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OPERE

DRAMMATICHE

GIOCO SE

DEL SIGNOR DOTT .

CARLO GOLDONI,

TOMO TERZO .

CHE CONTIENE

LL PISCATRICI . IL FINTO PRINCIPE .


L'ARCADIA IN BRENTA 1 BAGNI D' ABANO . '

DE
STADIO

Y
SIT
AUGSBURG

IN VENEZIA MDCCLXXI.

PRESSO AGOSTINO SAVIOLI


CON LICENZA DE SUPERIORI:
1
!

S
1

i
L E

PESCATRICI ,

DEL SIGNOR ,

A
DOTTOR

CARLO GOLDONI .

n
Namu

I N V E N E ZI A

MDCCLX X 1.

PRESSO AGOSTINO SAVIOLI

CON LICENZA DE SUPERIORI .


3
1

INTERLOCUTORI .

EURILDA creduta Figlia di Maſtricco .

LINDORO , Principe di Sorrento .

NERINA Peſcatrice Sorella di Friſellino , amante di


Burlotto .

FRISELLINO Peſcatorè amante di Lesbina .

LESBINA Peſcatrice Sorella di Burlotto , e amante di


Friſellino .

BURLOTTO Peſcatore , amante di Nerina .

MASTRICCO Vecchio Peſcatore .

Coro di Peſcatori , e Peſcatrici .

Seguito da Lindoro .

La Scena ft rappreſenta ſulle ſpiagge di Taranto .

'A 2 ATTO
1
ATTO PRIMÓ .

SCE NA PRIM A.

Spiaggia di Mare ;

Butlottö , Frféllino, ed altri Peſcatori , quali tirano


alla Spiaggia la setë colla preſa del Peſce.
Nerina , e Lesbinä a federe ſopra de
Troncbi, teñendo reti da peſcare .

CORO DI PESCATORI.

Ira , tira , viene viene :


ThisSon le Maglie piene , piede i
Ola Fortuna ! Se si piglia
Qualche Rombo ; qualche Triglia ,
Regalar voglio il mio bene.
Tira , tira ; viene , viene .
Nerina , i Lesbina :
Se il mio caro Peſcatore ;
Un bel peſce prenderà
A me tutto il donerà ;
Perchè fo che mi vuol bene :
Tutti , e anco le Donne :
Tira , tira ; viene , viene .
Veriuta a terra la rete, i Pefcatori ſcelgono il percera
Burlotto , 6 Friſellino , prendono la parte toto neto
li Caneftri , gli altri partono col peſce, è colld rea
te , e fratrånto , cbe fanno tutto quefto ; le Péjcairia
ci parlano come ſegue .
Ner. On voi farefte meglio .
Abbadar al lavoro •
( a Lesb .
Leſb. Io bado al mio ;
Voi al voſtro applicate :
Ner. Eccolo quł ; mirate:
Si , mirate di voi quanto più taglio ;
Poco manca a finiro il mio tramåglid
A Τ Τ Ο
Les b . Alcre reti , altri lacci , altri lavori
Formar voglio per allacciare i Cuori .
Ner . Oh , oh rider mi fate .
Senza , ch'io m'affatichi a gettar reti
Vengono i cuori , a me placidi, e lieri
Lesb. ( Che preſunzion ! )
Ner. ( Che maffima follia ! )
a 2. Di far preda' de'Cuori è gloria mia .
Ogn 'una da ſe i
Burl. Nerina , a Te , mia cara ,
In ſegno dell' amor , che per te fento ,
Un Mugile ancor vivo io ti preſento .
Friſ . A te , d'amore in ſegno
Adorata Lesbina ,
Saltellante , e guizzante , ecco un'Ombrina .
Ner. Caro Burlotto amato ;
Il tuo Mugile bel , quanto mi è grato .
Lesb. Caro il mio Friſellino ,
Queſto Peſce gencil , quanto è bellino .
Burl . Aprilo , e in mezzo ad eſſo
Ritroverai il Cuor mio O. ( a Ner .
Ner. Nò ; Aprirlo, non voglio .
Friſ. Mangialo , vita mia , con oglio , e fale .
( a Lesb.
Lesb . Nd , poverino , non gli vò far male .
Ner . Lesbina , oh com'è bello !
Lesb . Queſti è più bel di quello ..
Ner . Guarda come è ben fatto .
Lesb . Offerva il bel colore .
Ner. Queſti pari non ha .
Lesb . Queſti è migliore .
Burl. Eh , che di Friſellino
L'Ombrina non val niente .
Io ſon , io ſono un Peſcator valente .
Fra Tuoni , lampi , e Fulmini
Andrò per Te a peſcar .
E le Tempeſte orribili
Non mi faran tremar .
Quel bell'occhietto ,
Quel bel viletto ,
Farà
PR 1 M 0. 2
Farà che placido
Ritrovi il Mar.
Tempeſte , lampi , e Fulmini
Non mi faran cremar .

S CE N A II .

) Nerina , Lesbina , e Friſellino ,

' Anta , Lesbina , vanta


V Di Friſellino il dono ;
Quanto di Te più conſolata io ſono !
Lesb. E Tu del tuo Burlotto ,
Oftenta le finezze .
Ma l'Ombrina gentile
In fapor , credi a me , non ha fimile .
Ner. Il mio palla in vivezza .
Lesb. Il mio paſſa in bellezza .
Ner . Mezzo il mio non darei per tutto il tuo .
Friſ. State zitte ; ciaſcuna tenga il ſuo .
Ner. Tu non conoſci il buono .
Lesb, Più di Te lo conoſco
Ner. Peſche maggiori io feci ,
Che Tu fatte non hai .'
Lesb. Feci peſche minari , c più pigliai .
Friſ. Peſcatrici perfette
Sarete tutte due ;
Ogn una fatto avrà le parci fue ;
Ner . Per conoſcere l'acqua ,
Dov'è peſce abbondante ,
Non la cedo ad alcuno .
Lesb. Ed io non'.cedo
Nell'arte di ſapere
Dove il peſce miglior & poſſa avere ?Com
Friſ. Siete due peſcatrici ,
Ambe piene d'ingegno , ambe felici .
Ner . Ma io benchè non pajo tanto ſcaltra
Scommetto , che ne ſo più di quellº alera :
So far la ſemplicetta
So fa la modeſtina ;
A14 Ma

)
8 A T T 0 .
Ma ſono accorta , e figa
So l' arte del peſcar .
Dall'eſca mia fuggite ,
Amanti ſe potete ,
Ma fe vi colgo in rete
Mai più vi lafcio andar.
Coll' occhio Col labbro
Cof ciglio Col viſo
Col vezzo Col rico
Col dolce parlar .
Vedrete
Se in rete
Saprovvi cuccar .

S CE N A IIL

Lesbina , & Friſellino :

Lesb. A io non ſono ſciocca ,


MA lo con getto il mioo tempo , e l'eſca mia :
1 Friſ. Peſcatrice miglior di Te non fia.
Il meſtier ci ha inſegoato
Cupido trasformato in Peſeatore ,
E fra le prede cue conti il mio Cuore o
Lesb . Si , caro Friſellino .
Il tuo cuore è un grazioſo peſciolino .
Friſ. Ma , oimè queſto m'increſce .
Muor faor dell acqua il peſce .
Lesb . Di mia grazia il vivajo ,
Vivo lo ſerberà .
Friſ. Ma a poco a poco
Morrà nell'acqua , e ſarà cotto al foco .
Lesb. Non mancherà riſtoro
All' amoroſa face .
Friſ. Cadrò dalla padella nelle brace :
Lesb . Dunque la bella preda
Del tuo Cor mi contendi ?
Frif. No , mia vita .
Queſto mio Core è tuo . Tu l'hai peſcato .
Mangialo , come voi , fritto , o ftufato .
In
PR 1 M O.
In un mar (pazioſo , e grando
Libertà godeva il cuore .
Quell'occhietto traditore
L'ha peſcato , e l'ha pigliato .
Se di lui non hai pietà ,
Poverino ſe n'andrà .
Ancor falta , ancor è vivo ,
Ma le d'eſca ei refta privo ,
Preſto , prefto morirà :

SC EN A IV.

Lesbina fola .

Overo Friſellino
Povero Frifellino
Avrò di Lui pietà , ma non per queſto ,
Di tentar altre prede ancor m'arreſto .
Quanto vivere fuole
Pelce dell'acgua fuore ,
Tanto fuole in un cor viver l'amore .
Ed io perché pavento ,
Spenti d'un Cor gli ardori
Vò nel mare d'amor peſcar più Cuori :
Ma vò giacchè fon fola
Terminar la mia rete .
Per effer più ftimata ,
Voglio farmi vedere a lavorare ,
E voglio divertirmi
Siede , lavora , e canta .
Un Peſcatore me l'ha fatta brutta
Ha fatto diſperare mia Sorella
La poverella
Non par più quella
La fi martella
La notte , e il di .
I
11 traditore , oime me r ha diſtrutta ,
E piange notte , è giorno meſchigella
La poverella
Non par più quella
La G martella
1
ATT O
La notte , e il di .
Un peſcatore , ( s'alza,
Ch'è tutto amore
No del mio core
Non fa così .

SCE NA V

Eurilda con l'amo da Peſcatrice , poi Maftricco .

H cara libertà quanto ſei grata !


Tenga pur fra catene oppreflo il core
Chi è Vafiallo infelice al Dio d' Amore .
Incaute Peſcatrici ,
Sareſte pur felici
Sotto di queſto Ciel placido , e ameno ,
Se gl'inganni ď' amor propaſte meno .
A che cercar dagl' incoſtanti petti
Di piacer vani oggetti ?
Queſto Mar , queſto lito , e il boſco , e il prato
lonocente piacer non reca , e grato ?
Lungi , lungi dal mio libero Cuore
Folle piacer del faretrato Amore ..,
Maft . Figlia poffibil fia ,
Che nemica d' Amor ſempre ti veda ?
Eur . Padre , io cerco predar ; non effer preda .
Maft . Dolce fia l'eſfer preda
Del Bambinello Amore .
Eur. Dolce coſa non fia perdere il Cuore .
Maft. Si cambia , e non ci perde il cuore Amante .
Eur. Può cambiarſi il fedel coll'incoſtante .
Maft. Figlia , Vecchio con io , vorrei vederti
Prima del morir mio
Unita ad un Conforte .
Eur. Pria di Morir , bramate Voi mia Morte ?
Maft . Bramo dimie Capanne ,
Edi quanto mi fa lieto , e felice ,
Un Erede mirar .
Eur. Eh non temere ;
Vivete pur giocondo ,
Chc
PRI MO.
Che non mancano mai gli Eredi al mondo .
Maft. Ma Tu fola reſtare abbandonata ...
Eur. Meglio è ſola , che male accompagnata .
Voglio goder contenta
La pace , ed il ripoſo ;
Non vò per dolce Spoſo
Smarrir la libertà .
Saria riſchiar il cerco
Per un incerto bene ;
E paventar conviene ,
D'inganni , e infedeltà .

SCE NA VI.

Mafricco .

EUsSe
eldl'ori
a erkigine cua mnar
ni dala noia a te foffe ,
Direi , che tu diſprezzi
De' vili peſcator gli amori abietii ,
Perchè brama il tuo Cor nobili oggetti .
Ma ſe ignota a te fteſla ,
Qui ve foſti allevata
Credi ancora eſſer data , e ſe mi chiami
Con il Nome di Padre , ah perchè mai
Non s'accendon d'amore i tuoi bei rai ?
Temo il morir vicino ,
Tremo del tuo deſtino ... Ma qual gente 1
Approda a queſto Lido ?
Vengano pur ; quì d'amicizia è il nido .

S CE N A VII.

Lindoro con ſeguito di Compagni in Barca de.


lizioſa s'accofta al Lido , e tutti ſcendono
accompagnati da un allegro concerto .

Lind. Mico , è a noi permeſſo


Franchi poſar ſu queſte arene il piede ?
Maft. Signor 2 la noftra Fede
A tat
i v Α Υ Τ Ο
A tutti e manifeſta ;
Da noi ſoccorſo a ' paffaggier fi preſta i
Lind. A caſo quì non giungo ,
E forle il venir mio ,
Se mi ſeconda il Fato ,
Renderà in si bel giorno alcun beato .
Maft. Signor , poſs' io ſaper ? ...
Lind. No ; ragunate ,
Peſcator Peſcatrici , Uomini , e Donne ;
Voglio a tutti parlare . A tutti in faccia
lo ſcoprirò un arcano ;
E ſpero ben di non ſcoprirlo in vano .
Maft. Queſti peli canari , e queſta barba ,
Fede da voi non merta ?
Lind . Soſpendete
Il curioſo deſio . Quanto più preſto
Fia il Popol ragudato ,
Sarà l'arcano mio toſto ſvelato .
Maft. Vado . In brevi momenti
Noi uniti vedrete , ove ſi chiude
Cinta d' Alberi folei ombroſa Valle ;
Siam pochi abitator di queſte arene .
Poca pena ad unirli
Spero mi coſterà . Ma reſo ancora
Sollecito farò più dell'uſato ý
Dalla curioſità ſpinto , e {pronato
Comparire la vecchiezza ;
Noi torniam , come i bambini
Siam curioſi di vedere ;
Siam bratrofi di ſapere
Per eſempio : Coſa è ſtato ?
Chi è venuto ? Chi è tornato ?
Coſa ha fatto ? coſa ha detto ?
É fi va di tetto , in terto
Gli altrui fatti a ricercar

SCE.
PRIMO

S CE N A VIII.
sc

Lindoro , e ſuoi. Compagni .

H voglia il Ciel , Amici ,


Che a noi ſcoprir fia dato
Di Benevento la ſmarrita Erede .
Or che l'Uſurpator Prence Tiranno
Laſcio la Vita , e il Trono ,
Sol queſt' unico dono
A render manca i ſudditi felici .
Ed io , che con tai nozze ,
Poſſo aſpirar del Principato al ſeggio ,
Fra ſperanza , e timor dubbioſo ondeggio .
Scorſo abbiam l'iſtabil Mare
Col favor d' Amica Stella
Ne di ( coglio , o di proeella
Fui coſtretto a paventar.
Or lo ſteſſo altro felice
Mi conſola , e al cor mi dice ,
Che alla Patria più contenţi
Potrem lieti ritornar ,

SCENA IX .

Nerina , poi Maftricco .

Ner . H quefta sì , ch'è bella !


OH ( Parla verſo la Scena,
Signora sì , mi voglio maritare ,
lo caſa non vò ſtare
Anch'io vò divertirmi al colle , e al prato
Coll'altre Donne col Spoſino allato ,
Non credo , che ſi dia
Madre come la mia ;
Non vyol , ch'io mi marici,
Dice cepto ragioni inconcludenti ;
E per queſta , c per quella e per quell' altra ,
Ma io , che ſono ( saltra ,
Cre.
14 A T T 0
Credo , che ſia , perchè la poverina
Per voglia di marito fi martora ,
E nuovo Spoſo prenderebbe ancora .
Maf . Nerina ben trovata .
Ner. Zitto , ſono arrabbiata .
Maft. Perché ?
Ner. Perchè mia Madre
Non mi vuol dar marito .
Maf . Che poca carità !
Via , via , ve lo darà .
Ner. Ma io lo voglio preſto .
Maft. L'avete ritrovato ?
Ner. E ' pronto , e lefto .
Maft. S' io vedo voftra Madre ,
Cara la mia Fanciulla ,
Volete , che per voi le dica nulla 22
Ner . Sì , caro il mio vecchietto ,
Ditele , che una Figlia grandiælla ,
Non dico bella bella ,
Ma ne anche da fprezzare
Con il tempo potria pericolare .
Che queſti giovinotti
Mi vanno circondando
Ch'io ſon prudente , c ch'io reſiſterò
Ma... capitemi voi ; fin che potrò .
Fin che con bella , e giovinę
Mi voglio maritar .
Le donne quando invecchiano ,
Si mandano a filar :
Sentir una vecchietta
A dir carin carino ,
A far la vezzoſetta
La vecchia allo Spofino ;
E' coſa , che da ridere
A' giovani ſuol far .
Ma ſe un viſetto amabile
Si vede a far l'amor ,
Oh care le mie viſcere
Fa giubilar il cuor .

SCE:
1
1
PRIMO. 15

SC N
EN A X

Maftricco Solo .

Oftei è sì
Che mi vien voglia di volerla in Spoſa .
1 Ma sì ! quel ch'ella dice
D'una vecchia , che pazza s'innamora
Dirà de' vecchj facilmente ancora .
Ecco ecco , le ninfe , e i peſcatori
Per mio conſiglio uniti ;
Sentir fra poco io ſpero
L'arcano , che ſvelar dee lo ſtraniero .

SC E N A XI. We

Recinto di alberi følti , che difendono da'Raggi


del Sole con ſedili Erbofi d'intorno

Eurilda , Nerina , Lesbina , Burlotto Frifelino ,


Mafricco , & ſeguito di Peſcatori.
CORO .
Bell'ombra gradita ,
Bell'aura dilecta .
Che amabile vita !
Che dolce piacer !
Maftricco ,
Amici , ſediamo
E in pace godiamo
Qael bene , che il Cielo
Noi laſcia geder .
CORO.
Che amabile vita !
Che dolce piacer!
Maf . Or , che fiam raganati,
A noi deve ao ftraniero ,
Un arcano ſvelare . Eccolo :
Ner. Io ſento
Dal defia di ſaperlo alcun tormento.
Jasb.
IÓ A T T O
Lesb. Il curioſo deſio
Di veder lo ſtraniero arde il Cuor mio ,

S CENA XII,

Lindoro , e detti ,

Lind . Mici , oh qual contento


Provo al mio cor , poichè a queſt' ombre uni.
In perfetta armonia ridenci io veggo .
Maft. Sedete , fe vi aggrada .
Lind. Eccomi, io ſeggo .
Ner, ( Oh quanto egli è bellino ! )
Lesb. ( Oh quant'è grazioſino ! )
Eur. ( Ahimè quel vago aſpetto ,
Un inſolito ardor mi deſta in petto : )
Burl. ( Nerina , che cos' hai ? )
Ner. Taci . ( Un volto più bel non vidi mai . )
Frif. Lesbina ; ſei ſoſpela
Lesb. Laſciami ſtar . ( Son dal piacer ſorpreſa . )
Maft. Su , via , Signor , parlate .
Eur. (Non vidi agli occhj miei luci più gratc . )
Lind. Udite : or fon tre luftri ,
Che al Prence Caſimiro
Tolle Oronte Tiranno , e Trono , c vita .
Della uſurpata fede
V'era una unica erede
All'or di freſco data ,
Da man pietoſa al traditor celata :
Or , che Oronte morì , che vuoto è il foglio ,
Trova fi ſcritto un foglio ,
Che quell'unica Erede allor ſerbata
Ci aſſicura fra voi viver celata .
Elamini in ſe ſteſſo ,
Elamini in altrui ciaſcuno il vero .
Ecco venuto i' ſono
Per ricondur la Principeſſa al Trono
Ner. ( Un non ſo che di grande
Sentomi nel cuor mio . )
Lesb. (Poſſo la Principeſa eller anch'io . ) .
Eun
PRIMO
Eur. ( Felice a chi tal forte
Il Ciel concederà . )
Maft. ( Svelar potrei
In Eurilda gentil la degna erede ,
Ma al labbro di colui mio cor non crede . )
Burl. ( Coſtei , che diavol fia ? )
Friſ. ( Queſta coſa mi pone in geloſia . )
Lind. Ogn'un tace ? ognun reſta
Soſpeſo a detti miei? Orsà mºudite . i
Chi dentro a queſto giorno
Viemmi a ſvelar la Principeffa ignota ,
Avrà in premio uo Teſoro
Di ricche gemme , e d'oro ;
E chi ſegue a tenere il ver celato
Il furor proverà d'un braccio irato ( s'alza ,
Fiera ſtragge dell'indegno
Il mio idegno far ſaprà .
Tutti . No , Signor , non vi fealdate
S'egli è ver , fi ſcoprirà
Lind. Parto dunque o gente Amica
Della bella verità .
Tutti . Ice , il Ciel vi benedica , 3
E vi dia proſperità . ( parte Lind .
Maf . ( Ah non vorrei , che forte
Un' Arte del Tiranno .
Voglio prima ſcoprir , ſe v'è l'inganno . ) ( parts
Eur. E pur lento , che l' Alma
D'una nuova lufingaor fi compiace.
Perdo , abime ! del mio Cor Vancica pace .

SĊ E NA XIII.

Nerina , Lesbina , Burlonto's & Friſellino .

Bari. Hi
Che diverrà Sovrana
( a Nera
Ner, lo credo , ch'ella fia poco lontana .
briſ. E tu Lesbin a mia
Credi, ch'ella a ſcoprir s'abbia a drittura ?
Lesb . Certamente il mio Cor me s'afficura
Le Pefcatrici , B Burl .
18 AT TO Ο Υ
Burl. Crediam , che ſia Liſetta ?. ' .
Ner. Qibò quella fraichetta .
Friſ. Che ſia forſe Lindora ?
Lesb. Oibo , che ſozza mora !
Burl. Eurilda efler potria .
Fril. Certo , lo dico anch'io . i
Ner. Non ha niente del grande .
Lesb. Mon bá brio .
Burl. Forſe Lilla ?
Ner. E' una ſciocca .
Friſ. Forſe Liſaura ?
Lesb . E ' ſtolta .
Burl. Alire non lo vedere .
Friſ. Altre non trovo ,
Che mertino un tal dono . i b.
Ner. Vi Con io Signorino .
Lesb. Ed io vi ſono .
Burli Principeſſa a voi mi proſtro. it
Friſ. Mia Sovrana , a voi m'inchino ,
Ner. Poverello ..
Lesb. Poverino .
A 2. Il mio grado fi ſaprà .
i Burl. Ma Burlotto il fido Amante ?
Ner . Ma Burlotto , è peſcatore .
Frif. Friſellin , che fu coſtante ?
Lesb . Friſellin non é Signore .
Burl.
Friſ: 1 a 2. Oh diſgrazia Malandrina!
Mia Regina a voi m'inchino . . ??
Poverino ! Me n'andro . ( partono
Nero Friſellino voi ſcacciate??
Lesb. Voi Burlotto licenziate ?
8 2. Vi vien qualche grillo in teſta
D'effer nata a comandar :
Nero Il mio cuor nobile
Non può fallar
Lesb. Il mio gran Spirito
Mi fá ſperar .
Ner. Oh , che gran Spirito !
Zesbo Oh'sche chor Nobile
Ř M 0 19
Tu mi tai ridere .
Mi fai crepar .
Neri Olà riſpettami.
Lesb . Non mi deridere !
Se vado in collera
Ti fo tremar .
Burl . Saldi Illuftriffima .
Frid . Oſſervandiſlimat $
a 2. Eccellentiffima .
Non ſtia a gridar :
Ner. 3
Lesb. a 3. Lo Spitto nobile ,
Non lº frenar :
Buri.
a 2. Oh Éccellentiflima.
Bakit }
Non ſtià á gridar .
Signora ; almen vi ſupplico
Di darmi qualche carica s
eri Ti to mio Percivendolo .
Lesb . Ti fo mio peſcator
Burl. )
Å 2. Signora ; obbligatiſfimo
Friſ :)
Per än si beill' oħor :
Nero Si , si difpenfa . cariche .
Lesb: și, sì ; diſpenſa titoli .
â 3. Ma non ſei quella ancora
Ner: Signora!
Lesb. Principeſſa !
Ner. Regina !
Lesbi Monarcheſia
2. Farai di quella ſpeffa i sa ini 2..
Burl. )
Friſ: 3 à 2. Ëh via la Nobiltà . 3
Net. Sign ora !
testi Principeria
Net . Che grazia !
tesbi Che belta !
Che pazza Che Catàrri !
Che gran beſtialità !
Fine Welt tre Prima :
AT .
ÄTTO SECONDO .

SCENA PRIMA .

Cortile che introduce al Giardino Delizioſo .

Burlotto , poi Lindoro .

Burl. Erina traditora ,


NEsperando enfer? Signora ,>
A drittura mi fcaccia , e mi diſprezza ?
Voglio ricompenſar la ſua finezza .
Vò veder , ſe mi rieſce
Buſcarmi il premio , e caftigar Nerina ,
Procurando a Lesbina ,
La quale è mia Germana
Il bell'onor di diventar Sovrana .
Ecco appunto l' Amico .
Lind. Ancor non vedo
Chi dell'occulta Donna
Venga indizio a recarmi .
Burl. Ecco il tempo opportun per vendicarmi . )
Signore in ſegretezza
Io vengo a confidarvi
Che l' incognita Donna
A cui la bella forte il Ciel deftina ,
E ' quella , che fra aoi , nome ha Lesbina .
Lind . Come ciò v'è palele
Burl. Il Padre mio ,
Che la fece paſſar per mia Germana >
In letto coricato ,
A me pria di morir l'ha paleſato .
Lind. Ef chiama Lesbina ?
Burl. Appunto .
Lind. E' bella ?
Burl. Splende , come una Stella ,
Lind . E' fpiritoſa ?
Burl. E' cola prodigioſa ,
Lind. Ha ſpirto grande ? Ha nobili pengeri ?
Burling
SE C O N D 0 .
Burt. Sembra Figlia di dieci Cavalieri.
Lind. Fatela a me veder .
Burl. Bene ... ma dico ...
Non ſo , le m'intendete - 3
Lind . Coſa vorreſte dire ?
Burl. Dico ... Vuſignoria ini puol capire '.
Lind. Il premio ?
Burl. Si Signore
Lind. L'avrete .
Burl. L'avro ?
Lind . Statene put ficuto .
Burl. A me poco Sigoor piace il futuro i
Il dir farò farò 7
Mineſtra è d ' Avvocato .
Ed è proverbio uſato ;
Pid vale ſtamattina
Un'ovo , che domani una gallina i
( pares .

S CE N A II.

Lindoro , poi Friſellino .

Lind. Razie agli Dei; principio


A reſpirar . Se il ver coſtui mi dice ;
Alla Patria tornar potrò felice .
Friſ. ( Eccolo , vò provarmi ,
Se poffo di Lesbina vendicarmi:)
Lind. Ma deſio di vederla .
Friſ. Vi riverilco .
Lind . Addio .
Friſ. Vorrei ſvelarvi,
E dirvi, e raccontarvi ,
Ch'io fo dov'è celata ,
Quella Ragazza , ch'è da voi cercata .
Lind. E lo ſo .
Friſ. Lo ſapete ?
Schiavo . Non occorr' alero .
Lind . Fermatevi .
Friſ. Son quì .
Lind. Yoi pur la conoſcete ?
B3 Friſ
A ΤT ΤT Ο
Friſ. Signor si . awama
Lind. Ebella ? è tutta brio ?
Friſ. Quella , che dico io
E' grazioſa , è bella ,
Ma la voſtra non ſo , le ſarà quella si
Lind. Non è una Peſcatrice ?
Friſ. Sì, per quel, che ſi dice ,
Lind. Non l'allevó qual Figlia ,
Vecchio amoroſo , e pio ?
Friſ. E' vero , Era quel vecchio il Padre mioi
Lind. Dunque voſtra Germana
Fu creduta fio ' ora ?
Friſ. E tal fi crede ancora .
Lind. Ed ha nome ?
Fril. Ha un bel nome ,
Che ha la cadenza in ina ,
Lind. Si , Lesbina ſi chiama .
Friſ. Qibò Nerina .
Lind, Nerina ?
Friſ. Si Signore . Chi dice a voi Lesbina ?
Lind. Barlotto a me l'ha detto .
Frif. No , no , non gli credete .
( Burlotto maledetto )
Lind. Adunque il Padre voſtro ...
Frif. Il Padre mio ...
Sì , Signore è così , come dich'io .
Lind. Ma con qual fondamento ?
Frif. Me l' ha detto mio Padre in teftamento :
Lind. lo rimango confuſo ,
Friſ. A me credere .
Lind. Com'è vaga Nerina
Friſ. Uh ch'è tanto bellina .
Lind. Ha { pirto follevato ?
Frif. Le li vede negli occhi il Principato
Ha gli occhj brillanti ,
Che pajon diamanti .
Ha i labbri sì fini, .
Che pajon rubini ,
I denti ſon perle .
I crini lon d'oro .
Ha
1
SE CON DO
Ha un altro teſoro ,
Che pari non ha ;
Il core , l'onore ,
La fua fedeltà .

S CENA : III .

Lindoro , poi Maſtricco .

. Ccomi, or piucchè mai

( Scopraſi il vero , e ci proveda il Fato :)


Lind. Amico , voi che fjete
Per la canuta età degno di fede
Ditemi, ſe colei ,
Ch'io vò cercando in queſt'ampia marina , .
Effer poſſa Lesbina , ovver Nerina .
Maft. Non Signore , non è queſta , nè quella
lo la conoſco . Eurilda ella s'appella ."
Lind. Come ciò dir potete ?
Maft. Eurilda a me fu data
In cuſtodia da quel', che l'ha rapitai,
E l'ho finor qual. figlia mia nucrita ..
Lind. Burlotto , e Friſellino
Softengono , che ſia la peregrina
Un Lesbina gentil , l'altro Nerina .
Maff. Non credete a coſtoro .
Cercan far bene alle Germane loro .
Lind. Come ! Siam noi fra genti triſte , e ladre .
Germani quelli ſon , voi fiete Radre ?.
Turti m'ingannerete ,
Perfidi mentitor tutti voi ficte .
Maft. Credetemi Signore ...
Lind. Orsù ciaſcuna
Delle propoſte femmine rivali
Vogl'io vedor ; ( Dagli atti , e dal ſembiante
Qualche coſa ſcoprir mi fia conceffo . )
Vatrendo uniti alla gran Foate appredlo .

B 4 SCE
' A I IO

S CE
C EN А iv.

Maftricco , poi Burlotto .

Maf . O Huando il Ciel ti offeriſce


La felice occaſion d'effer beata
Sei dalle triſte genti aſſaſſinata .
Burl. ( Dove Diavol farà ? ) ( cerca per la Sèe.
Maft. ( Coſtui chi cerca ? )
Burl. ( Ella per qua è venuta . ) ( come ſopra .
Maft. Chi cercate ?
Burl. L'avete voi veduta ?
Maft. Chi ?
Burl. Mi par di vederla . ( come sopra .
Maft. Ma chi ?
Burl. Nò, non è quella:
Mał Chi cercate , vi dico?
Burl Mia Sorella .
Mat. Lesbina ?
Burl. Eccola lì ( come sopra .
Maft. Dov'è ?
Burl. Venite qui . ( come lopra .
Maft. Son cieco . ( accenviando , che non la vede .
Burl. Oh queſta è bella !
Prefi per mia Germana un'aſinella .
Maf Che volete da lei ?
Burl Voglio ... tacete ,
Ch'io la ſento venir .
Maft. Volete forſe
Nuovamente inventar qualche bugia ??
Burl. Voglio , voglio ... il malan , che il Ciel vi dia .
Maft. Ehi ! l'età riſpettate .
Burl. E voi non mi feccate ,
Mi.préme di trovar Lesbipa mia ;
Ii Diavol l'averà portata via .
Maft. Se voi la cercherete
Alfin la troverete .
Burl. Si , anderd ...
Ma .
SECOND 0
Ma ſe venifle qui ?io" .
Maft. Se io la vedo .
Volete , che per voi le parli ?
Burl. Si .
Ma. E cola le họ da dit ? .
Burl. Dite così
Vi cerca il fratello
! Vi deve parlar .
A Cara bel bello :
1 Potete tornar
No ... dite piattoſto.
Che al Boſco ſen vada
E ' troppo diſcoſto
Sarò ſulla ſtrada
Per queſta , per quella .
Se vien mia Sorella .
Per quella , per queſta
Ho tanto di teſta
Che dirvi non fo.

S C E • N A V.

Maftricco folo :

H
Ricerca la Sorella
Per concertar qualche bugia novella .
Se a tempo non rimedio
Con provido conſiglio
Eurilda certamente è in gran periglio .
Ma io per fua difeſa
Apriro tanto d'occhj .
Vogliono farla a me? poveri alocchi!
Son vecchio , fon fürbo ,
So il come , e il perchè .
No no , non me la ficcano ,
Avranno a far coomer
Il Trono a Nerina ?
Lo Scettro a Lesbina
Il fuſo , la rocca ,
. À T T ... ?
La canna , la rete .
Oh pazze , che Giete ,
Reftate a peſcar . 19

SCE NA VI.

Collina delizioſa praticabile', con Fontana


al Pianos

Nerina con ſeguito di Ninfe, e di Pefcatori , adora


nata di Fiori , e in abito feftivo', diſcendendo dal
la collina al ſuono di giocondi Aramenti.

. He vi par ! Son io gentile

Son civile ? Ah ? che vi par ?


Alpettate , voglio andarmio
Nella Fonte , ad iſpecchiar . ' '
( Frattanto , ch'olla va ad iſpecchiarfi l Orche
Ara ſuona . )
Son Maeſtora .
Sembro orgoglioſa .
Ma farò docile .
Mi farò amar .
Ah ? che vi par : *;
Si si , non dubitate .
Io mi ricorderò di tutti voi .
Tutti a ſervir vi prenderò con noi .
Tu ſarai mio bracciere , 3
E Tu mio Cameriere ,
Tu Donna di governo
E Tu la mia fervente .
Ed io ftard a ſeder ſenza far niente .
Ah ſe poi m'ingannads ? Ah non v'è dubbia
Pieno di ſangue nobile ho le vene,
Il core , ib cor midice ,
Che di Nobile Amor io ſono il frutto ,
E rento , che fan io Nobile in tutto .

SCE
SECONDO 77.
E : ( ..
SCE NA YII.

Lindoro , e detta .

Lind . Chi è coſtei si vagamente adorna ?


Lesb. E Ecco quì lo ſtraniero ,
Afficurar la mia Fortuna io ſpero .
Lind . Bella chi Gete Voi ?
Lesb. Son una , che annojatą,
Di vita si jofelice
Abborriſco il meſtier di Peſcatrice .
Lind . Qual è il Nome ?
Lesb . Lesbina .
Lind. La Germana
Di certo Peſcatore ,
Che Burlotto s'appella ?
Lesb. Son paflata Ginor per ſua Sorella :
Lind. Ma tal non Gere ?
Lesb . Non lo credo almeno ;
Poiché mi fepto in ſeno
Alma di Glorie Amica
E non poffo foffrir di far fatica .
Lind, Quefta , Figliuola mia
Effer potrebbe ancor poltroneria ?
Lesb . Quando vedo perſone
Nobili , e ben veſtite
Mi ſento conſolare . Oibo non poſſo
Soffrire i Peſcatori ; Eh che ſi vede ,
Ch'io nata ſono in qualche nobil cuna
Oltraggiata così dalla Fortuna
Lind. ( Chi fa ch ' Ella non ſia
La Principeffa mia ? )
Lesb . Ditemi ſiete niente
Niepte Filonomiſtas
Lind. Perché ciò mi chiedete ?
Lesb . ln me non conoſcere
Un certo no fo che di ſtravagante ?
Lind. Certo il voſtro ſembiante
Non ha dell' ordinario .
Lesb .
A Τ Τ Ο
Lesb. Dal mio ſtato al mio Cuor vi è del divario
Lind. ( Ha della grazia tanta
Quali coſtei m'iacanta . )
Lesb. Avete ancor trovata
La Donna ricercata ?
Lind . Non ancora :
Lesb . S'ella fra noi dimora ,
Non ſo che dir ... Son tutte Peſcatrici
D'animo abietto , e vile .
Lind. Ma voi fiere gentile .
Lesb. Il cor mi dice ,
Che io nata non ſono Peſcatrice ,
Ero ancora picinina
E dicevo ancora Papa ,
Che la balia , poverina s
Mi cantava una cauzon .
Fa la nana mio teſoro ,
Che tu poſla un dì regnar ,
Fa la nana , occhierto moro
Nata ſei per comandar . A
E fa la nana *
Cara Carina
Bella Regina
Che fa innamorar

SC EN A VIII.

Lindoro , poi Norina .

Lind . Lle parole , agli Atti


A ,
Sia la Donna protetta dagli Dei :
(Nerina con ſeguito , e vagamente adornata ſcende
dalla Collina al ſuono diallegri ſtrumenti. )
Ner. Peſcatori , Peſcatrici
A voi porgo i di felici :
lo fra poco me n'andrò
E lo fcectro impugnerò,
Voi ridete ?
Dite no
lo
S E CONDO: 29
Lo vedrete .
Si lo Scertro
Avro in pugno ,
E ſul grugao
Vel daro .
Lind. ( Ecco Ninfa gentile
A quell'altra nel brio tutto ſimile . )
Ner. ( Ecco quel che può fare il mio deſtino . )
Lind. Fanciulla il Ciel vi falvi ,
Ner. A voi minchino .
Lind. Siete di queſto loco ?
Ner. Sigaor no .
Lind. Dunque di dove fiete ?
Ner . Io non lo ſo .
Lind . Ma dove fiete nata ?
Ner . In queſto Mondo .
Lind. Il Mondo è grande affai.
Ner. Ma piccolo finora io lo provai .
Lind. Poflo io ſaper dove Voi Aata ſiete ?
Ner. Signor , quel, ch'io non ſo voi mi chiedere .
Lind . Come qui vi trovate ?
Ner. Ci ſon per mia rovina .
Lind. Ditemi il nome voftro .
Ner. Io ſon Nerina .
Lind. Ab Nerina voi Giete ?
Ner. Forſe mi conoſcete ?
Lind. Non ſiete voi Germana a Friſellino ?
Ner . Tal fin ' ora mi fece il mio deſtino .
Lind. Ed or ?
Ner. Ed ora io fpero ,
Che dell'eſſere mio fi ſcopra il vero :
Lind. Ma che ſcoprir ſi può ?
Ner. Ch'io quella ſono ,
Che voi cercate ; per condurre al Trono :
Lind. Qual ragion vi luſinga .
Ner. E ' molto tempo ,
Che il Cuor in petto io fento
D'una Vita vulgar meſto , e ſcontento :
Tutto mi rende noja
Nulla mi dà piacere , e ſolo quando
Odo
30 *Ο A Τ Τ Τ Ο '
Odo parlar di Scettri , e di Corone ;
Di Faſto , e di grandezza .
Mi ſento giubilar dall' alleggrezza .
Lind . Ciò non baſta Figliuola :
Ner. E poi lon' io la ſola ,
Se dir volere il vero .
Che abbia nel noſtro ſuol aria da impero i
Quivi ciaſcuna è vile .
1 in
Non c'è un volto gentile
Non c'è un poco di brio ,
No dico , per vantarmi, come il mio i
Lind. Talvolta è vanità , che ci luſinga ). ?.
Ner. IlCiel non vuol, ch'io finga .
Sino or frenai lo ſdegno ;
Sofferſi un umil ſtato ,
Ma or , che al Principato
Deeſi condur l' Erede naturale
Non voglio col tacer farmi del male :
Lind. ( Tanto franca è coſtei ,
Che s' io avelli lo ſcettro ; or gliel darci :-)
Ner. Via Signor ſe vi pare's
Guidatemi a regoare ;
E quando Principeſſa farò io ?
Vi darò mezzo il Principato mio
Non ſarebbe coſa ſtrana
Ch'io doveſli comandar :
Un Iſtoria veneziana
Ho ſentito a raccontar :
Unå putra- brutta brutta .
Che diceva : Siora Mare
Ha ſcoperto -certo certo
Chi era ricco So Sioj Pare .
Le dicevano . Sioria ,
Quando era in povertà .
Ora : Striffima : e lei dice :
Serva ſua, wa don ne fak
Io che più bella
Sono di quella
Farò { piccare
Farò brillare la Nobilis
SCES
SECONDO

S CE.NA OLX .
*
Lindoro .

Onferlo , che fon Armi


СОLE luſinghe di Donna aſpre , e fatali ;
1 E s'arrendono i cuor deboli , e frali .
lo refifto con pena ,,
<
Ma ingannar non mi laſcio ; ed oggi io ſpero
Coll'ajuto del Ciel , ſcoprire il vero .
Se parli il Core, o l'ambizione in loro
Cauto ſvelar ſaprò .
Del labbro non mi fido ,
Non credo al Ciglio , e al volto ,
Temo quello , ch'io vedo , e quel ch'aſcolto :
A un labbro vezzolo
A un ciglio amoroſo
Queſt' alma non crede ,
Non cede il mio cor ,
Deh ſcopraſi il vero ,
Si ſveli il Miſtero
O Numi pietoſi
Col voſtro favor .

SCEN AX :

Recinto di Capanne , che formano una Piazzetta


ael mezzo, con ſedili erboſi d ' incorno . 1

Eurilda .

İme ! qual curbamento


A Miſera , al cor mi ſento ? Io non ho pace 1
Dacchè giunſe Lindoro a queſt' Arene .
Or m'inquieta il timore , ora la ſpene .
Ma che ſperar poſs'io ?
S'ei cerca in queſti Lidi
La Nobile Donzella
Lufingarmi potrò dedere io quella ,
Qual
A T. TO
Qual merto ;; qual ragione ? Eh , ch'io fon folle ,
Vana ambizion mi punge , !
E benchè nata in umile capanna
Il deſio di regnar , m'ange , e m'affaana .

S CE N A XI.

Lesbina , Nerina , Burlotto , Friſellino , Maricco ,


Coro di Peſcatori, e Pefcatrici, e dews .
CORO .
Nel Mare placidi
Li Peſci guizzano
E non paventano
Gl' infidiator .
Oggi ripofano
/ Sul verde margine ,
E lieti cantano
I Peſcator . ( Tutti ficdono.
Maf. Figliuoli , lo ſtraniero
Qui ci vuol ragunati.
Oggi ſaran ſvelaci
Gl'inganni di chi ardito .
Per falto , o per invidia avrà mentito :
Burl. ( lo di farti del bene ho proccuraco :) piano a Lesb .
Lesb. ( Mio farà il Principato . ) ( a Burl.
Friſ. ( Per Te tutto ho fatt'io . ( piano a Ner.
Ner. ( Vedrai , che il Principato ſarà mio . ) ( a Friſ.
Maft. ( Eurilda , in tuo favore
Il zelo mio s'impegna . ) ( piano a Eur.
Eur. Eh di tanta fortuna in non ſon degna .
( a Maffricco .
SCE NA XIL

Lindoro con ſeguito di Cavalieri , Servis


che portano varj bacili d'oro , gioje ,
ed uno Aile , e detti .

Lind .
A Del generoſo oſpizio ',
E d'Amiftade io pegao ,
Ec.
SECONDO. 33
Del grato cor , voglio offerirvi un ſegno .
Ecco di gemme, e d'oro
Compartito un Teſoro ;
Un'aurea tazza , ed un argenteo vaſo .
Un gemmato monile , e ricche perle ,
E rubini , e Diamanti ,
E non lieve porzion d' aurei contanti .
Fra queſte ricche ſpoglie ,
Ecco il coltel gemmato ,
Ancor di ſangue aſperlo ,
Con cui dal leno l ultimo reſpiro
Oronte traffe al Prence Caſimiro .
Eur. Oime ? ſpoglia fatale !
Ahi qual orror m' alale!
Lind . ( Si turba a una tal viſta . )
Lesb . Signor , di quella lifta
Mi prenderò il giojello .
Ner. Ed io quel bell'anello .
Bur. Ed io la tazza .
Fril. Ed io quei vaſi rari .
Maftr. Ed io per parte mia prendo i Denari .
Lind. E non v'è alcun , che aſpiri
Queſto ferro a ſerbar di gemme Ornato ?
( la prende in mano .
Eur. Queſto ferro per me fia riferbato . ( glie lo prendedi
Non l'oro, e non le gemme , ( manoa
Onde orbato lo veggo.
Eccitan la mia brama ,
Ma un'incognita forza a Lai mi chiama .
La viſta di tal ferro
Par che a me dia. diletto ,
Ma un dolorofo affetto
Svegliar mi ſento da quel ſangue in feno .
Ahimè ! Chi mi ſoccorre ? io vengo meao .
Maftr. Eurilda , oh Dio ! Eurilda . Apri le ciglia .
Lind. ( Ah , che coſtei di Calmiro é Figlia .
Quaſi me d'afficura
Queſto affetto , che in Lei delta natura . ) da le
Lesb. Guardate ; con il ferro
Vol oftentar bravura ,
Le Peſcatrici. С E poi
A Τ Τ Ο
E poi ſc la fa ſotto di paura .
Burl. Ecco , ch ' Ella rinviene , a poco , a poco :
Fril. In Donna lo ſvenir ſovente , è un gioco :
Eus Ahi dove ſono ? Oh Cieli .
Dov'è , dov'è mio Padre
Maft. Eccomi.
Eur. Ob ingando
Mi parea , che un tiranno
Lo volefte ( venar . Ma voi non vidi
Altr'era il Padre mio .
Dove diſparve ? Oh Dio !
Che inuGtato affetto
Deſtar mi ſento in petto ?
Veglio , o ancor dormo ? oime , logno , o ragiono ?
Pové ſtecci fin'ora ? or dove ſono ?
Quapti diverſi affetti
Sentomi nel Cuor mio !
Chi mi ſoccorre ob Dio !
Chiedo da voi pietà .
lo Iteffa non intendo
L'incognito dolore ,
Tal'or mi ſembra, amore
Tal ora crudeltà .

SC Ε Ν A XII.

Detti ,

Mej . Eguitemi Signore , oh caſo ſtrano ! ( a Lind.


Lind. SEE ' lvelato l'arcano ,
Ecco la Principeſſa
Dal deſtino crudel fin'ora oppreffa .
Lesb. Dunque di nobil razza
Sarà colei , perché la far da pazza ?
Ner. Se produce pazzia sì buoni frutti ,
Anch'io impazziſco , e vi baſtono tutti :
Maf . Signor l'opra del Cielo incominciata
Andiamo a terminar
Lind . A voi principio ,
Buon Vecchio a preſtar Fe . Donne che altere
Bra :
SECONDO
Bramate di regnare ,
Fiavi ſcettro la Canna , e Regno il Mare .
( partes
Maft. Se il non potere comandat v'increfce ,
Andate pure a comandare al pelce

SCENA XII .

Lesbine , Nerina , Bürlotto, e Friſellino

( a Nori
Bur? Skriv om allegro della ſua grandezza. ( a Lest.
Ner. ( Ab mi ſono ingannata . )
Lesb. ( Oh me meſchina ! Son precipitata:)
Burl. Mi fa ſuo Cameriere ( a Nero
Frif. Mi farà fuo Bracciere ! ( A Lesb.
Ner. ( Oh fe perdo Burlotto mi diſpiace .)
Lesb. ( Biſognerà veder di far la pace . )
Ner. Burlottino-Mio caro carino ,
Lesb . Friſellino - galante Bellido .
Burl.
Friſ. ) a 2. Eh Signora ... Mi proftro , m'inchinò .
er. Io ti voglio tanto bene .
Lesb . Per te caro , vivo in pene .
Fril Ehi Burlotto , che ora abbiamo ?
Buri, L'ora è tarda : Vuoi , che andiamo
Friſ. )
Buri. a 2. Queſtº è l'ora del peſcar .
Ner.
Carino ; non l'increſca ...
Lesb. ) a 2. Via ,
Friſ. :)
Burl. ) a 2. Alla peſca , alla peſca , alla peſca .
Lesb . )
2. Il mio Cuor nod tormentar :
Ner. )
Frif. )
Burl. ) A 2. A peſcar , à peſcar ; à peſcar .
Ner . Il tuo bel Mugile tu m ' hai donato .
Lesb . Quell'ombrinotcolo m'hai regalaro .
Friſ. Prendete iabacco
Burh. Mi fate favor
( prendono tabacco,
C 2
Ner .
36 ATTO SECONDO
Ner. Ma caro ... Ma via ...
Burl. Tabacco perfetto • ( a Friſ.
Lesb. Voltatevi in quà .
Fril. E ' voftra bontà . a Burl,

Ner. ) A 2. Voltacevi ,
Lesb. )
Friſ. ) 2 Eh cé , ( Aranutane
Burl. )
Ner. ) A ' ? Guardatemi.
Lesb . )
Friſ. :) A 2 Eb cè .
Burlo )
Ner . ) A 2 II Cielo v'ajuti.
Lesb. )
Friſ. ) a z Signora obbligato ,
Burl, )
Ner. Crudele . .
Lesb . Spiccato ,
2 Per voi moriro .
Frif. ( E pure è bellina .)
Burl. ( Ancora mi piace . )
a 2. ( Che penſo , che fo ? )
Ner, Perdono a voi domando . ( s'inginocchiano.
Lesb . Io chiedo à với pietà .
Friſ. ) A 2. Amico , che facciamo ;
Burl .)
Ner . )
A 2. Mio Caro , Anima mia ,
Lesb . )
Non m'affigete pid .
Burl. ) a 2. Chi può ſtar faldo ftia ,
Friſ. )
Mio ben , levati fu .
La pace è accomodata
Mai più ſi romperà .
Oh pace fortgnata ,
Che più piacer mi dà .

Fine dell' Atto secondo .

AT .
31

ATTO TERZO .

SCÉNA PRIMA .

Picciolo Antico Tempio dedicato


Nettano a

Lindoro , Eurilda , Majiricco ; Cavalieri ,


e Sarvi .

G Ô À Ô.
Nume , che' al Mare
Sovrano imperi ,
Odi i finceri
Voti del Cor .
Chi à te dinanzi
Mentir preſume ,
Di Te , gran Nume
Provi il rigor
Mali. A Te ; Nume Sovrano ,
Giuro , ché da Nicandro
Ebbi Éurilda in cuſtodia , ë chi ci la trade
Dalle man del Tiranno ,
E ſalvò con fortunato inganno .
Giuro , ch' Ella è l'erede
D ' Illuftre antica fede , s'io mentiſco
Fugga mai ſempre da thie reti il peſce ;
Per me non offra il mar placida peſca ,
Poſia perdere invädo , e l'amo , e l'eſca .
Lind. Si , si , col gigramento
Di ſaggio uomo onorato ,
Che il verapprezìa , e gli alti Numi adora ,
Ogni indizio leggiero or fi avvalora .
Il loco , il tempo , la tua verde etate ,
Il magnanimo Cor, la cua Virtute
In te la Principeſſa
Vaga , Eurilda gedcil , tutto aſsicura
Maft. E per prova maggior Maſtricco il gigra i
Matri
ca Eur.
A T T o +
Bur . Qime ! ferpreſa jo fond
Da un piacer improvviſo ,
Maft. Odimi Figlia ;
Ecco la medicina ,
Che difender ti può da cruda morto :
Queſto bel giovinotto è tuo Conſorte .
Eur. Ab voi rider mi fate .
Maft. Oh lo fapevo ,
Che il nome di Conforte
Rallegrata ci avrebbe . Orsù io yado
Ad ordinare a'voſtri Marinarj
Spiegar le vele , e l' ancore ſalpare .
Finch'è tranquillo il Mare ,
Figliuoli , andiamo via ,
Anch' io voglio venir in Compagnia
( parte.

SCENA II ,

Eurilda , Lindoro , e ſeguite .

Lind . , , con
S'pinche Sposa non fiete ,
Sola meco venir voi non dovete ,
Eur. Spola io dunque ſarò ?
Lind. Sì , il Ciel piccolo ,
A me , cara , deftina .
Tal beltà peregrina,
E s'io del voſtro Amor non ſon indegoo .
Voffio in faccia a Nettun , la mano in pegno
Eur. lo , che d' Amor Nemica
Libera villi ogn'ora , appena vidi
Il voſtro bel lembiante
Ad effer principiai tenera Amante ,
Lird. Il noſtro cafto affetto
Viene dal Ciel protetto .
Eue. Ed io conſacro il Cuore
A voi , che fiete il mio primiero Amore .
Queſta mano , e queſto cuore .
Turto voftro ogn'or ſarà
A voi
T ER ZO. 39
A voi giuro ererno Amore ,
E coſtante fedeltà .
Ma ſia pari il voſtro affecto ,
Pari in voi Ga l'oneſtà .
Il tradirmi , o mio diletto ,
Saria troppa crudeltà .

S CE N A III .

Lindoro folo :

Eme, che degli amanti


Voglia l'uſo ſeguir . Pochi ſon quelli ,
( Par troppo è ver ) che abbian fedele il core ,
É foglion per piacer cambiar amore .
lo , che dal Cielo acceſa
Riconoſco la fiamma entro al cor mio ,
Sarò fido , e coſtante ,
Della cara mia Spoſa al bel ſembiank ,
E ' dolce coſa
L'amare in pace
No , non mi piace
Cambiare amor .
Al primo oggetto
Che m'arſe il petto
Serbo la Fede
Serbo il mio cor .

SC. E NA IV .

Maftricco , poi Burlotto .

Maft. Ria di partir , vorrei


Pria
Vorrei a tutti del paeſe mio
Dar an cenero abbraccio , e dire addio .
Burl. ( Ecco il vecchio ; ora voglio
Veder , fe mi conoſco . )
Maft. Chi è coſtui ? )
Burl, Amico , vi (aluco,
C4 Malt.
AT TO .
Mah. Signor mio caro , fiate il benvenute :
Burl, Mi conoſcere voi ?
Mak. Oh Signor noi
7
Burl. lo ſon ; ſe po! ſapere ,
Marcheſe di Caprara
Duca di Spolverára ,
Conte di Fontecchiara ,
Baron di Paccagnara ,
Giuriſdicente della val Somara ,
E ſono Cavalier di Pigliapara !
Maft. Ob oh che coſa rara !
Tutti i titoli ſuoi finiti in ara !
Burl. Ma voi non fiere quello ,
Che dee partir col Principe Lindoro ?
Maft. Si Signor , quello lono .
Burl. E con lui, e con voi
Partiremo anche noi .
Staremo allegramente per la ſtrada ,
Una Spoſa per uno , e che la vada .
Maft. Ah , Signore , io fon vecchio ,
E foni. i ſe mi capite :
Pur quando ſento ragionar di { poſe ,
In queſta mia vecchiezza
Sento brillarmi il cor dall'allegrezza .
In queſta età canuta
Kammento or la mia Spoſa
Se aveſte Lei vėduta
Com'era fpiritola !
Era galante , c bella
Ma non già pazzarella .
Ed era tutta mia ,
Ch'è quel, che importa pid .
1
SC E A V.

Burlotto , poi Nerina

Buri. H bella maſcherata !


Neſſuno mi conoſce's
Ecco torna Nerina ; .
Mi
TE RZ 0 :
Mi voglio divertire ancora un poco
Voglio dell'infedel prendermi gioco .
Ner. Signor , che coſa fate!
Ve n'andate , ſcappate , e mi piaptate ?
Burl. Mia bella , vi dirò , penſa , e ripenſo ,
E nel penſare un dubbio ancor mi reſta ,
Che mi fate provare il mal di Tefta .
Ner. Perché ?
Burl. Perchè ho ſaputo ,
Che è di già prevequco il voſtro cuore ,
Che voi amate un certo Peſcatore ,
Ner, E vi par , Signorino ,
Che la bellezza mia ,
Sia cofa da mandare in peſcheria ?
Burl. Ma pur ſo , che l'amate .
Ner. Nò , Signor, v'ingannate .
Burlotto non mi piace ,
E'un vil Peſcataraccio ,
E ' un omaccio , bruttaccio , è un afinaccio .
Burl. ( Ora , m 'appiccherei, ſe aveti un laccio . )
Ner. Via , Signor Duca mio , tanto cortof ,
Menatemi al Paeſe .
Burl. Ma ſe avete mancato al Peſcatore ,
Mancherete anche a me ,
Ner. Non vi è pericolo .
Oh Signor Burbanicola , 1
Vi è una gran differenza ;
Sempre ſempre amerợ voſtra Eccellenza :
Buri. Quand'è così , mia cara ,
Venite alla Duchea di Spolverara
Bella Ducheffa amabile
Fedel , come una Tortora
Fermo farò , qual rovere
Nell'adorarvi ogoor .
Nier. Caro Duchin godibile
Gentil , come una lodola ,
Salda farò qual marmore
Nel conſacrarvi il cor .
Burl. Ma il Peſcatore ?
Net Lo mando al Diavolo ,
Burl.
А Τ Τ Ο
Burl. Non ci penſate ?
Ner. Né meno un cavolo :
Burl . Ah luci tenere
Della mia Venere
M'ingannero
Ner. Non vi è pericolo ;
Di Burbanicolo
Sempre fard .
Burla Ma queſti Baffi
Non vi diſpiacciono ?
Per dir il vero ,
Poco mi piacciono .
Burl. Se lo bramate
Li tagliero .
Ner. Se li tagliate
lo ridero .
Burl. Li ho tagliati , li ho tagliati .
( Si leva i Baffi di naſcoſto .
Ner. Bravo , bravo ... ( Oh coſa vedo ! )
Bushe Ducheſlina ...
Ner : Furbo , aftuto ,
Già vi avevo conoſciuto
Vi ho voluto ſecondar .
Burl. Non mi laſcio ipfi nocchiar
Ner . Burlottino le mie viſcere
Burl. Il mio caro Burbanicolo .
Ner . Io l'ho fatto fol per ridere .
Burl. Vanne vola via di qua .
Ner . Non mi credi ?
Burl. No ti dico .
Ner . Mi diſcacci s
Burl. Si , ti mando .
Ner. Ti rimando .
a 2. Via di qua ,
Ner. Maledetto !
Burl. Diſgraziata !
Che ſguajata !
Va in mal'ora
Via di qua a

SCE
TER Z

SC EN A VI.

Burlotto , e Friſellino , con Baffi , e veſtiti da Cavalieri ;


L ē due del Seguite di Lindoro .

Burl. Razie , Signori, grazie


De' veſtiti , che a noi preſtati avere
Friſ. Pria di partire , indietro gli averete .
( ki due partona
Burl. Vogliamo un po vedere ,
Se fon le noftre Amanti a noi fedeli ?
Frif. Spiacemi ... Non vorrei
Pregiudizio recare a mia Germana .
Burl. lo ſon nel caſo ifteflo .
Friſ. Promettetemi dunque
S ' Ella manca di fe , di non laſciarla .
Burl, Gigrate a me di non abbandonarla .
Frif. Giuro ...
Burl. Prometto ... Eccole qui ,
Friſ. Proviamo .
Burl. Ho paura , che poi ce ne peatiamo i

SC E N A VIL,

Lesbina , e Nerina ,

Lesb . ( H ſorte Traditora ! )


Ner..
het ( Oh forte ingrata
. :)
Lesb . ( Tu m'hai tradita . )
Ner. ( M'hai affallipata . )
Burl. Servo , Signora mia .
( procurano alterar la voce .
Friſ. Schiavo a Vaſignoria .
Lesb . Serva ſua , mio Padron .
Ner. Serva Umiliffima .
Lesb. Lor Signori chi ſono ?,
Buri. Cavalieri .
Frif. Amici di Lindoro .
Ner. Partiranno con Lui ?
AT TO
Friſ. Si mia Signora .
Burl. E partirà con effo Eurilda ancora .
Lesb. ( Che invidia ! )
Ner. ( Che difpetto ! )
Burl. E due Ninfe sì belle ,
Che potrebbero noi render felici,
Qui reſteranno a far le Peſcatrici
Ner. Ah purtroppo , Signore .
Fril. E ſe il bambino Amore .
Vi deftigaſſe andar lontan di quì ,
Non anderefte voi ?
Lesb . Eh forſe si .
Burl. Se volete venir , meco vi guido .
Ner. Ah Signor , non mi fido .
Friſ. Io vi ſpoſo a drittura .
Lesb. Che m'ingannate ho un poco di paura .
Friſ. Giuro da Cavaliera .
Burl. Sulla mia Nobiltà vi dico il vero .
Se volete venir convien far preſto .
Friſ. Il baſtimento è lefto .
Ner. Lesbina , che facciamo ?
Lesb . Coſa dici Nerina Andiamo ?
Ner. Andiamo .
Burl. Ma dite , avete un qualche innamorato ?
Ner . Eravi uno ſguajato ,
Che il bello mi facea ; per i ſuoi denti
Queſto cibo non è .
Burl. Ehi ſenti, fenti. ( piano a Friſel.
Friſ. E voi amaſte alcuno ?
Lésb. Vi dirò : v'era uno ,
Che mi piacea una volta ,
Ora più non lo curo .
Fril. Aſcolta , aſcolta . ( piano a Buri.
E voi non ſiete nata
Per un fimil meſtiere .
Lesb . Certo coſa ſon ' io da Cavaliere .
Burl. Voi nutrite nel ſen nobili brame ;
Ner. lo non ſo praticar , che colle Dame. 1
Burl. On quanto fiete bella !
Friſ. Oh quanto mi piacere !
Lesb.
TERZO : 45
Lesb . Dite davvero
Ner. Ah poi m'ingangerete .
Burl. Andiamo avanti ? ( piano a Frif.
Friſ. Adeſſo viene il buono . ( piano a Burl.
Via non perdiamo tempo .
Burl. Lindoro ſeguitiamo .
Ner. Ehi Lesbina .
Lesb. Nerina .
Ner. Andiamo ?
Lesb . Andiamo .
Burl. Favoriſca la ſua bella mano ,
Io la voglio ſervir come va .
Ner. Mi ſorprende l'onore ſovrano .
E mi grazia con troppa bontà ,
Friſ. Se comanda la ſervo pian piano .
Con riſpetto , con tutta umiltà .
Lesko Un favore si raro , sì ſtrano ,
Più contenta , più lięta mi fa .
Ner. Il ſuo Nome ?
Burl. Burbanicolo .
Lesb . Ed il ſuo ;
Friſ. Baranpendicolo .
Lesb. )
Ner. ja 2 Nomi belli in verità .
Burl. ) .
Friſ. ja 2. ( Oh , che rara fedeltà !
Lesb . Ebi Signore , è titolato ?
Friſ. Sono Conte , e fon Marcheſe :
Ner. Dica , dica , è graduato
Burl. Duca ſono al mio Paeſe .
Ner. Mi rallegro .
Lesb. Mi conſolo .
Chę fiorita Nobiltà ! )
Burl
a
Friſ. )
Ner. Ehi Lesbina , io fon Ducheffa .
Lesb. Ehi Nerina io fon Conteffa .
a 2. Che fiorita Nobiltà !
Ner. Il mio caro Burbanicolo .
Lesb. Il mio bel Barapendicolo .
Burl.
40 AT TO
Burl . La mia cara Cobreſlipa .
Friſ. La mia bella Ducheffina .
& 2 Andiamo , andiamos
Con civiltà .
Viva la noſtra
Gran Nobiltà .

SCENA VIII.

Spiaggia di Mare illuminata in tempo di


notte , con barche adornate di Fand
per l'imbarco di Eurilda ,
1
Eurilda , Lindoro , Maſtricco , e ſeguito di
Cavalieri , e ſervi .

CORO.

Soavi Zeffiri
Al mar c'invitano ,
Son l'onde placide
Non v'è timor .
Procelle torbide
Dal mar ſpariſcono :
Quando ſi naviga
Col Dio d ' Amor
Lind. Andiam Spoſa diletta .
Eur . Io leguo i pafli voſtri.
Maffr. On come i voti noftri
Turto , tutto ſeconda :
Ciel ſereno , aure liete c , placid ' onda s

Burlotto , dando braccio a Nerina , e Friſellino


a Lesbina ,

Buri. Hi Signore , aſcoltate .


Fril. EH Aſpettate , aſpettate .
Burl. L'abito vi rendiamo .
Friſ. E del voſtro favor vi ringraziamo :
Si levana i baffi e gli abiti,
Lesb .
1
I E R Z O. 42
Lesb . Come !
Ner. Che vedo !
Frif. Addio , la mia Ducheffa :
Burl. lo faccio riverenza alla Contera .
Lesb . Ah cane !
Ner . Ah (ccllerato !
Maft. Figliuoli cos'è ſtato ?
Burl. Finta abbiam Nobiltà ,
Per ſcoprire la loro infedeltà .
Friſ. E ci Gamo chiariti
Effere da due Donne ambi traditi !
Maft. E chi pazzi , v'inſegna
Le femmine tentare in calo tale
Che avrefte fatto Voi , Sciocchi , che ficte ,
Se bene a lor volete
Spofatele , tacete , e non parlate ,
Si ſtrapperà ſe troppo la tirate .
Burl. Amico il giuramento .
Friſ. Si , si , me lo rammento .
E Voi ?
Burl. Ed io peorito
Son della triſta prova ·
Maft. Chi va il male cercando , il mal ritrova .
Burl. Nerina .
Ner. Sono irata .
Friſ. Lesbina mia :
Lesb. Sonº io mortificata :
Burl. Via via , dammi la mano :
Friſ. Via quel , ch'è ſtato , è ftato ,
Lesb. Tu m'inganni crudel .
Ner. Tu ſei Idegaato .
Maj. Prima , ch ' io di qui parta
La vò veder finita .
Ecco mago , ecco mano a mano unita : ( li unifse ;
Ner.
Lesb . ) 4 4. Dilcendi Amor piccolo
Uniſci Spola , e Spoſo
Burl . )
In un perfetto ardor .
Friſ. )
Eur .
Lind. 4 2. Amor colla fua face
Dia
Α - Τ Τ Ο
Dia pace al noſtro Cor :
Maft. Andiamo partiamo
Di Cintia allo fplendor :
( a ſuono ci giulivi Aromenti so imbarcano Eurilda ,
Lindoro , Maffricco , Cavalieri, e Servi .
Eur. )
a 2. O Ninfe , o Peſcatori
Lind. ja
Via fia propizio amor . ( dalla Barca .
'Lesb . )
Ner: j« 2. Buon Viaggio vi conceda
Netuno pio Signor.
Turri .
Così le Pelcatrici
Nel loro Amor felici
Avran contento il cor .

Fine del Dramma .


.
L ' ARCADIA

IN

BRENTA ,

DEL SIGNOR ,

DOTTOR

CARLO GOLDONI .

* I N V Ε Ν Ε Ζ Ι Α

MDCCLX X I.

PRESSO AGOSTINO SAVIOLE

CON LICENZA DE SUPERIORI .



3

LETTOR GENTILISSIMO .

ſaranno quelli , che letta l'Arcadia in Brenta


hi averando l'intiera cognizione . Si la quafi com
Pocnon
munemente aver figurato l'Autore di queſt' Arcadia una
Converſazione di fette Civili , ed oneite Perſone in un
luogo delizioſo fra quei magnifici Palaggi , che adorna
no il Fiume Brenta , e che furmano una delle più belle
Villeggiature d ' Italia . Tre Uomini , e tre Donne for
marono la raunanza , cioè , Silvio , Giacinto , Foreſto
Marina , Roſaura , e Laura , a'quali s'aggiunſe dopo
qualche giorno Fabrizio Fabroni di Fabriano , che per
la ſua età , e per il ſuo Carattere , miſto di ſciocco , e
di faceto , rielcì il Condimento della gioconda focieca lo
ro . L'Arcadia , di cui ora parlo , conſiſte principalmen ,
te in motti arguti , detti faceti , Novelle {piricole , Can
zobetre , Madrigali , e cole ſimili , per lo che potendo
una ſimile Converſazione intitolarſi giocoſa Accademia
fu per la ſteſſa ragione dall ' Aurore intitolata l'Arcadia
in Brenta , colla reſpectiva fimilitudine dell' Arcadia di
Roma , in cui coſe più ferie e più elevate fi tractang .
Io adunque per argomento della mia preſente Operet
ta non prendo già l'Arcadia in Brenta , che ſcritta tro
vaſi dal noſtro Autore , poichè in eſſa materia non tro
vo per una Teatrale rappreſentazione .
Sul fine di deria Arcadia , ſciogliendo i ſette Arcadi
la loro gentile converſazione , s'invitano vicendevol.
mente per la fuffeguente ſtagione , e tutto che ſtabiliffe
so paſſare ſul fiume Sile , accadde però , che quel tale
Mel. Fabrizio Fabroni da Fabriano , piccatol di gederos
fità , volle trattar magnificamente la maggior parte di
quelli , che l'avevano favorito , e ſeco li conduffe in un
fud Caſino ful Fiume Brenta , formando in eflo novel .
lamente l'Arcadia in Brenta . Invito Roſannå , e Laura,
Giacinto , e Foreſto , laſciando da parte Marina , e Sil
vio , perchè effi troppo ſul vivo lo avevano motteggia
to nell' altra Arcadia .
A 2 S'ac
S'accrebbe non pertanto il pumero della converſazio.
ne con Madama Lindora , Dama di una ftraordinaria
ftucchevole delicatezza , ed il Conte Bellezza di una ca
ricatiffima affettazione .
Il povero Fabrizio di gran core , ma di poche ſoſtan
xe , per foftener l'impegno , a cui incautamente s' appre
fe , andò in rovina , rimaſto in pochi di fenza denaro ,
e ſenza roba , e col roflore di doverfi vedere ſcornato da
gli oſpiti, e ridutta l ' Arcadia in una Commedia , che
per lui poteva dirſi Tragedia , a che molto ha contri
buito Foreſto , uno degli Arcadi , ma il più confidente
di Fabrizio , quello , a cui aveva egli raccomandata 1
economia della caſa .
Queſta mia Arcadia in Brenta è tanto iſtorica quanto
quella di Ginneſio Gavardo Vacalerio , avendola ricavata
da Cod.ci Antichitfini della Maiconcenta , ove vanno a
terminar i tuoi giorni curti gaelli , che , come Meſſer
Fabrizio , ſi fanno mangiare il fuo , e fi riducono po
veri , per volerla 1pacciar da grandi .

K42: CAUSEDIS22060.22844295643962%

INTERLOCUTORI .

ROSANNA .
MADAMA LINDORA .
LAURA
Meder FABRIZIO Fabroni da Fabriano ,
IL CONTE BELLEZZA .
FORESTO .
GIACINTO ,

La Scena fi rappreſenta in un Caſino delizioſo di M


Fabrizio , ſicuato alle rive del Fiume Brenta .

AT.
ATTO PRIMO .

SCENA PRIMA .

Camera terrena in Cala di M. Fabrizio .

Fabrizio , che dorme ſopra una Poltrona in vefte


da Camera , e Forefto .

For . H queſta sì , ch'è bella ,


OH Il Padrone di Cala ,
A tutti i Foraſtieri dà ricetto
E gli convien dormir fuori del letto ,
Con queſta bell' Arcadia
Ei ſi va rovinando , ed io , che ſono
Da queſto ſciocco , Economo creato ,
Or che manca il denar , ſon imbrogliato .
Orsù lo vo ſvegliar . Già s'alza il Sole ;
Oggi almeno ci vuole
Fra quei , che famo , e quelli , che verranno ,
Mezza l'entrata fua di tutto l'anno .
Signor Fabrizio ... Ebi Signor Fabrizio .
Svegliatevi , ch'è tardi .
Su via , che s'alza il Sole ;
V' ho da dir due parole .
Fab . Che ?
( foegliandoſ un poro
For . Svegliatevi.
Fab . Si .
For . V'ho da parlare .
Eab . Par ... la .... te .
For . Egli fi torna a addormentare .
Su via , Meffer Fabrizio .
Fab. Seguitare .
( jo rifveglia .
For. Se voi non m'aſcoltate ,
Non vò parlar da ftoico .
Fab. Tengo gli occhj ſerrati , ma viaſcolto ..“ ( dormie,
For . Ben , lappiate , che io
Ho il denar terminato
Che voi m'avete dato ;
A

1
6 A Τ Τ Ο
Che per tante perſone
Convien fare una buona provigione .
Che riſpondete ? Sì , dorme di guſto .
Signor Fabrizio ...
. Fab . Già .
For. M'avete inteſo ?
Fab. Ho inteſo tutto .
For. E ben , che riſpondere ?
Fab . Fate quel , che volete .
For . Ma il denar ?
Fab . Che degar ?
Foy . Mavete inteſo ?
Fab. Tuito non ho comprefo .
Tornate a dir .
For. Alzatevi di grazia .
Fab . Voi avete timor , ch'io m'addormenti ,
Pericolo non v'è , ma per gradirvi
M'alzero ; via parlare . ( s'alza , ef accofa belbela
For. Ora , Signor , ſappiate , ( lo al poggio della poltrona .
Che non v'è più denaro
Fab. Ben .
For. Che io
Non ſo più come far ; Che oggi s'aſpetta ( s'addor.
Nuova Foreſteria ...
E buona notte di Vofigaoria .
Signor Fabrizio ... Ehi Signor Fabrizio ...
Signor Fabrizio ... ( pia forte .
Fab. Che ! Come !
For. Voi fiere
Impaſtato di ſonno :
Fab . Io ! Che dite ?
Dormo io ? Signor no. Eccomi lefto ,
For. Venire qua . ( lo prende per una mano , e lo tien forte .
Fab. Son qua .
For. Vi torno a dire ,
Signor Fabrizio caro ,
Che vi vuol del deparo :
Fab. Ed io riſponderò ,
Signor Foreſto caro , non ne bo .
For. Ma , che fare dovrò ,
Per
P R I MO :
Per ſupplire l'impegno , in cui voi fiere ?
Fab . Fate quel , che volete .
For. Non v'è denaro
Fab . Oibo
For . Grano
Fab. E' venduto .
For. Quei Cavali indiſcreti ;
e he mangian tanto ficao
Si potrian eſitar ,
Fab. Si ( d'appoggio alle spalle di Forefto.
For. La Carrozza ?
Fab La Carroz ... za ... ( i'adde menta ,
For. Eh io non ſono pazzo .
Di volervi ſervir di macar asko..
Fab. Sł, la Carozza ...,
For . O la Carrozza. , o il Carro ,
Vi dico in due parole , >
Che le non v'è denar , l'Arcadia voſtra
E' prefto, terininata ,
E tutta la Brigata ,
Provita d ' appetito ,
Grazie vi rcoderà del dolce igrice
Se vi mancano i contanti ,
Fare quel , che fanno tanti ,
Impegnate , e poi vendete
E le robba non avete
Già fi la l'ulanza vaga ,
* Che ſi compra , c non paga ,
E ſi gode all'alçrui ſpalle
Ed alpetta il creditor.
Queſta regola è diffufa
Dapergatto , già fi ufa .
Ed è feggo , choba delcredito ,
Quando un'gomo & debitor
S ΕE Ν A II.
Fabrizio fele
Er dirla , quali , quali
PEOr or me n'anderei ,
E l'Arcadia , e i Paſtori, impiantorei;
Ma fe lanpo pacate
A 4 : Son
SAT TO
Son già ſtato graziato , il dover mio
Vuol , che ſt'anno lo ſteſſo faccia anch'io .
E poi ? e poi vi ſon quelle Ragazze ,
Che mi piaciono tanto ,
Eſpero aver d'innamorarle il vanto .
Ma Diavolo ſi ſpende
Troppo a rotta di collo . Voglio un po far il conto
Quanto bo ſpeſo fin'ora ,
E quanto doverò (pender ancora .
( Tira fuori un foglio , ed una penna da lapis .
Quattrocento bei ducati ...
Poverini ſono andati .
Sellantotto bei zecchini...
Sono andati poverini
Treata doppie ... oh che Animale !
Cento fcudi ... oh beftiale !
Quanto fanno ? lo non lo ſo !
I zecchini feffantotto
Co'ducati quattrocento . 4
Fanno ... fanno ... oh che tormento
Balta , il conto è bello , e fatto ,
Perché un foldo più non ho . ( parte .
5
SC Ε Ν Α III.
Giardino , che termina al Fiume Brenta .
Roſanna Laura , Giacinto , Forefto
Sopra ſedili erbofi , poi Fabrizio .
He amabile contento
Fra queſti ameni fiori ,
Godere il bel concento .
# 4 Degli augellin canori !
Che bell' udir queſt'aure
Quell'onde a mormorar!
Fab. Che bella Compagnia !
Fa proprio innamorar :
Che bell'udir queſt' aure,
Quell'onde fufurrar!
Giac. Belliſſima Rofanna ,
Nell ' Arcadia novella. 1
Bramo , chę fiate voi mia Paſtorella
Ref.
P R I. M 0.
Rof. Anzi mi fate onore ,
E vi accetto , Signor per mio Paſtore .
For. E voi , Lauretra cara ,
Seguendo dell ' Arcadia il paragone
La pecora ſarcie ...
Lau . E voi il Caprone .
Fab. Bravi , così mi piace .
1Voi quattro in buona pace .
State qui allegramente ,
Ed il pover Fabrizio niente , niente .
Giac. Via federe , o Signore .
Fab. lo ſederei
Qui volentieri un poco ,
S'uno di lor Signor mi delle loco .
For. Inteli a dir fra l'altre coſe vere ,
Che non manca ' mai ſedia a chi ha il ſedere :
Fab. ( Cappari ! Il caſo è brutto .
lo niente , e loro tutto ? Afpecta , aſpetra . )
Amico , una parola . ( a Forefte .
For. E che volete
Fab. Parlar di quel negozio .
For .Di che ?
Fab. Non m'intendete ? Un capo ftorno !
For. Dell' Arſan ?
Fab. lo !
For. Lauretta , jadeſſo torno . ( s'alza .
Eccomi , ov'è il denaro ?
Fab . Aſpettate un momento .
Paſſeggiate un cantino , ed io mi ſento .
Ah ah , te l'ho ficcata . (hede nel loco di For.
o queſta ſ ch'è bella ,
Io non voglio ſtar fenza Paftorella.
For. Pazienza , me l'hai farta ;
Ma mi vendicherò .
Las. ( Vo divertirmi . )
Bella creanza al certo !
Dove apprendefte mai
Cotapta inciviltà
Fab. Ma fioalmente ...
Lau Finalmente , vi dico ,
Nog
/
AT TO
Non ſi tratta così .
Fab . Son io ....
Lau . Voi ſiete
Un bell'ignorantaccio .
Dird, meglio ;Voi Geće un villanaccio .
Fab . Al Padrone di cala ?
Lau . Che Padrone !
Queſta cala , ch'è qui , non è più vafrai
Queſta è l'Arcadia auſtra ,
Noi famo Paftorelle , e voi Paftore ;
E non serve che fate il bell' umore
Fab . Dice ben .
For . La capite ?
Lau . Non occorre , che dite
Voglio , non voglio .
Fab. Oibo .
For. Vogliamo fare
Tutto quel , che ci pare..
Fab , Signor sì .
Lau . E non èè poca
La noſtra cortela ,
Che non v'abbiam ſin or cacciato via
Fab . Padroni .
For. Averé inteſo ?
Fab. Se non ſon lordo .
Lau . Acciò ben la capiſca
La voſtra mente ftolta ,
Ve lo tornerò a dir un'altra volta .
Vogliamo fare
Quel , che ci pare .
Vogliam cantare
Vogliam ballare
E voi cacete
Poiché voi ſiete
Senza giudizio ,
Signor Fabrizio
Siete arrabbiato
Via , che ho burlato
Non dirò più.
L ' Arcadia noftra
Tuca
PRIMO :
Tutto permette .
Due parolette
Non fanno male .
Un animale
Di voi più docile
Giammai non fu .

SC EN A iv .
Roſanna , Giacinto , Fabrizio , & Forefte :
Fab . TO rimango incantato .
For . Signor , che coſa è ſtato !
Se comanda (eder , ſi ſerya pure !
Oh queſta sì , ch'è bella !
Io non voglio ftar lenza Paftorella
( contrafacerdo e Fabr.
Fab. Ancor voi mi burlate !
For . lo burlarvi? penſate .
Siete l' Amico mio più fido , e caro ;
Ma fe manca il denaro ,
Vi giuro in fede mia ,
Che tutti ce n' andiamo in compagnia i ( partea
Fab. Andate col malan , ch . il Ciel vi dią .
Ma , Signora Rolanna ,
Che dite voi ! che dite voi , Giacinto ,
Del parlar di Lauretça ?
Giar. E non vedere ,
Ch'ella G prende ſpana ?
Fab. Corpo di Satanaffo ;
Coſpettonon di Bacco :
Se me a'ha dette un facco :
Roj. Eppure il di lei sdegno
Parmi d' Amore on { egno .
La femmina talora
Scaltra finge odiar quçi, che pit adora
Fab. Poflibile , chemami
E cosi mi ſtrapazzi ?
Roſ. lo ve lo giuro ,
Statene pur ficuro .
Più volte l'amor fạo m'he confidato
Arde per voi .
Fab .
1
12 A T TO
Fab. Che" amor indiavolato!
Giac. E' ver ? ( piano a ROC
Ros . (Mi prendo fpaflo . ) ( 4 Giac
Sapete la cagione , (a Fabra
Ch'or la reſe furioſa ?
Perché di me gelofa .
Fab. Or la capiſco .
Ma , che motivo ha mai
D'ingelofir di voi
Rol. Gli affetti mici
Ho confidati a Lei :
Fab . Dunque Voi por mi amate ?
Roſ. Par troppo è ver . 1
Fab. Bellezze fortunate ?
( toccandoſi il viſo
Giacinto , che ne dice ?
Forſe v'ingelofite ?
Giac. Niente affatto .
Io non lono sì matto
S'ella v'ama , Signor ; io vado via ;
Che non voglio impazzir per geloſia .
Dun Amante è gran follia
Impazzir per geloſia .
S'una Donna è di me ſtanca
Non mi manca altra beltà .
Per la Donna chi s' affanna
Chi s'adira , aſſai s'inganna ,
Già fi sà , che invao ſpera
Una vera fedeltà .

SCEN
NA y.

Rofannai, e Fabrizio ,
Fab. Unque , fe Voi mi amare ,
Diſcorriamola un poco .
Ref. Ma Laura farà poi meco ſdegnata :
Fab. Io non vò quella Donna indiavolata .
Rof. L'amicizia , il dover non lo permette :
Fab. Amor non vuol riguardi ,
Aggiuftiamo le coſe infra ' di noi ,
E laſciare , che poi Larretta dica g
BOS
PRIMO .
Ros. Vamo , ma non vogl’io cradir l'amica .
Fab. Oh caro il mio ceforo ,
Già ( pafimo , già moro . ( afcolta ?
Rof. Olà , Signor Fabrizio ,
Più riſpetto vi dico , e più giudizio ,
So che celar dovrei .
Il mio novello amore
Ma tanto non credei
Che ardito il voſtro core .
Giangeffe a delirar .
Nel ſeno eguale ardor
Forſe riſcoto anch'io
Ma on nobile rigor
Inlegna al foco mio
Le fiamme a moderar .

S C E
Ε N
Ν A VI .

Fabrizio , poi un Servo , che non parla :


Fab . Olanna mi vuol bene , e mi diſcaccia , ***
R Laura mi porta affetto , e mi ſtrapazza ,
Io non lo di che razza
Siano codefti amori .
Se le Niofe , e i Paſtori
S'innamoran così ſon tutti mati ,
Queſto ſembra un amor tra cani, e gatti .
Fab. Chi Madama Lindora !
Dille , che venga coſto , e non fi penta;
Che venga ad onorar l'Arcadia in Brenta , ( parte
Caipita , quefta Dama ( il Servo .
Di conoſcermi brama !
Foffe di me invaghita ! allora sì
Che queſte due ragazze
Farei di gelofia diventar pazze .

S C Ε Ν Α VII.

Madama Lindera con due Braccieri , e deti .


Lin . Imè ( indietro .
Che coſa è ſtato ?
Lind.
A TIO .
Lind. Ho tanto caminato” .
Non poffo più .
Fab. Vicino è il fuo Palazzo ,
Men d'un tiro di ſchioppo . *
Lin. Per le mie pianticiae è troppo troppo .
Fab . Via Sian , s'avanzi , e ſeda .
Lin . Guardate per pietà ,
Che non vi ſiano fiori ;
Io non poffo fentir cattivi odori ,
Fab. L'odor non è cattivo , faccia grazia .
Lin. Abi , abi .
Fab. Qualche diſgrazia ?
Lin . Maledetto Giardino !
Ho ſentito l'odor di Gelſomino .
Fab. Vuol , che lo butci via ?
Lin . Sì , ve ne priego .
Fab. Vattene , o criſto valo ,
Che di Madama hai conturbato il nalo .
Via s'avanzi un tantino .
Lin . Adagio ; pian pianino . ( ai Braccieri.
Mi volete ſtroppiar. Voi lo ſapete
Son delicata allai ....
Tre pafli in una volta non fo mai .
Fab. Come dunque farà a falir le ſcale,
Lin . Tacete , mi vien male
Solo in penſarlo .
Fab. Scul , mi perdoni ;
Ella è forG ftroppiata ?
Lin. Anzi più beo tagliata
- Donna non v'è di me . Voi stupiteſte
Nel vedermi ballar.
Fab . Quando ſi balla .
Non ſi fan quattro 'palit in fu un mattone
Lin . Trovata ho un invenzione
Di far i Minuetti
Con piccoli paſſerti ;
E perchè il tempo veramente intendo
Quartto battute in ogni paffo io fpendo .
Tab.Dunque ſopra una feſta in tal maniera
Va minnette Gi farà per fera .
Linds 1
PR 1 M o .
Lind. Ma dove ſon le belle
Arcade Paſtorelle ?
Fab . Or le farð venir Eki ( cbianta il Sexu .
Lin . State zitto .
Oime con quella vdee cési altă
Voi mi fate ftordir :
Jab. Vel , coſa ſento !
Ella non può ſeptir alzar la voce !
Lind . Lo Atraputo , e la 'toffe ancor mi owoce
Fab. Ma , gran delicatezza !
Credo provenga dalla gran bellezza .
Lind . Non dico , ma può darli .
Fab . Certo , Signora st .
Lind . Quando lo dice lei , ſarà così .
Andrò ; ſe fi contenta ;
Le amiche a tiérovar
Fab. Ma non vorrei ,
Che troppo affaticaffe ;
Prima che ſia arrivata
Per lei ci vuole almeno una giornata :
Lind . Andrè così bel bello ,
Se fi contenta Lei Signor Fabrizio .
Pab . Ah , vadá , Vada , ( che mi fa ſervis
Lind. Riverente ; # Lei m'inchino . "
Ebi, Braccieri ; que la mano
Venga preſto co. i dodate piano .
Venga poi .... non mi ſtroppiate
Correr troppo voi mi fate ;
Mi vien mal , non poffo più
Via bel bello , andiamo avanti
Le ſon ferva , addio , Monst .
S CE N A VIII.
Fabritio , poi siru .
Fab. ' la ringraziato il Ciel , che te neandana .
Ma creſce la brigata ;
E il denar va mancando , é 1a Carotza :
Sarà venduta , ce i Cavalli ancora
Pazienza , alaten ho il guſto
Di veder due Regazze innatietate ,
Che Poepolc gugce due foi parak :
Oh !
AT TO
Oh Diavolo ! Che dici ? ( al servei
Viene il Conte Bellezza ? venga , Venga .
Giacche alla caſa, s'ha a veder il fondo ,
Venga pur tutto il mondo .
S CE N A IX .
Arriva un Burcbiello , di cui sbarca il
Conte Bellezza .
Fab. che gran Signorone
Coſtui porre mi vole in ſoggezione..
Cont. Permetta , anzi conceda ,
Che proſtrato di veda
Al Prototipo ver de Generofi
L'infimo de' ſuoi ſervi riſpettofi ,
Fab . Servitor obbligato .
Cont. La fama ha pubblicato .
I pregj voſtri con eroica tromba ;
L'Ecco intorno rimbomba ,
Il nome alco Sovrano
Di Fabrizio Fabroni da Fabriano .
Fab . Servitore di Lei .
Cont. Ed io pur bramerei ,
Anzi folpirerei ,
Benchè il merito mio fia circonſcritto
Nel ruolo de' ſuoi ſervi effer deſcricco
Fab . Anzi de'miei Padroni .
Cont. Ah mio Signor , perdoni .
Se tracotante ardito .
Prevenendo l'invito ,
Per far la mente mia lazia , e contenta ,
Son venuto a goder l'Arcadia in Brenta .
Fab. S'accomodi .
Con . La fama
Poco difte fia or di voi parlando ;
Voi cantando eſaltando
Veggo più , veggo molto
In quell' amabil volto
Che con raggi di placido fplendore
Spiega l'idea del liberal ſuo cuore .
Fab. Signor , lei mi confonde .
Vorrei dir , ma non so ,
Per
1

PR 1 M 0.1 17
Per andar alla breve io tacerd .
Cont. Quel filenzio loquace
Quanto , quanto mi piace ! Ella tacendo
Col muto favellar và rilpondendo ,
Ed io , che tutto incendo ,
Il genio fuo comprendo
Ella vuol favorirmi, ed io mi arrendo ;
Ed accetro le grazie , e grazie rendo .
Fab. Le renda , o non le renda ,
E tutta una facenda .
Se qui vuole reſtar , mi farà onore ,
Cerimonie non fo , ſon di buon cuore .
Cont. Viva il buon cor . Anch'io l'affettazione
Odio nelle perſone ;
Parlar mi piace natural affatto .
Perciò dal ſen eſtratto
Il più divoto , e caldo ſentimento ,
Trabocca dalle labra il mio contento .
Fab. Se queſto è naturale ,
Parla ben , non vi è male .
Cont. La provida natura
Preſe di me tal cura ,
Che mi reſe il più vago , e il più giocondo
Grazioſo Cavalier , che viva al mondo .
Fab. Me ne rallegro aſſai . S'ella bramaffe
Ripolarſi è Padron .
Cont. Si , mio Signore ,
Accetterò l'onore ,
Che l'arcitoprafina lua bontà
Gentiliffimamente ora mi fa .
Fab. Vada pare . Pancrazio . ( al Seru
Servi queſto Signor .
Cont. L'eſuberanza ,
Anzi l'eſorbitanza
Delle grazie , onde lei m'ha incatenalo .
Fab . Vada , baſta così .
Cont. Laſci , che almeno ...
Fab. Vada per carità .
Cont . Non fia mai vero ,
Ch'io manchi al dover mio ...
L ' Arcadia in Brenta , B Tab .
18 TATTO
Fab. Vada lei , mio Signore , o vado io .
Cont. Non s'adiri di grazia , ch'io taccio ,
Non vo darli pid ncja , ne impaccio :
Bramo ſolo ... fto zitco ; e non parlo ' ,
Più non ciarlo , credetelo a me.
Ma tal pena chi puol mai ſoffrire ?
lo ſtar cheto ? Mi ſento morire .
Signor caro ... ho finito , in mia fe .
SCENA X.
Fabrizio ſolo .
On due pazzi di più nella brigata
Ora l'Arcadia in Brenta è rerminata .
CO.
E viva l'allegria . Corpo del Diavolo
Quand'io mi divertiſco
Proprio ringioviniſco .
E quelle regazzette ,
Quanto ſono careite : 1
Per parlare con effe i giorni miei,
Cofperto ... Non ſo dir coſa fareia
Per Laurétta vezzoletta
La carrozza vada pure .
Per quell'altra ragazzetta
Li cavalli vadan pure .
Per Madama vada il reſto
Mi proteſto ,
Che non vò penſar a guai
Sempreniai
Voglio ſtar in allegria ,
E ti (penda in compagnia
Tutto , tutto , quel che c'è:
S C Ε Ν Α XI .
Camera in Cala di Fabrizio .
Madama Lindora , poi il Conte Bellezza :
Lind. Ove Laura , e Roianna
Dove mai fono : Ohimė, che acl cercarlo
Dalla Sala alla ſtanza
Ho tanto caminato ,
Che mi ſenco di già mancar il fiato .
Vorrei ſeder un poco
Chi è di là ? Vé acfluno ?
PRI MO . 19
Cont. Madama , vi ſon io .
Lind . Da ſedere ... Oh perdoni ;
Non v'avevo veduto .
Cont. A tempo ſon venuto . ( gli dà la ſedia ..
S'accomodi .
Lind. Mi ſcufi ...
Cont . Anzi al provido ciel le grazie io mando ,
Perchè degno mi fè di ſuo comando .
Lind . ( Non mi diſpiace , è tutto gentilezza . )
Ma chi è lei , mio Signore ?
Cont. Son il Conte Bellezza ,
Un voſtro Servitore ,
Obbligato, divoto , e profondiffimo .
Lind. Anzi mio Padroniffimo .
Cont. Deh mi conceda l'alco onor, ſovrano
Di poterle baciar la bianca mano .
Lind . Ah !
Cont. Cos'è ſtato .
Lind . Mavete rovinato il mio ditino .
Toccate pian pianino ;
Son tanto delicata ,
Che non poſſo sì forte effer toccata .
Cont . Leggeriſſimamente
Alzo la lattea delicata mano ,
E con l'avida bocca ...
Lind. No , no , che , ſe mi tocca
L'acuto pelo , che vi ſpunta al mento
Mi vedrete cadere in ſvenimento .
Cont. Lo fard con tal arte ,
Che voi ne ſtupirete ;
Siate pietola , oh Dio , ſe bella ſiete .
Lind. ( Mi commove . )
Cont. Proſtrato ,
Mia bella , al voſtro piede ,
Vi dimando pietà , grazia , mercede ,
Lind . Via , prendete la mano .
Cont. Cara man ...
Lind . Piano piano :
Cont. Ancor non l'ho toccata .
Lind. L'avete con il fiato un po alceratailbetale she !
B 2 Con.
AT TO
Cunt. Andio cauto anche in queſto .
Lalciate ...
Lind. Non ftringete .
Cont. Ripo are la man fovra il mio braccio .
Linda Che ruvido pannaccio !
Conr. Vi porro il fazzoletto .
Lind. Nun mi par molto netto .
Cont. Dunque , che far dovrò ?
Lind . Non iaprel .
Cont. Ah Madama , io moriro .
Lind. Vi vorrei compiacer , ma non vorrei ,
Che la mia compaffione...
Cont. Trovata ho una invenzione
Che non vi ſpiacerà . La bella mano
Alzate da voi ſteffa ,
E mentr'ella s'appreffa al labbro mio
Il labbro inchino , e me gl'accufto anch'io .
Lind. Mi contenro .
tont. Sian grazie al Cielo , al fato';
Generofa Madama , io ſon beato- ..
Eccomi, alzate un poco
Ancora un poco più ,
mind. Non mi ſtancate .
Cont. Ma ſe non vi fermate
Per un momento ſolo .
SCENA
Fabrizio , Porefo , e derti .
Ignor Conte bellezza , io mi conſolo
For . Samocoro, ma di core .
Cont. i Indiſcreta fortuna ! ) ma di che ?
Fab. H Principe lei è
Per cutto queſto di d'Arcadia noftra ,
Cont. E gentilezza voftra ,
Non già merito mio .
Fab. Aozi i meriti voftri a noi fon mori ,
16
E crearo v'abbinm con cutti i voti .
Lind. Anch'io l' Arcadia todo ,
E d'effervi foggetta eſulto , e godo .
Cont. Ah che più goderei
Il bramato piacer de' labbri mici .
For.
PRI MO .
For. A voi Principe degno ,
Del ſuo riſpetto in fegno
Manda l' Arcadia noftra
Queſto ferto di fiori .
Lind Abi mi fate morir con queſti odori .
Fab . Via , Madama Lindora
Non li può ſopportar .
Cont. Deh riponete .
Queſto Serto fatale .
Lind. Mi ſento venir male .
Fab. Preſto , preſto , tabacco .
Lind. Si , tabacco .
Fab. Prenda .
Lind. E' troppo granito ,
Se lo prendo , potria macarmi un dito .
Cont. Queſto è fino affai piel .
Lind . Non mi piace , Signor , va troppo in ſu .
For. ( Ora l' aggiuſto io ,
Con queſta ſtranuriglia
Mi voglio divertir con chi ne piglia . )
Prenda , prenda di queſto .
E foglia ſchietia , Ichiecta , e leggierillima.
Lind. Quefto , queſto mi piace obbligatılıma. ( prende ia .
For. Comanda :
( al Cont.
Cont. Mi fa grazia . ( prende tabacco .
For. E voi ?
( a Fabrizio .
Fab . Mi fare onore .
( lo prende ancbe lui .
For . ( Voglio rider di core ,
La Stranutiglia vera
Li farà ſtranutar fino alla ſera . )
Fab . Vada , vada . ( parte ,
Cont. Vada lei .
Lind. Anzi lei . ( a Lind .
Vada . Ecci .
( Aranuta .
Fab. (
Cont. { Viva , viva .
Lind. Grazie . Ecci .
( Aranura forte ,
Ahi ! Eccì .
Ab ! Ecci .
Fab Poverina ! Cf getta a federe.

B 3 Саг.
27 ATTO PRIMO .
Cont. Prelto , Eccì . ( Aranuta ,
Fab. Che bel garbo !
Son qua io .
Forti , Eccì . Aranuta .
Cont. Altro . Eccì . ( Atranuta .
Lind . Ajutatemi, eccì .
Cont. (
Che tabacco , ecci ', ecci :
Fab . (
Maledetto ecci , ecc .
Che tormento ,
Che mi ſento
Più non poffo , ecci , eccl .
Cont. Via Madama , non è niente .
Fab. Che tabacco impertinente ?
Lind . Acqua freſca per pietà . ( salza .
Cont. Vado a prenderla , eccì .
Fab . Ve la porto , ecci , eccì.
Lind. Il mio naro , la mia teſta
Il mio petto , ecci , acci ,
Cont. V'è paſſato ?
Lind. Signor sì .
Fab . State meglio ?
Lind . Par di sì .
a 3. Dunque andiamo in compagnia
A goder con allegria .
Dell' Arcadia il primo dì .
a 3 Vada vada , ecci , eccì .
Maledetto tabaccaccio ,
Cont. Oh che impaccio ! Eccà , ecc .
Fab . Favoriſca .
Lind . Signor sì .
3: Paccia grazia , ecci , ecc .

Fine dell Atto Primo .

1
7

AT.
ATTO SECONDÖ .

SCENA PRIMA

Delizioſa .

Tutti a ſedere , cioc"

Il Conti in mezzo . Madama Lindora alla dritta . Giga


cinto preſſo Roſanna · Foreſto vicino a Lauretta , e Fan
brizio da un lato arrabbiato per non effer vicino ad al ,
cuna Donna .
Conr. A lacci, neghittoſi del ſilenzio
DAScatenando la lingua ,
Qual Monarca di Dive , e Semidei ,
Do glorioſo principio a'ccani mici .
Fab. Signor Principe caro ,
Il povero Fabrizio
Gli manda un memorial , con cui lo prega
Comandar , a ' Paftor , che per fervizio
Laſcino, qualche Ninfa anco a Fabrizio '.
Cont. Giuſte le preci fon , ma non è giuſto
Delle Ninfe arbitrar . Quella fia voſtra ,
Che inclinata , e proclive a voi fi moftra :
Fab . Tutte , vorranno , me on
Ros Sarei contenta ,
Se del Sigoor Fabrizio
Foſs'io la Niofa eletta ,
Ma non vò. diſguſtar la mia Laureita .
Lau. Eh no , no , giacchè vedo ,
Che a voi piace quel viſo , io ve lo cedo ..
Fab. E tra due litiganti il terzo goda .
lo farò di Madama ,
Se mi vuol , le mi brama .
Lind. Vi domando perdono ,
Non mi vo ſcomodar di dove fogo .
Fab. Dunque dovrò ftar ſenza ?
Giac. Voi dovete ſoffrire .
For. E aver pazienza .
B : 4, Lab.
24 A T T O
Fab. ( Maledetu ! Mi mangiano le coſte ,
E penar mi conviene .
Or fi , che i miei denar gli ſpendo bene .)
Cont. Dall'Arcadico trono ,
A cui per voſtro dono io ſon'alzato ,
Due comandi vi do tutti in un fiato .
Primo : Ciaſcuna Ninfa
Scelga il Paſtor , di rutti alla preſenza ,
Ma non vò , che Fabrizio refti ſenza .
Secondo : Quel Paftor , che farà eletro ,
Con qualche regaletto
Riconoſca la Ninfa ,
E lei , com'è il dovere ,
Del regalo diſponga a ſuo piacere .
Fab. Bravo, bravo , vi lodo .
Rof. D'un tal commando io godo
Potro ſenza riguardi
Il mio genio ſvelar .
Giac. ( Già mia voi ſiete ) ( piano a Ros
Rof. Den laſciare , che io Gnga, e non temere pian . a Giac.
Fab . Laſciatela parlar . ( 4 Giac .
Roſ. Se mi concede
Il fofpirato onore ,
Sarà il Signor Fabrizio il mio Paſtore .
Fab. Evviva, evviva. Ah ! Che ne dite ? Oh cara ?
Che gioja ! Che diletto !
Per la mia Paſtorella io già vi accetto .
Lau. Piano , piano di grazia , Padron mio ,
Che ci pretendo anch'io .'
Or che non v'è riparo ,
La maſchera mi levo , e parlo chiaro .
V'ho ſcelto nel mio core
Di già per mio Paſtore ,
E ſe non mi volete ,
Impazzir , e crepar voi mi vedrete .
For. ( So , che finge .)
Ma come ! Se Roſanna ...
Rof. Io Fabrizio pretendo .
Lau. Di cedere Fabrizio io non intendo .
Fab . Signor Priacipe , quetto è un brutto imbroglio .
Conf.
S E C O N D 0.
Cont . Dall' Arcadico loglio
Cosi decido , e voglio :
Per conſolar delle due Ninfe il core
Abbiano due Paltorelle on fol Paſtore .
Fab. Evviva , evviva ; bravo per mia fe .
Son capace , lo giuro , anco per tre .
Lind. Dungue , Signor Fabrizio ,
S'ella dice da vero , e non iſcherza ;
lo fra le Ninge ſue ſarò la terza .
Fab. Venga la quarta ancor , mi fa ſervizio ;
Non mi perdo in la folla ; io son Fabrizio
Levatevi di quà ( a For . Giaco
Loco per voi non c'è,
Una volta per uno , tocca a me .
Cont. O là , ſuddito poſtro ,
Fermatevi per ora .
Non è finito and
Se Voi Paſtor delle tre Ninfe fiete ,
Regalar le tre Ninfe ora dovete .
Fab. ( Ohimè, lon imbrogliato ,
Queſto favor mi vuol coftar (alato :-)
Giac. Sa via , fatevi onore .
For. Via portatevi ben , Signor Paſtore .
Fab. A voi Roſanna bella ,
Mia cara Paſtorella ,
Perchè mi brilla in ſen il cor contento ,
Queſto picciol brillante io vi preſento .
Rof. E' molto ſpiritolo , è molto bello ;
Brilla , come che a voi brilla il cervello .
Fab. Grazie a lei ; a Lauretta ,
Grazioſa vezzoſetta ,
Per cui ognora tormentato ſono ,
Queſt'Orologgio d'or preſento in dono .
Lau . Il voſtro dono accetto ,
E contemplar prometto
In lui la voftra amabile figura .
Perchè voi fiete tondo di natura .
Fab. Obbligato . A Madama ,
Perché Gi guardi dalla ſtranutiglia ,
Le do una Tabacchiera di Siviglia .
Lind.
36 A Τ Τ ο 3
Lind. Ed io , che v'amo tanto , bramerei,
Che in queſta Tabacchiera ,
Per poterne goder a tutte l'ore',
Fofle polverizzato il voſtro core
Fab. Che bontà ? Che finezze ?
Cont . O di quei doni
Ne diſponga ciaſcuna a ſuo talento ,
E faccia al donator un complimento ,
Ros. lo pongo queſt'anello
Nelle man di Giacinto ,
E dico al Donatore ,
!
Ch'io. lo deluſi , e queſto è il mio Paſtore 2
Fab. Come ?
Lau . Queſt'orologgio :
A Forefto conſegno ,
E al Donatore io dico ,
Che già di lui non me a importa un fico .
Fab. Che che ?
Lind. La Tabacchiera
Al Principe preſento , e mio Paſtore ,
Perché quel Tabaccaccio mi fa male ,
E cbi me l'ha donato è un animale .
Cont. (
Giar. Viva il Sigmor Fabrizio .
Ci rallegriam con lei . ( tutti s ' ai
For. (
Fab. Che fate maledetti tutti lei .
Corpo del Diavolo , parmi un po tropf
Che ſono un cavolo ?
Son Gentiluomo del mio Paeſe ,
Io fo le ſpefe , io fon padrone ,
Che impertinenza . Che prepoteaza ?
Come ? Che dice
Eh Padron mio , baſta cosi.
La vo fioire ,
Me ng voglio ire .
Signore Ninfe ,
Gnori Paſtori
Buon viaggio a loro 1 A
Clae ? Non glipiace
Se n'anderanno , : **
Signori sì . SCE
SECONDO

S CE N A II.
Tutti , fuorche Fabrizio .
Mad . H quanto mi fa ridere ah , ah , ( ride.

Meffer Fabrizio ah , ah , ah . ( ride .


E' in coliera ah , ah ,
Ahi , che mi manca il fiato ,
Non poſſo reſpirar .. ( ligetia a ſedere
Lau . Che coſa è Itato !
Lind . Il rider mi (com pone , e mi rovina .
Lau. Povera Madamina , 1
Siare tenera aſſai, vi compariſco .
( Con queſta ſmorfia. anch'io mi divertiſco .
For . Signori , con licenza ,
Vo ſeguitar Fabrizio . Egli è arrabbiato .
Vò veder di placarto . A dirla ſchietta ,
Tutto il torto non ha . Ma queſto è il frutto
Di chi vuol far di più del proprio ſtato ;
Spende , ſoffre , non gode, ed è burlato : ( parsch
Lau. Io rido quando vedo
Certi pazzi ; che fan gli innamorati ,
E credon col contante
Render la Donna Amante .
Quando il genio non v'è , non fanno niente
Si laſcian, nell'inganno ,
E ſe ſi voglion rovinar , ſuo danno .
Lind. In quanto a queſto poi ,
Non l'intendo , Lauretta , come poi .
Non dono , e non accetto,
E per non ingangar nulla prometto .
Lau. Parliam d'altro di grazia .
Cont. Deh Madama ,
Andiam per queſti delizioa Colli ,
Co'voſtri bei colori
La vil bellezza a ſvergognar de fiori .
ROJ. ( Che parlar caricato ? ) ( acidc.
Giac. ( E pur così affettato
Vi dovrebbe piacer . ) * ( « ROS:
Kos. ( Per qual ragione ? ) 4 ( 4 Giac.
Giac .
28 AT TO
Giac. ( Piace alle Donne affai l'adulazione . )
Cont. Concedete , ch'io poſla , ( a Ror.
Regger col braccio mio ... ( Lind .
Lak . Eh Signor Conce mio ,
Lei parte con Madama .
Roſanna le n'andrà col ſuo Giacinto ,
Ed io reſterò ſola ?
Lei di Cavalleria aon fa la ſcola .
Cont. Ha ragion , mi perdoni ,
lo ſon un menrecato , io ſon un bue
Servirò , ſe il permette , a tutte due .
Lau. Se Madama l'accorda ...
Lind. Io nol contendo .
Lau . Io ſon contenta , e le ſue grazie attendo .
Cont. Eccomi . Favoriſca . Faccia grazia ..
Sull ' umil braccio mio poggi la mano .
Lan . Caminate più preſto .
Lind . Andate piano .
Giac. Son godibili affai . ( a Rol.
Rofo ( Più grazioſo piacer non ebbi mai . ( Gia .
Lau. Ma via, non vi movete ?
Cont. Eccomi lefto .
Lind . Non andare sì preſto ;
Di già Voi mi firoppiare .
Lau. Con queſto andar sì pian ; Voi n'ammazzare ,
Giac. ( Oh belli :)
Rof. ( Oh cari ? )
Cont. ( Io ſono
Nel terribile impegno :) Via , Madama ,
No cancinin più preſto .
Eh via cara Signora . ( a Lay .
Un caatinin più piano .
Lau . Più piano di così ? mi vien la morte :
Lind. Vi dico , ch'io non poffo andar sì forte ,
Conf. Queſta forte , e quella piano ,
L'uoa tira , e l'altra mola ;
Non ſo più coſa mi far ,
Favoriſcano la mano ,
Anderò come potro .
Forti , forti , ſaldi, ſaldi ,
V
SECONDO 29
Vada pur ciaſcuda Cola .
lo gli ſono ſervitor .
Che comanda ? Eccomi qui .
Ch'io la ſervi ? Eccomi pronto .
Caminiam così , così .
Troppo forte : croppo piano ?
D'incontrar io ( pero in vano :
Di due Donne il ſtrano umor .
S CE N A III.
Roſanna , Giacinto , Lindora , Lauretta .
Giác. Hah , che bella cola ?
Rof AH ( Cola in vero piacevole , e guſtoſa . )
Lau . Madama , andate pian quanto volete ,
Per non venir in voſtra compagnia ,
Vi faccio riverenza , e vado via . ( parte :
Lind. Oibo . Correr sì forte
Non conviene per certo ad una Dama .
Affetrar noi dobbiam , per ſepararci
Dalla gente ordinaria
Una delicatezzza ſtraordinaria . ( parte .
SCE NA IV .
Rolanna , e Giacinto .
ROS Ei caratteri al certo .
Giac. Anzi belliffimi.
lo , che ſtolto non ſon , ſcelta ho per Ninfa
Donna di fenno , e di beltà .
Rof. Di grazia ,
Non ſeguite anche voi quel vit coſtame
Di adular per piacere .
Giar. Ah nol temete ;
lo vi ſtimo aſſai più , che non credete .
Rof. Per or godo l'onore ,
Che fate mio Paſtore ,
Ma ; terminata poi l' Arcadia noſtra ,
Paſtorella non fon , non fon più voltra .
Ginc. Coi la , ſe non ſdegoate
Di chi v'adora il core ,
lo per ſempre farò voſtro Paſtore .
Rof. Feliciffima Arcadia allor direi ,
Se tutti i giorni : miei
Lies
AT TO
Lieta paſſar porelli al Colle , al Prato
Col mio Paſtor , col mio Giacinto a lato .
Se di queſt' Alma i voti
Aſcolta il Dio d'amor ,
Lieto ſarà il mio cor ,
Sarò felice
Per or di più non dico
Ma forſe un dì verrà ,
Che il labbro dir potrà
Quel ch'or non lice .
S C Ε
E Ν A V.
Giacinto ſolo .
Ur è ver , che s'introduce il foco
Plus
Queſte villeggiature ,
In cui sì francamente
Tratta , e converſa ognun di vario feflo ,
Queſte cagionan ſpeffo
Nella ſtagion de' temperati ardori
Impegoi ,fervitu , dolcezza , amori .
Per paſſar dagli occhj al core
Apre il varco al Dio d'amore
La moderna libertà .
Anche amore andria fommeffo
Se Gi ulaſſe col bel ſeſſo
La primicra auſterità .
S CE N A VI.
Camera .
Fabrizio , e Forefto .
On
O ire
For. NV
kot Eh via ,no vò ſent
Signor Fabrizio ,
Siete un Uom di giudizio ,
Siete un Uomo civile ,
Non face', che vi domini la bile .
Fab. Che bile ? che m'andate
Bilando , e ftrabilando !
Ve ne ne dovete andar qualor vi mando .
For. Finalmente fu ſcherzo ,
Fab . Si , fú ſcherzo , ma intanto
L'O
SECONDO .
L'Orologgio , la ſcatola , é l'anello
Non si vedono più .
For. Siete in errore ,
Eccovi l'orologgio ,
La ſcatola , e l'anello .
Cid , ch'ha di voftro ognun di noi vi rende .
Ne d'uſurpar il voſtro alcun pretende .
Gli dà l' Orologgio , la ſcatola , e l'anello .
Fab. Eh non dico , non dico , ma vedermi
Strapazzato , e deriſo ....
For . Lo fan lul voſtro viſo
Per prenderli piacer , ma dietro poi
Le voſtre ſpalle , ogn'un vi reca lode ,
E del voſtro buon cuor favella , e gode .
Fab. Son buon Amico ; e faccio quel ch'io poſſo :
For. A propoſito , Amico ,
Che facciam queſta ſera ?
La Carozza e venduta .
Sono andati i Cavalli ,
E da cena non v'è .
Fab . Come la un giorno
Tapti bei ducatoni ſono andati ?
For. I debiti maggior G ſon pagati.
Fab. Io non ſo che mi far .
For. Siete in impegno ,
Sottrarvi non potere .
Fab. Conſigliatemi voi, ſe lo ſapete .
For. L'Orologgio , e l'Anello
Si porriano impegnar .
Fab. Si , dite bene .
For . Ma non ſo , ſe denaro
Si troverà abbaſtanza .
Fab. Ecco , prendete
Queſta ſcatola ancora .
Aliro più non mi reſta ,
Forefto caro a terminar la feſta .
For . Siete un grand' uom ; peccato
Non abbiate il telor maggior del Mondo,
( Che preſto noi gli vederemo il fondo . )
Vado a gropar danaro ,
Eco
A T TO
E tofto a voi ritorno .
Va certo non ſo che li va ideando .
Qualor torno Caprete il come , e il quando , ( part.
SCENA VII.
Fabrizio , poi Lindora .
Fab . va beo . Lo fo , che mi rovino .
TOATEMa non importa , almen anch ' io godeffi
Da corette mie Ninfo traditore
Un qualche ſegno di pietoto amore .
Lind . Signor Fabrizio . di lontano .
Fab. ( Quefta , a dir il vero ,
Mi par troppo flemmatica . )
Lind Non lente
Signor Fabrizio . ( come fopra.
Fab. ( E pur , ſe mi voleffe ,
Io non ricuſerci
Di far un poco il Cicisbeo con lei . )
Lind. Si-gnor- Fa -bri-zio . ( con caricatura .
Fab . Oh Cielo ! Mi perdoni .
Non l'avevo ſentita .
Lind. Ho gridato sì forte , che la gola
Mi si è tutta enfiata ;
Quas' in petto una vena m'è crepata .
Fab. Cancaro . Se ne guardi :
Favoriſca .
Lind. M ' ajuti .
Fab. Eccomi lefto .
Lind. Non mi tocchi .
Fab . Perchés
Lind . Son tenerina .
Fab . Impaſtata mi par di ricottina .
Lind. Ahi fon ſtanca .
Fab. S'accomodi Madama :
Lind. Sederei volontier , ma queſta ſedia
E' dura indiavolata .
Sul morbido ſeder foo avvezzata .
Fab. Ehi ... dico pian non tema . Ehi reca toſto
Una ſedia miglior . ( viene il fervei
Lind . Molt' obbligata .
( il fervo va , e torna con una ſedia di damaſco . )
Fab .
3
S E C O N D 0.
Fab. Sieda quì, ftarà meglio .
Lind. Oibo , è si dura
Coteſta imbottitura ,
Ch'io non poffo ſperar di ſtarvi benc .
Fab . Rimediarvi conviene .
Porta la mia poltrona .
Lind. Compatiſca , Signor .
Fab. Ella è padrona .
( torna il feruo colla poltronas
Eccola , ſe ne ſervi.
Lind . Ol peggio , peggio .
No , no , non me ne curo ;
Il guancial di vacchetta è troppo duro .
Fab. Eh corpo d'un Giudio , >
Ora la fervo io .
Lind . Portate via ( partes
La ſedia , ed il guanciale ,
Quell'odor di vacchetta , ahi mi fa male.
( TOTRA Eab . con un matarazzo :
Fab . Eccolo un matarazzo ;
Di più non poffo far .
Lind. Queſt'è un Itrapazzo.
Lo conoſco , lo lo ; no , non credevo
Dover Coffrir cotaoto ;
Ahi , che mi vien per il dolore il pianto
Voglio andar ... non vo pid Star
Più beffata effer non vò
Signor sì , me n'anderò ..
Sono tanto tenerina
Ch'ogni coſa mi (compone ji
E voi fete la cagione ,
Che m'ha fatto lagrimar ..
Sc [degoarmi almen lapelli
Vendicarmi or io vorrei .
Ma ſenz'altro morirei ,
Se m'avea ad arrabbiar .
SC E N A VIII
Fabrizio , poi voreflo .
Pab . conteoga chi pud . Corpo del diavolo
Non ne potevo pid .
1 L'Arcadia in Brente .
34 A Τ Τ Ο
For Signor Fabrizio ,
11 Principe d ' Arcadia ha comandato ,
Che dobbiam recitar all'improvviſo
Scaffera una Commedia .
Fab. lo non ne ſo .
for. Non temere , ch'io vi contenterò .
Il Conte ha deſtinato
Di far da innamorato .
Da innamorata dovrà far Madama .
Lauretta fa la ſerva
lo fo da Genitore ,
E voi dovete far da fervitore .
Fab. Da ſervitor ?
For. Cioè la parte buffa .
Fab. Il buffo io dovrò far ? Queft' è un mefiere ,
Ch'è difficile affai ,
Per far rider i Savj è grand'impegno .
For . Già s'avanza la notte ,
Andatevi a veſtir , ch'io veniio .
Fab. Farò quel , che potrò :
Mi diſpiace il parlar all'improviſo .
Se foſſe una Commedia almen Audiata ,
Si potrebbe ſalvar il Recitante ,
Dicendo , che il Poeta è un ignorante . ( parte

S €
€ Ε
Ε Ν
Ν Α 1X.

Forefto folo .

'Erto , non dice mal , fogliono tutti


Gertar la colpa fu la ſchena altrui .
Se un ' Opera va mal , dice il Poeta :
La mia compoſizion è buona , e bella ;
Quel , ch ' ha fallato è il maſtro di cappella .
E queſto d'aver fatto
Gran muſica ſi vanta's
E che il difetto vien da chi la canta .
In fine l'Impreſario
Senza ſaper qual fiane la cagionc
Se ne ya dolcemente in perdizione ,
Pere
SE CO N D 0 .
Perché rieſca bene un'Opera ,
Quante cole mai vi vogliono !
Libro buono , e buona Muſica .
Buone veci , e Donne giovani ,
Balli , fuoni , ſcene , e macchine.
E poi baſta ? Signor nò .
Che vi vuole ? io non lo lo !
Ma nol la nemmen chi critica ,
Benchè ognun vaol criticar .
Parla alcuno per invidia ,
Alcun altro per non ſpendere ,
Mentre il più di tutti gli uomini
Col capriccio , che li domina ,
Suol penſare , e giudicar.

S CE N A X.

Sala .
Il Conte col nome di Cintio , e Fabrizio da
Pulcinella ,
Lauretta da Colombina , Lindora col nome di Diapa , e
in fine Foreſto da Pantalone •
Cont. Eguimi , Pulcinella .
Tab Eccome ccà .
Conf. Siccome un'atra pube
S'oppone al Cole, e l'ampia terra ofcura ,
Così da quelle mura
Coperto il mio bel fol , cui l'altro cede ,
L'occhio mio più non vede . Ond è , che affitto
I nuovi raggi del mio dole attendo .
Fab . Tu me parle Tidiſca , io non t'incendo .
Cont. Fedelilimo fervo ,
Batti tu a quella porta..
Fab . A quale porta ?
Cont . A quella
Fab . Io non la vedo .
Cont . Finger dei , che vi fia ,
In vece della porta ,
In un quadro fi batte , o in una ſedia ,
Come i Comici fanno alla Commedia .
с 2 Fab .
36. AT TO
Fab. Aggio caputo , ma famme una grazia y
Perchè da cozzolare aggio alla porca .
Cont. Accid , che la mia bella
Venga meco a parlar .
Fab. Ccà ſulla ſtrada
Cont. E ' ver , non iftà bene ,
Che facciano l'amor ſopra la firada
Civili oneſti Amanti ,
Ma ciò fogliono ular i Commedianti .
Fab. Si , si tozzolero , ma le qualcuno ,
Quando ho battuto io , battelle a mesa
Cont. Laſcia far ; non importa , io ſon per te a
Fab. O de caſa .
Lau . Chi batte ? ( di dentro
Fab. Sono io .
Lau. Serva ſua , Signor mio .
Fab. Parron , cheffa è per me a
Coni. Chi Gete voi ,
Quella Giovine bella !
Lau. Io ſono Colombina Menarella .
Cant. Di Diana Cameriera ?
Lau. Per ſervir Vuſuftriffimaa
Fab . Obregato , obregato .
Cont. Deh vi prego .
Chiamatela di grazia .
Lau . Ora la ſervo .
Fab. Sienteme , Peccerella ,
Vienence ancora túie ,
Che ance devertasimmo fra de nuie .
Lau . Sì , sì , queſta è l'uſanza ,
Se i Padroni fra lor fanno l'amore ,
Fa l'amor colla ſerva il ſervitore .
Il Padron colla Padrona
Fa l'amor con nobiltà :
Noi andiamo già alla bona
Senza tanta civiltà .
Dicon quelli : Idolo mio ,
Peno , moro , ſmagio , oh Dio !
Noi diciam ſenz' altre pene .
Mi vuoi ben , ti voglio bene ,
E fac
SE O N D 0.
E facciamo presto preſto
Tutto quel, che s'ha da far .
Dicon lor , ch'è un gran tormento
Quell' amor , che accende il core ;
Diciam noi , ch'è un gran contento
Quel , che al cor ci reca amore .
Ma il divario da che viene ?
Perchè han quei mille riguardi :
Penan molto , e parlan tardi .
Noi diciam quel , che conviene
Senza tanto ſoſpirar .
( le ritira fingendo chiamar Diana ,
Cont. Ti piace , Pulcinella ?
1 Pab . A chi non piacerefli o Menarella ?
Cont. Eeca , vicne quel bel , che m ' innamora .
Fab. Con efſa vene Meparella ancora .
( vengono Lindora , e Lauretta
Cont. Venite , Idolo mio ,
Venite per pierà .
Lind . Vengo , vengo , mio bene , eccomi qua .
Cont. Voi fiere il mio teſoro .
Lind. Per voi languiſco , e moro
Fab. Ah tu si la mia bella . ( * Lak .
Lau . E voi ſiete il mio caro Pulcinella .
Coxt. A voi donato ho il core . ( 4 Lind .
Lind . Ardo per voi d'amore .
Fab. Per te mi ferro lo veſuvio in petco Sa Lau .
Lan . Corto è il mio core al foco dell'affetto EOS
Cort. Vezzoſetta , mia diletta ;
Fab . Menarella , mia caretta ;
Lind, Cincio caro , Cintio mio ;
Lau. Pulcinella bello mio ;
Lind . Che contento , che diletto
Lau . Vieo , mio bene , a queſto petto :
2 4. Io ti voglio un pò abbracciar .
( viene Forefto da Pantalone .
Part . Ola , old , colla feu s?
Abbrazzai !
Cagadonai !
Via careve , via de qua .
qua
с .3 Lind .
šs A T TO
Lind. lo m'inchino al Genitore .
Lau. Serva ſua , Signor Padrone .
Fab. / Te lo ſchiavo Pantalone .
For. El ziradonarve attorno ;
artar .
Tutti andeve a far fquartar
Cont. Vuol , ch'io vada ?
For. Mi ve mando .
Fab. Vado anch'io ?
For. Mi v ho mandao .
Cont. Anderò colla mia bolla .
Fab. Andero con Menarella .
Lind. lo contenta venirò .
Fab . Via tiolè ſto canelao .
For. Colle Datte : Oh queſto no :
Lind . Signor Padre , per pietà . ( singinocchia
Lau. Gnor Padron per carità . ( s ' inginocchia
Cont. Del vi ſupplico ancor io . (fa lo steſſo .
Kab. Pantalon , Patrone mio. fu la felfoc
For Duro ftar no poiſo più .
Via marcazzi , levé ſu .
lo vi prego .
For . Zitto là .
Vi ſcongiuro .
Tor . Vegni qua .
Cari Fioi , deve la mani .
Alla fin lo Venezian ,
M'avè molto a companion .
Viva , viva , Pantalon .
Viva , viva il dolce affetto ,
Viva , viva quel diletto ,
Che produce un vero amor s
Che conſola il noſtro cor .

/
Fine dell' Atto secondo .

AT
ATTO TERZŐ .

SCENA PRIM A.

Camera .
Fabrizio , poi Lauretta .
Fab. Hime! dove m'aſcondo ?
OHomine, che non andato in precipizio.
Povera Arcadia ! povero Fabrizio !
E' finito il denaro ;
E ' venduto il vendibile . Ogni coſa
Alfin s'è terminala il giorno djeri,
E non v'è da mangiar pe i Foreſtieri .
Oh forte ! oh Cielo ! oh fato !
lo non ſo che mi far , fon diſperato .
Lau . Signor Fabrizio d'ogni grazia adorno ,
Io gli auguro buon giorno .
Fab . Grazie a Vufignoria .
Lau . Che mai ha , che mi pare
Alterato un tantin ?
Fab. Mi duole il capo .
Lau. Me ne diſpiace , anch'io
Mi ſento nello ſtomaco aggravata
Beverei volentier la Cioccolata .
Fab. ( La ſolita campana . )
Lan . Vuol far grazia .
D'ordinarla in cucina ?
Fab. ( Certo tu non la bevi Ita matina .

SCEN A II .
Madama Lindora , e detri.
Lind . Ignor Fabrizio , amabile , e garbato,
Lind . Sien
Ella ſia il ben levato .
Fab . Ancora lei ...
Lind. Supplicarla vorrei
Ordinar mi ſia data
La mia colazioncina praticata .
Fab . Ein che conſte la ſua collazione
с 4 Lind.
A T ተ
Lind. Fo peftar un cappone ,
Poſcia lo fo bollire a poco a poco
E lo fo confumar fin che vi reſta
Di brodo un fcudellino ,
E vi taglio due fette di panino .
Fab. Se il cappor non vi foffe ...
Lind. Oh me melčnina !
Certo mi ammalerei ,
Certo per debolezza io morirei .
Fab . ( Se il brodo di cappon vuol aſpettare ,
Sta mattina Madama ha da crepare . )

SC E N A III.
Il conte , e detti .
Cont. Oftro Eroe , noftro Nume ( a Fab.
N Giacche del Principato
Anco per queſto di fui confermato ,
Impongo , che ſi faccia
Una folenne ſtrepitoſa caccia .
I Cacciator Con lefti ,
Sono i cani ammaniti , altro non manca
Che il generolo core
D Olpite così degno ,
Suppliſca dal tuo canto al grande impegno
Fab. Come farebbe a dire
Cont. Poco , e polito ,
Un sferico paſticcio ;
Due volatili alelli ,
Un quadrupede arroſto,
Torta , latte , intalata , e pochi frutti .
E poi il di lei bel cor contenta tutti .
Fab . Ah non vuol altro sì , larà ſervito .
Sta mane il definar farà compito .

S C N A IV .
Forefto , e detri .
For . Ignor Fabrizio .
Fab. SE Ebben , che c'è di nuovo ?
For. E ' un'ora , che vi cerco , e non vi trovo :
Dove diavolo è
Il roa
SE CON DO.
Il rofolio il caffe ?
Giacinto ne vorria , Roſanna il chiede ,
E un Cane , che lo porti non 6 vede .
Fab . Oh canchero , mi ( piace ! preſto preſto
Pancrazio , dove ſei : ( viena ilferuo .
Apri l'orecchio bene .
Servi qucfti Signor , come conviene .
A Lauretta la ſua cioccolata ,
1
A Madama un tazzin di riſtoro :
Il Roſolio a quegli altri , e il cafe .
Poi farai una torta sfogliata .
( Zitto ... aſcolta ) farai un paſticcia
( Zitto , dico . Non dir non ve n'è .
Già lo ſo tutto , quel, che vuol dire
=

Non v'è robba , non v ' pid denaro :


Non importa , ſta cheto , l'ho caro .
Tai penſieri non toccam a tr . ) ( parte col for

SCENA

Laurena ,
U Conte , Madama Lindora ,, Lauretta
e Forefto .
Cont. Enerolo e Fabrizio .
Lind . E' di buon core .
Laur. Per le Ninfe d'Arcadia é un buon Paltore .
For . Sigaori miei , diſingannar vi voglia .
Il povero Fabrizio è diſperato .
Egli s'è rovinato .
Ordina di gran coſe , ma fta mane
Non ha due foldi da comprar ua pags :
Lau. Ma la mia cioccolata
For Per Ita mattina è andata :
Cont. La caccia , e il definar ?
For. Convien folpendere
Fin che Gi trovin quei , che voglion ſpendare
Lind. Ma il cappoa vi larà
For. No , certamente .
Lind . Come viver potrò ſenga riftaro
Ahimè , che languidezza ! io mnato , io mort .
Conf. Ah Madama , Madama ,
Ecco
3
AT TO
Eccovi Samperiglie ,
Spirito di melida ,
Acqua della Regina ,
Eſtratto di cannella ſoprafina .
Lind . V'è alcuna ſpezieria ?
For . Sì , mia Signora .
Lind. Deh fatemi il piacer , Contino mio ,
Andatemi a pigliare ,
Giacche non ho riſtoro ,
Della polvere d'oro .
Un cordial di perle ,
Un Elexir gemmato
Con qualche ſolutivo delicato :
Cont. Per ſervirvi, Madama , in un iſtante ,
Pongo lo {prone al cor , l'ali alle piante . ( parte .

SC - E ' N ' A VI.

Madama Lindora , Lauretta , e Forefto ,


Lau. TH Madamina mia ,
So io che vi vorria
Perchè ogni voſtro mal foffe guarito .
Lind . E che mai vi vorrebbe ?
Zau . Un bel marito .
Le fanciulle giovinette
Son ſoggette a certi mali , 1
Ma non hanno gli ſpeziali
La ricetta che vi vuol .
Altro recipe richiede
Della Giovine il difetto
Un amante Giovinetto
D'ogni mal lapar ta puol .

SCE N A ' VII.

Madama Lindora , e Forefto .


Jer. He ne dite , Madama , la ricetta
CH Piacevi di Lauretta ?
Lind. Io non aſcolco
Nė di lei , nè di voi le debolezze .
Le
1
TER Z O.
Le paffioni d'amo con leggierezze i
For. Modeftia è gran virtù . Ma finalmente
La paſſione del cor , convien che sbocchi
Che le s labbro non parla , parlan gli occhi
Voi adorate il Conte .
Lind . State zitto , ch'ei viene .
For. Parto , perché Iturbarvi non conviene . ( parte.
1
SCENA VIII.

Madama Lindora , poi il Conte con un


Speziale con varj medicamenti .
Lind. O l'amo, è ver , ma non vò dirlo adeſſo ,
I've antener las gravica del fede.
Cont. Eccovi lo Spezial , Signora mia ,
Ed ha mezza con lui la Spezieria .
Lind. Il cordiale ? ( al Cont.
Cont. Il cordiale . ( allo Spezia.
Ecco il cordiale . ( a Mad .
Lind. Mezzo voi , mezzo io .
Cont. Io non ho male .
Lind. Quando fi ſerve Dama ,
Ricular non ſi può .
Cont. Dite ben , dite bene , jo beveró .
( Ne getta mezzo in un bicchiere , e la beve , poida
il reſto a Lind. )
Lind. E' gagliardo ?
Cont. Un po troppo .
Lind. Ne vo affaggiar un poco
Ah no , no , non lo voglio è tutto foco .
Datemi l'Elixir .
Cont. Eccolo qui .
Lind. Bevetenc voi prima in quel bicchiere .
Cont. Ma io ...
Lind. Ma voi non fiete Cavaliere .
Cont. . Vi domando perdono .
Vi ſervo , io bevo , e Cavaliero ſono .
Lind. Vi piace ?
Cont. Niente affatto
Mi ha poſto un Mongibe) nel corpo mio .
Lind.
A Τ Τ Ο .
Lind. Dunque , quando è cost, non lo voglios
Cont. Ed io incanro l' ho preſo .
Lind. Ohime mi ſento
Lo ftomaco peſante .
Ha portato il purgante ?
Cont. Si , Madama ,
E queſto un folativo ,
Chè molto operativo ;
E ſe voi vi ſentite jadigeftione,
lo poc'ore farà l'operazione .
Lind. Lafciatelo veder .
Cont. Eccolo .
Lind . E ' troppo
Per lo ſtomaco mio .
Mezzo voi il beverete , é mezzo io .
Cont. Biſogno non ne ho .
Lind . Che importa queſto ?
Prenderelo , e bevère ,
Se Cavalier voi Gere .
Conr. Beverd , beverd , sì , Madamina ,
( Ella fa mal , ed io prendo medicina . )
Lind . Oibd , naufea mi fa : no , non lo voglio :
Cont . lo ſento un grande imbroglio
Nello ſtomaco mio .
Lind . Coare , ſoffrite voi , che ſoffro anch'io .
Conti Si , Madama Coffrird ,
Ma mi ſento un certo che ...
Che vorrebbe tornar ſu .
Ahi ſoffrir non poflo pia .
Deh , ch' io vada permettete
Attendete , tornerd .
ND , vi dico , non vorrei ...
Sé fenrifte i dolor miei ;
Nol credete ? io tacere .
Voi volete ! lo Creperd »

SCE
> TER $$
Z OO

$ C E N A IX .

Madama Lindora , poi Giacinto .


ero Conte ! al certo riderei ,
oonte
Cnon
perSes mi faffe il rider canto male .
Giac. Madama , fietę atrela .
Avrete di già inteſa
La diſgrazia dell'Otpite compico ,
Che per la bell' Arcadia è già fallito...
Rolanna , che con lungi ha la ſua Villa ,
Turci ſeco c'invita :
Colà l'Arcadia unita
Sarà con pia giudizio ,
E con aoi conduremmo anco Fabrizio .
Lind. Ob povero Fabroni ;
Me ne diſpiace aļai. Ma non ci penſo
Perchè fc ci penſali ,
Forſe per compaſdon m'accrifterei ,
E attriftandomi un poco io morirci.
Non voglio affanni al core ,
Non vo penſar a guai
Non ci ho penſato mai ,
E non ci penſerò ,
lo fon d'un certo umore ,
Che par che meſta fia ,
E pur malinconia
Dentro il cor mio non hoe

SC E N A

Giacinto , poi Rofanna .


Giar. darſi , ch'ella ſia
pu Allegra più di quel, ch ' ognuno crede
Ma fa morir d'inedia chi la vede .
Rof. Giacinto , il tutto è pronto .
Preparato è il Burchielle .
Mandato avant i ho i fervitori miei ;
Che veniſte voi meco io bramerei ,
Giar. Non ricaſo l'onor che voi mi fate .
Rj.
-A T T 0
Roj. Anzi , ſe oon ſdegnace ,
Quando nella mia caſa voi ſarete
lo farovvi Padrone , e diſporrete .
Giac . Io , Roſanna , perchè ?
Rof. Perchè le veri
Son que 'detti di jeri ...
Baſta , di più non dico .
Giar. Si ; mia cara , v'intendo ;
E da voi ſol la mia fortuna attendo .
( parte' .

$ SCE NA IX.

Rolanna fola .
lacinto ha un certo brio ,
Che piace al genio mio .
Per lui a poco a poco
M'acceſe un dolce foco in ſeno amore . '
L'amo , l'adoro , e gli ho donato il core .
Principiai amar per gioco ,
E d'amor il cor m'acceſi
Gi m'alletta il dolce foco ,
E maggior ognor fi fa .
Fra i piaceri , e fra i diletti
Oggi nacque il mio tormento ;
Ma d'amare io non mi pente
Perchè fpero alfin pictà .

SCENA ULTIMA :

Giardino , che termina al Fiame Brenta , in cui


evvi il Burchiello , che attende la Com .
pagoia dell' Arcadia .

Fabrizio , poi Forefto , poi Roſanna , poi Giacinto ;


poi Madama Lindora , poi Lauretta ,
e per ultimo il Conte .
Fab. non
Ch'io abbia avuto di grazia
D' andar la caſa d' altri
Dopo aver rovinata caſa mia ,
ya
TE RZ 0 : 47
Vò fuggir la vergogna , e ſcam par via
( r'incontra in Fu .
For. Dove , Signor Fabrizio ?
Fab. Vado a far un ſervizio .
Aſpettatemi quì , che adefto torno :
( Vuol andar da una parte , e s' incontra in Ros )
Rof. Cercato bo ogni contorno ,
Alfin v'ho ritrovato ,
Signor Fabrizio amato ,
Degnatevi venir in caſa mia .
Fab. Con buona grazia di Vufignoria .
( Vuol andar da un altro lato , e s'incontra in Giac.
Giac. Fermatevi Signore ,
Faceci queſt'onore ,
Venite da Roſanna a ſtar con noi .
Fab . Aſpettate un pochino , e fon con voi .
( Si volta da una parte , e incontra Mad. Lind. )
Lind. Dove correte ?
Fab. ( Oh bella !
( Vuol rigirarſi per un altro lato , é incontra il Cont.
Cont. Voi ſiete prigionier', non vi movete .
Fab. Che vi venga la rabbia a quanti fiore .
For. Orsù , Signor Fabrizio ,
Permettere , ch'io parli ; ognuno fa ,
Che fiere un Galantuomo ,
Che ſiete rovinato ;
Che non v'è più rimedio . Ognun vi prega ,
Che venghiate con noi : fe ricuſate ,
Superbia , e non virtù , voi dimoſtrate .
Ref. Vi ſupplico .
Lind. Vi prego .
Lan. Vi ſcongiuro .
Cont. Non ſiate con tre Donne ingrato , e duro .
Fab. Orsù m'arrendo al generoſo invito .
Non è poca fortuna
Per un uom rovinato
Eager compaſſion dal mondo ingrato .
Per lo più quegl' iſteffi ,
Ch' hanno mandato il miſero in rovina ,
Lo metton colli ſcherni alla berlina .
Tutti
AT TO TERZO :
Tutti Signor Fabr zio
Venga con doi ,
E lielo poi
Ritornerà
Fabe Vengo , e ringrazio
Tanta bontà .
Tutti L ' A cadia in Brenta
E terminata ,
E la brigala
Via ſe ne va
Aodata foffe
Tre giorni fa ,
Turi Signor Fabrizio
Venga con noi
E lieto poi
R cornerà . i
Vengo , e ringrazio
Tanta bonid ,

fine dol Dramme .


I

B A G N I

D ' AB ANO ,

DE L SIGNOR

DOTTOR

CARLO GOLDONI .

I N V Ε Ν Ε Ζ Ι Α

MDCCLXXI.

PRESSO AGOSTINO SAVIOLI

CON LICENZA DE SUPERIORI .

.)
INTERLOCUTORI.

RICCARDO Giovane .
VIOLANTE Vedova ,
LUCIANO Ipocondriaco .
ROSINA cultode del Bagno delle Donne .
LISETTA Cameriera di Violante .
PIROTTO ſervidore di Luciano .
MONSIEUR LA FLOUR .
MARUBIO cuſtode delBagoo degli Uomini .

La Scena G rappreſenta in Abano nella ficuazione de'


Bagai.

ATTO
ATTO PRIMO
mó .

SCENA PRIM A.

Cortile corriſpondente a'Bagni, tantò deglt


Uomini , che delle Donne .

Roſina alla porta del Bagno delle Donne, Marubio alla


porta del Bagno degli Uomini, Violante ,
Riccardo , Piros
Liſetta , poi Riccardo
to da loro reſpettivi Bagni .

Rokina , Marubio .

Uori fuori dal Bagno , Signori ,


ri la zoppa
FuoChe dal cuoco fi fa .
E chi è laffo da'cepidi umori
Di riſtoro biſogno averà .
Violinte , dal Bagno delle Donne .
Crudo amore ti prendi un bel gioco
Far tra l'acque provare il tuo foco .
Riccardo , dal Bagno degli uomini .
Più mi bagno , più creſcer mi ſento
Quella fiamma che m'arde qua drento .
Violante , Riccardo
E dell'acque la forza non vale ,
Che il mio male avvanzando ſi va .
Liſetta , Pirotto , da loro Bagni .
Queſti Bagni mi danno appetito ,
Della zuppa mi piace l'invito .
E diletto .... l'affetto .... mi dà .
Tutti
L'aria calda e invita al reſpiro ,
E dell'ombre nel dolce ritiro
Alla menſa con pace , ed amore
Anche il core .... paſcendo s'andrà .
( Tatti partono, fuorche Pirotto , 6 Marubio .
TO A 2 SCE
Атто

SC NAIL
EN

Pirotto , e Marubio .

Mar. C Che fa , che non eſce


Dal Bagno il tuo Padrone ?
E
Pir. Oh ſe ſa petti !
Con quell' Ippocondriaco malorato .
Regiſter non ſi può . Son diſperaco .
Mar. Ma che male ha egli mai
Pir . Te lo dirò .
Il ſuo male io lo lo .
Egli era innamorato .
La Donna l'ha burlato .
Ha gettato i denar ſenza ſparagno ;
Or pied d'ippocondria venuto è al Bagne ,
Mar. Qui ſi ſentono in vero ,
Graziole malattie . La Vedovella
Che poc'anzi dal Bagno
Efcire hai tu veduta ,
A bagnarfi è venuta ,
Perchè pariſce un certo mal crucciofo ,
Quando la poverina è ſeaza ſpolo .
Pir. Anche il Signor Riccardo ,
Che uſcì dopo di lei , pieno è di doglie a
Perché il ſuo genitor non gli dà Moglie a
Mar. E tu perché ti bagni ?
Pir . Per dar guſto al Padrone :
Anch'io mi bagno per converſazione
Mar. Sicche di tanta gente ,
Che viene in queſti delizioſi guazzi
Il numero maggiore è quel de Pazzia
Son due brutte infermità .
Che fan l'Uomo diſper ato :
Per amore delirar ,
E la borſa non cantar .
Ma con l'oro , e con l'argento .
Borſa piena , e cuor concento
Ogni mal fa riſanar .
SCE.
P R 1 M

III.
'S C E NA

Pirotto , poi Lifetta ,

Pir . o l'ho fatta pero peggio di tutti ,


Senza aver male alcuno ,
Son venuto a bagnarmi ' ,
E l'occaſione ha tatto innamorarmi .
Lifetta Cameriera di Violante
Mi piace , perchè è bella ed è vezzola ,
Ma mi fa diſperar , perchè è ftizzola .
Eccola in verità .
Lif. Sia maledetto ! ( -verſo la scena dove viene
Se lo fa per diſperto , anderd via .
Pir. Fermati . Con chi l'hai -Liſetta mia ?
Lif. L'ho colla mia Padrona .
Non ſi contenta mai .
Le ho meſio ſotto un occhio
Un neo tagliato a mezza lana , ed ella
L'ha voluto cambiare in una Itella .
Pir. Cappari queſta coſa
E di gran conſeguenza !
Lif. Sì ; le vò domandar la mia licenza
Pir. Cara Liſetta mia , così di botto
Laſcerai il tuo Pirotto ?
Zif. Ma ! Con coſe ...
Io non poſſo Itar ſalda .
Pir. Cara Liſecta mia , ſei troppo calda
Lil. E' vero , lo confeffo ;
Tucto pieno di foco è il Sangue mio .
E per queſto ogni dì mi bagno anch ios
Pir . Via , feguita a bagnarti .
Procura rinfreſcarti a poco , a poco .
Perchè l'acqua alla finc eſtingue il foeos
Lif. L'eftinguo da una parte ,
E l'accendo dall' altra . Csoſpirando
Pir. E eu , furberta , e ſcaltra
Col tuo amoroſo ardore
Accendi ana fornace nel mio core .
A 3 Lif
1

A T TO
Lif. Ed io ſtandoti appreſſo
M'infiamino ſempre più .
Pir. Se lo credefli ,
Fortunato farei .
1 urto il mal Coffrirei ſenza lagnarmi ;
Ma lei turba , lei Donna ; e puoi burlaſmi.
Lif. Coſa vorreſti dir , perché ſon Donna ?
Le Donne ſono furbe ?
Le Donne fon bugiarde ?
Menti, ſtramenti , temerario , indegno ,
Finte lono' le Donne ? ardo di idegoo .
Pir. Preſto vatti a bagoar .
Lif. Sei un briccone ,
Se mi ſcaldo ho ragione .
Pir . Senti...
Lif. Laſciami (tar . Finiam la treſca .
Pir. Preſta vacti a bagaar coll' acqua freſca .
Lif. Ta mi burli ; Tu ſei
Ua Uomo menzognero .
Furbe ? Finte le Donne ? Non vero ,
Voi alori ſiete ingrati >,
Bricconi diſgraziari ,
Che ci rapice il cor .
Le Donne poverine
Son troppo tenerine .
E preſto calcan giù .
Voi le tirare lų ,
E quando le vedete ,,
Cadute nella rete ,
Gridate ... ſtrappazzate ,
Più non provate .e . amor

SC EN A IY

Pirotto ſolo . i

Oco , foco in camino . Altro vi vuole ,


Ch'acqua per ammorzarlo !
Ogni volta ch'io parlo ,
Chi ſente Lei , le dico delle ingiurie ;
Se
PRIMO . 7
Se mi voglio ſco'par , va ſulle furie .
Meglio quafi faria , ch'io la laſciali ,
E amoreggiar provarli
La cuſtode del bagno femminile ,
Che men calda mi pare , e più gentile .
Baſta ... mi proverò . Sia queſta , o quella á
Converrà aver pazienza .
Amo il bel Seffo , e non ne vo ftar fenza .
Che dolce coſa per me è l'amar .
Senza un'amante non poffo ftar .
Se foffero due vorrei giubilar .
Se foffero ,tre. laprei tracheggiar .
Con quattro , con cinque
Che guſto , che fpaflo
Con dieci far chiaffo !
Ma ſolo per una l'affetto ſerbar ;
Con cento brillare , ma ſenza crepar .

SC E N A V.

Camera nella Caſa comune del Bagno .

Luciano , poi Marubie .

Luc. Hi Pirotto , Pirocco ; oh diſgraziaco


EH Nel Bagno mi ha laſciato ,
E non l'ho più veduto .
Solo , venir fin quì mi è convenuto .
A ogni paffo , ch'io faccio
Mi ſembra di cadere ,
Non vi è alcun , che mi porga da ſedere ?
Ehi ! Chi è di là ?
Mar , Signore
Luc. Per carità vi prego
Datemi da feder .
Mar. Vi ſervo , fubito ,
Luc. Oime! Nel ventre mio fento un decubito .
Mar. Ecco la ſedia .
Luc. Oh toffe benedetta ! ( toffendo.
Mar. Yia , ledere Signor ,
9 A 4 Luc.
1 A Τ Τ Ο
Luc. Non tanta fretta . fede adagio
Mar. Perchè fate si piano
Luc. Il moto un poco più violente
La macchina ( compone facilmente .
Oimd! quella fineftra .
Chiudetela , vi prego .
Mar. In queſto caldo ,
L'aria che gioca , tempera gli ardori .
Luc. L'aria fotil s'inſinua per i pori.
Mar. Volete altro da me ?
Luc. Dite a Pirotto ,
Che ſubito mi porti
Una tazza di brodo ſenza ſale .
Oime ! che cara è queſta
Mar. Tutto il male che avete , è nella Tefta .

SCE NA VI.

Luciano , poi Rofina .

Luc. Mi laſciano ſolo ?


E Ahi mi manca il reſpiro . s'alza
Chi è di là ? Chi m'aita ? .
ROS. Chiamate ?
Luc. Oh che belrà ! ritorno in vita . )
Rof. Coſa avete , Signor ?
Luc. Mi paſſa un poco .
Mi ſentia venir male :
Roj. V abbiſogna un cordiale ? 1
Lúc. Sì , ma preſto .
Ros. Un cordiale di corda è pronto , è lefto .
Luc, Mi burlate ?
Roſ. Su via , venite a pranzo .
Suonato è già dal Campanin l'invito .
Luc. Perduto ho l'appetito .
Il calor naturale è andato via .
Rof. Con buona grazia di Valiguoria . vuol part.
Luc. Dove andate ?
Ros. Signore ,
Voi mi fate venir il mal di core .
LXC
PRI MO
Luc. Ed io ftando con voi
Fare che mi ſenta minorar il male .
Voi mi fare piu ben d'ogni cordiale .
Roj. ( Se credefli far bene i tacti miel ....
Se diceffe davver , lo guarirei . )
Luc. Ab la gran bella coſa è la salute !
ROS. Ma voi , che male avete ?
Lue On Cielo ! Non vedete
Non vedete , che faccia triſta , e roffa
Ref . Il roſſo è una bellezza .
Luc . Segno è di tiſichezza .
Rof. Oh queſt'è bella !
Tifico Voi ? che vi porti l'orco .
St Gere graſſo , che parete un porco .
Luc. Queſta grafezza mia
Tende all'Idropifia .
Rof. Quand'è così,
Non voglo ftar più qui . ·
Luc . Però non ſento
Del ventre ancor timpanica la pelle :
Rof. Siere pien di malanni , e di ſchinelle .
Luc. E ' ver , ma guarird .
Rof. Se foſte fano ,
In vericà , Signore ,
Voi potreſte diſpor de' fatti miei .
Luc. Se mi voleſte ben , riſanarei .
ROS. Ma io non ſon sì pazza .
Un cadavere amar , vorrei vedervi
Lefto , forte , robuſto ,
Allegro , e di buon guſto , e allora poi
Tutto queſto mio cuor laria per voi :
Luc . Animo , vada via
Queſta malinconia ,
Parmi d'effer cangiato .
M'hanno que ' begli occhietti riſanato .
Vo ftar, allegramente :
Non vo penſar a niente .
Mi ſento giubilar.is
Oimé la teſta mia !
La Camera Ya Yia ,
E
10 AT TO
E parmi di mancar ....
No , no , non ſarà niente ,
Vò ſtar allegramente ,
7 E con ci vo penſar .
Oimè ! che gran dolore !
Il povero mio core ....
No , no , non ſarà niente
nie ,
Mi ſento giubilar .

SCE NA VII.

Rolina , poi Violante .

ROS. ►
Ros. O Quanto lo compariſco !
Ma le itarò con effo in compagnia ,
Farò , paſſargli la malinconia .
Viol. Amor , tu mi tormenti ,
Ne ſperanza, mi, dai d'effer felice .
RS. Sigaora mia , ſe lice ,
Domandarvi una coſa ,
Che avete ,che ſembrace effer doglioſa !.
Viol. Ho il mal , che mi tormenta .
ROS. E che male. fi chiama?
Viol. Oh Dio ! Non lo .
Rof. Che sì , che ſe G penſo , io vel diro ?
Viol. Siece Medica forle ?
ROS. Oh sì Signora
Son tre anni , che ſento
Il Medico parlare . Abbiamo inſieme
Fatte ſperienze ſulla pelle altrui
Ę fon giunta a ſaperne quanto Lui .
Viol. E ' dotto ?
ROS. E ' un'Uom di garbo ,
Guarda con attenzion l'orina , e il vaſo .
Scrive, con l'arte , e laſcia fare il caſo .
Viol. Sin or. codefti Bagni ,
Non mi fanno alcun bene . Al che al mio male
Il rimedio ,non v'è .
Rofi Riſpondete , Signora , un poco a me .
3 Quant
PRIMO .
Quant'è che a xere mal ?
Yiol. Due anni , or fono ...
Ref. E non ſono due anni ,
Che morto vi è il Marito ?
Viol. E ver .
Rolo Signora mia , già vho capito .
Viol, Non è la Vedovanza ,
Che mi faccia laoguir .
Rof. Sarà l'amore .
Come ſtate del cuore
Viol. Oimè. !
Rof: Voi, ſoſpirate ?
Ho inteſo . So perché Gete ammalata .
Voi poverina , fiere innamorara .
Confeffatelo a me ; tutt'è lo ſteno .
Lo conoſco ; lo so .
Viol. Si , lo confeflo .
Rof. Confidatevi in me ..
Parlate , e non temete .
Femina di buon cor mi troverete .
Viol. Pria di ſvelar la fiamma,
Onde mi cruccio , ed ardo ....
Rof: Ecco il Signor Riccardo .
Viol. Oime !!
Rof. Venite roffa ?
Voi fofpirate , avendolo veduto ?
Sigaora , il voſtro mal l'ho conoſciuto .

SCE NA VIII.

Riccardo , e denti ,

Eh , ,
Ric. DEL: Menla e preparata.
Turci accendono Voi .
Viol. Andate , io, verrò poi.
Ric. Anzi vi attenderò , ſe mi è permeflo .
ROS. ( Son pieni tutti due del malc iſtedo .)
Viol. Vi prego .... Andate innanzi . ( a Ric.
Rof. ( Oh bella coſa !
Una
12 A Τ Τ Ο
Una Vedova fa la vergognola . )
Ric. ( Ah ! Violante per me non lente amore . )
Viol. ( Voglio meglio ſcoprire il di lui cuore . )
Rof. ( Ambi mi fan pietà . ) Signora mia ,
Voleie , che gli dica
Qualche coſa per Voir ( piano a Viola
Viol. Ma io ... credete ....
Certamente non amo . ...
ROS. Eh non ftate a negar . Già c'intendiamo .
Viol. ( Coſtei mi fa arroffir . )
Rof. Signor Riccardo
Ditemi in confidenza ,
Come Ita il voſtro cor qui per l'amica ?
Ric . Che volete , ch ' io dica ....
lo ſono ammiratore ....
Delle virtudi fue .
Ró). Che ſiate baſtonati tutti due .
Con me ſi parla ſchietto .
Lo vedo quell'occhietto :
Conoſco le parole , intendo i monti .
Moſtrate d'effer crudi , e fiete cotti
Viol. Ma che vorreſte dir ?
Rof. Niente .
Ric. Parlate .
ROS . Se di me vi fidate
Qualche coſa dire di voſtro gultos
Viol. Vaſcolto con piacer .
Ric. Son quì da Voi .
ROS. Ma non vorrei , che aveſte
Suggezion l'un dell'altro .
Ric. Non v'è dubbio .
Quando ci ſiete voi non ho timore
Viol. Superar voi mi fare ogai roffore .
Roſ. Bravi . M'avete preſo
Miei garbati Signori ,
Per mezzana gearil de' voftri amori !
Viol. Qibd ... i
Ric. Che dite mai ? ...
Rof. Venite qui
Voglio fare per voi quel , che vorrei ,
Che
PRI MⓇ .
Che faceffer per me gli amici miei .
Cari ; venite quà .
Zitto , badate a me .
Un certo non ſo che
So , che penar vi fa .
Voltatevi quis
Voi ftate cosi .
Alzate gli occhietti..no
Furbetti , furbetti ,
Si vede , fi fa ,
Che ſtate languendo ,
Chiedendo pietà .
Che dolce diletto
Provare nel petto ,
La gioja d'amor !
Brillate godete a
Ridere di cor , ( pariti

SCENN A IX.

Violante , Riccardo , poi Monfeur


la Flour.

Ric. , leguite
VE Della Maeſtra i dolci inſegnamenti.
Viol. Io non ſo far portenti .
Nell' amoroſo gioco , I
Erudindo mi vado a poco a poco .
Ric. Eppur non doverebbe
Nella ſcuola d'amore
Una Vedova aver pupillo il cuore .
lo sì , che ancor ragazzo
Viol. Poverino !
Voi non ſapete niente .
Nella ſcuola d'amor fiete innocente , con ironia !
La Flou . Madama , permettete ,
Ch'io vi baci la mano . bacia la mano a Piol.
Ric. ( Solito complimento oltramontano . )
A Flou . Monſieur , vi ſono ſchiaro .
Lic. Bravo , davvero , bravo ,
R : Mon
14 AT TO
Monſieur la Flour , voi Gece un Uomo frane ) .
La Flor. Colle Madame al mio dovër 'non manco .
Madama , come ſtate ?
Viol. Bene , a voftri comandi .
Ric . ( E'tutta civila . ) Cronice ,
r.
La Flou Siete gala nce aflai . ( a V104
biol. Voſtra bontà .
Ric. Mi 'rallegro , Signora .
Viol. Di che mai
Ric. Avete appreſo afai ,
Nella ſcuola d'amor . o
Viol. Voi v'ingannate .
Innocente riſpondo a chi s'inchina .
Ric . Povera vedovella innocentina !
E ' di donna un bel coſtume
Affettar ſemplicità .
A chi chiede a lei pietà
Negar pace , e cormentar :
Ma ſovente cambia ſtile
Com chi ardito parla , e chiede ;
Ma ſovente poi ſi vede
La crudele a foſpirar .

SCENA X.

Violante , e Monſieur la Flour .

La Flour. ( H bella in fede mia !


Monſieur Riccardo è piena di geloſia..)
nol. ( Non vorrei diſguſtarlo .
Andrò a diſagannarlo . ( vuol partire.
La Flour. Perdonate :
Non fuggire Madama .
Viol. E ' già ſuonato
Della Menſa l'invito :
La Flour. Andiam . Vi ſerviro .
Viol. Troppo compito ,
Deggio prima paſſare alla mia ſtanża :
La Flour. Eh non è più all' uſanza .
Codeſta ritroſia .
Si ftuar
1
PRIMO
Si ita ſenza malizia in allegria .
Sentite ; in una ſtanza
Che da tanı'anni non fu mai aperta
Ho fatta una ſcoperta portentoſa .
Ho trovata una coſa ,
Con cui farò portenti ,
E tutti goderem lieti ; è contenti .
Vol. Coſa trovaſte mai ?
La Flour. Avrete inteſo
Nominar Pietro d' Abano .
Viol. Era un Magos
La Flour . Ua Uomo era aſſai vago .
Ho trovato il ſuo libro , i
E la mia mente curioſa , e franca ,
Ha imparato a operar per magia biancas
Viol. Badate ben , Signore ,
Non mi fate paura .
La Flour. Non te mete
Voi vi divertirete : In queſti Bagni
Dove noi ſiamo in buona compagnia •
Necedaria per tutti è l'allegria .
Er op ſage -- dans le bel'age
Et on lage -- de n'aimer pas ?
Que ſans ceſse -- l'on ſe preſse
De gouter les plaiſir ici bas .
La ſageſſe .. de la jeuneſse
C'eſt favoir jovir de ſes appas : ( parte ?

S Ċ E N À IX .

Violante ſola .

A Farmi lieta , e felice ;pud Lui fole


Ma timida ( on'io più che non lice .
Chi vuol pace in amor vi vuol coraggio ,
Alma fida , cuor pronto ; e labbro laggio .
Per coftaoza ; per fede ,
Mio cuore altrui non cede ,
Ma importino roflore
Fa , ch'io celi nel fen l'acceſo ardore :
Si
AT TO
Si confonde nel onio core
La virtà culla vilcà ;
Va celando in ten l'ardore ,
E biſogno hu di pied .
Chi m'inſegna , chi mi dice
Del mio mal , che mai dará ?
Quel che giova , quel che lice
Il mio cuore ancor non la .
SCENA XII.
Gabinetto con Tavola preparata per il prapro .
Rojina , Liſetta , Pirotto , Marubio , poi Luciane .
Tutii . Andiamo alla Menſa
E quel , che diſpenſa
Il ſavio Dottore
Senza altro rimore
Mangiar fi potià .
( Roſina , e. Lifetta . )
E il Medico poi
Vietandolo a noi
Il buono , ed il meglio
Per lui mange à .
Tasti . Andiamo d'accordo
E curi l'ingordo
La ſua lanità .
L & c. Eccomi anch'io ton quì .
Mi ſento un gran languore
Miſto fra l'appetito , e fra l'anore ,
Come ſcioglie il Sole ardente
Della neve i freddi umori ,
C :si amor co'dulci ardori
Liquefanda va il mio cor .
Mie belle
Me care
Avvampo d'amor :
Preſto , preſto ch'io fento ,
Che biſogno mi vien di nutrimeato :
Ma gli altri dove ſono ? ( liede al avila .
Lil. La Padrona .
Non vuol venir .
Lur. Perché ?
Lil.
PRIMO 0 .. 17
Lif. Perchè il Signor Riccardo
Non vien nemmeno lui .
Ref:1 Sì, il poverino
S ha preſo gelofia
E dubito farà qualche pazzia
Luc. Monſieur la Plour dov'è ?
Pir. Sen fta leggendo
Certo libraccio vecchio , e penſa , e ride .
E venire non vuol .
Luc . Me ne diſpiace
Per la mia compleffione .
So'o non poffo far la digeſtione .
Figliuoli , giacchè tutti
M'hanno laſciato ſol , per corteſia ,
Venire qui , pranſiamo in Compagnia .
Ro . Per me non mi ritiro ;
( hede ,
Lil. Ed io ci ſono .
( hiede .
Max . Con voſtra permiſſion ,
( hiede .
Pir. Chiedo perdono .
chiede.
Luc. Con voi ragazze mie ,
Il Pranzo rieſcirà più Caporito .
Mi farete mangiar cop apperico .

SCENA XIII.

Monſieur la Flouri
La Flour.
'Eropli
Voglio praz
pro ar
ce prov fenice
rieſcimi un bel gioco ,
Vo alle lor ſpalle divertirmi un poco . ) ( liritira .
Iur. Vezzoſette , graziofine
Mangerei due polpetcine ,
Ma da voi le prendero .
Rof. )
Lif ) a 2. Polpetrine ? Signor ad .
Luc . Ma perchè
ROLE
Lif . ) 4 2. Vi farian male .
Della Zuppa ſenza ſale ,
Se volete , vidaró .
Luc . Da voi tutto prenderò .
I Bagni di Abano . B Pir .
is AT TO
Tir . )
4 2. ( Che (morfolo ! Che ſguajato ! )
Mar. )
Luc. Vorrei efter imboccato .
!
à 2. Signor sì , v'imbocchero .
Lir Un bocconcino
ROJ. Un Cucchiarino . ( le vanno imboccando .
Luc . Com'è bonino !
Pir . )
Mar. ) a 3. Che carità !
Luc. )
4. Cos'è quello
Preſto , preſto
Un tremore
Sento al core
Coſa , coſa mai farà ?
si vede Monſicur la Flour col libro in mano , facendo a la
curi ſegni, e tutto in un tempo la tavola ſi trasforma
in una proſpettiva di Palazzino con varie porte da una
delle quali eſce ſubito Pirotto , trasfgurato in Coviello .
Pir. Io non laccio chi me lia ,
Ma me fento Mamma mia ,
Una forza da Leon .
Da un' alıra Poria efce Marubio trasfigurato in un
Vecchio colla barba lunga •
Mar. Me meſchino si caouco
Come mai fon divenuto ?
Quel ch'io ero pid non ( on .
Pir . Chi ſei tu brutto Vecchiaccio
Mar. Con chi parli animalaccio
Pir. Quel barbon ti pelerò .
Mar. Col bafton ti accopperò .
A 2. lo timor di te non ho .
Da una porta eſce Liſetta transfigurata da Napolitana
alla Spagnola ,
Lif. Laffa ftare . fors'acciſo ( Mart
Brutto Vecchiaccio ,
Faccia d'empiro .
# 3. lo timor di te non hoi
Da un'altra porta efco Roj trasfigurata da Vecchia Venezian.
Rof
PR i M 0 . 19
hol Oh poveretto ?
El mio Vecchiecto
Laffemé ftar .
Lil. Voglio pelarlo
Pir . Voglio ſcannarlo .
Mar. Vecclià dabbèné
Mi raccomando :
Roj. Via , che ve mando
Quanti ; che le .
Quanta paura !
Quanta bravura
Lil . )
Pir. ; * ž . Che ſtravaganza •
Mar. )
Drento di me !
Ros. Via , che ve mando
Quanti che le
Luciano 'eſce da un altra porta veftito da Donna con
i mafi bera 'caricata .
Luc. Cos'è queſto rumore
Che colà quì G. fa ?
Sigaora per donate
Là mia temerita . ( le fanno riverenza
Luc. lo voglio andar à letto
Portatemi riſpetto ,
Perché mi ſento mal :
* 4. Non più malinconia
Ma ſtiamo ià allegria
Facciamo Carneval .
Pir . Bene mio ci voglio bene
Luc. Via di quà , che non conviene i
Mat . lo di voi faro amoroſo .
Luc. Chic Vecchiaccio malizioſo !
RO . Se fe putta , Ite da pútta
Lif. Se ſei zita ; Tei pur brüttà .
Luc. Non mi vò laſciar toccar :
so Stiamo tutti allegramente
E cantiamo unitamente
Senza niente Coſpertar
Evviva l' amore , che fa giubilar :
Fine delle Atto secondo AT ;
ÄTTO SECONDO .

SCENA PRIM A.

Giardino

Violante , e Riccardo ..

Riccardo
Piol. Ingannate ,
Porfore.
Vi dirò , che il mio cuore .
Prova per Voi un amoroſo duole .
Giuro ſull'onor mio , che amo voi lolo...
Ric . Se creder lo potelli ;
Felice me !
Viol. Ma quando poi lo giuro .
Credere lo dovete .
Se dubitate ancor , Voi m'offendete .
Ric. Perdonate mia cara ,
A'dubbj del mio cuore ,
Chi ben ama ha timore .
Viol. A queſti bagni
Son venuta per Voi .
Ric. Per voi venuto
Parimenti fon io .
Caro bell' Idol mio ,
Non partiamo di quì , pria che d'amote
Non li ſtringa fra noi perpetuo nodo .
Viol. A voi tocca penſare al tempo , e al modo .

A II.
S с
c Ε
Е Ν

Monſieur la Flour con alcuni fori in mano ,


e detri .

Cco i geloſi amanti .


Lafl. E To ve con queſtifiori
Dar un poco di pena a ' loro amori . ) ( da fe.
Rig. Pria , che giunga mio Padre
A
S E CONDO. 21
A pénétrar il genio mio ... c ( a Dio !
Laf. Madama .
Ric. Maledetto "coſtui.
Lafl. A voi preſento
In quefti vaghi fiori
Miſto gentil de' più ſoavi odori .
Viol. Obbligata , Signor . ( liricufai
Ric. Non ha biſogno
D'altro odor peregrino ;
De ' Fiori, ſe ne vuol, pieno è il giardino .
Laft. Favorilca odorarli in corcelia
Odorati , che li ha , li getti via .
Viol. ( Lo farò per ſpicciarmi.) ( piano a Ric.
Haono un odor sì raro ?
( prende i fiori , e li odora .
Lafl. Ogn'altro odor vi riuſcirà men caro.
Ric. Oh via , baſta cost .
Viol. Dolce fragranza ,
Che mi penetra il core !
Laf. Or le volete ,
Li potete gettar
1 Viol. Cari mi ſono .
Gradiſco , ed amo il donatore , e il dono
Ric. Come!
Viol. Dimè qual dolcezza
Caro Monſieur la Flour , voi m'inſpirate ?
Laft. Perdonate Madama .... ( vuol partire
tive .
Viol. Ah po reftate .
Ric. Che ſtravaganza è quefta ?
Come ; Violante mia ?
Viol. Oh Dio ! Non ſo che fia quel che mi lento .
Provo un novel tormento ,
Provo un novello ardore
Per quegli occhj vezzofi ardo d'amore !
Ric. Ab. traditrice , ingrata .
Lafl. ( L' ha di me queſti fiori innamorata ! )
Ric . Queſte fon le proteſte
E queſto il giuramento ?
Viol. Un novello portento
M'accende per coſtui la fiamma in feno ;
B 3 Non
AT TO
Non poſſo far a meno ,
Il volto fuo, mi piace .
Riccardo .... (on mio roffor ! ) ſoffrite in pace .
Forza d'amor mi lega
A una bella novella ,
Ne intedeltà s'appella
Quel che comanda amor .
A te pierd son nega
Queſto mio core amante
Ma deggio a quel ſembiante ,
Edor pietola ancora

SCENA . III
1
Riccardo , e Monkeur la Flour .

Rica Mio rivale in amore, che ſeduceſte


Rice
Ad amarvi colei , ch'era il mio bene ,
Voi pagherete il fio delle mie pene .
Laf. Che vorreſte da me ?
Ric. Rendimi conto
Colla ſpada fellon de' torti miei .
( impugna lc / pasta 1
Laft. Cimentarti con me ? Pazzo, tu ſei.
Ric. Vieni , o ti ( venero ,
Laff. Non ho timore .
Ric , Perfido !
Lafl. Meco è vano il tuo furore .
Ric. Lo vedremo ,
Lafl. ( Con l'arte
Io lo deluderd . )
Ric. Vieni al cimento ,
Laß. Vengo , ma me averai fcorna , e fora vento .
( Rif. ]pawentete fugge .

SCE
1
SECONDO

S CE N A IV .

Morfour la Flour folo

Oleks. placer grazioſo !


E' quel , che ho ritrovato !
Come preſto mi ſono ammeftraro !
Ho trovata la via
D ' innamorar le Donne ,
Ed effere a lor caro
Senza la ſerviri , ſenza il denaro .
Chi ona Donna vuol pretendere ,
Chi da lei vuol farli amar ,
Il denar biſogna ſpendere
E ſervire , & fopportar .
Di quei fiori
Portentofi
Agli Amanzi vò donar .
Quando vedo Donne a piangere
lo mi ſento conſolar .

SCENA

Şcanza interna del Bagno , cop quel


che è neceſſario ,

Luciano , Pirorre ,

Eur. Irotto :
Pir . Piro teo
Eccomi qui .
Luc. Sei tu ?
Pir . Son io .
Lwc. Ed io chi ſono ?
Pir. Voi Gece il mio Padrone
Luc. Laciago
Pir. Si Luciano . Ob queſta è bella !
Luc. Non ho piil la gonnella .
Pir . Non Signore .
B 4 Luc.
24 AT TO
Luc. La ſcufia ?
Pir. Molto meno
Luc. E quì dinanzi
Avevo un non ſo che ...
Pir. Non v'è più niente .
Tutto ſpari a drittura .
1 Luc . Sai cofa mi reſto ?
Pir. Che ?
Luc. La paura .
Pir. Anch'io per dir il vero
Ne ho avuta la mia parte .
E' ſtato un caſo bello
Vedermi trasformato in un Coviello
Loc. Ah vicino al morire io già mi ſento
Voglio far Teſtamento .
Pir. Eh non Padron mio caro .
Lur. Della Villa a chiamar vammi il Notaro ,
Pir. Volete intanto reſtar ſolo
Luc. Intanto
A letco me n'andro bello , e veſtito ;
Ajutami .
Pir. Son quì .
Luc. Piano . Non voglio
Pid nefſuno veder .
Pir. Nemmen le Donne ?
Luc. Donne ? donne ? no no le donne ſono i
Le maghe incantatrici .
Effe faranno ſtate ,
Che m'hanno le fattezze trasformate .
Mai pie donne , mai più . Sia maledetto
Quando mai le ho vedute ... Andiamo a letto :
( ajutato da Pir . , na nel ſuo letticciuolo ferrato ,
dalla Trabacca . )
Pir . Starere meglio afiai ,
Più caldo , e ripolato .
Biſogna contentarlo ,
Egli vuole il Notaro andro a cercarlo ...

21 $ CE
SECOND 0 .

S CE N A VI.

Marubio , o detti .

Mar.
Pireito, che fai qui :
Pir. Zitto . Il Padrone
E' in lecto , che ripoſa .
Mar. Ha forſe male ?
Pir . Queſt' è il ſuo naturale .
Quando ha un po di timore ,
Crede morir perchè gli batte il core :
Mar. Il cor , per dirla ſchietta ,
Batte un poco anche a me .
Mi parve coſa garba
Il vedermi venir tanto di barba .. ,
Pir. Codefta ftravaganza ;
Coſa crediam , che fra ?
Mar. Io ſenz'altro la credo una magia ?
Pir. Che ſia torpato al Moodo
Pietro d' Abano ancor dopo tant'anni .
+ Da' bagni, ſe è così , voglio andar via ,
Che col diavol non voglio compagnia
Farfarello , Gambaftorta ,
Va lontan da miei confini.
Ma le porti de' quattrini
Vieni pur li prenderò :
Fammi pure brú brd brut
Fammi andar col capo in gidi
Fammi andar co' piedi in så .
7
Per avere dell'argento
Mi contento .. di Eremar :

SCENA VII.
1
Marubio , e Luciano nel letto
poi Rokna .

Mar. N tant'anni , ch'io ſono in queſti bagni ,


INNon ho mai pid veduto
Caso
: Α Ţ Τ ΤȚ Ο
Caro ſimile a queſto
Roſ Ajuto , ajuto .
Mar. Cos'è ſtato ?
Roſ. Colà ...
Mar. Dove ?
Rof.Hveduto.i.
Mar. Che ?
ROS. Una brutta coſa :
Mar. Che coſa ?
Lf. Biutta , brutta .
Mar. Ma come ?
ROS. Si movceva ...
Mar. Davvero ?
( een fimonta
ROS. Dime
Mar. Dite cos'era ?
Rof. Un gatto nero .
Mar. E per un gatto ſi fa tanto chiaffo ?
ROS. Mi guardava cogli occhi.
Mar. E bene ?
Rof. Oime ,
Tremo dalla paura .
May . Paura d'un gattino !
Rof. Ho paura , ch ' ei foffe un Diavolino .
Mar. Ma lei pur una Donna {piritoſa .
ROS, Ora ſon pauroſa .
Dopo , che mi ho veduta
Diventar una vecchia colle rappe
Le budelle mi fanno lippe lappe .
Mar, Ora ti compariſco .
E ' ſtata veramente
La peggior burla , che pola mai
Fare a una Donna . Si , i compatiſco
Tutt'altro G. potrebbe fopportare ,
Ma pon la malattia dell'invecchiarço
Voi altre femamine
Se gl'anai paffano .
Perdere il merito
Della beltà .
Non così gli Uomini ,
Che quando invecchiano :
Mag
SĘ CON DO. 37
Maggior acquiſtano
La venuftà .
Belletti , e polvere ,
Non ci abbilognano
Siamo i medelimi
ļa ogni età ,

$ CE N A VIII.

Rofina , Luciano nel letto .

Uefta bella ragione io non l'approvo .


Anche nell'uom la differenza io trovo
Ma di già , che fon ſola
Voglio un poco bagnarmi,
Col bagno riſtorarmi
Voglio della paura , che ho provata .
Voglio oell'acqua entrar ch'è preparata :
( moftra di volerſi Spogliare
Luc . ( Caccia fuori la tefta dalle cortine del letto . )
ROS. Non vorrei , che venifle qualcheduno .
Voglio chiuder la porta .
Luc . Andate via .
Rosi Ajuto . ( non vedendo Lucia.
Lực. Cos'è ?
Rol. Il diavolo ... ya via .
Iục. Melchino me . ( risire la tebe .
Ros. Oime ! ſono imbrogliata .
Queſta voce no lo da dove uſci .
Luc. Il diavolo dov'è ? ( ufcendo, dal letto,
Rof. Eccolo quì . ( Ipaventa di luimedeſimo,
Luc. Dove ?
Ref. Brutto demonio ...
Da me , che coſa voi? ...
Luc, Da me che chiedi ?
Rol Da te non voglio piçate .
Luc. Ne mep'io ,
Ros. Vattene,
Luc. Via di qua , Roſina addio ,
Ref. Il diavol mi falata .
Luc.
A T T
Luc. No , carina ,
Il diavolo non è .
Rof. Ma chi ?
Luc. Luciano .
Rof. Che vi venga la rabbia .
Che coſa fate quì ?
Luc. Venni , meſchino ,
Un poco a ripoſare.
Rof. M'avete fatto quali ſpiritarė .
Luc. Sentite ...
Ro . Oimè .
Luc . Che coſa è ſtato ?
Rof. L'avete voi veduto
Lực Chi
Rof. L'amico
Dalle calzette nere ?
Luc. lo no . Ma voi
Mi avete impaurito
Rof. Là ... vedece ... là dentro io l' ho ſentito à
Luc. Là dentro v ' ero io ſteſo nel letto .
ROS. Là dentro voi ? Che ſiate maledetto .
Luc. Ahi ! perchè maledirmi ?
Rof. Perché voi
1 Mi faceſte paura ,
Ed io fun pauroſa di natura .
Luc. Finalmente ſonº io ...
Rof. Mi trema il core .
* Luc. Compatite l'amore '...
Rof. Da fanciulla
Ho avuto uno ſpavento brutto , brutto i
Lus. E adeffo ...
Rol. E adeſſo ancor tremo di tutto .
Luc. Ma via ...
Rof. Quando ci penſo
Al ſpavento d' allora
Freddo mi viene ancora i
Luc. Ma queſta è un' opinione :
Rof. Un opinion ? Sentite ſe ho ragione .
Una piccola bambinella
Ero ancora di tenera età .
E la
SECONDO .
E la mama la poverella
Se ne ſtava lontana da me
Viene un gatto nero nero
Con i baffi .... ( mi vien freddo . )
Mi guardava ... ( tremo cutia , )
Oh che beſtia brutta brutta
Mi voleva graffignar .
Io gridai : Frufta via .
Fece gnao , e le n'andà ,
Ma falio
Su , e giù
Parea matto
Ruppe un piatto ,
Poi torpo
Mi graffio .
E ha laſciato al mio povero core .
Un cimore , che mai le n'andò .

SC Ε Ν A IX .

Luciano , poi Lifetta .

Luc . cauſa la paura ,


Che coſtei le n'ando .. Pareami allora
Di ſtar bene vicino a quel viſetro .
Ora mi torga mal; ritorno in letto .
( va nel letto , come era prima.
Lif. Che diavol di vergogna
Tutti fon ſpaventati
Per paura del diavolo . Ma io
Di lui non ho paura : affè ſe torna
Vò ſpennacchiarlo , e rompergli le corna .
Luc. Liletta .
( caccia fuori la refa dalle cortine , la ritira .
Liſ. Chi mi chiama? ( guardando qua , elde .
Luc. ( Voglio farle paura . )
Liletta . ( come ſopra .
Liſ. Chi mi vuole ?
Luc. Bu , bu , bu , bu '. ( fa il cane naſcondendo nelletto .
Lif. Cagnaccio ,
Do
A TI
Dove ſei vien fuori .
Certo non mi ſpaventi
Se aveſti cento Diavoli ne' denti .
Ma dove mai larà
teba , a la ritira cercandolor
Luc. Lifetra. ( metre fuori la teſia
Liſ, Zicto .
La voće vien di qui, chi è mai naſcoſto
Sotto 'quel lecto ? Vò vedere :
( guarda ſotto il letto.
Lue. Litrà ( come sopra .
Lif . Zitto la voce è qui.
Sé qualche Diavolone
lo lo farò andar via con un baſtone .
( prende un baſtone che trovali nella ſtanzas
Luc. E ' andarà via ?
Lif. Se torna !
Lúc. Eccola : ( ritira il capos
Lis. Vo vedere..ii
Luc.. Bu ; bu , bu .
Lif. T'ho inteſo . Or ſon da te .
Prendi brütre cagnaccio.
(da delle baffonate a Luciano coperto dalle cortine :
Luc. Oime , oime .
Lif . Queſta è voce dian Dom . Chi imal Card ?
Voglio veder chi è : ( ſcopre il letto :
Luc. Per carità . ( raccomanda
Lif. Bravo ; Signor Luciano ,
Dovevate cacere ancora un poco ;
Se goder volévate ün più bel gioco :
Luč. Vi lon bene obbligato.
(vaiza dalletto ; oſcende a
Lis. Non céré più amňalaco ?
Mi rallegro con voi.
Luc . Ab che pur troppo
Son pieno di malanni. Oh Dei ! non ſo
Se pur lin queſta ſera io viyerò :
Vado , ma nd ; votrei
Reſtar con voi... ma ſento a
Voi mi date contento : Ohimè non foi ó
Fra il reftare , e il partir ci penterò a
Quel
SE CON DO :
Quel dolce viletto
Quell'occhio furbetto
Il core nel perto
Mi fa iotenerit .
La medica tu ſei
Di tutti i mali miei
Vorrei , e no vorrei
Partir , e non partir
Mio caro teſoro
Vibramo , v'adojo
Porgete riftoro
A tanto languita
Con te gubilerei
. Con te riladerei
Vorrei , non vorreia
Partir , e non partir •

SCENA x .

Lifetra , poi Riccardo

Lit:
Povero pazzo Sa ! i coſa tidico ?
Muori , non muori , non m'importa un fico !
Ric. Ab Lifetta pierà :
Lil. Che coſa è itato ?
Ric . M'ha la voſtra Padronà affalinato .
Lis. Come ? vi ha preſo forſe
I deoari , la robba ?
Ris. Eb fcroccherie ?
Peggio mi ha fatto affai.
Lif. Non crederci
Vi poreffe levar la ſanità .
Ric. Ha trattato il cuor mio con crudeltà
Lif. Via , via , non vi è gran male .
Rir. Ah che ſoffrirlo
Certamente non poffo .
Liſ. Eppur convica Coffrire .
Ric, No.
Liſ. Che volete far ?
Ric. Voglio morire .
Hills
32 ATT
Lif. Queſta Signore è l'ultima pazzia .
Quando altro dir non fanno ,
Tutti dicon così , ma non lo fanno .
Ric. D'alme vili codefto è facil dono .
Troppo coſtante io ſono
Quando prometto affetto ,
E fon fedel di crudeltà a riſpetto
Traditrice Violante ! E come mai
Fino ſugli occhi miei
Far finezze al rival per mio martello
Dirmi , ch'è più di me yezzoſo , ¢ bello ?
Intenderla non fo ; Parmi , che un ſogno
Che una larva fia queſta ; ed ho roffore
Di penſar, che il ſuo cuor Ga traditors ,
Mi ſento ancora impreſia
L'immagine nel petto
Di quel primiero affetto 3
Che fu giurato a me.
Non è per me la ſteſſa
Pur troppo oh Dio ! lo vedo .
Eppure ancor non credo
Che priva Ga di fè ,

SCENA XI

Lifetta , poi Violante .

Lif. Veſt'altro Ganimede


lis. Qued'aler o Ganim
Ha anch'egli ede ſui
i Grilli cui
Voa Donna vorrią tutta per lui .
Eccola . Oh ſe veniva un poco prima ,
Si volevan ſentir le belle coſe :
Viol. Cento fiamme amoroſe
Arder mi ſento in petto .
E non ſo la cagion del nuovo affetto .
Lif. Oh Signora Padrona ,
Che mai avete fatto ?
Il povero Riccardo é mezzo matto ,
Viol. Mi fa pietà .
Lif. Bilogna conſolarlo .
Viol.
SE C O N D 0 . 33
Viol. Vorrei poter amarlo ,
Ma un certo con lo che , non ben'inteſo ,
Rele il cuor mio d'un ' altro foco accelo .
Lis. Quel certo aon ſo che ;
Che voi non intendere ,
lo ve lo ſpiegherò , ſe lo volete ,
Viol. Ma come?
Lif. Vi diro ; noi altre Donne :
V'è nefíun che mi fenta ? no , fiam fole :
Abbiamo un differrino ,
Che è una coſa galante
Ci piace per lo più cambiar amante .
Viol. Ma io non ſon di quelle ,
E tu bene lo fai.
Liſ, Sì lo confeſſo ,
Tutt'amor , tutta Fede ogn'or vi vedo ;
Ma , Signora Padrona , io non vi credo .
'Viol. Liſetta , mi fai torco .
Liſ. Eh queſti torti
Si ponno ſopportar. Che mal farebbe ,
Che aveſte quattro , o cinque innamorati .
Si elamina , fi pela queſto , e quello ,
Poi ſi ſceglie il più buono , ed il più bello .
Se fi compra un bel veſtito ,
Non ſi va da un ſol Mercante .
E chi vuol trovar marito
Non ſi laſci infinocchiar .
Nafi, ſchizzi ? Sigoor od ,
Naſi lunghi ? oibo , oibd ..
Occhi loſchi
Gambe ſtorte ,
Teſte lunghe
Braccia corte . >
Sono tutti da ſcarcar ·
Bel viſino , )
Bel bocchino ,
Bel nafano
Picchinino ,
Sono coſe da comprar ;
Perchè fanno innamorar
1 Bagni di Abano . с SCE .
34 A T. TO
Ι

SCENN À XII.

Violante ſolar

Pizza; pazza è coſtei,


E chil'aſcolta è pazzo più di lei .
Non è in arbitrio noftro
Sceglier l' A mante , ſcegliere lo Spoſo ,
Se queſto foſſe , anch'io
Solo a Riccardo mio darei il mio cuore
Ma altrimenti di me diſpone amore :
Forza d'amor mi lega
A una beltà novella ,
Nè fedeltà s'appella
Quel , che comanda amor .
Manco di Fe con pena ,
Amante di coſtanza ,
E ſoffro uoa catena
Più non inteſa al cor .

SCE NA XIII.

Luogo delizioſo con Fontana , ed una ringhiera con due


ſcalinate laterali praticabili, e varie trasforma
zioni operate da Monſieur La Flour .

Monkeur la Flour , traveſtito da Giardiniere con


fiori in mano .

Veſta è la miglior prova ,


Q Che far poſs'io del Libro , che lo trovato :
Ecco un luogo formato ,
Con magica apparenza ,
Coſtretto in eccellenza
In ordine , e figura ,
In cui ſpicca il poter d'arte , è natura .
Ora con quefti Fiori
Voglio l'opra compire ... Eccoli tutti
Voglio farli reftar ſtupidi , e brutti .
SCE
S E C O N D O. 35

S CE N'A (XIV.

Luciano , Rofina ; Lifetta , Pirotto , Marubio ,


ed il ſuddetto ,

H la gran bella coſa !


Luc: O
Lif. E bella afai .
Pir. Un ‘giardino più bel non vidi mai.
Mär. Coſa dite Rölina ?
Rof. Queſta gran novità non ſo che fia .
Mar. Io la credo ſenz'altro 'una Magia .
Roſ. Vado , quand'è così. . . . vuol partire .
Lafl. Bella , reſtare .
ROS. Chi ſiete voi ? parlate .
La Flox . Il Giardiniero io ſono
E réco a voi di queſti fiori in dono .
preſenta un mazzo di fiori a Ros. T'altro a Lif.
Lil. Grazie . Che buon odor !
Roj. Non 'me ac 'fido.
Liſ. Di che avete timore ? io me ne rido .
Sentite che fragranza •
Rif. E' vero , è un grato odor , che ogn'altro avanza.
( a ROS. odorando i fiori .
Senta Signor Luciano .
Lij. Sepra , lenta ( tutte due gli fanno odorare i fiori. )
Luc. Oh che ſoave odore !
Ma qual 'fiamma d'amor mi ſento al core !
Lif. Marubio , ſenti un 'po .
Roj. Pirotto, odora .
Mar. Queſt'odore m'incanta .
Pir. Ei m'innamora .
Lafl. ( I colpi fon già fatti,
Or mi voglio goder quei cinque matti . )
Luc . )
'Oimè coſa ſento !
Pir . ) . 3. Mi brucia di dentro .
Mar. )
Le viſcere ; e il cor . ( ritira ,
ROS )
4 2. Che avete che fate ?
kiſ. )
с 2 Sma :
AT TO
36
Smaniate ? perchè !
Luc . )
a 3 Non poſſo ftar ſaldo ,
Pir. ) Son caldo d'amor .
Mar.)
RO ) Andate , baggiano ,
Lif ) A 2 Lontano da me .
Luc . )
Pir . 6 3 Mia cara per pictà .
Mar. )
Ros. ) 4 2 Andate via di qua .
Liſ. )
Luc. )
Pir. ) a 3 Non poſſo più ſtar .
Mar. )
ROS . ) * 2 Laſciatemi ſtar .
Liſ:)
Luc . )
Pir. 4 3 Perchè nà .
Mar. )
ROS .) A 2 Fugirò .
Liſ. )
Luc . )
Pir. ) a z Per piera .
Mar. )
ROS )a 2 Via di
qua .
Lis.)
( Le due donne fuggono , e vanno ſulle ſcalina
e una di là . Pirotto , e
te una di qua ,
Mar ubi o vog lio no loro correr dietro , e nell
atto , che vogliono falir le ſcale , due mos
Ari impediſcono il pago .
7
Luc. Correr non poffo ,
Son troppo groſio ; 3
Forza non ho .
Pir. ) 4 2 Oime .
1 Mar.)
Luc . ) Coſa c'è ?
Pir . )
a 2 Non ſi ponno ſeguitar .
Mar. )
Rof.
SE C O N D 0. 37
Malcreati ... diſgraziati ,
Rof )
Lif . ) Imparate ... le Zitelle
Poverelle ... a riſpettar :
Luc. ) Ah riel petto
Pir . ) * 3 Dall'affetto
Mar. ) Io mi ſento diyorar .
Tutti . Che prodigi !
Che preſtigj!
Tapti Diavoli qui ftanno ,
Che mi fanno diſperar .
Pir . ) Non poſſo più ftar ſaldo ,
02
Mar. ) Mi creſce ogn'ora il caldo ,
Mi voglio rinfreſcar . faltano ſulla Fontana ,
Luc . Coſa fate
Pir . )
ä 2 Offervate .
Mar.)
Io mi vado a follazzar . ) f gettano nella Fora
tana , e non ſi vedono piše .
Rof:)
a 2 Oh che pazzi :
Lif. )
Dentro i guazzi
Vanno il foco ad ammorzat .
Eur. Dove ſono più non li vedo . offerva nella
Fontana
Affogati già li credo .
Non li voglio ſeguitar, ( Pir. Mar. compa .
riſcono ſulla ringhiera .
ROS. ) 4.2 Oime
Lif )
Pir.)
Mar.) 4 a 2 Siamo quis
Luc. Ma come :
Pir . ) Level 2 Sta li
Mar.)
Tutti . Che coſa porcentoſa !
Che tutti fa tremar !
Pir. )
2 Mia cara !
Minim )
( vagliono abbracciar le Donne . )
Lif
38 AT TO Τ
Lif: ) 4 2. Briccon !
ROS )
Pir . ) ( mentre li due Uomini infolentano
a 2. Pierà .
Mar. ) ( le Donne , quefte ſpariſcono a
Lil. )
Rof . ) a 2. Via di quà .
Luc. Sono ite , ſono ſparite
Io ne godo in verità .
Pir. ) Le ha portate per diſpetto,
Mar. ) A 2. Il Demonio via di quà .
Luc. )
Eppur ſento che nel petto ,
Pir. a 2. L'amor mio creſcendo va a
Mar. ( laterali .
Luc. Eccole quà . ( le Dinne eſcono da das ceſpugli
Mar. )
Eccole quà .
Pir . ) a 2.
Rof. )
a 2. Dove ſono poverina ?
Lij. )
Luc. Mia Liſetta , mia Roſipa
Tutte due venite quà ,
E Voi altri Itare là . ( a Rir . Mør.
( li due della ringhiera fondano nelle colonne , e nox fe
vedono più . )
Roſ. ) Dove ſon ? più non li vedo ,
Liſ. ) All inferno già li credo ..
Luc. Via carine per pietà .
Rol. )
a 2. Signor nò . State là .

( li due compariſcono dalla fontana .


Luc. ]
Roli ) a 3. Eccoli quà , eccoli quà ,
Lif )
Li 3. Uom . Bel viſetto per pierà .
Le 2. Don. Maledetto via di quà .
Li 3. Vom . Tane'amore , m'arde il core .
Le 2. Don . Di furore m'arde il ſen .
( cfce Monſieur la Flour , e li tocca tutti con una verga , e par .
Tutti . Ah ah ah . ( guardano ridendo .
La bella Girometta è bella come un fior ,
E'tanto grazioſetta che mi conſola il cor .
Fine dell'edito Secondo . AT
A TT O T E R 2 Ở .

SCENA PRIMA .

Camera ,

Violante , e Riccardo .
Eh per pietà ...
mida
Ric . Mendace .
Viol. Udicemi .
Ric. Non deggio .
Viol. Son pentita .
Ric. Nol credo .
Viol. Oh me infelice !
Eccomi a voftri piedi .. ( s'inginocchia .
Ric. Ingangatrice .
Viol. Pietà .
Ric. Pietà mi chiede
Chi non fa , che ſia fede ?
Viol. Eppur voi ſolo
Amo con cuor fincero .
Ardo ſolo per voi .
Ric. No , non è vero .

Ş Ç E N A II.10

Morf, la Flour , & detri ,


La Flo. Mici, ancor fra voi dura lo ſdegno ?
I.A Mais bonito omai
Viol. ( Flou .
Ric . Ah core indegno . C ( a Vioj.
La Flou. ( Non va più corquentarli . ) Via tornate
Ad amarvi di cor .
Viol. Dell' amor mio
Una forza fatale in voj difcerno . ( a la Flour.
Ric. Amerò prima un Demone d'Inferno .
La Flou. Volete , ch'io vi moftri
Ua oggetto , che merta il voftro amore ?
Ric. Amar più non voglio ,
L4 Flou . Mirate . '
C A Ric .
Атто
Ric . E queſti
Uno ſpecchio .
La Mirate .
Rie. Oh Dei , rayvilo
D Violante , il mio ben , l'amabil viſo .
Laf . Mirate ancora voi. a Viol.
Piol. Che vedo , oh Dio !
L'Effigie di Riccardo idolo mio .
Ric. Cara .
Viol. Mio ben .
Ric. Qual forza
Mi violenta ad amarvi ?
Viol. Son qui , torno a pregarvi. .i
Ric. E' vano , è vano .
Ecco voftra la mano , e voftro il core •
Viol. Per voi lol , ve lo giuro , ardo d'amore : 131
Forza ignota a ' ſenſi miei ,
Il mio cor reſe incoſtante .
Ma ſerbare al primo amante
Sol defio la fedeltà .
Tal ſovente ſi condanna
Della Donna il core ingrato',
E ſarà colpa del Fato ,
Cui refilter non ſaprà .

SS CE
C E N A III. -

Riccardo , 6 Monf. la Flou .


Ric.
Perchè mi fete amico
Vo ſpiegarvi l' arcano.. la gueſti Bagni á
Il Libro lo ritrovato
Del Mago rinomato
- : Pietro d'Abano detto , e vi protefto ,
Che fa coſe , ſtupende .
Ric . Intendo il reſto .
Dunque è fida Violante si
Laft. Ella è per voi
Qual la vedeſte nello ſpecchio . Un vetro
Queit's
T ERZ 0 :
Queſt ' è puro , e fincero ,
Che delle Donne fa ſcoprire il vero
Povere femmine ,
Se ve ne foffero .
Di queſti ſpecchi
Gran quantità !
Si ſcoprirebbono
Le loro macchine
Si vedrebbono
! Le infedeltà .

SCE NA IV .

Riccardo ſolo .
Veſti
Que ierati
Scell ie far
fpecchper o . Mileri goi,
ianom
l'U
Se tutti della Donna
Anche i peoſier s'aveſſe
Da eſplorar , da veder ? Baſta , qual'ora
La ſua bella dall'Uom fedel fi crede ;
E' un teſoro per noi la buona fede .
E ' un dolce teſoro
La pace , la calma ;
Felice quell' alma
Che ignora il timor .
Non mancan preceſti
Per effer fcontenti .
Gelof tormenti
Non prova il mio cor .

S CE N A V.

Pirotto , poi Liſetra .


Lil. Irotto , addio .
Pir. Dove Liſetta mia
Lif. La Padrdna domani anderà via .
Pir. E tu ??
Lif. Sciocco che ſei !
Me lo domandi ? partirò con lei .
Pir. Ma perchè dirmi ſciocco ?
Lil.
A T TO
Lij. Perchè già
Non ne dici mai una come va ,
Pir. Bella grazia , che hai da farti amare :
Lif. Verro da ce a imparare :
Pir . Forſe t'inſegnerei quel che non fai
Liſ. Da un ' afinaccio non s'impara mai. alterata .
Pir. Preſto , vatti a bagnar .
Lif. Taci , che or ora
Ti rompo il grugno , e finirò la treſca .
Pir. Preſto vatti a bagaar nell' acqua freſca .
Lif. Temerario !
Pir. Fraſchetta !
Liſ. Indegno !
Pir. Pazza ,
Lil A me ?
Pir. Temerario ad un par mio ?

S с E NA VI.

Morf. La Flou , e Nerti . ? 5


sind
Sede grida :)
La l ta volta
Lij.
Sarà finita .
Pir. Si , finita fia .
Lif. Maledetto
Pir. Mai più ti guarderà .
Lil. Non ſei degno di me .
Laj. ( L'aggiuſterò . ) li tocca come una verga , c parte.
Pir . Poffibilc Lifetta ,
Che mi vogli laſciar ?
Liſ. Pirotto mio ,
Dunque non mi ami più ?
Pir. Cara , quel viſo ,
Quell'occhietro mi piace .
Lif. Io per te ho nel mio core una fornace ,
Maledetto queſto vizio .
Non mi voglio più arrabbiar .
Vo godere, voglio amar .
Non temer Caro bonina
Dalla ſera alla mattina
Ti
I ER Z O..
Ti prometto, di cacer .
Ma di giorno ... qualche volta : i .
Tacero , fe potro,
Sarò, buona non temer .

SCE N A VII.

Pirotto Solo .
Acero,, fe potro..? Ho gran paura ,
TAChe regiſter non poſſa alla natura .
Eppur le voglio bene .
Anzi mai più l'amai , come ora l'amo .
Anzi adeflo la bramo ,
E la voglio per me .
Sento , che mi caogiai , nè fo perchè .
Donne belle
Voi avete
La magia nel voſtro cor .
Siete quelle
Che potete
Far di noi , quel che vi pare
Sdegnoſette ,
Ci piagate .
Vezzolette
Imba llamate .
Incoſtanti nell'amor ;
Ma grazioſe nell'amar .

SCE N A VIII.
Gabinetto , con Tavolino , che devele trasformare .
Luçiano , poi Marubio .
LNr . H che mi ſento al fio de' giorni mici .
Un Notaro vorrei .
L'ho detto anche a Pirotto
Ma non lo vedo più . Deh caro Amico
Trovatemelo voi per carità ,
Mar. Or or , lo trovo , e ve lo mando qua . parte .
Luc. Tanti ſpaventi , tante ſtravaganze
Unite a tanti mali ?
Vado prefto a far terra da boccali .
SCE
44 A T T ☺

SCENA IX .
Rolina , e detto.
. Ignor ,
Rol Son tutta ſpaventata .
Luc . E tremo anch'io .
ROS. Che penſate di far !
Luc. Pria di morire
Voglio far teftamento ,
Rof. Oh queſt' è bella !
Teftamento ? perché ?
Luc. Perchè davvero
Mi ſento male , e di guarir diſpero i
Rof. Avete robba da diſporre affai ?"
Luc. Molta ne conſumai .
Ma ! me ne reſta ancora ,
Per eſſer grato cogli amici miei .
Rof. ( Allettarlo vorrei !
Ma ſe ricco non è ,
Coll'Ippocondria ſua non fa per me . )

SCE NA X.
Marubio veſtito da Notaro , é detti .
Mar. (TO vo con queſto pazzo
Mar. ToBuſcar qualche denaro , e aver Colazzo . )
Rof. Chi è coſtui ?
Luc. Padron caro ,
Vuſignoria chi è !
Mar. Sono il Notaro ,
Luc. Favoriſca , vorrei far Teſtamento :
Mar. Quando ?
Luc. In queſto momento .
Mar. Ed 'io la ferviro .
Lue. Scrivete , ecco la carta ; io dettero .
Mar. fede al tavolino , e Luc. fede poco lontano .
ROS. ( Son curiofa ſentir ; ſe foſſe ricco ,
Vorrei fargli cambiare in un momento
In contratto di nozze il Tefamento .)
Luc. Laſcio a mio Fratel Carnale
Una' Poffeffion , che vale
Mille
T'ER Z O. 45
Mille doppie , e ancora più .
RS. ( Principia affai bene
La ſomma va ( u )
Luc. Laſcio a Nardo mio Parente
De' miei mobili it valſente >
Che a due mille arriverà .
( Due mille tre mille ,
Roj
Creſcendo fi va . )
Luc. Laſcio il reſto de miei beni
Che fon Scudi venti mille
Diſpenſati per le Ville
Della mia Comunità .
Rof. ( Va bene . Voglio
La ſua eredità :)
Luc. Scrivete . al Nor.
Ros. Fermate . al Not.
Luc. Laſciatelo far .
Rof. Sentite . : . badate
Vi voglio parlar .
Luc Via dite ,parlate
Vi voglio aſcoltar .
ROR: Sarebbe meglio afai ,
Che moglic voi prendeſte ,
Felice voi farelte
In pace , e ſanità .
Luci La Moglie ... fi... vorrei ...
Ma con i mali miei ...
Notaro ſcrivete .
ROS. Notaro , fermate .
Vi voglio parlar . ( a Luc.
Luc. Vi voglio aſcoltar .
Rof, Una Spofina bella
Alfin vi guarirà .
L. Ah , ſe voi forte quella . :
Se mi voleſte ... ma...
Scrivete . ( al Nor.
ROS: Fermate . (al Note
Per me vi prenderò ,
E vi rilanerd .
Da tutto il voſtro mal .
Luc,
46 À T T
Luc. Contento farò io
RO. Sarete l' Idol mio ,
A 2. Notaro non ſcrivere
Ve ne potrete andar ,
Andate , che vi mando
A farvi ſoddisfar.
Luc. Voi farëte mia cara ſpoſina ."
Ref. Voi farete il mio caro marito.
Luc . Voi farete la mia Medicina .
Roj. Preſto preſto ſarete guarito .
Che diletto mi ſento nel petto
4 2.
Bel piacere che amore mi dào
Ros. Ma il Contracto
Delle Nozze
Fra di moi quando ſi fa 3
Luc. Il Notaro
Se n'è andato .
Si è mandato via di quà .
Ehi Notaro , dove Giete
Dove andato mai farà .
( ftrasforma ?
Ecco qui .... ( pre . )
Come così ....
Roj. Preſto la mano ... ! ( al Net.
>
Luc . Ecco la mano ..

a 2. Scrivete Signore .. Cal Not.


Mi palpita il core :
Non poſſo parlar:
Lut. Queſta è la ſpola mia .
kes. Queſt'e lo Sporo mio :
Facciamo il Matrimonio
Quel bructo Teſtingonio
Chi diavolo ſarà ?
Amor mi dà contento :
Colui mi fa ſpavcaco -
Noi ſiamo maritati
Ma mežzi ſpiritati
Fra gioja , e tra timore!
Il core Te ne ftà . ( partono :
( torna il Tavolixo a chiuderſi come ero prima .
SCE ,
T ER Z O. 42

SCEN À ULTIMA:

Violante , Riccardo , Liſetta , Piratto ,


bio , e poi Luciano , Robina je Monf.
la Flour.

Viol. Riccardo mio ,


Andiamo via di qua .
Ric. Fra quefti Bagni
De' preſtigj vi lono .
Iif. lo più non voglio
Con il Diavolo aver qualch'altro imbroglio :
Mar. Reſto meravigliato ancora io :
Pir. Il Diavolo Ti è fatto amico mio . 1
Luc. Schiavo Patroni miei .
Ric . Aadate via ?
Luc. Io me ne vado colla Spoſa mia .
Pir. Come Signor Padron ?
Roj. Sì , mi ha ſpolatà .
Son ftata maritata da un Notaro ,
Che wo Demonio lo credo al parer mio .
( torna a trasformarſi il Távolino; ed eſce :
La Flou. L'incognito Notar ſono ttac'io.
Viol. Che vedo ?
Luc. Oh meraviglia .
La Flou . Ecco il gran libro ,
Che oprò tanti prodigj ,
Derefto i 'rei preſtigj:
Il Libro abbrucero . Ma voglio prima
L'ultima volta uſar della Magia .
Vò , che tutti per mare andiamo via .
(batte colla verga in terra , ¢ Ipariſce la Sala ,
compariſoc una Scena di Mare , Com Navi alla
Vela . )
Luc.) Che bel piacere è quefto !
Pir. ) a 3. Balzare preſto , prefto
Mar. ) Dalla Montagna al Mar !
Viol ) Mi piace mi dileira
Lif . ) a 3. La forza , e la bravúra .
Risi
48 Α' Τ Τ Ο
Ric. ) Ma un poco di paura
Ancor mi fa tremar . Lii
Tutti, ) Andiamo , andiamo via
Parciamo in compagnia ,
Pria , che ſpariſca il Mar.

via

Tine del Dranima .

1
IL

FI Ν Τ Ο

PRINCIP
E ,

DEL SIGNOR

DOTTOR

CARLO GOLDONI.

IN V E N E ZI A

MDCCLX X I.

PRESSO AGOSTINO SAVIOLI

CON LICENZA
DE SUPERIORI :

:
INTERLOCUTOR I.

ROSMIRA Principeſſa di Sorrento .

ROBERTO Principe di Tarabto .

DORINDA di lui Sorella .

CLEANTE Principe di Sorrento , fratello di ROSMIRA.

FLORO creduto Ferrante Principe di Belpoggio .

LESBINA Damigella di ROSMIRA .

LINDORA in abito di Pellegrina ,

CROCEO compagno di FLORO .

La Scena fi finge in Sorrento Principato nel Regno di


Napoli,

Le arie marcate con queſta ſegno * ſono meſſe dagli Ata


tori a loro piaccimento, l'altre ſono del libro .

A 2 ATTO
:

1
ATTO PRIMO .

SCENA PRIMA,

Appartamenti di Rormira .

Roberto , e Rofmita .

Rob .
( in atto di partire
Rofm . R Ofen irati
Ferma ; oh oDio
, Addi : ! Crudele .
Tu mi laſci ? Perché ?
Rob . Da me che brami ?
Già con nuovi legami
Il tuo cuor , la cua fede ,
Altrui porgeſti in dono ;
E ſe mia più non lei , più tuo non fono :
Rorm . Legge fåtal del Genitor crudele
Lega altrui la mia fe , non il mio core
Tu il mio primiero amore ,
Tu l'ultimo farai ,
Sempre t'adorerd qual c'adorai.
Rob. Queſt' inucile affetto
Forzaci , o bella , a diſcacciar dal feno ;
Oggi il Prence s'attende ,
Che a te deftina il Padre cuo in Conſorte ;
Segui pur la cua ſorte ;
Il nuovo Spoſo adora ,
A me pia non penſar ; laſcia , ch'io motar
Rofm . Roberto , oh Dio Roberto
Mal cono ſci il mio cor , fe cost parli .
Pria ch'effer d'altri , che di te Copforie , 4
Spoſa , lo giuro al ciel , laro di morte .
Rob. Ma il Genitor ...
Rofm . Ma il Genitor , che giace {
Sulle piume languente , egro , ed agrico ,
Di me ia van diſporrà .
Rob. Ma il tuo Germano ?
Rom . Cleante ama Dorinda :
A T T 0
Queſta Germana cua può far , ch'ei voglia
Sol col noftro voler .
Rob. Ma le già date
Son le fedi tra voi , che dirà il Mondo
Della tua debolezza
Rofm . Io non aſcolto
Che le voci del cor .
Rob . Ferrante ſteſſo
Giugner qui dee , pria che tramonti il Sole .
Rofm . Giungavi . Tornerà là ; donde ei viene.
Rob . Rolmira , ah non conviene
Per un debole amor tradir l'onore .
Rofm . Dì , che non ſenti amore ,
Barbaro , tu per me; che un bel preceſto
Prendi da ciò , per colorire , ingrato ,
La nera infedeltà . Vanne , le brami
Spezzato il noſtro laccio ,
Dello Spoſo novel già corro in braccio .
Rob. Ferma ...
Rom . Da me che vuoi ?
Rob. Pielà . 1
Rolm . Il tuo core ,
Che a me nega pietà , pierà non chiede .
.
Rob. Queſt'è un dolor , ch'ogni dolore eccede .

SCENA 11. 1

Lesbina , a detti .

Lesb . Ccellenza , Eccellenza , oh che diſgrazia !


Rom . Che recbi . ?
Rob . Eftinto è forfe
Il Principe Fernando ?
Lesb. Oh , peggio , peggio .
Rofm . Cleante , il inio Germano ,
Forſe a caccia reſto da belva offeſo ?
Lesb . Peggio vi dico , mille volte peggio .
Rofm . Parla .
Rob. Preſto , che fu ?
Lesb . Quando il faprere
Tutti
1
PR 1 M O. 7
Tutti due piangerece !
Rofm . Ma cu mi fai penar . Ma tu mi sdegai:
Se parlar differiſci anche un iſtante .
errante .
'Lesb. Morto e per viaggio il Principe. Ferrante
Rob. Lo Spolo di Roſmira ?
Lesb. Quello , quello .
Rofm . Dici il vero ?
Lesb. Pur troppo ; e quel , ch'è peggio ,
Il di lui cameriere ,
Ch'era a me deſtinato ,
Sarà indietro ſenz'altro ritornato
ato..
Rom . Dici il ver ?
Rob. Non m'inganni?
Lesb . lo queſto punto
Un Meſſaggiero è giunto ,
Che la nuova porco , pur troppo vera
Al voſtro. Genitor , che fi diſpera .
Rofm . ( Più felice novella
Aver io non potea . ) . ( da 16
Rob . ( Sembra , che il fato
Arrida all'amor mio . ) ( da fe .
Rom . ( Non vo ſvelare
A Lesbina il mio cor . ) ( da se
Rob. ( Coſtei non ſappia
Del noſtro amor l' arcano . ) ( da se .
Lesb. Ma a un caſo così ſtrano ,
A una nuova sì triſta , e doloroſa
Io non vi veggo lagrimar gran coſa .
Rofm . Non piango , e non mi lagno ,
Perchè meco il tuo labbro , è menzognero ,
Morto lo Spolo mio ? No , non è vero .
( parte . )
+
Ş CE N A III.

Roberto , e Lesbinä .

Lesb . Ome ? A me non ſi crede ?


Como Coſpetto ? A me on cal torto ?
A me , che in vita mia
A 4 Non
FATI TO
Non ſo mai d'aver delta una bugia ..
Rob. Quetati , fai , che il core
Spera ognor quel che brama , e fi luſinga ,
Che ſia fallo di fama il triſto annunzio .
Lesb . Ma come mai la Principefla ha tanco
Amor per un , che non ha mai veduto ?
lo ſo , che quando il Padre
Le propoſe tai nozze ,
Ela il capo menava per difperto ,
Non ſo come fja nato un tale affetto .
Rob. Nacque in lei da virtute .
2
Lesb. Oh , Signor caro ,
Queſta virid d'amar per complimento ,
Dalle Donne non s'ula .
Io ſon un po furbetta ,
Conoſco il di lei core , e giocherei ,
Che il Principe Ferrante
Ora , che non v'è più , le dà conforto ,
E a lei non è piaciuto , altro che morto .
Rob . Ma perchè dici quefto e di chi credi
Arda il cor di Romira ?
Lesb. Io non lo fo ;
Ma aſpettate un pocchino , e lo ſaprò .
Laſciate , ch'io vi miri . O come roffe
Vi vengono le guancie ! O come sbatte
Tremula di quegli occhj la pupilla ! ;
Ecco , ecco , già leggo
Su quella fronte il ver ſcritto , e ſpiegato :
Roberto di Rofonira é Amante amato .
Se col labbro vi dicon gl' Amanti,
Che in amore ſon fidi , e coſtanti .
Folli fiere , ſe voi gli credete ,
V'ingannate , ſe pur li aſcoltare ;
Quanto vario , del labbro hanno il cor
Troppo rare quell'anime ſono
Che in amore paleſino il vero ,
V'è chi tiene celato l'ardor .

SCE
POR I MO :

7 S CE N
• SE A IV.

Roberto , poi Cleante , é Dorinda :

H amor., amor , tu non puoi far celato


Rob. O Nei confini del cuore .
Clea. Amico , morto
Il Principe Ferrante . Il paffa avea
Ver Sorrento addrizzato . Audace, turba
D'indegni Maſnadieri
L'affali , pole in fuga i ferviamanti.;
Lo reſe inerme , e folo ,
E con colpi crudeli lo ſtere al ſuolo .
Rob. Miſero Prence , il ſuo deftio mi ſpreme
Dagli occhi il pianto .
Dor. Il ſuo deftin dovrebbe
Conſolarti, o German ..
Rob. Perché !
Dor . Tu tei
Amante di Roſmira .
Clea. E puoi ſe brami ,
Conſeguir la ſua mano .
Rob . Se l'accorda il Germano .
Poflo ſeco fperar d'efter felice .
Clea. Sperarla a te non lice
Che per una fol via .
Rob. Deh mę l'addita .
Tutto , tutto faro .
Clea. Tu ami Roſmira ,
Ed io Dorinda .adoro .
Con Rofmira godrai tu lieta forte ,
Se Dorinda di me farà Conſorte .
Rob . Dorinda all'amor tuo darà riftoro ,
Quando io ftringa al mio feno il bel , cbe adoro .
Der Duoque morte crudele , '
Che il Principe Ferrante al mondo invola
Quattr'alme innamorate oggi conſola .
Rob . Il piacer che in pecco io lento
Sempre più maggior fi ronde ,
Na
to A Ι T ΤT Ο
Nel mirar , che ſia contcato
Il inio core l'altrui cor
Peaerei nel mio diletto
Non farei felice appieno .
Se miralli in egual petto .
Sfortunato eguale ardor .

$ CENA VI.

Darinda , ( Cleanse .

Clean
Vngue dal Geaicore ,
cla Che langue io fu le piume
Preſſo alfin della vita .
Vo per le doppię nozze
L'ađenſo ad impetrar .
Dor . Se il noſtro affetto
Egli vien a ſcoprir , darà il Congedo
A noi , ch ' oſpiti fiam da sì gran tempo .
Clea . Non temer ; Io ſon figlio , io tutto porta
Sul di lui cuor ; Morto Ferrane , in vana
S'opporrà di Roſmira
Aglimcaci col tuo German Roberto ;
Applaudirà delle due Suore al cambio ,
Congiunti diverran due Prenci Amici ,
E noi lieci ſarem , farem felici .
* Pien d'ardir , coſtante , e force
Non pavento alcun cimento
Il rigor d'avverſa Corte
Son av vezzo a diſprezzar .
4
Se vorrà carpirmi il Fato .
Del mio bene il caro oggetto , 1
Della forte anco a diſpetto
Sapro tutto ſuperar

S CE N A
VI.
Dorinda fola .
Velta lieta ſperanza
Già mi gende felice , e già mi fcordo
Gli
PRIMO
Gli amoroſi tormenti .
Li ſperati contenti
Pud riſtorar il danno
D'ogni paffato doloroſo affanne .
La ſperanza di queſt'alma
Mi promette ogni contento ,
Ed allor , che più pavento ,
: Mi ritorna a lüfingar .
L'amor mio con effo vive
E per lui ſoffre coſtante
Quelle pene , che un'amante
E coſtretta , a tollerar .

SC EN A VII.

Sala remota .
Floro deftito da Cavaliere ſotto nome di Ferran
tea © Crocco ,

Flo . Rocco .
Croc , Eccellenza .
Flo. Bravo ; Che ti pare ?
Dillo da Galantuomo ?
Una faccia non ho da Gentiluomo ?
Croc. Voi ſomigliate tutto
Al povero Padron , ch'è ſtato ucciſo ;
Voi avere il ſuo viſo ;
Tutta la ſua aadatura ;
Avete il ſuo parlar ; la ſua ſtatura .
Fle. E queſt' abito poi , ch'è uno di quelli ,
Ch'egli portar lolca ; queſta parucca ,
Ch' era fatta per lui , più facilmente
Il Principe farà , ch'io fia ftimato ,
Cros. E ' Ferrante , diran , reſuſcitato .
Flo. Buon fu per noi , ch'effendo
Gli ultimi de' ſuoi ſervi,
Andar di dietro a tutti ci tocco ,
E la vita , e la robba G ſalvó .
Croc. Ma che penſate far , Caro fratello
Non
: by a A Τ Τ Ο :
Non vorrei , che il cervello
Aveſte , come il viſo ereditato
Dal Padron , ch'era pazzo iſpiritato .
Flo. Vuò veder , ſe mi rieſce un colpo bello ,
Sai , che il Prence Ferrante
Venia a ſpoſar la Principefla , ed io
Spoſar dovea Lesbina . Or ſe mi rieſce
La Padrona ingannar , la vuò per me ;
E la lerva , ſe vuoi , ſarà per te .
Croc. Uh , uh , che diavol dite ,
Spolar la Principeſſa ?
Commetrere volete un sì gran fallo !
Queſt'è un propofitaccio da cavallo .
Flo. Tenti in van ſconſigliarmi;.
Voglio imprincipeffarmi;
E giacche Principeſco
Miha fatto aver il viſo la mia forte ,
Voglio una Principeffa per conforte .
Groc. Ma ſe ſcoperto fiece ,
Per lo men ve n'andate
Con cento Principeſche baſtonate
Flo. E ſe fon baſtonato
Che coſa importa a Te ?
Croc. Baſta , non baſtonino ancor me .
Flo . Non dubitar , vien meco
A parte tu ſarai di mie fortune .
Se ſcoperti faremo ,
Pigliaremo la Dore , e ſe ni agdremo ,
Croc. Queſto è miglior partito ,
Che della Principeſſa eſier Marito .
Flo . Ci cambieremo nome .
Chiamami tu Ferrante ,
Floro ti chiamero .
Direm , che fu creduto
1 Principe da ognun di vita privo ;
Che Floro è il morto , e che Ferrante è vivo .
Croc. Lo dirò con un patto ,
Che ſe vien brutto tempo io me la batto :
Flo. Seguimi, e non temer , che apderà bene ;
Spirito in queſto mondo aver conviene .
Guar
PRIMO.
Guardami in volto
Guarda , che brio
Tutto ion'io
Grazia , e beltà .
Colle Madame
Piango , e loſpiro :
Con chi m'offende
Sbruffo , e deliro ,
L'aria di nobile
Bene mi ita .

$ C NA VIII.
E

Crocco, poi Lindora in abito da Pellegrina .

Croc.
r
C lacontra non vorrei qualche malanno .
Floro con cal inganno
S'acquiſta la Galera , ed io , che ſono
Degno Campion del valoroſo Marte ,
Aviò della Galera la mia parte .
Zind . Pellegrina ſventurata !
Chi m'ajuta per pietà
Chi mi fa la carita ?
Son da tutti abbandonata ,
Pellegrina foerturata !
croc. Ecco la buova moda .
$
Tutte le parigine
Si veſton'oggidi da Pellegrine .
Lind . Amico , favorite . 11
Croc. En la sbagliate ,
Non ho un fuldo , Sorella , e fe ne avefli
Vi giuro in fede mia ,
Che non vorrei con voi butarlo via
Zind. Siete della Città ?
Cros . Son foraſtiero .
Lind. 6 lecito laper di dove ſiete ??
Croc. Di Taranto lon io .
Lind. Il Paeſe , ch'è voftro , è ancora il mio ..
Mi conoſcete voi
Croce
14 T
Croc. No certamente .
Lind. lo ſon quella Lindora ,
Ch'effer Spoſa dovea di certo Floro ,
Che del Prence e Cameriere .
So , ch ' egli è qui veauto
Per {poſar altra Donna,
Ond' io , che lo pretendo per Marito ,
Con il bordonc in mao l'ho qui ſeguito :
Croc. Oh povera Ragazza ,
Siece venuta in pellima occaſione .
Zind . Perché ?
Croc. Perchè .... mi viene
Voglia di lacrimar .
Lind. Ma cos'è ſtato ..?
Ditelo per pietà .
Croc. Floro ...
Lind . Mo via .
Croc. Floro .... ſe lo dird, Voi piangerete .
Lind . Dite ſu , che a ogni evento
Ho il core preparato .
Il mio Floro che fa
Croc. L'hanno ammazzaco .
Lind . Dite il vero ?
Croc. Pur troppo :
Lind . Oh me melchina !
Croc. Povera Pellegrina ;
Mi fate compaflion . Se voi volete
Pellegrinar co me ...
Lind. No , non fia vero .
Morto è il mio caro Floro ,
E ' morto il mio , Teſoro .
Morto è l' Idolo mio ,
Voglio morir anch'io . Deh chi mi porge
Vo ferro per piera ? Chi mi dà morte ?
Chi mi toglie da un duol si crudo , e fortef
Croc. ( Vud veder , le coſtei dice da vero . )
lo ſon tanto pieroſo ,
Che non poſſo veder pepar gefluno
Voi Gete disperara ,
Voi volete morir , voj domandare
La
PR 1 M 0 .
La morte per pietà Su via prendere ;
Ammazzatevi púr quanto volert . ( gli da uppilo .
Lind . M'ho d'ammazzar
Croc. Non ſiete diſperata
Lind . Si , ma non ho coraggio ,
Di vibrar di mia man il colpo fero .
Croc . Date qua , che anco in queſto
Alfin vi ſervird ,
Colle mie propric man v'ammazzerò .
( finge ferirla .
Lind. Ahimè , che mai y 'ho fatto ,
Che morta mi volete ?
Croc. Ah , ah pentita fiere .
Il voſtro gran dolore in ver vede
Quanto è pazzo quell'Uom , che a Donna crede .
Vagabonda Pellegrina
Nel variar clima, e paeſe .
Addolcir fa l' Ale mano
1 Divertirſi col Franceſe ;
E dar ſpeſſo all' Italiano :
Con quel dire languideta :
Meiner ſchene corſomerdiner
E con queſto affai pid fina :
D'une paurre fille hopcuole
Ah mon che ajé pitie:
Con quell'altro bel viletto
Queſto cor vi donera .
Il mio caro Coccoletto ,
Non mi fate, pint penar .
E alle Donne voi credete ?
Cari inatti nol ſapete ?
Hanno l' arte d'ingannar :

S E N A. 1x

Lindora fola .

Ica cid , che ci vol dir ! poco m'importa :


Del gracchiar di coſtui , farei ben pazza ,
Se accidec mi vole
Per
16 А тто :
Per un , che più non vive . ::
L'ho amato , e l'amerei , ſe foſſe vivo ;
Ma di vita per lui ; bò , non mi privo .
Un alcro amante
Mi troverd . &
Giovine , o vecchio
Lo prenderd .
Baſta , ch'egli abbia
Molei quattrini .
A me non piacciono
Certi zerbioi ,
Che innamorati ,
Sono affamati
E altro non fanno ,
Che coſpirar .
Noo ſon di quelle ,
Che fan l'amore ;
Vo maritarmi
Per accalarmi ,
Per non avere
Da ſoſpirar

: S CE N A X.

Camere .

Rofmira , Roberto , Cleante , & Dorinda .

, Roberto ,
Roſm. Fisarai mic Soole .llGenitor approva
Le nozze fortunate .
Rob . Oh me felice
Per si lieta fortuna ! E tu , Cleante ,
Di Dorinda potrai ſtrioger la mana .
Clea . Bella , fe non la sdegni,
T'offro la mano , e il core .
Dor. Deno gradito ! Fortunato amore !

SCE .
I
PRIMO.

Ś C E N A XI.

Lesbira , e detti .

Lesb .
Rom . E che zaraallegrez
Alleen farà ? za .
Rob . Qualch'altro calo inaſpettato e ſtrano ?
Lesb . II Principe Ferrante è vivo , e lano .
Rom. ( Milera me! )
Rob . Che lento ?
Clea. Donde fapeſti cid ?
Lesb. Lo vidi io ſteſſa
Ora ſmontar dalla Carrozza , e poi
Or ora lo vederete ancora voi .
Clea. Vattene non ti credo .
Rofm . Deridermi tu vuoi .
Rob. Ma , ſe fu ucciſo
Come vuoi , ch'egli vivo a creder s’abbia .
Lesb. Eccolo , ch'egli vien per farvi rabbia . ( parte .

SCE NA XII.

Floro ſotto nome di Ferrante , e detti .

Rofm. SAràara qualche Impoſtor.


Rob . Pur troppo è deffo ,
Lo conoſco pur croppo agli atti , al viſo ,
Ah che m'opprime il cor, duolo improvviſo !
Dor : Cleante che ſarà ?
Clea. Dir non ſaprei .
Rab. Interrotti fra noi con gli Imenei .
Flor. Principi , Principeſſe ,
Eccomi al fin per grazia della ſorte
Fuggito dalle ( grinte della morte .
Rofm . Ne godo .
Rob . Mi rallegro .
Clea . Mi conlolo .
Flor . Grazie a voftra bontà . Ma chi è la bella
Deſtinata in mia Spoſa :
Il Fin to Principe . B Prisis
13 AT TO
Principeſſa vezzola ( a Rom .
Ditemi, ſiete voi ? Non riſpondere ?
Dunque quella non fiere .
Sarà queſt' alıra , è ver : voi ſiete , o bella ,
La cara mia Conforte .Oh queſta è vaga !
Appena l'ho vedute ,
Pel grand' amor ſon diventate mute.
Ma voi ,; Principi amici ,
Ditemi voi qual fia
La Principeffa mia .
Oh queſta è ben guſtola !
Nefluno mi riſponde ;
Ciaſcuno G cop fonde :
Pare ognuno di ſtucco :
Ditemi: coſa ſono ? up mamalucco ?
Rob. ( Non lo poſſo loftrir . Meglio , è che io parta . ( pa
Flor. Servitor obbligato .
Clea. ( Pria che moſtrarmi irato
Meglio è di quì partir . ) ( parte
Flor . Buon viaggio a lei .
Dor. ( Non ponno gli occhj miei
La ſua viſta ſoffrir . )
Flor. Si ferva püre ,
Senz'altre cerimonie .
Rofm . ( Ed io quì reſto ?
Muera ! Che farò ? )
Flor. Vucl anche lei
Favorir di piantarmi ?
Rom . Ad altro tempo
Ci rivedrem
Flor. Padrona ; meraviglio .
Ma deb mi faccia grazia ,
Giacchè ricrovo in lei più corteſiai
Dirmi almeno chi è Vaſignoria .
Ram . Ite non vi curare
Di laper chi fon io . Se qui ſperate
Trovar pace , ed amor , fiere in errore .
Queſta è cerra del pianto , e del furore .
* Voi , che il mio cor bramate ,
Voi , che il mio labbro udice ,
Fuge
PRI MO. ic
Fugġitë , & fuggitè i
Qui legge non s intende
Qui fedeltà non v'è .
Ancor vorrete , e ancora
Senza mercede amarini ?
E' vano il luſingarmi ,
Sperar amore , e fè .

S Ĉ E N ÀXIII.

Floro, poi Lesbina , poi Crocco .

Flor. Ö io ; ſe ben ridetto a viſi ; é agli atti ;


EPC Credo che queſti ſiano quattro mattis
Lesb. Serva ſua , mio Signor:
Flor. Bella ragazza ;
Venite qua
Lesb . Che mi comanda lei ?
Flor . Såper da voi vorrei
Quale di quelle due
Che ſono andate viaj
La Principeſla , la mia Spoſa lia .
Lesb. E l'ulcima, Signor , che ſe n'è andata,
Flor. Quella , che diſſe d'effer diſperata ?
Oh mi vuole un gran bca , Ic à prima viſta
Si diſpera per me !
Lesb . Ma favoriſca ,
Perdoni , non vorrei .
Flor. No , no parlare .
Lesb. Diro , ſe lua Eccellenza mi perdona .
Flor. Dite ; un Principe loc fatto alla buona
Lesb. Floro , fuo Camerier , non è venuto 2
Flor . Lo conoſcete voi
Lesb. Non lo conoſco ,
Ma deve effer mio Spoſo .
Flor . Siete forle ...
Lesb. Si Signore , Lesbina .
Fler. ( Coſtei quaac' èbellina!
Mi ſpiacerebbe alfai ,
Pet caula del mio finto Principato,
в , Per
A T T o
Perdere un bocconcin si delicato ,
Lesb. Floro dov'è ?
Flo. Mi ſpiace darvi , o bella ,
Una trifta novella ,
Lesb . Forſe Floro infedel m'ha fatto torto !
Fló. No , che Floro è fedel , ma Floro è morto
Lesb. Come ? oh povera me !
Flor. Fu preſo in fallo
Per la perſona inia . Era il ſuo viſo
Tanto al mio ſomigliance ,
Che fu prelo , ed ucciſo per Ferrante ,
Lesb. Povero Floro mio ! e ſomigliava
Dunque a voſtra Eccellenza ?
Flor. Tutto , tutto ,
Dite , non era brutto
Lesb. Oh cofà dice !
Anzi egli era bellino ,
Poverin ! Poverino !
Flor. Vi ſarebbe piacciuto ?
Lesb. E come ?
Flor. Udite ;
Bella , fe voi volete ,
Conſolarvi potete :
Lesb . E come mai !
Flor. Se Floro al voſtro cor faria piaciuto a
Perchè aveva la faccia
Simile a queſta mia ,
Fate conto , mio ben , che Floro io ſia .
Lesb. Eccellenza , mi burla ,
Flor. Nò davvero ,
Vamo da Cavaliero .
Da Principe , ch ' io ſon , vi voglio bene .
Lesk . Anch'io m'eſibirei ... ma non conviene a
Flor . Senza tanti complimenti
Vo facciamo ạn po all' amore ,
Lesb . Io ſon ſerva , e lei Signore .
Non conviene , non ſi può .
Flor, Siate buona per pierà .
Lesb Floro , Floro , dove lei . { Crocco eſce ,
TOG Chi mi chiama ? Eccomi qua .
Flor .
P R Í MO. ,
Flor. ?
( Maledetto . )
Lesb Chi è coſtui ?
( à Flot:
Croc. lo lon Floro , mia Signora .
Flor . ( Va in malora )
Croci E lei chi è ?
Lesbo Son Lesbina .
Croce La mia Spoſa
O bellina , oh grazioſa !
Lesb. Sua Eccellenza , m'ha ingannato :
Fioro è quì riſuſcitato
Flor. Non è ver , ( va via , birbante )
Croc. ( Quando Floro più non ſono
Voi non Gete più Ferrance . )
- Lesb . Ma di voi chi mi tradiſce ?
Flor. E' coſtui , che vi ſcherniſce
Croci Io non ſono , e lui non è ...
Flor . ( Taci , taci . )
Croce Chi ſon io ?
Flor . Tu ſei Floroi
Croc . Padron mio ,
Queſta dunque è fol per med!
Lesbo Non mi piaci .
Flor . Non ti vuole .
Lesb . (
á à Puoi andarti a fat ( quartar .
Flor . (
Croc. Maledetta la fortuna .
Che mi ha fatto innamorar ,

Fine dell Arto Prisi


ATTO SECONDO
SCE NA PR Į MA
Strada .
Floro , Crocco .,
He tu fa maledetto
Flora CH Veniſti įul più bello a difturbarmią
Croc , Oh queſta sì , ch'è bella
Queſti non ſono i patri ,
Seguiti fra di noi .
Voi vorreſte , Padron , tutto per voi ?
Flor. Ma , ſe ho da dir il vero ,
Più della Principeſſa
Piacemi affai la Cameriera , e quali
Ora ſono pentito
Il titolo aver finto , ed il veſtito
Croc. Ancor a tempo ſiete ,
Se cambiar lo volete ,
Anzi , ſe non cambiate ,
Quanto prima verran le baſtonate ,
Flor. Perché
Croc. Perché in Sorrento
Già v'è chi vi conoſce .
Flor . E chi ve mai
Croc. Una Donna da voi abbandonata ,
Che vi legue , e che vuol effer (polata s
Flor. Come ha nome ?
Croc. Lindora ,
Flor. Ob maledetta !
E quando l'hai veduta ?
Croc. Sta mattina 2,
Col cappello , e il bordon da Pellegrina ,
Flor . Or devo più che mai ,
Per fuggir l'infolenza di coſtei,
Menrir: il nome , e li natali miei .
Croc. Eccola , che ſen vien
Flor. Laſciami folo,
Croc . Volentier mę ne vo
Che in fta forte d'imbrogli io. non ci fto .
Una femina quando o arrabbiata. ,,
Pare
SECONDO . 23
Pare un cane , che morde , che abbaja ,
Anzi pare una gatta irricata ,
E coll' ugne vuol tutti graffiar .
Alla larga da queſta beſtiaccia
Fuggo, fuggo , che ho troppa paura .
Sembra bella la donna alla faccia ,
Ma fovente fa l'uomo cremar .
SCE NA II.
Floro , poi Lindora . 7

Flor. E Coola
Ora vi, che si accoltare
vuol franchezza , faccia toſta
Lind. Ah che miro ! Sei tu ?
Flor. Men confidenza .
Che cos'è queſto tu ?
Lind . Morto non ſei?
Flor. Quando morto foſs'io non parlerei.
Lind. Traditor , fcelerato ,
Al fin l'ho ritrovato .
Flor . E che pretendi
Dal Prencipe Ferrante .
Lind. Ah bugiardo , ah birbante !
Per inganoar Lindora ,
E forſe per gabbar altre perſone ,
Eller di Camerier fingi il Padrone .
Flor. lo Camerier ? Ti pare ,
Che queſta faccia mia
Di Cameriere sa ?
Perchè clemente io ſono ,
Vanne , vil femminuccia , io ti perdono .
Lind. Credi non ti copolca ?
Lo ſo , che Floro fei .
Flor. Floro ? Or m'avvedo ,
Pellegrina ,geotil , del voſtro inganno .
Voi non avere torto .
Floro mi ſommigliava , e Floro è morto .
Lind, No , no , non me la ficchi.
So , che ſomigli al Principe Ferrante ,
Ma , un certo no ſo che ,
Briccon , conoſco in te ,
Che nel Principe certo aon G. trovas
BA to ;
A Τ Τ Ο
'lo , che ti praticai , lo ſo per prova i
Flor. Eh vanne , che ſei ſtolta ,
Ua Principe mio pari non ti aſcolta .
Lind . Signor Principe caro , ecco la carta
-
Sottoſcritta da lei d'eſſer mio Spoſo .
Se non mi vorrà far giuſta ragione ,
Con il ſuo Principato andrà prigione ,
Flor. Olà femina audace ,
Così parli con me ?
Lind Cosi parlo con te .
E le finger tu ſegui con malizia ,
Or. vado ad accufarti alla Giuſtizia .
S СЕ N A III
Cleante , e detti.
Clea .
PRinci pe gene
A voi rofo
chiedo ,
perdono ,
Se un eſtremo cordoglio
Mutoli , e meſti innanzi voi ci reſe .
Agravandoſi il male
Del Genitor , ch'è pur Suocero voftro ,
E' l'eſtrema cagion del dolor noſtro .
Flor. Bene , vi compariſco
Spiacemi , che ſtia male
Il Principe mio Suocero ;
Che fa la Principeſſa mia Conſorte ?
Clea. Oppreffa è dal dolor barbaro , e fiero ?
Lind. ( Coſtui è dunque il Principe da vero . )
Flor. Noi la conſoleremo .
Il modo troveremo
Di rallegrarla un poco .
Lieta farà quando vedrà lo Spolo ,
Sì bello , si compito , e sì grazioſo ,
Lind. Queſta val un teloro ,
Tutto Floro raffembra , e non è Floro . ) 1
Flor. Ma in Sorrento non ſanno
Certe genti volgari ancor chi ſono .
Dicemi , non ſun'io
Il Principe Ferrante ?
Clea. E' ver .
Flor. Non vengi
A pren .
SE CON DO .
A prendere in Iſpoſa
Roſmira Principeſſa ,
Voftra Germana ?
Clea . E' ver .
Flo. Dunque il mio nome,
Il mio grado , il mio affetto ,
Sappia chi non lo crede a ſuo diſpetto .
Lind ( Ho inteſo , viene a me . )
Clea. Venite , Amico ,
Per me v'invita il Genitor languentes
Venite a riveder la voſtra Spola .
Principi , e Cavalieri vi ſaranno ,
E tutti allor l'apranno
Che il Principe Ferrante
E'quel , che a queſti Stati or reca onote ,
Lind. ( Quel, che invola la pace al noſtro core . )
Clea . Deh reſpirar laſciatemi
Qualche momento in pace .
Capace di conſiglio
La mia ragion non è .
Mi trovo in un iſtante
Confuſo , amico , amante
E non ſo dir perchè .
S Ċ E N iy.
Lindora , e Floro .

Flo. E Hai heneſentito chi


lepoint a ſono ? ,
narrogante
Lind . Vi dimando perdono .
Flo . Non meriti perdon , vò caftigarti .
Lind. Signor , fon Donna al fine ,
Compatir mi dovete .
Flo . Pellegrina , ho burlato
Non lon un Cavalier si mal creato
Lind . Signor Principe mio ,
Quando ha burlato lei , burlato ho anch'io .
Flo. Siete ancor perſuaſa
Ch'io ſia il Prence Ferrante , e non fia Floro
Lind. lo lo ſento , io lo vedo ,
Ma fe in vilo vi guardo ancor nol credo ..
Lind . Quegli occhietti, si furbetti ,
Die
A Τ Τ Ο
Dicon fi , che Floro fiete ,
Flo. Sarò Floro , ſe il volete ,
Ma per poco io lo farò .
Linda Si , Briccon , che quel tu ſeie
Flo . Più riſpetto a pari mici .
Lind . Perdonate .
Flo . Chi ſon io ?
Lind Il Cor mio
Mi dice Floro :
rlo . Arrogante ,
lo fon . Ferrante .
Lind . siate l'uno , e l' altro Giate ,
Non negate a me pierà .
Flo. Pellegrina ,
Vezzoſina
Se volete avrò pietà .
( Oh fatale Comiglianza ,
Che dubbioſa ancor mi fa ? )
Flo . ( La tranchezza , e l'arroganza
Sempre mai trionferà . ) ( partono
SCE N A V.
Camera .
Roſmira , & Roberto .
troppo è vero

Cleante , mio Germano ,


Che per Dorinda cua langue d'amore ,
Antepone l'amor al proprio afferto ,
Ed affretta le nozze a mio diſpetto .
Rob. Ah lo diffi , mio bene ,
Che perderci dovea .
Rofm . No, non mi perdi ,
Sarò tua finch'io viva .
Se il deſtino ti priva
Per or della mia deſtra , il ſuo rigore
Uſurparti giammai potrà il mio core .
Rob . Dolce , amabil conforto :
Cara m'è la tua fede , alle mie pene
Darà qualche riſtoro
La tua falda coſtanza .
Ma
SE CONDO:
Ma perla ogoi ſperanza
Ormai di poffederci ,
Mifero , ho da vederti
Al mio rivale in braccio !
Ahi a un cale penfier ludo , ed agghiaccio .
Rofm . Principe , hai cor ?
Rob. L'avrei, fe ta rapito ;
Cara , non me l'avelli .
Rofm . E' queſto il tempo
Di moſtrar , ſe tu m'ami , ed hai valore
Per ſapermi acquiſtar
Rob. Come
Rom . Il rivale
Vanne , chiama al cimento , abbatei , uccidi .
Rob. Con qual ragion ?
Rofm . Con quella , che' or si diede
Amor Toyra il cor mio .
Rob. T'obbedird . Mia Principeſſa ; addio..in
Rom . Dove , dove ?
Rob . A pugnar ,
Rofm . Fermati , oh Dio !
Per te timor io lento .
E già del cenno mio quali mi pento
Rob. Non paventar , proteggeran le telle
La cauſa del mio cor . Per altra via
Conſeguirti non poffo . E tu , Roſwira ,
Mi ſuggerifti il mezzo
D'acquiſtarti ,o morir . Del tuo configlio,
Deh non perder il merto
Con timor importuno , Avro, io difeſa
Dell'ardito rival contro il valore
Il tuo cor , la tua fede , il noſtro amore :
* Senza procelle, ancora
Si perde quel nocchiero ,
Che lento ſulla prora
Paſſa dormendo il d .
Sognava il ſuo penſiero
Di napfragar fra londe
Chi lo trovo, alle ſponde
Allor , che i lumi aprl ,
SCES
AT TO
SCE NA VI.
Romira , e Dorinda .
Rofin . Iſera ! Ed io fui quellaj .
Miche ' se spinte aq cimento? ah Princepefta ,
Corri , vola , raggiungi il tuo Germano .
Con il ferro alla mano
Va in traccia di Ferrante , e la ſua vita
Pone a riſchio per noi .
In difeſa di Lui, vanne , ſe puoi .
Dor. Non è alla deſtra mia
Inſolita coſtanza ular il brando .
Colle Fiere pugnai , minor periglio
Sia pugnar con Ferrante ; e le Roberto
Per vincer non avrà porer , che baſti
Io vano al mio valor , fia che contraſti
Rofm . Generoſa Donzella ,
Ammiro il tuo coraggio
Seconderò co' voci
Di Te , dell' Idol mio la giuſta impreſas
E ſe fia ver , che intera
Sia preghiera divota in Ciel da' Nami ,
Favoriran clementi
I voſtri colpi, e i miei ſoſpiri ardenti .
Dor. Vado , e fra poco attend !
Per tuo ben , per mia gloria ,
o la mia morte , o la comun vittoria .
Ah non ſon'io , che parlo
E'il mio fraterno amore ,
Che mi divide il core
Che delirar mi fa . ,
Il fier nemico veda
In man recar la ſpada
E un Pulmine la creda ,
E un Fulmine ſarà .
SCE NA VII.
Rofmira , e poi Floro
Elice lei , che avvezza a tratrar l'armi
Flo. Pud far onta al deſtin col fuo valore ,
Ma ohime! Che veggo ? Ecco l'odioſo oggetto
koco l' odiato amante
SECONDO : 29
Ecco il mio fier nemico , ecco Ferrante :
Rofm . Principe , vo parlarvi
Con il cor ſu le labbra .
Flo. Non ſarà poco in vero
Una donna crovar di cor ſincero .
Rofm . Il Genitor impone ,
Ch'io vi porga la deſtra ,
Ma pria che di venir di voi Conforte ,
Volontieri farei [ poſa di morte .
Flo. Grazie del buon amor , che mi portate ;
Ma dite in cortefia ,
Perchè avere Voi meco antipatia !
Rofm . Voglio in queſto appagarvi ,
Sol per diſingannarvi.
Per Voi non ſento affetto ,
Perchè bramo , ed adoro un' altro oggetto .
Flo . Brava , così mi piace ,
Dir il vero alla prima ;
E la fincerità , quel che fi ftima .
Rofm . Dunque , ſe l'amor mio
Voi ſperar non potete ,
Signor che riſolvete ?
Flo . Perche d'effer fincera avete il vanto ,
lo rilolvo ſpoſarvi tanto , e tanto .
Rofm . Benche odioſo mi ſiete ?
Flo. E che m'importa .
Poche ſono le Mogli ,
Ch'amano i lor Mariti ,
E fiogono d'amarli .
Una virtù di più Vai poſſedere ,
Aborrite il Marito , e non fingere .
Rafm . Pago di me lareſte
Senz'aver il mio cor ?
Flo. Del voſtro core
Coſa farne dovrei ?
Di Donna il core è un'ideal mercede
Mi baſta poffeder , quel che ſi vede .
Rofm . E' un defio ſtravagante.
F %. E' un delio da Ferrante .
Impazzir per la Moglie non voglio
Altri
AT TO
Altri penti a fuo modo , io penſo al mio .
Rofm . Mi volete infelice ?
Flo . Anzi vi vo contenta .
Rofm . Amor , che mi tormenca
Con voi queſt' alma mia non legherà
Flo. Così ogauno godrà la libertà .
Rofm . Che matrimonio adunque
Volete , che di noi dal mondo fi oda
Flo. Matrimonio , che diceſi alla moda ,
Penſar ognun di fes
R /om . Perfido , rio coſtume !
Dal mio core aborrito
Dal mio cor , che di fè ſolo è invaghito s
Se unita al caro bene
Vivere non poſs'.io
Voglio , da queſto petto
D ' ogni ſtraniero affetto
L'immagine ſcacciar .
Ogn'or fra le mie pene
lo ferbero coſtante
L'amore a quel ſembiante
Che m'inlegrio ad amar .
SCENA VIII.
Floro , pui Lesbina .
Flo. R si, ſon imbrogliato :
OR Sc coftci non mi vuole
Niente ſervir ni puole il Principato .
Quanr' era meglio , ch'io reftafti Floro!
Almeno avrei fpolata
Vaa bella Ragazza galantina ;
Almeno con Lesbina
lo buona pace avrei
Paſſati dolcemente i giorni miei :
Ma Lindora ? Lindora ,
Se non avrà giudizio ;
E ſcoprir mi vorrà per vagabondo
Andrà a pellegtınar all'altro mondo .
Ma ecco , vien Lesbima ;
Coftei mi piace tanto ;
Son canto di quel viſo ipoadorato ,
C
SE CON DO 31
Che or or mando in malora il Principato :
Lesb. Oh povera Lesbina ,
Tradita , affaffinata ,
Or vedova non fon ; ne maritata .
Flor. Ehi ragazza , che avete ,
Che addolorata ſiete ?
Lesb. Io piango amaramente
Due Flori , l'uno morto , e l'altro vivo .
Il vivo non mi piace :
Il morto piacerebbe agli occhj mici ,
Quando nel viſo ſomigliaſſe a lei .
Flor . Ed io ſon tanto acceſo
Del voſtro bel ſembiante ,
Che Floro effer vorrei , e non Ferranto .
Lesb. Maledetta fortuna !
Flor. Oh ſe voleſte ,
Si potria la fortuna
Far far a noſtro modo !
Lesb . E come ?
Flor. Oh cara , k
Son di voi innamorato ,
Se volete vi dono il Principato i
Ma bel fi vezzolette
Mon coure ah regardé .
Da quelle pupillette
Melchin toute ' è broulle .
Vou chiede , Lesbinette
Les voſtre charité
Queſt'alma langhiſsà .
Lesb . A una vil cameriera
Flor. Siete bella ,
Vi vo ben , mi piacete , é tanto bata
Le donne ſono tutte d'una paſta .
Lesb Ma qui Voſtra Eccellenza
E venuto a ſpoſar la Principeffa .
Flor. Coreſta Dottoreſſa
Mi ( prezza , e non mi vuole .
Facciam poche parole .
Bella , ſe mi volere , io voftro lono ;
Il mio cor , la mia man , tutto vi dono :
A Τ Τ Ο
Lesb. Oh Signore , da vero mi vergogno
Flo . Vergognarvi? di che ?
Lesb . Voftra Eccellenza ....
Flo. Orsų laſciamo andare
Titoli , e cerimonie .
Se piacermi bramate ,
Voglio , che in confideaza mi trattate ,
Lesb . Dirò dunque , che lei . . ,
Fle . Non voglio il lei .
Lesb. Voi , Signor....
Flo. Confidente ancor più .
Lesb. Come v'ho da parlar ?
Flo . Datemi il tu .
Datemi della beſtia ; e del Somaro ;
Più che mi ſtrapazzate , e più l'ho caro ,
Lesb. ( E' un bell'umor da vero .
Lo voglio contentar . ) Ehi beftia matta ,
Che facciamo ? Mi ſpoſi , o non mi ſpok ?
Flo. Brava ; ti ſpolero .
Lesb .Spoſami, che ſe no
Aſino tu farai , non Cavaliere .
Flo. Oh cara ! o che piacere ,
Sentirli ftrapazzar ! Tirace avanti .
Lesb . Oh razza di Birbanti ,
Principe di faverte ; e brutto grugno ,
Se non mi ſpoſi, io ti rifilo un pugạo .
Fio. Ah refifta chi può . Queſti bei vezzi
Fan proprio innamorar .
Lesb . Społami, o vatti a far ....
Flo. Son quì , ii ſpolo .
Lesb (On che bizzarro umor !)
Hlo . ( Che ftil grazioſo ! )
La mano ti dono ,
Tu dammi il tuo cuor ,
Oimè per amor
Mi ſento crepar .
Non poffo parlar .
Mia cara ; mia bella ,
Son voſtro , ſon quà ..
Vezzoſa , grazioſa ,
Mia vita , pietà . Mia
S E C O N D 0 33
Che guſto ſentirſi
si ben ſtrapazzar ,
Somaro chiamar ;
E ' un guſto , che a' ftolci
& Piacere non dà ;
Eppure da molti
Cercando ſi va .
S.CE N A. IX .
Lesbina fola .
Ertamente e Ferrante

S'egli dice da vero , e ſe mi { poſa',


Perchè ſo ſtrapazzarlo ,
Sarà facile queſto il contentarlo .
Noi Donne per natura
Abbiam la lingua lunga ,
Niente, niente , che ſiamo ſtuzzicate ,
Diamo delle folengi ſtrapazzate .
Quando ci ſalsa Sempre a parlar ,
La moſca al naſo Ma ſe il Conſorte
Vogliamo dire , Non ſa gridare
Vogliamo far . Anche tacendo
Grida il Marito , Ci fa arrabbiare ,
E noi pid forte ; Abbiam piacere ',
Alza il baſtone , Chei ci riſponda ,
Ma non fa niente ; Sol per potere
Noi Gamo l' ultime Più contraftar .

S C Ε Ν Α X.
Strada .
Flore , poi Roberto .
Flo .
l'ancudine
Io Sono fra non vorrei , e il martello',
Scoprirmi , e non ſcoprirmi ,
Penlo , e riſolvo , e poi corno a pentirmi .
Rob . Principe ...
Flo . Padron mio .
Rob . Voi di Koſmira
Aſpirate alle nozze ?
Flo . Per ſervirla .
Il Finto Principe . Robe
1
A
A T Τ
Τ T Ο .
34
Rob. Roſmira è l'idol mio .
Flo . Buon pro vi faccia .
Rob. O cederla dovete ,
O eſtinto per mia man voi caderece .
Flo. Pian , pian , Siggor Gradaſio ,
Ch' io non ſon un ranocchio da infilzare :
( Non mi voglio far ftare . )
Rob. Difendetevi pur , le core avete
Impugnare la ſpada . ( mette mano .
Flo. Che coſa vi credete ?
Che io ſia qualche poltrone ?
O core , o trippa , o fegato , e polmone .
Eccomi in guardia . A voi , ( tira mano .
Rob. Rolmira amata ,
Conſacro queſta vittima al tuo bello .
Flo. Ia due colpi di quarta io ti sbudello .
( f battono , e Rob. refta diſarmato .
Rob . Sorte crudel !
Flo . Io ſono
Pid bravo di Ruggier , più fer d'Orlando .

S CE N А ΧΙ.

Dorinda da uomo con ſpada alla mano , e derri ,


Dor. Me volgi quel brando .
Flo. A Coſa c'entrate voi ?
Dor. La pugna terminar G dec tra noi .
Rob. Germana , oh Dio !
Dor. Vattene , e non temer della mia ſorte .
Rob. ( So , che il braccio di lui , del mio è più forte . ) po
Dor. Codardo , ancora cardi
Vieni , o ti paſſo il petto .
Flo. Codardo a me ? Colpetto ,
Colpertin , Colpertonc.
.
Si vede à chi è più bravo al paragone
( li battono , é cafca di mano la ſpada a Flore .
Flo . Piano .
Dor. Non v'è più tempo .
Vo , che tu eſtinto cada .
Flo. Vi domando la vita .
SCE
SE CON DO.
SC Ε Ν Α XII.
Lindora prende di terra la ſpada di Floro ,
e fs pone contro Dorinda .
Lind. Me la ſpada
Flo . A Oh brava !
Dor . lo non pavento
Teco ancora pugnar .
Lind . Vieni al cimento .
ti battono , ? Lind. feriſce Dor. in un braccio .
Dor. 'Ohimè , ch'io ſon ferita .
Donna , vinceſti, e tu ringrazia il fato , ( a Flo .
Che una femmina al fin di te più forte
Per or t'abbia foitratto a giuſta morte . ( parte.
S C EN
CE A XIII .
Floro , é Lindore .
He coſa importa a me ,
Flo. C Purchè libero ſia da queſta noja ,
Che m'aveſſe difeſo ancora il Boja )
Lind . Signor Principe , io porro
Ben chiamarmi felice ,
Per efter la di lei liberatrice .
Flo. lo vi con obligato ,
Venite al Principato ,
Colà vi premierd ;
Qualche cola di buono io vi dardi
Datemi la mia ſpada .
Lind. Adagio un poco
Pria che vi dia la ſpada
Vo , che i conti facciamo tra di noi ;
M'avete a confeffar chi fiete voi,
Flo . Oh bella ! Non ſon io
Il Principe Ferrante ?
Lind . Non è vero ,
Voi fiere un menzognero .
Flor. E chi con io ?
Lind . Tu ſei Floro , crudel , l'idolo mio .
Flor . Eh che fiete una pazza .
Daremi la mia ſpada .
Lind . Indietro , indietro ;
O confeffare a me , chs Floro fiere ,
С 2 Ovi
ATTO
o vi do una ſtoccata , o morirete :
Flo. Ma fe Floro nopfon ...
Lind. Chi non è Floro ,
Deve dunque morir .
Flo. Pian , piano , io ſono ...
Lind. Via , chi fiere !
Flo. Ferrante .
Lind . Ebben Ferrante
Adeflo morirà .
Flo. No , che fon Floro .
Lind . Dunque tu m'ingannafti ,
Menzognero , birbante .
lo ii voglio ammazzar Floro , o Ferrante .
Flo. Adunque in ogni guila ho da morire ?
Lind . Devi morire , o darmi
La mano , e quì {poſarmi.
Flo. Più toſto che morir vi ſporerò .
( Fingerò di ſpofarla , e me n'andro . )
Lind . Preſto , dammi la mano .
Flo. Ecco la mano .
Lind Traditor inumano ,
Cosi m'abbandonafti ?
Flo. Ora fono tuo Spoſo , e ciò ti baſti .

SCENA XIV .

Lesbina , & detri .

Lesbo
Lind . O , Voi che
qua coſa
comefare
ci ?entrate ?
Lesb. C'entro , perchè coteſto è pofo mio .
Lind. In queſto punto l'ho da ſpoſar io .
Flo. (Ora si , che fto beoe . )
Lesb . Andiam .
Lind. Venite .
Lesb . Ah le voi mitradite
Con queſto ferro vi trapafto il core . ( cava lo fil,
Lind. Se in ingaani ammazzo o traditote .
( lo minaccia colla Spada .
1 Flo , Alto , alto , che diavolo fate ?
Son
SECONDO. 37
Son in mezzo due donne arrabbiace .
Sua Eccellenza mi deve (poſare .
Linda Sua Eccellenza ſpolar dovrà me .
Flo . E con meco , che ſon' Eccellenza ,
Voi tractate con tanta inſolenza ?
Lesb . Non vuol effer lei ſtrapazzato ?
Flo .
Scrapazzato , ma non ainmazzato .
Lind. Non vuol efter mio Spolo diletto
Flo . Fa paſſar la paura l'afferro
Lind, Qua la mano .
Lesb . La mano voglio .
Flo . Son Ferrante .
Lind . Sei Floro .
Lesb . Sei mio .
Flo . Non è vero ,
Lind . (
Ti ſcanno , t'ammazzo
. I
Fle. Tutte due , tutte due {pofero .
Lind. Ma tu devi fpofare me fola .
Lesb . 6 A me prima voi deſte parola ,
Flo .. Aggiuſtarela dunque fra voi,
Che dell'una , o dell' altra fard .
Lind. Sfacciatella , che dici , che vuoi ?
Lesb . Arditella , pretender che paoi ?
A 2. Cootro te vendicarmi ſaprò .
Flo . Brave , brave godendo vi fto .
Lind . Arrogante .
Lesb . Inſoleote .
Flo . Che ( paflo !
Lesb .
Lind . { a
azz Voglio teco lo filegno sfogar .
Flo . State zitte , fermate in malora .
Dalla rabbia mi ſento crepar .

Fine dell Mito Secondo :


6

C 3 'ATTO
of
33

ATTO TERZO .
SCENA PRIMA ,
Appartamenti di Cicante .
Cleante , poi Lindora , e Servi .
Clea , Erga la Pellegrioa. ( ad un Service
Lind.
Clien. V Principe , a voi s'iochina
La povera Lindora . Va certo Floro ,
Camerier di Ferrante ,
Principe di Beipoggio ,
Promile efler mio Sporo .
Queſta carta mi fece , indi il briccone
Mi pianrd poverina , e ſe n'è andato a
Or l'ho qui ritrovato ,
Ma in abito mentito ;
E perché al ſuo Padrone .
Ha ſimile la voce , ed il ſembiante
Effer ei finge il Principe Ferrante
Clea. Come ! non è Ferrante
Quel, che tale fi dice , e qui è venuto
Per [ poſarſi a Rormira ?
Lind . Io certamente
Effer Floró loftengo .
Clea. Può iogannarvi
La ſomiglianza ſteſſa
Di voce , c di ſembiante .
Lind. Ingangarmi non puore il core amante
Clea. Teftimania fallace è il noltro core ;
Spelfo fan craveder l'ira e l'amore.
Lind . Dunque a me non ſi crede « Ah fuor di tempo.
E furle in voftro danno ,
Voi ſcoprirete det briccon l'inganno .
Clea. Non credo , e non ricaſo .
Di dubitar . Laſciatemi quel foglio .
Lind . Eccolo . A voi , Signor , mi raccomando ,
Fate , che Floro ingrato,
Mantenga la parola ,
O facelo appicare per la gola .
Un eſempio dar bilogna
A queſt'uomini crudeli ,
Che
1
TER Z 39
Che noi chiamano infedeli ,
E non fanno che tradir
Come attaccal la rogra ,
Fa to ſteſſo la incoſtanza ,
E degli uomini e l' uſanza ,
L'ingannare , ed il mentir .

SCENA'I1.
Cleante , poi Floro .
Glea . H ciò foffe , vorria ..
AH Con pafto grave , é altero •ma viene
Il Principe non ſo , ſe fiato , o vero .
Flo. Quel voſtro Signor Principe Roberto ,
Mi ha fatto un complimento ,
Che s'io avevo paura ,
Mi faceva cader morto a drittura .
Clea . Perdonate all' amor , che lo fa cieco .
Egli è di già pentito , ed ha promeſſo
Chiedervi icula al giovanil traſcorſo ,
Flo. Venga , un certo diſcorſo
A Roberto vò far fegrecamente ,
Che amici reiteremo eternamente .
Clea. Ditemi , avete voi
Un certo. camerier , che Floro ha home ?
Flo. Signor si , che te l'ho .
Clea. Sapete voi ,
Che abbia data parola
Di (polar certa Donna ?
Flo. Il ſo beniffimo ;
E ſo , che l'iniquiffimo
Spolar più non la vuole . E ' innamorato
Della voſtra Lesbina , ed io , che ſono
Principe , che ama il giuſto , e la ragione ,
VD , che ſpofi Lindora il maſcalzone .
Clea . ( En Lindora s'inganna . ) Adunque fate ,
Che Floro in . Çorte venga ,
E che ſpog Lindora a, fuo diſpetto .
Flo, Floro la {poſerà , ve lo prometto !
Cles. ( la queſta guila io ſpero .
Scoprir chi dice il fallo , e dice il vero . ) . ( partea.
C4 SCE .
40 Α. Τ Τ
TOΟ

Śc É N A III.

Floro , poi Roberto .


Flo . Oftei vuol imbrogliarmi,
H
COAC Ma , ſe mi rieſce il colpo meditato ,
Con tutta pulizia larò sbrogliato .
Rob. Principe, le col ferro ....
Flo. Ogni triſta memoria ormai fi taccia ,
E ponganſi in oblio le andate cofere
Ditemi in coofidenza ,
Amate Voi Rormira ?
Rob. Ah che per lei
Smanio , peno , deliro , e ſon furente .
Flo. E a me di lei non me n'importa niente .
Vè , che facciam tra noi un negozictto .
lo vi cedo Roſmira ,
Cedetemi la dote ,
Onde così ſenz'altri complimenti
Sarenio tutti due lieti , e contenti .
Rob. Volontier cederei
Qualunque ampio teſoro ,
Per poter conſeguir il bel , che adoro .
Flo . Queſta è aggiuftata ,
La ſcrittura facciam , che pani chiaro ,
A voi refti la Donna , a me il denaro .
Rob. Ite : Il Foglio formate
lo lo foſcriverò .
Queſt'è quel , che il mio cor brama , e ſoſpira ;
Voftra farà la dote , e mia Rormira .
Flo. Il negozio più bel non fu mai fatto .
Cambiar con un contratto
La Donna nel denar per quel , che ſento ,
Si chiama guadagnar cento per cento
Con queſte femmine Sono amoroſe
Napolirane Son di bon cuor .
Non ho fortuna Si caro fio
Non ſpero amor . Se ' tutto mio ,
Sian benedette Caro el mio coccolo
Le Veneziane , Caro el mio bed .
SCE
TE RZ .
SCENA A. IV.
Roberto , poi Rofmira .
Rob. On merita Rolmira
No Chi vilmente la cede , e l'abbandona :
Roſm . Principe , il Ciel piccolo
Prelervo la tua vita .
Rob. Ah non è queſto
L'unico , nè il maggior dono de' Numi .
Rofm . E qualfia ?
Rob. La tua mano . A me la ceffe
Il Principe Ferrante ,
Delle ricchezze tue , aon di te amante
Rolm . E il Padre che dirà ?
Rob. Miglior conſiglio
Crederà liberarſi
Da chi pubblico reſe il ſuo diſprezzo ,
Vendendo l'amor ſuo per un vil prezzo :
Quegli occhj vezzoli , Ripieno è d'ardor.
Che prezzo non hanno , Quei labbri amoroG
Mercede faranno Saran mio teſoros
D'un tencro amore Saranno il riſtoro
E intanto ' il mio core Del fido mio Cor .
S :CE NA V.
Rofmira , poi Dorinda .
*Utt'i Teror darei ; darei la vita
Per l'amor di Roberto . Ah ſe fia vero
Che ſenza rio contraſto
Pofla ſperar la mano
Stringer dell ' Idol mio , di me più lieta
Donna non fu , nè fi darà nel mondo .
Nè veduto fia mai Cor più giocondo.
Dor. Roſmira , onde proviene
Quell' aria di piacer , che acl tuo volto
Parmi di traſpirar ?
Rom . Nuova ſperanza
Mi luſinga , mi rende
Lieta' più dell'uſato . lo di Roberto
Spero Atripger la deſtra , e tu potrai ,
Se il defir mio non mi luſinga in vano ,
no A Cleante , al tuo ben porger la mano ,
Non
E
AT TO
# Non ami chi teme Poi godela ua dio
D ' amore i marriri E delle lue pene
E'ver , che li geme Tormento non prova
Con tanti loipui , Quell'alma tal'ora
Si peda ,, & piange Che gode cosi

$ CE N A
Dorinda sola .
Olede il Ciel , che il mio diletto , e caro
V Adorato Cleance
VOA e
Folte mio Spoſo al fin. Dal primo giorno ,
Ch ' io mirai quel fembiante ,
Viata rima , e prigioniera , e amante .
Quel luo dolce , amabil ciglio.
Quell' accento luGinghiero
Del mio feno ha già l'Impero
Troppo è caro a queſto cor .
Nel filfarmi in quell' aſpecto
Mi featii ferir il petto ,
Ed ogn'ora nel mio ſeno
Va creſcendo H dolce amor .

SCE NA VII .
Cumera con Tavolino , e do foriutre , Floro , « Lesbinsa
Lesb .
Flo. Via Carina
Siate meco buonina ,
Non mi dite di no .
Lesb. Se vi dirò di sì , mi pentirò .
Voi mi mettere lu ,
Per poi cirarmi giù ,
E far quello , che fu
Tra quella Pellegriga , e Voi , e Tu .
Flo . Ma ſc colei è pazza ,
Che vi poflo far io ?
Lesb. Ma , caro Padron mio , chi m'aſſicura
Che Voi non mi gabb.ices
Ilo. Vi farò , fe 'l bramate , una Scrittura .
Lesb . Via fatela , ed allora
Forfe vi credero ,
Flo .
T ER Z 0
Flo Attendete un momento , e ve la fog
va al Tavolino a ſcrivere .
Lesk . ( Colla Scrittura in mano .
Dirò la mia ragion . La Principeſſa
Già non lo vuole , e poi
Non lo fa ſtrapazzar , come fo io ,
Onde ſenz'altro il Principato è mio . )
Flo . Eccomi la Scrittura bella , e fatta .
Lesb. Ora principio a credervi un pochino
Flo. Caro il mio bel viſino ,
Date un po di riſtoro
A queſto cor . Per voi languiſco , e moran
Lesb. Il tempo non è queſto .
Flo. Ma ſe lon voſtro Spolo ,
Lesb. E ' ancora preſto
Vi vuole un po di tempo , e di modeſtia
Altrimenti ſarebbe amor da beſtia .
Flo . Quanto dovrò aſpettar ?
Lesb . Noi queſta ſera
Tutto concluderemo ,
E ſpoſati , e contenti alfin faremo ..
Flo . Mi creſce ogni momento
Il tormento , e l'affanoo .
Ed ogn'ora , mio ben , mi par un anno .
11 Lesb. Anch'io con defola
D'effer la voſtra Spofa
Allorchè non vi vedo
Sempre il core mi dice : eccolo , eccolo
Ed un'ora , mio ben , mi par un secolo ,
Se mangio , le bevo , Quel vezzo , quel vilo
Voi ſiete con me . Rapito m'ha il cor.
Se veglio , le dormo , Contenta ora ſono ,
Che voftra fon ' io
Ripolo non ho
Ma queſto cos'è ? ?Voi fece già mio ,
Oh Dio non lo so . Non ho più cimori
S C Ε Ν Α VIIL
Floro , & poi Crocco .
Flo . H oh farei un gran pazzo ;
Perder sì bella !
Quegli occhj si neri ,
44 A Τ T ΤT Ο
Quei labbri iniporporati
Vagliono più di cento. Principati.
Ma che fia di Lindora ? ecco opportuno
Crocco , che a me ſen viene .
Croc . Amico , io lento
A mormorar di noi , meglio è , che andiamo .
Pria che ſcoperti , e baſtonari Gamo .
Flo. Tutt'andra ben , cutto larà aggiuſtato ,
Se tu accettar non ſdegni
Oltre alcuni diamanti , e ricche ſpoglie ;
Duemille ſcudi , ed una bella moglie
Croc. Un gran pazzo ſarei , Lc ricuſafi
Così bella fortuna .
Ma ditemi di grazia , chi è la Spoſa ?
Flo . Fra poco lo ſaprai .
Croc Oh queſta è bella !
Io vo , s'ho da ſpoſarla
Conoſcerla , vederla , e contemplarla !
Flo . Bella , o brutta , che ſia ,
Penſa a due mille ſcudi ,
Che ſpoſandola avrai , ſe non ſei Atolo ;
Croc . Andiamola a { poſar , che ho già riſolto ,
Flo . Segui a dir , che ſei Floro .
Croc. En lo dirò .
Flo. Spoſala , e non temer .
Croc. La ſpoſaro :
Flo. Bravo , un Uomo tu fci
Veramente alla moda ;
UA Uomo di buon Cor ſempre fi loda : ( parte :
SCE NA XI.
Crocco Jolo .
Crof . G làLaprevedo
mogli , bche alfine
e ella , ed i due mille ſcudi
"
Andrango in fumo , e in premio dell'inganno
: Duc mille baſtonaté mi daranno .
Ma fi puol, arriſchiare
Per un si buon boccone
Di offerire le ſpalle ad un baſtone ,
Vi fon tanti maritati ,
Che ſon belli , e baſtonati,
Senza nulla guadagnar So ,
TER Z 0 .
So , che baſta , il fatto mio ;
Vo provarmi d'effer io ,
Baſtonato per mangiar .
S CE NA X.
Sala .
Cleante , e Lindora , poi Crocco ..
Clea. or , verrà quì Floro ,

Penſo ridurlo , e riſparmiar la forza .


liene in quella ſtanza . Ivi foffrite
Per poco rimaner fola all'oſcuro ,
Floro vi ſpoſerà , ve l'allicuro ,
Lind. Grazie a voſtra bontà ; s'egli mi ſpola ,
Sia di voi, per comando , o per conſiglio
Vi prometto donarvi il primo figlio .
( entra nella camera .)
Clea . Forſe Floro è cultui ?
Crof . Servo . Eccellenza .
Clea. Chi ſei :
Croc. Floro fon jo per obbedirla .
Clea. Quello ſei , che Lesbina
lo Conforte defia ?
Croc. Così dice .
( Se Lesbina è la Spoſa , io ſon felice :)
Clea . Va tolto in quella ſtanza ,
Ivi la troverai ,
E all'oſcuro , ſe vuoi la { poſerai.
Croc. Vado , Signor; di lume io non mi curo ,
1. Ci poſiamo ſpolar anco all'oſcuro .
S CE N A X I. -
Cleante , poi Roberto , poi Lesbing .
Clea. Mparerà l'indegno
Le femmine a tradir .
Rob. Principe , è queſto
Il foglio , in cui Ferrante
A me cede Roſmira .
Clea . Ofervo in queſto
I caratteri ſtelli , (tira faori la carta avuta da Linda
Simili a quei di Floro ,
Con quai promiſe di ſpoſar Lindora .
ra Ah
Атто .
Ah comincio a temer ,
Che il Principe Ferrante
Sia veramente eſtinto ,
E che un qualche Impoſtor tal dag finto ;
Lesb . Olà , con ſua licenza : ( paffeggia con crisi
Clea. Che fai Lesbina ?
Lesb . Anch'io foo Eccellenza .
Clea, Come ? Che dici ?
Lesb . Il Principe Ferrante ,
Giacchè la Principeſſa l'ha ſcartato ,
Per non ftar ſenza moglie , m'ha (pokato :
Clea. Va , che ſei pazza .
Lesb . Ecco da lui foſcritto
Un foglio bello , e buono ,
Vedete , ſe di lui la Spoſa ſono . tifli då un fog.
Clea . Che miro ! Il terzo foglio
Ecco foſcritto dalla mano iftefta .
Ab l'indegno confeffa
Con queſte fue ſcritture
La finzione , l'inganno , e l'impokture,
Eccolo , che ſen viene .

SCEN A ULTIMA .

Bori , detti , poi Tutti .

Hi mi vuole ?
Elde..
Clea Dikemi , avete voi
Queſto foglio foſcritto ?
Flo. Sigaor si
Clea . E queſte ?
Flo. Queſto ancora :
Clea. E queſt'altro ?
Flo . Non lo .
Queſto mi par di nd .
Clea. Medtitor , 'il carattere è lo ftello ,
Siete convinto adello ,
E contefiar dovrete ,
Che fiete un Impoſtor , che Floro facte .
Fle. Vi domando perdono
IO
TER Z O.
To ſon un Impoſtor , Floro non ſono :
Clea . Pagherai colla morte il folle ardire .
Flo. Il Principe Roberto
Queſto foglio ha firmato,
Ed in queſto ha giurato ,
Ch'egli in qualunque impegno
Difendermi ſaprà dal voftro Idegne .
Rob. Ilpatto adempio ca , voi, Cleante ,io chiedo
La vita in don , di Floro ,
In premio d'aver egli
Cefia in tempo Rolmira , e non averci,
Qual era in ſuo poter , reG infelici ;
Abbia il voſtro perdono ,
Abbia Lesbina in dono ,
Abbia da me , ſe ſtringo il mio teſoro ,
Il premio , non volgar di gemme , e d'oro ,
Clea . Prence , non merta lode
Un delitto premiar , premiar la frode .
Rob. Ho promello , ho giurato , e chiedo a voi
Grazia , o Signot , per i delitti fuoi .

( itſcono Rojmira , & Dorinda . )


Rofm . & Grazia , grazia , a voi chiediamo .
Dor. Noi a Floro perdoniamo .
Lesb . Grazia , grazia chiedo anch'io .
Flo . Grazia , grazia , Padron mio . ( Cler.
Rob . Grazia , grazia per pierà .
Clea. Grazia , grazia .
Turri . Evviva , evviva
Che la grazia è fatta già .
( Eſcono Lind. yié Croc.
Lind. Son tradita , aflaGoata .
Croc . Eccellenza ; io l'ho ſpolata .
Clea . Non ſei Floro ?
Croc . Crocco io ſono .
Flo .
Croc. ( a a Grazia , grazia..
Ce din. Vi perdono .
Tussi . Grazia , grazia , ervira , evviva
Che la grazia è Lacca già .
I
ATTO TE- R ZO :
;
Flo.
Croci Quattro Spofi , e quattro Spoſa
Rob . 4
Oggi al fio congiumſc Amore •
Clea. (
Rofm .
E ' contento il noſtro core
Dor, ( a 3 Oggi al fin giubilerà .
Lesb .
Lind . Son per forz' anch'io contenta ,
E tacer mi converrà .
Turti . Grazia , grazia , evviva , evviva ,
Che la grazia è fatta già :

Fine del Dramma..

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