londra
a
V accoglimento
noi
lo in
Societ
ivi
univerfale
fatto
quell'Opera
defcritto
abbiamo
di
efatta-
mente
dello
due
lettere
rispetta
fteffo Signore di Fontanieu date fui cadere del 1749. (0. Nella prima di effe protetta all' Agnefi che riconofee nella fua
laboriofiffima
produzione
Scienze
nella
renderli
compenfi
Chattelet,
alle
recentemente
dovuti daneg-
dell' illuftre
Marchefe
Du
feconda
(2) le porge la
notizia
riaperte
fue
Seffioni
verfo
il
20.
dello
due Commiffarj per efaminare il fuo libro; ed effendogli (lato communicato il Rapporto , la previene del contenuto in elio con quelle efpreffioni.
// porte que
c'est
le
fcaduto
Novembre nomin
pam
en ce genre,
et
mente.
Le aggiugne
Jay fq mme que fi les Loix de V Infiitution de l'Accademie avoient permis d'y admetre des Barnes, c'eut et pour Mademou
felle
cela
(1)
Segn
Segn.
U)
num
4'< 19
a et
dit'.
)**
Delegati per l'indicato RapporMairan e de Montito' furono i Signori de onorevoli, e gny; ed certo uno dei pi cotal genefuminoli, che fianfi divulgati in non contenti effi di aver tributato al
I
re
inerito
dell'
Agnefi
fondati e
vollero con lettere particolari per quello onola loro intima foddisfazione
rato incarico
terrificarle
ad
effi
dall'
Accademia
qui
Reale
addoffato
Merita
d' elTere
ripetuto
uno
lettere ferirsquarcio notabile di una di quelle pu certamente che ta da M. De Montigny, uno de pi concludenti teftinlonj di dirfi
7
man bom-
compie
$un
tres
bel
preferite.
Cette
Vous
fa
ben jeutie
d'Italie
le
voyags
en
1740.
Madame
Baffi,
Monficur
/'
Zanotti
,
Secretaire de VAcadmie de
fieurs antres perfonnes
le
Inftitui
et
pi-
ittuftres
nir.ifpirerent
defir de vous
conviWe,
ih
erent
mme
la bont de
vous en
pre-venir et
de nianioncer
(l Sega.
mim.
47,
4$.
4<
vous; mais
Ics
)i*
circoftances deranger cut mon voyage: je fus obllg de re venir pur Genes
de rentrer cn Franco fans avoir paff par Mlan je vous regretiois aliar s 5 mes regrets font bien augmenies aujourdbuy par la kclure
et
que je viens de fair e-, je ne me con) olerai 'fornati de n'avoir paini eli le bonheur de vous voir et de vous voir et de vous entretenir , car l Italie ne ni" a offer d'obici plus digne de mon
admiration
.
Dumoins fai
le
plaifir
de
fair e
connoitre a
mcnt
et
utile,
dont
extroneque Pan defiroit depuis longtems on n* avoli donne jusq'icy que des
tres
ma Natiou un
ouvrage
ebauches
tanalise
imparfaites
fans
en
excepter
ni
les
demontre
du
F. en
Reynaud;
Angleterre;
je ne en ce g re plus cfoir, plus methodique, plus etendu que vos Inflitti* tions d'Analyse. Il n'en aucunda efl s aucu
demier s
traits publis
connois pofat
d? ouvrage
largite qui puijfe gnicler auffi furente rt> mene? aujfi vite 5 et condrite aiijji lobi ceux qui
Ics
Scie-ccs
Mathle
fadmire furtout
l'art,
avec
quel
vous rammens des Mcthodes umformes tari des Cowoiffances. disperses da*>s les ouvrages des geomeires, et que la plus pari cn" acquis
par
On Fartage
en
etat
la
on
efl
de per-
fetto er foy-mme
lyfe lorsqu'on fcait
et
le
VA
a*
dcvelopper
dans
toute
4<
fon
etendite
6l >+>
et
avcc
tordre
le
leegance
qui
cours de vos ivfiiuton^ re(rr<et das tout Chiude la Storia dell' Opera Analitica delP
Agnefi una lettera del Signore De Fouchy , Segretario perpetuo di quella Accademia Reacon cui le invia per le delle Scienze (0,
ordine della
fletta
una
,
copia
autentica
del
me
e
fi
gi detto
infine
di
quello Elogio
noltra
e
che quella
rinomata
di
,
Afiemblea a
della
,
monumento
gloria
perenne Agnefi ,
fuo
Ses5
dell' Italia
del
so, volle regiftrato negli Atti della AccadeE f la teltimonianza de mia medefima agli Poeti ha qualche valore, con ragione univerfali applaufi fatti a quella gran Don.
na, pot far eco perfino ne' pubblici Teatri Goldoni Veneziano 3 il eh. Avvocato Carlo
1
quando
di
ella
cant
,
(2):
s
Stupitevi piuttofto
Donna un
i
gran
libro al
E* Italiana l'Autrice
Signor,
,
none
il
Olandefe,
Donra
illu/lre, fapiente
che onora
fuo paefe*
follenuta
Ma
la
fatica
affidila
dell'
Agnefi
per molti anni nello fpeculazioni fublimi, il frequente fuo proporre e feiogliere Problemi,
(0 Sem. nnm.
(:)
49.
.
, ,
Goldoni Commedia
7.
intitolata il
Medici
Ohndes*
4<
il
** )*f*
fcriveva
grido,
fteffa
ridu(Tero
di
di bel
fallite
.
nuovo ad uno
caella
gionevole flato
Lo
accenna
con lua lettera 20. Dicembre 175-1. air Ab. D. Paolo Frii (1), paflato allora da Lodi alla Cattedra di Filoibfia in Calale di Monferrato, ed alla Prefettura di quel Regio
Gionafio
.
In
ella
per
aver
ricevuto
il
pre-
accennata
prima Ope-
ra, appena ufeita alla luce, gii rifponde ringraziandolo del clono , ed aggiugnendo ;
Sommamente mi
ora
avere
il
piace dif
di
di
non
potere
per
piacere
leggerla,
emendami
proibita dal Medico ogni applicazione per qjinato dolore di tefta, che di continuo
affalifce,
un mi
non lafdando pajjare giorno alcuno fenm che io ne riferita con una pulsazione che nf incomoda notabilmente la notte , e per
,
cui la tefta
mi
fi
indebolita moltijjmo
oiu
lafci
de
conviene che
.
per
qualche
tempo
fiamo
la
ripofare
ci
dipartiti,
Agnef fuperiore di
applaufi
,
animo
nello
quelli
univerfali
di
tutta
l'Europa,
non
che
dell' Italia
profeguiva
adottato
3
fiftema
mo
convenuta
(0
col
Carta preffo
di
me.
fuoi ftudj privati, agli atti di Criftiana Religione, alla educazione de' fuoi numerofi fratelli
forelle (
de' quali
bench in numero
videro
infieme
dal
di ventitre,
ben
tredici
alla
17
di
la
$$.
al
1764. ),
di tutta la
Fede
e
bada famiglia
alla
verfo del-
quale fu fempre
fopra tutto
lira ordinariamente
paziencol pro-
te,
edificazione
prio efempio de' fuoi Domeftici , e del Prossimo Bel vedere 1' ozioia Servit nelle paterne anticamere comporfi all' iftante , allorch veniva d' improvifo fopraggiunta dagli accidentali paffaggi della noftra Maria Gaetana pei domeftici appartamenti, e dire fra
.
loro con voce foni meda: contegno fratelli! Ecco la Filofofa, A quelle lodevoli cure una
il.
D.
Giufeppe, ora unico fuperftite dei mafchj di Ben mi fovviene , numerofa Famiglia s tolto per volonfu nel quando 1748. allor
.
t
1
del
Padre
dalle
Scuole
di S.
Aleffandro
qualificato
Scolarefca
le
regiftri
,
della
affinch tra
alle
opera
buone
a
lettere
lente Sorella
Maeflra
Ottimo
da
9 i
parer
Precet-
mio,
degno da
imitarli
tutti
4*(
tori,
H
e
K*
ella
era
il
metodo da
tenuto
e
nell'ini-
ziarlo in
una
perfetta latinit,
quindi nelP
mani
gli
clafi
giorno
dall'
notte,
in
altra
traslatando
una
fempre
diverfe
Quello
metodo della dotta e rifleffiva Ma eftra" giov mirabilmente in breve tempo ad arricchir
delle
altro
opportune
affai
cognizioni
giro
l'
intelletto
per
anni
perfpicace di
quello
di
fuo
amabile
della pre-
pochi
merc
le
afdue
cure
Germana,
,
iflruttiflmo
nella
Geogranella Fialtret-
nella Sfera
,
nella
Geometria,
,
lofofia
tali
ne' principj
di Algebra
ed in
facolt.
Fu appunto
ria
di
que' tempi
in
Gaetana Agnef
s
giovevoli a quei di ina famiglia, eccitata fenza dubbio da una p oliente Grazia
ni
con tutto l'aniad abbracciare quel pio tenore di vita, al quale febbene fino dai primi anni della riilefione
fi
rivolfe
mo
fofife
fiata
inclinatiflma
attefe le
diffrazioni
de' fuoi
moltiplicati
,
fludj
non
va appigliarvif
ca in poi.
tefa
agli efercizj
Religione
sollievo
a beneficar
gl'indigenti, a dar
all'umanit
lan-
guente per
edere ella una generofa vittima di Cridiana Carit. Oltemporali e fua nel predare tre ? aflduit Parrocfua di infermi benefici agli
fpirituali
^ >^
Spedai
alcune
Maggiore,
rimote
fatteli
ftanze di
Casa,
predo
va
gli
ove
di s
ella
abitar poteffe
fegregata dal
reftante di fua
fola rende-
opportuni
la
fervigj
Ben
vero
che da
Carit
,
quefti atti di
perfettiffinn
Criiliana
pei quali
prefcelta,
vedremo
ella
da Dio
fpecialmente
venne
fraftornata
per
qualche
tempo
ma
dalle fevere inibizioni di fuo Padre; feguita appena la di lui morte , pot con
piena libert riaflumerli , ficcom' ella fece con pi vivo ardore. Il breve ripofo, l'econo-
vitto
alla
ed
propria
le
attendere a
moltiplici caritatevoli
ufficj.
Una
fi
religiofa
maniera di vivere, fi predarle verufenza difficolt apparente, e lenza indugio a vener lempre no ai defiderj Paterni, che ella
codo di ogni pi forte violenza, intervenendo con aspetto ilare e tranquillo alle con-
4'( 6G >
liete
e penetrazione
a Queliti, Problemi, e dubbj fcientifici, che il concorfo degP intelligenti ammiratori , non che diminuire f andava fi anzi viemaggioiv
niente di giorno in giorno ci tanto pi, quanto che
aumentando.
i
E
rare
dotti
interteni,
non
armona
Com;
quali,
refpiro
delle
fue
conti-
nuate profonde fpeculazioni , foleva Maria Gaetana frammischiare di tratto in tratto qualche armonico Concerto di violoncello , {frumento da effa maeitrevolniente maneggiato anche molti anni dappoi
Ora
ftudj,
in
ai
mezzo
di
alla
quiete
degli
usati
, %
ed
giocondi
dorneftici
impegni
accidenti
fopravenrie
quo
que' furtunofi
il
che interrompendo
quillo e fereno
umane cole, fervono mirabilmente alla efecuzione delle Superne a noi ignote dispofizioni Voleva certamente Iddio che la noftra Agnefi, confera Hata
delle
.
fino a quello tempo esempio al Pubblico di piucch femminile prudenza e dottrina, cosi lo folle quindi in avvanti di Criftian,a piet e beneficenza. Laonde permifq che dai ni*-
4<
lcvoli,
e
ti
dagli
y$
fteffi
fors'anco
finiftre
beneficati
fi
divulgaffero
voci
diramazioni di collocamento di
con
fteTo
tale
la
indo-
confo lenza fi protraete al Paterna lante ed onorevol loro dimora nella Cala. Un recente partito di maritaggio a favore della minor Figlia Donna Maria Terema di mediocri ottimo in apparenza sa fteffo Genitodallo lei softanze, propofto a conre, e da effa rifiutato, maggiormente
Padre
,
ferm
fi
la
finiftra
gi concepita opinione
Era-
di
una
e
ftrepitosa
alla
Accaquale
demia
folito
Capitano Geneintervenne il Governatore Gianrale della Lombardia Auftrlaca , Conte Luca Pallavicini, affezionatiffimo al merito
'
di
quella Famiglia
la
fino
alla
poffibile
confi-
mattina appreffo il Capo al Regio-Ducal PaAgnefi di effa D. Pietro lazzo per rendere le dovute grazie ai Conte Governatore; quelli entr a difcorrere fui diffeminato affare con tanto interessamento
denza. Recatofi
ed ardore, che lafci travedere non esser lui totalmente incredulo nel divulgato Cospetto.
parte Pietro Agnefi, fentendofi ferito in una focoso cos dilicata, fi lafci trasportare dai a sanparole, in naturale a prorompere
suo
gue freddo giudicate men rispettofe alla diNacque indi , gnit del Grande Mihiftro
.
4 ^ >
(
concer d'aspettarli, un clamorofo alterco, che fciolse quella udienza involgendo in grave amarezza il senfibiliffinio cuore di Pietro
Agnefi Ritornato egli pertanto alla propria Casa non ebbe pi l'animo quieto, non pi serenit di aspetto in guifa, che alteratali
eziandio
la
di
lui
tfica
coitituzione
fo-
prappreso da un forte attacco di petto, nel breve giro di due settimane cess di vivere
il
19.
Marzo
-del
17 5*2.
non
colti
farei
ma
,
il
folto
numero
degli egregj
amici
conose
feenti fuoi.
Di troppo
i
proliffo
e
qui
ener-
ricordar voleffi
vivi
fentimenti,
trovanfi
le
giche
espreffioni,
che
nelle lettere
confolarla,
di
mi-
perdita
fteffa
il
il dolore sofferto per tanta (1). Ma ella feppe trovare per f miglior conforto alla fua grave affli-
zione nel vederli per caso Affatto ridotta alla cotanto sospirata lunazione di poter abbracciare intieramente quel fiftema di vita nafeofta,
alla
anni,
come
li
per noi
nata
to a
Tolto cos
feguire
la
incli-
(1)
Mazzetto
il:
4'(
Iftante
fi
^ )*
Dio,
ed a
beneficare
,
dedic
in tal
i
comfotte
mutando
genero fa,
modo,
i
qual
Donna
le
iblletichi,
plailfi,
lufinghe
preci,
pi feducenti col filenzio > e landell' egra coi gemiti , con gli orrori quanto guente umanit. Giovi a convalidare di detenzione qui io dico la bella energica
quefto eroico tratto di Crittiana
della
il
coli' affidile
intrepidezza
fempre
grande
noftra
Agnefr,
Robbio Dedica della fua faele nell' indirizzo (i). Opera degliJtudj Femminili alla medefima
Ch. Conte Benvenuto
,
che fa di S. Raf-
odia
Scrive egli
che Voi\
fior
dell'
Ora a
chi
mai cadde
in
fofie
in penfiero,
,
Donzella
et,
impareggiabile
fu
quel
col vento
poppa,
e
tra cos
vivofragor d'apphufi,
mantinenti
le
fpalle
al
mondo
neW
atto
incontro, rirnedefwlo che la gloria venivavi come sviene, ch'ella cordarvi, e comprendere
il fieno
de' tetti
prima ancor
le
,
che fi
fchianti ?
soavijfimo
glorie
accademiche*
il
converfar
ingegni al gergo plebeo dell' indigenza, umanit , fu al lezzo ed tu gemiti dell' egra certo il frutto d'una Divina Spirazion folgorativi in fon
dall' alto
,
e
>
prima
che
da voi fes
riverente
i
(i) Aitic. V. infine,
,-
4'( 70 >4*
figlivola
imponevano i voleri del Padre, ma dopo Lidi lui morte abbracciata Interinfimamente Uno de' primi fuoi diftacchi fu il total.
mente
infigni
Fegregarfi
dal
commercio
e
di
quanti
lei
,
Uomini
,
di
lettere
,
chiedean di
nazionali
ffcerla
che
efteri
cercavano
di
conole
ri-
vifitarla;
allegando
fuccintamente in
riscontro delle
ferie
frequenti
occupazioni fue
(lima. Io che
cevere quelli
altrui
contraflegni
non
mentati
dell'
fin d'allora godea il beconofeere quefta gran Donna, fui teftimonio di fimili incontri, e ne ascoltai mille rilievi , che avventuravanfi nelle colte bri-
ne
di
forp rendente
rovit.
Fralle
cagioni di
cotal
Gftema
ella
di
vita
della
ma-
che
dopo
la
pubblicazioforse
ne
della fua
grande
Opera,
disguflata
dalla
poco meno che indifferente accoglienza , con che venne ricevuta dagl' Italiani 5 abbandon gli ftudj matematici, e fi rivolse interamente alle Opere di Religione La Sto.
delle co f infin qui dette smentisce apertamente o la ignoranza , o la malizia di chi poteva in allora cos penfare Sgombra Maria Gaetana dalle eftranee occupazioni, efule volontaria da tutte quelle pedone, e radunanze, nelle quali l'orgoglio
ria
.
paloni, tenere
44
mico
7i
)
s
forda alle dicerie mordaci del i primi feggi \ nimondo feduttore pericolofo, o dichiarato che ed tnfleffibile alla cominiferazione ,
per effo lei, e ch altri inoltravano di avere dolce s ma fetenzia!* fa apparenza tutta impermente mifta di amarezze, rifponde
fovvertifori turbabile ai pi autorevoli
.
V uo-
il Crr deve fempre operare per un pie t Dio ; finora fpero che filano per la gloria di di gloria a Dio, pelil mio ftudio fia fiato,
mo
che giovevole
al profano ed
la
unito
all'
obbe*
dienz
di
Volont
,
genia
Padre i ora ccffando quefia 'trovo modi migliori per fervire a Dio e
,
ed a
qiicfi
devo
voglio
le ore appigliarmi. Diftribui ella per tanto con prefitte, del giorno nelle occupazioni riparto, che anche ritirata dal
tale
fuccefllvo
7
concorfo de Letterati non reftavale fpaZio matticuno vacuo d affari lzavafl di buon anche no, coni' ebbe in coitume dappoi, acportavafi e f giunta all' et pi provetta
al?
.
compagnata d un
vicina Ghiera di S,
reniplice
domeftic'o,
alla
Antonio
dando cosi la precedenza ai tremendi Miller) col tua delia Religione: Ivi ipeflb conferita
Direttore
il
P,
posto di quella efemplriffima Caia Religio ccoftavafi & fa, e due volte alla fettimana
ricevere
dd-
E 4
4<
!
7^ >4*
tale
,
la
Eucariftia,
con
compoftezza
che
riufciva
.
e relia'
giofit
ftanti
anco
di
il
i
efteriore
circo-
forprendente
edificazione
,
Vifitava
fovente
infermi
pubblico
criftiani
Spedale
di
uflicj
re
e compaffionevole, colle parole, e colle opeParlava quindi alla vifita delle inferme
.
fomminiftrando
la
ad
cali
ad
altre
fparfe
per
Citt
nei
.
ogni opportuno conforco In qualunque ftagione non lafci mai fra il giorno, anche in quelli ultimi anni, di accompagnare col proprio cereo il SS. Viatico
agli infermi fuoi
felle
te
pi urgenti
Conparrocchiani
Tutte
le
di precetto interveniva
immancabilmen-
Dottrina Criftiana nella Chiefa di S. Catterina predo la Bafilica de' SS. Apoftoli dove per effetto di fua umiliazione catechizzava le ragazze di prima et, abilitandole
alla
con inesprimibile dolcezza ed "invincibile pazienza a ricevere i SS. Sacramenti Vifitava nelle Solennit maggiori le fette Chiefe
.
Stazionali della Citt, e quafich quelle pie pratiche non ballafTero ad una perfezion gnerofa , foleva procurarli nelle proprie ftanzc
preffo le
di
quali
,
godeva
notte e
7
amica
di fpedaliera,
;
di
maeftra di
a'
fpirito
giorno provedendo
prie
loro bifogni
di
colle pr-
alcuno de
4=( 75 )4*
fuoi domeftici
a tali uffici
i ,
ai
un
la
serio
ed
irremiflbile divieto,
N
ti
l'orridezza
medicazioni
pietofo e
s
diftoglievan
.
per
grave incarico
una
rella
di
effe
So-
Donna
a
Paola, a cui
certo
non manca
coni' ella
balio,
mi
attefta,
.
commoverla
turbarla per
.
pm
no-
giornate
di
Canta
la
Agnefi in
beneficio
proffimo
fo
di f
medefima.
totale
Collante e
rifoluta nel?
abbandono
di
tutti
i
del
ballo,
del
Teatro, e
perfeverante
profani
divertimenti;
nel ritiro, e nella faticofa e veftire, che intraprefa; umile e femplice nel a tanto fino modific alcun poco
talvolta
ripugnante vita
Paterna, riche ebbe a convivere nella Cafa appanunci ad ogni dilicatezza di vitto, quale la gandofi di una mirabile frugalit, anni femprex pi rendettefi familiare negli digiuni ai Oltre consecutivi del viver fuo. da effolei altri gli e Chiefa, preferirti dalla pi frefea fua dalla volontariamente praticati fino
et, nutrivafi le
Quarefme di foli ciaffiduamenbi conditi con olio, occupandofi aggiugnendo ed te della orazione mentale,
intere
4>C 74
te Scritture
troverfifti
>
a tutto quello una lettura indefeffa delle Sande' pi celebri e purgati > con*
in
materia
tutto
che mancandole:
lettura e
profonda fpeculazione nella libreria il Ch, Monfignore Don Angelo Antonio Oltrocchi Canonico Ordinario e
di fua Cala,
Teologo
nella Metropolitana di
bella
fin
.
Milano, che
le
i
ne pofledeva la ne fomminiftr
quali ella
collezione Parigina,
vifle,
che
Padri,
libri
de'
mancava
I familiari
fuoi
pe*
e
lei
de quali
da
me
Tommaso da Kempis
Latino-Greco.
evidente copiofo frutto cavato dalla noftra Agnefi nelle sue ferie applicazioni alla indicata
, fonti ficure di Dottrina Evangelica, e di facra erudizione, devonfi riconofeere fenza dubbio alcuni fuoi fcritti in
Un
lettura
de' Padri
foglio, fortunatamente
per di
rj,
rimarti predo di me fempre grata ricordanza cio Un Trattato contemplativo fulle virt, fui Miftelei
,
e le eccellenze
di
Noftro
tre
S.
Signore Ges
parti;
Un
ri*
Lorenzo Gi-
de
altro
confimele
del
de Pafjione
tavo di in varie da lei per fuo ufo, confidente apparecchio di te Orazioni e preghiere
Confeflone,
alla
alla
Comunione,
alla
morte,
di Maria Vergine, all' implorare il Padrocinio colla unione di e de' Santi fuoi Protettori , pascolo del fuo varj concetti Scritturali per Religione; voSpirito, e fomento della fua
lume, che
fua
ella
fteffa
di
fua
mano
lafci
111
illuftre
i
e pia
Dama
della
Amica
Ma
di
fra
tutti
monumenti
penetrazione
fatti
Maria
itudj,
merita
in f, luogo un fuo Manofcritto di pag. 24. apparteeffolei ad ritrovato fralle Scritture e pregata nenti (0, in cui vedefi confutata di Milano e Cardal zelantiffimo Arcivefcovo tempre chianaie Giufeppe Pozzobonelli di
di
ra
fuoi
dal
rilievi
fu di
Marchefe
Giu-
Politica, Di. feppe Gorini Corio, intitolata: e Scegliepenfare , ritto , e Religione per ben quanche vero dal falfo (2). Opera,
re
il
tunque
non
so
per
qual
cafo
approvata
facolt,
venne
(1
Scrii,
num.
1.
51.
4.
tei
'
(2) Tott.
Fu
Impreflb
174.
in
MiUn
-^
<**
Francefili
per
dell'
condannata dal Sacra Congregazione Indice con fpeciale Decreto dei 4. Lu-
glio
i74 2
>
quanto
al
trattato
ultimo
di
,
es-
Fa
forprefa
cui
con-
ferire
dipender
voleffe dal
Giudizio
tiflma,
e
to
forprefa
maggiore
la
docilit
di
Maria
Gaetana
ai
nel
preftarfi in
quel
contralto alle
molto pi faranno
lode dottrine, de-
poderi di maraviglia
le
dai Concilj, dai da ottimi Controverffti , che ella modeftamente e femplicemente adduce nelle fcabrofe materie di Dogma , di vere e falfe Re-
Padri
liquie
di falfi
libri
di falf
nomi
fatti
miracoli, e Martiri,
delle Crociate
e per
libro
eflb
In
ai
quefto
aureo
,
opufcolo
infegna
PAgnefi
Quiftionan ti
come
abbatter
Carit
,
debbafi Terro-
re fenza offendere la
fciogliendo
le
pure obbiezioni col guardarli dal menomo rimprovero all'Autore, che neppur nomina, anzi fcusa dicendo : Autore ha bens avuta buona intenzione di convincere gli Eretici ,
,
che fiimano
difetto folo
effer
che
di particolari;
ma
la condotta del
suo
fcri-vere
non ha fecondata
V idea
del
fu$
difegno ec, e
vi
quella fchiettiffima
dire al
introduzione:
dell'Eminenza Vojlra, di del dammare in particolare ultimo Trattato Politica , feguente libro, che porta il titolo
comando
Diritto,
Religione,
dico,
che
/ebbene
libro le venta, t Autore frammifcbj nel fuo amanza per tanto aldella Fede Cattolica, danno punti, che pu effere di molto
cuni
alle
compofto cjjer anime, magnamente per e perci pu fain lingua comune al volgo , perturbare la piet degl cile a Sconvolgere, e
ingegni pi deboli
Scelgo alcune femminili Autore agita le Proporzioni, espofte, dove V poi le osmaterie di Religione ; Chiudendo fcritto in uftatti servazioni lue, e l'egregio ino che umitermini: Quefto il mio Sentimento , acciocch Foftra , glio ai piedi dell' Eminenza
e
.
Cia
della mede/i-
ma,
pora
.
baciandole
il
lembo
della
Sagra Por.
In tale occupatiffimo tenor robufto tempeil cui mirabilmente reggeva piacque all'Alramento della noltra Agnefi, fuo privarla del dotto e zelante
tiffimo di
di
vita,
Direttore
.
il
P.
D.
Giufeppe
Maria
Reina
Quella perdita Eccome affline tutu Teatino cosi del di lui merito ; j buoni conofcitori a Maria Gaefu di Itraordinario rammarico non meno che di tutta la Fa,
tana
,
di cui
4K
miglia
,
78
>|*
fecondo che accennai , fu come in Padre nella Spirituale direzione Alla quale, risguardo a f (telTa, avendo traicela PAgacfi il Sacerdote Gaetano Pagani fuo Parroco nella Bafilica Nazzariana, Uomo
luogo
di
e di Angolare fermezza d' animo, ed al tempo fteflumamffimo, fotto la di lui foggia condotta ella continu gli ufati efercizj di Religione
finch
quel degno Sacerdote vide tra noi. Frattalito mal potendofi conciliare il fiftema della paterna Caia col fuo, effa dimanda
ci -che le
fi
appartiene, e facilmente fi adatta alle pr. porte: le fi fiffa ima riflretta parte delia Cafa
ftefla,
vale a dire
al
numero
ftiti.
ftanza da letto
fola.
cotidianamente alla SS. CoEucariftica, e rendendoli femprepi familiari le pie letture, e l'orazione, a fo-
t, accollandoli
munione
gno che
perfeverava in
effa
immobile
Chiefa
vicinanza
,
le
ore
t
in
in
la
pia
immediata
del quale
al
Sacramento
dell'Altare,
verso
uria
f
inviolabilmente
mantenne
r-
vorofiflmia e tenera divozione. Da ci venne che ne' Sagri Tempj non folo ricuf colhn--
femminil
dilicatezza-,.
4<
!
79
>
Eccleiaftiche
ma
flava ella di
qualunque
lunghezza di
Fun-
zioni fu veduta federe, fuorch nel tempo E gi fi vuol penfare eh' ella della Predica moltiplicane certo le fue limoline, ficcome
,
fece
e e
per
la
libera
prio
anni della
fua
dagP
incita-
menti, ed efempj del genero io fuo Genitore, da cui chiedendo denaro per i poveri, anche in fomme rilevanti, non ebbe mai riQuindi che non badandole al fuo pulfa intento le fottanze a lei" aflegnate , vend di
.
dono
dalla Imperatrice
Ma-
che formatofi un Capitale raddoppi il numero del, di qualche rilievo danze, fenza nelle lue le povere inferme le giudicate o ulcerofe, le eccettuare punto
Terefa,
Con
infanabili,
alle
affiden-
za per
ogni loro bifogno , medicando eziandio le loro piaghe fchifose e4 proprie mani ; e come prima orribili colle
f
fola
foffero le
fue inferme
rifanate
lafciate a
fmmantinenti
riducendo cos l' angufta fua abitazione ad un picciolo Spedale , e convertendo la propria danza da letto in cucina } do-
4*( 80
ve
ella
s
)*f*
fcarfi
fleffa
prendeva
ricovero
gli
fnoi ripofi
Ma
alla
riltretto
non .corrifpondendo
.
ritirarli
Ufc
e prefa a
infatti
pigione
S.
il
Chiefa di
medefmia nel 175-9. , una Caia contigua alla Bernardo in Porta Vigentina ,
dalia
hi
ridufle
al
me
la
numero
quattro
Ma
venuta
meno
venduto Imperiale regalo, tent quella ammirabil Donna d' iltituire uno Spedale (labile con implorare il foccorfo dai
feorta del
facoltofi
,
febbene inutilmente
Non
s'
arred
fcale
dalla quale
vivamen?
,
andava in
abituri
delle
infer-
me
alla
mali
ad
effe
recando
Nel quale efercizio di fervente dilezione le venne fitto d'indurre a Criftiano ravvedimento una moribonda renipronti
foccorl.
falutar Sa-
l'A*
Ges Grido a beneficio de' bifognosi e languenti e mancandole di phe lbccorrerli del proprio non lafci di adoperarti, e con felice riufeita, prelfo de' Luoghi Pii della noltra Citt, e ne ottenne
.;
fantamente ardita
d' infirmarli
nella
4<< si
conofcenza
-d'
K*
Maria
l'
dell'
Arciducheffa
Principeffa
Beatrice
Ette
La
Real
accolfe
con
(lima
di-
que'
tratti
degna-
zione, onde
concili meritamente la
Popoli,
alle
,
con
ebbe
mondazioni corrispondenti
di
s
qualit
n'
efimie
valevole interceditrice
che
della
pi
pia
volte
di Lei
generofit.
Ma
obbligata l'Agriefi
a frequen-
nelle anticamere ti ritorni dovette incontrare replicate ripulfe, attefo il fuo dimetto velli-
pazienza,
infino a
tanto
che
una
autorevole
Perfona
In mezquello inconveniente ed ope umile una di occupazioni zo a tante debito di rofa vita, non ricus tuttavia per
rimedio
civilt
di accettare alcune
dediche
di
Opere
Matematiche, o comunicare i fuoi rilievi al Marte, e di che da Torino chese Wicardel de Fleury 1762. fottomife a fuoi ai 4. Dicembre del lumi i primi Atti di quella nuova Accade,
1
Scienze. Affin ( fcrive egli (1) ) que nos jeunes Academiciens puiffent f vantar marne de et proffiter tfetre connus de votis ;
mia
delle
F
(1) Segn. mini. $2.
f ( 82 )4*
Niente per commoffa dalla cotanto divulgata fama de' luoi talenti, continu l'Agnoli pi intenfamente di prima
vox Jite avs
.
delle
fanciulle
frequente
nelle
conferenze
fopra
ricor-
aggiugnendo a confueti quotidiani nutrimenti rozzi e dozzinali i foli cibi conditi con olio de' quali la vedemmo gi pafeerfi ne' tempi Quarefmali. Se non che, dopo due anni di s sedato
;
rigida
con
(teda
vera attinenza,
trovata fi
affalita
da
ottinata
fei
febbre
i
che
le
la
tenne oppreffa
per
meli
Medici
,
vietarono onninamente
di
la
fiffatti ali-
pienti
confentendole tuttavolta
;
pascerfi
di cibi rdinarj
il
che pratic
reigiofifl-
ma Donna
iglio
con
ftra-
ordinaria parfimonia
dei Medici
Fu
allora
fteffi
portoffi a refpirare
un
vil-
aria
Falera* dove febbene convalefcen'te non ommife punto, n poco i fuoi pii trattenimenti , frequentando la fua Parle,
rocchiale di
Fare
tuttoch molto
lttivi,
dittante,
ed anche nel-
importune del Catechismo , nel quale amorevolmente occupava!! dell' inftruire con
mirabile dimeftichezza
quelle
rozze
perfone
Seguita
frattanto
la
divifione
,
de' beni
rimafto len-
Caie
Patrimoniali
Don
ed a
Giufeppe Fratello
lei
di
Maria
,
Gaetana,
portoli!
fpecialmente
del
addetto
verfo la
1764. ad abitare feco lei nella ane vi rizidetta Cala vicina a S. Bernardo male tranquillamente pel corfo di nove anni. Ma in quefV anno ftefTo che Maria Gaetana
ine
,
ebbe
ella
il
contento di
gradita
coabitazione
perdette
,
un
como
tia
fermezza , palio agli eterni ripofi in et di anni vent'otto. Per quanto varie per fiano Je umane vicende non s' arreda un momento dall' intraprefo fiitema di la nofra Agnefi
vita
,
ed amantiflma
,
di ascoltare
la
parola
Citt
1
di
la
Dio
ampliatali
ne' Parrocchi
della
cotanto utile fpiegazione del Vangelo ne e d fedivi , ella vi interviene ailduamente , al dopo pranzo terminato il fuo Catechismo
di
Sacra ScritCalati
D. Carlo
Maria
quelle
S.
Cano-
nico Arcidiacono in
S.
della Paione;
in di lui
mancanza
di
golari di S. Paolo in
doli
pofeia
2.
4*(
Maria
forte
,
H
di
>*f*
della Pace
e di
Damiano
-
in
Mon,
Santa Praffcde , ficcome fegreMa ecco che urbano tumulto n fuoi maggiori fervori, Dio la vifita con una nuova afflizione , togliendole colla morte
gate
dall'
feguita
giorno 24, Febbraio del 1768., il suo Direttore e Padre Spirituale Gaetano Pagani Parroco di S. 'Nazzaro. L'Agnefi fattone un cottolo fagrificio al Divino Beneplail
cito
rito
fottopofta la
direzione
di
,
del fuo
fpU
al
proprio
cerdote
S.
attuale
edificante
Infti-
attera
fa
Nazzaro,
,
pens
per
.
a foftituirvi
efercitarfi
propria Parrocchiale
iftanze del fuo
la
ivi
Ceche
de quindi
tore
,
nuovo
Priora
Diret,
ed accetta
Carica
di
impegno ed
,
aflduit.
La
pre
1'
la
dotta e
facile
comunicativa
preffo
la
accetta
e
tutte le
,
santo
Inftituto
Oltre a ci affuntofi con eroica pazienza il carico d'iftruire perfone fceme, e giudicate
incapaci di accollarli
le a SS. Sacramenti , riducendo egregiamente, e dirozzando venne univerfale (rprefa ad uno (tato di co-
wn
4>< 8f }i|*
tiune capacita.
Effetto
senza
dubbio
,
delia
Carit
di
chs
pre-
anche
meffe
Tuo dieds
le
,
lumino!! efempj
la
Per
quanto
e
per
coltura fpirituale
de' pfoffimi
non
ferri-
*
caritatevole efer,
agi' infermi
che fu
dell' attiva
fua vita
Seguirono tempo alcune Corpi Religiof, fotto il Regno dell'Imperatore Auftriaco Giufeppe IL e dubitavano pure dell' aritiin Milano della foppreflone chiffimo Moniftero delle Clarifie di S. Apollinare. Lo Spirito vigilante di Donna Maria
foppreflionl
*
Gaetana non perde di mira quella circotanza, e trovando quel facro recinto appartato
dalla Citt
,
una
per
le
ferme
fofle
recoffi
,
Ferdinando
Cefareo
Luogotenente
fospefa la
soppreflione
meditata
e si
commutale quella Cara ne!P ideato Ospitale. La proporla dell' Agnefi fu accolta e f ne fperava un felice riufeimento , dove tutt' altri fini non avelfero frustrata la connine afpetca-.
,
zione.
Ma
beneficenza
forame
le
,
aperfe ndi a
vado campo
,
in cui
fi
come
dir in
appreffo
Frattanto
4>( s >4
traslocato
nel
1769.
il
re alla Parrocchiale
fcelfe ella
di S.
Vito
ai
il
Pasquirolo,
fu a
Guida
Sacerdote
porziopiet
altro
,
Parroco
di
,
uomo
fomla
ma
di
edificante
condotta
ella
fotto
cui
il
direzione continu
reitante
de' fuoi
dappoi
vendita
fi
per tutto
la
giorni
alla
Esporla quindi
menzio-
adatt la noftra
altra
Maria Gaetana
pi confacente
ta
,
ritirarli
in
abitazione
nafcoita vi-
alla
fua umile e
ben vedendo
la
ella
che
in.
tal
modo me,
glio trattavaf
e tan-
to
divifione del
Patrimonio Agnefi era rimafta in libera propriet del Fratel fuo Don Giuseppe una delle due Case Paterne, ove di consenso dell' amatifiima Sorella pensava egli di paffarvi ad
abitare.
Infatti nel
1771.
la
trovo ricoverata
in
altra
Cafa
fituata
tra
le
men
dispendiofa
naviglio
di S.
ed appena
di
badante,
Romana,
la
ffieffa
Porta-
Maria deifotto
la
Vifitazione
e di
Apollinare,
.
catali
Ivi S. Calimero venne ella in quell' anno medeimo (limolata e indotta dalle efficaci preghiere del
Parrocchia di
traslo-
proprio zelantifimo Areivefcovo il Cardinale Giufcppe Pozzobonelli , replicatamente a lei partecipate dal Sacerdote Pietro Antonio Boi-
4'-( 87
latti
)&
degli
Vicario
della
Congregazione
Oh-*
piet
blati in
Sepolcro*
e
di
Uomo
di
efmia
e dottrina,
spirituale
ina confidenza, ad
e
accettare la Carica
delle
di VifitatriCe
Direttrice
Donne,
fpecialmente inferme,
apertoli
in
nel
Luonello
go Pio Trivulzi,
{tett
in
Milano
di
anno 1771.
ricovero
e
povere e
SeiTo
,
cadenti perfone
dell'
uno
dell' altro
del
Principe
Don
Antonio Tolomeo Trivulzi 5 Inftitutore muveramente inU^m e nifico di queir Opera meritevole d'ogni encomio. Una proporla s
analoga alla Tua umilt dal proprio Arcivefcovo
noftra gnefi
fece
<
e
,
carit,
lei
fatta
non incontr
dovere
di
reni-
dalla
un
recarvi!!
due volte
al
giorno
fi
portale direzione,
d'infermiera,
pericolanti
s
ajuta
ed
affitte
quelle
povere
risguardo allo
le
Spirito,
,
come
le
al
corpo;
vit
iftruifce
ignoranti
fufldia
pi
indigenti,
e tutte, colla
e dolcezza,
onfola e conforta.
Qu~n-
tunque folle notabilmente dittante quella pie?. Casa dalla propria abitazione, non la priva ella mai del fuo perfonale intervento in qualunque ftagione, e per qualfvoglia intempeaiTunse ella con fi rie di tempo. Che pi ?
univerfale forprefa l'incarico di
vegliare
ai
per
ok
F 4
4<
!
88 >*
ad
a (Tilt ere
alle
tedivi
trattenendofi
alle
morigli
bonde
rito
,
op-
Per quandimenti-
Mondo
le
;
a cui
fi
generofamente
quali
avea volte
cato
di
fpalle,
la
folle
lei
celebrit
non
pertanto del
fuo
tori
nome
a
traffe
,
non
per
,
pochi
che
alle
illuftri
Viaggiaprefenza
iftan-
Milano
conofcere
di
quella gran
Donna
replicate
di
ze di
autorevoli
Perfone
confent
feco
partire ap-
il
Figlio del
Re
di
di
Sve-
e richieda
dal di
Lui Ajo
un motto
accorgimen-
to
dire:
me*
glio
Mentre la tioilra Agnefi nella preaccennata fua nuova abitazione continua tutta fola
domefici,
chiamare a f P ultimo de' suoi fratelli per nome Luigi, in et d'anni 21., a cui, appena intefo il grave malore, accorre al
di
folito
prettamente
la
zelante Sorella,
gli,
an-
nunzia
il
proffimo
ai
pericolo
lo dispone
fottomettcrf
voleri
177$.
paga
al
fuddetto
Luogo Pio
Trivulzi, quaficch le mancaffe pafcolo, con tinua anche nel fuo riflretto ospizio ad accogliere
fervirle
,
inferme,
e
al
privatamente
affitlerle
nello
adattarfi
duro e difficile naturale di alcune, mai guadagnate da tante beneficenche non ze andavano coli' asprezza delle parole , e
,
coi
modi
.
incivili
efercitando la di
lei
invitta
pazienza
meri
Se
l'
generofa
per
;
collante fu
l'Agnef verfo
egra umanit
non
vita
.
fu certa
il
benefico
il
fuo cuore
in
foccorrere
alla
Oltre al
,
coli'
adeguare
dell'
(labilmente
fue
loro
attefe
annue
rendite,
ne
in
Milano
annue
fommini*
cento annui
quattrocento
,
scudi
e noi
e alP
potremil
mo
perfin
nominarle
la
gli
Uomini non
be-
posponefiero
nefizio
all'
.
ingrata
memoria
di averne
il
bifogno
N
3
intereffava
meno
,
l'educazione
Ecdefiaftica
della
,,
4K 90
e fomminiitrando
opportuna dozzina nel Seminario d Monza, ad uh altro alimentato nella propria Cadi, i mezzi onde dar opera
agli
ftudj.
Ridotta
tiretti
frattanto
i
Donna Maria
e
Gaetana a
gliata
all'
limiti
foitanze,
arredi
fpo-
de' pi prezioi
fuoi
confecrati
altrui
indigenza
ai
non potendo
cafi
col pr-
prio
fovvenire
frequenti
di a
lei
perfone
fecevan
le
pie.
e [tremameli te
bifognofe,
che
Citt
predo
affine
<
di prlet-
Molte
addurre , fcritte dall' Agnefi a quello oggetto non folo per riscuotere elmofine , ma per collocamenti di
,
Vedove
di
Orfani
di
Mendichi
di
derelitti
t
il
timore di offendere
la
mdellia
effe
pi peri
sone benefattrici,
in
lettere
nominate
di
vita
tutti
non me
f
lo vietafle.
Un
fidente
i
cos
edificante lafciava in
dubbio
lei
i
pi doveflfe onorarli in
il
buoni grado
primi
tutta
subli-
me,
che
ella
occup
fra
Matericol-
Codiane,
che
mavano
di beneficenze la parte
pi compas-
Tra coloro
nell'
Agnefi
le
ftraordinarie prerogative
,
delle
degno
di ricordanza l'egre*
4(
seppe Franchi
.
9*
M*
gfo Profeflore di Scultura e di disegno nelP Accademia delle belle Arti in Brera Sig. Gi-
lui
unico
creta
ritratto
della
immortale
perfettamente al naturale,
te, e
form egli in poche voi nel 178 1. con fconofciuto feco lei abboccarli da
col folo vederla
mendicati pretefti.
tefice
N
nel
tard
il
valoroso Ar-
prefentarne
gentilmente
piedeitallo
verfi
,
una
del
copia
alla fteffa
Agnefi,
i
qua!
Butto pose
del
seguenti
come
:
in iscusa
commendevole fuo furto Ignotus Te adii, et tum Te Tibi furripiebam Francus, cum fieri qua peto poffe negus.
Farce dolo,
hic nil
et
votis
IngenS Fantina defpicias P anima grande impenfato Sorrise al dono della modeftiffima e spregiudicata Agnef , e
Efi leve, quodqiie
dalla
ritata
Casa
di
sua
Sorella,
col Nobile Capitano Gonfalonieri, ove trovavafi, fece la feguente graziofa rispofta:
Molto
Ricevo
Illuftre
Signore.
riconofeenza
ceffo
con
perfetta
il
dono
mirare la perizia , con cui ha cos bene imitata. Ella ha ragione di dire che il furto fattomi non cofa leggiera, onde febbene fla lontana dal dispreizarlo , non poffo per approvarlo, cono/and hrik*
amfurtivamente mi
di
4"(
5/V/o
92
)#
dal
qaanto
io fia
lontana
meritare un
.
cos
Defidero
qualche occafionc di
perfetta filma
quale
con
Di
S,
Dalla Casa Coufalonieri 14. Gennajo 1782. Dev. Ma Obb. ma Serva M. Gaetana Agnefi, Oltre alle molte copie in gtffo, che il ProfeiTore
trarre
dal
fuo belliflmo originale per afTecondare le brame de pi colti noftri Cittadini e de'
,
cos
Foraftieri
defiof
eii
pure
s
di
ornare
le
coli'
immagine
di
una Donna
fi
famofa
egli
loro
effi,
abitazioni e raccolte;
accinfe
in
ad
copie
marmo
,
Cararefe
che riufcirono di
di (Te fatta alla
tutta perfezione.
La prima
piacque
al
,
ventura
tanto
Principe
che
perfonalmente
il
preffo
Emetto
illuftri
Italiani.
Il secondo Bullo, travagliato espreflamente per commiffione dell Em. mo Cardinale Anto-
nio
re
Dugnani
del
giudo
di
all'
saggio
inclita
ammiratosua
merito
riufcl
la
quella
apice
Con,
cittadina,
della
perfezione
ehendovi
ra
fteffa
con .grande
fuperiorit
animo
perch
4K
in villa
dell'
si
)'i*
originale
queir egregio
Artefice
,
dar
gli
potefle V ultima
mano
maeftra
e cos
ci
che
scriffe
Giovanni
Dia,.
sua cono di S. Gregorio Magno intorno immagine fatta da elfo dipingere nel suo Monaftero in luogo esporlo alla villa de'
alla
fuoi
Monaci (i):
,
Ex
quo
manifeftijjme d-
claratnr
in qua
quia
Gregorius
dum
adviveret
voluti
> ,
Monachi* non pr
.
ela-
tionis gloria
fea pr cognita
frattanto
dijlrittionis cau-
Crefciuta
succedo
tre
il
l'accennata
numero di 45*0. poveri, tra mafchj e femmine, i Soprastanti all' ordine ed ai vantaggi di quel
della
cotanto
la
utile
Inftituto
non
asalla
potendo .ignorare
siftenza
classe
benefica e
vegliante
nottra
ivi
Agnefi
risguardo
,
delle
Donne
ricoverate
le
fecero
nel
178}. un predante
in
Di-
quella pia Cafa. Vedendoli ella abilitata ad un pi affiduo propqfta con tale
CO
Sm
Greg.
Maini
Opera Edit,
Ven. 1775.
Tom. XV,
4<
servigio del Pio
94 )*&
ne
di
quelle inferme,
indecisa
nel
riconofeerc in quello
ficcarne
analogo in tutto air antica sua propenfione e vocazione , ne accetta con lieto animo il progetto , e vi fi trasferisce. Le vengono affegnate due camere adobbate giuda la qualit della perfona, cui
Divina volont;
dovevano
guarda
la
servire
in
una
delle
quali
trova
una tribuna , che Chiefa interiore di quella numerosa Famiglia. Maria Gaetana ne fa tolto rila
movere
signorile mobiglia,
ve ne istiragiodieci
il
di firn
pattuifee
annui
pigione, includendovi
penso
al
della scarsa
kgni
comp te (Te
frugali alimenti.
Ivi
adunque
traslocata ridu-
un
servo, e ad
di
una donna,
con maggiore
ali:
s
aflduit
pri-
ma
dale
tutta consacrali
p
affiftenza
Un
esempio
vivo e
solo,
sfolgorante
di
umilt e di Carit
ficazione a
Citt eziandio,
Criftiana,
Milano non
somma ma ad
edialtre
non
al
fi
isfuggi
l'occhio
di
attento
*K chi vegliava
regime
scritto
quella
grande
Opera. Quindi
del fatto in
volle regiftrata la
memoria
dappoi
uno
pubblicato
4>< 9S
colle
)&
il
(lampe
in
Milano
:
d ji.
Marzo
dell'
con
qudto
titolo
Espofizione
791.5 operato
1
dagli Esecutori
norma dell' ultima voIn fine del quale Fondatore leggefi a perpetua commendazione della noCapitolo da erigerfi a
lont del Pio
.
lira
Finalmente prima
Esecutori Tefia-
Trividzi
della
pentimenti
che
e
compiacenza
hanno
avuto
fp cutaneamente ,
generofamente
offerta
Don-
na Maria Agnefi d'entrare nel detto Pio Albergo fenza ver/m aggravio del medefimo , e di sopr aintender e direzione del all' incomoda Qtiartier delle Donne come ha fatto , e fa s
,
pazien.
principalmente
alle
e
ammalate
Le
te
feientifiche
l'
infigne
fingolarmendelle
Iufi Un-
ilhifire
fingo-
faenze
,
per
V efercizio
di
CrL
(liana Piet
d' ej empio
,
fervire poffono
.
univerfalmente
nel
Pio Al-
bergo
quelle
4>< 96
una
dj effe,
)<f*
fpirito
,
gode ed
pre pi
benefizio
tro
gli
le
lunga davanti
la
Sacramento
le
dell'
Altare nel-
fua cara
tribuna
ferventi
fue
meditaore
;
zioni e contemplazioni
efercita
per
molte
ed
S.
nella
a
fua
nuova
Parrocchiale
le
di
Stefano
pubblica
edificazione
usate
Falli
quotidiane pratiche di
Cnftiana
piet.
che in quel Pio Albergo fuolf tenere ; ma dopo qualche anno o perch trovaffe quelo perla Scuola ben provveduta di Maeftri
, ,
ch
fi
per fona
fempre
rispettabile,
non
lafciava
la
defiderata confi*
denza, ftim di far ritorno alla primiera fua Calimero , ove terminato il Catechismo ed intertenutafl ad affider alle saClaffe in S.
,
pas-
per
ivi
guftare alcun
poco con
;
foni ma
sua
ricovero del.
ed edificanti virt
o fivvero go-
deva
fralle
di trasferirsi qualche ora a follievo Signore del Collegio della Guaftalla compiacendcfi affai della gentile, e Criftiana loro coflumanza di converfare. Tanto poi
4+( 97
ciet,
)%
Soda' Tuoi parenti,,
di
ed amici
non
ricusava talvolta
aggradir-
ne l'invito, nemica
coitante
d'ogni
bench
rnenoma Angolarit; nelle quali occorrenze riusciva a tutti di ammirazione e per la dolcezza del
tratto,
e
per
la
facilit
del
fuo
teni-
induitriof
peramenti alle innoltrate quiftioni, e moderando l'imprudente altrui loquacit con opportuno flenzio, Ci che vien conteitato nella
citata vita
[tra
del P. Rampinelli,
ove
dicel,
della
nonel
circofpettiflma
Agnefi
che
aut eleganti
allquo
dejlexit
fermon es
gravijjmo fi lentia Ben lontana filimi difeeptationis abrupit (i) dal figurare, come d leggeri fare il potea,
alio
.
aut
fra
re
dalla
di
V invi-
to
provvifatrice Bandettini,
efigendone
per
il
numerofa adunanza delle pi colte perione della Citt Tale era la condifeendenza della noftra Agnefi nel!' adattarli , coritra ge.
nio eziandio
alle
erudite ed
oncite
brigate
G
(0
-Elogio et. j>ag,
>ZXX.
per
modo
che
da
tutti
amata
fuo
venerata
sentivafi di
mal
animo
la
di lei privazione,
allorch
tiro
.
riconducevafi
al
prediletto
ri-
Nel corfo di anni quindici, che Maria Gaetana dimor in quello afilo della fua
umilt, e della abiezione
defi
Crifriana,
non
vi-,
mai turbata , n alterata nel fembiante , che compariva in lei fenipre ilare e sereno Non mai un alterco, od un contratto, dimeiticando con perfone tanto a lei dissimili per
indole
,
e per
educazione
Sofferiva
genero^
samente i mali trattamenti del proflimo, fenza darne alcun fentore anzi ebbe ad eser cizio di tale virt a soitenere per lungo term;
p P
un fuo
servidore,
voleva frequente
di
prediche,
iftruire
contemplazioni.
di
Alfunie
nuovo
il
carico
una
Giovane
accodadella Pe-
feema,
della
Parrocchia
di S. Stefano,
e la abilita a poterli
il che ella ottiene due Giovani della vicina Parrocchia di S. Pietro, detta volgarmente in Geliate Continua nel fuo piano di fottrarre dal suo affegnamento la met, quella convertendo in
da
altre
e di
quelle famiglie
erai
del-
quali
gi
da
gran tempo
addogate
4*( 99 >*
il
foftentamento
Provede
,
follecita
ad alcune
ftrettez-
tale
coraggio a
e
Ma
Signora
?
per
ci
vivere
veftlrfi
cosa
ta
ci
refler
rispose:
a
.
coprirci
decentemente
appuntamenti , che male corrispondevano al fuo cuor gene-., rofo, la cortrinse a raddoppiare i fuoi lavori di guadagno onde reggere a' caritatevoli impegni; a sempre pi scemare il frugale
de' fuoi
La
ftrettezza perci
fuo
vitto, alimentandoli
,
di
cibi tanto
doz-
zinali
sfuggiva ad ogni
.
ma ma
dici coftretta
ad usarne,
,
arrefe
ella
all'al-
trui infinuazione
riducendofi ad
una
li-
mitatissima quantit. Pens pure in benefizio de' fuoi poveri di fare un contratto vitalizio
col Fratello di tutto
il
suo
asse
cio dote,
Materna, rifervatafi la facolt di disporre in morte per la tenue somma di lire due mille ; al che pure ben predo rinunci p
attefe le
ed eredit
preffanti
calamit
s
de' fuoi
poveri.
di abiti
,
Scarfeggi da ultimo
di
fattamente
ci
bianchera
di
tutto
che
spettava
alla
fua perfona,
che lo spoglio
fuo trova-,
forpresa e
di
tole in
morte
fece
agli
non
aitanti
leggiere
in
commozione
vilt
tanta
Gz
meschinit
frugale ed
a ritenere
economica
riduffe
PAgnefi
una foil ferdimettere a ed fermio, la donna fi non vo ; f T amore del degno Fratello
preifo di s nella sua et avvanzata,
di
interponeva a
5
ad effa tuttavia , co tratti della fua liberalit fempre commendabile A raffinamento per di una Carit s intenfa e proiufa Dio le permife che veniffe
mantenerlo
elemofine
veni;
vano
diflribuite
a perfone
di finta
indigenza
in vermi
modo
pentita,
s
In un tenore di vita
boriofo quantunque
di
parco,
forte
la-
affai
tempera-*
mento cominci l' Agnefi a provare gli effetftanca ed attenuata umanit, aumenti della tandofi in lei le micranie , i reumi , e le flussioni, alle quali fu sempre soggetta.
Le
fo-
praggiunse poi la gotta artetica con s fiero affalto, che le itorpi P estremit delle mani
e de' piedi
portarli
;
ma non
tralasci
alla
per quello di
frequentemente
la
Chiefa di Santo
ed
fiume, a S. In quello flato di cos precaria . Celso initancabilmeute il fuo salute continu ella
,
filteiiia
di vita,
riduccndofi
soltanto
non
*|l^ 101
)<'=*
pi vegliare la notte nella affiftetza delle ini- ferme pencolanti * perch ci le fi rende ini*
poffibile.
Giunta
al
principio
del
la
1791. co^
vilt
lei
,
minci
perdere notbilmente
co
amata
Padri
le
neceffitata perci
cere a moderatamente"
in
profivifi&
cua occupazione
e
fi
Alla debolezza
della
mancanza
di
udito
di
forze
le
quali
indispofizioni
fattole confile-
tuttavia
te
alle
fila*
re in pr de' fuoi
poveri
alla
;
lettura
alla
la
meditazione e
delle Chiese
la
contemplazione
L' ora
vifita
frequente e continuata
ra nella
della
fua
tribuna
ricreazione
de' poveri
il
del
Luogo Pio
dell'ora-*
era p*er
PAgnefi
al
confueto tempo
che cos
della
la
zione^ avvisando
ftar potette
ella
fua Umilt
altrui
*
corjerto
notizia
eflendo fempre fiato fuo scopo principale di tener nascofia l propria virt per quanto le
foffe
poffibile
Nel
qualunque casuale incon-* improvviso occupata ini colta tro opere di Religione ; a segno che fu udita disapprovare la pufillanime condotta di una pia vergine, paflata, ha pochi anni, al preCriftiana Filosofia
d' effere
all'
fi
4<
mio de
1
I02
)f(.
facilmente
d'effere
di vita
cambiare
conofciuta
di abitazione pel
timore
dal vicinato
come persona
esemplare
ed
un!
illibata
anima data
Dio deve
effere
santamente libera,
non
curante dei
biafimi
non meriOi che delle lodi. Molte volte lavorando alla prelenza della sua servente pacaAltre va le ore in filenzio pensando a Dio
.
volte
nella
quotidiana
di
recita
dell'
Officio
prefa
dalla forza
una qualche
suddetta
,
energica
e vedevafi
al
ad ispiegarla
Cielo*
con
sacra unzione
il
alla
contra
occhi
mandando
ri.
ria
E gi matura per il Cielo la noftra MaGaetana , ai racconti che le fi faceano delle cose temporali ammutolisce, e poi proin
rompe mihi
,
quelle
varie ripreie
nel-
della Valcville di Monteveglia, Masciago a ci invitata anzi amorevolmente coftretta dall' unico fuo cariflimo
Paterne
e di
ra
il
Soggiorno in
campagna
le
affinch
il
cambiacampetti*)
mento
dell' aria
vantaggio,
dimore
4<
interrompe gi
fatto
,
*3 )'4*
gran Donna* per qilnfo consueto fiftema di xU le Vien ta, senza tuttavia sconiporf allorch o per o per le circoftanze dome* la grave sua et
la
il
fuo
diche
le
ftituita
trovafi
tracollata
moltiflmo
codituzione * e ridotta a grar conffiore di Scorge evidentemente avvicinarli il spirito Pensa di ritirarli termine de suoi glorili
.
nella
affatto
inutile
a quel Pio Indituto ; ma la circodanza di non aver Oratorio domestico ve la trattiene E' codretta a ritenere gioruo e notte nella propria stanza la donna di fuo servizio * a cui raccomanda caldamente di regolarla co^
*
me una
fanciulla
di
correggerla
e
con
li-
finanze,
4
trovafi
ag<
fatti
per
questi
fovvenire
soddisfa
il
indigente
altrui,
ed
col privarfi di
intereffante
$
ogni
reffiduo*
anche
fuo
pili
*
dello
scarfssimo
deila
fi
corredo
La confufione per
al
fua
mente
crefce
sommo
a cui
.
aridit di fpirito
grande
forti
ti-
mori intorno
de
a
alla
Risponconti di*
Dio
,
la
veramente dagli Uomini. i timori fuccede una multiplicit di fcrupoli a sedare i quali
accorre
il
4*( io 4 )i>
menti confolanti
cheta, in guifa,
confortarli
di
noftra
Religione
poi
Fac*
ella
che da
prolegue
f
*
anche
fola
col frequente
de' SS.
uso di concetti
Scritturali
e
Si
Padri,
in
ecGta
ap-
atti
di
fede,
di speran-
za,
di
di
carit,
desiderando
coli'
Apoftolo
di
tale
scioglierli
dal corpo
mortale*
condol-
giungerfi
col
fuo Dio; e ci
gli
con
gli
non
folo
aitanti
ma
coftringe
-
Il giorno 17, Dicembre dopo di efferfi trattenuta nella Chiefa del Luogo Pio ad as-
siltere
al
Divino servigio
falire
d'
ed a
pafcerfi del
le
fue ftanze
s
venne
,
da
forte deliquio
le
il
che
fervo
trattenen-
fa
evitare
una
mortale caabitazione
deliquio
pi fenfbilmente
;
prima
eh' ella
fi
rinviene, e
adatta a coricarf
fi
ma dopo un
.
diiireto decubito
al letto
alza di
nuovo
,
Obbligata
rifiuta
perde ogni
fi
appetenza
ma non
inai ci che. le
porge da fuoi affittenti, ne si duole punto perch fia moleftata da soverchj alimenti o medicine. Dichiaratoli per ultimo dai Medici il fuo male una inoperabile idrope di petto, accorrono il Fratello e
la Sorella a confortarla
ed
(occorrerla
la
4<
io s )4*
accre-
pfovedono di tutto il bifognevole, vi quanfcono una infermiera, n rifparmiano occorrenbifogni to pu effere opportuno ai
ti.
La
vifitano
ogni
feco
giorno
la
Sorella
Donna
dimora parte del giorno, buona fua pericolanti maAttefo P inibito numero dei
Paola
nella
fuccefliva
malattia
per
lati
in quel Pio
Luogo, per
Itraordue Sacerdoti Rettori di elfo rimare dalla propone dinariamente occupato, le fi di altro vegliante Sorella P affluenza continua
Sacerdote;
ma
ogni ulteriore
tuita
di forze a
,
segno,
che nel
,
rimetterti a
affalita
letto
o nclP
effere
traslocata
viene
s
da
spelli
deliqui, e da
un affanno
la
violen-
sua
il
perdita*
corpo
,
(
non reggendo
n
le
a trasportarla
,
ferventi
cercali a
tal
domeuopo un
il
la capi robulto infermiere: f ne accorge rasfi all' iftante lla Vergine , fi turba , ma beri per Superiori voleri. Riceve
segna
ai
tre volte in
Viatico
di unirli al fuo
Dio
Ancorch
il
trafitta
da
corpo,
e fegna-
ma
al
confeffa di
non
capire
dal
come
fopravviva
folo proporsele
Rettore
fuo
Parroco
'M
il SS. Viatico,
fera precedente
fi
roG
>&
fi
raflerena e
consola.
L
il
all'
Epifania
aggravatali lira-
Sa-
cramento
dell'
compunzione
del
luci
Crifliano
fi
La
otto di
fi
,
Gennajo
ac-
quieta alquanto,
poi
risveglia
alcune ore
dopo
la
mezza
effe in"
notte
chiede
un
>
forso di
verfatale
feno
non
fi
ridente
forride
Prova grande efigenza di cibo, cerca alimento, ne riceve oltre al confile to , e la fame non rallenta Nel d vegnente nove Gennajo fui tramontar del fole cresce il male , e foffre Urani urti al cuore che la opprimono Racconta le sue ambascie al Sacerdote Vice Rettore che piamente e blandamente la conforta; e quell' anima fempre grande di tratto in trat,
to ripete con
inufitato
,
coraggio:
Verumta.
In quel
olio per
frattempo date
lo
porto
un cucchiajo
;
di
fi
fpettoramento
,
poi
torna
a
fi
parlar di
Dio
Il
ed
ella
prettamente gode e
l'
confola
fervo interrompe
loquio
coli'
d'
approlEmarle
arancio
,
alle
un
o
pezzetto
al
che
ella
ripete tre
*k
quattro
volte
affalda da
io 7 )4*
ed
al
affrettate;
momento
un convulfivo
di
univerfale tremore
Manda un
interrotto fospiro
con
leggierifl.
mo
Il ed agonizza Benediziola d Sacerdote ne in articulo mortsj ed appena letta la prima forinola per la raccomandazione dell" anima* circa le ore fei del mercoled nove di Gennajo del 1799. paffa ella placidamen-
suono
voce
fioca
folle ci tornente
le
te
r vivendo Trasportata
ria
la
virginale
fpoglia
di
Ma-
Gaetana Agnefi nella Pio Trivulzi, vennero predati a cotanto efimia benefattrice da tutta quella edifncate Comunit, penetrata dal pi vivo do-
interior
Chiefa del
Luogo
lore per
fiffatta
;
perdita
continuati
alla la le
e fer-
venti
fuffragj
finch
trasferita
Parroc-
chiale Bafilica di
Santo
Stefano
,
del giorno
celebrati
undici di
Gennajo
Menni
funerali da
tutto
ro
t
.
teftimonio oculare della fua collante pieQuindi giuda il confueto fu tumulata nel
Santo fuori di Porta Romana, dove dalla dolentiffima Famiglia Agnefi le venne appoda , fcolpita in marmo la feguente fuc-.
Campo
cinta Iscrizione
Poflno
illuftre
Concittadini
,
queda
veramente
,
Donna
onore
della
Patria noftra
4'< I0 8
goder pretto
le
)*#*
Supplite
dell' epoca fortunata , in cui , vicende paffute, ed eccitati i pofte* ri coli ef empio , in vicinanza alla Sttua di
buji
del
Cava*
i>
MARIA. CAIETANA. AGNESI PIETATE. DOCTRINA. BENEFICENTE
INSIGNIS
H.
AET.
E.
ID.
IAN
LXXXL
Bunavenfura Cavalieri
pag.
4K
io9
h|
Dicembre 1749-
..^!ous avons xamin, par ordre de PAca* dmie, les Inititutions Analytiques de Madeuvrage crit eri moifelle Agnefi Milanefe en 2. Italien, & publi Milan eri 1748.
,
Voi. in
4,
1.
Le
Volume expofe
les
toutes les
opera,
:
cmantits finies
On
y donne d'abord
&
premires rgles de l'Algebre, Addition, Soultraftion, Multiplication, Divifon, Calcul des Fradions, recherche affeftes des Divifeurs , rducion des Quantits
de fignes radicaux On dveloppe enfuite l'art de rfoudre Problavec le fecours de ces oprations les mes de Geometrie dtermins ou iiidtermins des degrs du fecond, du troifieme degr, l'uri a fuprieurs : on s'lve par ordre de conftruire l'autre; on expofe la mtode de
&
&
racines
*K no
On
iMi/w,
paffe a la
celle des
}*fn
de
mthode
Maximis
&
dcouvertc des calculs de PInfini .) L'analyfe des infiniment petits fait la matire du 2. Volume : 011 y donne les principes du Calcul diffrentiel pour les differente' ordres dlnfini ; Pon en fait connoitre Tu. fage, en les appliquant a la recherche des
Tangentes, a la recher-' che des points d'inflxion & de rebrouflment, (mtodes inventes par Defcartes ainfi que la pi part des prcdente^ avant la
&
Tangentes,
des
points
celle des
Maxima
Se
Minima,
d'inflxion
&
de
rebrouflment,
des dveloppes,
&
les
On
on
traite
enfuite
explique fond
tielles
parvient a reduire
fonftions
diffren-
du
,
1.
Ordre
a
compofes
formules
d'une
feule
,
variable
foit
foit
des
algbriques
aux Quadratures du Cercle & de Phyperbole ; 011 donne les prindpes du Calcul' Logarithmique ; on expofe la mtode des cofindtermins , transformations pour
tits
ficiens
&
l'art
d'employer
degrez
les
radicales,
on
s'lve
par
l'integration
<!>(
I I I
)**
generale
les
article par une mthode pour rduire aux Quadratures tous Polynomes de Pefpce de celui-cy
On
termine cet
{x v
+ a J~+f^+-)P
C eft
'
dire
tels
que
les
x,
quel-
ques nombreules qu'elles foient dans le dnominateur, fuivent une progreflon arithm*
tique termine par o.
Mr.
le
Comte
,
Riccati
qu'elle
On
expofe
enfuite
l'ufage
des
Serie
pour trouver par approximation les intgrales des quantits difFrentielles du mme genre, d'une feule variable ', c'eft dire compoiees
lors qu'elles font embaraffes
.
de
fraftions
ou
de radicaux Aprs avoir expliqu les rcgles, on donne l'art de les appliquer la rectification des courbes, a la quadrature des efpaces qu'elle
renferment
,
la
au de-
on dediffren,
adrefles
par
lefquelles
on
fonftions
tielles
ou
de quantits leves des puTances variables ; on donne la manire de conltruire les courbes exprimes par des
Equatons
logarithmi*
4*(
ques
fage
va
;
)4>
fait
& &
exponentielles
on
connotre
par
l'u-
l'application de ce Calcili
d'l-
Ouvrage Ics principale* rgles connues celles dans la melode inverfe des Tangentes;
la qui peuvent conduire l'integration diffrentielles conftruction des Equations deux variables; on y voit par quels artifices dans quels cas on parvient la Sparation
&
&
peu~ des indtemxines dans les Equations qui vent tte reprefentes par ces differentes For'
mules
i.
4dy = Bdx.on
les
quantites
Se
reprfentent des foncions des feules variables que la y tellement meies enfetnble ,
&
des Expofans foit la mme a chacun on fait voir que cette formule eft des termes
Somme
toujours
.intr'grable
les
&
Pan donne
qui
la
manine
s'y
de
rduire
,
Equations
peuvent
rapportar
2.
parcourt les cas ou l'on peut inles Equa* tegrar , ou rduire aux Quadratures Formule tions qui f rapportent cette
On
ay
xm
dx-\- by
dx
-f-
y s dy
on
On
donne
aux
la
tou
riduire
Quadratures,
Equations
les
deux variabls x
:
Se
n*ont
qu'une
cette
dimenfion
reprefntes
par
Formule
axd
-f-
A- cy d x -j-g x
dy -\->b d y rzz: o
f
&
l'oii
fait
voir
comment on peut
fervif
intgrer
On
indique
les
nceffaires
pour fparer
les
(x n dx ay ^m
'
dy^y^pzzfxdy-fccydxy^J
&
&
de y
&
mais
af-
fujties
la.
a des
conditions donnes
les
cas
on donne ou la
Separa tion
f.
poffible
On
fait
on parvient gnrallement
termines daris toutes
tielles
les
Equations
diffren-*
comptifes
fous
les
quatre expreffioiis
fuivantes
x mi
*~
yd&
n
(x t -\-ay
tri
yn d x
,
.
u
%--*<#
m ni -~
-
xt4rav
n ?
4- y
-*
-f*
n "T
+*~
'
iir
&y
)" ;
y y (x -{-ay"x') in
r
ut
mnt
n -4? t - *' uf
da
bx (ox
e
+fv
-\- a
n x
n x
r
f
X
m )
v u
dy^
ru-\-t*-r-\-nti
ut *mnt
w
***
6<
On
pafTe la
conftru&ion generale
reprfentes
des Equations
ces
differentielles
par
deux Formules
ad y
u
=gj> li n dx
-
ay nm
'
*///
gy m
la
ld *
*\-yn--fx
7.
conftrudtion de
d
u
~gqdx
fparer
les
011 l'ori
peut tojours
indtermi-
nes
&
q fonfrions de
&
de conftantes font
altujties cette
con-
dition
que #
=a
4r(
>$r
8. nfin I'on indique une infinite de cas u Pon peut rduire aux Quadratures la For* mule ax m dx-\-cv z x n dx dy
.
On fait voir Pufage de ces mthodes dans la folution de plufieurs Problnies dependants de la metode inverfe des Tangentes On paffe la rduffion des Equatons differentielles du Second Ordre, & nime de
,
quelques
Equations
.
qui
appartiennent
des
donne la maniere de rduire plufieurs Formules gnrales doni: chacune reprfeiite une infinite de ces Equations On expole aufi les mthodes que plufieurs habiles Gomtres ont employes pouf
ordres plus e'Ievs
;
On
rduire
certaines
Equations
particulires
du
meme
on trouve
J'en
les
Solutions
ai
dit
l'tendu de cet
de
fes
parties:
On
l'nalyfe de
Defcarte* 3
&
prfque
toutes
les
decouvertes que fon a faites jufqu' prfent dans les Calculs diffrentiel & ingral Il a
.
fallii
beaiicoup
d'art
&
de
fagacit
,
fnener
ces
Ouvrages
Gomtres
des
modernes
Se
fouvent expofes
me-
4'(
todes
trs
iiOl*
les
diffrentes
la
unes
ds
autrs-
L'ordre, le clart,
toutes les
parties
de cet
Ouvrage
On
n'a
vite*
ni
conduire
aufl
loin
ceux qui
Analyti-
les
Sciences
le regardons conime le Trait complet, & le mieux fait qu'on ait en ce genre ; & nous croyons que l'Acadmie ne nous defavoera pas quand nous dirons qu'il eft tres-digne de fon approbation & de
Nous
le
plus
fes
loges
Sivn
DORTOUS
,
de
MAIRAN
de
-MONTIGNY
Je
dertifie
le
fon originai,
&
-
au jugement de l'Acadmie
Paris, ce
Dcembre 1749
GRANDJEAM DEFOUCHY
Secretaire
'ale
perptue!
,
de
PAacadmk
Ro-<
v
des Sciences
/;
/