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URBANA

c^r^Jfyo/'Jyct-

me

ELOGIO STORICO
di
A

MARIA CrAETANA
AGISTESI

MILANESE
DELL'ACCADEMIA DELL' INSTITUTQ DELLE SCIENZE, LETTRICE ONORARIA
DI MATEMATICHE

NEIL4 Universit pi Bologna

MILANO
Stampatore

MDCCXCIX.

Presso Giuseppe Galeazzi


Librajo
t

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in

2012 wJth funding from


Illinois

University of

Urbana-Champaign

http://archive.org/details/elogiostoricodidOOfris

AL
I):

STOBIM! SIGNORE

GIUSEPPE AGNESI

MARIAN
^_J offerirvi
gio
ch'io faccio l'Elodi

Storico

Donna Maria
cer-

Gaetana Agnei non deve

to confiderai qual dedica ; ficcarne cofa che s davvicino vi

appartiene.

Ne

potea per ogni

titolo queftp

mio lavoro andar

fregiato di

altro

nome,

degno Subbiettp pi conveniente,

che del

Voftro. E' Vbftra


tro-*

Sorella la perfona che qui

verete defcritta, Voftre fona le

Ai

memorie a me tanto graziofamente cedute fulle quali effo


-,,

fi

aggira

e Voftro in gran par-

te

il

di

Lei encomiato

rito, trasfufo in

meVoi medefrmo
Lei

colla educazione letteraria, che

con tanto

profitto da effo

fortunatamente ricevette. L'ai-* gomento di che io tratto in


quelle carte, vi debbe effer ca-

ro; e caro vi

fia

ad un tempo
nel

l'animo, con cui


tarvelo

prefen-

mi protetto Milano 12. Maggio

del

17 pp.

VcF-.ro m.iil.mc ed obblig.^o (civx Antonio Pjaiicefco Can.ro JccLo Frisii

)4
1. 1
|

nama^^

<

*!

'

111

B- A

MARIA GAETANA
Attirasi

.LjA
to
la

celebre

Donna Maria Gaetana


abbiam

Agnefi

di cui non ha gran tempo

deplora-

perdita, la quale nei molti anni del vi-

ver fuo d'altro

non

fu follecita, che di rende'

derli benemerita della Patria e


le

Suoi, col,

lettere

colla piet

colla

beneficenza

era in pieno diritto


da' fuoi Concittadini

di
i

rifcuotere

non
di

fola

pi finceri
gratitudine
fra
,

sentimenti
ftima
fi
,

di ammirazione .,

di

ma

di trovare

ancora

quelli

chi

pren-

A*

4(
delle
il

>*
di

faero

ed onorato incarico
i

tramandottri-

dare

a'

pofteri
affai

monumenti
Criftiana:

dell' alta

na, ed

pi della fegnalata

iflima fua vitV

ed efemplafalvando cos un. ed eccitan-

nome
do,
la

illultre

dalla dimenticanza,
l'altrui

f fia

virt. Varie fortunate

femi fu
leggiere

indifferenza per combinazioni occormi furono di non tal pjfopofito , ftimolo ad accingermi io fteffo a
pofbiie,

quella
dell'

imprefa;
,

tuttocch

per
alle

la
,

fublimit

argomento
foffe

ben mi

accrgevi

ella

lperiore

d' affai

quanto mie forze


quefta

L'avere mortai

io conofeiuta

dappreiTo

im-

Donna

fino

dai

primi
all'

anni

ch'ella

diede faggio de' rari talenti

ammirato

Mon-

do Letterario, e del fuo Veracemente Griffeno tenor di vita: La felice opportunit che
io ebbi di feguire

ocularmente
agli d

tratti

gior-

nalieri del viver fuo fino

ultimi periodi
notizie a

degli edificanti
Jpettanti,

fuoi

Le

Ld

preffo di tutti coloro,

che potei agevolmente raccogliere che ebbero parte alla


e famigliarit:
de' fuoi
e
la

di Lei invidiabile amicizia,

fopra tutto
scritti,
t

confervazicme

mano-

del

fuo carteggio, e delle


alla

Pubbliche

eftimonianze di Onore riportate

e fottratte

profonda

di

dall' Agnefi, Lei umilt dal

vivente fuo ben

degno
mie

"fratello

D.

Giufepinftanze

pe,

cedute

alle

preffantiflme

per effetto del fuo

gentil

coftunie;

fembra-

4<

>*
eccitamenti

farM, liccotrie io erario infatti, Finalmente coliion comuni alla intraprefa. fteffa collo fpeffo volgere fra mani quella
accorgermi lezione di notizie, non Cardai ad" bifogno che una pianta si robnfta non avea vaga perch alcuna, dell'appoggio di arte
riufeifle

epompofa

agli

occhj

altrui.

Anzi

conobbi che a tal uopo altro non accorrei, sguardo, che femplicemente efporla all' altrui coli' fecondo che viene dai documenti fteffi
ordine de tempi
5

rapprefentata
trovai quafi

Ed

ecco in

Che
tato

modo

io

mi
da
e

infenfibilmente

indotto ad

abbracciarne

l'impegna,
folla di

fomen,

eziandio

una
del

amici

e di

perfetti

conofeitori
ftile,

di

Lei

merito.
foddisfo
ai

Se
alla

collo

coli' arte
,

non

efpettazione

comune

risguardo

chiariiTimi

n offra Mipregi di quefto raro Luftro della tuttavia debbo lano, anzi di tutta Europa; che lufingarmi a ragione, che nel compir vee accurato Storico io fo le parti di uno cortroveranno in me i Leggitori
ritiero,

tes
al

un

efpofitore

non

del

tutto

infiafficiente

grave affunfb.

Maria Gaetana Agiteli nacque


ito
il

in

Mila-

giorno

fedici

Mggio

del

chiari

ed

iiluftri

Genitori,

Don
di

1718 da Pietro Agnefi

Mariani,

Regio Feudatario
* delle
fue

q Montevegghia

MonteVeglia, pertinenze^ e

A 4

Donna Anna

Brivia.

Venne

rigenerata alla Gra-

fia nella Bafilica Collegiata

Parrocchiale di

S.

Nazzaro maggiore il giorno ventitr dei {addetto mele , levata al Sacro Fonte dall' Avo
fuo

Don Giacomo
i

importi
giola,

nomi

Agnefi Mariani, effendole di Margarita , Gaetana An,

Maria.
le

Appena
alla

ufeita

dall'

infanzia

morir,

fue dispofzini alle cognizioni in-

tellettuali

ed

piet

Porgendoli

in lei

amabile, fifonomia dolce, maniere polite ed oneitc, cuor nobile e lincer, naturalmente nimico di ogni artificio e dopfpirito

mio

piezza, e sopra tutto un'anima arricchita dei doni della natura in guifa , che fi merit

anzitempo le serie Padre. Non ebbe Primogenita , onde

ella

premure del degno fuo bisogno d'essere la conciliarli giuda 1' usa,

to, le principali cure de' maggiori nella edu* cazione ; mentre dotata coni' era di un fin-,
golariffimo

talento, d'un
le

impaziente naturai
di

genio per
mirabil

Nozioni feientifiche, e memoria , bevve quafi col


della

una
i

latte

primi elementi
.

vezzofa lingua Francef Nella quale fece cos rapidi progred in quella tenera et, che appena giunta agli anni cinque del viver fuo, ne {ottenne prove non volgari alla prefenza de' parenti ed
amici
fralle

domelliche
eccit

pareti.

Un

raro
tedi-

fenomeno

un

dotto

ingegno,

K
monto
col
del
fatto,
a

9 >'*
fare
.

pubblico

applauf

feguente Sonetto (1)

In quella et, che

appena Le cofe apprende e nella voglia imprima Che del natio parlar le fole , e prime Forme ritien ma con fatica e pena ; Con vezzo tale, e con s pronta vena
di paif^ggio
, ,
,

Il franco dir gentil fanciulla esprime

,;

Che in pi dolce maniera, e pi sublime Ninfa forf non parla in sii la Sena

Par

che

il

Tempo

arrossisca,

e si

lamenti ,
,

Che in Lei V ingegno i voli fuoi preceda E comparir li faccia ognor pi lenti Ed io quafi non fo quello , che creda
.

Fofio in dubbio fra gli anni, e fra gli accenti; Se pii quello , che ascolti, o quel, che veda.

Ognuno pu
quale
esuberante

di leggieri

comprendere
dovette

contentezza

un

tenero e caro fpettacolo ingenerare nel cuoidi un Padre d' animo ben fatto e nobile , i

non mediocri

foftanze fornito,

che

dimo-

(Ir mai fempre un vivo fentimento per le Scienze, ed una generofa propenfione pe' Felicitato egli ancora di prole maLetterati
.

rchile nella

perfona di un giovinetto per no,

me Giacomo

mentre

alla

di lui

fcuola eie-

eoi!

(i) Stampato in Milano prefib i Fratelli Sirtori nel 1723. alla nebile fanciulla D. Maria Cattano, quefto titolo Jgnefi Milanese , tk nell" et di anni cinque parla mirabil:

mente traccef

4<
accidentale

H*
prefente
la

meritare di lingua Latina flava

pef

domeilica

famigliarit

noitra
7

gnel, rilev l'accorto


dente
le
facilit

Padre
in.

una forprencon mirabile


rilette

nella figlia

ritenere e ripetere

afcolt'ate

lezioni del

fratello

ordine e prccifione.

Quindi

non
eflfa

un
alla
fi,

momento
ftefla

indecifo nel deftinare

pure

claffe

del minore fratello abilitandola


all'

multaneamente
sorbiva gli
quella

acquifto di quella lingua


fift'ema

che per materiale


anni
facilit

di di

que' tempi asnoflra et.

migliori

A
le

dell'

Agnefi
alludere

di

apprendere

lingue volle certo

pe Maria! Reina Cherico

il P. D. GiufepRegolare Teatino 5

e Direttore di quella fanciulla,


tutta la di lei Famiglia, nella

come
:

lo fu di

dedicatoria di

Una fua

divota!

operetta

intitolata

Avvertipropria.

menti Spirituali di S. Andrea Avellino ec (i),


nella quale dice.-

La

confiderai tutta

del voflro Spirito fornito

che di piet fovra degli


credibile la

anni

egualmente di lume* jv'oftri. Non

con cui quella rara figlia s'impofleff del Latino Idioma: badi il dire, che traduffe ottimamente dal in Latino italiano una lunga Orazione , datale dal fuo egregio Maeflro , l'Abate D. Niccol Gemelli non effendo per anco giunOrazione , ta a compire l'et di nove anni.
celerit,,

fomma

0)

Impteflk in Milano da) MaUtefta net

j-7>.

che
di

ella

recit
,

fua Caia

dappoi a memoria nel giardino alla prefe'nza di una nuiiierofa e

adunanza a jtale oggetto invitata, iifcnotendone non comuni applaufi Crebbe quiue confidenti di la forprefa predo gli amici, giovane radi Caia, nel vedere in una s
colta
.

gazza tanta prfenza di

fpirito

che
ritrofa

pi maravigliofo , accoppiata ad Una naturale per qualunque pubblica eomparfa : non fenritrofia , eh ella dovette in apprett za virt combattere, affine di affecondare
5

con
Padre

ogni

figliai

sommiffione
di

il

geriio de!

L' Ofziorie
feia data alle

parlo, venne p* ftampe (i) con quello titolo:


,

cui

Oratio, qua ofiendlturi art htm iber alluni fittala a fmineo fexu neiAquam ahhorrere , fo~
luta

Agnefih RJjetorica operai dante anno atatis fua nono nondum exaciit novella die 18. Augufli 17*7. Piacque alla Dicitrice d^indirizzare quella medefima Orazione i Padre D. gottina Tolotta Cherico
a Alarla de

Regolare Teatino, Oratore, ed amico


miglia;
al

uomo

Letterato,

infigne

fingolariflrno di fua

Fa-

ve

quale protetta in una fenfata e brededicatoria- la fua gratitudine 9 Lettera

(i)

Me divieni
Tom.
i.

lateftam.

in

in Curia Regia ap. Joseph Khhiuum^Upofeia ia Fadova jrdi 4, Riftampata

Maafr l'anno

1729.

4(
!:

iO'

chiamandolo Artium colcndarum hortator miht


atque auSor. E' Angolare

na

la modeftia Criftiache traluce mirabilmente in quefta me.

Orazione in namente naturali e


defilila

diverfi

fijoi

tratti

onni-

non

ricercati.

Quanto

rendefi amabile la fchietta ingenuit della no* ftra Agnef nel chiamare che ella fa per en-

quefto fuo primo munusculum ? Nei proteftare al proprio Mecenate Opera non iua quefta medefima Orazione ? Orationem
dedicatoria

tro

l'indicata

componimento

puellare

'

hanc in palaftra
atque
,

umbratili

a
(

me prolatam,
quod
ejl

ut

morem gererem

atatis.

mea }

typis permjfam, tibi propterea


ejl
9

inser-

bere, ac nuncupare vifwn

atque, ut pre-

iium dono facerem , quod ex meo non potram ex alieno addidi. E per ultimo quanto
bella V efpreffione
,

con

cui annunzia alcue greche

ne poefie italiane,
in quefta edizione,
di

latine,

aggiunte

e compofte dagli amici Cafa in fua lode, le quali dice ella potranno alleviare e ricreare il tedio desi osservatori dei fuo ancor nafcent;e ingegno, in. quibus fan nihil defideres prater veritatem Lo feopo avuto di mira dall' ottimo Precet.

tore dell' Agnef in quefta Orazione,

ti

combattere
efercitare le
le

la

prevalfa

consuetudine
alla

di

non
del

Femmine
a.

nelle belle arti,

e nel-

Scienze,

appoggiata

imbecillit

Sedo non adattata

quefta

laboriofa carrie-

4'( ij )4<
ra
;

di moltrare

apertamente

il

torto

che
per

fall

alle

Donne

coli' allontanarle

quali

mffima da tffafeti l'ordine (dicefi )


le

dudj,

per
;

non

fovvertir

delle' cofe

condannando-

conciamente

ne, ed a non ago e del fufo

domeftica amminidrazioimpacciarli d'altro che dell'


alla
;

il

che

lafcia

di conghietturare

non edere
della

noi luogo mancati a quel


a

tempo
dell'

rigidi cenfori

condotta

Paterna

mo
la

il

Agnefi, comportando eglino di mal anivederla idradata alle Lettere. Infatti

nodra Maria Gaetana nell'Epilogo della Orazion fua ommettendo l' efempio di tante illuda ed efimie Donne, che tramandarono
a poderi chiari
ratura
,

monumenti
bqftibus
,

della

loro Lette-

palla a chiedere a quelli midiebris fa-

pientia infenjtffmls

che

ne

dicano

di Ifabella Rofales degli

XVI.
Paolo

Secolo foftenne
di
,

Ordogni, che nel con virile franchezza


alia

la difefa

Teologiche Tefi
e di tutto
il

prefenza di Collegio
;,

III.

facro

di

l'Oracolo fettilinLaurea Filofofale nella pubblica Univerfit di Padova; e di Madama Dacier, efimia illuftratrice dei Poemi di OmeCornelia
Piicopia,
detta

gue,

fregiata

della

ro,

non che Autrice della loro metrica verdone? Al qual propodto giova qui il ricordare anzi tempo la terza Tefi da Maria Gaetana poi fodenuta
nella

difputa

generale di
cosl : es*

Filofofia, che ella fece nel

17^8.=

4< H
!

)4*
Vbilofopina

preff: Optime etiam de univerfa

infirmiorem

fexnm

meruiffe nullus inficiabitur;

tmm

prater feptuaginta fere eruditijjmas miu lieres, qnas reccnfet Menagius ; complures alias
qvxrvis

tempore fiomiffe novimus

qua

in Fhi-

lfopbicis disciplinis

sunt

afjecuttf

maximum ingenti laudem Ad omnem igitur do&rinam


>

erudii ionemque etiam muliebres animos

natura

comparavit: quare penilo injuriofius cum faagunt qui eis honorum artium cultura tninis cumino interdicitnt , eo vel maxime , quod bac
ilhirum jiulia privatis , pubticisque rebus non modo band noxia futura fini, veruni etiam

pmitilia (i).

Non

and guari,
nieritarfi
ella
il

che
titolo

anche
di

la

no (Ira

gnefi pot

Oracolo fet-

tiimgue, avendo

aggiunte

al poffefl del

00 ae ^ a (Tanto fembra direttamente oppofto a quan# io pubblicatoli e ftarope Bodoniane di Parma l'anno 1793. il Raffaele in una fna cft. Cav. Benvenuto Robbio Conte di S. dotta DilTertazione fu gii fiudj Femminili , la quale per altro ei volle diret -a con erudiffimo elogio all' Agnefi me de fi-ina , contemplata come un eccezione del luo aflfunto. Ancorch egli dica che la donna desinata ad iftrire 1 viventi , a maneggiar la penna , a levar grido fra gli feienziati far fempre vn f' nmneno firmo ed infliial durer per mai Tempre la memo r ria dette Letterate Sovrane nella Scandinavia, n^-lle Spagne, nella Germania iiel' Inghilterra , nella Rnfa, e recentemente e fte* Ungheria. Al noftro uopo frattanto chi ignora le Grecie Angufte Irene e Teodora, la celebre Paola inftruiia nelle Sacre Carte dallo fteffo S. Girolamo, le Terefe , le Catterine i Siena e di Genova, e fra le pi a noi vicine Vittoria CoIanni , Veronica Gambara , le Madame Deshoulierefs , di Sevizile, tii Chatelefe, Bettifia Gozadini , ed ultimamente Lam'2 WS}, oraatueato e fplc-idore del fcrrnuiiiil Sello,

4K
le

*f
,

>*
,

lngua
la

Italiana

Latina

e
,

Franeefe
la

eziandio
fca
,

la

Greca , Spagnuola
3

l'Ebraica
.

Tedefeiu

N
il

da

dirfi

za maraviglia

fcriye

eh.

Conte Giam-

maria Mazzuchelli nell'elogio che egli fa di si gran Donna (i), con quale facilitale pror offerir e in fitto di tutte s impffeffuffe 9 senza f
"tanta moltiplicit di Judj la

minima confusomemoria.

ne, merc della fua prodigiosa

pi oltre cos
ria

prosegue: Giunta Donna Maundici

Gaetana agli anni

fapeva

la lin-

gua

Greca in guisa, che non

solamente

tra-

duceva a prima vijla in Latino gli Autori Greci, ma parlava in quella con tanta franche nulla mechezza , e s famigliarmente glio avrebbe potuto fare adoperando la fua natia favella ; accoitumatafi fino da quella
,

et a

recitare

quotidianamente
il

l'Ufficio

Maria mente offerv nel decorfo del viver fuo 11 principal motivo, per cui la noilia gnefi
che
tutta
riella

Vergine in greco,

immancabil-

fpecialmente internoffi nello ftudio e cognizione della Greca Lingua s fu , giufta il configlio del? ottimo Precettore , quello di agevolarli il perfetto poffedimento
della Latina
*a
.

E' fiata certamente

una fortuna*
l'avere

combinazione per Maria

Gaetana

{0 Gli

Scrittori

d'Italia

ec.

Tom.

i.

Par.

i. al co-

pome

jigaefi pag.

193. e fegg. dliz.

Brefdaaa del 1795.

incontrato
eccellenti

negli

ftudj
,

che

intraprendeva
de' quali
al
fa

Maeftri
il
,

la

fcefta

fendi-

?a dubbio
nitori.
eh'.

pi bello

encomio

fino

icernimento

ed
il

alla

gnerofit

de' fuoi

Ge-

Oltre

fullodato

Avvocato

Lodovico

Ab. Gemelli, il Voigt, o Voicht


,

pofeia pubhlico Profeffore

di

Lingua
affunfe

Greca,

nelle noitre Scuole Palatine,

l'impe-

gno
le

d perfettamente

ammaccarla
,

nelle Lin-

gue Greca
tivano

Tedefca

per

quanto

almeno
confencir-

di lui pcrfonali
.

occorrenze glielo

Sorta poi in feguito altra


d' efftti
ccl.

felice

coilanza

recato a foggiornare in Mi-

lano

il

Ab. Girolamo
Secretano
tale

Tagliazucchi
per
egli

Mo-

donefe,

gi
e

pred quella

Dncal
additacile

Corte

da

Carica
,

un occorfogli
,

disgufto licenziatoli

ebbe
di

come
un

veniva ad ogni
accefifo
fi,

uomo
la

merito",,

prelTo de' Genitori della noftra

Agne-

vedendo

inftancabile Donzella' 'atten-

dere feriamente alle Lettere, ed alle Lingue, s offri per di lei Precettore; impiego addoffatogli<8i buon genio dall' accorto Padre fenza alcun* risparmio di onorificenze , e di rimunerazioni Luminofe prove dei progreffi
della dotta Fanciulla in fatto di greco,
effe-

re

pofTono

la

teflimonianza

del
fi

Savonaro-

la (i),

che Maria

Gaetana

occupaffe di

(0
tnkx
il

Ditcrt, Efift. Apolog. Critfe. de aureo Combatthmtto Spirttuak ce, png, CCX.,

libro cui

ti-

&

CCXflI.

H& i7 3hr
que' tempi
nella

traduzione

in

Greco

deli*

opera intitolata: // Combattimento Spiritucu P. Lorenzo Scapoli; una fua v-eriole del ne , che efifte tuttora predo il Fratello.

D.

Pietro Agnefi
libri

fcritta

di

mano
a

propria,

pei due

Curzio del Freinshamio , tradotti dalla noltra Agnel Francefe Tedefco , e Grec:? in Italiano idioma (i) ; Tre volumetti contenenti un
di

Supplemento

Q.

Leflico

Greco-latino
fcelte,

di

tredici

mille
fcritto

tre*,

cento voci fuddetta per ajuto di memoria ad ufo prio ; ed una traduzione dal Latino in
Trattato

compilato e

dalla

pr.

Grer

Fa 7 co della Mitologia, odia vole,. tolto fecondo che pare, da alcuno de^
delle

Autori raccolti e pubblicati in Germania lotto il titolo di Mythologi Latini^ fcorren*


gli

quali J\1SS. ofTervai pure ch'ella afla^ porava eziandio la Poefia Italiana , Greca ,

do

e patina/

Dalla opportunit favqrevoje a fuc prc^


greffi,

di

avere

abili

M.aeftri
,

ne venne,

che

la

infaticabile

Agnefi

attendendo
delle

eoa
,

ecceflivo

fervore., alla-

coltura

Lettere

trovqffi forprefa in
ta

campagna da una ostinarilevali, da due lettere,, 'malattia /'come

B
(2) Vi, 1. in f. cum titulo : Qjt'nti li. i;tj tali cmxi.^ Galjictim, faetmknit'um'^

Curtii

Lib.
-

I.

&
'

&

Gracuw Con*

verfio

(%e,

,,

4*( i8
jjna Latina
,

K*
,

e V altra

Greca

ferirtele

da Mi-

lano in data del mefe di Pofldeone (i) 1730. del Pubblico Lettore Palatino Voigt , gi fuo Nel qual Precettore come vedemmo (2)
.

tempo promoflb
in Torino
ella
il

alla

Cattedra

di

Eloquenza
,

celebre

Tagliazucchi
il
il

dovette
?

(offerirne

con pena
,

diitacco

ficco-

me

anco dal canto fuo


conferve
s

rinomatifljmo Pro,

feffore

finche

vilfe

un'

alta

Iti-

degna difcepola. La malattia pvma io ddh Donzeller Maria Gaetana, attribuita da Medici alla applicazione non meper

no
n
Il

che
al

alla vita
alle

edentaria

come per ufo


Lettere, cagio-

accader fuolc

p ertone

di

fuo individuo

un

difordine
quali
il

maggiore

perch effendole itato configliato il ball ed

per
,

rimedio
potata

cavalcare

com'era e per l'et e per l'ingegno di spi? appigli fi rito vigorofo ed intraprendente, che a quefti efercizj con Affatto impegno ,
rie

divenne ben predo appaffionatilfima La^ onde alterato il. fuo fifico e per V infolito mQto coriiderevple , e pel frequente mutar
.

di abiti, fu in

breve
,

aifalita

da

uno

ftranq

male .convulsivo forzata pi volte al giorno per impeto del medefimo a falt.ellare da f
.

fenza poter effere trattenuta da' domeftici


(i) Dicembre (2) Nel!' Archivio i ega. juim, :* e S.

Ca&

^gaefi

Cartella

,7.

:.

carte

non

con

fatica
il

quella
il

ftravagante In*

tjispofizione
fofterto nella

aggiunfe
doiorofa

rammarico
della

da

lei

perdita

diletta
la

fua

Madre, Donna Anna


ai

Brivia Mariani,

quale ceffo di vivere

19.

di

Marzo

del

1732. nella frefea et di circa 53, anni, Maria Gaetana rimata inaip etneamente priva
della

cara Genitrice in et
,

di

anni
le

tredici 9

e tradotta in caia amica

mentre

fu pro-

gettato ad alleviamento del fuo dolore Tafcen-

dere fovra un
poli'

altiflmo
,

terrazzo per
all'

ricrearli

amena veduta
dal

giunta
intiera
pitarli

fuo
quella

venne male gi
sqmrnit

filante

fpprag-,

deferittq

per una
di

ora, con evidente

pericolo
.
.

precidi

da

La

Itranezza

quello malore
filici,

non

ispiegata
i

pofe in timore
i

n comprer da Parenti di una peg,

gior conseguenza,

quali perci la perfuasero


a

con
io
,

efficaci

efortazioni
,

moderarfi
cangiare

nel baldi
biti
,

nel cavalcare

e nel
la

Al che non folq ader

doqile Giovinetta
di

una connaturale piet fi rivolle con religiof proponi, menti a rendere particolari Qfequj a Maria Vergine, ed a S. Gaetano Tiene; e dalla
eccitata

ma

eziandio da'

tratti

loro interqeffione prelT

Dio ottenne un
lafciata
,

bra-

mato

perfettiflmo riftabilimento in fallite.

La numerofa
que Femmine
e

famiglia

Don
di cinefi-

Pietro Agnefi dalla defunta Conforte

due Mafchj

che pareva

gere neceffariamente ajuto e foftegno,

deter-

min il vedovo Padre di pattare alle fecon de Nozze con Donna Marianna Pezzi Milanefe, ornata
defiderare
fi

delle pi
in
il

eccellenti

doti che
9

poteffero elleno

fi

contraffero

una \&}

Gentildonna
%

di

Gennajo

1734. Accrebbero quelle la Famiglia Agnefi di due altri mafchj, il primo de' che per l'inquali il vivente D. Giufeppe gegno , e per gli ornati coltami moftrafi bea
del
,

degno Fratello di una tanto chiara Germana. La felicitazione per altro di s ineritevoi Famiglia cos siftcmata dur per poco mentre la di Lei novella Diretrice e Madre
nella verde et di

29.
il

anni

termin
19.

la

fua

mortale

cartiera

giorno
frattanto

1757. epoca

N
le

lafciano

Agollo del anche in queft*


d'indicarci,

memorie

della

Agnefi

che il fuo progreffo nelle Lingue anzidette, fpecialmente nella Greca, grafi refo aliai noto anche' in paefi rimoti, ficcome ne fa teftimonianza una lettera commendatizia fcrittale in greco da Marino Pieno di Corf in data
dei due Targilione (1) entrante 175 7. (2).. Rifulta pure dalla delta, che in quell'anno

Maria Gaetana Agnefi dallo quenza e delle Lingue era


dire al Padre, agli ardui

ftudio
paffata

dell' elo*

per ubbidella Fi-

e fublimi

(r) Aprile. (2) Carta fegn t

awn.,3.

44
lofofia
.

21

>f
Gaetana a

La

deftinazione di Maria

evidentemente nelP or* dine , attefa la fortiffima propenfione , che per elB moftrava la valorofa Figlia, per moquelli ftudj fembraya

do che P avveduto Genitore


tona dei dotti Amici,
di lui cala
,

la

folta co-

che

frequentavano la
entrare
ne'

a pieni voti coflcorfero nella dedi


far

terminazione
vaiti

liberamente

campi della Fiofofia, e tiche una Fanciulla di tanta


Quali, non dico paffi,
ftimonio
la

delle

Matema

efpettazione

ma

rapidi e fublimi
,

voli ella facefle in tali fcienze


Italia,
le

n'

buon

te-

la

Francia,
lei

ch'ebbero

ad ammirare

profonde di

fpeculazioni.,

come

fi

dir in apprelfo
i

Fra

Letterati di grido
,

amici e confiil

denti della Cafa Agnefi

contavanfi

Conte

Carlo Belloni Giureconfulto Collegiato e curione della Citt di Pavia , Filofofo , e


tematico
X).
affai

De-

MaIl

accreditato di quella et

Frailcefco
,

Manara

Cremonefe
di
,

Ch,

P. Reg.

Somafco

Profffore

Fifica

fperimentale
P.

nella Univerfit di Pavia

poi due volte Ge.

nerale della fua Congregazione

Il

D. MiRegia

chele Cafati Teatino,


JJniverfit di

Profffore

nella

Torino, indi
.

nel

fcovo del Mondov Il P, D, otta Teatino efio pure, celebre


Predicatore
fino
.

17 5*4, VeAgoftino ToLetterato e

Il
,

P.

Ab.

de' Celeftini

Braneone

Profffore di

D. SeraFilofofia in Na-

B3

poli,

Vcfcvo
per
la

di

Gallipoli.
di

ali

erano

Soggetti,

tacere
e
\

tari? altri,

che for-

mavano
della

dotti

luminaria

converfazione

Cafa Agnefi

Tra
e

ometti Scienziati adun-

addogarono fi que, i l'impegno di ammaeftrare la noftra Maria Gaetana negli Elementi d'Euclide, nella LoPP. Mdnara
Calati

gica e

Metafifca

nella
t

Fifica

generale

particolare, e lperimentale

^inoltratali

ella

con mirabile

rapidit in quefte Scienze,


,

vol-

lero gli efpcrti Precettori

che

la

brava loro

)ifcepola efponefl
ta
i

iucceflivamente in priva-

compagnia

domeftiC'a a

pubblico
fcelti
,

cimento
qualificati
al-

proprj progred con varie Tefi Filolfiche,

foftenute alla

prefenza

di

Perfonaggi della fua Patria

fenza ajuto d'

cuno,

colla facolt data a


di

chiunque
contro
in

v'in-

terveniva
fcolaitica,

argomentarle
citato

forma

o accademica. I quale propofito


il

cos

fcriflfe
,

Mtfzzucchelli

(r):
il

Da
fuU

perfine

che
,

hanno

avuto
il

favente
gi

piacere

di udirla

noi abbiamo rilevato

coni ella

materia lutto faceva con beli' ordine a riferire, e ve bilancia-fa e confutava 'le ragioni, e pfiiogliendo feia fiabiliva la propria opinione che le venivano fatte \ obbiezioni le molte
la propojla
lofi fi
si
,

detto da" Fi-

con copifa eloquenza e purit di Lingua La-

(i; Gli fcfintr d*

Ititi ii

ce.

Toni,

i.

Iti.

i.

pg. 19?,

4C
tinti

2i

M*
.

anche nelle cofe pi fccche malagevoli A nobile e diletta a fpiegarfi Latinamente


vole
rarie

compimento
adunanze,
le

di

quelle

frequenti

Lette-

quali

d'ordinario riefeono
a

nel

dibattimento

ftucchevoli
,

chi
la

non

frofeltre di Cotali materie


ta

volle

fortuna-

combinazione che la aoftfa Ag'nefl fortiu aveffe per giudo fuo vanto ima forell fralle molte, di elevato e fublime ingegno, per nome Donna Maria Terefa , e di et minore della fuaj la quale applicata dal Padre alla Mufica rendeafi in ella egualmente chiara e
,

famofa che

la

fin

qui

lodata

Germana

nelle

Scienze e nelle arti dotte} cosicch divenne ben pretto la maraviglia de' pi rinomati Profelibri

Filarmonici
fi

Ed

il

giudizio dei Pub-

blico

fu che ella nel


avelie in

baio

non

sun pari per

fonar il Gravicene Europa o pochi, o nesavventura, Compete anco iiv


il

Mufica, prafregue
tale idea, guflo*

Mazzucchelli
e
dell'

(0*
con
arte
,

con
tali

inMlligenza\ ed efprejjone di
,

parole

con tale novit di fiile

motivi ,
tutto
colto
ci

per

parlare

co"

nomi

da

forprender ne

chicchera. ben chiara prova di ci acccttazione con In quale fiato acaged onorato di pregiatami fegm
flP

gradimento dalla Regnante


ria

Imperadrice

MaaU

Terefa

il

Libro

de'

fuoi componimenti

(j) Opera come fopra

Tom

i.

Par.

i.

pa. *$. e ti.

C 4

fa medefima*-preferitati)

la fini

Mufiaa

del

Dramma
tur'

della JiSofonisba
.

al

vivente

'impera*'

consecrato

Quella

degna

Sorella

ebbe

parimenti in coftume- di foltenere nella propria Gaia Paterna pubbliche Accademie Filarcola

moniche non

pel corto di pi anni

Per
fi

la

qual

da

Itupirfi

le
5

quella

dilette-

voi gara di due


quali

Sorelle

la

non
le

era per aiico

giunta

maggior delie all' anno de-

cimottavo delia et
foto

iua,

intervenivano
della

non
,

primarie

Perfbne

Citt

ma

quanti Principi

Viaggiatori
3

illuftri

Mila-

no ritrovavano
ti
,

per tornare d onde ci fiam diparti* decorfa , cme fi detto , dall' Agnel
tutta

Ma

parte per parte


lofica
uri
,

quanta

la

materia Filo-

diede ella alle


,

fue private Accademie

gloriofo fine
,

e fponendo fi

ral difputa

tenuta al folito

una genein fua Cafa nel


in
di

principio del
et
5

i7j8.

diecinovefimo

fua
alla

a difendere cento

novantuna

Tefi,

prfenza de' principali Miniitri e Senatori, e dei pi celebri Letterati di Milano , afpettan-

do intrepida da ciascuno
diferezione di

di elfi non gi la non combattere daddovvero

ni

o di propofle fievoli, o di ufiitate obbjezio^ ma ogni qualunque affalto , lenza limi-* ;


per
la

dazione di alcuna delle Tefi pubblicate. Sar

fempre una decorofa memoria


Patria
il

noftra

libro

di

effe

Tefi impreiTe allora tra

4*C
d

*y )*#*
titolo

noi 'con

quello
,

(i):

Fropofiikms

miosophicae
,

quas crebris difputatonibus

Do-

exphcabat mi hatitis corani clariffms Virn Mariti extempore et ab hbjBis Wdicabat

Cajetam
li

de Agnefiis

Mediolantnfs
in

Mediala*

Curia Rega per J* Volle poi K feph Richinum Malatefiam &c. quella Aringa ragione l valorofa foftenitrice di al Filolofiche Teli Letteraria dedicare le fue

MDCCXXXP1IL

Bellom , la piufopra nominato Conte Carlo, dottrina di cui intima amicizia e profonda
tanto le fu
feientinto.

premerla
lofofici

al

giovamento ridi' arduo calle Con una erudita Lettera Latina, Libro di cui parliamo } efpone
di

ella la grata Storia de' fuoi


,

avanzamenti
g'

Fi*.

fecondando

tuttavia

imput

di

quella modeftia, che le fu ferhpre le compagna, protetta con ingenuit:

indivifibi-

Opta-

temi ego, Ut probe ftofii, otto luterano tranLyceo premi, preclare quille frui F'orticu,

&

omnino mecum agi exiftimans

fi

modo

fiudio,

rnm meorum

rationem tecum tifirr poffem

atque ex tuh fapienrijfimis monitis ubcres dottrina fruSus percipere; quindi rivolgendo la

colpa di quello fuo pubblico

efperimento

al

sofpkuc Portone

vane Lettere ut (i) onrervanfi preffb'la Cafa" Aneii intendenti di Muica fcritte a D IVI ari a lecongratulazione delle iuc dotrei'a Aghfi', pofeia Pinottini , in Giordano Ricatti , te produzioni, fra quelle, due del Conte Reali elettorali. in data di Dresda dejle Loro Altezze
e due Vedi ivi rha7zo fcn. mim, 4.

4<
ne
eccitata de'

*s

)+
alla afpcttazio*

merito del fuo Mecenate, ed


fuoi progreffi
fingolafe
affiftenza

per

Paffidua e
ne' primi
:

predata a Lei

fuoi ftudj feientifici da

un

tantf

Uomo

ita

quidem, conchiude, atea mihi parata efibaud fan levis momenti* mnltis enim id pofiulan* tibns, anmiit tandem amarttijjimiis Pater , ut
domejlicis ertercitationibus
ciiltim' facerem
.

ingenioli

mei per

la

noftra

gnefi

Termina quella fua Lettera dopo le giufte lodi, e

V espofizione stfecofa ed energica de' pregj del fuo amico Mecenate * e dell' unico di
lui

Figlio

colle

feguent

efprefloni

che

dinotano

la

Criftiana

Religione
:

fortemente

suo radicata Far ille tibi mi* ditione evadat , quemadmodum pari inge?iio pollet , quodque fummo, votorum ejl , te exprimat moribits, omnibusque Dirlutibus Chri* ftiano bomine dignis te perpetuo referat
.

nel? animo

Maravigliof certo parranno ad ogni Leggitore i progreffi della giovine Agnefi fatti
in

quelle Scienze

aflbrbifcono le forze

Ma

crefeer ^dee

come i pi fanno umano intelletto maggiormente ancora la mat

che

,
,

dell'

raviglia al faperfi,
di diecinove anni
fi

che da

una Donzeiletta:
via via
a'

proponelfero
e

fuoi Maeftri
fiti,

od

ai

dotti amici di Cafa

Que-

Matematici, da effo lei o non peranco veduti o non pienamente intefi Il fuo carteggio Letterario rimailoFifici
, .-

o Problemi

4(
ti

-7

14
data

n fnimlniftra
fcrittale

infatti

*a Latina

in

una elegante Lettesi rispetta dal P. D. Frarrv


di

cefo Maria Manara


Aprile

in

Roma &L

tflh

quanti dubbi

( P er i0 fcioglimcnto di alch'eranle infort nell'animo in-

dell'Arte balftica, torno ad alcuni Problemi poi e difcffk materia dall' Agcfi efpofta come- appare dal nella menzionata Disputa , lunga Lettealtra da citato Libro (2). Cos al Conte Carlo ra Latina icritta dall' Agnefi nel rilevar polliamo i fuoi progred Belloni
i

Sottoporre che ella

fa

al

di

lui

giudizio

Siano delle foluzione del Problema feguente: che abbiama parabole di diveffo parametro ,
e fin dato e il vertice ; no comune P rette perpendelle punto, da caffi conducano cerca di deterdicolari alle parabole fieffe ; fi ledette minare il luogo Geometrico, inciti Scioparabole? perpendicolari incontrano le

un

gliendo

il

quefito trova che


.

il

luogo cercato
a

un Eltifl del metodo

Proflegue
di

la

lettera

parlare
il

De

Chales per

determinare
,

getto interrotto di
paffa

aldine

fontane

quindi

a trattare di

Elementi del
corrette

una edizione nuova degli Wolfio, in cui quello Autore


abaglio

un fuo

intorno

alla

Teora
rifpo-

dei tubi ricurvi.

finalmente da

una

(i) Carta fc^n. num 5. Uo i nut cri Pa 3 '43-

h)

"3-

4<
tra

28

>!*
Belloni. fotto
il

datale dallo ftefTo

Conte

3. Luglio i?jf. (1), in cai le rifchiara" alcune difficolt -oecorfele nella lettura delle

Sezioni Coniche del Marchefe


^noi

vediamo come
e

la noftra
lei

de tHofpital, Agnefi ahdaflt


intraprefi
diffi-

internandoli fn cotefti da
ciliflmi ftudj;

potranno manifeft'amente

ar~

gomentare gli intelligenti le affidile diligenze, e le profonde meditazioni di Maria Gaetana


la

confultare non solo i dotti che frequentavano in Milano, ma gli Efteri eziandio da lei conofciuti, per vie meglio

Agnefi nel

raffodarfi nelle propofizini $ che ella poi.esw pofe nella fopradetta pubblica e folenne fua

disputa

frefca et

Tutti quefti Letterari voli per, faceva P Agnefi, e gli

che in
infiniti

applauf che ne riscuoteva,

ficcome

unica e
s

fola
ri ofa

fra le

noftre Cittadine a battere


,

glo-

carriera
il

non ebbero
animo, n
e. di
,

forza ballante di
di

fcuotere

di lei

alcuna troppo del redo naturale


de' fuoi talenti,
f
fteffa.

ad prefunzione
incitarlo

E
,

liane que-

una prova che giunta ella appena al ventefimo anno, determino di ritirarli dal* Mondo, ed abbracciare il folitario Inftituto
llo

dette Religiofe, dette volgarmente

Cele/li,

.0

Turchine dal colore

dell'abito,

ovvero Cor-

(1)

Mazzetto fegn, num.

6.

4*C
enine dal munifico
Pietro Carcano
fi
,

29

1%
.

Loro Fondatore Giovanni ora foppreffe Ferma l'Agne-e

in

quefta

rifoluzione,

forda

alle

fre

quenti contraddizioni

ne richiefe umilmente Padre l'opportuno asdall'- amantiffimo fuo senfo. Reit come da un fulmine colto e forprefo il Genitore ad iftanza s inopinata

non

diffimulando

egli

1'

acerbo

fuo dolore

in procinto di effere abbandonato da

una

cara Figlia,

che meritamente era


Ella
al

fralle

altre

Ja delizia del viver fuo.

accortati dell'

cuore iriconfolabL aspra ferita che recava l'amava, e dai le di un Padre che tanto cenni del quale effa fino allora avea voluto fcrupolofamente dipendere, anche col totale
sagrificio

delle fue pi naturali

inclinazioni,
fue personali
configli
deftinata

e fedamente internandoli
circoftanze
,

nelle

comprefe,

anche

col

del fuo Direttore, che

Dio

l'avea

nel fecolo al bene de' proffimi,. ed a foglie-

vo
fte

della languente umanit.


al

Laonde propopel defide*

Padre

fteffo

tre

condizioni

rato fftema del viver fuo ( che


veflir

furono

di

femplice e dimeffo
alla
,

di recarfi ad

ogni
la*

fuo arbitrio
fciare
i

Chiefa; e di
Teatri
,

totalmente
profani

balli

ed

diverti-

menti ), ottenutone dall' amorofo Padre un pieno e (labile affenfo, s'acchett ella pure
ai voleri

Paterni

non fenza

infinita

confola-

one

.fujt;

in tanto Maria 'Gaetana in un

<K
moderato
ii]
.

jo )'*

ritiro,
il

vita ripigli

ed in un nuovo genere di corfo degP interrotti Tuoi flucos


neli'

Tranquillata
del P.

animo

la

noftra

4gnefi*

tuttocch foffe

rimafta

priva ad
alla

un
To-

tempo

Manara

promoffb

Cattedi

dra di Pavia, del P. Carati a


rino, e del P, Brarjcone

quella

innalzato alla Sede

Vefcovile di Gallipoli nel

Regno
tutta
:

di

Napoli
Proregni la

non per
iell'

quello
,

lafciq

di

concentrarli
fole

Algebra
del

e nella

Geometria
,

vincie

mondo

letterario
il

dove

pace, fcrive iaggiamente

Conte

di S.

Rafcori-

faele; e da le sola contemplare nel luo bra-

mato

ritiro

1 z

verit

che

queil' ultima

tiene, e delle quali dicea di fentiri

con

in*

tima fo idisfazioae

pienamente nell' intelletto appagata. Quando tro volli viemeglio (labilit


nella fua tranquilliti Letteraria per effere pas-

Ottobre del 17^9. alle terze Nozze con Donna Antonia Boriati Gentildonna Milanefe, col quai mezzo egregiamente prvvide quel follecito Casato
il

Padre

liao

il

giorno

f.

pa

regolamento della medefma, ed alla pi affidila educazione della prole affai numerofa rimaftagli dai due precedenti matrimonj Correva- in quel tempo per le mani dei pi accreditati Matematici un' Opera poftu* ma del od. Marchefe De l'Hospital, intitodi Cala al miglior
lati:

Traii Analytique

des

Seclions Coniqucs

& de
che

leur ufage
le

pour

la

resolution des

Equa-

tions dans

Problmes tant determinez qiCin*

clkerminez (i). FoITe che a quell'opera averte data l' ultima mano il fuo Autore
la fublimiti dell'

non
,

o
ir*-

argomento non
pei

lafciaffe

luogo a maggiore
che meditazioni
fi
.

chiarezza

meno
l'

tendenti; la noftra Agnefi nelle


accinfe
a

fue fcientif>

darle

oppora

tuno

fchiarimento

Intraprefe

per
cotefte

tanto

ftendere

un Comentario fopra
,

Sezio,

ni Coniche

ed in

tale

lavoro

internatafi

confult fovente l'unico direttore rimaftole de'


fuoi ftudj
il

mezzo

di

Conte Carlo Belloni(2), e col Monfignor Vefcovo D. Serafino

Branconi

(3) ricerc dilucidazioni ulteriori fuor di paefe da altri Matematici di grido ,

e diltintamente dal P. D, Giufeppe

Orlandi

Monaco
in

Celeftino
?

Profeffore

di

Matematica
.

in Napoli

una fua

Quefti poi Vefcovo di Molfetta lettera del 17 j 8- (4) riconofce


rifulta

palpabili le ofcurit trovate da Lei nella fud-

detta

Opera, come

dal
;

qui

inferito

breve paragrafo della medefima


dificolt

Intorno alla

propqfia fopra

il

Mar chefe dell' Hofpu

tale,

non mi maraviglio punto che la SignoAgnefi non ne fia venuto a capo; ed io


Tom.

(1

Jmprefia in Parigi nel 1720. (z) Lettere i'egn, num. 7. . (3) Letteia fegn. num # 9=

t.

in 4,

C4) Segn. nurr^ io.

4K
errato'

5*

H*
dell' -Oj"pitale

eie

/o

Jt# Mar chefe


curva
,

ab

bla tralasciato la descrizione


Li confapnta

e cqflruzipne

eU
fa*

forfi

perch

non
ai

la

pepa,

Ma

come

fuole avvenire
f

Letterati

i sfera

maggiore,

PAgnefi noftra andava


fue
diffi-

in traccia degli altrui pareri nelle colt, veniva pur effa richieda per
tratti

di corrilpondenze

Letterarie

con&wA da Commi
propolto

ingegni, come vedremo dappoi.

per della prefente epoca , noi qui accenneremo, carne negli ferit originali pervenutiquella JjHuftre Scienziata, tro(i) vafi che il eh. Giovanni Ratafi Bertucci Protettore Cafati le invi per mezzo del P. alle (lampe col poi un fuo Manofcritto dato
ci alle

mani

di

titolo:
effa

De

Telluri* ac
il

Sydzrum vita
fuo
giudizio

perch
,

ne pronunciala

ne
diffi-

rilevaffe

fchiettamente ogni e qualunque

inchieda rispofe colla sua, ammirali* folita candidezza la noRra Agnefi ,


colt. Alla quale

doli in quella lettera la fomm.a facilit,


cui
citi
fi

con
lungi
data,

esprimeva intorno
,

alle

parti
:

pi difv

delia Fifica

E bench

effta-

una
in

cntrorispoft" del fuddetto


di Cingoli

Bertucci
17.J8
*

19. Settembre

in cui tea-

del* Gin-oli'; PaHror Arcade, e Prendente Conte in Brtulizjpin ed \cca doma d\\: delle tue OpcrJ G.ufeope Lavinj Romano parla ili cfo lui e ftampate in Milano con Sode nelle proprie Kime Filofotche ,

fi) Nativo

iti

Scienze

P^m. U
.-.

dilla

R, D. CorteTarirlo 17 so-

4<
ta

11

)4>
le

ogni via per noi, difficolt;


fufficientemente

difciogliere

obbiettategli
quiftioni

trattandoli

di

gi

dilucidate

crediamo

inutile

il

pubblicare a parte quelle Lettere; folo bail

llandoci

dire

che

effe

contengono
per

espresla

sioni per ogni

modo

onorifiche

gio-

vine ed ingegnofa Offervatrice (i). Fortunatamente per la noftra

Agnefi

venne nel 1740

da* Superiori della

Congre-

gazione di Monte Oliveto , deitinato a Pro, feffore di Fifica e Matematica in Milano nel loro Monaftero di S. Vittore detto al Cor* p, il P, D, Ramiro Rampinelli Brefciano
gi

ProfefTore

delle

ileffe
,

Facolt
in

tra'
.

suoi

Correligiofi in

Roma

ed
il

Bologna

La

celebrit di queft'
ta per

Uomo

era troppo
noft.ro

divulga-

non
.

eccitare

Concittadino

D.
per

Pietro Agnefi

Mariani

ad

acquetarne

la

cono! cenza

Non

tard la Cala Agnefi


agli

non mai abbaftanza lodato


a

che , coftume ap-

prettava grato

merito,
dell-

accoglimento vederli onorata


quell' albergo

Uomini

di

dal

Rampinelli

sua amicizia, e giovevoliffima

fodera

Ivi pertanto in

delh
vivo

oneft e
difficile

delle Scienze,

non

fu ad elfo lui

lo

fcoprire in Maria

Gaetana

il

anelante
recelfi

defiderio d'internarli ne' pi


delle

profondi

Matematiche; e, per fervirmi

delle es-

C
(1)

Mazzetto

fegii,

num.

li.

4*(
prcffioili

?-4

)*t*

breve Elogio di contenute quel dottiflmo'Monaco,(i)/corfflf;/t tanta penetrazione, e tanto ordine d'idee, preji di buon genio a condurla per le pi ripojle , * e ad efercu ajrufe meditazioni Geometriche,
in

un

tarla nella risoluzione

de"
.

pi ofcuri
vien

difficili

Problemi dei} Algebra


nella
vita
alla

di

meva
che
,

Il che quello infigne Matematico, preedizione delle fue Lezioni Otti-

ripetuto

ftampate in Brefcia nel 1760 (2). Ilhoc ingenium , qui le nattus promptiffimum posadeo excitari non egebat , ut retineri vix
set,

apicem perdnxit. Allora fi fu che l'Agnefi dimettendo suo Comento foil penfiero.di pubblicare il
brevi ad

fummiun

Algebra

pra

le

ricordate

Sezioni

Coniche

del

Mar-

chese De P Hospital, prefe miglior configlio Matematidi giovare ai felici progrefl delle

che

medefime col disporfi alla sua grand* Opera delle Inftituzioni Analitiche , libro , come vedremo, con plaufo, e con maraviV Italia
,

glia ancora ricevuto non folo in tutta

ma
,

cademie
ginale
e

monti dalle pi anno qualificato per opera Oritrovandoli pertanto Maejlra (j)
oltre

rinomate Ac-

che V

r Apuefi maravigliofamente guidata


Rwfineli topato nel .,..._ _

nel calle

(0
c, e 6.

Elogio :l P.

759.

?*

(l) Lecianss Optici Kartisti KampiilsUli & P' pag, 6, (3) Elogio come Iopva

pi diiaftroso di quella
a gran palli nelle pi

fcienza
fottili

avvanzavai
;

fcoperte

non
pi

laiciando al

tempo

fteffo

di ricercare
i

ai

valenti in queft

facolt,

loro

imparziali

giudizj intorno agli scritti


fetta

fuoi.

Una manilettera

prova
fcritta

di

ci halli d

una
,

rimaiy

taci dei eh. Conti Jacopo


cati,
al
,

Giordano Riedei

P Rampinelli
nella

in data

Agofto 1745grand'

quale

confeflano quelli

Uomini

di avere feorfe
dall'

con

avidit le
,

dottiffiine fcritture
ai

Agnefi
.

inviatele

ed

di loro

lumi {ottopode
che

dopo
Icritti
il

aver proteitato,

In quella per tutti


di
.del

lettera

quegli

ritrovarono eglino motivi

fuo grande ingegno, Pefatezza

ammirare meto-

do , e li chiarezza dell 1 dicitura, le fuggerifeono la maniera di (amplificare la soluzione di alcuni Problemi loro trasmeffi (1).
Nel mentre per che
zella
,

la dottiffima

Don,

per umile fentimento i

fteffa

per diffidenza dei proprj

lumi,

andava conmirabile
il

futando
vederla

l'altrui

parere;

era cofa

confutata a vicenda dai ingegni dell'et su. Infatti nel

pi
di

chiari

lei

car-

teggio Letterario ritrovafi che un Eustachio Zanotti per mezzo del P. Giovanni Gr.vim
le

manda da

efarninare

le

fue

o:Tervazioni

C
(1) Sega,

num.

12.

fatte

fu

di.

alcune

ecclifli
,

del

Sole

(i)

V Abate

D. Paolo

Frifi

allora Proiettore fra

Paolo in Lodi, le inCherici Regolari di differtavia l'originai manofcritto della fua.


yonz de Figuraet

&

Magnitudine

.Telluri*

iz\

Jacopo Bartolommeo Beccari fottopone Inftituto di Bologna

Prefidente deli!
al

difcemi-

mento dell' Agnefi mia ?<$.) Vincenzo


.

gli

Atti della -Tua- Accade-

Riccati

dopo

di

averla
intor-

ringraziata del fuo favorevole


,

Giudizio

fegnatamente a queir no.alle proprie Opere Forze, fattomene alla fua dilamina l delle
e

uria

d'un TeoCalcolo il poco rema v che promove alcun Sm^matorio (4)* E perfine il Conte Carlo Belioiii, oltre ad un Dialogo fopra l'Aurora
di lui

nuova

dimoitrazione

Boreale (f ) , indirizza, ed afloggetta ai ri. proliffa lievi della noftra Filofofefla, una fua ra vera fignificatone De icrittura , intitolata
;

tionis fesquipiieata

qua apud Nevptonum in

Opere de Fhilomphia Naturalis Frincipiis Mainfine della quale eoathematch repertur Firgo. fapientijjma , baimi* liete chiude quibus si album diccrem , qua hac fuper re
,

tu

quoque

calculum

adjeceris

tum

denique

(1) Segu num. 13; ,. (2) Lettera originale previo di n-n:n. 14* Carta fes;n. (3) Sc'jn. mira, ic,

me
:

(4) ($/

|ep.

mira. s6

4<<
opera pretiwn
fecije

n
me

h&

arbitrabor; fin aiu tea a propofiio aberra';} a ine- deprehnderh , pergratuiti facies ubi ine libente \ripies mihi hunc errorcm; is enim ego fum, qui ut a te plurima addifcere me pojfe profiteor, ita a t,e
>

edoceri

tantum

abefi ut
,

renuam

ut

maxime

etiam exoptem (i) Occupata pertanto ed im^ merfa PAgnefi in cos profonde ipcculazioni, non folo ritrovava fpeffe volte ne' fogni la

fohmione

Problemi pi ardui , e /' inveiu %ione de" metodi pi ,fempiici ed eleganti (2) , ma come ho intef io fteflTo da fuoi pi ftretti Congiunti , penfando ella pure in fogno ad un punto Matematico da efla previamente meditato e lungamente difeuflb ,
de'

balz dormendo dal letto in femplice carnipafT le anticamere, and al fuo ftudio* annot la foluzione* poi ritorn al letto, e
feia, -svegliata la mattina

rimeffafi al

fuo

tavolino

trov

ivi

r annotazione

g' fua

ftefa,

che

pria

credeva foltanto nella

niente

concepita.

Non recher quindi ammirazione alcuna , che molte Accademie d'Italia le fpediOero a gara Patenti di Fratellanza

(j),

e che

fponta-

neamente propofta
Zanotti Secretano

dal cel.
dell'

Francefco
di

Inflitto
^

Maria Bologna

C
(1)
Frifi,

t f J impreco
(3)

Mazzo Co ^
l
l

fegn. n{;m.
C

if.
cidi' Afe,

in

Mazzo

Conte Pietro Verri helV Elogio Milano nel 1727 <o " p 5y 7
x;.,

Ce 5 n.

rt.

ig.

'

'.

4<
per edere a quella Scienze aggregata,
getto l'univeriale
infatti
il

)*>
Accademia
delle

illuftre

riftupteffe

un

fimil pro-

aggradimento.
all'

Lo

attelta

Zanotti

Agnefi in una

fua lette-

ra dei

Giugno 1748., fcrivendole (1): meglio, ne pi Io non ho mai adempiuto ri ne procurato magil mio ufficio
20.
volentieri
9

giormente V onore

la gloria di

qnefia nofira

Accademia
la

delle

Scienze,

che

quando

chiarijjima

Signora Maria

propofi Agnefi per es-

Il confenfo conisere aggregata alla medefima. di promime, che appena ajpetto , clf io finiffi

porla

fu

per

me un'onore

graudifimo;

potuto reninfinitamente mi piacqne di effermi pregiato nome di der grato ol Accademia col U merito con alcun facendomi con

Vi

S.

UV

la

incomparabil virt mi refia altro, f non che, come

fua rara

Egli non V Accade-

mia approv fommamente

l'officio

mio,

ag-

Acgregando V. S. IH al numero de\fuoi con anche ma cademici non fol con piacere , rie una certa ambizione ; cosi ella voglia
azione della Accevere volentieri quefia dimofir non condannar ardir mio 9 del^ e

cademia , pentirmi , quand^ quale per non faprei come e s meritati tanti anche il condannale. A quel tempo applaufi ebbe la noitra Agnefi a

un

dell graviflmo contrappofto nella perdita

(l) Cr.ru ferii.

wm>

i%

4*C

H*

nome

intimo de' fuoi Fratelli del primo letto, per Gaetano, nella giovanile et di anni. il. Fornita com'era quell'anima grande per
favore
di fapienza

Divino

ugualmente

che:

pura, e ferma Religione, lla Ile fifa con magnanimit fuperiore al fuo SefTo affiftette al.
pff

diremo

il

moribondo

Germano

con-,

fortandolo, e disponendolo ad una Criftiana morte 5 la quale fegu ai a;, di Ottobre


del

1748'
Sorfe

finalmente

fui

cadere

dell'
1'

anno

fuddetto l'epoca lumino fa , ri cui polla l'ultima mano all'Opera fn.a


fiffima

Agnefi

laborio*

dieci anni, voglio dire alle file litile pubblic col ttolo f. Analitiche, tuzion
di

ad ufo delht Giovent Italiana di Donna Ilaria Gaetana Agnefi Milanefe deli Accademia delle Scienze di Bologna (i). Opera dalla valorofa AutriCe/area ce diretta ed umiliata alla Sacra
guent
:

Inflituzioni Analitiche

Reale

Maej
Terefa

deli
ci

AttgnftijTima

Imperatrice

Maria
e

Aiifiria

Regina

Ongaria
quell*

Boemia ec. et ec. Appena Opera alla luce, tutti i faglj Letterarj
di

ufeita

d'Ita-

Ha,

molti

altri

fuori

d
.

ella

eniularonfi

preftamente
ligentillmi

nell'

ennunziafla
(%)
>

nel

dame

di*

(tratti

Fra
1748.

quelli

per.

Certe.

Tomi 2.. in 4. gr. con Tnv. (2) Mazzo fgrii imiti, 2.

CO

Imprcfla

in

Milano

nel

Nella
ili

$cg:a-I)ucal
rafot

59. incif

e 4

ritrita di eflere

qui ricordato

il

Giornale de*

Letterati pubblicato in Firenze nel


Peftratfco

1770(1;,

del quale bench abbozzato da due

grandi
dal

Uomini

'i),

fu poi

limato e finito

cel.

Tommafo

Perelli

Profeilbre

Pifano i

trazione

e perci dee riconofeersi itef colla penecorrifpondente a quell- efimio Ma*

tematico.
di riferire
,

La introduzione, che
viene espreffa in
il

qui

ci

piace
;

quelli

termini
il

allora quando
ntiliffimb

P.
dell'

Renau

pubblic

fuo

libro

Analasi

dimostrata,

pareva
Coloro

che aveffe provveduto al bifogno di che anelano all' acqui/lo delle Mate.

matiche

Ma
.

jccome

poziormente fono
,

fiate

fatte tante nuove

fcoperte
il

quindi , che fem~


accinta

brava

neceffario

compilarle tutte, e ridurle

a metodo nobile, ed

queja imprefa fi

una

ilhijre

pi verde ha

Donzella, che nelt et fuct faputo sviluppare i Problemi

pi

complicati, e ridurre a metodo tutte le verit, che sono fcala al pojfedimento delle
.

parti pi fublimi della Matematica que che pubblicarono gli Signori

Ci adun-

Ugenio.,
y

Fermazio Roberval
,

Varignon, Newton,
che
erti*

Leibnitz,
dlie

moltiffmi altri Autori negl Atti

pi cospicue Accademie Europa , fta fparfo ne" Giornali * e nelle Novelle

(1)

Tom, VI. Par, i.. Artic. (2) Carte feg; nuav. 11.

I.

pag. 7. e 3.

4(
dite
,

41

M*
in
quefict
,

tutto trovaf
della

unito

eccellente

Opera
della

Signora Agnesi

che per

uso

Giovent nojlra Italiana

ha procurato

in quelle fue
ter e tutto il

Istituzioni , non folo di omeU fuperflno , fenza lafciare cofa aU,


,

mn&i

che pojfa effere utile

ma

il

tutto un*

Gora dijlribuire con quel ordine naturale , in cui certamente conjifte la migliore (finizione f

maggior lume Riguardo poi all' intriru dell'Opera fteflTa, sarebbe qui affolutamente. fuperfluo ed inetto P aggiugneche di efia ha prore parola al Giudizio , nunziato la Reale Accademia delle Scienze di Parigi. Tale pure il fentimento di Frat>
ed
il
.
4

seco merito

-cefeo

Turriceno, egregio Scrittore della Vita del Rampinelli fuccitata (1): De Imiti* autem pretio poft luculentiffimnm quod de eo libri
Regia Scientianim Acade* ma Parisienfif, ftipervacaneum foret , feti pineptum velie aliquid adij* tins ridiculum, merita di effere incere'. Giudizio che ben tieramente aggiunto per corona a quello -Elo* gio (i)< Laonde rinvettendo noftri Leggitori alla attenta lettura di s erudita e ponderata
edidit tejlimonium

&

difamina,
;

di

contentereirio di- qui riferire foltre

tanto gli
quali
fi.

ultimi

paragrafi

di
:

elfo,

ne'

pronuncia

decifamnte

Contenere

(1} Pa<>. 26. (2) Vedi infine del prefcftte .Elogio Statico"

tutte le

queft opera tutta V analifi del Cartefio , e cptaft che fi fono fatte fino al coperte,

prefente

n* calcoli

differenziale ed integrale

Indi
.

fi

afferma

ejjerci

fiato duopo
,

di

molta
,

arte e fagacit per ridurre

come

fi fatto

a metodi quafi fempre uniformi, tante discoperte fparfe nelle Opere de' Geometri moderni,
e

fovente espofie con metodi


fi

differentiffinli

inno
la

dall'altro. Poi
,
1

conchiude:

L'ordina,

chiarezza la precifione regnano in tutte le parti di quejl Opera ; non ejjendofi finora vedute comparire alla luce in alcuna Lingua
Ifiituzioni
prefio
,

$ Analifi

che poffano condurre cos


quelli

ne cos

lontano

che
.

vorranno

"penetrare nelle Scienze Analitiche

Noi

la ri*
*

guardiamo come
e il

il

Trattato

il

pi compito

fiafi fatto in quefio genere ; e noi crediamo che V Accademia non ci contrad-

meglio che

dir, offerendo cf
\

effo

degnifiimo

della fina

approvazione e de" fuoi elogj Avanti per d'innoltrarmi a defcrivere a queft' i primi appiani! predati dagli Eraditi Opera, encomiata a ragione da tutti i luffeguenti Profeflri di Matematica, che la ammirarono veramente con sorprefa, non foto per la fubblimit del lavoro ma perch produzione di un SeiTo cos poco adattato a
,

famigliarizzarfi

colle

spine delle Scienze (i). f


des

CO

Mor.tucla:

Hifiore

Mathsmatiqus

Toni.

3.

4'C 4?

>
dalla
fola

rilevare forni qui lecito di

Prew Morali della nozione le molte prerogative E prima. tralucono. in effa ftra Autrice, che dato ad un Ope. chi altri mai avrebbe

mente
ra
s

grande

il

modello
dell*

titolo di: Inftituzwni

Giovent Italiana; p. un Corfo com. tendo con ragione chiamarli intendente di cTAnalifi, come ciafcuno
Analitiche

ad ufo

mito
in

quelli ftudj

pu facilmente comprendere

Chi
in
,

una Dedica s luminofa farebbefi dimefie , che nuto in cspreffioni tanto


tutta
il

conte.

quella fensatiffima Lettera

Dedicatoria

tratto appena par fedenti & Mujco Volume, che nfato contegno? S il avuto V onore di presentarvi, la Sorella mia
fiato tanto

che

esca dall'

la Voflra
sorte
di

avventuroso di Sciogliere al canto Voce , abbia queflo la Jbfpite


la

adoprare alcuna volta Penetrazione, e Sagacit! Gi la

Fojtrd,

gratitudine

raro

chi ci ha beneficati, e la viva riconofcenza a in pregio degli animi gentili, inoltrali

aperto nel confeffar ch'ella


in tal

fa

ingenuamente
,

modo

Con

tutto

lo fiudio

io

mi

sono

sforzata di fare da

me msdefima
per

Sofie-

mito dalla pi Sorte

inclinatone
tuttavia

quefta

faenza

mi
'

troverei

intricata

nel

\ran
non

tratta labirinto d' infiiperabili difficolt, Se

me

aveffe

la

ficurtt

guida,

Saggia

Padre Don Ramiro ampimlli Monaco OHvetano ora ProSefiore


direzione
del

dottiamo

#<
41 Matematica
Via
,

44

nella

Regia Uuiverfit di Va*


altamente
efi

a cui

ini

riconosco

debitrice.

di tutti

quf

progrefjl

( quali
il

fieno )

de'
.

quali flato

capace

mio picchi

talento

Lontaniflma
condo perentro
il

poi

dall' appropriarli

l'altrui,

confetta ella finceramente (ij:


il

Nel tomo

f*

Calcolo

Integrale

ritrover

affatto nuovo per li Polinomi , n in luogo alcuno prodotto quefid ; del celebre , e non mai abbajlanza lodato Signor Conte Jacopo Riccati Cavaliere di

Lettore

un

metodo

fingolariffimo merito nelle

faenze

tutte

ben

noto al

mondo
ed

letterario.

Ha Egli voluto fare


,

me

quella grazia nel comunicarmelo


io

che io non

meritava,

rendo a lui,
,

ed al
.

Pubbli*
L' Agii e7

co quella giufii&ia
fi

che fi

conviene
di

per ultimo
fiata
la

ommettendo

accennare' f

prima a dare alla luce un Opera in Lingua Italiana intorno a s fatto argomento, la quale appunto perch in Italiana favella dettata giov mirabilmente a dilatare ne' notiti paefi una fetenza, che poteafi

efTere

dire fra noi

pellegrina

ed

occultando
f
flefTa,

fotte flato poflibile

anche a

la

ni-

tidezza e femplicit dello itile, cos a praticarfi in materie cotanto fublimi


ella

difficile
,

cos
,

chiude

le

fue premefTe

Finalmente

ficil

carne

non

fiata

mia

mente da principio

(l) lnfth. Analitiche ec. Toro. %. pag. .695. e fcg.

4"( *f
pubblicar
colle
,

)
preferite

ftampe
e

la

me

cominciata

proseguita

in

Opera da Lingua Ita*


o

liana per mio

partkolar
d?

divertimento,
de*

al

pi per
facolt,
^Pubblico

iftruzione

alcuno
foffe

miei

minori

fratelli, cjx
ri
,

inclinato

alle

matematiche
di darla al

effendomi

determinata

che dopo di ejfer gi molto


,

avvanv-

zata V opera

pervenuta a

confider abile

um; mi sono perci difpenfata dal tradurla in fatino Idioma ( comech da alcuni credafi
pi convenire a tal materia
revole
)
s

efempio
,

di

tanti

celebri

per l'autoMatematici

ancora, le di cui Opere nella loro natia favella vanno a comus pel naturale mio ne vantaggio fiampate
Oltramontani
ed Italiani
,

eririncrefcimento alla materiale fatica di traf ger e in Latino ci , che aveva di gi fcritto N intendo per farmi carico di in Italiano
.

quella purit di lingua , che lodevolmente viene praticata in materie da quefta diverse > avendo io avuto in mira pi, che ogni altra

cosa
tili

la necejfaria pojflbile chiarezza


,

qui

fia-

pfermeflb di aggiugnerc

che effendofi fatta

quefta \dizione nella propria Cafa dell' Autrice , dove fi trasferirono 1 torchj dello Stamr

patore Richini, perch la


ttte

dotta
alla

Agnefi

p-

comodamente
della
il

aiTiftere
,

correzione e

nitidezza

Stampa

Tipografia

vantaggio

ebbe la Milanefe abilitati di rendere


Compofitori
,

alcuni giovani, cosi

detti

alla

4i< 4S
materiale
ratteri,

H
conneffionc
de' ca-

difficiliffima

fegni, e cifre Matematiche, in guisa che io mi ricordo che Tanno 175; x., in cui

dallo ftefl Richini

tovata
Tellurls

Opera
,

De

imprimevafi la fummenFigura Magnitudine

&

maravigliandofi

l'Autore

Hello

in

mia prefenza
editori,

della perizia e

prontezza degli

dovere
va
per

confeflarono quefti con compiacenza ogni loro abilit alla pazientiffima


dell'

direzione
la

AgmG.

allorch gli

addeftra-

ftmipa

delle fue Iftituzioni

Ana-

litiche

Pubblicatali

penf

ella

Trono

queft' Opera dell' Agnefi fenza indugio di farla inoltrare al Augultiffimo dell' Imperatrice Maria

Terefa, a cui era dedicata.


l'incontro
e

Quale
della

fia

{tato

l'aggradimento

benefica

V Opera fteffa e la d lei Autrice, rifulter dalla seguente lettera a Lei fcritta per ordine della fteia Maeft fua dal Conte Gian-Luca Pallavicini, Miniitro Impeinverfo
riale,

Sovrana

e poi Governatore e Capitano


della

Genequefti

rale

Lombardia

Auftriaca
d'

in

incaricarmi fua Maeft l'Imperatrice Regina Noflra Sovrana di manifejlare a V. S. Elma il dementiamo

termini (1): Si

degnata

gradimento Opera da

con

cui

ha

ricevuto
delle

la

dotta

lei

dedicatale

Istituzioni

(i)JCarta ftga. miro, 22.

Analitiche vent ima


re alla

La
delle

diligente coltura
cofe
,

della

Gio-

che pi fiatino a cuoe

Maeft
piacere
, ,

Sua.;
che

per ha

'fentito

con

molto

merito

dopo

efferfi

Perfona del di lei acquiftata fempre gli ap-

una

plaufi de' Letterati

nelV e] eremo

de'

buoni fiu~

ad accrescere dj , fa giunta ad illuftrare , e ornamento fino alle Scienze pi fublimi Nello tenere V inftejfo tempo mi ha comandato di farle
>

volto che

le

rimetto colla

preferite,

acciocch

confervi ci che nel medefimo fi

contiene per
difiinzione

memoria deW
con cui
dell"

accettazione, e

della

la

riguarda

Efeguendo
il

gli ordini
contento
di

Augufiiffima

Padrona ho

congratularmi con F. S. che fi fa al di lei raro sapere

Uhm
3

della giufiiziu,

nelV atto che

mi confermo di V. S Elma. Milano 5*. Ottobre 1749. Obbl rni


Il

Servitore

Conte Pallavicini.

dono
in

in quella

lettera

indicato con-

fifteva

una preziofa fcatola di criftallo di ed un anello monte , ornata con brillanti Maeft della alla di diamanti corrifpondente
,

Donatrice
cenza

noi anche

alla

definizione di

quefto gloriofo pegno


,

della

Cefarea Munififteffa

lafceremo che fupplifca V Agnefi


lettera latina,

con una fua

diretta in rispofta

di altra precedente

ai

Padre Rampinelli, cori

cui in tal

modo

le

partecipa

il

grato

avve-

nimento (i) Ramiro Rampinelli Maria Cajetana 5. P. D.


Litteras

Agitesi

tuas

perelegantcs

XV. Kal De-

cembris confcriptas stimma perlegi voluptate, apia , art Erixuz datas eqnidem ignoro ; in agro quippe Brixiano , nifi mea me fallit opu

num agebas , Ut ut res efi graUbi ago maximas qtwd eas mihi dederis, quidem latinas Te autem rogo etiam aU que etiam, ut id ( quod Pubblicum Profefjonio, etiam
tias
,

&

rem maxime decet ) meo usui facere pergas ( z). Regium mwtus a Vomite Pallavicino mihi
traditum

tandem
illud fit

accepi

Qtiale

autem

ac

quantum
licei
,

verbis fatis

declarare

non

cura exfpetfationem

Capfula ex cryfiallo

omnem fan vincat. rupea mirum in modum


in ea tontentus

elaborata, pretiofisque lapillis ornata opus ber de

ATiwro (j), anulus adamantinus


perfetti piane generis, hcec
teris

autem humanifftmis liU ab eodem, Auguftijfimce Imperatricis verbis, admefcriptis comitato, maximum ex hocipfoac

prorfus ina/limabile pretium accipiunt


reviseris
,

Cumms
libi

qii$

ineptis

omnino

htteris

23, di altre Lett ere latine confcrvanfi pressa la Cafa Agnef indicanti quello carteggio tra di loro enri*

(r) Sego.

num.

f?X
.

Un mazzetto

nuato

Segn. num. 24

(3) lnppre%x*oite

4(
!

49 )#>
intelliges'.

wincare audco cram


terea

Salutem

tri-

tuam communi bona


,

diutijjme?
tibi

conserva,
*

meque
beto
.

meosque

mues

addiiHjJmos ha-

Vale
dei
fatti

Medhlani V. Idus Decembris Venendo ora a parlare


favorevoliffimi accoglimenti,
lente Analitica dell' Agnefi
,-

MDCCXLIX.
molti
alla
altri

eccet

dir che la

desima per mezzo del Cardinale Ruffo prelent pure copia delle fue Iftituzioni al gran Pontefice Benedetto XIV. , come vedefi da una Ietter del fuddetto Cardinale all' Agnefi diretta (i), e piena d'i fentimenti della pi viva congratulazione e
riconofeenza
;

meAntonio

con

cui

le

trasmette
facro

nodi

me

della

Santit

Sua,

un

dono

una Corona di pietre preziofe legate in oro, con medaglia parimenti d'oro, accompagnata dal fedente onorificentiffimo Pontificio
Refcritto (2).
'

Ecncdittus

PP. XIV,

DiMd
.

Pilla

falutem

&
ove
il

Apq/lolicam Benediclionem
ci

/;/ qnefio luogo,,

ritroviamo per prendere un poco d'aria^


Ruffo
ci

Cardinale Antonio
di lei due

ha

preferitati

Tomi

delle

Ifiituzioni Analitiche,

Lo
nel

Jludio

dell'

Analifi

fu da

Noi

intraprefo

primo

fiore della nofira

giovent;

ma fu

D
(ij Segn

num.

25.

4( fo
j^z

>.#

affatto

abbandonato, ejjendoci
quello
ci

confcerati a
,

quegli ftudj proprj di

Stato

a cui la
.

Divina Providenza piamo dunque tanto per effer informati

aveva prefcelto
Analifi
,

Sape

dell'

quanto baja
,

dell'

importanza

per

della nojra ejjere ben perftiafi della gloria Italia, quando fi ritrova in effa chi ne Ja

Profefjbre

tavola

de'

Per quanto abbiamo , fcorrendo la Capitoli della di lei Opera, potuto


,

comprendere
Capitoli

fpecialmcnte

leggendo

alcuni
fia-

dell'

Analifi delle

quantit finite,

mo

grado di poter francamente foficnere , de' primi cf ella fenza dubbio nel numero Profejjori dell' Analifi, che la fua Opera sar
in
alla

molto utile, che contribuir


letteraria
delle
dell'

riputazione

Italia,
di

e della ?iofira
,

Accademia
ella

Scienze
nofiro

Bologna

cui
.

con

tanto

contento aggregata

Terminiamo
e col

col ringraziarla del regalo fattoci,

darle

I Apoftolica Benedizione. Datum ex Arce Ca1749. Fontififiri Gandnlphi die 21. Junij
catus
Filia

Noftri

Anno

Nono,

a tergo Diletta

Maria

Cajetana

Agncji.

Mediplamim
dimoltrazioni
in-

qui celiarono le

pubbliche

di quel Pontefice

veramente immortale,
.

torno al merito della noltra Autrice proe di moto fenza preventiva petizione prio la nomin a Lettrice Onoraria di Mate,

Egli

ltedo

matiche nella celebre uhiverfit di

ordinando che quel Senato

paffaffe

Bologna, fecondo

il

confueto

alla

di lei

te fo

pertanto

dall'

formale elezione. LiAgnefi lo fpontaneo tratto

clementiffiino

di

quel

giudo
all'

faggio
altra

etti-

matore

del merito

invi

iftante

let-

tera al Cardinale Valenti, pregandolo a prefentare in fuo nome al Santo Padre un mneff foglio di umile ringraziamento ; il che come fi ha dalla fua rifpoita egli elegu
,

del zG. Settembre


trovavafi acchiuso
S. S.
il

175-0.

(i);

nella

quale
in cui

feguente

Breve,

dichiara onorata V Univerfit di


Affata
5

Bologna

con

elezione, e dove fono da notare


,

quant altre mai Gaetana il che Maria valorofa noftra per la ringraziar deve poi porta fico , eh' ella non Noi, ma che Noi dobbiamo ringraziar lei (2);
quelle espreflioni
fignificanti
:

BemdiBus PP. XIV.

Diletta Pilla,

Sahr
la

tem,

&

Noi

vogliamo

Apoftolicam Benedi&ionem.. bene, ed abbiamo


di

tutta

il filma della noftra Univerfit 'che fempre ci ha indotto a procurarle tutti i derivato poffibiii onori. Da quefii principi che a lei fia il penfiere, che ci fiamo p'refi,

Bologna,

conferita la

Cattedra confaputa di
fico
che
,

ca

il

che poi porta


,

cf ella
,

Matematinon deve
rin-

ringraziar Noi

ma

Noi
z

dobbiamo

D
(0
Scgu. num. 27.
(2) Sogli,

num.

28-

4-.C

r* )#
9

graziar

lei;

il

che "facciamo
.

dandole

ancora

r Apofiolica Benedizione

Datum Roma apud SanSam Marican Ma*


jorem
Noftri
liti

die

26.

Septcmbris

17^0.

Pontifcatus

Anno Undecima, a tergo Diletta FiMaria Cajetar/a Agnefi Mcdiolamim.


erano
fiate icritte alla

Gi preventivamente
novella Lettrice della
lettere

Uoiverfit
la

di
di

Bologna
lei

di

congratulazione per
dell'

no-

mina
di tu to

dal Preldente

Accademia dell' Ine da Jacopo Bartolommeo Beccari


,

que' Prpfeffori
e

P.

Giovanni

Abate Luigi del Giudice, Gravina , i quali con ogni


di

maggior

lignificazione

dima
anche
a

invitavano

preffantemente
Cattedra
a

V Agnefi,
a

nome

di

tutta PUniverfit,
le}

federe in

perfona
conferita
efi

fula

dal

Pontefice
(

(1)
)

Fin

ne'

tempi antichijjimi
del

fcrivono
Seffo
S.

Bo-

logna ud perfine
che Cattedre.

fio Tocca a V.
fingolare

dalle

pubbliil

Uhm
pregio
,

mandi bel

tenerla nel poffeffo di qnefio


renderglielo

anzi di
lettera

pi

Quando
con
altra

nuovo
dei
6.

il

Prefidente Beccari
(.*)

Ottobre
alla
il

le

partecip,
dell'

Reggimento

prefenza

Em

T,G

che quel Legato,


,

come pure

Reggimento

de' Senatori

voti unanimi ayeanle decretata la

fpedizione

(i) Carte fegn. co'

numeri 39.

30.

31,

(:) Sega,

mm.

32,

4< n )^
del

Diploma

la

quale per a
,

coro della noitra Agnefi che avea rifervato a se al Sommo Pontefice medefimo di qualificarla per pubblica Lettri,

maggior devenne fubordi.iata

ce,

anche

colla

immediata
.

direzione
in

dell'

onorifico leferitto

In

latti

data

dei del

14,

Ottobre ricev P Agnefi per


le

lettera

Carin

dinale Valenti (1) l'avvilo di ricuperarlo dal-

Polle

il

quale
e

vagamente
di
,

regiftrato

pergamena,
corda in
so (2)
:

munito
ed oro

figlilo

pendente da
cos espres-

feta

ritrovoffi

Die quinta dtobHs 175-0. Congregai is Illmis @? excelfis DD,


maiorihus Status Libertatis
in
Civitatis

efof-

Bononi
,

numero Viginti fex

limi

in Camera Emi Domini Cardinalis Legati, in eiv.s

&
in*

pira*

fentia, ac de ipfius cgnfenfu

&

vo Imitate

fraferiptum Partitimi inter ipfos pojititm* legitime obtentum fiat videlicet


Patres Corner ipti
efl'e
,

&
ufi ri

cum

ce-feant e

re

l'iter aria

tdque

menti

San&iffimi

Domini

ficii

Papa Benedici Decimi Oliarti Stimmi Pontimaxime rcfpondere fi Maria Cajetana,


Agnefi Nobilis Virgo Mediolanenfis cujus in Univerfa Analyfi Peritimi egregium hac dv

re

opus

editimi

iuculenter

tefiatur

catini

D
(1) Sega. mini. 33,
[2)

_____

Pergamena

i&cgtt.

mirri.

34-

4(
Analyjs Profefforibus

f4 )
in

Archigynu Propterea eiusdcm nasii Roti il is aduvgatur Archigymmsii dignitati confulentes> atque una
publicis
.

Clementiffimi Principis

libentijjim

obfequentes

minutati, per hoc Senatus Confultum obtentum per omnia Suffragio, favorabita , nomen
praffata

Maria

C'ajetana Agnef

in

pubblicis

Archigymnasii Rotulis ad Analyjm publice legendam tam-tam LeSricis honoraria nomen


Contrariis band immediate deaeriti mandarunt objantibus quibuscumqnc Ego Angelus Michael Lotti Ita eji
.

Illihi

&

excelf

Senatus
e

Bononia
luminofi

a Secretis

A
rono

contraifegni

manifefti

del merito iuperiore della


eccitati

noftra
i

Agnef fua feco


,

concordemente
e fuori
5

pi colti Per-

fonaggi d'Italia,
gratularfi

d'effa,

conappli-

de iuoi

riportati
fletto

applaufi

candoli
fua

al

tempo
e

colle
i

pi

efatte

os-

servazioni a riconofeere
tale

pregi della

immor-

con moltiplicate' lettere a fecero un dovere di prontamenfi dirette lei te contettarle i fentimenti della loro ammirazione. Da Bologna infatti le fcrive Francefeo Maria Zanetti Segretario di quella inringraziandola anche a noigne Accademia la fua dotta Adunanza , del pretutta me di ziofo dono pervenutogli rallegrandoli feco eil
Opera;
,

per

la

fublimit del fuo fcritto,

per

l'orna-

4>< ss
mento dato
tolarli
ciole
al

y&
medeflmo con
Scienze
,

Confetto
delle

inti-

Accademica

e protettati-

che per V innanzi non d'altra feorta nelle Algebraiche


(i)

farebbef fervito
fiie

augnine,

ltctl le che delle lue Inftituzioni Caterina Bassi Ve vieti dicendo Laura Maria in quella Unirati, pubblica attuai Lettrice Vincenzo Riccati verfit (2). Cos il cel. P. due Tomi ritrole confefla di avere ne' fuoi metodo, * con di raccolte con precisione

Lo

vate

profondit

chiarezza di dottrina
/coperte,
,

portanti,

ed Utili
s

che

pi imin materia
le

d Analifl

Cartesiana

come

Leibniz'mna

fi

collo fiudio de' fono fino a giorni nofiri fatte per ultimo il pi imegnofi Geometri 0). E ed il Prefidente Luigi del Giudice

P.

Ab?

Beccali
al

che altre lodi confermano Madi degno Padre di Maria Gaetana e


le
traile
,
5

tutto il mondo ria Terefa Pinottini, Sorelle, l'educaLetterario ha tanta obbligazione per

zione di tali

Figlie (4)

Da Padova
da Pila, da

pure

da Venezia, da Brefcia compoli, da Roma, e da Vienna venne dal plimentata l'Agnefi per le lue produzioni Maelro dal P. Frofeffore Giovanni Polem
,

Galli-.

Bonaventura Luchi

dal

P.

Paolo

Paciudi

D
(i) begn. num. 3>. vi) Segn. num. 36.

(3) Segn num. 37. e 39, (4) Segn. mini. 38.

4*(
dal Cardinale

)(>

>
,

Querini, dal P. Federigo Ada-

mi,
di

dal

Vefcovo
P.

Brancon
e

dai

Profeffri

Flaminio Scarfelli,

dal

gran
di

Cementatore
,

Newton
tutti

Francefco
e

Jacquier

dal Car-

dinale Valenti,

dal

Conte
fenza

nomi

notiffimi,

Cervellon che io altro vi

aggiunga (i). Dolendoli eglino del troppo modello titolo dato al fuo libro, come fatto
avrebbe Giuftiniatpo
5

f agli

aurei libri

delle
;

Pandette

il

titolo

d'Inftituzioni dato aveffe


il

proteftandole che
calcolo
all'

di lei intelletto

era giun-

to a fiffare limiti all'infinito,


quello fleffo
,

foggettavdo al
pojfibile
ai

che
.

non fembra
Oltre
,

umana comprendone

privati Elo-

gj fin qui
rifeoffe,

diedero

compendio enmmciati eh' ella a quelli il compimento le


,

acclamazioni di Perfonaggi Sovrani quali furono il Marefciallo di Saxe (z), Lorenzo

dimani
il

Sereniffimo

nome Doge

Marchefe

commiffione precifa del Venezia fuo Fratello (j\ Wicardel de Fleuri per S. A.
e

di

R. il Principe di Savoja (4), e Federigo Augufto Principe Elettorale di Saffonjja (f)


.
.

fu picciolo indizio
ai

d'onore,

n volgare

encomio

pregio

della

eccellente

Opera,

(1) Mazzo di 15. Lettere fegn. 2) St-gn. niim. 41. (';) Segn. num 42. (4) Segn. nnm. 43. (5) Sega. ani. 44<

mim.

40.

4'( S7 )#
di cui parliamo,

Pavere

il

celebrelecita
la

Matemafeconda

tico Parigino Abate Boffut

parte di ella ad oggetto di proporla ficcome ottima e ficura guida agli itudiofi del Cai

facendone una bella traduzione nella fua lingua Franquecefe, ftampata in Parigi nel 1775-. con
colo
Differenziale

ed

Integrale

llo

titolo:

Tratta'
et

Elcmentaires

de

Calcai

Differenticl

de

Calmi Integrai

Traduits

de tltalien

de

itando egli a

Mademoiselle Agnefi: protechiare note in fronte a quella

fua traduzione in via di neceflaria avvertenza , che Les printipes des Calculs diffrentiel font expliques d'une manire integrai
:

&

claire

&

precise

&
cetix

cet

Onvrage

eft

trs-

propre grader

qui

voudrotot acqurir

pour approfondir les connoiffances nceffaircs certaines "branche* de la Mcbanique, de VHy-

drodynamiqne

&c.
appiattii

Che
dalla

tanti

meritamente

tri-

butati alla nftra Agnefi da tutta

l'Italia,

Europa, giudicar dcbbonfi

fufficientiffi-

mi

commendarne

il

filo

nome
per

pretto la
di

pofterit; far

certamente

effolei

un

perpetuo luftro Y approvazione rifeoffa da la Reale Accademia delle Scienze di Parigi.

tutta

Agnefi a Parigi al celebre Signore di Fontanieu varj efemplari delle fue pregandolo di prenftituzioni Analitiche, fentarne in fuo nome alcune copie a' pi

Spedi

infatti

l'

K >
ss
rinomati individui appartenenti a quella grande Accademia , alla Accademia ftefla , " alla
altra

Sacra Augufta Perfona del quindi ne dirigeffe

Re medefimo, ed
alla

Reale

di

Londra
a

V accoglimento
noi
lo in

Societ
ivi

univerfale

fatto

quell'Opera
defcritto

abbiamo
di

efatta-

mente
dello

due

lettere

rispetta

fteffo Signore di Fontanieu date fui cadere del 1749. (0. Nella prima di effe protetta all' Agnefi che riconofee nella fua

laboriofiffima

produzione
Scienze
nella

renderli

compenfi
Chattelet,

alle

recentemente

dovuti daneg-

giate colla perdita


e

dell' illuftre

Marchefe

Du

feconda

(2) le porge la

notizia
riaperte

che quella Accademia Reale avendo


le

fue

Seffioni

verfo

il

20.

dello

due Commiffarj per efaminare il fuo libro; ed effendogli (lato communicato il Rapporto , la previene del contenuto in elio con quelle efpreffioni.
// porte que
c'est
le

fcaduto

Novembre nomin

pam

en ce genre,

et

meilleur Livre qui ah VEloge ne pouvoit tre ny

plus flatteur ny mieuz


inoltre
:

mente.

Le aggiugne

Jay fq mme que fi les Loix de V Infiitution de l'Accademie avoient permis d'y admetre des Barnes, c'eut et pour Mademou
felle

Agnefi un triomphe achev, gf que

cela

(1)

Segn
Segn.

U)

num

rumi. 45. 46.

4'< 19
a et
dit'.

)**

Delegati per l'indicato RapporMairan e de Montito' furono i Signori de onorevoli, e gny; ed certo uno dei pi cotal genefuminoli, che fianfi divulgati in non contenti effi di aver tributato al
I

re

inerito

dell'

Agnefi

fondati e

giudi encomj (i)

vollero con lettere particolari per quello onola loro intima foddisfazione
rato incarico

terrificarle

ad

effi

dall'

Accademia
qui

Reale

addoffato

Merita

d' elTere

ripetuto

uno

lettere ferirsquarcio notabile di una di quelle pu certamente che ta da M. De Montigny, uno de pi concludenti teftinlonj di dirfi
7

quello Genio iublime

Permette* moy Made-

joindre moifelle ( fcrive egli ) de

man bom-

mage partkulier aux applandiffemcnt de tonte VAcadmie ; Elle ni a fait thonwur de me


choifir

pour lny rendre

compie

$un

tres

bel

ouvrage que vous luy avs commlijlon ni a fait d'autant


que Votre Nora nus depuis dix annes
et et vos talens
.

preferite.

Cette

plus de plaifir ni ttoetf conetis

Vous
fa

ben jeutie
d'Italie

deja celebre lorsque je

le

voyags

en

1740.

Madame

Baffi,

Monficur
/'

Zanotti
,

Secretaire de VAcadmie de
fieurs antres perfonnes
le

Inftitui

et

pi-

ittuftres

nir.ifpirerent

defir de vous

conviWe,

ih

erent

mme

la bont de

vous en

pre-venir et

de nianioncer

(l Sega.

mim.

47,

4$.

4<
vous; mais
Ics

)i*

circoftances deranger cut mon voyage: je fus obllg de re venir pur Genes

de rentrer cn Franco fans avoir paff par Mlan je vous regretiois aliar s 5 mes regrets font bien augmenies aujourdbuy par la kclure
et

que je viens de fair e-, je ne me con) olerai 'fornati de n'avoir paini eli le bonheur de vous voir et de vous voir et de vous entretenir , car l Italie ne ni" a offer d'obici plus digne de mon
admiration
.

Dumoins fai

le

plaifir

de

fair e

connoitre a

mcnt
et

utile,

dont

extroneque Pan defiroit depuis longtems on n* avoli donne jusq'icy que des
tres

ma Natiou un

ouvrage

ebauches
tanalise

imparfaites

fans

en

excepter
ni
les

demontre

du

F. en

Reynaud;
Angleterre;

je ne en ce g re plus cfoir, plus methodique, plus etendu que vos Inflitti* tions d'Analyse. Il n'en aucunda efl s aucu

demier s

traits publis

connois pofat

d? ouvrage

largite qui puijfe gnicler auffi furente rt> mene? aujfi vite 5 et condrite aiijji lobi ceux qui

voudront l'avance? das


matiques
.

Ics

Scie-ccs

Mathle

fadmire furtout

l'art,

avec

quel

vous rammens des Mcthodes umformes tari des Cowoiffances. disperses da*>s les ouvrages des geomeires, et que la plus pari cn" acquis

par

des routes tres differente*:


,

On Fartage
en
etat

la

gioire des invenieurs

on

efl

de per-

fetto er foy-mme
lyfe lorsqu'on fcait

et
le

d'ava- cer l'art de

VA

a*

dcvelopper

dans

toute

4<
fon
etendite

6l >+>
et

avcc

tordre
le

leegance

qui

cours de vos ivfiiuton^ re(rr<et das tout Chiude la Storia dell' Opera Analitica delP

Agnefi una lettera del Signore De Fouchy , Segretario perpetuo di quella Accademia Reacon cui le invia per le delle Scienze (0,
ordine della
fletta

una
,

copia

autentica

del

fuVodato Rapporto, che noi efponiamo, co-

me
e

fi

gi detto

infine

di

quello Elogio
noltra
e

che quella

rinomata
di
,

Afiemblea a
della
,

monumento

gloria

perenne Agnefi ,
fuo
Ses5

della fua Patria

dell' Italia

del

so, volle regiftrato negli Atti della AccadeE f la teltimonianza de mia medefima agli Poeti ha qualche valore, con ragione univerfali applaufi fatti a quella gran Don.

na, pot far eco perfino ne' pubblici Teatri Goldoni Veneziano 3 il eh. Avvocato Carlo
1

quando

di

ella

cant
,

(2):
s

Stupitevi piuttofto

che con faper profondo

Prodotto abbia una inondo,

Donna un
i

gran

libro al

E* Italiana l'Autrice

Signor,
,

none
il

Olandefe,

Donra

illu/lre, fapiente

che onora

fuo paefe*
follenuta

Ma

la

fatica

affidila

dell'

Agnefi

per molti anni nello fpeculazioni fublimi, il frequente fuo proporre e feiogliere Problemi,
(0 Sem. nnm.
(:)
49.
.

, ,

Goldoni Commedia
7.

intitolata il

Medici

Ohndes*

toro. 23. pag.

4<
il

** )*f*

fcriveva

continuato carteggio, che il dovere le preverfo tanti fuoi Corrifpondenti di


la

grido,
fteffa

ridu(Tero
di

di bel
fallite
.

nuovo ad uno

caella

gionevole flato

Lo

accenna

con lua lettera 20. Dicembre 175-1. air Ab. D. Paolo Frii (1), paflato allora da Lodi alla Cattedra di Filoibfia in Calale di Monferrato, ed alla Prefettura di quel Regio
Gionafio
.

In

ella

per

aver

ricevuto

il

pre-

fente della di lui gi

accennata

prima Ope-

ra, appena ufeita alla luce, gii rifponde ringraziandolo del clono , ed aggiugnendo ;

Sommamente mi
ora
avere
il

piace dif
di

di

non

potere

per

piacere

leggerla,

emendami

proibita dal Medico ogni applicazione per qjinato dolore di tefta, che di continuo
affalifce,

un mi

non lafdando pajjare giorno alcuno fenm che io ne riferita con una pulsazione che nf incomoda notabilmente la notte , e per
,

cui la tefta

mi

fi

indebolita moltijjmo

oiu
lafci

de

conviene che
.

per

qualche

tempo
fiamo

la

ripofare

Ora tornando d'onde


la noftra

ci

dipartiti,

Agnef fuperiore di
applaufi
,

animo
nello

quelli

univerfali

di

tutta

l'Europa,

non

che

dell' Italia

profeguiva

adottato
3

fiftema

de' fnoi ritiri,

mo

convenuta
(0

col

fecondo che la vedemGenitore, attendendo a

Carta preffo

di

me.

fuoi ftudj privati, agli atti di Criftiana Religione, alla educazione de' fuoi numerofi fratelli

forelle (

de' quali

bench in numero
videro
infieme
dal

di ventitre,

ben

tredici
alla

17
di
la

$$.

al

1764. ),
di tutta la

irruzione ne' Mifterj


,

Fede
e

bada famiglia
alla

verfo del-

quale fu fempre
fopra tutto

lira ordinariamente

paziencol pro-

te,

edificazione

prio efempio de' fuoi Domeftici , e del Prossimo Bel vedere 1' ozioia Servit nelle paterne anticamere comporfi all' iftante , allorch veniva d' improvifo fopraggiunta dagli accidentali paffaggi della noftra Maria Gaetana pei domeftici appartamenti, e dire fra
.

loro con voce foni meda: contegno fratelli! Ecco la Filofofa, A quelle lodevoli cure una

pi Angolare ne aggiunfe ammaellrar nelle Scienze

qua! fu quella di fuo


Fratello

il.

D.

Giufeppe, ora unico fuperftite dei mafchj di Ben mi fovviene , numerofa Famiglia s tolto per volonfu nel quando 1748. allor
.

t
1

del

Padre

dalle

Scuole

di S.

Aleffandro

de PP. Barnabiti in Milano, quello mio degno Condiscepolo, in et di anni tredici


(

qualificato

Scolarefca
le

buon diritto ne' come puer optimi* )


a

regiftri
,

della

affinch tra
alle

domefliche pareti delie


e

opera

buone
a

lettere

fotto la direzione di quella fua eccel-

lente Sorella

Maeflra

Ottimo
da

9 i

parer
Precet-

mio,

degno da

imitarli

tutti

4*(
tori,

H
e

K*
ella

era

il

metodo da

tenuto
e

nell'ini-

ziarlo in

una

perfetta latinit,

quindi nelP

arte della Rettorica, coli' avvezzarlo


tra le

mani
gli
clafi

giorno
dall'

notte,
in
altra

traslatando

una

ad aver leggendo, o lingua , mai

fempre
diverfe

ottimi Scrittori, proporzionati alle


,

che andava fcorrendo.

Quello

metodo della dotta e rifleffiva Ma eftra" giov mirabilmente in breve tempo ad arricchir
delle
altro

opportune
affai

cognizioni
giro

l'

intelletto

per
anni

perfpicace di

quello
di

fuo

amabile
della pre-

Fratello; tanto che nel


riusc egli, cettrice
fa
,

pochi

merc

le

afdue

cure

Germana,
,

iflruttiflmo

nella

Geogranella Fialtret-

nella Sfera
,

nella

Geometria,
,

lofofia
tali

ne' principj

di Algebra

ed in

facolt.

Fu appunto
ria

di

que' tempi
in

Gaetana Agnef
s

che D. Mamezzo ad occupazio,

giovevoli a quei di ina famiglia, eccitata fenza dubbio da una p oliente Grazia

ni

con tutto l'aniad abbracciare quel pio tenore di vita, al quale febbene fino dai primi anni della riilefione
fi

del Divino Spirito,

rivolfe

mo

fofife

fiata

inclinatiflma

attefe le

diffrazioni

de' fuoi

moltiplicati
,

fludj

non

va appigliarvif

ca in poi.
tefa

ficcome fece Quindi noi la vedremo


di

pot tuttada quefF epotutta


in-

agli efercizj

Religione
sollievo

a beneficar

gl'indigenti, a dar

all'umanit

lan-

guente per

edere ella una generofa vittima di Cridiana Carit. Oltemporali e fua nel predare tre ? aflduit Parrocfua di infermi benefici agli
fpirituali

dir fi pu con verit perfetto, ed modello un divenuta

4*i modo, che

^ >^

chia, e del vicino


affegnare dal Padre

Spedai
alcune

Maggiore,
rimote

fatteli

ftanze di

Casa,
predo
va
gli

ove
di s

ella

abitar poteffe

fegregata dal

reftante di fua

cominci a tenere qualche inferma, mente fu cceffiva


Famiglia,
tutta

e alla quale perfonalniente

fola rende-

opportuni
la

fervigj

Ben

vero

che da
Carit
,

quefti atti di

perfettiffinn

Criiliana

pei quali
prefcelta,

vedremo
ella

da Dio

fpecialmente

venne

fraftornata

per

qualche

tempo

ma

dalle fevere inibizioni di fuo Padre; feguita appena la di lui morte , pot con

piena libert riaflumerli , ficcom' ella fece con pi vivo ardore. Il breve ripofo, l'econo-

mia del tempo, la frugalit del una decente negligenza intorno


perfona
,

vitto
alla

ed

propria

le

somminiftravano agio badante per


s

attendere a

moltiplici caritatevoli

ufficj.

Una
fi

cofa ringoiare per e degna


era,
e foiitaria

che Maria Gaetana, non

d'ammirazione ottante una

religiofa

maniera di vivere, fi predarle verufenza difficolt apparente, e lenza indugio a vener lempre no ai defiderj Paterni, che ella

codo di ogni pi forte violenza, intervenendo con aspetto ilare e tranquillo alle con-

4'( 6G >
liete

e penetrazione

Accademie di Cafa e con tale grazia proponendo, o rispondendo


,

a Queliti, Problemi, e dubbj fcientifici, che il concorfo degP intelligenti ammiratori , non che diminuire f andava fi anzi viemaggioiv
niente di giorno in giorno ci tanto pi, quanto che

aumentando.
i

E
rare

dotti

interteni,

nienti della noftra Agnefi ravvivavanfi volte colle ioitituite Accademie di


pofitrice
di

non

armona

tenute dalla incomparabile Sonatrice e


Sorella
alle

Com;

Mufica Donna Maria Terefa sua minore , da noi pi fopra lodata


quali
a

quali,

refpiro

delle

fue

conti-

nuate profonde fpeculazioni , foleva Maria Gaetana frammischiare di tratto in tratto qualche armonico Concerto di violoncello , {frumento da effa maeitrevolniente maneggiato anche molti anni dappoi

Ora
ftudj,

in
ai

mezzo
di

alla

quiete

degli

usati
, %

ed

giocondi

dorneftici

impegni
accidenti

fopravenrie

quo

que' furtunofi
il

che interrompendo
quillo e fereno

corfo in apparenza tran-

umane cole, fervono mirabilmente alla efecuzione delle Superne a noi ignote dispofizioni Voleva certamente Iddio che la noftra Agnefi, confera Hata
delle
.

fino a quello tempo esempio al Pubblico di piucch femminile prudenza e dottrina, cosi lo folle quindi in avvanti di Criftian,a piet e beneficenza. Laonde permifq che dai ni*-

4<
lcvoli,
e

ti
dagli

y$
fteffi

fors'anco
finiftre

beneficati

fi

divulgaffero

voci

trascuratezza nel Padre pel quelle due Figlie ; quaficch

diramazioni di collocamento di

con
fteTo

tale
la

indo-

confo lenza fi protraete al Paterna lante ed onorevol loro dimora nella Cala. Un recente partito di maritaggio a favore della minor Figlia Donna Maria Terema di mediocri ottimo in apparenza sa fteffo Genitodallo lei softanze, propofto a conre, e da effa rifiutato, maggiormente
Padre
,

ferm
fi

la

finiftra

gi concepita opinione

Era-

di

que' giorni tenuta


al

una
e

ftrepitosa
alla

Accaquale

demia

folito

nella Cafa Agnefi,

Capitano Geneintervenne il Governatore Gianrale della Lombardia Auftrlaca , Conte Luca Pallavicini, affezionatiffimo al merito
'

di

quella Famiglia
la

fino

alla

poffibile

confi-

mattina appreffo il Capo al Regio-Ducal PaAgnefi di effa D. Pietro lazzo per rendere le dovute grazie ai Conte Governatore; quelli entr a difcorrere fui diffeminato affare con tanto interessamento

denza. Recatofi

ed ardore, che lafci travedere non esser lui totalmente incredulo nel divulgato Cospetto.
parte Pietro Agnefi, fentendofi ferito in una focoso cos dilicata, fi lafci trasportare dai a sanparole, in naturale a prorompere

suo

gue freddo giudicate men rispettofe alla diNacque indi , gnit del Grande Mihiftro
.

4 ^ >
(

concer d'aspettarli, un clamorofo alterco, che fciolse quella udienza involgendo in grave amarezza il senfibiliffinio cuore di Pietro
Agnefi Ritornato egli pertanto alla propria Casa non ebbe pi l'animo quieto, non pi serenit di aspetto in guifa, che alteratali
eziandio
la

di

lui

tfica

coitituzione

fo-

prappreso da un forte attacco di petto, nel breve giro di due settimane cess di vivere
il

19.

Marzo

-del

17 5*2.

con una coftanza


folo
,

veramente Criftiana, lafciando in defolazione


e triitezza la Famiglia

non
colti
farei

ma
,

il

folto

numero

degli egregj

amici

conose

feenti fuoi.

Di troppo
i

proliffo
e

qui
ener-

ricordar voleffi

vivi

fentimenti,
trovanfi

le

giche

espreffioni,

che

nelle lettere

di condoglianza per tale infortunio fcritte alla

noftra Agnefi affine di


tigarle in parte

confolarla,

di

mi-

perdita
fteffa
il

il dolore sofferto per tanta (1). Ma ella feppe trovare per f miglior conforto alla fua grave affli-

zione nel vederli per caso Affatto ridotta alla cotanto sospirata lunazione di poter abbracciare intieramente quel fiftema di vita nafeofta,
alla

quale fino dai primi


di gi

anni,

come

li

per noi

nata
to a

Tolto cos
feguire
la

accennato, mezzo ogni impedimenDivina volont, unta air


sentivafi
di

incli-

(1)

Mazzetto

il:

Lettere fegn. mira. $0.


4'(
Iftante
fi

^ )*
Dio,
ed a
beneficare
,

dedic
in tal
i

ributtanti proffimi pi indigenti e pi

comfotte

mutando
genero fa,

modo,
i

qual

Donna
le

iblletichi,

plailfi,

lufinghe
preci,

pi feducenti col filenzio > e landell' egra coi gemiti , con gli orrori quanto guente umanit. Giovi a convalidare di detenzione qui io dico la bella energica
quefto eroico tratto di Crittiana
della
il

coli' affidile

intrepidezza

fempre

grande

noftra

Agnefr,

Robbio Dedica della fua faele nell' indirizzo (i). Opera degliJtudj Femminili alla medefima
Ch. Conte Benvenuto
,

che fa di S. Raf-

odia

Scrive egli
che Voi\
fior
dell'

Ora a

chi

mai cadde
in
fofie

in penfiero,
,

Donzella
et,

impareggiabile

fu

quel

col vento

poppa,
e

tra cos

vivofragor d'apphufi,
mantinenti
le

per volgere im~


,

fpalle

al

mondo

neW

atto

incontro, rirnedefwlo che la gloria venivavi come sviene, ch'ella cordarvi, e comprendere
il fieno

de' tetti

prima ancor
le
,

che fi

fchianti ?
soavijfimo

Il pofporre gli onori e

glorie

accademiche*

gli ftupori dei dotti


de' begl'

il

converfar

ingegni al gergo plebeo dell' indigenza, umanit , fu al lezzo ed tu gemiti dell' egra certo il frutto d'una Divina Spirazion folgorativi in fon
dall' alto
,

e
>

prima
che

da voi fes

condata con quel riforbo

riverente

i
(i) Aitic. V. infine,

,-

4'( 70 >4*
figlivola

imponevano i voleri del Padre, ma dopo Lidi lui morte abbracciata Interinfimamente Uno de' primi fuoi diftacchi fu il total.

mente
infigni

Fegregarfi

dal

commercio
e

di

quanti
lei
,

Uomini
,

di

lettere
,

chiedean di

nazionali
ffcerla

che

efteri

cercavano

di

conole
ri-

vifitarla;

allegando

fuccintamente in

riscontro delle
ferie

frequenti

occupazioni fue
(lima. Io che

ambasciate, che f impoflbiiitavano a

cevere quelli
altrui

contraflegni

non

mentati

dell'

fin d'allora godea il beconofeere quefta gran Donna, fui teftimonio di fimili incontri, e ne ascoltai mille rilievi , che avventuravanfi nelle colte bri-

ne

di

gate per quefta

forp rendente

rovit.

Fralle

cagioni di

cotal

Gftema
ella

di

vita

della

ma-

gnanima noftra Agnefi,


pato eziandio
,

fu pur detto, e ftam-

che

dopo

la

pubblicazioforse

ne

della fua

grande

Opera,

disguflata

dalla

poco meno che indifferente accoglienza , con che venne ricevuta dagl' Italiani 5 abbandon gli ftudj matematici, e fi rivolse interamente alle Opere di Religione La Sto.

delle co f infin qui dette smentisce apertamente o la ignoranza , o la malizia di chi poteva in allora cos penfare Sgombra Maria Gaetana dalle eftranee occupazioni, efule volontaria da tutte quelle pedone, e radunanze, nelle quali l'orgoglio
ria
.

fuole a preferenza delle altre

paloni, tenere

44
mico

7i

)
s

forda alle dicerie mordaci del i primi feggi \ nimondo feduttore pericolofo, o dichiarato che ed tnfleffibile alla cominiferazione ,

per effo lei, e ch altri inoltravano di avere dolce s ma fetenzia!* fa apparenza tutta impermente mifta di amarezze, rifponde
fovvertifori turbabile ai pi autorevoli
.

V uo-

il Crr deve fempre operare per un pie t Dio ; finora fpero che filano per la gloria di di gloria a Dio, pelil mio ftudio fia fiato,

mo

che giovevole

al profano ed
la

unito

all'

obbe*

dienz
di

effendo tale anche

Volont
,

genia

mio mezzi e giovare al projjimo

Padre i ora ccffando quefia 'trovo modi migliori per fervire a Dio e
,

ed a

qiicfi

devo

voglio

le ore appigliarmi. Diftribui ella per tanto con prefitte, del giorno nelle occupazioni riparto, che anche ritirata dal

tale

fuccefllvo
7

concorfo de Letterati non reftavale fpaZio matticuno vacuo d affari lzavafl di buon anche no, coni' ebbe in coitume dappoi, acportavafi e f giunta all' et pi provetta
al?
.

compagnata d un
vicina Ghiera di S,

reniplice

domeftic'o,

alla

Antonio

de' PP. Teatini,

dando cosi la precedenza ai tremendi Miller) col tua delia Religione: Ivi ipeflb conferita
Direttore
il

P,

D. Gmleppe Maria Reina Pro-

posto di quella efemplriffima Caia Religio ccoftavafi & fa, e due volte alla fettimana

ricevere

Sacramenti della penitenza,

dd-

E 4

4<
!

7^ >4*
tale
,

la

Eucariftia,

con

compoftezza
che
riufciva
.

e relia'

giofit
ftanti

anco
di
il
i

efteriore

circo-

forprendente

edificazione
,

Vifitava

fovente
infermi

pubblico
criftiani

Spedale
di

uflicj

predando agi' un cuore amoroso

re

e compaffionevole, colle parole, e colle opeParlava quindi alla vifita delle inferme
.

nella propria Parrocchia,


effe,

fomminiftrando
la

ad
cali

ad

altre

fparfe

per

Citt

nei
.

ogni opportuno conforco In qualunque ftagione non lafci mai fra il giorno, anche in quelli ultimi anni, di accompagnare col proprio cereo il SS. Viatico
agli infermi fuoi
felle
te

pi urgenti

Conparrocchiani

Tutte

le

di precetto interveniva

immancabilmen-

Dottrina Criftiana nella Chiefa di S. Catterina predo la Bafilica de' SS. Apoftoli dove per effetto di fua umiliazione catechizzava le ragazze di prima et, abilitandole
alla

con inesprimibile dolcezza ed "invincibile pazienza a ricevere i SS. Sacramenti Vifitava nelle Solennit maggiori le fette Chiefe
.

Stazionali della Citt, e quafich quelle pie pratiche non ballafTero ad una perfezion gnerofa , foleva procurarli nelle proprie ftanzc

una o due inferme,


di efercitare gli ufficj di ancella
,

preffo le
di

quali
,

godeva
notte e
7

amica

di fpedaliera,
;

di

maeftra di
a'

fpirito

giorno provedendo
prie

loro bifogni
di

colle pr-

mani, fenza foftituzione

alcuno de

4=( 75 )4*
fuoi domeftici
a tali uffici
i ,

ai

quali ingiungeva risguardQ

un
la

serio

ed

irremiflbile divieto,

N
ti

l'orridezza

dei mali, n le pi ributtan-

medicazioni
pietofo e
s

diftoglievan
.

per

grave incarico

poco da Eppure la vidi lei

lla fola della

corporale fchifofa fituazione di


alla

una
rella

di

effe

occoria una volta

So-

Donna
a

Paola, a cui

certo

non manca
coni' ella

talento, vivezza, n piet,

balio,

mi

attefta,
.

commoverla

turbarla per
.

pm
no-

giornate

Quanto per abbondava


ftra

di

Canta

la

, del fuo vermoftravafi mortificata altrettanto rigida e

Agnefi in

beneficio

proffimo

fo

di f

medefima.
totale

Collante e

rifoluta nel?

abbandono
di
tutti
i

del

ballo,

del

Teatro, e
perfeverante

profani

divertimenti;

nel ritiro, e nella faticofa e veftire, che intraprefa; umile e femplice nel a tanto fino modific alcun poco
talvolta

ripugnante vita

Paterna, riche ebbe a convivere nella Cafa appanunci ad ogni dilicatezza di vitto, quale la gandofi di una mirabile frugalit, anni femprex pi rendettefi familiare negli digiuni ai Oltre consecutivi del viver fuo. da effolei altri gli e Chiefa, preferirti dalla pi frefea fua dalla volontariamente praticati fino
et, nutrivafi le

Quarefme di foli ciaffiduamenbi conditi con olio, occupandofi aggiugnendo ed te della orazione mentale,
intere

4>C 74
te Scritture
troverfifti

>

a tutto quello una lettura indefeffa delle Sande' pi celebri e purgati > con*
in

materia

tutto

de' Santi Padri


il

che mancandole:
lettura e

di Religione, e fbpra Greci e Latini , a legno pafcolo di quefta affidila

profonda fpeculazione nella libreria il Ch, Monfignore Don Angelo Antonio Oltrocchi Canonico Ordinario e
di fua Cala,

Teologo

nella Metropolitana di
bella
fin
.

Milano, che
le
i

ne pofledeva la ne fomminiftr
quali ella

collezione Parigina,
vifle,

che

Padri,
libri

de'

mancava

I familiari

fuoi

pe*
e
lei

de quali

da

me

per ufo quotidiano , trovati pretto al fuo letto nella di


fervivafi

morte, furono alcuni divoti opufcoli di S. Bonaventura, di S. Bernardo, di S.Lorenzo Giudiniani, ed


il

Tommaso da Kempis

Latino-Greco.

evidente copiofo frutto cavato dalla noftra Agnefi nelle sue ferie applicazioni alla indicata
, fonti ficure di Dottrina Evangelica, e di facra erudizione, devonfi riconofeere fenza dubbio alcuni fuoi fcritti in

Un

lettura

de' Padri

foglio, fortunatamente

per di
rj,

rimarti predo di me fempre grata ricordanza cio Un Trattato contemplativo fulle virt, fui Miftelei
,

e le eccellenze

di

Noftro
tre
S.

Signore Ges
parti;

Crifto, che ella divife in


ftiniani,

Un

ri*

fchiarimento del Trattato di


intitolato

Lorenzo Gi-

de

altro

confimele

del

Connubio; Un Trattato di S, Bernardo


Sacro

de Pafjione

tavo di in varie da lei per fuo ufo, confidente apparecchio di te Orazioni e preghiere
Confeflone,
alla

Domini; ed un volumetto in otpagine 91., fcritto pure e compofto


fcel-

alla

Comunione,

alla

morte,

di Maria Vergine, all' implorare il Padrocinio colla unione di e de' Santi fuoi Protettori , pascolo del fuo varj concetti Scritturali per Religione; voSpirito, e fomento della fua

lume, che
fua

ella

fteffa

di

fua

mano

lafci

111

xlono, morendo, ad una

illuftre
i

e pia

Dama
della

Amica

Ma
di

fra

tutti

monumenti

penetrazione
fatti

Maria

itudj,

merita

Gaetana Agnefi nei fenza dubbio il primo

in f, luogo un fuo Manofcritto di pag. 24. apparteeffolei ad ritrovato fralle Scritture e pregata nenti (0, in cui vedefi confutata di Milano e Cardal zelantiffimo Arcivefcovo tempre chianaie Giufeppe Pozzobonelli di
di

ra

memoria, ad efporre un' Opera data alla luce

fuoi
dal

rilievi

fu di

Marchefe

Giu-

Politica, Di. feppe Gorini Corio, intitolata: e Scegliepenfare , ritto , e Religione per ben quanche vero dal falfo (2). Opera,
re
il

tunque

non

so

per

qual

cafo

approvata

dalle Ecclefiaftiche, e Laiche

facolt,

venne

(1

Scrii,

num.
1.

51.
4.
tei

'

(2) Tott.

Fu

Impreflb
174.

in

MiUn

-^
<**

Francefili

Agnelli fui principio

per
dell'

condannata dal Sacra Congregazione Indice con fpeciale Decreto dei 4. Lu-

glio

i74 2

>

quanto

al

trattato

ultimo

di
,

es-

sa, spettante alla Religione.


dir vero,

Fa

forprefa

che un Arcivefcovo di Milano


infigni per

cui

non mancavano Uomini


in fimili materie,
di

con-

ferire

dipender

voleffe dal

Giudizio
tiflma,
e

una Donna tutto che fcienziaveramente illuminata; ma fa alcer-

to

forprefa

maggiore

la

docilit

di

Maria

Gaetana
ai

nel

preftarfi in

quel

contralto alle

iflanze del fuo Prelato, e

molto pi faranno
lode dottrine, de-

poderi di maraviglia

le

rivate dalle Sante Scritture,

dai Concilj, dai da ottimi Controverffti , che ella modeftamente e femplicemente adduce nelle fcabrofe materie di Dogma , di vere e falfe Re-

Padri

liquie

di falfi

libri

di falf

nomi

fatti

miracoli, e Martiri,
delle Crociate

e per
libro

ultimo fui Capo


difaminate
.

eflb

In
ai

quefto

aureo
,

opufcolo

infegna

PAgnefi

Quiftionan ti

come

abbatter
Carit
,

debbafi Terro-

re fenza offendere la

fciogliendo

le

pure obbiezioni col guardarli dal menomo rimprovero all'Autore, che neppur nomina, anzi fcusa dicendo : Autore ha bens avuta buona intenzione di convincere gli Eretici ,
,

che fiimano
difetto folo

effer

difetto della Chiefa ci

che

di particolari;

ma

la condotta del

suo

fcri-vere

non ha fecondata

V idea

del

fu$

difegno ec, e

( 77 >^* di proprio non

vi

quella fchiettiffima
dire al

introduzione:

aggiugneche Per ubbi-

dell'Eminenza Vojlra, di del dammare in particolare ultimo Trattato Politica , feguente libro, che porta il titolo

comando

Diritto,

Religione,

dico,

che

/ebbene

libro le venta, t Autore frammifcbj nel fuo amanza per tanto aldella Fede Cattolica, danno punti, che pu effere di molto

cuni
alle

compofto cjjer anime, magnamente per e perci pu fain lingua comune al volgo , perturbare la piet degl cile a Sconvolgere, e
ingegni pi deboli
Scelgo alcune femminili Autore agita le Proporzioni, espofte, dove V poi le osmaterie di Religione ; Chiudendo fcritto in uftatti servazioni lue, e l'egregio ino che umitermini: Quefto il mio Sentimento , acciocch Foftra , glio ai piedi dell' Eminenza
e
.

Cia

pefato dal Superiore giudizio

della mede/i-

ma,
pora
.

baciandole

il

lembo

della

Sagra Por.

In tale occupatiffimo tenor robufto tempeil cui mirabilmente reggeva piacque all'Alramento della noltra Agnefi, fuo privarla del dotto e zelante
tiffimo di

di

vita,

Direttore
.

il

P.

D.

Giufeppe

Maria

Reina

Quella perdita Eccome affline tutu Teatino cosi del di lui merito ; j buoni conofcitori a Maria Gaefu di Itraordinario rammarico non meno che di tutta la Fa,
tana
,

di cui

4K
miglia
,

78

>|*

fecondo che accennai , fu come in Padre nella Spirituale direzione Alla quale, risguardo a f (telTa, avendo traicela PAgacfi il Sacerdote Gaetano Pagani fuo Parroco nella Bafilica Nazzariana, Uomo

luogo

di

e di Angolare fermezza d' animo, ed al tempo fteflumamffimo, fotto la di lui foggia condotta ella continu gli ufati efercizj di Religione

fornito di piet, di dottrina,

finch

quel degno Sacerdote vide tra noi. Frattalito mal potendofi conciliare il fiftema della paterna Caia col fuo, effa dimanda
ci -che le
fi

appartiene, e facilmente fi adatta alle pr. porte: le fi fiffa ima riflretta parte delia Cafa
ftefla,

vale a dire

una porzione corrifpondente

al

numero

ftiti.

di tredici tra fratelli e forelle fuperL'abitazione riducei ad unafala, aduna


e ad una cucina e vive da Accrebbe allora le lue pratiche di pie, ,

ftanza da letto
fola.

cotidianamente alla SS. CoEucariftica, e rendendoli femprepi familiari le pie letture, e l'orazione, a fo-

t, accollandoli

munione

gno che

perfeverava in

effa

immobile
Chiefa
vicinanza
,

le

ore
t

continue, e le pi volte femore fcorgeal fituata

in
in

la

pia

immediata
del quale

al

Sacramento

dell'Altare,

verso
uria
f

inviolabilmente

mantenne

r-

vorofiflmia e tenera divozione. Da ci venne che ne' Sagri Tempj non folo ricuf colhn--

temente ogni citeriore

femminil

dilicatezza-,.

4<
!

79

>
Eccleiaftiche

ma

nelle Chiefe ftefTe

flava ella di

ove cuftodivafi PEucariftia continuo genufletta; n mai per

qualunque

lunghezza di

Fun-

zioni fu veduta federe, fuorch nel tempo E gi fi vuol penfare eh' ella della Predica moltiplicane certo le fue limoline, ficcome
,

fece

e e

per

la

libera

amminiltrazione del prorinvigorita

prio

per V indole contratta fino dai primi


et

anni della

fua

dagP

incita-

menti, ed efempj del genero io fuo Genitore, da cui chiedendo denaro per i poveri, anche in fomme rilevanti, non ebbe mai riQuindi che non badandole al fuo pulfa intento le fottanze a lei" aflegnate , vend di
.

naicofto ad un facoltofo e risguardevole Inglefe amico di Cafa, la preziofa fcattola e


l'anello avuto in
ria

dono

dalla Imperatrice

Ma-

che formatofi un Capitale raddoppi il numero del, di qualche rilievo danze, fenza nelle lue le povere inferme le giudicate o ulcerofe, le eccettuare punto
Terefa,

Con

infanabili,

alle

quali predava l'ufata


in

affiden-

za per

ogni loro bifogno , medicando eziandio le loro piaghe fchifose e4 proprie mani ; e come prima orribili colle
f

fola

foffero le

fue inferme

rifanate

lafciate a

loro arbitrio, ella ne rimetteva


delle altre
,

fmmantinenti

riducendo cos l' angufta fua abitazione ad un picciolo Spedale , e convertendo la propria danza da letto in cucina } do-

4*( 80
ve
ella
s

)*f*
fcarfi

fleffa

prendeva
ricovero

gli

fnoi ripofi

Ma
alla

riltretto

non .corrifpondendo
.

dilatazione della fua Carit, riiblvette di


dalla
Calli Paterna

ritirarli

Ufc
e prefa a

infatti

pigione
S.
il

Chiefa di

medefmia nel 175-9. , una Caia contigua alla Bernardo in Porta Vigentina ,
dalia

hi

ridufle
al

fuo privato Spedale delle inferdi

me
la

numero

quattro

Ma

venuta

meno

venduto Imperiale regalo, tent quella ammirabil Donna d' iltituire uno Spedale (labile con implorare il foccorfo dai
feorta del
facoltofi
,

febbene inutilmente

Non

s'

arred
fcale

tuttavia la di lei carit;


te fpfpinta

dalla quale

vivamen?
,

andava in

traccia per buje

e per entro a pi luridi

abituri

delle

infer-

me
alla

pi abbandonate, fenza eccezione alcuna


qualit
de' lor

mali

ad

effe

recando

Nel quale efercizio di fervente dilezione le venne fitto d'indurre a Criftiano ravvedimento una moribonda renipronti
foccorl.

tente a ricevere ne' ioi eftremi

falutar Sa-

cramenti della Chiesa. Prefitta com'era


gnefi dalia Carit di

l'A*

Ges Grido a beneficio de' bifognosi e languenti e mancandole di phe lbccorrerli del proprio non lafci di adoperarti, e con felice riufeita, prelfo de' Luoghi Pii della noltra Citt, e ne ottenne
.;

larghi lildj. Anzi, fattali


,al

fantamente ardita
d' infirmarli

fuo intendimento, tent

nella

4<< si
conofcenza
-d'

K*
Maria
l'

dell'

Arciducheffa
Principeffa

Beatrice

Ette

La

Real

accolfe

con
(lima
di-

que'

tratti

confueti di fua connaturale


fi

degna-

zione, onde

concili meritamente la

e l'amore di tutti quelli

Popoli,
alle
,

con
ebbe

mondazioni corrispondenti
di
s

qualit
n'

efimie

valevole interceditrice

che
della

pi
pia

volte

non equivoche prove

di Lei

generofit.

Ma

obbligata l'Agriefi

a frequen-

nelle anticamere ti ritorni dovette incontrare replicate ripulfe, attefo il fuo dimetto velli-

re, foflenute dalla

medefima con ammirabile


di volto;

pazienza,
infino a

colla ufata fua ferenit

tanto

che

una

autorevole

Perfona

conofcitrice del merito di


fe

Maria Gaetana po,

In mezquello inconveniente ed ope umile una di occupazioni zo a tante debito di rofa vita, non ricus tuttavia per

rimedio

civilt

di accettare alcune

dediche

di

Opere

Matematiche, o comunicare i fuoi rilievi al Marte, e di che da Torino chese Wicardel de Fleury 1762. fottomife a fuoi ai 4. Dicembre del lumi i primi Atti di quella nuova Accade,
1

Filofofico-Morali a lei diret-

Scienze. Affin ( fcrive egli (1) ) que nos jeunes Academiciens puiffent f vantar marne de et proffiter tfetre connus de votis ;

mia

delle

F
(1) Segn. mini. $2.

f ( 82 )4*
Niente per commoffa dalla cotanto divulgata fama de' luoi talenti, continu l'Agnoli pi intenfamente di prima
vox Jite avs
.

gP intraprefi efercizj di Criftiana piet Affidua all' Orazione,- immancabile al Catechismo


:

delle

fanciulle

frequente

nelle

conferenze
fopra
ricor-

col fuo Direttore Spirituale pi

aggiugnendo a confueti quotidiani nutrimenti rozzi e dozzinali i foli cibi conditi con olio de' quali la vedemmo gi pafeerfi ne' tempi Quarefmali. Se non che, dopo due anni di s sedato
;

rigida

con

(teda

vera attinenza,

trovata fi

affalita

da

ottinata
fei

febbre
i

che
le

la

tenne oppreffa

per

meli

Medici
,

vietarono onninamente
di
la

fiffatti ali-

pienti

confentendole tuttavolta
;

pascerfi

di cibi rdinarj

il

che pratic

reigiofifl-

ma Donna
iglio

mai fempre dappoi,


.

con

ftra-

ordinaria parfimonia
dei Medici

Fu

allora

che per con-

fteffi

portoffi a refpirare

un
vil-

aria

pi falubre in una delle fue Paterne


detta la

Falera* dove febbene convalefcen'te non ommife punto, n poco i fuoi pii trattenimenti , frequentando la fua Parle,

rocchiale di

Fare

tuttoch molto
lttivi,

dittante,

fpecialmente ne' giorni


le ore

ed anche nel-

importune del Catechismo , nel quale amorevolmente occupava!! dell' inftruire con
mirabile dimeftichezza
quelle

rozze

perfone

4< U Hne' fondamentali principj


tolica
.

della Religione Cat-

Seguita

frattanto

la

divifione
,

de' beni

Paterni nella Famiglia Agnefi

rimafto len-

za alcuna delle due

Caie

Patrimoniali

Don
ed a

Giufeppe Fratello
lei

di

Maria
,

Gaetana,
portoli!

fpecialmente
del

addetto

verfo la

1764. ad abitare feco lei nella ane vi rizidetta Cala vicina a S. Bernardo male tranquillamente pel corfo di nove anni. Ma in quefV anno ftefTo che Maria Gaetana
ine
,

ebbe
ella

il

contento di

gradita

coabitazione

perdette
,

un

altro Fratello, chiamato Gia-

como
tia

che foprapprefo da precipitala malatdi petto, e da lei affiitito con Criitiana

fermezza , palio agli eterni ripofi in et di anni vent'otto. Per quanto varie per fiano Je umane vicende non s' arreda un momento dall' intraprefo fiitema di la nofra Agnefi
vita
,

ed amantiflma
,

di ascoltare

la

parola
Citt
1

di
la

Dio

ampliatali

ne' Parrocchi

della

cotanto utile fpiegazione del Vangelo ne e d fedivi , ella vi interviene ailduamente , al dopo pranzo terminato il fuo Catechismo
di

palla ad ascoltare le Lezioni

Sacra ScritCalati

tura espofte dal fu Ch.

D. Carlo
Maria
quelle
S.

Cano-

nico Arcidiacono in

S.

della Paione;

in di lui

mancanza
di

golari di S. Paolo in
doli

pofeia

de' Cherici ReBarnaba: delizianfrequentare le Ghie f di S.

2.

4*(
Maria
forte
,

H
di

>*f*

della Pace
e di

Damiano
-

in

Mon,

Santa Praffcde , ficcome fegreMa ecco che urbano tumulto n fuoi maggiori fervori, Dio la vifita con una nuova afflizione , togliendole colla morte
gate
dall'

feguita

giorno 24, Febbraio del 1768., il suo Direttore e Padre Spirituale Gaetano Pagani Parroco di S. 'Nazzaro. L'Agnefi fattone un cottolo fagrificio al Divino Beneplail

cito
rito

fottopofta la

direzione
di
,

del fuo

fpU

al

proprio

cerdote

Parroco Giovanni Butti

S.

Calimero, Sacos- detto

attuale

Padre Spirituale del cotanto


la

edificante

Infti-

tuto delle Salefiane nella noftra Citt,


Catterina preffo S.
la

attera

notabile diftanza della fua Cala dalla Chiedi


S.

fa

Nazzaro,
,

pens
per
.

a foftituirvi
efercitarfi

propria Parrocchiale
iftanze del fuo
la

ivi

nel Catechismo giufta V ufato


alle

Ceche

de quindi
tore
,

nuovo
Priora

Diret,

ed accetta

Carica

di

efercit con immancabile

impegno ed
,

aflduit.

La
pre

fua naturale dolcezza


ilare
,

1'

aspetto fuo Tem-

la

dotta e

facile

comunicativa
preffo

la

rendeva amabile ed Conforelle di cosi utile

accetta
e

tutte le
,

santo

Inftituto

Oltre a ci affuntofi con eroica pazienza il carico d'iftruire perfone fceme, e giudicate
incapaci di accollarli
le a SS. Sacramenti , riducendo egregiamente, e dirozzando venne univerfale (rprefa ad uno (tato di co-

wn

4>< 8f }i|*
tiune capacita.

Effetto

senza

dubbio
,

delia

fua indurino fa ed operativa

Carit

di

chs
pre-

anche
meffe

negli ultimi anni dei viver


.

Tuo dieds
le
,

lumino!! efempj
la

Per

quanto
e

per

coltura fpirituale

de' pfoffimi

non
ferri-
*

dimentic mai l'utiliiTimo


cizio dell' affiftere

caritatevole efer,

agi' infermi

che fu

pre lo feopo principale


a quel di

dell' attiva

fua vita

Seguirono tempo alcune Corpi Religiof, fotto il Regno dell'Imperatore Auftriaco Giufeppe IL e dubitavano pure dell' aritiin Milano della foppreflone chiffimo Moniftero delle Clarifie di S. Apollinare. Lo Spirito vigilante di Donna Maria
foppreflionl
*

Gaetana non perde di mira quella circotanza, e trovando quel facro recinto appartato
dalla Citt
,

adatta tifliriio alla erezione di

una

Cafa, o di uno Spedale

per

le

povere inArciduca perch


3

ferme
fofle

recoffi
,

in perfona dal Reale

Ferdinando

Cefareo

Luogotenente

fospefa la

soppreflione

meditata

e si

commutale quella Cara ne!P ideato Ospitale. La proporla dell' Agnefi fu accolta e f ne fperava un felice riufeimento , dove tutt' altri fini non avelfero frustrata la connine afpetca-.
,

zione.

Ma

Iddio, che avea dellinata Maria Gae-

tana Agnefi a pubblico esempio

beneficenza
forame

le
,

aperfe ndi a

confumata non mollo un


di

vado campo
,

in cui
fi

foddisfare le ardenti fue

come

dir in

appreffo

Frattanto

4>( s >4
traslocato

nel

1769.

il

predetto fuo Diretto-

re alla Parrocchiale
fcelfe ella

di S.

Vito

ai
il

Pasquirolo,

per nuova Calvenzano Giovanni nario di S. Calimero


,

fu a

Guida

Sacerdote
porziopiet

altro
,

Parroco
di
,

uomo

fomla

ma

di

edificante

condotta
ella

fotto

cui
il

direzione continu
reitante
de' fuoi

dappoi
vendita
fi

per tutto
la

giorni
alla

Esporla quindi

menzio-

nata Cafa di S. Bernardo,

adatt la noftra
altra

Maria Gaetana
pi confacente
ta
,

ritirarli

in

abitazione
nafcoita vi-

alla

fua umile e

ben vedendo
la

ella

che

in.

tal

modo me,

glio trattavaf

caufa de' fuoi poveri

e tan-

to

pi attefoch in una nuova

divifione del

Patrimonio Agnefi era rimafta in libera propriet del Fratel fuo Don Giuseppe una delle due Case Paterne, ove di consenso dell' amatifiima Sorella pensava egli di paffarvi ad
abitare.
Infatti nel

1771.

la

trovo ricoverata

in

altra

Cafa
fituata
tra
le

men

dispendiofa
naviglio
di S.

ed appena
di

badante,

Romana,
la
ffieffa

lungo il due Chiefe


S.

Porta-

Maria deifotto
la

Vifitazione

e di

Apollinare,
.

catali

Ivi S. Calimero venne ella in quell' anno medeimo (limolata e indotta dalle efficaci preghiere del

Parrocchia di

traslo-

proprio zelantifimo Areivefcovo il Cardinale Giufcppe Pozzobonelli , replicatamente a lei partecipate dal Sacerdote Pietro Antonio Boi-

4'-( 87
latti

)&
degli

Vicario

della

Congregazione

Oh-*
piet

blati in

Sepolcro*
e
di

Uomo

di

efmia

e dottrina,

spirituale

ina confidenza, ad
e

accettare la Carica
delle

di VifitatriCe

Direttrice

Donne,

fpecialmente inferme,
apertoli
in

nel

Luonello

go Pio Trivulzi,
{tett

in

Milano
di

anno 1771.

ricovero
e

povere e
SeiTo
,

cadenti perfone

dell'

uno

dell' altro

giufta la pia dispofizione

del

Principe

Don

Antonio Tolomeo Trivulzi 5 Inftitutore muveramente inU^m e nifico di queir Opera meritevole d'ogni encomio. Una proporla s
analoga alla Tua umilt dal proprio Arcivefcovo
noftra gnefi
fece
<

e
,

carit,

lei

fatta

non incontr
dovere
di

reni-

tenza alcuna, coficch appena accettata


fi

dalla

un

recarvi!!

due volte

al

giorno
fi

portale direzione,

contenta della imabbaila fino ali* eferdzio

d'infermiera,
pericolanti
s

ajuta

ed

affitte

quelle

povere

risguardo allo
le

Spirito,
,

come
le

al

corpo;
vit

iftruifce

ignoranti

fufldia

pi

indigenti,

e tutte, colla

ina connaturale fa-

e dolcezza,

onfola e conforta.

Qu~n-

tunque folle notabilmente dittante quella pie?. Casa dalla propria abitazione, non la priva ella mai del fuo perfonale intervento in qualunque ftagione, e per qualfvoglia intempeaiTunse ella con fi rie di tempo. Che pi ?
univerfale forprefa l'incarico di
vegliare
ai

per

turno colle deftinate infermiere anche

ok

F 4

4<
!

88 >*
ad
a (Tilt ere
alle

tedivi

trattenendofi
alle

morigli

bonde
rito
,

quali da esperta Maeftra di Spi-

da Madre amorevole predava


.

op-

portuni conforti nelle ore eftreme


to per
il

Per quandimenti-

Mondo
le
;

a cui
fi

generofamente
quali

avea volte
cato
di

fpalle,
la

folle

lei

celebrit

non

pertanto del

fuo
tori

nome
a

traffe
,

non
per
,

pochi
che
alle

illuftri

Viaggiaprefenza
iftan-

Milano

conofcere

di

quella gran

Donna

replicate
di

ze di

autorevoli

Perfone

confent

feco

loro trattenerfi in erudite quiftioni, colla fuperiorit


de"'

fuoi lumi lafciandoli

partire ap-

pieno Soddisfatti del loro intento. Fra quelli


coltre tta a ricevere zia
i

il

Figlio del

Re
di

di

Sve-

e richieda

dal di

Lui Ajo

un motto

per fua memoria, con Criftiano


alludeva

accorgimen-

to gii foggiunfe quello greco proverbio, che


forf alla Svedefe Riformata Religione, profeflata dal Reai Viaggiatore: ayatcV
ttvi),
vi

to

rvrdov vfwtr&i vale


.

dire:

me*

glio

creder molto che poco

Mentre la tioilra Agnefi nella preaccennata fua nuova abitazione continua tutta fola

ed inoffervata, fuorch da' fuoi

domefici,

gli atti consueti di

Religione, difpofe l'Altiflmo

chiamare a f P ultimo de' suoi fratelli per nome Luigi, in et d'anni 21., a cui, appena intefo il grave malore, accorre al
di
folito

prettamente

la

zelante Sorella,

gli,

an-

nunzia

il

proffimo
ai

pericolo

lo dispone

fottomettcrf

voleri

mani placidamente muore


bre del

Supremi, e nelle lue di Ottoil primo


la

177$.

paga
al

fua diffusa Carit

deir affidua affiftenza

fuddetto

Luogo Pio

Trivulzi, quaficch le mancaffe pafcolo, con tinua anche nel fuo riflretto ospizio ad accogliere
fervirle
,

inferme,
e
al

privatamente

affitlerle

col (offerire noje incredibili

nello

adattarfi

duro e difficile naturale di alcune, mai guadagnate da tante beneficenche non ze andavano coli' asprezza delle parole , e
,

coi

modi
.

incivili

efercitando la di

lei

invitta

pazienza
meri

Se
l'

generofa

per
;

collante fu

l'Agnef verfo

egra umanit

non
vita
.

fu certa
il

benefico

il

fuo cuore

in

foccorrere

proffimo ne' beni neceflarj


dividere
il

alla

Oltre al
,

fuo Patrimonio co' poveri


in

coli'

adeguare
dell'

(labilmente
fue

loro
attefe

annue

rendite,

pr la met ancora allo


contandofe-

ftabilimento delle Famiglie, due

ne

in

Milano
annue

ad una delle quali


,

fommini*

(Ir finch viffe


altra
lire

cento annui
quattrocento
,

scudi
e noi

e alP

potremil

mo

perfin

nominarle
la

gli

Uomini non
be-

posponefiero
nefizio
all'
.

gloria di aver meritato

ingrata

memoria

di averne
il

bifogno

N
3

intereffava

meno
,

avuto di fuo zelo

l'educazione
Ecdefiaftica

della

fpecialmente Giovent provedendo elfo taluno della

,,

4K 90
e fomminiitrando

opportuna dozzina nel Seminario d Monza, ad uh altro alimentato nella propria Cadi, i mezzi onde dar opera
agli

ftudj.

Ridotta
tiretti

frattanto
i

Donna Maria
e

Gaetana a
gliata
all'

limiti

foitanze,
arredi

fpo-

de' pi prezioi

fuoi

confecrati

altrui

indigenza
ai

non potendo
cafi

col pr-

prio

fovvenire

frequenti

di a
lei

perfone
fecevan
le
pie.

e [tremameli te

bifognofe,

che
Citt

ricorfo, interponeva!! ella ftella

predo
affine
<

ed agiate perfone della


tere infatti potrei qui

di prlet-

cacciar loro gli opportuni fufldj

Molte

addurre , fcritte dall' Agnefi a quello oggetto non folo per riscuotere elmofine , ma per collocamenti di
,

Vedove

di

Orfani

di

Mendichi
di

derelitti
t

di Nobili decaduti in eftrema povert

il

timore di offendere

la

mdellia
effe

pi peri

sone benefattrici,

in

lettere

nominate
di
vita
tutti

non me
f

lo vietafle.

Un

fidente
i

cos

edificante lafciava in

dubbio
lei
i

pi doveflfe onorarli in

il

buoni grado
primi
tutta

subli-

me,

che

ella

occup

fra

Matericol-

matici del Secolo, ovvero le forp rende n ti fue


qualit Sociali e

Codiane,

che

mavano

di beneficenze la parte

pi compas-

sionevole de' Cittadini

Tra coloro
nell'

che ammiravano in Milano


,

Agnefi

le

ftraordinarie prerogative
,

delle

quali era dotata

degno

di ricordanza l'egre*

4(
seppe Franchi
.

9*

M*

gfo Profeflore di Scultura e di disegno nelP Accademia delle belle Arti in Brera Sig. Gi-

lui

unico
creta

ritratto

della

immortale

noi famo debitori delP Agnei, fatto


cui

perfettamente al naturale,

te, e

form egli in poche voi nel 178 1. con fconofciuto feco lei abboccarli da
col folo vederla

mendicati pretefti.
tefice

N
nel

tard

il

valoroso Ar-

prefentarne

gentilmente
piedeitallo
verfi
,

una
del

copia

alla fteffa

Agnefi,
i

qua!

Butto pose
del

seguenti

come
:

in iscusa

commendevole fuo furto Ignotus Te adii, et tum Te Tibi furripiebam Francus, cum fieri qua peto poffe negus.
Farce dolo,
hic nil
et

votis

communibus annue. Juan

IngenS Fantina defpicias P anima grande impenfato Sorrise al dono della modeftiffima e spregiudicata Agnef , e
Efi leve, quodqiie

dalla
ritata

Casa

di

sua

Sorella,

Donna Anna ma-

col Nobile Capitano Gonfalonieri, ove trovavafi, fece la feguente graziofa rispofta:

Molto
Ricevo

Illuftre

Signore.
riconofeenza
ceffo

con

perfetta

il

dono

che ella ha voluto farmi, e non

mirare la perizia , con cui ha cos bene imitata. Ella ha ragione di dire che il furto fattomi non cofa leggiera, onde febbene fla lontana dal dispreizarlo , non poffo per approvarlo, cono/and hrik*

amfurtivamente mi
di

4"(
5/V/o

92

)#
dal

qaanto

io fia

lontana

meritare un
.

cos

grande onore che mi vien fatto


dimofirarmi
,

Defidero

qualche occafionc di
perfetta filma

quale

con

Di

S,

mi foscrivo Molto illuftre.


.

Dalla Casa Coufalonieri 14. Gennajo 1782. Dev. Ma Obb. ma Serva M. Gaetana Agnefi, Oltre alle molte copie in gtffo, che il ProfeiTore

Franchi dovette in feguito


7

trarre

dal

fuo belliflmo originale per afTecondare le brame de pi colti noftri Cittadini e de'
,

cos

Foraftieri

defiof

eii

pure
s

di

ornare
le

coli'

immagine

di

una Donna
fi

famofa
egli

loro
effi,

abitazioni e raccolte;

accinfe
in

ad

giarne due altre

copie

marmo
,

Cararefe

che riufcirono di
di (Te fatta alla

tutta perfezione.

La prima
piacque
al
,

ventura

tanto

Principe

che

perfonalmente
il

preffo

Regnante di Saxe-Gotha contemplandola in Brera valente Autore u volle fare ~P ac~


,

Emetto

quifto, trasferendola in Patria, e collocandola nella

sua collezione degli


1

illuftri

Italiani.

Il secondo Bullo, travagliato espreflamente per commiffione dell Em. mo Cardinale Anto-

nio
re

Dugnani
del

giudo
di
all'

saggio
inclita

ammiratosua

merito
riufcl
la

quella
apice

Con,

cittadina,

della

perfezione

ehendovi
ra

fteffa

arrendevole Agnefi concord'

con .grande

fuperiorit

animo

perch

4K
in villa
dell'

si

)'i*

originale

queir egregio

Artefice
,

dar

gli

potefle V ultima

mano

maeftra

e cos

pi esattamente fupplire ai cambiamenti dell' et, potendoli a quello fatto applicare 9 in


parte almeno
,

ci

che

scriffe

Giovanni

Dia,.

sua cono di S. Gregorio Magno intorno immagine fatta da elfo dipingere nel suo Monaftero in luogo esporlo alla villa de'
alla

fuoi

Monaci (i):
,

Ex

quo

manifeftijjme d-

claratnr
in qua

quia

Gregorius

dum

adviveret
voluti

> ,

fucini fimilitudinem depingi falubriter


poffet a ficis
,

Monachi* non pr
.

ela-

tionis gloria

fea pr cognita
frattanto

dijlrittionis cau-

tela frequentius ittueri

Crefciuta

succedo
tre
il

l'accennata

con affai prospero Opera pia Trivulzi, e


albergare ol-

ridotta quella Cafa in iltato di

numero di 45*0. poveri, tra mafchj e femmine, i Soprastanti all' ordine ed ai vantaggi di quel
della

cotanto
la

utile

Inftituto

non
asalla

potendo .ignorare
siftenza
classe

benefica e

vegliante

nottra
ivi

Agnefi

risguardo
,

delle

Donne

ricoverate

le

fecero

nel

178}. un predante
in

invito a voler abitaqualit


di

re ella fteffa nella accennata


rettrice

Di-

quella pia Cafa. Vedendoli ella abilitata ad un pi affiduo propqfta con tale

CO

Sm

Greg.

Maini

Opera Edit,

Ven. 1775.

Tom. XV,

4<
servigio del Pio

94 )*&

ne

di

quelle inferme,

Luogo, ed al maggior benon iftette gran fatto


invito la
e

indecisa

nel

riconofeerc in quello
ficcarne

analogo in tutto air antica sua propenfione e vocazione , ne accetta con lieto animo il progetto , e vi fi trasferisce. Le vengono affegnate due camere adobbate giuda la qualit della perfona, cui

Divina volont;

dovevano
guarda
la

servire

in

una

delle

quali

trova

a fuo Spirituale conforto

una tribuna , che Chiefa interiore di quella numerosa Famiglia. Maria Gaetana ne fa tolto rila

movere

signorile mobiglia,

ve ne istiragiodieci
il

tuisce un'altra affai mediocre,

di firn

ne, spirante povert:


gigliati per la

pattuifee

annui

pigione, includendovi

penso
al

che servir suo domeftico onde apprettarle i confueti


,

della scarsa

kgni

comp te (Te

frugali alimenti.

Ivi

adunque

traslocata ridu-

ce la sua baila famiglia ad

un

servo, e ad
di

una donna,

con maggiore
ali:
s

aflduit

pri-

ma
dale

tutta consacrali
p

affiftenza

del fuo Spedi

Un

esempio

vivo e
solo,

sfolgorante
di

umilt e di Carit
ficazione a
Citt eziandio,

Criftiana,

Milano non

somma ma ad

edialtre

non
al
fi

isfuggi

l'occhio
di

attento

*K chi vegliava

regime
scritto

quella

grande

Opera. Quindi
del fatto in

volle regiftrata la

memoria
dappoi

uno

pubblicato

4>< 9S
colle

)&
il

(lampe

in

Milano
:

d ji.

Marzo
dell'

con

qudto

titolo

Espofizione

791.5 operato
1

dagli Esecutori

Tefiamentarj del Principe Trivulzi, da diflribirfi ai dodici Deputati del

norma dell' ultima voIn fine del quale Fondatore leggefi a perpetua commendazione della noCapitolo da erigerfi a
lont del Pio
.

lira

Agnef quanto segue:

Finalmente prima
Esecutori Tefia-

di concludere operato dagli

mentarj del Principe


ometterfi
e
i

Trividzi
della

pentimenti
che
e

non poffono , maggiore filma 9


nell' efferfi

compiacenza

hanno

avuto

fp cutaneamente ,

generofamente

offerta

Don-

na Maria Agnefi d'entrare nel detto Pio Albergo fenza ver/m aggravio del medefimo , e di sopr aintender e direzione del all' incomoda Qtiartier delle Donne come ha fatto , e fa s
,

prefiando la pi indefeffa, lodevole,


te ciffiftenza
,

pazien.

principalmente

alle
e

ammalate

Le
te

feientifiche
l'

infigne

fue produzioni 9 e rinomata Opera

fingolarmendelle

Iufi Un-

zioni Analitiche, e la fu a cofiante rifoluzione a pr del detto Pq Albergo la devono

rendere egualmente celebre


lare per
le

ilhifire

fingo-

faenze
,

per

V efercizio

di

CrL

(liana Piet
d' ej empio
,

fervire poffono
.

univerfalmente
nel

ed edificazione Entrata l' Agnefi ad abitare


,

Pio Al-

bergo
quelle

ed accomunatali per fu a umilt a povere alunne, in apparenza quali

4>< 96
una
dj effe,

)<f*
fpirito
,

gode ed

esulta nel suo

e la interna tranquillit dell'

animo fuo femin loro

pre pi
benefizio
tro
gli

le

apparifce fui volto, e specialmen-

te allorch impiegali giorno e notte


.

Frequenta quivi come in fuo cenconfueti di Religione; proesercizj


al

lunga davanti
la

Sacramento
le

dell'

Altare nel-

fua cara

tribuna

ferventi

fue

meditaore
;

zioni e contemplazioni
efercita

per

molte

ed
S.

nella
a

fua

nuova

Parrocchiale
le

di

Stefano

pubblica

edificazione

usate
Falli

quotidiane pratiche di

Cnftiana

piet.

ascrivere alla Scuola della Dottrina Cnftiana,

che in quel Pio Albergo fuolf tenere ; ma dopo qualche anno o perch trovaffe quelo perla Scuola ben provveduta di Maeftri
, ,

ch

fi

accorgefTe che la sua

per fona

fempre

rispettabile,

non

lafciava

la

defiderata confi*

denza, ftim di far ritorno alla primiera fua Calimero , ove terminato il Catechismo ed intertenutafl ad affider alle saClaffe in S.
,

cre funzioni quivi praticate ne' d fedivi

pas-

sava pofcia talvolta alla vicina Cafa Pertufati,

per

ivi

guftare alcun

poco con
;

foni ma

sua

soddisfazione di quel fortunato


le pi utili

ricovero del.

ed edificanti virt

o fivvero go-

deva

fralle

di trasferirsi qualche ora a follievo Signore del Collegio della Guaftalla compiacendcfi affai della gentile, e Criftiana loro coflumanza di converfare. Tanto poi

4+( 97
ciet,

)%
Soda' Tuoi parenti,,
di

era ella lontana dal renderli pefante nella

che invitata a pranzo


,

ed amici

non

ricusava talvolta

aggradir-

ne l'invito, nemica

coitante

d'ogni

bench

rnenoma Angolarit; nelle quali occorrenze riusciva a tutti di ammirazione e per la dolcezza del
tratto,
e

per

la

facilit

del

fuo
teni-

convivere, trovando fempre

induitriof

peramenti alle innoltrate quiftioni, e moderando l'imprudente altrui loquacit con opportuno flenzio, Ci che vien conteitato nella
citata vita
[tra

del P. Rampinelli,

ove
dicel,

della

nonel

circofpettiflma

Agnefi

che

fervore degli alterchi

aut eleganti

allquo
dejlexit

bench Letterarj femper temperamento huiusmodi


,

fermon es

gravijjmo fi lentia Ben lontana filimi difeeptationis abrupit (i) dal figurare, come d leggeri fare il potea,
alio
.

aut

fra

congreffi degli eruditi

accett ella pu-

re

dalla
di

anzi nominata Cafa Pertufati

V invi-

to

col recarli ad ascoltare la celebre im-

provvifatrice Bandettini,

efigendone

per

il

patto di Itarfene quafi riascolta alla dotta ed


affai

numerofa adunanza delle pi colte perione della Citt Tale era la condifeendenza della noftra Agnefi nel!' adattarli , coritra ge.

nio eziandio

alle

erudite ed

oncite

brigate

G
(0
-Elogio et. j>ag,

>ZXX.

per

modo

che

da

tutti

amata
fuo

venerata

sentivafi di

mal

animo

la

di lei privazione,

allorch
tiro
.

riconducevafi

al

prediletto

ri-

Nel corfo di anni quindici, che Maria Gaetana dimor in quello afilo della fua
umilt, e della abiezione
defi

Crifriana,

non

vi-,

mai turbata , n alterata nel fembiante , che compariva in lei fenipre ilare e sereno Non mai un alterco, od un contratto, dimeiticando con perfone tanto a lei dissimili per
indole
,

e per

educazione

Sofferiva

genero^

samente i mali trattamenti del proflimo, fenza darne alcun fentore anzi ebbe ad eser cizio di tale virt a soitenere per lungo term;

p P

abituale indifereta importunit di

un fuo

servidore,

che con uno


alle

zelo mal inteso la


piuttoitoch

voleva frequente
di

prediche,
iftruire

afforta nelle mentali

contemplazioni.
di

Alfunie

nuovo

il

carico

una

Giovane
accodadella Pe-

di anni venti quafi

feema,

della

Parrocchia

di S. Stefano,

e la abilita a poterli

re lodevolmente ai SS. Sacramenti

nitenza e della Eucariitia;

il che ella ottiene due Giovani della vicina Parrocchia di S. Pietro, detta volgarmente in Geliate Continua nel fuo piano di fottrarre dal suo affegnamento la met, quella convertendo in

da

altre

follievo de' poveri


le

e di

quelle famiglie
erai

del-

quali

gi

da

gran tempo

addogate

4*( 99 >*
il

foftentamento

Provede
,

follecita

ad alcune
ftrettez-

persone decadute e fi riduce a za, che il fuo domeftico si fece


dirle:

tale

coraggio a
e

Ma

Signora
?

per
ci

vivere

veftlrfi

cosa
ta

ci

refler

cui colla dolcezza confilerejli


il Sufficiente

Bafta che tenerci in vita 9 ed a

rispose:

a
.

coprirci

decentemente

appuntamenti , che male corrispondevano al fuo cuor gene-., rofo, la cortrinse a raddoppiare i fuoi lavori di guadagno onde reggere a' caritatevoli impegni; a sempre pi scemare il frugale
de' fuoi

La

ftrettezza perci

fuo

vitto, alimentandoli
,

di

cibi tanto

doz-

zinali

che ne' fuoi pranzi

sfuggiva ad ogni
.

potere di effere veduta


ile

pure dal vino

ma ma

da alcuno Si allenper configlio de' Mefi

dici coftretta

ad usarne,
,

arrefe

ella

all'al-

trui infinuazione

riducendofi ad

una

li-

mitatissima quantit. Pens pure in benefizio de' fuoi poveri di fare un contratto vitalizio
col Fratello di tutto
il

suo

asse

cio dote,

Materna, rifervatafi la facolt di disporre in morte per la tenue somma di lire due mille ; al che pure ben predo rinunci p
attefe le

ed eredit

preffanti

calamit
s

de' fuoi

poveri.
di abiti
,

Scarfeggi da ultimo
di

fattamente
ci

bianchera

di

tutto

che

spettava

alla

fua perfona,

che lo spoglio

fuo trova-,
forpresa e
di

tole in

morte

fece
agli

non
aitanti

leggiere
in

commozione

vilt

tanta

Gz

meschinit

4*( 100 )^ In mezzo ad una


vita
fi

frugale ed
a ritenere

economica

riduffe

PAgnefi

una foil ferdimettere a ed fermio, la donna fi non vo ; f T amore del degno Fratello
preifo di s nella sua et avvanzata,
di

interponeva a
5

ad effa tuttavia , co tratti della fua liberalit fempre commendabile A raffinamento per di una Carit s intenfa e proiufa Dio le permife che veniffe

mantenerlo

talvolta avvertita che le fue

elemofine

veni;

vano

diflribuite

a perfone

di finta

indigenza

foleal che tranquillamente e fuccintamente va rispondere di non trovartene per quello

in vermi

modo

pentita,
s

In un tenore di vita
boriofo quantunque
di

parco,
forte

la-

affai

tempera-*

mento cominci l' Agnefi a provare gli effetftanca ed attenuata umanit, aumenti della tandofi in lei le micranie , i reumi , e le flussioni, alle quali fu sempre soggetta.

Le

fo-

praggiunse poi la gotta artetica con s fiero affalto, che le itorpi P estremit delle mani
e de' piedi
portarli
;

ma non

tralasci
alla

per quello di

frequentemente
la

Chiefa di Santo

Stefano, sofcnuta a forza dallo ftaffiere,


lina volta

ed

fiume, a S. In quello flato di cos precaria . Celso initancabilmeute il fuo salute continu ella
,

settimana, secondo il suo coCalimero, ed a S, Maria predo

filteiiia

di vita,

riduccndofi

soltanto

non

*|l^ 101

)<'=*

pi vegliare la notte nella affiftetza delle ini- ferme pencolanti * perch ci le fi rende ini*
poffibile.

Giunta

al

principio

del
la

1791. co^
vilt
lei
,

minci

perdere notbilmente

co

ficch per attendere alla taiito da


lettura de' SS.
te
;

amata

Padri

le

neceffitata perci

convenne usar la lencon fo graviflmo fpia-*


trattenerli

cere a moderatamente"

in

profivifi&

cua occupazione
e
fi

Alla debolezza

della

aggiitnfe una confiderabile

mancanza

di

udito

di

forze

le

quali

indispofizioni
fattole confile-

tuttavia
te

non iscemarono gran

pratiche del viver suo. Softituisee per tanta


induitriose fatture delle fue marti
il
4

alle

fila*

re in pr de' fuoi

poveri

alla
;

lettura
alla

la

meditazione e
delle Chiese
la

contemplazione
L' ora

vifita

frequente e continuata

ra nella
della

fua

tribuna

dimo* del pranzo e?

ricreazione

de' poveri
il

del

Luogo Pio
dell'ora-*

era p*er

PAgnefi
al

confueto tempo
che cos
della
la

zione^ avvisando
ftar potette

ella

fua Umilt
altrui
*

corjerto

notizia

eflendo fempre fiato fuo scopo principale di tener nascofia l propria virt per quanto le
foffe

poffibile

Nel

refio poi disprezzava cori

qualunque casuale incon-* improvviso occupata ini colta tro opere di Religione ; a segno che fu udita disapprovare la pufillanime condotta di una pia vergine, paflata, ha pochi anni, al preCriftiana Filosofia
d' effere
all'

fi

4<
mio de
1

I02

)f(.

fuoi meriti, nel

facilmente
d'effere
di vita

cambiare
conofciuta

di abitazione pel

timore

dal vicinato

come persona

esemplare

ed
un!

illibata

ripetendo fovente la maflma, che:


al fervitelo di
e

anima data

Dio deve

effere

santamente libera,

non

curante dei

biafimi

non meriOi che delle lodi. Molte volte lavorando alla prelenza della sua servente pacaAltre va le ore in filenzio pensando a Dio
.

volte

nella

quotidiana
di

recita

dell'

Officio

prefa

dalla forza

una qualche
suddetta
,

energica
e vedevafi
al

espreffione scritturale, ponevaf

ad ispiegarla
Cielo*

con

sacra unzione
il

alla

contra

fuo solito alzar gli


dall'

occhi

mandando
ri.

intimo del cuore infocati sospi-

ria

E gi matura per il Cielo la noftra MaGaetana , ai racconti che le fi faceano delle cose temporali ammutolisce, e poi proin

rompe mihi
,

quelle

parole del Salmo 119. tieu


ejl.

quia incolatus meiis prolungata:

Divenuta pertanto l'illuftre e piiflma vergine fempre pi cagionevole di falute, fi appigli al


configlio datole di recarli in
le

varie ripreie

nel-

della Valcville di Monteveglia, Masciago a ci invitata anzi amorevolmente coftretta dall' unico fuo cariflimo

Paterne
e di

ra

Fratello, che pose ogni opera in prolungarle

il

Soggiorno in

campagna
le

affinch

il

cambiacampetti*)

mento

dell' aria

potette riufcire di senfibiin quelle

vantaggio,

dimore

4<
interrompe gi
fatto
,

*3 )'4*

gran Donna* per qilnfo consueto fiftema di xU le Vien ta, senza tuttavia sconiporf allorch o per o per le circoftanze dome* la grave sua et
la
il

fuo

diche

le

ftituita

conviene diverfaniente adattarli Requindi in Citta al suo Pio Albergo ,


.

trovafi

tracollata

moltiflmo

nella sua fifca

codituzione * e ridotta a grar conffiore di Scorge evidentemente avvicinarli il spirito Pensa di ritirarli termine de suoi glorili
.

nella

Casa Paterna, ftimandofi

affatto

inutile

a quel Pio Indituto ; ma la circodanza di non aver Oratorio domestico ve la trattiene E' codretta a ritenere gioruo e notte nella propria stanza la donna di fuo servizio * a cui raccomanda caldamente di regolarla co^
*

me una

fanciulla

di

correggerla
e

con

li-

bert. Calcola le fue

finanze,
4

trovafi

ag<

gravata da alcuni debiti


alle

fatti

per
questi

fovvenire
soddisfa
il

indigente

altrui,

ed

col privarfi di
intereffante
$

ogni

reffiduo*

anche
fuo

pili
*

dello

scarfssimo
deila
fi

corredo

La confufione per
al

fua

mente

crefce

sommo

a cui
.

aridit di fpirito

aggigne una Quefta le cagiona


fua eterna salute.

grande
forti
ti-

mori intorno
de
a

alla

Risponconti di*

chi la conforta, che

Dio
,

la

veramente dagli Uomini. i timori fuccede una multiplicit di fcrupoli a sedare i quali
accorre
il

favio suo Direttore, e cogli argokJ


4.

4*( io 4 )i>
menti confolanti
cheta, in guifa,
confortarli
di

noftra

Religione
poi

Fac*
ella

che da

prolegue
f
*

anche

fola

col frequente
de' SS.

uso di concetti

Scritturali

e
Si

Padri,
in

dei quali era fecondiffima

ecGta

ap-

preflo a ferventi (limi

atti

di

fede,

di speran-

za,
di

di

carit,

desiderando

coli'

Apoftolo
di
tale

scioglierli

dal corpo

mortale*

condol-

giungerfi

col

fuo Dio; e ci
gli

con
gli

cezza e mirabile preferiza di fpirito, che edifica

non

folo

aitanti

ma

coftringe
-

eziandio a prorompere in tenero pianto

Il giorno 17, Dicembre dopo di efferfi trattenuta nella Chiefa del Luogo Pio ad as-

siltere

al

Divino servigio
falire
d'

ed a

pafcerfi del

.Pane di Vita, nel


alle

le

fue ftanze
s

venne
,

scale per andarne improvvifo forprefa


il

da

forte deliquio
le
il

che

fervo

trattenen-

dola a forza , Replica duta


.

fa

evitare

una

mortale caabitazione

deliquio

pi fenfbilmente
;

prima

eh' ella
fi

entri nella propria

rinviene, e

adatta a coricarf
fi

ma dopo un
.

diiireto decubito
al letto

alza di

nuovo
,

Obbligata
rifiuta

perde ogni
fi

appetenza

ma non

inai ci che. le

porge da fuoi affittenti, ne si duole punto perch fia moleftata da soverchj alimenti o medicine. Dichiaratoli per ultimo dai Medici il fuo male una inoperabile idrope di petto, accorrono il Fratello e
la Sorella a confortarla

ed

(occorrerla

la

4<

io s )4*
accre-

pfovedono di tutto il bifognevole, vi quanfcono una infermiera, n rifparmiano occorrenbifogni to pu effere opportuno ai
ti.

La

vifitano

ogni
feco

giorno

la

Sorella

Donna

dimora parte del giorno, buona fua pericolanti maAttefo P inibito numero dei
Paola
nella

fuccefliva

malattia

per

lati

in quel Pio

Luogo, per

cui lo zelo dei

Itraordue Sacerdoti Rettori di elfo rimare dalla propone dinariamente occupato, le fi di altro vegliante Sorella P affluenza continua

Sacerdote;

ma

ogni ulteriore
tuita

pazientiffima inferma ricufa Trovali dethprovedimento


la
.

di forze a
,

segno,

che nel
,

rimetterti a
affalita

letto

o nclP

effere

traslocata

viene
s

da

spelli

deliqui, e da

un affanno
la

violen-

to, che fa temere imminente Le fi rende eftremamente pefante


ficch
ffico
,

sua
il

perdita*

corpo

,
(

non reggendo
n
le

a trasportarla
,

ferventi

cercali a

tal

domeuopo un
il

la capi robulto infermiere: f ne accorge rasfi all' iftante lla Vergine , fi turba , ma beri per Superiori voleri. Riceve

segna

ai

tre volte in

Viatico

quella fua ultima malattia il SS. da ardenti defderj tutta compiete

di unirli al fuo

Dio

Ancorch
il

trafitta

da

eccedivi dolori per tutto

corpo,

e fegna-

tamente fotto al cuore, ai quali ella medefi-

ma
al

confeffa di

non

capire
dal

come

fopravviva

folo proporsele

Rettore

fuo

Parroco

'M
il SS. Viatico,
fera precedente
fi

roG

>&
fi

raflerena e

consola.

L
il

all'

Epifania

aggravatali lira-

ordinariamente ricevette colla Eucariltia

Sa-

cramento

dell'

E (trema Unzione, recando mal'intima

raviglia agli aitanti

compunzione
del

raccoglimento col quale accompagn nel


fpirito

luci

quelli eftremi conforti

Crifliano
fi

La

sera del giorno

otto di
fi
,

Gennajo

ac-

quieta alquanto,

poi

risveglia

alcune ore

dopo

la

mezza
effe in"

notte

chiede

un
>

forso di
verfatale

acqua fresca, e per accidental cafo


parte di

feno

non

fi

ridente

forride

Prova grande efigenza di cibo, cerca alimento, ne riceve oltre al confile to , e la fame non rallenta Nel d vegnente nove Gennajo fui tramontar del fole cresce il male , e foffre Urani urti al cuore che la opprimono Racconta le sue ambascie al Sacerdote Vice Rettore che piamente e blandamente la conforta; e quell' anima fempre grande di tratto in trat,

e ricusa lo spediente rimedio.

to ripete con

inufitato
,

coraggio:

Verumta.

men non mea


te le viene
facilitarle

sed tua voluntas fiat


le

In quel
olio per

frattempo date
lo

cinque e mezzo della not-

porto

un cucchiajo
;

di
fi

fpettoramento
,

poi

torna

a
fi

parlar di

Dio
Il

ed

ella

prettamente gode e
l'

confola

fervo interrompe

infuocato colarfe labbra

loquio

coli'
d'

approlEmarle
arancio
,

alle

un
o

pezzetto

al

che

ella

ripete tre

*k
quattro
volte
affalda da

io 7 )4*
ed
al

affrettate;

momento

un convulfivo
di

univerfale tremore

Manda un

interrotto fospiro

con

leggierifl.

mo

Il ed agonizza Benediziola d Sacerdote ne in articulo mortsj ed appena letta la prima forinola per la raccomandazione dell" anima* circa le ore fei del mercoled nove di Gennajo del 1799. paffa ella placidamen-

suono

voce

fioca

folle ci tornente

le

te

a quella Eternit beata


.

cui tanto aspi-

r vivendo Trasportata
ria

la

virginale

fpoglia

di

Ma-

Gaetana Agnefi nella Pio Trivulzi, vennero predati a cotanto efimia benefattrice da tutta quella edifncate Comunit, penetrata dal pi vivo do-

interior

Chiefa del

Luogo

lore per

fiffatta
;

perdita

continuati
alla la le

e fer-

venti

fuffragj

finch

trasferita

Parroc-

chiale Bafilica di

Santo

Stefano
,

del giorno
celebrati

undici di

Gennajo

mattina furono ivi


quel Cle-

Menni

funerali da

tutto

ro
t
.

teftimonio oculare della fua collante pieQuindi giuda il confueto fu tumulata nel

Santo fuori di Porta Romana, dove dalla dolentiffima Famiglia Agnefi le venne appoda , fcolpita in marmo la feguente fuc-.

Campo

cinta Iscrizione

correlativa al fin qui detto


di

Poflno
illuftre

Concittadini
,

queda

veramente
,

Donna

onore

della

Patria noftra

4'< I0 8
goder pretto
le

)*#*

Supplite

dell' epoca fortunata , in cui , vicende paffute, ed eccitati i pofte* ri coli ef empio , in vicinanza alla Sttua di

Ausonio fi vedano forgere Iteri, e dell' Agnefi (i).

buji

del

Cava*

i>
MARIA. CAIETANA. AGNESI PIETATE. DOCTRINA. BENEFICENTE
INSIGNIS

H.
AET.

E.
ID.

DEC. AN. MDCCXCIX. V.

IAN

LXXXL

(i) Frifi Paolo Elogio di


59.

Bunavenfura Cavalieri

pag.

4K

io9

h|

EXTRAIT DES REGISTRES


DE L'ACADEMIE royale DES SCIENCES,
du
6.

Dicembre 1749-

..^!ous avons xamin, par ordre de PAca* dmie, les Inititutions Analytiques de Madeuvrage crit eri moifelle Agnefi Milanefe en 2. Italien, & publi Milan eri 1748.
,

Voi. in

4,
1.

Le

Volume expofe
les

toutes les

opera,
:

tions de l'Analyfe lur les

cmantits finies

On

y donne d'abord

&

premires rgles de l'Algebre, Addition, Soultraftion, Multiplication, Divifon, Calcul des Fradions, recherche affeftes des Divifeurs , rducion des Quantits

de fignes radicaux On dveloppe enfuite l'art de rfoudre Problavec le fecours de ces oprations les mes de Geometrie dtermins ou iiidtermins des degrs du fecond, du troifieme degr, l'uri a fuprieurs : on s'lve par ordre de conftruire l'autre; on expofe la mtode de

&

Jeurs quations finales

&

celle d'en tirer les

racines

*K no
On
iMi/w,
paffe a la
celle des

}*fn
de

mthode

Maximis

&

dcouvertc des calculs de PInfini .) L'analyfe des infiniment petits fait la matire du 2. Volume : 011 y donne les principes du Calcul diffrentiel pour les differente' ordres dlnfini ; Pon en fait connoitre Tu. fage, en les appliquant a la recherche des

Tangentes, a la recher-' che des points d'inflxion & de rebrouflment, (mtodes inventes par Defcartes ainfi que la pi part des prcdente^ avant la

&

Tangentes,
des
points

celle des

Maxima

Se

Minima,

d'inflxion

&

de

rebrouflment,

des dveloppes,

&
les

On
on

des rayons de courbure.

traite

enfuite

explique fond
tielles

du Calcul integrai: on mthodes par lesquelles


les

parvient a reduire

fonftions

diffren-

du
,

1.

Ordre
a

compofes
formules

d'une

feule
,

variable
foit

foit

des

algbriques

aux Quadratures du Cercle & de Phyperbole ; 011 donne les prindpes du Calcul' Logarithmique ; on expofe la mtode des cofindtermins , transformations pour
tits

ficiens

&

l'art

d'employer
degrez

les

faire difparoitre les

radicales,

on

s'lve

par

l'integration

des quantits qui renfermes fous cette formule generale

quanjufqu peuvent tre

<!>(

I I I

)**

generale
les

article par une mthode pour rduire aux Quadratures tous Polynomes de Pefpce de celui-cy

On

termine cet

{x v

+ a J~+f^+-)P

C eft

'

dire

tels

que

les

expofans des punTances de

x,

quel-

ques nombreules qu'elles foient dans le dnominateur, fuivent une progreflon arithm*
tique termine par o.

Mr.

le

Comte
,

Riccati
qu'elle

de cette Metode, a delire fut public e dans cet Ouvrage


inventeur

On

expofe

enfuite

l'ufage

des

Serie

pour trouver par approximation les intgrales des quantits difFrentielles du mme genre, d'une feule variable ', c'eft dire compoiees
lors qu'elles font embaraffes
.

de

fraftions

ou

de radicaux Aprs avoir expliqu les rcgles, on donne l'art de les appliquer la rectification des courbes, a la quadrature des efpaces qu'elle
renferment
,

la

cubature des Solides

au de-

veloppement de leurs Superficies On paffe au calcul exponenticl


veloppe
les
diffl'reiites

on dediffren,

adrefles

par

lefquelles

on

parvient a intgrer les

fonftions

tielles

mies de quantits logarithmiques

ou

de quantits leves des puTances variables ; on donne la manire de conltruire les courbes exprimes par des

Equatons

logarithmi*

4*(
ques
fage

va
;

)4>
fait

& &

exponentielles

on

connotre
par

l'u-

l'application de ce Calcili

d'l-

gantes folutions de plufieurs Problmes On expofe dans la dernire partie de


cet

Ouvrage Ics principale* rgles connues celles dans la melode inverfe des Tangentes;
la qui peuvent conduire l'integration diffrentielles conftruction des Equations deux variables; on y voit par quels artifices dans quels cas on parvient la Sparation

&

&

peu~ des indtemxines dans les Equations qui vent tte reprefentes par ces differentes For'

mules

i.

4dy = Bdx.on

les

quantites

Se

reprfentent des foncions des feules variables que la y tellement meies enfetnble ,

&

des Expofans foit la mme a chacun on fait voir que cette formule eft des termes

Somme

toujours

.intr'grable
les

&

Pan donne
qui

la

manine
s'y

de

rduire
,

Equations

peuvent

rapportar
2.

parcourt les cas ou l'on peut inles Equa* tegrar , ou rduire aux Quadratures Formule tions qui f rapportent cette

On

ay

xm

dx-\- by

dx

-f-

y s dy

on

indique les fubftitutions , les transformations neeffaires pour y parvenir.


3.

On

donne
aux

la

mtode pour integrer


les

tou

riduire

Quadratures,

Equations

les

deux variabls x
:

Se

n*ont

qu'une
cette

dimenfion

Elles font toutes

reprefntes

par

Formule
axd
-f-

A- cy d x -j-g x

dy -\->b d y rzz: o
f

&

l'oii

fait

voir

comment on peut

fervif

de cette mtode pour parvenir quelques Equations plus eompofes


4.

intgrer

On

indique

les

conditions qui font


Inde'termines dan9

nceffaires

pour fparer

les

les Equations qui viennent fous cette forme

(x n dx ay ^m

'

dy^y^pzzfxdy-fccydxy^J

q tant des fonftioris de x de radicaux; meles de fra&ions

&

&

de y

&

mais

af-

fujties
la.

a des

conditions donnes
les

formule generale pour tous


eft

cas

on donne ou la

Separa tion
f.

poffible

On

fait

voir par quelles SiibftitutioM


a fparer les Ind-

on parvient gnrallement
termines daris toutes
tielles

les

Equations

diffren-*

comptifes

fous

les

quatre expreffioiis

fuivantes
x mi
*~

yd&
n

(x t -\-ay

tri

yn d x
,
.

u
%--*<#

m ni -~
-

xt4rav

n ?

4- y

-*

-f*

n "T
+*~
'

iir

&y

)" ;


y y (x -{-ay"x') in
r

ut

mnt

n -4? t - *' uf

da

bx (ox
e

+fv
-\- a

n x
n x

r
f

X
m )

v u

dy^
ru-\-t*-r-\-nti

ut *mnt
w

***

6<

On

pafTe la

conftru&ion generale
reprfentes

des Equations
ces

differentielles

par

deux Formules

ad y
u

=gj> li n dx
-

ay nm

'

*///

gy m
la

ld *

*\-yn--fx
7.

Ori donne enfuite

conftrudtion de

tEquaton plus generale


a v
n'
1

d
u

~gqdx
fparer
les

011 l'ori

peut tojours

indtermi-

nes

toutes les fois que

&

q fonfrions de

&

de conftantes font

altujties cette

con-

dition

que #

=a

4r(

>$r

8. nfin I'on indique une infinite de cas u Pon peut rduire aux Quadratures la For* mule ax m dx-\-cv z x n dx dy
.

On fait voir Pufage de ces mthodes dans la folution de plufieurs Problnies dependants de la metode inverfe des Tangentes On paffe la rduffion des Equatons differentielles du Second Ordre, & nime de
,

quelques

Equations
.

qui

appartiennent

des

donne la maniere de rduire plufieurs Formules gnrales doni: chacune reprfeiite une infinite de ces Equations On expole aufi les mthodes que plufieurs habiles Gomtres ont employes pouf
ordres plus e'Ievs
;

On

rduire

certaines

Equations

particulires

du

meme

ge'nre d'o dpend la conftniction de quelques beaux Problnies de Geometrie doni


ici

on trouve
J'en

les

Solutions

ai

dit

l'tendu de cet

pour Sire, connotr'e Ouvrage, & l'enchainemen-t


affez

de

fes

parties:

On

voit qu'il ventnne tou te

l'nalyfe de

Defcarte* 3

&

prfque

toutes

les

decouvertes que fon a faites jufqu' prfent dans les Calculs diffrentiel & ingral Il a
.

fallii

beaiicoup

d'art

&

de

fagacit
,

cornine on Pa fait , prfque tojours unifonnes ,

fnener

pour raa des mtodes


decouvertes
des
p::r

ces

difperfes dans les

Ouvrages

Gomtres
des

modernes

Se

fouvent expofes

me-

4'(
todes
trs

iiOl*
les

diffrentes
la

unes

ds

autrs-

L'ordre, le clart,
toutes les
parties

prcifion, regnent dans

de cet

Ouvrage

On

n'a

point encore vu parotre dans aucune Langue


des Inftitutions d'Analyfe, qui puiflent mener
auili

vite*

ni

conduire

aufl

loin

ceux qui
Analyti-

voudront pnetrer dans


ques
:

les

Sciences

le regardons conime le Trait complet, & le mieux fait qu'on ait en ce genre ; & nous croyons que l'Acadmie ne nous defavoera pas quand nous dirons qu'il eft tres-digne de fon approbation & de

Nous

le

plus

fes

loges

Sivn

DORTOUS
,

de

MAIRAN

de

-MONTIGNY
Je

dertifie

le

prfent Extrait conforme

fon originai,

&
-

au jugement de l'Acadmie

Paris, ce

Dcembre 1749

GRANDJEAM DEFOUCHY
Secretaire
'ale

perptue!
,

de

PAacadmk

Ro-<
v

des Sciences

/;
/

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