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OPERE
DRAMMATICHE
GIOCO SE
CARLO GOLDONI,
TOMO TERZO .
CHE CONTIENE
DE
STADIO
Y
SIT
AUGSBURG
IN VENEZIA MDCCLXXI.
S
1
i
L E
PESCATRICI ,
DEL SIGNOR ,
A
DOTTOR
CARLO GOLDONI .
n
Namu
I N V E N E ZI A
MDCCLX X 1.
INTERLOCUTORI .
Seguito da Lindoro .
'A 2 ATTO
1
ATTO PRIMÓ .
SCE NA PRIM A.
Spiaggia di Mare ;
CORO DI PESCATORI.
S CE N A II .
)
8 A T T 0 .
Ma ſono accorta , e figa
So l' arte del peſcar .
Dall'eſca mia fuggite ,
Amanti ſe potete ,
Ma fe vi colgo in rete
Mai più vi lafcio andar.
Coll' occhio Col labbro
Cof ciglio Col viſo
Col vezzo Col rico
Col dolce parlar .
Vedrete
Se in rete
Saprovvi cuccar .
S CE N A IIL
SC EN A IV.
Lesbina fola .
Overo Friſellino
Povero Frifellino
Avrò di Lui pietà , ma non per queſto ,
Di tentar altre prede ancor m'arreſto .
Quanto vivere fuole
Pelce dell'acgua fuore ,
Tanto fuole in un cor viver l'amore .
Ed io perché pavento ,
Spenti d'un Cor gli ardori
Vò nel mare d'amor peſcar più Cuori :
Ma vò giacchè fon fola
Terminar la mia rete .
Per effer più ftimata ,
Voglio farmi vedere a lavorare ,
E voglio divertirmi
Siede , lavora , e canta .
Un Peſcatore me l'ha fatta brutta
Ha fatto diſperare mia Sorella
La poverella
Non par più quella
La fi martella
La notte , e il di .
I
11 traditore , oime me r ha diſtrutta ,
E piange notte , è giorno meſchigella
La poverella
Non par più quella
La G martella
1
ATT O
La notte , e il di .
Un peſcatore , ( s'alza,
Ch'è tutto amore
No del mio core
Non fa così .
SCE NA V
SCE NA VI.
Mafricco .
EUsSe
eldl'ori
a erkigine cua mnar
ni dala noia a te foffe ,
Direi , che tu diſprezzi
De' vili peſcator gli amori abietii ,
Perchè brama il tuo Cor nobili oggetti .
Ma ſe ignota a te fteſla ,
Qui ve foſti allevata
Credi ancora eſſer data , e ſe mi chiami
Con il Nome di Padre , ah perchè mai
Non s'accendon d'amore i tuoi bei rai ?
Temo il morir vicino ,
Tremo del tuo deſtino ... Ma qual gente 1
Approda a queſto Lido ?
Vengano pur ; quì d'amicizia è il nido .
S CE N A VII.
SCE.
PRIMO
S CE N A VIII.
sc
SCENA IX .
SCE:
1
1
PRIMO. 15
SC N
EN A X
Maftricco Solo .
Oftei è sì
Che mi vien voglia di volerla in Spoſa .
1 Ma sì ! quel ch'ella dice
D'una vecchia , che pazza s'innamora
Dirà de' vecchj facilmente ancora .
Ecco ecco , le ninfe , e i peſcatori
Per mio conſiglio uniti ;
Sentir fra poco io ſpero
L'arcano , che ſvelar dee lo ſtraniero .
SC E N A XI. We
S CENA XII,
Lindoro , e detti ,
SĊ E NA XIII.
Bari. Hi
Che diverrà Sovrana
( a Nera
Ner, lo credo , ch'ella fia poco lontana .
briſ. E tu Lesbin a mia
Credi, ch'ella a ſcoprir s'abbia a drittura ?
Lesb . Certamente il mio Cor me s'afficura
Le Pefcatrici , B Burl .
18 AT TO Ο Υ
Burl. Crediam , che ſia Liſetta ?. ' .
Ner. Qibò quella fraichetta .
Friſ. Che ſia forſe Lindora ?
Lesb. Oibo , che ſozza mora !
Burl. Eurilda efler potria .
Fril. Certo , lo dico anch'io . i
Ner. Non ha niente del grande .
Lesb. Mon bá brio .
Burl. Forſe Lilla ?
Ner. E' una ſciocca .
Friſ. Forſe Liſaura ?
Lesb . E ' ſtolta .
Burl. Alire non lo vedere .
Friſ. Altre non trovo ,
Che mertino un tal dono . i b.
Ner. Vi Con io Signorino .
Lesb. Ed io vi ſono .
Burli Principeſſa a voi mi proſtro. it
Friſ. Mia Sovrana , a voi m'inchino ,
Ner. Poverello ..
Lesb. Poverino .
A 2. Il mio grado fi ſaprà .
i Burl. Ma Burlotto il fido Amante ?
Ner . Ma Burlotto , è peſcatore .
Frif. Friſellin , che fu coſtante ?
Lesb . Friſellin non é Signore .
Burl.
Friſ: 1 a 2. Oh diſgrazia Malandrina!
Mia Regina a voi m'inchino . . ??
Poverino ! Me n'andro . ( partono
Nero Friſellino voi ſcacciate??
Lesb. Voi Burlotto licenziate ?
8 2. Vi vien qualche grillo in teſta
D'effer nata a comandar :
Nero Il mio cuor nobile
Non può fallar
Lesb. Il mio gran Spirito
Mi fá ſperar .
Ner. Oh , che gran Spirito !
Zesbo Oh'sche chor Nobile
Ř M 0 19
Tu mi tai ridere .
Mi fai crepar .
Neri Olà riſpettami.
Lesb . Non mi deridere !
Se vado in collera
Ti fo tremar .
Burl . Saldi Illuftriffima .
Frid . Oſſervandiſlimat $
a 2. Eccellentiffima .
Non ſtia a gridar :
Ner. 3
Lesb. a 3. Lo Spitto nobile ,
Non lº frenar :
Buri.
a 2. Oh Éccellentiflima.
Bakit }
Non ſtià á gridar .
Signora ; almen vi ſupplico
Di darmi qualche carica s
eri Ti to mio Percivendolo .
Lesb . Ti fo mio peſcator
Burl. )
Å 2. Signora ; obbligatiſfimo
Friſ :)
Per än si beill' oħor :
Nero Si , si difpenfa . cariche .
Lesb: și, sì ; diſpenſa titoli .
â 3. Ma non ſei quella ancora
Ner: Signora!
Lesb. Principeſſa !
Ner. Regina !
Lesbi Monarcheſia
2. Farai di quella ſpeffa i sa ini 2..
Burl. )
Friſ: 3 à 2. Ëh via la Nobiltà . 3
Net. Sign ora !
testi Principeria
Net . Che grazia !
tesbi Che belta !
Che pazza Che Catàrri !
Che gran beſtialità !
Fine Welt tre Prima :
AT .
ÄTTO SECONDO .
SCENA PRIMA .
S CE N A II.
S CENA : III .
B 4 SCE
' A I IO
S CE
C EN А iv.
S C E • N A V.
Maftricco folo :
H
Ricerca la Sorella
Per concertar qualche bugia novella .
Se a tempo non rimedio
Con provido conſiglio
Eurilda certamente è in gran periglio .
Ma io per fua difeſa
Apriro tanto d'occhj .
Vogliono farla a me? poveri alocchi!
Son vecchio , fon fürbo ,
So il come , e il perchè .
No no , non me la ficcano ,
Avranno a far coomer
Il Trono a Nerina ?
Lo Scettro a Lesbina
Il fuſo , la rocca ,
. À T T ... ?
La canna , la rete .
Oh pazze , che Giete ,
Reftate a peſcar . 19
SCE NA VI.
SCE
SECONDO 77.
E : ( ..
SCE NA YII.
Lindoro , e detta .
SC EN A VIII.
S CE.NA OLX .
*
Lindoro .
SCEN AX :
Eurilda .
S CE N A XI.
Lind .
A Del generoſo oſpizio ',
E d'Amiftade io pegao ,
Ec.
SECONDO. 33
Del grato cor , voglio offerirvi un ſegno .
Ecco di gemme, e d'oro
Compartito un Teſoro ;
Un'aurea tazza , ed un argenteo vaſo .
Un gemmato monile , e ricche perle ,
E rubini , e Diamanti ,
E non lieve porzion d' aurei contanti .
Fra queſte ricche ſpoglie ,
Ecco il coltel gemmato ,
Ancor di ſangue aſperlo ,
Con cui dal leno l ultimo reſpiro
Oronte traffe al Prence Caſimiro .
Eur. Oime ? ſpoglia fatale !
Ahi qual orror m' alale!
Lind . ( Si turba a una tal viſta . )
Lesb . Signor , di quella lifta
Mi prenderò il giojello .
Ner. Ed io quel bell'anello .
Bur. Ed io la tazza .
Fril. Ed io quei vaſi rari .
Maftr. Ed io per parte mia prendo i Denari .
Lind. E non v'è alcun , che aſpiri
Queſto ferro a ſerbar di gemme Ornato ?
( la prende in mano .
Eur. Queſto ferro per me fia riferbato . ( glie lo prendedi
Non l'oro, e non le gemme , ( manoa
Onde orbato lo veggo.
Eccitan la mia brama ,
Ma un'incognita forza a Lai mi chiama .
La viſta di tal ferro
Par che a me dia. diletto ,
Ma un dolorofo affetto
Svegliar mi ſento da quel ſangue in feno .
Ahimè ! Chi mi ſoccorre ? io vengo meao .
Maftr. Eurilda , oh Dio ! Eurilda . Apri le ciglia .
Lind. ( Ah , che coſtei di Calmiro é Figlia .
Quaſi me d'afficura
Queſto affetto , che in Lei delta natura . ) da le
Lesb. Guardate ; con il ferro
Vol oftentar bravura ,
Le Peſcatrici. С E poi
A Τ Τ Ο
E poi ſc la fa ſotto di paura .
Burl. Ecco , ch ' Ella rinviene , a poco , a poco :
Fril. In Donna lo ſvenir ſovente , è un gioco :
Eus Ahi dove ſono ? Oh Cieli .
Dov'è , dov'è mio Padre
Maft. Eccomi.
Eur. Ob ingando
Mi parea , che un tiranno
Lo volefte ( venar . Ma voi non vidi
Altr'era il Padre mio .
Dove diſparve ? Oh Dio !
Che inuGtato affetto
Deſtar mi ſento in petto ?
Veglio , o ancor dormo ? oime , logno , o ragiono ?
Pové ſtecci fin'ora ? or dove ſono ?
Quapti diverſi affetti
Sentomi nel Cuor mio !
Chi mi ſoccorre ob Dio !
Chiedo da voi pietà .
lo Iteffa non intendo
L'incognito dolore ,
Tal'or mi ſembra, amore
Tal ora crudeltà .
SC Ε Ν A XII.
Detti ,
SCENA XII .
( a Nori
Bur? Skriv om allegro della ſua grandezza. ( a Lest.
Ner. ( Ab mi ſono ingannata . )
Lesb. ( Oh me meſchina ! Son precipitata:)
Burl. Mi fa ſuo Cameriere ( a Nero
Frif. Mi farà fuo Bracciere ! ( A Lesb.
Ner. ( Oh fe perdo Burlotto mi diſpiace .)
Lesb. ( Biſognerà veder di far la pace . )
Ner. Burlottino-Mio caro carino ,
Lesb . Friſellino - galante Bellido .
Burl.
Friſ. ) a 2. Eh Signora ... Mi proftro , m'inchinò .
er. Io ti voglio tanto bene .
Lesb . Per te caro , vivo in pene .
Fril Ehi Burlotto , che ora abbiamo ?
Buri, L'ora è tarda : Vuoi , che andiamo
Friſ. )
Buri. a 2. Queſtº è l'ora del peſcar .
Ner.
Carino ; non l'increſca ...
Lesb. ) a 2. Via ,
Friſ. :)
Burl. ) a 2. Alla peſca , alla peſca , alla peſca .
Lesb . )
2. Il mio Cuor nod tormentar :
Ner. )
Frif. )
Burl. ) A 2. A peſcar , à peſcar ; à peſcar .
Ner . Il tuo bel Mugile tu m ' hai donato .
Lesb . Quell'ombrinotcolo m'hai regalaro .
Friſ. Prendete iabacco
Burh. Mi fate favor
( prendono tabacco,
C 2
Ner .
36 ATTO SECONDO
Ner. Ma caro ... Ma via ...
Burl. Tabacco perfetto • ( a Friſ.
Lesb. Voltatevi in quà .
Fril. E ' voftra bontà . a Burl,
Ner. ) A 2. Voltacevi ,
Lesb. )
Friſ. ) 2 Eh cé , ( Aranutane
Burl. )
Ner. ) A ' ? Guardatemi.
Lesb . )
Friſ. :) A 2 Eb cè .
Burlo )
Ner . ) A 2 II Cielo v'ajuti.
Lesb. )
Friſ. ) a z Signora obbligato ,
Burl, )
Ner. Crudele . .
Lesb . Spiccato ,
2 Per voi moriro .
Frif. ( E pure è bellina .)
Burl. ( Ancora mi piace . )
a 2. ( Che penſo , che fo ? )
Ner, Perdono a voi domando . ( s'inginocchiano.
Lesb . Io chiedo à với pietà .
Friſ. ) A 2. Amico , che facciamo ;
Burl .)
Ner . )
A 2. Mio Caro , Anima mia ,
Lesb . )
Non m'affigete pid .
Burl. ) a 2. Chi può ſtar faldo ftia ,
Friſ. )
Mio ben , levati fu .
La pace è accomodata
Mai più ſi romperà .
Oh pace fortgnata ,
Che più piacer mi dà .
AT .
31
ATTO TERZO .
SCÉNA PRIMA .
G Ô À Ô.
Nume , che' al Mare
Sovrano imperi ,
Odi i finceri
Voti del Cor .
Chi à te dinanzi
Mentir preſume ,
Di Te , gran Nume
Provi il rigor
Mali. A Te ; Nume Sovrano ,
Giuro , ché da Nicandro
Ebbi Éurilda in cuſtodia , ë chi ci la trade
Dalle man del Tiranno ,
E ſalvò con fortunato inganno .
Giuro , ch' Ella è l'erede
D ' Illuftre antica fede , s'io mentiſco
Fugga mai ſempre da thie reti il peſce ;
Per me non offra il mar placida peſca ,
Poſia perdere invädo , e l'amo , e l'eſca .
Lind. Si , si , col gigramento
Di ſaggio uomo onorato ,
Che il verapprezìa , e gli alti Numi adora ,
Ogni indizio leggiero or fi avvalora .
Il loco , il tempo , la tua verde etate ,
Il magnanimo Cor, la cua Virtute
In te la Principeſſa
Vaga , Eurilda gedcil , tutto aſsicura
Maft. E per prova maggior Maſtricco il gigra i
Matri
ca Eur.
A T T o +
Bur . Qime ! ferpreſa jo fond
Da un piacer improvviſo ,
Maft. Odimi Figlia ;
Ecco la medicina ,
Che difender ti può da cruda morto :
Queſto bel giovinotto è tuo Conſorte .
Eur. Ab voi rider mi fate .
Maft. Oh lo fapevo ,
Che il nome di Conforte
Rallegrata ci avrebbe . Orsù io yado
Ad ordinare a'voſtri Marinarj
Spiegar le vele , e l' ancore ſalpare .
Finch'è tranquillo il Mare ,
Figliuoli , andiamo via ,
Anch' io voglio venir in Compagnia
( parte.
SCENA II ,
Lind . , , con
S'pinche Sposa non fiete ,
Sola meco venir voi non dovete ,
Eur. Spola io dunque ſarò ?
Lind. Sì , il Ciel piccolo ,
A me , cara , deftina .
Tal beltà peregrina,
E s'io del voſtro Amor non ſon indegoo .
Voffio in faccia a Nettun , la mano in pegno
Eur. lo , che d' Amor Nemica
Libera villi ogn'ora , appena vidi
Il voſtro bel lembiante
Ad effer principiai tenera Amante ,
Lird. Il noſtro cafto affetto
Viene dal Ciel protetto .
Eue. Ed io conſacro il Cuore
A voi , che fiete il mio primiero Amore .
Queſta mano , e queſto cuore .
Turto voftro ogn'or ſarà
A voi
T ER ZO. 39
A voi giuro ererno Amore ,
E coſtante fedeltà .
Ma ſia pari il voſtro affecto ,
Pari in voi Ga l'oneſtà .
Il tradirmi , o mio diletto ,
Saria troppa crudeltà .
S CE N A III .
Lindoro folo :
SC. E NA IV .
SCE
TER Z
SC EN A VI.
SC E N A VIL,
Lesbina , e Nerina ,
SCENA VIII.
CORO.
Soavi Zeffiri
Al mar c'invitano ,
Son l'onde placide
Non v'è timor .
Procelle torbide
Dal mar ſpariſcono :
Quando ſi naviga
Col Dio d ' Amor
Lind. Andiam Spoſa diletta .
Eur . Io leguo i pafli voſtri.
Maffr. On come i voti noftri
Turto , tutto ſeconda :
Ciel ſereno , aure liete c , placid ' onda s
IN
BRENTA ,
DEL SIGNOR ,
DOTTOR
CARLO GOLDONI .
* I N V Ε Ν Ε Ζ Ι Α
MDCCLX X I.
LETTOR GENTILISSIMO .
K42: CAUSEDIS22060.22844295643962%
INTERLOCUTORI .
ROSANNA .
MADAMA LINDORA .
LAURA
Meder FABRIZIO Fabroni da Fabriano ,
IL CONTE BELLEZZA .
FORESTO .
GIACINTO ,
AT.
ATTO PRIMO .
SCENA PRIMA .
1
6 A Τ Τ Ο
Che per tante perſone
Convien fare una buona provigione .
Che riſpondete ? Sì , dorme di guſto .
Signor Fabrizio ...
. Fab . Già .
For. M'avete inteſo ?
Fab. Ho inteſo tutto .
For. E ben , che riſpondere ?
Fab . Fate quel , che volete .
For . Ma il denar ?
Fab . Che degar ?
Foy . Mavete inteſo ?
Fab. Tuito non ho comprefo .
Tornate a dir .
For. Alzatevi di grazia .
Fab . Voi avete timor , ch'io m'addormenti ,
Pericolo non v'è , ma per gradirvi
M'alzero ; via parlare . ( s'alza , ef accofa belbela
For. Ora , Signor , ſappiate , ( lo al poggio della poltrona .
Che non v'è più denaro
Fab. Ben .
For. Che io
Non ſo più come far ; Che oggi s'aſpetta ( s'addor.
Nuova Foreſteria ...
E buona notte di Vofigaoria .
Signor Fabrizio ... Ehi Signor Fabrizio ...
Signor Fabrizio ... ( pia forte .
Fab. Che ! Come !
For. Voi fiere
Impaſtato di ſonno :
Fab . Io ! Che dite ?
Dormo io ? Signor no. Eccomi lefto ,
For. Venire qua . ( lo prende per una mano , e lo tien forte .
Fab. Son qua .
For. Vi torno a dire ,
Signor Fabrizio caro ,
Che vi vuol del deparo :
Fab. Ed io riſponderò ,
Signor Foreſto caro , non ne bo .
For. Ma , che fare dovrò ,
Per
P R I MO :
Per ſupplire l'impegno , in cui voi fiere ?
Fab . Fate quel , che volete .
For. Non v'è denaro
Fab . Oibo
For . Grano
Fab. E' venduto .
For. Quei Cavali indiſcreti ;
e he mangian tanto ficao
Si potrian eſitar ,
Fab. Si ( d'appoggio alle spalle di Forefto.
For. La Carrozza ?
Fab La Carroz ... za ... ( i'adde menta ,
For. Eh io non ſono pazzo .
Di volervi ſervir di macar asko..
Fab. Sł, la Carozza ...,
For . O la Carrozza. , o il Carro ,
Vi dico in due parole , >
Che le non v'è denar , l'Arcadia voſtra
E' prefto, terininata ,
E tutta la Brigata ,
Provita d ' appetito ,
Grazie vi rcoderà del dolce igrice
Se vi mancano i contanti ,
Fare quel , che fanno tanti ,
Impegnate , e poi vendete
E le robba non avete
Già fi la l'ulanza vaga ,
* Che ſi compra , c non paga ,
E ſi gode all'alçrui ſpalle
Ed alpetta il creditor.
Queſta regola è diffufa
Dapergatto , già fi ufa .
Ed è feggo , choba delcredito ,
Quando un'gomo & debitor
S ΕE Ν A II.
Fabrizio fele
Er dirla , quali , quali
PEOr or me n'anderei ,
E l'Arcadia , e i Paſtori, impiantorei;
Ma fe lanpo pacate
A 4 : Son
SAT TO
Son già ſtato graziato , il dover mio
Vuol , che ſt'anno lo ſteſſo faccia anch'io .
E poi ? e poi vi ſon quelle Ragazze ,
Che mi piaciono tanto ,
Eſpero aver d'innamorarle il vanto .
Ma Diavolo ſi ſpende
Troppo a rotta di collo . Voglio un po far il conto
Quanto bo ſpeſo fin'ora ,
E quanto doverò (pender ancora .
( Tira fuori un foglio , ed una penna da lapis .
Quattrocento bei ducati ...
Poverini ſono andati .
Sellantotto bei zecchini...
Sono andati poverini
Treata doppie ... oh che Animale !
Cento fcudi ... oh beftiale !
Quanto fanno ? lo non lo ſo !
I zecchini feffantotto
Co'ducati quattrocento . 4
Fanno ... fanno ... oh che tormento
Balta , il conto è bello , e fatto ,
Perché un foldo più non ho . ( parte .
5
SC Ε Ν Α III.
Giardino , che termina al Fiume Brenta .
Roſanna Laura , Giacinto , Forefto
Sopra ſedili erbofi , poi Fabrizio .
He amabile contento
Fra queſti ameni fiori ,
Godere il bel concento .
# 4 Degli augellin canori !
Che bell' udir queſt'aure
Quell'onde a mormorar!
Fab. Che bella Compagnia !
Fa proprio innamorar :
Che bell'udir queſt' aure,
Quell'onde fufurrar!
Giac. Belliſſima Rofanna ,
Nell ' Arcadia novella. 1
Bramo , chę fiate voi mia Paſtorella
Ref.
P R I. M 0.
Rof. Anzi mi fate onore ,
E vi accetto , Signor per mio Paſtore .
For. E voi , Lauretra cara ,
Seguendo dell ' Arcadia il paragone
La pecora ſarcie ...
Lau . E voi il Caprone .
Fab. Bravi , così mi piace .
1Voi quattro in buona pace .
State qui allegramente ,
Ed il pover Fabrizio niente , niente .
Giac. Via federe , o Signore .
Fab. lo ſederei
Qui volentieri un poco ,
S'uno di lor Signor mi delle loco .
For. Inteli a dir fra l'altre coſe vere ,
Che non manca ' mai ſedia a chi ha il ſedere :
Fab. ( Cappari ! Il caſo è brutto .
lo niente , e loro tutto ? Afpecta , aſpetra . )
Amico , una parola . ( a Forefte .
For. E che volete
Fab. Parlar di quel negozio .
For .Di che ?
Fab. Non m'intendete ? Un capo ftorno !
For. Dell' Arſan ?
Fab. lo !
For. Lauretta , jadeſſo torno . ( s'alza .
Eccomi , ov'è il denaro ?
Fab . Aſpettate un momento .
Paſſeggiate un cantino , ed io mi ſento .
Ah ah , te l'ho ficcata . (hede nel loco di For.
o queſta ſ ch'è bella ,
Io non voglio ſtar fenza Paftorella.
For. Pazienza , me l'hai farta ;
Ma mi vendicherò .
Las. ( Vo divertirmi . )
Bella creanza al certo !
Dove apprendefte mai
Cotapta inciviltà
Fab. Ma fioalmente ...
Lau Finalmente , vi dico ,
Nog
/
AT TO
Non ſi tratta così .
Fab . Son io ....
Lau . Voi ſiete
Un bell'ignorantaccio .
Dird, meglio ;Voi Geće un villanaccio .
Fab . Al Padrone di cala ?
Lau . Che Padrone !
Queſta cala , ch'è qui , non è più vafrai
Queſta è l'Arcadia auſtra ,
Noi famo Paftorelle , e voi Paftore ;
E non serve che fate il bell' umore
Fab . Dice ben .
For . La capite ?
Lau . Non occorre , che dite
Voglio , non voglio .
Fab. Oibo .
For. Vogliamo fare
Tutto quel , che ci pare..
Fab , Signor sì .
Lau . E non èè poca
La noſtra cortela ,
Che non v'abbiam ſin or cacciato via
Fab . Padroni .
For. Averé inteſo ?
Fab. Se non ſon lordo .
Lau . Acciò ben la capiſca
La voſtra mente ftolta ,
Ve lo tornerò a dir un'altra volta .
Vogliamo fare
Quel , che ci pare .
Vogliam cantare
Vogliam ballare
E voi cacete
Poiché voi ſiete
Senza giudizio ,
Signor Fabrizio
Siete arrabbiato
Via , che ho burlato
Non dirò più.
L ' Arcadia noftra
Tuca
PRIMO :
Tutto permette .
Due parolette
Non fanno male .
Un animale
Di voi più docile
Giammai non fu .
SC EN A iv .
Roſanna , Giacinto , Fabrizio , & Forefte :
Fab . TO rimango incantato .
For . Signor , che coſa è ſtato !
Se comanda (eder , ſi ſerya pure !
Oh queſta sì , ch'è bella !
Io non voglio ftar lenza Paftorella
( contrafacerdo e Fabr.
Fab. Ancor voi mi burlate !
For . lo burlarvi? penſate .
Siete l' Amico mio più fido , e caro ;
Ma fe manca il denaro ,
Vi giuro in fede mia ,
Che tutti ce n' andiamo in compagnia i ( partea
Fab. Andate col malan , ch . il Ciel vi dią .
Ma , Signora Rolanna ,
Che dite voi ! che dite voi , Giacinto ,
Del parlar di Lauretça ?
Giar. E non vedere ,
Ch'ella G prende ſpana ?
Fab. Corpo di Satanaffo ;
Coſpettonon di Bacco :
Se me a'ha dette un facco :
Roj. Eppure il di lei sdegno
Parmi d' Amore on { egno .
La femmina talora
Scaltra finge odiar quçi, che pit adora
Fab. Poflibile , chemami
E cosi mi ſtrapazzi ?
Roſ. lo ve lo giuro ,
Statene pur ficuro .
Più volte l'amor fạo m'he confidato
Arde per voi .
Fab .
1
12 A T TO
Fab. Che" amor indiavolato!
Giac. E' ver ? ( piano a ROC
Ros . (Mi prendo fpaflo . ) ( 4 Giac
Sapete la cagione , (a Fabra
Ch'or la reſe furioſa ?
Perché di me gelofa .
Fab. Or la capiſco .
Ma , che motivo ha mai
D'ingelofir di voi
Rol. Gli affetti mici
Ho confidati a Lei :
Fab . Dunque Voi por mi amate ?
Roſ. Par troppo è ver . 1
Fab. Bellezze fortunate ?
( toccandoſi il viſo
Giacinto , che ne dice ?
Forſe v'ingelofite ?
Giac. Niente affatto .
Io non lono sì matto
S'ella v'ama , Signor ; io vado via ;
Che non voglio impazzir per geloſia .
Dun Amante è gran follia
Impazzir per geloſia .
S'una Donna è di me ſtanca
Non mi manca altra beltà .
Per la Donna chi s' affanna
Chi s'adira , aſſai s'inganna ,
Già fi sà , che invao ſpera
Una vera fedeltà .
SCEN
NA y.
Rofannai, e Fabrizio ,
Fab. Unque , fe Voi mi amare ,
Diſcorriamola un poco .
Ref. Ma Laura farà poi meco ſdegnata :
Fab. Io non vò quella Donna indiavolata .
Rof. L'amicizia , il dover non lo permette :
Fab. Amor non vuol riguardi ,
Aggiuftiamo le coſe infra ' di noi ,
E laſciare , che poi Larretta dica g
BOS
PRIMO .
Ros. Vamo , ma non vogl’io cradir l'amica .
Fab. Oh caro il mio ceforo ,
Già ( pafimo , già moro . ( afcolta ?
Rof. Olà , Signor Fabrizio ,
Più riſpetto vi dico , e più giudizio ,
So che celar dovrei .
Il mio novello amore
Ma tanto non credei
Che ardito il voſtro core .
Giangeffe a delirar .
Nel ſeno eguale ardor
Forſe riſcoto anch'io
Ma on nobile rigor
Inlegna al foco mio
Le fiamme a moderar .
S C E
Ε N
Ν A VI .
S C Ε Ν Α VII.
PR 1 M 0.1 17
Per andar alla breve io tacerd .
Cont. Quel filenzio loquace
Quanto , quanto mi piace ! Ella tacendo
Col muto favellar và rilpondendo ,
Ed io , che tutto incendo ,
Il genio fuo comprendo
Ella vuol favorirmi, ed io mi arrendo ;
Ed accetro le grazie , e grazie rendo .
Fab. Le renda , o non le renda ,
E tutta una facenda .
Se qui vuole reſtar , mi farà onore ,
Cerimonie non fo , ſon di buon cuore .
Cont. Viva il buon cor . Anch'io l'affettazione
Odio nelle perſone ;
Parlar mi piace natural affatto .
Perciò dal ſen eſtratto
Il più divoto , e caldo ſentimento ,
Trabocca dalle labra il mio contento .
Fab. Se queſto è naturale ,
Parla ben , non vi è male .
Cont. La provida natura
Preſe di me tal cura ,
Che mi reſe il più vago , e il più giocondo
Grazioſo Cavalier , che viva al mondo .
Fab. Me ne rallegro aſſai . S'ella bramaffe
Ripolarſi è Padron .
Cont. Si , mio Signore ,
Accetterò l'onore ,
Che l'arcitoprafina lua bontà
Gentiliffimamente ora mi fa .
Fab. Vada pare . Pancrazio . ( al Seru
Servi queſto Signor .
Cont. L'eſuberanza ,
Anzi l'eſorbitanza
Delle grazie , onde lei m'ha incatenalo .
Fab . Vada , baſta così .
Cont. Laſci , che almeno ...
Fab. Vada per carità .
Cont . Non fia mai vero ,
Ch'io manchi al dover mio ...
L ' Arcadia in Brenta , B Tab .
18 TATTO
Fab. Vada lei , mio Signore , o vado io .
Cont. Non s'adiri di grazia , ch'io taccio ,
Non vo darli pid ncja , ne impaccio :
Bramo ſolo ... fto zitco ; e non parlo ' ,
Più non ciarlo , credetelo a me.
Ma tal pena chi puol mai ſoffrire ?
lo ſtar cheto ? Mi ſento morire .
Signor caro ... ho finito , in mia fe .
SCENA X.
Fabrizio ſolo .
On due pazzi di più nella brigata
Ora l'Arcadia in Brenta è rerminata .
CO.
E viva l'allegria . Corpo del Diavolo
Quand'io mi divertiſco
Proprio ringioviniſco .
E quelle regazzette ,
Quanto ſono careite : 1
Per parlare con effe i giorni miei,
Cofperto ... Non ſo dir coſa fareia
Per Laurétta vezzoletta
La carrozza vada pure .
Per quell'altra ragazzetta
Li cavalli vadan pure .
Per Madama vada il reſto
Mi proteſto ,
Che non vò penſar a guai
Sempreniai
Voglio ſtar in allegria ,
E ti (penda in compagnia
Tutto , tutto , quel che c'è:
S C Ε Ν Α XI .
Camera in Cala di Fabrizio .
Madama Lindora , poi il Conte Bellezza :
Lind. Ove Laura , e Roianna
Dove mai fono : Ohimė, che acl cercarlo
Dalla Sala alla ſtanza
Ho tanto caminato ,
Che mi ſenco di già mancar il fiato .
Vorrei ſeder un poco
Chi è di là ? Vé acfluno ?
PRI MO . 19
Cont. Madama , vi ſon io .
Lind . Da ſedere ... Oh perdoni ;
Non v'avevo veduto .
Cont. A tempo ſon venuto . ( gli dà la ſedia ..
S'accomodi .
Lind. Mi ſcufi ...
Cont . Anzi al provido ciel le grazie io mando ,
Perchè degno mi fè di ſuo comando .
Lind . ( Non mi diſpiace , è tutto gentilezza . )
Ma chi è lei , mio Signore ?
Cont. Son il Conte Bellezza ,
Un voſtro Servitore ,
Obbligato, divoto , e profondiffimo .
Lind. Anzi mio Padroniffimo .
Cont. Deh mi conceda l'alco onor, ſovrano
Di poterle baciar la bianca mano .
Lind . Ah !
Cont. Cos'è ſtato .
Lind . Mavete rovinato il mio ditino .
Toccate pian pianino ;
Son tanto delicata ,
Che non poſſo sì forte effer toccata .
Cont . Leggeriſſimamente
Alzo la lattea delicata mano ,
E con l'avida bocca ...
Lind. No , no , che , ſe mi tocca
L'acuto pelo , che vi ſpunta al mento
Mi vedrete cadere in ſvenimento .
Cont. Lo fard con tal arte ,
Che voi ne ſtupirete ;
Siate pietola , oh Dio , ſe bella ſiete .
Lind. ( Mi commove . )
Cont. Proſtrato ,
Mia bella , al voſtro piede ,
Vi dimando pietà , grazia , mercede ,
Lind . Via , prendete la mano .
Cont. Cara man ...
Lind . Piano piano :
Cont. Ancor non l'ho toccata .
Lind. L'avete con il fiato un po alceratailbetale she !
B 2 Con.
AT TO
Cunt. Andio cauto anche in queſto .
Lalciate ...
Lind. Non ftringete .
Cont. Ripo are la man fovra il mio braccio .
Linda Che ruvido pannaccio !
Conr. Vi porro il fazzoletto .
Lind. Nun mi par molto netto .
Cont. Dunque , che far dovrò ?
Lind . Non iaprel .
Cont. Ah Madama , io moriro .
Lind. Vi vorrei compiacer , ma non vorrei ,
Che la mia compaffione...
Cont. Trovata ho una invenzione
Che non vi ſpiacerà . La bella mano
Alzate da voi ſteffa ,
E mentr'ella s'appreffa al labbro mio
Il labbro inchino , e me gl'accufto anch'io .
Lind. Mi contenro .
tont. Sian grazie al Cielo , al fato';
Generofa Madama , io ſon beato- ..
Eccomi, alzate un poco
Ancora un poco più ,
mind. Non mi ſtancate .
Cont. Ma ſe non vi fermate
Per un momento ſolo .
SCENA
Fabrizio , Porefo , e derti .
Ignor Conte bellezza , io mi conſolo
For . Samocoro, ma di core .
Cont. i Indiſcreta fortuna ! ) ma di che ?
Fab. H Principe lei è
Per cutto queſto di d'Arcadia noftra ,
Cont. E gentilezza voftra ,
Non già merito mio .
Fab. Aozi i meriti voftri a noi fon mori ,
16
E crearo v'abbinm con cutti i voti .
Lind. Anch'io l' Arcadia todo ,
E d'effervi foggetta eſulto , e godo .
Cont. Ah che più goderei
Il bramato piacer de' labbri mici .
For.
PRI MO .
For. A voi Principe degno ,
Del ſuo riſpetto in fegno
Manda l' Arcadia noftra
Queſto ferto di fiori .
Lind Abi mi fate morir con queſti odori .
Fab . Via , Madama Lindora
Non li può ſopportar .
Cont. Deh riponete .
Queſto Serto fatale .
Lind. Mi ſento venir male .
Fab. Preſto , preſto , tabacco .
Lind. Si , tabacco .
Fab. Prenda .
Lind. E' troppo granito ,
Se lo prendo , potria macarmi un dito .
Cont. Queſto è fino affai piel .
Lind . Non mi piace , Signor , va troppo in ſu .
For. ( Ora l' aggiuſto io ,
Con queſta ſtranuriglia
Mi voglio divertir con chi ne piglia . )
Prenda , prenda di queſto .
E foglia ſchietia , Ichiecta , e leggierillima.
Lind. Quefto , queſto mi piace obbligatılıma. ( prende ia .
For. Comanda :
( al Cont.
Cont. Mi fa grazia . ( prende tabacco .
For. E voi ?
( a Fabrizio .
Fab . Mi fare onore .
( lo prende ancbe lui .
For . ( Voglio rider di core ,
La Stranutiglia vera
Li farà ſtranutar fino alla ſera . )
Fab . Vada , vada . ( parte ,
Cont. Vada lei .
Lind. Anzi lei . ( a Lind .
Vada . Ecci .
( Aranuta .
Fab. (
Cont. { Viva , viva .
Lind. Grazie . Ecci .
( Aranura forte ,
Ahi ! Eccì .
Ab ! Ecci .
Fab Poverina ! Cf getta a federe.
B 3 Саг.
27 ATTO PRIMO .
Cont. Prelto , Eccì . ( Aranuta ,
Fab. Che bel garbo !
Son qua io .
Forti , Eccì . Aranuta .
Cont. Altro . Eccì . ( Atranuta .
Lind . Ajutatemi, eccì .
Cont. (
Che tabacco , ecci ', ecci :
Fab . (
Maledetto ecci , ecc .
Che tormento ,
Che mi ſento
Più non poffo , ecci , eccl .
Cont. Via Madama , non è niente .
Fab. Che tabacco impertinente ?
Lind . Acqua freſca per pietà . ( salza .
Cont. Vado a prenderla , eccì .
Fab . Ve la porto , ecci , eccì.
Lind. Il mio naro , la mia teſta
Il mio petto , ecci , acci ,
Cont. V'è paſſato ?
Lind. Signor sì .
Fab . State meglio ?
Lind . Par di sì .
a 3. Dunque andiamo in compagnia
A goder con allegria .
Dell' Arcadia il primo dì .
a 3 Vada vada , ecci , eccì .
Maledetto tabaccaccio ,
Cont. Oh che impaccio ! Eccà , ecc .
Fab . Favoriſca .
Lind . Signor sì .
3: Paccia grazia , ecci , ecc .
1
7
AT.
ATTO SECONDÖ .
SCENA PRIMA
Delizioſa .
S CE N A II.
Tutti , fuorche Fabrizio .
Mad . H quanto mi fa ridere ah , ah , ( ride.
S €
€ Ε
Ε Ν
Ν Α 1X.
Forefto folo .
S CE N A X.
Sala .
Il Conte col nome di Cintio , e Fabrizio da
Pulcinella ,
Lauretta da Colombina , Lindora col nome di Diapa , e
in fine Foreſto da Pantalone •
Cont. Eguimi , Pulcinella .
Tab Eccome ccà .
Conf. Siccome un'atra pube
S'oppone al Cole, e l'ampia terra ofcura ,
Così da quelle mura
Coperto il mio bel fol , cui l'altro cede ,
L'occhio mio più non vede . Ond è , che affitto
I nuovi raggi del mio dole attendo .
Fab . Tu me parle Tidiſca , io non t'incendo .
Cont. Fedelilimo fervo ,
Batti tu a quella porta..
Fab . A quale porta ?
Cont . A quella
Fab . Io non la vedo .
Cont . Finger dei , che vi fia ,
In vece della porta ,
In un quadro fi batte , o in una ſedia ,
Come i Comici fanno alla Commedia .
с 2 Fab .
36. AT TO
Fab. Aggio caputo , ma famme una grazia y
Perchè da cozzolare aggio alla porca .
Cont. Accid , che la mia bella
Venga meco a parlar .
Fab. Ccà ſulla ſtrada
Cont. E ' ver , non iftà bene ,
Che facciano l'amor ſopra la firada
Civili oneſti Amanti ,
Ma ciò fogliono ular i Commedianti .
Fab. Si , si tozzolero , ma le qualcuno ,
Quando ho battuto io , battelle a mesa
Cont. Laſcia far ; non importa , io ſon per te a
Fab. O de caſa .
Lau . Chi batte ? ( di dentro
Fab. Sono io .
Lau. Serva ſua , Signor mio .
Fab. Parron , cheffa è per me a
Coni. Chi Gete voi ,
Quella Giovine bella !
Lau. Io ſono Colombina Menarella .
Cant. Di Diana Cameriera ?
Lau. Per ſervir Vuſuftriffimaa
Fab . Obregato , obregato .
Cont. Deh vi prego .
Chiamatela di grazia .
Lau . Ora la ſervo .
Fab. Sienteme , Peccerella ,
Vienence ancora túie ,
Che ance devertasimmo fra de nuie .
Lau . Sì , sì , queſta è l'uſanza ,
Se i Padroni fra lor fanno l'amore ,
Fa l'amor colla ſerva il ſervitore .
Il Padron colla Padrona
Fa l'amor con nobiltà :
Noi andiamo già alla bona
Senza tanta civiltà .
Dicon quelli : Idolo mio ,
Peno , moro , ſmagio , oh Dio !
Noi diciam ſenz' altre pene .
Mi vuoi ben , ti voglio bene ,
E fac
SE O N D 0.
E facciamo presto preſto
Tutto quel, che s'ha da far .
Dicon lor , ch'è un gran tormento
Quell' amor , che accende il core ;
Diciam noi , ch'è un gran contento
Quel , che al cor ci reca amore .
Ma il divario da che viene ?
Perchè han quei mille riguardi :
Penan molto , e parlan tardi .
Noi diciam quel , che conviene
Senza tanto ſoſpirar .
( le ritira fingendo chiamar Diana ,
Cont. Ti piace , Pulcinella ?
1 Pab . A chi non piacerefli o Menarella ?
Cont. Eeca , vicne quel bel , che m ' innamora .
Fab. Con efſa vene Meparella ancora .
( vengono Lindora , e Lauretta
Cont. Venite , Idolo mio ,
Venite per pierà .
Lind . Vengo , vengo , mio bene , eccomi qua .
Cont. Voi fiere il mio teſoro .
Lind. Per voi languiſco , e moro
Fab. Ah tu si la mia bella . ( * Lak .
Lau . E voi ſiete il mio caro Pulcinella .
Coxt. A voi donato ho il core . ( 4 Lind .
Lind . Ardo per voi d'amore .
Fab. Per te mi ferro lo veſuvio in petco Sa Lau .
Lan . Corto è il mio core al foco dell'affetto EOS
Cort. Vezzoſetta , mia diletta ;
Fab . Menarella , mia caretta ;
Lind, Cincio caro , Cintio mio ;
Lau. Pulcinella bello mio ;
Lind . Che contento , che diletto
Lau . Vieo , mio bene , a queſto petto :
2 4. Io ti voglio un pò abbracciar .
( viene Forefto da Pantalone .
Part . Ola , old , colla feu s?
Abbrazzai !
Cagadonai !
Via careve , via de qua .
qua
с .3 Lind .
šs A T TO
Lind. lo m'inchino al Genitore .
Lau. Serva ſua , Signor Padrone .
Fab. / Te lo ſchiavo Pantalone .
For. El ziradonarve attorno ;
artar .
Tutti andeve a far fquartar
Cont. Vuol , ch'io vada ?
For. Mi ve mando .
Fab. Vado anch'io ?
For. Mi v ho mandao .
Cont. Anderò colla mia bolla .
Fab. Andero con Menarella .
Lind. lo contenta venirò .
Fab . Via tiolè ſto canelao .
For. Colle Datte : Oh queſto no :
Lind . Signor Padre , per pietà . ( singinocchia
Lau. Gnor Padron per carità . ( s ' inginocchia
Cont. Del vi ſupplico ancor io . (fa lo steſſo .
Kab. Pantalon , Patrone mio. fu la felfoc
For Duro ftar no poiſo più .
Via marcazzi , levé ſu .
lo vi prego .
For . Zitto là .
Vi ſcongiuro .
Tor . Vegni qua .
Cari Fioi , deve la mani .
Alla fin lo Venezian ,
M'avè molto a companion .
Viva , viva , Pantalon .
Viva , viva il dolce affetto ,
Viva , viva quel diletto ,
Che produce un vero amor s
Che conſola il noſtro cor .
/
Fine dell' Atto secondo .
AT
ATTO TERZŐ .
SCENA PRIM A.
Camera .
Fabrizio , poi Lauretta .
Fab. Hime! dove m'aſcondo ?
OHomine, che non andato in precipizio.
Povera Arcadia ! povero Fabrizio !
E' finito il denaro ;
E ' venduto il vendibile . Ogni coſa
Alfin s'è terminala il giorno djeri,
E non v'è da mangiar pe i Foreſtieri .
Oh forte ! oh Cielo ! oh fato !
lo non ſo che mi far , fon diſperato .
Lau . Signor Fabrizio d'ogni grazia adorno ,
Io gli auguro buon giorno .
Fab . Grazie a Vufignoria .
Lau . Che mai ha , che mi pare
Alterato un tantin ?
Fab. Mi duole il capo .
Lau. Me ne diſpiace , anch'io
Mi ſento nello ſtomaco aggravata
Beverei volentier la Cioccolata .
Fab. ( La ſolita campana . )
Lan . Vuol far grazia .
D'ordinarla in cucina ?
Fab. ( Certo tu non la bevi Ita matina .
SCEN A II .
Madama Lindora , e detri.
Lind . Ignor Fabrizio , amabile , e garbato,
Lind . Sien
Ella ſia il ben levato .
Fab . Ancora lei ...
Lind. Supplicarla vorrei
Ordinar mi ſia data
La mia colazioncina praticata .
Fab . Ein che conſte la ſua collazione
с 4 Lind.
A T ተ
Lind. Fo peftar un cappone ,
Poſcia lo fo bollire a poco a poco
E lo fo confumar fin che vi reſta
Di brodo un fcudellino ,
E vi taglio due fette di panino .
Fab. Se il cappor non vi foffe ...
Lind. Oh me melčnina !
Certo mi ammalerei ,
Certo per debolezza io morirei .
Fab . ( Se il brodo di cappon vuol aſpettare ,
Sta mattina Madama ha da crepare . )
SC E N A III.
Il conte , e detti .
Cont. Oftro Eroe , noftro Nume ( a Fab.
N Giacche del Principato
Anco per queſto di fui confermato ,
Impongo , che ſi faccia
Una folenne ſtrepitoſa caccia .
I Cacciator Con lefti ,
Sono i cani ammaniti , altro non manca
Che il generolo core
D Olpite così degno ,
Suppliſca dal tuo canto al grande impegno
Fab. Come farebbe a dire
Cont. Poco , e polito ,
Un sferico paſticcio ;
Due volatili alelli ,
Un quadrupede arroſto,
Torta , latte , intalata , e pochi frutti .
E poi il di lei bel cor contenta tutti .
Fab . Ah non vuol altro sì , larà ſervito .
Sta mane il definar farà compito .
S C N A IV .
Forefto , e detri .
For . Ignor Fabrizio .
Fab. SE Ebben , che c'è di nuovo ?
For. E ' un'ora , che vi cerco , e non vi trovo :
Dove diavolo è
Il roa
SE CON DO.
Il rofolio il caffe ?
Giacinto ne vorria , Roſanna il chiede ,
E un Cane , che lo porti non 6 vede .
Fab . Oh canchero , mi ( piace ! preſto preſto
Pancrazio , dove ſei : ( viena ilferuo .
Apri l'orecchio bene .
Servi qucfti Signor , come conviene .
A Lauretta la ſua cioccolata ,
1
A Madama un tazzin di riſtoro :
Il Roſolio a quegli altri , e il cafe .
Poi farai una torta sfogliata .
( Zitto ... aſcolta ) farai un paſticcia
( Zitto , dico . Non dir non ve n'è .
Già lo ſo tutto , quel, che vuol dire
=
SCENA
Laurena ,
U Conte , Madama Lindora ,, Lauretta
e Forefto .
Cont. Enerolo e Fabrizio .
Lind . E' di buon core .
Laur. Per le Ninfe d'Arcadia é un buon Paltore .
For . Sigaori miei , diſingannar vi voglia .
Il povero Fabrizio è diſperato .
Egli s'è rovinato .
Ordina di gran coſe , ma fta mane
Non ha due foldi da comprar ua pags :
Lau. Ma la mia cioccolata
For Per Ita mattina è andata :
Cont. La caccia , e il definar ?
For. Convien folpendere
Fin che Gi trovin quei , che voglion ſpendare
Lind. Ma il cappoa vi larà
For. No , certamente .
Lind . Come viver potrò ſenga riftaro
Ahimè , che languidezza ! io mnato , io mort .
Conf. Ah Madama , Madama ,
Ecco
3
AT TO
Eccovi Samperiglie ,
Spirito di melida ,
Acqua della Regina ,
Eſtratto di cannella ſoprafina .
Lind . V'è alcuna ſpezieria ?
For . Sì , mia Signora .
Lind. Deh fatemi il piacer , Contino mio ,
Andatemi a pigliare ,
Giacche non ho riſtoro ,
Della polvere d'oro .
Un cordial di perle ,
Un Elexir gemmato
Con qualche ſolutivo delicato :
Cont. Per ſervirvi, Madama , in un iſtante ,
Pongo lo {prone al cor , l'ali alle piante . ( parte .
SCE
> TER $$
Z OO
$ C E N A IX .
SC E N A
$ SCE NA IX.
Rolanna fola .
lacinto ha un certo brio ,
Che piace al genio mio .
Per lui a poco a poco
M'acceſe un dolce foco in ſeno amore . '
L'amo , l'adoro , e gli ho donato il core .
Principiai amar per gioco ,
E d'amor il cor m'acceſi
Gi m'alletta il dolce foco ,
E maggior ognor fi fa .
Fra i piaceri , e fra i diletti
Oggi nacque il mio tormento ;
Ma d'amare io non mi pente
Perchè fpero alfin pictà .
SCENA ULTIMA :
B A G N I
D ' AB ANO ,
DE L SIGNOR
DOTTOR
CARLO GOLDONI .
I N V Ε Ν Ε Ζ Ι Α
MDCCLXXI.
.)
INTERLOCUTORI.
RICCARDO Giovane .
VIOLANTE Vedova ,
LUCIANO Ipocondriaco .
ROSINA cultode del Bagno delle Donne .
LISETTA Cameriera di Violante .
PIROTTO ſervidore di Luciano .
MONSIEUR LA FLOUR .
MARUBIO cuſtode delBagoo degli Uomini .
ATTO
ATTO PRIMO
mó .
SCENA PRIM A.
Rokina , Marubio .
SC NAIL
EN
Pirotto , e Marubio .
III.
'S C E NA
A T TO
Lif. Ed io ſtandoti appreſſo
M'infiamino ſempre più .
Pir. Se lo credefli ,
Fortunato farei .
1 urto il mal Coffrirei ſenza lagnarmi ;
Ma lei turba , lei Donna ; e puoi burlaſmi.
Lif. Coſa vorreſti dir , perché ſon Donna ?
Le Donne ſono furbe ?
Le Donne fon bugiarde ?
Menti, ſtramenti , temerario , indegno ,
Finte lono' le Donne ? ardo di idegoo .
Pir. Preſto vatti a bagoar .
Lif. Sei un briccone ,
Se mi ſcaldo ho ragione .
Pir . Senti...
Lif. Laſciami (tar . Finiam la treſca .
Pir. Preſta vacti a bagaar coll' acqua freſca .
Lif. Ta mi burli ; Tu ſei
Ua Uomo menzognero .
Furbe ? Finte le Donne ? Non vero ,
Voi alori ſiete ingrati >,
Bricconi diſgraziari ,
Che ci rapice il cor .
Le Donne poverine
Son troppo tenerine .
E preſto calcan giù .
Voi le tirare lų ,
E quando le vedete ,,
Cadute nella rete ,
Gridate ... ſtrappazzate ,
Più non provate .e . amor
SC EN A IY
Pirotto ſolo . i
SC E N A V.
SCE NA VI.
SCE NA VII.
ROS. ►
Ros. O Quanto lo compariſco !
Ma le itarò con effo in compagnia ,
Farò , paſſargli la malinconia .
Viol. Amor , tu mi tormenti ,
Ne ſperanza, mi, dai d'effer felice .
RS. Sigaora mia , ſe lice ,
Domandarvi una coſa ,
Che avete ,che ſembrace effer doglioſa !.
Viol. Ho il mal , che mi tormenta .
ROS. E che male. fi chiama?
Viol. Oh Dio ! Non lo .
Rof. Che sì , che ſe G penſo , io vel diro ?
Viol. Siece Medica forle ?
ROS. Oh sì Signora
Son tre anni , che ſento
Il Medico parlare . Abbiamo inſieme
Fatte ſperienze ſulla pelle altrui
Ę fon giunta a ſaperne quanto Lui .
Viol. E ' dotto ?
ROS. E ' un'Uom di garbo ,
Guarda con attenzion l'orina , e il vaſo .
Scrive, con l'arte , e laſcia fare il caſo .
Viol. Sin or. codefti Bagni ,
Non mi fanno alcun bene . Al che al mio male
Il rimedio ,non v'è .
Rofi Riſpondete , Signora , un poco a me .
3 Quant
PRIMO .
Quant'è che a xere mal ?
Yiol. Due anni , or fono ...
Ref. E non ſono due anni ,
Che morto vi è il Marito ?
Viol. E ver .
Rolo Signora mia , già vho capito .
Viol, Non è la Vedovanza ,
Che mi faccia laoguir .
Rof. Sarà l'amore .
Come ſtate del cuore
Viol. Oimè. !
Rof: Voi, ſoſpirate ?
Ho inteſo . So perché Gete ammalata .
Voi poverina , fiere innamorara .
Confeffatelo a me ; tutt'è lo ſteno .
Lo conoſco ; lo so .
Viol. Si , lo confeflo .
Rof. Confidatevi in me ..
Parlate , e non temete .
Femina di buon cor mi troverete .
Viol. Pria di ſvelar la fiamma,
Onde mi cruccio , ed ardo ....
Rof: Ecco il Signor Riccardo .
Viol. Oime !!
Rof. Venite roffa ?
Voi fofpirate , avendolo veduto ?
Sigaora , il voſtro mal l'ho conoſciuto .
SCE NA VIII.
Riccardo , e denti ,
Eh , ,
Ric. DEL: Menla e preparata.
Turci accendono Voi .
Viol. Andate , io, verrò poi.
Ric. Anzi vi attenderò , ſe mi è permeflo .
ROS. ( Son pieni tutti due del malc iſtedo .)
Viol. Vi prego .... Andate innanzi . ( a Ric.
Rof. ( Oh bella coſa !
Una
12 A Τ Τ Ο
Una Vedova fa la vergognola . )
Ric. ( Ah ! Violante per me non lente amore . )
Viol. ( Voglio meglio ſcoprire il di lui cuore . )
Rof. ( Ambi mi fan pietà . ) Signora mia ,
Voleie , che gli dica
Qualche coſa per Voir ( piano a Viola
Viol. Ma io ... credete ....
Certamente non amo . ...
ROS. Eh non ftate a negar . Già c'intendiamo .
Viol. ( Coſtei mi fa arroffir . )
Rof. Signor Riccardo
Ditemi in confidenza ,
Come Ita il voſtro cor qui per l'amica ?
Ric . Che volete , ch ' io dica ....
lo ſono ammiratore ....
Delle virtudi fue .
Ró). Che ſiate baſtonati tutti due .
Con me ſi parla ſchietto .
Lo vedo quell'occhietto :
Conoſco le parole , intendo i monti .
Moſtrate d'effer crudi , e fiete cotti
Viol. Ma che vorreſte dir ?
Rof. Niente .
Ric. Parlate .
ROS . Se di me vi fidate
Qualche coſa dire di voſtro gultos
Viol. Vaſcolto con piacer .
Ric. Son quì da Voi .
ROS. Ma non vorrei , che aveſte
Suggezion l'un dell'altro .
Ric. Non v'è dubbio .
Quando ci ſiete voi non ho timore
Viol. Superar voi mi fare ogai roffore .
Roſ. Bravi . M'avete preſo
Miei garbati Signori ,
Per mezzana gearil de' voftri amori !
Viol. Qibd ... i
Ric. Che dite mai ? ...
Rof. Venite qui
Voglio fare per voi quel , che vorrei ,
Che
PRI MⓇ .
Che faceffer per me gli amici miei .
Cari ; venite quà .
Zitto , badate a me .
Un certo non ſo che
So , che penar vi fa .
Voltatevi quis
Voi ftate cosi .
Alzate gli occhietti..no
Furbetti , furbetti ,
Si vede , fi fa ,
Che ſtate languendo ,
Chiedendo pietà .
Che dolce diletto
Provare nel petto ,
La gioja d'amor !
Brillate godete a
Ridere di cor , ( pariti
SCENN A IX.
Ric. , leguite
VE Della Maeſtra i dolci inſegnamenti.
Viol. Io non ſo far portenti .
Nell' amoroſo gioco , I
Erudindo mi vado a poco a poco .
Ric. Eppur non doverebbe
Nella ſcuola d'amore
Una Vedova aver pupillo il cuore .
lo sì , che ancor ragazzo
Viol. Poverino !
Voi non ſapete niente .
Nella ſcuola d'amor fiete innocente , con ironia !
La Flou . Madama , permettete ,
Ch'io vi baci la mano . bacia la mano a Piol.
Ric. ( Solito complimento oltramontano . )
A Flou . Monſieur , vi ſono ſchiaro .
Lic. Bravo , davvero , bravo ,
R : Mon
14 AT TO
Monſieur la Flour , voi Gece un Uomo frane ) .
La Flor. Colle Madame al mio dovër 'non manco .
Madama , come ſtate ?
Viol. Bene , a voftri comandi .
Ric . ( E'tutta civila . ) Cronice ,
r.
La Flou Siete gala nce aflai . ( a V104
biol. Voſtra bontà .
Ric. Mi 'rallegro , Signora .
Viol. Di che mai
Ric. Avete appreſo afai ,
Nella ſcuola d'amor . o
Viol. Voi v'ingannate .
Innocente riſpondo a chi s'inchina .
Ric . Povera vedovella innocentina !
E ' di donna un bel coſtume
Affettar ſemplicità .
A chi chiede a lei pietà
Negar pace , e cormentar :
Ma ſovente cambia ſtile
Com chi ardito parla , e chiede ;
Ma ſovente poi ſi vede
La crudele a foſpirar .
SCENA X.
S Ċ E N À IX .
Violante ſola .
SCENA XIII.
Monſieur la Flouri
La Flour.
'Eropli
Voglio praz
pro ar
ce prov fenice
rieſcimi un bel gioco ,
Vo alle lor ſpalle divertirmi un poco . ) ( liritira .
Iur. Vezzoſette , graziofine
Mangerei due polpetcine ,
Ma da voi le prendero .
Rof. )
Lif ) a 2. Polpetrine ? Signor ad .
Luc . Ma perchè
ROLE
Lif . ) 4 2. Vi farian male .
Della Zuppa ſenza ſale ,
Se volete , vidaró .
Luc . Da voi tutto prenderò .
I Bagni di Abano . B Pir .
is AT TO
Tir . )
4 2. ( Che (morfolo ! Che ſguajato ! )
Mar. )
Luc. Vorrei efter imboccato .
!
à 2. Signor sì , v'imbocchero .
Lir Un bocconcino
ROJ. Un Cucchiarino . ( le vanno imboccando .
Luc . Com'è bonino !
Pir . )
Mar. ) a 3. Che carità !
Luc. )
4. Cos'è quello
Preſto , preſto
Un tremore
Sento al core
Coſa , coſa mai farà ?
si vede Monſicur la Flour col libro in mano , facendo a la
curi ſegni, e tutto in un tempo la tavola ſi trasforma
in una proſpettiva di Palazzino con varie porte da una
delle quali eſce ſubito Pirotto , trasfgurato in Coviello .
Pir. Io non laccio chi me lia ,
Ma me fento Mamma mia ,
Una forza da Leon .
Da un' alıra Poria efce Marubio trasfigurato in un
Vecchio colla barba lunga •
Mar. Me meſchino si caouco
Come mai fon divenuto ?
Quel ch'io ero pid non ( on .
Pir . Chi ſei tu brutto Vecchiaccio
Mar. Con chi parli animalaccio
Pir. Quel barbon ti pelerò .
Mar. Col bafton ti accopperò .
A 2. lo timor di te non ho .
Da una porta eſce Liſetta transfigurata da Napolitana
alla Spagnola ,
Lif. Laffa ftare . fors'acciſo ( Mart
Brutto Vecchiaccio ,
Faccia d'empiro .
# 3. lo timor di te non hoi
Da un'altra porta efco Roj trasfigurata da Vecchia Venezian.
Rof
PR i M 0 . 19
hol Oh poveretto ?
El mio Vecchiecto
Laffemé ftar .
Lil. Voglio pelarlo
Pir . Voglio ſcannarlo .
Mar. Vecclià dabbèné
Mi raccomando :
Roj. Via , che ve mando
Quanti ; che le .
Quanta paura !
Quanta bravura
Lil . )
Pir. ; * ž . Che ſtravaganza •
Mar. )
Drento di me !
Ros. Via , che ve mando
Quanti che le
Luciano 'eſce da un altra porta veftito da Donna con
i mafi bera 'caricata .
Luc. Cos'è queſto rumore
Che colà quì G. fa ?
Sigaora per donate
Là mia temerita . ( le fanno riverenza
Luc. lo voglio andar à letto
Portatemi riſpetto ,
Perché mi ſento mal :
* 4. Non più malinconia
Ma ſtiamo ià allegria
Facciamo Carneval .
Pir . Bene mio ci voglio bene
Luc. Via di quà , che non conviene i
Mat . lo di voi faro amoroſo .
Luc. Chic Vecchiaccio malizioſo !
RO . Se fe putta , Ite da pútta
Lif. Se ſei zita ; Tei pur brüttà .
Luc. Non mi vò laſciar toccar :
so Stiamo tutti allegramente
E cantiamo unitamente
Senza niente Coſpertar
Evviva l' amore , che fa giubilar :
Fine delle Atto secondo AT ;
ÄTTO SECONDO .
SCENA PRIM A.
Giardino
Violante , e Riccardo ..
Riccardo
Piol. Ingannate ,
Porfore.
Vi dirò , che il mio cuore .
Prova per Voi un amoroſo duole .
Giuro ſull'onor mio , che amo voi lolo...
Ric . Se creder lo potelli ;
Felice me !
Viol. Ma quando poi lo giuro .
Credere lo dovete .
Se dubitate ancor , Voi m'offendete .
Ric. Perdonate mia cara ,
A'dubbj del mio cuore ,
Chi ben ama ha timore .
Viol. A queſti bagni
Son venuta per Voi .
Ric. Per voi venuto
Parimenti fon io .
Caro bell' Idol mio ,
Non partiamo di quì , pria che d'amote
Non li ſtringa fra noi perpetuo nodo .
Viol. A voi tocca penſare al tempo , e al modo .
A II.
S с
c Ε
Е Ν
SCENA . III
1
Riccardo , e Monkeur la Flour .
SCE
1
SECONDO
S CE N A IV .
SCENA
Luciano , Pirorre ,
Eur. Irotto :
Pir . Piro teo
Eccomi qui .
Luc. Sei tu ?
Pir . Son io .
Lwc. Ed io chi ſono ?
Pir. Voi Gece il mio Padrone
Luc. Laciago
Pir. Si Luciano . Ob queſta è bella !
Luc. Non ho piil la gonnella .
Pir . Non Signore .
B 4 Luc.
24 AT TO
Luc. La ſcufia ?
Pir. Molto meno
Luc. E quì dinanzi
Avevo un non ſo che ...
Pir. Non v'è più niente .
Tutto ſpari a drittura .
1 Luc . Sai cofa mi reſto ?
Pir. Che ?
Luc. La paura .
Pir. Anch'io per dir il vero
Ne ho avuta la mia parte .
E' ſtato un caſo bello
Vedermi trasformato in un Coviello
Loc. Ah vicino al morire io già mi ſento
Voglio far Teſtamento .
Pir. Eh non Padron mio caro .
Lur. Della Villa a chiamar vammi il Notaro ,
Pir. Volete intanto reſtar ſolo
Luc. Intanto
A letco me n'andro bello , e veſtito ;
Ajutami .
Pir. Son quì .
Luc. Piano . Non voglio
Pid nefſuno veder .
Pir. Nemmen le Donne ?
Luc. Donne ? donne ? no no le donne ſono i
Le maghe incantatrici .
Effe faranno ſtate ,
Che m'hanno le fattezze trasformate .
Mai pie donne , mai più . Sia maledetto
Quando mai le ho vedute ... Andiamo a letto :
( ajutato da Pir . , na nel ſuo letticciuolo ferrato ,
dalla Trabacca . )
Pir . Starere meglio afiai ,
Più caldo , e ripolato .
Biſogna contentarlo ,
Egli vuole il Notaro andro a cercarlo ...
21 $ CE
SECOND 0 .
S CE N A VI.
Marubio , o detti .
Mar.
Pireito, che fai qui :
Pir. Zitto . Il Padrone
E' in lecto , che ripoſa .
Mar. Ha forſe male ?
Pir . Queſt' è il ſuo naturale .
Quando ha un po di timore ,
Crede morir perchè gli batte il core :
Mar. Il cor , per dirla ſchietta ,
Batte un poco anche a me .
Mi parve coſa garba
Il vedermi venir tanto di barba .. ,
Pir. Codefta ftravaganza ;
Coſa crediam , che fra ?
Mar. Io ſenz'altro la credo una magia ?
Pir. Che ſia torpato al Moodo
Pietro d' Abano ancor dopo tant'anni .
+ Da' bagni, ſe è così , voglio andar via ,
Che col diavol non voglio compagnia
Farfarello , Gambaftorta ,
Va lontan da miei confini.
Ma le porti de' quattrini
Vieni pur li prenderò :
Fammi pure brú brd brut
Fammi andar col capo in gidi
Fammi andar co' piedi in så .
7
Per avere dell'argento
Mi contento .. di Eremar :
SCENA VII.
1
Marubio , e Luciano nel letto
poi Rokna .
$ CE N A VIII.
SC Ε Ν A IX .
SCENA x .
Lit:
Povero pazzo Sa ! i coſa tidico ?
Muori , non muori , non m'importa un fico !
Ric. Ab Lifetta pierà :
Lil. Che coſa è itato ?
Ric . M'ha la voſtra Padronà affalinato .
Lis. Come ? vi ha preſo forſe
I deoari , la robba ?
Ris. Eb fcroccherie ?
Peggio mi ha fatto affai.
Lif. Non crederci
Vi poreffe levar la ſanità .
Ric. Ha trattato il cuor mio con crudeltà
Lif. Via , via , non vi è gran male .
Rir. Ah che ſoffrirlo
Certamente non poffo .
Liſ. Eppur convica Coffrire .
Ric, No.
Liſ. Che volete far ?
Ric. Voglio morire .
Hills
32 ATT
Lif. Queſta Signore è l'ultima pazzia .
Quando altro dir non fanno ,
Tutti dicon così , ma non lo fanno .
Ric. D'alme vili codefto è facil dono .
Troppo coſtante io ſono
Quando prometto affetto ,
E fon fedel di crudeltà a riſpetto
Traditrice Violante ! E come mai
Fino ſugli occhi miei
Far finezze al rival per mio martello
Dirmi , ch'è più di me yezzoſo , ¢ bello ?
Intenderla non fo ; Parmi , che un ſogno
Che una larva fia queſta ; ed ho roffore
Di penſar, che il ſuo cuor Ga traditors ,
Mi ſento ancora impreſia
L'immagine nel petto
Di quel primiero affetto 3
Che fu giurato a me.
Non è per me la ſteſſa
Pur troppo oh Dio ! lo vedo .
Eppure ancor non credo
Che priva Ga di fè ,
SCENA XI
SCENN À XII.
Violante ſolar
SCE NA XIII.
S CE N'A (XIV.
SCENA PRIMA .
Camera ,
Violante , e Riccardo .
Eh per pietà ...
mida
Ric . Mendace .
Viol. Udicemi .
Ric. Non deggio .
Viol. Son pentita .
Ric. Nol credo .
Viol. Oh me infelice !
Eccomi a voftri piedi .. ( s'inginocchia .
Ric. Ingangatrice .
Viol. Pietà .
Ric. Pietà mi chiede
Chi non fa , che ſia fede ?
Viol. Eppur voi ſolo
Amo con cuor fincero .
Ardo ſolo per voi .
Ric. No , non è vero .
Ş Ç E N A II.10
SS CE
C E N A III. -
SCE NA IV .
Riccardo ſolo .
Veſti
Que ierati
Scell ie far
fpecchper o . Mileri goi,
ianom
l'U
Se tutti della Donna
Anche i peoſier s'aveſſe
Da eſplorar , da veder ? Baſta , qual'ora
La ſua bella dall'Uom fedel fi crede ;
E' un teſoro per noi la buona fede .
E ' un dolce teſoro
La pace , la calma ;
Felice quell' alma
Che ignora il timor .
Non mancan preceſti
Per effer fcontenti .
Gelof tormenti
Non prova il mio cor .
S CE N A V.
S с E NA VI.
SCE N A VII.
Pirotto Solo .
Acero,, fe potro..? Ho gran paura ,
TAChe regiſter non poſſa alla natura .
Eppur le voglio bene .
Anzi mai più l'amai , come ora l'amo .
Anzi adeflo la bramo ,
E la voglio per me .
Sento , che mi caogiai , nè fo perchè .
Donne belle
Voi avete
La magia nel voſtro cor .
Siete quelle
Che potete
Far di noi , quel che vi pare
Sdegnoſette ,
Ci piagate .
Vezzolette
Imba llamate .
Incoſtanti nell'amor ;
Ma grazioſe nell'amar .
SCE N A VIII.
Gabinetto , con Tavolino , che devele trasformare .
Luçiano , poi Marubio .
LNr . H che mi ſento al fio de' giorni mici .
Un Notaro vorrei .
L'ho detto anche a Pirotto
Ma non lo vedo più . Deh caro Amico
Trovatemelo voi per carità ,
Mar. Or or , lo trovo , e ve lo mando qua . parte .
Luc. Tanti ſpaventi , tante ſtravaganze
Unite a tanti mali ?
Vado prefto a far terra da boccali .
SCE
44 A T T ☺
SCENA IX .
Rolina , e detto.
. Ignor ,
Rol Son tutta ſpaventata .
Luc . E tremo anch'io .
ROS. Che penſate di far !
Luc. Pria di morire
Voglio far teftamento ,
Rof. Oh queſt' è bella !
Teftamento ? perché ?
Luc. Perchè davvero
Mi ſento male , e di guarir diſpero i
Rof. Avete robba da diſporre affai ?"
Luc. Molta ne conſumai .
Ma ! me ne reſta ancora ,
Per eſſer grato cogli amici miei .
Rof. ( Allettarlo vorrei !
Ma ſe ricco non è ,
Coll'Ippocondria ſua non fa per me . )
SCE NA X.
Marubio veſtito da Notaro , é detti .
Mar. (TO vo con queſto pazzo
Mar. ToBuſcar qualche denaro , e aver Colazzo . )
Rof. Chi è coſtui ?
Luc. Padron caro ,
Vuſignoria chi è !
Mar. Sono il Notaro ,
Luc. Favoriſca , vorrei far Teſtamento :
Mar. Quando ?
Luc. In queſto momento .
Mar. Ed 'io la ferviro .
Lue. Scrivete , ecco la carta ; io dettero .
Mar. fede al tavolino , e Luc. fede poco lontano .
ROS. ( Son curiofa ſentir ; ſe foſſe ricco ,
Vorrei fargli cambiare in un momento
In contratto di nozze il Tefamento .)
Luc. Laſcio a mio Fratel Carnale
Una' Poffeffion , che vale
Mille
T'ER Z O. 45
Mille doppie , e ancora più .
RS. ( Principia affai bene
La ſomma va ( u )
Luc. Laſcio a Nardo mio Parente
De' miei mobili it valſente >
Che a due mille arriverà .
( Due mille tre mille ,
Roj
Creſcendo fi va . )
Luc. Laſcio il reſto de miei beni
Che fon Scudi venti mille
Diſpenſati per le Ville
Della mia Comunità .
Rof. ( Va bene . Voglio
La ſua eredità :)
Luc. Scrivete . al Nor.
Ros. Fermate . al Not.
Luc. Laſciatelo far .
Rof. Sentite . : . badate
Vi voglio parlar .
Luc Via dite ,parlate
Vi voglio aſcoltar .
ROR: Sarebbe meglio afai ,
Che moglic voi prendeſte ,
Felice voi farelte
In pace , e ſanità .
Luci La Moglie ... fi... vorrei ...
Ma con i mali miei ...
Notaro ſcrivete .
ROS. Notaro , fermate .
Vi voglio parlar . ( a Luc.
Luc. Vi voglio aſcoltar .
Rof, Una Spofina bella
Alfin vi guarirà .
L. Ah , ſe voi forte quella . :
Se mi voleſte ... ma...
Scrivete . ( al Nor.
ROS: Fermate . (al Note
Per me vi prenderò ,
E vi rilanerd .
Da tutto il voſtro mal .
Luc,
46 À T T
Luc. Contento farò io
RO. Sarete l' Idol mio ,
A 2. Notaro non ſcrivere
Ve ne potrete andar ,
Andate , che vi mando
A farvi ſoddisfar.
Luc. Voi farëte mia cara ſpoſina ."
Ref. Voi farete il mio caro marito.
Luc . Voi farete la mia Medicina .
Roj. Preſto preſto ſarete guarito .
Che diletto mi ſento nel petto
4 2.
Bel piacere che amore mi dào
Ros. Ma il Contracto
Delle Nozze
Fra di moi quando ſi fa 3
Luc. Il Notaro
Se n'è andato .
Si è mandato via di quà .
Ehi Notaro , dove Giete
Dove andato mai farà .
( ftrasforma ?
Ecco qui .... ( pre . )
Come così ....
Roj. Preſto la mano ... ! ( al Net.
>
Luc . Ecco la mano ..
SCEN À ULTIMA:
via
1
IL
FI Ν Τ Ο
PRINCIP
E ,
DEL SIGNOR
DOTTOR
CARLO GOLDONI.
IN V E N E ZI A
MDCCLX X I.
CON LICENZA
DE SUPERIORI :
事
:
INTERLOCUTOR I.
A 2 ATTO
:
1
ATTO PRIMO .
SCENA PRIMA,
Appartamenti di Rormira .
Roberto , e Rofmita .
Rob .
( in atto di partire
Rofm . R Ofen irati
Ferma ; oh oDio
, Addi : ! Crudele .
Tu mi laſci ? Perché ?
Rob . Da me che brami ?
Già con nuovi legami
Il tuo cuor , la cua fede ,
Altrui porgeſti in dono ;
E ſe mia più non lei , più tuo non fono :
Rorm . Legge fåtal del Genitor crudele
Lega altrui la mia fe , non il mio core
Tu il mio primiero amore ,
Tu l'ultimo farai ,
Sempre t'adorerd qual c'adorai.
Rob. Queſt' inucile affetto
Forzaci , o bella , a diſcacciar dal feno ;
Oggi il Prence s'attende ,
Che a te deftina il Padre cuo in Conſorte ;
Segui pur la cua ſorte ;
Il nuovo Spoſo adora ,
A me pia non penſar ; laſcia , ch'io motar
Rofm . Roberto , oh Dio Roberto
Mal cono ſci il mio cor , fe cost parli .
Pria ch'effer d'altri , che di te Copforie , 4
Spoſa , lo giuro al ciel , laro di morte .
Rob. Ma il Genitor ...
Rofm . Ma il Genitor , che giace {
Sulle piume languente , egro , ed agrico ,
Di me ia van diſporrà .
Rob. Ma il tuo Germano ?
Rom . Cleante ama Dorinda :
A T T 0
Queſta Germana cua può far , ch'ei voglia
Sol col noftro voler .
Rob. Ma le già date
Son le fedi tra voi , che dirà il Mondo
Della tua debolezza
Rofm . Io non aſcolto
Che le voci del cor .
Rob . Ferrante ſteſſo
Giugner qui dee , pria che tramonti il Sole .
Rofm . Giungavi . Tornerà là ; donde ei viene.
Rob . Rolmira , ah non conviene
Per un debole amor tradir l'onore .
Rofm . Dì , che non ſenti amore ,
Barbaro , tu per me; che un bel preceſto
Prendi da ciò , per colorire , ingrato ,
La nera infedeltà . Vanne , le brami
Spezzato il noſtro laccio ,
Dello Spoſo novel già corro in braccio .
Rob. Ferma ...
Rom . Da me che vuoi ?
Rob. Pielà . 1
Rolm . Il tuo core ,
Che a me nega pietà , pierà non chiede .
.
Rob. Queſt'è un dolor , ch'ogni dolore eccede .
SCENA 11. 1
Lesbina , a detti .
Roberto , e Lesbinä .
SCE
POR I MO :
7 S CE N
• SE A IV.
$ CENA VI.
Darinda , ( Cleanse .
Clean
Vngue dal Geaicore ,
cla Che langue io fu le piume
Preſſo alfin della vita .
Vo per le doppię nozze
L'ađenſo ad impetrar .
Dor . Se il noſtro affetto
Egli vien a ſcoprir , darà il Congedo
A noi , ch ' oſpiti fiam da sì gran tempo .
Clea . Non temer ; Io ſon figlio , io tutto porta
Sul di lui cuor ; Morto Ferrane , in vana
S'opporrà di Roſmira
Aglimcaci col tuo German Roberto ;
Applaudirà delle due Suore al cambio ,
Congiunti diverran due Prenci Amici ,
E noi lieci ſarem , farem felici .
* Pien d'ardir , coſtante , e force
Non pavento alcun cimento
Il rigor d'avverſa Corte
Son av vezzo a diſprezzar .
4
Se vorrà carpirmi il Fato .
Del mio bene il caro oggetto , 1
Della forte anco a diſpetto
Sapro tutto ſuperar
S CE N A
VI.
Dorinda fola .
Velta lieta ſperanza
Già mi gende felice , e già mi fcordo
Gli
PRIMO
Gli amoroſi tormenti .
Li ſperati contenti
Pud riſtorar il danno
D'ogni paffato doloroſo affanne .
La ſperanza di queſt'alma
Mi promette ogni contento ,
Ed allor , che più pavento ,
: Mi ritorna a lüfingar .
L'amor mio con effo vive
E per lui ſoffre coſtante
Quelle pene , che un'amante
E coſtretta , a tollerar .
SC EN A VII.
Sala remota .
Floro deftito da Cavaliere ſotto nome di Ferran
tea © Crocco ,
Flo . Rocco .
Croc , Eccellenza .
Flo. Bravo ; Che ti pare ?
Dillo da Galantuomo ?
Una faccia non ho da Gentiluomo ?
Croc. Voi ſomigliate tutto
Al povero Padron , ch'è ſtato ucciſo ;
Voi avere il ſuo viſo ;
Tutta la ſua aadatura ;
Avete il ſuo parlar ; la ſua ſtatura .
Fle. E queſt' abito poi , ch'è uno di quelli ,
Ch'egli portar lolca ; queſta parucca ,
Ch' era fatta per lui , più facilmente
Il Principe farà , ch'io fia ftimato ,
Cros. E ' Ferrante , diran , reſuſcitato .
Flo. Buon fu per noi , ch'effendo
Gli ultimi de' ſuoi ſervi,
Andar di dietro a tutti ci tocco ,
E la vita , e la robba G ſalvó .
Croc. Ma che penſate far , Caro fratello
Non
: by a A Τ Τ Ο :
Non vorrei , che il cervello
Aveſte , come il viſo ereditato
Dal Padron , ch'era pazzo iſpiritato .
Flo. Vuò veder , ſe mi rieſce un colpo bello ,
Sai , che il Prence Ferrante
Venia a ſpoſar la Principefla , ed io
Spoſar dovea Lesbina . Or ſe mi rieſce
La Padrona ingannar , la vuò per me ;
E la lerva , ſe vuoi , ſarà per te .
Croc. Uh , uh , che diavol dite ,
Spolar la Principeſſa ?
Commetrere volete un sì gran fallo !
Queſt'è un propofitaccio da cavallo .
Flo. Tenti in van ſconſigliarmi;.
Voglio imprincipeffarmi;
E giacche Principeſco
Miha fatto aver il viſo la mia forte ,
Voglio una Principeffa per conforte .
Groc. Ma ſe ſcoperto fiece ,
Per lo men ve n'andate
Con cento Principeſche baſtonate
Flo. E ſe fon baſtonato
Che coſa importa a Te ?
Croc. Baſta , non baſtonino ancor me .
Flo . Non dubitar , vien meco
A parte tu ſarai di mie fortune .
Se ſcoperti faremo ,
Pigliaremo la Dore , e ſe ni agdremo ,
Croc. Queſto è miglior partito ,
Che della Principeſſa eſier Marito .
Flo . Ci cambieremo nome .
Chiamami tu Ferrante ,
Floro ti chiamero .
Direm , che fu creduto
1 Principe da ognun di vita privo ;
Che Floro è il morto , e che Ferrante è vivo .
Croc. Lo dirò con un patto ,
Che ſe vien brutto tempo io me la batto :
Flo. Seguimi, e non temer , che apderà bene ;
Spirito in queſto mondo aver conviene .
Guar
PRIMO.
Guardami in volto
Guarda , che brio
Tutto ion'io
Grazia , e beltà .
Colle Madame
Piango , e loſpiro :
Con chi m'offende
Sbruffo , e deliro ,
L'aria di nobile
Bene mi ita .
$ C NA VIII.
E
Croc.
r
C lacontra non vorrei qualche malanno .
Floro con cal inganno
S'acquiſta la Galera , ed io , che ſono
Degno Campion del valoroſo Marte ,
Aviò della Galera la mia parte .
Zind . Pellegrina ſventurata !
Chi m'ajuta per pietà
Chi mi fa la carita ?
Son da tutti abbandonata ,
Pellegrina foerturata !
croc. Ecco la buova moda .
$
Tutte le parigine
Si veſton'oggidi da Pellegrine .
Lind . Amico , favorite . 11
Croc. En la sbagliate ,
Non ho un fuldo , Sorella , e fe ne avefli
Vi giuro in fede mia ,
Che non vorrei con voi butarlo via
Zind. Siete della Città ?
Cros . Son foraſtiero .
Lind. 6 lecito laper di dove ſiete ??
Croc. Di Taranto lon io .
Lind. Il Paeſe , ch'è voftro , è ancora il mio ..
Mi conoſcete voi
Croce
14 T
Croc. No certamente .
Lind. lo ſon quella Lindora ,
Ch'effer Spoſa dovea di certo Floro ,
Che del Prence e Cameriere .
So , ch ' egli è qui veauto
Per {poſar altra Donna,
Ond' io , che lo pretendo per Marito ,
Con il bordonc in mao l'ho qui ſeguito :
Croc. Oh povera Ragazza ,
Siece venuta in pellima occaſione .
Zind . Perché ?
Croc. Perchè .... mi viene
Voglia di lacrimar .
Lind. Ma cos'è ſtato ..?
Ditelo per pietà .
Croc. Floro ...
Lind . Mo via .
Croc. Floro .... ſe lo dird, Voi piangerete .
Lind . Dite ſu , che a ogni evento
Ho il core preparato .
Il mio Floro che fa
Croc. L'hanno ammazzaco .
Lind . Dite il vero ?
Croc. Pur troppo :
Lind . Oh me melchina !
Croc. Povera Pellegrina ;
Mi fate compaflion . Se voi volete
Pellegrinar co me ...
Lind. No , non fia vero .
Morto è il mio caro Floro ,
E ' morto il mio , Teſoro .
Morto è l' Idolo mio ,
Voglio morir anch'io . Deh chi mi porge
Vo ferro per piera ? Chi mi dà morte ?
Chi mi toglie da un duol si crudo , e fortef
Croc. ( Vud veder , le coſtei dice da vero . )
lo ſon tanto pieroſo ,
Che non poſſo veder pepar gefluno
Voi Gete disperara ,
Voi volete morir , voj domandare
La
PR 1 M 0 .
La morte per pietà Su via prendere ;
Ammazzatevi púr quanto volert . ( gli da uppilo .
Lind . M'ho d'ammazzar
Croc. Non ſiete diſperata
Lind . Si , ma non ho coraggio ,
Di vibrar di mia man il colpo fero .
Croc . Date qua , che anco in queſto
Alfin vi ſervird ,
Colle mie propric man v'ammazzerò .
( finge ferirla .
Lind. Ahimè , che mai y 'ho fatto ,
Che morta mi volete ?
Croc. Ah , ah pentita fiere .
Il voſtro gran dolore in ver vede
Quanto è pazzo quell'Uom , che a Donna crede .
Vagabonda Pellegrina
Nel variar clima, e paeſe .
Addolcir fa l' Ale mano
1 Divertirſi col Franceſe ;
E dar ſpeſſo all' Italiano :
Con quel dire languideta :
Meiner ſchene corſomerdiner
E con queſto affai pid fina :
D'une paurre fille hopcuole
Ah mon che ajé pitie:
Con quell'altro bel viletto
Queſto cor vi donera .
Il mio caro Coccoletto ,
Non mi fate, pint penar .
E alle Donne voi credete ?
Cari inatti nol ſapete ?
Hanno l' arte d'ingannar :
S E N A. 1x
Lindora fola .
: S CE N A X.
Camere .
, Roberto ,
Roſm. Fisarai mic Soole .llGenitor approva
Le nozze fortunate .
Rob . Oh me felice
Per si lieta fortuna ! E tu , Cleante ,
Di Dorinda potrai ſtrioger la mana .
Clea . Bella , fe non la sdegni,
T'offro la mano , e il core .
Dor. Deno gradito ! Fortunato amore !
SCE .
I
PRIMO.
Ś C E N A XI.
Lesbira , e detti .
Lesb .
Rom . E che zaraallegrez
Alleen farà ? za .
Rob . Qualch'altro calo inaſpettato e ſtrano ?
Lesb . II Principe Ferrante è vivo , e lano .
Rom. ( Milera me! )
Rob . Che lento ?
Clea. Donde fapeſti cid ?
Lesb. Lo vidi io ſteſſa
Ora ſmontar dalla Carrozza , e poi
Or ora lo vederete ancora voi .
Clea. Vattene non ti credo .
Rofm . Deridermi tu vuoi .
Rob. Ma , ſe fu ucciſo
Come vuoi , ch'egli vivo a creder s’abbia .
Lesb. Eccolo , ch'egli vien per farvi rabbia . ( parte .
SCE NA XII.
S Ĉ E N ÀXIII.
Flor. E Coola
Ora vi, che si accoltare
vuol franchezza , faccia toſta
Lind. Ah che miro ! Sei tu ?
Flor. Men confidenza .
Che cos'è queſto tu ?
Lind . Morto non ſei?
Flor. Quando morto foſs'io non parlerei.
Lind. Traditor , fcelerato ,
Al fin l'ho ritrovato .
Flor . E che pretendi
Dal Prencipe Ferrante .
Lind. Ah bugiardo , ah birbante !
Per inganoar Lindora ,
E forſe per gabbar altre perſone ,
Eller di Camerier fingi il Padrone .
Flor. lo Camerier ? Ti pare ,
Che queſta faccia mia
Di Cameriere sa ?
Perchè clemente io ſono ,
Vanne , vil femminuccia , io ti perdono .
Lind. Credi non ti copolca ?
Lo ſo , che Floro fei .
Flor. Floro ? Or m'avvedo ,
Pellegrina ,geotil , del voſtro inganno .
Voi non avere torto .
Floro mi ſommigliava , e Floro è morto .
Lind, No , no , non me la ficchi.
So , che ſomigli al Principe Ferrante ,
Ma , un certo no ſo che ,
Briccon , conoſco in te ,
Che nel Principe certo aon G. trovas
BA to ;
A Τ Τ Ο
'lo , che ti praticai , lo ſo per prova i
Flor. Eh vanne , che ſei ſtolta ,
Ua Principe mio pari non ti aſcolta .
Lind . Signor Principe caro , ecco la carta
-
Sottoſcritta da lei d'eſſer mio Spoſo .
Se non mi vorrà far giuſta ragione ,
Con il ſuo Principato andrà prigione ,
Flor. Olà femina audace ,
Così parli con me ?
Lind Cosi parlo con te .
E le finger tu ſegui con malizia ,
Or. vado ad accufarti alla Giuſtizia .
S СЕ N A III
Cleante , e detti.
Clea .
PRinci pe gene
A voi rofo
chiedo ,
perdono ,
Se un eſtremo cordoglio
Mutoli , e meſti innanzi voi ci reſe .
Agravandoſi il male
Del Genitor , ch'è pur Suocero voftro ,
E' l'eſtrema cagion del dolor noſtro .
Flor. Bene , vi compariſco
Spiacemi , che ſtia male
Il Principe mio Suocero ;
Che fa la Principeſſa mia Conſorte ?
Clea. Oppreffa è dal dolor barbaro , e fiero ?
Lind. ( Coſtui è dunque il Principe da vero . )
Flor. Noi la conſoleremo .
Il modo troveremo
Di rallegrarla un poco .
Lieta farà quando vedrà lo Spolo ,
Sì bello , si compito , e sì grazioſo ,
Lind. Queſta val un teloro ,
Tutto Floro raffembra , e non è Floro . ) 1
Flor. Ma in Sorrento non ſanno
Certe genti volgari ancor chi ſono .
Dicemi , non ſun'io
Il Principe Ferrante ?
Clea. E' ver .
Flor. Non vengi
A pren .
SE CON DO .
A prendere in Iſpoſa
Roſmira Principeſſa ,
Voftra Germana ?
Clea . E' ver .
Flo. Dunque il mio nome,
Il mio grado , il mio affetto ,
Sappia chi non lo crede a ſuo diſpetto .
Lind ( Ho inteſo , viene a me . )
Clea. Venite , Amico ,
Per me v'invita il Genitor languentes
Venite a riveder la voſtra Spola .
Principi , e Cavalieri vi ſaranno ,
E tutti allor l'apranno
Che il Principe Ferrante
E'quel , che a queſti Stati or reca onote ,
Lind. ( Quel, che invola la pace al noſtro core . )
Clea . Deh reſpirar laſciatemi
Qualche momento in pace .
Capace di conſiglio
La mia ragion non è .
Mi trovo in un iſtante
Confuſo , amico , amante
E non ſo dir perchè .
S Ċ E N iy.
Lindora , e Floro .
S C Ε Ν Α X.
Strada .
Flore , poi Roberto .
Flo .
l'ancudine
Io Sono fra non vorrei , e il martello',
Scoprirmi , e non ſcoprirmi ,
Penlo , e riſolvo , e poi corno a pentirmi .
Rob . Principe ...
Flo . Padron mio .
Rob . Voi di Koſmira
Aſpirate alle nozze ?
Flo . Per ſervirla .
Il Finto Principe . Robe
1
A
A T Τ
Τ T Ο .
34
Rob. Roſmira è l'idol mio .
Flo . Buon pro vi faccia .
Rob. O cederla dovete ,
O eſtinto per mia man voi caderece .
Flo. Pian , pian , Siggor Gradaſio ,
Ch' io non ſon un ranocchio da infilzare :
( Non mi voglio far ftare . )
Rob. Difendetevi pur , le core avete
Impugnare la ſpada . ( mette mano .
Flo. Che coſa vi credete ?
Che io ſia qualche poltrone ?
O core , o trippa , o fegato , e polmone .
Eccomi in guardia . A voi , ( tira mano .
Rob. Rolmira amata ,
Conſacro queſta vittima al tuo bello .
Flo. Ia due colpi di quarta io ti sbudello .
( f battono , e Rob. refta diſarmato .
Rob . Sorte crudel !
Flo . Io ſono
Pid bravo di Ruggier , più fer d'Orlando .
S CE N А ΧΙ.
SCENA XIV .
Lesbo
Lind . O , Voi che
qua coſa
comefare
ci ?entrate ?
Lesb. C'entro , perchè coteſto è pofo mio .
Lind. In queſto punto l'ho da ſpoſar io .
Flo. (Ora si , che fto beoe . )
Lesb . Andiam .
Lind. Venite .
Lesb . Ah le voi mitradite
Con queſto ferro vi trapafto il core . ( cava lo fil,
Lind. Se in ingaani ammazzo o traditote .
( lo minaccia colla Spada .
1 Flo , Alto , alto , che diavolo fate ?
Son
SECONDO. 37
Son in mezzo due donne arrabbiace .
Sua Eccellenza mi deve (poſare .
Linda Sua Eccellenza ſpolar dovrà me .
Flo . E con meco , che ſon' Eccellenza ,
Voi tractate con tanta inſolenza ?
Lesb . Non vuol effer lei ſtrapazzato ?
Flo .
Scrapazzato , ma non ainmazzato .
Lind. Non vuol efter mio Spolo diletto
Flo . Fa paſſar la paura l'afferro
Lind, Qua la mano .
Lesb . La mano voglio .
Flo . Son Ferrante .
Lind . Sei Floro .
Lesb . Sei mio .
Flo . Non è vero ,
Lind . (
Ti ſcanno , t'ammazzo
. I
Fle. Tutte due , tutte due {pofero .
Lind. Ma tu devi fpofare me fola .
Lesb . 6 A me prima voi deſte parola ,
Flo .. Aggiuſtarela dunque fra voi,
Che dell'una , o dell' altra fard .
Lind. Sfacciatella , che dici , che vuoi ?
Lesb . Arditella , pretender che paoi ?
A 2. Cootro te vendicarmi ſaprò .
Flo . Brave , brave godendo vi fto .
Lind . Arrogante .
Lesb . Inſoleote .
Flo . Che ( paflo !
Lesb .
Lind . { a
azz Voglio teco lo filegno sfogar .
Flo . State zitte , fermate in malora .
Dalla rabbia mi ſento crepar .
C 3 'ATTO
of
33
ATTO TERZO .
SCENA PRIMA ,
Appartamenti di Cicante .
Cleante , poi Lindora , e Servi .
Clea , Erga la Pellegrioa. ( ad un Service
Lind.
Clien. V Principe , a voi s'iochina
La povera Lindora . Va certo Floro ,
Camerier di Ferrante ,
Principe di Beipoggio ,
Promile efler mio Sporo .
Queſta carta mi fece , indi il briccone
Mi pianrd poverina , e ſe n'è andato a
Or l'ho qui ritrovato ,
Ma in abito mentito ;
E perché al ſuo Padrone .
Ha ſimile la voce , ed il ſembiante
Effer ei finge il Principe Ferrante
Clea. Come ! non è Ferrante
Quel, che tale fi dice , e qui è venuto
Per [ poſarſi a Rormira ?
Lind . Io certamente
Effer Floró loftengo .
Clea. Può iogannarvi
La ſomiglianza ſteſſa
Di voce , c di ſembiante .
Lind. Ingangarmi non puore il core amante
Clea. Teftimania fallace è il noltro core ;
Spelfo fan craveder l'ira e l'amore.
Lind . Dunque a me non ſi crede « Ah fuor di tempo.
E furle in voftro danno ,
Voi ſcoprirete det briccon l'inganno .
Clea. Non credo , e non ricaſo .
Di dubitar . Laſciatemi quel foglio .
Lind . Eccolo . A voi , Signor , mi raccomando ,
Fate , che Floro ingrato,
Mantenga la parola ,
O facelo appicare per la gola .
Un eſempio dar bilogna
A queſt'uomini crudeli ,
Che
1
TER Z 39
Che noi chiamano infedeli ,
E non fanno che tradir
Come attaccal la rogra ,
Fa to ſteſſo la incoſtanza ,
E degli uomini e l' uſanza ,
L'ingannare , ed il mentir .
SCENA'I1.
Cleante , poi Floro .
Glea . H ciò foffe , vorria ..
AH Con pafto grave , é altero •ma viene
Il Principe non ſo , ſe fiato , o vero .
Flo. Quel voſtro Signor Principe Roberto ,
Mi ha fatto un complimento ,
Che s'io avevo paura ,
Mi faceva cader morto a drittura .
Clea . Perdonate all' amor , che lo fa cieco .
Egli è di già pentito , ed ha promeſſo
Chiedervi icula al giovanil traſcorſo ,
Flo. Venga , un certo diſcorſo
A Roberto vò far fegrecamente ,
Che amici reiteremo eternamente .
Clea. Ditemi , avete voi
Un certo. camerier , che Floro ha home ?
Flo. Signor si , che te l'ho .
Clea. Sapete voi ,
Che abbia data parola
Di (polar certa Donna ?
Flo. Il ſo beniffimo ;
E ſo , che l'iniquiffimo
Spolar più non la vuole . E ' innamorato
Della voſtra Lesbina , ed io , che ſono
Principe , che ama il giuſto , e la ragione ,
VD , che ſpofi Lindora il maſcalzone .
Clea . ( En Lindora s'inganna . ) Adunque fate ,
Che Floro in . Çorte venga ,
E che ſpog Lindora a, fuo diſpetto .
Flo, Floro la {poſerà , ve lo prometto !
Cles. ( la queſta guila io ſpero .
Scoprir chi dice il fallo , e dice il vero . ) . ( partea.
C4 SCE .
40 Α. Τ Τ
TOΟ
Śc É N A III.
$ CE N A
Dorinda sola .
Olede il Ciel , che il mio diletto , e caro
V Adorato Cleance
VOA e
Folte mio Spoſo al fin. Dal primo giorno ,
Ch ' io mirai quel fembiante ,
Viata rima , e prigioniera , e amante .
Quel luo dolce , amabil ciglio.
Quell' accento luGinghiero
Del mio feno ha già l'Impero
Troppo è caro a queſto cor .
Nel filfarmi in quell' aſpecto
Mi featii ferir il petto ,
Ed ogn'ora nel mio ſeno
Va creſcendo H dolce amor .
SCE NA VII .
Cumera con Tavolino , e do foriutre , Floro , « Lesbinsa
Lesb .
Flo. Via Carina
Siate meco buonina ,
Non mi dite di no .
Lesb. Se vi dirò di sì , mi pentirò .
Voi mi mettere lu ,
Per poi cirarmi giù ,
E far quello , che fu
Tra quella Pellegriga , e Voi , e Tu .
Flo . Ma ſc colei è pazza ,
Che vi poflo far io ?
Lesb. Ma , caro Padron mio , chi m'aſſicura
Che Voi non mi gabb.ices
Ilo. Vi farò , fe 'l bramate , una Scrittura .
Lesb . Via fatela , ed allora
Forfe vi credero ,
Flo .
T ER Z 0
Flo Attendete un momento , e ve la fog
va al Tavolino a ſcrivere .
Lesk . ( Colla Scrittura in mano .
Dirò la mia ragion . La Principeſſa
Già non lo vuole , e poi
Non lo fa ſtrapazzar , come fo io ,
Onde ſenz'altro il Principato è mio . )
Flo . Eccomi la Scrittura bella , e fatta .
Lesb. Ora principio a credervi un pochino
Flo. Caro il mio bel viſino ,
Date un po di riſtoro
A queſto cor . Per voi languiſco , e moran
Lesb. Il tempo non è queſto .
Flo. Ma ſe lon voſtro Spolo ,
Lesb. E ' ancora preſto
Vi vuole un po di tempo , e di modeſtia
Altrimenti ſarebbe amor da beſtia .
Flo . Quanto dovrò aſpettar ?
Lesb . Noi queſta ſera
Tutto concluderemo ,
E ſpoſati , e contenti alfin faremo ..
Flo . Mi creſce ogni momento
Il tormento , e l'affanoo .
Ed ogn'ora , mio ben , mi par un anno .
11 Lesb. Anch'io con defola
D'effer la voſtra Spofa
Allorchè non vi vedo
Sempre il core mi dice : eccolo , eccolo
Ed un'ora , mio ben , mi par un secolo ,
Se mangio , le bevo , Quel vezzo , quel vilo
Voi ſiete con me . Rapito m'ha il cor.
Se veglio , le dormo , Contenta ora ſono ,
Che voftra fon ' io
Ripolo non ho
Ma queſto cos'è ? ?Voi fece già mio ,
Oh Dio non lo so . Non ho più cimori
S C Ε Ν Α VIIL
Floro , & poi Crocco .
Flo . H oh farei un gran pazzo ;
Perder sì bella !
Quegli occhj si neri ,
44 A Τ T ΤT Ο
Quei labbri iniporporati
Vagliono più di cento. Principati.
Ma che fia di Lindora ? ecco opportuno
Crocco , che a me ſen viene .
Croc . Amico , io lento
A mormorar di noi , meglio è , che andiamo .
Pria che ſcoperti , e baſtonari Gamo .
Flo. Tutt'andra ben , cutto larà aggiuſtato ,
Se tu accettar non ſdegni
Oltre alcuni diamanti , e ricche ſpoglie ;
Duemille ſcudi , ed una bella moglie
Croc. Un gran pazzo ſarei , Lc ricuſafi
Così bella fortuna .
Ma ditemi di grazia , chi è la Spoſa ?
Flo . Fra poco lo ſaprai .
Croc Oh queſta è bella !
Io vo , s'ho da ſpoſarla
Conoſcerla , vederla , e contemplarla !
Flo . Bella , o brutta , che ſia ,
Penſa a due mille ſcudi ,
Che ſpoſandola avrai , ſe non ſei Atolo ;
Croc . Andiamola a { poſar , che ho già riſolto ,
Flo . Segui a dir , che ſei Floro .
Croc. En lo dirò .
Flo. Spoſala , e non temer .
Croc. La ſpoſaro :
Flo. Bravo , un Uomo tu fci
Veramente alla moda ;
UA Uomo di buon Cor ſempre fi loda : ( parte :
SCE NA XI.
Crocco Jolo .
Crof . G làLaprevedo
mogli , bche alfine
e ella , ed i due mille ſcudi
"
Andrango in fumo , e in premio dell'inganno
: Duc mille baſtonaté mi daranno .
Ma fi puol, arriſchiare
Per un si buon boccone
Di offerire le ſpalle ad un baſtone ,
Vi fon tanti maritati ,
Che ſon belli , e baſtonati,
Senza nulla guadagnar So ,
TER Z 0 .
So , che baſta , il fatto mio ;
Vo provarmi d'effer io ,
Baſtonato per mangiar .
S CE NA X.
Sala .
Cleante , e Lindora , poi Crocco ..
Clea. or , verrà quì Floro ,
SCEN A ULTIMA .
Hi mi vuole ?
Elde..
Clea Dikemi , avete voi
Queſto foglio foſcritto ?
Flo. Sigaor si
Clea . E queſte ?
Flo. Queſto ancora :
Clea. E queſt'altro ?
Flo . Non lo .
Queſto mi par di nd .
Clea. Medtitor , 'il carattere è lo ftello ,
Siete convinto adello ,
E contefiar dovrete ,
Che fiete un Impoſtor , che Floro facte .
Fle. Vi domando perdono
IO
TER Z O.
To ſon un Impoſtor , Floro non ſono :
Clea . Pagherai colla morte il folle ardire .
Flo. Il Principe Roberto
Queſto foglio ha firmato,
Ed in queſto ha giurato ,
Ch'egli in qualunque impegno
Difendermi ſaprà dal voftro Idegne .
Rob. Ilpatto adempio ca , voi, Cleante ,io chiedo
La vita in don , di Floro ,
In premio d'aver egli
Cefia in tempo Rolmira , e non averci,
Qual era in ſuo poter , reG infelici ;
Abbia il voſtro perdono ,
Abbia Lesbina in dono ,
Abbia da me , ſe ſtringo il mio teſoro ,
Il premio , non volgar di gemme , e d'oro ,
Clea . Prence , non merta lode
Un delitto premiar , premiar la frode .
Rob. Ho promello , ho giurato , e chiedo a voi
Grazia , o Signot , per i delitti fuoi .