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LANELLI
.
santit
EREMI
O VER O
IL S. B R U N OB -A
CERTOSINO 3
0 T Eioi C 0 M V. 0 $ TU
D. SCIPIONE CARERI
DELLA CITT DI MELICOCC ,
IN NAPOLI MDCCXLVni.
NELLA stampera DE^ MVp
CON LICENZA DE' SUBERltRl.
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I
SONETTO.
Cco un Proteo nove! , bifronte Giano.
E Allievo di Efculapio , e di Avicenna $
Si. ena del Sebeco e de la Senna
Col plettro incanta armonico , e foprano a
A a
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Dottor Tifico 2). Scipione Cam
al Signor
reri Compoftore dell' Opera di
*
s, Brunone Fondatore
dei Cartufiani
SONETTO;
AltieraPenna tua $ famofo Auttore
L
*
BJfizonatiJftwo Servidora
Michele Palacan .
AR-
Digitized by Goog|e
A R O O M E N
Digiii^od by Gitogli
I
,
\.J . . ';1iifuggi^^itmoroJ{ t e /paventati nelle Campa-^
'
^'[
gne ^ ed in quejii s orrendi , e fpaventoj fpet-i
':
una
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INTERLOCUTORI >
\ .
'
*
runo
B LANDOVINO. ,
. .
e Srefano^compagni
UGGIERO, ful Configlicri
CLIDORO Amante di
STELLIDAORA forella incognita
,
EREMITA '
PAPA Urbano IL
UGON Vefcovo di Graioble
TISAFERNO Capitano del Conte .
LUC&liQ Paggio
* - .A ^
a 4
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. ..
E h V
AMENZA
OPERA.
A T T O I.
Se. III.
Se. VII. T Rono
Trono
d Abiflb
di Ruggiero
Se. IX. Antm del dannato fopra ufi mollro}
Angelo parla in aria, e poi ictodes
Se. XV. Spelonca deir Eremita
Se.
Se. I.
XXI.
ATTO
Tuoni y piogge , e grandinio'
Trono d Abiffd
'
II.
Se. I.
ATTO
lafifonda con la barca .
Trono Pontificio
'
IH. ,
Digitized by Coogic
V
} .
mi incalza , e mi preme
con gravofo pondo
Mi d pefo maggior , che pefa un Mondo ^
fava, lo che da Battro Tils
Spiegai d'Aquila H volo
Or mi caccia e mi fprona '
Da tenebrof orrori .
s -
COt
.
,
4' P.. R O L O G O.
Come unannofa quercia
Sopra facra dal giel , ch*il capo inchina
SMfgo le forze mie , fcemate un tracco
M
v glomeri miei sgravare alquanto
,
veder chi mi preme I
Dimmi t che dallauge
Delle glorie e che vaflt
DaUalco polo , altri di preggi onufto
Che di pelo s fcarco
Non va qual Io nel poderofo incirco ?
/40. In qual lido arenofo ermo confine
Non rifponde al mio dir | lEco di Bruno {
E
t fol Pellegrino
Allo fonoro
llridor
Delloricalchi miei
Non ti svegli d pur dimmi chi fei f
al/ 7. E cu che parli meco
Svelami in corcpfia , qual il cuq nonie
Sto che ceco raggiono ^
Atlante mi fon Io
Wvtt Lii fama Io fono.
AtU Ma qual preggio rapp.orti
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PROLOGO.
tuo Talor fcemo , e maneifce i
Si refe il
^4
tU Si Ma
donde deriva
;
'
Sfai!
.
;Vv. PROLOGO.
.'S4D tue palme tuoi onori | e^^cue vitcotle;
Af. Mi mena
Afr, Mi fcaccia fuor
Am. Fuori mi aedi , e fprofi
u. Scorgo ben
Af. Ben ravvilo
Afr. Io vedo ^
Am. Io feerno ^
V/t
Afr.
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^
P R O L O G n
Qual mncuona lorecchio
Am, E qual Io fenco 'S-
Afr, Anarm /
Tutti Allopra .
*
Gravido di tefor
4^ PROLOGO.^
'Donde apprefeil Brinon tanto fapere
Non rifuona per tutto , anche in Arabia
Troglod'tica , e Nubia
nella Sibja e nella Barbarla
con pteggio t e con lode
Il nome di Brunon , forf non aodeS
Am.' Neirultimi recefli
Dt:lla torrida Zona
A mio favore , il nome fuo rifubna ;
f^am. E dEuropa e deirAfa in s le rive
Al l'africano lido.
DAmerica alle fponde
AI fragor di mia tromba , Eco rifpoode
Mu. Narra le glorie mie tutta la Francia
Lo dichiara Pariggi
Colonia Agrippina alma Citcade
Che Tapprefl le fafcie af fuo Natale
Fari fede pur vera
A favore mio pr lIcalia intiera
Af- Non gorgoglia nel Zago^
Tanto darene doro
Quanto crefce di Bruno il mio teforo ;
v
Af.Am, Son vanti miei
. .
Digitizod by Googic
4. I fiiol
PROLOGO.
trofei.
#
jraft. Svegliar per trionfare .
/'l.
tt,yf/I Trionfer narrando
jlfAm, Narrer trionfando
Fam, Del mio grande Alemanno i gefti fuo
Eujf. Dfl Germano le grazie
f.Am, Or di Bruno le glorie
Tuti.Wh eh* in tutto i feopra
4. A che fi tarda ,
-
4. A* me safcriva
f tff. Se intoner per tutto
4. STo canter per femprc
rMi . Il viva il viva s
\ -
atto
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,
frxo PRIMO.
/
*
S C E N .A PRIMA;-
^-
Dig : -d by C o
, , ,
, PRIMO.
Cercando nell* eremi
7
0 Ancora guida
.'
S C E NA II.
Cilidoro y e Sttllidaura,
Ctl. *T'* Idolatro mio bene
Stel. A Tadoro Idolo mio
' '
B t a <
18
% Io fplro ,
ATT io moro.
o
Cel, Mi
prometti cofianza !
d X E petto a petto,
*
Cel. Deh porgimi la mano / , .
Cel. O
preggiata mia vira.
Stel. O
mia .vita o mio core ./
, . 1
Parto .
.
'
Cel, Reflo
. ^
X Prometto a mote , amore^ parte Steli,
Vanne felice c lieta
"Tu fei di quello cor berfagJio i,.
e meta,
Io leguir fa traccia
Di te mio ben mia vita ^ .
Tadorer mo bene j
*
.
SCENA Selva .
III.
parte.
Afm, *
^ I
- . >,
Ajl. E
non ti fvegll ?
^ ^
'
Forf perch non curi, . .
'
,
X Or Sorgi . ^ .
Afm. Vinci ? .
4 X Regno di fofpiro 3
II ^
. i
Afn- Cada il Ciel >
.
.
.
Ad Perda un Dio
d % Piomba 1 empir.' s*apre il Dome
Jjtc Che llrepiti i dhe voci
Inuficate! io-.fento .>
"
Aft. Signor.
' :
d X Che fai
V
Erimira. " v ,
r - ^ ^
aJI. ,
'
Afn> La Maeilade effeCt - -, - ^
B X 7. Ad,
. , .
'
^^ -11
ATTO
tuo fceccro cdaco .
Aftn. Dediti
Afi, Non
dormir.
i % Svegliati o Fiuto.
lUCt E qual quiete y e qual fonno
TrovarpofsTo , glocchi veder mai ponnoi
Se nel penofo inferno
Creicoo le pene mie y fempre ioeieraog /
Aftarot , Afmodeo
*
Prencipei. /
Aji. Sire . .
O
Monarca dell ombre.
Afin. Sorge un vile Alemanno
per intimar battaglie al R Sataano.' '
Racquietate i lamenti ,
r, - E rAmcfica y e lAlia, ^ .
S dlfcerne e fi vede
^
, Puna morte commun fstirerede.- r . .
..1
Si didrugga il cieato
Mora il Ree y pera il giudq
con fuppUcio eterno ,
A P'ovi
Digitized by
.
"P R I M O. ai.
Provi ogn* un qunco vai ira d* Inferno ,
caddimo un tempo
fe ^
a. Da da noi n afpecta
noi
'
:t
'
Lue, Guerra '
v . .
'
i
a. Scragge ,
'
Tjue. Piaggello
s* ira , vendetta . i
* *
A/r. Ti veggio in fauflo- giorno
, B j aJI, Id
.
** P .R I M
O
Infaufto Cielo rivederci Io tomo
Bruno , e che fperi
E che pretendi ilolto
^y*. Sfuggir dairiri mia -
,
i
*- Quell pazzia
-t/w. Fuggi pur quanto vuoi . .
Afyn. Nelle pi cupe felvc * -
A patir
u
r.
a.
SCENA
Sempre in eterno
Citt
,
V -./i
IV.
.
'
. OronU i e'-Delmtra , ^ :
'
Or. Influille a miei danni ^
Digilized by Goog
. ,.
Del. Ogn* or
PRIMO;
mlfere addita
*s
d . Diliegui , e ftruggi
Vi.
Del. Vivo . ,,
Or. Mincenerifco ^ ^ ,
. .Coftanee ;
'
d .
d Trionfa Amore.
.
Or. Ma qual fcmbiante Io vedo / ^ j ^
Del. Qual vivo lume lo fcorgo j
V ,
14 PRIMO;
Or. Fuggo , per non vederli r
Dii. Retto , per vigheggiarlo
Ben dover che fnga i
Cavatier meco parli.
,
Giamai ceco
Z>/. difcorfi
Or. Ne mai verfo di ce driiiai gl acccAci
Bel. Io parlo all aure
Or. Ed lo ragiono
SCENA a venti . .
francatrifta da Pt*entt .
.
V.
V,
Che)e buono pe galera', ,
Digitized by poog^
, .
Malapafca te piglia ,
RIMO. zf
,
VI.
e detto
Munao.
Pe nnovin venture. . . . %
SteL^ fat pi coftante " ^ .
V
Al rogo del tuo' bello amato amaac ,'
ATTO
I
2
Ste/. Sai forf Celidoro .
Se ne lafcta fervire . . / i
.
Frdr.De fegretezza mmo nno ne parlare ; '
i
Vofforia fe governa .
'
i I
\ m
JTrewc.Dove vofeia mme manna ' i
^
Ste/. E ti fovviene il nome
Frdwe.Ngors , lo nommb . :
'
_
" .
'
Siel. Ah che crudele Amore
,
Digitized by Googic
.
P R I t Ov 7,
MelTaggera deiralma *
}
Quella t, fveiir
Celidoro mio bene , . >
Maggirer mai fempre i
.
*
Damore fuo difpetto ' ^
S C E . N
A * VII. '
*
Sala Reggia '
. ^
Ruggiero in trono , e ConJtgUeri .
Di Baldovin fecondo,
R di Cerufalemme - ' ;
DAdelaida Madre v ^ ^
At A T > T O
Le maggior
meraviglie , e (ta mio' vinco
Imparare Roberto che pi bella
(Con imprender la fpada )
del morir , che del fuggir la firada .
Narrare i vofirl fenf miei fedeli . >
Con/. 1 Se lecito mi la , dir : Signore
G 9 foggiogaftt un tracco il fiero Abrutto
Baflicata I e Puglia , ,
E d Napoli il Regno
Farmi che tua fortuna
Di glorie fitibonda
Alle difefe tue Tempre feconda .
Non purun che pofia ^
Al tuo braccio pofiente , invitto , c forte
'
Il periglio evitar , fchivar la morte
Che II Principe di Capua
Sia di Giordan fecondo il primo germe
E fieguc egli Innoceotio , ed Anacleto
Contradica Roberto or ch'egli efence '
Ti le trincee di Marte
Si dee fpiegar le militar biidiere
Sotto il carco deHelmo
Con voglie pi che pronte !
PRIMO.
Merta orrendo cafttgo e glache mai
,
Non li
temono gl affalti. >
Ne fra
i campi di Marte - ^
Si paventa 1 Agone. . .
A
mio giudizio parmi '*
Bruno
SCENA
, poi
Vili.
dormo Afmodto , Angolo ,
ed Anima Ul Dannato
Ck*
.
;o A -T T O
Ch* Io peccacor contrito
In piecofo foggiamo ,
E fuggelUoQ 4* avernq
iv-' Crc
,
primo;
Creder che non vi fia pcnofo inferno
$1
Stupido gi reft Io
Soccorfo aica.o del? ...
Ang, Cadi all* oblio .
.
'
IBt
benedetto d j.il nome eterno
Ang
Afm. Se vinfe
X, Sannient i ^
5. Tutto rinferno, ^
'io
tuo fcectro ciduto
ATTO .
Afm. Dediti
Afi, Non dormir.
i % Svegliati o Fiuto.
Lue E qual quiete y e qual fonno
TrovarpofsIo , groccbi veder mai poflno?
Se nel penofo inferno
Crefcoo le pene mie , fempre iaeternog /
Aftarot , Afmodeo
Prencipeu /
Aft. Sire .
Aft. Grande ,
che pefa molto
.
Lue, No
pi frenate i pianti r. . -,
Racquietate i lamenti 1 ^
Si difirugga cieato
il \
Mura il Reo pera il giuffo
con fiippUcio gterno . ^
' '
t
- a' provi
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*
P- R I M O. ai.
Provi ogn* un qunco vai ira d* lofcroo ,
E f caddimo un tempo-
Erger mia barelle
Al Cielo , i far cadere, anche le Stelle'.
Scelle fummo ancor noi, caddimo un tempo *
Md quel prifco. valor de' noftri petti .
- -
Non manc non cadeo ,
.
Afm. Io corro , ^
Aji. Io volo !
' " V,
'
In voi ripongo fidi
Il mio Regno , il mio oner , la mia Corona
' Ite , e da voi n attendo .
>
'
^
'
la.Da noi , da noi n* alpe et - -
'
Lue, Guerra ^
. . . 1
i. Scragge ,
' ' v. .
Tmc. Piaggello
5. Ira, vendetta a
*
Afin. Ti veggio in fallilo giorno
. B ^ aJI. In*
P R I? M -
O
Inftufto Cielo * rivederci Io torno >
Aft E
che pr-ecendi Aolco > ,
a. Ti sveller mefehino
Afm. Con rabia
Ad. Con furore / :
^
Afm..A penare.
i ;
A patir
' '
- .u
SCENA
Sempre in eterno >
i X. . .
IV. : V
Citti *-
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<
PRIMO;
miftrie addita
i
Dtl. Ogn* or
a. Se f la ftella mia ,
ella crinita .
_
morte
Or. Cumuli a danni miei tormenti ^ e .
De/. E l anima , y
Or. E *1 mio cor ' ^
;
i a. 'Diliegui , e ftruggi . r
. . .
miei delira
De/. T fei Tunica meta a .
De/. Vivo ,
..
Or. Mincenerifco .
-
s. Trionfa Amore . . . ;
feorgo
De/. Qual vivo lume Io ^ j.
"
Or. Ah che m aggira il
ctjre ; ,
> .
, ;
De/. Ah che mi muove il feno . , . .
X4
Or. Fuggo , per non vederla
PRIMO; *
Htl, Retto , per vagheggiarlo
Ben dover che fnga \
Cavalter meco parli.
,
V.
.
,
Chi te venga , lo canchero ,
'
^
,
'
Chi te venga lo malaQnQ ;
Digitized by Google
, ,
'
*
Milapafca te piglia
R IMO. 2%
'
,lo malati che tafferra j
pozza cacci lo fecaco :
Ve puozza fcipp Tuocchie quanti fi:e.
Chillo mmena cetrangola>y
CheUauto fpuca rifaccia , ,
,
Naomma no veo chi , nna caratate ,
Povero francacrippa i ^ .
E comm'ave campare
. ; Chi nno nce ncrina proprio facecare .
Cha chefts
scena cale fcialano d Io
i .
Pe nnovin venture.
Stri. E fat pi coftante
^
.Tk
.
Al rogo del tuo' bello amato amiBce' '
k
Frane. Lo conofeo bgnora .
'
.
I
franc.E lo che faccio
'
. ^ V
Steh Come fenza faperlo *
.
'
Mi rifpondi di s f ''
\
.'V
Digitized by Google
. .
i6
Stel. Sai forf
ATTO
Celidoro
Frane.Lo fcgn Cefalofo , puh |
eje amico mio ;
Frane.E chcfto mm
che ferve i
'
Stel. Quefto ce non importa .
Capotano de mbroglie , .
Nn roffiano famulo . *
* *
Fr-dnc.Scatence allegramente
Spendi quelli, per ora . /
Frane.Nn nce vvonno Ile cofe
Se ne lafcia fervire . '
. ! .
Frane.Ak li CefaJoro *
, ' '
/
^
'
Naccorre chi contrafte'
Governamecte Dio
\
lo fpanceco pe vuje Idolo mmio.'
Stel. Ah che crndele Amore
Colla fperanza , mi egrmen^i il "core 7 ,
' '
Quella carta fedele
' Mef-
Digilizeb by Goo; Jc
8
P R' I t . O 7,
MefTiggera deiralmi
}
Quella ci,fvellr
Celidoro mio bene , .
Ed Etna ed il Veffuvio f
. O il Caucafo gelato
'
,S . C E N A - VII. '
*
Sala Reggia '
. ^
Ruggiero / trono , e ConJtgUeri ,
Di Baldovin fecondo, *
R di Gerufalemme ,
DAdelaida Madre .
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S . .
t A T . T O
e maggior meraviglie , e fa mio" vinco
Imparare Kobcrco , che pi beila
(Con imprender la fpada )
del morir , che del fuggir la ftrada .
Narrate i voftri (enfi miei fedeli . .>
Conf.l Se lecito mi (a , dir: Signore
G 9 foggiogalli un tratto il fiero Abruzxo
Bafilicata , e Puglia , ,
E di Napoli il Regno ,
E liroplacabil alme
Con rigida fierezza *
/
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.
primo;
Merta orrendo caftigo e giache mai
,
Ne fra
i campi di Marce > >
Si paventa 1* Agone.
A
mio giudizio parmi
Che fian glantr di Capua eco deli* armi .
Rug. Andiamo o cari e poi sefegua il refto.
,
Bruno
SCENA
, poi
,
dormo Afmodoo
Vili.
, Angth %
^ *
ed Anima del Dannato ,
T V
Rettore delT etra
Tu facitor fuperno'
porta mi dai per debellar rnferno
.
*
^
i
'
CrocefilTo Signore
Ck*
,
P R I M o ; SI
Creder che non vi Za pcnofo inferno
E che quel miferando
Non fnHe gi dannato , effer non puote ;
Bruno t ccquieca e credi Jt cambia in ani^
Eccomi qui riforco ma del danni 9
'
Io fono quel che filmi efi'er gi morto . .
^fm. Amie,
Ang. Taci j anzi crude! nemico Comparifet Va^
Bruno ccedi a miei detti nima del dan-
Ecco r alma mefehina nato /opra un mojirc
Che nelVeterne fiamme arde , e roina . v '
Anim. Mifero sfortunato ,
Br
tf j.il nome eterno ;
^^g
Afm. Se vinfe
1. Sannient ;
5. Tutto rinferno.
Br, Grazia ti rendo , o facitor fuperno
Se delufo refi vinco lInferno .
Amj, E c racquieta intanto alma felice '
La tua mence , e l pender
E certo , e pi che vero
Efier t fra Beaci , il Ciel predica *
O* facraco Minifiro. Dio dilett ... r
Sta faldO) e non temere* .. . .
, Glarcigli di Saranno,
.
* V .
3 A 'T T O
Anima avventurata
Seguita ornai rincominciata imprefig
Vanne ad Ugo in Granoble
Quello con finto zelo
' Accoglieratci , alma gradita al Cielo ^
Quello il luogo taddita
Della boutade eterna , c maeftofa
Apparecchiato a i monti di Ceccofa,'
,
V dunoue vi beato
Vanne felice e lieto
Con, fervido defio
^
Vanne ad Ugone , alla Cercofa * i Did;
B, Vanne dea
Bruno , ed i che pi cardi
Anima neglitcofa ah mio Sigftore
^ T offro y e la vita in
olocaufto , e il coro
Dammi priego incanto
ci
"
Sar nell efeguir pollo in.camiao; .
'
S C E N A
IX.
Francatripba con lettera,
y
V Occa che capo
Che
tetta
cereuriello d Aleno ! -
, Mme de la mence
afeette
'
Lo nnome de fio Clillo , e quot pecofi
'
C s cofe secrcce , e fe la fgarre
. . ... iTi puoi chiangh pe muQ^cp
"
Pa CO' ft nnammora^e .
Neara^
Digitized by
. , .
P R I 0 M is
t^camblo de regali dann9 mazaate
Facimmo refleffiune
Forf tome Tallecordo
Mme pare sci fe chiamma
Cicco . Ciceocco . . . nno *
Pe avere minemoria l
S C E N A X:
Orentt e detto ,
Songo Napoletano .
Or S certo ti conofeo .
boxe , che nce faccia lo roffiano I
<E mme
dette nna lettera . .
'
14
Cosi la
atto
fed^offirv
Del morto Genitore i
Me sbeenngni
la vorria
Segn ve foogo fchiavo
Or. Partici.
FrM.lo mm
che nc*agg!o dictre ;
Digitizf
^ Googlc
, , .^ . .
* p
Sveller idi Celdoro , al petto il core
S C E N A XI.
Celidor9 fola ,*
^T^Anto s t'affcuro
^
E fapj con furore
-
Sveller di Celdoro al petto il core ^
,
O neHerte campagne ,
O neirermo confine
'
Ben fapr machinar , le tue rovine '
.
'
mio furor,
Proverai
SCENA il
T " T O
A
4fm,Lo Vfdrai coiropre
E fappici guardar#
Daltre maggiori inldie.
Ce, Cielo , e pure lo (offro
Or comprendo le cifre ,
Tanto &c.
^^^.Suggerifcimi o Fiuto y c mia la preda
S dunque * e che ti vale
Inutil ferro al fianco
In queltprridc (eh#
Cor-
.
.<!ofro aiielantp
K i
a feguitar le belve:
o* n
'Qui gode aura lieta,
(i
Sappiatrano le fiere
Entro dofcure tane
Stali pur dira , e forte
Credo , che non potr fcampar la morte .
Da cacciator fgridati
Or fugge
ed ora rie^i >
,
Eremita nella fptlonca
XIV.
.
ATT
*
jt O
A ce confido o Gran i|o(or del eutfO'
Da ce che il cucco pende
A ce mio Redentore
Confacro in olocaufto anima e core ;
Tu rej!gi falma , e |tt governa
quefta
alma mia ,
Qiieftaiflicca
Cb'a peccar fu 9 prona
T rilchiar# la mence , e cu perdona .*
Tu da beati cori
Tu fpira al petto mio celeftl ardori
SCENA
^rumo Landovino , e dotto
t
XV.
)
,
Soccorro k X, Aita .o Ciel
Piet , perdono ->
io orrida fpilonca
Sazia mena i fuoi giorni
Con anaorofo zelo
Venerando Fracel , ti guidi il Cielo
-
V Dgitized by Googli
., .
P ,R I M*0; if
Ptr pianger le mie colpe ;
Vorrei pur Tempre ineanco
Soi^iri nelle labri , ali'occhi il pianto .
Le caduche ricchezze
Le pompe e i luffi , militi del Mondo,
Ogni fanfto fuperbo
Un momento diflolvc.
Ogni
qu gi cenere
cofa polT#
Br. O cibo deiratmc
bel
Lan.O dolcezza y o diletti
Br* Fratello Iddio chtamommi
d altri fei compagni!
Modi cafo Arano ,
dufi
Che dei faper * chogni Capere vano
In tutto ftravilato -
C e Con
.. .. ^
401 A- T T O
i Con focof fofpir, coD pianto amartfa
it** Ah figlio figlio mio ,
Io folitaria vita
Er A
pianger le mie colpe*
a. A
i^ct^ar miei falli
Er, Tu Suf^mo Motore,
a. Tu facitore eterno
5. Mi dai foccorfo a debellar ITnferAo*
a. Gi mi parto, e in teTpero.
Er. Reifo ed in te confido
Ad abbatter Saranno.
'S. Ad atterrar 1 Oblio,
<
;
SCNA 5*
Afrfjodeo , td
.
ijlrot
xvr.
,
^
^
* DigTtized by Googl
jT
. .
P I R M O.
Il Cielo abbatter, i. Sfido le uelle
Ciel neRiko e ci veggio
^ft. ,
Aft. Afmodeo.
Afm, Pur ti ravvifo appunto.
Aji. Pur a punto ci miro.
Afm. Forf per predar alme al Ciel gradite .
A^, Ah mio deftin fatale
Tenta un vile germano
Con orgogliofo ardire
Sfidar 1* Inferno
, alle difcfe , allire*
Afm. Da che nacque alla luce
Bruno 1 Hippocritone
Per far guerra, all* oblo
Sempre quelli tent, dunirli a-Dio.
Ma non li vaglia
i'pero
a. A fufeitar verdetta i *
Afm penfi forf infelice ,
^
Che nell* ermi confini
Non h pi
, che ti giunga? ah che vaneggi
Infelice , c che fperi
Ordir cant* inganni , a far che peri
Afi.
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. .
Mtfero i c che
ATTO
ti vanti i
Dal facitore eterno
Aver tu forza a cotitrfftar V Inferno f
Ah non ha ver non fii<
Queffo non far maL
Afm, Che tu porti la palmi.
*
AH. Che tu rcfi Invitto.
Air afl^alci pi fieri
. _
. Al fier conflitto
^m. Me Tempre in dorfo avrai ;
Afl' Me Tempre appreffo .
Aj\n, Crudel Nemico
4^. Infdiatordipace\
^tel. r\ Unque
tanto maccerti f
Fran.^ E vero chi cea verOj anli eje verUCmo
E in prova de chefto
Veccote cca le pezae de la lettera
Ztel. Ah crudo Celidoro
Tu mi fprezzi mabborrt, ed Io t'adoro f
J-
Ma perche quell* Iniquo
Se nsurfaje de Unanera
Chavea de lo marmoneo la faa cera .
Digtized bV Googld
. , ,
P R I M O %s
Frane. E nauta vota mmo ;
Nnce faucajs lo firunzo alio nalo
Se peggiiacte de collera
Fece cale fracalfo
Parca no Rodomonte , e no Gradalo
Stel, Violenti la Fi
a. Rompi la Fede
Stel, Cielo , e come lo [offri .
XIX.
, t
venti
pei Qronte
y
da parte l
^fm. ^
^ Elldoro ancor tardi ancor fet pigro,
Forf al cor non racchiudi -
Animo gene^ofo
Togli Oronte de vivi f
qual peftifero angue
Cada dal braccio tuo vittima , e fangue .
Armati di braura
Un magnanimo cor , rifehi 'non cura
'
Or, Star pi intento , e fflb
Farmi nel fuggerir larva dabilTo .. .
Digitizgd by Google
. . . .
PRIMO*
Afmodeo
Jl/fti Or trionfi
Cr/. Cinger di coftanza
Qucfto cor , qucfto petto
E corr.eronnc in fretta
Far d un traditor , fcempio e vendetta
Ce/. Vedrai.
.
s c E N A p:.
francntrippa > e detti
fiate zitto
Fr. Non fe mmova nclTuno
Pace vobifeo , comrao vaggio ditto i
A chiilo commo ftace^ j'
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. .
"
46 ./A- T T O
Wr%, OOefuflb , e che Brutto. Stuction t$t9me
Afm. Ah nome di fpavenco. p te^/r,e gtndinu
C/.Ch< ftiani avvenimenti
Or. Ch accidenti fon quafti ! i
Or. parto .
Afm, mtnvio . . Lo fdegno arietta
j. Io corro .
Afm. Io volo ;
Fine dtlV Atta Prima ;
ATTO SECONDO
SCENA I.
Or. Io ti fuggo . ,
St. Io t abborro.
Or. Alli fdegni
5fe/.A
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I
. , . .
SECONDO. > 47
SteL A i raocor .
2. Sar coflance.
Ste, Pi non prezzo*
Or, H inr orrore .
2. Ji tuo fembiancc .
Or. Negar la ft guralli .
Stei, che pretendi
Or. Moftro dinfedelt
siti. Larva dabiflb.
Or. Sgombra daUocchi mei
Sul. Fuggo per non vederci
Or. Se vagheggio altroggetto.
Sul. Se rendo ad altra mira.
Sar nuovo Eritropio
Che mi
raggiro intorno ^
A
un vago Sol , eh* di bellezze adorno
E
contro un homo indegno
Sar Aletco crudel , moflfo di sdegno
Cri E contro &c.
Riedi o Tigre d HircanU
Torna o libico Serpe
E con infanio ardire
Con barbarie inudita
Togli il refpiro , e a quefto cor h vita.
Vibra i fulmini tuoi
O terror delle sfere altUoaahce ,
E fuperba tifea
F ,che diftefa al fuolo
Giaccia immerfa nel fangue, intrila al duolo
Moftro d ogni fierezza V
Vieni invola quell' alma
.Dal mifero mio cor fqnareiami il feno
Eatbara ingannatrice , empia Sirena .
contro
Mi denomini indegno
Perch te vagheggiai, crudele Arpia
T* Idolatrai fpergiura
'
Tadorai , dilprezzafti
D un farerraco Nume
E gli Arali e graffetti
Ma fpero a un contumace
V
. .
'
Volgerannof i dardi
* Via pi crudi calor quaAco pi cird!
,
Ed airor non dirai
E contro &c.
SCENA
Bruno e h^ndovino di Notte,
ir.
^ ,
.
Alla fin di pi giorni
Spingerem noftri paffi
Stanchi al camino affaticati , e lalfi !
G' perdemmo la traccia
Gi sannubila il cielo , e fcampo alcuno
In tanca remoeczza
' Avrem di noifra vita , in cantafprezza ^
'
Itan.Grta caligine ofeura
Togli dallocchi noftri
Ogni fcampo di luce
Miferi noi mortai , chi ci conduce :
Sr, Temo chn quelli rupi * in quelli orrori
Tra q i- ftorride felve
Navedmo a reftar preda alle belve
Ma folleviam le ment s'ittginoceban
AUErerno Fattore
Primo Motore Arrefice Divin. ,
Tu fii Icorra fedele al mio camino i
Tu
d^iireccrci feanni
Salvaci in quella notes a'caoti' alFapni '
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T ,. . . .
Hf" T
SECONDO.
fii Nocchiero e guida -
.
4f
La. fii anchora ferma. .
' -'
Br. Pronto .
-atto
SCENA IV.
Stellidawa in carfirt
A Quali mi condanni
per mia erudii vectura
Barbaro Dio di Deio , empia feiavura i
Ah Celidoro ingrato
Dirotti pi crudele
Spergiuro , che Tefeo
Che lafciando Arianna
Di NalTo al fiio confine , ^
Nelle fmanie damor difciolfe il crine .
( di quel Bireno ,
i
In ofeura priggione
,
A Mor dellalnla
Palei lamanti fol ,
mia ,
crudo tiranno
di llrazlo , e affanno . ^
Digitized by Googli
SECONDO.
Ecco. la prigionieri
5*
_
Per mio' tormento cimo
deJraminti, ^ un erario Infrno.
c. #
^e/, Muera ed ancor vivo
Ah ChAtropo crudeit
Sol per darmi pi peni
Non coaaa il fil chH viver mio cr^ienel
Car, O cara Scelldauri
N pi finghiozzi , e pianti
Se liberti deii
Libert ti prometto
Etel. Mi prometti
Che
ATTO
heU'ufcire in fretta
Lafciai nella pVggione il faricafino .
Mi richiamafti i i danni
Per togliermi alla vita , il ffame allanni
Ma ri ffego fpergiura
Mentre con queno accajo \ .
Vomitando faville
Brugget queffa porte
B poi ti Jsguir per darci morte .
Barbara ingannatrice , . \
Donna danno del Mondo , e di natura
Moftruofo portento
Di ce non nutr mai , 3
La libia , angue pi rio
Ne lAfrica raccoglie
Di te pi crudo , c dirpletaco Moffro. >
Moro }
SCENA U
pi non pofiIo
TrAmcatriffa
perdo
,
VI.
*
vita
M pe cntte le (trace
E fongo afcevoluco ;
Mm s borria nno Medico valente
Azz me dica neufeo -
E ne fceffe decreto ,
'
ATTO
.SCENA
VII.
Aflar$t /oh m
M *
E
Avveggio che m'xddoet
Sorr fatale
dal Regno
\ luce
erl>eo
. Sorge pi forte alle cadute AilCco>;
Suelti dairOrcheo cfioe
1 Colubri pi fleti
1 Cerafti pi crudi
A far ch^airaicnM fieno
Iftillino mio pr ^ t)of<o , e rdeao;
Ordir nuove imprefe
Inprendir mio aggmeo
Il crin dAlctco , e la corona Pluco
*
Sari. forf a vviiM
La pofTanza al mio pecco
Lardimento al mio core
.
'li'orfonon fan querio
Che neUecra (pugnai lAngeli e Dio,!
Ma che v ramihentando t
Digilized by Googlt
.
SECONDO.
Luniverfo fcn vada
'
'
ff.
Vfine 'nel
SCENA
Domo
, Ciel ricada .
il
Vili.
e poi Brmno e L'andovHO .
A
pianger nollre colpe , in quefta vica*
Lan.Mic&ro qual c brami , io far reco
'
Al tuo faggio parer , Tempre uniforme .
N umano incendimento
A baftanza fpiegar fimil portento :
T chf*il turco rimiri , ordini , e reggi.
Br. T che rertor delle celefli sfere .
^
Lom.T che motor ddli ftellaci giri.'
T
rifehiara la mence ortonebraia*
5. Scaccia da quello core .
Fuga dallalma mie. * . '
Ug. Acci polla sfuggire . .
O
, Ma eclcold qui punto j
Paftor devoto facro
Chiarifllino fplendor del lecol noflro
*
Io eoo altri miei fe
^ Che vendono in apprefifo a* piedi tuoi
E fotco Pombra della tua tutela
Riverenti corriamo .
Digiiizeo Zy Google |
.
Ma
SECONDO.
qualunque fi fia * tofio vedremo
57
Ancora io voftro.fono
Per impetrar dal Ciclo il mio perdono % -
Br. O grata compagnia
Quanto vigore accrefce allalma mia ;
ZiOn Seguir^ Torme tue
Calcher le tue piante , e con te fteffo
Sar alTamare un Dio Tempre indefefl*
SCENA
Z/aferno fola .
iX.
Ifero ed infelice
^ Chi v feguir Torme dun cieco '
arcicro
Allo fpefib trabocca a rei difafiri , _
E fe di fdegno. avvampa
Alle rovine precipzi inciampa t
Il fine delTamanei
Ave per meta fua , lacrfme , e pianta*
O quanto vive fpenfierato , e lieto
Colui chamor non prezza
Colui eh il. Tuo goder fchifa e difpretu
,
Ed a quali miferie
Trovali Stcllidaura
Chabbandonata ibfa -
'Berfaglio della forte
A ferir Celidoro
.
y A , T '
T
'
Gi difpoTla rannata
Gi fon Tarme rivolte
Contro il Signor di Capua
' Dico di quel Roberto^
Che volfe far partito
E in traccia dinnocentio in Fifa gicoi
Gtache la noftra legge
' Sprezx bene dovere
'
Chegli impara a fuoi danni '
A sfuggire Tinpegno
Chi la pace non v , provi lo {degno
Giacer fottq il giogo
Di fervit s dura ,
E in pi rigida forte
^Saran Talme de fuoi , nel fangue abforte.
*T che ne dici caro . .
GTalberghi fontuo:,
Chergon lor capo i contrattar co venti
AITapparir de Militari infegne
I miferi 'mortali
Immertt al fangue loro
Inteflfono al tup crin , ferro ed al^to
Piangeranno foventc '
f , . Che
igitizedjDy Googl
.
5 E C O N D/ O. ft
Che pigra e neghittosa ai tempo fcorio
,
Allo
. . .
4 A
Allo ftridor fonoro
T X O,;.
scena
Pavtoca l*Indo , e satterifce
XI.
Moro
SCENA
Non. fcorghi Egei di piamo ?
XII.
Francatrippa d Lutto .
Digitiz.i.: by Gl^Oglt
S E C O N P O. jfr
Oh mi fuffe concett ;
Ed Io mifero io folo
Non ho pace al mio mal^aon triega al.duolou
Sotto gravi facighe *
'
faronne eh eiala
, Con
. ,
"A T T O
Con4iliuv| s fangae
Quellanima infedele,
' Veadetca che pi carda c piu crudele . .
SCENA
Subeco lo farcia , zuffece nccfra .
XIII.
Afmodto (U Zingara t detta .
DigilizcjJ by GoOgl
. , . .
Af.
SECONDO.
H fcopereo un bel fegno
t
Ir.. gatrda ec , ca bederaie chi megUo;
^ EOr via che si
fe mi
un grao
pretti fede
liciocfip i
Or dunque ce felice
^
Dirotti , ferai amato da Signori
Fr, Gnors chefto eje lo vero .
Af. Farai gran viaggi eoa tuoonor., fei tie^.
Fr, E chefta la fcarrafte ^ '
4 .ATTO
Quindo larxggto ricco f
Fr. O
che brutta figura
Va vat^enne all^ forca '
,
,
Brut-
Digitized by-GoogIc
. . .
"SECONDO.
Brutta janara porca.
.
6f
\
^
.
Hr n
Ve
Uefto appunto quel luogo
Dove tutto il contorno a breve fpatio
loericato y e riftrecto
Quivi diana! io viddi ''
...
Cavernofe fpelonche
Br, Safl graditi , . e cari .
Ug. O
quanto i fenli mei . ' .
^
Br. O
quanto quello core .
Lan.O quanto lalma mia,
U/. Godono fra di voi
B.L.In voi llanzando ogni amarem oblia ..
Digitized by Google
. . .
1
fi A. T T O '
Tu m*atta'o Signore, v
4 3. Vagheggio , feerno !
Vg. Grazie a ce mio Monarca, mio Signore^.
B.L.T ringrazio mio Dio , Rcttor del tutto ,
Vg. Giache fi vede intorno
Di fulgenti fplendore , il Cielo adorno
-
Br. Giache con previo avvifo .
Tu daliti fraganti
Spargi qui dogni torno , odor beato
Qui mpecrer perdono
i al mio peccato .
_ ^
Digitized by Google
. ,
S /E C O N D O . fi
Ligrmer loffcCe ,
e fpero incanta
Verfar daUocchi mici , fiumi di pnto
La.Crt fpelonche in voi fafToft monci
> Precpitofe balze , ermo confine
Q
quanto a noi gradite , a noi s care
Stanze felici, d'un facrato Eremo
Voi fieri f c fpero in voi'
Menar de* giorni miei
Lore piangendo in dolorofi oimi
Qu elio piccioi podere ^
In qaeftcrmo confine
Stati laidi y e collanti
Santa perfeveranza
Albergher fra voi , .
Br, Spero pianger mici falli
E z Lj0
. . . ,.
U ATTO'
**^.Penfcf fol di lagrimar l'ofFefe
Ecco in nome di quel ch Trino ed C7no,'
Ed Padre , Figliuolo , e Spirto Santo
Vi benedico or io ( li baaia in franti ,
State in pace io mi parto.
E*LTo redo. a 3 . A Dio,
Sr, Vanne , e cl colma il Ciel deremi beAi
Lan.V che ci fa Tempre propizio il Cielo
Sr, Chio picchier le porte .
X>4.Chio buffer quellufcio
Sr. Della Maggion Celefte
ZidM.DellI dorati fcanni .
A a. Per impetrar perdono a miei gran danni
Sr. Da te Fattor del tutto
/..Da ce Reccor dellEtra*
Sr, Quello cor ,
mia.
/i.Ii*alma
,
i SCENA a
Citt
. Perdono impetra*
XV,
' Orante fola i
^A Con tt crudele ,
forbice- fpietata
e ineforabil Parca
Ah , ChAtropo funefta
E muto il mate , c fofpiroff i venti
Ma
Digli i by Googic
.
S* E C O W P O; f
Mi fe mie vendette
le
ttiferbo a maggior uopo ancor che cardi |
Fuggr pur quanto vuoi barbaro fcita
Che fapr quefto ferro
Scampar nel petto tuo', mortai ferita
Tt feguir crudele .
SCENA
Stillino a danni tuoi , tofco , veleno
Deimira , e detto
XVI.
.
E I Nel
.
f ATT
Nel dolce dcirtraort i'anro ofcun^
O
.
Le piante anche loccerra
Se non ponno co rami i
Digitized by Googl^
*
.
Con
SECONDO.^
tal legge reggete , e fenza voi
n
Non fimuove pur belva
Non onda in Ocean * non foglia in relvz4
Voi cha voftro piacere i nofiri cori
Ifpirate e reggete
Movece a quel crudele
In cui filTando il guardo
Laoguifeo , c vengo meno i e pur vagheggio
Come Clizia dintorno
Di
SCENA
Ceiefii piropi il Cielo adorno*
Qtlidor fah ,
XVII.
O Ve rivolgo il palio
Celidoco infelice , ove trafeorrO
Se h in odio il viver mio , me fielfo aborro*
Furie che quello feno
Aggic^te , e quellalma
Stizzite al petto mio sdegno , e furore
. Voi difptctate Erinne e liete meco .
Alle difefe al 1*00 re
Contro linfido , e difpUcito Oronrc
Mal concepite impccfe
^
Mal fondati peneri
'Altro non partorille, v
Chaborti di rovine
Vedi troppo fuprbi
^
Altro non liete , che '
Forieri di cadute, e precipizi
Milero Celidoro
Le tue perdite aferivi
Allardimento, e l tuo db&lnp incolpa;
Ah Sventurato amante * ^
Dalliffannaco petto
Raffrenare i fofpiri , come pocraflno
.Al fin laride fauci ^
'
Scmivlro , e ddleaec'4 terra ' ei ca^;
Impropri numi fleffi
' .
\^V
M-