Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:
+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.
La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
VOCABOLARIO
DELLE PAROLE DEL DIALETTO NAPO .
LETANO CHE PIU' SI SCOSTANO
DAL DIALETTO TOSCANO ,
CON ALCUNE RICERCHE ETIMOLOGICHE
SULLE MEDESIME
D E G L1
ACCADEMICI FILOPATRIDI
Opera postüma supplita , ed accresciuta
notabilmente .
TOMO SECONDO ,
NAPOLI MDCCLXXXIX .
>
od s livido., Fas.
Le ccorne foie da fatta ſo ppaonazze
1
tere
inga
'n paftone , impasticciare , corbellare ,
nnare
Paſtora , pastoja , e pastorella .
Patta , uguale , onde mpattare , > Fas. in fenfo
di van del pari .
Raiemurno de configlio nce la mpatta
Co Rrinardo , e Tiancrede 'np arme è
Ppatta
Patacca , nota moneta di cinque carlini noftra
>
capitolare :
Patentato , chi con biglietto di Magiſtrato go .
de qualche eſenzione. Patentato d ? Avotamu.
-78 , val an. zosico fatso upposta per non dir.
mai
PE C
mai sì . V. zurro , catecone , cozzale . Tal è
.
Om . lib. V.
9 E quà zecchino nc'è a lo cantarano
Chogne pedale ſenc' acconciarria .
Pedalo . A piè fermo : E parola diſulata , che
imita la latina pedetentim . L'usò il Corteſe
( Micc. Pass. Cant. VII. )
Ma famme grazia a notte de venire ,
„ Ca potimimo parlare chiù pedaſo . *
Pede-catapede. A lento passo, da nous xxx nodos
Cort . Ros. att. I.
» Ora chefla
Arrevate nnante a me pede catapede.
Pedementina , dicefi de' piè de monti .
Pedocchiaria , sordidezza , avarizia , cosi me.
taforicamente dalla ſporchezza del pidocchio ,
picciolezza , tenacità , e migņattismo,
Pedòto , servirnte appiè , e per lo più che pre
cede chi va a cavallo , come un volante.
Pegnata , pentola pegnata mmaretata dicefi
una mineſtra verde di cappucce , acci , ſcaro
le , e più ſorti di carni falate porcine., e frea
ſche . Få pignate dicefi di chi soprappensiero
dimena i piedi come fa \ Pentolajo nel lae
vorio di tal vasellame . Faf.
Mentre ntra lossi,e nno face 'n penſiero ,
E ffa pegnate , e cco la capo ammiatta
Pelle. Bastonature . Pare che venga dalla voce
Spagnuola Pelex combattimento che pafsò
>
22 PEĽ
Val anche ubriachezža , colpo . Faf.
Diè na pella co lo'nvito.
Pellettaria , luogo dove si lavorano , o vendono
de pelli. A rrevederence a la pellettaria
rivederci all'altro Mondo. Fas.
Tanta Miedece attuorno varvajanne
" Mme mannavano già in pellettaria.
Pelagra , podagra ; ha la pelagra , diceſi di chi
cammina lento , o non ha voglia di cammi.
>
Giuseppe . Lo Si
.
Sì. Peppe vale lo ſteſso che
cantaro , pitale . Si crede derivata queſta biz
zarra denominazione dall' eſsersi ſtato meno
di due ſecoli fa un uomo del volgo chiamato
Peppe, che meſsoſi in preſunzione, veſty lati
to Spagnuolo della Goliglia , ee aku
ann e il
nſe
trattamento di Signore , che allora era raro ,
e dato con diſcernimento > e feceſi chiamare
do S. Peppe . Eſsendo uomo corto di Saura,
€ panciuto , chi volle deriderlo della ſciocca
pretunzione , lo rafsomigliò al cantaro , che
in fatti tra noi ha una ſpecie di labro , o lia
goliglia , che ſerve ad appoggiarvi il federe ;
giacchè il volgo de' Napoletani fidono a
pionibo .Tul folo vaſo di creta ſenza juto di cal
PER 25 )
caſsetta , ed ha per abitudine la deſtrezza da
equilibrarfi ſenza roveſciarlo , é cadere. Quin
di paſsò il nome di sè Peppe a quel vaſo , e
dura ancora , perchè giova nominarlo più
modeftamente . Nella Parodia dell'Artalerſe
di Metastasio altra volta da noi rammenta .
ta ( Vedi ore 'fetorie ) , la nota aria
Si ſoffre una tiranna ,
Lo ſo per prova anch'io ,
Ma un'infedele , o Dio , ?
Perammeda , piramide .
Perazzo , peraggine , pero selvaggio .
Percacciante , v . nnuſtrejuſo . .
Percaccio , procaccio .
Percacciare , procacciare , lucrare .
> .
BS Pic
34 PIZ
Pikciarſe fotta , metaforicamente aver gran give
bilo , e piacere .
Piſciavine , epiteto, dato dal noſtto Falang a '
Franzel i,
» Venga Goffredo co li Piſciavine.
Piſciazza , orina , v. aprina .
Piſſe piſle Discorso segreto. E ' voce tratta dal
ſuono , che i diſcorfi ſegreti ſembrano fare,
come la voce franceſe chuchotrex,che vale lo
ſteſſo . Ciucci Cant. XIII. st . 26 .
ܳ ܟܰܕ ܝE bolato mercurio , fe [compette
Sto piffe piſte , e ognuno fe ne jette : *
Pittema , forta di decozione medicinale , ed em.
piaftro , chefi attacca ſu di noi , onde il
prov . Pittema cordiale detto di un seccante ,
+
1
PRA
Masaniello ; e fu la gran cagione di quella
ſedizione popolare , fatta magnis animis ,
parvis consiliis. Per render contento il Popolo
fi ſon fatte da quel tempo curioſiſſimè leggi :
per eſempio citeremo quella , che il botrega
jo , ſe vuol peſare compreſa la carta Atraccia,
! deve toglierli la coppola 2 e ſtar con eſa in
mano , finchè il cittadino abbia comprato ; e
quello dicefi , far l obbligazione , e quando
il cittadino la richiede , , è tenuto a farla
)
st . 22.
Scuſame, Leno mio ; ca io non faccio
Mo che me fare ; tanta è laprejezza! *
Premmera , primiera , e termine , e forta di
giuoco :Terzeja na premmera , veder se rie.
sce qualche dubbia cosa . Vorà la premme.
ra , combattere , Faf.
» Quanno lo Campo vuoſto , e fto Cam
w paccio
otarranno dell' Alia la prenimera .
Premmone , pulmone -- * -Faſano per dir che a
avvilirono , canto :
Lo core a tutte addeventaie premmone :
Mi aje 'fatto fa li premmune fracete val
non hai volutofar nulla diquanto iho detto
per dispettarmi
Prenezza , gravidanza , da Prena , pregna , in.
cinta , in gener. maſc . Prieno dicesi di un
gran goloſo , che non poſsa veder cola ſenza
desiderarla , o di chi troppo sabbia ripiena
la pancia di cibo, o ben informato, od inteſo
di qualche coſa och abbia in corpo notizie
intereſsanti , o ſdegno da sfogare . Fal.
9 Co fli carizze a n'autra cecà puoje ,
Ch'io nne To pprena de 'li fatte tuoje .
Prella , prescia , fretta .
traf,
P E.
traffacendo il parlare di quelle noſtre che
vorrebbero toſcaneggiare per parer gentil
donne , diſle ( Parn . Cant. I.)
92 Va via (diſs'eſsa ), ſcria da lloco , hai viſto
Queſto melento comm'è preſentuſo ?,
» S'un niortajo teneffi quinci lifto
Un Ernia li farei ſopra il Caruſo . *
Prefomenzeja , presunzione .
Prelonia . prigionis .
Preftare , v . mpreftare .
Pre utto , prigiano, e prigione : Ire a mmagna
preſutto , anda carcerato .
Preta , pietra , dim. Pretella , sassolino .
Pretejante , Tirator di pietre , grande qualità
de noſtri Lazzari ( v. F. M. F. nella ſue E
piſtole differtazionali in Lingua Napoletana )
Cort. Mico. Pass. cant. U.
Da Giancola ſcennente Gianferrante
» Smatgiaſse , comm'a l'aute anteceſsure ,
> Pecchè tegliulo fuje gran pretejante .
Pretecaglie , pietre sfransummate , cementi di
case cadute , dirupi .
Pretejare , ciottolare, tirar sassi , lapidart .
Prevaſa . Latrina , luogo della caſa , ove fi but
tano gli elcrementi . Dal Franceſe Privè
che dinora lo fteſso ; e forſe è voce antica
c; latina per eſprimere luogo a parte , luogo ri
tirato . Cort. Micc. Pass. cant. II.
No juorno jeà zompanno pe la Caſa ,
E cadie nchiummo dinto a . la prevala .*
Prevete, Prete , in pl. Prievete .
Pricolo , pericolo .
Prievolo, pergamo, bigoncia . Faſ.
E ppo ncopp’a no prievolo ſagliette ,
כלי E pparlaię co pparole azoccarate . .
Prim.
PRO 4 )
Primmopilo , lanugine , quella teneræ prima
2
Puzza , fetore . ? .
E reterate
5 Da l'agte li qualiffe . *
Quanno chiovettero parle , ee fico ſecche .: *
E
un modo proverbiale di dire per eſprimere
un caſo , che non ſi è mai dato . . Tira ori .
gine dal racconto IV . della Giornata Prima
de lo.cunte de li cunte del Bagle ,> che ivi
ſi potrà leggere , *
Quanto curre,e nipizze . Modo proverbiale ,
che dinota eſſer la coſa aſſai difficile . La me
tafora è preſa dal giuoco di correr l'anello
che
QU A 53
che a prima viſta ſembra facile infilzarlo
Virg. cant. III st. 87.
Tu te pienze , ch ' Italia fia vecina :
12
Va , arquanto
e curre e mpizze haje da
, paſſ
U.h quanta guorfe . *
Quara jelima, quaresima. Ha fatto quarajefima
a Taranto , val s'è ingrassato , da che ot
timi peſci , e cruſtacei eſſendo in quella Cit.
tà , potevan fargli palfare men incommoda
mente que' giorni di penitenza .
Quarera , querela , lagnanza.
Quartarulo , forta di barilotto .,. e propriamente :
da vino .
Quateno , quel che importa . Faſano ,
1 ) Ma venimmo a lo quateno &c.;
Quatra , miſura contenente la quarta parte da
uno ſtajo 3 o d'un tomolo 7' che farebbero
dieci rotoli . Far.
Che ffecero de vierme', a - la - menaccia ,
Na quatra , e fluorze cchiù pe la paura .
Quatrare , andar 4. sesto a genio , piacerengi
garbizzare. Faf.
رزPo decette Crorinna : o Rre , e ppatronego
Vi fi te quatra buono ſto ſermone .
Quatto de maggio . Giorno", in cui in- Napoli .
fi muta cala 7 e quindi di prende in fenfó di
sfratto ,; espulsione. Ciucco cant. XII.-st. 21.
• Caccia de Tore
» Non ſe po ’n cielo manco nommenate ,
Pocca dacchè ncappaje Giove: a n'arrore ,
9) Deze a ſta caccia li quatto " de Maggio
Sotto coperta ca facea dammaggio . *
Ommo de quatto a mmazzo , val da niente,
o di poco significato , come ſon alcun erbe ,
C3 che
54 QUA
che da' noftri venditori cosi legate fi vendo
no Faſ.
» Deh contentate, ch'io de quatto a mmazza
Lo caccia a lluce , fuorze, aje sfazeione.
Quatto de lo muolo . Statue di marmo rappre .
ſentanti li quattro principali fiumi figurati
in quattro vecchioni colle urne , ſculti dal
noftro Concittadino Giov: di Nola , e ſituati
un tempo in una fontana del noſtro molo
donde furon tolti da Pietro d'Aragona Vice
rè di queſto Regno per traſportarli in Iſpa
gua . Oggi da noi fi citano come non efi
flenti , o comeoggetti impotenti ad agire .
Faſano :
„ Chi ncè vo ghì ? li quatto de lo muolo ,
A ttagliare (so voſco ſpaventuſo ?
E da leggerſene la grazioſa metamorfoſi del
看
famoſo noftroMaſillo Reppone nella ſua Po
fillechejata . Ecco la deſcrizione , che ne fece
il Cortefe nel fuo Cerriglio cant. V. st.
" Oje è lo juorno , che ſtanne agguattate ,
E devacano l'acqua adalo adalo :
» Ognuna ſtà co le ſpalle votate ,
Conforme fe trovaje , così è remaſo .
E coſtume di noi altri Napoletani di tacere
ſpeſſo alcune voci , laſciando agli afcoltanti
la libertà di fupplirle , così è nella voce
Quatto , cui talora manca il principal ſoftan
tivo di busse , onde Far. ma nn ' appe quatto
'n primma & c. così altrove dammene uno ,
cioè un bacio . c . 18. ott. 32.
Quaſciano , villano ,3 ignorante , ed uom zotico .
Quaſciana . Villana i Corrotto da quatrana ,
.
De priejo
Rapeſta , rapa , membro virile , un biltri .
1 Rapillo , lapillo , ſorta di arena fra noi in uſo
per fabbrica '.
Rala , barba fresca , Faf.
Sempe nnante le va co ffogge nove ,
997 Ma ſempe nce perdette eſſa la raſa
ch ' intendendo di donna , val ci perde laver
si polito il volto col vetro , strofinatura , edi
imbollettatura .
Raſca , ſorta di formaggio Calabreſe , ordinaria
mente di figura cilindrica , e ſpurgo- oatarro
fo, e craſſo
Rafcare ,, raschiare , radere , e lo ſteſſo che ra-
ſcagnare, far un leggiero squarcio sulla pels
le con ugna', o simile, fin ad uscirne san .
gue : sputar materia flemmaticovischiosa , e
con isforzo , da raſca ec. .
chio , redduoſso ;
>
Remmiraggio , Romitorio :
Remollare , ammorbidire , placere , indurre .
Reminore , rumore , strepita ·
Kennena 7 e rrennenella , rondine > noto . UC
cello ,
Renonzare , rinunziare , rifiutare , donde renon.
zato , refutato .
Rentagliare , intagliare , centinare , tagliar in
torno al pizzi ,
Rente rente . Vicino vicino ; abbreviato dal la
tino
R E S 61
fino adherens , aderente ..Ciucc. cant, VIII.
St. 46.
22 . . E rente: rente
92 Achille ciuccie ſtrezne lo mufillo *
Repecchia , ruga , onde arrepecchiare V. ar
rappare -
aka •
R IN 65
qwanno me dava tanta mazzate ! Non pe.
ferti trattener le riſa dal vederla ſemplicità
to rammefhe tra le glorioſe geſta del defurze
gran baſtonature ricevute
Le mogli , e le magar lere , al piangere , e
al far riepito, foro tenute a barrarli , graffiar
fi, e ſtrapparſi ii capelli ; e queſto peri chia
maſi riepeto vattuto , ed è il più forte ditut.
>
Faſano :
A rrumpecuollo corre nverzo llane :
Ruonto . Zamparo , zotico . , villano. Omer. lib.
VII.
9 Non s'ha da fa co zaffie, ně co rruonte.*
Ruoſpo , botta , rospo : diceſi d' uom di brutta
figura, cattivo colore , gialliccio , ed abe
fo . Abbottà comme a rruoſpo diceſi di chi
a malincuore ſoffre qualche coſa , e quaſi ne
crepa .
Ruotolo Scarzo , disgrazia , avventura inopi.
3
nata . Faſ.
Ma che ddico ? autre barve de la toja
A ſte rrotola ſcarze ſo ntorzate
Rurece , dodici , v . dudece .
>
Sa
70 SSAG
A G
S
,
min. e: Isabella:
SAbella . p. v. Belluccia in di
Sabelluccia n.
Saccente , dicefi del cacio molto piccante , e sa
poroso , e d ' un uomo savio , e prudente 3
talor detto di chi non l avendo, affetta con
caricatura della dottrina , Faf.
Ma l'autro Frate Arcantro cchiù fface
cente .
Sacchejare , da facco , abbottinare
abbottinare , subare .
Saciccia, é faociccia', salciccia , quali salsa
>
S A R
SA R 75
a fapone , barattar quasi per nulla , come
-
Fal.
Fuorze ca ſe ſaudava mo ſto cunto .
Savojardo , gobbo , forſe perchè fra noi facendo
i facchini ſpezialmente nelle cantine , per tal
meſtiere laboriofo fi ſcartellano , quindi il
Fafano :
98 Ed io, che ppe laità fo ffavojardo .
Savorra . Scheggia di tufo , che fi adopera ,
o per tirare o per inzeppare ne' vuoti delle
pietre più groſſe di tufo , allorchè fi fabbrica .
Dicesi cosi, quaſi s'inſavorraſſe il vuoto degli
edifizj , come fi fa ne' baſtimenti per contro
bilanciarli . Cort. Ros. att. I.
Chillo , che co la viſta
Tira Savorra a l'arma .
Tass. cont. VI. st. 2 .
E dde sorte ,7 e de juorno fravecare
7. Fa de continuo , ¢ pproje iffo favorre. *
Savotare , saltare onde lavoro , salto . V.
zumpo .
Savotasbarra , e fantasbarra nome di famoſo de
ftriere che meritò d' eſſer immortalato nel
Poema del noſtro ch. Fafano :
E ppo co Srautasbarra ſotta annetta +
9 Che no è ccavallo , è ffurgolo , è frajetta.
!
pare :
Shirrejare , andar facendo la birba , far arre
star uno da birri , farsi pagar un debito
per via di giustizia con modi aspri .
Sbiſciolato , sviscerato .
Sbità , svitare , diceſi delle vite , trapani ec. cac
ciar fuori , togliere . Fas.
Sbodellà , cavar le budella , ed in gergo usar
con donna .
Sbodellejà , divorare , mangiar a crepapancia ,
Faſano .
2 Cche sì be nc'ave llà sbodelleiato ,
E ffattaſela trippa tonna tonna . .
Faſano ::
Che abbottataſe ſo comme a ppallone ,
Sbottá cavalle , e ccride ſto pallone .
Sbotare, si svoltare , disgustare , entrar in coba
lera .
Sbottorone , artone .
Sbozzare , lo iteffo che ſchizzare , e sghizzare ,
o ftizzare , abbozzare , il che diceſr di qual.
che opera : val anche digozzare , sgozzare
derro della gola di alcuno .
Sbracciato chi sia colle maniche della cami:
cia raccorciate .
Sbrimma , saziarsi interamente .
D6 Sbran ,
84 S BR
Sbrannore , splendore da sbrennere , risplendere,
Sbrattà , nettare , struggere .
Sbravejà, sgridare , onde sbravejata , braviata
sgridata
$ bregogna , svergognare ; parlandoſi d'una don.
na , val tarle I onore .
Sbrennente , e sbrannente , risplendente .
Sbrenzolejar . Stracciar le vesti, e ridurle in
vronzote . ( Vedi Vrenzola ) Cm. lib. V.
Ca fe iffo a la defeſa non femette,
1) Lo sbrenzolejá chella marmaglia perra .
Sbricco , birbo .
Sbriffia . Diceſi di una vil donna , e di niente
elegante aſpetto . Om . lib . VI.
27 Sta sbriffia era scarfata de manera
» Che non potea pe chillo arrecojare . *
Sbriga , sallecitare , affrettare.
Sbriſcio , e Milcio , un miserabile , che non ha
un grano , nado , che sta di senza di qual.
ebe cosa . Cort. Ros. att. I.
.
» Ca pe d'effere sbrifcio
Senza na maglia .
Sbriſciolato . Sviscerato . Dalla parola latina vi.
.
Scannarezzare , scandalizzare .
Scannarozzare , lo ſteffo che stannare .
Scannatoreje aggiunto di patte , patri , 0
com
venzioni piuccbè vantaggiose per una dello
parti , ficchè il contratto fia vero Leonino
come dicono i Giureconſulti .
Scanza fatica , poltrone .
Scappare', nonmorire , l'ha ſcappata jima uscja
to 4 salvamento . Fas.
E le fferite foie non tanto vede ,
» Che ftrilla : oh bone mio ! ſcappa Tancrede.
. Voce data a noi dagli Spagnuo-,
Scapece
Li, che dicono escabeche. Originariamente esca
Apicii. E' in fatti un genere di falſa , che fi
trova deſcritta tralle vivande di quell'antico
fibro di cucina Romana , che porta il nome
di Apicius. * Il folo peſce fritto è quel, che
da noi con tal falfa preparafi , la quale altro
non è ch ' un agrodolce...
Sca .
90 SCA
Scapetare , decader dallo stato primiero di con .
modi , mancar dell'antica rendita . .
la settema schefienzeja . .
lire ,
Scioccaglie
liebre .
, orecchini , potiffimoornamento mu
.
>
Ros. att. II .
. ' , N'alliſciata a la facce ,
E na ſecozzoniata a ſcognamole . *
Scojetato , celibe , v. fquietato : forſe l' unico
3
Sconfedenzeja ,.diffidenza .
Scongiuro , esorcismo".
Sconocchiare , cadere , o vacillare per debolez
za , non reggerſi in piè : finir di filar il lino,
o fimile , che ſi abbia avvolto alla rocca , da
noi detta conocchia .
Sconnuto , insipido, malcondito .
Scop
108 SCO
Scoppettelle . Curſori delle Curie Ecclefiaftiche ,
detti così , perchè era ad eſſi lecito andar ar.
mati di scoppette corte, che naſcondevano for
to i mantelli ; arme , che a tutti gli altri
forto graviffime pene veniva vietata . Omer.
lib. IV .
Comme 'n vedè uno baffo a circo,e a feje,
Vide fpara fonna li ſcoppertelle. *
>>
teccia .
Scorza , corteccia , da ſcorzare tor: la cortec ,
tia , v. monnare : diceſi d' uom rozzo oſti ,
nato , caparbio : fcorza ſcorza , val superficiat .
mente .
Scofamente , nascostamente .
Seoſciare , e ſcoſſare , scossolare , guastar le.co.
7
scie , V. fguarrare .
Scotolare , e ſcotolejare . Scuotere , seotolare
smuodore dibattendo , movendo far, cadere .
Secotejare , seguitare .
Secotore , esecutore :
Secotorejo , esecutorio , atto giudiziale in iſcrita
to ' , con cui fi: aſtringe il debitore a pagare ,
Fary
Cch ogne ccartella ll'era ſecotórcio :
Secozzejone >, esecuzione , e la cosa eseguita , of
sequestrata .
Secorzune, sergozzoni .
Seccurzo', soccorso , ajuto .
Sedeticcio , stantivo, non fresco : dicefi oua ,
pane sedeticcio, e val di più giorni .
Sedeturo , e fedeture in pl., poggi , luoghi da
ſedere , sgabelli , dall' Ébrž lederoth , ordines
in parietibus eminentes , “ depressi', forſe
come i scaglioni negli antichi " Teatri Roš
mani .
Sedicino . Culo . E ' giuoco di parola naſcente
dalla voce sedere , e pare che voglia dinotare
la
S E L 113
ta paste , su cui ſi fiede '. Siccome ” antica
.
spada . Far.
Non me dì no, fi ’n capomo mme metto
De ſcire ſora a ffa na sferrecchiata .
Sferrà passare , scappare , prorompere in in .
giurie contro alcuno e sferrare , cioè torre
i ferri ad un animale, o simile , che sfer
giare pur diceſi anche quando s'intenda il
levar i ceppi di ferro da' piedi di qualche
Geo . Faſano :
Tu de no campo puorte la battuta,
E
S F 0 119 .
99 E ssi sferra oie , la muſeca è fcomputa .
Sficcagliare , traforare a colpi di arme pontute ,
Falano :
» Mente ſo cano sfoca ll'odio nterno >
E ſse groleia de sficcaglià Franziſe ,
» E ffi no ascevolea , fe sficcagliava .
>
E a no Tempio Pavarone
pe chefto
Lo sficcagliaje a botte de cortiello .
Sfidare , e sfedare , invitar #duello , á far .
qualche prova , v . desfedare .
Sfilare, scappar via v. sfelare .
Sfigolo , sfivolo e sfiolo , desiderio propria.
3
fecozzone . .
Sguallarare , sbonzolare .
Sguarrare . Fare in pezzi , sbranare . Voce re
ftata a noi dallo Spagnuolo esgarrar, che di.
nota lo ſteſſo :. Lor. Sch. de' Num .
E che buò marionciello, che te ſguarro? *
Val ancbe , divaricar le coscie > o sbranar
uno afferrandolo per le gambe , donde si din
vid a.
Sguazzare , viver in allegria fra gozzoviglie ,
banchetti ec. ed ogni altra sorta di piaceri .
Sguazzarejare , sguazzare .
Sguazzatorio , convito lauto , buona mensa .
Sgubbia , sgobbo , 'scrignuto .
Sgueſſa , diceſi di chi abbia la bocca torta e
la barba pecorina , o come pur diciamo a zap .
pella. v. [pappolla . Tiorb.
.
maro .
Smammare. Spoppare ; detto de' ragazzi, quando
lor ſi toglie il latte , e s'incominciano ad ay.
vszzar aº cibi più ſolidi . Om. lib. VI.
93 Fallo pe ninno tujo , che mo ſe
2 ſmana
99 ma
Smancare , diminuire .
Smargiallo · Uomo , che fa il bravo . Smar
giaſſone fuo aumentativo . Ciucc . cant. XII.
Sf . SI .
Non pozzo fa conoſce a ſti fmargiaſse ,
» Ca pce ftong' io pe le staglià li paſſe . *
Smargiaſsaria , trasoneria , millanteria ,
Srnar .
S M O 125
Smarra , spada lunga , per metafora bravo ,
guappo >, Far.
Ccả: de lo ſınarra ognuno voze fare.
Smaſcato , macilento .
Smatamorfeja , metamorfosi.
Smatricolato , famose , dalla matricola O fia
una tal ſorta di approvazione, che fi dà ne?
noſtri Collegi a chi li porta bene .
Smenoire , diminuire .
Smentecare , scordare , dimenticare, onde ( men .
tecanzeja , oblio , dimenticanze .
Smeraglia , medaglia .
Smerza , rovescio : a la (merza , a rovescio .
Smerzare , rovesciare , metter fuori il di den .
tro , svolgere : ſmerzà ll' uvecchie Stravol.
ger gli occhi , diceſ propriamente di chimuo
re , o che ſoffre qualche ipfulto apopletico ,
o ſvenimento , per cui ſembri agonizzare .
Smeſorato , smisurato , immenso
Smezzare , dimezzare
Smicciare , smoccolare , mirar bene, o da lungi.
Smicciacannele , smoccolatojo , ſtrumeuto da ſmoc.
colar le candele , e ſoprannome dato per de.
rifione ad uno ſpilorcio , ed a chi facendo la
corte a qualche Ninfa , poco conſiderato infe.
licemente la ſerve . .
di corporatura .
Spa
134 SPA
Sparaffonnare . Corrotto da sprofondare , fignifi
ca metter a fondo , a rovina qualche cosa
Quindi ſparafunno , rovina, esterminio , Ciucc .
cant. XIV . st. 15.
.. Jate Figlie
Jate ſparaffonnate fti coniglie .
Dinota ancora sparire , dileguarsi . Om .
Vide ſparafonnà li fcoppettelle . *
in fatti un tal verbo fin da principio fu pro
priamente uſato a dinotar la ſubitanea ſpari
zione de' fpiriti maligni , de? diavoli ec. , che
5
dagli affari
Spiceecato , sciolto , similissimo , è lo diavolo
ſpiccecato , è brutto quanto il diavolo , cui
rassomiglia in carne , ed ossa. Faſ.
Lo parlà femmeniſco ſpiccecato .
Spicolo , spicchio , spigolo . 'No ſpicchio ,> o
.
$
diota mangiar a ſtento , e ſenza pervenire a
fatollarfi . *
Spollecare. Pilluccare, spoglier l'ossa dalla car
ne
1
S
PⓇO
739
ne mängiandola . Pare , che venga perciò
da una antica voce spolpecare , che è andata
in diſufo . Om . lib. VI.
Ne tenite aute dinto a ssi cervielle ,
Che de ve fpollecà ssi morricielle . *
92 .
Dicefi ancora per minutamente cogliere dell'
erbe , e ſcerle per mineſtre , così pur . di fiori,
frondi ec. e parlandoſi decibi, e carni, val
nettarle tutte , come so ha già spollecato no
Capone , val se li ha mangiato tutto , nettan .
dosi fin Prossa
Spora , spola , v. fajettola .
Spontare , tor la punta , sconchiuder un ap
>
puntamento , comparire ; nascere v. ( gui.
gliare .
Spontone , forta di mazza armata di ferro acum
to in punta , pungolo , pungiglione . .
Sprecare , dissipare .
Spreffummo, profumo, ma per lo più in ſenſo
di peffimo odore .
Sprefonnare , abbissare , v, ſparafonnare .
Spreffunno , fondo , voragine, ܕfosso., centra del .
7
pro
144 SRU
proprio ſuono , come il Taratantara di ER
nio. Ciucc. cant. XIV . st. 19 .
Lo nalo sprofelato , e peccerillo
Se le fquaquaracchiaje : *
Diceſi propriamente delle pagnotte, che levie
tandoli troppo , si eſpanfano , allargansi, am-.
>
corto dialogo . *
Squaraquacchiare , schiudere , sgravare , parte
rire .
Squarcionaria , v. avanto , é ſquarcione , un ca.
pitan Taglia -frittate.
Squar
SQ.U 145
Squarcionejà , millántare , vantare .
Squartare , e squartarejare , squarciare , Fas.
7
Ssaodire, esaudire.
Sso , codesto , ssa , codesta , in pl. ssi, esçs$ 0 .
Ssobbedejenzeja , disobbedienza .
Ssobbeſlare , rovinare .
Ssobbrecare , dissobligare , v . deſſobbrecare .
Ssoffrutto , usofrutto , v . zoffrutto .
Ssoneſtamente disonestamente .
Stacca , giovane giumenta , od asina , treccia
di capelli , Fas.
De ſte ſtacche accoſsì ghionne , e ſmar
ſſe
zDegiacapille
» , che chiù nne voglio fare ?
Stachejo , Eustachio n.
;
Staffetta , novella , e'l lator di questa , è di e
lettere di premura , che corre per la posta .
Stallone , animal padre , come l'aſino , il caval.
lo di monta ec. quindi sì detto un che ſia
molto dedito a piaceri di Venere , Fas.
Nè ccà pponno allegnare coſtiune ;
Ma ſerverrite ſchitto. ppe ſtallune . .
un terzo
Starza, pezzo di terreno , seminatorio.
Statela , e fateja , stadera diceſi ſcherzevol."
mente talor della ſpada dal bilanciarſi appeſa
al noſtro fianco .
Statola , statua .
Stencare , rovinare , romper i stinchi , Fas.
Nne ſtenca quanta gente li’Aſia aduna.
Stennecchiare , stirare ', stendere, distender le
braccia , o le gambe sbadigliando, sdrajarsig
diceſ propriamente di quel diſtenderſi fonnac .
chioſo, ch' uno fa in ilvegliandoſi .
Stentino , budello , in pl. ftentina . Vedereſe le
ftentina , guardare con dispiacere alcuno .
Få coſa co le ſtentine 'n braccia, farlo a ma.
lincuore . Fas.
> E ſsa Ddio li ppe.ccheſto mo a {te botte
Co le ſtentina ' n braccia ſti duie inanno.
Sterrafinare , bandire , espetlere fuor di Regno ,
dal lat. extra terre fines.
Stezzella , diminut. di ftizza , gocciola , goccio .
lina .
Sticchetto , legnetto , che ſi pone per ſegno fiſso
in luogo da non paſſarli , onde ftare a ſtic
cherto , vale star a segno , procedere con ri.
serba .
Stiglio , istrumento , attrezzo da seyeus , 1 ago 2
la subbia , o lesina per fineddoche cosi
>
animale .
Stiento , stento , fatica .
Srimmate de San Franciſco , notiffime venerabi.
?
occhi, farviso
, arcigno , ciocchè fa comparir
il volto niente galante : talor detto per mal.
menar d' ingiurie , gr. oudAxive!Y. · per locum
mordere , dicaciter ludere .
Stra
STR ISI
Straviſo , uom ' infelice figura , e di meschi.
na condizione .
0
Stregnere , stringere , costipare , obbligare .
Stregnetore, fianchetti .
Strellazzaro , che strilla sempre , ed alza la
voce da ſtrellare , gridar alto .
Streliffà , e ſtrelliccà , abbellirsi , diceſi pro .
priamente delle donne , quando fi liſcian le
chiome, fi ſtrofinan la faccia , ee 'l 1petto col,
le lor unzioni , beiletti , e pezze, colorate ec,
Streppare , divenire sterile , sventrare , sradica-.
2
Struſcio , v. fruscio
V. fruscio detto propriamente di
quel rumore, che fan gli abiti di ſeta, ſpezial
mente i donneſchi. , o talari., e quel de fer
penti .
Struvare , e storvere', turbare , disturbare ;
Stutacandele ; coppino da smorzar le candele :
diceſi d'un naſo squicquerato , o che ha la
figura del detto coppino .
Stuoteco , stupido , estatico . V. nzallatinto .
Stutare , smorzare, spegnere , dicefi propriamen
te delle candele , del fuoco , della bile .
Stuzzecare , tormentare ; muovere , incitare
onde- ſtuzzecà-lo veſparo , val inquietare chi
stà per i fatti suoi , e che , come le vespe
pud nuocere ben in risposta' A'tal importuno .
Ssuà , interjezione per far tacere , forſe da ovymy
tace .
Sulo ſulillo , solette , affatto solo '.
Summo fumnio , cima cima, alto alto ', sopra :
sopra .
Suo ,) e lujo ', 'suo , in pl: ſuoje , shoi , e loje ,
>
sue .
G5 Suoce
134 т А с
Suoccio , pari, uguale , fem . soccia , Fas. Nne
tremma ſoccia , val ne trema, egualmente
tutta: , da capo: appie .
Suogro ,, suocero , é ſogra ,2 suocera .
Suſcio , e ſčiuſcio , soffio .
Suffoo , veloce , voce però affatto, antiquata .
Surr SOY'SO
Suvaro , sughero :: addeventato ſuvaro , diceli di
chi sembra, non aver più. caleres, d'esser rafa
freddato affatto ..
Suzzo , lordo, sporco , quindi cozzimma ,, lore
dura .
Ꭲ .
TAbbacchejare , prender tabacce , fingere
T Adissimulare .
Tabbana , forta di veſte, talare , e propria de
Chieſaltici da zwlevize ..
da Ebr. theni ,
Teniero , cassi di schioppo, pistola ec .
Terrore in ſenſo di cofa inaraviglioſa', come
un terrore .
Tepravejone , demonio , brutta figura > ten .
tatore .
Tenuramente . Occhiata . Diceſi anche con me.
fateli Tenamentuta , Cort. Mict. Pass. cant.
NA
Io ſo chella che' mai puoje arrevare
D'avere ſchitto na tenutamente . 务
de lo Sinneco de Casoria .
, covertura ..
Titto , tetto re 0
chiani hè un pez
Tomacchio ? *zo
d'anguilla
Tommaſchina , ſorta di ſpada di ottima qualità
quali ſon quelle di Damaſco, e val quali Da
maschina , per la nota alterazione , che dà
il noſtro dialetto . Faſ.
Acciaffa iffo a ddoje mano po na mazza
Ferrata , e nfodaraie la tommafchina .
Roſa tommaſchina , diciam del bon colorito
9
.
E a ſto paeſe
L'aracole avarraje quatto a ttornefe .
Torta , ritorta , e ſorta di focaccia : l'è ttorta
:
p ., e val Teodoro .
Totèra , e totoria , tutela .
Toto , forta di befana finta per intimorir i ra
gazzi , e quindi anche
Totomagli , forta d'erba molto lattaginoſa , e
nociva da rotulos, ed apelidos , mollis , come
; fon le ſue frondi .
Tovaglia, notiſſimo pannolino, da tußos, e queſto
dall' Ebr. thub , la tela di lino , e ſpezie di
antica camicia fimile agli aſciugatoi de' noftri
Zoccolanti , e Cappuccini. Quindi l ' jetußior
3
9) .
Che ttenea connuie ſciuoeche la Tram .
. mera .
Trapano , da TPUA &YOY 9 V. vregara
Trapanaturo , arcolajo , v. mataffaro .
Trappito , trappeto , nota macchina da ſpremer
olio >, vino ec. e detto per tappeto ,, panno
ſtragolo ec.
Trapolino , e trapolone , imbroglione ,
Trappolejà , accalappiare , ingannare
Trapontare , trapungere , imbottire , detto de
materaſſi , bufti , coltre ec."
Traſcurzo , discorso .
Trasire . Entrare , passar la porta . Dal latino
transire . Ciucc . cant. X. st . 2 .
Simmo leſte , reſpofero ; trasite
2
رد
Stanno tutte å l'allerta , che bolite : *
Trasire a la malizeja , accorgersi , compren .
dere,
TR E 171
dere , giunger allerà di saper le cose del
Mondo. Trafiteme de chiatto val , vi ho nel
culo .
Traſoro , tesoro , onde Traſoriero ,
Traſportare , v. ſportare , ſpricare , tradurre il
una in altra Lingua .
Traſuto , entrato , Fas.
Ma mentre ch'è ttraſuto lo cortiello :
metafora per dire , giacch'è sortito il danno,
il caso è fatto .
Trattejare , agonizzare . v. afſengare .
Tratto , tradimento, agonia ; fare lp tratto , is
ser all' ultimo respiro , o periodo della vita.
Trayacca , ſpezie dipadiglione , o cortinaggio
Travoccamiento , effusione per soverchia dose ,
traboccamento ,
Trebuto , anticamente treyuto , tributo .
>
Trommiento , tormento .
Trommone , tromba grande, carafone di larga
imboccatura , onde fonà lo trommone , bere
sollennemente , alle greca •
Tronchiato , gonfio
Tronola , tuoni
Tropeja , e,e trobbeja , subita pioggia con vento ,
e talor con qualche cosa di peggio , da
spesie , verto , Fas.
Cierto a fte ddoie trobbeie 'nn ajero
97 aſſrontate
Tropeſia , e trobbeſia , idropisia .
Trottato , scaltro, da Tpwxius , ingegnoso , Astu
to , impostore, lat. veterator , interversor .
Trucco , ſorta di giuoco , e quel colpo di pal
la , che fa faltar quella del rivale da buon
fito , onde truccare , smuovere , togliere 6 .
trucco a rieſto , colpo fatto sul punto , e Truce
c@ mmucco , colpo a resto . Eas. Ci 6.89 .
Truocchio , faſcio di erbe ritorte , come il fie .
no ec. e forta di biretta da ragazzi per loro
preſervar la fronte dagli urti , e contuſioni ,
oferite nelle loro inevitabili, quanto frequen
ti , cadute .
Truone , tuoni , ſorta di fuochi artificiali , el
ordine di gerarchia celeſte angelica . V. truo .
.
nolo , e tronola ..
Tricche', ſuono del martello , dell' orologio ,
e della tenaglia quando in affertar cofa, ſcap .
pa , Fafano :.
Ecco la tenagliozza be l'afferra ,
1
Maa lo ttirà fa tricche, e fsempe sferra.
93
Tubba catubba , vacillando , da roßas nat' oro.
Bou, romore sopra rumore ; fi dice propriamen
te
TU E 175
te degli ubriachi, che non ſi reggono in pié.
di , e che vacillanti van cadendo come i no .
ftri Svizzeri , i di cui inciampi fi fuccedono
ſenza interruzione . Sorta di ballo in contra .
danza , in moda un tempo fra noftri padula
ņi , e baffo popolo ,> come la frascarola , con
intreccio di braccia , il che fortiva con quell'
ordine ſucceſsivo di paſſaggio di coppia a
+
Vacile , bacino .
Vagno , bagno , danaro che si dà per corromin
pere qualche magistrato , o simile .
3
1
178 VAT
Vajaffa. Serva di casa . Viene dall'Arabo, nella:
qual lingua Bagasch ſignifica lo ſteſſo . Net
dialetto Toſcano bagascia è preſo in mala
parte', in ſenſo cioèdi donna disonesta ; ma
nel Napoletano non è mai preſa la voce Va .
jassa in queſto ſiguificato , ma ſoltanto di
serva . Ciucc. cant. VI. stol. , deſcrivendoſi
ľ Aurora :
Già s'era la vajaſſa de To Sole:
Soſuta pe ghi a ſpanne la colata +
ο λιχκς »,
Vammace bombace . Ummele cchiù dde la
vammace , val umanissingo . Vattere uno co
la mazza de vammace, vale fargli una cor
rezione molto caritatevole", e niente aspra :
talor vale insensibilmente gastigo tale dar
gli , ch " alla fine molto bene non se ne sapo
pia trovare : ., Dall uſarfi: ne' tempi paſ
ſari di porſi queſta nelle. narici de cadaveri ,
paſsò in proverbio per dinotar un viſo (mor
to , o per un ch ' abbia tanto . rimor concepi
to , che ſia quaſi_
morto , e tal infatti all'ap
.
e rauco .
Varchiglia , lavoro di pasta a forno .
Varda , bardella : mette la varda , ridurre
porre in servità , l'oppoſto di jertà la varda,
scuotere il giogo , sottrarsi da servitù .
Varra dall' Ebreo beriah , vectis , v. li 70. bare
>
ra , onde varrata .
Varrecchia , forta di tinello , talor detto di dart.
na , o dilei pancia . Capass.
Nce vole na vregara Speretofa
Ppe ffare no pertufo a fta varrecchia .
Varrile , notiſlimo coinmodo di legno per fer
bar liquidi' , da BapudA :07 bydroscopium da
>
firrne' conto .
Verrineja , il seno della scrofa lattante salato,
v . longa : le parti pudende della donna , la
cioncia , v. pettorina .
Verrizze , squasi di donne , ciante , v. mmer
ruojete
Verro , e verre , poreo padre detto perciò
.
Vippeto , bevuto i
Virre virre , sciocca presunzione, solletico, Faſe
Canofco propio ch'ha li vitre virre .
Vifciole , viscere .
Vocare remare .
Vocciaria , beccaria , macelle ,
„ Ha lo colore jufto de premmone
9
Stato no meſe e cchiù a la vocciaria .
Voccolaro , il mento con tutta la giogaja del
porco , ſquiſito mangiare la freſco , che fa
lato .
Voccoleca , vitto , Fal.
De voccoleca avettemo patenza ,
Voccola , chioccia .
Vocconotte , bocconotti .
Vocetejare >, gridar alto .
Voje , bove.
Vollere , bollire , onde volluto , parric.
Vommaro , vomere e nome di un noftro Colle
delizioſo per le ſue ville . .
forta di giuoco .
Vrocca , forchetta da mangiare , .
14 faa
200 Z A N
famoło Miſſionario , che urlava affai , e dice .
va poco . *
torno : Tiorb.
97 Chi về nguaggià có mứcơ cinco nghề,
Ca cheffa è zecca, che me da dolore ,
E tu : lai paotte -nfaccia ca fi cana
Parlando del neo della ſua bella . *
Zecca , palazzo dove fi batte la moneta 2 da ?
lyros , templum ,palarium , dall'Etrufco Tthec,
fanum . Talor é lo ſtrumento ſteſſo del dettó
conio 3 ad una forta d'inſetto .
I si Zacis?
202 ZZ EL
E L
Zeccare , batter moneta , coniare, v: cognare a
Azzeccare però val. unire , avvicinare . .
1
Zil M 205
ch 9
Zia Zofroneia derrifle mo c2 pare .
Ziemo , mio zio..
Zifera , bufera , -turbine , Fali
>
Sderradeca la zifera , e sfråcafla
Cercole , e ccaſe , é nniente ſano lafia .
ele Ziffe "zaffe . Percosse di staffilate e di discia
plina . Voce unicamente tratta dal ſuono delo
le medeſime . Fra Maca San -Gugli
»
Vejat' iſſo , fiente di
,
97
Gruoffo , gruolto
94 Graffo , gralla ,
n . Lo patraſlo monacone :
99
A refettorio
Se ne và .
Ma non vonno po ſentis .
. Quanno fona
Lo campanone ;
» Chrogne patre a mezza notte
> Ziffe zaffe , zaffe ziffe.,
92
Belle botte
Che ſe dà ..
Zimmaro , caprone y.da X4usepbs
Zimeo . Uomo , che fa la vista di non sentire.
Ha dovuto aver origine queſta voce da qual
che Bartolomeo , che già vecchio , e fordatto
poca fodisfazione davaalle importune richie .
Ate de Luoi nipotis giacche Zeneo yale tra noi
Zio Bartolomeo . Ma va indovina chi fu coftui.
Certa coſa è , che oggi famo tra noi Zimeo
moltiſſimi che van han nipori , e: non ſi chia
mano Bartolomei . Om . lib. I.
99 Sta -a pregà li.duje Rrl: figlie d'Atreo ,
Che a chi chiù po faceano zimeo . *
Fa zi-meo , val pare fuggire, fingere , fumlo
& attamorta , Falai
E
206 1. Z * I T
E Ttilaferno be la facea peo ,
Ma ppe Rrinardo non po fa zi meo :
Zingaro, noto nome di ciurmatori, che voglion.
fær da indovini , Faf.
وز Macche fferveva >, che lo ſcuro core >
!
208 Z OF
Sacerdote degli Ebrei ; fimigliante ad una tetta ,
muliebre ; v.F. M. F.
Zocaje , e zucaje , succhid , da zocare , 0422 -
care
Zoccola . Sorcio della più groffa ſpecie : in To
ſcano Topo . Si dice più preciſamente delle
1 femmine preghe..:di quefta . ſpecie dia beffie .
Tiorb..
Le zoccole che' aveano pazziato
» Mmiezo a la chiazza -, abbaſcio á le
» cantine ,
S'erano ncaforchiate :
Deſcrivendoſi il ritorno del giorno : E Çinc.
cant. X .. st.; Ir
S'io dico ſchiaro de Voſſegnoria ,
» Tu fuje chiù , che non - fuje da Gatta Zoc .
„ .cola . * .
Zoccolejare , faxiramore co zoccoli camminando,
o camminar semplicemente com zoccoli .
Zeffeciente , bastante ; idoneo .
Zoffejone ; ſchioppo all' antica , i dicui grilli del :
fucile: for veramentegrazioli"; perchè fi cari.
cavano pel mezzo d' una rotella , ed a mare .
1
primavera .(Cinco
i l'aurora
Quindiil Lombardo deſcrivendo
canta X . S80 1.)
2 R sbg
D E da per tutte
S'era già lo zoffritto miezo trutto . +
2
F IN E.
1
,
L ' ECCELLENZA
DELLA LINGUA NAPOLETANA
DI
PARTENIO TOSCO
L
'ACCADEMICO LUNATICO .
Itul
915
PARTENIO TOSCO
1.
-L'IN
217
ten
PRO .
219
PRO B L E M A
DELL'ACCADEMICO LUNATICO .
ma ,
Tomiento ,
Per fuggir tre conſonanti , e laſciar la S , &
>
la R , che ſono rigide a proferire . Non di
ranno
Strada ,
ma
Tada .
Non diranno
Presontuoso
ma
Pesontuso ,
Non diranno
Storto ,
ma
Tuotro .
E pur ſi sà , che la favella de' bambini rapiſce
i cuori per la dolcezza .
E ſe da' bambini ignoranti vogliamo far par.
ſaggio a' Vecchi favj , impariamo queſta verità
da vecchi Veneziani , i quali per eſſere nati
nel mare tra le dolcezze di Venere , come diffe
colui : Venetia , Veneris Retias fon tutti pieni
di amore nel favellare , e tolgono quanto ſi può
le conſonanti , multiplicando ſempre le vocali.
Fradelo , fegao , pregai , fra benedeta , cara
colons , filipeto , quela , e la muoja Anche
tremendi fon dolci , abbracciando le vocali , e
fuggendo le conſonanti.
Aggiungaſi , che dalla fatiga fi augumenta
91
l'aſprezza , così l' aſcender sù I monte , 0.
calar nelle valli , non Kgià nelle vie piane . E
4 si
224
fi fcorge , che nel proferir le confonanti vi è
maggior fatiga , che nelle vocali : Perchè le
>
2жа
Zuchycсі le cannamele :
W 5 Peri
226
Per dichiararlo un demonio , lo ſpiegano col
dire ,
Viat' isso.., che Agnelillo .?
Per trattarło da ignorante , ironicamente gli
dicono ,
Te scorre la sapienzia pe li tallune..
Per dir , che ſtai infangato in mille vizj , la
paleſano colle parole ſeguenti :
Auzate da ssd nietto .
Per dichiararlo brutto , non dicono altro
che le parole ſeguenti :
Isce , che bella gioja .
Si che con la dolcezza dell' Ironia cuoprono
Paſprezza della taccia , e. per conchiudere que
fto punto ; è tanto dolce la lingua Napoletana,
che il medeſimo dolce raddolciſce , parendoli trop
po aſpro il dolce con replicar le conſonanti ,
ed in vece di dire ,
Se ne sala più dolce dolce ,
Và dịcendo ,
Se ne scenne abbascia doce doce ..
E tanto baiti per queſto primo capitolo del:
la dolcezza della lingua a perſuadere il cuore .
Siegue in oltre la proprietà della lingua , che
la rende più atta a perſuadere un cuore : e pur
ſi vede chiaro nelle parole , ne' periodi che
ſon più propri della lingua Toſcana : ed in pro
va di queſta propoſizione , per quel , che prima:
9
Napoletani,
Le Tempia ,
Dicono ,
Chiocche ,
Che ſe bene le Tempia , par che dérivino dál.
la parola tempora , la qual ſi deve fuggire
quanto ſi può dall'Idioma volgare , le chiocche.
derivano da chiome , ch'è idioma volgare , uſa
to parimente da' Toſcani - *
1
231
La veſte , che fi ripone ſopra , fino a piedi,
i Toſcani la chiamano ,
Zimarra :
Nè sò il derivativo di queſto nome , sò bene
che col chiamarla ,
Giubba ,
Come dicono i Nápoletani ,, deriva dal Giub
bone , o per dir meglio vi ha conneffione ,
Il Berettino ,
Noi lo chiamiamo
Coppolino .
Per la proprietà della coppa , ch'è un curione
rotondo , che cuopre la parte più eminente
come una coppa d'argento , che cuopre il vaſe.
E ſe il Berettino deriva dalla Beretta , non fi
fa , perchè abbia tal: nome : e tanto più è im
proprio ,> quanto , che la Beretta conviene a?
Preti , ed è quadrangolare , ed il Berettino è
rotondo , come la coppa per lo che ſi dice
Coppolino ; fe pur non vogliamo dire più pro
priamente , che viene dal cupolino , eſſendo la
2
1
234
Derivato dal branco , che racchiude molte gem
me , e col diminutivo nobiltà , e fa più genti.
va
le il foggetto . Anche un Diamante di gran .
Jore , o Carbonchio , o Rubino fa gioire a chi
lo porta , e maggiormente tal'ora , che la Gio
ja è pure una ſola , ne fr può dire , Gioja una
Gemma , e conforme all' ornamento gli danno
il nome, per parlar proprianientc ; Che però
quella gioja , che ſta ſu 'l cappello .... chiamano ,
Patena :
Perchè è patente nella parte più alta per ador-.
nare il capo . .
00
di termini più propri, e più diſtinti .
1 .
Il
21
240
Il Galto of Innis ,
Dicono ,
Pollo d'India ,
O veramente
Gallinaccio ,
E li vede l' improprietà perchè il nome di
Pollo non conviene ſolamente a queſto gallinac
cio , ma anche a gli altri animali , quando fo
no piccini , o che ſia d'uccelli , o pur de' bru
ti . Pullus Hirundinis .; Asinan , Pullum
ejus, ma il nome di Gallo d'India a queſto
ſolo conviene , per aſſomigliarſi al gallo nele
>
Li tagliarielle
Li chiamano ,
Fedeli .
Ed ammiro chi vuol conoſcere la qualità di
tal cibo dalla fedeltà : quafi queſti cibi foli fuf
ſero Fedeli , e gli altri infedeli. Non vi è pun
to di proprietà : ma col dire , Tagliarielle
fi diſtinguono dalle paſte paſſate per la trafila ;
come fono i maccaroni h , e fimili , perchè ſono
paſte ſottilmente tagliate col coltello .
No sguazzetto ,
Dicono ,
Guazzetto ;
E forſe prendono la parola dal guazzate CO
me.il fiume, o torrente , eſſendo viva liqui.
da : ma i Napoletani vi aggiungono ndala si di
più , e ne cavano la parola ,
Sguazzare ,
Che vuol dire , godere un convito lauto , non
dandoli i guazzetti ne' paſti ordinari : Quella
S di più , oltre che par , che ti riempia la
bocca , lo diſtingue dal guazzare , che ſi fa ne'
torrenti .
S'accommodi un'insalata con olio, ed aceto,
Dirà il Toſcano ;
Conciame na nsalata co ľ voglio, e acito ,
Dice il Napoletano : e così è meglio detto no
usalata , che un'insalata ; perchè quando fic
gue nella parola N , ed s , caſca la vocale del
la
245
la parola ſeguente 2 e rimane la precedente ;
che però dicono i Toſcani lo: 'nsajare, non già:
l'infajare : 1 Olio poi , è parola pure latina
ed a
,
e l'Aceto non iſpiega un liquore acido,
gro , come , Acito ; non dicendoſi Acedo ma
Acido .
Dello frutta poi , la prima conteſa è nel
genere : perchè i Toſcani tacciano i Napoletanis.
che li declinano in genere maſcolino , dicendo,
che tal genere conviene all' Arbore , non ab
frutto , e però è mal detto , un pero che lignis
fica l' arbore del pero , ma ſi vuol dire , una
pera , che n'addita il frutto . Qui -che amn
miro più , che mai l'improprietà ; perchè , o
>
Dicono
L 3
246
La Pesca ,
Ed è vero , ch'è frutto venuto dalla Persia
colà velenoſo , ed in Italia traſpiantato , per la
bontà del terreno , zuccherofo ; e ſpiega più
Pierzeco , che Pesca , che vuol dire più toſto ,
pescare , che la Persia .
Lo Mellone , ,
Dicono ,
Pepone ,
Ch? ê voce pure latina - ;: Pepo , Peponis , ma
Mellone addita la qualità del frutto , che rare
volte fra molti, si trova uno buono e però ſi
chiamano Mellune , cioè , tra mille uno ..
Lo Cetrangolo ,
Dicono ,
Melangolo .
Nè conoſco , la conneſſione . colla Mela , ma .
bensì col Cedro ; e ſe s' inneſta il Cedro alla
pianta di Mela , nin produce mela , ma s'in .
nieba alla pianta del Cetrangolo produrrà Cedri :.
Ecco evidente la proprietà maggiore ..
No Piro Bergamutto ,
Ha belliſſimo derivativo , perchè viene dalla
parola , Bergh , che vuol dire Pera', compoſta
col motth , che vuol dire , signore che però
in Turchia lo chiamano , Bergmot perchè ve.
ramente de una pera di- Signore, della qual dice:
lo Spagnuolo , Comer , y Vever : e tra Toſca .
ni non vi è queſta voce particolare tanto pro
pria di quella Pera . ;
Lo Gra nato ,
Lo chiamano ,
Melo granato :
E pur non ha conneſſione con l'in mela : ma ?
quando l'aveſſe",, che occorre ſpiegarlo. coin due
VO .
247
vogi', ſe può ſpiegarſi con una, e tanto propria,
che ſolamente a queſto frutto viene il detto più
conveniente ? E per finire il paſto , quel , che
noi chiamiamo ,
Annetta diente :
I Toſcani dicono ,
Stuzzica denti :
E la parola stuzzicare , puol dire propriamen
te muovere - a sdegno : ne può convenire al
derite , che non- fi adira , quando fi netta ,ma
più toſto- ſe ne compiace ; e però è più proprio
il dire , annetta diente ,
Or ſoppoſto per fermo , come se provato ,
che le voci ſuddette Napoletane , abbiano la
4 +
parola
dalla tio, gre
instan .
ca , Trope ,, che vuol dire ,
tanea ,;. E la tempesta è propriamente delmare, .
nè ſpiega la forza della moffa , repentina delle :
nubi dell'aria .
E per conchiudere : con una parola di pelle.
grina erudizione : Il miniſtro della giuſtizia , i
Toſcani lo chiamano
Il Carnefice :
Che
251
Che parimente conviene al macellajo ; ma in
Napoli lo chiamano , ;
Boja :
Perchè i Popoli Boj della Provincia di Toſcana
nel giugnere al Po Annibale Cartagineſe , s'ar
reſero in un tratto come poco amici de' Ro
>
nella favella :
ORU Se dalle parole- vogliamo far paſsaggio a i .
leni
periodi", ne dirò alcuni chiari e domeſtici
che confirmeranno ſodamente la propoſizione
ma prima di annoverarli , : non vi rincreſca di
grazia d'udire quel , che tante volte s' è repli.
scato : perchè han tanto per male nella Toſca
na , che le parole Italiane per eſsere più pro
* .
insta
parole latine; e pure il Lazio diede la lingua in
Imay
Italia in Ariene ; o il Lazio , che ſta tra Roma,
?
Boffettone ;
Ecco la derivazione dalle bofe del viſo , che
fi gonfiano per la percoſſa .
No pierzeco apreturo ;
Ecco la metafora d'una coſa propria allaimpro.
pria;
257
pria ; perchè ficcome nella peſca aperta vi ſono
di dentro quelle righe , cosi fi veggono ſegnate
su ' vifo dallo ſchiaffo .
No garofano a cinco frunne ;
Ecco la ſomiglianza , rimanendo nelle guancie
i ſegni delle cinque dita .
1. No. sic respondes Ponrifici ;
Ecco l' alluſione allo ſchiaffo di Criſto ,
L'aggio buono cresemato ·
Ecco il fimile dello ſchiaffo nella cresima .
E qual arte Rettorica potrebbe aggiugnere più
alla naturalezza del parlare Napoletano con
varietà , ed artificj di parole ?
Uno , che mangia aſſai , lo chiamano ,
( Gliotto ,
Ne dicono altro ; ed un Napoletano direbbe ,
Gliottone ,
Si Cannerone ,
Canna de chiaveca ,
Leccardo
Cavallo de Trojan
Sparafunno ;
E tutto ſpiega per eccellenza , sì per ingrandi
mento di quell? One , come le ſomiglianze
Canna de chiaveca , o fogna 2 che dir von
gliamo ; perchè ſiccome la fogna il tutto divora
per la bocca , così il goloſo per la gola ;
Leccardo dal leccare , chi è meglio detto del
lambire , ch'è puro latino , e viene dal lecco
della vivanda ftropicciando colle dita tutto il
piatto .
Cavallo de Troja , perchè tiene uno esercite
di cibi nella pancia .
" Sparafunno , perchè ſe lo ſtomaco sparato
ed aperto , non ha fondo così un Paraſito di
que.
1
258
quefti par , che non abbia fondo. ig come foſſe
sparato , tanto divora .
Un disonorato
Il chiamano ,
Becco
E va bene ; perchè allude alle corna ; nè lo
ſpiegano con altra varietà di nomi : ma in Na.
poli dicono ,
Becco -d'Innis ,
Poteca a doje porte ,
Mansia , mancia ,
Chianta fasule ,
Pignato chino ,
Frontede cauzaturo,
E tutte ſono figure mirabili di replicazione con
varietà di nomi $
Non fit contenta del Becco :
ma vi ſoggiunge d'Innia ; per dimoſtrare ver
gogna maggiore : eſſendo le coſe d' India più
grandi come le noci ., caftagne ; e fimili ; ch'è :
tanto quanto dire gran cornuto :
Poteca a doje:porte';- per additare , che quan
do il marito entra per una porta , P adultero
We ne và via psr Paltra -
Mancia , mancia : perche vive di reali
però diſſe :grazioſamente, uno Spagniuolo
Los cuornosíson come lo dientes, chal salir
dan dolor , y despues sirven por comer : cioè :
che 'I corno è come il dente , che quando na .
sce , dole ;, e poi quando è cresciuto , serve per
mangiare
Chianta fasule, perchè li frutti di queſte ſe,
menze , han forma di cornetti che noi dicia .
mo cornicelli ..
Pignato chino, perchè non ha biſogna disppor .
. tare
259
tare il vitto in caſa trovandolo nella pentola a .
ſpeſe del proprio onore :
E per queſto diſſe, colui :: lo. campo.co lo no .
re mio .
Fronte de cauzaturo : perchè le 'I calzatojo
GG. fa di corno , il diſonorato lo tiene nella fron .
te . Non sò fe ciò fi poffa dire più vivamente ,
.
copioſamente , e variamente ,
Uno. Ippocrita , che vuol fare dello: ſpiritua..
le , lo chiamano , ,
Bacchettone ::
Il che mi pare improprio : perchè la bacchettaj,
quando è grande come ſpiega quell'one , è .
di
ritta , è coſtoro van ſempre col collo torto : e::
3
Sacco di ostie ,
Faccia. de zaffarana ,
Chè fpiega: variamente di ſtupore : perchè l'apar
piccato -tiene il collo torto...
Rofeca pater.noſtre ,, perchè baciano così ( pelo
ſo la corona , é par che rodano i pater nostrii.
Sacchi di ostia , perchè fi communicano così
ſpeſſo indegnamente , come poneſſero, l'ostie in :
UN SACCQko .
Faccie di zaffarana , perchè tengono il vise
>
La Roa catalana ,
E ' preſa dalla parola Ebrea , Rua , che vuo }
dire , strada , come in Franceſe rue .
Catarchio ,
Cioè flordito , è parola greca , dal catarre, che
Itordiſca la teſta .
Ncignare .
Che vuol dire , vestirsi di un abito nuovo
dice S. Geronimo , che in lingua Punica ſi di.
ee , Enceniare, ſu quelle parole dell'Evangelic
Encenie fakte sunt
A je fellusse .
Vuol dire , dai denari , e così dicono i Turchi,
che le monete le chiamano Fellussi .
Trinc lans,
Vuol dire , ubriaco, dalla parola Tedeſca , Trincb,
che ſignifica , bere
Ferrajuolo ,
E' parola Arabica dal Ferriare , che in lingua
loro vuol dire circondare , come il Ferrajuolo
sirconda il corpo . .
Alcanzare ,
Arrivare , e molte altre parole che ſono ſpa
gnon
261 .
gnole , com'è noto a tutti . Ecco dunque che
per,
la verità de' ſinonimi , de vocaboli 9, e del
le lingue , eccede la lingua Toſcana notabil.
mente .
Diſcorriamo adeſſo del quarto Capitolo dell'
amorevolezza , e vi accorgerete dal parlar natu
tale > che vi rubba il core con tante parole
amorevoli . .
amplificazioni, e perſuaſive .
Ceuza a prunella ,
Fico senz ' vuosso ,
Taglia , ch'è ' KSSO ,
Percoca d ' Arienzo . .
Cuorpo de veretate .
Lo soccurzo de Pisa.
Te l'aggio conciato 'n cordovana .
Stù nietto comme vacilo de varviere
C'è robba a pietto de cavallo .
E migliaja di queſti translati , tutti propri , e
fignificanti,
Il zoppo , lo chiamano , assoccia mautune
perchè le camminaffe per una ſtanza de' mattoni
inuguali fatta di freſco , col piè zoppo , che
caſca più alto dell'altro , coll' impeto , e pelo
del corpo 'l'uguaglierebbe , con torre la fatiga
all'artefice per appianarli . 2
są servire .
'N casa de sonature viene a fa matinate :
Paleſa l'accortezza propria , che non si fá ina
gannare
CO
in quella professione , che n . è pratie
,
ed esperimentato . A
M 2
268
A chiappe viene pe fune :
Spiega il medeſimo con altra somiglianza.
Tra cricco , e crocco , e maneca d'ancing ..
Allude allo ſteſſo : perchè tutti tre fanno ux
mestiere di rubbere .
Lo marisolo secuta lo sbirro:
Lo dicono quand' uno ha il torto , e parla in
modo , comeavesse ragione .
Piglia la via de miezo, ca non cade :
E ciò dicono per insegnar ne' negozj fuggir
gli estremi :
Neoppa a lo cuotto acqua vollut&
e
Quando si lagnano, e per colmo sopragiugne ung
disgrazia maggiore
É fe nella succintezza delle metafore laconia
che ſpicca tanto l'ingegno in perſuader l'in
terno con periodi , chi non ammirerebbe l'ar.
guzia di tanti motti in due ſole parole?
Meza festa ,
Spienne , e frije . .
Arre , ca jammo .
Sfuje.come anguilla . 1
2
Spienne , e frije : ciò ſi dice , quando uno
crede d'ingannar" l'altro ed entrambi rimana
gono ingannati, come fa il Zingarò , che vena
de la padella ſtagnata , e nel frigere fravide
ch'era tarlata ; come fe parimente chi la paga
colla moneta falsa , ed allo spendere fi accor .
ſe, che non correva .
Arre , ca jammo , li riſponde a colui , che
avrà tacciate il compagno di animale, perchè
arre , fi dice ad vi vil giumento , e li foggiu
>
..
Cuorue co cuerve non seocacciano l' uocchieri
Chi
Chi mangia li pecciuntde la corte , no va
perzì le penne .:
Ogn uno mágnia'a lo piatto sujo :
Meglio è oje 1 uovo ', 'che craje la gallina .
Qwanna' te se promette bo porciello , e
curre co lo funeciello :
Chi veve matino , si perde lo- fiasco , non :
perde lo vino.
Chi chiajeta licca .
Chi vole la carne senza uosso " , accatte pår .”
mone .
Attacca Paseno ad dove ve lo patrone :
Appila , ca esce feccia .
Queſti proverbi ſolo le fi: offervaſſero
ſenſi de gli aviſi interni , ſpiegati dalla line
gua Napolitana , farebbono un perfetto curteg.
giano .
La prima coſa , che for devė“ oſſervare nella
corte è riverire i privati e se talora fres
>
1
283
proferiſce quefte note , Chicberecht : e quande
è vecchio con le ſue roche voci cangia le no
te , e tutto meſto , e fioco , più fofpirando
che cantando , cangia verſo , e dice , Cucorect
E ſe '' Franceſe , e ' Gallo per eſſer l' uno .
è l'altro naturalmente furioſo , e guerriero , cre
derei non ingannarmi , fe per iſcherzo dicelli >
è detto . .
TOMOS VIGESIMOTTAVO .