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POLIPHILI HYPNER.OTOMACHIA, VBI


HVMANA OMNIA NON NISI SO-
MNIVM ESSE OSTENDlT,AT
QVE OBITER. PLVRIMA
^SCITV SANEQMfvi
DIGNA COM-
MEMO~
RAT.
'TV -TV 'TV
POLIPHILVSPOLIAE.S.P.D.

OLTE FIATEPOLIA COGITANDO CHE


gli antichi Alidori ad gli principi&magnanimi ho-
mini, alcuni per predo, altri per faiio re, tali per laude,
leoperefiueaptamentedicauano.Diqueperniunadi co
. fi fada cagione,fé no n per la media, quella mia Hypne'
rotamachia,no trouado a chi piu digno pricipe, che ad
te mia alta Imperatrice dicare la offèrifco.La cui egregia conditione,&
incredibile bellecia, Se uenerande,& maxime uirtute, Se coftumi precla¬
ri (lì mi,S opra qualuqueNympha negli noftri ficco li principato tenen-
do#exceffiuamentemehano dii tuo infigne Amore infiammato,arfo,&
comfumpto,Keceui dunque di bellecie diffufoTplendore, Se di ornili
uenu(latedecoramento,&di inclyto afpedo confpicua,que(to munu^
fidilo.Ilquale tu induftriofamente,nel amorofo corecum dorate (àgitte
in quello depindo,&cum la tuaangelicaeffigieinfignitoSe fabricato
hai,che fingularmente Patrona il poffedi, Ilqualedono fiotto poficiaai
tuo folerte& igeniofo iudicio (lafciando il principiato ftilo,& in quello
ad tuainftantia tradudo)io il commetto.Onde fi menda appare, & me¬
no dilla tua elegante dignificationeinalcuna parte (lerile & ieiuno troue
rai,incufata farai tu optima operatrice. Se unica clauigera dilla mente Se
dii core mio.Ilpremio dunque di magioretaléto Se pretio,non altro fpe
cialmente aeftimo Se o p tocche il tuo amore grado fio,Se ad quello il tuo be'

U firn# A-

POLIPHILO INCOMINCIA LASVA HYPNEROTO
MACHIA AD DESCRIVERE ET LHORA,ET IL T£M>
PO QV ANDO GLI APPARVE IN SOMNO DI RITRO*
VARSI IN VNA QVIETA ET SILENTE PIAGIA, DI-
CVLTO DISERTA . DINDI POSCIA DISAVEDVTO,
CON GRANDE TIMOREINTRO IN VNA INVIA ET
OPACA SILVA»

H YPNEROT OM ACHIA POLIPHILI,

A VRORAE DESCRIPTIO;

HOEBOIN QyELHORAMANAN
do,chela fronte di Matura Leucothea candi-
daua, fora già dalle Oceane unde,le uolubile
rote fofpefe non dimonftraua,Ma fedulo cum
Igli lui uolucri caballi.Pyroo primo,& Eoo al»
guanto apparendo , ad dipingere le lycophe
sfluadrige della figliola di uermigliante roie,ue
flociflimo infequentila,nondimoraua. Et cor
T _ rufcantegia fopra le cerulee & inquiete undu -
le,Ie fue irradiante come crifpuIauano.Dai quale aduenticio in quel pun
fto occidua dauafe la no cornuta Cynthia,folicitando gli dui caballi del
uehiculo fuo cum il Mulo,louno cadido & Ialtro fufco.trahéti ad folti»
mo Horizotadifcriminantegli Hemifperii peruenuta,& dalla puia della
aricétareel di,fugata cedeua.Inquel tempo quado chegli Rhiphau mo»
rierano placidi,nccumtatarigideciapiulalgente& frigorifico Euro cu
ellaterale dando quaflabondo el mandauagli teneriramulit&ad iquieta
re gli mobili fcirpi & potuti luci & debili Cypiri.&aduexaregli pliche
uoli uimini,& agitare gli lenti falici,& proclinare la fragile abiete fo tto gli
comi di Tauro lafciuianti.Quanta nel hyberno tempo fpirarefolea. Si»
milmenteelia&abondo Orioneceliando di perlèquirelachrymofo, lor
nato humero Taurino delle fete foro re.
In quella medefima horache gli colorati fiori dal ueniente figliolo di
Hyperione.el caloreancora non temeano noceuole. Madelle frefchela-
chrymede Aurora irrorati & fluidi erano Se gli uirenti prati. Et Halcyo-
ne fo pra le acqua te onde della tranquilla Malacia & fl uftro m are, ad gli fa
buleti litori appariano di nidulare.Dunquealhorache la dolente Hero
a ii
ad gli derofi littori el dolorofo & ingrato deceffio del natante Leandro
caldamente lo fpiraua.Io Poliphiloloprael le&ulo mio iacendo,oppor
tuno amico del corpo laflo ,niuno nella confina camera familiareeilen-
do/enon lamiacharalucubratrice Agrypnia, Laquale pofcia che me¬
co hebbefano uario colloquioconfolanteme,palelehauendoli fa£ta la
carila & lorigine degli mei pròfundi fofpiri, pietofamente fuadeuamiàl
temperamento detaleperturbatione.Etauidutafedelhoracheio giado-
uelTe dormire.dimando licentia.Dique negli airi cogitameli ti damore fo
lorelido,lalonga8aaediofano<3:einfomneconfumando,perlamiafle'
rile fortuna & aduerfatrice & iniqua della tutto fconfolato ,& fofpirofo,
per importuno & non profpero amore illachrymado,di pundo in pun
do ricogitaua, che cola e i naeq uale amore, Etcomeaptamenteamare fi
poIe,chi non ama. Et cu quale prò tedione da inu Citati & crebri co ngrefi
fiafiediata,8<:circumuenutadahoftilepugna,la fluduanteanima podi
tanto inerme refiftere,eflèndo precipue in tellina la feditiofa pugnai afe
fiduamenteirretitadife>liciti,inllabili&nouipenfieri.Deculì fado &ta
le mifero fiato.haucndome per Iongo trado amaramentedoluto,&:gia
felfi gli uaghi fpiriti de penfare {utilmente,& pabulato duno fallace & fin
do piacere Ma datamente & fenda fallo duno non mortale.ma piu pre
llodiuoobiedo di Polia, Lacuiueneranda Idea in meprofundamente
impreffa,& piu intimamente infculpta occupatrice uiue.Et già le tremu
le&micante llelleincohauano deimpallidire el fuo fplendore,che tacen
do la lingua,quel nemico defiderato,dalquale procede quello tanto & in
delìnentecertame,impatiétefoIicitandoelcorefauciato ,&per proficuo
& efficace remedio el chiamauaindefelfo. Ilquale altro non era che ino
uationedelmio tormento .fencia intercalatione.crudele. Cogitabondo
&Iaqualitate degli mifelli amatori, per quale conditione per piacere ad
altri dolcemente morire optano ,&piacendo ad fe malamente uiuere.Et
el frameo difio pafcere,& non altramente,de laboriofe & fofpirabileima-
ginatione.Dunquequalehomo,chedapolediuturne fatiche lalfo ,cufi
ne piu ne menojedato apena eldolorofo pianto exteriorealquato,&in'
claullrato el corfo delleirrorantelachrymeleguancedamorofo languo¬
re Iacunate,defiderauahogimai la naturale & opportuna quiete. Hora
li madidiochiiunopocho tra le rubente palpebre rachiufi,Senciadimo
rare tra uitaacerba,&fuauemorte.Fueinuafa&quellap>arte occupata &
da lino dolcefomnoopprelfa,laqualecum Iamente&cumgliamanti&
peruigili fpiriti non (la un ita ne partici pe ad fi alteoperatione. O Iupiter
altitonante,fceliceo mirabile?o terrifica,diro io qu efia^u fi tata uifióe, che
in me non (atro ua atomo che non fremii ardi excogitandola, Ad me
parue
paruedeefTere in una fpatiofaplanitie,laquale tutta uirente ,& di multi-
plici fiori uariamente dipinóta,molto adornata fe repraTentaua. Et cum
benigne aure iui era unocerto filentio, Neancoraallepromptitfìmeore
chie de audire,ftrepito ne alcuna formata uoce per ueniua. Ma cum gra-
tiofi radii del Solepalfauael temperato tempo.
Nel quale loco io cum timida admirationedifcolo,damead me dice
ua.Qiuuialcunahumanitatealdefiderofo intuito non già apparifce, ne
ancora filuatica,ne filuicola.ne filuia,ne do medica fera. Ne cafarure^
lira alcuna, ne alcuno tugurio campeftro,ne paftorali tedi, ne Magar¬
ne Magaliafe uide.Ne Umilmente ad gli herbidi lochi non uideua Opi-
lione alcuno ,neEpolo,neBufequa,neEquifio, ne uago grege&armeiv
to.cumlefue bifore Syringerurale,ne cum le fue cornee Tibie fonanti.
Mafreto per la quieta plagia,Saperla benignità te del loco,& quafi facto
fecuro procedendo ,riguardaua quindi Scindile tenere fronde immote
ripofare,niunaaltraoperacernendo.Etcufidirrimpe&odunafoltafilua
ridrizaiel mio ignorato uiagio.Nellaquale alquanto intrato nonmiaui
diche io culi incauto lafla(Ie(non fo per qual modo)el proprio calle. Di
queal fufpefo coredifubito inuafè uno repente timore,per le pallide mé<-
bre diffundentife.Cum folicitato battimento ,le gene del fuo colore ex-
an gue d i uen ute.Concio fia co fa c h e ad glio eh i i meiquiuinon fi conce-
deua uelligio alcuno di uidere,nediuerticulo.Ma nella dumofa filuaap-
pariano finondenfiuirgulti,pongenteuepretto,elSiluano Fraxinoin¬
grato alle uipere, Vlmiruuidi,allefoecuiide uitegrati,corticofi Subderi
apto additaméto muliebre,duri Cerri,Fortiroburi,&glandulofe Quer
ce&Ilice,&diramiabondante,chealrofcido folo nò permetteuano,gli
radii delgratiofoSoleintegramente peruenire. Ma come da camurato
culmo di dentante fronde copertoio penetraua Ialina luce. Et in quello
modo meritrouai nella frefea umbra, humido aire*,& fufeo Nemorale.

a iii

I
Per laquale cofà.prmcipiai pofcia ragioneuolmente fufpicare Scre¬
dere peruenuto nella uaftiflimaHercyniafilua. Etquiui altro non. eflfere
che latibuli de nocente fere.S cauernicole de noxii animali & de feuiente
belue. Et perciò cum maximo terriculo dubitaua, di edere fencia alcuna
defenfa,S fènda auederme dilaniatodafetofo Sdentato Apro,Quale
Charidemo,ouero da furente. Sfamato Vro,Ouero da fibillante ferpe
S da fremendi lupi incurfanti miferamente dimembrabondo lineare ue
deflè le carne mie.Dicio dubitadoifpagurito,Iuipropofi(damnata qua
lunque pigredine)piu non dimorare,S de trouare exito Seuadere gli oc
correnti pericoli.S de folicitaregligia fofpefìSdifordinatipalli,fpeflè
fiate negli radiconi da terra feoperti cefpitado.de qyi,& de li peruagabon
do errante,horaad lato dextro,Smo alfiniftro.talhoraretrogrado.S tal
fiataantigrado.infcio&ouenonfapendo meare, peruenuto in Salto S
dumeto Sfenticofoloco tutto granfiato dalle frafche.S da fpinofi pru^
nuli.&dalintradlabilefru&o la faciaoffènlà. Et per gli mucronati carde
ti,S altri fpini lacerata la toga & ritinutaimpediuapigritandola tentata
fuga.Oltra quello non uedendo delle amaeftreuole pedateindicio aicu-
no,ne trinilo di femita,non mediocremente diffufo Sdubiofo.piufoli-
citamenteacceleraua,Siche per gli celeri pafli.fi per el meridionale arto
qualeperel moto corporale fa&o calido, tutto de fudore humefà&o el
fredo
fredo pedo bagnai. Non fapencio hogimai che me fare, (blamente ad
terribili penfieriligata&intentategniualamente mia. Et enfi alla fine,
alle mie fofpiranteuoce Sola Echo della uoce emulanouiftìmaofferi-
uaferifponfiua. Difperdando gli rifonanti fofpiri,cum il cicicare della-'
mante rauco della rolèida Aurora,&cum gli ftriduli GrylIi.Finalmen-
te in quello fcabrofo & inuio bofeo. Solamente della Pietofa Ariadne
creteadefiderauaelfoccorfo.Quado cheeffaperoccidereel fratello mon
Uro confcia,ei maeftreuole Se du&rice filo ad lo inganeuole Theléo por-
gette,perfbra ufciredel difcolo labyrintho.Et io elfimigliante per ufeire
dellaobfcuraSilua*

POLIPHILO TEMENDO EL PERICVLO DEL SCV-


RO BOSCO AL DIESPITEIE FECE ORATIONE.VSCIT
TE FORA ANXIOSO ET SITIBONDO,ET VOLENDO
DI AQVA RISTORARSE, ODE VNO SVAVE CAN¬
TARE. ELQVALE LVI SERVENDO, REFVTATE LA-
QVE,IN MAGIORE ANXIET ATE PER VENE.

FFVSCARE GIÀ PRINCIPIATO HAVEN


do el mio intelledo,de non poterecognofcere,& nubi'
lare gli fentimen ti, quale optione eligere doueflè,ouer
laodibilemorteoppetere,oueronellombrifero Se opa'
co luco nutante fperare falute .Indi Se quindi difcorren>
do,daua intenta opera ad tutte mie forcie Se conati de
ufcire.Nel quale quanto piucheperuagando penetraua,tanto piuobfcu
riua.Etgià degrande pauoreinualido deuenuto/olamente dalcunapar
te dubitando expeófaua,chequalche lamiftìma fera impetente incornili
ciaflèadeuorarme. Ouero inpremeditataméte cefpitandocaecuciente,ca
dere in abyfio fa fo (Tura Se (ero be,o uero i qualche uafto hiato di terra prae'
cipitare. Et hogi mai la faftidiofa uita de terminare fimile ad Amphiarao
Se Curtio abforpto dalla uo ragine mephitica terreftre,& cadere da magio
realtitudine,che non fece el uecorde Pyreneo.Per quefto modo quali fen
eia fperancia lamentedogni parte conturbaua,pur fencia lege uagante Se
deuio exito tentando. Onde piu tremulo,chenel muftulento Autum-
no le mobile foglie ad glifuréti Aquili fencia il uirore & fenciael fuchio'
fo pondo delfuo humore,tramecufi orantediceua.O Diefpiter Maxi-
mo,Optimo,& Omnipotente,& Opitulo.Si dallidiuini fuffragii la hu-
a iiii
manicate per iurte prece merita fufifragio,& debi eflere exaudita. al prsfen.
tedi qualunque fragileoffenfa dolente,tefuppliceinuocofunmio patre
deglifuperi,Medioximi,& inferi sterno redore,che de quelli mei mor¬
tali pericoli & prsfente horrore,me ad la tuaimmenfa Deitatepiaqui li¬
berare, & finire quefta mia dubiofa uita per altro megliorefine.Etqui-
ui quale Achemenide horridulo dal horrifico Cyclope exoraua cum lo
licite & precarie uoce Aenea,piu prsffo defiderando dagli homini ini-
micimorire che per culi horrédo interito.Cufì ne peraltro modo io pre
canteorai. Apenalediuote oratione finceramentefuflè,cum el core uni
to orante,contrito & exagitato,delachrymeperfufo hebbi terminate,fer>
mamente tenedo,chegli Dii ad la bonamenteoccorreno,chefencia mo
raforadellangufto,afpero,&imbricofònemorein aduertente me ritro-
uai.Etquafi ad nouo di,dalhumida node fora peruen uto.Gliochii ob-
umbrati.peralquanto nonpatiuano lamabileluce-T utto lurido&moc-
rto,&anxiofo.Non manco niente al defìderato lume ad me panie de effe
re giunto. Che de uno esco carcerechifora adueniffe diloricato delle
grauofe & indettali tecathene,& ufeito de caliginofètenebre. Tutto liti—
bondo lacerato ,& la fàcia & le mane cruentate,^: da morficate Vrrica pu
fluiatefentédomeexanimo,adlagratiofalucepurmuna cofaobiectaifti
mando «Intanto era fìtiente,chedellefrefcheaurenon poteuarefrigerar-
me,Neancora acconciamenteal ficco core fatirtare. A uidifìimo dinglu
tirelauanaSaliuacheinmeeraaffuda.Mapoichealquanto io fui rafì-
curato ,& in me riuocato uno pauculo deanimo, El pedo arefàdo per
crebri fofpiri & per anxietate di fpirito,&per corporale faticha, deliberai
per ogni modo di extinguere larida fete, Dique per quella plagia curio-
fàmenteexpiorando de trouare qualcheaqua. Ondemolto laffo inqui-
rendo,opportunamente,admeuno iocundirtimo fontefeoffèritte cum
gròffa uena deaqua frefehamenterefurgentejl loco del qualegli pai ufin
Achori & la barba Siluana midifcoperfe,& la fiorita Lifìmachia,&la
mufeariata Imperatoria«Dal quale nafceua uno chiariflimo fluento,che
cumdifcurfiui rimili per medio delladefertafìluacum difcolo & flexuo>
fo alueo influente, incremento damolti altri liquenti canali tollendo di
latauafe. Et per gli impedienti Saxi & ruinati trunchi infurgeuano le cor
rente & fonante u nde.Et pofeia da impetuofi & undifonitorrentidalleri
folute neue dagli al peftri& rigidi monti lapfe cadendo,Gliquali non tro
po lontano dittareapariano candidati ne lalgéte monftro de Pana,gran
de auguméto riceueuaAlqualemoltefiatenellamiatimorofafuga per*
uenuto.Io trouauaalquàto de fufea luce,per gli excelfi arbori uno poco
nelle
nellecimedifcuneati.fopraellimofo fiume,oue uedeuael ccelo lacerato
per gli impedienti rami frondofi,& tali ficchi,horrido locoa homofolo
ritrouarfe Senciatraiedoalcuno. Ancoracum Ieultranee riue piu che
le citi me o bfcure & i ntricabile apparendo -Qui ui era el mio fpauento fen
tiredelialcunafiata fibiiate ruina darbori,&uno fragore de rami,Sdfm'
derecrepitantedeligne.cumgeminato&horrifono rtrepito, per longo
trado nella denlìtate degli arbori Se inclufo aire riferuato. Voien do du ny
queio Poliphilo territo &afflidoeuafo tanto horrore,leoptateaque io-
pra le uerdofe riue exhaurire, cum gli popliti corternato,&inclaufura le
dette reducendo, &la uolalaciniata, feci uafo dabeuere gratirtìmo. La-
qualeinfufa nel fonte Sedi aquaimpleta per offerire alla rabida Se hane-
lante bucca,&refrigerare la ficcitudinedel reftuante pedo-Piu gratealho
ra ad me,che ad gli I ndi Hypane Se Gange.Tigride & Eu ph rate ad gl 1A r
menii,Neancoraecufigrato alle gente Aethiopice el Nilo . Et ad gli
ajgyptii el fuo inundare imbibendo la torta gleba. Ne Eridano ancora
alli po puli liguri,quanto mi feofferiuano leacceptirtìme Se frefche riue.
Necufi peracceptirtìmo fuealibero patreel fonte dimóftrato dal fugien
te Ariete. Acadette che non culi praefto le expedate Si appetibile aque
clauftrale,nellacaueatamano adia bucca aperta era per approximarie,
chein quello inftanteaudiui uno Dorio cantare,che non mi fuado,che
ThamirasThratio eltrouafle, perle mie cauerniculateorechie penetran
te,6tad lo inquieto core tanto fuauedolce Sconcino traiedato,Cum no
ce non terreftre.cum tanta armonia,cum tanta incredibilefonontate
cum tanta infueta proportione.V mequanto mai fi potrebbe imagi nate»
Perchefenciadubio quefta cofa excede ultra la potentia di narratione.
La dolceciadellaquale&dilectione,molto piu de obledaméto che la po
tiuncula o fferentife mi fe prxftaua. Intanto chelaquahaufta intra la clau
fura dellinterualli degli deti,infenfo quali&gia obftu pefado lo intelle^
do,& fopitoIappetito,tiiuna uirtutecontradicendo referati gli nodi fe
fparfe ad humida terra.
Horaqualeanimaleche per la dolceefcajo occulto dolo non perpen
de,poftponendo el naturale bifogno,retro ad quella inh umana nota fen
eia mora cuna uehementiafeftinante la uia,io andai. Aliaquale quando
edere uenuto ragioneuolmentearbitraua,in altra parte la udiua, One &
quando a quello loco properanteeragiunto,altrondeapparea effereaffir
mata»Etcufi corno gli lochi mutaua,fimilmente piufuaue&deledeuo'
le uocemutaua cum coelefti concenti* Dunque per quella inane fatica,
& tanto cum molefta fetecorfo hauendo,me debilitai tanto, che apena
poteuaio el Iallo corpo fuften tare. Et gli affannati (piriti habili noneffen
do el corpo grauemente affaticato hogi mai foftenire,fi per el tranfado pa
uore, fi perla urgente fete, quale per el longo peruagabondo indagare,
& etiam per le graue anxietate, & per la calda hora , difèfo , & relido
dalle proprie uirtute, altro unquantulo defiderando ne appetendo, fé
non ad le debilitate membra quieto ripofo. Mirabondo dellaccidente
cafo.ftupido dellamelliflua uoce,& molto piu per ritrouarme in regio¬
ne incognita Se inculta, ma affai amoeno paefe. Oltra de queffo,forte
me doleua,che el liquente fonte laboriofamente trouato,&cum tanto
folerteinquifito fuffefublato Se perdito da gliochii mei. Perlequaletu¬
te cofe, io fletti cum Ianimo intricato de ambigui tate, molto trapen-
fofo.Finalmenteper tanta laffìtudinecorrepto,tutto el corpo frigefeen-
I

te Silanguido,Sottode una ruuida&ueterrima quercia, abundante del-


iinrcutellato,ouero panniculato fru&o.defpreciato per la fertile Chao-
nia.nelmegio del fpatiofo òc grammofo prato.de (Immoli Statuii rami
frondofa.umbra frefcha facendo,& del tmnco hiante.expofimi accum'
bere fopra lerorateherbe.Sopra el finilfro lato celfabondo.iacente.atrahe
ua cum gli attenuati {pinti le frefcheaure,piu arduamente cum le crelpe
labra.Cheel fianco Ceruo fugato &ad fianchi dagli mordaci òc feroci ca
ni morficato.St nel pedo cum la fagitta uulnerato.apodiatacum le ramo
fecorne alle debole tergore la pondero fa teda, ultimaméte confiftere no
ualendo.fopragli uolubili genochii moribondo fe profterne laffo. On¬
de in quella fimigiiante angonia iacendo fcrupulofamente nellanimo
difcorreua.deglilitiiintricatilììmi della inferma fortuna, òc gli incanti
della malefica Cyrce, fi acafo per gli fuiuerfi inodato fuffe.ouero contra
meufato ei Khombo.Ad quelli tali òc tanti acceflorii fpauéti, V me d un
che.oue potrei io quiui trafi diuerfe herbe ritrouare la Mercuriale Moiy,
cumla nigraradiceperaiuto,&miomedicamento i Poi diceua quello
none,Machecofae.',Senonuno maligno differirediciola optata mor-
tefStando culi in qfti pniciofi agitaméti.le uirtute erano paulatine,& nui
la altra Salute ritrouare penficulaua.fe non frequente#: ledulo haurire òc
riceuere le recete aure,& quelle nel pedo.o ue uno pauculo di uitale calo¬
re radunato palpitaua rifcaldate, cum la abforbulagula, fora pofcia uo-
mabonda exallare,Non per altra uia dunqueche femiuiuo ritrouanti-
me.per ultimo refrigerio prehendeua le humidefoglierorulente.fotto la
frondofa quercia riferuate,&: quelle porgerealli pallidi &c afpri labri, cum
ìngurgitiffima auiditate,dingiuuie lambendole alfuccare, & lafiticu-
ioìa uuea refrigerare alquanto . Delìderando allhora Hyplìpyle che
ancora qual agli greci Langia fonte mi monlfrafe.Imperoche penficula
temente io fofpicaua.fi per cafo nella uaftafilua nonaduertendo dalla fer
pa Dipfa io fuffe morlò.tanto era la mia fete infupportabile» Nouilfima'
mente rinunciata la redio fa uita òc proferi pta.dicio a tutto che glintraue^
nilfe.Cum grauilfimicogitamentiattonito òc alienato.quafi maniando
uacillaua.Dinouo fotto di quella umbra quercunea.Cum patula opaci'
tate degli rami lafciua.ifui di eminente fomno oppreflo, òcfparfo per gli
membri il dolce fopore.iterum mi parue de dormire.

(
POLIPHILO QVIVI NARRA,CHE GLI PARVE AN'
COKA DI DORMIRE,ET ALTRONDE IN SOMNO
RITROVARSE IN VN A CON VALLE,LAQVALE NEL
FINE ERA SER AT A DE VN A MIRABILE CLA VS VR A
CVM VNA PORTENTOSA PTRAMIDE.DE ADML
RATIONE DIGNA.ET VNO EXCELSOOBELISCO DE
SOPRAXAQVALE CVM DILIGENTIA ET PIACERE
SVBTILMENTE LA CONSIDEROE.

A SPAVENTEVOLE SILVA.ET CONSTI-


pato Nemoreeuafo,&gli primi altri lochiper el dolce
fonino chele hauea per le fede & profternatemébredifv
fuforeli'£Ii,meritrouaidi nouo in uno piu deledlabile
(ito affai piu che el pracedente.Elquale non era de mon
ti horridi,&crepidinofe rupe intorniato, ne falcato di
ftrumofi iugi. Ma compofitamente de grate montagniole di non tro¬
po altecia. Siluofe di giouani quercioli, di roburi,fraxini Se Carpi¬
ni , & di frondofi Efculi, Se Ilice, Se di teneri CoryIi,& di Alni,& di Ti'
lie,& di Opio, Se de infruótuofi Oleaflri, dilpofiti fecondo lafpeóto de
gli arborifèri Colli, Et giu al piano erano grate fiutile di altri iìluatici
arbo (celli,& di floride Genifie,& di multipliceherbe uerdiflìme, quiui
uidi il Cythifo.Là Caricelacommune Cennthe. Lamufcariata Pana-
chia el fiorito ran rinculo ,& ceruìcello.o uero Elaphio,&la(eratula,& di
uarie affai nobiie,& de molti altri pròfìcu i firn plici,& igno te herbe & fio
ri per gli prati difpenfate. Tutfa quella lata regione de uiridura copiofa-
mente adornata fe offeriua. Pofcia poco piu ultra del mediano fuo,io ri-
trouai uno fabuleto.o uero glareofa plagia, ma in alcuno loco difperfa-
mente.cum alcunicefpugli de herbatura .Quiuialgliochiimei uno io'
cundiflìmo Palmeto fe apprafento,cum le foglie di cultrato mucrone
ad tanta militate ad gli agyptii.del fuo dolciflìmo fructo foecude&abun
dante.Tra lequaleracemofe palme,& picolealcu ne, & molte mediocre,
& ialtredriteerano &excelfe,Eletìo Signo de uidoria per el refi fiere Tuo
ad lurgente pondo. Ancorai in quefto loco non trouai incoia, ne altro
animalealcuno.Maperegrinando folitario frale non denfate, mainter-
uallate palme fpe&ati(fime,cogitando delleRachelaide, Phafelide,& Li
byade,noneffereforfaaquefte comparabile. Ecco che uno affermato &
carniuoro lupo alla parte dextra.cum la bucca piena mi apparue.
' Per Iafpedo delquale,gli capigli mei immediate feariciorono,&dicfo
uolédo cridarenon hebbiuocejlquale defubitofugite.&io in meallho
raalquanto ritornato,leuando gliochii inuerfo quella parte.ouegline-
morolicolliapparianoconiugarli.Iouedo inlongorecello una icredi»
bilealtecia in figura deuna torre,ouero dealtilììma fpecula.apprefio Se
una grande fabrica ancora imperfe&améte apparendo, pur opera Se firn
dura antiquaria.Oueuerfo quello «dificamétomiraualigratioli moiv
ticuli dellaconualle Tempre piu leuarfe.Gliquali cuna el prelibato «difi
ciò coniundi uedea.Elquale era tra uno &laltro monte conclufura,& fa
ceuaunoualliclufio,Laquale cofadeintuito accortamenteexiftiman-
do dignilfima,ad quella fenda indugio el già folicitato uiagio auido ri-
driciai.Etquantopiucheaquellapofcia approximandomeandaua.tan
to piu dilco priua opera in gente Se magnifica ,& di mirarla multiplican-
tife el difio. Impero che non piu apparea fublime fpecula, ma per auentu
raunoexcelfo Obelifco,Sopraunauafiacongericdi petrefundato.
Latitudine dellaquale,incomparabilmétecxcedeualafummitatede
gli collateraneimonti,quantunche fulfe fiato elcelebremonte arbitraria
Olympo.Caucafo.& Cylleno.ad quello deferto loco pureauidaméte ue
nuto.circunfufo de piacereinexcogitato.demirare liberamente tanta in-
folentia di arte edificatoria,&. immenfa ftrudura, Se ftupenda eminentia
me quietamente affermai* Mirando & confiderando tutoelfolido Se la
craffitudinede quella fragmentata&femiruta ftruduradecandido mar
mo de Paro. coaptati fenda giurino deceméto gli quadrati,& quadran-
guli,& «qualmente politi Se locati,tanto expoliti,& tato exquifitamen te
rubricati gli fuilymbi,qtianto fare unquefi potrebbe.In tanto che tra lu
no &laltro lymbo,ouero tra lecommiflure una fubtilecia quatunque a^
culeata,delintromeiroreludataunquantulo penetrare potuto non ha-
rebbe.Quiuidunque.tanta nobilecolumnatione io trouaideogni figu
ratione,liniaméto,& materia,quanta mai alcuno el potefle fufpicare.par
te dir up te, par te ad la fua locatione,&: parte nferuateillafe.cum gli Epifiy
li Se cum capitelli, eximii de excogitato Se dealperacelatura.Coronice.
Zophori.ouero Phrygii, Trabi arcuati -Di (fatue ingente fradure.tr un
cate molti degli aerati &exadi membri. Scaphe,& Conche,&ualì,&de
petra Numidica,& de Porphyrite,& de uario marmoro ,& ornamento.
Grandi lotorii. Aquedudi ,Sequali infiniti altri fragmenti.de fcalptura
nobili.decognitoqualiintegri fufieron,totalmente prilli ,& qualireda¬
di al primo rudimento. Alla terra idi Se quindi collapli Se difiedi, Sopra
& tra lequale cofragofe ruine germinati erano molti filtratici uirgulti,&
precipue de Anagyro nonquaffabondo.cum leteche fallacie & uno
&laltroLentifco,Sda Vngula urfi & Cynocephalo,&laS patii la fetida
&el ruuido Smylace,8dacentaurea,& moltealtre traruinamenti germi-
nabonde.Etadgli frefimun molti Aizoi,8dapendula cymbalaria. &
fenticeci de pongiente uepre.T ra gliquali ferpiuano alcune lacertace, &
ancora fopra gliarbufcati muri reptauano, fpefìe fiate 1 qlli deferti & file-'
ti lochinel primo moto ad me,che tutto tlauafufpefq,nó pochonorrore
inducédo. Magni in molte parte frutti de piane retondatione,& de Ophi
tes 8c de Porphyrite,& Coralitico colore^ di adai altri grati colorameli- —^
tiiraementationedi uario hiftoriato di panglypho ,8c hemiglypho, di
expedita,& femifcaiptura.Indicando la fuaexcellentia,che fencia fallire
ad gli tempi noftri,& acculando ,che de tale arte egl ìe fo pita la (uà perfe-
fttióe. Dunque approximatomeal mediano frontedeìlamagna&piae-
claraopera,io uidiuno integro portalemiro &confpicuo,&ad tutto o
edificio proportionato, t .
Laqualefabrica uidicontinuatra uno &laltro degli monti delumba
ti pendicei interfita,che poteua arbitrariamente con lecturare edere la iua
dimenfionedi pad uinti,&fladn fei-Lo allamento dequali monti aqua-
to era perpeadicularmeiite dalla cima giu fmaallarea. Per laquale cola io —
fopra di me fleti cogitabondo.cum quali ferrei inftrumenti,&cum quà-
to trito di manedihomini,&numerofitate,tale&tanto artificio uiolen-
temente condurlo cufi fuffe fencia fide labo rio fo,8i degrande con tritio-'
nedeternpo.Quiuidunquecum limo &laltro monte quefla admiran-
daftrudura,cum confciahafionefe comungeua, Per laquale coniun-
tfionecome fopra ditto e la ualleera munita de conclufione,che niuno
ualeuadindiufcire,oueroindrietoritornare,o in trare per quefla pani a
porta,Hora fopra de quefla tanto ingente opera d 1 fabricatura,ch c de al¬
titudine sequalmente dalle fu preme corone al pedamento & Areobate
conietturare facilmentefe poteua effere uno quinto de fìadio,era funda- —
tanna adamantineamentefàfligiata&portentofiffimaPyramide.Dique
ragioneuolmenteiudicai.chenonfenciainattimabile impenfa,tempo,
& maxima moltitudine de mortali, fe haueffe unque potuto excogitare
Se ridriciaretaleincredibileartificio.Onde fi io el fuo exceflo,oltra el ere
dere,inopinabile cofa meritamente de ella edere ellpecular e arbitiaua.la
quale imperoche mirando non mediocremente la po tenda uifiua afiati -
chaua,Si gli altri fpirituaii fenfi attenuando,quanto piu affare." Per tanto
acio che in alcuna parte,quanto ad me fe pradlara el capto del mio inte e
tto,per queflo modo ad bora io breuemente el deferiuo»
Ciafcunafaciadilla quadratura della meta/otta allinitio della grada¬
no ne de quella admiranaa Pyramide,fopra locata al prelato xdificamen
to,in extéfio ne longitudinale,era ftad ii fei. Multiplicati per q uatro in am
bito,ladi&a nel pedaméto equilatero occupauacomprehédendo,qua'
tro 8c uinti ftadii Jn altitudine dapofcia da qualunque angulo leuando
lelinee,cummenfura,quantolaimalinea e dei plintho, tutte quatro al
fummo mediano infemeconuenienteconcurrendo la figura Pyramyda
le perfèdaconftituiuano. Il perpendicolo mediano foprael centro de¬
gli dyagoniidel Plyntho in cruciati,delle fei partitione una meno conila
ua delle afcenden te linee •
Laquale immenfa&; terribile Pyramide cum mirada & exquifita Sym
metriagradataméte Adamantalelàlendo,continiua dece,& quatro cen'’
to &millegradi,ouero fcalinidecruftati. Dempti gradi dece opportuni
ad terminare elgracilamento. Nel loco di quali era appofito & fuffedo
uno ftupendo Cubo folido&fermo,&della craffitudine monftruofo,
offerentife fenda credito difubuedura in quella fummitatedeputato.De
quellamedefima petra Paria,che erano legradatioe.Eldido quadrato fuc
per bafa & fubftentaculo fuppofto dellobelifco,che fe hae da dire. Quello
ingentiflimo faxo, chetale non fue chermadio leuato da Titide,hauea
uno prolapfo inambito,de!ei parte, due i'defcéfo, & una nella cacti min a
ta planicie,riftaua nel fupremo plano lato per diametro palli quatro.Nel
la coxquatura deIquale,emineuano quatro pedi de Harpyiade metallo
ornigli pilaci & branchie ungiute fumé, Nella maxima petra uerfo gli
anguìi/oprale linee dyagonie,infixi &fermaméteimplumbati.De craL
lìtudine proportionata,8ideaIteciadi dui palli ♦ Lequale inleme belhfli
me innoda tife, ambiendo ligauano lo ifimo Socco di uno grade Obelif
co. Conflati in mirabile folgiature, & frudi,& fiori di conueniente gran
ditate.Sopragliqualipremeualo Obelifco firmi Hi me fuprapofito. La la
titudinedèlqualedepaflibini.&fette, tanto in altecia,artificiofamente
acuétife,de petra Pyro pecilaThebaicha* Nelle facie del quale erano Hie
roglyphi asgyptici egregiamente infculpti,lilfo,& quale fpeculo illu-
ftramenteterfo.
Nelfupremo fa (ligio dilquale,fummacum diligenza Siartefopra po
lìto refideua unaftabilita bafa di auricalco. Jnellaquale ancora era una
uerfatilemachina,ouero uno petafo.inunoliabile perone,ouero pollo
fuperinfixa. Elquale retinia una imagine de Nymphaeleganteoperadel
la recitata materia.Da conuertire in ftuporechi acura tilTimo,& cum ob-
ftinato intuito laconlìderaua.Cum tale Siculi fata proportione,che la fe
concedeuaalla connina ftatura ne laire perfedamente giu di uedere. Et
piu oltra
piuoltralamagnitudiriediefla fatua era mirabile co fa co fiderare, Cum
quantatemeritate,intaiitacelfitudine fubuedajmmo ne laire cufi fada
opera fuflfe reportata,Cum el ueftito uolitate,parte delle polpofe fure ma
nifeftantife difco perte. Et due alle aperte al fuo in terfcapilio erano appa-
de.ado monftrante de uolato.Lacui belliflìma facia& propitio afpedo
uerfo le ale conuerfo* Haueuapofcia&fopraelcomofofronte le trecc
libere uolante,& la parte della Caluacoppa,ouero Cranea nudata & qua
fi depilata ♦ Lequale come protenfe erano uerfo al uolare. Nella dexte-
ja mano adloobiedodel fuo guardare,deomni bene fìipatateniua una
artificiofacopia,alla terra inuerfa. Et laltra mano pofcia fopradilfuo nu
• dato pedo ftrida& inferatateniua.Quefta (fatua dunque ad qualunque
aura dante,facile gyrauafi.Cum tale fremito dii trito dilla uacua machi<*
nametallina,che tale nunqua dal romano «erario fe udite.Etoue il figmé
to pofauacum pedifopralafubiedaarulafricantife,cbecufi fado tin¬
nito non rifonaua il Tintinabulo alle magnifiche Therme di Hadria-
no.Ne quello dille cinque Pyramidefoprailquadrato (fante.llqualeal-
tifiìmo Óbelifco minima fedeancoraad me non fi lafTahauere,cheunal
tro conformitate mon(frafle,ne fimilitudine.Non già il Vaticanio. No
ilalexandrino* NongliBabylonici.Teniuainfe tanta cumulatione di
miraueglia,cheio di ftuporeinfenfato ftauaalla fua confideratione.Et ul
tra molto piu laimmenfitatedillopera,&lo excefifo dilla fubtigliecia dii
opulente & acutiffimo ingiegnio, & dilla magna cura,& exq uifita dili—
gentiadil Architedo. Cum quale temerario dunque inuento di arte/
Cum quale uirtute&h umane forcie,& ordine,^ incredibile impenfa,
cum coelefhe xmulatione tanto nellaire tale pondo fuggefto riportare/
Cum quale Ergate,&cumqualeorbiculateTroclee,&cu quale Capre,
o Polifpafio,& altre tradorie Machine, & tramate Armature/Facifilen-
tio quiui omni altra incredibile & maxima ftrudura.

J
Ritorniamo
Ritorniamo dunque alla uafliffima Pyramide,fotto laquale uno in
gente & folido Plintho,ouerolataflro,ouero quadrato fuppofìto iacea,
di quatordeci palli la fua al titudine,& nella extenfìone,ouero longitudi¬
ne lladii fei. Ilquale faceua il pedamento de linfimo grado diìla molo fa
Pyramide. Et quello folertemétearbitraua,che daltronde non fuflequi-
ui condudo,Ma dii medelìmo monte exfcalpto ,dahumane fatiche ad
quella figurai Schema,& in tanta mole redatto nel proprio loco.Ilrefi'
duo degli gradi,di frulli era compo lìtamente fado.
Ilquale immenfo quadrato cum lecollateralemontagne dii conuaL
le,no fèadheriua.Ma intercapedo &feparato era da luno &IaItro lato de-'
ce palli. Dalla dextera parte, al mio andare.delprafatoPlintbo,nel me¬
diano delqualetemeramenteeluipereo capo della fpauenteuola Medu-
fa, era perfedamente coelato,In demollratione furiale uociferante & rin^
gibondo.Cumgliochiiterrifichi,incauernatilottagli fupprefìi cilii,&
cum la fronte rugata,& la bucca hiante patoraXaqualeexcauatacu uno
redo calle cum el fummo inuoltato finaal centro penetrando,Ouero fin
alla mediana linea perpendiculare centricaledelfupremo Cadilo della
oftentifèraPyramide,faceuaampliflìmo igreflo & adito, Allaquale aper
tura de b ucca.per gli fui inuoluti capigli fe afcédeua,cum inexcogitabile
fubtilitatedello itelledo,& arre,&impenfo cogitato dellartifice expreffi;
Cum lì fada regula & ridudio ne,che alla patente bucca gii gradi fcanfili
aptamete fàceuano.Etinloco dele trececapreolate cu uiuace &c ingente
fpiremiraua llupente gli uiperi& intortigliati fèrpi. Et dintorno lamon
{Irifera tefla,cum promptiflimi uertigini cofufamente inuìlupantife. Di.-'
queel uolto &glifquameiferpi rixanti, erano fi diffinitamente de lauora
tura mentiti,che non poco horrore&fpauéto mmcufleron.Negli ochii
diquali comodilìi maméte inclaullrati furono lucentiflimi lapilli,In tan
to che fi io certificato non era,marmoro effere la materia, aufo io no farei
(lato fi facilmente approximarme,
El fopra narrato calle interfcalpto nel fermo fàxo,coducea,oue erano
lefcale,cu flexuofo meato,nel centro per amfradi coelei Per laquale fcan
deuafì allaltiflìmacima di elfa Pyramide,in lafuperfìciedel qdrato Cadi
lo.Sopraelquale,era fundato lo eminente Obelifco.Oltradetuttaquefla
preclara &ftupenda opera certamete quello excellétiffimo iudicai. Che
le prefate coclide,per tutto fufleron chiaramenteilluminateJmperoche
loingegniofò &acutiliìmo architedoalcuniClepfìphotimeati,cum
grande&exquifitiflìma inuedigatione dello intelledo,hau eafolertemé/
te fado*Gliquali nellafpedo deluagaredel Sole, ad tre parte dritamente
corrifpqndeuano. Allinfìma* Media.Et fupera*La infemate per gl i fupe/
rìori illuminarli.La fupemate per gli cataraffi era lucidata. Cam alcune
reflexione per gli oppofiti.fufficientemente elucificauano. Tanta uè a
i i .. jjl A;frionedel 1 artifidofo mathematico
mie tre racle, criccate,-~ » rl
di lafinuofafcala era lucida&chiara.Gliquahfpiracoli mdiuerfi loca-
menti,della gran didima Piramide Symmetriatamente erano dimniti,&:
difperfamentediftributn . T r ij
Alla parte della antedidaapertioe de bucca deueni per unaltralolida
& diretta (cala faliédo,che al pedamento Areo del edificio uerfo la parte
dextera collaterale al mote delumbato era intro excauata nel ppno faxo,
oue era lo interuallo delli dieci padi .Per laquale certamente piu cunofo
forfa chelicito non era,io montai.Oue eflendo puenuto alla mone per la
bucca alia fcala ,per innumeri gradinerò fcalini, n6 fencia graue lanca
Se uertigine del capo ,lo pra tata inopinabile celfitudine circungyrando
fìnalméte falito.Gliocbii mei acconciaméte al piano no patiuano rigunr
dare. In tato che omnicofa infera ad me apparea l'pfeda. Et per qdo dal
medio piano,partirme no audeua.Etg.ui in ambito del circuì are & rupi e
mo exito,ouero fine della tortuofa fcala Se apertura, molti dipiti fufatdi
demetailo erano in circuito politamente difpofiti & ifixi la iterlocatioe
digliquali da centro ad centro ,ouero interdipio diuidendo pede uno,ae
alteciahemipado.Cindi de fopra cu una coronetta undulata lopraam^
biente della didamateria fufili.giiqualicircudauao Se fepiuano el labro
della apertura,Se hiato dellexito fupiore delladida fcala.exclufa qlla par'
te per tacile fe ufciua in lafupficie,benedicio arbitrado. Acio che mimo
meao cauto,nellaaptione del (ìnuofo pracipitafle. Conciona co
fa che la {moderataaltecia, uacillameto ìducea-Sotto polcia della prona
piana del Obelifco,una tabella tenea era implumbatarefupina, cu antiq
fcriptura de notule nodrate,de Grasce Se Arabe, per le quale pienamente
io comprefi, Alfumo Solequello dedicato.Etdetuttala maxima ftru-
dura ancora la comenfuratione integramente annotato Se deferipto ♦ Et
elnomedellarchitedo fopralo Obelifcoin graeco annotato.
a nf A51. oA IB YKOS AI0OÀOMO2*’
OP0OS EMME.
lichas libtcvs akchitectvs
MEEKEXIT.
Ritorniamo al preferite alla Meta,o ueroTeflfclla Tubiera alla Pyra-
mide.nel fronte dillaquale.io mirai una elegantemagni fica fculptura
di una crudele Gigantomachia,inuida folu di uitale aura.de miranda eoe
latina excellentementeinfculpta.Cu fui mouiméti,& cu tanta prompti
*: ‘ ‘ tudine
mdinedegli proceri corpi,Quanto mai fi potrebbe narrare. Lo imitato
semulo della natura^atoppriaméte expreffo.chegliochii infeme.cu li pe
di affaticado,ujolétauào,mo ad una parte, mo ad laltra auidaméte difeor
rédo*Niéte meno apparia negli uiuidi Caballi* Alcuni,pfternati,alcuni
cefpitado corruéci. Molti uulnerati Se pcoffi,idicauano la gratiolà uiraef
flare.Etmalaméteglicalcei Copragli caduchi corpi fìrmatife, furibódi Se
effreni.Et gli Gigatipiede le armature luno cu laltro ftridaméte ample-
xabodi. Tali cu gli pedi retinuti nella fubfolea traportatiAltri Cotto gli
corpi Cui erao foppreffiaméte calcati.Et chi cu li caballi Caucii peipitauio.
Alcuni ad terrapftraticii la parma refupiniptegentifepugnauano, Moi
ti cu Parazonii cindi Se cu baldei enfiati,& cu. fpathe antiquarie perfice,
& multiplici iftruméti de mortale figurameli to* La piu pte pediti, cu teli
8e clypei cofufamétepugnatùTah loricati,& galeati cu uariati apici infi>
gniti.&altri nudi cu uiuacecore iCultare idicado,Ìtéti alia morte.pte torà
cati,di uarii&nobiLffimiornaméti militaridecorati. Molti cu effigiato
formidabile diexclamare, Alcui di fimulachro obffinato Se furiale.Qua
ti erano p morire,Cu filaméto emularlo dilla naturalo effedo exprimé
te,&altri defundi,cu inuife Se multiplice machine bellice Se lcrtale. Ma-
nifeftauano gli robufti mébri,&gii tuberati muCcuìi,dauano ad gliochii
deuidereiofficiodeglioffi,&lecauature,oueglidurineruitraheuano,El
cjle cofìido & duello tanto fpauétoCo &hornbile apparia,chedireC.ie(Io
cruéto& armipotente Marte ad edere pduello cu Porphyrione& Alcio
neo,# la fuga che hebero n. dal rudito afinino uidereneila memoria foc-
corfe. Quelle tutte imagineoltrala naturale pceritate Se ftatu ra excedeua
no ,&di cataglypho la fcalpturadi illuftriffimo marmoro colluftrabile
&il piano interuacuo di nigerrima petra introducto auenufiate Agraria
della albente petra,# a fubleuaméto dilla ftatuaria opatura,perfectamétc
cxtauano.Quiui dunque erano ifiniti proceri corpi,ultimi conati,inté-
ti acti,habiti toracali,# uaria morte,cu ancipite uictoria,Heu me gli Cpi*
riti feffi,#lo itellecto p tataaffidua uarietatecofufo,#gli Cenfi difordina
ti,no aptaméte patifcono,no folli il tutto narrare. Ma parte cu integritate
di cofi depolita lithoglyphiaexprimere nonualeno •
Etdoue pofeianaque tanta iadantia,# tanta ardente libidine dficho-
aceruare coagmentando petre ad tanto congefto,cumulo. Sefaftigio♦ Et
cum quale Veha^cu quali GerulL# Sarraco Jcum quali Kutulùuiolen
tato Cuffie tanta,# tale uaftitate di CaxùEt Copra quale fultura commeffi Se
cofederati:5 Etfopra quale aggere di cementati rudimenti/Et di tanta im
toenfitatedi laltiffimo ObeìiIco,Et dilla imméfa Pyramider Che giamai
I^ùiqCTatcs al Magno Alexandro piuiadabondo non proponi elmo-
b Hi
dulo del fuoàltifllmoconcepto del monte Àtho.Impero’chequella ani
plilfima ftrudura fenda fallo excede la infolentia Aegyptica. S upera gli
merauegiiofi labyrinthiXemno qefca.Theatri famutifcano, No fi jequa
eldignificato Maufoleo. Perche quello certamente nonfueintefo da av
lui,chegli fepte miracoli.ouero fpedacoli del mondo fcripfe- Ne unque
-in alcuno fieculo, ne uifo.ne excogitato tale,Silendo etiam el fepulchro
mirabiledi Nino.
Alultimo dilcretamentecdfideraua,quaIeoppofita&obftinata refi-
ftétia di fornici fotto mai potelfeno foftenire,ne fupportare, Et quale He
xagone,& tetragone Pile, Et qle nanitate di colunaméto potria fermarne
tefuppofito,tanta grauitudine& intolerabileponderatone toIerareePer
laqualedifcurfioneragioneuolmenteiudicai,ouero che tutta folido &
mafficciorifiatodelmotefulfefubdito,oueroluna copacla congeriede
giutinato ceméto & glarea & di rude petratura-Per culi fada animaduer-
fioneioexploraiperlampiaporta, Etuidiche nel intimoera denfaob-
fcuritate&concauitate.Laqualeporta inlèmecu el mirando,& fuperbo
aedificamento(cofedignedi aeterno monumento)cufi nelfequéte corno
era egregiamente difpofita/araealquantulo deferipta •

POLIPHILO POSCIA CHE EGLI HAE NARRATO


PARTE DELLA IMMENSA STKVCTVRA, ET LA VA
STISSIMA PYKAMIDE,CVM EL MIRANDO OBELIS-
CO.NELSEQVENTE CAPITVLO DESCRIVE MAGNE
ET MIRA VEGLIOSE OPERE,ET PR A ECIP V AMENT E
DE VNO CABALLO.DE VNO IACENTE COLOSSO,DE
VNO ELEPHANTO.MA PR AECIPVAMENTEDE VNA
ELEGANTISSIMA PORTA.;

VSTISSIMAMENTE SE POTREBBE CON>


cedermi licentemente de dire,che nel uniuerfo mundo
unquefufièron altre fimigliante magnificétifiìme opé
re,neexcogitate,ne ancora da humano ituito uife. Che
quali dicio liberamentearbitrarei,chedahumano Tape
re & fumma & uirtuofa potentia,non aptamente limile
infolentia di aedificatura&arti fidi poterli excitare, nedi inuento diffìni
re.Dique tanto erano a quefto intento & obftinato confpedo,captiuati
cum excefio piacere infeme,& cum ftupore,gli fentimenti mei,che altro
nella rapace memoria folatiofo, &periocundo non mioccurreua .Se no
quandonq; io applicato miraua,8icuriofamente tutte le parte al uenufto
compofito
compolìto conueniente.ejxaminando di quelle excellente&eximiefìa-
tuelapidee.di uirginale fadura,chc di fubito excitato caldamente fingul
tandofolpiraua.
In tanto che rifonauano gli mei amorali & fono ri fufpiri in quello lo
co folitario Se defertato,& di aerecrahìtato commemorantimi della mia
Diua & exmenfùratamente peroptataPoha-Omepauculaintermiluo-
nefe praftaua, chequella amoro fa Se coelette Idea, non fulfelìmulacrata
nella mente,&feduia comite al mio tale & culi incognito itinerario. Nel
laquale fermamente nid ulata lalma mia co tentamente cubiculaua,qua-
leintutiflimo prafidio.&i'temerato Afylo fecura. Dunque elfendo per
quello modo ad tale loco puenuto,oueerào dalla copiofa Se eximia ope
ratione antiquaria gliochii mei ad tale fpedatione furati Se occupati.Mi
raifopra tutto una belliffima porta tanto ltupenda,& dincredibile artifi¬
cio,^ di qualuqueliniaméto elegante,quato mai fabrefare Se depolire fe
potria*Che lènciafallo no lento tato in medi lapere,che perfedamete la
potefle&affai diferiuere» Prscipuaméte che nella noftra stategli uerna-
coli,pr oprii,& patri! uocabuli,&di larte sdificaioria peculiari, fono cu
gli ueri homini,fepuiti,& extincti.O execrabile&: facrilega barbarie, co¬
me hai exfpoliaboda ìuafo, la piu nobile parte dii ptiofo theforo Se facra
rio latino ,&larte tato dignificata,ai praefente ifufcata da maledicta igno¬
rali tia oerditaméte offènfa. Lacuale afTociatainfemcculafreméte.inex>

Roma fece & fublime& uagabonda Imperatrice


Dinàti ad quella egregia portafprimo qlto dire cenfendo) in fubdiua^
le relido era una platea Tetragona palli per il fuo diametro trenta.Cu m
{pedabile lìlicato di quadrature marmoree/ìiltinde uno pede,interlìto,
di telfellatura 1 uarii itricaméti Se colligatura Secoloramétidn molte par
te per la ruina di petre difrupto Se arbufculato ♦ Et nelle extremitate dilla
didaplatea,dilladextera& dilla leua,uerfo gli moti,erào adlibelladuior
dini decolunatioecuexqfito iteruallo dii Areoftylo iteriedo,fecudo la
exigetia opportuna duna coluna allaltra*0 ue il primo corfo,ouero oi di
nedambe due le parte,initiauano eqli allimbo,ouero extremo termine
dii liticato nelmetopa,ouero frate dilla magna porta. Et tra una Sdaltra
cohmatide,erafpatiodipafluxv.Dilleqlecolunealcune&lamagiorepte
ouero numero itegrefeuedeuano.Culi capitelli Dorici.ouero Putuina'
i.* _ ** t * ^ ~ 1. - I is/ì fo Cn «.a d ol I « /sr>h mi m 011 rvì t

lldgdii | g i >

io imo fuo,cioe dii capitello,ilqledicrahitudiedilla fuppollacoluna fe-


nùdiametro conftaua.Sopragliqliiaceuaio Epillylio,ouero traberedo
b mi
cotinuo.ma la magiorepte fragmétato Se 1ternipto.Molte colunedeli fui
capitelli uiduate. Etinfraleriiiiie fina al Tuo fu premo & proiedura dii
Aftragalo Se Hypotrachelia Se Hypotefi fepuIte.Appreffo gliquali curii
dicolumnaméto,ancora durauao antichi Platani, Seiìlueftrato Laureto
&coniferi Cuprefli,SentoÌiR.ubi,Sufpicauade Hippodromo,ouero
diXyfto,onero Paradromyde.ouero Ambulacri,cioe Ambulatióe,oue
ro ampia latitudine di portici hypetri,ouero loco de temporarioEuripo.
Sopra di qfta piada,dal initio itro uerfo la porta.x,pailì,uidi unopdi
giofo caballo Scaligero Defultore ,cu lealepaifedi aerameto.di exceffiua
magnitudie. La ungula delqleoccnpauafopra la pian icie dii bafaméto,
nella extrema linea dilla rotiidatioedi uno calceo pedi.v.Etda qfto extre
mo imo circinato di lungula,fina lotto il pedo,ix.pedip debita ragione
alto io lo trouai.Cii il capo foluto &effrenato,cù due picole auricole, la
una I anteporreda,& laltra retrocotrada, Cu undiculate iube Se plixe.fo
praiidextro del collo depédule. Sopra ilq le molti adolefcétuli a caualca
re dorfuariaméte tetado.Niuno di effi fermo fopra retinerfe ualeua,per la
fuafoluta ueloci tate, Se dura fuccuifatura.Diqalcunicadeuano.qli ftaua
no peipitabodi. Alcuni fu pini,& tali refupinati,& altri in ixiafcédeuao.
Tali iuoltati(rapiti nelle fingete ma e)Ii lógi crini uanaméte ten iua'fi, Era
no alcuicaduchi,!ado pofciadileuarfi fotto il corpo lapfi dii excufore.
Nella fuperficiedil bafàmento era infìxo plumbiculataméte una pia
ftra dilla propria materia fufile.Tanto quanto ftauano gli calcei retinuti
& gli precipitati iuuenculi.Tutta una compofidòe & mafia confiata fue
infeme, mirabile arte fuforia. Non fi cognofcea finalmente,chi di tale
aequitaturaceletealcuno fefioreancora fuiTe contento, quanto arbitrare
po teua.Per laq ualecofa le fiatile appareano dolorofe,& affaticate fenda la
mento,iIquale nonfifentiua pereffere priuefperche il fignifìco folamen
te nongli potè laura uitale infpirare,tanto opimamente imitauano la ue
ritate dillanatura.Cedaquiuidunqueloacuto ingegnio del impruden
te PeryIao,&di Hiramiuda:o,Et di qualunque fuforeftatuario, Dauaad
intendere,quelli adolefcenticufi malamente di introducete nella refera^
ta porta.
£i Paegma,ouero bafàmento merauegliofo era di folido marmoro (di
craffitudine,altecia,&longitudinenel fuftentarela machina proporrio^
nato Ìfixa)di inundante uene uerficolore,& di uage macule agliochii gra
te.in infinitecommixtureconfufàmentedifpofite. Nel fronte del prandi
do fàxo uerfo la porta.appofitia uidi una corona di marmoro uerde di
foglie di Amaro Apio,cum immixte foglie feniculacee di Peucedano
Dentro laquale ancora fue introappa&a unarotundationedi petracan
dida ♦ Nellaqualeinfcalptateniua talefcripturadimaiufculeLatine*

Neliafacia oppofita fimelmente,era in una corona di foglie di mor¬


tìfero Aconito cufi annotato ♦
Adlatodextro dapofciacoelateerano alcune figure di homini & di
damigellechorigianti,cumduefacieperuno, Quella dinanti ridiboiv
da,la pofterioralachrymofa.Etingyro ballauano.Cum li braci tenenti'
fehomo cum homo,6cdonnacumdonna* Lo uno bracio di homo di
fotto diqucllo dilla donna,&IaItro di foptadikltra-Et cufitenétìfepro-
cedeuano, uno dapo laltro, Che fempre uno uolto alacre era conuerfo,
aliincontro dilla faciamoeftadil praecedente.Quefti erano fette & fette,
tanto perfettamente fin&i diuenuftafcalptura, Cum uiuabiii mouimé
ti, cu gli panni uelanti uolatnChe daltro difeso no accu&uano il pa¬
ttante artifice. Si no che la uoce ad una,& le lachryme allaltra non hauea
pofto.La choreaprxdida in una figura di dui femicirculi, & una inter¬
polata partitione, egregiamente era incifa.

Sotto laquale Hemiale figura uidi tale parola infcripta. TEMPVS,


Vidi pofcia ancoradalaltro lato moltiadolefceti(opa dillartificepdùtto
i tutto p feda in una figura uniforme alla prarecitata,belliffimaméte un-
dulata,& la undiculatione dambe d uè le figure inueftita di exquifitafo-
gliatura)Intenti acolgliere fiori tra molte herbe & arbufculi, infeme mol
te facete Nymphe fcherciando folatiofe,da quelli blandiuolegli rapiua*
no.Et perquelmodo fopra recitato, di (otto la figura erano alcune Ma-
iufcu!eincauate,chediceuano qfta unica parola AMISSIO. Eterano
exiniie littereexa&a.lafuacraffitudine dalla nona parte, & poco piu dii
diametro dilla quadratura*
Stupefatto dunque non poco .ruminandoceli fummo diletto cu-
riofo riguardado tale ingente machinaconflata in animale da humano
ìngenio,digniffìmo imaginato. Che in omni membro indefettamente
participaffe la egregia harmonia &c compaginatione» Onde nella retinen
te memoria mi foccorfe il ffortuneuolecauallo Seiano.
Da pofciaallucinato di taleartificiofo myfterio offerétife no meno mi
rado fpettaculo ad gliochii mei uno maxio Elephato, cu fuma uolupta
tedipparead qllo. Maecho cheio i unaltra ptefento uno asgritudiale ge
mito humao.Io alhora icotinéte fteti.fubleuati gli capigli,feza altro cofui
to.uerfo il gemito feftinate.uno agere di ruine fcado di grade fratture & re
cifamétimarmorei.Et ideaccóciamétepgreffo.Echo chio uedo uno Va
ftiflìmo & mirado co lo ffo,Cu li pedi lènza folea excauati & tutte le T ibie
peruie & uacue.Et didi al capo cuhorroreifpettabódo uenédo.Coiettu
r^LÌ che laura itromeflfa p le patorate piate.cu diuino iuento, il gemito mo
derataméte expflfo caulaua. Ilqle iaceua decubédo fupino di metallo mi-
rabileartificio c5flato,di media astate,fubleuato alquato foprauno pului
no tenédo ilcapo.Cu fembiatedi asgro,cu la bucca di fufpirare& gemere
idicate.hiate,dipceritate paflì-^o-Et p li crinifopra il petto fe poteuaafcé
dere,Etp litomètatièc tormétati pili dillafultabarba,allalamétabonda
kuccaJlqle meato faméte era tutto lane & uacuo.Per cjlladuq; dal curio-
foferutario ftimulo/éza altro cofultamine ipulfo,nella gulap graduili
trogreflfo &dfndinel ftotnaco,Etdeq cu Iatebrofi dudi ad tutteIaltrepte
delle Sterne uifcere,aIqnto pauoritato pueni.o mirado cocepto, io mirai
tutte le pte itimaméte.qle 1 uno humao corpo puie-Etad qlunq; miraiin
fcalpto 1 tre idiomati,Chaldeo,Grsco,& Latino,di qlla pte la fua appei-
Ìati5e,che i ciafcuo naturale corpo uedeffeÌteftini,nerui,&ofla.uene, mu
fculi,& pulpaméto.Et qle morbo i qlla fi genera & lacaufa,&lacura,& ri>
medìo.Dichep tutte le Ìglomateuifcere,eraaditiculo & còmoda aditio.
Cu refpiracoli diuerfeméte diftributi p il corpo ad gli opportuni lochi il
luminati* Nulla ptemeno chenel naturale cottile. Et quado al core appli
cai.uidi legédo eoe damo re fi genera li fofpiritti,& doue amore grauemé-
te offede.Etqui tutto comoto,dal pfundo dii mio core fubtraxi uno mu
gétefiifpiro,Poh*aiuocado.In tanto chetuta la ereamachinarifonarecu
no poco horrore fentiti. Arte fopra oi exqfito méta, cb homo feria ana'
tomia pftate fe facefle.O pclari igegni pattati.O aurea ueraméte state, qn.
la uirtute cocertaua Se cu la fortuna.Solu ad qfto fsculo relidahsredita
ria la ignoratia &auaritia smula laflafti.Vidi egreflo i una altra parte alla
crafiìtudie pfata, una frote di tefta foeminea trali ruinamétialquàto dete^
dailrefiduo dalle maxime rupture fepulta. Pérlaqlecofa exiftimado fi-
migliante opificio confìare,uerito perle incompofite Seinsquale ruine
il lattai etto di mirare,ritornai al primo loco. . Oue et,no troppo dittate
dal magno cabalilo,ad libella fe offeritte uno maxio Elephate di nigrica
tepetra,piu che Obfidio, fcintillatadoro,& mice argétee copio faméte q/
le puluifculo difperfe,& perla petra micante. La cotumace duritudiedil
laqle,aptaméteidicaua il fuo chiaro luftro .Impoche in eflà 01 obiedo re
prefentatiftì pprio il remitteuain qlla pte/excepto, oue il metallo hauea
diffufo il fuo uerdaceo erugine.Et qfto cogruaméte, pche nellafumitate
dii fuo ampliffimo dorfo,hauea uno merauegliofo Ephippio A eneo,cu
dueftringéte Cingulecircuadeal moftrofo corpuléto* Traleqle pgrade
ligaturecu fibule nede dilla medefima petra,fi ritiniauno quadrangulo
correfpodétealla craflìtudinedi lo Obelifeo di fupn ate collocato. Dicio
che niuno ppendicolo di pondo, no debi (otto fe hauereaire oueramen-
te uacuo. pcheeftendo interuacuo, noefolido, nedurabile.
Laqlepte quadragulare p ciafcua dille trefàcie di charadere sgyptio
bellaméte era limata. Dunque qfto dorfuario monftro,no fencia miraue
gliadiligentittìmamenteexprefto,&exado,quanto meglio per regulaar
tificiofaméte fingere &c ftatuare fi poteflc* Et nella fopra di&a fella di mol
ti figilli,& bulie,& hiftoriette & fidio ne pbatamente ornata, firmatiflìma
métefundato uno Obelifco di petra lacedsmonia uerdegiate fuftétaua*
DillatitudienelIesquatefacìe,qto lo imo diametro duno patto ,& multi
plicataal fepteno numero,tato era fino allaacuieata fumitade graciiifeé/
tìffe.Nel faftigio dunque dilquale ifixo pmineua uno rotodiflimo Tri-
gone,& di materia pfpicua&p lucida.Stauadunq cdpofitaméte qda gra
didima fera,cufi nobilméte figmétata foprala acquata piana de uno uafto
bafaméto diduriffimo Porphyro, ppolitaméte liniato, Cu dui exerti &
gradi denti di una petra cadi didima & ìlluftre appofiti & appadi, Et daL
la amea fella infibulato pédeua uno egregio pedorale,di uario ornamen
to dilla materia dilla fella,in medio dilquale era in latino idioma fcripto.
Cerebru eft in capite.Et fimilméte circunduda p lo extremo del collo ,al
la grade teda coiudo,ambiua una maeftreuole ligatura. Dailaquale uno
ambitiofo ornato,fumaméte notabile di eramento traiedato per foprail
fuo amplidimo fronte pendeua,didui quadrati copofito, cu liniamenti
elegate. Nella planitiedilquale(di follatura undiculare circundata) uidi
alcune littere Ionice,& Arabe,lequalecufi diceuano.
Hora el fuo uorace probofcide,non f_
fi continiuacum il piano dii bafamen-| Zz o ZZ

to,ma fubleuato,penfile fi ftaua, couer/|


10 alquanto uerfoilffontecum lefulca|
roN o s t
teauricule largidime demiffe, ouero ca| y
KA I
celiateJlquale fimulachro nella fuaua| ET © T X A
ditate unquatulo meno mdftraua,chej
11 naturale* Etneliaol ' onga circuitio-|
ne dii bafamento erano coelati hieragly|
phi,ouero charaderi jegyptici.Depoli'|
to decentemente cum il debito Areoba |
to,cuilIatadro,gula, thoro ,&orbicu-| A
io, cu fui AftragaIi,ouero nextruli, cu|
inuerfa Sima al pedamento.Et di fopra
non meno cum la proieda Sima refu-
pina.&torque trachili Stdéticuli cum
gli Àftragali. Secondo che alla crafiìtu
dine expediua eximie Symmetriati.La
longitudine,latitudine,& altecia, palli,
duo deci ,cinque,& tre. Le extremitate
diiqle in forma hemicycla formate.NelIa poderiora parte hemicycla dii
recenfito balàméto,trouaiuno fcalinatoafcenfodifettegradi exfcalpato
fcanfile fopra la plana fupficie. Per laquale auido di nouitateio motaùEt
uerfo ai riferuato quadraguio.fubiedo al perpendicolo dii Ephippio, ui
di una porticula excauata.Cofadi magnaadmiratione,in tanta pugnaci
tatedi materia. Et tato habile i'teruacuo fe praeftaua.Che per alcuni dipiti
di metallo al modo fcalario infixi,per gliqualicomodo afcenfo,fe conce
delia ad intrare nella Elephantina machina exuìfcerata
Perlacee co fa di curio fa auiditategrademete [citato, ìtrogreffo motai
Ouecauo tutto &uacuo ii maximo Se prodigiofo monftro,&cauernato
il trouai.Excepto,che il medefimo fodo era relido ancora iteftino.qleex
timo ftaua fubiedo.Et haueatanta itione,& uerfo il capo,& uerfo la par¬
te poftrema,quanto che lhomo naturale faceatranfito, Etquiuineicon-
uexo del dorfo fufpenfa.cu laquei erei ardea una lampada iextinguibile*
cumilluminationecarcerana*Perlaqlein qftapoftergaparte,mirai uno
antiquario fepulchro coceffo alla propria petra,cu una pfeda imagine ui
rile& nuda,quato il naturale comune,in coronata, dii Saxo,nigerrima»
Cum gii denti,ochii,& ungue di lucente argento intedi.Sopra dante ai
fepulchralecopertoin arcuato ,& difquammea operaturainueftito,&di
altriexquifiti liniamenti.Monftrauacum uno inaurato feeptro di ramo
extenfoii braciola parte anteriore. Et nella finiftra temua uno carinato
fcuto.cxada laforma daloffo capitaleequino,infcripto di tri idiomi,cu
picolenotule,Hebrao, Attico,& Latino,dttalefentétia.

m finto notai *13 tò att


won «vani fàn ir»

rYMNOS HN ,EI MH AN ©HPI^


ONEMEKAAYYEN.ZHTEI.EY'
PHSHAEdEASON ME.

N VD VS ESSEM, BESTI ANIME


TEXISSET,QV AEKE,ET IN VE
NIES.MESINITO.

Per laquale inufitata cofa iftetti non medibcremente ftupido cum ai»
quanto horrore»Dique no troppo differendo conuerfo ad lo ritorno, ui.
di il fìmigliante ardere Se 1 ucere unaltralucerna,come dinanti e dido. Et
^cedò tranfito fopralo hiato diifalire.iui uerfo il capo dillanimale-Etin
qft° lato àcora’una tnedefima fàdura di ueterrima fepultura trouauEt la
ftatua fupra dante di tutto,qùaIe IaItra,Seno che era regina,Laquale fub-
leuato ildextro bracio cum lindicelignauala parte retro le Tue fpalle, &
cum laltro teniua una tabella ritinuta cum il coperto & cum la mano fua
indi tuia. Nella qleetiamifcriptoera tale epigramma in tri idiomi.

•jttfàa mxa rttn urvet jb tip .wm


ìàvayi'n oti non inv* nvux hm

OSTISEI. AABE EK TOYAE


TOY0H£AYPOY,O£ON AN A
PEZKOI.nAPAINaAEÒSAA-
BHi£ THK KESAAHN. MH A
nTOYSOM ATOS.

QVISQVIS ES.QVANTVN
CVNQVE LIBVEELIT HV^
IVS THESÀVfU SVME AT-
MONEO ♦ AVFER. CAPVT.
COKPVS NE TANGITO.

Di tanta nouitate digna di relato mirabondo,& degli aenigmati praele


gendoli Lepicule,dil tutto io reftai ignarodilla iterpretatione&fophii
mo lignificato molco ambiguo.Non eraaufo perciò alcuna cofa perten
tare.Ma quali incudo da timore in quello loco tetro èc illumino,quan-
tunqueglifuireillucernalelume. Nientedi manco ilfolicito defiderio
di contemplare la triumphante porta {Emulante, piu legitima caufa fue
che quiui nondimoralTe,che altro. Diquefenciaaltro fare.cum penlìe~
ro & propolito per ornili modo dapo lacontemplationedi efla porta mi
rabile,unaltra fiata quitti ritornare. Et piu tranquillamente fpeculare tale
magnificentiadeinuento dagli humani ingegni,citiflimo allapertura
per ueni. Et defeendando ulciui fora dilexuilcerato monftro, Inuentio-
ne inexcogitabile,& fenciafcxiftimatione.exceflfcfHli faticha, & temerario
,àufo humano,quale Trepano terebrare tanta durecia & contumacia di
petra, & euacuare tanta duritttdine di materia,ouero altre fabrile machi¬
ne poteroneConcordemente conueniendo il cattato introrfo cum’ la for
ma exteriore.Finalméte fopra la piada ritornatojttidi in fuetto porphy>
retico
retico basimento iti circuito mfcalpto’dfgniffimaméte tali hieraglyphi.
Primo uno capitale offo cornato di boue,cum dui inflrumentiagricuD
torri,alle come innodati,& una Ara fondata fopra dui pedi hircini.cum
unaardente fiamtnula,Nellafaciadellaquale erauno ochio,&uno uul-
ture.Dapofcia uno Malluuio,&uno uafo Gutturnio/equédo uno Glo
mo di filo.ifixo 1 uno Pyrono,& uno Antiquario uafo cu lorificio obtu
rato,. VnaSoleacum uno ochio,cumdue frondeintranfuerfate.luna di
oliua &laltra di palma politaméte lorate. Vnaancora,& uno anfere.Vna
Antiquaria lucerna,cum una mano tenente. Yno Temone antico,cum
uno ramo di fruftigeraOleacricunfàfciato.pofciaduiHarpaguli.Vno
DeIphino,& ultimo una Arca reclufa, Erano quelli hieraglyphi opti-
maScalptura in quelli graphiamenti •

Lequale uetuftiflìme & fàcre fcripture penfìculante,cufi io le interpretai.

EX LABORE DEO NATVRAE SACRIFICA LIBERA


LITER.P AVL ATIM REDVCES ANIMVM DEO SVBIE^
CTVM.FIRMAM CVSTODIAM VITAETVAE MISERI
CORDITER G VBERNANDO TENEBIT.INCOLVMEM
O^ESERYABIT.,
Kelittaquerta precellentilfima Se myfteriolà & inexeogitabile fattu¬
ra iteram ritornai a riguardare il prodigiofo Caballo.llquale hauea il ca
po oflèo,& macro, & proportionatamentepicolo,optimo figmento ap-
pareadii ilareinconftante,&di mora impatiente,uedeuafi quali il tremu
lare degli fui pulpamenti,& piu uiuo che fintto.Cum una parola greca
excauatanel fronte. TENE A.Dapofcia molti altri grandi frufti,& frag>
menti di qualunque liniamenti,tra maximi acerui di mina confragofi.
Et di tutte folamente intatte lo edace & uolabile tempo hauea ad quelle
quatro llupende co fe, Porta,Caballo,colortb,&Elephanto benignamen
te perdonato. O fantti patri antiq ui artifìci, quale immanitatc inuafe tan
ta uoflra uirtute,che con uui nella lèpultura, portarti di tante diuitie la ex
htereditatione noftra?
Pcruenuto dunquead quella ueterrimaporta di opera molto fpetta-
bile,& cum exquilìte regulatione & arte,& preclari ornati di fcalptura, &
di uario liniamento marauegliofaméte conftrutla.Per lequale tutte cole
elfendo io Audiofo & di uoluptate ifiamato di intendere il fetofo intelle-
tto,& la pueftigationeacredil perfpicace Architetto .dilla fua dimenilo
ne,&circailIiniaméto Stia pratticapfcrutandola fubtilméteculìio feci.
Vno quadrato collocato foto le columne.bine periato diligentemé-
te menfurai.Dallaquale menfurationefàcilmente tuta lafymmetria com
prefi dilla prelibata porta.Laqualeexplanando tranfeorrero breuemen-
te«Vnatetragona figura, A.B,C.D.diuifa pertrelinee rette & tretranfuer
fariexquidiftante.farano fedeci quadrati* Addendo pofciaalla figura
q uanto e la fua medietate,& cum quelle medefime partio ne diuidédo lad
ìuntto,trouafi.xxmi.quadrati.Queftafiguradi cordicellequato fi pre¬
tta utile&opportunaadreportarealcurto,tfegméto,oueroinlepturgia&
in pittura in prompto feofferifce.Trahendo iterum nella prima figura
A«B. C .D.dui diagonii. Et ancora in quellafegnando due linee,retta, &
tranfuerfaria mutuamente interlètte.quatro quadrati fe faceano. Item in
quella uacua lo pra le ifopleure fatti q uatro mediani punttì,& da uno ad
laltro deduttele linee fi conftituifce il Khombo.
Confcripteper tale uiale preditte figure. Io acconciamele confiderà
ua.qualeragione hano licaecutienti moderni da feexiftimantife nellarte
tedificatoria non fapendo checofa fi fiaf Tanto enorme ancora nelle fue
falle ardicule culi facrecome prophane publice & prillate regulao, de ho
neftando le partedalmedio procedente,negligenti di quella che la natu¬
ra indicando in fegnia. EHèndo aureo Se cocleite ditto & documento, che
lauirtutein quello confitte Se beatitudine canta il poeta, llqualedeferto
Se negletto necertàrio conuiene dilòrdinato reufcireA omni co& men*
Perche turpe e qualunque parte al Tuo principe non congruente» Remo
to pero lordine,&la norma,checofacommoda,ouero grata.ouerodigni
ficabile fi potè prillare.''Adunque la caufa di tale difconueniente errore
nafcedaignorantianegatiua &: ha [origine dalla illitteratura. Niente di
meno quantunque che la perfe&ione dilla digniflìma arte non deuia da
la re&:itudine,tamen il folerte Architecto,& induflriofo,ad gratificare lo
obiecto cum lo obtuto, Polelicentemente cum adiectione &detractio-
ne,depolire lopera fua. Sopra tutto il folido integro conferuando,&
cum luniuerfo conciliato * Ilquale folido chiamo tutto il corpo del¬
la fabrica che e il principale intento ,& inuen rione & pra;cogitato,&
Symmetria dii Architecto.fencia gli accefiorii bene examinato & con-
ducto,Indica(fi non me fallo)la praeftantiadil fuo ingiegnio t perche Io
adornare pofeiaecofa fàcile. Aduegniacheetiam importa il fuo diftri-
buto,& non locare la coronaalli pedi ma alla teda,&cufi lo ouolato,&
denticulato,&glialtri,alloco congruentefedebeno deftinare.,Lo ordina
re dunque,& la precipua inuétione e participata ad gli rari, & ad gli mol
ti ancora uulgari,ouero idiote commune ad lauore fe predano gli orna¬
menti. Et pero gli manuali artifici fono dillarchitecto miniftri.Ilquale ar
chitecto per modo niuno alla maledicta,&: perfida auaritia fuccumba.Et
oltraladoctrinafiabono loquace,benigno,beniuolo,manfueto,patien-
te,faceto,copiofo,indagatorecuriofo uniuerfale,& tardo.Tardo p rtan-
to io dico.per non elfere pofeia feltrilo alla menda.di q uelto fia affai.
Reducendo finalmentele poftremetre figure dimonltrarein una,ad-
iunctala feconda da gli.xvi.quadrati in elfacotenti.produralìì qlta figu¬
ra. Dailaquale remo uendo pofeia Ilrhombo,&glidiagonii. Lafciando
le tre pendicule,& le trerecte,excepto la mediana,Laquale inclufiue tra le
perpendiculetruncata finifee. Et per quella regula,trouafe dui perfecti
quadri,luno fupero.&laltro infero,c6tinenti in feciafcunoquatro qua¬
drati, Nel imo quadro facédo il diagonio,ilquale ridriciato in perpendi-
culo uerfo alinea recta.A.B. habilemente fi trouara per il fuo defecto
agiungere,eflère tanto la crafiìtudine dillarcho,& dille Ante.Dunque la
linea. A.B.fera ildebitolocodilTrabeextenfo,ouerorecto. Il puncto
medianodillalineatruncata.E.F.farailponto da inflectere larcotrabe
in hemicyclo-Ilqualedebihauere tanto additamene agli inuerfi corni
quanto e il femidiametrodillafuacrafiìtudine. Altramente elTendo tale
defecto, perfècto non il chiamo. Ma quello daglioptimi & periti ueteri
fue bellilfimo exquifito,& diligenteméteobferuato negli fui arcuati, per
dar allarco elegantia,&conuenienterefiltentia,&per uitarelo occuparne
to delle proiecture degli Abachi,
c ii
Modofotto le bine colmarne de qu i& deli.ìl quadrato,ouero'Amia,'
ouero Podio,ìnitiaua da uno Plintho ad liberamente dilla liticata Area
Leuato uno pede.Elqualeetiam era lo limitecontinuato. Daquefto le re
Lupine Sime, thori,& canalioli cum gli Aftragali cocinnamente grada-
uano uerfo il Podio. &cum debito & requifito illigamento.faceuano gli
Sochiad le Ante.oueramente bafe.Etconfequentemente foprail Podio
era porrefta la coronice cum la Sima fupina,8clealtreconcurrenteli^

Intralalinea. A.B.8dultima linea dilla magifìralequadratura.M.N.


trouai che la era occupata del tertio,Cioe diuifa in quatto partitionc, Le
tre fe attribuito no allaredaTrabe.Zophoro.&coronice.Laquale coro
na fe uendicaua una parte piu del Trabe,& dii Phrygio .quello e che lì rii»
queportionefonoaffignatealTrabe.&altretantealZophoro atquale-
mente Lei la corona meritamente ufurpa.Et tanto piu oltra quello limita
to excedeua,quanto che ildifereto, & perito artifice.haueafado uno prò
cliuo lambente foprail margine determinato alla Simadilla prxfata co*-
rona.Remanendocamellato uno femipede.Et quello non uanamente
obferuato fi troua,perche lo imo delle operaturefcalpate.di fopra llatui-
te dallexito ouero preminentia dilla corona non lìano occultate. Qiian-
tmiquecheelfe podi tanto piu magnificare la parte fopra fequente dille
ornature.comeintrauene al Zophoro .oltrala allignata Symmetria exce
dere per talecaufa.Sopra da pofeia di quella prima coro natio ne, fequiua
uno quadrato perfedo.cum tale norma ♦
Quanto proiedo dii Zophoro era fopra il perpendicolo dillecolum
ne tanto era& quello protenfo.llqualediuifo in due partitione,una qua
to fi trouaua.tanto dicralfitudine feattribuiua alla fuprema corona.C6-
ftituitiquefti dui quadrati imo perlato.ll refiduo dunque interiedo, al
perpendicolodillaapertione dilla porta,dillindo in feptene portione.
La mediana fu riferuata ad uno folio, ouero Nichio, oue refideua la
Nymphale ftatua.Tre pofcia,& dequi,& de li relide alle collaterale parte*
Lo exito dilla proiedura dilla fuperiore coronice facilmente fe offerì
fee,facendo dilla linea dilla fuacralfitudine uno Tetragono,diuifo per il
Diagonio tro uafe la iurta regula dilla prominentia.
Horafùmendo infeme tuttala figura degli.xxiiii. quadrati trouafi la
fefquìaltera.laquale figura confta.O.P.Q^*T*lydaìlifehoec^e*jlcojnte''
ne infe uno Tettagono,&femùTalemedietate equabilmente diuifa in
(èi portionedi linee rede,trouafi interftitie linee cinque,& partitione fei»
Sopra Iaquintalineafuperna.nelfuo mediano ftigmate.offerifce regula
tamenteilfaftigio dilfrontifpicio.proclinando dindi la limatura fopra
lo incifo
10 ìnciTodillaIateraleextenfionedillacorona appareua Io conuenienrc
prono.Gliiymbi dilquale,ouero extremitateiuftamentecum gli Cima
cii dilla prominentiadillacoronationefe copulauano.
Finalmente il frontifpicio cum exquifita correfpondentia participi
do il liniamento dilla elegante coronice,nel fuo primo ordine ufurpaua
pofcia il piano dii proietto quadrato,ultimo,una parte di corcnice den-
ttculata.intralaqualefì continiuala planine angulare.
La praedi&a porta fue diligentiflìmamenteadfàbrefada in una poli¬
tura squata di lapideo tabulato fèdo, conformalitife le undulate figure
nelcohjefodilletabule.CumuagaconuenientiadilleinferteoperejÉtla
materia Iuculea,&gratiofa.Da uno lato & laltra dal contento dilla porta
feparatedui palli,extauano ancora imote due magne &fuperbe colum^
ne fina alla Tua crepidine di fcabricie di ruina fepulte. Dallequale io al po
tere il ruinamen to rimouendo.le bafe amee denudai difcoprendole, & ta
lidi materiaerano gli Capitelli,egregiamétecoflati.Etper piacere mefu'
rando la craffi tudine diuna Baie, &duplicantila, exprimeuail diametro
ìntegro dilla ima craflìtudine dilla columna, Per laquale menfurattone
trouailaproceritatefuapiucbedui detriginta cubiti.Le due uicine alla
porta,di finifììmo Porphyrite,& di gratiofo Ophites,laItre due cariatice,
ouero ftriate.o uero can alicula te,& o ptimam ente propte. V ltraq uefte po
fcia alla leua & dextra parte ordinariaméte cum fotiale binato altre cum
modefta Enchefipetraduriffima Laconica aflauano.
Ilfemidiametro del ima circuitone dilla columna fìcea la craffitudi
ne dilla Bafe,Iaquale di Thori,di orbiculo,ouero Scotia,ouero Trechi¬
lo ,& Plinthoconflaua.Quelfemidiuifopertertio,perfe uno ufurpaua
11 Plintho,la fua latitudine uno diametro & Temi. Partito ancora le due
partitioe in quatro, una tolleua il fummo Thoro-Diflribuite le tre in par
te gemine una apprehendeua il thoro imo,& laltra fe prteftaua allexcaua'
to Trochilo*Cum gli lymbi tolta una feptima parte fua. Tale menfura-
tione trouai dagli periti artifici elegantemente obferuata.Sopra gli regula
ti capitelli dille antediète columne, feextendeua una egregia Trabe, oue
ro epiftylio cumlaimafafciaornata di rotundati uerticoli ouero bacce,
8dafècundacum aflbciatione in longo di fufi truncati, intercalati tra lu
no Sdaltro duifpodili foppreflì infilatura. Latertiaciim uenuftateapro
nata erainueftitadi Simateauriculeinnobile foliaturacauliculàta di ex^
preffo probatiflìmo.Superaflìdeuaaquefto il Zophoro di finuofefron-
de,neile fpire,ouero uertigini gradi & diuerfi fcapi & fiori cum uaga pam
pinulatura profundamenteinterfcalpti,negli quali molte uolucre nidu
lauano,Sopra pofcia fequiua uno ordine di exquifiti Mutuli,cum mo¬
ni
datata itercalatura.Sopragliquali prìncipiaua la inuerfa gradatone du
na co piofa coroidee. Vltra pofcia quefta dira pta coro natione, de moli'
to & fracco uedeuafe la maiore parte, cum ueftigio,ouero imitatione di
feneftre binate &magne,orbate de gli ornati-Malamente indicando qua'
le fi fufifelo edifinitio definito &perfedo.Sotto la prelibata trabe deriua
ualacima.ouero ilfaftigiato culmo dii fròntifpicio dilla praferuata por
ta.Oue traìa proclinatione fua & tra la liniaturadil trabe imitaua quel fpa
rio la figura {calma,che monftra uno trigonio di pleure, ouero cofte in-.
squale.Sotto il trabe nel {patio tra le collimile, era folle ntato di mirifici
mutili.cum artificiofo interuacuo,In quefta deferì pta figura quanto po'
teuaamplexare il maiorefpatio,excauatierano dui rotondi ad imitamen
to duna platina circuligata per gli labii di undiculatione, gullule, &fco'
tie, oue nella fumma gradarione in medio de gli circufcripti limamenti
tuberauauno Thoro.inueftito nobilmentediquerna folliatura,Com-
paginataméte una fubieda allaltra,circumuinculate di lori alueati, eum
difperfi frudi.Intro dillequale refideuano due uenerandeimagine,expe
dite dal uafo cioè dal concauo.Dal diaphragma infuXa toraca parte co¬
perta di palio foprail finiftro humero innodaturaantiquaria. Cum hip
fute barbe & fronti laureati,Cum indole digna & maieftale. .
Nella quadrata proiedura di IZophoro foprale anteferipte colum-
ne in fronte.era tale colatura. Vna Aquila cum le ale pafle, cum leun-
giutebrachie paufauafopra unoturgido fafciculo di fronde&fru<fti nel
medio pandante. Le gracileextremitate dilquale Dequi & deli inuin
culate di uaricate C ymofe fufpefe erano tenuteci exadura quafi pernia.
Dunque la perfpicua Porta expedita nella planitie dillalaméto ìnter-
coilumnio di marmoro coaxatamen te tabulato cum fumma approba-
tione era fituata.Per laquale cofaalquanto effondo accommodata laexfo
gente dimonftratione.degli piu principali membri dilla dida magnifL
caporta.Parminelfequenteopportunamente explanare gli fui grati &
peruenufti ornamenti. Perche ad Io architedo arduo piu fé prxfta lo efie
re eh a il bene eflere.Quefto e eh e opti inamente primo ad iflo fappertene
ìlfolido difponere,&nellanimodefinire(comefopradido fui)dilauni-
uerfalefàbrica,chagliornati.Gliquali fono acceftorii al principa-
le.Dunqueal primo, la fixeunda peritiadi unofolamentefi
richiede.Ma al fecundo molti manuali, ouero opera¬
tori Idiote(chiamati dagli Greci Ergati) nccef-
fariiconcorreno. Iquali(come dido e)
fono glinftrumentidillo
Architedo.
nPOLIPHILO
POLIPHILO ASSAI SVFFICIENTE'HA VENDO FA-
CTA LA DIMONSTRATIONE ET LA SYMMETRIA
DILLA MAGNA PORTA.SEQVITA OPTIMAMENTE
DESCRIVENDO IL PERPOLITO ET FABERRIMO
SVO ORNATO,ET QVANTO MIRABILMENTE COM
POSITA ERA.

XLA NOBILE TVRBA CHE AL PIACE>


uolc Amoreafliduamente ciano opera, non gli rencre
fca(oro)percheio hebi alquanto dimoratomene! Cupe
I riore narrato Jlquale per auen tura a quelli no e un qua
1 tp' 1 tulo gratiofo, Cupididiquellacofaitendere tradabon
do(chequantunque in fe acerba lìa)cum patienteani
mo il fuo core feftiuo in quella collocantife nutrifcono ♦ Dique laffedo
liumano naturalmente uariabile dfendo,per talecaufatione non Fa per
quello daeffi infimulato, il pane grato al palato illaefo t fi alcuna fiata al
prauato e difplicebile. Ma piu prarilo da cui guftando gli piace benigna¬
mente gratificato. Perche in alcuna parte hauendo fado moto dei fine
debito allarchitedare,chee la prillante inuentioe, di acquiftare modula
tamentedil sedificio il folido corpo. Pofcialicentemente quello inuen'
to,Lo Architetto perminutediuifioneelreduce,Nepiune menoquale
ilMuficohauendoiiiuétola intonationeStilmenfurato tempo in una
maxima quello dapoiproportionando in minute Chromatice concili
namente fo pra il folido lui el riporta. Per tale fimilitudine dapo la inuen
tioe la principale regula peculiare al Architedo e la quadratura.Et que¬
lla diftribuentila in paruiflìme,Laharmoniafegli offerifce dii sedificio
&commodulatione,Et al fuo principalegli conuenienti correlarli. Per
iaqualecofa quella porta per la fuaadmirandacompofitione&inuento
perexcellentiaeflèndobelliffima,&allaqualeeflèndoadiecta tanta pre¬
cipua elegantia,& cum tanta emendata diftributione.cbe parte in imo
recifamento caftigabondanonfèaccufaua.Digno pertanto horaioexi-.
(limo il perfètto fuo compimento defcriuere.
Alla dextera primo fereprefentauno llily podio,onero columnipe-
dio fotto le bafedillecolumne.Dal qualemodificatamente exacta di fo-
pra una coronicetta,& cum le fue moderate mndature nel imo dal perfe^
cto quadrato,rimaniaperregulationepiulatachealta cioè quadragula.
Vulgatiffime prolatione^ non uernacule mi co imene ufare. perche de¬
generati fiamo & fcemati da tale theforo.che dritamente explicare potia
c iiii

t
motttttelepjfricuIiritateditaleoperamento.Macum quelli che di tale
fadionefono rudi referuatiratiocineramo.
Dunquein quefta(comecufi dico) Ara, pfundatacum gulature, m-
tede di foglie,cum modella graduiamone di fubtile incifure. ra equa e
di trasparente petra Alabaftrite ,rimafteimuneleproportionate falcie,
per lexeremitate dilla quadragula fronte,aequilataambiente.Summa cu
diligentiaera infcalpto uno homo di astate appreffo lauirilitate exce en
te,dirufticitate ruberto.Cum la barba folta di pilatura da aureola micia-
ti almento,perio exito fuo malamente dalla dura pelle.
Sedeuafoprauno faxo findo,cumuna pelle hircina. Laqualecum
le pofteriore parte exeoriata innodulo la haueadantorno opra g 1 ul
fianchi cinda.Et la parte dii collo cum la pilatura uerfo ad ferrale fue ua
ricofe tibie pendeua. Dinanti allui in medio le tumide Sure era uno
Acmone,ouero incude.in uno torofofrullo di arbore torneato infv
xo. Sopra dii quale egli intento fabricaua uno paro di candente al¬
iene il malleo leuato tenendo il fuo artifìcio percotendo. Et quiui anan
ti allui fe llaua una nobililfimaMatrona,chealIefuedelicatefpalIe era**
no inferte due ale di plumatile penne. Laqualeteniua uno infante fuo
figliuolo nudo,Sedente fopra cumle clunule la polpofacoxagemtri^
eia alquanto la Dea Matre leuata tenentila Cum il pedi nudato fopra
polito ad uno faxo, ritenuto infeme cum il fedite dii maileante labro,
fimulato in lapideo monticulo. Cum una fornacula in una cauerni^
culain cui ardeua il carbunculato foco.Et la Matrona hauealefue tre>
ce compolitamente riportate fopra dilla fua dilatata fronte, circuornan-
do lacopiofatefta.tanto expreffa delicatamente,Che io non fo per quale
ragione quelle aliante ftatue in lèi non fufferon mcitate,ìequale parimen.
tcfaritrouauano allopera fabrile. Ancora pofeiaiui era uno armigero
di lémbiante fremebondo induto di antiquaria torace agide, cu il Ipaué
tofo capo diMedufa nel pedo,& cu altri nobili exquifiti torneali. Cum
il baltheo trafuerfale per lamplo pedo,& teniua cu il mufculofo brachio
una hafta alquanto leuato. Et cum Apicecriftata galea munito il capo,
laltro brachio nonapparendo,dalleanteriore figure impedito. Appaiea
etiamunogiouene&uedeuafidaipedo infufo ,ueftito di tenue panno,
oltralo inclinato capo dii dido fabro ♦
La prsedidahiftoria lartifice foprauno piano di coralicea petra di co
lore,hauea diligentemente riportata,& introduda nel termine undula-
to dilla Ara. Ilquale coloramento per latranflucida petraridundaua,lo
lamentefuppofita lacolorata ad gli nudi corpi & membri,& ne mter-
uacuo conterminato ambiente alle figure. Quale rofa incarnate appa¬
rtano
siano. Omni Iiniamento di quedo Tubcolumnioaf qualmente fé uedeua
nellalcro.folo di hidoriadifconueniente.
Ancora fimelmente.Nel finidro fubcolumnio. Vno homo nudo di
astate uirile era infcalpto,Nello afpeéto benignio.Nelquale eflo indica-
ua fumma uelocitate.Sedeua Siedo fopra duna quadrata fede, ornata di
ueterrima colatura. Di coturni calciato.dalpernaenuerfo le fure difuti.
Dindiprofìliuano dui petalifìngulo per pede. Oue& quella medefima
Matrona cu diuo effigiato nuda. Nel pedo angudo dilla quale due ma-
millule pululauano.immotedilla filaduritudineStdillafuarotundatio
ne. Cum ampli fianchiamo cum laltra con forme expreffa, che fìgiliate
mentiuano in medefima forma,Quello proprio figliolo puello ad que¬
fto homo difciplinabondo oderma. Ilqualeal puerulogià allato, fopra
gli fui petioli atlanti allui dante inclinatofe.Trefagitte accortamente gli
mondraua*Per tale ado .che facilmente fi conieduraua amaedrarlo per
qualearte lui ledouefleufàndo adoperare. Et la diua matrela pharetra te>
niua inane & cufi larcodidéto. Ad gli pedi di quefto maeftro, giacea uno
uiperato caduceo .Quiui Umilmente ritrouauafe larmigero Sduna femi
na galeata.laquale fopra di una hafta gedaua uno Trophaso duna ueterri
ma toraca appenfa,& nella cima una fphaera.cum due ale, &c tra una & lai
tra dille ale,inferipto cufi ftaua. NIH IL FIfLMVM.uedita di uolante
ftibula.cum odenfìonedalfuo pedo fopra.
LeduepromptePorphyricecoluneDoricedifepte diametri. Sopra
qualunque di quedi cufi explicati quadrati premettano di puniceo colo
re fufeo cum gli fui orbiculetti piu chiari.confufamente difeminati, luci
do &terfo.Canaliculate,cu.xxiiii. Striepcruna.tragiiiudiffiminexuli
ouero cordelle. Ma dille tre parte una era rudentata la inferiore. La cagio
ne perche cufi erano cablate,di cauatura Se cum il tertio rudentato .cogitai
percio.chequedafuperexcellentefabrica.ouero tempio, ad uno fexo Se
laltrodoueuaedere ritualmente dedicato.Quedoea Dio,& a Dea,One¬
ro ad matre Se a figlio.ouero ad patre& niogliere,ouero ad patre Se a figlio
la Se fimigliantì. Et pero gli periti antiqui patri al fexo femineo, maiore
parte di cauatura attribuiuano.che al mafcolo il rudentato* perche quel¬
la lubrica natura.excede la uirile in lafciuia »
La caufa di tutte le driate fu per il tépio duna Dea, per le drie indicane
doìl uedimento rugato femineo.Sopralequalepofenolocapitello cum
le propendente Volute.adindicio dilla retortacapillatura Scornato mu
liebre.Quellecariaticeche per el capitello hano una teda muliebre Cin-
cìnata.Eurono expreflè nel tépio di qllo ribellate populo.llqualepofcia
refubiugato ad odentatioe de icondantia quale femine, ifignificato
dille columne ad perpetua memoria eufì extrude»
Quelle eximie & expedite colune fopradide, Le fofrente bafe di aera-
mento fubigeuano,cum gli Thori ouero Cymbiedi querciuole fronde,
cum gli exprelfi frudi,ftridamente di uolubile rigatura circuncindi fo-
praconquiefcentealfubiecto Plintho.Gli fuperappofiti capituli dilla
materia delle bafe,di opera ad tuttala harmonia conueniente, & requifi-
ta-Chetali Callimacho Catategnosdal Calatho fopra lafepulta uirgine
Corinthia non uideil germinato Acanthoadexprimere ilfuo uenufto
ornato nonfece.Contedi dagli finuati Abaci,ouero operculi infiexi cu
illilio nel medio decorati.il uafo degli qualiinueftito egregiamétedi dui
ordinidi odo fogliedi Acantho almodo Romano & Corinthio. Fora
dille dide foglie ufeiuano le minore Elices.obuiantife nel medio dii ua¬
fo ,produceuano il lilio appado belliflìmamentenei lìnuato dii Aba¬
co; Dille quale pofciagli cauliculi fotto il protenfo dii Abaco fe in-
uertiginauano ♦ Quali approbatamente pofe Agrippa dii Pronao dii
mirando Pantheon, Attribuito per fua altecia uno integro diametro
dii imo dilla columna, cum obreruabile Symmetriadiqualunquefua
parte & accedono.
Il limite hora dicendo.dilla porta,una ingente petra praxina il faceua
digenerata cum feminario di macolealbente nigre, & lutee, & di altri ua'
rii,&imperfèdi maculamenti duridìma.Superextauano ad quello,le
rede Ante,del interftirio afpedo expedite&illuftre, quanto lalaritudi-
nedil fuppofto limite uno palio tanto late extauano. Ma la facia forin-
jfìca notabilmentefureno fcalpate.Sencia lìgno di cardini nel limite ne
ancora nel fublime. Ne ancora appanano indicii degliferrei capti degli
harpiconi, retinenti "gli femicapituli dilla fua petra ♦ Dindi pofeia in
arcuendo Iarcotrabe, ouero hemicyclo, cum glirequifiti limameli ti &
menfurate fafeie dii trabè. Cioè piluli.ouero bacce,&cum decimati fu-
fuli, come infuri in una filatura coaequati, & auricole canine, & cum un
dinantedecumbaturaanriquariamentefinuate,ouerolaciniate,cum gli
cauIiculi.Lafpinadilquale,ouerofibula,ouero Cuneo,digno diadmi-
ratione,& di una fubrile & temeraria lìdio ne, & elegante politura talefe
obiedauafpedatillìma.
Miraiattonito dunquein una pugnace^ nigerrima petra una Aqui
la paulo meno che tutta euulfa dal folido cum le ale aperte. Laquale ha'
uea amorofamente rapto uno ingenuo & delicatilfimo Puello per gli
fui panniculi. Tanto accorta che lepontute & adunche ungule la mol
licula carne inuertentife non offendeuano» Et culi per il brancare per
le lacinule trahendo glinferari pedi fui uerfo il tumido & carinato pe-
do, dal umbilico infra Io infàntulo pendiceo denudaua • Oue le te¬
nere natale tra le plumatilechoxedil Alitederiuatiano » Quello pueru-
10 formo fi flinio,digno acui p fè rapto lo hauea nel uultulo daua idicio
diformidareilcafo.Apertidunque gliambiduibrachiolicum le tube>
rule maneailolfioremigale Aridamente prehenfo fe hauea commcflo dii
lealefpanfe,quefl:o ealremigio,che equello olio ilquale connexo cum
11 corpo mobilmente adhzerifce, Etle turgidule Se infan tuie tibie fopra
retrahendole, hauea gli pedicuii traiedad fopra la dilatata cauda. Laqle
beliiflìma migrauauerfo fiotto il iuffito dii arco • Elfo puemlo era dilla
uena candida dii Achates,oueroOnyceexado artifìciofamente » Et lo
AlitedilSardiocheelaltrauenainfemecoeunte.Perilqualeexquifitifiì-'
ino expreffo ifteti ftupefado excogitando.Como lo eleganteartifìcecu-
fi perfipicacemente fe imaginoe di applicare aptifiìmamente quella petra
ad taleofficio Se propofito. Si che io ragioneuolmente comedura per
le prime alquanto circa alroftro irriciate,Seiiroftro fiemiapertocumla iu
dibundaiinguaapparendo chelei apertamente fe accufaua tutta di ede¬
re intenta Se in libidine refoluta. Imitaua cum il fitto dorfio il uoluto dilla
claufula,Secu elTaconducea fimilméteSe ildorfo dii pueruio pandante»
Lo Arcotraberefiduopofcianelfuffito difpofito in quadrati cubi-
culi egregiamente liniati,dentro pendeuanoafpramentegli exaóti rofia-
cii.quanto era il contento dille Ante,dallo illigamento degli capitelli fio
pra liquale ilhgaméto oltra le ante prò tendeua fiotto lo inito dii flexo dii
fòrnice diladito,ouero laxamento dilla porta.
Negli triangoli che larco caufaua,erauna Paftophora per una no-
bilifiìma fcalptura, di artificio quale nomina il uulgo Chameo-Cum
gli pani imitanti iluirgineo corpuficulo uolabili cedendo parte alle beL
le fure pedo 8e lacerti,cum gli capigli foluti Se difcalciate, uerfio il cuneo
porrigeuano il uidoriale T rophaso.Lequale perpolitamenteoccupaua
no tutto il piano trigonaledi petra nigerrima.da indicare la ueritatedegli
metalli,8e le N ymphe ladee Se candidi(fime.Ketro alcolumnato uede-
ualè il candido tabulato di optimo marmoro appado.
Di fiopra il Trabeaflìdeua il Zophoro, nella medietate dii quale era
una Tabellaharpata di metallo aureato,Cum uno epigramma di egre¬
gie maiufcule grasce di copellato argento infixe checufi diceuano ♦
0EÒIX
Af PÒ A IT Hi K Al TÒi
YlQi EPOTI AIONYSOS
KAIAHMHTPA
EKTDN IAION
MHTPI 2YMnA0ESTATHr*

Diis Veneri &fiIio amori,Bacchus, & Ceresde propriis(.Cfubftatiis,)


Matripientiffim^Daiuno & laltro extremo dilla Tabella allea erano
Duiretinenti fanciulli.ouero fpiritulialati, perfedamente formati per
fi fado modo,che il diligente ftatuario degli celebri fanciulli geruli dilla
Rauennata Cochlea tale exemplare non uide- Giunde letumidule ma¬
no ad effa, promptamente la teniuano nudi dii dido metallo. Sopra di
uno piano di petra Cyanea aptamente reportati,piu ad grafia dii fuo co¬
lo rato.che quella che in paftillicompada,cóftrida e alla uomitione dii
perfedoazuro,&diluftro uitreo perluceua*
Nel fronte dii Zophoro fopra le porphyritice columne porredo, era
no Spolie di Thorace,Lorice detrilitiati anuliinodate, Clypei, Galee,
fafce,Secure,face,pharetre,iacoli,&molte altre bellice machine. No n me
no Aerie,che maritime,& terreftredigniflìma fàdura,&culi alle Anche
fue,Indicauano fènda dubie le uidorie,potentia,& triumphi,che laltito
no Ioue feceron perfonare,& perirein dolcecia gli mortali.
Ordinataméteda pofeia feguiua la fàcinorofa Coronice.di tali linia^
menti, quali ad tanta degan tia di opera decentemente conco rreno. Per
che altraméte culi quale nel humano corpo una qualitate da laltra dilcor
de la abitudine accede, perche la co nuenientia non feritrouain amici-
tiadilcompofito. Et gli accidenti al loco douuto non eflèndo concinna
mente diftributifequitadeformitate*Cufi ne piu ne meno diflona e quel
la fàbrica&inférma, oue no fi troua debita harmonia& cornrnodulato
ordine,Laqlecofagli moderni Idiote cofundéo ignorado lalocabiledi
ftnbutioe.Impo ilfapiétiffimo maeftro nro al bene pticipatameteppor-
tionato &decoramente ueftito corpo humano allìmìglia lo edificio.
Oltraqueftacoronacu merfagradationequatro quadrature pfideua-
no due dante fopra lordine dille ftriate,o uero CariaticeColune, Et due
contrade,Nella mediana diuifione dille memorate due,affidala una
Nymphadil fuo anaglypho excellète di auricalcho,cu due facoie Vna
extindatenédo alla graue terra riuoltata,& una accenfauerfo il Sole*Lar
dente nella dextera, & laltra nella finiftra mano.
Alla pte dextra duq; nella qdratura uidi la zelo typa Clymene eh li ca
pilli immobile frondeconuertiua. Et Phoebo rìgibondo idignatofe,la-
chr ymabo nda infequente, Et egli piu perfugo gli quatto uelocilfimicur
fori dille uoiucre quadrige folicitante*Ne piu ne meno che chi da morta
le nemico perfequitato gli patti fui celerò fettina.
Inel quadrato fopra iordinedillecolumne finiftro ,de inufitata fcal-
ptura fe continea hiftoriato come il fconfolato Cyparittb ailaere li tenel^
li membri reditaua excelfi,per la fagittata Cerna. Et Apolline dicio du¬
ramente illach rymare.
Il tertio quadrato ,a quello che collocato ftaua fopra le refiftente colli¬
ne Icinnatotaieccelaturabellittimaoffèriua»Leuchotoedal pprio patte
impiamenteoccifa,intenerecortice,& mobile fronde,&prociinabonde
uirge,le candide, & puellare carne mutaua.
Nellaquadraturaquartafi monftraualadifpiaceuola Daphneadgii
ardenti ditti dii comofo Delio unquantulo arendeuola le uirgineecarne,
uerfo glicaldi cceli in seterna uirentia dolorofamente tranlformaua.
Horacumfuccefliuoordinefoprail Cimafio(chedi quaiuque linia
mento lafupremalinea fèchiama)diqueftedefcriptehiftorie extenfa fu.-
peremineua una corona denticulata,& ouolata iteriedi gli fulmineo ue-
ro ftraletti.tralo hiato di uno,&di laltro ouolo,& foliature,&gli imbrici,
cii gli uerticuii,& Nicoli,&altri Sigilli,& altre eximie operature expref-
fe,&mutulicum li Allragali.fen eia defedo alcuno,& poliremo la Sima
di Acantho cum perpolito mtercalamineinfoliata. Dille quale co fetali
to prillante fcalptura fe pra£ftaua,che delle alpraméte excauate opere, mi
nimo ftigma diirotteante Trepano non appareua.
Alfrontifpicio,ouero faftigio debitamente ritornando.nella difpofi-
tione dilquale(como io ho antedido fi replica in etto tutte le fubiede co
ronicead tutte le parte delleoperature,ad gli perpendicoli correfponden
do fequeftratoilftillicidfo dilla fuprema coronice, denegato ad quello
membro.
Al pradente occorre di expedire la planitie trigonale dilla dida parte
Cemplada in laqualenonlènciaadmirandacontemplationelàriprafenta
adconfideràre,Quato cotinere poteano gliextremidi quellainterfita fi-
gura,tanto fue appada una corona di diuerfe fronde,& frudi, & fcapi im
f>licata,& diligenteméte explicita di uerdilfima petra.in quatto parte Uri
da,in noduli de lori perlifafciculi iplicati.ICetinutada dueScylle femi
h umane,& la iferna parte pifeea, lequale cum il bracino di fu pra & laltro
difetto aptamételamplexauano.Dalluna&laltra parte degli tacenti an¬
nuii fopra il cimafio dilIacoronice,extendeuano le pilìriciecode, ipedi—
te dapnipte uertigìne,& uerfolo extremo dilla fqua'mea coda extédeua/
no le pittane ale. Cu uirginea effìgie.cu le trece parte fo prala fronte \ torte
8c il refiduo muliebreméte circa concinnate alla tefta,& parte fopra le pia
ne tempore inanulantilè dependuli.Dal interfcapilio pofcia le harpyia-
tice ale ufciuano expanfe.fc uerfo gli uertigini dilla inuoluta cauda ex-
tente.Etad gli móftruofi fiachicircuiuano gliphoceiremigii. Ouepnn
cipiaua la fq uamatura paulatinamete uerfo lextremo dillachodaex ina-
niétife cu gii pedi i cotto la corona.de uitulo marino refuge la coelette ira.
In nelcotentodilla corona mirai unahirta&foeta capra, che uno pue
rulo ladaua.Ilqualefotto allei fedeua.cu lepolpofe Tibietteluna porre--
<qa,& una alquanto uerfo ad fe ritra&a.Cum gli lacertuli alle pendente &
ruuide lanefe tenendo,& cu il uolto alle tumide ubere intento le afuchia
ua.Etlaltra dille Nymphe pofcia blandien te inclinatafe fubleuato tenia
uno pede dillacapra cum la fintftra.Etcum laltra gli porrigieua le diften
te & graue ubere al fuchiante ofculo di la&abondo infante.fotto laquale
fi legea AM ALTHE A.Et una Nymphaallateftadilla beftiaftante.cu
unobrachio il collo officiofamenteambiua.&cum laltra mano accorta
mente per le come la frenaua.
Vna tertia ancora in medio ftaua.cum Mondature in una, & nellaltra
mano uno ueterrimo Cymbio tenendo, cum exquifite anfule.ad gli pe^
di di quella era ifcripto. MELISSA. Due Nymphe pofcia tra una & lal>
tra dille treantedefcripte.cumftruméti Corymban tei agile fai tante cho^
rigiauano.Ciafcuna cum Nympheihabitiimitantiexpreflamétela mo
uentia dilla agitata forma.O quanto artifìciofamente adimpiuano ìlmy
fterio fuo di preclara fadura.Toreumatafenciafallo.no di lithoglypho.
Polideto.nedi Phidia.nedilyfippo, Et alla pia A rtemilìa ancora Kegi-
nadi Caria,di tale pattantemagifterio di celti fe prettorono Anagly-
pti Scaphes, Briaxe.Timotheo, & Leocare & Theon. perche quella
oltra lo ingegnio humano& qualunqueanaglypticeera faberrimamen
tefa&a. . r . ..
Finalmente nel tempiario faftigio, ouero frontifpicio, lotto lordi'
ne dilla fuperiore coronice in etto nel pianato perfette maiufcule Atthi'
ceappariano infcalpturaqueftedue parole AI OS AiriOXOIO.
Di quella confpicua & fpedatilììma porta tale mirabile compolìto &
excellente difpofitione fe fpeculaua.Dilla quale fi o mni commodulatio
ne fua particularmenteexplanato non fufle, inculare fe debi il 1 cfpecto
dilla proIixitace,& per carétia degli proprii uocabuli dilla circufcriptio'
ne. Et perche il roficabile tempo quella folamente hauea immune latta¬
ta, per tanto non approuai preterire.che di lei non habi alquanto pre¬
cipuamente dido,& tradato.
Manifcfto e che ilrefiduo dilli antedifta claufuuqfcda una & da lal-
tra parte era magno oftentamento.di ftupendo &bncato,8t quello chiara
mentefi'comprehendeua per edere alcuneopetaturemdi&quindimta-
fte praferuate. Come nelle iferiore parte alcune Nanecolumne defigna
re allo importabile pondo relìftente-Altre Cormthiecum .gnorataEn-
thefi cumtantamoderata politura pregne,Etcofi comereqmreualafym
moria & comeuoleuabexigétiadillagtauecia,8doomato,quafi da la
humanafimiUtudineexatìa^folertemente acquiftatalaraficiofa ragie
ne Quale homo.cheilgtauepondo ad fuftentamentogl. conuene le

i ^ 1 xt._iIÌt nmirinni1 collimile Corinthie Se

SS^:ufitutteiepartecumapprobataelega„t,aconftauano:
Cum decente partiario dii coloramento degli marmon&uaga dncrimi
natione,cum participamento allo obiefto gratiofo.d, Potphynte di
Ophite-Numidice, Alabaftritie,Pyropecile,laced*monice,&candido
ditnarmoreuaricofaméteundulate,& Andracine digeneratecum bian
chiffimemaCLde.Altredimulciplicecoloramentoconfufamentecoma
mixto.Et dalla circunferentiatrouatoilfuofahre per altra reguladal dia
metro dilla craflìtudine inferiore.
Trouai & una rara forma di bafe Puluinate. Lequale lopra 1 in-
tho haueuano dui trochili,feparati per una iterpofitioe dihypotrachelu
&aftragali,cumil fupremothoro.ndente & folta edera,da

sii fparfi Corymbi fòecundi dille nigre bacce,& cum unente lanu gine,8c
dea ui de li occupando molti lochi dillo edificio antiquario 1 feme cu
molti altri arbùfculi murali. Et nelle crepature accrefceua il uiuabile digi
tello ^altronde pramendeuail Cotylidone,EtErogenneto,acui porta il
nome fuo grato ,demiflo pendeua negli fuggrundu. Et in altre rupture la
Parietaria & Alfine diuretica,& Polipodio,& Adiato,& il fimbriato Ci
tracho cum il riuerfo erugineo, & la gemculatalunaria mmore,8c altri
Aizoi amati la uetuilatemurale,& di faxi,&il Poly tnco,& la uirente Oh
ueta cultrice di ruine.Diquemqltidignilauoriert erano di tale & molte
altre uirdureinueftiti&conte&i ♦ „ ,.f «
Et dille magne & turbinate columne unafopralaltraiextimabilecol
lapfione.che noti di columne.malignale aceruo confuto & ad terra di-
rupto appariamxT ra il ruinamento fimilmentedi ftatue reliquie co nfpi
cue,cum muitiplici a&i, Multe nude,alcune cum gli indumenti rugon
ouero faldofl fopralanudaeffigieadhasrentìfi replicando gli copertimi
bri. Paufantife alcune fopra il finiftro pede,& tale fo pra lalrro, tenédo per
pendicularelagraue tetta,fopraelcentro diicalcaneo,&laltro pofcia libe
ro &deomnigrauefoluto protenfo tenendo, Diftnbuto ilpedein fexta
partedillaltecia.ouerocubitiquatro.Alcuneancoraintegrefoprala fua
Arala ftante,&talenegli Solii cummodeftapromptitudineaffideuano.
Vidi innumeri Trophari,manubiefpolie,&ifiniti.ornaméti,Etcapi di
boui& equini cum debito interuallo difpofitùEt dagli corni rette di fro-
decum po mi fcapi,&teche,& altri frudi nella corpulétiapandante, Cu
pueruli equitanti ludibondi,Per lequale tutte cofe resamente fe iudica
ua.quanto copiofo praftauafi ìicogitamento dii multifcio Architelo,
di cura,di ftudio,&deinduftria.Etquanta uigilantiailfoecundo intelle¬
tto femanifeftaua.Etcum quanta uoluptate lo effetto dii fuo prò polito
foauea opero famenteexpofto.Et quanto era la Eurythmia propalando la
fubtihtatedillarte iapicidaria,&quantaarte nellepetre monftraualafcal-
ptura,Certamente cum tanta facili tate,che non di marmoro quantunq;
duro,ma fi molle creta ^argilla hauelfefe pruttata la materia. Et cu quan
ta conclaufura le petre coagmentate & copofite,anorma regula & libella*
Quella fue la ueraarte,chedifcopre la noftra confifa ignorantia, & de
teftabile pr«fumptione& publico écdamnofilfimo errore.Quefto e qllo
chiaro lume che dolceméte ne inuitaalla fua cotéplatioe per illuminare
gli noftri oblcurati ochii Jmpoche niuno fi no chi reludado ella refuge
casco rimane cu gli ap ti och ii.Quefta e qlla che accula la nephanda auari
tia, R. a pace & colli m p trice d 1 o m n i uirtute.uermo roficanteilcore c5ti>
nuamentedichiefuo captiuo.maledido obftaculo & obice ad gli difpo
fiti ingegni,nemica mortale dilla bonaarchitedura, Idolo execrado dii
pra:fentefa?culo,tato idigno & danofamente uenerato, Veneno e'xitiale,
chemifero fai che da te e larib.Quate mago ìfìce opere fono minate & par
te 1 terdide/ Per laq le co fa rapto & prehenfo de diledo & iexcogitabile fo
iatio eflfendo,& dalla fanda & uenerada antiquitate,cu tata grafia & admi
ratione.chio meritrouai cu {determinati inftabili,& impatti riguardi.In
di & quindi uolentiera mirando,& di admiratione ftipato, & nellamente
circufulto examinauadifcorrendo,quello chele cariate hiftorie lignifica
uano.cu ultroneo piacere quello fixamétefpecuIando.Cugli labri aper
riintento perlongo protratto,niente dimanco no poteali fatiffaregli aui
di ochii,& inexplebilcappetito di mirare & remirareje excelléte & ueter
rimeoperature.Spogliato d unq; & feq u eftrato diomni altra péficulatio/
ne,Solametelamia philefia Poliafpefle fiate nellauifcidamemoriaferua
bilcjBc gratiflì ma fuccurrca. Ma per tutto quefio,cum uno fo nanfe fofpi'
ro da parte alquanto malamente la riponea. Perfeueraua dunquemi-
rabondo alle acceptiffime uetuftate.

INTR ATO ALQVANTO POLIPHILO NELLA DE¬


SCRIPT A PORTA, CVM GRANDE APIACERE AN¬
CORA VEDEVA EL MIRO ORNATO DIL SVO IN*
GRESSOtET VOLENDO POSCIA RETRO RITORNA
KE VIDE EL MONSTRIFERO DRACONE, ET ELLO
OLTRA EL CREDERE PERTERREFACTO PER LO
CHI SVBTERRANEIPREHENDE FVGA. ALLA FINE
EXPECTATISSIMO EXITO RETROVANDO PER VE¬
NE IN VNO LOCO AMENO.

AGNA ET LAVDABILE COSA SENCIA


fallo farebbe il potere facilmente narrare, & ad pundo
difertare la incredibile fadura,& inopinabile componi
méto dilla uaftifiìmaftrudura,&la granditudine di tati
to ^edi fìcamen to ,& dilla fpedati filma porta in loco aedi
to & confpicuo comodamente fituata.Dique il diledo
diiconteplareexcedeuaIagrandemiaadmiratione,percheme Ioue arbi
traua ad gli fuperi ardua no effere qualuque fàdura, fofpicado quali che
dannino artifice.&dahumano lapere,no poterfecomponere tanta uafti
tate & tali ampliami concepri expnmere,& tanta nouitateexcogitare.St
cum tanta elegantia ornare,& difponere cum tanta fìngulare fymmetria,
fencia fupplemento Òc co rredioncper fedamente definire, dilla prxfàta
ftrudura la fua preclara òc inexeogitabile o ftentatione ♦
Per tale ragione non dubitarci unquantuio cheli il naturale hiftorico
mirato quello o intefo hauefife,che fpreta Ia?gypto,& la idufiria òc lo inge-
gnio degli artifici fui mirado.Iquali indiftindeòc diuerfeofficine diftri-
buti,daefiì ftatuarii eleda una parte fcalpenda&conlìgnatalapceritate.
8tcu tata Symmetriapfedamétepofcia tutte cu ilfuo frullo cólcntiuano
Stalla co poli tióe di uno ingente co lo fio tato definitamele, quanto fida
unofoioartificedepolitofufife. Etlafagacefolertiadi Satyro architedo
Stde gli altri famófi-Etpcipuamentead Simadro lopamirifica dii pftan
te Memnonedi tre magne ftatuedilfiimo Ioue in uno folido faxo exfcal
pte.DilIe quale una fedédo li pediouero la piata lepteni cubiti excedeua.
Harebbe cu ragione paruifàdo,Harebbe& fimiglianteméte ceduto qui>
uiilftupédomiraculodillaftatuadillamagnanima Semiraminel mon
te Bagiftano di ftadii,x,8t.vii.infcalpta.Et tacédo ancora dilla ifoléte ma>
gnitudinc

I
gnitudine dille Memphitice Pyramide'gli fcriptori,piu diffufamentc
harebbeno fcripto di quella-Et negle&o gli fàmofi Tbeatri, &amphithe
atri,&Therme,& Aede/acre Se prò phane,& aquaedud:i,&: colo ffi,ii mira
uegliofo&diltupore pieno Apolline da Lucullo tran flato. Et lotica
Claudio ctefaredicato.Et quello di Lyfippo ad Taréto, Et il miracolo di
Carelindioad Khodo.Et di Xenodoro in Galiia,& in Roma, EtSera-
picololTo de no ue cubiti di Smaragdo icredibile facto. Et il famofo laby
rintho di Aegypto.Etla folida (fatua di Hercule i T yro,harebbe ptermef
fo,& accomodato io eloquio Tuo iocundilfimamétepraedicado, quello
fuma cu laude fcripto fopra tutti mirabili(ììmo,Quantuqueche inextfi
mabile fpedaculo fi praeltalfe nel delubro dii magno Ioue Lo Obelifco
di quadrageni cubiti,di quatro frulli comparto,in uno fronte quatto,&
nellaltro dui cubiti»
Infaturabilmétedunq; fpeculado mo una mo Ialtra bellifiìma Se mo^
loia opa,tacitamétediceua»Si gli fragméti dilla landa antiqtate& ruptu>
re&ruinaméto Se quodamodo leScobe ne ducono inllupenda. admira
tioe,&;ad tanto obledaméto di mirarle,quàto farebbe la fua ItegritatefEt
culi ancoracogitaiframe ragioneuolméte,forfi negli penetralie la uene-
rada Ara degli mylleriofi facrificii,& facre fiame.oueraméte la llatua dil¬
la Diuina Venere.ouero il fuo fan ctilfimo Aphrodifio, Sedii fuo arcige
ro & fagittate fìliolo,Et cu diuota ueneratoe il dextro pede polito fopra il
lacrato limieobuio mioccorlè dinati uno fugaculo Se cadido Sorice.Di
Cubito fencia altro pelare curiolo,cu fcrutarii ochii nellapto laxaméto Se
lucido adito alquato itrato,ad me colè digne di te ter no refpecto fa pfento
rono.Quiuialdextro &finiftroiato,diexpolitilfimimarmori era il ta¬
bulato pariete,Dilq le nella mediana parte dilatamento era impatta una
grade rotonditate.inclaullrata di circuitióe duna fiondo fa gioia cu egre¬
gia alfociatioe di C2elatura.IIqle(fimileallaltropoppofìto)eradi petra ni
gerrima,alduro ferro contentibiledi nitore fpeculabiIe,TragliqIi(di elfi
difaueduto)facédo trafito,fui dillappria imagine da repétino timore iua
fo.Niente di meno,da uno inopinato piacere fui retempato*pche in qlli
fe offeriua chiaraméte eliudicio dille hilf orie di mufea opatura fpectabii
métedepincte.Etnelleambe parteiferiorefottogliillullri fpeculi erano
iongitrorfo lapidei felloni Jl pauiméto netto &di poluere mudo,lauora
to di nouo &gratiofo Ollraco.Etcufi ancorail colorato fuffito era immu
ne di textura dii improbo Araneo,pcheiui cótinuamétetraheua fpiran
do fiefchilfima aura. Gli tabulati parieti lotto del ligamento giungea.il>
quale ligamento di fubtililfimo concepto,daglicapituli dilledriótilfime
ante fe extendeua,fina allextremitate deldicto adito» Longo quato ad ar>
< d ii
bitrioperfpediuo acftimaiduodeci palli. <
So pra laquale perpolita ligaturail fuffito pricipiaua inarcuare, éofor
me il fornicato flexo ad qlio dilla porta. Ditale excogitato foecundo dile/
stabile o fferiuafe cu tale praelHte cartatura, Piena cocinnaméte di aquari
ci mon{lriculinellaqfimulata&negli moderati plemmyrulifemihomi
ni Si foemine.cu fpiratecode pifciculatie. Sopra qlle appflò il dorfo acco
riamente fedèano.alcune di effe nude amplexabonde gli monftri cu mu
tuo mexo,TaliTibicinariialtricuphantafticiinftruméti.Alcuni tradi
nelle extranee Bige fedéti.Dagli perpeti Delphini,dil frigido fiore di ne
nufaro incoronati,taIi ueflito ledile pprie foliacie. Alcunicumultiplici
uafi di frudi copiofi,& cu flipate co pie. Altri cu fafciculi di achori, Se di
fiori di barba Siluana.mutuaméte fepercoteuano.Tali erano cindi di tri
uuli.laltra parte fopra gli hippotami abilitanti ludauano. Et altre diuer
fe belue Se inuife cu ptedione Chilonea.Etquidaua operaadlalafciuia,
&c qui a iochi uarii Se fefte,cu uiuaci conati Se mouiméti optimaméte fcal
pati&expreflì.Copletamentedaluno &laltro capo ornauano.
Nel uoltato dii fornice,uidi diligentiffima opera uermiculata di exq
fita theflfellaturauitricularia,cu dorata fupficie,& di qualuq; gratiflìmo
coloraméto*Etprimo fèappraefentaua unophrygio di latitudine di dui
pedi. Ilqie am biendo ornaualeextremitate inclufe di tutto ilfpatio uota
tato dagli illigaméti recitati infu,& per longo dii faftigio di fornicato cu
coiugio fociaIe,di uiuace colorature exiftente,Ne altramete cha fi alhora
fuflferon compofiri,Cum naturale follatura di fmaragdino uirore.cù gli
reuerfi di colore Puniceo,cum fiori Cianei, Se Phoenicei,& adulterati,cu
gratiofiinuoluti&innodatura. Nel contento fpatio di quelli, mirai tale
antiqua hifloriadepida, ^
Euro pa aduiefcétula natante in creta fopra il pftigiato boue, Etad gli
fuifilioliloedidodiKe Agenore, a Cadmo, Fenice,&Cilice. Che la
uiriata foro re infequéti di ritr^uare. Et no la ritrouando. Al furgente fon
te ilfquammofo Dracone ftren uamete occilèron. Etdapo confu!tati,da
Apolline determinorono cu gli corniti di aedificarelacitade,oue la mu-
giente Iuuenca fe affermafle.Dique qlla patria fin hogi di arternalméte fer
uaelnome dii Boato mugire. Aedificauadunq; Cadmo Athene. Lal-
tro fratello Fenicia, Iltertio Cilicia. Optimamétedifpofita,&cum tira'
to ordineexpedita, di fidione, di depiriti di naturali colori comecxi-
geua,gli adi.gli lochi,Se dillahiftoria la opportuna expretfìone, era que>
(la mulèaca pidura.
Dalla parte allineo ntro,per qftomedefimo modo mirai la petulca Pa
fiphae,fuccenfa delinfame amore, Si mériéte nella machina lignea afean
fa&obturata,& il robufto Tauro fopra il no cognofciuto coito lafciuiari
te. Et pofcia il Minotauro dimòftrofa effigierei laborio fo & elenio laby-
rìntho inclufo,& i carcerato. Po liremaméte il fagace Dedalo fugibondo
dal carcerofo clauftro igenio fame te ad Te Se ad Icaro le Alefabricante.il-
quale ifelice no imitate il paterno iuffu & ueftigio,nel ampio pelago peir
pite cadendo,alle aque Icaree moriente il fuo nome dede, Pofcia il patre
incolumereferuatofe, nel tempio di Apolline la remigale macbina di
penne compaginatafufpendendo perreligiofo uotopromeflo.
Acadette che io cu gli labri apri itéfiffimaméte remiraua (IeiftabileA
pili {lime palpebre no mouétifejcu lammo rapto folaméteattendado alle
beliilìime,& culi bene difpo fite,& p fe&am ete ordinate,& artificiofaméte
depide,8t elegantemente exprelle hiftorie,relide da qualunq; ruptura in
uiolate,tàto tenace fueil rapace giurino che gli uitrei theffiellati, fu ppreffi
paginatamente, & perpetuo cohaereti còftauano,fina a qfta hora illaffij&
niuno dilla fualocaturaremoto.Impoche il pftanteattifice ad qfta excei
lente faduraomniabfoluta diligétia hauea colleda. Et quiui pedeenanti
pedetrafportantimeptinaceméteexaminado cu quàta direzione di ar¬
te pidurariaobferuato haue(fe,di collocare cu penficulata diftributione
lepromptiffime figure fopra gli iufli piani-Etcomelelinee dille fabriche
alloobiedo traheuano. Et come dagliochii alcuni lochi quali feperdeua
no.Etlecofèimpfederedudeapoco apoco al pfèdo ,&cufi per cotra,il
fuo iudicio ad gìiochii còcedeiido-Cu gli exquifiri parergi. A que.fonri.
monti.collùbofcheri.animali.di prauato il coloraméto cu la diftantia, Se
cu il lume oppofito,& cu gli còcinni reflexi nelle plicature dille ueftimé
te Se nelle altre opature,nò cu poca aemulatione dilla folerte natura.Intan
to mirabondo Se abforto che in me quali nò era predente.
Per quello modoallultimo dii adito eraperuenuto,oueterminauano
legratiofehiftorie,pche oltra pofeiaeradenfiffimo obfcuro che nò aude'
ua itrareMa uoluédome dicio al retrogrelfo. Ecco fencia paufamine fen
tiua per le abrupte ruinecome uno fragore di offa Se di crepitante frafehe.
io fteti,trepente iterrupto Se excifo il mio tato dolce folacio. Et da pofcia
ancora piu palefeméte fentiua quali uno trahere qle di grande boue mor
to.per il loco uerucofco Se per leaggerate ruine inacquale. Sempre cu piu
ppinquo Se còfono ftrepito inuerfo la porta uenédo,& uditi uno gradili!
mo fibiiare diexcefliuo ferpe, Meobftupiui.Etiterdidalauoce foleuati
gli capigli,nò p fugiremeafficuraua.òc i qllo tenebrifico feuro ipropare.
O me ifoelice Se di fortuna trillo. Ecco difubito io uedo aptamen te al
lime dilla por tagiungere,nò quale ad Androdo il claudicali te leone nel'
antro.Ma uno fpauenteuole Se horrendo Dracone,le trifulche Se tremu*
-f / ‘ a iìì
le lingue uibrantecùm le pettinate maxìlle di pontuti Se ferrati denti ftri
dente, Cumlacorpulétiadi (quameo corio,labéte (opralo oftracato pa
uimento fcorrendotCum le ale uerberanteil ruuido dorfo, Cu la longa
codalapfi anguinei.grandi nodi ftri&amenteinglobauainftabili. Ome
moribondo da fpauentare il Belligero Se loricato Marte,& di far trepida-
reii terribile Se alexicaco Hercule.cu tuttala fua toro fa & molorchia Cla
ua. Et di riuocare Thefeo dalla ten tata imprefa,& dal temerario incepto.
Et da perterrireilgigate TyphonepiucheglifuperniDeinó fureno per
ferriti dalui. Et da perdere cjuaiuquehirfuto, obftinato, Se impenetrabile
core,quantuquemai fi fufie. Heu medaritrahereilcoelifero Atlantedal
fuo officio,non che homo adole(céte&micropfycho,&tralochi icogni
ti folo inerme Sefofpectofo di periculo ritrouatile. Etauidutomi cheegli
erafumiuomo di tetro fiato, &exitialecome dritaméte fufpicaua,diffifo
di qualunque uafura,& di campare il mortale pericuIo,fencia quafi fpiri'
to,nel pauculo animo.ciafcunadiuina potentia tremendo Se perterrefa-
(io diuotamente inuocai-

Et fencia mora conuerfe le fpalle nella obfcuritate in trado, alla preda


fuga me cornili, refèrédo folitaméte perfugire.gli già incitati pedi.Cum
fumapnicitateinfcionelleiterioreptedil tenebricofoloco acupedio pe
netrado,per diuerfe & oblique riuolutione ambage di meati perfugen
do. Oue
do*Otie fermamele tema clfere nella lextricabile fàbricadil fagacc Da?da
lo peruenuto, Ouero di Porfena continente tanti inexplicabili occorfi
6c ricor fi cum frequente portead falire io exito ,& in quegli medemi erro
ri ritornare, Ouero nella cubiculo fa fpelunca dii terrifico Cyclope,Et
nella tetra Cauernadil furace Caco. In tanto che quantunque gliochii
fuflèronalquato nellaobfcuritudineafluefa&i Niétedimanco per nim
no modo memifero ualeua alcuna cofacernere* Maculi brachii inanti
protenfi alla facia, per non arietare currendo in alcuno pilone andaua,
quelle degli mei tenebrati ochirlo officio facendo • Quale Cochleadel
fuo guberno gerula nelle fue mollicule cornule preten dando & refiliédo,
8cpretentando lauia&adgli obftaculicontrahendole. Et io ilfimiglian
te palpitando perno offèndere in quegli maximi fubftétaméti della mon
ragna & Pyramide.Et uerfo la porta uoluédomi per mirare fi il crudele &
formidolofo draconeretrome ueniffejaluce totalmente eraexpirara.
Me ritrouaua dunque nelle esce uifcere & deuii meati dille umbrofe
caueme,& in malore terrò re & mortale erumneche Mercurio facendofe
Ibi,& A polline in Threicia,& Diana 1 Ghlomoneauicula, & Pana in bi
naformatione,&i maioredi quelle di cedipo,di Cyrc,di Croefo,&di Per
feo,8i in maiore fpauento & exitio,del urfato Thrafileo Iatrone,& in ma-
ìoreanguftiedi Pfyche&inpiulaboriofi periculi dii afmato Lucio. Et
quando egli fentiuailconfilio degli latroni dii fuo interito.fencia alcu¬
na confiliabile optioneueramen te ignaro &defperato .Inquelipundto
Copra tutte prenominate paure terrori & fpauéti facto pauidiffimo &an-
xio,accedeuaancoraiiuolato frequente dille lucifuge nodtue intorno al
capo ageminare la timorofa anguftia.Et tale fiata per il fuo Cicire, fencia
mora mecredeuadieflèretraglipuntutidentidiluenenofo Dracone,&
tra le ftringente fàuce quale fera dentate Ermamente detento, Sencia diffe
rirefuccedeuafopra ad quello ad redoplicare,& il mio piculofo &graue
terrò re,& il mio cordolio uerificare,in mente me uenia il uiduto lupo, fi
perauenturaglifuffeftatopniciofo prodigio,&dil mio mifero fucceffo
nuncio Jn qua Se in la errabondo decorrendo,Quale frugilega formica
che lo odore dii fuo trito perde errante,Cu le peruigileurechiedi perlèn-
tirefiadmedolorofolèfufleaduenuto lohorrédo monfiro,Cum il peri'
culo dilerneo &ualido ueneno & la horribile framea & foediffi m o deuo
ramento.Et pero omni cofa che mi fe offèriua in quello primo accefforio
quello proprio ad eflère io fofpeétaua.
Etquiuiritrouantime nudo & priuo diomni fuffugio in tanta mor¬
tale angnftia&difloluto dolo re,benché naturalméte la odibile morte no
fia per modo alcuno grata^na pur in queftahoragratioialaiftimaua.La'
‘ d iiii
quale io poteua uolerla.Manon uaìeua quella non uoIere.Etlaconftan-
tiadi afpeitarla.per laincerta,infoelice,& trepida uita, fuadeuame. Ome
che tale diftociatione di fpirito me faceua di quella reniteli te,la Tua quali-
tate refpuere,& iuftaméte reludare ilfuo maluagio aduento. Perche for'
tementeincendeuamicogitando. Heumeche fenciaalcuno efFcélo dii
mio immenfo amore,tanto dolceméte infiamatofi.defrudo deuefle peri
re,quantunque fi al praefentecafo repentina prafentata fi fufte.unquatu
Io laharei aftimata. Ma incótinente ritornando al mio fixo & habituato
obietto,illachrymabondo p ilpdiméto di duetanto appetì bile cole. Po¬
lla cioe&laptiofa uita, qllafedulo inuocante,cu fufpirabile&fingultiue
uoce,intonate per ql denfo aire,iclufo fotto igenti fornici,^ nel latebre»
fo loco cotogato da meadmedicédo.Si io moro quiui cufi misero & do
lente,& in tutto fcofolato,Chi merito fucceffore farae di tale & ta ta appre
tiatagéma." Chi poffidera tanto iextimabile&talento fo theforor Quale
ferenato coelo raqftara fi chiaro lume."0 miferrimo Poli philo oue pditif
fimo uai tu?Oue dricila tentata fuga?Oue fperi piu tu di reuidere alcuno
optato benejEcco abruptamente difiedi & interrotti tutti gli tui gratiofi
piaceri fàbricati da dolce amore nella ipigliataméte.Ecco giain momen
to truncati &annihilati tutti gli tui amorofi & fi alti cogitameti.Heu me
quale iniqua forte,& maligna della te ha cu fi pniciofaméte in qfte eruno>
fe obfcuritatec5du<fto."&copiofi & mortali languori crudelméteexpofi
to&deie&o."Etalla feuiffima uoracitate& fubitofaingluuie di qfto ferri
fico Dracone intehturo defiinato."Cheheu me fia integro nellefcede&
fpnrciftìme&ftercorarieuifcereaputrefarmitraieitato i Et dindipofeia
al nocogitando exito fuori egeftofO pio rabile & in fueto iteri to, O exito
dilla mia uita miferando,Ouefono quegli ochi ta'to Iterili,ludi & exhau
fti,&priuìdihumore.cheingro{fiffimelachrymeftillantinon tuttifeli-
quaftèron."Ma ecco moribondo mecheio afpalleil fento. Chi uidcun-
que in fe riuoltata piu atroce & difforme faeuitia di fortuna."Ecco la ifeeli
ce & prò tenia mortella fuprema hora & maledico punito alla prafen>
tia in quella tenebrofa opacitate,& che il corpo & la carne mia humana,
fiafacietate di quefta terribile beftia?Che feritate." Che rabie." Che miferia
piu monftrofa poteno gli mortali patire."chela dolce & amicabile luce
ad gli uiuéti eftere toIta,& la terra agli mortali denegata." O quato ancora
piularuofa calamitate & enorme miferia fi dolorofaméte & tanto iportu
naoptataabandonado la pgratiffima mia & integerrima Polia.Vale, Va
le dunq; pftante lume di uirtute 6c di ornili uera 8c reale bellecia Vale. Per
quefta tale & cu fi faaaaffliftione&perturbaméto exagerato,oltraomni
cogitato ftrugentimeamaraméteexafperaualalmamia. Sopra tutto iteti
’ tamente
tatnentedaua urgente opera di potereeuadereil pertimefcendo periculo
Scampare lacotaminata breue&exiguauita,o per qfta uiolétia fenda ri
medio alcuno dolorofaméteifpafmando morire.&fenzahogi mai di fer
rire,che io no fapeacofufiflìmo che me fare uagabondo,pfugo,& difcolo
per incerti lochi & deuii diuerticuli» Et debilitate hogi mai le gambe tor-
pente&conquaftataomni uirtute corporale languefcente, exammo, &
dii tutto cerito & quali laruato»
Ad quefto tamenlachrymofo pafto condu&o.fupplicemente inuo>
cati(extremo confugio)g!i fu perni & onnipotenti Dei,&: il mio bono
Geniale cum lanimo ifonte,di me forfa in quefto miferabile cafo per fua
perenne pietate fortunati cura hauenti. Ecco che io incominciai a difixv
prireuno paulatino di lume, Alquaie Heu me cu quataalacritate ueloce
méte tendédo.iuidi una fufpefa lampada teternalméte dinanti ad una di¬
nota Ara ardete» Laquale quanto potuiimomento alhora decorrere era
alta pedi cinque& per il duplo lata,cum tre aurei fimulachri affidéti.Qui
ni fruftrato dilla coditione dii lume,no fenciareligiofo horrore io fui in¬
trudo ad quefte uenerade tenebre, neilequale poco fi uidea quatunque ar
defte la illuminante lampade.perche dilaire groflo &malo il fumee ne-
mico.Etfemprecu itéteurechie ne mai uacuo dildomeftico fpauéto.ma
alquatoappariano le nigrateftatue,&dantorno feofferiuano gli uafti &
incerti laxamenti & paurofe Itione fu b terran ei ,o uer o fubmontaneifub
ftentati de qui 8tdeli8i in. lochi limiti diftributi molti maximi pili tetra.'
goni oCexagoni oci altri lochi odogone fulture apena cernendole per il
debile lume,aptamétefubiede approportionedifofrirelaexcedìuauafti
tate dilla premente Pyramide fupna. Quiui uno pauculo di mora orate.
fenciainducietendeuafopraomni cofa alia ignota fuga.Dique culi exa-
tìimo no piu pfto oltralafandiflìma Aracorrendo hauea tranfado, che
ancora mi apparue uno modiculo didefideratolume che fubluceuaqfi
p uno fubtilidìmo fpiraculo de ìfundibulo uedentife*0 cuquàtafefta&
cu q uata iajtitia dello exhilarante core il miraua. Et ad quello fènda altro
penficulare Hilaramétefeftinado. Per aduenturacu maiore pernicitatc
di Caniftio Sedi Philonide.Ne piu pfto cu tanta effrenata Isetitia & com*
cupifcentiaio il uidùChe il repudio alhora dilla ingrata & molefta uita,
, gratiflìmariuocai.Succeftìuamente referenadolamia perturbata mente
& fluduante animo, Etalquanto refedo &quafi reafficuratome, & il
mio exinanito&diamoreeuacuato corealquanto reuocato, da capo di
ripuiulante amore uegetato fe, & tutto completo,omni perduto & cxu-
lato penderò alla priftina opera reaptaua» Et bora piu ad la mia ama-'
bile Eolia infixo, me cum innouati intricamenti,piucompreflamentc
Iigantime,fuadeuami cum forma &’adulatoria fperanza quello perla-
uenireamorofamente Siadenaconfeguire,cheimmaturo morendo arbi
trauadolorofamenteperdere.Oquatoextremamentemecruciaua. No
recufaua pero ad qualunque fubulliéte Si nouitio accedono damore,che
dinouo nello perpefto & occupato corefuppurando fericen fatte. Et per
tanto da quello.omniobftaculo diftuafibile excutto,Si fummo to qualu
queobice,peculiarmentegli donaua fpeciofa apertione Si lato Si patena
teingreflo.
Dunque per lalma luceeflèndo alquanto confo lato, Si rcaflumptiin
me gli fmariti Si renunciati fpiriti.Si reftaurata pianamente la profternata
forcia,il mio fofpefo Stintilo camino Stfugareifto renifo exhortaua. Per
che ad quella piu appro pinquandome multiplicarfe la cerniua. Allaqle
finalmente comitante il coelette uolcre.Si Poliadile&iftìma nel amorofo
pedo uigorofamente dominante,perueni folicito. Oue gli Dii demerita
mentebenedicendo,8tlaobfequiofa fortuna Si la mia auricoma Polla,
trouailargo exito,Sidindi felinamente ufcendo,Si al fugire inettamente
unquantulo non preftolante, Et gli brachii già intenti per uitare la ojffem
fionedeglieraffi (fimipiloni al praefenteopportuniflìmeremigealfugire
fe percomodauano.Et dindi enixo Sofpite,perueniinuno gratiftìmo Si
to Si regione.Nelquale territo ancora per lo horribiie móftro dubitai dii
optato federe Siaffermarme,tanto nella mente quello hauendo im pretto,
che continuaméte Si fencia interuallo ad fpalie quello penfaua fentire.Et
per talecagione,tanto terrore non potea io fi prillo dindi culi facilmen'
tedittoluerlo ne dillo care. Dique iuftaméte ancora meinfequétefufledu
bitando arbitraua. Etetia per multiplice fuadele din trare & pcedere era
agitato.Primo per laamoenitatedilbelliflìmo Ioco,pofcia il difconcio
animo ftimuiate di praeftaméte fugire.Et precipuamente cupido fempré
mai diuidere Si tro uare cofe unque perauentura tra gli mortali confuete,
Aequalméte tali refpedi me prò uocorono omni modo dintrare, Si qua
to piu potette ultra procedere Si illungarmeda lo exito. Oue poteftìo in
loco rutto quietamente tranquillarme Si referenare lamente mia,Si di po
nerein obliuione il tranfa&o pauore,nella retinite memoria non ingra¬
to foccorrédo nelladitodillaportalaapparitionedil candido Sorice. Et
quello ad inanimarmealfai exhortabilefufcitabulo accedeua,pchefem-
pre grato fue negli aulpiciiSi propitio Si bono Ornine*
Dunque fuadeuami opportunamente di dare opera di riferuar-
mc alla benignitate dilla fortuna, che alcuna fiata mi fia munifica Si
capillolaminiftradelle colè profpere Si fecunde.Et per quello coaóloSi
compulfo mouédo uno pauculo piu il pigritato camino. Si. per le fette Si
debilitàtegambe frenato me auiaua. Ma pur ancora' trepidato decente*
mente di non peruenirein tale loco ♦ Oue fortuito lintrare,& ilmioppe^
rato aduéto in patria icognita.no fi farebbe fiato licito.ma nephario aufo
& confidentia.molto piu chelingreffo dilla magnifica portaEtcufi cum
il pedo aflìduaméte pulitile & cum animo perpeflo tra mediceua. Che
cblà hogimai fuademe retro ritornare.^Nonequiui piu fàcile il fugire &
libera euafioneìEt molto meglio io penfo la dubitata uitain quella luce
fub diuo exponere.cha nelle cacce tenebrofitate crudelméte perirei Ne pe
ro quali ad quella apertura & exito io nonfapereiremeare.Etinmomen
to dal profundo dii trifto core trahendo gli gemitofi fofpiri, nella tenace
reminifcetia replicauaquato piacere & diledo in putto haueanogli fen^
fimei perdito.Imperochequellaoperaturaera pienadi meraueglia, & di
ftupore.R-icogitando per quale modo ifui malamentepriuo.Imaginan
rime degli aerei Leunculi dii tempio dii fapiétiflìmo iudaeo, gliquali per
fpauentare induceuano gli hominiin obliuione.
Adunque per tale fimigliancia che il dracone ad me fado hauefiì qua
fi dubitai.Che tante elegante & merauegliofe fadure, & ftupendi cogi tati
no indicantife humane.di relato dignifiìme,io hauendolediligenteméte
mirate.hora le deuefiècocedere dalla fuda memoria leueméte fugire ♦ Et
che io per tale euento non le fapefiè digeftamente narrare-Diceua.percer-'
to quello non e. Ne non mi fento palli one lethargica*Ma io feruabileru^
to pure ne lo intelledo &c memoratiua recentiflìmo tengo coIIocato,&: de
pitto indelebile» Et realmente uiua & non fida quella imane bellua era,
&c tanto fpauenteuola,raramente tale uiduta dagli mortali Heu me quale
nonuideKegulo.Et di leireminifcente.gli demifiì capigli di nouo fali
nano ,& io ilgrado pernice acceleraua* Pofcia in momento in me ritor¬
nando diceua.Quiuifenciadubio(ficome accortamente arbitro per la
benignitate dii praefente fitojhabitare non debino fi non gente fiumana*
Ma piu pracfto forfi diui fpiriti & heroi fono qui tutelarii,&diuerforio di
Nymphe,& degli antichi Dei. Per tanto lappetito fuafiuo ageuolemente
il frenato grado prouocàdo exhortauaalincepto uiagio. La onde io co^
mecaptiuato dagli perfeueranti ftimoli.cum feroceanimo propoli di fe-
quiredouunque la ludibonda fortuna cadefie, ancora tabefeente.
Confiderado adunque la bella&amcena patria & gli feraci agri 8C fer¬
tili campi èc il diledo di quelli coniedurando fummamente laudai tale
ìnuitatorio, & ad fpallereiedaqualuque trepidante refrenatione mcefio
pauo re alquanto intrai.Ma primaladiuinaluceinuocata,& gli prolperi
Geniche ad quello mio ingrelfo guidandole praeftafleron pracfenti.&ai
lamia erratica Profelytia Comiti,& dii fuo fanttoducato largitori.
POLIPHILO NARRA LA'BENIGNITATEDILLAIN
VENTA PATRIA OVE ISSO ERA INTRATO, NELLA
OVALE VAGANDO TROVO VNA EXQVISITA FON
TANA ET MOLTO CONSPICVA.ET COME VIDE VE¬
NIRE CINQVE LEGIADRE DAMIGELLE VERSO AD
ESSO.ET QVELLE DIL SVO AD VENTO IVI ASSAI ME
RAVEGLIANTISE. PIETOSAMENTE RESICVRATO-
LO AD SVI SOLATII PARE CVM ELLE LO INVITA¬
NO,

ORA VSCITO DIL HORRENDO BARA


thro,8i di qlle iterne tenebre Si q uafi horcico loco (qua^
tunquechegli fufleil lancio Sefacrato Aphrodifio) ad
ladefideratiflìmaluceSiamicabileaire,Si diuenuto in
qflogratiflimoloco,admirareretrorfo me uoltai dom
de era flato il mio egreflo.Et oue la uita mia,uita giamai
no iftimaua, in quel ponto moleftala uidi Sepiclitan te. Io reguardai una
no rata montagliia cu moderato accliuo tutta di uerdiflìme Si lente fron
de arborofa, di glandifere roburi,di Fagi,diQuerci,Iligni,Cerri,Efculi,
SuberiledueIlice,Smilacelauna,ouero Aquifolia, ouero Acilon.
Dapofcia uerfo la planitieeradenfatadi cornuIi,dicoryli,di ol i. Si fio
rigeri liguftri,Si di odorante fiore albifcente,Naxi bicolori nel fpedo di
Aq uilo rubenti.Sidi. meridionale albente,Carpini Si fraxini. : di fimi-
glianti in tale afpedo cum germinanti arbufculi Jnuilupati di uerdigùT
te8ifcandéte Periclymeno,8idiuolubililupuli,rendeano umbra frefea
& opaca,Sotto ad gli quali era il Cyclamino ad Lucina noceuoIe,& il la^
cimato Polypodio ,SiIaTrientaleScolopédria,ouero AfpIenon.Etam'
bi gli Melampodii dal paftore denominati Se la trifolia torà,ouero trian-
guIaris,&ilSéniculo& di altre aliai umbriplnle herbe Se Siluanearbore.
Alcune fenda Sitale cu floratura,loco niente dimeno abrupto Se confra
gofo Se di arbori occupatamen te circunclufo.
Laapertione dunq; p laquale fora ufciuidi qlleabditiflìme Iatebreal-
quato era nella motagna aita tutta arbuftata. Et quato cheio poteuacoie-
d tirare. Fualincontro dillaltraantedidafabricata,comprehendeuaSe fi
milmétequeftaeflèreftatamirificaoperatura,SipofciaSi quella antiqua,
Malinuida Se «mula antiquitate Si di accedo arda Se per gli murali arbu
(culi maxime di edera Si daitrefrafche lhauea filueculata. Che apenail
Io cerniua effereexito.ouero hiato alcuno.Loco folamente di ufeire, ma
no diregreflo indicantefuprema difficultate»Alhoraad me tanto facilli »
monche io el miraua tutto circucirca fòltamete l'frondato & Iauemato*
Per laqle còditioe no fi faperia qfi ad efla remeare.Tra lefaucedilla'uallé—
cula cu fup excenfe riipe/iifco afiìduamétep gli cocepti uapori.Onde ql
la luce atra,maiore mi le praedoe,che a Deio il diurno parto.Hora da qda
frondificataSeobturata porta.per alquata pclinatióe dilapfo partitomi,
pueni ad uno denfo dumeto di Cadane al pedi dii mote,datione fufpica»
do de Pana o Situano ,cuhume<di pafcui,&;cu grata umbra,p fotto laqle
cu piacere trafeunte.trouai uno marmoreo Se uetuftifiìmo ponte di uno
affai grande,& alto arco. Sopra dilqle dagli finguli lateri degli appodii era
percommodamente condru&i ledili, Gliqualiquatuque ad la mia iafiì
tudinechenelmio ufeire opportuni feofferirono, Niétedi manco alho
ra al mio excitato progreffo grati nien te gli «edimai.
Nel medio degliqli appodii alquatofupemineuaallibella dii fupmo
dilcunto dii fubiedo arco uno Porphyritico qdrato.cu uno egregio ci-
mafio,di polito liniamento ,uno da uno Iato,& uno pariformedalaltro
ma di lapide Ophites.Nel dextro alla mia uia,uidi nobiliflìmi hieragly-
phixgypticidi taleexpreffo. Vnaantiquaria galeacu uno capo di cane
cridata. Vno nudo capo di boue cu dui ramiarborei (falciati alle corna
di minute fronde,& una uetuda lucerna.Gliqli hieraglyphi exclufi gli ra
mi,che io non fapea fi dabiete,o pino,o larice,o iunipero,o di fimiglianti
fi fufferon,cufi io li interpretai.

n
PATIJENTIA EST OR.NAMENTVM CVSTO
DIA ET PKOTECTIO VITAE*

1
1 \

Dalaltra parte taleelegate fcalptura mirai. Vno circuio. Vna ancori


^oprala (Ungula diilaq le ferouoluea uno Delphino.Et qftioptimaméti
cdfiioliiterpretai. AfixnETAE BPAAEOS.Semp fedina tarde.
Sotto'dilqualeanticho folido & egregio ponte fcaturiua una larga ue
na di chiariflìma aqua uiua. Laquale diuidentele fàceua dui correnti fl ue
ticuli.uno alla dextra ,&alia finiltra laltro. Difcorreuao per gli frefi, Sede
rofia!uei,& per arrofe&incile ripe fufurrantifrigidilfimi,Coptele faxee
& umbrate ripedarbori. Nelequaleripeappareuanodifcoperteleuarica
te radice,& in quelle pendeua il Trichomanes,& Adianto, Se la cymbala
ria,& cornate daltri olufculi filtratici amanti.le amnice ripeJlqualearbo-
ro fo Se frefeo nemore era dintuito piaceuole & di fpatiato appetibile,& di
Frondeiocundo pieno di filuieauiculeSe montane.Oltrail pontealqua-
to ancora feextendeua uerfo una grata planitie per tutto rifonante dii fua
ue garrito.Quiui faltauano gli inftabili fciuri,&gli fomnolenti Gliri. Et
di altri innoxii animaletti incoiato.
Per quello recenlìto modo dunque fedimollraua'quellafiluolà cotra
ta cìrcunclufa dallarboriferamontagna affai adgliochiifpectanda Se la
planitiedi uarietate di herbe per tutto coteda. Etglichiariffimi fluuioli
per gli pedi dille deglifcéte montagnie ìconuallio fufurrabondi dell ueua
no.Ornati dii florido &amaro Oleandro,Sedi uinci,& di farfugio, Se di
lifimachia,Ombratidialtipopulinigri&bianchi,&il fluuiale Alno Se
Orni.Et per gli montì,uedeua latto&uniftirpio Abiete,&gli lachrymo
fi Larigni,& Spini Se di altre nobilefpecie di lìmigliante frondatura-
Per laquale co la conlìderando il loco tato ameeno Se commodilfima
ftatione&grato redudo di pallori,Loco inuitabondo certamente a cany
tare buccolice camcene, llaua no mediocreméte ftupefàdo,&dil animo
fufpefo,uedando fi benigna patria di gente deferta Se inculta. Et dirigen¬
do gliochii pofciaalla ornata planitie folicitaméteil praedido loco prav
teriendo.mirai una fabrica marmorea,tragli arbori apparendo,& fopra le
ten elle cime,il fuo fàltigio.Dique tutto alacre effedo arbitrando .già ha-
uerehabitatione&finalmentequalchediffugio inuento. Ad quella fen-
cia mora felliuo per ueni.
: Trouai uno odogonio aedificio cu una mirabile Se egregia Fontana.
Laqualeancoranon uanamentefeofferittedolce inuitamento alla mia
tanto retenta,& non fin qui fatiffadaSe extinda fete.
Quella fabrica di culmo odogonofafligiata,& di plumbo contedo,
\ In uno frontehauea uno faxo tanto piu alto quanto era uno femi dii
fuo quadrato di candido Se lucuieo marmoro. Di latitudine edere iu-
dicai pedi fei. Di quella nobile petra diligentementefue exade due fe¬
mi columnelle Ariate cumlebafefuppeditanteunaporredaSimacum
gula Se adieda denticulatura Se cordicelle,cu gli capitelli fubiedi ad uha
Trabetta, Zophoro’& Coro ilice* Sopra Iaquale ancora era adiuntfo
uno quarto dii quadrato,condemnato per il frontefpicio. Omnilinia-
mento nudo di ornato dii proprio & unico faxo, Se non che nel angu-
Iareaureola,ouero piano dii frótefpicio.uidi unaftrophiola.Duecolum
binein uno uafculo beuendo continente. Pofcia tutto il {patio inclufo
tra le columnule,guIatura&trabe,interuacuo &excauato retinia unaele
gante Nympha iterfcalpta *JEtfotto laSimaeralaltro quarto.llqualenel
pedamento undulaua cuna thori,torque,& Scotie,& Plintho.
Laquale bellilfima N ympha dormendo giacea com odamen te fo pra
uno explicato panno. Htfotto ilcapo fuo bellamente in fomentato & co
piicato in puluinario grumo era. Et una parte pofcia del dido aptiffima-
mente fuecond uda ad coprire,quello che conueniente debi ftarecadato
Cubendo & fopra il fianco dextro,ritrado il fubiedo brachio cum la fo
luta mano fotto la guancia il capo ociofamente appodiaua.Etlaltro bra*
chio libero & fenda officio diftendeuafi fopra il lumbo finiftro deriuan^
do apertaalmedio dilla polpofacoxa. Perle papule(qualedi uirguncu-
le)diile màmilledilla quale, fcaturiua uno filo di aqua frefchifiìma dalla
dextera. Et dalla finiftra faliua feruida.il lapfo dambe due cadeua in uno
uafo porphyritÌco,cum dui recipienti ifeme coiugati in uno folido. Dal
la Nympha pedi fei {èparati & dittanti,dinari a qfìo fonte fopra uno lapi'
deo filicato compofitamétecollocato.Trauno &laltro degli recipienti,
era uno aiueolo feerfito nel qlc le aque fe aduerfauano.incifi gli Iymbi fui
nel mediano di uno&dilaltro recipiéte,oue fàceao leaqueil fuo obuio*
Lequaleaque cómixte pofeiain uno aquario fulco,ouero riuoletto lapfe
cmanauan o.Diqueluna per laltra pofcia téperate o mni uirétia faceuan o
germinare,La feruente tato alto faliendo,che etta nelaitra non im pediua
nocua,achi le labraponeua alla mamilla,dextera,attuchiare,& beuere ne
altranfito.
Hora qfta fpedatittìmaftatua Iartifice tato definitamétela expfie, che
ueraméte dubitarci tale Praxitele Venere haueflèfcalpto. Laqle Nicho-
mede re degli Gnidiicoparadolafco me uola.la fama) tutto lo hauere dii
fuo populo expofe.Etquanto uenuftaméte belliffìma luilaexprelfe,tan^
. to cheglihomini ifacrilegacocupifcétia di qllaexarfi,ilfimulachro ma/
fturbando ftuprorono.Maquato ualeuaa?ftimaredritamétearbitrai tale
ìmagine mai fufife culi perfecta di ceke, ouero di fcalpello fimulata, che
quali ragioneuolmenteio fufpicaui.in quefto loco de uiuaefiere lapidita
& cufi petrificata»
^ Laquaiealquanto teniua aperti al refpiraregli labri accomodati, oue
qfi giu uedeuafi nel iugulo excauato &pterebrato, Dalla tettapofciale fo
Iute trecefoprail pano fopprefto,inundate,laforma’rugata,ouerocopli'
catadiiinglomatopanno,gli fubtiliffimi capegliaunulauano.Le cofe
erano ancora debitamente pulpidulecum gli carciofi genui moderata^
mente alquanto ad feritradi,monftrando gli fui ftrifti petali incitanti di
ponere la mano & pertredarli & ftrengerli.Et il refiduo dii formofiffimo
corpo,prouocaua chi fortuito fimiglianteellaritrouato fé folle*
Yno frondofo di non decidue foglie di Memerylo pofcia era retro al
la teftadegli molli & rotondi Vnedi copiofo,&di auiculetti, cheapparia
no garrire,& inducere caulà di dolce fonano. Ad gli pedi ftauauno Saty-
ro in lafciuia pruriente Se tutto commoto,C um gli pedi caprei ftante. cu
il buccamento ad nafo adhaerito,capreato &Simo,CuIabarbanel men
to dirti nda in dueirricaturedi Caprini Spirili,&cufi ad gli hirti fianchi
Et per quefto pari modo alla tefta,cum pilate auricule,& di fronde {coro¬
nato ,cum effigie tra caprea,8c humana adulterata. Excogi tai che al fuo a—
cutiflimo ingegnio il lithoglypho habilirtìmamente &al libito hauefie
lopificio dillanatura praefente nellaldea.
Il dido Satyro hauealarboro Arbuto perglirami cum lafiniftrama-
no uioIenterapto,&al fuo ualorefopralafoporata Nympha flettendo¬
lo .indicaua di farli gratiofa umbra. Et cum laltro brachio traheua lo ex-
tremo di una cortinetta,che era negli rami al tronco proximi innodata*
Intralarboro comaro,& il Satyro .artìdeuano dui Satyruli infanti. Vno
cum uno uafo nelle mano,& laltro cum le fue inuilupate di dui cir-'
cumuoluti ferpi.
Non potria fufficiente exprimere,quanto delicato, quanto elegante,
& perfetto era quefto figm en to,accedeua & alla uenufiate ìlluftro dil¬
la petra quale ftrifo eburo. Miraua fummamente ancora larte dii
optimo & pernio tripanato degli rami & follatura cedrina,& dii
leauiculecumgli pediculifui di tutta exattura &expref
fo,& per il fimigliante dii Satyro.Sotto di queftata
le & mirabile fcalptura.trale gulature,&
undule, nella piana fafeia, uidiin-
fcalpto,quefto myfteriofo di
do di egregio Chara>
dere Atthico.
PANTA
TOKA
, Al
*

Perlaquale
ìianton tokaaj

Perlaquale cofaio non faperei definire, (ila diuturna Si tanta acre fe*
te pridiana toierata adberetrahendo me prouocafle, onero il belliflìmo
fufei tabulo dello inftruméto.La frigiditatedil quale,inditio mi dede che
la petra mentiua. Circuncirca dunque di quefto placido loco, & per gli
loquaci riunii fìoriuano il Vaticinio,Lilii conualiii ,&la floréte Lyfima
chiariiodorofo Calamo,&Ia Cedouaria, Apio,Si hydrolapato ,& di
affai altreappretiateherbe aquicole Si nobili fìori,Et il canaliculo pofcia
c
dii fonte emifario intraua&irriguo in una fradtea,onero claufura non di
forme di alteciadi compofitirofarii,& ordinatamente impexi, di multi-
plice maniere ornati di olente rofe.Irroraua fundétife in uno predio, di
papiracie Mixe,ouero mufe,cum grandiflìmefogliejacerate dalle dante
aure.Cum il topato grumo pendente dii dulcittìmo frudo.Etdi altri gra
ritorni frutteti referto. Era ancora la Cynara grata a Venere.&Iauerdigia
te Colocatoa cum le Icutacee foglie,& di infiniti Satiui. Etremirando al
la planicie uidi in omni parte uerditomodi uarietate di feminata di fiori
ornatamétedepitto,digiallidiì ranuculo, &di pederanino ouerobuph
thalmo,& di pauonaci dii Satyrione,dilla minora Centaurea,&dii coro
nario Mettilo to,8t degli minuti dilla Eufragia,8£ degli aurei dilla Scandi
ce,& degli fioriti Naponculi Se degli azurini dilla fclareola, Se di gladioli
fegietali,& di frage cum fiori Se frutti, Se la minuta Achillea cum cadidi
mufcarioii &la feratula,& pancuculo,& dinfiniti altri beiliffimi floruli.
Dìque di mirifica amoenitate perdito confolabondo me fentiua. Et indi
quindi cum menfurata Se digefta diftantia Se interuallo ,cum gratiofi
fpatii compofitamente Se ad libella erano gli uerdiferi Naranci Se limona
rii Se pomarii adami,cum gli rami acquati uno patto da terra fofpefi, fola
de fronde.quale il colore Hyalino appare di turbinata forma,cioè di fatti
giara longecia Se nel imo rotundati cum ubertate degli fui fiori Se frutti,
cum fuauittìmo odore fpiranti.Dalquale non parcamente il ferato core
fentiua fu «imamente ricentare(forfi in uafo dal peftilente fetore Se tabifi-
co fiato anguineo).
Per laq uale co fa molto iftaua cogitabondo fofpefo Se pieno di ftupore
in quale loco al praelènte me ritrouafle,tanto ad gii mei fenfi delettabile,
precipuamente hauendo la mirauegliofa fontana accurataméte fpecula
to La uarietate di herbe,il coloraméto degli fiori, illoco di arbori confi- '
toXa nobile & accommodiffimadifpofitionedilfito,Il fuauecanto Sek
requieto degli ucieili,il temperaméto Se di laire purgatiffimo ♦Tutto per
quello contento me reputato harei. Si incoia alcuno io quiui ritrouato
hauelfi, Et alquato mi angeua la petulàtia di procedere,iucundo fem pre
piu offèrentifi ad me il benigno loco, Auegnachctotalmente non fe foC
fi ancora difglutinato dilla rapace memoria ne eradicato il terrore prarte
rìto.Et per quella fola cagione ancipitemeaflfermai,non fapendo, oue Se
da quale parte ire Seauiarmc.
Stante dunque in tale fufpéfione danimo, tutto commoto penando
dii terrifico dracone,8c edere entrato oue no làpea dubito pululando nel>
la memoria gli hieraglyphi dii lato finiftro dii ponte,dubitai de imprope
rare in qualcheaduerfo accidentetot non elfere uanamente pollo ad gli
tranfeunti
I

tran.feun.ti tale monumento.digno di colatura aurea. S EMPER. .FE¬


STINA TAR.DE* Ecco che ioretrorfo Tento repente uno grande
fragore & ftrepito alla fimiglianciadil quaflamento dille oflee ale dii dra'
colie,aretrorfo,Ome fentiui uno fonare di Tu ba, Di fubito mifero me
iipafmato me gyrai, & uedo da una parte molte arbore di Silique Aegy-
ptie,cum gli maturati fruiti pradungi dependuli quaflabonde, che per il
uento fe haueuano luno cum laltro alquanto combatutn Dicio prasfta-
mentein me ritornatoper cufi fado cafo occorfo in rifo.me molli.
Per làqle cofaalhora religiofaméte iuocai gli benigni Dii Iugantino,
Collatina Dea,Si Vallonia,che pagrado p gli fui facrati Ioci„ppitiati mi
fepftaflTeron.Cocioliacofacheqfi dubitai di militareexercito p il fonito
tubale,ma penfitado arbitrai di paftorale tube corticei,onde piu pilo me
aflicurai che diffidarme altraméte*Ma da pofcia di qfto no iftete Ioga mo
ra,che ioodocantado uenire una comitiua(alla uoce di tenere & di flore
te astate) di damigelle Iegiadre (comearbitraua)&belle.fcherciado Si per
le floribonde herbe,& per Iegratiolè & frefche ombre folaciatife, libere di
qualuque ritardate fofpedo, Et per gli uenufti fiori cum magno applau-
fo peragrado. Laicredibilefuauitatedilla modulata uoce, dalle téperate
&rorifereaureconuedeper illoco diledofo diffundeuafe,&cum il dui
ciflimo fono dilyraconforte riportate.
Per laqle nouitate explorabondo iclinatome p fo tto gli balli rami, 8c
uerfo ad me uidi qlle cu grelfo geftuofo.Cu la puellare tetta di fpedatifiì
me uitte di fili doro cogefte,inuoIuta&difbpradiflorenteMyrtho,&di
multiplici fiori inftrophiate & redimite.Etp ilniueo fronte pampinula
uano le flaueSi tremule Antie*EtdapofciaplebiachiflìmefpalIedecore
defluelepiixetrece,cu nymphalepolitione& artecopofiteelegate* Vefti
te di carpantico habito di fèta ornatiflìmo,& di uario coloramento & tex
tura. Erano tre tuniche,Ia una piu breue di laltra & diftinde. La ifima co-
chiiiata,di fopra fequiua la lèricea di uerdiffimo colore {tramata doro.La
fuprema bombicina tenuiflìma,croceata& crifpu!a,S uccinde di torque
aureo fotto al termine dille rotonde mamillule.Le diftefe brace erano lue
(lite di lultima tunica,&copiofaméte ricopte dilla bombicina,cócedédo
adfuma gra ilfubiedo colore.Et ppinquo alletumidule mano cu cordi
celledi finafetaacconciaméteinuinculate,cu anfulette doro,uoluptico
artificio.Etalcune di elfe.cu duple folee,cu multiplice illigaméto di fila--
tura doro & di feta purpurate haueano gli pediculi fui egregiamente illa'
queatùCalciatealcune pofeiafopra leextente caligedicocineo & uerdi
giate pano, & tale lopra il nudo di mollicolo & gratiofo corio luculeo,8£
altre di camulfato di belli (fimi coloraméti tindo,fenzaaccufaregli detta.
c ii
Cutn oroli deorati,gli calciamenti fopraleniueefuflfraginecu fincata
apertione,reuindi Aridamenteconfibulati cu corigie traiedate per le fì-
b ule doro,& altramente cu anfulette di torquei aurei cum exquifitainno
datura comendati. Et oue era il confine dilla circunftantia dille fimbrie,
diinexcogitabiiecordellaturaornateDalemoderateaure ipulfelerotun
de &elephantine gambe fpeflc fiate alquanto manifeftare.

Elle dunque di meanimaduertendo alhora,il Nympheo grado afferà


mando fteteron, uacabonde dal Tuo dolce canto, repentinamenteinua-
fedaquefta nouitatedi me in quello loco aduenticio. Etmutuaméte ma
rauegliantife & curio fe tacitamete explorantime,infoIentegli apparue &
ìnufitato.Tn quella celebre patria homo alieno & extrario cu fi a cafo efte-
repuenuto. Perlaqualecagioneper uno poco di {patio fteteron tra effe
unaallaltracum fècreto murmurilIo,& molte fiatearimirarme fcrutarie
ìclinantife.Qiiale li phantafma ftato io fuffe, Omeio mefentiua in quel
plindo tutte le uifcere quaftare.Quale fogliedi Accori uibratead gli im
petuofì uenti.Impocheapenarafticurato effondo dii crebro dido fpaué
to,cheimmediate&meritamétearbitrjdoinfehauere,oltralac6ditione
huana.altro no conofcédo,diIIadiuinauifìóedubitai chealla cinerea, Se
meleappue,Dalla fimulata forma di Beroe Epidaura decepta.Heu meda
capo [corniciai di trepidare,piu timido diuenuto,cheli pallidi hymnuli
la fulua Leena di fame rugiete uedédo»Tra me cotédétefe ad terra fuppli-
cecogenularmedouefle.Ouero regyrare& retro ritrarme(ilpchecertamé
tead me fé offerxuao cleméte faciulle,&altro cf> huanitate hauef Se dilce^
lette) Onero coftate& limitabile cufi pfeuerare. Poftremaméte cofultato
me di uolere fare piculo &arificarmedicio chefuccederepote(fe,tutta uia
fuadétimi, ct> p niua coiedura,i qfte trouare fi potrebbealcuaihuanitate
ne fieuitia.Etmaxie che lo mocente feco porta laptedioe.Excitai duq il
tepidatoaio acora refrenato datorpéteuerecudia.conofcédomeidigna-
mete i qfto forfa feo ioco,& folatiofo couéto di delicatiffime Se diue nym
pheaduetato. Ancora no cu (incero Se traqliato aio mi fuadeua qui igref
fo&puenuto,temerariaméte forfa negli phibiti lochi Se uetata pria,& cu
iprobo aufo.Kiuoluédo adunq; cufi fadi cogitaméti da me ad me,Ecco
una di qfte piu cófifa Se audace ardeliadifte. Chi fei tu he? Alhora tufo co
turbato tra la familiare paura Se fubito pudore,no fapea che dire ne che re
fp5dere,& tra che la uoceinfeme cu il fpirito iterdidi,femiuiuo,& q le fta
tua io rimafi.Ma qliepbe puelleaiaduertédo.che in me era reale Se huana
effigie,ma territo,& formidolo fo tutte feapproximoro no dicédo, O gio
uane qui qui fei,già mai qui,gii nri afpedi Se pntie no te douerebono for
midare.duq; unquatulo no dubitare.Impoche qui no fi ufa fluida alcu
na,nedifpiaceretrouerai p alcuo mó,Dunq; chi (èiturParla no temere.
Ad qfta petitioe hauédo la uoce alqto reaftu pta. Da qgli il lici Se nym
phei afpedi excitata,& dal dolce piare riuocata.rndédo li difiì.Diue nym
phe-Io fum el piu difgratiato Se Ifoelicc amate che trouare al mudo unqfe
potette. Amo, Et qllach tato ardete amo Se cordialm te appedfco,io igno
ro doueellaSt me fi fia.Et p ilmaiore&mortalepiculo chemai (àpefleex
primere,qui codudo &puéuto fu.Etgiaagliochii puocatele pietofela>
chrìe,& i terra curuato Se ad li uirgiali pedi puolutome, pietate p il fumo
idio fupplico fufpirateio uociferai. De fubito nel fuo molliculo core da
miferitudie Se da pietofadolceza tute exagi tate,& qfi il fimigliate a lachry
mulecommote,&p gli brachii da terraofficiofe&certante trahendome,
mefubleuorono,&cu dolciftìmo Se bladiculo eloqo lepidulemi dittero
Pcnfamo mifello anci cufi e che p la uia cufi fada p laqle mifchino fei
tu qui itrogretto rari poteno capare.Matra tuttelecofe fummaméte làu
da la diuiapotétia&la benignitatedilla tua ftelIaJmpoche uno extremo
piculo horamai fei euafo. Ma al piate piu no eda dubitarealcuacolà ptur
batiua.ne moietta ifultàte,Che per qfta uia forfa beato trouarte facilméte
potrefti,Seda Se retràqlla duq; Se laio tuo coforta Jmpochequi.ccme ma
nifefto tu uedi eloco di piacere Se di diledo,& no di dolore ned alcuo ter
riculameto. Perche la a?tateuniforme,il (ito ficuro inuariabile,iltépo no
curriculo,laiocudacomoditate,il gratiofo Se fotialecouido,illediuarné
c iii
tea nui el fuade, &ppetuaméteociare nel cócede. Et qllo acora debi tu i-
tendere,che fi una di n ui e piaceuola,laltra fepfta & piu folatiofa. Et il no
(Irò deledeuole & partiariocoiugio ìtéfiuamétecu ppetuo giurino adha:
riffe. Et unaadaugeXaltra ad omni extremadolcecia & commodiffima
méte induce folaciare,& fubiufe. Quiuifinalmentee Agro falubre.di
termini latifiìmo.di herbe uario,& di piante in uifta amoeno, di uniuerfè
fr uge ferace. Munito di celebri colli.Refcrto di tutti inoxii animali,& di
qlunq; uoluptatec5fpicuo,& cofèrtilfimo » De omni frudo copiofo,cu
uniuerfaleexuberatia,&; di purifiìmi fonti ornato» Vnaltra dille»
T ene rato il tutto & fermo hofpitecaro» Quello foelice teritorioepiu
fertile dii foecundo mote Tauro, nel Aquilonareafpedo.Di cui la fama
puagateautuma»IIracemo dilla uitedi cubitidui.Etuno ficho di p uéto
modii.70.d1l fuo frudopducere.addédo pofcialaltercia fefteuola,Dixe.
Quella làcra plagia excede la ubertatc dilla Hypborea infida nel ocea
no indico iacente,Neculi fono gli LufitanfiNe Talgein Cafpio monte»
Dicotinuo la quarta cu piu fèmore affirmado diceua. Vanaelaabun
datiaa:gypticaicoparatioedilla nra, quatuq; chiamali Oreo publico dii
mundo. Nouiffimamente una nelafpedo ad omni peipitio illediua cu
elegate pnunciatioeadiunfe.In qlla alma patria no fi trouarebbeoccupa
méto di effufilfimi paludi lacelfenti cu il molello aire» Ne di abrutilfimi
montiiclufiua,madiornatilfimecolline.Etdalla pteexclufiuamunita
mente circuuallata di afperi & inuii peipitii. Et culi p qllo mó eliminata
omni trillitia,quieomni cofa chepoleconferire diledo,&cofugio degli
dei,cu beata ficuritate di aio. Vltra di tutte qlledide cofe, alfecle fiamo de
unainclyta&infigne regina,m unificai tilfima & di elfufilfima largitate.
Chiamata Eleuterilyda,di mira clemétia piétiffima. Laq le qui cu fumo
& ualido la pere go uerna,& cu aplilfimo iperio rege,&faulla & feelice cu
cumulatagloria ipera.Etgrato gli faraegrademéte,quadocheallafuaue^
nerada pntia &maiellale confpedo tecoduceremo » Et fi a cafo laltre nre
di lei cóferue & aulice il plèntifcono,qui cateruate correrebero,ad riguar
dare qllo che di raro qui fi uide,Dunq; date fuga&excludi qualuq; affli
gente trillitia&coponi lanimo tuo feftiuamétecofolabodo cu nui, & da
opera ad. folacio &apiacere,depulfa omnitrepidatione.

POLrPHILO DOMESTICATOSE, ET SECVRO DAL¬


LE CINQUE NYMPHE FACTO,ANDO CVM ESSE AL
LE THERME.OVE FVE MOLTO RISOPERLANOVEL
LA DILLA FONTANA,ET ANCORA PER LA VN.
CTIONE» ESSENDO DA POSCIA ALLA REGINA
‘ ELEVTEKILYD A CONO VOTO, VIDE PER. LA VIA,
ET AL PALLATIO COSE EGREGIE ET VNA EXIMIA
OPEKA DI FONTANA*

ECEPTO AFFABILMENTE ET DALLE PIE


tofe Nymphe Ermamente attìcurato,& tutto dalle blan
diuole puelle cofortato,&gli infugati fpiriti no medio¬
cre recen tati. Aitutto eh e elle co nied urare ualeua grato
Se piacerfi.uolétera prompto exhibendome.Iicentcmé-
te familiare & deditiffimo me expolù E t perche haueao
Alabaftri diapafm atici,& uafculi Enigmatici doro Se di petre fine,& luce
ti fpeculi,& aurei difcerniculi nelle fue delicate mano, & candidi uelami
ni di feta plicati, & balneare interule offerentime portitore, recufabonde
mi ditteròn. Che il fuo accetto ad quello loco era perche ueniu ano al ba-
gno*Etimmediatefubiunxeron*Volemo checum nuitu uengnijlqua
Iecoftidinantie,ouefundeunafontana,nontuquellauedefti.', Io riueré
tementerifpolì,Venuftittìme Nymphe. Siinmemille Se uarielinguefi
ritro tufferò n,io acconciamentenon faperei rendere le demente grafie, Se
rengratiare tanta domefticabenignitate,imperoche opportunilfimamé
teuiuificatomehauete Dunque non acceptare tale gratiofo Se Nympha
Ieinuitatorio,ruftica uiltate lì reputarebe«Et per tato cum uui piu pretto
mefcehceaxirtimeriaettendo feruo,chealtronde dominare.Ilpche quàv
to COlliedurare poflo inquilini Se contubernale fiate di omni diletto Se
uero bene.Douete fapere chio uidi lamirauegliofa fontana Se cum folerte
fenfo fpeculata,piu preclara opera che ad gliochii mei unque fe reprefen
tattecofelfo &affermo.Ettanto lanimo mio folerte occupai illedo circa
di qlla itentaméte riguardatila^ ìgluuiamente beuendo,Ia graue Se diur
namialète falubreméteextinguendo,chepiuoltraexpiarenó andai.
Refpofe una lepidula placidaméte dicendo. Da mi la mano. Hora fi
tufofpite& ilbeneuenuto.Nui alprefentefiamo cinque fociale comite
comeil uedi.Etiomechiamo1 Aphea. Et quella che porta li buxuli &gli
bianchilfi mi linteamini,e nominata Offrelfia. Et queftaltra che dii fplen
dentefpeculo(delitienoftre)egerula,Oraflìaeilfuonome* Cortei chete-
ne la fo no ra ly ra,e dida Achoe. Quella ultima, che quello ualb di pretio
fi (fimo liquore baiula,ha nome Geuflìa ♦ Et andiamo compare ad quelle
temperate Therme,ad obledamento Se diledo.Diquebreuemente anco
tatulpoi che la propitia fortuna tua quiuiecaduta)uenirai cumnui lata
e iiii
méte.Dapofcia ritornaremo tutti infeme letificati al pallatìo magno dii
la infigne Regina no (Ira.
Laquale tutta clem entità ma,& di larga liberalitate fummamente mu/
nifica,ad gli tui intenfi amori,& ardenti defiderii,& alti concepti habiliffi
mamétefuggerendo difponerai,prehendianimo & coforto.andiamo ♦
Ciim uoluptici adi,cum uirginali ge(li,cum fuafiui fembianti, cum
cariciepuellare,cum lafciue riguardature, cum fuaue paroline ilio fola-
ciabonde blandicule mecondufferon. Di omni cofa praffente contento.
Si non che la Chryfocoma Polia mia,non era ad fuppleméto dilla fupre
ma foelicitate,& fexta edere cum quelle ad cònftituireil numero perfedo.
Dalaltra parte difcontento metrouai,chelhabito mio conforme non era
infraquefto deliciofo confortio,Ma alquanto domcflicatome incornili
ciai cum effe affabilmente tripudiare. Et elle dolcemente rideano, & io pa
rimentecumeffe,Agiungeflimo finalmente alloco.
Quiui mirai uno mirifico edificio di therme odogono. Et in om ni
fingulo angulo exteriore,erano geminate dui pili,ad libramento di larea
initiauano gli fubiediareobati circuii ciudi. Pofciafeguiuano uno ter¬
no dilla Tua craflìtudineexado dal folido lepillùCum capitelli fubditi al
la trabereda.Cum uno plirygio difopra,lotto una coronice itegraméte
ambienti. Elquale plirygio era deornato dieximia fcalptura.Cu aliqua>
ti puppi nudi,egregio expreffo,ajqualmentedi(lanti.Cum le mano intri
catedììaqueiretinenti falcidili turgidi,di frondenti ramulculi infeme
flrophiati,cocindi di lori-Sopra laquale dida coronice,polcia faliuafcu
elegante fbmicatojunaodogona Cum ula,adimitatióe dii fubiedo. La
q uaie tra angulo ad angulo,era tranfpertufata di myrifica operatone per
uia,di mille nobili excogitati,& riturati di lamicule di puro cryflallo,che
dalontano plumbo iudicai.
El Pterygio adnixo era lopra uno acuminato, La forma odogonale
dilla Cupida Sedario,alquanto eminente,Et quiui immediate luperap^
pofito era uno Trigone,Nel fupremo centro del quale infixo,afcendeua
uno firmati (lìmo fiylo nelqlei (lobato eraimmiffo uno altro filabile 8c
gyrabileftylo libero ludibondo aiqleappadaeraunaala,chedaqlùq;fia
bile uéto impulfa,feco uertiua il fiflulato (lylo,& una pila nella cima per
il tertio dillainfèrnate.Sopraquefta uno puello nudo cum il perna dex
trocalcanteaflìdeua,laltragambapenfiletenédo. Looccipitio delquale
finaaliabuccaeratutto lacunato,Informa deinfundibulo,cumlo orifi¬
cio terebrato finaalla bucca,Allaquale ferruminata, adiunda era una tu
ba,tenuta cum una mano dal puello proxima alla ferruminatione, & lai
tra porreda uerfo lo extremo dilla tuba /alinealibellata dilla Ala. Ogni
cofaenea
cola enea tenuiflìma enfiata perfe-
ftaméte, & fulgentiflìmaméte de>
aurata.Laquale Ala, & la Pila, & el
PuelIo,cum il figmento o uulto in
afro di fonare,cum il uacuato occi
pitio,uerfo el flato uétale,facilmé-
teuiolentaua, Oueintro fpirabile
la tubambaua. Et perciò quaranti
fe per il uento le filique aegyptie.Si'
milmente,&quiui il uento fece fo¬
nare la tuba* Per laq uale colà cogi¬
tai ridendo,chea homo in loco in>
cognito folo ritrouantife & expa-
uentato.che facilmente per omni
ftrepitulo feterricula.
Modo nellafaciadi ricontro al
labelliffima Nymphain fonte,ui
di lintroito, Cum una porta expo
litiffìma.tutto artificio dii preftan
te Lithoglypho, che la Nympha
dormiéte hauea C£eIatoìpenfài,Nei
phrifio dilaquale uiditale titulo in
carattere greco, ASA MI NO OS.
Dunque taletherme non fuppedi
ta lamplitudine diT acio.
Dentro circundauano Tedili in. ...
quatro gradi lapidei cum perpetuo coniugio concin&i, Tutti minutai
mente di diafpro fegmentati & Calcedoni di omni coloratione.Dui de*
gli gradi latepidaaquacopriua,fina allo margine,ouero fuperficie dilter^
rio.Negli angoli per ciafcuno extaua unaexpedita & rifondata colum-.
nella Corinthia, diuario coloramento.Cum uaricofe undule di diafpro

ua il Zophoro di nudi pueruli nelle aqueludenti,cu aquatici monftruh,


cum palaeftra&contrafti ifàntili,cum apti conati di promptitudine alla
setate conueniente,& uiuace mouentie & ioci, Circuncingeua belliffime
cum una co ronafuperappofitaDi {opra lordine & proiecturadille colu
nelle ad perpédiculo tendeua da ciafcuna in la fu mitate dilla cupu!a,uno
toro cu moderata tuberatioe di fronde quercinee,unaCopraIaltra pagina
tamétecopreife fimbriate&finuatediuerdiflìmo diafpro,& di deaurate
fafeole circuramérate,leqle afcendédo deriuauano nel couexo cado dilla
cupulaad una rotudatioecopulantifè, Intro laqleuna’tefta occupauade
leone cu arriciateiube» Teniuamordico nellefauce uno annulo* Alqua
le erao comédati gli Iaquei di auricalcho pédéti & egregiaméte inexi.Liq
li retiniuano uno politiflìmo uafo.cu lata apertura & poco lacunato dil¬
la dida materia lucentifiìma. Alto dalaqua dui cubiti fufpéfo. El refiduo
del couexo iternate,dalle obturationedel cryftallo exépto,era tutto dico
loratione Cyanea de Litharmeno cótedo, diifeminataméte glandulato
di bulle inaurate eximie prenitente ♦
Non molto dittante era nella terra una fiifura, laquale continuamen
te uo meua ignita materia.tolta di q uefta Se farcita la co ncha dii uafo fuper
pofeno alcuni gummi &ligni odorati feceronuno inextimabile fuffii-
migio difragranzaquale di optimi paftàlli. Pofciaconclaufe Iegemine
ualue terebrate di metallo ,& di cryftallo iucidiflìmo impedite rendeuano
periocundo Se multiphariam colorato lume. Per quefta medefima tere-
bratione di pernii nodamenti,chiaraméteilluminauano le odorate ther^
me,& iterdido rimania la fragra tia Se il calore fora n 6 exalaua.
Ilpariete acquato interpofito pofciatraluna Se Ialtra columna mon^
ftraua petra nigerrimadi dureciarefpuéteii metallo Se illuftre, Inclauftra
radi una ambiente falcia di latitudine quadrateci diafpro co raliceo, or¬
nata de liniameto di duplici gurguli, o ueraméte uerticuIi.Nel mediano
di qfto tale pariete,tra una&Ialtra collina,paufando aflìdeua una elegan
te Nympha nuda cum diftindo palliare &offìcio,di petra Gallante di ni
tore eburneo.Sopra locate fermamente alle coueniente arule. Lequale di
liniametorotondecompofìtamentecolligauanoincircinaocum le ba>
fè dille columne.O quanto exquifitamentefculptemiraua le dide imagi
ne,che piu delle fiate,gliochii mei dalle uere Se reale deuiare concedeua Se
riportarliad le finde ♦
Lapauitataareolafotto laquadi uariaemblematura di pctre dure teO
fellate,in merauegliofi graphidi per diuerfi coloramenti uedeuafi.Perche
IalimpidiftìmaaquanonfuIphurea,maodorofa & temperatamente cali
dafencia Hypocaufto Se pfurnio,& purgatiftìma oltra omni credito ,n5
era medio ipediente tra Io obiedo Se il fenfo uifiuo.Impoche gli uarii pi'
fciculi negli fronti degli ledili Se dii fondo, artificiofamentedi mufeaco
fcobaméteexpftì ad acmulatioe dilla natura,uiuinatanti appariano* T ri-
gle.ouero multi,muftelle,o uero Iapetre,& multiplici altri,no cofiderata la
natura,"ma la uenulìate dilla pidura-Le petre nigerrime dii pariete erao in
tercife,&diligentementerimelfe una fpedatiffimacopofitióe di illaquea
ti5e,ouero ligature di antiquarie foglie,& di fiori,di lucente Cochule Cy
theriace,tato ad gliochii acceptilfimo,quato mai explanare ualelfe.
Sopra la porta iterftitio di petra Galladite,uidi uno delphino repado
tra le placide unde,& uno adolefcéte foprafedeua & cu una lyra fonante.
Allincotro foprailgeloeafto fonte lìmclméteunaltro delphino natàte cu
Pofidonio fopra aeqtate,& cu la Tua fufina acuminata. Quelle hiftoriette
exade erao da li cotermini del medefimo faxo, & riportate in nigerrimo
plao.QuiuimeritaméteIaudaiilpcIaroarchitedo,&f'n6meno illlatua-
rio.DalaltrapteextolIeuala uenuftadignitatedille formofe & piaceuole
fanciulle.lmpoche io no fapea coparare tra il fpauéto pterito,& tra qfto i
excogitato &cafuaIefolacioilfuoexceflò,Mafézadubiomeritrouaini
extremo diledo & piacere. Et qui iocudiflìmaméte itrati in tata redolétia
qle mai in Arabia potrebelfe germinare. Sopra li lapidei Tedili in loco
di Apodytorio expoliatife.li fendi ueftiméti exponeuao,Inuilupate bel
Jiflìme le bióde trece fotto le reticulate Vette di fili doro tefute, & mextru
iatedigniflime. Et lènza rifpedoalcuo la formofa& delicata pfona tutta
nudata liberaméte uidere,& peculiarméte cernere cócedeuano,la hoella'
te riferuata.carne fenza fallo delicate rolèe & di matura neue perfufe, Heu
me il co re agitato io el lèntiua refultate aprirtene & di uoluptica laetitia tu
to occuparfi.Diche fóelicealhorameexiftimai.folaméte tate delicie Ipe-
culado. Perche p tinaci llìmaméte no poteua obliare ad gli ardétilfimi fcé
dii noxiamète infultanti nel infornaceo core molellatime.Et per quello
alcuna fiata per mio megliore fuffugio mirare non audeua tanto le incen
trice beliecie cumulatiflime in quegli diui corpufcuìi. Et effe animaduer
tendo rideano degli mei fimpliculigelli prehendendo puellare fpaffo.Et
io per quello llauacum lanimo lineerò &cotento,p elfergli impiacere 6c
gra.Etrefidédo i medio di tato ardore,no mediocre patiétiafullineua.Ma
pero cu toleratia pudibódo & Tufferete me ltaua,con ofcédomi ipare de lì
bello & talecófortio.Et io ancora mitato.quàtud; reludado excufatome
hauédo,nientedimaco intrai nel bagnio.Quale cornice tra candiderai
Jumbi ne,per tale cagioneio llaua da parte erubefcente,cu gliochii icon>
danti de culi prillanti obiedi illedi fermatici!'♦
Etqui Offrelfia molto faceta facodula mi dille. Dimi gioitane che no
me e il tuo r'Et io riuerétementeli rifpofi.Poliphilo era. Piacemiaflaimi
didè fi leffèdo al nome correfpode. Et fenza tducie fubiu fe.Et come chia'
mafe la tua chara amoro là.do morigerataméterefpofi Polia. Etella dixe*
O he io arbitrauacheil tuo nome idicalfe molto amate,Ma qllo che al p'
fenteio fento,uo!e dire, Amico di Polia.E fubito dixe. Si qui fa ritrouaf
fé pnte che nc fàrefti/Quello hera mia tefpofi chealla Tua pudidtiaficon
uene.&aduoftrediuepntiedignofulfe.DimiPoliphilo glipordtugràdc
amore.JSopralauitamia Heume fufpirando diflfiOltra tutte le delicte8c
fopra tutte le diuitie di qluq; theforo dii modo ptiofiffimo, io porto qllo
nello icandéte & cremato coreferuabile traffixo.Et ella. Douelai tuftato
cofadiledajabadonata.do no itédo.&doueio ancora mefiano fo.Dtlfe
furridédo,& fi alcuo ti la troualfe eh idicinagli dareftfi Mafta cu tato aio
& da o pa apiace?,cb la tua dileda Polla la ritto uerai. Et cu qfie gradili me
Se fi migliate parolette.Le placidiflime& lepidule puelle, dimoiti foladi
fé lauorno Se io. Ad oppofito Itentitio dillacofpicuafontana di fora
dilladormiéte Nymphaitro il bagno eraunaltradi fiatile di optimo me/
tallo artificiofamétefa&a,cu nitoreaureo fpeculabile.Leq leeràoi fìxe fiv
pra uno marmoro 1 qdraturaexcauato,8tIfrotefpicio redudo,cu ditele-/
micolunule cioecmtcycle.Vnap lato,Cu il trabetto,zophorulo,& coro
nicetta,nelfolido dellaunica petra ifcalpte. Quello copofito pclaro offe»
riuafeqle di tuttalopaelrifiduo tutto,cu eximiaarte& iuéto myrificamé
te abfoluta.Nei cauo iterfedio,ouero nellteruacuato dlladida petra due
pfede Nympheaftauao,poco chel naturale méo gràde,fino fopra lecru>
re deueftite,oue cedeuala diuifioedela fupidutaiterula.alqto uolantep el
moto del fuo officio. Et gli bracini fimilmétenudati,dal cubito ad le fpal
le excepto. Et fo pra ei brado che el puerulo fufìeniua.era lo habito fuble-
uato reiedoXi pediculi delqle ifantulo* Vno i la mano dia una, Se laltro
deialtra mao de la Nymphacalcauano de tutti tre li uulti ridibondi Se cu
laltra mano le Nymphedimouando lelacinuledelpuellulofina al fuo
cingiere oitero umbilico difcopriuao.Et el faciullo cu tutte due le mano
el mébrulo fuo teniuaJlqle détro alle caldeaq mingeua(tepidatile)aq ffc
fchiffimaJn qflo delitiofo &excellétiflimo loco io era p tale coditióe tu
to foluto i gaudio Se cotéto,ma iterrotto el peipuo piacere degli fentimen
ti Solamétepche tra effe cotéti bile & tra tata albefeen tia, Se rore concreto
in pruina,quali aegyptino Se melancochro me uedeua.
Vnadeqfiedunq notata Achoe,affabilmetemi di Ite furridedo. Poli
phile tiro,togli qllo uafo de cryftallo. Se portami qui poco di qlla aq recé
te.Sécia morula affedàdo,&fenza altro péficulare,fi no che gratificando
me,&nofolti,pmptaméteoblèqofo exhibédome,maétlixabodopco-
piacerli,pfto io andai. Ne piu pilo uno pede pofui fopra uno grado p far
me aliaci cadete,che il mengore Ieuoe il priapulo,& nella calda facia traile
milaq frigidifiìma,cheqfi i qllo filati mecogenulai idrieto.Per laqle co-
fa tato rifoacuto 8cfaeminilelbtto la obtulà cupidarifonaua,cheancora
ìoicominciai(inmeritornato)fortemétediriderechemefentiuamorire.
Dapofcia io conobbi la deceptionedil artificio peritillìinamente ex-
/

cogitato,Che ponédo foprael grado imo friabile, pondo alcuno, in giu


cl fe mo ueua,& in fu traheua lo iftruméto puerile. Onde cu fubtileexami
neinueftigato la machina & curio fo artificio, mi fue molto grati (lìmo
Et pero nel Zophorulo era infcripto elegante di Atthice formule quello
titulo.n AOIA2T OS.
Doppo molto iocofo rifo balneari, & lauatone tutti,cu mille & dolce
atnorofe& piaceuole paroIette,& uirginalì fcherci & bladiméti. Fora dei
fethermateaq ufciflìmo.faliédo foprali aflu&i gradi cu grade tripudio &
fèftaoue feunxéo cu gli fragrati odorali!ti diafpafmatici ,&cu myriftico
liquore oblite, ad me àcora offeriteno unabu(fida Se unxime. Diche affai
opportuno mi fuefatale lenitiua undioe Sifalubrelotura. Percboltra
la mirabilefuauitatc,pcipuaméte,pfìcuo alleprofìernatemembre fepfloe
nella mia preterita Se tanto periculofa fuga* Dapolcia tutti induri, Se elle
alquato di longiufcula mora nella Nymphale politura,ftrifiò,& ornarne
to detente,cum grande fede alacre,do medicamente aperferon gliuali de
gli delicatiflìmi confedi.cófolabondeguftorono Se io, Sequendo poi il
ptiofo poto,Dunque fufficienteméte refede,& reìterabonde'ad gli fpecu
li cum fcrupulo fo examine deldecoramento delle diue praefentie,& della
luculete fronte ombrata di globuli,degli flaui crinuli antependuli. Eteri
lipico tegmiegli madidi crini obuoluti,finalmete Iaetabodemi difleron.
Poliphilehora alla noftra ielyta Se fublimeRegina Eleuterilidacri ìx
to animo andiamo,Oue maioreobledametofentirai,ridibonde fuggiu
gédo.Heuslaqua pure te pcolfe nel uifo. Etrinouauano ildolcerifo/en^
eia alcuna mifura,aiacreméte di me folaciantife.Lunacri laltra muentife
crilafciuo nidarediochii, Sieri Hirqueointuito,ouero tranfuerfo. Et
dindi facendo gratiofo dilceffo in medio delle fefteuole fanciulle andana
do dolceméte incominciorono di cantilare inphrygio tono rithmitica
méte unafacetametamorphofi.Cocioliacofacheuolédofeunoinamo-
rato cri undioe in auicula tramutarle,il buflblo fallite,&tràfformofiin
rude alino,Cdeludendo chealcuni credeno elfereleunduread uno effe
do,& dapofeia e ad uno altro. Per quello io fufpicai quali che in me lìri-
foluelfeil motiuo,per gli fembianti fui uerfo meridiculolì couertiti, ma
io dicio alhoranonfecialtro penliero.
Arbitrado dunq;accortamétecheqllaunguétatioeafoleuaméto,de>
eli mébri felli fiatami fulTe.Ecco che io repéte {comincio tato in lafciùa
prurio-ine Se in ftimulofa libidineicitarme.chetutto meriuolueatorqué
rime. Et qlie uerfutelicéteméte rideano, fapédo il mio taleaccidéteJp tan
to uegetatiafe, che io me fentiua in gradeirritaméto ognhora piu extimu
lare.Ondeio noto quale morfo,ouero paftomo mecohibifceron.che in
effe qle rabida Se affamata aquila tra una turma di perdice rapace Se perpe
refe di taire pcipita,no inuadelferaptore.Coli ne piu,ne manco eraforte-
mente iftimulato alla uiolétia. Et tanto icitaméto ornili hora Icremétare
fentédo,Salace & pruriéte mecruciaua.Ettato piu oltra menfuradi uene
realibidine pno flagraua.qto che li opportuni Se accomodati obiedi uio
lentiflimi feofferiuano,incremento di una quali perniciofiflìma pelle Se
di inexperta urigine percito»
Vira dunque di qfte flamigere Nymphe di nome Aphealudibonda
midifie,PoliphilechehaituJ Ad horabeto fcherciaui,& horaioteuedo
alterato &mutitato.Io li dilli,Perdonatimechemecontorqueo piu che
una faliceaflrophia,io me perdonate ueniajdiardoreIafciuo, Ad quello
commouentife tutte in effrenato rifo.ad me diflèron. O he,& fé la tua per
optata Pollaquiuiellafuflè,chene farefti tuheneHeu mediflìo,Per quel'
la diuinitate acuì fuccumbendo feruite,ue fupplico,Non agiungete face
& non accumulateteda&refinaalmio incredibile incendio. Non pica
te piu ilmioarfibilecore,Nonmefateilchiantarqueprego. Imperoche
non mediocremente me perdo totalmente me ftrugo. Ad quello mio
lamentabile Se meerente rifponforio,incontinen te cum le coralicee buc-
cule piene di ridenti clamori fortemente excitate,dcueneron ad tanto ex'
ceffo ,che effe,ne io,ualeuemo hogi mai per multiplicabile rifo caminare.
Mafopra gli odoriferi fiori & (opra ilfolo herbido corruendofe & inuol
nentife,da infoiente rifo fe fuffocauano, Onde opportuno fue il fuo Ari¬
do fuccintulo tranfuerfo,alquanto ralentare,& Iaxare, Et per quello mo
do femianime iacédo fotto per le umbrigere Se foliofe arbore,^ per la pa'
tuia opacitate degli rami paufauan fi. Quiui dunque cum domefticata fi'
duciagli diffi.O fermine ignibonde Se di me malefice,cufi mi fate uuùEc
co chemodo licita occafióedi irrumpere Sopprimere,Sedi uui fare uio
lentia excufabile mi fe praella. Et uerfo quelle nuto facendo di uolerle pre
hendere,fingendo audaculo di fare quello che per niuno modo audeua.
Ma cum piu nouo rifo,inuocando luna da laltra adiuto, relitti Se indi Se
quindi gli aurei foccoliS uelamini fugendo, afportate dalle frefche aure
le tenieJEt tra gli fiori negledi gli uafculi curreuano.Etio drieto corren¬
do. Tanto che ueramente non fo che non fpalèmaffèron,& io aequalmen
te,prollernate le uirtute,& tutto in proluuiode libidine mente pernimie
tate del neruico rigore impatiente,
Dunquealqua'to hauédo durato quellafolatiofaludificatìone.S qllo
ludibriofo fpaflo,& pienaméte làtiffado di mio culi fido agitaméto.Rc
colledi gli foccoli Se laltre cofe fparlè, Appreffo gli uerdegiati Se madentì
riui duno correte fluuioIo,téperato il fuaue rifo,di me tenerrime miferate
quiuiadgliornatiriuidi h umili&flexuliiunci,&faliuncula,& cu nata
te Vitrice.&auicino copio!! di uiuaciS aqbuli fimplici,Vna di qlle mo
rigera Geufia chiamata iclinatofe,extirpoe la Heraclea nymphea, Se una
. radice di Aron,& Amelia,leqleipocadiftatialunadalaltragermiauào
mi offerite ridendo,Quale ad me di quelle piaceffe eligere deuelfe,& ad
mialiberatione guftarle, PerlaqualecolàioricufailaNymphea. Dam-
nai il Draconculo per il fuo cauliico, Acceptai Amelia. Et quella mun-
dificata fuafeme di gullare.Onde no fue longo interuallo di tempo, che
m!grante il uenereo lubrico Se incentiuo llìmolo, la intemperantia li-
bidinolà fè extinfe.Dunq; per qllo modo le illecebre carnale obfrenato.
folaciatife le feftigiatite damigelle,faconde & facete, perueniflìmo fencia
auederfenein uno celebre loco,fummamenteameeno.
Qui ni cum decente ordine & diftantia era una percupreflata uia de dri
ti&excelficupreffi,cumglifuiangulofi&rimatiConi.Denfidi fronda
tura quanto edere per fua natura pateano,&compoirtamente collocati.
Et ilcoxquato folo per omni parte di uerdiffima uincaperuinca conto
fto,abondante degli fui flofculi arurini. Laquale ornata uia di debito
iaxamento lata,ad una uerdegiante claufura diredamente tendeua,& alla
apertione di quella,ad libella gli cupredì diftnbuti,di longitudinedi (fe¬
dii quatto. Alqle clauftro puenuti laetamente,trouai qllo a»qlatero,di tre
alamenti.alla fimigliancia di drito muro^lto quato gli fublimi Cuprefe
fi della uia. Ilquale era tutto difpeétatiffimi Citri.di Naranci,& di Limo
ni,cum gratiffima foliaturacomprefTamentecongefti ,&cum artifìciofa
coha?fione innexi,& di pedi fei iudicai la fua craffitudine.Cum una por'
ta nel mediano inflexadel proprio arborario,Cudiligenteinduftria del
artifice compofitamentecondudlo.Quanto meglio dire fi potrebbe ne-
fare. Difopraalconuenienteloco,eranoordinatefèneftre. Diquenella
fuperficie ligno ouero ftipitealcuno fe pandeua,Ma folamente delle flo-
rulente fronde la periucunda&grata uirdura.Tralebelle,folte, & uiuace
foglie era del candido fiore cumulatifiìmaméte ornato, odore naranceo
fpirate fuauifiìmoEt ad gli defiderofi ochii,maturi frudi & iperfedifum
mamente deledabilicopiofi fe oflferiuano. Pofcia nella interftitiacraffitu
dine,miraiglirami(n.onfencia miraueglia) per tale magifterio Compa-
di,Che per quegli commodamente fe faliua per tutta la capace compofi
rione. Onde perla fulturadegli nexi rami gli fallenti non appareuano.
Intrando dunq; nui in queffe uerdofa & quam gratiffima claufura ad
gliochii fummamentefpedabile,& ad lo intelledo dignia di ajflimatio-
ne. Vidi che lera uno elegante clauftro in fronte ad uno mirando palla'
tio &ampliffimo,&di fymmetriataarchitedura eximio & molto magni
fico-llq uale della frondifèraconclufione rendeua il quarto alamento, di
longitudinepafifì fexanta.Eteraqueflo ambito uno Hypajthrio quadra
to fubdiale.
Nella parte medianadi qfta fpedatiflìmaarea,uidi uno eximio fonte .
dilimpidiffime aque,fcaturientein alto finaalla fublimitate quafi della
uiridance claufura per anguftiffime fiftulette,& giu in una larga concha
cadeuano,laqualeeradi finiffimo amethyfto il cui diametro tre palli con
riniua,dicraflitudinequadranteuerfogli labri in lincia demigrante,di
cxcellentiffima fufura, circuncirca apparendo di anaglypbo digniffimi
expreffi dimonftri aquatuli. Di quati mai gli antiquarii inuentori in du-
ritudinc
ritucline fingere praeftameiite uaIfèn.o.Opefa dedalea Se di’ admiratióe co
fpicua. Ne tale fé iacfti Paufaniahauereftatuitoilfuo cratere anco ad Hip
pari.Laqualehabilmente fondataerafopra uno egregio ftylo di diafpro,
di uaricofe mixtureja una per laltra uen uftamente adulterali tefe.interfe-
cantefe il diaphano calcedonio,di colore di marina aqua turbida,riduto
ìli nobiliffimafadura.Excitato di uafi gutturii,uno fopra allaltro, cum
feparatione dieximia nodatura Jlquale eredo ftaua infixo nel centro di
uno plyntho rotondato di uerdigiàte Ophites.Ilquale rotondo,eraleua
to dal squato pauimento,Quincuncio cum il circundante Porphyro,
che era cum perpolite undule curiofamente liniato. Circuncirca al ftylo
fubiedealla concha quatro Harpyiedoro cum gli unguicofi pedi Se ra-
paci,fopralapIaniciedelOphitespofiteadftauano.LequaIecumIepar-.
tepofteriore uerfo al ftylo, lunaoppofitadiredaméteallaltra,&cum fuc
fplicate ale fotto refifteuano al iantbino labro,ouero concha, Cum uirgi
nei uoItbCrinitegiu per le {palle dalla ceruice deflui glicapillamenti. Et
cum la teda non giungendo fotto la co ncha.Cum le caude anguinee in-*
globantefe,& in extremo in antiquaria frondatura (è demigrante. Facc-
uano allinfimo ualo gutturnio del ftylo, nò ingrata,ma amicale illaquea
tura Se coniugiojntro nel mediano umbilico del uafo fopra lordine del
fubiedo ftylo, eraproportionatamétefubleuato del proprio uafo Ame-
thyftio, uno oblongo calice in uerfo,tato piufubIato,quanto eraexfofla
to il uafo,ilfuomedio,dagli ambienti labii della concha. Sopra ilquale
excitata era unaartificiolà Arala, fuppo fitaalletregratie nude, di finifli-.
mo oro,alla proceritatecommuna,luna cum Ultra adhairenrife. Dalle pa
pille delie tate delle quale,laquafurgéte ftillauafubtile,quale uirgule ap¬
pròdo di cinerato argento terfo Se ftriffato.Et quale fi extilata fi fu (Te per
ilcandidiffimopunicediTaracona.Etciafcunadiefifenellamano dex-
tera teniuaunaomniferacopia,laqualefopradelfuo capo alquanto exce
deua.Et dapofeia tutte tre Ieaperture,elegantemente còueniuano in una
rotondatone &hiato parimente infemecoeunte. Cum feudi Se fronde
uarii pendenti fora degli oruli,ouero labiidegiiintorquati corni abon-
dantemente referti»
Tra gli feudi & fogliature alquato promineuano dilpofitamente fei
Sipunculieffluendo,dagliqualilaquaperfilatiflìmoexitofaliua.Dapo-
feia il folertiflìmo artifice fufore per non impedire uno cubito cum fel¬
tro,Cum figno di pudicitiale ftatuecu la leua mano occultauano la par'
tedigna di copertura*Sopragli labii dilla hiante còcha(dilla quale la cir-
cuitionepiuambiuauno pedi del fubiacente Ophites)cumilcapo leua-
tò fopragiifui pedi uipereiftando,cum decétiffimo intercalato afiìdeua^
o c

t
no feifquameidraconculi doro prelucenti. Per tale cxcogitata arte,che
laqua dalle mammille manante cadeua diredamente nella uacuata de
aperta cranea della teftadegli recitati draconculi,cum le ale difpanfe,mor
dici de fimilméte cadauno di uno Sepunculo regerauano, o uero euome
uano elfaaqua.Laqualecadeuapofcia ultra la rotundationedil Ophites,
& tra una rotunditateporphyrica, iequaleerano equalmétepiu eminen
te della equatura de!area,o uero fubdiuale pauiméto.quato fopraedido.
Oue iteriedo ambiua uno canaliculo tra lo ophites de efla porphyrica ro
tundationelato in apertione di pede uno &femi,&duo integri profonda
toJlqualePorphynco.eratnpedalenella plana foperfìcie, cum eximia
undiculatione.uerfo ilpauimento.
Il refiduo degli draconculi per il moderato lacunare della concha fer^
piuano dummentre che tutti conuenilfeno tranfformatele foe extreme
caude in antiquaria fogliatura, de in uno periocundiflìmo iiiigamento
cum larula,alle tre imagine fubfotuta,o ueraméte fuppedio,cum propor-*
tionata altecia. Sencia occupatone deforme,dellacunato della pretiofa
concha*Diqueper il uerdigiantecongrelfo del Naranceo cIauftro,&per
la colluftratione della lucida materia, de per le puriffime aque rendeuafi
unogratiflìmo coloramento,quale Iris nelle cauate nebule dentro del
nobile,fuperbo,& elegate uafo.Pofcia nel pandare corpulento della con
cha tra fono &Ialtro draconculo inequabile fpatio,della predante fofo
ra extauano capi diiubato leone.cumexquifitaexadione, uomebondi
fpargeuano per uno uorabileSipunculo laqua foUantedale lei fiftulette,
nella copia belli dime conftitute, Laq uale aqua cum tanto frenato ipulfo
faliua,cheiipcipitiofoocadeua tra gli draconculi neiampia & fonabiìe
concha, cum gratiflìmo tinnito delapertilfimo uafoperlalto calo delle
dideaque.Diqueftadunquerariflimaoperatura,cumtantoacutoinge-
gno precipuamenteextruda,qualeeraelfo ilolente ualot Le quatro per¬
fetti (fi me Harpyie,8c quale era di eximia dignitate larula,che io uidio ue
aflìdeuano le tre figure di folgentiffimo oro,& cum quale artificio de poli
tura digefta.Io giamai fobeinde de di lucidiffimamente explicare non fa
perei,& meno idoneo il tutto deferiuere. Faduranondi humano inge¬
gnosa iicente tefoficare polfo (gli Dii deierando)che nunque al noltro
feculo tale ne alquanto equivalente Toreutica folfe piu grata de piu fpe„
dabile excogitata. Et culi Itupefado confideraua ancora quelle pugna-
cilfimepetredi durecia,del fubftentamen to della magna concha,cioè il
%lo degli uafi gutturii,uno alialtro foperaftituticompofito.Cum qua¬
le prompta facilitate,ne piu,ne meno, che fi di renella cera la materia pre
Hata le foire,non culi faciliimi gli dudi filamenti fi lareberon de culi alpe'
f a
ramente interfcalpti,& fencia contumacia roncante del duriflìmo fmiri-
iio.tali Triglyphi coli egregiamente expreflì. Ma cum opportuni celti &c
{calpelli de li kda temperatura, quale ignora gli nofiri moderni artifici,
cum precipua lineila Iplendefcentù
Tutta la interuallataareadunque(in medio dellaqualeexcitato era di
quello fpedati filmo artificio della celebre & fum ptuofa fontana)hauea il
pauiméto lapideo di quadrature di fini marmori di uario colore & de for
matura, Nellequale meno delfuo capto erano itroappadi bellifiìmamé
te rotundi di gratiofo diafpro cum fumma asquabilitateamufij,diflènta-
nei delcoloramento,Etgli relidi angoli cum uolubile fronde & libi uè/'
nullamente fatiffadi erano.Dapo finale large lille,o uero fafcie,tra le qua>
drature mirai di optimo tefifellato di grati fiime petre di colore,cum mimi
ta icifuraJn foglie uerdacie cum punicei fiori Cyanei.Phcenicei & Clau
ci,tanto meglio confederatamentecoagmentati cum obfiinata colrefio
ne,quanto meno io ilfaperiaexprimere,diartificiofacompofitione,& di
eximia collullratione nitidiflimo,didiligente xellurgia,nobilede forma
tura. Piu uago dicoloratione,chenon dimonftra il cryftallodi uaria tin-
dura dagli folarii radu repercofio.Perchegli Colori circundudi,cum Ie-
pidifiimo congrefio in eite terfe petre refi edeuano Niuno grado accufa-
tofe negli fedilii tefieri,Scutuli,trigoni,quadrati,ma cum planiflìma [di-,
redione, coaequifiimi ♦
Perlequale tuttecofe,quafiio riman fi degli fen fi allucinato &ftupido
Fra me folertemente examinando loperafummamenteinfigne,qualedi
uiderenonfuiaflueto.Etuolentieriioharei uolutodi alquanto paufar-
me,& tale dignitate di operatura farebbe fiato necefiario cum piu protra-
da morainueftigare,&alquanto cum piu diligentia contemplare, maio
non potea,percheconueneuolefèofferiualecomite faconde & mie du-
dricefedulo fequire.
Lafpedo dunquediquello fumptuofo,magnifico ,& fuperbo Palla-
tio &la fua approbata fituatione.o uero collocatione,& la Symmetria del
la mirauegliofa copofitione,Nel primo congrefio mi conciliaua ad una
precipua hilaritateScuenufta grada,per la dignitate della quale fadura,
alprogrefio di oltrapiucotemplarefuiprouocato. Per laqualecofa me¬
ri tamentearbitraua.che il peritifiìmoa^dificatorefopraquabmquealtro,.
che mai fabricafièfufie prillante,Qualedunquecontignatione trabea-
ta& dicanterii,quale d iftributadifpo fitione di coclaui ,& penetrali, & ca
uiediiVquali parieti di pretiofo coaifamento in tedi,& incruftati, Quale
miro ordine di ornato,quale perenne coloratione pigmentaria degliala
menti,Quale regula di columnatione & interuallo, Et quiui per quello
nonfe
no feextollila uia preneflin^perla Gordiana ftru&ura.Etad quello exi-
mio columnato ceda le fue ducento columne Numidice, Claudiane, Si
miade,& T iftie di acquale numero diuife. Quale marmori,quale fcalptu
re,Oue miraile uirtuteHerculanein petraluculea Semidiuulfe mirabil
mente exfcalpte, Exuuie,ftatue,T ituli,& Trophai,mirificamente ccela-
ti.Quale Propyleo.o uero ueftibulo,Quale regio portico.A d quello de-
bitaméte ceda Tito Cariare cum le bue petre phceniciefpeculabile & terfe,
tale & tanto cheexilequaluque foetofo igegno fedamnarebbe uolendo-
lo narrare. Accede ancora la dignitatedella feneftratione Scdella confpi-
cua porta,& del nobiliffimo Podio,Lo egregio exprdfo dillarte edifica¬
toria. Non meno excellente uedeuafì il mirauegliofo foffito belliffime la
cunato,Cum lacunule tra la undiculatione intetf a di fogliatura, quadra
te & rotundeinfeptevCum exquifiti liniamenti decorati, di puro oro, &
Cyaneo coloramento deaurati,&elegantedepi&urati. Perdafe quiui qua
lunque altro mirando acdificamento.
EfTendo hogi mai allapertione della fpedabile porta peruenuti.Ecco
che lera fèrata la Itione di una iocunda & mirabile cortina intercalareex'
tenta,Tuttadi filatura doro,& di bèta ritramata & contexta,cum due ima
gine digniflìme.Laltra di cfle,cum omni inftruméto apto ad operare cir^
cundata.Et una cum il uirgineo uolto fubIeuato,il coelo intentamente
confideraua.Laformofitatedellequale non immerito me dehortaua che
cum peniculo (quantunque del preclaro Apelle)fi potefTeagiungere.
Quiui le faconde & peruen ulte Se lepidiflime comite, ciafcuna lafua
dextra giunferon benignamente cum la mia uolendome introdure,& ac
ceptantimedicendo,Poliphile quello e lordineferuabile,per elquale,in>
trare ficonuenealla uenerandaprarientia,& fublime maiellate della Re¬
gina noftra.Quella precipua & primaria cortina non fi concededintra-
re a niuno.Sencia recepto diunafimplice&uigilante damigella ianitri-
ce ,Ginofia chiamata,Et qfla fèntendo ilnoftro aduenire fubito leappre
fentoe,& urbanamente dimouete la cortina.Et nui intraffimo.Quiui era
uno fpatio iterclufo,& per unaltra uelatura diuifo.di artificio & compo-
fitione nobiIiffima,& di omni tindura uariata. Nella quale erano figni.
Formature,piante,& animali di fingulare ricamatura. In q uefto loco ai
noftroaduentare,Vnafimilmente curiofa donna fé fece immediate ad
nui, Indalomena nominata. Et ingenuamente il fuo Sipario referato, fuf
femo in trodudi. Ancora & quiui era uno squale interuallo, tra la fecon
da& unatertia cortina.molto eximiamente,cum difeorfo & ragione, mi
abilmente contexta. Et de infiniteiigature.&retinaculi, Sedi inllruméti
teterrimi di harpagare & mordaceméte retinere uermiculatamente depi-
f iii
éfcuScnciamora ad nui in quello loco placidamente le oflèritté, una ter-
ria matrona hofpitatrice& recipiente nui gratiofa. Il nomecui era Mne*
mofyna.Quefta fimilméte, introuocatinui,donoelibero adito •Vitima
mente quiui lecomite mie,me praTentorono dinanri alla uenerabonda
maieftate della Regina Eleuteryllida ♦

QVANTA INSIGNE MAIESTATE FVE QVELLA


DELLA REGINA,ET LA CONDITIONE DELLA SVA
RESIDENTIA,ET ADMIRANDO APPARATO POLI-
PHILO AL S VO POTERE IL NARRA ♦ ET LA BENI¬
GNA ET AFFABILE SVSCEPTIONR ET ELLA MIRA-
VEGLIATOSE DI LVLET QVANTO MIRABILE ET
SPLENDIDO FVE IL CONVITO,SOPRA IL CA¬
PTO DELLA H VMANA NOTITIA EXCEDEN*
TE,ET IL LOCO OVEFVE FATO(DI COM
PARATIONE PRIVO)ALQVAN
TO DESCRIVE

DLA PRIMA IANITRICE VENVTIESSEN


d o ,no fencia ftupore me uide,& decentemete filmatola
Se debitamente reuerita, Etfàctomi da lei domefticoin
uito delingrefio,& humano fofpitato, Etparimodo le
fequente cortinariecuftode.io nidi uno excelfo portico
longo quato il cotento del Pallatio.il tefiudinato aureo
elqle depisto era di uerdigiate fogliatura,cu diftindi fiori & iplicate fron
de Se uolitate auicule eximiamente imphrygiato di opa mufeaca ♦ Il mu-
diffimo fiIicato,qledi fora nella feptacorte.Gli parieti dipetre fumptuo-
fe artificiofamétedifpofiti fadura uermiculata mcru fiati ♦
Allultimacortina.qlIaMatrona Mnemofynamoltoaffeduofimen
te mi fuafe,di no dubitare alcuna cofa,Ma che al regio fuafo Si falubre co^
figlio della Reginafedario ftrenuo meexponefle.&perfeuerate executo
re, p eh e pofeia lo exito lenza fallo ufeira piaceuole.Et cóceduto peculiare
mete lintroito-Ecco cheagliochii mei fareprarièntorono piupfto diuinc
cofe,chehumane.Vno ambitiofifiìmo apparato inunaftupéda& fpatio
fa corte,ultra el pallatio contigua,adoppfito dellaltra,di quadrato pfeda.
Il lepidifiìmo Se ptiofo pauiméto tra una ambiente teflellatura interiedo
iridi uno fpatio dhifq-qdratfdi pedi tre il diametro di ciafcuno.Degliqli
lunolufiraua di diafpro di colore coraliceo,& laltro uerdiflìmo guttato
di languirne gutte,cu impeeptibilequafi cohariìoe delc5pofito,qle uno
: gioco di
gioco di lcachi,La circunuallatioe poicia di uno pftate plirygio Se fepto,
uno negro paltò la fua ladtudine.di fubtili excogitaméti di Recifaméto
lapideo,? paruiflìmeformuleeximie cópado ,qleunauaga piduratura
di petre fine,?cife asqlméte,& a normacópaginate, No apparédo lecolise
/ione, ter ili (Timi Se fpeculabili. Et tanto iurta cosequatura p libella & qdra
che uno corpo circulare Se fphserico (òpra pofito.iconftate fé farebbeac-
cufato.Oltraqfto pofciacocludeuauna mirabile fadura di partì.3. di no
bilirtìme nodature di Diafpri, Praxini,Calcedonii,Achates,& di altre co
Ipicue manierie & forte di petre fine, Adglialaméti murali della prsefata
area.cofiderai alcuni digni (Timi Sedilidi Sandalino ligno.erythreo Se ci
trino.diligentiffìmamente fadi,& ricoperti di uiluto uerdiffìmo, Tome
tato,o nero puluinato.cu moderato couexo lanuginofo.o itero di mate-
riamollicula. Che al federe commodirtìmamentecedeua,&:affixoiIdi>
d:o ferico uillofo p gli oroli delle bache.cu clauiculi doro cu gli capi bui.
lati fopra di uno argenteo &extenfoncxtrulo,o uero cordicella piana.
Il fplédido alaméto degli clauftrati parieti mirai, di lame doro puriflì
mo&colluftràte tutto reueftito,Cucaelaturecorrefpodente,&ad qilapre
tiofa materia codecentiflìme, Nel coaequato & terfiflìmo piano dunq; dii
ledideplafte.p alcuni pilaftrelli.o uero qdrangule.cu concinniflìma di
menfioe&correfpondétia di.ftinde.di ciafcuna nel fuo mediano pfpicua
mente fe appraefentauano appade ro tunde gioie.mo derataméte tu berate
alla forma dii Toro di Baffdi craffitudine cópetéte alla capacitate del fpa
tio.difoghefimbriatefopprefifamdeunaallaltracotegendo.CircunciL
de di lori.cu le extremitate inundan te,circa la gioia p fedaméte o rnauao.
OueaccedeuatralafogliaturahabililTimamentelaconcinnadiftributio
ne.una frudificatione di lucenti gioielli Se uarii.confpicuamente defor>
mafia uario expreilo diliniamento.
• Nellarea reliquadunq; circuuallatadi qfte‘turgiétegioie,cu uenurtate
pfedamétepid urata di Enchaufticaopa,gh fette Planetecii lefueinnatc
.pprictate.cu grade piacere mirai.il reftduo aequaméto exclulìuo dalla ro
tunditatedellegioie in {finiti Seelegati exprefli di opa argentana efferato,
Cudecorata diftfeminatioe di multiplice&inextimabilegéme mirifica^
méte uidi cu ornato. Al finiftro alamento.o uero pariete plarticato fimil
méte era. Et cu gli iterualli Se gioie difforma d i ornato di n umero qle lan*
tidido,cioe in fepte rotudatioe fette triuphi degli fubiedi dagli domina^
ti planete.di dida piduratioe faberrimaméte facti cotemplai.Etalla dex^
tra parte ajqualméte uidi ancora fepte Harmonie di qlli,&il tra'fito delah
ma,cu receptio ne qualitatiua degli circuiarii gradi,cum {credibile hifto-
riato dellecoeiefteoperatone accedente.
f iiii
Il quarto alamento fàceua il palIatio,cum dirtributìone parimente
quale negli in(ìnuati,la porta dempta occupatrice del mediano interual-
lo.Glialtri feicum regulatacorrefpondentia & harmonia degli reliqui,
nelle gioie(ad oppofito degli pIaneti,&Symmetriato congre(To)leuirtuo
fé o peratione fubinclinatea quelli, exprerte in forma di elegante Nym-
phe cum gli titilli & (igni del fuo effedo.La feptima mediana nel fronte-
fpicio.o uero faftigiato della porta era collocata di diredo in obuio della
feptima gioia, cotinente il PlanetaSole.Laqualeerapiudelaltrefubleua
ta per la locatione del throno della Regina. Perlaquale cofa ornili parte
accuratifljmamente di materiali numero,di formaad linea,&qualunq>
minima parte Se locatione acquati (limameli te,&allibella correfpondeua,
&cufì mutuamente la parte dextra cum la fìnirtra & de qui & deli cum
exquifitiflimo congreflbconueniuano, Del quale fuperexcellente loco
ciafcuno alamento extenfo era di palli uintiocìo»
Per tale elegate difpolìtione era equabile quella fubdiuale corte circu
circa tuttadi perfediflimo oro riteda,opera miranda & ineffabile.
Gli pilaftrelli.o uero femiquadrangulecum difcrepàtiadi quatro paf
fi luna dalaltra cum iurta partitione feptenariafnumero alla naturagratif
fimo)erano di finirtìmo &orientalelapillazuli.cum iocundiflìmaimple v
rione del fuo coloramento, cum lepidiffima dilfeminatione di minute
fcintule doro decorate. Il fronte dellequalefralecócludente undiculatio
neerano mirabilmenteinterfcalpto candelabri, cum fpedatiflìma focia
rione di fronde.co pie,monftriculi,capi capillari di fognatura, pupi cum
Ieextremitateinfcyle,auicule,&copie,&uafculi ballauftici, cum egregie
inuentione& cogitati,dallima crepidine al fummo (capo di anaglypho
quali diuulfo dal fuo plano fundo.Lacrartìtudinedelleqledal fuo afcen
fo exada. Quelle du nq ue cum fociale & grati rtìmo co n uento ,tra le lame
auree la intermiflìonefaceano degli decenti ilìmi fpatii. Gli capitelli era¬
no di fadura co nuen iente aialtre o perature.Di fo pra exten deuafe il trabe
redo cum gli cadati liniamenti requilìti,Cum Cylindr'uli,o uero Terre-
ticuli.binariamente gli fupprefli uerticuli intercalati.Et fopra fequente il
fuo ornato Zophoro Jlqualealternatamente tali expreflì conteniuano
Capi di boui.cum gli corni innodati di fafcie,inundantecum pendente
\ bacce infute cum dui rami Mirthei,nella fedioe mediana laqueari di uo>
lante Cimofie,& cum del phinfcum le branchie infogliate & Umilmen¬
te le pinne cum la extrema parte migrante infogliature. Etnei uertigine
alcuni pueruli cum le mane rapendo il uertigine definétein antiquario
fio redi delphineo capo hauea la limacella quale una parte uerfo il pueru
lofemuerriua,& laltrafeinuoltaua uerfo uno uafo cum aperto hiato, fì-
niendo

.
niendo in uno capo di Ciconia.cuilroftro alla buccaapertaduno mon
ftro curri refupinatouolto,&eranoalcunifpodilitralabucca & ilroftro
infuti.Gliquali capi per capillaturaerano ifrondati limo opposto aliai—
tro,faceuano referto di foglie lorificio del dido uafo,Sopragli oruli delq
le innodato pendeuauno linteamineuerfo ilfuo imo,&letenueextremi
tate defluependeuanofotto gli noduli,Cum omni ornato di fattura co
petétead tale loco & materia. Et in medio fopra gli uerticuli afiideua una
facia circunallata paflamentedi Puello.

Et cum tali Se fimiglianti Iiniamenti decoratamente fe extendeua il zo


phoro Jlquale copriua una decentifli'ma Coronice di omni politura di
artificio compofita.Sopra laquale nella piana ad perpendiculo del proic
do fuperaftituto nelordinedellequadranguleerano uafi ueterrimamen
tedeformati cu ordinata diftantia ftatuiti,piu di tre pedi altiufculi di Gal
cedonico,alcuni di Achates,tali di uermigliaceo Amethifto,& alcuni di
granata Se di Iafpid.e,alternati di colo re,di uaria Se in figne operatura fub-
tiliflfimamentecaelati.cumlacorpulentiadi lacunuleintorquate Screde
pr^cipuaméte deco rata.Et cum amaeftreuole&excelléte Anfe.
Attardine & linea di ciafcuna gioia fopra la coronice,erano aptamen
te infixi trabecule quadrate alte pedi fepte,di lucente oro interuacue, cu
fuperadieda extenfionedi fimiglianti trabeculi di fopra gli redi ambien
te. Et per tranfuerta traiedati ad opera topiaria cum regulata partitio-
ne decentemente conueniuano.Intédado che fora degli uafi negli ango
li degli parieti fituati,&il trabeculo Stia uite ifeme ufciuao. Ma foradegli
reliq uafi.o uero una uite,o uero uno couoluolo di fpecie uariato doro,al
tetnado afcédeuao.Et fup icumbati ad gli trafuerfati trabeculi,cn copio¬
sa extéfioe di difcoli rami,luno aialtro mutuaméte cu elegante confede-
ratioe ìplicatife, &cu uenuftiflìmo cogreflb.tuttaqfta corte habìliflìma-
méte c5tegeuano,cu richifiìmo anci iextimabiie fuffito,&cù diuerfì fica¬
ia figliatura fadadi rplédido fmaragdo fcythico,agliochii acceptiffimo,
che tale non fue qlio,nelqle ipreffo era Amenone.Et gli fiori faphyrici di
omni tépo &diberillo,difperfaméte diftributi.Etcùfuma difpofitioe&
artificio tra le uerdegiate frode,& di altre géme crafTe & ptiofe in frudi di-
uerfaméte deforma ti.Cu gli findi botrii di lapilli coaceruati,dpéduli, di
coloraméto aplicabileal naturale botro* Leqle tutte excellentiflìme colè
dimpenfalcoparabilejcredibile.&qfi ìexcogitabilefulgurauano p tutto
ptiofifiime,Nofolo perla nòbilifiìma materia mirabiliffima,ma parime
te per la grade&exquifitiflìma fàdura.Per laquale mirauegliofa cola apli
catamétecu fubtiliflìmo examine trutinado io pefitaua,di qlli ramimi'
catiflimi la uagabonda extenfione,& di craffitudine pportionati.
S i artificio fi, per q uale arte,& temerario a u fo ,& obfhn ato intéto fuflc
roncufiaptamétec6dudi,oueropgiurino fabrile,o uero ferruminano
n e,o uero p malleatura,o uero p arte fuforia*Per quefte tre coditioe di ope
rare&fabrare il metallo,mi parueipoflìbile. Che una copertura di tanta

In Iafpedo mediano allincontro del noftro ingreffo,Sopra uno gra¬


dato & regio throno.ornataméte referto di multiplicecòciniutura di ar/
dente geme Se di fà&ura mirabile,che unque tale fue la fède nel tempio di
Hercules Tyro,faftadi Eufebespetra.EflaR.eginacum ueneràda&Im.'
penale maieftate refìdeua fedédo. Diua Se di magnanimitate mirabile nel
lafpedo Suptuofaméteinduta,di pano ritramato,di uiolétato oro in fila
tura. Il macellale capo fuo cu ambiciofo ornato decoraméte teniua,dun a
fericea Se purpurate Mitra,matronale&regia,dunacogeriediinfoléte&
leue Se aluminate margarite,che per lampia1 fronte ambiuano nella fim¬
bria della mitra-Laqualegli nigerrimi capegli, piu che fuccino Indico lu
culei.cum ueniifta difcrepantia,delccndcnti fopra le niuee tepore pieni*
myrulati fupprimeua.Dailocipitio pofeiadiuifo lo exuberate capillamé
to,in due trece comptamente internate. Vna de qui,& Ialtra de li,di fopra
uia delle picioleorechie traie&auano,& cum mìrificacouentione pofcia
ricontrate.Nellafumitatedellacraneainuinculateda uno nodo ,o uero
fiocodigroffe&orbi(fimeperle,QuaIenonproduce Perimula Indico
promontorio,tefideuano.Etforadelnododefluoerailrefiduo delle Ion
ge&effufilììmecome,Coperte da uno tenuiffimo uelamine,cum aureo
difcerniculo retinuto dal dido nodo,o uer floculo,ilquale alle (palle deli
cate uolabiiedefcendeua-Nel medio della mitra nel difcriminale fopra la
calua,promineuauno pretiofifiìmo formuletto.EtalIarotudata gula di
niueo candore perfufa.itorniaua una (extimabilecollambia,cu uno pen
diculo uerfo alla furculadel Iadeo pedo,di uno (comparabile Adaman
te intabella di forma Hemiale,o uero ouola per tutto fcyntillante,di gran
deciamonftruofo,in uno clauftro aureo di uermiculata ornatura.
Ancoraallorecbiefue ditiffìmaméteerano fufpefi nelpertufo exquifi
taméte dui (extimabili ftalagmii.di dui grò Ili carboculi puri,fenza a*qui-
ualentia fulgurati.Haueua etiam gli fui pedi calciati di feta uerde,& le ere
pidulecu anfuledoro intorte ad gli ftreuli,ornatidi molti gioielli.Sopra
uno hypopodio,o uero fuppedio.di uno molliculo puluino di plumea
cogerie tumido calcauao.di uiluto chermeo,cu pbrygio ambiéte di orié
tale margarite,Qualenofaritrouarebbéo, in Arabia nel Perfico colpho.
Cu qtro pédenti fioculi.negli q troanguli.Cótedi di fulgiétegéme cu le
barbule.o uero fpiruli,di fili (torti,& (termixti de oro Sedi uermigliate fe
rico depédici * Daldextro &finiftro lato (oprale fandalinebiche mo
rigetta méte fedeuao Ieaulice done.cu hoefìa Se uernacula grauitate uefti
tedi pano doro, cu (credibile decoraméto di habito,qle al modo arbitro
inai (è uedelfe.Sedeua dunque in medio quella (clyta&foprana Regina
cupompa&fumo fallo ,Se deco raméto (opinabile. Referte di opulé ti fil¬
mi gioielli di colorato alternato le circundude fimbrie delle fue ambitio
fc ueftiture cum tanta copia,che diretti la natura quiui grandinato haue-
retuttele finilììme maniere di lucente gemme.cum lafciuo apparato.
Ad tanto dunque imperiale&fubIimecon,lpedo uenerabondi,&ad
terra geniculati,fenda inducia lecubicularie Se. cortale donne tutte dal
quieto federe feleuorono,Datalenouitate&fpedaculo prouocate, Che
io in tale loco peruenuto fuffe, fummamentemirauegliantife ♦ Ma mol>
to piu io mifentiua il trillo core inquieto dilatarfene, anlìamente le colè
tranfade,&lepra:fentericogitando,circunuenuto Sepieno di alto ftupo
re,di uenerando ttmore.&honefta uerecundia tutto perfufo. Per laquale
nouitate le lèdentedonne,le comite miecuriofeallorechie chiamauano.
Etchiio fuffefummiffamenteintcrrogando,&ancorailmio extraneo Se
inopinato cafo,Et per quello di tutte gli tirati ochii fopradi me intenta-
menteerano fìxi&diredù

Dunquead quello excellentilHmo&culì fedo cófpedo humillimo


rìtrouantime.io rellai tutto attonito ,& quali fenda fpirito Se pudefado.
Et dalei poftulato il fuccelfo Se modo delladuéto mio, Se in quello loco
lo ingreflb dalle cpmite,expeditaméte il tutto cócionado pienaméte red
torono.Comotadicio Iamellea Regina,me fece fublcuare,8t ilmio no'
me Itefo,Cufi affabilmente pricipio di dire.Poliphile Ha di bono animo
ma faggete & dóni,come quitti fei fofpite nitrato:5 Etcome il fanello &
^orribile dracone hai tu euafivEt come trouafti di quelleodiofe tenebre
& ca?che cauerne exito .-do diftindamenteil tutto, & finito ho intefo. Ma
non mediocreméteimemiraueglio,Imperocherari,anci rariflìmi per ta>
le uia quiui ualeno aduentare,Hora pofcia che ad nui la capillofa fortu¬
na tua tehaequiuiincolumedeftinato,confentaneoiudico che non per
qualunqueobftante ti debbo denegare pero lamia benigna grafia, & gra
tuita munificamente hofpitarte& beniuolentiflìma.
Ad quefto tato liberalismo inuitatorio & regie fponfìone & recepto,
meglio chealhora io fapea,cu diuoto & honorifìco parlare grafie igente
agendoli,breue & faccindaméte io dipundo in putido li narrai la fuga
del formidabile monftro. Et cofequenteméte cu quata laboriofà difficul
tateproperando al acceptiftìmo loco perueni. Per quefto affai fe miraui'
glio,& infeme fimigliateméte le uenerabile donne. Et come ancora le cin
que comiteme perterrito & errabondo trouorono. Dunq; ad tanta pela¬
ta magnifìcentia uehementeapplicaua lanimo cufumma uoluptate, Da
po eftà iepidaméte farridendo dixe. Dignifìca co fa fi pila,che il male prin
cipio alcuna fiata fortifea il fcelice facceffo & exito. Et anati che ai profeti
te altro ad exequire ti cornetta del tuo amoro fo &c fermo concepto Scal¬
do difio. Voglio che ad profìcuo fableuaméto degli tui modelli affanni,
cuna quefto infigne confortio ad unaoffertiftìma Philotefiadiconui-
to debbi & tu difeumbere,pofcia che gli fuffragranti coeli merito te hano
dimonftratodelnoftro munifico & piohofpitio,&fotto ilnoftro trium
phante domicilio condudo. Et perciò Poliphilemi.fenciaalcuno rifpe>
do puonti ini commodamentead federe.Imperoche grati ffìmaméte uc
derai parte della n fa lautiffima difpo fìtione, & la diuerfìtate copio fa delle
mie,piu che regie delitie,& il peipuo decoramento del elegante famulato,
8c il fplendore domeftico,& delle mie am pii dime opuiétie la inextimabi
lepretiofìtate,& il largo effedo della mia beneficaitia.
Diquead qfto lineerò Sciando rmperio,finito ilfuo facondo &beni-*
gnoparlare.humilmentefecimeferuo cernito,&cum pufilla audacia &
exiguo aufo di fabito parendo. Sopra quelledelitiofe banchead Iato dex
tro,pofìmeadfedere,Cum la mialanacea toga,ancora le prenfure,o uer la
pule infixeretinente,8c dii Aperinealcuneadhxrentefollicule,inmedio
delle cinque comite,fècodo traOffrefia 8c Achoe,doppo la R egina col-
Iocato,Sei altre contubernale da laltro lato.Diftantiluno dalaltro, tanto
che quella longitudine teniuano ordinataméte occupata. Et nel fublime
throno mediano,difcefa fopra linferioregrado baììlicamente refideualei,
£ cum angufta dignitate»
La corona che foprail throno'di en
chauftica pigmentura, Vna uenufta
imagineimberbecariàriata di flauaca-
pillatura continiua. Cum alquantulo
di pedo copertoci exiguo panno, fo-
pra le palle ale duna Acj uila,cum il ca
poleuato fixamente quella contéplan
do* Laquale di una azurea diademate
era redimita,cum fepte radii ornata, Se
alli pedi dillaquila uno ramo de qui Se
uno deli, era di uerdigiàte &immorta
le lauro. Et tali figni uno per lato erano
expreflì*Ilfimigliante modo depi&o
uidi in qualunque corona,cioeil figmento propriato al Tuo pianeta*
Fortuito acadette che drieto alle fpalle mie era la gioia cotinen te la hi'
ftoria dillo Alipe Mercurio, Se uidi uoluédome,comela benigniate fila
era deprauata,Quando egli fa ritrouaua nella maligna cauda del ueneno
fo Scorpione.Et ridriciatomepenfitauaquato di habito abie&iflìmo tra
tati fumptuofi iduméti me ritrouaua. Ne piu ne meno,quale difforme Se
uile e quella mortifera belfia,tra gli nobilitimi Zodiaci lìgni.
Pofcia compofitamétefoprale magnifiche banche fedeuano*Lequa
le tutto lambito circundauano degli’alamen ti. Hora alla dextera parte Se
finiftra della corte. Quanto habilméte fèderepoteano leingenue donne
richifiìmamenteadornate,& deinfoliti Se eleganti componimenti di ca'
po,cuniexcogitati muliebri,piu belli dei-mondo indiftinéti noduli rico
duri gli capelli Se intreciati. A leune cum la bionda teda cum crinuli Po-
peani irriciati,& iuftamente difcreti,& modeftamente undiculati/opra le
rofee Se illultreFronte,Se piane tepore. Et altre cu capillatura(quaìe Obfi-
dio no latio,no Hifpao,maIndico)nigerrrima,dicàdidifhmemargarite
uenulfamentedecorate,& cum Spili tri ad gli niuei humeri di prerio in-
credibileornate.Stauanocumtanto uenerato Se attendo ne,che ad uno
tempotutte.quandoleferuenteallemenfele Tue riuerentie genufleften'
do faceano.EtquelfequellomedefimoIeuatofe dal grato federe faceano.
Ciafcuna ueftita di oro colluftrante,cum mirabile textura Se opcre*Que^
fte nonconuiuauano ad quellemenfe*
Allincontro della triumphante &egina,correfpddeua laprione della
tertia cortina.Laqleera una magna Se egregia porta, no di marmoro, ma
di uago & duri (lìmo diafpro di oriente.Fatìa per arte & prifeo operameli
to,molto Ipeétabile &digiia.Daqualunquelato de qui & de li di quella
excellentìflìma porta uerfo alle donne alla menfa fedente, demorauano
le adolefcentule mulìce,fette per lato,cum habiti Nymphei dignilfimi &
pretio fi.Lequale ili ornili mutatione.ouero depofitione dilla dapale me,
fa,uariauanofoni& gli inllramenti.Et dummentre fi epulaua, altre di
quelle cu angelico Se Sireneo concento fuauementeofcinauano
Hora in uno fubito furono collocati tripodi di Hebeno, Se tempora-
rie menfe,fenza tumulto Se ftrepito,Maciafcuna paratilììma al fuo delti-
nato officio.&cuaffeduofo conato auiduta & per lpicace,&al fuo miun-
do&impofito minifterio totalmente intenta.

Et quiui primariamentedinantila
Regina furono affermati tripodi di ta
le fadura. Sopra una rotundationedi
optimo diafpro egregiamente liniato.
Sopraelqualeerano treftipitiifixi- Lo
imo degli quali delìneua (opra il pia¬
no in unarapidabranchiadeleonedo
ro, cu exquilita fogliaturagli ftyli in-
gurgitante.circuncirca inueftiti di po
litiIfima fogliatura. Et nel mediao fuo
ciafcuno hauea appado uno capitulo
di puppo,nel medio di due palle alet¬
te retinnto,DagliquaIi uerfo luno aliai
tro pandauaunofafciculo di rami co-
aceruati nel medio turgefcéte,ciani uà'1
rii fr udi refèrto .Gliq uali ftyli nella fuprema parte baueano un a proiedu
raaptiflìmaad fubftin ire la ro tuda méfa dinanti a ella regina.Quefto in-
ftrumento era immutabile,ma le men fe ro tunde fubitarie uariauano.Co
meuariauala materia degli uali ad qualunque mutamento di men la.
Dapofciainunobatterediocbio,fuefopraqueftotripodo pollo una
rotunda menfa doro equatiflìma per diametro pedi tre & di craffitudine
policaria & di quella formai menfura erano tutti glifequenti. Et fopra
le eburnee menfefueexplicato uno odoro lo mantiiedi panno hormifi>
no uerde Se politulatamente dillenfo,lato Se lo ngo,quali fina fopra al pa
uimento,dcfiIato nella extremitate per tutto, cum gli proprii fili ritorti,
&commixti di fili aurei Se argentei, Depéduli lotto una lilla, ouero phry
gio^i uno fextante la fila latitudine^ fubtilmente ritramata,& di perle
copiofamente fulcita.Dal pauimento fufpefi equabilmente uno palmo
circuncircaperomnilato.Et di quello operaméto tutti gli marnili erano
nelle fue extremitate phymbriati& decoramente ornati»
Di proximofequitoeunauenufta&agilefanciullacumuna largala
tina aurea colmata, di fiori di uiole Amethiftine Iutheole & biàche,qua>
le nella no ua uera odorifere,per tutte le menfe(excepta q uella della Regi
na fempre nuda)promptiflimamente diffèminando le fparfè.
La Sacra maieftatedella Regina exutofe haueail pompofo fàgulo re-
gillo,che tale mai non uide Lolia Paulina Romana,&riftoein unafum
ptuofiffima inueditura belluata,di purpurate uillito chermeo , per tutto
cotexto di multiplice auicule & altri animaletti, fronde & fiori, di noda-
tura ordinata,&:alquanto leopere tumide di illuflriffìme margarite,cum
uno tenuiffimo fuparo di fopra. Infètìro uno pauculo di croceo colore
fèriceo propalando le coperte opere &c il Cbermeo per la fua lympica fub
tilitate.Ilquale habito era in fummo legiadro & uenufto & Imperiale.
Succedetternopofciadueelegatefanciulle. Leqle portarono una ar-
tificiofa fontana di continuo fundere,artificiofamente laqua reaffumen
do,chelafpargeua,&eradi nitido oro,in una concbabelliffima operatu
rafundata,&anti di tutti la puoferondinanti alla Regina» Etno piu pras
fto fopra di laurea menfa fue approntata, cheinfeme legiadre inclina-
tionefeceron,incIinando parimente la teda adornata.Etcum il genufle^
xo uno policari meno di agiungereal terfo pauimento.Simiglianteriue
rentiecompofitamentead uno tempo le mediadime miniftre che fàmu-
Iauano,fucceffiuamente obferuatrice & dinanti &c dapofcia allofferire di
qualunquecofàfàceano,&adlaremotione.Trealtre praftateadulefcen-
tuleappreffo quelle fequitorono.Vnacum uno aureo Gutturio. Et lab
tracumuno bacile,oueromalluuiolucentiflamo.Latertiacumuna de/
licatà touaglia di fetta bianchiflima.
La Diua Regina le mano lauatofè.
Quella geruladel aureo palubro rice-
ueua la lotura, che nella fontana reaf-
fumpta no ritornaffe.Et quella del gut
furio baiula,tantaaquaodoriffima in/
fundeua,quanto feeffundeua, Perche
la fontana di miro excogitato no fe ua
cuaffe. La tertia ageuola le mano terge
a.
Ilfparfo &Iato uafo di quellafonta
na,fondato fue artifìciofamente fopra
quatro rotule, &conduceuano difeur
redo fopra le menfead lauare habilif/
(imamente
\

(imamentele mano di tutti gli difcumbenti Jlquale nel medio promine


ua ultragli fui latilabii di bulle gemmale inoculati,alueato compofita-
mentc,qualeera la lacuna del uaio in circuito,& cum altri expreflì-Sopra
quella prominenteparteallideua uno nobililfimo uafo Scfopra ad que¬
llo uno altro uariato,maambidui coniugati di dueanfule,cum exquifita
depolitura &: eleganteoperatiira&pretiofilììmaornaturaJmperochetra
gli altri inextimabiligioielli nel propillato Tuo migrantein uno fiore/o
ridelqualeemineuaunoadamantedeformatoinuno pirulocum lacu-
leato nei fiore infixo per tutto collulìrante.di inuifa & inexcogitata gran-
ditudine.Etfecondo il mio odorante fen fo,Iaqua iudicai di rofe.immix-
to fucco di corticelimonario & pauculo dambra, o uero di Bcenzuui cu
folertegradarione,cum grata & fuaue odorificatione•
In medio di quella llupendaarea,fue
expofito uno mirando uafodafuffumi-
gio ,no n fo lamente per la no bile & perfè'
èia materia,laq le era puro &optimo oro.
Ma per la conìpicua &antiquaria fadm-
ra,Cum Lanteride (opra tre rapaci pedi
difoeda Harpyia Jquali 1 fogliaturapra/
ftauano illigamento ad ella bali triangu-'
lare, dihilloriette copiofamente ornata,
fecodo che tale metallo expollula. Sopra
gli porredi angoli degli quali, tre fpiritel
li nudi aflìlleuano,ordinatamente conili
tuti.alti di dui cubiti, cu le fcapulete uo'
Iute lunaad laltra, couicini limo cum lai
tro.Calcauano la bali nei angulo paufan
do cum il dextro pede,& cu laltro penfi>
le & foluto,uerfo il firmato dellaltro Puel
Io. Etciafcuno ambidui gli cubiti fuble-
uati.teniuano uno llylo balaufticato ,&
nei imo gracile. Et nella parte fuperiore fatifcente in una conchula per
omni mane.dilatata nellaapertione,&poco lacunata,cumgli oruli lati.
Sei erano cum debita circuitione,uno ai altro adhterétife. Tra Io iterfca-
pilio degli alati Puelluli dal centrico pundo della piana della dida bafi-
triangulare.afcédeua uno llylo di egregio expreflo di candelabro antico,
ilquale nel Tuo acuminato teniua la fua conchula,quale lantedide, & di
tanta apertura.quanta conueniuaad occupatone dii uacuo,trale fei con
chule mediano relidoXequaleconchulehaueuanole minillre compie
S
tediaccenfe prime,& di cenere pofcfa'ricoperte, 8edi foprala cinère bui-
liua una ampulla aurea per qualunque cóchula. Cum dtffimile liquore,
o uero aquecum infufione diurna delle materie odoro fe,comefufpicai,
checiafcunaampullahaueflediftindaaqua.Qualefepotriadirein una
aqua rofacea, Narancea, myrtea. Di fronde tenelledi lauro,di fiori fam
buculi Se altrenotiffime,cum uariataSefotialemateriaodorate, Etquefle
bulliendo una inexpertafragrantiafpiraua per tutto fuauiffima.
Alla praefentia della magnificentiffima Keginafempre famulauano
treuenerante&comptule puelle cum politione degli uelanti habiti di
oro & di feta miro modo teffuti.il colore allintuito gratiofamente cangia
te.del coloramen to degli marnili, Che culi come fi mutaua gli mantili,
perii modo medefimo di ueftimenti Nymphei leminiflrante quanto al
colore fe uariauao, Cum uno lepidiffimo grumo degli drapi lotto lafua
fluida cindura,gyrado dalle carnofe&niticefpalle,& tirati foprailcopio
fo pedo moderatamente tumido. Ad exprimere la uallecula mammilla
re, tanto extremamete uoluptica,chelo optatiffimo aliméto ad gli fpecm
latiti parco rendeua.Cum mille torq netti Se cordelle doro & di fétaco-
ptule ornato.Dicurafludiofafoeminile,ad precipitante uoluptate,dcgli
illedi & amoro fi fguardfdolctffimo faporaméto, fiiperante qualunque
cibato appedibile&gratiofo, Calciate di calciamini doro cum lunaria
apertione fopra il nudo pede tutte parimente cum fìbuleauree uoluptica
mente nexe.Cumdeduo capillamento biondo Se uberrimo Se fina alle
furediftenfo.NelIa bianchiffima fronte cindi di ffrophioledi groffe Se
uniforme margerite. Affilfeuano effe trine ateeffa cum fingulare Se diuo
ta riuerentia, Molto accorte Se ad tale officio difpofite cum precipuo Se
prompto minifterio, Lequalcnonferuiuano/enonad unamenfa. So¬
pra uenendo pofeia laltra mutatione di menfa,T utte quelle riflauano in
pedi ferite fade cum le ulne nodate cum fiamma ueneratio ne. Etcufifuc
ceffi ue tutte le altre obfer uauano,Sempre altre tatein numero inouauafe.
Delle tre miniffranteaciafcuno conuiuante. Quella tra ledue,il cibo
offeriua,Quella dalato dextro affotiaua di fotto quel cibo cum una pla-
tineta.aciochecofàalcunaaltrondenoncadefTe. Latertia alla parte leua
elegantemen te gli labra tergeuacum uno candidiffimo terforio fubtìle Se
mundiffimo. Ad qualuqueado in prompto era la riueren tia. Il terforio
piu non era reiterato a q uello officio. Ma proiedo dalla damigella nel pa
uimento,era repente dalle affante collcdo & dindi afportato. Et quanti
morfi doueuafi porgere,tanti odorati Se profumigati terforii plicati, feco
apportauano mutato rii ferini,cum mirifica operaturatextili.
Aciafcuno dunque degli difeumbenti tale ordine della menfa dili-»
gentementc
gentemcnte obferuauano Jmperocheconuiuaniuno ad tale parto alcu¬
na colà attredaua,Ma opportunamente era dalle feruentepabulato, Ex-
ceptodelpoculo.
Alla primaria menfa da pofcia tutti lauatofecum Iantedido fontedi
folerte artifìcio per uiolentia di concepto aere,o uero introclufo/aliua la
qua reartìimpta. Laquaie colà tanto exquifìta,penfìtai che per gemine fi¬
glile de q ui Si de li inajquale,per uno inter fìto pariete nel mediano pertu'
fato erael uafo intro diuifo,& per proprio impulfo uiolentata laqua afcé
deua, laquale hauendo cum fubtile inueftigato cognita extremamentc
grata mi fue.
Dapo la lotione di tutti,alla Regina primo,& fuccefiiuamenteaciaf-
cuno,dallephilocalepuelleminiftrante,fuedato uno uolemo pomulo
doro,egregiamentetranfforato,&introclufà unamixtura partale di mi'
rabileodoraméto,per talecaufa,che leociofe mano di qualunque dal di»
cto T rigo ne, o uero pila fuflèron ad qualche ado occupate,& gli fenfi ad
riguardare 8codorare,cum pretiofì lapilli decorata»
Quiui dunque per omnimutationedicondimento, Duedomicelle
edeatrice belliflìmamente traheuano in la mediana della regia corte, uno
rtupendo repofìtorio fopraquatro Iabilerote, nella parteanteriore in for
ma di uno Naurtibulo,o uero cymbio el refiduo porterò deformato in
triumphàte Carro di purgatiflìmo oro,Cum efferato di muitiplice Scyl'
le &monftruli aquatici,& molti exquifitirtìmi exprefli,& mirificamente
exadi,di richiami lapilli cum elegate diftributione 8c mirifico ornarne
to,per tutto compofitamenterefèrto,Il familiare degliqualiper tutto il
fufceptibileambito fplédeuao, Et nel rutilare degli altri gioiell i inomnì
lato diuerfamente locati cum fulguratione ricontrantife, direfti Iicente-
menteiui Phoebo lefpIendentecomecomente,Cum una Nympha fede
te,il uolto cui non meno cum gliochii illurtre uenuftaua. Dunque alla
cotinua nitentia, & fplendore di tante ineffàbile o perature,additamento
ritrouarenon fi potrebbe,ne a?quiualente comparatione quantunque fi
fuffe il Babylonio Tempio cum le tre auree ftatue.
Intro delquale erano capacemente preparate tutte cofe Embammatc
Se caryciamenti opportune ad tutta la exigétia della uariata menfà, porta
uamantiIi.fiori.calici.terforii.uafi»fufììnuIe.poculenti»efculenti,8tfàpO'
ramenti.Queftaplauftraria Nympha pofcia il preparamento alle dirui
trice promptuariamente diftribuiua.
Deponentifi pofcialamenfa perlaltramutatione,omni cofa foprare
citata alla diruitoriarheda ritornaua.Laquale partitofe,le fanciulle tuba
te di tube dudrice,quale non furono inuenteda Pifeo Therreno ,ne da
S “
Maleto re di Etruria & infeme le Tibicinarle immediate inchoauano a fo
nare.Et per quello obferaato modo omni fiata faceano,che il geftatorio
fc difpartiua.Sonando dummentre che quella rito mafie, pofeia cefiàua-
no. Et quando fi mutauala menfa,& quefte uariauano glimuficali inftru
men ti. Et quando ceflauano,alhora le cantatrice dolcifliinamente cantai
uano,da fare fopirele Sirene,Cu Aeolio modulo,cum Tibie Aulitice,&
Bifore,deiqualemodoinuentore non fue Troezenio Dardanio»Etper
quefto ordinato modo continuamente fi udiuano gratiflìmi foni, fi au-
fcultaua lepidifiìmi concenti,!! perfentiua deledabile melodia,iocundif
fimo odoramento,feexhauriua,&lautiflima fatietatc fuauiflìmamétcgu
dando fi receucua.Omni colà dunque mutuamente ad dignitate,ad gra¬
tta &obledamento fenda di fedo conueniuano.
Ad quella primaria Se fplendida menfa,tu tti gli menfali utenfilii, o uc
ro inftrumenti furono di finiflìmo oro,&di quello la tabula rotunda di-
nantilaRegina-Etfueappraefentata una cordiale co nfedione, quanto
io accuratamente coniedurare ualeua, era una opifera compofìtione Se
pr$optima,di rafura corni cioè de unicornio.Cum gli dui fandali. Mar
garite trite neliaqua ardenteal foco ignite,&in quella extinde fina allul
timo recifaméto, Manna, Nuclei Pinei &aquarofacea,mofco, oro maci
nato molto pretiolàmentecompofito Se ponderato,& cum finiflìmo Za
charo & amylo llreto in morfelli. Di quello ne dette due prehenfe cum
moderato interuallo, Se fenda potione per ciafcuno.Cibo di prohibi
re omni obftinata febre,& excludere qualunquetrillalafiìtudine.
Fado quello ininllante furono leuate Se rimo te tutte cofe & fparfe le
olente uiole in terra Se denudata la menfa.Dique non pili prillo che cu¬
li facto fue.che di nouo unaltra fiata fuericoperta la rnenfa di T alaficho
panno ,&etiam tutte le minillre,Et come in la prima la coprirono di fio¬
ri cedrini,Narancei Sedi Limoni odori [fimi. Et quiui apprefentorono
in uafi di BerylIo,& di quella gemma era la menfa regia (excepte le fuflì-
nule,che erano doro)cinque offule, o uero fridille,di pallamento croca'
to Se cum fèr uen te aqua rolèa Se Zacharo immaflate,iterum Se cum afper
gine della dida aqua mofeata fini fiima irrorate, pruinate Se di fubtilifli-
mo Zacharo. Quelli tali globuli di tanta fuaue deguftatione Se diuerfifi-
cata.furono diligentementecodi cum tale dillindione. La prima offer-
ta,in olio di fiori narancei* Lafecoda,in olio dijchariophyllù Latertia.in
olio di fiondi Gaufamino,Laquarta,in olio di finiflìmo beenzui.Lul-
tima,in olio expreflo di mofeo Se di ambra»Hauendo nui laporofamen-
teSecumauida&cum lurcaappetentia quello deledabileedulio degulla
£o,appr2efentorono uno folemne calice pofcia,della petra fopra nomina
ta,cum il co per torio fuo,&di fopra ancora ,de uno tenuilfimo uelami-
nefericeo uermiculatamenteritramato,difeta&di oro tedo ,& fopra la
ipalla della baiulante reiedo,& al dorfo parte dependulo ♦ Etcum quella
obferuantia tutti gli uafculi poculatorii & condimentorii contedi ap¬
pratita uano.Dentro alquale bibatorio haueuano infufo uno pretiofif
Emo uino,undefenda fallireenucleatamétefufpicai,E(Todio negliEly-
fiicampiuindemiandohauere pollo lafua diuinitate intanto fuauilfi-
mo liquamine.Ceda quiuidunqueiluino T hafio,& qualunque pretio-
fo haullibile*
Sencia differire,dopo lagratilfima potione depolita quella'menlàlau
tilfima»Etfopraillullrantepauimento fparfigliodorofi fiori,Vno man
tile fue pravamente extenfo di panno di feta muriceo,& di carnee.o uero
molochmerofe,candide»uermiglie.mofchete.damafceiie,tetraphylle,&
Giebbedinedifopracommixtedilfeminorono. Etexpeditamente por-
toro no le none famulatrice,del dido panno & coloramento indute,fei
incifureper ciafcuno di capo cecamente faginato,8dhumidamente cum
la perfufa pinguitie fuaSe aqua rofeacrocata afperfo ,Se cum fuccamine
Neranceo commixto,optimamentealfato Se tutto pofciainaurato,& cu
feiaccommodatefcindulediniueo paneMneltorenfe,dinanti dcpofito
rono.EtapprclfocumlàporamentodifuccoLimonariocum. fino Za-
charo modificato,cumlèmedi pine Si cu il fuo hepate’macinato,adiun-
do aqua rofacea.mofco Se croco Se Cinamomo eledo, Et culi tutti gli fa
poraminicum precipua&exquifitagradationecompofiti& participa-
ti & opimamente conditi ♦ Gli uafi tutti furono di Topatio Se la ro-
tunda menfa.
Quella tertia frugale 8c magnifica menfa, co me di fopra difpreparata,
Fue fenda mora laltra inouata,& cum fericio panno de rafo di colore lu¬
teo lucidulo ricoperta^ le feruitrice indute del medefimo) Se di fragran ¬
ti fiori di lilii conuallii&di Narcyfo tutto florulato, Immediate fue tale
condimento expofito,Septebollidi polpa di perdice cum acre diligen-
tia iurulenta.folla,Sealtretante bucelie di oculato Se lacteo pane. Sapora-
mento. Accere,mandole macinate cum tricodo Zacharo.amylo.landa
lo citrino*molco &aquarofea.Vafì di ChryfoIitho,&lacircularemenfa.
Vltimo ofìèriuano il pretiofilfimo poculo,& culi obfèruato era nelle
fequente.
Rdmota la quarta opima menfa,Nella quinta fue reuellita la tauola di
panno di feta Phoeniceoùmilmente era lo habito Nymphale. Fioricai-
ri.Iutei.candidi.8i amethillini. Pulmento opto morfelli dipolpamento
g iii
di fallanooffertilfimo & fuccido alfato,& altretanti buceri di Ieue&can/
didiflìmo pane,Saporio tale.T orli recéti cu pinuli.aqua narancea.fucco
granateo.Saccaro Colofino,& cinnamomo. Vali di Smaragdo.&lamé
fa della fublimeRegina.
Afportata quella folenne mutatio ne, fenda intercalare,fue extenfo
uno panno di (età Ianthino,&gii Nympheiindumenti.Fiori letreforte
di Iofamino,punicei,gialli& bianchi. Cibato bucconi noue dal carina-»
to del conferuabile Pauone cohumidamente iurulento & torrido adi-
pato. Salfamento uerdi dimo & acid ulo,cum pillachii triti, Saccaro Cy-
prico.amylo.molco.Thymo.ferpillo*origanoFbiancho,& piperea* Vali
di Saphiro Cyaneo,&la menfa regale.
Adquellalèptimaopiperamutatione.afportoronola fumptuofa ta-
uola,tutta di bianchiflìmo eboro fubtilmente fegmentata,& riportata
unaitradipretiofoligno Aloe,optimamentedi giurino compatta, & da
unaextremitateailaltra,cum miro excogitato excauatadi nobilitimi no
damenti di fogliatura fiori uafi.monllriculi & auiculette,& refarcita di ni
grò pagamento di mofeo & ambra curo federata mixtura. Quello drita-
menteiftimaielegantiflìma &c co fa fumptuofa.odore fpirante deledlabile
Il maritile bianchiflìmo & fubtile,cum ucrmiculariatextura di Byflo di
Caryllo,& di tale panno gli ornati uellimenti delle fanciulle miniflrate.
Fiori di Cyclaminos.cum tutte maniere di Gariophylli exceflìuamente
odorigeri*Dunque,chiimque ualeria tanta fuauiflima & uaria fragranza
cum continuo & no uo congreffoiocundiflìmo allènfo confiderare.no
aufo exprimere. Oprimaconfèdioneinmorfelli.polpedi datìyli.cum
piftachii, cum aqua di role contriti,& Saccaro infulare,mofco,aduItera>
tadi oro pretiofo trito .in tanto che le prehenfe tuttedioro appariano, tre
perciafcuno furono date.Gli uafi dihiacyntho.&Iamenfacirculare .co
ueniente petra ad tanta excellentiflìma difpofitione della diua menfa &
lauticia.non fubdita alla legie Licinia*
Dapolaiocunda & grati flìma degù Aatione di quella mirabile confè-
<$ione,& ad terra gli fiori riuoluti.per una bafilica magn ificétia.Fue fen-
cia mora portata unagrande conchaaurea,& di pruneaccenfe picna.Nel
laquale il mantile proie&o & gli terforii diByflo.tanto fpatio elle nel fo¬
co illafciorono.che tutto ignito fiaccenfe,&dindi pofeia edu&o & frige
rato.fe uide ilkfo praepurato &mundiflìmo,come inanti.Et quella anco
ra fucuna preclara oflmtatione&inuifitata. Nouiflìmamentegli tripo
di&le tauole furono prellamentedepofiti,& dindi afportati.
Lequale tutte preexcellcntiflimeoflenfione.quanto piu penficulata>
mente
mente le confìderaua tanto piu infoio ftaua & tt upefa&o.Ma per certo fo
praomni,cofacum intenfa admirationeprehendeua extremo oble&a-
mento,uidendo tante,Se fi magne,Se triumphante,&: effufifiìme fumptuo
fi tate de incredibile impenfa Se lautitia, che meglio arbitro efifere il tacere,
che exiguamente dire,Si non che di minimo pretio ceda <5 uiui le, Sicule
dape,gli ornamenti A ftalici,&gh uafi corinthii,&ledelitie Cyprie, &le
fallare cene-Niéte di meno tanta fuprema & exceffi ua alacritate Se cordia/
le dele<ttatione,& fumma(intantedelitie)& extrema uoluptate per una di •
quelle tre, che a quella mutatione per forte dinati a me miniflrauano, mi
era iterrotta.intercepta,&contaminata,iaqualehaueaquafiin tutto ilue-
nuflo fembiante Serepraefèntatiuo afpe&o dolciffimo di Polia,& in gè'
fti excitanti, fubduli&furaciffimi rifguardùQuefto ad meaccedeua non
pufillo incremento di fuauitate.ad la fumma Se precipua d ulcitudine,de
gli faturatiui Se opimi condimenti,^ Iargiffima refedione.Ma pur accó'
ciamente&fedulo gIiochiimeiexcitati,&illed:i ritraheua,di mirare tan'
te pretiofiffimegemme,per tutto uniuerfalmentecum fulguritio illuftra'
mine praducentiffime.Tanta diuerfitate de inuifé bellecie.Con fpicui de'
coramenti,&quafi in choflei egli hauea mancipati,cum immoderata cu.
pidine difpedare la correfpondentia di quella fumma pulchritudine. Fi
nalmente per lordine prefatore méfe defordinate, me feceron nuto.chc
d.i loco memouerenon douettè,per lefequente pemmatc Serichiffimi Se
dulci ffi mi bellarii ♦
Et quiui primo alla uenerabile&cdiua praefen tia dellaRegina, &fub-
fequente pofeiaad nui.Cinq ue formo fefamulante ueftite di mettitura di
feta Cyanea Se di aurea trama belliflìme contexta,a ciafcuno cum fingula
repraftantiainfemead uno tempo fapprsefentorono. La media allaltre
teniua uno ifolétearbufcuio di cinabariflìmo coralio,Qualeno fatroua
rebbealle orchadeifulcdi uno cubito alto» Sopra uno moticulo tutto di
fmaragdo fupcrftitiofamentcinfixo. Ilquale monticello iaceua fopra lo
orificio di uno antiquario uafo di purgatiffìmo oro,quafiad la fimilitu-
dinedi uno calice,alto al tretanto,quanto ilmonticulo Se ilramicofo co-
ralio,pieno di mirauegliofo artificio defrondato,non di noftra aitate ex-
preflo,TraiIgracilamentodilpede8tdiIcalatho,nodaua cum maxima •
politura uno pomulo di inextimabile fadura,Similmente la bafi Se la cu
paeranodiegregiaanaglyphiadifoglie.monttriculi Se biforme fcyllule
tanto exquifitamenteexprettì ,quato mai Torcuma fi potette efferare,cu
proportionata circuIatione.Et il mordicate clauttro dii monticulo glan
dulato era di incomparabili gioielli,&cufi per tutta la bafi, oue decentitfì
•• , • g iiii
imamente fueopportuno.fulgurìciamentecolluftrauano'collocati * Ne
gli rami de!qualearbufculo,erano artificiofamenteapplicati alcuni fio-
ruli aperti,deformati in pentaphyila rofa. Alcuni di praticete Saphyro,
Se tali di iilu(lrantehiacyntbo,o uero berilo.In cinquedi quelli fiori,den
tro erano appadi,cinque pomuli,quanto una Torba & piu,& di quella pi
dura,in uno apiceo aculeodoro.chepromineuadalcentro dei fiore,
mentiuano ilio produdi.
Laquale iuuencula riuerente gen icu-
lataaterra,cuildextro genochio,Ialtro
rileruando leuato, fopra eflo acconcia¬
mente quello fpedando Corallo reteni-
v uaJlqualeancora oltragliramuli occu-
pati degli ptiofi fiori,haueua nelle cime
mJ> degli altri curiofaméte infixemonlìruo'
fe perle»
Vnaltra di quelle haueua il poculo,
cumpretiofo liquore,Quale non dede
lafuperba Cleopatra ai capitanio roma¬
no. Le tre altre exequiuano il fuo incum
Lente minillerio,come di fopra confue-
to.Extirpato dunq uno dopo laltro,cu il
bidentulo doro quelli fruduli(a mi ico-
gniti & mai uifi)ad nui ofFerédogli,fapo>
rilfime li guftaflemo* Mala inopinabile
fuauitatedigitilo chio Tentiti, Non altra
ménte,quale fi nella gratioTa materia diT-
iunda, fufTe ligrefTo della optata forma.
Et quiui furono rellituiti gli uolemi po¬
mi aoro,recitati di Topra.
Nouifiìmamente apparueuna mira-
culo Ta opera, unaltra fontana perpetua
perartifico excogitato della inaliti dida
materia. Ma di altra dignifiìma deforma
tione& figmento,mirificamente tudicu
lata. Fundata fopra uno (labile Axide,
per ilqualeleuolubilerote inuertiuano.
Sopra ilquale Axide firmata conllaua
una inacquale quadratraturatripedale 15
ga,8t
ga,5ilatabipcdale.S^: trientefubleuàta. Nelle parte angulare per ciafcuna
fedeua una Harpyia,cum ambe lale alla corpulenta duno fuperiore uafo
porrede,fuperalTìdente,nel acquato mediano di quella quadranguIa,Cu
gnlule & undicule,& follicule coronicata optimamente alle ex tre mira¬
te circumueflita. Et in inqual inique facia fua.per tertio di li ilà,Ia parti rio¬
ne mediana interfepta inundicule,contineua di femileuatura in fcalpto
uno triumpho di Satyri &di Nymphecu Trophaci&exquifiti adi ,ex-
cepte lanteriore,& parte polleriore,moderatamétefinuate,LequaIe in Io-
loco deliniamento quadratole cotineua una rotundatione inter undu-
Iata,nellaquale mirificamenteerainfcalpto uno facrifìculo,cum una ue»
terrima ara in una Si neilaltra cum plufcule figure &adioe, gli relìdui uà-'
cuiconuicinijecaudedelie Harpyiebifidate,&dequi& deli aptifiìma-
mente in uolubile fronde con uerfe,egregiaméte conueftiuano.Nel cen¬
tro mediano dellaequaturadel narrato quadrangulo,fora di uno antiqua
rio fogliamento,profìliuauno ueterrimo uafo belIiflìmo,Lacircuitione
fua non excedente il contento dilla fuppofìta quadrangulata piana. Et
quello cum tutta la fequente opera, cumomniproportionatadifquifitio
ne Si dellafcenfo,latitudine,&craffitudine,& cum decentiffimi liniamen
ti uafarii,diligentillìmamente delimato fue&per finito, cum abfoluta Si
depolita deformatide. Ilquale nel fuppreflo orificio, nafceua una cocha*
lambito dellaqualeexcedeua il uafo baficalefubiedo, cum canaliculi cir
cumornata,&cum hiato fparfo cum largi labri. Quale mai Toreute ual-
(ècum la T udiculatudiculare.
Nel centrico pundo della quale.uno altro uafo promineua di incre¬
dibile fadura mirando,Nfel tertio del imo delquale erano fcindule tube-.
rate extri nfeco, Pofciacircuncingeuaunoordine deuarie &inextima-
bilegemmeumbiliculate,cummutuaalternationedel coloramelo prac-
fulgentifiìmeadornato.fopraquelloappadoerauno monltrificato ca¬
po uirile.Dalqualeprocedeua&dequi Si de li la tedurafua inexquifita
Sfogliatura,per tutto inuelliendo cum il congrego deloppofito capo,de¬
corando uenullamenteloexpeditó corpo uafeo.
Nella proieduralabralefopraad perpédiculo dii capo, aflideua uno
annulo,Dalquale&dequi &deIifufpenfopendeiiaunofafciculo cum
aceruati ramulfdi fronde Si fiori, Si frudfnel pandamento turgefeente,
cum pra:politaillaqueatioue,&in uno & in laltro annido.
Sopra il mediano curuamento fotto la proiedura del labro era affi¬
da una tella di feniculo cum il mento ridudo in fronde mordico dj uno
jìpunculo perequale emanaua Iaqua della fontana per artificio perpc/
tua in la fubieda concha.
Nel Patoredunquedi quello uafo promineua uno pretiofiflìmo md
ticulo,mirabilmente congeflo di innumere gemme globofe prettamente
una ad lai tra coaceruate,cum inaequale,o uero rude deformatura, lepidif
lìmamenteilmoticulo Icrupeo rendeuano,cucorrufcatioediuarii fulge
tridicolore,cum proportionata eminétia. Nel uertice.o uero cacuminc
di quello monticulo,nalceua uno arbufculo di mali punici,di tronco,o
uero llipite & di rami,& Umilmente tutto quello compofito di oro pradu
cente.LefoglieappofitiedilcintillateSmaragdo.Glifrudi allagranditu
dine naturale difperfamentecollocati,cum il lìdio doro ifchiantati larga
mente,& in loco degli grani ardeuano nitidi!!) mi rubini,fopra omni pa^
ragonionitidilììmidicrallìtudinefabacea*Polcialo ingeniofo labro di
q uella inextimabile fadura & copiofo ettendo del fuo difcorfo
imaginàrio hauea difcriminato,in loco di Cico gli granicum
tcnuilfima bradea argentea. Oltra di quello & ragioneuol-
mente hauea fido & alcuni altri mali crepati, ma di
granelaturaimmaturi,ouehauea copofìto cum im¬
probo exquifito di cralfi unione di candore orienta-*
le. Ancora Alertemente hauea findo gli balau
(li fàdi di perfedo coralio in calici pieni di api
ci doro. Vltra di quello fora della fum-
mitate del fillulatamente uacuo llipite
. A ufciua uno uerfatilc & libero fly—
lo,il cardine imo delqua
le,era fixo in uno ca¬
po peronato, o uc
ramente firma
tofopra il medio
dellaxide. &afcendeua
per il pernio & irrflobato trunco* -,
Ilqualcftylo fermamente infoco uno confpicuo uafodi Topaciofu^
fteniua,di antiquaria formala corpulentia ima delq uale era lata,cum tu.*
miduiefcindulecindo nellapcrtura mirificamente di una coronicetta,
fotto laquale era una fafciola iclauftrata dunaltra fubiecta. Nellaq le liga^
tura,in quatto acquaie diuifione,appa&i erano qtro alati capituli di pue
ruio cu qtro follati fìpunculi negli labri. Da pofciailrefiduofiacumina
ua dua tato,qto la ima corpulétiain una obturatioe fopra Iorificio di una
luerfafogliatura.So praIaqle fupappofito era uno altro uafculo qficircu
lare proteso di uno fubtiliflìmo fogliamento & coro incette & artificio
fio onficio.Dal fondo di quello,principiarlaunacauda florea di uno Del
phino alq uanto al gracilamen to del fubftituto uafo copulata, Se diicende
ua cum il capo pinnato di fronde fopra la circundante cinttura oue affi*
xi erano gli puerili capi.Etcum moderato gibo, o uero repando prope
el capo & pandante uerfolacoda,eleganti(Tìmeapfe formaua^Et tutta
quella procliuula parte,cum exquilìta politura idicaua exprelfo di opti-
miliniamentù . c .
Tale uafo fupremo collocato,tanto perfettamente fuefabreratto,che
quandolabigaeramota, illlylocum il uafo commeffo gyraua e intor
niando Se fundendo laqua fora del contento dellarbore , & aftirmantile
le rote ceflaua il gyrare. Et per quello modo péficulai che il trochilare luo
hauea la uiolencia da una delle rote,continente unaltra denticulare uerfo ,
il fu.lo uerfatile.ilquale hauea gli receptaculi degli dentg&moueua il Itipi
tedel uafo.Le rote erano femicoperte,da una alatura quali appareuano
due ale palfe,unade quiSdaltra deli,cum alcune Scylle decorate. Que-
llomirabileoperamento dinantia qualunque difcurrendo.humcfatte
le mane Se pofeia il uolto,de inopinabile fragra tia tutti olidi effetti, le ma
no confricalTimo,chemai tale,netanto odorefe offeritte adgli mei fenfi.
Et per quello modo Ieaptiffìmepuelleilconferiuano.Dunquecum tale
afpergine della odorantilììma aqua irrorati, Le herile feruitrice cum fin^
gulare dimonllrationedi benignitate,uno fcypho doro olferitteno,cum
ilquale primo la fuprana Regina cum precipua affabilitate tutti fallitati,
ildolciflìmo nettare bibe, Etfubfequente per ordine luno cum laltro
cum riuerente Se gratiofe Se mutuehonorificentie nui folemnemente be-
uelèmo .Optitfta claufura Se Sigillatione di tutte le riceuute Chanceuma
ti &fuauedegullatione
Poliremo tutti gli ridolenti fiori furono diligentemente lcopati ,&
tutti recolletti Se indeafportati,ilfilicato rimanete nitido Se elucificato,
quanto una nitella di terfilfìmo fpeculo,deglicircuallanti afpetti, Sege-
melullranteaemulo,&fedédo ciafcuno al deputato loco, La Nym
phadellafontana fe difpartite. Nouiflìmamente lama-'
gnanima &excelfaKegina,ordinoe defubito una
'V
inuifitata Chorea,o uero ballo ,fo pra gli diaf
prei quadrati,cumexatto artificio per
finiti,terfi.&illuftrati.apprelfo li
mortali tale cofa,unqj ui-
duta,ne excogitata»
POLIPHILOSEQyiTA’NARRANDOOLTRATAN
TO CONVIVIO VNAELEGANTISSIMA COREA CHE
FVE VNO GIOCO . ET COME LA REGINA ADvDVE
PR AESTANTE PVERE SVE IL COMMISSE.LEQVALE
EL CONDVSERON ADMIRARE DELITIOSE ET MA¬
GNE COSE,ET CONF AB VLANDO EN VCLEATA MEN
TELA MAESTRORONO COMMITANTEDALCVNE
DVBIETATE.FINALITERPERVENERON
AD LE TRE PORTE.ET COME ELLO
RIMANETE NELLA MEDIANA
PORTA,TRA LE AMORO'
SE NYMPHE.

ANTO EXCESSO ET INCOMPARABILE


gloria & triumphi,& inopinabiletheforo, òc frugale de'
litie,&fumme pompe,& folemne epulo,&lauti{fimo ÒC
fumptuofo Sympofio, di quella foelicifiìma &opulen-
tiffìma Regina recenfito,fi io diftinda òc perfinitamen
te la fua precipua dignitate non haueffecondignamen.
te expreflfo,No fé mirauegli dicio la curiofà turbula,Imperoche qualun¬
que di acuto ingegno &expedito,& di prodiga òc fertili (lima lingua orna
to òccopiofo ad quello enucleatale coadunatamen te potrebbe Tariffare*
Mamolto meno io che continuamentepatiuaper qualunque intimala
tebra del mio inferuefeente core,la indefinente pugna, quantuq ue abfen
te di madonaPolia,di omni miauirtute occuparia òc depopulabonda
predatrice. De fora le molte miraueglie,di precellentia inaudite di diuer
lìtate,cofe infuete òc diffimile,inextimabile òc non h umane,Impero allu'
rinato &tutto ^qualmenteoppreffo peromni mio fenfo,dillrado perla
fpe&atiflìma uarietatelaexceffiuacotéplatioe, di pudo in pundo io no
lo faperci perfedamente defcriuere,ne dignaméte prò palare .Chiunque
cogitareualeria il richo habito &:exquifito ornato, òc curiofiBìmo culto
la perfeda òc ambitiofa òc falerata bcllecia fencia alcuno defedo. La fu ru¬
ma fapientia.Ia Aemiliana eloquentia. La munificentia piu che regia.
La preclara difpofitione di Architedura,& la oblìi nata Symmetria di
quello edificio perfeda òc abfoluta. La nobilitate dellarte marmoraria.
La diredionedel columnamento. La perfèdione di fiatue, Lornamen'
to di parieti ,La uariatione di petre,Il ueflibuloregale,ampliflìmope'
riftylio, Gliartificiofi pauimenti, Chi crederebbe di quanto luxo òc im'
pendio ornati & (Irati di predo fidimi periftromatidlfpatiofo Se alto atrio
interiori.&ambitiofiffimiTricliniiinteftini Cubili.coclaui. BaInei,Bi>
bIiotheca.& Pinacotheca»& richamente cum maieftale decoramento dif
pofiti,& folemnementediftributi,
Conceptabuli capaci& mirifici diarte & credibileimpenfà.cumexi
mialaude del prajclariifimo artifìce,omni partitioe delegante couentio-
nedegli egregii liniamenti meritamente comprobata,Mirai dapofciacu
(ìngulare uoluptate una laquearia contignatione fummamente fabre do
cora,in u na aequabile planitie fubtenfa di pare Se comparatioe prilla, ren¬
dala uno fuperbo coelo,cum difpofite interuallature di multiplice defor
matione,cumtirata Se adlibellatadimenfione.cumnobile compofito le
areo le infèpendo,cum prompta eminétia.laquale era di coroniceo linia-
mento debitamente deornata, cum fafceole. gulule Se o uiculatura.bacce
o uero frufti di rofe aequabilméte infilati. Et foglie di acantho per gli an-
guli dille quadrate Se quadragulate areole Iambente.Cu exafte rofe cu ge
minato ordine di fogliatura. La intima minore, cu requifìta intercape-
dine,tutto pernio & gli finuati.amagioreexpreflfo, Omni cofa inueftite,
o uero inaurate di optimo &colluftrabileoro,&di fìniftìmo Se di ellefto
Cyaneo coloratone. Cu uarie altre figuratone,dii ornato comparile di
liniamento,cedaquiuidunqueiltrabeato di Salauce Re degli colchi.
La uoluptuofaamcenitate pofciadegli ordiati Viretii Pomerii,Se irri¬
gui horti,fontane urne,cum rimili correnti in marmorarii clauftri.de in>
credibile fàft ura co ntente,& fepte*Herba rofìdafempre frefcha& florige
ra,&auredoIceathue& ueriferiuenticum uario concéto diauicule. La
pura ferenitate, Se perenne temperiedel coelo ècfaiubritate di aure liberri—
mo Se puriffìmo.Non petrei lochi.no faxofi.no abfterfi di affidili Se prui
noli uenti.ne del intemperato Se urente Sole ufti.M a cum tempo facile Se
benigno illuftrati,&cum moderamine Se mediocritate finceramente per
iocundi, Gli campi fèrtili Se di omni bene icultamente feraci. Aprici col
li/rondofi Se frefehi bofchetti.cum fpefle umbre amami.
• Dapofcia la inextimabile fupelleftile, il prompto famulato Se mul¬
tiplice,& elegante minifterio.La uaria iuuentute cum la aitate adolefcen-
te.La prsegratiftìma prafentiadi puelle atrienfe.aulice.cubicularie, Se re¬
gii mancipii.il uenerando Semaieftaleconfpefto.cum piu uago Se deco¬
ro ueftire& egregio ornamento,& cum probata Se lepidiffima uenufta-
mine,quanto mai che alcuno ilpoteflè fentire.ne indicare.
Dunque ad tante infinite diuitie.fupreme delitie. Se imenfo theforo,
nonfe iafti Hircano Pontifice. Ne Dario» Ne Crcefo. Ne qualunque
Humana opulentia & conditione,Ecco adunque in quella parte opera¬
to altro non po(To dicio commodamenteconcliidendo dire. Si non che
io ftaua infenfato ,& di ftupiditateamente,Ouecommoraicumfum>
ma uoluptate, fenda fàftidio delle prafente cofe ne cum fatictate di quel¬
le, Ma fopra tutto oltra quello che io ho dido era fora di me ruminando
quale fato ad quelli beati lochi mecodudo hauede&deftinato.Ma po-
fciacheculìmeritrouai,&in tataaccumularìonedigloria,&lìto landò,
Spatria foelice, & di beato obledamento,&aI frugale & triumphante co
uito,QuilenunquefèceClodioTragcedo,n5 fubiedoalla Tapulla ne
Licinialege,cum moderatafatietaterefedo. Et niente meno per le regie
fponlìonedi fàuorirealmio amorofo optato,non uanamente afficurato
mecolblai,occulilIìmo tenédo tufo che finaad hora mi fude occorfo èc
an teobiedo,& di tutto dilli bene alla fortuna,cum gau diale lartitia
Perlaquale co fa ad maio re obftentatione uolendola excella Regina
oltralantedidecofe dimonflrare lo excelfo & la fuperantia di luniuerfo
in tutte excellente & rari Ili me magnificétie,Sedendo ogni uno ad gii lo-
chi fui,dopo il miraculo dii fumptuofamentecon uiuare.Sencia protra¬
la mora ,ordinoe uno fpedando ioco.digno no tanto di intuitione,ma
di alterno memorato.cheetiamfue una predante Chorea, o uero Ballo,
cum tale procedo & modo ♦
Per laido ne delle cortine introroiio'trenta due adolefcentule. Delle
quale fedecierano di panno aureo (ma odo uniforme)ueftite.Pofcia una
di quelle lèdeci ueftite di oro,di habito Regalefueinduta,8c unaltrainue
ftito di Regina,cum dui cullo di della rocha,o uero arce,Dui Taciturna
li,o uero Secretarli,& dui Equiti,Cum parilitatedi numero erano uè-
(lite odo di panno argenteo, cum il magiftrato medefimo. Tutte que¬
lle fecondo il fuo officio,culi fe difpoferoncollocantefefopra gli qua¬
drati del pauimcnto ,cioe fedeci uellite doro da una parte ,&federi dar
gento dalaltra oppolìte.
Le mulice So natrice incominciorono a fonare cum tre inlfrunicnti
di temerariainuentione,molto concordi &infemepardcipati,cumfua
uiffìmaconfonantia & intonata melodia. Al menfurato tempo del fono
{opragliquadrati fui,fecondo cheimperitauailRe,femoueuano leco-
rigiante& Delphine Petaurille,cum decenti dime reuolutioneel Re ho-
norando& laRcgina,faliuano fopralaltro quadrato.fada una predan¬
te c5dnetia.Il Re dellargéto(rincomiciato il fono da capo}c6medea ql-
Ia chedinartd alla Regina daua,cbead rim pedo di qlla fe ponefle.Qiie-
Hacu qgli medelìmi uenerandi ge(lipcedente,fece la fua cotinétia & liete.
Per qlto culi fado ordine,fecondo la méfuratióe del tepo mulicale culi di
loco fé mutauano.o uero perfiftendo continuo fopra il Tuo quadrato bai
lauano dummétrecheimpulfe.o uero prehenfe fepartiuano,cum uifio-
ne Tempre del Re* Si il Tono cóteniuauno tempo.q nelle uniforme odo
confumauano quel tempo in franilatarfein altro quadrato.Non potea-
no retrocedere,iì non meritamente per hauere immune falito fopra la li¬
nea delle quadratione,oue fàceua refidentia il Re,Ne redamente proce¬
dere nifi per linea diagonale»
Vno fecretario & uno Equite,in uno tempo tre quadrati tranfiuano,
il Secretano per linea diagonale,lo Equiteper dui aequilateri redi & uno
dalla lineadeuio,& per omni lato poteano tranfferirfe.Gli Cuftodi delar
ce molti quadri redamente ualeuano & licenteméte trapaflàre. Dique in
uno tempo poteuano discorrere tre,quatro, o cinque quadrati, feruando
Iamenfura.Sc feftinanteilgrado.il Re poteuaafcendere fopra qualequa
drato,nonimpedito,o uero cum praefidio occupato ,anci poleprehende
re,& egli interdido il quadrato,ouealtri poteno/alire, & fi cafo egli fufle
opportuno e che egli cedacum admonitione praecedéte.Ma la Regina p
omniqdrato delfuo colore oue primo fermoe la Tedia. Et bene e che fem -
pre propinqua fegui dognilato il marito Tuo.
Qualunque fiata che gli officiali di limo Stdilaltro Rege,ritrouaua
uno deialtro fenda cuftodia & praffidio,il faceano pregio ne,& ambedue
bafiantife.el uido fora ufciua, Per q uefto tale ordine feceron uno celeber
rimo ludo in una Choreaelegantiffima,ballando & feftiuamente iocan
do,cum lamenfura del fono,per modo cheriftoe uincitore quello dellar
gento cu alacri tate folacio & plaufo. Quella talefolemne fefta duroe per
gli contrafti,fuge,pr<efidii,per tempo di unahora,Cum tanto menfura-
tecirculatione,riuerentie,8cpaufe,&;modeftecontinentie,chetanto dele
ftamento meinuafe.cheio non immeritamentefufpicaiallefupremede
litiedeifummo Olympo eftererapto,& nouiffimafoelicitate.
Terminato il primo ioco in bailo.tutti al fuo ftatuito quadrato reitero
rono*Et cum il parile modo.quale feceron in prima,cufi la feconda fiata,
tequalmentead gli lochi fui ordinataméte ritornate. Le fonatrice ftringé
dolamenfuradeltempo,cufiglimouimenti&geftidegliluforii corigia
ti,piufoIicitamétefemoueuano,Macumilfono feruato il tempo, Cum
tanto aptiffimo modo &approbatagefticulatione &arte,chenon fue op
portuno,dire alcuna cofa,Ma bene perite ledamicelle.cum le fue co pio¬
te trece.foprale delicate fpalIeeffufe,pendeuanoinconfìante,&pofcia Tv
praeldorfo fecondo ilmoto refu Italiano,Nel capo innexe cum Corol¬
la di olente uiole.Et quando una era capti uata,leuate le brace conuerbera
uano unapalmula cum lai tra, Di quecufiludendo & corigiando.riftoe
la feconda
la fecondafiata limatore ancora il primo.
Nella t ertia chorea tutti ad gli lochi fui regulati Se diflributi, piu anco
ragli muficillrinxeron la menfuradel tempo, cum il modo Se tono del
excitante Phrygio,Quale tonatile unq Teppe ri trouare Marfyasdi Phry
già.Hi Re ueftito di oro mouere fece,quella giouenetta.chemate alla Re
gina ftaua/oprati tertio quadrato.redo {cedendo nel primo tranfmigra^
re. Per laq uale cofaimmediate fé uide unapugna,uno torniamento, tan¬
to deledabile,cum tanto prilla Se Tubi tanea uehementia, cum inclinarfe
fina in terra.facendo polcia uno repente & torculario falto,& quale Mym
phuriotornatorio,cumduereuolutionenelaere,una oppofita ad lai tra»
Et poi fenda mora,pofto il pede dextro ad terra.tre fiate rotau afe. Et poi
fubito labro pede,al contrario intorniaua, T urta quella adione ad uno
tempo confumauano,Tanto accommodamente, Se cum tanta agilitate
che nien te fo pra,Cum le fue profonde inclinatione & compofite uertigi
ne Se facile faltatione,cum uenulti gelfi,qUanto mai di tale Se fimigliante
co fa fé uedelfe,nc unque fpedare (e potellè,ne mai tentata. Ne unque Iu^
na cum Ialtra era impediméto, Ma chi era apprehéfo dal prehéfore in im
ftanti datogli il moftulento bafio,del ioco Tene ufciua,Etquanto minore
numero iillaua}tanto piu uedeuaic u na lepidi Ili ma folertia alla deceptio
ne di luna allaltra. Tale digno ordine Se modo da cialcuno fenda, defedo
fue obferuabile,quantunque breuemente feftinata la menfuratione delie
dode Se prillante muficefe praeftafTe,Incitantenon meno;ancora ad tali
mouimenti tutti gli aftanti,per la Con uenientia della confona harmonia
cum lalma maxime& prccipuaméteeflendo quiui in fummo Seconcor
dante confenfo dilla Eupathia degli difpolìti corpi. Per quella tale ragio¬
ne della potentia di T imotheo folertifomo mufico.io caldamente penfai
che egli cum eifuo canto Io exercito del magno Macedonico ad reaflfu>
mere larme uiolentalfe,& pofeia refledendo la uoce Se il tono,neglede le
arme tutti ceifabondi prouocare. Di quello tertio ioco laucfhta doro in
forma regiagloriofamente triumphoe.
Celebremente cum extrema lafotia Se maximo folatio dunque termi
nata q uella iocudi Ili ma feda,tutti fe pofeno ad federe. Etquiuifactomile
ilare ,6c dinanti la ueneranda Sede della fua Diua maiellate feci profonda
riuerentia,8tdecentementegenufledendome,cufimidixe.PoliphiIeho'
ramai poni in obliuio gli preteriti &occorfì cali. Se dindi gli fallidiolì co
cepti,& il tranfado diferime,Imperoche io fon certa,che al pradente pie¬
namente feirellaurato.Dunque udendo tu nelleamorofe fiamme di Po
lia intrepido profequire,conueneuole cofa arbitro,che per quella recupe
ratio ne uadi ad tre porte,o ue habita lalta Regina Telofia, Nelquale lo co
(opra di ciafcuna di quelle porteci fuo titulo & indice annotato Se inferi'
pto uederai, Accurataméte iegilo, Maadlaopportunitatedeltuo guber>
no &munitnine,io ridarò di tante mie facete & herile pediflfequedue, Le
quale exercite ilio' tutiflìmo conducerano,& indiuidue commiterano.cu
tato animo perciò ua&cumfirlicefuccelTo.Etincontante cum regialar
gitateedudo uno annulo aureo dillannulare digito ,cum una petra An-
chite,Tolli'queftodicendo,Ettecoinmemoriadellamiaamicabilemu-
nificétiatato riportami»Adqueftaexhortatione&pretiofo dono,io qua
fi Amphafìaticodiuenuto,nonfapeaper certo cofa alcuna xquiualentc
che dire,ne regrariare. Ma ella benignamente auidutafe matro nalmente,
&cum unagenuina pra:ftantia. & cum grauitate maicftale,ad due piarla
re&infignepuelle,lèuoltoe,alfuo Imperiale throno propinque aflìftri-
ce. Ad una che al dextro lato fedeua imperitante dixe.
^ogiftica farai tu altra che andarai cum il noftro hofpite Poliphilo-Et
cum fando religiofo Se uenerabilea&o/e uoltoepofeia ad lato finiflro di
eendo.Thelemia & tu parimente an darai una cum elfo, Et ambe d ue dati
gli ad intendere Se chiara notitia in quale porta el debi lui riftare.Dunque
PoliphileadunaltraKeginamolto iplendidaSc uenerabondate apprae
fenterano.Laq uale fi ad te benigna Se frugale fe praftarae,beato farai. Si al
contrario,difcontentofarai.Nientedimanco nel fuo uolto la poleconv
prehendere niuno,Perchealcuna fiata cum patricia Se genuina urbanità
te &cum lepidilfima iucunditate,effa fe dimoftra.Tale uolta fuapte tetra
maligna,&afpernabile,cuminftabileicurfione. Quellaecheterminaci
tutto.Et per culi fàdaobfcura conditione,non immerito ILeginadeno-
minataeTelofia,Laquale in tanta fafta&opulenrifiìmamanfione no di
mora,quale hora manifeflaméte me uedi inhabitare. Voglio pero che tu
fapi che il fummo Opifice, ne la ordinata natura no ti poteano predare
maio re thefo r o ,ch e per u en i re ad q uefto mio diuo confpe&o & largami!'
nificenria,Diquelartificiofanaturano ualeriadi accumulare maiore di
uitie,che obtenire,& lamia benign agrafia cófequire,& participe effere di
tanto bene.Ondecufi comeexquifitaméte teliceexilHmare,cheunque
al mondo tanto theforotrouarefe potrebbe, ad comparatione di quello
che in me ueracemente fe troua.talento coelefteobtento dagli mortali-Ma
la Rxgina Telofia mane innubilantelocodilatebra.&ilfuodomicriio
ha gli afpiramenti obftrufi, Perche quella cernere per niuna licenria con-
fènte,quata Se quale fia la bellecia fua ad gli homini. Perche no lice, ne per
melfo e ad gliochii corporali diua formofitate debbi apparere. Et per culi
fàda ragionecaeco peritalo effèdo dei fucceffo fuo.Ma cum mira obfer-
uantialètranffòrma uerfipelle &moltiforme,no defideratauolédo prò'
palarfe, Et'quado leueterrimeporteti ferano referate,in ciafcuna din an ti
agliochii tui futura fapprafentara,& tamé no la cogno fcerai,Se noalqua
to la moderatrice prudentia a:mgmatice,& cum redo& (incero iudicio
la uide,& piu praefiolaconfidera.Perchedi habito & diafpedo ambiguo
fe tramuta. Et per quella ancipite animaduerfione,lhomo faepicule del-
lexpedato remane fenda emendationedecepto.
Quello dunque Poliphiie che quelle mie d ue cofignate,& credite fan
dulie fuggerédo ti fuaderano,& in quale porta douerai in trare, & remane
re,& quale diquelle piu te piacerà intendere & aufcultare potrai per el
. mio exceilen tiffimo & gratuito dono & praftata Iicentia liberamente af-
fentire.perchequeftedi quella alquanta notitia tengono,Etpoi dido fe¬
ce nuto alle d ue,Logiftica 8c Thelemia,Iequale fenda praeftolare fe fece'
ron humilméte ferue.Etio allhora in ado,che parlare,non audeua n e no
fàpea ad tata fublimitatedi prxfentia.la regratiai del fuo grade munificio.
Le due comite delegate,me feftiuamente cum domeftica promptitu»
dine&gefti uirgineiprehenferon,lunaper lamano dextra ,SdaItra perla
fìniftra,& precipuamente dalia Kegina primo,& pofcia da tutte riueren
temen te obtenta la iicentia ♦ Fora per li medefìmi Siparii Se porta egrettì,
Auidoancoraio&inexplebilemeriuoltaialla fpedatiflima porta per-
fpeculare integramente lartificiofo paliatio,admirabiIe di arte edificato-
ria&perfinito, La fubtilitate della quale opera imitare per niuno ualido
excogitato degli mortali potè niuno,Imperoche fufpicaua decentemen-»
teeflfafagace naturaquiuiadadmirationetante delitiedel fuo iperceptibi
le opificio hauere fingularmente fido,ad com moditate, ad ufo, Se ad gra
tia & ado ria aptiflimo,& ad la peren aitate fermo & conftante,& d ura turo
exiftente. Per laq uale cofa exceflì uamente uolentiera alquanto di moru¬
la harei affermatome,ma fedario le dudncedeftinate,&mie conforte, io
non potei, Vero che in uno ocyttìmo furare di ochio.nel phrygio,o ue-
ro Zophorodielfaportauidiannotato tale infcriptione. OTHE $Y£ E~
Q2 OABOS*
Et quanto checum gli prseftiflimi fenfi poti trahere,tanto pragratiAl¬
mamente acceptai in etto tranfito extremo diledo fumendo, quanto che
adire e incredibile. O felice dunque chi in tale loco fempre conceifo gli
fotte edere patritio,o uero inquilino*
E (fendo nella coclufa Areadel Naranceo fepto peruenuti,Thelemia
cum fingulare affabilitate mi dice,Oltra le praecxcellentiflime & miraue-
gliofecofe,chetu hai PoliphiIemirate,ancoraquatro admirande ti retta
di uedere,Etal finiftro Iato deiincomparabile pallatio in uno fpedatittL
mo uiridario me condulferon di maximo exeogitato de impendio,di
- h ii
cempo,&difubtìli{fimò artificioJlqualedi ambito &continente tanto
quanto era quello,oue Aaua la maiefiale refidentia,Circuncirca cohaeré^
te ad gli alameli ti protendeuano accommodate capitile hortenfe, In le-
qualein loco di uirentia,omni pianta era di purgatiffimo uitro, egregia^
mente(oltra quello che fé poleimaginare Se credere) into piati buxi, cum
gli Air pi doro tale materia co nduda.Traluno Se laltro degliquali alterna
ua uno cuprefio.dui pafiì no excedédo lafuaaltitudie,& degli Bulli uno.
Keferte pofcia di mirabile findo di moltiformi fimplici,cum elegantifiì
ma feda dilla natura, Se cum iocundiffime deuariateforme di fiori cum
diAindo coloramine& pregratifiimo- Lapianatura labiale dello hiato
quadrante delle quale capfelie,o uero altane,o uero delapcrtione, era fub
coroniceata di oro cum fubtilifiìmi liniamenti perpoliteSeornate,Le fa-'
ciedillequaledipialleuitrinenelintimo deaurate,&cu myrifica graphia
tura di curiofilfimo hgloriato,belliflime extauano.circunclufe dialueo-*
li aurermordicamente quelle cotiniuano cum lo imo foccolo Ieuato fex
tanteJl fepto ambiente dii uiridario cum difquifita dillantia, era cum co
lumne uentriculate della didamateria,inueAite di florigeri conuoluoli,
di tutto expreflo,& de qui Se de li extauano quadragule doro Ariate, Se da
una alialtra in archuaua,cumrequifitetrabe,& Zophoro,& coronice,cu
debita proiedura fopra il capitello uitrino della rotonda Jlfolido della-
qualefubiedo ad gii uolubili,erafindo diafpro cum multiplice colora-
tionecoéunte &illufire.Gliquali uolubili dalfodo proportionatamen-
tealquanto erano fubleuati &: euulfi. Le fauce degli archi erano obllipate
di Rombi uitrini purgatiffimi, uno Triente il fuo diametro,trabinati ca
naleoli fimiglianteméteinclauArati Se circunfepti cum diuerfaenchau-
Aica pidurationead glifcnfi peracceptilhma.
La area ancora tutta era Arata di rotundatione uitrinule,& altre conue
nienti Alme figu ratio ne,ad fuprema grada,cum mutuo confenfo,& Aabi
le cohsefione.cum precipuo collufiramento gemmale, fencia fuppofita
adulteratione di fogIiatura.Sopra glifiori fpiraua una precipua fragrane
tia da uno illimento, perundi Se ro fidati.
Peritilfimamentequiuiladulciloqua LogiAicafece alquanta narra-
tione,phyficulabo nda Iaudaua la predante fadio ne, Se la nobilitate del¬
la materia Se arte Se inuento. (Qualenonfe trouarebbe in Mudano)&
uituperando la flanatura. Et dixe,Poliphile,afcendamo qAa excellentif
lima fpecula,propinquaal giardino.Etrimanédo giu Thelemia,per co-
chleata fcanfione.nella fupna parte cozequata alacraméte fali demo. Oue
mi monAroe, cu diua facudia uno horto di Iati dima circuidoe,in forma
dedudo dedifcolo Labyrintho intricato. Et gii circularimead no calca
bili,ma
bilama nauigabili .Impoche in loco dellegrefiìbile ftrate, correuao riuu
lidaque. Ilquale myfteriofo loco erade fe agro falu bre&di glebe falicc
amoeno ferace,uario di om ni copia di fuaui firudi referto, & di exuberan
tia di fonti ornato,& di ornili florulenta uirétiaiocudo,diomni folacio
diffufo Sedi maximo obledaméto.Etdixe.PenficuIo io Poliphilecbedi
qfto miràdo fito no intédi la forte códitionata fua. Attédi.Chi entra.Nó
poleretrocedere. Ma come manifefto uedi qllefpecule&indi&qndidi-
ftribute/ettecircuitioneuna dalaItradiftano,Etil dàno extremo che for
tifcono gli Itroeunti qfto e che in qlla fpecula cétrica nel patore hiato del
Tuo igreflo uno mortifero draco uoraciflìmo 8duifibiledimora. Et qfto
c dano fi (fimo in una parte,& nellaltra quiete,no lo potere uidere, & extre
mo terribile nolo poter uitare.IlqualeSineligreflo Senelprogreflo doue
lui acafo & ftatuito uole,deuora gli itrogreffi.Et fi tra una fpecula Se lai tra
non gli occide,pafiano fecuri tutta lafeptenariacircuitione fina alla fpe>
cula propinqua*
Dunq; qlli che qui entrano p qlla primaTurre. (Mira il titulo digrae-
caannotatióefcripto&accuratiflìmo péficula^AOZA KOZMIKHHZ
P 0M$0 A Y£.)uano cu la nauiculacu alueo fecondo,^: fenciacura alcu
na&faticaglifrudi& fiori cadenonel fcaphidio,&cumfummopiacer
re & gioco per le lètte riuolutionedifcorreno,finaalla feconda fpecula.Et
confiderà Poliphilequanta chiareciaedi aere in quello exordio, finaalla
mediana fpecula accrefcendo,& dindi paulatinamente circa il cen tro de'
crefcente feinfufea tetro & illumino.
In qlla primaria torre,pfidente habita «ternalmète una piétifiìma ma
trona,& benigna largitora, Dinàti allaqle ftabiliflìmo (fa una ueterrima
& fortitia&promptuaria urna,ornatadi fette littere grasce come uedicufi
©ESPI O N ftipata di fatali nielli,& ad gli itroeuti a ciafcuno lepidilfima
Se munifica uno di qlli dona/encia rifpedo di codinone, mafecodo che
occorre la eucnticiadifpofitióe.Quefti recepti forauenédo icominciano
anauichare nel labyrintho.fepiti gli meati di rofe Se arbori frudigeri-Tràf
adad unq; la prima Ioga circuitioe delle fette reuolutióe di A riete ad la ex
tremacaudapalfatiiepuenédoallafecodafpeculatrouào innumerepuel
le di diuerfa códitióe,Leqle a tutti gli domàdano la ofìéfioe degli fu i meE
li,Se monftratolo ad qlle. Elfe peritilfime cognofcono il ppriato Se difpo
fìtomelio,Et qlloamplexantilohofpitelaccej^no,&fecolenuitano,Le
altre fette circuitioe puagare,& fecondo la fua iclinatapmptecia,Etcii di
uerfoexercitio idiuidue gli coduce fina alla tertia fpecula. In quello loco
chiuoIepfeuerareculafuacomite,qllanunqelloabandonanelalfa. Per
chequiuialtre piu uoluptuofe damigelle trouano,& molti repudiano le
h iii

I
prime, & ad qfte adherìfcono. Dique partétìfe da qila fpecula fecuda,pue
nirealla tertia.trouano laque alquanto contrarie,^ fa minifterio di remi-
gare. Aduentatiaila tertia & giunti,& de qui facendo difceflfo uerfo Iaquar
ta,trouano laqua piu cotraftare.qtuq; in qfti fette obliqui corfi,fi ueda gra
de & uariabile & incollante diledo .Peruenuti alla q rta fpecula, A ltre gio
uenette trouao athlete& pugnatrice,Et qfleexaminati gli primi melli,tra
heno gli amicali al fuo exercitio.Et qlli che no hano la fua cofimilitudi'
ne,Mearepmeteno cu lefue.Etin quelle circuitionelaquaancoratroua-
no piu obftate,Ouebifogna maiore ftudió & erunale fatica di remigare.
Alla qnta fpecula applicatila trouano fpeculabile,nella quale cotem
plano,quato e bello il fuo fimigliate, Et cu qlfo periocundo & optatiffi-
mo obledaméto.nellaméteferuabondicu piu laboriofo fucceflo paca¬
no. In qllo loco fi difcuteenucleataméte qllo motiuo &aureo dido.Me'
diu tenuere beati. Non iiniale,non locale. Ma temporaledi quello palio
& termine,Ouecum lineerò examine il medio fi difeerne cu chi fe ha co-
iugatola foelicitate.o beatitudinedingegno,o uero di copia. Laquaie no
fcco hauendola, negli fequenti meno quali ualeno aquillare.
Facédo dequi comeato,iaquepgliamfradicirculari federe alquanto
{cominciano il pnice corfo uerfo il medio fìnale,&cu poco,o uero fenza
remigatioefono ded udialla fexta. Quiui tro uano elegate Matrone,cum
ccelibi & pudichi afpedi.itenteal diuino culto,Per lafpedo diuo delleq^
le gli hofpiti capti nei fuo amore,il prillino danado& couertédoin nau
fea.cu qfle fano quieto comercio,&pacato trafito le fette riuoiutione.
Tranfade qftep le fequéte,cu fufeitate di"aere,cu molti l'cómodi&eru
nolo uiagio,molto curriculo ppédono il craietìo. Perche piu che la riuo
iutione degli meati fe approxima nella figura alcentrovato fono piu bre
uicule.Et tanto piu fi dilcorre lapfi cu inefficace celeritate,& cum lubricc
ambage.nel uoragine della centrea fpecula, Et cu fupremaafflidioe dani
mo per reminifeétia degli belli lochi & foderate relida. Et tato piu che co
gnofeono no potere ritornare nei uoltare la prora della fua carina, Perch
cotinuamétealla puppa.fono le prore degli altri nauati. A ccedédo ama>
io re penail titulo fpauentofo fopra lo igielfo della mediana fpecula, cum
taieatticoexprelTo.0FQNAYKO£ A Y£ AArHTOS.
Etqui cofiderado ildifplicibiletitulo.fono moeréti qfi dielfereintrati
in tale labyrinthofo pomario, Aduegnia che in fe tate delitie copraffiéda,
& ad tata miferrima &ieuitabile necellìtatefubiacc.Surridédo pofciaLo
giftica,theophoritafubiuxe,Poliphile,In qfto uoracehiato fedeunafeuc
ra fpedatrice ftateraria,& degli itràti diiudicatrice,cu seq Iace,libra,& fcru
pulofamétecopondera la adioe.Per laqlealtrondemeglio, o uero pegio
. fortirc
fortirepotriano.Etperchelongo farebbe il dire tutto,aftàiper hora fia il..
narrato,Difcendamo allanoftraconforte Thelemia,Laquale dimandali
do della noftra mora,Logtftica'Ii rifpofe, Non era fufficiente folamentc
alnoftrocuriofoPoIiphilodiuedere,maancora chio liddTecomperto
di quello,che la materia non potendo ire.cum il mio interpretato al me¬
no intendando,eI polli cognofcere. Et ditto quefto,Thelemia dice.
Andiamo afpafifo allaltro giardino.non meno delettofo, de di delitie
confèrto.cheil uitrino contiguo allo alaméto dextro delfuperbo magno
& regio pallatio,Et quiui introgreffi,io rimani! tutto allucinato deexcef-
fiuamentemirabondo diuidereoperaturadifficile,non tanto di fède,ma
di narratione.Ilquale xq incapace era al uitriculato, cu limigliante dilpo
lìtio ne di altane,cum ornatilabri di coronatone laureo focco.exclufo
Io operaméto degli obuallanti parieti & materia, Imperoche di (età tutto
era artificiato excelIentilfime,Gli buxi de cuprei!) fericei,ftipiti & rami do
ro,non fenda interfeminationeaptiflima di gemme,& le buftuarie altane
confertilììme di Empiici della matte inuidi, cu iocundillima florulentia
& delìderatilììma,cum omni exquifitocoloramento, Olidi de lìmilmen
tequali gli altri uitrini,Magli ambienti parieti di mirado opificio &din
credibile impenfa,erano tutti di operiméto margaritale,Quefto e,chetu-'
te le fàcie uidi coperte di Iucidiflìme perle,in uno congefte de coaceruate,
&cum denlàcohaefione.di mediocre crallìtudineinlème copulate. Et di
(opra belliflìmamente,germinando fora delle capfeuarican te de uerdiffì
ma hederaCum la figliatura alquanto dalle perle lubleuata 8c penlile,,cu
gli ftipiti doro artificiofillimamente ferpenti.cum exigue radicule per le
margarite errante,Cu fumma&exquilìtillìma politura, EtBaccedigio-
ielli,innexead gli Corymbi,Cum praticante diuifione,per le quadrangu
le auree capitulate,Cum maieftreuole de requifita fequentia di Trabe, Zo
phoro,&corona doro ♦
Le faciedelle bulle ritramatecum ponto di razzo di hiftoriettedamo-
re de uenatione.in fili doro,& argentei,^ feta,cum tanta acommodillima
pitturano ne fintte,che niente acqbile.il folo della acquatiflima Area,ue-
deuafe gratilfuno di feta uerdigiante uillofo, qle fpettatilfimo prato ,& in
medio delIareaunarotundaclaufulaextaua,cu unaleuatacupuladi uir-
guledoro,Cu multiplicide fiorigeri rofarii ricoperto egregiaméte del dù
tto operaméto.Quafi chio direi,molto piu pacceptatiflimo qfta fattura
ad glifenfi chela uerace.Sottoilqualetettoallaforma ambiéte,erano fe-
dili di rubicondo diafpro,& tutta la interfticiaarea,duna folida rotundi
tate quato il capace ambito di diafpro giallo, Di mixture difcole cofufa-
tnentecoueniendo de in uno coeunte lepidiflimaméte adulterato. Cura
h iiii
tanta colluftrarione.clie omnì obie&o proprio *mulauàno.
Quiui fotto folatiofamente fedendo alquato la facetiflìma Thelemia
ialyratolfe.che feco portaua,cucolica melodia,# 1audita fuauitate Edye
pea incomincio a can tare.Lorigine di tante delitie # lo imperio della lua
Regina,# diquantodecoramento eglieraladolcecomitiuadellafuaco
forte logirtica Mirauegliandome perche Apoline quiui afcoltabondo
no ueniffe, tata era exceffi uà la harmoma prolata di cortei. Dique altro al
prsriente defideratiffimo non harei unquantulo appretiato.Dopo dido
ildiuo poema Subito la Theophilia Logiftica per la mano prehendenti
me, del prartenteloco forameconduxe, Poliphiledicédo. Voglio che tu
fapfertTeredi maioreobleclaméto allo itellcfto lecofeobieaiue, ebad gli
fen fi tato-Per qfto, Fntramo quiui a fatiffare alle due receptibileopatione.
Laqualecum praxrlarirtìmo comitato uicino ad quello uiridario in-*
trodurtìmein uno alrro.Oue mirai uno arcuato areoftylo ,dal Area fina
al fupremo vflexo,partì cinquealti,# tre in hiato.tutto lateritio.Gurn fym
metriato difpiuuio.o uero laxamento,In gyro continuo, T utto belhflV
mamenteinuertito di uerdigianteedera#conte&o, Non apparendo mi
nimo uertigio murale. Et erano cento Archi.concludcuano uno Pome/-
rio fiondante. Per fingulo dunque degli A rchi.era fituata u na A ra di raz¬
zente Porphyro optimamételimata. Et in qualunque fuperartìdeua una
ftatua aurea di Nymphacumdiuo effigiato, Cumhabito uariante,#lo
ornato del capo,# di ado,Cialcuna riuerente uerfo il mediano centro di
quello uiridario
In Quello me io centrico myrteriofameteera fondata una bali di dia-
phano Calcedonio in formacubica.Et fo pra quello nelquadratilecon¬
tento ftaua collocato una rotudatione ,dui pedi aita,# di diametro parto
uno #fcmi,di rubicundiffimodiafpro. Superafiìdeua pofciaad quello
uno Triangulo.per il capto della fubie&a figura,di altitudine parto uno
#fcmi,di nigerrimapetra.Gli anguli delquale T rigono,extendeuano al
limbo del fubiacente Plyntho.Nellaperpolita# expedita fronte di ciaf
cuna,appaga era una fpeftatirtìma imagine nellafpeélo diua,graue,# ue
neranda.Cum gli pedi fopra lo immune dellafigura Trigonia del fup-
preflfo rotundo,di procerailatura,quanto la nigerrima petra, Alla qua¬
le cum il dorfo adharriuano, Cumgli bracini extenfi leuorfo #dextror>
fo ad gli anguli,conteniuano una copia Hipata negli hebetati ,o uero de
cacuminati anguli affixalamulatione degli diti arqta uno pede # fextan,
te,dioro puriffimo.Lecopie.iori.#flatuepra?fulgeuano,cumlemanein
uilupate degli uaganti # uaricofi lori. Per la planitie della petra uolanti.
Etcum habito Nympheo,non humana,ma diua operatura-Et per tanto
quiuicedailSepulchro di Tarinadegli Sacc Regina/
Nella figura infima per fingulo lato cedrale nella piana facia,erano in/
fcalpteiiteregraece,tre.una.dui.&trecumquello ordine. AY2 A AD
T02* Nella circulare mirai trecharadere hieraglyphice perpendicula-
re fotto gii pedi di ciafcuna imagine.Et primo era iprellala forma del So
le. Pofcia fotto laltra uno antiquario T emonc» Vltimo appareua una pia
tina,cum una fiammaintro.
Sopra il porredo dglianguli dellaob
(cura petra, rimando uidi uno monllro
;eg y p tio a u reo} Iacea te q uadru pedo, Lu-
no degli q uali hauea la fàcia tutta huma-
naXaltro femihumana & femibellua.La
tertia tutta belluale.Cu una uitta cifro n/
teambiente,cum duilemnifci contegen
do lorechie dependu!i,Et al collo & pe¬
do fimilmente perlambenti. Et uno per
el dorfo defcendente,Cum il corpo di Le
ena,cum il'uolto al protenfo.
Dunque foprael tergo di ciafcuno,
prameua una malfida Pyra aurea trian-
gulare,finaalfuo fupremo prò pilato, li¬
nee cinque del faciale imo,o uero del fuo
diametro.In qualunque fronte era infcal
pio uno circulo tanto,& di fopra il circu
lo una litera gra?ca. O. Nella laltra facia
uno circulo,& fopra unalittera.Q.Nella
tertia planitie uno circulo,& fopra feuna
litera. N.
IncomicioequiuilaTheophraftaLo
giftica praeconizare &c adire. Per quelle fi¬
gure la coelefte harmonia cófifte. Et aduer
tilci PoliphiIe,che quelle figure cu perpe
tua affi nitate & co niudio ne, lo no praecla
riffimi monumenti antiquarii,& «gypdi
hieraglyphi.gli quali infinuare udendo
tidicono.DIVINAE INFINITAE/
Q\TE TKINITATI VNIVS ES¬
SENTI A E.La ìfima figura alla diuini-
tate e cofecrata,perche dalla unitate e pro^
du&a. Et per omni lato e uiia, Et di qualunque figura c primario ftabili-
mento,&inomnibafi conftante& permanfura. Lacirculare fuperappo
fita e immune di principio,^ di finimento-NelIa planitie circu ferita diL
laquale,quelli tre liniamenti fono contenti,allafpe£to direste di ciafcu-
na imagine.fecondo lafuaproprietateattributo.il Solecum iocundiffi-
ttiajuce, potè omni cofa,& la natura fua ad dio fe attribuiffe. La fecunda e
il Temo ne,cheli prouido gouerno exprime del uniuerfo,cum i'finitafa>
pientia.Il tertio e il uafo igneo,fento dicio una participatioe damore. Et
benché diftinéte fìano le tre imagine,Tamen e una cola infeme compie-^
xa,&fingularmenteamplexada&fempiternalmentein uno conexe,Be>
nignamenteilfuobenecommunicabile,Come poirimare perle copie
ad gli cubiti della figura exiften te. Et continuando la fattilo quia logifti-
ca co nfeq uente dixe.
Allaimaginedel SoIe,nota quella parolagraeca, A AI Hr HTOS, Ad
quella del T emone.Specula quello notato greco, A A 1AXQPISTOS.
Ad quella del foco infcalpto era, A AIEP E Y N H £.Dunque per tali effe-
£ti,fubfidendo fubieótiTono pofcia quelli tre animali al Obelifco aureo
fopra incubante, Che fono di tale figure tre maxime & celebre opinio¬
ne. Et cu fi come la h umana effigie pretta efficaceméteallaltre,cu fi ne piu
nemenòlopinato.lnla Pyrafono tre lati plani limati di tre circuii uno
per fingulo tempo fignificanti.Preterito,prefente,&futuro.Intendiche
niunaaltra figura potè continere quelli tre circuii, Se non in quella in-
uariabili.Et niuno degli mortali cernere potepfe&améte ne uidere ifeme
dui Iati della di&afigura,Saluo uno itegramente,cheeil pfente. Et pero
(àpientiffimamentefurono quelli trecharaótereimpreffe,0 ON.
Per laquale cofà Poliphile,non meaccufando prolixa.maexpeditifiì
ma di redarte in tale narrato. Sapi che la prima battale figura e folo ad fe
eognita,&ad uno tanto humano & diaphana,maad nui non total chiare
eia. Pofcia colui che di ingegno e dotato,afeende fopra,& folerteméte co-
fidera della figura il fuo coloraméto.Indagando piu alla tertia figuraafeé^
deno.Laquale di fuacoloratione e obfcura& obftrufa in quelle tre ima>
gine doro & circumuallata.
Vltimo piu fopra {candendo, Confiderano una figura intrino afpe-
tto,& dindi quanto piual pacuto gracilamento contemplabondi falifco
no,Et quiuiquantunque ìnftru&iffimi,non hanopero altroacquifito,
che el fe uide.che qfto e. Ma che co fa fia.reftano infcii,inualidi,& ibecilli.
Hauendo quiui Logiftica preftantemente gli probatiffimi prece-
pti cum abfolutiffima cognitione deprompti,cumfagace folertia,dal
effufìffimo gremio della natura diuina decerpti. Io incominciai fen-
eia hajfìtametito perfèntirc delledatione'maiore.che qualunque altra mi
rabileopera.cumgliochii meigratiofamente confpeda, Péfitate Lo obe
lifeo di tanto mytterio,cu ineffabile tequalitate datario. Se ad firmitudine
et perpetuitate itegro,folido,& xterno,cu acquario ne di parilitateinfria-
bile,Se icorruptibilepfeuerante.Oue fpiraua fpirito gratiffìmo del coelo,
cuaureinuariabile,In qfto prato circuflorido di largo Se circularefpatio
permanete fundato,Cum fruteti curuefcenti di ornili frudo,di fuauitate
guftabile,8edi omni fallite ftipato,Cuppetua uirentia, Cu diredioe di re
gulato ordine ad uenuftate, Se lepiditate, Se decoraméto difpofiti,Se coliti,
Cu precipuo Audio della natura alla pfedione mirificaméte pdudi, Se
dal pretiofiflìmo oro indefinente colluftratù
Siiendo dunque Logiftica,ambe per le mane tenentime, per Io hiato,
ouero aptionedi uno degli archi,feftiuaméte ufeiflìmo, forala peindio
ne della hfederale co nuallatura,8c progredì dindi,medio di effe co nten to
meante,IaetiffìmamentedicendoThelemia,andiamo hogimai alle ordì
nate porte. Diq ue per la amoena plaga Se patria,cu prompto Se parato prò
gretto procedenti,Miraua il coelo ripurgato da omni fufcantenube,cum
fuaui,faceti,Se peculiari ragionamétiJo che dintendere il tutto delle inex
timabilediuitie,incofiderabiledeIitie, 8e inequabile theforo(Alquale ce
da Ofyri degli dui tépli doro fabricatore,uno ad Ioue coelette, Se laltro al
regio)della Regina Sacratiflìma inexplebile, gli feci tale queftiuncula.
Ditimi beate adoIefcétuIe,fì grato horaui fiala mia curiofapetitione.
Tra tutti gli ptio fi lapilli.che io ho potuto chiaraméte uidere, di grade ta
lento Se ptio imo incomparabiIe8efenciaxftimationepretiofiffìrno iudi
cai.Molto Scattai piuno fueil Iafpide,che la effìgie imprefahaueadi Ne/-
ronetoracata-Ne tale ancora fue il corufcante Topacio della ftatua di Ar
finoe Regina Araba. Ne tanta impenfa erogata fue per la géma,per laq le
proferipto fue Nonio Senatore,QuaIe il fplendéteSe icomparabile Ad¬
amante, di tanta inùifa bellecia Se crattìtudine,che pendeua dalla richifli
ma Collambia fopra il niueo pedo della noftraDiua Regina, che fcaL
ptura era qlla;perche tanto era la fua fulgùritate,& per eflere ancora da 16'
tano,io no el potei perfedamentecernere.Diquequeftofolamente retta,
che anxio me tene. Se fofpefo lanimo di fapere»
Lógifticaanimaduertendodelmio honeftointerrogato,incontinen-
te dicendo rifpofè-Nela gemma fàpi Poliphile,cheeglie infcalptalaima
gìnedelfupremo Ioue in throno fedente coronato. Et lotto del fuoma-
ieftale Sefandofcabello , fono gli minati giganti. Che a laltiflìmo fo¬
lio fuo.uolcuano alla fublimitatedel fuo feeptro amplilfimo,equabili
afeendere* Et egli gli fulminoe. Nella Ieua mano tene una flammu-
la di foco. Nella dextra una copia topata farcitamente di bene, &fla
cum gli braci pato,Quello eil tutto che fi contene nel predo fi tomo gio¬
iello. Alhora io dixi. Che uole lignificare quelle duecofe molto diicon
ueneuole che nelle diuine mano tenejThelemia fcitula rifpofe.Per fua ili
finita bontate lo immortale lùpiter ad gli terrigeni fafembiante chepof-
fino al uoto.quello che delle due mane gli talenta liberamele eligere.
- Et io fencia morarc fubiunfi, Po-
iciacheilnotoo placito cófabulamé-
qui e diuoluto.gratitome comite. An
cora del tutto laccéfo mio difio de in-
tédere copito non effendo.Etgiachel
no ui rnicrebbeil mio aufo,quello di
time ue prego. Alianti el mio horribi
lefpauéto,io uidi di temeraria grandi
tudine & arte uno lapideo m6too,che
uno Elephanto. Infrante dunque nel
fuo inane uétre, trouai dui fepulchri,
cu fcripture di ambigua interpretatio
ne,di trouare theforo.Ma che io ipre¬
to il corpo.afportaflfe il capo.Logifticafenza altro cogitaméto exponédo
alacreméterifpofe.Poliphilefo pienamétequello che iquiri, Voreipero
che tu fapeto.che no fenza grande admiratione di humano igegno&cu
ardente Àudio & incredibile diligétiafuefabricata quella ingente machi
na, Cu perplexibilitate dello intelledo ad [tendere il fuo diuino cocepto*
Aduerti che fopra del fuo fronte depende lornato cum quella ancipite
defcriptione,Laquale in materno & plebeo fermone dice-Fatica & indù-
toia.Imperochenelmundochi uiuendo uoletheforo hauere,laffi ilare
el marcefcéteocio,fignificato per ìlcorpatio.Ettogli la decoratateila,che
c quella fcriptura & harai thcforo affaticantifecu induilria.Non piu pilo
finitele fue biade & efficace parole,che pfedaméteedodlo del tuttofo re-
gradai la fua affabile benignitate,Tamé ancora effendo percupido de lue
iligaretutto qllo che perauanti Ìperfeclamétehaueac6prefo,familiarmé
tecueffedometocatome.tertio io feci tale reqfito.SapiétiffimaNympha
Nel mio exito delle fubterraneecauerne,trouai uno antiquario &elega'te
ponte.llqle ne le abe fpode 1 faxo porphyrito da uno degli lati,& dalaltro
di Ophytico ìfculpti alcuni hieraglyphi io uidi.Etdi tutti duifuiiterpte.
Ma io reilai ignaro folo degli rami,no li conofcédo.che alle come colliga
ti erao, Et pofcia pcb i porphyritelapide,& no dlla fimigliate dllaltra pte.
S ubico lènza altro penficulare benignamete mi riipofe, gli rami uno e
di Abiete,& Ialtro di Larice, La natura di quali legni confische uno fa^
cile non fa cum il foco commercio,Et Ialtro ai pondo tignato,o uero ri¬
duco in trabe.non pand are. Quella dunque patientia ecomendata, che
di ira fàcile no làccéde, ne i leaduerfitatefi fledejl Porphyrico faxo exta
cum myfterio notabile al tale expre{fo,Imperoche di tale natura elfere af
firmafi,Che non fidamente nella fornace non fi coque,ma enfigli altri fa
xi propinqui alianti, rende incodibili.Talefedimonlìrala uera patien-
tia.che non tanto fè accende,ma gli accenfi,extindi gli rende. La petra di
Ophyteshaìafuaproprietatenotifiìmaadquello dido conueneuole.
Dique PoIiphiIe,te in quella parte commendo,percheauido fei di ta¬
le difquifitione,Imperoche,omni cofa rimare,confiderare,& metire,Lau
dabilefe prilla. Laudai quiuifummamentela fapientia della facondilfi^
ma donna.gratie innumere dicendo ♦
JEtcuficumhonelli Se approbatilfimi parlamenti,feftiuiffimamente
ad uno lepidilfimo fiume perueniffimo.Sopra le riue delquale, uidi uno
gratiofo Plataneto,oltragli altri uerdiffimiarbufculi,&aquatici germini
optimamente difpofiti, Se fituati,cum intercalate lothi. Oue traiedaua
uno lapideo Se fuperbo ponte di tre archi, Cu gli capiti alle ripe fopra gli
firmatiffimi lubici,cum le pilledagli dui fronti carinate,ad continere la
fìrudura firmiffìma,Et cum nobihffime fponde ♦
In Iequale nel mediano re
pado dlfiibllituto cuneo del
arco, de q ui Se de Ii,perpolita
mente,excitata,pmineua una
porphyritica qdratura falli-
giata,continente una catagly
phia fcalptura di hieraglyph i
Nella dextra al noflro tranfi
to, uidi una matroaduno fèr
penteinllrophiolata,Solfi efi
una nate fedente,&cum laltra
gamba in ado de leuarlè, Cfi
lamao dilla fuafclfione,uno
paro di ale,& ne Ialtro di leuar
feunatelludieteniua. Obuio
era uno circulo,Il centro dil-
quale dui fpirituli tenédo, cfi
gli pectioli terga uertendo alla
circunfèrentia.
Logiflica edam quiui me
dixe.Poliphile, Quelli hiera
glyphiio fo che tu nonlinten
di. Mafano molto al propo¬
sto, acni tende alle tre porte.
Et pero in monumento delli
tranfeuntiopportunilfime fo
no collocati. El circulodice.
Mediti tenuere beati. Laltro.
Yelocitatem fedendo, Tardi
tatem tempera fingendo. Ho
ra nella mente tua difculfamé
te rumina.
Elquale ponte pofcia era
cum moderato prono, dimo
Arante la folerte difquifition e,
&larte &lo igegno delperfpi
caci (fimo arti fìce & mento re,
collaudaua i elfo la aeterna fo^
Editate, Laquale non e cogni
tadagli ciucienti moderni,
& pfeudoarchitedi.fencialit
teratura,menfura & arte,fucando, & di pidure, & di liniaméti operiendo
extaperomnimodo ìlfabricato ineoncinno ^difforme. Ilqualeeratu-
to dimarmoro Hymetio uenuftifiìmo.
Hauendonuiel ponte tranfado,ambulauamo fotto perle frefeheum
bre,di uario garrito di auicule fuaueméte celebrate. Aduno faxofo & co
rico locò,ouegliexcelfi&arduim6tifeattolleuano,peruenifiìmo.Etdin
di pofcia cotiguo ad una abr u pta & in uia,& falebrofa motagn a,Tu
taderofa& piena di herniafcabricie.Altafmonelaere,appen
dice fina delumbata,& nuda de omni uirentia,& mon
ti adryi circunquaque. Et quiui erano interfcal
pte le tre randufcule porte,rudemente ex-'
cauate nel uiuo faxo, Operaanti-
qria,& oltra Scredere ueter-
rima in magna afperu
gine di fico»

«
Sopraquah^uedeUequale.dicharaderelonicoJLomano.Hebrseo*
Se Arabo,uidi el titulo che la DiuaKegina Eleuterilyda haueami pradi-
éto &pronofticato,cheio ritrouerei. La porta dextra hauea fculpta que>
ftaparola.THEODOXIA.Sopradellahniftra qftodido. COSMO'
DOXIA.Et la tcrtia hauea notato culi, ER.OTOTROPHOS.
Da pofeia che imi qmui applicammo imediare,Ie Damigelle comite
mcomiticiorono ad interpretaredifertamente,& elucidategli notandi
tituli. Et prillando aIlerefonanteualuedextereocclufe,di metallo,di uer'
daceo rubigine infede, fencia dimorare furon aperte.
Etecco cheadnui,una donna graduila fé pfentoe,di afpedo calibe,
Laqualefora diunacraticeacafunculacum fumido fedo Si parieti fu¬
migati perla pulìlla porta egrelfa(Laqua!e foprafehauea notato PTLV
R A NI Ajueniuacum pudico mattonatogli folitario loco collocata la
fuaaxlicula, & i una opaca rupe Scariola di nudo Sefriabile faxo, Lace>
ra,fqualIida,macilenta,pouera, Cum gliochiiad terra defìxi, Theude il
fuo nome.Etfeco haueafei contubernale Se mdiuidue uernule miniftra-
te,affaideiedamente ueflite&obefe.Dellequale una nominaualì Parthe-
niaXa feconda Edolìa,& una Hypocolinia. La quarta Pinotidia. Et ad
preffo egliera Tapinofa,la ultima Ptochina. La quale ueneranda matro
nacumildextro brachio nudojalto Olympo monftraua-
Habitauaallingreflb di una Arata fcru pea,di progreffo diffìcile,di fpi-
ni Se fenteimpedita.il locoapparédo fcabrofo Se difpiaceuole,cum il cce-
lo pluuio &turbato,&cum n ubila caligi ne infufeata, &arctiffìmo calle.
Dique Logifticaanimaduertendo,cheio al primo imito tale co fa ab-
horriua,quali moeftadixemi.Poliphile.Qiiefto calle lì no allultimo lì co
gnofce,& culi quella uenerada&fanda donna Thelemiaargutula pri ¬
llo mi dixe.O Poliphile, Per te hora non eiamore di tale laboriofafami
najoad Thelemiaaccortamenteanuendo,dindifora ueniffìmo. Etra-
chiù fa la porta, Pulfarono alla lìniftra.
Ecco fencia
Ecco fenda praeftolatioe fue patefàda, Se itromeflì, Se fece ad nui una
Matrona chryfaora cum gliochii atroci Se nellafpecto prom pta.uibran-
tecu la leuata fua fpathainmano& praducéteJn medio della quale, u na
corolla doro ,& uno ramo di palmula ìtrauerfato fufpefa pendeua.Cum
brachii Herculei Se da fatica.cum ado magnanimo, Cu m il uétre tenue,
bucca picola,humerirobufti,Neluolto cum demonftratione di non ter
rirfe di qualunqua fadioneardua& difficile,ma di feroce Se giganteo ani
mo.Etil filo nomiatiuo era Euclelia,Etdixene nobilegiouenette&oblè
quiofe uenerabilmente comitata.Il nome della prima Merimnafìa, Del¬
la fccunda, Epitide. Dellaltra, ErgalìleaXa quarta era eh iamata, A nedea.
Et Statia nominaualìlaquintaXa ultimaera uocata Oliftea. Il loco Se Ci¬
to mi parea effere molto laboriofo. Per quello auidutalì Logiftica prom-
pta icomicioe cu Dorio m6,& tono di catare tolta la lyra di mano di The
lemia, Se fonando fuauemente a dire*O Poliphile no ti rencrefca in que¬
llo lo co ui rilmente ago n izare. Perche fub 1 ata&ammotala faticaci mane
ilbene.Tanto fue uehementeil fuo canto,che giàconfentiua cum quelle
adolefcentulccohabitare, quantunque lo habituato di fatica apparile.
Subito Thelemia politula Se blandiuola,& cimi dolcefembiantcmi di'
xe.Cofa ragioneuola ad me pare.cheante che qui Poliphiletto mio ociu
liITimo te affermi,debbi per ornili modo Se la tertia porta uidere. Confen
tiendo io fora & di queftaltraegreflì,& pefulatele amee ualue, Thelemia
percoflfe la tertia Se mediana porta,8e rimoto lo obice, fenza dilazione fue
aperto. Et intromedi obuia fe fece ad nui unainfigne Dona,Il nomedeL
la quale era Phiitronia.Cum rifguardi petulci Se icoftanti, Lafpedo qua
iocundiffìmo fuo, al primo intuito al (uo amore me uioletoe 8e traxime*
Inquilina di uno loco uoluptuofo.di heluelle uirente larea 8e di fiori ue^
Aita abundante di folacio Se piaceuole Ocio,manante cu fcatebre di lim
pidiffimi fonti Se riuuli.cu fonora fcatungine difeurfiui,ad maxima uo-
luprateirriguo.Campi aprici.Se le umbredegli fogliofi arbori fugelide8e
frefehe. Seco fimilméte Seeflfahauendo fei herile formofifiìmefanciul¬
le acquacue8einguardaturaIepidiflìme,Cu praegratififìma IauticieSe amo
rofi ornamenti, falerate,diambitiofabelleciadecore, Dellequalelappel-
lationedella prima era Kaflonelia,laltranominauafe Chortafina, La ter
tia Idonefa.Et la quarta era chiamata Tryphelea. Et dièta eralaqnta Etia
nia.Lultima Adia.
Quefte tale 8e cufi fàcte praefentie,ad gli intenti ocbii mei fummamen
tegratefe prseftorono Sedeledeuole.Perqueflo la fi licer a Logiftica prac>
ftamen te cum moefte noce ueden time difponere 8e già abruptamétedefle
xo allamore di eifa inferuile modo addico dixe.
O Poliphilefucofa8e Emulata belleciadicofteiemendace,infipida Se
infulfa.Imperochefi le fue fpalle difeufiaméte mirare le uolefti naufeabo
do comprendereftì forfa quanta indecentia fubiace,Se quanto afpernabi
le fono.Se di fetulento fio macho fe Se abhominabile, eminente fopra una
alta congerie di forde. Dicio cheperpete Seeuanidafuge,Sela uoluptatc
pa{Ta,8eilpudorecumpenitudine,cumifperanceuane,cum breuifTìma
alacritate,cum piati perpetui,Seanxiifofpirilaerumnanabile uitafuper-
ftite rimane. O di miferiaadulteratadolceciain fe continente tanta amari
tudine,Qualeil melleincholco dalle frode {fallante. O morte deterrima
« 8e fozacome induta fei di ueneno dolce,Cumquantidifcrimini8emor>-
tali periculi. Se folicitudine da gli cacci amanti, in co nfulta 8e precipita¬
mele quelita. Praefen te 8edinante ad gli ochii tu li ftai 8e mifelli non te uc
deno.Odiquanti dolori Se amara poenaSecruciamento gerulafei, O pra
uo impio,Seexecrabile appetito,O infania deteftabile,0 de fraudati fen^
fi.peruoi cufi lubricamente,cum il medefimo piacere belluo,8e gli mife*'
ri mortali ruinano.O fordido amore. O abfordiffimo furore-O difordi-
nata Se inane Cupidine,di tanti errori 8e torméti ad gli perta&i cori nidu
labondalacefcente.O di multiplicebenemaluagio 8eexitiale in ferito, O
ìmmanemonftro,comeageuoÌaSefubdola gliochii degli ifoelici amato
ri tuì,ueli SenubiluO trilli Se feiagurati chi fe inuifeida cum tanti mali,in
tanto
tanto poco,& uenefìco piacere, Se in findo bene prae (Tati.
Quefte&confimigìiante parolecum uehemétia agitata. & nella fron
te cum infurgente ruge indignabonda Logiftica dicendo, proieda la
lyraad terra la rumpete.Dique.Thelemia impigra & di tale fuafionein
perteritafeceminutoridibondachead Logiftica nonattendefe. Perla-
q uale cofa Logiftica cognita la mia iniqua proclinatione fuccenfa de dif
degno.uoltate le Ipalle/ofpirolà.properamente curfitabonda,ufcite fora*

Et io reftai cum la mia uidrice Se chara TheIemia,Laquale blandiente hi


laramidixe.Queftoequel loco Poliphile,ouenonfara dilationedi rem
po,che tu trouarai fenza fallola piu amata cofa da te,che e tua,che cofa del
mundo,della quale il tuo obftinato corefenzaitermiftìonepenfa&opta.
Dique tra mefcrupuloiàmentedifcurfitando.Solaméteiotrouai,cheaP
tro nel mio mifello core.fi non la mia Elioida Polia e imprefto cogitabi¬
le Se defideratiflìmo. Per q u efte folatiofe Si praegratiflj me Se diue parolette
i ii
iactificatoprefi extrcmo confortaitnento.
Auidutafi dunque Thelemiachead me tale Matrona cum le Tue, Se il
loco Se conditione eradi piacere Se contento ,& la benignitate fua.colum
binulamentebafciantime Se lindamenteamplexantime,dame chiede¬
te licentia&cummeato.

Et reclulèlemetallinéualue, rimanficlaufìrato'immediate tra quelle


egregie Nymphe,LequaIe meco lepidi fiìme&lafciuule incomincionv
no dantorno afcherciare, Se uallato dalla uoluptica caterua delie quale,
ad prouocarme ad leillecebreconcupifcentie.illice Se fuafibile.
Ondeexperiua uno exordio di prurigine/ouendo gli petulci afpedi
unaaugmentatione di amorofo &lacefcente foco, Diqueforfa fi farebbe
da Phirnecum tanto impeto damoreil frigido &fuperftitiofo Xenocra-
teconcalefado 8dnluxuriaproIapfo& cómoto, Ne incufato fiatila da
lei farebbe,Si quella fufiè iftata una di quelle. Cum lafciui uniti, Se gli pe¬
di procaci,Ochii blandenti Se nella rofea fronte micanti Se ludibondi.
Forme
Forme praexcellente, Habitiincentiui, Mouentie puelIare.Rifguardi
mordenti,ExornatomundilIimo.NiunapartelimuIata,matutto dalla
natura perfedo,cumexquifitapolitione,Nientedifformema tutto har-
moniacondnniflima,Capiflauicumletrecebiondiffime Scrini info'
lattante tanto belhlfimecompIicate,cumcordicelle,o nero nextruli di
feta& di fili doro intorte.quanto che in tutto la operatione humana exce
deuano,circala teftacum egregio componimento inuilupate & cu achi
crinali detente,& la frote di cincinni capreoli filuata,cum lafciuula inco
ftantiapropendenti.Etcumeleganteueftiture di multiplice inuento di
piacere,tutte olide. mofcofe, inexpertafragratiafpirante.il parlare fuapte
da furare& uiolentareciafcuna reludantia&durecia di qualunquefilua
fico &indifpofito core,Etdiprauareomni fandimonia, daligare omni
foluto,& omni inepta rulh'citate coaptare,& omni filicea duritudine fria
re. Per lequale co fe lalma miaelfendole,di nouacupiditatetotalmentein
fiammata, & già nel extremo incendiodi concupifcentia profcripta,&
excitato omni mio precipite & lubrico appetito ad amore & in libidine
immerfo,Subito meuidiinuafo&infèdoda Empyriuitico contagio,&
di tale incenfione inferuefado,& in me uegetatofe. Le amabile damigel¬
le fènda ad uederme folo me lafforono,cufi accenfo in una amoenifììma
pianura.

VNA ELEGANTISSIMA NTMPHA IN QVESTO LO


CO SOLO RELICTO ET DALLE LASCIVE P VERE DE¬
SERTO GLI VENE ALLINCONTRO, LA SVA
BELLECIA ET INDVMENTO POLIPHILO
AMOROSAMENTE DESCRIVE.

glXCESSIVAMENTE IL MIO TENERO


core damorofe punditure pcoffo,no itédo fi io deli
rauache culi rimali ftupefado, in che modo da glio
chii mei,& cufi repéte il gratiffimo cofortio euanefcé
te difparue.Diqueqfi fora dime & quali raptoalqua
—* toiogliochiiIeuado,Etecco dinati ad me uedo folo
unaartificiofa pergula di florofo gelfamino,cum procera incuruatione,
depida per tutto degli fui odorabili flofculi del triplicecolore commix-
ti.Sotto di quella intrandograueméte anxio circa la inopinata priuatio-
ne,& ricogitabodo delle uarie& magne &cofe ftupéde tranfade.Etfopra
tutto lalta fperanciache io firmamente teniua fecondo le regie & fatale
promifiione di ritrouare la mia Ifotrichechryfa Polia,Heu me Polia fo-
i iii
fpirantc diceua,chelrìfonauano pct fotta quella uirduragli amorofi fo-
fpiri,i formati dentro il riferuabile & accefo core. Ne piu pretto in quefla
angoniaagitato,& perquefto modo abforto eflendo .cheinaduertente al
fine di quella flonbonda copertura perueni,& riguardando unainnume
rofa turba di iuuentude promifeua celebreniente fèftigiante m i apparite,
Cum fonore uoce,&cum melodiedi uarii foni,Cum uenufti & ludibon
di tripudii 8c plaufi. Et cum molta& iocundiffima brida. In unaamplif
lima planitieagminatamentefolatiantife♦ Diqueper quefla tale & grata
nouitate inuafo (opra fedendo admiratiuo,di piu oltra procedere,trapen
fofo io fleti*

Etecco una come infigne & feftiua Nympha dindi cum laiuaarden^
te facola in mano defpartitofi da quelli ,'uerfo me dirigendo'tendeua gli
uirginei patti, Onde manifeftamente uedendo,che lei era una uera & rea¬
le puella non’mc mofli.ma Leto Iafpetfai. Etquiui cum puellarc proni'
ptitudine,& cum modello accetto ,& cum (Iellate uolto,purobuio ad me
già mai approximata,& furridendo uene,Cum tale prafenria & uenufta
eleganria
elegantia,Quale per auentura non apparile al belligero Marte la amoro¬
sa Idalia,NeadciTaiI formolo pallore Adone, Neil delicato Ganymede
alfummo & infiammato Ioue, Nella belli fiima Pfycheallardente Cupi
dine,
Perlaqle cofa fi quella tra le tre dilcorde Dee, quarta uiduto hauefiìo,
&dalfupernoIoueiudicefulTeftatoconftituito,Quale nelle umbrante
felue di Mefànlone el Phrygio paftore,Sencia dubio molto piu di admi-
randa forma,& fencia squiualentia piu degna del fcripto pomo,& fencia
rifpedo alcuno che le altre cortei iuftamente harei iudicato. Laquale nel
primo obiedo fofpicai che Polialei per certo fe fuflè, Mala codinone del
infueto habito&loco me diftuafe.Et perquefta iuridica cognitione fu-
perfedendo ancipite,&cum ueneranda fufpenfionemeconferuai.
Vertiua dunq; quefta Elioida Nympha el uirgineo Se diuo corpufcu-
lo di fubtiliflìmo panno di uerde beta taxtile Se di ordimento doro (Qua¬
le iocundirtìmo coloramento delle pinnule del collo Anatico)commix
to,Sopra una bombicinainterula candida 8tcrifpula,la nitidiflima&dc
licatula carne Se la ladea cute tegendo,Quale u nque prima làpe texere la
inuentrice Pamphila figliola di Platisne la infida Coo, Laquale cami-
fia gratiofamente fimulaua bianchiffimeSe incarneate rofè coprire,Ma la
uefte (opra di quefta,cum paruifiìmeplicule,o uero rugule eleganteméte
induta,adhaerente,& fopra gli ampli fianchi apprefio le mammillule ftri'
dilfimamentedi cordicella doro cinda,retinendo fopprefle le plicature
del tenuirtìmo panno fopra el delicatamente tumidulo pedo. Sopra di
quefta prima cindura.era fubtrado la fuperfluitate del longo ueftimen-
to,reftata la liciniata fimbria a;qualmente fina ad glicarnofi tali.
Pofcia ancora quefto fubleuato indumento fuccindulo era alla
prima cordicella doro,Cum il facrato Certo della banda Cytherea.Ilqua
le ingrummato fubleuamento Se circun fin uato Se eleganteméte compo-
fito intorniaua fupra el pudico aluo.cum grato tumento, Etdi fopra alle
refiftente Se tremule nate,& al rotundo Se piccolo uentre,i!refiduo del uc
ftiredemeflb uelaua cum minutifiìmerugature al reflato delle fuauc au¬
re inftabillule,&per il moto corporeo,fina allelactee fuffragine cadente.
Alcuna fiata dagli temperati fpirari di uentuli,il leueindumento impul
fo.accufauala pudica Se fcitula formulajaqualead quella fàccua prom-
pto contempto. Dique non temerariamente fofpicai quali lei non erte-
re compofitioe fpermale. Da pofcia le diftefe bracce,cum le longe mane,
ornatedi fubtili Se tornatili digiti,Cum longiufcule/urrubicundulc, Se
• • • • »

1 mi
è
lucide ungile. Qualemaifimiglfante ad la Ageha Mmerua furono dica
te,Lequalebracceperlalympitudinedelle maniche, poco meno che nu
de appariano. Et lo exito delluno & labro brachio.appreffo ad gli candi¬
di armi,circuiua bellifiìme uno phrygio di oro obrizo tefiiite,fid copiofa
mente decorato di lucenti gioielli,
• Per quello modo medefìmo erano tutte le fimbrie del Ueftire, cum mi
nutiflìmi ftralleti di brattea doro,mftabili pendenti in moki lochi uenu
ftifiìmamentedifpenlati. S opra limo & labro Hypocondrio.erala uefta
difiii ta, o uero difie&a, fid in tre lochi cóiunda da tre pilluli che erano tre
Crafiìfiìmeperle in nextrulate difetaCyanea,QualeCleopatranon heR
beadrifoluereinpotione,Etcumtaleordine era inuinculataquellafepa
ratio ne, indicando elfucamifio,trala diftantia duna margarita ad laltra.
Dantorno eldrito fidgallateo collo,uno artificiofo fopra filo doro uio
ientato ambiua.Ilqualedifcrepau&fefoprael Nympheo pefito angùftian
tifi pofeia acutamen te al fuo tranfuerfo conueniuajntexto uermicularia
mente,8tdi pretiolegemmecopiofamcnteornato.Difottoaquefto indù,
mento come di foprae didto.copriuael fuo tenuiflìmo Suparo incrifpu
lato,di feta candidadi minutiamo lauorio,Ilqualetegeua quella pretio
facame,qiiaIepurpuranterofe,neldifcrime dei filo fpatiofo òc delitiofo
pedo. A gl io eh ii mei piu grato che al fefio & profugato cerilo gli frefehi
riui,Piu deledeuolechead Cynthia la pifculenta nauicula diEndimio-
ne,fida fuaue Cithara ad Orpheo.
Lemanichedelquale Camifio conuenienteIate,ad uicino della com
pradien fa delle Fucilie delle mane inuinculate,circundaua ftringendo
una firn brieta aurea in pillulate da due crafiè unione per fingula cumori
ditale candore ♦ Da polciaohra tutte quefie gratiffime cole, dalia perti¬
nace opera,cum furatini & feduli rifguardi in uagegiare uolupticamente
le cotumace Se tumidule papille ipatienteal fuppreflo deltenuifiìmo ue/
ftito.Quelle dunque non importunamente iudicai, che tanta dignitate
di fpedatifiìma opera.Lartifice folamen te per fe Sd per fuo extremo oble-
lamento,curri omni diligenza hauerle bellifiìme formate, & coaduna¬
to quiuiomni uiolentiadiamore-Forfatalelequatro Alitedoro alligai
tead la Bafilica Regia di Babyione.chiamate lingua degli Dei, non era/
aio uiolente allo amore del Re,gli animi conciliare,quale in queftefenti-
ua,Heumecheapenahariano impleto la Vola della mano, Cum il piu
bello interuallo che la natura della uitael potefic fingere.
Allabianchifiìma gola piucandidache la Scythicancue,uno mo/
nilc
nìle pretiolb cingeua, non quale della Cerna Càefarea,chc dubitarci àn¬
cora tale fuflfeftato,q uelìo della fcelerofa Eriphile,di manifeftare el calato'
Amphiarao contaminantila. Ilquale una infilatura di gemme & di orbif
fimeperle per quello exquifito ordine fe dimonftraua. Nel pendente uer
fo la furcula del candidante pedo,in medio tra due grò (Te margarite infi
lato era uno corrufcanterubino rotundiflìmo, Vltra le perle collaterali
feguiuano dui fulgoranti Saphiri,& pofciaancoradueorientaleperle.Vl
traiequaledequi & deli feguiuano duilampegianti Smaragdi ,& ancora
due perle,& pofciadui praducentiflìmi Iacynthi.T utte quelle gemme de
piilulacea forma iuftiffime&di cralììtudinedi bacca,cum optima Stami
calepartitione.
La biondi dima tetta cum explicata Se foluta capillatura fopra'el gra-
tiofo collo cffufi,di tortuli & renidenti crinuli copiolà appareua, ueden-
dofe non altramente che fubtiliflìmi fili doro, inconftantemente rutilali
ti.Eicalueo capillamento difcreto,da uno ferto de olente & amethiftine
uiole foppreflb, Alquanto fopra la fefteuole fronte pendendo, una uolu
pticadifcrepantiacomponeuatriangulare, qualeunquead Genio fufife
uotata.Etde fetala.ftrophiolacompofitamenteufciuano gli pampinula
ti capegli.parte tremulabondi delle belle tepore umbregianti. tutte le par
uifii me aurechie non occultali do. Piu belle che mai alla Mimoria fulfe-
rondicate.Dindipolciaelrefiduo delflauocapilIamento,dadrietoelmi
cante collo explicato,&: dalle rotunde fpalle de penduti efFufi inquieta-
mente per fopra el formo fo dorfo oltragli uertibili ginochiiextendenti-
fe,& moderatamenteinundule uentilantefe.che cufi uagamente non ex-
plicalugiello de Iunone le oculate poene,Che tali crini non uotoe Bere^
nice per el fuo Ptholemaeo nel uenereo tempio* Ne Cono Mathemati-
co tale uide nel triangulo collocate. 4
Nella fronte tata ancora fo tto ad due fubtile,nigerrime, hemicycle &
difiundeciglie(Qualemaiperaduentura fe hano uidute in Aethiopia
delle Abbacfine.Netaleunquein tutela hebbe Iunonejluceuano dui fe
fteuoli òc radiofi ochii. Da fundere Ioue in piogia doro, de chiara luce
prompti,cum la fufea uuea coperta dellaladea cornea. Vicino ad gliqua
li le purpurante guance,cum le rotunde,& de due lacunule ridente bucce
cum eximia grada uenuftamente decorate. Spirauano colore de frefche
rofe,àlla fingete Auroracollecte. Etdopoi tra uafi dimundiffimo cryftal
Io de Cypri locate,Non altramente tranfparendo,cum uermigliante dia
phinitate cufi fencia fallo cum tale nitentia iudicai.
Sotto Umilmente al diftefo Nafo unalcpidiflima'uallecula alla picio
labucca di cortefe formula confinefeguiua, Gli labelli deliache no turni
di.ma modefadi,&depidi de Muricea tindura,Tegeuano la uniforme
continuationedeglipiccioli &Elephantici denti, Vno non fopra emi¬
nente allaltio,ma in ordine acquai mente difpo liti. Tra gliquali Amore
una fpirabile ridolentiaindelìnentecomponeua. Percheio penficulata-
méte praefumcua, che negli labri gratiofi,altro non fuffe,fe non per gli la
dei dentilucente perle,& per el fragranteanhelito calidilììmo mofco, Et
per la fuaue uoce,Thefpis cum le no ue figliole.
Per Iequale tutte cofe fummamente illedo,tra gli mei {focati fentimé/
ti,Se tra il difordinato Se fuccenfo appetito .grande feditione Se amaricabi^
lecontentionediproximo naque. Quale gianonfue nelle ante narrate
praden tie,& delle ampli dime Se uarie opulen tie, Imperochegli difcoIi&
furatriniochii una partecommendauano delaltre molto piu bella,Ma
10 appetito inaltrapartedel diuo corpufculo raptato,praTeriuaaltercàn>
do quella adlaltre.Etdicioomnimaleexordiodetàtapcrturbatiua&co
tentiofacommotionefurono gliinfaturi &infeftiflìmiochii mei,gliqua
11 io fentiua de tanta & tale noxia lite nel trillo Se uulnerato core interfe-
minarii &fifcitanti.Per la contumacia di quali allhora quello io al tutto
el perdeti.Et niente di manco fenda quelli in niuna cofa io gli poteuaal-
quanto fatiffare.il fremente appetito pofciaelfummedelitiofo pedo fen
eia xquiualentiaextoIleua.GliochiiuoIuptabondi confentiendo dice-
uano,Si almeno tutto el potefiamo difcoprire.Dique quelli mobili din¬
di pofeia uiolentemente dal uenufti filmo fembiante fublati.omni extre-
mauoluptate in quello comparauano.Etquiui corroborato lo appetito
Se difconciamente proteruo fummurmuriìaua.Chi fàcilmentemifuade
rebbe,chdilcuna fiata ne unque fi fuflèuno capo copiofo, culi de geniale
celanese uoluptuofo ornato di textura,& di capilli intortili di egregio
cumulo,& di iocundo circumuoluto decorare lìbela Se fi nitente fronte.
Quali ramenti Abiegnifempreinpampinulati orbiculi fuertentife»
Che mai tale Se culi fpedanda Apericad Efacho gli capilli comen te
non piaque neapparue.Gum dui chiariffimi pofeia Se fagittati ochii, co
me delie maturine nel depurato coelo perlucide.Piu bellamente decora¬
ta fronte Se capo.che unque fe uide il Belliger Ncco dagli Acin tani orna
to defplendéti radii.nel mio core comedemilfo dardo da irato Cupidine
P»fundamete uuinerabodo.Dunq; occludendo qfi aufo potrei dire. Che
Delloftabilita.ad gli mortali fi gratiofi.fi lucidi, fi decoriflìmi lumi non
producete,quali fonoquertineldiuo fronte affixi, diquerto’cartico fig'
mento pnefulgidi &amorofi,Et perciò per tanti iurgii obfete el trifto co
re & da tanta di fcrepante contro uerfia de appetifcentia fufìiniua, Quale
fi tra elfi una fronde del affante lauro del tumulo delRe de Bibriainme-
dio collocata fute,Ne un que la rixa celiare,fi non reiefta, Etcufi penfita
ua non certabondo tanto litigio,!! non da ete core tanto piacere de co tei
(non fa&ibile)futeablato. Et per tale ragione non fepotea firmaméteco
uenirceluoluptico &inexplebiicdefio deluno nedelaltro,Qualehomo
da fame exarcebato Se tra multiplici Se uarii eduli fremente, de tutti cupi-
dodiniuno integramente rimane dilardente appetito contento. Ma de
Bulimiainfe&o.

LA BELLISSIMA NTMPHA AD POLIPHILO PER-


VENTA ,CVM VNA FACOLA NELLA SINISTRA MA
NV GERVLA.ET CVM LA SOLVTA PRESOLO.LOIN
VITA CVM ESSA ANDARE,ET QVIVI POLIPHI-
LO INCOMINCIA PIV DA DOLCE AMORE
DELLA ELEGANTE DAMIGEL
LA CÓNCALEFACTO, GLI
SENTIMENTI INFLAM
M ARSENE ♦

‘ESPECTANDOPRAESENTIALMENTEEL
preale&intelligibileobie&o duna portantiffimarepra>«
Tentatene de tantauenuftiflìma praefentia Se diuo afpe-
i &o,& de uno co piofo aceruo & uniuerfale aggregano ne
,deinuifabellecia & inhumana formofitate, Exiguo Se
exilc per quello & impare reputaua tutte anteuidute iex>
limabile delitie,& opulente Se elafe magnificentie, ad tanto ualorequan
to e cortei. O felice duna ue colui che tale Se tanto theforo di amore quie
to pofliderae.Manonfolamente potertene fòelice,ueramente beatirtìmo
dico colui chead tutti fui defii Se imperio humile fuccumbendo dallei fa
ra per qualunche modo polTeduto &ob tento ,OaItiflìmo Io ue, Ecco lo
Iprerto ueftigio della tua diuinaimaginc,relid:o in qfta nobilirtìma crea'
tura,Onde fi Zeufis eflà fola hauete hauuto ad cdtemplatione, Iaudatifl!
mafopratuttele Agrigétinepuelle&dello orbirtìmomondo difuma Se
abfoluta pfe<rtionc,cogruamente per fingulareexéplarioharebbe oppor
tunilfimo ele&o. Laquale formo fa & canicola Nympha,horaad me fede
uola & azeramente iocudaappropinquatofe, incontinente ad gliochii
mei lerariffimebellecie, alquanto dallalongafpeculate,piupalefemente
dauicino contemplandole,remanfì ftupido &arrepto.
Ne piu prillo lamorofo afpedo, &gratiffima praVentia delapfo per
miniderio degliochii adle intime parte,chela recordeuole memoria eui
giloeexcitando il core intromiflo, Prasfentandogli & quella ofFerédogli,
Che di lui hafado co pio fa officina, 8^; delle Tue pongente fagitte ftipata
pharetra,& della fua dolce effigie domeftico & conferuabile domicilio la
neo nobb e. Et quella che ha prolixamenteconfumptogli mei teneri an-
ni,negli fui caldi,primi,& fortidìmi amori. Perche quello già didocato
refultante,io ei fèntiua,& fencia inducie(quale rauco tamburo) affidua-
méteii pedo tafopulfare.Ètaduegnachenelfuo uenufto & quaacceptif
fimo afpedo,& per le bionde trece,& nella capreolata fronte di crifpuli &
tremuli crini fopra ludibondi,mi appareffe quella auricoma Polia extre
mamente amata,& per cui unquantulo lauitamia fora delle incendiofe
flamme mai fe ha potuto dimouerfe,& fluduantemodificarle. Niente di
manco elfuperbo StNymphalehabito infueto.&lo incognito loco me
fecerondicio reftaregrandementefufpefodubiofo & ancipite, Laquale
cum el niueo brachio della finiftra, al chioneo pedo appodiata geftaua
unaaccenfa & lucente facola,oItra el dorato capo alquanto eminente.
La extremagracilmente parte de quella,cum iftringente pugno retincn-
te,Et porgendo accortaméteel foluto brachio,candididìmo piu che mai
fufTe quello de PeIope*Nelquale appariano la fubtile cephalica & la bafì>
lica fibra q uale fandaline lineature tiraté fopra ai mundiffimo papyro.Et
cum la delicata dextra morigeratamente prtehendendo la mia leua, cum
dilatataci fplendidafronte &cum laridente bochacinnama fragrante &
leafoffatebucce,& culaornatiffimaloqlabladicula piaceuolméte dixe,
O Poliphileparadmefecuro ueni,& non htefitare unquantulo .Io aV
Ihora fentiui gii fpiriti mei fìupefadi.mirabondo corno ella el nome mio
fapedfe.Ettutteleparteiterioreprofternateduna feruefeente flàma
amorolà circundarle,& la uoce occupard,tra timore ferata &
uenerabile pudore. Etcufi dilàuedutamente ignorarla
che dicioaliei condignaméte refpondere ualefle
ne altraméte reuerire la diua uirguncula ♦
Se non che io pravamente gli offe
riti la indigna &difconuene
uola mano.
Et portala nella Tua, ftrengerla fendila tra calda naie, & in fra coagulo
latteo. Et panie ad me imo culi era de attingere & affrettare puraltro che
cofa dicòditione humana. La onde polcia che culi fatto hebbyreftai tu-
tò agitato &concurtb,&fufpicofo, non itédandolecofeinuifitateadgli
mortali.Neancorachedindi ne do ue(Tefequire,cum plebeo habito pan
nofo,&cuifciochi&uulgaricoftumi,difformeailei illimantime mepto
& di (limile di tale cofortio,& illicito edere mortali & terrogemo tale deli-
tie fruire. Per laqle cagióe arrolfciata la facia,tutto diuerecuda admiratióe
reim pleto,al ej uato della mia imitate c5dolédomi,fettario fuo me expo fi.
Vltimaméte pur no cum integro & tutto riuocato animo {cominciai
de riducere gli pauidi & pturbati fpinti.Suadédomi meritaméte beatiflì-
mo exico edere apprerto tale bellidìmo & diuo obietto,& in culi fatto lo
co. Lafpettopra:ftabiIedellaqualeuahdauirtuteharebbehauuto di fra¬
li ere & di tranfmigrare le perdute alme fora delle eterne fiamme, & deri—
duregli corpi icó patti negli monuméti al fuo cóiuntto, Et bacho hareb
be negletto la l'clyta temulétiadi Gaurano,Fauliano,& Falerno, & Puri-
no,ouero Pidano,pcrhaueredecofteiperpetuafpedatione.Etretroerta
fecjuendo cumelpalpitante(&damoreinquieto)core,piuquartabondo
che Sifuraauicula,Et non peraltro modo chela timida pecora dal rapa¬
ce lupo portata per la morii cata gula.
Quiuifèruidamétetadodipiaceuoliardori,paulatini uegetantefein
cominciorono di rifcaldare&fuccenderela frigida paura & laiterato ca-
loread uno amore (incero difpolìtiuamente adaptare.Etgia quali lupera
to & uindo non mediocremente da incendilo & interno appetito tra me
taciturnulo cogitando,uariamen te altercaua.O foelicidìmo fopraqualu
cheamatorechi dellamore de quellafolfe.fe,non in tutto,almeno alquan
toparticipeuolecopuIato.Dopo ad gli mei improbi delii improbando
opponeua dicente.O me a pena mi fe darebbead credere, che tale Nym-
phecum gl i im pari & terreftri.de tu tte co fe ad elle d i (lì nn 1 i fedignartferon*
Ma fenzahalìtare,quertaedignadeglirtritìiamplexi degli dii fuperni,&
quelli fpoghantife delle diuine forme tramu tati & perfonati traheredagli
alti coeli al Tuo dilettolo amore. Dallaltra parte io mecon(olaua,cheio of
ferentili lalma mia amorofa(altro piu digno munere non hauendo) qua
tunquediua,forfanon ladefprecerae.Quale A rtaxerxe R e degli Perii,la
qua nelle mane pradentata abeuereleinclinoe. Etperquclìo cum tepidi
fofpiri fentiuio agitare&grandementecommouerelintimeparte del in-
uafo pedo mio. Ilquale ad tale minirterio uolen fieri adaptauafe,& piu
ageuolefe pra?parauaadaccederfe,chead gli fortìanti Euriel fcco barun>
dineto,portogli la piccola fauilla.che nel principio fecominciaimpetuo
{irniente impigliarfe multiplicandotutto pofciafaccende.
Per queftafimilitudineiiberrimamenteexperiuauno incremento du
na piaceuola & domeflica flà micella dilatarfene nel prseparato fubiedo,
Culi fadamente che gli amoro lì rifguardidielfamierano hogimai per-
niciofe & mortaleperculfure.Comecorrufco tonitro negli ualidi robu-
ri cum repente impeto diflerpando ffmde, Et già non audeuadi guarda¬
re gli fui lucidiochii,Imperochequalunque fiata riguardantila(uioIen-
tato dallincredibile belleciadel filo grati filmo afpedo)& per aucnturagli
fui radio lì ochii fehauelTeron cum gli mei mutuamente ricontrato, per
alquanta mora tutte co fe ad me pariano gemi nate,prima che degli meio^
chii eiuacilante conniuare,&: prillino lume ferifto rade.
Per la cagione di tutte quelle co fe, Manubio& fpolio & uindo to¬
talmente era difpolìtoallhora cum il pugno apprehendere delle frefche
herbule,8cadeflaoffèrendolefupplicedire.Herbamdo. Aduegnia che
già cu la méte tacito el cofìrmafle,&: colignatoli libero adito & am pia ap-
tione delaia mia deputata-Subito dicio el caldo pedo humilméte hauen
dofeapatorato comeel rubete& maturafrudo dellamordica.o uero cal¬
lida nella prima fradura ampliatile fucceflì uaméte poi tu tto crepa.Et ri
ceuutein fe le lolite Sefàmiliare(maalquato intercalate) sduarione,ime'
diatelo ufato& frullato lareel fuo femore&foculo riconobbe, penetran
do le ar fi bile&experte uilcere.cum el uirgineo afpedo decorato exceffi-
uamente de inexcogitabile elegantia. Perche già nella prima codura de¬
gli primi amorali incendii in la mente dolciflìmo (Ma quale completo
& farcito dinlìdiecaballo in troia)Tntrodudo, dede primordio sternal¬
mente una incognita Se implacabile pugnalici tenace core &lìmplicifiv
mo,di rimanere profundamente infìxa. llquale facilmente da uno dolcif
(imo lèmbiantefcdudo.fenciamorainconfultamentenon li tardoeffin
dirfe,8t tutto ad gli amorali accelTorii &accendimenti lataméte fenedrar
fene&adglipiaceuolifochidifpolìtamenteracenderfe,& ad tanto falce
aptamente fottomcterfe,
Dique già in me ad gli feduli Se interni ardori una domedica cxcitatio
ne piu fe Ifortiua. Ad gli quali piu digno Se piu opportuno foccorfo que
fta al praefente lìngularmente reputaua,che ad le caue nauicule, nelle rapi
de&fluduante linde del remenfo pelago nauantecu iniquo tempo Ty^
phi cu el fuo ampludre& pcomodo regidro,&Ia della di Cadore.Piu gra
to ancora che quello di Myiidaal battito Adone, Etad Phroditeqllo de
PerideraobfequiofaNympha.Etpiu acccptiflìmo che il Didamo Ideo
portato dalla (Iliadi Dione,cu el purpureo fiore al uulnere dl*pio Aenea,
Et fentendo io elgia conculfo pedo dallintimeafperirate,& tacitamente
reimpleto Se comprelfamente tìipato,&racolti in le gli difcoli penlìeri,&
cu operalo amore penfando feampliaua&augeuale la non piu rifanabiV
le piaga. Et reflridi in me gli paulatini & pufilli fpiriti,qualì aufo me aflì-
CLirauademanifeflaregliexprimendoglimciintenfi feritori Se amorali
edeepti. Alhoratutto perdurarne in esco delio. Il perche no ualeuapiu
io recufare ad gli inuadenti accedo rii,& ad gli caudici ebullimenti refidc
re,& uociferare cum incitata Se piena uoce Se:dire.
O delicata &diuadamigella qualunque lei, meno che culi ualide fa-
cole tifa ad arder m e,& di confumareel mio tritìo core. Horamai per tu¬
ra arde da indefìnente&dimoio foincendio,& me per medio lalma len¬
to trafìgere& penetrare uno pontuto Se acutidìmo Se flammeo dardo. Et
culi dicendogli di uolere difcoprireil celato foco,& minuirealquantulo
laexacerbationecheio patiua excediuaméteingrauelcéteper dare ocui-
tata qda(damore)rabiofa Se terribile inflamatioe,ma patiéteméte io redai,
Ht per tale modo tutte qde feruide& graue agitano n e,& temerarii pélleri.
Se lalciui Se uioléti appetitilo gli refledeua uedadome cu lamia toga for^
dido.Laqleancora gli harpaguli dellemordicelapule n eli a Tei u a ifixi reti
neua,Etquale Pauoiieremirando gli fcedi&uiliflimi pedi depone laro-
tudata cauda, Culi ne piu ne meno,io fupprimeua gli irritaméti di omni
uoluptate,interrumpendo gli contumaci defii,& uani cogitati confiderà
do la difconuenientia a tanto diuo obietto.
Per quella cagione era forteméte difpofito cum tuttemie forcie di uin
cere Se inclauftrare el foluto Se uago appetito ,Sc la uacilantemente,& fupe
rare la immodcfta uoIuntate,arbitrando hogi mai che altro edere che cu -
fi non poteua. Ad lultimo penficulatamente nel archano del mio in foca
to core ad cogitare incominciai,chefencia fallire la praefente Se continua
mia poena adequare poteuio ad quella de lo improbo T alitalo che alla—
rida & fidente bucca le gelide Se purgatifìime aque guidabile Se iocunde
fe offèrifcono,& al fremete appetito gli fuaui fru&i fina alla hiante buc¬
ca grati ffimamen te fe appraefentano,rimane finalmente impatto Se abile'
mio deluno Se deialtro*
Omeche non peralrro modo unauenuftifiìma Nymphainfigne di
forma,di fiorente aetate.piu che direfi potè decoratade angelici coftumi
& de precipua ho nettate celebrerei con fpe&o degliochii mei eximia-
mente benigna prefentata,La uifitatióedelaquale omniexquifito & de¬
legabile con tento humano excedeua,& io allato fuo,piena di omni co-
fa,che folatiofamente uale ad amare & appetire prouocabonda, & da qua
lunquealtraoperationelo intelletìoaftrahendo folo in fe cumulantilo.
Non fuccureuapercio ad lo anhelanteSe uoluptabondo defio.
Hora per tale uianon extinguendo le ardente conca pi feentie, quan¬
to io ualeuaaquetauaellanguefcentecoreoltramodo infiammato, cum
Talentarlo deamorofa& folatiua fperancia* Et cum taledifcorfo chemai
fi trouacarbo tanto extindo.che allo ignito propinquo non parimente
per laconuenientedifpofitionenò fè accenda. Ma gliochii efffenati piu
domni hora quello di qualunque potereimmunito Se inerme,di piu in-
folentedefiderio le fue precipue Se diue bellecielo in fiammauano.Sem¬
pre piubella.piuelegante,piu uenufta,piu appetibile,& extremamente
apta&preftabiledamare,cum mirabile incremento de dolce piacere eui
den temente monftrantife*
Pofciafinceramentepenfitaua,Si perauenturagli fummi Dii perfen^
tifeono medefiderare& nephariamenteappetere& prefumeregli deueta
ti diledi,forfi in quello fando loco,84 de tale perfona ragioneuolmente
prohibiti,Nonne come prophano ad me facilmente potrebbe aduenire
Si corno ad molti altri che hanno offefo impudentemente, le frcdc& in'
fra&e ire iuftamente ufate ad Ifione audace Se cófidcntiffimo: Et per cl fi'
migliante
migliatite Thrace no harebbe ancora lui trouato denéptuno le profun
\
de fedie, filili temerario e! mero & faporofo Baccho,cumlaliquidaTe'
thy primo non haueflèadulterando immixto, & degli diuini fiati no fé
hauelfe indignamele intromelTo.Et Galantide ancilla regia a Lucina
mentitora non portarebbeel parto Tuo nella bucca,fe eflano Ihaueflè de
cepta.Ondefòrte quella DiuaNymphaerefèruataalfuo Genio,o uero
a qualche altro fublime Heroa, 8c io tal fàcrilegio indignamentetentan
do,indignabondocontramefepotria meritamente corno uere.C ufi fà^
da ragione dunque tempeftiuamente animando cogitai,chead quelli
che leuemente Ce afììcurano leuemente ancora peri re, &: ad tali non effe'
re difficile lo ingano & il fallire. Et negli audaci(fì fole direjnon praffiar'
Ci tutta la fallace & Iudibondafòrtuna.Etoltracio, arduo e lo inuefliga^
reel corealieno.Perlaqualecofa, Quale Calinone pudibonda fenten^
tife agrauare il tumefà&o aIuo,fe abdicaua dalla praffientia dilla Cada
Diana,Cufì de pudoreagitato me retraheua da tale impililo refrenando
gli mei uoluptici&difconueneuoli defìi.Ma dirottamele cum Lynceo
ochio,& indefinenteexaminaua cum fummo piacere, &cum miro affé
&o k belliffima Nympha,difponentime tutto al fuogratiffimo amore,
cum infàlIibile,obffinato,&ffimatiffimo animo.

POLIA ANCORA INCOGNIT A ALL AMANTE POLIPHILO


GRATIOSA ET FACET AMENTE ELFA SEC VRO.ILQVA
LE PER LE SVE MIRANDE BELLECE DA OPERA
AD AMORE NELLA MENTE SVA,ET ACCO
STATISE AMBIDVI AD GLI TRIVM
PHIJNNVMERIADOLESCEN
TVLI ET P VERE FE
STIGIANTICVM
MOLTO DII E,
CTO VL
* DE. *
OKTEMENTE ESSENDO EL'SAGITTA>
rio cupidine nel mio captiuato Corehabiliffimaméte
fituato praffide T yrano,& cum folidiffimecathelleda^
more ualidamenteligatome, Sentina noxiamétepuiv
gere, & uiolentemente il crudo &c urgente morfo CCou
ciarme/uppofito già al priuilegio delle fue dure, ma
piaceuole legge . Et completo di ancipite chiedo oltra menfura Co'
fpirando, Iiquabondo me ffiugea . Lapraffiante Nympha cumlau
tiffimo decoramento fenda mora blandicella,&cum la fuapurpu"
k

I
V

refo cibante cum lafpedo Qiympico,& refrigerando cum ei ino meiuc


to eloquio la già rinfocataanima,&cumamorofo & petulco riguardo
& cum grado lo rifodixe.
Poliphile uoglio che tu Tapi, cheel uero Se uirtuolo amore non ha
rifpedo alle co fé exteriore,8c per quello el tuo habito no diminuilTe ne
minoralanimo tuo fori! magnanimo Segentile,&digno quelli miraue
gliofi Se (aneli loci & regni meritamente di fpedare ,&gli mirandi triu.
phi. Per laquale co fa timore alcuno lamente tua non permettere unqua
culo occupare. Ma accuratamente mira quali regni pofledonogli inccv
tonati dalia Sanda Venere,Quegli che mrilemente agomzato, & perle
uerami alle fue amorofe Are feruédo,Scfacri fochi la fua promptillima
eratialegitimaméte hano adepto. Et hora terminando el luo accorto Se
fuaue confabukmerito.Ambigui mouendo gli palli n e citati ne anco'
ra lenti ,ma cum modello grado,in me dilaniente colìderaua dicen do.
O fortiffimo Perico,per quella piu ftrenuamente harelli cum lo hot
ribilemònllro pugnato,peralTequireelfuodolciflìmoamore,che per
latita A ndromeda.Etpofcia. .
O la fon li di quella gli Icgitimi hymenaù ad te fulTeron flati propoli
ti,cuoi molto magiore periculo(Deiero per Iòué)non fue quello,di ecv
\ leqrelalanadoro,ragioneuolméte arbitro,che polipoftoqllo,6ipque'
Ha ferocemente certato harelli, elfa indicando, fopra fattigli gioielli,^
pretiofi thefori del fpatiofo mondo,* ancora della ditilhma £ euthenl
ìyde Regina pretiofiffima,* de magiore talento Se incomparabile pre'
tio O^nhora* continuamente piuformofa, piunellafpedo uenulla,
cum mundilfimo exornato appareua.Ne tale el co piolo oro ad Hippo
damia,& ad gli rapaci &anxii Auari grato culi fe prilla. Ne tanto fe of*
ferilfe lìmilmente ad li Naute lo ingrelfo del tranquillo Sefecuro porto
ne Prymnefio ouer Tonlillaal fuo alligamento nelle hyberne temprila
tequalfati. Neculi optata&opportunafeofferiuala cadente piogiaal
* di Croefo. Quale &quato la delitiofa Nympba da amare |pacce>
ptdlima offeriuafe. Piu periucddaad me *canlhma che al furente Mar
te le fanmiinarie pugne. Ad Dionyfio la Sacnma della magna Creta.
Etad lintofo Apolline la garulofa Cithara.Piu ancora gratiflima che
le frugale glebe,* lecralfeanlle,* ìlfacro Premetio ,* Thefmopho'
ria ad Dimitra. , « r
Etpiuoltra par allei fedi udii mo procedendo perla herbeicen te *rlo
rida Se di ibridate come cariariata planitie, alcua fiata gliochii fcrutarii SC
curiofuli

I
curioluli ad gli delicati pediculi,di uermiglio corio calciati officiofifiìmi
li couertiua,ad gli quali tuberuli il calciamento uolupticaménte extento
adhteriua, Et alcuna fiata le prompte & candidi® me gambe, dalle fuaue
auree remoto alquanto il fericeo habito,uditantefoprali uirginei mem¬
bri cum formolo & exquifito exprelfo fe difcopriuano» Et quelle cu fin/
cero iudicio affirmaua tindedi fimlfima grana,quale unque fa col ledo
in Peloponnefo,trà biachiffimo lade,& cum fragrante mofco compofi/
tamente co ncrete & coagulate.
Per lequaletuttedeledabilidime cofefin cathenulato negli difficili &
inextricabili noduli di uehementeamore, piu inexplicabili chel Hercu-
lano nodo,&piu che quello che il magno Alexandro cu la Ipatba follie
te,& nelle implicatiffime rete amorofamente irretito,& il mancipato co-'
re i ardentiffimi & moleffi cogitaméti,& feruentiffimi defii loricato ffiin
gentime douunque meuoluea,piu pundure & piu clauiculiin eflb ama
tecorefentendo,cheilfideleRegulo in Aphricaraptato intra il chioua-
to dolio.Diquedi nullaltracofarefrigerauaglimerenti fpiriti damoro-
fo incendimento,& da exq uifitiffimi cruciamini exalperati, che egli nei
tonante pedo ardeuano.Sinon cheabforbireglifeduli fingulti ofcitan
te quale fugato damnulo. Eflendo dunque increbreanxietate precipi¬
tatamente immerfo,& al uiolentiflimo amore di quelìa,tutto rapto uedé
time,da me ad me diceua.
O Poliphile come poitu lafiàre lamore una fiata indiuiduamétein
la tua mellea Polia exarfo per qualunque attrae Etquiui ad tutto il mio
ualoredaquellomorficantelaqueo,piu forpiceamente chele branchie
del ftringente Paguro che me traheua difnodarme udendo, non era fa-
dibileopera.Ondealtro nòexperiuachepiumoleftaméteme illaqueafi
fealaffedo di quella,la cruciata alma,che la ueracefimilitudine diomni
fuo corporalefilamento.iluenullo lèmbiante,& gli prillanti gelti della
mia dolciffimaPolia.Ma fopra tutto quello ad me offeriuafeatrociffimo
cruciamento,como potefie io cedere alla mia qacceptiffimaPolia,Etin
mediate negli humedi ochii le calde lachryme prouocate afpernabile &
molto arduo mi paria rinouareil mio macerato core,& per itrodure uno
nouitio & {cognito ,& impiofo exularelantiquo fuo fignore. Pofcia con
lolantime diceua. Per aduentura quella e ella, fecundo il diuo oraculo
alte Si uerace fponfione della Regina Eleutenllyda,lVla non fe pande,
perche fi io non erro, quella infallibilmente a mi pare. Et fado que¬
llo amorofo &difcurfiuo cogitato,&fuafiuo praefuppofito Sediomnial
trò defio foraufcito/olamente penficulaua cuilcore Sedila métereite/
randoadlaifigne Nympha. Dal grande amore dellaqle lìridaméte pre-*
k ii
fo non mediocremente coado audeua cum infueta admiratìone affi'
duamente fpeculare tato inuifitata frattura.Etgliochii mei delle Nym
phale & incomparabile bellece aptamente copiofi Se abforbétiffimi Ty
phoni fé faceano,&pofcia che furono excitaticufi caldamétead exhaù
rire la fumma dolcecia de culi benigna&confpicua prafentia, prehen'
derono eterna fortitudine di retinireadunatamente conuenticii ad tale
uoluptuofo minilterio infemecum effi, tutti glialtri mei captiuati Tenti
menti folatiofamente conlèntanei,Che folaméte da lei,& non daltroiv
de chiedere io tale refrigerio Se diledo pcipuamente alle mie incendio
fe fiamme. Dunque per tale modo da exafperante amore cruciofaméte
ladò,& afflitto uacillando,perueniffimo alquanto alla parte dextra del
Ipatiofo campo. 1 '
In quello loco difpofìtamente erano ordinati gli uerdegianti arbori
&copiofamente frondofi,pieni di fuauiffimi dori frudigeri circa il rito
& di mulciplice forte di follatura Si di immortale uirétia, Laetificauano
il core degli infpedori.
La Epaphrodita Nympha affirmofe,&: liete quiui Se io. Oue riguar'
dando cum quali femi potentia uiliua,perche totalmentedidocare non
fe poteua dallamorofo obiedo,per la benigmtate della amcena plagia.
Io uidiapproximato el numero lo choro di una llipantecaterua, felliui
Se corigiantijdi delicatiffimi,& lauti adolefcentuli ephebi,cum intonfe
come exuItanti,C um le coriàrie degli annidati crini,fenda dudio alai'
no intorti,De ferri laureole di multiplici fiori ,Sc di uermiglie rofe, Se
di dondolò Myrto,&di purpureo amarantho cum Mellilothiimixto
amorolàmente incoronati Se impexi. Et cum quelli extrema multitudi
nedi bellidìmepuelle.Piu delicate Se bellequale non fatrouarebbeno
infpartania.Et luno &laltro fexo ueftiti di fuperbo operimento,non di
Milefia lana, anci di richiffimi habiti di feta,& tali di undulante Thab'
bi, Non fubditi ad le legeOpie, Alcuni di uerlìcolore cangiante, men'
riente el uero coloramento. Alcuni di purpuraeleda dalle Murice,&ta
lidi Lino fubtililììmoqualenello Aegyptonone produrlo 'candido
& crifpu!o,& crociculato drapo texuti fubtiliffimaméte. Et di innume
rabili altri coloramenti. Alcuni de Ceruleo, Altri di Phoeniceo, molti
de uerdegiate& Puniceo,Di Sandacina,& C yanea infedura.cum funv
ptuofe delicie. Affai di crocea tindura.quale non produce Corico, ne
Centuripe/ummamente alintuito gratioli di filamento aureo intrama
ti.Cumeximio decoramento di lucente gemme nelle extreme fimbrie
circagli allragali retinutedapurgatilfimooro. Alcunierano promif'
cuamente,cum facrate infule Se di diuo Se pontificio culto.Tali cum in
dumento uenatricio.
Et le piu
V Et le pili de quefte egregie Nymphè,gìi fui biondi capélli; cognima/
ti haueano.cu exqfiti,& di uoluptica textura inodula>:i,4kre tormétuìì
tripharia ifemedittufaméte le filabile & inqete trece retro al ladeo collo
efFufefpadeuano.lale cu uberrimi crini milupatinegli tenuittimi uela
mini lattata gradofaméte la lata frote di retorto capillaméto ombrata.
Et culi no operofo, ma la maeftra natura rendeua non mediocre grafia.
-Et cum uitte de fili doro texte cum phrygiatura de perle micante, Et ak
trehaueanoderichittìmi& uolupticofi baltei decorato el crino fo ca>
-po. Et alla dritta gola le fumptuofiflìme colIambie,& monili pretiofi,
& A rmille & fpìnthri,Et le parue urechie belliiìimaméte S talagmiate di
uarii gioielli.Et la dignitatedel capillamentó cummundo &cófpicuo
exornato,circundata la fronte de infilatura di groffe & circulatiffime
margarite. Lequale tutte excellentittime cofe infemecum le elegantiflk
me perfone,facilméntehariano alterato,qualunqueagrefte.feroce.obtti
nato. & in humano core.
Pandeuano pofciauoluptuofamentegIicandicantipedi,infina al>
le rotondemammilluIedifcoperti.Dapofciaeluirgineo corpufculofo
prale dritegambe,cumgli picioiipedi.Ettali nudi foprale antiquarie
folee,retinutecum cordicelle doro,tra el maiore digito,& il mediocre,&
appreffo eIminimo,& intorno el pieno pterna, Dindi pofcia politule
conueniuano fopra el culmo del pede, in uno artificiofo dlligamento
corrigiate. Alcuni Aridamentecalciati,& cum harpaguleti aurei anfu'
lati.T ali cum calige foleate purpurante & di altri iucundi colori. Qua
le nuque Caio Galicola primo portaffe. Altri cu aileptati cothurni fo/
pra le bianche & polpo fé fure cindi,& tali cum crepidule,cum maeftre
uoleanfulette auree & di feta,MuIti cum gli pnfei Sicyonii, & alcue cu
eximii Socculi ferice & cum obftraguli aurei decoriffime gemmati.
Etancoraalla cocinna tettala expedita fronte, cum uolanti uelamr/
ni,di conato Araneo circuligata,& cum gli mordaci & fetteuoli ochii,
piu chiariche lucente ttelle,nel purgatiflìmo cielo,Sotto alle fubtile &
circuiate ciglie. Etel piciolo nafo fra le pom ulateguancie, rubicundatc
qualenel Autumno etti meli, douutamente cum le alueoie,o ueru fof-
fule ridente. Ancora gli priecifori & gli ocularidend,cum glialtri ordì
natamente difpottti picioli in colore“di copellaceo argento, tra gli mu^
ftofilabii fimigliantialfinittimo Coralio. Molti fimilmente cum gli
fono ri inftrumenti,Qtiali unque in aufonia fi retro uareberon, ne anco
ra nella manudi Orpheo,celebrabondi per gli floruIentiprati,& aqua^
tiflìma planitiedolcittìmi foni,&cum fuauittìme noce &ode exultan'
ri, 8c cum multiplicata gloria, facientefe luno cum laltro amorofe pu>
k iii
gne,C um folaceuoli & iucundiffimi a#i & blandiméti,Feftigianti circi/
tori quatto pretiofiffimi Se diuinitriumphi,
unque limili uiduti da gli mortali rifguar
di cum (incero Se delettabiliffi
mo applaufo»

POLIPHILOINQVESTO PRAESCRIPTOLOCO VI¬


DE le qyatrotrivmph ANTE SEIVGE TVTTE DI
VARIEPETRE ET DrPRETJQSISSIMIGIOIELLI.DAL¬
LA MVLTITVDINE PROMÌSC VA DI BEATI GIOVENI
IN LA VDE DELS VMMO IO VE MOLTO VENERA/
BONDI,

AGIONEVOLMENTE VNQYANTVLO
difficile ad gli fu perni Dei fare exiftimo,anci fattibile fa
cilmente fi praefta qualunque effetto al fuo uolere, Se in
ciafcuno loco,& fopra ornili colà creata.Ilperche debita
mente chiamati fono omnipotenti.Forfa chi alcuna fia
ta lemirauegliofe Se ffupédeimmo diuine opere udirae
narrare,fupremamente mirauegliarfe potrebbe. Imperoche imitareje co
fenaturale,larte^mula,quanto uale fforcia.Ma le diurne fenciadubitare
per qualunque creato ingegno & in telle&o fencia fua ope,& fpiramine
non fi poleaptamente fimular ne fingere. Dunque per fi faóta ragione,
niuodadubio alcuo do uerebbelalfarfe occupare, Maqetaméteaiaduer
tédo pona nellanimo,ad gli fuperi poffibile, ciafcuna ad nui ifiieta fàélu
ra,Qualeiocufiuidù DESCRIPTIO PRIMI TRI VMPHI,
El primo degli quatro mirandi&diuini triumphi hauealequatro ra/
pide rote di finiffima petra de uerdiffimo fmaragdo fcythico, di atomi di
colore rameo fcintiliato,El refiduo pofeia del carro mirai attonito fedo
tutto di tabelle, no di Arabico.ne Cyprico,ma di ferrineo fcintillare in¬
dico adamante infultate al duro finerilio Se del chalybe,uidrice del Iadi
uo foco contemptore Se contumace,ma al caldo cruore Hircino quieto
&domabile,Grato allemagice arte.Lequale affulediuinamente operate
dicataglyphiaexplicaturainfcalpte Se inmundiffimo oro mirabilmen¬
te infepte& inclauftrate,
N ella dextera tabella mirai expreflb una nobile fregia Nymphacu
multe coetanee in uno prato incoronante gli uidoriofi Taundi multi-
pliciftrophii di f|ori,Etuno adhajrente adeffa multo peculiareméte do-
mefticatofe.
prima
PRIMA TABELLA.

Quella Nympha cofìfa la fìniftra tabula cotineua,che alcenfo hauea


foprail manfueto& candido Tauro.Etqueilo qlla pel tumido mare t*
mida,traffretaua. SECVNDA SINISTRA.

Nel fronte auteriore,Cupidineuidi cu inumerà Caterua di promi


fcua góte uulnerata.mìrabodi che egli tirafle larco fuo uerfo Ialto olym
po. In nel fronte pofteriore, Marte mirai dinanti al throno del magno
Ioue, Lamentatile che el filiolo la ipenetrabile thoraca fua egli la hauef'
fe lacerata.Et ei benigno fignoreel fuo uulnerato pedo gli monftraua.
Et nellaltra mano exteiifo ei brachio teniua fcripto, NEMO.
Ir ....
K Hit
PAKS ANTEFUOR. ET POSTEEUOK TRIVMPHI.

Quefta figura di carro era qdragula di dui qdrau pfedi p lógo di pedi
.yialto.iii.ìato altrotato cu exigéte corouice di fopra &di fiotto el pila-»
tho,Et daqifoprauno& femipedierauna plana lata pedidui &femi,
lóga.v.&femi,cu uiio,pclinato uerfio la corouice tuttojquàmeo de pre^
tiofiflìme petre,cum alterato congrego & ordine di coloramento . Et ne
gli quattro anguli erano appadecopie inuerfe cum lapertura refu pina,
fopra el pròiedoangulare della coronice.ftipata di molti frudi & fiori
de craflè& multi plice gemme germinate tra la uariata fogliatura doro.
Gliquali corni uidi cum egregia expreflìione di folle di papauero cor'*
nuto,inueftiti&di alueoli intorquati,&cum il fiuo gracilamento inno'
luto al termine della plana. Ilquale fi rupeua i uno folio laciniato antiq
rio, che belliflimamente deriuaua {opra cl do rio dellaelegantecopia del
la materia dida.In ciafcuo angulo dal plintho uerfio la coronice, al prò
ìedo era affiermato,uno Harpyiatico pede,cum moderato finuare, & cu
predante conuerfione de qui &delli infioliamento di Acantho.
Le rote erano tede intro nel carro. La medietate fiua apparédo, Et ei
plintho cioè la extrema parte di eflamachina,nellanteriore parte, proxi
mo ad gli harpatici pedi,alquato fubleuantife politamente gracilifcéte
uertiuafie in uno lìmachale uoluto. Neiquale erano gli laquei, o uero re
tinaculi ad trahereopportun amente commédati. Et oueinfixo uertiua
Iaxide,ad eflfo plintho appado pendeua uno mucronato,di tanta latitu
dine alla iundura del plintho,quato era due fiate dal uolubile medita
lo alIacima.Etquiuiexquifitamente principiauano due follature, Le>
quale diuidentefie fiotto el plintho deriuauano. Nel medio della dificre^
panda delle quale promiiieua modificataméte una pétaphylia rofia, nel
mediano
mediano dellaquale uertiuafe elfo polo" nellaxide.Come appare nella
tabella prima.
Hora (oprala planaantediala iaceua uno fatale candidiamo & be'
nigno Tauro, de molti fiori adornato,&di pompa di boue Lbabondo.
Sopra gli fedeua una regia uirgine degli ampli tergori,Cum gli Iongi,8c
nudi brachii, quali ifpagurira renendofegli peduli palearn amplexaua.
Indura exquifitilfimamente di panno fubtile,de fera uerde Sede oro, de
mirauegliofa textura,di habiro Nympheo,cùleextremicate,di uno uè-*
lamineconfinealle tattile fuccintìrulo, uelificante.nó lenza copia di ua
rii gioielli exornata,cum una corona doro, fupprimente una eleganti!'
lima & aurea ca»farie,mundula prendente.
Quello tale triumpho traheuano Tei lafciui centauri figlioli dii ca'
duco femedillaudace Ilìone. Cum piane cathenule doro aglirobufti&
equini fianchi exquilìtamente illaqueate,Cum gli anuli 1 uno cum lai'
tro fiipprelfamente innodantifo,& retinute nelle auree fibule & conne>
xi,&pofcia in le appade armille difoorrendo al tirare tequalmente tutti
fei. Ne fimigliante modo Erichthonio nel coiungere degli feroci cabal
Iialleuolucre quadrige ritrouoe.
Ciafcuno equitaua una ifigne Nympha,fedente cum lefpalleluria
aialtrariuoltate,trecum lefpeclatilfimefaciealla dextera couerfe,&trc
alla parte Ieua,Cum inftrumenrimulicaliinfeme ca fortemente di har'
monia participati.cum uberrima & flaua capillatura,giu per gli candii
di colli difìente,Cum pancarpie ornata la fua fella, Veftite due proxmte
al triumpho di feta Cyanea,quale luculeo&eximio coloramento dille
plumule nel collo del Pauone.
Ledue mediane di folgorante Chermeo. Et le prime precedente de
panno rafo di coloratine Smaragdinea uerdigiante. Noiilència gli
Nymphali additamenti,& decoramini,cantante cum le rifondate bue'
cule,&ciun tanta fuauitate fonante, di melodia, di confèruare impalla
lalma Tempre uiua. ■ • ....... -
Gli Centauri di Dendrocyfto coronati.Nele mano fue, la una alla
parte ima ,& cumlaltraamplexando gellauano gli dui propinqui al
carro, uafi di antiquario exprelfo, di Topacio di Arabia, cum elfuo
fulgente colore aureo, grato a Lucina, & alquale le ondefe quiefeono.
Negli fui fondi gracili, & nel mediano immoderata corpulenti pau'
latine augentife,Et dindi pofeia uerfo lorificio falligiantife di altitudi'
ne bipedale,fencia anfulede miro artificio.Foradegliquali pfiliua uno
nebulate fumo de fragrati tropo iextimabilefpargéti. Glilequéti fona
uao tubedoro,cu pédétepanofericeo fubtile,di aureo itexto,cu tripli'
TRJVMPHVS

ce ligatura alla fiftula tubale,Gli altri dui cu ueterrimi comitibici con*


cordi ciafcuno & cum gli inftrumenti delle Equitante nymphe.
Sotto lequale triuphale feiughe eralaxide nel meditullo, Neiqle gii
rotali radii erano infìxi, deviamento BalulEco,graciiifcentilèpoja
negli mucronati iabii cum uno pomulo alla circunferentia. Elquaie
Poloeradifiniffimo^ ponderofo oro, repudiarne ei rodicabileerugi*
ne. & lo incédiofo Vulcano.deila uirtute & pace cattale ueneno. Sum*
reamente dagli feftigianti celebrato,cum moderate, & repentine
riuolutióe intorno faltanti,cum folemniflìmi plaufi, cum
gli habiti cindi di fafceole uolitante,Et le fedente fo*
pra gli trahenti centauri, LaSanda cagione,
& diuino myfterio,inuoce cofo ne & car*
mini cancionaii cum extre
maexultatione amo/
roiàmente lauda
uano.

*
P&IMVS

EL SEQVENTE triumpho no meno mirauegliofo delprimo.Im


pero che egli hauea le quatto uolubile rote tutte,* gli radii,& il medimi
Io defalco achate,di candide uenuleuagamente uaricato.Netalecerta-
mentegeftoere Pyrrho cumlenoueMufe* ApoUinein medio pulfan
te dalla natura impreiTo. r
Laxide & la forma del dido qleel primo,ma le tabelle erao di cyaneo
Saphyro orientale,atomato defcintiiluledoro, allamagica gratiflìmo,
& longe acceptiflìmo acupidine nella lìniftra mano.

Nella tabella dextra mirai exfcalpto una inlìgne Matroa che


dui oui hauea parturito,in uno cubile regio colloca
ta,di uno mirabile pallacio,Cumobftetriceftu
pefade, & multe altre matrone & aliante
NympheDegli quali ufciuade
uno una flammula, & delal'
tro ouo due fpedatiffi
me ftelle.

*
TABELLA DEXT& A:

Nellaltra affila gli curiofi parenti del nouo prodigio ignari, Nei
Apollineo tempio al dillo Simulachro peroraculo,lacaufa&lo exito
diuoti interrogauano. Agliqualiel benigno Nume culi perplexibeL
mente gli refpondeua. Vni gratum mare. Alterum gratum mari. Perta'
le ambiguo refponfo dagli pii parenti furono referuati.
- TABELLA SINISTRA. ..A

W J

Nel anteriore frótele uideuauno belliffimo Cupidinepuellulo, nel


tedierà leuato & cum ei ftrale tagliente di una aurea fagitta, nel ftellife^
ro c2elo,uarie figure di animali quadrupedi,reptili,& uolatili uiolente'
mente dipingere, Et in terra mirabondi gli humani ftauano, per tanto
effedo di una fragilefagittula. In nel pofteriore,el magno Iupiter,uno
folertepallore, infuo loco iudicecollocaua, excitato da effo pximoad
uno Iepidiflimo fonte dormiente. One a tre nude & formofiflìme Dee,
faceuaiudicio.Elquale daboperofo Cupidine fedudo, allafua facetiffi/
ma genitrice el pomo confentiua.

PARS ANTERIOR ET POSTERIORE


) •

Quello triumphale carro feni Elephanti candidi,binati iundi, qua


li non firitrouerebbeno nella Age/inua patria, ne agli gandari. Ne tali
furono fubiugati al Triumpho africo del magno Pompeo, Ne tali fu.#
rono ad tfahere el Triumpho de Libero Patre lindia uida, cum el prò#*
bofeide armato de gli eburnei & exitiali denti, & cum fuaue barrito
acconciamente traheuano,cum retinaculi de finiflìmalètadiindù--
ra Cyanea, intorta beliiflìmamente cum fili doro, & de argentei conv
mixti, inftndiflìmi nodi fpicatamente textili quadrangulari, Quale
le uideno lefpichedei monte Gargano,cum perorali aurei di mui#'
titudinedi fulgenti (lime & dilfentanee gemme referti, cum armille au^
reeappade,nellequaledifcorreuano a tutti fei la uinculatura.Sei tene'
rime fanciulle ancora xquitauano al modo delle,prime,cum altri diO
limili inftrumenti, in uno fono opimamente comparticipati, Ettu
to quello che le altre faceano,& quelle el lìmigliante. Velhtedue di
Phoeniceo, Due di penitente luteo, quale colore interno del flore del
Apio Ramno,&duedi uiolaceapurpura, Contedi gli uehiculari Eie
phanti erano de copertura doro infimbriata di crafle perle,& de altre
gemme pompofamente decorati. Et el collo circundato de rotondi &
crafli gioielli,Etfopralampio frontedependeuauno inftabilepomulo
di mi tubile perle,cu una prolixa barbula di uaria feta & fili aurei al mo^
to inconftante.
TRJVMPHVS

Sopra de quell© fuperbo & Triumphale uedabulo^uidi uno bian>


chiffimo Cycno,negli amorofiamplexi duna inclyta Nympha fìliola
de Thefeo,dmcredibile bellecia formata, & cum el diuino roftro obfcu
lantife,demi(Te le ale,tegeua le parte denudate della ìgenua Hera, Et cu
diuint& uolupticiobledamentiiftauano deledabilmente iucundiffi/
mi ambi connexi,Eteldiuino Olore tra le delicate & niuee coxe collo/
cato.LaqualecommodamentefedeuafopraduiPuluinidi panno do**
ro,exquifitamente di mollicula lanugine tomentati,cum tutti gli funv
•ptuofi &c ornanti correlarli opportuni.Et ella induta de uefta Nympha
lefubtile,de ferico bianchiamo cum trama doro texto praduccente
Agli loci competenti elegante ornato de petre pretiofe.
Sencia defedo de qualunque co fa che ad mcremen^
to di diledo uenuftamente concorre. Stimma
mente agli intuenticonfpicuo &c dele
dabile. Cum tintele parteche
al primo fue defcripto
dilaude& plau
fo.
SECVNDVS

EL TER.TIO caelefte triumpho'feguiua cum quatto uertibilerote


di Chryfolitho aitino pieò feintuie doro flammigiante,T raie<rta per el'
quale la fera del Afelio gl i maligni damionii fuga, A Ila leua mano gra'
to,cum tutto quello ebdi fopra di rote editto. Dapofcia le afflile fuein
ambito per el modo compatte fopra narrato .erano di uirente Helitro^
pia Cyprico,cum po tere negli lumi cadérti,el fuo geliate coela, & il diui^
naredona, di fanguineeguttule punttulato.
Offeriuatalehiftoriato infculpto latabelladextra.Vno homo dire'
già maieftate ifigne,Oraua in uno facro tempio el diuo lìmulacro, quel
lo che della formofiflìma fìola deueua feguire. Sentendo el patre la eie'
dionefua per ella del regno. Et ne per alcuno fufle pregna, Fece
una munita ftruttura di unaexcelfa torre. Et in q uella cum
foléne cuftodiala feceinclauftrare. Nellaqua'
le ella ceflabonda afledédo, cum ex'
ceflìuo folatio, nel uirgi
neo fino gutte do
ro flirtare
. . .v uede
ua.
*
TABELLA DEXTR. A;

Neialtra tabella era impreflo uno nobilegiouene. Ilqualecum funi


ma religione receueua una prote&ióe di uno cryftallino clypeo.Et egli
italo ro fo cum la falcata & tagliente Harpe,una terrifica donna decapita
ua,& ei trunco capo infigno di uidoria fuperbamétegeftaua.Del crmv
re delquale,nafceua uno alato caballo,che uolando in uno faftigio di
monte,una myfteriofa fontana,cumil calce fàceua furgente.
SECVNDA SINISTRA.

Nella facia anteriore uedeuafiel potente Cupidinecheciilaureafa-'


gitta fua uerfo li ftellifèri caeli trahédo gutte doro amorofamente fàceua
piouere. Et una ifìnita turba eli onini conditione uulnerata ftauano di-"
ciò tutti ftupefadi.Inoppofito,uidi Venereirabonda,foluta cu unoar
migero da uno fatale rete elfìliolo per Iealepréfo hauea uindicabonda,
&uoleualo
Se uolcualo difpénare,hauendogiapieno el pugno delle,uolante plu-
mule,5c il fanciullo piangendo, Vno cum gli talari madato dallexcelfo
Iouc/opradi uno throno fedéte,dalle forciematerneillado lo iiberaua.
Et pofeia culi ad qllo lofferiua. Et Io opitulo Iupiter gli diceua £ atthica
lingua fculpto egregiaméte di rincontro della diurna bucca. 2YMOI-
T A YKYSTEK Al PI KVQ2.Sccopriualo fotte elfuo cadettechlamyde
PARS ANTERIOR ET POSTERIOR.

, Quellopompofamétetraheuano feiarrociifmn monoceri: culTcor


mgera fronte Geminatila gelida Diana riuerenti. Gli q uali imi incula-
ti erano al uigorofo & equino pedo,in uno ornameto doro copiofo de
pretiofiffime gioie,cu funiculi intorti de filatura argentea Sedi luteafeta
lo uno cu laltro artificiofaméteinodan tifi.politiffimi nodi faceano cu
gli pradfanti accerto rii degliantiferipti.Sei uirgunculealmodo&póm
pa de le altre fopra fedeuano,& cu habito doro intramato di finiflìmafe
tafCyanea,in uarii fiori sfrondatura ftexti,tuttefei cum mirabili Se ue-
terrimi l'ftrumenti da flato concordi^ cu incredibili fpiriti expreffi.So
pra la planadelquale nel medio iaceua uno pretiofo fcano di uerdegia-
te Iafpicle,praeftabile in argentofficiofo al parto.Sal caffo medicina.il-
qualejiel pedeeraexangulo,opportunaméte afcendendogracilefotto
una cochula platinata. La parte ima dellaquale fin a al mediano fuoope
rofamente Alleata. Et pofeia fchietta fin nata fina fotto allabio nextrula-
to.La lacuna dellaqualepoco profondaci comodo del fedéte,cum no¬
tabili liniaméti tagliatura. Sopra qffo promptamentefedeua unaorna
ti Ili ma Nympha Se bellifììma ìuertito aureo itexto cu feta cyanea,i habi
tofubtiledi puellitia politura di multiplicegémedeornato.lndicauael
luo affeduofo diledo.p mirare nel fuo gremio una copia dì cadete oro.
cu li foléni honori Se gaudiofi applaufi qle glialtri.fedeua cu le u bere co
mep el dorfo effufe,coroata de diademateaureoS di multi formi lapilli.
I
TRIVMPHVS
ti»

JBL QV ÀR.TO triupho qtro roteelportauao di ferrineo A fuetto


archado una fiata accefo renuételaextidioe.ilrefiduo ditabulaturaq-
draguia,cu il mo andino,era di folgorate carbuculo tragodicao, no te-*
médo ledcfè tenebre,di expolitittime colature, longo di ragionamelo
diftin&améte.Ma quale operatore cofiderare fi do uerebe in quale! oco,
&da quale artifice furono fabricate.
Duo; ladextera facia optimamte tale dimoftraua hiftoria. Vna uene
rabile matroa pgnate. Ailacjle el fumo Iupiter diuinamte(qle cu la Do,
Iunone fole)cu tonitri& fulmini liappeua,itàto cheaccéfafe cremai»
ìlici nere, & del cobufto,uno nobiliffimo & diuo ifantulo extraheuano.
TABELLA DEXTRA.
TERTJVS

ad u^i?i°raieir? °Pitu,atorcI“P«“.qlÌomcdcfimo in6ntuIo


uno cadette homo talaricato & caducifèro di offeriim F •*
in uno antro a multe Nymphe n utriendo el commendai». ^ P *
SECVNDA SINISTR a

. ^rat0 arLteriore uidi Cupidie,mirauegliati/ì grade Copia di


OI jcxo fagittati.checu la fua noxia fagittula tirata nel alto ccelo Io uè tra
nefieni diuinitateadcotéplatioedunamortalefànciulla. Allincótro re
tro el maxio Iupiteruedeuafi i uno tribunale fedete indice, Et cupidine
ciaudicate,cdtraIafuabenignamatrenudicio uocata^oiéte qrimonie
i a
faceua.Cocioiia colà cliep fuacagioedelfamoreduna fpecioiìilìma di'
migella extremainente iè medeiìmo uulneraife. Et che da una luccrn ale
fcintillagli fuifeitata la diuina gabula cauiticata. Prafcnte ancora la bel
liiiìma Nymphacumlalucerna'nellemano accufata.Eta Cupidine ri*
dibodo gli diceua Iupiter. Perfèr fointilla,qui caiu accendisi omn.es.
PARS ANTERIOR ET POSTERIOR.

Queito monoiticho eraefcalpto di formule noftratei unaabaca tabel


iaicóipe&o della fàcia di uenerado Nume.II reiìduo come li defcripti?
Queito myiterio.fo triupho,iei maculofe,cu notule de fuluo nitente, Se
uelociilime di pnicitate T igride di HyrCania illaqate beiliilìmaméte cu
flexibile palmitedi foeconda uite, piene di tenere frode, cu gli uolubili
Capreoli,ornate di uermigliacei corymbi.Nel trahere cu tépato moto.
Di fopra elqle nel mediao della plana,era iìtuata una Baiì doro, p dia
metro limo pede uno &palmi.iii.alta il iìmilepximo. Vna pte allo iti*
mo lataftrofotodato,& femiifo alIunduìa,o uero refupina lima & nex*
trulo.il reiìduo era diilributo alla Trochlea, &alla iuerfa undula cu gli
acceiforii nextruli.o uero reguli&cordicelle.La plana di qftaera nel me
diao circulareméte uacua. Nella qle excauatioe defcédeuào le caude di
qtro Aqle,fudate fopra la fupficieplanata della baiì.Leqle erao de ptio'
lo Aetitepuniceo di Periìa.Et qite cu el dorfo italiano unaalaltraoppo
fita.hauédo le ungiute brachiedoro ifìxe calcante fopra la di&a baiì. Et
ciafeua ambe le ale leuate coharéte. Sopra de qite nel cubito era fundato
qito mirado uafo di athiopico hyacitho lucidiffimo,& inimico del cel
te.comite gradofo.Elqle uafo era eruttato di fmaragdo,cumuItipliceal
tre uenuledi géme,cofa icredibile.Dealtecia era femiifo & pedi.ii.Qua
lìdi formarit6data.il diametrodellaqlefuacraiiìtudine,pitauaiìdi uno
pede & femi,& la circuferétia coitaua tre diametri.llqle uafo dal imo fo'
pra leale afììrmato faliua triéte,&pofciaera uno frigio ambiételultima
i. i * craflìjudine
crafiìtudie di uno palmo, dalqle phrygio, final pricipio duno uafogut
turnio chefe coteniua i uno cu qfio medefimo unopalmo, i fuma fina
quieglie uno pedee medio. Sopra qfta diméfione nafceua unaformadi
uafo (opra dido leuato uno pede,& dilatarfe icominciaua fina uno pai
mo & fermilo. Ilqle femiflb,era diftribu to allexqfiro phrygio di tuoi ute
frode sfiori qfi tutti euulfi deeiTo hyacintho.il diametro dui qrti et me
dio. Sotto qfto phrygietto pmieuao {circuito alche fcidule di modello
leuaméto &c téperato carinato,aIqto nel fupmo craflfe, &nel fundo gra*
cihfcéte fepdeuao.Belliffimamtepofcia afcédeua fina’alorificio dui mv
ti&c Cernì.Lacunato egregiamétedi itorquatelacunuIe.Lorificio di una
cochulacugli oruli lata,di fetalacorpulétia cu elegatefima, & nella co
prehéfa del uafo,eh tornatile gulule undulefc toreri,Di tal/hniamenti
erao .Tepti &aefotto&de fopragli phrygii. Al phrygio 41 gutturmo de
lottoTieldido lepto le coteniua dui mutilati conciuli,ouero Temi anuli,
li ^lIa %uraptranfuerfo oppofiti cu laducitate Iuno allaltro.
hqli nelle mordicefaucede due lacerte,ouero Dracocuh erano tenti
n.ht gli Dracoculi de uena defmaragdo pfedeméte relidi,el refiduo de
eruttato, Iaceuano cu qtro lacertacei pedicuii fopra el culmo dei uafo u
tenore eIqIecuImo,tra el gutturnio,& Io iferiore uafo,la fua eminentia
era uno q rto. Et dal fubhmegracilaméto fiio.defcédendo terminauacu
limameto demerfa fimaalcirchfento lymbo della corpulenta, oueera
labietephrygicullqleacc maro culmo era diligétiffimamétefquamato
del hyacintho.R elidi folamere della finaragdina uenagli Draconculi
^ .C!/ejPet!Ue[r? f°pra f f<luamato retinuto, de culi gli qtro pediculi!
Gliqlidracocuh Iuno p Iato al fine icifo delplapfo del dido cuImo,fo.
pra hncifo della coromcetta,cu la ìuertifcéte cauda uerfo la fpina faceua
no una circularedtpmpta fpira.Etpofoianefaceuao uno altro fimiledi
lotto.Quelli uoluti erio p leanlè.Il uertigine ifèriore,oueeracu el uafo
coiudo,fedo i due pte una de q & Ialtra deIi,comigrauao i mirabile fio
datura.Et alla dextra &c finillra pte lemipede itrauao cu elegate politura
nel phrygio.Leqle fi5de,qfi di tutto expffo fe uedeuano,& il fondo cioè
il plano fodo fubfidéte della corpulétia era di hyacitho. In tutto da qfte
infrondate caude,era la corpulente circunfeiernia occupata, o uero cin
giente fafcicula dui pedi.
Kella a diredelliteruallo cheexta uno pede& femip Iato.La corpus
Iétia del’uafo del cocindo in giufoupéda opa iudicai & piu pilo diurna
Mirai el dido uafo intedo per tutto dunaexada uitedi foalptura. DeL
laquale gli ftipiti,o uero furculi pampinulati,cum uiticuli&anulari ca
prcoIi,di una uenaaccommodataad lo excogitato di Topacio. Quale
non feretrouarebbenel infula Ophiade.
La follatura di finiamo fmaragdo,Gli racemi di Amethifto. O qto
111
allintuito praftauafi McundÌlTimo,&allo inteltòo gratiofamente con-
téplabileJÌfubie<fto folido delqlefeiuftaera qfta opatura Se exatìa.pluce
uadelhyacithoJpiuterfo&rotódato,qle ai tomo no fi farebbe coducto.
Solaméte (otto alle foglifera uno tenue relido, che retiniua el foliaméto
cu ei fubiedo hyacitho,tutto puio Se dal fubiedo feparato qfi policario.
Le finuate foglie.cu tutti gli liniaméti acceflbni fabre depolite,cu temerà
ria xmulatioe della naturarlo meno unqtulo frudi papini Se errati fur-
culi.Ad qfta mirada faduranu fé xq gli pocoli dildiuo Alchimedote,
Neacoralacopadi AlconeJlqle uafeeracópleto de minuto &fcó etere.
Retorniamo allambiéte cindura di ptiofiffimo uafo,o uerophrygia
lefafcia.Nel uacuo tra le caude relido. Vidi due hiftorialedignedimaxi
ma admiratioe i tale fcalptura.Nella facia dinati di elfo uafo mirai icifu'
ra optimaméte lo altitonante Ioue.Eilo nella destra mano teniua una ta
gliéte fpatha aurea di uena di Chrylolithodi sethiopia lapadate.Nelaltra
uno fuimiecorufcàtedi uena rubinacea.Etegli’cu minate afpedo deue
na Gallatite coronato di fcintillante ftelle q le el fulmine. Sopra ftante de
uno facro altare Zaphirico*Nella diurna & treméda maieftate diqleguar
dai uno feftiuatechoro de fette N ymphecàdidedi iduméto, religiofamé
te idicado di catare, eu uenerabódo plaufo.Leq le pofeia fe trafformauao
in uerdigiatearboredifmaragdinapfpicuitate,c5ferte di flofculi Cyanei
plucétitEtalfumo Numineìediuotaméteiclinauano. Nonchetuttele
Nymphefuffèron tramutate i fr6de,Malanouifiima eéndo tutta iarhu^
fculo couerfa,& gli pedi 1 radicule,& la uicina gli pedi exclufi, Se la tertia,
dal cingere fupra»cu lo exordio degli brachii &fubfequéteciafcuna po¬
feia. Ma nellafumitatedel uirgineo capo idicauao ei metamorphofi che
de tutte do ueua fuccefliuamente fequire.

Dallaltro lato anaglypho appareua uno fèftiuo &iucundo N ume,cu


fembiate di unalubricafanciuiia,icoronatodi dui lungi &coglobati fer
piluno
pi,Io uno biaco,&IaItro negro,cu uiuace fpirule inodati. Staila efio uo
lupticaméte collocato fotto di unafòecuda uite.Sopra della quale per'
gulata/aliuano nel uolto ridibondi alcuni belliflìmi fpiritelli nudi. Et
dindi gli peduli &grauidi racemi maturi extirpauao, Alcuiaccortamé
te ad qito diuo Numegliofferiuao negli calatili. Et egli ammutolì piaci-'
damategli receueua. Alcuni nel uerdaceo folo iaceuao refupini,aldoI'
ce fonino .puocari dal uuaceo fucco. Altri itétaméte faceuao la opa dei
muftuléto Autuno. Altriciigli extéti Tympaniociofamétefonàti ca'
tiIauano.Lequaleexpreffione,fecundo la exigétiadegli coloraméti,cu'
fi erao naturalmétele ueneal diffinito excogitato dell arti lìce, della pre>
tiolà petra opportunaméte accelforie,Et in qfte imaguncule,qtuq; par'
uicule. Niente di meno,defedo alcuno, Snelle minime parte fe accufa
ua. Ma omni parte diftin&amétep feda cerneuafè.

Fora del pfcnpto uafo,germinaua una fródofa uite doro cum gli ir,
riciati pampini, fòetofaméte ornata de BotricuIi,cu grani punicei de in
dico Amethyfto,&la foliaturadellando Silenitedi Perfida uerdigian
te. Ad gli moti Lunarii no fubdito,Eta C upidieplacido. Pr^feruate fo
lpiteilgerulo,&ombricaua la Seiuga.
In cialcuo agulo della plana,del triuphaIecarro,diffulàméte fpléde
fceua,cplIocato uno faberrimo cadelabro,fopra trepediculi cornicula'
tifudato,di ramicofo coralio.pftabileadgb ruricoli. Fulmini.Typhói.
& repellete le tépeftate,&al ponitore benigno & AmuIeto.Quale Simi
late no fue fotto el capo Gorgoeo da Perfeo retrouato,Ne tale nel Ery'
thromare,Nelace nel Perfico,Ne taleel Drepaico.Dapofciaad uno de'
gliqli tutto elltylo era de ceruleo & lufitao cerauniofiamicabiledelleté
peftate,& de Diana amicalepcipuo,cu tépata corpuIétia,& gracilaméto
delogiufculi balufti Se noduli. Cu obftétatioefpedabife, di uermicula'
riaopatura adornati,de altitudine bipedale.Laltro pftauafe'de finiflìma
i ii ii
oléte. Iltertio deoptiaMedea,i fufco aureo colore diflèmiato,cu el Ne^
étareo fapore.Lo ultio cfptiofa Nebride,al Numedicata,Nel nigro exì
mio colore bianco & uiride immixtamente coeunte. Nella cochula de
gliqll ,una Pyramidale flamula,d(foco iextiguibilecontinuaardeua.
Per laqle luculétia le eximie opature & expffi,p io reflexo del flamini
latelue,p li fulgorati lapilli’ptiofiffimi pfeueratem tefpedare no ualeua.
Circa dlqle diurno triupho,cu multa &folénefupftitioe & maxia po
pa & religioe Infinite Nymphe Menade cu li foluti & fparfi capilli. Al
cuenudecuamiculiNymphei dagli humeri defluéti, & tale Nebride,
cioè idute depelliceo uariato d colore di damule,fenza laltro fèxo,Cym
baliftrie,& T ibiciarie,fàceuao le facre Orgie, cu. clamori uociferado, 8c
thyafi,qlé negli Trieterici, cu thyrfi di frode di coifère arbore, &c cu fron.
de uitine iftrophiate,fopra el nudo cifte & cordate faltatoriepcuréte fe<j
ua iniediate el triupbo filéo feniculo lo afèlio estate, Pofcia retro a qfto
estate imediate uno Hirco horricome de (acrilica popa ornata feftiua'
metecdduceuao.Etuna d qfto feótaria,uno uiminaceo Vano geftaua,
cu defordiato rifo,& furiali gefti,cu qfto ueterrimo & fco rito, qfto qrto
triupnoadoriaméte extoileuano,Etcoueneradodifcorfo Euibachead
alta uoce,cdfufaméte exclamado gli Mimalloni.Satyri.Bacche.Lene.
Thyade.Naiade.Tityri.nymphe,celebrabondifequiuano.
Q^AKTVS

LA MVLTITVDINE DEGLI AMANTI GIOVENI,ET


DILLE DIVE AMOKOSE PVELLE LA NTMPHA APOLI -
PHILO FACVNDAMENTE DECHIAKA, CHIFVRO*
NO ET COMODAGLI DII AM ATE/ET GLI CHOKI DE
GLI DIVI VATICANIANTI/VIDE.

LCVNOMAIDITANTOINDEFESSOELO
quio aptamentefe accommodarebbe,che gii diurni ar
chani diferrando copiofo & pienamente potefle euade
re & ufcire*Et expreffamente narrare,& cum quanto di
ua pompa, indefinenti T rium phi,perenne gloria, felli
uaktitia,& felice tripudio,circa a quelle quatto iuifi
tate feiuge de memorando fpetìaminecum parole fufficientemente ex-"
primere ualelfe. Oltragli inclyti adolefcentuli & ftipanteagmine di inu'
mere& periucunde Nymphe,piu che la tenerecia degli anni lui elle pru¬
dente & graue & allunile cum gli acceptiflìmi amanti de pubefcente
& depile gene» Ad alcuni la primula lanugine fplendefcéte le male in ^
ferpiua delitiofe alacremente feltigiauano. Molte hauendo lefacolelue
accenfe & ardente . Alcune uidi Paliophore. ♦ Altre cum drite balle
adornate de prifchefpolie. Et tali di uarii T rophaei optimaméte ordinate
& copofite,pcedeuanopmifciiaméte lstabodi myfteriofiTriuphi,cu ah
ti iubili fino allaere refonati. Alcuni cu gli buccinati inftruméti,uarii di
forma &difpirito,T ubeductibile,& itegre,&cu fonore T ibie. A lcue cu
cadette note pfalléte,& cu ineffàbili dile<5ti,&: sterni folacii,excedédo tut¬
to che Io igegno humano a fuo potere imaginare poteffe,ditorno gloria^
bondi gli fempiterni triuphi,Girado p la floruléta & beata terra & fixlice
patriarca pi uernati loco degli beati fanétiffimo dedicato. Dalcunofuc
crefcentearbufto no ipedito neoccupato.Ma tutto el floreo folo era uno
cosquato prato de herbe oléte& fiorigerede fiori,de ogni coloraméto ifi
niti,& deforma multiplice belli ffimi,& de odoraméto fuauiffìmfiqiiàto
piu dire fi Ualefie.Gliqli no temeuano le urente iuafione di Phcebo,llper
che egli in qfto amcemffimo loco cu fui uelociffìmi caballiad Hefperia
nouiffima non corre.Malaere puri {fimo Tempre, & diffidato ogni hora
de nebulàti fumi,Ma alternai méte chiaro & inuariabiIegiorno,& la terra
cotinuaméte herbifera.cu gli fiori redolédo uernante,qle una gratiofa &
eximia piélura.Illadàméte Tempre ftano cii la Tua roracea frefchecia,& cu
colore fencia interdico ditépo.Quiui le quatto maniere di uiole. parali
fis. melilotho.anemoni. Cyanei.Gyth.Cyclaminos*Vatrachio. Aquile
già. Lilium coualliu,& Amaratho.Sticados.Spiconardo.Saliucha. Am
brofia. Amarato.Idiofmo-bafilico citreo,& chariophyllaceo,&Ii altri mi
nutiffìmi,& molte altre odorifere,^ fi origere herbe,tutte le fpecie de dia¬
rio phylh,& paruifiimi rofariipfiani, foetofi di roficule fragrate, & ceti fo
lie,Sc di tutti coIoraméti.Et inumerabili altri,cum tuttele odorigere her^
be&confpicue/encia fiudioalcuno humano optimamentea uenuftate
diftribute da erta prsftante natura,& incultiuatefe ftauano,cu la Tua uiré-
tia flonbonda& nunque decidua,&cu indeficiéte amoenitate èc delicia.
Et ad fiamma gratificatione degli fènfi.
Qui in adunq; rra leinfigne & decore puelle cum probata uenuttate.
Vidi Califfo ne Archada filiola di Lycaone,cum la non conofciutaDia
na. Antiopa Lefbiacumlo honorato Satyro filiola de Nyfteo. Decui
naqueron AmphioneMufico,&ZetouilIico.Iflàfiliola dMachareo cu
elcaro Paftore. Et Antichia filiola de AccoJEt la adolefcentula Danace.
Et ancorala genita d Athafio. Et Arteria nata de Titano Ceo.Et fimilmé
te Alchmena cum el Emulato marito lstabondi giocauano. Dapofcia
fucceffiuamenteriguardai EginadeIectofa,& del chiaro fluiiio,& del di-
uino foco captare fummo piacere. Lagnata etiam de Fullo, Et quel
ladeMenempho, cum el fleto patre feftigiofa. Et laltra de Diode cum
elgremio fuo referto de belliffìmi fi ori,& al tortuofo ferpe reuerente.Et
la decora fanciulla piunon dolétifede gli germinati cornnEt Aftyochia
V

Et Antigone filiola de Laumedonte,folaciantife uolupticamente cu le


uolatile piume. Et Curifice i uétrice delle prime quadrige. Garamatide
Nympha chorizante retiti utap eldito extremo nelle chiare riue deBa^
grada,lauatife gli delicati pedini dal pedofo Cancro. Dapo mirai inuo
lato una fugitiua coturnice,&: una Gampfonycha Aquila infequente.
Dindi ancora Erigone,uidi che effa haueua el micante petto de faporo
fa uuaftipato.Et la fìliola de re Chollo cu uno robufto Tauro piaci uo^
la. Et la muliere de Eripeo cum ei tramutato Marito gratiofà.Et la geni''
tade Alpecum uno hirfuto &lanofo Ariete placidaméte ìucundarfe.
Et la uirgine Melanthacum la natante Belua.Et Phyllire fìliola dellaiv
tico Oceano,cum el patre de Chirone.Dapofcia io uidi la legifera Cere
re,cu la fronte de flaue fpice inftrophiata,cu la fquamofa Hydra in dele
ttofà uoluptate am plexada. Et la formofiffima Lara Nympha TyberL
na cum Argiphonte oblectarfe.Et la bella Nympha Iuturna.Et multe
altre lungo di narrato.
Hora cum excefììuo diletto dumétre infcio & ftupido la calica T ur
ma,cu animo applicato io accurataméte cótéplaua & gli diuini Trium
phi circufepti de tale Choree,& gli delitiofi campi, ql lo che fe fufferon
totalméte a mi era incognito,Se non che gli amoroli myfterii, La Diua
Nympha fida Comite Seduttrice, animaduertendo della mia ignauia,
cu pftante uolto,& ornate & dolciflìme parolette (non la interrogando)
prouidamétediceua.Poliphilo mio.VediqlIaè^dimoftrantimichi nel
labile fieculo fuflèron fiate) Dalalto Ioue fi fue ardenteméte amata.Et fu
milméte ancora qllaltra diletta. Et qftafue la taIe,Et quegli Numini del
fuo dolce amorefuron capti. Et p qfto mo ancora notificatemi la nobi^
le & regia pgeniefua.Etel no faputo nome ella affabilméte tutta folatio
là idicado eidiceua. Dapofcia mi dimóftroe una ueneranda caterua de
uirgucule. Alleqle pftauao tre fantte Matrone cii diuini geftamini, prae
uiea tato diletto.Subiungédo(mutataalqto nel angelico uolto)amoro
famétedixe.Poliphilo mio, Volio che tu itédi, chequi entrare no potè
alcuna terrigena,fenza la fua facola accéfa, o p ardete amore & cu fuma
faticarle ardete me uedi horaportare,o p il fecuro comitato de qlle tre
Matróe.& cordialméte fufpirado dixe.La pnte facola me conuerae p el
tuo amore,alfco téplo(comeuederai)offerédola,extiguere,Quefto tale
&cufi fatto ragionando, Loiflamato core mi penetraua,tanto acceptif
fimo a m i era & deletta b i le, q n ellacufi me noiaua. Poliphilo mio. Per
cB tutto fufpettofo rédeuame,chféza fallire effa fuffe Polia.Per iaqle co
fa tuto dal capo alli pedi d fupma dolceza itimaméte alteratime fétiuare
creare,& allei fola fugirfene el cobatuto core. Et di qfto ueheméte effetto
ci uolto mio & gli fumiffi fufpiruli me accufauao* Et ella folerteauiduta
feqfto tale & nouitio accidente interrupendo,placidaméteincomincioe
adulantimedidire.O quati libentiffimeuorebono potere,quello che tu
al pra?fen te chiaro uedi, alquanto riguardare.Etpero aialte cofe la mente
tua fubleua,& mira diligente Pohphile,quate altre igenue& ielyte Nym
phe fé dimo nftrano meritaméte confortiate cu gli fui amoro fi adolefcen
ti reuerente & generofe.Gliquali cu amorofe & dolcifone note Se meniti
rati uerfi.elfe & gli amanti indefeffi laudando,& inceflfanteméte celebra^
do alternanti cu extremo diledo,& gii fupni Triumphi extollendo.Inlc
me&cu laere pieno di multiplice & q gratiffimo garrito di uarie allietile*
Nel primo canto duqueSt lavabo nda Choreaallaudeexcelfadel pri'
mo carro ouante.pfalleuao Iefandiffime Mufe cu elfuodiuino Lyrato
re pr$cedente.Sequiuano pofeia el caelefte T riumpho una elegante Da¬
migella Parthenopea,de nome Lena chiamantife cu el fronte coronato
di Lauro fmortale.Comitante ad una fpeciofiflìma fanciulla Melanthia
amplexata cu ei diuo patre de peipue bellece. Gli habiti dellaqle & uoce
indicaua fu perbagraca.Sopra laquale giaei Magno Macadono fempre
collocauadormendo ei ponderofo capo.Queftagefiaua unafplendifera
lampade, che el lume alle conforte fequente liberalmente cómunicaua,
piu fuaue delaltre in uoce& cato.Et q uiui la pctara N ympha mi moftroe
Ìaantiquiflìma Iphianaffa,& pofeia lautico patre Himerino cu le di lede
fìlioleprouocato fdolciffima Camcena,Agiunta cu quelle una copiofà
& faciliima Lichori. Et una matrona tra dui fratelli Thebaici cantate, &
cum la bella Siluia*T utte quelle & altre ali a prima triumphante ueha, cu
cadette lyre 8c dulcifoni inrtrumenti fuauementepfallente ,& prom prilli
mamentechorizantepcedeuano.culuculéritate&magnificentia*
Allafecunda gloria de Triumpho Lainfigne Nemefi cu Corina Lef
bia, Delia & Neaera, cum multaltre piuamorofe&delaltre lafciuedaua'o
altifone & {mortale laude com la ficula C rocale*
Alla tertia pompa de triumpho fi milmen te la glabra Nympha dimo
(frantimi dicea. Vediquelle?Quintilia& Cynthia Nauta,cum altre aliai
di melodia fpadeuano gli deledo fruerfi, Mira Stia uirgine Violatala cu
la fua Columna.&Ialtra ìllachrymante il Paflère.
Alle laude del quarto trìumphalecarro pracedeuano la nobile Li
deCloeLidia,&Neobolecum la uenufta Phyllide & cum labella Ly^
ce,8t T yburte & Pyracu rifonante Cithara,uolupticamteiubilauao. Ho
radopoqfto qrto Triuphofrale Menadefequa una cofpicua damiceli»
eh citate cu lamorofo Phaoe alia bellecia del fuo ca po appetiua le come*
Nouifiimaméte dapo tute,mi mottroc una hóeftiflfima matroa d cadido

i
indumento ueftita,& unaltra indura de immortalecolore uerdigiate,La-
quale ancora retro di tutte le cantatrice cantauano.
C ufi dunque iucundiflìme gyrauano circinante per tutta la florida
&amoenilTìma planine. Alcuni laureati.^ tali Mirteati,& di multiplice
ftrophioIe& uariato decoramento.cum folemniflìme prece,cum rehgio
fo difcorfo diuo & triumphale/encia termine & finitioe, fencia faftidio,
& fenda faticha,cum fumma facietate de ogni o Mediameli to .glorio farri é
te godendo,& mutuamele gli diuini afpedi fìruendo,& gli foeliciflìmi re¬
gni , & la landa patria fencia intermiffione quetamente beatiflìmi pofiè>
dono.

LA NYMPH AHA VENDO COMPETENTEMENTE AL


SVO POLIPHILO, GLITRIVMPH ALI M YSTERII ET EL
DIVINO AMOREDECHIARITO. DINDI P1V OLTRA
LO INVITA PROCEDERE, OVE ANGORA CVM SVM-
MO DILECTO INNVMERE ALTRE NYMPHE VIDE.
CVM GLI S VI QVAM GRATISSIMI AM ANTIJNMILLE
SOLAGII PER LI FLORI DELECTANTISE,ET PER LE
FRESCHE OMBRE ET CHIARI RI VVLI ET LYMPIDISSI
MI FONTI.ET COMO POLIPHILO FORTEMENTE DA-
MORE EXAGITATOQVIVIRABIVA.MACVM
I SPERANCIA MODERANTISE. SAC-
QVIETOE LA SVA BELLA NYM
PHA NEL SVO DOLCE
}■ ASPECTO MI¬
RANDO»

ON SOLA MÉTEREPVTAREBBESEFOE-
llice.mafopra qualunque beatiflìmo farebbe colui, at¬
tuale continuamente, per (pedale grafia gli fuflfeconco
' duto le diuine pompagli cadetti triumphi.&gli glorio¬
si! fpattì,&: gli benigni loci,& culi fade Dee,& lem idee, &
decorate Nymphe.deincredibilebellecia &ornaméto.
Et cum quelle hauere peculiare cofortio.&quelleindelìnente riguardare*
Ma fopra tutto culi l'clyta Nympha de pcipua bellecia,cu exqlìto Nym>
pbeo &diuodecoramtoappflb& parecomitehauere,guidailineeràdu
ee. Etquefto nonarbitraua parteexigua&pauculade beatitudine, Leqle
qftecofe hauendo io realmente mirate, Vna grande mora riman lì cogito
fenza xftimatioe l£tificato,& oltra méfura mirabódo.Da pofcia la te
nera Se deliciofa Damicella duce,blandienteme diflè. Poliphile al prx'
{ènte andiamo piu oltra.Et.dindi incontinéte partiti dirimpetto ad gli
frefchifiìmifonti,& timbrati riuuli,prende{Temo folatiofo uiagio.Oue
in gyro gli florigericampi circuiuano gli fluenti flumicelli, dalle uiue
Se {urgente fontane,cum cryftalline aque cum gratiolè undule difeorré
do. Nelle quale mundiffime aque,ardentemente fé infpeculaua, el pur/
pureo Se floribondo fìiiolo della Nympha Liriope, fora delle tenelle fo
gbe,& la amnice Se punicea balfamita,& indi Se quindi difpenfato el fio
reo gladiolo.Et tutte le belle ripe pienedi altri fiori belli Se fpedatiffimi
tra uerdiflìmo Se iucundiflìmo herbulato germinabondi.Ilquale beato
loco era deampio Se Iati (lìmo circuito,circinato diarbuflofe mótagno/
le di moderata altecia,copiofe di uirente Lauro ,di frùdigeri comari, Se
di comofì Se attillimi Pini,& fappini,de biancha Se temperata Myrto,&
dintorno gli chiaritimi canaletti cii alueo gIareofo,&fabulaceo,& i al/
cuni loci erael folo di fuluaharenula,uiueua 1aquatica Se trifolia Dryo
pe,Negli quali la procliuaaquacum lene fufurro proflueua.
Quiui dunque era grade copia di delicate Se diue Nymphe modico
ledi aitate cum el redolente flore de pudicitia, oltrael credere excefliua/
mente belle,cum fui impuberi amanti,de quello dignilfimo loco perpe
tui inquilini Se patritii. Delle quale Nymphe alcune uenulfamente, cu
gli procaci uulti nelle nitidiffimelymphe pradfantife folaceuole haue^
nano ricolleóto belliflìme gli fui fubtiliffimiindumenti de feta lucenti
de uaria Segrata tinólura,& quelli congrumatiad gli niuei braci, la eie/
gante forma degli poipofi fianchi fotto alle uiuace plicule rendeuano.
Se le bianchilfimegambe reuelate. Se le rotdde Ture propalate fina ad gli
carnofigenochii.Etlecurréte aquepurgatiffime balneauao uicinoad
gli rotondi tali, Sentiui quello hauere uirtutede conuertire alcuno, for
fa che aquello no fulfeapto mainepto&extindo. Lequalepofeiarefle
(tendo la excefììua candidecia della nitida Se Inculca mcbratura,8t leco
te fa fece, tra le no refultante undicule,& gli catelli uultfcomo in fplen/
difèro Seterfiflìmo fpeculo parimente.oue non grandecorfo era, laque
fimulabonde fe cerniuano,& gli picciolipedi,rumpeuano Iericon/
trate latice,& aduerfe crifpulature cum obuiaeruptione,&fonabiIe
concorfo inuadendo. Alcune folaceuole cum gli natanti Se domelfL
palmipedi Cygni fuccinde per laque correuao. Etdapoi lunaalal
tra cum le laciniate mane laque exhauriédolpargeuanoridibonde. AI
CU?e ^°ra filli fopra le mollicole herbe ftate,degli odoriferi
Se di colore uarii fiori opofàméte iteflèuano gioie.Leqleagli fui q gratif
fimi amatori domefticamételeoffèriuano, Se gli accefforii fucculenti SC
faporofi baffi pofcia amorofamente non denegauano, and ageuoli rtri'
da méte ofculantife piu Cerati Se mordaci che gli uoraguli delle trece del
polypo ,&piu che non fono lecochiheagli hylhnci Icopoli Sealle ma'
rine piote mordaceméte adhserite,cum mortofe & tremule lingule com
pallate de fragrante mofoo, dagli ridenti &humedofi labri ludiboii'
de mutuamele fublabrauano. Et alle bianchiflìmegulealcuni cum gli
piccioli denti faceano non dolente note. Altri tra la uirente herba &gli
colorati fiori fe haueuano expofiti al grato federe apprerto le ornate ripe,
no implicitedi cannufcula.ma de uarii flori decorate. Nellcqle leliqua
telymphepiu chiareche Axio inMygdonia, rifonauano rumpétife ne
gli pedi del puniceo Oleandro, Etfottoagliombregianti arbori erano
impexi luno cum laltro,quali uipereicrini de Medufa, & piu che la in.'
tricat^ Cufcute,indeledeuoli amplexamenti,& piu cópadamente rtrin
gentife,chela ferpentehedera agli antichi ulmi Stagli uetuftiffimi sedili
cii. Et egli reueriti amanti non atroce,non renuente, ma puraméte cum
fotiale amore benigne S£affàbiIe,Seagli fui defii exponentifo cófentanee
cum gli nudi Se copiofuli pedi. Gliquali fe rendeuano agli ochii oltra
modo grati,cum uenereigefti piu deledabili Segratiofi che le fluente la
chrymeal crudele Se impietoso Cupidine. Et molto piu che agli herbo
ff piati gii frefohi nuuh Se la rofulationematutina.Etpiu che alla mate''
ria la optata forma. Alcuni concmnamenteamorofiuerficantauano,
cum ftanche uoce occupate de fufpiruli nello infiammato pedo, pieni
de rtiaui accenti,da inamorare dolcemente gli feri cori di petra Se dedo-'
mefticarela afperitatedel inuio mótecaucafo. Et daimpedire tutto qllo
che la lyra di Orpheo faceua Se lo maledido afpedo di Medufa.Et da ri
uocare qualunque bombile monftro piaceuole& attredabile. Etaque'
tare el continuo ftimulo della rabida Scylla. Alcuni negli cadi fini delle
fedente fanciulle ociofamente ftauano collocati,racontauano le piace'
uole facecfedel alto Ioue,Se efleargutuleambiuano le fuecrifpulatec*'
farie de ftrophiole de faporofi fiorii di olenti herbuie. Se cu fummo fo
lacio coronauano.Simigliantementealcuni di erti erano amorofaméte
fingendo repudiati,fimu!ando de fugire quello che uno Se labro intéfa
mente affèdauano.Etquiuiinfequétifecorreuano luno drieto labro cu
le bucculeapte piene de ridenti Se muliebri clamori,cu lebiodiffime tre
ce giu p le ladee fpalle effiife uelate, renideuanocomefìlatura doro,di'
ferri di uirente Myrtocoprerte. Et alcune cu cura Nymphale innodate
gli hauea elegate,cu uolante Aulee. Alcune cu crinaleuittedi aureo im
plicaméto itextecum géme ornate.Dapofcia alqto giungentife,fe idi'
/

natiano,& decerpti gli belli flori,&repIeteletuberulemano cuamorofi


fembunri,negli fui uenufti uolti fpargeuano cu molta uoluptatefolacia-
tife & fcherciando. Altri cortefemente tuttauia aperti gli fìridaméte anfu
tati fini,addendo fiori a fiori entro poneuanole defoliaterofefubfequen
do pofciaelfucciofo bafio.Etadunhorafepercoteuanocum la nondo-
gliofa mano fenda uibice &fugillatione, dantifeguanciate fuauemente
nellegelalìncguance, furrubicudequalefe dimofiralo ìlluminofo Phoe
bo nelle rote delia frefcha Aurora,CumÌepiunoue& inexcogitate pu-
gneche un que amore Teppe fingere. Tutte feitiuealacre,& tuttead diledi
prò uocate.C u getti Se mouimenti puellari& uirgineafimplicitate, cum
fincero amoreimpigliate fenciaoflfenfionedellahonoratauirtute. Libe^
re& exemptedioccurfaméto triftibile,&della armulatione della tierfipel
lefortuna.Sottoletemperateombredifcefedallepiangétefororedelim-'
probo Phaethonte&dallhnortale Daphni&dacomofiPini,cuminute
Staculeate fronde,^ dal arbore retilido dehnflamato cruore degli infoe^
Iici Babylo n ii ,Sc dagli di iti Cu predi Se uerdi (fimi nerancii Secedri,& dal
tri fpcdatiflìmi Se folioffimi&di fiori Se frudi foecundiffimiarboricum
aeterna uirentia,fenciaa:ftimationebelli(fimi Stredolenti. Gliqualiregu
latamentedifpofitifopralegratiofe praeripie, Se perla planitiedifpenfati,
cum moderatadiftantia Se i tercapedine la terra herbidaoccupauano, pie
na& uefiitadella uerde Vincaperuinca cu gli fui cerulei fiori, O me dun.
que quale farebbe fi frigido Se algentecore che concitatamente exarfo
non fi fufiè,praefentialmente fpeculando enfi reali Se deledeuoli officii
dello acquato Se reciproco amore Dunque ragioneuolmente fofpicai
cheancora la uenatrice Diana tutta fi farebbe facilmente incenlà. Etla
glaciale Eliceda lei perlequita. Per laquale cofa harei tanto aufo quafi di
proferire una ifciochecia,che gli in feri {piriti alcuno altro tormento no
patifconocnelinuidiache dequefli hano.GIiquali fencia termine fceli—
cernenteuiueno in diledi Se trìumpho, Cum fummauoIuptate,cum
niuno faflidio delle praefintecolè ne cum (àturatione de quelle. On^
de piu fiate per gli mei ochii da extrema dolcecia el core accento,Se
grandemente ignifeente fina alla haefitantebucca lalma amorofa exula-'
ua. Etaili deledeuoli piaceri fixo lamente feruando, Se gli folpofi ba-
fii‘, Se gli abondeuoli guiderdoni del uolucre Cupidine cum curiofb
afpedo reguardando.Mi apparite certamente in'quel trado diefiàignita
alma fentireeffere el fuo tranfito Se agli extremi si ultimi terminidebeati
tudine fuauemente demigrare. Et per quello modo uacilanteme ritroua-'
ua fora de ogni menfura exanime obftupefado, che quafi philtrato me
arbitraria* Nella tenace memoria offèrentife gli un guenti della malefica
circe

/
Circe, Le potente herbe di Medea, Gli noxii canti de Byrréna Seglifc-
pulchrali carmini di Piphile.Upcheiuridicametedubitaua, ch’egli cor^
porali ochii poteflèron ultra la humankate cernere, & non poterui etfe-
rehumillimo,ignobiIe,&graue corpo,ouegli imortali beati cÓqefcono.
Polca che fubtra&o era dalle longe Se anxiecogitatio nc,& phan taftd
ce imaginatione,exquifitamente tutte le mirande,lànde,& d’iuine cofe da
me fin qui nude Se apertamente uife rimemorando, Finalmente io co-
nobbinon efTere inganeuoli praeftigii.ne fallacie magie, Maucraméteim
perfette compnehenfe.
Dunqueintentamcn te riguardando cumquefte.lapftantiffima Nvm
phaalkro&cuficontigua,moribondocumgliochiiftipaddamorofi&
fcduli dardi «definente el mito core uulneraua. Per gliquali incontinen
teogmmio peregrino aaiagantepenficulatoexcitaua.&ineirafixoobie
f° tutto racoltofi&concreto,riuocaualalma mortificata, uigorofamen
tearccentarièneglipnmariifochi,Laqualeacerbamentebatiua pernon
audere di interrogare.fi elTa fuffelamiadiua& defideratiflmta'Poìia. Ad-
Lsfft- “ Perauana lnal<3uantaambigua&fofpeftanotitiamerende
\ ltan^° mentamen tefchel non fi conuerebbeunquatnlo elmio
rf.ir&jCU trparhrc^!°Lfifell<,erIilimPu,l“'te,gialacaIdauocemoltefia
efiendo agli renanti labri peruenuta.per tale ragione quella reprime-
ua.Madicioquellochcfifu(re,damirauegliofo ftuporecircumuenuto
(Qualedal fimulato Adantiade .eldecepto Sofiajgrandemente fofpefo’
mer,ttoua1,ropratuttocumfnbt,b„fguard.,&cord,abtrutn1arnentt
ctelefte operationeexammando inuafo da ardente defio, intanto cheol
tramodo.cufiappettilaframedicendo. Quiui uolentieri efièrc io uorei
conumeratomunicioeDerneriTn nt.\,_m_
. « f "r & a,aPParere,JNiuno imminente periculo me fpagu
rirebbe.Quantunque la fallaciofà fortuna fi opponete,io allhora la cara
appretiabile Ulta,fenda altro penfarc tutta laexponeria.Non recufaiv
do de prendeteci laboriofo fcgraue propofto delle dueporteal figlio-
o 1 mphitrionedimonftrate.Etdeconfumare la dolce iuuentute Se
glimei piaceuoli anni,pcrgli mortali periculi del fieuien te pelago, Etper
glilpauenteuoliIochideTrmacria,Cumpiufupremefatiche5dterrorc
fubftenute dal peregrino Vlyire.elTendo nella infufeata Se unipcruia fPC-
luncadel hornbilc Polyphemo Cyclopefigliolo de Neptuno, Et dalle
tranlformatione della compagnia di Calypf0)&deno refparmiarela ma
tiofa ulta, a qualecofa fi fufTe.&foftinerepiu dura & Ioga feruitute ebe no
toleroe lamorofo pallorehebrarc> Se piu diradiquella de Androdo feruo
A«cheimqualuncafaacafiexclulk,oueamorefcrue,&deponermealIa
m
probatioe dellamorofo Minalione &IIeo,& per la bella Atlanta.Et non
peraltro modocertare,chepiamata Deianiraellacertofo&robufio Her
cule cotta ei portentofo Acheloo uirilméte lutado el uinfe,& io no altra'
tnétepercoquillaretanti diledli,& itrare logeuametenegli fan dii & uber¬
rimi lochi,di ogni delitie& uoluptatedifpofiti.Et fopra tutto di cófegui
re el pretiofo amore,& aquillarela diutinaméte optata beniuoletia di Co
ftei,piu bella fenda coparatione de Cafiopeia piu formofa di Cafliamira,
hcu me laquale porta el morire & la uita mia nel fuo uolere, Et fi pauentu
ra indignio apparo de tale confortio & amoro fo comercio, Almeno affi
duaméteintento riguardare,a me per ifpeciale dono & priuilegio & grada
«eternalméte ecceduto mi fufle.Etpofdaamemedefimo parlando dice
ua.O Poliphile fella farcinofa & molellagrauecia di quello amoro fo pon
do pauentuta te terrilfe,la fuauitate del frudt o a qualunca trilla fatica ph u
lopono teinuita,& fi gli eruttinoli periculi te terrifcono.la fperacia fame
del patrocinio & adiuto ditale Nympha ifcrocire &fuadere ddouerebe.
Pofciadequifenciamorademigratoelmio uario uacilaméto diceua. O
fuperni & maximi Dii,& uui fuprane Dee,fopra gli mortali potéti. Si q*
Ila e quella acceptiffima Polia laquale al prxfente io uedo,che fenda inv
termilfióe ho gellata&nel mioarfo & tenacecorecufem piterno glutino
inhxrétefpreflàptiofilfimaméteriferuo,dagli primiannideamore fino
aglipfenti io mi contento del tutto,&giàoltraeffaaltro non chiedo, Ma
foto quello fuppliceobfecro,pariméte agli mei feruidiamori conllringe
tila,6c che ella de quel medefimo urofo foco,neiquale per elfa tanto dura'
mentane nutrifco &cofumatime ardo, che elfa aequalméte ardi. & ambi
dui loricati,o uero foluetimefolo.Ilpche hora non ualeo piu Umiliare &
fìngere la accerbitatefp ocultare)lo infortito incédio.Gia mai io mi mo¬
ro uiuendo,& uiiiéte no mi fento uita,Io fum alacre triflantime,&no me
trillo,8^io uo poenado,Io mccófumo in flamanutrientime,& Iaexube-
rante ffamaaugmeta, & ardendo quale Oro nel forte cemento trouome
folido giacio.Heumemilèro quello cufi graueamore tropo memolella
piuchela graueInarime Typhone,Medilfipapiu cbegli rapaci Vultu-
ri le glomerate uifeeredi Tityo. Me iplica piu chelabyrinthicaobliqua¬
tone, Meinquieta piu che gli Nimbiferi uenti il tranquillato mare,Me-
urgie piu che gli mordaci cani alla fuga Aditone, Etpiuchelahorribi-
le morte el dolce uiuere,pturba gli fpiriti mei. Et el mio cruciofo core da
glifui mordétiochiipiunoxiaméteederofochedal IchneumoeleCro
codiline uifeere pefe ♦ Et oltraei credere da qlli elio e fi occupato de icefla
bilepcolfeincudamete,piuchegIi Cerauniimóti fouétepcolfi dagli eoe
ledi fulmini.Et tato piu che io no pollo cu tutto elualoredeimio l'gegno
penficulare
penlìculare&mtenderemquale parte delmundo me ritraili A- ■
contro&pertinaccobuio dtinfaauefoco deqfìafemidea f * i**1
fìoiiecorporalemecófuma. Ilcui ubero &flauc>capiIIamémle^CI1Cla^"
nodofo Tendiculo circaalo feptocoretefo Sparato, Lampla&XlT
tofronteeana.carel.lu-merótorque^leu^g1^ p l,gl Ja
G li fagittati ri (guardi della mta me fofpendonojdolcifufci tabuli adaffli
germe,Lerolèeguancemeiuitanodolcemétcadexalperarme Labucca
Cinameauno fuauecruciato mifàappetere Pnfria A A*A v r
mehyberna neuenegli hipboreimomialbefcétefeldlein f :°flfc ^Cl0 C°
ma dolcecaja meea«rba&nomo flagelloftS
biai.ti,&lauenuftapedona,adunoimLnatiuodi teihumamfcm-
trabendo me diramate ftrugeno Et ad fimi ómlKnC1 appct,t0 mi°

sesta
ca palude filtrato fufleUaSllo‘comefi nel Babyloni-

la lardeiite foco dalle labile rotedelFo^lkimfcfo^Phabo COT" > ^7''


mete mi biaderei che mioreel mio torméto cheelrimfniT n - ^maa~

fciariftoratoaquellamedefìmalanienaranìd ‘t 1-° « j1 Parua^oraP°


cialadolorofaLnificmairmaSSm
•norofo coredadm furaciffim. ocbtì amd!■

n5 & guari^f raC*^t^° tfP1|lf]fna mor‘*’cab°ndi eldraoranoPofci^

laclionenorenri^Etdapoco^ft^era’terido^d^di^^lao-oifuu]0111^
r<^ril®no;]deumepofdadid0qfìotramerecmamétemifbrarn^rU nCri1^
piai di piagere,& foipiradoali lacbrymabodiochii le familiare larl^1 lUCl
uberrunaméteprouocare,&diritrouareladimd apneK T f
morte Etp alquito fpatio.cuEdaexceffiiio&fimefloamnr

m u
re inferuefeéte cu piatoli fofpiri mecruciaua.Hora cum tale anguria did
ordinato,moltefiate tale proponiméto nel animo mi polì di uolere cum
alti (lìmi guai uocifcrante dire.O piu che bellilfima N ympha-Dea mia,&
peipua & unica lperacia,a pietate hogi mai mouite,& additando fubueni
mi,cheio nel praefentemetrouo inicifo di morire,Maadunhoraiibigo-
tito quello iudicàdo fallace,# come fallo & leue cogitaméto reprobai, Et
inindantidarabiofo &fremédo fpirito comoto.trame confundentime
diccua. Perche titubi Poliphilefuno morire per amoro fa caufa elglielau
dabile.Et pero farebbe mai per mia trilla & maligna ifciagura, cheel mio
dolorofo accidente,& gli mei graui accendini éti ,&elmio nobile amore
de tale ÌSfympha debino edere recitati nella terra cauata*Pofciachegermi
nate folferon le fubtile & flexile cane,lequale fonace pofeia gli mei crefcé
ti & noceuoli amori manifeftadeno.^Nó excludedo tale 1 probità te degli
mei errabondi penlìculaméti dritamete diceua.Forfa codei come dimó-
llrae unaueneranda Dea,& perciò Syringaloquacedi Arcadia nellehu-
de &c pallullre fedie del fiume Labdone,non farebbe agli dimulanti & prò
caci Euri,# al tumultuofo& gelifero Borea, # al dante # nubifero Au-
drq,& dal turbulento & pluuiuifico Noto,quaflabondadata,Sielfuoim
portuno & difeoueneuoleparlare nella praefentia delle Dee fe hauelfi con
uenuto.Etlarelponlìua Echo per tale fimigliancia no fi farebbein nouif
lima uoceconcepta,fi decentemente hauelfe parlato.Et per tanto edendo
gli Dii di le, pientiffimi,tale cotempto & negligente aufo gli rendino feue
riuindici. Pcrlaqualecofaglicomitiancoradel tardo &indagabondo
Vlylfe.meritamenteriferuatilèfarebbono feneiael mortale periculo dei
naufragio. Si elfi el fatale armento de Apolline,riguardato dalle Nym-
phe.Phetufa & da Lam petia forore,impudentemétenepharii no haueflè'
ron furato ,& Orione fimilméte no harebbela horribile uendetaexperto.
Siallafrigida & cada Diana no fehauede temerario propodo,&ilfifiolo
delardentePhcebo fue dal fumo Olympo temerario fulminato ,& nelle
Stygie unde a?ternalmentereligato,per ufare le Glycyfide herbe. Dunq; fi
alcuna indecétia uerfo qda Dina Nympha per alcuno figno dimodrafe,
&elfimigliante & a mi pegiopotria facilmente acadere ì Allultimo fora
di tanta commotionc del aitercabondo animo euafo.
Sumo diledo dunqueacccptandoifedaua,& riguardando lornata eie
gantia & cdtemplando,la uenuda forma de qda igenua & preclara N ym
pha,tutto me cofolaua.Laquale in fe tutto quello che perfedamente pole
amorofamente defedare,#: fi potè dolcementeamarecopiofamentecon
tineua.Tanta dolceciadagli fuifedeuoli ochii didimamentedifpenfando
che exculfi fora gli perturbatiui # irrefrenabili cogitaméddalla iquieta-
tamenté
tomcntc^quellaalquato temperaì.Etreflexigli rìfonatìfolpir/ &cuadn-
atnce IperaciafO cibo amorofo degli amanti & (o i ,rn r<* I ’ -1 ,
JBofo potocóiuntìojperaltro“orficantcfrcMgyK^g^SjciHr
CU tanto penliculato & fabricato piacere,mirando ai eLmo d. efto i"
quel corpo gratiffimoSigeiiiale.mquellerofee gene in ólIiWk - •
& Incula foIaciantifì.Per leqle {iugulare cofc gli mei fremerli dr fi* *
^d^l^^ni^na^^tc^itig^dallerabioieirè^iatropoardoreredmip1^
& dal foco amorofo culi ppinquo che difpoftame'te feaccendeuano P ’

LA NYMPHA PER. ALTRI BELLI r nrur r rA a


ROSO POLIPHILO CONDVCE OVE vin*?^,^0'
RE NTMPHE SOLENNIGIANTE ET r VME/

VNA SAcSlS ì] “ ro«0™™OTSboM'


DAPO^f^CD^r ALACB-EMENTEFESTIGIANT|
SOTEMP^

ssas^SK
LO INTKATA D?NANTlIÌ nn™?ANCT° SACEE
LE TR.E GKATIE. LA °A INA AKA IN VOCO

?i^TiI^ASTARE GIA NON VALEVA IO


SantlTIìma NTi7f->-.^U~ . I~ y i _ _

*Ua florigera & collinea ^^oTc^^Il(1UI,,C^ICfafne


natemontagniole.&uitrfericolh.cumpraclufi d patlUnft0 ‘ ' C°r
P^n^diincredibilcobleftamentocircumclauftrand'o Lermair3^^1
órZanmt^^ 11 fu(reron fati S1" "bufculì
Uro inftuftuofo & refinaceo,abbini drtóALiV“’tl° AfCa!Jo'11 Pina
&contumacialpondo,AriibilePicee,>iIfullg0fÓLa^èTnda Pa"Ìarr
colli amanti,Celebrati&Cultiuati da èftigjMteor^e^Q^hiiamblcbì
m ni
perel uirente,& florido plano/epto io damorofo foco, Lainfigne Nym
phadudriceguidando,Iuaio & leitralaltiffimo Cyparilfo,trapatenti fa
gi,tra frugifere 5c uerdo (e Quercie,di nouelli frudi incupulati ubere,alai
titonante Ioueamate & grate, & duri Roburi cu afpre cortice, & gli puiv
gen ti Iuniperi amanti la seterni tate,& fragili Coryli,&lo affibile franino,
Silo baccate Lauro ,& umbriferi Efculi,& toro fi Carpini, &Tilie,inquie
tatidalfrefco fiato dii fuaue Zephyro fpargentifeper glkeneriramuli,cu
benigno impuifo ♦
Iquali tutti arbori non erano de denfa fultura,ma cum exigen te ditta."
tia difpenfati,& tutti debitaméte diftributi al coueniente loco &afpedo,a
gliochiigrandemetedeledabilfi&uernatementefogliofi.Frequétauano
quiuilerurigene Nymphe,8de uage Dryade,cindedi molle & torquea-
bile fronde lagilecorpufculo,&fopragliampli fronti le refultante come
infemecugli cornigeri faunidellainanecannacoronati,&deimedtilofa
ferula.&cum acuto pino pracindi,Cumgli (aitanti Iafciui,&celeri Saty
ri.Solennigianti le fautialie ferie,fora uenuti de quello amoeno & uenera
do Temeno.Cum piu tenelle,uirente,& nouelle fronde.chenon euiruif
(è tale penfo el nemore di Feronia Dea quando gli incole tranfferire uole
uano per lo incen dio il filo fimulachro.
Intra (fimo dunque.oueerano comenfi fpatii quadrati circufepti de li
miti de (Iratelate redequadriuie,alte uno palio di Cynacanthe^ uero de
ima fenticofa,& d chamariuniperi,&défi(Iìmamétecolligati allibellamu
raledicosquatilfimi buxi,incIudendo le quadrature degli fioribondi &
madenti prati, Nellordine degli didi fepti mirai Symmetriataméte coiti
piantatele uidrice Palmefublime,cu gli foecundi racemi di pédenti Da*-
dylifori degli corticii.tali nigri,alcuni Phoenicei,moltigialli,Quali nel
Iarofida Aegyptonofaritrouarebbeno.Etforfa noecufi precipuo a gli
Scarniti Arabi Dabulan,& perauc tura tali no produce Hiereconta. Gli
quale exta,uano alternati cum uerdifiìmi CitriSc Narancii, Hippomeli-
des.piftacii.mali granati.Meli Cotoni. Dédromyrthi,& de Mcfpili.& for
bi.&demoltaltrinobili&di fcecunditateornatifiìmi fruteti negli cam¬
pi quali di nouo ueritati,
Quiui foprael uirore degli florulenti prati,& alle frefche umbre,cum
agregaria mol titudineio uidi grade turma de ifueta gente & raro uifa prò
luifcuaméte Rtabodi, Vediti ruralméte de pelle alcui del Hinulidema"
cule cadide,gutate& depide,& altri de Lynci,& de Pardi, Altri de foglia-
ce de bardana. Alcuni de Pfilopato,&decoloca(ìa,deMixe,&delmaiore
farfugio,&dealtrefrondecumgli uarii fiorii frudi fopra la nudacarne
cum coturni de foglie de Oxalyde,& cum fiori inftrophiati, Fedigianti
cum religiofo
cum religiofo tripudio plaudendo & iubilando, Qualeerano le Nvm
pheAmadryade.&agliredolenti ifiorileHymeniVte nu,rfn,A I
jocundedinanti&da «malusato del floreo Vertunno Arido nd kfron
tedepurpurante&met ncrofe,cum el gremio pieno de odoriferi & Z,
datlffimi fiorl.amanu la ftagionedel lanofo Ariete, Sedendo ouan te l,
pra una ueternmaVcha da quatro cornigeri Fauni tiratajnuinculatidè
rophiedenouelle fronde, Cumlafuaamata & belliffima moglie Po-
monacoronatadefructi cum ornatodefluoir • • i-

sftKsaarT5S==

TIAS ET rIa T A MSTaASQyE MEMSAR. DELI


11A^> ,T BEATAM ANIMI SECVRITA
TEM C VLTORIB,M,OFFEKO,
m ini
Etlaltrageftaua
uno Trophazode
alcunigermuli &
uiridanti furculi
connexi Scinftru
menti rureftri fal-
tando cum anti¬
co rito & plaufo,
folennementegy-
rando,&ad una fa
era Araquadran-
gula circinanti.
Nel medio del co
mofo&florigero,
& de chiari (lìmi
fonti irriguo pra¬
to, religiofamen-
te conftituita. La-
quale cum turi gli
exquiliti Iiniamé

I ti deexcellenriffì'
mafà&ura,eraex>
fcalpta egregiamé
te,incadido &lu'
culeo marmoro.
FLORIDO VERI -S. Inqualuquefron
te dellaquale uno
incredibile exprefio duna elegante imaginepromineua,quali exatìa.La
prima eraunapulcherrima Deacumuolantetrececin&ederolè&daltri
Fori,cum tenuiffimo fupparo emulante gli uenuftiflìmi membri fubie-
éti Cum ladextrafopra uno facrificulo de uno antiquario Chytropode
flammula proliliente.fiori.& rofe diuotaméte fpargeua,Et nelaltra teniua
uno ramuio de olente & baccato Myrtho,Paralei uno alifero &fpe
ciolìflìmo puerulo,cum gli uulnerabondi inlignii ri'
dente extaua,& duecolumbine limilmé^
te, Sotto gli pedi della quale figura
era infcripto. fiori
do ueri.S.
*
Nelproximo
ì
«

Nel proximo Iatere.uidi de miranda


Pelatura,una Damigella nelafpe&o uk
gineo,matronalemaieftate indicante fi-
gmento cum fumma laude del artifìce,
Defpice coronata,cum elegante defluì
Xo de capigli&habito Nymphale, tene
te cum la dextra una farcita copia de ma
turo grano, & nelalcra teniua tre ftipule
cum ariftatefpice, Et agli pedi uno Pro¬
pinato fafciculo defpice xacente.cum ta
le fubfcriptione. flau® meffi.S.
Neltertio fronteerauno Diuo fimu
lachro nudo, cum Iafpe&o, cum miro
modo & arte expreflb, de uno infante
coronato de Botryide uua, tutto delafci
uiaridibondo, Vno palmite racemato
de uua nellaleuateniua,Etnellaltrauna
co pia co m pietà de uua. Fora degli labii
cum le fro nde & capreoli dependula, A FLAVAH MESSLS,
gli pedi delquale ftaua uno lanigero hir
co,cum tale feriptura infculpta* Mullu/
lento autumno.S^
Lultima parte hauea una regia imagi
nedeconfpicuaexfcalptura,rubefto nel
afpe&o frigido, Nella firn l'Ira tenente
uno fceptro,miraua uerfo el ccelo,nelae,
refeuro turbuléto &procellofo, & cum
laltratangentelegrandinofenebuIe.Da
drieto lìmi! mente laere pluuiofo & nym
bifero. Veftito de peiliceo tegumen
to foprael nudo,cu folee antiqua¬
rie calciato, & fubfcripto.
cum tale titulo.Hye-
mi Aeo
Iise*S.
*

* MVSTVLENTO AV^
TVMNO.S. :

i
Ad quedo nobile figmento el praeftan
teartifice,eledo folertementeel marmo¬
ro hauea,che oltralacandideciafuaera ue
nato (al requifito loco)de nigro, ad expri'
mereel tenebrofo aere illumino,& nebu-
lofo cum cadentegrandine. Sopra la pla¬
na delladida ueneranda.Ararigidamen'
te rigorofo pmineua el rudefimulachro
del hortulano cudode,cum tutti gli fui de
centi &propriatiinfignii. Laquale myde
riofa Ara tegeua uno cupulato umbracu-
lo,fopraquatropali nel foloinfixi affir-
mato Se fubden tato.Gii quali pali dilìge—
tementeerano inueftiti di frudea,& fio rea
Mondatura, Et el culmo tutto intedo de
multiplicifiori,Se traciafcuno palo nel
lymbo dellapertura, o uero hiato del um>
braculo affixo pendeua una ardente lam¬
pada^ in circuito ornatamente bradee
HTEMI AEOLIAE.S. doro dallefrefche Se uerifere aure incoila
dante uexate. Si cum metallei crepituli fo
nantemelquale fìmulachro, cum maxi¬
ma religione & prifeo rito rurale Se patto rale alcune amole,o uero am pul
leuitree cum fpumate cruore del immolato Afelio.&cum caldo !ade&
fcintillante Mero fpargendo rumpeuano, &cum frudi.fìori. fronde, fe¬
da^ gioie libauano.Horadrieto aquetto gloriofo T riumpho.conduce
uano,cum antiqua &filuatica cerimonia illaqueato el feniculo la
no,de rede Se trece intorte di multiplici fiori, cantanti carmi
ni ruralméte T alaflii, Hymamei,& Fefcennii,& Iftru
menti ruredricum fuprema laetitia Se gloriacele
bremente exultanti,& cum folenni plaufi fai
tanti,& uoce foemelle altifo nc. Per laquale
cofano manco piacere&diledo cum
dupore quiuitali folenni riti Se
celebre fedemeinuafe.chc
la admiratione de
gli praceden
ti trium-
phi.
Da pofciadequiambo alquanto progreflì,cum inexcogitabile fola-
cio Se piu oltra procedendolo mirai ancora agli chiari & frefchi fo n ti de¬
gli gratio fi Se hcrbidi prati Se umbriferi nemori le Cataryte Napee chori-
giante,& lepiaceuole Naiade fedente,& le marine Nereide cantante,In-'
dute alcune de pelle de uitulo marino,non Ia?fo dal ira del fupremo loue,
cumcorticegradede Eftureinmanofàrcitedifrulli sfiori,dagliglareo
fi littori conuenute,8ccum diuerfi foladi ociofamentefertegiante, Molte
erano era
no comparti de fiori de Naranci.cum molle fronde,& derofe a?gyptielu
tee & perfiane,& de fiori deNarcilb,cu manipuli defiori punicei,^ odo-
rofideAmuleto,Cu Siluicula Pana Arcado,&gli femidii filuanimon-
ticule,& le Drymode,& molte altre,& Zephyro cu la fua amata Chlori.
Allaq itale lui gli haueua degli belli fiori la poteftate conceduta, & molti
aduofi & cantanti Parto ri, ne le fue cantioneexperti di certare, Se cum gli
fui aguli armati,Laudauano infèmeiubilando Se plaudendo,cum ferii Se
ludi &ioci,cum ueterrimi inrtrumenti ftipulacei,& Arundinacei,& cum
T ubicine Tibie corticee deforma Scytalea,de extraneo fonito,lo amoro
fo Se omnipotente Io ue,feftabondi glorificando Se la fancta miratione,&
facendo diuotirtimi leilorealee fefte.
Perlaqualecofa quanto uoluptico piacereio fendile,larto iudicarea
chi nel cogitato fuo elfàpeflèfingere.Dunquecopiofamenteftiuato din
credibilelaxitia.cumlamiagratirtìma comite peragrando continuaue-
mo el noftro felice itinerario Se amorofo ambulachro, Dique alcuna fia
tagliochii dalla fua dolce pregione Seligatura, Se quafi proferiptione, di-
tnouendo alquanto.Echo che de fopra le tenelle come Se uerdiflìme cinte
degli lafciuiéti arbori mirado,io uidi uno excelfo Pterygio, fopra appare
timi de uno rotudo faftigio,<eftimado quello poco di ilare dalfufurofo lit
tore,uerfo elquale ella facetofa me menaua. Et neiquale gli labéti Se aedi
ui fiumicelli,che circuiuano la ualle terminauano,& da pedi degli orna¬
ti flimi colli,& montagniole parte prato fe,&partearborofe,diicorreuano
cumlaqua uelocirtìmain chiarirtìmicanaliculi ciun herbido alueo Seta.'
bulaceo,uno periato diflìliendo*Etdapoiancoraoltraeldióto Pinnacu
. lo uidi una fupba,&eminétecupuIa,parétimideliuido piombo coteda.
Laqle nellafumitate hauea uno cimacio in forma odogonia cu colum-
ne,8cdefopraunaltracupula,Et pofeiaodo pille quadrangule,da uno
culmo coperte,in figura balauftica. Sopra elquale promineuauno ftylo
cu uno Trigono rotundiflìmo i fixo,prtecipue fplcndente aureo nitore.
Diq; molto agrado mi fe offeritte tale dimoftratióe,p laqle fui no medio/
W?':,?o.commI0,r?.<J“*P<'uprox;mópetfeaamente
ipeaare,SufpIcandorag,oneuolmetequiu1eircrcmagM&anri flnl,

aquellamecoduceflèQuatuqtuerfeelloco tuttauiapagrauemo.Matra
me tale delio caligando diceua. Heume.io nóaudo quella cofa ipetrare
checum fpinofofomulo.&cu fedulo ipulfo uebemetefon felicitato Et

pcipuamentequella colà tanto caldamen te deliderata. Quella cheferma


metearbitro cólèquendola potrei fàrmefopraqualunq; amante conten
to.Dunquerepmnedo.&fuffocado.&inanedanandc> taleincófulto co
cepto,No dtmadandq hogt matdefi longo torme'to,cu diuturna paftu-
radepcordtayufpma.uto.PetcbeadunqtdiqnaaminÓtatoopportu-
nadebo chiedererHeumeadhiofo coreparricipato &non tutto mio co
mo uolenncri feqmtuel rapace Alieto del uiuere tuoillquale in quelli la

fl£maton1/>^^I:^>^COS,lta-n^111UOlU^at0^eCaU^Uae^Cltan^^ne^1^
I r ']P,c^oco““01PalPItf0.Qs^cllachrymateFafdano giudei
la fronde dal crudel Falcone ai uolare ipulfo el trillo core eli batteEtcu

nattlIìmo,fabemmo,& uetufto temolo Jean tir,.r • "o°r/

femto^^0 ^Um^tU0^amCnte^bre^0,^ta

n Sple^^a”0TC|l?,pIoI?1lncl[lcPerlrcl’lt:ei^onicaarterotundocon'
ftmao.&dcntrodellaquadragulateffguranelIaaquataAreafolertemé.
teexadto, Et quatatroualìèladiametrale linea,tanta rende la l'uà cellìtudì
ne Etnelcirculo nellareacotento,notale una quadratura.Da una pleura
dellaq uale fepra la diametrale linea uerfo la circunferentia, tale fpatiodi-

mfemanquepamnone.&uerfoel centro fuppIiuauiufexta.Dallaqua»


lehauend0 pofciacircmato unaltrac.rcularefigura.eldofto Arcbucflo
quellaegregtaftruaura&fuperboedificio hauealeuato,quanto alle par
tcprmcipale.cum lacommodulanone, dtmenlione, & de tutto lambuo
^contento ponto hauea,&lacraffitudinedegli muri & degli extrinfcci

Pilli,8ttraunacircumone&laltra,ouerotra!oalamentoprincipale&la
columnatione,o uero Perillylio el libero telludinato. Dal centro alla cù'
cunferentia pofcia in dece radii.oueropartitione lelineededufle oue
el circo interftitio fecaua.ordino dece archi,rendenti fopra columne fer-
pentine,Etoppofìtodelfubfì:entamétofolido,tra uno & laltroambiente
arco.de latitudine faciale pedi dui,del circularealamento interiore,refìde
ua prom ptamente una dolata & expolita columna corynthia.de celli tu-
dinequanto laionicadenouediametri.exceptigli capitelli.de terfo Por-
phyri te. Laquale fubigeuacum el capitello ameo.alla trabe reda, circum
ada cù el ZophoroScoronice,Sopra dudeal folido del fafhgio del tra¬
be in flexo.o nero Arco*
Gli quali.trabe phrygio,&coro ilice,aliordine del uiuo.o uero del fir¬
mo della Corni thia(detantapro!eduraernineuano,quanto la linea per
pendiculare della prelibata Porphyricaelchiedeua, Cu bafe & capitali
de fino metallo caufìicamente inaurato & perlucido. Cum elegante En-
thefi.o uero corpulentia.Quefto ordinedunquedeprominentiaregular
méteobferuato era per tutte le Porphyrice asqjibrate&compare.Lequale
fopra Ilare alrequifito muruio doueuano allacolumnatione.Mael pre¬
claro Architetto per dare allarea piu libera expeditione fecelo interco-
lumnio pernio.
Diquele trabe idexe cum gli corni fopra leOphytice columneterete
Stornatile cum fridioneilluftrabile.refideuano.appofito el. debito lata'
firo,ouero plintho fopra el capitello per dargli lodo pedamento, & non
aereo.per gli operculi infinuati degli didi capitelli.Et fotto la bali era rifer
uato una {emiarulachedoueuaelfereel murulo.Soprale quale femiaru-
lele bafode tutte le Ophytice fermamente refideuano.
Lecorinthie pedauano fopra uno fubcolumnio.o ueraméte unofub
bafiodiformade femiTubulo.dequi&deli.cumle femi Arnie concili
namentecolligato.llqualefue exado da due quadrature trouatedal dia¬
metro della ima crafiitudine della Corinthia, Reftaua fexquialtera per el
refiduo ad undule Thori. Gulule. nextruli.& Sime, o uero aflimiglianti
Iiniamenti de fopra & de fotto.conueniente difpenfato.decentemente co
fugate, cu le bafe libere fopra deputate.
Ciafcuno Arco elegantemente del fuo cuneo decorato extaua, cum
pueiluliS alternatamente deco rticuli cum fogliamento fioreo. Et qua'
lunquetrianguiofpecularmente perluftraua uno rotundo
diafpreo decolore uariato. Circinnataegregia-
mente la fuaincafatione.di undicu
lata fogliatura per luci
damétein
aurato»
Nel pillo degli Archi opposto retro alla Corynthia,uno'tertìo deal-
ueata q uadrangula emineua.cum la bali fopra el pauimehto ex tante in
facia de unaltra, nel alamento fo tto Iarco.che diuideua gli fornici infìxa
del tutto fimigliante. Lo interuallo di quelle,daluna allaltra,gliradii tira
ti alla circunftantia faceuano/opra la linea degli forinfeci Pilli appade
Sopragli femicapiteilidellequale ambiuauna circumligatione de gra^
tiofo operamento. ' è
Gli lenii Tubuli & hemi Amie erano deluculeo Allabaflrite cucur-
uefcenterefte.o uero fafciculi de m ultiplice fronde & frudi de Latterà' di
Mefpili,& Scapi di Papauaro, grauefcenti nel fuo mediano difeenfo di
uancante Gymofeinuinculatefofpefe& innodateincern annuii uenu>
(fornente ornate»
Sotto quello circumligamentopocofopranarrato,traluna& Wtn
«nata femiquadrangula nel primario parietecra una quadra'gulata fene-
Itra di uno quadrato &femi,Comeferichiedenegli templiantiquarii.La
apemone o uero laluminatione delle quale occupaua attificiofamente
K:^^^^^''“^^“depetraSogotirinanon temente
uetuuate, Diquein fumma ofto feneftreerano.percheuna parteoccu-
paua la porta de effo tempio,* per diredo del Pronao in fronte unaltra
partedella portacumle ualueaureedel portico fàcello.o uerame'redel fa-
^ dcl‘3UiJcmaltro loco P‘“ accommodamentc
Allmcontrodelleroprarecitatecolumnequadragule,nelprimomu
tale circuito ifixe,gli pilli di fora promineuano.de tanta craffitudine dai
muro exaftì, quataquelladelmuro,ad gliquali la fua lati tudinedauano
lelmee degliradiidelladiuifione.dal centro allacircunferentia.Laquale
latitudine di uila, una portio ne era per Ialatitudine del pillaftro. Laltra
portioneancora in binapartitione dcdutta,unadequi&deli laitra dal
J ilio collateraleattnbuite,erano per unoarcuarenelfolidodelmuro o
nero co ncamerato.tra uno & laltro Pillaftro.Degli quali pilli la proietti!
ra.o nero exito,diuifo per terno,ufurpaua la prominenti deiarcuato dal
piano del muro fcaffoto.Etgli dui tertii,emineuano gli pilli,in uno foli-
do muro arcuato & Pilli.Quelfo exquifita obferuantia laudauano gli eie
ganti Architedi.per no dareal muro rude craffitudine tanta,chele fene-
Itreo beute feaccufaffiero^Cu perfpicuo refpetto del rude&fupflUo foli
o,& p decorameto exteriore.Gliquali arcuati in gyro fe iuoltauano co-
mgatooptimamételunoallaltro cuIamedelìmacraffitudine cu debito
■lligaméto dagli Pilli ci riferito foprael muro p tutto bellamé'te concin
«o.Noaltramete tra uno&laltro cótraftàte arco opportuamétecóftaua-
In quello interuallato uacuo.trauno &Ialtfo Pillo ne,o uero tra le fàu
ce de quelli archi ,ppe didi, (òpra el relido piano murale,excauato era la
fèneftra.Ilquale arcuato tanto quanto eglieradiftantedai Pillo, tanto cir
cinaua fotto lacoronice primaextrinfeca,ambientealprimo redo* Dece
Pilli,o uero olii dei edificio erano,& altratanti archi infolido,cum el mu
ro extrinfeco,excIufalafacia,oueappado relideuaelfacello ♦
El dido cornicione ampiexando el rotundo facello.el colligaua cum
el tempio,Oltra quellaligatiira afcédeuael fuo tedo,cheera una cieca cu
pula dalla maiore per fé diftinda &. libera.
Ritorniamo dunque horaallo illigamento interftitio de fopra Iacir-
cumcolumnatione, o uero periftylio del T rabe redo,fafcia & coronice,
porredo fopra perpendicularemente delle Porphyricecolumne,oue na
fceuano per ciafcuna porredione del illigaméto.femicolumnelle de qua
dratura ftriate,di egregio Ophytes.SopraelfemicapitelIo delie quale, am
biua una coro ilice de liniamento confpicua. Dalla quale el conuexodel
la excelfacupula,el fuo principio fopra incominciaua.
Infra una femiquadrangula òc laltra de pximo defcripte, uidi una prò
portionatafeneftratempeftiuamentefituata,&delaminade Bononiade
Gallaobtufa,conflituiteincampo deaureatodeartificiofo Mufeo.Gli
quali fpatii cum commenladiflributione&tequale partitione, mirai fpe
dati (lìmamente depido,de uermiculata teffeliatura,la proprietate de ciaf
cuno Menfe del ano cum el fuo efìèdo.Et de fopra el Zodiaco occurren
te cum el fole operante. Et a quello dellalunagb Schematifmi,Eteffa edb
ta,tra gli ni enfimi noua cornicuIa,diuidua & praetumida, Et el fuo circuì
to,per elqualegli menlì fe includeno.Etgbanfradi del Soleidagante,Le
brume&el folflitio, Circuiendo,& della node^cdel giorno la iiiciflitu-
dine. Et la quadrifonia comodone degli tempi. Et la natura delle fixe&er^
rante fleile,cum la fua efficacia, S ufpicai che tale arte biffe quiui ordinata
dai nobiliffimo mathematico Petolìris,o uero da Necepfo.Lainfpedio'
nedellequale cofe,datrahereloinfpedorecumexceffiuofolacioad una
eximia& miranda fpeculatione.Non fencia egregio fpedaculo, & elega
te fìdione,& uenufta diflributione de fìgure,Cum diffiiiita pidura de co
loraméto & umbrature. Per lequale la commodulatione degli corpi & re
quifìti lumi,ad complacentia rapraffientantifecum digniflìma expreffio
ne degli effèdi,cum laudabile &iocundoobflen to agli lenii del animo.
Opera fencia dubio de penficulatione digna,quanto mai fpeculare fe po
tede. Dunque in una diuilìoneel contento del lignificato delleantedide
opature,de notule antiquarie.elegateméte era ifcripto.Gli fpatii iterpolìti
tra le femiqdragule erao circufeptidi fàfcie,de uenullo ogaméto ifcalpte.
Gli reliqui
Glireliquiparietidel tempio,cu multiplice&uariforme de Embie-
roature,erano operolàmente.de pretiolimarmori incruftati Quanto me
gito elmultifcio Architeókgadtantamagnificentiade rtruftuTa ima„j
nado fepeapplicare, Ne forbì tale fuefatìo ad Ammone.Sopralordme

dcUecormthic.deperfefliffimafcalpturaelfacSdoApollinerefideualv-
rante. Et (opra ciafcima delle altre m circuito, (opra conuenien te Arnie
detuttoitegro.unaMuadepetraPiIates,adii opportunigefti & officio’
cumfummalaudcdcl Statuario exquilitiffimameiitefcalpte. Sopra loca
tea! prò temo didro dciopradcllambientcilligamento, r
La jgétccupulamólhauamaximo iditio,piupfto d’ediuinaopatione

chedehumana oblletatione. Ada fe humana.Nó Lenza ftu pore&acculai


Uoedellambmonede tato tentato diarte fuforiaad alloigegno humano

Percheconfiderando tanta uallitate,inunafola&folidaconflatura&ià


fto demetallo,corno io arbitraua.Io rimanfi fummopcre mirabondo &

fto^A^°’d*mnapdo1laqu5fialllaimpoffibilitate.Nientedimenoque-
Aenficio, Era tutto de Vitenafcentefora debelliffimiuafi della

fnnlnd^'l perpcnfCU 0 & °rdÌM flanti dclla columnation’e.dif-


fundendo &gh rami.palmite,o nero furenti ,& Capreol, ueruginofamé

temtricantire,Cumgratiffimoconiugio,inobreruandadellal>rmatio.

Ledefcripteoperat„retantodireaaméteconduae,cbeproporuona.
te nel area quanto e! naturalcarrificiofamenteappariano. De perfetì.ffi

??,'T T°‘:fJ‘!r“amente,;'«™to-Leapert.one,cioelointeruacuó
ddlafogliatioe.frufh.&animali cóueniétiffimamétefepilauano obtura
^d^n^a inepIa^rc>dcdiuerlòcoloramctotidle,qlepIuilrabilègéme.
Alia congruentedellaftrutìrura opportuna ela.ntegritate dela baiv

mon.a,rmperocheommc.ng.b,leligamento'intraneo,eXpoftulaelcon
«ntìoextraneo. Gli piliextemi continuauano el pedamentoareoba-

tocumgl,tregradiimpari,colligantetuttoloimodel tempio,tantodal-
urea librato .quanto Iellato eralmterno pauimento.Defopraagliareo-
bati,oucro ftylobati o uero Scabelli.m loco de Bafe.uno ornato com-
Thori.aluei Fafcc,guIc^ quarti di circulo circumiendo, ^ancora din

I j m °COnCI?namcnte clrcinaua* Acccpto lo infimo fu0 nro>


ledo dal hu mano pede,&di {opragli Pilaftn, Gli quali ininterftitio^ra
no perterebrati,o nero fìftulati, & pertuiati, cioè Io imbricio o nero el co¬
piamo delleaque precipite,pergli Tubuli fìnaalfolo itromeffi,feingur

n
gitauano.Deoptimo coagmento uno nellingulato delaltro coniundn
Imperoche negli xdificii fubdiuo fcale, compluuio,o uero gurgiti, non
Te debi locare. Primo,per el periculo dellapfo. Secundo colui che minge
proximo ad gli fui pedi.deftruge Scgli calciamenti fui fpurca. Dunque
debefe tale inco nueniente fugire.Lo imbricio difcoperto.pcrinundante
aqua larea excaua,& pi u enorme,^ refiftentia de fubdita petra fe oppone,
che tanto piulaquaal pedamento falifce & muri,quanto che dalle gutte,
dalle llille refultante fe defende.
Non fenda graue iniuria.damno, &iadura, & per uentilare impeto,
laqua per gli muri fundefe, reddcndoli pofeia putri & terricoli, & per fè-
neftre lacefcente ,exbaulto,&euanido omniillimento. Perla ex per gì-
ne dellaq uale.excrefce nelle compattine herbacio,cotilidoe,o uero cim*
baiaria Adiamo,Digitello,Parietaria,& Polypodio, Etaprodurc arbu'
fculi &caprifici parata,exitio murale, cum populofe & rediuiue fibre, o
uero radice,reddendo gli parieti in conflati ti &: rituofi.
Kitorniamo.Lo alamento del primo muro lafua altitudine deriua-
ua ad libramento della fummitate,dellacraffitudinedegli trabi inflexi,
o uero archi fo prala columnatione,& quelli del teftudinato dal m uro a-
rimpecto della corinthia columna. Soprala fuperficie del quale muro,
cioè dello illigamento della circundudacornitione,era uno canaliolo
excauato. Appreffo el labro dei quale uerfo el tempio fe terminarla el
fquammato cliuo del ameo & inaurato tedodlfupremo del quale culmo
fupra el cam tirato ,cTqualmen te principiaua, aricolitro della fublime ii>
nea della coronice, dei phrygio & trabe interna. Nel dido canaleolo fo
pra el muro nella plana del corninone excapto. Le aque che per piogia
per el proclinato tetto fcorreano.negii acceptabuli degliPili infundeuav
fe. Et per quella uia gli riuuli della piogia concepta fe imbricauano preci
pitante al fondo,& peroccuItefillule,o uero meati fubterranei flueuanel
la Cifterna, Laquale hauea uno Voratore,per elqualeel fuperfluo della-
quefe ne ufciua,& a fufficientia dellecofe facre rimanea.
Iifrontedegli Pilafl:ri,traleundulede optimo liniamento de can¬
delabri foglie. frudi.fiori.auicole.& de uaria altra eximia operatura.per-
fedamente fe pra?Italia ornata, Oltra la fimbria del muro, continuauano
didi pilaltri, tanto inaltecia.quato feritrouauaelrelìduo afcendente.dal
la coronice,oueextauael fuppedio.o uero Arida fubiedaalle mufe, nei
primario illigamento lteriore,finaallacorona.Sopra laquale principia-
ua la magna cupula a tuberare*Et da quella altitudine alla cima degli pili
monftraua
monftraua tanto dirccnfo.o uero proclinato.cjuanto quello della tecìu-
amfcandulatafq uarnmca,&maurata,chetaIenonf^queIledel capito¬
lo inaurato da Catulo.netalefquimeaturahebbcelPamhconPeraue^
fto modo tralaapertione delmuro fono Iacupula.&traqucftoàdiundo
de Pillalo fundatoallibellafopralo externo murale circuito nafceua
uno arco hiantementeaperto con traftante.cum linimento de ùabe. Gl"
corni delqualepedauanodambidu. glilateri delmuro&del Pillato. fo
prati camtulodunafennquadrangnaintrufanelmuro.exclufoeltertio
obuiadellaintranadeOphytes,&laltraneladiunaodelPillaftro.Lafa
^Ciadelcjualeadiun&o de Pillaftro dinantierauno ]\T,rk^i * c

ptura,quale nel fótedel Pillaftro fub,efloXultima ruperfciedellacraf


ftudme delarco extenore adatquamento cradella planadel (imo Pd

excauato.nelcj naie leaque della cupula deriuauano difeurrendo, Etgiu


^Suora el lubneo d^Il°^ame|lte ^ lnSurSltauano negli Pilaftri’.
Supraellubrico dalla cupula terminando al Pilaftro cioealfuocima

SSSlSSSx
«e notial!-r lCl’0 llcroKc^PJeSnedelluoparto)fabacee,ouero!upina
aJe/Sraa?fcf<lua”»e.EtfopraelconLl-
uulorelupmoferpma cadendo {oprala undiculan'rmp fmnmm
et
olio di Cynara. Ilquale uoiucro coclealefaeilméte a norma del Un°
Po'ne1<dameIrtC^InUf!iUC,^rTjI1^01^a^^e^UoIuen^0 ^ctT,1circuìo°
Ponendopofciael(labiletraeldutìofetnicirculo &el 7 ’
r*cndo elarcmo & lo inftabilecopulando cum lo éxtrenmdel Éw*-'"
^Jo&uertendo.&culìaperiendo.&elpunaomouendo^quellSgu-
n ii
ra iurta fi conduce*
Nouiflìmamentefopralafuprema plana de ciafcuno Pilaftro de mi¬
ra faótura/ueflatuito uno cadelabro deaurichalco illuftre, Lorificio dei
quale era dilatato a fórma con chea, Nellaquale indefinen te di materia in
cófumabile uno inextinguibile foco ardeua.llquale, neper uenti, neper
piogia fé poteua estinguere, Gliquali mirabili candelabri de una propor
donata &com pare proceritate uedeuanfe,opportunamente anfati.
Da luna &; lai tra anfa degliquali ' mirauegliofamente una refta pende
uainuinculata&difiiodatainmoltepartecumfiibtiliflìmoartificio reti
nétife,de fronde,& fiori, & diuerfificati fru<rti,cum debita pregnatura nel
medio curuefcente,& Iorata,& persamente excauata, Sopra la ciftellata
infàfciatura degli lori nel Tubalo mediano incubaua una uiuace bina¬
ne Aquila,abranchiata,cum leale parte. Nel area a lintu ito la perfe&ide
del naturale confpicuamente monftrando, della materia degli cande¬
labri, cum faburofo pondo fiibiecto, tutta uacua & de fubtiliflìma fu-
perficie conflata, Fogliamento ,fructi inani, &flofculi,&lea!treopera-
ture fubtilmente redacte. Ilfufficto del interno camurato, traelcolunv
namento Si el muro externo de uermiculata operaie inaurata tertella-
tura cum graphidi de explicatirtìmaarte,cumcolorationeconcurren-
teera depicto.
Della altitudine tractando non ecomplebileper hauere fidamente co
clufo quefta uniuerfalereguIa,Tanto uno rotondo tempio Ieuarfi, quan
to e elfuo diametro. Ma con corre regularmen te elritrouare Ialtitudine
dello illigamento fopra il periftylio, cioè della fuprema linea della co^
ronice. Imperocbe dal centro deducta la linea alla circumferentia del
primo circuito,tanto pra?ftafe quella aItecia*Diuifopofcia tutto il dia¬
metro in Tei diuifione,quatro di quellerectificate,darano fimilmentelul
tima fuperficie del fuperiore illigamento.
La reguladel difcenfo del tecto non fi debi negligere.Si tuolelainter^
capedine da muro amuro, oue collocare fe debi el culmeo Iapfo,&ri>
ducta in perfecte quadrature bine quanto ualeno uenire, & extenfo il
diagonio, fecante la linea, gli dui quadri difcriminante,dindi belle le
exigeelcliuo.
VniuerfalmentelaSymmetriadequeftamirandafàbricadal prajftan
te Architecto elegante difpofita,Cumponfentaneiilligamenti intrinfe^
ci&extrinfeci congrui. Molto piu diffufamentela regulatione potrebefe
ad tutte conuenientie ad gli correlarli del fodo manifeftare, & per quelle
figure del area ritro uare A Studine de muri, gli quali quiui recti extaua-
no,quanto meglio fare fi potertefenciaobliquitate.o uero rectitudine.Et
la fua
r -

..”
la Tua craflitudine,& qualunqueminimaparticula alinea &'fina gli reci
lanièri, fencia errato.O infelici tempi Se retate no Ara, come dagli moder
ni (tifando conueniente uocabulo)fi bella Se dignifica inuentione,e igno
rataePer laqualecofaimaginarealcuno non fedebbi,che Trabi Phrygii,
coro namenti,bafè,capitelIi,coIumne,columne fèmi. Pauimento,cruAa *
ti, Alamento,coafiàtione,& tutta la compaginatione,Dimenfione, Parti
tione,feaccufàfTeronfencia inditio degli folerti Se praAanti ingenii anti-
q ui Se prifei exquifitamente excogitati Se digefii * Et de Marmori egregia
XeAurgia,quale non rende la fpuma del AannoperuAo, ne ancora lace-
rufa cremata.Nel centro del dido Tempio promineua uno putealeorifi
ciò di una fatale CiAerna.Cum una promptiffimaChoreade Nymphe
in circuito di prominente celatura indefedo folamétedel fpirito,deala-
bafirite,optimo expreflo, quanto meglio di fcalpro exfcalpire fi poteflè,
cumgli uolanti habiti Se uelamini.
Nella parte mediana della claufura della intrinfeca fummitate della
excelfàcupula circundauauna gioia di denfè fronde, delle antinarrateui
te metalIine,Lequale nel profundo dccjuefto coelo fìniuano tanto perfe
damente una cum laltra Aride impIicate,quàto meglio fi potefifeimagi^
nare.Lequaleintermetteuano acconciarci ente tanta circuIatione,cjuanta
monAraua di fopra,lapertura del uafo gutturnio inuerfo Jlq uale circun-
dudo fpacio fupplendo belliffimamenteoccupaua il uiperino capo del
la furente Medufa,artificiofamente conflata della materia della cupula,
che tra gli conglobati ferpilauociferantebucca Smanico fembiante Se
rugata fronte fiaua nel centro perpendicularemente fopra la Cifierna.
Se degli extremi della bucca ufciua uno condulo, Dalquale innexa una
fàberrima inno datura perpendicula difcendeua,fufpenfa fo pra el putea-
Ieorificio.
QueAainnodatura tutta de perfedo oro,neIIa inferiore extremitate
finiua in uno anello.llq uale uno altro egli retinia appado ad una gracili
tate del fiindo de una conchula inuerfa,cioe Iapertura in giu, Se el fundo
limato de fopra.gra^ilifcenteacuminaua allanelIo,Etnel Iabio refupino
di circuitionede uno cubito per diametro ,haueaappade quatro armila
le, o uero fibule. Nellequaleharpauano quatro uncini. Dagli quali in-
uinculatequatro catenule pendeuano. Et quelle edam tenendo rapiua>
nounacircularelaminainpIano,a;quaImentefofpefa.Sopralafuperio-
recircunferentia de queAo marginein incifo, incubauano quatro mon-
flrificate fànciulle,cum foIutacapiIIatura,cum la fronte redimite de exi-
mia opera
nfe *S (r f Et?la rlmaqUefte’Nel fll° fem'ne Scriminati-
le,&dtffentientetepolpofecoxe.uertiuano pofciaquelle in antiquarie
ronde cutn fogliata Achanrinea,ObuiatifeIunacumIaJtra,fecoIlisa
ano, Pofaauerfo gl. fu. III. o uero fianchi,gl, uolubili effe cum ftri
r PllS'loleraPIuano. Cum le ale barpiiatice extenfe.uerlò lacatenula.

uanolcfinuofe&kri^^ eera'I01nil0^*te^e^0r^1Iieoue^e"co,ltra
fronde, de una & dellaltra
puella era impasto atergo
uno inuncato Harpagu-
lo, Gliquali fpiramenti v ^ (\ f\
nel Tuo dorfo obuiantdè.fi /)> tT'
colligauano,& fora del me
dio della ligatura defopra
ufeiuano alcune fpiche (e,
mentate femicrepate. Et
de fotto la ligatura tre folli
cule, quatro ligature , &
quatro harpaguli.

faraS^^
ubale* S amPada de fphenca figura & di ambito

te aperta^&TdafrolE perdiam^roafifbellad^i ^^damigdUallaìtrrin0"


uanoquatrorotondeanprfm-/> . ? . .laltra>“iax
uano quatro rotondeaperture, meno di circuirione de dui palmi In q uè
fteauadnnebuccependeuanoquatrouacueptle, Checumgl. pr0p“
ouerooro i,cumextrinfecoreflexoinfe,nellafuaapertura & in
quelle bucce tennute, Culi cum artificio diligentementeexpreffe che

mente exfcalpta,opera di grande cxquifitione, & fattura incredibile


Laquale uerfo [orificio haueua quatro anfulette.iuftamente diflribute
n iiii
in quatto locatione', per lequale concatenata pendeua la bucca di femi
bracioaperta,Etinquellabuccaeraintromilfo unaltrouafo urinaceo,o
uero di forma cucurbitacea,fimilmente di cryftallo purilfimo.
Ilquale tanto regularmenteintromiflfo pendeua,chenel centro el lu¬
me della lampada ardeua. Pofcia tutto el corpo della maiore lampada era
completo de aqua ardente,cinque fiate reiterata al ftillamcnto. Perche lo
effèdo fufpicare mi fece.Imperoche tutto el fphaerico corpo ardere fìmii
Iaua,per eflère locato el lychno nel mediano pundo.Et per quello el uifo
habilmente non poteuafi in quello firmare, come malamente nel fole,
ElTendo la materia di mira perfpicuitate Se defadionefubtile.
Non meno elliquore inconfumptibi
leeralimpidillìmo nel cucurbitaceo fun^
do per quella dimonllratione. Et final¬
mente de tale liquore le quatto fuperiore
ardeuano. Ouerefledeuanogli uagi co¬
loramenti delle pretiolèpetre, nella maio-
re lampada,8da maiore in quelle, Cum in
conllantefplendore uacilante per tutto el
Sacrato Tempio. Et per el nitore fpecula-
redegli terfilfimi marmori, Che nel aere
tale Iris el Sole dapo la piogia non depin-
ge ♦ Ma fopratutto mirauegliofa cola q ue-
lloallintuito le ripraslèntaua ,Imperoche
Iartifice fcalptore perfpicuamente hauea
incircuito excauato fopra la corpulentia
della cry llallea lam pada,de opera catagly^
pha,o uero Iacunata una promptilfima
pugna, de infantali fopra gli llrumofi Se
prspeti Del phini xquitanti.Cum le cau-
deinfpirantife,cummultiplici Se dilfimp
li effèdi Se fàntulinacei conati.Non altra'
mente che fi la natura fido hauellè, Et
non excauate appariano, ma difubleuata
opera. Et fi fadamente expreflechelinten
to degli mei ochii,uiadatantodeledabi-
le obiedo della comitante Nympha uio-
lentauano
lentamo. Et el malamente del Iumepareuadaremotoallafcalptura.
Finalmente perabfolutionediqoefta mirifica ftrufiura di Temolo
Reftaad1rebreuemenB,cheello eracompaflo dequadrati de Aueuftea'
para parte,& parte del fupranarrato marmoro, inconrignatione Lfi,
ftafencia fèrro&hgnatnra,Com pio fnbtileinoefìigationedifcalprura
che unqoealfecnlo noftro fere, ne imaginare fi potete NetaleadAn/
Deo.Sanniticoajgyptio conftrufle* * ^
Sotto le baie digli Pilaftrelli.o nero quadrangole, ebeeraimo &con-
tmuo illigamento, nel primo alamelo,o nero pariete.&eifuperiorecon-
cmfto Umilmente conigli capitelliambiente.ambiua nel amiiariffim,-,
pau.nrentounal.fta,ouetofafc,adefiniffimoPorphyr,teoua„roenla
porreauradelquadratofu0,&c0ntiguaquafifenciadifceptatione,Zi
tradeOphytes. Sottoelfoppediodellecoliimne.eracircumatìaquan"
taIafuacra(lìtudine,unali(ladePorphyrite,cumduecolIateraIe didurif

l.^re,Wuo ^rilfimo pauimento tralorificio puteale&il periftv


eradimirabileemblemature.dimimitali.di talTellulato di fine cetre
circmantifi elegantemente indudeuano in partitione dedufii ,iJ
tond.,perdiametro pedali. Delfuocolore&fpedebmnlll f ^ a , r
tro.Enmoduidirubentediafprodiuariemarni^ malla linea delal-
fo.Duidelytharmenodefanfule’doropiu paSU^T'f'ma.mentePerfii
feminato-Duidediafprouerde.diuenecal JdoóirérurSócum n'l'd,f
temacule&giale.Duidi Adiate*,de fili lade, confofamente untato
Dui ultimamentede limp,didimo calcedonio. Et per languida deleb
neeuerfo laafterna.fimilmentedecrefceuano lefigore circolare.
Sotto ^concamerato erano nel foliftimo Afaroto di uermiculato
^bloiiate.fogliametOjanimali.&fiori telTellulati di min prillimi corpn
fc^derecifamentiIap.de.d.l,genteme„teteffellat.depiao,&coaqua-
u^r TPCranCat1’ ° ucro^:a PcuratùQualeartenon hebbe nel pa
nèld^ubrodilla fortuna fCrSam° * ^Cta^e Puei1 tóhoftiato in pranelle

. Alcimario.oueroPinnacolodellamagnificacupolatorniamo Del
Umedeliimmatena metallmaobrizamenteinaorata, foprael calo della
(fri penda cuptfla odo columnellriate& fomphe,o ueraméte uacue,egre'
giamente faliuano,cum nobile pedamento,dillrade da uno interiedo &
ambientefenellrato,cumarculitraluna&Ialtra/opra gli collaterali pili
fuperaftati, Sopra delle quale,cum exigente harmonia fexquialtera del al
tùli dine
coiti po (ito & 1 in l’amen to,circundudi erano ,el T rabe, Zopho-
ro,& coroidee, cum gli proiedi allibelladelle fubiede columne. una
fquammata cupida refideua.Sopra gli porredi allibella delle fultitute co
lumne,refidenteperciafcuna uidijjno fimiilachro de uento.cum elegan
te exprelfione della natura fua,alati cum I e ale palle, & ad le fpalle porrei
de,In uno inftabile Perone.o uero llylo,uertibiliartificiofamenteinfixi.
Età qualunque dante uento tutti odo Petali indagauano,circumadiim
uoluentile,lafàcia a quello uertiuano oppolìtaal flato.
Nel Pnefato culmo della proxima narrata cupida, ancora odo pila-
ftrelli.cum altecia di dui quadrati redamenteinfurgeuano,Cum uno ua
fo guttiirnio,cumlapertura {opra quelli inuerloXalcenfo dunque del tu
to,cum exqiulìta commenfuratione.& cum obietìo a gli infpedòri ma'
thematicamente proportionato.
Soprael fundo deluafo gutturnio(culì io lo interpreto perla fuafor-
majcircucircadefcindulepeponacee bellilfimamente fcindulatoerain
predo uno ftipite del proprio metallo.Ilqualeprincipiaua dalla Iatitudi-
nedelfundo,moderatamentegracilealcendendo.Etper quanto le troua
ua la medietate del ualo,el ftylo alcefo,uno ingente trigone uacuo fuften-
taua,inlème cum el diio ardficiolàmente fufo.
Nella fumitudine dellaquale, hiaua una apertura circuibile, Et nel
imo corpulento in quatro locationeera terebrata, Coniedurando pem
licuIai,folerteexcogitato del prouìdo artifìce,per quello,che aqua infro¬
ndirà per piogia.o gelo concepto,non la occupalfe dal fuo officio &per'
uitare el pondo t Per lo Patore foprano della dida Pila,libero dagli labri
el dido llylo,o uero fufo tranliua nella cimaacuatofe, Da Io exito infufo
era tanto,quanto dal fundo del uafo alla Pila.
In quello faftigato.una tenealunaeraconfixa,odimera,quanto lei di'
monllra,cum gli corni al cceIo,Nelcolpho,o uero linuato dellaqualeaf'
fideua uno Alieto cum le paflfe ale. Sotto la Iunanel ftylo erano qua'
trofolidi& firmi harpaguli, Negliquali quatro cathenule del praefato
metallo rctinute erano &cu el tutto orificio coflatep idicare el fufore Ha'
tuario;Ia larga ubertate del fuo ingegno •
Diquepotrebbefi facilmente arbitrare,
che tale fubtilitate el folerte fufore inue-
fìigafTede fondere, o uero conflare una
ìntegra catenula fenda ferruminato, fa
cendo unaformulaconueniente, qua'
tripartitafedajNel cétro facto uno per
uio foramine. Neiquale infrondilo el
primario anulo ,& applicanti pofcia
le parte informate in uno, in infinito,
uno driuo allaltro leuemétefifundera.
Le didte catenule fopra la mediana
corpulenta della xnea Pila «qualmen^
te deriuando, ciafcuna nel extremo fè
cum inuinculato retiniuano uno «reo
Chodono.Gliquali Chodoni,dal me¬
dio fuo uerfo Io imofiio haucuano pe¬
dinate fixure. Dentro dellequale una
pilula di fino chalyberefultaua a rende¬
re in terclufael tintillantefonito. Erano
quefti chodoni ad exigéte proportionc
dagli fo filanti uenti agitati, fopra el cor'*
pulento della inane Pilaconuerberaua
no Se acuto el fuo tinnito harmoniato
cumpermixti bombi del metallino tri
gone rendeuano grato & fuauc & gran¬
de fono,curiofo excogitato Se penficu"
latamente ritrouato. Et forfa oltra el fo¬
ndo quale nel fummo del Tempio de
Hierofolymale pendente catene cum
gli «nei uafi,gli aliti fugabondo.
Poftremamentea concludere refia
una regula per intendere tutta la dimen
fione del celeberrimo tempio. Il muro
oue erano le odo feneftre,La crafiìtudì--
ne fua era uno Se femipede,altro tanto el
fcafàto,o uero quella parte che uolta-
uafi.QuelIo medefimo Iexito degli Pi-
laflri.gli quali oltrael cornicioe ufitrpano el quadrato di tuta quella craf
Studine, per omnilato,cioetre pedi.
Laportadunquede quello landò Sdlupcndo tempio Antipagmen
tata feofferiua, deforma Se operatura dorica tuta di optimo dialpro. Et
nella falciadel fuo fublime de litere grasce maiufculeantiquarie de puro
oro infixe,taledictoinfcripto extaua. KT AOflHP A.
Le aurate ualuecum per polito ornato de metallo , dellaquale por¬
ta erano &debelliflìma&pernia operatura,tanto piu belle, quanto me
no lefimilgliantefare le potrebbe de illullrabile nitella,conclufeduno
pefulo extrinfeco.il qualela Ductrice Nympha non audeua rimouerlo,
SÌ prima la Diua Antille del dido uenerando & facro Tempio ,cum_.
laltre Phanatice cornate,&comptiflìme uirgine (lequale in tuto erano
fette) religiofamente non Io referalfe,Quelle facre uirgine integerrima¬
mente quiui minillrauano officiofiffimenelle cofe facre alla Antifhte'
Saga de gli facraficii.&aleifola concedere Io ingrelfo conueniuafe me
ritiffime ♦ Di quelelacre uirgine hauendo nui benigne refpe<dati,dome^
llicamente blandiuole.ne acceptorno.EtdallaNympha mia fidadu<dri
ce,lacaufadelfuo Sedei mio aduento audita,ad nui tute ageuoleA gratio
fecumlargi uulti,cum effe ne fecero n per feptelapidei gradi porphyrici
alla egregia porta afcendere,colligati cum el pedamento ambiéte de uno
magnifico delegantepropylara.
Quiui troualfemo uno nobile paufo,ouero areoladi uno quadra¬
to di petra nigerrima Se indomabile , che tale non fa ritratterebbe nella
patria euganeaequabile Se lucidamente persicata i bellifiìme emblema
ture fepita.Dinanti el fanedo limine delle dedicate ualuetutointerexca
uato,& nelle cattatine internante cortici di concba cytheriaca de gli piu
belli interferii hniamenti.quantomaiaglihumaniochiiperiucudoprc
fentarfe fi potelfe.In quello loco affirmatife tute, Se ambi dui nui.incom
mincioe allhora di fare una precatione la facra Antifta. Dunque in ri-
uerétiaiclinatolfela Nympha & io.Quelio che lei fedicelfe certamente
ignorai.Per che flexo alquato io el capo.fencia mora glipfìiffim !,& ex «
plorarii ochii,alla inuilla albétia Se politura de gli uagiflìmi pedi della co
mite Nympha riportai. One ancora una portiuncula della micate fura
dextraera defeda .Impo che moderatamente placto fuo mouétife late-
uuifiìma lacinia cedete dimota,patefadra la albétilHa canidedelniuifico
7

&inhorrefcente Borea.
Et alhofa incontinente una enucleata admiratio ne nella calda memo
ria foccorete, Cheeflfendo naturale,che la bianchecia difgregila poten>
ria uifiua,quella cum tanta delettatione, in fé tutto el uedere traheua&co
gregaua. Non fo lamé te lsdendolo.ma a fummo folatio & extremo pi
cere,quel tanto pretiofo obietto ad fé uifcido retinendo rigato, Se prefo,
io occnpaua.Ondeeflèndo dallaSacra Donna le Tue diuote precario ne
agli Dii Forculo Se Limentino, Sfalla Dea Cardinea finceraméte finite,
rettantife, La bella Nympha(io folamentecum gliochii fixi alla luauo-
Iupticaoperatione perfiftendojne per tutto ciò unquemolfo me farei Se
non che elfubtiliflimo panno.le diue delitie torno a recoprire.
Dapofda,fubitariamente dalla fimpulatrice donna elPefuIo amo-
to,QueIlegemelleualue,nonCrepito ftridulo,non fremito graue ma,
uno arguto murmurc Starato nerpl fpfl-nrlin'if-r» _i_n
j fi 4 j animaauertedo cognoui, p uedere fotto la extrema par^
te delieponderofe ualue de una Si de ialtra,uno uolubileSiterete Cylin,
drulo Ilquale per laxide nella ualua infixo, Sopra una terfa Se acquata
laura di duriflimo Ophytesinuertentife Se per la frittione faceano uno
acceptilfimo tintinare.
Oltra de quello ragio neuolmente me obftupfui, chele ualue ciafcu-
na perfe medefima fenciaalcuno impulfo feaprilTeron.Oueda pofeiain
tratitutti,difubùo feiiciamirarealtronde,quiuiaffirmatome,uolendo
mueftigare,fi ditte ualue.cufi a tempo & moderatamente, perrepenfo fuf
feron tratte,o uero per altro inftrumento. Dique io mirai uno diuo ex
cogitato.Imperocheinquellaparte,cheunacumIaltra,leualue cornano'
m la hngulataclaufura,dalla interna parte,era una lamina de fino calybc
lopraelmetallo folidata terfiffimo.
Erano dapofeia mirabilmente due Axule di latitudine triente di opti
mo Magneteindico,alqualelo Adamante nondi(fideua,DiCaìiftone
amatore,Agli humaniochii praticabile,dalfeordeon mortificabondo.
Aglinauanti fingularmente opportuno, Lequaledel fuo conueniente
colore monftrauano ceruleo, Liflfe St iiluftre. affixeperpollitamente nei
la cra(litudme,dilla apertione dii marmoreo muro,cioè nelle polle,alle
ante contiguedellaarrificiofa porta. Dunque per quello modo dalla uio
entia della rapacitate del Magnete,le lamine caiybicie erano uiolentate
Stconfequentemente per fe leualuecum temporata lentitudine ferefe-
nuano.Operaexcdlence&exaaiffima,noiifoIameiitedeucdere’maoI-
^mododifubtikexcogitato. Quatitaimprobitatediinueftj'gatodi
In una tabella di Magne'
te dextrorfodelingreffo in-
fcalpto era,di exquifite Iitere
latine antiquarie, quel cele¬
bre Virgilianodido.Trahit
fua quenq; uoluptas.Nel.le'
uorlo la tabella uidi di ueter
rimcmaiufcule graeceelega-
te infcripto.wscv <Peì •amisi' Kct-
Tnè 'tìoÙ MTBìt cpilatuIn latino»
A ciafcuno farcgli conuene
fecondo la fua natura.
Soleuando dapofciagli-
ochiicuriofamente ftimula
ti alla magnifìcentia di tan¬
to Tépio,& alla uaftitate del
lafpedada & edificata cupu
la,cum laltre exadiffimepar
te,deambitione,& de pracftà
teartificio.de diuo exeogita
to,& de fuperba operatura,
& mirandi liniaméti.deflu-
penda oftentatione, condito mirabiliffimo.EtmoIto piu mirabile indi
cai la incredibile bellecia della diua Nympha, Laqualeilliceuagliochii
mei ifpedanti,& tutto lanimo mio teniua,In tato che dalla reda difqfi-
tione,de qualunqueconfideranda parte de eflo dimouere ualefie, & fola
clfa trahendo coardalfe.acontemplarecum ftupore & mirauiglia.Da uè'
nia dunque ledore,fi omniparticulacondecenteno bauefle perferipto,
Etcufi dunque lafacra Antiftiteintrando el Tempio cum la ingenua
& prillante Nympha,&io pertinace fequentila,& cum tuttclealtrefacrc
Damicelle.cum le uberrimecapillatureper gli ladei colli ornatiffimeca
dente,Veftite di elediffima purpura, Etdifopra riportatele tenuiflìme
Gofapine piu breue.o ueramente curte del primo indumento ♦ Aliatale
orificio della myfteriofà cifterna diuotc& feftiue necondufTeron.
Nellaquale,corno dido fue,altraaqua non intraua. Seno quella che
per gli terebrati Pillaftri dagli aquarii & compluuii dal fàftigato Tem pio
liberamente, fenza perniciedella ftrudura,intro feinfundeuano.La fum
ma facerdotelfa quiui alle uirgine fece nuto, Pandoro no in uno Adyto
facrario, nui tre foli rimafti.
• * “CO cumfu")ma «enerationematuratamente, Vnapomua cum
regiftrato proceffoel rimale libro,de uilluto dcbitaméntcnuieftuo defc!
«aCyanea.d.arcuhffimeunione, In forma de una uolante columbi
nobdmen te di fomentata ritramatura,cu anfulette doro Jnfignite ciafcu
nadeeffedePancarpienel uenurtocapo.Vnaltraporroui due fubtiliffi,
mefuffiibulefcnatt,&dui Tutuli purpurei. La tertiahaueael landò mu
ne m uno uafo aureo. La quarta teniua el fecefpito cum obloneo ma/
nubrioeburneo rotondo & folido,iundo nel capulo cum argento &
oro & chiouato di ramo Cyprio,&uno ancora pr*fericulo. Laquin-
taeragerula deuna lacynthina.LepiftaocuIiffimadi fontanale aqua pie
na; Lafexta bamiaua unaaurea Mitra,cum richiffimiLennifcidepen
aulì, per tutto ornata coptamente de prette Se fulgentiffime gem¬
me, i uttequefte una facerdotula cereoferaria pnecedeua, cum uno Ce
reo nunque accenfo, de candida, purgatila, Se uirginemateria,Q Ue.
ite delicate ungine ad fare le cofefacre Se diuine edotfe,&addi mmi
fieni fcrupulofe, piu che la Hetrufca diiciplma perite^ ad gli facrofan-
ctdacnhcn.cum pnfeo infitto apte Se obferuantiffime, Alia pontifi¬
cia Antiftite,cum obftinata religione riuerente,feappradentorono
Et quiui cum fu mma deuotione,& cu uetuffo rito,Lafagauatein pri¬
ma uno T utulo acceptoe,8daca?faridfrida,pofcia foprapofe la fuperba
Mitra,Et nelmedio dilla pretiofa Mitra, fopraftrinxe la ten uiflìma fuffu-
bula.co prendo il fando capo.
Laltro Tutulo cum laltra fuffubulaalla Nympha dede. Etellafencia
mora la bionda fella dii Tutulo ornatole, fo prapofe la fuffubula, Ambe
due le fuftubule nella crifpulaturaerano colligate,& coniunde.cum uno
fìupendogioiello.dinitidiflìmo&pienodicoIorediSaphyro ilcófigna
toalla Nympha,Ma quello dilla Antiftadi Ananchitides.
Indutedunque diuotamentefopra lo orificio dilla mylleriale Cifter-
na.Senciaindugio quiui accollare fecime,Diqueacceptaunaaurea cla-
uicula,cum religiofa obferuantia il Puteale obturato riferoe.Ouela fiacri
ficulaad quella Virgine,cheportato hauea La Mitra, ilcàdido csereoco
Ugnando,il Kitualelibro uenerabondatolfe,&apertolo,fefece auanti la
fiumma Mantice-Laquale icomincio fumilfo in lingua Hetrufcaalqua-
todilegiere. Pofcia(crupulofamenteilfandificato Murie prefie.&cum
molte facerdotale figliature, cum la mano dextra nella tonate Cifterna il
fundette. Pofcia fece da Iardente facola(dillaquale la Nympha era gerula)
il puro etereo accendere.
Fado quefto/ece Iarde te fàcola riuoltarecum la flammula in giu den
tro in medio dii orificio,Etalla Nympha interrogandole tale parole.
Figliolame petitione& defio eil tuoiKifpofe. Sada Antiftite,gratia per
choftuiiodimando,cheinfeme peruenire pofciamo allamorofio regno
dilla Diuina matre,& beueredi q uefto fando fonte. Et ad me fimigliante
mente dixe. Et tu figliolo mio che chiedi.'5 Humilmente refpofi. Io fia^
cratiffima Madona,NonfoIamentelaefficacegratiadilIafuperna matre
fiupplico. Ma fopra tuttoché chofteijaqle ancipite exillimo elfiere la mia
defideratifiima Polia.Obfecro che da lei piu ambiguo in tanto amorofio
tormento non fiacufi ritenuto,Ladiua Antiftitemidixc. Apprehendi
figlio dunque hora quella fàcola accenfia dille fue pure mano,& tenentila
cufi,mecotrefiatefinceramenteper quello modo dirai.
Colicome laquaquellaarfibilefàceextinguera. Perii modo mede!?'
filo,il foco damoreil fuo lapificato &gelido core reaccendi. Cum il fan¬
do rito,&cum quelle proprie parole,chela Ierophantia mi dixe,dicen-
do, A qualunque terminato & finire,Tuttele perite facerdote uirgine,cu
uenerabileminillrato,talerefponforiodiceano.
culi fia, Allultima fiata, laardente facola
nella frigida Ci(lerna,me fece
cum reuerentia imergere.
Non cufi
leofficio deputatagli Iacìfternaleaqffun^docxhauritedi^kh^^1^-
a<jua,& cd reltgìoealla Nympha fola udente £tell! r “ b.Cned!?a
labibejmmediatepofcialahieratica Antifta ciiUciamcidad ^IU°l'°e’
pertono dilla Cifternadilige'teraturoe, & alquanto fo pra liendo°le f™'
tìe&efficaceprace&exorcifmi,Impero continuoallaNympba chetre
fiattquefteparole merlò medicelTe. Ladiuinacythareateexaudifcaal uo
Sx:ufifiaPr0Pltl3Q’1 % IO ° fu° finiltrifca- R4°nfonodallemrgi°

Ledidecerimoniereligiolàméte terminate,LaNympha in quel pun


A7A“Td£ ricranaara doro.cam m tilcrpli.
cegemeornatx dilla Antiftiteprouolutafe.Difubito la fecefubleuareP&
detegli una fan&adeofculatióe, Etadme pofeia la Nympha ardita riunì
tata,cumlaucniillapr*fentia placida,pienadipietofife£biati cum uno
fofp.ro ufeto caldamente dalla bali dello m fiammato core.cuii midT
Optaoffimo & mio cordialiffi.no Poliphilo.Lo ardente tuo Stexcediuò
dillo, & ìlfedulo & pertinace amore, dal cado collegio me hadil tutto r
repn.&cqnllncta niella,duo cxtinglu la faccia mia. Etper quello 1 "•
mai.bencheturagioneuolmentefufpicauicheioqllafulreaduengachc
fino quiui non me babbi propalata,Nientedimeno,non piccolo inceri
dio mi e flato il tenirlo occulto Si calato Siculi diuturnamente fopprefl
fo, Machelìlìa,io fum fenciadubio quella Poliatua,chetantoami,Con
gruo dicio fl prefla,chetàto digno Siculi facto amore no imunelìa di ui
cilIÌtudine,8i di atq uiualen te reciprocatione Si ri pélo. Per laq uale co fa ec
comeadtuiinflammabondi optati totaparatiflìma,Eccocheio mifen>
to lo ignito foco da feruentiflimo amore per totamefuccrefcere,8i fcintil
lare. Ecco mefìnedeglituiamariSifouentifofpiri. Eccome dilediflìmo
Poliphilo làlubre,8i prefentaneo rimedio ad gli tuigraui Simoleflolì do
lori* Eccomealle tueamorofeSi acerbe poene con forte precipua Si dii to
to participe*Eccome amile mie profufelacbrymeafmorciareiltuo cor
diaIeincendio,8ipertemorirepromptaSideditilììma.Et per Arraditu^
to ciò togli(meftringédoamplexantime)midcdecollabelLiteuno mor¬
ii cale Si forbiculofo balìo,pieno di diuino fudo,-8i prouocate da lingula
re dolcecia dagli fyderei ochii,alcune plufcule perle in forma di lachry-
mulejntanto che per il fuo blandicelìo parIare,Si perii faliuofo Si gratif
limo fauio,dacapo a gli pedi tutto inflamato me alterai eliquatime in la-
chrymedulciflimeSiamorofe,8idiltotoperdutome.Etillìmigliantela-
facrificatrice Prefule cu lealtreaftan te,da precipua dolcecia corno te,con
tinerenon fepotermi da lachrymule Sidolci fufpiruli.

i
Laqualeehofa la l'nfeconda&ieiuna lingua non raperebbe ne raduni

KMiMteacromDdate^IemAW.^ewcÓignaméteualefliuno
P ucuio exprimere.quello che ne facelle il facceli fo corein tantadolciffi
mafomma.qua.Kacheinommpartdoobtcxe.Rema-fidunquequal^
aella Epilepua lapio» Vltimaméte q uefìi amorofi & fan&i gefìi & cerini o
niali riti,in tanta fmgulare& eximia dolcecia & incredibile chiedo daa-
moreexpediti.io me ritrouai quafìin una iopinata experientiadi morire
contento.
La Hierophanta dilfe Profequiamo Polia du'cheal cdpletorio de eli
J^netraliiàcraficiidiInofìroiàcraleincepto.Horauerfo ilrotodo&cie-
eho Sacello,di diredo albncontro dilla porta dii magnifico rem nm fin,,
to&cumeifoartificiolàmentecolIigato&contiguoJLte còptamente
andorono.Diantiquaria&mfueta£uihira&nobilemateriafabricato
fn | ‘lua^tutotic PIctra a^a forma diligenteméteriquadrata era di ptio
foPbengitemirabilmeateextmao.CLim uno copulato & rotondo te.
«ao.dt uno fimplice& fohdo faxo dilla diftapetra.Qualenon fu e di tale
mtrauegl,a,[Sacello dii infida Chennim di tegyptoTNe quello d, c le'
dTendofi ^,aUei!nate'^aq naie petra di tale mirneutofa natura , che non
edendofineftratamatutaobtufaAfolantentekualuedoro hauédo per

naramente era illuminato. (Dalla noftra corninone fècrern uff


ptodaeflàpareriteJStperoechufiedenomiataJnqueftomed^arofT^^
quelle uirgine exhonerate,& per praecepto ite}portorono ciim ^
neratione, Vna,uno paro di bianchirmi Cvgni mafcoli arati rifai ™ UC
f?1dif T1 rUeterrÌma 1 |neIIa,CUm a<3ua rnarina.Et Ialtra Sno paro di cì
dideTurturmeperghpiednnuno uinculatecumTeta Chermea
Sopra uno uiminaceo Cartallo di uermiglierofe&fcorcie ’
dio Area pieno, &apreflo le auree ualuefopra una fa-
cra & quadriculata Anclabri difpofita,di
uote Se uenerante ri¬
ponilo.

o 11
Etquiui leualue doro rererate,infemeintrorono.Maio meafFermai
fopra il /andò & riuerendo limine, Ercum uigilanti ochii .nelamantiflì
moobiedo rniobilementeinfixire/pedante.uidilamonitriceiubente^
chela mia poliauero myropoliafegeniculaflefoprail fumptuofo paui-
mento ,&cum /incera deuotione coricarfe»
Il qualepauimento era mirabile tuto di gemme lapidofo, orbitartiéte'
compo/ìto, cu fubtile fadióe, cum multiplice delegante innodatioe po
Iitamentediftindo,opera offìculataméte tafleIata,difpo/ìta in uirente fb
glie,& fiori,& auicule,& altri animali, fecudo che opportuno era il grato
coloredelleptiofepetre/jpiendido tllucente.cu perfedocojequamento ,
dallequalegeminato rimon/hraua quelli che erano nitrati.
Sopra quello dunque la miaaudacula Polia,denudati religio/àmente
gliladeigenui,cum /umma degan tiagenuflexe. Piu belliche inique ue
deflfela Mifericordiaadfe dedicatùPer laquale co fa ifteti fofpefamenteat
tento cu gli filenti labri.Et per non uoleregli fandi litamentiinterropere
&le1ppitiationecontaminare,8dnterrumperelefoldiepce>8dlmyfterio
fo minifterio,8dearalecerimonieperturbare,gIi l'probifofpirida ualido
amore infiammati debitamente incarcerai.
Hora dinantidi una fandificata Ara,nella mediana dii facrulo ope¬
ro /irniente fituata, di diuina fiamma lucente,geniculata humilmente fé
ftauà, T„
La dimonftratiò ne dillà quale ara fuccin&amete dicendo mirai uno
coiifpicao excogirato ciiinfueta fad ura. Lo mio dilla dida fópra ilera-
dato & marmoreo pedameto era uno rotondo Iatafìro.Sopra ilq naie un
diilaiia una follatura auricuiare, maxima cum politura laciniata &exi-
miamétecauliculata finiendo il mucronato ad un a cordicella ouero nex
trulo.ouero regulo.con tento fopra il lataftro.&fimilmenteneì nafcimé-
todilambientefoliamento/uperaffideuaunaltra/cordicella &traque^
fta&unaltraerafopprelìàunatroclea modificatamele aiueata, & pofcia
unacoronicetta-Sopra la méfula ouero piano dilla didaTroclea lupafta
uaunaltrarotonditateregulata pofeiaalquanto gululata fecontraheua
-uerfo la fuperficieplana&expedita.NelIapartemediana dii!aquale prò
mineuauno ftnato (ìlio ,pm porremo ncllainferiorepartefoprala piana
cumproportionatacrepidnie.DiuifoduqueiIdiametrodiIIainfernaro
tundatione di quefto fido. partitione unaeraalla proiedura ambiente"
confignata.ll fuperno capo dueportionehauea cum tornatile cmlule &
lo imo ancoradebitamenteriferuatofe.Sopradictoftipitetegeua una in>
ralMltll?lataAta^^^ ^proieétogyrando, quàto lextremo exito
degl,labrid,lkfub,eaaTrockaOmatancllafupcnorepartc-„elIoex-
_ remo circuito mcliuadimonftrationecum una lima di fpetianda fol'
natura da una egregiacoronetta perpollitamente nafcendo.Nel circina¬
to cotentodunquedillaqualecoronetta bellamente occupaua la aperni
rad. uno elegatefiore.mbalauflicolinimentodefotmato.cum Icllt
cet labrifoprail piano lambenti.&quadripartito in periuctido follami
to acanthino làtilcete. Sotto il quale nella Ueiniatadilcrepantiafubfide-*
uaunaltrafoglia artificiofamenteexfcalpta. Sopra ilcacuminarodilquà
le.doppo gl. debiti liniamenri egreg.améteritondaua uno nodo di exo
fitoexpreiro.Alqleinfixaappolìtadiiatatamentepromineua unaanri-
quar.ap atmadoro pur.inmo cum gli labri largiufculi.&paucolo lacu •
nata Nelpiano orulodeglilabrialternatamenteprominamuo incom-
parabiliadamanti&carbuncul.cumpllantedeformati'onepyramidale
nella circuitionemuabilmen te difpo lìtidi incredibilccrafTìtudi- ’
ne*Cedaqunu il Scypho dilfortifiìmo HercuIeJl Can-
tharo diliucundo Baccho ,Etil Carche-
fio aliimmortale Ioue
dicato..
o in
Alm argine dii fuffito dilla
piana inuerfa nel limbo .acqua''
mente dittante fi conteniua qua
tro belliffime anfe.deriuante, de
bolide cum la Troclea, gli fui uo
luti .erano lotto la piana inuerlà
Se finiuano fopra la troclea ,cum
il uertigiecochleato, pa'dantecu
il cliuodil lataftro.Pofciamodi
ficatamtefeinuertiuano uerfo il
fuffito ad uno grato repando fu-
mittentiflèa quello cum il uerti-
gine rcfupinato,& laltro fupino.
Quello marauegliofo fculptile
era tuto di uno folido de finiffi-
mo diafpro.dimultiplicemixtti
radicoloratione infeme fpeda^
tiffimamentecoeunti.&inqua'
lunche partecum incredibili, de
cxquifitiffimiliniamenti. Ope'
racertiffiino non exacla perfor-
ciadifcalpro.ouero Icalpello,
ma cum incognito artificio mi'
randa expretta.
Dal marmoreo & gradato pedamento, fino allo initio dii fitto exclu-
fiuo fubleuato era uno cubito.Illlipitealtrotanto.il refiduo fina ala piati
na aurea lèfquipedale.Dindifupraquadrante.dauno uoluto fuperno al
laltro pandauano fili doro, per medio diquali erano traiedatiin bacce
Iongiufculecorrufcantibalaffi, &terebrati,&di pfulgentiffimi faphiri.
Se di lei tillati adamanti,& di uernati Imaragdi.cum gratiofa de amicaleal
ternationecoloraria infilati.cum inextimabile& monllruofe margarite
chefenciadubio tale dono Odauiano non fecea Ioue Capitolino.
In Iainuerfura de gli labri dillaurea platina quadripharia perpendicu
larm ente pendeuanoorbiculategemme.&pertufate, per ilquale pernio i
tro mi fio uno aureo filo traiedatoerano retentefufpefe,& ligatead una fi
kula,negli harpaguli libera,niaiore di nuceauelana.lèpte per filo ,Nelex
tremo dii filo interdide duno elegante floculo.cum gli fpirili di uariato
filamento fericeo.oro.&argento immétto* Ancora da una fibula allal-
tra Umilmente innodati fili aurei ingemmatipandauano al pfato modo.
Scordine
&ordineJmidinumerenoue,Nelmediocumgratiofoinflcxo curuefcé
ti.Uplatnumtro.&d.foracumfemiexpI.caturadeexcellentiffimocx
decora,
ta,&il tuto lpe&atiffimo & mirabile artifìcio le praftaua.
Dinanti dunque alla praferipta Se facratiffima ara de incredibile inv
penfa Scarticelo, Difubito la intenta facerdotula admonita dirinpedo
alla (acribeante Pohacum il rituale libro aperto uenerabondafea-
prefentoe.Et tuteffeclufala Antiftite) p quello modo al IapiI
lolo bolo lumptuofo ,&IucuIeo cernuamente ge
inculate. Et in quefto celebre ,& folenne &
eulèbia,cum uoce dìuQte,&tremu
le fupplicate fentiui,Cum
taleorationele tre di¬
urne grafie in ✓
uocarele
gen-
O laeta Aglia.O u iridali teThalia. O defedatile Euprtrolme.C harìtes di
uinedil fummo & al titoliate Ioue,& di Eurydomene dilediffimefìliole,
& dellamorolà dea obferuantiffime pedilfeque, & indefinente famuIatrL
ce.DaIIeondediIacidaIiofbntediÓrcliomenodiBoetia,ouero dal bea
to federe, 8c affi [inceda, corta dii uenerato Throno di Apportine benigne
& co ni linde .parti tiue. Et come diuie grafie arte mie diuote prece piarne
tefuccorrite propitie.che nel diuino fuo confpedo, & ueneranda maie>
(fategli piaquiquefte mie religiofe dedicatioe,8cgIi meipuri&uotiui fa
crificii, & le fufe fupplicatione,cumaflfedo materno commota exau-
dire.
Finita la fanda& lineerà oratione.tute can tante feceron il refpon fo -
rio,culi £a*Per laquale colà bauendo io cum deuotirtimaafcultationeue
neranteudito,6dafandaorationechiaramenteintefo,cumfumma fin-
ceritatedi coreio fleti attento,&in meelfo tufo riuocato ,cum fcrupurtv
fa diligentia.&cum esploranteochio.immobile tali myrterii confiderà'-
ua. Et fimilméte,&: io geniculato la peritia de le antiquarie ,& (aerale ceri
monie dilla diua Antiftite obferuaua.exceffiuamente commendando lo
pratuto.cum qualeeiegantiadipromptitudine Porta feadaptauaad ta¬
le &tanta myftagogia. Intentillìmo tamen ad quello che dicio ne do-
ueua feguird.

POLIA DIVOTAMENTE LE TVRTVRE OFFERISCE.


DINDI VNO SPIRITELLO ADVOLA. DIQVELA ANTI
STITE, ALLADIVINA VENERE DISSE LAORATIONE.
DAPOSCIASPARSELEROSE.ETDEGLICIGNIFACTO
IL SACRIFICIO.DAQVELLO MIRACVLOSAMENTE
GERMINOE VNO ROSARIO CVM FRVCTI ET FIO-
RI.AMBIDVI DI QVEGLIGVSTORONO. DAPOSCIA
AD VNO RVINATOTEMPIO LAETIPERVENERON.
DILQVALE POLIA GLI DICE OVALE RITOHAVEA,
SVADENDOAPOLIPHILOIVIMOLTI ANTI-
QVARII EPITAPHII ACONTEMPLARE AN
DASSE. ET CVM SPAVENTO ALEIRI-
TORNATO.ET RICREATO,PARI
SEDENDO.POLIPHILO MIR AN
DOLE IMMENSE BELLECE
DI POLIA.TVTO IN A-
MORESEINFIAM
MA VA.
*
*
O NON POSSO VNQVANTVLO LASCI
armi fuadere,che tali ri ti.eerimonie.iàcrifici^daNuma
;)Pompilio,tieaCeritedi Thufcia.Ne unque in Hetruria
i nf ^ fondo Iudaeo fu flèron riero uatùNe cu tanta reli
gioia obferuatia&ordielitauano Scado leua'o li Mépbi
0~A KT Cia VatiadT Apri^gypto.nelNdoIapatera aurea imcr
gedo.Neancoracuranco religiofiffimo uenerato in la citate di Khan il
di Euboia fuecultaRamnufia, ne loueAnxuro cù talefuperfiitionefue
culto Nequell, cheaFaromaatflati tali riti ritrouorono.caminando fe„
ciaonenfionefopraglicarbomacceniì.nerantotrefleftironoleedonide
cIodane,nemymallonedinumineafpirate.QuaIi nelprsfenefrer
meritamenearbitro(oItraquello che palefèrnente hoe n'g^rckto) peHe
cofeparate,&fuperfhciofainetedifpofìtefuccedere donHTi» T ^ j
degl,cap,gli laitochryffa Pol,aN^phairufifat“feit
g icn i mbtita&micuta. Non pmpi-dio inde il nuto dillafacraria mn
nmce.cnedalmundiffimopauiméto/enciauccepdufio &flrepito(ni
unaltra mouentrfe)I promptiffima religiofamenteleleuoe òndeMa fa
ancamomtricc aduna mira umilia hyacithinada parte collocata rei
^c^^co^^^^di^leartificioinaiMentore^onfepeftre13 °C
Etnelloafpeaol, orala0;,

I ^U° la^e° ^ “?ucrmigliato u'olto fpiramcpurpurMterore cum


ledei,catemanemadefaftetutoaccortaméteellairrtoe.DiquecuW
fcmente purificataci,» piu finceritate.qualeforfa non heblle la ime ne
Aemilia. Dinanti al grado dilla fandidì ma ara,oue extaua uno mnan!
do candelabroaureo.IIqualeerad, exadiffimo exprelTo fpeclat, filmo
& gianduia». Nella

cula.ouero unaVdn“oTu“lexo Xje taaperti°ne dl

xunnomaotmaitice.ambiduiV iftinrilnarmVrloK*- l -
ri1,, P0rtd^rabde zilaloe bladebifantis, ouero unguléindic(g^gli0f^e
c, germini di Arabia. Lequale tute pretiofe colorano eum dlribL
to pondo optimamente gradate. Allequalelafolicita Polia.&ctim ex-
quitttadib'gentiaueiierabonda,admonita Io ardente cereo pofe4 Pofcia
che quefti aromatici hebbeaccéfi/encia altro penfàreil cereo extinxe, &
da parte Io riponete.
Nellaquale fìammula fumico fa, & incomparabile fragrantia reni-
dente, poftoui uno ramulo di arrido myrto accenfe, & di (libito (opra la
facrificale ara.oue egli lhauea tolto ritornantilo accefo,tuti gli altri ramu
fculi fopra ladina ara collocati infbcoe, Dique intenta & aìfeduofamé^
te edoda, In quello foco gitoe il paro dille candide turture. Prima dili¬
gentemente depiumate ,& fopra lafacramenfaamclabri iugulate, exdor
fate cu il fecefpito,& intteme colligatecu fili doro,&innodate,&di pur^
purante ferico, hauendo cum fumma ueneratioe il caldo cruore nel pre^
fericulo riferuato * Proiedé dunque le immolate turture nella odorife-
rattamma& cremantife. Lalàgadegli rubricati riti precentora inco-
mincioe dicantare,& pfallere, & fublequendo tute alternali te. Ma dinan
ti alla prefultrice Antiftite, due di quelle cum Tibie Lydie precedala**
no foauiflimamentefonante,cum modo & tonolydio.QualeAmphio
ne no puo.te ritrouare, & dapofcia Polia & le altre,una fedaria laltra,cia-
fcuna in mano tenente uno ramo di olente & florido myrto. Chorigiàte
dunque cum tempo.palfo,&continentie,cum acqua diftatia uniforme,
& faltante cum foIenni& religio fi thyafì, cum intonate uoce concorde'
alla fonoritate,foraprodudedegli uirginei pedi reflexe cum incredibi-
lefymphonia foto laobtufa cupula dintorno laincenfa ara culirithmiti
camente dicédo.O foco fando di odore.Sgiela il giaccio de omni core',
Placa Venus cum amore,& ne pretti il fuo ardore.
Perquettomytteriofomodo cantante,^tibifonante cum elegantif
lima chorea orbitamente gyrauano,dummentre adoleua il facrifìcio .
Et extinguentife culi la flammula fumiculaua.Penfo che quegli odo¬
ramene furono per fufoccare il nidore dilla fotta carne,oltra il prò poli¬
to Dunque non culi pretto fuc extinda, che defubito al pauimento
tute tacitamente (feclufa la Antiftite) fe proftrorno . Per laquale colà
noniftete guario di tempo, cheio apertamente fuora dii landò fumo-ui
di uno pulcherrimo fpiritulo thefphato ,& di forma altro che huma>
na,tanto bello quanto che cum folerte difcurfo ,& inueftigato imma¬
ginare potrebelè ♦ Et alle diuine fcapule uno paro di arquate alule',
hauea.cumuna inusitata ,& infueta luce .Laqualenon fenda alquan^
ta lettone de gli meiochiiriguardantilaauidittìmo il core perduto uera-
mente lèntiua. C um tanto uehementeipetopiuchefolguro creato daq
dtfoco.nube.&di aero fulminate. Dique accortofe diWla facrificatri
CC’il ° , eml>cbc jion me<pauenca(fe,& cum indicio che io tacellc
Il quale pulchellopuellonelletuberulemano,una corolla myrteage
toukEenejlaltnidiatdentefecoWallante.EtneUarummi
tatedu diunio capo di muliaurei Ianugmato circundaua una ptiofiffi-
macoronadifplendidilfimi adamanti. Circuuolitance tre fiate la icenfii
&arafumante AUulcjuumcoaaofenroluete.&nfedeliouoe in manie
ra di nebulofi fumi nel aire,& dagliochii infulcati da tanto reniden te fui
gore le tolte & fpar uè incontinente'. *

Lequalemyllicecoié.&diuincinquellafpeciemirabonde &cufifa-
ftooftentohauendo to tremanteutfo.a quanto fpatio nelamìno confi
derando, rimatili trapenfofo copleto didmoto horrore. Etdoppo aloua'
culo la intrepida mon.tr,ce cute e uirgiefece fubleuare,& una uhm,il do"
ro nelle purificate mano tollendo.ordinaua che la miàpereximiaPoha
&tód 'd,'"“^lHd^&cerdotulate,n,to>eiralegédo
Vdlllcrcmaftecinerc^ cremato facrificio
p g ali . Lequalecum/iugulare uenerationefumpte in uno cribro do-
ro ad tale mini fieno preparato. Sopra il uenerando grado ddbdicata a-
raincernicitlaaptifiimamentecriuilloe.cumtantafolertepromptitudi-
ne.qualefi altrounque deditilfimahaueffeoperato. Ouela erudfi,'fiima
momtnce.contraai gli altri digiti dilla mano finiftr^ghforeprotendeie
Smadd^ate; “ tnarmereeXprel1Ì aIcun‘ chaiafterecum cxa

Fafto chela ddigentiflima Polla hebeq nello.La fagamonitnee Po


lia.8c tutele altre feceancorafopra il pretiolbpauimentohumilmentege
niculareAaccuratiffimamente fopralmdice ritualemirando .fimtlmen

fignoeIaIcunemyftermfèfigurer^*t*°^amente’ln^Ue^me^e^m0 CIncre
Per laqualecofaiollupefaclo&totalmentealienato.&timido tato ef
teo^ntochemcapo capilo no nlloe.che fublenato no fulTe.ciT laio
molto fufpefo.dubitado peficulatamtei qlt0 foléne&facro piame'to no
fufrefiirreptalamiaigenuaPoha.qleEphigenia.&momiirodlche altro
aiale,o damige ia,Etdipderei un pudo tuto il mio deaerato bene. Dio
ilcorepcito,& i fecóclufi turi gli fpirituli fencia uitaleuigoreqfi me ritro
uai.Ancr culi forte meqlTaiiacomoglimobilicalamialleipetuofe&n
caccaureuenalabondi.Et piu tremulo cheliligneiraméti.Etcu Ia'mfte
uibrate.piu che le tenue carede negli palullridafforccuoli uenti impul
»

fe uibrano.Ma pur che fi flirtagli ochii puigilidalla mia facrificantePo-


liamaidiflocaua.Macu fufpectofaadmiratione puicacemcnte obfèrua
ua notando quello aptiflìma faceua lei &infemela fumma Antiftite.
Laqualearrepto il rituale cu molte lignature.&cum inata fandimoia
exorcizoe tute quelle co le,che al pio amore bufferò n im pedimen to&no
xie. Et uno ramo di ruta fandifìcato,per una di qlle minirtrc planatogli
tLcto nella Hiacynthina urnula,nel liquore chePolialauenuftafaciefiiii
da hauea fado per tu fottute Se meafperfe. Perado il landò afpergine,
colledi Se pofciaglialtri rami mirthei Se qfto di ruta, admonita unadelle
miniftre ?laclauiculadoro dalla Antiftite riceuuta.p putealedilla cifter-
na di no tamenteaperfe. Et intro gli piati ratinili,& le pinule dille imolate
tinture imerfe,tenendo il p u teal e aper to & afpedand o, Ò1 tra d i q u erto el
la q uelle fande cinere,alquanto legendo fopraexecrationefandiftìme le
fàndificoc iterum. Et cuna obftinatacerimoniaquelle caraderizate ci-
nere,cu una fcopetuladi olente ifopo,cu fili doro Se muricea feta colliga
tain uno grumulo racolfe.Et portole in unabuftula palmaria, cu foléne
religioneella pcedendo,6t Poliacum laitre uenerabondefubfequéteal la
bio dillafacra cifternaapto ,ordinatamente pueneron.
Laquale buftula.catàte leNymphemen furati hymnicu decente Iitatio
ne Se turifteationeintro imerfe,&dapoi obruterachiufela buccacifterna
le.Hauendoellaquefta immerlìonefinceramentefada,cum quello pro¬
cedo bordine ri tornorono nel mirabil lacello.Oueladiuinaaratre fiate
cu la uirgula molucra percoliceli molte archaneparole&coniuratione.
Facédo dinionftratione.cheal pauiméto itera tute feproftraffero,lei itti
piediftante,&curii il pontificaleaptojafacerdotuladinan
ti geniculata diuotiflìma.cum fummiffa noce,
pacatamente culi orante in lingua
noftradiffd*
•O'fan-
metuodacofteilegratiemuocatefonoperuenute PerIeqiialeeTati&nr~
& S ' 1 i? r f rard°ri & 11 fu° Sia llotato ~ reVe Ji ce pfeto^
fa &aretideuola alle file fufe oratione piene deaffèftuofe 8c rdig-iofffoon
ìone&iiiftaiire pce. Et ricordati de gli exhoratorà&diuini‘fuafidi Ne-
pmno al furibonda Vulcano,per tefedulamentefafti.&dagl, mulcibe
ri laquei inuinculata cumlamorofo Marte,folata tllefamenteforti. Etal
latuarupernacle.nent,ap.aquecnfiud,rme,6tprtfateprop,tiad,ad.m
pne,ldeterm,„aranot^focofod,fodiqueft,duiJlpercLdaItuoc,c
ruoto Fr^| SJ°Mfend? m l*uatenera& florida aitateapta al
da l0tnudabr e&tnuf?’&ad§!,‘tui facri minifcriidifpofita
dagli fredidiDianaPepata. Adglituiainorofi&diuinifochifcófemati là
naturala fuma& itegra diuotide tuta li ppara. Etgiada qllo tiulneral»
do figliolo Urna fuapfoflTa ,&foradilca(lopeaoilmollicolofuocore
«ucatofaitetiireeglinorcnucte.ma patiéte.&màfuetanite icliatofe qllo
cum lì ngulare religione & approuata diuo tioe nel cliuino foco dilla tua
facratiflìma ara proiedo,& cum pcipua finceritate dicato fenda remifióe
infiammabondalo offerifle-Et hora lèntendo lamorolàgrauitudineche
protrude Se preme nel Tuo pudo core per amore atroce di quello Tuo gio-
uene,ageuola&peruicace&cumimmutatoanimofedilpone dignamé
teaptantife negli tui deledeuoli Sehonorabili ardori,Et tanto piu ferui-
da.quanto piu la tuadiuinitateexorata,gIi prellara fauore, Dunque delì-
deratiflìmi cupitori ambidui eflendo di confeq uire gli tui meriti,&di p-
fentirele lande grafie,& di uedereil nume tuo fandilfimo, O Amathu
tea genitrice per turi dui io nel prasfente preco,oro,&fupplico&adoran-
do obfecro.In quedafua boa &: fincera hagidia,cheedì nauigare pollino
Se tranffretarlì(mediante il tuo potentiffimo figlioIo)al tuo delitiofo triu
phale&gloriofò regno «Et per me mediatrice,^ obferuanti (lima religùv
fa de gli m yllerii fui adimpli gli urgenti Se llimololì defiderii & extigui le
fubuliéte icitatione,& puenirecocedi al fìneordinato dii tuo ueneradofa
cramento.Commouitehora pientillima AutophiesDea,&degli morta
li indefelfa Matre.Sofpìtatricebenigna Se exaudi le diuotiflime precatu-
re corno exaudite furono le intente oratio ne di Eaco,di Pigmaleone,
Se di Hippomanes dinanti a quelle diuie tue Are h umilmente oblate, Se
porgi te & preda tefauoreuola &gratifcabodain fouenirli.Cu quella in
natapietate,cheaffeduofamentedimodradi tu al fàmulo pallore dal ge
Iofo Marte battuto. Et per quel fanguediuinocheallhorainrofeo fiore
fpargellù
Diqueli gli nodrimeriti&obfecrationenel tuo confpedo dilalta ma
iellate meno digne fuferon. Preda Se fae.che la tua amoro fa clementia cu
lelànde fiamme al nodro debileeffedomilèricordiolàméte fupplilca*
Conciofiacolà cheeffi infeparabilmente cumfirmeciadi animo curru
fingulare promptitudine di core Se cum indiluendi proponimenti uota
ti caldamente fe hano,&dridamente religati cum pcipua obedientia di
fuccumbere Se cum fedulo famulato alle tue uenerande Se facratidìme le-
gie,& aquellemai unquantulo difcrepare.Nelle quale già piu giorni lev
no,cbeilgiouenecorroboratofecotinuado,edatoimpauido Sedrenuo
Athleta Et 1 quedo medelìmo lei fcrupulofamente prò feda, Cum mira
fpanciadil tuo diuino Se efficace patrocinio Se tufo refugio ipetrando.In
tercedendo dunque exoro fupplicante la tua alta lànditudine Se fublime
potentia,chetu munifica gli optati effedi rependi.O cyprogenia p quel
liamorofi urori.cbeadtepiaquerondinfiammarte cumildiledo Mar.,
te, & per lituo furibondo marito & perii tuo ludante fiolo. Gli quali
eternalmente
sternalmente muoio teco negli ruperni diledi & gloriofì triumphi.
A quello fine tutte le facratice uirgineadaita uo ce refpo fero n. Culi fìa.
Dalle fandeoratione Se pio interuento gli iandi labri non pm prillo
occluli furo no,che laorante Antiftite degli facri peritiffima, prédette del
le rofe odoroie pr*parate,&affai corrici di conchule, o uero ortree mari,
ne,& cuoi lemundiffimemanoimplete.queljecerimoniofamentefopra
dillara,Ìcircuito dillo ignitabulo fparfe,Et porto in unocorticediortrea
dilaq ua marina dilla Irnella afperfe tota la diuina Ara.

Da polciafopralamenfaAnclabrigliduicygnicumilfecefpito itimi
lati immolante,! fanguecum quello dilleincenfe Turturenel aureo Pra
fo.cukcum diuotecenmome&a(reauofe deprecatione,cantante men
I'lemrgm^f^^^'^"“«'^.ido.Cómirecheglieiraa
g? i fuffcron ornati in holocaulb nel facrario in loco
ad cale faao difpofito.&cheilcmerecolletto in uno buffolo,in unaaDer
tura lotto dillara fliffe proiecto. *

Tollédodunqefradind'ilfacroPrefericolo.cfiambiduigli cruori
dinati lacofecrata Ara fopra dii terfo &lucuIétiflimo pauiméto la facrifi
ca Pittrice munito cu gride nuerentie lindice fuo nel purpura te faneue
aoltiarcbanicharactere diligentemente lìgnó.&uocacatàpoliaillìmi'
gitante gli fece fare, cotinuando le uirginc nel fuauifiimo canto dille era
ridirne Ode»
Fado & perado quello la infigne fimpulatrice le mane fue cu acre di
ligentia lauo,& Polla parimétc dal facrato fangue» Perche no liceua altro
contado.LalàcerdotulalaquapurilIìmainéteexpiataiiifundendo,cum
il gutturnio aureo,&riceuendo la facrata loturanellìmpulo doro.
Polia dapofciaammonita dalla peritiflima Antiftite,cum una fpoli¬
gia uirgine.quelli fanguinei charadere terfiffimaméte afludoe. Etnella
lotura dille purificate mane comprimeli tila la lauodiligentifiima»
Pofciala Monitora,tuttecumlafaciaal pauimento riuoltate, quella
lauaturatremebonda,&cum uenerando minillerio diuotamente fopra
loignitabulofundete. Diquedefubito uno fumo profiliteal conuexo
coeIodilIacupulapaulatinamenteafcendente,IncontinentechecufidTa
hebbe fado,&ad terra prona prouolurafi.Ecco pauculo inftante repen-
rinamenteio fentiti mouere,&lagraue terra diqualTarefotto ad gliroton
di genui.cum inopinabile llrepito nelaere,& nel Tempio cum uno
horrendo ftridoretonante. Nonaltramente,chefidalalto calo nel reme
fo pelago cadere fubitaneamente una grande mole fefentifle. Et gli flri-
denti cardini dille auree ualue derono fremito nel fornicato Téplo.Qua
le in una finuofafpelunca il tonitro infrado mclufamentetonaife.
fccceffmamentemulcphcaMfe in uno uerdigiante rofarfo. Uq£k£
inulti plicatt ramufculx grande parte-dei l'acro iacello copiolàmente oc**
ebST’b^•atltUd‘I?efUfbatadl^llacun'ukcumnumcroi;tatediuerIm>
glie&rubricanterolèinlème.&cumalìàirotddifrutìi cummirifìcoo

£un(lro?ial° ^ arreprc^entin 0 • Piu bellmon furono gbSdderatidà


Sopra etto rofeo fruteto ,pofciaappariteno trecandidecolubinr r,"

«t^asEfissssssiìS
tnentefol^!caf^t0’l^Lle^a^KCle0CCuItat0^1^a*an<^1®lriamatrciin^la

l/&rprd|l'aleC0^leUat0^^^C'^CarlteA,ltl^‘teclmi^ecor«niatrona

te&Pol,agemculatome.LaAntillacumueteranaccri
moma, tre degli miraculol?fiufti extirpoe.Lu
noperferifemato,degliduiadineuno,&ad
Polla laltro o ffèrendo.Quelli cuni riuo
catareligione, & fumma integri
tate di core, ifeme turi
tre deguftaffex
mo.
*■
fi, |FI .. I IW li—

Hora nonpiupftocheio deguftai il miraculofo &fuauiflimo pomu


Io,che fenciamora i me fentiui ricentare& rinouareil rude&craflo intei
leéto,3doaffànofo&moeréte core tute ricrearfe i amorofo gaudio deli¬
bato, ne piu nemeno,Qualechinelpfundomareobruto,&fìn alfódo
l'merfo cum obftrufi labri,fencia haufto di fpirito.di fopra ritorna,le fre >
fche&iucundiffimeaureauidiflìmofumendofeuiuifìca.PerlaqualecO'
la incontinente in me di ardere piu amorofefiammeincominciorono,&
cum piu fuauecruciato dinouellequalitatedamoretrafmutarmemi ap
parue.Et perciò principiai euidentementedicognofcere, & effettuo fa'
méte di pfentire,quale grafie fono le ueneree, & di quanta efficacia ad gli
terrigeni fepfta*&quato pmio loetaméteconfeguino,chipergli delitiofi
regni itrepidaméte militado,& nelle amorofe pugne permeaci, ad quelli
puengono.Vltimamétedapoiladiuota& facra refezione degli fatali fru
èli fumptafenciacu<3ratione,queldiuino germe dagli ochii euanefeente
difparue.La libante Antiftite dii fanfto facello fora u ditene,&Polia pare
allei , & io, & tute,
Cutale&fi faftoordineterminati&diffinitiglimyftici facrifìcii,& li
bamini&imolatioe,&ildiuinoculto,Ambedue depofitele facreuefte,
&exute,cu eximia ueneratione,tuti quegli myfteriofi & potifìcali in (Im¬
méttami domeftici & tempiarii obfequii,nel facrario riueréteméte ripo
fitorno»
forno Etquiuftrutmatamétela(fonia Antfotera precipua maic-

»“*“ A-25SS
ferabile.fànqreuola,&ppttiafoEtnelpra:(ènteincIauftracegliófundì &
crebri ioipiri,gli lamentamenti poftponetc&laflate.Fugateomnimcero

&fecuda .Duqueaqueiti meifalubnmoniti&pficuiipcriiIaio uoftro


it.da.ac.ocheeiracu.iniopio&dolceaireao ui cÓcedifelice (Uccello
Pofciachela &«anamon,tricecnblandoa(Faminehebediao Nu
gratie immortale dicendo da tutelicentianueremprnf'nr- • ir
cumdulcii?imi&m«tu.ralut,indicandoZXo TT* 7

O deMerato culi diutinamentegratilfoo comitato & felice & n

amore m quefto iucundiffimo comitato. Q ueftr * f Enfiane di


fumiflàméteio dicédo PoIùinqiS25 ; ^glmate parola
parlare,me rigaardoecii du^fteuoli ochiiacce^ ^ ÌT ^
lucidiiEmeftelIe.fencialacomutacynthia.nelferenocielocorrufcJte
altramte che lo ignito Calybe fopra Iicude malleato fdt.ll, ™r I

re.Difarareilbei!.ffimoGanymedéd.llead5mmr°fiCynTr':fpo,'V

j rXSsSsksss
Et acqetando manfuefare, ouero cicurite iefamiffimefere di Libya^da
nmificareomnipuiuereo&cinerofo morto,cuiidide. '
r ohphile dilefliffime(apréfa .amano mia)hora andiamo al rugiéte Iit-
li
tore.che io fpero.anci cufi rato& firmatifilmo tengo,che n ui la tabondi f?
ueniremo.oue licore noftro ardete defidera. Etp quella cagione dartele"
giedi Dianaobnoxia arédeuola lafacula ho extindo.Fadi gli foléni fa-
crificn,& fupplicaméti.ìmolatione,&adoleatióe,&: pcabóda ho effufle le
humile pce,& deguftati gli miracolo!! frudi. Acioche expiati.mundi Se
purificati ,&digni polliamo uedere lediuine pfentie.Lequale allùnmu
do intuito degli mortali homini concedute norffono.
Diquela ifigne Poliaparimte Se io,di ìméfadulcedinefufFulti, Se I lìnee
ro amore corroborati.meco qrti arcali i cocepti mellifl uamte cóferédo,&
par &adhaeréte allei cammàdo,ad uno ueterrimo edificio puéifiemo ale
creméteiucundi.feftiui ,&gaudibodi.Circa alqleera uno religiofo luco.
Ilqle era (opra aedificato aimarifono Se lauato litore dal refluo mare^
Et qui ancora reftato era una uaftitate magna di muri,o uero parieti,& di
rtruduredimarmoro albario,8ainofragmétato,&illifo mole di porto
apreffo. Nelle fradure dilqle Se lalìate compadureil fallì philo slitto reo
critani germinaua,& \ alcuni lochi uidi il litorale Cachile,& molto Kali
&lo odorofo Abfcynthio marino.&pilAggerefabuIaceo Irrìgi,&por
tulaca,& Eruca maria,&affai altri celebrifimph'ci.ilCaratia.&Mirfinytes
Se fimigliatelitoracole herbe-dalqle porto p molte fcalini difpari al fugge
fto dilppylaeo dii tépio fi faliua.Uq le edificio p uoracetépo Se p putre an
tiqtate,&p negligétiaallbumida terracollapfo.deq&dell; demolitofen
eia capitelli rimarti il fcapo,o uero truco decapitato di alquate {gente co-*
lumne di faxo perfico di granelatura rorta. Alcune cum mutua alterna
tionedi marmoro migdonio,alcune haueuano franala contradura,no
fi uedeualahypothefi,ne lo hypotracheÌio,neaftragalo.Alcune ancora
miraiereedi mirabilearte,quale non erano nelgaditanotépio.maomni
• cofa fub diuo ,di carie&: ueturtate offenfa.
Lamia frugi&benemorataPohaquimedirte.Poliphiledolcifiìmo mio
miraqledignomonumétodillecofemagneallaporteritate cufi itale fu
pinata ruina,& 1 tato grumo di rupturedi pietre alpo&camellofo rei ide.
Già nel primamo fue uno egregio &miràdo tépio.circailqlegia folénif
fimamétefi nudinaua,& ìgéte de mortali multitudfeeo omni anno cóue
niuano fpedaculi facédo,& p elegate rtrudura,&p gli obferuati facrifi¬
ca diffìifaméte famofo .molto religiofamte dagli terrigeni celebrato.Ma
P che al pnte abolita e ,& ignorata la fua dignitate.cufi come il iace difru-
pto Se minato il uedi exprtaméte delimito. DenomiatoPoIya'driò tépio.
NelqlePoliphile.corcuio mio,fono multi puticuli.oueerano fepulti
li puluerabili corpi di qrti ,che malamétep {probo. In fàurto ,& lugubre
amorealla obfcuramortemiferabili cedeuano. Allo interno Plutonede
dicato.Etp anni riuerticuli ad gli idi di Maio,cu prifee &folénecerimo'
nie^Tuti
me-Tim qlli cheadamoreafrabifc.'dulgédodauanoopa culi homi ale
ne & ^ ^ ° °co a<^ gl^Icbri ferali &loléni pan egyri da diuerfe regio
ne^umaeconKrm.ne&remonlocparétabond.conuemuanoobre
crando & beando ‘1 numediPlutone tncorpo. CheeOiatantaipióate'
no cefpitafleno d1 edere conlcudiIlappria&itépeftniamorce.Dkio^m
molai,ano le fumé hofte.ouero n igrica'te, pecore,,,5 ancora Coen ia Z
mafch‘0 fupra “na flagrante ara atnea .gli mafculi al deo fide Semine al
fedhtternu facendo trinodfio .Quella dama & foco dapofeia
cu fpargiere d.multimdied. rofe.&ed arfenaextmgueano, corno Fóto
locograderofetod.qlueheman.eraaneoraeeltòoapertame'teuedi Le

noehmde^nato d,lfanao cinere ad ciafcuno cu uno fiLulem doro


nodil n?u.t^IuotIóeiCaua.Acceptoilcinerecateruatamteuflìua-
nodiitepiocuobferuatauenerarióeadgliiucolì litori dii nxinm mare'
come uedi.Et 1 uno calamo polito il facrato cinere fora nel pelaeo'dfk
wnocumrebgiofafupft.t.one.eum alt,fo„euoce.& .concine efclmì
t f'Tlil"meiuluI»ttconfufamenteimermixri & dicendo. Cufi
p rifcachidilfiioamatorecaufafaraedillamorre&confcio.
apofcia chei falerno fatto haueano fparfo nel mare il cinere nietto i!
calamo/putato trefiate nel ditto mare tre fiate dicedn fn f f £ledo 11
uano fcffigiaticaaltrerofe nlf,« “ ^Ritorna

, Lu mnereo piato,gliquali ordmatamete nel ten^

Nouiffimamétepone.,ano calamo ci gl. Cu. conterranei in uno cir


culai,Copra,lpautmeto leméfe&leepule&qualunqueedulioda quelb

ssrc.iS.ia*HA«asac
ri rl '' 2 1 4

ramewl' df tc>° uf«^ una pancarp.acafcmo cer


temete coparauaA portala nel capo.cu fronded, funefio ci.pfTo i mano
li^Cftad^l-^ j.^c^of^^l'^ci^.uat^Sipfultorigeruliglilatìifica*
li geftanum,fallati fio,uBe cufoemmeimixti cutumultuofo plaufo &
u,b,l,,cuuam&mult,pI,c,iftruméri,dafiato,&neru,ci dintorno fl,èm
p,o tre fiat,,choreagyranti,perplacareletrefataleparce.Nona Dee,mT

K-itornauano et nel (acro tepio.oueil ramalecuplTo geflato ciafo.no Id


p ili
iuerfi loci appédeua. Glieli rami Si inqua Si I la afHxì,cu fupfh’toe fernata
fìnaal futuro anniuerfario ftauano.Et ritornato lo anno tute cjlle arefà-
fte fronde racogliédoleglifacrarii fimpulatori,il facrificio icendeuano*
Finalmétedappo tuto qfto feftiuiflìmaméte pacto 8i fuma cu obferuaiv
tiacelebrato gli ferali officii cu pce fupplice cum religione 8i cerimonie
degli dii.qualuque malo genio fugato Jl fumo làccrdoteCurione primo
8ipofciadicédo Ieextremeparole,illicet ♦ Ognuno licenteméte Si fefti-
uo ritornare poteuaal pprio icolato 8ilaetiremearead Iadomuitione'.
Cu quello tale ordine lamia magniloqua Polia facondaméte hauédo,
8icublandicelleparoIetantaobferuantiadignadi laudatillìma commé
dationeintegramenteexponendo narrato,Si mecompendiofaméte in-
llituto al fpatiofo 8i haren ulato litore di piaceuoìi plem yruli irruenti re
lixo,oueerailde(lrudoSi deferto tempio peruenilììmo.
Xng^locoduqueropmlerrerche&florigereherbulereesponeiremo
teamtcafedere.Cufiftantein(kaabilecagliochu uuldfoicicótcplaua
futumentcmunofolo |feao,&itemeratocorpulculo tanta conuenien
tia&accumulaaonedibellitudineobieaofenciadubiotenue'tedinon
ucdcrccofagratiofa,pmoltragIiochùmci,ncd.ta-tocÓcéto douedi no
uel. & repululaticócepti il mio ardétecorecii tacito gaudi refoclido’
&alquatoleuulgare &comimeifcioche77rrl^r;^ rji' l.i • _

1 xx ! r ’i j i- • r -i lldlurareocnimlljmoaire il de
»
Ieaeuofc(ito,[adcl.c1c/apamaleomattu,rdurcgl,piaccuoJ1&t6prati
colli ornati diopacinemoruli.il dante tépo&aure pure&,lumnftolv
arnoeno loco deificato dagli fiumi deli néri p la nemoro’faconualt irri
gui.aprello gli etimi colli, alla dextta &leua partemollemétedifcuriti
alpx,momarepc.p,tabondi.agrofaluberr.mo&digraminen,uct,ndo
refèrto di multipli ci arbori canoro di cocéto di allietile. Cedaquiqui dii
quelltheiralicofinme&agro.Etquiuiifemecuiiredédo tragìf uernati
hiann°etl °n *ro(c;!n<l “ella cocleite effigiecum tato dilcctogliocbii’
manti occupati fatamele tellina,&adfibella&rara fattura &diua imagi
necututig ifenfidefpicodeditillìmo.&applicato.&ime piu niaceuofe
Satenof(T'““"prauexarii negl,qual, lalma da dolcecil liquefa,
età ifanoio <laua,& tatoanxio.piettotato &curiofoadcÓfideraremira

to tra*0,»! fuo loco no ritornalTe. N5 meno cu n uale artificio i *


nudi (lìmo corpola maellra natura particularrn te dilpélàto hauedè& fuf
firciMtametedilfenunato tuta la fragratiaarabica.Etcomeancora indù
mib^^n-^ceK110^ a|>.te^™nK<|il’lj,loroconcinamtepampinula.
to naudléinfixo la parte piu bella dii cielo,ouer0 Heraclea fplendicàte-
Dapolcia adgh dscori&exilipedilo intuito cóuertédo mirai addili"
gli perniigli calciamo uiolentemtetirati,&fopra il pettine eburneo luna'
tamete buccati&Iìnuatidi Pbytonteaaptione.cuamfuletedoro &cum
cordicelledicyanealetaiuinculati.&ftriaan-itereuinaiaptidimnftm-
meadeinwcalareUmta.&exceflìuamétedicmciarepiulinfiamatoco-
lC*. “neo ri tornaua il laiciuo riiguardo alla d rita gula di oriétale p.
lemcircinaobaccatanomte'dendodi luna&dilaltraalbétialauera di,
mnttioe.difubito defcédeuaalmica'tepefto.&dclitiofo fino ,oue pulì,,
lanario dui rotodipomulial uedito refiftét, «tobllinataméteoppugnaci
ne talifencia fallo nel pomariodillehefpide.Herculefurtiuaméte racol
le,nel omonatali uedi unquenelfuo pomerio.quali quelli piu biancbif
fiminclroliceopeclo(lauanoimotiafExi,chela flocata nelle &lucida
nella flagione di Orione in occalo.foto il pipatile corpo dii placido mo
ftro di pana.T ra glieli uolupticamte miraua una deliciofa uallecula,oue
eraladelicatafèpulturadilalmamia. Quale no hebbe Matifolo, ciituto
il fuo hauerecollocata.Ettendo duq; io per quello cotéto &il laniato ov
recofcio.chegliochiidiftrahétilo mqualiichedi quelle elegatiffime par
te il difpéfafleron moribondo.Nientedimenonopoteuaio dicio tato
Ifrenare gli amoro fi & infiammati fofpiri,& tanto celatamente caligare,
che io non gli concedette il fuo Umiliato fono exprimirfe'*
Perqftocufi fadroaccidéte,imediate&leilaceffitadalcotagiofo amore
Se pcitagli petulci rifguardiplacidittìmamte(pcipua iuidiaal fole),&irL
meglicouertiua.&ptutomi fentiua uno irntofo incédio pruriétemte-'
difiundentife,nelleime& iterfticie parte,& fin p tute le capillare uenule'
feminariam te fpargerfe.Onde i le fue pelare Se ifigne fadicie cotinuamte
p contéplare,una mellifl ua fuauitate,& folacio dolcemte aceruaua* Et q-
ui alchufta fiata collifo da difordinato Se iexplebileappetito, &da focofo
Se.fportuno ftimulo grauemte oppreffo,cu piatole parole, pienedi fuafi-
ue &uehemte pce.fecretaniente ipetràdo appetiua fra me gli defiderati ba
fii focbioft Se fluidi,& dolci ttìmi,cu uibrantefquale uipa)&fucculenteli
gula,imaginatimedipfentirelaextremafuauitatedilIafaporofà &picio
la bucca,fpiraculo di odorate aura,& mofeofo fpirito. Se frefehiflimo a^
nhelito,& itrare fingedo nel theforo latitante di Venere, Seiui mercunV
to furaregli peiofiffimi giogielli dilla paréte natura.
Dique.ome fofpirante,da efla diuina matre l'torniato me trouai. Et dal
flamigero filiolo circuualIato.Etda fi belliflìma figuraiuafo,tuto bogi-
mai morbofo Se ife&o da culi ifigne circunftantie ornata Se decora,& dal
capo ifochryfo diedro ,che qualuque capillo m ileo fieri ua coftrigente la
queo loro,&cathena,& obietto daquefii torquéti nodi,& dalla plenitate
detti amami pabuli, Se damorofa dolcecia u 1 feo fa ni te i n elea to ,n o ualeua
cu qualuque folerte conato ad gli accettorii,& iuadenti ardori,^ irritati
péfieri refiftere,&imed fagittifero amore Iforciato fi al turo me difpone-
uatato ifupportabde icédio (expugnata la patiétia)extiguere ,& fpretaoi
repugnateragide&maturo cofilio,neglifolitariiIochicu berculeaauda
eia fare fluito ,& la diua,Se itadra nymphaeffrenato ptemptare* Ma prima
cu fofpirofe&pcarieuocedi pietateimpetrabile,&cufi dire.
Omediuigena Polia,nel piente p te morire aeterna laude io exittihao,&
la morte piu tolerabile Se foaue,& piu gloriola cu qttetue delicate mane&
tumidule.mifia&lultimo fineSriterito.Ilpchecirci!fufa lalma da tanti
cruciofi ardori,ognhorapiu faeuaméte uegetantife,quellalanguéte uftu
landò,fenciaintermiffioeSepietatelardeno ,chenuque mi fi lafciapnde
dere una quieta hora ne pace» Per lacj le
tatodacaPoadardereridéteSfa«f "'‘^"«.rem.o
philc Mlquàto cogita dilla uioléaa faaaaDcTra'rr&alkpudica R0**

&Ssrni^o^i^^dei^iac«’
^ra^a-Tf&

dare accéd™&i^eg^
em?CerU^-&d,mokrla[rri*C5fid'«chegh^po

C^° :acEl P°^e a^e"


no^ ciafcuno altro lì luetico & fcxuo afale *rJUatlgl°rni{ì Pc clcun^o-

rapafìjduouiagioquàcuqiieparuiilìmairiduKffiliceiprimeTl'Aiotrito^
noche una ditta forma i humanifómo corpufculo latitL podere debi ì
icucftigio diferueceamore,& enfi obuerfato rrnmkoVì ’r ? bl
xia,&uexaria pafìioe domate fperandodi' rnf ^ ‘ i° C° uta“^tatano
cocupiti effetti &^1°%mregl1 a^orof? frutti &
ofoa&Stfacrificii &I,k g®n/rma*N5iIamemoriafcifitàtele fande
officiife atilfuo Pol,DlXrA^!a esruanóe diHa faraia. KTcgliqli d iuini
Pcaturecómendattói>o °^aUeiltCra^^C f’llam.aec°memo atocum
repenlo & Io fpetratn cSf*1^0 P™lalj°Fcn^° P'u efficacemercede, &
glimaafperrimi languori*,S^/^C“,Ò^pr<>bÌ“te8Ì0Uarcad
LanvmnKa d j- ’^P;rderedmdiornilifperancia.
S.J

che SuTn'n 'l“ UCrfC0,0rC JÌl m'° U°It0 & Uariare P”‘

caldi òc fepiculi fofpiri pietofamte r ‘f ^ 7?m* Io ltimo amore tati


méaap^ua.&drfmjlLl,™,,J "".,,r,ua'

T£MVlOr??AM?rIL°SVADE'CHENELDESTRVCT0

SP£C VLARB.O VE rouPHILOVIDEMÌRABILECOSE


P?M AGr£NDO VLTIM AMENTEILR APTO DI PROSER
V£RED^An?cDNCAVTAMENTELASVAPOLIAHA
SMnpn?KDVTA’ETSPAVENTATOALLElRI

factTW1DIN£GRAND£VENERATION£GLIFV£
OP&ATVTIGLIEXCOGITATIETEXQVI
fiticrilciamti clamore no mediocreméte obfelfo ueaen
dome,& alla poptata & falubre,& pfentanea medela , Se
miarchitatrice ppinquoelfendo obftupefado miraua
ebeotraomni naturale ordine,qlla me pili morbidam-
te ìficiaua, Et qual uque Tuo pftanteado,ornato eloqo,
morficaterifguardo dalì opportuafalute £ximoritrouatime me abdica
uano,ondelemppiumultiplicauafi unaexhortabilefuafióe,diuolereal
la .puocate comoditate(grato munufculo ad gli raptori)Ìgrato nómep-
ftare&pufilanimo.Fremedo come furiofo &ringibodo cane,giota lai-
fecuta fera negli al peliti {alti, culi io ne piu ne meno furibodo cupitorela
ppria deliberata pdaquiui gionta,altuto fatiffarmit Afiuefado hogi mai
adunaalfidua&fàmiliaremortedamore,palfionep quello no reputaua
lafuaattrocitate,che didi ne fulfe alfeguita. Etpoeomni incoueniente'
quatuquedanofilfimo lìcito mi fuadeua , Dique lamiaeutrapelaPolia
folerteaeliprobecodidioedilcoecucienteamore,&accortafipmortifica
retato iportunoincédio,Scalquatofincoparlo,&come lìngulare fofpi-
tatricemia fuccurrédo culi benignaméte me dice,Poliphiledi turi ama-
tilfimo miogiamai no fon ignara,cheleantiquarieopead te fummamé
tepiaceno di uedere.Adunchecommodamentepotes tuin quello inter
uallo,chenuiilfignorecupidinealpetiamoire licentemente,quelle a?de
deferte,& dalla edace Se exoleta uetufiate collapfe.o p incédio alfu m pte',
o uero da anno lìtate q uafiate,a tuo folacio mirare,& gli fragni ti nobili ri
maftidiueneratodignilfimifpeculare.Etio \ quello loco fedendo conte
ta te afpeteroe,il fìgnore nollro uenturo uigile pftolante,che traiedare ne
debi al fando Se concupito regno materno* Allhora io grandemente aui
dilfimo,cumIaltrecommendatilfimeopereuife,etiam quelle accuratif
lìmo Se multiuido di contemplare.Leuatome dalla felice felfione.di fo-*
to dille temprate umbre di lauro ,Scdi myrto, Se tra altiufculi cuprellì,
allhoracircail loco il periclimeno degli fui odoro fi fiori dipingendo,o-
ue,&uno uolubileiofamino fiorente cumfuaue ombra opaculamen-
te ne co priua difieminado fopra nui copiolamte gli fui bianchifiìmi fio
ri,In quei tempe fuauilììmo odorati(fécia altro cogitare abforto) da cho
Ha di Eolia per quelli deuii aggeri,di falligiato Se uallo cumulo Se mina, 1
la magiore parte occupate di chama?cilo,& di terrambula Se di {pini im
plicita folicito perueni. Ouepenficulatamente coniedurai quello ede¬
re fiato magnifico, &merauegliofo tempio di eximia,& foperba ftru-
dura.Secundo chelaproba&pclara nymphafcitulamentcadme uati^
cinato hauea.Quiui duque'apparia,che igyro dii rotondo téplo fuflero
tubutie difpoEte,p che ancora relide erano alcune parte femiiteere oue
ro tramite & fragmenti magni di pyle,cu (Innate trabe,& corni di te’ftu-
dinato,& di procerecolune di uariata fpecie,alcune numidice & alcune-’
y mcctie & laco ilice tra le (oprano minate & altre forte uenuftiffirne mire
&c «pedice di liniamento.Peria difpodtione dillequale tribune adì anta
niente iudicai,che in q uellelocatifufleron gli(èpulchri ♦ *

In quello loco aitanti tutecolè, alla parte poftica di elio areb^otem-


pto mirai unoobeltfco magno Sccxcello dirubentepetra.£t nel luppoli
to quadrato indi i unaiacia talihierogiypliiìiculpti.Pri^
moni una circulare figura,una trutina,tra laquale era u-
na platina nelli triangulari,tra la trutina&il circinato dii
la platina da un o lato era uno cane}8f,dalaltro uno (erpe*
difetto laqualeiaceua una antiquaria arcula,&da que¬
lla fubleuata reda era una fpatha deteda,cu lacumiato fe
praexcedendo la trutinale Iance,& q uiui una corona re-
gia ìntromifla era, gliquali culi io li interpretai.
IVSTITIA &ECTA AMICITIA
£T ODIOE VAGINATA ET NV
DA.ETPONDEKATALIBER.A
LITASKEGNVM FIRMITEK-
SEKVAT

Dapofciafotoquellamunaltrafiguraquadrangulauidiuno ochio.
uefpicbedifrumetotrafuerlkteligate.Vnoantiqttarioacinace.Pofcia
u exculTort di frumeto trafuerlan tra uno cyclo & culorati uno mddo
uno temone.Pofctaera uno ueterrimo uafo.foradilquale pffliua una
fronde di elea baccatadifrufto.Seguiua una pania platina. duelbide^fei
numifmati in circo, Vno fàcello cum patefàda pòrta.cum una araf me-
dio.Nouiffìmamente erano dui perpendiculùLequale figure ilatino cu
file interpretai.

D1VOIVLIO CAESARI SEMP. AVG.TOTIVS ORB,


GVBERNAT,OB ANIMI CLEMENT.ET LIBERALI,
T ATEM AEGT PTII COMM VNIA ERE.S.EREXERE.

Similmente in qualuque fron


tedelrecenfito fuppofito qua¬
drato,quale la prima circulata
figuratale unaltrafepftauaali
nea&ordiedellaprimaa la de
xtraplanitieduquemirai an¬
cora tali eleganti hieroglyphi,
primo uno uiperato caduceo,
Allaimaparte dilla uirga diL
quale, & de qui,& deli,uidiu-
na formica che fè crefceua Ì eie
phanto.Verfola fupernate x'
qualmente dui elephati decref
ceuano in formice. T ra quelli
nel mediaftimo era uno uafo PACE.AC CONCORDIA PAR-
cum foco,&dalaltro lato una VAERESCRESCVNT.DISCOR
conchulacumaqua.cufiio li DIAMAXIMAEDECRESCVNT,
interpretai. Pace,ac concordia
paruae rescrefcut,difcordia ma
xim* decrefcunt.
Allincotro di quelloeralal-
tracirculatione. Jntro laquale
mirai tale defignature di egre^
gio ex predo. Vna ancora nel
diametraleloco tranfuerta.So-
pra laqualeaffideua una aquila
cuna leaIepalTe,& nella haftu-
la ancorale intricato uno uin-
culo.foto quelliIiniaméti uno
milite fedendo tra alcuni bellT
ci inllrumenti fpeculando te>
niua uno forpe.Diquello talei—
terpreto feci•

MIUTAKIS PRVDENTIA SEV


DISCIPLINA imper.ii est TE-
nacissimvm vincvlvm.
Cum extrema uoluptate co--
fcmplabondo quelli nobiliti!
mi concepti in tale figurato ex
prefli mirai Si il q uarto cieco n*
tra al primo circulo. Vidi un o
triumphale in la parte ima dilla
Iancea,dilq uale due intrafuer-
fatepalme, Etitem a quella co-
nodulate due dapfile copie fé
extolleuano .Nel mediano da
uno Iato era uno oculo, &da_
laltro una ftella comete. Que¬
llo diceua.
DIVIIVLII VICTOR] ARVMET
spoliorvmcopiosissimvm
trophaevm,sevinsignia.

a PeJrìa,m,agnÌficent£a ^'4uak obelilco, penfii che tale non fue deue


«o Thebe.neincirco magno credo .Dapofcia nella
ad parreanrica r,W
nando .tremai luto difrupto ìlpropylio &ad lingreffo dilladiftruda noe
Uiacencemdi uno frullo di trabe Zophoro ,&parted.Ilacoromcei uno
Ohdo ! ed0 zophoro infcripto.uidi di clega'te fcripturadi maiufcule ta/
i

VA W AV a ^ XV'XyAVA^ATO^A11 AWAV' KPOT7S

nn nnnn n nnnrm nnnnnnnnnnnjmnnnnnnnnnnnìì/


D. .M. -S.
C ADA VERIB. AMORE FVRENTIVM
MI.SERABVNDIS - POLYANDRION

Quello nobile 8cfpedatiflìmo fragmento in uno folido fruito anco


ra Se una portiucula dii fuo faftigio, o uero frontifpicio fe retinea egregia
méte liniato*Nella triangulare planitie ddquale dui fìgnienti io uidi in./*
fcalpti,& non integri.Vno uolucre decapitato,arbitrai fuifedi B ubo ne.
Se una uetufta lucerna,tuto di perfedo alabaftryte.Cuiìio le interpretai*
VITAE LETHIFER. NVNTIVS*
Peruenuto dapofeia in la mediana parte dii tempio.alq uanto imune
& difoccupata di freddine la trouai. Oueancorail cofumabile tempo,
ad una opera pclara di narrato .tuta di rubicundo porphyrite.folamente
hauea perdo nato. Laqualc era fexangula.cum le bafefopra una folida pe
traophitesdillamedefimafiguranel pauimento ipada.&leicolumnelle
dittate unadalaltra pedi Tei ,cu lo epiftilio.zophoro,& coronice.fenciaal
cuno iiniaméto Se figno, ma fimplicemente terfo Se puro*Gliq uali erano
extrinfeco Iaformaimitanti.Mainterfticiiinfiguracircinata.Ouefopra
la piana dilla corona nafceua una cupida di unico & folido faxo .mirabi
le artificio.Laquale graciliuanelacumine,quale uno pernio infu-
mibulo dritto &fpeculare copriua unafubterranea uacuL
tate illuminata p una circulareaptione di egre-
giacancellaturaimpedita di metal
lina fufura.Ilquale fpedando ci
borio di maxima poL
lituracufi litro
uai*

/
Per laqualecancellaturamira
do imparile di fotto uedere una
certa quadratura, Perlaqualcolà
accéfo dicuriofacupidmedipO''
tere ad quefta parte defcendereri-
mabondo tra qlle fra&ure,& mi-
nude &C mine perquirendo qual'
chemeato.Eccochein uno mar
moreo pilone comminuto tuto
meno circa dui palli .Inueftito di
unaobftinata& flexipeda hedera
Dailaquale quali tuta trouai oc¬
cupata lapertione di una porticu
Ia.Inlaqle da troppo Icrutario di
fio fedu&o fenda altro penlicu-
lare,& inconlideratamente intra-
ui. Oue per uno cxco accliuo fca
linato defcendendo,al primo in-"
grelfo ma parue horrende latebre
de illumina caligine.Ma poco fta
teaftuefadi alquato gliochii cer___
nereincominciai.&uidi uno grande & ampio loco fubterraneo cocame
rato inrotondo,&per tumido male rifonante.Incolumne nane fuffulto
era & fuftentato-S ene erano fubade al perpendiculo dille fuperaftrude'
dillacupula.cum gli archi tanto loco di apertura includendo .quanto il
contento ambito delle fei fuperiore.Dallequale nane teftidunaua pofeia
tuto quello loco candido di marmoro,di expolita quadratura decemem
tato,& quali non cementilelecopadure,,Negli quali eradefputato mol
to Afronito.ouero Baurach.Quiui trouaiilledicio liticato, belliffima-
menteexprelfo,còpianato &piano,mafoedatodifrequentiadino&ue.
Tra le nane era fundata lo liftimo unabiquadrata ara.tuta di aurical-
cho.piedi lèi longa,& cum ilfoco&coronulaaItail dimidio. Laquale era
uacua buftuariamente quale uno fepulchro .Ma nella apertione dalla fu
perfide ingiù fextante uidi una cancellatura.oueramente una crate dilla
propria materiainfemeconflata.Da unafàcia uidi unafeneftncula.pen-
fai per quefta gli facrificuliminiftrareilfocoadholocauftarela uidima
de dindi trahereil fando cinerei anchora cogitai.che fopra q nella crate
poneuano incenfabondi,ouero ad adolere Ianimale.Etiam fumido appa
rendo il fuffito dilla apertura.Quiui iuridicamente coniecturai, che il fu
mo degli facrificii afcendendo fe fublimalfe per il meato dilla porjphy>
ritica copula,Se fora exalare» Etperaduenturafufpicaiche iltholo, oue-
ramente culmo mediano dii tempio fulTe aperto ai rito aegyptico, & dii
fendo fumo il nidore,ouero ullrina fenda moleftare il tempio uflìrfme*
Dallaltra parte dii la pdida ara tro uai di Iitere romane excauate exquifita
mente quello titulo.penfai dii araarcuata daValefio aTarento.

In circinatione di quello terreneo onero fubterraneo loco,altra opatu


ra non uidilìnon appari Tedili dilla propria materia .Tute quelle cofe>
cum grande Si (mifurato piacere, &fingular deuotione diligentemente^
mirate di fopraritornai-Ouemirabondo dilla integri tate di quella ilìgne
opatura di cìborio.Tra me confìrmai il fufpedo.che il cielo dii tempio
aperto li fulfe.Imperoche Iaruina incircuito era aggerata,& quella parte
trouaiimmune.Horaquiuiinfpedandomoffigliochii,&uidi una tri>
buna alquanto integra. Difubito cum gli ochii comitanti gli pedi,ad ql-
lafellino andai. Nel cielo diilaq uale una artificiofa pidura era iui rima¬
la cum incredibile conato &efficientiadillartificediopera colorisca di
mufeaco fubtilmente exprelfa.
Quiuicauematamentepido era uno fornice di TpilTa caligine infu-
Tcatomonllranteuna ingente & trilla,&terricula fpelunca tuta cariofa
quale uno multicauo ouero lillulofo pumice.Laqie dallato lìnillro uer-
fola medio liima parte uicinoadunaafperrimainuia,& ferruginea Se co
fragola rupe terminaua, Nellaq le Te uideua uno hiato di concauatura di
nantf&nelia facia uerfoil Tuo finire dittanteda uno tofìneo faxeo monte
fcrupeo&chaimeno.Quello periimedelimomodoincauernato allin¬
eo ntro 8cpuio* Nella mediata altecia tra Inno Sdaitro traiedaua uno bi
partito ponte di ferro candente fina al mediato Se pofciaappareafrigo-
rifiimo
nflìmo metallo.Oltra queftipendicei Se putrei faxi.per quella diuifione
tra uno & Ialtro,fi dimóftraua intra edere tutto ardefeente loco di foco
pieno di ignite Se uolante Icintilledilcurréte, Se cane fauille cadetefquali
denliftimi atomi negli radii folarijcrepitanti p le fame £ndo folertemé
te&unoignitolacobulliéte,8tmoltifpiramtiextuariiplifaxiapparédo
Dalla parteantica uno feuro Se cretamofo laco glaciale Se rigidiffimo
dimonftrantifè.Et dallato dextro ancora uno crepidinofo Se ruuido Se
muriceo monte era,& di colore fulphureo.PeriIqualein diuerlì hiaticu-»
li uomeua tetro &caIiginolo fumo. Quale di materia repugnante alin-
greiTo diiladiuo foco,& {mediate fcaturiente una fuppuratamateriaigni
taXaqle uomitioedaua uiftadi crepitarlo uero farefcIoppo.Quale ua-
poreconcreto didimamente exalare coado,&po fcia negli mea¬
ti drudo ritornare,Et quella dimonflratione che uno loco no faceua lai
tra loco ad idicare fuppliua.In qfto era una fcabraruptura cauaméte in'
fpeluncatacu crudegraue&auerneombre.NelIaqualefofTiiraeraimpa¬
lo. tenaro Clauna *nea porta ruuidaméteexactain qfto arfo Se punico-
io faxo.Etquiui fotto qfti cauernaceicuruamini & crepidietrifauce cer
bere inlomne fedente di pilatura nigerrimo & humecto.capitato di fpa-
uentoii ferpi,diafpecto horrendo Se terribile,cugraue afflato quelle me'
ta ine ualue in fbpito explorabondo cu inconniua uigilia, in perpetua
luce le pupule excubante. r r
In quefto horrendo &cufpidinofo littore Se miferrimo Cito dii algen¬
te & feto rifico Iaco,ftauaIa fieuiente Tefìphone efferata Se crudele cu il ui
pernio capiUameto.i le mefehine Se miferrime anime.iplacabileméte fu-
ribonda.Leqle cadeuano cateruaméte nello afternalméte rigidiftìmo Ia-
co giu dal ferreo ponte.&rotatifeplealgéteonde fugire properateil pe-
nofo Se mortifera algore,pueniuano al frigidiftimo littore*Et ufeite ifòe-
iice Se fugitiuedalatartarea furia,p fopra una diftìcillima,laboriofa,& là'
lebricofa riparila fìniftra mano,Fugiuano citule cu le fàuce apte,& cu le
ciglie depreftè, & cu gli r ubéti Se lachrymoft ochii indicate clamori,ftri-
doredifauce.&cu dolorali piati &guai.LeqIe oppreftè&di horrore una
cu laltra ipulfè,& icoculcantifegiu nel frigidiftimo auerno Se pfundo,ir
ruétepcipitauafé.Etqllechedelpeipitio euadeuano,nella fcabra cauer'
naie ricorra uano in laltra horribile furia di Megera, &phibiuache alle
in le uolate fame no le peipitaflèron. Et coade fopra lo icendiofo ponte
ìaliuano.Talepenofo ordine iudicaiefleredalalrraparte,pche la ludifi
ca Aledo fororedilleduenoiate di Acheronte fìliole Si dilla tetranode
& ella era obftaculo Se furialmde ipediua,che lalmedeputatele fempi-’
terne dame no o brucitelo n nel laco rigente.Ma ifpauétate dalla horren-
da *una filmano& eftè, cu lealtreobuiatife, il biaftemato ponte. Et culi
apparala ad me,che lanime che aliardente incendio, danate erano, nel
giacio demigrare optauano,& quelle che adiudicate furono al torpen'
tifiamo Iaco,molto piu chel ftyge palude frigidilìimo, exceflìuamente
defiderauano nelle maledide &calonfice dame recentabonde filtrare.
Ma Iforciate di falire il fallace traiedo.il candefcente paffo, per fatale dif
pofitionefe diuideua per tale modo,Che lanime pfcripte allo inextin'
guibilefoco,iterucadeuano nel Tuo aeternalmenteconftituito loco.Per
ìlfimigliante quellechelo ineuitabilealgoreperfugetentauanodi eua'
dere,erano dal ponte nel rigentiffimo profundo redimerle. Per uirtute
dapofciadilladiuinaiuftitia il tranfito al fuo prillino edere ritornaua.
Senciaiteruallo altre dolorolè'almeqfto pprio fucceflìuaméte atten
tauano,cu uano & i copote uoto,& per niuno modo cófequire ualeua'
no il defiderato effèdo. Quellemiferrimeanimedunq; che feftinauao
fenza quietefugire,da furiofo horrore 8c rabie agitatele icendiofe dame
8c per folleuaméto uenire & refrigerarle nel giacio no poteao. Et tqlle ft^
milméte che dauano alìidua opera di fugire il dunffimo fredo,& intra'
re nelle ardete dame fruftrate dii maximo difio no ualeuano. Etqftaad
quelle glieraieffugibile&poenaidefinente/emp piu defiderofe perden
do omnifperaza.Laquale tato piu ardete auiditate accrefceuao, quato
chefopra il potè luna&Ialtra fentiuano,quelle dilardoreil refiexo dii
fuo fredo,Et qllegelate, il calore,! unoscu laltro obuiatilènel fuo fermio
ne. Et quello nel affèdo era maximauegetatione di poena & di torméto.
Per laquale co la,cu tanta obftinata arte di coloraméto & di lunula ti ge>
di &exprefli conati,uidi tale pidura fabrefàda,&exquifitamente perfè
da,quanto mai fare fi potrebbe 8c dimondrare.Et il titulo indicante era
infcripto.Che nelle urente dame erano codénate le anime che per trop
po foco damore,fe medefime occideuao.Et nelhorrido ge!o,quelliera'
no demerfi,che rigidi & fredolenti allo Amore & renitenti fe haueuano
obftinataméte pradlati.Finalméte cum tale difpofitioe mirai qfto odio-'
;fo,fpauentettole & euitando Barathro,C he dotte gli lachi fericontraua
no,cioeil frigorifico,cuIardétiffimó,p la cotrarietatefàredoueuano cu
alterna cotrouerfia uno terribile tonare,pchepofciaobuii le finergeua'
no ambi dui i abrupto pcipitio eduli i fcuro uafto &pfundiflìmo mea'
to&finéfo abyflo.Oue era la pfunditate tanto artificiolàmétedallartifi
ce fida,che per la coloratione quelle dimondratione edere uere menti'
uano,&di uidere una abforbentilhma uoragine, Cum mirifica aemula
tione di gli coloramenti. Et di fymmetria liniale di profpedo,& dille fi
gure laelegantia,& copiofo inuento,& artifica defignatione,&cum in'
credibile argutia,Che Parrhafio Ephefio infignepidore unque primo
difimileexcogitato non potegloriarfe.
Dunque
Dunque chi accuratamente taleexpreflura confideraua facilmente con-
ìedurarecufi edere il poteua.per che il fadoredi folertia uberrimo Sedi
cogitato pftante,haueaquiui exquifitamente findoleanime ad expref-
io corporale.Lequale umbre non pollino apparere fé non concreto aere
&condenfato in quella effìgie,p laquale lo.effedo fi comprenda.Et pero
molte anime lo rechie obturantiiè.altre non audeuano (copertoficum le
palrruilegIiochu)riguardarenel terrifico&gurgitaleabyfTo pienodifpa
uencenoli.terrtblll.3i nani monftri.altrepallideadexprimereil tornente
credo cum le brace al pedo ftrmgentiilè, alcune adimonftrareiardorefla
uanofiimidorpirito,altreadindicarelamoerentetrifiitia,&dolororape-
na,gli digiti dille mane impedine giungi piangeuano.Óndefopra il li¬
mitato ponte nella compadura diagonale cateruamente occurfantife"
luna Se laltra dille prime arietaua.&non ualeuano procedere, perla con
cu catione dille fequente, Ailhorail ponte per ordine fatale fem piterno
separato fe rendendo le proprie nel proprio loco ritornaua Vincolato,
&iteij£ coniugato altreindefinenteattentauano.fucceflìuatr.ente quello
q ii
fcandendo.Dique Ianittiedolorofedifperateoptandola h orrifica mor
te,molto piu che gli fpauentofì lochi & horrende furie abhorriuano, che
epfa odibile morte uanamenteaffedata.Jlquale ifelice & fotuléto here>
boera enfi cod udo &: depolito,ch e anco ra ad gli i fpedori non exile fpa
uento iduceua.
In quefto loco nidi una quadrata ara. Nella fàciaouero fronte dilla—
quale di maiufculep fede quefto titulo trouaiinlcripto.

Molto letificato diqui parti torneerà le mine uno nobile fàxo di mar
moro quadrato trouai.in uno Iato frado,malamagiore parteriferuata i
uno fronte tra le undulature nel medio,! modo di due q uadragulette cu
larcoera introfcalpto,& dequi,& deli, una figura altiufcula ouola, luna
hauea.D.& uno capo di Iarua,&laltra uno.M.& unaltro capo
ileimatio alquato faftigiato,ma de cacuminato,ouei
fixo uno ueterrimouafo eneo promineua feni¬
cia operculo hiante.penfai i quello fuflè-
ron le cinere codite,cum tale ifcri-
ptione,il re/ìduo di linfa-
menti immu¬
ne.
Proximo a quefto foliftimo iacente.uidi & quefto elegante epitaphio, in.
una tabula prophyrica.p laquale eflere flato uno fupbofepulchro coù>
durai.Per che ad gli ambi lateri .continua per fradura appareua.fk no cu
fi tabula fimpliee.Ma quefla parte pura di liniamcnti conftaua
immune.cum la Iiteratura relida.circa ilqualeger
minoela nafturcia hibcrida.
q m
/

D. .M. j
GLADIATORI MEO AMORE CV
IVS EXTREMEPERVSTA
INMORT. LAG VOREM DEC VB.
AT EIVS CRVORE HE V ME MISE
RAM IMPIATA CON VALVE D.
FAVST.AVG.
PIE MON VMENT. RELINQVENS
VT.Q.ANN.SANG. T VRTV R.IN
TER SACRIFICANO.ARC.RELIG.
HANCINTINGIEX.L ACCEN.
FACVL.ET COLLACHR TMVLAN
TESPVELLAE SOL VERENT VR
LVCTVMQ.F VNERAL. OBTAN
TIINDICIVMDOLORISDEVEL
LAT.CRINIB.PROMISSIS RVSSA
RENTPECTORA FACIEMQ. DI
EMINTEGRVM PROPITIATIS
MAN.CIRCA SEP VLCR VM SATA
GERENT ANN VALITER
PERPETVOREPE
fTVND.
ex.t. fa.

9s

)f

Dapofcia che io hebbi quelli duiepitaphii accuratamente perieli,


&gratiflìmainente uifi/o licito iquirenteriuoluédo gli ochii,ecco ehio
uedo una fepultura hiftoriata. Allaquale fenda pigri tare andatala par
te ateriore dillaquale appalta era una arula,ifeme cu taliexprefiì.Sopra
la piana di elfa di miro artificio impofito era .uno capo di filuano capro
ne,retéto per uno degli corni da uno fenicuIo,cum la teda di capigli al
modo uetufto tormentati cofufi.il quale era iduto (opra il nudo dipa ✓
lio reietto fopra la fpalla dextra/ottouia uenendo dallafimfrra ritorna
do fopra la dextra,& nel tergo dependulo proximo egli era di pelle ca^
prina ueftito,unaantica,8daltra poftica al dorfo/opragli bume
ri,gb pedi di ambedue le pelle innodati,& gli altri tra le
coxe pendenti cum il ruuido pelo alla carne uol
tato,&cin&ofi di unatorque,oueroftro^
phio faceto di tamo,ouero uite ni'
gra,cumle foglie
fue.
ligie cu le tumefade buccefonaua due rurale Ti bie, & appodiato ad
uno torofo trunco di Dendro exfo,da uetuftate tuto uacuo,cum peruie
crepatureSe rami difcoli rarii Se folii, C uni il capillaméto meompto Se
m frondato.T ra guelfi dui faltaua uno puello nudo. Dalaltro lato era
uno,che fopragli robufti humeri,uno Armillo futile baiulante lo oxu
fido inuerfofoprailcornigero capo il mero fpargeua. Achofta egli era
unamatrona,cum il capillamento demi do decapillata,& quefta Se il ua
ftafo dilarmillo nudi, Se Iachrymabonda. Tenendo una facuia cum la
parte accenfa in giu.Tra quefti dui appareua uno Satyrulo puero,ilqua
le nelle mano uno fèrpe molto inuoluto ftringeua.Sequiua pofeia una
ruricolauetulacanifèra, foprail nudo induta di panno uolante, fo<*
pra gli fianchi cinda.Del capo inconcinno foprail caluato, ha^
uea uno cefticillo,& di fopra portaua una uiminea cifta pie
nadifrudiSedi frondeSe nelaitramano uno uafo te
niua dilorifìcio oblongocretaceo. Quelle£✓
gure optimamente erano infcalpte Se alpe-1
ramente .In larula cufì era infcripto.Ex
citato fummopere da tanta uenu^
ftatedi monuméti quajritabon
do,admeuno elegantiflìmo
in uno faxo infcripto epi
taphio Romano tale
iucundiffimo dia''
logo fe offerite.
tali cu ornaméti.
* * *
mi

\
R.eIido q
fto che cu fu.'
ma ìxtitia. uu
di, itrai i una
tribua frada
&c dirupta.
Oue ancora
parte duina e'
.D. ~ .M gregia pidu'
VlAT OR H VC PROPIV S FERTO radiuiuacifìì
OC VLOS.DEINDE VERBAM ECVM
FACITO.FVI SINE AMORE VIVA. momufeo tro
AMANS HEVMORIOR. uai. Nella qle
io uidi una
TVAMOBAMORIS INCENDIVM Matroafopra
pveriflorentis aetate for uno accenfo
MOSI SS.
QVIDINSANIS'AT AMANS VIVE. rogo prò Ara'
BAS.PROFECTOCVMNOXIE AMA ta.Ec in fernet
RECOEPERAM ADVLESCENS defima f®ui>
SPRETO AMORIS MVNERE ABN V.
IT.CONTABVI.MORTERAPTA ente le uccide
HICSVM. ua. £t quiui
QVID TIBIPOSSVM .'5
no altro cbpe
NEVIAM ROMANAM CRvde
LISPROCVLI AMORE di muliebre
DEFVNCTAM MISERE, mente calcia^
TOTAMPERVRBEM
ORBEMQ.DICIT o. ti appariano,
HOC SATIS. alcuni parte
VALE. cu lasfure, 8c
poco cu dra'
pi contedi.
Tuto il relì
duo/uedalin
faturato,& uo
race tépo ab-*
Jfupto,& dalla
antiquitate,&da uenti,& piogìe & ardente Sole dillr udo,In quello me'
defimo loco la Area era cominuta,& il maiore frullo,era qfto riuerfo cu
tale fcriptura ridriciatilo io il trouai.Proximo a qfto folillimo iacétedi
petra alaballrite,tro uai uno antiqrio ualo,alto piu di uno Stfemipaflo.
cu una dille anle friata,&pte frado nella fua corpulétia fina alla aptura
parte Supaflìdeua uno Temi cubo, o uero Taxillo,alto pedeuno,o uero
palmi
palmi qtro. Nelqle in una facie, dal Trote dila fradura era ifcripto, Se &
milmétej oueerarupto p idieio di alcune licere pte fragni étate, 8c itegre,
parte rimafte. Pofcia nella fubieda corpulétia dalla circinante cindu'
ra uerfo el fondo, nellaqualeerano appade leanfe, nel fronte dilla fra>
dura era quella prillante fcriptura.

HEVS INSPECT(D^^^i=J
FACllO QYAE SOLACH(COI
IN F O E LIXTREGINAtXr1 11 ìw^x i A
AMENS AM ANS $r~ \ TINNia
HOSPITIS PEREGRINÒ/
MEMISERAM ADM^U\
JlN f

TOYO ANATOY
BEBAlOTEPOKOrAEN

Re lidi quelli rupti monumenti, ad una deftruda tribuna deue>


ni nellaquale alquanto fragmento di mufeaco fi comprendeua. Oue
pido mirai uno homo affligente una damicella. Et uno naufragio. Et
uno adolelcétulo fopra il fuo’dorfo equitante una fanciulla, natauaad
uno littore deferto.Et parte uedeuafi di uno leone.Et quegli dui in una
nauicula remiganti. Ilfequentediftrudo. Et ancora quella parte era in
molti lochi lacerata,Nonua!eua intendere totalmente la hiftoria. Ma
nel pariete eruttato marmoreo,era interfepta una tabula aenea, cum ma
iufcule graecae.Tale epigramma infcripto hauea. Ilquale nel prò*
prio Idiomate in tata pietate me prouocaua legendo
fi miferando cafo,che di lachryme conte'
nirme non potui,danando la reafor
tuna.Ilquale fepicule perle
gendo,quanto io ho
potuto culi il fe
ce latino.'
HEV SVIATORPAVLVLVM iNTERSERE.MANIE. ADIV
RAT. PRODITVM. AC LEGENS POL YSTONOS METAD
LOOSCVLADATO ADDENS .AH FORTVNAE CRVDE-
LE MONSTRVM VIVERE DEBVISSENT-LEONTIA PVEL
LALOLIIINGENVI AD VLESCENT .PRIMARIA AMORIS
CVM INTEMPERIE VRGERET . PATERNIS AFFECTA
CRVCIATVB.AVFVGIT.INSEQVIT.LOL.SEDINTERAM
PLEXANDVMAPYRATIS CAPTI INSTITORI CVIDAM
VENDVNT.AMBO CAPTIVI NAVEM ASCEND.CVM NO
CTVSIBILEONT.LOL. AVFERRI SvSPICARET. ARREP-
TO GLADIO NAVTAS CVNCTOS TRVCIDAT. NAVIS
ORT A MARIS SAE VIT. SCOP VL. TERRAM PROPE COL
LISAMERGIT. SCOPVL.ASCFND. FAMISIMPVLSVLE-
ONT.H VMERIS ARRIPIENS IMPONO.FAVE ADES D VM
NEDT. PATER INQVIENS.NOS NOSTRAMQ. FORT. TI
BICOMMITTO. TVNC DELPHINEO NIXVBRACHIISSE
CO VNDVLAS,AT LEONT.1NTERNATANDVM ALLO-
QVIT.S VM NE TIBI ME A VIT AMOLESTIAE r TIP VLA LE
ViORLEONT. CORC VLVM,ATQ .SAEPICVLE ROGANS
SVNT NETIBI VIRESMEASPES. ME A ANIMVLAf AIO.
EAS EXCITAS.MOX COLLVM AMPLEXATA ZACHARI
TER BAIVLANTEM DEOSCVLAT. SOLAT. HORTAT.
VRINANTEMINANIMAT.GESTIO ADLITT.TANDEM
DEVENIM.SOSPITES. INSPERATO INFREMENSLEO, AG-
GREDITVR, AMPLEXAMVR INVICEM, MORIE VNDIS
PARCIT LEO. TERRITICASV.NAVICVLAM LITTORI V
-NA CVM REMIGA LIPAL MICVLADEIECTAM FVGITIVI
ASCEN. VTERQ. ALTERNATIM CANTANTES REMIGA-
MVS.DIEM NOCTEMQ. TERTIAM ERRANT. IPSVM
TANTVMVNDIQ.COELVMPATET.LETH ALI CRVCIA-
MVR FAME , ATO. DIVTINA IN EDIA TABESCENTIB.
RVIMVSINAMPLEXVS.LEONTIA INQVlENS AMABO
FAME PER JSi’SATTECVM ESSE LOLI DEPASCOR.ASTIL
LASVSPIRVLANSMILOLIDEFICIS.'’ MINIME INQVAM
AMORE SED CORPOREA SOLISVIBRANTIB VSET MV-
TVISLINGVIS DEPASCEBAMVR DVLCITER'. STRICTI-
VSÒ .BVCCIS HIANTIB VSOSCVLISS VA VE INIECTIS HE
DERACITER AMPLEXABAMVR, AMBO ASTROPHIA
MORIM VR.PLEMMYRIIS NEC SAE VIENTIB.HVCA VRA
DEVEHIMVR.AC AERE QVAESTVARIO MISERI IPSIS IN
NEXI AMPLEXVB.MANES INTERPLOTONICOS HIC Si
TISVMVS.QVOSQ. NONRETINVIT PYRATICA
RAPACITAS NEC VORAVIT LEONrA IN-
GLVVIES, PELAGICA .IMMENSITAS
ABNVITCAPERE HVIVSVRNVLAE
ANGVSTIA HIC CAPIT AMBOS,
HANC TE SCIRE VOLEBAM
INFOELICIT ATEM.
» VALE.
* *
*
>

qui partitome piuauidamcnteluftrado p Icaceriiatcrume troupi


unaltra ara tetragona* Laquale nella fua plana hauea una bali fenda Plin
tho,cioe unagLila.dapofcia unafafceola.&dapoiuno thoro. Oltra qdo
era a:quato.Nellaquale*q natura affidata uno pIitho,ouero latadro che
daangulo adangulo faceua uno finuato,quarto uno dilla fua figura qua
arata ìncuruantifièpaulatineXa proiedura degli quali anguli non exce
deua la circuferétiadii totque,ouero thoro fubiedo. Sopra il qualeabba
cato plitho iaceua uno circulare fudo d uno uafo.La circudàtia dilqlc no
prateriua Io exito degli angulidil fubado plintho.Ilquale uafo fé dilata
ua tanto nella apertione,quanto era lo extremo delinfino dilla fuppofita
gula dilla bau. Lo oroio o - rr
uero labro dilquale ferua
do la fua crafiìtudineren
deua uno inflexo iféme>
defimo inuertifcente} nel
la ara uiditale epigrama.
Indipartentime io tre
tiai uno nobile fra^meto
.IlràiC'D* DEAB'CL_.
di optimo porphyrite,cu C.VIBIVS ADVLESCENS
dui capi equini fcaìpti, rNT EMPER AT O AMORE
Dagliquali quali una in PE ACIT VS P VTILU AE
plicataligatura, dui rami S^X.PVELL AEGRA
^SS^QVOC) alteri VL
di myrto intrafuerfati , & TRO t r adit non S V
penduti retinente ufciua. SPS^crventogla
diosibimet mortem
Nel medio dii tranfuerfo CONSCIVIT VIX.ANN.
erano cum una dringien XIX. M.II.D.IX.HOR AS
SCITNEMO.
tedinola di mira fadura
innodati. Tra uno &lal-
tro odo fopra le myrtee'’
fronde uidi di belliflime"
ìonicemaiufculetale feri
ptura.il redo dilla fcriptu
ra cum la petra didrudo, [

i
Excitato fummopereda tanta uc
nudate di monumenti indagai
bondo,adme uno epigramma
aiquantuio perplexo candido
in marmoro trouai, fedamente
la parte infcripta di una arulari
mafta.il refiduo confratìo in ter¬
ra ìaceua.

Cu maximadele&atione &pia-
cere quelli fpedandi fragmentimi
rando,auido piu anchora indaga^
te altro di nouo trouare. Dindi dii-
que qual animale quaeritabódo il D. M.
pabulo Tempre piu grato non altra LTNDIATHA
mente tranfterendome per gliagge SIVS PVELLA
ri di mine di ingentifrufti di colu." PVER.HICSVM
ne,& taleintegre.Diliequale uolen SINE VIVERLE
do faperelaforte.una menfuarai al NOLVIMOKI
foloextéfa,& dai Tocco fina alla co MALVI
tradura,trouai dii fuo fcapo la pce ATSINOKIS
ritate feptéo diametro dilla fua ima SATEST
craffi tudine.Quiuipximo mi fe of * V ALE*
ferfe uno ueterrimo fepulchro ,fen
eia alcuna fcriptura,nellaquale per
una fradura rimando uidi folo le"
funerale ueftimenti, calciamenti
petrificati.Coniedurai ragioneuol x .v-
mente dilla petra farcophago (per tale effedojdi troade di Afta, fufpicado
dii cadauero di Dario*
Etad uicino uidi uno nobile fepulchro di porphyrité.exquintamen-
teexcalpto tralìluatichiarbufcoli,dilqualemifeofferfead le-
gere uno eleganteepitaphio,8thaueailcoopertorio'in rem
pio egregio ,& fcandulato fquameamente, una parte
dii dido fopra larca riftato, & laltra iaceua
deieda foliftima, &di tale-’
predante titillo in~
fcripto*
P.CORNELIA ANNI A,NE INDESOLATAOR3ITATE
SVPERVIVEREMMISERAVIVAMME VLTRO IN 1
HANC ARCAMCVM VIRODEF.INCOMPAR. AMO
REDIL.DAMNAT.DEDO.C VMqVovIXANN XX'
SINEVLLAOO. UD.UBEKTAB.tr .NO. 'VTQVOT
ann.svp.arcamno.plotonTét oxori prò
SERPIN.M.OMNIBO. SACR VFICENT ROSÌSQ

.M.DA.EX.jbtSX.ATQ^. P.FACIVNDVM DELEGA.


• VALE VITA.

Sotto ancora (de q parti tomijdi una corymbifra&errante Lederà


da uno derofo alamento di muro propendula,molto di fronde denfa
uno Ipeftabilezygaftrion affideua di una petra alleboro fimigliante fin
all bora nella malore parte ancora terfa6duculea.Détro laqle curio4m
te riguardido per una fixura.o uero rima dii coop torio plano dui cada
neri ìntegri riferuati.p laquale cofa dritamte arbitrai che di faxo chemi
te> era quello lepulchro.Nel frotedilquale indi quelli hieroglyphi a gy
ptici ifculpto,& itro ancora molte ampulle di uitro òc molte figulinate
di terra,&alcunellatuculearcha?o moreagyptirio &unaantiquariaiii
cerna di metallo artificiofamente ladra ,&nel fuffito dii tcgumé
to pendice,quella unacatenula ìllaqueata munente fufpen
faardeua,etproximo alla fella degli fepulti era
no due coronule.Lequalecofeauree iu
dicai,ma per il tempo,& per il lu^
cernale fumo ifufcate.tale
fuela interpreta^
none.
CISSIMA CVNCTA CALCAKSVPPEDITAKKAPIT
CONSVMIT. DISSOLVIT .MELLIFLVE DVOS MVTVO '
SE STR.ICTIM-ETAKDENTEKAMANTES.HIC EXTIN
CTOSCONIVNXIT.
Letificato cum incredibile fo!acio,per tanta uariétate di antiq uarie ,&
magnifico opere,ancora fencia dubio mi accrefceua Ianimo infaciabiL
mente piu luftrabondo altre nouitate iueftigare-Dique&fiprimalachry
mabondo meexcitaualoepitaphio greco degli dui miferabili amati di
tedia mortui.molto piuetiammifeaprefentoeuno fpedatiffimo,mami
ferando monumentaci dualtriinfoeliciffimiamantyn uno magno fa-
xo extante,cum tale Iiniamento expreflò. Vno quadrato per il
diagonio fubleuato,cotiniuain fé dui pillaftrelli
cu una coro nula femihemicyclo di'
fopra.T ra gliqli.dagli anguli dillar
culo prò pédeua una tabella, nel
laquale legiendo uidi ta
le mi fero io epigram-
olectorinfoelixhocmonvment.adesdvmte
VOCAT ET POST INDE ROGAT IN QVO RECIDIT HV
MANAVOLVPTASVTLEGAS.DVVÀfclNISHICAMAN.
EST,QVIDVDVMMVTVO CVM PRVRIENTI AMO-
RE INSOLENTER EXARDESCERENT IMPROBO VO,
LVPTATIS IMPVLSVEFFRENI DESERT. CONVENT
VNTINLOC.SAXA INTERDIRVTA VBIETIAM FOR-
TEAED.SACRAR. MVRICONFRAGOSI ETSALEBRAE
RVINAE EXTABANT ILLO VENERI OPTATA MVNE-
RA AMBO SOLVERE ARSIBILITER VRGEREMVR. SV.
PINAE GOLOPIDIA ANGVEM IN ALT VM LAPS VM MI
NIT ANTEM VIDEREM.HEVO E AB INCOEPTODESINE
~T INQVIO MICHRY SANT HE S VRGE.F V GE EN SERPENS
VORATVRVS NOS ,IACIABVNDVM SESE EMVRO
PROSPICIO, MOXILLE EXTERRITVS SVSPICIENS O-
lopidiainqvitmeaamaboitoviam.fvgetvVl
am.sine me morib vnd vmdraconemimpetere.
VIX SVRREXERAM HEV TRISTEM MEMISERAM
QVODMEVMCHRYSAN.MEAMVITAMADEXITIVM
IRRETITVMACANGVINEASTRICTIMCIRCVLATVM
VORTVGINE,IAMIAMANXIE RESPIRANTEM VIDF
BAM.DESVBITOQJVGVLVM MEICHRYSANT.DEN^
tib.vvlneratmordicvs.tvm svffocari me
VMCHRrSANT.INTVEORATATPERIIINFOEL.MEVM
CHRYSANT.MORI SENTIO, STATIM FVRJBVNDAIR
RVOINSERPENT. CAPTOQ .FVSTEPLECTERE.FESTI
NO,AST SERPENS CERVICEMRIXANTEMDIVORTIT
NEC COACTE COMPLICITVM ABIGEREVALVI, IO
TVMTAND.INCAVTEFALLENS CHRYSANT.MEVM
OCCIDI}lNFOELlCISS.HEVINTERtI,QVIDFEClrQV]DFA
CIAMr’T AMMISER AS VPERSTES ERIT AN SERPENS ET
EGO.'NEQVAQ.SED HERC VLEO A VSV IMMOLAR VA
LIFVRIA RlNGiB VNDA EO IPSO STIP1T. CON VERSO
IMPETV C AD A V E RI L APSO QRQNATAM IN BESTL
AM E AM FERIO ATQ.. NECO, QVID T VM P VELL A F AC
TVRAERAMPERDITAET EMORTVA'MEVM CHRY-
fanr. Si belluà mci lceleris teftes fcapulis fupieftos i urb.effero Si ne ob-
noxia euaderé lufpirris cordolio & laehiymis idécidéirrorant.fuggeftu
quend.iforo publ.alcédo, ac fufpirulàs pala ré facio,cateruatim cium cò
curluad crudele & iuilum fpeft.rixaruit, calimi miferàter mirdt.fortunà
icufant ueneré ddnat,teftor icelus meu numina ifer.moco. egia etrro in-
quiés me una cu meo chrpfàt.pcen.datura fufcipite,nùc culpa i me°mihi
oém tratterà, tu defperata publico oium alpeftui arrepto gìad.pecT tràtt.
eiufqj cadauere hicme[tethernù.tumulo lepeliùdd dedi miferuma.Vale.

A
Ledo il copaflioneuole cafo degli ffortunatiamanti di qfto pftantif
fimo epigràma.De qui ancora fumé contento partitomelo molti palli
fàcédo mi occorfeunanobile tabula di mar m o rotetrago n a,c u m alqto~
di faftigio, Cum due colunelle una per lato.de difegno imune &expe^
dite. Et per il capto di tutto il quadràgtilo era quali euullà una foliata co
rona,o uero gioia,diligentementeconduda. Nellaquale io legi tale in'
fcriptione. Laquale petra in terra deieda iaceua. M a cum la o peratura fu
pina.Lequaleeleganteuarietatenopoco piacerenelanimo mio iucun'
damenteaccumulauano.
Piu ardente'
il mete inuafo me
trouaua ad la in
ueftigatióe dille
fra. dignilììme ope
atiqrie,mi fapre
lento e unadilru.
ptatribua,cu ri'
1^7^ QVISQVIS feruato pariete
LECTVRVS dextro, Nelqle
/UA'J accedis.cavesiamas.
{'/.fy at SI NON AMAS.PENSICV
uidi cu excelli'
LAM1SER QVIS1NE AMORE VI uauoluptate, u'
VIT^DVLCE EXITNIHIL no porphyriti"
A STEGO T AM DVLCE ANHELANS
meincavteperdidi.etamor co fepulchro, di
fvit eqvo dvmaspectvifor excogitato di'
mo sissxTtrvioniaep vellae VI gnillìmo,&di
RGVNCVLAE SVMMAPOLYORI Ih
APLACERECVPEREM.CASVDE /f opaturaexcellé'
' AsPiuens,ptes haesltstapiae||«V til!ìmo,&de ipe
INTERII. famirabile,&di
artifìcio di fcul'
pturaicredibile.
Ilqlecoftaua
li extremi lateri
excitato da due

IN REMTVAMMATVREPROPERA. VALE, guidanofuoter


tìoexade.cu reguIatellrie,Sopra uno pedamto cu la bali col locate, Et a
ppe renio fubieda era una arula,cu tre elegate nymphe Iuduofe uerlo
\ *^5 .^° cduerfe collachrymauao.p il limile dalaltro lato,femidi uullè
a °! °,nd Idza li correlarii &reqlìtiIiniamti.Sopra li abi capitelli io
epi yiio ornato fé extédeua. Poi couoluti di uenuftidìme fronde Se fiori
inueftito
moeftito. ilzoplioio foprarelldeualocato.di cÓdecente coronula cena
to.lraluna&laltraquadrangulaalquanto.unofolio.oueronichlo cu
- regulata excauatura deftna promineua,adIibelIa dii piano tra effe qua-
drangule.Laprominétiadilqualcfàceua,dauno & laltro lato dilla fua ap
tione unopilaftrello, cu capitelli &c bafe.Sopra gliquali faliua una trabe-
mflexa.Tanto diuuliìdal ;equato,ouero piano, che reftaua nella interio
re parte,cioead gli labri dii foho,unoIingello. Adlibella degli capitelli
cingeua el folio,uno undulato illigaméto.&difopra la hemicuDula*
*! (^l^^lip^^^relli egregiamente erano di fcalptura ornatilo tto gli
pilairrelli ìaceua una ,pieda amia altiufcula,cu gli ornati degli fo pra Ila
ti pilaftrelInTra una & Ialtra proiedura dille dide aruIe,ouero fubcolu.
nio,io uidi una ìicriptione greca,perlaq uale conobi edere q uefìo il mo.
numento dilla pia regina diCaria.cufi diceua. AP TEMISI A OS BA¬
SI AIAOSSFOAON* Cuna fochi, &coronette,&fime,&gulule opti
inamente il tuto cindo &fo fiale-. * t
r mf"e,'1’ore I11C^ io era'imo plintho dilla narrata materia ì
alpedo belliffime deornato di fcalptura,foprala plana dilq uale affixefta
«ano quatro squiiocategramfiedi Ieoedi metallo l'aurato. Gliquali p-
«ieua una antiquaria arcula,cum liniamentidiexprefro in%ne. Sopra
il tedorio era uno fcano, per il capto dilla copertura,findo di panno fé
riceo contedo,cum ambiente fimbriatura.
Sedeua fopra una matrona Kegina,cum regio cuIto,& maieftale idu-
mento.neipedo fibulato fopra una affettata ueftitura.Laq uale dal colla,
rio in giu per il pedo,8e tranfuerfariamente nel cingiere circundaua una
fafceola,& foprail uentre dilatata I forma di tetraphiIa,cioe in una figura
di quatro hemicycln Nellaqualedimaiufculegraceeracufìannotato
MAYSOAEION ATXMHTON.
Cum la dextera teniua uno calice allabucca potabonda & nelaltra
teniua una uirgula.ouero feeptro cum gli efFulì capigli /opraci capocir
cumplexi duna corona alquanto faftigiata,adunaltracorolla nella cer-
«iceacuminata.DaÌlaqualeconcinamente,& pedinata defeendeua laca
pilatura*
Soprail cuneo diitrabearcuato promineua unaouola %ura copia,
nata di altecia fina fotto alla proiedura dilla lima dilla coronice. Nellaq
le mirai ipreffa una faciedi regia maieftate coronata cum barba prolixa
& aca^làrie intorta.Arbitrai fuffeiluerofimulachro dilmarito. Retinu
ta dequi & deli da dui nudi Ipiritelli alati, fopra lo extremo circinao dii.
la trabe arcuata fedenti.
Gli quali cu laltre mane folute,extéto il brachio!o,una cordicella senea.
teniuano propédula icuruata»PerIaquale demigrati erano alcuni ballu-
fti» Et dalla retinente mano perpendicularmente teniuano penfileuno fi
lo rameo fyrmato & i baccato,tuti optime inaurati»
Sopra la plana dilla corona proclinato alquanto alcédeua uno plitho,
cu multiplici ornati»Nella Tua plana nel mediano anteriore refideua una
rotudationedimetallo»Laquale inconclufo hauea una nigerrimapetra,
ancora fpeculare.Inlaqualeuiditale fcripturadimaiufcule grarce EPQ
TOS KATOI1TPON. Il labro ambiente di metallo uno palmo di lati¬
tudine coseqtauenuftamenteera bullato.Nelfupremo circinato fuo re-
da ftaua una perfe&a imagine nuda dilla materia metallina inaurata, cu
ladextera tenete una haftula,& nelaltrauno antiquario clypeo, di egre¬
gio liniaméto*infcalpto,Dauno &laItro lato di qnellaro tundatioe, uno
deqiii&laltrodeIi.Cu iidorfo appodiatilèdentifopralapianadui alati
puelli.uerfo le proiedureunafàcolaaccenfa teniuano»
Nelcliuo dii plintho fopranarratofimilmentecum.ildorfofeden-
do erano dui nudi infantuli & alati,foprala plana dilla corona ,culema
ne iconfpedo retiniuano uno pomulocu li brachio 11 intranei rapiua
no uno ueterrimo cadelabro aeneo lucentifiìmo inaurato,! forma diua-
fo per una delphineaanfa ♦ Lequale anfe erano duirepandi, & mordi¬
ci delphini aduno nodo,& cula cauda deriuauano adunce foprala cor-
pulétia diluafo attenuatife fina alla cbculatahiatura, cum dui altrinodi
uerfo lo orifìcio Jlquale alquanto in circulare dilatatone, fopra il labro
ordinatamte erano infixi quatto acuàti pironi,& nel mediano uno, gli al
tri excedeuacu il pediculo tra le tibie degli pueruli-Tuta queftafcalptura
fundata afiìdeua fopra uno quadrato ophytec dalpauimento {'urgente'',
nudo diliniamtoexcepto che nel mediano excalpto,uidi uno maritimo
onero naualetrophxo, penfai i monumto dilla uidoria adepta, deuitìa
la clafie degli rhodiiera uno roftro,o uero parte dila pra roftrara.duno ue
terrimo nauigio,Nel mediano dilqlepromineuauno trócho, neli rami
dilqle ìueftita era una militare tornea,& pio exito brachiale,gli rami fé ex
tédeuano triicati di cime,ad uno degli didi appenfo era p el canono uno
clypeo,Dalaltro uno inftruméto nauale,fotto la torace tranfuerfarii nel
truncodependeuano una ancora,Se uno temone,fopralacimadil ftnv
pe exeute el collario.una enfiata galea era belliffimeappofita.Lequaletu-
te cofeno e da credere,che fenda fymmetria,& maximo artificio fufleron
exquifitamentecum turigli requifiti Iiniamenti expre(To,& faberrimarh
tedepolito.dignodi fpedatura& memorato acterno*Lacomméfuratio^
ne dilquale,chi fa la proportione dilla fefquialtera facilmen te il conduce
ra perfedo.Sufpicai cheda uno gli fcalptori dii Maufoleo &quefto fufiè
abfoluto» ♦
facile non. mi fé praefta cum quata hylaritudine io accuratiffimamé
temiraua tanto di memorato uenerade opere opportunaméte narrare.
Cum lanimo piu irritato Tempre colè di nouo ritrouare. Dique alhora
giiochii mei dal magnifico & fuperexcellente fepulchro apena di
moti. Ancora per le ftrumofe congerie di ruinamenti exqui'
fitàmente explorando, trouai etiam uno elegantillìmo
faxo. Neiquale cum incredibile politura, afcalpti mi
rai dui nudi pueruli, una bipartita cortinula rilè'
ranti, Vno de qui &c laltro deli monftrando
due bellifiìme tefte,Di adolefcente lu>
na,& di una ingenua uirgine lai
tra,cum uno milèrando ca-'
lo nei Epitaphio di
perfette notule
fuferipto
tale.
*
*
*
ROR.NEC NOVI QVIDFECISS PVTA momS;

OPTIMELECTOR
AC VIVE TVOS.

m
i.

Non molto dittante da quefìo.alquanto commoto a fufpiruli p il pce-


denteifoelicecafo le&o,trouai uno altro fpedando &digniflimo monu-
mento,cumdueftriatecoiunelleunaperlato,fèmicycleexafledalfolido
faxo,marmoro candidiflìmo,cùbafuie&capitelli,trabecula,zophorulo
coronicule,& faftigiolo,nella figura triquetra,dilquale duealbicante tur
turule 1 uno uafculo cóbibeuano»Nel conten to tra le Ariate d i curto in'
fcalpto era uno inarcuato fuffito, a?quaméte diftributo i quadriculi Iacu
nuiati,ouero perfìngulooccupaua unapentaphilaa norma optica ,mL
•nuentifileliniaturecumilcontento.Sottoilqualeunaartificiofaarcaal'
quanto promineua,appada cu dueporticule.In una diilequale itrauano
imaginenude.Nellaltra puelli nudi uflìuano,cu gli tituli nel media¬
no cbtenti,coniedurairagioneuoImenteindicare quello mondo
eflfere una arca ,cum due porte,chi entra morédo^chineefle
nafcendo,& uno & labroplorabondi,laquale iaceua fopra
dui harpyiatici piedi in folliatura coiìuerfi,& nei me ✓
dio uno pede puro diliniamento.Soto laligatu
radi! curto uoltato.taleepitaphio mirai
di fpietofo &c difperato cafo ♦
Nel refiduo tali infi-
gniuidi.
j• ^


♦v • -• • : v '• '* w

«.

. .A/i

V:
Hjfic.m.ux .quamamantiff. mihi in.
toelicìfT lachiymas & «ternos luftus
teliq. extretno perturbata zelome
cum fuipicaret alia cmfoemi.ia.
cuiff. in furorem dulciff.conuer
fo amore fernet ferr.peftus per med.
tranfuefto necam'c.h ei ux.curhoc i
mi care con.necfaftu tàt.fed et fufpe
ftum amanti demere debueras.uale
lib.at ego incerta ifoeli. Se
trepida uita fointa

r ijiii
Dequi cum ketiffimo (diario partìtome.eum curiofo defiderio no
uecofefpedarepercupido ,ad una tribuna femiintegra properando ,io
mirai alcune reliquie exquifite,di pidura mufcea,uermiculatamente fa
da.In quello loco fepulchro alcuno non tróuai,ma nella uitricularia pi
dura ancora Proferpinacum Cyane&cu le Sirene,fiori colligente apf-
fo lardente monte di Etna perfedo fi cerniua. Oue Plutone referando
il cratere pyriurizo dii flammifpiro monte,al Tuo amore uolupticamen^
tela rapiua,& Cyane per non la potere (occorrere pietofamente illa-
chrymante.Quiuitrouai ingenti faxi diiputrefcente muro patorato,&
herbefcenteperlerime diAfierico &di urcelareajlqualeeraetiamimpli
cito &diftrufo,quale dainfixo cuneo di uno radichone diannofa capri
fico ,chepertuto leradiceoborteferpendo,diftrudehauea letefifellature,
&lo coito dille compadure difcrto,grandi laxamenti de le paventine ré
deuano»
Diqueio (blamente miraua parte de uno fluuiolo,pareua tielligio
di humana forma in quello tramutata, di arte incredibile findo,& mira¬
bilmente expreflfo. Quale fimigliante unque nel delubro diMinerua in
capitolio nella tabula fe uideii rapto dilla dida,da Nicomacho depi -
do» Oue culaméte applicata a tale piaccuolerelpedo elfédo.eccoche a
fpallefento lacafuradalcuneteflfellaturc,&a mi folitario,! deferto ,&filé
tiofo loco trouàrime,repétemealquato pauefacto,& retro uoluétimemi
ràdo.uidi uno afcalabote,ouero munlego,che era fiato caulà di tale ruta.
Per tato no poca difplicétia meiuafe,p no potere lopa tuta integraméte
mirare,p eflere \ lamagiore ptedemolita,&rup.ta,&dalla fubdiualereli—
dioe Iaefa-Cofiderado dunque il uiolentario modo,che repente furrepta
fue Proferpina,uno fubitaneo Sqtrifto penfiero neiamante core dicio fe^
ramenteme percofle dicendo» Ome mefehino impudente, &mfcrlice,
O importuna indagine, &effrena curiofitate dillecofe pterite,&di laxi
frefi difquirente,ad che fon diuoluto rSiper la mia mala ifciagur a la mia
bellifiìma Polia dame fuflfe rapta,& per incuria di tanta cofa prarien te ,oI
tra turigli thefori dii mondo gratiffìma, mi fufleabada.Etin momento
una piuacerba perco fiura metranffixe il trillo core.cuin uno infemeue
bementeSt crebro pulfo,prefentantife già nella mente confida, il piato-
fo & lachrymabile cafosche il fugitiuo dillardente patria incautamente1
perdete lafua dileda Creufa,& molto piuexcefiìuamenteme conturboe
inuadendo taleterriculamento memorando,chead gli barenofi litori ,&
folitariijdiftradadallamia prxfenria la amanriflìma mia Polia fola fede-
ua*
ua.EcchecmfiadellailtrìdentiTeroNeptiinouiolentemcntenonfacelìe,
qiiiiead Medufa. Omccheaquelto pondo iocertamente expimentai,
cnecofaelaafflidionedi fpirifo,&laquaIitatedegli ueri amanti- Evcre-
maméte piu tremefado. p territo .&ftupefàdo,& i magiore aneuftia tro
uantime.&inpiumilèratrepidationededudo. Cbequandome indiò-
ii abforbicLilo putrefcibile tra le h tante & horrende fauce dii aeneiìco dra
co ne al finitimo interito.Cum tanto terrore, che io poteua arbitrare efie^
re per il facerdote & firn ulachro amoto dii tempio peleneo difettila del
lamente omni ferenitate, rccmdefcentife ommhora, piu il formi dolo,
10 dolore nel fl uduanre core.
Perlaquale colà unpulfo dallecoquen te cure, & urgenteanculìie Tcn
eia moraalcuna ocyflìmanienteaeripede, iafeiando tato incoepro nobi
leApr^claramquidtioc 8daudabunda luftratióe.&uirtuofo folade re
pente dunque per quelli amfradi&in felli cefpug!i,&afperiuirgulti &p
11 loco falebrofo di peti e&di fpmi coarctato.&perquelle prolapfioncd^
marmori 8ttnformeftruedimdimenti&6aairiinconcina fcrupulofa
&tra caulhche umche&amerumepro pero,cum infenfo curfo, per uie-
afpretc,8annumerioffendiculicum promprauelocitate.noniftimando
dilla mia pannofa toga la laceratione.diqui&deli.dafpinofe fronde rite
nuta,& tuta piena di lappe&dilaugine.&papi di cardui&di barbula hir
cma & d! lonco, in alcuna parte complicata dalle rapace femence di C v
noglollà fermamentetenédo diefiereperuenutonellenouiflimeeriine
* formniolofid.fcr,m.ni,& ultimai exitiale prò,adone di omni mió
fperatobeneallamiadula(j:ma&oculiffimaPolia,nontiitouiaomafe
monomio qua eafmadco trahendo il fiato ,non per altra uia che fri cra
ueodoredi babilonicohiatohauftobaueire,cugliochiidir’orelachrv-
inabile madenti,ad ella uìcino prouolutome ilpalìmato,cum non cre-
dibilecordolio & trangufcito apenaio gionlì.
£t lei cum lanimo molliculo commùta.cum ferenafronte,& propi,
ciatafaaecominulcetecuIHurido&afflic'focumaffiduopulfonelmio
doloralo pedo ciim exangue pallore trepidantemiferatadolen tifi cum
amorofa pietate/e nemaraueglioe/ubleiiàtime lepidula nel gli Addolci
amplexi,cumunageniiinadulcedine,&cum unotenuiflimouelamine
croctculo .lamia fàcia fucida.&rorefadain uberrimo fudorecum amo-
rolo oblequto lenemente perfricata.me&officiofìllìma&ciim blandicie
a(Tucaua.Diq uela caufa & lacddentedi tanta amara & turbabonda an co
foia cupida filettante, & me benigniffim,mente blandendo conforta'

I
te con quelle fuapte Se fuadibile parolette Se demulcente eloqo cum elocu.
rilafacudia.cheopportunarhtead recrearm e exped i ua n o, & al ui u i ficare
de uno corpo in morte defformato♦ io alquato Se Tatù le releu ato ritornai
gtin mepaulatinamentele profternate uirtute uegetantife, Se fu b lata, nel
uenerando Tuo gremio iacendo,ornili trifta formidine .gli narrai lolpira
te.&gemifcentelafufpicariacagione.piaceuolmentefurrife.&amorofa-
mentecum prompti fauiolibafiantime,cumegregia folertia.maftìcuroe
dicendo .Chepreftolei afpedaua il bando Dio damore Cupidine,Et
peroe blandicula me fuadendo exhortaua,cheio pacientemente dare o^
pera do uefte adpiacere. Per che il fofrire piu dille fiate,e caufa di nobilif-
fimieffèdi.
Confolantimela miabellaza Polia dunque aquefto padopare allei
refìdendolafemifugatauitaricentomi.conuertitofe il blutante pallore
nellafuacoloratione.&mutatala trepidante inuafione,in generofa ma-
gnanimitatceuafi.Maqlecinereocadauere oueropuluereo corpo putre
fado propinquo allamiadiua Polia,cheintegramente,&alnumero no
fuftereiteratouiuifico.Per tanto gliochiihabituatiritornorono alfuoaf
fueto quaefto ,Sc peculiare pabulato.tenacemente in lei confixi.
Ecco che epfaglenea Polia cum praeftanti, gefti modefte mo uen tie,
&cum coelefte fembiantei& feftiua fané ,& cum cuftumi patrii, cum ex^
ornata beliecia.digna Seinclyta difempiterno intuito ,&ueneranda fpe
datione.di ingegnio forma,pudore egregiamente pra-dita,compolita
mente fenda mora ,&cundatione alcuna feleuoe dal grato federe di fot'
todilfrondofoumbraculo.&cumriuerenteuenie&inclinationedebita
mente uenerabonda,Se fència moto alcuno.cum finguìare riuerentiaai-
uota fi ftaua ingeniculata.cum la faciadi uermiglio pfufa.piu che gli mel
Iiclaudiani ruftuléti.
Per laquale co fa io di tale cagione Se ado ignaro, Se difaueduto, per
che gli ochii indefinente ad contemplare le immenfe bellecie retin uri. Se
fedulamentc occupati. Non fapeua riuocando diflocarli .nefummouer
li,& dindi accòciamentedeclmarli.Etio il fimigliantefeci(direpente ad
efla acoftatojmegeniculai i terra.
Et ecco chelera (me non aduertente) di ricontro ad nui ildiuino
Cupidine cum nudo Se itedo corpufculo uenufto Se pulchello puello i
una natante Se celere nauicularepfentatofe,cum gli ochi fui fuelati nani
gantead glifufuranti litori .ouefedeuamo praeftolanti.Etad loanticho
(dalla aetade aemula friatojmole cu la pupe giugendo, per niuno modo
gli ochii meì per la difproportione non patiuano nella cadette formula
fermamente(fe non prelTe lepaIpebrc)coIlimare tanto fplendore rutilan
te quel puerile ,& diurno afpedo fpiraua,che per quello plu di non effe-
re tra gli mortali ragioneuolmentefuadeuami.Mafencia niuno fallirne
to ueraméte di edere tra gli diui heroi.mirando uno cadicolpiritualecor
poreo informatofe, & ad gli materiali ochiiinfuetamente&raro fenlìbi-
le monftrantife, & obiedarc. Diq ue in extrem o ftupore deiedo lanimo
fpeculauaelfuo capo obaurato di crifpuli,& tenuiflimi crinuli, cum dui
grandi & illuminanti ochii di precipua maieftate fpauenteuoli. Il lume
dcgliquali oltra il uacillamento el mio debile intuito mortificauano /
Dapofcia le rotunde&tumidulegene dipurpuranterofefufFufe cuni,
tutelealtre parte tanto belle, che io meritamente maxima foelicitate re¬
putarci quello che folamenteil percogitaffe,non cheexprimendo. Et co
me uolatile idio alle fue fande fcapule due ale prommeuano impade
di plumule doro,di colorerofaceopauonio,& cyaneo,& di colore molo
chino,& micante adglutinate.
Perlèuerante la mia patrona 8c dioclea Polia, 8c io geniculato fletei
inoculi dummc tre il uolabile L'io incommincioe aparlare Ilqualeco-
nobiper coniedura mirabondo,& effoditanto opiliciodiPolialarari-
tate admiranda,& la magnitudine di tante uirtute & bellece ftupenda pe¬
pando io ueril?melmente,chealla fua belli filma pfych e nel animo nófen
eia co neupileentia piu uen urta ,pi u preftan te,& di piu eminente excellé
tialantiponeua,Etquiui cum loquela di coelico affi amine ucce forma
ta.Da «compaginare omnediffolutacofa,darifuegIiare iliacamente gli
fopiticadauen nelhumida terra, & fori degli eterni fepulchri.&anco-
ra dalla initiale materia. Et da infrenare laedacitate delinfaturabile Vul
cano di faredeponere ilturbido tumore degli horridifludi,& mi¬
tigare la inquieta alluuie dillo intemperato mare, da taciturnare gli ge¬
mebondi inori, & da quetare gii fpumanti & derofi fcopuli.da incita¬
re qualunche caffo alla landa Venere,&: alpiaceuoleluo famulitio,cufi
fece le fue fuadele paro lette''. * -,
Polianympha,& tu Poliphilo negli amorott obfequii,8dmcero
culto dilla ueneranda nollra genitrice intenti'cultori ,& negli mei Eam
manti fochi intrepidi religiolì effetti. Nel diurno fuo confpedo fono
gli uoftri puramente uotati facrifìcii feduli interuenti peruenùti tSc le"*
uottre deuotiflìme prece, 8c dedicato ferimento .Scarti obligamini.
Dicio gli ardenti uoftri deliderii merita ,& efficacemente fe diffinira-
no,fecundo che oranti impetrato haueti.Ponitedunquecumiltuo indi
uiduo comite cu ficuro tutaminenella mia nauiculajl perche denteare*
al materno regno ,&deftinata infula,nonualealcuno,fi io come fuop
prio nauarcho & portorio nonglitraie&o,Etcum diurni ragionamenti
facetamente la inuitaintrare.
Polia allhora non morante,& impigra fefteuolalamano mia alacre'
mente riprela fe Ieuoe filendo,ma tuta própta,&cum elegante acrimonia
cum profunde ueneratione,èc ueniali fiexi,della & io lalitafopra la fata
le nauicula,& nella puppe pollale adcomoda feffione,&io par alei fen-
cia inducia,queilediue nymphecompofitamente dal exefo litore, quà-
to uno tirare di mano remigorono.
Lanauiculaera una exeres,cioe unanauicelIanonfutiIe,ma confixa
cum remigato rio di fei remi, cu mirabile illito exteriore,nó di palim pif
fa,ne di zopilfadenigrata,ma di uno ptiofo liquamine compofito di a-
migdalato benzui, ladano, mofco,ambra,zilibeth, & cum gemina ftyra
ce,&cum ordinatadiftributionedi quantitate.commixturanobilillima
per tuto'deun&a,&di excelléte artificio compaginata, & contexta di le¬
gno fendalo biancho,& citrino odorifico,& di graue ,& no cariofo ziloe
mananti mirabile 8c nunque tale fentita fragrantia fopralinita,con fixa di
clauiculi doro,gliquali nellefue bulle,ouero Tuo capo papillato luceua-
no di miro artificio inclauftrate gemme pretiofiffime,gli coniirati dgli
tranfirierano di fenguinaceo fandalo.&endeuanooitramodo exhila-
ranteilcore* *
Laquale mirandaSc infoiente nauicula.remigauano fei aptiflimc, &
fummamentedifpofite,& herile puelle, Gliremi cum lepalmule erano
di illullre& niueoeburo ,no ampliano ,magenuino pnitente&glifca
Imi doro,& gli (trophii dicommixta & intornia feta-Veftiuano elle puel
leditifiìmamente dilympidiflìmo panno.allecelerei modelle aurein-
conftante ,&uolabonde,impedito dal reflato prefulamente cum uolu-
ptica oftentatioe degli membri dilla fubadb aeréte forma il fiore dilla aeta^
tuia dimonftrauacu la teda inuilupataconcinamentediabondante tre-
cebiondiflìme.alcunecum ubero capillamento lucido piu nigro di he-
beno indico.Etquantogratofi praeftauadiuideredui oppofiti accolla'
tifi * Laearne ultramodo niuea,dil uolto fpalle& pedo intorniate uber¬
rimamente dacomenigerrime,difpofiteinfpiri,& texturejafciuamentd
colligate di cordicelle dargento,cum innodatura dlaquei tanto piace-
uoli,& gratifiì mi ad gli fenfi,quanto unque cofa uoiuptica apparere po>
telfe dariuocarliad fe da ornili altro fpedabile intuito&mancipato fce-
moti.foprala ceruice coartati di oriétale perle. Allequaleceda quella,che
1

lulio comparo per la cara Semilia. Et alcune haueano di robe Se daltri


cofpicui ferculi di fiori implicati gli crifpulabondi capeglfcapreolata'
mente la lucida fronte inumbranti. Cum fumptuofecollambiedi tur/
binate petre di uario&confotialecoloramento preriof?ffime,ambicnte
la lattea Se dritagula. Dapofcia flrittaméte erano nel tranfuerfo cintte
fotto conuicino alle dure mamillule,adfuccumbere al tenuo indumen
to pettorale obftinato obllacuIo.Lequalequàtunque uioIentate,niente
dimanco al fuo incoiato, alquanto quaffabonde, proteruc ritornaua/
no.llqualepettoralenel circuito dii collarehauea uno exornato, di fo-
pra filo doro,cotexto in maxima politura di expreffo,di fili coartati cu
gli oroli di ordinate Se pillulate margarite, Se per il lugo di quello fepto
compolìtamentedilpanfeluceuano pretiolìflìme gemme.
Replicareaptamenteio nonfaperei, quello che ad melicentemeiv
te fue conceduto, Se fatto participedifpeculare,Omni cofa diCcufa,
mentenellanimo nerbando,cum amorolo excogitato amplexabon/
do,NeIla memoria reperendo,Nulamente uno dolce fruire repraTen/
tando,Et dulciculamenteditantabellecia uno fuauepiacere uerilìmil/
mente ufurpaua.Due dunque di quelle Alelgia,& Neolea erano di laici
uo exornato pretiofamente induceattalicamente di panno chamochay
no intramato di trama a urea,& di ordini éto di leta cyanea. Quale ilRc
Attalo in alia non ualfc trouare. Dualtrelimilmen te Chlidonia,& Ol/
uoIia,haueano il uoluptico uellire Babylonicodi pretiofo Thalalììo
cum uariata textura.Le ultime Adea Se Cypria,inuellite erano di nobi
liflìmo MeIlcdaro,cum uermiculata Se aerea futura, Cu minutilIimeSe
perule fratte plurifaria laciniate,nel fondo fuppolìte bratthee doro nel
le extreme phimbrie.Et alconiuntto degli brachii era Iataméte uno exi
to dilpprio ueffito,Donde ulfiuano li eburnei brachiinudati, per ob/
dentario ne di altra albencia,che il latteo coaguIaméto,cum tutti gli or*’
nari requilìti,& Nymphali additaméti. La frefea Se lalciuienteaura po/
Icia fecondo il moto fuo,taIe hora la forma dii rotondo, intatto Se du/
roaluoreflado ppalaua,& il Ipettabile pube,T alhora le polpofechoxe
dice. Alcuna fiata le tremule Nate.Pofcia negli longiufculi petili il cah
ciaminea forciafcum corniculario condutto)riportato. Tali erano di
Cyaneo fericii,& di uerdigiante& punicea colorarione exquilìtamen/
te cerdati. Nel uertice dii pede cum lìnuata apertura lunari, expolitiflì^
mamente confeptati,cum oroli & fìbule doro politulamentc corrigia/
ri,Et cum crepidule & eum focciculi obaurati. Et alcune cum cordicu
li fcricei di oro acuminati,^ alternatamete per alcuni fupprelfi orbici
li aurei traie&atiftrinxcron. E t cum altri plurifaria exornati, di lafciua
& uirginale folertia,ad gratificare gli fenfi cum operofa uoluptate inuen
ti.Quefte tute cofe di precipua dignitate tanto gratiofe, & fpedatiffìme^
feofferiuano ainoftro amorofo myfterio.quanto aliardente fiamme la pi
guitudine,& ad Vulcano la materia fulphurabile,& dii Tartareo baratro
la uigile cuftodia ad Cerbaro trifauce,& ad Megera,8i alle forore il fpauen
to mortale. Et la florida iuuenta allamorofo Cupidine.Etallamatre le co
mode latebre.' .
Separati dunque dal faburaceo litore. Quefte diue nymphe nauicu-
larie gli eburnei remi nel piano conftrato per gli gyroni bellamente ifre^
norono,Etciafcuna cumgliformofiflìmi uultiuerfo ilnudo {ignora,
foprala prora ftante,cum maieftale reuerentielautamente fé riuoltorono
& le candidante {palle ad nui. Il mio genio ,&Polia cum luculentiflì-
mo con Filamento me difie. Poliphile mio(poftpofita,&recufataqualù.
que altra cola) amantiflìmo. Voglio iochetu intendi&cono(ci,cha
quefte Tei praefenceuirgoncule fono praeftiflime di quel fignore pedife-
que,8t opportunamente miniftrante al fuo placeuolefamulitio.
Sedendo dunque,queftefolatiofe.decor e ,& predantenymphelle fo-
pragli fandalicei tranftribinate,uerfo il diurno fignoreuoltate ,& ad nui
il delicato dorfo.Ildiuinogubernàtorele leuigabile ale diftente explica
do,chiamato cum odorifero fpirito ad feilfuauezephiro,uentilabonda
rendeualefande penne,piu che ardente carbonado alleplucente faco-
le corrufcante fulgetra,& implete di fiorifera aura le plumatile ale, incom
minciaflìmo di abandonare gli garulofi litori, & dinauicare fopra il
profundo & fpatiofo pelago,cum grata malacia tranquillo ,& eflèndo di
grande, &timorofeueneratione,&difingularedolcecia, & alacritateil
mio amorofo,& contumace core conftipato,& tuto conquaflìbde enu-
cleatamente cum il mio genio cogitaua, quale fi potrebbe tanto inhu -
mano core unqueritrouare.Oueramente uno tale di tanta duritudina
tanto uiuido& tanto uigorofo,quantiche piu fcabro dilcortice dilla pai
machimerare,chead culi fade belle, &concupifcibilepraefentie ,& diui
obiedi.ad omnimanfuetudine tenemmo & molliffimo ,& mortificato
inualido,8denilfimorepentepftato nonfehauefleJ
Et quale incarcerata & extinda concupifcentia,& glaciale, & deprauato
appetito che gli tenaci clauftri,& mordenti laquei quiui uigorofamente
nonhauefle diffracto.&riftaurato aptiffimamentealli uenufti.belliffimi
& amorofi fpedaculi, & nonfe harebbe uertitoin flammigena Etna,
&quaIeDianaharebbefpreto fi benigni fochi.'Da contaminare il catto
Hippoiy tonfar lalciuire lapudicilTìmaOrithia.'JVla quali ledoueano
fentirequellichetotalmenteeranoapti,propinqui, & uniformemente'
difpottti'Meritrouauacome ilpifciculo nella bulIienteaquanato.Din
di pofeiaextrado òc nelle altreaqueadbullirepottoui,mai non fe coque.
Oltra poi lepidamente quel fpiritulo diuino miraua,& in le fue obaura
te pinne,alc un e inq uietule plumule tenelle&dehcatu!e,quaIefono al>
le immature ale dii alieto,ancora dai nidi fido non uolante,& ad gli rorì
feri uenti tremule refultante.O quanto gratiofo ,&quam iucundittìmo
ad glifenfilepinnuleaureepuniceefeprxttauanodlquale colore aureo
J alcune penne refulgeua& di coloraméto phceniceo-Tale di colore glau
co ,&ditindura fmaragdinea,&dicolorationemolochina,&dicyaneo
Òc piu dilla iderica auicula gialle, in colore aureo fpedatiffimamente'
coeunti. Etcumharmonica difpenfationeperlediuine ale deco ri (lime.
Perlaquale colà Cuti gli giogielli dilla foeconda natura cotti partici^
patamente attolgorare dittributi,facilmente arbitraua,per che irradiaua-
no quale mobile òc tepuiflìme bradeecli puratifEmo oro, allaura fufpe^
fe,& al chiaro fole uentilabonde. Venutamente le aquae degli placidi!!!
mi colori dipingendo. Dilacerati pofeia dalli inftabili,& crapulanti flu-
diculiperunograndegyro asmulate.Mirauaancora&la incomparabf
lebelleciadildiuocompolitodiPolia.dihorainhora fempre piu deli-
ciofa & formofa praeftantittè. Dapoi miraua 8c il purgatillìmo aire& fere-
no,iI tempo moderato placido,^ le falinofeaque cerulee, quale perfpi
cuo cryftallo lympidiffime uidentili lina allapertiffimo uado.Etindi&
quindi molti arborolì fcopuli.&di uirdura uernea ornate le fporade in-
fulete/olte di fogliolì arbufculi uerdigiante,&iucundiflìmaméte umbri
cofe,& molti uagi lochi dagli fenlì Imitano feperdeuano. Et nelle conv
planate, linde come machuIeappanano.Simiimentegli frondifero!! ar
bori,umbriculauano le litro raleripule,Sdì uerdofo reflexo pofeia nelle'
nitidillìme òc fpeculareaque.come il proprio cerniualì.
Procedendo dunque il lolatiofo òc triutnphante nauigare nofìro •
Oue prafideua lo imperio,&la diuina monarchia dii potente amore",
Oue relìdeua quel lignore,che inextrema dolcecia fe rende auftero,&
in aufteritatefe Hngie tanto fuauemente dolce, òc indolcitudine tanto
amaro, òc inamantudine fe pretta tanto piaceuole. O foelice Pero e"
chi nauiculando perfentilfe le fue pennofe ale profpere òc feconde. R itró
uantimeducheculi tra dui li grati lignori.Lo uno meifìàmaiiajaltro co
fumantime. Ecco che gli dii marini Nereo cum la gratiflìma Chlori,
cum le fìliole ,Ino,8e MeIicerta,fopra le no fpumofe unde feftigiaftti ueni
uano,foprale bige Tue aduenerando il diuino pueilotEtquiui il fludige
naMeIàtho,oueroPofidonio cu la cerulea barba hifpido cu là pugiéte,8c
trifcupida fufcina dallegràde phoceremulcatosSegh cerulei Se tibicina
rii tritoni cum le fonace conche buccinanti,che per lethera mugiente ri"
fonaua il clangore perfultantficum una turbuladi Nymphe dirce Se le ne
reide/edente fopragli uelociffimifit pandidelphini,alflato aquilonare^
perpetfiuehedori di Ario ne amici dii nome fimo, Se pifìrice,8eil mon-
firnofoCephifo.
Et cum quello mcdefimo ordine uene il patre antico cum la coiuge'
Tethy,& cumErate,Ephyre,8e Phillyra,Hippo,8e Prino fìliole fefiiui fa
prefentorono,Se dapofcia figliola diNereo,cum il dolente Efaco,cum la
uoce lubrifica, uefiitofi dianthracino colore ouero di fufcaueftepullato
per la fua cara Epiriphemorficata dai uenenofo ferpe» Et Haicyone que¬
rula dilfuo diledo SeexpedatoCeyce,uolantifeftigiauano. Et Protheo
trado daglihippocampe.Se Glauco pifcatore,cum lamata Scylla.Se gli
altri pillatili monftri,moltihippopfariiSe Anthropopfarificum i opina
bile plaufo cum fl uxo Se refi uxo,& fragore dille obuie Se canefcente aque
fumergentife, 8e dindi pofeia burriuano,8e cum honoraria ueneratione,
cum folénehonorificentie,cum ingentiftridori,lediflìmifludiuagi,cu
monftrifica,Sepiflaceaeffigie. Et ancora una moltitudine di litoracoleJ
auicole,Sealbiffimi cygni,alcuni natanti,Se alcuni per laire uolanti,Se cu
la extrema uoce cantanti concenti fuaui adfonauano «LaudeSe gloria
nanimi derono,comead gli omnipotenti dii fubditi, gratulatione cele¬
berrimamente exfoluendo,facendo Se iocofamente grandi fragori cum.,
gli mouimen ti dilaque,agiimente, cu le fpirabile brance ,Se alicule Se re¬
migate pine faltanti,8e falietfiSe cu grato flrepito obfibilauano» Perlaqle
cofa io incredibilmente obledato tanta uarietate di aquatici dii ,Se nym^
phe.Se monfiri per auanti dame nuq uifi cum tanto uenerato tripudio^
honorificentiaexhibitaal diuino puero, Se mirabondo flaua ftupefa-
do-Impero non menounquamcho triumphatoremearbitraua,cheq-
luche iILomaouante,8e allhora per eflermi dagli dii benignamente tanv
to benecommunicato.piufalicemeexiftimaua dii fortunatoPolicrate.
Acadete hora,che effendofe iIcoremiogiadomefticato,inuno folace
uole foco cum plenitatedi diiedofo piacere,8e contiguo alla mia delitio
faSediuaPolia.uItra turigli memorandifpedamini guftaua uno reficia
bile odore,dalla fumma munditia 8e delitiofa lauticie fpirante.dilapfo in
maximo ftupore cu il mio genio trame difeua. Ecco quello che io arden
tecocupiua
teconcupmaho bogimai uidoriofamentt adepto i
uedo.&queliafalutareopetantolongamente e£>pkta,amplexataio la
tengo.qumnonmmoreobledamemo &uolupticofolatio Pche|a fplé-
denteCynthialolaceuola.cum,1 fuodiledoEndtmione d.lkuadot
aquefcmQtore,reli<aighfuprair^m,nellauacilkJeue,&pifcatoriacvm
biila.aprcifo gli lamnicopuli.Ne tanto etiam paride gloriare fi poro dii li
tigiofoìudicio.nedillatrafugataLedeanauanfprnm 1;.r f.

la mmoidapda.Nel Capicaneo Komano dilla abitiofa Aegvptia Ne


taiitorepotreberongloriarfepanmenteleneptedil procerofo Atlante
tbilauo fuo,cum gli robafìifhmihumeri il (Iellato cielo fuflmeme Ne il
piftore Apelkdillamororodono cheglifeceilmagnoAlenandro Ne
tanto accepttffimo e .lSptcdegto alla flaua Cerere, Quanto ,o d. haùere
allato melamtadiuaPoIia.tluennftanimedtlIaquakharebbeuelodtl!
fero elenio rd’15CffirmJ1Co'Iue‘oc,II!mo Phcebo.&ftabtlitoilcaducr
fooCyllemo.&dinfocarelafngidaDianaAdibauereancotagli dii of

Nattigàti dunquecum Ieue& fuaueappulfo dtllepftitiffime aure, io

eoKndo3ffi0m>&^,er^>I|aCeau*llC?I}ftantt”^Uar^0,lntcnrame,lteI1°
potendo affirmare,bora lurto,fiora labro/petulante.Madidodiicerne>
re non ualetta ne limitare dambi dui la difpare'tia/e no dilla diuinitade
Etquiuifortementedaunamexcogitatadolceciacompulfoadambidui
lalmamtabberamenterepudiaua.allapotentiadiunocóme'dantila che
aecommete gli potóua lefueamotofe foteriecódonare. Et al uolerédil
lailignePoha,cheeilaancorabenignamtepfta(reil fuocofenfo. Ma pur
rndubttatamte extftimai confilo & freto ,chead tale maielìal e pfentia &
uenerando confpedo.altro effedo Se exito fpiràre no poteua cheardétc'
amore,& che lei hogtmai dillafua tritiphale nauiculafugire piu no uale-
joaerjPeoare’®£m?!t?PÌt1/fiauaJa^e1uétiadil mioextremooptato.p il
dtao,degliamorofihieroglpphidiluenti!ab5douexillo,diquellaglo-
noia nauicula dii diuo&po tenti (fimo cupidine.oueexultabfido di eilé-
recon udoi taledtgnificatioe beatilììmo.&gl^riafiodo di edere ornato
diculiexcelIetecomite,8tamorofareciprocatióe,checufigloriarfeApol
lo no le poledtl ornamento dilla fuapharetra, & cithara dillepeneide fr5
de. Ne Pohcrate dii repto di lannulo fuo. Nel magno Alexandro dille a-
depteuidorte&eleuatitrophaii,Qua'toiogloriofo meiudicaua itanto
ìumpho rirrouantime. Niente dimeno ultrailcrederemirabondo Per
quale modo,ouerinftindo.inqueldiuino corpufculo tantoafliuo’ &
fforceuolefocofoeto&mentefuirecollocato .llquale luniuerfo infiama
& adure.trafcende penetrando gli folidiflimi eieli,& didì fenciadiminu-
tionealcunalapfunditatedillaby{fo/ocodimirabiIena.tura.AlquaIela
liquante Tethys,neiantico patre Oceano.Ne il tridentigero Neptuno
poteunquancho refiftere.Quale foco e?C he gli mortali i quello lumma
cu mdolcecia morendo fenutrifcono, & uiueno. Ancora magiore mira
colo mirauadeiedoinftupore.Comeinquclla fìocataneue dii delitio-
fo pecto di Polla fenciacontrailo ardelfeà rofe purpurante germinalleJ
Cogitauaaffeduofamte come lui ancoraardeffe.i quellililii cadidiflìmì
repleti&fuperafluenti di fuchiofo& latteo humore/ Nómefentiuaetia
habiledi difcutere,come feinfiammaua fi acremte in quelle micante ros
fe pullulante tra hiberne pruine dii rigete capricorn 02 Ritrouauame fi-
milmte ignaro >1 chemodoilfpirabile Eulo negli felleuoliochii dilla ca
IimaPolia,cum tato ipulfo di folicitare ^uocando quel foco tanto i fìam
mabilef che tanto cu icendio gli radii leonini dilla claflegaditana,ad ere*'
mare quella dii reTheron no procedeuano,quato dagli ocb ii fui luribili
nel mio coreirradiauano,Infcio piu&amétepqualemaniera Pyragmo
8t gli compagni haueano fabricato 1 quelli lafua fi fulta&domefìicaoffi
cina a fulgurare.-'Ma fupra tute cofe quello excedeua.che io per alcuna lo
lerte uiano poteua ìueftigare.Cum quale uirtutetabefeente collifo.mor
tificato.Stdil tuto profternato ad tanti improbi infiliti, & crebre pugne-'
dimicante repugnaiia/Cum il fulguricio core captiuo & Aridamente re
uindlo .Intorniato da hoftile piacere & circu uallato di accenfe& gratio fe
fiamme. Lequale(contra il fuo proprioome)dinonpotere,quelpung̣v
te fcnticeto,& quel afperrimo, & imbricato cardeto coflagrare .nel core''
mio angulatamentc impliciti,& da quelli placidiftìmi ochiì dii fado thè
foro dii magno Cupidie fidi difpenfatori difFufamredifemmati.Odul-
ciftìmo uolucre(uoltato ad elfo idio pofeia diceua)come niduli fuauem
te neialma mia.',Opameni(pofciaadgIfochiiftelliferidiPoliadiceua)0
dulciftìmi carnifici.come dii mio trifto core haueti faputo.una tanto có-
fìipata Se confèrtiflìmapharetra.àdglidiuini fianchi di amore compone
re &cingiere?Niente dimeno fempremai piugratiofi uiopto.&caldame
tedefidero.molto piu Se (©Ida com paratione, che non defideraua in tan
te noxieerune,& fupreme,& mortale fatiche lo auriculato Lutiole uermi
glie rofe,& piu grati & opportuni che alla infelice Pfyche il focorfo dilla
granigera formicha.&il monito arundineo,& lo adiuuamento aquila-
re.&il pundulo innoxio dilla fagitta diCupidine.Perlequaletutecofe,
non poteua pero riuocarelardente alma fora dilledelicati brachi! 8tuoIu
ptuofi amplexi dilla mia calliplocama Polia, per che gli mei in faciabi¬
,8c
li concepti ,iui egli haueuano ferma Se sternalmente incarcerata pro-
fcripta
*

fcripta&Ieicumquelloaltofignorequellacontinuapdanauieàti diui-
deuano,& iparti uano. Dunque quello foto exumai extrema
clolcecia didileóto»AlquaIein pra;
lentia la beata celebritate&
triupho mei'uitauano?

POLIPHILONARRA CHELE NTMPHE HA VENDO


GLIREMI INFRENATI INCOM1NCIORONOSVAVE
MENTE DICANTARE.ETPOLIA CVM COMPA R A
TIONECANTANDO.MAGNADOLCECTA
DAMORE PER.
SENTIVA.

VMSVMMO FAVSTOSVPERBE ET MA-


gne pompe infoiente triumpho.cum inopinabile lati
tia &uoluptico oblefilamento.cum flimulanti dardi
fauamentemfixi nelcicatricofo coread gli amorali o
chu di polla & alla embricate fagittale di Cupidine ob-
„ —7—UI° ^ Armati (Timo fcopocù àpbato co re piu fornacea
mente ardendo.femprepiuauido diaugumentarelardore .per ilfoliciro
minifteno degli mlàciabili&impacientiocbii.ad gliqualiragioneud.
menteiogliperdonaua.conlìderandolacaulà.checulicupidielifaceua
f£iuqU4^4^U-nIm?rVe?PPliCati^i^eduIamemeintenti.Qualeili;mu
lachro di Api.cbe al fole fanprefi uoluefpedabondo, cul^ealtramen
tegliochumeimeiradirefli.cheeraunoconfpicuo&excitatiuo obuio
da quel fpetìatiffimo uolto irradiante,almondo di *quiualente bellecia
profcripto,& peromni modo interdiclo. Ma piu noxii,& molto piu ini
q ua & uexatncecatde gli furaci & uagi penlìeri experiuadi quello ualo-
rofofignore optimi di tale materia folertiqllori, & dii quarto aptilbmi
artifici ad fabnculareSt componete di foco & di fiamme fi dolce torme
to.(iuenerandoidolo,fiform0fofimuIacbro,(ìpllanteforma.Nellaof
nana dillairnagmatltia&folatlofamente fingere. O quanto ,& molefto
txrenuentealtemperamentorecufando difuccumbere quefti effrem &
publici ficamdil mio ripofo, &quietcfcmdicauanoAinratiabiIi&frc
mtidillamifabelleciadillamiaxanthothrichaPoIia,taIuoItadolci &tal
horaaman,alcuna uolta LrtiJBc piu dille fiate triftibili molte ffatioptabi-

»i,&fepiculefupediièaccufauano*C^ialeduncjueuaIidiflìrneforcieha-
nano potuto gIiincontinentireiifiincarcerare,chereludantidircrepare
«dilcrepanti repugnare.fc repugnati abigere Agendo refpucreqlii
quefepto 8c indillo rio per quel amoeno prato diffulamenfe Morigero dii
le {iugulare & eximie delicie di Poliafqualefufurate ape) ubei rimamente
infetti racoglieuano,tanta dolcccia,&fuauiffimo diledo,per le oppreue
uifcere diffundentilo.Oue le ampliffime fiamme ferpente/encia relaxa-
tione infuItanti,uiolentarii inuadeuano.Perlaquale cofa digno non arbi
trauaedere neconueniéte.chelamorofo, &carbonculatocore Inquelte
tale o pere uigorofamente exercitato,& fuftinente di fummouerlo, & per
moleftia debilitarlo.Ma piu predo modeftiflimamente io doueua quello
tollerante fupportarlo. llqualetanto uolutiera per mio affabile conten¬
to hauea opero famente contrado. . „ .
Hora nella fatale nauarchia/encia am pluftre & temone nauigati nui
protoploi,& fopra quello impraemiditato nauigio,Ouetutigli my eru
damore fpirauao. Ilquale hauea per la puppeda prora ,&: per la prora la
puppe,cum il piu digno&exquifito arrificio.ad Cupidie dalla m atre ac
commodato,cheunqueuna apta &uberrimamente facondalmgua di
rotondo eloquio,il fapeffeexponendo exprimere exprimédo recolle
re & dittili damenterecollendo ^contare.
Nel medioftimo diliaquaie ,cio e nel iftopode ,eraleuata una aurea ha-
ftacum triumphale& imperatoria uexillatione,di panno tenue fericeo,
di infeduracyanea,nellaquale di gemmule dilla coloratione opportue,
cumcandidiflime margarite depolitamente erano pidurariamenteritra
mati dambelefacie,cum multiplici foliamenti curri fumma deor-
natioe decoriffima,tn hieroglyphi. Vno àtiquario uafculo,ne
lo hiato buccale dilquale ardeua una flammuk.Et pofcia era
el mundo,infeme coiligaticumuno ramufculo di ili
co ad gli fuaui rettati dii uerifero & obfequente'
zephyro perflatileuolabile,& eximie u
conftante. Lo interpreto degli
quali culi ioel
feci.
Amor uincitomnia.
*
Il diurno

\
io cu riuerenti, & cu de¬
cer» ri rifguardi uolérilo uolentiera, cu omrii
potàbile conato fpeculare ,ii difpróportiona
to obiedo.il mio debile intuito acóciaméte'
non patiua. Ma le gene cóniuando, per q ue-
fto modo alquanto il diurno fanciullo pi uri
pharia comprehendeua- Alcuna fiata miapx
pareua digemino alpedo .Talhora ditripli—
ce, Et ancora tal fiata fe monftraua cum infi-
^ |i niteeffigiedlqualecumPolialoitierarionó-
Ì @1 ftrofaceuanofodice,beato,&gloriofo,Etper
quella uia Io amorofo ,&proreta Cupidine'
uétilante le facrepennellile perpete ale, Nel
AMOR. VINCIT lequaleTanes amatedi Pico folaciauafé.piu
OM NIA. che oro obrizo fulgeuano di uario, & periu-
cundo coloramine.fopra gli fludiculi icirculo rotante.Piu bello & piu
gratitàmo.cheil cryftalino trigonio colunadi euclide ad gli ochii apro-
ximato dimonftra.
Horalenautice nymphe deteron principio cufuauiffimanota,&cu
celicaintonatione.dalhumanatotalmentedeuariata.&ultrailcrederecu
ragioe carionica,di cantare & uno cocento dolcitàmo.cum uocecófona
&C melodiateretigiare.fntato che dritaméte dubitai di èxceffiua dolcecia
ifchia tare,p che quali dilfuo locodimoto fentiua il refui tante & ferito co
re,& di dolcecia ad me parea ragioneuolmétequello p gli mei labri exula
re. Et elle fequéte cum uibrate lingule,nella fonorauuearompeuanocri^
fpulando geminado,& triplicando 1 una le breuitàme cromaticule,oue^
ro accodate notule,Et prima itercepto dueaddue.Pofciatrie &trine,poi
ad quatrOjUltimo tute lei,gli rolei labruculi tremuli moderatali» te apren
dogli,& grario famen te 1 ùgedo I i, prò feri ua'o glimodulati fpiriti.cu emu
ficata proportione.cu uoce mellea nel caldo core fyncopata Se Ranche p
latione damore. Voce agli loci fofpiran te,fuauitàmariite gutturando.da
fare ìobliuioneponereil naturale bifognio&negligere, Cu fidiciinfiru
menti canticulauano le dolcece, Se q ualitate di amore,gli facetifurti dii
fupno Ioue.LefoIatiofecaldeciedillafanclilTìmaErothea, lelafciuiedil
fefteuolc Baccho.lefcecunditate dilla aluna Se dalia Cerere.Gli faporofi
frudi di Hymena?o,cu uerfifico modo exprimendo Se rith miticamente
proferendo.^: melos emmetron.
Perlaqualecofa,cu la méte deuia firmitàmamte teniuatale non edere'
foto quel dulcifono cheEuridice portata nelle uolucre tinge adlinfereSe
s Hi
opaci (lì me fedie,dalle*teme fìameliberoe.Ne ancora cu talefono Heiv
mereadormétoe Io oculato paflore.Qualep il purgatili!mo aire fpargem
tife fora dille ptiofe&coraliceebucce fpiraua.Et p il candido iugulo tra¬
cciare uedeualì gliuocali lpiriti,cu modulata fuauitatediffundeuafi.ini
pero che quella era coelefte carnei diuo com polito tra (pare te,quale cry-
llaìlinafrigidiffima,& reficiatacamphora dichermeo tinda.
Dique ridato lì farebbe Phoebo di ueniread i rofare lalycophe aurora
degli corruscati radii,&di dipigere farebbe menticato,& fare gli colori ad
gli fiori ,& di recétarfegratiofo di ad gli mortali.Et p quello fencia dubio
la arcigera Diana, glicurui arch i Scie uolante fagitte,& le fedule uenatioe,
&ledéfe filile oblite harebbe, & thermato il gelido fonte, & fpreto no ha-
rebbelapfentiadeiincauto uenatore,&cornigero ceruo,ad gli mordenti
cani iacerabodo non lharebbecouertito.Et laomniuaga Seienea fe larcb
beritrata da illutlrare cu il fuo fplendoregli fuperni cieii,& la umbrifìca-
taterra.Etlafpauentifìca Proferpina nel Ilio liiduofo regnio ,non bareb
be ifpafimato gli dolorofi fubditi,Siallefue orechiecofimile tono perue
n uto fe fulfe,Etilfolatiofo Baccho harebbe fado refi(lentia alle lubrice la
fciuie,&harebbenegledo gliogigii colli,Eleo,Nixo,C hio,8cMalìcho
monte ,& Mareotis,& harebbe paruifado le muftulente delicie dii uinde
miofo À utuno-Et lalmaCerere harebbe femp i uirore ritenute le Epiche.
Poliponédo gli habodeuoli regni di Aufonia,ne commutate harebbe le
cralfe,& tetragrae fpiche cu chaonia. Et il nubitonate alite fora dilla adu
citate dille ìuerfe ungue no harebbe fétito il rapto pocillatore phrygio fu
girfene,tanto fuauiflimamentelenymphecantauano & cocordemente>
lonauano,& ciafchuna di loro cu la mia Polia cantillante,allepatule ure
chie coelette melodie difpenfauano.
Perlequale fopito le farebbe il nigro & multiforme & lucubrario cerbe-
ro.Neexcubiatoharebbecuimotiochiilemetallacieualuedi Tenaro.
Et allhora la farete Tefiphone,cu lemollrifere fororealle mifere alme là
ueriano expolle placidilìi me,8t benigne,ne unqueParthenopecu le foro
re,Leucofia,&: Ligia,filiole di Acheloo,& di Calliope,allecapreein fule>
aplfo Péloro càtàte.fe udirono cu tata harmonia.cu uoce,modo,I.yra, &
forabile tibie, dode lalma incédiofamte infirmatadal fuo loco fumota p
glifoelici citi, & foni,effigie belIece,comitato,& maiefiate redimere no la
ualeuane farla fua.Ma (Irediffimarnte ligata il (lato fuo i le delicate brace
c5médaua,& nel albicate fin o di. Polia obfide ppetuo & dedititia la obli-
gaua.Laquale pofeia cogitando,per deledabile femite & uoluptici codu
di pueniua allearchane delitie. Et dindi cu tute mie excitate uirtute 1 me
riflreclo no poteua altro reafumere,fen6 una folacieuoleimaginatiua, &
gloriofa. Perlai
Perlaquale di inubere penficulationé Iaaxiamentecum refocilatione"
danimo pabuIaua,8tcumcuriofuIirifguardi,SipetuIciappetiti.Lemani
fette Si per fede formofìtate(& raro taleaflueto di apparentiajdiPolia aui-
diflìmamente miraua.omni altra cofa fpedanda di tuitione deuiabile re
nuendo.Ma fingularmenteallhora pergratiofo eramiil fuo micantc pe-
ero picrurato mimicamente cu purpurante role.8idiIadeizigii.nel fuo
primo aprire.inlalachrymofaaurorafenciaobflaculo ad gli ochii mei,
placidittìmo fpedaculo.obuio palefementc conceduto.Si fencia impedi
to medio.ma fuflìcientemente colorato .ad quello a fnedatiflìmo obie-
do.che era il fuo uolto tanto illice 8i mirabifmente belìo.legiadro.Si pcr-
fpicuo.che tale non apparecii Iornato Tuo hippe nel puro ccelo.cum cri-
n idi capreolati fopra.Si la rofea fronte Si piane tempore tremululanti, gli
qualicum maximo Accoramento per il niueo collo, Si albicante fpaìle'
defluii la laiciuienteSi ueriferaauraeximiereflaua*Quanto unquelal-
tiffimo Iupiter,imaginare fe potè alla natura dii fuo conferire^ di doue-
re benignamente producereSi fabrefare, ne mai Apelle harebbe potuto
dipingere uno fimigliante,8imolto meno Ariftide.chegli humaniani-
micum il fuo penniculo fingeua»Dilqualeintuito no poteuafaturarme,
ne piu ne meno.che le fufurante ape dii olente Thimo Si A melIo,8ile pe
tulce capette dii fiorente Cythifo.Si dille renelle fronde non fe faturano.
Et cu libenteanimo.Sicum icredibilepiacere.io il mio amorofiffimo co
re harei riferato.niente grauearbitrando.Si teffellato.che ella didipfpeda
laexpientiaidiciohaueflèriceuuto,qualefonoIequalitate, cheamando
fe toIIeratQiialead Cadareil fligmato Antipatro.Si come Ialina mia fue^
piamente dal fuo uifulo dolce,Si infigne figura feduda, Si in feruitricia
deditione redada.no altrimente peruio facendo il pedo mio lacerando
feneftrato .chela piétiffima PelicanoAegyptia.nella folitudine dii turbi
do Siacephalo Nilo habitantc.aglifremendi pulii di fame, cu pungente
8i crudele roftro fi ffinde,8iifchiata,exuifcerando il pietofo Si materno co
te.Ilqualenonadionyfo.ma folum a efla perpetuo e dicatiffimo excitabi
Ie,8i diffundentife deflui inmegli infani Silerneiamori.Siglifocofi di
fii.Si gli penfieri incitatiui fingcua nelconfentaneo core.componendo a
confumarme,8i me fletto flrugiere.una ardente Si peruribile fiamma,per
metuto cocepta. Et cumagioremiraculoellethale Si mortifero telo ino
cuamtetraffixo librauanelmio ferito core.che il telo pelile lethale i ephe
fo fencialaqueo nel tempio di DianaXalma perciò interdida.auiuificar
mepienaméte nonualeua.
Duque p fi fada cagioe mortificato oltra méfuraardente.fi no gli dele-
ftcuoli rifguardi fui me recentado recreauao, Si gli amorofi nuti coforta
9 ....
S 1111
uano,&lefummiffe & dulcicule paroletteme uimficauario. Solicitan >
rimeeffaaffèduofamente.cheio deffe opera ad gli fuaui cantari de fi egre
gie,& diuecantatrice.^ tante mirabile cofe.cum gli lenii fruire. Interru-
pendo il fixo riguardo in lei&tuto il mio cordiale intento.oltratuto ql-
ìo che fi pole opinare piu gratala mia pulcherrima Polia ad gli mei ferue
feenti urori,che per auentura tanto grate expedate non fi farebberon p
fentate le rapide unde'di Xantho Se di Simoenta alle iliace fiamme»Ne ta
to grato fi preftoe lo honorato dono dii capo dii fetigero Apro ,di Melea
grò ad Atalanta»Nead lamata Alcmena il bel dono dal benigno Ioue^.
Ne tanto grato Se opportuno fe offerite ad Flambale nelle aque lo eleph a
to.Quato Poliaquagratiffimaad omnimio diledo Scontento.
C ottante dunque alla meepta opa.tra dulciflìma uolu ptate,& odibi—
ledìlatioeperfeueraua.Ne piu ,ne meno.cbeil ponderofooro allo ex tre
mo ceméto,& ad gli fubtiliffimi liquori perfìfte.Meuoluenapofciaal diJ
uino pueruIo.O flamigero Cupidie fumurmurabodo diceua.T u alcua
fiata,fignoremio,dillabelliffimaPfychcste medefmó Se cu le .pprie cru¬
dele fagette uulnerafti.fina alla nouiffima linea di ardore ♦ Qu ale gli mor
tali,e (la extremamentóamando,& ti piaque lei fo pra tute puelle amare*Et
affai te dolfe il dolofo configlio dille inuide Se fallace forore,& fopra il nu
bilo cupffo contra effa cum diutino plangore cruciata,iracondo Iamen/
tabile qrimonie.increpantila fàcefti. Vfa& esercita per tato uerfo me pie
tate,& confiderà experto la fragile qualitate degli cupidi amanti,& tépera
alquan to le tueadurentefacole,& modificalarme tue noceuole ,Se il tuo
lethifero archo ralenta.per che damore luto me difcrucio.
Ilpercheioragioneuolmenteargumento,chefiinte medefimo feuo
& impìetofo uulnerado te fufti.Qualeaequabilitate danimo fuade.che io
non me terifcha.chefencia pietate.uerfo di me,piu imiteSe effreno ,Sefe/
uiffi mo non te pfti iEt culi exafperato concitatamente audeua. Se cum di
uerfe petitione,& pcatureStfabricate quarimonie.&finde fatiffadione'
deliniuaalquanto laforteinuafura,&il crebro impulfo dii improbo, Se
exoculato amore.Ma per tufo quefto non era condignamen te reconcilia
to il mio infocato core,ne realmente fatiffado ai difcucio appetito mio»
Etquello che alihora egli pcaua/olo che fine pona almeno al mio crucio
fo & diutino fperare/rum moiettaexpedatione di exito carceraria »
Auenga che molto piufia di auiditate fuauiffìmo il futuro concupi¬
toglieli pterito diledo acquifito.ma pure omni infetto amore contende
allo expedato fine «Dunque abreuiacum fubita abolitione ,& temporia
fperancia.Signoremio quefto ingrato&difpiicibile differire, piuchead
gli puri ochii il fumeoNubilo,6c ad gli déti la obfìupéte acredfe,& che il
pigritare
pigritareIaiutoalcupitore,pche acocupifcéteaio grauetormto eo\iè Io
odiolo perendinare,&Io deaerato fine prorogare Jncufando pofciaan
cora,&lapgnailtenàturaragioneuolmente,eheellalólertemente il tuto
nabla &optimamen teconciliatole non che relido hae incompatto Io
appetito cumilpotere.Pofcia ritornando in tnefortemirabondo. fmpe
rocheio non poteua perfettamente fapere,oue tantapparata&durabi
materia,(QuaIeinconfumabileetna)luitrouafre&pyriateriocopiofodi
tanto foco dentro al mio aliino&arfibiIecore.AllafinefoIamtedi aUar
dare uigilmetelo eximio,& nobilitino compto.compofito tornato
. obietto,&cxhaurire cum le mielatebrofeorechieledolci tuie’ confona
tic cu colica intonatione .dallequale ineffabile fpaffo riceuendo aUfìaua
adglifenfi uegerabi!e,&extremodiletto . b
Horaperqudlo inesperto modo Copra L-pl.icide& complanate Òdi
cule dii non lineato pclago.Ia nolirà properaexeres difcorrea qual lene
npulla,& le decoriffimeremige feftiuiffime iu bilame canrauano cum to
nato lauo,0ila diua Polla ancora fenda le altre fola,da quelle minime dif
fonantemacomparabile.IydiamentecatiIaua.Nonglipiantidillafureii
le 7^a§®diatnella cachmante Satyra,Nella l'ganeuola Comcedia Negli
flebili£lep.Macumexornatiffiniopoema,&cumeleganteparoìette le
fupmedolceciedilafanaaStaimaEryeinaeompofitamente.pferiuano
Scicdelettabile fallacie dillo aitante fiolo fàcondamentecantilauano Et
Poliaaffàbile Se decora .di culto ornato .polito delegateconaratulabó
daglirégratiamentidilleadeptegratie(iadmirafioneprouocando)canti
|aua,cum tale uehementia& dulcifono. Qualedil esco Demodocbo
aliudita dii làgurato Vlyffe,cum ululante citharanonperuene.La
quale q gratiffìma co mite,non meno delettarfeparciaria fen- *
tiua,parlando iocofamente,& blandicella tetantime,chead ’ ,n
meleinftantc cofeappariano/Nominantimedi ^lu- ..<■1
cha nympha remige il proprio nome ,& cum dol¬
ce fuadela mi affirmaua,che perfeuerantia fola’
gerifee la uittrice diadema. Et in queffa ef
frenata auiditate totalmte delapfii,
diproiettiffìmiiucundiffmam *
tenauigaflìmo.,&profperi p
ueniffimo’alla deliciofa
[infula cythe-
rea.

- \
PER VEN VTILAETISS IMI ALLO OPT ATISSIMO LO
CO LADIGNA AMENITATE DILQVALE ASSEVERA
POLIPHILO DI PIANTE,HERBE,ET AVIC VLE, ET IN-
QVILINIOPPORTVN AMENTE DISCREDENDO-MA
JNPR IMA LA FORMA DILLA NAVICVLA.ET COME
NEL DESCENDEREDIL SIGNOREC VPIDINE D1RIN,
CONTRO HONORABONDE MOLTE NYMPHE DO-
ROPHOREMATVRAMENTE SEAPRESENTORO-
NO*
elificanteildivinopvervlcy cvm
■ le difpanfe ale.no n dal utrediVlyffe.ma da obfeqoje.fc
ro rifere aure filioledi Aftreo, Si dilla rofea aurora ìpu
fe.diconfenfo unanimi,Polia,& io ritrouantife.accen t
& pcipitatiflìmi di auiditate di peruenireal deftinato ter
^—- « — ^ mine.Cuil maiore diletto di amore.cheunque huma'
no fenfo il potelfe fentire.ne pcogitare,& meno diuulgarejlquale quan-
tuque negli pcordii intimamente exceflìuo fufiè . Niente dimeno piu
promptamente era dalla pfentia deifica uegetato ,& daquelle facetifiìme*
nym phe remigabonde,& dai deicidimo cantare, & dalla myfteriofa for>
ma dilla folida^ inconcuiranauicula.opportunoinftrumento organi
zato damor,& dalla ptiofa materia & dalla dolceza&amcenitate 1 oco*
Et molto piu dalla propinqua fiamma.che Polia cumeximiaprMtanm
exuberantemente nel cremabilecore fpiraua» Perche gli amoro ì&pti
gentiflì mi ochii fui,p gli mei ad gl i intimi pcordii fulguraticia mente C'
lapfi uno acerrimo incendio fediciofamétecommoueuano.Dalqiiale-
udibile conferuefadto,& paratamente faucio,crebri fjnguiti lcatunua
no.Non altramente che ilcoculo fopralardente&excefiiuofcco p gii la
biifora diffude. Gufi ne piu ne meno gli bullienti anheliti dal feruente'
core compulfi habondantemétefubulliuano.manifeftantife rifon anti,&
gliiportuni incendii cu la fola bellecia dilla mia uenufia Polia ctudrice
aptamente mitigaua.Ma che fi fuife io uberrimamente expiua tanta uo-
luptate.cheio eratotalmteabforpto & ab fupto .quanto mai la ligua mia
decentillìma ualetfe adaptaread taleexpreflb • •
Finalmente Isti filmi .gaudio fi & triumphanti allmfulaextremamen
tedefiderata,cumla nofìrafuperba &remiuagaexeres,non faburata.ma
liacille. Laquale di forma cufi era compaia.
Dipartitione quadriphariadueerano cofumate inlapuppe.ot nellap
ra.cufì di Iiniamto,ouero forma luna comeIaltra.Ledue altre partitione
nel refduo iane corpo erano difpenfate,& una & laltra fponda tra la pra,
& la pu ppe mitiante cum pado accliuo difcorreuano gli orlili.Ilquale la
pfo pclinaua quadrante ,&dindipaulatinexqualeilrefìduo féplonga-
uaad laltro obuio. Lequale prone falca ture al te cofano da gli confiniti
bipedale.Et inuna& laltra gli tre trafori trafuerfariamteerano infoi, hefg
pedale dal conftrato fubleuati. La caria pofcia di lame doro in tedia,cu¬
li le pandecofte,da uno & laltro extremo uentriculatamtefubleuantife''.
Ne 1 ultimo gracilamto dido delphino alla deformata fìmilitudine cir-
cuado fé aducaua.reddendo uno grato uoluto,NelIarotudationedilq>
lefulgeuauno ornamtodi crafTe &ptiofìffimegemme. Dalla uolutionc
dilquale.uerfo la piana dilla puppe&dillapra.paulatinamtefe incaulica
ua obuertétifèin uno foliaméto antiquario,amplifcato fu la piana cum
naturaledeformatione &exquifìtadi optimo oro fparfamte ferpendo,cu
exadi cauliculi,& colphuli lacinii,ouero inciTure,&fimbriatiire fopra le
piane lambenteelegantiflimamteexpreirotDalqii ale uolume fimilrnte-'
pcedeuabelliflìmamtedalfaftigio mucronato dilla piana defcendedo fe
dario,cu la deformatone de gli oruli.oueramte trapheco,ouero labio,o-
neinfìxi erano gli fcalmi.uno miràdo frifio,diIatitudine uno palmo tu¬
fo doro gémato dincredibile ìpéfaegregiamte cingeua cum mirifica,&
amicalediftributioe,&locationedillegéme,&tuto il ligneo co polito ta¬
to diligenteinte,&cum eximia politura cum le tabule coaflate loricatam
tefencia arte ftiparia redado,&fenciaalcuno calcamine,apparendo una
co2Equatacopadura,quafi di uno itegerrimo folido.Et foprail Unito dii
la fragrante &nigerrima picatura nitente & fpeculare, & diaurea tritura¬
tone^ fyriaco liniamento per tuto fpedatiflìmamente defìgnata cuitl
tute lealtre circuftantie difopra opportunamente defcripte.cufi era ♦
C liquefo’ amorofi triuphi,Seeuphonice uoce dille naiitice fanciulle,
& oltra dagli marini numini copleto era il fereno aere,Se il ceruleo pelago
di confufi clamorose multitudinerefultante le unde,Se fefte,Se tiipudii,Sc
pcipuagelficulatione Se felliuaiucuditate,Sediuote ueneratioeal peramc
no loco allabenti applicafiìmo.tàto benigno Se q grati dì ni o, tanto dele-
deuoleSebello,di fingulare ornaméto arborario agli lenii fè orferite,qua
to mai colàéxcellentiffima8euoiuptuofacugliochii mirare fe potefle.
Impo checiafcunafertilelinguadicaritateSe parca acc ufarcbele, Et p ta-'
le fimilitudinetroppo dilcoueneuole Se abufiua coparatioe fareberon gli
anticommemoratiadquefto.Imperochefenciaexillimaeraqfolatiofiflì
mo,8e di delicie loco tufo cofito Se exornato horto oìitorio, Se herbario,
Se fèrtile pomario,8eamoeno uiridario.Se gratiofo arborario,Se periucun
do arbuftari obliquale era loco no di mótideuii,Se defueti, elinriata omni
fcabricie.Ma coplanato Se acquatole fina ad gli gyrati gradi uerfo il mira-
bile theatro exclu(iuo,gli arbori erano di odore iuauiflìmo.di prò uento
foecondiflìmi diexpanfioedi ramilatilfimùHorto di obledaméto inco-
parabile affi uente,di largito ma ubertate.di fioriiucundiflìmo ,Se referto,
libero de impediméti,8e di infidie tuto ornato ,di manali fóti,8e f refchi ri
ULili.ilcielo no rigido.ma teprato4atiffimo.pfpicuo.se illuftre.no di hor
rente umbre lochi auerni,imunedil uariabile,Se iconlfante tempo, che'
cu infidie lacefcéte di uenti ifedi offèndere,nó cum moIelle Se hyberna-
lepruine,Ne aclluatioedi Iportuno fole,ne i uafo Se torrido loco eli ariti!
dine di silo,Ne di gelatióe horrida excodo.Ma tuto uernanteSe falubre
che tale no e laere ad gii tegyptii la Libya fpedanti,di lunga falute,Se fato-
britate,8e deffinato di aeternitate.Loco cofito di uireti, di fpeciàda défita
tedi frédofi arbori,di gratiffimaoftétatoe.cu uenuftiffimapfentationedi
uirétia,Se p tuto illiqdo aere icredibìie fpiramto di fiorea ndoléria.cu tu¬
ta la area herbefcéte,Se di frefcho roramine pfufa,Se fiondati prati.et oltra
il péfitare di 01 piacere factofo 8e naturali beni,Cu colorati frudi, tra il pe
réne foliamieuirente.cu ftahilecohacfioeSecofenfo,cu itionediffinitep
le piante,Se di multiplicirofearcuatamétecontede.cedaquiuiduquelo
irriguo Se arborato thermifcyracampo ♦
Perlaquale co fa piu che arduo iudico.Se difficile arbitro il uolere, (8e
cumacre ingegnio ) narrare,Maquanto larapaceretinente,Se andarne
moria nellalaudacollocatamifouenirae’,tanto io breuementc me ada-
ptero adferiuere".
Quello fa do loco alla facetafadgli mortali Se miferabuda(naturadicato
aluno degli dii Seftatioe,Sedegli beati fpiriti diuerforio,circuiua(come re
damtec6iedareualeua)tremiliarii,Sedaqlucheparte iterfluxo di falfe'
aque
aquelympidilìimejlqualeno era congedino di topheifcopuli^dalla co¬
ti! macia dille protargente & fpumicolofe onde derofi,pien i di crepidie,
qlefragofepIote.Nedi uadolilicoripfrefi,&exefi da undiculateiniuria
neda uefeo fale.Neet non era comporto dilla fuperba Niobe fcrupea,ne
gli fui acutillimi Se duridimi fìlioli quiui appanfeono. Ma turo mine-'
ralméte di nitidi (lima materia,non fraditia,ne freabile,nelutefcente,ma
tranf1 ucida,itegra,& intemerata,quale perfpìcace}& artificiofo cry dallo.
Oue cu adirata diligétia exploraua da benigna illuuie gli exterfì lito¬
ri lapilloli di fparfe gemme,di forma & il fuo coloraméto di uariate plu-
cente.Quiiudifpfallite ancora habundantiaappareuadii fragrante coi✓
to dille mondrofe Balene,da gli frugi plemmyruli riportato. Ornatifli-
ma infida pofeia di grati {limo Se nouello Se perhene operimto di uerneo
uirorepertuto il piano fpedatidìmo.
Ma prima fo pra le nude riue litorale attiguo mirai gli xq ueui ,Sc pce>
rofì cuprefli,cu gli fui diptici&rimoli coni,pfeueranti ,&durabili ad gli
pondero^ tedi.Tigni no faporoli agli roficanti teredini, & lo intercupf
iìo di palli tre,Iuno fepato dalaltro.Quedo regulareordie, inorbe gyrato
circududo,era obferuato p tufo lextremo circinao delifula. Pofeia circu
larmteambiua uno iucudiffimo&floreo myrteto. Amate gliloquacibó
di litori.llqlealla diuina genitrice de gli amorofi focb i coda uotiuo Se di
cato,Copado,& delidimamte’riducto & deformato imododi murale fe
pto,uno hefquipalfoaltiufculo icludédo in lògli trocei dirpi delti dritiffi
micupfli,cumexordiodillafuafoliatioe fubredo duipiedi dalfumo x
q uato.o uero piana dii myrteto.D u que queda culi fada uirid ura o b u alla
ua le litorale ripe,cu le opportune itione,agli lochi decenti relide &didri
bute. Ilqle fepto minimo ligno accufaua,maptedidilla diledabile& fio
rufa frondatione,che una cima ne follio laltro excedeua,ma cu eximia x
quaturaderafa conferuaua Iafummitate,& lacircinatione.
Intro daquedo circumuallato myrteo,& uirente fepe (lidie elfere potè
ua da elfo uerfoilcétro dillifula circa uno femitertio di miliario) nidi per
aedudionedelineedalcétro alla circuferentia litorea, inxquipartitione
xx.ciafcuna dimélìtate di uno dadio ,& adieda una quita parte .La extre
ma claufuradil myrto imitado ♦ In qluche diuifìoeera uno nemorulo di
diuerli prati uariamenteherbanti,&di arborario illimigliantc.Didribu-
tofpecifìcamentefecondoilrequi/itoafpedodil benigno cielo. Cada
quiuidodonalilua. Lequalediuifione.nella figura decangula,oppor-
tunamenteinterponendo perciafcunointeruallo una linea, in uni mul
tiplicaXaquaIedgurafadaifimplicecircuIo,8tfedi6efacendo mutua-
méteduidiametri,dauano,& il cétrico pudo,Vno femidiametro di qdi
quale tu noi .parti p seq medietate.cu una pudura,Età quello pudo obli
quamétetraheunalineareda,uer(blafummitate fu pina dii femidiame
tro.&aqucftofupremopundo.fupraquellapfàtalinea .dal femidiame-
tro figna q uanto e una q uarta parte di luto uno diametro. Pofcia estendi
una linea dal centro fecando (oprala figliatura alla circufèrentia.fara la
diuifi oedilla figuradecangula.
Queilc.xx.duufioneerano per nobili (lìmi fepti.diuerfamente cancel»
Iati cimi opportune&conuenientelaxatioe marmorarie.dicrafiìtudine
bipollicariatramenfurata Iocatioedi pilaftrelli perpolitule fabrefadi .di
mirmoroalbente,&ilreliquorubicateluculenti(Iìmo,cumue(liti diua
ria uoluptura di (èrpibilepiante.unadalaltraexclufe&fèparate.Nel me¬
dio di! fepto pateuano adlibellain ciafcuno una portagli aptura pedi fe>-
pteni,alta no ue fino alfuo arcuare dilfupmoconuexo.Lequalecancella
ture Se tale rumbee,& quadrule,& tale degenerate dal tetrangulo,& per al¬
tri belli(lìmiexp(Iì.Serpiuanoquelletaleilperic!ymeno,altreio(Tamino
alcunedi couoluoli,taledilupuIi,& alcune di tanno, ouero uite nigra ai
tre diconuoluolo ,cum le campanule liliacee fem iaz u r i nc.ral e d i tuto ca
dido.alcunedi momordica.diqueciafcuno era uariato.Qq.iaIe di flamu-
la Iouis.di fmilace.laquale per amordii formofo Croco,fe fece A utopho
rosornata di candido fioreolente lilio cum fentofo folio & hederaceo.di
uitilago.di uiticula.cumintriquetro uificaria.cuilfemedialbedine ma¬
culate,^di moItialtri,cheinfublime(erpeno de la nominatioeicogniti.
In la prima diloricatione il nemore era daphnona.ouero laureto,di
multiplice lauri.Quiui uidi laDelpbica.la Cypria,laMu(late,cum ma¬
ximo &albicante foIio,&la filueftra.Cino.&laRegia.ouero bacchalia,
laTaxa.la Spadonica,& chamadaphne.Qualemai in moteParnafo fpe
d:ati(Iìma,& Apolbnegratiffima.Nobiliflimomunere ad gli Romani
mifTo. Netalela laurifera terra bafoe Bruto. gratiflìmaa Tiberio.Netale
iiide Drufilla portata dallalbicante Gaiina, Ne cufi fade naquero dallau
rifpico iufo nella uilla degli carfari plantate.ornamétotriumphale,pei
puamentela Sterile, Vidi ancora & Daphnoide.oueramente Pelafgo, o
uero Eutale ridolente thure.ne di tanta bella uirétiappetua fece la filiola
di Peneo fiume. Dille foglie dillaquale Apollinefolito fue,&Ia cithara,
St la pharetraexornare.Cedaquiuidunquegli ficuli monti aerii,8tquan
toad gli dulcifiìmi fonti,8tquanto adlaamenitate .Qunantuqueil for-
mofìdimo figliolo di Mercurioinquelio cum Diana feobledalfe.gliqli
non fono preferipti dallairadillaltiflimo Ioue,offerentifecufi grati aov
prirelacaluadiCsfarò, cumperamenifiìmo folo immixti molti Co¬
mari.
Mirai
.Mirai Si uno altro nemorulo neiquale cu equabile Iocationeera uno
pergratiffimo querceto ditenelIefronde.Etquiui uidi Iatifolia Si querno
& roburi 8i hemeris pducéteil medicinaleCanchry.Sihalipheosfalfìcor
tex.cu affai SiaffcuIi.Si cerri,& Tuberi,& fàgi.Si iIice,ouero fmilace.ouero
aqfolia,quicu no cafure frode fogliofì.culto dalle qrquetulaenymphe.
In uno altro fepto feguiua cum xquo ordine uno altro gratiffimo bo-
fchetto di oléticupreffi filueftri,gilibano,romid.afcalo,ouero iunipi. co>
dudi to pianamente in multiplici figurali expreffi.cum minute Sipon >
giente fronde.il marito dilladiuagenitriceuolenteri.conferuabile Se ai¬
tili! mi cedri di multiplice utilitate,liqu3te olio cedreo 'di fogliatura fimil
gliantealcupreffo ,dilqualeiephefo conftauail limulachro'diDiana ne
glinobiIiffimiphaniperIafua£ternaduritudinefummeapptiato.La*ue
tuffa Carie Si rofcicate tineerenuenti.foecondaallafua magna Crete bel
lain Africa,&olentem Affyriacumuen uffa intercalatiladi urate,oue
ro fàuina diperenneuirentianoxiaad Lucina deformate,Si fimilmente
liariabile.
Dapofcia uidi Si uno procerofo Scornante pineto di nuce pinee,quiui
la tarentina,o uero fìluelfra pino,Si la urbana Si la pintapicra,ouero A pi-
na. Si pinaftro. Si Zapi na,Si la lachrymante fLelìna.artifìcìofamentedi
(fribute'’.
Ancora in uno altro clauffro pmaximepdauaunocopiofiflimo bu-
xeto,In marmorei buffi rotundi,8iquadruli piantaturaodorabondeho
iufcule8i floride.che fìmiglianti in cytero monte macedonico no feritro
uerebeno,denfì(limi,cum uenuffa demigraturain acuminàto,cum iuffo
modo 8i grado diminuendosi cum uaga fcanfione gracilauano.no fen^
eia comertiodi molti altri fpedatiffìmiexpff belliff maméte riduti. Ma
tute qfteopature.unamarauegliofa excedeua.Impo che di? quella fpecie^
diarbufculfio uidi leuirtutetutedil pcero Hercule, iduffriofamente, Si
cum antiq uaria deformano ne com po fi te ,no n fencia multifario expffo
di innumere altre confidione di diuerfi animali/emp uirenti, cum non
decifure fronde,regularmetecolIocate.Si cum pporcionato Sicongrue-*
te intercapedine,perilpratoherbofoSi florulento diffribute.
SimilmeteSi uno altro era di multiplice arborainto concinamente co>
lìti. Et quiui il duro corno,cum gli frudi fanguinolenti.Stalcunedi can
dido frudo.cra 8iii amariflìmo taxo.ad gli inffrumenti lethalidi cu^
pidinegratiSiaptiflìmùDapofciainfeme comixtiuidi lulmo,tilii,& il
tenuiffìmo Phylire .uitici-carpini,Si fraxini,8i la hafla di Komuloflori
bonda.Si molti mefpili,8iafperi forbì.
Offeriuafe ancora,8c uno di rediftirpio Sefublimi abieti.quatuque dilla

/
pio mare fugitiui feaccufano,&il fito fuo fiamotano,Niente dimeno, q
ui proceri Se in cielo abeunti infeme interpoliti ordinalamentegli fungo
fi Se agaricii larici,o uero larigni il foco renuenti,& a quelli fintili cum op
portuna&gratacollocaticnedifpofiti*
Molto fpedabile fubfequendo fe ofleriua&uno altro,oueera laiu-
glande.prima dida diuglande,quiui cum non infeba umbra, Se la perfi-
ca Se la bafilica.ouero molufca,& la Taren tina,non fencia fòciale compo
fito di coryli. Ceda quiui A uellano ,& PreneQe,& le po ntice. Con fortiua
& ancora cum quelli la impatiente Phyllis arborefcente. Laquale dete il
nome phylla alli foghi,prima denominate petale.Efla fionderà ofieriua^
fe,quale nello aduento dii pigritante Demophonte, chiamata ,8inuce^
greca,& amygdala,& thafia.
Non fencia maxima uoluptate mirai,& una filuecula di nuce cada''
neecum il frutto di pungente echinato calice armato, Quale mai a gli
fardi primo faritrouorono.Dique,Sepergreco uocabulo Sardiani baia
ni furono chiamati. Agliquali pofcia Balano il.D.Tiberio poi gli dete'
nome. Penfai finceramente cheaqueftela parthenia gii cedeua meritarne
te la tarentina di faciliima mundatura Se la piu facile balani ti, Se piu rotu
da.Quefte predano Si alle pure falariane,8e alle 1 audate coreliane, Se le co
diue,Se le tarentine&neapo!itane,o ue era ancora il fparto,o uero miryca,
o uero Afpalaro*
Eranodunquequiui& filuule&di nobiliflimicotonei.ouero cydo-
nei,& uno filiqueto,quale Cyprifimigliantenon produce,& di lente pai
mefeodèriua uno denfo palmeto di utililfime fronde cum cultrato mu¬
crone ,refiftente,& non inclinabile nella fua fummitateonerata confertif
fimamente dii fuo polpo fo frudo.Non fquallidi spiccioli quali Ialiby
ca,ne quali la interiore Syria produce gli fui dulci carioti .Ma molto piu
excellenti di magnitudine ancora,& di dolcecia,che Arabia Se Babylóia
nonrendeno.era&unoperuenudodimali punici nobilidimi di tute le
fpecie,dolci,acri,mixti, acid i,& uinofi* A gliquali non fe comparitegli
jegyptii ,negli*famii,negli Cretenfi,negli Cyprii,& A pyrini, Se Erythro/
cocomi,8e leucocomi foecondilfimi di fruiti Se balubi*
Dapofcia uidi unogratiffimo bofehetto dilotho.oueroagrifolio,fa-
bafyriaca,cicerafo,ouero melli,ouero ceti,cummolto piu fuaue prouen
to,che le fyrtice Se nafamone,quiuiin tuto la AfricafuperataConda.No
mancaua ancora Se uno di paliuro cum rubente frudo aluino smula di
fuauitate. Ceda quiuilacyrenaica,& la interioreAfrica.&ancora quella
che circa il delubro di Hammone nafce,8e uno di ambi gli mori, lo uno
esprime nel frudo il funedo amore,Sc laltro nutrimento alle nodre deli
eie
tie lì pila, Miiiì&unò di fetòfiflìmo oI/ueto,& uno ffcuTno di tute lefpé
cumcopiofo prouento.Etuqo lucund.^mo populno,&fim.!mente'
unodikppomchdescukfil.quc^pticcàlakchrymateMetropoqle
alloraculo di Amraone (bilance gumo ammonaco non fi tremerebbe'
Gliqualiarbu(cuIicameiegantiffimo&amficiofiffimodiftnbuto&
°rd,e.IIqnaielafpefto dii cerio quieti nódefideraua.mafenda repngnan
tia diila natura omni co fa opimamente locata conllaua-Diq ueeda inge
moia natura q uiui Ce manifeftamteaccufaua tute le delicie chefparfamte
per Iuniuerlo hauea folertemente produ&o,Quiui congefticiamente Si
cumpcipuo Audio coietf urare dpoletuto e/Tere creato, Era&ilfolo her
bido & fioreo Sidafurgéti,& umbrati foti^di uitreo laticeperlucidi ma
dentediaqueruauiffimepiuchedilfaimacidefonte,Etquiuinopatiua>
no il ngifèro ardOjNeilnubigeno noto,malairefaluberrimo purgatiffi
mo Aqpunffimo 8clogelucidi(Jimo,IiberamenteadgIiochiipuio Ie-
uul^o&coamuabde.&inuariabilecugrandeamcenitate.&apricitate'
moderata dd loco & dii coelo.che mai non patifceturbulenta alteratio-
ne,ma dirupato,^ omni nubile difpulfo^o calo liquido monftratife
excluli gli procaci ueti.gh crepitanti euri,il fibilante Aquile, Sila mali,
grufate ,& laafpritudmecum magno fragore dilla temente procella Sia
luq uè imq uitate di tempi.non fubditi agli tumultuo!! mutamenti di ari
nealia frigida hbra.Ma omni co fa luculente riguardare fi pale & la opta
buelucejri Se pululati nella Catione dillanofo Ariete ficcante le uellere
nello iliuminofo Siheracleo Phoebo exi(lente,cu non caduco ma perpe
tuo uirore,celebrato da multiplicecato di ucelli, qle uolirate nellaire fa
galerico!a,& ìfeme la cantante Iufcinia.laire tufo citando perfonauano ;
Allo extremo termino di quello femitertio di milliario tufo ifiluule di
ftributo uerfo il cétro,p che unacircuferetia di circuiate figura e di tanto
comenfo.quanto fono tre diametri fui, Et tato piu quanto che in undeci
partitioe-deduólo uno diametro.fono due portione .Duque il diametro
di quella uoluptuofa infida pflauafì uno milliario adiunde dille linde,
ci partitioe due, Ambma una egregia claufura,di altitudine paffi ,yiii, Se
dicrafìitudine pedale tato codenfamente foliofa,che minimo lìipite no
apparia,cum binate fènellrepuie,& ordinatamente ad gli‘opportuni lo.
chi,8titione,inarcuauapatenteporte,fadla8tcompadamenteconduda
i meli rancii,di limonii,&citri,cu illuftre uirentia nelle mature folie Si
dinouelIefronde,degliprimi5tmaturifruai,&:degli odoratifdmi fio ri
In quefta iùcunda Se dilettola claufura,tra il uerdiffimo mirteto ,& tra
qaefto florido naranceo fepto ambiente,innumeri Se promifeui animali
inclufi uagamente dilcorrèuano,quatuque la natura diffimile repugna /
feinnoxiifcmanfueti. Vagauano quiui cum mutua amicitia. Et prima
gli caprigeni fatyricum gli pendenti Se intorti fpirili'. Gli bicorni faum,
cum laltro fexo.Dapoi gli femiferi Cerui,& capree faxipete le pallide'
dame gli maculo fi hinuii,glifaltanti CapreoluGli auriti Lepori- Gli ti-
midi cuniculi.Le fele pulluarie .candide Se 1 utee Muflelle, &la mendace'’
gallante.Sciuri inquieti^ (omnochiofi Glyri.Gli feroci Alicorni,& tra
gope,& T ragelaphi.Omni fpecie leonina fencia alcuna frammea,ma lu-
dibondi.Gli collofi Gyrapb i.celere gamelle. Et infiniti altri animali, in/
tenti ad gli folatii dilla natura*
Vltra pofeia di quello claullro uerfo il centro ,Trouai una magnince
tia di uno eximio pomerio,ouero delitiofo uiridario . Quali mai potre-
beró, non folamente gli humani ordinare.ma mi fuado che ne penlare.
Facile e dunque ,chele feconde operatrice faci fecundo il primo operan
tetEt ancoraiodicio confento,cheneingegniotanto facondo lì ritro-
uafi,che lìngularmente uale Ae,di tante excellentiflime operaturedi que¬
llo facro loco dignamente di relato alquanto propalare. Cedano quiui
gli penfìli horti daSyro re conflru<fti*PerIaqualecofa redamete indicai,
ebe non da altro ,ma folo da diuino artifice fueculi exquifitiffimó cogita
mento ad contemplatione dillalmadea dilla natura ad tale ordine, Se effe
dodecentiflìmamenteprodudo.
Ilquale fpe&atiffimo giardino uerfo il centro porredo,di palliti £f-Sc
femi ipratidiuifo .Laqualediuilìoneconllauap itione di diredo al ceti'

tro Se circularmente tran merlane. Lare pam .v. 011 pi r1*


primalineadillafuaquadraturauerfola claufura ,cum le laterale erano
paffi.50.Ma la quarta linea uerfo il centro fe decrementaua,& da quefla li
nea tolleua la dimenfioneja prima linea dii fecundo prato ,Se per il mede
c_morln il tertio orato fe auadraua.Perchelaforciadillelinee al cen-
tro tendente caufaua il fcambro.Et leangullie di eflì prati Se dille Arate, Se
pero era deformata la quadratura. Le tranfuerfarie nella fua integritate ru
manente. ^ .
Leq uale Arate erano pergulate,& in ciafcuna grumia era tuberculato,
' fppra quatro colune ionice,il fcapo ouero la fua proceri tate dillequale e-
radinoue diametri dilla imafua craflìtudie.Etdi quiSe deli dille itioe ,o~
uero Arate,erano altane buAcatedi finiffimi marmori,cum liniamenti de
centifAmi.Etp omni quatro diametri extaua una di fopradide colline'»
T ale columnatione,& intercolunio p tuto obferuato.
Fora

A
=*==a

Fotidillecapfule.ouero Altane fottoilfoccodillecolonefolide pul


lulauanorofaru,non excedendo el paffo Ialtecia fua. Leo uale tra una &
laltracolunafeptofaceuanodeleaabile,Adqualuquecolùna&dequi
&deli,perpendicuìarmentelurre&o nel medio dilla colunainteriore ad
hamuareftiffimaunauirgadirofario.IequaleoItrailnobiliffìmoEpifty
oextenfofopra la ditfacolunatione,di petra ruffa qualepfulgido covi
Ilo fencia altro admiuiculodegli rofarii faceuano il flexo topiario Jlfafti
gio dilla ditfa pergula cum Iecapfule,colune,& trabe reda,di altura fe p-
ftaua palli q umi.Dalq naie fàftigio ìncohauano a nródarfe’ouero tuberà
relecupule informabulIacea.EffefoIecopertedirofelutee Lep<mle pio
go di tutefpecie di ro fe candideerano intetfe.Etle tranfuerfale dniermi-
glie ro le di ornili coditione,cu perhenne fronde Sfioritura in fuma mul
titudine,&fpiramento diodore,germinauano & fora dille capfule omni
generatione di fiori Sediaromatice herbe-'* *
La prima pgulacircitoracu il clauftro dillaranceto continiuafe Un-
le hauea unafeneftradilla aptione dilcircuflexo terminante al ciauftro
dilla pergula al centro direda,meno aperta dal foto in fu uno palTo aule
alleptointercolunato. *
Ciafcuno prato hauea quatto porte,neimediano dilla fepien te colina
tione.Lecapfuleperuielairate.Lequaleporteper turi gli prati allibellau-
niformamentelecorrcfpondeuano.
Nel mediano degli oliarii de Morigeri prati, una elegante o peratura di
eximio diftributo 3c pcipua poiiti6e,io uidi.Primo negli primi prati mi¬
rai una celeberrima fabricatura di fcaturiétefontana.fituatafoto una fpe
cuIadiuirentiabuxeadiloIerteexpreiroXaqualeuniformefetrouauap
tufo il primario ordine,&incircuito degli prati p quello modo»
In medio di ciafcuno cu xquadiftributione tre gradi troqueati irotu
datioeiadi.erano extmdi.Dilfupmo nella coa?quatafuperfìcie il diame
tro dui palli era & femiffe.cum uno perielio di odo colunellefopra ex
citate cum le ballile nel circinato gyro dii 1 uperiore grado ,& cum gli ca-
piteIIi,LequaleufurpauanofetediametrineIIafuaproceritate(doricamé>
te dillacrafftudine ima,& uentriculate archi da una ad laltra. Superam-
biua agli archi il trabe,fafcia & coronice. AI perpendiculo dille fuppofi-
tecoluiiuEpaafcunafiiperaftrudo uno antiquario uafo.Per diametro
dilla 1 ua dilatata corpulentia piedi tre ,cu il rotundo fundo acuminato
St dindi paulatinamente dilatantife, perueniua alla mediana prominen
tia,ornata di una exquilìtazonuIa.Etdequidallymbo ilmoderato pro^
cliuo,afcendeua allori ficio,cum Iabii di grade politura circa lo hiato dii
la fua apertioe ,& dequi al Iymbopiedi uno&femiffe,iirefiduo finaalpe
t ii
culo fuo'tripedale,& il pediculopede femi,cu canaliculi.ouero alueolii-
torq ueatamente,cum principio tenuiffimo.uerfo allymbo moderatami
te amplificanti ,cum dueanfecontorte,&ad gli labri, Se (opralo extre-
mo procliuo oppofitamteinuerticulate.Nonfenciaaemulationedi tor-
natura.Fora dille bucce germiauano driti ftirpi di buxi follati, dilla craf
fìtudine dille (ubade colunule déptala uétriculatura,cum arcua da uno
(lipiteallaltro.Gli triangoli oculati. ^
Daporciaaccliuamenteinaltoporreao,quatogliftipiti,dallapertioe
diluafo fina al Tuo capitulo cu pili che nafceuano iniqua linea ambié-
tealredo (opragli ftipitftragiiquali pili.dalfuoinitio alquanto dilata¬
tala (epatide.afcédendo incuruati migrauano gracilifcéte la diferepantia
al Iiniamento di quella parte,chedifopraangu(liaua(e,cu diuìfo laxam-
tOjtraluno Ialtro difo pra inflexi * allo imodiqualucheaccliuato pilo
culi denominantilo.uno ramo porredo faceua una uncatide. Nel fin uà
redillaquale pendeuauna pila.Pofciarepàdofublatouerfoil fupmo de¬
gli pili.cum prompta finuatura hiate.Nella cima retiniua una libera gio
ia.ouero cùcùlo .Oltraquellanarratadifpofitioneir fublime continua-
uàno fei (lipiti redi,&alti dui tertii.quanto la parte pilata cu arculifene/
fìrati Pofcia tuberculaua la cupuleta.Sopra el quale tu berculato faliua u^
na quadraturafemiffe Se uno pafifo di ouata,& quatriptita apertione peti
uiadal imo degli anguli.uffiua uno porre#o di ramo in (ufo gam pfa-
do. Soprala aducitate ìuerfa afiìdeua per ciafcunatuna uolanteaquila in
ado, cu il roftro iprofpedo .Il fupmo di quello quadrato fe faftigiaua, Si
fopralaculeofuftiniuaunadeformationeconida.oueramenteftrongyla.
Dagli uafi fopra,era tutto dilla uiridura (Irida ,& co ha (a degli bii-
xi negli uafi fatiartificiofamentecongefto,8coptimamentecu
denfamine condudo, Seirtamente decimato tonfila.
che ueramente agli ochii co fa piu uenufta di ta-
le topiario artificio &materiaaccom-
modare no fi potrebbe^.
SL, ^ SLs
'T? yT? /7V uv

* * *

* *
*
' Nello interfito’mediano dillacoxqua-
ta emblematica foliftima. dilperiftylioe
ra uno fonte fondato intro una rotuda-
tionealquanto concheamente Iacuna-
ta,dai centro dillacjuale feattolleua uno
baIuftoinuerfo,bipedale.Sopraa(fideua
una platinalo hiato dillaptione haueap
diametro pedi quatto ,nel meditullo dii
laquale tre uaricate caude di tre auree hy
dre,per il fundo peregrinamentetrifàrie
dapofeia inbellillìmo nodulo ftridam •
te feintortilando.diuifecum il uentrein
forma collea una da laltra.cum repanda
difcrepantia,& nelle gule anguineamé^
te innodate.cum il capo trifaria difpar-
tito euomabonde nella conchaodoriflì
ma aqua,;equamentefuftiniuano erede
bipedaleuno uafo di figuramelito ouo-
lato.Dilq naie nel fupernato erano infi¬
de odo fi(tuletedoro,dallequale cenuifl]
mofilo di aquaprofiliua. Etpgli hiati
ouero interualli dille buxee colline u(fi-
uano tuto il prato rofcidamtehumedà>
do.Lointerffitio dillaqualefpecula, era
expedito òc puio.La opatura lapidea,tuta era di dialpro finiffìmo rubéte
8c 1 ucu!eo,adulterato guttatamente dinfinite macole >di multiplice colo
ramen to,cum elegante & exqui fifa caelatura ad gli opportuni lochi»
Hora in qualuqueangulo diiquadrangulato prato,cupportionata di
flantia dallecapfuie,difpofitaerauna altana di quatro gradi,in forma q-"
diata.Il primo gratto folliamo i fronte pareua bipedale-NelIa piana, oue
ro bucca, lato fefquipedale.&erao uaciii bufti.Pofciafequiualaltrodifo
pracum ordine gradatolo quanto la Iatitudineaperta dii primo,&cu*
fili tertio ,&cufiil quarto.Nel primo herbagermiauaodorifera.cufinel
le fequéte.Quiui duqueerano crifpi & militi (fimi ocimi ,citroei,& che--
rophohi.Gliquali no pteriuano il frontale mediano dilgrado ,le fronde
alatamente feruate.IIfimigliàteuniforme per tufo conffaua,Laltra ha-
ueaolente & minuto thimo gratiofo alle mellifica te ape. In la terna,!! mi¬
nuto tamaro gliciacono,ouero nedario,ouero abrotano,che tale no fe'
offenfc? il ficulo,Nel fupremo fpica celtica cum iucundo odore-'.
t iii
Quefìo tate diftributojn tute le quatto altanecollocateàglianguli di
quefto primo prato,tuto conueftito di florigera camaedaphne le pitaua.
Laapercione dii fupremo grado era per diametro pedale,& in eia cuna e-*
ra piantato uno nobiliffimo & fecondo fiuterò, topinamente unifor¬
mi condufti.Etprimoeranopomarii.in uno angulouidi meli apiamo
doratiiììmi.NellaltromelicIaudiani.Nelterno meliparadifei-Ndqr-
to pomuli decii-Ma in quoque prato diquefto primo ordine le lpecie-
t -t i:n_a filini rii nomiieraioboie toeconcie".
mento bigradato.cum feneftrelleporticule, & pinnatura,ouero murala
tura.Foradi una&dilaltra torre ufciua cum uno poco di ftipite una pi
la. Quanto in ro tunditate el contento fupernate dilla torre. Nella fiiper-
na parte dilluna Se dillaltra pila nel mediano,ufciuano gli tronchi.gliqli
cuna aequapartitione copulantifefeconiugauano inflexi, quale uno ar¬
co di fàbrica fulleuato neiarcuato faftigio,quanto Ialtitudi’nedi una tur-
re. Proxio al troncho obliquato.cioe alio initio dii fuo exito dalla pila fa
liua uno altro ftipite gracile Se redo.retinéte una conea pila ,miore dilla
fubieda. La ima rotundatione dillaquale rifpondeuaal faftigio dii arcua
to.Sotto alquale faftigio nelmedia'o conuexo appadarefupinaera unai-
trapila,quale una degli ftipiti/urredo dilla dièta pila, Nel mediano ra¬
pando dii faftigio uno tronco femipedenafceua .dqualefuftentauauna
conchaalquantoIacunata,& dilfuo orificio fparfa,poco meno che il co^
tento dillarco. Fora dilaqualeplatina faliuaaltro tanto di cadice, quan*
to il fubdito dilla concha.ilq ualefubfideua ad una forma di lilio cum re
Lupini labri inambito. Fo ra dilquale lilio cioè calatho nalceua uno buxo
fubleuato in odo pile fiipprefle,gradatamente uerfo il fupremo minora-
tifè^alquanto luna dailaltra diloricate t Tuta lopa dal arco in Tufo 'era di
pedi feni#dempto il pfato buxo,alcuno indicio in tuta quefta eximia to'
piaturanonfemamfeftauadilignatura.excepti gli ftipiti redi..Ma tuto
cum foliamento fulcitiflìmo inteda& acquati {Finamente derafa, curm
diligentia Se arte tonfile.
Tra uno Glabro uafo nellacapfa,uedeuafi uno buxo fenda ftirpe
in forma cepacea.Lato palio uno.alto bipedale ,& Temi. In
mediodilqualeera conducto uno piro ,Ieuato pedi
quatto,cum. lacuminato fuperno.Soprailgra-
cilamento teniua una plana figura circu
larari fuo diametro pedi q tro. Nel
mediano di quefto Ienticulato
rotudo pfiliuaalquanto di
ftipite retinéte unafor
ma o uea,alta q uato
lo infernate
piro.
••••
t un

i
Ne gìknguli ancora dii pfente ,& fecufl.
do prato uerfo il cétro, co me nel primo
co nftitute erano lecapfe di quatto gradi
cu tuta la regulatione,dimenfione,Ìoca'
tione,chehao le altre altae dii primo pra
to. Excepto dilla petra. Laquale era di ni
gerrimo Cuccino,oueramen te ambrum.
Ne unque lephaethotiade apifoErida-
no taleinlachrymando fundetenOjNe'
tale fe trotterebbe nelle infule Eleótride,
Ne tale produce il tépio di Ammoni,
di ter fura fpeculare,la fèftuca confricato
trahenteXequale capfe erano infìgurate
circulare^.
In la infernate germiaua la olente caf
fia.ne lai tra crefceua lo odorifero nardo,
Inlatettia era Mente Nympha indican
te il fero odio di Proferpina Jn la quarta
nafceuail ffortunatoregio amaraco tra
il fuo odoreextinfto.& tale non produ¬
ce Cypro.
In nel mediano fuperiore fimilmen>
te {piantato refideua uno fruteto p ciaf-
cuna,Ma didìmile di fruól:o,8i di topiaria forma agli primi ♦Imperoche'
eranoefli quatto di figura fphericabelliflìmamente,produceuano qua-
trifaria fpeciedepiri,Vno pirimufcatuli.Laltro cruftumidl tertìo
fragili, & fucculofi fyriaci. Lo ultimo tenerrimi curmunduli,
Diquein quello fecundario ordine di prati,gli altri frute*
tiuariauano Iefpeciedil fructo^cum precipuo co
lore.cum grati (Timo odore,&cumfua>
uiflimo guftato. Il folo conueftito
diodorifìco &minutiflìmo
ferpillo. & le altane ua
riauano di aroma-
ticifimplici.
AL' A/x
'Tv 'Tv ✓Tv

*
Sequitaordmariamte,&ancoraIadcfcri
ptionedil tertio prato uerfoil centro ,IlqV
le nelluo mediano hauea una capfa di co*
tento circi,iato tripedale ieuata ,per dia-
metro dui palli laapt.o„e, cu gli acccITcri
limamenti.Fora feexaltaua uno artificia¬
to buxo,diI fequente topiario compofito,
•La capfa eradi litharmeno finiffimo.
II Ihpitefefq uipedale.fopra refideua una
deformatura cepea.alquàto il circinao dii
la capfa excedendo.Laquale era uacua,& a
pta nel fupmo p diametro femi &c uno paf
jo*SopragIi labri dillaquale aptura una co
lunationedifei uerdigianti ftipiti gyraua
cuarculi,pedialti quatro.Pofcia uno fallì
gio metaIe,ouero deformato in caliceo pe
deafcédeua.In la fumitate dilqle iaccuau-
na iufiifiìma pila,di pedùrelafua craffitu
dine''.
Sopralextremo ternate dii metato faftigio.adppédiculo di ciafcuno fli
pite le ìncocleaua una cauda di uno ferpéte.cu el uétrerepa'do.&padate'
klpina,9uacoera oex.rodillaproiefiuradillacorpulét,acepaie:Adh*
rendo culi collo aliatilo™ evieniU ™ ,1-.... « 7r ^ana:

F v wuicmudiuiiaenGi0perlabuccaodoratici-
maaqua cugl.pediexten<i uerfoilcapo.cum leale pàfe.i numero fei. I
roradil uertice dilla pila pfiliuano rami tre.trifària diuifi ,&deuexi bi-
pedali fubleuati. Ciafcuo duque degliquali nella fuacima fufletaua una
aru a rotudata,oueramteuno tubulo cu exqfita diligentia attributo di fo
pralacoroiietta.&difottolegukopportue.cuarquatilliniadecimatura.
Ukitudiefenaaglilmiamt, pedi tre.Sopra la p.anarelideua u na antiq-
nahydria.qdnfariaafata Ieuata pedi tre.dallequalefìngularriitenafceua
uno buxo cu duigradid. rotudaturabuxea.Lo inferno excedeua d. cir¬
cuito lacorpulétiadillalubietìabydria.leuatodallorificio fopra il (lini
te pedi uno laltto fupnodillauada qllo alquàto minorato altrota'to. vi
traqllo (ublatoaltrota'to era una pila dillàbitodil uafo,Foradilleaualc'
cu arqua altitudie.una allicótto dillaltra ftàteculiparatione trian nulare "
Salmap ciafcuna imo retìillimo (lipite. Vno ai laltro cdiugati catte ar ‘
chi femt circulan.il flexo degltqli dalla dillàtia di
unoftipitc aialtro tc
deua,maa gli corni,ouero peduci degli archi adiuflo gli era uno (ìipite p
elegacia dii pfilirefuo.Tn qfto trigono arcuato.cu umililo cSfmfo dilla
fomia fé faceua uno teftudieo culmo,onero ombraculo,il redo degli fti
piti no Te attolleuao piu del culmo dii fuffito,Ma tutitrearegulacóueni
uào ì una altitudine,fulliniuano uno liliaceo calice» Fora degli quali u*
blato refideuauno turbinato,oueramenteftrongylo cu d gracile uerlo ,o
uero uoluto ingiu-Lagratiofauenuftatedi quelli mucudiflìnu exprelli
alio intuito feofferiuatanto acceptiffìma, quanto cheglicorpi, figu¬
ra t io ne di fpedatiflìma uirentia,tanto iuftamenteexad e,quanto cheme
glio fi potrebbe componere,& di tale matenatopiare,San tali lmiamenti
compada informare'.
In quello dido prato di omni promi
fcuaherbaflorigera molto piu cha una
fida pidura ancora negli anguli lealtae
cum la defcripta regulatione erano triq
tre.Madi chryfoledro diflauo aureo»
Quale da le uirgine hefperide non e col
iedo.cum piu fuauiffimo perfricato dii
citrino odore',che non réde il colledo 1
citro infula di Germania tranflucentif-
fimo & chiaro,ne tale fono le lachryme'
dille meleagride, germiaua nella ima ca
pfalafuauidìma faiiunca ♦ Nella fupe-
rioreera Polio montano.Nella tertia e-
rano Lada&Cillho ♦ Nella fuprema la
fragrante Ambrolìa»
Gli frudigeriarbori diformahemi-
fpheria inconuexo» Gliquali in quello
ternano ordine,uno laltro n5 excedeua
no,ma di conueniente llatura, &di ua-
riata fpecie,& di multiplicefrudo.Qui
ui erano Pillachii, Ameringi.T ute ma¬
niere di myrobalani, Se Hippomelides,
8c di turi pruni damafeeni, di molti al'
tridelicatiflìmifrudi.Oltraquelli,che' . ..
a nui peculiari fono di diuerlìficata fpecie,di co
- Lore ,Sc forma, 8e di fuauitate di gu-
ftato incogniti,8cin-
fueti»
Gliquali redundauano gli fru&i 8c Ho
ricumnoncafure fronde .agli fpe&anti
fenli fnmma cum iucunditateofìèrentife"
Gliqualiancoranoncumobliquidifco-
Ii,&intricati rami.contendeuano, ma in
diuerfeforme politulamente complexi.
Non agli limarii mutamenti fubditi.Ne"
allimpallidire di Phoebo fubietfii.mafem
preobnoxii.cumtenella & fuchiofa uiré
tia,imniutabilmente,& in uno medelìmo
ftato.&produ&odurauano ,&fcecondo
prouento*
Et per quella conditione Umilmente"
gli fiori ,& le odorigere herbufcule dura-
uano ♦ Dagliquali per tuto una inesperta
fragranti multo acceptiflìma diffufamte
lèdiffìmdeua. Glirofari polcia tanto piu
cum magioregratiafe pftauano.quanto e
rano piu diuerfe.&ameinuificateforte'. Quiui floriuanocopiofaméte-
ieDamafcene,Proenc(line,PciitaphylIe,Campane,Milefie,RubeiitcPe
ftine, Trach iuie,& allabandice,& di tute no bile & laudati (Time fpecie. Le^
qualedii fuo odore fuauiflìmo.&periucundo colore, & qgratiflimo fio
re,tra le uirente fronde.perhéneferuabileperfifteuano ♦ Ne piu pilo una
calitaua.che Ialtra fuccedeua. r
Lecapfe erano di faberrima arte expreflfe. La ftrilTatione dille quale"
fpecularmente jemulauanoinfe hauere, &Iaire,& fronde Sceli fiori &
foliatura difpenfabonde".
Sotto le opere topiarie.^ pergule.Ie firate lìlicateerano di piu excellen
tefilicato di fa&uia.che unque accefiorio efierepoteflè nello igegnio hu
mano & cogitato.
Vltra gli memorati ^qualmente tripartiti prati. Vnamaximemagni
fica determinanone.di egregio 8c lpe<flando periftylio eufiylo uentricula
tobellilfimamentecluforio circuiua in circunferentia obualiando, li
murulo dillaquale circinata columnatione. di nobiIifiima&ordinata-
mente & daidalice perplexa cancellatura era confinilo .Intercalatadal-
iearnie,feruabile ilfolido fiotto lebafe,opportunamente loricate cuol
1

il Tocco & cimario.undulato &gulu|ato correfpondentiXo itercolunio


haueagli fpatii alli interualli di due colline & una quarta parte, & oue C
uie al periftylio deriuauano.iu i q uanto la fua latitud ine com per ta era,tan
to Te conftituiua.ouerofecaufauainfraloperidylioillaxamento*! qua
le la iuge ambienti a difeontinuaua. Etquiuiunanobilidima porta e-
ra fabrefacta* Lo arco Tuccuruo dillaquale cum gli corni (opra una colu.
nadequi & deli pedaua,quato dilTuo (capo &locatione coniugata uni¬
forme allaltre. Ma dilla craflìtudinedidentiuano,per edere ai fuperadru-
dto Tymmetriate. Ol trala incuruata trabe,il faftigio adìdeua.ouero fron^
tifpicio,Cumtutiglicorrelarii ornamentarii expolitidìmamente exlca
pti.Soprailcircuncolumnamento continuamente in circinao fe porri'
ceua lo epiftylio.zophoro & coronice cum mirabili exprefiì & condecen.
te liniatura*Gliquali cum mirifica operatura buftuaria excauati ,& 1 ter-
rafuffarcinati extauano, Foradegliqualidiqualuque fortedi fpectatilii-
mi dori germinauano. Et ad perpendiculo dille columne fubaóte erano
piantati buxi topiari &iunipernDunque (opra le collaterale cum tenta¬
bile ordine fenciaindiciodiftipiteeraunarotundiffimapiladi buxo,5c
fopraialtraculi alternando,ultra uno pededi ftipite faliua il ninipero
cumquatro predille pile gradatamente decrementantife, Se gli li ori in/

^ Quello mirando peridylio haueagli muruli, & fupracolumnio


tutodinobilidìmo alabaftrite diaphana ,&luculeafencia dicanone^,
& expolitione di terra thebaica,ne cum pumice .Malecolumne ìco-
lore uariauano , per che quelle che extauano in loco di ante in uno o
coprano ditranflucido carchedonio,Sile collaterale TupraiJ muiu-

A
Io di uerdiffima petra hexaeonthalitho dimultiplice coloramento pra:-
niteuano.Lealtre duedequi & deli erano di ìlluftre hieracitescum carati Ili
ma nigritia*Dapolcia ìe altre duedi albicante gaìIatites.Le due fornente'
lordine di ChryfophrafioXepoftremedifulgéte atizoedi nitore areen^
teo,&diodoreiuc5do. b
Et culiemulìcatamétealternauano.cu incredibile iucuditate di fpe-
datione.Leq uale tanto artificio fanne haueuao lo enthefi.quanto fialtor
no exade fuflèron turbinate,cum tale attenuale Tdeodoro &ThoIo,ar^
chitedi nella fuaofficinaditurbinea tornare lecolune non trouorono.
Opa certamente fumptuofa.fupba .ptiofà. delegante.
Lecoluneionice cum gli capituli,cum gli echini intra lo lanceato.II
qualedicorticeo circuuoluto conueftitofplendicauano cumlebafe di
optimo oro,quale non produce lo aurifero Tago in Hefperia,nePado in
Latio.ne Hebro in Thracia,ne Padolo in Afia.ne Gange in In dia-Il zo¬
ppo ro eradcornato di antiquaria follatura in fe conuoluulaegregiamen
te excalpta. Et gli cancelli tra le arule circufepti erano di optimo eledro
che tale non fuequello,diIqualealla forma dilla mamma nelinfula lin¬
do nel tempio di Minerua da Helena fue dedicato.
( ^ Soprala plana dii muruio per ciafcuno internaliotrauna&Ialtraco
iunaera ftatuto uno uetufto uafo diconuenienteoperaturaal refiduo re^
cenfito cum faberrima politura uariato di petra & di colore, di fphram-
de,di coloriresti Calcedonio^ coafpites.di achate,& di molte altre^p-
tiofe&gratiffime petre,nelfuoterfoqualuqueobiedo fimulando faber
rimamente perpolituli & expreffi.Cum liniamenti non humani penfai.
Fora degliquali uedeuafi fpedatiffimi fimplici & plantule.in uariata de^
formatione topiarie congefte.Quiui Amaracoja aromatica, & crifpula
fentonica. Aurotano,myrtuli,Scaltri chea! cotento degliochii altro piu
per iucundo non fi poteffeobiedo pftare.
Dal prajfato periftylio alle riue fina di uno fi urne il folo citrio era oc¬
cupato herbofo di rofido gramine. Quiui cumgratiofadifpenfatione'
erail floribondo Xiphio,lauendule,Origani,Pollicaria,Leucorigano,
Mente nympha,cheda Plutone ilbellifiìmo munerericeuete. Et aiv
cora floriuano lelachryme di Helena ,Helenio chiamate,alla faciafalu-
bre,& dilla,fanda Madre Conciliatrice. Et innunerabile altre plan-
tule celeberrime,aromatice, Sidi acceptiffimo odoramento♦ Etgli al-
benti,^ cerulei Hiacynthi ,& purpurei. Quale in gallia non e produ¬
rlo*
Horatrale fiorifere^ tenelle frodule,r nueri uolatili di eximia pi'natura
decorati di parua&mediocre fiatuia,&uarieauicule&ucelleti de qui ,&
de li inftabilmte uolitando puaganti.mo fa,mo giu cu deledabilegarito
falcanti la fuaue fonoritatc dii fuo canto per tuto rifonante,Ilquale uirtu-
tehauutoharebbequalùquefiluicola8cineptocoreapiacere,gaudio,&
folaciodi prouocare.feftigianticum lefue alete &plumule .Qjuuila q-
rulantelufcinia Dedaiionela morte dilla filiola di Licaone piagente ,gli
maculati meruli,& la cantante Corydalo,ouero galerita,& la terraneola,
parco ouero alauda,Gli folitariipalTeri.Pfitaco eloquentiflimo.di multi
pliceueftito uiridebiancoJluteo,phocniceo,&giallo cum uerdeXaum-
cafmanon quiui)& marauegliofa phcenice,acanticandidiffime tinture.
Pico marito di Pomona,le tumide iracondie di C yrce mamfeftante Ido
na dii diledo marito Ithilo lachrymofa.A (lane cum gli calciati piedi di
rofato, Et le due piche. Progne Tedacola. Et la piaAntigone troppo bel
la fenda lingua Jtys do loro fa & fu nella menfa . llgulatonc Itìeris,
Tereo faxicolainle piumele regiepompe feruante,quaeritabondo
™r*»Ofpu,pu,nel canto fuo.&nelcapo gerulo & in (ignito dii
la militare crifta,&da S ynnga il (oporato pallore - Et gli u '
celli di Palamede,Et quequerdula, &lalafciuaPerdice
Et Porphyrio,Periclimeno la cui forma Iupiter li*-
centementead gli fui amori hae tifato. Et la Sy-
golida,ouero Melancorypho,ouero Atri
capilla.Neilautuno mutabile,Simile
mente Erythaco,ouero Phenicu-
ro,& altri innumeri di pro-
lixo narrato,
***
ssss

^Tsvra

9.Z'f'ArXkv™
fu

ym

Perpnieuidentedimonftratione,Ltui.uiiouicjueiia aentioiaò£amce-
nìflìma infida di circumenfuratione conftauàdi tre milIiarii.La figura
dillaquale di uno miliiario il Tuo diametro prsfiaua.Ilqualeindiuifione
tripartito.uno tertio. 3 33«.pafli continiua uno pede,&dui palmi ,&alquà
to piu dalextremolabro dille litoraleripe fina al clauftro naranceo. La
menfuradi uno femitertio,pafli.i<j'd\8£ palmi.io.occupaua.Daquefio ter
mine icominciauano gli prati uerfo il centro tendenti,aItro tanto femi-
tertiotDiftributoduque acconciamenteuno integro tertio^rimaneuno
femitertio a difpenfarc finaal medituIo,pafli.i<r <r,&palmi.io. Dal perifty
tio antedido,era conceduto alquanto di fpatio rimaflo per la contradio
ne degli prati fopradidi,adeuitarelaguftia dille quadrature'', Gliquali
non haueuano il fuo termine finaalcopiriito dii tertio,etquefto folertem
teaduene p proportionarealquato il qdrato ultimo p le linee al pudo di
diide.Ilqualefpatio tra il fl urne & il periftylio intercalato,tuto gratiofa*

\
mente inte&o,di grati (lìma herbatura offèriualè ,Como per auantì fuffi-
dente e defcripto,& narrato. ^
Il termine dii recenfitofpatiofiniua in ripe flcrigere di uno lympidifiì-
mo fi urne,piu che Argyrondes in Etolia,& piu che Peneo theflalico •Le'*
fponde dilquale erano di ptiofa petra fpartania uerdhflima.Quale Thybe
nana Augufteadoricatamentecontabulate,& tuto circufcpto il fiume'
tra quelli limiti marmorei.Lequale ripe non erano implicane occupa¬
te di Siluro.ne di falida,ne di uinci.ne di canti fcula.Ma le purgati (lime"
& argentee lym phe intromifie fepiuano. La foperficie dillequale,di cele¬
bri,^ multiplici fiori iucundiflìmeSebelleapparianodlquale forgiente
fiume Se manale,per meati,& fìftule fobterraee,in diuerfi Se conftituiti lo
ci ordinatamente fcateuano ♦ Et per aquedu&i pofeia de fin iffima petra
celeramente difcorrendo,cjuefto folatiofo Se foelicefito p tuto cu piaceuo
lefofurro xquamenteirrigaua.
Laque pofeia nel mare contermine fundentife pcipite.Etper quello
modo ilchlariflìmo fluuio ilfoo increméto per gli emilfarii uoratori di
ftributi exhauriédo, non foperabondaua,maad uno perhenne coaqua
mento perii (lente Se contento .llqualedilatitudine era di palli. xii.Le for
gibile uene dilquale qualuche celebre fon te & ancora Cabilledi Melfo-
potamia excedeuano piu pftante.Netalefecela VirgineCaftalia il foo.
Quale quelli rendeuano laquedolce,odorifère mofeate, Se finccre, alte-'
palmnxvi. Che decufi dulciflima fcaturigine ubertofamente non efflue
uail fonte di Herculein Gaditano* Lequale per fi facto modo lympide''
purificate Se fubtileerano,che il medio trail fenfo Se lo obiecto no occu-
pauano,nedifproportionatoilfàceuano.Maomnicofanel aperto fon¬
do per tuto quale fubfideuauedeuafe perfècta.Etcum a^mulatione fpecu
lare le cofe prarientate integramente rendeuao. il fondo di harenula auri
fera era com planato pieno di fine petre calcule di plurifario colorameli
to lucentiflime''. .
Le uirentecomofe,& humide ripe dilquale degli floribondi narcmì,&
dilbulbo uomico,ouero cepe marino aquicoli erano ornatifiime. Non
màcauano il hyaritho,& gli Iilii conuallii,&di Xiph ion fegeta.e tSe Hyl
lirico.Quiuicopiofeerano diCaltha,&laHippotefi,ouerocaudaleoni
m,Se la leonina,Infinite uiole tufculae,marine,callatiane,autùna!e,8tla
bàifamita.ouero cimiadeo,ouero tracio io tis,&c d i altri nobilifiìmi ansi¬
ci germmi.Cum innumereauiculefluuicok .QuiuiHalcyone di plu-
mulecyanee,& di altri fiuuiatili ucelletifubitariùQuiui gli gulofi, Se na
tanti cygni.hel aufpicare grati, cuna lo extremo canto dille aque mean-
dre*V

A
^°Pra k ptaeùtc ripe fpettatiflime, da uno Iato,& Ialtro erano emù-'
focatamente ^tributimeli ranci,Citri,8damonii. Da trunco ad ftipite"
la intercapedme palli tre. Gliquali ftirpi uno palio alti dai folo eli rami
afpandere initiauano,Iuno cum Ialtro obuiantile ,8c opimamente con^
tricantife rendeuano uno arco,da terra al fummo inflexo palli tre'.
< Gli «fidili ramipofcia da una ripa ad laltra fopra il fl umeallicontro
luno di laltro,cum artificiolb coniugio,& fotiale complexo camurantjV
feòc inuilupati. Amoenamente inumbrauano ,in opera exceilentilìima
pergularia.
Ilcircuflexo dillaquile cum ffondea denfìtate, elegantemente conge
fto,cum oftentacione di una coaiquabile tonfura .oueramente decimatu
ra,una frondeallaltranòncxccdendofe non cum fumagra &uenufìam
to,reddedo plactdtffima óbra.&p il fuaue flato di Phauonio tremule &
uenlabonde, piene di nutrimto.chedilla luauirentiale faceua illnftr’e',
quale nel primo germinare femonftrauano.cumgli albicanti flofcuìi &
pnependentifrudi.opportunilat,bui,dillaqmerulaPhilomela,femore
dolciffimamente lamentabonda cantante, perfedamente fencia Echo
per a fina Glaucopi diluito & fulguracore Ioue netta & purgati (lima rifo
nante,Laq ualepergulata opera dal lupremo conuexo giu allaq ua leuata
luperftaua palli fepte.O quanto cum allettamento &dulcitfìmo fugelto
alla ma contempIatione,quelfo gli deuii ochii fàcilmente attraheua Jm-
pero chein elio flumedifcorreuano alcuni Iintri ,&fcaphidiidimatena
doro delitiofamenteconteai cum moke fanciulle cxfanate & Eu picca¬
rne^ Alpheliuie.di olenti,Guarii fiori inllrophiolate remigabonde di
limpidi>&crifpuli,& croco tuli fupari,oueramente interule ouuqueom
Iati doro,foprail nympheo nudo ,cum!afciuo ornato induce òc cintte
non impedienti allintuito ofFerirfeuoluptuofeleroree carne contea^
rrnrno dalleuerifcreaurefopra.Ifpetìando fremine uolupticamente im
pulfe,& prdjTe,la delitiofaformula & qualunquealtra parte fecÓdo limo
to fuo eximie propalala cugli bianchiflìmi,& (èmipomati pedi, fino al
rotundaredille mamillulea maxima &uoluptica grana difdauftrati ,cu
phryfii gemmati aurei elegantemente ambienti, C um moltiadolefcenti
diomm gente bellicofe,gefticulatrice,rixante,intrafeconcurfanteinlu,
dnco,cum nauigea pugnaridibode, contra quelliimpetenti peruicace*
concertauanOjintentamente fagealle fpolie,fubuertiuano gli lui lembi &
afportauali,rimaneuano fpoliati & exuti nelleaquefencia fauore ne face
uano reliftentia contra il fuo male, ma fèftiui fo laciauafe. Relitti quelli
pofeiatrafederidédo ,nouepugnefaceuano la unaculaltra le’raptecym
bulefumergédo, ^ tale dauano opale fubmcrfeembole nelìaqua di ricu
pare 8i inoliare la iocofa pugtia.cu felli 8i placiiioli folatii, cu le gratiofe'
bucce puellaremte ridédocomixti8iacuticriditripudiatesi ge ìete.
' Ancora laqua di multiplici pelci.di forma bella,Si uana,8i pftante.cum
ilfquamato di coloreaureo.Sc glaucopi co piofa.la natura renitente non
obllaua quiui alcuna cofa,cicuri,Si non fugiendo pauidi, Alcu ni di gra
decia tale, che geruli comodamente alla folatiofa pugna dille damicclle'
arientantife ueheuano.amplexabonde cum le niuee fure, 8i deco ri pe i-
culi gli fq mei ,8i cedenti Corpi,fencia pifculento putire funatauano mol
licuìamente.Si de qui,Si de li obliqualitife.Si cum muliebre conato exe<j
tare uolétife.luna cum laltra trahen tife.infeme accater uati gli candim cy
gni, cum la noce deprolataculeeffufelachrymep Ioamato ìaetiote',
8ilutreSccaftoricualtriaialiaquatici,tutilaEtiffimamtefottoil uelamen
to tomario a uoluptuofo diletto feftìgiauano/cnciaaltro pe ìcu ato,c le
alfuo piacerc&folatiomoieftiacaufandomduce(Te,&cola che obuia e
difplicibile nellanimo mio uno tacito defiderio «pullulando .In quello
foeiiceloco io uolentieraancora cum la mia diuaPoliauorei xternalme-
te cohabitare. Exatto pofcia,8irepudiato omnialtro uago difio.iencia
mora reciduaua al mio firmatiffimo intento ilamoreumco dillamiai
amatilfi ma Polia. Niéte di meno hora cofa fupexcelléte quello fenciadu
bio illimai, Si fuperamoena,Sopra qualuque dikao.fopra ciafcuna dol
cecia di piacere'.'' T. . t*
Similmente nel primo circulare 8iarborofo cluforio degli nentori 1
uno Si di laltro fexo fem pre in iplo fepto, cum quelli animali deputati a
piaceri cobabitauano. ,
Negli uirenti prati détto dilpiftylioj? altra inclinarne uidi intinteti a-
doìefcéti,8c pftàte puellead folatii.adfoni-8icati adchoree.Si delefìeuoli
cófabulamti. Si puri.Si finceri aplexi,intéri al ornato Sipfonale culto, ca
moene coponere.Si ad uarie opaturele damicelle lludiofe.Si dedite. Uue
iudicai piu la uirtuteelTere affedata.che altro falace piacere^.
Oltra pofeiaquellochiariffimo Siobledofo flume,cu cotinua cucina
tioneerauno herbefeéte prato,quato quello ,cbe dal piftybo contiene fi'
na al flume.Ilquale flumecufymmetriati ponti erapuio.cum miro exq/
fico confimi di faberrima fcalptura deliniati.di optimo marmoramto
alternatamente uno di pbrphirite Silaltro di Ophite.cum nitore fplendi
do illucente feruabili il linimento dille llrate.tendente uerfo il mediano
umbilico diepfa mylleriofa.Sidi omni foeconditatedi delitie uernante'
infida.
Dapo il pfato prato inco mminciauano feptigradi 1 piano Si i fronte pe
dali circinati cotinui.in altitudine duque fcadeuano pedi fepte, Si in lati
tudine,
~ tudinealtrotato,dimarmoraria opatura,uno di frigie rnbente ftriflò, Se
uno di petra nigella obliarne al ceke piu nigra,& dimagiore duritudine
dillapatauiailluftriffìmadi fuanatura,fendafricatione di cylindro o-
uero c um puluicula.&abuligine.exclufa la regula dilla craflitudine fexta
te, o uero dodrate ,ne cum ritradioe fefqui pedale, ne bipedale, ma corno
’fopra e recenlìto,& cum tale menfuratione tuti gli altri.
Sopra il fupremo grado dilla nigerrima petrattino ambiente,&elegan¬
te coliinulato picnoftylo pmineua.intercifalafuacotinuatióe.ouero i-
teruallata alla regula dillalatitudinedegli ponti obferuati quella dille Ara
te.Gliquali egregii ponti debitamteerano tedi dalla itemerata pergulatio
nefuprail flume,&quatuquediredamteleftratetendelfeno alcétro,no
erano per quello gligradi dal fuo integro circinao iterfedi.Pofcia corno
diproximo edido/opralo arcérodegligradreradillecolldnellerata la-
xatione,quantalalatitudinedilleitionepftauano.Malaregiauia de dire
do alla porta dii mirando circo tendente,dallangufharedillelinieal cen
tro opportunamente exclufa extaua,& fola equabile. Se uniforme in la
fua latitudine 8dl fupafcéfo degli gradi feaccliuauacommodiffimamte
canlìle .Etperoein quello loco necelfariamente gli fcalinife trouauano
xlifcontinuù
• Ilquale picnoftylo cu duplicate colunuleleplinthide delle fpire,dilleq
leanormicadiftrib utione la una cum Ialtra neglianguliper lineadiagoi
nalefàceuano mutuo contado ,nelle pleure rede interine cum fucceffi-
ua copula «tra due una di alternata coloratioe di pftantedialpro ìli ti cc ti 1—
fitno,8e traomnifepte una quadrata dirubete relìdeua^capitatadi una p-
lucida pila aenea deaurata,& le altre parimodo,ligate&concindecu una
trabecula.zophorulo, Se coroniculadilla materia & coloramelo dilla q-
drata,cumdecentilbmiIiniamti.Supprimenteglicapitulidillecolunu--
Ie.dille quale le interllitie di calcedonicoconftauano,innumerofèi, una
traduedi uirentediafpro,dimultiplicemacululepemutato cum débita
&fotialediftantia.
Sopra ilquale iucundiftìmo picnollylo uidilafciuamente difeur-
rere& paufareinnumeripauoni,albicanti,rubri ,& dii fuo colore rotati
alcuni,&altri cum le fpedatiHimepinnedemilfe,indi&quindiintermi
xte le fpecie tute degli plìtaci cum non mediocre ornato Se delitiofo obie
dodilladida operaturat
Gli fronti degli gradi uedeuafeexfcalptimirifìcamentedi nobile Se
alTyrianainnodatura, Se per fuo magiore expreflo,lo interfcalpitio uen u
ftamente era llipato pienamente di materia in rubro azurina ,Et negli ni-
gri di candidante farcimento.
u 11
Da quefto fpe&atifìimo colunato fina ad gli fequeftti gtadi,era cotti
planato I unamarmoraria Arata circugyrante ,in latitudine pe 1 eni.
One imediate incominciauano altri feptenigradi afalire ’ fu^ a F
opatura,menfuratione,Sc materia,Se coloraméto,Se turo quello negli le
quenti era riferuato integramente. .
So pra il fupremo era una capfea excauatura,pedi quatto in aptione.
Jl Datore dillaqualea fufficientia era profundo, Se cu fi negli fequentt.
nellaquale nafceua uno fepto buxeo,quale uitrinailluftratione grati 1
mamente uirente.Etallibella degli ponti,Seftrate,mirai unaturre 1 a
ditta uirentia, fubleuata pedi noue,Selata cinque,cum una patere por
ta inhiato pedi tre,Sealtafei,Se culi le fequente.
Quefto primo fepto di craflìtudine tripedalc,Se di fci alto, cu 1 g
fequenti uedeuafi di foliamento denfiffimo. Se era culi dilpofito di pili
natura dilla propria arboratione.Tra una Se lai tra turreuidi egregiame
te fatto uno triumpho cum caballi,unarhedattahéti,Sepcedenti lo O'
uante alcuni militi macherophori,Secum hafte triumphale artificioia-
mente compatti uariando belliflìme leopere. In uno altro interturi io
promineua una nauale enyo.Tra due altre turre clafica pugna terre re.
Tra due altre uenatione 8e antiquarie fabule damorc.Cum diligentilli'
mo exprelfo,SL exquifitiflìma deformatone. Tale ordine circuuemeiv
te uariando le fequentie.
Intro quefto primario circuuallato,dapo unaambiente Arata qua/
le quella inferiore tra il columnulato,Se gli gradi di mirabile teftellatu'
ra offeriuafe di grande admiratione,Se exceffi riamente delettabile artiti
ciò fencia dubio di fatichare omni humana intuitone Se lento, i km a/
le nei primo afpetto tapeti charaini difpofiti Se extenfi tiratamente alla
planitie,facilmente arbitrai,Cum tute maniere di coloratone, chea ta
le oftentatione meritamente expediua exprimere ,in modo di gratiola
pitturatone condutta in piu uariate Se multiplice ingrupatiire Se figli
re&fieni.cum la opportuna diuerfi tate ài coloramenti,ài ho u cu e a
la requifitadiftinttionedilia opera fitta. Alcune piene di colore. Altre
cum obfcura coloratione. Alcune mediocremente,tale piu chiare Se fe
ftichine,alcune praline,altre di uirore palide,alcune meno, Sedi lubrii
bicundo coloramento,cum iucundiffima conciliatone. Le figure pri
cipale continente in fe multiplice defignature, era tra due rhóbee, una
diradare,Se una rhomboida tra dui circuii, alternantifecontinuamete
in gyro,exempta quella parte,oue le uie intercallauano prouidamente
relitte.Lequaleftratefempretra due uniforme figuratone paflauano.
Lequale
Lequale deformationeextauano infepte in uno circulare Iiniaméto
imitali te(comeedido)Ia figura iTuIaria.Et primo erano circudate dalla
ftrata ambientepxima al buxeo claudro,colligata.emuficatamétecum le
rede tédenteal centro .Lequale Arate erano filicateja mediana-parte dife
ptepartitioe .tre aquidaua perle,di nigerrima petra dura&fpeculare che
dicufifada nigritudinecoticulaindicenelflume ocho non farro uereb
be,6c dequi,& deli coniundeimmediateerano una partitione di petrala
dea,di tale albentia,quale no fe uide il compofito ladicinio murianenfe
contumacillìma&plucida,gli extremi erano duealtreportione, una de
q ui Se Ialtra de li di fìniflima petra rubentittìma piu che dritto corallio &
intra la nigra erano impade faberrimamen te le tefellature. Qiiefìa uen’iv
Ila di fpofitione obferuatafe concima per tute lefequente, degli fequenti

Tra lerecenfuite drate interdiciamente


circufepte erano le pfcripte figure. D étro
lerhoboide,circuii .Détto gli circuii gli
rhobi. Dapofciauarie figure implicite di
foecudiflimo &gratiofo cogitato .Nello'
bilico dille rotude, piantato feattolleua u
no alto cupflo. Nel medicullo degli rho¬
bi uno dritittìmo &comofo pino. Sfinii
mentenegli circinanti frigii intra gli limi
ti dille drate,di uno Se laitro extremo, cu
il moderato didributo di uarie opature'.
Se figure ouolate, Se hemiale, nel putido
mediano infurgeuano uerdidìme urathe.
perlointermediato cuprefeo &pineo cor
refponttue.&cum ileacuminato aquale,
Scdilla granditudine uniforme.Degli ra¬
mi folte Se di ordine cuprefino.ufate dalla
diuina matre a coelare la calumnia.Dapo
feia agli conuenienti lochi folertemen te^
gli fpedatittìmi fiori erano communicati di qualuchacolorationedilpe
fata,cum harmonia elegantidime cu redolente fragran tia.
Di uno Se Ialtro fexo in q uedi beliiffimi &amoenittìmi uireti in terual
Iati incollauano etti folaméte adopera dilla fòetofa natura dediti. Se ai cui
to contenti adcoferuationedi taleopereolitareoperantife. Ne tanta dili
gentia il iudittìmo Re di Pheaci Alcinoo mondroe circa la cudodia de
gli fuihorti olitorii.quanta quiui eraobferuata, cum mirifico, Se fedulo
u iii
Àudio oinni cofa applicata gertiella,nel loco Tuo deftinato innata appare
do .Colluftrata degli marmori cum diftindo fpiendore,&cufi lecircina
turefequente'. . J *
IL SEC VNDO claultro olitorio fequita immediate dapo la proxi/
ma reci tata operatura. Nelextremo dillaquale ordinatamele gli altri fep'
teni gradi uerfo il centro incohauano.Sopralultimo era compatta u-
na uariataconclufura di arborario coloramento fummamente fpedtati
fima.cum turre, ouero fpecule oprimamente congefte di Narancii, &
collateraneamente alla porta erano in ordine impiantati dui ftipiti, cioè
tra il pariete dilla turre,8c tra lapertione ,ouero alamenti dilla porta .que¬
gli fora dii culmo dilla turre extollentife,mutuamente fe colligauano in
uno reda&i.fublati dal fu premo dilla turre tripedali.Pofcia la lulta rron-
datione principiauadeformantife in uno moderato cuprelfo. Et culi in
circuito per tutte.didui palli lafuaprocentateXointerturno fepto dico
loramento uariaua,& di arboramento.tra due era texuto di iunipero*Tra
dualtredilentifco.Pofciadicomari,diLiguftro.DiDendroLiuano,Di
Cynocanthe.Di Olea.D i Lauro.Cum uno modo Tempre nel fuo recen
te uirore frondeo*Keiteràdo dopo lultimo il primario fuccelfiuamente
bellidì me di opera topiaria,immune di oftentatione ftipea,cum non pe¬
riture fronde^. .
Oue tra due turre fopra il planato ,in medio uno mirando pinnato c-
mineua.Imperoche interftitiamente dii murale fepto,profiliuano pian^
te di buxo,cumexquifito artificio condurti in fymmetriate lune corni-
cularie,adempimento dii {patio interturrio.cum il fuo pato re,ouero hia
to fupinato,cu fingularediligentia deformate. Nel mediano tra dui cor-
nifaliuauno iuniperogradatamentedecado pinato,finaalla cima atte¬
nuatili .quale fi al torno turbinate futferon,& acquate le pungente Irò
duleXapiucralfa nel mediano hiato collocatala il cornicio afeende/
uafurre&o uno ftipitetrafeendendouno pedi& Temide, Oue rotunda-
ua una pilabuxeaiuftiflìmamente pportionata.
Intro quello clauftramento.tra gli limiti dille uieerano quadrati no/
iufcularii di mirada fadura,diffimili di difignatione olearia alternabon
do acopimento di tuttoquello fpeftando circuito.
Il primo quadrangulo per le Arate dalaltro difcriminato, per Iequa e
illegitimiquadrieuadeuano.eraunainodaturadil liniamento quadrale
per fafcicule deformato, cu maxima politura, late palmi treXa pnmafa
feia nel mediano era in circulo demigrata,& dagli dui anguli fe ricontra^
uano le fafciealcucinare,1 una fupnadillaltraJlqualeannulo in fe unal-
trafafciamodaua,diuifidallaprimainclufiuepediquatro.Etquella par
tedil

x •

À
fedii circulo.cheera fuperiore /ubigeua allaltra fafcia,& culi mo Iua,mo
laltra alternantife inferna & fuperna.Et qfta quadratura fecunda, nelfuo
angulo feinannulauaoccupando daangulo ad angulo lemp altérnatam
te feruado Io Iiniamento falciale, mo fupernate,mo infernate,allaregula
rione deglinodi.
Gli primi amili feampliauano
détro alfecudo quadrato ,fàcédo
una circinate rotundatione per la
capacitate di elio quadrato» Da-
pofcia fe caufàua unaltro quadra
to aequidilfante dal fecundo,qua
to elfo fecundo dal primo .et qlfo
limilmteil fuo angulo fé incircu-/
Iaua,uerfo Iangulo dii fecudo,fo-
pra la linea diagonia5intricantife,
cum la rotundatione/candendo
& fubigendo.Dentro quello no-
uiffimo quadrato rhóbeaua una
%urafGlianguli dillaqualecum Ifridi uoluti innodulauano il media¬
no dilla falcia di Iultimo interno quadrangolo.
Nel Ipario triagulare tra il rhóbo &lo \ terfticio quadrato,fopra le linee"
diagonie,ad iplem to era uno libero circu
Io,Détro il rhobo era uno circulo p la ca¬
pacitate dilla figura rhobeadifnodato • In
medio diIquaIecircuIo,era una odophyl
Iarolà»Nelcétro dillacjle eraconllituita u
na inane ara.rotudata di petra diflauo nu
midico cu recapitale olfature di boue,tra
luna & laltra di temerario exfcalpto pada
uano fafciculidi fronde &frudi ,nel me/
dio turgefcéti.cu uagabondilori circa gli
capi rigando innodati,& cingiendo gli fa
fciculi,cueximioliniamto,alfocco &al-
labaco cu belliffìma lima,& altri ornati de
corabodi.Fora dillaqualeara nafceua una
fauinajn forma co m pada cupreffìna ,fti
patala apertione di lara di multiplici che-
rophile.;

u un
La expreflione olitoria dilla pidura dii pcedente quadrato,culi era il
coloramento dillributo. Et primo la prima fafeia era denlìlEma di fanfu
co.La fecunda di aurotano. La tertia di chamxpiteos. Il rhóbo diferpii-*
lo montano «Larotundatione contenta neirhóbo di Chamaedryos.La
rofa di uio larii amethellini.In circuito dilla rofa & fuori dii fuo ambito-
erano diuioledorine,cum leuioledenfì Almamente florei* Gli quatto
circuii intro lultimo quadrato,negli trianguli fadi dal rhombo ,8e qua¬
drato inclufì erano di mellantio,oueramente Gyth.Intro uiole luteole'.
Tutto lo infepto in quelli trianguli di Cydamfo.Gli circuii tra il primo
Se fecondo quadrato erano completi di ruta.Gli circuii dii tertio di prin
nula uerifflorida.Nel primo ambito trailprimo,&ii fecundo quadrato
erano delìgnate follature acanthine , una tra due oppofita, erano di po¬
lio montano, limitate tra adiantho ♦ Nel centro degli circuii collocati
jfopra gli diagonii per ciafcuno era fublato circa uno pede Se fermilo una
pila.cum aequa legie in tutti feruata,di altitudine Se fph aerica crallìtudine
& collo catione,exciu fi gli quatro caufati dal interlìto quadrato negli an
guli diagonali.Negliqualinelcentrofe attolleuano tricubitali cauli di
maluaro faria purpurea,8c molochinea ,plurifolia8cpentaphylIa,cu lar¬
go prouento floreo. Nel primo fentonica. Nel fecundo dendro liuano.
Negli deformati dalla figura circulare contènta cum la exterio re & pria"
ria fafeia quadra,nel centro erano piledilfopo «Dalle ambiente firate Se
redeal centro,&tranfuerfariepropinque ai uirente fepto,&,ppinque a
gli gradi lo exclufo, tanta era laquadratura,& degli reliquia
Laltro fociale quadrato di quella conclufura molto periucundo ,&
uenufl:o,& mirabile operatura, Se cometo. Se mirifica dillributioneolito
ria,& nobililìima inodatura, dicoloramento di uarii limplici diflinda*
Próximo ad gli marmorarii limite dille ambiente Arate nel quadratola
quelle interftitio deformato.^ relido circuimitauauna fafeia pedale ,&
dodrante.Dallaquale coniugatamente fe partiuano tute le fafeie unifor¬
me ad compofitione dilla operatura di quello quadrato. Dalaltro per la
interpolitaftrata'difcriminato.Eranonouequadri ,jequidiftanti,perilca
pto dii principalequadrato. Gliqualida qualuqueangulo ad anguloju
no cum laltro fe copulauano,cum fedione mediana,luna cum laltra dii
le fafeie cum iuflo obuio,8c taleliniamento impleua il quadrato finien^
do&coeuntecumlaextremafafeia. Perlaqualedefignationetra quelli
quadri uno odogonio fe caufaua,includentife gli quadri luno cum lal>
tro.Tra gli anguli degli quadri aeque formato era unaltro quadro ,cu le'
pleure uerfo glididianguli conftituto.Sopraciafcuna obuia fedione ,i
demone
' demonflratione rhombea connodato,cum gli fui anguli ancora ,&effì,
&c tranfuerfaria,&perpendiculariamenteconiugati,& pertalemutuo co
mercio^flmilmentequelfi unoaltro odogomo, nel primo intrulo bel '
latulamente formauano .confotialmentegli noue quadri inclauffràdo.
Dique tutte quelle figura-
ciò ne luna cum lai tra collie
gitile, fotto &fupra&alter
nantife, una elegante inno
datura di multiplice figura
mento gratiofamente ren^
-deuano.T utto quello qua**
drato completamente figu
rando.Leq uale deformati!
-re erano limate, per plaftre
nel Telo infìxe,candidilìì-
mo di marmoro/emido-
drantela Tua craflìtudine-'
fuperfìciale,&dequi Sede'
li gli fimplici circuparieta
do-Intro ilquale lapideo i'
clufio,intra limitate le her
bufcule uariatione cojeqtif-
fìme& foltamente congerminauano a perfetfa expreflìone dii figurarne
to,& quello tuto fìmilmenteobferuato peromni talecópofito artifìciofa
menteconllaua«01lentatione,me Iupiter,confpicua,&ad gli fenfì fom-
meiucundiflima»
li diftributo pidlurariamenteolufculario tale fé prteflaua, omni inter
clufio libero quadralecoueflito era di floridoCydamino.Lefafciefuedi
mylìmtes.Gli falciali limiti degli altri innodaticum il fetido obuio era
berbefeentedi polio montano.Gliquatro quadriculi dilla incruciata fe
ftione.intro il quadro colligato cotetfi erano tutti di ferpillo.Glioflo-
gonii circumuallando gli liberi quadri,cum requifita fortitione di her-
bufculecufì praeflauano unenti. Vno di Laurentia.Vno di Tarchon .Il
tertiodi Achilea.IlquartodiSenniculo.il quinto di Diofmo.Ilfexto
di Terrambula. Il feptimo di Baccara.Lo odtauo di Amaraco.il nouiffi
mo di Polythricho •Quelli dui quadrati recéfìtialternatamente in gyro
di quello conclufìo fpe&atiflìmamenteadimpiuano.
Ma p cofomatioe degli pcedéti qdrati refla adire di qflopxime deferipto
nel medilo qdro lina porphyritica ara refideua.negliaguli dillaqleuido
alla coronuìa apacti pmmeuano quatro capi ueruecei corniculati li-
maceamente, limatamente exfcalpti.Dagliquali fafciculi incurueicen-
ti pendeuano cum tutti ac ceffo rii dilla rotunda recitati. Sopra laquale la
cena uno atiquario uafo amphorale,cum quatro anfe aequidiui e, i °p ^
timo fardonice coniugato belliflime cum il fuó familiare Adiate, di mi
ro artificio expreffo JForadilquale ufciuauno perpollito buxo.cum lai-
fernapila,ouero rotundatioe di uno paffo ilfuo diametro.Nelculmo dii
laquate erano aequalmente pedali&diftindi quatro ftipiti.Etciafcuno u
na proportionata pila,fopra ciafcuna uno pauone.cum lecode demiffe^
refideuano.cumilcapo in una platina foprauno mediano fiipite. exce-
dentelequatro pile,fora la platina afcendeua uno ftipite ancora cu qua'
tro rami. Etciafcuno fuftentauauna pila.Nel mediano fublato il ftipite^
teniua unaltra pila ♦Sopra laquale nafceua uno circulo ouolato, fpan e-
ua dui rami per lato,& uno laltro haueua una pila,& il fimile nel fuo fu
premo.taledifpofitióeordinariamteeraobferuatainomni uafo.unifor'
me, il loco.il buxo .ara,uafo liniamenti ♦
DI PKOXIMO fequita,& gli altri
fèpti gradi,Sopra il fublime circuclude-
ua in modo di parietale muro di uerdifii
mo myrto.cum le turre.come le altre defi
gnate cumgli cupreflì,& cum tufo il refi-
duo,cum pinnaturaclaffica optimamen
te congedo» Intro quello clauftro fimib
mente erano quadri dui alternati di figu-
ratione clitoria,cum tale defignatura.Era
no dui quadraguli infafciati cum la fym
metria innodatura, & cum il circulo in'
clufiuo .quale modo ilquadrangulo pri
nudamente defcripto, Nellaquale circi-
natione egregiamente pida uedeuafe u-
na A q uila cum le paffe ale il circinao fpa
tio comprehédéte . In loco dillo achan'
tino foliamento ilio eranamaiufcule, &C
primo al lato leuo traledue fafcie.nel fpa'
tio dagli circuii exclufo. Nel primo e-
rano due» AL, Nelaltro exclufo quatro.ES.MA.Verfo il fepto,nel pri'
mo fpatio tra gli circuii tre .G N A.Et nelfequentequatro»DIC A*
Confequentemente uerfo fa Arata ,cum il mede/ìmo modo& Iocationc
quatro.T AOP«NeI altro tre.TIM.Nella extrema uerfo gli gradi,cum>
il prafato ordine ,& ai feri'
uere feruato.duedO. Nel
propinquo due, VI.
Le fafcie.circuli,& la ro
tundatione interftitiadiru
ta denfatamente preda, La
Aquila di ferpilo, Lo ex'
clufo dagli circuntermini
di polio montano. Le lite-
redi maiorana circuualla-
tedi Iua. Lacopletione de
gli circuii era di uno,di flo
rantelanthine.uno dilu->
teole. Il terno di candide'
cum grande feetura degli
fui flofculi,nunquecadiui,ma perhennemente floribondi.Et leolufeu-
le continuamente cum xquamento uniforme uirente. Interdice proce
dereal delfino dillafoeconda natura*Dal frigonio caufàto dalla 'rotunda
tione,& dagli anguli dille interiore fàfcie,era perciafcuno.uno circulato
dii coloramento herbacio degli concludenti, Ioexclufo di Myriìnites.
Nel centro degliquali erano piantate quatro fpharrice piledicopreflìf-
lìmo myrto,& xquatiffimo,cum bipedale ftipite. Se degli reliqui.
Laltro quadranguIo.fafcie,circuIo,quale horae recenlìto, Nel circi
nao erano dui uolucri, Daluna parte,unaAquila,&dalaItraobuio uno
Fafìano,cum il roftro diredo al roftro.Sopra gli labri duno uafo peda¬
lano Jlqualebaueauno pauculo dipediculo, Sedai dorfo le ale dambi
dueleuate, Tra gli uoluti dille fàfcie dalla partedillaquila nel primo 8c
inferiorefpatio erano formate tre litere.SVP.Nel altro tre.ERN.NelIa
parte fupma nel primo fpatio tre AE. A.Nelfequente tre, LIT, Dal lato
dii fallano nel fupernatefpatio tre! S.B. Nel fubiedo tre-ENI. Trale'
dueinfime fafeie nel primo fpatio tre. GNI. Nei fequentetre. T A S,
Intto il circuito intrinfe-
camente extra gli conterà
mini dille figurano ne, tu-
to era di polio montano,il
falciano di laureti tia-La a-
quiladifenniculo ,ll uafo
diaflaro. Nello hiato tra
gli ambienti labiidi myrfi
nites. Leextrinfecefafcie''
cu tufo il fuo corfo di ui'
caperiuca, Laltra fafciadi
trinita,Gli circuii negli a-
guli itrufi di amaraco. Lo
exclufo &intrufo degliqli
di digitelloAe litere di ferpillo ,gli fpatii di polittico* Gli campi degli ro
tundi falciali di fantonica.Negli centri degli circuii tra gli trigoni era il'
na pila ,duedi olente aurotano,&due di lauendula,fublata uno pede&
femiflè,lo prati fuo ftipite.neglireliquialternatamenteunapila di lauina
una di iunipero tripedale-T utte le herbecum uenuftiffima foltura, &c
frelchiffimo uirore.&iucundiffimo perfpedo. Opera miranda di exq>
fito,diamoenitate,&oblefl:amento.IrrigatedanguftiffimcfiftuletteC)rdi-
natamétedillribute.uomabonde tenuiffima & gutticulata afpergine,
SEQVENTEMENTEcuferuataregulaafcendeuano& altri fepte'
gradi.foprailfupmo degliquali,unafpe&atilfima càcellatura circudaua
tuta di rubente 8tilluftnffimo dialpide.cu elegate puiatura.cocordemte'
ad grati dime formule coueniédo.di cralTitudine fextante.Quello cacel-
lato fepto ,&ilfequéte era fenciaaptura alcuna,macontinuo,Etquiuifi-
niuano le*(frate redte al centro inlulano tendente,ma fedamente conllaua
uiabilenellaftratattiumphale,&cufi il fequente. •
In quello uoluptuolo claulìro mirai uno nemore di denfitateconfpi-
cuamenteombrolo.di celeberrimo arbufto.Quiui erano gli duiterebin
thi foemine.alla uetullate pertinace di cximio & nigello fplédore.di odo¬
re iucudo.bedellio cu roboracea foliatura,malo,o uero medica plién e po
mifera. Hebeno ptiofo,arborePipea.Cariophyle,Nuce^myrifhca.lltri-
plice Sandalo.Cinamo.IllaudatilIìmoSilphió,quaIen5 la ritrouerebbe
in la ualle Hiericontha,ouero i Aegypto alla Meterea. Qitiui il eradicate
collo .quale n5 .pduce Pataleilula. Et il frutice nardo, cù gli cacuminna
rillati,8e di fpica &dilfuo folio laudatiffima.Etilxilo aloe di fuauitate in
enarrabile, qleno deporta lo acephalo Nilo, & il Styrace, & fìade ♦ Et
' ’ larbore
larbore thurea,&myrthea, quale non germina in Sabea# infiniti altri ar
bufculi# frutici aromatici.cu ajquatitfìmo folo,contedo undique di af
faro^ualenonein póto,neinPhrygia,nei Hlirico,emulanteiI nardo.
Ilqualedelitiofilfimo loco era Catione &conuento degli piu noui & bel
libimi ucelleti.che unque ad gli ochuhuma'i fuflèron obiedi,uifi, ne co
gniti,alla opera dii amore intenti,fubitarmcu gratilfimo garuìato [tra la
modelladenfitatedegli rami dilla uiuaciffima,&nuquecadiua uirétiaca
nore.Ilqle beato# foelice,pameno & frodofo nemore,le prupéteaquule
p canaletti Si curfiuiriuuli dagli liquidi chiariffimi,&facri fóti,cu fopo-
rofo murmuredifcorreuano.Et quiui fotto lefrefche& colerteumbricu
le# alfuauereflexo tra le nouellefiródufcule.il multiplice &arguto gari
to difcorrédo.inumere&illuftre nymphecu laltro fexo erano latitante'
ad uno difcreto piacere da gli altri# catate cum antiquarii ìnfìrumti dal
fuaue Cupidine fugitiue, Si al le opaci (lì me ombre Se rii refin fa di ìtente.
V efliuano deformemte di fericei habiti futilli Si crifpuli & cataclilli, di fe
microcea tindura# la magiore turbula di olormi# caltuli &galbani#
alcunedi colore colofóne, cu crepidule&nymphei calciamini.
tfora tutteleiquilinediquelliuoluptuofilochi,lèntendoiltriumpho
fo aduento dii fàgittàte figoore,lencia mora fu b ite obmo fèfliuante uene
rabode faprefentorono,le nouiffimeexcepte.Dapofciaal fuo peculiare'
folatio Si continuo obledamento ritornorono*
Poftremamte ultra il memorato nemorulo,fencia alcuno l'tercalato Se
[altra nouiffima gradatide di fepte fcalini fequéte,cu obferuata norma ha
ueuafopra il fublime grado una fpedatiflìma coclufura di uno colunu-
lato,quale il primo dopo Io antedido fi uuio di artifìcio Se materia. Et q-
ui era circuuallato una fediliata fpatiofa# expedita# coplanata area,cu
mirifico inuéto di teffellato emblematico# cum inodaturedi circuleti
triquetri,quadruli# conoide figure# almoide# hemiale, Scrhoboidé
{caline deformato pulcherrime in multiplice defignaturecoeute Se cu
fpecularecoIluflratione#cumegregiodiflindo diuaria &eximia colo,
ratione.
Finalmente il medio terciodilmilliare.dal flumeal cétro i talecoméfio
neeraemuficatamte*diftributoJlqualefemitertioduquec6flaua di palli
(corno pdido e) .clxvi. Si femilfo.Dique al fluuio dati fono palli, xii, al
prato uìtrailflume.x-Tuti gli gradi occupauano Iogitrorlo palli, viii .Si
pedi.ii.6c i altitudine uniuerfalealtrotato.La ftratella pedi, vidi prio giar^
dino pafTi.xxxiii.il fec6do.xxvii.il tercio.xxiii.il bofco.xxv.Laareaam
biente il theatro.xvidl theatro mediato fina alcentro palli .xvi, contini-
ua.Dilla commenluratione infilare /atis.
VSCITIFORA DILLA NAVICVLA ALUNCONTRO'
INFINITE NYMPHE VENERON CVMTROlHAEISY
PERBAMENTEINDVTE.POLIPHILO NARRA ETIL
MTSTERIOSO MODO,CHE GLI DIVINI GESTAMIMI
A C VPIDINE ELLE OFFERIRONO, ET CVM QY^LE
HONORARIOPROCESSO.POSTOSE A SEDERE SO¬
PRA ILTRIVMPH ALE VEHICVLO.ET POLIA ETPOLI
PHILOAMBOLIG ATI DRIETO SEQVENTI, C VMMA-
XIMO TRIVMPHO ALLA PORTA DILMI¬
RABILE AMPHITHEATRO PERVE-
NERON.ILQV ALE, ET FORA,
ET INTIMO PLEN AMEN¬
TE ELLO IL DISCKI
VE.

VAVEMENTE CVM MITE AVRAspi¬


rante zephyro uibrate molliculamente ledecore
ree pinnuledil diuino puelÌo,& cnm il fuo tranquillo
fpirito uehenteal refluo littore peruenuti molte Sci ufi:
nitefemideedorophore,&inlìgnenymphe cumper'
fpicua pulchritudine.exeunti nui dilla fatale nauicu-
la, Dirincontro pftamente,al diuino ,& aligero puero,cu agregario sgmi^
ne cu magno apparato di ornamenti,& di pompe,Scfumptuo 1 ue ime
ti,cum diuo fallo Se culto,piu che regio,cum exquilìtiflìmo exornato p
cipue Se folemneméte uenerante,di tenera,Se florentiflìma aetatu a q ìu
cundiflime pyrriche, cum uirginei alledtabuli>& coelelli, i u r*a Pe
èli humilmente,&cum decentiflìmo famulitio obfequiofetuteie dapati
ce offerirono.Et ante tutele thereutice paftophore.pyrgophore,Se le anu
Indie iubilate pcedeuano ,cum troph ari di militare decorameli in halta
dioro ficilitatedifpofiti,cum lathoraca dii furiale Pyroente,cum laltre"
armature deuifte, & cum larco tranfuerfariamente pendice retme-
te la thoraca, Se cu la fpiculata pharetra Se fecure alle extremi
tate di larco inuiculate. Se fotto la thoraca explicato lo
rete,cum una fubie&a facie di puerulo alata, &
gemia,& uno pomo fuffixo alla facia nel¬
la hafta per medio traie<fl:ate,& nel-'
la fummitate la (Iellata galea.
* * * * *
Ap ^p
'Tv 'Tv

*
Vnaltra erage
ftantc dunaltroj
tropheo,nelmu
eroe era unaftro
il

phiola di lauro
di folto uno pa*'
rodiale.diniger
rima aquila ex-
panfe’,& pofeia
fubiaceua uno
uulto di nobilif
limo fanciullo,
fequa & pofeia
tranfuerfariamé
te dui fulmini
coligaticum fa-
fcicule di oro}&
difetatexute uo
fante alla ha-
fta etiam intran-'
fuerfo ligato,u-
nofceptrofufpé
fa tenendo una
foperbauefte'.

Gerula era ancora unaltra duno tropha?o,Di una galea, cum uno capo
bubalo,8cdi fotto lina toraca antiquaria,cum duifeuti per fìngulo exito
brachiale connodati,Tra gliquali due falciole una per lato perpendeuao
penfile tenente la cleonea pel!e,cum la umbilicata & glandulofamente to
rofaclaua* 1 ■ '• :ì
i:fll
S ubfeq uéte &una attolleuauno tropheo cu
pcipua politura. In uno mucrone demigra
uaiifupmo haftile,fubdefcendédo uno co
ptorio fopra una rotunditate femifextante'
craffa,i modo platineo refupinaua, nel me^
diano inlculpta una formula cucinata ♦ ha-
quale uno pauculo di uafeo pediculo fuppri
meua.Pofcia una tabella cum tale Icriptura
maiufcuIa(QVIS E V ADET .yfubiaceua*
Aqueftauno pomulo fubigeua ,& fubfequé
te unaltra rotun *
datione,quale la
fuperna,mami
rv-^y / \\ a nore. Dauno a
yyy ' À\ lamento circu-
tiu) uallata & ad una
jj folidaoueroma
flìcia fcutella fu
** peraflìdéte.Dal
laquale cotinua
to defcendeuau
no longiufculo
balufto ,& po-
fciaunapileta.
Similmente
portauaunaltra
nympha una ha
^ fta.Nellacumi-
nato era una figura ouola.cumorulo bui-
lato in circinao,& nel meditullo uno rotun

mudine unciale,rnuacia uu* -----


tìtulo.N EMO.Et in medio di due ale,la ha
fta alquanto ballufticata intraiedaua* Inh-
tnamente una fcutella fequiua,quale fopra e
recenfito. _ „
Confequete
Confluente era uno altro nobiliffimo
tropico baiulato. Nel fublime haltile una
pilafopra uno pyrronio promineua tra uno
ìflexo lunariodiduepinnefubtilmtedi bra
dea doro foliate,uno folio paginataméteio
pralaltrofoppf
fo.llrefìduo dii
lequale in circi
naméto coado
rendeua una co
ronacu fafceo^
la detenta, p me
dio lahaftaexi-
guaméte balau
Sfiata traie&aiv
do perpendicu
larriite.Sotto la
corona una pi-
leta.,cum il fìm
do diunogut//
turniouafode-
Icendéte fopra
il rmigiodi due
coniundeale'.
dapofcia una H
guraouolatacu
una bulla bylfi
na nel unibili-*
co co rrufcante* Sotto quella infìxa era una
pila peponaceamtefcindulata.cum uolan-
te fafcicule opportunamte inltrid^.
Molti altri diplixo narrato gli llyraci de^
liquali alcuni di Hebeno,aItri di fandalo ru u
bente citrino & bianco ,&di candidiamo Ebure^&aurati.&diargen-
to contedi,&di altri pretiofi Iignamini. Omni cola fabre deformata dì
tenuiffimo oro,argento,& di Ieuigata materia,& diteti uirenteformati &
diomni altra gratiofacoloratione.cum iucunda doratura. Cum gemme
*uuItipIicementeornatiagIicongruenti lochi omnicola barmonicamé
tedeftinata8cconfpicuamente applicata,cum propendenti fpondili o-
uero uerticulidi ptiofe pettegtuÉlti.tràdufto per gliqmli au-
reodcomnicofarequifitameritecumiucódjffimocoloramtodepiaura
ta,&cum fcitillanteilluftratióefplendicante.&legefticulatnoeinc iro-
tecate di chiroteche cuna acuale textura in multiplici noduli & florali di
filatura aurea acargentea^d.fetadiuariocoloramineartificiofa
texte cum crumenale condufura in uno phrygtolo dialithoagh rofa &
carnòfi brachii, cum cordiculeauree cófufe uenuftamente di uanacolo

tatpraiua^reqStettoptógereunaeUUlfa&exprópta,lauexftlatione'
dillanauicula gelhtncecuprompagerulationeprocurreua.Etuntn
diateimitaria(equiuaunaltra,cuunatriumphaleceliban laqualendlu^
premo haueua uno alato Cupidme&d.fuelam.nato in ?*"»
peftentecalcauauno pomo,nel fupremo mflexoduna 'a
ne laurina di braflea. Laquale erafupra uno f undo ìuerfo di gutturmo
uafo. Et quiui illaqueata era,le fafceole lambe'te difupralo mterflmo dd-
la eioia extraburriuano uolante . I litro d contento dii cuculo era una
tabella p lacraffitadmedillaquale la haftaterebraua,8cp una pila alla ta¬
bella nella mediana parte extrmfeca fuperaffidente & enfi nella fua par,
te ima unaltrafubiacente penetraua ♦ Similmente nello abacato diambi
dui Sdazio Si dextro lato profilua alquanto di haftulatranfafto p la gio¬
ia & fora promineua.DallunoScdalaltro pminente pendici erano dui
funiculi intorti di oro & di ferico ,per bache di ptiofe petre traietf ato.
Sotto il riuexo dilla gioia,uno gutturmo uafo cum il fundo luper
natefubigeua,Sdo orificio inbalaufticaaptione,unafigurao-
uolatamordicaua cu liniamenti imitanti la forma* Cum
dui pomuli fuprala circuferentia uno perlato,nel me
dio diametrale,nel imo unaltra pila.Poftrema-
méte uno nextrulo aureo cumuariatate
xtura uolitante. Nella tabella dau-
na&laltrafacie era di maiu-
feuiegrasce tale tim>
lo» AOPT-
KTHTOI.
Et molti altri fàleraticum molto polimine'
di uarii fiori.fronde.&fruduli,n5 fenciafo
tiationedi bradee doro,&argéto;& di omni
coloramento enchaufticamente infede, cu
infiniti ornamini & exquifitaelegatia di po-
litura,progrediente lstiflìme.cum altre affai
in/Igniture & uidoriale notule, & di exuuie
& fpolie& manubri trophxali decoramenti,
&cdal potente &diuino fanciullo fàgittabon
do.deuidepcedéte cum moderata diftantia
di triumphale proceffo , & cu molto plaufo
Stdiuo thiafo,& cum foni& gutturiali iubi
li dille pheretrie gettante'.
Dapofcia prima aprefentatouife la fua diua
uxore Pfyche.cu regilla uefte, cum fulcinito
uillofo ,& chermeo oro collufirante di textu
ra aurea triliciata& tramataci lucente ferico
iduta. Quale Herniaria&malicha di Hefpe
rianonpduceno.Etfubfèquente le comite'
di fericie uefte di difcreta & uerficolore ifedu
ra laute òc genialemte indute.cu habiti fu p bi
inuifitati &c noui.opulentiflìmamentediali-
thi.Quali la natura noftra ad gli h umani I-
gegni nouercamente fare in terdice.cum cri-
fpuleplicherugofamente fopragli delicati &
4 mundiftìmi corpufculi, & foprali uergina
le anche,al fuaue impulfo dille frefche aure'
inquietale*
Alcune cum inhaprenti pedorali di fqua-
meaoperaturaaurea.cumuenufto &fotiale ornato di lucentiftìmegem^
me.Etaltreglialbiflìmipedi,piuchelehyberne pruine di Capricorno
includi haueano gli affettati ueftimenti,cum decoramento &delicie dii
primo tuberare dille indomitemamillule.qualeomelliorthomafticicu
femiglomulo porrede&affixe.fopra di effe fina al pedoralecindo inco
lorecyaneo de pilo incochleaua uno fumptuofo phrygio fuffàrcinato di
orientale perle .alquanto tuberulante occupaua dapaticamente tutta la
diaphragma.ouero tutta quella parte fu pra ilcindorio diartificiofi uolu
ti.di egregia fòliatura^qualenunque in Phrygia dagli phrygio ni fue in ué
to.EtincoIorephaniceo.aliquantuloquellaincochleaturadi uernanti
x ii
fimraedi pìllulati pmineua. Et I colore fraxino.di ardóri rubini baccati
E^dleùeftecrocotulediilluftrantifaphyrifpódilaa.&icolorepuiqiu

reo^ouero iuculeo chcrmefo di pralucentiffinu


Iutinftutaametillina.ouero punicea diluite candiffiffim8 ^
Etcufierano&ancoracum quella difpenfationealmconp
uiffimfcoloramenti Qualeilmolochino.thyreo^nunceodandaraceo
femmineo^ballauftiro • Gliquali ueftimentidi feta tonfi eranoakum,
almuiUoii.&alcuniintriplici&quadruplicigradir idiuillatura,Cumj
operaio gratiffime figure di flori&ammaluli excellentemente tenti,
tre cum panno fericeo di ordimento di feta& trama doro ^® ^
mnicolorationc&figuratione.cum fumma m0_
itti. Alcune cumzonatcueftiturealternatamente.modo una aurea mo
docyaneapolcia lùride,&confequenteargentea&cumreli<jUicolora-
menticumamicale&correlariodillributo .nonfencia
& uoluptica obieftatione. Alcunehaueuano oflnne • ^b,
phetyne,8e altre gUamitìiepicroci, Quale mai In Scythiadilarbo mala
nueine fe fecero n diuerfeméte fegmentate & uariegate.Altre cum
pabobombicinoinumbraua elfpeftabilealuo piulamteadharendo.
P Accefforiamence negli comolicapiti diepfe ornaticulamente nyma
phei battei cum mira congruentia gemmati, uermiculariameKnexql.
affimi redoli deinuento eximieoperati.&cummtte cum filam ™ a“
reo riquadratuleinfigurarhombea8creticulate,8t cumauree, , ,
di tanto che gli intorquati fili&congemmati erano diftin _
tro.cum triplice affiotiatióe uno aureoritortulo fupradmfer.ceiprom

re 8cfi)lendefceme gemmeordinate uariamentefutte erano fecundo che'


degli ueftimentilauarietateedifto.Altredidiadeinaauieaelcapodiua/

mNegH rSTculi albiCauano,(& Umilmente in tutte) refe fafte di lei


craffiunione,dillequalein medio prominentein formaconoidarefple^
deuaunocraifo gioiello dillafortitionecbeambiua per lauitta ìmphry-
eiaa^Etiam dalla partechefepiua per iopraiUpatìofofrote cum arfineo
^mamento-Oue il difcrimedegli uberrimicapillidiuideuafe.cumue-
nufto ueffigiodi lummiffie undicule.Altreelegantementehaueuano ad
texti al capogliaurei crini,cum geniale,glomulo.Alcunicumromno^
duli cum (triao tumore bellatulamen te conci nata la formofa
grumulonympbeat.camentecolleai&reuniai&cumcord.a,lidi(e-
ta&dorointorqueatuli.Altrehaueuanoiltenuiffìmo capi a
pra le piane tempore ornatici inamente innexo. Et ta e po ciapar^e^i^ a
fèfteuola fronteoccupaua uenuftamente tenfuano di capillamen to cir-
cinato intorto &concrifpato,cornoilluftri fihaurei> cumanguftuli cir
cuuoluti capreolati & ad alcune la rofea fronte contegeuano le anteuen^
tuie comule,& alle moderate aure delitiofamente l'nconftantule, decoro
famentealcapo Stai collo circuiacenti.Etretroancorapermedio le bel-
Iiffimeorechieja estrema parte dille uitte iphrygiata di a?qti rubini cor
rufcanti,& tra gliquali cu egregia copula di adamanti & di fmeragdi uer-
nanti,&cyanilfimi faphirferanodepédulimultiplici ftraleti di bradea
doro8t argentea ìnftabilifcintillad/ubtenfafotto Ietrece,cum unainfù'
latura di orientale perle.llrefiduo dindi dilla copiofa &promiflacapilla
tura cum uagiffimeunduleconfluduantecomenfo dalle delicatiffime"
fpalle fino ultra le rotonde fure di fopra uia dalle dure &c frefchiffime na-
teeffufiffimo uagante difcorreua*
Alcune lafciuamente gli mundiflìmicapillidallaornatiffima cerui^
cedemiffi, &dallocipitiodependuli.cum^quafedifcrepantia datino il
Iigamentodoro,dequi8tdelidiuidentifì,lbprail l’adeo collo. dapofcia
bellamte ,& cum esimia politionein egregio uorticelinuati &congioba
ti,conueniuano elegantementeal fummo uertice,in acumine extenuati
oueuno pticfiffimo flocco di perle ad fumma uoluptateambedueletre-
ciature flrmgeua,di lotto uialepicole auremaeftreuolmentecondude-'
traiedate fopra le piane tempore,& peruem uano. cum xqua. extenuatoe
alla fua refidentia & uol uptico conuen to»
Ad alcune erano fubrutuli gli capilli,cum fpedatiflimi inuoluuli cir-.
cum il capo cingente cum amicale floramine uernante» Alcuni flaui
piucheeledo arlinico foliofo diluftro pftanti,& di colore, cum decoro
uertiginecapreolatamentecompofitialnympheo & uoluptico exorna^
to cum bellatula adiundionedi uarii 8e ptiofi lapilli,&ad exprelfo di ex
trema delitia, Alcuni nigelli piu che le piume anthracinedi Efàcho ,'i uc
nufto uoluminecoliuftranti di Iimpidiffimi uelamini aurei contedi,
& fopra il difcrime, cum achi crinali detenti,cumconfpicuo& grado’
fo uolato ,Cum multiplici innodamenti cincmati.cum multa fplende
fcentia,cum arte & artificio,che omni lafciuo Audio & uoluptico nynv
phaleexcedeua,comptamentepedinati,&decorilfimamentecompofi-
tiXaqueoh inefeati di retinente»mordace,& noxio uifeo degli amorolì
cori.Cu fpiredi ualore inextimabile alle pertufate aure fu fpefe, Se cu pre
tiolìflìmi monili & fegmenti torquata & cinda Iadricta &niuente gu
Ia,cum faci no ro fi collarii fumptuofamente ingemmati, cum piu excel
lenteconquifito di exornato & indecorare tanto affecto muliebre che-
mai fi potelfe fubtilmente escogitare^.
X 111

L.
Oltra di quello alenile di pur puri (lìmi coturni negli pedufculi, cum
epifphyriidoro afleptatamtecalciauano,Gliquali foprail cadido pu pa
meco dille Cure termmauano.Oiie uno gétilicio ritramato di pohcanala
tittidiecircudauadi petre ptiofe mirificamte exornato cu laccili doro fic
di feta. Alcuneapede nudo gli uermiglianti euandn di feta, cum rfeupti
ca uanitate geftauano. Molte calciauano Coccoli di coreo aureo lupplla-
rhtecadati molti eleganti expflì.Aflfailecrepiduledi rofaceo cono porta
uano orniate doro.Taleexqultamente di expohto & lunato calciamie
cale tate,o neramente cum recuruataapertura^diametatefolee.cum piu
noue Se marauegliofe ligature,ligule & coregie,che mai dir fe potelìe.di le
taca?fia& di filande doro.cu glipiu & grati ìphcamti enea u polpo
uagi

Co talo inodantife .che diuifare nellamte Ce ualeflfe.Etdallan grilla lolea il


laqueoloi nodulo bellulamte intricatoci armenicatexturaufciuaipedi
to tenendoli polkedigito.Etdidiuerfo ilmimmo demigrauapiu bian¬
chi chellacalcinaturaoflfea.Pofciafupraletuberule fufifragine can en
do belhffimamente fe coniugauano.cum una lingula denuda dal circu-
danteligamine dii calcaneo fuprail culmo dilleburneo pede.di uernicu
laria opatura aurea di lucente gemme decorato.
Alcune di panno fericeoderafo cum figure per tale artificio conge-
{te cum uariato co lo rande uolupticamente calciauano, difereto a que
Io dii fuperbofcnympheoinduro,Conclufe decorecùfibuleatiree.cu
adunco mordo Scillaqueate-.SopraleexquifitecrepiduIegli tumiduli pe-.
cioli fuppreflì dagli eleganti dreulianfulati dorogli obftraguh marga
ritati &cumnextruli di colorita feta 8^ doro cum gli capi di terfoargeto
infixì.erano decentementeinnexi ritenuti .cum fi bello decoramento da
cecare &c exoculare gli effrenatitori.O quanta pohtura.belhtudine, ni
tella Quantopfpicaceornamento.qualeinfueteopature. Cum quanta
acre diligenza uedeuafe exeogitatamente repto artificio di dare ad gli in-,
menti dolci,&incentiuo piacerete morireopiculo,
Nel ueftire fimilmente conciliate oltra la fuperba & delitiofa 1 uentioe
tanto decore.quato condignamente il felice locoexpoflulaua.cu artifi¬
cio fe fimbrie &Iacinule,ouero fraéle cum fubtileintercifura 1 ^co¬
lore & cum mirabile & uermiculario Cuticio decoriflìme, Et dal urido
cindo in giu dinan ti ordinatamente propendevano gli aurei porpicidi
uermiculario lauorio. Alcuni in loco degli piruli haueuano margaiite'
elenchi di cralfitudineauellanea.Nel imo cum longitudine ralugiata di
alabaftrea figura.^ fimilmte nelloco degli porpici aurei.cheerauna tex-
tilelifta.o riero fafceola aurea di latitudine fextan te ,di operamento uermi
culario.Dal fuo finuato finaallambiente fimbriacopulantile tra le minu
e Iancimature diftribute*Et talequale Iepirulatemargaritehaueuano ge
me turbinate cum le complanate inquadrature, &cum le teretecumiu^
cundiffìmo commercio delegante confenfo dii Tuo colore & deformatu
ra uariatamentedifpenfate,& fummacum uenufta congruentia. Alcune
etiam miraicum fuperbo &diuo culto,cum infigne&egregio ,Se fuptuo
fiffìmo&micredibileexornato.&diptiofitaeincomparabile.Lequalelb
pragli fìanchiinduteerano di torace finuate fericee diamethyffino rafo
IucLileo. Etdindi retroalultimo Ipondilo.&alfcemine.cumniodera-
ta curuefcentiadependente, di fomentata follatura antiquaria,&di me¬
diocre perle contede. Gliuertiginidilla qualecum nodulature fupra
iemamillule terminando.&lbpralornbilicodiffìniuano ialbente. Ne^
gliquali erano dipretiofiffìmi lapillirofule, Si altri mirabili exprcffì.in.
oro inclauftrati,&cuminchaufticooperamen to eximie deornati,& uer
micuIariamentedepoliti.Glilabri dillequalethoracedimiro efferato di
fyrmata textura aurea,gli phrygii iugimente ambiuano,& nello inferna
teextremo alternatamentecralfiflimeperle,Scpiruli cum moro inconfta
teludibondedependeuano. Dindi pofcia unainueftituradifetauerde'
eum tramaturaaurea defcendeua,&adgli genui fina deriuaua. Di botto
queffa fina ad gli tali ultra,unaltra erademiffa.diChermco in tramato do
ro. Lequale cum frequentano pliculamento erano inphimbriate , di la
titudine lémi Se unciale,cum binato ordie negli extremi di craffe marga¬
rite* Et nel contento dii phrygio dilla prima inextimabili rhomboidi
digemme occupauano.Tralequalecum partiario coloramento le circu
lare interpolate Iuceuano Se in campo aureo artificiofamente deputate*
Vltragli labri extremi,erano meruli ferratamente formati,& in omni an.
gulo degliquali uno rifondato lapillo pendeua. Etnei imo tra gli mera
liinftabilmenteftraleti doro uentilabondi. Dalquale phrygio fili doro i
formarhombeainnodulatidefcendeuano , &da una pillulata gemma
retenti .Inciafcuna dunque dillefedioneinterpofitaera una gemma, p
laquale tranfuerfariamente uno fyrmato filo aureo traiedaua. Sopra la
prò pedida gemma ,nel limbo dii phrygio appadaaffìdeua una circula
re limile alle collaterale di forma Se crafli tudine ,cum auree barbuie pen-
dente,NeI narrato filotranfuerfario,nelmedioftimc dillafigura rhom-
bea .uno mirabile lapillo ouolato era intromiflo. Et nel mediano dille*
pleure.fimilmenteinfilataeraunapillulata gemma,ciafcuna cum reda
diftributione&eleganteordine.&dilcoloramento uariatearqualmente''
obuiantife.Tuttigliinfernatiangulidillanarratafigura intercalariamen
te, in uno ppendeua unainextimabiletabellulaquadrataprctiofà.fotto
laquale&dallaqualefufpefopendeuauno baccato lapillo. Tra una & lai
x iiii
tra affida ecmmaleappcfa era unaoblógaoUeroouoIa,tuttedi mira craf-
(icudine II phrygio dilla fecunda tralemargarite informahemialeerano
tabeilaledi^oUKarialongitudine&di Temila latitudine,ìnteruaHaatri
duecirculare,&dapofcia tradue quaike,cum altri addicamenti duajamy,

“-5SSSS cu ornato thoracaIe,Etallo exi


to brachiale & al collare di tali
recenfiti phrygii ,& ornaticir/
cundauano bellifiìmc.Gli bra
chii bipartitamente erano inte
di dallo exito finaal cubito ,&
dalcubito fina allacomphen-
fa dilla mano era el manicheto
di tuta au rea textura,cum exi-
mie o perature {umide cotexto
circuuallato duno phrygiolo
di nytnpheale Audio diligente
1 menteinuento nella diuifione
cubitale bellule iliaqueati ,cu
co rdilli aurei,ouero cuna intor
tuli funiculh Nelle diuifione'
era uno elegàteexito di copio
fogrumulo cuna dimanaine"
compliculato dilla bobicia ni
ueatenuidìma & mtente inte¬
nda,nella parte decente inuin-
culati,cum fericei laqueoli ge¬
minati in armilete, ouero in or
biculi aurei complanati intro
meffi.&di puro oro mucrona'
tì,cum noduli pendenti cum exquifito uirgiale. Perche quiui il defio ,&
cupito cumilfapere& potereconciliauafecum la uoluntate .Tanto me*
Iupiter ad gli amorofi ochii q iucundiffimo, che altro ueramente noie-
defiderarebbe.chaperpetuo poteremirare,# fi uenufte,#di formo itate
gididelitia.Nymphepraeftantecumgliafpedielicopiditanto laute, #
kfeiuaméte decornatale cum niueeuefte cufuma politione ]5 intente'.
Cum
Cum tanta prouocatione.che allafpra morte Io homo ultroneamete ie
o fferifca Si uoléte. O contagiofo artifìcio. Oallediuo minifterio,Opro'
pugnante machine*Qpaluque core fano tutilfimofualido Si quieto Si li
bero,& renitente,di facilmente inficere,repen te di fubuertire Si depopula
re, fencia mora prò (temere,fenda indulto perturbare,totaImte fubiuga-
xcfic fènda reludo trahere.Diproftrare difculIamteomni moderata ,jin-
credibileSiperuicacecontinentia.Quefti fono quegli ueraci Si infàllibi
li fateliti dii opero lo amore cu ampliabile numero diimmaniflimi car
nifici ,Ie immune remote.Sidifiunde pendoliamone infidianti,Sida ta
leinclinantefubiedioneexclufidipotere per alcuno modo, necumau'
dentealo preualerfe,&dalle pfentate ineuitabile.Si trahente dulcitudine
cum tato folerte Si diligente Audio illaqueabile,&cu fubtile ingegnio I-
uento tanto exquilìtilìimo operamento 8i ad tanto bella Si formoli dima
opera per fe dalla foecunda natura,artificio da diftrugere ritrouato,Si exi-
mio adiundoSi accelforio di cruciare. Omeilquaìeragioneuolmente'
fingere fe douerebbe,& ufare per le marmoree ftatue.Si nonpergli huma
ni Si fragili cori.Imperoche ancora quel nobile Si diuo fexo, (pollato 8i
denudato fummamte contorque&infice periclitabondi,Nc>n checum
quello uoluptico additaméto di laquei pernitiofo inueftigato. Ma folo
queltoaccede,che elle non penficulano edere alfai ildamore naturalmé
te perire/encia tanto audo incremto di excogitati modi adì ugere gli mi
feri Si molliculi amanti allo intento dii cordolio piu facilmente di con
ducere,^ continuamente excitare fcintillule extremamte incendiofe da
uegetare alla co nfumptione Ieamorofe Siferuideflammule,diui chiedi
dirimpire&confundereii caldo pedo di bullientifufpiruli,&di fermen
tare il core adamore.Hora io non faperei debitamente exprimerep quale
modo uno tato fundamineiado damo re (labile Si lineerò fermamente^
in Polia colIocatOjche alquato qualfareil fentilfedaquefteineuitabileSi
parate inlidie Si impetuofe uiolentie.Omepoftìa tra me tacitamterepli^
caua.O prophilea Pollia bellatula mia.cuftodi la tua adepta pda. Impero
ebegrande periclitamto,eiltranfito p tante pyratice fallacie,Si mamfefti
ficarii & pdonuli Ifidiarii.Gli quali contraoi lineerà reditudie fono dii
fuoamorofooffédiminec6médatiSilaudabilmteapprobati8idagli tri¬
lli offènfi,tato piu defiderati Si riuerétemte piu reqfiti Si piu dolce amati.
Hora nella fua laetilìima fronte,fotto a due hemicycle,quale filo di feta
fubtile,8i nigernmeciglie. piu che illuftrante eIedro,dui (agittabondi o^
chiifefteuolmteIuceuano piucheirradiàtilfimeftelle nel lympidilfimo
coelo fplendefcéte.Et nel afpedo fuo piu belleche incarnate,Si ricente ro
le,8i le gene no miltate, ma cu piu gratili) ma 8i genuia rubedie,che degli

l
i

eburopiricato,oueilòoleledimoitrauapiuc.ni«uuiuii<vv D
chiméuTitào no appartile. Et ad gli igyptii oliiiJe,ouao I{Je,<>™^
rapicuil Caladio .onero tricipiti fimulacro-Et nel facro Antiolm
gli pfii.cjleexponeLiafenclladucco dii fuo fignoreledeliciofe&aiuenym
pheCuucuerandifembiàticonfpicue.cumomaugellimoratc&inon-
eere curanon uifitatabelleciafpeaatiffimc.Etcum pltante bgi.
mieicumekgantehoneftare pelare 8idecorc,& cum integra procacttate'
ornate & comptiffime"* i o.
Ad quello puntìo meritamente cum veneranda caterua natante, Se
cum frequente comitato profequentelabeliffima. P YL §rat1^^1^
dariuerendo il Cari (lìmo Marito tutta ageuolaSiblandicellaricer ,
cum fummo uenerato.nel capo una pretiolì(lima corolla pofelt,che tale
nonfuelauotiuadi Hiero. Ecdue dille Nympheeffahonorabonde co¬
mitante Imeriauna,Polia placidamente riceucte. Et laltraErototimoride
facetiffima ,&me perlamano appiè .Dapofcia delusamente eqi^
molte altre lastiffime trine & trine.cum foléne procedo,8e ordine
norificentiffima pompa,& decente ueneratione,& cum nymphale geni-
culatione orinomene ueneron* , r jL,
EtprimoueneToxodora, Laquale"
il filmato}&uulnifico arco accortameli
te gli offèriua.Ilquale rigorofamente era
extento, Quella era in medio di due ab*
tre, Ennia una.che nelle tuberule mano
gerulatia uno dedolato uafculo Am^
phoe dicoloriflìmo faphyro cum iu-
cundilfima fplendefcentia ,cum latulo
orificio emuficatamcnteexfcalpto .Dal
quale alquantulo dicliuulo di multipli
ce fiorato cum maxima politura expref
fo .alla dilatata corpulenta moderatati!
tedefcendeua.foprato initiodil graci-
larfe dalia tornata corpùlaturareceden-
te uerfo lo orificio leanfule adharefeen.
te in uipeo effigiato diligentiffime de¬
formate. Il limbo elegantemente gulu'
. lato mordicauano ♦ Dapofciailcircu'
cinfto corpulefcentenelextnfcco di mi
rifimulacbrulicoelato,&ppolitulamte cdfifto,& oueil corpulamto i-
cominciaua demigrare inangullia dii gracile & oblongo fundo, era i
a

i
cànaliculi obliquitbenti, cum moderati riuuli inalueati excauato, fini-
uano fupra uno nodulo,cum temperato tumore al folerte reperto ,011111
uno fu bado pedulo,ftipato di bell iffimi & m ultiplici flori,quegli dille—
minante. Et la fua conforte Phileda nelgremio ricoglieua quello che £-
niafolatiolàmente fpargendo diffeminaua,
Similmentetraduealtreornatifiimenymphule fefeceananti Ve-
lode,Queftaalfuo lignore feftiuarhtegli aprelèntoe una mirabile pha-
retra fuperba di artificio Se di inuento egregio,cum due uelociffìme lagit
te, Vnacumil tirale di puro argento,& laltro cum ilpontuto (itale di ne¬
gro ,graue,frigido &infautio plumbo. Ad quetio &dicio elio il fuo tene/
ro ,& diurno fiancho,ouerogli armi dille uolante armefe pcingetfe,&
le compare Omonia&diapraxe,cum due pile Ia?tabonde iocauano,lu-
na allaltraalternantile . Ma dilucido oro era quella di Omonia. & di
fragile crytialiino haueala fuaDiapraxe, Et quando una di efferepiglia-
ua q uella di oro ,rimandaua la cryliallina,cum folerte uitato di obuio I-
feme'.
Ad quetie pofcia ordinariamente Se le altre fubfequiuano la bellifiì-
ma&riuerenteTyphlote,cureligiofiSedemeritihonori Se dignificatio-
ne, Ella uno tenuitfimo uelamine offerite cernua , Ad quetio che gli fue
lati ochii lui glidouetlè teniare& ricoprire. Quefta haueacum tè due la/
feiuedamicelle,cumimpudico fembiante.DillequaleunaAfynecha no
minatarotantife.mo al lato dextro,modo al finitiro inconftante&Arde
lia Comazitia ballaua.Et qualeT himeleHitirionica faltante ioculatrice
& lamia intigno'»
Et laltra Afchemofyne tra tutte le uetiite nuda imperterrita ,Se falace'
faprefentoe ♦ Ne piu ne meno fi dal fonte Salmacide potata futfe. Et in
lamano finitira unafphxra formata di lamine auree, cum il fuo centro
teniua ♦ Et cum la dextera blandamente il longo capillamento appren/
fo extenderfi fuprale polpofe Se cri (fa te nate ,non confentiua,cum in ue
recondapetulantia,Qualepetulca qftulatrice, ma indicando Tribaba
obtcaeniflima info lentia cum extollentia di gliochii incontianti Se cefii,
& cum pruritofo aóto,Quale procace gaditana, cum troppo Iafciuien -
tiainfabregeftiente,&piuchel fpurcitfimo hotiio in fenoli hebbe,nel
fpecularegìi drauci & gli cani fpeculi.
Nouiffimanitetrealtrei pmeditabode matrone tàptentorono,TcIetle la
pria.di ardétepurpura iduta,cum gli foluti &,pmiffi capilli ,& nella fìro-
phiatafrote crifpàtulippédéti,e{faelegatealtuoidioglidete una accéfa
facola,& unacomitate Vrachiuiagerula dauatedi unafmeragdina urnu
la faberrimaméte expreffa,& antiquario artificio,^ ìnfolete aufo fi da h u
mana opaturaXo orificio haueua contortamente ftriato.lequa e iie.o-
uero rimili nella mediana amplitudine dii uafo moderatamente hnien-
do cu squadernadiftributione alquanto fiedilatauano.Dapo ciai ue
nullo concinolo defcendeuauerfoil rotundo fundo.k corpulentiapau
latinamente exilifcente.conueftita cum inextimabile fadione di icUm-
cio foliamento ,dalfolido cum egregiadiuulfione prominente, c ag 1
labii dillorificio continuati uerfo il fubciiuo contorquentife inexqui-
fita follatura,due àfiuiefendeuano cù mirifico expreffo.&cuuno pedu-
culo.Foradilqualelatulo orificio uolan-
te & crepitate,cum gratiffimo fcloppo Tei
tille refultauano.per laire difeurrendo lu¬
cente* Lequale po feia extintìe cafitauano
in cinerate fauille. ^
Laltra comite Capnoliauno uafo capra
culo,ouero teftaceo gefta.ua, cu agufto ori
fido &L altiufculo leuato & attenuatile nel
fudo,8c fopra il Tuo dilatamie fiotto le afu
lecircularmente hauea,cu aequadiftantia,
tredeciliteregrtece menfuratiftìme dilige
temente im prede. PANTA BAI ABI
OY. cum molti altri ornamini ^obli¬
quanti alueoli.Ilqualedallelitereuerfio lo
orificio era polytrito. Fora dilquale& per
gli fpiramenti profiliua uno nebulante òc
euodiofumoin nulla per laire rifoluen-
tifd*
Recepte'

!
Recepte finalmente le oblate myfterio'
Te & fatale erotenara & conuenienti geda-
miniJl diurno puello ad (edere fepofefo
pra uno aureo & antiquario carpento, o -
uero uedabulo iui triuphalepparato ,rtut
to di lamine doro per tutte le fimbrie cir-
cuambiéte uno phrygio dodrate in latita
dine. Neiquale folariamenteluceuano in
clauftrate oftentuofe géme di gratitudi¬
ne & inopinabile ptio,& di artificio imp^
ceptibile &di inuento rari(fime,diuinam
te difpofìto, & ordinatamente deftinato.
cum due uehicularerotehabente la circu
fèrentia doro.&gliradii ^cedenti dal cen
trico axe,nelquale il polo iaceua, & infi-
xi nel meditullio erano deformati longi'
ufculiin balau dico figmento di petre pre
tiofeuariedi coloramento fulgurante'.
SEDENDO duqueello fencia protra¬
tto di tempo pren.fi &capti ambi dui fufiìmo,PoIia5& io dalle predante
nymphe Plexaura & Ganoma, per lo imperatorio nuto dii triumphan-
tepuellulo dominante,8creiette da retro di ambi dui le brace, & altergo
redridelemane,comecaptiui Polia & io fudìmo illaqueati&uindi.cu
trece & ferticuli di robe & uario floram ine connexi &refticulati. Et retro
alla pompofa ,& diuiata rheda dii athlophoro, & maximo triumphato-
re eramo tradi molliculamente uoluntabondidaSynefianymphapra
ftantiflìma.
Perlaquale cofa incomminciai quali di trepidare. Ma perche lenym-
phe cum lamiacofmodea Polia facetamente firideuano difubito meaf
ficurai.Sequiua immediate dapo nui la curiofa Pfyche. Et retro lei erano
fèquace le pueredamicelle,che uenerante haueuano offerto. Laquale'
Pfyche era patagiata.ouero fuperinduta di culto matronale & ambitùv
fidìmo manto doro ouero chlamyda,che talea Dario non donoeSilofo
te»Ne cufi fàdaNuma re primo iuétore potè ufare.S upralo humero dex
tro coplicatulamte inieda&iorbiculifuppflì doro anfulata.oue tra craf
fi carboculi purgatiflìmiparagonii,&di fplédore corrugati teniua iclau
drato uno adamate fefijdigitalé logicrorfo &cóplanato,& j latitudie po
licari, & di ferrico fa'aliare ,copleto di miràdo dupore,cu iextimabilede
coramto pminéte.che di ta'to ptio no fuedaGigeil dono dato adApolIi
ne Phithio. Neiquale,no dal nobilePyrgotele.ma piu pfto diuinamen te
era C upidine faberrimamente exfcalpto femedefimo crudelulamentelà
cinante & pfyche icauta pertradàte cum la fagitta cum punéturalactak,
oueil brachio foluto portaua eflala uoIante& uehemente fagitcadoro, o
uero il Tuopyrouolo,& neialtra map.o,eleganteméte teiera cum gratio-
facomplicatura Coprala finiftrafpallalachlamyde iuerfa &di aurea# te'
nuiffimauillaturafultratagerenteunahyacinthinalucerna di antiqua¬
rio opamto 8c di perfpicuo effigiato .accéfa.fcintilaboda.Laquale lupaio
fiffimachlamydaera opulentiffimamteinfimbriata.dimirabilepetre p'
tiofe (opra uno exqfitiffimo 8ccataclifto amido di uernàte fenco & itra-
matadi puriffimo oro.cindo fotto iltumidulo pedo cum diua fadura
& delitiofa*. .
ICemulcado duque quella foperba ueha dii ouante amore traheuano
dui fquammigeriferpi Scincioltrala fuanatura,! quefto loco magni,ad
quefto amorofo officio & myfterio & uedura ualidi #uegeti ♦ infiamma
ti cum trifulci uibramini& quadrupedi, cum gli colli porredi implica
ti condecoramente gli fui fquammulati pedori di marauegliofa innoda
tura di lori & retinaculi intexti di fyrma:doro,cum turgidule bulle pmi-
nente di uaria 8c exceliéte colatura aurea alternata di gemmè faberrimam
- te cu irradiante corufcatoe affibulati in fibule auree & per eximie excipu
letraiedauano.&confitamtedicraffi lapilli pornati al trahere noncur'
furamente.ma cum tempamine di triumphale procedo.
Quefto diurno triumpho & tutte le triumphale nymphe pracedeua-
no corno auanti e decripto lepaftophore,pofciale trophigere.dapofcia
le faceferarie, di fafcicule doro infafciate le face.confequenteleiplendo-
fore cum auree lucer ne.tede,& cerei di albicante, & puriffi ma materia,
cum chiaro candore luminofi. Continuando fequiuano le Omiftere"
Euomie, cum odorabuli aurei di fadura muifa,& cum auree acerre",
onero arcuìe thuree.fpargendo mirafragrantia,oltraquella,cheilfoelice
loco per tutto diffufamente fpiraua. Alcune cum uafculi aurei cum an
euftiffimo exito .liquore odoratiffimo inconftante fopra tutti guttatamé
te excuffi imbrefacendo confpergeuano. Altre affai cum colico ordine
che nelle fue longiufcule mane fonanti inftrumenti teniuano.Sympho
nie fuaue.fiftule forabile.Tibie.cum fuaui moduli confonauano,& bu¬
cine torrile auree,# pretiofiffimamente gemmate* Alcune infeme cum
dulciffimo confenfo harmonicamente cum lidiatonatione cantante,
cum angelice proIatione,& uoce non reddendo familiare fono,# ite¬
rante gli uenufti Carmini ♦ Alcune altre cum gli rinfilanti Cymbali»
Altri cum increpitanti & rauciTympani. Sofpefi dallafinifìra ma¬
no.
no,& cumfuniculi doro&difeta contorquatiagli carnofì brachii ui-
cinodilIacomprenfadilIamanopendicei.Etpofciacumgli tornatili Se
longiufculi digiti folicitatamte ,phibiuano,& a tépo cedeuano fopralap
tubata tibia monaula faltanti, nò taleda Mercurio reperta.la fibilante uo
ce,chetragli purpuriflìmi labri riceueuacompofitamente il fonoro fpi-
rito.Cu gratiofa tuberatione pomululando lecolorate b uccide, Etda-
pofeia cum la dexterula,la tirata Seextenta pelle, cu puliatoruli di bian¬
chiamo ebure pcoteuano.cu menfurataparticipatione & emufìcata,cu
Iene Se grato fu burro &raucitate,cuii tibiale libilo concordi rifonanti *
Alcune cu gemine tibie dillinuéto dillequale Mariìa ceda, Se le phry'
gie fìmilméte. Alcune cu garulofelyre lyrante,& tale cu cithare Cithari
zante fopra gli fyrinati fili erei,cu gli teneri Se delicati digiti ,ouero cu pie
ètri lereo fono conuerberando excitauào, Se ancora cù altri nobilitimi.
Se marauegliofì,& cu organati iftruriitfcù aurei Se crepitaculi fìfìri argu¬
to tinnito còftrepenti.Etcu calybicei trigonii, cu annuii ludibondi al p
cuffo fuaue&acutitintmati,8ialtreconformementecum aducicornu'
li,iaudita harmoniadiffundeuano,& cum crepitante buccine peinente.
Redimite didiademate di gioiedi uerno coronante fiorente,tra gli ua
riati fiori bradi eeauree deornatamente itercalate, peipuamtedi amethy^
ftineuioIe,&di fioricumatilf&di purpurateamaratho.&holochryfo Se
di cyclamino,& cum ftrophiole di mellilotho.cum uiole 1 uteole Se cadi-'
de,menfuratamte copofìte,& commìxtaméteinferte,& di altri coronarii
flofculi,& cum candicante margarite Se altre geme,acce(Toriam te le orna
te chiarie circudate&innexe,& alcuneelegantiflìme callicridene tata de¬
mulcente harmonia ad gli auditori còmunicado difpenfauano, Quato
forfaunqueApolIine,imofenciabafitare,lalyrapulfanteallehelicone
mule no rende,ne porge .Ne tale Se tanta fuauitate di fono gli tyrreni na-
uiculariifentirono.NeArione tato cum fono fupraildelphino uetìore
ad tenaro fece il traieólo, Leq uale fo natrice,no in uno erano, ma in ordi¬
nato pcefTo difpofite,& diuifìone prò ce (Ilo naie al fuo requifìto,& conili
tuto loco ad magnaextollentia Se triumphale adoria Se indorine laude*',
in redundante turme.
Per lequaie diue cofe fermamente mi fuado inane praftarfeomni fri'
conda& facundalingua exprimerefatagendo particula degli fuauiflìmi
foni.deglidulcifiìmi cantici.degli foléni Se iocofì tripudii Se felle,dille di
uenymphe&infìgnepuelie.dillefuefìngulare&incomparabilebellece.
dillo excelléte òrillultre deleganti fimo decorando ,da interrumpere Se
amputare la gratiofa uita,&dadiffipare &diftrahereomniduro&obfti-
nato core lastante cum uario& triumphale gelfamine Se cum alacre gefli
cuIatioeincedéte,&di tanto fuptuofo&fupbo triupho ,&ditatedelitie'
& amcenitate,& immenfa amplitudine di ptiofe diuitie & maxime opulé
tie piu praffio,che dalla natura, diurne agli ochii mei p la Cythareidagra
de cupidineo priuilegio palefemente di uidere,& chiaro de realmente mi¬
rare praecipuamente indulto.
Nel ultimo loco immediate ,dinanti
proximo gli trahenti ferpi, dui Egipani,
de procaci fatyri,cumhircino barbitio,
cum gli caprei ,di bifulci pedi procedeua
no.Gliquali petulci laetabundi,cum ftro
phiole di floridofatyrione ,&di floridi
Helenio de di Cynoforchi fiipprimente'
gli incopticapili fopra lacaperata fron -
teicoronati. Ciafcuno geftaua uno ino¬
ltro rudemente excifo in ligno, de inaura
to .effigiato humano ueftito.Daltricapo
fina alla diaphragma folaméte iirefiduo
in quadrato acuminàtife alla parte infer-
nate.demigraua in una gulatura batiale,
cum uno lataftrello ,cum una a'tiq folia
tura nel fico brachiale,cum uno pomo al
pedo. Et nel medio dii quadrato nella
parte piu lata appareualo ithyphalliofì-i
gno»
Dmandagli quali praecedeua immediateuna po!ituIanympha,nel
uolto niueo dillaqualelegeneporphyriacerubeuano,cu lahederatafron,
te di corymbi,induta di Tegmen tato palio, uibrati deq&deli dafuauire
flati zephyrei,gli kcinii dii reflato fino,baiu!aua uno uafculo aureo ,in
modo di papila rotundato.ladep anguftiflimo meato afpgendo Iibaua*
Similmenteancoradue nymphe pceden te redimite luna di folli dil¬
la foemina Li n ozolte,& laltra di Hermopoane mafculo.erano geftatrice*
La una di uno integro puerulo inaurato nella dextra, Et neialtra uno al
tro dii capo.brachioli, de dii collo mutilato.Laltracumpcipuo honore
de obitinata fupftitione el lìmulachro dagli aegyptii di Serapi uenerato
portaua. El qualeera uno capo di leone ♦ Alladextra profiliuauno capo
di cane blandien te. Et dalla lama,uno capo di rapace lupo. Laquale effi¬
gie era tuta in uno uolumine didraco contenta&circundata,radii praea
cuti emittéte-Ilqualedraco cum la teda alla dextra partedel fimulacro de
riuaua faberrimamente deaurato.
Onde
Onde cum emullcatadillantia ,&cuim
Iongo Se foléne progredì) .comitato era il
tnumphante fanciullo,&ambidui Polla
Scio inuinculatidi fiorenti ferticuli ful¬
minali rofei fèllabondi. Le nymphedi fa¬
ceta natura molto benignamente adiue'
a nui gratificantife amorali blandimenti
proiettante fàceuano.cum feftiui uolti Si
genuina hilaritudine.f amoro lo folami
nepmulcente^
Finalmen te cum quello triumphale
Semyfteriofo difcorfo. Se cum Iephere^
trie pompe Se amoro fe niciterie, tra rido-' /
lenti dori fuccefiiuamente procedendo,
precedente la uexillatione dilla inligne''
ui&oria.cum gli anticantamenti dilla ìx
tillima iuuentute nymphale.cum incedo
perfluo Seantiludii.f cum cornice fàcep
lucente feum chiaro lume premicante''
pcedeuano. Et tra fragrante olerè.olentefuiue arbore,odoriferi frutti o
dorofo aire Se clemente Se liquidiffimocoelo.Sepita la llrata cum omni ee
neramento di fruteti conlita Se in omni parte contecto di herbule & di
unente gramine,Non uacando apalTo apalTo le rofe Se la copiadiflori
omnicofa fragrante & loco felice,beato,delitiofo,famcenifiimo. Etcu*
tanta &diua fequétiadi turba mifcellanea.di nymphe.cum peculiare pÓ
pa,cum religiofo progrelTo immo triumphale.Ia una dalaltra ,cum fiatu
ta Se determinata diftantiacomitato incedeua/otto Iarofaria perguladi
omni.minerà cumnouel[e,& uerne fronde sfoglie. Laqualedadolci
urepitiobfìbilaua. 1

Ecquiui tutto il folo ubertofamen te obruto &coperto era di (ternate fo


glredrrofe.&diflorenaranceo.diamethyftinemole.&matronaleluteole
&d‘ bullealbe,&di pulhphure piitpurante&di fiori di lofaminodili-
lu&a triconfpicui&olentiffimi flofculi-EtCngularmentecra dilTemi-
nato il femme,dillaunicauleariftalthea,& ramuli di florentemyrto. So¬
pra lo a?q uatiflimo lìlicato.di I ucentiflimi marmori in in finite operatu-
re tedellatamete compactù Molte portauano tyrli di multiplice fiorami
necongrumati, Altrecum rami di olea. Alcune di lauro ,mo!tedi myr-
di altri celebrati arbori cum auicule in trepide familiarmente fopr a
aflìdente cum canora garrulatione Se concenti fuaui ca tante.cum le ci-
tantcnymphehymBi&candci.èicumdulciflimimoduli pfallétepttit
to adfonauano.cum cadefteplaufo lamffimamentefdligianticum.■*'
recerimonie&cumdelicato&uirginaletripudioardeliamente&alcu-
necum faltationepytrhica,&altifone laude extollendo la diurna gemtri
ce&il potente filiolo.cumfeftiuifpeftacul.cum maximo mumpho &
fuperbapompapaulatinamentepueniflìmoad uno profcemo ,
una confpicua.&faberrl ma,&fciti (lima porta hiante,dimattiia.&dio-
peraturadiunomirabiliflìmoamphitheatroCublimeindruftodifebri-
Lplenodiamfidodiornamenti&artenonuifomattale NemAteUa
neinqualuque altro famofo loco exquifitiflìmamen te fabrefaftoik {>«>
diamente abfoluco dilunga narrationeexpIicabdeAquafi nonoitbt
le.Quale dire lì potrebbenonhumana,mapiu pilo diurna operation ,
& oftentamento maximo diftruftura»

GIVNTIdunquecumfoléniflìmo gaudio, 8iincredibile lattina, &


folatiofo diletto perlatriumphale uia cum diflr.butaafperg.ne indi &
quindi per alcuneftriaiflimeauree fiftulete.irrorantedi °">me'
aquulegli procelfionarii.&tuttalatriumpbatnceturmarofidulamente
pfufaalla portadi lingrertò,'mirai eliderà ftupcndo artificio • Laquald
conftrutta era diorientale litbarmeno.nelquale infimtefcntule .quale
fcopedifperfefecerniuanodifulgutateoto.Étdiquefto puro meta o e
ran o dille exafte co Ili ne le bafè.gli capituli. Il frate ; zophoro , coroni*'
ce, Sefaftigio limine & ante, Se ommaltro opamento dilla recenfltama-
feria nedeuafe,renuéte il duro Se tenace chalybe&afpernabile Iato reuma
taant/q nanamente uariata.gratiofo elegante &fpeftatiffimo expreflo, &
ftrufturaoltramodo magni fica.Laquale io penfo dagli terriculi nò facti
bile,cu fummo ipendio&longanimitate,graue&diutia faticha,&curm
no mediocre ingegnio,cura&induftria,& diligentia, chead taleo{lento
fuifeabfoluta Se adfàbrefafta era nella clufura di tutto Iarco di ophitea pe
tra,&: le collaterale colune ambe prophyrice. Pofcia Ialtre uariando, Se o-
phiteauna,&Ialtrapphyrica.LemedianefupaftantealIeporphyrite,abe
ophite,& le fupernate q uadragule mediane di porpbyrite,& pofcia con¬
trariando luna allaltra,& culi pii co ntrario mutamine erano capituli baCe'
Stanile'.

Dinanti laquale uno per Iato,era uno ptiofìflìmouafo,unodi faphy-


ro,laltro di fmaragdo,di maximo Seobftinato artificio faberrimamente'
daedale fafti .Penfaidegli ualì alb'ngreffo dii téplo di loue in Athene col
locati,
A quella deferipta porta mirabile dii triupbale Se uolucre uebiculo il
%nore Arquitedifcefe. Lo aphitbeatro era di icredibile inuifitata Se fan
dita ftructuraJmpocheil pedaméto elegante,&gliem uficati concinfti,
óuero illigamenti,& il fyrftmetriato còlunio in gyro.Trabi.zophori, Se
coronice tuttoexclufiueeradiconflatura acnea.enchaufiicamenteobau
rata di fulgurante^ro. Il refiduo tutto di alabafirytediaphano.&dscoL'
lucrante nitella,8c le ante cum gli archi .ouero trabi inflexi. Ne tale opa
»M*Scauro fece nella fua aedilitate.
Ilqualedalia parte extimahauea dui acquali ordini di puii archi mter
calati tra le colline. Vno ordineallaltro fuppofìto dehemicyclo il fuo u
flexo cum io additamene Ettra le apertione degliquali nei folido late'
perpendicularmte emineuano appaile Temi colune Ariate, cum il tertio
fuo rudentate cum nextruli.ouero reguli. Alcune cum acqua alteratione
ScdiAributo refertedi Agni Sedi imaguncule,quale in Ephefo nuque fu¬
rono uife. S uppofite alle bafe dillequale co ndecente arnie iaceuano ,& cu
il requifìto liniamento. Ad gli anguli dillequale appadi pedeuano dui
olii di capo di ariete,uno di q,& laltro dilli.cu gli rugofi corni icochlea
ti,ouero cumintortauertigine, p Iequale ufeiuano certe cymofe infeme
innodate .unafrondeagioia cumfuppifo foliamento ,&di prominenti
frudi retinente&illaqueante.nelcontento dilla undulatione quadrata
dilarula. Dentro il capo dilla gioia egregiamente exfcalpto era uno fa-
crificulo fatyrico.cum unaaruletta ad uno tripode fubiedacum uno co
culo antiquario bulliente,&duenudenympbe,una per lato,cumuna fi'
ftulettanel foco flante.&proximo alarula dui pueruliuno perlato.cum
uno uafculo p uno.Similmente&dui lafciui Satyricum indicio di uoci
ferare.cum uno pugno Aridamente uerfo Ienympheleuato.cum \
trichatione anguinea-Lequale cum il libero brachio branchia
ti quelli degli fatyri.gliquali cum lamao dillaltro brachio lo
rificio di uno uafo futileobturauano prohibiuano ilta>
do,& inclinate cumlaltro teniuano la fìAuletta al fuo
officio intente Se.immote. Alcunealtre colum
nedi queAa medema forma, cum gli dui
tertii di alueatura torqueata,& lo infi
mo arulato cornee dido,mutaua-
no geminate di liniamento.Ta'
le hatieuao tra tuberate refie'
di frode Se frudi icurue- A
fcéte pueruli Iudibodi.
Alcune multipli citr°
phaci fcalpture egregiamte fàde
molte haueuao exfcalpte cogeriedi exuuie.
Altre occupati di figni appadi plaudéte dee ,Se^ .
puelluli & uidorie copie Si tituli Se altri ornamti cogruetiffimn
Sopra gli fumi fca
k
è
pi fuper affideuano
gli eximii capituli
dille recenfite colui
ne cu arrificiofì aba £
i
chi, ouero opculi
fotto le extenìure',c zr
degliqualifubfìde'
uano le perpolite'
helicemagiore, lo
illigamento trabeo
& di phrygio &c co
ronatione circina¬
te, cum le proiedu
re dii uiuo cogrua^
mente a perpendi-
culo dille colline'.
Tra una proiedu
rafie laltra,nei ordì
ne dilla porta nella
parte mediana dii
zophoro, conftaua
artificiofàmte expf
founo nobilitino i\k |
excogitato, 8einué
todiueterrimo ua-
fo ftipato hauédo lo orificio di antiquarie 8e spendente fronde.Et de qui
Scdeli iaceua uno cornuto bouepftrato cum gli pedi protéfì al uafo,&cu
il capo eleuato, &unonudoqueIIo£quitanteculadexteraeIata,&ini--
pugnato multiplice tiirgule,idicauapcufTuro,cum laltra il paleario col-
lo amplexando. Proximo ilquale una fanciulla nuda dor fuariamente fè
deua.cu il brachio uerfo il folido aplexaua il nudo fopra le patice.Secum
lai tra rapito teniua uno uelante panodifoprauiail uittato capo ipedito
fotto il fuo federe ufciua per fopra il brachio aplexate,in g fpeélo lino fa-
tyro.il corno abracato dii bouecu li rima mano,& cu laltra uoltato il ter¬
go al boue .leuata uerfo la dona teniua uno jglobatoferpe.Détro unaltro
làtyro.cu una mano allaltro corno ritinutofè.cum laltra rapiuap gli lori
una pédétegrauidatura di frodecogerate riuexa fopra lo im o dii corpula
méto dii uafo diffiniua,pofcia cu moderata icuruefcétia all incotto nella
in
mano dillaltro fatyro.La parte polletiora degli bouimigrateuerfo le prò
minentie i nòbili(lime fpire di antiquarie fronde tranfformauafe. Per q'
fto medemo mo uariando ilzophoro uenullamte jfcalpto era decorato »

Vi tra quello primario ìlligamto fequiuaalcendendo ordinatala) te uno


fimigliantedi colune i n omni cofa eveniente & in niuna parte difcrepa
te. Et quatuquelarte xdificamétariaappetifcachelefuper appofite cola¬
ne piabreueil quarto dille fubftituteelferedebono.dilie quale il perpen-
diculo deueniua fencia lo ar ulato fupra el centro dille fubdite cu la (eque
tia.Et le tertieil quito. Niente di meno 1 quello elegante ,& fymmetria-
to jedificamto.quefto no era obferuato.Ma di una pceritate ,8c le fuperna
te cu leinferne. Le tertiequadraguleneltertio ordineobediuano. Haue-
uano ancora quelle fup alfidéte colune lo illigaméto ambiente, quale le*
fubiede. Vltra quella cocldura.le quadragule.ouero pilallrelli falcatila
liuano.Ettrauno&Ialtrodalfolido unofuotertioeuulfe.nella aeqtaiter
capedine hiaua unafìnellra.non quadragula al modo templario.maq-
lee requifito nelle ,p fané aedificatureobliquate.ouero inarcuate.
Supmamtein orbegyrato fopra le quadrate coltine,la regia coronici
fencia piedure,cum omni ornato & requilitiffimo limamento Secum il
peipuo i elfa domito fuggrundio.cu omni proportionebarmonicacir-
culigaua.Oltra la dida ,fublato circinaua uno nitido & expedito alamé-
to alto uno palfo & femilTe. ^
Tutto allo celebre.illullre. fupbo. & (urna rii te appbato amincamto di n
niflìmo alaballryte ìdico.di uitrio nitore artifìcariite collrudo optimatri
te decorato,&egregiairiteabfoluto fencia illiriito di calice pulte.ouero ce
riito ,ma cu* (labile cobaelìoe & cotrado cofenfopfedo.Laqlepnitetema
teria'no era dedignata da maculabile fumo,no palefcéte perundura di o^
lio ìllibuta.ne lutea p ifulione di uermigliaceoirio, ma i cri parte obno-
xia fencia alcuna ifedioe,nella fila nitella fuperba. luculéta rifcruato.La
ì

Area concimila per diametro palli.xxxii. La craffitudine dii compolito


palli odo.
La partitione dillacolumnationeambiente,eracjuadrifaria diuifafo
pralacircunfèrentia.Tra una & laltrapartitione interiede conftauano
cumajquadifcriminationeododiuifure,oueconftituite&appoliteera
no le columne.Dalle quale il folido uerfo il centro procedeua, Et per il
redo,&percircuitionetranfuerlàrie incircinao,extauano commendi^
ratamente le fuffulture coIumnarie,Tra una & laltra partitaméte gli hia
ti dilleapertione,correlpondentilì Iinialmente pernii, &interuacui, Et
artificiolàméte teftudinati gli portici o uero fornici. Le linee anguflian
die cum mira conuenientia,Le rede &c le circinante tranfuerfàle laltitu
dinerelèruata,& omni normico alla harmoniaacceflorio. Ilpauimen^
rido folo,eraegregiaméte fedicio di iuéto mirabile & di arte cófpicuo.

••••
y mi
te cum fpeculare llriffatioe òc uenuftiflima politura ipeótabile. uu m,
fiti cu elevate o peratura il folerte & calotechnio architetto, auea 11 o>
rie indude di fpedatiffimo mufeaco cu elegantiffima pigmetura ium>
maméte deornati. Lequale hiftorie erano tutti gli effedi da Cupuhne la
di. Duna ue in alla miranda tedificatura diligenteméte la exprelta peri'

Sdaforcia dillo ingegno dii uenulto 1 heleliatoreexpucaca conimi.


Allaqualeftruduracedail mirabile Tempio Ephefio.ilRomano co'
loffeo,& il Veronenfe Theatro.&omni altro,perche le columne Capi
telli.Bafe.Corcme.cruftatione.pauimenti.Statue.figni,&omnialtroac
ceffono Non fenda magnificentia ^dmaoperatione mirificamente
_ nerfe/ìhimentedfti23,tc*Se fkbcrniriàrncritc
fumate,cum fumma admiratioe lpedatiliime coltauano. v^eaa qui
mia fupba fama & admiratióe dille imagine dii Diuo Augufto,8c degli
quatto Eiephantinel tépio dillacocordiadicati. Nea qfto apparare il
pole la magnifica imagine di Menelao ,& omni altro ft upendo oriento.
Fora dunque di quello marauegliofo introito,o uero porta media'
na & Kegia.T utte quelle officiofe Nymphe fi rimanferon exclufe.Etil
dmino (ignori la fuagratiffima Pfyche,&nui l'feme, cum quelle due
che ne ligorono ktiffimamente,& cum extrema uoluptate m trallemo.
Quiuiin quello adito folamente non erano gli laxati fpatn.ma parieta'
toit fepito & obturatamente tabulato dillanobile petra ante infinuata:
Indi peruenilfimo per fotte iltelludinato ad unaltra obuia porticula.
La fummitatedillaquale era contermine fotto ad una a^quatura duna

Qmu^per^nutieffendo fora dilla interllitia apertura dii telludinato


adìto,& nella coplanata Area dii Theatro.diadmiratione fumopere di
gno introeunti.Io nel primo afpedo.uno miraculo molto & gra eme
te llupendo uidi.Impero che tutto il pauimento dii fpatio dilla media'
na Area dii cofepto dilla cauea dii Theatro liticato il uididi una (elida
8citegra petra Obfidiana, di extrema nigritia, & di duntudine idomabi
le Terfa&tato illullre.Cheio abftradofopradi qlla,nel primo ponerc
dii mio dextro pede.In quello inftantein AbylTo meonfideratamente,
& me tutto damore,& da dolcecia occupato ueramentemonbondodu
bitat precipitare. Ma la obuia reliftentia mi redimite repéte gli comoti,
& ferriti fpiriti cu bellone dii decepto pede. Nella quale petra c laro ue
deuafe,& pfeelaméte cemiualì.qle in placido & Aulirò mare,la lympitu
dine dii pfundo cado.Et fimilméte tutte le cofe q uiui in gyro exiftéte re
fledeuano,moIto piu di mudiffimo fpecuIo,& cufi le Sopraffarne.
Nel medio dilla quale Area nel cétro,era il fàndiffimo & deliciofo
fótedilla diuina Genitrice &domina di edo amoreartificiofiffimamé
te coflituito. Dilqle facratiffimo fonte ante chio ne parli, primo trade'
ro dilla inaudita difpofitione & fòeliciflìmo iterfito Theatrale. llquale
femota ornili dubitatioe,fopra il capto dii noftro imaginare fue copofi'
to,& miraculofamente definitogli forma(como ho dido) di Theatro.
La gradatioe dilquale dallarea dilla lucidiffiima petra principiaua.
No folidi, ne madidi gradi, ma inani,cioe uacui,quatro cum il fcalina
to afcenfo,uno fopra allaItro,Quale &c degli fubfellii la gradatione.Nel
altecia dii federe palmi fei,Et nella latitudine gemino pede, & femiffè,
o ueronellapertura.GIiqualierano in ambito circudate capfuledi di>
uerfi fiori conffipate, Gliqualilamedietate dilla fequente buffala non
excedeuano.Il quarto & Supremo grado cosquauafi la fua apertioecu
li labri ad una interposta ffratula, quini pedi Iata.Laquale intorniado
era coperta duna perguleta, alta Temide & uno paffo.
Vltra pofcia il culmo dilla inflexura ditale pergula. Laltro ordine
di altri tanti gradi ordinatamente fequiua. Il primo inferiore tanto piu
alto nellalamento initiaua, o ueropariete,circumuaIIatamentealIapar
te intrinfèca,che la fublimeincuruatura dilla pergula non occupaua,il
uedere dii fronte di elfo primo grado. Tale Symmetria diredamente
eraobferuabileagli fubfequenti.Pofciaia quarta gradarione, di quello
Ceco do ordine, & cufi dilla tertia,quale la primaria,era di firata, & di per^
gula,&di commenfo uniforme.
Gli tab ulati parieti,o uero dille dide pergulature le fponde incircui^
to,dinigricantepetradi nitorefpeculareerano.il primo parietedilla in
fèriore pergula,era coaxato di petra fpartopolia. Il fecodo di Hieratites,
La tertia fupma di Cepronide.La nitella dillequale fotto le pergule,una
apertura dii fereno aere,che in quellareluceua fìmulaua, & no claufura.
Laquale petra in eleuato fotto Iopera pergulare era tanto,quanto in^
cominciauailflexo di efTa pergulaturaalla interna parte,Vltra lanigra
tabulatione,al primordio finadil primo grado era parietato coaffatamé
te dilla materiàdi eflècapfelIe.Lequale tutte colè cum tanta Solerte peri>
tia,& fpeculato exquifito di arte, 6c contumace artificio incomprehen>
fibile,& fapientia inuefligabile furo no,cum diuo inuento,mirificamé^
tecodude,extremaméte cótéplabile.Impocb omni colà pfedaméte di
ftinda 8c explicata(& no una dalaltra cofufa 8coccupatajaptaméte &1L
tritata fina dalla extrema fummitateallo infimo prono Scfingularmete
fe cerni ua, per linea diredamente fopra gli anguli degli gradi deduda.
Il pariete aiquale la ultima pergulatura cingeuaappada,tanto fuble
uata era,che io archuare di efla pergula ad gli infpedaiiti neilarea no ob
ftaua integramente uidere. Intro ìlquale paneteera uno aiueo, o uero ca
naieinteruacuocapacefabricato,quoai fondo &c quo allapeitura,di
palpo uno & fermileinclufiue la lua capacitate, Gumlo alluno alarne'
to nitido &fpatiato fopralordine feneftraie.
Di tutta quella difertata fabricatura il cindo iteriore, cioè gli uacui gra
di conftauano fadi di optimo diafpido.ponderofo.continuo.6t orien'
taie,6t forfa Cyprico,Di coloramento confufo,cum uaricante undicu
lediuerfiffimo.Gli labii dille quale capfule,& il focco,bellilfimamente
erano infimbriateincircuito cótinuo di Oro obrizo,iundule & gulula
rione, & fopra le coliamone dilla iurta di uifioe dille tabelle,Cum opera
tura trascendente io humano cogitato,6texadilfimo expreflo,& ulti'
mo conato.Quiui periredebi la luxuria deli uafi aurei di Ballo, 6t quel
la di Antonio,Ceda.6e la gloria di Nerone che i auroe il Theatro Pom
peiano.Sopifca Gorgia leontino cum la fua ftatua. Ne mai tale ad gli
Scythe dalle formice,6t Gryphi,& culi prillante fue eruto.
Il fupremo aIueo,o uero capla in canale duda, & di. terra copleta, &
fàrcinata,haueuacóplantaticuprelìi bini,6tbini uno pximo(mainta'
do)aIlaltro,paflì trini diftante la binatione. Gliqualicum «qua forma
&c iuftamente,cum Idonea norma implicando mutuamente le lue fum'
mitate & propiiato infeme,cum egregio coiugio feinfledeuano ,cum
fi fado connexo,che uno medemo appariano. Cioè la acuminatione
dii quarto,cum il quarto.Gli dui polciadi medio,quello dalla dextera,
fe copulaua cum il quarto al’dextro ordine.Et il fimftro per il fimiglian
tefe coniungea cum il quarto al finiftro lato. Alternando uno di fotto,
& uno di fopra innodantife,tanto meglio,quanto dire non le potrebe.
Tra uno & laltro degli inflexi,o uero proclinatione degli collaterali cu
prertì,refideua uno denfiflimo Buxo,di pile ordinariaméte cum xqua'
rio decremento minorantifefaftigiato.cioe in multiplice rotundatione
decimate,tanto optìmamente folate (Quale di forficula)che una foglia
non fe monftraua il fuo ordine offendere.
Et tragli uicinati&curui cupreflì,fe attolleua uno redirtìmo ftipi'
te di Iunipero,iniuftiflìma pila, cum uernalefrondatura topiato,llqua
leornauail uacuo triagulare degli archi cupreffini. Ilrifiduo dillaltana
habundantegerminaua uarii&exquilìti Olulculi aromatici co pioli
degli fui odorifici flori,Come appare nel fupremo dii Theatro defigna
to.
Li prima pergula dunque inferiore di odorifero myrto inteda & fió-
rulento operofamentea uirguledoro fopra in arcuale curuatura compa>
de allacoronicecircududa fupragli arculi dille colunelleauree. Lequa
le refìdeuano fopra cum le bafuie la fuperficie di labro interno dilla q uar
tacaplula circududadi exqmfìdffima colatura*.
Il complanato fotto dilla prima pergula,non tanto allo intelledo o-
: fìupire,mail fentimento infenfare.Era tu tra dunque pauimentata incnv
co di olente ladano,cum gradatamixtura di Ambra.Mofco ,Styrace,&
Benzuiin fiifco coloramento condenlato«NeIlaquale fragranti (limami
xtura elegantemente erano pofciaalbentiflime margarite ifìxe,quale tef-
fellaturaridudein uno circuuoluto phrygio in foliaturaantiquaria cu
frudificatióe olearea, & in tro gli lo ui gli flori,o uero intro gli fui calici a
nimaletti &auicule,opamento diurno 8rincomparabile,& da diurni pe
di pdabile compauito,Quale Zenodoro unqueualfetrouare.
La tedura dilla fecunda coa?quatura dilla planitie fotto la pergula
di multiplicerofe opulentemente dilTeminate,&cum gliacceflorii diL
la prima ,era di palpamento di Coralio, il quale nel contrito la rubedi -
ne hauea riferuato. Etili quello fulguraua uenullaméte depido una mi¬
rabile phrygiatura di ueterrime fronde di finitimi fmaragdi,&gli fiori fa
phyreicosequatiflìmù
Latertiaftrata fimilmentediminuto ,& floribundo myrtho era la
pergula di uno pretiofiflìmo compolito di lapislazuli comminuto.po
derofo cum ilfuo Cyaneo colore alquanto adulterante al uerde.mirabil
mente lallracato.Nel quale cum optimo glutino,commixtierano fra^
gmenti,onero minutieimmalfate,ouero recifamenti,dituttigli gioielli
uniuerfalmente che la foetofa natura hafaputo producere & cum ponti
turedoro beliifiìmamenteincoxquamentoadlibellaterlìflìmo punite
te pauimentato.PenfaquantauoIuptate.quato piacere ,&folacio,& alle
damento ditantedelitieadglihumani fenlì incredibilmente conferma,
cheadgli beati fpiritimareuegliofo offèriuafe.
Quelle pergule nel fronte anteriore, Iecolumnule doro, cum gli
arculi fubllentauano.Quale unoperillyllio in circinao difpolìto bel*
lillime continuauano ♦ Ma lo interuacuo triangulare tra uno &laltro
arco rauo ,ouero obtufo era di Calcedonii,di Achates,diIafpide,&
di altre pretiofe petre complanatamente tabulate, fencia alcuno linia—
mento praducentiffime'. Et lo internato dilla pergula non arcuata
ma di linea in longitrorfo reda alfideua nel pariete affixa fopra una
una coroniceambientecu zophoro Si trabecula.cum miro Se abfolutif-
fimo expreflo cum le fubie&e menfule obuio alli capitelli dille colunu-
leappa&e".
Quiui fotto inquietamente chorea duceuano Se continue molte lajtiliì
me nympheièmpreemuficatamétenel medio dillarcodile colunecum
elegante continentia fe attrouauano,& uerfo il fonte cum menfurato te/*
po inclinantifie riuerente tutte, Dapofciala reuerenteinclinatione,tutte
infeme da quel medio difpartentife migrauano nelaltro ,cum fuccefiìua
duratura.Gli duiextremichoricontrailchoro mediano gyrauano,cum
temperatiflìmi falti Se elegante riuoiutione Tempre nel medio arcuale",
cumfuperbo fono concordemente di quatro duttile tube doro, & qua¬
tto fuauiflìmiepiphonii,antiphdii,mefloph5i,& chama?phoni. Torna
tidifandalo rubente,citrino Se candido,6t di nigerrimoHebeno, n5 fen
eia multiplici ornamenti doro,& di gemme .Cum fonoritate dulciflìma
mente unitoniparticipata,8c cum breuifiìme prolatione, una^explicata
fymphonia in quella fummamente delitio fa ,Se foeliciflìma coclaufura,
concinaméte refledendo infeme,8tlechoriftrie no cum refrado turnuT
tuando iubilauano. Oue fe perfentiua una uarietate mirifica di uoce ,&
una inexperta xquabilitate di proportione,& fuauitate Se harmo nia .La¬
quale extremamente obledaua la mente mia,& rapta demulcente retini-
ua.
Le Nymphe mediane nude, cum gli albicanti Se formoliflimi corpi
procedeuano. Laltre exquifiti filmameli te decore,cu fpedatiflìmo exor'
nato degli diui corpufculiinduri di byfiìne uefte, Se uelante fubule, cum
gefti uirginei Se mo ti,&cum puellarediledo. Altretante nel pariete fpe-
cularmente mentiendo la nigerrima petra.
In profpedo dunquedilla portadii noftro ingreflo correfpodeua u-
na fcala di fepte fcalini dilla petra dille capfule. Per gli quali fi afeendeua
al piano dilla prima pergulatione,& de contra alla fcala fotto la pergula,
aftradaera nel pariete unaexiguaporta.Per laquale pofeia poteuafi, per
leale interftitie ,Se meati,& itione peruagare Se ire per gli fornici Se teftudi
nati JSe commodamente per tutto lo aedificio.Et fotto etiam allaltre per-
gulature,allibella dilla prima erano fimilmente porticule di oro faberri-
mamente caelato ualueate.
Il primo ordie,ouero imo degli gradiinfernati eradimidiato dii fuo
continuo ambire perla porta dillintroito, Se dalla recenfita fcala. Il pri
mo grado.ouero capfula Iferiore fopralarea tra la fcala, Stia porta cofiipa
te di terra era germioladi uiole Iathine,ouero amethyftine aeternalméte"
floride"
floride.&culì nelaltra.Nel fecudo ordie Ie'capfule abddauao di uiole bi
anchiflìme.Nel tertio ordine erano uiole xathe, ouero luteole. Neiqrto
fioràia narcilfo.quale nonfeatrouarebbenegli moti di lycia.cum piu,p
uentofloreoche herbario.
Vltra la prima pergula.nella prima,circuIarmentecontiniua, capfu-
ia germinaua il cyclamio cum il riuerlo dille foglie uermiglio,di colore*
hederaceo,cum la Tua inuerlà uiola uberrimamente apparendo odoriffì-
ma.ll fècundo grado era florido di Cyaneo fegetale.Nel tertio copiolàm
te floriuao purpuriflìmi cheropheli,& denfamte foliofi. Nel nouilfimo
denfiflìmi meliloti.
Nel tertio ordine ultra la pergulalècundanalceuano nel primo gra¬
do gli glauculi Se belliflimi fiori dilherba torà. Nel fecundo rubenti A-
nemoni.Nel tertio Cheropheli olorini Se pétaphylli Semultiphylli.il fu
premo in dece parti tioneajqualmentediuifo omni partitone cu harmo
niata fortitioneera di uarii Se fpe&atiffimi flori-La prima cotiniua la prà
mulaueris, La fecunda Heliochryflb .La tertia amarantho. La quarta la
matronale uiola ruflfaXa quinta PalTerìna Ianthina-La fexta la o pula ,o-
uero bulla alba. La feptima Pulliphura luteola. La o&aua Libi co n -
ualiiidicandifìco flofculo cum gli Calathuli lnuerfi negliramufculi o-
doratilfimi dependuli.NelIanona multipliciblii. Lo uranio ,& hyreo>
(candido Se Hiacyntho, &gialli,Se rubenti. Nella nouiflìma la fùv
rita Aquilegia azurei, candidi Sbruffi fiori germinante era»
Quella dehtiofa Se eximia difpo lìtione degli fpeélarilììmi fiori non
quiuifuccumbeua ad alcuno temporale mutamento ne ordine.Ne qua
lein memphi.Mafempre irrorati Se frefehi in unoelTereuenieo,& mai
decidui exillenti.
Per la q uale co fa tale maiellate di loco,cum tanta grada obftupente'
contemplando, cum quella elegantia ordinata Se fortita. Se iucundifli-
ma harmonia di uariationedil florulento colore,Quale nella rofìdaau
rora recenti fepradlao.Cum ruttigli difertati miraculiattonito&exani
mo io totalmente relhi. Gli mei fenfi interni Se externi occupati. Se di i-
effabile uoluptate Se diletto circuuenuti. Oltra Io ’excelfiuo amore .che*'
tutta uia nel mio lancinato core fortemente ardeua, Se lo alfedio inde¬
finente dille incomparabile bellecie dilla mia decoriflima Polia, mee
delirie'. In tanto che io non fapeua in quale efière me fulTe-' ♦ Final'
mente in quello foeliciflìmo loco ,& beatiflìmo irto introdutti.Difu-
bito le due Nymphe che nuiligorono, quiuiancora ne foluetcno da
gli impexi ferticuli ♦ Et la ueneranda Pfyche honorificentifjfìma al
fuo diletto Marito , la fagittula doro ridibunda gli relìituite^.
Dàiquale apprefentati fufiìmo dinanti al facro fando fonte cythereo.

POLIPHILO IL MIR ABILEARTIFICIO DIL VENEREO


FONTE DESCRIVE NEL CENTRO DILLA THEATRA
.LE AREA £XISTENTE,ETCOME FRACTA FVELA
CORTINETTA.ET VIDE LA DIVIN A MATRE IN S V A
M AIESTATE.ETCOME ESSASILENTIO ALLE CAN¬
TANTE NYMPHE IMPOSE. DILLEQVALE TRE PER
VNO APOLIA ET ALLVIGLI CONSIGNOE , DAPO-
SCIA CVPIDINE AMBI DVI GLI FERITE, ET LA DEA
CVMLAQVA DIL FONTE GUIMBREFECE,
ETPOLIPHILOFVEREVESTITO.
POSTREMOVENENDO MAR
TEIMPETR ATA LA LICEN
TIA SE PARTIRONO.

,VM DECENTISSIME VENERATIONE ET


fumma honorificentiala Eutrapela Polia & io affeduo-
famente dinanti al mylleriofo fonte dilla diuina genitri¬
ce congenulati ,io da una imperceptibile dulcedine dif-
fufamente inuadere uexabonda me fen tiua, che in quel
- —- pundo che fare non fapeua.Impero che per lo amoeniT
limo & incredibilmentedelitiofo fito,& ultra omni credito diledofo di
uirentia & uernale decoramento.E t per le auicule per il puriflìmo aere di
feorrendo ,& per le nouelle frode garriendo uolanteadgli fori feci fenfi,q
iucundiffime,& cum le deco ridirne nymphe cantante melode inferni
cumglifuiinfuetifoniaudiendo,Etdeglifuidiuiadif& modeftiffime''
mouentie uidendo ardentementeimpulfo ad extrema uoluptate ,& de fi
fada fabneatura di tantadignitate di concepto,&c dilla degantiflìma di-
fpofitionefolerteméte&curiofopenficulando,& di tanta inexperta fra>
granfia alidamente hauriendo. Per lo immortale Ioue rettamente igne-'
rauaad quale fenfitiuo poteremo intento obietto mio da tanto diuerfodi
ledo diftrado,& exceffiuo & foelicefolatio & uoluptico placim ìe firma.
Si (labilmente applicare.^ nefeio meaccufaiia.Lequale tutte belle Si dui
ciffìmecolè tanto piu gratiofo&defiderabilealledameto ad me allnora
pienamente caufando offerì uano, Quante che io conofceualaurotio-
thia Polia participeplacidamétedelectarfene* In qucfto loco,atetiam di
quello ammirando fonte lanouitate Scexcellentia mirando*
Ilqle
Ilquale nel mediollimodiqueflo inhumano xdilìcamento diuinam
teconllrutto &exprelìo per quello modo.DelIa nigerrima petra, che fo*
la integratrice era tutto il filicato .oueramente il pauimentato dilarea di ef
fa propria nel mediano in uno murulo fublato pedale,cum egregia poli
tura redutta cum omni ornato opportuno di forma extrinfeca heptago
no,&dellainterllitiarotunda.Cumlambientecimafula&focco & aru-
lecte,8c undiculatione fabrefatte&ordinariamenteluppolìteallebafe.lo
prail mediano pulieto degli anguli,dilqualeper ciafcuno era fuperaftru
d:a unaenthefìata,ouero uétriculata colunain numero fepte,cum fum-
ma exquifìtura tur binate. Dii lequale due co rrefpodeuano ajqualeexad-*
uerfo dellingreflo.In confpedo di quello oueftauamo pnigeniculatù
Vna dillequale tornatile colune,al!adextera parte cyanaua pfulgente'
difinillìmo lapph yro,& dalla li mftra uernaua uiréte Imaragdo di pflan-
tiUìmo colore piu lucentiffimo chegliaffixi per gli ochii al Leone al tu¬
mulo di Hermiaregulo. Ne tale fu donato daPtoIemaroadLucullo.Nc
di tanta ptiolìtatefue il pfen tato dafLediBabyloniaal KeAegyptico,nc
di tanto seftimamento furono quegli dii obelifco nel -Tempio di IouV.
Nedi tantamiraueglia fue la (tatua nel tempio di HerculeinTyro,quaIe
quello admirando fepllaua.Proximo ad quellafèquiuaunacolumnadi
petra turchinia di uenullo Ceruleo coloratiffìma,cum la uirtute gratio-
làmentedonata.Etquantuque caeca, Niente di meno illuftrifHma & fpe^
cularmtepfulgeua. Contigua ai
la fapphyrica columna atfideua
una predo fa di petra esca etiarm
di ìucundilììmo colore, quale il
Meliloto ,òc dilullroqualelo i-
terlucido floreo dii uatrachio,
Adhamua a qfta una di Iafpide'
di colore hyalino ,& laltra di to-
patio fulgurante colore aureo.La
feptima fola & lìngularmente era
hexagoniadilympidillìmo beril
lo indico di oleaceo nitore inco
trario gli obietti reddendo. Et q-
fta per medio dille due prime cor
refpondeua., perche omni figu¬
ra difpare angulare, Vno angulo obuia nel mediano dellintercalato
di dunDuque il cùcùlo obdutto delfuo diametro femilTe,iui uno trian.
gulo sfiaterò collituito,8c pofeia dai cétro una liea,nel medio dilla linea
foprala circuferétiaadiacente deducfta,tanto e la fèptenaria diuìfione dii
la ditta circulare figura* , . .
Ili medio del fcapo della feptima collina beryllia,dallaparteintraea
era mirificamentedella propria petra quali di fcalpcura diuulfa,uno pue
ruloHerma phrodito da uno cotylidoneritinuto-letreplucentecolune
allordìne dextero Umilmenteper ciafcuna baueano in miro modo uno
infantalo capto incertiacceptabuli.Etcufi nel fcapo di ciafcuna dille p
tiofe columne finiftre appendeua per ciafcunainfixo il fornello fexo* Et
quello deartificio myftico nel medio dille colune era naturalmente expi
fo*Clini tanto fcintulamento diluftratione,quale non rende la cori olio
ne dii co tes,ouero fmirillo cum la lambente Tripolea creta. Le balenìi
capitellyltrabe Phrygio&coroniceextauano dimundiffimo oro * Gli
archi cum tutto il folido tra una coluna & lai tra era della fubatta petra di
una delle colune perordineambiente.cioedifàphyro uerfo il fmarag o
6éil fmaragdouerfo laturchinia.et culi fubfequentemente tutto larcuato
era mirabilmente cònftrutto*
Negli anguli dilla corona foprala uiua&centrica linea perpendi-
cularediqualuquefubftitutacolumna,una Aruleta, &diTupraexcitata
una imagine di planita cum il fuo appropriato attributo promineua.La
fuagrandecia dal tertio dilla fubietta columnà exatta fymmetricamente
dio uri (lìmo oro* Nel fronte anteriore alla dextera il falcifero Saturno al
fidetia, Et alla finiftra la nodilucacynthia.perordineincommciando
dal primo circinanti terminauano ad Selene. Sotto agli quali nel zopho
ro in circuito cum maximo exquifito diartificio elegan teme te celati ue-
deuafegli duodeci figni zodiaci, cum le fuperiore impresone, & chara-
ttere,cumeximiafcalpturaexpreffi.
Il culmo pofciadi quefto mirabiliflìmo fonte&tettorio fulgeuadi
unainfolentecupukdioptimo&difuenato cryftallo mudiflìmo &per-
fpicuo.Netale uide Xenocrates,nereperto fimile in Cypro,neprodu^
&o in Afia.Ne inGermania/enciarubigine & fcabricie/encianubema
culofa, Necentrofale,ne alcunocapillamentouedeuafi. Netale nanfe'
Nerone. Ma puro prillate &afyntheto,incintta di una labiata operatu
ra cum xqua conuenientiadi ligaturadi fronde pcedcnteda alcuni mo
fìriculi cum puertili per quelle ludibundi marauegliofamcnte implexi.
Laquaieeradi egregia corpulentia & connexo.Nelgracilamento del fu
mo cacuminehaueainfixo uno miraculofo oftentamento in uno aureo
& faberrimoLo uo,di uno undique fulgitritio carbunculo di forma ouo
la& dicralììtudineftrutiocamela.
Nelle facie dii murulo dilla fufcatifiìma petra,foprailqualeemufica'
tamente1
tamtc erano excitate Ieprópte co lune perfettamente excauate furono li
tere graece ueterrime cum il fuo fcapo dodrante-Inlalueaturadille qua-
e luceuano di copellaceo argento riportate quelle parole.In fronteante^
riore fittamente le uedeaano duelitere,cum lodale emblematuredorocu
elegante politura interfede. Et fubfequente pofeia nellealtre fa eie trine*
trine quello diceuano, O£riFPXPIN0HPKHAH0MOS.
Tripedaleciafcunafacia.Etdallebafe auree fina al trabelaltitudineex-
tauadipedi fepte.Lartificio dillaqualecofamirando & expo liti (lìmo ta¬
cendo piu altamente riferuata faraladignitatefua.reputo dunqueche pe
n uno lo Se ìeiunamente difèrtabondo pftarmc',
Quiui tra la columna faphyrica& fmaragdinea fè co ntin eua in or-
biculi flexi cum laqueoliinnodati una la piu bella cortinetta uelaceaim
pexa,c ìe unq ue la foetofà natura ad gli dii colà piu grata di producere ex
cogitato hauefiè potuto,texdle tanto bella* di materia.cheio non fape-
rei unq ue esprimere* Ma di fandalaceo coloramento,cum textura di bel
1 1 ma fioritura,* cum quatro litere doro grtece fubtilemente fuper ritra

mate, ccclabondadeconilìmamenteextenfula. Cedameri-


tamentequiui la mirabile cortina mandata dagli SamiiaDelphi.Quefta
ummamente appareua come pretiofifiìmo theforo gratiofa alla mia Po
lat Laquale uelandooccuItaualamaieftale*diuinaprattentia dilla ue--
nerandamatre. DiqueelTèndo ambiduiPolia*io fupragliuertibili po
pini expo (iti cernili, lldiuino fignore Cupidine, dede alla Nympha
Synelia la fagitta doro & accortamente gli fece nuto chead Polia efTa la of
lenlcaiEtcheelIacumladidametuendafàgitta lacere, *ffinda la nobi^
li filma cortina. Ma Polia dicio quali dolentifedel iulfo di tale fcilfura &
fradura, quantunquefubieda fi fufie ad quello imperio diuéno pareain
experta reculàndo di nonalfentireJl fignore in quel medefimo momen
to urridendoiniunfealla Nympha Synefia,Quellaladouefiealla nym
p a P ìiledia confignare«Etellapofciaad me la pnefentatte. Et che quel>
oc_ ^Iamellea8i integerrima Polia fare no audeua, che io thelithoro Se
ifiimo di mirare la Sandifiìma genitrice exequire douefie. Laon¬
de non culi pretto il diuino inftrumento tradai, Chedi esca fiamma
circuado no ricufando, immo cum urgenteaffedo proiedifiimo lacor
nnetta pernotti, Et nel ffindirfi,quafi che Polia uidi contrittarfene",
Et la coluna fmaragdina fcloppando parueche tutta fi douefie fragtné

Et ecco repenteche io la diuina forma nel falfo fonte palefemente ue


do exprompta dalla ueneranda maieftate.dillaqualeomni pulchritudi-
ne delitiofàmenteemanaua,Nepiupretto quel afpedo inexpedato di-
nino ad eli ochi mei follando fcorfe.che ambi dui da extrema dolcetta
excitati.&danouello&datantodiutinamenteconcupicopiacereipul-
II & uditati,ni diuoto timore infeme quali in extafi rimanlimo. __
Perlaqualecofacufi rittouantime incomm.nc.ai pur ragioneuolme
te expauen tarmealquanto dubitando dilla u.lioe in la ualle Gargaphya
che h ebbe il fìlio di Arifteo^nuno mometo maraueglia& terriculo

m InmedioladiuinaVenereftauafinudanelleperfpicue.&limpidif-
fimeaquulein fino fupraadgliampli&diui fianchi. Lequalenon caf¬
fo nongemino,non diffrafto,noli breueil cythereo corpo reddedendo,
Maintegerrimo&fimplice.qualeeracufiin.pfoperfeaamentefecern.
ua- Etcircucirca allinfimo grado fuboliua uno fpumamento che refen- ■
uaolidomufco.CumtantoiHiminecrafparcnteildHiinocorpo cium,
precipua pefpicuitatequellamaieftate&uenerabileafpeftoobieélanti-
fe.Q uan co pretiofo &co tmfeante carbunculo agli folam radi, fulgura-
Cum facteze&mirando compofito tra gli Immani ne uiduco ne unque

Laqualehauea.O quanta cum tumuliate lafuaobaureacafarieatnoe


na&delicatamente compta.fupfalalaftea&candifica ronteconcin-
. namenteirriciatula&concrifpulatacumcranti.&inquietul.uertig.n.,
che di extendirfi erano capreolamente impediti. Etdallerofafpalle.da
belliltime undicule alla fualibera effiifione decoramente probib.ti.La te
eia rofeaniuante.Gli ochiifyderei& luminoficum amorofo,&fana.ll.
moobtuto.LemeluIegenepurpuree.Labuccaaguftula&purpuriflim
mentecoralicea. Domicilio Se pradiolo di qualuquefragrante germine.
Ilpecto p»che niueo thefaurizato.cumdue tu bende mamillule omm
incImationereluaante.IIcorpoeburilfimamenteglabello. Diurni lem
bianti. Ambrofio immo di mofeamine fpirantefpinto. Il capdlamento
decoriamo pofeia quale tenuiffimi fili aurei fyrmati,fuprale purgati u
, meaque,nonfiìmergibili,maingyrofpardlongiffimi'
Nel o (lento snudi dii comodo Phoebo nel ludo olympo.gU il m ari¬
ti radii irradiate. Et fupra li torcularei crinuli parte dilla uenu ìilima irò
te cum denfafobole&fpirofocumulamlepnitendoanteuentuli & um-
bricuiariamentecontegenti finaalleexiguleaure. Dallequale pendeua-
nodueoftentofemargar,te,(^aleadeffaneirantheon.ld,lTeaoVn.o
nea Roma non pédeua.Nemai tele produllela Taprobane infu^ dica
dorè confpicue.ambiua unacircinatura.ouero ftrophia .mplettante'
di uermiglie albicante Scameenerofeuerneamente in texta cum gemmu

lefulguraua. , . . . Frn.
Et nel ambito 1 ternate del facratiflìmo fon te, fora dille halione de
gli fumptuofì gradi.Il floribundo& purpureo Adonegerminauatrale'
lue amnice fro nde purpurigiante dallaqua exdufìuo.Etal Iato fìniftro lì
milmentecum Iefuepallide uuethelygono floriua .Etalladextera Arfe
nogono,fpedatifììmeherbe&Tempre fìoribonde.Etincirco alla dea,al
cune candide coIumbuleuolitauano,morataméteobfequibile miniftra
te.Cum gli aurei roftri nellemudiftìme IimpheimmerfiJlcythereo cor
pufculo myfteriofamenterorefaceuano, Le guttule dunque altramente
non apparendo fupra la trai lucida carne,che per le orien tale a ffixe. Din-
di Perifteria Nymphaad gli uenerei fàmulitii &miniftrato fedulo ad lei
ftante,cum intento animo procacemente paratiffima.
Similmente fora dii fonte fopra larea fìlicea,quale Perifteria al lato dex
tro tre altre dille puelle nude ad uno,per quefto modo ftauano ifolubil-
mente amplexate,che de efleIedueEurydomene,& Eurymone,cum il
uirgineo afpedo di rimpedo ad nuimanifèftantife.Latertia Eurymedu
fe,riuoltata cum le bianchiftìme fpalle ad nui, cum le occultate nate daL
IalungaeffufionedilIabiondifEmacapillatura.EfTegratiofefìlie&ancil
lule.cumpromptoeffedo della dea matre. Poftremaméte retiniua,dapo
fcia nelle diuine mano una apta oftrea,ftipata di frefche & uernee rofe, &
nellaltra una facula ardente,
Hora dal fupremo grado,fupra ilquale le colune extauano,fìna al limi
to dii fontelèi graduli ancora defcendeuano di fufcoachate,&cufi il pia
no fondo inundulato dii piu bello & gratiofo,& uago uaricamine Iadeo
ftrumantife,& uariamente incocleantife,che unque ad gli fenfì iucundo
obiedo opponere fi poteflfe. Laqua fontanicia -fina al limbo dilquarto
grado attingeua,gli altri dallaqua imuni.
Modo fupra il fuperioregrado uno lafciuo in fpecie homo, & Diuo
Nydileo ociofamente fedeua.Lafpedo dii quale,di unapetulante,&infì
gne fanciulla feobiedauafacetiffima.Cum il pedo perildifcriminede^
tedo.II capo fuo corn uto cum una uitea ftro phiola di intormentati pam
pini.di faporolì corymbi ornata concincta ftringeua. Ad due uelociflì^
meTigre appodiantife-
Etalla finiftra parimente una fpeciofitfjma&alma matrona ,commo
damentefedeua.in ftrophiata tenendo la dilatata ,& criniculata fronte di
una bionda corolla fpicea»Elfainclyta fupra dui fquimeiferpiftauafeJEt
uno &Ialtro una fphajrica pila haueua,di materia tenue&mollicula, ne
gli fui gremii tenentiIa*Cum lequaleatempo paufato,per uno artifìcio-
fo & fatale orifìcio papiilato.Nel fon te uno dolciflìmo fpumeo&effica'
ce liquoreguttatamente ftillauano, Gli quali diligentementeaduertiua-
z ii
ho de itigére nelfalfo fonte gli fui belluli pedufculi.Gliquali degli pro-
ptidigituli pili excedente quello indicauano,chepropinquoeal magio
ve'. Dindi gli altri gradiculatamte cum uenufto moderamine uerfo il
rotundo talo, cum grato ordine alla patte extima declinando minuen*

Per quella diuina difpofìtione dunque la fantf ittimamaieftate dilla


Dearelìdeua uolupticamente nel mediammo del fonte. Et la parte che'
del diino corpo tra Iaque ftafea.cufi ne piu,ne meno.che radio ouero Iple
doredelSoleinexpolitiffimocryftallo plucente»
Quiui congenulati diuotarnentepcrfeticrariao,culti la mente oltra
modo,& exceflìuamentemirato uacillaua. Nonuaiendo fìxamenteei
nume diuino douuque fpirante mirare.Et lacagione non meno pen icu
latamenterecogitando,Cum qualedolceciadi forte&fede, Cum qua e'
modo òc mentovali myfteriiad mefuffe conceffo chiaramente dicerner>
re,& cum gli ochii mei ad taleobiedlo indifpofìti. Ma folamen te iudicai
effere Hata degli immortali Dii lalibera uoluntate ,& il benigno conferiti
re di Polia òc fidele oratione.Ma fupra tutte cofead me pttauali diiplicibi
le che tra tante coelette òc diue perfonefolo contemptibile Se exotico,& de
gli decoti habiti atriti ÒC fruftrati,& di qualuque altra maniera diffimiie'
ìftaua abiedlittimo & pauperrimo.Et allhora mifarebbeftatoilmododi
coprire lamia deformitateqacceptiflimo • Quale Erichthonio percz'
lare gli uiperini pedi.Impo diincredibile mirauegliaftupefadto ne ani
momio fummamte la benignitate diuina laudàua.Che permetto haue-
ua,che terrigeno homo leoperediuine&il theforo dilla fermento la natu
ra pale Cernente co ntem piatte'♦
Per la quale cofa.quelle inligne nympheche di fotto le pergule, cum>
gli fui piatili & cantici òc fuaue harmonia 1 aetabonde feftizauano per la ui
da pda.che triumphante confequiredoueuail pinnato Se temerario C u
pidine chepiuperfpicace dillynceo&diargo ocuIeo,erauigorofamete
cum larmeprompto.DiqueparuhoraconfumptadalladeaMatre,ad gli
coeletti foni,& cantici alquanto de lilétio interuallato ad ambi nui ,cum
diuinafacundia&leporemulcentecumblando affamine tale fuauilo-
quio la fandlittima bucca produffe parole argute òc fencia d ubio,da fopo
rare Se la uigilantecuftodiaadormentaredil fatale theforo dicolcho. Et
da riuocare in benigno effigiato Aglaurosfiliadi Cecrope. Et al grato
armento diriftituereDaphni Idzo.cumlaformahumana. EtCadmo
&Hermione dalla libilante uoce riuocare,& dal fquammeo corpo, ad
Polia culi dicendo. , f
Pulchella Polia cultrice mia,gli tui Candii libamenti faeduh oblequii,.
religiofi
religiofì minlfleru propiciantime.tedignificata hanno fado dillenofìrè
dolciflime&frudiferegratie.EtperIe tuefincerefupplice&illibate Iita-
tione& folemne cerimonie commendata alla placatone ,& cum uotàto
core,& cum obreruabile tirocinio precata inclinarme uoglio benifica,&
fauorigiante & munificamente munerabonda fofpitatrice , Et che il tuo
indiuiduoComitePoliphilo quiui. dii tuo amore candefcente aliando f
parimente annumerato Ila tra gli ueraci & foelici amatorùEt dille plebee'
8c uulgarie forde quiui remundato,& da omni fpurco impiamento lì for
facafitato fulfe.dil mio rore perfido expiato fé purifìchi,&ad teinceflan
te elfo deditiflìmo Ila» Et ad gli tui placidi defii pretto & fedulo & che*
egli non reculi a q ualunque tua uoluntate, Et tutti dui squalmentea^
mantilèadglimeiamorolì fochi ultroneamente, & cum integerrimo
conlènfo feruirete.ampIificabondi.Et la fuccilìua uitafotto la mia tute¬
la prò tegente beati & gloriolì uitulan ti.
Al prefenteacioche il uoftro tanto amore fortifcafoelicefuccelTo,Po
Iiphile,quatro preclare uirguncule donare,& ad teconlìgnare io uoglio
& dille fue ornate uirtute dotarteli tuo excelléte animo,& generofo amo
readdecoraremoItoconforme.Etcumelfe tufi obferuatoreperuicace-
mente,piu che il ferimo Pico uerfo la fuacanente,& di Polia cultore',.
Et giu fenda morula dalle perguleadfe chiamata la pttanteNympha
Enolinagli dixe. :TolIeteco lafànciulla.fingulare Monori, & la uigile
Phrontida& Iafualìlenteforore Critoa,& co mite fiate .infeparabile di q
fto noftro Athleta &feruitoreamante Polia. Et per mio fataleiulfo cagio
ne fiate che tutti dui fiano tequiualentedi mutua di!edione.Etfenciain>
tercalato fora dilla cortice oftrea dui annuii traile cum una pretiofa gé>
ma uiolacea inclauftrata anterota in ciafcuno & ad Polia uno gli dete-1
8tami Ialtro.cumeffabiliffimo Imperio,chefempredi talediuino mune
re decorati deuellìmo perdurare. Et che penitamente Tempre delitifcen te'
lo edido fuo feruare doueflìmo,cum frdte ferena,& propinato uulto co¬
ni ulcente.
Etriuoltatainuno momento ,AdtePoliadixe*SimiImentequatro
altre ingenue &feiti dime uirgine aprefento nel tuo confortio indefinen
te,Lequaledebino dignifìcarte,& in quello tuo celeberrimo amore elega
temente honorarte.
Da quello loco chiamateancora uacando dagli cantici fui & foni. A
diacoriftacum letreingenueforore.Piftinia* Sophrofyne,& Edofia gli
ìmpofedicendo.Hornonlafciatecoftei unquantulodi morafécia uui
aciocheefla,cuma?qualegieilfuo Poliphilo amando, cum herculano
nodo uiui .ornatadel piufcitiflìmo,& bellillìmo amore,cheunque nel
fuo (èculo celebre,& di memorato dignio fefentifle. Algenio indulgen¬
do & nuque defraudando ♦ Offèrentifehoftia iniugecum (incera & mera
fede uerfo aìui.&Iabante firmare,anxio>& felicito beneficamentereceue
re,& gratificabo n da,cum ten acidi mo uinculo amplexare.
Tutte quelle diueNymphelo imperio dilla fuprana dea fenda in ducie
incominciarono ciafcuna ilconfignato, Screditofuoamorofamente
cum hianti ofculidmfauiareinftridi amplexi,cum molti nymphad bla
dimenti & attradiue chantie,& promifcuamte alacre, &fa?picule praeffu
lamente amplexandone fauiate.cum debite & conueniente inclinatione
annuendo alla Diuina Matre,il credito ouero commino principiorono
(edule &c cum pcipua comitate afamulare.Etal promptiffmo filiolo ,no
prima quali lefande parolette prolate,& finito ildiuo rationaméto, che
lui cum genuina iicentia procace fenda pietate feuero,no della gortimV
ca,ma dilla uolantefàgitta doro Non daiithyreo arco madiuino direda
& non piu pfto dalimpeto dilla rigente cordula lo amento fue expulfo,
che per medio trafuedadilmio diffaueduto core repente confixe. Et di
di properaméte culi cruorofa tinda nel mio xfiammato pedo,& dal cal¬
do cruorefumidula ufcitene del fagittario uulnere.non rifanabile dal tra
go frutice cretenfe-Et fenda morula tra(fixe,& quello dillamia pyrrothrf
chaPoIia,& nel fuo palpitate pedo dilla propria illibata alma retindo.el
lo Iauulnerante& cruentatafagitta riaffumpfe,84 difubito nel materno
fonte lauatola larepofe,
Ome che incontinente di fentire principiaiedere nelle penetrale ,&
intime uifcerelemelliteuredinedi unaexuberante flammula diffufa ,&
Iernicamentedi{feminata,& tutto me occupare&damorofi ardoriobdu
do tremiculo,& di offufcare gli ochii mei. Et fenda paufula lo incenfo
pedo referatofe ad fe piu harpylatica & mordacemte attraxe,che le angui
nee thriche del Polypo,& che il typhone forbiculabundo laqua ,& intro
miflo lamore pretiofo & il diuulo effigiato di Polla nunque obliterabi-
le.cum le ingenue calle& dulci(fime condizione nel preparato &amoro
famentedifpofito fubiedo informantife, Oue sternalmente dominabo
darimanfe,&quelcoelico\& inelluibilefimulachro firmatilfimamente
imprefifo fpeciofì (fimo,Quale arefada & fica filma palea rimafto in fu-
bitaneo & uiolente foco adu(la,& come facole di arfibile teda,non ferua-
tacapillarepardcula,chedamorofaflammanonpenetraffe. Etquafiad
me parue daltra forma acconciamente immutarme,Cum grande uacil-
lamento &carinationedilIo intelledo di non ualercomprehendere fe'
non per quale afiìmilitudie cheHermaphrodito cumSalmace nel uiuo.
Sefrefcofonteamplexantifeaduene, Quandoellinelpromifcuo fexo
uedefe
uedefejn la forma unica tranfformarfe. Nepiu ne meno,chela infelice
Biblis iefuelachryme fentite farle nel liquido fonte dille naiade Nym-
phe.Dunque inorando io già nelle dulci(lime fiamme nu piu uiuo che'
mortuo lància iriuido pulfo.Et da non impedito meato .dafummadul-
ci tudine permitteualiberamen te & exalare il fpiritulomio penfando che
da Epilipfia.cù. genu replicato cadendo fufce fiato inuafo»
LapientiffimaDearepentecumladiua uolalacunata.depofita lao-
firea ftringendo la interuallatura degli logiufculi digiti, dille falfule aque
exhaurite diurnamente fupranui hume&andoafperfe.Non quale la in-
aignabonda Diana,il ffortunato uenatoreimbrifico dilacerando acani i
belua uertite.ma fenda haffitare per Io oppofito imbrefàdo tran fin utan-r
do allelàcrenymphegratificabondo &amplexando .Nepiuprsftobe¬
nignamele fa&o hebbe,&io di rore marino afperfo&deIibuto,cheime'
immediateexcitati gliclarificati fpiriti furono piu in tei 1 igibili,Et fen eia
pftolarioe fécouertirono nel priftio fiato liadufii &cocremati membri &
meféza fallire di dignequalitatericétarmefentédo.Conobi ueramte p af
limile modo Efon rinouato non effere,Ne altramente in meregrefio mi
apparue,chealla o ptata luce il uirbioHippolyto reuocato per grande p-
cationedi Diana cum la herbaglycyfide ad la appetibile uita .Et ame affé
duolàmentele plebarie toge dalle allignate nympheexute.di candida &
lauriufcula ueftedi nouo meofficiofamente ueftirono. Etfàditranql!a>
mentedel noftro amorofo &corroborato fiato fecuri ,& iucundiffimam
te rifocillati confolabondi & di gaudio fubitario & he tùia commoti & de
libuti repente nefeceron cum muftei ofcuIamenti,& cum Iiguario uibra
mine fuauemente bafiare & ftridaméte amplexare. Et cum limile modo
Iuno & Ialtro leiucunde& feftofe Nymphe, nel fuo làcro collegio nouo
tirocinio & officio dilla fcecunda natura receuédo nui tutte dulcicule le
pidamente ne bafiorono.
Dique IaDea genitrice,cum elegantiffimo affamine,# placido colica
quio & cum maiefiale obtuto propinata rocinando,# cum diuino fiato
Spirante genialeBallamo difpenlando cofe illicitedi prò paianone Stagli
uulgari homini ,non di relato effabile.dando opera diutile di fiabilire, &
di fermentare gli noftri accenfi amori,&di unire unanimi glinoftri cori
lotto alle luefruduolè 8c dolce legiecum extéto amo,et negli fiabili & pa
riliamori magnanimi eflère ne fece. Et per tan to Tempre pia di porgere &
munificamentefauore conferire Stmunimineadomnioccurrente ptur
barione ultronea8dargamtepmilTe,&in talecolloquio mitiffimala gra
fua Iepidiffimamente conferendo.
Ad uene dunque che uno uiriato milite nellafpe&o diuogiu per gli
z iiii
graduili fora dille forale fotto la prima pergula, ualerofamteal facrofaiv
fto fonte aduentando,& nella maieftale facia uehemente, Se di formida¬
bile ferocitatepeftorofo Se cordato,cum amplefpallelacertofo Se proce-
roscum gli lumi degli ochii acri 8£atroci,madiunaueheranda dignita-
te,C um adornato fumptuofo,& fuperbo Se diuo cu faberrimo clypeo ar
gyrafpida,quale no fece’Bronte,cu gli compagniallexule Troiano con
teÀo il capo di fulgente galea,inftrophiatadi olenii fiori *C um prominé
te crifta Se inlìgne apice aureo fopra il cono induto di thorace doro* Qua
le il diuo Iulio diBritania nonportoe,nededicoeallagenitricenelfuo té
pio*Ne tale unque fece Didymao eximio artifice,cum il pendente Sue*
cingulo,o uero Balteo tranfuerlàrio incinéto,cum fumptuofifiìmaacina
ce conodu!ataaurea*C um tutti gli decoriffimi geftamini militari ,robu-
fti Almamente uno flagello in mano tenendo,comitato era dal fuo freme
teLycaone.
Giontohogimaial dcletf:abile&delitio fo fonte exponeuafeuolupta
bondo di depo nere lar mature,& alla dea amata intrare dearmato. Et
quiuiello&eflà.noncumhumaniblandimenti&charitie.macu
diuini gefti Se affetto fe implicatamente amplexauano cum in
nodantiabraciamenti. Per la quale cofa le Nympheque^
fio aduertéte, cum humile&reuerente parlare licentia 1-
petrorono. Se io ancora ,Se la mia aétiua Polia il firni-
gliantefàcendo,cum quel modo poflìbile,cheai-
Ihora nui poteuamo le immortale grafie diète,
ne difpartiflèmo .Rimanfero dunque fo
lamentecumla diurna Matre e cum-
ilfilio,& cu licontinuaméteai fon
te circumafìanti, Se il uenuto armi
gero ad diurni Se folatiofi ob
le&amenti abieétitut'
tigliamiculi.
>7v ^k. -^k

* *
*

I
PER LO AD VENTO DIL ARMIGERO RECENSENTE
POLIPHILONARRA.CHEFORADILTHEATROVSCI
RONOCVMTVTTOILCONSORTIO. ET CVMLAL¬
TRE NYMPHE AD VNOS ACROFONTE PER VENE'
RON . OVE LE NYMPHE NARRANO DEL SEP VL-
CHRO DI ADONE. ET COMELA DEA ANNIVERSA¬
RIAMENTE IVI CONVENIVA AD IMPIRE LE SAN
CTE CERIMONIE.ET CESSANDO DALTRIPV
DIO ET CANTARE SVASENO.POSCIA A
POLIA CHE ELLA NARR ASSE LA S VA
ORIGINE, ET IL
SVO INAMO'
RARE.
*
*

RNATE DI NOVELLE QVALITATE CVM


lamiapftante Polia.&cumlecomitenoftre, dindi alfa-
cro fontedifpartendo nui,per quella medefìma porta &
adito che nui’intraflemo fora ùmilmente retornaffimo
Ouepftolauano tutte IeNymphe daglifuaui foni&cà
tatrice-Lequale infeme cum nui feftiue ueneron, Onde
io farcito di fruduofo amore nellaccenfo pedo ampliato ,cum omni ac
cefforia dulcedine,exclufi gli pteriti dolori,extindo omni molefto con
trario.refrenato oi ancipite cogitatola piu nonhaefitante di Polia ,ma
come addica Augufta deialma mia.Siluia del core mio,& di la uita Pto^-
lomaea. Arfacisdegli lenii,& M urana del mio amo re,& de me tutto pa
trona&reuerenda Imperatrice fettiuo& Leto humilmente, & deditilfi-
mo contento fuccumbo.cum piu intenfo.lincero,& honorario amore',
che non fece il pio Imperatore alla fua cara bella & diua Adultera. Hogi
maiadepto ilfuo pretiofo amore,& fpontalecore.in quello amorofo cer
tamineArifteo.
Aduene che la faceti (lima turbula delle Nymphe,aprittini foladi, &
piaceri retornorono, cu le coelefte harmonie,& angelici concenti, cu io-
chi puellari& folatiofì fcherci,& alacre.ridibonde monftrandfe dilli no
fìriobtenuti &confumatì detti,,blandedantifecirca nui ingefiiuo circi -
nao.EtperlafandainfuIa.perleitione ouero ttrate definite per le piante
degli pomiferi horti, Lequale erano uirente di peren ne & uerna folia-
tura.uallate di buxo murulaniente ,Se di Myrto, & di iuniperi, dece palli
longitrorlo alternati per uno&altitrorfo pcndipi. Vltra pofeiaquede"
recenfite co nclufure excedente io gemino palfo elegante cancellature di
marmorario fextante femiffo cum fymmetriata coiunatione qua rata
opportunamente didributa&collocata.cum omni egregio requifito.Le
q uale haueuano gli hiati di rolàcea Se rombea figuratione Se cu muenufta
fortitione di colore rubente,qual Cinabari Se illuftre. Per le quale uiteam
te feimplicauano rofariidi multiplicecoloramento Se foliamine" ♦
Per quelli antediéli lochi ambo per mano tenenti incommincioro -
no a conducere fuadendo a Polia facetamente ,cheper quelmodoche a
effe Se allei erano di florofe llrophiole le bionde come circularmen te pile
Se ame parimenteella ancora degli fparlì fiori do uefle recogliere & una
gioia inferentili amorofamente componere. Etquiui cum glande lo a*
tio.&excelfoplacere.alcunedillediuenymphe comitante alla colletti
one placidamente le inclinauano cum la mia PolyzelaPolia,& aaiutare*
La quale fencia paulàre ageuoladalle reguleamorole compulfa.cum le"
prompte Se aptifilma mano degli uarii& odoranti flofculi,C urn incita-
to diledo compolltamenteditexerelacircularePolycarpia dete princL
pio. Et dalla co piofa tella extirpati gli flaui Selongiflìmi capilli,quale di
puro oro fubtilifiima filatura coricanti. Gli quali cum prolixa ferir;
porresti perii catto dorlo permananti uenuttarnenteufìdiculauano,gIi
colledi floruli congedi llringereinduftriofamente uacaua. Et cum tale''
uoluptate&fpaflì didolce fiammaexhilarando laEtiflìmi& indefefil co-
rigianti.Hora per florulenti prati,hora per uerdifiìmi bofehetti, circufe-
ptidi irriguicanali & tremuli riui,hora per le fuaue umbre.dillearboro-
fe drate di florida uincaperuinca coperte.cum il culmo diopera topiaria
Se la celebritate dii loco Se la clementiadil coelo fencia moleflia di himbri
&$do,cum uoluptuofo inuitatorio trahendo,prouocando, Se allicien-
do, gaudiofamente ad unolipidifiìmo tócrato fonte di una larga fcate
bra manante peruenifiémo.Noncumle pripie mufcofe,polythncofe, a
diàthofe,& afplenofe.Ma cum le ripe circufepte& ornate erano di limiti
di marmoramento macedonico,non punicato.mafuapte colludrabiie"
Se uerfiuenato,Decorati di umbratile di amnici germini, cum multipli-
ce fobole di flore cum mirando &iucundo odoramine Se lefuefrefchiffi
me Se rorulente frondefragrante difpofiti. ^
Dalquale uno qgratifilmo riuuletto le liquide Se manale aque eliqua
te per fotto gli frondiferi orni cum molle & lenefufurro operante difeor
rendo afportauafiSt in quello arneeno loco,da uno immortale laureto le
temprate"
/

• ■ ’ ■V -,
temprate umbre fpirauano.di rubenti;dil Tuo frutto copioli comari im-
mixto,& di uno irrepululante&conoido cuprertetto, & di uno excelfo
paImeto,& di uno populno.&di uno relìnaceo Se conifero pineto cum>
compofìta dirtan tia,& mutua difpo lìtione ordinatamente fituati. Et ad.
quello fatale fonte circinariamente diftributi,& di inerti tura fi orea ,Sc fro
deaornati&decorati.contegeuano iluillofo folodi mollicule&tenuitfì
me hel uelIe,Quale e uno tapete di frefcha umbra, Per lotto delq uale arbo
ramento di trunchidirettirtìmi immuni palio uno di impedienti rami,
cerniualì bellamente il libero aire degli contermini*
Alquaiefacro fonte &fantto deformato hexagono&di menfuraam
biente. xii.partì ,lo interno circufepto arborario diftaua dal continente
del fonte cioè dagli limiti marmoracii,palìi.iiii. Et dicircuferentia, palli
.xxxvi.Era tutto di meli randi;Limonarif& Cifri .pneftauano uno a-'
moeno Se placidi (limo conclufo .ouero clauftro,porrigédo agli ochii co
cedeua una fpettatillìma oftentatione,di crebra denotate ,di fronde felli/'
ue Se di odoro li fiori, una gratirtìma pittura ruffa, ouero minea in luteo
mortificata degli maturati frutti &eximie renidente cum denfa fobold,
uno arbore allaltro, cum intercalato coniugio compolitamente cox-
quati uniformipieni di omni auitio cantante pcipuamentediPbilome/
le,di turduli,& di meruli folitarii, Cum deletteuoli expretff folicitati al
fuaue garito.dalimpulfo amorofo del uerneo tempo.
Et quiui ad glirotundicandici degli recenliti arbori.artificiofamente
uno fepto cacellario obfepiuafublato pedale,! gyro circudante.di mul-
tiplieeexeogitato di pitiaillaqueatura .di ligno erythrso.di Sadalo.Nel
quale egregiamente erano intexti Se intricatirofarii ,di centifolie.gracu
Ieautumnale.&coroneoledi purpurante flore per la cancellatura perua
ganti implicitùC um non lapfure foliedi inopinabile ridoIentia,cu Ipe-
ttatirtimauernitate.
Quiui peruna pofticuladella propedittamedelimaoperaturare-
ligiofamente ingreflì. Nel com petto de lintroito al fonte,era una per-
guletta contermina, lata quanto unafacia della fontana .traangulo ad
angulo, leuata altro tanto , uno parto al perpendiculo ,&uno al fle¬
tto conlignato.Longa, xii. pedi .contettadi nobiliflìmirolarii di uer^
miglio fiorefòetoli.Cuilfuoiucundillimo odoramento.reportatiacco
ciamente fupra uirgule doro praducente. Cum il luculeo lìlicato.oue-
ro pauiméto telfellato Si fettilio uermiculariamtefabrefatto di ptiofi la¬
pilli. Etconuicinato alle fponde della pgula extauano fedili diafpre di
materia & di opportuni Iiniamenti elegantilìimifignificati, nelfedere fe
ptucioSc femialìidenella piana.
Il teffellatoallibella Arato fueditutto lo inclufo folo.il qleper omni
parte uirente fendaalcunadenudationeera,& tutto diminutilfimo fer-
pillo olente cacfariato.delquale uno folo folio aialtro no fuperaua.cu gra
tifica denfatura fina alle pripie del fonte uernante contegendo cum a?qua
riatonfura.
Quiui fotto miraiunauenerandafadura.Laqualequellediuenym
phe Se nui diuotamente reueriffemo uno mirauegliofo Se di myfterio pie
no ftaua deputato talefepulchro pedi quinariiiniogitudine ,& in latitu¬
dine dextantealtra tanto leuato exclufo il focco,cum Iacoronicetta ,che
era quincuncio,Ilquale tumulo difleron leNymphe effere del uenatore''
Adone,in quel loco dal dentato Apro interempto ♦ Et in quello loco eti
am Umilmente la Sanda Venere ufeendo di quello fonte nuda, in quel¬
li rofarii lancinouiladiuinaSura,perfocCorrerequelIo dalzelotypoMar
te uerberato cum uultuofa facia&indignata,& cum angoredanimo.
Quella tale hiftoriettafeuedeaperfedamenteinfcalptain uno latop
longodeifepulchro.Etil filio Cupidine recolgìerepofciail purpurilli-
mo fangue in uno cortice di Olìrea.Subiungendo chequel dinino cruo
re era repolito in quel fepuIchro,cuilcinere,cum omni fan do rito col¬
locato. Di que nel frote delnollroigreilbdelfepulchroeraexcauato cir
cularmete per il capto del quadrato. Se ob tu rato ,pofciadi petra ptiofadi
Iacyntho,di colore uermiglio trasparente,cum grande corrufcatione>
di flameo fplendore,p il lumeoppolito inllabileardendo.cheapena ua-
leuaio gli ochii per ii uacillamento affamare-'.
Dalaltro Iato p il Iongo del fepulchro uidi Umilmente Adone ,cutiL.
alcuni pallori uenatore cadati,tra alquanti arbufculi.eum cani Se il mor¬
to A pro,& elfo da quello occifo.EtVeneredolorofamentelachrymabu
danegli pietoliamplexiditre Nymphefemianimecadeua, di fubtilillì-'
mo panno indute infemecum ladeacollachrymauano. Et il filio cum-,
uno fafciculo di rofegli ochii materni udì di liquante lachryme plora!-
bundo tergente-'.
Quitti tra uno Se laltro fexo inunacorolladiMyrto uidi cufiinfcri-
pto. IMPVR.A SVA VITAS.Pertalemodo nelaltrahiftoriettain
graeco culi era exprelfo* AAQNIIA* Tanto tutte quellecofeexquilita
mente difculptura fide fe prillali ano,che io mecommouiin unadoh*
cecia di pietate'.
Il qdrato duqueoppofito a qlio dellume ppédicularmente deriuaua
fopra
fopra il fonte. Neiquale aptamente era infìxo uno ferpe aureo feto ob-
repere fora duna Iatebrofa crepidine di faxo.Cum inuoluti uertigini ,di
conueniente craflìtudineeuomeualargamentenelfonoro fonte la chia'
nffimaaqua. Onde per tale magifterio il lignifico artifice, il ferpe hauea
fufo inglobato,per infrenare lo impeto dellaqua,Laquale perlifero mea
to & directo Adulato barebbe ultra gli limiti del fonte fparfo ♦
Sopra la plana del praefato fepulchro la Diuina Genitrice fedeua
puerpera exfcalpta,nó fenda fumoftupore di ptio fa petra Sardonyce tri
colore,fopra una fedula antiqria ,110 excedéte la fua feflìóe della fardoa ue
na,ma cu {credibile iuéto ^artificio era tutto il cythereo corpufculo deL
la uéa lactea del onyce.qfi deueftito,p cbfolamte era relieto uno uelami'
ne della rubra uenacadante lo arcano della natura,uelando partedi una
coxa,&ilrefìduo fopralaplanadefcendeua.Demigrando pofeia fopra p
I

la papilla finiftrareludantilo.Etdalle (palle reuoltate allaqua depédulo


accufeuaimitantecum mirabile fcalptura ,niente di meno gli fendi ine¬
bri, effeamplexandoladabonda Cupidine,cum ilfimulachro il mater
no affedo indicante.cum gratiofe eoioratione delle gene dambidu i della
rubente uena,cum la tatula dextra.O belliflìmaoperaturada contempla
re miraculofe,Solamente del fpirito uitale diminuta,Cum la dircrimina
ta fronte dagli annulanti capilli fopra le piane tempore ,& dalloccipitio,
cum uno nodulario ligaminecompofìtamenteingrumati. La parte fo-
luta dindi fe extendeua fina al fèdere papinulanti. Et di fcalptura exadi
gliftrumuli,cumgliuertigini peruiiditrepanario conato egregiamente
expreflì»R.eferuati della uenaSardoa tranflucida illucente. Qu ale del foe
iicePolycrate nel delubro della concordia,neIaureocorno iclufeda Au
gufto non fuedicata.Ilfmiftro peduculo teniua al leder ritrado,& feltro
allextimo,ouero limbo della plana protenfojl quale fendo pede,
le nymphe cernue geniculate prolapfe,& nui.fue fum ma cu
religionedeofculato.Sotto delquale pecioIo.Nellaco
ronicula.era reftata una,fafcicula di liniamé
to expedita.Et in quella di paruicu
le litere no ftrate,annotato
uidi tale difti-
chon.
Non lac feeue puer,lachrymas fed fugisamaras,
Reddendasmatri,cariq;Adonisamore>.

i
Fado &pada debitamtó quefta honoraria & diuota cerimonia .fora
ufeiffimo della (aerata pguIetta.Leinclytenymphe cum affabile facun^
diaanoidiffero.Sapiate cheilpfentelocoemyfteriofo ,& di maximo ue
nerato celeberrimo, Etin omni annoanniuerfariamenteilpridiano di
delle calendedi Magio,Veni quiui la Diuina matre.cum il diledo fìlio,
cum dima pompa di 1 uff ratio ne,& cum effa tu tenui Tue fubdite, Se al fuo
imperio ultronee cumobferuato famulitio ,&:cum fuperba folemnitate
conuenimo.Peruenutadunquequiuicumfuaue lachryme & fufpiruln
Danui impera.che tutte le rofe della pergula,& denudati.ancora gli can¬
celli di quellefìano,& (opra il fepulchro alabaffriceo.cum inuocatione'
altifone ritualmente fpargere ,& congeftitiamente coprire' . Pofcia
cum il dido ordine, Se procedo primo fe parte . Nel fequente di ca-'
lendario glifpoliati rofarii ferefloranoal numero di rofe candente'.
Eùdgliidì unaltra fiata la dea cum ilmodo primo retornando. E di"
ce che diuotatnente la congerie rofaria dal fepulchro dimota ,intro il
fonte ciim diuo plaufo tuttefpargere.Et pròiedep ilriuulo emiflario di¬
di fono afportate. }
Dapofcia chela diuinaDomia folitata nel tonte lauatofe,& dindi ufci
ta,iteraro in commemoratione& memoriale amorofo dii batuto caro &
diledo AdonedaMarte,cum gli ochiifuccidial fepulchro fuper inieda
amplexabonda cum lachryme emanante le rofee gene cohumidulante'
& tutte nui cum pipatione lamentabile pietofamente plora, per che in ta
le di la diua fura, del pedufculo da nui deofculato,da gli fpini di quelle'
rofefepunxe.Etperciò in talegiorno medefimo folemnemente ferefera
daelfa&reuelato elcoperculo de il fando repofìto,& cum ueneranda ce
rimonia tuttenuilaete&exultante&cantante, Ilfilioriceuuto porta il
cortice dei oftrea cu il diuio cruore.Et lei afilla,& nouidìma gerula del fa
fcicuio delle rofe immote del fuo uirore ,cu ferena uenullate felliuillìma.
Non piu prillo il ptiofo liquore e fora extrado,che repente tutte le'
bianchilìimerofe.como al pfente appareno in purpureo colore fe retin-
gono.Et cum tale ordine tre fiate pompofamenteluftrando quello fonte
de lei fola lachrymabile gli ochii madenti,cumilmanipulo rofario fi ter'
ge,alla circinatione terna,lecofefacralerepofitein fuo loco, tutto quel ce
leberrimo di folénemtefolo apiaceri, chori,foni,& cantilationee difpé-
fato dicatiflimo.Et in taledi facilmente la gratia fua (impetra.
Allincontro del fepulchro al fonte,erano cinque graduli della petra li'
mitata,procliuanti fìnaal piano fondo,no fcrupofo.nó glareaceo ,ma di
ptiofa,& uermiculata fedilationefilicato.Lalueo deiriuoletto emilfario
emanaua,fubterraneo fina ultra gli cancelli la fuccellìua aqua.
Domefticamente hauendo le Celibe nymphe faCondamte narrato ta
tomemorando &fecurofomyfterio, Incominciorono iterum afona-
re,&rithmiticamente le recenfite hi{loriole,8c tranfadi cafi/uauiffimam
te & cum maxima uoluptateacantilare. Et in gyro della fontana cho
rizante per lunga mora.Pofcia tutti geniculatamentefedenti & compli-
cife,in tanta qacceptiflìmaamcenitate,& iucundiflima uirentia.Ioallho
ra peculiarmétedifpoliato &exepto di omni retrahéte refpedo.in qlla i
fuetaredolentia della miaabrodieta Polia-cheancora daelfa Iautilfima8e
mudicia te fpiraua,& da una recete exalatióe diquella fragrate nitella de
gli delicati habiti fuiroratibalfamo tutto pfufo.nelfuo gremio me amo¬
ro fa ,8c licétemte coliocai,ardelio bafiado, & le ladee mano , & quei pi'
do niueo,diluftrario.eburneo illucéte,& pofeia mutuamte.non ingrato
ma ternulario uolupticaméteelfendo nel cofpedo fuo tali effedi impullì
damore appropriatilo.per laqualecofale follatrice fupra la gratiffima ui
rentia
expolìtife &gli melodi {frumenti. Et le concento re negli fui delirio fi pe
di le melliflue noce referuate fé tacitorono.
Dique cu (laiacre Se uoluptuofamenteociantecum nympheo confa
bulamto per aliquantula mora monftroronfe molto cupide il no Aro fla
to&conditioneintendere.Etunatra laltre nominata Polyorimenefum
mamentefaceta &placiuoIadixe'. O Poliaconfortiale nra, Se partiaria
conferuula della colenda genitrice la uenuftate dellafpedo tuo elegan¬
te & forma confpicua Se in/ìgneJ& ingenue tue preclare uirtute&pftante
mente morigerata, Se la tua pcipua, Se incoparabile bellecia pendino nui
non immeritamente auidedeintendere degliuoftri foeliciamori la cagio
ne,&lo initio originaledeila tua egregia Se genero fa progenie. Laquale'
eflere arbitramo notabile Se fublime Se di pclaro exordio-Impo che com
pto hauemo te dubitate, di igegnio,& di literatura no mediocre erudita,
di folertia infìgnita,cu peipua grada negli uirginei getti di eximia forma*
di excedente pulchritudine.cumfuauiflìmauenufìate,&dihoneftamto
pftantiflìma,& fumme dignada di honore*Per che la tua fpedatiflìma ef¬
fìgie &cadico lìmulacro extremamente bella Se geniale none totalméte'
terreftre, Matuttauiacutn piu del diuo per omnimodo cum aperto
dicio appare. Dicio ad nui diiquegrato ìmmo grati (Timo gli moleftott af
fani,&gli impudenti fdegni per difcorde&intequale difpofìtione, Se al¬
cuna fiata fìngirfèforda di non fèntirelefolicite peatione, degli improbi
Se paflìonati amatori*Et corno uno allaltro continuamente no ui
dentife il fritto Se concupifcibile core, folaméte pafeono duno
confolatorio fuafo. procedente dacompofìte imaginatione
&deleótabili figmenti,quale uorebbeno.&fummope
re concupifcono,8c di dolci fufpirulamini 8cdi
Emulato folamine Se piacere ad fe medefi
mi uanamentefatiffacendo, Etita
le comendabileocio ado
kì / intente non ricrefferae
ilnoftro quieti
- . &foIaceuo-
- le lèdenta
no.
*
Finito chelanympha cutn cotnitate blandiffimahebbe il fuo beni
gno fuafo& multo acceptittìma recordatioe, che la miaacrocomaPolia
propera & mafuetiffima leuatofecum gli fui fefteuoli ,8c facetiffimi fimu
lacbri ,ouero fembianti.&cum punicante gene,& rnbétebuccule da ho
netto & uenerite rubore fuffufe aptauafe di uolere per omni uia fatiffare
di natura prompta ad omni uirtute,& dare opera alla honefta petition e'.
Non che prima peroefe potette cattare& dicio retinere alquato che ella
intrinttcamente non fufpirulaife.Ilqualedulciffimo fufpirulo penetroe
refledendo nei intimo del mio,immo fuo core.per la uniforme conile-
nientia. Qualeaduene adui parimenteparticipatiSconcordi litui. Et
ciafcunacum diuo obtuto refpeda intrepidulamente,cum quegli ludi'
bondi & micanti ocbii,Da fare (Ome)gliadamanti frefi in mille fragme
ticuli.Cum pie&fummifle uoce,8ccum elegantittìmigetti decentemen
tereueritaogni una, ritornoeal fuo folatiofo federe fupra il ferpilaceo fo
lo.Lainitiataoperafequendo fellularia. Cum accommodata pronunti
atio-
atìone,primo fado'unopu/ìllo dimoramentocufi Ifmatiflimamente'
fepofe ,& enucleatameli te comiflìma adnar-
rare-'.

FINIS DEL PRIMO LIBRO DILLA


HYPNEROTOMACHIA
DI POLIPHI
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POLIPHILOINCOMINCIAILSECONDO LIBRO DI
LA SVA HYPNEROTOMACHIA.NEL QVALE EO¬
LIA ET LVI DISERTABONDI, IN QVALE MODO ET
VARIO CASO NARRANO INTERCALARIAMEN-*
TE IL S VO INAMOR,AMENTO»

NARRA QVIVI LA DIVA POLI A LA NOBILE ET


ANTIQVA ORIGINE SVA.ET COMO PER. LI PREDE
CESSORI SVI TRIVISIOFVE EDIFIC ATO.ET DI QV EL
LA GENTE LELIA ORIVNDA. ET PER QVALE MO¬
DO DISAVEDVTA ET INSCIA DISCONCIAMENTE
SE INAMOKOE DI LEI IL S VO DILECTO POLIPHILO.

E MIE DEBILE VOCE TALEOGRA


tiofe&diue Nymphe abfoneperuenerano Se
incrondncalla uoftra benigna audiétia, quale
]^aterr^caraucitate urinan te Efacho al fua-
4 J * tie canto dela piangeuole Philoipela. Nondi
^ meno udendo io cum tuti gli mei exili cona¬
to del intelletto ,& cum la mia paucula fuffìcié
tia di fa.dffa.re alle uoftre piaceuole petitionc,
non ridarò al potereAequale femota qualuque helitatione epfepiuché
ficongruerebbealtronde,dignamentemeritano piu uberrimo dumo di
eloquentia ,cum troppo piurotundaelegantia&cum piu exornata poli
tura di pronutiato,che in me per alcuno patto non fi troua, di cófeguire
il Tuo gratiofo affètto. Maauui Celibe Nymphe&admealquato,quan
luche&confufa8dncomptamétefringultiéteharo in qualche portiun-
culagratificato affai. Quando uoluntarofa& diuota a gli defii uodri Se
podulato me predaro piu predo cum lanimo no mediocre prompto hu-
mile parendo,checum enucleata terfa,& uenudaeloquentia placédo.La
prifea dunque Se ueterrima geneoIogia,& profapia,& il fatale mio amore
garrulando ordire.Onde giaeflendo nel uodro uenerando conuentualc
confpetto,& uedermc derile Se ieiuna di eloquio Se ad tanto predate Se di
uo ceto di uui O Nymphe fedule famularie dii accefo cupidine. Et {tan¬
to benigno &delctteuoIe&facro fito.difincereaure &florigeri fpirami-
niafflatoJo acconciamentecompulfà di afliimerc uno uenerabileaufo
Se tranquillo timore de dire. Dunque auante il turo uenia date, o belliffi-
me Se beati dime N ymphe a q uedo mio blatterare Stagli femelli Sereni'
geni,& pulìfluii Conati,fi aduene che in alchuna parte io incautamente
A
del mio profeffo cocio n are tran fgredifca* O fonte làcrofando in cui my
fteriofamen te e la difpolìtione de gli archani & del theforo della celefte ge
nitrice pieno di affidila làndimonia,& pacata religione.Et che al preferii
te fopra le tue florulente preripie fede cum tan to confolamine & coli infi-'
gne lèmidee,Et nelqle la piu excelléte & contéplabile pte del fuo fpeciofif
fimo corpo fpecularméte fingi hauere, Perlaqlecofatu feifumaméte di
obftinata riuerétia colédo.Et per tato mai non laflalfeami qualunque di
uoi mirarechetuta uelitantegli mei pietofi ochii in lachryme no fi couer
tifcano fl uente* Accedendo nella mia mente traquilla accómouere, la di'
laniata Dirce.la piangiente Biblis.la iuidiata Galathea. la fugata Arethu
la.& la doloro fa Egeria, no ritorno in tufo libera degli meifpiriti, Duque
cu qualeaffecto di animo,& qualeftudio,&cu quali uoti e inuitatalaico
pta lingua a tale narratioef Ilperche la prima mia originale ffirpe fue ifeli'
ce,cociofiachediqllafuechiperdiuino ulto iurtamence infurgente fon
tane,& liquanti fiumi fetranffbrmoe.O deploràdametamorphofi. O ca
fo ifortunato,& malamente fciagurato,&miferamétedolédo.O ferie in-'
diifolubile degli fàti.O ordine ieuitabile& ppetuo.in tale cafo pcipite &
tràfuerfaJPotfo te io narrare fenza graui fufpiri & dolorofe uoce,& iperfè-'
de fingultate parole. Et lènza irroraméto di lachryme fupra lealfciutte ge
ne? Qualeil pegrinate Vlyfleglimiferabiliexcidiidi Troia ad Alcinoo
Re degli Pheaci recitado piagette, & che no rumpi il pedo mio di cordia
li fofpiri, in qfto fandiffimo loco di felicitatecelicgati, & di puocatione
i terdidi?Et in nelq le loco ragioneuolméte gliochii di lachryme, & il pe-'
do di fofpiri fe rterilifcono. Et affi beata & gratifica audiétia remote & alie
ne.Et pcipuaméte in quella perfuaue òc cariffima uidoria,dil mio appre-'
tiatiffimo Poliphilo*
No uemarauegliatedunchefaufte,uenuftiffime&celicole Nymphe,
Siioincotinente,fi perla flebile mia paretela &,pgenie,&fi per il mio pri
mo inamoramento diffìcile, alcuna fiata fingultado il mio plixo fermo-'
ne in terrompelfe.digno niente di mancho di cundatióe, & dimorato &
attento audito. Imperocheidubitataméte duemarauegliofecofecopren
derete. Vna primo in folita & inaudita feuitia & i humana, imo pecuina
Peritate,&atrocitate feminile, ultra il credere. Deuenuta ad tale felice &
amorolbexito,qualealprefentepalefeiluedete.LaItrailmaiore&inopi'
nabileamore delorbiffimo mondo.hauendotaleinitio&exordio.
Diiie& CythereideNymphe, Neltépo chela uirente&cfecundapah
ma fora della lanacea uitta miraculofa & pdigiate germiata,nelle Vertale
flamule,delfrontede IliaSiluia,ombrigiauatriumphantelafpatiofaterà
raSilo imenfo mare.LafàmiliaLelianobiliffimaeraamplificatain gran
de flato
de flato & d/gnificationedi magfflrato p le cofèoptimamétegefte, & mul
tiplice uidorie ftrenuaméte adepte. Ne auui e celato la cagioe che gli ma/
gnanimihomini,&qualunqueuirtuofaaftióne, nellantichaSe impera-'
toria ci tade.erano condignamente ftipendiati.
Vno diiq; di qfta prifca & honorifìcata Profapia oriundo,Nofato Le
lio Sylno dal feto Senato.Iógaeiapotifìimaragióe,madato fue CÓfuleSe
defignato,nella regioe & Marchia T aunfana, dalalto monte nuncupata-
Quiui ancora populabudo uenedo-Oue pfideuauno Magnifico &opu
léte&lautiflimo fignore&Regulo alticolo,di unica fìIiaparente}noiato
tifo Butaechio .Ilqle dettela fuapftate fìlia iTolene &iufto & itemerato co
nubio. Cofàrràtifeduche alacrem te cu qfta di prudétiapdita,8dfigne iu
uécula di egregia Indole Se Matronale grauitate oltra le cófpicue bellece.
Se la copia affi uéte degli fortuali beni. Efla igenua Se genero fa di mul tipli
ce uirtu te&htteraturapclara&deco rifftma.Nu trita dapaticaméte I regie
delitieScpatrii morigeramini.appellata Triuifia. Calardia.Pia.La marre
8c dellaqledióia Xhoa Pia.Ella di primonio amplaméte dal patte dota'
tacetegli una grade parte della decima regione Venetia.patria piana fé'
pta di celli Se còfpicui uertici di monti immeti.infigni.notabili.de fonti,
filli.fkplapfi di fiumi.Nemorofi&diaialiinoxii abundeuoli.
Celebrati duq; magniffcentiflimaméte,diHoIuto il nodo Herculano
li legitimi Hymenei*EtreligiofamétemocataCinxiafatìa, adiplédole
mrimoniale legge, fauorigiatela Diurna Zygia Lucina,hebero nobih'f-
fìmo gerirne,&copio fo parto,fufcepti piu filii mafcoli Se femelle itercala
riaméte. Degliqh il priogenio fue Lelio Maurio,dal fufeo colore cogno
minato .Il fecud o,Lelio Halcioneo. Il tertio .L-Tipula .Il q rto-L. Nar bo
nio.II qnto.L. Mufiliftre. Nelle figliole la natura,fecudado lefuperiore
uirtute,gli coferite tatabellecia&uenuftate,che unq; dacocepto humano
fe reputareberon cocepte.La prima noiauafe Murgania-& Vna Quitia.
LatertiaSeptimia.La.4. Alimbrica.Laqnta Aftorgia.LafèxtaMelmia.
Onde breuemétedicédo gli paréti imemori delfetofo beneficio dellanti
fta del parto. Etgloriabondi dellaelega te prole,q Ile da uirtutefua (pgnate
autumauano. Heu me chi unq; la difficultate fatale,& la icoftate fallacej&
mobile fortuna,expedito Seinoxio euadere pole ? Impoche aqgli adue ^
ne p imerito di tato diuo munere,No altraméteche ad Atalanta SeHyp^
pomane. Et oltra qfto alla nfa domina Marre Cypria, Genitrice del nro
fagittifero Signore,c5paratife iprobaméte,& di bellecia Se di dignificatio
ne fe pfèriuano-Omalo Se nephario fado,& temerario aufo.Laondepo'
feia chegli ani della fua ifàntia icominciorono excedere. Gli plebei,&il
uulgo rudere ignobile,^ l'culto populo,n 6 al tramete che coli arbitrio
no che Murgania fuflè ella Venere.Diq; negli fuburbani lochi coftruflè'
ron uno Sacello. Nelqleella latitatearomtitépi,cerimoniofamétefed^
moftraua métita.Et cu annali &c fupplici uoti fupfticiofamete il po pula^
rio cocurfo coleuano.Dindinaq;,tale nome,dallegiete fino hogidiPha
daMurgania.Etil loco ferua ancora il memoriale nome Murganio-
Per laqle iniufta & enorme cofa,&crudele impietate h umana.audace.
auara.ambiciofa.fupba,& nepharia.Gli dii che no fu pportano le mortai
le offenfeipune,ne pmetteno alcua ifoléda fuccrefcere.Irafcibondi dicio
che gli terrigini le uoglino ufurpado,ad gli fupni dii illicitaméte affimi'
lare,La fadiffima mie del nf o tremédo fignore. A lqle h o ra meritiflìma<
métefèruiamo feuiéte uindice (Noaltrameteche limone ad Antigone.
Etlaidignaboda Eriboeaad Iride) fedemottroe,Fulnuato lo ipiato tenv
pio lacafa regia fulguritiaméte i caborneredada,nodequi molto dittate,
oue per uétura eflàalh ora trouauaferimaleeterno nome Cala carbona &
Murgania I fonti,cu tufi qgli che i etto loco fe trouorono couerfi.Et coll
fìmilméte Quitia,& Septimia.Sorore fugabode no lutano da Murgania
Si elle tràfformate ì manali fori. Et Allymbrica cinere fada,no dittate dal
le dide,dagli terrifichi folguri del l'digete magno,& fulgurario Ioue,& tu
to il palacio&màfioe regia. In qllo loco étp fpattfo edificato turi fecouer'
tirono icarboni,& fue chiamato illoco Carbucularia. Dindi pfilifcepo
fciaifluuioIo.Et Aftorchiafugitiuaillachrymabodaglimifericafi-Etef'
fai flumiculo nel predifcorre.EtfimilmeteMelmiadlfuo nomeppetuo
a qlli lochi dederono labéti iundeamplexao il dolcepfe Lelio Siliro. Et
egli trafm utato i liquate materia audo dalle chare fittole, fae uno celebre
fiume,dipurgariflimeaqmanaie,cheancoraiqllapiucundaregi6eflué<
tefrefchiffimofiuede.Delfuo truncutonome Sili e nucupato.Etlacon
ìuge fua fulminata piagédo gli miferabili & horrédi cali, fe trafinutoe in
uno notabile fonte,del fuo cognome dido fontana Calardia, pxima al
diledo pfe Tito Butanichio,fado i liquate fiumeillachrymado la dura
& crudele forte,di fuo liniale imixta.Et la mre fua R.hoa tra il fuo marito
Si il fratello dilediffimo Caliao,fluérideriuano,neldolciffimo fitto Sili.
. No fue ìpune alcuno ancora degli mafcoli dalla celefte ira& iufìa uen
didaJmpocheil fecudo nato Lelio Mufiliftre in uno rimilo del fuo n°'
ine fado,amplexa il patre,gli altinati populi inundate. Et gli altri dui fra
tetti minori Infanti&Inuefti& dentiéti. Alquato piu temperata la diuij-
naultione,&metamorphofi expti.Vno in unaauiculadel fuo nome Al
cyoneo,cu regie Se icorruptibile plumuleinduto,Et laltro minore in Ti
pulaanimale. Gliquaii in cole del parie non immergentife, fempre cum
lui fi ttano fi maiali.
Ettfendo
Eflendo dunque da quello flebile&miferado calò folo fuperftiteeua>
fo il primogenito Lelio Mauro.Ilq le eflendo nella pueritia fua dagli fui
cognati (ignori degli Altinati inuitato ad uno foléneanniuerfario fune-"
rale,fora della porta Mania.Ouefedinominaua ad Manes. Nel q uale lo✓
co fi fèpeliuano glicadaueri di tuta la citade,Et ancora corrupto il uoca^
buio riferuato,ledicealli Mani.Fadili pompofi oblequii, cu ueterrimL
riti Se more patricio.Rimanlècu alcuni adolelcentuli afpaflo. Accedete
eh agli maritimi lochi ritrouatife,apreflo la fpecuIa,ouero phano di por
to di Aitino nominata Turricella.Dallaquale al prefentee uocitato il no
bile Oppido Turricello,Iui fundato.In quella Tua pubertate dunque da
gli inuafori Pyrati,furono captiuati.Diqueello fue forticeaméte nella an
tichagente Brutia codudo in una famofa citate, che al prelènte Teramo
fi chiamaJlqualeadoptiuato per la igenua indole Tua, Da uno nobiIc&
magnifico homo Theodoro,patrizando creue.Etdapo lafufficietelitte>
ratura agli militarti exercitiiaffiduoftrenuamentedauaopera* La onde
eflendo ad laetate uirilepuenuto, Et in progreflo di tépo perlecofe optL
mamente,gefte. Et cum animo forte,excelfo generofo,robufto,c6ftantiflì
maméte uaricadepte uidorie,& futi gli honori militari perfunclo.Qua^
leBellerophoteexaitato da Heurie.per tale ratione no piu Lelio Maurio
Ma per la eggregia coditione,&:pftanti effèdi. Fue nominato Calo Mau>
rio. Per extinguere cum le eximie uirtute il nefafto nome»
Perlequaletutecofe,dalfandiffimo fenato Komao,cumprefedura
miIitare,cumpaludamento defignato, peruene habitabondo deputato,
p aduétura, oueeflo naque,&ouefueoriundo.Seruado la patria fua fecu
ra Setutata,dalleiuafionebarbarice Jlquale loco di umbra,&aura gratiflì
mo,& di fluuii&fonti ameno eledo,Fue nominato da lui Calo Mario.
Acioche per beneficio del fito,piu promptamente,tra la moietta aflìduL
tate dal hofte infettato, Valeflè alcuna fiata deledarfe,0 ue era la rea uiren
te,& di herbe Se di fiori conueftita.
Quiui pofciacheaffèrmato Poliucho fue * Dintorno in memoriafer
uabile Se della chariffima matre i eterno monuméto. Vna nobile Se ma/
gnacitadedigentemunicipa,dalcollo Tamifananuncupata,& di ttu^
dio h'tteraIe,&militiario,&di fito uberrima,& amena. Et di culto ueterrL
mo,& di fànditate& religio ne ueriflìma hofpite. Sopra il properante Se
pernice Patre Sili. Et datogli il nome della Pia Matre T riuifia. Dique fL
nahogi di il materno nome ritene.
Laquale cum faufto incremento lungo tempo,cumaffluentia, cum
togate pace,& fociali federi degli contermini,cum uita duda,pacata,ello
felicemente dominante,po flìdete. Et di lui gli fucceflòri hereditariamen
A iii
te per molti anni. Ma il uario Se fconftante cafo,& ordine della fallace for
tuna,&infido tempo,Sotto a diuerfi tyranni occupata, Finalmente fotto
aliuftirtìmo imperio delfando Se feroce Leo ne Marino, opitulante lo
optimo&maximolouehumanato,eflendofèlicediuenuta Io degli fu-'
perditi lineali & prifea familia Lelia, alumna Se prognata fui. Et portomi
il prertatenome della carta Romana,Che per il fi] io del fuperbo Tarqui
no feoccife. Nutrita patriciaméte.cum molte delitie.perueni al fiore dei-'
laetatemia.Nelanno della redemptionehumana. Dapogli quatrocen'
to Se mille,nel fexagefimofecondo.
Io ftauacomealleuageadolefcentuleecófueto alla fenertra,ouerame-'
te al podio delpalacio mio,cutnglimei biondiflìmi capelli, Delitiepuel
lare,per le candide fpalle difpofiti,& dallambrofia ceruice dependuli.
Quali fili doro rutilanti,alli radii di Phcebo infoiando ficcantife,gloria'
bondaaccuratiflimacomenteglipe&inaua.Diqueio ardifcodidire.che
cufi belli a Perfeo n5 a parueron quegli di Andromeda. Ne quegli di Fo
ride a Lucio-Cufi elio cum intenti Se mordaci riiguardi accortofe, fencia
menfuratione Se cum incremento damo re repente fe accenfe.Et il fuo te-'
nero &apto core fenciarefpecto apertofi Scper medio ifchiantatofe(Qua
ÌeruuidoRoburedalfolguratoreIouefulminantepercortb,feffinde)nel
primo Se puro riguardo. Et C upido difociato Se impigre,cu le fue uren"
te fiame multiplicabile intromiflofe, Repente fencia alcuna difefa Se re'
fiftentiafuccenfo & capto, Quale auiculetta fimplicula in lacioii inv
bricofiper poca efca.Etil pifciculo lo hamo inuncando incorre,pla'
cidamentecedette. Et del mio legiadro Se uenufto afpedo defiderofo in'
fpecVore facrto,caldamente appetiua. Ilquale molte fiate io nel fpeculo
chiaraméte riguardando,Dubitaua dicio,che quello che ad Narcifo ad'
uene,a me il fimigliante non accadefle. Como nel prefente nel mio afpe-
élo patentemente il ueddete* Ne q uefto peroe a ia&antia debbi efler in fi'
mulato. Perche il fe adagia. Cufi corno fingere Se Emulare il falfo ,e
uitio.Non meno celare il uero. Dunquedegli nouelli Se primarii fochi
nel peóto fuo fondato uno cruciare amorofo, Alhora dime affccUiofo
amante. Dique giaprefo intale amorofodecipulo.perhauerequalche
condigno confequio di tale Amore. Omnifingulo di,dalpalacio mio
fedulo uiagio predella. Alai te & uacue fen eftre riguardando «Non uaieua
adipire il frameo defio di riuederme,almeno una fiata. Etp tale cagione
bauédo cum tanto angore,artaigiorni Se no<rte.pafiì.uigilie.canti.& foni,
cu parolette da fofpiri formate, cu urgente folicitudine uanamete deper'
dite.Solaméte eflo pena Se tedio delfuo fàftidiofo Se molefto uiuere,difpe
rato confequiua
rato co nfequiua,&continua triftitudine, Etlanimo di amaricatadoglia
indefìnenteaffligere,Ilperche hogimaialcuna folertia & uigilante folicL
tudine noH ualeua,che effo uederme poteffe.Ec fi acadeua (& quefto rara'
mentanoli pero comprehédeaa minimo figno.ne indicio inme damo'
re,nediconfentaneo diffimulamento.quaieinduro (ìlice non appari ile.
Et aduegnacheilmio frigido core non fidile alieno. Niente dimancho
Nymphefpedati(Iìme,eramateriarimotaalladifpo(ìtionedegli amoro
fi fochi,Tenendo lamente mia totalmenteindifpofita,&inepta,amino
fi preftaua alcuna cognitionealhora del fummo &amorofo affanno che
Poliphilo da uehemente amore crudelmente ftrugendofèpatiua,

PERCOSSA POLIA DI PESTIFERO MORBO, A DIA


NA SE VOTOE,ET CONSECRANDOSE,ACASO POLI
PHILO NEL TEMPIO LA V1DDE.OVE VNO DI DAPO
SCIA SOLA ORANTE LA TROVOE.ALLAQVALE.ES
SO NARRANDO LA NOIOSA PENA, ET IL MARTY

g
RIO CHE PER LEI AMANDO SOSTENEA, ET CHI A,
MANDO MITIGIO. ESSA PERSTANDO IMMISERÌ^
CORDE IL VIDDE TR ANGVSIRE A MORTE.DIQVE
OVALE MALEFICA DINDI PRESE CELERE FVGA.

^_NIVERSALMENTE IN QVELLI DI GRAN


de ftrage di mortaiitate de gli humam,& di qualucheeta
tepmifcui,e(fendo per lo (fedo aere corrupto da cotagio
W/p\w(o.8dterneciuo morbo peftiléte,una extremamuitimdie
c^2a[ moriteno,Etgia atroce terròre,&fpauento uenuto fopra
della morbata terra,Et gii homini di terrifico mortale co
rudi ritrouadofe, Ciafcuno folicitamé te fora delle fue ci tate,fuga phédé'
do,agli fuburbani Se rurali lochi fugiuano.La onde horribile di géteeen
do uno exterminio,Quaii fofpicauafì che gli fetutini flati Auftrini da la
rofidaEgyptonolhaueffeapportata.Quàdochepfupfluo icremétodel
turbido Nilo,negli capi generoe multiplici alali, Gliqli pofeia putrefa'
&iolenticeti,nel fuo decreméto laereinfetorno-Oueramétecheil facrifi
cario di Argiua no haueflèanchoragli boui da facrificarea limone pdu-
to*Et di auenire qllo che ad Egina uene.Et pofeia il difìo belio di Eacho.
Etla proiedioe fadaneiParnafo monte da Dcuchalione, Seda Pyra.Di
q ue p mia debile & maligna forte di glàdula mi fentiui nel pudico ìguie
pco(fa,piacédo p aduéturaad gli fumi Dii p mio meliore fucceffo.Eteén
dofemultiplicatalapeftiléte iuafuraiguinaria grauemétemi aftaticaua.
A iiii

\
Per la qualecofa deferta da tuti,& relida fui, fi non dalla mia pietofa Se
optima Attrice,che rellataadiuto,& aduedereralultimo fufpiro Se exito
del fpiritomio.Étgia fouente fiate implicata dal graue morbp,incompo-
fite parole Se fepiculi lamenti & gemiticuli uariamente cariuarendo &
uacillante io iritornaua in me.Et quiui melio che io poteua Se fapeua firn
ceramente dalla Diurna Diana foccorfo inuocai.llperche alhora ami dal
tri Numini non era notitia,ne cultura alcuna fe non ella Dea* Et cum
multiplicate prece,cum la tremula uocepuramente exoranteprecaua*
Alle fue lande Se gelide caftimonie.cruciantime di graue ualitudine poi
licita,fiipplice me uotai,& religiofamente di lèruire lèmpre agli fui facra/
ti templi,cum tenace caltimonia.Si ella memiferata,liberaua dal mortale
contagio Se morbo,Cum fermo Se perfeuero propofito nella mente mia*
Etcum tanto meliorefperancia,quanto cheio mearicordai del benigno
fàuore.chella dida Deaad Ephigenia preftoe.Dummentre che Agamen
none per Apollineo monito,ello Iauoleuailacrificio imolare. Etglipie
tofi parétiduramétacollachrymanti,comotadicio ella &milerata, Vna
fumifèra nube interpofe.referuando &Ephigeni&,fueritrouatala cerua.
Dunche per coli fàda fimiglianciaiofecuraquafi.il fuo landò adiuto Se
difenfaculo fperaua,Etperoenon liete dilationedi tempo,che io fui cu/
rata,&miraculolàmentereualefcentela laluteprillina rellituta. Per tanto
alalte&fpontaneepromelfè.&folemniobligi ligata,alla executione me
intentamente expofi, Se fedula gli mei^profelfi uoti adimpire. Non cum
minore prò polito de illibata coferuarme,che le Matrone negli T hefmo '
phorii.negli {frati degli folii di Agno arbore dormiente. Ne cum meno/'
re dillo tio ne & religio ne.che Cleobifbeberon Se Bitone,Et ìtromillà nel
landò tempio ,Se nel confortiale couento Se folitate de molte altre uirgi/
ne puellericeuuta.cheaquella Dea pudica Se mundamente famulauano.
Incominciai&io fedulamentecumepfediuifitare&humilmente leDia
naie Are ucnerare. Onde la piu bella pte quali dela mia fiorétiflima puel/
Iitia Se piaceuole etate confumando negli calli algori. Interuene che Poli
pbilo nollro fèruido Se infolentementeinamorato ,tuto quello internai/'
lato tempo,che fue uno anno Se piu.il mifchino fempre liete dilconten'
to &in cordolio»pollea che piu elio il mio afpedo, &gli biondi capegli
per alguno pado non potè reuedere , & ellèndofi iflontanato dal mio
fredo core,&piudiuifocheAbila da Calpe,&del mio Aerile pedo damo
re,foraabrafo,& totalmente diluto,& dalla mia reminifeenda obliterato,
unque neueniua nella mentemia*Ne piu ne mcno.Immo noneracofili
turato dagli parieti dii tempio della Bona Dea.gli {cripti Se dipindi ani>
mali mafcoIi,& lo ingrelfo di qualunque uiuente exciufo,quato fora del
mio core
mio core deleto &exterfoeraomnì cogitato dieflfo Poliphilo. Como fi
anchoralaquadi Letheo filio di Phiegethotepotatehaueflè,Nemeno
lefi annulatafuflio dellannulo del bono Hcbreo,come lamoro fa Ethkv
peflaobliuiofa.Maeffo cheacerbamentedicieco foco era,&diftimulan*
teamoreuulnerato,& della Cupidinea Iancinatione il pedo lacinofò,
(Io non intendo cbomo fuaptelintelledo il potè imaginare.O uero che
la fua fauorabile fortuna gli preftaffe benignaméte la comoffa fronte,che
eflo doloratamente flrugientefè,& in afperitatedamore confumantefe, &
in lui il feuo cupidine intemperatamente domeflicatofe)Meritrouoe nel
di della mia facra dedicatione, cum alquante altre uirguncole confe"
crarme* Nellaquale folemnitate folito e la procace & turba giuuenile
agli fàcri fpedaculiauidamenteconuenire.Etdimechiaramente auidu>
tofè to talmente (è perdette,Dapo (eia elio per quello affèduofàmentefpe
raua di hauer ritrouato fuadentefi dii fuo infiammato core rimedio pre'
lèntaneo &opportuno,tamen ignaro che fare egli do ueffe. Si non mira¬
re & remirare cum intentiffimi obtuti lagratiflìmatefla.cum decoramea
to delle flaue trecce Jn cui deco ramento elfo fummamen te collocato ha'
uea foltamente &fabricato,omni fuo ameno &delitiofo piacer,&con'
tento felice & determinato,& fixo penfiero.Ma perche dindi inretro che
religatamehebbicum uotiuo corcagli fponfati uoti,da homo unque,o^
uero rariflìme fiate piu me biffai uedere.Ma celatamente &la uelata facia
obteda,cum occultiamo receffo,& acceffo ai fàndo tempio,&quafi in'
cognita per lungo trado di tempo,opera daua diriferuarme inconfpw
cua, Poliphilo mifello amate che no appretiauapiu lagratiofauita,che
lafpauenteuolemorte,computandoildiinanno per longo indugiodi
nonpotermeriuedere,tutoanxio & perplexo, ma cum collante animo
pertinace,tantiIlo aftutamente.&cum prouida & infomne difquifitione
8cdiligentia.(Quale homo inuinculato inhorrendo ergaflulo detrufo
foto intento alla fradura per fugireuigilantiffimo,& quale egrotantealla
fofpitate defiderofo intende alla euafura) • fàpe elio tanto angulatamente
perueftigareexplorabundo ♦ Etforfadaluolante Amore diredo adtan'
ta per uigde excubia. Che nel tempio unodi,oue fola rimanfi adorare*
Lui bindato diexcefìmoamore,&orbato dafocofo defio.(Qualeanima
lefenciadifcurfoilfinenonpenficula del fuafiuo appetitojmoribondo
acceflè,La linde non piu predo dinanti di me il uidi, che properamente
contaminata el mio indifpofito core, corno frigido Adamante,che per
incendio non fé altera rigiente le geloe, piu algente diuenuto chela petra
Porphirica,Etcumanimo immite&efferato, fpreta & flupefada omni
pietate,ingrandeodio in iuicouertitilanimo mio.Perauenturapiuatro
ce Se inhumano di quello diEtheocIe& Polynice, Gli quali inimicifli/
mi mutuamele occidédole,cum reciprochi uulneri,& nel ardente rogo,
glicadauerifui proieèti,per alcuno paèlo infeme fé poteron cremare,fin-*
chelèparati elli non fulteron, Cum aperto indicio nella morte ancora
delinfra&o odio,EtpiucrudelediIfiphyle,netata feuiciahebbe Horefìe
uerfo Cliténeftra. Et elfo mepietofo riguardando rcmirando/emimor
tuo io fènda fallo il uidi,& le fue carne cum erubefcentedolore impallidi
re,& dalle extremitate il naturalecalorefugirfene,& fortemente di morta'
le accidente inuadere. Etquanto ho ramai elfo ualeua,cu gli pauculi fpri
rituli trauadofe,& cum debelecia Selaxitate,& cum il uolto difcoloro,In
me cu fummilfa Se tremula Se fola rimalla uocula dille tale ten ue parole,
non fencia lachrymaméto Se fofpirofo cofortio alleeliquante lachryme*
Heime Poiia Nympha Callitrica. Dia mia.Core mio. Vita mia. & la
niftadoIciffimadilalmamia.Habipietatedimefi nella tua diua natura
Se nella tua lìngulare bellecia,uiue quella uirtute,che lalma mia,como ad
folo nel feculo elefto precipuo Se primario lìgnore,non renuente,ma fe^
(Imamente offerentimeinclinoe arendeuola,Hora mouite placabile, be'
nigna,& mitifica/occorrendo agli meigrauimartyri.Imperocheio euri
dentemétecognofco, cheli aquelli bora opportunamétepropiciatano
fo uenni,giamai omni Iperancia truncata,del tufo me uedo perire,Per no
poter tante mie trifte pene mediante tolerare. Et per nouillimo refugio
di quefto,nelprefente il morire meglio mi fia,cheerumnofamente&:fen'
eia il tuo amore uiuere, Et coli piu pilo me hilaro expo no perire, che fen'
eia la tua optatillìma dilezione,coli miferamentela nocua uita uiui, Per
che meglio e uno propero interito,che diutinamente morire. Et lì per ca-
foNumealcunocumfeuitiainexorabileme preme,almeno licito mri
fta. per temorire,li licito non mi e il dolce uiuere. Perche femota e (Tendo
da giiochii mei la tuaangelica Se uenerata prefen tia,& fublato Se partitoli
quel uerace unico,& folaciolb diledo,cheio di quellaauido. & non latti
roprehendeua.Qualepiudamnolì(Timomale,Se di quello piu exitiale
unquepotrebbe lèntire ? Et pero a quelli mei afperi,& infuportabili lan'
gori,nonpiulperauadipotereopportuno rimedio cófequire,Sino qua'
do gli benigni cieli te riuedere mi co ncedelTèron,Perche altramente dela
mia tediofa uita afpre mine uedeuainuafureminitante. Et per tanto qua
le damnato il capitale colpo ineuitabileafpedando,quali no fedole,De'
di Se conlègnai la milèra uita mia nellamano delle terrifìce forore, dillem
perato Se piu furiolo alcuna fiata per rabido Se llimulante amore,non fue
Atys& Pétheo dalle lorore& dalla myfera Àgauegiolito. Perche io me
uedea relido,quale Achimenide lalfato da Vlylfe tra Scylla Se Charibdi
Et tanto me exacerbauano gli urgenti ardori nel intimo del coremio re/
bullifcenti.non hauédo altro bene da fperare Se defiderare,làl uo che te fo/
la Poliaprecipua&ualehtiffimamedicina.Et io era infeio di te,priuo di
te,relido da te» Et quanto piu exeogitaua della ingrata abfentia della pre/
ftante forma Se della celefte belleza,& decoriffìma facia, Se del cumulo eie
gante delle tue eximie uirtute,tanto piu m i accrefceua pena Se amaritudi
ne, non le potendo fruire. Per le quale cofe,0 me mifello amate,cu tanto
£peto,icófulto Se precipitate acceptai,quelle horrédeiniurieSefallace bla
dicie,Se fubdoli alledamini damore, uelando Sefubtegendo la amaritu/
dine,Se inq uietifììma agitatioe,che dindi alcuna fìata,lmmo piu delle fa
teinuafiuamétenedoueuacofequire»Etperoepiiramétehauedo,8<:cum
tanta toleratia uolutariaméte per te Signora mia Polia dulciffima,quefte
fue afperrime ilìdie fufcepte, Me hano fado pofeia iniuftaméte rimanere,
Heu trillo me,tato iterpofìto di tépo fenza riuedere te tufo mio bene, tuta
mia fperanza,tuto il mio confo!amine,te folaciofo ergaftulo del mio co/
re,& fenza il fpedaculo delleximio Se uenerabile adornato di quello tuo
belliflimo capo,fenza intuitione di quello tato gratiofo afpedo, Se ilìgne
8e mirando fimulachro.Quale Arbonenfelaco di Aphricaabfentanti-
fe il Sole, Lacque dii quale feruidaméte buIlino,Et nella fua prefentia nel
tnerMie,algente le in frigidano. C ufi io nella tua abfentatione Polit Sole
mio irradiatiffimo,iotuto adulto inferuefeéte Quale Equabile cera me
ftrugea liquabondo. Et hora nella tua Soiaria prefentia di horrore me gie
io.Di que penlìculaalquanto Polia delitia Se colume mio,che tanto prò/
trado di tempo in fuprema angultiaSe formidabili periculi del uiuere
mio me ho ritrouato » Ilquale uiuere per tuo amore 8e perpetuo lèruitio
libente io rilèruaua,amagiore periculo chele bionde & mature frugie
negli fpatiofi iugeri,a periculo degli crepitanti fulguri,& degli corrufcan
ti tonitri,& degh corruenti Imbri Se fpiranti flabri rimangono»Et a lìmi/
li tudine della ferpéte Se difcoIaHederail ueterepopulo amplexante.din/
di giu extirpata Se diuulfa,non per fe ftelfa pofeia falibile,corruente allhu
rnida terra iacendo molle Se debile,& Ientolà rimane. Et qualelcando//
lok uite fencia il fuo pedamento Se pertica fuflfulta,& fenza il grato VL
mo proftrata incumbe. Culi ne altramente fencia te mia firmatiftw
ma columna Se colume pila Si fublicaconllantillìma. Allaqualeapo/
diato hauea amorolàmente inflexibile, Se cum obllinato propolìto la
uita mia» La tua abfentationedunque.caufa e che io prolapfo almo/
tire cufiderelido me troua. Per laqualcofa, tanto ampliato lè era il fu/
rore mio, che el non permitteua unoquantulodi perfentireilgrauedo
Iore,immo piullimololàmente exagitato Se pundo dal folicito amore
ineinferocfua piu ualidamentead maio rè toIerantia*Nientedimeno fin.
geuamultiplice,& uariecofenelanimo mio fimulando profperaméteué
ture.molti dubfidii,folatii, & fuppetii meco uerifimili coponeua,&cofe
dimiramagnificentiadamoreamimedefìmo largaméte prometeica, &
tuto trouo Edace fperaze,8c inani cogitamétù Onde diuortiata la tua exi
mia,& tanto illice preferìtia,& da quelli trilli occhi abftraèla dedi primor
dio d ichoaméto di medulito diftrugere il badale fufFulciméto, della uita
mia,&di percotere O meamarilfimaméte il pullante pedo,fofpirodo to'
nante,cum crebri fingulticii anhelante.Et quale inane harundine,ouero
canufcula dellafua alma,che i te fola iace & uiue,me ritrouaua.Et piu dii
le fiatecontriftato.no fapendo che dicio io douelfèfare,io ploraualachry
mando,& tra me in gemifcente,te inimica di ogni mio quieto bene infi'
mulaua,te cagione di tufi quelli errori,& erumne incufaua, Te, degli mei
ardentiamoriperfuga Tehofte dolce di mia falute calumniaua, & quali
amente & maniaco coatì:o,Contra te lira cupidanea prouocàdo. Come
adattroce,&:crudehlIìma,Ie due fan&iffime facole prò ternamente fpreto
ra & fola cagione degli damni mei ellimo.
Audito patiente tale ragionaméto contra me fina a qfto punélojgna
ra divinile cofe,In terrumpendo &il fuo molefto,& difplicibile,& igrato
direte mie precatioe,fenza no folaméte refpoderli.ma ancora per la fà'
eia no fpe<ftato,idignabunda erubefeéte dubito me leuai.Et dindi laflato
lo paruifefte come uane parole,io fugiti Heridendolo.Ma il di fucceflore
uenuto,arbitrado cheelio no pfeueraflè,alla pridiana i uafioe a moleftar-
me. No piu rato io nei difto loco orate uenùEcco che io redpe&o eflo cu
plumbea & trilla facia^cum il medefimo modo aperturbarme aggraffo,
culi fimilmente fufpirulante dille temporio.
HeumePolia belli filma,imo cófpicuo exéplaredi qluchebellitudie,
comouitemitehogi mai,& pia a ta te mie lacefcéte pen e, Leqle féza iterca
lamto,&di,&node,&icelTantemeaffligono,&ad teuenireme coftrìgo
no.Etil tuo ìdecéteacerbito core hume&alo itataduritudie. Se uno pau'
culo molicula-Et repugnàdo no te idurdire agli mei iulti defii, caudati per
amore che le tue no mortale belleze hai difdudo p tuto me dolorofo.Etam
cora extrica,& folui gli ìplicatilfimi uiculi della tua tenace méte,Et ridu^
te & didponite milèricordioda di riftorare códeruado ,cu equaléte dileètioe
qfto poco dlfluduate&piculodo uiuere mio, cofumétife, di notturne la
chryme.&anihilatilèdadiurnilaguori.Etp tato Suoleretepgo iduillirc
la tua n huana coditioep attrocitate, móftratite còtta chi fi dolcem te arde
do,te ama,te defidera,te ueneràte coIe.Perche eéndo igenua excelfiuarhte
bella, & di ogni uirtute, &elegatia decoralfimaméte ifignita& pftatemé'
tedotata^deetateflorétilfima.&adagli amorofi my fieni acceptiftìma.
Duq; no ifufcare tati amplifiìmi muneri dalla ben igna natura,cu iproba
ptinada,& ipia obftinatioe,a qfto dolce,dncibile,& molliculo fexo dene
gata.Como heri fenza ragioe cotra meifelice,te rea dimoftraftùO me heu.
me Poliapcipua domina del core mio,fi tu una minima portiucula Tenti
fti,& fi fentire qfto filile crudele Se illicito,alméo corculo mio imagia fen'
tirlo,coiedurado qfte coq uerule Se lamétabile parole, no daltrode pcede
re,fi no dalintimo cruciato del amorofo,& mortifèramétepcofio corecu
piu letalepcufiiira di Philodete. Perlaqlecufi dolorofamétepatifeo per
qfto morficate affedo.tato cotinua penain me tribulofaméte corrodédo
piuchelarodéteTineaaglilanaceiiduméti.Etpiuche fitibonda Eruca
nel liquore delle pallide fronde de Minerua,Et piu che roficate Teredine
nel trabe cefo,fotto lo hirfuto Ariete, Etpiuche Vredine adgliarbori&
adglicariofiftipiti. Et piu chemordicanteTerma nella Suilla carne. Et
piu che croceo Kugìne al duro Calybe, Etpiuche defpuma Iecanefcéte
linde ipetuofamente Iepetracee ripe demoliéte. Et e adme piu infefto che
Anteo i Libya,Etallo opido Lixo del ^motorio Ampelufa,ouero Tin'
ge&cu piu dira pugna che le Grue agli Pygmei. Etp qftorecéfito mo,gli
ani della mia celibe adolefcétia ifruduofaméte diftìpo.Et cu fi da crudele
amore,inmefuccélo diuturnamétemecrucio. Adpegiorefiato &codi'
tioe,chele ifenfibilecreatureritrouatime.Quale le uiréte plantulefotto il
torrido Sole,neiferoce Leone inufte,Et qn Sirio e nela buccadellardéte
cane.Leqle pofcia.nellafuccida node dal maturino rore irroràtife,fe ricé
tano,&p larofcidaafpgineritornào uiuificate,comefi pridianalefioefen
tifa no hauelfero,Heu me mifero amate,p tuo amore Polia mia audi,coti
nuaméte nel uefpero me accedo, Nel crelpuculo metuto ifiàmo,Mecrc
mabodo nelcoticio ardo.Nello itépefto mecofiimo,Etnel gallicinio co
mocofa cinerea me lènto. Machefaepofciailtuo triftuio PoliphiloO
PoliamiaoptatiftìmaeSimilmentep tuo amore culi in me acerbito. Nel
maturino ifufpirofipiàtimecomouo,Etneldiluculo i qllituto pfuloal
gen temete gelato metrouo, Nella corrulca te aurora, lamiafterile &no>
aerea fortuna io maledifco.Et il mio ardete amore caufato dalla piu elegà
te & formo là Nympha del módo.gratulatimi io bndico, Nella frefea ma
tutia ancora accéderme Icomicio,Tuto ìfiamato me trouo il nouo di ri'
cétatife, Nel meridielaguefcéte,morir me féto,fézafpecula di alcuo adiu
to del mio aduerfo amore,& fèza alcuo cófolamie i tata graditate di ardo
re,duq; qcoftàtiafi ritrouarebbe,& corpo robufto,che 1 tanti Se tali fuppli
eri euader duraturo poteftèfMafézadubio fi elri fulfeaiulamia bellatula
2cdulcicula,cbfolo diteimagiado fingo,me métifeo uo fuauedilecto
be,cjle nel pfentea quel punito difpofitaio Tento aduétare. Et per talemo
do prouo alquanto il conquaffato core ridorarfe,& uno poco refpirare,
DiTubito pofciameuedo totalméte fruffrato Se relido inane Se uacuo di
01 Tubfidio &iuuamie.Etcofi orbiculariaméte negli pdidi agitarne ti re>
cidiuando padano Sefugano gii di mei,quella exafperata uita dolorofa-
méte uiuédo. O me fouéte fiate cu iduftrioTo Se fagace cogitato, me uorei
da tanto molefto pondo Tutrarme,& da qfto urgente fafce & premente iu
go,& da fi dolce penficulare di te,& da qfta exitiale fubiedione liberarme,
tentabondo.Heu me alhora piu irato & piu idignabondo me di mali tu
rori icapifira Cupidine.&cótralatétata fuga piu uigile,&piu itricatime
iuiluppado,di no fugire impediTce.O belliffima fopra tute pila te Nym^
phead gli fuperi piaceflèhogimai da tepiu pfto edemi i la odibile morte
data che nel pnte i tata exafpata amaritudie no exaudiflì qfte mieamoro'
ic Se iurte petitioe cu affèduoTe pcatioe,& pliflì laméti, dalaTubminiftra te
occafioe ,pdude,Gia piu di itro il cremato core cocepte Se coaceruate.Ilp
che Polia di uenerato digniflìma,bella co fa Se eterna gloria. Se pclara lau"
de,p tuo amore morire mifuado,&p Icoueniéte feritatedi cupidie.IIqua
Ieiuridicamétepdonarmipole,fiinqdamaniaiproperado effo & la Tua
crudele Se malefica potétia maledicefle.Laq le me fi fòrte al tyranico arbi'
trio delle Tue urgéte & fallace Iege hae fottomeffo & pdo. Et hauétime ì co
fi forte fiama captiuato.retrogrado uolate,p talemo me hae fpoliato&de
(èrto di ogniadiuuaméto. Se di ogni qefcétia deftituto* DapoTcia i un mo
méto péitédo qlle i peatioe Se maledido reuoco.territo temédo,Ome che
elio 1 me piu ipiaméteno fèadiracudiapuochi. Et pofeia piu fecundo pe
naalmio core&doloramétonófermétifca.EtcheefTo non accedi piu il
mio diledo, Se ardete difio della tua cofpicua elegatia Se legiadria-Et dalai
tra pte te in tradabile Se meno pia comeai pnte fufpico. Et q uàdo quello,
O meio pmedito cofiderando itrinfecamete lahederna impietate fencia
dubio deriuato parmi edere tralabucca cu attrito di denti fonace Se Tpm-
meadel Apro Calidonio, Ettra Phitone horédo,& tra la framea Ieoina,
che elli la carne mia lancinati delio rao.Et panni di audire triftamète fum
murmurareIaline iferne,& tute le ìfèrnalefurie,&la fpauéteuola Proferì
pinadi ifinuofè uipere CeTariata,Etil tricipite Cerbaro,&lo i terno Plu¬
tone Se Acheronte digradato tartareo traiedatoreal tremédo Schaphri
dio inuitarmeadnauigareleStygeondedi Letheo&Cocytoaltremebo
do iudicio di Minoe,Khadamanto,Eaco,& Dite. Ma ultra tute qde colè
abhominabile,uno piu peftifero Se formidabileacceforio nella méte me
offènde,che temo edereda te,come heri et hogi repudiato,Heume che pe
gio?Inueritateniéte.Etcofì tutome impauorifco,&tuto me perdo decifa
qualuque fperancia.Et tal hora me aflìcuro dicendo. In me di Ixioneno
fa troua la falla iadancia,Nequella di Anchife. Ne la ifolentia di Salmo
neo.Ne li làcrilegii di Brenno,& di Dio nyfiò Syrac tifano, Ne la ipuden"
tia di Echo. Ne lai proba Io q uacitate di S yringa. Ne la temeraria audacia
delle Piche. Ne la fluita co fidétia della textrice Aragne.Nelacrudelitate
delle fìlie di Danao.Dunq; pche Cupido cótrame fi reo &lìdirofifeuif
fimo palelèmete fedimoltra? Perche tata deceptionead gli teneri,&credu
liamati,oflferirfecu tantadulcitudine lìmulata,cu ta'ta fallacia di mortife
ro ueneno & pelli fero confedo ìilita allapnitiefiio itendandomifero me
del maligno fàto,& exitiale forte il fuo exito & exitio alla mia paucula ui"
ta iminéte,Etadqlecladela fortunameftenta no cognolco. Ne pollo là
pere,nepuedere,cu qle'calamitate.cu quale erumne,cu quale ludo & me
rore fom 1 plica to,&allo eterno pianto ,plcripto,fì tu mia pcipua fperàcia
no mi loccorrinellepnteanguftiedeuoluto&plapfo, Ondecofideràdo
quello effedo damore,difproportionato,aquelIacaufa,No pollo per al"
cuno pado in la cognitione di quella uenire. Imperoche quello amore,
miapparuecolà dulcicula,Malo effèdo chio fento e fumamente amaro.
Nonintendoduquechecolàlia quello monfìruoloamore.Sinocheio
uengoincoiedurachetu Poliaconfentialletormétolèanguftie,nepero
nel uolto tuo angelico,alcun o indicio uedo di pietate & clemétia. Et per
quello folamente fugireperdifdegnio lalma exafperata fento. Ne piu la
polfo rallentare, perche io perdo gli gelati fpiriti,uirtute & ualitudine.
Heumedunqueinfeliceamàntefenciapareerumnofo. Ofopraqualun
que amatore calamito lìlììmo, io dinati ad me uedo laobfcura morte pa¬
rata m initante,Dellafpedo de laquale territo, cofternato&oppreffo,per
te fola fperàcia del uiueremiochecolìelTeremi fuadeua. O fallace. O ini
qua.Operfìda,tumehai codudo i qllo amari Ili mo pundo. Heu Polia.
He mia Polia.che debo piu farefche altro effugio,neloccorfo ualeo tenta
re?a quale lato uoltarmepolfodffeu Poliaadiutamecheadmemedelìmo
ìfèlice fencia te no polfo prellareauxilio. Per laquale chofa me fento peri
re.Et fublata la mifera uoce cum le promicante lachryme,mifello, le ulti
me parole terminate,in trrra prolapfo moritte.
Hora in quello folo extremo potere che lo homo turi glialtri membri
& lenii perduti pientiffìme Nymphe fola ladicacula lingua ualorofa lì
rimane, fece Iongi lamenti molto meglio di quello io hora polfo repli¬
care cum tanta amaritudine di core pietofamenteillachrymando mol
to piu che il pianto della mifera Ariadna che il fìlio del celelle Ione
commolfe, Et dida la fuprema parola, Per me tuta fubito io feti"
tìui diffondere una obfh'nata frigideda,&: effeda rigiboda cotra lui &: im
pia,&adgli fui fup pii ci rogati forda,Cu difplicibile Se toruo afpedo Si ca
perata frote mira tilo*D uri dì ma piu che Daphne*piu federata di Medea.
Piuiniqua di A treo Si Thyefte. Piu dira di Thefèo «Piu pfuga di Narcifo
molto-piu afpadi Anaxareteaifuo Iphicrudele.Etquitribulatife&ama
raméte doloratife.cu gliochii grofliffimelachryme follati,Si cu fonaci fu
fpiri,cotra lamia feuitia Si ferina duritudine.querulante paflioneuolmé^
te lamentantife,& cotra il mio obftinato fìlentio,folo di dirgli una refpd-'
fiua paroletta,Maadqlunquefuoexorato lemieaurechie furdibondeSi
I

obturateteniua.Ondedicio inmenoeraalquatulo diueftigio di pietate


per lafoiaptinaceuolutatecaptiuatanel mio diro 8ifaxeo pedo pitiche
la fi lice di ql facro fepulchro. No per altro modo che fi io dii fiume degli
Cito ni potato haueffi,Duq; auidutofi di qfto, pdita 01 fperacia,& ab flint
pte le naturale forcie no potédo piu hogimai refiflere,ne ala uicinata mor
te obuiare.refpedate nel uolto fuo,grade mero re fuccrefcere una pallide^
eia 8i fqloreappareua,cu gliochii i terra defixi dimóffrado horamai phil
trato fàftidio 8i tedio di guardare la amicabile luce,& le maciléte gene, già
madide di liquàti riuuli di piati,il uidi calli tare i terra,&tp(Irato obmutiti
gli tubati fofpiri,CLÌ le gemete uoce, rachiufi gli fomerfì ochii allato me fe
morite*
Per Iaqualcofa nó dimota uno qu£tuIo,pero del mio fero ,pponimé>
ro,prefentialmente uedendolo trafgufito,altro dicio figno di compafiìo
nedi etto hauendo,fenon dare opera cautamente di fiigire,& lattàrio ache
lintraueniflè, Ada ardeliaméte prelblo (O imanitate piucheferina)pergli
fui fredi pedi,illicitamentelceleftain uno angulo del tépio.perme nepha
ria impiato& poIuto,iocututo il potereriuocato.trahendolo i lattai, 8c
relitto lènza altro polincimento io folicitauaocuItamentefugire.Diquc
molto dintorno memirato,cumgIiochii peruagaua.ne uedendo,neal>
cuno lèntendo fora della Sanala Bafilica euafa, perderne ftratc,cum gran
de fatica danimo dilàgonata,meingegnai dindi dalla longa partirme. Se
preftamente,6t ueIoce,forlà piu che Hippa al m io palacio.Qual conlcia
malefica remeare.

B
TE, ET CHE F VGIENDO F VE DA VNO VERTIGINE
svVecta ET SENZA AVERTIRE PORTATA IN
VNA SILVA»OVE VIDE FARE STR AGIO DI DVE DA
MIGELLE, DICIOISPAVENTAT A, PER QVEL MODO
ALSVO LOCO RITORNOE» POSCIA DORMENDO
GLI APPARVE DA DVI CARNEFICI ESSERE RAPI"
TA ; TERRITA PERCIÒ MO VENTISE DAL SOMNO
SE EXCITOE LA NVTRICE ET ESSA.LAQVALÉ VTL
LECONSIGLIO SOPRA QVESTA CAGIONE LI DETE.

ERIT AMENTE POLI A ESSENDO A QVE


fto palio diuenuta,no potè moderarle, ne cotinerfe, che
alquanto piatofamentc ella no fufpirulaflè. Et piu uoi-
teparlando negliamorofi ochitiratele lachryme,& le
rolèe guance alquanto fi uxe, commolle prouocado Se
Umilmente le circuaftan te Nymphe acompallio ne del
dolorofo amante Poliphilo.che culi triftaméte egli per uehem ente amo '
re,&exceflìuo dolorefolleperito, TraiTeno dicio dal profondo del tene^
ro coreamorofi fofpiri.Etin me gli placidi&humecii ochii benignarne
te conuertedo.quafi rea damnauano PoIia.Ma per tato auide piu effeny
do,la fine di tale infoila cagione dintendere. Et fa<Fa uno pauculo dimo
rida,elle folicitauano,che ellailfuo gratiofo parlare fequitalfe- Etquiui
Polia morigeratamente accepto il fotiliflìmo fudariolo.che dagli candii
di humeri pendeua,gli foccidi ochii terfe, Se le purpuriflìme gene afonie.
Et interdici gli caldi fofpiri,& affermata la fuaue uoce,cum matronali ge
fti per quello modo fequendo dille»
Beatilììme Nymphe,audite grande feuitia,che io non fo qual animo
mafoueto &pio,chehora contrame iniuriabondo nonlealteralfe. La di
ulna ultione alhora oue era abfconfa?chc per mia maluafìa obftinatione,
& dura peruicacia moriffe il mio dileclo Polipbilo indignamele. O ce^
lede uindida perche ftaui tu alhora tarditata adimorare? Che dritamente
contraal mio iniquo Se perfido animo in quel pun&o non tedoueuifo'
pire.Ma bene non ftette pero e guari di tempo,eh e io manifeftamente pre^
parato uedeualefiiccenfeiredelIaoffenfaDea,&delfuofagittantefilio,fi
non expiaua la mia rude iniquitate,& checandefcendo il'frigidilfimo&
rigente core,quel SanftilTìmo Nume,non haueffe diuotamente placato.
Se che fora delmio pertinace proponimento,degli fallì foafi Se uani pem
fieri,blamente mia di fallace Se fubdole oppinione opportunamente
non la
non la hauefléritratta*
Dunque folaméte prchendendocclata fuga,elTendo pure il core mio
duriculo perfeuero,& alhora intredabile,la mente infuperabileja uolun
tate afpera&lèua piu crudele di Phinao,&di Harpalice frigoriffimamé^
te il pedo mio glaciato hauédo, piu che il duro cryftallo delalpe di fepté>
trione.Etpiu di Gagiterigido.loua della Aquilacoferuante.Quanto fi
me infpeculata nel fpauentofo fpeculo di Meaufa hauelfe. Ilquale era di
amore inhofpite,& di pietate afpernabile. C he elio cum queruli eiulati &
noce precariemefti(ììme,& cum frequentia di piu pietofe lachryme che
le Hyade non pianlèron.Etcum piu dolce modo Se piu anguftiofe Se la'
mentabile uoce acomouerme tifando,che non proferite cufi Britannico
le fue infelicitate al populo cantando.h umilmente defiderando precante
adiuto&mercede intanti fui aflìdui langori,& lachrymofi guai, Cum
ogni conato di ritrarrne Se dalafpera,&dura,& atroce inclinatione fedur'
me propicianteinfiftendo. Maio inexorabiledigli fui cruciati, cum dui
ciffimefupplicatione,&cordialeexecratione,&amorofeprece.Etincon
laminata di ogni fua anguftia perdurabonda,fpreta Serenuente ogni hu'
manitate,& repugnante di quaiunche confenfo,nó fue modo ne uia,che
elio in quei nephafto di potefie uno quantuio,quel rigido & Tigreo pe"
do domare.ne commouere,Molto piucheficonuerebbe inadulabile,&
maledido.Nel quale Amore per niuno modo fe poteua adherire,neap-'
proximarfe-Spreta Se ftupefada la potentia fua,tanto diuerfamen te ad gli
humani cori applicabile fignorigiante.Quale cera,quantunque uifcabi^
le, nello udofaxoaffigereimpulìa& coprefla non uale. O formidolofo
troppo,8c acerbo cafo.per ilquale non me terriua,meno memoueua. Et
meditutefeminefeuiflima,niunofiimulo,alcuno indiciodi dolore Se
pietate excitaua, dal gliochi niunalachrymaexprimeua,gemito alcuno
prouocaua,per niuno modo uaieua fofpiro alcuno,nel diro pedo coni'
ponere,ne ritto uare. Nel quale non poteua gii freni della incarcerata pie
taterumpere.Onde Phebo quali già uolcndo le onde della extrema He'
fperiacumlafequente Vefperugo ritrouare.poftponendo Poliphilo ex-
tindo,comefufpicaua,alperfugio intendeuaconfcia Se rea carnificedel
fuo amante core.
Per laqualcofà non nimio porredo trado dal recéfito Phano fedina
te ritrouantimc cum finifterrimi aufpicii,& gli puellari palli accellerado
pernice. Ecco che repente difauiduta,da uno uétale uertigine rapta & tur
binatamente circunuoluta,lènza altro nocumento &lelìonealcuna,In
uno agrefte Nemo re,arb urto ,& umbrilìcobofco,di proceri&uaftiarbo'
ri confito,Scfiluefirato,di horridi fpini luco,molto impedito Se inuio,In
B ii
momento fui perlairédeportata&demifla.Etquiui dicio cum il bateiv
tecore,o!trail credere ifpauentata di tanto repétino cafo & tanto ìfperato.
Incominciai di fentirequello che ancora io uoleua,guai guai fortiffima>
mente exclamare.cum fèminei ullulati,& uoce flebile,& pauurofi lamen
ti,quato piu ualeuano.Quale fentite&uideil Nobilerauennate.
Oue fenza inducia uidi difordinariamente uenire due dolete & (ìagu>
rate fanciulle,indi&quindi,& fpefTo cefpitante,fuma,puocatione di pie^
tate,ad uno ignitato uehiculo angariate,^ cum cathene candente di for¬
te Calybealiugo ìllaqueate, Lequale duramente ftringiente le tenere Se
biachiffime Se plumee carne peruftufauano ♦ Et decapillate nude, cum le
braceal dorforeuind:e,mi{erabilmentepiangeuano,lemandibuleftridé
te,Se fopraleinfocatecathene le liquante lachrymefrijtTauano.Inceflànte
mente (limolate da uno ìflammabondo Se fenza iftima furibondo,& inv
placabile fànciullo.Ilqualealligero di fopralardente uehalèdeua, Cum
lafpeóto fuo formidabile,Piu indignato Se horribile nonfue la terribile
Gorgoneatellaad Phineo, Se alli copagni, Cum beluina rabieSe furore.
Et cum uno nemico 8acendiofo flagello,feramentepercoteua,fenzapie
tate (Emulante le inuinculate puelle. Et cum magiore uindida di Zeto
Se Amphyone, contra Dirce no ricrea.
IXqualeérrabonde&ifcie,itentilfimeanafugaperdeuii&auiiIochi,
8cper denfi fpini irecoade,& p illacerate&mortale fragritio & per lardo'
re delinfocato carro molte fiate exorbitate fcalpitando per gli arbufculi
da capo a piedi lardate,& di fanguegli mébri difcuffi pioueuano,& lelace
rate'carne. Et il uermiglio & fumido fangue,co piofaméte fpargierfi per le
acculeate lènte,& perla terraiouidi.Et di lordinataméte per lefolte&pun
tute nepredafuriofarabieconcite,mo qui, mo li, malaméte Io ardente &
pondofo carro traheuano, Cheancoracrudelmenteincendeualemolle
Se delicate carnuleXequale no folaméteerao co£te,ma com o uno pufìo
corio crepauano. Etfi nonVahu.&cridimi lerabi I m en te a fini igen ti lè ad
alti clamori Se pianti,& milèrabili eiulati exclamauano,uerfe in magiore
re furia di Orelìe.Diqueilfcabrofo &arboriflimolodbo,tuto degli pieto'
E accenti rilonaua,& hogi mai le madibulerelfringétife,& raucitata la Ha
ca &cofumpta uoce,no ualeuano piu ledolorolè exanimedurare. Dapo
feia paucula hora,molti crudelillìmi arali leiu fièro.Etil carnifice Se imite
fariullo.doppolugo&cruétofìracio&imaitatedllefuéturate&rnifchie
adulefcétule.Qualecruéto Seexercitato i limili carni ficii,dellardèteuehi
culo di fubito difcefe,C u una folifèrrea Se tagliéte & 6 phea,folute dal mo
ledo iugo,&graue traher,p medio di fuo puliate core.Ello fpogliato di q>
luche uenia Se miferatioe.cu rigida Se icotamiata feueritate,fubito trafillè.

B Hi
Et al preferite ferire ueneron afTai uenaticicanì horrìcoini afamati.cu
{èmidi latrati&abfoni itonanti. Quali il Re Albaniéfe al magno Ale-'
xandro in dono non dette. Et rabidi Leoni & rugien. ti. Et fremati lupi.Et
nel aire Aquile rapace,& Ieiuni Milui. Et fib danti V ulturi, al caldo lam
gue & nepharie dape le applèntorono. Et il puello dalui ogni humanita^
teremota,Ie percite fanciulle lultimo piato Se uòce prolata pledebondo,
in due particione fècoe.Et referato il femello pedo fuo.il uiuace core de>
traxe.Et quello ad gli feri uolatili proiedo. Et le fumate uifeere alle fceue
Aquile. Et il refìduo degli pallidi corpi inquartato ad gli rabidi animali
iadato. Et quiui relpedaua gli framei Leoni deuorabo ndi affultati,& in-
gluuiaméteauidi nelle humane carne le dentate mafèlle ponere Se exner^
uare.Etcu le ungiutegra fieffindere,&lacinabodi fragmétare. Etnei pur
pureo fàngueuedeualefuefulueiubeintingendo cruetare.Etfàre ultima
mente terrifica Laniena,& ftraciamento degli diuulfi Se dilfipati membri
dille due damigielle.di tenella Se molle etate compulfe gli extremi fpiriti
inmature cfflare,EIei crudele fpedaculo.Heuhorrendo modo di fepuL
tura.O me elfendo (cogitate pietofe Nymphe)expauentatadellafpedo di
tanto male Se cruente iman itatelo me trouaua di ogni configlio ino pe Se
nuda,^grandemente tericulata,& ultra il credereifpagurita, ftaua lati~
tante&abfconfa tra uno morficante fenticeto inuiluppatocumfpinolì
prunuli, Se cynorhodi.&di plagiente Acrade,& cum ualidi aculei lafpe
ro Paliuro .Et fotta quella fradeadenfitate,& nemorale umbra,cufi dante
obteda,dubitai,&fenzaillima perterrefadaper fi fadauifione.poneiv
timeinmagiore fpauento.Chelo horribilefimulacbro di Clyténellra
al matricida Hore(le,armata di lèrpi Se di ardente foco.temendo che le in
domite Seolfabile fere.nella fecreta,& fpelfa filua,fola Se inerme, Se di fexo
Sedi etate fragile Se firn plicula. Et fenza fperanza di adiuto, in me non fa-
celferonfimilantelacerato. Ettramediceua tremebonda. Heumefa~
rei mai io quale Iphigenia.quiui da uenti reportata, traglicrudelillìmi
Tauricii aduena.ad edère fada uidimajHcu me.Quale Caucafo. Quale
Hircania.QualeLibyainterriore.o Agifinua tanto immane,tanto fan-
guinariebellienutrillèf Cheequarefipotellèad tanta incredibilecrude'
litateeHeu me quella excedeua lènza illima miferame di tute le fère la atro
citate Se rabie, che gli faeuilfimi animali la preda iacente fruttatamente di
ferpendo excarnificauano ì

ofpedaculo
O fpedaculo di {credibile acer bitate,&: di crudelitate infìgne,0 inau^
dita Seifblentecalamitate.fcena dafpedare horrenda,di confiderato mife
rabilc.di fentire formidolofa & fpauéteuole.fc di penficulato afpernabile
&fugienda.O me triftame,&mefchina dolente, O uefenza fperancia ad
qucfti mortali periculi fon io culi uenuta. Heu me afflida & fconfolata,
checofe fono quellemaledide & furiabilefche io reai & apertamente iue>
dof Per laquale cofa inuafa da mortalefpauen to,dubitando di effermi ap
proximatala ftatuta& decreta morte,incominciai alhora dolorofamen"
tea piagere, cum co pio fa frequentia di lach ryme,& crebri & fuppreflì fo
fpiri,& non fonorigemiti.afpedando Se cheancora ad me-non fuffe fa>
do limile dilaniamento, Cum tirato obtuto obferuando, cheto irato,&
atroce Puello.cum lehofticearme,&cu fjeuiéte feueritudine, mein quel
lo loco edere Conniuando ndn uedeflè latitan te. Dapo feia al micante &
cado pedo mio.gliochiilachrymolì alquanto incIinaua.Gliqualiio ere
deua hogi mai nelle irrorante lach ryme conuerlì & liquati.Cum anxio/
fe parole uacilate, interotte da fingultato anhelito nel pedo tumido di fo
uenti gemiti,contendendo dierrumpereglnclauftrati fofpiri,cum Iade-^
bi!itatauoce,&:impeditaIingua,tacitamentediceua.Ogiorno infarto &
funefto. O di formidabile & horrédo per tuta la uita m ia al ludo & ama>
B ii ii

\
riflìmo pianto confecrabondo.Ome doloro fa &infelice,In che calami^
tate fon implicita & intricatagli che flato metrouo, nò uaglio explicare,
chi unque uide la fubdola fortua,cum fi maligno & atroce afpe&o ? Che
debono per tale modo (Olanda domina Diana acui feruo jquefte mie
femelle & uirginee carne impietofamente madate & còfumpte? Et il fio¬
re della mia piaceuole aetate,in qfto dumofo & filueftrico nemoreperire?
Et cum tanto cruciato & fasuien tia la dolce uita finire.JHogi mai le femi»
nileuirtute fentodetrade,ilfpiritiilocarodilfuo loco fugirfine,&din-'
di quali dimoto a quello palio, Ome Omeamaricatamenteplorando,
Cum uberrimi riuuli di lachryme (Humore peculiare fencia fallo fce^
cundo & parato)riganti la facia, & il pedo madefàdo, le mane difperata
nella flaua capillatura puofimi,cum odio del mio ornato,& fparfi gli
crini illachrymaua,&il bellifiìmo uolto,cumle infette ungue rullando
foedaua. Et ultra méfura tribulantime,& affligentime,Quefto al mio gra
ue dolore incremento accedeua,di non potere exaurare gliangulliofi la-'
menti & gemiti,& in tanta affligente & perdita forte, & intante cruciabilc
poene, no po ili referare il clauftro delmio dolore, nel core impaciente di
piu co ntinerefe.Et molto piuchenon eramodo chio ualefleinueftigare,
quello turbulentiflìmo cafo. & che inaduertente cum innoxia uedu^
ra deportata,pallida & trepida definite,me ritroualfe illada,& fencia piu
Iperare in q uel medefimo loco,oue fui rapita & afportata.
Ome coliteNymphe cogitatequatoalacre Scontentarne ritrouai,
non fe pretti alcuno intelledo di explicare, & alienata lamente mia del
compattìonabilecafo(chio poco teniua)deimiferando Poliphilo exani
mato. Perche dalla uexata memoria terfo & abrafo in fe non lo feruaua.
Ma folamente alledeuorate fanciulle Stimpiamenteoccife,& afperrima
mente ftétate,teniua occupata & iplicita la mente mia,& ad tanto irtiquif
lìmocarnificio.Nontrouandoprohibitioneadglifingultanti & crebri
fofpiri.ne di fedare Iangulliata mete apto modo, a mala poen a fequeftrate
le fluente lachryme. Tandem io ritornai,non piu uiuache morta alla
optata & lècura manfione.Ia occorlà immanitate tacitamente fuccen^
fendo nel core reperibile.
Etlardente Phoebo incominciando il rotondo dorfo del fuo pernice
& uolante Pyroo & Ethon alla Hefperia ad dimonftrare, & gli crini doro
nel croceo fplendoreritingendo,ilfereno ceelo incominciando leirra^
diante ftelle ornatamente a dipingere^ alle lunge & diurne fatiche,gia
qualunche
qualunche animale,il dolce & làporigero quiefcere optaua. Cum per ta-
le fimiglianciahauendo io tutto quei fpauenteuole di in grauiflìme pene
confumato, & di fofpirantì plorati tutto difpenfatolo. Summamente
affligendome,che fatale cagione poteua edere, che enfi ìnfolita&diflue-
ta,& impia immanitate,alle idàgurate fanciulle fare uedefle.Etoltra que-
fto,cum q uale repente modo dal mio infugato camino fufle impedirà.^:
perIaire riportata,Tute quedecofo,cum follicitati Se fofpirulanti lìngula
ti didredamente conlìderando Heumeaffiida.O Nymphe foeliciflìme
audite,Sinonangodà&pianti&ancipite&doIorofo uiuere perlaueni-
re portento mi fu fie,& fatale decreto arbitraua.Et obllupefada per quello
da llimulante timore intendeua,& per uarii&turbidi cogitamini conie-
élurare.Non poteua per niuna uia inuelligare la occultacaulà. Con-
(eia dicio tacitamente tuto quel infoeiice Se nephado di ingemifeente
fàdidiolàmente confumantilo el pallai. Nelq uale piu pretto iuorei ha*
uere trouato il pallido Corydone, che edere imbattuta a tante in-"
uilìtate triditic. Et quiui circundata da acerbi doloramenti, Se copio—
famente da moledidìmepoeneoppreda, trafugata dameiecuritate qua-
lunque,& non aula per le nodiurne fallacie fola dormire,& per lao'b-
(cura Se ambrofia node,meco chiamai la cara Se reuerita(in loco di pa¬
rente] la Nutrice mia, neliacjualedepofita ripolaua, Se collocato ha—
uea ogni mia fiducia Se fperancia, Perche fola io per il padato,cum la
mia Dea Diana pudica data era.
Hora ambe dueedèndo aduentata Ihora .chela candicante Cyn-
thiahauede relido gii Lamii Scopuli,& le condenfe filue, Se podo fi¬
ne alle folaceuole uenatione, finalmentefocclufo Se obfepto il thalamo)
iuilTemo infieme alla nodurna quiefoentia. Et quiui il pulfatile pe-.,
do,che ancora cum inquieti battimenti lepicule batteua.a pena infe
adunati gli fpauentati Se Entriti fpirituli, Et cum fupreme fatiche Se
conati,rachiufo illargo corfo dellerotonde Se guttante lachryme ai—
quantulo interdido. Incominciai malamente Se cum difficultate (fe-
picule da fpauentofi interumpamini expergefada) di dormire.
Et nel fummo Se primo faporofo Se molle fonino demerfa il lava¬
to Se conqualfato corpufculo,perfufo dormiua nella tacita node. Ec¬
co cum grande Se drepen te impeto ad me panie (quale fi fuppofita al
capo fi fudè Eumete petra) di edere dimoti gli peduli, & rapiti gli ob¬
lici , Se da perfodori firadele fere. Se uiolentemente patefadi gli oc—
clufi hodioli, &obforati limini della camera mia. Et filtrare temeraria—

\
mente cum concitato Se celere grado aduentando, dui bombili carnicci
Cum lenfiate Se tumide bucce,Cum rude culto, Cum getti rudicaméte
atroci&ruuidi.MoIto neliafpedo Tuo effreni & difplicihili, Cu fpauéte^
uoli Se torui ochi,piu di qllidil mortifero Bafilifco,Groflì &rotodi, ida^
bilmétedati icauernati/otto li hirfuti cilii & (grottari, Lcqualeerào folta
mente hifpide,dure ,& dilungi pili.qualSiloni.Haueuanoduigrandi
mufaci.cum gli labri dependuli, tumidi.crifpanti,& craffi,del fuo colo¬
re mortificatuCum grandi denti mafelloni, inequali. Se feruginofi Se fra
cidi.Como Io anticho ferro ,dallegingiuie dedituti,&abandonati,& da>
gli labri,che da q uelli non erano protedi.Cum hiànte buccacia bronchi
Come dentato Apro fpumida nel uenatorio. Se di fetore (ordente, Cum
Ialpedo manio & deforme. Di colorePullo,onero ImpIuuiato.Pieno di
colli&fulcato,Degli fui capelli Hircipilfgliquali unduofi& incomen.
• ri,nigerrimi,femicani fordenti,& corno la (corda di uno antico ulmo ru
4 uidi appariano. Et le fue callofe mane grande,infanguinate,& delibute Se
putidi digitifedamenteungiuti.Quelleinmemefchina puellafeuamé
teappariano uolereufare.CumcrifpanteSe caperata fronte maledici Se
blafphemati,Glifupercilii (ubdudti.cum uolto turgido, Gliqualinegli
robudihumeriancoradue intortile fune uaftalàuano.Etfottoilfuocin-'
giere,erano intrauerfariilidoraliindrumenrifiecuriculeVediti di Cyni
phiafoprailnudo,Qualiio fufpicauadilhabito difanguinolenti fpicu'
latori,& poli liti (lìmi hominùEt quiui cum atroce Se ferrifere uoce bau*'
bare,corno il boato mugire,nellecauate fpelunche fentiui, C um fuper-
bo Se arrogante parlare&obdinato animo carinantidicendo • Hora ue-
ni,uenifuperba &nepharia,Veni ueni ribella,&ad Io imperio, degli inv
mortali Dii aduerfaria nemica, Veni ueni pacia fanciulla, repugnaria Se
negligente della fua piaceuolecia.Hai catiuella catiuella,che hora la con'
digna Se diuina uindida di te cr udele fe farae, rea femina Se grande dracia
mento.Si corno heri di marina uededi di dualtre ((ìmigliante ad te) mai'
uagie adolefcentule degli fui membri lacere, Et corno pauculo indante
ad te il limile fare uedrai. O me mifera culi perterrefa&a per gli obiecfa^
minicumiurgio prolati,Nymphemitidìmecogitate diquale tempera'
mine alhora lanimo mio perterrefado ritrouauafe. Vedendo dunque
Nella Camera mia infueti Se fi immanifiìmi Se trucumlenti fateli iti
introgredi. Laduento degli quali molto piu idimai fpauenteuole Se
adàipiumi difpiaque,Cheal facrificabondo Pelias laduento del figlio
di Tiro Nympha cum ildifcalciatópede.Cheapenalerude&terrifere
parole auderamente dide, Piu me (pauentorono,che quelle dii (fortuna'
to Polydoro ad Ènea Pio. Etcummagiore angonia,che Andromeda
allo littore trouantime,Etcummagioreterricularnento di Arinomene
uedendo Pancina & Meroeteftudinato.Incontinéte in meextente lema
lefice&neruicofe bracce,làcriIege&prophane,Cumlemane fanguina^
rie & (purché. Se pollute Se perii te,per gli mei biondi capelli di honeffan^
do ringibondidecapilIandome,incominciorono impiamente trahere,
fenza alcuna clementia,cheunquantuloinefli nonera proma.Piu fpa>
uento Se terrore mi mifferon,che alla cada Lucretia Sexto Tarquinio
cum la euaginata fpatha in mano la opprobriofa morte minitate. La orn*
de fenza fpirito,oltra il credere ifbigotita,adunhora merauiglia Se timore
me inculfeno gli diri &fànguinarii ho mini.In tanto che euacuata Se ex*
inanità cialcuna uena,al dolorofo Se moerente core concorfe. Piu timida
effèdaduna dammula,& piu pauida che il aurito Se timorofo lepore, tra
glidenlìarbufculi,&ioncolicelpitilatitante,ode circum fe intorniato
gli latrati de gli fornenti Se feri cani, Per laq uale cofa fenza mora diro tta'
mente principiai ad alto uahu di piangere,^ decapillata da quelli Ome
Omeacridare.Etuolendorefifierealincendiofo tiramento,io quanto
iialeua,le bracce fue aprehenfe ralentando, me fforciaua, Se cum le lafe Se
tutte debilitate forcie adnixa di mitigare^! uioléto trahere degli furibon
di hominn Piu duri di Scyrone figlio di Neptuno,& Piu afperi di PhL
neo Se di Polydede Scriphio.Et per niuna prece Se fupplicamento uole-
uano celiare, ma intendeuano dicio trarmi del mio già madente ledo»
Ma O me O me per dio mercede Se foccorfo chiamando Se fuppetie, Se
cum gli nudi pedi Se cum ambe duele mano renitente.Et elli piu uiolen.
tarii,rabiofamente adirati minabondi,offèndando loolfato mio,cum
grandedifpiacere,duno euomico putore,che mouédofe exhalauadaL
la Iliuuie delle fue rancidule Se putulente carne extrario Se l'fupportabile,
che Naufeofo euaporauacumodibile afpedo, cum la ftriatafrontefe^
ralemente terriculantime,
A lultimo durando anguftiofa Se di moerore affida, in quello Ion-
go contrailo &altercamento affannata.&in amari piantifortemente per
turbata Se exanime. Et forfa agitantime,& uertentime per Io incon>
taminato (Iratulo mio, tanto che la mia piatola Nutrice che loponv
famente dormiua ,fentitc per auenturale miefomnulentemouentie,&
malintelì fringultiamcnti, fe excitoe, Se expergefada. Se me excitoe dal
furialefomno Se inquiete nodurna,lènza morula,me nelle ulne fue am
plexoe, dimouentimedel mio affido,Se excitantime Polia figlia mia
bellatula, Polia mia cariflima animula, Polia uita mia Se fan°-uicu~
lo mio dicendo,che cofefono quelle che tu fenti .J Subito amoto dagli
ochii meiil dolorofo.maledido. Se infèlicefomno.&lapaurofauìfione
me fuegliai, niente dicédo, fi no mediffimamétefufpirado dire,Heuheu
me,uahu,uah u me.ritrouandome tuta coculìa,& piena di graui langorù
Et il conquadato Se cótaminato pedo mio,piu cum frequétato Se impor
tuno palpitato era percolfo dal uiuace,& terriculato core.Che il folicito
Vulcano gli tremendi fulguri dii tonitruale&fulminatoreloue fabrica^
te percute.Et di irrorate lachryme haueagia humefadi gli candidi lintea
mini. Et la futililfima Camifia al uirgonculo aiutilo adherendo uda, era
deglimeicapilliinconcinna.cumlalmaafflida indolorofo cruciato Se
lamentela, da mortifero penderò circuuenuta, Se\ ualà. Nepoteua dicio
per qualunch c uia ufare le mie force gio uenile Se exigue. Ma abandonata
&intermillà da glimortificati membri,deltuto prò dernari.di grade laflì
tudine,piumortacheuiua,Squali Clinica»Allhorailuiuereno arbitra
do gratiofo,Imbecille Sededituta,& deplorata. Et pofeia alqu ato,poi che
la benigna Nutrice mia,Cum molti blandimenti adulali te,& dolce pre^
cature,8cfemelli fuafi(in qdecufi fadc anguille uedédome) dulciculamé
tefuadeuamiadfubleuaméto,& riceuereconforto Secofolaméto. Quel'
10 cheli fulTe infcia.Etin. quel punito delìderofafummamente,&quello
che mi fentiua dintenderepercupida,&cum anxia cura conquirente,&
quello chefeuoleua diretantamania.
Et tenédome negli fui fenili amplexi,& brachiamenti ,efla parimente
dolorauaflè del mio male,& non intefo accidente. Et meco amaramente
piangendo,doppo lungi&cariciofi blandimenti,^:protrademieangu.
flie Se affi ido.in me lanimo alquanto pufilameteriuocato, Cum piu fpa
uento tremebonda.chefulfequello del fupremo Ioue,quando quelfum
mo padre per gli Giganti fi perfonoe in hyrfuto Ariete. Et la horrenda
uifione malamente,& cum fufpiri lineo npado.gli narrai bladerando.Et
11 fortuito cafopridiano,& che dal uiolato Tempio ritornando cadette
fèriaméte gli dilli. Excepto che della indebitai importuna mortedi Po
liphilo, corno fufpicaua unquantulo non gli parlai.Ma beneche mali^
uolamente ad Amore me haueuainfulfa Se blitea dimondrata. Non
piu predo dunque ricontato quedo hebbi.che ella penficulatamehte,&
cum lènicula peritia.la cagione fufpicaua,piamente refocilante.cu mol
te fuafi uole blanditie, lamente mia alquatulo fedata.& pufillo traquillata
refece.Profèrédofedi turi mei graui&moledi langori.edere ueraremedia
trice.fi io ad gli fui trutinati Se falutifcri moiri arédeuola.me pdaro obfer-
uabile.Etquiui fublatadi omni altro penderò,&extraneo cogitato folu-
ta,papua Sefolaméte.ad gli fui fidi Se dolati cofiglii fequiflima imitatrice
Se cum miro effèdo manfuetifiimadifciphnabonda.meoffèrifco. Si elfa
folaméte fora di tanto anguftìofo.afflitf o,&prodìgiofo periculo traherae
la mente mia,& la fucciflìua ulta di tanto merore& 1 udrò.

POLIA RACONTA PER QVALMODO LA SAGACE


NVTRICEPER VARIIEXEMPLI ET PARADIGMI LA
MONISSE VITARE LIRA,ET EVADERE LEMINE DE
LI DELET COMO VNA DONNA DISPERATA PER IN
TEMPERATO AMORE SE ME VCCISE.CONSVLTAN
DO SENZA PIGRITARE IRE ALLA ANTISTA DEL
SANCTO TEMPIO DELLA DOMINA VENERE, CHE
QVELLO ESSA SOPRA DICIO DEBI FARE. QVELLA
BENIGNAMENTE GLI PRESTARAE CONVENEVO
LE ET EFFICACE DOCVMENTO.

-ON SENCIA SVPREMA FATICA,ET IM~


| penfo labore, Diue&plfabile Nymphe,li poleuno difo
i polito Se inclinato animo,ad uno propolito ritrare,ma>
xime per obllinatione difficultatofic per tempo confue^
) fàd:o,&piudummétredindi Teneprehendequalchedi>
ledro fpafìb 8c recompenfatione.Etquello nel contrario
uolerlo adaptare &riuertire dii turo a!ienato,per fallace iftinatione fum>
mamente difficiilimo fe dimonftra. Etdicio mirando non li preftauno
quatulo fi il fenfo alcuna fiata di prauato,diftorto, & corrupto, le cofe di
materia dulcicule,ingrate,infuaue,afpernabile, & amare foleno aparerc.
Et meno marauegliolo fe offende. Preftantillime Nymphe,fela candi¬
tela al giiochii egri,impuri,& lippi.nigrifcéte aparendo olfende.Si leco
fe rutilante,di liuido fedo rio,& le micante di candore, & di fplendore re¬
nitente. Maculateci rubigine conlperfe,obtede di caligine,di uomicio-
ne fepialepfufe,& di atramento infufeate fono damn ate, lenza dubio, no
p diffèdo dillo obiedo,ma p il fenfuale morbo;Culi nealtraméte io. Po
foia che alli algori della cada Diana lanimo &c laméte mia ferm améte eén
do habituata & profeflà,& religata & ,plcripta,Graue peroe& molto diffi
cilerendeuafelo ingrelfo dellardente Amore acceptabile.
Alqle come a crudele hofte reliftere(inexptadclla fua dulcitudine)ha
ueuameobiedato ptinacec6tradidorio,&repugnate Naufea.Et uolédo
dunque probaméte itenta,nelgelido core il nouello amore inducere ne>
celìitaua induftriofaméte fecluderegli repugnabuli cotradicenti.Horala
fagace&uerfutaNutriceintentilìimadiuolere,quel duro & immalfato
gelo diuertendo impigliarè,che mine perlongo'tempo haueuafe habitu
almenteco nfèdo &condurito, Comeella Tolette cum mero Se lineerò
iudicio arbitraua,dolentifi che le diuine mine,effediuamente ella no uè-
dellè.cufi aduiabonda rimouerle, preoptando prouidamente fcitulami

Comperto habiamo,immo etiam fi fole dfre.Polia figliola mia dulci/


culaSe fpecula mia,Colui che il configlio prehende,non potè unq per le
folo perire.Dicio ruminando cogita bene,ne cum qualche obftinatione
fimpliculahauefti gli Tuperi inconfideratamenteoffenfo. Ilperche,quan.
tofia fiata acerba Se Tuppliciofa la iracundiafua,contra quelli che non
hano reuerito laTua potentia,& fiati fono ribellanti. Nonne da dubitare,
quella edere fiata maxima*Et tanto magiore,quanto piu Te ratardifee alla
fpauenteuola&ineuitabileuindida.Percio per una fluita & inconfulta
leuitate,& per una fuperlliciolà Se inconfiderata opinione, di alcune
diuuigiouenette. Per tanto none damarauegliarfe,fiad uuialcuna fia/
ta gli timendi Celiti,iracondamente Se uindici Te preftano.Dique dri/
tamente Capiamo nui,ie afpre ire ad Aiace Oileo illate Seufate,corno
contumace,Se ad glifeueri Dii maledico* Et peroe di celefte fulmine
miferamente perite* Similmente ancora gli famelici Corniti di Vlyfo
fe perirono. Et colui che per le precature della uenatrice Diana Hip/
polyto dalla obfoura morte, allo lume di lalmalucereuocoe.Etcufi mol
ti per quella uia miferabiImente,hano mortualmente periclitato, per ne/
gligentia &poco timore delle diuine ultio ne minitante* Leimpuden/
tiffime Propetide che la Sanda Venere defpreciorono induriflìmepe
tre malamente fe tramutorono. Etla textrice Lydiagiouenettafue frani/
formata da Minerua in Araneo. Et per in obedientia ancora la for»
mofa Pfyche intante erumne Se in tolerande fatiche perniciofamen//
te fi ritrouoe* Non meno etiam molte altre nobile fanciulle ad gli fui
uotati amatori, rurale Se ferina crudelitate ufando,Ia fuperna uindida
fupra la fua maliuola durecia amaramente, per diuerfi Se terrifichi cali
uindice inexorabile fa dimoftrata. Oltra di quello le da elfere graiv/
dementenelanimo riuocato.Quanto crudele, Quanto immite, Quan
to impio,Quanto uiolente,Quanto potente nella T yranica fua il figlio
della Diuina Matre fia.tanto ueramente.che per uera & indubitata expe/
rieatia,nui liquidamele coperto habiamo (qtuche celata fia) cheuofo o
gli mortali homini,ma ancora gli pedi diuini uigorofaméte elio hauere
fenza alcuo refpedo Se miferitudie acerbamete ifiamado uulnerato* No
ne lo ibritore Se ferenatore Iuppiter elio difficultaméte,dalle fue amoro fe
/

^ardente facule/eha potato uitare, né illefo euadere, fattolo perfonare


per amore di molte damicelle, Etp effo Cupidinepofciagli deletteuoli
coiungimenti confequitoe.Hora intermetamo gli altri Dii,& conuertia
mo il noflro dire, al furibondo & belligero Marte,cheeilo continuarne'
tegeftando le impenetrabile Lorice,& dure& fatale armature,Non potè
unoquatulo preualerfè,dirincontro adeflo Sagittario Cupidine, ne prò
tegerfè, ne dal fuo roburofo petto abigere, ne reluttare, Se meno defen'
derfè dagli amorofì uulneri,ne alle pongiente fàgitte refifiere. Dunque fi'
liolamiaPolia corculo mio,magno e il potere fuo.Et peroe fi elio adii
fuperi omnipotétifiìmi non hae perdonato, come credi tu che egli fàcia
de gli terreftri?&precipuamente aq uelli che per fuo famulitio difpofiti,&
apri fono,& molto piu a quelli,che debili fragili Se inermi audeno rebel'
Ianti repugnare inani? contragliquali contenenti che il fugono,molto
piu irafeibondo attillo & operofo fé oppone,cum mulriplice Se erum-
nofe inuafione, &fpauenteuoli damni. Et fi elio di fe medefimo, noni
perdonoe, anamorarfe della beila Pfyche, corno adaltri innocuo farae.^
None palefemétefapiamo, che nella fuamarauegliofa pharetra coriene
duediffimilefagitte.La una di fulgorofo oro figurata. Laltra dih uido&
nephafto pIobo-La prima di fforciato amore Se uehemente,uioIérifIìmo
gli cori ad irritabondo amare accéde.Laltra in oppofito intollerabile fu
perbia Se rabido Se prompto odio excitante,prouoca,&difplicibilecru
delitate ♦ Delle q uale due exercitando, quella dellamorofo incendio,iI
Sicophanta Phcebo implettebondo percoffe dira Se extremamente.Et
le amate da elfo della plumbacea fagitta ferite* Perche eflfo omnituen
te manifeftando reueloe,& temerario gii fantti amori delladiuinaVe
nere impedire uolfe. Dique lui longamente fene dolfe negli repudi! f
8c denegati ,Sc male terminanti effètti, Se il fimigliante ad turi che fub'
ici fottalui fé trouano. Et niunogli fue profpero.
La onde piu ardentifè,le affettate puelle,piu difpiaceuoleferende-
nano atroce. autiere, Se di effo renuente Se perfuge. Et quello medefi'
ino al fuo legnagio Se progenie. Et per tanto molti di ogni condi"
rione,cafitorono in tale reciprocatione,Se uinditte, per uolere incorn
fultamente refiftere ad effo ,& gli celeri fuidardileuementecontemnere.
Et pero e in qfta acerba notte per dire&truculenteimagineladimoffrato,
Audi dunque figliola mia,& folli il digefto,fano, Se utile cofiglio.No
uolere unque te opponere adquelloche non pofiì refifiere.cum equali-
tatedipotere,necotraflare. nequellochenon pole altramente eflere no
fugire.Etetià ad gli trutinati Se maturi cofultamini no recufare.Impoche
eflfendo del corpo decoriffima,& Ltegerrima,& di aio folertula. Se di Iigua
facondula di rarìfiìmabellecia &memoranda,cum il uolto di predante
elegante filamento dai Maximo opifice creata.tudo lierefti alquanto Se
accurati!?! inamente cofiderare.che quali preconizare fi potrebbe elio in
te hauereceiefte beliitudine fingularmentedimonftrato.Compofito fen
za pare» Et ultra tutele pelare & icredibile bellecie.che in te precipue piuv
fe,di dui amorofi &Splendidi ochii.il tuo eximio Se uenuflo fronte ador'
noe.Checufi adornata delle.ix.ftelle non appariflè.cum le tre piu lueen'
te.la corona di Ariadne nel lympido cielo,Nel finiftro humero di Ardo
philace.&adherenteal Calceodeldextropede Engonai, Nel exorto de
Cancro, Et il Leoneexoriente.cumScorpioneabfcodédofe.Necufiaiv
cora decora uedelè la fronte di Thauro delle Hyade forore.Per lequale di
gniflime cofe.forfa la Domina Venere.allefuefcé Are.tecu arcano auo'
camento uole,Et tanta bellecia di polimine infigne.non e da efiferedeper
dita.fenza gli fui amorofi fochi,quale frugiperdo falice.llpercheil tuo li'
giadro afpedo piu predo indica per gli fui caldi feruitii.efferedigno che
della gelida & infrudifica Diana. Dunque per aduentura per quello la di
uinadifpofitioe & fato .del tuo puellitio cura pietofa hauédo. per nodmv
na reuclatio ne gli mo nllri digli Dii prò digianti cauta te rendeno. Dicio '
che fàcilmente ti potrebbeaduenire, qualead moltealtre e intrauenuto.
Percheagli Dii inimici fe prellano, chi il predante odìcio della natura in
quella uita neglige.Et per tanto folle breuemente taleexemplo»
Io già filia mia caritula,n ella no dra citate una adolefcétula conobi(no
fono molti anni) bellilfima.qualetugenerofa&dieximiafamofitatepre
dita,& di preclara progenie Se delitiofa prò fapia nata Se oriuda. Et di mul
tiplice uirtute decora,Delicata,& in quaiunche fua operaaptilfima Se ab'
rodieta,& ardelia.Di exquifito culto ,8c elegante deornato al m uliebre po
limine dudiofaSe exculta,& cum incremento della fortuna in diuitie&
delitie adulta. Diq; ritrouantife nellaetate florida, che agli fumi Dii gra'
ta fole eflère.Da molti proci giouanifepiculefuerequifita.Ma precipua'
mente traliquali.uno parile dielegantia,& coequabile di gentiIicio,&di
uirtute predante.&c di animo generofo adolefcente.moltecum petitionc
la defideroe» Onde dapo grande Selarge fponfione,& importune prece.
Ella unque per alcun modo conlértirfeuolle.Etperfeuerantein tale am'
bitiolaleuitate iadabonda.Gli floridi anni Stia piu po tifiì ma Se bella par
te della uerdegiatiteiuuenta.O me Polla, Breue&fcarfa ella confumpfe,
non penficulando,cheel none piu amabile^ copulata co fa,che la fimi'
litudinediamoredella compareetate.Et fola rimanendo in quella praua
diuerfione di animo.negli fredi Se infociati ledi.Finalméte ultra gli uin'
dodo anni ritrouantife,Cupidine che none inmemore delle illate iniu
rie. Iracondo
rie.Iracondo & implacabile reafiimpfe il curuo & dolorifico arco Tuo no
ciuamente per medio del fupbo pedo uulneroe. Quel filueftrio & contu
macerare di acuminato ftraledoro fina alla extrema linea penetrado Et
eflèndo tranfgreflo illimite,& nel fuo fino urente nidulanfife, il ualidiifi/
mo Amore,Cum gli ciechi fochi feruidamente incomincioe reaccen-
der^Etla plaga tanto profunda,periculofa,atroce,& uaria, che obauda
in cicatrice (aiutare mente fi potefTè non ualeu a. Et dagli (limolanti ardo
ri amoro (àmen te ifforciata,& (otto allinfiieto mo rio freno & (edula
pundituraimpatiente uexata,principioe tuta languefcente perire, Defi"
derando alhora le dolce petitione,che il nobile adoleicente uanamentefe
ce,&al fuo afpedo piu non appare. Et già Amore le conueneuolefue uio
lentie licitamenteu(àndo,immode(lo in e(Ià oltrail penlàrc &c urgentefe
uegetaua.Etfàdo hauendo del fuo ripercoflò core uno fornaceo inceli"
dio,Non tanto il bellifiìmo &elegan te giouane,Maper fua mala ifiagU"
ra/ada uirofa giamai diqualuncha conditone (lato fi fuffe.Efiadi grafia
fpeciale fi potuto haueflè.ad gli fui ardenti & uoluptici difii, & pruritofe
concupifcentie,(ència rifped o,harebbe appicciato opportunifiìmo. Ar
bitro che fi sgyptino,ouero Aethiopo & explofo homo offerto hauetfe-
fè,e(Tà recufato non harebbealle die dimande,non che degli noftrati pa^
tricii. Vltimamente la Ingenua Matrona, excefiìuamente amorofà laiV"
gue(cente,& nelleaccerbrtate delle ifortite fiamme exagerata, Sedagli file,
ccbri ardori (limolata,& di prurito fi appetiti, & (temperata Ia(ciuia,incre
dibilemf lite exagitata, &c di tanta importuna libidine irritata (Qjaale fi in
Didima oriunda fi fu.flc)8tintollerandapre(Turanon fiiflinente in ledo
me(li(fima,egra & inferma cadette. Dique, Quale Antiocho figlio di Se"
leucho,della fua Nouerca oltra modo inamorato,& immortale languo¬
re in ua(o,fue defedo per il puKàtiie tado,daHerafi(lrato medico elio da"
morelàguiredelIaNouerca.Pertaleuiadalfolerte &perito medicochia
raméte itefo,chela donna decombeua languida per fmifurato amore ma
mando ìmpaciua. Condilo (opradicio il Vitrico, la matre (uà che la
morte non fopraueniflètrouorono opportuno rimedio di maritarla. Si
che non (lette uario di tempo .cheglifuetrouato uno homo patneio, di
bona con ditione di parentella & richo,Ma uechio &di precipite euo * &
occidua (enedute,piu che lui(per edere afluto)non monftraua, peruenu
to quali alla dubia state, Etaliquàtulo le gene erano dependuIe,gliochii
ulcerati,tremulemane,haIito fetido,ll capo occultando,per cheappare"
ualafchenaduno fcabiofocane,&lo habito nel pedo tuto feombauato.
Solamente anxiofo tenédo lo animo alla rapace auaricia dediti (fimo. Et
alla inexplebile Cupiditate fumamente Itento.Et effendo uenuto (fufpi"
^ C
co il tetro funefto,&exitiale prenudo fi fufleil nodiuago,infaflo,imma>
ne,ìmprobo Afcalapho)lo infoeliceHymeneo, Et pompofaméte cele
brato (come fi fuole dapaticaméte)il ftrido comertio dimatrimonio.^Et
uenuta la optata node.chelabramofa donna tato lun gamete hauea cocu
pifcenteexpedatadermamétearbitrado edere Ihora di extinguere glifo
cofi Se ueneritii appetiti,no cofiderando quale il marito fefuffe. Impoche
effaadquel pundo ciecaméteexcitatadibinde,di effrenato difio obuella
ta.Solaméteinftauaal frudo deldeledeuolecòiugio. Etoltra méfura di
pruire apetendo,Etallalibidine piediffima, Adheréteii frigido Seipoté
te uechio collocatofe,Et poftafe nelle dbile bracce,{fiamataforail douere
da inc6tinete,& mordicante cocupifcentia di fubentare, C upidine irrita
tefedulo in amplificare lo {cédio,piu chela Manticula al paulaticulo Ev
co excitate.No cofequitoe altro (per fua maladifgratia) Se no che dal fpu
mabondo uechio eiferelafiia uenufta facia,& la purpurea bucca,da gli fa
liuofi labri fputata&fbauata. Quale fi unalimacefopra haueffedifeorré
do lineata.Necu biadicene cù uenerei Se perniate gefticulatione, Se uez>*
zi,ne caritÌe,poteun que rifcaldare.cdmouere, ne irritare lo {potente Se ftc
rile uechio ftomacofo ad furiare.Il fiatodelqle pareua una aurea di putrii
da cloaca,& di fendente pantanacio -La fua ridante bucca teniiia gli palli
di labii patorati &crifpuli,&cu uoceabfona.Etqfi dettilo nel pailato fu^
pernate erano refìato (èlio dui fraceffi dentoni,8tcauerniculofi,qle petra
Pumicea.Etdi fotta quatro altri, dui p lato quaffantife Se nel fuo fito inda
bili.Labarba dura corno gli pili di uno auriculofo afino,corno uepre po
giéti,pmiffa&canefcente.Gliuermigliochiimadéti&lachrymofi.Ilna
fo Silo negli fui hiatibofcofo,& hiulco,& muculeto,& lumacofo,& femp
Roncho,che tuta qlla node panie che cu uno uétofiffimo utre manticu
laffe.Il uolto fedo.&lateftadi Mo r phea albde,& le guance uaruco fe,& fo
pra gliochi gli cilii turgenti. La gullacu hifpida pelle. Quale di una teftu
dine palluftre, diforme Se gangauata.Et le fremete man o fencia alcun a ui
goria.Ilreliquodelcorpo putro,morbido,8dualéte,EtdeÌfuo tardigra¬
do caduco.Etnelmouereli {dumétiexallauauno putoredi urina fetéti.
Per laqle co famigliola mia attendi, Se porgi il memoraculo tuo ad quefta
auditioejla lafciuiflimadonna,delefueuoluptuofeappetifcétietotalme
te frufirata,unque no poteftuti gli conamini fcortaIi,&di illuftre meretri
ciò pfundafexcitaregli pfternati membri della enorme &exuigoratafe>
neda.Hora aduiene che p Iongo tépo effa dal maluafio Se tedio fo uechio
ociofo,Inerte,defidiofo Se Ignauo,piu Zelotipo del barbaro decurione,
no potédo altro riceuere,necofequire,fi no battiturefeouertito in {finito
Zelo)& iurgio,& garuiofi cridi Se freda Se laguida pigritia,& faflidiofo te'
dio,&dccepta
dio,Sedecepta del fuo direnato defio.Riconobbe i feritornata la fua ifov
lice forte,della lua mala obllinatióe pudita. Et d uraméte no tato dei faftu
diofo&naufeato uechio,& l'fruduofa copula.Ma del trapalato &negle^
to,Io irrecupabile tépo.inutilméte difpenfato,dalla fua ifantia fina a Sjlla
horafupremamétedolétilè.IlqleelIamaifapeua,chehogimain6fperaua
palcuno moSepretiopotere rehauerlo,nereaqllare,cumaximo dolora^
méto fecotridaua.Et ultra qIlo,al male fuo,eramortaIeaccelTorio, péfan
do delle altre fòelice,&c5tétecoiugate,&frequéteuenédo iméte imagina
tife,di quelle cheiaceuano,negli dolcilTìmiamplexi,degli fui optatillìrni
amati,Etdegli amorofì&deledeuolifolacii,&degli fui cofumati appeti
ti Se delìi,corno ella arbitraua ftimulate la pcace natura,& il fcoelefto Se fee
lerato amore. Ella i fè finalmete riprela, Se i ardete i uidia rupétife. Et nella
méte fedula repetédo la tollerabile Saediofafupbia dello odiofò uechio
& della dolorofa uita fcófolata in fafhditofe,fe miflèad ungiare,& gradare
la facia,& il pedo cu le palmule famiéte couerberare, trucata ogni fperaza
iundate lachryme refoluta-Et gli facili ochii i piu amari piati di Egeria co
uertiti,Niuna cofa grata.niuna appetibile,ogni cofa iguftabile.fi no la u
proba morte,Sedelìderare lo accelerato fine che fece Yphi.Ondedi q na
q ue uno rabido furore die medifima moro la. Se crudehllìma carnifice có
creto.Tolfe eiaculo uno atro di(il marito dicio dilàueduto) uno tagliere
Se cultrato ferro,Cóe cofcia malefica, icopote degli fui dilii,& frada ogni
fiduciarie fe nemica mortaleefFeda,cofétiéteal furiofo cocepto ufoehor
réda&fpauétofaumdida.Etincoronatadifunella Smilace&di fronde
di Oftria,fe per medio il trillo coreipiamente)auocatele ifernale& ludi,
fère furie) (Ò fàcino inaudito)tutto tranffìxe il noceuolo ferro.
O mifera&afflida me lì i qftamiaaetatula(che gli fuperi me liberilo)
taleifòrtunio.como di te acadere potrebbe,per qualche fìmigliate olfen
là,io me morireiauanti il tempo da dolore. Se da tndecia accelerando il
fupremo clauftro della uita mia.
O me,chi fufficientemente ualerebbedunquead quella horrida,infòe
licifljma& urgente tempe{late,&miièro intento dellarecenlitadonna, Se
lamia calamitatein genere.inamplitudine. in podo, &afpitate, habilmé
tepofciaaflìmilado copararef Quali obuii di umbre,di Lemuri,di Mane
diLarue, Quali nodurni occurfacuIi,Qualidi Demoniformidamini,
unque piu noxii,& horribili ad me incurlarc potreboron? Si quelli dolo
rolì ochii uedefleron qualche tuo lìnillro,&damno?Dunq; Polia figlio^
la mia,& fperancia mia dulciffima,attendi cu lan imo eredo, Se unito La
ira inamabile degli Dii o tempelliua,o cu tarditiefole infaliibilméte uin
didc fare cofimile, Quale perfuaifpiafeuoleciauenead Callalia.da Ap'
C ii
polline, Et per quello medefimomodoJLa formofa Medufa,che cu tan¬
ta diri tate di animo ifpiaceuola ad gli gioueni proci & relu&ante, Pofcia
per la fua ferina duntudine,dagli fuperni Dii,gli biondi capilli/adi hor
ribile & finuofe uipere.appetédo da poi lamorofa turbula,terriculati, dal
la bifciofa teda infuga fe couertiuano,& ella piu rabidaméteagitata opta-
tegli affe&aua.D ique no ngii poteua rehauergli. Et culi paruifacendo le
coelette difpofitioe,& ordinate caufe,che fàno nello opportuno deuuto,
& deftinato tempo,gligiuueniiamorare.Le paccie fanciulle,in queftaap
pretiadflìma state che fei tu,Non piu oltracofiderando.Fano a tali my-
fìerii malamente refittentia,inumando gli coeli & la Benigna natura.Di-
ciononedamarauegliarfeunoquantulo,fecufi miferamentealcunafia
ta perifcono.O me belliffimaPolia figlÌQlamiaoculiffima,Il tempo del<
la noftra uita e piu da eifere sftimato, & fupremaméteappretiato.piu che
li ampliami thefori di Dario,& le diuitie di Cnxfo,&la foelicitatedi Po'
lycrate,&fupraognicofadelmudo. Etqueftanoftra uitabreuiufculadi
state,piu ppete & ueloceméte e curricula,& piu fugace fuge, che no fano
gli rapidi Caballi di Phoebo. Et piu feexinanifce,chelatenuiflìma Bulla
euanefcen te. Per tuto ciò debiamo leetaméte adaptare gli dulci anni al fa¬
ceto Amore,opportuno,& maturato uenendo. Perche pofcia nella in-
commoda uechieciadeuenendo. Ancora lolertemente,uolemo menti¬
re la iuuentapalfata.Et per tanto damo opera intentamente di extirpare
della cana teda gli bianchi capilli,8afufcare & tirarli alla nigritudine cu
li ili uio lithargyriato,& calce uiua,ouero cum corrici di iuglade,& di uo-
Iereperartelongeuamente fìngere,&feruarequello cheel naturale nega,
de illuftrarela pelle.&fucandola extendere,& conferuare la femata car-
ne tumidula&frefca,Etfupra modo derofefiamo mordaceméte nel co-
re di corintia, & indefinente pcena,fofpirando & ìllachrymando el tranf
a&o tempo delitiofo,amorofo,&folatiofo,Etdeldifpreciaméto dequeL
larepudiatastate,&del raro rifguardo molto defiderato, dagli refugj gio
tieni interdico. Per che la state chiede paritate defimilitudine. Et come¬
morando degli fublati amori & delie dolcecce amabile, &auidaméte defi
derado uiuere piu che nel tépo della florida iuuéta. Quale no e conofciu
ta p remotionealhoradal fine.Mala priuationeapproflìmantefe,per que
flourgielo appetito de uiuere,fipo (libile fu Ife gli anni de Netto re, & de
Priamo,& gli anni della Sibylla. Dunque Polia theforulo mio caro, per
quanto la prsfenteuita & state florula'gratiofa appretii, O me guardate
che pertalecagioneinte Cupidinenon pdimonftraflfe,& per tale uifione
& ollentamento non prsfagifle ietumefade.&gia concepteire forfa con
tra te,Onde per auentura ad gli fuperi Dii credi cum fuperfìiciofa & uana
opinione
opinione fupplicarte&piacere. Animaduertiffi cautamente che ad te no
uegna,como alla repudiata Hebe, Laqualeal fummo loue, & ad glialtri
Dn,meno cauta mmiftran do caffitoe, Se dimoteleleue ueftimente leoR
fcene & pudibonde partedifcoperfè. Dique lanimo Tuo non intendeua
offendere,ma pur dicio irato Iupiter, remota ella dal pincernale officio
fue fufìèdo Ganymede.Di(loca diftrahendo dunque,gli tui freddi prò-
ponimentff in tealcunidimorano,Etuanerepéte nel delubro dellafàn
didima Venere, di arbitrai foIitaria,& ritroua la facrifìcula Antifta, che
ad gli diuini facrificii e precipua admomtora&Indice.Etraconta queL
lo che fai cagione di talcminacitate, Se apertamente conferà allei la tua
contumacia, &reuela quello, che fèria farebbead occultarlo piu cagio¬
ne della tua iadura,& nocuo male, che manifeftarlo.Et ella benignamen
te fendi tarditudine ti daraeopportuno confglio,& neceffario fàuore &
ialutiferi agnomenti,Doue potrai reufire Se euadere, del dubiofo, Se fu-
fpedo affànno,& de tata erumna,&aufugere le diuine,& irrefrenabile ire,
fi q ualuncha per tua i nconfiderata rebellione Se ìmprobo contento fuf*
feron preparate»

POLIA PERTERREFACTA DELLA DIVINA IRA


PER GLI EXEMPLI DELLA PRVDENTE ALVMNA*
DISPOSITAMENTE INCOMINCIOE A INAMORAR^
SE.ET AL TEMPIO ANDOE.OVE POLIPHILO MOR//
TO IACEA, ET PIANGENDO,ET ILLACHRYMAN—
DO,ET AMPLEXABVNDA ,ELLO SVSCITA. ET CO¬
ME LE NYMPHE DE DIANA GLI FVGANO ET LE VI
SIONE NARRA, CHE NELLA SVA CAMERA POLIA
VIDE ♦ DAPOSCIA AL PHANO ANDANDO DI VENE
RE, RETRO VOE LO AMOROSO POLIPHILO.

RBITRANDO SVFFICIENTE HA VERE


fuafo la perita ueteratrice mia Alumna, cum fumma
prudentia Se argutia fufpicare del pra^lagio nodurno,
agli fui cordiali moniti, Se a gli folerti conIìglii,& al
fuo difertare milfe termine. Et già il coelo hauea la nu-
bilofa caligine difeda, Se fugato della node atra il nu-
bilo. Et lairedel nouo giorno depinda hauendojaureo Solefurgente,
Ethauendo aliquantulo le rorationematutinale dagli herbanti prati af-
futte. Io oppurtunamentecommonefada, lanimo mio merendo per
gh paurofi &graui repenfamenti,incominciai intimamente fufpirare.Et
C Hi
ella egreffa della Camera fola rimatili» Et quiui fmipulofamente rico-
gitaua ruminando gli didi utili, le calide8e trutinateadmonitione, gli
manifefti 8e terricoli exempli.optimamente hauendo tada quella parte,
che me contumace ,&la;ua ribellante dridaméte damnaua,& dalle coele
ile ire acremente punienda»Dique quelle io territa defiderando al potere
mio uitando de fugire,8e libera da quello fcrupuloeuadere, mi uene in.
mente(ignaradaqualecuracodefteduda)lamantePoliphiIo,ilqualefa-
peua che per mia im pia feritate.nel facro Tempio amaramente della fua
gratiofa uita fe fpolioe* Amoredunq; artificiofo i qfto primo moto troua
do alquato aditiculo di ingrelTo.inlcmecum accenlì fufpiruli.paulatina
mente incomincio a penetrare lo i nterdido loco ♦ Etcum le fue prime
dulcicule facole.nel duro Se torpente core quietamente nidulantife.fe
collocoe. Et già fentendo una piaceuola fkmmuia decorrere & dilatarfe
perle cordiale parte, & fina allintima bali dii mioinexperto core. Sedi
nutrirli dal confenfo pnncipiantile, uno incentiuo Se luaue defiderio,
dintrare uigorofa.Se intrepida fotto alle legge amorofedel Solatiofo Cu-
pidine.Etpiudinouolereadgli amorofi dardi praeftarme obftaculo, ne
extraria. Et effendohora curri prompta deliberatione, penfaua ancipite
uariioccurfamentiSedifpofitionedellauariofa forte. Se multiplice fine
interfito lolo per quello dolce Amore, Et lo induftriofo 8e tenace memo
raculo.per quello nella mentemia fubulliuano lepaurofe uindidedi Iu>
noneraprallentando,Lequale fortemente me terriuano. Confiderando
pofeia della dolete Phyllide.quado elfa per il exeo Amore del tardo De-
mophonte.lefue delicate carneuiddeexprelfamentedelle dure cortice
& lignifeente co prire. Et la incontinente Se fuccenfa Dido ne ueddo fimu
lacratanellamentemia.checumiifuneftodonodelfigliolo di Anchife
ciccata Se in furia uerfaocciderfe. Et della mentitora Stenoboeaperlo In"
clyto adolefcenteBellorophonteperire.Dapofciaaccede Scylla figlia di
Nifo rege di Megarenfi ,cu efferato animo impulfa.da imoderato Amo¬
re del Kege di Creta.il laureo capillo del paterno capo tondente, non fe-
quitoe altro mifchina effedo.che malamente inferire. Et Umilmente di
quelli dui Ingenui Egyptii.non ueddo fe non la obfcura morte del fuo ar
dente affedo.Et Ecco per lo infruduofo filio di Cephilò, che gli intraue
ne.-’Ometrilla Sedolorolà me,Lo indebito amore di Biblide, Se della la-
chrymabondaDryope. Etla iniufta appetentia della piangente Myrra,
chehebbedi Cynara.Nydimene figlia di Nydeo.effacu federato amo¬
re deiconiugamento paterno ardefcente.fe uidde pofeia in nodurna aui
cula.Se inimica della pretiofaluce Se per fuga. Ancorala calida Menthe
perii patredi Proferpina in aromatico holufculo fueimmutata. Et della
; * infaufta
«

infanga uirgine Smilaccchc fe trouoe Autophoro per Io amato Croco:


Veddo&le lachryme della i fortunata Canente perleamene preripie del
Tybri intemperie, Cogito fajpiculofe dal molofo Saxo II fupprelfo da
Poliphemo.Et poftremamentequantoincendio,& crudele ftragefueper
la trafugata Helena. O dolo rofa & grama me,potè effere che io non con-
fuefàd'a a tali exercitii,io debbi intrare culi inerme & debile, infoia Se in-
experta,& in tale Agone pugnabonda certare.^None fono q uefte mie pu
diche Se intemerate carneadefla Diana religiolàmenteuotatej Et pero Po
lialalfa, &obfta a quello primo rudiméto damore. Se quelli nouelli infui
ti& nonaexpeditione,Sefpauenteuolaimprefa,&ad chi profeflfa Tei re-
penla.Et in quale Tirocinio attridafoi. Etquiuiqualì dementata uacil-
latricetimorolàdubitado di peg;o chegli mordaci cani di Adeone,che
culi rabidametcil fuo Signore difoerptorono, Et perii milèro calo di Ca
lido ne,ancora molto piu incominciai &difoonciamétea trepidare.q uà**
le per im petuoli uenti la fufpenlà tellàtura della procace Aragne quatta-
bonda. Et quale gli aculeati iunci agitati dalle intemperate aure fìbilano
Se meco replicando tutte quelle cofe,& ne prima taleimaginario repudio
penliculato hebbi,che dentro dal tremulo &rudecore,una tepida Sciti"
opinata flammulami fentiui procedere,cum uno paulatino incremen-
toglifoente.&cumunodolcello palpitato,&diuinulo impulfato,pertU"
ta diffiilàmentedilpenlàntife,& fuccefìuamente alterantime, fètofamen-
te fpargereunainterneciuaanguftiada nouello amore crebro fingulta^
ta,Sc fenda indugio Se intercalata paufa,cum ampliufcula difFulione.Co
mo per il ro bulli (lìmo corpo di Hercule facrifìcante,ilLerneo ueneno
delcruorcdi Nilo Cétauro ferifolfe.Etquiui ex io pinato difubito recé^
tementeunaltranouellapercul!ìone,ilfolicito Sefodulo Cupidifieinv
pentente addendo.La mia uacilla Se difcola mente ritrahédo dagli fubuL
Iicnti&inani penlìeri,&friuolaopinione,& uane fruflratio ne artifìcio fa
mentedeuiaua. Et da quelli totalmétereuflra.cum tutto lanimo mio già
damorolì fugelli fubornato,al trangulìto Poliphilo ritornaiia, elio uolé
riera defìderado nella prima eden ria. Oltra modo dolorofa della fua mor
te.Etdappo molri.uarii.obhqui*ambigui.&moIefìicogiramenti,&an'
cipiti terriculamen ti, expo lime ardiella&arendeuola di andare ad riue-
derlo.Et di uolere dettando refpedrare.q nello che cum infetta maligni-
tate non uoleua uidere uiuo.Heu me già quella follicitudine non medio
cremente lanimo angeua.Conttderando probamente,miferame,che lui
teneramenteamantime,reputaiinirnico,&hofte mortale* Etperomni
modo intenderete peroe gli fuflèintrauenuto. Ma afflitta me*, quanto
me terriua Anaxarete crudelittìma(& quale io impia)andando il ffortu-
C iiii
nato Iphi ad uedere no mi ach adedè.Quafi dal ppolìto me ritraheua.Ma
uinda&proftrata dagli cacchi&nouelli llimuli,&dallo obllinato amo'
re compulfa,non hebbe forcia qual uriche accedente fpauento,Immo
per Io incremento damorefpreto allimprobitatedilmio infiammato di'
fio Peletronio,&cufi profundamenteuulnerata, Sola immediate felici¬
tante gli incitati palli di accelerare alla facrata Balìlica perueni.
Nellaquale pofciacheio cum fummaauiditate fui intrata, Non co-
memifuela priltinaalfuetudineallefande Arerehgiofaméte di pra-fen-
tarme, Ma fenda altro dircene fare,alloco oue feelerata Vefpilona, trado
haueaPoliphiloandai.Etquiuicum lachrymofo uoko,io Io trouai, cu
le co nllride gene,ueramente iacente morto,piu che uno duro marmoro
freddo&congelefado,&cufiera fiato la tranfada node exangue lurato
& pallido,dique da timore spietate expallui.
A quello palio Celeberrime Nympheamaramente afiflida, inerente
& doloro fa gliochii di lachrymofamileritucline,Abondan temete le im-
pirono,&dirottamenteio pianfi glimei fummiffi lamenti fyncopando
cum tubanti fufpiri,delideroliataleconditione ellère conforte ♦ Et quale
lafconfolata Laodomia moribonda foprail morto Prothefilao occu-
bantife.me prollrai &io foprail gelato corpo, Et llridi Almamente am-
pIexantilo,io dilli.
O crudelilfima,terriculolà,& immatura morte,di ornili beneedace,&
di ornili trillitudine truncamento ineuitabile. Non pigrifeente uoli in-
duciareal preferite di unire me cum quello. Il quale per me(di tutte le
donnediimundoimpiiflima,& di importuna impudentia malefica)e
innocente & infonte migrato daquella optabile luce. Quello che me
excelli uaméte amaua, fola fuo fingular & dellinato bene reputaua-O me
iniqua & fera, foraomn i altrafasuitudine unitillima, maligna & rea, piu
chelacrudelillima Phedracontralo innocenteHippolyto.Chihórade'
nega darmi 1 ultimo inferito di quella turbulentillima &odiofa uita.'5 O
biallematò primo lume chealgliochii mei gratiofo apparie. O maledide
aure uitale.per che durate tantule?0 odiofo fpirito nel prxfenteobfrena-
to,perchemodo non troui exito & a perdo ne, perch e no n uoglio ne pof*
fo duritare,ne fublillere i quella molella & trillula uita, O maledidi ochii
che uiuo quello uidere non uoleui,mello fade al prxfente extindo refpe
dare.O tremendi fulguridilalto Ione,per gliquah il coelo &i la terra con-
tremifcono.ouepermanetiextindi/dinonmeincarbunculare&inpul
uifeuio cinereemerita,&condignaméteredigere? O infelice di che mai
allabuccamiala tata nutribodamifueammota. Onefallahoradel mio
exito uterale.OLucinaInuocataopigena alhora, perche abortiua non
uenifli?
uenìfti ?O me doloralo cafo. O rea fortuna mia, che pofìo piu fi non
parimente morire Chi dunche di nuidui piu mi fero & infoelice litro
ua.^O il mio amorofo Poliphilo morto,ouero io in tantainconfok'
bile uita fuperftite ? Venite dunque tutte difpietate & horribile furie/,
Quale ad Horefte,&dilaIma mia conuenientemente ufatelafuprema
faeuitia. Dicio che per mia maligna &peruerfa cagione ilmifchino Po
liphilo,& folo per me(0 cagnia& perfida barbara,indigna,& immerita)
amando,^ per tanto malefìcio infènfo e ilmifchino obito»

Et già hauendo gliochiimei fàctilaco dipianti,fedule lachrymema-


nante,&tutto eIlo,& me fluido di cadenti & interpolati guttamini,&
•per il medefimo modo che la fidiflìma & animofa Argia fece fopra il
cadauere lachrymante dei fuo diledo Polynice. Et alquanto pollali
lamano fopra del fuo freddo pedo, io fentiui in eflo uno pauculo &
furditato pulfo rebullire«& piu ,& piu feratamente abraciantilo,fè tu»
fcaldorono excitati gli fui fugati fpiriti.Et il uiuace core fopra fe le tan^
Cooptati flìmc carne fentendo, nelle quale lalma Tua uigendo/e nutrì -
uafeeuigiloe lulpirulante.&reaperteleocclule palpebre. Et io repente
auidilfima anhellando alla fua infperata reiterationericeuutele debilita—
te&abandonatebracce,piamente,&cumdidcilfiine & amorofe lachry-
mulecumfinguitatopertradantilo.&manuagendulo.&fouente bafian
tilo.prcfentandogli.gli monftrauail miojmmo Tuo albente& pomige-
ro pedo palefemente,cumhumanilTìmoalpe&o,&cumillici ochiiellb
fécia uano di hora.riuéne nelle mie calle & delicate bracce, Quale fi tafio
ne patito non hauefle,& alquantulo realfumete il contaminato uigore,
Como alhoraello ualeua,cum tremula, uoce, & fufpiritti, manfuetamen
tedifle, Eolia Signoramia dolce, perche cu fi atorto me fai? Difubito.O
me Nympheceleberrime.mefentiuiquafi dedolceciaamorofa,& pieto-
fa.&excelfiuaalacritateilcorep medio piumolto dilacerare,per chequel
fangue che per dolore,& nimia formidine in fe era conftri&o p troppo &
inufitata lancia,laxare le uene il lenti ua exhaufto, & tuta abforta,& attoni
ta ignoraua che me dire.Si non che io agli ancora pallidati labri,cum fo-
1 u ta audaci a, gli offerii blandicula uno laici uo&muftu lento bafio. Am¬
bi dui ferati.&conftrediinamorofi amplexi,Quali nel Hermetico Ca¬
duceo gli intrichatamenteconuoluti ferpi, & quale il bacillo inuoluto
deldiuino Medico.
Onde non cui? praefto che elio completamente haue reaflumpte,& re-*
centatele prilline uirtute,nel fino & nelle bracce mie,& tan tul o purpurif-
fatelegene.La Pontificedel Sacrato Tempio, cum tumultuaria turbula
delle obfequcnte facerdotule òc miniftre dii fando fàmulitio (forfa auditi
glimeiangulliamenti,&Iachrymofelamentatione,& glialti,& improbi
fofpiri nel tonante T empio)quiui uerfo nui uene, Etanimaduertendo
(peruenuta)delleilliciteoperatione,Interdidein quello fando òc impoi
luto loco,infen£igrauemente,cum lai tre fueminiftre.di ira extumefccn-
te, Alcunecum uirgule, òc altre cum rami di querciolo, ad nui imprcw
bando,&graucmenteminabonde,&percotendo diflociorono iinoftro
dolce amplexamcnto perturbantilo •

id
Per laquale cofaalhora immodeftamente dubitainon mi adueniflè,
quello che alla terrifica Medufà,Io irafcente furore di Minerua adue~
ne, quando ella nelfuo mundo Tempio,Neptuno amorolàmenteco./
noboc» Et quello che fimilmente acadettead Hippomane,&allaaua»
ra Si ueloce Atalanta, che per illicito coniungimento fe conuertiro-
no in Leoni. Et ancora la furia delle Protide per Iunone. Et ape"
na fora delle fue mano, fi non cum grandmate Iaboriofafugiflìmo. Et
fora del facratorio T empio fugatime, Et del catto fuo cofortio & cofàmu
iato,me come ribella&praeuaricataabdicantime.&cum infigne contu-*
melia priuatamente bandirò no.Onde decapillata Se rifolute le mie intor
te trece,& cum graui improperii, Se turpeexprobatione.da una di ette.
Che per ananti era fàmiliariffima conferua,alli facri inftituti,uocata AD
gerea fui pretta. Ma io alhora,excitate tutte le le mie inferme force,Se debi
Ti conati. Nelle fue man efelidi gli ttibtilittìmi uelamini, apena io prefi¬
gga. Ma no n fencia multiplice fragellature,per iniurio fopra le mie delin¬
cate Ipalle me dii Tempio excludere follicitando. Etquiui ambidui fugi
tiui,& dalDianalio delubro exulati &propulfi,Infemealacremente,no
magnificédo tale Hyperoria negli preteriti langori,negli opprobrii ♦ ne
iurgature(dicio che il fuccenfo amorefuperabondaua) Ne unoquantu-
lo tutto quello nefaceflèlefacrecultrice amaricantime* Finalmente uen
nifiìmo adhaerente alla citate.Oue amo rofamente(dapo lungi cófabula'
menti delle pietofeforte) Impetroui alhora ingrata licentia, cum mol¬
ti Zacharifiìmi ofculi Se ftringimenti amorofi,cum ferme& fide fpon.
fione mutuamente uno aialtro, Se cum molta & fèftiua laetitia - Poi in
philo extremamente contento andoe al fuo uiagio , Se io tendeua alla
defiderata dom uitione,
Et culi io damore ardentemente fubagitata,cum moderato patto, Se
cum lanimo aditante multiplice operature Cupidinee, al contiguo re¬
gretto tandem dello optato palatioritornai* Ma di altra qualitateim¬
mutata. Et quiui hylara Se periucunda, in lo con feio Se peculiare Ta¬
lamo filtrando. Non uedeua piu la imagine della Dea Diana offènn
ririè,Se nella imaginatiua incomincioe auacare. Etintrodudo ilbenin
gno effigiato del mio dolciffimo Poliphilo.folo prajeipuamentedi elio
penficulaua. Se in omni angulo del mio core infixo dominante efficace¬
mente il lenti ua*Donde procedete tale effèdo.
Io folaettendo,blamente mia confociata,&in amorofa captiuitate
partiaria ritrouantife,nonpoteuaaItro dicio cogitare,cha dello optatili!
mo Poli philo. Per tanto agli mei fedentarii Se aflueti exercitii dedita ♦ Spi
ranteloincentoreCupidine,memiffidiChermea fetta di formare uno
Corculouermiculatamenteconfutocum expreflo quale in etto mio co
re artificiolàmente Amore dipingeua.il lymbo della circumferentia del
qualeorriantilo di lucente margarite. Etnelmediano delquale pofeia
cum il fuo bello &gratiffimo ,& il mio obfignato&configillato nome.
Quello e le prime figure greche (daelio petite) colligate,dicenchra^n
le perie,&expreffi,tanto piu perfedamente, quato che Amore prefente
i'pulfore me regieua* Et et feci uno torqueto di fili doro,& di uerde ferico
cum glimeì Iogiffimicapilli euulfi in Ugno di perfetto Se feruido amore
& che al collo fuo appendiceli portafTeio li mandai.
Per laq ualecofa eflendo Amore cu duratricefirmitiidine nel mio ab-
ftemio & illibato pedo cu piu forte fiamma dom ni horafermétantife. Et
folamentead gli nouelli uulneriferuaua Iamenteoccupataméteinclau—
ftrata.&algratiofo Poliphilo idiflolubile ligata. Delia quale elio già mio
fignore fopra tutti eledo, Se unico fucceflore del mio inamorato core. Et
cum perhenne nodulo. Se aeterno ftabilimento ftridifiimamente conia-
queato.Etadgli dolcicogitamentituttadifponentime,&gli perditi dile-
ttiremtegrare.alrecenteamorofo.Perlamoredelqualehogimaiexcludé
do omni rigidecia,& poftponando omni aufteritate & h umanato dolce-
menteomm ferino 8idifpiaceuoleanimo.8cconuertito in unafornacu—
ia il rigente pedo di incen fo amore,&remutati gli filuatichi Se atroci co-
flumi immanfuetiflìme difpofitioe,& di timida, magnanima.& di freda,
feruida.&diuergogniofà.iVautaamantetramutata.Et immutati gli dedi
gniofi odii 1 amori infeparabili Se longami affedi.Et la momentaria Se ua
ga mente fatta immutabile.Et della cofa inexperta,fummamente defide-
rofame ritrouaua.Et tuta di extremo amore infolatiofi obledaméti rifo-
iuta mefentiua.Etlo operofifiìmo cupidiedihoram horafiicceffiuamé-
te aceruare uno bindato & cieco difio di piacereexperiua,& una conge¬
rie di fagittule certatamente penetrabonde Ialmacum maxima uolupta-
te fuftenma oriunda dallamatifiìmo Poliphilo,dal continuamente pen
(àredilqualenonualeualaImamiafequeftrare,percheiui intrufacom-
prehendeuaincredibel diledamento .Per quelli tali accidenti già incli¬
nata,& nelle extreme legie damo re auida demerfa.cum lauigile Se degu-
latrice, Se furaceimaginatiua,operaua quello cum eflo abfente,chepre-
(èntialmentenon poteua,nefapeua.
JVla nel Cubiculo mio fola fedendo circumuallata deinfueti accendi
meti.Ecco che io uedo repentina&inopinataméte fora uflìre delle aper¬
te fèneftrecum grande uehementia,8t impetuofo flrepito Se terrore, uno
Vehiculo tutto di Cryftalhnogiazo.tratto da dui candidi Se cornigeri
cernì-incapeftrati cum cathenule di huido plumbo. Sopra ilqualefedeua
una irata Dea coro nata di una ftrophiola di Salice Agno cumunoarco
diffuniculato cum lainane Pharetra in me dimonftrando ferrico fo
afpetto,&difuroreincandentedi uolere ufare crudele uindida. Subita¬
mente retro quefto unaltro fequiua.quello fugabondo, Tuttodicor-
tufeo foco,da dui candidi Cygni inuinculati di funiculi doro. So¬
pra quefto triumphaua una'potente Se Diua Matrona, cum la {Iella¬
ta fronte inftrophiata di rofe. Et feco haueua uno pennigero puerulo,cu
gli fuellati ochii hauéndo una fiammante face/ugabondo la freda Se toiv
pente Dea.che me odiofamente minaua. Ettantulonelaire perfequitoe
[algentecarpento,che dal fèmore dilaltro tufo Equabile exinanilcente,
ambi fi rifolferon &difparueno •

Pofciachecufi expreflamente hebbi cum amorofo aufo uifo. Io ritro


uai tuto il mio gremio,&ilpauitato del cubiculo mio.cii fparferofeolen
te,&di ramufculi di uiridante& florulato Myrto quali coperto,onde ex
clulo omni timore,& fumpta una licentefecuritate,fo!o perquefto.chel
fanciullo apparata cum fuppetii patrocinare lamiacaufa.&diffendere'
dame la turbata uindice.Etcomefignoremio permetutiflimo inui&ifi*
fintamente pugnaua.Laondeelfendo conduca acuii fado pafib di ex>
terminato amore.da {Emulante difio compullà.propofi cum animo de>
terminato, & fermo di p cedere drieto culi dile&euole opera, Se dolce ex/
peditione,& uoluptico officio»
Maauanti ogni co fa prolfergata qualunq; altra Iportuna cagioe,&del
tutto dpofita,&fublata deliberai il lineerò,&cofigliario decreto della fida
Nutrice.ogni mo,& cu effèfto co pire.Et di andare leza fallo (ftim ulate cu
pidie(alleueneradeAre,delladiuinamfe,Impochealpntemeaparuedif
coprire&p palare lo occultato icédio .tato feruidaméte mordace. Et q le I
bricato cardoe,di rapaci Se lineati acculei.tuto il core mi carmlaua-Et piu
nonpigritaredimorandodiprouedereallerefuItanteSdmpatiétefiame.
Et di ricópenlàre al difpédio del tépo p dito &iutilméte&ifruduofo di?
péfato.Etgia uenutala horatanto defiderata.cheeternalméte, qfta mia al
mafotto ailaltrui uoIerealienalTe(como il Cefticillo Cotto ad modificare
ilpondo).Etitrando cufumaauiditate,neiSadifiìmo limine.cu ìperte^
ritoaio.io nidi pari méte il follicito follicitato PoIiphiIo,cheafpedaua(p
meriftorarle)oràte,Etcufi pilo tranlcorrendo il limitato rio ochio al pre^
cognito obietto,No ad Poliphilo,Ma comonefacta dalla monitora nu
tricejme humilméte dinati la facrata Antifta pfentai. Dallaqualecu ma/
xima fiducia fperaua prò piciare & adaptare le coelette ire, Sdalma miaal
spreto amoreaccommodare.
Et hauedo integraméte gli occorficafi ditatopturbatiuo horro renar
rato,& le apparitioe Se nodurne Se diurne uifè.E t le ubate imanitate.Et effe
re fiata piu dira Se fxuìéte duna Tigride.& piu lorda ad gli fui lamétaméti
degli fui graui dolori,&amorofe poene di unaobturata Afpide.chep icà'
ramine non femoue. Piu difphcibile di DidynaadMinoe. Paruifadile
fue precatioe&miferabili fleti. Cu hofiileodio Se rabie uerfo il mio Poli
phiìo,Et eere fiata di mifericordia ipropta,di pietate nuda.di humanitate
auftera Se aliena,Se di copaffione imo ta.Dique quali di qfie tale comiflè re
belilo ne terrentife,accerbamente me reprehédente. Et penitentime tedio
faméte in me medefima, Pareua uano delle exclufe miferie penfare-Ma co
taminata Se compulfà daexmifurato agitato cordiaIe,&infeda di perfu^
fo ardore.rincominciai molto piu hora di laguire per amore del mio Po
iiphiioJlquale quamprimo cbedilmio acceffo fenauidde, gliauidiflì~
mi ochii dirimpedo couertendo,repente il mordaceobtuto perpetediE
corfe,QuaIe celere fagitta da tirato arco direda,nelmio preparato Se libe
ramentedifpofito core feinfixe.Che didolcezaamorofa pertutamefen
tiua crepitare Se fubullire.
Dunque placidiflime Nymphe. A quellariuerenda p re fenda incli-
natome oblecraua ueniadeÌpreterito,&deIprelente Agoneconfirma'
mento ,offèrentimecum obftinata fede della ueneranda Domina Matre
uerace Se in trepida cultrice.Et di non uolere unq ue ribellare,ne eflere faP
lente,ne diffentanea,ad qualunche imperio del fuo potente figlio. Ne ad
qualunque concupito difio del mio amoro fo fignore Poliphilo recufa^
re. Ma benigna Se pia Se oblèquente, Se gratio famen te aren deuola, n e mai
feiunda. Etcufummaobléruantiaalli uotifuiamorofi prompta,&tuta
deditiflìma.Etdiuiuerecului cu piu pace & lineerà concordia, che non
uilTeron gli Geryoni infeme. Apena fade le irreuocabile fponfione, che
la Sacrata Antifta,uocoe Poliphilo alla prebenda fuat
ACCVSATOSE POLÌ A DINASTA LL A TEMPLA^
RIA DELLA TRANSACTA IMPIETATE*ET CHE AL
PRESENTE TVTA ERA DI ARDENTE AMORE S VF'
FVSA,DIMOSTRANDO POLIPHILO ASTANTE.LÀ
RELIGIOSA MATRONA CHIAMATOLO AD SE* IL~
OVALE SVPPLICANDO STABILIMENTO DI AMBE-
DVI IN VNO RATO PROPOSITO* POLIA DA IMPA*
TIENTE AMORE IN SE INFORTITO INTERVMPET
TE LA RISPOSTA.

ARENDO SEDVLO SENCIAMORAMEN


to alla uenerabileSacerdotePoliphilo.expeditamente,
Se cum diuote inclinatione le aprefentoui colli elfendo,
&io cum affèduolì & tonitruali fofpiri, Gliquali nel te'
ftidunato Tempio fonati,Ecco alle noftre latebrofe ore
chieglirimandauaemula.Etcumgliochii folo in elio
defìxi. Alhoranuda&fuilupatadiognifreda duritudine, Ma miti dima
&cmanfueta& praeftabilegli pateféci il patore hiato del mio fuccéfo core*
Et digli fiuillicific felfeuoIi& intentiochii improcarme Lepiffimefato
domicilio & delirio lo diuerforio.Etio corno deliderola, cortefementeil
feci folo di quello digno&emerito Signore, Adiundo &inlcme a polle
dere tuta la uita mia,& me Beffa a che elio uo Ielle arbitrariamen te. Ilquale
ad me tanto ailhora piu grato pra;Bauafe,quanto piu per alianti exofo &
difplicibileil teniua,Piu gratiofo & efficaci (lìmo rimedio al mio ardente
amore offèrentife opportunamente,& molto piu falutare,nonapparilco
no ad gli nauigantilo a:Buofo marecumiicoelo pluuio le lucide Belle di
Caftore & il fratello Gemini dalla parte dextra di Auriga fopra Orionte
collocate,& ancora gli optati & lìcuri porti*
Onde nellultimo grado damore uulnerata, mirauaelio immobilmé
te tuore,cum gratiofo intuito, & quello era unadolcecongerie &culmi'
lo di maliuo foco nel pedo mio.Et lanimo mio perciò daogni altrafoL
Iicitudineexclufo.Soloeiroglipiaceua, Soloelfo gratiffimo io optaua.
Solo elfo folacio feofFeriua.Etad gli mei infaciabili &delìderolì rifguar'
diobiedo deledabile,DalIauacationedelquaIeimpatiente,&diauidita'
te Bimulata,& da immodefto appetito impulfa,& dalli amoro lì obleda'
menti capta&pofléflà,che quali externata&in extafi immobile il mira'
ua.Diquegia oltramodo eflrenati effondo gliocbii mei,Et perche io fon'
tiua Se experiua,checofa era il nouello amore,Io miferata ragioneuolmé
te a q u egli gli perdonaualafuafcrutariaiportunitate.Ma Poliphilo che
oltrailfuo
oltrailfuopottrelaimprobitatedelcaccoCupidmefofleniua.dipcrncni
relaondeellodefiderauaanheIanteintendeua,Cumfummaoperadicó
firmare & ftabilirepermedio della riuerenda Antifla, Dinanti allaqualc
elio eraaprefentato.che ambi dui uno folo ligamine tenaciffimamente
inUincuIarefacefle.Etdel mio afpedo releuato,cum dem ulcere eloquio
per q uefta fo rma lctamen te elio difTe.

Celebre Se (aera. Matrona,fi meritali o di eflère auditi gli fupplici Se di-


uoti feruitori,& deditifi]mi cultori della Diuina Paphia,dinati il tuo fan-
dto auditorio & tribunale,fiano hora pientifiìma Domina aufcultati da
te,nelpra?rentelemieimpeiirepreceAdiuotiffimiexoratiCufiduciap-
dudi,di cofequirefauoreda,te infigneTemplaria.Laqualea quello amo
rofo ado.ultimo cofugio arbitro,* alle mieacerbeafflidione reputo ef¬
ficaci ffimo Amuleto ,SubIeuamento,& uera&eximia remediatrice. Im¬
pero che feiaquefto loco aflumpta,* alle làcrificale Are della làndifiìma
Cytherea.cu ta'ta fandimonia.finceraméte famulando.per adiutare,me¬
diate la fila grattagli inepti Sedifeordi animi, Se in uno uolere readunare
Se confenfo,gli amatori. Per tanto alla tua maieftale prafenda fon io fidu
cialmente uenuto, perche fola fei habiledi potere patrocinareglimiferi
amand(como io)chelanguifcono,per l'aequalitatedel crudele Se lidorio
Uncinare del fuo iniufto figlio.Fundc le grate prece dunque ad qlla Ma-
D
tre & Domina che ella Imperi al fuo obuelato figlio,che elio licentemén
re, realTumi lefueamorofe arme,& chein quello cor lapideo,quel pum^
giente& penetrabile dardo indignabodo tira. Ilqualeinme fencia alcu¬
na pietate culi lancmabondo infixe.Et per tale aequitate Semodo farae a
tantule mietriflitudinerepenfamete fatiffado, Et modificati E Tarano tut
ti gli mei importuni Se urgenti fofpiri,& tanti langori. Gliquali quantù-
cheonerofiSemolefli,patienteSeuolentieri ualena fupportare. Si Polia
parimente alquanto checofàeintenfo amare fentirae,& quanto fia dolce
& deledeuole lo efTere,di dui co ri,in unocoeunti. Dique clementifiìma
Antiflite, fi culi coarquare farai quella difplicibile diflìmilitudie, me bea
tifiimo tengo. Per tanto niunaadmirationefublimeMadona te prehen^
da.dicio che io affiamo ardeamente uenerabile aufo, Se ditale cagionere
niffo parare.
Ilperchedebbicognofcerechetroppopiuamore che fe contiene me
inuade Se arieta, & Simulante me exacerbiffe,& acio (poflergata omni al
tra co fa)a quello me conflringeSt preme.Ne unque fpero di tantimeitor
menti euadere.ne quietameto, ne termine confequire,Si non quadocu'
que penfo (te mediatora pia)di hauere placato ,& placando!fedato,& feda-
do debilito li difplicibilecore,& la truculentia di cofteideffi dolce & di-
uo afpeclo menti tora.ilqualecum tanta uenuflaelegantiaoptimo Se falu
breadiuuaméto,perilminifleriodequegliilledabondiochiipermedio
il mio core redundante,fperancia no mediocre mi promitte, cum omni
uoluptate dimitigare gli mei incredibili dolori. Et dilinirealquanto gli
mei petulanti&ardentifochi.Sial prafentepotro reunire il uolere Se la
mentefuadiftequaledalmio,&piufeparato dal mio,0 me,che Oda da
Olympo.Imperocheio tanto extremamente!aamo,cheunquemeho ri
trouato mio,ma Tempre tutto fuo.Iuflacofaechecufì corno io fono tutto
fuo &humile feruo.EtelIa uniformeméte E a tutta mia ueneranda figno-
ra ^totalmente poffefTora.Dunq ue tu'excellente facrificula,efTendo fola
& precipua nellacuifententiaconfitte Se depende ilpoteredicomunire
fotto quello amorofo Iugo.&cum fumma peritiaamaeftrareSe difcipli-
nare quelli che del tutto fono cum Elicerò Se puro core addidi aqueflo
fondo Eunulato.de le fandiflì me Se myfterio fe fiamme perpetuo feruire.
Chehora.fi nonmeritrouo decepto,credo,& che quella in genua&deco
ra,& di fingulare uirtute preclara luce,& di bellecia coelefle fplendore me
co (in quello loco conuenutijconfente a tali feruitii edere recepta Se con¬
numerata.
Giaobticeua
Gii obticeua il facondo Rinfiammato Poliphilo dal fuo dolce & per
acceptilfimonarratocumameniffime R dulcicule parolette. Etquella
faauiflìmabuccalanimo mio demulceua. Et capta R circumobfeflà dal
la Tua mellifl ua lingua.in menon Tenti ua lai ma,ma tra li rofati labri tranf
migrata delitio fornente godere experiua. Gli cui fembianti pienamente
agbochit mei auidiffimi fatiffaceuano,piu grato che non Te offeritte alla
icelerataSthenoboea il figlio del re di Eph yra,& tutta confendeuolaliga
ta,R alle lue emerite petitione debitamente paratitfìma- Per lequale funi"
ma do Icecia per me uniuerfolmentecircumfufome confixingeua da Eli—
perfluo amoregia in uafa adimpire.Et dalla horamai non firn idata* pietà"
te.che di prafente di elio hauea tutta commota a fatiffare. Non efi'endo il
core mio fa&o della Tua miferrima uitaobIiuiofo,i mefirabidaméteacce
fi,Che io piu non ualeua unoquatulo^a importuna Ruehemente fiam¬
ma celare,ne fuppnmeredl perchedebitamente oppoi timo farebbe (iato
(fi io per tale uiaRItione,non gli hauefleexito conceffo)fenciadiibio di
crepare. Etinterrompendo della facrificatrice la n fpofla, Io im prima mu
pcrterritiRincontincnte,dedi loco hiatiffimo,alleuolante face man fu e
ti fiì ma. Et per tale modo allamante Poliphilo in fiammataglidifl].
D 11
m

APENA POLIPHILO HEBBE TERMINATO'LA SVA


NARRATONE,CHE POLI A GLI DICE DEL S VO VE-
HEMENTE AMORE INTIMAMENTE SAVOIA, ET DI ,
AMARLO MOLTO AVIDISSIMA.CVM VARI E EX EM
PLIFICATIONE.ET PER MANIFESTARE IL SVO VR
GENTE AFFECTO,GLI DEDE VNO PERSVAVEBA-
SIO PER ARRA DEL SVO EXCESSIVO AMORE. ET
QVELLO CHE LA VENERABILE ANTISTA RESPON
DE NARRA.

OVALMENTE IO NON SO CVM QY ALE


remuneratione Poliphileamantiffimo mio «Si non cu
fincerafìde,&cumuerace&ardenteamore &cum doL
ce Se eximia pietate alla crudele iniuria illataconuenié"
temente fupplendo di ricompenfare. Cum acqua uiciflì
tudine, Se no cum minore pietate remunerata delle Hya
de-Dicio chenon meno mecommoue,8c prouoca la tua honefta peririo "
ne,chelapracfentiatuapermelanguefcente. Dihorainhora fucceflìua^
mente da q uella iudicando fenda fallo comperriflìmo hauendo eflere lo
effèdo. Non altramétecruciofo apparendomi che Hedore interempto
per la uolabile puluere trado, Cum difcorfi grandi di fumido (àngue, Se
cum la flaua cacfariecruentata, Se cum la facia oblinita & puluerulenta
dinantigliochii lachrymiferidelladolente &dilediffima Andromeda.
Ocoremio.Ofolobenemio.Ofperanciadolce,EfIendofeil tuo crucia
to &c5fixo co re atri dato per mia ferecia di animo interuerfo,Sauio,diro
Se impietofo,& di errore decepto fi protrado di tempo amaricatofe. Tra-
hendo la nogliofa uitain inceffabili fleti Se pianti. £t nel prae lènte pieno
&ftiiiato nauticamente di tribulofi infultidiamoreadgli mei lachryma
bondiochiirapracfentato.Etdiuolerefequirela granditatedel nobile Se
digno animo tuo ,&diexcellentia diamoreferuidamenteornato. Ilqua-
lehoranon troueraeforda&inaneaudientia.Et dicioin pauculahorula
uedrai ponere modo, Sdalubre fine agli tui dolori. Cheeflfendo licerne
domeflicato felino cocco difio dagli tui edaci ochii dei coremio.nel pm-
ptiflìmopedo,Ancoraiononmetrouoimuneneuacua,anti participe
uolacomunico cum gli tui mali. Per laquale co fa,non intendo di rifpar^
miarelauitamiacheiaceneltuo arbitrio Se uolere.Et la florida mia Se il-
lacfa fànciullecia.agli tui ardenti defiderii,&gratiofi uoti de ferire.Et non
tifando già quello che per alianti io ragioneuolmentedoueua, potria fa-
cilmenteincorrerenelleitieuitabileiredelmioSignoreCupidineDoiie
cumomni
cumomni folemne &ratificatafide8c'firmatiflìmaIiaItade.Ho mc'diTpo
fta teco del tutto amorofàmente uiuere-Et di non eflère per niente condé
nata nel fando collegio degli incoronati amatori. Nel confpedo della
Diuina Matre,& del uoiante Dio fuo indiuiduo figlio di obftinata im-
manitate.La ira del quale me fpauenta. Conciona co fa che elio di quella
mi habbiparteominofamentemonflrato minitante.
Ma tu che cufì fèfliuo Se perpete alle furiofe facoIe,& a quello angario
fo pondo di elio enorme Cupidineperpetuo mancipiofuccumbere uo
jefli.Et tanti iniufli agitamenti,^ penofi uulneri.per me intimamente to
lerato hai. Extimo squiffimamente che ancora per me uerfà uice Se real¬
mente adimpii ilgratiofoSt emerito uolere tuo,* lardente difio fatifface
do refrigerare.Et della mia illibata Se florida perfona licerne prehendi di-'
jedocopiofàmente. Onde Poliphilo animula miadulcicula, & amoro¬
sa, unico praifìdio mio,& Bulla triumphale del pedo mio,& Afylo tu-
tiffimo,oue fecuramenteconfugio,nel praefènteimpulfa dallo infoiente
&impulfore Cupidme. Theforo mio fopratuffigli gioielli dei mondo
appretiatiflìmo. No piu prillo quiui circumfpedatrice te uiddi.te cupi
damentemirai,chefrada&fpretaqualuqueduritudine,&exclufaomni
co ntradidione/lifpofìme^cum mie piaceuole uoce refpondere,& placi-
damétealtuo pretiofoamore,cumtuttolanimo,cumtuttoilcore cuna
tutto il potere mio benignamente afTentireJlperche già nello intrinfico
^egh preordinatici nella bali della uita mia,& dilaima arfa & pufla me»
ritamenteaduiio&laitro uoglio opportunamente remediare. Dubitan.
do fanamete,che ^inexorabilecrudelitateadquelleiudiitefanciiilleufa
ta.monflruo fornente monentimc,iri me per niuna cagione piu feri troua
fé. Lympidiffi mamente co niedando,che EurydiceRodopea non foreb
be fiata dalla uenenofo uipera mordicata,ne pofcia per quello fopraletre
iugeda Plutone allinfere& tar tarme fedie,& ako Barathrodeueheda. Si
e(là ad Arifleo placiuola fè haueflé pra?flata.Ne Daphne per il fìmighan.
te flgliadi Peneo di Theffolia,non fe harebbe uanaméte pentita delle uer
digiante fronde,Phoebo nonprcflolante,fiadgii nouiffimi exoratifeha
uefTe monflrataageuola.Necetiam Heperie parimente dal tortuofo fer>
pe harebbe prouato la mortale dentatura,fi elfo ad Efaco benigna fiata fe
fu(Te.Et Arethufo Nymphalauantife nelleonde Alphee.non mutati ha
rebbe gli uirginali membri influéteaquule nel foo fubterraneo alueolo
fiad Alpheomanfuetafehaueflèdemon{lrata‘. Et Pico per contale r;fì-
flcntia& fugelIa,no induto di uentilabondeplumulefe harebbe Jìa Cyr
ceconfentaneo fehaueflfereddito. Per quelle tale fugacitatemolti bano
experto.che cofa e agli grati amori edere fugaculo Se renuente.Etoltia
D iii
quefio,quanto cumacritatedingegno pofifo coniedurare, gli caldi &llel
liferi coeli,ia fpatiofa & frugigera & altrice terra,& il mare undifono, il po
tente figlio della Diurna Venere, cum Dominio ftrenuamente polfede,
penetrabile ouunqueuole, fenda obliarne contra polmone. Ne credo
cheeleuatatoraca.Ne trilicata Lorica.Ne chalybiceagalea.Ne munirne
to Scutaceo,quantunque fataiefi fulferon, potrebbe refi fiere, ne refpue-
re,ne contra durare,alfulgurante impeto del luo fagittanteSe Ithyreo
arco ♦ Et in qualunque afpero & toruo Core,quantunquerigido, quan
tunque reludante, quatunque fugacilfimo Se pertinace,# quantunque
diafperitate imbricato,# quantuque di dominio illato,chegli fui celeri
&pungen ti ftrali non perfodino.
Dubitarci dunque che cum tale malefice làgitte irato (cotra tanta mol
liciadi animo)Intemperatiffimobacchabondo,&c6tramediomni tu/
tamento inerme,non tiraflè,& pofcia mai per piangere, ne per fofpiranti
gemitielfereflexibile.Qualealloelegantegiouaneinexorabilmétedifpli
cibileadEcho Nympha.fopra il gelido fonte.in purpureo fiore,ne fè-
cecrudele uindida. Ne Syringadifpliciuola Se rufticulafi a Panaamoro
fa hauefle confentita .forfaad elio non farebbe fiata gratiofo inftrumen-
to. Laonde ancora non effentime manfuefàda negli fui officii,fi non
di perfentire uno morficanteappetito di quello Poliphilo, Donna pien
tilfima,fiibitamente principiai,pofcia che agliochii mei pietofi ,Iafmari
ta prebenda di colore faciale obliterato,&tutto moeftofe offèritte ♦ Et
alle uigilantifiìme orechie mie,gli lepidiflìmi parlari,Se dolcilamem
ti perueneron,perfufadi amorofo ardore,ho ifchiantato il core mio
per medio.
Non altramenteloctaSegratiofaadefib,& placiuolarendendme,che
Atalantaad hippomane.Etla piaceuola Reginadi Cartilagine allauen
ticiofigliodi Anchiie.Et il feroce Leo ne ad Androdo captiuo dilacera
do. Dunque ritorna alacre&fefteuole&iocundilfimo Poliphilo mio
gaudio mio,loctitiamia, folatio mio.fperancia mia,Confugella mia,&
amore mio ardentifiimo,che tanto per lauenire, di me prenderai diledo
praecipuo,& folatiofocontentofentirai.chegli tui preteriti cruciati,#
erumne retrograde deméticarai. Giiquali modo per mie blandimenti Se
ageuolecie làrano difperfi. Nepiu,nemenochegli nebioni nafeiuti Se
concretidapantanofaterra,perlaire,daglifforceuoli uenti fe rifoluano.
Et corno minuto puluereperlaireuolabondo fi euanefee. Et hora folle
quello aLmorofobafio(cumafllietudineuirginaleamplexantime)perar
ra del mio infiammato core,# di excefiìuo amore concepto, Se elio me
perftrinlè,# io cumla purpurifiìma buccula rotundula,# cohumidula,
(amando.
(auìando/orticulante'cummcurlanteobuìomutuamciitcclilinguai-io
morfiunculozachariflìme.

Horahauendo folpaceamenteeflb badato,&elio probamente me Sa


uiato.La ueneranda & facra Matrona,chel tutto uedeua &aflentiua, & au
diua.dadulriculi fufpinticomota,& le aitante, & faceti gliochii roridi,#
marauegbatofe,cufì incomincioe adire.
Amorofi Iuueni parendomi la intentione uoftra cognofcere, tutta e
damoremutuamenteaccenlà. Per tanto no e opportuno che quello che
in uno&inlaltro chiaramente ueddo comporto,& unanime ,che io me
interpona conciliabonda.Che optimaméte intra uui lo haueti aconoio-*
nato,# del tutto fatiffado.Sichead meparebbedi foperchioaiungerc al
tro adiuuamento ad quella piaceuola opera*LaquaIe,amoreche tutte fi-
migliantecofemoue.ello hora per fé ue haechiamati & opportunamen-
teconciliati. Per iaqualecoda hauendo io parte,cum fummo obiettami
ncintefo di uno uoftro litigio #difcordia,#alquantulo. tu Poliphilo Io
hai tatto, che fummopere miegratointendere,Dunquecompendiofa-
menterecita#difertabondodimmi,comofoftidiMadonaPoliacufiex
tremamen tedamore lancinato.Et ella per uno certo fuo afpero rito re"
nueua ad fi dolce ado, Percheil tuo direaflfai,# molto mi atalenta # piV
D iiii
ce. Finite probamente le fucgraue parole la lepida Antifta.PoIiphilo tu-»
to alacre Scontento ineo mincioe culi a narrare.

POLIPHILO LAVDA LA PERSEVERANTE, OBEDI-


ENDO AL IVSSO DEL ANTISTA .INTERMETTENDO
LE PAFvTE DICTE DEL SVO INAMORARE NARRA
ET COME LA V1DDE AD VNA FESTA NEL TEMPIO,
OVE DAMORE SVMMAMENTE EX AGITATO, PIV
POSCIA SE DOLSE DEL SVO DISCESSO.DIQVELI MA
NIFESTA IL SVO CRVCIAMENTO PER INVENTA¬
NE DI MANDARLI VNA EPISTOLA»

EVERED A ET SANCTA ANTISTA.VIR'


rcutee nelle ard ue & ferale fatiche, èc turbulenti incom-
;*modi,& ingrato difpendio,ii fapereconferuarfe,&cum
fuafi bile fperancia, al diftemprato animo,freno & tem^
speraturacumprobitate&cfolertemodo ponere, & non
1 m pacien te &: 1 nco ufi i Ito peipitare & caffi tare, mafuffè-

rendo perfeuerabondo praffiarfealloincepto.Quantunque cola arenili


ma & difficile fe fia*Et alla uolubile & o bffinata forte,& alli fui ludibni, &
infidiofa uerfutia,cum diffimulamento cedere. Perche non cum fortitu-
dine5macumuirtute&ingegniofeuince. Quale Bellerophonteperfe-
ueran te fuccedette a glo ria. Perch e a tutti gli Hi pendii & predi II ffienuo
milite lagloria antepone. Volendo dunque io legittimamente lo hono-
rio,che e il debito & expedato premio del mio amorofo AgonecófeqmV
re.Fermamenteualerofo difpofimedidurareobiedoacheil uiolentofo
CupidinedimefacelTedefpedalaopprobriofaiconftantia.Arbitrando
d.ementia & leui tate e (fere,! 1 timido òc uecorde accedere alla pugna,& mV
una cofapradlarfe piu ualida che la fortecia dittammo. Et non mediocre
pudore&cuerecundiafuadentimialmiliteaduenire,che nel principiato
certamine tergauertire&monfirarele fpalle. Mafopra tutto mai al mili¬
tate feappertienedifperare. Et nella ìniciata pugna deficere,p che meglio
e non principiare, cha principiato hauendo.laftare lo incepto. Dicio fi
io non uariomi-parecheueramentefcelicenonfepoleappellare. Si elio
alquanto non hae il fuo oppofito fufienuto.Perchedindi nafceinlolen-
tia.fi genera confidentia,dalle quale procede lo exito infelice. Qiiale a
Policrate, Et peroelaperfedionedel paragonio tanto megliore fi fente
perii fuo cotrario.como fopralindice Batto chiaramente fi comprehen'
de» Oltra di quello Sacra Madona,Si Polla egregia puella quiui pr*-
fen te(Ie cui inuifitate bellece.gli fpiriri coeletti fàcilmente contamina-
rebbono) fenda fàtica,difpendio,Se amaritudine di core,Se periclitabom
do della priuatione dellamabile uita.haueflè tirato al mio ardente ditto,
per Ioue immortale,edam fimilmente la potria fencia quelle parte le>
uemente lattare. Ma chi non hae repugna ria, glorio fa palma non aqui
Ila,Se che a quella non perttfte. Perche ne gloriale trigmpho, ne al¬
cuno bene confequire fi pole fènda iduftriofà fàticha, Dunque la fati
cha e caufa di bene,Se perfeuerantia il parturirfce,cum le Comite. Et
per quefto colà piu preriolà e (Seculi fi tene) laquale erumnofamente a-
quifta(Iì,che laadcpta acconciamente, Lucio perciò Sicinio Dentato,
della Tua fortecia non fàrebbe dignificatodilaudeSememoria,fi IeStig^
mateobdude degli uulneri fui al dorfo fuflèron uidute. Perche agli
degeneri militi facile fi pracfta il poftergato ferire. Ma agli forti refilten
ti fappertienefolo dinanti il uulnerare.Per laqualecofa. Amore nel mio
contaminato infedo ,Se inquinatj/fimo core delle fue morbide quali-
tate,ettèndo difconciamentefalito inuafore,piu urente difpiaceuole^
eia ufoe,che nomila il meridionale Ethon di Phoebo agli frefehi floru
liSemolliculepiantc,Seherbule.Ilquale immoderatamente piu lo arde
chelo inlàtiabile Vulcano Ethna. Per laquale cau là,ftridamen te eflèn
do di tale effèdo incapeftrato,infiniti accidenti Se uarii accettorii,Se muL
tiplice difcrimine.cum euidente periculo monftroela mia difpietata.col
iapfa,8einfirma fortuna contradime,attorto ludibonda.Degliqualica-
fi pernitiofi,8e exitiali al prsfente in alcuna parte obediendo al uoto tuo,
Incominciaro io breuementedi narrare.
Infigne Sacerdota,8e praettantiflìma Domina. Dapofcia che fono
quietati,8ealquanto fedati glimei letali langori,Tariffare properando
agli tui benigni prajeepti. Piu cummie piaceuole parole, Che cum
lachrymofi finguiti tocare quella parte, che io fon forti to tanto praecla
ro amore (tacendo quello che già dido e )piu feruido Se adiuo me to¬
talmente ftrinxe, Hora me,nella tua ueneranda. Se eximia.Se di Po-
liagratiofa praefentiafelice reputando,prehenderomodello ardire.
Dapofcia che cum humaniflìmo uoito, te monftri non te agrauaredi
quella auditione,
Eflèndo Phoebo arifugare le frefche lachryme della Plorante Aurora
falito,Cu gli recentati Se aurei radii,fugata omni ftella dello oriéte,illumi
nauacu ilfuo Eoo,lhemifperio noftrodillerrmato dalhorizote. Etfado
illaborifico giorno/ìifeufla la pigra quiete. Eteflendo la ponderofa terra

/
di nouello uirore reiiiflìta.Et qualunqucanimale leto allo pera della effè-
trice natura intento. Perueni alfacro T empio della carta Diana, Giamai
quella,piu non fperando diriuedere, Nelquale ella, òc molte altre puei-
le nobile Òc praeftante,ferteuole,cum folem ni riti,& celebri officii,in qllo
almo di Hymnete celebraron.o*Et quale il ligno già una fiata flato nel fiv
co.pofcia reponentilo piu repente fé reaccende,che non faria quello che
unquefiammafentite.Como il ritornarefopra laimpromptiturala fua
forma. Non altramente di ella auidutome,quietamente infpe&antila,
òc recenfita tra tutte quelle(Quale una Dea tra le fue Nymphe eminen te)
piu prillante, & piu decoratirtìmadi uenuftirtìme bellecefmultiplicate
da grande difio)piuornata&elegante ad me manifertamente fe offeritte
langelica Tua forma.Cumgliochii piu belli òc lucidi chel chiaro Sole ru¬
tilanti. Pergliquali tutto il loco corrufcaua.Cum laltrefingulareuirtu-
teagminatamenteflipata. Dique di fuauiflìmo ardore excitato .reiterai
da capo a pediv& per tutto ftupido reaffocarme incandefcente.Et allh ora
le prouocate fiamme, òc gli amorofi l^mpi.dalla fuaferena fronte òc piaci
do uulto,& della no uicate della admiranda bellitudineprocedere cogno
ui.Et culi come Pandora Cerere.prima nelle fertile terre.da lunco uome
tefubuertite,iearendeuolefrugiedirteminoe, EtMelliflo Kedegli Cre-
ten.fi,primo agli rtimmi Dii religiofamentefacrificoe.Cufi io primo ad
efla uotai&offerirti lalma&il core mio.Et culi prima eflanel tenero co-
re feminoe,dalle pongientefagittearato,gli amorofi incendii,piu noxio
& mortalefemento,chenonfparfeIafone,&pegioreAnnona. Subita¬
mente io procliuulo alla pra?fta,& repente rapinatili tenerrimo.che al fo
co ardente lalbéte Sdiquabile cera,difpofita poi receuerele imprette ima'
gine.Onde per diutino ^continuato ardore, il core mio euafo flagran¬
te fornacula. Nella mia mente difpofi erta sternalmente amare,corno ex
ceffi uaméteamo.La uenufta òc honefta prsfen tia ,dcllaquale auxiliabon
da,& optimo òc calette irroramento,& remediabile fubleuaméto, al mio
arfibile,& fragile core iflimaua.&falutare refugio.Dummentrecum fcru
tario òc applicato rilguardo.mirauaindefeflb il Diuo operamento, cum
gliochii al delicato,òc elegante uolto fempre inhsrenti. OueCupidine
Alumno in me gli crebri fulmini iaculante folicita ♦ Lafpe&o dei"
qualeuolto,piu ornato apparendo, Chelampliffimo calo, perfpicuo
liquido,fereno,& purgatiffimo aereinterfito exiftente, di lucidiffime ftel
le ornatiffimo fi uidde. Nel quale due delle piu lucente illuftrauano
conuerfe in dui feftiuoli ochii prsfulgentc. Et da dui tenuiffimi, òc
arquati cilii fopraftanti nigernmi decorati. Negli quali tannilo efea-
mento ,&incitabulo damore,&tantuIa fingulare bellitudme,quanv
tulalo opificiflimo Ioueunqueimaginarepotein quelli ponere, & nel
rilìduo formale &fpeciofo figmento portogli omni perfèda diligenti.
Chetale Phianore nella effigie di Neptuno(Ianaturaimitatore)adipin-
gerenon fapene po (Te, Laquale fpira limili tudine di purpurante rofeco^
mixte tra ladei Se albicanti lilii.Ét tra gli purpuriffimi labri fpiraua una
Myropolia,& Emporio di mira fragrantia,in una apothecula di candi¬
diamo Eboro,in paruiffimi denti ordinariamente difpolito obfepta, Il •
capo biondiffimo ,che non e culi la Eetica palea maturata, piu belli allo
chio,che lì ella hauellè del fluitolo Gratisdegurtato. Lequale tutte colè
precipue inertàmanifèftamente(ultra la inligneoccultatione) uedendo
non folamente contento,ma certamente fopra qualunche amante fceli-
ciffimo meappretiaria,Siellamidonaflèil fuo ptioliffimoaffèdo, Cu
lanimo adertauolitante lècretamentedicendo.Ófummi Dii, Culi erta
potertelo aptamente redure&uiolentareaglimei ìfiammati dirti, corno
Acontio Cydippperiduflè,cum Io inganeuolo pomo decepta,ocum
commoda fortuna.quale il fero Achille cum la gentiliffima Deidamia
conquiftoe,ouero per altra uia. Et quanto piu Ltentiffimo meftaua in im
menfo obledamento Se periocundiffimo diledo,& non altro realmente
che coelerte dimonftratione,mi parea praelentialmente fruire. Et eh l'ara^
menteuedendoefla,&quandoridibonda,& quando morigeratamente
parlare, tal fiata uerfo medirigeregli fui ftellanti &gratiffimiochii,acom
pagnaticumdueuermiglierofe,luffulì dihoneftamento Se di elegantia*
Etquando perita&aptamentead gli facraminiinftituti &impolìti offi-
ciiminiftrante,cumgefti Nymphali,cum integro&diuoto intento,&cu
grauitate matronale. Et alcuna fiata allorechie peruenendo quella uoce
chefufcitabonda,inuitaualalmamiaallexito,&al repudio del fuo caro
coniundo.mi lècommoueuano tutti gli fpiriti.Sententime per tutto co
prire Se circundare di una inexperta fuauitate. In tato che lalma negledo
ilfuo naturaledomicilio,fempreculi cum Madona Polia,apiaceuolefè
rte ella farebbe moribonda perfeuerata. Dindi dunque cognofcea Io
itnpetuofo infulto allo amorofo foco, Se di quello la fua uegetatione
per elfa contemplare. Nedicio redimerefapeua, cum ualideforce din*»
gegnio, gli infattibili ochii dal dolce tenocinio ,del core mio dal uifo
formofiffimopxdicati» Ma fufpirante tacito,cum firmirtimo propo-
fito diceua.
Di quella infigne Nympha per certo fonio tutto*Nelfuoblanchiffi-
mo pedo cofifte tutta la mia adulabile fperacia,& i qllo ho repolito Se itir
trufo omnimio bene.Quelladecentementereuerifco,& ella fopra tutte
honorifico Òc colo» Ne piu ne meno che gli Athenienfi la fua Pallade»
Etgii ThebaniilpiaceuoleBaccho. EtglilndiDionylìo ♦ Gii Komani
Libero. E egli Arabici Adone. Gli Epheli Diana.Etgli Paphi lalàndillì
ma Venere. Et dagli Tyrii Hercule.Et agli Aricini la fafcelide Diana. Et
c] nella indefello fequito.Quale Helitropia Clymene in fioremutata uer
Cibile gyralfe fedaria lafpedo del Tuo amato Phcebo.Et culi io cum amo
«rolà feda fuo uoglio elfere.Sempre cu quello medelimo (lato deliamente
ne per terricukmento,ne per obiettamelito mai pulfabondo. Ma cum
allèduofapfundionejadgli fui uoti humillimo uoglio fuccumbere.Co
mola timida perdicenelleunguicofebranchiedellarapace Aquila. Ne
al tra imagine, ne lìmulachro,ne delubro nel {timo del mio coreaffixibile
nedipindo,neexculpto io tengo.Etper collei Ipero rillorarme, & amo-
rolàmente uiuereleto,exiftimandomimagioredecoramento,che agli re
gi la Diademati Paludamento agli Imperatori,agli Pontifici il Galero,
8allituo agli Auguri.& Polla dominali te Poliphilo.Quella farae la mia
Iaude,gloria,honorificentia,&fublimitate,oflèrentimenellafuaamoro-
fadeditione,culì uido,&culìprollernato.Speràdounanimidi permea¬
re agli tri umphali regni & al deledeuole llato della Diurna Cy cherea.
Stantedunqueuariamenterapto,dementato,&abforto,inquelli fin-
di tanto delitio li cogitati &penliculamenti,&fruitio ne di tale imagine
dr hora in hora,&dipnndo in pundo gli aduéticii & cxchi uulnerinel'
la conlèntiente alma glifcenti fe fòecondauano.Et riceuuta,& di me ufur
pata del tutto Cupidinela iurifditione,Tyrannide.&licente potere. Ad,
tutto talemyllerio aflèduofo.Quello folo fummamente defideraua» O
me potelììo aprirgli òc dilco prirli lan imo mio òc indicare gli mei intrin-
lìchidifii.Cum il Socratico affedo,di fenellrareil pedo,& di monllrar-
lila perculTura dellamorofa plaga,& lo immoderato amore,cheio li por
to, & dirgli del mio premente laqueo, & della urgente fiamma, per la»
quale liquato il core fe llrugie,& monllrarli Iadillìpatione della amo-*
rolà uita. Et dirli cum pietofe òc mite parole,& gemebondi lamen»
ti. & lo ultrario,che cum amarla io fultengo. Et culi cum lamente er¬
ratica ,difcola,auia,òc uaga,di intemperato ardore fupremamentelan.
guiua, Et quando fufpirante, òc quando leto, hora placido, quieto, òc
tranquillo, Tal hora indignato fenda fperancia h aulitali te, òc difeon-
tento. Quel dieculo Sacrato & celebre,cum quellipermixti òc inuer
E accelforii confumai v breuiflìmo per piu che uno atomo di tempo
extimato }6c piu che iiiflantc momento*
Et già il rubicondo Sole,& in berbe alle extreme parte di Hefperia, la
futura ferenitateindicado.Dal facro oraculo Iedelicate& ingenue& prò
mifcue donne,prehendereno difcefio &comeato. Etadgli folemni offi¬
cila cerimoniale obferuantie(No quale gli Aegyptii ad Jfìde Se Ofiri cu
plangore.Necomo gli barbari cum ftrepito Cymbaliftario ,Se Tympa-
niftario,&Choraulario.MacomogliGracicumChoreecummelodi'
canti.Etlatiiconfecraminidi uirguncuIe,cumdiuotione,& cum fum-
maalacritategeftirejfeceron fine. Dique daglimei impartì ochii & uaci-.
lanti {enfila Tua eximia Se no humana imagine feparatofe Se feiugata, Me
ritrouaidecodo&arfodaUehementeamore,& crepitare quale Sale bru-'
fato. Etcum gli obfiupefadi ochii dalle ili ufire bellece, & dala nitella, Se
geniale politura della fua fcitula formula.Di choffi io ancora cu fapicu-
lefalutarla,&tramedicédoli. Valeualelatrocula Se foracicula di omni
mio bene,8dècretaméte ualereplicado crebicule,cu quelpauculo di co-
re,che ella nel fuodifeeflo in me reftarepmefle, fentédomi rapire&afpor
tare feco Ianima mia, feci Se io duriffimamente&fingultando difcefio.Fa
do il fuo ladeo Se candicàte pedo di me fpolie alto Trophao Se delitio
forepofitorio.NonperaltrauiaHeumecum gliochii driìderofamente
fequentilache lo amato Proteiìlao lardente Laodomia indolorata mi-
raua il fuo difpartire.Et piu mifchina no Io cernédo cadette (opra il Iito-
remoribonda,piangendodamortaledoloreil fuo Protefìlao frequente
chiamado.Cufiiodolorofocumdulciffimelachrymuleuberrirnarnéte
refultantequalepluuieguttule Polla chiarnaua,uiocaua,richiarnaua. O
Ariadneifciagurata trouaffite cufi defolata di omni fperancia,nó uedem
do il tuo perfido mentitore Thefeo.'5 Spargendo il fuo nome, Se inane, Se
uanamente uocando per gli uaftì antri Se cauate Rupe della deferta Dia
uocantelo cafiamente. No n altro agliochii tuiSuridi obiedantifeappa-
rendo,chegliarrofiScopuIi,gli rigidi monti di Murice,glifiluaticiarbu
ftidi Prini,&gliafperrimilit:tori,glicuruaminidelleripe,dalle firumo-
(èunde&da irruenti Audi undirugi, Como horarne mifero relido dal
mio ritrouato diledo.dalmio unico bene,& efficaci (lìmo rimedio in tan
tolachrymabileangore Se afpero tormento i* Cum reaccendimento di
piu feroce amore.'' Et cufihonerata domni dolore.-' Et dicio fentomc
fpafimare. Per che il leuiamento delle mie angufile fingularmentemi-
rantila fentiua. Non mi fuado dunque che tu .O Ione (fortunata nel
tuo chiaro patre Inacho,cufiafflida te uedefti cum la mutata forma
Se cum le già flaue trecce fade noceuole Se rigide corni. Et la huma^
na uoce tonante mugiare.Etgli uiridenti prati diuenuti inufitato alimeli
toeR-imafto fon no meno lamentabondo, difconfolato. Si lbigotito,per
gli cómutati piaceri in grauiflìme penalitate,dagliochii mei dilachryme
pluuii quel preclaro lumedetra&o,&: tolto. Perequale precipitantemé
te dedi adito,& hiante ingreflfo ad quella fannia,& aurea iagitta, non un-
quantulo repugnace,ma humilméte proclinato fletìentime(Qi’ ale len¬
ta Si tormentabile uirgula falicea torqueutime &piu plicabile che falice
amerma in ftrophiaritorta)afpedlai,reputando estremo fpaflo Se lìngula
redono dato dal Signore Cupidine.Ne unque pienamente,nefcrupulo
fornente faperia,& tutte le circunftantie difettare, il riceuuto Si degufìato
obledamine,cheto depredauadallefueincomparabilebeilece.cumgli-
altri decoriflìmi correlarii.Keli&o fènda quella illuminante Si celica fa-
co la, Laquale efficaciffima ufaua agli mei obfcuri cogitamenti, O lume
fplendido della casca mente mia. Madona della uita. Signoradel mio uo
lere.Kegina del Core.Imperante Dea de Ialma mia. Laquale daqualun-
che parte affediata,& circumpulfa,incomincioe grauemente alterarle in-
tro larfo peclo.Et per queltacagione fuccenfa,& per tutto estuata urenfi¬
fe piu fuaue mugito alla hiante bucca rimadaua, cum dolorofi fufpiritti
dal diro cruciamento ,chel fufore,&Significo Perillo, nella uacua ma¬
china dii asneo Tauro dal Tyranno Agrigento inclufo. Non per altro
modo Ialina mia interi!ta,& nel fornaculato pe&o introclufa,da iffocato
Si arden te amo re co nfuma uafe. Perchenon tanto la humanitate gaude
&gefhcula ufando gli fui dele&amenti,Quanto le dolora pofeia Sicon-
trillafe piu della priuatione di quelli-Ma per tutto ciò graue no afìimaui
per fi fa&a puella llrugerme,ne frequentemente morire.Ma ad om ni ma/
iorefupplicio pmptiffimo meexponeuafèftinate.Dunquedindi efequi
to.che fperando di riuedere, le feiun&e bellecie, reaquiflare le perdite le-
ticie, riftorare le interrupte dolcecce daglochii mei. Si il nouello Si pre-
excellente amore reintegrare Si conferuare,&conferuandoaugmenta¬
re. ETa, O me quanto indebitamente, Si per iniurio damefugacula,tor-
to mi faceua,elfendo permaxime negli preco rdii,cufi afpro incitaméto.
Semordicate difio di effa fola fundito creato. Nientedimeno me inferro
ciuaaudaculo mifero mecontra tanto ualidilfimoamoreinfirmo,&co- ;
tra il fuo uaiorofopoterefragileingerendome,biafimandolarcofuo ma
laméte.cheilmedefimoindignabondoadelTanofàceffe.&cheeflo nofe
prellauac6tagiofo,Imprecando cótta ella,& dicendo. O alti Elmi fuperi
fate quella fauamorire,checufiimpiamétemefaemorire. Etfiio moro.
Si elfa non almeno fate uendecta tale,per tanta l'manitate uerfo me perfu
fìa,Cheeffa uiuédo chieda morire,& audita dauui non fia, Aciocheqfta .
gloriofa morte,miferamente uiuendo nò aquiftnHeu ine repentein me
la ragionereciprocata,tutti quelli abfurdi maledidi,contra la mia Polla
imprecatigli me gli ritorqueua.Hd PoÌiphile,contrail tuo bene,aduer-
fo lanima tua,contrailcore tuo,&aduerfo la tua fperanciafei tu aufo te¬
merariamente biaftemare? Et quel facrario di omni uirtute (Quale Hero
(Irato)maledicendo nephinamente inuaderer’Damnaua dunque la ra^
bia amoro fa che me di furore exarfe,& che me culi demen taua, precan-
do gli Dii pofciaperelfa tutto ilcontrario,& tutto in benedidioneriuo-
cando.Hora non piu appreciando il morire,cheòufi uiuere, difpolìmi
di ritrouarealfai habileòc honeftocomento di darli noticia hogimai de¬
gli mei molelK&infupportabili langori,&conferirliil mio eterno con
cepto*Penfando redaméte,che il nó e co fa tanto duranel core humano
concreta,che cuil foculo damore no le moliefca.uinca,& dcma'Et la ri
tonda Pila apta di rotarle ftabile plìfte. Ma chi gli da lo ImpuIfo,faelo£-
fido della fua circinata forma. Per tale arguméto cogitai difcriuerli,&di

tétare,quale lì fulfe Ianimo di lì nobile & Ingenua Nympha, mirabile co


polito aiomni uirtute & prteftantia,Maad.mediutino certamine&tur-
bidafeditione,aflìdueanxietate,& continuo dolore,familiare morte fen
da priuatione, per la priuatione di una colà tanto elegante, optabile
&amata£tdicio nò mifuadeua tale opinaméto,che in ella altro feritro-


nafte che limigliante proprìetate, gentilicio morigeramine, Se ducibile
hu manicate. Per laquale cola cautamente gli feci eftere data la fequente
Epiftola.
EPISTOLA PRIMA LAQV ALE POLIPHILO NAR¬
RA ALLA SVA POLIA HAVERE SCRIPTO,ET ESSA
VNQVANTVLO NON MOVENTISELI MANDOE LA
SECONDA.

VIDISSIMO ET SVMMAMENTE PERCV-.


pido di reuelare alq uantulo la no mediocre fiama dello
impatienteCore.Ilqualeperiituo preclaro Se lìngula^
reamore aliai & ualiaamente infìamato languente fe co
fuma. O di uenerato praclara,&digniflìma Nympha,
unico in terra di bellecia mirabondo,& perfedo exem-
plare. Cum quelle non parolette,ma profufe&non impedite Iachrymu-
le liturando il praTen te papyro,ho prefo quello tollerabile, & honeflo au
fo,non temerario,maoltra il credere fortemente impulfo dal continuo
(firnuIo,&da moiettaaffiduitatedamore infeflo.propalare, Se dechiarire
la mia incredibile palIìone,&lìnceradiIedione,cheio per te,&ad tepore
to,mio dolce bene,&dolcemiafperancia,&foIo refrigerio degli mei no
cognofciutiaflfanni.&non penfatidatelangori. Allaqualecum pietote
uoce,&riuerente parole,& humile prece.il flato mio in diferimine rico"
mando,& del mio fagittato Se uulnifìcato core,fupplicado foccorfo amo
derareil difordinato incendio.O Poliadina luce,&mia ueneranda Dea,
non te interdire preco horaad gli mei opportuni mendicabuli, Se rogati
cu il uulto demiflo deprecatore,dacaIidif!ìmo amoreferuefeente, techia
mo,temuoco,cheièflinitempefliuamentefalubreadiuto,éfficaceeefor-
to.neceflàriofuUeuamento.IIperche efTendomi cum gli rapaci uncini
degli ftellifèri ochii tui il core dal pedo mio diuu!fo,e originata la cauta
di quello mio inepto fkincompto fcriuere,damecotefb, Se daamoredif
polito. Et già negli preteriti giorni.io harei tentato il fimigliante, Ma un
queritrouareho potuto modo cufìconueniente Se arcano. Dunque per
talerifpedo quello mio cruciofo tormento manifèftare tacitamente re"
fìrinxidifferendo.Dicioalpradente pofciachenon piulento Se fufpefo,
ildilìderio mio,intrufo,&indauftrato nonio potuto infrenare.Impero
che la uiolentia del mio amore,culi uole,& la mia praua forte, ad quello
mio coperto modo,St dulcillìmo exordio meurgie,me tira.O Nympha
egregia,& di chi unque mai lì tette bellillìma ♦ Dunqueattendi,&corno'
ultepia,praeftatebenigna,rendite cu placaméto unioilead tanta beneuo'
lentia, dilezione &amore,oItra omni cogitato,a quefto myflerio neceffa
ria fofpitatrice, Perche hora piu delufàto,quefto mio cxco fòco,renuen—
te di piu ftare fuppreffo,& conte&oJo gli ho tribuito licen temente q ue¬
fto exito&refpiracolo,manifeftando,quanto fia la improbitate & ifolen
tia dello intenfo amore.non conueniente,piu di hora in hora,ma affai de
{ufficiente paffionato tranffodere,il core mio de tranffigere,& reuelare fiv
licitamenteilfecreto martyrio.cheio teamando fupporto,&piu non oc
cubare tante mie diutine de indefinente poenc.Lequale uolentiera per tuo
uenerato amore amaricatome,reputo cum integritatedanimo laudabile
a&ione toIerare,Maximamete fermo tenendo,chetu fii di natura huma
niffima&mollicabiIe,Nobile&magnanima,&dicoftumi comproba-
ta,Nel!afpedo mitiffima,& di igegno perfpicua,&di urbanitate elegan¬
te. M li ni fica & liberale, P rteclara di omni uirtute.T utti queffi particulari
&ampliffimi doni ad te communicati dagli alti coeli,cum quella innata
fàcundia, & cofpicuo, de Iuculéto parlare,& diui afpedi, de attradiui fèm
bianti,cum la forma ultra la humanitate prillante,cum decoro poiimi-
ne fpeciofa & fpe£abiIe,Me traheno a trattare lanima de il core, de la ui
ta nel tuo albicante fino. Me traheno uenerabondo infatiabilméte admi
rare,&: pofeia infènfàto me iaffano.Dapofcia piu fubtilméte quelle confi
derando,fatiffàcio al mio fperare.di cofèq uire il mio optato difio. Altra¬
mente fante eximie,& fublime conditione farebono allucinate,offendan
do di ingratitudinela benigniate del artificegratiofo, Venuffiffinia Po-
liadunque piaquatehoraaqueffimei primi parlari, &anxiofo fcriuere
offerirte, cum fronte ferena, de porgere no dubiofa fede.Che io ti porto il
magiore de fi piu fingulariffimo amore,che mai al mondo amatorea don
J naportaflè.Etpero excita la tua benigna auditione,a quefteiufie&bone
' fte petitione, che io folamente domando il tuo piaceuole de pretiofo
amore.Ilqualeoltraloornaméto/araefolacio &conferuaméto dclmio
fugitiuo uiuere,&adgli mei acerbi angori moderamine, de profìcuo leni
ti no. Et dummétre uiueroe,altra mai poterò amare fencia fallo che te, Cu
uenerabiie famu!itio,& fubiedo,fuccumbere,quaIeaI mio folo Diuo fi-
gnorc* La cui inopinabile praffiantia di bellece.mehano traportato a
quefto periculofo paffo . Che io non fo imaginare perqualemodo io
tutto in te fia uiuo,& in me tutto morto. Ignaro della animaduerfione
della mia mifella uita.
Perlafalutedellaquale,daltronde non fotrouareadiuuamento,fino
&di de no£e,& da qualunque hora di te dolcemente penfare, de penfan-
dofingereunoaptiffimoremedio*Ilqualein pr oriente piu neceffita.che
mai. Altramente inualido de infirmo direfiftereallampliatione di tanta
E

i
continua fiamma fuccederacla rapace & exitialeforte. Per laquale cofa,
una di quelle,per omni uia mi conuerae da te acceptare.Si alla fallite beni
gna &mite hogi mai te prederai. Eccomi la farlicitate prafèntanea, Ecco
mi una triumphante uiftoria adepta*Eccomi una corona damore poti-
ta.Eccomi pieno contento,Etfì per auentura(chio non mi fuadojil con
trario facefli. Eccome erumnofo,miferabile,& difcontento, La una am-
bidui fatiffà&i.Laltra difcontenti.Cum uanaméte pofcia pentirfene.No
confentirepertanto Poliadecoramento N ym ph ale,&amantiflìma mia
di incorrere in qfta infame nota che tu confen ti al mio almicidio-Perche
la tua fublime conditione repugna & difcrepa dalla impietate.Niente di'
manco,io ti ofièrifco laoblata& immolata alma, & il mattato core che
dambidui licente(Come fìgnora)& al tuo libito difponi. Imperocheim
perpetuo affettilofàmente,& uiuo,& morto tuo furmVale»

Credando Sacra Matrona chela Damicella,alle mie amorofe parole


alquanto debitamente effe commota affentiffe» Non altramente che il
chiamato Corydone da Batto foccorreteai fuo dolore. Ma no p altro tuo
do io difperfì uanamente il mio fcriuere Se parlare,chead una marmori-
gena ftatua. Et tanto frudto alhora feceron gli mei parlari. Quale oua Hy
ponemia*Etperoeragioneuolmentecdfìderando,cheilprimo colpo no
ffinde lalboro.C nm herculea audacia,che Amore in mefpiraua,& per la
comperta
comperta uiacommodamente di fcriuere.DelIa a pàuculi giorni, Que¬
lla feconda epiftoletta fedulo de intentamente fuperfedendo alla mia fa-
iute, gli mandai adire.
Se meno fulfelafpro mio tormento,che la tuaufatacrudelitate Nym
pha belliffima& Polia mada uirtutealIemielongeafflidione,cum blan
diuolafperanciami fuaderia a patientia. Ma chiaramente hora io cogno
fco(per la miapraua Se impropria Stella) Iatua cruda feuitia 3c ferriate,
qualunque mio incendiofo martirio fuperchiare & ultra cedere. Dun¬
que che iuua,che ualead amore di acrefcere Se incrementare, omni hora,
al mio già confumpto cordilo,uno tanto dolce foco,fì piu atroce Se ixù
gelcente Tempre te monflri,piu cherigente gelo. Et il pedo tuo piu algo-
rifico.che non fono Derce Se Nome fonti Se piu che Salamandra freda
che cum il contado il foco extingue. alla mia ancillare Se feruile patien^
damagli mei notificati uoti&c indicato affèdo. Tanto piufuccenfo,qua
to piu il contrario fi oppone della tua ifpiaceuoIecia.Niente di meno,dif
uincularenon poflo lamorofa Se folida cathen a, che fotta tanto molle &
premente iugo angariofamente me tene. Immo quanto piu ricalcitro,
tanto piu me implico, prefi)&captiuo in quella amorofa Nafta. Quale
mufcula nella incxtricabileoperadi Aragneinuoluta. Etcufi ftridamé>
te reuindo,& mancipato Se captiuo,no ualido ne apto alla fuga,conftre-
do fon chio fledendo mead te inclini. Perche in te fola confittela mia li
bertate pretiofa,&omni mio neceffiario bene,Onde fi apertamente in té'
di Sgnora mia tanto fincera,&confumata diledione,& tanta uoluntaria
fubiedione,& tanto adiuo Se operofo amore. Perche dunque non uoli
acceptare tanto liberamente quelle cofe ad te donate/ Cum tutta la uita
oblatc che nelle tue delicate mano ancipite pende/Heu dulciffima Se bei
latu la Polia loccorri te preco ,& lafla Se concede penetrare , uno pauculo
quelle mie(non fuperbe,non arrogatite)ma diuote parole nel tuo core.
Et fufeita in tealquatulo d i co ni pa (fio ne, R ece u i gli caldi fo fpiri,aufcul
ta gli mei domeftici Se familiari lamenti, Cogno lei la cordiale beniuolé
tia.attendi ad fi fedele,& man (lieto fubdito.Imperocheauidutamente io
mimoro,meconfumo,deltuoimmoderatoamore. Intanto che tutto
il mondo no potriaritraherme nedaquefto nefummouere(piufirmi{fi
modiMilone)cheiofopraomnialtrapretiofilfimacofaexceflìuamente
non te ami.coli, Se reuerifea, &cheio cernuo non te adori, O effigiato Se
uero fimulachro di Dea.Dinantiagliochii mei,&lo intuito mio publi-
Camente tanto confpicuo Se infigne reprefentato. In neiquale limpidif-
mamente uedo depindo omni mia falute,& expreffio omni mia pace
diledo & contento#
Modo fperanciamia non denegare a mi,tutto tuo,che culi pietofamé
tefupplico pìetate&almio urgente foco téperamine,cheio fenzaquello
uiuere no fo,nepolld. Et fi io potè Hi non uoglio. Perche fecuramen te io
fpero in quelangelico fembiante,In quegli modeftiflìmi & ornati co fin
mi,in quel ligiadro Sulluftreafpefto adiuuaméto alcuna fiata. Ilq le fen¬
da dubio,e precipuo & preclaro idicio,cheil fuperno Iupiter, cu exqui
fita & fuma diligentia.te hae adfabrefa&a,miraculofaofìentatione.di tu¬
te excellentebellece depolita.Lequale fenciadubio di tutte le belle dami
celle del mondo tranfcédono pradtate,&in tefolacoplediuamétepfetìe
Per laquale cofàunoquatulo no dubito,cheancoraquclmedefìmo Opi
fice.fi tato bene,& coeletti doni in te hae fin&o,& ceciato ben ignaro éte del
lafua fimilitudine.Etperocertoopinameto io tengo,chefimilmétequal
che fragméto di clemétia nel tuo humano corehabi per omni mó collo¬
cato. Et no te hae creata tra gli Griphi Hypborei,Ne di matre Niobe, ne
del fìiuatico &ruuido patre Apulo, Ne generato del crudele Diomede
Thraceo.ne del furio fo Horefte,Ne della Maligna Phedra. Madihuma
niflìmi parenti,Seforfa ultra mondani. Et quefto e qllo chepcipuamente
me conferua& fofteneintato feruorerofulento & fluuido. Altramente il
corecarbunculato,&lalmaidignabondafi farebbehogimai fugita. Soc
corri dunqueauxiliabonda&falutigera,Impocheio nofupplico lo in-
folentédefiderio di Mida,Ne qllo di Pigmaleone,Mache ppiciata pre¬
tto praeffi fauore,fubueni al bifogno.moftrate pia,placa lira tua,feda lani
mo,traquilla laméte,mollifica il tuo core,amplexalamorofoaffecfc.Do
mina a chi noie tuo fèruo fidiffimo eternalmete famulado fèruirti. Vale.
- •

SEQVITA LA SVA DOLOROSA HISTORIA POLI—


PHILO, ET COMO NON SE COMMOVENDO POLI A
PER LE DVE EPISTOLE, ELLO LIMANDOE LA TER-
TIA,ET QVIVI ANCORA ESSA PERDVRANDO PIV
IN LA S VA CRVDELITATE, A CASO POLIPHILO LA
RITROVOE NEL TEMPIO DI DIANA SOLA ORAN>
TE,OVE ELLO MORITE.DAPOSCIA NEGLI SVI DOL
CI ÀMPLEX AMENTI RESVSCITOE.

ADONNAINTEGERRIMANÉ LI SACRI,
& Diua Àntifta,Dapofciachedelrnio dolorofo impo^
lito&mcompto narrare al tuo fan&o Se benigno con-
fpedo finoadhoranonlincrebbe.Hogimai tirando al
fine il mio pliffo cocionarc feguitoeLreueméte. Aufo
compiacendoti
complacendoti.quello che amando ipreineditataméteachade il piu del
le fiate.cui intenfaméteama,Nel prefente udendo fuaderein quelli effe"
re opportuna & utile la perfeueratia.intenderai che quella alle mie prandi"
deepidole.no altramétefè mollette, ne flexe.cheil mote Olympo dadi
folliti &effrenati uenci fequaffa.Maper tutto cio.no laffando cheiò non
poteuailcominciato Agone.io li mandai ancora & la tertia epillola, là-
cencio diligente fcrutinio,che ella nellanimo Tuo teniua, Ouero fi il fuo
core fufle petra cotica,ouero di humana materie congedo .tutta uia il per"
uigile Amore arduamente dimoiando,Et folo illito &inunélo lo info
lenteappetito di blandiente fperanza*Tale tenore Iilcriplì.
Piu predo la lingua mia io confumerei ingenua Se Nobiliflìma ado"
lefcentula.che unque ualedèalquantulo fopra il candido papyro espri¬
mere,quanto faticofa.quantograue.quanto acerba fiala miaamara pce-
na,che di Se no&e nel languefcéte core congeminata accrefcefencia in ter
midione, uedendote culi forda Se difplicibile. Etfolo perche cognofco
edam te non edere contenta.&fàturata ancora degli mei graui tormenti.
Non minori unoquantulo, Immo excedìuamentemaiori.di quelli.che
*}°n mo^° tempo dui fìateho ti dolcemente fcripto. Ma pofciache
il fallace.lo inforciato.il far uo,& dolorifico Amore.cum limpia fortuna
&Cla miaaduerfatricedella.neceffariamente me condringono ad te ultro
neo ancillare Se feruire, Nym pha fopra lo humano capto di miranda bel
Iecia,&diconfpicuo Se elegante filamento fpedaddìma. Ma fopra tutto
Se q ualunqiie altra aufo dire.excedi uamente fpietata Se cr udele.q uale u n a
filuatica Se indomita fera.piu che io immaniffimo Se famelico Leone di
Androdo, Rigida Sedifplicibile.LequaIecofe.il feminio humano men
tifcono,8t quel tuo manfueto Stdiuo fimulachro del tuo uenudo afpedo
prenitente,&di quella colica Se rara factura denigrante. Di humanitate
nuda,& ribellate ad gli amorofi foculi di Cytherea,& al diuino Imperio
della Solertenatura fpretora,Dicio iuridica cagione. Se odiofàexperien-
tia meprolectanteafportano.di douere dire di tanto tempo appretiabile
uanamenteco n fumpto ,& cum fumaceleritudine uolatico digito, fenza
modo affectandote,&di Se nocteaquello colloricato.detento, &occupa
to. Se inutile habi deperdito.In flamato Searefacto.amandore, fola electa
addeftrugerelamiauita.per quello che io manifedo uedo. Che quanto
piu teamo.tanto piu mi pare che io teindurando lapidifco. Ah Polla po
le edere che in te non fi trouarebbe uno atomo di pietofo fpirito.che tan-
tula gratiofa auditióe.cu iternuntieepidoletrepoff trouarein terne emn
prardrepenti fofpiri.necuaffiuéte8tfepiculatelachrymule,dagli madidi
ochii mei uaporabiie, folicite.irrorante.gliqualiomni hora piangono
£ iii
lafaa rcaconditione ^dolorofo cafo.Checufi facilmente ciredetteno,&
cum mera fède arbitrauano, Che la tua incomparabile bellecia hauefle
fortito & allo ciato (e,cum il congedo inenodabile di qualche dulcittw
dine di animo.Gliquali ochiicum propera appetentia & flagrante pe^
tulantia fono flati caufa &cprimario initio dilla ruina &captiuitate dilla
uita mia.Ne per quello ancora non gli pollo cum alcuno temperamine
obfrenare.che extremaméte non optano quelle remirare. Et quel fulgen
tiflìmo Soìe che gli hae facci obfcurare,& di ricidiuare precipitante nel
pernitiofo dano.Dique O fpirito cartelle & uenerado Idolo mio. Si prò
pitiataal mio fcriuere bora non gli concedi adito &audito,forfae perla
miaabfentia. Ma amabile Signora mia fi inconfpedo & prelentialmen
teme uedefli ftrugere&languire,& tutto Equabile in lachryme, inleme
cumcrebefcenti fofpiri,&me dolcemente dare opera di fledere lanimo
tuo,& fupplicabondo a mifericordia te & a placamento deprecare. Et: fi-
milmentecum omni riuerente &c ancillata manfuetudine narrare lo in-
credibileamore che io ti porto,Et la amaritudine di coreche io luftengo
& il faftidio dilla già odiofa uita mia. Et quello che per te contininabile
miferamenteio patifco.Heume Polialnclyta,delle Nymphe pulchritu
dine,fon certo che a pietate te corno uercfti,& liquidameli te cognofcere-
fticheio merito di impetrare fauore&prefto adiuto da te.Ilqualequaiv
docheperfiftédo pertinace^ impia il denegarti renitente,^ fi feruido &C
proteruo amorerefpuente tanto coniedare porto,che tu mi dici che io
crepi & mori perte.Modocheconueniente cagione Tenti di confentire
ad tanto male/che lauder’che premio/che uidoria^che contento ne po
trai unque dicio conlèquire?Immo uulgatiflimo infame notato di u itu
perabile crudeli tate. Et forfainexorabile uindida.Dagli uindicatori Dii
Laquale mai cefpitando non lafla fugireil preuio &fugaculofccelefto.
Non uolere dunque aflentiread tato.uituperabile male, Ma piu praefto
cum tua fiimma corona rendite pia,mite,& placeuola. Deliaquale co fa,
& ornamento della tua comendabile bellecia,& longanimitate della no-
ftra caduca uita,& contento,& quiefcentia,& Tuauiflìmo frudo pullula*
re&concrelcerein breue pundulo,no igrato fentirai. Perche altro thefo
ro almondo tato j5tiofo fi potriaextimare,chedui uniformiamanti.Ne
piumaledida maligna 8c (probabile cola,che tu eflereamata,&nonama
re.Per laqiecofa fi al pfente ToTpitatrice dii mio amore & falu tigera ad gli
mali mei no te pfti.che uoi tu chio faci piu di qfta triftibile uita hogi mai
per te tanto nociua & doloro là r’Eflendo certo cheli obdurata obftinata
metein mitigabile p feuererai,Immane & flupida,da ifo pportabile pallio
ne me co uignerae fora di ella uita comeare,& per qfta uia finalméte la tua
' iniqua
iniqua uoIuntatecettàra,&la grandmate del mio dolore. Vale.
Per q netta uiadunq ue daua opera lèdulo di ridure & h umanare,& ctta
dolcemére blandire, & di mitigare, folicitado la afperitudine riceuuta dal
la iniciataoperaardua&piculofa,Maneeflà,neilpfido amore, no eófen
tiuano alle m ie fuafiue parole,cu alte Giurate fponfione palefeméte mon
Arandoli nuto&fembiante dette mie diomnidolcecia dulcittime fiam>
me.ella aiincontro cum requisita reciprocatione amantime.Etcu <5mni
induftriofàarte,& folerte cogitato me fforciaua.di accenderladi quei ue-
race,nudo,fimplice,&optimo affè&o,& amorofo foco. Neiquale fenda
alcuno rimediocotinuaméte, QualePyrauIo,menutriuamifello.Etol>
tra di q uefto,cu effa [finite fiate, cum lametefingeua di hauere lepido col
loquio,& ratiocinandogli audaculo imixti faepiculegli cruciabili ciula-
tidiceua.ONymphatuiamiadi core ihumano & ferino, di natura mol
licula puella,piu che folido Chalybe,& piu che Murice fàxo durifiìmo,
piu tenace che retinite Harpagone,piuobftinatachecardinato Tigno,
piu mordace di rapientc Gampfo, Et molto piu dette crudele & firdante.
Harpyie del mio core rapace. Como poli pfeuerarein tata duritudine.^Sc
Ipietate i piu im pia di Mitridate,piu fama di Alchameo,piu [grata di tan.
tadiledioe,che Paride uerfò Oenone,aglimeiprecamini, Remouidun.
quequefti iniquiabiedramini dal tuo core Nympheo,& qfta notauulga>
re,&attèntittìppitiataaliemiefuppliccpetiti5e,C6cediSignoramia,chc
iocofequitiladefiderata quiete.permetti penetrare lauditorio tuo,gli mei
cruciabili fufpiritti,Cólènti agli mei ardenti amori,Et molte & a quette fi
migttantequerimonie&inftatiepfun&o, Vnoquatulo no ualeua di mo
ueretale'agitamétodalmiocotinuodolore.Ilqualeinmepretto,tato era
nette uifeere tutte occupa te,& hae tato alte germinate nel co re,le lue ama¬
ri (fi me radice,che p altra arte,ne uia, ne mo, fi no p la fua fperanza peipua
extirparegiamai no fo,ne poflo.ne ualeo. Et meno pficue erano ancora
le gemebonde noce, dintorno al fupbo fuo palatio uanamétedifpfè,piu
forda di Icaro,agli moniti paterni.Se piu difplicibile che Cauno atta dis¬
perata. Biblide. Abominatrice del dolce amore, fupledédo atte fatte,& co
fuefàdeopinione,Nellatenera&uirgineaajtadefolitediindurarfe.Etar
dua colà e lattare quello chealcuna fiata nelanimo e 1 pretto,encruare no
facilméte fi pole.Dindi dunque fue lo exordio & origine,che io fimplice
mente irretito ,& coplicato,in quette uilupaterete,& fallace decipulo,&
in qttifubdoli,caduci,incerti,fugaci,&momentanei laquei,&argutieda
more mancipato-Che fotto quella moietta Tyranide,&c6ditione,&mi-
fera fèruitudinefubiugato & cadidato,trouai un o folo piacere & obleda
mento ad lubéte di amare extremaméte efla,Ne no repugnai atte uolan te
£ iiii
fagittule del bindato Cupidine. Alquale illece fència indugio difponéti
me hamilmente acceptai,& tutto meindefeflo dedicaiobferuatore delle
Tue turbulétiffime,argute,idagatrice,difcole,&effrenatelegule,Fretodel>
la fid ucia deiangelico, afpedo fuorché tale fuffe acora il Tuo core, Se che
la parte cu il tutto co u eniflè, E t il tu tto emuficato accedefle alla pte,& no
cu difperataharmonia tanto belio,tanto elegante,tanto uenufto Semira¬
bile, &diuo compofito*Sperando ragioneuolmente che il fagittario Cu
pidine,checuli cruciabilméteuulnerato il trillo coreintimaméte mi ha
uea,fuffeiuridicamente,& al mio fnuerfo amore &pnitiofo,tutiflìmo {V
fidio,8£aglic£chierrori l'curfanti affabile Se remediabile ppulfore, Se in
foccorfo tppero Se pio,& al fuperfluo uredinefit ardore cogruo teperamé
to,No daliunde pero expedado falutareadiuto che dalui. Che elio pari-
lemétetraheffeinellailduroSecrudelearco,cu ilqleinme diramete hae
trado*Et nel core mio tato noxio ftrale fenda rigreffo iniedo,uulnerato
hauea. Et tradendo la patora piaga, piula exacerbauain afperitudine, Se
piu congeminaua il uulnifico Semortaledolore,ma la fperanciadi rifare
ciré lampliato uulnere. Sempre hauendo ili elio non halitante fiducia,
cheeffendoio fuo uoti(lìmofubiedo Sefermilo ,Sefua opulentapraeda,
macipio,captiuo,manubio,& fpolio,&fuo còpiofo T rophaeo,quel me-
defimo medicabulo che la pientilfima fua Matre &mia Domina, fece al
Vulnerato Aenea,ancora&mifequentelamaterna pietateadiutera. Et
ancorae{Iendofuodeditiflìmo,quelmedefimo patrocinio pllallè, Che
la Sanda Vellaalla fua ancilla,& fubdita T ucia porrexe benignamente,
perii miraculo del cribro,occultata la perpetrata culpa,liberoe dal pubii
co probro,8t infame fupplicio. Onde culi corno agli amanti fole multi-
phariaaduenire,cufi difperato ingrauelitigio,lència indice Stpteaduer-
fa,io codemnaua ambidui al mio exitialedamno coniurati.Cum queru
li lamenti piangendo incufan tili per rei,& exquilìti inimici diomni pia
humanitate.Hora ktabondo Se feftiuo,riuocaua in me la fententia. Al¬
cuna fiata excitato,Quale rabido &impatien te cane, mordico della fua
retinente cathena.uoleua uitare Se fugire il duro nodulo del amorofo,ma
molefto,laqueo,& difloricarme. Pofcia uanamente invaginando fingeua
molti Se deledeuoli folatii Se piaceri,Falfe uidide,Temerarii infultftur-
batiui periculi,Et impauida morte. Me ritrouaua pofcia pili Aridamen¬
te innodato,& folidamente loricato*Per tale altercano ne Se abortiui ap-
petiti,confumando la mia tributo fa uita,& tra fufpiri Se amari lìngula fc
miconfumpta,non reftato loco chedamecum folicitudine,curaperen*
ne Se fcrutaria uigilantia non fuffe indagato,^ perluftrato,rimato,Se repe
tito.Niunauia Si angiporto ,6tquafi ancora per leandroneintentataob^
mifla
miflà/olo explorabondo uigilantiffimo & frequentano, & minutamene
te & angulatamente peruelligando, fi eflà riero uare potette. Ad tiene po-
ftremamente,cheamore & la Fortunain benigno afcenfo ritrouanaTe be
nignamente pacati ttìmiJmprouilàmentemeconduflèronnel Sacrarne
tario Tempio,ella inanimaduertente. Nel quale efla fa:piculateandaua,
maocculta.Etquiui ritrouatola fola.celerementeil core cxcu fio omni al
tra appetentia,Quale frameo Leone la pra?dainfultante. Culi ne peral¬
tro modo prò pero adeflàferociflìmo muadente,& cum le extreme uirtu
tederiuato &iudo, &accoftatome,di fubito liquato.qualecera per foco
adhajrente&propinquo.exanimo detieni & contternato. Et ignaro che
farenedire,tandemcufi incominciaicum indolato & ineompto parla'
rehumilmentedire.Solo di tutte le force reftataa penala tremula uoce,&
pauculo di fpirito.Quafi nelle afflide fàuce in terdida.&Ianimo mocren
te obftupefada lalinguadicace, Et ciim tutto il corpo contremifcente s;ii
torpenti membri,lamentabondo. HeumePolia Aurea&pretiofaCo-
lumna del uiuere mio. Solaconfolabile fperancia delle afflizione mie
Già plufculi di fono tranlàdi,che te fola feruidiflìmaméte,non tanto ho
amato, Ma quale una Dea uenerabodo honorifìcata, &cum periniurio
degli Deiadorata.cum urente fiamma damore.il mio holocaufto core
immolato,Qualefaceuano gli Sacerdoti fàcrificando ad Bellona, &
confignatoti il uiuere mio, ultroneamente al tuo arbitrio & uolere, Et
fadafei Ome infceiice indebitamente con tra me crudele, & piu irrita
bile expultrice di omni mio bene,Quale fe folli da me nociuamente
larfa.come Iunoneagli Troiani cum magna irafeentia perfequente.
Piu noxiamente a mi infella,che gli Britannici lapilliallemellifican
te Ape. Et piu pugnace contraria & piu differente dal mio uolere che’
la infella Thetis a Vulcano. Et piu moietta che la inftabilecauda a Lu'
tio.Piunociua che la Icandulace alle frugie.Et piu che la lonoragran'
dinealletenerrimefrondule. Etpiu che il urente Phoebo agli uernan-
ti fiori &herbidi prati. Finalmente udendo io cum omni dulcitudine
di core.cum allubente& manfueto parlare definire,placare, propinare al
iubefeendo elfa,&dimouerladal immite & oblìi nato propofito.'&dw
uertire & retrogradare la dira & truculenta uoluntate,& di tranquilla¬
re tante fue turbelle,& lanimo fuo inconfentaneo & indecente, & re¬
cedere a pietate & mifericordia. Et la ferocitate fua moderare , & il
fuo morbido core di fieuitia cum lachryme & fufpiri medicare, & al¬
la charitate & penuria di diledione, cum fcetolo amore opitula—
re, Blandendo lepida & dolcemente, cum profufe lachrymule &
penofi fleti',& folliti fufpiri.fèdulo di ridurc il rigido pcdo,& aptamcnte
amollire & allentarlo.Quale tenera uirgula & uinco,Laquale unque tan
to fragile &arefàda fe praefta,che ancora per latice,8£ cum foculo, & mo-
dulo,nó le contorqui,& fiaftrophiaallaltre-Ma quefia.quantunque che
il fragile & molliculo fexo fuo fiaflexile,& di amore unbile, Niente di-
manco,ne cimili mio fuccenfo amore.necum abondante lachryme.che
tanto anxiofamente non piante per il caro Ofiri,la affiida Ifide.Necum
biandiente modo,Ne infocare. Ne mollificare, ne prouocare naleuaai
dolceampiexodelmiocordialifiìmo amore. Non fi poteua peruerrire
nenonfimutauaperniuno modo.Offèrédoglipuraméteilpiu lineerò
& di omni altro amore examurcato core,& pranitido affecto.no fue qllo
ilqualedimonftroe T iberio Graccho alla fua dilectifiìmaconiuge Cor¬
nelia,credulo al prodigio degli dui ferpi.Et magiore di quello di Alcefte
regma,per il cariamo marito,uolfefiibireallultroneamorte.-Etpiu fen¬
da co mparati6e,non fue lo amore.chedimonftroe quella, che per il ma¬
rito fleto &declamato alardenterogo .deglutire uolfe gli carboni accenfi
Et cum magiore dillamantiflìma Pantbia al fuo conforte. Etcu piu ami
cabiledilectionediPyladeuerfo il fuo Orefte.
Horaallultimo trattabile udendo difponere,&conducere,perfeuera
uailfuo filueftrico & ferino core &mafuefare, &domefiicarlo a qualche
humanitate&d ulci tudinc.Ilqualefe induritaua pfiftente incótaminato
indomito,imoto,& crudaméte lapiderete. No altraméte ignaro di man
fuetudine.&exempto di pietate.fi eflanatafuflei Hyrcania,Olierò nella
filua de Ida di tenebre obftrufa.tra leruuide & torofequerce, & ualidi ro-
buri.Ouero nel mote Ifmaro.Òuero tra li Anthropophagi oriunda.Et
tra le horrende furiedi Cyclope, Et nella intercauata fpelunca di Caco
alumna,& tra leS irte.
Per laquale imanitatecóftantemente io pfeuerabondo nelle cruciofe
exafperatione,& no fimulata doglia & mcerore.Nouamente &piu noxii
prlcipiorono gli rauci fufpiri nel mio flammido pedo, piu chel mugire
duno fàmefeéte, ouero febrefeéte Leoe,i fonoro &latebrofo Antro.oue
ro fpeco.Kicogitado mano omni mia fatica pfunda,p la ptinacia fuap^
baméte penficulado.che impforato dolio exhaurire no fi pole,q fi diffifo
& defperato di tato arduo icepto,Et negli piangéti ochii cu frequente fca
turigine.infinitelachrymecumulando.piudolorofamentechelacrucia
taMyrrhanel duro corticepraeffillaiite.Ondepiu del iufto improbame
te fenciamodo,oltra il principio & uegetamento di quella mia affeduo-
fa de inualentia aegritudine.me ritrouaua nel fiato,cum multiplicato
incremento,&congeminato augmentodelmio indefinente tormen^
to del ifirino core.ritrouatime lènza alcuna fperaza,cofiderado ella i ma¬
rnilimapdurado.Dappo exprefiì molti cruciabili laméti,& fleto & pian
to,& fenda credere aitai amaricatome. Etellapfiftendo rigidaméte frigo
rata.piu che Styge in Archadia,& totalméte priua & exuta di om ni beni
gnitate,Immo iènciaalcuno indicio dippitiatione. Diquecu celere exi
tio fentiuiii mio genio delle illate iniurie arbitro fugire.Étquiui nel tem
pio piente ella,cu Ianimo ptinace imperterrita & imota uedédo la imatu
ra & celerata mo rte,lugédo afmatico,fopra lecopule.ouero uertebrepcli
nato mifericordiarenilfaméte jfcado,8d terra,pftematome,morto redai.
Per laquale cofa eifa forfainftigata dagli Dii,& pmonitadellafua ma
lignitate,& rigida &inhumanapuerfitate,perche niuno itra in cofe noue
fi delle pterite no fe pétifce,ritornoe ante lucio domatinafequéte arrifpe-
étare nel ilio iato T épio,il pridiao almicidio, Etcu molte uirginale attre
tìatione,&dulciculeanxietate, &fupprefli gemituli,8dfiniti ofculi & fé
ruIifubmurmuri,penitenteamplexantime,&piatofamenteillachryma-
bonda,&delachrymeabundaterofulatime, reuocaua dolceméte lalma
mia,Laquale no tanto praefìo fora oblata del corpo mio fue fubue&a &c
denuda nei diuino cófpedo& allalto throno delladiuina Domina ma-
tre,Dique nei fuo habito & habitudine reiterado,& nel fuo inane corpus
fcuIo,gaudiolà& cum. lepida iocunditate,& cum obtenta grada uidrice
culi alacremente dille.

SEQVITA IL SVO NARRATO POUPHILO COMO


GLI APPARVE IL SPIRITO IN ESSO REITERANDO
PARLARE FESTIVAMENTE DICENDOGLI,ESSERE
STATO NEL CONSPECTO DELLA DIVINA PAPHIA
PLACATA ET BENIGNA, PER LA CVI IMPETRATA
GRATIA.RITORNA LAETISSIMAMENTE AD VIVI¬
FICARLO.

MOROSAMENTE LAETABONDO A PIA


ceri&extremalaetitia,&gaudio& tranquillo obietta"
mento geftiédo exulta cu fu ma iocuditate,0 corp ufcu
lo mio,gratiofa man fio ne, & amantifiìmo domicilio,
posponendo omni graue pturbio,& in fedo dolore, &
affligentedifio,lanimotuo feftiuaméte accomodando
couertiflì&reuoca.Etallec6fequitedulcitudine,&agliobtentiamori,&
allapotita ui&oria,&al adepto Trophaeale triupho, probaméte attendi,
C he mai di tali Manubii & fpoiie, & pmifcui trophasi, & fuperbi ifignii
fueornatotrMmpho,qùaIeiIgIoriofonoltro,EtperoeleflebiIeanguflie,
& ingrato incero re refeca,& totalméte amputa defedo. Et di tanto falce &
angaria tyranica ritorna ìpretiofifiìma libertate, diloricato, foluto, Si ex-
pedito,&Ifeftigiati diledi mutate. Perche hogi mai ne li curriculi Peculi
piu beato &fòelicelèra coperto alcuo.Qualep leobtotegratiefeitu deue'
nuto. Per lacuale colà no dubito uno pundulo,chegli benigni Scfupni
Dii,allamia amoro fa cagione miferati fàuorigiauano patrocinado. Et io
uidi qllo,chelogo protrado uoria il difertare,&a pena il faperei exprime
re. Venere dunque Domina era alhora.fenciadubitarefeiugata Si lonta
na da la freda,& torpida,& defruda Virgine Altrea. Et femota dal uindi-
ce del nymbofo Orione,Etlèiunda dal hirfuto Ariete,Quàdo che io ad
q uello excelfo Si diuino throno,al confpedo della graue,Sàda, & feuera
maieilatelancinata^ingemifcétemeprxfentai, Quiui corno meglio io
poteuacotrail fuo malefico Silegirupa figlio lodando Iamétantime,pro
meua checufi infonte, iculpabile& lenciaofFenlà.cu fue uulnifice&cele
re fagitte,mihae tirato nel già cribrato core piupunditure,chein nelpa
niceo Labo grani fi troua.cu fimulato bene,& findo diledo, anticipato
Io ordinato termine.dalla mia gratillìma Se fublime Arce furrepta Si dif-
iunda amaraméte io fulTe,&emmnofa,per amore di crudelilfima dami¬
gella erronea Si uaga.profuga,externata,pallente,& ignara di quiete.
I

Audite benignamente le mie lamentabile querimonie,ad fé im nich¬


eliate la gloriola Dea&fublimedomitia,chiainoeil uolante genito do¬
ni andando elio, quale era (lata la caufa di tanta iniuria, Elio allhora Tur
ridendo &alubefcendo,cufì preTeadire.MatreamoroTanonTarae protra
óto di tempo,che concinne & coaptate Tarano le prariente lite & difeordi
animi.cumreciprocheuiciflìtudinediaequabilitate. Nenon prima heb
be prolate lepidamente quelle paro lette, che il melliloquo Te riuoltoe
ad me dicendo.
Mira diligentemente quella Tpe&anda imagine. Quanti farebbono
quelii,gliqualiquantunquemagni,contentilììmiTereputarebono,exti-
mantife beati, beatifici,&optimi,folamentefpecularla,nonchedaeIlaef'
fereamati. Chetale uirgineThalalìo no hebbeper Torte nello rapto delle
Sabinefmonltrantimequellauera&diiiaeffigiedi Poha)Etattendi,&cu
miro afFe&o appretia quelli particulari muneri,dagli Diipretiolìlììmi
dati, non Te debono aTpernare,perche quantunque nui lìamo alTueti agli
terrigeni concedere,Nientedimeno,molti glkiorebbono, & non gli poT
fono conTequire.QualegratioTamentepretiolìllìmohorati dono. Et le
primitie de li glorioTa congerie di uirtute & corporarie bellece, che io
gratioTotiofferiTco.
Et pofcia alla genitrice etiam culi gli dice.Domina Matre degli caldi
amori gloriola alumna, Quefta eia caufa del male&cordolio,&delper'
niciofo exuiare,& moietta Hyperoria, di quefta pauperula Se mifeLv
la,exuIa,&cruciofa anima* Ma breuiculo inftante fconfolata alma faro ^
ti efficaciftìmamente del tuo cupiditato fatiffa&a Se contenta,^ remigra
re illaela oue diflocata lèi. Et uogliote unire Se accociaméte copulare cu il
tuo crudeleaduerfario ,& dimouere &cofringere tutti gli obici repugna¬
ti al mio uoIanteingreflo.Obferatidunquegli diuini labri di fubito re-
alfumprele fue candente, penetrabile. Se aculeate armature propendente
dalfandiflìmo fianco,dalla promptuaria Pharetra, manifeftamente ue-
dendo io cum il curuo,& cum rigore incordato arco. Nel delicato pedo
della oftenlàimaginepied:ebondo,fagittoe di làgittadoro impinnulata
de morficantifpini,& decora de multiplicecoloramine. Ne piu profto
uulnerandofe infixe quella fulgurante fagitta,cum fermentofa propaga-
tione damore.Chella uirgine puella,ducibile,facile,mite, benigna leta^
mente feaccliuoe fledétile,& uid:a& profternata cum Nymphali mori'
geramini acculàntife Como quelli che 1 firmi Se inermi contrattare non
ualeno dilla ufata cr udelitate Se ferina fouitia.

Hora quiui eflèndo inelcofpedo beatiflìmo de trepntie. Due diurne


La tema pauculo meno che coelette,Como fenda fallo iudicai.Miraua {
p patulo Se palefeméte myfterii Se arcane uifioe, raro agli mortali,^ mate
riali fenfi permetto cernere.Ma io che per /pedale grana, Se /Ingoiare in¬
dulto,&gratiofo pei uiIegio,il tutto era explorante,& diligente Se accura-
tittìmocótemplauaildiuinomunerelargitocheuulneratoa migratiofa
mente offeriua lo ignigeno CupidineJlquaIecucerta&/ecuraconiedu
ra fperaua teco co ncj lottare Se adepto amoro famen te fruire. Etqu iui fcru
pulofaméte allucinata &attonita,chei unocorpufculo Nymphalepra
cipuamentefulferon cumulatetutteleelegantieSe uenutto filamento de-
bellece,& perfedamenteomni agregaria formo fi tate remirando. Anco¬
ragli prtefenti N umini in admiratione prouocati. Vedcua tra le altre co
fefpedatiffime Se coeiite^uicorrufcati&fplendidiochii.piuchiari che
delie matutine,che diretti Phoebo geminato fotto quegli cilii fplendefcé^
te,fcintillantifagittuledoro fencia intercalato,nel mio enfi lubentiflìmo
obiedo.Commu nicando ilfplendoredeomni inttgne uirtute pranité
te,Gliquaiin6meno unoquatulo che radiidei lucentittìmo Soleilmio
intento rifguardo uacillarefaceuano. Molto piu fenciaiftima /alutari &
gratiott,cheaglinaufragantiilpropinquo littore.Etpiu che la ricupera¬
ta falute al arrotante. EtpiuchenófurenoleanxiediuitieaDario.Leui
doriead Alexandro. Et piu che il cremento del limbrifìco Nilo agii
campi Aegyptii. Et piu che a Baccho laglebulenta terra. Etpiuchelara-
raallabiondaCerere.EtquiuilabellittìmaNymphadecoramento ethe
rio a tuttelealtreconfpicuebellitudin e fola pra?ftantedecoriffima,amabi
le fe offertila, cu ladeopedo,nelqualeamorehaueafadoilfuodelitiofo
Pomerio,&amoeniffimo hortulo,Manifetto {eminario Seueftigio di To-
ue,Cumaureaintrilicatura delle fue conglobatetrece,cum Nympheo
exquifito.Ia Geniale ceruicecircundante.,&eximie praffiringente,& fen
ciaarteCinifloneacrifpanteinftabillule. Etparteejffufeundiculolefo-
pralecandidifflmefpalIe.Lequalecandicauanoniuale Candore, adulte
ratediliquaminero/eo.Piiidefiderabileofferentife che lo facro oro alla
iniqua Atalanta. Et piu cheaMyrmiceferuo, Et piu che alla traditrice
Tarpeia lo brachiale ornato. Ne ancora culi opportuna /è praftaua la
ftro phiola Laurea al caluitio di Carfaro, Netanto falubre Se efficace fue
allainamorataFaiiftinailcruoredelmifero Gladiatore. Qualeopportu
nafaluberrima&efficaciffìma&prafentaneamedellaeffaal mio forna-
ceo fèruoremolto piu per acceptittìma cheilconceptabulo della lutulen
taaquaaLuciocumloignitotomentoftupeoappareua.Tato Dunque
eia fuabelleciacheio no credo de tale Se tanta efler ttataDe io ipea p metta
ad EuIo.Eflendo dunqp tale mó rapta Se fublimata,& di mirare le eoe lette
o pere ftu pefada, Et refucato il fluxo delle folicite lachryme, Se au fruitati
benignamente gli mei mifèrandi lamenti.La Diuina Domina Matre.cu
una ineffabile maieftate,& fàndimonia,& cum una inaudita Se ueneran-
da uoce demulcéte, da refèrenare gli anebulati coeli, da tuore la noceuola
armatura al Euyalio Mar te, & gli fulmini di mane dilucidante Ioue,Da
iniuuenire il uetere Saturno,da Aethio picare il belliflimo Phoebo,da in.
balbutire il facódo Cyllenio.Etdaftrurpaelacafta Diana* Dagli terreftri
unquam audita tale,proferirne diurne parole,cum diuino afflato Se cum
tale Harmoniaafabilmente, Quale mai alla uacua Syringa coniundi
gli diui labri del talaricato Mercurio allo oculato Argo non peritarono
Per la cui fuauitate.qualunque Corico faxo di Libya.Immo qualunque
indico Adamante contaminato&immutatofefàrebbead omni teneri-
tudinemolliculo Se frefo.
Et per q uefto modo parlando fecime fecura della m ia falute,& di mio
profpero amore,& de quefto mio quaiocundiffimopoftliminio,&ad te
redire.Etcumlepidiflìmo rifulo diflealfuo genito.Et tu per lauulnerata
Virginepuella.fi forfa tergauerfareda qftoamorofo officio, Se relinque^
re praetemptaffequefta preferite alma.farai uadimonio tu. Dunquecor-
pufculomio.diuerforiomio,remouida te tutti gli afperrimi dolori, Se
omni paffione,&acceptame culi integrainte,como unqueteco coiun"
da fui.Cum quello celeberrimo nome,in me impreflo, per ilquale da te
receffi,ilq uale altramente e excalpto Se im preflo,& fìgillato intra me uege
tabile&foecondo,Nonfue quello di Oenone& di Paride fculpto nelle
ramofearbore Se rugofefcorce,Ne dindi maifàrae abrafo.ne delédo, ma
eternalmente obfignato conferuabile. Hora hofpite amantiffimo riceui
me indigena tua,Iaqualeper remediarealle tue graue Se ifupportabile tri—
b ulatione, ho penetrato Se paflàto per tante aque di pianti. Se per tanto fo
co damore,& per tante fupreme fatiche. Et finalmente fuuheda doue no
pofTonoefTèreglituifimiglianti,Ethoadepta tanta benignitate diuina,
cheio dindi tem pefti uamente feq ueftra, porto la tua ualen tiffima Se in te
gerrima fàlute.Etio al mio reuerfo Se adunato Genio rifpofì. Veni indi^
gena incoia Se Domina della fuprema arce della mente mia, optima por
rio ne ratio naie. Vèn i cor mio .domicilio di excandefcenria irritabile.Ve
niextremaparteouefaerefìdentiail mio adhortatore Cupidine.&facia'
mo dunque le feftegiante Soterie,per la tua retrogreffarefòrmarione.

Poliphilo
POLIPHILO DICE,CHE NON PIV PRESTO LALMA
TACENDO,NELLE BRACE DI POLIA VIVO SE RL,
TRO VORPREC ANDO POSCIA LANTISTA CHE PER
PETVAMENTE AMBIDVI.CLI DEBID AMORE IN VIN
CVLARE,POSCIA FECE FINE.ET POLIA CONCLVDE
IL SVO NARRARE ALLE NYMPHE,COMO INAMO
RATA FVE, ET DI ESSA POLIPHILO.

ENERANDA ET SANCTA MATRONA


de quefto Sacro Tempio Antifta preclara &dign iftì-v
ma. Per auentura {credibile appare,& alieno de fide,ch e
noncufì properehebbeporto fine lalmaagli fui falutife
ri ragionari, In me rigrefla la appetibile uita,repente me
ritro uai negli ftridi Se feraci amplexi, & fuccofi Sdapo-
rofìftimi ofculamenti de quella N ympha, fiore uirgineo redolente.Et cu
ilferuato ordine,ilqualeelfacomelepida/eftiua facondamente haenar^
rato cum miro Se amorofo fomento creue Intimaméte la dilezione no <■'
lira fina al prefentecafo.Onde eflendo horadinanteadteinfìgnereligio
fa Se prendente de quefto loco facro Sanda. Ad te fe appertene decente-
mente de diuertire,obliquare,&dimo uendo auertireii male,di profpera
re il bene. Et le humile Se ime cole fublimare, Le nutaiite dirigere,^ fui-
ciré, Le obfcure Iucifìcare,& le aduerfè emédare Se corrigere. Dunque fae
obfecramo equalmente una indiflolubileillaqueatura,^copulandoco
ftringelammo noftro in uno concorde uolere,&in uno defìderio, Et co-
firma Scftabilifli il noftro unito Se concreto amore,perpetuamentedifpo
lìti fuccumbere&ancillare/eruendo alalto Imperio della Diuina Matre.
Etquiui Pobphilo fecefìlentio.
La Diua Antifta fència morula infème ne fece amorofamenteconfà-
uiare Sedi(Iè.Cufi corno agli Dii immortali hae piafuto non altramente
fia*Dique fido 8ciufto a mi pare,che uui dal primo ftato douiate ad uno
piu laudabile demigrare. Siate dunque da me ben edidi, Et uiuite falici
amorofì.&feduli uifìtatequefto Sando tempio per uoftro tutto cófugio
Sdìcuro prefìdio del uoftro mutuo amore&arqua diledione. Et quale
di uui faraecaufadi impedire quefto fatale amore,fìaperfecuto dalle no-
xie& paurofefagitce&iaculabili teli di Cupidine.Et uulnerato luno del
la doro,&laltro fìainfìxo della funefta plumbea.
Quello fue dunque il cafo & primordio del noftro inamorare, nelle
urentefiammeCupidineeparimenteardendo,Nymphegloriofe,como
F
forfafaftidiofalongamenteho narrato.Etìn quello dire Polia quali laf-
fadai prolio fermonare, fece fine. Et inclufo modertamente in quelcho
rodi orientale perle quelljpiraminemofcofo,&tragIi purpuranti labri
detento,lè quietoe,

POLIPHILO DICE CHE TACENDO POLIA HEBBE


ANCORA FINITALA FLOKEA STKOPHIOLA ,LA-
QVALE ESSA POSTOLA NEL CAPO EL BASCIO SVA
VEMENTE.ET LE NYMPHE CHE HA VE VANO CVM
TANTVLA MOKA LA HISTOKIA AMOROSA AV-
SCVLTATO, ACLI LORO SOLATII RITORNORO-
NO, ET CHIESENO LICENTIA. POLIA RIMANSE~
RON,ET POLIPHILO SOLI, ETDAMORE SECO CON
FERENDO, POLIA STRICTISSIMAMENTE AMPLE~
XANTILO, DISPARVE ELLA,ET IL SOMNO.

O VNOQVANTVLO NON DVBITO,CHE


lefolatiofe Nymphe,Lequaleperlongiufculamorain.
tentamentehaueuano piallato benigna audientia, Ol-
trail fummo diledo,praTeron non paucula & exigua
admirationedegliamori‘gliquali Polia adulefcentula
diftindamentegli haueacum tale uenuftamine narran
do profecuta.Etimpofìtoalla prolixahiftoriolatermine, tutteleleuor-
no dal quieto federe.Et cufi corno effa enucleataméte cufumma bruirà
fàcondianarraua,nepiu,nemenoligauaintexendogliodoratiflìmiflo-
fculi in circulare ilrophioIa,&cum le fuaue parole fuecomplita,&al mio
capo affeduofàmentegeniculatome acortamente polè,'Et cum gemini
labri nedarei, èc Cynnamei columbaceamente fauiantime, Per laquale
cofaleNympheextremamentelaudorono approbandoil parlare lepi-
diflimo,&la exornata facondia,&: cum elegante procedo, &: predanti ge
fìi,Sc cum preclara bellecia edere flato il fuo limatifli mo eloquio,alto 8c
dimemorato digno.Pofcia molto piu grati fimo lo intendere del fuo al¬
to & nobile origine,^ egregia ftirpe,& genero fa prò fapia. & della inlìgne
familia,Inclyta3c anticha,Et dei foelice exito del fuo amore,cufi ordina¬
tamente recitato.
IncontindeaglifuiNymphaeifpafl],ioci,&diledifàcetiflìme & bila
re’& tutte fèftiue ritornorono,Incominciando gli mutitati inftruméti cu
canoro mufìco a fonare, 8c agli calerti cantici coni politamente intrare,
Chorigiantein gyro al facro fonte lympidiflìmo, fluente fuaui liquori,
cum le
Cimi lepido fufurro,per gli molli & florigeri&rofuleti prati, florei difco
lori.Ec per gli opaci ombracuii degli amami Nemoruli di frugiferearbo
re» Et cj u ini rapta Polia Si me trafeno alla gaudiofa Chorea fermamente
ardelie/altante cum eximia alacri tate,cum precipua SiNymphale, Si de
litiofa gefticulatione,cum plaufo, folatio, Si diiedo ineffabile aliquanta
mora.Etdapo grande fefta,Simultiplici tripudiiSi chori. Le Nymphe
cum indicibileobledamento dindi fe dipartirono, Cum dulciffimi 8i
mutuiamplexamentiSidemorficantiofculi,8idi ambi nui amorofàmé
te amicitia co ntrada tolfeno licentia.
Horain qfto fando loco 8i peramoeno,rima(li foli, io 8i la mia abro-
dieta Polia,tutto infirmato di uenerei 8ideledeuoli fochi, Si incremen ti
damore,culi gli principiaiadire.PhilaretaPoliaoptatiffima,Silamiaele
gantiflìma Eupathia.Hogimaiexclufo omniuulgare penficulamento,
& ornili turbido fufpedo explofo, Tu fei per ornili modo quella unica
prteeleda frale mortale,primeprimitie amo ro fe della tua illi bata.Si tutta
florea 8i mundula perfonacum eximie lauticiedecora Nympha, per la¬
quale flagellofamenteaffligentime,lanimo mio connexo Si connodu-
Ìato,atuigratiffimiaffedi,uno pundulo noneftato quiefcente, Si fenda
grauitatedeamaritudine. Al praefenteeffeda fei piu a mi gratiffima,che
il chiaro di,agli terreftri,Et piu opportunamente hora a mi accomodata,
cheleannualeannoneallhumano fométo.Conferuadunquecum amo
rofa cuftodella lalma mia nel tuo «terno Amore.Perche te foia tanto ex-
ceffi uamétebella,tanto trascendente deledabile, quanto mai fe poteffe
imaginando penficulare,Si chim arare penficulado ,fhpataduno choro
di tutte uirtute Si honeflamento,8idignimorigerammi, Comitatadatu
te le fpecie di formo fi tate,dal cedo al mio obtuto deieda miranda imagi-
ne, per laquale cu profundo amore alligato fum alle «teme pedice, 1 ra
infinite puellefolertementeeleda fcifitiflima,Si precipua domina, dii ui
ueremio Si cara mia fofpitatrice. Sola triumphante Imperatrice del mio
fuccenfo 8i abftemio core,precipitato nei barathro di tanto amorofo ar-
dore,Delqualefolauidoriofa,fei delle uitalefpolie. Si aito Trophaeo fu-
perbagerulaemerita,Sidignificata.Tu mia fingulare colenda Deadelai-
mamia8idiomnimiobene. Etdido,ella ad mefencia indugio amo *
rofamente fubiunfe.
Poli phile mia delitia,folo mio feftiuo refrigerio,amoeno folacio mio,
8imiodelitiofodiiedo,Sidellamia mente precipuo Si terminato con-
tento.Et dominatore licétiofo del mioaggladiato Si confixo corculo. A
F ii
mi fopra tutti gli pretioh theforf, Se neh iffime diffide di gemme delm un.
do exceffiuamente affiimatiffimo.Precote,non recenfente q uello che ho
ra in aperto Se per(picuo,infàlIibiIe cognofci,& che hai potuto expreflà*
menteindefedo &rato comprehendere, Nella diua prelèntia poh ti di
tante Nymphe.T utta tua indiuidua,cumomni correlano me (iridarne
te uouo.cumarctiffima&iuridicadeditionedonariaméte dedico,&in-
feparabileméte promettoti degeftareil tuopretiofoamore,giammaiinti
mamentenatiuo Sealterno inquilino,nelmio tenace& ardente core. Et
tua firmatiffimamete io (um,S£ ne de altrui fui u nque.liio uiuefie piu ani
che il Terebyntho di Chebron.Tu fei qlla folida collina Se colume della
ulta mia,& uerace Seimmobiliffimo appodio Se precipuo mio Philode
tes.NeIla q uale uedo perfpicuamcn te omni mia regalante fperancia fa
lutare,ftabilita,& comodulata de diamatini laquei, Se idiffiolubile cathe
ne. Dalla q uale non po (fo diuertire,ne o bliq uare gli ochii mei,ma \defef
fa (pedabonda.Et inulnati amplexabonda gli ladei&immaculati bra¬
cini circa al mio iugulo, fuauemete mordicula cum la coraliata buccula
bafiantime ftrinfe. Etio propero laturgidulalinguaioculante Zacharif
(imamente fuccidulaconfauiantila ad extremo intento. Etio immorige
roinextremadulcitudine delapfo.cummellitiffimo morfìunculo ofeu
lancila,piu laceffita me (irophiofamente (irinfe,Et negli amorofì ample-
xuli (ìringentimeio mirai uno rofeo rubore&uenerabile,nelle fue niuee
gene natiuo difFufo,cuminfedurarofea punica te,cu placido &Ebureo
nitore della extentula cute renitentead fumma grada Se decoramento.Et
prouocate daextrema dolcecia negli illucentiffimi ocelli lachrymule
perfpicuo chriftallo emulante,& circulariffime perle, piu belle di quelle
di Eurialo, Et di quelle della ffillante Aurora fopra le matudne roferofu>
lente fufpirulante Quella coelicaimaginedei(ìcata,Qiialefumida uirgu
ladifuffiimigio mofeuo Se ambraco,la axhera petente fragran tiffimo.
Cum non exiguo obledamento degli coeliti fpirituli, tanto inexperto
euofino fumulo redolente,per Iairerifoluentife,cum ildeledofo fomno
celeriufcula dagliochii mei,& cum ueloce fuga (è tolfe eflà dicendo. Poli
philo caro mi» amante. Vale.
POLIPHILO QYIVI FINISSE LA SVA hypktcd ^

so FACENDO gioÌnS fve invidio

a nto inopinabile delectamento


(urrepto &dagliochii meifummoto quel Ipirito aneeli
co, Etfubtrafto foradagli fomnofi membri,! doli &
faauedormmeeu.gilautimejnquelpunfiulo Ome
-&r-a^gs,,Heumeamorofileaon,mtto indolentime per il forte

mofomno.&quelìadiuaumbraintOTrnnra^ipiA n°^'ocwxtòiì

MPerchecum dica non lice)

^chenoiicommutoei^hunoalq^aimlocleUafuacaS^mdine^cum
Sfoortaito^

promeua traguipinoii rubi operta,&rrabofoherinrrlT, A, __

Tarmili cum decorifllmfs Pollar amore Iorulis,di{lincretur mifellus


Poliphilus»

.M. C C C C, LXVIT Kalendis Maii.


EPIT APHIVM POLI AE
V *

F celixPoIia,qu3Efepultauiuis,
C haro marte Poliphilus quiefcens
I am fecit uigilare te fopitam.

EPITAPH.VBI POLLLOQVITVIC

VIATOR- FAC QVAESO MOR-VLAM,


POLIÀE NTMPHAE
HIC EST MYKOPOLIVM.
qvae nam inqvies PQÙA/FLOS
ILLE OMNEM KEDOLENS YIR.TVTEM
SPECT ATISSIMVS.
QVIOB LOCI AKITVDINEM,
PLVSCVLIS POLIPHILILACHKYMVL
KEPVLVLESCEKE NEQVIT.
AT SI ME FLOKEKE VIDEKES,EXIMIA
PICTVKA VMIVEKSIS DECOKITEK
PKAESTAKE CONSPICERES
PHOEBEINQVIENS,
QVEMINT ACT VM VKOKE KELIQVE
R.AS VMBKA CECIDIT.
HEV POLIPHILE DESINE.
FLOS SICEXSICCATVS,
NVNQVAM REVIVISCIT.
VATE.
Li errori del libro.fatti ftampando.liquali corrige cofi.
Quaderno a Charta.t.fazata pria.linea fecudanefanel/azatafecondalinea.isdiffufo.fadiffifo
eh dilezione fa deleftatione. Quaderno b eh.6.f.r.I.34.limata.fa limata. Quaderno c
eh . i. f.i*h20.loquace.fa nò loquace.f.5-,1.2.liberaméto/alibramcro.l. 19.praminétia fa prominetia.c.
3.f.i.I.ii.laItra.falalcro.f.r.l.5-.eaihnitio.fa£edificio.ch.4.f.i.l.23.inimo.faiminimo.ch.r.f.i*1.2r. nexuli
faNextruIi.f.r.l.28.decunati.fadcrimati.ch.G.f.i.l.i4.coniefluria.facóiefturai.l.is.primefapinne.ch.
7.f.i.l.r*ìnufitata.fainuifitata.I.io.incinnato fauicinato. Quaderno, d. ch.i.f.i.l,!2. Etquanta.fa
Et di quanta.eh.M.f.s-.l.!3.hippotanii.fa*hippopotami.ch.3.f.i.l.?i.trepente. fa repente.I.33. uerucotto.
fauerucofo.f.r.l.i8.Solitaméte.fafolicitamente.ch.4.f*i.l.2o.afmato.faafinato.l.27.fera.faferra.f.r.L
34*mortali fa mortui.ch.s-.f.r-I.i.forma.fa ferma.l.r.aderia.fa adoria.l.ic. Incitamente.fa ancitatamen
te.ch.<5.f.r*1.25-.&pofcia& quella antiqua.fà.poftica& quella antica.eh. 7. f.i .h14.cunto.fa cuneo.f.r.I.
22.certamente.fa certatamente.l.24. benigna patria di gente, fa benigna patria ma di gente.ch.g. f. r.
1.2.1e cofe.fa le coxe.l.4.ftrifti petali.fa (fridi petioIi.l.i2.irricature. fa irriciature. Quaderno e
ch.2.f.i.l.4.aretrorfo.faantrorfo.ch.3.f.r.l.24.afede.faafleole.ch.G.f.i.l.36.era.faHera.ch.g.f.5-.1.7.arm
rini.faazurini. Quaderno f eh. 1.f. 1.1.1 -prettamente.fa preftantcmente.ch.z.fi.l.ultima.angufta
faaugufta.ch.8.f.i.l.33.polituIatamentefapolitulamente.f.r.I.24.fuccederèrno.fa fuccedeteno.
Quaderno g ch.i.f.i.l.7.f?ri.fa fora. ch.G.f.j-.l.to.turi recolefti'& inde afportati. manca & fa cofi tuti
recollefti& turi gli analeftiideafportati.ch.7.f.s-.1.2i.Viretii.faVireri.ch.8.f.r.I.ii.uifione.faiuffione.
Quaderno h. ch-3.f.i.l.i7 fa.ctQar.l.37.conduce.fa conducono.eh.4.f.r-l.36.Lamulatione .fa
lamutilatione.ch.f.f.r.1.12. faftiloquia.fa fatiloquia.ch.G.f.r.l.s. confabulamen.fa confabulamento.
I.12. rnicrebbe .fa rincrebbe .I.ir.che e uno elephanto.fa che. e uno. Quaderno. i eh .i.f.i.1.8 .dixe-
ne.fa.diSene.f.r.l.9.uoluprateprouoIuptate.c.4.f.r.l.4.tettute.1ptexuto.ch.r.f.i.l.!8.difeta.prodefo-
to.eh.7.f.i.l.7-mottali.prò mortale.f.r.I.23.fauilla.pfcintilla. Quaderno K eh .ì.f.r.l.i.carolette.
proparolette.ch.ii.f.i.l.4.uditante.,p uoli tante.f.r.l.i,fraftura.pro fattura. ch.3.f.i.l.i.facógrumatiha^
ueano,cum exquifiti tormétuli tnpharia infìeme,# di uoluptica textura modulati. Altre diffufamen
te leinftabile .1.27.ferice.'profericei.l.32.oueru.pròo uero.f.r.l.i;.itale fforza prò ualefe florza.eh.s.
f.t.l.7.1ongo.pro longe. QVaderno. 1 ch.3.f.i.l.n.difeta.,pdefoto.l.!r.laducitatepro laducitate-
f.r.l.8.nù.pnó.l.i9.eù.procu.ch.4.f.i.l.2r.fi.pro.in.fr.I.8.1une.jplume.l.i7.ornata.proomato.ch.6.f.
j-.1.33.Columna.,p Coluba Quaderno, m ch.6.f.r.l.'8.mirarione.proruràtióe. Quaderno n
ch.i.f.i.l.i2.foforia adallo.pro fuforia dalo.ch.2.f.r.l.ultima reftitudine.pro reftitudine.ch.c. f.r .1.1 c.
Diquelle.proDiqueje.l.ti.inuifta.pro luifa. Quaderno o ch.4.f.i.l.i.dinumere.pro di numero.
ch.G.f.i.l.H.nelamino.pronelanimo. Quaderno p ch.3.f.i.l.33.certaméte.procertaramente.ch.r
.f.r.l.4.& miarchitatrice.pro mia architatrice.ch.7. f.i.I.G.triumphale.manca Tropheo Quader¬
no. q ch.i.f.r.l.i9.1aquale.proIeqle.ch.;.nel epitaphio.1.3.ella fa PVELL A.l.G.germinoe.f» germi¬
nala .f.r.nelloepitaphio.l.s.LAGVOREM.pro Ianguorem.I.i4.tamo .proTano.ch.4.f.i.l.2.Dé-
droctefo.Dédrocpffo.f.r.l.26.1aefure.(pleSure.l.3r9.Area.proArca.c.r.f.r.nelepitaphio.NEDT.{>
NEPT .ch.G.f.i.lv.totque.protorque.l.io.delinfino.pro delifimo.l^i.unoqualifuperfiuo.ch^.f.i.l.
c. riferuari.manca.uidi.ch.8>nelloepitaphio.l.42.culpa.proculpa.l.ultia.aethernù1p.eterno. Qua¬
derno r ch.3.f.r*l.8.0uero.pròoue.ch.r.l.i6.fraftici.profrafticii.ch.7.f.r.l.i4.confulaméro.pro con
fabulamento.ch.8.f.r-l.i2. &dapofcia. manca. La. Quaderno f ch.3.f.i.l.ultima.tinge.protri-
ge.ch.7.f.i.l.9.&il fuo.pro & dii fuo Quaderno, t eh.1.f.r.I.s.pulluarie.pro pullarie.ch.6.f.i.l.7.
limarii.prolunarii.ch.7.f.i.l.29.atrino.procitimo.ch.8.f.r.l.3r.cimiadeo.pro Cimiadon.
Quaderno, u ch.ii.f.ul.29.pergutto.propergutaro.charte.7.f.r.l.!4.inhafta.proinhafte.
Quaderno. x. eh.n.f.i.l.3r.depilo.,pdepilo.eh.0.f.i.1.31. Tribaba.proTribada.ch.7.t.i.I.29. Cof-
modea.procofmoclea.ch.8.f.i.l.i2.Syrimati.pro Syrmati. Quaderno, y ch.n.f.i.l.ic.daedalifa-
fti.,p dedale fatti, f.s-.l.ig.capoprò capto.ch.3.f.r.l.24.caIice.procalce.ch.6.f.i.l.i2.ioui.proLoui.ch.7.
f.i. l^.continiua.pro continua.fr.l.20. Vroriothia.prò Vranothia.ch.s.f.r.l.3r.Cóexo.proCóuexo.
Quaderno, z. ch.i.f.r.I.i3.mufcho.promofco.ch.3.f.i.l. 19. ferimo.profirmo.f.r.I.37 .Carinarione.
3) Cariuatione.ch.r.f.i.l.i. Ornate.proornato.l.n.Arfacis.proArfacida.l.ulrima.uerna.prouernea.
f.r.l.3. excedente proexcedeuano.prope.io.uacat.l.i7.aptiflìma.pro aptiflime.l^rmirando. prò ua-
rio.ch.G.f.i.l. 32.copetto.pro comfpefto.l.ultima.diafpre.pro dédiafprea.di.uacat.ch.8.f.r.l.27.1ecuro
fo.,pficuriofo.l.37.pifto.propefto.l.ulrima.appropnauano-,papprobauano QVaderno. A eh.
.2.f.r.l.u.Melinia.pro Melmia.l.2r.perimorida.properiucunda.l.26.truncuto.protroncato.ch.3.f.r
l.i4.mancadapo. Coutente glipeftinaua.Dindi acafo pattando allhoraPoliphilo.ch.r.f.i. 1.7. Com
motta.,p comofa.ch.7.f.i.l.ir.dfpumale.pro defpua Lecanefccte.I.io.petrace.,p petracee. Quader¬
no. B ch.r.f.i.l ?2.Saporofo.Pro Soporofo^.tG.fere. prò. fere. ch.8.f.i.l.9.iftinatione. proeftimatióe
QVaderno C ch.3.f.i.l.iG.cótenito.procótempto.l.2o.fufpicare.profufpicace. QVaderno.D
ch.i.f.r.l.i;.parare.,pparlare.ch.r.f.i.l.9.fa parturifce.ch.G.f.i.l.i0.Gratis.j>Gracis. QVaderno. E.
ch.2.f.r.l.ultimadeguitoe.j) feguiroe.ch.G. f.;.l,'4.fenili prò ferali. QVaderno F ch.2.f.r.l.ulrima
imante.pro amatime.ch.3.f.r. 1.2.Caro.prò Ciaro. Nò (enumera lelinee delle maìufcule.
> V enetiis Menfe decembri.M.ID.in atdibus Aldi Manutii jaccuratifflnte.
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fi
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HìPStftO

TOMÀCHIA

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