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VOCABOLARIO
DELLE PAROLE DEL DIALETTO NAPO .
LETANO CHE PIU' SI SCOSTANO
DAL DIALETTO TOSCANO ,
CON ALCUNE RICERCHE ETIMOLOGICHE
SULLE MEDESIME

D E G L1

ACCADEMICI FILOPATRIDI
Opera postüma supplita , ed accresciuta
notabilmente .

TOMO SECONDO ,

NAPOLI MDCCLXXXIX .

PRESSO GIUSEPPE- MARIA PORCELLI


Con Licenza de' Superiori.
-P

>

della mano data sul viso . Naccaro signi.


fica per contrario il manrovescio . Pare che
.

tragga l'etimologia della voce Spagnuola ,


che dinota uccello , comparandosi 'lo ſchiaffo
ad un uccello che ſvolazzando venga a po
farsi ſul viſo .
Pacche . Chiappe . E ' voce corrotta dall'Italia.
na con metatesi di lettere . *
Pacche ſecche . Chiamansi così le mele ſpaccate
per mezzo , e diſeccate al Sole , o al forno
Anche i Toſcani hanno per la raſſomiglianza
della figura chiamate mele le chiappe . Que
fte mele lecche ſono cibo de poveri della Ca.
labria . Da anni in quà queſta voce Pacche
secche è divenuta parola d'ingiuria , e dinota
un Abate , od uno ftudente giacchè queſti
fogliono veta d’Abati ) miſero ", mål in
arneſe . L'origine merita effer narrata', altri..
menti ſe ne perderà la memoria . Nel 1753:
fulla vigilia del Natale due ſtudenti Calabreſis
andarono alla Pofta a cercar lettere delle loro
famiglie . Uno di effi aveva detto al ſuo ami
+
co , che aſpettava da fuo padre un copioſo
regalo di mele ſecche ; fichi ſecchi', palli ec.
che con nome generico chiamansi da’Calabresi:
siccamenti ; e con queſto giacchè eran ridot.
:

ti ſenza quattrini , ſperavano sfamarsi un po


co in que giorni folenni in cui fogliono
A 3 man
6 P A C
mandarli fimili regali . Trovò infatti una
.

lettera lo ſtudente , che chiamavali D. Nicola ,


l' aperfe, la leſſe ; ma in vece di trovarvi
Pannunzio del regalo , teffe un'acre , e mi.
nacciola riprenſione , che gli facea fuo padre
2.

per le nuove di ſua cattiva condotta , e poca


applicazione , che gli erano pervenute : Il
compagno , che ſtavagli diſcoſto , ftante gran
folla di coloro , che prendevano le lettere ,
e non poteva ſcorgere il turbamento del viſo
di lui , ftimò domandargli ad alta voce , ed
in linguaggio pretto , e puriffimo Calabreſe :
fi D. Nico , so binuti li pacchi sicchi? Il
povero D. Nicola , ch ' era fuor di fe per la
collera , malgrado l'amicizia , gli riſponde
fubito : sa binuri li corna do mammeta
Scoppiano a ridere tutti gli aſtanti . A' Na .
poletani è naturalmente odiofiffimo l'accento,
e il Dialetto Calabreſe . Non poſſono ſentirla
ſenza derideslo ( il che non fanno de' Dialetti
delle altre provincie ).. nè la lunga domina
zione loro, alla quale i Napoletanir han loge
giaciuto , ha potuto eſpugnar mai quefta na
tural ritrosia . Sicchèavvenne , che i ragazzi,
i quali avevano inteſo queſto ftrano dialogo a
cominciarono ad andar: dietro a queſti due in.
felici ſtudenti , e a ripetere : Si D. Nico , so
binuri li pacchi sicchi. Gli Abati s'infuriano :
i ragazzi creſcono in numero , ed in procacità.
Segue baruffa , batriture , faſſate . Avendone
.

la peggio gli Abati , fi ſalvano per miracolo ;


ed ecco cominciare tutti i ragazzi della Città
per più giorni, anzi per meſi ad andar dietro
a qualunque Abate incontravano , ed a chia
marlo or D. Nicola , or Pacche secche : Si
com
р А С
compongono canzonette ſu queſto ſoggetto :
si cantano . Fu una vera perſecuzione . E que.
ſte due voci d'allora in poi ſon divenute fi
noniini , e dinotano , come abbiam detto
un Abate d' infelice , e meſchina figura . Ab
biam conſecrato alla memoria de futuri D.
Nicola, e de' futuri pacchi sicchi queſta verace
tradizione, perchè se ſi ſentiranno così ingiu
riare, ſappiano l'accidentale cauſa di queſto
modo proverbiale , e di queſta Abaziale diſav.
Ventura . Servirà anche all'intelligenza de'
paffi di alcune Commedie fatte da queltempo
in qua . *
Pacchiano . Villano . Deriva dal Latino Paga
nus, che ne' tempi di mezzo fignificò lo fiel
so . Onde paganismus fi chiamò la falfà re
ligione , che ne reſtò tra loro . Ciucc. Cant .
XIII. st. 22.
Vaſta , ca elfá avea l'arte a la mano
De fa arreventà ciuccio no pacchiano .
Può dedurſi anche da 7XXXOIVOS , omnibus com
munis, cioè ordinario , da dozzana : o da
etma xus, compactus, cioè groſſolano, e avvos , li
num agreste , come ſe dir voleffimo ,che ved
ste di cannavaccio , come que' villani di Se-.
nofonte ‫ܕ‬, a quali fa *** Xem iJUBITI* peper , cras:
sa vestimenta gestare : o da avos per avogos
morbi expers , come ordinariamented tai
.

gent e', atteſo il coſtante ſuo tenor di vita fru .


gale , ed in conleguenza robuſta , e di valida
ſalute . Fas.
29 E dde chillo gran puopole pacchiane
Deventarriamo ſubeto ſegnare .
Pacione , uomo quieto . ,
Padejo , e padio, digestione.. Pa .
A 4
PAL
Padejare. Digerire . Dal latino pastus . Ciucc.
cant. II. st. 2.
E lo dolore , che avea sbattuto ,
Co chillo ſuonno s'era padejato .
Dinota talvolta ſoffrire , e allora pare , che
venga dalla voce Spagnuola padecer . Così fi
dice , non lo pozzo padejare , come to Spa
>

gnuolo dice , non lo puedo padecer. *


9

Paglia talora, val donna, Fas:


Coccateve co bona paglia ſotta .
Pagliaro , capanna , tugurio pastorizio intessu
to , e ricoperto dipaglia , in p !. pagliara.
Paglietta . Cappello di paglia ricoperto di leta
nera uſato afrai tra noi la ſtate per la legge
rezza . Ciucc. cant. X. st. 28 .
.

9) Co na paglietta 'n capo , e co na canna


» Fegnea ghi a caccia .
Si trasferiſce queſta voce a ſignificare un Ave
vocato , un uomo di Legge . Ne principi di
queſto , ſecolo il Cardinal Altau Vicerè avenido
offervato , che moltiſſimi de noſtri Dottori
afavano fimili cappelli, dette loro queito no.
me , che ſi è divagato , econſervato fin oggi.
H Capaffo vella dedica della ſua traduzione
di Omero, che fa al Conſiglier de Majo , dice
Belfo, e guarnuto , auto , e deritto Majo,
Ch'a nuje Pagliette daje fatiche, eguſto. *
Palazzo per antonomaſia intendiam la casa del
Re, onde Fasi
. Ccossi di corze ccà nnante Palazzo
Fanno a lo Toro ...
Palermetano , tagliacantoni , Fas.
Fa lo palermetano , e ss ' annaſconne .
Pala in gergo , il membro virile .
Palatana , parietaria , detta pur erva demuro,
erva de
dia
PAL
da che ne prati è ben rara , e più frequente
nelle pareti . E ' noto lo ſcherzo de' Romani ,
chiamando Adriano Parietaria , per aver ap
poſto in ogni minimo luogo de lui rifatto ,
o fatto , il ſuo nome.
Paletta , diminutivo di Pala : netta paletta, val
sgombro affatto , libero , Fas.
» E ddé corzalé ſtà netta' paletta .
Palicco , stuzzicadenti , te può ſpaſsà te
può i abbuſca no palicco , può farea meno.
di pensarci più : Fas.
Comma ppalicco joca la gra llanza ,
cioè con molta destrezza', e maneggiabilità .
Palillo palillo . Pian pianine. Viene dal La
tino paulo , anzi dal ſuo diminutivo paulum 1

lum . Si adoperano ſpecialmente queſte voci


... allorchè n avvezzano i bambini a camminar
foli ; il che fi fa in queſto modo . Si al
ſicurano prima ben diritti dirimpetto a qual.
che fadia , o altra coſa , che ftia ferma. Indi:
la perſona , che vuol far camminare il bam-
bino, ſi ſcoſta , e l'invita con queſto" verfo :
Fa palillo palillo , e biere a Tara ,
I quafi diceſsey va 8:poco a poco . 11- bambino
Islancia , e viene mentre l' uomo è pronto
colle braccia aperte a raccoglierlo , ſe trabal.
za . Cort. Ros. Atti. T.
Ah Rola ſe ne vene mò palillo palillo.
Palo , noto legno acuto per varj: ufi', ed in Tur
chia per paribolo , a queſto alludendo il Fa
s fanó ,' fcherza col far ufo del proverbio , di
chi dà poco per ricevere molto ,
9 Est ' aco , fe po dire , puoje donare

A chi no palo arreto te nné torna .


Falommella , Uccello noto . Si ufa per Gignificar
s anche:
PA E
anche quel riverbero de' raggi del Sole , che
da conca d'acqua fi ripercuotono nel muro 7

e ſervono per fars Strabilire i fanciulli che


>

non intendono la ragione : ondé si dà loro a


credere , che ſia una palomba , che viene a
rivelar tutte le impertinenze. Virg..cant. VIII.
* St. 7
Comme raggio de Sole , o Luna, quanno
Traſe a na conca di acqua a derettura ,
Pare na palommella , che volanno'
Mò da ccà, mò da llà va pe. le mura .
Palomméra , colombaja : detto di un gineceo ,
o fia luogo, dove molte donzelle veggonfi ra
gunare .
Palla , istrumento da giuoco , testicolo , Fas.
Lo viecchio Arzęte nc' è fsenza le ppalle,
» Cche Nnenna la portaje ncoppa le ſpalle .
Paliejare , maneggiare , trattare con modi non
in tutto ragionevoli , e plauſibili un affare :
così pallejarſe la coſcienzeja , vale ftiracchiar.
ſela , trovar. ragioni in apparenza ſufficienti
per quietarſi da rimorſi .
Pallio , notiffimo arredo ſacro , ed Arciveſcovi.
le , e drappo , che & dà per premio a talun
vincitore in qualche giuoco , onde ha guada
guato la pallio yal è rimasto ,vincitore :
Piglià co lo pallio , val acclamar uno , far
gli tutti i più nobili , e diſtinti trattamenti.
Palliotto ,> avantaltare , o, ſimile .
Pallone , bugia., Fas.
Ma già la Famma , mamma de palluine.
Pallottejare , e pallotriare., sbalzare , e ribalza .
re , come si fa da una palla . .

Pallottine. Pallini di piombo da spavare . Si


3
prendono metaforicamente per gli ſpruzzi di
bava ,
* Ρ Α Ν
- bava', che gefta chi ſconciamente nuove, la
bocca . *
Palummo , colombo , ſorta di peſce ugualmente
che di volatile . ,
Paluorcio , macchina da far correre con velocită
all'ingiù certi corpi >, ufata nelle montagne
onde correre a ppaluorcio val andar ben di
fretta , e far correre ' uno per le poste, dargli
dhe fare , inquietarlo seriamente .
Pampanizzo , tremore per freddo..
Pampuglia . Un filo d'erba . Da' Franceli un
brin .Si pone, per dir qualunque minima co.
fa '. Pare che venga dalla voce Spagnuola
Pampillos , che dinotai un' erba: minutiſſima
aquatica detta lenticula da' bottanici . Omer.
lib . y .
Ma preo chi nc'hantereffe anon fa buglia ,
E che non ſe ne perda
Pane pane, chiaramente
na pampuglia .*
come la va : onde
te lo ddico pániepane , ti parlo- spiattell'ata
*** .. mentes
Panne ec. tenè li panne a cchi nata , non iurri
garsi delfatti altrui, ma farci ſoltanto la par .
te di ſpettatore ,
Pannecielle , taftre d'oro brattino, o cantarino,
che ſi fogliono porre tra veli , cheſi ſoſpen.
dono negli apparati feftivis. Mette panneciel.
le, val esser fievole zonde gir pian pianino,
Fas.
۱ ‫ و‬Epparea ghi mettenno pannecielle .

anella. Pagnotta. Il Corteſe alludendo alle li


moſine de Frati diſle (Micc. Pass. cant. I.)
E che la famma ſoja , comm'a pezzente
Carre dove fe ſpenza la panella
A 6
I PAN
Le panelle metaforicamente fi prendono per
li calci di un aſino . Micc . Pass. cant, 1.
O fe dice arré, e tocca no pacchiano
N'aleno caucetaro a la fecura ,
Che le dă pe refpofta deje panelle
E fa parlà franzeſe a le bodelle . *
Fasano :
Annecchia , e sbruffa , e fa pazziarelle,
E ſpara , e fpenza pedeta , e ppanelle . .

Pannelle , lembi della veste, avoza le pannele


le , fuggire , scappar via , Fas.
>

Mezza nfra forrejuta , enforciata


1. Scenne, faglie a ccavallo, e 'n via ſe mette ,
Ed auza le ppannelle , e niente manco
>

>> Ammore, e sdigno duje cane ave a ſcianco ,


Panteco . Male di cuore , svenimento. E' abbre .
viato da pantecoro , il quale anche è corrotto
da antecorot. Vedi queſta voce. *
Pantuofale , pianelle , ſcarpe per dentro la cafa,
forfe dal Tedeſco pantoffelen , ma perchè
non anzi e luno é l ' altro da martws 9 in
tetto, affatto , ed weder , giovare , ésser di
> 2

utile', di commodo ? abbiam però il prover.


bio , redutto in chianielle , o'n pantuofale
per dir , di debiti pieno , e miserabile , da
werphew , son debivore , ed un altro : lo ha reo.
cevuto in pantuofale per dir , che non gli
>

ha fatto ſegno donore , ma l'ha trattato co


gli ultimi ſegni di confidenza , o di autorità ,
di diſprezzo , Fas.
E ddinto sabbiaie on pantuofanielle ,
E pparea ghi mertenno partecielle.
Pantuofco , e pantoſca, zolla , detto di donnac.
groſſolane
cia , e che abbia ben del .
Pakinto , quel pane affettato , é pouco allo ſco .
lo
ΡΑ Ο 13
to del gralcio della carne , mentre ſi arroſte
queſta allo ſpiedo : diceſi degli Abruzzeſi per
un tal coſtume al difopra di altre popolazioni
- goloſe . Fas.
Accoſsì ffece tutte nfurciare
Lo Panunto cod iſo .
Panunzejo n. p. detto per diſprezzo a chi veſta
come un Romito .
Panza , pancia , v. trippa . .

i Panzana , vezzo, squaso , bugia , frottola,


Paolo . Meller Paolo , o Fra Paolo dinota il
sonno . Cort.
Ma pure Meſsè Paolo venette ,
E lo mantiello 'n capo le ſpannette . *
Falano per che ne voglia far un dicoftui com
pagno :
Ma fo füonno , che Ppatre de recietto ,
Co mmeſsè Paolo venne, e l'accojetaje,
Le fece de l'alcelle ſoie lo lietro ,
Eli bell' uocchie po l'appapagnaje .
Paonazzo , color rosso inclinante alla fecria ?

od s livido., Fas.
Le ccorne foie da fatta ſo ppaonazze
1

Voce paonazza >, val. voce race , come è quel.


la del pavone .
Paonejarele', pavoneggiarsi , gloriarsi delle sue
azioni, od altre cose
3 e più preciſamente
$

degli orari , mirandog ’ntorno corde fa il pa


vone .
Papà, padre da ramos
Pappafico , ficedola , uccello noto'; forta di gio
cherello puerile , che fi fa di carta piegata in
varie forme , e si fa muovere colle dita come
fe fuffero quattro bocche : forta di, velo da:
fact
14 PA P
faccia , con cui ſi ſolevano un tempo coprir
le donne : ' e 'I feſso .
Papagno , papavero , schiaffo , soporifero •
Pappalardiello , da pane , ee lardicello , cibo
>

per la povera gente fquiſito, onde ſtà ’n pap


palardiello , esser fra contenti in allegria .
Papalina 9. berretta sacerdotale d'inverno .
Papara , oca : piglia na papara prov: tratto dal
giuoco dell'oca , e vale avanzare gli altri
nel doppio , o nel triplo in qualche affare ;
e perchè quando tal giuoco fi fa a trasi ju
sto , come ſuol dirſi , fi torna indietro , val
anche rincutare , menar le cose a lungo . .

Papariello , diminutivo di papero , noto uccello


pel gran calore , onde cerca ognor acqua , ed
in effa fi delizia in tuffarſi e rituffarh "; quin
di fa lo papariello , morir affocato in acqua,
e talora impiccato .
Paparatta , Dovrebbe ſcriver Gi e pronunciarſi
Papparotta .,,ed è diminutivo dipappa , no
tiſſimo , ed infipidiſſimo cibo de bambini
Cort. Ras: att . III.
... lo próprio
Non ce ne mangio de ſse paparotte . *
Papocchia , bugin , v. paparacchia , pataracchia,
paſtocchia., pallone , nnorchia .
Pappolate , frottole .
Papoſcia :. Ernia ventosa . Chiamali anche pal.
lone . Dalla voce Spagnuola papos , che dino
ta il gazzo , e fignifica parimente quella gran
pelle pendente dal collo de' buoi . La mode.
ſtia eſigeva queſto modo di eſprimerſi metafo .
rico . *
Papurchio , Uomo di poco giudizio . Ciucc .
* +

cant, XIII, st . 30.


M2
PAR 15
Ma li papurchie , che s'aveano fatto
Male li cunte ſenza tavernaro . *
Paputo. Fantasma , figura coperta di strano
vestimento di panni Deriva forſe da papa
per le rappreſentazioni , che di eſſo talvolta
.con iſtrane fogge di veſtimenti, i fanciulli fan .
no , ovveramente dalla parola Gręca TATTOS
traſportata da Latini in pappus , che dinota
veccbio , perchè i vecchi veſtendo alla anti
ca maniera ,, fembrano veſtire ſtranamente .
Ciucc. cant. III. st. 3
E iſſo 'n miezo , comma no paputo
Strillà foccurze e : non trovare ajuto .
Paraguanto . Regalo,mancia . Voce reſtata anoi
dagli Spagnuoli , preſſo i quali ne' ſecoli ſcorſi
fu tanto in uſo il portareii guanti , che niv
no, ancorchè dell'infima plebe, conipariva ſen
za guanti .Quindi nel darſi una mancia ro
lea dirſi , che fi dava ., perchè ne compraſle
guanti , pera guantes . Così i Franceſi. danno
la mancia pour boire , e chiamano la mancia
ſtella lo pot de vin ; giacchè affi. ftimano me
glio ſcaldarſi interiormente , che non efterna
mente ; ma lo Spagnuolo li pregia di ſobrie.
tà , e di buona, apparenza. Ciuce. cant . VII.
St. So 16
Venga, ca li daro li paraguante . * .
Parapatta , del pari Fas.
9 ) Le botte da ccà, e llà fo. pparapatta
Parapiglia , fracasso , tumulto , nubamenno .
Parałacco . Il Demonio . Forſe è voce corrotta
dalla Spagnuola arraxaque , che dinora quel
tridente , con cui fi dipinſe Pluto , ed oggi
>

fi dipinge il demonio . * Un della ſcuola d *


Accurfio o di D. Faftidio direbbe, yenir dal
16 PAR
parar il sacco , il che fi & finto dalle fcioco
che balie per incuter timore a' poveri inquieti
ragazzi , loro dicendo , che va una tal ideata:
befana a prenderſeli , e riporſeli dentro d'un
faceo ' per portarli via , e poi divorarli ; ma
uom più cordato tantoſto vedrà venir , anche:
atteſa lorrida figura , ed abbigliamenti di cui
Sufi vuol riveſtir l'idea per tal' ſognata . malefi
ca larva , da napise , e oaxkos , comme le di
ceffimo l'Insaccato ,> non altramente che .
di
ciam l'Incappottato , l'Imbalantranato , dal
sacco , ch ' ogni dotto fa qual rozzo arneſe
preſſo gli antichi li era ', e da? Profeti Ebrei
in tempo di penitenza uſato , che oltre del
ruvido , e lacero , di cenere pur aſpergeval
in ſegno di maggior duolo. Tal quale ſi fa
uſatopar da' Greci in ſimili triſte contingen
ze :
e chi va in tal forma abbigliato ſicura
mente , che fa metter paura ,
Párata', spiegatura di bandiere ' , o simile per
festa ,> Fas.
Ccoſsi ſe commåttette nfi a l'arbore ,
Cche dde guerra porzi facea parata .
Paravilo , Paradiso
« Parrella giovane, o garzone" di muratore , fo
cio del manipolo , e propriamente quello , che
dimena. il calcinaio .
Paricchie, vari , alquanti, v. mute , na mane
jata , na frotta , no mmuorbo :
Parentezza', matrimonio : fa la parentezza', val
conchiuder il matrimonio , e sposare ..
Parlamiento , discorso , e quell'unione di po
polo in pubblica assemblea per l elezioni
de lor governanti , ed altre risoluzioni ch "
interessino il comunte
Par :
P A S In
Parlettiere , in fem . parlettera , chi ha molte
parole , chi facilmente alla lunga cinguetta.
Parpetola , palpebra; trovafi detta ancheparper
jua , ma molto abuſivamente .
Parpagnole , danari, v. pennacchie , purchie
Parpizzare , e parpezzare, palpizzare.
Partoro , parto
Partoruta', sgravata dal parto., V. figliata .
Parzonaro . Corrotto da parzonale , che è quel
villano , il quale coltiva la terra , e divide a
parte col proprietario . Oggi dinotá general
mente il villano coltivatore, o che ſia a parte,
o 'l fittuario . Ciucc. cant. IX . st. 17 .
Commte 'n vede li cane , ch' abbajano ,
Correno ncuollo a uio dinto a fuorto
Vola lo parzonaro , e.ba sbroffanno . *
Paſſa-a-la-ſcola., paleo , Fas
7

Comme a ppaſsa a la ſcola ghie rotanno .


Paſca, giorno folenne , che dai più irreligiofa-.
>

mente è facrato a gozzoviglie , onde, il prov?


farce Paſca , val banchettarci allegramente
e con lusso . Far.
99 E cchille apprieſſo nc' anno fatto Paſca .
Paſcariclo detto d'uomo d'aria gioviale , e che.
fta ſempre ſulle burle : e nome che ſi dà ſpeſ
ſo agli afinelli .
Palle ', pl. da passo , nota miſura , e più noto:
.

frutro , o comeſtibile di uva ſecca .


Paſſejatura, pásseggiatura , e certo dritto, che
si esigge ne conservatorj di donne da quelle
tali , che ventrano a stanziare .
Paſta de' ſurece , forta di ' paſtelli per avvelenar
topi . Paſta de bone , cioè de' vajuoli detto
metaforicamente per pania d'amare onde
Fafano
Chi
P A T
Chi va a la ſcola de chillo cecato
" 'N faccia le leggiarria la lezzeione ,
Ca fora de ſperanza è nnammorado,
F la paſta pigliata è dde le bone .

Paſtereale . Specie di dolci fatti di mandorle fic


.

niſſimameute peſte , zucchero , ed altri diingre


am
dienti . E' il raffinamento della pasta o
mendole , altro genere di dolci men delicato ,
e percid acquiſta il nome di pasta reale , . Cco
O
me voleſſe dirſi cibo da Re . Om. lib. V.
Razza de Giove, penza tu che vale,
E avarria da mangià paſta Reale . *
Paſtenare. Piantare. Val anche lasciare ( v. chian
tare ) Ciucc. cant. XIV . st. 253
A l'arvoſcielle ,
Che ſteano pe là ntuorno patenate . *
Paſtiera . Spezie di pizza dolce , o lavori da
forno di uovi, formaggio, riſo , o tagliolini,
aromi ec . Om . lib . V.
17 Tu pe nfi cca da Licia fi benuto ?
Meglio five a la caſa a fa paſtiere ,
Paſtocchia , bugła, v. nnorchia
Paſtone , ſpezie di pizza dolce, e ruſtica : met
.

tere
inga
'n paftone , impasticciare , corbellare ,
nnare
Paſtora , pastoja , e pastorella .
Patta , uguale , onde mpattare , > Fas. in fenfo
di van del pari .
Raiemurno de configlio nce la mpatta
Co Rrinardo , e Tiancrede 'np arme è
Ppatta
Patacca , nota moneta di cinque carlini noftra
>

li'; per l' etimologia v. la bellezzetuddene ec .


de F. M. F.
Darano .. Cortoito , di pataica figura , bassotto,
gal
P A T 19
gallina patana , gallina cb' ha le gambe cor .
te ; detto pur di donna così difettofa .
Pataracchia .- Bugia ,, cosa inventata Viene
.

con trafmutazione di lettere dalla voce Spa &


gnuola paxrotta , che dinota lo ſteſſo .
Patria . Famoſo lago poſto nelle vicinanze di
Pozzuoli . E' fpilata patria , modo prover
biale , che equivale al res non est inte
gre de Legali . Viene queſta eſpreſſione
da un regolamento , che ancor fi offerva .
ri
ſpetto alla caccia delle folaghe , ed altri uc
celli aquatici, de' quali è quaſi ricoperto il
Lago di Patria. Finchè la foce è chiuſa , che
noi diciamo appilata , non è lecito entrar
nel lago a fax la caccia . Spilata ,> o fia apera
ta la foce (il che ſegue nel meſe di Novem
· bre ) , allora ceffando la riſerva 3 tutti poſiba
no andarvi ; e perciò vi corrono a furia . A
queſta calca di cacciatori allure il Fas. ( Tassa,
cont. IX .. $ 6. 24.)
Arrevajeno l' alarbe a butte a butte ,
» E Patria appriello a chiſte fe fpelaje .
Nel qual parto dinota appunto il non essersi
più a tempo . E ' Corteſe parlando di Lu .
crezia che s ucciſe , diffe ( Parn, cant. IV . )
9

Cheſlo niente vale ;


Nnante devive averence penſato :
» Spilata è Patria. Ca te ſtrippe , e 1ſcanne
9.E ? tardo lo remmedio, a tanta danne .
Patrio , patrigna .
Pattejare , e patriare , patteggiare , convenire 2

capitolare :
Patentato , chi con biglietto di Magiſtrato go .
de qualche eſenzione. Patentato d ? Avotamu.
-78 , val an. zosico fatso upposta per non dir.
mai
PE C
mai sì . V. zurro , catecone , cozzale . Tal è
.

la buona idea , che dal mondo li ha di que'


di Altamura .
Pazzejare , trastullarsi , prendersi piacere, Fas .
, Cocchiſte la fortuna ſe pazzeja ..
Pecca , difetto , macchia , vizio .
Pecche, e perchè , perchè .
Peccerillo , ragazze : dicefi pur di chi penſi
od operi da ragazzo , benchè di età molto
maggiore , già che pur difle Seneca , che son
nes bis pucri .
Peccione , è peccionciello , pollo di colomba ,
poppe , Fal:
E lia ppropejo fa ppaſto a la doce eſcay,
E
Ddove li peccioncielle fanno treſca .
Peccinottolo ,> fanciullo .
Pecora detto di donna come la pecora mia
per dir mia moglie. Prov. Paftore de na pes
cora ' , vať miserabile : Vuoje vede belle pe
core abballare , Farà stupir tutti
> vedrai
portenti .
Decune . Prime piume , che mötrono gli uecelli
dopo essere schiusi ; e da queſta parola lem
bra , che derivi l'altra Piccione , ch'è gene
rica di tutti gli uccelli ,1 quantunque più pre
ciſamente addetta ai nati da palombi. Si tra.
sferiſce a dinotare una barba ruvidiſſima
tale , che i pels raſſomiglino le punte delle
perne naſcenti , che ſono ruvidiſſime . Tass .
cant, I. st. 60 .
Tre anne ha de ſervizio la lanella ",
Nè le pecune aveva la facce bella .
- Pecufo , fem . pecofa , asmatico : parlandoſi di
boſchi val broccuto , Fal.
E attuorpo , e acoppad ifto la pecora
Ser
PED
Serva spozà pareale
Pedale , uom di vil estrazione , plebeo , facchi.
no , è quel pedalino che uſiam attaccare alle
calzette , quando il primo fieli conſumato 6

Om . lib. V.
9 E quà zecchino nc'è a lo cantarano
Chogne pedale ſenc' acconciarria .
Pedalo . A piè fermo : E parola diſulata , che
imita la latina pedetentim . L'usò il Corteſe
( Micc. Pass. Cant. VII. )
Ma famme grazia a notte de venire ,
„ Ca potimimo parlare chiù pedaſo . *
Pede-catapede. A lento passo, da nous xxx nodos
Cort . Ros. att. I.
» Ora chefla
Arrevate nnante a me pede catapede.
Pedementina , dicefi de' piè de monti .
Pedocchiaria , sordidezza , avarizia , cosi me.
taforicamente dalla ſporchezza del pidocchio ,
picciolezza , tenacità , e migņattismo,
Pedòto , servirnte appiè , e per lo più che pre
cede chi va a cavallo , come un volante.
Pegnata , pentola pegnata mmaretata dicefi
una mineſtra verde di cappucce , acci , ſcaro
le , e più ſorti di carni falate porcine., e frea
ſche . Få pignate dicefi di chi soprappensiero
dimena i piedi come fa \ Pentolajo nel lae
vorio di tal vasellame . Faf.
Mentre ntra lossi,e nno face 'n penſiero ,
E ffa pegnate , e cco la capo ammiatta
Pelle. Bastonature . Pare che venga dalla voce
Spagnuola Pelex combattimento che pafsò
>

a noi . Vedi Pelea . Om . lib. I.


Pavè la figlia venne a li vaſcielle,
" E pe vuto Scampaje d'avè le pelle .
Val
A

22 PEĽ
Val anche ubriachezža , colpo . Faf.
Diè na pella co lo'nvito.
Pellettaria , luogo dove si lavorano , o vendono
de pelli. A rrevederence a la pellettaria
rivederci all'altro Mondo. Fas.
Tanta Miedece attuorno varvajanne
" Mme mannavano già in pellettaria.
Pelagra , podagra ; ha la pelagra , diceſi di chi
cammina lento , o non ha voglia di cammi.
>

nare : come ha la chiragra dicefi d'un avaro.


Peleare e Pelejare. Contendere . E' voce tutta
Spagnuola , che originariamente viene dall'
arme detta da’ latini pilus , da’ franceſi java
lot , e da' toſcani dardo , dal lanciar la qua
le i Romani cominciarono ſempre le battaglie:
onde Lucano canto : Pila minantia pilis
Tass. can . I. st. 12 .
99 Fuorze lo peleare è cofa nova ? *
Pelea Contrasto ; ma fi prende particolarmer
te per dinotare un prete to preſo per far na
ſcer contraſti da lieve cagione . Circa l'eti.
.

mologia vedi Peleare . Omer. lib. V.


Jammo nfieme a vede co ſta pelea ,
Si chiſſo trova forca , che lo inpenna. *
Pellecchia , pelle aggrinzita : Fare fore pellec
chia , farsi circoncidere .
Peliento . Emaciate da lunga malattia ja ca.
chettico . Pare , che vengà dal Latino perem
prus . Vedi perimna On . lib. V.
Si bbè ľuno è peliento , e ll' autro è
„ ciunco . *
Pemmece , in pl. pimmece , cimice , detto di
perſona ſcoſtante per le ſue brutte qualità ,
che pur sango di penimece dir ſogliamo .
Penna piuma , penna , nota copertura da-.
ta
11
Ρ Ε Ν
23
ta dalla natura a volatili , di cui ſerviamci
per iſcrivere , le donne per ornarſi le chio
me , i loro creſtati cappelletti ec. moneta de
un carlino , e detto di cofa che ſcappa via ,
onde
9 Mittele nome penna ; ca vola ,
quaſi dicafi, figurati, che la perderai presto.
Pennata è un tal tetto di tavole ſporto in fue
ri , uſato ſulle botteghe (pezialmente . Fal.
.

E aoneſceno brocchiere co brocchiere,


5) Cche ffaceano de fierro na pennata ,
Che fſarvava la capo a li guerriere
-

Penato , malato v. acceputo , ciunco .


Penejone , opinione . Ommo de mala penejone,
val di cattivo pensare , e peggior operare •
Pennente , appeso , e quel giojello , che portan
le donne appeſo al collo : in pl. penniente ,
e fon gli orecchini , ed i genitali virili
> 2
quindi
Pennolejare , pendere , star appeso ..'
Pennina , scesa, e via piana alquanto però ina
clinat a.
Pennolejare , pendere ,.
Pennone . Dalla voce Spagnucla Pendon , che
dinota ſtendardo , o ſia bandiera di compagnia
d'uomini d'arme , è venuta a noi la voce
Pennone , riſtretta ora a fignificar ſoltanto la
bandiera del gran Giuſtiziere , che apre -la
marcia di quella compagnia di Satelliti , li
quali conducono un condannato a morire .
Stendardi poi fi dicono le bandiere delle Con
fraternite , che vanno nelle Proceſſioni , e
bandiere quelle della Truppa , a roveſcio
dell' idioina Franceſe , nel quale Etendard ,
o Drapeau fi dice quello della milizia
ban
24 P E P
banniere l'altra delle proceffioni fagre ,
E ' aſciuto ppe mme lo pennone , val poco
mi resta di vita .
Pentato . Elegante, pulito . E voce tutta degli
Spagnuoli , che uſano la loro pintado nell'
ilteſto ſenſo . Cort. Vaj, cant: ȚI.
92
Efecero na lettera ammorofa
Bene mio bello , ee che pentata coſa ! *
Pentuto , pentito . .

Peo , peggio , peggiore .


Pepella , pupilla degli occhi , e vezzeggiativo
di perſona prediletta .
Pepierno ; piperro , pietra noftrale più dura ,
migliore del Travertino . Core de pepierno
val cuor duro , inflessibile , che non sente
pietà .
Pepitola , pipita , male che viene alla lingua
delle galline .
Pepolejà lo core , sentirsi venir meno il cuore ,
Peppe, e Peppo . Nome proprio abbreviato da
e

Giuseppe . Lo Si
.
Sì. Peppe vale lo ſteſso che
cantaro , pitale . Si crede derivata queſta biz
zarra denominazione dall' eſsersi ſtato meno
di due ſecoli fa un uomo del volgo chiamato
Peppe, che meſsoſi in preſunzione, veſty lati
to Spagnuolo della Goliglia , ee aku
ann e il
nſe
trattamento di Signore , che allora era raro ,
e dato con diſcernimento > e feceſi chiamare
do S. Peppe . Eſsendo uomo corto di Saura,
€ panciuto , chi volle deriderlo della ſciocca
pretunzione , lo rafsomigliò al cantaro , che
in fatti tra noi ha una ſpecie di labro , o lia
goliglia , che ſerve ad appoggiarvi il federe ;
giacchè il volgo de' Napoletani fidono a
pionibo .Tul folo vaſo di creta ſenza juto di cal
PER 25 )
caſsetta , ed ha per abitudine la deſtrezza da
equilibrarfi ſenza roveſciarlo , é cadere. Quin
di paſsò il nome di sè Peppe a quel vaſo , e
dura ancora , perchè giova nominarlo più
modeftamente . Nella Parodia dell'Artalerſe
di Metastasio altra volta da noi rammenta .
ta ( Vedi ore 'fetorie ) , la nota aria
Si ſoffre una tiranna ,
Lo ſo per prova anch'io ,
Ma un'infedele , o Dio , ?

No , non ſi può ſoffrir


Si travaite così
offrono orinali ;
EnLb la il letto , ed io ;
DI
YCORIN Ma
G quel Si Peppe, o Dio ,
No li può ſoffrir . *
tion

Perammeda , piramide .
Perazzo , peraggine , pero selvaggio .
Percacciante , v . nnuſtrejuſo . .
Percaccio , procaccio .
Percacciare , procacciare , lucrare .
> .

Perchia . Peſce di mare di figura ſconcia. Dal gr.


neprem , perca. E' notabile pel ſuo ardore per la
ſeppia , côi va fieramente appreſso , al dir d'
Ariftotele, Diofcoride & c.; e perchè ha un '
ampia bocca, e facilmente fi fa coll'eſca pren
der" da' peſcatori , adopraſi a dinotar chi trop ..
po parla, e non la tener ſecreti, e li fa pren
der in parole. Onde Faſano ,:
9 Mo nne lo piſche comme a Pperchiolella.
Si crede rellataci 'da' Franceſi , che hanno un
peſce di fiume denominato perche che ha
qualche raſsomiglianza alla perchia . Si trasfe
riſce a dinotar donna vile 7, e diſonetta , non
Diz, Nap, T.II. B che
26 PER
che d'infelice fiſonomia , ed è termine ingiu
rioſiſsimo . Omer. lib . IV .
99 Coſsì Aliſandro ſe va a fa romito,
E torna chella perchia a lo marito , *
Perchiepetola . Parola d'ingiuria , che dinota
.

donna vile , e diſanefta . Pare compoſta dalle


due voci Perchia, e Pettola . * Perchiepeto
la , in ſenſo di donna, che vuol far la dotto
ressa , onde ciarla sempre , ed irrequieta al
tro non fa, cbe turbar la pace di coloro, con
sui convive , dall' Ebr. perecha ,capitulum
, ,
textus , donde nel cod . Teodofiano | Archio .
perochiti, che da Filone ſon detti mpeoBuraros,
Mai twv dogmatwy puderpuracos , natu maximi, ego
scientia excellentissimi in disserendo, ex
ponendo scripturas ,
Perciacore, diceſi di donna bella , che faccia de'
bravi colpi fu i cuori degli uomini, Fas.,
Ma lo ſtraſcina chella Perciacore .
Perciare , traforare , trasire, penetrare , bucare.
Percoplo , corruzione dal lat. virgo pia 2 giac
che diceſi di chi pel volto afflitto 5e pian
gente diciam pure Maria pietosa . Fas. cant,
4. ott. 73. e cant. 6. ott. 103.
Colo Cielo facea lo percopio .
cioè in volto affitto lagnavasi . Dicesi pure
Percopia , e val lamento , querule voci .
Perdenzeja , perdita •
2

Pereconna , bippericon , forta di pianta medici.


nale . .

Perecuoccolo , dicesi ſoltanto avverbialmente in


perecuoccolo , e val in alto , in aria , SH ,
5

come si è ppuosto ' n perecuoccolo val si dà


già l'aria d 'uom grande, d'autorità . Vedi
mperteca . Deriva dallo Spagnuolo Perichitto,
Pe.
PER 27
Perepecchie. Specie di percoſse non gravii, date
per iſcherno, e per derisione ſulla teſta di
taluno col pugno chiuſo a differenza de '
fcappellotti. Eccola uſata in queſto ſenſo dal
noſtro D. Giambattiſta Lorenzi in una ſua
Commedia .
„ Figlio mio , si no zuccotto
» Sciroppato nel decotto
Di tetrola del Perù .
> Si na ſmorfia , si na ſeccia ,
Si na beſtia boſcareccia ,
, Ch' hai dell'uomo il folo aſpetto ,
93 E dell'asino il dippiù .
» Che ti pare ? Ho detto poco .
A tempo , e a loco
Co ficozze , e perepecchie
Sentirai ancor di più . **
Perimma, palugine , che fa fu qualche cola .
Permone , e prommone , polmone .
Perna , perla ", e ' genitale -
Perocca , peroccola , e piroccola , ſpezie di pedo
paſtorale , o sia baſtone rozzo con bitorzolo
nel ballo ', ufato da condottori di greggi , ed
armenri , v . faglioccola .
Perro . Cane . E voce d'ingiuria laſciataci da
gli Spagnuoli , che egualmente l' uſano. Cort.
Ros. att. I.
Ncappaſte a fa veſcata
D'eſsere ſchiavo a cheſsa perra fgrata .*
Per, aggiunto di care , val crudele , che di-.
cesi per metafora pur di uom truce , ed
animo fierino .
Peruto , mutfito .
Perteca diceſi di donna molto alta ': 'n perteca
lo fteſſo che ' n perecuoccolo : favotare de pa.
B 2 lo
18 PES
lo ’n perteca , lo ſteffo che da palo in fraſca ,
· sconnettere , svariar nel discorso .
Pertofare , e ſpertofare , forare , bucare .
Perruſo , buco, in gergo la natura delle Donne,
: 0'l farello..
Perzine , pure , anche .
Perzo , percid .
Peſaturo ', pistell
pistelloo , detto di un ragazzo in
fasce . .

Peſare , pesare , e pestare :


Peſcare ,comprendere , Faf. Peſcajelo 'n funno
compre
ben lo se , ľ indovind .
Peſce . Ecco i nomi di vari peſci diverſi da
que' del Dialetto Toſcano : Aguglie . Ajate .
Aluzze . Aluzze mperiale . Alifante . Alice.
Boccadore . Cecale : Cernie . Cuocce . Cepol.
. .

le , Cecenielle . Cierre . Capetune


. .
Cuorve .
Creste . Dientece . Dersine . Fragaglie . Galo
.

le, altrimenti detti pesci Santo Pietra. Gruon .


che . Grancefellune . Guarracine , Lacierse .
. .

Letterate . Lucerne , Luvere . Marvizze 0

Mazzune . Mennelle . Ombrine . Perchie .


Palaje , Raje Rennene . Regiole . Ragoste.
Spinole . Sparnocchie. Stelle . Scuorf ane ,
.

Sparagliune . Sareche . Spatelle . Spere .

Schefice . Tracene . Tunne . Vope . Vavose .


Noi non ſoggiungiamo i corriſpondenti nomi
Toſcani , primieramente perchè di molti non
vi fono ; inoltre perchè non è ſtato ancor
deciſo da quale de molti dialetti d'Italia , fe
dal Toſcano , o dal Romano o dal Vene
ziano , o dal noſtro, o da altri abbiaſi a pren
2

dere il nome per divenir quello della lingua


generale Italiana. *
Pelciariello ,2 lagrimevole , Fali
» Tan .
PES 29
‫وو‬ Tanno aprette chille uvocchie peſciarielle .
Acqua de pesciarielle è una tal acqua medi .
ca minerale nelle vicinanze del noſtro Pozzuo .
li , così detta dallo ſcorrere gocciolando da vari
cannellini .
Peſciazzofa ', epiteto di. donna , che piscia spes
SO , e dell' Invernata, quando piove di contia
nyo . Far.
La pefciazzola ,9 e ppeſſema nvernáta .
· Peſcevinnolo , pesciajuolo .
Peſciolejare >, gocciolare ; grondare'.
Peſcraje , peſcrigno , peſcruozzo Significano
doman l' altro , il giorno , che: segue al do.
mar l?'altro-, é l'almo susseguente"; ma lif
fatte voci non ſi adoperano ſeparatamente nel.
diſcorſo , nè fi potrebbe dire: Ci vedremo pe:
scrigno per dir che ci vedremo tra tre gior
nii si adoperano ſoltanto in fila per indi.
car la ſerie di effi giorni , Ciucc. Cant. IX .
St. 47 *
A ca mò , a ca pò , cà oje >; cá craje
2 Ca pefcraje , ca peſcrignio, ca peſcruozzo .
Faſano :
1, Ppe lopigionante
pefcraie fa ognuno po aviſato .
Peronante > , inquilino , fittajuos
lo da
Pefone , pigione , o ſia quel prezzo che' fi paga
di: cafa affittata . Faf.
Co li cuoreje a ppeſone d'effe accife .
A gran rischio di esser ammazzati ,
Peſte , noto malore , dicefi duomo inquieto
Faſano per efprimere quando fi cerca coſa da
chi non fi può ottenere , uſa uni vaghiſſimo
poſtro detto , così
, Le ffemmene a lo - Tempio fcapellate
B 3
4
„ Van .
30 Ρ Ε Τ.
Vanno a la Peſte a ccercà fanetate .
Petaccio , pezzo , straccio , rottame , Eaſ.
E li petacce abbaſcio fe nne porta ,
Ll'acqua , cche 'n primma parea acqua
13. morta .
Petaffejo , e ipetaflejo , epitaffo iscrizione pro
priamente sepolerale oggi s intende , ma val
9

qualunque ſorta d'iſcrizione , e ſpezialmente


le fatte in grande , e groſſolane , onde per
dileggio diciam maddamma: speteffeja una
donnaccia di groſolana , e giganteſca mem
bratura .

Petecchia , impetiggine , v. petineja : e forta di


-

male macchiolo che ſuol comparire nelle feb .


bri maligne, fatali
Pettenale , pettignone .
Pettenare , fare , combattere , contrastare , Fale
Otra ca mo ceà nc' è da. pettenare •
Petineja ,, impetigine , volatica,
, macchie che
vengono, per lo più sul viso e sulle mani
con grande prorito .
Pettolejareſe , intrigarsi di quel che non gli ap
partiene .
Pettola . Parte baffa d' avanti ,5 e di dietro dela
la camicia . ; Pare che originariamente fali
chiamata petrola la parte della camicia , che
copre il petto alle donne , e le mammelle
e che ſola ſi vede , ed oggi dicefi pettiglia
Ma come tutto declina e va in giù in que
fto: Mondo , . ciò . ſarà avvenuto anche alla
pettola, che oggi è l'infimo della camicia .
Petrolella . Voce d'ingiuria , che fuol dirli alle
donne, vili , e povere , quaſi voleſſe dire , che
ſiano tanto povere , che moſtrano fin anche
la pettola . Cort. Res. att . IV .
» Che
PPE 31
... Che dice pettolella ,
Vuoje , che te piglio mo pe li capelle. *
Pettorata , forta di riparo di fabbrica ſulle al.
tezze fatta a petto d'uomo per non caderne.
Petrolino , petrosemolo y, erba nota : ſcuſa de lo
petroſino , pretesto , scusa finta ; petrofino
d'ogne. mmeneſta detto di chi si briga di
tutto .
Petteneffa , largº pettine per ritener i capelli
delle Donne
Pettuto, petroruto , valoroso ; pettuta diceli don
na ch'è qual Ceres mammosa ".
Pezza, moneta di 12. Carlini nostrali, straccio,
cencio , Far.
97 E lo valore Il'ha comme a na pezza . .

Pezzecarulo', bottegajo , venditor di formaggio.


salami', salumi ec. V:caſadduoglio .
Pezzille . Merletti . Da pizzo“, che dinota pune
.

ta , eſtremità , merlo . Ciucc. cant. XIII.


St. 41 .
9 Chi jea colenno ‫ܕ‬, e chi facea pezzille . **
Pica , noto uccello per la fua loquacità , onde
detto molto a propoſito delle donne . Fal.
E ffa comm'a na pica ".
Picciare , e piccejare. Laniensarsi. Dal Franceſe
pioler ; : 0 per meglio dire ambedue le voci
$

traggono la foro etimologia dal ſuono pio piog.


che i piccioni fanno lamentandofi . *
Piccio , querimonia , lamento , onde
Picciuſo , e peceiufo , querulo , v. riepeto.
Pidetospeto', venrosità , v . veffa .
1. Piecoro , pecoro, detto di qualche placido mar
rito ' cui la moglie faccia le fula torte , men
tre le preſta indolentemente patientiam
presentiam , come ſuol dirfi .
B 4 Piec
32 P I 0
Piecco , difettó ; facce ſenza piecco ,> volto per.
fettamente bello .
Piello . Sorta di malattia , che fa mutar la pelo
le . Orner. bib . V.
s, Ca fi cchiù a guerra vao , dov'è Diomede;
‫ܕܪ‬

Venga lo pieilo a me, é a chi me vede.*


Piercolo , soglio , trono , luogo eminente : .

Pierno , e pierno maiſto , ſpezie di chiodo tra .


bale , onde pierno , e perna diceſi pur il grande
iſtrumento virile da nepras , transfigo , dall'ef .
fetto , ed uſo .
Piezzo de pane diciam perſona di buona paſta
di placido umore che a tutto facilmente fi
accommoda , ſenza molto darli carico dell'im
porto di checcheffia , Faf..
9 . Eſſa piezzo de pane , e fapia face
» Comme vole ifto ) e ftà ccontenta ', e
» pace :
Pifero ; e piffaro , detto pur bifaro , it eule ..
Far.
99 A cchiù dd’uno lo piffaro le ſuda ,
cioè dispiace', od ba timore .
Piglia ', quanno le piglia , val quando monta in
collera
Pignatò mmaretato , minestra di varie erbe ,
preparata con varietà pur di carni freſche ,
Talate , e molto quindi fuccolenta ."
Pinole , e pinnola , pillola ', in fenſo di ama .
rezza , dispiacere, Faf..
Puro faccio , ſperanno ghi nnenante
Cche pinnole nne fciſe 'n tutte ll'ote :
Piolare , it cantar lamentevole de' pulcini
onde -
Piolo , pigola , v . piccio , rignolo .
Pirchio . Avaro , sozzo. Dal latino parcus. * E.
pera
1
PIR 33
perchè non anzi da nupprxbor , pirricbio , pie
metrico podagroſo , ond'è in tutte le ſue fil .
labe breve come ecos. in greco ,,e bonus, chat
mis , in latino ? Ciucc, cant. IX . sh. 6.
Efso regno ſe pozza mantenere
Pe nf a la ſcolatura de lo munno 9

E fa pirchie che pozzano y a zeffunnoa *


Pirchiaria. Avarizia. Dal lat. parcitas ,
Pireto . Pero . Si vede effere alterazione del la .
tino spiritus , vento ; e ſcopre: l'etimolo
gia della voce Toſcana peto , che non è al .
tro , che l'abbreviatura del Napoletano pire
to . Anche dallo pireto trarremo noi il van.
taggio di provare la ſuperiore: antichità del
Dialetto ' noftro ſul Toſcano . Ciucc. canto V.
$4v -320
37 Oh ciucce veramente de gran fpireto ,
Ve fa mette a fui paro' no pireto ! *
4 : Si dice anehe pideto :
Piretto , ſpezie di carafone di vetro , che ha fin
figura effettivamente d'una pera .
Piro , péra , notiſſimo frutto , da pup , il fuoco
dalla figura , é colore .
Piro Máſtantuono . Sorta di pera noftrale di ot
Štima qualità , ſebbene non di un'eftrema de
licatezza , come tante altre ; Om . lib IV .
Pecche datele neuollo chillo piro ,
Non fo fi cara viello , o Maſtantuono . *
Pirolo , turacciuolo , pivolo , membro virile .
Piſcia , urina , perdita : ire a la piſcia:, diceſi
>

da' rioftri ragazzi a'lor_compagni, quando nel


gioco han la peggio . Fal.
Fummo Rri, mare nuje , mto fimmo jute
to AA la piſcia , e li cunte fo ffornute .
.

BS Pic
34 PIZ
Pikciarſe fotta , metaforicamente aver gran give
bilo , e piacere .
Piſciavine , epiteto, dato dal noſtto Falang a '
Franzel i,
» Venga Goffredo co li Piſciavine.
Piſciazza , orina , v. aprina .
Piſſe piſle Discorso segreto. E ' voce tratta dal
ſuono , che i diſcorfi ſegreti ſembrano fare,
come la voce franceſe chuchotrex,che vale lo
ſteſſo . Ciucci Cant. XIII. st . 26 .
ܳ‫ ܟܰܕ ܝ‬E bolato mercurio , fe [compette
Sto piffe piſte , e ognuno fe ne jette : *
Pittema , forta di decozione medicinale , ed em.
piaftro , chefi attacca ſu di noi , onde il
prov . Pittema cordiale detto di un seccante ,
+

ch'affibbiatocisi intorno non si sa o come


sbrigar sene
Pivožo., e piuzo , V. mazza , e ppiuzo:.
Pizza . It dimin . Pizzella . E' nome gene
rico di tutte le forte di torte focaccie 3
ſchiacciate ie quindi ſi aggiunge qual
che aggettivo per diſtinguerle. Ecco le prin
cipali . Pizza fritta. Pizza a. lo furno co !
atecheta . Pizza,rognosa. Pizza sedonta
Pizza stracciata . Pizza di cicoli . , Pizza
doce . Pizza di ricotta · Pizza, rustica
Pizza d'ova faldacchere . Pizza di bocca
di Dama Eci Per talune di queſte ſono il
luitri i Monaſteri delle noſtre Monache . Sa
rebbe ftato degno del noſtro amoro zelo per
la patria il tramandare a poſteri ana eſatta
deſcrizione delle preparazioni di tanti generi
di pizze ; ma eſſendo la cucina una parte del.
la Chimica, e quindi appartenendo alla clal.
fe delle ſcienze più ſublinii , non ci è brat
femo
P 1 Z
brato convenevole di farla entrare in queſto
Vocabolario deſtinato alla ſola notizia de no
mi , e non delle coſe . Riſpetto all'etimolo
.

gia crediamo che derivi dalla voce latina pi.


stus, pista ', pistum che dagli antichi fu
particolarmente addetta al dimenar la paſta ;
onde le voci pistores , pistura & C. ; ed of
ferviamo , che anche gli Italiani chiantarono
schiacciate le noftre pizze , perchè in far le
pið ſemplici in altro non confiftono , che in
un pezzo di paſta ammaccata tralle mani e
poi con qualche condimento meffo nella pa
della , o nel forno . Täss: cant. IV . st. 79.
Manfra nuje venturiere a chi 1 affanne
» So pizze duce . *
Perchè non da peça , la pianta del piede , da
che: ſt ſchiaccino come le faceſſeli co' piedi
e chis ſa ſe anticamente cost' non era ', già che
oggi pur vediam lavorar la paſta de macc2
roni colle natiche ſu quella famoſa macchi
na ? Son note le ſchiacciate degli antichi cote
te ſotto la calda cenere dette perciò subci.
naricie , e lo o odotys,aptos , che mattina per.
mattina preparavaſi- a que lor forni nabavos
detti,che s'erano come i noſtri , o quai fora
ni da campagna , s'ignora . E fon pur note
le palateTUA23xr tantos faporite degli antichi ,
donde il nome alle noſtre , ſebben quelle eran
di fichi", in uſo anch'oggi, in oriente , e le
noſtre qui fon di pane-- Nella provincia di*
Lecce: la voce pizza ſuona la parolaccia şo
mana , come poi curcio dicon il cumus
Pizzeco . Pizzico , punto , minuto . Si: prende
: talvolta in ſenſo di salto . Cort. Micc . Passo ,
Cant . VII .
B 6. » Par.
36 P I Z
Partette , e nquatto pizziche arrevaje
Eſſa porzì, dov'era Micco junto . *
Faſano :
'N tre pizzeche de chefto paffaie voce
Nfra tutte
Pizze e ricotte . E ' una fpecie di focaccette im
bottite di ricotta , che fi vanno vendendo la
mattina da que che diconfi Tarallari , e del
* le quali ſi fa grande ftrage da' famelici ra
gazzi del volgo per far colazione . Nel som
crate Immaginario fi dice:
» Queſte morti
Noi altri Socrati
Ce le mangiamo appunto
Comme pizze , e ricotte . *
Pizzecare , afferrare , e stringer colle dita ' per
offendere', talora per ischerzare , , rubar de.
licatamente .
Pizzella , ed anche pezzella . Diminativo di
7

pizza, e fi dice più particolarmente di quel.


le , che ſi danno a' fanciulli . *
Pizzetta . Si dice unicamente di una quantità
di cioccolato non eccedente un'oncia , che ſi
fchiaccia in figura rotonda , .e ravvolta in una
carta ſerve per mangiarla cruda . Il ſuo ' dia
minutivo è pizzettina , e pizzettella , che
parimente indicano lo ſteffo *
Pizzo . Angolo , punta , labro , così d' uomo
uno. a pizzo
come di qualche vafo . Metterearlo
od a la pizzo , vale abbandon nan Cu

rarla , Ciucc . cant. II. st. 47.


Duje vecchiune a li pizze nce mettettero.
Significa anche il becco degli uccelli . Pizzo
a riso dioota il ſorriſo , perchè nel farlo ſi
aguzzano i labri. Ciucc. cant, XIII. Ste 116 .
E
рос 37
E co no pizzo a riſo le decette ;
Schiavo , Segnure mieje :
Ncē nauciello nfra l'autre , ch ' ha te
upperme
છે .
De cchiù ecolure ‫ܨܕ‬ e ppizzo , ruſſo ie
ttuorto . *
E anche una ſpecie di avverbio , e val picco
che , Fal
Li Gradalle co cchifto aggiano pace ,
E ppizzo , e ppeo la Rotomontaria ,
Pizzolare si pizzolejare , beccare .
Poca , e pocca, poichè, dacchè, da7W***, quant
do , o quando che
Focereale , oggi Puoggio Riale . Poggio reale
E ' la vía , che dalla Porta Capuana conduce
all' antice , oggi diruta: villa di Alfonfo d'
Aragona , a cui quel magnanimo Re dette il
nome di Poggio reale . Il diſegno , ſu cui la
fabbrico , fi trova rapportato nelle opere di
Architettura del Serlio , ed è rimarchevole ,
“ che queſta fu la prima villa di delizia , che
alcuno Re di Europa abbia fabbricata : Tan
C to è moderno il luſſo , e la dolcezza del vi.
vere in Europa . ba’ via che conduceva a
quefto poggio fu fatta lunghiſſima dritta
- alborara , ornata di fontane , e voluta ſempre
convertire in paſſeggio pubblico : Ma i Na
poletani, ſinili in queſto ai Turchi , non
amano il paſſeggio a' piedi, e forſe il Clima
vi ci ſi oppone ; e quindi malgrado le inn
menſe ſpeſe fatte replicate volte per render
> paffeggio queſta ſtrada , non è potuto maſ
riuſcire finora , Colla mutazione de' coſtumi è
poflibile che acquiſtino i Napoletani il guſto
- di paſſeggiar ( udando la state , ed infred-landoſi
nelle
POL
nelle altre ſempre ventofe ſtagioni. Tass.canta
I. st. 74.
57 Éazzo che nullo fe pozza fa male
La via la vo ; comme a Pocereale.
Pocorillo , tantino .
Podea . Parte baſſa della veſte , anzi oggi sin
1

. tende per la fodera ', che internamente poneſi


nel baſso lembo delle gonne. Viene forſe dal
latino- podiun , che dinotò l'orlo- più baſſo
degli edifiziisi o forſe dal greco saus , modosg.
come quella ' , che batte le calcagne - Tass .
canto IV . st. 75 ...
» Locea la faccia a la grannenejata ',
Che ghiề" nfi a la podea de la gomella .
L'ovattas
Pofta de.crapia !po ppe la domani
poter di podea s , aduna'.
Torpiando
1; così tutte le voci , interjezione del volgo
Fal.
» Poffa de crapia ! e ſi la compatero
Pollanca, pollastra , gallina giovane , che non
per anco abbia fatte vovi", per traslato diceſi
di una ragazza già da marito.
Pollanchella , gallina giovane , spiga di grano
6re?trIndia , giovanetta applicata al mestier me
ic io.rs
Polece , pulce , detto di perſona di picciola ſta
tura, ed agile ..
Polecenella Chiamafi così un perſonaggio , che
da molti anni in qua fi ſuole adoperare nelle
commedie Napoletane . Sotto il ſuo carattere
ſi rappreſenta: un uomo- goffo buffoneſcamen
te , e portato per la ghiottoneria",
. e per le
donne , il quale quando parla , dice ſempre
( propoſiti , ma in una maniera lepida , e cu
riola . A tal uopo lo fango comparis in iſce
na
POOL 39
Ha veflito ſolo colla camicia, e calzone aa bra .
ca di tela bianca , con una berretta anche
bianca in teſta , e con una: maſchera nera, che
ha il naſo lango y , e la fiſonomia : affair cari.
cata . Nel teatro certe volte , fa: le parti di un
Signore , altre volte di un ſervo , di un filo
fofo , -o : dia altro , ſecondo i diverſi capricci
delle. commedie ; nelle.quali ſempre che è ben
rappreſentata la ſua parte con imitare i pro
*

pri modi, atteggiamenti ,, fali. ,, buffonerie


che diconſi lazzi, è affai grazioſa", e dà a ri
dere molto più di quel che: fa l'Arlecchino ,
e il Brighella Veneziano , o il Dottore. Bo .
løgneſe... Niuno de' noftri Scrittori , per
quanto a noi è noto , ha riferita. L'origine di
queſtà maſchera parria ; onde vogliam noi qui
riportarla; affinchè ſe ne conſervi la memoria.
Nel ſecolo pallato capitò, in: Acerra ". Città
della Campagna Felice.', una truppa di Com
medianti, i quali giravano per quei paeli a
fir di guadagnarſi qualche denaro colle loro:
teatrali, rappreſentanze .. Siavvennero un gior
no in una camipagna , dove erano molti con
tadini del paeſe , che faceano la vendemmia O

i In tale occafione e pel vino , che ſi fuol


bevere : più dell'uſato , e perchè lavorano .
in compagnia uomini, e donne , i vendem .
.
miatori ſtanno con molta allegria ,e a chiun ...
che paſſa , gli dicono de frizzi , e lo motteg.
+

giano . Quindi fui, che quei commediánti fi


videro inaſpettatamente ſorpreſi dai faluti con
tadineſchi , e:
e ſoggiacquero alla loror berlina .
Eli per altro come avvezzi ai. fali comici
e buffonerie teatrali , cominciarono a difender
le riſpondere alle beffe di quelli : però fra
i vero
POL
ivendemmiatorive n'era uno chiamato Puca
sio d' Aniello , il quale avea un volto cari .
cato , cioè il naſo lungo , e la faccia annerita
dal ſole , ma era un uomo affai faceto , e di
ſpirito arguto Secchè avvenne , che i com
inedianti fi miſero a frizzar lui particolarmen
te ; ma egli maggiormente crebbe ne' motteg
gi , é nelle baje . Se ne diſſero dall' una e
>
- dall'altra parte, e faceano-a gara chi fapea
meglio deridéré , e beffare il contrario : onde
ſentironfi: fra loro de'morti aſſai acuti , e vi.
vaci: Alle baje ſi aggiunfero le grida , e le
fiſchiare”. Fa una vera battaglia . Finalmente
riuſcì al contadino di ſopraffarli, ond ' eflt con
#fomma vetgogna mon - feppero trovare miglior
o difeſa , che quella di partire; e ſe ne torna
rono in Città carichi di maraviglia . Raſſere
nati poi da queſta infelice perfecuzione , ſe
-i condo il coſtume della gente di teatro , che
traggono profitto dà qualunque coſa penſae
3

** rono che avrebbero fatto un grandiſſimo gua .


dagno , ſe aveſsero potuto avere nella loro
compagnia comica quel contadino, che avea
nto conoſciuto così faceto . , ed arguto . Gli
propoſero il partito , e fu accettato . Quindi
girarono in diverſi teatri col nuovo buffo , il
quale riuſcì a meraviglia , e incontrò da per
tatto per le ſue fàcezie : at che contribuiva
anche la ſua figura caricata , e l'abito conta
dinaſco , che volle ritenere ſulle ſcene per fa
re maggiormente ridere, cioè la camicia , e'l
calzone a brache di tela bianca . In ogni lug
.

go, dove andava quella Trappa comica, gua


dagnava moltiſimo denaro ; poichè il nome
di Puccia. Aniello era divenuto aſſai cele .
bre .
рос
: bre . Dopo pochi anni egli morì ;nondimeno
quegliſtrioni ſoſtituirono nelle loro rappre
fentanze un altro , che compariva veſtito col
lo ſteſſo abito , e con una maſchera ſimile al
viſo di quello di Acerra , it di cui nome an
>

che mantennero febbene più dolce e diceali


>

Polecenella . A tale eſempio tutti gli altri


comici uſarono anche eſſi una Smile inven
zione . Quindi d'allora in poi fi è divulgata
queſta maſchera per tutte le commedie
teatri d'Italia ; ed anche ſuole uſarſi il ſuo
nome per dinotare un uomo lepido e curio
fo . Abbiam conferyata queſta verace tradizio
ne in onore della noſtra Acerra ; poichè ſe
anticamente ſi diſtinſero gli Oſci , e i comme
dianti di Arella ( Città pofta nelle vicinanze
di Capua ) colle loro giocoſe , e facete sap
preſentanze , che piacquero tanto in Roma
: onde gli altri mimi le imitarono , e diceanſi
le farse Atellane , le quali al' dir di Orazio
si: faceano ir teatro dopo le tragedie per ral
legrare gli ſpettatori ; non altrimente han
fatto per tutti i teatri d'Italia , e di Europa
i moderni Pulcinelli i quali divertiſcono
affai coloro , che amano il talento comico 3

il genio buffoneſco . Cort. Parn. cants V.


E da forta no panno llà mpezzato.
Uno Polecenella ſcette nnante ,
99 E pe pzolaco difle : Ben trovate
Itate zitto, o pure ve nne jate ..$
Poleto , Ippolito , n . p.
Poliejo , e polico , puleggio , forta .d' erba ,
d'arbuto , forſe la polecara , erba' ottima per
tinta , e feraliſſima per le pulci
pulci , cosicchè.
ſpazzaroſeng il ' fuelo d' una Stanza ,, quante ve
d'en
PN
n'entrino al faltar per ſu quell' amareggiato
terreno , tuttc vi crepano .
Polito , netto , mondo , e gentilmente ornato da
nodotas , il cittadino .
Pollitro ', puledro , dicefi. pur d un giovanetto
bizzarro
Pommarda , bombærba , quindi Pommardejare
Verbo .
Pommece , pumice ► notiffima pietra: volcanica
bruciata , leggiera , porofa , ottima per polir
ferri , ottone ec. ed atteſa la dilei aridità, per
traslato : dicesi di chi sia si povero ' , od ava .
1o, onde nulla ſe ne poſſa: trarre , a {pe
rare .
Pone , poi
Ponejaca , e punejata ; combattimento a pugni ,
a . bastonatura', e maltrattamento fatto ad une
Tutt? a colpi di pugni .
Ponentina , aggiunto di ſtella , e. val la Venere,
Faf .
» Scoperta 'n facce ncopp' a na collina:
Parea propeio la ftella Ponentina .
Pongola, è quel pezzetto di vettone da inne.
quindi: per metafora
ftarſi in altro : albero
detto delle donne quando vanno : a marito
Faſ:
, . Figlio de Conegonna , e fta Rommana
9. Pongola ,, a ffi a Baviera ſe mpajelana .
Porti, a pponta ,, e cculo , forta di giuoco ,
che si fa colle uova in un pendio ", donde ro
tolando giù s'han da cozzare: fecondo certe
regole or di punta , or:di- culo , Fal ..
, . Dide , mo nce vedimmo , co n'abba fca ,
» -A pponta ', c . cculos, comme uvovo de
Paſca .
La
P ON
La nnoraje pe ffi 'n ponta - , l'onord for all
ultimo , o in tuttº i modi . Piglià na coſa
ppe la ponta , vale:pigliarsela a tu per tu ,
e con risentimento con qualcheduno .
Pontarulo iftromento da farto: per far buchi
rotondi . Facce da pontarulo , vale sfrontato ,
chi ha perduto ogni erubescenza... Faſ.
Vi fi cagnaie ,, facce de pontarulo ,
Colore ,, foſperato avelle fulo ..
Pontellare , perne innanzi , pontellà. lo naſo
:

Fal. får merenda


Pont-annecchino . Ponte ful Clanio nel mezzo
.

de” mazzoni, tra: Averſa e. Capua con poche


abitazioni d'intorno exdetto così dall' eſſerviſi
anticamente fatto mercato di annecchie 3ed .
altre beſtie, vaccine .. Ponteannecchino, fignific
ca anche il carnefice ,, per effervij ſtato, nel
fecolo pafTato, un'illuſtre carnefice nativo del
ſuddetto luogo , e perciò , chiamato così dal
1

nome della patria : onde per antonomafia paſo .


So tal nome ai, ſucceſſori . Omer : lib. III..
Manco Pont annecchino ſe la ſente
* D'avè no Dio: de chiſte pe parente .
Pontone , Cantone ,; angolo ..
Poptuto appuntata , aguzzo •
Porchiacca , porcacchio , nota erba buona appea
na per infalata ,, e. perchè non molto fi fol.
leva,dalla terra , detto , di, donna di bassa
Statura , ed in diminutivo: Porchiacchella . .

Queſto diceſi effere, faro il grande albero ſcel


4 to da: Bertoldo per farvi & impiccare ; . quando
fu condannato a morte ,, quindi: il noine d'
arvolo de Bittoldo , per indicar cofa inſervi
bile al diſegno ..
Porpetia , Doto intingolo di carne pertai , con
uovi,
44 р от
uovi , cacio &c. onde fa porpetta ,, minusza .
>

re adacciare , pestare . Fæf.


99 Ca chillo llà d'Argante fa porpette .
Diciam Porpetta 'n vocca , e farfaglia , ad
un ſemibalbuziente , e che parli come ſe te.
neſſe coſa in bocca .
Portarrobba , facchino , v . vaftaſo .
Porva , polvere , in pl. purvere . Diceſi anche
2

povera , e povere , ma collo ſtretta per non


confonderſi con povera , meschina , che pro
nunzia coll' o larga . I

Porzà , perzi , e porzine, perzine e mporzt ,


financbe , pure
Poréma , amido > V. mpoſemato , imbozzia
mato .
Pofta , trufa .>

Ponejare , far la posta', la spia , tener l'oc


chio su di qualche cosa .
Pofteoma, postema , donde Poſteomuſo , o po
ſtemulo, uomo pien di pustole , e carbonchi
Pofticcio , finto , che in apparenza fembra qual
fi: vuol far credere , Far.
5 Sto dolore a ppofticcio fa addavero
„Chiagnere mute pe compaſſejone .
Poteca , bottega, da azdyna , od bore
, hope
reum, Fali
Po de caſa , e ppoteca ſe nce mette ;
cioè ci si ferma all'intutto ; stabilmente .
Potechella . Piccola bottega . Fare na potechel
la dinora far un gran contrasto di sole pa
nyole , quali comuniffimamente 6 fanno fral
noftro volgo, e i bottegaj o ful peſo ,
ſulla qualità , o ſul prezzo de' commeſtibili.
Dura quefta animoſità tra 'l noſtro popolo
si i venditori di commeſtibili findal tempo di
Ma
1

1
PRA
Masaniello ; e fu la gran cagione di quella
ſedizione popolare , fatta magnis animis ,
parvis consiliis. Per render contento il Popolo
fi ſon fatte da quel tempo curioſiſſimè leggi :
per eſempio citeremo quella , che il botrega
jo , ſe vuol peſare compreſa la carta Atraccia,
! deve toglierli la coppola 2 e ſtar con eſa in
mano , finchè il cittadino abbia comprato ; e
quello dicefi , far l obbligazione , e quando
il cittadino la richiede , , è tenuto a farla
)

Che ſe vuol coprirſi , ha da peſar non com


preſa la carta . Om . lib. I.
Pecchè accoſsì te faje na potechella
Co guapparia ſenza guaſtà la pella .
Potrone , poltrone .
Porta de nnico ! Poffar il mondo ! poter di
Bacco ! ec.
Pozenetto , e puzonetto , picciola padella : per
diſprezzo dictfi cacapuzonetto di qualche .In
trigherello , e bellimbusto .
PozonataNo, colpo , disgrazia , bolzonata , Faf.
Nó la puotte Scanzà ſta pozonata ,
Ca la ſquatra , ch'aſciaje , parze ave .
- penne .
Pocriſia , ippocrisia , da Ppocreto , Ippocrita ,
sgraffiasanti , santocchio
santocchio falso
falso ,> dal gr. únom
κρίσις και
Pratteca. Lungo uso , e cognizione di qualche
cosa , ma corrotto da peratica , ch'è la borſa
da metter munizione di polvere", detta anche
Patrona . E' voce diſulata . Merita per la
ſua ſingo larità eſſer rapportata per intiera la
izione
deſcr attimento
d'un comb tra due cain
pioni fatta dal Corteſe , che al corto inten
der
PRE
i
der noftro eguaglia le più belle d? Omero
Cerr. st. 27. e 28. cant. VI.
Se vedono , s'affrontano , e s'accoſtano ,
> Rideno , ſe falutano , e le chiammano ;
Se toccano le pratteche , e ſe moſtrano
» Ntrepede,po s'arraggiano,e ſe nſciammano.
9. Se votano , s'allargano , e fe ſcoſtano ;
97

Se ſtregnono, ſemméſtono, es'arrammanos


Se zollano , e le coppole sammaccano 3
» Se ‘mmenano ; ſe parano ; e 'fe fciaceano
S'abbaſciano , po sauzano , e fe tirano,
„ Se ftizzano , le fermano , e fe fcornano .
Mo ſciatano , ' e fe pofano , e retirano .
9 P' accidere , e pe bencere po tornano :

S'acconciano , po paſſano, e fe mmirano .


S'appontano , s'annettano , e po s'ornano ;
Po jettano li fodere , 'e sferrejano ;
> Se peſano , ſe pogneno, e ſtroppejano.
Preammolo . Voce forenſe , dinotante quel De.
creto , che il Tribunale ordinario (pediſce per
immetter nel polfello dell' eredità chi fa pruo .
va d'eſservi chiamato Tia "ex testamento > O

ab intestato . La ſerie di queſti decreti ſerve


poi a dimoſtrar le diſcendenze , e far le pruo
ve della nobiltà . Om. lib . VI.
.

97 Grauco in c'appe fcomputo fto prociefso,


91 E "pe. bbia de preammolo approbato ,
Ca iſso era pe luno , e pe l'auto fieffo
D'auto , e famufa cippo sbroccolato *
Prebba , plehe .
Precolatore , procuratore, in pl. Precolature
Preffatto , piucche rifatto ,> grasso , sanissimo ,
ben in carne .
Preffetto , perfetto .
Pregaria , preghiera .
7
Preg
PRE 47
assicurare ,, prov. Chi
Preggiare , pleggiare , assicurare
preggia paga , quindi Prieggio , il pleggio.
Prejarſe. Řallegrarsi assai . Dall'Italiano pre
giarsi ; ma muta alquanto il ſignificato., giac
chè dinota piuttoſto il giubilare. *
Prejezza . Allegrezzla grande . Ciucc. cant. VI.
0

st . 22.
Scuſame, Leno mio ; ca io non faccio
Mo che me fare ; tanta è laprejezza! *
Premmera , primiera , e termine , e forta di
giuoco :Terzeja na premmera , veder se rie.
sce qualche dubbia cosa . Vorà la premme.
ra , combattere , Faf.
» Quanno lo Campo vuoſto , e fto Cam
w paccio
otarranno dell' Alia la prenimera .
Premmone , pulmone -- * -Faſano per dir che a
avvilirono , canto :
Lo core a tutte addeventaie premmone :
Mi aje 'fatto fa li premmune fracete val
non hai volutofar nulla diquanto iho detto
per dispettarmi
Prenezza , gravidanza , da Prena , pregna , in.
cinta , in gener. maſc . Prieno dicesi di un
gran goloſo , che non poſsa veder cola ſenza
desiderarla , o di chi troppo sabbia ripiena
la pancia di cibo, o ben informato, od inteſo
di qualche coſa och abbia in corpo notizie
intereſsanti , o ſdegno da sfogare . Fal.
9 Co fli carizze a n'autra cecà puoje ,
Ch'io nne To pprena de 'li fatte tuoje .
Prella , prescia , fretta .

Preſentuso . Ardito , che si presenta con fran


chezza , arrogante , che molto presumedi se;
onde trae la ſua etimologia . Il Corteſe con
.

traf,
P E.
traffacendo il parlare di quelle noſtre che
vorrebbero toſcaneggiare per parer gentil
donne , diſle ( Parn . Cant. I.)
92 Va via (diſs'eſsa ), ſcria da lloco , hai viſto
Queſto melento comm'è preſentuſo ?,
» S'un niortajo teneffi quinci lifto
Un Ernia li farei ſopra il Caruſo . *
Prefomenzeja , presunzione .
Prelonia . prigionis .
Preftare , v . mpreftare .
Pre utto , prigiano, e prigione : Ire a mmagna
preſutto , anda carcerato .
Preta , pietra , dim. Pretella , sassolino .
Pretejante , Tirator di pietre , grande qualità
de noſtri Lazzari ( v. F. M. F. nella ſue E
piſtole differtazionali in Lingua Napoletana )
Cort. Mico. Pass. cant. U.
Da Giancola ſcennente Gianferrante
» Smatgiaſse , comm'a l'aute anteceſsure ,
> Pecchè tegliulo fuje gran pretejante .
Pretecaglie , pietre sfransummate , cementi di
case cadute , dirupi .
Pretejare , ciottolare, tirar sassi , lapidart .
Prevaſa . Latrina , luogo della caſa , ove fi but
tano gli elcrementi . Dal Franceſe Privè
che dinora lo fteſso ; e forſe è voce antica
c; latina per eſprimere luogo a parte , luogo ri
tirato . Cort. Micc. Pass. cant. II.
No juorno jeà zompanno pe la Caſa ,
E cadie nchiummo dinto a . la prevala .*
Prevete, Prete , in pl. Prievete .
Pricolo , pericolo .
Prievolo, pergamo, bigoncia . Faſ.
E ppo ncopp’a no prievolo ſagliette ,
‫כלי‬ E pparlaię co pparole azoccarate . .

Prim.
PRO 4 )
Primmopilo , lanugine , quella teneræ prima
2

barba , che nasce alla gioventù .


Proceta . Iſola nel golfo di Napoli notiffima .
Non ce vede Proceta > ſi dice di chi abbia
cortiſſima viſta giacchè queſt'iſola eſsendo
la più vicina è la prima a ſcoprirſi dopo
voltato il capo di Polilipo , e per l'altezza
del terreno li rende viſibile in mare ; onde il
Poeta Latino cantò .
Hinc Prochite alta paret .
Ciucc. cant. V. st. 6 .
Non penza a chille che le ſtann ' at.
tuorno
. Non vede manco Proceta , o no cuorno. *
Prodere le mujano , diceſi di chi non ha requic
pel desiderio di far qualche cosa , e spezial.
mente di menar ke mani , Fal.
' N cheſto a Rrinardo prodeano le mmepo,
Eſsenteaſe morì de itare a ſpaſso ...
Prode te faccia , bxon pro ti faccia .
Proervio , e proverbejo , proverbio .
Proffedejare , contrastare ostinatamente , v . sbat-.
tagliare >, onde Proffedejuſo , tem . proffedejoſa ,
petulante , ostinato .
'rojere, forgere .
Propajena , è propaneja, propagine , o ſia pian
>

ta di vite novella , o tralcio di vite, che pie


gato ſotterra fi paſsa a novella riproduzione
di ſe , V. magliola ,
Propeto , proprio .
Proſpere. Natiche . Om. lib. V.
2 Ca benedica , peſa comme terra
Chiù de tutte le proſpere ,,e la panza. *
Protocopia., arią , areja ', Hà 'n protocopia ,
stare T.II., e grandezza ·
in gravita
Diz.Nap. Pr
PU O
саро , e chi affetra
Protonquanco ., maestro , capo
superiorità , e si diporta', quando anche sia
superiore , con molta é caricata sostenu .
tezza .
Provecata , donna destra ,> pratica , e che sa
dir i fatti suoi .
Prubbeca , moneta nostrale di tre torresi .
Prubbecare , e ſprubbecare , pubblicare , buca
cinare .
Prunto , pronto , vegeto , argute .
Pucadoro , da puca , innesto, e val nobile ger
> >

me, ed innesto pregevole , dicefi d ' un bel


ragazzo , o ragazza .
Puccia . Si dice pane di puccia quel pane bian-.
co, che ſi uſa per far la zuppa . Viene dalla
voce Spagnuola Puchera, che dinota pentola.
Oggi è voce antiquata , ma trovali ulata dal
Corteſe nel Micco Paſſaró cant. Il.
Pane de puceia da lo Panettiere .
Punejo, se punio , pugno . Far a ppuneja , cor .
trastare .
Puojo , poggio, dim pojetiello , e puojetiello ,
poggiuolo .
Puonteco , che ha sapore .d'acqua salsa mari.
na , da mortos , il mare ; quindi Pontechezza,
asprezza , v. forvigno , Fal.
E la fortuna ponteca , e lo juorno . .

"S Che fe nne nnammoraje, 'n ' chille fegnava.


Puorco diciam ogni qualunque perſona fudicia
èdi ſozzi coſtumi, dalla qualità , e proprietà
del porco , di cui è nota la natura'.
Puorco farvateco, cignale è detto duom di
2

euor peloſo , e d'iſpido eſteriore , e diciam


perciò anche urzo . A lo canto de lo puor
€ 02 o quanno canta lo puorco , val a mezzo
di ,
7
PUZ
di, e'l diciam de' grandi dormiglioni i quali
fan la vita del beato porco , Fal.
E li puorce cantanno ló fcetaro .
Purpo , polpo , le -coce comme a ppurpo co 11°
>

acqua loja, si gastiga da se : comme a ppur


po lo vatte da che tal forta di peſce non
mai fi cuoce bene , ſe prima non fia ben bear
ne battuto con una canna ſpaccata • '
Puzare , v . appuzare .
Puzillo , chi ſta ſulp attillatura , e full amo.
roſa vita .
Puzo , polso , e 'l moto del ſangue nell'arteria,
onde ba perdute li puze diceſi di chi è mor
to , o preſso a morire . Toccà lo puzo : a
quarcuno , vale smungergli danara
7

Puzza , fetore . ? .

Pazzo , pozzo , formale .

Q Vacchio ,cappio ; ncappafte merola a lo


quacchio , ci ſei ſtato colto . V. cacchio .
Quaccola , e diminutivo quaccofella , e quacco .
farella , qualche cosa , o cosertina .
>

Qua cquareja , gorgogliare. Faf.


» Quacquarejà lo ſciummo 'n che ſente
Comm'a ccaudara .
Quaglia . Uccello noto . Pigliare na quaglia in
.

ſenſo traslato vale mettere il piede sopra una


stronzo .
Ive chiù nianze, e pegliave na quaglia ,
9 Ma molla molla, e liqueta commi'uoglio :
» Nzomma vota da ccà , gira da llà
> O paglia o ſtronze avive da trovà . *
C 2 Ne
52 QUA
Ne vuoie de la quaglia , val vuoi parte alli
gugi ; fona ca piglie quaglie , perdi il tempo
senza aver l'intento , prendeſi per bella don
na , che quagliozza pur diciamo . Vuò de la
.

quaglia , Falano inteſe per vuoi esser mio


amante ..

Quagliare , coagulare, da Quaglio , che Gaglio


pur trovaſi ſcritto , ed è quella materia acida
da rappigliar il latte per fare il cacio .
Quagliarulo ; uccello molto diverlo dalla qua
glia ma così derto dal prevenir ſempre tra
noi le grandi entrade ne' noſtri paeſi di quel.
le , ed indicarcele colla loro precorfione . E '
anche una tal borſellina di pelle , che leg.
giermente battuta colle mani fa un ſuono , che
pardica me me, uſata appunto nella caccia del.
de Quaglie , che fi dice ghire acquagliune ,
Faſano :
LP ora era quanno nuje jammo acqua
4 gliune
Dinto lo Giugno a ffare lo me me.
Qualiſſe. Perſona qualificata ; un'altro lui , fi
mil in tutto .a lui . Ciucc. cant. XIII. st.42.
.

E reterate
5 Da l'agte li qualiffe . *
Quanno chiovettero parle , ee fico ſecche .: *
E
un modo proverbiale di dire per eſprimere
un caſo , che non ſi è mai dato . . Tira ori .
gine dal racconto IV . della Giornata Prima
de lo.cunte de li cunte del Bagle ,> che ivi
ſi potrà leggere , *
Quanto curre,e nipizze . Modo proverbiale ,
che dinota eſſer la coſa aſſai difficile . La me
tafora è preſa dal giuoco di correr l'anello
che
QU A 53
che a prima viſta ſembra facile infilzarlo
Virg. cant. III st. 87.
Tu te pienze , ch ' Italia fia vecina :
12
Va , arquanto
e curre e mpizze haje da
, paſſ
U.h quanta guorfe . *
Quara jelima, quaresima. Ha fatto quarajefima
a Taranto , val s'è ingrassato , da che ot
timi peſci , e cruſtacei eſſendo in quella Cit.
tà , potevan fargli palfare men incommoda
mente que' giorni di penitenza .
Quarera , querela , lagnanza.
Quartarulo , forta di barilotto .,. e propriamente :
da vino .
Quateno , quel che importa . Faſano ,
1 ) Ma venimmo a lo quateno &c.;
Quatra , miſura contenente la quarta parte da
uno ſtajo 3 o d'un tomolo 7' che farebbero
dieci rotoli . Far.
Che ffecero de vierme', a - la - menaccia ,
Na quatra , e fluorze cchiù pe la paura .
Quatrare , andar 4. sesto a genio , piacerengi
garbizzare. Faf.
‫ رز‬Po decette Crorinna : o Rre , e ppatronego
Vi fi te quatra buono ſto ſermone .
Quatto de maggio . Giorno", in cui in- Napoli .
fi muta cala 7 e quindi di prende in fenfó di
sfratto ,; espulsione. Ciucco cant. XII.-st. 21.
• Caccia de Tore
» Non ſe po ’n cielo manco nommenate ,
Pocca dacchè ncappaje Giove: a n'arrore ,
9) Deze a ſta caccia li quatto " de Maggio
Sotto coperta ca facea dammaggio . *
Ommo de quatto a mmazzo , val da niente,
o di poco significato , come ſon alcun erbe ,
C3 che
54 QUA
che da' noftri venditori cosi legate fi vendo
no Faſ.
» Deh contentate, ch'io de quatto a mmazza
Lo caccia a lluce , fuorze, aje sfazeione.
Quatto de lo muolo . Statue di marmo rappre .
ſentanti li quattro principali fiumi figurati
in quattro vecchioni colle urne , ſculti dal
noftro Concittadino Giov: di Nola , e ſituati
un tempo in una fontana del noſtro molo
donde furon tolti da Pietro d'Aragona Vice
rè di queſto Regno per traſportarli in Iſpa
gua . Oggi da noi fi citano come non efi
flenti , o comeoggetti impotenti ad agire .
Faſano :
„ Chi ncè vo ghì ? li quatto de lo muolo ,
A ttagliare (so voſco ſpaventuſo ?
E da leggerſene la grazioſa metamorfoſi del

famoſo noftroMaſillo Reppone nella ſua Po
fillechejata . Ecco la deſcrizione , che ne fece
il Cortefe nel fuo Cerriglio cant. V. st.
" Oje è lo juorno , che ſtanne agguattate ,
E devacano l'acqua adalo adalo :
» Ognuna ſtà co le ſpalle votate ,
Conforme fe trovaje , così è remaſo .
E coſtume di noi altri Napoletani di tacere
ſpeſſo alcune voci , laſciando agli afcoltanti
la libertà di fupplirle , così è nella voce
Quatto , cui talora manca il principal ſoftan
tivo di busse , onde Far. ma nn ' appe quatto
'n primma & c. così altrove dammene uno ,
cioè un bacio . c . 18. ott. 32.
Quaſciano , villano ,3 ignorante , ed uom zotico .
Quaſciana . Villana i Corrotto da quatrana ,
.

la qual voce deriva dall'altra Quatraro , che


dinota il villano , Tass, cant. VI. st . 72.
Don .
OU 1 55
Donca tu non nice faje chiù defferenza
Da na femmena bona a na quaſciana . *
Quinnece ,> quindici : quinnece', e fallo , val su .
perare .
Quintana. Giuoco di gioſtra oggi quafi difuſato ,
e li fa cercando d infilzarla ſpada in un
cerchietto di ferro pendente in aria : Per if
.

Regno ſi fa di varie altre, ma quafi confimi.


li maniere . Tass. cant. VI. st . 40 .
Nè maie quintana avette ſta carrera-,
Cort. Ros. att. I. sc. . .
Corre ad auta quintana ,
> Chi ha le bellezze ſoje . **
Quietato , e quetato ; quietato , v. acquistato ,
val anche placato , e maritato , ed anderebbe
ben derto, fe la moglie non fuffe in fatti una
vera inquietudine: in quinteffenza , ancorchè
fia buona :
Quivoco , e aquivoco , equivoco .

Ebraico racha ( fatuus ) , refa nota a noi,


perchè s'incontra nell'Evangelo . Qui dixerit
fatri suo racha. Viol. Vern . XLII .
9 Saccio ca vuje non ſite de li racchie .
Cap. Son. MSS .
99 Io mo ſo racchio , e bevo co lo Giſco. *
v. civoto , chiario , zaflejo , babbano , mam
malucco , catarchio :
Raccovota , raccolta .
Radeca , radice , causa , v . rarice. In ſenſo oſce
no il membró virile.
C- 4 Ra .
56 R I

Řadita , forta di farina roſſa .


Rafajele , n . p. Rafaello .
Raffajuolo , forta di dolce ben frollo .
Ragliare , e arragliare , ragghiare , dicefi d'uri
cattivo cantore per difprezzo
Ragno , detto di un ragazzo di ben tenue teſli..
tura di corpo .
Rajo , raggio .
Rammaglietto , in pl. rammagliette , mazzetti
di fiori, che per lo più fon doni d ' amanti
Ranavotte . Piccoli rospi . E voce compoſta
da ranå , e da botta , che in Toſcano dicon .
fi i gran roſpi . Cort. Micc. Pass. cant.
III . st . In
Lo trivolo già fare se ſenteva
A lupe , varvajanne , e 'rranavotte.
Ranavuottolo , raspo , v. ruofco . ii
Ranfa , v. granfa >, zampa, prendeſispur per una
mana .

Rango , vale dall' un de' lati , Faſ.


>

A lo cuorpo meſe nnante


Na zenna de lo ſcuto , e rrango veons.
forta pur di malattia per attrazionede' nervi:
quindi, pateſce de rango , val è un avaro , ed
un ladro :
Rano,, grano , e ſorta di moneta di rame di 12.
cavalli noftri .
Ranonchia , rana , detto di Dorina ciarliera , e
d'una figuraccia mal propria e fomigliante
a quell'animaletto .
Raoſta , noto peſce del genere de granchi di
mare : Parea raoſta cotta , stav' arrossite .
Rappa
Faf.
, grinza , ruga , k. creſpa ,3 repecchia .
» No
RA S 57
No chianto ppe le rrappe: le cadette

De priejo
Rapeſta , rapa , membro virile , un biltri .
1 Rapillo , lapillo , ſorta di arena fra noi in uſo
per fabbrica '.
Rala , barba fresca , Faf.
Sempe nnante le va co ffogge nove ,
997 Ma ſempe nce perdette eſſa la raſa
ch ' intendendo di donna , val ci perde laver
si polito il volto col vetro , strofinatura , edi
imbollettatura .
Raſca , ſorta di formaggio Calabreſe , ordinaria
mente di figura cilindrica , e ſpurgo- oatarro
fo, e craſſo
Rafcare ,, raschiare , radere , e lo ſteſſo che ra-
ſcagnare, far un leggiero squarcio sulla pels
le con ugna', o simile, fin ad uscirne san .
gue : sputar materia flemmaticovischiosa , e
con isforzo , da raſca ec. .

Raſcagnare: Graffiare de' gatti : Dallo Spagnuo


lo Rascunar “; che dinota lo ſtello :. Corto
Mico. Pass. cant . VI. st. 20.
2 Cheſſa arma-
lo core .,, el
e le raſcagna
*
,
Cheſſä le fa: votà lo cellevriello .
Raſcagno , sgraffiatura , V. (graffegnatura .
Raſpare ,-grattare , Fal.
E ppenſanno la capo ſe raſpaya .
Raſulo , rasojo , raſulo affilato, dicefi d'una cate
tiva lingua : raſulo da varya , ee contrapilo
diceſi di donna venale, che sa spiluccar bene
gli amanti , o di un avvocato ; o ministro
dalle cui mani non parta. il cliente., o'l. li.
Irigante se non espilato's
Razejone , con una z C
dolce , val quella por
S zione
REC
zione di pane , danaro ec. che -li paſſa a mi.
litari , galeotti ec.
Razzejone , orazione , fi pronunzia colla z
afpra .
Razejonale , chi rivede i conti , fra noi magi
ſtrato di mezza toga , e chi va cantando fto .
rie , ed inſulſe orazioni o barcarole per le
ſtrade per guadagner qualche monetuccia .
Rrazejonale , irragionevole .
Razzimma . Lo ſteffo , che razza , progenie
discendenza . If Lumbardo parlando degli afi.
ni ' (Ciucc. cant. XII. st. 12.)
Ora faccio ca in cielo è decretato ,
Ca fta razzimma toja aggia a regnare
» Sempe a lo munno, accoſsi bo lo fato
Razzo , arazzo .
Rebommare , ribombare , risuonare ' .
Recaglia , guai .
Recaſſo , quella parte della lama della fpada >
dove ponefi Peſa , Fal.
‫ رو‬La ſpata ad Ardiazzillo llà becino
',
» Mpizza z lo fcianco pe ffi a lo recaſso .
Recenale , originale , materiale, veridiero, co
me la vai
Recep
Far.
orcaria , reciprocazione , controcambio
» Ca fi non trovo receporcaria ,
Sto da vajaſsa , e ppuro è ſciorta mia .
Recetante , comediante .
Rechiarazejone , dichiarazione , spiega .
Rechino , ripieno .
Recola , requie .
Rechippo . Cucitura fatta nella ripiegatura . Il
Corteſe Rose' aft. I. adoprò in ſenſo tras
slato .
R E F 59
3 E fcoſo lo rechippo a lo dolore . *
per dire : mi do turto in preda al pianto ,
ed al dolore ,
Rechieppa , girandola ,,, ragiro , macchina ,
Faſ.
Mille rechieppe nventa , e fforbarie 7
) E nchiemmanno, e afferranno , va lloc
» cigne :
Recosà , ricusare .
Recrlo , ristoro , ricreazione :
Recuoncolo. Luogo angusto di nascondiglio. E
viſibile l' etimologia dalla voce Franceſe Reo
coin. Virg. cant. I. st. 145 :
E maje chell' olsa
Aggiano no recuoncolo de foſsa . *
Recuoncolo d'acqua , comberella ; v. remar
3

chio , redduoſso ;
>

Rede, erede , . V. arede , quindi Redetate , ere.


ditare .
Reddyoſso , ridotto ', porto , Faf.
,, Già la varchetta arriva a lo rredduoſso ,
E ffia lo ſia ſia 'n chelle arene .
Refarcare , diffalcare', scontare ,
Referennarejo , spione', che port notizie
a
Referuto , riferito .
, tutto

Refonnere-,contribuire,
perdere ,replicare .
,
3
soccorrere, spendere ,
7 '
Réfonne féſche , replica , colpi .
ReſoftareS'auza
, rifondere , dare , colpire , Fal. ſcette
>

cchiù ttardo ; e dde no gra


nente ,
Primma ch ' auzato fia , refofta Argante .
Refreddato , raffreddato ,
Refulo , Soccorse .
с . Rer
60 R EN
Refuto , rifiuto , disprezzo .
Regatto , far a regatto , far a chi più pud .
Regenale , e aregenale , originale .
Regnola , diceſi di donna querula , e miſerabi
le , che ti rompe proprio quel ' ſervizio co'
ſuoi perpetui lai , da pryrups, frango ; e d'un
ragazzo , che ſempre pianga .
Regnolejare , il lamentarsi de' gatti , quando
>

cercano i figli , o vanno in amora . Pare che


non abbia altra etimologia , che dal ſuono .
Cort. Micc. Pass, cant. VI. st. 14
E regnoleja comme de Marzo gatto .
valanche , lagnarsi come un ragazzo 2
> V.
piccejare .
Regnoluſo , piagnone , querulo .
Rejere , reggere , regolare , star in piede , sof
frire : Non fe reje ; non pud star all im.
piè . Non fe po rrejere non si può sof
frire .
Remmaluglia , resto , reliquia .
Remmerdi , oggi renverdì, rinverdire , tornar
vegeto , e florido , Fal.
Faſ
" Accorsi rremmerdette la chiappina
All'acqua. de le llagreme ammoroſe,.
»

Remmiraggio , Romitorio :
Remollare , ammorbidire , placere , indurre .
Reminore , rumore , strepita ·
Kennena 7 e rrennenella , rondine > noto . UC
cello ,
Renonzare , rinunziare , rifiutare , donde renon.
zato , refutato .
Rentagliare , intagliare , centinare , tagliar in
torno al pizzi ,
Rente rente . Vicino vicino ; abbreviato dal la
tino
R E S 61
fino adherens , aderente ..Ciucc. cant, VIII.
St. 46.
22 . . E rente: rente
92 Achille ciuccie ſtrezne lo mufillo *
Repecchia , ruga , onde arrepecchiare V. ar

rappare -

Repetejare , lagnarsi , v. piccejare


>

Repolune . Spinte , che ſi: danno tra loro que


che ballano danze Pirriche , che un tempo
le 기
* uſavanja, e chiamaronli ntrezzate, , mper .
tecate , e da' Toſcani ballate.. Tiorb. Cordo
IX .
Vi fi faute , e repolune ,
Siente apprieſso ſte canzune .:
Si trasferiſce a dinotare seria riprensione ,
sgridata. Pare che l'etimologia ſia dal latino
repello , che ficcome può dinstar le ſpinte ,
che ſi danno que' che danzano cosi può. 2

anche indicare, I? eſser. ſgridato 15.e. mandata.


via
Requiammaterna ,' corruzione dal lato requiem
æternam , principio di un'antifona nella noftra
Chieſa in fuffragio de'morti . Fal.
jo Li.Saciardote Hà co ddoglia nterna
Le cantajeno la requiemmaterna ...
Reſcefra , discifrare , spiegare...
Reſcire riuscire :
Reſcegnuolo , usignuolo , v: Kofcegnuolo , Be
glià lo reſcegnuolo , ubriacarsi ..
Reſcennenzeja , discernenza .
Reſepela, e reſibbola , risipola.
Resia , eresia , strepito , rovina, Fari
3 ) Edde li grann' ordigne la refia
Cche (mancano li perre ppe. le mmura .
Refillo, ſorta di legume del genere de' faggiuola
.
62 R E T
di piccoliſſima mole , e diminutivo di riso da
ridere .
Reſorvere , risolvere , v. reſolire . .

Refta , arista : reſturó , pien di ariste .


Reſtellà , distillare , stillare .
Reftina , spineto , veprajo , roveto .
Reſtivo , restio.
Reſtocchia , ristoppia .
Reftotele , n . p. Aristotele .
Refuglia , rimasuglia, ritaglio . v . remmaſuglia .
Retaglia , rimasuglia , diceſi di quel che cade
nel taglio de'panni , tela ec. nel farſi qualche
abito , camicia , o ſimile .
Retena >, redine', o moltitudine di cavalcature
occapezzate da carico.
Reto , dietro Reto pede, indietro ,
Reromano , indietro, talor di soppiatto .
Retoprova , ultima prova .
Rettorio . Emiſsario fatto nel corpo umano con
veſſicante ; invenzione medica per non ftar
6. male' , e non ſtar bene · Deriva dal latino
* Eru £torium . Cort. Micci Pass. cant. VII.
st . I.
os E nanze , che Tetone fe foreſle ,
Pe lo rettorio l' ellera cogliesse . *
Retretto , camerino : queſta voce fi crede preſa
dal Franceſe, perchè in quella lingua, ed og .
gi preſſo di noi s'intende per quello retroſtan
zino , in dove le Signore tengono i lor bidè,
i vafi immondi ,? talor la toeletta , & fpoglia
no , e veſtono ec. e pure chi non legge i fo
li Breviari e Flossanctorum ſa che ella è di
noftro dialetto fin da più ſecoli . Faſ.
Ccoſsi arrivate . Tancrede a no lietto
,, F#
REZ 63
Fu ppuoſto , ecchella 'n funno e no re
ir tretto .
Retrubbeco , idropico , v. itruopeco..,
Revenì , wtornare , ravvivare ; quindi Reve
auto ec.
Revenr , diventare , stentare , faticar da face
chino , crepare , sentir pena ' .
Reverzare , rovesciare , vomitare .
Reverzamente , diversamente .
Rreverenno > vaso immondo , cantara ; daſſegli
tal nome dalla ſomiglianza del coverchio col
cappello de' noftri Cappelloni , che col tito
2
lo di Rreverenno , e Së rreverenno ſon ono .
rari .
.

Reverzo , universe , Faf.


Chella líoletta dinto effa arraduna
39 Quanto de bello ha lo Reverzo tutto .
Revierzo . Storpiato dal Corteſe nel ſuo Micce
Passero per lepidezza da universo e per in .
dicar l'ałnità del Dottor Chiajeſe . Cant:
V. st 8.
Chella che nommenara atunno a tunno ,
Pe quanto gira lo revierzo munno .
L ' Universo nel dialetto Napoletano diceſi
propriamente lo nueverso
Revierzo , rovescio , colpo di scherma
Revora , rivoltare ,, ribeltare .
Revudre, rivolte , raggiri.
Rezza , rete da pesca , da caccia , e talor to
ſteſſo che rezzuola v.
Rezzetta , ricetta , pronunziali colle z2 dolci .
Rezzola , rete dá custodir le chiome.
Riale , regalo , donarivo , & reale .
Ricchie panné. Orecchie pendenti , come quel
2
le dell'alino Riecbie & corrotto dal latino
64 R I E
auricule ; panne poi dal latino panne . In
ſenſo translato ſignifica uno ſciocco , un aſino .
Ciucc . cant. XIV . st. 44.
E da chi comm'a loro ricchiepanne
> Non erano a lo munno, erano a biſta
Canoſciute pe ciuccie e miſle a liſta .
Ricciardo , v. Licciardo .
Rieco , Greco je ſorta di vino noftrale di otti
ma qualità , così detto da chi l'introdulle in
queſte contrade , ch'era un Greco di nazione;
e l'ava è perciò detta aglianeco corrotto da
11 avixos , greco
Rienzo , e Laorienzo ,.n. p. Lorenzo , in dimi.
nut. Renzullo .. Renzolillo , Laorenziello , ed
in gergo , Innamorato‫ܕܐ‬, donde il verbo Ren
zolejare , che val propriamente quel girar in.
torno le caſe delle amanti aſpettando di veder:
le , o parlar loro .
Riepeto . Pianto dirotto con ischiamazzi
grida , L'antichiſſimo uſo di piangerfi: (u ' ca
daveri de' defunti non ſolo dal congiunti più
ſtretti , ma da donne prezzolate , che gli an .
tichi chiamarono præficas , fi conſerva ancora
intatto in molte Provincie del regno di Na.
poli ; e nella Capitale ifteffa non è gran tem.
po" , che vedefi abolito . Non ſolo si deve
piangere , ma tra ' ſingulti debbong rammentax
re le azioni del defunto , e dal ripeterſiap
punto quefti fatti viene la voce rispeto che
nel ſuo narural ſenſo non dinoterebbe , ſe non
ripetizione · Ho inteſo io una donna , che
facendo il riepeta ful cadavere del marito
rammento conſecutivamente , e con breve
pauſa di ſoſpiri queſti due fatti : Ab quanna
2006 regalaje, chillo bello meccaturo Ab /

aka •
R IN 65
qwanno me dava tanta mazzate ! Non pe.
ferti trattener le riſa dal vederla ſemplicità
to rammefhe tra le glorioſe geſta del defurze
gran baſtonature ricevute
Le mogli , e le magar lere , al piangere , e
al far riepito, foro tenute a barrarli , graffiar
fi, e ſtrapparſi ii capelli ; e queſto peri chia
maſi riepeto vattuto , ed è il più forte ditut.
>

ti . Gli altri congiunti non ſono obbligati ad


altro , che a piangere. Si adopra in fenfo tra
slato . e dinota un lamento , un rumor gran
de ,> 'e molesto. Ciucc. cant. I. st. 19.
Se mefe a fa no riepeto varttuto ,
Che farria ſtato pe ſcetà n'agliero .
v . trivolo , piccio . Faf.
» Co no riepeto torna a It lammiente ,
Ma no fuono lo ſtronca , che flentette :
>
Rieſto , resto . Fatto a rrieſto val ucciso sul
- fatto , e morto subito .
Rina n. p. decurtato da Catterina .
Rine >, reni ; aſciuto da li rine , figlio. Faf.
, Iffo po la conſola , e fle l'abbraccia ,
‫גל‬
Comme le foſſe aſciuta da li rine . .

Rifarchiare . Dobbiamo queſta energica voce


all'impareggiabile 2, e di ſempre compianta
ricordanza noftro D. Fastidio , che nel reci.
"

tare all'impronto la creò e lado però in


fenſo dek fan che uſano i gran perſonaggi cer
ti forzati , e finti fogghigni , e ſorrifi di av
venenza per maſcherare la durezza del cuo
re . Efiftendo per diſgrazia la cola , era giu
fto inventar la parola . Si trova adoperata
.

nelle commedie del Ciarlone , nelle quali que


ſto illuſtre Attore recitò . *
Riſo fardugneco , riso dispettoso . Ri.
66 Ř OR
Rita , r: p. abbreviato da Margherita : in di .
minut. Retella , e Ritella .
Rito, dito , e luogo pio , forſesobe
della Madonita di Loret
sumag in
Cue" fi veneraine
quella Chieſa te
un Conſorvatorio di gio
vani applicati alla muſica , come ſon quegli
altri uella Pietà de' Turchini , di S. Onofrio
ec . Fal.
Paſa , e no ſuono ſentence ofratanto
Cche pparea nfienme la Pietà , e lo Rito .
Rizzo , riccio , e forta d'animale ſpinoſo cost
terreſtre , come marino .
Roagno e rovagno , ogni qualunque vaso di
>

breta , e più preciſamente intendeſt lo stera ,


corario .
Rogna , e rugna , scabbia : cercare rogna, espora
dar gwai
si a ' guai ; grattare la rogna ,
adulare
Rollo , e ruollo , ruolo , nota d'uominidi qual
che ceto , di denari da ripartirſi ec .diceſi pro
priamente di quella nota , che fi fa da' noftri
Maeſtri di caſa in ogni fine di meſe pel px
gainento de 'falari della gente di corte... Fa
ghì tutte a rrollo , non risparmia alcuno .
Rommecare , digrumare , ruminare , Faf.
97 Dinto lo core de lo miezo juorno
» Quanno la morra all'ommra rommecava.
Rommito ,) eremita v. affierto , e remito ,
Romfare , ronfiare , ronfonejare , ronciare rusa
siare , Fal.
„ Ognuno alliegro va a rronfonejare ,
Boglione penſa , e non po arrecettare.
Rora , 17. p. di donna', e Rodi , famoſa Citta
3

Greca , di cui benchè tutta la premura fi aveſ.


fe , pure quando altra maggiore ne nacques
ROT 67
fi die luogo al prov. noftrale, sarvese chistos
e po se perda Rore, onde ſimilmente il Fa .
fani canid facendo dire al Re Altamor inna .
morato di Armida , il quale,
E gente , e nuore fujo lalfa a mmalora :
Se Terva cheſta , e cche ſe perda Rora .
Rorere , rodere , mordere ".
Roſa tommaſca , e più comunemente roſa to
mafchina. E ' corruzione di rosa Damascena',
perchè dalla Siria a noi venuta , ed è una ſpe.
zie di roſe di color più rubicondo , e più va.
go . Tass. Cant. IV . st. 75 .
»
Comme ſtraluce ſotto la rofata
Rofa tomàſca , orofa moſcarella .
Rolata 1 e roggiata , brina , V.'acquariccia .
Roſciato , fortadi velo di ſeta traſparente a
Roſecare , rodere , addentare , mangiare .
Roſeca- chiuove . Uomo avarissimo . E ' preſa 1"
energia dell'eſpreſſione dal voler indicar uno ,
che roficherebbe , e penſerebbe ſpolpar anche
un chiodo , come ſe d’intorno ad eſſo vi fof
ſe profitto di carne , o di ſucco da trarre .
Si dice egualmente per metafora rosecare
chiuove per arrabbiarli , e trovarſi coſtretto
a fopportar cofe inſoffribili , 4
Roſſigno , rossiccio ,> v. rulo .
Rofola , certa parte di carrie porcina magra tra ' l
graffo : mal che viene aditi 'pel freddo , pero
dignone , v. ſperone .
Rotecare ; dimenarsi a stento , cader of terra
dopo fatto conte un giro , o sofferto un capo
girolo .
Rotella , girandola composta di fuochi artifi
ciati, che gira appiccandovi il fuoco .
Rotolejare , v . vraciolejare Ro
RU
Rotiello , circolo , conversazione : va ppe lo re
tiello , va per le bocche di tutti , Far.
Mente ppe dogne npizzo è no: rotiello
E non s'affronta nulla peneione .
Rottorejo , fontanella , v. caoterejo ,> e rettorio .
Rottura , apertura , ernia .
Rovagno . Vaso di cteta . Om . lib. I.
A me non mancarrà de dà qua ghioja
Quarto rovagne co no ftrappontino . *
Roviezzo , foſta di picciol uccello , detto per
ciò d'un uomo di gambe fra l'altro molto
delicato .
Rucco , colombo .
Rucche rucche .. Ruffiano. Merita qualche ſvi
luppo V etimologia di queſta noftra voce per
lo vantaggio , che poſsono trarne gli etimo
logiſti delle altre lingue : Tra contadini gli
amori fi fanno co' mezzi corriſpondenti alle
forze della loro povera condizione. Un'aman
te è ben fortunato ſe. può tentare d'ammol
lire il cuor della ſua donna col dono di qual
che pajo di pollaſtri , o di piccioni. Quindi
il portar polli , il portar piccioni , è ſtata e
ſpreſſione detta per ingiuria a chi facea da
mezzano degli amori., Porta- pollastri tra noi
fi dice ad un ruffiano . Cosi anche in Toſca .
no : ed è rimarchevole', che un biglietto il
moroſo è detto da Franceſi: un petit poulet .
A Napoletani più energici, e più ricercati
selle metafore di qualunque Nazione , in ve
ce di nominar palombi, e piccioni, parve ba
ftare il fare il ſuono della cantilena di cote
fti- uccelli ruch ruch pet eſprimer tutto . Ora
noi non dubitiamo , che da queſta maniera
antica d'ingiuriare il mezzano 重 portator
de
RU O 69
1
de' polli fi formaſse la voce rucchiano , che
fi è alterata in ruffiano ; voce divenuta pro
pria della lingua generica , e paſsata anche
nell'Ingleſe , quantunque con alterazione nel
fignificato . Proponiamo queſto noftro perfie
re a' Signori etimologifti Italiani , che ſono
ftati finora incertiffimi ful trovar l'etimologia
i della voce ruffiano '.
Ruglio , pieno fin a versarsi , diceſi de' vali ,
ma più de’ liquidi >, che de' ſolidi ripieni , v.
varro varto .
Rumpecuollo., diciam uno ſcapeſtrato , che con
duce altri a mala via . A rrompecuollo, a
precipizio , con estrema fretta , e velocità
2

Faſano :
A rrumpecuollo corre nverzo llane :
Ruonto . Zamparo , zotico . , villano. Omer. lib.
VII.
9 Non s'ha da fa co zaffie, ně co rruonte.*
Ruoſpo , botta , rospo : diceſi d' uom di brutta
figura, cattivo colore , gialliccio , ed abe
fo . Abbottà comme a rruoſpo diceſi di chi
a malincuore ſoffre qualche coſa , e quaſi ne
crepa .
Ruotolo Scarzo , disgrazia , avventura inopi.
3
nata . Faſ.
Ma che ddico ? autre barve de la toja
A ſte rrotola ſcarze ſo ntorzate
Rurece , dodici , v . dudece .
>

Ruſta , ruvo , rovo , goffa di spine .


Ruzza , ruggine , odio.

Sa
70 SSAG
A G
S

,
min. e: Isabella:
SAbella . p. v. Belluccia in di
Sabelluccia n.
Saccente , dicefi del cacio molto piccante , e sa
poroso , e d ' un uomo savio , e prudente 3
talor detto di chi non l avendo, affetta con
caricatura della dottrina , Faf.
Ma l'autro Frate Arcantro cchiù fface
cente .
Sacchejare , da facco , abbottinare
abbottinare , subare .
Saciccia, é faociccia', salciccia , quali salsa
>

ciccia , carne ſalatá .


Sacriſtano . Guardinfante . Ornamento donneſco
inventato per far apparire maggior ampiezza
alle veſti , e forſe naſcondere la maggiore
ampiezza del ventre pregnante '. Almeno la
tradizione è che quefta origine abbia avuto ;
e la steſſa voće guarda infare ſembra mani -
feftarlo , Ciucc. cant. VI. st. 25.
Sciù fciù è briogna , co na fcarpa chiana
Sott' aa lo Sacriſtano ! , che si pazza . *

Saglienvanco , e lavotanvanco , saltimbanco


cerretano : dicefi di chi voglia far; il grazioſo,
e non è ch' un inſuſo buffone, tutto ciarle .
e ſenza molto connettere, nè conchiudere .
Saglire , salire , morire .
>

Saglioccola , fagliocca , e fagliaroccola , baston


propriamente da pastore , o bifoleo fatto con
bitorzolo al basso ,2 v. piroccola , crava .
Sagliuta , salita .
Segra , consecrazione , cherica , v . chiereca .
Saje , ſeconda perſona del pref. del verbo fa
pere ; per una fraſe tutta particolare del no
Atro
SA L 71
Itro dialettosuſa tal verbo per una ironi.
ca negativa , così Faſano per dir , non vol..
li mai far parte ad alcuno della mia glo
ria &c. canta :
E ſſaie che d'è, ca nce chiammaie.com.
Pagno . .

Saja . Lo fteſſo che in Toſcano . Dalla voce


latina Sagum dinotante l'abito , è venuta
queſta noftra italiana che ora dinota il ge
nere di ſtoffa, di cui fi fa l'abito . Cort.Mice,
Pass. cant . X. st. 25.
La giubba .ognuno avea pe faja ſcotta
Roſa , e de panno verde la montera . *
Sajetta , pronunziata coll' e larga, forta di pan
no ſimile allo ſcotto che fi lavora nella Co.
ſtiera d ' Amalfi . Faſ. . "
Ca no mmorcato d'oro fatto appoſta .
Puro è ppe tte ſajetta de la Colta .
Sajettone , ramarro grosso , e verdegiallo , che
ſe la fa per ſulleſiepi de campi :
Sajo , foggia di veftimento già difuſato .
Salata , grande quantità di carne di porco meſ.
ſa a curar nel ſale , traslaramente grande
stragge , Faſ.
Via fu corrimmo mo a Gieruſalemme
A ffare na ſalata de Salemme ;
cioè una fiera ftragge di Turchi, e Mori , che
colà abitano ,
Salamelicche , saluti , dall' arabo scialemelico
chi ; o dall'Ebreo scialom lecha .
Salemme , Gerusalemme , Gerosolimitano, e no
me proprio di uno ſchiavo , il quale dal con
tinuo ingannar la gente con giochi di mang
una coſa moſtrando ,2 ed altra lor dando
kalcis
SA N
uſcir il detto : allerta pe Ssalemme , cui al
Juſe il Faſano cant. 18,
Ma Rinardo : a l'allerta ppe Ssalemme
Dice ,3 e afferra la ſpata , e no ha cchiù
22 ffremme
Salera , saliera , e per ironia detto di donna
(graziata , detta pur sia Grazia , o Graze .
jella .
Saminenta , semenzaacesso , in gergo la mente,
Falado :
E fraccio ſi mme vaje ppe la fammenta .
Sammuco , : sambuco 9
albero noto : detto d'
a uom impotente , quindi faceto.comme A ssang.
muco .
Sanetulo , salubre .
Sango , sangue :: a pprimmo fango , al primo
impeto : ftà co lo fango a ll ' uocchie , freme
di sdegno , sta irato al sommo ..
Sangozuca , e ſangeſluca , migratta .
Sånnale , e sànnole , sandali ,> forta di calzari
>

Velcovili , comici , ed oggi anche donneſcbi.


Sannejare . Si dice del ripaſſar la pelle , che i
Calzolai fanno colla zanna del cignale . Cort.
Mico. Pass. cant. I. st. 23 .
97 Marte pognuto da ſdegnoſe veſpe
,,, Quanno d'Adone fannejaje le creſpe . *
Sanſaro , e ſanzaro , sensale , diceſi di chiunque
porta negozi , e talor ruffiano .
Sant' Aloja . Santo Eligio . Voce reſtata a noi
da' Franceſi e perciò pronunziata con quel
2

ſuono iſteflo , che pronunziano i Francefi il


nome di queſto loro Santo , Si prende in Na
poletano per epiteto indicante un catsivo me.
dico ; forſe perchè la volgare tradizione è
che S. Eligio foſſe ſtato maniſcalco ; ed '
anch e
SAN 73
anche oggi Santo tutelare de maniſcalchi
Om . lib . VI.
Avimmo da vede Ai Sant' Aloja
Mannà tutte a lo ' yuccolo de Troja . *
Sant'Antuono . Abbiamo ſtimato rapportare un
paſſo del Corteſe , che ormai và a divenir
oſcuro , in cui queſte lettere S. A. s'incontra
no . Sono le iniziali di S. Antonio . Al San
to Eremita della Tebaide di queſto nome è
gran tempo che fi è rivolta la divozione, per
implorare la protezione contro la lepra , ed
altri morbi contagioſi delle beſtie utili all'uo
mo non men che contro al fuoco . Nel
giorno della feſta del Santo ſi uſa condurle
ad eller benedette , e vi fi portano muli ,
cavalli , giumente , ' aſini tutti ornati di na
Atri ; e pennacchiere : onde metaforicamente
le donne attillate fogliono a queſte compa
rarſi . Dopo benedette fi mette loro ſul fron
te una medaglia di ottone colle ſudette letre .
re S. A., alla quale alluſe il Corteſe , allor
che diffe :
$)Le bide cchiù attellate , e chiù luciente
» Ca no S. A. de le ghiommente . *
Santejare , bestenimiar Santi , bestemmiar co
me un cretico , e santificare , porre in diva
zione , nel qual ſenſo , Faf.
Lo juorno nnante a l'aſſauto tremenno
Tutto ſe ſantejaie lo Gepnerale .
Santillo rimomato artigliere Pozzolano cui
gridando nel 1647. i Pozzolani nell'aſſalto 1

ch'ebbero de noitri Napoletani spara Sana


sillo.ca vene lo Puopolo reftò volgare tal
detto tra noi ognor che vogliam che taluna
pronto faccia cofa, Fal.
Diz. Nap . T.II. D Le
74 SAP
Lo fdigno le decea : ſpara Santillo :
Ammore : eilà , che ffaje ? conſervatillo .
Val anche una figurine fatta A penna ,
stampata, e traslatamente dalla macchia della
detta figura detto di una sanguinosa ferita ,
onde Faſano
) Sulo cerca Raimunno , e no fantillo
99 N fronte le vorria fà lo malarrazza .
Saotanaſo , e favoranaflo , satanasso .
Santuccio , famoso bandito Abruzzeſe , il quale
in ſervizio della Repubblica di Venezia fe
prodezze eroiche , Faf.
„ Ll’uocchie de Santuccio ſpaventure .
Saozumma e favozumma salsume
lume .
Sapato Sabbato. Da che in queſto ultimo
di della ſettimana qui fi coftuma pagar i gio
yani lavoranti dai capi delle opere , il proy.
Domenaddio non paga lo Sapato ,i per dir
che la divina giustizia, benchè aspetti lun.
8o tempo un peccatore per sua misericordia
ha finalmente luogo , quando non vi sia e
menda , e forse anche più tremenda : tardi.
tatem judicii severitate compensat; quindi per
traslato detto anche di noi altri , che ſe im .
mediatamente dopo ricevuto un affronto non
ne prendiam per qualche giuſto rifleſſo la yen
detta, non ci dimentichiamo però di coglier il
tempo per iſcontarcelo . Sapato è ccraje , vale
strega figuratainente così detta , perchè credeſi
dal volgo , che 'l nome fol di Sabato pronun .
>

ziatori un grande amuleto ſia per fugar le


malie , e tali fantaſtiche fattucchiare .
Sapone, lavare la capo ſenza fapone , ingiuris.
re alla peggio senz alcun riguardo Cagnar
a lai
6

S A R
SA R 75
a fapone , barattar quasi per nulla , come
-

fra noi coſtume farli de cenci , Faf.


Peſcioleja fango , e ddarme chillo riello
Manco a fapone l'aſciarria a ccagnare :
Saputo , savio , dotto , e participio da ſapere .
Saraca. Aringa salata, detta da' Franceſi hareng
pee, a differenza dell'arenga , che è l'affumata,
bareng soret .Si, pigliò metaforicamente per
ſignificar gli Spagnuoli : dato loro queſto lo
prannome , così, per effer la nazione general.
mente di uomini piccoli , e magri ( onde tal
volta fi diſſero Sarachiglie) come perchè era "
no avidi di queſto cibo abbondante ne' loro
mari e che noi non ab iamo, ſe non portato
dall'Oceano ; giacchè laringa non paſſa mai
lo ſtretto di Gibilterra . Faſ...
‫ و‬E comme a le ſfarache ſe ſo aftrente. *
Saracone . E ' aumentativo di saraca , fignifica
metaforicamente uomo di profonda accortez..
Za . e prudenza , perchè tali erano certi gran.
di Spagnuoli che venivano a governarci.
Ciucc . cant. XII. st. 55.
» Quango fa grazia , moftra allegramente
9

La mano, che lo fa no ſaracone .


.
95 Quanno ha da .caſtegà , lo laffa fare
Illo puro lo fa , ma non ce pare . *
Ma perchè non anzi da Exp#yos , lo scopator
de' Tribunali fra gli antichi, furbi , e ſcaltri,
come i noſtri. Portieri , e Scrivani? e da che
talor l'adopriamo a dinotar un yerfüto negli
aguati al bel feffo , e nel meſtiere profonda-.
tiffimo , perchè non poterſi trar da oxxxwYes,
molles,
. effeminati nulla importando a la .
variazione della a in pi coni' è noto a'dotti .
Saravalla , coltella , ſpezie di mezza ſciabla
D 2
76 SAR
e propia de noftri birri > e ſgherri provin
ciali , dal caldeo sarabal , ou pašape , brácsa ,
brachella de Satrapi della Perſia con altro
nome rapodera , e ciò per una mera catacrelig ,
ea che portali appeſa alla cintura , ed in face
.

cia alle bracche E chi non deriverebbe quin


di la Sárača , forta di giubba , o corta giam
berga , lo Sorgiuottole , ſpezie di breve gon
na &c. ? Forſe anche da Seravalle Citrà nel.
la Marca Trivigiana, dove fi lavorano di ot
timo temperamento : .

Sarcena , picciole fascina di legna per forno.


Sarchiapone. Avveduto , scozzonato , ippocrita,
Furbo . Pare una corruzione artatamente fatta
della voce Sabapone, * Perchè non da cap}
odpxos , .caro, eamwr , absens , Carens qual
JCarnito , magro ., da che "l Vangelo ci dice
degl' Ippocriti, che exterminant facies eorum ,
Suc . ? Trinch . Fra Mac .
E lo monaco Sarchiapone &c.
Sarchiopio . Queſta parola è di quelle pochiſſi
me intieramente , ed indubitatamente Greche,
che ci fieno reſtate į giacchè , come abbiam
detto di quella vencranda lingua , che fu un
tempo noſtra al pari , ee forſe più della lati-.
na , piccoliſſimo è l'avanzo , e quafi imper
cettibili i frammenti, che ſe n'incontrano nell'
attuale Dialetto :.e queſta voce iſteſſa è tan
to diſuſara , che ſe non so incontraſſe uſata
dal Bafile , dal Valentino , e da altri noftri
Scrittori de' principi del 1690. noi non l'avreſ
fimo meſſa . Corriſponde in Greco all' eſpreſ
.

Gone Italiana pezzo di carne con due occhi,


ed infatti queſto appunto metaforicamente
dinota nel noſtro Dialetto , cioè un uomo
brut
1
S A R 27
brutto , e ftupido at maggior legno... Busil,
Jorx . I. Tratt, 3. » Lo. cchiù ſcuro cuorpo )

lo cchiù granne Sarchiopio , e lo cchiù so


lenne Sarchiapone , che aveſſe crejato la nain
tuta
Sarcone , pezzo di babbuasso , scioperone , da
Cupwdasa polputo , pappone, material pezzo
di carne cogli occhi, fimile al Serchiopio
da cups , ed wt , caro ocalata . Bello epite .
>

to , o cognome dichi per avarizia della 'Naina


tura fol due piedi ha fortito in vece di quat
fro ; ciocchè fa ben vedere quanto
Respondent rebus nomina tanta suis ..
Saraceniſco , forta di mellone d'acqua .
Sargiuotto , e fargiuottolo > forta di giamberga
uſata da' faixiulli , fpezie di faraca , e picciol
fajo , detto per ſajuotto , e fajuottolo Faf.
9

Comme e ncoppa le ſcene , o da pettore


Ste belle Ninfe vedimmo pintate
Co lo fargiuotto , e lo denacchio fore
Sbracciate , 'n cauze corte a ſcapellate .
Sarma ;, da emprese , e queſta da exipw , trabe.
Sarmataro , condutor di bestie coni sarme
fian some
Sarmo, salmo , prov. Ogne Karmo torna a ggro
leja patre , è sempre da capo , ognor si
ripete la stessa canzone .
Sarraino , von feroce e brutale , dall'ebreo
saranin , superbi , viri strenui ", principes ;
con tal titolo furon da noftri maggiori diftiri
# que' della Scandinavia > che da veri affaſ.
ſini vennero ad invader le noſtre terre , e fac
cheggiarcele .
Sarrecchia . Dovrebbe ſcriverli , e pronunziarſi
Serrecchia , eſſendo diminutivo di Serrahie
; e
ID 3 .
ding
78 S AV
dinota primitivamente una piccofa ſega o faf
ce . Si trasferiſce poi a dinotar la ſpada per
diſprezzo . Om. lib . I.
» Ma nfila mo , non effe capetuoſto ,
La Sarrecchia', ca ſtà mezå da fora : *
Sarro , decurtato da Baldassarre :
Sarvaguardeja , salvaguardia , carta che di 'l
Tribunale per cautela a taluno per non effet
arreſtato , ſpezialmente diceſi di quella, che i
dà a' debitori . V. farvocon nutto
Sarva.ſarva , Dio mi scanzi , diceſi di chi abbia
un gran naſo , quaſi che ci aveſſe con quale
che"urro di quella proboſcide å får male
dall'ebreo , sarvah , naso , e paccuta , ſecona
do il Pagnini '; ed era uno de' difetti d ' im
pedimento pel ſacerdozio ...:
Sarvare , salvare , difendere ,
Sarvateco , selvaggio“.
Sarzizzeje , esercizj .
Satorare , satollare .
Sattore , esattore
Savaſtejano , Sebastiano , H. p . v. Baſtejano , e
Vaſtejano .
Savociccia , fauciccia , e faciccia , salciccia, no .
ftral notiffimo inringolo di carne di porco
falata , e curata dentro budelli al fumo o a
duri freddi di tramontana , detta così dä sal.
sa ciccia fi crede antichiſſima invenzione de'
noftri Lucani , da' quali ebbe il latino home.
di Lucanica .
Savociceiaro , faucecciaro , facicciaro , fauciccia
ro , lavorator di salcicce , salcicciajo . Fal.
Co cchille ſe la piglia , e cchifte laffa,
Ch' eſſere faucecciaro parerria .
Savodare , e faodare , saldare , solidare, diceſi
del
SA V 79
dell' afferruminar metalli con rame argento
&c. aggiustare , e diceſi de'conti . Vi ſomma.
.

Fal.
Fuorze ca ſe ſaudava mo ſto cunto .
Savojardo , gobbo , forſe perchè fra noi facendo
i facchini ſpezialmente nelle cantine , per tal
meſtiere laboriofo fi ſcartellano , quindi il
Fafano :
98 Ed io, che ppe laità fo ffavojardo .
Savorra . Scheggia di tufo , che fi adopera ,
o per tirare o per inzeppare ne' vuoti delle
pietre più groſſe di tufo , allorchè fi fabbrica .
Dicesi cosi, quaſi s'inſavorraſſe il vuoto degli
edifizj , come fi fa ne' baſtimenti per contro
bilanciarli . Cort. Ros. att. I.
Chillo , che co la viſta
Tira Savorra a l'arma .
Tass. cont. VI. st. 2 .
E dde sorte ,7 e de juorno fravecare
7. Fa de continuo , ¢ pproje iffo favorre. *
Savotare , saltare onde lavoro , salto . V.
zumpo .
Savotasbarra , e fantasbarra nome di famoſo de
ftriere che meritò d' eſſer immortalato nel
Poema del noſtro ch. Fafano :
E ppo co Srautasbarra ſotta annetta +
9 Che no è ccavallo , è ffurgolo , è frajetta.
!

Savodo , faudo , e faodo >, quieto.


Sauvorrejo , abborrimento , donde Avè 'n ſauvor
rejo , odiare , esser seccato •
Sazzejone , esazione , colletta .
Sbacare . L ' abbajare , che continuano a fare i
cani per più ore, dopo un allarme dato loro .
Tassi cant. V. st. 67.
La vorpa fuje mente to cane sbaça . *
D 4 Sba .
S BA
Sbafante , chi si dà aria di autorità , millan
tatore .
Sbafare . Far esalare un vapor caldo rinchiuso ,
sfintare , sfogare . Pare che corriſponde al.
quanto allo sbuffare de? Toſcani , ma noi lo
crediamo piuttoſto derivare dalla voce « f « .
Tiorb .
» Quanno cchiù cerco de sbafà la ſciamma.
Dinota ancora lo sfogarſi parlandodall' op
preſſione del cuore . Ciucc, cant. XIV . st. 16 .
2 Quanno ſe mozzecavano , e sbafavano.
Sbafonaria , millanteria onde sbafonejare , V.
ſquarcionejare.
Sbufarare , far un'ampia apertura , V. (mafa .
rare .
Sbagottuto , intimorito .
>

Sbalanzo , salto , urto , caduta con rimbalzo :


Faſano :
Po comme a Ccrapeie dero duie sbalanze
» Quanno vanno 'nn ammore a Pprimma.
vera .
Sbalanzare , pittar con urso violento .
Sbaleſciare , svaligiøre , dicefi pur dell' aprir le
lettere .
Sbampare , avvampar di sdegno arrossir pel
1

sangue , che per l'ira accende una , sfolgo.


reggiare, lampeggiare .
Sbanì, svanire , levar la testa , infastidire . .

Stanemiento , e sbarejamiento , delirio .


Sbarattare , nettare , votar una casa
simile .
> assa,
Sbaratto . Furia , alterigia espressa con sgri.
2

di, e voci men proprie . Parola intieramente


Spagnuola . Ciucc. cant. XII. st. si .
Si multo mio , non ſerve ſto sbaratto . *
Sble
$ BE 81
Sbarattore, prodigo .
Sbardellarre , educare , trasferito dagli alini , e
cavalli agli uomini .
Sbarra , barra , stanga .
Sbarejare , delirare . Cort. Micc.Pass. Cant. II.
Sbario , vario, ineguale , fallo, errore , delirio ,
Quindi sbarejone l'errore , in pl.
Sbariune. Deliri , follie . E ' voce reftata a'noi
dagli Spagnuoli , i quali dicono desvariar in
ſenſo di delirane
"
Ogni donna pe te fa sbariune . *
Sbarcià , abbassare .
Sbattere . Senz'aggiunger altro , vi sø intende le
ganasce ; e quindi dinota mangiar avidamente.
Tiorb . cord. IX .
Chi la penuria
Leva , ed a furia
» Buono sbattere nce fa .
Sbattaglia ;, contendere , gridart .
e
Sba vejă , scombavar , v. vavejare .
Sbazzarja , sbattere , dimenare , dicefi de li
quidi , di cui non ben pieno un vafo , cob
moto fen vadan piccioli ſpruzzi verſando :
diceſi pur dello ſcuotere i liquidi per purgat
un vafo come sbazzareja: ſro fejaſco , val
postavi dell'acqua? dentro storendolo pure
garlo di qualche immondezza di posa ,
feecia che vi sia , vi ſciacquare .
Sbecchia , Eunuco invecchiato , o chi ne abbia
>

le factezze ; cos } detto perchè ſembra più


donna , che uomo . Fal.
Ma ſciuto lo bavuglio , e sbecchia fatro ,
Mme terava a la rerra la vecchiezza .
Sbennegnare , uccidere . Faf.
E già lo spegnernava ,
DS Si
SB 1
Si Farfariello ſuio no ll'ajutava .
Sberneſſejare , berlingare , sberlingacciare , stay
in festa , e gioco . Faſ.
E sberneſſeiarrimmo tutte quante .
Sbentolà , e sbentoleja , gittar con furia , e di.
spezzo qualche cosa : sbatter le coperte
lezzuoli , stando in letto , per prender free
sco : spiegar al vento una bandiera .
Sbergena ,9 dispulsellare , incominciar una cosa ,
di cuiancora non si sia fatto alcun uso
Faſano :
La sbergenaro e mmannaicno 'n vor .
diello ..

Sberrejare , andar vagando , malmenare


> >

me fanno i birri a'carcerati ► far arrestar


taluno .
Sbefſecchiare , ammollirsi come vescica che
si sfiati .
SbefTecchiato , sgonfio , e talor gonfio ..
Sbeffenejare . Agitarsi assai senza concludere
nulla . Viene da vessa che ſignifica pete
senza rumore . Vedi veſla . La Violeidedipar.
lando d ' un cattivo Poeta comico ce > :
Vern . XLVII.
Lo vide all'Impreſario ghir'attuorno ,
E gran coſe de fa ſe sbeſſeneja , *
Sbi sbl sbi, rumor finto dichi recita qualche
orazione , od,altro ſottovoce , ad imitazione
del Tarantara d ? Ennion ſimili . Fal.
Cchiù ſempe a la via mia venea nfra
tanto
27 Nliemme co no sbi sbì sbi sbì la luce .
Sbià , sviare , deviare , distornar uno dalla
sue risoluzioni .
Sbi.
S BO 83
Sbignà , partire, andar via , fuggire , v. aſfar.
>

pare :
Shirrejare , andar facendo la birba , far arre
star uno da birri , farsi pagar un debito
per via di giustizia con modi aspri .
Sbiſciolato , sviscerato .
Sbità , svitare , diceſi delle vite , trapani ec. cac
ciar fuori , togliere . Fas.
Sbodellà , cavar le budella , ed in gergo usar
con donna .
Sbodellejà , divorare , mangiar a crepapancia ,
Faſano .
2 Cche sì be nc'ave llà sbodelleiato ,
E ffattaſela trippa tonna tonna . .

Sberia . Capriccio , fantasia >, volontd idea


elbagia . Cort. Micc. Pass. canr. II.
, Da chifto po ſcennette Carmenielto ,
Che pe na storia ſe deze ’ n campagna.***
Sboſciare , bucare , Fas.
Ma lo montone sboſciaria' no monte .
Sbottare, sboccare , crepare , dar fuori quel
che si avea in corpo, prorompere , partorire,
4

Faſano ::
Che abbottataſe ſo comme a ppallone ,
Sbottá cavalle , e ccride ſto pallone .
Sbotare, si svoltare , disgustare , entrar in coba
lera .
Sbottorone , artone .
Sbozzare , lo iteffo che ſchizzare , e sghizzare ,
o ftizzare , abbozzare , il che diceſr di qual.
che opera : val anche digozzare , sgozzare
derro della gola di alcuno .
Sbracciato chi sia colle maniche della cami:
cia raccorciate .
Sbrimma , saziarsi interamente .
D6 Sbran ,
84 S BR
Sbrannore , splendore da sbrennere , risplendere,
Sbrattà , nettare , struggere .
Sbravejà, sgridare , onde sbravejata , braviata
sgridata
$ bregogna , svergognare ; parlandoſi d'una don.
na , val tarle I onore .
Sbrennente , e sbrannente , risplendente .
Sbrenzolejar . Stracciar le vesti, e ridurle in
vronzote . ( Vedi Vrenzola ) Cm. lib. V.
Ca fe iffo a la defeſa non femette,
1) Lo sbrenzolejá chella marmaglia perra .
Sbricco , birbo .
Sbriffia . Diceſi di una vil donna , e di niente
elegante aſpetto . Om . lib . VI.
27 Sta sbriffia era scarfata de manera
» Che non potea pe chillo arrecojare . *
Sbriga , sallecitare , affrettare.
Sbriſcio , e Milcio , un miserabile , che non ha
un grano , nado , che sta di senza di qual.
ebe cosa . Cort. Ros. att. I.
.

» Ca pe d'effere sbrifcio
Senza na maglia .
Sbriſciolato . Sviscerato . Dalla parola latina vi.
.

SCKS confervatali meno alterata nel noftro


Dialetto, vengono la voce vischi , e queſto fu .
pino sbisciolato: ma manca il verbo ed
ogni altra derivazione , ed infleſſione di eſo
Corr. Ros. att. I.
Mafsema ca te voglia
No berre sbiſciolato ,
Comme fe fuffe ſciuta da fi rine. *
Sbruffo , spruzzo , regalo in danaro .
Sbruffare , spruzzare leggiermente , e respirare
sdegnoso : diceſi di chi adirato gonfiando le
gore
SCA 85
gore alto reſpira ,3 o qual cavallo nitriente ri.
fiata
precio
Scancarejare , sgangherare , mandar in
pizio .
Seacamarrone .
Macchia d ' inchioſtro fatta per
inavvertenza ſopra la carta da ſcrivere I
Toſcani la chiamarono per l'epidezzave in Ge.
suita. La noſtra voce fembra , ch ng dal
e a
Greco xaxov, malum , e rappor Stylus che
Varino in greco ſteſſo traduce spyskacov oidupou ,
instrumenta di ferro di che era lo ſtile 3

con cui ſérivevano gli antichi . Val dunque


tal voce una sporchezzu scappata dallo stie
le , dalla penna Cort. Ros. att. I.
Fa cunto mo ca la bellezza granne.
De chiſso nuovo fcuntro:
Fu no fcacamarrone
Ncoppa fo nomme de chell autra .
Scacare., vincere in una contesa alcuno 2 SCAN
sare , cancellare , rhoncare ne" propri disegni,
sgarbiare , avvilire 2 smentire restar du
meno , isterilirsi :
Scacatejare , diceſ del glocitar delle galline
quando han farro l'oro, e per traslato di noi
Faſano :
Tanno la famma fece comm'a ppica
T E l'o gran caſo' ghie fcacatejanno .
Scacazzare , sporcaré', ringer' ma malamente a
nero , Fafano :
Ma l'a notte levato ogne ricolore ,
E d'anghioftro lo munno ſcacazzato
Scafacciare , e ſcammazzare , schiacciare', e per
la più copi•di.
Scafaccio , rovina , macello . .

Scafareja , forta di groſso piatto di creta , e dio


gr
SCA
groſsolano lavoro , usato da' villani , e nelle
.
cocine v . catino . Tiorb.
Ch' Apollo te donaje na ſcafareja
» De grazie , de concierte , e d'allegrezze .
Scaglie , squame di pesce , certa forfora che
caccia il corpo noftro , quando non ſia man .
tenuto colla dovuta polizia : e quelle schiega
go, che faltan da'marmi, o d'altre pietre, men
tre fi lavorano .
Scagliola , ſorta di minerale , e di tabacco .
Scagliuozze ,,e fcagliuozzole , forta di frittelle
grano d'India , graditiſſimo cibo del no .
ftro volgo , di figura triangolare, e per lo più
quadrata , e perche fritti fan come una pelli.
cola intorno , quindi con grazioſa metafora
calennarie a beste de sammara ſon chiamati.
Scagna
camb
, scambiare , quindi ſcagno , scambio ,
io .
Scagnente , che fa diverso colore secondo i vai
ri punti di veduta .
Scajenza . Corrotto da scadenza e perciò di
nota mancanza , perdita , e parimente dis.
savventura , discapito , Ciucci cant. IX . YES
Igo
De ſcigne veni pozza la ſcajenza ,
Vide pe lloco te ; nce n'è no maro
2 Pigliatenne porzi no melione ,
Ca me lieve na gran foggerzione . *
Scala dall'Ebr. schalab , la presa , o ſia ad.
dentellatura fatta per via di gradini' nelle
mura ſpecialmente , affinchè volendofi ſeguitar
la fabbrica , l'unione meglio avveniſſe , .

Scalandrone 9, gradinuta di legno', parola ibrida


da fcala e ardper, quali scala virile , o ſia
sol. per womini , e non per donna ; perchè
come
SCA 82
come sfreneftrata vi farebbero forſe queſte
qualche moſtra generale : anticamente perciò
proibita alle Flantine. V. la più volte cita
ta diſſertazione di F. M. F., dove molte eru .
dizioni ſi trovano unite intorno cið .
Scalogna , forta di cipolla .
Scaluorcio , un miserabile danima , di carpo
e di averi , da on « ot, ka talpa , animaletto
noto per il : dilui meſchin naturale ; ufali
pure per un avverbio , e val a rompicollo'.
Om . lib . I.
La gente 'n che ſsentio lo campanone,
Corre a ſcaluorcio , e bò ſapè cche ſsia.
Scamazzo , uccisione', calpestamento da ſcamaz .
zà , e ſcammazza , scbi acciare , Fas.
Che ſcammazzato chiù d'uro nce more .
Scamofciare , divenir Aoscio , diceſi anche del
ridurre le pelli di capre , o ſimili animali per
mezzo di certi preparativi morbide , e da po
terſene lavorar calzoni, giamberghini ec. bas.
par le vele che diceſi dun ſuperbo umi.
liato
Scamozze . Sorte di caciocavallo piccolo , e de
licato . Viene dalla voce Spagnuola escanson
chos , che dinota rimafugli di commeſtibili
Prende queſto nome , perchè le fcamozze G
fanno di rimaſugli di cacio deſtinato a far le
pezze groſſe di, calciocavallo . ſtesſa
Per la feira
ragione i Toſcani, chiamarono alcuni piccioli
caci provature , che poi han corrotto in prio
>
vature , el Napoletani confervando meglio
Porigine etimologica ſeguitano a chiamar
provole . *
Scampolillo diminut. di ſcampolo , detto talora
per ironia , Fas
» , Sto
88 SC A
» Sto ſcampolillo nc'era a la fcrettura
Scritta' n lenguaggio de chille contuore.
Scampolo . Piccolo pezzo di territorio , dalla
voce latino-barbara Campulus i S. Gregorio
.

nell'epiſt. 1 f. lib . XII. mette per dote di


un Oratorio fundo Campulos cum cordu .
ma una . Vedi il Muratore nelle Diſſertazioni
ſopra le antichità Ftalia ne Dissertat. XIV.
Si diſſe anche Xamplum , voce, della quale
ne il Du-Cance, nè il Muratori nella Differta
zione XXI. potettero trovare l'origine , o il
Vero fignificato , eſſendofi offuſcati a derivarlo
da Exemplum . * Noi 1 intendiamo per un
reſiduo di coſe in vendita , onde facimmo sso
Scampolo , val lasciami comprar codesto resto
di roba rimastati .
Scancarare , e ſcancarejare , isgangherare , pour
nare , levar da sesto .
Scanfarda . Nella correttiffima edizione delle
opere del:Capaſso trorali queſta parola (Om .
lib. III.
Mente ſe va agghiultanno la ſcanfarda,
E aſſomma le partite a libro apierto .
Ma è errore di ſtampa , o più verifrailmen .
te , effendo giunta nuova tal voce agli Editori
( giacche & antiquata ) , hanno creduto , che
così doveſſe ſcrivenfr . La vera voce è Scania
sarda . Mus. Nap. egr v .
Nafella caca-tronola ,
S Guattara fcola -vallane
Scanſarda piſcia.petrole .
E 'compoka dalle due parole scanzare
ardere ; e di nota perciò quella infima cial
ſe delle quattare , che non è buona ad altro ,
che a vegliare , ſcanzare dall'ecceffivo fuo
со
SCA 89
co le vivande , acciocchè non fi ardano. Quin ,
di è voce d'ingiuria , e di difprezzo . *
Scanagliare , e ſcannagliare , provare , sperimens.
tare , ricercas il fondo, scandagliare , cono..
scere , osservare , riflettere , misurare .
Scannapiecoro , forta di groffo coltellaccio da
beccajo , el beccajo iftedo , che scannapiecom
me pur dicefi , Fas.
Comme a na ſcannapiecore fetente
Caccia Rinardo la razza cornuta . .

Scannare , dall'ebr. fchannan , acuere , acuto te


lo pervadere , perforare ec. per pleonaſmo
IP ha ſcannato'n canna, dicel d'un afpro creo
ditore , il quale tirannicamente fi fia fatto pa
gare dal ſuo debitore . .

Scannarezzare , scandalizzare .
Scannarozzare , lo ſteffo che stannare .
Scannatoreje aggiunto di patte , patri , 0
com
venzioni piuccbè vantaggiose per una dello
parti , ficchè il contratto fia vero Leonino
come dicono i Giureconſulti .
Scanza fatica , poltrone .
Scappare', nonmorire , l'ha ſcappata jima uscja
to 4 salvamento . Fas.
E le fferite foie non tanto vede ,
» Che ftrilla : oh bone mio ! ſcappa Tancrede.
. Voce data a noi dagli Spagnuo-,
Scapece
Li, che dicono escabeche. Originariamente esca
Apicii. E' in fatti un genere di falſa , che fi
trova deſcritta tralle vivande di quell'antico
fibro di cucina Romana , che porta il nome
di Apicius. * Il folo peſce fritto è quel, che
da noi con tal falfa preparafi , la quale altro
non è ch ' un agrodolce...
Sca .
90 SCA
Scapetare , decader dallo stato primiero di con .
modi , mancar dell'antica rendita . .

Scapezzare , romper il collo .


Scapizzacuollo , è fcapezzacuollo , uom infame,
che conduce la gioventă a precipizio , ed a
pessime vie . Correre a ſcapezzacuollo , val
gir di tutta fretta , A rompicollo . Fas.
E le ppedate po viſte a lo mmuollo :
Nce corze ncoppa a' la ſcapizzacuolto .
Scapolo , dicéfi d'uom nour ammogliato e di
quel cavallo ", che per fafto da certi Signori
coftumafi portarli avanti , o di fianco alla ca.
tolza libero, e fciolto d'ogni legame , cost av.
vezžato ,
Scapolare , dallo scalappiare, liberarsi, uscir
A salvamento da qualche imbarazzo scio.
gliere un anim : le ; dicefi delle donne quando
li liberarono dal parto : e nome d'un ſopra
bito religioſo .
Scapozzare , ſcapare , e ſcapezzolare . Troncare,
svellere il capo . Tas cant. IX . st. 71.
9 . Comme a ccafocavallo ſcapozzato . *
Scarafune pl . di Scarafone . Scarafaggio : in Ro
ma baccherozzo . Specie d'infetto domeſtico
puzzolente , e ſchifoſo , che nidifica nelle la
trine , e vive di cibi farinacei .
Parea la caſa de li ſcara fune
La vera grotta de li ſportegliune .
così diciam : le noſtre donne 9
che nell' eftà
quaſi tutte dopo le 24. ore eſcono per le ſtra
de a piediper reſpirar aria aperta, e prender
un po' di freſco , come appunto fa quell'ani.
malé lugifugo .
Scaranzia , squinanzia .
Sca .
$ CA 91
Scaravatto , scartolotta , reliquiaris : Tenè din .
to a lo ſcaravatto, averne tutta la cura. Di.
celi püre Scaravattolo .
Scaravogliare , e ſciaravogliare , sciogliere, svol.
>

gere v. ſpiccecare aſciogliere


Scarcagnato ', scalcagnato , diceſi di chi non ha
- talloni, dalle fcarpe i cui talloni portioli pie.
gati indentro , e degli occhi , quando le pal
pebre fian arroveſciate per qualche male :
Scardas schieggia , un pocbetto. Fas.
E dde fuoco le bide jertà ſcarde ,>
cioè mostrar ardore, e coraggio
Porzi na fcarda fa cche fa farvata ,
Scarfare , riscaldar al fuoco , da nappa , e per
profeſionapow
Scarfatura , scolazione, sorta di lue venerea ; in
gergo, e per iſcherzo detto per riscalda.
mento..
Scarola , e ſcalora , queſta ſeconda maniera serò
di pronunziare è affertata , e piuttoſto pro
vinciale , che noftrale : endivia , erba nota ,
motto significante , onde- ſcarolejare, mottega
giare , dir a tempo in gergo i propri senti.
mente .
5
Scarpa da repetis , donde il crepare , e ciò prin .
s . cipalmente fe fia di pelle di capra , o fimile ,
debole per natura :
Scarpefalota detto de’villani, e di chi va appie.
Scarpefare , calpestare : Quindi
Scarpinare e Scarpinejate , fuggire, correre , v:
tallonejare .
Scarpinarſe, affligersi , tapinarsi .
23 Se tu da vero Titta mme vuoie bene ,
Ed aje pietà cche Narma fa ſcarpina .
Scare
SCA
Scarponejà , camminar piano , quali che Atraſci
nando a piè ſcarpe vecchie .
Scarpune , ciabatte , scarpe vecchie , ciavaste
>

@ Zavatte, e ſorta di calzari contadineſchi di


cuojo crudo che ſi legano a piè nudi con
cordella i villani , ſpezialmente quando lavo
ran le campagne. Scotolare , o fcotolejareſen .
ne li ſcarpune, vat distrigarsi di qualcha
effare , sbarazzarsene : ontà li fcarpune , da.
ne o prender loliosanto.. Jettà li ſcarpuge
o lasă li ſcarpune , morire .
Scartaffeje , scartabello , libraccio , quaderno di
cartacce scritte , e spesso non cucite , o mal
cucite , Fas .
Ca puro fa quarche ttrattenemiento
Co li ſcartaffeie de la mmardett' arte i
Scartapella , libraccio vile , e maroscritto , re
portorio , detto pure ſcartafazzejo : val anche
bazzecole , stoviglie ec . Fonzec:
2

Romma è no piezzo che nce ſta zeranno ,


Ence accide co bolle , e ſcartapelle .
ScarteHato, gobbo , gibbose . V. sgobbato, fcon
ciglio .
Jeva co Fizio viecchio ſcartellato .
Scartiello . Gabba . Il noſtro Capaſso nella tra
duzione di Omero deſcrivendo le bruttezze di
Terſite , canto Lib . V.
» Ha n' uocchio guercio , & n'autro poco
» vede ,
Ha no ſcartiello ' n pietto , é n'autro ’ n
T culo
Mas.
Nap .. egl.VII.
„ Quan è cchi
no ammato Ilommo
Da lo tiempo a cciammiello ,
Vaſcia la capo , e auza lo ſcartiello . *
Scar
SCA 93
Scarrupa , rovinare, demolire una fabbrica .
Scarrupato , ruvingso , sfabbricato .

Scarrupo , demolizione,5 rovina , fabbrich: di.


TOCCATE Fas.
1
E fsaglie a li ſcarrupe, e il aurre nvita.
„ E Haſsano ppe ddinto a li ſcarrupe
Li papagnotte .. : Scriveſi pure (garrupe.
Scarzejà , scarseggiare , esser mancante .
Scalarecontrar
.. Ruinare,ncasar
mandare in ficcome
perdizione . Es
ncasare
il io di e e
derivante dallo Spagnuolo dinota incastrare , >

Così scasare dinoterebbe nel ſenſo naturale le


var dall'incaftro , toglier dal luogo proprio >

e dalla ſua nicchia . * Far.


Rrapordo gran corzaro ,
Che ſcalaje tanta .
Scatamellare . Far faltar il capo con colpo di
ſciabla. Tass, cant. IX . st. 71 .
Gerdippe nofta co li ſuoje fe ſpaſsa,
Esbentra , e ſchierchia , e ſpacca 1,
fcatamella .
Dà 'n cuollo all'autre , e ſpacca , e fca
Da
3) tamella
99 É 'n poca via fa mmerabilia magna.
Scatarattà 9, fugare l'oscurità . Fas.
Ma comme aſcie a ſcatarrattà lo munno
Lo ſole , tanno loro le ſceraro
Scatarozzare , rompere , o troncar la 1831 # : .

Scatozza , detta per deriſione di un vecchio


che non ſi regge all' impiè , e talora di cose,
da nulla , o poco pregevoli . Om. lib. V.
19 A ddeſcrivere chefta mo ſtaie pace
Si lo ffaje, liente , è rrobba de ſcatozza :
Si no lo ffaie , da quarche alletterato
>> Te fience, ca lo mmegho n'aie leyato .
Sca
94 SCA
Scavato , concavo , voto di dentro,; Zappato in .
torno . .

Scavodà , cuocere in acqua , bollire .


Scavodatielle , forta di lavoro di paſta fritta
in otio , ma prima bollita in acqua , olio ,
vino , roſmarino ec. diverſo dalla zeppola . .

Scaudatiello , acqua calda per lavare , o per


pelare .
Scavoza , e ſcauza- cane ,7 som vilissimo .
Scazza ! interjezione >, gnaffe ! capperi! Eas.
Eſsa , cche 'n facce le vedea lo core
Scazza ! decette , e ffece autro penſiero.
Scazzamauriello , befana , moracello , forta di
5

fpirito maligno finto dall' ignaro e troppo


credulo e fantaſtico volgo , di piccola ftatura ,
ed in abito da monaco che va inquietando
di notte la gente . Faſano dice diAmore :
,, Chillo ſcazzamauriello preſenturo .
Scazzato , cisposo , cispardo, v. Reppuſo
Scazzecare , stuzzicare , inquietar uno , che stia
pe' fatti suoi , metterlo sul punto , e dicefi
del rimuover il pane nel forno.
Scazzellare Staccare il cane dalla cagna , allor
chè ftanno congiunti nel coito . Già ſi capi.
fce l'origine oſceno -etimologica . Si trasferi.
ſce a dinotare il dividere due perſone , che ſi
amino . Cort. Ros. att. 1 .
Perzò fatte a bedere ,
Eco la mazza de ſtà bella ' grazia
Scazzella l' uno e l'auto : *
Scazia , lo ſteſſo che ſcazzimma , Fas.
23 Ma quanno l'uyocchie a ppoco a ppoco
aj afriette ,
Ca nc' avea le ſcazzie chiù ppeo de
» . gomma .
Scaz .
SCE 95
Scazzimma . Materia bianca , che fi genera nell
.

occhio dall' umor lacrimale indurito . Ciucc.


cant. I. st. 24.
Co l' uocchie nodarate de ſcazzimma . *
Sceccare , e ſciccare , sgraffignare , Fas.
Fa, Mmaometto, ch'Armida non ſe ſcecca,
Ca ll'arma te porto io fcauzo aa la Mecca.:
Scella , ala , v . afcella .
Scella , e Ccarella , Scilla , e Cariddi , noti , fco .
gli fatali , e per metafora detto di due wa'an .;
ni alternativamente rovinofi , pe'quali evitan .
dofi uno s'inciampa nell' altro .
Scellare , malmenare , abbattere.
Scellato , storpio , malconcio , malasiccio ch
è in cattive circostanze di più maniere :
Scellejà , gire svolazzando, muover le ali a :
Scellevrellare , e ſcerevellare , levar la testa ,
stonar uno , segcarlo , v . nzaHanire.
Scemegna diceſi di perſona fciocca talora di
chi per abbattimento di ſpirito Savviliſce ,
e fi 'ſtona, dall'ebr. ſchomema , desolata , do.
lore confe &ta .
Scena, cosa graziosa , piacere , burla .
Scennere, diceli del goderſi, vagheggiare , e quasi
divorarsi cogli occhi una donna , Fas.
Coll' uvocchie nne la ſcenne , e ncanna
ruto
Ccoſsi nce stà , che mmagrolillo è fiatto .
Scennente , colpo da scherma..
Scentella , scintilla , favilla , guajo: chelt’avo
tra ſcentella nce mancava cioè questo altro
malanno . 1

Sceregare , e ſcergare , stropicciare , v. fregare.


Sceregazejone , quel: fregamento , che fi fa fülle
ſpalle con panno di lana per porre in moto
il
96 SCE
il fangue , dicefi pure per una buona baſto
natura come !! aggio fatto na sceregazejo
ne co lo daganaturo
Stermia lo ſteſſo che scema .
Scerocco , scilocco , vento piovoſo , e per me.
tafora detto di chi ftia di cattivo umore .
Sceruppo , siroppo , per ironia danne , rovina ,
Faſano :
Vide mo cche ſceruppo ſe nne vene .
Scervecchiare . Scroccare , togliere, rubare , quafi
strappar erbe. Ciucc. Cant. I. st. 15 .
Co l'arte, co la mano e co li { trille
» Jea fempe ſcervecchianno quaccofella . *
93
Scervecchione . Colpo sulla cervice , onde è
.

tratta l'etimologia : ma ſi trasferiſce a dino 3

tat qualunque colpe ſul capo . Cort. Cerr.


Cant. V.
E fa de puzo lo gran ſcervecchione,
Che tutto l' ammaccaie lo morrione . *
Scetare . Svegliere dal latino excitare . Ciucc ,
cant. XI. si. 38.
Quanno le ſcigne jettero a trovare
A Varvajanca , ch' era già ſcetato. *
Scetare li cane , cche ddormeno , far fastidio
A chi si fa i fatti suoi , e .se ne può vendi.
care

Schefece , e ſchefenzeria , o ſchefenzeja , porche.


ria , V. Eefeca: detto di perſona (porca moral.
mente più che fificamente . Ne' noftri Moni.
fteri , e Conſervatorj di donne , quelle famo
fe capo di pezze , che fan le ſcrupulofe e pie
fuor di ſtagione , nel recitar i ſette facramen
ti della Chiefa , per non far ſentire neppure
il nome di matrimonio alle lor educande
anzi
SCH
anzi farcele pigliar abborrimento , dicono ,
>

la settema schefienzeja . .

Schefenzuſo , sordido , lordo, vile .


Schefienzia . Persona disprezzevole , vile : Dal
l' Italiana schifare , Ciucc . cant. X. st. 16.
9 Che te l'aie da piglià co na ſchefien
zia .
Schereſſe , chiacchiere inconcludenti , oracoli ,
detti equivochi per ingannare .
A mme te cride mettere 'n paſticcio
,, Ne zio , co Apollo, e co tanta ſchereffe.
Schiacco , e ſcacco , bersaglio , e propriamente
> >

un pezzetto di carta bianca posto per berſa


glio da' giocatori , o tiratori alla mira .
Schiaffare. Mettere ,> fissare, dar con forza. Dal
latino clavare , onde è venuto anche l'italia
no chiavare. Ciucc. Cant. XIV . st. 17 .
9) Schiafta na mano ncoppa a la muraglia.*
Falano :
1.
Efte gran furie meie te ſchiaffo 'n pietto.
Ed altrove :
Ll’anno ſchiaffato llà no vico 'n faccia.
cioè nel correre si son trovati attraversati
nel meglio da un vicolo , onde l'han perdu .
to di vista .
Schianare . Spianare, appianare , rovinare , spie
gare qualche cosa difficile a capirsi di prie
mo lancio . In ſenſo traslatos adopera per
2 romper il digiuno , far colazione : quaſi com
ciò li veniſſe a fpianar le grinze dello ſtoma
co . Uſano i Franceſi la confimile efpreffione,
dicendo derider l'estomac per dejeuner. Cori.
Micc.. Pass. cant. VII.
„ Ma Micco , che d'amore Itaya chino,
Ed auta voglia avea , che de ſchianare. *
Diz.Nap. T.II. E Schign
98 SCH
Śchiantare , e fchjantareſe, appaurarsi , romper
un ramo , quindi
Schianta , ramo ſtrappato dalla pianta madre
perche altrove ripiantato , pianta madre anch
leſſo diventi , cosi diceſi , Schianta de garuota.
ne , un'astoline di garofali .
Schianto , spavento .
Schiantone , pianta novella , propagine , cosa
schiantata da qualche gran masse , o pianta
maggiore . Fas.
Ppe nne vottà da coppa la moraglia
Co ſchiantune de munte la canaglia .
Schiapparo , forta di rete da prender tordi, quae
glie, beccafichi ec .
Schiarare , farsi giorxo, buon tempo , allargarsi
de nubi .
Schiarire , illustrare , far giorno : ſchiarireſe la
vifta , diceli di chi guardi una bella ragaz
za con occhio appaſſionato .
Schiaruto , fatto di, e detto ď uomo di buon
colore .
Schiaffiata . Rumore fatto con fruſta lunga per
far correre i cavalli . Tass. cant. X. st. is .
E mollanno le briglie a lo cammino ,
Co na ſchiaſſiatella sabbiajeno .
Schiaffo , rumore, schiamazzo .
Schiattare , rodersi di rabbia , crepare , scopo
piare , v. ſchioppare .
Schiattareſe in corpo , val crepare di fatica
• premere fortemente l' affanno , che lo dia
VOTA .
Schiattamuorte ,5 becchino ,
Schiattiglia , dispetto , cordoglio , crepacuore .
9

Schiavi, così diconli propriamente i Mori cor


Sari, da noi fatti prigionieri , e che fi vendo.
no
SCH 99 !
no ad ufo di beſtie, dall'Ebr. sebebi, o sche.
2

vi , servus, mancipium : o da oxxw , pertun.


do, demitto . Son noti gli epiteti lor dati
O

dagli antichi , e che leggiam in Nevio , Pa.


cuvio , Plauto ec. di stabula Aagitiorum
furciferi , Aagriones , fritores stimulorum >

flagratribæ , verberones , stimatiæ , acheran-.


tes ximorum ec.
Schiavina , finzione , e sorta di coperta .
Schiegare , spiegare .
Schierchiare , uſcir di ſelto , ſparare 2 ammatti
re , ammazzare , Fal. c. 20 ott. 35
Schierecato , dicefi d' an cattivo chielaſtico , fora
ſe perchè tranſandando i propri doveri , non
curi di portar neppur la cherica : o dalla ra
ſura dell'intera teſta , che ne' barbari tempi
cufavasi ne diffacrati .
Schirchio Uomo di teſta calda e mezzo mat
to . Quanto all'etimologia della voce , è da
ſaperſi , che nel noſtro Dialetto chirchio di
nota il cerchio della botte'; quindi schirchia.
re ſi dice delle doghe , allorchè per l'interna
poflanza del vino eſcon da' cerchi , e fanno
crepar la botte . I Toſcani nell' iſteſſo ſenſo
dicono uscire da' gangheri. Om . lib. I.
Fatte capace , non dì ch' io lo ſchirchio. *
Şchioppare, crepare , dicel propriamente degli
alberi , che sbucciano .
Schitto . Soltanto... Dall'italiano schietto , che
vale semplice, non moltiplice . Cort . Ros.
411. III.
Ca fi maje ſe ſtruda
Pe l'ammore de Lella , e ſtace affritto
„ Tu ne fi cauſa ſchitto : *
Schiudere , aprire , covare , partorire : fchiude.
E 2 re
100 SC 1
re coil uvocchie , adocchiare , guardar fissa
mente una cosa mostrando alta voglia di
possederla : diceſi del guardar degli amanti
innamorate
le loro : e la metafora è preſa
dalle teſtuggini , e lumache , le quali dicesi
2 >

covar le loro vovi col folo guardo fiſſo ,e cal


dopenetrante degli occhi.
Schiuoppo , e ſcuoppo , scoppio , v. butto .
Schizzare , spruzzare , saltar con impetos.
Schizzeco , stilla ,, goccia .
Schizzejà , piover minuto', v . chiovellecà .
>

Schizzetta , v. chianetta , soli-Dea ec.


Sciabbacco . Strepito grande, schiamazzo . Vo .
ce reftata a noi dalla Franceſe Sabath , e che
originariamente deriva dalla volgare opinione ,
che nel Sabato la notte le ſtreghe ſi ' uniffero
ſotto una noce in qualche foreſta a far tripu
dio , e baccano . Quindi far. Sabato , ' o far.
chiasco divennero finonimi . Ciucc. cant. VI.
st. 1.6.
,, E accoſsi fto ſciabbacco fe fcompette .*
Sciaccare , romper il capo ad alcuno con effit
sione di sangue •
Sciaccola , fiaccola , face ,
1

Sciacquare , bere, lavar dibattendo con acqua


dentro vasi .
Sciaddeo. Uomo sciocco, plebeo , da oxit ; umbra,
e dyw , invenio , quafi diceflimo captator um .
bre , che ſi paſce daria , di fumo , un bel
camaleonte . Viol. son . W.
E mparate , ſciaddeo , comme le fona . .

Sciadone, ſpezie di pizza , ó focaccia fatta di


.
formaggio , vovi , zucche , zucchero , pepe ,
falami, agli , ed altri ingredienti ,> ed aromi
>
di non diſpiacevol guſto . Fal.
9) Q
SCI IOI
O trommiente cchiù dduce de fciadone .
Scialabacchejare , partar turco , Faf.
>

Po ſcialabacchejaie cche fu no ſpallo .


‫ܕ‬

Scialbilacca , detto della lingua Turca , Fafi


)

E pperchè ognuno parla ſcialbilacca


Funtiſo quanto diffe ppe nifi a n'hacca .
Scialacore , divertimento , luogo di piacere , a
ſcialacore , senza aver che più desiderare ; in
soprabbondanza .
Scialare , goder ampiamente di qualche cosa
sollazzarsi , trescare . Forſe dall' orientale:
scialos seDudot , terza merenda del giorno de
gli ebrei dopo la loro ſolita orazione
Sciamarro . Palo di ferro , con cui s» abbattono
le fabbriche. Si trasferiſce a dinotar qualunque
uomo goffo , perchè queſto palo di ferro non
>

dovendo ſervire , che ad uſi groſſolani, non ha


eleganza di fattura . Cort. Ros. att. Ii
Ca lo ſciamarro de la crodeltate .
» M'ha sfravecato da lo pietto fujo . *
Lo ſciamarro , almen oggi non è palo , ma
: una ſortadi zappa, e per picca anche aburi.
vamente e pigliato ', 1,9
Sciambrato , largo , commodo parlandoli d' un
abito , sciolto , sbragato , sciamprato , smo
sfátor
+
cendato .
Sciammejante , fiummeggiante , da
Sciamma , framma .
Sciancato . Che zoppica Viene dall'italiano frans
cato, ma muta alquanto il ſignificato . Cort.
Parni, cant. VI.
Chi le - fa lunghe, e chi fciancate mprova.
Scianco , franco', in pl. fcianche
Scianche ,Estiagurato , datordo- .
E 3 Sciao
SCI
Sciaoratezza , scioperagine , da
Sciaorejare , ſciavorejare , e ſciaurejare , respirar
aria libera a bell' agio , ed a gola aperta
Faf.
92 E ll’arba ſciaorejaya a lo barcone .
Ngiorlannata de roſe, e ppe cchiù (pallo
S'era pofta tutt'oro ' n guarnaſcione .
Sciarra , briga , contes & .
>

Sciarappa V. ino buono. Tass, cant. I. st . 78.


E Cannia
*
, e Scio ſciarappa a larga ma
no .

Quindi ſciarappejare , bere, Faf.


E ppe ſcompere prietto , fatecajeno
>

Sempe ſciarappejanno affi a la notte .


Sciartapelle , e ſcarta pelle . Stovigli vili
.

I di poco pregio . Forſe è corrotto da cartapes


core, perchè dicefi scartapellare in fenfo di
.

rivolgere libri vecchi..


, Pegliaje no nciampecone , e tutte aunite
Fece na pizza de fle ſciartapelle ,
Chiammaje Selleno pen effe ammallato
Da lo patrone , e morie derropato .
Sciarvogliare , disciogliere , svolgere .
-

Sciatà , fratare , ansare , anelare ; anticamente


ſcriveaf shiatare .
Sciattecare , e ſciattechejare , ansare , Faf.
Nfra flammoina no corriero affritto
Sciattecanno compare e mporverato
E l'uno , e llautro fciattecheja , e ffumma
Ppe la fatica ,> e ' n vocca fa la ſoumma.
Sciauro . Alito ; e talvolta odore . Dat latino 1
Aura . Ciuer. Cant. XIII. st . 38 .
Nizomma dinto nce ſtea nn a la caſcetta
Che , chi
Lefta da te ,no
dinto
pa
ſciauro ne fcappava
De
SCI 103
De quanno nquanno , che te conzolava '.
In fignificato di alito grave , puzzolente .
Ciucc. cant. XIV . st . 446
Ma fa che buò , chillo marditto addore ,
9 Chillo fciauro ciuccigno , che tant anne
39 Ncuollo aveano portato, e nzi a lo core
L'era traſuto , då ſotto li panne
„Sempe l'aſcea , comm'a no tradetore . *
Sciaſcio , ignorante'. Fafo ſciaſcie lloro scioco
chi èssi .
Sciandone v. fciadone .
Sciccare , strappare , graffiare
9 stracciare con
unghie , v. raſcagnare . Sciccă le anmole, com
3
var le mole or
Sciglio, fracasso con pianti , da oxuddeus , lacer
donde fcigliato , scarmigliato , rabbuffa.
to , scompigliato, da fcigliarſi, scapigliarsi •
Scigna" . Scimia ', bertuccia animal noto .
Fa la scigna '. Far la ſcimia , come in Toi
ſcano '. Ciuca. Cant . VI. st. 28.
N'auto vo fà la ſcigna a lo Boccaccio
Ma non ſape dir'auto , ch ' io vorrebbe
» Un quanco dar de' calci a quel furbaccio
Di rovajo >, e ad ogn'otta io lo farebbe;
» Jer l'altro ottä сatotta un buon migliaccio
» Mi mangið, e a le guagnel, che non mi
increbbe :
Io lo mangiò ad un deſco ', ove era a
ſcranna ,
Il Gran Don.Cherche , c la Contella Ore
lanna ,
Abbiamo rapportato perintiero queſta inge.
gnofiffima ottava , perchè vi ſono in effe cri
ricati i due più frequenti errori in cui in
cappano pochi per altro del rolgo de' Napo
E 4 leta
-104 SCI
letani, allorchè vogliono uſar il dialetto To .
ſcano , di dir cioè >, io farebbe invece di dir,
io farei, e di dir, jo mangid, in vece di dir,
io mangiæi . Ma anche il volgo Franceſe di.
ce , j' avonj, je venon : , in vece di dir, nous
evons, nous venons. Gl' ignoranti fon da per
tutto. Piglià la ſcigna vale ubbriacarsi. Ciucc .
rant. XII. st. 63. 3

» E pecchè ſteano tutte mieze jute ,


Ca fuje brutta la ſcigna, che pigliajeno. *
Ave , o fa lo culo de la ſcigna , val incal.
7

lire ,
Scioccaglie
liebre .
, orecchini , potiffimoornamento mu
.
>

Scimmare , levar la cima .


Scioccare , fioccare , nevigare , cader in abbon .
danza cosa, come fiocca la neve , onde fcioc .
cano le mmazzate , val si dan delle busse
tremende, Far.
Votta , aſſeconnaie po , votta Fortuna ,
Scioccame'n capo pręte de molino .
Scioffolare , e ſcioffellare , slogar altrui i lome
3

bi con qualche buona bastonatura , o per ca.


data eco
Scioffolato , e ſcioffellato , chi non si regge sul
le gambe .
Sciongare", avventarsi sopra , Faſ.
Nne miente ppe ſfa canna. . e ccaccia
mano ,
99 E ſe le ſcionga ’n cuollo , comme a ccano.
Scionnea , e ſcionna , fronda , frombola .
>

Sciore , fiore , anticamente ſchiore , in pl . ſciu


re , donde ſciorire , fiorire, venir a capo.
Sciorejare , infiorare .
Sciorta , sorte , destine .
Scie .
SC r 195
Scioſciare , soffiaré : voglia de ſciofciare , desió.
di bere .
Seid fcio , voce ufata nel fugar" uccelli,> .e detto
di coſa , che non si voglia . Faſ.
Sciò fciò, dice Goffredo , e : la defenne -
5

Scioſcia ca vola , diceſi di coſa ben leggiera , c


1
facilead eſſer portata via dal vento , o dichi
i reſti ſolo , e ſenza altri appoggi, Faf..
Fu dda tanta (margiaffe ntorneiata ,
E ppo ſcioſcia cavola rommanette..
Scioſciello , pietanza ,‫ ܕ‬che preparaſi- di ova sbara
ture in cacio, o ricorta , e pangratto in ac
qua bollente condita di butiro , o lardo od
altro untume , petroſemolo , palli , pepe ec .
Scippare . Strappare . Pare: che venga dal latiino
excerpere . Cort. Ros. att. IV .
‫" وز‬ Ch'a ito munno de mmerda ,
Comme laſſaro ſcritto li facciente ,
Tanto n’aje, quanto ſcippe co li diente:
Sciſci , giocherello per traſtullo , e trattenimen
to de ragazzi ', dall'Ebr. sixim , oblectatios
nes , delicie .
Scire , uscire , onde fciuto , uscito .
Scirpia. Brutta strega . Pàre, che venga dal Lato
scirpus , e dinoraffe primitivamente perſona ,,
che aveffe i capelli , come i gianchi >, irti , e
dritti , une tête' bersée . Ciucc. cant. VII. sti :
35
Che bud di brutta faccia de Megeray,
+

Scirpia brutta mia , fcigna cacata ,


Laya colata ſenza la cammiſa ,
Comme ſi brutta ! puozz' eſſere acciſa.
Stiù , eſclamazione di ſchifo , ed abborrimento
di qualche coſa difguftante o per puzza , O
E si per
106 SCO
per ifchifezza , dall' Ebr. scixetz , Osciuxetz ,
abominor . Faf.
Osbreguogno de tutte , ſciù breccone .
Sciucare v. aſciucare , asciugare .
Sciulejare , e fciuliare , sdrucciolare v. ſciuo
lare
Sciummo , fiume .
Sciuocco , fiocco .
Sciuovoto , sciolto .
Scivoto , scelto .
Sciuſcio , soffio ,
Scocciare . Andar via in fretta , filanseta .
.

Ciucci cant. VII st. 44.


, Elafſatelo llà, ſe la ſcocciajeno , *
Scognare , cader i denti , e farli cader altrui,
batter it grano nell'aja , rompere ec .
>

Scocozzare , rompere, a troncar la testa .


Scogliare , castrare .
Scoglietta', conversazione , unione di persone 3
Fal.
Tornaje d' Armida a la ſedia ſpantofa
Ddove mille ſcogliette ſo dd'amante .
Scogna-mole. Colpi da far cadere i denti a fun
* sia di ſgrugnoni . Scognare fi dice del batter
il grano, e farlo faltarfuori della ſpiga . Cort.

Ros. att. II .
. ' , N'alliſciata a la facce ,
E na ſecozzoniata a ſcognamole . *
Scojetato , celibe , v. fquietato : forſe l' unico
3

termine improprio , e molto mal a propoſito ,


giacche 'l vero ſcojetato è il conjugato .
Scolaborracce , ubbriacone, birro , dal vizio di
tal malagenìa .
Scolagarrafelle . Epiteto ingiurioſo dato ai gio
vani clerici delle Sacreſtie che fogliono di
fe
SCO 107
foracchio beverf , e fcolare rimaſugli del
vino, che refta nelle garafine ſervite per la
mella .Tassi cant: 1. se: 39.
Si be ca tutte Meſſe ; Afficie , e Sante ,
E da quatt' anne ſcolagarrafelle . *
Scolapejo , 11. p Esculapio .. na
Scommare, far uscir il sangue dab so g can :
8. un pugno > o simile :
Scommogliare e ſcommegliare . Scoprire
svolgere . Quanto all'etimologia vedi Com
mogliare . Ciucci canti XIV . st. 4 .
* Fatto cheſſo , ſcommoglia no tiano . *
-
Faſano :
» Ma Rinardo cchiù ddinto ncrapecciato
Traſe ppe ſcommegliare nuove nganne.
Scompere , finire s uccidere , finita di uccidere
donde ſcomputo , e . ſcompetura , fine .
Scompoto , e ſcomputo , escomputo -
Sconcecare, scomporre 9., interrompere , impe
dire
Sconcecajuoco', disturbator della pace altrui ,
e derto di chi per far l'aggraziato , 'e brigar
fi de' fatti altrui , li guaſta , ed inquieta la
gente Faſ:
Sconciglio . Corrotto da Concilio , ſi prende per
Consiliabolo . Qm . lit. V.
.

9) Că la roba dopo varie ſconciglie


29 Nfine ſe l'aggranfajeno cert' arpie . *

Sconfedenzeja ,.diffidenza .
Scongiuro , esorcismo".
Sconocchiare , cadere , o vacillare per debolez
za , non reggerſi in piè : finir di filar il lino,
o fimile , che ſi abbia avvolto alla rocca , da
noi detta conocchia .
Sconnuto , insipido, malcondito .
Scop
108 SCO
Scoppettelle . Curſori delle Curie Ecclefiaftiche ,
detti così , perchè era ad eſſi lecito andar ar.
mati di scoppette corte, che naſcondevano for
to i mantelli ; arme , che a tutti gli altri
forto graviffime pene veniva vietata . Omer.
lib. IV .
Comme 'n vedè uno baffo a circo,e a feje,
Vide fpara fonna li ſcoppertelle. *
>>

Scorcogliare , trar qualche cosa di mano d'


alcuno con garbo, o con furberia , da cur
culio .
Scordariello , oblioso , che facilmente si scorda.
Scorore , oscurità .
Scorputo , scolpito
Scorrutto , corrotto , fradicio , che è cominciato
ad impurridire, da ſcorrompere.
Scortare , abbreviare ' .
Scortecart , escoriare , levar la pelle , la core
>

teccia .
Scorza , corteccia , da ſcorzare tor: la cortec ,
tia , v. monnare : diceſi d' uom rozzo oſti ,
nato , caparbio : fcorza ſcorza , val superficiat .
mente .
Scofamente , nascostamente .
Seoſciare , e ſcoſſare , scossolare , guastar le.co.
7

scie , V. fguarrare .
Scotolare , e ſcotolejare . Scuotere , seotolare
smuodore dibattendo , movendo far, cadere .

Forſe dal Franceſe secour'. Ciucci Cant . Le


st . 20 ;
Ecco na ſcotolata
De recchie la lecienzia le fu ddata . *
Me'ne ſcotolo li panne', non ci voglio aver
paris,'lo ſteſso che, me ne lavo le mmaro ,
pigreffiani ant icbiffine al pari di effe tali co itu .
S GR LOG
fumanze dall'oriente a noi paffate: rammentiſi
l'abluzione delle mani di Pilato nel condannar
Criſto , ee'l conſiglio di queſto a' ſuoi diſce
poli di fcuoterſi la polvere da” lor panni , e
dalle loro ſcarpe nell'uſcir di quelle caſe,
città, dov'effi non foſſero ſtati ben accolti ,
accettata la lor miffione , e dottrina . Fal.
99E ffuorze ſe nne fcotola li panne
Si be no piezzo ſcotolaje nzorfato
La porta , e cchiù ſe. meſe ' n fantaſia ..
Scrammazejone , esclamazione .
Scravaccare scavalcare , smontar da cavallo ,
diceſi del 'far faltar taluno da qualche porto.
Scravoglià , e ſciarvoglià , sbrogliare .
7 :

Screſpare , ror: le. rughe, diceg minacciando ,,te


7 .

föreſpo ſlo culo co no cavoce.


Encapo a me tengo na veſpa
Cá a da trovi no juorno chilo ſcreſpa
cio la testa
Screſtare , romper la cresta è , sfres
giare , abbatter l'orgoglio.
Screttorejo , förziere , tavolino. Far.
)
.

Vocca , fcrettoreio de la corteſia ,


Deſpenza mia de conſolazeione .
Scriare , disperdere ', sparire , mander via .
Far.
, Prega femmena , ecckiagne ? Quanno è
s bella ,
97 Dalle apperzi' le brache , e ſcriannella .
Scriato , e ſgriato , consumato
Scrocchejare , carpire dal ' crocco , rampine
per peſcar cari ,, ſecchie , o ſimili caduti ne?"
pozzi .
Scroccone , parasito , o chi sa carpir danara
dondunque ,
Scra
II- O SCU
Scrofa , porca da razza, e detto di donna ima
pudica
Scrofonejà , mangiar da porco ,.V. ciangolejare,
ngorfire .
Sciptinejo , squittinio , si in ſenſo di ricerca
>

che d'unione di Cittadini ..


Scrudere , escludere .
Scuccio muccio . Figura infelice d’uomo baſſo
e curvo ( V. Cuccia ). Corti Rosi att. III
Chillo Titta ,
Chillo zembrillo , chillo fcuccio muccio. *
Scuffeja ", cuffia , noto ornamento da tefta di
donna .
Scumma , schiuma , onde
>

Scummare , tor la schiuma , dicefi propriamenz


te de vali bollenti con qualche pezzo di care
ne, od altro dentro , ch'alzando ſpuma , lor
biſogna togliere : non val' però far la spumay:
che fa la scumma. ſi dice" ,
Scuoncio , o ſcuonceco , disacconcio , malposto .
Scuoppo , e ſchiuoppo , cadura botta TU
more .
Scurare oscurare , annúvolarsi , infoscare ;
mine ſe ſcura lo core , val mi sento affogar
dal dispiacere , una nera 'terragine mi op.
prime
Scurriato“. Frusta' , sferza di canape ritorto
con cui l battono i cavalli . Voce laſciataci
dagli Spagnuoli , che dicono Zurriago .
Scurio, sfortunato lui .
Scuro. Oscuro. Infelice , sventurato . Om . lib.l.
Perrò Pritreipe: mieje ve raccomanno
Che
Scurzero me torrate
, scorso chella ſcura figlia .
, trascorso .
Scur.
SE C III
Scurzo , scorso , decorso , fonito , rovinato , fem . .

scorza coll' o ſtretto , diverſo da scorza coll'


o largo v. il giờ detto .
Sdamma , Dama', Signora , dimin .
Sdammecella ', Damigella .
Sdellanzare, menarsi con impeto su di alcuneo.
Sdell'enzare ,lagerare , squarciare '.
Sdellommare dilombare" , cioè fracassare i
lombi', le reni ec: forſe da se dojel, gire per
mare , da che tanto avviene aa chi con un remo
in mano è forzato a ſolcare le falſe inquiete:
onde .
Sdeltongare , slungare .
Sdramma , dramma , ſorta di peſo ...
Sebbejone , n. P. Scipione .
Sebelluto ', sepolto
Sebetura , sepoltura -
Secamolleca , avaro , così detto dal dividerſi le
bricciole , da noi dette molliche , ee riſpar.
miarſele , come dicefi de' Fiorentini, economi
ci fin all'ecceſſo , che dan tre morſi ad un
faggiuolo .
Secca , seccagna , banco de arena in mars ', ari.
dita sete , ardenza , Fafor
Comme a na cerva de. ſecca arraggiata.
Seccare , inquietar :: , infastidire , essor una
migratta per un poveruomo , o come pur di
cefi una pittima cordiale .
Secare , segare : in ſenſo oſceno val usar com
donna , sonar ik violino, od altro iſtrumento
ad arco .
Secato fecato . Stretto stretto . Si dice propria.
mente del camminare a vela a tuita orza corr
vento freſco , che i Franceſi dicono serrer le
vent de près , e l'etimologia è la ſteſſa , quals
st
1412 SE D
fi legale il vento colla vela. Ciucc. cant. DIT.
U
st. 46.
Cacciaje lo viento , che tè le bottaje .,
>

E ſecato fecato le portaje . *


Seccerà, aridità , siccità , quando il Signor cf
>

galiga con non mandarci poggie nell'età


per lunga pezza , coſicchè le campagne ne
patiſcono
Secolor o , o ſiecolo , estasi , lunga stagione ,
astrazione : Ire in ſecoloro o ' n ſiecolo
andarſene come in eſtaſi per troppo contento ,
maraviglia ec. 'n ſecoloro , val anche per sem
pre , in eterno ,
Secota , inseguimento :
Secotapignate , parasito , scrocchino .
7

Secotare , seguire , tener dietro , v. fecotejare ,


2

Secotejare , seguitare .
Secotore , esecutore :
Secotorejo , esecutorio , atto giudiziale in iſcrita
to ' , con cui fi: aſtringe il debitore a pagare ,
Fary
Cch ogne ccartella ll'era ſecotórcio :
Secozzejone >, esecuzione , e la cosa eseguita , of
sequestrata .
Secorzune, sergozzoni .
Seccurzo', soccorso , ajuto .
Sedeticcio , stantivo, non fresco : dicefi oua ,
pane sedeticcio, e val di più giorni .
Sedeturo , e fedeture in pl., poggi , luoghi da
ſedere , sgabelli , dall' Ébrž lederoth , ordines
in parietibus eminentes , “ depressi', forſe
come i scaglioni negli antichi " Teatri Roš
mani .
Sedicino . Culo . E ' giuoco di parola naſcente
dalla voce sedere , e pare che voglia dinotare
la
S E L 113
ta paste , su cui ſi fiede '. Siccome ” antica
.

Città di Teano della Campania ſi diftinſe dal


Teano Appulo col chiamarli Sedicino e vi
fu un grammatico Donato , che dalla ſua pa
tria Teano fi chiamò Sedicina; vengono quin
di varj ſcherzi sù queſta equivoca parola . Om .
lib. VI.
" E ghiea , comme lo jennero Pazzenna;
Nzi a la faglia a fruſcià lo ſedicino . *
Sedognere insudiciare , regalare per ottener
qualche favore, sporcar di grascio , olio eco
V.. aontare . Quindi ſedunto , Vo ſuzzo .
Seggia , sedia : Seggia ſeggia, dicefi di chi è de .
gno di andar agl' Incurabili per matto , da
che ordinariamente cold gl'infermi in sedia
fon portati .
Seje , sei , numero ſpero preſo indeterminata
>

mente per moltissimo . Fas.


97 Ma laſsammo. ll'abburle deciarriſse ,
Ca ſeie. vote de viento è ngnetato.
Sejellare oggi diſulato , per ſeggellare , sugget .
lare , bollare
Sellozzare ,soffrir la nota convulsione puerile ,
detta felluzzo .
Selluzzo 3, singhiozzo , più propriamente quella
dolce convullone frequente nel bambini fpe
cialmente dopo ſucchiato ; , 0 preſa la lor pap
parella , detta con altro termine l'allarea .
stentenielle..
Semmana , settimana .
Semmenta , granello , acino di seme, sporchez
ZA ,merda e traslat amente prende il
ndo
contenuto pel continente , il culo , la fogna .
Capaſso contro Amenta :
Chiſso ppe: n addorillo de femmenta
10. Se
S114 SE M
Se jocarria ppe ffi lo prevelegio
Semmentella , diminutivo di semmenta , e diceſi
de' ſemni di miloni , zucche , e ſimili . Dicefi
pur d'una notiſſima erbetra marina', che cre.
defi un poterte farmaco contro de' vermini
i quali perchè credonfi naſcere , e generarſi
nelle noſtre viſcere , e ſpecialmente ne' ragaz
zi da qualche paura , quindi il prov. accoglie.
re femmentella , E'
per aver timore
piglià
pur launafemmentella ec.
ſorta di paſta
fina . *
Semmideo , detto di Hom cho affetti un ' aria
gravese che ' al di lui stata non convere
rebbe
Semmola da seudadis
Semmone, e Semmejone", Simone , e Simeone
n. pa
Semmozza , cacciarsi sott'acqua's dicefi de' na
tatori da' latini detti urinatores" , i quali ſo .
glioni talor per diletto a capitombolo da
qualche rialto , od elevato ſcoglio gittarſi in
mare , e quindi per ſott'acqua girne ad uſcir
altrove .
Semmozzariello , forta di uccello d'acqua pid:
marina , che dolce..
Senga , fissura , in ſenſo oſceno la natura
Sengare , segnare ; fendare
Seppontà , puntellare.
Serra ferra , rumore", chiasso , rissa , così det
to dal ſolito gridarf tra noi così per la Cit.
tå in tempo di qualche tumulto , avviſandoli
di chiuderli le botteghe , affinchè ' Lazzari
ſmo non le ſaccheggi; approfittandofi dell'oc
cafione , Fali
n. Furia franceſe , ira de Taleiane 92
Sers
SER I15
Serra ferra , fo brenna co ſto cane .
Serchia; fissura , dicefi propriamente quella space
caturina , che vien a capitelli delle poppe
delle lättanti , e fulle labbra , e mani di ogni
altro per gli ecceſſivi freddi nell'inverno con
fiero dolore . per metafora la natura delle
donne : quindi l'equivoco ſcherzo del noſtro
Pulcinellá medico a colei , che ſoffrendo do
lorofe affezioni uterine , gli domandaya con
figlio , e qualche ſpecifico Sedugnete to lo
grasso de to sponsilo la sercbia , ch " staje
bona ..
Serena , rugiada , che cade di notte .
Serenata , v. matenata ..
Serpe , e cierpo , serpente :
Serra , sega , 'notiffimo iftrumente meccanico
Serrare , segare , chiudere
1
Serrecchia , forta di uccello, e per deriſione deto
to della spadh , tratta la denominazione dalla!
ſomiglianza colla serra , o fia sega ;
Servente , m . e f. detto propriamente di coloro ,
che ſtan al ſervizio delle monache . Cavalier
.

servente diciam chi da vezzoſo caſcante ra:


frugando tuttor gonne , e facendo il calca .
morto prelo qualche Ninfa : per deriſione
cavalier serpente , leccapettale , frecafeneste ,
e con peggiori epiteti contradiftinti .
Servizejo , in ſenſo oſceno ognun capiſce di
quanti vari importi fia tal voce ſuſcettibile
così Fas .
,, Fattole oh bene mio chillo ſervizeio .
Tutto è { servizejo ', per tutto via ben fatto.
Seſća , colpo ferita . Fasi
www : E la lé (sefche a ccienta: fa provare ..
a
Lieu
116 SET
Setacciare , Stacciaxe , V. cernere,
Serte -carrine ,> sette carlini, prezzo ; perchè un
tempo di un pajo di ſcarpe , te uſar da Fafa
no il noſtro detto volgare per un vile, che vuol
fuggire .
Ajutatemme vuje rette -carrine .
varie altre conſimili eſpreſſioni alluſive pur
abbiamo , così l'è quella di ,, E ' rratto chil.
lo , cche ba feje rana , cioè un pitale , ch”
>

un tempo fei grani vendeyaſi 9 e l'importo


del motto è , or che tutto è perduto , non
occorre pensar ad altro nè più pensar el
>

passato , ed a quel che si è perduto .


Sette allegrizze, ſette.panelle , e palata de pane
ftroppeiata diceſi de fervitori .
Şette céleſte diçeſi ad eſprimere un altezza fom .
ma , Fas.
2 Viva la croce , tanno fa strellaro
Tutte , e betroria , e a le ffette celeſte
Se nteſe , e balle, e mmunte-febbrecaro.
Settepanelle . Servitore di misera mesata di
salario. Fino a che la ſcoperta dell'India non
moltiplicaffe i metalli prezioſi tra Noi , durò
Puſo antico de Romani di dare ai ſervitori
1 fucceduti agli antichi ſervi piccolo ſalario in
denaro , e ſomminiſtrar loro inſiememente il
pane, e talvolta anche il vino,e 'l companatico.
Cosìancora uſafi nelle Provincie. Il pane faceaſi
una ſola volta la ſettimana , cioè il Sabato. La
mariina della Domenica conſegnavanſi ſette pa
gnotte a ciaſcun: ſervitore da dovergli balta ,
re tutta la ſettimana. Per maggior vilipendio
furono detti sette scorze , quaſi che neppur 2
vefleco intiere le pagnotte , ma le ſole ſcor
SF A
ze di effe , mangiandone il padrone la ' mol
lica . Om. lib. V.
?
Lo rieſto - fanno li ſettepanelle
Che no le reſtajeno auto, che la pelle: *
Sette ſcorze . Peggiorativo di settepanello ( ve
di queſta voce ) , e dinota un miſerabiliffimo
fervitore che neppur è pagato con un pane
il giorno , ma ſoltanto con una ſcorza di
pane. Om . lib. VII.
E a Retaglione, ch' era ſetteſcorze,
Chell' armatura die così famoſa .
Setella , e ſetaccio , staccio da ripassar la fa .
rina .
Settenzeja , e ſentenzejà , sentenza , detto argu
to ; morale ec.
Setiglia. Mantello di ſeta uſato dalle perſone di
legge nell'abito di Città. Ciucc. cant. X. 'st.
41 ,
Non potaraggio aſci, ca nfi a na gatta
,, M'abburlarrà : ah ſi fetiglia sfatta *
Setoato , e ſetovato , situato , maritato, che oc
9

cupa qualche posto.


Sfalancare , allargar le gambe nel camminare ,
>

così detto dalle falanghe de baſtimenti , cui


raſsomiglianfi, atteſa la lunghezza, le gambe .
Om. lib. III.
Cride gnopà ca fi non sfalangava ;
E a gamme ncuollo non me ne fojeva . 0

Sfallì , venir meno da opadas .


Sfarzo , pompa , gala , comparsa luminose ,'a
2

ria grande , baggianeria, v . sfuorgio .


Sfaſcio , rovina ; farrà sfaſcio , disfärril', divo
rerà
Sfaftidiare , infastidire , venir À nausa .
Sfatto , stanco , lasso , Fas.
Cche
118 S F E
Cche Ccaronte Atracquaje sfatto, e fferuto.
Sfazejo , soddisfazione
Sfecatare , torre il fegato, uccidere , sbudellare.
Fas.
Sfecata Arbino e ppo dà 'n cuollo a
Ggallo
Lo Screſta buono , e ghietta da cavallo.
» Dimme , fu da li nuolte sfecatato ?
Sfeccagliare passar da parte a parte .
Sfelare , sfilare , partire . Sfelaje la corona , gli
disse un sacco d' improperj, gli disse quanto
potè di male .
Sfélenza . Uomo povere , e mal in arnese . Part
corrotto da melenso . Om . lib . I...
E fi fe fa na ſtraccia ogne sfelenza ,
99 Non vò lo raſo , fi n'è de Sciorenza .
Sferra . Spada , Faſano :
E ammolano le sferre , e ſse ne ſcenne
'N cheſto lo Sole , e fanno ccà le ttenne.
» Comparze , e cco la sferra sfoderata
» Ncoppa lo ponte , e fface fta sbravata .
Ciucc . cant. XII. st . $ e.
> E laſsa a mene
Ch'è arte mia de manejà la sferra .
Sferrecchiata , cacciata di mano , assalto colla
1

spada . Far.
Non me dì no, fi ’n capomo mme metto
De ſcire ſora a ffa na sferrecchiata .
Sferrà passare , scappare , prorompere in in .
giurie contro alcuno e sferrare , cioè torre
i ferri ad un animale, o simile , che sfer
giare pur diceſi anche quando s'intenda il
levar i ceppi di ferro da' piedi di qualche
Geo . Faſano :
Tu de no campo puorte la battuta,
E
S F 0 119 .
99 E ssi sferra oie , la muſeca è fcomputa .
Sficcagliare , traforare a colpi di arme pontute ,
Falano :
» Mente ſo cano sfoca ll'odio nterno >
E ſse groleia de sficcaglià Franziſe ,
» E ffi no ascevolea , fe sficcagliava .
>

E a no Tempio Pavarone
pe chefto
Lo sficcagliaje a botte de cortiello .
Sfidare , e sfedare , invitar #duello , á far .
qualche prova , v . desfedare .
Sfilare, scappar via v. sfelare .
Sfigolo , sfivolo e sfiolo , desiderio propria.
3

mente di coſa da mangiare ; quindi sfegoluſo,


Falano .
Sfiola fotta la ſporta , e ppe lo muro
E le fsenghe de chella va leccanno .
Sfizejo , e sfizio , piacer sommo .
Sfocare , diceſi d' uno ſchioppe dopo lavato , in
cui ſi ponga un po di polvere , e ſi (pari per
>

aſciugarlo :dir ad alcuno le ſue ragioni do


po lungo ſilenzio , per convenienza ſerbato :
respirare , esalare , usar con donne ec. v. ſpa
porare .
Sfogliatelle , notiffimo noftral lavorio da forno,
ripieno di ricotta , cedronata , uovi , zucche.
ro &c.
Sfommato , e sfummato , svanito .
Sfonnerio , rovina , diceli d'ogni coſa ch'abbia
del grande , corne no sfonnerio de magnià ,
una gran quantità di cibi, od una scorpac
eiata terribile .
Ca ſente, ma non vede lo sfonnerio .
E anche aggettivo , Fas.
De bellizze sfonnerie , autere , e fante ,
E
I20 S F R ...
E val di bellezze seperbissime , senza ter
mine .
Sfonnolare , romper il fondo , v. sguarrare .
Quindi
Sfonnolata , detto di donnaccia pubblica , i di
cui paeſi balli fiano ſtati purtroppo mano
melli, e fquinternati.
Sfonnolejare', tremar dis
paura da capo appie.
Sfornà , cacciar dal forno , dir delle cose
to , per metaf. partorire . Fal.
proposiSta
gran mainma de rrazza mperatrice
9 Sfornaie Matirda bella , quanto autera .
Sfossecà , guastar il suolo bucandolo .
Sfranatecare , sfrenetecare 9
e sfrenetechejare ,
farneticare .
Sfrantommà , e sfrantumà , ridurre in pezzetti
striturando ..
Sfrattare , andare , e mandar via , quindi
Sfratto , esilio . Fà sfratta stratta , cacciar via
alcuno .
Sfriſo , sfregio , detto da sfreſare , romper la
faccia ad alcuno .
Sfrecolejare , ridurre in minuzzoli .
Sfriſare detto per ischerzo dal franzeſe friser ,
petrinare , arricciare accommodar į C4
pelli .
Sfumecare, andar in fumo .
Sfunnolo , paura , terrore , timore .
Sfuorgio , galanteria , ornamento di abiti , lus
so , gala. Fas. Tutto sfuorgie , val tutto ben
abbigliato .
Sgammettare , darsi alle gambe,smentire , vin .
cere ragionando .
Sganare . Saziar la voglia. Garn in Spagnuo
lo dinota il desio , la voglia , ed è voce 2
dor.
SG R. 12 !
dottata nel noſtro Dialetto . Tass.
Mme voglio ghi a ſganà ſta fantaſia .
E Tiorb.
53 Si chella te sganaje ciente golie . *
Sgargiare , smascellare , trar le ganasse .
Sgargiato , sganassato .
Sgarrare , errare , sbagliare .
Sgarrupo ,) dirupo , v . ſcarrupo .
Sghizzare', e ſchizzare , scoppiare , scappar via
con elasticità , saltare per allegria , oxigern , 1

spaccare , fendere , sbucare per traslato , da


che l'umore , o liquido qualunque- rinſerrato,
per le feffure schizza , e scappa via : quindi
Sghizzariello , sghizzetto .
Sghizzo , o ſchizza , goccia d'un liquido scap
pata con impeto su di qualche cosa .
Sghizze. Biscazze . Luogo di giuochi vizioli .
Ciucc , cant. VII. st. 6 .
» Jie pe tutte li sghizze , e Tavernare
Ca là ſapea, che ne trovava aſſaje. *
Sgolejà , torre il desiderio, saziare , cavar la
voglia .
Sgorgiare , scannare
Sgottà , asseccare , e dicefi de' fiumi, e di qua
>

lunque altro riſtagno di acque, mediante qual.


che macchina .
Sgranare . Mangiare : quas voleſſe dire rimaci
nar il grano co' denti . Om. lib.VI.
Coſsì è l'ulo : a ſgranà quanta vuoje nos
» aje .
» Tutte fanno Zimeo quanno so guaje .
Sgraltare, disunire per forza cosa da cosa
come si dice delle pietre incaſtonare , e degli
amanti , v. ſcraſtare, ſcazzellare .
Sgrato , ingrato .
Diz. Nap. T.II. F Sgre
122 S.GU
Sgregnare , sogghignare , sorridere :
Sgrignare , far gabbo , digrignare , deridere
detto propriamente de' cani, quando moſtrano
arrabbiati i lor denti .
{grimmo , grinzo , gramo , tapino , da niente .
>

grognone , pugno sul muso , da grugno , v.


) >

fecozzone . .

Sguallarare , sbonzolare .
Sguarrare . Fare in pezzi , sbranare . Voce re
ftata a noi dallo Spagnuolo esgarrar, che di.
nota lo ſteſſo :. Lor. Sch. de' Num .
E che buò marionciello, che te ſguarro? *
Val ancbe , divaricar le coscie > o sbranar
uno afferrandolo per le gambe , donde si din
vid a.
Sguazzare , viver in allegria fra gozzoviglie ,
banchetti ec. ed ogni altra sorta di piaceri .
Sguazzarejare , sguazzare .
Sguazzatorio , convito lauto , buona mensa .
Sgubbia , sgobbo , 'scrignuto .
Sgueſſa , diceſi di chi abbia la bocca torta e
la barba pecorina , o come pur diciamo a zap .
pella. v. [pappolla . Tiorb.
.

Ma vuje redire mo ( vocche de ſgueſſa )


Pecchè non c'è chi ve pò ſtare a tuzzo .
Sguigliare , Spuntare , sbucciare . Si dice delle
piante, quando provignano ; ma preciſamente
li dice della cipolla allorchè ne ſpunta il gi
glio ; onde per corruzione viene la voce .
Ciucc. cant. X. st . 7 .
, Schianta, che pe fe
ſe ſguiglie ogge ſe vanta;
» Sguiglie de ſa gran ſchianta amate fi
» glie . *
Sguinzaglio , stringa di pelle , o cuojo , corda
d'un arco , y. correjulo , zagaglia,
Sguin.
S I S. 123
Sguinzo . In fianco, per traverso . Ci feinbra
che venga dall' Italiano scanzo giacchè per
ſcanzare alcun colpo, convien fare un ſalto per
traverſo . Tiórb .
Tu ncoppa lo Cavallo Pegaſeo
Faje li zumpe de fguinzo , e le corvette. *
Sia.catarenella , la natura della donna .
Sicchio , secchia ,.
Sicco , arido, smunto , secco , dimagrato .
ledeturo ,
Sieggio , culo , sedile , portico , v. Far.
Sieppe , da sé è per , certamente .
Orsù a l'allegra ,
92
Sieppè ſta vota , la facimmo negra .
molto meglio ſcriveli ſeparatamente si è ppe.
Sierpo , serpente , da épo, serpo .
Si-loca, noto cartello, che ſi affigge ſulle porte
delle caſe d'appiggionarſi .
Simpio , semplice >, sgombro .
Sinneco, Sindaco . Sinneco de lo Pajele , detto
di talun , che non veſta ſul buon guſto della
Città , o ch' abbia un andamento groſsolano.
Sino , seno grembo , quindi vanteſino , e man
teſino , grembiale .
Sio, e ' igno ), e Segnore , Signore .
si Peppo cantaro ; v. nella voce Peppe ;
2

come tal vaſo tra noi ſuol coſtare ſei grana


di noſtra moneta , con altro nome diceſi
chillo che ba seje grana , Fal.
Ma ſi la veretate no è ppacchiana ,
) Há rrutto affè chillo che ba !eie rana . ,
Siſcare , fischiare , onde fiſco ,) fischio , e fiſca.
riello , fischietto .
Sirve , selve .
Sifcolo , bussa , il pl. fifcole , guai , v. te.
re
caglie .
F 2 Si ,
124 S M A
Siſeto. Semirotto, crepato . Dicefi de vaſi riſen .
titi da qualche colpo , o caduto , e d' uomo
>

infermiccio . Val pure Gelato , intirizzito ,


Deriva dal Franceſe saisi. Ciucí. Prol.
Non dico a chille llà , che ſe rejevano
A mala ppena , e fteano mieze ſiſete . *
9

Sitonno , guappo , trasone : credeli corrotto da


Signor Antonio; ma da che non ſi ha me
moria nella noftra ſtoria >, nè anche per tra
dizione , di qualche famoſo [margiaſſo di tal
nome perchè non poterſi trar da ErJw
Thrax , come ſe diceſlimu un guappo all'uſo
Turco , come i Giannizzeri Traci ?
Smaccare , chiarire , reprimere , far conoscere la
viltà di taluna , onde ſmacco , disonore .
Smacenare , immaginare .
Smafarare, forar la pancia ad uno, detto dal coc
chiume da ņoi detto mafaro , onde fi fa uſcir
il vino , come dal corpo ſi fa per l'apertura
violenta ia ferita , uſcir l'anima .
Smatlazzo 2 caduta , v. cepollone mmom .
>

maro .
Smammare. Spoppare ; detto de' ragazzi, quando
lor ſi toglie il latte , e s'incominciano ad ay.
vszzar aº cibi più ſolidi . Om. lib. VI.
93 Fallo pe ninno tujo , che mo ſe
2 ſmana
99 ma
Smancare , diminuire .
Smargiallo · Uomo , che fa il bravo . Smar
giaſſone fuo aumentativo . Ciucc . cant. XII.
Sf . SI .
Non pozzo fa conoſce a ſti fmargiaſse ,
» Ca pce ftong' io pe le staglià li paſſe . *
Smargiaſsaria , trasoneria , millanteria ,
Srnar .
S M O 125
Smarra , spada lunga , per metafora bravo ,
guappo >, Far.
Ccả: de lo ſınarra ognuno voze fare.
Smaſcato , macilento .
Smatamorfeja , metamorfosi.
Smatricolato , famose , dalla matricola O fia
una tal ſorta di approvazione, che fi dà ne?
noſtri Collegi a chi li porta bene .
Smenoire , diminuire .
Smentecare , scordare , dimenticare, onde ( men .
tecanzeja , oblio , dimenticanze .
Smeraglia , medaglia .
Smerza , rovescio : a la (merza , a rovescio .
Smerzare , rovesciare , metter fuori il di den .
tro , svolgere : ſmerzà ll' uvecchie Stravol.
ger gli occhi , diceſ propriamente di chimuo
re , o che ſoffre qualche ipfulto apopletico ,
o ſvenimento , per cui ſembri agonizzare .
Smeſorato , smisurato , immenso
Smezzare , dimezzare
Smicciare , smoccolare , mirar bene, o da lungi.
Smicciacannele , smoccolatojo , ſtrumeuto da ſmoc.
colar le candele , e ſoprannome dato per de.
rifione ad uno ſpilorcio , ed a chi facendo la
corte a qualche Ninfa , poco conſiderato infe.
licemente la ſerve . .

Smiozo , e fmivozo , smilzo , delicato ,


Smocco , scempiato da xwxes , e per proſteſs or phone
xos , fatuus
Smollecare , e ſmollechejare sbricciolay it
pane ,.

Smorbare , purgar un luogo .


Smorfeja , e ſmorfia , brutta figura , da dehoppet,
deformitas .
F 3 Snin
126 S Ο Ν
Sninfeja , Ninfa , bella rag
ragazz taloorr puto
azza , tal
tang .
Soa , meglio ſoja , sua , nel pl. foje , sue .
Sobbrimare , sublimare , innalzare .
Sodamma , e ſodimma , sudore , sudata forte .
Solachianielle , ciabattino vil rattoppator" di
>

ſcarpe vecchie , che ſuol andar girando per la


Città con una ſporta indoſſo co' vili attrezzi
del ſuo meſtiere
Solare , e folejà , derivato dalle fole Andar
via , partire .
Solaro , pavimento , astrico . .

i . Che cchefta con la via


De fa fmerzare attuorno à lo ſolare .
Solleciſmo , e ſolleciſemo , sillogismo diverſo
dal ſoleciſino , ch' è un error di grammatica ,
E' da ricordarſi il verſo di Marziale :
Et solecismos mentul'a nostra facit .
Sommare , calcolare , tirar conto .
Somarro , e ſommarro , asino , detto d'un igno
Tante .
Sommegliante , somigliante , simile .
.
Sonare ,piacere , garbizzare , Fal.
Ma a ccierte tale fuorze no le fona .
Sonaglio detto per iſcherzo il testicolo , in pl .
fonaglie : applicafi per diſprezzo ad uomvi .
le , é fcioperone , della ſteſſa maniera , che ſi
dice cotale , coglione .
Sonagliera , sonagliera , cannale di qualche ani.
male addimeſticato con fonagli intorno , detto
di una buona baſtonatura .
Sonliverata . Oggi strunzo' verace : Cort. Ros.
att. II.
Mentre camma
» Quanta la vita l'urmo ,
9, Quan
5
SOP 127
,, Quanto lo peſce l'acqua ,
"
Quanto la moſca la fonſiverata .
Sopierchio , sovierchio , val talora appena pas
šabile , come fto libbro è ſopierchio buono >

val a stento vi si trova cosa , che gli faccia


meritare la pena di leggersi .
Soppigno . Quella ſtanza , e mezzanino, che in.
tercede l'ultimo rolajo 0 ſia laſtrico delle
cafe , e'l tetto . Om . lib. I.
>

E bede a ffa Cerà, che fa lo potta,


1 » Le ſtalle 'ad auto , e li loppigne fotta', *
*
Soppofta , e feppofta , quel che ſottometteſť, od
intrometteli , a dir meglio , al podice per
promuovere l'eſito del ſuperfluo peſo del ven .
tre , per qualche incidente attraſfato , od im
pedito .
Sopraffiggeja , superficie,
Soprano , detto di muſico ' che canta a quel
tuono così detto .
Sopranejare , sopravanzare , sorpassare , Far.
Sopraneja la mazzamma Solemano.
Sopraſtezejone , superstizione .
Sopprejore , e ſoprejore , superiore
Soppreſſa , strettojo , macchina da ſtirar panni ,
e dar loro la cilenta , V. zoppreſſa :
Soppreſſata , noto prezioſo boccone di carne por
cina ſalata , che fi conſerva anche per più
anni , quando fia ben fatto e meglio con
fervato
Sopprire , supplire :
Soraca , sorce femina da Upx} sparas 1

Sorbettiare , prender sorbetti.


Sorchiare, . succhiare', inghiottirsi succhiando
attrarsi col naso , succiare , ber traendo a se
con veemenza di frato".
F 4 Sanai
328 SOR
Sore , sorella , e titolo diſtintivo delle monache ,
come Saré Marta viene co la savoza : aja
ppe ssore carnale la Fortuna .
Sorèce , topo , detto d' un dannatario di na .
tura , della qualità di tal animaletto.
Sorrejere . Spaventarsi, spiritare , morir quasi
di paura . Dal latino surgere ; e più diretta
mente dalla voce Franceſe sursaut , soprasal
to , reſtata a noi. * V. (peretà , appaurareſe,
ſchiantareſe , sbagottireſe , atterrà ec.
Sorrejemento Spavento , Cort. Micc. Pass ,
Cant . III.
E chillo, che de tutto ſto paeſe
E' lo forrejemiento , è lo terrore.
Chillo, che lo Spagnuolo , e lo Franzeſe
9 Tutto fe caca pe le fare annore .
Oimè ! ca chiù lo fuoco a ft arma ficco
» Haje ca m'aſcevoleſco, è Micco, è Micco. *
Soriere , sorgere , diceſi dell'acqua ,> partic. ſorjun
to , surto .
Sorchiare , sorbire .
Sorvigno , aspro , disagradevole , da fuorvo , il
9

sorbo, frutto noto per la ſua qualità mai non


buona, ſe non nel punto di ſua perfetta ma
turità
Coʻzetare , suscitare , avvivare .
Se amiello. Corrotto di Sesamello . Marzapane ,
dolce fatto anticamente con mele ), e ſemi di
ſeſamo; genere di ſemenza alquanto aromati.
ca aſſai guſtata ne' paeſi d ' Qriente e di li
venuta a noi fin dal tempo degli antichi Ro
mani , cggi andata affatto in difuſo . A que.
fti marzapani , che oggi Gi fanno con fior di
farina di grano , e mele , e qualche pezzo di
cedro candito , ed altri aromi e ſono altri
in
1
SOT 129
inaſprati, cioè verniciati con zucchero altri
nò >, ſi dà coſtantemente la figura d' un S.
Quindi tiene le gamme « sosamiello , vale
quanto dir: tiene le gambe storte: Ciwoc.cant .
IV . st . 24:
N'auto facea no trillo a fofamielo .
Vale a dire facea un trillo scorcio . Virgik
canti II. st . 107.
Piano che a chillo bello nepotie'lo
Mo dava vaſe , e mo no fofamiello .
Sofca , iti mare , Faf.
Cch? ha provato de- roſca lo fpaviento
Sofcianaro ,> fazzoletto da
Sofciare , e ſciofciare , soffiart , tergør it
cio , bere
il mora
Soſere . Alzarsi . Dal latino sus . Ciucci canti :
V. st. 29
>>Rapie l' uocchie , vedette , e rëvedette
Non ce trovaje neſciuno , e fe ſoferte --
Sofpecare , saspettare , immaginare".
Sofpeculo , sospettoso :
SofTiego , aria grande, mobile ,3 v. tuba .
Sotr'ajero', e ncopp'a biente , eſpreſſione ma:
gica ', o fia fecondo la volgar credenza
le ſtreghe per gir la notte: ſicure volando alla .
famofa noce di Benevento , dican .
» Sott’aiero , e ſopra vento,
9) Sotto lá noce di Benevento .
ad eſprimer dunque il Faſano , @wi non bio
sognan incantesimi, cantò '.
Ccà non ce vo fott"aiero , e ncoppa viente.
Sorrana , abito talare de' Preti ,e gonna bianca
e

donnesca , detta pur sottaniello .


Sotteſtato , Carne corra al tegame : è quali lo
fteffo, che lo stufato. Dalla voce latina testa ,
E s che
13a SPA
che dinota vaso o coperchio di creta , & ben
facile , che anche gli antichi aveſſero fatta l'
altra subtestatum , per dinotar coſa cotta for
to coperchio di creta ,che noi fin oggiancoç
chiamiamo Tiesto . ( Vedi Tiefto . ) Ciucc?
cant. XII. SE, 30 .
Co tutto cheſto n'aſciajeno na reſuglia
, De preſutto , e no po de fotteſtato , *
>

Sozzejo , e lozzia ,. socio , compagno , e detto


7

d'uom tutto corpo , e nientę (pirito , cou al


tro nome Tuttumpezzo .
Spacca , e ppeſa , diceſi d'un millantatore , ed
un difpotico , Far.
Ito è lo core mio , lo ſpacca e ppeſa .
2

Spaccamonte , millantatore , così detto da Pa


fcariello Spaccamonte famoſo Saltimbanco ,che
fi rele celebre nel finger la parte del Capitan
Mattamoros .
$paccaſtrommola . I ragazzi collo strummolo >

ch'è la trottola , fanno un gioco , che colui,


a cui cade la forte , tira primo il fuo , e gli
altri , mentre queſto ruota vi tirano ſopra per
iſpaccarlo .. Or tirando con forza, vanno que
ſte ſtrommola sbalzando con furia , e a riſchio
di dar ful viſo a chiunque ftiafi vicino : onde
[ dica a -spaccastrommola , che dinota alla
cieca , e colla maggior confusione , e disordi .
ne . Tass. cant. I. st. 31.
.

Vanno a la ſpaccaſtrommola le ccole . *


Spaccatura , apertura fatta con colpo di accer ..
tai, o simile , diceſi tal quella delle mura
ed in ſenſo osceno la natura della Donna v.
1paccazza .
Spaccazza , fossura , apertura , ed in ſenſo oſcom
no , Fal.
» Cla
SPA 131
Ca fatta s'ha na cerza na ſpaccazza
E ccomme foſſe femmena , llà ffiglia ,
E ddace a lluce poie na giovenazza
De Ninfa , e ben veſtuta , e bella figlia .
Spaccone , millantatore.
Spagliocca . Da pagliuca : e dinota un niente
. 3

una quantità minima . Nell'iſteſſo modo di


cono i Franceſi un brin d'herbe . Viol. ver .
naccb. I.
. .
Manco na ſpagliocca .
Nce laſſo de laude , che l'attocca .
V. cria .
Spalatrone, palo grosso, e talora forcuto per ap
poggiarvi le viti, oo per sostegno delle pian.
te ancor troppo giovani .
Spallata . Specie di ballo contadineſco uſato af
ſai oggi negli Abruzzi, regione più fredda , e
quindi meno ſoggetta alla geloſia . Prende il
nome dal batterli ſpalla con ſpalla l'uomo
e la donna , che danzano : licenza , che ne
paeſi di maggior geloſia non ſi ſoffrirebbe .
Cort. Micci Passi cant. X.
Ed ogne foretana fu mmetata ,
Che beneſſe a ballare la ſpallata . *
Spalle ; jettareſella. reto le ſpalle , non farqe al.
cun conto .
Spalleto , pallido .
Spamfiare , millantarsi .
Spampanare. Schiudere', aprire. Nel ſenſo nae
turale è il diſtendere i pampani, che fa la vite
e la roſa, e ' garofalo le lor frondi nella felice
ftagioné . Tass.
Ne mpavone accoſsi maie de matino
A lo Sole la coda ( pampanaje .
F Ma
532 S P A
Ma fi trasferiſce a dinotar , o lo sfarzo del
fullo , o l'ilarità , che fa aprir il cuore . Quin
di dicefi di donna in pacata , che fi abbigli
pompoſamente , o di chi vanaglorioſamente ſi
vanti de' ſuoi talenti , ricchezze , nobiltà ec.*
Spampanata in ſenſo traslato mill'anteria .
Sparagno , risparmio , da fparagnare .
Spanfio.. sfarzo. Deriva dal greco moxv ****
dappertutto rilucere. Onde per traslato diçeſi
di un ecceſſo in cola buona , e che perciò dà
agli occhi, come Spanfio de bellezza., eccesso.
>
di beltà . Ciuct. cant. IV . st. 17.
» Lo Rrè quanno co ſpancio cammenava .*
Spantecare . Patire , venir meno , restar COM
estatico per allegrezza , maraviglia . Si di .
.

ce propriamente dell'effer preſo da doglia amo


roſa ; e quindi spantecato , non men che pa
tuto , dinoša un innammorats cotto . Vedi
Panteco . Cort. Micco Pass. cant . VI.
Fò porzì nnammorato e ſpantecaje
99 Pe Nifera , che ſtace Mà becino. *
Spanto . Cosa maravigliosa orrone , paura
bellezza , cosa da ammirarsi , maraviglia
srupore. Vace reſtata a noi dagli Spagnuoli
che dicono espantar per impaurire , recar. sti.
pore oc. Cort. Micc. Pass. cant. II.
Lo gran Paſcale fu chiſſo ch io dico
D'ogni funneco (panto , e d'ogne vico. *
Spaparaszare.. Aprir tuito , spalancare 2 Am .
piamente aprire . D'iceſi delle porte , fine
fire ec. Tiorb.
1) Pocca Parnaſo è fpapiranzato ,
9 . E a boglia roja ſta lo ntrare e aſcire .
>
Faſano nelle note al ſuo Poema del Taflo
Napolitano cani. I. st. 71. dice , venir tal vo
ce
$ PÅ 133
ce della Papera , la quale ne' ſuoi moti apre
in modo particolare ambe le ſue ali . Altri
erede venire dalla peſca di due tartane accop
piate , che andando in pari chiamanli Paran.
zelle, e tengono ciaſcuna un capo della rete ,
e per far piena peſca, qualor incontrano ſqua
dre di peſci , fi slontanano , e fi fpaparanlano
។ e

quanto più può diſtenderlila rete per poi re .


ſtringerli fatta la preda . II Lombardo inva .
cando l'ajuto di Parnaſo , dice :
Sfe. recchie appizza , sforgiate ſto. nalo,
E ſpaparanza l'una , ee l'auta vocca , *
Sparpetejare , palpitare , diceſi di quel tremolo
moto de moribondi .
Spaporare . Aprire il cuore , sfogarsi parlando .
Corrotto dall'Italiano svaporare : ed è voce
addetta unicamente a queſto fignificato , e >

non già a tutti quegli, che ha la voce Svapo.


rare , che nel noſtro dialetto manca , e in di
cui tuogo evvi l' alira suintana , Tass. canti,
VII ., st. 66...
Mi le dace Goffredo đã penzarena cola ,
,, Ne la vole ſpaporare .
Laffamme (paporare , lasciami dir con liber.
tå i fatti miei , le mie ragioni V. sbafa .
>>

che diceſi propriamente del forno , quando


perde il catore , v . sfoca .
Spara , cencio , da on tipov , ende l'antico lat.
supparum . Quella cercava Ulike a Nauſicaa
per coprirſi le oſcene nudità , ειi τιsi trou Eidupan
που ειλυμα
σπειρον εχές Elvad 10VOX 2
lippe ccaſualetate quar
che mmattuoglio.de ſtracce , ona ſpara avive
' n vent' cca . Odyss. 6. v. 179.
Sparace , sparago , detto d com molto delicato
>

di corporatura .
Spa
134 SPA
Sparaffonnare . Corrotto da sprofondare , fignifi
ca metter a fondo , a rovina qualche cosa
Quindi ſparafunno , rovina, esterminio , Ciucc .
cant. XIV . st. 15.
.. Jate Figlie
Jate ſparaffonnate fti coniglie .
Dinota ancora sparire , dileguarsi . Om .
Vide ſparafonnà li fcoppettelle . *
in fatti un tal verbo fin da principio fu pro
priamente uſato a dinotar la ſubitanea ſpari
zione de' fpiriti maligni , de? diavoli ec. , che
5

penſaſi calar ſempre all ' ingiù .


Sparagno , risparmio , economia .
Sparmata , diceſi d'una nave , ch'abbia ſpiegate
tutte le ſue vele , e bandiere , e di conna or
>

nata pompoſamente per far comparſa : ftru


mento da pedante per batter i ragazzi , pala
mata ,, lat. ferula .
Sparlettiere , ciarlone , da ſparlettejare .
Sparo , dispare , e prima perſona del verbo spate
rure , che diceſi dell'armi da fuoco , archi ec .
e lo scoppio ſteſſo , torre i paramenti .
Sparperolo , (parpeto > aspettar lungamente , ee
con impazienza , v. fa lo cuollo luongo .
Sparata , bravata di parole .
Sparte , in disparte , da parte , Fas.
Ino ftà ſparte , e ffa tutte contiente :
Spartìre , e ſpàrtere dividere , donde ſpartuto ,
aver parte , aver che fare .
Spaltorare , spastojare dalla paſtoja ,noto ceppo
de cavalli , quando ſi tengono fcapoli nelle
campagne all' erba 9, con altro nome Fergia :
torre altrui l offizio di Paſtore .
Spatafora, rissoso; che subito mette máro a fer
ri , Fasang :
Viva
SPE 135
Viva lo Spatafora, cchè benuto
Da n'Archemmede a la fornì co mmico.
Spatola , ſpezie di meſtola , ma di legno , e per
uſo di sbatter il lino già maciullato per farne
cader le ariſte v. mangano :
Spatolejare. Dicefi del lino,che batteſi colla ſpa
tola per farne uſcir rurre le ariſte , dopo rot
to colla maciolla . Voce intieramente reſtata
a noi dalla Greca. OppxTTW , lacero , e collo
ſteſſo ſignificato . Ciucci Cant. VII. st . 11 .
Non reſtano accossi ſpatolejate
Le frunne tennerelle de le vite . *

Sparuto , scomparso , dileguato, smorto , impal


7
lidito .
Speccecare . Distrigare , spicciare , sciogliere ,
Staccare :
No lo ſpeccecarriano na femmana
97 Tutte chille , che cardano la lana . *
Speccecato . Staccato . Quindi perfettamen
gente
rassomigliante, quaſi come Pimpronta ftacca
ta dal ſuo cavo . Ciucc. cant. VII. st. 12.
Lo pparlà femmeniſco ſpeccecato.
27 Te pareva no voje fpeccecato .
E più ſotto :
Che parea fangozuca ſpeccecata . *
Spedare , sharbicare , stancarsi camminando > 1
sentirsi addolorati i piedi pel cammino . .

Spedurzo , gamboncello del porco , che ſalato ,


ed affumato , è di ottimo condimento per le
noſtre mineſtre :: diceſt anche traslatamente de
noftri tallopi ee malleoli
malleoli ,, da modeprooving
πεδoρτίoν , per praftafi σπιδορτιον ,
Spelato , e ſpennato , calvo .
Spellecciata , battaglia , contrasto , Fas.
Na fpellecciata de cane a ttarramuta .
Spe
136 SPE
Speluorcio', ada "o , sordido . V. ſpizeco-, ſpiz
zolantorcie ,7 fecamolleca , mafto , o ſtratto de
leſena .
Spenſare , reſpenſare ,7 e deſpenfare , dispensare .
Spenzaramiento , spensieramento , non curanza..
Sparciare . Trapassare , traforare . Dal Fran.
cele percer , che originariamente è dal latino
pergere . Cort. Rof. att. Vi
92 E ſo vregare chelle
Da non fperciare a Fonzo'
> Lo tavolone de fto nigro pietto . *
Speretara , intimorirsi., palpitare , Oo -morir di
paura , Fas. lufa tranſitivo :
E chi li ttu , sbottaie pò, cche prociede
Ccoſsì ppe ſperetare li viannante ?
Speretato , spiritato ,, indemoniato. , morto di
paurs .
Sperire , desiderar ardentemente fin a svenirne
come a donna gravida , v. sfegol), quindi
(peruto ', quasi morto , O. svenuto per deside .
rio , Fas .
Nè ppe lo civo cchiù tanto ſpereſce .
Sperlonga , grotta, e detto di donna alta assai.
Sperone , pl. fperune, mal ne' piedi pel freddo
e propriamente alle calcagna. fimile alla ro
fola .
Ddove ppe friddo maie nce fo ſperune.
Sperroſare , bucare .
Spefareſe , dispensarsi , astenersi , far a mene .
Speſsejà , esser molto frequente :
Spefolejore. Alzar in mano ', sollevare,come ſe
fi voleſſe pefare un grave . Om. lib . v .
N'aruojo tanto aizava de cantara ,
Comm? uno (peroleja mo duje capune
Spea?
S P E 137
Speſtellà , pestare , romper le ossa. , i lambi ,
Le reni :
Spetacciare , far in pezzi , in quarti .
Spetale , spedale , diceſi d' un miſerabile , o
un pieno di guai fienfi fiſici , fienfi morali ,
Ire a lo ſpetale , esser rovinato . Stare a
.

mmuro a mmuro co lo ſpetale, ftare mal rią


dotto per povertà, malattie. ec.
Spetejare , dissipare .
Spettoronc, pugxo farté dato in petto , urte da
to con impeto a pugno, chiuso .
Spezzatiello , vivanda di carne di capretto
gallina in brodo lardiero con uovi cacio
pangratto , petroſemolo , pepe ec.
Spezzeca , ſpezeca . Uomo avaro , e sordido,
che G laſcia tormentar dalla fame per non
fpendere .. Viene da ſpizzolejare. Palm . Sor.
„ Spezzeca mio faje , che te voglio dire ?
>> Sta vita , che faje tù , non ſe po fare :
Spezzejaria , anticamente ſpezellaria , come da
2

taluni de contorni di queſta capitale ancor


oggi ſi dice , spezieria , e luogo immondo .
Spiare , domandare , far la spia .
Spiccecare , diceſ de capelli , e del filo , o ſeta
in mataſe imbrogliata , che ſi ſciolga da man
flemmarica , e paziente , e per traslato detto
2

dagli affari
Spiceecato , sciolto , similissimo , è lo diavolo
ſpiccecato , è brutto quanto il diavolo , cui
rassomiglia in carne , ed ossa. Faſ.
Lo parlà femmeniſco ſpiccecato .
Spicolo , spicchio , spigolo . 'No ſpicchio ,> o
.

{picolo d'aglio , de cetrangolo ec .


Spierto . Si dice di chi và ramingo , o incerto
dello ſcopo del ſuo viaggio . Viene dall' Ita
liano
138 SPI
liano sperduto , e non già dall'esperto : on
de mal diſſe quell'Avvocato, che volendo to
ſcaneggiare parlando innanzi ai Giudici , dil
se , che il ſuo cliente era andato esperto, per
il mondo e fece ridere tutta l'Aſſemblea .
Corte Ros . att. II.
Saje ſe Maſe ave aſciato
Titta , che ſpierto lo jeva cercanno . *
Dicefi però al contrario nel noſtro dialetto
spierto , per esperto , e per dissipato : el
>

prov. ire ſpierto , e nnemierto , val non tro.


var sede fissa , gir vagabondo da misere
errone .
Spiezejo , pepe
Spilare , spillare. Spilare påtria , rilasciarsi il
ventre con uscite di corpo ferissime.
Spingola , spilla .
Spirazejone , ispirazione.
>

Spiritillo , detto d'uom coraggioso , o vivace .


Spito , spiedo , schidone .
Spizzolare , diceſi dal cor dalle torce quelle la.
grimette di cera che colano intorno , e ' I
cayar da' denti i filacci di carne o fimile
intromeſficiſi nel mangiare . Chi poi non ſa
a chi daffi fra noi il titolo di ſpizzolanton
cie ?
Spizzolejare. Nel ſenſo proprio dinoterebbe l'andar
rompendo le punte , che nel noſtro dialetto
dicon i pizzi ;ma fi trasferiſce a significar chi
mangia ‘a piccoli bocconi qualche coſa , prin
cipalmente i raſpi di uva , di cui ſe ne vanno
rompendo gli acini un dopo l'altro . Quindi
.

$
diota mangiar a ſtento , e ſenza pervenire a
fatollarfi . *
Spollecare. Pilluccare, spoglier l'ossa dalla car
ne
1

S
PⓇO

739
ne mängiandola . Pare , che venga perciò
da una antica voce spolpecare , che è andata
in diſufo . Om . lib. VI.
Ne tenite aute dinto a ssi cervielle ,
Che de ve fpollecà ssi morricielle . *
92 .
Dicefi ancora per minutamente cogliere dell'
erbe , e ſcerle per mineſtre , così pur . di fiori,
frondi ec. e parlandoſi decibi, e carni, val
nettarle tutte , come so ha già spollecato no
Capone , val se li ha mangiato tutto , nettan .
dosi fin Prossa
Spora , spola , v. fajettola .
Spontare , tor la punta , sconchiuder un ap
>
puntamento , comparire ; nascere v. ( gui.
gliare .
Spontone , forta di mazza armata di ferro acum
to in punta , pungolo , pungiglione . .

Spontuto aggiunto di parlare , val un parlar


libero pront
, o , senz' alcun riguardo, o tie
more . Fas.
9Ed accompagna lo‘pparlà (pontuto
Co na facce de cuorio lo Cornuto
Sporchia . Nel ſuo ſignificato naturale dinota i
primi bottoni , o le prime foglie , che ſpun.
tano dalle piante , o dagli alberi . Sicche' ve
deſi che ha ſua origine etimologica è dall'
exporrectus de latini, onde gl' Italiani ebbe.
ro sporgere , sporto ec. Si trasferisce a dino.
tare un bricciolo, ogni picciola quantità ,ogni
cominciamento di cofa ; ed in queſto ſenſo la
preſe Santo Villani nel ſuo Poema intitolato
la Sporchia, de lo bene . Cort. Micc. Passo
cant. I.
Che non ce cheda ſporchia de la gente.*
Sporchiare. Distrugger la razza ; e li trasferiſce
a di
140 S PO
a dinotar lo ſparire , andar via . Virg. cant .
IV . st . 14.1.
Irlo , e lo figlio e tutta ne ſporchiava
Sta mala razza .
V.. sfilare , sbignare , allicciare , squagliares
allippare , parafonnare , affuffare , sfrattare >

fcriare. Faſano dice , che ſporchiare è lo ſteſ.


to che ſmammare , o allontanare i porcellini
dalla. Troja , quando le vien meno il latte.
Sportiglione. Pipistrella. Diceſi d'uom che gira
fol di notte , od almeno più di notte che
di giorno . Grotta de li sportegliune è un
luogo vicino Napoli fuori la porta Capuana
ſu di una collina , che ſopraſta al luogo; dove
il campo de' Franceſi -comandato dal Sig. di
Lautrec reſto deſolato dalla peſte , o, per più
vero dire, dalla malatia di quel paludoſo luo
go nel 1527, I cadaveri de Franceft furono
ſepolti in queſta vaſta grotta fimile alle Ca
tacombe noſtre , e di Roma tagliate nel tufo.
>
Circc cant. IV . st . 8 .
La vera grotta de li ſportigliune. *
Fasano :
Ed io lo ſporteglione, e fsongo aoſato
Vedè de notte meglio aſſaje la via .
Sportella . Piccola cesta . Si trasferiſce nel no .
ftro Dialetto egualmente , che in altri d'Ita
.

lia: a dinorar la natura delle donne , ed è


voce imaginata per non dir potta . Onde più
moiteſtamente fi diſse sporta , e nel ſuo dimi.
nutivo sportella . Cart. Micc. Pass. Cant.IE.
„ Po falaje dinto la ſportella
No pocoriello de fale peſato ;
► Decenno : tè , ca chiù ſaporetella
2. Sarrà,, quanno aje po lo marito allato .
Que
S PO 141
Queſto coſtume ſtraniſsimo , e quaſi ſupertti.
zioſo di mettere il ſale nella natura alle bam .
bine, allorchè naſcono, e per la ragione apputii
to indicata dal Corteſe , ancor dura oggi nel
1
volgo , nè i riti della noſtra Santa religione
l'hanno abolito . Sarebbe degno della coltura
del noſtro ſecolo lo sbandirlo , tantoppiù che
non ſi vede produrre alcun vero eifetto fi.
fico . *.

Sportiello , sportino , finestrino .


Spoleto . Corrotto da expositus . E' il nome
che noi diamo ai bambini projetti all'Oſpe
pale della Nunziata che fa 10 opera di rac
cogliergli. Tutti quei, che adulti non incon .
trano qualche ſpezie di adozione , prendono
per cognome gentilizio queſto di Sposeto , che
perciò è aſsai frequente nel volgo . Quindi
effer di caſa Spoleto , vale esser bastardo , de
generante . Om . tib. I.
92 Nullo nc'è ccà, che paſſa pe lo chirchio,
97 Non faccio chi è de nuje de caſa Spoleto .
Vuol dire : Niuno tra noi è bastarde, e da
meno degli altri . *
Spotazza , e fputazza, sputo , saliva : in dimin,
Spotazzella . Piccolo sputo. Fare ſpotazzella è
modo proverbiale indicante, aver gran voglia,
e non poterla soddi sfare . E' tratto dalla ve
ne
riſlima oſservazio . ente
che l'ard derio di
qualche cibo non foddistatto genera fubito una
fpezie di continua piccola ſalivazione non me
no alle gravide, che agli uomini Neffi. Trorb .
cord . III.
lo faccio Spotazzella a no pontone . *
Spottorone, in pl. fpottorune , punzoni , unti 自

pugni forti , ed a braccia stese . Fas.


Che
142 S PR
Cche ppigliate da viente a fpottorune.
Spozare , pullulare, produrre ,. v. sguigliare ,
Fasano :
) E ſsi be antico tempore (pozava
Sordatune valiente , e aroje perffette
Non mancarrà de pne cacciare a ffrotta,
Ca ſempe mette cchiù rrareche lotta .
1

Sprecare , dissipare .
Spreffummo, profumo, ma per lo più in ſenſo
di peffimo odore .
Sprefonnare , abbissare , v, ſparafonnare .
Spreffunno , fondo , voragine,‫ ܕ‬fosso., centra del .
7

la terra , l' imo fondo ,


Sprellongare , e {prollongare , allongare, differi.
Te , v . ſportare
Spremmentare , provare , sperimentare .
Spricare , e ſprecare , spiegare ,
Spriorare , far cbe uno più non sia priore , co
me dicea fra Ppeftacchio al fuo fuperiore ,
col quale folo era in un convento, io te sprio .
ro , e volea dir lo ti lascio solo senza aver
cui comandare .
Spreſonare , sprigionare , scarcerare . .

Sprefelato ,> profilato .


Sproviere , e ſpraviero , sparviere , noto uccel...
lo di rapina , e forta di padiglione all? an.
tica .
Sproviſto , improvveduto , o cui manchi cosa .
Spruoccolo , legnetto per lo più aguzzo , maz .
zarello , nce ha mpizzato lo ſpruoccolo , ha
fatto punto finale , più non se ne briga .

Mettere lo ſpruoccolo a la coda , stuzzicare.


A lo ſcianco, spronare ,-pungere : all'uvoca
chie , averne , od ispirare invidia , dispia
cere .
Spun .
SQU 143
Spungolo , puntale , pungolo . .

Spuzzare , stare in aria , in contegno Fas.


La ſpuzza da Regina a le mmane e .
Spuzzabellezze , squasimodeo , ganimede un
don Vanesio .
Spuzzetta , super botto risentito .
Squacquara . Si dice così la bambina, che naſce:
Ha fatta la squacquara uſafi dir" tra noi di
chi ha portorito femina. Cort. Vaj. canti II.
93
Pocca chiave bella reda a fare
» Beſogna da na ſquacquara ncegnare :
Il rapporto delle idee, che ha prodotto il tra
sferirſi la voce squacquara, che originariamen
te dinoto la conchiglia aperta , alle bambine,
è così facile a trovarli e così oſceno , che
ci crediam diſpenſati dallo ſpiegarlo ai leito.
ri con maggior dettaglio . *
.

Squacquarare. Diceſi del rumoreggiar dell'acqua


che bolle, e dell'aprirſi tutto , come ſi aprono
- le conchiglie . Quindi pare , che derivi dalla
voce' squaquigliare , che metaforicamente di.
nota riempirli d'allegrezza . Tiorb. cord. II.
- Pantacchio già le ſquacquara fto core,
»

,, Pecchè ca Cecca mia non me vò bene :


32 Tu l'appraca, ca puoje: si no, mo more,*
Squacquaracchiare e ſquaquarecchiare . Schiar.
ciare, dilatare assai. E' voce , che non ha al.
: tra etimologia , che dall' Italiano squarciare .;
7

ma alterata ad arte per far col ſuono , e col


3

la pronunzia indicar ciò che ſi vuole eſpri


mere ; coſa conforme al genio di molte lin
gue , e dialetti , ma ſopratutto del Napoleta
110 . Anche nel latino ſi trovano voci , che
• : non hanno altra origine etimologica , che il
3

pro
144 SRU
proprio ſuono , come il Taratantara di ER
nio. Ciucc. cant. XIV . st. 19 .
Lo nalo sprofelato , e peccerillo
Se le fquaquaracchiaje : *
Diceſi propriamente delle pagnotte, che levie
tandoli troppo , si eſpanfano , allargansi, am-.
>

maccansi , perchè parlando di punto , perdon


e forma
il lor fefto, ed eſcon dalla figura
datale dal lavoratore: facce , o naso squaqus .
Facchiato , val viso , o naso schiacciato , alla
chinese .
Squaglià . Liquefare , sparire .
Squaquiglià , liquefarsi d'amore . Fas.
.

» Squaquiglia lo marito, e a le ggran fuoco


Munte de jelo dà la gelosia .
Val pure aprir il cuore ; e quindi paſsa a
dinotare l' intenerirsi ,7 ed anche lo ſvenir
per dolcez a , o per ſentimento di tenerezza.
Om. lib . V.
Vennere in che la mamma , che ſqua .
quiglia ,
Vedde, s'addonecchiaje , ch'è bona figlia.
Viene l'etimologia dalla voce, quaquiglia
conchiglia uſata da' noftri antichi , ma oggi
dilufata : onde squaquigliaro dinotò l'aprirſi
che fanno alcuni oftracei ſul mare , per bever
la ruggiada, ſecondo crede il volgo , o per al
tra voglia che abbiano ; giacchè farà ſempre
difficile ai naturaliſti indagar coſa penſino
nelle loro azioni le oſtrache , animale di così
>

corto dialogo . *
Squaraquacchiare , schiudere , sgravare , parte
rire .
Squarcionaria , v. avanto , é ſquarcione , un ca.
pitan Taglia -frittate.
Squar
SQ.U 145
Squarcionejà , millántare , vantare .
Squartare , e squartarejare , squarciare , Fas.
7

Elle ſquartarejato chillo core


Cchiù da lo fdigno , cche da lo dolore .
Squale. Carezze smorfiore , che ſi fanno dalle
>

donne a' loro figli , o agli amanti . Pare che


yenga dal latino suavium . Tass. cant. V.
St. 61 .
» Ma fibbè mamma è de forfanteria ,
7
29E tutta ſquale ,> e bruoccole, e ciancioſa . *
Quindi squafille , scherzevoli tenerezze Vi
uvruoccole , guattarelle , jacovelle , tennerum
me , mmerruojete , verrizze .
Squalora , detto di donna piena di difficoltà , e>

di vani ed inetti deſideri , che fon il flagello,


e feccatura di chi le ſtà intorno .
Squatrare . Osservare, guardare con attenzione,
anzi da capo a fondo una persona . E' preſa
la metafora da 'Maeſtri ſcarpellini, quando ela .
minano un maſſo di pietra da ogni via per
poi tagliarlo . Ciucco cant. XI. st. 8.
Fujeno 'n miezo la chiazza addove jertero
, Squatranno tutte chelle che benettero .
Nei Diario di Matteo Spinelli all'anno 1258.
& legge: lo mese d'Aprile in juorno de Santo
Giorgio lo Re Manfredo fo in perzona a de .
signare le pedamiente de le mura, e 4 squa
trare le strate de Manfredonia . Qui è in
ſenſo di riguardare , ed in fatti le ſtrade di
quella piccola , ma bella Città ; ſono tutta
dritre , e tagliate in quadro . *
Squietato , spensierato , celibe.
Squinternare, diceſi de' libri , che si sciolgono . .

Squinzaglio · Spago ritorto .


» Se cala , e co na capo de ſquinzaglio
Diz. Nap. T.II. Se
STA
146
Se l'attacca a lo pede . .

Ssaodire, esaudire.
Sso , codesto , ssa , codesta , in pl. ssi, esçs$ 0 .
Ssobbedejenzeja , disobbedienza .
Ssobbeſlare , rovinare .
Ssobbrecare , dissobligare , v . deſſobbrecare .
Ssoffrutto , usofrutto , v . zoffrutto .
Ssoneſtamente disonestamente .
Stacca , giovane giumenta , od asina , treccia
di capelli , Fas.
De ſte ſtacche accoſsì ghionne , e ſmar
ſſe
zDegiacapille
» , che chiù nne voglio fare ?
Stachejo , Eustachio n.
;
Staffetta , novella , e'l lator di questa , è di e
lettere di premura , che corre per la posta .
Stallone , animal padre , come l'aſino , il caval.
lo di monta ec. quindi sì detto un che ſia
molto dedito a piaceri di Venere , Fas.
Nè ccà pponno allegnare coſtiune ;
Ma ſerverrite ſchitto. ppe ſtallune . .

Stampita , strapazzo , passeggiata , lunga cam


minata , incommodo . Fas .
De manco ne può fa previta mia
De te pegliare tutta ſta ſtampita . *
Stanfelle. Grucce . Dal latino stapia , la ftaffa , o
più preciſamente dal ſuo diminutivo stapella,
vien queſta voce , che propriamente ſignifico
quella gruccia , al baſso della quale evvi un
piccolo legnetto da appoggiarſi il piede , o il
ginocchio di chi zoppica . Tass. cant.I. st.30.
, Cempe aggio avuto da concià ftanfelle'. *
Ire" co le ftanfelle ; non reggersi in piè , an
dar male .
Stantivo , vieto , v . graniceto . Star
S T 1 147
Stanghetta , strumento da tormentare . Fas..-
>

Stanza , iſtanzia , e ſtanzeja , camera , istanza ,


querela che si propone ne? Tribunali >,
>

Stanza d'una canzone.


Staro , stajo, miſura , e peſo di dieci rotoli , ed
>

un terzo
Starza, pezzo di terreno , seminatorio.
Statela , e fateja , stadera diceſi ſcherzevol."
mente talor della ſpada dal bilanciarſi appeſa
al noſtro fianco .
Statola , statua .
Stencare , rovinare , romper i stinchi , Fas.
Nne ſtenca quanta gente li’Aſia aduna.
Stennecchiare , stirare ', stendere, distender le
braccia , o le gambe sbadigliando, sdrajarsig
diceſ propriamente di quel diſtenderſi fonnac .
chioſo, ch' uno fa in ilvegliandoſi .
Stentino , budello , in pl. ftentina . Vedereſe le
ftentina , guardare con dispiacere alcuno .
Få coſa co le ſtentine 'n braccia, farlo a ma.
lincuore . Fas.
> E ſsa Ddio li ppe.ccheſto mo a {te botte
Co le ſtentina ' n braccia ſti duie inanno.
Sterrafinare , bandire , espetlere fuor di Regno ,
dal lat. extra terre fines.
Stezzella , diminut. di ftizza , gocciola , goccio .
lina .
Sticchetto , legnetto , che ſi pone per ſegno fiſso
in luogo da non paſſarli , onde ftare a ſtic
cherto , vale star a segno , procedere con ri.
serba .
Stiglio , istrumento , attrezzo da seyeus , 1 ago 2
la subbia , o lesina per fineddoche cosi
>

prelo . Stiglie de cocina , fon gli attrezzi di


cucina .
G 2 Sti.
148 STO
Stigliole de puorco , uno degl' interiori di cab
2

animale .
Stiento , stento , fatica .
Srimmate de San Franciſco , notiffime venerabi.
?

li cicatrici del Santo , ma traslatamente detto


per tormenti infoffribili , ed inquietitudini d '
animo date a qualcheduno .
Stipare , riserbare .
Szirà leccavozette ., aver aria , alterigia , me .
nar boria .
Stirare , tirar avanti , farla lunga , Fas.
Ma perchè ognuno vozela ſtirare ,
Ammore non ce ſeppe autro cche ffare .
Stiſo , disteso ,
Stizzare , irritare , sbozzare , abbozzare .
Suizzejare , cader & goccia e goccia , piovizzi.
Care .
Sto , questo : fta , questa : in pl. fti , fte ec.
Stofato , stuffo, ragù .
Stojare . Nestare. Ďal latino extergere . *
Stojaucco . Salvietto di tavola , che ſerve a ste .
jar la vocca. In pl. ſtojavucche. Cort. Parn .
cant. IV .
Piglia ſto ſtojavucco , e ſe magnare
Tu vuoi, ſtiennęlo 'n terra, e vi chebene.*
Stommaco , animo, valore , coraggio . Fas.
03 Oh che nn ' aveſle dece de vint anne
) De fso ſtommaco tujo , e ſciala core .
Stojello , lucignuolo di sfilacci, che si pon nel..
>

de ferite , onde non ce vò ftojello , val è


male incurabile .
Stompagnare , dicefi del levar alle botti il fon .
do , da noi pur detto tompagno , quindi tra
slatainente sfondare , sfondolare , uccider:
fram
STO 149
fracassar le osse con bastonate ad alcuni .
Faſano :
" .Chifto quanno 'a chetle arme la vedette,
Diffe : Cheſta gnopatre ſtompagnaje .
Stoppafare ) e ftopefare , stupefare , maravi.
gliare .
avia
Stoppa , detto per furberia , scaltrezza . Fase
A Lliſa manca ſtoppa ?
Stoppata , miſto di ſtoppa , bianco d'uovo ,
2

olio roſato , é trementina , che ſi mette alle


ferite .
Stora , stoja , fpezie di bifaccia di giunchi da
traſportar ſu de'giumenti mineſtre , immon
dezze , e fimili : e lunghe fafce , o liſte pur
di giunchi ſimili a ferze di tele o panni d'
artezi da ſtenderſi fu de' pavimenti per riparo
dal freddo , . uſate nelle caſe magnatizie nell'
inverno ; da sopew , sterzo, donde spect, stra
gulum.
Storia , ftoreja , istoria ; chiacchiera , opposizio
no , pretesto . Fas.
7.Non ghi trovanno ſtorie:
Stoppa glio . Turacciolo di ſtoppa , perchè di
.

ela luol farli ne' fiaſchi Ciucc.


di vino. cant.
XIV , sa. 3;
Ne piglia uno , ne leva lo ſtoppaglio. *
Storta da ſfuorto , exiftrumento da ripassar, .
distillar liquori , e sorta di sciabla all'uso
Turco
Storzare , sgonfiare ; strozzare, strangolare.
>

Storzellare , distorcere g-storpiare , obliquiare


>

guastar la fantasia , dicefi pur delle donne


quando lor vengono gli effetti iſterici 2
cb
banno li storzille
Stotale , cerino,
G2 Stra .
150 STR
Strafalario . Uomo miserabile . E' voce tutta
degli Spagnuoli, che dicono estrafilario nello
fteſſo ſenſo . Om. lib. VI.
33 Po nce fujeno rejale poco d'ario ,
12 Che non ſo coſe pe no ftrafalario , *
Strajere , uscire ; me la ſtrajo 2
me n'esco , me
ne vado via .
Strangoglione. Scberanzia , angina. Cort.Micca
Pass. cant. VII.
9 Che me creo ca teneva lo Patrone
>> Appiſo , pe quann' ha lo ſtrangoglione .*
Stranio , e ſtranejo , estraneo , straniero .
Strapontiño ,, vił materasso .
Strappannare , squassare , strappar con impeto
di man altrui qualche cosa , quindi ſtrappa
nata dicefi quella strappata, che dà il ragaz ,
20 alla poppa della nutrite nel succhiar del
latte .
Straportare , trasportare .
Stratto . Corrotto da estratto . Si dicono così ?
numeri tirati a forte nel giuoco del lotto
diftinguendoſi in primmo stratto , secunn
stratto ec. Om , lib. I.
3 Trova caccuno, che lo primmo eſtratto
» Sempe annevina . *
Val anche delicato 2. di egile , szella cor
poratuta a
Strayaſtanza , esuberanza
Straveſare , e ftraviſare ,,, romper la faccia ad
alcuno , deformarlo , da spásiger torcer gli
3

occhi, farviso
, arcigno , ciocchè fa comparir
il volto niente galante : talor detto per mal.
menar d' ingiurie , gr. oudAxive!Y. · per locum
mordere , dicaciter ludere .
Stra
STR ISI
Straviſo , uom ' infelice figura , e di meschi.
na condizione .
0
Stregnere , stringere , costipare , obbligare .
Stregnetore, fianchetti .
Strellazzaro , che strilla sempre , ed alza la
voce da ſtrellare , gridar alto .
Streliffà , e ſtrelliccà , abbellirsi , diceſi pro .
priamente delle donne , quando fi liſcian le
chiome, fi ſtrofinan la faccia , ee 'l 1petto col,
le lor unzioni , beiletti , e pezze, colorate ec,
Streppare , divenire sterile , sventrare , sradica-.
2

cre , onde ftreppa , val danna infeconda ...


Streppegna , prosapia , razza ..
Streppone , gambo , e per lo più rotto ; diceſi
d'uomo di baſſa ſtatura -
Strevellare , svoltare , v . sbotare , ftarantolà ,
>

ftorzellà, strabiliare. Strevellare il vocchie,


irrigidir gli occhi per orrore , maraviglia ,
sdegno ec . stravolgerli: Coll'uvocchie, ſtrevel
late, cogli occhi suolai , stralunati, Fafano :
Ll'uvocchie a lo . Turco fe le ſtrevellaro .
Straverio . Sconqüússo , disordine, strage , cru .
deltà , cosa grande , ed . orribile . Dal latino
szrepere ;. e forſe ebbero i latini . la ſteſsa voce
streperiumi, come l'altra strepitus ; ma quel
la non farà giuntaa noi tra i pochiſſimi ſcrit.
tori , che ſi ſon falvati dalla ruina de barbari.
Fà no ftreverejo val far una grande stra .
ge . * Faſano dice ne'ſuoi commentarj al Taf.
To , effer queſta voce derivata da un tale Spa .
gnuolo per cognome. Strevier , che ſotto Fi.
lippo II. da Sopraintendente della Campagna
fè una ſtrage immenſa di fuoruſciti nella Pu..
glia , ed Abruzzo .
Stritto , stretto o avaro , che fritto de pietto
G 4 puc
152 $ TR
pur diceG: cogliere alo ftritto, incatastay una
in sito angusto ,! o colpirlo in circostanze ,
in cui non sappia , nè possa risolversi .
Strol
che
aco , astrologo : in fem . ſtrolaca , e Arola
ffa ec.
Strolabejo , astrolabio , ircocervo .
Stroncare , taglier in fondo : ſe le ftroncano le
>

mmano , val gli passa voglia di far cosa


Stronare , alzar ta voce , gridar con voce da
tuono ( nel noſtro dialetto truono ) che ose
jorda, Fas.
„ Stronava lo Giagante : oh tu fi echitlo .
Strouzillo , e ſtranzillo , omicciattolo ,> wom de
niente . Faſ.
9 Mo l'Abbate Stronzillo cchiù non canta .
Strozzejone , ostruzione, e distruzione ,
Strudere , struggere , consumare . .

Struffole , ſorte di paſtella fritta , e condita con


mele , e zucchero , talor in ſenſo di squasi
onde, ſtruffolofa , donna capricciosa , forſe
τυφώσ , delicate vivens .
da tupwar
Strummolo . Trottola . Dal Greco spojßos, o dæ
. .

Spoßimos , turbo , trochus . Cinco canto XV .


st . 41.
Chi portava no citolo nfaſciolla
» Chi fe fpaffava co li ſtrommolille .
Strunzo , escremento umano , forſe da sportas ,
passere , da che fra tutti gli uccelli dello
più fi diletta di beccar tali ſchifezze .
Strunzo 'n miezo . Giocola noſtro detto popolare,
e val alto là . Fraſe propria de' fanciulli per
dinotar , che for celfi dal razzare e detta per
deriſione di colui
> che tra loro ſi mette in
mézzo . Ciucc. cani. X. st. 6 .
.

Fa Strunzo mmiezo co lo cadoceo .


Par
S T U 153
Parfandoſi di Mercurio , che fa ceffar le riffe
tra combattentt . * Fas. .

Dicette , ſtrunzo 'n miezo , e lo cavallo


Mpezzaie' nfra lloro ,. ed a Rraimunno
diſſe .
Struppolo ', e ſtuppoło , vedi' tappo', appelaglio;
turaccio, da supehov o supaor , duruni , forte
firmum , donde in lat. stupulum ; e-stipulum ;
e lo stipulare de Giuriſprudenti , Salmas ..
O Gloss. nomic. Simoulov io xupov . Fas.
Diſſe : de të no ſtuppolo nne faccio .
, cose vane
Stroppolestroppus e da: niente da spuipsov
Teft. . .

Struſcio , v. fruscio
V. fruscio detto propriamente di
quel rumore, che fan gli abiti di ſeta, ſpezial
mente i donneſchi. , o talari., e quel de fer
penti .
Struvare , e storvere', turbare , disturbare ;
Stutacandele ; coppino da smorzar le candele :
diceſi d'un naſo squicquerato , o che ha la
figura del detto coppino .
Stuoteco , stupido , estatico . V. nzallatinto .
Stutare , smorzare, spegnere , dicefi propriamen
te delle candele , del fuoco , della bile .
Stuzzecare , tormentare ; muovere , incitare
onde- ſtuzzecà-lo veſparo , val inquietare chi
stà per i fatti suoi , e che , come le vespe
pud nuocere ben in risposta' A'tal importuno .
Ssuà , interjezione per far tacere , forſe da ovymy
tace .
Sulo ſulillo , solette , affatto solo '.
Summo fumnio , cima cima, alto alto ', sopra :
sopra .
Suo ,) e lujo ', 'suo , in pl: ſuoje , shoi , e loje ,
>

sue .
G5 Suoce
134 т А с
Suoccio , pari, uguale , fem . soccia , Fas. Nne
tremma ſoccia , val ne trema, egualmente
tutta: , da capo: appie .
Suogro ,, suocero , é ſogra ,2 suocera .
Suſcio , e ſčiuſcio , soffio .
Suffoo , veloce , voce però affatto, antiquata .
Surr SOY'SO
Suvaro , sughero :: addeventato ſuvaro , diceli di
chi sembra, non aver più. caleres, d'esser rafa
freddato affatto ..
Suzzo , lordo, sporco , quindi cozzimma ,, lore
dura .

Ꭲ .
TAbbacchejare , prender tabacce , fingere
T Adissimulare .
Tabbana , forta di veſte, talare , e propria de
Chieſaltici da zwlevize ..

Tacca .. Pezzo di legno tagliato. Forſe viene dall”.


Italiano tocco, o pure è voce derivante dal ſuo .
no ifteflo, che fa il legno nello ſpaccarſi. * Oltre
però del ſignificato di schieggia o ſimile )

vale quel pezzetto di legno con altro eguale


a fronte , cụi ſi ſegna. da villani col coltello.
il numero delle coſe , ch'effi vendono com
perano , eſigono , danno ec. ſorta di ſcrittuta.
che ſente non poco de Quipù Americani .
Taccagno , avaro , v . fpeluorcio .
>

Taccarejare . Tagliar a pezzi , far in tacche


.

Val anche: mormorare . V. meſeſca . Viol.


verni 47.
Co chella te farria fo veflecone "
Tutto, taccareji .
Tac .
7
T AF ISS
Taccarella , pezzetto di legno , ch ' attaccato: al
la Tremoja , batre inceſſantemente ſulla mola
nel girar di queſta ; 'onde per prov : taccarela
la de molino è detto di chi parla ſenza mai
ſtancarſi , dicefi pur di gen. maſchile , Fal.
E farfariello che la lengua move ,
» La face fare comme a ttaccariello .
E famoſo l' Abbare Taccarella ſu . de' noſtri
Teatri . Faſano l'uſa pur in ſenſo d'un iſtru
mento ſimile all ' odierno ntricchevallacche
onde fa dir a Solimano , che fugge :
Cche mme facciano arreto le ffeſcate
Co campanune , allucche , e taccarelle .
Taccariello , pezzetto di legno ufo: metterſi in
bocca a' ragazzi per gaſtigo , ſpezialinente pe.
rò uſato da Cappuccini con que" poveri. lor
Novizj .
Tacche tacche Far tacche tacche , stritolare
. sagliare in pezzi . Diceſi.anche metaforicainen
te, far colla lingua tacche tacche , per dinotare
il ciarlare assai senza rifinar: mai .
Taccone', pezzo di ſuola per lo più vecchia , :
detto di que' pezzi malpoſti in qualche com
pofxzione poetica ,, od otatoria ..
Taddeo , ni pa e detto per dileggio ad uno
ſtupido , o groſſolano nelle ſue azioni , V.
Totaro
Tafanario . Culo.. Diceſi anche taficchio . Forſe :
dal Greco t'apus , sepolcra, ſia per la puzza , 0

fer effer: così. l' uno come l'altro; via univera


se carnis. Ciucc: cant: VIII. st: 30
Chillo che ftace colla vocca aperta ,,
Chi è ? che fa ? Chiſt è lo Secretario
E tutto: buono ', e bello ,, ma na certa .
.

Coſa , che ſole avea lo tafanario ,


G 6 Lo
158 T A G
Lo fa fta co na facce a bota a bota >
Che non ſta bona , ma pare devota .
Tafareja , quel tirarojo di legno , che ſta fotto
la grattugia , ed accoglie il cacio , mentre ſi
gratta , sottograttugia .
Tafaro , culo , lo fteflo che Taficchio : Fal.
» Si be ſto co lo tafaro a la foſsa ,
> Aggio te ffurie meje
Taffio . Mangiare . Om . lib. VI.
Mo quanto fiente, vaga uſcia felice,
Schiavo
perpetuo, e ceremonie a viento ;
Ma tanno s'alloggiava , e deva taffio
Po che d'è ? Chillo ſecolo era Zaffio .
Taglia ch 'è rullo . Così gridano i ragazzi ai
venditori di coconreri , i quali con un gran
coltellaccio gli fpaccano per vendergli in pez
zi ; e ſe non ſi trovano roſſi non avendo
nè maturità , nè ſapore , fi lafciano . Vien
O

trasferita queſta fraſe a dinotar la ftragge, che


colle armi bianche fi faccia de'nemici, quaſic
che lo ſpaccano come cocomeri . Fiorb. corda
ŠV. st. 91.
Ca la taglia ch'è ruffo farà prieſto . *
Tagliacantune , millantator futile, Fal.
O Sio Tagliacantune, fi de paglia
Chillo foffe , farriffe peo sbravata ?
Taglio ; no taglio d'abeto , val tanto di stoffa
quanto basta per un vestita , val anche modo,
maniera , Fal.
i Pregaie, chiaietaie , Prillaie , non ce fu
» traglio ;
Pigliaſe cheſto mo , capo de maglio .
Tagliare , mormoráre , Fal.
Ccoſsì Goffredo a ttunno era tagliato
Taglio de lietto g, sponda di lerro , Fali
Gof
"TAP 157
Goffredo ſea a lo taglio accantonato
De lo lietto , addov'era Zio Raimunno.
Taleja ,5 e Talia , Italia .
Tallone , calcagno .
Tallonejà , camminar presto , andar via , trata
tare .
Taluorno . Guajo , fastidio , grande , e spiacea
vol suona, Tass.
Cche de lo chianto ſujo lo gran taluorno.
E Om . lib . VI.
Ca me vregogno a contà ſi taluorne . *
Tanno . Allara , Lat. tunc , Viene dal Greco
lapelyog. . Ciucc . cang.- VII. st. 18.
Tanno le potea dire , reſponnette
L'auto , ch ' era lo tiempo de li ciuccie ,
Va te le trova mori
Tantillo , tantino , pochetto.
Tappa , furbo , onde Tappone , scaltrito , Fal.
99 E tante gira' , e bota lo Tappone
>

,,‫ ور‬Ch'aſcia lo capo d'ogne mpaveglione .


Tappe tappe , numer graziosamente fonto nel no.
stro dialetto , Faf.
Lo core tappe tappe le facea 'n pietto ,
cioè aveva un batticuore .
Tarabelle , i genitali .
Tarrafinare , e: terrafenare , taroccare per un seo ,
2

colo senza rifinare., maltrattare , perseguita


Faf,
. Ah no ca paro
97 Ło tarrafenarraggio into a lo nfierno .
Val anche mandar in perdizione
be pronunciarfi terrafinare . Dovreb
: e vedefi chiaro
che dinota mandar Taluno bandito , ramingo
al fine della terra ' Tass. cant. IV . st. 59.
» Sempe ammefaccia , e fempe tenepronte
Le
- 158 TAR
Le voglie , ca me vo tarra fenare . *
Tarallo , ciambella , in ſenſo oſceno, ed in gero.
go , il forello .
Tarantella . Corrotto da ntantarantera . Faſano
la prende per la tarantola >, noto animaletto
che nella Puglia ſi crede velenoſo , ed atto 23
>

far metter in eſtro di continuamente ballare


e taler cantare a chi ne ſia morſo . .

Quanno ella , peo de chi ha la tarantella .


Se chiammaie no creiato compagnone .
Tiorb .
Quanno arrevate pò ſubeto llà
Fecemo prieſto ne ntantarantera .
Taratappa, ſuono del tamburro militare , voce .

imitata dal tarantara di Ennio . **


Taratu folo , tartufo , detto di un milenso .
Tarcenale . Luogo dove: fi coſtruiſcono le navi .
Tarzanà è la voce. Araba, da cui nelle lingue
moderne ſono venute tutte le ſeguenti voci .
Arsenale, eDarsena, Arsenal, e Darse in Fran .
cele . I noſtri hanno conſervara una voce
che più s'accoſta alla voce madre . Dante
nella ſua Divina commedia usò, ſenza alterar
la , la voce Araba . Inf.
Come nel Tarzanà de Viniziani
Boller si vede la cocente pece •
Virg: Gant. IV . st. 138.
Et là cacciate da lo Tarſenale
» Le galere. *
Tarına ‫ܕ‬, tarlo , onde tarmare", far tarlo .
Tarocciola, e trocciola , girella da pozzo da:
150; , e da quefta Epoxodus .
Tarreca , targa :
Tartaglia , balbuziente , si caratte re , e perſo
carattere
nag .
TA V 159
naggio comico' rappreſentante: lo ſciling uato ,
lo ſteſſo , che tartagliuso . .

Taſca , borsa : bonataſca , uom risentito .


Tata , padre da ATT«
Tatanejare , e tatanare , chiacchiarare ..
Tavano , zanzara , inſetto molto incommodo :
Tavolillo de la Caretà , val luogo pieno di fio .
ri , e fruri, come nella Primavera principal
mente ſi vede nella noſtra Carità un forido
apparato di tali coſe venali. ſu de tavolini ,
Fal.
> Pareano le ddoie ripe tavolille
A Pprimmavera de la Caretate .
Tavierżo, traversa, ſorta di trave, ed iſtrumen
to di fiato , v. de fguinzo:.,
Tavoliero , boffettino . 1 ppe lo tavoliero es

ser nominato , trattarsi , discorrersi di lui .


:

Tavuto , cassa sepolcrale , avello , V, caſcia >

bavuglio . Va laccatta. lo tavuto > val poco


gli resta di vita .
Te , piglia , dal lat. tene , o dal greco ry , co
me li vede nel detto di Venere a Giunone :
Fy; vux. Touton iquanta , toccote nyo sta centa , sta
fascia , sto vrachiere . Il. 14.
Te a tà. E' modo proverbiale , che dinota esser
la cosa più difficile, che non si vuol far crea
dere . Quindi ſi uſa dire : Te a ta frittata :
Te a ta nnevenata.ec. ; volendoſi così dino .
tare , che non è tanto facile la coſa , quanto
ſarebbe il ſolo compitar , e pervenir a leggere
una intiera parola . Tiorb. cord. V. st. 27.
Te a ta nnevenata , o cheſta è bella !' *
Tecola , tegola , embrice , v . ermece .
>

Tejano , e riano , teame da TrYXVOY


Tellechejare , titillare, y. fruſciare , ſtuzzecare :
di.
rbo Τ Ε Ν
diceli proprio quel dolce ſtropicciare , ograttar
>

livemente alcune parti del corpo altrui, perchè


ne riſenta ſolletico , e ſuſſulti ,
9
Telleculo , risentito .
Tenagliareſe , venir alle mani , e far da vero
caricandosi vicendevolmente di villanie in
arrivo val tormentar un reo a colpi di tena .
This , affliggere , strapazzare :
Tenemente, e un verbo , che dinota guardare ,
mirare , Far.
E a ſpalla a ſpalla facele botare ,
Attaccate a: no palo' ſtrentamente
> 9

Cche mmanco ſe poteano tenemente


Tenente , vischioso , avaro .
Tenere in ſenſo di lasciar speraro“ , esser di
appoggio , Far. 1

Sulo Aggitto la tene, e bona notte


Teniello , ſpezie di mezzabette per tener liquidi
1

da Ebr. theni ,
Teniero , cassi di schioppo, pistola ec .
Terrore in ſenſo di cofa inaraviglioſa', come
un terrore .
Tepravejone , demonio , brutta figura > ten .
tatore .
Tenuramente . Occhiata . Diceſi anche con me.
fateli Tenamentuta , Cort. Mict. Pass. cant.
NA
Io ſo chella che' mai puoje arrevare
D'avere ſchitto na tenutamente . 务

Terranova , Faſano grazioſamente ſi avvale d'


un noftro popolare modo di dire per deſcriver
Erminia , cui convenne dormir ſulla nuda ter
ra , ed in luogo ſconoſciuto .
3 ) De lo bello Jordano ll'acqua trova ;
, Llà co lo Duca ſtie de Terranova
Ter
T E R 1 or
Terratienete . Da terra e tenert . Uſualiſſima
eſpreſſione popolare a dinotar , che nè anche
furto il mondo. lo riterreb he . O potrebbe
far fermare di fær quel , ch' abbia già rio
soluto . Cort. Ros. Art. I.
E fe io po me procaccio quarche coſa ,
Terratienere ,5 ſubeto me dice :
Tornalo a lo patrone .

Terrone , ed anche Torrone . Cibo dolce fatto


di nocelle , o mandorle tritate , e legate .
in
ſieme col mele , o veramente col giuleppe
di zucchero , quando voglia farſi più delica
to . E' venato a noi co Franceſi" , che re
gnarono in queſto Regno . In Provenza fe
ne fa ancor oggi molto , e chiamali Nuga
forſe dal Latino nuge , perchè è cibo di ra
gazzi . Conſerva ancor tra noi l'indicazione
* della ſua origine Angioina ; giacchè molto
ſe ne mangia e ſe ne manda in dono nel
giorno della maggior feſtività de' Francefi ,
cind nella Feſta di Santrino Turonense ,
dal nome della di cui patria deriva appunta
quello di Torrone . Ciucco cant. XII. st. 37.
Na tenna co na banca de Terrone
Addo Giove traſenno s'aſſettava . *
Potrebbe anche derivare dal Latino correo
perchè fi prepara col fuoco .
Terrazzana . Il ſuo diminutivo è TerrazzaneHa .
Tranontane ,2 vento di terra . Ciucc. cant,
XIII. st . 1 .
E. da do laſcia la terrazzanella ,
> Nce ſo l'aute montagne d'offa , e pella.
Terrazzano , paesano , chi abita dentro terra ,
* Bona luoghi di marina ,chi non veste da
militare ma
, me gode l'onore , el belle impe
16
162 T I E
regiabil vantaggio della montura della libera
tå , agricoltore .
Terzarulo , barilotto , così detto dalla miſura ,
che contiene , come il quartarulo, ec.
Teta , e tetella , la gallina , forſe così detta
>

perchè utile qual i Jures degli antichi Greci in


Atene , Policoro , Taranto ec. v: F. M. F.
>

Tetelleca , ascelle , quel voto ſotto le braccia


alla giuntura col buſto , della dicui puzza a
chi non ha cura del ſuo corpo , i latini dice
vallo olet bircum.
Tiatro je trejato , teatro .
>

Tiella , padella per lo più da frigere, la natue


ra delle donne , Faſ .
. Emmone arme temute , autere , e belle
Non ſite manco bone a ffà tielle
» Ncignare tu lo primmo ſta tiella ,
> Cheſta cche ffritto avria , faccio cche
2. ppifce
w Cchiù biecchie , e ttu mo ſchiuſa mme
;; la piſce :
Tiene ca tengo ec . far a ttiene ca tengo , far a
chi più pud fare, Fala
) Fanno a ttiene ca tengo co lammico .

cioè , attendona a sollazzarsi in ogni modo .


Tiennero , tenero , facile , per ironia zorico
rozzo , aspro , ostinato : diceſi di cofa 'mezzo
fradicia , come Varca tennera , barca vecchia,
che tira a sdruscirsi , ed appena per poceo
più servibile .
Tiente , vè che‫ ;ܪܐ‬tiente cornutiello , vale vè che
cornutello infame .
Tiepolo , tepido .
Tiermeté , limiti , in fing. termete , da repentu
metc .
Tie
Тос 163
Tieſto . Vaso di creta . Dal latino testa . Pro
priamente ſi dice di quello , che ſerve per co
prir le pentole , e i tegami . Sogliono le don
nicciuole farné infocar uno , e poi ravvolto
in tela , e panno applicarlo ful ventre di chi
abbia dolori , o ſia avvenuto per malattia
o intirizzito dal freddo ; e queſto diceſi fare
no tiesto . Cort. Vajass, cant. III.
Ca ſe fi sfredda , te faccio no tieſto . *
Faf.
E lo ttene a sbreguogno mo la coſa ,
Si no ſpertoſa Arganțe comme a trieſto .
Perchè nel detto teſto vi fogliono eſsere due
: buchetti , á talun ch' abbia piccioli e malfatti
occhi , ſogliam dire vuocchie de tiesto .
Tiraturo , fodero di bo fettino , forziere , diceſi
3
di una picciola stanza , v. caravuottolo .
Tirre petirre. Squasi delle donne. V. mmerruq .
jete , verrizze Om. lib . v .
Ca nuje patimmo de tirre petirre ,
93Po ſimmo mazzejate , comm'a sbirre . *
Tifeco . Dall' Italiano Tisico , e dinota lo ſteſso .
La medeſima: voce viene anche dall' Italiano
reso ; e allora ſignifica dritto , e corriſponde
al Franceſe Rond . Viol, vern . 41 .
.

Tifeco. pos che me parea no turzo .


Quindi il noto proverbio : Va cchiù triseco
9

de lo Sinneco de Casoria .
, covertura ..
Titto , tetto re 0

To tò , rumo , onde fæ no to tò vale , far un


chiasso , strepitare , gridare , dall'Ebr. tho
daha , vociferare ,ſſion
canee
ndo rumorem edere .
.

Tocc tocca , eſpre


)
di chi ha frett a
ed
incita altri a sbrigarli , da roxxos vehicua
lum , rota , o da wxes , velox . Tocca ' n pre
fone
164 TOM
lone , Fak cammina presto in prigione
Toccató . Acconciatura di sela messa sul cat
po . Voce a noi data dagli Spagnuoli , che l'
hanno nello ſteſſo ſenfo . Anche i Franceſi

dicono un Toquè , e pare , che da effi origi


n ariamente fia derivata queſta parola . Cort.
Micc, Pass, cant. VII.
22 No corzetto , na rezza , e no toccato . *
Faſano :
Lo toccato nfi all'uocchie, e a la gonnella.
Tpcolejare , scuotere dolcemente , vacillare .
Todiſco , Tedesco , diceſi d' un mezzo ſtupido 9

è cui molto piaccia il vino , di cui por fiæ


ben: ſoggetto a rifentir gli effetti'. Todiſco nce
gnato , tutto rosso , dalla montura delle guar
die Reali nacque tal prov . Faſ.
Pare lo fole Tediſco ncegnato ,
E lo rruſſo de Spagna ha ttutto attuorno ,
Tolla , Vittoria , .v . Vettoreja : in diminutivo
Tollecchia .
Tomacchio . E ' voce di moderniffimo conio . Le
anguille di Comacchio arroſtite , e conciate in
aceto ſono da gran tempo conoſciutiffime in
Lombardia . Nel noſtro Regno erano affatto
ignote ,‫ و‬non eſſendofene aperto il commercio .
Non ſono ancora trent'anni dacchè ne vengono ;
e la voce Comacchio giunta nuova alle orec
chie del volgo Napoletano, fi è trovata ftor
piata , e convertita in tomacchio , e ſolo fi
adopera per dinotare un pezzo di quelle: an
guille ; cioè delle ſole venute di là , e pre
parate in quella guiſa . Chi la che cammino
farà queſta roce coll' andar de tempi? Forſe
ne'luoghi noftri di Varano , Lesina , Patria ,
Licola s'introdurrà conciar:le anguille a que.
do
том 165
ſto modo . Si chiameranno forſe Tomacchi'.
Miſeri i futuri etimologifti, ſe ă loro non per
verrà la notizia 7, che qui diamo , dell'origine
di queſta parola in penlare donde poſsa ceri
vare . Chi la farà venir dall' Arabo chi dat
Fenicio , e chi dal Copto . Si ſtruggeran
no il cervello . Il più ammirato ed applau
dito farà colui , che la trarrà dino
dal Greco
tro
.
Dità , che in Greco Tauro ta ncs
e
reond, e che raperov dinota segmento , porzione ;
e abbiamo anche in Italiano la voce Tom
mo per eſprimere divisione di qualch : open
ra . Sicche concluderà , che i fegmenti di an
.

guille ( che in fatti i Franceſi dicono Tirona


cons ) ſi doveano chiamare Tomi , ed in di
3

minutivo Tomacchi . Sarà così bella queſta


etimologia , e cosi naturale , che ſi giurerà el
ſer deſfa . Poveri pofteri ! A buon conto chi
in à indoſivina
potraceto re , perc
2

chiani hè un pez
Tomacchio ? *zo
d'anguilla
Tommaſchina , ſorta di ſpada di ottima qualità
quali ſon quelle di Damaſco, e val quali Da
maschina , per la nota alterazione , che dà
il noſtro dialetto . Faſ.
Acciaffa iffo a ddoje mano po na mazza
Ferrata , e nfodaraie la tommafchina .
Roſa tommaſchina , diciam del bon colorito
9

volto d' una giovanetta , perchè somigliante


A tal ros a .
Tommarielle . Spezie di fuſetti , o fufcellini di
legno per avvolgerci del filo , o della ſera ,
quando le donne lavorano pezzilli ful cultino,
o Ga tamburretto. In traslato bastoni, gambe.
Tiorb.
Tu ciento tommarielle aje ſopra 2 tene. *
Tom
1 66 т 0 R
Tompagno . Il doppio fondo della botte , . quel
d' un tinello ec. Da tu savou , il famoſo tim
pano de ' Ceribanti , cui fi raſſomoglia . Di.
nota ancora la macchina da tormentar rei u.
fata da' Greci, ed Ebrei ( Macab. II .) Omer .
lib. VII .
No ſcuto , ma che ſcuto ? Di che buoje
Ca parea, no tompagno de tenaccio . * .

Perciò per zuco de tompagna intendiam il


vino .
Tommolejare ,> far capitomboli, cader giù , 70
tolar cadendo.
Tonnara , rete con barcaccia da peſcartonni 3.
Far. chiene avriano doje tonnare Portà pi
ſcé a la tonnara , detto di un conduttor di
gente a qualche cattivo luogo .
Tonninola , ſpezie di cruſtaceo , o picciola con
chiglia de' noſtri mari .
Tonto . Uomo fatuo > sciocco . E' voce tutta
Spagnuola . *
Topella , epiteto dell'acq
acquaua tepi da ,, o semi.
tepida
calda ; onde Topiello , tepiduccio ,
Torcia , e ntorcia a biento , forta di face in uſo
fra noi di notte , che li fa di fune vecchia 7, o
di ſtoppa ritorta, ed impegolata , che collo
ſcotimento più ſi accende , Faf.
1

Lo sdigno a ttale chella pigliaie fuoco


Comme a na ntorcia a biento ſcotolata ,
Tordea , ſorta di uccello , e Dorodea n . p .
Tordegliune , mosconi , che van ronzando.
Torra , torré , fortezza .
Torceniello , tortiglione , diceſi de' capelli ,
modo di attorcer queſti ufato dalle Donne
Faſ.
E li capille fatte a ſtorceniello ,
Cche
TOR 167
Cche tenea 'n fronte , prieſto s'afciogliette,
9

Torceturo , certo pezzo di legno uſato da'vera


torini a ſtringer" le fome ſufu de' giumen i con
torcer le funi ,> e per baſtonarli ..

Tore , Salvadore , dimin. Toreciello , e Sarva


toriello .
Torrejaca , e triaca . Teriaca, rimedio antichil
.

ſiino, ed unico per la coſtanza del credito


e delía celebrità', in cui fi è mantenuto . Si
trasferiſce in burleſco a dinotar la cacca ne?
calzoni fatta per effetto di ſubitanea paura
Om . lib. VI .
Haie fatta già ſenza ſentì tammurro
La torrejaca , fede de ciaurro !
La metafora viene dalla ſomiglianza del co
lore , dal diſguſtoſo odore , e ſopratutto per
che facendoli male queſta compoſizione tra
noi ( malgrado la precauzione uſatavi di far
la far folo dagli otto più accreditati Speziali
della Capitale ) , riefce liquida , e non confr
ſtente , come la Veneziana . Sarà gloria dell '
età noftra , che perfezionandoſi la confezione
della noſtra terriaca vada in dementicanza que
fta nauſeofa , e malaugurofa metafora . *
Torriero , fa lo torriero 'Star ozioso a far la
>

spia , come da ſu d'una torre fi fuol far da'


cuſtodi , è ſoldati invalidi . Fas.
E cca no è aoſato a ffare lo Torriero ,
Tornare , ritornare , restituire .
Torneſe , moneta noftrale importante ſei cavali,
o fia la metà del noſtro grano . 2

.
E a ſto paeſe
L'aracole avarraje quatto a ttornefe .
Torta , ritorta , e ſorta di focaccia : l'è ttorta
:

l'ombra , diceſi di chi sia di malumo: e .


Tor ។
168 TS
Tørza. Torsi de cavoli , o simili piante . V.
turzo . Ire pe le storza , capitar male. Tiorb .
Tu chelle coſe de lo tiempo antico ,
Che aveano pe bbaje , le faje vere ;
( Ch'a lo canto corrie l'aglio, e la fica )
Decchè ſi Aliſſe 'n miezo a ſe padule..
Chiù che non fece Orfeo correre Fere,
Corrarriano le Torza e li cetrule , *
Torza , pl. V. turzo : ire ppe le ţtorza , tratter
male, esser gastigato 2, Fas.
E nne jarriano, uh quanta! pe le ttorzarcu .
Ch' Isdraello facea ghì ppe le ttorza .
Tofino . Carne di porco salata . E ' voce tutta
Spagnuola . Oggi comincia tra noi a difuſar
fi . L'usò il Faſano (Tass, cant. V. st. 87.)
92 Venneva arrobba in quantetate magna
De valcuotto , tofino , caſo e fave . .

Queſte erano infatti le proviſioni, che uſavano


farſi per le galere . *
Tollo , e tuoſto . Sodo, duro . Dal latino to.
stus , arroftito ; giacchè molte coſe coll'arro
ftirli s'indurano , principalmente le uova , che
perciò noi diciamo uova coste , e che i To .
icani chiamano uova sode . Cort. Mico. Pass.
Cant. III.
; E io ftea tofta, e maje cagna je penziero . *
i Totaro , e ntontaro , un milenso ,ee perciò .
di
ſpreggevole da twiatw , o dall'Ebr. totar , o
tatat , donde vuole Scaligero , detti i Tarta
ri, da che ſcioperari , e ſelvaggi , ma perchè
7
non penſarli anzi a Toto , o Totone , detto
pur 2ofone, famoſo nella ſtoria de'baſti tem
pi ? e perchè non pur da Soros , il german d
Efiliate , la di cui favola è nota , ſpezialmen
te per l'arreſto di Marte , che χαλκεν εν κε -
pour
Τ Ο Ζ 169
pepiano dedeto spiskaidera remiums : che brutte figure !
Nè faccia maraviglia la mancanza del T, che
da noi ben fi ſuppliſce come da? Greci , i
quali da ayu duco facevan ταγος dux
meglio che da τκσσω
coou ordino . E' anche n.
.

p ., e val Teodoro .
Totèra , e totoria , tutela .
Toto , forta di befana finta per intimorir i ra
gazzi , e quindi anche
Totomagli , forta d'erba molto lattaginoſa , e
nociva da rotulos, ed apelidos , mollis , come
; fon le ſue frondi .
Tovaglia, notiſſimo pannolino, da tußos, e queſto
dall' Ebr. thub , la tela di lino , e ſpezie di
antica camicia fimile agli aſciugatoi de' noftri
Zoccolanti , e Cappuccini. Quindi l ' jetußior
3

da Efichio interpretato per fazzoletto , & to.


vaglia con frange ai due capii e da Gale.
ng , ed Areteo Clovi @Y FRXU , cioè tela grosso
lana , o di corpo .
Tozzare , cozzare tirtare combattere , fare
tozza martino , urtar di capo , O cozzar cols
la fronte , come fan i montoni , che noi di.
ciam martini . Fas.
99 E ben guarnuta ppe ttozzà Soria
De no, cozzolatorio tanto , forte .
Tozzolare e tozzolejare • Picchiar luscio
.

Quafi far tog toc. Tozzolare a la porta , pre


tendere 'A quel tal posto. Tass.
Ma Germanio nce tozzola
Pur iflo , mo co ttutto ec .
2 lta porta
9)

Cort. Mico. Pass . Cant. VIII .


E ghieſene a la caſa , e tozzolaje . *
Tozzolatorejo , better forte di porie , fracasse .
Diz.Nap.T.II. H Til
t
170 TRA
Tradetora , fem . de tradetore , detto di donna
di malanino.
Trafano , traffichino , che fa allertar la gente
con belle maniere > e furbette .
Traffecà , negoziare , trattare :
Trajenielle .Inganni, accalappj : detto quasi da
:

una corda che si trae per terra per farvi in


ciampare taluno , e farlo cadere
„ Ncegnajeno li fofpette , li penziere
Li trajenielle , le frabottarie ,
Tutte chille ſtreverie , e chille male ,
‫ܪܙ‬ Che mannajeno lo munno a l'Ofpetale, *
Tra lumme e ffuſco , borlume .
Trammaria , cabala , inganno , furberia ,
marcangiegno . •

Trammera . Donna ingannatrice che ordisce


Frame . Tass. cant . X. st. so .
Ah mo canoſco la manera ,
.

9) .
Che ttenea connuie ſciuoeche la Tram .
. mera .
Trapano , da TPUA &YOY 9 V. vregara
Trapanaturo , arcolajo , v. mataffaro .
Trappito , trappeto , nota macchina da ſpremer
olio >, vino ec. e detto per tappeto ,, panno
ſtragolo ec.
Trapolino , e trapolone , imbroglione ,
Trappolejà , accalappiare , ingannare
Trapontare , trapungere , imbottire , detto de
materaſſi , bufti , coltre ec."
Traſcurzo , discorso .
Trasire . Entrare , passar la porta . Dal latino
transire . Ciucc . cant. X. st . 2 .
Simmo leſte , reſpofero ; trasite
2

‫رد‬
Stanno tutte å l'allerta , che bolite : *
Trasire a la malizeja , accorgersi , compren .
dere,
TR E 171
dere , giunger allerà di saper le cose del
Mondo. Trafiteme de chiatto val , vi ho nel
culo .
Traſoro , tesoro , onde Traſoriero ,
Traſportare , v. ſportare , ſpricare , tradurre il
una in altra Lingua .
Traſuto , entrato , Fas.
Ma mentre ch'è ttraſuto lo cortiello :
metafora per dire , giacch'è sortito il danno,
il caso è fatto .
Trattejare , agonizzare . v. afſengare .
Tratto , tradimento, agonia ; fare lp tratto , is
ser all' ultimo respiro , o periodo della vita.
Trayacca , ſpezie dipadiglione , o cortinaggio
Travoccamiento , effusione per soverchia dose ,
traboccamento ,
Trebuto , anticamente treyuto , tributo .
>

Trellegna , e trelligne , briccone , non da for:


ca , la quale già fi ſa eller compoſta di tre
legni : anche i latini ebbero una conſimile
eſpreſſione . v. chiappo de mpiſo .
Tremmare , & tremmolejare , tremare , crollare,
muovers ,
Tremmentina , noto medicamento per le ferite ,
Faſano .
Mi
Ma aaliechiinoh
li cchiù non ce ferve tremmentina .
Tremmoja , tramoggia ,
Tremmoliccio , tremore , paura , ribrezzo ,
Trencato , furbo , furfante.
Trencia , cintola de' calzoni .
Treppete , trepiè :, nota macchinuccia di ferro
da cucina : ſedia della Pitonella ditto
onde
de treppete , oracolo : e pare che pparle da
ncoppa lo treppete, yal vracolizzi ,pur che
sputi oracoli . Scriveli pur con una ſola
H Tre
172 TR1
Treſcare , menar galloria , brillare .
Trevolato , tribulato , affitto , povero ,
Trevolejare , pianger altamente , dirottamente.
Tricare. Trattenersi , trovar inciampis. Viene
dalla voce latina tricae , quafi li voleſſe dire
>

meetere tricas . Tass. cant. X. st. 77.


» Ca s'iſſo troppo trica , n'è ſcolato
Si lo paeſe po trova ſcopato , *
Faſano .
Na cche fraje , fi cchiù ttrica ? ...
Tricche tracche . Sorta di fuochi artificiali : in
Franceſe Petard . Non ha altra etimologia
che il ſuono dello ſtrepito di queſti ſcoppi .
Tiorb .
99 Giove fta a fare trivole , e ſciabbaccone ,
Pecchè s'è accuorto , ca fo cchiù potiente
,, De li fruvole ſuoje fti tricchetracche . *
Tridice . Tredici . Tridece coilo gallo è una
.

eſpreſfione d ' impazienza contro chi ripete lo


ftefro ſenza venire a conchiuſione del diſcorſo ;
nata dal racconto di un villano, che intricatoſi
nel fare il conto delle fue galline , e del
gallo, replicava ſempre eſſer tredici col gallo
>
quando doveano eſſer stante ſenza contar
gallo . Ciucc. cant. VII. ss . 29.
. mo arreyato :
„Bravo , diſſe lo Rre , chiſso m'ha ntilo .
Segnora mia , io ſongo mo arrevato :
» Secuteja ca cheſſo è già compriſo
Segnora mia , io fongo mo arrevato ,
Tridece co lo gallo , fuſs' acciſo .
, Signora mia io ſongo. . . E bà a malora ,
.

Pe caretà cacciatennillo fora . *


Triemmolo ,> tremore .
Tria
TRO 273
Triglio , furbo . Fas. parlando del famoſo VA
frino :
Scle lo: triglio de vertola .
.

Trinche lanze . Parole delle quali ci ſerviamo


per invitare a bere . Sono voci Tedeſche
cioè di una Nazione , che non odia il bere ; e
perciò è ſtato naturale il prender da elli qual.
che fraſe in queſta materia . In quella lingua
fuona : Bevi paesano. Om. libi VI.
Che ſcialà tanno fuje, che trinche lànze.
» Che lo munno era d'oro; e tutte manze.
E Virg. cant. II. st. 117.
> Dateme buono 'viento , e l'onne manze
Comm'io ve do ſto bello trinche lanze.
Trippa , ventre , pancia .
Trifto , cattivo , come ommo triſto cioè di
cattiva condotta : ftă triſto , sta di mala
salute , anzi presso :a morire. Trifta ., detto
di donna , val puttana ..
Trivolo , piagnisteo ; trivolo vattuto , diciamo :
un pianto di più perſone accompagnato da
un alto batter di mani 9 indizio di eſtremo
duolo , Fas.
» É ccontanno contanno , ch ' ka ppatuto
» Nce fu no miezo trivolo vattuto .
Troccano , da- tpuxa , donde truncus ..
Troccare , mangiare , Fas.
9 E ttrocca , e fficca čo ſsì cornutune
La marvafia de Cannia a ccarrafune .
cioè divora bene , e beve meglio .
Trocchione , aggiunto di Palummo , val colomi
bo selvaggio diverſo dallo ntrocchiato che
vale ſoltanto ingrassato :
Trocciola . Carrucola. Dal Greco spoxos. Cort.
Mica, Pass, cont. III.
H 3 Na
374 TRU
Na trocciola de puzzo nce tiraje . *
0

Trommiento , tormento .
Trommone , tromba grande, carafone di larga
imboccatura , onde fonà lo trommone , bere
sollennemente , alle greca •
Tronchiato , gonfio
Tronola , tuoni
Tropeja , e,e trobbeja , subita pioggia con vento ,
e talor con qualche cosa di peggio , da
spesie , verto , Fas.
Cierto a fte ddoie trobbeie 'nn ajero
97 aſſrontate
Tropeſia , e trobbeſia , idropisia .
Trottato , scaltro, da Tpwxius , ingegnoso , Astu
to , impostore, lat. veterator , interversor .
Trucco , ſorta di giuoco , e quel colpo di pal
la , che fa faltar quella del rivale da buon
fito , onde truccare , smuovere , togliere 6 .
trucco a rieſto , colpo fatto sul punto , e Truce
c@ mmucco , colpo a resto . Eas. Ci 6.89 .
Truocchio , faſcio di erbe ritorte , come il fie .
no ec. e forta di biretta da ragazzi per loro
preſervar la fronte dagli urti , e contuſioni ,
oferite nelle loro inevitabili, quanto frequen
ti , cadute .
Truone , tuoni , ſorta di fuochi artificiali , el
ordine di gerarchia celeſte angelica . V. truo .
.

nolo , e tronola ..
Tricche', ſuono del martello , dell' orologio ,
e della tenaglia quando in affertar cofa, ſcap .
pa , Fafano :.
Ecco la tenagliozza be l'afferra ,
1
Maa lo ttirà fa tricche, e fsempe sferra.
93
Tubba catubba , vacillando , da roßas nat' oro.
Bou, romore sopra rumore ; fi dice propriamen
te
TU E 175
te degli ubriachi, che non ſi reggono in pié.
di , e che vacillanti van cadendo come i no .
ftri Svizzeri , i di cui inciampi fi fuccedono
ſenza interruzione . Sorta di ballo in contra .
danza , in moda un tempo fra noftri padula
ņi , e baffo popolo ,> come la frascarola , con
intreccio di braccia , il che fortiva con quell'
ordine ſucceſsivo di paſſaggio di coppia a
+

coppia per ſotto le braccia de comballanti


cedendoli cosi vicendevolmente i luoghi; potrà
dunque dedurfi l etimologia da ' wBus nar' w
Bolyv per tus wßrs nar'wßyv ,di truppa in truppa.
Diceſi aver anche i Turchi un limil ballo
e detta Catubba ancora , nel quale par che
in ogni lor moto vogliam cadere . Fas.
Chi vo l'ajutante ppe ddà no paſso ,3 e
» ppuro fa ccatubba
Val anche aria grave e sostenuta , onde ftà
7

co na tubba de lo diafcance , non se gli pud


parlare , tanto impone contin aria tronfia
e pettoruta .
Tufulo . Deriva dal latino tubulus; ed ha lo ferro
ſignificato tra noi . Si dice però più partico
larmente de condotti fatti di creta , e prin
::
cipalmente di que' che, fi adoprano nelle fab
briche per coſtruirfi icondotti dell'acqua ,
1
delle immondezze nell'interno delle mure e
Il Corteſe parlando del fuo eroe Micco Paſ
ſaro ( cant. II.) , dice :
Quanto vedite chillo ſommozzato
Pe lo tufolo lieggio comm'a grillo ,
» Ma pecchè nce jea ftritto , io paffero ,
>

Diſse ntoſcano ', o quinci moriro .


Tufolo , buco , condotto qualunque , aquedotto,
V. connuito , ciaramito .
H. Tu
176 TUO
Tu mme pifche , val tu mi comprendi ma
noi lo diciam di perſona , di cui il dippiù
7

tacer vogliamo. Così Faſano parlando del


Paggio di Solimano , di cui gli parve fentir
5

non nolto buon odore , il che non volendo


fpiegare per modeſtia , cantò :
Mente ſto tu mme piſche, volea fare
‫رز‬
Ifso puro dell' ommo troppo prieſto :
9

Tune, tu, dal dorico Tuin : Parlà da tune attr


ne , cioè senza soggezione , cox libertà , de
tu per tu .
Tunno , ritondo, e peſce noto , dall’Ebr. than
nim duale', o thanninim.pl. cete , monstra
marina : e tunno avv. , e val rotondamente
senza dubbio, Fas.
E lo beá lo nnemmico , e ccreda tunno .
Tunnolillo , ritondetto .
Tuocco , ſorta di giuoco , e d'uccello , barbage
giani .
Tuorno , torrio ; vatte a ffa ſso culo a lo tuor .
no ca nce cacce na tabbacchera , diceſi per
diſprezzo ad uno , il cui parere non piaccia .
Tuoſto , duro , sodo, pertinace , forte , . to
ſto , fem . toſta , intrepida ec .
Tuozzo , in pl. tozze , pezzetti di pane . Non
7

mancono maje tozze a lo monafterio : Nce


3 ſiano tozze ca muonace non ne mancano :
modi di dire proverbiali, e nome di difprezzo.
Ttuppetę , e tteretuppete , eſpreſſione di un tu .
more da tuatw , percutio , donde pur
>

Tuppetejare, e topperejare , picchiare , od in


ſenſo oſceno piantar uomini,
Tuppo , ciuffo de capelli sulla fronte: alle..
l'intera chioma .
volte per ,
Turdo , fem . torda , tacita , pensosa
Tuo
T U Z 177
Ture , gonfior di giandole ne’polfi , che fi guai
riſce con iſtrupicciarſi , ma non ſenza dolor
dell'ammalato , quindi il prov. mendili ture
per esser incommodato , battuto eci Fas.
Ca mo nc'è chi le pò menà li túre .
Turzo. Torzo del cavolo . Diceſi anche de laici
degl' Ordini Religiofi. V. commierzo , o con
vierzo , Fratiello . Tiorb. cord. VIII.
.

Ma chi dirtà te glorie de lo Turzo ,


Che a chi pha ncanna dà tanta prejezza .
Ed io pecchè duraſse ſta docezza ,
Mo ncuollo vorria avè chiù de no Iturzo .
Cort. Parn . cant. VII.
Ommo privo de nciegno , e de deſcurzog'.
Che n'ha provato mai, che coſa è turzo,
Tiorba cord . 1.
Lo vruoccolo ſpecaje ſubero ' mmuolo
E fe fece ogne tuizos quanto a mene.*
Tutaro, corto pezzo di bastone: in ſenſo oſceno
il membra virile- , come Tutare le mama
mel debb don , dall'Ebr. dudaim , mam
le e ne
mre , amores .
Tuzzo ', urto , va da tuzzo a ttuzzo VA- coral
giosamente ad incontrare .
V

Acca da Borne , 0 dal Punico Baccara .- La


V vacca è la nofta , to steſſo che lo puorco
è lo ngoſto , e val abbiam guadagnato.
Vacantia , donna senga marito ; voce oggi di
ſulata , .

Vacile , bacino .
Vagno , bagno , danaro che si dà per corromin
pere qualche magistrato , o simile .
3

1
178 VAT
Vajaffa. Serva di casa . Viene dall'Arabo, nella:
qual lingua Bagasch ſignifica lo ſteſſo . Net
dialetto Toſcano bagascia è preſo in mala
parte', in ſenſo cioèdi donna disonesta ; ma
nel Napoletano non è mai preſa la voce Va .
jassa in queſto ſiguificato , ma ſoltanto di
serva . Ciucc. cant. VI. stol. , deſcrivendoſi
ľ Aurora :
Già s'era la vajaſſa de To Sole:
Soſuta pe ghi a ſpanne la colata +

Me faje l' ammico , e mme mpriene la Va .


jaffa è proverbio , che indica il tradimen .
to fatto da chi meno: s? aspettava . E' ſin
golare , che i noſtri antichi credeſſero mag
gior tradimento quello di corromper le lo
ro ſerve , che non le loro donne . Era .
no curioſi que'noftri antichi . * Diceſi pu
re per derifione cotena. grassa , forſe perchè
nel cocinar eſſe , in iſcoriando il lardo ,
5 la
cotenna , che di lor pertinenza , ſe la la
ſciamo con buona porzione di quella pingue .
dine ſopra
Vajano . Nome d' un luogo non lontano da
Napoli . La ſimiglianza del ſuono di queſta
yoc e con quelle del verbo vado,vai", va ha
fatto sì , che fi prendeſfe metaforicamente la
fraſe pigliar Vaiano , per dir che taluno ſe ne
vada, Core. Ros. att. li .
Va bene mio , ca Marzo ne lo raſe,
Ha pegliato Vajano
Qui dinota l'effer morto . * Faſ.
Puoi dire , e ba ça mo piglie Vajano .
Vaina , fodero , vagina , guaina .
Valanza , bilancia : ftare 'n valanza , star in
dubbia.
Val.
V A N +
179
Vallano , Castagno lessa con tutta la cortec.
cia, da Bahavos , glans . Faſano ľusò per
succiolaa
Valdrappa , gualdrapps .
Valeto, valido , potente , autentico .
>

Vafciare , abbassare , calare .


Vranca , in pl . branche , branca , manata .
Varamano , baciamano , saluto .
Valinco , miſura di lunghezza per quanto fi
poſſono slargare l'indice , e'l pollice , da 1

ο λιχκς »,
Vammace bombace . Ummele cchiù dde la
vammace , val umanissingo . Vattere uno co
la mazza de vammace, vale fargli una cor
rezione molto caritatevole", e niente aspra :
talor vale insensibilmente gastigo tale dar
gli , ch " alla fine molto bene non se ne sapo
pia trovare : ., Dall uſarfi: ne' tempi paſ
ſari di porſi queſta nelle. narici de cadaveri ,
paſsò in proverbio per dinotar un viſo (mor
to , o per un ch ' abbia tanto . rimor concepi
to , che ſia quaſi_
morto , e tal infatti all'ap
.

parenza ſembri , Fal..


Si be a ſta prova cchiù dd'uno è rrom
maſo
Quanto le miette la vammace a lo
99 .
Vammana .- Corrotta da mammalia.co .
Lo core mio 'mo pe la vocca ::
E la vammana avite vuje da fare.
Vampore , vapore , calor forte come di vam .
put , Faſoi
Fomette de pregare ', e no vampore
Dinto a le bene , e 'n facce ſe ſentette .
Vanna , banda , parte :
Vantecore ,> anticore , ſorta di male .
H 6 V20 ,
180 VAR
Vao , io vo , da Brow , eo : Vaome , mi vado ,
Vara , feretro , da Bupu , la barchetta , schiffer
to ; Bap's fu pur detta la famoſa barchetta d'
Iſide, Erodot, e queſti dall' Ebr. habar , ia
bara , pássd , varco , tragitto . Chi fa fe non
quindi la favoletta della mortuał barca di Ca.
ronte , la quale ben può da Bupos , molestie
pur derivarfi ; non potendo effer quella forta
di naviglio di piacere ad alcuno per il ben
* incommodo , e troppo lungo viaggio , ,che ad
alcun non mai fpeme laſcia di ritorno onde
fi parre :
Varare , spingere in mar la barca .
Varattolo , ſorta di valo , da bacrio , e bacar ,
dall' Ebreo o Fenicio , bacac evacuavit
donde lo fcrittural Moſaico bacbac , ogni for
ta di vaſo ſtretto di gola , da cui nell' eſtra .
zione de liquidi fi mandi un ſordo rumore >

e rauco .
Varchiglia , lavoro di pasta a forno .
Varda , bardella : mette la varda , ridurre
porre in servità , l'oppoſto di jertà la varda,
scuotere il giogo , sottrarsi da servitù .
Varra dall' Ebreo beriah , vectis , v. li 70. bare
>

ra , onde varrata .
Varrecchia , forta di tinello , talor detto di dart.
na , o dilei pancia . Capass.
Nce vole na vregara Speretofa
Ppe ffare no pertufo a fta varrecchia .
Varrile , notiſlimo coinmodo di legno per fer
bar liquidi' , da BapudA :07 bydroscopium da
>

Bapes , pondus , eſſendo un tempo ſervito ad


squas librandas ; e così que' derti da' Latini
Aquilices , furon detti pur all'uſo Greco Bas
ryllidas . Synes. epist. ad Hypatiam 150
Vars
V AS 181
Varro varro , pieno fin al colmo e non più
V. ruglio : diverſo da curmo , che val ripieno
al disopra della misura giusta .
Varya , barba .
- Varvante , romito barbuta , Cappuccino '.
Vartommed , n . p. Bartolomeo '.
Varvajanno , e varvajanne , barbaggiani , noto
uccel notturno e di rapina, nonche di brut
ta figura , perciò per traslato dettó dvom
bruito
Vaſcellorejo , moltitudine di vascelli ,
Vafcio , basso , aggett. , e casetta meschina in
pian terrena , onde vaſciajola > donnicciuola
della plebe , così detta da tal infelice abita .
ro : Gente de vafciamano , plebe , di bassa
estrazione,
Vaſilecoja , e vafilecola , basilico , erba nota , e
veramente regia pel ſuo bell'odore , come 13
indica nel nome da Bxgides,. rex .
Valo , bacio .
Vaſta : Nome proprio di donna disonesta
le tre belle Menechelle , Parchiaccholla , e
Vasta , che ghievano a spasso., è il titolo di un
Sonetto della Tiorba
Che me lo tienghi mente , o bella Vaſta,
Pregare non te pò ſto core affritto .
Vaſtalo.. Facchina . Dal Greco Bectato , che si
gnifica portare ..
» Ogne guattero laſſa la cucina ,
)
» Ogne vaſtaſo lo facco , o leggetta .
Tre coſe non ſougo ftemmate . Forza de Va.
kafe , Conſiglio de poverommo , Bellezza de
*
pottana
Vateca ., carriaggio , numero di bestie da sö
meg, Faſ. Vula . in generale per un gran nu .
mero ,
182 VEC
mero , come infatti il noſtro volgo fuof im .
precare , te venga na vateca de malanne .
Venne Ormuſſe nfra Il'autre , che guida je
De feccurzo la vateca portata •
Vattecore , batticuore , palpito , paura ', diver
ſo da Vantecore', o antecore
Vartente è quel, che in tempi di penitenza vé
>

ftico in abito di confraternita- colle ſpalle fco


si verte', o quaſi ignudo gira per le chieſe
Arade, diſciplinandofi a langue , Faf.
Quanno le vedde Argante foriuſo
» Nzangolentato comme a no vattente .
Vattejare , battezzare , bagnare '.
Vattiſta , n . p. Battista ..
Vava , ava, nonna : diciamlo talora per diſprez
20 a donna di qualche età , e poche volte a
donna avanzata , ancorchè faci effettivamente
in quel grado di parentela , dacchè un tal epi
teto cheporta con le congiunta lunga età
non mai garbízza , ed odiofa coſa è , anzi al
bel ſeſlo . Vava vestut' ommo diciam taluno
ch'abbia , benchè giovene , 1 infelici ſembian
ze di vecchio
Vavo , e Vavone , avo, nonno'.
Vavejare , imbavare , sbaveggiare .
Vavuo , cui scorre la bava pel mento“.
Vecaria ,nome del noſtro gran Tribunale .
Vecchiacone ,- vecchione ..
Vecienzo , n. p . Vincenzos, v. Cienzo. E' famo
fa fra' noftri' l’ofeena efpreffione de lo Si-Ve.
cienze , e della Capo de lo Si Vecienzo per
intender il pivolo piantatore , ee la dilui gle
bra cardinalizia telta '.
Vecco , ecco , veccote ccà , e beccome ccà , eca
comi qui .
Ve
V E R 183
Vedola , Vedova ,
Velardino , Berardino , v. Volardino .
.

Veletta', spia, belvedere ,, alto punto di veduta:


ftare a: la veletta , badare attentamente .
Vellico ?, e vellicolo , umbilico , centro .
.

Volinneja ,, volineja , e volúnneja . Velinia do


UOVO ', it bianco dell vovo ..
Vena , genio. : no fto. de vena non isto di
umore
Vennegna , vendemin ,, talor furto de magi:
strati ..
Ventejare , farsi vento col ventaglio , che dice.
fi di chi ſta neghittoſo , e ſi diverte in vil
ozio , Faf.
Stateve tutte quante a bentejare
Mente io commatto,e agiodecàlaporta.
Val anche', sperar invano : Se venteja l? am
mico , detto d un che sperava di conseguir i
favori di certa tale , la quale infatti a tute
to altro pensava che a lui
Veppeta , bevuta ,
Verduco , spada quadrilater #', e stretta con
altro nome stocco , od almen di queſta fpe
zie , e forta di bafton da pellegrino , come il
mulus. marianus ,
Vergara , e più corrottamente vregara . Subbia ,
iltromento di ferro da perforare , ma con pa .
ni , 0 fa una ſpecie di vite in punta . Dal •

latino vergere . Ciucc. cant. XI. st. 10.


Crive ,> chivove , trocciole , vregare .
Verduoneco , 'verdognolo .
Vergenella de Ponteſcuro , donna da partito , da
che in quel benedetto rione non abitano , che
tali buone robe ,
Vermenara , pakra grande , quando è ſoſtanti.
VO
1.84 VER
vo . Ha la vermenara 'n cuorpo , ha grande
paura . Quando è aggettivo ſignifica veleno :
.

sa , come Lacerta vermenara forta ' di li


certola di ſchifoſiffimo aſpetto , e velenofa .
Vermuzzo , diminut. di verme .
Vernacchio , rumore , che si fa colla bocca si .
mile al peto per disprezzo di alcuno : e no.
me d un famoſo opuſcolo di queſti ultimi
tempi , Fal.
19 . Ma reſtaie rialuto ,
>> E cchiù de no vernacchio s' ha ſentuto ..
Vernecale , ſpezie di' fcudella di legno da tener
danaro , diceli pur vernecato '.
l'ernia . Bajata , inezia , cosa sconcia . Dalla
voce. latina verna ſignificante un disprezzevo.
le", e vil servo : dalla qual voce derivano an-
che vernacchio ec . Nicola Lombardo nel Pro.
logo della Ciucceide parlando della fondazione
d'una. Accademia , dice :
„ Se dappò ciento chelle c. ciento chiac
chiere
De lo come , e lo quanto , reſorvettero
De farla ogn' otto juorne , e le mettettero
Lo nomme d' Accademia dell' aſeno >
E concruſo accoſsì , ſe die prencipio
» Ncapo dell? otto , juorne a la ſta vernias.
E più lotto :
St' auta vernia:
Nce mancarria d'avè.a
, ſenti" pe Napole.
E più ſotto :
Che vernia è cheffa ? viecchie de Caronte ,
2, Stateve zitto , che ſiate acciſe . *
Vernolejare., distillare , diceſi: de" vafi nuovi
che per laſchezza de' pori traſpirano e tra 2

mandano intorno gocce de' liquidi ,che ſerban


in
V E R 185
in ent. Diceſi pure susurray degli uccelli
trapelare.
Verole , e vrole , castagne cotte æ fuoca vivo
con tutt' i gusci . Quindi
Verolaro , e vrolaro >, padella perforata da cun
seyi castagne , el venditor di esse vrole .
Verrezzola , ee verrezzofella lo ftello , che ver
1814 .
Verrillo , fanciullo , perfona giovane da non
2

firrne' conto .
Verrineja , il seno della scrofa lattante salato,
v . longa : le parti pudende della donna , la
cioncia , v. pettorina .
Verrizze , squasi di donne , ciante , v. mmer
ruojete
Verro , e verre , poreo padre detto perciò
.

duom dato perduramente alle fozzare car .


nali .
Verrucole , bruchi .
Verruta dicefi di donna poco soda , et onestk ;
Faf.
3 Doie giovenelle verrute , e ttrencate .
Vertecene 2 vertigine , capogiroto , pensiere
strano .
Vertolina , Solenne bastonatura. Om. lib. V.

, Ma fi na vota 'n mano a Giove neappa,


Sacce ca nce la fa la vertolina . *
Vertoluſo , virtuoso .
Vertonaca , bettonica , erba medicinale .
Verveſejare , chiacchiarare', barbottare , parlar
all'orecchio , sordo rumoreggiare .
Vefaccia , bisaccia , v vefazza : detto delle pop
** pe delle donne
Velcagliuſo , litigoso , petol ante .
Velcazzia . Disenesta commessa con donne . La
ſcia .
186 VES
ſciamo la ricerca di queſta etimologia di To
: ſcani, che la incontreranno nel cercar quella
3

del verbo biscazzare , e biscazza . Sono pa


role pericoloſe . Om. lib. VI.
Po Giove, ch'a ncornare è no demmonio
Fece co cheſta ccà la veſcazzia . *
Val anche , frode , sporchezza , imbroglio ;
fa veſcazzia , usar con donna .
Veſcuotto , biscoito. Nvarcarefe ſenza vaſcuot
EO >, .val imprender un assunto senza prima
avér prese le giuste misure per riuscirvi
Veſcuotto de galera , biscotto negro' , e ben
cattivo .
Veſenterio , dissenteria. A beſenterejo no abbe
ſogna culo aftregnere , val nell' occasioni è
duopo andar colla corrente : CP

Yeſpone , vespa grossa," mettere a l'arecchia lo


veſpone, metter in pensiere , in timore. Fare .

a l'arecchia lo veſpone , susurrare all 0764


chio , insofftar qualcheduno',
Veffa . Vento di peto senza romore ' . Anche i
Franceſi in queſto ſteſſo ſenſo hanno la ſteſſa
voce . Forſe noi l'abbiam tratta da loro , Re.
ſoluto a veſſa fi dice di cosa andata in fu
mo
e ręstatar'a nulla. Ciucc: cant. IV . st.28.
E già che l'avea fatta la promeſſa
94 Non ce l'aveſſe reſoluta a veſſa .
Veſtiamma , bestiame .
Vellica ec. dare , o vennere veffiche ppe llanter
ne , dar a credere frottole .
Veitia , e beftia farvateca , bestia selvaggia .
Veveraggio , regalo d' allegria , cioè dono, che
li fa a chi porta qualche buona notizia, man .
gia , Faf.
Ca n'autra nova nc'è dde veveraggio .
V
Vez
be
yic
Vezzarria , bizzarria .
187
Vezzoca ,) monaca di casa
llo Vezzuoco , laico di religione .
Uffa ! ub quanto !
Ufera , bufera , tempesta .
Uffo . Osso de lombi . Om. lib . V.
.

0 E afferra no vreccione che portare


97 Non poterriano mò duje vaftaſune
Chiſto ſervizio all' uffo l'abbiaje ,
E lo ſpireto tanno arrepoſaje .
Cert. Vajass. cant. III.
1
E lá mbe fteva tutto mbrognolato ,
E me doleano l'uffo , e li feliette .
Uffo , e uffolo , l'alte dell' anche natica
lombe .
Vi , interjezione wdi , ecco . .

Vi ca ll’aje , cosa da scherno , che si pone adosa


so d'alcano .
Via de lo mmuollo , la pancia , Fal.
„Ma cchiù cch'ad autra parte lo fereſce
% E abbia li cuorpe a la via de lo mmuollos
Viato , beato ..
Viatrice, n . p. Beatrice ..
Vico de le ttozze , gola
Vicce , tortanetto , da Bexxes , pane nell'antico
dialetta Frigio , ed in lingua Egizia ; pri
ma voce , quał ſi racconta , fortita di bocca
a quel ſelvaggio ragazzo di Pſammitico . Vo
piſco li: chiama dalla lor formacoronas , che
dice diſpenſati dall' Imperator. Aureliano alla
plebe Romana , in greco xedaupas , e xolampre
das ; ed in fatti in terra d'Otranto attualmen .
te Coddrure ſon chiamari que ' si' modificati ,
pani , ſimili in verità più: a? noſtri patri vice
Gi >, che a ' tortani .
Vien .
188 V IS
Viennerdì , e Viernerdì , Venerdi.
Vierme , in ſenſo di solletico ; avè li vierme a
lie mimano non potersi contenere di far us.
?
delle mani .
Vierze . Pronunziato con z dolce , dinota una
fpecie di cavoli : pronunziato con 2 aſpra ,
qual foſſero due zz, ſignifica i versi , e pren
de l'etimologia dalla voce Italiana ; ma al.
lorchè dinota i cavoli è voce laſciataci dagli
Spagnuoli , che gli chiamano Vergas , e pa
re che originariamente venga dal latino viri.
dis , verde . * Val pure urli , Fal..
De li vierze , cche llupe , e ccane ſanno,
» Vuoje , aſene , urze , affierve lo tenore ,
Vifaro , dal lat. biferus , limoncello de prima
ticci , giacchè l'albero ne produce dopo que
fti degli altri .
Vinaccia , e venaccia , talora strage .
Vinocuotto , ſarebbequeſto diverſo dal muſto cuot.
to , ma noi queſto intendiamo, Faf.
a trierzo comme a bino cuotto .
5 ) Rretutto è a
Viola , erba , ed iftrumento mufico . Per un ;
)

che niilla voglia far di quanto gli ſi dice


diciam noi , e cantò Faf.
yttutt è , ſona maſto ffa viola . .

Vippeto , bevuto i
Virre virre , sciocca presunzione, solletico, Faſe
Canofco propio ch'ha li vitre virre .
Vifciole , viscere .

Vileto . Lutto . Dal dialetto Siciliano , in cui


.

visitusa dinota chi è in lutto : Quanno sia


.

nisitusă la natura . Ran Poes. Forſe deriva


dall'uſo di viſitare chi è in tutto. Ciucc. canto
VIII. st . 1 .
La terra ſe facea già la vonnella
De
у ос
,, De lo viſeto ncuollo arrepezzare . *
Volendoſi indicar la notte , che ſopravveniva.
Uluocciolo , in pl. ulocciola , aggiunto dova.
val torlo di vovi .
Ummeto -, umido .
Vocale , forta di vafo per dar da bere a' ragaz
zi fatto con becco , che lor ſi pone in bocca
per non farli bagnare ,2 così detto magis quam
quia vocalis est dal greco Bauern , baubari
donde Bauxadror , che Ateneo , e Polluce tra
> >

ducono vas angusti oris , sonum edens, dum .


quid infunditur, aut exeritur . Di tal ' forta
di boccale ,> o ſimile qual ſi fuſſero dilettate
le antiche Romane veggafi l' annotato a Gio .
venale dove de vitreo Priape, e da noi nella
noſtra diſſe rtazione . .

Vocare remare .
Vocciaria , beccaria , macelle ,
„ Ha lo colore jufto de premmone
9
Stato no meſe e cchiù a la vocciaria .
Voccolaro , il mento con tutta la giogaja del
porco , ſquiſito mangiare la freſco , che fa
lato .
Voccoleca , vitto , Fal.
De voccoleca avettemo patenza ,
Voccola , chioccia .
Vocconotte , bocconotti .
Vocetejare >, gridar alto .
Voje , bove.
Vollere , bollire , onde volluto , parric.
Vommaro , vomere e nome di un noftro Colle
delizioſo per le ſue ville . .

Vommecare , vomitare , dir tutto .


Vommecatorio , vomitivo .
Von
190 VOR
Vonnella , gonnella, detto d'uom di poco fpi
rito , d'animo donneſco .
Vorraccia , v. borraccia , nome anche derba ;
con altra voce detta stracciacannarune .
Vorraccio , ubbriaco .
Vorcano , vulcano , monte ignifero , detto d'
ogni voragine ardente ,> e de' grandi fuo
ch i .
Vorgale , vorgare , e borgare , volgare onde "

vorgarezzare , vorgalemente ec.


Vordiello , bordello , da vordellejare, menar vita
dissoluta .
Vorea , e voreja , boria .
Vorpa , volpe , noto animale per la ſua ſcal
trezza : detto perciò d'uom furbo , con altro
nome vorpone , vorpe vecchia, satrapone , po
litico : Få la vorpe ec. , fermarsi nel me
glio del correre del nemico per deluderlo >
Far.
ppo gira da cheſta , e cchella parte ,
E
E fa la vorpe , e cchillo ſe nne paſla •
Vorpara , rampino di ferro per lo più a quat
tro aſte , ma picciolo , fimile ad un' ancora
di nave , per ulo di peſcar cati, o ſecchi, che
caſcano nelle ciſterne , v. crocco . Cort . Ros.
att. 1.
Tu piſche da lo puzzo de fto pietto
37 Co la vorpara de fta chiacchiarella .
Vorpino , e vorpile , membro genital diceni )

propriamente di quel degli animali e pre


ciſamente di quel de' buoi diſſeccato per uſo
di barrere .
Vorza , borsa , da Bupor , v. F. M. F.
Volo pezzillo . Sperone della tibin . Quafi of
fo
V TO 101
ſo che fa pizzo, cioè punta . Ciuci. Cant..
XIII. st. 46.
27 Non è ch'a li fordate le fa male

L' uoſto pezzillo, comme ve credite . *


Vota , volta, fiata , cupola , lamia ; dà de vo
ta , andar Far.
in pazzis : dàyota , cominciare a
far cosa ,
Ettu nce diſte vota , e la zucaſte .
Votare , voltare , muovere . .

Vottaro , bottajo . Da votte botte


> nel pl.
vutte , borti ; concià vutte , tronare 7 trasla
to preſo dalla fimiglianza del rumore così
Fal.
O comme quanno Giove mette mano
99A cconcià vutte , ee ognuno nn' è atterrato.
Vottazzo , bottaccio , detto d'uom panciuto .
Vorzillo , borsellino , scarsella .
Vota ca sarde . Modo proverbiale per eſpri.
mere la deſtrezza in cambiar diſcorſo : prefa
la metafora dalla prontezza , con cui convien
voltar il peſce fulla graticola , acciocchè non
s'incarboniſca . Tass. cant. IV . st. 96.
» Lo sfuje , e fi lo muode po le dora ,
Belli vota ca sarde le fa fare .
Vottare . Spingere , urtare . Sebbene sia la ſteſ
fa voce, che la Italiana buttare , cambia però
ſenſo nel dialetto Napoletano , e non s'ado. }

pra mai per gittare, ma ſolo per urtare. Si uſa


anche in ſenſo d'imprecazione . Ciucc . cant.
VI. st . 15 .
Scumpela mo, non chiù, mantiene 0

97Mo ne votto, lo ciuccio, e chi lo tene .


Votta , sbrigati , via sk , Far...
3
19 Votta , diſſe Goffredo - ec.
Vott'avante . Quel baſtone armato di ferro in
pun
392 V RA
punta , che ufafi per fpingere i bovi ad ara .
re , e chiamafi anche puntillo . Tigrb. ...
Che me ſia dato co n' o vott avante .
Vozza , e vozzola : Gozza, gola . Dinota anche
qual ' male di glandole enfiate , che viene al
le donne, in Franceſe detto Guane, ed al qua,
le ſono ſoggette le donne di molti villaggi
intorno a Napoli ; quantunque in quaſi tutto
il Regno , ed il reſto d'Italia ſia male igno
to . * Quindi vozzoluta , vozzolosa , chi ha
tal incommodo . Faſano dice , che dalla co
mune popolar credenza di derivare tal male
da vo
preceduti diſpiaceri, nacque il prov. calà
la zza 7 O vozzole , onde cantò :
Scile tanno , ſaccº io mo co cche bazza ,
>

Ma trovaie , che no avea la catarozza


Vozzacchio . Uomo di gran gozzo . Quindi fi
.

trasferiſce a dinotare uno ſciocco >, uno ſciau ,


rato >, giacchè gli ſciocchi ſogliono aver gran
gola , e gran voce. Grand gosier. è il nome
dato da Rabelais ad uno degli Eroi - del fuo
Romanzo . Cort. Ros. att. I.
Bello caccialo a paſcere vozzacchio ,
Dicefi pure vozzacchione . Significa anche uc.
cello di rapina , in Toſcano Pojana ; ed è
detto anche medico . Chi sa poi qual rappor
to i Toſcani abbian trovato tra un medico ,
ed un vozzacchio ? a noi è ignoto . *
Uppola. T'acete.Dal latino apage. Ciucc. cant.
III.
9 Uppola ! craje lo bbide prieſto prieſto .
Forf. tagl. I.
Quanto vorria parlà, ma faccio uppola. *
Vraed , ſorta di calzone largo all'antica da
Bandas .
Vra
V R - E 193
Vrachetta , parte d'avanti del noftro calzone >
dove ſi affibia la cintura , e dove ci sbotto
niamo per far l'atto picciolo , onde traslata
>

nche mente, dà guſto a la vrachetta , val esser sena


suale , Face
Che ppe ddà a la vracherta troppo guſto,
99 Fuorze lo munno le ſcappaie .da mano .
Vrachiere cintura , legatura per gli ere
300
niosi . 1

Vraccio , braccio , forza . Ha le braccia longhe


CO ba forza da farsi far ragione .
nale Vracco , bassotto , e razza di cane.
all Vraccotro . Di basse statura , e pienotto . Om.
lib. V.
za,
Tu non aje niente de chello de Tata
Ch'era vraccotto fi ma tutto pepe .
Vramma, bramma , fame foera , v. allanca .
16
Vranza , branca , zampa , mano .
Vraſa , bracia .
Vraſciole , intingolette noſtre particolare di car
WO - ne tagliata in lunghe fette nelle quali
avvolgono piccioli pezzetti di falame, paſli,
pignuoli, aromi, cedronata ec. e li pon a ftu
fare .
Vraſiere , e vraſera ,, braciere, da vraſa , bracinho
Urdene , ordini , in fing. ordene .
Vreccia , pietra , pezzo di macigno .
Vregara , wergara .
Vrenna, Frusca , e verenna , v , brenna ; talor
prendeſi per nulla , Faf. ca mo è brenna ,
Vrennaria , cosa da nulla , Faf.
Comme na vrennaria forte la coſa .
Vrenzole , stracci vecchi , cemci ; diciam pur
così le donnicciuole dal lor miſero veſtire , e
per ingiuria , o diſprezzo diam quefto belli
Diz. Nap. T.II. 1 epi.
194 V RU
epiteto anche a qualche Signora di cui ſi

abbia poca buona idea riguardo al coſtume ,


Uriello , Uriele , ſpirito echile.
Vrito , e vitro ,5 vetro , quindi vritaro.
Urlo , e vrolo , orlo 3, v . afreco , revietto , po
deja , allucco .
Urmo , olmo , noto albero marito della vite , e
>

forta di giuoco .
Vrocca , forchetta da mangiare , .

V rociolare , e vrociolejare . Corrotto da fdruc.


/ ciolare 3, vale cader rotolando , v. capotrum .
molo
Chi ve vatte , che tanto vrociolate. 2

Vrodetto , aſcì vrodetto , sporcarsi per la pau ..


ra , Faf.
Cche ffacette a cchiù dd' uno aſcì vro .
detto .
Vruoco diceſi dell' imbrunir dell' aria ſul farfi
notte , e prima di albeggiar la mattina , da
Bpoxa, imber , da che proſſima eſſendo la piog .
gia , s annubila il Cielo , e s' infoſca l'aria
qual ſe fi voleffe far notte .
Vruoccole , e ttruoccole , detto proverb . Faſ.
Tutta vruoccole , e cciance
Vruoccole , broccoli , e squasilli .
>

Vruocciolo , il rosso degli vovi .


Vruodo , brodo , da Bretov , onde il latino bro.
dium ,> Leoy , cypor Geov , da few , ferveo , bullio,
>

talor adulazione , come då vruodo , dar piä .


cere , Faſi.
Enne le ffa ghi '"A vruodo , e le ccon.
99 fonne .
Vruogno , pl. -vrogne , tofe, conchè marine ace
commodate per fonare , quali ſon quelle , che
fi
VU 195
[ pingono in man de' Tritoni, e fi uſano da
noftri Marinai , Faf.
Siente ppe lo palazzo , e a li contuorne
9 Strille , liſche , catene , Progne , e ccuorne.
Vruognolo , contusione con gonfiore in fronte ,
talor bitorzele , malinconia .
Vruſco , brusco, aspro dall' ebreo Beroscim , lat,
rude dolatum .
Urzo . Orso . N'esca n ' urzo è modo di dire ,
che ſignifica a quel che esce esce. Ciucc.cant.
VII. st., 3 :
» Non c' è auto che farce no concurzo
o Mano a li fierre , e po che n'eſca n
. » urzo . *
Detto pure d'uom ferino , insociabile , o pe
Loso ,
Urzacchiotto , dimin. d'urzo ; val anche giova.
ne pienotto , corto ed alquanto rozzo di
>
tratto ..
Urzolella , dimin. di Urzola , Orsola .
Uſcia , ufceria , vofloria , e lofferia , Ussigno .
ria , titolo notiffimo de gentiluomini , lo ſteſ
ſo che vostra Signoria .
Uſcia , vista , gli occhi , Fal.
„ Stà ' n penziere , va 'n mota , ſta ncojeto,
Ma guarda l'ufcia ppe ſe dare arreta .
Uſemo , e vuolemo , annasamenro .
Vu , vu , voci finte ad eſprimere il rumore del
tremuoto , Fal.
» Scie da la ſerva nzicco nzaccotanno
De tremmoliccio no vu vu itrem .
> more .
Vufara , bufala ,
Vuocchie ntorzate >, abbottate , nvelTecchiate , 06 .
chi gonfi .
I 2 Vuoc
196 VUO
Voocchio deritto , il sostegno, il capo dana
sosa , dalla comune popolar credenza , che per
fegno di futura afflizione ci abbia a batter i
occhio :dritto , Faf.
„ Troppo locanoſcettea pprimma occhiata,
E il vuocchio ritto le sbattie de preſta :
Vuoftule , ganasse , il pian della faccia , o sia
l'alto delle gote,che si gonfia nel mangiare,
soffiare ; menà li guoffole , o vuoſfole, e jocă
de guoffole , mangiare .
Vuoglio , olio ; è woglio , è uvoglio , diceſi di
cbi sin ubbriaco . Uuoglio nvertecato , v.
nvertecato .
Vuoje , bovi , avere chiuſe li vuoje , vale non
aver altro a che pensare , star in calma, od
in commodità >, Fal.
fa cche buoje
,: Fortuna , ca-no chiuſe aggio li vuoje .
Vuolo . Gettito di rete, che taluno compri , pria
.

che sia tirato . Ja & us resis fu detto da’lariui.


Queſta è anche una delle pochiſſime parole
Greche reſtateci. ( giacchè sono in quella lin.

gua corriſponde al jadus de ' batini ) ; ma era


già naturalizzata latina fin dagli antichiffimi
zempi di Plauto . Svetonio nella Introduzio
.

ne al fuo Fro de claris Rhetoribus cap. I ,


accennando que ſoggetti di controverſiafinti
da ' Greci detti aurcujus fu ' quali i retori i
eſercitavano a declamare, ramnienta il feguon .
te : Æstivo tempore adolescentes urbani cam
Ostiam venissent , litus ingressi , piscatores
Srabentes rase adierunt ; & pepigerunt bolum
quanti emerent : nummos.solverunt: diu expe
Haverunt,dum retia extraherentur. Aliquando
extraétis,piscisnullus infuit , sed sporta uuri
Va vo
obsuta : Tunc 'emprores bolum suum ajunt ,
piscatores suum . Abbiam rapportato per in.
tiero queſto curioſo paſſo ngn men per 10 "
etimologia della voce vuolo , che per riguar .
do all' eſſerſi fino all' età noſtra conſervata
ardente la paſſione tra noi di comprar quefto
vuoli, malgrado che , per eſſer il noſtro cra.
tere ſoverchio efaufto di peſce dal perpetuo
gittar delle reti , -non ſolo borze d'oro no
sincontrino più , ma neppur peſce a propor
zione della compra fi raccolga giammai . So.
lo G. rammenta il caſo avvenuto al primario
de'noſtri Oratori , al quale per effetto dell'
offequio della ſua ſempre profpera forte , ay
Venne non fon molti anni , che avendo a Po
fitipo per dar divertimento alla ſua moglie
4

comprato per dodici .carliniun vuolo ., vend


nero nella piccioliffima rete fette reggiole, del
le quali la maggiore oltrepaſſava le quaranta
fotola , la minore giungeva alle quindici
Avvenimento tanto incredibile, quanto vero di
favorevole: fortuna . Ed è curioſo il riflettere,
che nacque infatti ſubito afpriffima controver 9
sia tra' peſcatori , e il compratore ; ma non
gli dette queſta , malgrado la nota facondia
di lui, ne occasione- a declamazioni , nè sfo
go alß eloquenza. nel Foro. Pochi--carlini ago
giunti per veveraggio , oltre al patto conve.
nuto , fecero transigere ſubito la lite . Tanto
all'età noftra la deſtrezza di transigere ha
vinto il talento di. perorare ! Basi Mus, Napi
ogh. IV .
» E calce ; e chiuſarane
E lenze , e vuole de li core umane : *
Vuonne cchiù ? 'vojene più ?
.
Uuora
198 U Z Z
Vuorca , orco , beſtia immaginaria , fognata per
terror de ragazzi : dicesi d'uom di coſtume
felvaggio , ſolitario , intrattabile . .

Uuorgio , orzo ; donde orgiata , orzata : dà llº


uvorgio , battere .
Uvorgane , ed organo pl. d'organo . .

Uuorto ,, orto , giardino , donde però non vuor.


tolano , ma ortolano , il giardiniero .
Uuoſſo , osso , nocciolo , rompere lloſa de le
griſommole , vat romperne į noccioli . Non
diraſſi però quindi mai vuossuto , ma ossuto .
7

Avè ll' úyofle a lo pede , vale non sentirsela


>

di far cosa , Fale


Chiammato da Goffredo , va dicenno,
") Chave lluvoflo a lo pede , e nnon ſe
» parte Os

Vuoſco , e voſco e2 bosco a


Vuovo , ovo , in pl. ova , vovi ,
Vulla , il bollite : a pprimma vullo , di pria
mo lancia
Vuttaro , garzon de" bufalari , a vaccari >

piccioli feni de' fiumi , o pantani , dove si


raccoglie dell'acqua , e v'impantana , da ruta
Tapos , il fosso , e la cupa , o sia alveare del
le api , o veſpe , da Xuros , cavitas ; donde
forſe pur Ciutazza per donna brutto per le
merche
vi
de vajuoli, che li abbian tárlata ik
so ..
Utemo , ultimo , finale .
Uufcio , busso , v . avuſcio .
Uuſciola , bussola .
Utre , pló d’otre a
Uzzo , cagnolino , barchetta ,in dim üzzariek.
lo , Fal. i blor
2. E pp' eſſere na coccola de noce
Lo yuzzo ., iflo ſolillé le nce nfoce o
Z AC 199

Abba ddeo ,sciocco :testa di piccolaoleva


tura , e tałor anehe d infelice figura , e
poco spirito , forſe dall' orientale zabadai
Auxus vehemensí, noi diremmo; no cacazza
ro , noi cacasotta , forſe da su Bos ; curvus" , e
deos,> timor , che noi meglio , eſprimeremmo
n'arregnato , no cicco-tre -pparme, no moz
zone di ommo , no Rre de miezo cannone
- uno cche ppe paura ", e ghiajo s'ammattelce
comm'a cconiglio s'arronchia ' , e guatto
guatto ſe la ſcappa : o da Jo , valde , e 3x
:

diw , gradior , cioè che cammina patetico pa.


tetico , non per affertar gravità ,maper iscene
piaggine :
Zaccheo , nano ; tratto è un tal epiteto dal fa
moſo Zaccheo della Scrittura capo de' Gabbels
Ilieri di Gerico , il quale curioſo di veder Ge.
sù , quem cum non posset pre turbæ videre ,
quia statura pusillus erat, precurrens ascene
dit ain arborem sycomorum . Luc. 19. 3.
Zacchi , n. po Ezzecchia .
Zacchijello , n. p. Ezzecchiele . .

Zaffio , e zaffejo : Ignorante , gofo • Voce la


.

ſciataci dagli Spagnuoli , che l'hanno nella


lor lingua . Forſe deriva originariamente dal
Greco acogov ; ma è più facile , che: fia d'ori.
gine Araba : Cap. Son
„Ma 6. fta mula è zaffia, è ſempre freſca ,
» Farraggio comme fa Patre Franciſco
Allucco tanto , nfi che te ſtordiſco .
Intendendo del P. Francesco di Geronimo 2

14 faa
200 Z A N
famoło Miſſionario , che urlava affai , e dice .
va poco . *

Zagarella , o ziarella , nastro .


Zangoſe , o fangoſe , scarpe in generale ,, e fpe
zie di quelle ben forti e groſſolane uſate
nell'inverno per evitar l'umido , el loto ,
che nel noſtro dialetto diciam zango , e zan .
ga da ofeyxo , e gli Arabi , e Turchị Tzs .
gatha:, Franc. Jun, Europalas. in Cad . I beo.
dos. cap. 1.8 .
Zambaro , e zammaro , un villano. , . un misero
contadino, da kojepopos , sventurata , come ſon
tutti i campagnuoli , qui duram vitam tra .
hunt : o da expBudos., qui sandalis utitar
da che queſta forta di calzari non è de lok

Monſignori , e delle Dame.


Zampaglione , ubriacone famoso ,
Zampana , zanzara .
Zampognaro , sonator di sampogna ., detto per:
ciò per diſprezzo, ad uom.vile , quafi volendolo
al preſente la lampogna entra fra la claſe
de nobili, iſtrumenti muſicali , ma è appena
conſiderata per un vil iſtrumentaccio paſtoti
zio : v. il: detto fu ciò da F. M. ,E. nella
Bellezz .
Zancarrone. Uomo di gambo lunghe . Viene dal
lo Spagnuolo Zancarron , che dinota lo ſtin .
co della gamba del bue , o della vacca. Tass..
Cant, IV . st. 68 .
Me lo chiù dere de . ti, gra guappune ,
225 Che dece milia d'autre izancarrune ,
Zannejare, burlare , v. coffejare .
Zanno , som da niente .
Zapnuotto , ridicol babbuino, Faſo
» M2
ZE C " 201
95 Ma ppe ſto zannuotto
Rretutto è a ttierzo comme'a binocuotto ,
Zantraglia , feminuccia vile .
Zappe , pl. di zappa , notiſſimo iſtrumentos ru
ftico da coltivar la terra , lat. ligo : da noi
9 gabx
s'adopra anche in ſenſo d'imbroglio .,-
Ja , ragiro , v . mpeca : Tiorb.
E ſenza fare zellë , e manco zappe ,
AE

- Tu meretaſte ad Alecona enxrare .


Zarefino , è Zarafino , Serafino :
Zavattino . Ciabattino : Benche la noſtra voce
fia fimile alla Toſcana , la rapportiamo per **
dirne l'etimologia dalla parola Spagnuola zato
påto , che dinot scarpa , e che originariamen-
te è voce Araba': Nap : Sconth.
99
Si dammo a "lii cavalle la reviſta
So tanta che a contarle nullo valta ,
Ca non c' zavattino , e non c'è artiſta ,"
» Che a chi le terre meglio non contraſta *
Zazzarra , giro di capelli alquanto lunghisetă .
lor cincinnati , che lasciantsi nell' occipizio
sventolanti sul collo : e quel fängo , che ſi i
attacca a pie de' noftri abiti talaris, - zace
chera . 5
Zecca . Piatrola . Diciamlo pure d'un grans
ſeccante , che non ci poffiann levar din.

torno : Tiorb.
97 Chi về nguaggià có mứcơ cinco nghề,
Ca cheffa è zecca, che me da dolore ,
E tu : lai paotte -nfaccia ca fi cana
Parlando del neo della ſua bella . *
Zecca , palazzo dove fi batte la moneta 2 da ?
lyros , templum ,palarium , dall'Etrufco Tthec,
fanum . Talor é lo ſtrumento ſteſſo del dettó
conio 3 ad una forta d'inſetto .
I si Zacis?
202 ZZ EL
E L
Zeccare , batter moneta , coniare, v: cognare a
Azzeccare però val. unire , avvicinare . .

Zecchejare . Fare il frischio de richiame des


tordi Ciucc. Cant. XV . st. 8.
.

Nzomma fi nfenfejava no froncillo ,


9) Si zecchejava llà no marvezziello
97 Si zio zi faceva no forecillo ,
Si mbe mbè reſponnea no pecoriello ,
Si e abbajava ncuollo no canillo ,
Si ſentive arraglià no: ciucciariello ;
Potive dire : tutte le anemale .
Erano uomme
*
ne apprimmo , e mo fo
„ tale .
Zefierno , demonio , ed il più cattivo , Faf.
99 Anze Aftagorro , uno lo cchiù zefierne ,
Diffe ad Aletto furia de lo infierno .
Zeffonnare , e zeffonnà , afondare , mandar a
rovina
Zeffanno , rovina , esterminio .
Zella .. Tigna :,, morbo del capo... Per traslato
debiti; e prendeſi l'allegoria, perchè il penſie
ro de' dębiti dà a grattare il capo , come la.
tigna ! Sapè le zelle vale essere: inteso, de?
secreti . Ciucc. cant. X.. sti 7
Deceanor ch'era chillo che lezzelle :
Sape de Giove , e porta la mmaſciate
Parlandosi di Mercurio .. Ammaccares la zelo
la vale battere in capo avvilire . Ciucc ..
canta. I. stá 1554 4523
2) Lo ſpennaje tutto , e lammaccaje la :
zella . *** a'id l.;
6. Spelare la zella , dar guai . Taloras per gra ..
zioſa- metafora è detto dell' Inverno , che fa ca.
der: le frondi degli alberi , Fafi. I .****
» Nè a. ccercole perdanand , nè a ttable
Che 1
Z EP 203
Cche mmille vote avettero la zella ;
cioè cui passaron, mille invernate per so.
pra .
Zelluſo '. Tigroso . E ' voce d'ingiuria . * fem.
zellofa . Ciucco cant. XIV . st. 43 :
Ah zzelloſe mmardette , cche mettite
7

Co no chiantillo lluvommene aa la corda.


» Quanto fa fta zelloſa de fortuna
99 Pe fa mette no ciuccio mpoſetura .
Zelletra , lite , e chi litiga , quindi
Zelletrejare , contrastare .
Zembrillo . Fanciullo . Eº termine di diſprezzo.
Dallo Spagnuolo Hombrillo , uomicciattolo
e conſerva lo ſteſſo ſenſo . Cort. Rosi att. III.
, Chillo zembrillo >, chillo fcuccio muccio. *
Zenfonia ', sinfonia ".
Zengarda , colpo di elefticità dato con un dito,
facendolo ſcoppiar di faccia all'altro .
Zenpå , estremità d'un orlo ...
Zennare , far cenno ' , ee . proprio cogli occhi
Faf.
Zénnajë li sbirre, e Olinno è ncarcerato-
Zennariello, picciol cenno fatto cogli occhi ,
Famme n'uvocchio' a " zzennariello .
Zenziglio ec. ftare 'n zenziglio , star mezzo ignka
do per povertà più cbe per piacere :
Zenzole; cenci , e detto di vit dònnaccia --
Zeppa , piena ", e pezzetto di legno cuneato da
frammetrerſi a due corpi incominciati a fenderſi
per totalmente dividerli , o per tenerli ſtretti
1
in contraſto : Faf. zeppa de velino :
Zeppola ,9 pasta fritta ; e però di diverſe quam.
lità .
Zeppolejare , pigliare, attrappar quasi di sopa
piatto , e talora con violenza ,
IS Ze.
104 z 1 A
Zezénella , e zezzenella , mammella , o cosa che
rende dell' utile molto , Faf.
Ch? aggia iflo mo la zezenella mia .
Zeruottolo , picciol : vaſo discreta da tener
olio , frutta in compoſta coll'aceto, v. fefe .
nella ,
.

Zervole , stracci veccbi, cenci , capelli , chezi..


role più propriamente ſon derti , Fal
Ma de lota le zzervole -s'ha cchiene ,
E cchiove fango tutto- raſcagnato .
Zetola , cedola , v. vollettino , e bollettino ..
Zeza , Lucrezis no poche Locrezyeja pur dice.
ſi , in- dimin. Zezolla : Fi zeza , far l ago
graziato, lo squasimodeo, lo, squaseso , fare.
si a pregare per far cosa , che in effetto in
ternamente så brama di fare •
Zezza , o ziz'zam , mammaldi, onde, zezzutas ,
poppuna .
Zezzare , e zezzareſe , sedersino
Zezeniello , lugola ,
7 , zio , come zi Boemunno , zio Boemunno
zi viecchio mio , buon vecchio . Noi diam il
titolo di zio volentieri ad : un maggiore di

stà di..noi , e come un titolo di onore , e ri.


a

ſpetto , non - altramente, che gli Greci , Ebrek ,


Latini es davan quello di Abba ,Rabbi, putup,
Pater eco Far.
9 Dimmezi: viecchio mio , co-tralę guerra
» Ch?qvemiero lo magno arzo, e ddeftrutto .
Ze zi , vocedifegno per chiamar taluno , come
il pisse pissa , o psi psi, Faſ.
Aotazio zizi fece ., e cchella, torna'.
Zia Zofroneja , nome di caftiffima donna , ed at .
tempara , come l'Ippolito de Greci ,e Latidi
gito percib in prayerbio.: Fali
Zia

1
Zil M 205
ch 9
Zia Zofroneia derrifle mo c2 pare .
Ziemo , mio zio..
Zifera , bufera , -turbine , Fali
>
Sderradeca la zifera , e sfråcafla
Cercole , e ccaſe , é nniente ſano lafia .
ele Ziffe "zaffe . Percosse di staffilate e di discia
plina . Voce unicamente tratta dal ſuono delo
le medeſime . Fra Maca San -Gugli
»
Vejat' iſſo , fiente di
,
97
Gruoffo , gruolto
94 Graffo , gralla ,
n . Lo patraſlo monacone :
99
A refettorio
Se ne và .
Ma non vonno po ſentis .
. Quanno fona
Lo campanone ;
» Chrogne patre a mezza notte
> Ziffe zaffe , zaffe ziffe.,
92
Belle botte
Che ſe dà ..
Zimmaro , caprone y.da X4usepbs
Zimeo . Uomo , che fa la vista di non sentire.
Ha dovuto aver origine queſta voce da qual
che Bartolomeo , che già vecchio , e fordatto
poca fodisfazione davaalle importune richie .
Ate de Luoi nipotis giacche Zeneo yale tra noi
Zio Bartolomeo . Ma va indovina chi fu coftui.
Certa coſa è , che oggi famo tra noi Zimeo
moltiſſimi che van han nipori , e: non ſi chia
mano Bartolomei . Om . lib. I.
99 Sta -a pregà li.duje Rrl: figlie d'Atreo ,
Che a chi chiù po faceano zimeo . *
Fa zi-meo , val pare fuggire, fingere , fumlo
& attamorta , Falai
E
206 1. Z * I T
E Ttilaferno be la facea peo ,
Ma ppe Rrinardo non po fa zi meo :
Zingaro, noto nome di ciurmatori, che voglion.
fær da indovini , Faf.
‫وز‬ Macche fferveva >, che lo ſcuro core >

Comme nimerda de zingaro magnaſse ,


9 Mme deceſse , fi ghiuta ?
E comecche per la lor poca coltura van ſus
dici , e neri ,
>

La notte co lo vifo negrolillo


Se nne venea de zingara d'Aggitto . .

Zinno , cenno , atto ; donde zennare , far cenno


di sì,, 0. di. nd colla testa .,. 0 comunque al..
tre sia or
Zio -zio , voce finta del ſorce ..
Zippo ,pieno a ricolmo >, fem . zeppa , Fal.
Zippo de muorte era lo campo , e ttutta
Quaſe. la gente nofta era deſtrutta .
Ziremoneja, e zeremoneja ?,. ceremonia , . v . lle .
verenzeja o
Zirrejuro , e zerrejuío , inquieto , inquietatore
cercaliti . Da zirreja , lite , capriccio , -fan
tesia di far . qualche cosa , impegno cruc
cioso.
Zịta bona .- Corrotto da cedă bonis" , formola
D

nota della ceſſione de' beni . Si trasferiſce à


dinotar il cader le brache. Corta Cerr. canto
VII
29 De li vracune ſe rompie lo lazzo ,
݁‫ ܕܕ‬E fece zita bona a chella terra .
Tiorbi
1 2 Ch ? Apollo te donaje conciette a (sarma ,
E iſso fta pe fare zita bona - -
* La cagione di queſto traslato è un'antica , e
castante tradizione tra noi , che nella ſempli
cità
2 I Z 207
3: cità de coſtumi de noftri maggiori , per darſi
un caſtigo di ignominia a coloro , . che ſi am.
300 e mettevano al miſerabile: beneficia della ceffio .
ne de? beni", fi foſſe uſato obbligargli a ſalir
1
fu d' una colonnetta in mezzo alla pubblica
piazza del Palazzo de? Tribunali , ed ivi ca.
Jarſi; i calzoni , e moſtrando il deretano ignu .
do, dire. tre volte : Cbi. ha di avere , së ven.
84 a pagare Eliſte la 'colonnetta ; eſiſte la
legge di doverviſi ſalire ſopra da ? decottori :
ma non eſiſte l'uſo di calarli le, brache, anzi
30 non ſe, ne trova più traccia neppurnelle no
. ftre antiche prammatiche... Forſe fu creduta ,
immodeſtia . Forſe parve egualmente inſulto
ecceffivo a ' creditori, che ſoverchia umiliazione
ai debitori . Meriterebbe in queſto ſecolo il.
luminato , in cui ſi ſon fatti tanti bei libri ſu
i delitti , e ſulle pene , eſaminarfi cogli alti In
mi della ragion raffinata, fe conveniſſe riſtabi.
lir queſto coſtume di calar le brache , alme.
no per atterrir : is creditori dal far. ecceſſive
credenze , penſando con quanto facile metodo
corron, riſchio deſfer poi pagati , e faldati ..
Tiorba, eller poi
-319 . Ma fi tu .Cecca la vuoje. Fare bona",
» Giacchè de queſte m ? aje fatto pezzente* ,
Famme fa a fta: Colonna zita bona : .

Zitare ,. citare ,. chiamar in giudizia ..


Zitella zita , donzella
Zitto sex mmutros chetos- chetos , chiotto
chiotto ,
Zizio , zio, & talot nonno , ma val propriamen ..
te. Signor Zio .
Zizza ", mammella di donna , da tzitz , in Fi.
lone, nerados ,, cioè una fpezie dimitra del gran

!
208 Z OF
Sacerdote degli Ebrei ; fimigliante ad una tetta ,
muliebre ; v.F. M. F.
Zocaje , e zucaje , succhid , da zocare , 0422 -
care
Zoccola . Sorcio della più groffa ſpecie : in To
ſcano Topo . Si dice più preciſamente delle
1 femmine preghe..:di quefta . ſpecie dia beffie .
Tiorb..
Le zoccole che' aveano pazziato
» Mmiezo a la chiazza -, abbaſcio á le
» cantine ,
S'erano ncaforchiate :
Deſcrivendoſi il ritorno del giorno : E Çinc.
cant. X .. st.; Ir
S'io dico ſchiaro de Voſſegnoria ,
» Tu fuje chiù , che non - fuje da Gatta Zoc .
„ .cola . * .
Zoccolejare , faxiramore co zoccoli camminando,
o camminar semplicemente com zoccoli .
Zeffeciente , bastante ; idoneo .
Zoffejone ; ſchioppo all' antica , i dicui grilli del :
fucile: for veramentegrazioli"; perchè fi cari.
cavano pel mezzo d' una rotella , ed a mare .
1

tello , come la molle d'un orologio . 1

Zofifteco , sofistico dá Zofia , Sofia , voce gre .


cas COPIK , sapientia - nome proprio di
Donna de
Zoffocà , affogares
Zoffritto '. Maniera di cuotete ; e condite ilpol' .
.

mone , il cuore , ed altre interiore del porco 3

tagliate in pezzi minuti , e mezzo fritti ; on


de il nome di soffritto » Suole mangiarſi: alP
alba dal popolo nell'inverno , e parte della ..
3

primavera .(Cinco
i l'aurora
Quindiil Lombardo deſcrivendo
canta X . S80 1.)
2 R sbg
D E da per tutte
S'era già lo zoffritto miezo trutto . +
2

* Si prepara con modo particolare nelle noſtre


bertole, Etalor aggiunto d'olio , come diſſe
Fal. uvoglio zoffritto a la lucerna co l'aru .
de ta , ottimo rimedio per le ferite .
Zoffatto , wsofrutta , v . foffrutto .
Zollare . Bastere , mantener esercitato. , ed into
quieto dispirito. Corrotto da 2011are , dar zostro
Yedi Zotte .
Lalla fa a mene ca -ntrà capo , e cuollo
Le ſchiaffo na caglioſa , e tele zolle .
Fafano :
Ca.: vedarraje de nuje chi meglio zola.
Ch’ha nautra cacciottella , che lo zolla .

Zompare, saltare , diceſi del pari de' peſci guit


zanti in acqua, 'che de quadrupedi , ,,e degli
uomini : appe a ffa zompa nietto , ebbeafor
saltar di peso
Zo , cid , zoe , cioè , szocchèrefia , crocche .
Zd
sisia ...
Zorfa , solfå , cantata , farig ,di villanio ; scapa
pata di parole .
Zorfegna , aggiunto di noſtra ital acqua minerale :
ſaluberrima .per varj malori , sulfuren .
Zorfariello , salfanallo , da zurfo , solfo.
Zorfatara , solfataja , luogo famoſo nel noſtro
Pozzuolo , e forta di attrezzo bellico detto
con altro termine -la Panona , per tener i
cartocci da ſparo ec.
Zorfurio , o zorfurejo , sulfureo .
Lotte . Bastonate date con frusta .. Dalla voce
.

Spagnuola Azore , che ſignifica lo ſteſſo . Ori


ginariamente vien dall' Arabo Alzote . Ciucc .
con XIV . st . ,26..
AL
210

$ A lo partire co quatt' aute zotter .


Le tornavano a dà la bona notte . *
»
Zoza . Salza. E' viſibilmente derivata dalla Fran .
cefe Sauce', che ſi pronuncia sost ma col
dare alle due ssi la forza della z dolce.Si tra .
sferifce a dinotar succo , sostanzai Om . lib.V.
Tanta zoza tengh ?io dinto a Ili lumme,
1. ? "
E chiù la jonra che nc' a meſa Palla . *
>)

Zozzò , voce finta de tordi".


Zubba , voce Turca , e di oſceno fignificato , fra
noi cosa da niente , un biltri, Fafor
7 Fece na zubba ; lo fice io lo cuorpo :
Aute ! na zubba : io mo nne jurarria .
val quanto la Romana ben nota interjezione,
che fra noi ha tanto del laido .
Zucannoglia , epiteto di diſprezzo , e vale scioc.
>

co; inetto ; babbu asso ..


Zucare . Succhiare . Si trasferiſce a dinotare il
fopportar qualche puntura di dolore ; perchè
in fatti volendola talúno celare, fa un contor
cimento colla bocca , come ſe fucchialle.. * v.
-K forchiare. Quindi nel ſenſo ftefso il Capaſſo
uso Zucare la 3basca . Omi lib. IV .
Palla, che è figlia ,'ſe zucaje la baſca,
Ciannone no cha la correja chiù laſca . *
Zuffece , basta , non più, vi ayaſta ; viendal
latino sufficit .
Zuffete zaffe , rumor finto dell'armi, Faf.
A li azuffere zzaffe derme, e ſcute ,
E llanze rotte nce fu: no ſconquallo .
.
Zumpo , saltoane
$ Zuoccole , pianelle di legno con correggia di
pelle sopra per sostegno de' piedi ,usate dale
Zoccolanti co
le nostre donnicciuole e da :
sì diciam anche i foli tacchi di legno uſati
tans
2 UZ 211
tanto dalle donne , quanto dagli uomini nelle
loro ſcarpe : forſe da ouxxo , pianelle all'uso
Frigio : 1 Perſiani , ed altri Greci l' ufarono
di ſughero , e pioppo , nè fu preſſo coſtoro
un tal' uſo fol della plebe , ma pur de? nobi.
li , come ci atteſtano Senofonte , Strabone >

ed' Aleſſio preſſo Ateneo della moglie d' Iſco


maco . Iresenne.'n zuoccolo ;. val isvenire, gir.
esser
señe dolcemente ,, andar: felicemente ,
costantemente fortunato; essere portato in can .
zone con bellé parole , Fafen ,
A ’ ſto ghi ccoffi 'n zuoccolo a le trenne
Non ſe reſente. ' ni, tutto lo feruto .
Zuoppo , zoppo , donde zoppechejare , e zoppe
care , camminar come i zoppi , y. ſcianfeller.
jare , ſcianchejare , arrancare ..
Zuppo , ben bagnato .
Zurro , rozzo , ostinato , zoticos
Zu zu , espressione di rumore , Faf.
Na zu zu zu pe la Cerà ſe ſente
Zuzzo , meglio, ſuzzo , sozzo dal lat. sus , la
dicui nota natural polizia ci diſpenſa da ulo
teriore ſpiega on

F IN E.
1

,
L ' ECCELLENZA
DELLA LINGUA NAPOLETANA

CON LA MAGGIORANZA ALLA


TOSCANA
PROBL E N A

DI

PARTENIO TOSCO
L

'ACCADEMICO LUNATICO .
Itul
915

PARTENIO TOSCO

ALL'EREDE DEL FAMOSO POETA


NAPOLETANO

GIULIO CESARE CORTESE ,

voluto brevemente trattare d'


HOun problema sin' ora non udito ,
il quale si è : Quale delle due favel
le sia la più degua : se la Toscana , o
la Napoletana : palesando con chiare 9

ed efficaci ragioni L'ECCELLENZA DEL


LA LINGUA NAPOLETANA CON LA MAG
· GIORANZA ALLA TOSCANA : e facendo
io riflessione all' artificio del Poema
del vostro Antenato celebrato da' primi
Professori della Poesia , e particolar
mente del Serenissimo Ferdinando Gon
zaga Duca di Mantova , arca delle
scien
216
scienze , il qual di lui diceva , ch'era
il secondo Marone de nostri secoli
avendo riguardo alle parti della Poe .
sia , tra le quali l'invenzione ne por
ta il vanto , poco importando l'idioma
o Greco d'Omero , o Latino di- Vira,
gilio Marone nativo di Mantova :: ho
giudicato espediente mandarlo a luce >
dimostrando parimente l' idioma non
già goffo , ma dolce , e più degno del 1
Toscano dedicandolo a V, s . degno
erede di tal famoso Poeta , a cui mi
offerisco per devotissimo servidore,

1.

-L'IN
217

L' INCOGNITO ACCADEMICO

AL BENIGNO , E CURIOSO LETTORE .

ten

> ECCELLENZA DELLA LINE


L' GU A NAPOLETANA dopo tan
ti secoli sin qui racchiusa nell'oscuro see
no della sterile taciturnità della facon
dità di eloquente spirito vien concetta
partorita a quest' aure vitali per vivere
immortalmente . E se pargoleggiando an
.

cora , si dimostra adulta , fa con ciò a


divedere a tutti , che anco ne' suoi prin
cipj cosi perfetta , che le fascie medea
sime le servono di bandiere : che non ris
stringono con gli avvolgimenti le sue glo
rie , ma ne' loro cerchi , ove l'immortali
tà è raffigurata , unisce gli aggruppamen
ti de' suoi trionfi .
La raccoglierai nelle tue braccia
ck apre le luci alla luce del Mondo : E
se depl infanti si dica , che aprono ,
pria ,
Diz. Nap. T.II. к che
218
che al Sole, gli occhi al pianto : accioc
che una stilla sola di lagrimoso umore di
si nobil Parto non perturbi le sue alle
grezze : sia il Sole della tua benignità
così per lui favorevole , che prevenendo le
sue lacrime , si soffra alla tua vista per
affissarvi prima le pupille , per non trar
le più dal tuo magnanimo aspetto , di
spensiero di contenti , e converta le ca
3

dendi rugiade in perle di gioja : che cost


son' io sicura , che fra brieve nella tua
fanciullezza sarà con le sue note si cano
to , che de bambini saprà solamente pa
lesar la dolcezza ; anzi, nella sua età più
egnuta , fatto emulo de'Cigni, ed imitan
do insieme le Fenici , non morirà altri
menti cantando : ma nel canto mantenere
il suo rogo immortale , per trasferire al
la posterità le sue armonie .
Si degno.Germe non si rende dunque
indegno della tua accoglienza , aa cui la
sciandolo in grembo , altro non mi resta
di desiderare , che con vezzi , e çarezze il
debbi pascere del latte della tua prote
zione e vivi felice .

PRO .
219
PRO B L E M A
DELL'ACCADEMICO LUNATICO .

Quale delle due favelle sia la più


degna : se la Toscana , o la
Napoletana .
SI RYO V

CHE SIA LA NAPOLETANA .

ben io , che la prima oppoſizione, che


S. farà il Lettore di queſti fogli, farà nel
nome di Lunatico : e forſe le ne ferrirà
per oppugnare al Problema , avvalendog
del nome di Lunatico con affermare , che quan
to ci è di buono nella propoſizione Problema
tica è il ſopranome di Lunatico ; perchè , fe la
Luna è ſimbolo della pazzia , conforme inſegna
il Savio. : Stultus ut Luna mutatur : qual
maggior pazzia , che voler ſoftenere , che la
lingua Napoletana ſia più degna della Toſcana,
contro l'opinione di tutti i Savj pratichi nelle
lingue : Ma non penetrano forſe il ſenſo del
Lunatico , che pare a primo incontro nel nome
vizioſo , eſſendo poi nel ſenſo virtuofo , e com
pendioſo : che però tutti i ſopranomi dell'Acca
demie pajono difettoſi come degli Umoriſti ,
di Roma , della Cruſca in Firenze, degli Ozioſi
in Napoli', e di altri ſimili per tutta l'Italia
fuor d'Italia : E pureracchiudono
K 2
nella vil
cor
220

corteccia del ſopranome esterno altiffimi fenfi ,


the ci conducono al vero . E chi mai credeffe,
che nel ſopranome degli Ozioſi s'aſcandeffe il
fenſo di perfezionarſi a rimizar il Sole della
verità , e pur l'impreſa è dell'Aquila , che fiffa
gli occhi al Sole del vero , ritrovandovi la
quiete nelle propoſizioni dubie , ed incerte , el.
ſendo pozio virtuoſo , mentre ritrova la quiete
della ſcienza del vero. E fimile l'impreſa del
Lunatico , che fa per impreſa la Luna , che co
mincia a creſcere rimirando il Sole : e quanto
più lo mira , più creſce nella luce, e fi perfe.
1

ziona , col motto , perficitur ; Si che mio caro


Lettore , non ti paja ſtrano , e vizioſo il ſopra
nome , ma virtuoſo , e gravido d' altiffimo len .
fo , che non aſpira ad alto, ad che impadronirſi
della luce del vero . .

Il punto fa a raſſodare la propodizione a


prima fronte ſtrana che la lingua Napoletana
Lia -più degna della Toſcana: E qui alle pruove
ti deſidero attento , dichiarandomi, che non ſo
no . oſtinato a ſoftenerla ma curioſo a paſcere
ibelliumori , paſſando il tempo a contemplar
le ragioni > e piegando il mio intelletto alla
credenza dell'Autore , rimettendomi alla corteſia
di chi legge .
E per dar principio al diſcorſo , biſogna ſup .
porre , che il fine del favellare ſi è lo ſpiegare,
e perſuadere il concetto interno ; effendo la lin .
gua banditrice del cuore non come fanno i pap
pagali , .o animali ſimili , che profferiſcono le
parole , ma non intendono ſpiegare o perſua.
dere il ſenſo . Di queſta lingua non han biſogno
gli Angioli, le lefoſtanze ſpirituali perchè
>

hanno la cognizione del concetto interno *Pune


dell'
221
dell'altro con l'intelligenza ſolamente della
lor ſoſtanza : ma l'anima ancorchè ſia ſoſtanza
ſpirituale , perchè fta- unita col corpo , ha biſo .
gno dello ſtromento della lingua per iſpiegare ,
e perſuadere il ſuo ſenſo : E queſto l'aſſiguiſce
con maggior faciltà con la lingua Napoletapa ,
che colla Toſcana : perchè lo ſpiegar bene
perſuader l'interno procedê- da cinque capi: del. ;
la perfezione della lingua ; cioè à dire, per
la Dolcezza , per la Proprietà , per la' Verità
per: Amorevolezza , e per la Soccintezza del
favellare : Ed in tutti queſti capi la lingua Na.
poletana eccede la Toſcana .
Per pruova del primo capo della Dolcezza ,
chiaramente ſi vede : perchè la parola tanto o
più dolce , quando è più dovizioſa delle vocali
e povera delle conſonanti : Perchè inſegna ' la
Rettorica , che la nota aſpra ſia piena di cons
Sonanti 3 e la nota dolce colma di- vocali :
così vedefi chiaro nel feguente. Periodo della
nota aſpra .
Orrendi spettacoli , tremendi segni , spavena
3
tevoli portenti
Nel quale ſi ſcorge l'aggruppamênto di tan
te conſonanti per ifpiegare l'aſprezza del favel
Iare ; 'dove al contrario nel periodo della nota
dolce, com'è nel ſeguente .
Suave gioco , leggiero peso, gioconda fatica,
lieto gioire
Si veggono multiplicare le vocali, ſpiegandoſi
del periodo la dolcezza . E che la lingua Na
poletana fia più ricca delle vocali , che la To
fcana ,9 fi conoſce primieramente dal finir la pa
rola ſempre in vocale .
Pietro Jacove , Francisco Antonio , Castiello
K 3 Vobo
222
Volturno , Rosa marina , belle cavallo , a la
tramontare de lo Sole .
E così per ordinario in tutte l'altre parole ?
ed in lingua Toſcana fi direbbe .
Pier Jacobo , Anton Francesco , Castel Volo
turno , Rosmarina, bel cavallo , al iramontar
del Sole .
Togliendofi da ogni parola una, o più voca
li pertralaſciar l' altre lingue, paſſata la Toſca
na 2 ove dicono :
Pier Jacob , Anton Frances , Castel Voltura ,
>

Rosmarin , bel caval, al tramontar del Sol ..


E ſempre finiſcono in una, e più conſonanti,
come più afpramente fi ſcorge negli Oltramon .
tani :
Trinh , lanz , scot .
Facendo il facchino una povera vocale a fou
Renere quattro confonanti .
Si fcorge in oltre la dolcezza negli articoli
Napoletani , i quali ſempre finiſcono in vocali
ed i Toſcani in conſonanti .
Lo bene de Dio , lo puonto y lo terremoto
lo viento , nd varcone ,'nd voje , no prezzo de
fierro .
Ed il Toſcano direbbe :
Il ben di Dio , il porto , il tremoto , il vent
2

10 , un bue , un pezzo di ferro .


Mancandovi per ogni lettera una vocale , ois
tre il finire gli articoli in conſonanti" , che fa
la nota aſpra : non già dolce con la vocali
E ' tanto dolce la parola con molte vocali ,
e poche conſonanti , che li bambini dal latte .
.
delle poppe materne inſegnano - la dolcezza , e

perd naturalmente fuggono , non ſolo: raddopi


De piar
}
223
piar le conſonanti , ma fuggir quelle , che di
natura ſono aſpre : Non diranno dunque mai
Stromente , 2

ma ,
Tomiento ,
Per fuggir tre conſonanti , e laſciar la S , &
>
la R , che ſono rigide a proferire . Non di
ranno
Strada ,
ma
Tada .
Non diranno
Presontuoso
ma
Pesontuso ,
Non diranno
Storto ,
ma
Tuotro .
E pur ſi sà , che la favella de' bambini rapiſce
i cuori per la dolcezza .
E ſe da' bambini ignoranti vogliamo far par.
ſaggio a' Vecchi favj , impariamo queſta verità
da vecchi Veneziani , i quali per eſſere nati
nel mare tra le dolcezze di Venere , come diffe
colui : Venetia , Veneris Retias fon tutti pieni
di amore nel favellare , e tolgono quanto ſi può
le conſonanti , multiplicando ſempre le vocali.
Fradelo , fegao , pregai , fra benedeta , cara
colons , filipeto , quela , e la muoja Anche
tremendi fon dolci , abbracciando le vocali , e
fuggendo le conſonanti.
Aggiungaſi , che dalla fatiga fi augumenta
91
l'aſprezza , così l' aſcender sù I monte , 0.
calar nelle valli , non Kgià nelle vie piane . E
4 si
224
fi fcorge , che nel proferir le confonanti vi è
maggior fatiga , che nelle vocali : Perchè le
>

confonanti , ſono liquide , o mute : le fono


liquide , come la L , fi ha da muovere la lin
gua per toccar il palato ; fe fono mute 7 coine
it B , fi han da muovere due labbra per proferir
le : ma nelle vocali ſenza fatiga veruna , e fen
za afprezza fi proferiſcono dolcemente in aprir
folo la bocca A. E. I. O. V. E per queſto fe ?
due ſole vocali , cioè PV , e la I , poſſono ſer .
vir tal' ora per conſonanti a proferir" la fillaba ;
la favella Napoletana fe ne ferve più ſpeſſo
della Toſcana per paleſar la dolcezza della paa
sola , però ,
La spiaggia ,
Diranno
Chiaja ,
Lo Specchio ,
Sciecco ,
Il Rotole , 7
Ruotolo ,
Il Bue ,
Voie ,
Con cinque vocali per fuggir l' aſprezza , e pa
lefar la dolcezza .
E che ciò dalla dolcezza proceda , credo non
ingannarmi , fe io dicelli , che trahe origine
> 7
dalla dolcezza del Clima : Quindi è , che da
Napoli , per Roma , Firenze , Bologna , Lom .
bardia , Terra Tedeſca , Germania , ed in tutti
gli altri luoghi Oltramontani, quanto più aſpri
fono i Paeſi, più mancano le vocali , e creſco
>

no le conſonanti , conforme l'aſprezza de'luo.


ghi allontanandoſi dalla benignità del noſtro
Clima , ed approflimandog all' Alprezza dell'A
qui.
225
2 quilone : e che Nápoli fia ſituato ſotto il più
benigno Clima de'lopraddetti Paeſi non è da dif
ficoltarlo ; però fugge l'aſprezza delle conſonan .
ti , ed abbraccia la dolcezza delle vocali, ingan .
nandoſi quelli , che danno titolo di goffo a quel
lo , ch'è dolce per addolcire , e perſuadere il
>

cuore , che perſuade .


E ſe dalla dolcezza delle parole vogliamo far
pallaggio alla dolcezza de'periodi , ècofa degna
di maraviglia , che d'ordinario sù ' principio, e
nel mezzo del favellare intrecciando va ſempre
parole di dolcezza , come farebbe a dire ,
Bene mio , frate mio , core miobello faccie'
mia bella , mussillo mio ,
E altre parole fimili ;- aliene alfátro da tutti
gli altri linguaggi anzi quel , ch'è da oſfera
varſi, nel medeſimo riprendere ; e fto per dire ,
ingiuriare , fi moſtrano così dolci , che i perio
di pajono più toſto aviſt ,che raddolciſcono; che
ingiurie , che offendono : Però ſe alcuno favella
fuor di propolito , fogliono dirli ;
Ora, fratë mio;noni si nuseno md perdoname,
CÀ te dico lo ' vero
Ove , col , frate mio ; e colperdoname, par
che fmorzi l' irafcibile per l'ingiuria , tutto che
la raddoppi?
Bello chiafeo , bello catammero", brava com
cozta , bravo spatone à doje gemme , buona'
#ncino ܵ‫ ܪ‬che te truove ", buonostom
: aco , che
baje i
2
E col bello , bravo , e buono ", che precede
Pingiuria , par, che na raddolciſca l'aſprezza .
Per queſto parimente & fervono dell' Ironia
che fe nel ſenſo ingiuria , dicono ,
1

2жа
Zuchycсі le cannamele :
W 5 Peri
226
Per dichiararlo un demonio , lo ſpiegano col
dire ,
Viat' isso.., che Agnelillo .?
Per trattarło da ignorante , ironicamente gli
dicono ,
Te scorre la sapienzia pe li tallune..
Per dir , che ſtai infangato in mille vizj , la
paleſano colle parole ſeguenti :
Auzate da ssd nietto .
Per dichiararlo brutto , non dicono altro
che le parole ſeguenti :
Isce , che bella gioja .
Si che con la dolcezza dell' Ironia cuoprono
Paſprezza della taccia , e. per conchiudere que
fto punto ; è tanto dolce la lingua Napoletana,
che il medeſimo dolce raddolciſce , parendoli trop
po aſpro il dolce con replicar le conſonanti ,
ed in vece di dire ,
Se ne sala più dolce dolce ,
Và dịcendo ,
Se ne scenne abbascia doce doce ..
E tanto baiti per queſto primo capitolo del:
la dolcezza della lingua a perſuadere il cuore .
Siegue in oltre la proprietà della lingua , che
la rende più atta a perſuadere un cuore : e pur
ſi vede chiaro nelle parole , ne' periodi che
ſon più propri della lingua Toſcana : ed in pro
va di queſta propoſizione , per quel , che prima:
9

tocca alle parole , non farò ſcelta di alcune fa


le , raccolte con fatiga , ed artificio , ma .
lo
proverò primieramente con diſcorſi interi ,
delle membra, e degli abiti , e degli ornamen .
ti , e de' cibi , e doppo diſcorreremo di molti
vocaboli , diftintamente ponderati al paragone
della proprietà .
Per
227
Per quel , che tocca alla proprietà de' voca
boli delle membra proferite da' Toſcani , o dal>

Napoletani,
Le Tempia ,
Dicono ,
Chiocche ,
Che ſe bene le Tempia , par che dérivino dál.
la parola tempora , la qual ſi deve fuggire
quanto ſi può dall'Idioma volgare , le chiocche.
derivano da chiome , ch'è idioma volgare , uſa
to parimente da' Toſcani - *

t'a Gola ',


La chiamano ,
Canna ,
Per la metafora canna rotonda , nodoſa
vuota : eſſendo il più bello della gola la roton
dezza , avendo in oltre i nodi , ed effendo vuoi
ta per formarne la voce , come dalle canne de
gli Organi, ed altre fiſtole, ed iftrumenti vuoti
fi ſperimenta . Spiegando in oltre l'interno per
la voce , e l'eſterno per i nodi ; e rotondezza:
ove per la Gola , li fpiega ſolo l'interno della
goloſità de' cibi , che però fi dice ,
:
Com'è goloso colui :
Non già le fattezze eſterne ,2 che intende fpie;
gare la lingua, che favella -
1 Denti ,
Chiamano ,
Dienti :
E ſe bene , Dente , & ben detto dalla parola
latina , à Demendo , come vuole Caffiodoro ,
dal troncare il cibo , o altra coſa ſimile : quella
I , di pid fi pone per le ragioni ſudette di mul
tiplicar le vocali ; e particolarmente l'I, ne
per queſto è mal detto , ficcome dice ,
Nien
228
Niente ,
In Toſcana ; ed in Sicilia , e Calabria fi dice ;
Nente ;
Ed in oltre i denti molari pur fi chiamano
Denti da' Toſcani , e noi diciamo ,
Le Moke ,
Poichè fe i denti trencano ; le mole frangono
ſervendoci della metafora per la forza mag.
giore
L. Narici
Ch'è pur larino
latino , fi chiamano
Naserchie ,
Che vien dal naſo , e dal ſuon di quelle Eſchia
re , nel reſpirare , per fuggire il latino, e fpie
gar del naſo pid propriamente l'effetto .
I moſtacci ſopra le labbra ,. i Toſcani li chia .
mano .
Basette .
Ne ritrovo la proprierà della Baſetta , non los
Atenendo , come Baſe coſa alcuna , anzi più to
Ato ſono ſoſtenute dal labbro ; ove,
Il mostaccio ,
Più propriamente vien detto , perchè ftà attor
no al muſo . Quindi è ,, che con nuova impro
prietà ,
Per mostaccio ,
Intendono , quel che chiamano faccia ;
Mustaccio di cane , mustaccio diporco, ciog
: cane , faccia di porco ‫ ;ܪ‬- il che ſpiega
faccia di
impr opriamente tutto
lo , che ſta attor
il viſo , eche
non perci
ſoloò,quel
noi
no al muſo
mai diciamo per ingiuria a niuno,; most accio
tuor. che quando diciamo a chi ha pochi. peli
nelle baſette
Most accio di gatto :
Per .
229
Perche la Gatta ne ſcarſa ..
L'umbilico ,
1
Vien detto da’ Napoletani ,
Vellicolo ,
E nel Toſcano non trovo proprietà ,, ma ufo
di parola latina : ove nel Napoletano , Velli:
colo ; trovo l'etimologia dal latino , quafi vel:
Jus cold ; perchè ricuopre l'inteſtino cold ; don.
de fi dicono i dolori colici ,
L'asselle , ò Ale sotto il braccio ,
2

Come dicono- i Toſcani , le chiarniamo,


Tetelleche
Perchè nell' Aſſelle, o Ale , che voglian dire.gr
wie improprietà non volando mai l'uomo
tutto che lano in quel medeſimo luogo degli
Uccelli : ma la proprietà delle .Terellecheè chia
ra ; perchè eſſendo tocche in quel luogo ,
uomo ſi ſolletica , dice il Toſcano 2 ove noi
diciamo se telléca : dónde deriva il ſolleticare
o il tellecare . Di modo , che da tutte le parole
fuddėtte delle membra dell'uomo vi è improprie
rà nella lingua Toſcana , e proprietà nella Ná
polerana.
Paſſiamo innanzi- a ſpiegare i nomi deglia:
biti , de' quali ſi ſerve l'uomo per ricoprirfi ,
e pur ſi vedrà chiaro l'improprietà di quelli
e la proprietà di queſti : e per cominciare dalli
piedi". Per iſpiegare. i Toſcani quel, che li cuo
prono , dicono ,
Le pianella ,
Còn queſta fola proprietà , perchè ſono piane :
ma è più proprio il dire ,
Li chianielle ,
Perchè cuoprono i piedi, di genere maſcolino',
& e erò quei , che noi diciamo,
31
Pen
230
Pedali ,
Elli dicono ,
Calcetti .
E non calcette , effendo in oltre maggior pro
prietà nella voce.pedali , coprendo i piedi , che
>

calcerri 7, che derivano dal calcio 9, ch'è l' effete


to del piede, non già il piede , o dal lat. calce.
Quelle , che coprono le gambe le chiamano ,
Calze ,
E noi diciamo ,
Cauzette ,
Per corriſpondere a ' calzoni , ſuperando le cala
zette nel nome per la grandezza maggiore
con che ricuoprono .
Il ferraiolo,
E ben detto nella voce Toſcana dalla parola ".
Arabica , Ferriare ; che vuole dire circondare ,
come s'uſa in Sicilia ., ed anche .
Il mantello ,
A diftinzione del manto che cuopre tutto il
corpo , come il manto Reale , ed in Napoli -
pur dicono
Ferrajuolo ,
Ne vi è errore per la V. di più , ſiccome dico .
no i Toſcani Orivuolo e non Oriolo , ed an.
che dicono ,
Mantiello
Per le ragioni di ſopra dell' I , ma quel man
tello , ch ” è ſuccinto per combattere >, i Napole.
tani lo chiamano ,
Cappa ;
Però eſcono a duello con la ſpada , e la cappa:
3

poiche è preſo dalla cappa del Padiglioni , che


cuopre i bellicofi .

1
231
La veſte , che fi ripone ſopra , fino a piedi,
i Toſcani la chiamano ,
Zimarra :
Nè sò il derivativo di queſto nome , sò bene
che col chiamarla ,
Giubba ,
Come dicono i Nápoletani ,, deriva dal Giub
bone , o per dir meglio vi ha conneffione ,
Il Berettino ,
Noi lo chiamiamo
Coppolino .
Per la proprietà della coppa , ch'è un curione
rotondo , che cuopre la parte più eminente
come una coppa d'argento , che cuopre il vaſe.
E ſe il Berettino deriva dalla Beretta , non fi
fa , perchè abbia tal: nome : e tanto più è im
proprio ,> quanto , che la Beretta conviene a?
Preti , ed è quadrangolare , ed il Berettino è
rotondo , come la coppa per lo che ſi dice
Coppolino ; fe pur non vogliamo dire più pro
priamente , che viene dal cupolino , eſſendo la
2

Cupola rotonda , che cuopre la cima dell'edi-.


ficio .
La ligaceia ,
Noi diciamo ,
Attaccaglia ,
Non effendo men proprio l'uno , che l' altro
dagli effetti, ma & più proprio l'attaccare , che
2

non vien: ſolamente a corpo morbido e pie


ghevole , ch ' è il ligare , ch'è troppo generico
anche a corpi duri ; che però ſi dice : Stà ben
legata quella fabbrica con catene di ferro , nè fi
può dire attaccata ..
Lo fazzoletto ,
Vien detto da' Toſcani ,
232
La Pezzuola
E chiaramente G ſcorge da' termini iſteffi l'im
proprietà dell'uno, e la proprietà dell'altro :
Perchè ſe la Pezzuola è diminutivo della pez
22 , ch ' & poca teta ſarebbe il fazzoletto minor
ípicciola pezza, oltreil ſimile baſſo , ed im
>

proprio , dall'effetto di raſciúcar la faccia , par


te s) nobile , e però è meglio detto - fazzoletta.
La veſte d'una ſpoſa la chiamano ,
Abito ,
Ch'è troppo generico : Che bellº abito ricks
mato- ha quella sposa :: Ma i Napoletani di
cono ,
Gonnella ;
Ed il nome vien derivato della Gonna ", ch'e
abito di donna , come. vogliono į: medefimi
Toſcani .
Il Gremivolo , o grembiuolo
Sarà ben detto da' Toſcani ‫ܝ‬, perchè ricuopre il
grembo , e
Lo Mantesino
Sarà ben detto da Napoletani , mentre amman- .
ta , e cuopre il ſeno .
I manichetti di tola , che cuoprono solo ;
polsi ,. e non il braccio , come fa la manica ,
In Napoli Ii. chiamano.,,
Püze :
Non dicono prendere quei manichetti , ma pa
gdiame ssi puze : perchè ricuoprono i polsi : fi
che chiaramente ſi vede da tutti i nomi ſuddetti
Þ'improprietà della lingua Toſcana , et la pro
prietà della Napoletana
Aggiungafi a quanto G è detto degli abiti ,
la proprietà de' loro ornańienti .
La collant ,
Sk
Si chiama ',
Catena ;
E ſe ben pare , che vi ſia la proprietà , per
dendo dal collo non a lliguiſce il nome d'ap.
plicazione del ornamento : Perchè fola negli
ordini , o abiti , che vogliam dire , le collane
pendono dal collo : però ſi dice la collana del
Tolone ., e de' fmili : ma l'altre catene , che
s? applicano a' fianchi, alle ſpalle , al cinto per
adornarli , non poffono dirli collane , come la
catena ,di cui è proprio il circondare ed è
fempre catena , perchè ſempre circonda il cor
po , ed è lavorata in forma di catena , che non
ha altro nome , ſe non la diſtinzione del metak
lo , e perciò dicono in Napoli ,
Na catena d'oro .
Il vezzo di perle ,
Vien detto da' Napoletani ;
Cannacca :
Ed è con maggior proprietà : perchè il Vezzo
è parola , che conviene a corpo animato
Quanti vezgi faila madre a quel bambino
non già all? inanimato . Quanti vezzi fa
quel bambino il fil di perle . Queſto è parlare
improp
ca
rio : - ma la cannacca, che ſta attorno al
la nna , che non ammette altro abito 2 che
ſimile ornamento , è più proprio nello ſpiegare.
La Gioja del petto ,
La chiamano in Napoli ,
Wranchiglio ;
E fondano i Toſcani il nome della Goja , dall
effetto del gioire , perchè rallegra chi la porta ,
e non iſpiagono l'accoppiamento di molte gem
me , che proprio della Gioja , come ſpiega ,
No. Vranchiglie ,
De

1
234
Derivato dal branco , che racchiude molte gem
me , e col diminutivo nobiltà , e fa più genti.
va
le il foggetto . Anche un Diamante di gran .
Jore , o Carbonchio , o Rubino fa gioire a chi
lo porta , e maggiormente tal'ora , che la Gio
ja è pure una ſola , ne fr può dire , Gioja una
Gemma , e conforme all' ornamento gli danno
il nome, per parlar proprianientc ; Che però
quella gioja , che ſta ſu 'l cappello .... chiamano ,
Patena :
Perchè è patente nella parte più alta per ador-.
nare il capo . .

Un abito ricamato , o che ſia doro , o d'ar


gento , o pur di ſeta colorita con varié frutta
fiori , e perſonaggi, ſempre dicono i Toſcani ,
Ricamato :
Ove in Napoli , il lauro , che ſolleva, o d'oro,
o d'argento , o di ſeta dicono ſolamente ,
Arragamato ;
Ma quel di fiori, frutta , e perſonaggi fimili al
le pitture , che ſpicano per Bombre , chiamano ,
Adombrató .
Ne mai diranno tal abito è ricamato ; : fpiegan
do la proprietà della diſtinzióne .
Le calze di filaticcio ,
Come dicono in Toſcana, le chiamano in Napoli,
Le Cauzette di capisciola :
Effendo più proprio ,> capisciola , ch'è il capo
del lavoro del verme della ſeta per fabbricarſi la
ftanza più dura , e foda , che non è il filatic .
9

cio ; per eſſere commune a tutto quello , che ſi


fila . E per conchiudere quel , che tra gli orna
menti di una Donna ne porta il vanto , eſſendo
i capelli , che adornano il capo , dirà il Toſca
no per vantarli ,
Que .
235
Quegli anellati crimi mi fanno impazzare :
Ed il Napoletano dirà 7,
Sti capille arricciate me fanno spantecare ;
Ed in ogni parola vi è proprietà maggiore
per iſpiegar l'interno : più ſpiega , sri , che
2

vuol dir, queşti,additando la bellezza preſente,


che Quegli , ch'è proprio degli oggetti aſſenti.
Annellati, è ben detto , perchè i capelli s'ador
nano come l'anella ; ma arricciate , più pro
priamente è detto , perchè viene da' ricetti ,
come anco dicono i Toſcani dellechiome anel
te de' fanciulli :
Che bei riccetti son quegli .
Quella parola poi , che liegue nel periodo ,
chiamando crini i capelli , è affatto improprial :
poichè i crini ſono propri de Cavalli, che pen- .
dono dal collo , ed i capelli ſon propri delle
donne , che adornano il capo . Il dir poi per
ifpiegar l'effetto dell'amore', mi fanno impazo
zare , è troppo eagerazione , che eccede il ve
ro : ma il dire mifanno spantecare 7, fpiega
più propriamente , e moderatamente l'effetto
derivando dalla parola , spantare : che per l'am
mirazione 2 e ſpanto della bellezza fi paleſa
effetto ,e diconospantecare : perchè il verbo
frequentativo raddoppia il ſenſo interno ..

É fe dopo gli Artifici', veglianio ſpiegare il


nome degli Artefici di varie profeffioni , ancora
in queiti , proprietà maggiore fo riconoſce :
Chi fa le ſcarpe lo chiamano ,
» Calzolajo ,
pure non fa le calze : ed in Napoli dicono
più propriamente
Scarparo :
Perche' lavora lè fcarpe . Chi vende varie mer
ci ,
236
ci, come naſtri , ſpille, tele, veli, e fimili mer
chiamano
ciarie , lo ,
Veletraje ,
E qui dicono g .
Merciaro ,
Chi cucie i' veftiti , lo chiamano ,
Sarto :
Che fe ben viene da farcire , non ifpiega , I'm
pione delle parti del veftito > la quale ſi fa dal
tucire : oltre che è voce comune , anche a' far.
ti delle navi , e però più propriamente qui fi
dice ,
Lo Cosetore ,
perchè raſſetta gli abiti , ed anche in qualche
luogo gli farciſce ,
Lo Molinaro
I Toſcani
Mugna
lo chiamanos,,
jo :
Eſſendo nel primo proprietà evidente per lo
Molino , e nel ſecondo non ſi conoſce affatto .
Lo Mastro d'ascia
Alla proprietà per lo ſtromento dell'Aſcia , chie
maneggia , corriſponde ; ma nel ,
Marangone :
Corne dicono i: Toſcani , non ſi può inveftigare
Lo coscino',
Per lavorare i reticciuoli , merletti , e cofe fis
mili , ancorchè ſerva alle guancie per ripofo'y
per lo cheèbendettoin Toſcano,
Guanciale :
Spiega più vivamente la parola Coscino e
net ripoſo , e nel lavoro, perchè ſta tra le co
ſcie . E per conchiudere , queſta proprietà col
nome del luogo , dove ſi conſervano gli abiti
ed
237
+
ed ogni altro ornamento in Toſcano lo chia
mano
Armario :
Ch'è proprio ſolamente dell'Armi, ma noi il
chiamiamo ,
Stipo :
Che vien dalla parola , ftipare , o ſtiyare , cioè
raſſettare : deſignando la varietà di quel , che
fi ripone ben'acconcio al ſuo luogo , come fi
dice , d'una Galea , che ſta bene ſtivata .
Paſſiamo più in oltre alla proprietà de' cibi
con fare un diſcorſo intiero di tutto quello 5
che vi biſogna per un Jauto convite, e per
l'apparecchio di quello ed in tutti i nomi fi
ſcorgerà l'improprietà della lingua Toſcana ,
la proprietà della Napoletana : È per comincia.
re dall'apparecchio su la tavola nella menfa ;
quel ,> che cuopre la menſa , i Toſcani dicono
Tovaglia :
Ch'è nome trop generico alle mani., ed al
viſo : ma i Napoletani dicono ,
Lo Mesale :
Perchèſpiega ſolamente il ricoprir la meula ;
Per queſto è anco improprio .
Il Tovaglino ,
di iſpiegar la ſalvietta : ed è più proprio il
Per
re ,
Stojauocca , o salvietto .
Perché netta la bocca , e ſalva il petto ,
La Saliera , Pepiera ,
Diciamo qui,
Salera, Pepera :
Perchè non si dice Pepie , Sabie , me Pepe ,
Sale .
La Forchena ,
Di.
238
Diciamo ,
Brocca :
Perchè non a forma di Forc * ; non effendovi
traverſo , ma ben sì dall'effetto dell'imbrocca .
>

re , ſi dice più propriamente , dal prender con


impeto il cibo , la brocca . 1 piatti piccioli per
conſervar le false , o altri liquori d'intignere i
>
Toſcani li chiamano ,
Tannini :
Ch’ è nome troppo generico ad ogni coſa pic
ciola , e rotonda : ma qui li chiamano >
Sauzarielle
Per la ſalſa , che racchiudono ; ne occorre dar
taccia , che dicono , Sauzariello , e non Salzs
relli , perchè anch'effi dicono Salza , e non
salza , per fuggire due conſonanti . E per fede-.
re a tavola dicono ,
Prendetemi quella sedia :
E noi diciamo ,
Accostame sta seggia .
E per ogni parolina , vi è proprietà maggiore :
Accostame , non ſi può dir meglio, per ifpiega.
re la vicinanza più ſtretta , prendendo lafomi.
glianza dalle coſte , che ſtanno tanto vicine ,
i una all' altra . Dicemo in oltre : Seggia , e
non , Sedia , a diftinzione d'una ſedia piccola
dalla grande , che però non dicono,
Sediola ;
ma ,
Seggiola .
I nomi poi de' cibi ſono impropriiſſimi quelli >

e propriiffimi queſti : e per cominciar dal Pane:


queſto è nome troppo univerſale , che vuol dire
più propriamente vitto. Coſtui ha pen da man.
giare in caſa ſua : ma non addita la porzion
par
239
particolare nella menſa ,> e però dicono in Na
poli,
OM Pigliame na panella :
Che ſpiega la ſua parte più vivamente . Del
vino , dicono ,
Vin bianco , vin nero ;
Ne mai ſi vede il vino che ſia negro , ma
roſſo ; e ſi cava dal primo miracolo nelle noz
ze : Aque rubescunt Hydriæ , non già nigre.
scunt : E per queſto diciamo .
Vino janco , vino russo ,
La carne bollita dicono ,
Carne allessa :
dia
1
Ne så inveſtigare altra ragione , che dalla pa.
101
rola , allicio , ch'è parola latina ; perchè al.
dia
lecta , o pure dalla parola , elize , che pari.
mente è latina , nè merita tal vanto d'ametra
mento , allettando maggiormente l'arroſto , o 2

altro condimento , che però è meglio il dire :


Carne volluta
Per lo vollire , che fa dentro la pentola · La
It: carne di animale , nè tenero , come il Vitello ,
>

nè dura come il bue , chiamano ,


Carne di Manso :
Il che mi pare improprio : perchè quando il
bue è giovane , all' ora è più fiero che mai
non già manſo , e manſueto , e però è meglio
dir carne
De Jenco ,
S'è maſcolo dalla parola >, Juveneulus ,
carne
i; D'Annecchia ,
meine Si è femina , dalla parola Anniculus : cosi
inſegnandoci la lingua latina con maggior copia
211

00
di termini più propri, e più diſtinti .
1 .

Il
21
240
Il Galto of Innis ,
Dicono ,
Pollo d'India ,
O veramente
Gallinaccio ,
E li vede l' improprietà perchè il nome di
Pollo non conviene ſolamente a queſto gallinac
cio , ma anche a gli altri animali , quando fo
no piccini , o che ſia d'uccelli , o pur de' bru
ti . Pullus Hirundinis .; Asinan , Pullum
ejus, ma il nome di Gallo d'India a queſto
ſolo conviene , per aſſomigliarſi al gallo nele
>

fattezze , ancorchè più grande ; perchè le coſe


d'India ſono di grandezza maggiore , come le
noci d' India i faggioli d'Indla , ed altre ſimili.
Lo Piccione ,
Dicono pipione ,
E credo dalla voce inarticolata , che fa del pi ,
pi , come di dice degli urli de' Lupi , de' ruggi.
3 3

ti de' Leoni , de' muggiti de' Buoi , ee d'altri


fimili , mia è più proprio dire lo piccione , per
chè oltre il pi , pi , vi è di più quello ; Ccia.
ne donde vien detto pisciaso , chi ſi lamenta
ed è querulo , come par , che faccia quell'Ucel
lo , e non ſi dice , come è pipioso.
Le Focetole ,
Dicono
Becca fichi ;
Ed in queſto van di pari dal cibo , che le nu
driſce , ma quelle , che fono più grandi , e pid
· graſſe le chiamano ,
Ortolani :
Ne mai ho viſto , che fa paſcano , negli Orti ,
ove ſolamenre ſono erbe , ed è nome , che con
viene all'uomo, che guarda l'orto : lí palcouo ,
ben
241
bens) , finiti i fichi ‫و‬, de' granelli delle fiepi ,
perciò meglio vien detto ,
Focetole separole .
Lo Lepore ,
Dicono
La Lepre
Ne mai il Lepre . Non ſapendo, perchè ſolo
anno il nome feminino , e non il maſcolino :
E pare in oltre , che convenga col più cattivo
male , che poſſa avere un uomo come la le
>

pra : ma il dire , lo lepore , è più proprio :


>

Perchè , ſe dice Marziale che tra le carni è


la più faporoſa , ed a lepore , non lo diſtingue
in altro , per iſpiegare il lepore , che dalla pe
nultima breve , ſpiegando col lepore P eminen
za del cibo : Inter quadrupede Lepus.
Il Capone ,
Dicono ,
Cappone
Che par più toſto ſpieghino una Coppa grande
di Paviglione , che in Capone di mangiare
così chiamano da tutti .
Li Marvizzi ,
i chiamato ,
Tordi .
ſe attendiamo alla condizion di queſt' Ucello ,
ni pare il nome ſuddetto molto improprio : Per
hè Tordo , vuol dire propriamente , mezzo ftor
sito , e goffo ; e perd ſogliam dire di coſtoro :
Se ne va tordo , fordo : e più conviene a gli
Orli , che ſono tordi , goffi non già a queſt'
Ucello , ch'è molto accorto , e ſagace : ma per
che vengono dall'Africa per mare a goder Čli.
ma più dolce , riponendo, quaſi nocchieri nella
ſtanchezza , un'ala trà l' onde e l'altra al
>

Diz. Nap.T.II. L ven


242
'vento, come ſi ſpande la vela , fi chiamano più
propriamente , Marvizze , quali nel mare a
vezzi .
No puorco sarvaggio ,
E piùpropriodetto ,che ,
Un Cignale ,
Non avendo alcuna Etimologia proporzionata :
ma queſto nome lo diſtingue dal Porco dome.
ſtico , perchè è delle felve , e però fi dice ,
Puorco salvaggio .
No Crapetto . .

E più proprio in volgare , che


Un capretto :
Perchè vien dalla Crapa , e non dalla Capra,
ch'è parola latina .
Un Pastone ,
Che racchiude, o carne , o polli, o cofa fimi
le dicono
Pasticcie
E noi diſtinguiamo con proprietà maggiore il
Pastone dal Pasticcio : Perchè quello e di pa.
ſta sfogliata , ed è minore · Dunque è più pro.
prio , perchè diſtingue gl'individui con propri
nomi,
Lo presutto ,
Dicono ,
Carne secca ,
Forſe per diſtinguere dalla cotta , non eſſendoſi
adoprato fuoco a raſciugarla , e farla comeſtibi.
le . Variate ſorti di carni ſecche , come Salci .
ciotti , Mortatelle , Salami grofli , ed altre fi
mili , che pur ſono fecche col fale , e ſenza
fuoco , perchè non hanno il medeſimo nome ?
Dunque è più proprio il Presutto , comm une
a tutti .
li
243
Li Saucicciune ,
Dicono ,
Salcicciotti :
Ch'è nome diminutivo della salciccia , 'e'pur
ſono più groſſi, e pure è più proprio l'aumen
tativo , che diminuitivo .
La foglia a cappaccio , o foglia cappuccia
La chiamano
Cavolo ,
Il quale conviene ad ogni forte di Cavolo : che
però ſi dice in Napoli >

Cauli torguti , e cauli cappucci ,


Per diſtinguere gli uni da gli altri , e non di.
chiarano la proprietà d'esser cavolo con le fo
glie rotonde a guiſa di cappuccio 2, diſtinguendo
dalle foglie lunghe , e diſtele .
I condimenti poi delle vivande d' erbe ,> li
Spiegano univerſalmente .
Abbiam gustato sta mane una vivanda squi
sita col salato dentro . E qui finiſcono ; ma
un Napoletano cirà :
Sta mmatina m'aggio magnata na foglia ac. 70
cappuccio co na 'pertorina
" ,na perrinia
voccolaro, na sopressata , n 'annoglie , che me
>

nº aggio liccate le deta . Ecco la proprietà del


la pettorina , ch'è il falato del Verro, del Voc
colaro per quel che ſta attorno la bocca , della
5 e della anno .
Sopressara
glia , cioè ,; dentro
cioè, soprasalata
Poglia , o Pentola , che dir
vogliamo.
Le lasagnette delicate ,
Dicono ,
Bassotti .
E non hanno altra proprietà che deſler bassi
nel teame , ,non già comele laſagne , che ſono
L 2 al
244
alte nel piatto : ma ciò conviene tutto quel 1
ch'è baffo nel teame , e non iſpiega la qualità
del cibo . Anche la Favetta nel teame > come
s'uſa in Toſcana , ſi può dir Bassotta : ma cof
dire , Lasagnetta , ſpiegano la delicatezza de'
Bassotti , e la qualità delle lasagne :
.

Li tagliarielle
Li chiamano ,
Fedeli .
Ed ammiro chi vuol conoſcere la qualità di
tal cibo dalla fedeltà : quafi queſti cibi foli fuf
ſero Fedeli , e gli altri infedeli. Non vi è pun
to di proprietà : ma col dire , Tagliarielle
fi diſtinguono dalle paſte paſſate per la trafila ;
come fono i maccaroni h , e fimili , perchè ſono
paſte ſottilmente tagliate col coltello .
No sguazzetto ,
Dicono ,
Guazzetto ;
E forſe prendono la parola dal guazzate CO
me.il fiume, o torrente , eſſendo viva liqui.
da : ma i Napoletani vi aggiungono ndala si di
più , e ne cavano la parola ,
Sguazzare ,
Che vuol dire , godere un convito lauto , non
dandoli i guazzetti ne' paſti ordinari : Quella
S di più , oltre che par , che ti riempia la
bocca , lo diſtingue dal guazzare , che ſi fa ne'
torrenti .
S'accommodi un'insalata con olio, ed aceto,
Dirà il Toſcano ;
Conciame na nsalata co ľ voglio, e acito ,
Dice il Napoletano : e così è meglio detto no
usalata , che un'insalata ; perchè quando fic
gue nella parola N , ed s , caſca la vocale del
la
245
la parola ſeguente 2 e rimane la precedente ;
che però dicono i Toſcani lo: 'nsajare, non già:
l'infajare : 1 Olio poi , è parola pure latina
ed a
,
e l'Aceto non iſpiega un liquore acido,
gro , come , Acito ; non dicendoſi Acedo ma
Acido .
Dello frutta poi , la prima conteſa è nel
genere : perchè i Toſcani tacciano i Napoletanis.
che li declinano in genere maſcolino , dicendo,
che tal genere conviene all' Arbore , non ab
frutto , e però è mal detto , un pero che lignis
fica l' arbore del pero , ma ſi vuol dire , una
pera , che n'addita il frutto . Qui -che amn
miro più , che mai l'improprietà ; perchè , o
>

che diciamo la pianta , o l'Arbore , e ſempre


nella lingua latina , e volgare , ſono in genere
feminino , bæc Arbor , la pianta ; . Addunqu e
non si deve dire il pero , per dinotar l'arbore »
e la Pianta , ma la pera , come noi dichiamo,
le palme ,..
lá Vite , la
la pigna , la Cerza , la
fimili ?, ed i Toſcani medeſimi mai diranno , it
Quercio , il Vito , il Palmo. Oltre >, che si è
proprio della pianta il partorir le frutta , deve
declinarſi col genere feminino . Il frutto ben si,
deveſi declinare in genere maſcolino , come par,
to più ſodo ,2 e nobile del feminino ; che pero
anche i Toſcani, ſe ben dicono , und pera , ed
una pesca , dicono ancora un Pepone ed un
Limone : sicchè non devono riderli tanto , che
noi diciamo , no piro ', no pierzeco , no pruno ,
e così degli altri , perchè è più proprio il no
ftro dire , che il detto loro .
Venghiamo adeſſo alle frutta particolari
Lo pierzeco ..

Dicono
L 3
246
La Pesca ,
Ed è vero , ch'è frutto venuto dalla Persia
colà velenoſo , ed in Italia traſpiantato , per la
bontà del terreno , zuccherofo ; e ſpiega più
Pierzeco , che Pesca , che vuol dire più toſto ,
pescare , che la Persia .
Lo Mellone , ,
Dicono ,
Pepone ,
Ch? ê voce pure latina - ;: Pepo , Peponis , ma
Mellone addita la qualità del frutto , che rare
volte fra molti, si trova uno buono e però ſi
chiamano Mellune , cioè , tra mille uno ..
Lo Cetrangolo ,
Dicono ,
Melangolo .
Nè conoſco , la conneſſione . colla Mela , ma .
bensì col Cedro ; e ſe s' inneſta il Cedro alla
pianta di Mela , nin produce mela , ma s'in .
nieba alla pianta del Cetrangolo produrrà Cedri :.
Ecco evidente la proprietà maggiore ..
No Piro Bergamutto ,
Ha belliſſimo derivativo , perchè viene dalla
parola , Bergh , che vuol dire Pera', compoſta
col motth , che vuol dire , signore che però
in Turchia lo chiamano , Bergmot perchè ve.
ramente de una pera di- Signore, della qual dice:
lo Spagnuolo , Comer , y Vever : e tra Toſca .
ni non vi è queſta voce particolare tanto pro
pria di quella Pera . ;
Lo Gra nato ,
Lo chiamano ,
Melo granato :
E pur non ha conneſſione con l'in mela : ma ?
quando l'aveſſe",, che occorre ſpiegarlo. coin due
VO .
247
vogi', ſe può ſpiegarſi con una, e tanto propria,
che ſolamente a queſto frutto viene il detto più
conveniente ? E per finire il paſto , quel , che
noi chiamiamo ,
Annetta diente :
I Toſcani dicono ,
Stuzzica denti :
E la parola stuzzicare , puol dire propriamen
te muovere - a sdegno : ne può convenire al
derite , che non- fi adira , quando fi netta ,ma
più toſto- ſe ne compiace ; e però è più proprio
il dire , annetta diente ,
Or ſoppoſto per fermo , come se provato ,
che le voci ſuddette Napoletane , abbiano la
4 +

yera proprietà lontana dalle Toſcane , facciamo


uno, epiloghetto di quanto lie
cetto' nel convito
preceưente , che vi accorgerete del vero ... Che
ſarebbe ſe un Napoletano dicelle :
Stammatina aggio sguazzato con amico , e
m ' ha fatto accostare na seggia, a la tavola
che no era no mesale de sçianneng , e no stoia.
vucco nietto co na salera , pepera , zuccarera,
e vrocca d' argiento : na panella janca. co tana
ta sauzarielle , tagliate de presutto, sauciccio
4

ne , sopressate ; sguazzette ; pastyne , pasticcie,


no pegnato maritato co na fogliaia Cappuccio ,
verrinia , voccolaro ", pettorina , nnoglia , no
piezzo di Annecchia volluta é n' Auto piezzo
de Jenca stufata ; no piatto de lasagnette co
w

no Gallo d'Innia , e pecciune arrostute , e ne


Autro de tagliarielle co focetole, separole ; ca
pune , liepore , puorco salvateco ';" mørvizze ,
crapette; e pe mettere appetito na bellanza .
Iata ce acito , e vuoglio ; e po mellune , pier,
meche , pera berg amuste , cetrangola pe spre m.
mlar
41
248
mere , granate ce acqua , e zuccaro , e pe lue
semo n annetta diente .
Credo , che i Toſcani fi ſcoppierebbono delle
riſa , e toſto direbbono : che bel Covello è co.
ftui : o come parla ‘goffo . E pur di ſopra ſi è
provato , ch'è parlar propriiffimo . E fe i To .
ſcani raccontaſsero il ſudetto convito colla lor
lingua , parlarebbono impropriamente , come ſi
è detto .
Ridano pure'a lor voglia , che fe ' riſo vie.
ne dall' ammirazione , e l'ammirazione , dall'
ignoranza , ban ragione di ridere , non ſapendo
la vera proprietà delle parole .
Provato dunque per cinque diſcorâ non men
dicati , e ſcielti, delle Membra , degli Abiti
>

degli Ornamenti, degli Artefici , e de Cibi , la


1

verità della propoſizione ſoſtenuta , mi ſi può


>
dar licenza di provarle con alcune parole ſcelte,
degne to
oſſerva
ponderazione
di la varietà per raffodare ilvero
de' ,vocaboli dell' una , et
altra lingua , che ſtupirete .
La ventarola ,
La chiamano ,
Rosta .
La Vampa ,
Buldoria .
Le bone ,
Vajuolo .
Non so , perchè li debba dire >
Rostå , ( che
col nome folo par , che riſcaldi ed arroſta )
quello ſtromento , che fa vento , e rinfreſca ; e
"
non ventarola , che agitando l'aria , fa vento !
>
Perchè s'ha da dire Baldoria, quella fiamma
che avvampa , e non più tofto , vampa ?
Il mal commune , ch' hanno tutti i ragazzi
CO
249
come tributo della natura inferma , che proprie
tà ha nella voce Vajuolo , eſlendovi più , nel
el la parola , bone , pet Antifraſi, così nobil figu
CA ra , come la morte fi dice Itum , quia non
i Tetum , la Guerra , bellum , quia non bellum ",
>
To
Los
così diconſi , bone , quia non bone :
Quando uno cammina di lungo preſso al mu
* 10 , che par go che rada il muro Toſcani dia
cono ,
Se ne vd rasente , rasente . .

El E prendono la metafora dal raſojo : ma il Nax


and poletano dice ,
Se ne ry à rente , rente'
Con proprietà maggiore , perchè oltre la meta:
fora del rafojo , vi è la figura ,
toglie dal inezzo , come dal rasente , ische
Quando uno è dapoco , e di. cervello rozzo
fogliono dire i Toſcani ,
0 Oh come è goffo..
E poi tacciano i Napoletani, i quali dicono ,
Goffiare, o coffejare".
Quando vogliono dare la medeſima taccia , ma
per iſpiegare più propriamente il goffo , dicono
in Napoli ,
Comini e catammaro':
La qual voce deriva dal nome greco ", Catà ,
che vuol dire mezzo: merops , che vuol dire
uomo ch'è tanto , quanto dire, per“ iſpiegare
la goffaggine , Quest'' è mezz''uomo : e pare a
prinio incontro pare parola goffiſfima, e' per
7

che non l'ufano , ne' neno la conoſcono . If


0! medefimo dicono in Napoli di un balordo , co
12 me dicono in Toſcana :
Chista è no chiafeo :
dis Che:
250
Che deriva dalla parola Spagnola-, Ochefeo
che vuol dire 5, una cosa fea , e balorda .
Il soffiare ,
Dicevano i noſtri maggiori
Hiubhiare , oggi Sciosciare ; 1

E con la proprietà dell'azione , perchè appena


vi è una conſonante per ſoſtenere il verbo di
tre -Sillabe , ed è piena di tre vocali , e di tre
H ; ſicchè dal moto della bocca , che non uni
.

fce :ne labra , ne lingua con dir ſolo , Hiobhare, ,


par che accendano il fuoco mezzo ſpento .
Il liquefare ,
Quì diciamo ,
Squagliare :: -
Cioè a dire, una coſa quagliata -, e foda"; farla -
liquida , ponendovi prima la S, che : ſpiega il
contrario , come s'è detto di ſopra j.contento
scontento, ee -simili. E ſi fugge la parola lique..
fare 5, ch'è puramente, latina .
Quando di: Maggio , o di Giugno fi contur.
ba l' aria repentinamente con tuoni , e baleni ,,
e gragnuole , dicono in Toſcana :.
o che tenepesta si è -mossa :
Ma in Napoli dicono , .
Che Tropeja s'è posta ,
E la proprietà della parola , , Tropeja non può ,
eſſere migliore , perchè viene Revolu
>

parola
dalla tio, gre
instan .
ca , Trope ,, che vuol dire ,
tanea ,;. E la tempesta è propriamente delmare, .
nè ſpiega la forza della moffa , repentina delle :
nubi dell'aria .
E per conchiudere : con una parola di pelle.
grina erudizione : Il miniſtro della giuſtizia , i
Toſcani lo chiamano
Il Carnefice :
Che
251
Che parimente conviene al macellajo ; ma in
Napoli lo chiamano , ;
Boja :
Perchè i Popoli Boj della Provincia di Toſcana
nel giugnere al Po Annibale Cartagineſe , s'ar
reſero in un tratto come poco amici de' Ro
>

mani : e ripigliando queſti tutto l'Imperio ,


4

bo căcciati i Cartagineſi., diedero loro per gaſtigo


che quella Nazione de' Boj , fulle deſtinata a
far l' ufficio de Carnefici e da qui rimaſe il
ba nome di Boja , come oſserva Tito Livio de
Bello Punico ; e de' nomi ſimidine direi centi
naja , ſe. non temeſli darin
a chi legge :
Quando dicono dunque i Napoletani
Ventarola , Vampa, le Bone , Rente Ren ."
te', Goffiare , Catámmaro, Highhiare , Chiafeo, 2

Squagliare , Tropeja ; e Boje : -


ಆga
+27715 Non proferiſcono parole ridicole', ma proprie, , 3

Liga fignifieanti , ed erudite " , : che hanno la dignità


4

nella favella :
ORU Se dalle parole- vogliamo far paſsaggio a i .
leni
periodi", ne dirò alcuni chiari e domeſtici
che confirmeranno ſodamente la propoſizione
ma prima di annoverarli , : non vi rincreſca di
grazia d'udire quel , che tante volte s' è repli.
scato : perchè han tanto per male nella Toſca
na , che le parole Italiane per eſsere più pro
* .

prie nell' Italia , fi debbano allontanare dalle


2

insta
parole latine; e pure il Lazio diede la lingua in
Imay
Italia in Ariene ; o il Lazio , che ſta tra Roma,
?

e Toſcana ; e però , per aſsai che fuggano le


parole"-latine' , non poſsono far di meno di non :
replicarne molte , e molte anco nella Toſcana , :
pelle
tizia,
come chiaramente ſi ſcoprene? due' verſi ſeguen .
u , che ſono latini ; e Toſcani.
L 6 In
0
252
In vasto mare, in subita procella Invoco te ,
cara , benigna Stella .
Non eſsendovi altra differenza , che del V.
‫ ه‬,
nel ſecondo verſo, che in lingua latina è breve.
E per fuggire queſtº inconveniente , non dire
mo in Toſcana ,
Angelo , Pingere ,
Che fon parole latine , ma
Angnolo , Pingere,
Ed anco i Napoletani dicono ,
1
Agnelo ,' Pignere :
E quefto fia detto per un po di digreffione
per tornare alla proprietà de Periodi più triti
e più comuni .
Dice il Napoletano
Spenná ssd Piccione
Ed il Toſcano dice ,
Pela quel Pipone :
Ecco evidente la proprietà dell' uno e l' im .
proprierà dell'altro : Perchè il Piponé non ha
peli, ma penne : oltre che , par che dicono più
toſto , che ſi riponghino , non già levino ; per
>

chènon vi è la s, precedente , che ſpiega il


togliere ; così fi dice , proposito , sproposito
garbato , sgarbato e simili : e però è più
9

proprio il dire , spenna ssd Piccione , fpiegando


il togliere .Toſ
Dirà il cano ,
E' sdrucciolato per una corteccia di Popone .
E noi diciamo ,
E ' scřuliato pe na scorza de mellone :
Primieramente , sdrucciolare , che comincia eon
5
* l'aſprezza di tre conlonanti , non iſpiega la ca.
fcata fuave ,, come avviene a chi caſca in tale
OC
253
occaſione ; e più toſto precipitoſa tra balzi , che
fuave nel piano , come lo sciuliare ; il che par
tanto dolce , che il fuono iſteſſo della caſcata 3

par che lo dichiari . In oltre , la Corteccia , e


mal detto della qualità del frutto, ch'è propria
della Pianta , ma scorza è ben detto , che pe
rò non fi dice in Toſcana cortecciate quella
2

Pera , ma scorzate quella Pera ,


Questa Carozza m'ha scosso per tutt'oggi.
Dirà il Periodo Toſcano ': ma in Napoli fi di
rebbe :
Sta carrozza me ha introntolejato tutt' oje.
Il dire sta , e non questa , non è errore , per
chè anco eglino dicono sta mane , e poi vo
gliono , che ſia errore , il dire sta sera ; CO
me dalla mattina alla ſera vi fuſſe obbligo can .
ciar linguaggio . Carozza è mal derto , perchè
6
vien dal carro , e non Caro , e però è meglior
detto , Carozza ; Il dir poi , ntrontolejare ,
fpiega per eccellenza il proprio del rumore pre
cipitoſo , ed interrotto dalle ruote , dalla voce
ntro , ntro che fanno i fallo , come fanno i

tuoni dell' aria , che noi diciano Trooni 7

lo ſcuotere , conviene ad ogni moto , che ſi fa:


Il tuti' oje è più dolce del tuttoggi , per mul.
>

tiplicarſi le vocali , e fuggirfu palprezza delle


conſonanti .
La caſcata nel fiume fi direbbe in Toſcana :
Se n'e, ito già al frume ;
Ed in Napoli direbbero ,
Se ne ghiuto per l'acqua abbascio .
H dire , ito , è parlar latino dal verbo , eo ' ,
is , ivi , itum quell' V , di più lo fa volgare ,
e più dolce : Il dire pe , e non per , l'uſasio
an
254.
ancora i Toſcani per fuggire l'altra conſonante .',
Pregate pe' morti Il dir poi , pe l'acqua . ab.
bascio , non ſolo ſpiega l'andar giù al fiume 9
che può ſeguire if calo , che caſcando , non va
da giù, ma : fi falvi in qualche ceſpuglio , o
cannente ; e però ſpiega più propriamente ler.
ferfi affogato nell'acque, precipitandolo al bar
ſo ; çon dire ,pe l acqua: abbascio own
Dirà il Toſcano ,
Picchia quell'uscio , apri quell' uscio :
Ed in: Napoli dicono ,
Tozzola sta porta ," spaparanza sta porta ,
La parola , Tozzola, ch' è verbo frequentativo,
ſpiega la frequenza nel battere , non fermandofis
al primo colpo ; e vien dal 'verbo ; Tozzare., o
* cozzare , come fa la Capra , che replica il coz
zare coll' altra : Il dir poi , Apri quell'uscio
dal moto delle labbra ; par che lo chiuda : ma
il dire , spaparanza sta portà , par , che l'apra
parlando ; e vuol dire " , - aprila in modo tale ,
<
che ſian pari le porte aperte conegual paran
za ; aprila tutta , non mezza; e propriamente
fi ſpiega con una ſola parola : Perchè col dire
ſolamente apri , può intenderſi mezzo , o parte --
di eſſa :
Se n'è calato per l? appennino di Santa Bar..
bera
Dicono i Toſcani ; ma qui fi dice
Se n'è. sciso pe lo pennino de Santa Var.
verhoo
Il calar per una via ; chepende ; non è tanto
proprio, quanto lo scendere che però non fi
dice Lucifero se ne'calo dal: Cielo ; ma scese
dal Cielo , paleſando il precipizio : E quell' A ,
e quel P , non sò a che ſerve ; mentre ſpiega
più
255
toſto l' altezza , che la caſcata , e diſcera ;?SI
si
dice poi Varvera , e non Barbera ", non ſola
mente per fuggir la parola : tutta latina ,ma per
>

imitare le prime lingue del mondo , conie l’'E


brea che non ave . il B , e lo cangia in V : Co.
sì la Greca , che pur lo proferiſce per [ V ,
Vasileus in :.vece di dir Basileus : così la pa.
gnuola , che non dice , Tabacco , ma Tavacco. .
Di modo , che 'l' dire ,
Spennasto Piccione .
sciuliato pe na scorza de' mellone .
Stà Carrozza m ? introtoliato tutt'oje ..
Se n'è ghiuto per l'acqua abbascio .
Tozzola sta, Porta..,
Spaparanza sta porta .
Se.nè sciso pe lo pennino de Santa Var..
vera
E fimili periodi , che tralaſcio per fuggir la
lunghezza , ſono più proprj in lingua Napole
tana , che nella Toſcana : E ſe la favella quan
.

to è più propria , tanto più fpiega , eperfuade,


per conſeguenza tant! è più degna : , ne vien di
già raſſodato il ſecondo Capitolo per. iſtabili.
mento do propoſto Problema ...
plan Si cava in oltre : la perfezione della lingua
dalla varietà de' vocaboli , acciocchè il cuore ri
manga più perſuaſorcon molti termini, che con
uno . E qual lingua è più ricca di Anonimi ,
.

ché: la Napoletana ? Cavatelo <da alcune parole


ſeguenti , le quali', quanto più ſono baile , ed
ordinarié, tantopiù vivamente ſpiegano la vao
rietà del dire :
Dirà il Toſcano",
L'o dato un pugno
Ed il Napoletano direbbe ostati
L'Aga
256
L'aggio dato no punto
No sgrugnone ,
NS socozzone ,
Nò sciacqua mole ,
No mostaccione .
Mira quanti vocabolt , e tutti propri . Sgrugwo
ne dal Giugno percoflo Socozzone , da quel ,
5

che fa il cozzone eol freno attorno al morſo


del Cavallo ;
Sciacqua mole dall'effetto della percoſſa
che fa uſcir il ſangue dalla bocca , e prende ſu
bito da sciacquare ;
,
Mostaccione dal mostaccio , che ha ricevuto
la percoſſa .
Adunque non ſono folo propri, ma parimen
te copioſi nel favellare .
L'ho dato uno schiaffo ,
Dicono in Toſcana : e qui direbbero ,.
L'aggio dato nd schiaffane ,
NO boffettone ,
No pierzeco apreturo ";
NO garofano a cinco frunne ,
No sic respondes Pontifici ,
O to laggio buono cresemato .
Offerva quanti vocaboli propri , Amplificazioni ,
Derivazioni', Metafore , Alluſioni ; e che ſi può
dir meglio ?
Schiaffone ,
Che ingrandiſce lo schiaffo , ecco l' amplifica
zione ..

Boffettone ;
Ecco la derivazione dalle bofe del viſo , che
fi gonfiano per la percoſſa .
No pierzeco apreturo ;
Ecco la metafora d'una coſa propria allaimpro.
pria;
257
pria ; perchè ficcome nella peſca aperta vi ſono
di dentro quelle righe , cosi fi veggono ſegnate
su ' vifo dallo ſchiaffo .
No garofano a cinco frunne ;
Ecco la ſomiglianza , rimanendo nelle guancie
i ſegni delle cinque dita .
1. No. sic respondes Ponrifici ;
Ecco l' alluſione allo ſchiaffo di Criſto ,
L'aggio buono cresemato ·
Ecco il fimile dello ſchiaffo nella cresima .
E qual arte Rettorica potrebbe aggiugnere più
alla naturalezza del parlare Napoletano con
varietà , ed artificj di parole ?
Uno , che mangia aſſai , lo chiamano ,
( Gliotto ,
Ne dicono altro ; ed un Napoletano direbbe ,
Gliottone ,
Si Cannerone ,
Canna de chiaveca ,
Leccardo
Cavallo de Trojan
Sparafunno ;
E tutto ſpiega per eccellenza , sì per ingrandi
mento di quell? One , come le ſomiglianze
Canna de chiaveca , o fogna 2 che dir von
gliamo ; perchè ſiccome la fogna il tutto divora
per la bocca , così il goloſo per la gola ;
Leccardo dal leccare , chi è meglio detto del
lambire , ch'è puro latino , e viene dal lecco
della vivanda ftropicciando colle dita tutto il
piatto .
Cavallo de Troja , perchè tiene uno esercite
di cibi nella pancia .
" Sparafunno , perchè ſe lo ſtomaco sparato
ed aperto , non ha fondo così un Paraſito di
que.
1

258
quefti par , che non abbia fondo. ig come foſſe
sparato , tanto divora .
Un disonorato
Il chiamano ,
Becco
E va bene ; perchè allude alle corna ; nè lo
ſpiegano con altra varietà di nomi : ma in Na.
poli dicono ,
Becco -d'Innis ,
Poteca a doje porte ,
Mansia , mancia ,
Chianta fasule ,
Pignato chino ,
Frontede cauzaturo,
E tutte ſono figure mirabili di replicazione con
varietà di nomi $
Non fit contenta del Becco :
ma vi ſoggiunge d'Innia ; per dimoſtrare ver
gogna maggiore : eſſendo le coſe d' India più
grandi come le noci ., caftagne ; e fimili ; ch'è :
tanto quanto dire gran cornuto :
Poteca a doje:porte';- per additare , che quan
do il marito entra per una porta , P adultero
We ne và via psr Paltra -
Mancia , mancia : perche vive di reali
però diſſe :grazioſamente, uno Spagniuolo
Los cuornosíson come lo dientes, chal salir
dan dolor , y despues sirven por comer : cioè :
che 'I corno è come il dente , che quando na .
sce , dole ;, e poi quando è cresciuto , serve per
mangiare
Chianta fasule, perchè li frutti di queſte ſe,
menze , han forma di cornetti che noi dicia .
mo cornicelli ..
Pignato chino, perchè non ha biſogna disppor .
. tare
259
tare il vitto in caſa trovandolo nella pentola a .
ſpeſe del proprio onore :
E per queſto diſſe, colui :: lo. campo.co lo no .
re mio .
Fronte de cauzaturo : perchè le 'I calzatojo
GG. fa di corno , il diſonorato lo tiene nella fron .
te . Non sò fe ciò fi poffa dire più vivamente ,
.

copioſamente , e variamente ,
Uno. Ippocrita , che vuol fare dello: ſpiritua..
le , lo chiamano , ,
Bacchettone ::
Il che mi pare improprio : perchè la bacchettaj,
quando è grande come ſpiega quell'one , è .
di
ritta , è coſtoro van ſempre col collo torto : e::
3

pur dice il Napoletano più propriamente , e va


riamente gr
Cuollo stuorto ,
Cuollo de mpiso ,
Roseca paternuostre , $

Sacco di ostie ,
Faccia. de zaffarana ,
Chè fpiega: variamente di ſtupore : perchè l'apar
piccato -tiene il collo torto...
Rofeca pater.noſtre ,, perchè baciano così ( pelo
ſo la corona , é par che rodano i pater nostrii.
Sacchi di ostia , perchè fi communicano così
ſpeſſo indegnamente , come poneſſero, l'ostie in :
UN SACCQko .
Faccie di zaffarana , perchè tengono il vise
>

giallo pet parer ſanti, come degl' ippocriti lo


diffe Criſto » Exterminant faciem : suam . Un : 2

uomo di poco talento , dicono ,


Com'è da poco-costui .
Ed in Napoli lo chiamano 2.
Tammurro ,
Cacer
260
Caccialo a pascere ,
Chianta malanne ,
Arre ca jammo ,
Ha de lo Cavallo de Cristo ;
E turti queſti vocaboli fon chiari , ed in tanta
varietà , non hanno di biſogno di ſpiegazione .
Di prove fimili potrei addurne mille , ſe non
temele dar noja ; e chi oſſerva il parlare ‫و‬, ben
fe ne accorge .
Spicca parimente la varietà per l'imitazione
de' linguaggi Ebri , Greci , Punici , Turcheſchi,
Tedeſchi, Spagnuoli , ed altri .
7

La Roa catalana ,
E ' preſa dalla parola Ebrea , Rua , che vuo }
dire , strada , come in Franceſe rue .
Catarchio ,
Cioè flordito , è parola greca , dal catarre, che
Itordiſca la teſta .
Ncignare .
Che vuol dire , vestirsi di un abito nuovo
dice S. Geronimo , che in lingua Punica ſi di.
ee , Enceniare, ſu quelle parole dell'Evangelic
Encenie fakte sunt
A je fellusse .
Vuol dire , dai denari , e così dicono i Turchi,
che le monete le chiamano Fellussi .
Trinc lans,
Vuol dire , ubriaco, dalla parola Tedeſca , Trincb,
che ſignifica , bere
Ferrajuolo ,
E' parola Arabica dal Ferriare , che in lingua
loro vuol dire circondare , come il Ferrajuolo
sirconda il corpo . .

Alcanzare ,
Arrivare , e molte altre parole che ſono ſpa
gnon
261 .
gnole , com'è noto a tutti . Ecco dunque che
per,
la verità de' ſinonimi , de vocaboli 9, e del
le lingue , eccede la lingua Toſcana notabil.
mente .
Diſcorriamo adeſſo del quarto Capitolo dell'
amorevolezza , e vi accorgerete dal parlar natu
tale > che vi rubba il core con tante parole
amorevoli . .

Schiavo patrone mio . Te so angario , ee per


angario. Spacca, pesa . Me te cošo a filo dup
pio . Coreciello mio . Schiecco de sto.core ;
Mussilio mio bello . Bené mio , frate mio ,
E cento di quefte parole , che riconciliano amo
re , e per conſeguenza più perſuadono il cuore ,
che è il fine della più degna favella . Però vi
ſono ne' nomi , tanti diminutivi,
Titta, Tonno , Ciccio , Pizo , Ciommo, Micco,
Ciulla , Tolla , Popa , Tenza , Belluccia ,
Rita ', Ritella , Tella ,
E cento , e mille , per dinotar tenerezza col
diminutivo nel favellare . Corne dice S. Paolo
Filioli mei , Abba Pater , ch'è tanto , quanto
>
dire tra noi altri . Tata , nominando il Padre.
E con tanti diminutivi ſpirano amore , come
anche talora , ancorchè rariſſime volte fi uſa
in Toſcana , e quando dicono il diminutivo di
fa
Domenico , lo chiamano Becco , e li fanno .
vore , di farlo naſcere ſotto il Capricorno .
Per queſto ogni un canta in Napoli fin dalle
faſcie , e come difle un gran Perſonaggio Ro
mano : Tre coſe hanno connaturali i Napoleta
ni ; Cavalcare , Sciacquare e cantare : Da
bei Cavalli di Regno , dall acque limpide
e fresche , dall'amore , ch'insegna la musica:
Perchè Amor musicum docet .
Can.
-262
Cantano i Ragazzi , i Marinari , i Vittorini,
gli Artegiani , gli Agricoltori , i Bottegai , le
Fanciulle , le Donne , e tutti : e lo fan volen .
tieri , acciocchè perſuadano il ſenſo interno .
Quindi è ( il che è coſa degna d'offervanza)
che i Frutta juoli particolarmente ed altri
acciocchè perſuadano di comprar le frutta , le
vendono cantando : Perchè il parlar cantando è
più efficace , ed amoroſo a perſuadere un cuore.
Uva 'ngoleca a sidece cavalle lo ruotolo .
Fico trojanelle e mosce a duje tornesi lo
ruotolo .
E le note fono le ſeguenti , sol , sol fa , fa mi,
mi , mi , rè , colle prime bianche , e crome ,
e l' altre brevi , e ſemicrome .
E tal perſuadere cantando , viene dall' amore,
oſſervando la naturalezza ſenz'arte , dall ' amore
della lingua , -ed in neſſuna altra Nazione vi è
queſt' uſanza ,
Si ſa parimente , che l'efficacia del perſuade.
re procede dall' amplificazione . E qual lingua
amplifica maggiormente , quanto la Napoleta
2

na ? e per conſeguenza più perſuade il cuore ,


ed è più degna :
Laſciamo l'arte , ch'è 'l ritratto , ed appi.
+
gliamoci all'originale , che naſce colla natura
nella gente ordinaria , che ſenza artificie veru.
no ſi ſcorge chiara la pruova :
Se vi faranno nel Porto molti Padroni di
Barca di varie Nazioni , i quali invitano i pal
ſaggieri a veleggiare , il Padrone di barca To
ſcano , dirà folamente
A Livorno , 'a Livorno .
Il Genoveſe , à Zene 7 A Zena .
Il Palermitano , a Paliermo, h Paliermes.
II
263
Il Meffinele , a Messina , a Messina . Onde
effi non dicono altro per eſortare al viaggio .
Il che è più toſto fignificare il porto , che per
fuadere l'imbarco . Ma il Padrone di barca Na.
poletano comincia a dire ,
o bene mio , che bella Galera sparmata sim
mo sette lejune , che nće gliottimmo sso mare
in quatto saute , volimmo iré a fa li caudare.
Mira , che applicazione · La Filuca , Galera,
.

Gli uomini , leoni , il mare , un becchier d'ac


qua , le giornate , salti . E tanto dice, ed am .
plifica, che perſuade l'imbarco : cominciando
Col bene mio , per dar principio all' amore , e
dando fine al caldajo , per conchiudere col go.
dimento .
Vedrete in Firenze nel mercato vecchio , che
i contadini tengono innanzi le frutta per ven
derle a compratori , ne dicono mai parole , a >

fine di perſuaderli altro , che 'l puro nome del.


: le frutta ; e nel mercato di Napoli , o quante
>

amplificazioni, e perſuaſive .
Ceuza a prunella ,
Fico senz ' vuosso ,
Taglia , ch'è ' KSSO ,
Percoca d ' Arienzo . .

E pure le celza non Tono mai tanto grandi


E
quanto le prugna .
Nè mai trovaſi fico , che aveſſe posso .

Nè meno ogni «cocumero, che ſi taglia, è rosso.


Nè tutte le Peſche ſono d' Arienzo i
+
Ed il Napoletano amplifica con dire ſempre
il meglio naturalmente , acciò che perſuada i
compratori a comprarli .
Anco nelle beſtemmie di primo moto per
impazieniza , più per iſcherzo che per vedere il
ina .
264
male , le vanno grazioſamente amplificando . Se
dirà il Toſcano >
Il mal' anno che Dio si dig :
Dirà il Napoletano..
Che te vengono mille malanne , mascole , e
femmene
Per alludere a ' multiplicare il numero colla pro
le feconda ,
Che te vengano mille malanne collo fidecom .
misso : acciò non fi poſlano trasferire 1ad altri.
Che te vengano mille malanne co ,la farina
appriesso .
E queſto l'inteſi io colle mie proprie orecchie ;
е domandando del ſenſo >, ch'io non intendeva ,
mi fu riſpoſto : Quando marcia l'eſercito ſenza
vettovoglie , e farina , fi disfà in poco tempo :
ma ſe va appreſo la farina , fi conſerva colla
>
: munizione , però vogliamo che durino li
mal' anne . Mirate per corteſia , dove giunge
la naturalezza dell' amplificare .: che con mille
altri detti potrei provarlo :
Per queſto i Napoletani ſon chiamati, Squar
cioni, perchè squarciano , e dilattano la veri.
tà coll' amplificazione , é quel chę ſtarebbe ri
ſtretto nella pura narrazione , coll' amplificare
vengono più a paleſailo, ed a perſuadere , ch'ě
il fine del favellare , che fa più degna la lin
gua ; perchè più perſuade' colla Rettorica natu
Tale ' amplificando , che narrando ; o per dir
meglio , per dir la diffinizione della Rettorica
con maggior arte , Dicit apta ad persuadendum .
Conchiudiamo finalmente col quinto capitolo
nel dir' ſentenzioſo della favella , é conſiſte prin
cipalmente con triplicato modo, de translati
delle metafore., e de proverbi, ne' quali più
pro.
265
propriamente , c fuccintamente ſpiega l'ingegno,
fi ſpiega , e perfinde l'atto interno .
Oſſervate i ſeguenti traslati , ancorchè pa.
chi , che li vedrete chiari .
Assoccia mautune .
Tenaglia franzese .
Comme è arcivo .
Che grasso de suvaro : ↑

Cuorpo de veretate .
Lo soccurzo de Pisa.
Te l'aggio conciato 'n cordovana .
Stù nietto comme vacilo de varviere
C'è robba a pietto de cavallo .
E migliaja di queſti translati , tutti propri , e
fignificanti,
Il zoppo , lo chiamano , assoccia mautune
perchè le camminaffe per una ſtanza de' mattoni
inuguali fatta di freſco , col piè zoppo , che
caſca più alto dell'altro , coll' impeto , e pelo
del corpo 'l'uguaglierebbe , con torre la fatiga
all'artefice per appianarli . 2

Tenaglia franzese , chiameranno un avaro',


che sempre toglie, e mai dona ; e quando
non si apre.
s'apre,
rubbar
mai per altro che per e :
vi aggiungono poi franzese , come più soda ,
se tenace .
Comm' è arcivo , dicono di uno accorto , per
che il Re Arcivio era astutissimo nel conosce.
re gl'inganni de vassalli .
Che grasso de suvaro > dicono di coloro ',
che recano qualche nova di contento , poi nul.
la vi è vero , perchè la nuova par grassa ,
poi leffitto è secco , com' è il sughero .
Cuorpo de veretà diranno di un bugiardo ;
perchè quando esce fuor della bocca , tutto è
Diz. Nap . T.M. bu
| 266
bugia , e la verità la tiene in corpo , ne si
palesa
Lo soccurzo de Pisa , fi dice di quel , che
ajuta l' amico , passata l'occasione , come av .
venne alla Republica di Pisa ', dopo il giogo
del vassallaggio .
Telaggio conciato ' n .cordovava , vien det
to di chipercuote malamente un altro con
fatti, e con parole , e con varj strapazzi , sic
>

come la pelle di cordovana per divenir più


gentile nella sua concia , passa per tormenti
maggiori di ogni altra pelle.
Stá nietto comme a vacilo de varviero, ſpie
ga quel tabe stimato da tutti cox grande
splendore , e poi non ha un quadrino >, come il
bacile di barbiere tutto luminoso , e senza sa
} Stanza dentro , me men dell odore per la po.
>

litezza, come ne gli altri vasi con liquori.


Nc' è robba aa pietto de cavallo , ſpiega il
contrario del detto precedente , ch'è tanto ric
CO , come il torrente grosso, che quando inon
da , và fino al petto del Cavallo .
Veggaſi dunque le è copiofa di translati la
lingua Napoletana con tal arte , che quaſi non
fa parlare ſenza traslati .
Che direm poi delle metafore fatte tanto
connaturali , che talora par, che sdegnino la
proprietà ignuda per veitirla ingegnoſamente
colla metafora , acciò a dichiari , che la favel
la umana fi diftingua dagli animali : perchè è
parto dell'anima razionale · Da quefte peche
argomentino gl'innumerabili gerghi, e inetafore
del popolo lontane, dall'artificio.
LN casa de mpiso non nommenare chiappe :
Per inſegnarti, che non si deve discorrere di quel
di .
267
difetto in conversazione , del quale vien mac
cbiato uno de circostanti
Dice to zelluso , non joquammo * leva cop.
pola ;
Acciocchè ognun fi guardi di parlar con altri
di che pecca :
Ne stà provisto , comne a leparo de coda .
Ciò di dirà a colui, che sta scarso di peli neta
la barba .
Lo velluto è deventato mase :
Per dir ſotto Metafora , che ha il mal france.
se, essendogli cascati i peli dalla barba, e dal
capo .
Pare , che poca a lo juoco de la coriola : .
Così ſpiegando la natura de doppj e simular
tori', che quando credete di averli in pugno
avete fuora , come avviene appunto in que
sto gioco de Zingari, i quali quando lo fanne,
dicono queste parole. Ch' è dentro, ch' è fuora.
Arrassate Caudara , ca me vigne : fi dice a
quel tale., che vi riprende a un difetto , ch'
egli ba , introducendo la pentola rinta , che
parli colla caldaja ritinta .
Che me singhe' arrobbato senza capezza :
Lo dichiarano per uno animale tanto inutile
che ne men vi voglion perdere un poco di cao
nape :
Dio manna descuotte a chi ? tha diente :
Quando ſi vede taľ ora chi ha buona occasio.
5 ne- d'assequir quel , cbe brama , e non se ne
>

są servire .
'N casa de sonature viene a fa matinate :
Paleſa l'accortezza propria , che non si fá ina
gannare
CO
in quella professione , che n . è pratie
,
ed esperimentato . A
M 2
268
A chiappe viene pe fune :
Spiega il medeſimo con altra somiglianza.
Tra cricco , e crocco , e maneca d'ancing ..
Allude allo ſteſſo : perchè tutti tre fanno ux
mestiere di rubbere .
Lo marisolo secuta lo sbirro:
Lo dicono quand' uno ha il torto , e parla in
modo , comeavesse ragione .
Piglia la via de miezo, ca non cade :
E ciò dicono per insegnar ne' negozj fuggir
gli estremi :
Neoppa a lo cuotto acqua vollut&
e
Quando si lagnano, e per colmo sopragiugne ung
disgrazia maggiore
É fe nella succintezza delle metafore laconia
che ſpicca tanto l'ingegno in perſuader l'in
terno con periodi , chi non ammirerebbe l'ar.
guzia di tanti motti in due ſole parole?
Meza festa ,
Spienne , e frije . .

Arre , ca jammo .
Sfuje.come anguilla . 1

Cammina , come a Grancio .


Scioascila , ca vole .
Porta pollastre .
Scopa nova .
Mo te nfenocchia .
Straccia velluto .
Auza do ponte •
E cento , e millo motri ſimili a queſti con al.
tiſſimi fenfi , tutti proprj , e foccinti , che per
ſuadeno il vero .
Se voglion dire , che uno ecioco d'un'occhio,
lo chiamano meza festa : quando appunto i
Bottegai non aprono tutta la bottega come
ne '
269
ne giorni feriali , ne la chiudono tutta , come
le feste di precette : ma l'aprono mezza , e
l'altra riman chiuſa per riverenza delle feste
di divozione . .

2
Spienne , e frije : ciò ſi dice , quando uno
crede d'ingannar" l'altro ed entrambi rimana
gono ingannati, come fa il Zingarò , che vena
de la padella ſtagnata , e nel frigere fravide
ch'era tarlata ; come fe parimente chi la paga
colla moneta falsa , ed allo spendere fi accor .
ſe, che non correva .
Arre , ca jammo , li riſponde a colui , che
avrà tacciate il compagno di animale, perchè
arre , fi dice ad vi vil giumento , e li foggiu
>

gne , jamme >, per ricordarli , che egli non è


+
Salomone , ma tien piſteſſa taccia :
Sfuje come anguilla ; quando per piccioła
occafione nello ſtringere l'affetto , se ne va via.
Cammina corna a grancio : Spiegano l'inabi.
lità di chi fa qualche profeſſione , e ſenza far
profitto , sempre va indietro .
9
Sciosciala , ca vola : per palefar che non è
ftabile nelle promeſſe , ma per ogni soffio d'una
parole , come piuma se ne vola .
Porta pollastre :fidice de' mezzani d'Amo
re , che han per ufficio di portar selo i regali
ma non goder: l'amante . .

Scopanova : allude a chi comincia a gover


mare , che fa gran rumore e non ispazza la
5

Stanza ; tutto il contrario della ſcopa vecchia ,


che -netta col filenzio , e con quiete.
Mote "nfenocchia ; è uno avviſo di non fár
ti ingannare colle belle parole , e ftimar dolce
l'amaro come fa chi vende il vin cattivo ;
che per farlo parer buono , ti da prima a ma
M 3
270
sticar un finocchio , acciò non conoſchi il di.
fetto .
Straccia velluto : è taccia , che fi dà a co.
lui, che vuol far del gentiluomo ben veſtito
ma è un ſervitore', che ſi pone gli abiti del
padrone , quando sen vecchiº ; e per queſto si
stracciano in un tratto .
Auza lo ponte : queſto fi dice degli oſtinati ,
che non ſi laſciano perſuadere , perchè non
danno il paſſo all'intelletto per lo ponte della
ragione ..
Or chi il credeffe mai ) . che in parole cost
fuccinte ſi racchiudeffero così proliſi penſieri
per iſpiegare , e perſuadere l'interno ? Adun ..
que nel dir metaforico , e succinto., ſpicca per:
eccellenza la dignità della lingua Napole
tana -
Nella ricchezza poi de' proverbi , ch'è il
quinto capitolo, mi pae, che veramente ecce
da tatte , non che la lingua Toſcana . Ele
ir ſavio : Salomone ne ſcriſſe tre inila credo
fenza, fallo , che la lingua Napoletana notabil.
$

mente, tal numero trapaſſi ; perchè non vi è


mgionamento di qualſivoglia maniera che
argutiffimi proverbi non vintrecci , ed in tan
ta abbondanza., che due bell' umori giocarono
una volta a dir proverbj con pena: di pagare ita
Regno, quando uno dopo l'altro ſenza prender
tempo s'arreſtaffe ; e quafi per un'ora continua
ſenza fallar mai , ſempre ne differo ; fi che ogn?
uno può credere , che fuffero migliaja , e la mi
nor parte di quei , che fi dicono con maturo .
penſiero nell' occaſioni del favellare , perfuadens
do ,, ed inſegnando feimpre con laconici,penſieri:
con .
271
i concetti del cuore propagati dalla lingua per
jſpiegar l'interno ,
Ecco i proverbj de' precetti politici alle Co.
rone , ed a ' Potentati .
Ad arvolo caduto accetta accetta •
A cavallo magro Dio manna mosche :
Se sabbruscia la casa de lo vecinos, curre
co.l'acqua a la casa toja '.
Nè tanto doce , ch'ogn’uno de zuca, nè tan .
10 Amaro , ch? ogn' uno te sputa :
Allonga la viage va a la casa..
Ama l'ammico co lo vizio sujo .
5 Ammico mio cortese , comme aje le ntrate ,
accosì fa le spese .
Faje li cunte senza. I oste :
Consiglio de vorpe , dammaggio de gatline
Oh felici quei Principi , ch' oſſervalfero nel
governo quefti precetti Politici , poichè non
precipiterebbero al ſicuro gli Stari , ed i Re.
gni. Chi non fi accorge , che quando un Prin .
cipe ſta in piede come un arbore fiorito*, fron
zuto , e fruttifero , ognuno ſi ricovera forro - di:
>

lui: ma una volta2 , che casca per mal gover.'


no de miniſtri , che lo coltivano , ogn'un vie
ne con la Scure , e chi ne tronca un ramo ,
chi un'altro , perdendo le Fortezze, e gli Stati i
ed i Regni ?
Anco le mosche de' piccioli Potentati morde
no e ſucchiano il ſangue d ? . cavallo dia
magrato ; ma fe egli è pingue , e forte , fi
ſcuote', e ſi riſente , e tutte fuggono , e volano.
Talora ſi veggono le corone de' vafſalli:
tradite , e non fi accorgono , che se il vicino
ha la fiamma , pad venire a sua casa , impa.
rando di ſpegnerla col ſangue
MA
de craditorio
Per
37
Perchè non fi ammaeſtrano dall' eſperienza
che l'amarezza del ſoverchio rigore ha del tie
rannico 9 ma la dolcezza dell' immoderata fa .
miliarità , fa succhiare arco il sangue , anzi
eſtinguere il ſangue de'più congionti per ſangue.
Bisogra essere maturo nel consiglio, ma-sol.
decito nelle esecuzioni , e non allungare i pen
fieri per non finirla mai , fenza giugnere a c2.
fa a far , ch'altri vi alberghino .
Si diſgraziano talora i più intimi familiari ,
perchè con troppo libertà dicono il vero
non prendono il documento , che per virtù es.
> .

senziale si pud soffrire un vizio accidentale ,


Un Principe savio per conseguire un fine !
deve pensare Aa i mezzi 7 se son proporzionati
alle sue forze . E non imprendere una spesa
intolerabile , faziando il volere ſenza far con .
to , ſe l'olte , anzi il nemico lammette .
E' consiglio delle volpi Padular nelle in
prese , perchè ad altro non mirano , che
succhiare il sangue del vassalli .
Tutti i fuddetti precetti par che ſiano uſciti
dalla penna di Ariftotele nella ſua politica ,
quando fi leggono nella lingua Toſcana , come:
s è oſſervato da gl' intendenti e pur non
fon di ſentenze ma di racconti , E perchè
. i

non ſi ammira la lingua Napoletana " , che per


proverbi già detti inſegna il medeſimo, con in
ſegnarci proverb; ?
Imparino in oltre i corteggiani į documenti
della corte da proverbi Napoletani , ſe voglio..
no bene governarſi
Quanna li molinare: fanno. a punia , Strigre:
li sacche
a

..
Cuorue co cuerve non seocacciano l' uocchieri
Chi
Chi mangia li pecciuntde la corte , no va
perzì le penne .:
Ogn uno mágnia'a lo piatto sujo :
Meglio è oje 1 uovo ', 'che craje la gallina .
Qwanna' te se promette bo porciello , e
curre co lo funeciello :
Chi veve matino , si perde lo- fiasco , non :
perde lo vino.
Chi chiajeta licca .
Chi vole la carne senza uosso " , accatte pår .”
mone .
Attacca Paseno ad dove ve lo patrone :
Appila , ca esce feccia .
Queſti proverbi ſolo le fi: offervaſſero
ſenſi de gli aviſi interni , ſpiegati dalla line
gua Napolitana , farebbono un perfetto curteg.
giano .
La prima coſa , che for devė“ oſſervare nella
corte è riverire i privati e se talora fres
>

di loro vi è disparere ; non bisogna dimostrar


pendenza più ud uno , che all' altror: poichè
dopoi saran d'accordo ett rimarrai col.
sacco -VÓTO :: perchè ti fi dà la colpa delle 10."
To conteſe , e perd chiudi: la bocca , e non fa
vellare .
Tanto meno devi intricarti de diſpareri de'
Principi del ſangue ; tra fratelli, tra figliuoli ,
tra fpofi , --tra parenti ; perchè fart , come i cor.
vi , che sono buoni a cavar gli altri, -ma tra
di lor gracchiano , e non si feriscono
Per queſto deve essere il tuo pensiero a man.
generti solamente nelgrado , in cui ti trovi
e non distender la mano al piatto altrui, fe
poi non vuoi" , che maltro di caſa ti dia ſu
le giunture; ie ti pereuotaM :
L
'S So.
274
sopra rutto non supprender la cura delle
facoltà de padroni coxaffiti , arrendamenti ,
ed altri negozi: perchè la copia de cibi ri
fa ingojare i piccioni, ma finalmente renderai
con tue pene anco le penne col dorso di 01.029
e colle penned
? "argento
Averti parimente non rifiutar le mercedi.
de padroni colla speranza di aver cose mag
giori .
Perchè se si sdegna il principe perde il.
presente , ed il futuro: talvolta impenna l'ali,
o per un male ufficio , o put per la disgrazia.
del padrone ; perchè l'uova non sempre divienn:
se ne vola, e perdi.
pollo ; e se pur divenisse , se
Puovo , ed il pollo...
: Per queſto non devi far disegni, che la
grazia offerta cresca. col rifuturla : perchè è
purtroppo volubile , e fuggitiva la grazia , che .
ha offeriſce nella corte .
Lega dunque l'occasione , ancorchè rasserth
bri piccola, accid-non fugga : perchè almen ,
goderai una volta una porchetta a tavola per
cibarti , se non puoi riempirti la dispensa .
Queſto sì , che bisogna esser sollecito nelle .
Vacanze , e non curarsi , se il beneficio ha la
pensione : E fe per bere buon vino , si perde
il fiasco : fi vede chiaro , che colle istanze. ,
e
-replicate dimande, se non si può aver. tutto ,
il piatto , sempre si lecca , e lambisce quak,
che sapore : ed il tutto fi può afſeguire con la
pazienza . Ed è ſciocchezza il penſare , che nel.
le Corti si possa aver la polpa senza reder:
milliossa di patimenti .
Il maggior patimento è l'ubbidire a padroni
contro ragione : Il che non deve farfar con dan
no
275 ***
no evidente del pubblico , e del fuo Signore
nelle coſe però ſoſtanziali anzi fcufarli , e sfug
gire , ſe non vi è intrinſichezza di ripugnare :
ma in certi pochi capricci , e fodisfazioni ordi
narie non fi ha dá contender col padrone a
darli del contrario la ragione , ma eſeguire
quanto egli ordina , e brama turto , che venga
>

il danno , che- fia di poco momento per acqui-.


ſtarſi da lui benevolenza , e ci penſi poi. egli
se ligando il giumento nella campagna , ven
88 il lupo ad un tratto , e lo divori .
Per renderſi poi amabile - il corteggiano , fit
oſſervi dir sempre il bene , ed il mak tacerlo :
perchè la borte insiro a tanto , che rende il
vin chiaro, si tiene aperta , ma quando viene
alla feccia, è di mestieri orturarla
Or chi potrà negarmi , che ſe un correggia
no offervaffe quanto fi è detto , non rimarrebbe
felice ? Ne Tacito potrebbe dir mai meglio per
iſtruirlo : E pure un Napoletana del Popolo ,
naturalmente parlando colla ſua lingua , fenza
penſarvi punto , ne' proverbi già detti il tutto
inſegna , e dichiara , per iſtabilire la mia pro
pofizione , che nello ſpiegar ſentenzioſo , e Tuc
cinto , è argutiſlimo , ed efficace a perſuadere
un cuore , per far , che la ſua lingua sia la .
più degna .
Sol mi fi può opporre, ( il che non va tra
laſciarlo ) che i funili fudetti tal' óra fiano bale :
fi , com'è appuntoi la fomiglianza del porto : ;
.

ma a queſto riſpondo , che ne' proverbj s'ha


riguardo a documenti per tutto ilPopolo , non 7

all'altezza de' fimili , come fe Salomone .

delle fanteſche che ſtropicciano il mufo di


millaltri fimili pur balli , intendendo ſolamen
M te
2765
te ſpiegare il vivo , e 'l vero ; ancorchè i To
ſcani per iſpiegar un , che parla , e, parla affai ,
ſenzaconchiudere nulla , fogliono: dire ; Fa co.
me la coda del parco che sempre si aggira
e mai annodas. E tutto , che il fimile. lia bara
fo , il proverbio è molto proprio , e grazioſo
Riman dunque, conchiuſo , che i proverbj. Na
poletani: di ſopra derti , altamente iſtruiſcono, i
Corteggiani .
Imparino per Terzo tutti i mortali da' pro ..
verbj Napoletani a menar buona vita non fol,
morale , ma criſtiana : e li accorgeranno , che
per fuggire i: ſette peccati mortali , con due
proverbj per peccato , apprenderanno altiſſimi .
documenti .
Guardate da cavallo de na walla .
Meglio sulo , che male accompagnato .
Quefti due proverbj: inſegnano a fuggire la: Sle ,
perbia : perchè:con, ſuperbi non ſi può trattare,
tirano de calei a tutti , e mette conto lo ſtar
più toſto ſolo , che aver pratica con coſtoro ,
2

A gasta , che lecca cengene , non : Le fidare: 1


la farina
Non vaga scauzo obi semmona spine,
Ecco la condizione degli avari, non potendoli !

fidar di lui il ricco , con darli a; negoziar la


farina della ſua ſoſtanza , mentre divora la ces
2

nere: anco de' poveri . E non è meraviglia poi


che viva infelice , raccogliendo mille punture:
di timorofi : penſieri : mentre: femina fpine delle:
ricchezze .
La femmena è comme la castagna ; bolla de
fore , e dinto ha magagna ,
Né femmena, ne tela , a lumme de cannela '.
3

Quefi. due proyerbj fan.fuggire. la lussurias,


Per
277
Perchè fe conſideraſsero ſotto quela bellezza
eſterna , quante frodi , ed inganni vi ſi aſcon .
dano , non vi ſarebbero tanti laſcivi amori : e
però per conoſcere le loro imperfezioni , non2

biſogna mirarle con mendicari lumi della pal


fione nel bujo dell'ignoranza , ma di giorno.
con chiarezza del vero , e ſe di: notte con la
lucerna , e. luce della verità
Lo cane arraggiato nce lassa lo pilo
Cavallo caucenaro cchiù ne leva , che ne da:
Ecco . P Ira : perchè con la vendetta mordendo.
il proflimo , ci , laſcia il pelo delle proprie fa
a’ bravi , agli Avvocari , alla Corte :
finalmente
, con tirar de calci a tutti con
l'infolenze , tutti fi avventano contro di lui
ed ognuno cerca di far. ſeco alla peggio .
Chi gliotte sano , more affocato
Bona vita , é tristo testamiento ..
Così fanno i Golosi : divorano quando hanna
il bene.... e l'ingojano - turto intiero , e sano in
una volta, ... poi loro manca il bene, e foi muo :
.

jono della fame nan penfanda, aha lor famid


glia ; e che per empire in vita la gola , non
hanno poi , che laſciare nel testamento :
Tu faja comme' anda cano de Portolano .
Se vo cacciare duje Hogchie pe ne - cacciare
mrio a la compagno.. ·
Qui Guvede la naturalezza degl' inuidiosi , che
non poſsono godere del bene altrui , e latrano
come cani invidioſi, quando altri voglion go
dere del proprio bene e non fiaccorgono ; che
con l'invidia fi fan danno maggiore ; perchè
credendo cayar un occhio al compagno , ſeine
cavano realmente due, acciecando in un tempo
l'ani,
278
l'anima , ed il corpo " : perchè il corpo fa ma
cerá , e l'anima ,
Maccarone sautamein canna .
Tengo ‫܂‬li
.‫ ܐ‬panne a chi vde A natare ,
i Ecco finalmente deſcritta la condizione degli
accidiosi : I quali ne men vogliono diſtendere."
la nano per prendere il cibo , ma vorrebbero
che li faltaſse nella gola : E ſe qualche amico
fr ſommerge fra l'onde de travagli, "non vi er
pericolo , che fi metta a nuoto per falvarlo
e gli baſta tenere i ſuoi abiti tra le fponde ,
portarli a caſa per ſuoi intereſſi . Qual più per
fetta morale potrebbe deſcrivere un eneca ? E
qual piùperfetto Criſtiano potrebbe ammaeſtrar
$ . Tomaſo , che un Napoletano del Popolo
S.
con detti proverbj , mentre -inſegna fuggir tutti
i peccati ?
.

Mirate dunque, s' è vero , che per 19. altezza :


de' fenfi , e fuccintezza delle fentenze ft- rende
degna , ed eminente la lingua Napoletana .
Vi ſono ancora ne'proverbi , documenti me
dicinali per viver fano , e conſervar la falute .
Zwoccole A.
; e cappiello , ' e casa a Sant? :
niella :
Non carrecà troppo l'arcabuscio, ca schiatta.
Aje buono chino lo sacco
Piscia chiaro , e fa la fico a lo miedeco .
Poco parole , 'e caudo de panne , non fect
maje danne .
Meglio è sudare , che tossire :
Non se pò avere grieco , e cappuccio
Se vwoje lo buono , magna co la gatta :
Carne fa carne .
Pane , passe , e vi comme passe :
Non
279
Non te pigliare collera , ca lo zuccaro va
Caro
Cucorecik quanno. si viecchio , non vale
cchive .
Eccovi un Galeno laconico , che ſuccintamente
v inſegna a conſervar la ſalute , quafi con tanti
Aforiſmi , imitandofi la ſcola Salernitana .
Chi ba riguardo ad, abitar in buon aria ,
come quella di Santo Agnello , don
e dimantenere
ibi capo el piede asciutto , de si trae .
l'umidità , vive sano , e con perfetta .. salute ::
Però i Frati Zoccolanti , che abitano per ordi,
nario in luoghi di buon'aria , e tengono i 200
coli , el
e cappuccio ſi veggon ſempre con si
buona ciera Nel mangiar poi , bisogna essen
temprato , e non mangiar a.crepa pancia CO
me si suol dire:. Perchè col caricar troppo la .
stomaco , scoppia la vita : ma empirsi come
il sacco , nè tanto calcare , che si scoppii , nè
tanto scarco , che non si regga in.piedi : Così
fi fuggono lo crudita , che fanno far l orine
torbide , e mal cotte , e si fan chiare , e con
Corte , che ti funno bur'ar ,del medico: Non
biſogna poi fidarsi delle stagioni negli abiti ,
nelle coverte ma considerars i tempi copa
renti, e più tosta assicurarsi col caldo, che por-.
<

si a rischio del fredde :: perchè il sudar non.


fa danno ma. il rossire danneggia al pestos
ed al pulmone. Nel ber vin, generoso , bisogna
esser tomprato : perchè cok ber troppo greco ‫و در‬
accende il sangue , ed in venir la febre , bio
sogna vender talora anche il cappuccio aki
medico , ed a medicine per curarsi. I cibi
>

non siano di erbe , e frutti a tutto pasto ,


quali non guata il gatto , ma di carne , e di
pec
pesce , quando è proibira la carne : Ed avvër:
tir su’l principio dell’ infermità con far dicta
con mangiar solamente pane , e passi : perchè
con lastinenza ,, e digiuno ;‫ و‬lo stomaco può
e

concocere i mali umori , non applicato a cibi :


Che però de Romani diſse Galeno , che Mor.
bos superabant jejunio . E ſopra ogni altra co ..
ſa sabbia riguardo all'animo nellº interno :
Hon prendendosi colera , che accende la bile
perchè il male va al currege fæ venir la fec
bre , che come dice Avicenna , è un calor die
sordinato acceso al cuore • Febris est inordi .
#atus calor accensus circa cor . E poi per ri..
ſtorarlo , e rifanar la febbre vi bisognano Elet .
tuarj , manus . Christi , Giuleppi gemmari
Sciroppi di buragini, e simili medicamenti :
dove per tutto : entra il zucchero : e quando
val caro , non mette conto alla spesa .
I ſudetti amnaeſtramenti per la falute sige
tendono per ordinario nella Fanciullezza, Ado.
leſcenzia , Virilità , e principio della vecchiaja ,
non già , nella vecchiaja decrepita '; poco
nulla giovando a ſanar l'infermità della veces
chiaja eſsendo la vecchiaja medeſima, infermi.
tà , come inſegna ? Aforiſmo della medicina :
Senectus ipsa morbus est : Ed è un male, che
quanto ſi và più innanzi; ſempre fr peggiora
nioltiplicandoſi i mali ſucceſſivamente , or colla
toſse , or con catarris or colle diftillazioni , or
con l'aſma , or con la ſciatica , or con le goto*
te ; con le vigilie ; inappetenze s abbagliamen
ti, fordezze , e fimili e ſopra tutto con la :
debolezza . E queſto G ſpiega con l'ultimo
proverbio , prendendo dal gallo la ſomiglianza ,
il quale fino alla vecchiaja col ſuo lieto canto
pro

1
283
proferiſce quefte note , Chicberecht : e quande
è vecchio con le ſue roche voci cangia le no
te , e tutto meſto , e fioco , più fofpirando
che cantando , cangia verſo , e dice , Cucorect
E ſe '' Franceſe , e ' Gallo per eſſer l' uno .
è l'altro naturalmente furioſo , e guerriero , cre
derei non ingannarmi , fe per iſcherzo dicelli >

che quel famoſo Franceſe Capitan generale al


noftri tempi , non men guerriero , e furioſo
che proſperoſo , finchè giunſe alla vecchiaja fá
chiamava , Mansà di Chichri : il quale nella
vecchiaja , deponendo l' armi potea chiamarſi
Monsù di Crucà , per avverarſi il proverbio , che
quando uno è vecchio , non vale più .
Conchiudiamo il diſcorſo de' proverbj co'do
cumenti ſpirituali
Chi pratteca.co Lo. Xhoppo , noape de l'anno
zoppecd .
Chi lassa la via vecchia pe la nova ,spise
so ngannato se trouvd ..

Ammore, e tosse , dove sta se conosce ..


Jetrate nnanze , pé non cadere arreto :
Chi ntroppeca , e non cade avanza de
cammino ..
Tanto và la lancella dintro a lo puzzo ,
cbence lassa la maneca .
Musso de porcielle , spalle di Assniello , &
avrecchie de mercante .
Chi troppo la tira la spezzai,
Non te pigliare li penziere de lo russo .
Non te mettere fra lo Stantaro.n.e: la portai
Chi guarda la robba soja , non fa latro
nesciuno .
Curte spisso , e amicizeja longas. .

Rer menar vita ſpirituale , ee perfetta , baſtereb


be
be offervare i documenti ſuddetti, e fi giungereb .
be in un tratto alla perfezione : Perchè S. Pao.
lo inſegna : Re&tos facite gressus vestros , ne ,
claudicans , quis erret! , ed appena ſi ritrovè.
un Giob , che tra perverſi foſfe buono poiche
il male eſempio di chi zoppica fa zoppicare.
Nè bisogna ritorcere i sentieri dritti, ed er .
dinarj de buoni per trovarne migliori con le
stravagange dell' asprezze de? monti , d'immo..
2

derate mortificazioni, e profondità delle valli ,


9

cangiando l'umiltà in bassezza , e diltà ; ma.


deve camminare per la via battuta e piana
per non effere ingannato , come l'inſegna S.
1 Giovanni : Omnis vallis implebitur , omnis
mons , collis bumiliabitur, erunt prava
in diretta , o aspera in vids planas ..
¿ Si guardi ancora d'affettar la bontà nel folo
eſterno, con aſcondere le paſſioni interne , per
che può far quet , che vuole che l amor si
>

conosce si è di se stesso , o di Dio , non po:


tendoſi celare , come lå tofle ; ancorchè l'amor
proprio , o di Dio, ſono ripugnanti , non po
tendofi ſervire ,-ediamare in , un medeſimo tem .
pe i ſuddetti Padroni. Non potestis duobus Do., 1
minis servire .
Faccia parimente buon fondamen to nell'umi.
lità , se vuol , che l'edificio spirituale , dal
vento della superbia rovinato non sia : Perchè
chi da ſe ſteſſo ſi gitta a terra , non può calcar
con Tim de venti : nè fi può refiftere alla
horea della divina potenza , concedendo ſola.
mente a gli umili la ſua grazia , non già a' ſu
perbi ; Perchè Deus superbis resistit, humilibus
autem dar gratiam .
Queſto motivo d ' umiltà fi- deve particolar
men
283
mente prendere ,, o dall'imperfezioni veniali per
la noſtra debolezza ,, 0. dalle tentazioni gagliar
de , fuperate con la grazia Divina ; perchè non
è cascar propriamente, ma inciampare per cam
minar pisaspedito, nella via dello spirito ,
risorgere più snelle senza le passate imperfe
i zioni : che perciò diſſe il Savio je Septies in.
die cadit justus , resurget .
E ben vero , che bisogna fuggir sempre loco
casione di cadere : te fidarsi della propria
virtù , ancorchè più volte gli sia riuscito bene:
perchè un vaſe di creta non è al caſo per atti.
gner Pacqua dal pozzo : e tal volta, rieſce , fi.
nalmente si rompe il manico e saffoga , e li
fommerge . Queſto inſegnò S. Paolo ,quando
diffe : Habemus thesaurum in vasis fidtilibus
La mortificazione poi de' sensi è la più ne
cessaria per la perfezione contentandofi di
>

qualſivoglia cibo ; ſolamente per nudrirl ; ne


facendo caſo di quel che fi , dice contrario al
proprio parere , per attender folamente all'ac
quiſto delle ricchezze delle virtù come fa
il mercatante , che attende ſolo al guadagno
non curandoſi di quel ., che ſi dice : e soppor .
tando.o.con pazienza , qual wil giumento , ogni
soma ,.e flagello ; imitando David il quale
diceva per non lasciar mai Iddio : Ur jumen .
tune factus sum , apud te , 6 ego semper tecum :
Mas osservi > che la mortificazione non
debba essere indiscreta , ne tirartantola.cor.
de della balestra , che si rompa : percbè bise.
gua talora lentaria come fe quel Romito 1

che Ichterzava con .. ‫ܐ‬la Pernice , diſſe quel caccia .


tore che ſe ne ſcandalizava ; e ſcarico -la bale ,
ftra ,,mentre che leço favellava , che non la
len .
284
fentare , e colui la lento , riſpondendo , che al. 1

trimente ſi rompeva : perchè ogni coſa bifogna


fare a fuo tempo : E ripigliò il Santo , così
dobbiamo far noi con lentar talora il rigore
con lecita ricreazione ; inſegnandoci iF Savio :
Tempus Aendi , tempus ridendi.
Per camminare in altre nella via dello spiri.
10 , non bisogna mirare a i fatti d ' altri , ma
solamente se stesso : mentre la Morte ſta pron
ta ogni momento per recider la vita con la ſua
fálce , e non far come il Roſſo mentre che
andava ad eſsere appiccato, fi prendea penſiero ,
che il pollo nello Tpiedo , non fi brucialſe ; E
3

però diceva il Profeta come viatore, che cammi.


nava alla morte. Nelle vie delle mie azioni
miprendo penſiero di me ſteſſo , e non degli
altri , ed indrizzo i miei piedi per morire oſser
vando i divini precetti Cagitavi vias meas ,
O converti pedes meos in testimonia tua .
Quindi talord avviene“, che col prenderci
i pensieri , che non ci toccano, ci frapponghita
mo tra due amici , o parenti peri disunirli coz
riportamenti, e quelli non si disuniranno pun
to ; ma si aventeranno contro i disturbatori
della Pace', e della loro unione , e vi rimare
ranno ſchiacciati , come il dito , fra la porta
el trave ; con una guerra continua, come gli
empj : perchè, non est pax impiis', O viam
pacis non cognoverunt .
In fatti bisogna vivere in vit& tale , comé
sempre il ladro volesse venire a casa , per rui
barti dall' anima i tesori , e, non giudicar al
tri , ma guardar te stesso , con serrar bene le
porte della casa dell'anima e venga poi il
ladro : quando li piace : Così m'inſegna Cri
fo
285
fto . Si sciret pater familias qua hora fur ve.
niret , vigilaret utique , non sineret perfo.
di domum suane
Per chiuſa finalmente del compendio della
vita , bisogna frequentare i sacramenti della
confessione, e communione : perchè confessanda
boat
1 si spesso , fa spesso i conti con Dio ,
7
se

monet a sufficiente per pagare i debiti de pecca


ti passati con la penitenza ; e non farlo una
volta l'anno ; ponendo a rischio di dimenticar.
si molte partite ; ed anco fare i conti spessi a
giatamente fedendo , ſe ha ſoldi de' meriti vir.
tuoſi per poter combattere col Re del Cielo nel
punto della morte , ed impadronirſi della fortez.
za del Paradiſo , inſegnandoci il Redentore : Quis
Rex iturus committere bellum contra alium
Regens : non -sedens prius cogitar , si habeat
T sumptus ad perficiendum . E per combatter si.
curo , biſogna ancora armarsi ſpeſso con la com
munione , della quale dice la bocca d' oro : Et
Dominici Altaris celestis armatura . E con
queſti conti spessi, s'accerterebbe dell' amore ,
ed amicizia lunga con la visione della Gloria
nella caſa di Dio 2, ricordandoci il Real Profera :
Domum tuam Domine decet sanctitudo in lone
gitu dinem dierum Ed ecco un bel trattarino
della vita ſpirituale , compoſto , non dal Padre
Granata , o dal Taulero , ma da un Napoletano
del Popolo.co ' ſuoi proverbj ſuccinti , e ſenter.
ziosi : si che ſcorge quanto sia eminente la
-9

lingua Napoletana , ed abile a ſpiegare, e per


ſuadere il cuore nella multiplicità de' proverbj 3

quali arricchiſcono i . Principi di documenti


Jolitici i Corteggiani deila' Prudenza nelle
2

arti , i Criſtiani della vita morale , e ſenza


cel
286
colpa , i deboli de procetti medicinali , per vi.
7

ver fani, e tutti gli uomini degli ammacftramen


ti ſpirituali per condursi al cielo, ſenza adoprar
altr arte , che la pura naturalezza nel favellare.
E primadi der fine al ragionamento , mi fia
lecito' dir di vantaggio , che la proprietà del
nome non procede dall'Autore della nazione
baſtando fol dire , è buono , perchè così lo di
ce il Toſcano : ma dall'etimologia , che ſpiega
>

il termine , quando particolarmente deriva dalla


lingua del Lazio , che diede la lingua latina a
' Europa imitando
tutta Italia , e buonaparte d'
la , non già effeguendola per farla volgare .
Perchiè cibarri della mattina a diſtinzione
della ſera , che ſi chiama cena , s' ha da dir
Desinare i come si dice in Toſcano e non
pranzare , come dice il Romano ; derivando
queſto termine della parola latina , Prandeo :
non eſſendovi altra etimologia nel desinare ?
Forſe perchè si dice dal Toſcano ? E queſto è
fondar la proprietà nell'Autorità , non già nell'
Etimologia , onde trae l'origine . E di queſti
come si
e simili eſempi ve ne fon centinaja >

è detto . .

In oltre la lingua per eſser propria , non tie


ne autorità di cangiare , e alterare i nomi pro
pri delle Città , come faranno i Toſcani , che
chiaman Milano , Melano , e Napoli Napole :
che però nel derivativo ftimano errore il dir
Napolitano , ma Napoletano , come più volte
ho ſcritto per compiacerli : così parimente il
caftigare i nomi propri del Paefe ; ftimando er
Tore il dir- Biaso , com'è ſcritto al Battesimo ,
ma deve dirsi Biagio , perchè voglion così .
Ed a queſto proposito mi fovien coſa gra
zioſa
287
ziofa d'uno Avocato , che voleva far del TOC
fcano , avocando contro di un di Napoli , nel
>

Consiglio , che si chiamava Biaso , è ſempre


diceva Biagio. Finito il ſuo diſcorrere , 10c
cando a favellare all'Avocato contrario , ii qua
le avea caro , che non si decideſse la cauſa
f
e non l' avea mai interrottol, mentre parlava
colui di Biagio ; diſse , eſsendoci poco ſpazio da
poter ragionare per eſsere ſcorſa quasi l'ora :
Signori io non poſso riſpondere , le prima non
ſi parla contro del mio Cliente , che 'ho da di
fendere . Soggiunſe l' Avocato Fiorentino ;‫ ܪ‬che
fofte fordo , mentre io ragionai tanto a lungo ?
Replicò l' Avocato da Napoli. Nel voſtro ra:
gionamento di chi voi parlafte ? Diſse coluì
favellai contro il voſtro Cliente Biagio . Queſti
conchiuſe dicendo ; eſso si chiama Biaso , e
non Biagio ; ſe volete parlar contro Biaso
cominciate da capo , che vi riſponderà a ſuo
favore e così con un rifo di tutti termino la
cauſa , ſenza votarsi , come l' Avocato di Biaso
desiderava .
E per aggiungere all' Avocazione la ſentenza
d' un caſo ſimile , mi ſovviene : che andando
al patibolo un povero fentenziato , vi era un
Padre , che 'l confortava toſcaneggiando: E per
chè sera preparato con alcuni motivi preri da
varj nomi più frequenti , come dice Antonio
> >

Francesco , Pietro , e fimili: Gli domando del


ſuo nome : ed il condannato riſpoſe;" Mechiam .'
mo Pascariello. Confuſo il confortatore per non
eſſer preparato a tal nome : ſi riſolle finalmente
di dirgli :: o te felice Pasqual mio caro , oggi
sci convitato a banchettare , e cibarti dell'A
gnelló Pasquale nel Paradiso . Soſpirando ri
ſpo
288
fpole l'infelice : A patre mio raggio ditto ,
ca me chiammo Paschariello , e non Pasquale ,
6 me spesarria de sto banchetto.ca jejuno pe
oje . E così la Tragedia per un pochetto in
Tragicomedia trasformofli . Per iſcherzo fia det .
to , ma ſi cavi , che la proprierà de' nomi pro
pri, e Città non dipende dall'autorità del To.
SCO , di nome ſon Partenio per difeſa della
lingua della mia Partenope . 1
Conchiudafi dunque , che la lingu. Napole-:
tana , e per la Dolcezza , e per le Proprietà ,
-

e per la Varietà se per ĽAmorevolezza


per la Soccintezza ſia più degna , e perfetta
della Toſcana.
A quanto lin ora ſi è detto , mi. fi può op
porre , che ſe la lingua Napoletana è sì perfet
ta , perchè non ſi è riſpoſto con la lingua Na .
poletana , ma Toſcana
In oltre , che vuol dir , cke gli Oltramonta
ni , e foraſtieri volendo apprender la lingua Ita
liana non imparano la Napoletana , ma la To
ſcana ? Aggiungaſı , s'è vero il detto d' Ariſto
tele : Bonum est , quod omnes appetunt : Men
tre tutti ambiſcono più la lingua Toſcana , che
la Napoletana , quella farà più buona di queſta.
Alla prima difficoltà è facile la riſpoſta --
Perchè ſe un maeſtro vuol dichiarare allo ſco.
lare i Poemi di Virgilio , o di Omero , non li
dichiarerà in lingua latina, o greca , che non in
tende , ma in lingua volgare , che già poliede:
E mentre s' ha da paleſare particolarmente a'
Toſcani L'ECCELLENZA DELLA LINGUA
NAPOLETANA , e che la lingua Napoletana
>
fia più eminente , e perfetta della loro fi ha
da inſegnare queſta verità con la lor lingua:
ac
acciocchèi più facilmente fi capiſca , per non far
nuova dichiarazione del linguaggio per paleſare
il veto , che s' inſegna":
Alla ſeconda difficoltà , che par forſe maggio-.
+

re , ſi riſponde ancor facilmente : Che i fora.


fieri apprendono ſempre quel linguaggio ove
più han da far la reſidenza. E perchè per ordi
nario , riſiedono in- Roina, e paſſano per la To
ſcana apprendono quella , come la migliore ,
più uſata nella Corte di Roma, ov” è tanto nu
mero di Prelati , Cardinali col Pontefice , per
laſciare i Gentiluomini , Cortèggiani ,e Mercan
tanti Toſcani , che ſuperano tutte le Nazioni .
Per queſto in' Napoli , ove riſiede sì numerofa
la Nazione Spagnuola + , tutto che abbiano la
lingua fi enfatica , non parlane Toscano , ma
Napoletano ; e per non effer Napoli Città di
paſſaggio a' foraſtieri , come la Tofcana ), ap
prendono più quella , che queſta : Tanto piùi
che il parlar Napoletano ſi diſtingue-, come in
tutti gli altri linguaggi, tra la Nobiltà , e la :
Plebe : E ſe ponderiamo il parlar nobile Napo
derano , è un parlar molto polito , e gratiſſimo
á chi l ' aſcolta , togliendo ſolo afprezze la
gorga , .e certe voci ſtrane de Toſcani : che pe
>
TÒ è parere commune de bell'ingegni che 'I
..

Tallo , еe Marino , Soli del Ciel di Napoli ,


non ſcriſer' in lingua Toscana , come il Boca
caccio , e 'l Dante , ma in lingua Napoletana
nobile , e ſollevata , con buona coltura ben si ' ,,
> >

per fuggir le voci della Plebe come fan paz.


ticolarmente nelle Spagne , eſſendo più nobile ,
e degna la Caſtigliana E fe gli efempi pre
4

detri fon portati non dalla nobiltà ma dalla


>

plebe , èſtato per convincer conN argomento a


Diz . Nep.T.IL fore
290
fortiori : che fe la popolare , e plebea st
perfetta , che farà della nobile, e ſcelta:? Ed
-

anco per autenticare il vero , che la perfezione


della favella , dal dono della Natura. ' lo riceve
più , che dall'arte .
La terza difficoltà , che pare il nodo Gordia .
no indiſſolubile , fi ſcioglie con la Penna ,.ch
è la ſpada dello fcrittore , con le ſeguenti dife
.

fc . Il dir , che tutti ambiſcono la lingua Toe


.
>

ſcana ', come tutti ambiſcono il bene , non è


affunto . reale.. Adamo ſolo ricevette da Dio la
favella , ficuramente buona: Perchè cun &ta, que
fecerat , erang valde bona:: ma fi diſtruſse.com
tempo, e particolarmente in Babelle fi disfece ,
e diviſe nella Torre .

Nè men può dirſi fol.


buona la lingua Ebrea con quel friuolo detto 3

che ſe in denfa ſelva fi laſciaſse, un Bambino ,


latta te, e col latte di una fiera ,> ( comme av .
venne a Romolo fondator di Roma a cui fu .
Balia una Lupa ) lattato , forse favellarebbe
con lingua Ebrea , come la più buona , e per
fetta. : che però il Verbo. incarnaro , eſemplar -
d'ogni bene , favello con quella : ma ciò est
gratis di& um ſenza prova : perchè fe. la favella .
dall" udito ſi apprende : che però , chi: naſce
ſordo , muto fp rende ; anco il bambina , adulto
farebbe muto ; ed il Verbo , incarnato per pale .
farſi uomo vero , favellava con lingua Ebrea
non per la bontà deHa. lingua , ma perchèdal.
la Madre , e Giofeffo , ch'erano. Ebrei , fin dal .
le faſcie l' appreſe , non volendo far pompa del.
la Divinità con la lingua dello Spirito, fanto .
univerſale a tutte le Nazioni , intendendola
ognuno nel ſuo linguaggio . Quando audiebat
unasquisque lingud. sua illos Toquentes, e quel
ha foto era buona , non già l'Ebrea . Quell' al
.

ferir , che Tutti dichiaran. fol per buona la lin.


gua , perchè Tutti lambiſcono 9 come Tutti
ambiscono il bene : Quel , Tutti": ha biſogno
di ſpiegazione : perchè os intende di Turre
le Nazioni , e l'eſperienza inſegna il contrario,
effendo. Tut te compartite. nell'Alia, nell' Africa,
e nell'Europa 2 oltre il Mondo ſcoverto dal
Colombo : È Tusti favellano nel natio linguag.
gio , loro : o pur s'intende per la parte più nu
merofa ., e la lingua. Ottomana farebbe la mi
gliore , come, più nunieroſa ,nel vaſto Impero :
Oppur quel. Tutti s intende: per : 1? Italia ; e
non si deve: dir turti , eſsendo appena una md
no di tutto il corpo del Mondo della quale la
Toſcana può dirſi Dito piccino : E pur non
tanto , limpido , che non abbia avuto biſolegno del
la Cru ſca o
.. Si, che il dett d' Ariſtote che
Tutti ambiscono , il bene , s'avvera in ogni lin
guaggio bramando Tutti il più nobile nella
lor Nazione , come s ? è detto della . Caſtigliana ,
e della più civile , e nobile Napoletana , difen
dendo io . così: consì chiare, ragioni la lingua
naturale , chefugge l'arte , per ſoftenere a for
siori , la bontà , e perfezione della più nobile 2
e civile della Patria gentilė...
Rimane dunque, ſtabilito , che la Proposizio
ne ſoſtenuta ,,, non è : paradoſſica ma reale ; E
la dolcezza particolarmente della Lingua , ſenza
gorghe , accenti , ed aſprezze , non si dee chia
mar goffezza col mezzo proporzionato a perſua
dere : un core '..
Futto ciò sia detto per paſsare il tempo , e
fuggir Pozio, non per oftinazione del mio pare.
# , per non pormi la fafcia. roſsa dello ſcuto
fy
292
sú 4 viſo : E ſe la'maggiore: ECCELLENZA
DELLA LINGUA NAPOLETANA.si è l'el.
fer pieghevole ad apprender tutti i linguaggi
piego le righe ancor'io a' più favi pareri ; e
la penna , che della lingua e miniftra , più non .
rende .

FINE DEL TOMO MI .


TOLLEZIONE
DI TUTTI I POEMI IN LINGUA
NAPOLETANA .

TOMOS VIGESIMOTTAVO .

DEL. DIALITTO NAPOLETANO :


"

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