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POLIPHILO INCOMINCIA LASVA HYPNEROTO
MACHIA AD DESCRIVERE ET LHORA,ET IL T£M>
PO QV ANDO GLI APPARVE IN SOMNO DI RITRO*
VARSI IN VNA QVIETA ET SILENTE PIAGIA, DI-
CVLTO DISERTA . DINDI POSCIA DISAVEDVTO,
CON GRANDE TIMOREINTRO IN VNA INVIA ET
OPACA SILVA»
A VRORAE DESCRIPTIO;
HOEBOIN QyELHORAMANAN
do,chela fronte di Matura Leucothea candi-
daua, fora già dalle Oceane unde,le uolubile
rote fofpefe non dimonftraua,Ma fedulo cum
Igli lui uolucri caballi.Pyroo primo,& Eoo al»
guanto apparendo , ad dipingere le lycophe
sfluadrige della figliola di uermigliante roie,ue
flociflimo infequentila,nondimoraua. Et cor
T _ rufcantegia fopra le cerulee & inquiete undu -
le,Ie fue irradiante come crifpuIauano.Dai quale aduenticio in quel pun
fto occidua dauafe la no cornuta Cynthia,folicitando gli dui caballi del
uehiculo fuo cum il Mulo,louno cadido & Ialtro fufco.trahéti ad folti»
mo Horizotadifcriminantegli Hemifperii peruenuta,& dalla puia della
aricétareel di,fugata cedeua.Inquel tempo quado chegli Rhiphau mo»
rierano placidi,nccumtatarigideciapiulalgente& frigorifico Euro cu
ellaterale dando quaflabondo el mandauagli teneriramulit&ad iquieta
re gli mobili fcirpi & potuti luci & debili Cypiri.&aduexaregli pliche
uoli uimini,& agitare gli lenti falici,& proclinare la fragile abiete fo tto gli
comi di Tauro lafciuianti.Quanta nel hyberno tempo fpirarefolea. Si»
milmenteelia&abondo Orioneceliando di perlèquirelachrymofo, lor
nato humero Taurino delle fete foro re.
In quella medefima horache gli colorati fiori dal ueniente figliolo di
Hyperione.el caloreancora non temeano noceuole. Madelle frefchela-
chrymede Aurora irrorati & fluidi erano Se gli uirenti prati. Et Halcyo-
ne fo pra le acqua te onde della tranquilla Malacia & fl uftro m are, ad gli fa
buleti litori appariano di nidulare.Dunquealhorache la dolente Hero
a ii
ad gli derofi littori el dolorofo & ingrato deceffio del natante Leandro
caldamente lo fpiraua.Io Poliphiloloprael le&ulo mio iacendo,oppor
tuno amico del corpo laflo ,niuno nella confina camera familiareeilen-
do/enon lamiacharalucubratrice Agrypnia, Laquale pofcia che me¬
co hebbefano uario colloquioconfolanteme,palelehauendoli fa£ta la
carila & lorigine degli mei pròfundi fofpiri, pietofamente fuadeuamiàl
temperamento detaleperturbatione.Etauidutafedelhoracheio giado-
uelTe dormire.dimando licentia.Dique negli airi cogitameli ti damore fo
lorelido,lalonga8aaediofano<3:einfomneconfumando,perlamiafle'
rile fortuna & aduerfatrice & iniqua della tutto fconfolato ,& fofpirofo,
per importuno & non profpero amore illachrymado,di pundo in pun
do ricogitaua, che cola e i naeq uale amore, Etcomeaptamenteamare fi
poIe,chi non ama. Et cu quale prò tedione da inu Citati & crebri co ngrefi
fiafiediata,8<:circumuenutadahoftilepugna,la fluduanteanima podi
tanto inerme refiftere,eflèndo precipue in tellina la feditiofa pugnai afe
fiduamenteirretitadife>liciti,inllabili&nouipenfieri.Deculì fado &ta
le mifero fiato.haucndome per Iongo trado amaramentedoluto,&:gia
felfi gli uaghi fpiriti de penfare {utilmente,& pabulato duno fallace & fin
do piacere Ma datamente & fenda fallo duno non mortale.ma piu pre
llodiuoobiedo di Polia, Lacuiueneranda Idea in meprofundamente
impreffa,& piu intimamente infculpta occupatrice uiue.Et già le tremu
le&micante llelleincohauano deimpallidire el fuo fplendore,che tacen
do la lingua,quel nemico defiderato,dalquale procede quello tanto & in
delìnentecertame,impatiétefoIicitandoelcorefauciato ,&per proficuo
& efficace remedio el chiamauaindefelfo. Ilquale altro non era che ino
uationedelmio tormento .fencia intercalatione.crudele. Cogitabondo
&Iaqualitate degli mifelli amatori, per quale conditione per piacere ad
altri dolcemente morire optano ,&piacendo ad fe malamente uiuere.Et
el frameo difio pafcere,& non altramente,de laboriofe & fofpirabileima-
ginatione.Dunquequalehomo,chedapolediuturne fatiche lalfo ,cufi
ne piu ne menojedato apena eldolorofo pianto exteriorealquato,&in'
claullrato el corfo delleirrorantelachrymeleguancedamorofo languo¬
re Iacunate,defiderauahogimai la naturale & opportuna quiete. Hora
li madidiochiiunopocho tra le rubente palpebre rachiufi,Senciadimo
rare tra uitaacerba,&fuauemorte.Fueinuafa&quellap>arte occupata &
da lino dolcefomnoopprelfa,laqualecum Iamente&cumgliamanti&
peruigili fpiriti non (la un ita ne partici pe ad fi alteoperatione. O Iupiter
altitonante,fceliceo mirabile?o terrifica,diro io qu efia^u fi tata uifióe, che
in me non (atro ua atomo che non fremii ardi excogitandola, Ad me
parue
paruedeefTere in una fpatiofaplanitie,laquale tutta uirente ,& di multi-
plici fiori uariamente dipinóta,molto adornata fe repraTentaua. Et cum
benigne aure iui era unocerto filentio, Neancoraallepromptitfìmeore
chie de audire,ftrepito ne alcuna formata uoce per ueniua. Ma cum gra-
tiofi radii del Solepalfauael temperato tempo.
Nel quale loco io cum timida admirationedifcolo,damead me dice
ua.Qiuuialcunahumanitatealdefiderofo intuito non già apparifce, ne
ancora filuatica,ne filuicola.ne filuia,ne do medica fera. Ne cafarure^
lira alcuna, ne alcuno tugurio campeftro,ne paftorali tedi, ne Magar¬
ne Magaliafe uide.Ne Umilmente ad gli herbidi lochi non uideua Opi-
lione alcuno ,neEpolo,neBufequa,neEquifio, ne uago grege&armeiv
to.cumlefue bifore Syringerurale,ne cum le fue cornee Tibie fonanti.
Mafreto per la quieta plagia,Saperla benignità te del loco,& quafi facto
fecuro procedendo ,riguardaua quindi Scindile tenere fronde immote
ripofare,niunaaltraoperacernendo.Etcufidirrimpe&odunafoltafilua
ridrizaiel mio ignorato uiagio.Nellaquale alquanto intrato nonmiaui
diche io culi incauto lafla(Ie(non fo per qual modo)el proprio calle. Di
queal fufpefo coredifubito inuafè uno repente timore,per le pallide mé<-
bre diffundentife.Cum folicitato battimento ,le gene del fuo colore ex-
an gue d i uen ute.Concio fia co fa c h e ad glio eh i i meiquiuinon fi conce-
deua uelligio alcuno di uidere,nediuerticulo.Ma nella dumofa filuaap-
pariano finondenfiuirgulti,pongenteuepretto,elSiluano Fraxinoin¬
grato alle uipere, Vlmiruuidi,allefoecuiide uitegrati,corticofi Subderi
apto additaméto muliebre,duri Cerri,Fortiroburi,&glandulofe Quer
ce&Ilice,&diramiabondante,chealrofcido folo nò permetteuano,gli
radii delgratiofoSoleintegramente peruenire. Ma come da camurato
culmo di dentante fronde copertoio penetraua Ialina luce. Et in quello
modo meritrouai nella frefea umbra, humido aire*,& fufeo Nemorale.
a iii
I
Per laquale cofà.prmcipiai pofcia ragioneuolmente fufpicare Scre¬
dere peruenuto nella uaftiflimaHercyniafilua. Etquiui altro non. eflfere
che latibuli de nocente fere.S cauernicole de noxii animali & de feuiente
belue. Et perciò cum maximo terriculo dubitaua, di edere fencia alcuna
defenfa,S fènda auederme dilaniatodafetofo Sdentato Apro,Quale
Charidemo,ouero da furente. Sfamato Vro,Ouero da fibillante ferpe
S da fremendi lupi incurfanti miferamente dimembrabondo lineare ue
deflè le carne mie.Dicio dubitadoifpagurito,Iuipropofi(damnata qua
lunque pigredine)piu non dimorare,S de trouare exito Seuadere gli oc
correnti pericoli.S de folicitaregligia fofpefìSdifordinatipalli,fpeflè
fiate negli radiconi da terra feoperti cefpitado.de qyi,& de li peruagabon
do errante,horaad lato dextro,Smo alfiniftro.talhoraretrogrado.S tal
fiataantigrado.infcio&ouenonfapendo meare, peruenuto in Salto S
dumeto Sfenticofoloco tutto granfiato dalle frafche.S da fpinofi pru^
nuli.&dalintradlabilefru&o la faciaoffènlà. Et per gli mucronati carde
ti,S altri fpini lacerata la toga & ritinutaimpediuapigritandola tentata
fuga.Oltra quello non uedendo delle amaeftreuole pedateindicio aicu-
no,ne trinilo di femita,non mediocremente diffufo Sdubiofo.piufoli-
citamenteacceleraua,Siche per gli celeri pafli.fi per el meridionale arto
qualeperel moto corporale fa&o calido, tutto de fudore humefà&o el
fredo
fredo pedo bagnai. Non fapencio hogimai che me fare, (blamente ad
terribili penfieriligata&intentategniualamente mia. Et enfi alla fine,
alle mie fofpiranteuoce Sola Echo della uoce emulanouiftìmaofferi-
uaferifponfiua. Difperdando gli rifonanti fofpiri,cum il cicicare della-'
mante rauco della rolèida Aurora,&cum gli ftriduli GrylIi.Finalmen-
te in quello fcabrofo & inuio bofeo. Solamente della Pietofa Ariadne
creteadefiderauaelfoccorfo.Quado cheeffaperoccidereel fratello mon
Uro confcia,ei maeftreuole Se du&rice filo ad lo inganeuole Theléo por-
gette,perfbra ufciredel difcolo labyrintho.Et io elfimigliante per ufeire
dellaobfcuraSilua*
(
POLIPHILO QVIVI NARRA,CHE GLI PARVE AN'
COKA DI DORMIRE,ET ALTRONDE IN SOMNO
RITROVARSE IN VN A CON VALLE,LAQVALE NEL
FINE ERA SER AT A DE VN A MIRABILE CLA VS VR A
CVM VNA PORTENTOSA PTRAMIDE.DE ADML
RATIONE DIGNA.ET VNO EXCELSOOBELISCO DE
SOPRAXAQVALE CVM DILIGENTIA ET PIACERE
SVBTILMENTE LA CONSIDEROE.
J
Ritorniamo
Ritorniamo dunque alla uafliffima Pyramide,fotto laquale uno in
gente & folido Plintho,ouerolataflro,ouero quadrato fuppofìto iacea,
di quatordeci palli la fua al titudine,& nella extenfìone,ouero longitudi¬
ne lladii fei. Ilquale faceua il pedamento de linfimo grado diìla molo fa
Pyramide. Et quello folertemétearbitraua,che daltronde non fuflequi-
ui condudo,Ma dii medelìmo monte exfcalpto ,dahumane fatiche ad
quella figurai Schema,& in tanta mole redatto nel proprio loco.Ilrefi'
duo degli gradi,di frulli era compo lìtamente fado.
Ilquale immenfo quadrato cum lecollateralemontagne dii conuaL
le,no fèadheriua.Ma intercapedo &feparato era da luno &IaItro lato de-'
ce palli. Dalla dextera parte, al mio andare.delprafatoPlintbo,nel me¬
diano delqualetemeramenteeluipereo capo della fpauenteuola Medu-
fa, era perfedamente coelato,In demollratione furiale uociferante & rin^
gibondo.Cumgliochiiterrifichi,incauernatilottagli fupprefìi cilii,&
cum la fronte rugata,& la bucca hiante patoraXaqualeexcauatacu uno
redo calle cum el fummo inuoltato finaal centro penetrando,Ouero fin
alla mediana linea perpendiculare centricaledelfupremo Cadilo della
oftentifèraPyramide,faceuaampliflìmo igreflo & adito, Allaquale aper
tura de b ucca.per gli fui inuoluti capigli fe afcédeua,cum inexcogitabile
fubtilitatedello itelledo,& arre,&impenfo cogitato dellartifice expreffi;
Cum lì fada regula & ridudio ne,che alla patente bucca gii gradi fcanfili
aptamete fàceuano.Etinloco dele trececapreolate cu uiuace &c ingente
fpiremiraua llupente gli uiperi& intortigliati fèrpi. Et dintorno lamon
{Irifera tefla,cum promptiflimi uertigini cofufamente inuìlupantife. Di.-'
queel uolto &glifquameiferpi rixanti, erano fi diffinitamente de lauora
tura mentiti,che non poco horrore&fpauéto mmcufleron.Negli ochii
diquali comodilìi maméte inclaullrati furono lucentiflimi lapilli,In tan
to che fi io certificato non era,marmoro effere la materia, aufo io no farei
(lato fi facilmente approximarme,
El fopra narrato calle interfcalpto nel fermo fàxo,coducea,oue erano
lefcale,cu flexuofo meato,nel centro per amfradi coelei Per laquale fcan
deuafì allaltiflìmacima di elfa Pyramide,in lafuperfìciedel qdrato Cadi
lo.Sopraelquale,era fundato lo eminente Obelifco.Oltradetuttaquefla
preclara &ftupenda opera certamete quello excellétiffimo iudicai. Che
le prefate coclide,per tutto fufleron chiaramenteilluminateJmperoche
loingegniofò &acutiliìmo architedoalcuniClepfìphotimeati,cum
grande&exquifitiflìma inuedigatione dello intelledo,hau eafolertemé/
te fado*Gliquali nellafpedo deluagaredel Sole, ad tre parte dritamente
corrifpqndeuano. Allinfìma* Media.Et fupera*La infemate per gl i fupe/
rìori illuminarli.La fupemate per gli cataraffi era lucidata. Cam alcune
reflexione per gli oppofiti.fufficientemente elucificauano. Tanta uè a
i i .. jjl A;frionedel 1 artifidofo mathematico
mie tre racle, criccate,-~ » rl
di lafinuofafcala era lucida&chiara.Gliquahfpiracoli mdiuerfi loca-
menti,della gran didima Piramide Symmetriatamente erano dimniti,&:
difperfamentediftributn . T r ij
Alla parte della antedidaapertioe de bucca deueni per unaltralolida
& diretta (cala faliédo,che al pedamento Areo del edificio uerfo la parte
dextera collaterale al mote delumbato era intro excauata nel ppno faxo,
oue era lo interuallo delli dieci padi .Per laquale certamente piu cunofo
forfa chelicito non era,io montai.Oue eflendo puenuto alla mone per la
bucca alia fcala ,per innumeri gradinerò fcalini, n6 fencia graue lanca
Se uertigine del capo ,lo pra tata inopinabile celfitudine circungyrando
fìnalméte falito.Gliocbii mei acconciaméte al piano no patiuano rigunr
dare. In tato che omnicofa infera ad me apparea l'pfeda. Et per qdo dal
medio piano,partirme no audeua.Etg.ui in ambito del circuì are & rupi e
mo exito,ouero fine della tortuofa fcala Se apertura, molti dipiti fufatdi
demetailo erano in circuito politamente difpofiti & ifixi la iterlocatioe
digliquali da centro ad centro ,ouero interdipio diuidendo pede uno,ae
alteciahemipado.Cindi de fopra cu una coronetta undulata lopraam^
biente della didamateria fufili.giiqualicircudauao Se fepiuano el labro
della apertura,Se hiato dellexito fupiore delladida fcala.exclufa qlla par'
te per tacile fe ufciua in lafupficie,benedicio arbitrado. Acio che mimo
meao cauto,nellaaptione del (ìnuofo pracipitafle. Conciona co
fa che la {moderataaltecia, uacillameto ìducea-Sotto polcia della prona
piana del Obelifco,una tabella tenea era implumbatarefupina, cu antiq
fcriptura de notule nodrate,de Grasce Se Arabe, per le quale pienamente
io comprefi, Alfumo Solequello dedicato.Etdetuttala maxima ftru-
dura ancora la comenfuratione integramente annotato Se deferipto ♦ Et
elnomedellarchitedo fopralo Obelifcoin graeco annotato.
a nf A51. oA IB YKOS AI0OÀOMO2*’
OP0OS EMME.
lichas libtcvs akchitectvs
MEEKEXIT.
Ritorniamo al preferite alla Meta,o ueroTeflfclla Tubiera alla Pyra-
mide.nel fronte dillaquale.io mirai una elegantemagni fica fculptura
di una crudele Gigantomachia,inuida folu di uitale aura.de miranda eoe
latina excellentementeinfculpta.Cu fui mouiméti,& cu tanta prompti
*: ‘ ‘ tudine
mdinedegli proceri corpi,Quanto mai fi potrebbe narrare. Lo imitato
semulo della natura^atoppriaméte expreffo.chegliochii infeme.cu li pe
di affaticado,ujolétauào,mo ad una parte, mo ad laltra auidaméte difeor
rédo*Niéte meno apparia negli uiuidi Caballi* Alcuni,pfternati,alcuni
cefpitado corruéci. Molti uulnerati Se pcoffi,idicauano la gratiolà uiraef
flare.Etmalaméteglicalcei Copragli caduchi corpi fìrmatife, furibódi Se
effreni.Et gli Gigatipiede le armature luno cu laltro ftridaméte ample-
xabodi. Tali cu gli pedi retinuti nella fubfolea traportatiAltri Cotto gli
corpi Cui erao foppreffiaméte calcati.Et chi cu li caballi Caucii peipitauio.
Alcuni ad terrapftraticii la parma refupiniptegentifepugnauano, Moi
ti cu Parazonii cindi Se cu baldei enfiati,& cu. fpathe antiquarie perfice,
& multiplici iftruméti de mortale figurameli to* La piu pte pediti, cu teli
8e clypei cofufamétepugnatùTah loricati,& galeati cu uariati apici infi>
gniti.&altri nudi cu uiuacecore iCultare idicado,Ìtéti alia morte.pte torà
cati,di uarii&nobiLffimiornaméti militaridecorati. Molti cu effigiato
formidabile diexclamare, Alcui di fimulachro obffinato Se furiale.Qua
ti erano p morire,Cu filaméto emularlo dilla naturalo effedo exprimé
te,&altri defundi,cu inuife Se multiplice machine bellice Se lcrtale. Ma-
nifeftauano gli robufti mébri,&gii tuberati muCcuìi,dauano ad gliochii
deuidereiofficiodeglioffi,&lecauature,oueglidurineruitraheuano,El
cjle cofìido & duello tanto fpauétoCo &hornbile apparia,chedireC.ie(Io
cruéto& armipotente Marte ad edere pduello cu Porphyrione& Alcio
neo,# la fuga che hebero n. dal rudito afinino uidereneila memoria foc-
corfe. Quelle tutte imagineoltrala naturale pceritate Se ftatu ra excedeua
no ,&di cataglypho la fcalpturadi illuftriffimo marmoro colluftrabile
&il piano interuacuo di nigerrima petra introducto auenufiate Agraria
della albente petra,# a fubleuaméto dilla ftatuaria opatura,perfectamétc
cxtauano.Quiui dunque erano ifiniti proceri corpi,ultimi conati,inté-
ti acti,habiti toracali,# uaria morte,cu ancipite uictoria,Heu me gli Cpi*
riti feffi,#lo itellecto p tataaffidua uarietatecofufo,#gli Cenfi difordina
ti,no aptaméte patifcono,no folli il tutto narrare. Ma parte cu integritate
di cofi depolita lithoglyphiaexprimere nonualeno •
Etdoue pofeianaque tanta iadantia,# tanta ardente libidine dficho-
aceruare coagmentando petre ad tanto congefto,cumulo. Sefaftigio♦ Et
cum quale Veha^cu quali GerulL# Sarraco Jcum quali Kutulùuiolen
tato Cuffie tanta,# tale uaftitate di CaxùEt Copra quale fultura commeffi Se
cofederati:5 Etfopra quale aggere di cementati rudimenti/Et di tanta im
toenfitatedi laltiffimo ObeìiIco,Et dilla imméfa Pyramider Che giamai
I^ùiqCTatcs al Magno Alexandro piuiadabondo non proponi elmo-
b Hi
dulo del fuoàltifllmoconcepto del monte Àtho.Impero’chequella ani
plilfima ftrudura fenda fallo excede la infolentia Aegyptica. S upera gli
merauegiiofi labyrinthiXemno qefca.Theatri famutifcano, No fi jequa
eldignificato Maufoleo. Perche quello certamente nonfueintefo da av
lui,chegli fepte miracoli.ouero fpedacoli del mondo fcripfe- Ne unque
-in alcuno fieculo, ne uifo.ne excogitato tale,Silendo etiam el fepulchro
mirabiledi Nino.
Alultimo dilcretamentecdfideraua,quaIeoppofita&obftinata refi-
ftétia di fornici fotto mai potelfeno foftenire,ne fupportare, Et quale He
xagone,& tetragone Pile, Et qle nanitate di colunaméto potria fermarne
tefuppofito,tanta grauitudine& intolerabileponderatone toIerareePer
laqualedifcurfioneragioneuolmenteiudicai,ouero che tutta folido &
mafficciorifiatodelmotefulfefubdito,oueroluna copacla congeriede
giutinato ceméto & glarea & di rude petratura-Per culi fada animaduer-
fioneioexploraiperlampiaporta, Etuidiche nel intimoera denfaob-
fcuritate&concauitate.Laqualeporta inlèmecu el mirando,& fuperbo
aedificamento(cofedignedi aeterno monumento)cufi nelfequéte corno
era egregiamente difpofita/araealquantulo deferipta •
lldgdii | g i >
Per laquale inufitata cofa iftetti non medibcremente ftupido cum ai»
quanto horrore»Dique no troppo differendo conuerfo ad lo ritorno, ui.
di il fìmigliante ardere Se 1 ucere unaltralucerna,come dinanti e dido. Et
^cedò tranfito fopralo hiato diifalire.iui uerfo il capo dillanimale-Etin
qft° lato àcora’una tnedefima fàdura di ueterrima fepultura trouauEt la
ftatua fupra dante di tutto,qùaIe IaItra,Seno che era regina,Laquale fub-
leuato ildextro bracio cum lindicelignauala parte retro le Tue fpalle, &
cum laltro teniua una tabella ritinuta cum il coperto & cum la mano fua
indi tuia. Nella qleetiamifcriptoera tale epigramma in tri idiomi.
QVISQVIS ES.QVANTVN
CVNQVE LIBVEELIT HV^
IVS THESÀVfU SVME AT-
MONEO ♦ AVFER. CAPVT.
COKPVS NE TANGITO.
t
motttttelepjfricuIiritateditaleoperamento.Macum quelli che di tale
fadionefono rudi referuatiratiocineramo.
Dunquein quefta(comecufi dico) Ara, pfundatacum gulature, m-
tede di foglie,cum modella graduiamone di fubtile incifure. ra equa e
di trasparente petra Alabaftrite ,rimafteimuneleproportionate falcie,
per lexeremitate dilla quadragula fronte,aequilataambiente.Summa cu
diligentiaera infcalpto uno homo di astate appreffo lauirilitate exce en
te,dirufticitate ruberto.Cum la barba folta di pilatura da aureola micia-
ti almento,perio exito fuo malamente dalla dura pelle.
Sedeuafoprauno faxo findo,cumuna pelle hircina. Laqualecum
le pofteriore parte exeoriata innodulo la haueadantorno opra g 1 ul
fianchi cinda.Et la parte dii collo cum la pilatura uerfo ad ferrale fue ua
ricofe tibie pendeua. Dinanti allui in medio le tumide Sure era uno
Acmone,ouero incude.in uno torofofrullo di arbore torneato infv
xo. Sopra dii quale egli intento fabricaua uno paro di candente al¬
iene il malleo leuato tenendo il fuo artifìcio percotendo. Et quiui anan
ti allui fe llaua una nobililfimaMatrona,chealIefuedelicatefpalIe era**
no inferte due ale di plumatile penne. Laqualeteniua uno infante fuo
figliuolo nudo,Sedente fopra cumle clunule la polpofacoxagemtri^
eia alquanto la Dea Matre leuata tenentila Cum il pedi nudato fopra
polito ad uno faxo, ritenuto infeme cum il fedite dii maileante labro,
fimulato in lapideo monticulo. Cum una fornacula in una cauerni^
culain cui ardeua il carbunculato foco.Et la Matrona hauealefue tre>
ce compolitamente riportate fopra dilla fua dilatata fronte, circuornan-
do lacopiofatefta.tanto expreffa delicatamente,Che io non fo per quale
ragione quelle aliante ftatue in lèi non fufferon mcitate,ìequale parimen.
tcfaritrouauano allopera fabrile. Ancora pofeiaiui era uno armigero
di lémbiante fremebondo induto di antiquaria torace agide, cu il Ipaué
tofo capo diMedufa nel pedo,& cu altri nobili exquifiti torneali. Cum
il baltheo trafuerfale per lamplo pedo,& teniua cu il mufculofo brachio
una hafta alquanto leuato. Et cum Apicecriftata galea munito il capo,
laltro brachio nonapparendo,dalleanteriore figure impedito. Appaiea
etiamunogiouene&uedeuafidaipedo infufo ,ueftito di tenue panno,
oltralo inclinato capo dii dido fabro ♦
La prsedidahiftoria lartifice foprauno piano di coralicea petra di co
lore,hauea diligentemente riportata,& introduda nel termine undula-
to dilla Ara. Ilquale coloramento per latranflucida petraridundaua,lo
lamentefuppofita lacolorata ad gli nudi corpi & membri,& ne mter-
uacuo conterminato ambiente alle figure. Quale rofa incarnate appa¬
rtano
siano. Omni Iiniamento di quedo Tubcolumnioaf qualmente fé uedeua
nellalcro.folo di hidoriadifconueniente.
Ancora fimelmente.Nel finidro fubcolumnio. Vno homo nudo di
astate uirile era infcalpto,Nello afpeéto benignio.Nelquale eflo indica-
ua fumma uelocitate.Sedeua Siedo fopra duna quadrata fede, ornata di
ueterrima colatura. Di coturni calciato.dalpernaenuerfo le fure difuti.
Dindiprofìliuano dui petalifìngulo per pede. Oue& quella medefima
Matrona cu diuo effigiato nuda. Nel pedo angudo dilla quale due ma-
millule pululauano.immotedilla filaduritudineStdillafuarotundatio
ne. Cum ampli fianchiamo cum laltra con forme expreffa, che fìgiliate
mentiuano in medefima forma,Quello proprio figliolo puello ad que¬
fto homo difciplinabondo oderma. Ilqualeal puerulogià allato, fopra
gli fui petioli atlanti allui dante inclinatofe.Trefagitte accortamente gli
mondraua*Per tale ado .che facilmente fi conieduraua amaedrarlo per
qualearte lui ledouefleufàndo adoperare. Et la diua matrela pharetra te>
niua inane & cufi larcodidéto. Ad gli pedi di quefto maeftro, giacea uno
uiperato caduceo .Quiui Umilmente ritrouauafe larmigero Sduna femi
na galeata.laquale fopra di una hafta gedaua uno Trophaso duna ueterri
ma toraca appenfa,& nella cima una fphaera.cum due ale, &c tra una & lai
tra dille ale,inferipto cufi ftaua. NIH IL FIfLMVM.uedita di uolante
ftibula.cum odenfìonedalfuo pedo fopra.
LeduepromptePorphyricecoluneDoricedifepte diametri. Sopra
qualunque di quedi cufi explicati quadrati premettano di puniceo colo
re fufeo cum gli fui orbiculetti piu chiari.confufamente difeminati, luci
do &terfo.Canaliculate,cu.xxiiii. Striepcruna.tragiiiudiffiminexuli
ouero cordelle. Ma dille tre parte una era rudentata la inferiore. La cagio
ne perche cufi erano cablate,di cauatura Se cum il tertio rudentato .cogitai
percio.chequedafuperexcellentefabrica.ouero tempio, ad uno fexo Se
laltrodoueuaedere ritualmente dedicato.Quedoea Dio,& a Dea,One¬
ro ad matre Se a figlio.ouero ad patre& niogliere,ouero ad patre Se a figlio
la Se fimigliantì. Et pero gli periti antiqui patri al fexo femineo, maiore
parte di cauatura attribuiuano.che al mafcolo il rudentato* perche quel¬
la lubrica natura.excede la uirile in lafciuia »
La caufa di tutte le driate fu per il tépio duna Dea, per le drie indicane
doìl uedimento rugato femineo.Sopralequalepofenolocapitello cum
le propendente Volute.adindicio dilla retortacapillatura Scornato mu
liebre.Quellecariaticeche per el capitello hano una teda muliebre Cin-
cìnata.Eurono expreflè nel tépio di qllo ribellate populo.llqualepofcia
refubiugato ad odentatioe de icondantia quale femine, ifignificato
dille columne ad perpetua memoria eufì extrude»
Quelle eximie & expedite colune fopradide, Le fofrente bafe di aera-
mento fubigeuano,cum gli Thori ouero Cymbiedi querciuole fronde,
cum gli exprelfi frudi,ftridamente di uolubile rigatura circuncindi fo-
praconquiefcentealfubiecto Plintho.Gli fuperappofiti capituli dilla
materia delle bafe,di opera ad tuttala harmonia conueniente, & requifi-
ta-Chetali Callimacho Catategnosdal Calatho fopra lafepulta uirgine
Corinthia non uideil germinato Acanthoadexprimere ilfuo uenufto
ornato nonfece.Contedi dagli finuati Abaci,ouero operculi infiexi cu
illilio nel medio decorati.il uafo degli qualiinueftito egregiamétedi dui
ordinidi odo fogliedi Acantho almodo Romano & Corinthio. Fora
dille dide foglie ufeiuano le minore Elices.obuiantife nel medio dii ua¬
fo ,produceuano il lilio appado belliflìmamentenei lìnuato dii Aba¬
co; Dille quale pofciagli cauliculi fotto il protenfo dii Abaco fe in-
uertiginauano ♦ Quali approbatamente pofe Agrippa dii Pronao dii
mirando Pantheon, Attribuito per fua altecia uno integro diametro
dii imo dilla columna, cum obreruabile Symmetriadiqualunquefua
parte & accedono.
Il limite hora dicendo.dilla porta,una ingente petra praxina il faceua
digenerata cum feminario di macolealbente nigre, & lutee, & di altri ua'
rii,&imperfèdi maculamenti duridìma.Superextauano ad quello,le
rede Ante,del interftirio afpedo expedite&illuftre, quanto lalaritudi-
nedil fuppofto limite uno palio tanto late extauano. Ma la facia forin-
jfìca notabilmentefureno fcalpate.Sencia lìgno di cardini nel limite ne
ancora nel fublime. Ne ancora appanano indicii degliferrei capti degli
harpiconi, retinenti "gli femicapituli dilla fua petra ♦ Dindi pofeia in
arcuendo Iarcotrabe, ouero hemicyclo, cum glirequifiti limameli ti &
menfurate fafeie dii trabè. Cioè piluli.ouero bacce,&cum decimati fu-
fuli, come infuri in una filatura coaequati, & auricole canine, & cum un
dinantedecumbaturaanriquariamentefinuate,ouerolaciniate,cum gli
cauIiculi.Lafpinadilquale,ouerofibula,ouero Cuneo,digno diadmi-
ratione,& di una fubrile & temeraria lìdio ne, & elegante politura talefe
obiedauafpedatillìma.
Miraiattonito dunquein una pugnace^ nigerrima petra una Aqui
la paulo meno che tutta euulfa dal folido cum le ale aperte. Laquale ha'
uea amorofamente rapto uno ingenuo & delicatilfimo Puello per gli
fui panniculi. Tanto accorta che lepontute & adunche ungule la mol
licula carne inuertentife non offendeuano» Et culi per il brancare per
le lacinule trahendo glinferari pedi fui uerfo il tumido & carinato pe-
do, dal umbilico infra Io infàntulo pendiceo denudaua • Oue le te¬
nere natale tra le plumatilechoxedil Alitederiuatiano » Quello pueru-
10 formo fi flinio,digno acui p fè rapto lo hauea nel uultulo daua idicio
diformidareilcafo.Apertidunque gliambiduibrachiolicum le tube>
rule maneailolfioremigale Aridamente prehenfo fe hauea commcflo dii
lealefpanfe,quefl:o ealremigio,che equello olio ilquale connexo cum
11 corpo mobilmente adhzerifce, Etle turgidule Se infan tuie tibie fopra
retrahendole, hauea gli pedicuii traiedad fopra la dilatata cauda. Laqle
beliiflìma migrauauerfo fiotto il iuffito dii arco • Elfo puemlo era dilla
uena candida dii Achates,oueroOnyceexado artifìciofamente » Et lo
AlitedilSardiocheelaltrauenainfemecoeunte.Perilqualeexquifitifiì-'
ino expreffo ifteti ftupefado excogitando.Como lo eleganteartifìcecu-
fi perfipicacemente fe imaginoe di applicare aptifiìmamente quella petra
ad taleofficio Se propofito. Si che io ragioneuolmente comedura per
le prime alquanto circa alroftro irriciate,Seiiroftro fiemiapertocumla iu
dibundaiinguaapparendo chelei apertamente fe accufaua tutta di ede¬
re intenta Se in libidine refoluta. Imitaua cum il fitto dorfio il uoluto dilla
claufula,Secu elTaconducea fimilméteSe ildorfo dii pueruio pandante»
Lo Arcotraberefiduopofcianelfuffito difpofito in quadrati cubi-
culi egregiamente liniati,dentro pendeuanoafpramentegli exaóti rofia-
cii.quanto era il contento dille Ante,dallo illigamento degli capitelli fio
pra liquale ilhgaméto oltra le ante prò tendeua fiotto lo inito dii flexo dii
fòrnice diladito,ouero laxamento dilla porta.
Negli triangoli che larco caufaua,erauna Paftophora per una no-
bilifiìma fcalptura, di artificio quale nomina il uulgo Chameo-Cum
gli pani imitanti iluirgineo corpuficulo uolabili cedendo parte alle beL
le fure pedo 8e lacerti,cum gli capigli foluti Se difcalciate, uerfio il cuneo
porrigeuano il uidoriale T rophaso.Lequale perpolitamenteoccupaua
no tutto il piano trigonaledi petra nigerrima.da indicare la ueritatedegli
metalli,8e le N ymphe ladee Se candidi(fime.Ketro alcolumnato uede-
ualè il candido tabulato di optimo marmoro appado.
Di fiopra il Trabeaflìdeua il Zophoro, nella medietate dii quale era
una Tabellaharpata di metallo aureato,Cum uno epigramma di egre¬
gie maiufcule grasce di copellato argento infixe checufi diceuano ♦
0EÒIX
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SS^:ufitutteiepartecumapprobataelega„t,aconftauano:
Cum decente partiario dii coloramento degli marmon&uaga dncrimi
natione,cum participamento allo obiefto gratiofo.d, Potphynte di
Ophite-Numidice, Alabaftritie,Pyropecile,laced*monice,&candido
ditnarmoreuaricofaméteundulate,& Andracine digeneratecum bian
chiffimemaCLde.Altredimulciplicecoloramentoconfufamentecoma
mixto.Et dalla circunferentiatrouatoilfuofahre per altra reguladal dia
metro dilla craflìtudine inferiore.
Trouai & una rara forma di bafe Puluinate. Lequale lopra 1 in-
tho haueuano dui trochili,feparati per una iterpofitioe dihypotrachelu
&aftragali,cumil fupremothoro.ndente & folta edera,da
sii fparfi Corymbi fòecundi dille nigre bacce,& cum unente lanu gine,8c
dea ui de li occupando molti lochi dillo edificio antiquario 1 feme cu
molti altri arbùfculi murali. Et nelle crepature accrefceua il uiuabile digi
tello ^altronde pramendeuail Cotylidone,EtErogenneto,acui porta il
nome fuo grato ,demiflo pendeua negli fuggrundu. Et in altre rupture la
Parietaria & Alfine diuretica,& Polipodio,& Adiato,& il fimbriato Ci
tracho cum il riuerfo erugineo, & la gemculatalunaria mmore,8c altri
Aizoi amati la uetuilatemurale,& di faxi,&il Poly tnco,& la uirente Oh
ueta cultrice di ruine.Diquemqltidignilauoriert erano di tale & molte
altre uirdureinueftiti&conte&i ♦ „ ,.f «
Et dille magne & turbinate columne unafopralaltraiextimabilecol
lapfione.che noti di columne.malignale aceruo confuto & ad terra di-
rupto appariamxT ra il ruinamento fimilmentedi ftatue reliquie co nfpi
cue,cum muitiplici a&i, Multe nude,alcune cum gli indumenti rugon
ouero faldofl fopralanudaeffigieadhasrentìfi replicando gli copertimi
bri. Paufantife alcune fopra il finiftro pede,& tale fo pra lalrro, tenédo per
pendicularelagraue tetta,fopraelcentro diicalcaneo,&laltro pofcia libe
ro &deomnigrauefoluto protenfo tenendo, Diftnbuto ilpedein fexta
partedillaltecia.ouerocubitiquatro.Alcuneancoraintegrefoprala fua
Arala ftante,&talenegli Solii cummodeftapromptitudineaffideuano.
Vidi innumeri Trophari,manubiefpolie,&ifiniti.ornaméti,Etcapi di
boui& equini cum debito interuallo difpofitùEt dagli corni rette di fro-
decum po mi fcapi,&teche,& altri frudi nella corpulétiapandante, Cu
pueruli equitanti ludibondi,Per lequale tutte cofe resamente fe iudica
ua.quanto copiofo praftauafi ìicogitamento dii multifcio Architelo,
di cura,di ftudio,&deinduftria.Etquanta uigilantiailfoecundo intelle¬
tto femanifeftaua.Etcum quanta uoluptate lo effetto dii fuo prò polito
foauea opero famenteexpofto.Et quanto era la Eurythmia propalando la
fubtihtatedillarte iapicidaria,&quantaarte nellepetre monftraualafcal-
ptura,Certamente cum tanta facili tate,che non di marmoro quantunq;
duro,ma fi molle creta ^argilla hauelfefe pruttata la materia. Et cu quan
ta conclaufura le petre coagmentate & copofite,anorma regula & libella*
Quella fue la ueraarte,chedifcopre la noftra confifa ignorantia, & de
teftabile pr«fumptione& publico écdamnofilfimo errore.Quefto e qllo
chiaro lume che dolceméte ne inuitaalla fua cotéplatioe per illuminare
gli noftri oblcurati ochii Jmpoche niuno fi no chi reludado ella refuge
casco rimane cu gli ap ti och ii.Quefta e qlla che accula la nephanda auari
tia, R. a pace & colli m p trice d 1 o m n i uirtute.uermo roficanteilcore c5ti>
nuamentedichiefuo captiuo.maledido obftaculo & obice ad gli difpo
fiti ingegni,nemica mortale dilla bonaarchitedura, Idolo execrado dii
pra:fentefa?culo,tato idigno & danofamente uenerato, Veneno e'xitiale,
chemifero fai che da te e larib.Quate mago ìfìce opere fono minate & par
te 1 terdide/ Per laq le co fa rapto & prehenfo de diledo & iexcogitabile fo
iatio eflfendo,& dalla fanda & uenerada antiquitate,cu tata grafia & admi
ratione.chio meritrouai cu {determinati inftabili,& impatti riguardi.In
di & quindi uolentiera mirando,& di admiratione ftipato, & nellamente
circufulto examinauadifcorrendo,quello chele cariate hiftorie lignifica
uano.cu ultroneo piacere quello fixamétefpecuIando.Cugli labri aper
riintento perlongo protratto,niente dimanco no poteali fatiffaregli aui
di ochii,& inexplebilcappetito di mirare & remirareje excelléte & ueter
rimeoperature.Spogliato d unq; & feq u eftrato diomni altra péficulatio/
ne,Solametelamia philefia Poliafpefle fiate nellauifcidamemoriaferua
bilcjBc gratiflì ma fuccurrca. Ma per tutto quefio,cum uno fo nanfe fofpi'
ro da parte alquanto malamente la riponea. Perfeueraua dunquemi-
rabondo alle acceptiffime uetuftate.
I
gnitudine dille Memphitice Pyramide'gli fcriptori,piu diffufamentc
harebbeno fcripto di quella-Et negle&o gli fàmofi Tbeatri, &hithe
atri,&Therme,& Aede/acre Se prò phane,& aquaedud:i,&: colo ffi,ii mira
uegliofo&diltupore pieno Apolline da Lucullo tran flato. Et lotica
Claudio ctefaredicato.Et quello di Lyfippo ad Taréto, Et il miracolo di
Carelindioad Khodo.Et di Xenodoro in Galiia,& in Roma, EtSera-
picololTo de no ue cubiti di Smaragdo icredibile facto. Et il famofo laby
rintho di Aegypto.Etla folida (fatua di Hercule i T yro,harebbe ptermef
fo,& accomodato io eloquio Tuo iocundilfimamétepraedicado, quello
fuma cu laude fcripto fopra tutti mirabili(ììmo,Quantuqueche inextfi
mabile fpedaculo fi praeltalfe nel delubro dii magno Ioue Lo Obelifco
di quadrageni cubiti,di quatro frulli comparto,in uno fronte quatto,&
nellaltro dui cubiti»
Infaturabilmétedunq; fpeculado mo una mo Ialtra bellifiìma Se mo^
loia opa,tacitamétediceua»Si gli fragméti dilla landa antiqtate& ruptu>
re&ruinaméto Se quodamodo leScobe ne ducono inllupenda. admira
tioe,&;ad tanto obledaméto di mirarle,quàto farebbe la fua ItegritatefEt
culi ancoracogitaiframe ragioneuolméte,forfi negli penetralie la uene-
rada Ara degli mylleriofi facrificii,& facre fiame.oueraméte la llatua dil¬
la Diuina Venere.ouero il fuo fan ctilfimo Aphrodifio, Sedii fuo arcige
ro & fagittate fìliolo,Et cu diuota ueneratoe il dextro pede polito fopra il
lacrato limieobuio mioccorlè dinati uno fugaculo Se cadido Sorice.Di
Cubito fencia altro pelare curiolo,cu fcrutarii ochii nellapto laxaméto Se
lucido adito alquato itrato,ad me colè digne di te ter no refpecto fa pfento
rono.Quiuialdextro &finiftroiato,diexpolitilfimimarmori era il ta¬
bulato pariete,Dilq le nella mediana parte dilatamento era impatta una
grade rotonditate.inclaullrata di circuitióe duna fiondo fa gioia cu egre¬
gia alfociatioe di C2elatura.IIqle(fimileallaltropoppofìto)eradi petra ni
gerrima,alduro ferro contentibiledi nitore fpeculabiIe,TragliqIi(di elfi
difaueduto)facédo trafito,fui dillappria imagine da repétino timore iua
fo.Niente di meno,da uno inopinato piacere fui retempato*pche in qlli
fe offeriua chiaraméte eliudicio dille hilf orie di mufea opatura fpectabii
métedepincte.Etnelleambe parteiferiorefottogliillullri fpeculi erano
iongitrorfo lapidei felloni Jl pauiméto netto &di poluere mudo,lauora
to di nouo &gratiofo Ollraco.Etcufi ancorail colorato fuffito era immu
ne di textura dii improbo Araneo,pcheiui cótinuamétetraheua fpiran
do fiefchilfima aura. Gli tabulati parieti lotto del ligamento giungea.il>
quale ligamento di fubtililfimo concepto,daglicapituli dilledriótilfime
ante fe extendeua,fina allextremitate deldicto adito» Longo quato ad ar>
< d ii
bitrioperfpediuo acftimaiduodeci palli. <
So pra laquale perpolita ligaturail fuffito pricipiaua inarcuare, éofor
me il fornicato flexo ad qlio dilla porta. Ditale excogitato foecundo dile/
stabile o fferiuafe cu tale praelHte cartatura, Piena cocinnaméte di aquari
ci mon{lriculinellaqfimulata&negli moderati plemmyrulifemihomi
ni Si foemine.cu fpiratecode pifciculatie. Sopra qlle appflò il dorfo acco
riamente fedèano.alcune di effe nude amplexabonde gli monftri cu mu
tuo mexo,TaliTibicinariialtricuphantafticiinftruméti.Alcuni tradi
nelle extranee Bige fedéti.Dagli perpeti Delphini,dil frigido fiore di ne
nufaro incoronati,taIi ueflito ledile pprie foliacie. Alcunicumultiplici
uafi di frudi copiofi,& cu flipate co pie. Altri cu fafciculi di achori, Se di
fiori di barba Siluana.mutuaméte fepercoteuano.Tali erano cindi di tri
uuli.laltra parte fopra gli hippotami abilitanti ludauano. Et altre diuer
fe belue Se inuife cu ptedione Chilonea.Etquidaua operaadlalafciuia,
&c qui a iochi uarii Se fefte,cu uiuaci conati Se mouiméti optimaméte fcal
pati&expreflì.Copletamentedaluno &laltro capo ornauano.
Nel uoltato dii fornice,uidi diligentiffima opera uermiculata di exq
fita theflfellaturauitricularia,cu dorata fupficie,& di qualuq; gratiflìmo
coloraméto*Etprimo fèappraefentaua unophrygio di latitudine di dui
pedi. Ilqie am biendo ornaualeextremitate inclufe di tutto ilfpatio uota
tato dagli illigaméti recitati infu,& per longo dii faftigio di fornicato cu
coiugio fociaIe,di uiuace colorature exiftente,Ne altramete cha fi alhora
fuflferon compofiri,Cum naturale follatura di fmaragdino uirore.cù gli
reuerfi di colore Puniceo,cum fiori Cianei, Se Phoenicei,& adulterati,cu
gratiofiinuoluti&innodatura. Nel contento fpatio di quelli, mirai tale
antiqua hifloriadepida, ^
Euro pa aduiefcétula natante in creta fopra il pftigiato boue, Etad gli
fuifilioliloedidodiKe Agenore, a Cadmo, Fenice,&Cilice. Che la
uiriata foro re infequéti di ritr^uare. Et no la ritrouando. Al furgente fon
te ilfquammofo Dracone ftren uamete occilèron. Etdapo confu!tati,da
Apolline determinorono cu gli corniti di aedificarelacitade,oue la mu-
giente Iuuenca fe affermafle.Dique qlla patria fin hogi di arternalméte fer
uaelnome dii Boato mugire. Aedificauadunq; Cadmo Athene. Lal-
tro fratello Fenicia, Iltertio Cilicia. Optimamétedifpofita,&cum tira'
to ordineexpedita, di fidione, di depiriti di naturali colori comecxi-
geua,gli adi.gli lochi,Se dillahiftoria la opportuna expretfìone, era que>
(la mulèaca pidura.
Dalla parte allineo ntro,per qftomedefimo modo mirai la petulca Pa
fiphae,fuccenfa delinfame amore, Si mériéte nella machina lignea afean
fa&obturata,& il robufto Tauro fopra il no cognofciuto coito lafciuiari
te. Et pofcia il Minotauro dimòftrofa effigierei laborio fo & elenio laby-
rìntho inclufo,& i carcerato. Po liremaméte il fagace Dedalo fugibondo
dal carcerofo clauftro igenio fame te ad Te Se ad Icaro le Alefabricante.il-
quale ifelice no imitate il paterno iuffu & ueftigio,nel ampio pelago peir
pite cadendo,alle aque Icaree moriente il fuo nome dede, Pofcia il patre
incolumereferuatofe, nel tempio di Apolline la remigale macbina di
penne compaginatafufpendendo perreligiofo uotopromeflo.
Acadette che io cu gli labri apri itéfiffimaméte remiraua (IeiftabileA
pili {lime palpebre no mouétifejcu lammo rapto folaméteattendado alle
beliilìime,& culi bene difpo fite,& p fe&am ete ordinate,& artificiofaméte
depide,8t elegantemente exprelle hiftorie,relide da qualunq; ruptura in
uiolate,tàto tenace fueil rapace giurino che gli uitrei theffiellati, fu ppreffi
paginatamente, & perpetuo cohaereti còftauano,fina a qfta hora illaffij&
niuno dilla fualocaturaremoto.Impoche il pftanteattifice ad qfta excei
lente faduraomniabfoluta diligétia hauea colleda. Et quiui pedeenanti
pedetrafportantimeptinaceméteexaminado cu quàta direzione di ar¬
te pidurariaobferuato haue(fe,di collocare cu penficulata diftributione
lepromptiffime figure fopra gli iufli piani-Etcomelelinee dille fabriche
alloobiedo traheuano. Et come dagliochii alcuni lochi quali feperdeua
no.Etlecofèimpfederedudeapoco apoco al pfèdo ,&cufi per cotra,il
fuo iudicio ad gìiochii còcedeiido-Cu gli exquifiri parergi. A que.fonri.
monti.collùbofcheri.animali.di prauato il coloraméto cu la diftantia, Se
cu il lume oppofito,& cu gli còcinni reflexi nelle plicature dille ueftimé
te Se nelle altre opature,nò cu poca aemulatione dilla folerte natura.Intan
to mirabondo Se abforto che in me quali nò era predente.
Per quello modoallultimo dii adito eraperuenuto,oueterminauano
legratiofehiftorie,pche oltra pofeiaeradenfiffimo obfcuro che nò aude'
ua itrareMa uoluédome dicio al retrogrelfo. Ecco fencia paufamine fen
tiua per le abrupte ruinecome uno fragore di offa Se di crepitante frafehe.
io fteti,trepente iterrupto Se excifo il mio tato dolce folacio. Et da pofcia
ancora piu palefeméte fentiua quali uno trahere qle di grande boue mor
to.per il loco uerucofco Se per leaggerate ruine inacquale. Sempre cu piu
ppinquo Se còfono ftrepito inuerfo la porta uenédo,& uditi uno gradili!
mo fibiiare diexcefliuo ferpe, Meobftupiui.Etiterdidalauoce foleuati
gli capigli,nò p fugiremeafficuraua.òc i qllo tenebrifico feuro ipropare.
O me ifoelice Se di fortuna trillo. Ecco difubito io uedo aptamen te al
lime dilla por tagiungere,nò quale ad Androdo il claudicali te leone nel'
antro.Ma uno fpauenteuole Se horrendo Dracone,le trifulche Se tremu*
-f / ‘ a iìì
le lingue uibrantecùm le pettinate maxìlle di pontuti Se ferrati denti ftri
dente, Cumlacorpulétiadi (quameo corio,labéte (opralo oftracato pa
uimento fcorrendotCum le ale uerberanteil ruuido dorfo, Cu la longa
codalapfi anguinei.grandi nodi ftri&amenteinglobauainftabili. Ome
moribondo da fpauentare il Belligero Se loricato Marte,& di far trepida-
reii terribile Se alexicaco Hercule.cu tuttala fua toro fa & molorchia Cla
ua. Et di riuocare Thefeo dalla ten tata imprefa,& dal temerario incepto.
Et da perterrireilgigate TyphonepiucheglifuperniDeinó fureno per
ferriti dalui. Et da perdere cjuaiuquehirfuto, obftinato, Se impenetrabile
core,quantuquemai fi fufie. Heu medaritrahereilcoelifero Atlantedal
fuo officio,non che homo adole(céteµpfycho,&tralochi icogni
ti folo inerme Sefofpectofo di periculo ritrouatile. Etauidutomi cheegli
erafumiuomo di tetro fiato, &exitialecome dritaméte fufpicaua,diffifo
di qualunque uafura,& di campare il mortale pericuIo,fencia quafi fpiri'
to,nel pauculo animo.ciafcunadiuina potentia tremendo Se perterrefa-
(io diuotamente inuocai-
n
PATIJENTIA EST OR.NAMENTVM CVSTO
DIA ET PKOTECTIO VITAE*
1
1 \
Perlaquale
ìianton tokaaj
Perlaquale cofaio non faperei definire, (ila diuturna Si tanta acre fe*
te pridiana toierata adberetrahendo me prouocafle, onero il belliflìmo
fufei tabulo dello inftruméto.La frigiditatedil quale,inditio mi dede che
la petra mentiua. Circuncirca dunque di quefto placido loco, & per gli
loquaci riunii fìoriuano il Vaticinio,Lilii conualiii ,&la floréte Lyfima
chiariiodorofo Calamo,&Ia Cedouaria, Apio,Si hydrolapato ,& di
affai altreappretiateherbe aquicole Si nobili fìori,Et il canaliculo pofcia
c
dii fonte emifario intraua&irriguo in una fradtea,onero claufura non di
forme di alteciadi compofitirofarii,& ordinatamente impexi, di multi-
plice maniere ornati di olente rofe.Irroraua fundétife in uno predio, di
papiracie Mixe,ouero mufe,cum grandiflìmefogliejacerate dalle dante
aure.Cum il topato grumo pendente dii dulcittìmo frudo.Etdi altri gra
ritorni frutteti referto. Era ancora la Cynara grata a Venere.&Iauerdigia
te Colocatoa cum le Icutacee foglie,& di infiniti Satiui. Etremirando al
la planicie uidi in omni parte uerditomodi uarietate di feminata di fiori
ornatamétedepitto,digiallidiì ranuculo, &di pederanino ouerobuph
thalmo,& di pauonaci dii Satyrione,dilla minora Centaurea,&dii coro
nario Mettilo to,8t degli minuti dilla Eufragia,8£ degli aurei dilla Scandi
ce,& degli fioriti Naponculi Se degli azurini dilla fclareola, Se di gladioli
fegietali,& di frage cum fiori Se frutti, Se la minuta Achillea cum cadidi
mufcarioii &la feratula,& pancuculo,& dinfiniti altri beiliffimi floruli.
Dìque di mirifica amoenitate perdito confolabondo me fentiua. Et indi
quindi cum menfurata Se digefta diftantia Se interuallo ,cum gratiofi
fpatii compofitamente Se ad libella erano gli uerdiferi Naranci Se limona
rii Se pomarii adami,cum gli rami acquati uno patto da terra fofpefi, fola
de fronde.quale il colore Hyalino appare di turbinata forma,cioè di fatti
giara longecia Se nel imo rotundati cum ubertate degli fui fiori Se frutti,
cum fuauittìmo odore fpiranti.Dalquale non parcamente il ferato core
fentiua fu «imamente ricentare(forfi in uafo dal peftilente fetore Se tabifi-
co fiato anguineo).
Per laq uale co fa molto iftaua cogitabondo fofpefo Se pieno di ftupore
in quale loco al praelènte me ritrouafle,tanto ad gii mei fenfi delettabile,
precipuamente hauendo la mirauegliofa fontana accurataméte fpecula
to La uarietate di herbe,il coloraméto degli fiori, illoco di arbori confi- '
toXa nobile & accommodiffimadifpofitionedilfito,Il fuauecanto Sek
requieto degli ucieili,il temperaméto Se di laire purgatiffimo ♦Tutto per
quello contento me reputato harei. Si incoia alcuno io quiui ritrouato
hauelfi, Et alquato mi angeua la petulàtia di procedere,iucundo fem pre
piu offèrentifi ad me il benigno loco, Auegnachctotalmente non fe foC
fi ancora difglutinato dilla rapace memoria ne eradicato il terrore prarte
rìto.Et per quella fola cagione ancipitemeaflfermai,non fapendo, oue Se
da quale parte ire Seauiarmc.
Stante dunque in tale fufpéfione danimo, tutto commoto penando
dii terrifico dracone,8c edere entrato oue no làpea dubito pululando nel>
la memoria gli hieraglyphi dii lato finiftro dii ponte,dubitai de imprope
rare in qualcheaduerfo accidentetot non elfere uanamente pollo ad gli
tranfeunti
I
t
no feifquameidraconculi doro prelucenti. Per tale cxcogitata arte,che
laqua dalle mammille manante cadeua diredamente nella uacuata de
aperta cranea della teftadegli recitati draconculi,cum le ale difpanfe,mor
dici de fimilméte cadauno di uno Sepunculo regerauano, o uero euome
uano elfaaqua.Laqualecadeuapofcia ultra la rotundationedil Ophites,
& tra una rotunditateporphyrica, iequaleerano equalmétepiu eminen
te della equatura de!area,o uero fubdiuale pauiméto.quato fopraedido.
Oue iteriedo ambiua uno canaliculo tra lo ophites de efla porphyrica ro
tundationelato in apertione di pede uno &femi,&duo integri profonda
toJlqualePorphynco.eratnpedalenella plana foperfìcie, cum eximia
undiculatione.uerfo ilpauimento.
Il refiduo degli draconculi per il moderato lacunare della concha fer^
piuano dummentre che tutti conuenilfeno tranfformatele foe extreme
caude in antiquaria fogliatura, de in uno periocundiflìmo iiiigamento
cum larula,alle tre imagine fubfotuta,o ueraméte fuppedio,cum propor-*
tionata altecia. Sencia occupatone deforme,dellacunato della pretiofa
concha*Diqueper il uerdigiantecongrelfo del Naranceo cIauftro,&per
la colluftratione della lucida materia, de per le puriffime aque rendeuafi
unogratiflìmo coloramento,quale Iris nelle cauate nebule dentro del
nobile,fuperbo,& elegate uafo.Pofcia nel pandare corpulento della con
cha tra fono &Ialtro draconculo inequabile fpatio,della predante fofo
ra extauano capi diiubato leone.cumexquifitaexadione, uomebondi
fpargeuano per uno uorabileSipunculo laqua foUantedale lei fiftulette,
nella copia belli dime conftitute, Laq uale aqua cum tanto frenato ipulfo
faliua,cheiipcipitiofoocadeua tra gli draconculi neiampia & fonabiìe
concha, cum gratiflìmo tinnito delapertilfimo uafoperlalto calo delle
dideaque.Diqueftadunquerariflimaoperatura,cumtantoacutoinge-
gno precipuamenteextruda,qualeeraelfo ilolente ualot Le quatro per¬
fetti (fi me Harpyie,8c quale era di eximia dignitate larula,che io uidio ue
aflìdeuano le tre figure di folgentiffimo oro,& cum quale artificio de poli
tura digefta.Io giamai fobeinde de di lucidiffimamente explicare non fa
perei,& meno idoneo il tutto deferiuere. Faduranondi humano inge¬
gnosa iicente tefoficare polfo (gli Dii deierando)che nunque al noltro
feculo tale ne alquanto equivalente Toreutica folfe piu grata de piu fpe„
dabile excogitata. Et culi Itupefado confideraua ancora quelle pugna-
cilfimepetredi durecia,del fubftentamen to della magna concha,cioè il
%lo degli uafi gutturii,uno alialtro foperaftituticompofito.Cum qua¬
le prompta facilitate,ne piu,ne meno, che fi di renella cera la materia pre
Hata le foire,non culi faciliimi gli dudi filamenti fi lareberon de culi alpe'
f a
ramente interfcalpti,& fencia contumacia roncante del duriflìmo fmiri-
iio.tali Triglyphi coli egregiamente expreflì. Ma cum opportuni celti &c
{calpelli de li kda temperatura, quale ignora gli nofiri moderni artifici,
cum precipua lineila Iplendefcentù
Tutta la interuallataareadunque(in medio dellaqualeexcitato era di
quello fpedati filmo artificio della celebre & fum ptuofa fontana)hauea il
pauiméto lapideo di quadrature di fini marmori di uario colore & de for
matura, Nellequale meno delfuo capto erano itroappadi bellifiìmamé
te rotundi di gratiofo diafpro cum fumma asquabilitateamufij,diflènta-
nei delcoloramento,Etgli relidi angoli cum uolubile fronde & libi uè/'
nullamente fatiffadi erano.Dapo finale large lille,o uero fafcie,tra le qua>
drature mirai di optimo tefifellato di grati fiime petre di colore,cum mimi
ta icifuraJn foglie uerdacie cum punicei fiori Cyanei.Phcenicei & Clau
ci,tanto meglio confederatamentecoagmentati cum obfiinata colrefio
ne,quanto meno io ilfaperiaexprimere,diartificiofacompofitione,& di
eximia collullratione nitidiflimo,didiligente xellurgia,nobilede forma
tura. Piu uago dicoloratione,chenon dimonftra il cryftallodi uaria tin-
dura dagli folarii radu repercofio.Perchegli Colori circundudi,cum Ie-
pidifiimo congrefio in eite terfe petre refi edeuano Niuno grado accufa-
tofe negli fedilii tefieri,Scutuli,trigoni,quadrati,ma cum planiflìma [di-,
redione, coaequifiimi ♦
Perlequale tuttecofe,quafiio riman fi degli fen fi allucinato &ftupido
Fra me folertemente examinando loperafummamenteinfigne,qualedi
uiderenonfuiaflueto.Etuolentieriioharei uolutodi alquanto paufar-
me,& tale dignitate di operatura farebbe fiato necefiario cum piu protra-
da morainueftigare,&alquanto cum piu diligentia contemplare, maio
non potea,percheconueneuolefèofferiualecomite faconde & mie du-
dricefedulo fequire.
Lafpedo dunquediquello fumptuofo,magnifico ,& fuperbo Palla-
tio &la fua approbata fituatione.o uero collocatione,& la Symmetria del
la mirauegliofa copofitione,Nel primo congrefio mi conciliaua ad una
precipua hilaritateScuenufta grada,per la dignitate della quale fadura,
alprogrefio di oltrapiucotemplarefuiprouocato. Per laqualecofa me¬
ri tamentearbitraua.che il peritifiìmoa^dificatorefopraquabmquealtro,.
che mai fabricafièfufie prillante,Qualedunquecontignatione trabea-
ta& dicanterii,quale d iftributadifpo fitione di coclaui ,& penetrali, & ca
uiediiVquali parieti di pretiofo coaifamento in tedi,& incruftati, Quale
miro ordine di ornato,quale perenne coloratione pigmentaria degliala
menti,Quale regula di columnatione & interuallo, Et quiui per quello
nonfe
no feextollila uia preneflin^perla Gordiana ftru&ura.Etad quello exi-
mio columnato ceda le fue ducento columne Numidice, Claudiane, Si
miade,& T iftie di acquale numero diuife. Quale marmori,quale fcalptu
re,Oue miraile uirtuteHerculanein petraluculea Semidiuulfe mirabil
mente exfcalpte, Exuuie,ftatue,T ituli,& Trophai,mirificamente ccela-
ti.Quale Propyleo.o uero ueftibulo,Quale regio portico.A d quello de-
bitaméte ceda Tito Cariare cum le bue petre phceniciefpeculabile & terfe,
tale & tanto cheexilequaluque foetofo igegno fedamnarebbe uolendo-
lo narrare. Accede ancora la dignitatedella feneftratione Scdella confpi-
cua porta,& del nobiliffimo Podio,Lo egregio exprdfo dillarte edifica¬
toria. Non meno excellente uedeuafì il mirauegliofo foffito belliffime la
cunato,Cum lacunule tra la undiculatione intetf a di fogliatura, quadra
te & rotundeinfeptevCum exquifiti liniamenti decorati, di puro oro, &
Cyaneo coloramento deaurati,&elegantedepi&urati. Perdafe quiui qua
lunque altro mirando acdificamento.
EfTendo hogi mai allapertione della fpedabile porta peruenuti.Ecco
che lera fèrata la Itione di una iocunda & mirabile cortina intercalareex'
tenta,Tuttadi filatura doro,& di bèta ritramata & contexta,cum due ima
gine digniflìme.Laltra di cfle,cum omni inftruméto apto ad operare cir^
cundata.Et una cum il uirgineo uolto fubIeuato,il coelo intentamente
confideraua.Laformofitatedellequale non immerito me dehortaua che
cum peniculo (quantunque del preclaro Apelle)fi potefTeagiungere.
Quiui le faconde & peruen ulte Se lepidiflime comite, ciafcuna lafua
dextra giunferon benignamente cum la mia uolendome introdure,& ac
ceptantimedicendo,Poliphile quello e lordineferuabile,per elquale,in>
trare ficonuenealla uenerandaprarientia,& fublime maiellate della Re¬
gina noftra.Quella precipua & primaria cortina non fi concededintra-
re a niuno.Sencia recepto diunafimplice&uigilante damigella ianitri-
ce ,Ginofia chiamata,Et qfla fèntendo ilnoftro aduenire fubito leappre
fentoe,& urbanamente dimouete la cortina.Et nui intraffimo.Quiui era
uno fpatio iterclufo,& per unaltra uelatura diuifo.di artificio & compo-
fitione nobiIiffima,& di omni tindura uariata. Nella quale erano figni.
Formature,piante,& animali di fingulare ricamatura. In q uefto loco ai
noftroaduentare,Vnafimilmente curiofa donna fé fece immediate ad
nui, Indalomena nominata. Et ingenuamente il fuo Sipario referato, fuf
femo in trodudi. Ancora & quiui era uno squale interuallo, tra la fecon
da& unatertia cortina.molto eximiamente,cum difeorfo & ragione, mi
abilmente contexta. Et de infiniteiigature.&retinaculi, Sedi inllruméti
teterrimi di harpagare & mordaceméte retinere uermiculatamente depi-
f iii
éfcuScnciamora ad nui in quello loco placidamente le oflèritté, una ter-
ria matrona hofpitatrice& recipiente nui gratiofa. Il nomecui era Mne*
mofyna.Quefta fimilméte, introuocatinui,donoelibero adito •Vitima
mente quiui lecomite mie,me praTentorono dinanri alla uenerabonda
maieftate della Regina Eleuteryllida ♦
.
niendo in uno capo di Ciconia.cuilroftro alla buccaapertaduno mon
ftro curri refupinatouolto,&eranoalcunifpodilitralabucca & ilroftro
infuti.Gliquali capi per capillaturaerano ifrondati limo opposto aliai—
tro,faceuano referto di foglie lorificio del dido uafo,Sopragli oruli delq
le innodato pendeuauno linteamineuerfo ilfuo imo,&letenueextremi
tate defluependeuanofotto gli noduli,Cum omni ornato di fattura co
petétead tale loco & materia. Et in medio fopra gli uerticuli afiideua una
facia circunallata paflamentedi Puello.
Et quiui primariamentedinantila
Regina furono affermati tripodi di ta
le fadura. Sopra una rotundationedi
optimo diafpro egregiamente liniato.
Sopraelqualeerano treftipitiifixi- Lo
imo degli quali delìneua (opra il pia¬
no in unarapidabranchiadeleonedo
ro, cu exquilita fogliaturagli ftyli in-
gurgitante.circuncirca inueftiti di po
litiIfima fogliatura. Et nel mediao fuo
ciafcuno hauea appado uno capitulo
di puppo,nel medio di due palle alet¬
te retinnto,DagliquaIi uerfo luno aliai
tro pandauaunofafciculo di rami co-
aceruati nel medio turgefcéte,ciani uà'1
rii fr udi refèrto .Gliq uali ftyli nella fuprema parte baueano un a proiedu
raaptiflìmaad fubftin ire la ro tuda méfa dinanti a ella regina.Quefto in-
ftrumento era immutabile,ma le men fe ro tunde fubitarie uariauano.Co
meuariauala materia degli uali ad qualunque mutamento di men la.
Dapofciainunobatterediocbio,fuefopraqueftotripodo pollo una
rotunda menfa doro equatiflìma per diametro pedi tre & di craffitudine
policaria & di quella formai menfura erano tutti glifequenti. Et fopra
le eburnee menfefueexplicato uno odoro lo mantiiedi panno hormifi>
no uerde Se politulatamente dillenfo,lato Se lo ngo,quali fina fopra al pa
uimento,dcfiIato nella extremitate per tutto, cum gli proprii fili ritorti,
&commixti di fili aurei Se argentei, Depéduli lotto una lilla, ouero phry
gio^i uno fextante la fila latitudine^ fubtilmente ritramata,& di perle
copiofamente fulcita.Dal pauimento fufpefi equabilmente uno palmo
circuncircaperomnilato.Et di quello operaméto tutti gli marnili erano
nelle fue extremitate phymbriati& decoramente ornati»
Di proximofequitoeunauenufta&agilefanciullacumuna largala
tina aurea colmata, di fiori di uiole Amethiftine Iutheole & biàche,qua>
le nella no ua uera odorifere,per tutte le menfe(excepta q uella della Regi
na fempre nuda)promptiflimamente diffèminando le fparfè.
La Sacra maieftatedella Regina exutofe haueail pompofo fàgulo re-
gillo,che tale mai non uide Lolia Paulina Romana,&riftoein unafum
ptuofiffima inueditura belluata,di purpurate uillito chermeo , per tutto
cotexto di multiplice auicule & altri animaletti, fronde & fiori, di noda-
tura ordinata,&:alquanto leopere tumide di illuflriffìme margarite,cum
uno tenuiffimo fuparo di fopra. Infètìro uno pauculo di croceo colore
fèriceo propalando le coperte opere &c il Cbermeo per la fua lympica fub
tilitate.Ilquale habito era in fummo legiadro & uenufto & Imperiale.
Succedetternopofciadueelegatefanciulle. Leqle portarono una ar-
tificiofa fontana di continuo fundere,artificiofamente laqua reaffumen
do,chelafpargeua,&eradi nitido oro,in una concbabelliffima operatu
rafundata,&anti di tutti la puoferondinanti alla Regina» Etno piu pras
fto fopra di laurea menfa fue approntata, cheinfeme legiadre inclina-
tionefeceron,incIinando parimente la teda adornata.Etcum il genufle^
xo uno policari meno di agiungereal terfo pauimento.Simiglianteriue
rentiecompofitamentead uno tempo le mediadime miniftre che fàmu-
Iauano,fucceffiuamente obferuatrice & dinanti &c dapofcia allofferire di
qualunquecofàfàceano,&adlaremotione.Trealtre praftateadulefcen-
tuleappreffo quelle fequitorono.Vnacum uno aureo Gutturio. Et lab
tracumuno bacile,oueromalluuiolucentiflamo.Latertiacumuna de/
licatà touaglia di fetta bianchiflima.
La Diua Regina le mano lauatofè.
Quella geruladel aureo palubro rice-
ueua la lotura, che nella fontana reaf-
fumpta no ritornaffe.Et quella del gut
furio baiula,tantaaquaodoriffima in/
fundeua,quanto feeffundeua, Perche
la fontana di miro excogitato no fe ua
cuaffe. La tertia ageuola le mano terge
a.
Ilfparfo &Iato uafo di quellafonta
na,fondato fue artifìciofamente fopra
quatro rotule, &conduceuano difeur
redo fopra le menfead lauare habilif/
(imamente
\
I
prime, & ad qfte adherìfcono. Dique partétìfe da qila fpecula fecuda,pue
nirealla tertia.trouano laque alquanto contrarie,^ fa minifterio di remi-
gare. Aduentatiaila tertia & giunti,& de qui facendo difceflfo uerfo Iaquar
ta,trouano laqua piu cotraftare.qtuq; in qfti fette obliqui corfi,fi ueda gra
de & uariabile & incollante diledo .Peruenuti alla q rta fpecula, A ltre gio
uenette trouao athlete& pugnatrice,Et qfleexaminati gli primi melli,tra
heno gli amicali al fuo exercitio.Et qlli che no hano la fua cofimilitudi'
ne,Mearepmeteno cu lefue.Etin quelle circuitionelaquaancoratroua-
no piu obftate,Ouebifogna maiore ftudió & erunale fatica di remigare.
Alla qnta fpecula applicatila trouano fpeculabile,nella quale cotem
plano,quato e bello il fuo fimigliate, Et cu qlfo periocundo & optatiffi-
mo obledaméto.nellaméteferuabondicu piu laboriofo fucceflo paca¬
no. In qllo loco fi difcuteenucleataméte qllo motiuo &aureo dido.Me'
diu tenuere beati. Non iiniale,non locale. Ma temporaledi quello palio
& termine,Ouecum lineerò examine il medio fi difeerne cu chi fe ha co-
iugatola foelicitate.o beatitudinedingegno,o uero di copia. Laquaie no
fcco hauendola, negli fequenti meno quali ualeno aquillare.
Facédo dequi comeato,iaquepgliamfradicirculari federe alquanto
{cominciano il pnice corfo uerfo il medio fìnale,&cu poco,o uero fenza
remigatioefono ded udialla fexta. Quiui tro uano elegate Matrone,cum
ccelibi & pudichi afpedi.itenteal diuino culto,Per lafpedo diuo delleq^
le gli hofpiti capti nei fuo amore,il prillino danado& couertédoin nau
fea.cu qfle fano quieto comercio,&pacato trafito le fette riuoiutione.
Tranfade qftep le fequéte,cu fufeitate di"aere,cu molti l'cómodi&eru
nolo uiagio,molto curriculo ppédono il craietìo. Perche piu che la riuo
iutione degli meati fe approxima nella figura alcentrovato fono piu bre
uicule.Et tanto piu fi dilcorre lapfi cu inefficace celeritate,& cum lubricc
ambage.nel uoragine della centrea fpecula, Et cu fupremaafflidioe dani
mo per reminifeétia degli belli lochi & foderate relida. Et tato piu che co
gnofeono no potere ritornare nei uoltare la prora della fua carina, Perch
cotinuamétealla puppa.fono le prore degli altri nauati. A ccedédo ama>
io re penail titulo fpauentofo fopra lo igielfo della mediana fpecula, cum
taieatticoexprelTo.0FQNAYKO£ A Y£ AArHTOS.
Etqui cofiderado ildifplicibiletitulo.fono moeréti qfi dielfereintrati
in tale labyrinthofo pomario, Aduegnia che in fe tate delitie copraffiéda,
& ad tata miferrima &ieuitabile necellìtatefubiacc.Surridédo pofciaLo
giftica,theophoritafubiuxe,Poliphile,In qfto uoracehiato fedeunafeuc
ra fpedatrice ftateraria,& degli itràti diiudicatrice,cu seq Iace,libra,& fcru
pulofamétecopondera la adioe.Per laqlealtrondemeglio, o uero pegio
. fortirc
fortirepotriano.Etperchelongo farebbe il dire tutto,aftàiper hora fia il..
narrato,Difcendamo allanoftraconforte Thelemia,Laquale dimandali
do della noftra mora,Logtftica'Ii rifpofe, Non era fufficiente folamentc
alnoftrocuriofoPoIiphilodiuedere,maancora chio liddTecomperto
di quello,che la materia non potendo ire.cum il mio interpretato al me¬
no intendando,eI polli cognofcere. Et ditto quefto,Thelemia dice.
Andiamo afpafifo allaltro giardino.non meno delettofo, de di delitie
confèrto.cheil uitrino contiguo allo alaméto dextro delfuperbo magno
& regio pallatio,Et quiui introgreffi,io rimani! tutto allucinato deexcef-
fiuamentemirabondo diuidereoperaturadifficile,non tanto di fède,ma
di narratione.Ilquale xq incapace era al uitriculato, cu limigliante dilpo
lìtio ne di altane,cum ornatilabri di coronatone laureo focco.exclufo
Io operaméto degli obuallanti parieti & materia, Imperoche di (età tutto
era artificiato excelIentilfime,Gli buxi de cuprei!) fericei,ftipiti & rami do
ro,non fenda interfeminationeaptiflima di gemme,& le buftuarie altane
confertilììme di Empiici della matte inuidi, cu iocundillima florulentia
& delìderatilììma,cum omni exquifitocoloramento, Olidi de lìmilmen
tequali gli altri uitrini,Magli ambienti parieti di mirado opificio &din
credibile impenfa,erano tutti di operiméto margaritale,Quefto e,chetu-'
te le fàcie uidi coperte di Iucidiflìme perle,in uno congefte de coaceruate,
&cum denlàcohaefione.di mediocre crallìtudineinlème copulate. Et di
(opra belliflìmamente,germinando fora delle capfeuarican te de uerdiffì
ma hederaCum la figliatura alquanto dalle perle lubleuata 8c penlile,,cu
gli ftipiti doro artificiofillimamente ferpenti.cum exigue radicule per le
margarite errante,Cu fumma&exquilìtillìma politura, EtBaccedigio-
ielli,innexead gli Corymbi,Cum praticante diuifione,per le quadrangu
le auree capitulate,Cum maieftreuole de requifita fequentia di Trabe, Zo
phoro,&corona doro ♦
Le faciedelle bulle ritramatecum ponto di razzo di hiftoriettedamo-
re de uenatione.in fili doro,& argentei,^ feta,cum tanta acommodillima
pitturano ne fintte,che niente acqbile.il folo della acquatiflima Area,ue-
deuafe gratilfuno di feta uerdigiante uillofo, qle fpettatilfimo prato ,& in
medio delIareaunarotundaclaufulaextaua,cu unaleuatacupuladi uir-
guledoro,Cu multiplicide fiorigeri rofarii ricoperto egregiaméte del dù
tto operaméto.Quafi chio direi,molto piu pacceptatiflimo qfta fattura
ad glifenfi chela uerace.Sottoilqualetettoallaforma ambiéte,erano fe-
dili di rubicondo diafpro,& tutta la interfticiaarea,duna folida rotundi
tate quato il capace ambito di diafpro giallo, Di mixture difcole cofufa-
tnentecoueniendo de in uno coeunte lepidiflimaméte adulterato. Cura
h iiii
tanta colluftrarione.clie omnì obie&o proprio *mulauàno.
Quiui fotto folatiofamente fedendo alquato la facetiflìma Thelemia
ialyratolfe.che feco portaua,cucolica melodia,# 1audita fuauitate Edye
pea incomincio a can tare.Lorigine di tante delitie # lo imperio della lua
Regina,# diquantodecoramento eglieraladolcecomitiuadellafuaco
forte logirtica Mirauegliandome perche Apoline quiui afcoltabondo
no ueniffe, tata era exceffi uà la harmoma prolata di cortei. Dique altro al
prsriente defideratiffimo non harei unquantulo appretiato.Dopo dido
ildiuo poema Subito la Theophilia Logiftica per la mano prehendenti
me, del prartenteloco forameconduxe, Poliphiledicédo. Voglio che tu
fapfertTeredi maioreobleclaméto allo itellcfto lecofeobieaiue, ebad gli
fen fi tato-Per qfto, Fntramo quiui a fatiffare alle due receptibileopatione.
Laqualecum praxrlarirtìmo comitato uicino ad quello uiridario in-*
trodurtìmein uno alrro.Oue mirai uno arcuato areoftylo ,dal Area fina
al fupremo vflexo,partì cinquealti,# tre in hiato.tutto lateritio.Gurn fym
metriato difpiuuio.o uero laxamento,In gyro continuo, T utto belhflV
mamenteinuertito di uerdigianteedera#conte&o, Non apparendo mi
nimo uertigio murale. Et erano cento Archi.concludcuano uno Pome/-
rio fiondante. Per fingulo dunque degli A rchi.era fituata u na A ra di raz¬
zente Porphyro optimamételimata. Et in qualunque fuperartìdeua una
ftatua aurea di Nymphacumdiuo effigiato, Cumhabito uariante,#lo
ornato del capo,# di ado,Cialcuna riuerente uerfo il mediano centro di
quello uiridario
In Quello me io centrico myrteriofameteera fondata una bali di dia-
phano Calcedonio in formacubica.Et fo pra quello nelquadratilecon¬
tento ftaua collocato una rotudatione ,dui pedi aita,# di diametro parto
uno #fcmi,di rubicundiffimodiafpro. Superafiìdeua pofciaad quello
uno Triangulo.per il capto della fubie&a figura,di altitudine parto uno
#fcmi,di nigerrimapetra.Gli anguli delquale T rigono,extendeuano al
limbo del fubiacente Plyntho.Nellaperpolita# expedita fronte di ciaf
cuna,appaga era una fpeftatirtìma imagine nellafpeélo diua,graue,# ue
neranda.Cum gli pedi fopra lo immune dellafigura Trigonia del fup-
preflfo rotundo,di procerailatura,quanto la nigerrima petra, Alla qua¬
le cum il dorfo adharriuano, Cumgli bracini extenfi leuorfo #dextror>
fo ad gli anguli,conteniuano una copia Hipata negli hebetati ,o uero de
cacuminati anguli affixalamulatione degli diti arqta uno pede # fextan,
te,dioro puriffimo.Lecopie.iori.#flatuepra?fulgeuano,cumlemanein
uilupate degli uaganti # uaricofi lori. Per la planitie della petra uolanti.
Etcum habito Nympheo,non humana,ma diua operatura-Et per tanto
quiuicedailSepulchro di Tarinadegli Sacc Regina/
Nella figura infima per fingulo lato cedrale nella piana facia,erano in/
fcalpteiiteregraece,tre.una.dui.&trecumquello ordine. AY2 A AD
T02* Nella circulare mirai trecharadere hieraglyphice perpendicula-
re fotto gii pedi di ciafcuna imagine.Et primo era iprellala forma del So
le. Pofcia fotto laltra uno antiquario T emonc» Vltimo appareua una pia
tina,cum una fiammaintro.
Sopra il porredo dglianguli dellaob
(cura petra, rimando uidi uno monllro
;eg y p tio a u reo} Iacea te q uadru pedo, Lu-
no degli q uali hauea la fàcia tutta huma-
naXaltro femihumana & femibellua.La
tertia tutta belluale.Cu una uitta cifro n/
teambiente,cum duilemnifci contegen
do lorechie dependu!i,Et al collo & pe¬
do fimilmente perlambenti. Et uno per
el dorfo defcendente,Cum il corpo di Le
ena,cum il'uolto al protenfo.
Dunque foprael tergo di ciafcuno,
prameua una malfida Pyra aurea trian-
gulare,finaalfuo fupremo prò pilato, li¬
nee cinque del faciale imo,o uero del fuo
diametro.In qualunque fronte era infcal
pio uno circulo tanto,& di fopra il circu
lo una litera gra?ca. O. Nella laltra facia
uno circulo,& fopra unalittera.Q.Nella
tertia planitie uno circulo,& fopra feuna
litera. N.
IncomicioequiuilaTheophraftaLo
giftica praeconizare &c adire. Per quelle fi¬
gure la coelefte harmonia cófifte. Et aduer
tilci PoliphiIe,che quelle figure cu perpe
tua affi nitate & co niudio ne, lo no praecla
riffimi monumenti antiquarii,& «gypdi
hieraglyphi.gli quali infinuare udendo
tidicono.DIVINAE INFINITAE/
Q\TE TKINITATI VNIVS ES¬
SENTI A E.La ìfima figura alla diuini-
tate e cofecrata,perche dalla unitate e pro^
du&a. Et per omni lato e uiia, Et di qualunque figura c primario ftabili-
mento,&inomnibafi conftante& permanfura. Lacirculare fuperappo
fita e immune di principio,^ di finimento-NelIa planitie circu ferita diL
laquale,quelli tre liniamenti fono contenti,allafpe£to direste di ciafcu-
na imagine.fecondo lafuaproprietateattributo.il Solecum iocundiffi-
ttiajuce, potè omni cofa,& la natura fua ad dio fe attribuiffe. La fecunda e
il Temo ne,cheli prouido gouerno exprime del uniuerfo,cum i'finitafa>
pientia.Il tertio e il uafo igneo,fento dicio una participatioe damore. Et
benché diftinéte fìano le tre imagine,Tamen e una cola infeme compie-^
xa,&fingularmenteamplexada&fempiternalmentein uno conexe,Be>
nignamenteilfuobenecommunicabile,Come poirimare perle copie
ad gli cubiti della figura exiften te. Et continuando la fattilo quia logifti-
ca co nfeq uente dixe.
Allaimaginedel SoIe,nota quella parolagraeca, A AI Hr HTOS, Ad
quella del T emone.Specula quello notato greco, A A 1AXQPISTOS.
Ad quella del foco infcalpto era, A AIEP E Y N H £.Dunque per tali effe-
£ti,fubfidendo fubieótiTono pofcia quelli tre animali al Obelifco aureo
fopra incubante, Che fono di tale figure tre maxime & celebre opinio¬
ne. Et cu fi come la h umana effigie pretta efficaceméteallaltre,cu fi ne piu
nemenòlopinato.lnla Pyrafono tre lati plani limati di tre circuii uno
per fingulo tempo fignificanti.Preterito,prefente,&futuro.Intendiche
niunaaltra figura potè continere quelli tre circuii, Se non in quella in-
uariabili.Et niuno degli mortali cernere potepfe&améte ne uidere ifeme
dui Iati della di&afigura,Saluo uno itegramente,cheeil pfente. Et pero
(àpientiffimamentefurono quelli trecharaótereimpreffe,0 ON.
Per laquale cofà Poliphile,non meaccufando prolixa.maexpeditifiì
ma di redarte in tale narrato. Sapi che la prima battale figura e folo ad fe
eognita,&ad uno tanto humano & diaphana,maad nui non total chiare
eia. Pofcia colui che di ingegno e dotato,afeende fopra,& folerteméte co-
fidera della figura il fuo coloraméto.Indagando piu alla tertia figuraafeé^
deno.Laquale di fuacoloratione e obfcura& obftrufa in quelle tre ima>
gine doro & circumuallata.
Vltimo piu fopra {candendo, Confiderano una figura intrino afpe-
tto,& dindi quanto piual pacuto gracilamento contemplabondi falifco
no,Et quiuiquantunque ìnftru&iffimi,non hanopero altroacquifito,
che el fe uide.che qfto e. Ma che co fa fia.reftano infcii,inualidi,& ibecilli.
Hauendo quiui Logiftica preftantemente gli probatiffimi prece-
pti cum abfolutiffima cognitione deprompti,cumfagace folertia,dal
effufìffimo gremio della natura diuina decerpti. Io incominciai fen-
eia hajfìtametito perfèntirc delledatione'maiore.che qualunque altra mi
rabileopera.cumgliochii meigratiofamente confpeda, Péfitate Lo obe
lifeo di tanto mytterio,cu ineffabile tequalitate datario. Se ad firmitudine
et perpetuitate itegro,folido,& xterno,cu acquario ne di parilitateinfria-
bile,Se icorruptibilepfeuerante.Oue fpiraua fpirito gratiffìmo del coelo,
cuaureinuariabile,In qfto prato circuflorido di largo Se circularefpatio
permanete fundato,Cum fruteti curuefcenti di ornili frudo,di fuauitate
guftabile,8edi omni fallite ftipato,Cuppetua uirentia, Cu diredioe di re
gulato ordine ad uenuftate, Se lepiditate, Se decoraméto difpofiti,Se coliti,
Cu precipuo Audio della natura alla pfedione mirificaméte pdudi, Se
dal pretiofiflìmo oro indefinente colluftratù
Siiendo dunque Logiftica,ambe per le mane tenentime, per Io hiato,
ouero aptionedi uno degli archi,feftiuaméte ufeiflìmo, forala peindio
ne della hfederale co nuallatura,8c progredì dindi,medio di effe co nten to
meante,IaetiffìmamentedicendoThelemia,andiamo hogimai alle ordì
nate porte. Diq ue per la amoena plaga Se patria,cu prompto Se parato prò
gretto procedenti,Miraua il coelo ripurgato da omni fufcantenube,cum
fuaui,faceti,Se peculiari ragionamétiJo che dintendere il tutto delle inex
timabilediuitie,incofiderabiledeIitie, 8e inequabile theforo(Alquale ce
da Ofyri degli dui tépli doro fabricatore,uno ad Ioue coelette, Se laltro al
regio)della Regina Sacratiflìma inexplebile, gli feci tale queftiuncula.
Ditimi beate adoIefcétuIe,fì grato horaui fiala mia curiofapetitione.
Tra tutti gli ptio fi lapilli.che io ho potuto chiaraméte uidere, di grade ta
lento Se ptio imo incomparabiIe8efenciaxftimationepretiofiffìrno iudi
cai.Molto Scattai piuno fueil Iafpide,che la effìgie imprefahaueadi Ne/-
ronetoracata-Ne tale ancora fue il corufcante Topacio della ftatua di Ar
finoe Regina Araba. Ne tanta impenfa erogata fue per la géma,per laq le
proferipto fue Nonio Senatore,QuaIe il fplendéteSe icomparabile Ad¬
amante, di tanta inùifa bellecia Se crattìtudine,che pendeua dalla richifli
ma Collambia fopra il niueo pedo della noftraDiua Regina, che fcaL
ptura era qlla;perche tanto era la fua fulgùritate,& per eflere ancora da 16'
tano,io no el potei perfedamentecernere.Diquequeftofolamente retta,
che anxio me tene. Se fofpefo lanimo di fapere»
Lógifticaanimaduertendodelmio honeftointerrogato,incontinen-
te dicendo rifpofè-Nela gemma fàpi Poliphile,cheeglie infcalptalaima
gìnedelfupremo Ioue in throno fedente coronato. Et lotto del fuoma-
ieftale Sefandofcabello , fono gli minati giganti. Che a laltiflìmo fo¬
lio fuo.uolcuano alla fublimitatedel fuo feeptro amplilfimo,equabili
afeendere* Et egli gli fulminoe. Nella Ieua mano tene una flammu-
la di foco. Nella dextra una copia topata farcitamente di bene, &fla
cum gli braci pato,Quello eil tutto che fi contene nel predo fi tomo gio¬
iello. Alhora io dixi. Che uole lignificare quelle duecofe molto diicon
ueneuole che nelle diuine mano tenejThelemia fcitula rifpofe.Per fua ili
finita bontate lo immortale lùpiter ad gli terrigeni fafembiante chepof-
fino al uoto.quello che delle due mane gli talenta liberamele eligere.
- Et io fencia morarc fubiunfi, Po-
iciacheilnotoo placito cófabulamé-
qui e diuoluto.gratitome comite. An
cora del tutto laccéfo mio difio de in-
tédere copito non effendo.Etgiachel
no ui rnicrebbeil mio aufo,quello di
time ue prego. Alianti el mio horribi
lefpauéto,io uidi di temeraria grandi
tudine & arte uno lapideo m6too,che
uno Elephanto. Infrante dunque nel
fuo inane uétre, trouai dui fepulchri,
cu fcripture di ambigua interpretatio
ne,di trouare theforo.Ma che io ipre¬
to il corpo.afportaflfe il capo.Logifticafenza altro cogitaméto exponédo
alacreméterifpofe.Poliphilefo pienamétequello che iquiri, Voreipero
che tu fapeto.che no fenza grande admiratione di humano igegno&cu
ardente Àudio & incredibile diligétiafuefabricata quella ingente machi
na, Cu perplexibilitate dello intelledo ad [tendere il fuo diuino cocepto*
Aduerti che fopra del fuo fronte depende lornato cum quella ancipite
defcriptione,Laquale in materno & plebeo fermone dice-Fatica & indù-
toia.Imperochenelmundochi uiuendo uoletheforo hauere,laffi ilare
el marcefcéteocio,fignificato per ìlcorpatio.Ettogli la decoratateila,che
c quella fcriptura & harai thcforo affaticantifecu induilria.Non piu pilo
finitele fue biade & efficace parole,che pfedaméteedodlo del tuttofo re-
gradai la fua affabile benignitate,Tamé ancora effendo percupido de lue
iligaretutto qllo che perauanti Ìperfeclamétehaueac6prefo,familiarmé
tecueffedometocatome.tertio io feci tale reqfito.SapiétiffimaNympha
Nel mio exito delle fubterraneecauerne,trouai uno antiquario &elega'te
ponte.llqle ne le abe fpode 1 faxo porphyrito da uno degli lati,& dalaltro
di Ophytico ìfculpti alcuni hieraglyphi io uidi.Etdi tutti duifuiiterpte.
Ma io reilai ignaro folo degli rami,no li conofcédo.che alle come colliga
ti erao, Et pofcia pcb i porphyritelapide,& no dlla fimigliate dllaltra pte.
S ubico lènza altro penficulare benignamete mi riipofe, gli rami uno e
di Abiete,& Ialtro di Larice, La natura di quali legni confische uno fa^
cile non fa cum il foco commercio,Et Ialtro ai pondo tignato,o uero ri¬
duco in trabe.non pand are. Quella dunque patientia ecomendata, che
di ira fàcile no làccéde, ne i leaduerfitatefi fledejl Porphyrico faxo exta
cum myfterio notabile al tale expre{fo,Imperoche di tale natura elfere af
firmafi,Che non fidamente nella fornace non fi coque,ma enfigli altri fa
xi propinqui alianti, rende incodibili.Talefedimonlìrala uera patien-
tia.che non tanto fè accende,ma gli accenfi,extindi gli rende. La petra di
Ophyteshaìafuaproprietatenotifiìmaadquello dido conueneuole.
Dique PoIiphiIe,te in quella parte commendo,percheauido fei di ta¬
le difquifitione,Imperoche,omni cofa rimare,confiderare,& metire,Lau
dabilefe prilla. Laudai quiuifummamentela fapientia della facondilfi^
ma donna.gratie innumere dicendo ♦
JEtcuficumhonelli Se approbatilfimi parlamenti,feftiuiffimamente
ad uno lepidilfimo fiume perueniffimo.Sopra le riue delquale, uidi uno
gratiofo Plataneto,oltragli altri uerdiffimiarbufculi,&aquatici germini
optimamente difpofiti, Se fituati,cum intercalate lothi. Oue traiedaua
uno lapideo Se fuperbo ponte di tre archi, Cu gli capiti alle ripe fopra gli
firmatiffimi lubici,cum le pilledagli dui fronti carinate,ad continere la
fìrudura firmiffìma,Et cum nobihffime fponde ♦
In Iequale nel mediano re
pado dlfiibllituto cuneo del
arco, de q ui Se de Ii,perpolita
mente,excitata,pmineua una
porphyritica qdratura falli-
giata,continente una catagly
phia fcalptura di hieraglyph i
Nella dextra al noflro tranfi
to, uidi una matroaduno fèr
penteinllrophiolata,Solfi efi
una nate fedente,&cum laltra
gamba in ado de leuarlè, Cfi
lamao dilla fuafclfione,uno
paro di ale,& ne Ialtro di leuar
feunatelludieteniua. Obuio
era uno circulo,Il centro dil-
quale dui fpirituli tenédo, cfi
gli pectioli terga uertendo alla
circunfèrentia.
Logiflica edam quiui me
dixe.Poliphile, Quelli hiera
glyphiio fo che tu nonlinten
di. Mafano molto al propo¬
sto, acni tende alle tre porte.
Et pero in monumento delli
tranfeuntiopportunilfime fo
no collocati. El circulodice.
Mediti tenuere beati. Laltro.
Yelocitatem fedendo, Tardi
tatem tempera fingendo. Ho
ra nella mente tua difculfamé
te rumina.
Elquale ponte pofcia era
cum moderato prono, dimo
Arante la folerte difquifition e,
&larte &lo igegno delperfpi
caci (fimo arti fìce & mento re,
collaudaua i elfo la aeterna fo^
Editate, Laquale non e cogni
tadagli ciucienti moderni,
& pfeudoarchitedi.fencialit
teratura,menfura & arte,fucando, & di pidure, & di liniaméti operiendo
extaperomnimodo ìlfabricato ineoncinno ^difforme. Ilqualeeratu-
to dimarmoro Hymetio uenuftifiìmo.
Hauendonuiel ponte tranfado,ambulauamo fotto perle frefeheum
bre,di uario garrito di auicule fuaueméte celebrate. Aduno faxofo & co
rico locò,ouegliexcelfi&arduim6tifeattolleuano,peruenifiìmo.Etdin
di pofcia cotiguo ad una abr u pta & in uia,& falebrofa motagn a,Tu
taderofa& piena di herniafcabricie.Altafmonelaere,appen
dice fina delumbata,& nuda de omni uirentia,& mon
ti adryi circunquaque. Et quiui erano interfcal
pte le tre randufcule porte,rudemente ex-'
cauate nel uiuo faxo, Operaanti-
qria,& oltra Scredere ueter-
rima in magna afperu
gine di fico»
«
Sopraquah^uedeUequale.dicharaderelonicoJLomano.Hebrseo*
Se Arabo,uidi el titulo che la DiuaKegina Eleuterilyda haueami pradi-
éto &pronofticato,cheio ritrouerei. La porta dextra hauea fculpta que>
ftaparola.THEODOXIA.Sopradellahniftra qftodido. COSMO'
DOXIA.Et la tcrtia hauea notato culi, ER.OTOTROPHOS.
Da pofeia che imi qmui applicammo imediare,Ie Damigelle comite
mcomiticiorono ad interpretaredifertamente,& elucidategli notandi
tituli. Et prillando aIlerefonanteualuedextereocclufe,di metallo,di uer'
daceo rubigine infede, fencia dimorare furon aperte.
Etecco cheadnui,una donna graduila fé pfentoe,di afpedo calibe,
Laqualefora diunacraticeacafunculacum fumido fedo Si parieti fu¬
migati perla pulìlla porta egrelfa(Laqua!e foprafehauea notato PTLV
R A NI Ajueniuacum pudico mattonatogli folitario loco collocata la
fuaaxlicula, & i una opaca rupe Scariola di nudo Sefriabile faxo, Lace>
ra,fqualIida,macilenta,pouera, Cum gliochiiad terra defìxi, Theude il
fuo nome.Etfeco haueafei contubernale Se mdiuidue uernule miniftra-
te,affaideiedamente ueflite&obefe.Dellequale una nominaualì Parthe-
niaXa feconda Edolìa,& una Hypocolinia. La quarta Pinotidia. Et ad
preffo egliera Tapinofa,la ultima Ptochina. La quale ueneranda matro
nacumildextro brachio nudojalto Olympo monftraua-
Habitauaallingreflb di una Arata fcru pea,di progreffo diffìcile,di fpi-
ni Se fenteimpedita.il locoapparédo fcabrofo Se difpiaceuole,cum il cce-
lo pluuio &turbato,&cum n ubila caligi ne infufeata, &arctiffìmo calle.
Dique Logifticaanimaduertendo,cheio al primo imito tale co fa ab-
horriua,quali moeftadixemi.Poliphile.Qiiefto calle lì no allultimo lì co
gnofce,& culi quella uenerada&fanda donna Thelemiaargutula pri ¬
llo mi dixe.O Poliphile, Per te hora non eiamore di tale laboriofafami
najoad Thelemiaaccortamenteanuendo,dindifora ueniffìmo. Etra-
chiù fa la porta, Pulfarono alla lìniftra.
Ecco fencia
Ecco fenda praeftolatioe fue patefàda, Se itromeflì, Se fece ad nui una
Matrona chryfaora cum gliochii atroci Se nellafpecto prom pta.uibran-
tecu la leuata fua fpathainmano& praducéteJn medio della quale, u na
corolla doro ,& uno ramo di palmula ìtrauerfato fufpefa pendeua.Cum
brachii Herculei Se da fatica.cum ado magnanimo, Cu m il uétre tenue,
bucca picola,humerirobufti,Neluolto cum demonftratione di non ter
rirfe di qualunqua fadioneardua& difficile,ma di feroce Se giganteo ani
mo.Etil filo nomiatiuo era Euclelia,Etdixene nobilegiouenette&oblè
quiofe uenerabilmente comitata.Il nome della prima Merimnafìa, Del¬
la fccunda, Epitide. Dellaltra, ErgalìleaXa quarta era eh iamata, A nedea.
Et Statia nominaualìlaquintaXa ultimaera uocata Oliftea. Il loco Se Ci¬
to mi parea effere molto laboriofo. Per quello auidutalì Logiftica prom-
pta icomicioe cu Dorio m6,& tono di catare tolta la lyra di mano di The
lemia, Se fonando fuauemente a dire*O Poliphile no ti rencrefca in que¬
llo lo co ui rilmente ago n izare. Perche fub 1 ata&ammotala faticaci mane
ilbene.Tanto fue uehementeil fuo canto,che giàconfentiua cum quelle
adolefcentulccohabitare, quantunque lo habituato di fatica apparile.
Subito Thelemia politula Se blandiuola,& cimi dolcefembiantcmi di'
xe.Cofa ragioneuola ad me pare.cheante che qui Poliphiletto mio ociu
liITimo te affermi,debbi per ornili modo Se la tertia porta uidere. Confen
tiendo io fora & di queftaltraegreflì,& pefulatele amee ualue, Thelemia
percoflfe la tertia Se mediana porta,8e rimoto lo obice, fenza dilazione fue
aperto. Et intromedi obuia fe fece ad nui unainfigne Dona,Il nomedeL
la quale era Phiitronia.Cum rifguardi petulci Se icoftanti, Lafpedo qua
iocundiffìmo fuo, al primo intuito al (uo amore me uioletoe 8e traxime*
Inquilina di uno loco uoluptuofo.di heluelle uirente larea 8e di fiori ue^
Aita abundante di folacio Se piaceuole Ocio,manante cu fcatebre di lim
pidiffimi fonti Se riuuli.cu fonora fcatungine difeurfiui,ad maxima uo-
luprateirriguo.Campi aprici.Se le umbredegli fogliofi arbori fugelide8e
frefehe. Seco fimilméte Seeflfahauendo fei herile formofifiìmefanciul¬
le acquacue8einguardaturaIepidiflìme,Cu praegratififìma IauticieSe amo
rofi ornamenti, falerate,diambitiofabelleciadecore, Dellequalelappel-
lationedella prima era Kaflonelia,laltranominauafe Chortafina, La ter
tia Idonefa.Et la quarta era chiamata Tryphelea. Et dièta eralaqnta Etia
nia.Lultima Adia.
Quefte tale 8e cufi fàcte praefentie,ad gli intenti ocbii mei fummamen
tegratefe prseftorono Sedeledeuole.Perqueflo la fi licer a Logiftica prac>
ftamen te cum moefte noce ueden time difponere 8e già abruptamétedefle
xo allamore di eifa inferuile modo addico dixe.
O Poliphilefucofa8e Emulata belleciadicofteiemendace,infipida Se
infulfa.Imperochefi le fue fpalle difeufiaméte mirare le uolefti naufeabo
do comprendereftì forfa quanta indecentia fubiace,Se quanto afpernabi
le fono.Se di fetulento fio macho fe Se abhominabile, eminente fopra una
alta congerie di forde. Dicio cheperpete Seeuanidafuge,Sela uoluptatc
pa{Ta,8eilpudorecumpenitudine,cumifperanceuane,cum breuifTìma
alacritate,cum piati perpetui,Seanxiifofpirilaerumnanabile uitafuper-
ftite rimane. O di miferiaadulteratadolceciain fe continente tanta amari
tudine,Qualeil melleincholco dalle frode {fallante. O morte deterrima
« 8e fozacome induta fei di ueneno dolce,Cumquantidifcrimini8emor>-
tali periculi. Se folicitudine da gli cacci amanti, in co nfulta 8e precipita¬
mele quelita. Praefen te 8edinante ad gli ochii tu li ftai 8e mifelli non te uc
deno.Odiquanti dolori Se amara poenaSecruciamento gerulafei, O pra
uo impio,Seexecrabile appetito,O infania deteftabile,0 de fraudati fen^
fi.peruoi cufi lubricamente,cum il medefimo piacere belluo,8e gli mife*'
ri mortali ruinano.O fordido amore. O abfordiffimo furore-O difordi-
nata Se inane Cupidine,di tanti errori 8e torméti ad gli perta&i cori nidu
labondalacefcente.O di multiplicebenemaluagio 8eexitiale in ferito, O
ìmmanemonftro,comeageuoÌaSefubdola gliochii degli ifoelici amato
ri tuì,ueli SenubiluO trilli Se feiagurati chi fe inuifeida cum tanti mali,in
tanto
tanto poco,& uenefìco piacere, Se in findo bene prae (Tati.
Quefte&confimigìiante parolecum uehemétia agitata. & nella fron
te cum infurgente ruge indignabonda Logiftica dicendo, proieda la
lyraad terra la rumpete.Dique.Thelemia impigra & di tale fuafionein
perteritafeceminutoridibondachead Logiftica nonattendefe. Perla-
q uale cofa Logiftica cognita la mia iniqua proclinatione fuccenfa de dif
degno.uoltate le Ipalle/ofpirolà.properamente curfitabonda,ufcite fora*
Etecco una come infigne & feftiua Nympha dindi cum laiuaarden^
te facola in mano defpartitofi da quelli ,'uerfo me dirigendo'tendeua gli
uirginei patti, Onde manifeftamente uedendo,che lei era una uera & rea¬
le puella non’mc mofli.ma Leto Iafpetfai. Etquiui cum puellarc proni'
ptitudine,& cum modello accetto ,& cum (Iellate uolto,purobuio ad me
già mai approximata,& furridendo uene,Cum tale prafenria & uenufta
eleganria
elegantia,Quale per auentura non apparile al belligero Marte la amoro¬
sa Idalia,NeadciTaiI formolo pallore Adone, Neil delicato Ganymede
alfummo & infiammato Ioue, Nella belli fiima Pfycheallardente Cupi
dine,
Perlaqle cofa fi quella tra le tre dilcorde Dee, quarta uiduto hauefiìo,
&dalfupernoIoueiudicefulTeftatoconftituito,Quale nelle umbrante
felue di Mefànlone el Phrygio paftore,Sencia dubio molto piu di admi-
randa forma,& fencia squiualentia piu degna del fcripto pomo,& fencia
rifpedo alcuno che le altre cortei iuftamente harei iudicato. Laquale nel
primo obiedo fofpicai che Polialei per certo fe fuflè, Mala codinone del
infueto habito&loco me diftuafe.Et perquefta iuridica cognitione fu-
perfedendo ancipite,&cum ueneranda fufpenfionemeconferuai.
Vertiua dunq; quefta Elioida Nympha el uirgineo Se diuo corpufcu-
lo di fubtiliflìmo panno di uerde beta taxtile Se di ordimento doro (Qua¬
le iocundirtìmo coloramento delle pinnule del collo Anatico)commix
to,Sopra una bombicinainterula candida 8tcrifpula,la nitidiflima&dc
licatula carne Se la ladea cute tegendo,Quale u nque prima làpe texere la
inuentrice Pamphila figliola di Platisne la infida Coo, Laquale cami-
fia gratiofamente fimulaua bianchiffimeSe incarneate rofè coprire,Ma la
uefte (opra di quefta,cum paruifiìmeplicule,o uero rugule eleganteméte
induta,adhaerente,& fopra gli ampli fianchi apprefio le mammillule ftri'
dilfimamentedi cordicella doro cinda,retinendo fopprefle le plicature
del tenuirtìmo panno fopra el delicatamente tumidulo pedo. Sopra di
quefta prima cindura.era fubtrado la fuperfluitate del longo ueftimen-
to,reftata la liciniata fimbria a;qualmente fina ad glicarnofi tali.
Pofcia ancora quefto fubleuato indumento fuccindulo era alla
prima cordicella doro,Cum il facrato Certo della banda Cytherea.Ilqua
le ingrummato fubleuamento Se circun fin uato Se eleganteméte compo-
fito intorniaua fupra el pudico aluo.cum grato tumento, Etdi fopra alle
refiftente Se tremule nate,& al rotundo Se piccolo uentre,i!refiduo del uc
ftiredemeflb uelaua cum minutifiìmerugature al reflato delle fuauc au¬
re inftabillule,&per il moto corporeo,fina allelactee fuffragine cadente.
Alcuna fiata dagli temperati fpirari di uentuli,il leueindumento impul
fo.accufauala pudica Se fcitula formulajaqualead quella fàccua prom-
pto contempto. Dique non temerariamente fofpicai quali lei non erte-
re compofitioe fpermale. Da pofcia le diftefe bracce,cum le longe mane,
ornatedi fubtili Se tornatili digiti,Cum longiufcule/urrubicundulc, Se
• • • • »
1 mi
è
lucide ungile. Qualemaifimiglfante ad la Ageha Mmerua furono dica
te,Lequalebracceperlalympitudinedelle maniche, poco meno che nu
de appariano. Et lo exito delluno & labro brachio.appreffo ad gli candi¬
di armi,circuiua bellifiìme uno phrygio di oro obrizo tefiiite,fid copiofa
mente decorato di lucenti gioielli,
• Per quello modo medefìmo erano tutte le fimbrie del Ueftire, cum mi
nutiflìmi ftralleti di brattea doro,mftabili pendenti in moki lochi uenu
ftifiìmamentedifpenlati. S opra limo & labro Hypocondrio.erala uefta
difiii ta, o uero difie&a, fid in tre lochi cóiunda da tre pilluli che erano tre
Crafiìfiìmeperle in nextrulate difetaCyanea,QualeCleopatranon heR
beadrifoluereinpotione,Etcumtaleordine era inuinculataquellafepa
ratio ne, indicando elfucamifio,trala diftantia duna margarita ad laltra.
Dantorno eldrito fidgallateo collo,uno artificiofo fopra filo doro uio
ientato ambiua.Ilqualedifcrepau&fefoprael Nympheo pefito angùftian
tifi pofeia acutamen te al fuo tranfuerfo conueniuajntexto uermicularia
mente,8tdi pretiolegemmecopiofamcnteornato.Difottoaquefto indù,
mento come di foprae didto.copriuael fuo tenuiflìmo Suparo incrifpu
lato,di feta candidadi minutiamo lauorio,Ilqualetegeua quella pretio
facame,qiiaIepurpuranterofe,neldifcrime dei filo fpatiofo òc delitiofo
pedo. A gl io eh ii mei piu grato che al fefio & profugato cerilo gli frefehi
riui,Piu deledeuolechead Cynthia la pifculenta nauicula diEndimio-
ne,fida fuaue Cithara ad Orpheo.
Lemanichedelquale Camifio conuenienteIate,ad uicino della com
pradien fa delle Fucilie delle mane inuinculate,circundaua ftringendo
una firn brieta aurea in pillulate da due crafiè unione per fingula cumori
ditale candore ♦ Da polciaohra tutte quefie gratiffime cole, dalia perti¬
nace opera,cum furatini & feduli rifguardi in uagegiare uolupticamente
le cotumace Se tumidule papille ipatienteal fuppreflo deltenuifiìmo ue/
ftito.Quelle dunque non importunamente iudicai, che tanta dignitate
di fpedatifiìma opera.Lartifice folamen te per fe Sd per fuo extremo oble-
lamento,curri omni diligenza hauerle bellifiìme formate, & coaduna¬
to quiuiomni uiolentiadiamore-Forfatalelequatro Alitedoro alligai
tead la Bafilica Regia di Babyione.chiamate lingua degli Dei, non era/
aio uiolente allo amore del Re,gli animi conciliare,quale in queftefenti-
ua,Heumecheapenahariano impleto la Vola della mano, Cum il piu
bello interuallo che la natura della uitael potefic fingere.
Allabianchifiìma gola piucandidache la Scythicancue,uno mo/
nilc
nìle pretiolb cingeua, non quale della Cerna Càefarea,chc dubitarci àn¬
cora tale fuflfeftato,q uelìo della fcelerofa Eriphile,di manifeftare el calato'
Amphiarao contaminantila. Ilquale una infilatura di gemme & di orbif
fimeperle per quello exquifito ordine fe dimonftraua. Nel pendente uer
fo la furcula del candidante pedo,in medio tra due grò (Te margarite infi
lato era uno corrufcanterubino rotundiflìmo, Vltra le perle collaterali
feguiuano dui fulgoranti Saphiri,& pofciaancoradueorientaleperle.Vl
traiequaledequi & deli feguiuano duilampegianti Smaragdi ,& ancora
due perle,& pofciadui praducentiflìmi Iacynthi.T utte quelle gemme de
piilulacea forma iuftiffime&di cralììtudinedi bacca,cum optima Stami
calepartitione.
La biondi dima tetta cum explicata Se foluta capillatura fopra'el gra-
tiofo collo cffufi,di tortuli & renidenti crinuli copiolà appareua, ueden-
dofe non altramente che fubtiliflìmi fili doro, inconftantemente rutilali
ti.Eicalueo capillamento difcreto,da uno ferto de olente & amethiftine
uiole foppreflb, Alquanto fopra la fefteuole fronte pendendo, una uolu
pticadifcrepantiacomponeuatriangulare, qualeunquead Genio fufife
uotata.Etde fetala.ftrophiolacompofitamenteufciuano gli pampinula
ti capegli.parte tremulabondi delle belle tepore umbregianti. tutte le par
uifii me aurechie non occultali do. Piu belle che mai alla Mimoria fulfe-
rondicate.Dindipolciaelrefiduo delflauocapilIamento,dadrietoelmi
cante collo explicato,&: dalle rotunde fpalle de penduti efFufi inquieta-
mente per fopra el formo fo dorfo oltragli uertibili ginochiiextendenti-
fe,& moderatamenteinundule uentilantefe.che cufi uagamente non ex-
plicalugiello de Iunone le oculate poene,Che tali crini non uotoe Bere^
nice per el fuo Ptholemaeo nel uenereo tempio* Ne Cono Mathemati-
co tale uide nel triangulo collocate. 4
Nella fronte tata ancora fo tto ad due fubtile,nigerrime, hemicycle &
difiundeciglie(Qualemaiperaduentura fe hano uidute in Aethiopia
delle Abbacfine.Netaleunquein tutela hebbe Iunonejluceuano dui fe
fteuoli òc radiofi ochii. Da fundere Ioue in piogia doro, de chiara luce
prompti,cum la fufea uuea coperta dellaladea cornea. Vicino ad gliqua
li le purpurante guance,cum le rotunde,& de due lacunule ridente bucce
cum eximia grada uenuftamente decorate. Spirauano colore de frefche
rofe,àlla fingete Auroracollecte. Etdopoi tra uafi dimundiffimo cryftal
Io de Cypri locate,Non altramente tranfparendo,cum uermigliante dia
phinitate cufi fencia fallo cum tale nitentia iudicai.
Sotto Umilmente al diftefo Nafo unalcpidiflima'uallecula alla picio
labucca di cortefe formula confinefeguiua, Gli labelli deliache no turni
di.ma modefadi,&depidi de Muricea tindura,Tegeuano la uniforme
continuationedeglipiccioli &Elephantici denti, Vno non fopra emi¬
nente allaltio,ma in ordine acquai mente difpo liti. Tra gliquali Amore
una fpirabile ridolentiaindelìnentecomponeua. Percheio penficulata-
méte praefumcua, che negli labri gratiofi,altro non fuffe,fe non per gli la
dei dentilucente perle,& per el fragranteanhelito calidilììmo mofco, Et
per la fuaue uoce,Thefpis cum le no ue figliole.
Per Iequale tutte cofe fummamente illedo,tra gli mei {focati fentimé/
ti,Se tra il difordinato Se fuccenfo appetito .grande feditione Se amaricabi^
lecontentionediproximo naque. Quale gianonfue nelle ante narrate
praden tie,& delle ampli dime Se uarie opulen tie, Imperochegli difcoIi&
furatriniochii una partecommendauano delaltre molto piu bella,Ma
10 appetito inaltrapartedel diuo corpufculo raptato,praTeriuaaltercàn>
do quella adlaltre.Etdicioomnimaleexordiodetàtapcrturbatiua&co
tentiofacommotionefurono gliinfaturi &infeftiflìmiochii mei,gliqua
11 io fentiua de tanta & tale noxia lite nel trillo Se uulnerato core interfe-
minarii &fifcitanti.Per la contumacia di quali allhora quello io al tutto
el perdeti.Et niente di manco fenda quelli in niuna cofa io gli poteuaal-
quanto fatiffare.il fremente appetito pofciaelfummedelitiofo pedo fen
eia xquiualentiaextoIleua.GliochiiuoIuptabondi confentiendo dice-
uano,Si almeno tutto el potefiamo difcoprire.Dique quelli mobili din¬
di pofeia uiolentemente dal uenufti filmo fembiante fublati.omni extre-
mauoluptate in quello comparauano.Etquiui corroborato lo appetito
Se difconciamente proteruo fummurmuriìaua.Chi fàcilmentemifuade
rebbe,chdilcuna fiata ne unque fi fuflèuno capo copiofo, culi de geniale
celanese uoluptuofo ornato di textura,& di capilli intortili di egregio
cumulo,& di iocundo circumuoluto decorare lìbela Se fi nitente fronte.
Quali ramenti Abiegnifempreinpampinulati orbiculi fuertentife»
Che mai tale Se culi fpedanda Apericad Efacho gli capilli comen te
non piaque neapparue.Gum dui chiariffimi pofeia Se fagittati ochii, co
me delie maturine nel depurato coelo perlucide.Piu bellamente decora¬
ta fronte Se capo.che unque fe uide il Belliger Ncco dagli Acin tani orna
to defplendéti radii.nel mio core comedemilfo dardo da irato Cupidine
P»fundamete uuinerabodo.Dunq; occludendo qfi aufo potrei dire. Che
Delloftabilita.ad gli mortali fi gratiofi.fi lucidi, fi decoriflìmi lumi non
producete,quali fonoquertineldiuo fronte affixi, diquerto’cartico fig'
mento pnefulgidi &amorofi,Et perciò per tanti iurgii obfete el trifto co
re & da tanta di fcrepante contro uerfia de appetifcentia fufìiniua, Quale
fi tra elfi una fronde del affante lauro del tumulo delRe de Bibriainme-
dio collocata fute,Ne un que la rixa celiare,fi non reiefta, Etcufi penfita
ua non certabondo tanto litigio,!! non da ete core tanto piacere de co tei
(non fa&ibile)futeablato. Et per tale ragione non fepotea firmaméteco
uenirceluoluptico &inexplebiicdefio deluno nedelaltro,Qualehomo
da fame exarcebato Se tra multiplici Se uarii eduli fremente, de tutti cupi-
dodiniuno integramente rimane dilardente appetito contento. Ma de
Bulimiainfe&o.
‘ESPECTANDOPRAESENTIALMENTEEL
preale&intelligibileobie&o duna portantiffimarepra>«
Tentatene de tantauenuftiflìma praefentia Se diuo afpe-
i &o,& de uno co piofo aceruo & uniuerfale aggregano ne
,deinuifabellecia & inhumana formofitate, Exiguo Se
exilc per quello & impare reputaua tutte anteuidute iex>
limabile delitie,& opulente Se elafe magnificentie, ad tanto ualorequan
to e cortei. O felice duna ue colui che tale Se tanto theforo di amore quie
to pofliderae.Manonfolamente potertene fòelice,ueramente beatirtìmo
dico colui chead tutti fui defii Se imperio humile fuccumbendo dallei fa
ra per qualunche modo polTeduto &ob tento ,OaItiflìmo Io ue, Ecco lo
Iprerto ueftigio della tua diuinaimaginc,relid:o in qfta nobilirtìma crea'
tura,Onde fi Zeufis eflà fola hauete hauuto ad cdtemplatione, Iaudatifl!
mafopratuttele Agrigétinepuelle&dello orbirtìmomondo difuma Se
abfoluta pfe<rtionc,cogruamente per fingulareexéplarioharebbe oppor
tunilfimo ele&o. Laquale formo fa & canicola Nympha,horaad me fede
uola & azeramente iocudaappropinquatofe, incontinente ad gliochii
mei lerariffimebellecie, alquanto dallalongafpeculate,piupalefemente
dauicino contemplandole,remanfì ftupido &arrepto.
Ne piu prillo lamorofo afpedo, &gratiffima praVentia delapfo per
miniderio degliochii adle intime parte,chela recordeuole memoria eui
giloeexcitando il core intromiflo, Prasfentandogli & quella ofFerédogli,
Che di lui hafado co pio fa officina, 8^; delle Tue pongente fagitte ftipata
pharetra,& della fua dolce effigie domeftico & conferuabile domicilio la
neo nobb e. Et quella che ha prolixamenteconfumptogli mei teneri an-
ni,negli fui caldi,primi,& fortidìmi amori. Perche quello già didocato
refultante,io ei fèntiua,& fencia inducie(quale rauco tamburo) affidua-
méteii pedo tafopulfare.Ètaduegnachenelfuo uenufto & quaacceptif
fimo afpedo,& per le bionde trece,& nella capreolata fronte di crifpuli &
tremuli crini fopra ludibondi,mi appareffe quella auricoma Polia extre
mamente amata,& per cui unquantulo lauitamia fora delle incendiofe
flamme mai fe ha potuto dimouerfe,& fluduantemodificarle. Niente di
manco elfuperbo StNymphalehabito infueto.&lo incognito loco me
fecerondicio reftaregrandementefufpefodubiofo & ancipite, Laquale
cum el niueo brachio della finiftra, al chioneo pedo appodiata geftaua
unaaccenfa & lucente facola,oItra el dorato capo alquanto eminente.
La extremagracilmente parte de quella,cum iftringente pugno retincn-
te,Et porgendo accortaméteel foluto brachio,candididìmo piu che mai
fufTe quello de PeIope*Nelquale appariano la fubtile cephalica & la bafì>
lica fibra q uale fandaline lineature tiraté fopra ai mundiffimo papyro.Et
cum la delicata dextra morigeratamente prtehendendo la mia leua, cum
dilatataci fplendidafronte &cum laridente bochacinnama fragrante &
leafoffatebucce,& culaornatiffimaloqlabladicula piaceuolméte dixe,
O Poliphileparadmefecuro ueni,& non htefitare unquantulo .Io aV
Ihora fentiui gii fpiriti mei fìupefadi.mirabondo corno ella el nome mio
fapedfe.Ettutteleparteiterioreprofternateduna feruefeente flàma
amorolà circundarle,& la uoce occupard,tra timore ferata &
uenerabile pudore. Etcufi dilàuedutamente ignorarla
che dicioaliei condignaméte refpondere ualefle
ne altraméte reuerire la diua uirguncula ♦
Se non che io pravamente gli offe
riti la indigna &difconuene
uola mano.
Et portala nella Tua, ftrengerla fendila tra calda naie, & in fra coagulo
latteo. Et panie ad me imo culi era de attingere & affrettare puraltro che
cofa dicòditione humana. La onde polcia che culi fatto hebbyreftai tu-
tò agitato &concurtb,&fufpicofo, non itédandolecofeinuifitateadgli
mortali.Neancorachedindi ne do ue(Tefequire,cum plebeo habito pan
nofo,&cuifciochi&uulgaricoftumi,difformeailei illimantime mepto
& di (limile di tale cofortio,& illicito edere mortali & terrogemo tale deli-
tie fruire. Per laqle cagióe arrolfciata la facia,tutto diuerecuda admiratióe
reim pleto,al ej uato della mia imitate c5dolédomi,fettario fuo me expo fi.
Vltimaméte pur no cum integro & tutto riuocato animo {cominciai
de riducere gli pauidi & pturbati fpinti.Suadédomi meritaméte beatiflì-
mo exico edere apprerto tale bellidìmo & diuo obietto,& in culi fatto lo
co. Lafpettopra:ftabiIedellaqualeuahdauirtuteharebbehauuto di fra¬
li ere & di tranfmigrare le perdute alme fora delle eterne fiamme, & deri—
duregli corpi icó patti negli monuméti al fuo cóiuntto, Et bacho hareb
be negletto la l'clyta temulétiadi Gaurano,Fauliano,& Falerno, & Puri-
no,ouero Pidano,pcrhaueredecofteiperpetuafpedatione.Etretroerta
fecjuendo cumelpalpitante(&damoreinquieto)core,piuquartabondo
che Sifuraauicula,Et non peraltro modo chela timida pecora dal rapa¬
ce lupo portata per la morii cata gula.
Quiuifèruidamétetadodipiaceuoliardori,paulatini uegetantefein
cominciorono di rifcaldare&fuccenderela frigida paura & laiterato ca-
loread uno amore (incero difpolìtiuamente adaptare.Etgia quali lupera
to & uindo non mediocremente da incendilo & interno appetito tra me
taciturnulo cogitando,uariamen te altercaua.O foelicidìmo fopraqualu
cheamatorechi dellamore de quellafolfe.fe,non in tutto,almeno alquan
toparticipeuolecopuIato.Dopo ad gli mei improbi delii improbando
opponeua dicente.O me a pena mi fe darebbead credere, che tale Nym-
phecum gl i im pari & terreftri.de tu tte co fe ad elle d i (lì nn 1 i fedignartferon*
Ma fenzahalìtare,quertaedignadeglirtritìiamplexi degli dii fuperni,&
quelli fpoghantife delle diuine forme tramu tati & perfonati traheredagli
alti coeli al Tuo dilettolo amore. Dallaltra parte io mecon(olaua,cheio of
ferentili lalma mia amorofa(altro piu digno munere non hauendo) qua
tunquediua,forfanon ladefprecerae.Quale A rtaxerxe R e degli Perii,la
qua nelle mane pradentata abeuereleinclinoe. Etperquclìo cum tepidi
fofpiri fentiuio agitare&grandementecommouerelintimeparte del in-
uafo pedo mio. Ilquale ad tale minirterio uolen fieri adaptauafe,& piu
ageuolefe pra?parauaadaccederfe,chead gli fortìanti Euriel fcco barun>
dineto,portogli la piccola fauilla.che nel principio fecominciaimpetuo
{irniente impigliarfe multiplicandotutto pofciafaccende.
Per queftafimilitudineiiberrimamenteexperiuauno incremento du
na piaceuola & domeflica flà micella dilatarfene nel prseparato fubiedo,
Culi fadamente che gli amoro lì rifguardidielfamierano hogimai per-
niciofe & mortaleperculfure.Comecorrufco tonitro negli ualidi robu-
ri cum repente impeto diflerpando ffmde, Et già non audeuadi guarda¬
re gli fui lucidiochii,Imperochequalunque fiata riguardantila(uioIen-
tato dallincredibile belleciadel filo grati filmo afpedo)& per aucnturagli
fui radio lì ochii fehauelTeron cum gli mei mutuamente ricontrato, per
alquanta mora tutte co fe ad me pariano gemi nate,prima che degli meio^
chii eiuacilante conniuare,&: prillino lume ferifto rade.
Per la cagione di tutte quelle co fe, Manubio& fpolio & uindo to¬
talmente era difpolìtoallhora cum il pugno apprehendere delle frefche
herbule,8cadeflaoffèrendolefupplicedire.Herbamdo. Aduegnia che
già cu la méte tacito el cofìrmafle,&: colignatoli libero adito & am pia ap-
tione delaia mia deputata-Subito dicio el caldo pedo humilméte hauen
dofeapatorato comeel rubete& maturafrudo dellamordica.o uero cal¬
lida nella prima fradura ampliatile fucceflì uaméte poi tu tto crepa.Et ri
ceuutein fe le lolite Sefàmiliare(maalquato intercalate) sduarione,ime'
diatelo ufato& frullato lareel fuo femore&foculo riconobbe, penetran
do le ar fi bile&experte uilcere.cum el uirgineo afpedo decorato exceffi-
uamente de inexcogitabile elegantia. Perche già nella prima codura de¬
gli primi amorali incendii in la mente dolciflìmo (Ma quale completo
& farcito dinlìdiecaballo in troia)Tntrodudo, dede primordio sternal¬
mente una incognita Se implacabile pugnalici tenace core &lìmplicifiv
mo,di rimanere profundamente infìxa. llquale facilmente da uno dolcif
(imo lèmbiantefcdudo.fenciamorainconfultamentenon li tardoeffin
dirfe,8t tutto ad gli amorali accelTorii &accendimenti lataméte fenedrar
fene&adglipiaceuolifochidifpolìtamenteracenderfe,& ad tanto falce
aptamente fottomcterfe,
Dique già in me ad gli feduli Se interni ardori una domedica cxcitatio
ne piu fe Ifortiua. Ad gli quali piu digno Se piu opportuno foccorfo que
fta al praefente lìngularmente reputaua,che ad le caue nauicule, nelle rapi
de&fluduante linde del remenfo pelago nauantecu iniquo tempo Ty^
phi cu el fuo ampludre& pcomodo regidro,&Ia della di Cadore.Piu gra
to ancora che quello di Myiidaal battito Adone, Etad Phroditeqllo de
PerideraobfequiofaNympha.Etpiu acccptiflìmo che il Didamo Ideo
portato dalla (Iliadi Dione,cu el purpureo fiore al uulnere dl*pio Aenea,
Et fentendo io elgia conculfo pedo dallintimeafperirate,& tacitamente
reimpleto Se comprelfamente tìipato,&racolti in le gli difcoli penlìeri,&
cu operalo amore penfando feampliaua&augeuale la non piu rifanabiV
le piaga. Et reflridi in me gli paulatini & pufilli fpiriti,qualì aufo me aflì-
CLirauademanifeflaregliexprimendoglimciintenfi feritori Se amorali
edeepti. Alhoratutto perdurarne in esco delio. Il perche no ualeuapiu
io recufare ad gli inuadenti accedo rii,& ad gli caudici ebullimenti refidc
re,& uociferare cum incitata Se piena uoce Se:dire.
O delicata &diuadamigella qualunque lei, meno che culi ualide fa-
cole tifa ad arder m e,& di confumareel mio tritìo core. Horamai per tu¬
ra arde da indefìnente&dimoio foincendio,& me per medio lalma len¬
to trafìgere& penetrare uno pontuto Se acutidìmo Se flammeo dardo. Et
culi dicendogli di uolere difcoprireil celato foco,& minuirealquantulo
laexacerbationecheio patiua excediuaméteingrauelcéteper dare ocui-
tata qda(damore)rabiofa Se terribile inflamatioe,ma patiéteméte io redai,
Ht per tale modo tutte qde feruide& graue agitano n e,& temerarii pélleri.
Se lalciui Se uioléti appetitilo gli refledeua uedadome cu lamia toga for^
dido.Laqleancora gli harpaguli dellemordicelapule n eli a Tei u a ifixi reti
neua,Etquale Pauoiieremirando gli fcedi&uiliflimi pedi depone laro-
tudata cauda, Culi ne piu ne meno,io fupprimeua gli irritaméti di omni
uoluptate,interrumpendo gli contumaci defii,& uani cogitati confiderà
do la difconuenientia a tanto diuo obietto.
Per quella cagione era forteméte difpofito cum tuttemie forcie di uin
cere Se inclauftrare el foluto Se uago appetito ,Sc la uacilantemente,& fupe
rare la immodcfta uoIuntate,arbitrando hogi mai che altro edere che cu -
fi non poteua. Ad lultimo penficulatamente nel archano del mio in foca
to core ad cogitare incominciai,chefencia fallire la praefente Se continua
mia poena adequare poteuio ad quella de lo improbo T alitalo che alla—
rida & fidente bucca le gelide Se purgatifìime aque guidabile Se iocunde
fe offèrifcono,& al fremete appetito gli fuaui fru&i fina alla hiante buc¬
ca grati ffimamen te fe appraefentano,rimane finalmente impatto Se abile'
mio deluno Se deialtro*
Omeche non peralrro modo unauenuftifiìma Nymphainfigne di
forma,di fiorente aetate.piu che direfi potè decoratade angelici coftumi
& de precipua ho nettate celebrerei con fpe&o degliochii mei eximia-
mente benigna prefentata,La uifitatióedelaquale omniexquifito & de¬
legabile con tento humano excedeua,& io allato fuo,piena di omni co-
fa,che folatiofamente uale ad amare & appetire prouocabonda, & da qua
lunquealtraoperationelo intelletìoaftrahendo folo in fe cumulantilo.
Non fuccureuapercio ad lo anhelanteSe uoluptabondo defio.
Hora per tale uianon extinguendo le ardente conca pi feentie, quan¬
to io ualeuaaquetauaellanguefcentecoreoltramodo infiammato, cum
Talentarlo deamorofa& folatiua fperancia* Et cum taledifcorfo chemai
fi trouacarbo tanto extindo.che allo ignito propinquo non parimente
per laconuenientedifpofitionenò fè accenda. Ma gliochii efffenati piu
domni hora quello di qualunque potereimmunito Se inerme,di piu in-
folentedefiderio le fue precipue Se diue bellecielo in fiammauano.Sem¬
pre piubella.piuelegante,piu uenufta,piu appetibile,& extremamente
apta&preftabiledamare,cum mirabile incremento de dolce piacere eui
den temente monftrantife*
Pofciafinceramentepenfitaua,Si perauenturagli fummi Dii perfen^
tifeono medefiderare& nephariamenteappetere& prefumeregli deueta
ti diledi,forfi in quello fando loco,84 de tale perfona ragioneuolmente
prohibiti,Nonne come prophano ad me facilmente potrebbe aduenire
Si corno ad molti altri che hanno offefo impudentemente, le frcdc& in'
fra&e ire iuftamente ufate ad Ifione audace Se cófidcntiffimo: Et per cl fi'
migliante
migliatite Thrace no harebbe ancora lui trouato denéptuno le profun
\
de fedie, filili temerario e! mero & faporofo Baccho,cumlaliquidaTe'
thy primo non haueflèadulterando immixto, & degli diuini fiati no fé
hauelfe indignamele intromelTo.Et Galantide ancilla regia a Lucina
mentitora non portarebbeel parto Tuo nella bucca,fe eflano Ihaueflè de
cepta.Ondefòrte quella DiuaNymphaerefèruataalfuo Genio,o uero
a qualche altro fublime Heroa, 8c io tal fàcrilegio indignamentetentan
do,indignabondocontramefepotria meritamente corno uere.C ufi fà^
da ragione dunque tempeftiuamente animando cogitai,chead quelli
che leuemente Ce afììcurano leuemente ancora peri re, &: ad tali non effe'
re difficile lo ingano & il fallire. Et negli audaci(fì fole direjnon praffiar'
Ci tutta la fallace & Iudibondafòrtuna.Etoltracio, arduo e lo inuefliga^
reel corealieno.Perlaqualecofa, Quale Calinone pudibonda fenten^
tife agrauare il tumefà&o aIuo,fe abdicaua dalla praffientia dilla Cada
Diana,Cufì de pudoreagitato me retraheua da tale impililo refrenando
gli mei uoluptici&difconueneuoli defìi.Ma dirottamele cum Lynceo
ochio,& indefinenteexaminaua cum fummo piacere, &cum miro affé
&o k belliffima Nympha,difponentime tutto al fuogratiffimo amore,
cum infàlIibile,obffinato,&ffimatiffimo animo.
I
V
I
curioluli ad gli delicati pediculi,di uermiglio corio calciati officiofifiìmi
li couertiua,ad gli quali tuberuli il calciamento uolupticaménte extento
adhteriua, Et alcuna fiata le prompte & candidi® me gambe, dalle fuaue
auree remoto alquanto il fericeo habito,uditantefoprali uirginei mem¬
bri cum formolo & exquifito exprelfo fe difcopriuano» Et quelle cu fin/
cero iudicio affirmaua tindedi fimlfima grana,quale unque fa col ledo
in Peloponnefo,trà biachiffimo lade,& cum fragrante mofco compofi/
tamente co ncrete & coagulate.
Per lequaletuttedeledabilidime cofefin cathenulato negli difficili &
inextricabili noduli di uehementeamore, piu inexplicabili chel Hercu-
lano nodo,&piu che quello che il magno Alexandro cu la Ipatba follie
te,& nelle implicatiffime rete amorofamente irretito,& il mancipato co-'
re i ardentiffimi & moleffi cogitaméti,& feruentiffimi defii loricato ffiin
gentime douunque meuoluea,piu pundure & piu clauiculiin eflb ama
tecorefentendo,cheilfideleRegulo in Aphricaraptato intra il chioua-
to dolio.Diquedi nullaltracofarefrigerauaglimerenti fpiriti damoro-
fo incendimento,& da exq uifitiffimi cruciamini exalperati, che egli nei
tonante pedo ardeuano.Sinon cheabforbireglifeduli fingulti ofcitan
te quale fugato damnulo. Eflendo dunque increbreanxietate precipi¬
tatamente immerfo,& al uiolentiflimo amore di quelìa,tutto rapto uedé
time,da me ad me diceua.
O Poliphile come poitu lafiàre lamore una fiata indiuiduamétein
la tua mellea Polia exarfo per qualunque attrae Etquiui ad tutto il mio
ualoredaquellomorficantelaqueo,piu forpiceamente chele branchie
del ftringente Paguro che me traheua difnodarme udendo, non era fa-
dibileopera.Ondealtro nòexperiuachepiumoleftaméteme illaqueafi
fealaffedo di quella,la cruciata alma,che la ueracefimilitudine diomni
fuo corporalefilamento.iluenullo lèmbiante,& gli prillanti gelti della
mia dolciffimaPolia.Ma fopra tutto quello ad me offeriuafeatrociffimo
cruciamento,como potefie io cedere alla mia qacceptiffimaPolia,Etin
mediate negli humedi ochii le calde lachryme prouocate afpernabile &
molto arduo mi paria rinouareil mio macerato core,& per itrodure uno
nouitio & {cognito ,& impiofo exularelantiquo fuo fignore. Pofcia con
lolantime diceua. Per aduentura quella e ella, fecundo il diuo oraculo
alte Si uerace fponfione della Regina Eleutenllyda,lVla non fe pande,
perche fi io non erro, quella infallibilmente a mi pare. Et fado que¬
llo amorofo &difcurfiuo cogitato,&fuafiuo praefuppofito Sediomnial
trò defio foraufcito/olamente penficulaua cuilcore Sedila métereite/
randoadlaifigne Nympha. Dal grande amore dellaqle lìridaméte pre-*
k ii
fo non mediocremente coado audeua cum infueta admiratìone affi'
duamente fpeculare tato inuifitata frattura.Etgliochii mei delle Nym
phale & incomparabile bellece aptamente copiofi Se abforbétiffimi Ty
phoni fé faceano,&pofcia che furono excitaticufi caldamétead exhaù
rire la fumma dolcecia de culi benigna&confpicua prafentia, prehen'
derono eterna fortitudine di retinireadunatamente conuenticii ad tale
uoluptuofo minilterio infemecum effi, tutti glialtri mei captiuati Tenti
menti folatiofamente conlèntanei,Che folaméte da lei,& non daltroiv
de chiedere io tale refrigerio Se diledo pcipuamente alle mie incendio
fe fiamme. Dunque per tale modo da exafperante amore cruciofaméte
ladò,& afflitto uacillando,perueniffimo alquanto alla parte dextra del
Ipatiofo campo. 1 '
In quello loco difpofìtamente erano ordinati gli uerdegianti arbori
&copiofamente frondofi,pieni di fuauiffimi dori frudigeri circa il rito
& di mulciplice forte di follatura Si di immortale uirétia, Laetificauano
il core degli infpedori.
La Epaphrodita Nympha affirmofe,&: liete quiui Se io. Oue riguar'
dando cum quali femi potentia uiliua,perche totalmentedidocare non
fe poteua dallamorofo obiedo,per la benigmtate della amcena plagia.
Io uidiapproximato el numero lo choro di una llipantecaterua, felliui
Se corigiantijdi delicatiffimi,& lauti adolefcentuli ephebi,cum intonfe
come exuItanti,C um le coriàrie degli annidati crini,fenda dudio alai'
no intorti,De ferri laureole di multiplici fiori ,Sc di uermiglie rofe, Se
di dondolò Myrto,&di purpureo amarantho cum Mellilothiimixto
amorolàmente incoronati Se impexi. Et cum quelli extrema multitudi
nedi bellidìmepuelle.Piu delicate Se bellequale non fatrouarebbeno
infpartania.Et luno &laltro fexo ueftiti di fuperbo operimento,non di
Milefia lana, anci di richiffimi habiti di feta,& tali di undulante Thab'
bi, Non fubditi ad le legeOpie, Alcuni di uerlìcolore cangiante, men'
riente el uero coloramento. Alcuni di purpuraeleda dalle Murice,&ta
lidi Lino fubtililììmoqualenello Aegyptonone produrlo 'candido
& crifpu!o,& crociculato drapo texuti fubtiliffimaméte. Et di innume
rabili altri coloramenti. Alcuni de Ceruleo, Altri di Phoeniceo, molti
de uerdegiate& Puniceo,Di Sandacina,& C yanea infedura.cum funv
ptuofe delicie. Affai di crocea tindura.quale non produce Corico, ne
Centuripe/ummamente alintuito gratioli di filamento aureo intrama
ti.Cumeximio decoramento di lucente gemme nelle extreme fimbrie
circagli allragali retinutedapurgatilfimooro. Alcunierano promif'
cuamente,cum facrate infule Se di diuo Se pontificio culto.Tali cum in
dumento uenatricio.
Et le piu
V Et le pili de quefte egregie Nymphè,gìi fui biondi capélli; cognima/
ti haueano.cu exqfiti,& di uoluptica textura inodula>:i,4kre tormétuìì
tripharia ifemedittufaméte le filabile & inqete trece retro al ladeo collo
efFufefpadeuano.lale cu uberrimi crini milupatinegli tenuittimi uela
mini lattata gradofaméte la lata frote di retorto capillaméto ombrata.
Et culi no operofo, ma la maeftra natura rendeua non mediocre grafia.
-Et cum uitte de fili doro texte cum phrygiatura de perle micante, Et ak
trehaueanoderichittìmi& uolupticofi baltei decorato el crino fo ca>
-po. Et alla dritta gola le fumptuofiflìme colIambie,& monili pretiofi,
& A rmille & fpìnthri,Et le parue urechie belliiìimaméte S talagmiate di
uarii gioielli.Et la dignitatedel capillamentó cummundo &cófpicuo
exornato,circundata la fronte de infilatura di groffe & circulatiffime
margarite. Lequale tutte excellentittime cofe infemecum le elegantiflk
me perfone,facilméntehariano alterato,qualunqueagrefte.feroce.obtti
nato. & in humano core.
Pandeuano pofciauoluptuofamentegIicandicantipedi,infina al>
le rotondemammilluIedifcoperti.Dapofciaeluirgineo corpufculofo
prale dritegambe,cumgli picioiipedi.Ettali nudi foprale antiquarie
folee,retinutecum cordicelle doro,tra el maiore digito,& il mediocre,&
appreffo eIminimo,& intorno el pieno pterna, Dindi pofcia politule
conueniuano fopra el culmo del pede, in uno artificiofo dlligamento
corrigiate. Alcuni Aridamentecalciati,& cum harpaguleti aurei anfu'
lati.T ali cum calige foleate purpurante & di altri iucundi colori. Qua
le nuque Caio Galicola primo portaffe. Altri cu aileptati cothurni fo/
pra le bianche & polpo fé fure cindi,& tali cum crepidule,cum maeftre
uoleanfulette auree & di feta,MuIti cum gli pnfei Sicyonii, & alcue cu
eximii Socculi ferice & cum obftraguli aurei decoriffime gemmati.
Etancoraalla cocinna tettala expedita fronte, cum uolanti uelamr/
ni,di conato Araneo circuligata,& cum gli mordaci & fetteuoli ochii,
piu chiariche lucente ttelle,nel purgatiflìmo cielo,Sotto alle fubtile &
circuiate ciglie. Etel piciolo nafo fra le pom ulateguancie, rubicundatc
qualenel Autumno etti meli, douutamente cum le alueoie,o ueru fof-
fule ridente. Ancora gli priecifori & gli ocularidend,cum glialtri ordì
natamente difpottti picioli in colore“di copellaceo argento, tra gli mu^
ftofilabii fimigliantialfinittimo Coralio. Molti fimilmente cum gli
fono ri inftrumenti,Qtiali unque in aufonia fi retro uareberon, ne anco
ra nella manudi Orpheo,celebrabondi per gli floruIentiprati,& aqua^
tiflìma planitiedolcittìmi foni,&cum fuauittìme noce &ode exultan'
ri, 8c cum multiplicata gloria, facientefe luno cum laltro amorofe pu>
k iii
gne,C um folaceuoli & iucundiffimi a#i & blandiméti,Feftigianti circi/
tori quatto pretiofiffimi Se diuinitriumphi,
unque limili uiduti da gli mortali rifguar
di cum (incero Se delettabiliffi
mo applaufo»
AGIONEVOLMENTE VNQYANTVLO
difficile ad gli fu perni Dei fare exiftimo,anci fattibile fa
cilmente fi praefta qualunque effetto al fuo uolere, Se in
ciafcuno loco,& fopra ornili colà creata.Ilperche debita
mente chiamati fono omnipotenti.Forfa chi alcuna fia
ta lemirauegliofe Se ffupédeimmo diuine opere udirae
narrare,fupremamente mirauegliarfe potrebbe. Imperoche imitareje co
fenaturale,larte^mula,quanto uale fforcia.Ma le diurne fenciadubitare
per qualunque creato ingegno & in telle&o fencia fua ope,& fpiramine
non fi poleaptamente fimular ne fingere. Dunque per fi faóta ragione,
niuodadubio alcuo do uerebbelalfarfe occupare, Maqetaméteaiaduer
tédo pona nellanimo,ad gli fuperi poffibile, ciafcuna ad nui ifiieta fàélu
ra,Qualeiocufiuidù DESCRIPTIO PRIMI TRI VMPHI,
El primo degli quatro mirandi&diuini triumphi hauealequatro ra/
pide rote di finiffima petra de uerdiffimo fmaragdo fcythico, di atomi di
colore rameo fcintiliato,El refiduo pofeia del carro mirai attonito fedo
tutto di tabelle, no di Arabico.ne Cyprico,ma di ferrineo fcintillare in¬
dico adamante infultate al duro finerilio Se del chalybe,uidrice del Iadi
uo foco contemptore Se contumace,ma al caldo cruore Hircino quieto
&domabile,Grato allemagice arte.Lequale affulediuinamente operate
dicataglyphiaexplicaturainfcalpte Se inmundiffimo oro mirabilmen¬
te infepte& inclauftrate,
N ella dextera tabella mirai expreflb una nobile fregia Nymphacu
multe coetanee in uno prato incoronante gli uidoriofi Taundi multi-
pliciftrophii di f|ori,Etuno adhajrente adeffa multo peculiareméte do-
mefticatofe.
prima
PRIMA TABELLA.
Quefta figura di carro era qdragula di dui qdrau pfedi p lógo di pedi
.yialto.iii.ìato altrotato cu exigéte corouice di fopra &di fiotto el pila-»
tho,Et daqifoprauno& femipedierauna plana lata pedidui &femi,
lóga.v.&femi,cu uiio,pclinato uerfio la corouice tuttojquàmeo de pre^
tiofiflìme petre,cum alterato congrego & ordine di coloramento . Et ne
gli quattro anguli erano appadecopie inuerfe cum lapertura refu pina,
fopra el pròiedoangulare della coronice.ftipata di molti frudi & fiori
de craflè& multi plice gemme germinate tra la uariata fogliatura doro.
Gliquali corni uidi cum egregia expreflìione di folle di papauero cor'*
nuto,inueftiti&di alueoli intorquati,&cum il fiuo gracilamento inno'
luto al termine della plana. Ilquale fi rupeua i uno folio laciniato antiq
rio, che belliflimamente deriuaua {opra cl do rio dellaelegantecopia del
la materia dida.In ciafcuo angulo dal plintho uerfio la coronice, al prò
ìedo era affiermato,uno Harpyiatico pede,cum moderato finuare, & cu
predante conuerfione de qui &delli infioliamento di Acantho.
Le rote erano tede intro nel carro. La medietate fiua apparédo, Et ei
plintho cioè la extrema parte di eflamachina,nellanteriore parte, proxi
mo ad gli harpatici pedi,alquato fubleuantife politamente gracilifcéte
uertiuafie in uno lìmachale uoluto. Neiquale erano gli laquei, o uero re
tinaculi ad trahereopportun amente commédati. Et oueinfixo uertiua
Iaxide,ad eflfo plintho appado pendeua uno mucronato,di tanta latitu
dine alla iundura del plintho,quato era due fiate dal uolubile medita
lo alIacima.Etquiuiexquifitamente principiauano due follature, Le>
quale diuidentefie fiotto el plintho deriuauano. Nel medio della dificre^
panda delle quale promiiieua modificataméte una pétaphylia rofia, nel
mediano
mediano dellaquale uertiuafe elfo polo" nellaxide.Come appare nella
tabella prima.
Hora (oprala planaantediala iaceua uno fatale candidiamo & be'
nigno Tauro, de molti fiori adornato,&di pompa di boue Lbabondo.
Sopra gli fedeua una regia uirgine degli ampli tergori,Cum gli Iongi,8c
nudi brachii, quali ifpagurira renendofegli peduli palearn amplexaua.
Indura exquifitilfimamente di panno fubtile,de fera uerde Sede oro, de
mirauegliofa textura,di habiro Nympheo,cùleextremicate,di uno uè-*
lamineconfinealle tattile fuccintìrulo, uelificante.nó lenza copia di ua
rii gioielli exornata,cum una corona doro, fupprimente una eleganti!'
lima & aurea ca»farie,mundula prendente.
Quello tale triumpho traheuano Tei lafciui centauri figlioli dii ca'
duco femedillaudace Ilìone. Cum piane cathenule doro aglirobufti&
equini fianchi exquilìtamente illaqueate,Cum gli anuli 1 uno cum lai'
tro fiipprelfamente innodantifo,& retinute nelle auree fibule & conne>
xi,&pofcia in le appade armille difoorrendo al tirare tequalmente tutti
fei. Ne fimigliante modo Erichthonio nel coiungere degli feroci cabal
Iialleuolucre quadrige ritrouoe.
Ciafcuno equitaua una ifigne Nympha,fedente cum lefpalleluria
aialtrariuoltate,trecum lefpeclatilfimefaciealla dextera couerfe,&trc
alla parte Ieua,Cum inftrumenrimulicaliinfeme ca fortemente di har'
monia participati.cum uberrima & flaua capillatura,giu per gli candii
di colli difìente,Cum pancarpie ornata la fua fella, Veftite due proxmte
al triumpho di feta Cyanea,quale luculeo&eximio coloramento dille
plumule nel collo del Pauone.
Ledue mediane di folgorante Chermeo. Et le prime precedente de
panno rafo di coloratine Smaragdinea uerdigiante. Noiilència gli
Nymphali additamenti,& decoramini,cantante cum le rifondate bue'
cule,&ciun tanta fuauitate fonante, di melodia, di confèruare impalla
lalma Tempre uiua. ■ • ....... -
Gli Centauri di Dendrocyfto coronati.Nele mano fue, la una alla
parte ima ,& cumlaltraamplexando gellauano gli dui propinqui al
carro, uafi di antiquario exprelfo, di Topacio di Arabia, cum elfuo
fulgente colore aureo, grato a Lucina, & alquale le ondefe quiefeono.
Negli fui fondi gracili, & nel mediano immoderata corpulenti pau'
latine augentife,Et dindi pofeia uerfo lorificio falligiantife di altitudi'
ne bipedale,fencia anfulede miro artificio.Foradegliquali pfiliua uno
nebulate fumo de fragrati tropo iextimabilefpargéti. Glilequéti fona
uao tubedoro,cu pédétepanofericeo fubtile,di aureo itexto,cu tripli'
TRJVMPHVS
*
P&IMVS
*
TABELLA DEXT& A:
Nellaltra affila gli curiofi parenti del nouo prodigio ignari, Nei
Apollineo tempio al dillo Simulachro peroraculo,lacaufa&lo exito
diuoti interrogauano. Agliqualiel benigno Nume culi perplexibeL
mente gli refpondeua. Vni gratum mare. Alterum gratum mari. Perta'
le ambiguo refponfo dagli pii parenti furono referuati.
- TABELLA SINISTRA. ..A
W J
Fora del pfcnpto uafo,germinaua una fródofa uite doro cum gli ir,
riciati pampini, fòetofaméte ornata de BotricuIi,cu grani punicei de in
dico Amethyfto,&la foliaturadellando Silenitedi Perfida uerdigian
te. Ad gli moti Lunarii no fubdito,Eta C upidieplacido. Pr^feruate fo
lpiteilgerulo,&ombricaua la Seiuga.
In cialcuo agulo della plana,del triuphaIecarro,diffulàméte fpléde
fceua,cplIocato uno faberrimo cadelabro,fopra trepediculi cornicula'
tifudato,di ramicofo coralio.pftabileadgb ruricoli. Fulmini.Typhói.
& repellete le tépeftate,&al ponitore benigno & AmuIeto.Quale Simi
late no fue fotto el capo Gorgoeo da Perfeo retrouato,Ne tale nel Ery'
thromare,Nelace nel Perfico,Ne taleel Drepaico.Dapofciaad uno de'
gliqli tutto elltylo era de ceruleo & lufitao cerauniofiamicabiledelleté
peftate,& de Diana amicalepcipuo,cu tépata corpuIétia,& gracilaméto
delogiufculi balufti Se noduli. Cu obftétatioefpedabife, di uermicula'
riaopatura adornati,de altitudine bipedale.Laltro pftauafe'de finiflìma
i ii ii
oléte. Iltertio deoptiaMedea,i fufco aureo colore diflèmiato,cu el Ne^
étareo fapore.Lo ultio cfptiofa Nebride,al Numedicata,Nel nigro exì
mio colore bianco & uiride immixtamente coeunte. Nella cochula de
gliqll ,una Pyramidale flamula,d(foco iextiguibilecontinuaardeua.
Per laqle luculétia le eximie opature & expffi,p io reflexo del flamini
latelue,p li fulgorati lapilli’ptiofiffimi pfeueratem tefpedare no ualeua.
Circa dlqle diurno triupho,cu multa &folénefupftitioe & maxia po
pa & religioe Infinite Nymphe Menade cu li foluti & fparfi capilli. Al
cuenudecuamiculiNymphei dagli humeri defluéti, & tale Nebride,
cioè idute depelliceo uariato d colore di damule,fenza laltro fèxo,Cym
baliftrie,& T ibiciarie,fàceuao le facre Orgie, cu. clamori uociferado, 8c
thyafi,qlé negli Trieterici, cu thyrfi di frode di coifère arbore, &c cu fron.
de uitine iftrophiate,fopra el nudo cifte & cordate faltatoriepcuréte fe<j
ua iniediate el triupbo filéo feniculo lo afèlio estate, Pofcia retro a qfto
estate imediate uno Hirco horricome de (acrilica popa ornata feftiua'
metecdduceuao.Etuna d qfto feótaria,uno uiminaceo Vano geftaua,
cu defordiato rifo,& furiali gefti,cu qfto ueterrimo & fco rito, qfto qrto
triupnoadoriaméte extoileuano,Etcoueneradodifcorfo Euibachead
alta uoce,cdfufaméte exclamado gli Mimalloni.Satyri.Bacche.Lene.
Thyade.Naiade.Tityri.nymphe,celebrabondifequiuano.
Q^AKTVS
LCVNOMAIDITANTOINDEFESSOELO
quio aptamentefe accommodarebbe,che gii diurni ar
chani diferrando copiofo & pienamente potefle euade
re & ufcire*Et expreffamente narrare,& cum quanto di
ua pompa, indefinenti T rium phi,perenne gloria, felli
uaktitia,& felice tripudio,circa a quelle quatto iuifi
tate feiuge de memorando fpetìaminecum parole fufficientemente ex-"
primere ualelfe. Oltragli inclyti adolefcentuli & ftipanteagmine di inu'
mere& periucunde Nymphe,piu che la tenerecia degli anni lui elle pru¬
dente & graue & allunile cum gli acceptiflìmi amanti de pubefcente
& depile gene» Ad alcuni la primula lanugine fplendefcéte le male in ^
ferpiua delitiofe alacremente feltigiauano. Molte hauendo lefacolelue
accenfe & ardente . Alcune uidi Paliophore. ♦ Altre cum drite balle
adornate de prifchefpolie. Et tali di uarii T rophaei optimaméte ordinate
& copofite,pcedeuanopmifciiaméte lstabodi myfteriofiTriuphi,cu ah
ti iubili fino allaere refonati. Alcuni cu gli buccinati inftruméti,uarii di
forma &difpirito,T ubeductibile,& itegre,&cu fonore T ibie. A lcue cu
cadette note pfalléte,& cu ineffàbili dile<5ti,&: sterni folacii,excedédo tut¬
to che Io igegno humano a fuo potere imaginare poteffe,ditorno gloria^
bondi gli fempiterni triuphi,Girado p la floruléta & beata terra & fixlice
patriarca pi uernati loco degli beati fanétiffimo dedicato. Dalcunofuc
crefcentearbufto no ipedito neoccupato.Ma tutto el floreo folo era uno
cosquato prato de herbe oléte& fiorigerede fiori,de ogni coloraméto ifi
niti,& deforma multiplice belli ffimi,& de odoraméto fuauiffìmfiqiiàto
piu dire fi Ualefie.Gliqli no temeuano le urente iuafione di Phcebo,llper
che egli in qfto amcemffimo loco cu fui uelociffìmi caballiad Hefperia
nouiffima non corre.Malaere puri {fimo Tempre, & diffidato ogni hora
de nebulàti fumi,Ma alternai méte chiaro & inuariabiIegiorno,& la terra
cotinuaméte herbifera.cu gli fiori redolédo uernante,qle una gratiofa &
eximia piélura.Illadàméte Tempre ftano cii la Tua roracea frefchecia,& cu
colore fencia interdico ditépo.Quiui le quatto maniere di uiole. parali
fis. melilotho.anemoni. Cyanei.Gyth.Cyclaminos*Vatrachio. Aquile
già. Lilium coualliu,& Amaratho.Sticados.Spiconardo.Saliucha. Am
brofia. Amarato.Idiofmo-bafilico citreo,& chariophyllaceo,&Ii altri mi
nutiffìmi,& molte altre odorifere,^ fi origere herbe,tutte le fpecie de dia¬
rio phylh,& paruifiimi rofariipfiani, foetofi di roficule fragrate, & ceti fo
lie,Sc di tutti coIoraméti.Et inumerabili altri,cum tuttele odorigere her^
be&confpicue/encia fiudioalcuno humano optimamentea uenuftate
diftribute da erta prsftante natura,& incultiuatefe ftauano,cu la Tua uiré-
tia flonbonda& nunque decidua,&cu indeficiéte amoenitate èc delicia.
Et ad fiamma gratificatione degli fènfi.
Qui in adunq; rra leinfigne & decore puelle cum probata uenuttate.
Vidi Califfo ne Archada filiola di Lycaone,cum la non conofciutaDia
na. Antiopa Lefbiacumlo honorato Satyro filiola de Nyfteo. Decui
naqueron AmphioneMufico,&ZetouilIico.Iflàfiliola dMachareo cu
elcaro Paftore. Et Antichia filiola de AccoJEt la adolefcentula Danace.
Et ancorala genita d Athafio. Et Arteria nata de Titano Ceo.Et fimilmé
te Alchmena cum el Emulato marito lstabondi giocauano. Dapofcia
fucceffiuamenteriguardai EginadeIectofa,& del chiaro fluiiio,& del di-
uino foco captare fummo piacere. Lagnata etiam de Fullo, Et quel
ladeMenempho, cum el fleto patre feftigiofa. Et laltra de Diode cum
elgremio fuo referto de belliffìmi fi ori,& al tortuofo ferpe reuerente.Et
la decora fanciulla piunon dolétifede gli germinati cornnEt Aftyochia
V
i
indumento ueftita,& unaltra indura de immortalecolore uerdigiate,La-
quale ancora retro di tutte le cantatrice cantauano.
C ufi dunque iucundiflìme gyrauano circinante per tutta la florida
&amoenilTìma planine. Alcuni laureati.^ tali Mirteati,& di multiplice
ftrophioIe& uariato decoramento.cum folemniflìme prece,cum rehgio
fo difcorfo diuo & triumphale/encia termine & finitioe, fencia faftidio,
& fenda faticha,cum fumma facietate de ogni o Mediameli to .glorio farri é
te godendo,& mutuamele gli diuini afpedi fìruendo,& gli foeliciflìmi re¬
gni , & la landa patria fencia intermiffione quetamente beatiflìmi pofiè>
dono.
ON SOLA MÉTEREPVTAREBBESEFOE-
llice.mafopra qualunque beatiflìmo farebbe colui, at¬
tuale continuamente, per (pedale grafia gli fuflfeconco
' duto le diuine pompagli cadetti triumphi.&gli glorio¬
si! fpattì,&: gli benigni loci,& culi fade Dee,& lem idee, &
decorate Nymphe.deincredibilebellecia &ornaméto.
Et cum quelle hauere peculiare cofortio.&quelleindelìnente riguardare*
Ma fopra tutto culi l'clyta Nympha de pcipua bellecia,cu exqlìto Nym>
pbeo &diuodecoramtoappflb& parecomitehauere,guidailineeràdu
ee. Etquefto nonarbitraua parteexigua&pauculade beatitudine, Leqle
qftecofe hauendo io realmente mirate, Vna grande mora riman lì cogito
fenza xftimatioe l£tificato,& oltra méfura mirabódo.Da pofcia la te
nera Se deliciofa Damicella duce,blandienteme diflè. Poliphile al prx'
{ènte andiamo piu oltra.Et.dindi incontinéte partiti dirimpetto ad gli
frefchifiìmifonti,& timbrati riuuli,prende{Temo folatiofo uiagio.Oue
in gyro gli florigericampi circuiuano gli fluenti flumicelli, dalle uiue
Se {urgente fontane,cum cryftalline aque cum gratiolè undule difeorré
do. Nelle quale mundiffime aque,ardentemente fé infpeculaua, el pur/
pureo Se floribondo fìiiolo della Nympha Liriope, fora delle tenelle fo
gbe,& la amnice Se punicea balfamita,& indi Se quindi difpenfato el fio
reo gladiolo.Et tutte le belle ripe pienedi altri fiori belli Se fpedatiffimi
tra uerdiflìmo Se iucundiflìmo herbulato germinabondi.Ilquale beato
loco era deampio Se Iati (lìmo circuito,circinato diarbuflofe mótagno/
le di moderata altecia,copiofe di uirente Lauro ,di frùdigeri comari, Se
di comofì Se attillimi Pini,& fappini,de biancha Se temperata Myrto,&
dintorno gli chiaritimi canaletti cii alueo gIareofo,&fabulaceo,& i al/
cuni loci erael folo di fuluaharenula,uiueua 1aquatica Se trifolia Dryo
pe,Negli quali la procliuaaquacum lene fufurro proflueua.
Quiui dunque era grade copia di delicate Se diue Nymphe modico
ledi aitate cum el redolente flore de pudicitia, oltrael credere excefliua/
mente belle,cum fui impuberi amanti,de quello dignilfimo loco perpe
tui inquilini Se patritii. Delle quale Nymphe alcune uenulfamente, cu
gli procaci uulti nelle nitidiffimelymphe pradfantife folaceuole haue^
nano ricolleóto belliflìme gli fui fubtiliffimiindumenti de feta lucenti
de uaria Segrata tinólura,& quelli congrumatiad gli niuei braci, la eie/
gante forma degli poipofi fianchi fotto alle uiuace plicule rendeuano.
Se le bianchilfimegambe reuelate. Se le rotdde Ture propalate fina ad gli
carnofigenochii.Etlecurréte aquepurgatiffime balneauao uicinoad
gli rotondi tali, Sentiui quello hauere uirtutede conuertire alcuno, for
fa che aquello no fulfeapto mainepto&extindo. Lequalepofeiarefle
(tendo la excefììua candidecia della nitida Se Inculca mcbratura,8t leco
te fa fece, tra le no refultante undicule,& gli catelli uultfcomo in fplen/
difèro Seterfiflìmo fpeculo parimente.oue non grandecorfo era, laque
fimulabonde fe cerniuano,& gli picciolipedi,rumpeuano Iericon/
trate latice,& aduerfe crifpulature cum obuiaeruptione,&fonabiIe
concorfo inuadendo. Alcune folaceuole cum gli natanti Se domelfL
palmipedi Cygni fuccinde per laque correuao. Etdapoi lunaalal
tra cum le laciniate mane laque exhauriédolpargeuanoridibonde. AI
CU?e ^°ra filli fopra le mollicole herbe ftate,degli odoriferi
Se di colore uarii fiori opofàméte iteflèuano gioie.Leqleagli fui q gratif
fimi amatori domefticamételeoffèriuano, Se gli accefforii fucculenti SC
faporofi baffi pofcia amorofamente non denegauano, and ageuoli rtri'
da méte ofculantife piu Cerati Se mordaci che gli uoraguli delle trece del
polypo ,&piu che non fono lecochiheagli hylhnci Icopoli Sealle ma'
rine piote mordaceméte adhserite,cum mortofe & tremule lingule com
pallate de fragrante mofoo, dagli ridenti &humedofi labri ludiboii'
de mutuamele fublabrauano. Et alle bianchiflìmegulealcuni cum gli
piccioli denti faceano non dolente note. Altri tra la uirente herba &gli
colorati fiori fe haueuano expofiti al grato federe apprerto le ornate ripe,
no implicitedi cannufcula.ma de uarii flori decorate. Nellcqle leliqua
telymphepiu chiareche Axio inMygdonia, rifonauano rumpétife ne
gli pedi del puniceo Oleandro, Etfottoagliombregianti arbori erano
impexi luno cum laltro,quali uipereicrini de Medufa, & piu che la in.'
tricat^ Cufcute,indeledeuoli amplexamenti,& piu cópadamente rtrin
gentife,chela ferpentehedera agli antichi ulmi Stagli uetuftiffimi sedili
cii. Et egli reueriti amanti non atroce,non renuente, ma puraméte cum
fotiale amore benigne S£affàbiIe,Seagli fui defii exponentifo cófentanee
cum gli nudi Se copiofuli pedi. Gliquali fe rendeuano agli ochii oltra
modo grati,cum uenereigefti piu deledabili Segratiofi che le fluente la
chrymeal crudele Se impietoso Cupidine. Et molto piu che agli herbo
ff piati gii frefohi nuuh Se la rofulationematutina.Etpiu che alla mate''
ria la optata forma. Alcuni concmnamenteamorofiuerficantauano,
cum ftanche uoce occupate de fufpiruli nello infiammato pedo, pieni
de rtiaui accenti,da inamorare dolcemente gli feri cori di petra Se dedo-'
mefticarela afperitatedel inuio mótecaucafo. Et daimpedire tutto qllo
che la lyra di Orpheo faceua Se lo maledido afpedo di Medufa.Et da ri
uocare qualunque bombile monftro piaceuole& attredabile. Etaque'
tare el continuo ftimulo della rabida Scylla. Alcuni negli cadi fini delle
fedente fanciulle ociofamente ftauano collocati,racontauano le piace'
uole facecfedel alto Ioue,Se efleargutuleambiuano le fuecrifpulatec*'
farie de ftrophiole de faporofi fiorii di olenti herbuie. Se cu fummo fo
lacio coronauano.Simigliantementealcuni di erti erano amorofaméte
fingendo repudiati,fimu!ando de fugire quello che uno Se labro intéfa
mente affèdauano.Etquiuiinfequétifecorreuano luno drieto labro cu
le bucculeapte piene de ridenti Se muliebri clamori,cu lebiodiffime tre
ce giu p le ladee fpalle effiife uelate, renideuanocomefìlatura doro,di'
ferri di uirente Myrtocoprerte. Et alcune cu cura Nymphale innodate
gli hauea elegate,cu uolante Aulee. Alcune cu crinaleuittedi aureo im
plicaméto itextecum géme ornate.Dapofcia alqto giungentife,fe idi'
/
/
Circe, Le potente herbe di Medea, Gli noxii canti de Byrréna Seglifc-
pulchrali carmini di Piphile.Upcheiuridicametedubitaua, ch’egli cor^
porali ochii poteflèron ultra la humankate cernere, & non poterui etfe-
rehumillimo,ignobiIe,&graue corpo,ouegli imortali beati cÓqefcono.
Polca che fubtra&o era dalle longe Se anxiecogitatio nc,& phan taftd
ce imaginatione,exquifitamente tutte le mirande,lànde,& d’iuine cofe da
me fin qui nude Se apertamente uife rimemorando, Finalmente io co-
nobbinon efTere inganeuoli praeftigii.ne fallacie magie, Maucraméteim
perfette compnehenfe.
Dunqueintentamcn te riguardando cumquefte.lapftantiffima Nvm
phaalkro&cuficontigua,moribondocumgliochiiftipaddamorofi&
fcduli dardi «definente el mito core uulneraua. Per gliquali incontinen
teogmmio peregrino aaiagantepenficulatoexcitaua.&ineirafixoobie
f° tutto racoltofi&concreto,riuocaualalma mortificata, uigorofamen
tearccentarièneglipnmariifochi,Laqualeacerbamentebatiua pernon
audere di interrogare.fi elTa fuffelamiadiua& defideratiflmta'Poìia. Ad-
Lsfft- “ Perauana lnal<3uantaambigua&fofpeftanotitiamerende
\ ltan^° mentamen tefchel non fi conuerebbeunquatnlo elmio
rf.ir&jCU trparhrc^!°Lfifell<,erIilimPu,l“'te,gialacaIdauocemoltefia
efiendo agli renanti labri peruenuta.per tale ragione quella reprime-
ua.Madicioquellochcfifu(re,damirauegliofo ftuporecircumuenuto
(Qualedal fimulato Adantiade .eldecepto Sofiajgrandemente fofpefo’
mer,ttoua1,ropratuttocumfnbt,b„fguard.,&cord,abtrutn1arnentt
ctelefte operationeexammando inuafo da ardente defio, intanto cheol
tramodo.cufiappettilaframedicendo. Quiui uolentieri efièrc io uorei
conumeratomunicioeDerneriTn nt.\,_m_
. « f "r & a,aPParere,JNiuno imminente periculo me fpagu
rirebbe.Quantunque la fallaciofà fortuna fi opponete,io allhora la cara
appretiabile Ulta,fenda altro penfarc tutta laexponeria.Non recufaiv
do de prendeteci laboriofo fcgraue propofto delle dueporteal figlio-
o 1 mphitrionedimonftrate.Etdeconfumare la dolce iuuentute Se
glimei piaceuoli anni,pcrgli mortali periculi del fieuien te pelago, Etper
glilpauenteuoliIochideTrmacria,Cumpiufupremefatiche5dterrorc
fubftenute dal peregrino Vlyire.elTendo nella infufeata Se unipcruia fPC-
luncadel hornbilc Polyphemo Cyclopefigliolo de Neptuno, Et dalle
tranlformatione della compagnia di Calypf0)&deno refparmiarela ma
tiofa ulta, a qualecofa fi fufTe.&foftinerepiu dura & Ioga feruitute ebe no
toleroe lamorofo pallorehebrarc> Se piu diradiquella de Androdo feruo
A«cheimqualuncafaacafiexclulk,oueamorefcrue,&deponermealIa
m
probatioe dellamorofo Minalione &IIeo,& per la bella Atlanta.Et non
peraltro modocertare,chepiamata Deianiraellacertofo&robufio Her
cule cotta ei portentofo Acheloo uirilméte lutado el uinfe,& io no altra'
tnétepercoquillaretanti diledli,& itrare logeuametenegli fan dii & uber¬
rimi lochi,di ogni delitie& uoluptatedifpofiti.Et fopra tutto di cófegui
re el pretiofo amore,& aquillarela diutinaméte optata beniuoletia di Co
ftei,piu bella fenda coparatione de Cafiopeia piu formofa di Cafliamira,
hcu me laquale porta el morire & la uita mia nel fuo uolere, Et fi pauentu
ra indignio apparo de tale confortio & amoro fo comercio, Almeno affi
duaméteintento riguardare,a me per ifpeciale dono & priuilegio & grada
«eternalméte ecceduto mi fufle.Etpofdaamemedefimo parlando dice
ua.O Poliphile fella farcinofa & molellagrauecia di quello amoro fo pon
do pauentuta te terrilfe,la fuauitate del frudt o a qualunca trilla fatica ph u
lopono teinuita,& fi gli eruttinoli periculi te terrifcono.la fperacia fame
del patrocinio & adiuto ditale Nympha ifcrocire &fuadere ddouerebe.
Pofciadequifenciamorademigratoelmio uario uacilaméto diceua. O
fuperni & maximi Dii,& uui fuprane Dee,fopra gli mortali potéti. Si q*
Ila e quella acceptiffima Polia laquale al prxfente io uedo,che fenda inv
termilfióe ho gellata&nel mioarfo & tenacecorecufem piterno glutino
inhxrétefpreflàptiofilfimaméteriferuo,dagli primiannideamore fino
aglipfenti io mi contento del tutto,&giàoltraeffaaltro non chiedo, Ma
foto quello fuppliceobfecro,pariméte agli mei feruidiamori conllringe
tila,6c che ella de quel medefimo urofo foco,neiquale per elfa tanto dura'
mentane nutrifco &cofumatime ardo, che elfa aequalméte ardi. & ambi
dui loricati,o uero foluetimefolo.Ilpche hora non ualeo piu Umiliare &
fìngere la accerbitatefp ocultare)lo infortito incédio.Gia mai io mi mo¬
ro uiuendo,& uiiiéte no mi fento uita,Io fum alacre triflantime,&no me
trillo,8^io uo poenado,Io mccófumo in flamanutrientime,& Iaexube-
rante ffamaaugmeta, & ardendo quale Oro nel forte cemento trouome
folido giacio.Heumemilèro quello cufi graueamore tropo memolella
piuchela graueInarime Typhone,Medilfipapiu cbegli rapaci Vultu-
ri le glomerate uifeeredi Tityo. Me iplica piu chelabyrinthicaobliqua¬
tone, Meinquieta piu che gli Nimbiferi uenti il tranquillato mare,Me-
urgie piu che gli mordaci cani alla fuga Aditone, Etpiuchelahorribi-
le morte el dolce uiuere,pturba gli fpiriti mei. Et el mio cruciofo core da
glifui mordétiochiipiunoxiaméteederofochedal IchneumoeleCro
codiline uifeere pefe ♦ Et oltraei credere da qlli elio e fi occupato de icefla
bilepcolfeincudamete,piuchegIi Cerauniimóti fouétepcolfi dagli eoe
ledi fulmini.Et tato piu che io no pollo cu tutto elualoredeimio l'gegno
penficulare
penlìculare&mtenderemquale parte delmundo me ritraili A- ■
contro&pertinaccobuio dtinfaauefoco deqfìafemidea f * i**1
fìoiiecorporalemecófuma. Ilcui ubero &flauc>capiIIamémle^CI1Cla^"
nodofo Tendiculo circaalo feptocoretefo Sparato, Lampla&XlT
tofronteeana.carel.lu-merótorque^leu^g1^ p l,gl Ja
G li fagittati ri (guardi della mta me fofpendonojdolcifufci tabuli adaffli
germe,Lerolèeguancemeiuitanodolcemétcadexalperarme Labucca
Cinameauno fuauecruciato mifàappetere Pnfria A A*A v r
mehyberna neuenegli hipboreimomialbefcétefeldlein f :°flfc ^Cl0 C°
ma dolcecaja meea«rba&nomo flagelloftS
biai.ti,&lauenuftapedona,adunoimLnatiuodi teihumamfcm-
trabendo me diramate ftrugeno Et ad fimi ómlKnC1 appct,t0 mi°
sesta
ca palude filtrato fufleUaSllo‘comefi nel Babyloni-
laclionenorenri^Etdapoco^ft^era’terido^d^di^^lao-oifuu]0111^
r<^ril®no;]deumepofdadid0qfìotramerecmamétemifbrarn^rU nCri1^
piai di piagere,& foipiradoali lacbrymabodiochii le familiare larl^1 lUCl
uberrunaméteprouocare,&diritrouareladimd apneK T f
morte Etp alquito fpatio.cuEdaexceffiiio&fimefloamnr
m u
re inferuefeéte cu piatoli fofpiri mecruciaua.Hora cum tale anguria did
ordinato,moltefiate tale proponiméto nel animo mi polì di uolere cum
alti (lìmi guai uocifcrante dire.O piu che bellilfima N ympha-Dea mia,&
peipua & unica lperacia,a pietate hogi mai mouite,& additando fubueni
mi,cheio nel praefentemetrouo inicifo di morire,Maadunhoraiibigo-
tito quello iudicàdo fallace,# come fallo & leue cogitaméto reprobai, Et
inindantidarabiofo &fremédo fpirito comoto.trame confundentime
diccua. Perche titubi Poliphilefuno morire per amoro fa caufa elglielau
dabile.Et pero farebbe mai per mia trilla & maligna ifciagura, cheel mio
dolorofo accidente,& gli mei graui accendini éti ,&elmio nobile amore
de tale ÌSfympha debino edere recitati nella terra cauata*Pofciachegermi
nate folferon le fubtile & flexile cane,lequale fonace pofeia gli mei crefcé
ti & noceuoli amori manifeftadeno.^Nó excludedo tale 1 probità te degli
mei errabondi penlìculaméti dritamete diceua.Forfa codei come dimó-
llrae unaueneranda Dea,& perciò Syringaloquacedi Arcadia nellehu-
de &c pallullre fedie del fiume Labdone,non farebbe agli dimulanti & prò
caci Euri,# al tumultuofo& gelifero Borea, # al dante # nubifero Au-
drq,& dal turbulento & pluuiuifico Noto,quaflabondadata,Sielfuoim
portuno & difeoueneuoleparlare nella praefentia delle Dee fe hauelfi con
uenuto.Etlarelponlìua Echo per tale fimigliancia no fi farebbein nouif
lima uoceconcepta,fi decentemente hauelfe parlato.Et per tanto edendo
gli Dii di le, pientiffimi,tale cotempto & negligente aufo gli rendino feue
riuindici. Pcrlaqualecofaglicomitiancoradel tardo &indagabondo
Vlylfe.meritamenteriferuatilèfarebbono feneiael mortale periculo dei
naufragio. Si elfi el fatale armento de Apolline,riguardato dalle Nym-
phe.Phetufa & da Lam petia forore,impudentemétenepharii no haueflè'
ron furato ,& Orione fimilméte no harebbela horribile uendetaexperto.
Siallafrigida & cada Diana no fehauede temerario propodo,&ilfifiolo
delardentePhcebo fue dal fumo Olympo temerario fulminato ,& nelle
Stygie unde a?ternalmentereligato,per ufare le Glycyfide herbe. Dunq; fi
alcuna indecétia uerfo qda Dina Nympha per alcuno figno dimodrafe,
&elfimigliante & a mi pegiopotria facilmente acadere ì Allultimo fora
di tanta commotionc del aitercabondo animo euafo.
Sumo diledo dunqueacccptandoifedaua,& riguardando lornata eie
gantia & cdtemplando,la uenuda forma de qda igenua & preclara N ym
pha,tutto me cofolaua.Laquale in fe tutto quello che perfedamente pole
amorofamente defedare,#: fi potè dolcementeamarecopiofamentecon
tineua.Tanta dolceciadagli fuifedeuoli ochii didimamentedifpenfando
che exculfi fora gli perturbatiui # irrefrenabili cogitaméddalla iquieta-
tamenté
tomcntc^quellaalquato temperaì.Etreflexigli rìfonatìfolpir/ &cuadn-
atnce IperaciafO cibo amorofo degli amanti & (o i ,rn r<* I ’ -1 ,
JBofo potocóiuntìojperaltro“orficantcfrcMgyK^g^SjciHr
CU tanto penliculato & fabricato piacere,mirando ai eLmo d. efto i"
quel corpo gratiffimoSigeiiiale.mquellerofee gene in ólIiWk - •
& Incula foIaciantifì.Per leqle {iugulare cofc gli mei fremerli dr fi* *
^d^l^^ni^na^^tc^itig^dallerabioieirè^iatropoardoreredmip1^
& dal foco amorofo culi ppinquo che difpoftame'te feaccendeuano P ’
ssas^SK
LO INTKATA D?NANTlIÌ nn™?ANCT° SACEE
LE TR.E GKATIE. LA °A INA AKA IN VOCO
sftKsaarT5S==
I ti deexcellenriffì'
mafà&ura,eraex>
fcalpta egregiamé
te,incadido &lu'
culeo marmoro.
FLORIDO VERI -S. Inqualuquefron
te dellaquale uno
incredibile exprefio duna elegante imaginepromineua,quali exatìa.La
prima eraunapulcherrima Deacumuolantetrececin&ederolè&daltri
Fori,cum tenuiffimo fupparo emulante gli uenuftiflìmi membri fubie-
éti Cum ladextrafopra uno facrificulo de uno antiquario Chytropode
flammula proliliente.fiori.& rofe diuotaméte fpargeua,Et nelaltra teniua
uno ramuio de olente & baccato Myrtho,Paralei uno alifero &fpe
ciolìflìmo puerulo,cum gli uulnerabondi inlignii ri'
dente extaua,& duecolumbine limilmé^
te, Sotto gli pedi della quale figura
era infcripto. fiori
do ueri.S.
*
Nelproximo
ì
«
* MVSTVLENTO AV^
TVMNO.S. :
i
Ad quedo nobile figmento el praeftan
teartifice,eledo folertementeel marmo¬
ro hauea,che oltralacandideciafuaera ue
nato (al requifito loco)de nigro, ad expri'
mereel tenebrofo aere illumino,& nebu-
lofo cum cadentegrandine. Sopra la pla¬
na delladida ueneranda.Ararigidamen'
te rigorofo pmineua el rudefimulachro
del hortulano cudode,cum tutti gli fui de
centi &propriatiinfignii. Laquale myde
riofa Ara tegeua uno cupulato umbracu-
lo,fopraquatropali nel foloinfixi affir-
mato Se fubden tato.Gii quali pali dilìge—
tementeerano inueftiti di frudea,& fio rea
Mondatura, Et el culmo tutto intedo de
multiplicifiori,Se traciafcuno palo nel
lymbo dellapertura, o uero hiato del um>
braculo affixo pendeua una ardente lam¬
pada^ in circuito ornatamente bradee
HTEMI AEOLIAE.S. doro dallefrefche Se uerifere aure incoila
dante uexate. Si cum metallei crepituli fo
nantemelquale fìmulachro, cum maxi¬
ma religione & prifeo rito rurale Se patto rale alcune amole,o uero am pul
leuitree cum fpumate cruore del immolato Afelio.&cum caldo !ade&
fcintillante Mero fpargendo rumpeuano, &cum frudi.fìori. fronde, fe¬
da^ gioie libauano.Horadrieto aquetto gloriofo T riumpho.conduce
uano,cum antiqua &filuatica cerimonia illaqueato el feniculo la
no,de rede Se trece intorte di multiplici fiori, cantanti carmi
ni ruralméte T alaflii, Hymamei,& Fefcennii,& Iftru
menti ruredricum fuprema laetitia Se gloriacele
bremente exultanti,& cum folenni plaufi fai
tanti,& uoce foemelle altifo nc. Per laquale
cofano manco piacere&diledo cum
dupore quiuitali folenni riti Se
celebre fedemeinuafe.chc
la admiratione de
gli praceden
ti trium-
phi.
Da pofciadequiambo alquanto progreflì,cum inexcogitabile fola-
cio Se piu oltra procedendolo mirai ancora agli chiari & frefchi fo n ti de¬
gli gratio fi Se hcrbidi prati Se umbriferi nemori le Cataryte Napee chori-
giante,& lepiaceuole Naiade fedente,& le marine Nereide cantante,In-'
dute alcune de pelle de uitulo marino,non Ia?fo dal ira del fupremo loue,
cumcorticegradede Eftureinmanofàrcitedifrulli sfiori,dagliglareo
fi littori conuenute,8ccum diuerfi foladi ociofamentefertegiante, Molte
erano era
no comparti de fiori de Naranci.cum molle fronde,& derofe a?gyptielu
tee & perfiane,& de fiori deNarcilb,cu manipuli defiori punicei,^ odo-
rofideAmuleto,Cu Siluicula Pana Arcado,&gli femidii filuanimon-
ticule,& le Drymode,& molte altre,& Zephyro cu la fua amata Chlori.
Allaq itale lui gli haueua degli belli fiori la poteftate conceduta, & molti
aduofi & cantanti Parto ri, ne le fue cantioneexperti di certare, Se cum gli
fui aguli armati,Laudauano infèmeiubilando Se plaudendo,cum ferii Se
ludi &ioci,cum ueterrimi inrtrumenti ftipulacei,& Arundinacei,& cum
T ubicine Tibie corticee deforma Scytalea,de extraneo fonito,lo amoro
fo Se omnipotente Io ue,feftabondi glorificando Se la fancta miratione,&
facendo diuotirtimi leilorealee fefte.
Perlaqualecofa quanto uoluptico piacereio fendile,larto iudicarea
chi nel cogitato fuo elfàpeflèfingere.Dunquecopiofamenteftiuato din
credibilelaxitia.cumlamiagratirtìma comite peragrando continuaue-
mo el noftro felice itinerario Se amorofo ambulachro, Dique alcuna fia
tagliochii dalla fua dolce pregione Seligatura, Se quafi proferiptione, di-
tnouendo alquanto.Echo che de fopra le tenelle come Se uerdiflìme cinte
degli lafciuiéti arbori mirado,io uidi uno excelfo Pterygio, fopra appare
timi de uno rotudo faftigio,<eftimado quello poco di ilare dalfufurofo lit
tore,uerfo elquale ella facetofa me menaua. Et neiquale gli labéti Se aedi
ui fiumicelli,che circuiuano la ualle terminauano,& da pedi degli orna¬
ti flimi colli,& montagniole parte prato fe,&partearborofe,diicorreuano
cumlaqua uelocirtìmain chiarirtìmicanaliculi ciun herbido alueo Seta.'
bulaceo,uno periato diflìliendo*Etdapoiancoraoltraeldióto Pinnacu
. lo uidi una fupba,&eminétecupuIa,parétimideliuido piombo coteda.
Laqle nellafumitate hauea uno cimacio in forma odogonia cu colum-
ne,8cdefopraunaltracupula,Et pofeiaodo pille quadrangule,da uno
culmo coperte,in figura balauftica. Sopra elquale promineuauno ftylo
cu uno Trigono rotundiflìmo i fixo,prtecipue fplcndente aureo nitore.
Diq; molto agrado mi fe offeritte tale dimoftratióe,p laqle fui no medio/
W?':,?o.commI0,r?.<J“*P<'uprox;mópetfeaamente
ipeaare,SufpIcandorag,oneuolmetequiu1eircrcmagM&anri flnl,
aquellamecoduceflèQuatuqtuerfeelloco tuttauiapagrauemo.Matra
me tale delio caligando diceua. Heume.io nóaudo quella cofa ipetrare
checum fpinofofomulo.&cu fedulo ipulfo uebemetefon felicitato Et
fl£maton1/>^^I:^>^COS,lta-n^111UOlU^at0^eCaU^Uae^Cltan^^ne^1^
I r ']P,c^oco““01PalPItf0.Qs^cllachrymateFafdano giudei
la fronde dal crudel Falcone ai uolare ipulfo el trillo core eli batteEtcu
femto^^0 ^Um^tU0^amCnte^bre^0,^ta
n Sple^^a”0TC|l?,pIoI?1lncl[lcPerlrcl’lt:ei^onicaarterotundocon'
ftmao.&dcntrodellaquadragulateffguranelIaaquataAreafolertemé.
teexadto, Et quatatroualìèladiametrale linea,tanta rende la l'uà cellìtudì
ne Etnelcirculo nellareacotento,notale una quadratura.Da una pleura
dellaq uale fepra la diametrale linea uerfo la circunferentia, tale fpatiodi-
Pilli,8ttraunacircumone&laltra,ouerotra!oalamentoprincipale&la
columnatione,o uero Perillylio el libero telludinato. Dal centro alla cù'
cunferentia pofcia in dece radii.oueropartitione lelineededufle oue
el circo interftitio fecaua.ordino dece archi,rendenti fopra columne fer-
pentine,Etoppofìtodelfubfì:entamétofolido,tra uno & laltroambiente
arco.de latitudine faciale pedi dui,del circularealamento interiore,refìde
ua prom ptamente una dolata & expolita columna corynthia.de celli tu-
dinequanto laionicadenouediametri.exceptigli capitelli.de terfo Por-
phyri te. Laquale fubigeuacum el capitello ameo.alla trabe reda, circum
ada cù el ZophoroScoronice,Sopra dudeal folido del fafhgio del tra¬
be in flexo.o nero Arco*
Gli quali.trabe phrygio,&coro ilice,aliordine del uiuo.o uero del fir¬
mo della Corni thia(detantapro!eduraernineuano,quanto la linea per
pendiculare della prelibata Porphyricaelchiedeua, Cu bafe & capitali
de fino metallo caufìicamente inaurato & perlucido. Cum elegante En-
thefi.o uero corpulentia.Quefto ordinedunquedeprominentiaregular
méteobferuato era per tutte le Porphyrice asqjibrate&compare.Lequale
fopra Ilare alrequifito muruio doueuano allacolumnatione.Mael pre¬
claro Architetto per dare allarea piu libera expeditione fecelo interco-
lumnio pernio.
Diquele trabe idexe cum gli corni fopra leOphytice columneterete
Stornatile cum fridioneilluftrabile.refideuano.appofito el. debito lata'
firo,ouero plintho fopra el capitello per dargli lodo pedamento, & non
aereo.per gli operculi infinuati degli didi capitelli.Et fotto la bali era rifer
uato una {emiarulachedoueuaelfereel murulo.Soprale quale femiaru-
lele bafode tutte le Ophytice fermamente refideuano.
Lecorinthie pedauano fopra uno fubcolumnio.o ueraméte unofub
bafiodiformade femiTubulo.dequi&deli.cumle femi Arnie concili
namentecolligato.llqualefue exado da due quadrature trouatedal dia¬
metro della ima crafiitudine della Corinthia, Reftaua fexquialtera per el
refiduo ad undule Thori. Gulule. nextruli.& Sime, o uero aflimiglianti
Iiniamenti de fopra & de fotto.conueniente difpenfato.decentemente co
fugate, cu le bafe libere fopra deputate.
Ciafcuno Arco elegantemente del fuo cuneo decorato extaua, cum
pueiluliS alternatamente deco rticuli cum fogliamento fioreo. Et qua'
lunquetrianguiofpecularmente perluftraua uno rotundo
diafpreo decolore uariato. Circinnataegregia-
mente la fuaincafatione.di undicu
lata fogliatura per luci
damétein
aurato»
Nel pillo degli Archi opposto retro alla Corynthia,uno'tertìo deal-
ueata q uadrangula emineua.cum la bali fopra el pauimehto ex tante in
facia de unaltra, nel alamento fo tto Iarco.che diuideua gli fornici infìxa
del tutto fimigliante. Lo interuallo di quelle,daluna allaltra,gliradii tira
ti alla circunftantia faceuano/opra la linea degli forinfeci Pilli appade
Sopragli femicapiteilidellequale ambiuauna circumligatione de gra^
tiofo operamento. ' è
Gli lenii Tubuli & hemi Amie erano deluculeo Allabaflrite cucur-
uefcenterefte.o uero fafciculi de m ultiplice fronde & frudi de Latterà' di
Mefpili,& Scapi di Papauaro, grauefcenti nel fuo mediano difeenfo di
uancante Gymofeinuinculatefofpefe& innodateincern annuii uenu>
(fornente ornate»
Sotto quello circumligamentopocofopranarrato,traluna& Wtn
«nata femiquadrangula nel primario parietecra una quadra'gulata fene-
Itra di uno quadrato &femi,Comeferichiedenegli templiantiquarii.La
apemone o uero laluminatione delle quale occupaua attificiofamente
K:^^^^^''“^^“depetraSogotirinanon temente
uetuuate, Diquein fumma ofto feneftreerano.percheuna parteoccu-
paua la porta de effo tempio,* per diredo del Pronao in fronte unaltra
partedella portacumle ualueaureedel portico fàcello.o uerame'redel fa-
^ dcl‘3UiJcmaltro loco P‘“ accommodamentc
Allmcontrodelleroprarecitatecolumnequadragule,nelprimomu
tale circuito ifixe,gli pilli di fora promineuano.de tanta craffitudine dai
muro exaftì, quataquelladelmuro,ad gliquali la fua lati tudinedauano
lelmee degliradiidelladiuifione.dal centro allacircunferentia.Laquale
latitudine di uila, una portio ne era per Ialatitudine del pillaftro. Laltra
portioneancora in binapartitione dcdutta,unadequi&deli laitra dal
J ilio collateraleattnbuite,erano per unoarcuarenelfolidodelmuro o
nero co ncamerato.tra uno & laltro Pillaftro.Degli quali pilli la proietti!
ra.o nero exito,diuifo per terno,ufurpaua la prominenti deiarcuato dal
piano del muro fcaffoto.Etgli dui tertii,emineuano gli pilli,in uno foli-
do muro arcuato & Pilli.Quelfo exquifita obferuantia laudauano gli eie
ganti Architedi.per no dareal muro rude craffitudine tanta,chele fene-
Itreo beute feaccufaffiero^Cu perfpicuo refpetto del rude&fupflUo foli
o,& p decorameto exteriore.Gliquali arcuati in gyro fe iuoltauano co-
mgatooptimamételunoallaltro cuIamedelìmacraffitudine cu debito
■lligaméto dagli Pilli ci riferito foprael muro p tutto bellamé'te concin
«o.Noaltramete tra uno&laltro cótraftàte arco opportuamétecóftaua-
In quello interuallato uacuo.trauno &Ialtfo Pillo ne,o uero tra le fàu
ce de quelli archi ,ppe didi, (òpra el relido piano murale,excauato era la
fèneftra.Ilquale arcuato tanto quanto eglieradiftantedai Pillo, tanto cir
cinaua fotto lacoronice primaextrinfeca,ambientealprimo redo* Dece
Pilli,o uero olii dei edificio erano,& altratanti archi infolido,cum el mu
ro extrinfeco,excIufalafacia,oueappado relideuaelfacello ♦
El dido cornicione ampiexando el rotundo facello.el colligaua cum
el tempio,Oltra quellaligatiira afcédeuael fuo tedo,cheera una cieca cu
pula dalla maiore per fé diftinda &. libera.
Ritorniamo dunque horaallo illigamento interftitio de fopra Iacir-
cumcolumnatione, o uero periftylio del T rabe redo,fafcia & coronice,
porredo fopra perpendicularemente delle Porphyricecolumne,oue na
fceuano per ciafcuna porredione del illigaméto.femicolumnelle de qua
dratura ftriate,di egregio Ophytes.SopraelfemicapitelIo delie quale, am
biua una coro ilice de liniamento confpicua. Dalla quale el conuexodel
la excelfacupula,el fuo principio fopra incominciaua.
Infra una femiquadrangula òc laltra de pximo defcripte, uidi una prò
portionatafeneftratempeftiuamentefituata,&delaminade Bononiade
Gallaobtufa,conflituiteincampo deaureatodeartificiofo Mufeo.Gli
quali fpatii cum commenladiflributione&tequale partitione, mirai fpe
dati (lìmamente depido,de uermiculata teffeliatura,la proprietate de ciaf
cuno Menfe del ano cum el fuo efìèdo.Et de fopra el Zodiaco occurren
te cum el fole operante. Et a quello dellalunagb Schematifmi,Eteffa edb
ta,tra gli ni enfimi noua cornicuIa,diuidua & praetumida, Et el fuo circuì
to,per elqualegli menlì fe includeno.Etgbanfradi del Soleidagante,Le
brume&el folflitio, Circuiendo,& della node^cdel giorno la iiiciflitu-
dine. Et la quadrifonia comodone degli tempi. Et la natura delle fixe&er^
rante fleile,cum la fua efficacia, S ufpicai che tale arte biffe quiui ordinata
dai nobiliffimo mathematico Petolìris,o uero da Necepfo.Lainfpedio'
nedellequale cofe,datrahereloinfpedorecumexceffiuofolacioad una
eximia& miranda fpeculatione.Non fencia egregio fpedaculo, & elega
te fìdione,& uenufta diflributione de fìgure,Cum diffiiiita pidura de co
loraméto & umbrature. Per lequale la commodulatione degli corpi & re
quifìti lumi,ad complacentia rapraffientantifecum digniflìma expreffio
ne degli effèdi,cum laudabile &iocundoobflen to agli lenii del animo.
Opera fencia dubio de penficulatione digna,quanto mai fpeculare fe po
tede. Dunque in una diuilìoneel contento del lignificato delleantedide
opature,de notule antiquarie.elegateméte era ifcripto.Gli fpatii iterpolìti
tra le femiqdragule erao circufeptidi fàfcie,de uenullo ogaméto ifcalpte.
Gli reliqui
Glireliquiparietidel tempio,cu multiplice&uariforme de Embie-
roature,erano operolàmente.de pretiolimarmori incruftati Quanto me
gito elmultifcio Architeókgadtantamagnificentiade rtruftuTa ima„j
nado fepeapplicare, Ne forbì tale fuefatìo ad Ammone.Sopralordme
dcUecormthic.deperfefliffimafcalpturaelfacSdoApollinerefideualv-
rante. Et (opra ciafcima delle altre m circuito, (opra conuenien te Arnie
detuttoitegro.unaMuadepetraPiIates,adii opportunigefti & officio’
cumfummalaudcdcl Statuario exquilitiffimameiitefcalpte. Sopra loca
tea! prò temo didro dciopradcllambientcilligamento, r
La jgétccupulamólhauamaximo iditio,piupfto d’ediuinaopatione
fto^A^°’d*mnapdo1laqu5fialllaimpoffibilitate.Nientedimenoque-
Aenficio, Era tutto de Vitenafcentefora debelliffimiuafi della
temtricantire,Cumgratiffimoconiugio,inobreruandadellal>rmatio.
Ledefcripteoperat„retantodireaaméteconduae,cbeproporuona.
te nel area quanto e! naturalcarrificiofamenteappariano. De perfetì.ffi
??,'T T°‘:fJ‘!r“amente,;'«™to-Leapert.one,cioelointeruacuó
ddlafogliatioe.frufh.&animali cóueniétiffimamétefepilauano obtura
^d^n^a inepIa^rc>dcdiuerlòcoloramctotidle,qlepIuilrabilègéme.
Alia congruentedellaftrutìrura opportuna ela.ntegritate dela baiv
mon.a,rmperocheommc.ng.b,leligamento'intraneo,eXpoftulaelcon
«ntìoextraneo. Gli piliextemi continuauano el pedamentoareoba-
tocumgl,tregradiimpari,colligantetuttoloimodel tempio,tantodal-
urea librato .quanto Iellato eralmterno pauimento.Defopraagliareo-
bati,oucro ftylobati o uero Scabelli.m loco de Bafe.uno ornato com-
Thori.aluei Fafcc,guIc^ quarti di circulo circumiendo, ^ancora din
n
gitauano.Deoptimo coagmento uno nellingulato delaltro coniundn
Imperoche negli xdificii fubdiuo fcale, compluuio,o uero gurgiti, non
Te debi locare. Primo,per el periculo dellapfo. Secundo colui che minge
proximo ad gli fui pedi.deftruge Scgli calciamenti fui fpurca. Dunque
debefe tale inco nueniente fugire.Lo imbricio difcoperto.pcrinundante
aqua larea excaua,& pi u enorme,^ refiftentia de fubdita petra fe oppone,
che tanto piulaquaal pedamento falifce & muri,quanto che dalle gutte,
dalle llille refultante fe defende.
Non fenda graue iniuria.damno, &iadura, & per uentilare impeto,
laqua per gli muri fundefe, reddcndoli pofeia putri & terricoli, & per fè-
neftre lacefcente ,exbaulto,&euanido omniillimento. Perla ex per gì-
ne dellaq uale.excrefce nelle compattine herbacio,cotilidoe,o uero cim*
baiaria Adiamo,Digitello,Parietaria,& Polypodio, Etaprodurc arbu'
fculi &caprifici parata,exitio murale, cum populofe & rediuiue fibre, o
uero radice,reddendo gli parieti in conflati ti &: rituofi.
Kitorniamo.Lo alamento del primo muro lafua altitudine deriua-
ua ad libramento della fummitate,dellacraffitudinedegli trabi inflexi,
o uero archi fo prala columnatione,& quelli del teftudinato dal m uro a-
rimpecto della corinthia columna. Soprala fuperficie del quale muro,
cioè dello illigamento della circundudacornitione,era uno canaliolo
excauato. Appreffo el labro dei quale uerfo el tempio fe terminarla el
fquammato cliuo del ameo & inaurato tedodlfupremo del quale culmo
fupra el cam tirato ,cTqualmen te principiaua, aricolitro della fublime ii>
nea della coronice, dei phrygio & trabe interna. Nel dido canaleolo fo
pra el muro nella plana del corninone excapto. Le aque che per piogia
per el proclinato tetto fcorreano.negii acceptabuli degliPili infundeuav
fe. Et per quella uia gli riuuli della piogia concepta fe imbricauano preci
pitante al fondo,& peroccuItefillule,o uero meati fubterranei flueuanel
la Cifterna, Laquale hauea uno Voratore,per elqualeel fuperfluo della-
quefe ne ufciua,& a fufficientia dellecofe facre rimanea.
Iifrontedegli Pilafl:ri,traleundulede optimo liniamento de can¬
delabri foglie. frudi.fiori.auicole.& de uaria altra eximia operatura.per-
fedamente fe pra?Italia ornata, Oltra la fimbria del muro, continuauano
didi pilaltri, tanto inaltecia.quato feritrouauaelrelìduo afcendente.dal
la coronice,oueextauael fuppedio.o uero Arida fubiedaalle mufe, nei
primario illigamento lteriore,finaallacorona.Sopra laquale principia-
ua la magna cupula a tuberare*Et da quella altitudine alla cima degli pili
monftraua
monftraua tanto dirccnfo.o uero proclinato.cjuanto quello della tecìu-
amfcandulatafq uarnmca,&maurata,chetaIenonf^queIledel capito¬
lo inaurato da Catulo.netalefquimeaturahebbcelPamhconPeraue^
fto modo tralaapertione delmuro fono Iacupula.&traqucftoàdiundo
de Pillalo fundatoallibellafopralo externo murale circuito nafceua
uno arco hiantementeaperto con traftante.cum linimento de ùabe. Gl"
corni delqualepedauanodambidu. glilateri delmuro&del Pillato. fo
prati camtulodunafennquadrangnaintrufanelmuro.exclufoeltertio
obuiadellaintranadeOphytes,&laltraneladiunaodelPillaftro.Lafa
^Ciadelcjualeadiun&o de Pillaftro dinantierauno ]\T,rk^i * c
SSSlSSSx
«e notial!-r lCl’0 llcroKc^PJeSnedelluoparto)fabacee,ouero!upina
aJe/Sraa?fcf<lua”»e.EtfopraelconLl-
uulorelupmoferpma cadendo {oprala undiculan'rmp fmnmm
et
olio di Cynara. Ilquale uoiucro coclealefaeilméte a norma del Un°
Po'ne1<dameIrtC^InUf!iUC,^rTjI1^01^a^^e^UoIuen^0 ^ctT,1circuìo°
Ponendopofciael(labiletraeldutìofetnicirculo &el 7 ’
r*cndo elarcmo & lo inftabilecopulando cum lo éxtrenmdel Éw*-'"
^Jo&uertendo.&culìaperiendo.&elpunaomouendo^quellSgu-
n ii
ra iurta fi conduce*
Nouiflìmamentefopralafuprema plana de ciafcuno Pilaftro de mi¬
ra faótura/ueflatuito uno cadelabro deaurichalco illuftre, Lorificio dei
quale era dilatato a fórma con chea, Nellaquale indefinen te di materia in
cófumabile uno inextinguibile foco ardeua.llquale, neper uenti, neper
piogia fé poteua estinguere, Gliquali mirabili candelabri de una propor
donata &com pare proceritate uedeuanfe,opportunamente anfati.
Da luna &; lai tra anfa degliquali ' mirauegliofamente una refta pende
uainuinculata&difiiodatainmoltepartecumfiibtiliflìmoartificio reti
nétife,de fronde,& fiori, & diuerfificati fru<rti,cum debita pregnatura nel
medio curuefcente,& Iorata,& persamente excauata, Sopra la ciftellata
infàfciatura degli lori nel Tubalo mediano incubaua una uiuace bina¬
ne Aquila,abranchiata,cum leale parte. Nel area a lintu ito la perfe&ide
del naturale confpicuamente monftrando, della materia degli cande¬
labri, cum faburofo pondo fiibiecto, tutta uacua & de fubtiliflìma fu-
perficie conflata, Fogliamento ,fructi inani, &flofculi,&lea!treopera-
ture fubtilmente redacte. Ilfufficto del interno camurato, traelcolunv
namento Si el muro externo de uermiculata operaie inaurata tertella-
tura cum graphidi de explicatirtìmaarte,cumcolorationeconcurren-
teera depicto.
Della altitudine tractando non ecomplebileper hauere fidamente co
clufo quefta uniuerfalereguIa,Tanto uno rotondo tempio Ieuarfi, quan
to e elfuo diametro. Ma con corre regularmen te elritrouare Ialtitudine
dello illigamento fopra il periftylio, cioè della fuprema linea della co^
ronice. Imperocbe dal centro deducta la linea alla circumferentia del
primo circuito,tanto pra?ftafe quella aItecia*Diuifopofcia tutto il dia¬
metro in Tei diuifione,quatro di quellerectificate,darano fimilmentelul
tima fuperficie del fuperiore illigamento.
La reguladel difcenfo del tecto non fi debi negligere.Si tuolelainter^
capedine da muro amuro, oue collocare fe debi el culmeo Iapfo,&ri>
ducta in perfecte quadrature bine quanto ualeno uenire, & extenfo il
diagonio, fecante la linea, gli dui quadri difcriminante,dindi belle le
exigeelcliuo.
VniuerfalmentelaSymmetriadequeftamirandafàbricadal prajftan
te Architecto elegante difpofita,Cumponfentaneiilligamenti intrinfe^
ci&extrinfeci congrui. Molto piu diffufamentela regulatione potrebefe
ad tutte conuenientie ad gli correlarli del fodo manifeftare, & per quelle
figure del area ritro uare A Studine de muri, gli quali quiui recti extaua-
no,quanto meglio fare fi potertefenciaobliquitate.o uero rectitudine.Et
la fua
r -
..”
la Tua craflitudine,& qualunqueminimaparticula alinea &'fina gli reci
lanièri, fencia errato.O infelici tempi Se retate no Ara, come dagli moder
ni (tifando conueniente uocabulo)fi bella Se dignifica inuentione,e igno
rataePer laqualecofaimaginarealcuno non fedebbi,che Trabi Phrygii,
coro namenti,bafè,capitelIi,coIumne,columne fèmi. Pauimento,cruAa *
ti, Alamento,coafiàtione,& tutta la compaginatione,Dimenfione, Parti
tione,feaccufàfTeronfencia inditio degli folerti Se praAanti ingenii anti-
q ui Se prifei exquifitamente excogitati Se digefii * Et de Marmori egregia
XeAurgia,quale non rende la fpuma del AannoperuAo, ne ancora lace-
rufa cremata.Nel centro del dido Tempio promineua uno putealeorifi
ciò di una fatale CiAerna.Cum una promptiffimaChoreade Nymphe
in circuito di prominente celatura indefedo folamétedel fpirito,deala-
bafirite,optimo expreflo, quanto meglio di fcalpro exfcalpire fi poteflè,
cumgli uolanti habiti Se uelamini.
Nella parte mediana della claufura della intrinfeca fummitate della
excelfàcupula circundauauna gioia di denfè fronde, delle antinarrateui
te metalIine,Lequale nel profundo dccjuefto coelo fìniuano tanto perfe
damente una cum laltra Aride impIicate,quàto meglio fi potefifeimagi^
nare.Lequaleintermetteuano acconciarci ente tanta circuIatione,cjuanta
monAraua di fopra,lapertura del uafo gutturnio inuerfo Jlq uale circun-
dudo fpacio fupplendo belliffimamenteoccupaua il uiperino capo del
la furente Medufa,artificiofamente conflata della materia della cupula,
che tra gli conglobati ferpilauociferantebucca Smanico fembiante Se
rugata fronte fiaua nel centro perpendicularemente fopra la Cifierna.
Se degli extremi della bucca ufciua uno condulo, Dalquale innexa una
fàberrima inno datura perpendicula difcendeua,fufpenfa fo pra el putea-
Ieorificio.
QueAainnodatura tutta de perfedo oro,neIIa inferiore extremitate
finiua in uno anello.llq uale uno altro egli retinia appado ad una gracili
tate del fiindo de una conchula inuerfa,cioe Iapertura in giu, Se el fundo
limato de fopra.gra^ilifcenteacuminaua allanelIo,Etnel Iabio refupino
di circuitionede uno cubito per diametro ,haueaappade quatro armila
le, o uero fibule. Nellequaleharpauano quatro uncini. Dagli quali in-
uinculatequatro catenule pendeuano. Et quelle edam tenendo rapiua>
nounacircularelaminainpIano,a;quaImentefofpefa.Sopralafuperio-
recircunferentia de queAo marginein incifo, incubauano quatro mon-
flrificate fànciulle,cum foIutacapiIIatura,cum la fronte redimite de exi-
mia opera
nfe *S (r f Et?la rlmaqUefte’Nel fll° fem'ne Scriminati-
le,&dtffentientetepolpofecoxe.uertiuano pofciaquelle in antiquarie
ronde cutn fogliata Achanrinea,ObuiatifeIunacumIaJtra,fecoIlisa
ano, Pofaauerfo gl. fu. III. o uero fianchi,gl, uolubili effe cum ftri
r PllS'loleraPIuano. Cum le ale barpiiatice extenfe.uerlò lacatenula.
uanolcfinuofe&kri^^ eera'I01nil0^*te^e^0r^1Iieoue^e"co,ltra
fronde, de una & dellaltra
puella era impasto atergo
uno inuncato Harpagu-
lo, Gliquali fpiramenti v ^ (\ f\
nel Tuo dorfo obuiantdè.fi /)> tT'
colligauano,& fora del me
dio della ligatura defopra
ufeiuano alcune fpiche (e,
mentate femicrepate. Et
de fotto la ligatura tre folli
cule, quatro ligature , &
quatro harpaguli.
faraS^^
ubale* S amPada de fphenca figura & di ambito
. Alcimario.oueroPinnacolodellamagnificacupolatorniamo Del
Umedeliimmatena metallmaobrizamenteinaorata, foprael calo della
(fri penda cuptfla odo columnellriate& fomphe,o ueraméte uacue,egre'
giamente faliuano,cum nobile pedamento,dillrade da uno interiedo &
ambientefenellrato,cumarculitraluna&Ialtra/opra gli collaterali pili
fuperaftati, Sopra delle quale,cum exigente harmonia fexquialtera del al
tùli dine
coiti po (ito & 1 in l’amen to,circundudi erano ,el T rabe, Zopho-
ro,& coroidee, cum gli proiedi allibelladelle fubiede columne. una
fquammata cupida refideua.Sopra gli porredi allibella delle fultitute co
lumne,refidenteperciafcuna uidijjno fimiilachro de uento.cum elegan
te exprelfione della natura fua,alati cum I e ale palle, & ad le fpalle porrei
de,In uno inftabile Perone.o uero llylo,uertibiliartificiofamenteinfixi.
Età qualunque dante uento tutti odo Petali indagauano,circumadiim
uoluentile,lafàcia a quello uertiuano oppolìtaal flato.
Nel Pnefato culmo della proxima narrata cupida, ancora odo pila-
ftrelli.cum altecia di dui quadrati redamenteinfurgeuano,Cum uno ua
fo guttiirnio,cumlapertura {opra quelli inuerloXalcenfo dunque del tu
to,cum exqiulìta commenfuratione.& cum obietìo a gli infpedòri ma'
thematicamente proportionato.
Soprael fundo deluafo gutturnio(culì io lo interpreto perla fuafor-
majcircucircadefcindulepeponacee bellilfimamente fcindulatoerain
predo uno ftipite del proprio metallo.Ilqualeprincipiaua dalla Iatitudi-
nedelfundo,moderatamentegracilealcendendo.Etper quanto le troua
ua la medietate del ualo,el ftylo alcefo,uno ingente trigone uacuo fuften-
taua,inlème cum el diio ardficiolàmente fufo.
Nella fumitudine dellaquale, hiaua una apertura circuibile, Et nel
imo corpulento in quatro locationeera terebrata, Coniedurando pem
licuIai,folerteexcogitato del prouìdo artifìce,per quello,che aqua infro¬
ndirà per piogia.o gelo concepto,non la occupalfe dal fuo officio &per'
uitare el pondo t Per lo Patore foprano della dida Pila,libero dagli labri
el dido llylo,o uero fufo tranliua nella cimaacuatofe, Da Io exito infufo
era tanto,quanto dal fundo del uafo alla Pila.
In quello faftigato.una tenealunaeraconfixa,odimera,quanto lei di'
monllra,cum gli corni al cceIo,Nelcolpho,o uero linuato dellaqualeaf'
fideua uno Alieto cum le paflfe ale. Sotto la Iunanel ftylo erano qua'
trofolidi& firmi harpaguli, Negliquali quatro cathenule del praefato
metallo rctinute erano &cu el tutto orificio coflatep idicare el fufore Ha'
tuario;Ia larga ubertate del fuo ingegno •
Diquepotrebbefi facilmente arbitrare,
che tale fubtilitate el folerte fufore inue-
fìigafTede fondere, o uero conflare una
ìntegra catenula fenda ferruminato, fa
cendo unaformulaconueniente, qua'
tripartitafedajNel cétro facto uno per
uio foramine. Neiquale infrondilo el
primario anulo ,& applicanti pofcia
le parte informate in uno, in infinito,
uno driuo allaltro leuemétefifundera.
Le didte catenule fopra la mediana
corpulenta della xnea Pila «qualmen^
te deriuando, ciafcuna nel extremo fè
cum inuinculato retiniuano uno «reo
Chodono.Gliquali Chodoni,dal me¬
dio fuo uerfo Io imofiio haucuano pe¬
dinate fixure. Dentro dellequale una
pilula di fino chalyberefultaua a rende¬
re in terclufael tintillantefonito. Erano
quefti chodoni ad exigéte proportionc
dagli fo filanti uenti agitati, fopra el cor'*
pulento della inane Pilaconuerberaua
no Se acuto el fuo tinnito harmoniato
cumpermixti bombi del metallino tri
gone rendeuano grato & fuauc & gran¬
de fono,curiofo excogitato Se penficu"
latamente ritrouato. Et forfa oltra el fo¬
ndo quale nel fummo del Tempio de
Hierofolymale pendente catene cum
gli «nei uafi,gli aliti fugabondo.
Poftremamentea concludere refia
una regula per intendere tutta la dimen
fione del celeberrimo tempio. Il muro
oue erano le odo feneftre,La crafiìtudì--
ne fua era uno Se femipede,altro tanto el
fcafàto,o uero quella parte che uolta-
uafi.QuelIo medefimo Iexito degli Pi-
laflri.gli quali oltrael cornicioe ufitrpano el quadrato di tuta quella craf
Studine, per omnilato,cioetre pedi.
Laportadunquede quello landò Sdlupcndo tempio Antipagmen
tata feofferiua, deforma Se operatura dorica tuta di optimo dialpro. Et
nella falciadel fuo fublime de litere grasce maiufculeantiquarie de puro
oro infixe,taledictoinfcripto extaua. KT AOflHP A.
Le aurate ualuecum per polito ornato de metallo , dellaquale por¬
ta erano &debelliflìma&pernia operatura,tanto piu belle, quanto me
no lefimilgliantefare le potrebbe de illullrabile nitella,conclufeduno
pefulo extrinfeco.il qualela Ductrice Nympha non audeua rimouerlo,
SÌ prima la Diua Antille del dido uenerando & facro Tempio ,cum_.
laltre Phanatice cornate,&comptiflìme uirgine (lequale in tuto erano
fette) religiofamente non Io referalfe,Quelle facre uirgine integerrima¬
mente quiui minillrauano officiofiffimenelle cofe facre alla Antifhte'
Saga de gli facraficii.&aleifola concedere Io ingrelfo conueniuafe me
ritiffime ♦ Di quelelacre uirgine hauendo nui benigne refpe<dati,dome^
llicamente blandiuole.ne acceptorno.EtdallaNympha mia fidadu<dri
ce,lacaufadelfuo Sedei mio aduento audita,ad nui tute ageuoleA gratio
fecumlargi uulti,cum effe ne fecero n per feptelapidei gradi porphyrici
alla egregia porta afcendere,colligati cum el pedamento ambiéte de uno
magnifico delegantepropylara.
Quiui troualfemo uno nobile paufo,ouero areoladi uno quadra¬
to di petra nigerrima Se indomabile , che tale non fa ritratterebbe nella
patria euganeaequabile Se lucidamente persicata i bellifiìme emblema
ture fepita.Dinanti el fanedo limine delle dedicate ualuetutointerexca
uato,& nelle cattatine internante cortici di concba cytheriaca de gli piu
belli interferii hniamenti.quantomaiaglihumaniochiiperiucudoprc
fentarfe fi potelfe.In quello loco affirmatife tute, Se ambi dui nui.incom
mincioe allhora di fare una precatione la facra Antifta. Dunque in ri-
uerétiaiclinatolfela Nympha & io.Quelio che lei fedicelfe certamente
ignorai.Per che flexo alquato io el capo.fencia mora glipfìiffim !,& ex «
plorarii ochii,alla inuilla albétia Se politura de gli uagiflìmi pedi della co
mite Nympha riportai. One ancora una portiuncula della micate fura
dextraera defeda .Impo che moderatamente placto fuo mouétife late-
uuifiìma lacinia cedete dimota,patefadra la albétilHa canidedelniuifico
7
&inhorrefcente Borea.
Et alhofa incontinente una enucleata admiratio ne nella calda memo
ria foccorete, Cheeflfendo naturale,che la bianchecia difgregila poten>
ria uifiua,quella cum tanta delettatione, in fé tutto el uedere traheua&co
gregaua. Non fo lamé te lsdendolo.ma a fummo folatio & extremo pi
cere,quel tanto pretiofo obietto ad fé uifcido retinendo rigato, Se prefo,
io occnpaua.Ondeeflèndo dallaSacra Donna le Tue diuote precario ne
agli Dii Forculo Se Limentino, Sfalla Dea Cardinea finceraméte finite,
rettantife, La bella Nympha(io folamentecum gliochii fixi alla luauo-
Iupticaoperatione perfiftendojne per tutto ciò unquemolfo me farei Se
non che elfubtiliflimo panno.le diue delitie torno a recoprire.
Dapofda,fubitariamente dalla fimpulatrice donna elPefuIo amo-
to,QueIlegemelleualue,nonCrepito ftridulo,non fremito graue ma,
uno arguto murmurc Starato nerpl fpfl-nrlin'if-r» _i_n
j fi 4 j animaauertedo cognoui, p uedere fotto la extrema par^
te delieponderofe ualue de una Si de ialtra,uno uolubileSiterete Cylin,
drulo Ilquale per laxide nella ualua infixo, Sopra una terfa Se acquata
laura di duriflimo Ophytesinuertentife Se per la frittione faceano uno
acceptilfimo tintinare.
Oltra de quello ragio neuolmente me obftupfui, chele ualue ciafcu-
na perfe medefima fenciaalcuno impulfo feaprilTeron.Oueda pofeiain
tratitutti,difubùo feiiciamirarealtronde,quiuiaffirmatome,uolendo
mueftigare,fi ditte ualue.cufi a tempo & moderatamente, perrepenfo fuf
feron tratte,o uero per altro inftrumento. Dique io mirai uno diuo ex
cogitato.Imperocheinquellaparte,cheunacumIaltra,leualue cornano'
m la hngulataclaufura,dalla interna parte,era una lamina de fino calybc
lopraelmetallo folidata terfiffimo.
Erano dapofeia mirabilmente due Axule di latitudine triente di opti
mo Magneteindico,alqualelo Adamante nondi(fideua,DiCaìiftone
amatore,Agli humaniochii praticabile,dalfeordeon mortificabondo.
Aglinauanti fingularmente opportuno, Lequaledel fuo conueniente
colore monftrauano ceruleo, Liflfe St iiluftre. affixeperpollitamente nei
la cra(litudme,dilla apertione dii marmoreo muro,cioè nelle polle,alle
ante contiguedellaarrificiofa porta. Dunque per quello modo dalla uio
entia della rapacitate del Magnete,le lamine caiybicie erano uiolentate
Stconfequentemente per fe leualuecum temporata lentitudine ferefe-
nuano.Operaexcdlence&exaaiffima,noiifoIameiitedeucdere’maoI-
^mododifubtikexcogitato. Quatitaimprobitatediinueftj'gatodi
In una tabella di Magne'
te dextrorfodelingreffo in-
fcalpto era,di exquifite Iitere
latine antiquarie, quel cele¬
bre Virgilianodido.Trahit
fua quenq; uoluptas.Nel.le'
uorlo la tabella uidi di ueter
rimcmaiufcule graeceelega-
te infcripto.wscv <Peì •amisi' Kct-
Tnè 'tìoÙ MTBìt cpilatuIn latino»
A ciafcuno farcgli conuene
fecondo la fua natura.
Soleuando dapofciagli-
ochiicuriofamente ftimula
ti alla magnifìcentia di tan¬
to Tépio,& alla uaftitate del
lafpedada & edificata cupu
la,cum laltre exadiffimepar
te,deambitione,& de pracftà
teartificio.de diuo exeogita
to,& de fuperba operatura,
& mirandi liniaméti.deflu-
penda oftentatione, condito mirabiliffimo.EtmoIto piu mirabile indi
cai la incredibile bellecia della diua Nympha, Laqualeilliceuagliochii
mei ifpedanti,& tutto lanimo mio teniua,In tato che dalla reda difqfi-
tione,de qualunqueconfideranda parte de eflo dimouere ualefie, & fola
clfa trahendo coardalfe.acontemplarecum ftupore & mirauiglia.Da uè'
nia dunque ledore,fi omniparticulacondecenteno bauefle perferipto,
Etcufi dunque lafacra Antiftiteintrando el Tempio cum la ingenua
& prillante Nympha,&io pertinace fequentila,& cum tuttclealtrefacrc
Damicelle.cum le uberrimecapillatureper gli ladei colli ornatiffimeca
dente,Veftite di elediffima purpura, Etdifopra riportatele tenuiflìme
Gofapine piu breue.o ueramente curte del primo indumento ♦ Aliatale
orificio della myfteriofà cifterna diuotc& feftiue necondufTeron.
Nellaquale,corno dido fue,altraaqua non intraua. Seno quella che
per gli terebrati Pillaftri dagli aquarii & compluuii dal fàftigato Tem pio
liberamente, fenza perniciedella ftrudura,intro feinfundeuano.La fum
ma facerdotelfa quiui alle uirgine fece nuto, Pandoro no in uno Adyto
facrario, nui tre foli rimafti.
• * “CO cumfu")ma «enerationematuratamente, Vnapomua cum
regiftrato proceffoel rimale libro,de uilluto dcbitaméntcnuieftuo defc!
«aCyanea.d.arcuhffimeunione, In forma de una uolante columbi
nobdmen te di fomentata ritramatura,cu anfulette doro Jnfignite ciafcu
nadeeffedePancarpienel uenurtocapo.Vnaltraporroui due fubtiliffi,
mefuffiibulefcnatt,&dui Tutuli purpurei. La tertiahaueael landò mu
ne m uno uafo aureo. La quarta teniua el fecefpito cum obloneo ma/
nubrioeburneo rotondo & folido,iundo nel capulo cum argento &
oro & chiouato di ramo Cyprio,&uno ancora pr*fericulo. Laquin-
taeragerula deuna lacynthina.LepiftaocuIiffimadi fontanale aqua pie
na; Lafexta bamiaua unaaurea Mitra,cum richiffimiLennifcidepen
aulì, per tutto ornata coptamente de prette Se fulgentiffime gem¬
me, i uttequefte una facerdotula cereoferaria pnecedeua, cum uno Ce
reo nunque accenfo, de candida, purgatila, Se uirginemateria,Q Ue.
ite delicate ungine ad fare le cofefacre Se diuine edotfe,&addi mmi
fieni fcrupulofe, piu che la Hetrufca diiciplma perite^ ad gli facrofan-
ctdacnhcn.cum pnfeo infitto apte Se obferuantiffime, Alia pontifi¬
cia Antiftite,cum obftinata religione riuerente,feappradentorono
Et quiui cum fu mma deuotione,& cu uetuffo rito,Lafagauatein pri¬
ma uno T utulo acceptoe,8daca?faridfrida,pofcia foprapofe la fuperba
Mitra,Et nelmedio dilla pretiofa Mitra, fopraftrinxe la ten uiflìma fuffu-
bula.co prendo il fando capo.
Laltro Tutulo cum laltra fuffubulaalla Nympha dede. Etellafencia
mora la bionda fella dii Tutulo ornatole, fo prapofe la fuffubula, Ambe
due le fuftubule nella crifpulaturaerano colligate,& coniunde.cum uno
fìupendogioiello.dinitidiflìmo&pienodicoIorediSaphyro ilcófigna
toalla Nympha,Ma quello dilla Antiftadi Ananchitides.
Indutedunque diuotamentefopra lo orificio dilla mylleriale Cifter-
na.Senciaindugio quiui accollare fecime,Diqueacceptaunaaurea cla-
uicula,cum religiofa obferuantia il Puteale obturato riferoe.Ouela fiacri
ficulaad quella Virgine,cheportato hauea La Mitra, ilcàdido csereoco
Ugnando,il Kitualelibro uenerabondatolfe,&apertolo,fefece auanti la
fiumma Mantice-Laquale icomincio fumilfo in lingua Hetrufcaalqua-
todilegiere. Pofcia(crupulofamenteilfandificato Murie prefie.&cum
molte facerdotale figliature, cum la mano dextra nella tonate Cifterna il
fundette. Pofcia fece da Iardente facola(dillaquale la Nympha era gerula)
il puro etereo accendere.
Fado quefto/ece Iarde te fàcola riuoltarecum la flammula in giu den
tro in medio dii orificio,Etalla Nympha interrogandole tale parole.
Figliolame petitione& defio eil tuoiKifpofe. Sada Antiftite,gratia per
choftuiiodimando,cheinfeme peruenire pofciamo allamorofio regno
dilla Diuina matre,& beueredi q uefto fando fonte. Et ad me fimigliante
mente dixe. Et tu figliolo mio che chiedi.'5 Humilmente refpofi. Io fia^
cratiffima Madona,NonfoIamentelaefficacegratiadilIafuperna matre
fiupplico. Ma fopra tuttoché chofteijaqle ancipite exillimo elfiere la mia
defideratifiima Polia.Obfecro che da lei piu ambiguo in tanto amorofio
tormento non fiacufi ritenuto,Ladiua Antiftitemidixc. Apprehendi
figlio dunque hora quella fàcola accenfia dille fue pure mano,& tenentila
cufi,mecotrefiatefinceramenteper quello modo dirai.
Colicome laquaquellaarfibilefàceextinguera. Perii modo mede!?'
filo,il foco damoreil fuo lapificato &gelido core reaccendi. Cum il fan¬
do rito,&cum quelle proprie parole,chela Ierophantia mi dixe,dicen-
do, A qualunque terminato & finire,Tuttele perite facerdote uirgine,cu
uenerabileminillrato,talerefponforiodiceano.
culi fia, Allultima fiata, laardente facola
nella frigida Ci(lerna,me fece
cum reuerentia imergere.
Non cufi
leofficio deputatagli Iacìfternaleaqffun^docxhauritedi^kh^^1^-
a<jua,& cd reltgìoealla Nympha fola udente £tell! r “ b.Cned!?a
labibejmmediatepofcialahieratica Antifta ciiUciamcidad ^IU°l'°e’
pertono dilla Cifternadilige'teraturoe, & alquanto fo pra liendo°le f™'
tìe&efficaceprace&exorcifmi,Impero continuoallaNympba chetre
fiattquefteparole merlò medicelTe. Ladiuinacythareateexaudifcaal uo
Sx:ufifiaPr0Pltl3Q’1 % IO ° fu° finiltrifca- R4°nfonodallemrgi°
i
Laqualeehofa la l'nfeconda&ieiuna lingua non raperebbe ne raduni
KMiMteacromDdate^IemAW.^ewcÓignaméteualefliuno
P ucuio exprimere.quello che ne facelle il facceli fo corein tantadolciffi
mafomma.qua.Kacheinommpartdoobtcxe.Rema-fidunquequal^
aella Epilepua lapio» Vltimaméte q uefìi amorofi & fan&i gefìi & cerini o
niali riti,in tanta fmgulare& eximia dolcecia & incredibile chiedo daa-
moreexpediti.io me ritrouai quafìin una iopinata experientiadi morire
contento.
La Hierophanta dilfe Profequiamo Polia du'cheal cdpletorio de eli
J^netraliiàcraficiidiInofìroiàcraleincepto.Horauerfo ilrotodo&cie-
eho Sacello,di diredo albncontro dilla porta dii magnifico rem nm fin,,
to&cumeifoartificiolàmentecolIigato&contiguoJLte còptamente
andorono.Diantiquaria&mfueta£uihira&nobilemateriafabricato
fn | ‘lua^tutotic PIctra a^a forma diligenteméteriquadrata era di ptio
foPbengitemirabilmeateextmao.CLim uno copulato & rotondo te.
«ao.dt uno fimplice& fohdo faxo dilla diftapetra.Qualenon fu e di tale
mtrauegl,a,[Sacello dii infida Chennim di tegyptoTNe quello d, c le'
dTendofi ^,aUei!nate'^aq naie petra di tale mirneutofa natura , che non
edendofineftratamatutaobtufaAfolantentekualuedoro hauédo per
o 11
Etquiui leualue doro rererate,infemeintrorono.Maio meafFermai
fopra il /andò & riuerendo limine, Ercum uigilanti ochii .nelamantiflì
moobiedo rniobilementeinfixire/pedante.uidilamonitriceiubente^
chela mia poliauero myropoliafegeniculaflefoprail fumptuofo paui-
mento ,&cum /incera deuotione coricarfe»
Il qualepauimento era mirabile tuto di gemme lapidofo, orbitartiéte'
compo/ìto, cu fubtile fadióe, cum multiplice delegante innodatioe po
Iitamentediftindo,opera offìculataméte tafleIata,difpo/ìta in uirente fb
glie,& fiori,& auicule,& altri animali, fecudo che opportuno era il grato
coloredelleptiofepetre/jpiendido tllucente.cu perfedocojequamento ,
dallequalegeminato rimon/hraua quelli che erano nitrati.
Sopra quello dunque la miaaudacula Polia,denudati religio/àmente
gliladeigenui,cum /umma degan tiagenuflexe. Piu belliche inique ue
deflfela Mifericordiaadfe dedicatùPer laquale co fa ifteti fofpefamenteat
tento cu gli filenti labri.Et per non uoleregli fandi litamentiinterropere
&le1ppitiationecontaminare,8dnterrumperelefoldiepce>8dlmyfterio
fo minifterio,8dearalecerimonieperturbare,gIi l'probifofpirida ualido
amore infiammati debitamente incarcerai.
Hora dinantidi una fandificata Ara,nella mediana dii facrulo ope¬
ro /irniente fituata, di diuina fiamma lucente,geniculata humilmente fé
ftauà, T„
La dimonftratiò ne dillà quale ara fuccin&amete dicendo mirai uno
coiifpicao excogirato ciiinfueta fad ura. Lo mio dilla dida fópra ilera-
dato & marmoreo pedameto era uno rotondo Iatafìro.Sopra ilq naie un
diilaiia una follatura auricuiare, maxima cum politura laciniata &exi-
miamétecauliculata finiendo il mucronato ad un a cordicella ouero nex
trulo.ouero regulo.con tento fopra il lataftro.&fimilmenteneì nafcimé-
todilambientefoliamento/uperaffideuaunaltra/cordicella &traque^
fta&unaltraerafopprelìàunatroclea modificatamele aiueata, & pofcia
unacoronicetta-Sopra la méfula ouero piano dilla didaTroclea lupafta
uaunaltrarotonditateregulata pofeiaalquanto gululata fecontraheua
-uerfo la fuperficieplana&expedita.NelIapartemediana dii!aquale prò
mineuauno ftnato (ìlio ,pm porremo ncllainferiorepartefoprala piana
cumproportionatacrepidnie.DiuifoduqueiIdiametrodiIIainfernaro
tundatione di quefto fido. partitione unaeraalla proiedura ambiente"
confignata.ll fuperno capo dueportionehauea cum tornatile cmlule &
lo imo ancoradebitamenteriferuatofe.Sopradictoftipitetegeua una in>
ralMltll?lataAta^^^ ^proieétogyrando, quàto lextremo exito
degl,labrid,lkfub,eaaTrockaOmatancllafupcnorepartc-„elIoex-
_ remo circuito mcliuadimonftrationecum una lima di fpetianda fol'
natura da una egregiacoronetta perpollitamente nafcendo.Nel circina¬
to cotentodunquedillaqualecoronetta bellamente occupaua la aperni
rad. uno elegatefiore.mbalauflicolinimentodefotmato.cum Icllt
cet labrifoprail piano lambenti.&quadripartito in periuctido follami
to acanthino làtilcete. Sotto il quale nella Ueiniatadilcrepantiafubfide-*
uaunaltrafoglia artificiofamenteexfcalpta. Sopra ilcacuminarodilquà
le.doppo gl. debiti liniamenri egreg.améteritondaua uno nodo di exo
fitoexpreiro.Alqleinfixaappolìtadiiatatamentepromineua unaanri-
quar.ap atmadoro pur.inmo cum gli labri largiufculi.&paucolo lacu •
nata Nelpiano orulodeglilabrialternatamenteprominamuo incom-
parabiliadamanti&carbuncul.cumpllantedeformati'onepyramidale
nella circuitionemuabilmen te difpo lìtidi incredibilccrafTìtudi- ’
ne*Cedaqunu il Scypho dilfortifiìmo HercuIeJl Can-
tharo diliucundo Baccho ,Etil Carche-
fio aliimmortale Ioue
dicato..
o in
Alm argine dii fuffito dilla
piana inuerfa nel limbo .acqua''
mente dittante fi conteniua qua
tro belliffime anfe.deriuante, de
bolide cum la Troclea, gli fui uo
luti .erano lotto la piana inuerlà
Se finiuano fopra la troclea ,cum
il uertigiecochleato, pa'dantecu
il cliuodil lataftro.Pofciamodi
ficatamtefeinuertiuano uerfo il
fuffito ad uno grato repando fu-
mittentiflèa quello cum il uerti-
gine rcfupinato,& laltro fupino.
Quello marauegliofo fculptile
era tuto di uno folido de finiffi-
mo diafpro.dimultiplicemixtti
radicoloratione infeme fpeda^
tiffimamentecoeunti.&inqua'
lunche partecum incredibili, de
cxquifitiffimiliniamenti. Ope'
racertiffiino non exacla perfor-
ciadifcalpro.ouero Icalpello,
ma cum incognito artificio mi'
randa expretta.
Dal marmoreo & gradato pedamento, fino allo initio dii fitto exclu-
fiuo fubleuato era uno cubito.Illlipitealtrotanto.il refiduo fina ala piati
na aurea lèfquipedale.Dindifupraquadrante.dauno uoluto fuperno al
laltro pandauano fili doro, per medio diquali erano traiedatiin bacce
Iongiufculecorrufcantibalaffi, &terebrati,&di pfulgentiffimi faphiri.
Se di lei tillati adamanti,& di uernati Imaragdi.cum gratiofa de amicaleal
ternationecoloraria infilati.cum inextimabile& monllruofe margarite
chefenciadubio tale dono Odauiano non fecea Ioue Capitolino.
In Iainuerfura de gli labri dillaurea platina quadripharia perpendicu
larm ente pendeuanoorbiculategemme.&pertufate, per ilquale pernio i
tro mi fio uno aureo filo traiedatoerano retentefufpefe,& ligatead una fi
kula,negli harpaguli libera,niaiore di nuceauelana.lèpte per filo ,Nelex
tremo dii filo interdide duno elegante floculo.cum gli fpirili di uariato
filamento fericeo.oro.&argento immétto* Ancora da una fibula allal-
tra Umilmente innodati fili aurei ingemmatipandauano al pfato modo.
Scordine
&ordineJmidinumerenoue,Nelmediocumgratiofoinflcxo curuefcé
ti.Uplatnumtro.&d.foracumfemiexpI.caturadeexcellentiffimocx
decora,
ta,&il tuto lpe&atiffimo & mirabile artifìcio le praftaua.
Dinanti dunque alla praferipta Se facratiffima ara de incredibile inv
penfa Scarticelo, Difubito la intenta facerdotula admonita dirinpedo
alla (acribeante Pohacum il rituale libro aperto uenerabondafea-
prefentoe.Et tuteffeclufala Antiftite) p quello modo al IapiI
lolo bolo lumptuofo ,&IucuIeo cernuamente ge
inculate. Et in quefto celebre ,& folenne &
eulèbia,cum uoce dìuQte,&tremu
le fupplicate fentiui,Cum
taleorationele tre di¬
urne grafie in ✓
uocarele
gen-
O laeta Aglia.O u iridali teThalia. O defedatile Euprtrolme.C harìtes di
uinedil fummo & al titoliate Ioue,& di Eurydomene dilediffimefìliole,
& dellamorolà dea obferuantiffime pedilfeque, & indefinente famuIatrL
ce.DaIIeondediIacidaIiofbntediÓrcliomenodiBoetia,ouero dal bea
to federe, 8c affi [inceda, corta dii uenerato Throno di Apportine benigne
& co ni linde .parti tiue. Et come diuie grafie arte mie diuote prece piarne
tefuccorrite propitie.che nel diuino fuo confpedo, & ueneranda maie>
(fategli piaquiquefte mie religiofe dedicatioe,8cgIi meipuri&uotiui fa
crificii, & le fufe fupplicatione,cumaflfedo materno commota exau-
dire.
Finita la fanda& lineerà oratione.tute can tante feceron il refpon fo -
rio,culi £a*Per laquale colà bauendo io cum deuotirtimaafcultationeue
neranteudito,6dafandaorationechiaramenteintefo,cumfumma fin-
ceritatedi coreio fleti attento,&in meelfo tufo riuocato ,cum fcrupurtv
fa diligentia.&cum esploranteochio.immobile tali myrterii confiderà'-
ua. Et fimilméte,&: io geniculato la peritia de le antiquarie ,& (aerale ceri
monie dilla diua Antiftite obferuaua.exceffiuamente commendando lo
pratuto.cum qualeeiegantiadipromptitudine Porta feadaptauaad ta¬
le &tanta myftagogia. Intentillìmo tamen ad quello che dicio ne do-
ueua feguird.
xunnomaotmaitice.ambiduiV iftinrilnarmVrloK*- l -
ri1,, P0rtd^rabde zilaloe bladebifantis, ouero unguléindic(g^gli0f^e
c, germini di Arabia. Lequale tute pretiofe colorano eum dlribL
to pondo optimamente gradate. Allequalelafolicita Polia.&ctim ex-
quitttadib'gentiaueiierabonda,admonita Io ardente cereo pofe4 Pofcia
che quefti aromatici hebbeaccéfi/encia altro penfàreil cereo extinxe, &
da parte Io riponete.
Nellaquale fìammula fumico fa, & incomparabile fragrantia reni-
dente, poftoui uno ramulo di arrido myrto accenfe, & di (libito (opra la
facrificale ara.oue egli lhauea tolto ritornantilo accefo,tuti gli altri ramu
fculi fopra ladina ara collocati infbcoe, Dique intenta & aìfeduofamé^
te edoda, In quello foco gitoe il paro dille candide turture. Prima dili¬
gentemente depiumate ,& fopra lafacramenfaamclabri iugulate, exdor
fate cu il fecefpito,& intteme colligatecu fili doro,&innodate,&di pur^
purante ferico, hauendo cum fumma ueneratioe il caldo cruore nel pre^
fericulo riferuato * Proiedé dunque le immolate turture nella odorife-
rattamma& cremantife. Lalàgadegli rubricati riti precentora inco-
mincioe dicantare,& pfallere, & fublequendo tute alternali te. Ma dinan
ti alla prefultrice Antiftite, due di quelle cum Tibie Lydie precedala**
no foauiflimamentefonante,cum modo & tonolydio.QualeAmphio
ne no puo.te ritrouare, & dapofcia Polia & le altre,una fedaria laltra,cia-
fcuna in mano tenente uno ramo di olente & florido myrto. Chorigiàte
dunque cum tempo.palfo,&continentie,cum acqua diftatia uniforme,
& faltante cum foIenni& religio fi thyafì, cum intonate uoce concorde'
alla fonoritate,foraprodudedegli uirginei pedi reflexe cum incredibi-
lefymphonia foto laobtufa cupula dintorno laincenfa ara culirithmiti
camente dicédo.O foco fando di odore.Sgiela il giaccio de omni core',
Placa Venus cum amore,& ne pretti il fuo ardore.
Perquettomytteriofomodo cantante,^tibifonante cum elegantif
lima chorea orbitamente gyrauano,dummentre adoleua il facrifìcio .
Et extinguentife culi la flammula fumiculaua.Penfo che quegli odo¬
ramene furono per fufoccare il nidore dilla fotta carne,oltra il prò poli¬
to Dunque non culi pretto fuc extinda, che defubito al pauimento
tute tacitamente (feclufa la Antiftite) fe proftrorno . Per laquale colà
noniftete guario di tempo, cheio apertamente fuora dii landò fumo-ui
di uno pulcherrimo fpiritulo thefphato ,& di forma altro che huma>
na,tanto bello quanto che cum folerte difcurfo ,& inueftigato imma¬
ginare potrebelè ♦ Et alle diuine fcapule uno paro di arquate alule',
hauea.cumuna inusitata ,& infueta luce .Laqualenon fenda alquan^
ta lettone de gli meiochiiriguardantilaauidittìmo il core perduto uera-
mente lèntiua. C um tanto uehementeipetopiuchefolguro creato daq
dtfoco.nube.&di aero fulminate. Dique accortofe diWla facrificatri
CC’il ° , eml>cbc jion me<pauenca(fe,& cum indicio che io tacellc
Il quale pulchellopuellonelletuberulemano,una corolla myrteage
toukEenejlaltnidiatdentefecoWallante.EtneUarummi
tatedu diunio capo di muliaurei Ianugmato circundaua una ptiofiffi-
macoronadifplendidilfimi adamanti. Circuuolitance tre fiate la icenfii
&arafumante AUulcjuumcoaaofenroluete.&nfedeliouoe in manie
ra di nebulofi fumi nel aire,& dagliochii infulcati da tanto reniden te fui
gore le tolte & fpar uè incontinente'. *
Lequalemyllicecoié.&diuincinquellafpeciemirabonde &cufifa-
ftooftentohauendo to tremanteutfo.a quanto fpatio nelamìno confi
derando, rimatili trapenfofo copleto didmoto horrore. Etdoppo aloua'
culo la intrepida mon.tr,ce cute e uirgiefece fubleuare,& una uhm,il do"
ro nelle purificate mano tollendo.ordinaua che la miàpereximiaPoha
&tód 'd,'"“^lHd^&cerdotulate,n,to>eiralegédo
Vdlllcrcmaftecinerc^ cremato facrificio
p g ali . Lequalecum/iugulare uenerationefumpte in uno cribro do-
ro ad tale mini fieno preparato. Sopra il uenerando grado ddbdicata a-
raincernicitlaaptifiimamentecriuilloe.cumtantafolertepromptitudi-
ne.qualefi altrounque deditilfimahaueffeoperato. Ouela erudfi,'fiima
momtnce.contraai gli altri digiti dilla mano finiftr^ghforeprotendeie
Smadd^ate; “ tnarmereeXprel1Ì aIcun‘ chaiafterecum cxa
fignoeIaIcunemyftermfèfigurer^*t*°^amente’ln^Ue^me^e^m0 CIncre
Per laqualecofaiollupefaclo&totalmentealienato.&timido tato ef
teo^ntochemcapo capilo no nlloe.che fublenato no fulTe.ciT laio
molto fufpefo.dubitado peficulatamtei qlt0 foléne&facro piame'to no
fufrefiirreptalamiaigenuaPoha.qleEphigenia.&momiirodlche altro
aiale,o damige ia,Etdipderei un pudo tuto il mio deaerato bene. Dio
ilcorepcito,& i fecóclufi turi gli fpirituli fencia uitaleuigoreqfi me ritro
uai.Ancr culi forte meqlTaiiacomoglimobilicalamialleipetuofe&n
caccaureuenalabondi.Et piu tremulo cheliligneiraméti.Etcu Ia'mfte
uibrate.piu che le tenue carede negli palullridafforccuoli uenti impul
»
Da polciafopralamenfaAnclabrigliduicygnicumilfecefpito itimi
lati immolante,! fanguecum quello dilleincenfe Turturenel aureo Pra
fo.cukcum diuotecenmome&a(reauofe deprecatione,cantante men
I'lemrgm^f^^^'^"“«'^.ido.Cómirecheglieiraa
g? i fuffcron ornati in holocaulb nel facrario in loco
ad cale faao difpofito.&cheilcmerecolletto in uno buffolo,in unaaDer
tura lotto dillara fliffe proiecto. *
Tollédodunqefradind'ilfacroPrefericolo.cfiambiduigli cruori
dinati lacofecrata Ara fopra dii terfo &lucuIétiflimo pauiméto la facrifi
ca Pittrice munito cu gride nuerentie lindice fuo nel purpura te faneue
aoltiarcbanicharactere diligentemente lìgnó.&uocacatàpoliaillìmi'
gitante gli fece fare, cotinuando le uirginc nel fuauifiimo canto dille era
ridirne Ode»
Fado & perado quello la infigne fimpulatrice le mane fue cu acre di
ligentia lauo,& Polla parimétc dal facrato fangue» Perche no liceua altro
contado.LalàcerdotulalaquapurilIìmainéteexpiataiiifundendo,cum
il gutturnio aureo,&riceuendo la facrata loturanellìmpulo doro.
Polia dapofciaammonita dalla peritiflima Antiftite,cum una fpoli¬
gia uirgine.quelli fanguinei charadere terfiffimaméte afludoe. Etnella
lotura dille purificate mane comprimeli tila la lauodiligentifiima»
Pofciala Monitora,tuttecumlafaciaal pauimento riuoltate, quella
lauaturatremebonda,&cum uenerando minillerio diuotamente fopra
loignitabulofundete. Diquedefubito uno fumo profiliteal conuexo
coeIodilIacupulapaulatinamenteafcendente,IncontinentechecufidTa
hebbe fado,&ad terra prona prouolurafi.Ecco pauculo inftante repen-
rinamenteio fentiti mouere,&lagraue terra diqualTarefotto ad gliroton
di genui.cum inopinabile llrepito nelaere,& nel Tempio cum uno
horrendo ftridoretonante. Nonaltramente,chefidalalto calo nel reme
fo pelago cadere fubitaneamente una grande mole fefentifle. Et gli flri-
denti cardini dille auree ualue derono fremito nel fornicato Téplo.Qua
le in una finuofafpelunca il tonitro infrado mclufamentetonaife.
fccceffmamentemulcphcaMfe in uno uerdigiante rofarfo. Uq£k£
inulti plicatt ramufculx grande parte-dei l'acro iacello copiolàmente oc**
ebST’b^•atltUd‘I?efUfbatadl^llacun'ukcumnumcroi;tatediuerIm>
glie&rubricanterolèinlème.&cumalìàirotddifrutìi cummirifìcoo
«t^asEfissssssiìS
tnentefol^!caf^t0’l^Lle^a^KCle0CCuItat0^1^a*an<^1®lriamatrciin^la
l/&rprd|l'aleC0^leUat0^^^C'^CarlteA,ltl^‘teclmi^ecor«niatrona
te&Pol,agemculatome.LaAntillacumueteranaccri
moma, tre degli miraculol?fiufti extirpoe.Lu
noperferifemato,degliduiadineuno,&ad
Polla laltro o ffèrendo.Quelli cuni riuo
catareligione, & fumma integri
tate di core, ifeme turi
tre deguftaffex
mo.
*■
fi, |FI .. I IW li—
»“*“ A-25SS
ferabile.fànqreuola,&ppttiafoEtnelpra:(ènteincIauftracegliófundì &
crebri ioipiri,gli lamentamenti poftponetc&laflate.Fugateomnimcero
re.Difarareilbei!.ffimoGanymedéd.llead5mmr°fiCynTr':fpo,'V
j rXSsSsksss
Et acqetando manfuefare, ouero cicurite iefamiffimefere di Libya^da
nmificareomnipuiuereo&cinerofo morto,cuiidide. '
r ohphile dilefliffime(apréfa .amano mia)hora andiamo al rugiéte Iit-
li
tore.che io fpero.anci cufi rato& firmatifilmo tengo,che n ui la tabondi f?
ueniremo.oue licore noftro ardete defidera. Etp quella cagione dartele"
giedi Dianaobnoxia arédeuola lafacula ho extindo.Fadi gli foléni fa-
crificn,& fupplicaméti.ìmolatione,&adoleatióe,&: pcabóda ho effufle le
humile pce,& deguftati gli miracolo!! frudi. Acioche expiati.mundi Se
purificati ,&digni polliamo uedere lediuine pfentie.Lequale allùnmu
do intuito degli mortali homini concedute norffono.
Diquela ifigne Poliaparimte Se io,di ìméfadulcedinefufFulti, Se I lìnee
ro amore corroborati.meco qrti arcali i cocepti mellifl uamte cóferédo,&
par &adhaeréte allei cammàdo,ad uno ueterrimo edificio puéifiemo ale
creméteiucundi.feftiui ,&gaudibodi.Circa alqleera uno religiofo luco.
Ilqle era (opra aedificato aimarifono Se lauato litore dal refluo mare^
Et qui ancora reftato era una uaftitate magna di muri,o uero parieti,& di
rtruduredimarmoro albario,8ainofragmétato,&illifo mole di porto
apreffo. Nelle fradure dilqle Se lalìate compadureil fallì philo slitto reo
critani germinaua,& \ alcuni lochi uidi il litorale Cachile,& molto Kali
&lo odorofo Abfcynthio marino.&pilAggerefabuIaceo Irrìgi,&por
tulaca,& Eruca maria,&affai altri celebrifimph'ci.ilCaratia.&Mirfinytes
Se fimigliatelitoracole herbe-dalqle porto p molte fcalini difpari al fugge
fto dilppylaeo dii tépio fi faliua.Uq le edificio p uoracetépo Se p putre an
tiqtate,&p negligétiaallbumida terracollapfo.deq&dell; demolitofen
eia capitelli rimarti il fcapo,o uero truco decapitato di alquate {gente co-*
lumne di faxo perfico di granelatura rorta. Alcune cum mutua alterna
tionedi marmoro migdonio,alcune haueuano franala contradura,no
fi uedeualahypothefi,ne lo hypotracheÌio,neaftragalo.Alcune ancora
miraiereedi mirabilearte,quale non erano nelgaditanotépio.maomni
• cofa fub diuo ,di carie&: ueturtate offenfa.
Lamia frugi&benemorataPohaquimedirte.Poliphiledolcifiìmo mio
miraqledignomonumétodillecofemagneallaporteritate cufi itale fu
pinata ruina,& 1 tato grumo di rupturedi pietre alpo&camellofo rei ide.
Già nel primamo fue uno egregio &miràdo tépio.circailqlegia folénif
fimamétefi nudinaua,& ìgéte de mortali multitudfeeo omni anno cóue
niuano fpedaculi facédo,& p elegate rtrudura,&p gli obferuati facrifi¬
ca diffìifaméte famofo .molto religiofamte dagli terrigeni celebrato.Ma
P che al pnte abolita e ,& ignorata la fua dignitate.cufi come il iace difru-
pto Se minato il uedi exprtaméte delimito. DenomiatoPoIya'driò tépio.
NelqlePoliphile.corcuio mio,fono multi puticuli.oueerano fepulti
li puluerabili corpi di qrti ,che malamétep {probo. In fàurto ,& lugubre
amorealla obfcuramortemiferabili cedeuano. Allo interno Plutonede
dicato.Etp anni riuerticuli ad gli idi di Maio,cu prifee &folénecerimo'
nie^Tuti
me-Tim qlli cheadamoreafrabifc.'dulgédodauanoopa culi homi ale
ne & ^ ^ ° °co a<^ gl^Icbri ferali &loléni pan egyri da diuerfe regio
ne^umaeconKrm.ne&remonlocparétabond.conuemuanoobre
crando & beando ‘1 numediPlutone tncorpo. CheeOiatantaipióate'
no cefpitafleno d1 edere conlcudiIlappria&itépeftniamorce.Dkio^m
molai,ano le fumé hofte.ouero n igrica'te, pecore,,,5 ancora Coen ia Z
mafch‘0 fupra “na flagrante ara atnea .gli mafculi al deo fide Semine al
fedhtternu facendo trinodfio .Quella dama & foco dapofeia
cu fpargiere d.multimdied. rofe.&ed arfenaextmgueano, corno Fóto
locograderofetod.qlueheman.eraaneoraeeltòoapertame'teuedi Le
ssrc.iS.ia*HA«asac
ri rl '' 2 1 4
1 xx ! r ’i j i- • r -i lldlurareocnimlljmoaire il de
»
Ieaeuofc(ito,[adcl.c1c/apamaleomattu,rdurcgl,piaccuoJ1&t6prati
colli ornati diopacinemoruli.il dante tépo&aure pure&,lumnftolv
arnoeno loco deificato dagli fiumi deli néri p la nemoro’faconualt irri
gui.aprello gli etimi colli, alla dextta &leua partemollemétedifcuriti
alpx,momarepc.p,tabondi.agrofaluberr.mo&digraminen,uct,ndo
refèrto di multipli ci arbori canoro di cocéto di allietile. Cedaquiqui dii
quelltheiralicofinme&agro.Etquiuiifemecuiiredédo tragìf uernati
hiann°etl °n *ro(c;!n<l “ella cocleite effigiecum tato dilcctogliocbii’
manti occupati fatamele tellina,&adfibella&rara fattura &diua imagi
necututig ifenfidefpicodeditillìmo.&applicato.&ime piu niaceuofe
Satenof(T'““"prauexarii negl,qual, lalma da dolcecil liquefa,
età ifanoio <laua,& tatoanxio.piettotato &curiofoadcÓfideraremira
&Ssrni^o^i^^dei^iac«’
^ra^a-Tf&
dare accéd™&i^eg^
em?CerU^-&d,mokrla[rri*C5fid'«chegh^po
rapafìjduouiagioquàcuqiieparuiilìmairiduKffiliceiprimeTl'Aiotrito^
noche una ditta forma i humanifómo corpufculo latitL podere debi ì
icucftigio diferueceamore,& enfi obuerfato rrnmkoVì ’r ? bl
xia,&uexaria pafìioe domate fperandodi' rnf ^ ‘ i° C° uta“^tatano
cocupiti effetti &^1°%mregl1 a^orof? frutti &
ofoa&Stfacrificii &I,k g®n/rma*N5iIamemoriafcifitàtele fande
officiife atilfuo Pol,DlXrA^!a esruanóe diHa faraia. KTcgliqli d iuini
Pcaturecómendattói>o °^aUeiltCra^^C f’llam.aec°memo atocum
repenlo & Io fpetratn cSf*1^0 P™lalj°Fcn^° P'u efficacemercede, &
glimaafperrimi languori*,S^/^C“,Ò^pr<>bÌ“te8Ì0Uarcad
LanvmnKa d j- ’^P;rderedmdiornilifperancia.
S.J
che SuTn'n 'l“ UCrfC0,0rC JÌl m'° U°It0 & Uariare P”‘
T£MVlOr??AM?rIL°SVADE'CHENELDESTRVCT0
factTW1DIN£GRAND£VENERATION£GLIFV£
OP&ATVTIGLIEXCOGITATIETEXQVI
fiticrilciamti clamore no mediocreméte obfelfo ueaen
dome,& alla poptata & falubre,& pfentanea medela , Se
miarchitatrice ppinquoelfendo obftupefado miraua
ebeotraomni naturale ordine,qlla me pili morbidam-
te ìficiaua, Et qual uque Tuo pftanteado,ornato eloqo,
morficaterifguardo dalì opportuafalute £ximoritrouatime me abdica
uano,ondelemppiumultiplicauafi unaexhortabilefuafióe,diuolereal
la .puocate comoditate(grato munufculo ad gli raptori)Ìgrato nómep-
ftare&pufilanimo.Fremedo come furiofo &ringibodo cane,giota lai-
fecuta fera negli al peliti {alti, culi io ne piu ne meno furibodo cupitorela
ppria deliberata pdaquiui gionta,altuto fatiffarmit Afiuefado hogi mai
adunaalfidua&fàmiliaremortedamore,palfionep quello no reputaua
lafuaattrocitate,che didi ne fulfe alfeguita. Etpoeomni incoueniente'
quatuquedanofilfimo lìcito mi fuadeua , Dique lamiaeutrapelaPolia
folerteaeliprobecodidioedilcoecucienteamore,&accortafipmortifica
retato iportunoincédio,Scalquatofincoparlo,&come lìngulare fofpi-
tatricemia fuccurrédo culi benignaméte me dice,Poliphiledi turi ama-
tilfimo miogiamai no fon ignara,cheleantiquarieopead te fummamé
tepiaceno di uedere.Adunchecommodamentepotes tuin quello inter
uallo,chenuiilfignorecupidinealpetiamoire licentemente,quelle a?de
deferte,& dalla edace Se exoleta uetufiate collapfe.o p incédio alfu m pte',
o uero da anno lìtate q uafiate,a tuo folacio mirare,& gli fragni ti nobili ri
maftidiueneratodignilfimifpeculare.Etio \ quello loco fedendo conte
ta te afpeteroe,il fìgnore nollro uenturo uigile pftolante,che traiedare ne
debi al fando Se concupito regno materno* Allhora io grandemente aui
dilfimo,cumIaltrecommendatilfimeopereuife,etiam quelle accuratif
lìmo Se multiuido di contemplare.Leuatome dalla felice felfione.di fo-*
to dille temprate umbre di lauro ,Scdi myrto, Se tra altiufculi cuprellì,
allhoracircail loco il periclimeno degli fui odoro fi fiori dipingendo,o-
ue,&uno uolubileiofamino fiorente cumfuaue ombra opaculamen-
te ne co priua difieminado fopra nui copiolamte gli fui bianchifiìmi fio
ri,In quei tempe fuauilììmo odorati(fécia altro cogitare abforto) da cho
Ha di Eolia per quelli deuii aggeri,di falligiato Se uallo cumulo Se mina, 1
la magiore parte occupate di chama?cilo,& di terrambula Se di {pini im
plicita folicito perueni. Ouepenficulatamente coniedurai quello ede¬
re fiato magnifico, &merauegliofo tempio di eximia,& foperba ftru-
dura.Secundo chelaproba&pclara nymphafcitulamentcadme uati^
cinato hauea.Quiui duque'apparia,che igyro dii rotondo téplo fuflero
tubutie difpoEte,p che ancora relide erano alcune parte femiiteere oue
ro tramite & fragmenti magni di pyle,cu (Innate trabe,& corni di te’ftu-
dinato,& di procerecolune di uariata fpecie,alcune numidice & alcune-’
y mcctie & laco ilice tra le (oprano minate & altre forte uenuftiffirne mire
&c «pedice di liniamento.Peria difpodtione dillequale tribune adì anta
niente iudicai,che in q uellelocatifufleron gli(èpulchri ♦ *
Dapofciafotoquellamunaltrafiguraquadrangulauidiuno ochio.
uefpicbedifrumetotrafuerlkteligate.Vnoantiqttarioacinace.Pofcia
u exculTort di frumeto trafuerlan tra uno cyclo & culorati uno mddo
uno temone.Pofctaera uno ueterrimo uafo.foradilquale pffliua una
fronde di elea baccatadifrufto.Seguiua una pania platina. duelbide^fei
numifmati in circo, Vno fàcello cum patefàda pòrta.cum una araf me-
dio.Nouiffìmamente erano dui perpendiculùLequale figure ilatino cu
file interpretai.
/
Per laqualecancellaturamira
do imparile di fotto uedere una
certa quadratura, Perlaqualcolà
accéfo dicuriofacupidmedipO''
tere ad quefta parte defcendereri-
mabondo tra qlle fra&ure,& mi-
nude &C mine perquirendo qual'
chemeato.Eccochein uno mar
moreo pilone comminuto tuto
meno circa dui palli .Inueftito di
unaobftinata& flexipeda hedera
Dailaquale quali tuta trouai oc¬
cupata lapertione di una porticu
Ia.Inlaqle da troppo Icrutario di
fio fedu&o fenda altro penlicu-
lare,& inconlideratamente intra-
ui. Oue per uno cxco accliuo fca
linato defcendendo,al primo in-"
grelfo ma parue horrende latebre
de illumina caligine.Ma poco fta
teaftuefadi alquato gliochii cer___
nereincominciai.&uidi uno grande & ampio loco fubterraneo cocame
rato inrotondo,&per tumido male rifonante.Incolumne nane fuffulto
era & fuftentato-S ene erano fubade al perpendiculo dille fuperaftrude'
dillacupula.cum gli archi tanto loco di apertura includendo .quanto il
contento ambito delle fei fuperiore.Dallequale nane teftidunaua pofeia
tuto quello loco candido di marmoro,di expolita quadratura decemem
tato,& quali non cementilelecopadure,,Negli quali eradefputato mol
to Afronito.ouero Baurach.Quiui trouaiilledicio liticato, belliffima-
menteexprelfo,còpianato &piano,mafoedatodifrequentiadino&ue.
Tra le nane era fundata lo liftimo unabiquadrata ara.tuta di aurical-
cho.piedi lèi longa,& cum ilfoco&coronulaaItail dimidio. Laquale era
uacua buftuariamente quale uno fepulchro .Ma nella apertione dalla fu
perfide ingiù fextante uidi una cancellatura.oueramente una crate dilla
propria materiainfemeconflata.Da unafàcia uidi unafeneftncula.pen-
fai per quefta gli facrificuliminiftrareilfocoadholocauftarela uidima
de dindi trahereil fando cinerei anchora cogitai.che fopra q nella crate
poneuano incenfabondi,ouero ad adolere Ianimale.Etiam fumido appa
rendo il fuffito dilla apertura.Quiui iuridicamente coniecturai, che il fu
mo degli facrificii afcendendo fe fublimalfe per il meato dilla porjphy>
ritica copula,Se fora exalare» Etperaduenturafufpicaiche iltholo, oue-
ramente culmo mediano dii tempio fulTe aperto ai rito aegyptico, & dii
fendo fumo il nidore,ouero ullrina fenda moleftare il tempio uflìrfme*
Dallaltra parte dii la pdida ara tro uai di Iitere romane excauate exquifita
mente quello titulo.penfai dii araarcuata daValefio aTarento.
Molto letificato diqui parti torneerà le mine uno nobile fàxo di mar
moro quadrato trouai.in uno Iato frado,malamagiore parteriferuata i
uno fronte tra le undulature nel medio,! modo di due q uadragulette cu
larcoera introfcalpto,& dequi,& deli, una figura altiufcula ouola, luna
hauea.D.& uno capo di Iarua,&laltra uno.M.& unaltro capo
ileimatio alquato faftigiato,ma de cacuminato,ouei
fixo uno ueterrimouafo eneo promineua feni¬
cia operculo hiante.penfai i quello fuflè-
ron le cinere codite,cum tale ifcri-
ptione,il re/ìduo di linfa-
menti immu¬
ne.
Proximo a quefto foliftimo iacente.uidi & quefto elegante epitaphio, in.
una tabula prophyrica.p laquale eflere flato uno fupbofepulchro coù>
durai.Per che ad gli ambi lateri .continua per fradura appareua.fk no cu
fi tabula fimpliee.Ma quefla parte pura di liniamcnti conftaua
immune.cum la Iiteratura relida.circa ilqualeger
minoela nafturcia hibcrida.
q m
/
D. .M. j
GLADIATORI MEO AMORE CV
IVS EXTREMEPERVSTA
INMORT. LAG VOREM DEC VB.
AT EIVS CRVORE HE V ME MISE
RAM IMPIATA CON VALVE D.
FAVST.AVG.
PIE MON VMENT. RELINQVENS
VT.Q.ANN.SANG. T VRTV R.IN
TER SACRIFICANO.ARC.RELIG.
HANCINTINGIEX.L ACCEN.
FACVL.ET COLLACHR TMVLAN
TESPVELLAE SOL VERENT VR
LVCTVMQ.F VNERAL. OBTAN
TIINDICIVMDOLORISDEVEL
LAT.CRINIB.PROMISSIS RVSSA
RENTPECTORA FACIEMQ. DI
EMINTEGRVM PROPITIATIS
MAN.CIRCA SEP VLCR VM SATA
GERENT ANN VALITER
PERPETVOREPE
fTVND.
ex.t. fa.
9s
)f
\
R.eIido q
fto che cu fu.'
ma ìxtitia. uu
di, itrai i una
tribua frada
&c dirupta.
Oue ancora
parte duina e'
.D. ~ .M gregia pidu'
VlAT OR H VC PROPIV S FERTO radiuiuacifìì
OC VLOS.DEINDE VERBAM ECVM
FACITO.FVI SINE AMORE VIVA. momufeo tro
AMANS HEVMORIOR. uai. Nella qle
io uidi una
TVAMOBAMORIS INCENDIVM Matroafopra
pveriflorentis aetate for uno accenfo
MOSI SS.
QVIDINSANIS'AT AMANS VIVE. rogo prò Ara'
BAS.PROFECTOCVMNOXIE AMA ta.Ec in fernet
RECOEPERAM ADVLESCENS defima f®ui>
SPRETO AMORIS MVNERE ABN V.
IT.CONTABVI.MORTERAPTA ente le uccide
HICSVM. ua. £t quiui
QVID TIBIPOSSVM .'5
no altro cbpe
NEVIAM ROMANAM CRvde
LISPROCVLI AMORE di muliebre
DEFVNCTAM MISERE, mente calcia^
TOTAMPERVRBEM
ORBEMQ.DICIT o. ti appariano,
HOC SATIS. alcuni parte
VALE. cu lasfure, 8c
poco cu dra'
pi contedi.
Tuto il relì
duo/uedalin
faturato,& uo
race tépo ab-*
Jfupto,& dalla
antiquitate,&da uenti,& piogìe & ardente Sole dillr udo,In quello me'
defimo loco la Area era cominuta,& il maiore frullo,era qfto riuerfo cu
tale fcriptura ridriciatilo io il trouai.Proximo a qfto folillimo iacétedi
petra alaballrite,tro uai uno antiqrio ualo,alto piu di uno Stfemipaflo.
cu una dille anle friata,&pte frado nella fua corpulétia fina alla aptura
parte Supaflìdeua uno Temi cubo, o uero Taxillo,alto pedeuno,o uero
palmi
palmi qtro. Nelqle in una facie, dal Trote dila fradura era ifcripto, Se &
milmétej oueerarupto p idieio di alcune licere pte fragni étate, 8c itegre,
parte rimafte. Pofcia nella fubieda corpulétia dalla circinante cindu'
ra uerfo el fondo, nellaqualeerano appade leanfe, nel fronte dilla fra>
dura era quella prillante fcriptura.
HEVS INSPECT(D^^^i=J
FACllO QYAE SOLACH(COI
IN F O E LIXTREGINAtXr1 11 ìw^x i A
AMENS AM ANS $r~ \ TINNia
HOSPITIS PEREGRINÒ/
MEMISERAM ADM^U\
JlN f
TOYO ANATOY
BEBAlOTEPOKOrAEN
i
Excitato fummopereda tanta uc
nudate di monumenti indagai
bondo,adme uno epigramma
aiquantuio perplexo candido
in marmoro trouai, fedamente
la parte infcripta di una arulari
mafta.il refiduo confratìo in ter¬
ra ìaceua.
Cu maximadele&atione &pia-
cere quelli fpedandi fragmentimi
rando,auido piu anchora indaga^
te altro di nouo trouare. Dindi dii-
que qual animale quaeritabódo il D. M.
pabulo Tempre piu grato non altra LTNDIATHA
mente tranfterendome per gliagge SIVS PVELLA
ri di mine di ingentifrufti di colu." PVER.HICSVM
ne,& taleintegre.Diliequale uolen SINE VIVERLE
do faperelaforte.una menfuarai al NOLVIMOKI
foloextéfa,& dai Tocco fina alla co MALVI
tradura,trouai dii fuo fcapo la pce ATSINOKIS
ritate feptéo diametro dilla fua ima SATEST
craffi tudine.Quiuipximo mi fe of * V ALE*
ferfe uno ueterrimo fepulchro ,fen
eia alcuna fcriptura,nellaquale per
una fradura rimando uidi folo le"
funerale ueftimenti, calciamenti
petrificati.Coniedurai ragioneuol x .v-
mente dilla petra farcophago (per tale effedojdi troade di Afta, fufpicado
dii cadauero di Dario*
Etad uicino uidi uno nobile fepulchro di porphyrité.exquintamen-
teexcalpto tralìluatichiarbufcoli,dilqualemifeofferfead le-
gere uno eleganteepitaphio,8thaueailcoopertorio'in rem
pio egregio ,& fcandulato fquameamente, una parte
dii dido fopra larca riftato, & laltra iaceua
deieda foliftima, &di tale-’
predante titillo in~
fcripto*
P.CORNELIA ANNI A,NE INDESOLATAOR3ITATE
SVPERVIVEREMMISERAVIVAMME VLTRO IN 1
HANC ARCAMCVM VIRODEF.INCOMPAR. AMO
REDIL.DAMNAT.DEDO.C VMqVovIXANN XX'
SINEVLLAOO. UD.UBEKTAB.tr .NO. 'VTQVOT
ann.svp.arcamno.plotonTét oxori prò
SERPIN.M.OMNIBO. SACR VFICENT ROSÌSQ
A
Ledo il copaflioneuole cafo degli ffortunatiamanti di qfto pftantif
fimo epigràma.De qui ancora fumé contento partitomelo molti palli
fàcédo mi occorfeunanobile tabula di mar m o rotetrago n a,c u m alqto~
di faftigio, Cum due colunelle una per lato.de difegno imune &expe^
dite. Et per il capto di tutto il quadràgtilo era quali euullà una foliata co
rona,o uero gioia,diligentementeconduda. Nellaquale io legi tale in'
fcriptione. Laquale petra in terra deieda iaceua. M a cum la o peratura fu
pina.Lequaleeleganteuarietatenopoco piacerenelanimo mio iucun'
damenteaccumulauano.
Piu ardente'
il mete inuafo me
trouaua ad la in
ueftigatióe dille
fra. dignilììme ope
atiqrie,mi fapre
lento e unadilru.
ptatribua,cu ri'
1^7^ QVISQVIS feruato pariete
LECTVRVS dextro, Nelqle
/UA'J accedis.cavesiamas.
{'/.fy at SI NON AMAS.PENSICV
uidi cu excelli'
LAM1SER QVIS1NE AMORE VI uauoluptate, u'
VIT^DVLCE EXITNIHIL no porphyriti"
A STEGO T AM DVLCE ANHELANS
meincavteperdidi.etamor co fepulchro, di
fvit eqvo dvmaspectvifor excogitato di'
mo sissxTtrvioniaep vellae VI gnillìmo,&di
RGVNCVLAE SVMMAPOLYORI Ih
APLACERECVPEREM.CASVDE /f opaturaexcellé'
' AsPiuens,ptes haesltstapiae||«V til!ìmo,&de ipe
INTERII. famirabile,&di
artifìcio di fcul'
pturaicredibile.
Ilqlecoftaua
li extremi lateri
excitato da due
OPTIMELECTOR
AC VIVE TVOS.
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i.
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♦v • -• • : v '• '* w
«.
. .A/i
V:
Hjfic.m.ux .quamamantiff. mihi in.
toelicìfT lachiymas & «ternos luftus
teliq. extretno perturbata zelome
cum fuipicaret alia cmfoemi.ia.
cuiff. in furorem dulciff.conuer
fo amore fernet ferr.peftus per med.
tranfuefto necam'c.h ei ux.curhoc i
mi care con.necfaftu tàt.fed et fufpe
ftum amanti demere debueras.uale
lib.at ego incerta ifoeli. Se
trepida uita fointa
r ijiii
Dequi cum ketiffimo (diario partìtome.eum curiofo defiderio no
uecofefpedarepercupido ,ad una tribuna femiintegra properando ,io
mirai alcune reliquie exquifite,di pidura mufcea,uermiculatamente fa
da.In quello loco fepulchro alcuno non tróuai,ma nella uitricularia pi
dura ancora Proferpinacum Cyane&cu le Sirene,fiori colligente apf-
fo lardente monte di Etna perfedo fi cerniua. Oue Plutone referando
il cratere pyriurizo dii flammifpiro monte,al Tuo amore uolupticamen^
tela rapiua,& Cyane per non la potere (occorrere pietofamente illa-
chrymante.Quiuitrouai ingenti faxi diiputrefcente muro patorato,&
herbefcenteperlerime diAfierico &di urcelareajlqualeeraetiamimpli
cito &diftrufo,quale dainfixo cuneo di uno radichone diannofa capri
fico ,chepertuto leradiceoborteferpendo,diftrudehauea letefifellature,
&lo coito dille compadure difcrto,grandi laxamenti de le paventine ré
deuano»
Diqueio (blamente miraua parte de uno fluuiolo,pareua tielligio
di humana forma in quello tramutata, di arte incredibile findo,& mira¬
bilmente expreflfo. Quale fimigliante unque nel delubro diMinerua in
capitolio nella tabula fe uideii rapto dilla dida,da Nicomacho depi -
do» Oue culaméte applicata a tale piaccuolerelpedo elfédo.eccoche a
fpallefento lacafuradalcuneteflfellaturc,&a mi folitario,! deferto ,&filé
tiofo loco trouàrime,repétemealquato pauefacto,& retro uoluétimemi
ràdo.uidi uno afcalabote,ouero munlego,che era fiato caulà di tale ruta.
Per tato no poca difplicétia meiuafe,p no potere lopa tuta integraméte
mirare,p eflere \ lamagiore ptedemolita,&rup.ta,&dalla fubdiualereli—
dioe Iaefa-Cofiderado dunque il uiolentario modo,che repente furrepta
fue Proferpina,uno fubitaneo Sqtrifto penfiero neiamante core dicio fe^
ramenteme percofle dicendo» Ome mefehino impudente, &mfcrlice,
O importuna indagine, &effrena curiofitate dillecofe pterite,&di laxi
frefi difquirente,ad che fon diuoluto rSiper la mia mala ifciagur a la mia
bellifiìma Polia dame fuflfe rapta,& per incuria di tanta cofa prarien te ,oI
tra turigli thefori dii mondo gratiffìma, mi fufleabada.Etin momento
una piuacerba perco fiura metranffixe il trillo core.cuin uno infemeue
bementeSt crebro pulfo,prefentantife già nella mente confida, il piato-
fo & lachrymabile cafosche il fugitiuo dillardente patria incautamente1
perdete lafua dileda Creufa,& molto piuexcefiìuamenteme conturboe
inuadendo taleterriculamento memorando,chead gli barenofi litori ,&
folitariijdiftradadallamia prxfenria la amanriflìma mia Polia fola fede-
ua*
ua.EcchecmfiadellailtrìdentiTeroNeptiinouiolentemcntenonfacelìe,
qiiiiead Medufa. Omccheaquelto pondo iocertamente expimentai,
cnecofaelaafflidionedi fpirifo,&laquaIitatedegli ueri amanti- Evcre-
maméte piu tremefado. p territo .&ftupefàdo,& i magiore aneuftia tro
uantime.&inpiumilèratrepidationededudo. Cbequandome indiò-
ii abforbicLilo putrefcibile tra le h tante & horrende fauce dii aeneiìco dra
co ne al finitimo interito.Cum tanto terrore, che io poteua arbitrare efie^
re per il facerdote & firn ulachro amoto dii tempio peleneo difettila del
lamente omni ferenitate, rccmdefcentife ommhora, piu il formi dolo,
10 dolore nel fl uduanre core.
Perlaquale colà unpulfo dallecoquen te cure, & urgenteanculìie Tcn
eia moraalcuna ocyflìmanienteaeripede, iafeiando tato incoepro nobi
leApr^claramquidtioc 8daudabunda luftratióe.&uirtuofo folade re
pente dunque per quelli amfradi&in felli cefpug!i,&afperiuirgulti &p
11 loco falebrofo di peti e&di fpmi coarctato.&perquelle prolapfioncd^
marmori 8ttnformeftruedimdimenti&6aairiinconcina fcrupulofa
&tra caulhche umche&amerumepro pero,cum infenfo curfo, per uie-
afpretc,8annumerioffendiculicum promprauelocitate.noniftimando
dilla mia pannofa toga la laceratione.diqui&deli.dafpinofe fronde rite
nuta,& tuta piena di lappe&dilaugine.&papi di cardui&di barbula hir
cma & d! lonco, in alcuna parte complicata dalle rapace femence di C v
noglollà fermamentetenédo diefiereperuenutonellenouiflimeeriine
* formniolofid.fcr,m.ni,& ultimai exitiale prò,adone di omni mió
fperatobeneallamiadula(j:ma&oculiffimaPolia,nontiitouiaomafe
monomio qua eafmadco trahendo il fiato ,non per altra uia che fri cra
ueodoredi babilonicohiatohauftobaueire,cugliochiidir’orelachrv-
inabile madenti,ad ella uìcino prouolutome ilpalìmato,cum non cre-
dibilecordolio & trangufcito apenaio gionlì.
£t lei cum lanimo molliculo commùta.cum ferenafronte,& propi,
ciatafaaecominulcetecuIHurido&afflic'focumaffiduopulfonelmio
doloralo pedo ciim exangue pallore trepidantemiferatadolen tifi cum
amorofa pietate/e nemaraueglioe/ubleiiàtime lepidula nel gli Addolci
amplexi,cumunageniiinadulcedine,&cum unotenuiflimouelamine
croctculo .lamia fàcia fucida.&rorefadain uberrimo fudorecum amo-
rolo oblequto lenemente perfricata.me&officiofìllìma&ciim blandicie
a(Tucaua.Diq uela caufa & lacddentedi tanta amara & turbabonda an co
foia cupida filettante, & me benigniffim,mente blandendo conforta'
I
te con quelle fuapte Se fuadibile parolette Se demulcente eloqo cum elocu.
rilafacudia.cheopportunarhtead recrearm e exped i ua n o, & al ui u i ficare
de uno corpo in morte defformato♦ io alquato Se Tatù le releu ato ritornai
gtin mepaulatinamentele profternate uirtute uegetantife, Se fu b lata, nel
uenerando Tuo gremio iacendo,ornili trifta formidine .gli narrai lolpira
te.&gemifcentelafufpicariacagione.piaceuolmentefurrife.&amorofa-
mentecum prompti fauiolibafiantime,cumegregia folertia.maftìcuroe
dicendo .Chepreftolei afpedaua il bando Dio damore Cupidine,Et
peroe blandicula me fuadendo exhortaua,cheio pacientemente dare o^
pera do uefte adpiacere. Per che il fofrire piu dille fiate,e caufa di nobilif-
fimieffèdi.
Confolantimela miabellaza Polia dunque aquefto padopare allei
refìdendolafemifugatauitaricentomi.conuertitofe il blutante pallore
nellafuacoloratione.&mutatala trepidante inuafione,in generofa ma-
gnanimitatceuafi.Maqlecinereocadauere oueropuluereo corpo putre
fado propinquo allamiadiua Polia,cheintegramente,&alnumero no
fuftereiteratouiuifico.Per tanto gliochiihabituatiritornorono alfuoaf
fueto quaefto ,Sc peculiare pabulato.tenacemente in lei confixi.
Ecco che epfaglenea Polia cum praeftanti, gefti modefte mo uen tie,
&cum coelefte fembiantei& feftiua fané ,& cum cuftumi patrii, cum ex^
ornata beliecia.digna Seinclyta difempiterno intuito ,&ueneranda fpe
datione.di ingegnio forma,pudore egregiamente pra-dita,compolita
mente fenda mora ,&cundatione alcuna feleuoe dal grato federe di fot'
todilfrondofoumbraculo.&cumriuerenteuenie&inclinationedebita
mente uenerabonda,Se fència moto alcuno.cum finguìare riuerentiaai-
uota fi ftaua ingeniculata.cum la faciadi uermiglio pfufa.piu che gli mel
Iiclaudiani ruftuléti.
Per laquale co fa io di tale cagione Se ado ignaro, Se difaueduto, per
che gli ochii indefinente ad contemplare le immenfe bellecie retin uri. Se
fedulamentc occupati. Non fapeua riuocando diflocarli .nefummouer
li,& dindi accòciamentedeclmarli.Etio il fimigliantefeci(direpente ad
efla acoftatojmegeniculai i terra.
Et ecco chelera (me non aduertente) di ricontro ad nui ildiuino
Cupidine cum nudo Se itedo corpufculo uenufto Se pulchello puello i
una natante Se celere nauicularepfentatofe,cum gli ochi fui fuelati nani
gantead glifufuranti litori .ouefedeuamo praeftolanti.Etad loanticho
(dalla aetade aemula friatojmole cu la pupe giugendo, per niuno modo
gli ochii meì per la difproportione non patiuano nella cadette formula
fermamente(fe non prelTe lepaIpebrc)coIlimare tanto fplendore rutilan
te quel puerile ,& diurno afpedo fpiraua,che per quello plu di non effe-
re tra gli mortali ragioneuolmentefuadeuami.Mafencia niuno fallirne
to ueraméte di edere tra gli diui heroi.mirando uno cadicolpiritualecor
poreo informatofe, & ad gli materiali ochiiinfuetamente&raro fenlìbi-
le monftrantife, & obiedarc. Diq ue in extrem o ftupore deiedo lanimo
fpeculauaelfuo capo obaurato di crifpuli,& tenuiflimi crinuli, cum dui
grandi & illuminanti ochii di precipua maieftate fpauenteuoli. Il lume
dcgliquali oltra il uacillamento el mio debile intuito mortificauano /
Dapofcia le rotunde&tumidulegene dipurpuranterofefufFufe cuni,
tutelealtre parte tanto belle, che io meritamente maxima foelicitate re¬
putarci quello che folamenteil percogitaffe,non cheexprimendo. Et co
me uolatile idio alle fue fande fcapule due ale prommeuano impade
di plumule doro,di colorerofaceopauonio,& cyaneo,& di colore molo
chino,& micante adglutinate.
Perlèuerante la mia patrona 8c dioclea Polia, 8c io geniculato fletei
inoculi dummc tre il uolabile L'io incommincioe aparlare Ilqualeco-
nobiper coniedura mirabondo,& effoditanto opiliciodiPolialarari-
tate admiranda,& la magnitudine di tante uirtute & bellece ftupenda pe¬
pando io ueril?melmente,chealla fua belli filma pfych e nel animo nófen
eia co neupileentia piu uen urta ,pi u preftan te,& di piu eminente excellé
tialantiponeua,Etquiui cum loquela di coelico affi amine ucce forma
ta.Da «compaginare omnediffolutacofa,darifuegIiare iliacamente gli
fopiticadauen nelhumida terra, & fori degli eterni fepulchri.&anco-
ra dalla initiale materia. Et da infrenare laedacitate delinfaturabile Vul
cano di faredeponere ilturbido tumore degli horridifludi,& mi¬
tigare la inquieta alluuie dillo intemperato mare, da taciturnare gli ge¬
mebondi inori, & da quetare gii fpumanti & derofi fcopuli.da incita¬
re qualunche caffo alla landa Venere,&: alpiaceuoleluo famulitio,cufi
fece le fue fuadele paro lette''. * -,
Polianympha,& tu Poliphilo negli amorott obfequii,8dmcero
culto dilla ueneranda nollra genitrice intenti'cultori ,& negli mei Eam
manti fochi intrepidi religiolì effetti. Nel diurno fuo confpedo fono
gli uoftri puramente uotati facrifìcii feduli interuenti peruenùti tSc le"*
uottre deuotiflìme prece, 8c dedicato ferimento .Scarti obligamini.
Dicio gli ardenti uoftri deliderii merita ,& efficacemente fe diffinira-
no,fecundo che oranti impetrato haueti.Ponitedunquecumiltuo indi
uiduo comite cu ficuro tutaminenella mia nauiculajl perche denteare*
al materno regno ,&deftinata infula,nonualealcuno,fi io come fuop
prio nauarcho & portorio nonglitraie&o,Etcum diurni ragionamenti
facetamente la inuitaintrare.
Polia allhora non morante,& impigra fefteuolalamano mia alacre'
mente riprela fe Ieuoe filendo,ma tuta própta,&cum elegante acrimonia
cum profunde ueneratione,èc ueniali fiexi,della & io lalitafopra la fata
le nauicula,& nella puppe pollale adcomoda feffione,&io par alei fen-
cia inducia,queilediue nymphecompofitamente dal exefo litore, quà-
to uno tirare di mano remigorono.
Lanauiculaera una exeres,cioe unanauicelIanonfutiIe,ma confixa
cum remigato rio di fei remi, cu mirabile illito exteriore,nó di palim pif
fa,ne di zopilfadenigrata,ma di uno ptiofo liquamine compofito di a-
migdalato benzui, ladano, mofco,ambra,zilibeth, & cum gemina ftyra
ce,&cum ordinatadiftributionedi quantitate.commixturanobilillima
per tuto'deun&a,&di excelléte artificio compaginata, & contexta di le¬
gno fendalo biancho,& citrino odorifico,& di graue ,& no cariofo ziloe
mananti mirabile 8c nunque tale fentita fragrantia fopralinita,con fixa di
clauiculi doro,gliquali nellefue bulle,ouero Tuo capo papillato luceua-
no di miro artificio inclauftrate gemme pretiofiffime,gli coniirati dgli
tranfirierano di fenguinaceo fandalo.&endeuanooitramodo exhila-
ranteilcore* *
Laquale mirandaSc infoiente nauicula.remigauano fei aptiflimc, &
fummamentedifpofite,& herile puelle, Gliremi cum lepalmule erano
di illullre& niueoeburo ,no ampliano ,magenuino pnitente&glifca
Imi doro,& gli (trophii dicommixta & intornia feta-Veftiuano elle puel
leditifiìmamente dilympidiflìmo panno.allecelerei modelle aurein-
conftante ,&uolabonde,impedito dal reflato prefulamente cum uolu-
ptica oftentatioe degli membri dilla fubadb aeréte forma il fiore dilla aeta^
tuia dimonftrauacu la teda inuilupataconcinamentediabondante tre-
cebiondiflìme.alcunecum ubero capillamento lucido piu nigro di he-
beno indico.Etquantogratofi praeftauadiuideredui oppofiti accolla'
tifi * Laearne ultramodo niuea,dil uolto fpalle& pedo intorniate uber¬
rimamente dacomenigerrime,difpofiteinfpiri,& texturejafciuamentd
colligate di cordicelle dargento,cum innodatura dlaquei tanto piace-
uoli,& gratifiì mi ad gli fenfi,quanto unque cofa uoiuptica apparere po>
telfe dariuocarliad fe da ornili altro fpedabile intuito&mancipato fce-
moti.foprala ceruice coartati di oriétale perle. Allequaleceda quella,che
1
eoKndo3ffi0m>&^,er^>I|aCeau*llC?I}ftantt”^Uar^0,lntcnrame,lteI1°
potendo affirmare,bora lurto,fiora labro/petulante.Madidodiicerne>
re non ualetta ne limitare dambi dui la difpare'tia/e no dilla diuinitade
Etquiuifortementedaunamexcogitatadolceciacompulfoadambidui
lalmamtabberamenterepudiaua.allapotentiadiunocóme'dantila che
aecommete gli potóua lefueamotofe foteriecódonare. Et al uolerédil
lailignePoha,cheeilaancorabenignamtepfta(reil fuocofenfo. Ma pur
rndubttatamte extftimai confilo & freto ,chead tale maielìal e pfentia &
uenerando confpedo.altro effedo Se exito fpiràre no poteua cheardétc'
amore,& che lei hogtmai dillafua tritiphale nauiculafugire piu no uale-
joaerjPeoare’®£m?!t?PÌt1/fiauaJa^e1uétiadil mioextremooptato.p il
dtao,degliamorofihieroglpphidiluenti!ab5douexillo,diquellaglo-
noia nauicula dii diuo&po tenti (fimo cupidine.oueexultabfido di eilé-
recon udoi taledtgnificatioe beatilììmo.&gl^riafiodo di edere ornato
diculiexcelIetecomite,8tamorofareciprocatióe,checufigloriarfeApol
lo no le poledtl ornamento dilla fuapharetra, & cithara dillepeneide fr5
de. Ne Pohcrate dii repto di lannulo fuo. Nel magno Alexandro dille a-
depteuidorte&eleuatitrophaii,Qua'toiogloriofo meiudicaua itanto
ìumpho rirrouantime. Niente dimeno ultrailcrederemirabondo Per
quale modo,ouerinftindo.inqueldiuino corpufculo tantoafliuo’ &
fforceuolefocofoeto&mentefuirecollocato .llquale luniuerfo infiama
& adure.trafcende penetrando gli folidiflimi eieli,& didì fenciadiminu-
tionealcunalapfunditatedillaby{fo/ocodimirabiIena.tura.AlquaIela
liquante Tethys,neiantico patre Oceano.Ne il tridentigero Neptuno
poteunquancho refiftere.Quale foco e?C he gli mortali i quello lumma
cu mdolcecia morendo fenutrifcono, & uiueno. Ancora magiore mira
colo mirauadeiedoinftupore.Comeinquclla fìocataneue dii delitio-
fo pecto di Polla fenciacontrailo ardelfeà rofe purpurante germinalleJ
Cogitauaaffeduofamte come lui ancoraardeffe.i quellililii cadidiflìmì
repleti&fuperafluenti di fuchiofo& latteo humore/ Nómefentiuaetia
habiledi difcutere,come feinfiammaua fi acremte in quelle micante ros
fe pullulante tra hiberne pruine dii rigete capricorn 02 Ritrouauame fi-
milmte ignaro >1 chemodoilfpirabile Eulo negli felleuoliochii dilla ca
IimaPolia,cum tato ipulfo di folicitare ^uocando quel foco tanto i fìam
mabilef che tanto cu icendio gli radii leonini dilla claflegaditana,ad ere*'
mare quella dii reTheron no procedeuano,quato dagli ocb ii fui luribili
nel mio coreirradiauano,Infcio piu&amétepqualemaniera Pyragmo
8t gli compagni haueano fabricato 1 quelli lafua fi fulta&domefìicaoffi
cina a fulgurare.-'Ma fupra tute cofe quello excedeua.che io per alcuna lo
lerte uiano poteua ìueftigare.Cum quale uirtutetabefeente collifo.mor
tificato.Stdil tuto profternato ad tanti improbi infiliti, & crebre pugne-'
dimicante repugnaiia/Cum il fulguricio core captiuo & Aridamente re
uindlo .Intorniato da hoftile piacere & circu uallato di accenfe& gratio fe
fiamme. Lequale(contra il fuo proprioome)dinonpotere,quelpung̣v
te fcnticeto,& quel afperrimo, & imbricato cardeto coflagrare .nel core''
mio angulatamentc impliciti,& da quelli placidiftìmi ochiì dii fado thè
foro dii magno Cupidie fidi difpenfatori difFufamredifemmati.Odul-
ciftìmo uolucre(uoltato ad elfo idio pofeia diceua)come niduli fuauem
te neialma mia.',Opameni(pofciaadgIfochiiftelliferidiPoliadiceua)0
dulciftìmi carnifici.come dii mio trifto core haueti faputo.una tanto có-
fìipata Se confèrtiflìmapharetra.àdglidiuini fianchi di amore compone
re &cingiere?Niente dimeno fempremai piugratiofi uiopto.&caldame
tedefidero.molto piu Se (©Ida com paratione, che non defideraua in tan
te noxieerune,& fupreme,& mortale fatiche lo auriculato Lutiole uermi
glie rofe,& piu grati & opportuni che alla infelice Pfyche il focorfo dilla
granigera formicha.&il monito arundineo,& lo adiuuamento aquila-
re.&il pundulo innoxio dilla fagitta diCupidine.Perlequaletutecofe,
non poteua pero riuocarelardente alma fora dilledelicati brachi! 8tuoIu
ptuofi amplexi dilla mia calliplocama Polia, per che gli mei in faciabi¬
,8c
li concepti ,iui egli haueuano ferma Se sternalmente incarcerata pro-
fcripta
*
fcripta&Ieicumquelloaltofignorequellacontinuapdanauieàti diui-
deuano,& iparti uano. Dunque quello foto exumai extrema
clolcecia didileóto»AlquaIein pra;
lentia la beata celebritate&
triupho mei'uitauano?
»i,&fepiculefupediièaccufauano*C^ialeduncjueuaIidiflìrneforcieha-
nano potuto gIiincontinentireiifiincarcerare,chereludantidircrepare
«dilcrepanti repugnare.fc repugnati abigere Agendo refpucreqlii
quefepto 8c indillo rio per quel amoeno prato diffulamenfe Morigero dii
le {iugulare & eximie delicie di Poliafqualefufurate ape) ubei rimamente
infetti racoglieuano,tanta dolcccia,&fuauiffimo diledo,per le oppreue
uifcere diffundentilo.Oue le ampliffime fiamme ferpente/encia relaxa-
tione infuItanti,uiolentarii inuadeuano.Perlaquale cofa digno non arbi
trauaedere neconueniéte.chelamorofo, &carbonculatocore Inquelte
tale o pere uigorofamente exercitato,& fuftinente di fummouerlo, & per
moleftia debilitarlo.Ma piu predo modeftiflimamente io doueua quello
tollerante fupportarlo. llqualetanto uolutiera per mio affabile conten¬
to hauea opero famente contrado. . „ .
Hora nella fatale nauarchia/encia am pluftre & temone nauigati nui
protoploi,& fopra quello impraemiditato nauigio,Ouetutigli my eru
damore fpirauao. Ilquale hauea per la puppeda prora ,&: per la prora la
puppe,cum il piu digno&exquifito arrificio.ad Cupidie dalla m atre ac
commodato,cheunqueuna apta &uberrimamente facondalmgua di
rotondo eloquio,il fapeffeexponendo exprimere exprimédo recolle
re & dittili damenterecollendo ^contare.
Nel medioftimo diliaquaie ,cio e nel iftopode ,eraleuata una aurea ha-
ftacum triumphale& imperatoria uexillatione,di panno tenue fericeo,
di infeduracyanea,nellaquale di gemmule dilla coloratione opportue,
cumcandidiflime margarite depolitamente erano pidurariamenteritra
mati dambelefacie,cum multiplici foliamenti curri fumma deor-
natioe decoriffima,tn hieroglyphi. Vno àtiquario uafculo,ne
lo hiato buccale dilquale ardeua una flammuk.Et pofcia era
el mundo,infeme coiligaticumuno ramufculo di ili
co ad gli fuaui rettati dii uerifero & obfequente'
zephyro perflatileuolabile,& eximie u
conftante. Lo interpreto degli
quali culi ioel
feci.
Amor uincitomnia.
*
Il diurno
\
io cu riuerenti, & cu de¬
cer» ri rifguardi uolérilo uolentiera, cu omrii
potàbile conato fpeculare ,ii difpróportiona
to obiedo.il mio debile intuito acóciaméte'
non patiua. Ma le gene cóniuando, per q ue-
fto modo alquanto il diurno fanciullo pi uri
pharia comprehendeua- Alcuna fiata miapx
pareua digemino alpedo .Talhora ditripli—
ce, Et ancora tal fiata fe monftraua cum infi-
^ |i niteeffigiedlqualecumPolialoitierarionó-
Ì @1 ftrofaceuanofodice,beato,&gloriofo,Etper
quella uia Io amorofo ,&proreta Cupidine'
uétilante le facrepennellile perpete ale, Nel
AMOR. VINCIT lequaleTanes amatedi Pico folaciauafé.piu
OM NIA. che oro obrizo fulgeuano di uario, & periu-
cundo coloramine.fopra gli fludiculi icirculo rotante.Piu bello & piu
gratitàmo.cheil cryftalino trigonio colunadi euclide ad gli ochii apro-
ximato dimonftra.
Horalenautice nymphe deteron principio cufuauiffimanota,&cu
celicaintonatione.dalhumanatotalmentedeuariata.&ultrailcrederecu
ragioe carionica,di cantare & uno cocento dolcitàmo.cum uocecófona
&C melodiateretigiare.fntato che dritaméte dubitai di èxceffiua dolcecia
ifchia tare,p che quali dilfuo locodimoto fentiua il refui tante & ferito co
re,& di dolcecia ad me parea ragioneuolmétequello p gli mei labri exula
re. Et elle fequéte cum uibrate lingule,nella fonorauuearompeuanocri^
fpulando geminado,& triplicando 1 una le breuitàme cromaticule,oue^
ro accodate notule,Et prima itercepto dueaddue.Pofciatrie &trine,poi
ad quatrOjUltimo tute lei,gli rolei labruculi tremuli moderatali» te apren
dogli,& grario famen te 1 ùgedo I i, prò feri ua'o glimodulati fpiriti.cu emu
ficata proportione.cu uoce mellea nel caldo core fyncopata Se Ranche p
latione damore. Voce agli loci fofpiran te,fuauitàmariite gutturando.da
fare ìobliuioneponereil naturale bifognio&negligere, Cu fidiciinfiru
menti canticulauano le dolcece, Se q ualitate di amore,gli facetifurti dii
fupno Ioue.LefoIatiofecaldeciedillafanclilTìmaErothea, lelafciuiedil
fefteuolc Baccho.lefcecunditate dilla aluna Se dalia Cerere.Gli faporofi
frudi di Hymena?o,cu uerfifico modo exprimendo Se rith miticamente
proferendo.^: melos emmetron.
Perlaqualecofa,cu la méte deuia firmitàmamte teniuatale non edere'
foto quel dulcifono cheEuridice portata nelle uolucre tinge adlinfereSe
s Hi
opaci (lì me fedie,dalle*teme fìameliberoe.Ne ancora cu talefono Heiv
mereadormétoe Io oculato paflore.Qualep il purgatili!mo aire fpargem
tife fora dille ptiofe&coraliceebucce fpiraua.Et p il candido iugulo tra¬
cciare uedeualì gliuocali lpiriti,cu modulata fuauitatediffundeuafi.ini
pero che quella era coelefte carnei diuo com polito tra (pare te,quale cry-
llaìlinafrigidiffima,& reficiatacamphora dichermeo tinda.
Dique ridato lì farebbe Phoebo di ueniread i rofare lalycophe aurora
degli corruscati radii,&di dipigere farebbe menticato,& fare gli colori ad
gli fiori ,& di recétarfegratiofo di ad gli mortali.Et p quello fencia dubio
la arcigera Diana, glicurui arch i Scie uolante fagitte,& le fedule uenatioe,
&ledéfe filile oblite harebbe, & thermato il gelido fonte, & fpreto no ha-
rebbelapfentiadeiincauto uenatore,&cornigero ceruo,ad gli mordenti
cani iacerabodo non lharebbecouertito.Et laomniuaga Seienea fe larcb
beritrata da illutlrare cu il fuo fplendoregli fuperni cieii,& la umbrifìca-
taterra.Etlafpauentifìca Proferpina nel Ilio liiduofo regnio ,non bareb
be ifpafimato gli dolorofi fubditi,Siallefue orechiecofimile tono perue
n uto fe fulfe,Etilfolatiofo Baccho harebbe fado refi(lentia alle lubrice la
fciuie,&harebbenegledo gliogigii colli,Eleo,Nixo,C hio,8cMalìcho
monte ,& Mareotis,& harebbe paruifado le muftulente delicie dii uinde
miofo À utuno-Et lalmaCerere harebbe femp i uirore ritenute le Epiche.
Poliponédo gli habodeuoli regni di Aufonia,ne commutate harebbe le
cralfe,& tetragrae fpiche cu chaonia. Et il nubitonate alite fora dilla adu
citate dille ìuerfe ungue no harebbe fétito il rapto pocillatore phrygio fu
girfene,tanto fuauiflimamentelenymphecantauano & cocordemente>
lonauano,& ciafchuna di loro cu la mia Polia cantillante,allepatule ure
chie coelette melodie difpenfauano.
Perlequale fopito le farebbe il nigro & multiforme & lucubrario cerbe-
ro.Neexcubiatoharebbecuimotiochiilemetallacieualuedi Tenaro.
Et allhora la farete Tefiphone,cu lemollrifere fororealle mifere alme là
ueriano expolle placidilìi me,8t benigne,ne unqueParthenopecu le foro
re,Leucofia,&: Ligia,filiole di Acheloo,& di Calliope,allecapreein fule>
aplfo Péloro càtàte.fe udirono cu tata harmonia.cu uoce,modo,I.yra, &
forabile tibie, dode lalma incédiofamte infirmatadal fuo loco fumota p
glifoelici citi, & foni,effigie belIece,comitato,& maiefiate redimere no la
ualeuane farla fua.Ma (Irediffimarnte ligata il (lato fuo i le delicate brace
c5médaua,& nel albicate fin o di. Polia obfide ppetuo & dedititia la obli-
gaua.Laquale pofeia cogitando,per deledabile femite & uoluptici codu
di pueniua allearchane delitie. Et dindi cu tute mie excitate uirtute 1 me
riflreclo no poteua altro reafumere,fen6 una folacieuoleimaginatiua, &
gloriofa. Perlai
Perlaquale di inubere penficulationé Iaaxiamentecum refocilatione"
danimo pabuIaua,8tcumcuriofuIirifguardi,SipetuIciappetiti.Lemani
fette Si per fede formofìtate(& raro taleaflueto di apparentiajdiPolia aui-
diflìmamente miraua.omni altra cofa fpedanda di tuitione deuiabile re
nuendo.Ma fingularmenteallhora pergratiofo eramiil fuo micantc pe-
ero picrurato mimicamente cu purpurante role.8idiIadeizigii.nel fuo
primo aprire.inlalachrymofaaurorafenciaobflaculo ad gli ochii mei,
placidittìmo fpedaculo.obuio palefementc conceduto.Si fencia impedi
to medio.ma fuflìcientemente colorato .ad quello a fnedatiflìmo obie-
do.che era il fuo uolto tanto illice 8i mirabifmente belìo.legiadro.Si pcr-
fpicuo.che tale non apparecii Iornato Tuo hippe nel puro ccelo.cum cri-
n idi capreolati fopra.Si la rofea fronte Si piane tempore tremululanti, gli
qualicum maximo Accoramento per il niueo collo, Si albicante fpaìle'
defluii la laiciuienteSi ueriferaauraeximiereflaua*Quanto unquelal-
tiffimo Iupiter,imaginare fe potè alla natura dii fuo conferire^ di doue-
re benignamente producereSi fabrefare, ne mai Apelle harebbe potuto
dipingere uno fimigliante,8imolto meno Ariftide.chegli humaniani-
micum il fuo penniculo fingeua»Dilqualeintuito no poteuafaturarme,
ne piu ne meno.che le fufurante ape dii olente Thimo Si A melIo,8ile pe
tulce capette dii fiorente Cythifo.Si dille renelle fronde non fe faturano.
Et cu libenteanimo.Sicum icredibilepiacere.io il mio amorofiffimo co
re harei riferato.niente grauearbitrando.Si teffellato.che ella didipfpeda
laexpientiaidiciohaueflèriceuuto,qualefonoIequalitate, cheamando
fe toIIeratQiialead Cadareil fligmato Antipatro.Si come Ialina mia fue^
piamente dal fuo uifulo dolce,Si infigne figura feduda, Si in feruitricia
deditione redada.no altrimente peruio facendo il pedo mio lacerando
feneftrato .chela piétiffima PelicanoAegyptia.nella folitudine dii turbi
do Siacephalo Nilo habitantc.aglifremendi pulii di fame, cu pungente
8i crudele roftro fi ffinde,8iifchiata,exuifcerando il pietofo Si materno co
te.Ilqualenonadionyfo.ma folum a efla perpetuo e dicatiffimo excitabi
Ie,8i diffundentife deflui inmegli infani Silerneiamori.Siglifocofi di
fii.Si gli penfieri incitatiui fingcua nelconfentaneo core.componendo a
confumarme,8i me fletto flrugiere.una ardente Si peruribile fiamma,per
metuto cocepta. Et cumagioremiraculoellethale Si mortifero telo ino
cuamtetraffixo librauanelmio ferito core.che il telo pelile lethale i ephe
fo fencialaqueo nel tempio di DianaXalma perciò interdida.auiuificar
mepienaméte nonualeua.
Duque p fi fada cagioe mortificato oltra méfuraardente.fi no gli dele-
ftcuoli rifguardi fui me recentado recreauao, Si gli amorofi nuti coforta
9 ....
S 1111
uano,&lefummiffe & dulcicule paroletteme uimficauario. Solicitan >
rimeeffaaffèduofamente.cheio deffe opera ad gli fuaui cantari de fi egre
gie,& diuecantatrice.^ tante mirabile cofe.cum gli lenii fruire. Interru-
pendo il fixo riguardo in lei&tuto il mio cordiale intento.oltratuto ql-
ìo che fi pole opinare piu gratala mia pulcherrima Polia ad gli mei ferue
feenti urori,che per auentura tanto grate expedate non fi farebberon p
fentate le rapide unde'di Xantho Se di Simoenta alle iliace fiamme»Ne ta
to grato fi preftoe lo honorato dono dii capo dii fetigero Apro ,di Melea
grò ad Atalanta»Nead lamata Alcmena il bel dono dal benigno Ioue^.
Ne tanto grato Se opportuno fe offerite ad Flambale nelle aque lo eleph a
to.Quato Poliaquagratiffimaad omnimio diledo Scontento.
C ottante dunque alla meepta opa.tra dulciflìma uolu ptate,& odibi—
ledìlatioeperfeueraua.Ne piu ,ne meno.cbeil ponderofooro allo ex tre
mo ceméto,& ad gli fubtiliffimi liquori perfìfte.Meuoluenapofciaal diJ
uino pueruIo.O flamigero Cupidie fumurmurabodo diceua.T u alcua
fiata,fignoremio,dillabelliffimaPfychcste medefmó Se cu le .pprie cru¬
dele fagette uulnerafti.fina alla nouiffima linea di ardore ♦ Qu ale gli mor
tali,e (la extremamentóamando,& ti piaque lei fo pra tute puelle amare*Et
affai te dolfe il dolofo configlio dille inuide Se fallace forore,& fopra il nu
bilo cupffo contra effa cum diutino plangore cruciata,iracondo Iamen/
tabile qrimonie.increpantila fàcefti. Vfa& esercita per tato uerfo me pie
tate,& confiderà experto la fragile qualitate degli cupidi amanti,& tépera
alquan to le tueadurentefacole,& modificalarme tue noceuole ,Se il tuo
lethifero archo ralenta.per che damore luto me difcrucio.
Ilpercheioragioneuolmenteargumento,chefiinte medefimo feuo
& impìetofo uulnerado te fufti.Qualeaequabilitate danimo fuade.che io
non me terifcha.chefencia pietate.uerfo di me,piu imiteSe effreno ,Sefe/
uiffi mo non te pfti iEt culi exafperato concitatamente audeua. Se cum di
uerfe petitione,& pcatureStfabricate quarimonie.&finde fatiffadione'
deliniuaalquanto laforteinuafura,&il crebro impulfo dii improbo, Se
exoculato amore.Ma per tufo quefto non era condignamen te reconcilia
to il mio infocato core,ne realmente fatiffado ai difcucio appetito mio»
Etquello che alihora egli pcaua/olo che fine pona almeno al mio crucio
fo & diutino fperare/rum moiettaexpedatione di exito carceraria »
Auenga che molto piufia di auiditate fuauiffìmo il futuro concupi¬
toglieli pterito diledo acquifito.ma pure omni infetto amore contende
allo expedato fine «Dunque abreuiacum fubita abolitione ,& temporia
fperancia.Signoremio quefto ingrato&difpiicibile differire, piuchead
gli puri ochii il fumeoNubilo,6c ad gli déti la obfìupéte acredfe,& che il
pigritare
pigritareIaiutoalcupitore,pche acocupifcéteaio grauetormto eo\iè Io
odiolo perendinare,&Io deaerato fine prorogare Jncufando pofciaan
cora,&lapgnailtenàturaragioneuolmente,eheellalólertemente il tuto
nabla &optimamen teconciliatole non che relido hae incompatto Io
appetito cumilpotere.Pofcia ritornando in tnefortemirabondo. fmpe
rocheio non poteua perfettamente fapere,oue tantapparata&durabi
materia,(QuaIeinconfumabileetna)luitrouafre&pyriateriocopiofodi
tanto foco dentro al mio aliino&arfibiIecore.AllafinefoIamtedi aUar
dare uigilmetelo eximio,& nobilitino compto.compofito tornato
. obietto,&cxhaurire cum le mielatebrofeorechieledolci tuie’ confona
tic cu colica intonatione .dallequale ineffabile fpaffo riceuendo aUfìaua
adglifenfi uegerabi!e,&extremodiletto . b
Horaperqudlo inesperto modo Copra L-pl.icide& complanate Òdi
cule dii non lineato pclago.Ia nolirà properaexeres difcorrea qual lene
npulla,& le decoriffimeremige feftiuiffime iu bilame canrauano cum to
nato lauo,0ila diua Polla ancora fenda le altre fola,da quelle minime dif
fonantemacomparabile.IydiamentecatiIaua.Nonglipiantidillafureii
le 7^a§®diatnella cachmante Satyra,Nella l'ganeuola Comcedia Negli
flebili£lep.Macumexornatiffiniopoema,&cumeleganteparoìette le
fupmedolceciedilafanaaStaimaEryeinaeompofitamente.pferiuano
Scicdelettabile fallacie dillo aitante fiolo fàcondamentecantilauano Et
Poliaaffàbile Se decora .di culto ornato .polito delegateconaratulabó
daglirégratiamentidilleadeptegratie(iadmirafioneprouocando)canti
|aua,cum tale uehementia& dulcifono. Qualedil esco Demodocbo
aliudita dii làgurato Vlyffe,cum ululante citharanonperuene.La
quale q gratiffìma co mite,non meno delettarfeparciaria fen- *
tiua,parlando iocofamente,& blandicella tetantime,chead ’ ,n
meleinftantc cofeappariano/Nominantimedi ^lu- ..<■1
cha nympha remige il proprio nome ,& cum dol¬
ce fuadela mi affirmaua,che perfeuerantia fola’
gerifee la uittrice diadema. Et in queffa ef
frenata auiditate totalmte delapfii,
diproiettiffìmiiucundiffmam *
tenauigaflìmo.,&profperi p
ueniffimo’alla deliciofa
[infula cythe-
rea.
- \
PER VEN VTILAETISS IMI ALLO OPT ATISSIMO LO
CO LADIGNA AMENITATE DILQVALE ASSEVERA
POLIPHILO DI PIANTE,HERBE,ET AVIC VLE, ET IN-
QVILINIOPPORTVN AMENTE DISCREDENDO-MA
JNPR IMA LA FORMA DILLA NAVICVLA.ET COME
NEL DESCENDEREDIL SIGNOREC VPIDINE D1RIN,
CONTRO HONORABONDE MOLTE NYMPHE DO-
ROPHOREMATVRAMENTE SEAPRESENTORO-
NO*
elificanteildivinopvervlcy cvm
■ le difpanfe ale.no n dal utrediVlyffe.ma da obfeqoje.fc
ro rifere aure filioledi Aftreo, Si dilla rofea aurora ìpu
fe.diconfenfo unanimi,Polia,& io ritrouantife.accen t
& pcipitatiflìmi di auiditate di peruenireal deftinato ter
^—- « — ^ mine.Cuil maiore diletto di amore.cheunque huma'
no fenfo il potelfe fentire.ne pcogitare,& meno diuulgarejlquale quan-
tuque negli pcordii intimamente exceflìuo fufiè . Niente dimeno piu
promptamente era dalla pfentia deifica uegetato ,& daquelle facetifiìme*
nym phe remigabonde,& dai deicidimo cantare, & dalla myfteriofa for>
ma dilla folida^ inconcuiranauicula.opportunoinftrumento organi
zato damor,& dalla ptiofa materia & dalla dolceza&amcenitate 1 oco*
Et molto piu dalla propinqua fiamma.che Polia cumeximiaprMtanm
exuberantemente nel cremabilecore fpiraua» Perche gli amoro ì&pti
gentiflì mi ochii fui,p gli mei ad gl i intimi pcordii fulguraticia mente C'
lapfi uno acerrimo incendio fediciofamétecommoueuano.Dalqiiale-
udibile conferuefadto,& paratamente faucio,crebri fjnguiti lcatunua
no.Non altramente che ilcoculo fopralardente&excefiiuofcco p gii la
biifora diffude. Gufi ne piu ne meno gli bullienti anheliti dal feruente'
core compulfi habondantemétefubulliuano.manifeftantife rifon anti,&
gliiportuni incendii cu la fola bellecia dilla mia uenufia Polia ctudrice
aptamente mitigaua.Ma che fi fuife io uberrimamente expiua tanta uo-
luptate.cheio eratotalmteabforpto & ab fupto .quanto mai la ligua mia
decentillìma ualetfe adaptaread taleexpreflb • •
Finalmente Isti filmi .gaudio fi & triumphanti allmfulaextremamen
tedefiderata,cumla nofìrafuperba &remiuagaexeres,non faburata.ma
liacille. Laquale di forma cufi era compaia.
Dipartitione quadriphariadueerano cofumate inlapuppe.ot nellap
ra.cufì di Iiniamto,ouero forma luna comeIaltra.Ledue altre partitione
nel refduo iane corpo erano difpenfate,& una & laltra fponda tra la pra,
& la pu ppe mitiante cum pado accliuo difcorreuano gli orlili.Ilquale la
pfo pclinaua quadrante ,&dindipaulatinexqualeilrefìduo féplonga-
uaad laltro obuio. Lequale prone falca ture al te cofano da gli confiniti
bipedale.Et inuna& laltra gli tre trafori trafuerfariamteerano infoi, hefg
pedale dal conftrato fubleuati. La caria pofcia di lame doro in tedia,cu¬
li le pandecofte,da uno & laltro extremo uentriculatamtefubleuantife''.
Ne 1 ultimo gracilamto dido delphino alla deformata fìmilitudine cir-
cuado fé aducaua.reddendo uno grato uoluto,NelIarotudationedilq>
lefulgeuauno ornamtodi crafTe &ptiofìffimegemme. Dalla uolutionc
dilquale.uerfo la piana dilla puppe&dillapra.paulatinamtefe incaulica
ua obuertétifèin uno foliaméto antiquario,amplifcato fu la piana cum
naturaledeformatione &exquifìtadi optimo oro fparfamte ferpendo,cu
exadi cauliculi,& colphuli lacinii,ouero inciTure,&fimbriatiire fopra le
piane lambenteelegantiflimamteexpreirotDalqii ale uolume fimilrnte-'
pcedeuabelliflìmamtedalfaftigio mucronato dilla piana defcendedo fe
dario,cu la deformatone de gli oruli.oueramte trapheco,ouero labio,o-
neinfìxi erano gli fcalmi.uno miràdo frifio,diIatitudine uno palmo tu¬
fo doro gémato dincredibile ìpéfaegregiamte cingeua cum mirifica,&
amicalediftributioe,&locationedillegéme,&tuto il ligneo co polito ta¬
to diligenteinte,&cum eximia politura cum le tabule coaflate loricatam
tefencia arte ftiparia redado,&fenciaalcuno calcamine,apparendo una
co2Equatacopadura,quafi di uno itegerrimo folido.Et foprail Unito dii
la fragrante &nigerrima picatura nitente & fpeculare, & diaurea tritura¬
tone^ fyriaco liniamento per tuto fpedatiflìmamente defìgnata cuitl
tute lealtre circuftantie difopra opportunamente defcripte.cufi era ♦
C liquefo’ amorofi triuphi,Seeuphonice uoce dille naiitice fanciulle,
& oltra dagli marini numini copleto era il fereno aere,Se il ceruleo pelago
di confufi clamorose multitudinerefultante le unde,Se fefte,Se tiipudii,Sc
pcipuagelficulatione Se felliuaiucuditate,Sediuote ueneratioeal peramc
no loco allabenti applicafiìmo.tàto benigno Se q grati dì ni o, tanto dele-
deuoleSebello,di fingulare ornaméto arborario agli lenii fè orferite,qua
to mai colàéxcellentiffima8euoiuptuofacugliochii mirare fe potefle.
Impo checiafcunafertilelinguadicaritateSe parca acc ufarcbele, Et p ta-'
le fimilitudinetroppo dilcoueneuole Se abufiua coparatioe fareberon gli
anticommemoratiadquefto.Imperochefenciaexillimaeraqfolatiofiflì
mo,8e di delicie loco tufo cofito Se exornato horto oìitorio, Se herbario,
Se fèrtile pomario,8eamoeno uiridario.Se gratiofo arborario,Se periucun
do arbuftari obliquale era loco no di mótideuii,Se defueti, elinriata omni
fcabricie.Ma coplanato Se acquatole fina ad gli gyrati gradi uerfo il mira-
bile theatro exclu(iuo,gli arbori erano di odore iuauiflìmo.di prò uento
foecondiflìmi diexpanfioedi ramilatilfimùHorto di obledaméto inco-
parabile affi uente,di largito ma ubertate.di fioriiucundiflìmo ,Se referto,
libero de impediméti,8e di infidie tuto ornato ,di manali fóti,8e f refchi ri
ULili.ilcielo no rigido.ma teprato4atiffimo.pfpicuo.se illuftre.no di hor
rente umbre lochi auerni,imunedil uariabile,Se iconlfante tempo, che'
cu infidie lacefcéte di uenti ifedi offèndere,nó cum moIelle Se hyberna-
lepruine,Ne aclluatioedi Iportuno fole,ne i uafo Se torrido loco eli ariti!
dine di silo,Ne di gelatióe horrida excodo.Ma tuto uernanteSe falubre
che tale no e laere ad gii tegyptii la Libya fpedanti,di lunga falute,Se fato-
britate,8e deffinato di aeternitate.Loco cofito di uireti, di fpeciàda défita
tedi frédofi arbori,di gratiffimaoftétatoe.cu uenuftiffimapfentationedi
uirétia,Se p tuto illiqdo aere icredibìie fpiramto di fiorea ndoléria.cu tu¬
ta la area herbefcéte,Se di frefcho roramine pfufa,Se fiondati prati.et oltra
il péfitare di 01 piacere factofo 8e naturali beni,Cu colorati frudi, tra il pe
réne foliamieuirente.cu ftahilecohacfioeSecofenfo,cu itionediffinitep
le piante,Se di multiplicirofearcuatamétecontede.cedaquiuiduquelo
irriguo Se arborato thermifcyracampo ♦
Perlaquale co fa piu che arduo iudico.Se difficile arbitro il uolere, (8e
cumacre ingegnio ) narrare,Maquanto larapaceretinente,Se andarne
moria nellalaudacollocatamifouenirae’,tanto io breuementc me ada-
ptero adferiuere".
Quello fa do loco alla facetafadgli mortali Se miferabuda(naturadicato
aluno degli dii Seftatioe,Sedegli beati fpiriti diuerforio,circuiua(come re
damtec6iedareualeua)tremiliarii,Sedaqlucheparte iterfluxo di falfe'
aque
aquelympidilìimejlqualeno era congedino di topheifcopuli^dalla co¬
ti! macia dille protargente & fpumicolofe onde derofi,pien i di crepidie,
qlefragofepIote.Nedi uadolilicoripfrefi,&exefi da undiculateiniuria
neda uefeo fale.Neet non era comporto dilla fuperba Niobe fcrupea,ne
gli fui acutillimi Se duridimi fìlioli quiui appanfeono. Ma turo mine-'
ralméte di nitidi (lima materia,non fraditia,ne freabile,nelutefcente,ma
tranf1 ucida,itegra,& intemerata,quale perfpìcace}& artificiofo cry dallo.
Oue cu adirata diligétia exploraua da benigna illuuie gli exterfì lito¬
ri lapilloli di fparfe gemme,di forma & il fuo coloraméto di uariate plu-
cente.Quiiudifpfallite ancora habundantiaappareuadii fragrante coi✓
to dille mondrofe Balene,da gli frugi plemmyruli riportato. Ornatifli-
ma infida pofeia di grati {limo Se nouello Se perhene operimto di uerneo
uirorepertuto il piano fpedatidìmo.
Ma prima fo pra le nude riue litorale attiguo mirai gli xq ueui ,Sc pce>
rofì cuprefli,cu gli fui diptici&rimoli coni,pfeueranti ,&durabili ad gli
pondero^ tedi.Tigni no faporoli agli roficanti teredini, & lo intercupf
iìo di palli tre,Iuno fepato dalaltro.Quedo regulareordie, inorbe gyrato
circududo,era obferuato p tufo lextremo circinao delifula. Pofeia circu
larmteambiua uno iucudiffimo&floreo myrteto. Amate gliloquacibó
di litori.llqlealla diuina genitrice de gli amorofi focb i coda uotiuo Se di
cato,Copado,& delidimamte’riducto & deformato imododi murale fe
pto,uno hefquipalfoaltiufculo icludédo in lògli trocei dirpi delti dritiffi
micupfli,cumexordiodillafuafoliatioe fubredo duipiedi dalfumo x
q uato.o uero piana dii myrteto.D u que queda culi fada uirid ura o b u alla
ua le litorale ripe,cu le opportune itione,agli lochi decenti relide &didri
bute. Ilqle fepto minimo ligno accufaua,maptedidilla diledabile& fio
rufa frondatione,che una cima ne follio laltro excedeua,ma cu eximia x
quaturaderafa conferuaua Iafummitate,& lacircinatione.
Intro daquedo circumuallato myrteo,& uirente fepe (lidie elfere potè
ua da elfo uerfoilcétro dillifula circa uno femitertio di miliario) nidi per
aedudionedelineedalcétro alla circuferentia litorea, inxquipartitione
xx.ciafcuna dimélìtate di uno dadio ,& adieda una quita parte .La extre
ma claufuradil myrto imitado ♦ In qluche diuifìoeera uno nemorulo di
diuerli prati uariamenteherbanti,&di arborario illimigliantc.Didribu-
tofpecifìcamentefecondoilrequi/itoafpedodil benigno cielo. Cada
quiuidodonalilua. Lequalediuifione.nella figura decangula,oppor-
tunamenteinterponendo perciafcunointeruallo una linea, in uni mul
tiplicaXaquaIedgurafadaifimplicecircuIo,8tfedi6efacendo mutua-
méteduidiametri,dauano,& il cétrico pudo,Vno femidiametro di qdi
quale tu noi .parti p seq medietate.cu una pudura,Età quello pudo obli
quamétetraheunalineareda,uer(blafummitate fu pina dii femidiame
tro.&aqucftofupremopundo.fupraquellapfàtalinea .dal femidiame-
tro figna q uanto e una q uarta parte di luto uno diametro. Pofcia estendi
una linea dal centro fecando (oprala figliatura alla circufèrentia.fara la
diuifi oedilla figuradecangula.
Queilc.xx.duufioneerano per nobili (lìmi fepti.diuerfamente cancel»
Iati cimi opportune&conuenientelaxatioe marmorarie.dicrafiìtudine
bipollicariatramenfurata Iocatioedi pilaftrelli perpolitule fabrefadi .di
mirmoroalbente,&ilreliquorubicateluculenti(Iìmo,cumue(liti diua
ria uoluptura di (èrpibilepiante.unadalaltraexclufe&fèparate.Nel me¬
dio di! fepto pateuano adlibellain ciafcuno una portagli aptura pedi fe>-
pteni,alta no ue fino alfuo arcuare dilfupmoconuexo.Lequalecancella
ture Se tale rumbee,& quadrule,& tale degenerate dal tetrangulo,& per al¬
tri belli(lìmiexp(Iì.Serpiuanoquelletaleilperic!ymeno,altreio(Tamino
alcunedi couoluoli,taledilupuIi,& alcune di tanno, ouero uite nigra ai
tre diconuoluolo ,cum le campanule liliacee fem iaz u r i nc.ral e d i tuto ca
dido.alcunedi momordica.diqueciafcuno era uariato.Qq.iaIe di flamu-
la Iouis.di fmilace.laquale per amordii formofo Croco,fe fece A utopho
rosornata di candido fioreolente lilio cum fentofo folio & hederaceo.di
uitilago.di uiticula.cumintriquetro uificaria.cuilfemedialbedine ma¬
culate,^di moItialtri,cheinfublime(erpeno de la nominatioeicogniti.
In la prima diloricatione il nemore era daphnona.ouero laureto,di
multiplice lauri.Quiui uidi laDelpbica.la Cypria,laMu(late,cum ma¬
ximo &albicante foIio,&la filueftra.Cino.&laRegia.ouero bacchalia,
laTaxa.la Spadonica,& chamadaphne.Qualemai in moteParnafo fpe
d:ati(Iìma,& Apolbnegratiffima.Nobiliflimomunere ad gli Romani
mifTo. Netalela laurifera terra bafoe Bruto. gratiflìmaa Tiberio.Netale
iiide Drufilla portata dallalbicante Gaiina, Ne cufi fade naquero dallau
rifpico iufo nella uilla degli carfari plantate.ornamétotriumphale,pei
puamentela Sterile, Vidi ancora & Daphnoide.oueramente Pelafgo, o
uero Eutale ridolente thure.ne di tanta bella uirétiappetua fece la filiola
di Peneo fiume. Dille foglie dillaquale Apollinefolito fue,&Ia cithara,
St la pharetraexornare.Cedaquiuidunquegli ficuli monti aerii,8tquan
toad gli dulcifiìmi fonti,8tquanto adlaamenitate .Qunantuqueil for-
mofìdimo figliolo di Mercurioinquelio cum Diana feobledalfe.gliqli
non fono preferipti dallairadillaltiflimo Ioue,offerentifecufi grati aov
prirelacaluadiCsfarò, cumperamenifiìmo folo immixti molti Co¬
mari.
Mirai
.Mirai Si uno altro nemorulo neiquale cu equabile Iocationeera uno
pergratiffimo querceto ditenelIefronde.Etquiui uidi Iatifolia Si querno
& roburi 8i hemeris pducéteil medicinaleCanchry.Sihalipheosfalfìcor
tex.cu affai SiaffcuIi.Si cerri,& Tuberi,& fàgi.Si iIice,ouero fmilace.ouero
aqfolia,quicu no cafure frode fogliofì.culto dalle qrquetulaenymphe.
In uno altro fepto feguiua cum xquo ordine uno altro gratiffimo bo-
fchetto di oléticupreffi filueftri,gilibano,romid.afcalo,ouero iunipi. co>
dudi to pianamente in multiplici figurali expreffi.cum minute Sipon >
giente fronde.il marito dilladiuagenitriceuolenteri.conferuabile Se ai¬
tili! mi cedri di multiplice utilitate,liqu3te olio cedreo 'di fogliatura fimil
gliantealcupreffo ,dilqualeiephefo conftauail limulachro'diDiana ne
glinobiIiffimiphaniperIafua£ternaduritudinefummeapptiato.La*ue
tuffa Carie Si rofcicate tineerenuenti.foecondaallafua magna Crete bel
lain Africa,&olentem Affyriacumuen uffa intercalatiladi urate,oue
ro fàuina diperenneuirentianoxiaad Lucina deformate,Si fimilmente
liariabile.
Dapofcia uidi Si uno procerofo Scornante pineto di nuce pinee,quiui
la tarentina,o uero fìluelfra pino,Si la urbana Si la pintapicra,ouero A pi-
na. Si pinaftro. Si Zapi na,Si la lachrymante fLelìna.artifìcìofamentedi
(fribute'’.
Ancora in uno altro clauffro pmaximepdauaunocopiofiflimo bu-
xeto,In marmorei buffi rotundi,8iquadruli piantaturaodorabondeho
iufcule8i floride.che fìmiglianti in cytero monte macedonico no feritro
uerebeno,denfì(limi,cum uenuffa demigraturain acuminàto,cum iuffo
modo 8i grado diminuendosi cum uaga fcanfione gracilauano.no fen^
eia comertiodi molti altri fpedatiffìmiexpff belliff maméte riduti. Ma
tute qfteopature.unamarauegliofa excedeua.Impo che di? quella fpecie^
diarbufculfio uidi leuirtutetutedil pcero Hercule, iduffriofamente, Si
cum antiq uaria deformano ne com po fi te ,no n fencia multifario expffo
di innumere altre confidione di diuerfi animali/emp uirenti, cum non
decifure fronde,regularmetecolIocate.Si cum pporcionato Sicongrue-*
te intercapedine,perilpratoherbofoSi florulento diffribute.
SimilmeteSi uno altro era di multiplice arborainto concinamente co>
lìti. Et quiui il duro corno,cum gli frudi fanguinolenti.Stalcunedi can
dido frudo.cra 8iii amariflìmo taxo.ad gli inffrumenti lethalidi cu^
pidinegratiSiaptiflìmùDapofciainfeme comixtiuidi lulmo,tilii,& il
tenuiffìmo Phylire .uitici-carpini,Si fraxini,8i la hafla di Komuloflori
bonda.Si molti mefpili,8iafperi forbì.
Offeriuafe ancora,8c uno di rediftirpio Sefublimi abieti.quatuque dilla
/
pio mare fugitiui feaccufano,&il fito fuo fiamotano,Niente dimeno, q
ui proceri Se in cielo abeunti infeme interpoliti ordinalamentegli fungo
fi Se agaricii larici,o uero larigni il foco renuenti,& a quelli fintili cum op
portuna&gratacollocaticnedifpofiti*
Molto fpedabile fubfequendo fe ofleriua&uno altro,oueera laiu-
glande.prima dida diuglande,quiui cum non infeba umbra, Se la perfi-
ca Se la bafilica.ouero molufca,& la Taren tina,non fencia fòciale compo
fito di coryli. Ceda quiui A uellano ,& PreneQe,& le po ntice. Con fortiua
& ancora cum quelli la impatiente Phyllis arborefcente. Laquale dete il
nome phylla alli foghi,prima denominate petale.Efla fionderà ofieriua^
fe,quale nello aduento dii pigritante Demophonte, chiamata ,8inuce^
greca,& amygdala,& thafia.
Non fencia maxima uoluptate mirai,& una filuecula di nuce cada''
neecum il frutto di pungente echinato calice armato, Quale mai a gli
fardi primo faritrouorono.Dique,Sepergreco uocabulo Sardiani baia
ni furono chiamati. Agliquali pofcia Balano il.D.Tiberio poi gli dete'
nome. Penfai finceramente cheaqueftela parthenia gii cedeua meritarne
te la tarentina di faciliima mundatura Se la piu facile balani ti, Se piu rotu
da.Quefte predano Si alle pure falariane,8e alle 1 audate coreliane, Se le co
diue,Se le tarentine&neapo!itane,o ue era ancora il fparto,o uero miryca,
o uero Afpalaro*
Eranodunquequiui& filuule&di nobiliflimicotonei.ouero cydo-
nei,& uno filiqueto,quale Cyprifimigliantenon produce,& di lente pai
mefeodèriua uno denfo palmeto di utililfime fronde cum cultrato mu¬
crone ,refiftente,& non inclinabile nella fua fummitateonerata confertif
fimamente dii fuo polpo fo frudo.Non fquallidi spiccioli quali Ialiby
ca,ne quali la interiore Syria produce gli fui dulci carioti .Ma molto piu
excellenti di magnitudine ancora,& di dolcecia,che Arabia Se Babylóia
nonrendeno.era&unoperuenudodimali punici nobilidimi di tute le
fpecie,dolci,acri,mixti, acid i,& uinofi* A gliquali non fe comparitegli
jegyptii ,negli*famii,negli Cretenfi,negli Cyprii,& A pyrini, Se Erythro/
cocomi,8e leucocomi foecondilfimi di fruiti Se balubi*
Dapofcia uidi unogratiffimo bofehetto dilotho.oueroagrifolio,fa-
bafyriaca,cicerafo,ouero melli,ouero ceti,cummolto piu fuaue prouen
to,che le fyrtice Se nafamone,quiuiin tuto la AfricafuperataConda.No
mancaua ancora Se uno di paliuro cum rubente frudo aluino smula di
fuauitate. Ceda quiuilacyrenaica,& la interioreAfrica.&ancora quella
che circa il delubro di Hammone nafce,8e uno di ambi gli mori, lo uno
esprime nel frudo il funedo amore,Sc laltro nutrimento alle nodre deli
eie
tie lì pila, Miiiì&unò di fetòfiflìmo oI/ueto,& uno ffcuTno di tute lefpé
cumcopiofo prouento.Etuqo lucund.^mo populno,&fim.!mente'
unodikppomchdescukfil.quc^pticcàlakchrymateMetropoqle
alloraculo di Amraone (bilance gumo ammonaco non fi tremerebbe'
Gliqualiarbu(cuIicameiegantiffimo&amficiofiffimodiftnbuto&
°rd,e.IIqnaielafpefto dii cerio quieti nódefideraua.mafenda repngnan
tia diila natura omni co fa opimamente locata conllaua-Diq ueeda inge
moia natura q uiui Ce manifeftamteaccufaua tute le delicie chefparfamte
per Iuniuerlo hauea folertemente produ&o,Quiui congefticiamente Si
cumpcipuo Audio coietf urare dpoletuto e/Tere creato, Era&ilfolo her
bido & fioreo Sidafurgéti,& umbrati foti^di uitreo laticeperlucidi ma
dentediaqueruauiffimepiuchedilfaimacidefonte,Etquiuinopatiua>
no il ngifèro ardOjNeilnubigeno noto,malairefaluberrimo purgatiffi
mo Aqpunffimo 8clogelucidi(Jimo,IiberamenteadgIiochiipuio Ie-
uul^o&coamuabde.&inuariabilecugrandeamcenitate.&apricitate'
moderata dd loco & dii coelo.che mai non patifceturbulenta alteratio-
ne,ma dirupato,^ omni nubile difpulfo^o calo liquido monftratife
excluli gli procaci ueti.gh crepitanti euri,il fibilante Aquile, Sila mali,
grufate ,& laafpritudmecum magno fragore dilla temente procella Sia
luq uè imq uitate di tempi.non fubditi agli tumultuo!! mutamenti di ari
nealia frigida hbra.Ma omni co fa luculente riguardare fi pale & la opta
buelucejri Se pululati nella Catione dillanofo Ariete ficcante le uellere
nello iliuminofo Siheracleo Phoebo exi(lente,cu non caduco ma perpe
tuo uirore,celebrato da multiplicecato di ucelli, qle uolirate nellaire fa
galerico!a,& ìfeme la cantante Iufcinia.laire tufo citando perfonauano ;
Allo extremo termino di quello femitertio di milliario tufo ifiluule di
ftributo uerfo il cétro,p che unacircuferetia di circuiate figura e di tanto
comenfo.quanto fono tre diametri fui, Et tato piu quanto che in undeci
partitioe-deduólo uno diametro.fono due portione .Duque il diametro
di quella uoluptuofa infida pflauafì uno milliario adiunde dille linde,
ci partitioe due, Ambma una egregia claufura,di altitudine paffi ,yiii, Se
dicrafìitudine pedale tato codenfamente foliofa,che minimo lìipite no
apparia,cum binate fènellrepuie,& ordinatamente ad gli‘opportuni lo.
chi,8titione,inarcuauapatenteporte,fadla8tcompadamenteconduda
i meli rancii,di limonii,&citri,cu illuftre uirentia nelle mature folie Si
dinouelIefronde,degliprimi5tmaturifruai,&:degli odoratifdmi fio ri
In quefta iùcunda Se dilettola claufura,tra il uerdiffimo mirteto ,& tra
qaefto florido naranceo fepto ambiente,innumeri Se promifeui animali
inclufi uagamente dilcorrèuano,quatuque la natura diffimile repugna /
feinnoxiifcmanfueti. Vagauano quiui cum mutua amicitia. Et prima
gli caprigeni fatyricum gli pendenti Se intorti fpirili'. Gli bicorni faum,
cum laltro fexo.Dapoi gli femiferi Cerui,& capree faxipete le pallide'
dame gli maculo fi hinuii,glifaltanti CapreoluGli auriti Lepori- Gli ti-
midi cuniculi.Le fele pulluarie .candide Se 1 utee Muflelle, &la mendace'’
gallante.Sciuri inquieti^ (omnochiofi Glyri.Gli feroci Alicorni,& tra
gope,& T ragelaphi.Omni fpecie leonina fencia alcuna frammea,ma lu-
dibondi.Gli collofi Gyrapb i.celere gamelle. Et infiniti altri animali, in/
tenti ad gli folatii dilla natura*
Vltra pofeia di quello claullro uerfo il centro ,Trouai una magnince
tia di uno eximio pomerio,ouero delitiofo uiridario . Quali mai potre-
beró, non folamente gli humani ordinare.ma mi fuado che ne penlare.
Facile e dunque ,chele feconde operatrice faci fecundo il primo operan
tetEt ancoraiodicio confento,cheneingegniotanto facondo lì ritro-
uafi,che lìngularmente uale Ae,di tante excellentiflime operaturedi que¬
llo facro loco dignamente di relato alquanto propalare. Cedano quiui
gli penfìli horti daSyro re conflru<fti*PerIaqualecofa redamete indicai,
ebe non da altro ,ma folo da diuino artifice fueculi exquifitiffimó cogita
mento ad contemplatione dillalmadea dilla natura ad tale ordine, Se effe
dodecentiflìmamenteprodudo.
Ilquale fpe&atiffimo giardino uerfo il centro porredo,di palliti £f-Sc
femi ipratidiuifo .Laqualediuilìoneconllauap itione di diredo al ceti'
A
=*==a
* * *
* *
*
' Nello interfito’mediano dillacoxqua-
ta emblematica foliftima. dilperiftylioe
ra uno fonte fondato intro una rotuda-
tionealquanto concheamente Iacuna-
ta,dai centro dillacjuale feattolleua uno
baIuftoinuerfo,bipedale.Sopraa(fideua
una platinalo hiato dillaptione haueap
diametro pedi quatto ,nel meditullo dii
laquale tre uaricate caude di tre auree hy
dre,per il fundo peregrinamentetrifàrie
dapofeia inbellillìmo nodulo ftridam •
te feintortilando.diuifecum il uentrein
forma collea una da laltra.cum repanda
difcrepantia,& nelle gule anguineamé^
te innodate.cum il capo trifaria difpar-
tito euomabonde nella conchaodoriflì
ma aqua,;equamentefuftiniuano erede
bipedaleuno uafo di figuramelito ouo-
lato.Dilq naie nel fupernato erano infi¬
de odo fi(tuletedoro,dallequale cenuifl]
mofilo di aquaprofiliua. Etpgli hiati
ouero interualli dille buxee colline u(fi-
uano tuto il prato rofcidamtehumedà>
do.Lointerffitio dillaqualefpecula, era
expedito òc puio.La opatura lapidea,tuta era di dialpro finiffìmo rubéte
8c 1 ucu!eo,adulterato guttatamente dinfinite macole >di multiplice colo
ramen to,cum elegante & exqui fifa caelatura ad gli opportuni lochi»
Hora in qualuqueangulo diiquadrangulato prato,cupportionata di
flantia dallecapfuie,difpofitaerauna altana di quatro gradi,in forma q-"
diata.Il primo gratto folliamo i fronte pareua bipedale-NelIa piana, oue
ro bucca, lato fefquipedale.&erao uaciii bufti.Pofciafequiualaltrodifo
pracum ordine gradatolo quanto la Iatitudineaperta dii primo,&cu*
fili tertio ,&cufiil quarto.Nel primo herbagermiauaodorifera.cufinel
le fequéte.Quiui duqueerano crifpi & militi (fimi ocimi ,citroei,& che--
rophohi.Gliquali no pteriuano il frontale mediano dilgrado ,le fronde
alatamente feruate.IIfimigliàteuniforme per tufo conffaua,Laltra ha-
ueaolente & minuto thimo gratiofo alle mellifica te ape. In la terna,!! mi¬
nuto tamaro gliciacono,ouero nedario,ouero abrotano,che tale no fe'
offenfc? il ficulo,Nel fupremo fpica celtica cum iucundo odore-'.
t iii
Quefìo tate diftributojn tute le quatto altanecollocateàglianguli di
quefto primo prato,tuto conueftito di florigera camaedaphne le pitaua.
Laapercione dii fupremo grado era per diametro pedale,& in eia cuna e-*
ra piantato uno nobiliffimo & fecondo fiuterò, topinamente unifor¬
mi condufti.Etprimoeranopomarii.in uno angulouidi meli apiamo
doratiiììmi.NellaltromelicIaudiani.Nelterno meliparadifei-Ndqr-
to pomuli decii-Ma in quoque prato diquefto primo ordine le lpecie-
t -t i:n_a filini rii nomiieraioboie toeconcie".
mento bigradato.cum feneftrelleporticule, & pinnatura,ouero murala
tura.Foradi una&dilaltra torre ufciua cum uno poco di ftipite una pi
la. Quanto in ro tunditate el contento fupernate dilla torre. Nella fiiper-
na parte dilluna Se dillaltra pila nel mediano,ufciuano gli tronchi.gliqli
cuna aequapartitione copulantifefeconiugauano inflexi, quale uno ar¬
co di fàbrica fulleuato neiarcuato faftigio,quanto Ialtitudi’nedi una tur-
re. Proxio al troncho obliquato.cioe alio initio dii fuo exito dalla pila fa
liua uno altro ftipite gracile Se redo.retinéte una conea pila ,miore dilla
fubieda. La ima rotundatione dillaquale rifpondeuaal faftigio dii arcua
to.Sotto alquale faftigio nelmedia'o conuexo appadarefupinaera unai-
trapila,quale una degli ftipiti/urredo dilla dièta pila, Nel mediano ra¬
pando dii faftigio uno tronco femipedenafceua .dqualefuftentauauna
conchaalquantoIacunata,& dilfuo orificio fparfa,poco meno che il co^
tento dillarco. Fora dilaqualeplatina faliuaaltro tanto di cadice, quan*
to il fubdito dilla concha.ilq ualefubfideua ad una forma di lilio cum re
Lupini labri inambito. Fo ra dilquale lilio cioè calatho nalceua uno buxo
fubleuato in odo pile fiipprefle,gradatamente uerfo il fupremo minora-
tifè^alquanto luna dailaltra diloricate t Tuta lopa dal arco in Tufo 'era di
pedi feni#dempto il pfato buxo,alcuno indicio in tuta quefta eximia to'
piaturanonfemamfeftauadilignatura.excepti gli ftipiti redi..Ma tuto
cum foliamento fulcitiflìmo inteda& acquati {Finamente derafa, curm
diligentia Se arte tonfile.
Tra uno Glabro uafo nellacapfa,uedeuafi uno buxo fenda ftirpe
in forma cepacea.Lato palio uno.alto bipedale ,& Temi. In
mediodilqualeera conducto uno piro ,Ieuato pedi
quatto,cum. lacuminato fuperno.Soprailgra-
cilamento teniua una plana figura circu
larari fuo diametro pedi q tro. Nel
mediano di quefto Ienticulato
rotudo pfiliuaalquanto di
ftipite retinéte unafor
ma o uea,alta q uato
lo infernate
piro.
••••
t un
i
Ne gìknguli ancora dii pfente ,& fecufl.
do prato uerfo il cétro, co me nel primo
co nftitute erano lecapfe di quatto gradi
cu tuta la regulatione,dimenfione,Ìoca'
tione,chehao le altre altae dii primo pra
to. Excepto dilla petra. Laquale era di ni
gerrimo Cuccino,oueramen te ambrum.
Ne unque lephaethotiade apifoErida-
no taleinlachrymando fundetenOjNe'
tale fe trotterebbe nelle infule Eleótride,
Ne tale produce il tépio di Ammoni,
di ter fura fpeculare,la fèftuca confricato
trahenteXequale capfe erano infìgurate
circulare^.
In la infernate germiaua la olente caf
fia.ne lai tra crefceua lo odorifero nardo,
Inlatettia era Mente Nympha indican
te il fero odio di Proferpina Jn la quarta
nafceuail ffortunatoregio amaraco tra
il fuo odoreextinfto.& tale non produ¬
ce Cypro.
In nel mediano fuperiore fimilmen>
te {piantato refideua uno fruteto p ciaf-
cuna,Ma didìmile di fruól:o,8i di topiaria forma agli primi ♦Imperoche'
eranoefli quatto di figura fphericabelliflìmamente,produceuano qua-
trifaria fpeciedepiri,Vno pirimufcatuli.Laltro cruftumidl tertìo
fragili, & fucculofi fyriaci. Lo ultimo tenerrimi curmunduli,
Diquein quello fecundario ordine di prati,gli altri frute*
tiuariauano Iefpeciedil fructo^cum precipuo co
lore.cum grati (Timo odore,&cumfua>
uiflimo guftato. Il folo conueftito
diodorifìco &minutiflìmo
ferpillo. & le altane ua
riauano di aroma-
ticifimplici.
AL' A/x
'Tv 'Tv ✓Tv
*
Sequitaordmariamte,&ancoraIadcfcri
ptionedil tertio prato uerfoil centro ,IlqV
le nelluo mediano hauea una capfa di co*
tento circi,iato tripedale ieuata ,per dia-
metro dui palli laapt.o„e, cu gli acccITcri
limamenti.Fora feexaltaua uno artificia¬
to buxo,diI fequente topiario compofito,
•La capfa eradi litharmeno finiffimo.
II Ihpitefefq uipedale.fopra refideua una
deformatura cepea.alquàto il circinao dii
la capfa excedendo.Laquale era uacua,& a
pta nel fupmo p diametro femi &c uno paf
jo*SopragIi labri dillaquale aptura una co
lunationedifei uerdigianti ftipiti gyraua
cuarculi,pedialti quatro.Pofcia uno fallì
gio metaIe,ouero deformato in caliceo pe
deafcédeua.In la fumitate dilqle iaccuau-
na iufiifiìma pila,di pedùrelafua craffitu
dine''.
Sopralextremo ternate dii metato faftigio.adppédiculo di ciafcuno fli
pite le ìncocleaua una cauda di uno ferpéte.cu el uétrerepa'do.&padate'
klpina,9uacoera oex.rodillaproiefiuradillacorpulét,acepaie:Adh*
rendo culi collo aliatilo™ evieniU ™ ,1-.... « 7r ^ana:
F v wuicmudiuiiaenGi0perlabuccaodoratici-
maaqua cugl.pediexten<i uerfoilcapo.cum leale pàfe.i numero fei. I
roradil uertice dilla pila pfiliuano rami tre.trifària diuifi ,&deuexi bi-
pedali fubleuati. Ciafcuo duque degliquali nella fuacima fufletaua una
aru a rotudata,oueramteuno tubulo cu exqfita diligentia attributo di fo
pralacoroiietta.&difottolegukopportue.cuarquatilliniadecimatura.
Ukitudiefenaaglilmiamt, pedi tre.Sopra la p.anarelideua u na antiq-
nahydria.qdnfariaafata Ieuata pedi tre.dallequalefìngularriitenafceua
uno buxo cu duigradid. rotudaturabuxea.Lo inferno excedeua d. cir¬
cuito lacorpulétiadillalubietìabydria.leuatodallorificio fopra il (lini
te pedi uno laltto fupnodillauada qllo alquàto minorato altrota'to. vi
traqllo (ublatoaltrota'to era una pila dillàbitodil uafo,Foradilleaualc'
cu arqua altitudie.una allicótto dillaltra ftàteculiparatione trian nulare "
Salmap ciafcuna imo retìillimo (lipite. Vno ai laltro cdiugati catte ar ‘
chi femt circulan.il flexo degltqli dalla dillàtia di
unoftipitc aialtro tc
deua,maa gli corni,ouero peduci degli archi adiuflo gli era uno (ìipite p
elegacia dii pfilirefuo.Tn qfto trigono arcuato.cu umililo cSfmfo dilla
fomia fé faceua uno teftudieo culmo,onero ombraculo,il redo degli fti
piti no Te attolleuao piu del culmo dii fuffito,Ma tutitrearegulacóueni
uào ì una altitudine,fulliniuano uno liliaceo calice» Fora degli quali u*
blato refideuauno turbinato,oueramenteftrongylo cu d gracile uerlo ,o
uero uoluto ingiu-Lagratiofauenuftatedi quelli mucudiflìnu exprelli
alio intuito feofferiuatanto acceptiffìma, quanto cheglicorpi, figu¬
ra t io ne di fpedatiflìma uirentia,tanto iuftamenteexad e,quanto cheme
glio fi potrebbe componere,& di tale matenatopiare,San tali lmiamenti
compada informare'.
In quello dido prato di omni promi
fcuaherbaflorigera molto piu cha una
fida pidura ancora negli anguli lealtae
cum la defcripta regulatione erano triq
tre.Madi chryfoledro diflauo aureo»
Quale da le uirgine hefperide non e col
iedo.cum piu fuauiffimo perfricato dii
citrino odore',che non réde il colledo 1
citro infula di Germania tranflucentif-
fimo & chiaro,ne tale fono le lachryme'
dille meleagride, germiaua nella ima ca
pfalafuauidìma faiiunca ♦ Nella fupe-
rioreera Polio montano.Nella tertia e-
rano Lada&Cillho ♦ Nella fuprema la
fragrante Ambrolìa»
Gli frudigeriarbori diformahemi-
fpheria inconuexo» Gliquali in quello
ternano ordine,uno laltro n5 excedeua
no,ma di conueniente llatura, &di ua-
riata fpecie,& di multiplicefrudo.Qui
ui erano Pillachii, Ameringi.T ute ma¬
niere di myrobalani, Se Hippomelides,
8c di turi pruni damafeeni, di molti al'
tridelicatiflìmifrudi.Oltraquelli,che' . ..
a nui peculiari fono di diuerlìficata fpecie,di co
- Lore ,Sc forma, 8e di fuauitate di gu-
ftato incogniti,8cin-
fueti»
Gliquali redundauano gli fru&i 8c Ho
ricumnoncafure fronde .agli fpe&anti
fenli fnmma cum iucunditateofìèrentife"
Gliqualiancoranoncumobliquidifco-
Ii,&intricati rami.contendeuano, ma in
diuerfeforme politulamente complexi.
Non agli limarii mutamenti fubditi.Ne"
allimpallidire di Phoebo fubietfii.mafem
preobnoxii.cumtenella & fuchiofa uiré
tia,imniutabilmente,& in uno medelìmo
ftato.&produ&odurauano ,&fcecondo
prouento*
Et per quella conditione Umilmente"
gli fiori ,& le odorigere herbufcule dura-
uano ♦ Dagliquali per tuto una inesperta
fragranti multo acceptiflìma diffufamte
lèdiffìmdeua. Glirofari polcia tanto piu
cum magioregratiafe pftauano.quanto e
rano piu diuerfe.&ameinuificateforte'. Quiui floriuanocopiofaméte-
ieDamafcene,Proenc(line,PciitaphylIe,Campane,Milefie,RubeiitcPe
ftine, Trach iuie,& allabandice,& di tute no bile & laudati (Time fpecie. Le^
qualedii fuo odore fuauiflìmo.&periucundo colore, & qgratiflimo fio
re,tra le uirente fronde.perhéneferuabileperfifteuano ♦ Ne piu pilo una
calitaua.che Ialtra fuccedeua. r
Lecapfe erano di faberrima arte expreflfe. La ftrilTatione dille quale"
fpecularmente jemulauanoinfe hauere, &Iaire,& fronde Sceli fiori &
foliatura difpenfabonde".
Sotto le opere topiarie.^ pergule.Ie firate lìlicateerano di piu excellen
tefilicato di fa&uia.che unque accefiorio efierepoteflè nello igegnio hu
mano & cogitato.
Vltra gli memorati ^qualmente tripartiti prati. Vnamaximemagni
fica determinanone.di egregio 8c lpe<flando periftylio eufiylo uentricula
tobellilfimamentecluforio circuiua in circunferentia obualiando, li
murulo dillaquale circinata columnatione. di nobiIifiima&ordinata-
mente & daidalice perplexa cancellatura era confinilo .Intercalatadal-
iearnie,feruabile ilfolido fiotto lebafe,opportunamente loricate cuol
1
A
Io di uerdiffima petra hexaeonthalitho dimultiplice coloramento pra:-
niteuano.Lealtre duedequi & deli erano di ìlluftre hieracitescum carati Ili
ma nigritia*Dapolcia ìe altre duedi albicante gaìIatites.Le due fornente'
lordine di ChryfophrafioXepoftremedifulgéte atizoedi nitore areen^
teo,&diodoreiuc5do. b
Et culiemulìcatamétealternauano.cu incredibile iucuditate di fpe-
datione.Leq uale tanto artificio fanne haueuao lo enthefi.quanto fialtor
no exade fuflèron turbinate,cum tale attenuale Tdeodoro &ThoIo,ar^
chitedi nella fuaofficinaditurbinea tornare lecolune non trouorono.
Opa certamente fumptuofa.fupba .ptiofà. delegante.
Lecoluneionice cum gli capituli,cum gli echini intra lo lanceato.II
qualedicorticeo circuuoluto conueftitofplendicauano cumlebafe di
optimo oro,quale non produce lo aurifero Tago in Hefperia,nePado in
Latio.ne Hebro in Thracia,ne Padolo in Afia.ne Gange in In dia-Il zo¬
ppo ro eradcornato di antiquaria follatura in fe conuoluulaegregiamen
te excalpta. Et gli cancelli tra le arule circufepti erano di optimo eledro
che tale non fuequello,diIqualealla forma dilla mamma nelinfula lin¬
do nel tempio di Minerua da Helena fue dedicato.
( ^ Soprala plana dii muruio per ciafcuno internaliotrauna&Ialtraco
iunaera ftatuto uno uetufto uafo diconuenienteoperaturaal refiduo re^
cenfito cum faberrima politura uariato di petra & di colore, di fphram-
de,di coloriresti Calcedonio^ coafpites.di achate,& di molte altre^p-
tiofe&gratiffime petre,nelfuoterfoqualuqueobiedo fimulando faber
rimamente perpolituli & expreffi.Cum liniamenti non humani penfai.
Fora degliquali uedeuafi fpedatiffimi fimplici & plantule.in uariata de^
formatione topiarie congefte.Quiui Amaracoja aromatica, & crifpula
fentonica. Aurotano,myrtuli,Scaltri chea! cotento degliochii altro piu
per iucundo non fi poteffeobiedo pftare.
Dal prajfato periftylio alle riue fina di uno fi urne il folo citrio era oc¬
cupato herbofo di rofido gramine. Quiui cumgratiofadifpenfatione'
erail floribondo Xiphio,lauendule,Origani,Pollicaria,Leucorigano,
Mente nympha,cheda Plutone ilbellifiìmo munerericeuete. Et aiv
cora floriuano lelachryme di Helena ,Helenio chiamate,alla faciafalu-
bre,& dilla,fanda Madre Conciliatrice. Et innunerabile altre plan-
tule celeberrime,aromatice, Sidi acceptiffimo odoramento♦ Etgli al-
benti,^ cerulei Hiacynthi ,& purpurei. Quale in gallia non e produ¬
rlo*
Horatrale fiorifere^ tenelle frodule,r nueri uolatili di eximia pi'natura
decorati di parua&mediocre fiatuia,&uarieauicule&ucelleti de qui ,&
de li inftabilmte uolitando puaganti.mo fa,mo giu cu deledabilegarito
falcanti la fuaue fonoritatc dii fuo canto per tuto rifonante,Ilquale uirtu-
tehauutoharebbequalùquefiluicola8cineptocoreapiacere,gaudio,&
folaciodi prouocare.feftigianticum lefue alete &plumule .Qjuuila q-
rulantelufcinia Dedaiionela morte dilla filiola di Licaone piagente ,gli
maculati meruli,& la cantante Corydalo,ouero galerita,& la terraneola,
parco ouero alauda,Gli folitariipalTeri.Pfitaco eloquentiflimo.di multi
pliceueftito uiridebiancoJluteo,phocniceo,&giallo cum uerdeXaum-
cafmanon quiui)& marauegliofa phcenice,acanticandidiffime tinture.
Pico marito di Pomona,le tumide iracondie di C yrce mamfeftante Ido
na dii diledo marito Ithilo lachrymofa.A (lane cum gli calciati piedi di
rofato, Et le due piche. Progne Tedacola. Et la piaAntigone troppo bel
la fenda lingua Jtys do loro fa & fu nella menfa . llgulatonc Itìeris,
Tereo faxicolainle piumele regiepompe feruante,quaeritabondo
™r*»Ofpu,pu,nel canto fuo.&nelcapo gerulo & in (ignito dii
la militare crifta,&da S ynnga il (oporato pallore - Et gli u '
celli di Palamede,Et quequerdula, &lalafciuaPerdice
Et Porphyrio,Periclimeno la cui forma Iupiter li*-
centementead gli fui amori hae tifato. Et la Sy-
golida,ouero Melancorypho,ouero Atri
capilla.Neilautuno mutabile,Simile
mente Erythaco,ouero Phenicu-
ro,& altri innumeri di pro-
lixo narrato,
***
ssss
^Tsvra
9.Z'f'ArXkv™
fu
ym
Perpnieuidentedimonftratione,Ltui.uiiouicjueiia aentioiaò£amce-
nìflìma infida di circumenfuratione conftauàdi tre milIiarii.La figura
dillaquale di uno miliiario il Tuo diametro prsfiaua.Ilqualeindiuifione
tripartito.uno tertio. 3 33«.pafli continiua uno pede,&dui palmi ,&alquà
to piu dalextremolabro dille litoraleripe fina al clauftro naranceo. La
menfuradi uno femitertio,pafli.i<j'd\8£ palmi.io.occupaua.Daquefio ter
mine icominciauano gli prati uerfo il centro tendenti,aItro tanto femi-
tertiotDiftributoduque acconciamenteuno integro tertio^rimaneuno
femitertio a difpenfarc finaal medituIo,pafli.i<r <r,&palmi.io. Dal perifty
tio antedido,era conceduto alquanto di fpatio rimaflo per la contradio
ne degli prati fopradidi,adeuitarelaguftia dille quadrature'', Gliquali
non haueuano il fuo termine finaalcopiriito dii tertio,etquefto folertem
teaduene p proportionarealquato il qdrato ultimo p le linee al pudo di
diide.Ilqualefpatio tra il fl urne & il periftylio intercalato,tuto gratiofa*
\
mente inte&o,di grati (lìma herbatura offèriualè ,Como per auantì fuffi-
dente e defcripto,& narrato. ^
Il termine dii recenfitofpatiofiniua in ripe flcrigere di uno lympidifiì-
mo fi urne,piu che Argyrondes in Etolia,& piu che Peneo theflalico •Le'*
fponde dilquale erano di ptiofa petra fpartania uerdhflima.Quale Thybe
nana Augufteadoricatamentecontabulate,& tuto circufcpto il fiume'
tra quelli limiti marmorei.Lequale ripe non erano implicane occupa¬
te di Siluro.ne di falida,ne di uinci.ne di canti fcula.Ma le purgati (lime"
& argentee lym phe intromifie fepiuano. La foperficie dillequale,di cele¬
bri,^ multiplici fiori iucundiflìmeSebelleapparianodlquale forgiente
fiume Se manale,per meati,& fìftule fobterraee,in diuerfi Se conftituiti lo
ci ordinatamente fcateuano ♦ Et per aquedu&i pofeia de fin iffima petra
celeramente difcorrendo,cjuefto folatiofo Se foelicefito p tuto cu piaceuo
lefofurro xquamenteirrigaua.
Laque pofeia nel mare contermine fundentife pcipite.Etper quello
modo ilchlariflìmo fluuio ilfoo increméto per gli emilfarii uoratori di
ftributi exhauriédo, non foperabondaua,maad uno perhenne coaqua
mento perii (lente Se contento .llqualedilatitudine era di palli. xii.Le for
gibile uene dilquale qualuche celebre fon te & ancora Cabilledi Melfo-
potamia excedeuano piu pftante.Netalefecela VirgineCaftalia il foo.
Quale quelli rendeuano laquedolce,odorifère mofeate, Se finccre, alte-'
palmnxvi. Che decufi dulciflima fcaturigine ubertofamente non efflue
uail fonte di Herculein Gaditano* Lequale per fi facto modo lympide''
purificate Se fubtileerano,che il medio trail fenfo Se lo obiecto no occu-
pauano,nedifproportionatoilfàceuano.Maomnicofanel aperto fon¬
do per tuto quale fubfideuauedeuafe perfècta.Etcum a^mulatione fpecu
lare le cofe prarientate integramente rendeuao. il fondo di harenula auri
fera era com planato pieno di fine petre calcule di plurifario colorameli
to lucentiflime''. .
Le uirentecomofe,& humide ripe dilquale degli floribondi narcmì,&
dilbulbo uomico,ouero cepe marino aquicoli erano ornatifiime. Non
màcauano il hyaritho,& gli Iilii conuallii,&di Xiph ion fegeta.e tSe Hyl
lirico.Quiuicopiofeerano diCaltha,&laHippotefi,ouerocaudaleoni
m,Se la leonina,Infinite uiole tufculae,marine,callatiane,autùna!e,8tla
bàifamita.ouero cimiadeo,ouero tracio io tis,&c d i altri nobilifiìmi ansi¬
ci germmi.Cum innumereauiculefluuicok .QuiuiHalcyone di plu-
mulecyanee,& di altri fiuuiatili ucelletifubitariùQuiui gli gulofi, Se na
tanti cygni.hel aufpicare grati, cuna lo extremo canto dille aque mean-
dre*V
A
^°Pra k ptaeùtc ripe fpettatiflime, da uno Iato,& Ialtro erano emù-'
focatamente ^tributimeli ranci,Citri,8damonii. Da trunco ad ftipite"
la intercapedme palli tre. Gliquali ftirpi uno palio alti dai folo eli rami
afpandere initiauano,Iuno cum Ialtro obuiantile ,8c opimamente con^
tricantife rendeuano uno arco,da terra al fummo inflexo palli tre'.
< Gli «fidili ramipofcia da una ripa ad laltra fopra il fl umeallicontro
luno di laltro,cum artificiolb coniugio,& fotiale complexo camurantjV
feòc inuilupati. Amoenamente inumbrauano ,in opera exceilentilìima
pergularia.
Ilcircuflexo dillaquile cum ffondea denfìtate, elegantemente conge
fto,cum oftentacione di una coaiquabile tonfura .oueramente decimatu
ra,una frondeallaltranòncxccdendofe non cum fumagra &uenufìam
to,reddedo plactdtffima óbra.&p il fuaue flato di Phauonio tremule &
uenlabonde, piene di nutrimto.chedilla luauirentiale faceua illnftr’e',
quale nel primo germinare femonftrauano.cumgli albicanti flofcuìi &
pnependentifrudi.opportunilat,bui,dillaqmerulaPhilomela,femore
dolciffimamente lamentabonda cantante, perfedamente fencia Echo
per a fina Glaucopi diluito & fulguracore Ioue netta & purgati (lima rifo
nante,Laq ualepergulata opera dal lupremo conuexo giu allaq ua leuata
luperftaua palli fepte.O quanto cum allettamento &dulcitfìmo fugelto
alla ma contempIatione,quelfo gli deuii ochii fàcilmente attraheua Jm-
pero chein elio flumedifcorreuano alcuni Iintri ,&fcaphidiidimatena
doro delitiofamenteconteai cum moke fanciulle cxfanate & Eu picca¬
rne^ Alpheliuie.di olenti,Guarii fiori inllrophiolate remigabonde di
limpidi>&crifpuli,& croco tuli fupari,oueramente interule ouuqueom
Iati doro,foprail nympheo nudo ,cum!afciuo ornato induce òc cintte
non impedienti allintuito ofFerirfeuoluptuofeleroree carne contea^
rrnrno dalleuerifcreaurefopra.Ifpetìando fremine uolupticamente im
pulfe,& prdjTe,la delitiofaformula & qualunquealtra parte fecÓdo limo
to fuo eximie propalala cugli bianchiflìmi,& (èmipomati pedi, fino al
rotundaredille mamillulea maxima &uoluptica grana difdauftrati ,cu
phryfii gemmati aurei elegantemente ambienti, C um moltiadolefcenti
diomm gente bellicofe,gefticulatrice,rixante,intrafeconcurfanteinlu,
dnco,cum nauigea pugnaridibode, contra quelliimpetenti peruicace*
concertauanOjintentamente fagealle fpolie,fubuertiuano gli lui lembi &
afportauali,rimaneuano fpoliati & exuti nelleaquefencia fauore ne face
uano reliftentia contra il fuo male, ma fèftiui fo laciauafe. Relitti quelli
pofeiatrafederidédo ,nouepugnefaceuano la unaculaltra le’raptecym
bulefumergédo, ^ tale dauano opale fubmcrfeembole nelìaqua di ricu
pare 8i inoliare la iocofa pugtia.cu felli 8i placiiioli folatii, cu le gratiofe'
bucce puellaremte ridédocomixti8iacuticriditripudiatesi ge ìete.
' Ancora laqua di multiplici pelci.di forma bella,Si uana,8i pftante.cum
ilfquamato di coloreaureo.Sc glaucopi co piofa.la natura renitente non
obllaua quiui alcuna cofa,cicuri,Si non fugiendo pauidi, Alcu ni di gra
decia tale, che geruli comodamente alla folatiofa pugna dille damicclle'
arientantife ueheuano.amplexabonde cum le niuee fure, 8i deco ri pe i-
culi gli fq mei ,8i cedenti Corpi,fencia pifculento putire funatauano mol
licuìamente.Si de qui,Si de li obliqualitife.Si cum muliebre conato exe<j
tare uolétife.luna cum laltra trahen tife.infeme accater uati gli candim cy
gni, cum la noce deprolataculeeffufelachrymep Ioamato ìaetiote',
8ilutreSccaftoricualtriaialiaquatici,tutilaEtiffimamtefottoil uelamen
to tomario a uoluptuofo diletto feftìgiauano/cnciaaltro pe ìcu ato,c le
alfuo piacerc&folatiomoieftiacaufandomduce(Te,&cola che obuia e
difplicibile nellanimo mio uno tacito defiderio «pullulando .In quello
foeiiceloco io uolentieraancora cum la mia diuaPoliauorei xternalme-
te cohabitare. Exatto pofcia,8irepudiato omnialtro uago difio.iencia
mora reciduaua al mio firmatiffimo intento ilamoreumco dillamiai
amatilfi ma Polia. Niéte di meno hora cofa fupexcelléte quello fenciadu
bio illimai, Si fuperamoena,Sopra qualuque dikao.fopra ciafcuna dol
cecia di piacere'.'' T. . t*
Similmente nel primo circulare 8iarborofo cluforio degli nentori 1
uno Si di laltro fexo fem pre in iplo fepto, cum quelli animali deputati a
piaceri cobabitauano. ,
Negli uirenti prati détto dilpiftylioj? altra inclinarne uidi intinteti a-
doìefcéti,8c pftàte puellead folatii.adfoni-8icati adchoree.Si delefìeuoli
cófabulamti. Si puri.Si finceri aplexi,intéri al ornato Sipfonale culto, ca
moene coponere.Si ad uarie opaturele damicelle lludiofe.Si dedite. Uue
iudicai piu la uirtuteelTere affedata.che altro falace piacere^.
Oltra pofeiaquellochiariffimo Siobledofo flume,cu cotinua cucina
tioneerauno herbefeéte prato,quato quello ,cbe dal piftybo contiene fi'
na al flume.Ilquale flumecufymmetriati ponti erapuio.cum miro exq/
fico confimi di faberrima fcalptura deliniati.di optimo marmoramto
alternatamente uno di pbrphirite Silaltro di Ophite.cum nitore fplendi
do illucente feruabili il linimento dille llrate.tendente uerfo il mediano
umbilico diepfa mylleriofa.Sidi omni foeconditatedi delitie uernante'
infida.
Dapo il pfato prato inco mminciauano feptigradi 1 piano Si i fronte pe
dali circinati cotinui.in altitudine duque fcadeuano pedi fepte, Si in lati
tudine,
~ tudinealtrotato,dimarmoraria opatura,uno di frigie rnbente ftriflò, Se
uno di petra nigella obliarne al ceke piu nigra,& dimagiore duritudine
dillapatauiailluftriffìmadi fuanatura,fendafricatione di cylindro o-
uero c um puluicula.&abuligine.exclufa la regula dilla craflitudine fexta
te, o uero dodrate ,ne cum ritradioe fefqui pedale, ne bipedale, ma corno
’fopra e recenlìto,& cum tale menfuratione tuti gli altri.
Sopra il fupremo grado dilla nigerrima petrattino ambiente,&elegan¬
te coliinulato picnoftylo pmineua.intercifalafuacotinuatióe.ouero i-
teruallata alla regula dillalatitudinedegli ponti obferuati quella dille Ara
te.Gliquali egregii ponti debitamteerano tedi dalla itemerata pergulatio
nefuprail flume,&quatuquediredamteleftratetendelfeno alcétro,no
erano per quello gligradi dal fuo integro circinao iterfedi.Pofcia corno
diproximo edido/opralo arcérodegligradreradillecolldnellerata la-
xatione,quantalalatitudinedilleitionepftauano.Malaregiauia de dire
do alla porta dii mirando circo tendente,dallangufharedillelinieal cen
tro opportunamente exclufa extaua,& fola equabile. Se uniforme in la
fua latitudine 8dl fupafcéfo degli gradi feaccliuauacommodiffimamte
canlìle .Etperoein quello loco necelfariamente gli fcalinife trouauano
xlifcontinuù
• Ilquale picnoftylo cu duplicate colunuleleplinthide delle fpire,dilleq
leanormicadiftrib utione la una cum Ialtra neglianguliper lineadiagoi
nalefàceuano mutuo contado ,nelle pleure rede interine cum fucceffi-
ua copula «tra due una di alternata coloratioe di pftantedialpro ìli ti cc ti 1—
fitno,8e traomnifepte una quadrata dirubete relìdeua^capitatadi una p-
lucida pila aenea deaurata,& le altre parimodo,ligate&concindecu una
trabecula.zophorulo, Se coroniculadilla materia & coloramelo dilla q-
drata,cumdecentilbmiIiniamti.Supprimenteglicapitulidillecolunu--
Ie.dille quale le interllitie di calcedonicoconftauano,innumerofèi, una
traduedi uirentediafpro,dimultiplicemacululepemutato cum débita
&fotialediftantia.
Sopra ilquale iucundiftìmo picnollylo uidilafciuamente difeur-
rere& paufareinnumeripauoni,albicanti,rubri ,& dii fuo colore rotati
alcuni,&altri cum le fpedatiHimepinnedemilfe,indi&quindiintermi
xte le fpecie tute degli plìtaci cum non mediocre ornato Se delitiofo obie
dodilladida operaturat
Gli fronti degli gradi uedeuafeexfcalptimirifìcamentedi nobile Se
alTyrianainnodatura, Se per fuo magiore expreflo,lo interfcalpitio uen u
ftamente era llipato pienamente di materia in rubro azurina ,Et negli ni-
gri di candidante farcimento.
u 11
Da quefto fpe&atifìimo colunato fina ad gli fequeftti gtadi,era cotti
planato I unamarmoraria Arata circugyrante ,in latitudine pe 1 eni.
One imediate incominciauano altri feptenigradi afalire ’ fu^ a F
opatura,menfuratione,Sc materia,Se coloraméto,Se turo quello negli le
quenti era riferuato integramente. .
So pra il fupremo era una capfea excauatura,pedi quatto in aptione.
Jl Datore dillaqualea fufficientia era profundo, Se cu fi negli fequentt.
nellaquale nafceua uno fepto buxeo,quale uitrinailluftratione grati 1
mamente uirente.Etallibella degli ponti,Seftrate,mirai unaturre 1 a
ditta uirentia, fubleuata pedi noue,Selata cinque,cum una patere por
ta inhiato pedi tre,Sealtafei,Se culi le fequente.
Quefto primo fepto di craflìtudine tripedalc,Se di fci alto, cu 1 g
fequenti uedeuafi di foliamento denfiffimo. Se era culi dilpofito di pili
natura dilla propria arboratione.Tra una Se lai tra turreuidi egregiame
te fatto uno triumpho cum caballi,unarhedattahéti,Sepcedenti lo O'
uante alcuni militi macherophori,Secum hafte triumphale artificioia-
mente compatti uariando belliflìme leopere. In uno altro interturi io
promineua una nauale enyo.Tra due altre turre clafica pugna terre re.
Tra due altre uenatione 8e antiquarie fabule damorc.Cum diligentilli'
mo exprelfo,SL exquifitiflìma deformatone. Tale ordine circuuemeiv
te uariando le fequentie.
Intro quefto primario circuuallato,dapo unaambiente Arata qua/
le quella inferiore tra il columnulato,Se gli gradi di mirabile teftellatu'
ra offeriuafe di grande admiratione,Se exceffi riamente delettabile artiti
ciò fencia dubio di fatichare omni humana intuitone Se lento, i km a/
le nei primo afpetto tapeti charaini difpofiti Se extenfi tiratamente alla
planitie,facilmente arbitrai,Cum tute maniere di coloratone, chea ta
le oftentatione meritamente expediua exprimere ,in modo di gratiola
pitturatone condutta in piu uariate Se multiplice ingrupatiire Se figli
re&fieni.cum la opportuna diuerfi tate ài coloramenti,ài ho u cu e a
la requifitadiftinttionedilia opera fitta. Alcune piene di colore. Altre
cum obfcura coloratione. Alcune mediocremente,tale piu chiare Se fe
ftichine,alcune praline,altre di uirore palide,alcune meno, Sedi lubrii
bicundo coloramento,cum iucundiffima conciliatone. Le figure pri
cipale continente in fe multiplice defignature, era tra due rhóbee, una
diradare,Se una rhomboida tra dui circuii, alternantifecontinuamete
in gyro,exempta quella parte,oue le uie intercallauano prouidamente
relitte.Lequaleftratefempretra due uniforme figuratone paflauano.
Lequale
Lequale deformationeextauano infepte in uno circulare Iiniaméto
imitali te(comeedido)Ia figura iTuIaria.Et primo erano circudate dalla
ftrata ambientepxima al buxeo claudro,colligata.emuficatamétecum le
rede tédenteal centro .Lequale Arate erano filicateja mediana-parte dife
ptepartitioe .tre aquidaua perle,di nigerrima petra dura&fpeculare che
dicufifada nigritudinecoticulaindicenelflume ocho non farro uereb
be,6c dequi,& deli coniundeimmediateerano una partitione di petrala
dea,di tale albentia,quale no fe uide il compofito ladicinio murianenfe
contumacillìma&plucida,gli extremi erano duealtreportione, una de
q ui Se Ialtra de li di fìniflima petra rubentittìma piu che dritto corallio &
intra la nigra erano impade faberrimamen te le tefellature. Qiiefìa uen’iv
Ila di fpofitione obferuatafe concima per tute lefequente, degli fequenti
x •
À
fedii circulo.cheera fuperiore /ubigeua allaltra fafcia,& culi mo Iua,mo
laltra alternantife inferna & fuperna.Et qfta quadratura fecunda, nelfuo
angulo feinannulauaoccupando daangulo ad angulo lemp altérnatam
te feruado Io Iiniamento falciale, mo fupernate,mo infernate,allaregula
rione deglinodi.
Gli primi amili feampliauano
détro alfecudo quadrato ,fàcédo
una circinate rotundatione per la
capacitate di elio quadrato» Da-
pofcia fe caufàua unaltro quadra
to aequidilfante dal fecundo,qua
to elfo fecundo dal primo .et qlfo
limilmteil fuo angulo fé incircu-/
Iaua,uerfo Iangulo dii fecudo,fo-
pra la linea diagonia5intricantife,
cum la rotundatione/candendo
& fubigendo.Dentro quello no-
uiffimo quadrato rhóbeaua una
%urafGlianguli dillaqualecum Ifridi uoluti innodulauano il media¬
no dilla falcia di Iultimo interno quadrangolo.
Nel Ipario triagulare tra il rhóbo &lo \ terfticio quadrato,fopra le linee"
diagonie,ad iplem to era uno libero circu
Io,Détro il rhobo era uno circulo p la ca¬
pacitate dilla figura rhobeadifnodato • In
medio diIquaIecircuIo,era una odophyl
Iarolà»Nelcétro dillacjle eraconllituita u
na inane ara.rotudata di petra diflauo nu
midico cu recapitale olfature di boue,tra
luna & laltra di temerario exfcalpto pada
uano fafciculidi fronde &frudi ,nel me/
dio turgefcéti.cu uagabondilori circa gli
capi rigando innodati,& cingiendo gli fa
fciculi,cueximioliniamto,alfocco &al-
labaco cu belliffìma lima,& altri ornati de
corabodi.Fora dillaqualeara nafceua una
fauinajn forma co m pada cupreffìna ,fti
patala apertione di lara di multiplici che-
rophile.;
u un
La expreflione olitoria dilla pidura dii pcedente quadrato,culi era il
coloramento dillributo. Et primo la prima fafeia era denlìlEma di fanfu
co.La fecunda di aurotano. La tertia di chamxpiteos. Il rhóbo diferpii-*
lo montano «Larotundatione contenta neirhóbo di Chamaedryos.La
rofa di uio larii amethellini.In circuito dilla rofa & fuori dii fuo ambito-
erano diuioledorine,cum leuioledenfì Almamente florei* Gli quatto
circuii intro lultimo quadrato,negli trianguli fadi dal rhombo ,8e qua¬
drato inclufì erano di mellantio,oueramente Gyth.Intro uiole luteole'.
Tutto lo infepto in quelli trianguli di Cydamfo.Gli circuii tra il primo
Se fecondo quadrato erano completi di ruta.Gli circuii dii tertio di prin
nula uerifflorida.Nel primo ambito trailprimo,&ii fecundo quadrato
erano delìgnate follature acanthine , una tra due oppofita, erano di po¬
lio montano, limitate tra adiantho ♦ Nel centro degli circuii collocati
jfopra gli diagonii per ciafcuno era fublato circa uno pede Se fermilo una
pila.cum aequa legie in tutti feruata,di altitudine Se fph aerica crallìtudine
& collo catione,exciu fi gli quatro caufati dal interlìto quadrato negli an
guli diagonali.Negliqualinelcentrofe attolleuano tricubitali cauli di
maluaro faria purpurea,8c molochinea ,plurifolia8cpentaphylIa,cu lar¬
go prouento floreo. Nel primo fentonica. Nel fecundo dendro liuano.
Negli deformati dalla figura circulare contènta cum la exterio re & pria"
ria fafeia quadra,nel centro erano piledilfopo «Dalle ambiente firate Se
redeal centro,&tranfuerfariepropinque ai uirente fepto,&,ppinque a
gli gradi lo exclufo, tanta era laquadratura,& degli reliquia
Laltro fociale quadrato di quella conclufura molto periucundo ,&
uenufl:o,& mirabile operatura, Se cometo. Se mirifica dillributioneolito
ria,& nobililìima inodatura, dicoloramento di uarii limplici diflinda*
Próximo ad gli marmorarii limite dille ambiente Arate nel quadratola
quelle interftitio deformato.^ relido circuimitauauna fafeia pedale ,&
dodrante.Dallaquale coniugatamente fe partiuano tute le fafeie unifor¬
me ad compofitione dilla operatura di quello quadrato. Dalaltro per la
interpolitaftrata'difcriminato.Eranonouequadri ,jequidiftanti,perilca
pto dii principalequadrato. Gliqualida qualuqueangulo ad anguloju
no cum laltro fe copulauano,cum fedione mediana,luna cum laltra dii
le fafeie cum iuflo obuio,8c taleliniamento impleua il quadrato finien^
do&coeuntecumlaextremafafeia. Perlaqualedefignationetra quelli
quadri uno odogonio fe caufaua,includentife gli quadri luno cum lal>
tro.Tra gli anguli degli quadri aeque formato era unaltro quadro ,cu le'
pleure uerfo glididianguli conftituto.Sopraciafcuna obuia fedione ,i
demone
' demonflratione rhombea connodato,cum gli fui anguli ancora ,&effì,
&c tranfuerfaria,&perpendiculariamenteconiugati,& pertalemutuo co
mercio^flmilmentequelfi unoaltro odogomo, nel primo intrulo bel '
latulamente formauano .confotialmentegli noue quadri inclauffràdo.
Dique tutte quelle figura-
ciò ne luna cum lai tra collie
gitile, fotto &fupra&alter
nantife, una elegante inno
datura di multiplice figura
mento gratiofamente ren^
-deuano.T utto quello qua**
drato completamente figu
rando.Leq uale deformati!
-re erano limate, per plaftre
nel Telo infìxe,candidilìì-
mo di marmoro/emido-
drantela Tua craflìtudine-'
fuperfìciale,&dequi Sede'
li gli fimplici circuparieta
do-Intro ilquale lapideo i'
clufio,intra limitate le her
bufcule uariatione cojeqtif-
fìme& foltamente congerminauano a perfetfa expreflìone dii figurarne
to,& quello tuto fìmilmenteobferuato peromni talecópofito artifìciofa
menteconllaua«01lentatione,me Iupiter,confpicua,&ad gli fenfì fom-
meiucundiflima»
li diftributo pidlurariamenteolufculario tale fé prteflaua, omni inter
clufio libero quadralecoueflito era di floridoCydamino.Lefafciefuedi
mylìmtes.Gli falciali limiti degli altri innodaticum il fetido obuio era
berbefeentedi polio montano.Gliquatro quadriculi dilla incruciata fe
ftione.intro il quadro colligato cotetfi erano tutti di ferpillo.Glioflo-
gonii circumuallando gli liberi quadri,cum requifita fortitione di her-
bufculecufì praeflauano unenti. Vno di Laurentia.Vno di Tarchon .Il
tertiodi Achilea.IlquartodiSenniculo.il quinto di Diofmo.Ilfexto
di Terrambula. Il feptimo di Baccara.Lo odtauo di Amaraco.il nouiffi
mo di Polythricho •Quelli dui quadrati recéfìtialternatamente in gyro
di quello conclufìo fpe&atiflìmamenteadimpiuano.
Ma p cofomatioe degli pcedéti qdrati refla adire di qflopxime deferipto
nel medilo qdro lina porphyritica ara refideua.negliaguli dillaqleuido
alla coronuìa apacti pmmeuano quatro capi ueruecei corniculati li-
maceamente, limatamente exfcalpti.Dagliquali fafciculi incurueicen-
ti pendeuano cum tutti ac ceffo rii dilla rotunda recitati. Sopra laquale la
cena uno atiquario uafo amphorale,cum quatro anfe aequidiui e, i °p ^
timo fardonice coniugato belliflime cum il fuó familiare Adiate, di mi
ro artificio expreffo JForadilquale ufciuauno perpollito buxo.cum lai-
fernapila,ouero rotundatioe di uno paffo ilfuo diametro.Nelculmo dii
laquate erano aequalmente pedali&diftindi quatro ftipiti.Etciafcuno u
na proportionata pila,fopra ciafcuna uno pauone.cum lecode demiffe^
refideuano.cumilcapo in una platina foprauno mediano fiipite. exce-
dentelequatro pile,fora la platina afcendeua uno ftipite ancora cu qua'
tro rami. Etciafcuno fuftentauauna pila.Nel mediano fublato il ftipite^
teniua unaltra pila ♦Sopra laquale nafceua uno circulo ouolato, fpan e-
ua dui rami per lato,& uno laltro haueua una pila,& il fimile nel fuo fu
premo.taledifpofitióeordinariamteeraobferuatainomni uafo.unifor'
me, il loco.il buxo .ara,uafo liniamenti ♦
DI PKOXIMO fequita,& gli altri
fèpti gradi,Sopra il fublime circuclude-
ua in modo di parietale muro di uerdifii
mo myrto.cum le turre.come le altre defi
gnate cumgli cupreflì,& cum tufo il refi-
duo,cum pinnaturaclaffica optimamen
te congedo» Intro quello clauftro fimib
mente erano quadri dui alternati di figu-
ratione clitoria,cum tale defignatura.Era
no dui quadraguli infafciati cum la fym
metria innodatura, & cum il circulo in'
clufiuo .quale modo ilquadrangulo pri
nudamente defcripto, Nellaquale circi-
natione egregiamente pida uedeuafe u-
na A q uila cum le paffe ale il circinao fpa
tio comprehédéte . In loco dillo achan'
tino foliamento ilio eranamaiufcule, &C
primo al lato leuo traledue fafcie.nel fpa'
tio dagli circuii exclufo. Nel primo e-
rano due» AL, Nelaltro exclufo quatro.ES.MA.Verfo il fepto,nel pri'
mo fpatio tra gli circuii tre .G N A.Et nelfequentequatro»DIC A*
Confequentemente uerfo fa Arata ,cum il mede/ìmo modo& Iocationc
quatro.T AOP«NeI altro tre.TIM.Nella extrema uerfo gli gradi,cum>
il prafato ordine ,& ai feri'
uere feruato.duedO. Nel
propinquo due, VI.
Le fafcie.circuli,& la ro
tundatione interftitiadiru
ta denfatamente preda, La
Aquila di ferpilo, Lo ex'
clufo dagli circuntermini
di polio montano. Le lite-
redi maiorana circuualla-
tedi Iua. Lacopletione de
gli circuii era di uno,di flo
rantelanthine.uno dilu->
teole. Il terno di candide'
cum grande feetura degli
fui flofculi,nunquecadiui,ma perhennemente floribondi.Et leolufeu-
le continuamente cum xquamento uniforme uirente. Interdice proce
dereal delfino dillafoeconda natura*Dal frigonio caufàto dalla 'rotunda
tione,& dagli anguli dille interiore fàfcie,era perciafcuno.uno circulato
dii coloramento herbacio degli concludenti, Ioexclufo di Myriìnites.
Nel centro degliquali erano piantate quatro fpharrice piledicopreflìf-
lìmo myrto,& xquatiffimo,cum bipedale ftipite. Se degli reliqui.
Laltro quadranguIo.fafcie,circuIo,quale horae recenlìto, Nel circi
nao erano dui uolucri, Daluna parte,unaAquila,&dalaItraobuio uno
Fafìano,cum il roftro diredo al roftro.Sopra gli labri duno uafo peda¬
lano Jlqualebaueauno pauculo dipediculo, Sedai dorfo le ale dambi
dueleuate, Tra gli uoluti dille fàfcie dalla partedillaquila nel primo 8c
inferiorefpatio erano formate tre litere.SVP.Nel altro tre.ERN.NelIa
parte fupma nel primo fpatio tre AE. A.Nelfequente tre, LIT, Dal lato
dii fallano nel fupernatefpatio tre! S.B. Nel fubiedo tre-ENI. Trale'
dueinfime fafeie nel primo fpatio tre. GNI. Nei fequentetre. T A S,
Intto il circuito intrinfe-
camente extra gli conterà
mini dille figurano ne, tu-
to era di polio montano,il
falciano di laureti tia-La a-
quiladifenniculo ,ll uafo
diaflaro. Nello hiato tra
gli ambienti labiidi myrfi
nites. Leextrinfecefafcie''
cu tufo il fuo corfo di ui'
caperiuca, Laltra fafciadi
trinita,Gli circuii negli a-
guli itrufi di amaraco. Lo
exclufo &intrufo degliqli
di digitelloAe litere di ferpillo ,gli fpatii di polittico* Gli campi degli ro
tundi falciali di fantonica.Negli centri degli circuii tra gli trigoni era il'
na pila ,duedi olente aurotano,&due di lauendula,fublata uno pede&
femiflè,lo prati fuo ftipite.neglireliquialternatamenteunapila di lauina
una di iunipero tripedale-T utte le herbecum uenuftiffima foltura, &c
frelchiffimo uirore.&iucundiffimo perfpedo. Opera miranda di exq>
fito,diamoenitate,&oblefl:amento.IrrigatedanguftiffimcfiftuletteC)rdi-
natamétedillribute.uomabonde tenuiffima & gutticulata afpergine,
SEQVENTEMENTEcuferuataregulaafcendeuano& altri fepte'
gradi.foprailfupmo degliquali,unafpe&atilfima càcellatura circudaua
tuta di rubente 8tilluftnffimo dialpide.cu elegate puiatura.cocordemte'
ad grati dime formule coueniédo.di cralTitudine fextante.Quello cacel-
lato fepto ,&ilfequéte era fenciaaptura alcuna,macontinuo,Etquiuifi-
niuano le*(frate redte al centro inlulano tendente,ma fedamente conllaua
uiabilenellaftratattiumphale,&cufi il fequente. •
In quello uoluptuolo claulìro mirai uno nemore di denfitateconfpi-
cuamenteombrolo.di celeberrimo arbufto.Quiui erano gli duiterebin
thi foemine.alla uetullate pertinace di cximio & nigello fplédore.di odo¬
re iucudo.bedellio cu roboracea foliatura,malo,o uero medica plién e po
mifera. Hebeno ptiofo,arborePipea.Cariophyle,Nuce^myrifhca.lltri-
plice Sandalo.Cinamo.IllaudatilIìmoSilphió,quaIen5 la ritrouerebbe
in la ualle Hiericontha,ouero i Aegypto alla Meterea. Qitiui il eradicate
collo .quale n5 .pduce Pataleilula. Et il frutice nardo, cù gli cacuminna
rillati,8e di fpica &dilfuo folio laudatiffima.Etilxilo aloe di fuauitate in
enarrabile, qleno deporta lo acephalo Nilo, & il Styrace, & fìade ♦ Et
' ’ larbore
larbore thurea,&myrthea, quale non germina in Sabea# infiniti altri ar
bufculi# frutici aromatici.cu ajquatitfìmo folo,contedo undique di af
faro^ualenonein póto,neinPhrygia,nei Hlirico,emulanteiI nardo.
Ilqualedelitiofilfimo loco era Catione &conuento degli piu noui & bel
libimi ucelleti.che unque ad gli ochuhuma'i fuflèron obiedi,uifi, ne co
gniti,alla opera dii amore intenti,fubitarmcu gratilfimo garuìato [tra la
modelladenfitatedegli rami dilla uiuaciffima,&nuquecadiua uirétiaca
nore.Ilqle beato# foelice,pameno & frodofo nemore,le prupéteaquule
p canaletti Si curfiuiriuuli dagli liquidi chiariffimi,&facri fóti,cu fopo-
rofo murmuredifcorreuano.Et quiui fotto lefrefche& colerteumbricu
le# alfuauereflexo tra le nouellefiródufcule.il multiplice &arguto gari
to difcorrédo.inumere&illuftre nymphecu laltro fexo erano latitante'
ad uno difcreto piacere da gli altri# catate cum antiquarii ìnfìrumti dal
fuaue Cupidine fugitiue, Si al le opaci (lì me ombre Se rii refin fa di ìtente.
V efliuano deformemte di fericei habiti futilli Si crifpuli & cataclilli, di fe
microcea tindura# la magiore turbula di olormi# caltuli &galbani#
alcunedi colore colofóne, cu crepidule&nymphei calciamini.
tfora tutteleiquilinediquelliuoluptuofilochi,lèntendoiltriumpho
fo aduento dii fàgittàte figoore,lencia mora fu b ite obmo fèfliuante uene
rabode faprefentorono,le nouiffimeexcepte.Dapofciaal fuo peculiare'
folatio Si continuo obledamento ritornorono*
Poftremamte ultra il memorato nemorulo,fencia alcuno l'tercalato Se
[altra nouiffima gradatide di fepte fcalini fequéte,cu obferuata norma ha
ueuafopra il fublime grado una fpedatiflìma coclufura di uno colunu-
lato,quale il primo dopo Io antedido fi uuio di artifìcio Se materia. Et q-
ui era circuuallato una fediliata fpatiofa# expedita# coplanata area,cu
mirifico inuéto di teffellato emblematico# cum inodaturedi circuleti
triquetri,quadruli# conoide figure# almoide# hemiale, Scrhoboidé
{caline deformato pulcherrime in multiplice defignaturecoeute Se cu
fpecularecoIluflratione#cumegregiodiflindo diuaria &eximia colo,
ratione.
Finalmente il medio terciodilmilliare.dal flumeal cétro i talecoméfio
neeraemuficatamte*diftributoJlqualefemitertioduquec6flaua di palli
(corno pdido e) .clxvi. Si femilfo.Dique al fluuio dati fono palli, xii, al
prato uìtrailflume.x-Tuti gli gradi occupauano Iogitrorlo palli, viii .Si
pedi.ii.6c i altitudine uniuerfalealtrotato.La ftratella pedi, vidi prio giar^
dino pafTi.xxxiii.il fec6do.xxvii.il tercio.xxiii.il bofco.xxv.Laareaam
biente il theatro.xvidl theatro mediato fina alcentro palli .xvi, contini-
ua.Dilla commenluratione infilare /atis.
VSCITIFORA DILLA NAVICVLA ALUNCONTRO'
INFINITE NYMPHE VENERON CVMTROlHAEISY
PERBAMENTEINDVTE.POLIPHILO NARRA ETIL
MTSTERIOSO MODO,CHE GLI DIVINI GESTAMIMI
A C VPIDINE ELLE OFFERIRONO, ET CVM QY^LE
HONORARIOPROCESSO.POSTOSE A SEDERE SO¬
PRA ILTRIVMPH ALE VEHICVLO.ET POLIA ETPOLI
PHILOAMBOLIG ATI DRIETO SEQVENTI, C VMMA-
XIMO TRIVMPHO ALLA PORTA DILMI¬
RABILE AMPHITHEATRO PERVE-
NERON.ILQV ALE, ET FORA,
ET INTIMO PLEN AMEN¬
TE ELLO IL DISCKI
VE.
*
Vnaltra erage
ftantc dunaltroj
tropheo,nelmu
eroe era unaftro
il
phiola di lauro
di folto uno pa*'
rodiale.diniger
rima aquila ex-
panfe’,& pofeia
fubiaceua uno
uulto di nobilif
limo fanciullo,
fequa & pofeia
tranfuerfariamé
te dui fulmini
coligaticum fa-
fcicule di oro}&
difetatexute uo
fante alla ha-
fta etiam intran-'
fuerfo ligato,u-
nofceptrofufpé
fa tenendo una
foperbauefte'.
Gerula era ancora unaltra duno tropha?o,Di una galea, cum uno capo
bubalo,8cdi fotto lina toraca antiquaria,cum duifeuti per fìngulo exito
brachiale connodati,Tra gliquali due falciole una per lato perpendeuao
penfile tenente la cleonea pel!e,cum la umbilicata & glandulofamente to
rofaclaua* 1 ■ '• :ì
i:fll
S ubfeq uéte &una attolleuauno tropheo cu
pcipua politura. In uno mucrone demigra
uaiifupmo haftile,fubdefcendédo uno co
ptorio fopra una rotunditate femifextante'
craffa,i modo platineo refupinaua, nel me^
diano inlculpta una formula cucinata ♦ ha-
quale uno pauculo di uafeo pediculo fuppri
meua.Pofcia una tabella cum tale Icriptura
maiufcuIa(QVIS E V ADET .yfubiaceua*
Aqueftauno pomulo fubigeua ,& fubfequé
te unaltra rotun *
datione,quale la
fuperna,mami
rv-^y / \\ a nore. Dauno a
yyy ' À\ lamento circu-
tiu) uallata & ad una
jj folidaoueroma
flìcia fcutella fu
** peraflìdéte.Dal
laquale cotinua
to defcendeuau
no longiufculo
balufto ,& po-
fciaunapileta.
Similmente
portauaunaltra
nympha una ha
^ fta.Nellacumi-
nato era una figura ouola.cumorulo bui-
lato in circinao,& nel meditullo uno rotun
tatpraiua^reqStettoptógereunaeUUlfa&exprópta,lauexftlatione'
dillanauicula gelhtncecuprompagerulationeprocurreua.Etuntn
diateimitaria(equiuaunaltra,cuunatriumphaleceliban laqualendlu^
premo haueua uno alato Cupidme&d.fuelam.nato in ?*"»
peftentecalcauauno pomo,nel fupremo mflexoduna 'a
ne laurina di braflea. Laquale erafupra uno f undo ìuerfo di gutturmo
uafo. Et quiui illaqueata era,le fafceole lambe'te difupralo mterflmo dd-
la eioia extraburriuano uolante . I litro d contento dii cuculo era una
tabella p lacraffitadmedillaquale la haftaterebraua,8cp una pila alla ta¬
bella nella mediana parte extrmfeca fuperaffidente & enfi nella fua par,
te ima unaltrafubiacente penetraua ♦ Similmente nello abacato diambi
dui Sdazio Si dextro lato profilua alquanto di haftulatranfafto p la gio¬
ia & fora promineua.DallunoScdalaltro pminente pendici erano dui
funiculi intorti di oro & di ferico ,per bache di ptiofe petre traietf ato.
Sotto il riuexo dilla gioia,uno gutturmo uafo cum il fundo luper
natefubigeua,Sdo orificio inbalaufticaaptione,unafigurao-
uolatamordicaua cu liniamenti imitanti la forma* Cum
dui pomuli fuprala circuferentia uno perlato,nel me
dio diametrale,nel imo unaltra pila.Poftrema-
méte uno nextrulo aureo cumuariatate
xtura uolitante. Nella tabella dau-
na&laltrafacie era di maiu-
feuiegrasce tale tim>
lo» AOPT-
KTHTOI.
Et molti altri fàleraticum molto polimine'
di uarii fiori.fronde.&fruduli,n5 fenciafo
tiationedi bradee doro,&argéto;& di omni
coloramento enchaufticamente infede, cu
infiniti ornamini & exquifitaelegatia di po-
litura,progrediente lstiflìme.cum altre affai
in/Igniture & uidoriale notule, & di exuuie
& fpolie& manubri trophxali decoramenti,
&cdal potente &diuino fanciullo fàgittabon
do.deuidepcedéte cum moderata diftantia
di triumphale proceffo , & cu molto plaufo
Stdiuo thiafo,& cum foni& gutturiali iubi
li dille pheretrie gettante'.
Dapofcia prima aprefentatouife la fua diua
uxore Pfyche.cu regilla uefte, cum fulcinito
uillofo ,& chermeo oro collufirante di textu
ra aurea triliciata& tramataci lucente ferico
iduta. Quale Herniaria&malicha di Hefpe
rianonpduceno.Etfubfèquente le comite'
di fericie uefte di difcreta & uerficolore ifedu
ra laute òc genialemte indute.cu habiti fu p bi
inuifitati &c noui.opulentiflìmamentediali-
thi.Quali la natura noftra ad gli h umani I-
gegni nouercamente fare in terdice.cum cri-
fpuleplicherugofamente fopragli delicati &
4 mundiftìmi corpufculi, & foprali uergina
le anche,al fuaue impulfo dille frefche aure'
inquietale*
Alcune cum inhaprenti pedorali di fqua-
meaoperaturaaurea.cumuenufto &fotiale ornato di lucentiftìmegem^
me.Etaltreglialbiflìmipedi,piuchelehyberne pruine di Capricorno
includi haueano gli affettati ueftimenti,cum decoramento &delicie dii
primo tuberare dille indomitemamillule.qualeomelliorthomafticicu
femiglomulo porrede&affixe.fopra di effe fina al pedoralecindo inco
lorecyaneo de pilo incochleaua uno fumptuofo phrygio fuffàrcinato di
orientale perle .alquanto tuberulante occupaua dapaticamente tutta la
diaphragma.ouero tutta quella parte fu pra ilcindorio diartificiofi uolu
ti.di egregia fòliatura^qualenunque in Phrygia dagli phrygio ni fue in ué
to.EtincoIorephaniceo.aliquantuloquellaincochleaturadi uernanti
x ii
fimraedi pìllulati pmineua. Et I colore fraxino.di ardóri rubini baccati
E^dleùeftecrocotulediilluftrantifaphyrifpódilaa.&icolorepuiqiu
L.
Oltra di quello alenile di pur puri (lìmi coturni negli pedufculi, cum
epifphyriidoro afleptatamtecalciauano,Gliquali foprail cadido pu pa
meco dille Cure termmauano.Oiie uno gétilicio ritramato di pohcanala
tittidiecircudauadi petre ptiofe mirificamte exornato cu laccili doro fic
di feta. Alcuneapede nudo gli uermiglianti euandn di feta, cum rfeupti
ca uanitate geftauano. Molte calciauano Coccoli di coreo aureo lupplla-
rhtecadati molti eleganti expflì.Aflfailecrepiduledi rofaceo cono porta
uano orniate doro.Taleexqultamente di expohto & lunato calciamie
cale tate,o neramente cum recuruataapertura^diametatefolee.cum piu
noue Se marauegliofe ligature,ligule & coregie,che mai dir fe potelìe.di le
taca?fia& di filande doro.cu glipiu & grati ìphcamti enea u polpo
uagi
l
i
eburopiricato,oueilòoleledimoitrauapiuc.ni«uuiuii<vv D
chiméuTitào no appartile. Et ad gli igyptii oliiiJe,ouao I{Je,<>™^
rapicuil Caladio .onero tricipiti fimulacro-Et nel facro Antiolm
gli pfii.cjleexponeLiafenclladucco dii fuo fignoreledeliciofe&aiuenym
pheCuucuerandifembiàticonfpicue.cumomaugellimoratc&inon-
eere curanon uifitatabelleciafpeaatiffimc.Etcum pltante bgi.
mieicumekgantehoneftare pelare 8idecorc,& cum integra procacttate'
ornate & comptiffime"* i o.
Ad quello puntìo meritamente cum veneranda caterua natante, Se
cum frequente comitato profequentelabeliffima. P YL §rat1^^1^
dariuerendo il Cari (lìmo Marito tutta ageuolaSiblandicellaricer ,
cum fummo uenerato.nel capo una pretiolì(lima corolla pofelt,che tale
nonfuelauotiuadi Hiero. Ecdue dille Nympheeffahonorabonde co¬
mitante Imeriauna,Polia placidamente riceucte. Et laltraErototimoride
facetiffima ,&me perlamano appiè .Dapofcia delusamente eqi^
molte altre lastiffime trine & trine.cum foléne procedo,8e ordine
norificentiffima pompa,& decente ueneratione,& cum nymphale geni-
culatione orinomene ueneron* , r jL,
EtprimoueneToxodora, Laquale"
il filmato}&uulnifico arco accortameli
te gli offèriua.Ilquale rigorofamente era
extento, Quella era in medio di due ab*
tre, Ennia una.che nelle tuberule mano
gerulatia uno dedolato uafculo Am^
phoe dicoloriflìmo faphyro cum iu-
cundilfima fplendefcentia ,cum latulo
orificio emuficatamcnteexfcalpto .Dal
quale alquantulo dicliuulo di multipli
ce fiorato cum maxima politura expref
fo .alla dilatata corpulenta moderatati!
tedefcendeua.foprato initiodil graci-
larfe dalia tornata corpùlaturareceden-
te uerfo lo orificio leanfule adharefeen.
te in uipeo effigiato diligentiffime de¬
formate. Il limbo elegantemente gulu'
. lato mordicauano ♦ Dapofciailcircu'
cinfto corpulefcentenelextnfcco di mi
rifimulacbrulicoelato,&ppolitulamte cdfifto,& oueil corpulamto i-
cominciaua demigrare inangullia dii gracile & oblongo fundo, era i
a
i
cànaliculi obliquitbenti, cum moderati riuuli inalueati excauato, fini-
uano fupra uno nodulo,cum temperato tumore al folerte reperto ,011111
uno fu bado pedulo,ftipato di bell iffimi & m ultiplici flori,quegli dille—
minante. Et la fua conforte Phileda nelgremio ricoglieua quello che £-
niafolatiolàmente fpargendo diffeminaua,
Similmentetraduealtreornatifiimenymphule fefeceananti Ve-
lode,Queftaalfuo lignore feftiuarhtegli aprelèntoe una mirabile pha-
retra fuperba di artificio Se di inuento egregio,cum due uelociffìme lagit
te, Vnacumil tirale di puro argento,& laltro cum ilpontuto (itale di ne¬
gro ,graue,frigido &infautio plumbo. Ad quetio &dicio elio il fuo tene/
ro ,& diurno fiancho,ouerogli armi dille uolante armefe pcingetfe,&
le compare Omonia&diapraxe,cum due pile Ia?tabonde iocauano,lu-
na allaltraalternantile . Ma dilucido oro era quella di Omonia. & di
fragile crytialiino haueala fuaDiapraxe, Et quando una di efferepiglia-
ua q uella di oro ,rimandaua la cryliallina,cum folerte uitato di obuio I-
feme'.
Ad quetie pofcia ordinariamente Se le altre fubfequiuano la bellifiì-
ma&riuerenteTyphlote,cureligiofiSedemeritihonori Se dignificatio-
ne, Ella uno tenuitfimo uelamine offerite cernua , Ad quetio che gli fue
lati ochii lui glidouetlè teniare& ricoprire. Quefta haueacum tè due la/
feiuedamicelle,cumimpudico fembiante.DillequaleunaAfynecha no
minatarotantife.mo al lato dextro,modo al finitiro inconftante&Arde
lia Comazitia ballaua.Et qualeT himeleHitirionica faltante ioculatrice
& lamia intigno'»
Et laltra Afchemofyne tra tutte le uetiite nuda imperterrita ,Se falace'
faprefentoe ♦ Ne piu ne meno fi dal fonte Salmacide potata futfe. Et in
lamano finitira unafphxra formata di lamine auree, cum il fuo centro
teniua ♦ Et cum la dextera blandamente il longo capillamento appren/
fo extenderfi fuprale polpofe Se cri (fa te nate ,non confentiua,cum in ue
recondapetulantia,Qualepetulca qftulatrice, ma indicando Tribaba
obtcaeniflima info lentia cum extollentia di gliochii incontianti Se cefii,
& cum pruritofo aóto,Quale procace gaditana, cum troppo Iafciuien -
tiainfabregeftiente,&piuchel fpurcitfimo hotiio in fenoli hebbe,nel
fpecularegìi drauci & gli cani fpeculi.
Nouiffimanitetrealtrei pmeditabode matrone tàptentorono,TcIetle la
pria.di ardétepurpura iduta,cum gli foluti &,pmiffi capilli ,& nella fìro-
phiatafrote crifpàtulippédéti,e{faelegatealtuoidioglidete una accéfa
facola,& unacomitate Vrachiuiagerula dauatedi unafmeragdina urnu
la faberrimaméte expreffa,& antiquario artificio,^ ìnfolete aufo fi da h u
mana opaturaXo orificio haueua contortamente ftriato.lequa e iie.o-
uero rimili nella mediana amplitudine dii uafo moderatamente hnien-
do cu squadernadiftributione alquanto fiedilatauano.Dapo ciai ue
nullo concinolo defcendeuauerfoil rotundo fundo.k corpulentiapau
latinamente exilifcente.conueftita cum inextimabile fadione di icUm-
cio foliamento ,dalfolido cum egregiadiuulfione prominente, c ag 1
labii dillorificio continuati uerfo il fubciiuo contorquentife inexqui-
fita follatura,due àfiuiefendeuano cù mirifico expreffo.&cuuno pedu-
culo.Foradilqualelatulo orificio uolan-
te & crepitate,cum gratiffimo fcloppo Tei
tille refultauano.per laire difeurrendo lu¬
cente* Lequale po feia extintìe cafitauano
in cinerate fauille. ^
Laltra comite Capnoliauno uafo capra
culo,ouero teftaceo gefta.ua, cu agufto ori
fido &L altiufculo leuato & attenuatile nel
fudo,8c fopra il Tuo dilatamie fiotto le afu
lecircularmente hauea,cu aequadiftantia,
tredeciliteregrtece menfuratiftìme dilige
temente im prede. PANTA BAI ABI
OY. cum molti altri ornamini ^obli¬
quanti alueoli.Ilqualedallelitereuerfio lo
orificio era polytrito. Fora dilquale& per
gli fpiramenti profiliua uno nebulante òc
euodiofumoin nulla per laire rifoluen-
tifd*
Recepte'
!
Recepte finalmente le oblate myfterio'
Te & fatale erotenara & conuenienti geda-
miniJl diurno puello ad (edere fepofefo
pra uno aureo & antiquario carpento, o -
uero uedabulo iui triuphalepparato ,rtut
to di lamine doro per tutte le fimbrie cir-
cuambiéte uno phrygio dodrate in latita
dine. Neiquale folariamenteluceuano in
clauftrate oftentuofe géme di gratitudi¬
ne & inopinabile ptio,& di artificio imp^
ceptibile &di inuento rari(fime,diuinam
te difpofìto, & ordinatamente deftinato.
cum due uehicularerotehabente la circu
fèrentia doro.&gliradii ^cedenti dal cen
trico axe,nelquale il polo iaceua, & infi-
xi nel meditullio erano deformati longi'
ufculiin balau dico figmento di petre pre
tiofeuariedi coloramento fulgurante'.
SEDENDO duqueello fencia protra¬
tto di tempo pren.fi &capti ambi dui fufiìmo,PoIia5& io dalle predante
nymphe Plexaura & Ganoma, per lo imperatorio nuto dii triumphan-
tepuellulo dominante,8creiette da retro di ambi dui le brace, & altergo
redridelemane,comecaptiui Polia & io fudìmo illaqueati&uindi.cu
trece & ferticuli di robe & uario floram ine connexi &refticulati. Et retro
alla pompofa ,& diuiata rheda dii athlophoro, & maximo triumphato-
re eramo tradi molliculamente uoluntabondidaSynefianymphapra
ftantiflìma.
Perlaquale cofa incomminciai quali di trepidare. Ma perche lenym-
phe cum lamiacofmodea Polia facetamente firideuano difubito meaf
ficurai.Sequiua immediate dapo nui la curiofa Pfyche. Et retro lei erano
fèquace le pueredamicelle,che uenerante haueuano offerto. Laquale'
Pfyche era patagiata.ouero fuperinduta di culto matronale & ambitùv
fidìmo manto doro ouero chlamyda,che talea Dario non donoeSilofo
te»Ne cufi fàdaNuma re primo iuétore potè ufare.S upralo humero dex
tro coplicatulamte inieda&iorbiculifuppflì doro anfulata.oue tra craf
fi carboculi purgatiflìmiparagonii,&di fplédore corrugati teniua iclau
drato uno adamate fefijdigitalé logicrorfo &cóplanato,& j latitudie po
licari, & di ferrico fa'aliare ,copleto di miràdo dupore,cu iextimabilede
coramto pminéte.che di ta'to ptio no fuedaGigeil dono dato adApolIi
ne Phithio. Neiquale,no dal nobilePyrgotele.ma piu pfto diuinamen te
era C upidine faberrimamente exfcalpto femedefimo crudelulamentelà
cinante & pfyche icauta pertradàte cum la fagitta cum punéturalactak,
oueil brachio foluto portaua eflala uoIante& uehemente fagitcadoro, o
uero il Tuopyrouolo,& neialtra map.o,eleganteméte teiera cum gratio-
facomplicatura Coprala finiftrafpallalachlamyde iuerfa &di aurea# te'
nuiffimauillaturafultratagerenteunahyacinthinalucerna di antiqua¬
rio opamto 8c di perfpicuo effigiato .accéfa.fcintilaboda.Laquale lupaio
fiffimachlamydaera opulentiffimamteinfimbriata.dimirabilepetre p'
tiofe (opra uno exqfitiffimo 8ccataclifto amido di uernàte fenco & itra-
matadi puriffimo oro.cindo fotto iltumidulo pedo cum diua fadura
& delitiofa*. .
ICemulcado duque quella foperba ueha dii ouante amore traheuano
dui fquammigeriferpi Scincioltrala fuanatura,! quefto loco magni,ad
quefto amorofo officio & myfterio & uedura ualidi #uegeti ♦ infiamma
ti cum trifulci uibramini& quadrupedi, cum gli colli porredi implica
ti condecoramente gli fui fquammulati pedori di marauegliofa innoda
tura di lori & retinaculi intexti di fyrma:doro,cum turgidule bulle pmi-
nente di uaria 8c exceliéte colatura aurea alternata di gemmè faberrimam
- te cu irradiante corufcatoe affibulati in fibule auree & per eximie excipu
letraiedauano.&confitamtedicraffi lapilli pornati al trahere noncur'
furamente.ma cum tempamine di triumphale procedo.
Quefto diurno triumpho & tutte le triumphale nymphe pracedeua-
no corno auanti e decripto lepaftophore,pofciale trophigere.dapofcia
le faceferarie, di fafcicule doro infafciate le face.confequenteleiplendo-
fore cum auree lucer ne.tede,& cerei di albicante, & puriffi ma materia,
cum chiaro candore luminofi. Continuando fequiuano le Omiftere"
Euomie, cum odorabuli aurei di fadura muifa,& cum auree acerre",
onero arcuìe thuree.fpargendo mirafragrantia,oltraquella,cheilfoelice
loco per tutto diffufamente fpiraua. Alcune cum uafculi aurei cum an
euftiffimo exito .liquore odoratiffimo inconftante fopra tutti guttatamé
te excuffi imbrefacendo confpergeuano. Altre affai cum colico ordine
che nelle fue longiufcule mane fonanti inftrumenti teniuano.Sympho
nie fuaue.fiftule forabile.Tibie.cum fuaui moduli confonauano,& bu¬
cine torrile auree,# pretiofiffimamente gemmate* Alcune infeme cum
dulciffimo confenfo harmonicamente cum lidiatonatione cantante,
cum angelice proIatione,& uoce non reddendo familiare fono,# ite¬
rante gli uenufti Carmini ♦ Alcune altre cum gli rinfilanti Cymbali»
Altri cum increpitanti & rauciTympani. Sofpefi dallafinifìra ma¬
no.
no,& cumfuniculi doro&difeta contorquatiagli carnofì brachii ui-
cinodilIacomprenfadilIamanopendicei.Etpofciacumgli tornatili Se
longiufculi digiti folicitatamte ,phibiuano,& a tépo cedeuano fopralap
tubata tibia monaula faltanti, nò taleda Mercurio reperta.la fibilante uo
ce,chetragli purpuriflìmi labri riceueuacompofitamente il fonoro fpi-
rito.Cu gratiofa tuberatione pomululando lecolorate b uccide, Etda-
pofeia cum la dexterula,la tirata Seextenta pelle, cu puliatoruli di bian¬
chiamo ebure pcoteuano.cu menfurataparticipatione & emufìcata,cu
Iene Se grato fu burro &raucitate,cuii tibiale libilo concordi rifonanti *
Alcune cu gemine tibie dillinuéto dillequale Mariìa ceda, Se le phry'
gie fìmilméte. Alcune cu garulofelyre lyrante,& tale cu cithare Cithari
zante fopra gli fyrinati fili erei,cu gli teneri Se delicati digiti ,ouero cu pie
ètri lereo fono conuerberando excitauào, Se ancora cù altri nobilitimi.
Se marauegliofì,& cu organati iftruriitfcù aurei Se crepitaculi fìfìri argu¬
to tinnito còftrepenti.Etcu calybicei trigonii, cu annuii ludibondi al p
cuffo fuaue&acutitintmati,8ialtreconformementecum aducicornu'
li,iaudita harmoniadiffundeuano,& cum crepitante buccine peinente.
Redimite didiademate di gioiedi uerno coronante fiorente,tra gli ua
riati fiori bradi eeauree deornatamente itercalate, peipuamtedi amethy^
ftineuioIe,&di fioricumatilf&di purpurateamaratho.&holochryfo Se
di cyclamino,& cum ftrophiole di mellilotho.cum uiole 1 uteole Se cadi-'
de,menfuratamte copofìte,& commìxtaméteinferte,& di altri coronarii
flofculi,& cum candicante margarite Se altre geme,acce(Toriam te le orna
te chiarie circudate&innexe,& alcuneelegantiflìme callicridene tata de¬
mulcente harmonia ad gli auditori còmunicado difpenfauano, Quato
forfaunqueApolIine,imofenciabafitare,lalyrapulfanteallehelicone
mule no rende,ne porge .Ne tale Se tanta fuauitate di fono gli tyrreni na-
uiculariifentirono.NeArione tato cum fono fupraildelphino uetìore
ad tenaro fece il traieólo, Leq uale fo natrice,no in uno erano, ma in ordi¬
nato pcefTo difpofite,& diuifìone prò ce (Ilo naie al fuo requifìto,& conili
tuto loco ad magnaextollentia Se triumphale adoria Se indorine laude*',
in redundante turme.
Per lequaie diue cofe fermamente mi fuado inane praftarfeomni fri'
conda& facundalingua exprimerefatagendo particula degli fuauiflìmi
foni.deglidulcifiìmi cantici.degli foléni Se iocofì tripudii Se felle,dille di
uenymphe&infìgnepuelie.dillefuefìngulare&incomparabilebellece.
dillo excelléte òrillultre deleganti fimo decorando ,da interrumpere Se
amputare la gratiofa uita,&dadiffipare &diftrahereomniduro&obfti-
nato core lastante cum uario& triumphale gelfamine Se cum alacre gefli
cuIatioeincedéte,&di tanto fuptuofo&fupbo triupho ,&ditatedelitie'
& amcenitate,& immenfa amplitudine di ptiofe diuitie & maxime opulé
tie piu praffio,che dalla natura, diurne agli ochii mei p la Cythareidagra
de cupidineo priuilegio palefemente di uidere,& chiaro de realmente mi¬
rare praecipuamente indulto.
Nel ultimo loco immediate ,dinanti
proximo gli trahenti ferpi, dui Egipani,
de procaci fatyri,cumhircino barbitio,
cum gli caprei ,di bifulci pedi procedeua
no.Gliquali petulci laetabundi,cum ftro
phiole di floridofatyrione ,&di floridi
Helenio de di Cynoforchi fiipprimente'
gli incopticapili fopra lacaperata fron -
teicoronati. Ciafcuno geftaua uno ino¬
ltro rudemente excifo in ligno, de inaura
to .effigiato humano ueftito.Daltricapo
fina alla diaphragma folaméte iirefiduo
in quadrato acuminàtife alla parte infer-
nate.demigraua in una gulatura batiale,
cum uno lataftrello ,cum una a'tiq folia
tura nel fico brachiale,cum uno pomo al
pedo. Et nel medio dii quadrato nella
parte piu lata appareualo ithyphalliofì-i
gno»
Dmandagli quali praecedeua immediateuna po!ituIanympha,nel
uolto niueo dillaqualelegeneporphyriacerubeuano,cu lahederatafron,
te di corymbi,induta di Tegmen tato palio, uibrati deq&deli dafuauire
flati zephyrei,gli kcinii dii reflato fino,baiu!aua uno uafculo aureo ,in
modo di papila rotundato.ladep anguftiflimo meato afpgendo Iibaua*
Similmenteancoradue nymphe pceden te redimite luna di folli dil¬
la foemina Li n ozolte,& laltra di Hermopoane mafculo.erano geftatrice*
La una di uno integro puerulo inaurato nella dextra, Et neialtra uno al
tro dii capo.brachioli, de dii collo mutilato.Laltracumpcipuo honore
de obitinata fupftitione el lìmulachro dagli aegyptii di Serapi uenerato
portaua. El qualeera uno capo di leone ♦ Alladextra profiliuauno capo
di cane blandien te. Et dalla lama,uno capo di rapace lupo. Laquale effi¬
gie era tuta in uno uolumine didraco contenta&circundata,radii praea
cuti emittéte-Ilqualedraco cum la teda alla dextra partedel fimulacro de
riuaua faberrimamente deaurato.
Onde
Onde cum emullcatadillantia ,&cuim
Iongo Se foléne progredì) .comitato era il
tnumphante fanciullo,&ambidui Polla
Scio inuinculatidi fiorenti ferticuli ful¬
minali rofei fèllabondi. Le nymphedi fa¬
ceta natura molto benignamente adiue'
a nui gratificantife amorali blandimenti
proiettante fàceuano.cum feftiui uolti Si
genuina hilaritudine.f amoro lo folami
nepmulcente^
Finalmen te cum quello triumphale
Semyfteriofo difcorfo. Se cum Iephere^
trie pompe Se amoro fe niciterie, tra rido-' /
lenti dori fuccefiiuamente procedendo,
precedente la uexillatione dilla inligne''
ui&oria.cum gli anticantamenti dilla ìx
tillima iuuentute nymphale.cum incedo
perfluo Seantiludii.f cum cornice fàcep
lucente feum chiaro lume premicante''
pcedeuano. Et tra fragrante olerè.olentefuiue arbore,odoriferi frutti o
dorofo aire Se clemente Se liquidiffimocoelo.Sepita la llrata cum omni ee
neramento di fruteti conlita Se in omni parte contecto di herbule & di
unente gramine,Non uacando apalTo apalTo le rofe Se la copiadiflori
omnicofa fragrante & loco felice,beato,delitiofo,famcenifiimo. Etcu*
tanta &diua fequétiadi turba mifcellanea.di nymphe.cum peculiare pÓ
pa,cum religiofo progrelTo immo triumphale.Ia una dalaltra ,cum fiatu
ta Se determinata diftantiacomitato incedeua/otto Iarofaria perguladi
omni.minerà cumnouel[e,& uerne fronde sfoglie. Laqualedadolci
urepitiobfìbilaua. 1
••••
y mi
te cum fpeculare llriffatioe òc uenuftiflima politura ipeótabile. uu m,
fiti cu elevate o peratura il folerte & calotechnio architetto, auea 11 o>
rie indude di fpedatiffimo mufeaco cu elegantiffima pigmetura ium>
maméte deornati. Lequale hiftorie erano tutti gli effedi da Cupuhne la
di. Duna ue in alla miranda tedificatura diligenteméte la exprelta peri'
m InmedioladiuinaVenereftauafinudanelleperfpicue.&limpidif-
fimeaquulein fino fupraadgliampli&diui fianchi. Lequalenon caf¬
fo nongemino,non diffrafto,noli breueil cythereo corpo reddedendo,
Maintegerrimo&fimplice.qualeeracufiin.pfoperfeaamentefecern.
ua- Etcircucirca allinfimo grado fuboliua uno fpumamento che refen- ■
uaolidomufco.CumtantoiHiminecrafparcnteildHiinocorpo cium,
precipua pefpicuitatequellamaieftate&uenerabileafpeftoobieélanti-
fe.Q uan co pretiofo &co tmfeante carbunculo agli folam radi, fulgura-
Cum facteze&mirando compofito tra gli Immani ne uiduco ne unque
lefulguraua. , . . . Frn.
Et nel ambito 1 ternate del facratiflìmo fon te, fora dille halione de
gli fumptuofì gradi.Il floribundo& purpureo Adonegerminauatrale'
lue amnice fro nde purpurigiante dallaqua exdufìuo.Etal Iato fìniftro lì
milmentecum Iefuepallide uuethelygono floriua .Etalladextera Arfe
nogono,fpedatifììmeherbe&Tempre fìoribonde.Etincirco alla dea,al
cune candide coIumbuleuolitauano,morataméteobfequibile miniftra
te.Cum gli aurei roftri nellemudiftìme IimpheimmerfiJlcythereo cor
pufculo myfteriofamenterorefaceuano, Le guttule dunque altramente
non apparendo fupra la trai lucida carne,che per le orien tale a ffixe. Din-
di Perifteria Nymphaad gli uenerei fàmulitii &miniftrato fedulo ad lei
ftante,cum intento animo procacemente paratiffima.
Similmente fora dii fonte fopra larea fìlicea,quale Perifteria al lato dex
tro tre altre dille puelle nude ad uno,per quefto modo ftauano ifolubil-
mente amplexate,che de efleIedueEurydomene,& Eurymone,cum il
uirgineo afpedo di rimpedo ad nuimanifèftantife.Latertia Eurymedu
fe,riuoltata cum le bianchiftìme fpalle ad nui, cum le occultate nate daL
IalungaeffufionedilIabiondifEmacapillatura.EfTegratiofefìlie&ancil
lule.cumpromptoeffedo della dea matre. Poftremaméte retiniua,dapo
fcia nelle diuine mano una apta oftrea,ftipata di frefche & uernee rofe, &
nellaltra una facula ardente,
Hora dal fupremo grado,fupra ilquale le colune extauano,fìna al limi
to dii fontelèi graduli ancora defcendeuano di fufcoachate,&cufi il pia
no fondo inundulato dii piu bello & gratiofo,& uago uaricamine Iadeo
ftrumantife,& uariamente incocleantife,che unque ad gli fenfì iucundo
obiedo opponere fi poteflfe. Laqua fontanicia -fina al limbo dilquarto
grado attingeua,gli altri dallaqua imuni.
Modo fupra il fuperioregrado uno lafciuo in fpecie homo, & Diuo
Nydileo ociofamente fedeua.Lafpedo dii quale,di unapetulante,&infì
gne fanciulla feobiedauafacetiffima.Cum il pedo perildifcriminede^
tedo.II capo fuo corn uto cum una uitea ftro phiola di intormentati pam
pini.di faporolì corymbi ornata concincta ftringeua. Ad due uelociflì^
meTigre appodiantife-
Etalla finiftra parimente una fpeciofitfjma&alma matrona ,commo
damentefedeua.in ftrophiata tenendo la dilatata ,& criniculata fronte di
una bionda corolla fpicea»Elfainclyta fupra dui fquimeiferpiftauafeJEt
uno &Ialtro una fphajrica pila haueua,di materia tenue&mollicula, ne
gli fui gremii tenentiIa*Cum lequaleatempo paufato,per uno artifìcio-
fo & fatale orifìcio papiilato.Nel fon te uno dolciflìmo fpumeo&effica'
ce liquoreguttatamente ftillauano, Gli quali diligentementeaduertiua-
z ii
ho de itigére nelfalfo fonte gli fui belluli pedufculi.Gliquali degli pro-
ptidigituli pili excedente quello indicauano,chepropinquoeal magio
ve'. Dindi gli altri gradiculatamte cum uenufto moderamine uerfo il
rotundo talo, cum grato ordine alla patte extima declinando minuen*
* *
*
I
PER LO AD VENTO DIL ARMIGERO RECENSENTE
POLIPHILONARRA.CHEFORADILTHEATROVSCI
RONOCVMTVTTOILCONSORTIO. ET CVMLAL¬
TRE NYMPHE AD VNOS ACROFONTE PER VENE'
RON . OVE LE NYMPHE NARRANO DEL SEP VL-
CHRO DI ADONE. ET COMELA DEA ANNIVERSA¬
RIAMENTE IVI CONVENIVA AD IMPIRE LE SAN
CTE CERIMONIE.ET CESSANDO DALTRIPV
DIO ET CANTARE SVASENO.POSCIA A
POLIA CHE ELLA NARR ASSE LA S VA
ORIGINE, ET IL
SVO INAMO'
RARE.
*
*
• ■ ’ ■V -,
temprate umbre fpirauano.di rubenti;dil Tuo frutto copioli comari im-
mixto,& di uno irrepululante&conoido cuprertetto, & di uno excelfo
paImeto,& di uno populno.&di uno relìnaceo Se conifero pineto cum>
compofìta dirtan tia,& mutua difpo lìtione ordinatamente fituati. Et ad.
quello fatale fonte circinariamente diftributi,& di inerti tura fi orea ,Sc fro
deaornati&decorati.contegeuano iluillofo folodi mollicule&tenuitfì
me hel uelIe,Quale e uno tapete di frefcha umbra, Per lotto delq uale arbo
ramento di trunchidirettirtìmi immuni palio uno di impedienti rami,
cerniualì bellamente il libero aire degli contermini*
Alquaiefacro fonte &fantto deformato hexagono&di menfuraam
biente. xii.partì ,lo interno circufepto arborario diftaua dal continente
del fonte cioè dagli limiti marmoracii,palìi.iiii. Et dicircuferentia, palli
.xxxvi.Era tutto di meli randi;Limonarif& Cifri .pneftauano uno a-'
moeno Se placidi (limo conclufo .ouero clauftro,porrigédo agli ochii co
cedeua una fpettatillìma oftentatione,di crebra denotate ,di fronde felli/'
ue Se di odoro li fiori, una gratirtìma pittura ruffa, ouero minea in luteo
mortificata degli maturati frutti &eximie renidente cum denfa fobold,
uno arbore allaltro, cum intercalato coniugio compolitamente cox-
quati uniformipieni di omni auitio cantante pcipuamentediPbilome/
le,di turduli,& di meruli folitarii, Cum deletteuoli expretff folicitati al
fuaue garito.dalimpulfo amorofo del uerneo tempo.
Et quiui ad glirotundicandici degli recenliti arbori.artificiofamente
uno fepto cacellario obfepiuafublato pedale,! gyro circudante.di mul-
tiplieeexeogitato di pitiaillaqueatura .di ligno erythrso.di Sadalo.Nel
quale egregiamente erano intexti Se intricatirofarii ,di centifolie.gracu
Ieautumnale.&coroneoledi purpurante flore per la cancellatura perua
ganti implicitùC um non lapfure foliedi inopinabile ridoIentia,cu Ipe-
ttatirtimauernitate.
Quiui peruna pofticuladella propedittamedelimaoperaturare-
ligiofamente ingreflì. Nel com petto de lintroito al fonte,era una per-
guletta contermina, lata quanto unafacia della fontana .traangulo ad
angulo, leuata altro tanto , uno parto al perpendiculo ,&uno al fle¬
tto conlignato.Longa, xii. pedi .contettadi nobiliflìmirolarii di uer^
miglio fiorefòetoli.Cuilfuoiucundillimo odoramento.reportatiacco
ciamente fupra uirgule doro praducente. Cum il luculeo lìlicato.oue-
ro pauiméto telfellato Si fettilio uermiculariamtefabrefatto di ptiofi la¬
pilli. Etconuicinato alle fponde della pgula extauano fedili diafpre di
materia & di opportuni Iiniamenti elegantilìimifignificati, nelfedere fe
ptucioSc femialìidenella piana.
Il teffellatoallibella Arato fueditutto lo inclufo folo.il qleper omni
parte uirente fendaalcunadenudationeera,& tutto diminutilfimo fer-
pillo olente cacfariato.delquale uno folo folio aialtro no fuperaua.cu gra
tifica denfatura fina alle pripie del fonte uernante contegendo cum a?qua
riatonfura.
Quiui fotto miraiunauenerandafadura.Laqualequellediuenym
phe Se nui diuotamente reueriffemo uno mirauegliofo Se di myfterio pie
no ftaua deputato talefepulchro pedi quinariiiniogitudine ,& in latitu¬
dine dextantealtra tanto leuato exclufo il focco,cum Iacoronicetta ,che
era quincuncio,Ilquale tumulo difleron leNymphe effere del uenatore''
Adone,in quel loco dal dentato Apro interempto ♦ Et in quello loco eti
am Umilmente la Sanda Venere ufeendo di quello fonte nuda, in quel¬
li rofarii lancinouiladiuinaSura,perfocCorrerequelIo dalzelotypoMar
te uerberato cum uultuofa facia&indignata,& cum angoredanimo.
Quella tale hiftoriettafeuedeaperfedamenteinfcalptain uno latop
longodeifepulchro.Etil filio Cupidine recolgìerepofciail purpurilli-
mo fangue in uno cortice di Olìrea.Subiungendo chequel dinino cruo
re era repolito in quel fepuIchro,cuilcinere,cum omni fan do rito col¬
locato. Di que nel frote delnollroigreilbdelfepulchroeraexcauato cir
cularmete per il capto del quadrato. Se ob tu rato ,pofciadi petra ptiofadi
Iacyntho,di colore uermiglio trasparente,cum grande corrufcatione>
di flameo fplendore,p il lumeoppolito inllabileardendo.cheapena ua-
leuaio gli ochii per ii uacillamento affamare-'.
Dalaltro Iato p il Iongo del fepulchro uidi Umilmente Adone ,cutiL.
alcuni pallori uenatore cadati,tra alquanti arbufculi.eum cani Se il mor¬
to A pro,& elfo da quello occifo.EtVeneredolorofamentelachrymabu
danegli pietoliamplexiditre Nymphefemianimecadeua, di fubtilillì-'
mo panno indute infemecum ladeacollachrymauano. Et il filio cum-,
uno fafciculo di rofegli ochii materni udì di liquante lachryme plora!-
bundo tergente-'.
Quitti tra uno Se laltro fexo inunacorolladiMyrto uidi cufiinfcri-
pto. IMPVR.A SVA VITAS.Pertalemodo nelaltrahiftoriettain
graeco culi era exprelfo* AAQNIIA* Tanto tutte quellecofeexquilita
mente difculptura fide fe prillali ano,che io mecommouiin unadoh*
cecia di pietate'.
Il qdrato duqueoppofito a qlio dellume ppédicularmente deriuaua
fopra
fopra il fonte. Neiquale aptamente era infìxo uno ferpe aureo feto ob-
repere fora duna Iatebrofa crepidine di faxo.Cum inuoluti uertigini ,di
conueniente craflìtudineeuomeualargamentenelfonoro fonte la chia'
nffimaaqua. Onde per tale magifterio il lignifico artifice, il ferpe hauea
fufo inglobato,per infrenare lo impeto dellaqua,Laquale perlifero mea
to & directo Adulato barebbe ultra gli limiti del fonte fparfo ♦
Sopra la plana del praefato fepulchro la Diuina Genitrice fedeua
puerpera exfcalpta,nó fenda fumoftupore di ptio fa petra Sardonyce tri
colore,fopra una fedula antiqria ,110 excedéte la fua feflìóe della fardoa ue
na,ma cu {credibile iuéto ^artificio era tutto il cythereo corpufculo deL
la uéa lactea del onyce.qfi deueftito,p cbfolamte era relieto uno uelami'
ne della rubra uenacadante lo arcano della natura,uelando partedi una
coxa,&ilrefìduo fopralaplanadefcendeua.Demigrando pofeia fopra p
I
i
Fado &pada debitamtó quefta honoraria & diuota cerimonia .fora
ufeiffimo della (aerata pguIetta.Leinclytenymphe cum affabile facun^
diaanoidiffero.Sapiate cheilpfentelocoemyfteriofo ,& di maximo ue
nerato celeberrimo, Etin omni annoanniuerfariamenteilpridiano di
delle calendedi Magio,Veni quiui la Diuina matre.cum il diledo fìlio,
cum dima pompa di 1 uff ratio ne,& cum effa tu tenui Tue fubdite, Se al fuo
imperio ultronee cumobferuato famulitio ,&:cum fuperba folemnitate
conuenimo.Peruenutadunquequiuicumfuaue lachryme & fufpiruln
Danui impera.che tutte le rofe della pergula,& denudati.ancora gli can¬
celli di quellefìano,& (opra il fepulchro alabaffriceo.cum inuocatione'
altifone ritualmente fpargere ,& congeftitiamente coprire' . Pofcia
cum il dido ordine, Se procedo primo fe parte . Nel fequente di ca-'
lendario glifpoliati rofarii ferefloranoal numero di rofe candente'.
Eùdgliidì unaltra fiata la dea cum ilmodo primo retornando. E di"
ce che diuotatnente la congerie rofaria dal fepulchro dimota ,intro il
fonte ciim diuo plaufo tuttefpargere.Et pròiedep ilriuulo emiflario di¬
di fono afportate. }
Dapofcia chela diuinaDomia folitata nel tonte lauatofe,& dindi ufci
ta,iteraro in commemoratione& memoriale amorofo dii batuto caro &
diledo AdonedaMarte,cum gli ochiifuccidial fepulchro fuper inieda
amplexabonda cum lachryme emanante le rofee gene cohumidulante'
& tutte nui cum pipatione lamentabile pietofamente plora, per che in ta
le di la diua fura, del pedufculo da nui deofculato,da gli fpini di quelle'
rofefepunxe.Etperciò in talegiorno medefimo folemnemente ferefera
daelfa&reuelato elcoperculo de il fando repofìto,& cum ueneranda ce
rimonia tuttenuilaete&exultante&cantante, Ilfilioriceuuto porta il
cortice dei oftrea cu il diuio cruore.Et lei afilla,& nouidìma gerula del fa
fcicuio delle rofe immote del fuo uirore ,cu ferena uenullate felliuillìma.
Non piu prillo il ptiofo liquore e fora extrado,che repente tutte le'
bianchilìimerofe.como al pfente appareno in purpureo colore fe retin-
gono.Et cum tale ordine tre fiate pompofamenteluftrando quello fonte
de lei fola lachrymabile gli ochii madenti,cumilmanipulo rofario fi ter'
ge,alla circinatione terna,lecofefacralerepofitein fuo loco, tutto quel ce
leberrimo di folénemtefolo apiaceri, chori,foni,& cantilationee difpé-
fato dicatiflimo.Et in taledi facilmente la gratia fua (impetra.
Allincontro del fepulchro al fonte,erano cinque graduli della petra li'
mitata,procliuanti fìnaal piano fondo,no fcrupofo.nó glareaceo ,ma di
ptiofa,& uermiculata fedilationefilicato.Lalueo deiriuoletto emilfario
emanaua,fubterraneo fina ultra gli cancelli la fuccellìua aqua.
Domefticamente hauendo le Celibe nymphe faCondamte narrato ta
tomemorando &fecurofomyfterio, Incominciorono iterum afona-
re,&rithmiticamente le recenfite hi{loriole,8c tranfadi cafi/uauiffimam
te & cum maxima uoluptateacantilare. Et in gyro della fontana cho
rizante per lunga mora.Pofcia tutti geniculatamentefedenti & compli-
cife,in tanta qacceptiflìmaamcenitate,& iucundiflima uirentia.Ioallho
ra peculiarmétedifpoliato &exepto di omni retrahéte refpedo.in qlla i
fuetaredolentia della miaabrodieta Polia-cheancora daelfa Iautilfima8e
mudicia te fpiraua,& da una recete exalatióe diquella fragrate nitella de
gli delicati habiti fuiroratibalfamo tutto pfufo.nelfuo gremio me amo¬
ro fa ,8c licétemte coliocai,ardelio bafiado, & le ladee mano , & quei pi'
do niueo,diluftrario.eburneo illucéte,& pofeia mutuamte.non ingrato
ma ternulario uolupticaméteelfendo nel cofpedo fuo tali effedi impullì
damore appropriatilo.per laqualecofale follatrice fupra la gratiffima ui
rentia
expolìtife &gli melodi {frumenti. Et le concento re negli fui delirio fi pe
di le melliflue noce referuate fé tacitorono.
Dique cu (laiacre Se uoluptuofamenteociantecum nympheo confa
bulamto per aliquantula mora monftroronfe molto cupide il no Aro fla
to&conditioneintendere.Etunatra laltre nominata Polyorimenefum
mamentefaceta &placiuoIadixe'. O Poliaconfortiale nra, Se partiaria
conferuula della colenda genitrice la uenuftate dellafpedo tuo elegan¬
te & forma confpicua Se in/ìgneJ& ingenue tue preclare uirtute&pftante
mente morigerata, Se la tua pcipua, Se incoparabile bellecia pendino nui
non immeritamente auidedeintendere degliuoftri foeliciamori la cagio
ne,&lo initio originaledeila tua egregia Se genero fa progenie. Laquale'
eflere arbitramo notabile Se fublime Se di pclaro exordio-Impo che com
pto hauemo te dubitate, di igegnio,& di literatura no mediocre erudita,
di folertia infìgnita,cu peipua grada negli uirginei getti di eximia forma*
di excedente pulchritudine.cumfuauiflìmauenufìate,&dihoneftamto
pftantiflìma,& fumme dignada di honore*Per che la tua fpedatiflìma ef¬
fìgie &cadico lìmulacro extremamente bella Se geniale none totalméte'
terreftre, Matuttauiacutn piu del diuo per omnimodo cum aperto
dicio appare. Dicio ad nui diiquegrato ìmmo grati (Timo gli moleftott af
fani,&gli impudenti fdegni per difcorde&intequale difpofìtione, Se al¬
cuna fiata fìngirfèforda di non fèntirelefolicite peatione, degli improbi
Se paflìonati amatori*Et corno uno allaltro continuamente no ui
dentife il fritto Se concupifcibile core, folaméte pafeono duno
confolatorio fuafo. procedente dacompofìte imaginatione
&deleótabili figmenti,quale uorebbeno.&fummope
re concupifcono,8c di dolci fufpirulamini 8cdi
Emulato folamine Se piacere ad fe medefi
mi uanamentefatiffacendo, Etita
le comendabileocio ado
kì / intente non ricrefferae
ilnoftro quieti
- . &foIaceuo-
- le lèdenta
no.
*
Finito chelanympha cutn cotnitate blandiffimahebbe il fuo beni
gno fuafo& multo acceptittìma recordatioe, che la miaacrocomaPolia
propera & mafuetiffima leuatofecum gli fui fefteuoli ,8c facetiffimi fimu
lacbri ,ouero fembianti.&cum punicante gene,& rnbétebuccule da ho
netto & uenerite rubore fuffufe aptauafe di uolere per omni uia fatiffare
di natura prompta ad omni uirtute,& dare opera alla honefta petition e'.
Non che prima peroefe potette cattare& dicio retinere alquato che ella
intrinttcamente non fufpirulaife.Ilqualedulciffimo fufpirulo penetroe
refledendo nei intimo del mio,immo fuo core.per la uniforme conile-
nientia. Qualeaduene adui parimenteparticipatiSconcordi litui. Et
ciafcunacum diuo obtuto refpeda intrepidulamente,cum quegli ludi'
bondi & micanti ocbii,Da fare (Ome)gliadamanti frefi in mille fragme
ticuli.Cum pie&fummifle uoce,8ccum elegantittìmigetti decentemen
tereueritaogni una, ritornoeal fuo folatiofo federe fupra il ferpilaceo fo
lo.Lainitiataoperafequendo fellularia. Cum accommodata pronunti
atio-
atìone,primo fado'unopu/ìllo dimoramentocufi Ifmatiflimamente'
fepofe ,& enucleatameli te comiflìma adnar-
rare-'.
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POLIPHILOINCOMINCIAILSECONDO LIBRO DI
LA SVA HYPNEROTOMACHIA.NEL QVALE EO¬
LIA ET LVI DISERTABONDI, IN QVALE MODO ET
VARIO CASO NARRANO INTERCALARIAMEN-*
TE IL S VO INAMOR,AMENTO»
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RIO CHE PER LEI AMANDO SOSTENEA, ET CHI A,
MANDO MITIGIO. ESSA PERSTANDO IMMISERÌ^
CORDE IL VIDDE TR ANGVSIRE A MORTE.DIQVE
OVALE MALEFICA DINDI PRESE CELERE FVGA.
\
Per la qualecofa deferta da tuti,& relida fui, fi non dalla mia pietofa Se
optima Attrice,che rellataadiuto,& aduedereralultimo fufpiro Se exito
del fpiritomio.Étgia fouente fiate implicata dal graue morbp,incompo-
fite parole Se fepiculi lamenti & gemiticuli uariamente cariuarendo &
uacillante io iritornaua in me.Et quiui melio che io poteua Se fapeua firn
ceramente dalla Diurna Diana foccorfo inuocai.llperche alhora ami dal
tri Numini non era notitia,ne cultura alcuna fe non ella Dea* Et cum
multiplicate prece,cum la tremula uocepuramente exoranteprecaua*
Alle fue lande Se gelide caftimonie.cruciantime di graue ualitudine poi
licita,fiipplice me uotai,& religiofamente di lèruire lèmpre agli fui facra/
ti templi,cum tenace caltimonia.Si ella memiferata,liberaua dal mortale
contagio Se morbo,Cum fermo Se perfeuero propofito nella mente mia*
Etcum tanto meliorefperancia,quanto cheio mearicordai del benigno
fàuore.chella dida Deaad Ephigenia preftoe.Dummentre che Agamen
none per Apollineo monito,ello Iauoleuailacrificio imolare. Etglipie
tofi parétiduramétacollachrymanti,comotadicio ella &milerata, Vna
fumifèra nube interpofe.referuando &Ephigeni&,fueritrouatala cerua.
Dunche per coli fàda fimiglianciaiofecuraquafi.il fuo landò adiuto Se
difenfaculo fperaua,Etperoenon liete dilationedi tempo,che io fui cu/
rata,&miraculolàmentereualefcentela laluteprillina rellituta. Per tanto
alalte&fpontaneepromelfè.&folemniobligi ligata,alla executione me
intentamente expofi, Se fedula gli mei^profelfi uoti adimpire. Non cum
minore prò polito de illibata coferuarme,che le Matrone negli T hefmo '
phorii.negli {frati degli folii di Agno arbore dormiente. Ne cum meno/'
re dillo tio ne & religio ne.che Cleobifbeberon Se Bitone,Et ìtromillà nel
landò tempio ,Se nel confortiale couento Se folitate de molte altre uirgi/
ne puellericeuuta.cheaquella Dea pudica Se mundamente famulauano.
Incominciai&io fedulamentecumepfediuifitare&humilmente leDia
naie Are ucnerare. Onde la piu bella pte quali dela mia fiorétiflima puel/
Iitia Se piaceuole etate confumando negli calli algori. Interuene che Poli
pbilo nollro fèruido Se infolentementeinamorato ,tuto quello internai/'
lato tempo,che fue uno anno Se piu.il mifchino fempre liete dilconten'
to &in cordolio»pollea che piu elio il mio afpedo, &gli biondi capegli
per alguno pado non potè reuedere , & ellèndofi iflontanato dal mio
fredo core,&piudiuifocheAbila da Calpe,&del mio Aerile pedo damo
re,foraabrafo,& totalmente diluto,& dalla mia reminifeenda obliterato,
unque neueniua nella mentemia*Ne piu ne mcno.Immo noneracofili
turato dagli parieti dii tempio della Bona Dea.gli {cripti Se dipindi ani>
mali mafcoIi,& lo ingrelfo di qualunque uiuente exciufo,quato fora del
mio core
mio core deleto &exterfoeraomnì cogitato dieflfo Poliphilo. Como fi
anchoralaquadi Letheo filio di Phiegethotepotatehaueflè,Nemeno
lefi annulatafuflio dellannulo del bono Hcbreo,come lamoro fa Ethkv
peflaobliuiofa.Maeffo cheacerbamentedicieco foco era,&diftimulan*
teamoreuulnerato,& della Cupidinea Iancinatione il pedo lacinofò,
(Io non intendo cbomo fuaptelintelledo il potè imaginare.O uero che
la fua fauorabile fortuna gli preftaffe benignaméte la comoffa fronte,che
eflo doloratamente flrugientefè,& in afperitatedamore confumantefe, &
in lui il feuo cupidine intemperatamente domeflicatofe)Meritrouoe nel
di della mia facra dedicatione, cum alquante altre uirguncole confe"
crarme* Nellaquale folemnitate folito e la procace & turba giuuenile
agli fàcri fpedaculiauidamenteconuenire.Etdimechiaramente auidu>
tofè to talmente (è perdette,Dapo (eia elio per quello affèduofàmentefpe
raua di hauer ritrouato fuadentefi dii fuo infiammato core rimedio pre'
lèntaneo &opportuno,tamen ignaro che fare egli do ueffe. Si non mira¬
re & remirare cum intentiffimi obtuti lagratiflìmatefla.cum decoramea
to delle flaue trecce Jn cui deco ramento elfo fummamen te collocato ha'
uea foltamente &fabricato,omni fuo ameno &delitiofo piacer,&con'
tento felice & determinato,& fixo penfiero.Ma perche dindi inretro che
religatamehebbicum uotiuo corcagli fponfati uoti,da homo unque,o^
uero rariflìme fiate piu me biffai uedere.Ma celatamente &la uelata facia
obteda,cum occultiamo receffo,& acceffo ai fàndo tempio,&quafi in'
cognita per lungo trado di tempo,opera daua diriferuarme inconfpw
cua, Poliphilo mifello amate che no appretiauapiu lagratiofauita,che
lafpauenteuolemorte,computandoildiinanno per longo indugiodi
nonpotermeriuedere,tutoanxio & perplexo, ma cum collante animo
pertinace,tantiIlo aftutamente.&cum prouida & infomne difquifitione
8cdiligentia.(Quale homo inuinculato inhorrendo ergaflulo detrufo
foto intento alla fradura per fugireuigilantiffimo,& quale egrotantealla
fofpitate defiderofo intende alla euafura) • fàpe elio tanto angulatamente
perueftigareexplorabundo ♦ Etforfadaluolante Amore diredo adtan'
ta per uigde excubia. Che nel tempio unodi,oue fola rimanfi adorare*
Lui bindato diexcefìmoamore,&orbato dafocofo defio.(Qualeanima
lefenciadifcurfoilfinenonpenficula del fuafiuo appetitojmoribondo
acceflè,La linde non piu predo dinanti di me il uidi, che properamente
contaminata el mio indifpofito core, corno frigido Adamante,che per
incendio non fé altera rigiente le geloe, piu algente diuenuto chela petra
Porphirica,Etcumanimo immite&efferato, fpreta & flupefada omni
pietate,ingrandeodio in iuicouertitilanimo mio.Perauenturapiuatro
ce Se inhumano di quello diEtheocIe& Polynice, Gli quali inimicifli/
mi mutuamele occidédole,cum reciprochi uulneri,& nel ardente rogo,
glicadauerifui proieèti,per alcuno paèlo infeme fé poteron cremare,fin-*
chelèparati elli non fulteron, Cum aperto indicio nella morte ancora
delinfra&o odio,EtpiucrudelediIfiphyle,netata feuiciahebbe Horefìe
uerfo Cliténeftra. Et elfo mepietofo riguardando rcmirando/emimor
tuo io fènda fallo il uidi,& le fue carne cum erubefcentedolore impallidi
re,& dalle extremitate il naturalecalorefugirfene,& fortemente di morta'
le accidente inuadere. Etquanto ho ramai elfo ualeua,cu gli pauculi fpri
rituli trauadofe,& cum debelecia Selaxitate,& cum il uolto difcoloro,In
me cu fummilfa Se tremula Se fola rimalla uocula dille tale ten ue parole,
non fencia lachrymaméto Se fofpirofo cofortio alleeliquante lachryme*
Heime Poiia Nympha Callitrica. Dia mia.Core mio. Vita mia. & la
niftadoIciffimadilalmamia.Habipietatedimefi nella tua diua natura
Se nella tua lìngulare bellecia,uiue quella uirtute,che lalma mia,como ad
folo nel feculo elefto precipuo Se primario lìgnore,non renuente,ma fe^
(Imamente offerentimeinclinoe arendeuola,Hora mouite placabile, be'
nigna,& mitifica/occorrendo agli meigrauimartyri.Imperocheio euri
dentemétecognofco, cheli aquelli bora opportunamétepropiciatano
fo uenni,giamai omni Iperancia truncata,del tufo me uedo perire,Per no
poter tante mie trifte pene mediante tolerare. Et per nouillimo refugio
di quefto,nelprefente il morire meglio mi fia,cheerumnofamente&:fen'
eia il tuo amore uiuere, Et coli piu pilo me hilaro expo no perire, che fen'
eia la tua optatillìma dilezione,coli miferamentela nocua uita uiui, Per
che meglio e uno propero interito,che diutinamente morire. Et lì per ca-
foNumealcunocumfeuitiainexorabileme preme,almeno licito mri
fta. per temorire,li licito non mi e il dolce uiuere. Perche femota e (Tendo
da giiochii mei la tuaangelica Se uenerata prefen tia,& fublato Se partitoli
quel uerace unico,& folaciolb diledo,cheio di quellaauido. & non latti
roprehendeua.Qualepiudamnolì(Timomale,Se di quello piu exitiale
unquepotrebbe lèntire ? Et pero a quelli mei afperi,& infuportabili lan'
gori,nonpiulperauadipotereopportuno rimedio cófequire,Sino qua'
do gli benigni cieli te riuedere mi co ncedelTèron,Perche altramente dela
mia tediofa uita afpre mine uedeuainuafureminitante. Et per tanto qua
le damnato il capitale colpo ineuitabileafpedando,quali no fedole,De'
di Se conlègnai la milèra uita mia nellamano delle terrifìce forore, dillem
perato Se piu furiolo alcuna fiata per rabido Se llimulante amore,non fue
Atys& Pétheo dalle lorore& dalla myfera Àgauegiolito. Perche io me
uedea relido,quale Achimenide lalfato da Vlylfe tra Scylla Se Charibdi
Et tanto me exacerbauano gli urgenti ardori nel intimo del coremio re/
bullifcenti.non hauédo altro bene da fperare Se defiderare,làl uo che te fo/
la Poliaprecipua&ualehtiffimamedicina.Et io era infeio di te,priuo di
te,relido da te» Et quanto piu exeogitaua della ingrata abfentia della pre/
ftante forma Se della celefte belleza,& decoriffìma facia, Se del cumulo eie
gante delle tue eximie uirtute,tanto piu m i accrefceua pena Se amaritudi
ne, non le potendo fruire. Per le quale cofe,0 me mifello amate,cu tanto
£peto,icófulto Se precipitate acceptai,quelle horrédeiniurieSefallace bla
dicie,Se fubdoli alledamini damore, uelando Sefubtegendo la amaritu/
dine,Se inq uietifììma agitatioe,che dindi alcuna fìata,lmmo piu delle fa
teinuafiuamétenedoueuacofequire»Etperoepiiramétehauedo,8<:cum
tanta toleratia uolutariaméte per te Signora mia Polia dulciffima,quefte
fue afperrime ilìdie fufcepte, Me hano fado pofeia iniuftaméte rimanere,
Heu trillo me,tato iterpofìto di tépo fenza riuedere te tufo mio bene, tuta
mia fperanza,tuto il mio confo!amine,te folaciofo ergaftulo del mio co/
re,& fenza il fpedaculo delleximio Se uenerabile adornato di quello tuo
belliflimo capo,fenza intuitione di quello tato gratiofo afpedo, Se ilìgne
8e mirando fimulachro.Quale Arbonenfelaco di Aphricaabfentanti-
fe il Sole, Lacque dii quale feruidaméte buIlino,Et nella fua prefentia nel
tnerMie,algente le in frigidano. C ufi io nella tua abfentatione Polit Sole
mio irradiatiffimo,iotuto adulto inferuefeéte Quale Equabile cera me
ftrugea liquabondo. Et hora nella tua Soiaria prefentia di horrore me gie
io.Di que penlìculaalquanto Polia delitia Se colume mio,che tanto prò/
trado di tempo in fuprema angultiaSe formidabili periculi del uiuere
mio me ho ritrouato » Ilquale uiuere per tuo amore 8e perpetuo lèruitio
libente io rilèruaua,amagiore periculo chele bionde & mature frugie
negli fpatiofi iugeri,a periculo degli crepitanti fulguri,& degli corrufcan
ti tonitri,& degh corruenti Imbri Se fpiranti flabri rimangono»Et a lìmi/
li tudine della ferpéte Se difcoIaHederail ueterepopulo amplexante.din/
di giu extirpata Se diuulfa,non per fe ftelfa pofeia falibile,corruente allhu
rnida terra iacendo molle Se debile,& Ientolà rimane. Et qualelcando//
lok uite fencia il fuo pedamento Se pertica fuflfulta,& fenza il grato VL
mo proftrata incumbe. Culi ne altramente fencia te mia firmatiftw
ma columna Se colume pila Si fublicaconllantillìma. Allaqualeapo/
diato hauea amorolàmente inflexibile, Se cum obllinato propolìto la
uita mia» La tua abfentationedunque.caufa e che io prolapfo almo/
tire cufiderelido me troua. Per laqualcofa, tanto ampliato lè era il fu/
rore mio, che el non permitteua unoquantulodi perfentireilgrauedo
Iore,immo piullimololàmente exagitato Se pundo dal folicito amore
ineinferocfua piu ualidamentead maio rè toIerantia*Nientedimeno fin.
geuamultiplice,& uariecofenelanimo mio fimulando profperaméteué
ture.molti dubfidii,folatii, & fuppetii meco uerifimili coponeua,&cofe
dimiramagnificentiadamoreamimedefìmo largaméte prometeica, &
tuto trouo Edace fperaze,8c inani cogitamétù Onde diuortiata la tua exi
mia,& tanto illice preferìtia,& da quelli trilli occhi abftraèla dedi primor
dio d ichoaméto di medulito diftrugere il badale fufFulciméto, della uita
mia,&di percotere O meamarilfimaméte il pullante pedo,fofpirodo to'
nante,cum crebri fingulticii anhelante.Et quale inane harundine,ouero
canufcula dellafua alma,che i te fola iace & uiue,me ritrouaua.Et piu dii
le fiatecontriftato.no fapendo che dicio io douelfèfare,io ploraualachry
mando,& tra me in gemifcente,te inimica di ogni mio quieto bene infi'
mulaua,te cagione di tufi quelli errori,& erumne incufaua, Te, degli mei
ardentiamoriperfuga Tehofte dolce di mia falute calumniaua, & quali
amente & maniaco coatì:o,Contra te lira cupidanea prouocàdo. Come
adattroce,&:crudehlIìma,Ie due fan&iffime facole prò ternamente fpreto
ra & fola cagione degli damni mei ellimo.
Audito patiente tale ragionaméto contra me fina a qfto punélojgna
ra divinile cofe,In terrumpendo &il fuo molefto,& difplicibile,& igrato
direte mie precatioe,fenza no folaméte refpoderli.ma ancora per la fà'
eia no fpe<ftato,idignabunda erubefeéte dubito me leuai.Et dindi laflato
lo paruifefte come uane parole,io fugiti Heridendolo.Ma il di fucceflore
uenuto,arbitrado cheelio no pfeueraflè,alla pridiana i uafioe a moleftar-
me. No piu rato io nei difto loco orate uenùEcco che io redpe&o eflo cu
plumbea & trilla facia^cum il medefimo modo aperturbarme aggraffo,
culi fimilmente fufpirulante dille temporio.
HeumePolia belli filma,imo cófpicuo exéplaredi qluchebellitudie,
comouitemitehogi mai,& pia a ta te mie lacefcéte pen e, Leqle féza iterca
lamto,&di,&node,&icelTantemeaffligono,&ad teuenireme coftrìgo
no.Etil tuo ìdecéteacerbito core hume&alo itataduritudie. Se uno pau'
culo molicula-Et repugnàdo no te idurdire agli mei iulti defii, caudati per
amore che le tue no mortale belleze hai difdudo p tuto me dolorofo.Etam
cora extrica,& folui gli ìplicatilfimi uiculi della tua tenace méte,Et ridu^
te & didponite milèricordioda di riftorare códeruado ,cu equaléte dileètioe
qfto poco dlfluduate&piculodo uiuere mio, cofumétife, di notturne la
chryme.&anihilatilèdadiurnilaguori.Etp tato Suoleretepgo iduillirc
la tua n huana coditioep attrocitate, móftratite còtta chi fi dolcem te arde
do,te ama,te defidera,te ueneràte coIe.Perche eéndo igenua excelfiuarhte
bella, & di ogni uirtute, &elegatia decoralfimaméte ifignita& pftatemé'
tedotata^deetateflorétilfima.&adagli amorofi my fieni acceptiftìma.
Duq; no ifufcare tati amplifiìmi muneri dalla ben igna natura,cu iproba
ptinada,& ipia obftinatioe,a qfto dolce,dncibile,& molliculo fexo dene
gata.Como heri fenza ragioe cotra meifelice,te rea dimoftraftùO me heu.
me Poliapcipua domina del core mio,fi tu una minima portiucula Tenti
fti,& fi fentire qfto filile crudele Se illicito,alméo corculo mio imagia fen'
tirlo,coiedurado qfte coq uerule Se lamétabile parole, no daltrode pcede
re,fi no dalintimo cruciato del amorofo,& mortifèramétepcofio corecu
piu letalepcufiiira di Philodete. Perlaqlecufi dolorofamétepatifeo per
qfto morficate affedo.tato cotinua penain me tribulofaméte corrodédo
piuchelarodéteTineaaglilanaceiiduméti.Etpiuche fitibonda Eruca
nel liquore delle pallide fronde de Minerua,Et piu che roficate Teredine
nel trabe cefo,fotto lo hirfuto Ariete, Etpiuche Vredine adgliarbori&
adglicariofiftipiti. Et piu chemordicanteTerma nella Suilla carne. Et
piu che croceo Kugìne al duro Calybe, Etpiuche defpuma Iecanefcéte
linde ipetuofamente Iepetracee ripe demoliéte. Et e adme piu infefto che
Anteo i Libya,Etallo opido Lixo del ^motorio Ampelufa,ouero Tin'
ge&cu piu dira pugna che le Grue agli Pygmei. Etp qftorecéfito mo,gli
ani della mia celibe adolefcétia ifruduofaméte diftìpo.Et cu fi da crudele
amore,inmefuccélo diuturnamétemecrucio. Adpegiorefiato &codi'
tioe,chele ifenfibilecreatureritrouatime.Quale le uiréte plantulefotto il
torrido Sole,neiferoce Leone inufte,Et qn Sirio e nela buccadellardéte
cane.Leqle pofcia.nellafuccida node dal maturino rore irroràtife,fe ricé
tano,&p larofcidaafpgineritornào uiuificate,comefi pridianalefioefen
tifa no hauelfero,Heu me mifero amate,p tuo amore Polia mia audi,coti
nuaméte nel uefpero me accedo, Nel crelpuculo metuto ifiàmo,Mecrc
mabodo nelcoticio ardo.Nello itépefto mecofiimo,Etnel gallicinio co
mocofa cinerea me lènto. Machefaepofciailtuo triftuio PoliphiloO
PoliamiaoptatiftìmaeSimilmentep tuo amore culi in me acerbito. Nel
maturino ifufpirofipiàtimecomouo,Etneldiluculo i qllituto pfuloal
gen temete gelato metrouo, Nella corrulca te aurora, lamiafterile &no>
aerea fortuna io maledifco.Et il mio ardete amore caufato dalla piu elegà
te & formo là Nympha del módo.gratulatimi io bndico, Nella frefea ma
tutia ancora accéderme Icomicio,Tuto ìfiamato me trouo il nouo di ri'
cétatife, Nel meridielaguefcéte,morir me féto,fézafpecula di alcuo adiu
to del mio aduerfo amore,& fèza alcuo cófolamie i tata graditate di ardo
re,duq; qcoftàtiafi ritrouarebbe,& corpo robufto,che 1 tanti Se tali fuppli
eri euader duraturo poteftèfMafézadubio fi elri fulfeaiulamia bellatula
2cdulcicula,cbfolo diteimagiado fingo,me métifeo uo fuauedilecto
be,cjle nel pfentea quel punito difpofitaio Tento aduétare. Et per talemo
do prouo alquanto il conquaffato core ridorarfe,& uno poco refpirare,
DiTubito pofciameuedo totalméte fruffrato Se relido inane Se uacuo di
01 Tubfidio &iuuamie.Etcofi orbiculariaméte negli pdidi agitarne ti re>
cidiuando padano Sefugano gii di mei,quella exafperata uita dolorofa-
méte uiuédo. O me fouéte fiate cu iduftrioTo Se fagace cogitato, me uorei
da tanto molefto pondo Tutrarme,& da qfto urgente fafce & premente iu
go,& da fi dolce penficulare di te,& da qfta exitiale fubiedione liberarme,
tentabondo.Heu me alhora piu irato & piu idignabondo me di mali tu
rori icapifira Cupidine.&cótralatétata fuga piu uigile,&piu itricatime
iuiluppado,di no fugire impediTce.O belliffima fopra tute pila te Nym^
phead gli fuperi piaceflèhogimai da tepiu pfto edemi i la odibile morte
data che nel pnte i tata exafpata amaritudie no exaudiflì qfte mieamoro'
ic Se iurte petitioe cu affèduoTe pcatioe,& pliflì laméti, dalaTubminiftra te
occafioe ,pdude,Gia piu di itro il cremato core cocepte Se coaceruate.Ilp
che Polia di uenerato digniflìma,bella co fa Se eterna gloria. Se pclara lau"
de,p tuo amore morire mifuado,&p Icoueniéte feritatedi cupidie.IIqua
Ieiuridicamétepdonarmipole,fiinqdamaniaiproperado effo & la Tua
crudele Se malefica potétia maledicefle.Laq le me fi fòrte al tyranico arbi'
trio delle Tue urgéte & fallace Iege hae fottomeffo & pdo. Et hauétime ì co
fi forte fiama captiuato.retrogrado uolate,p talemo me hae fpoliato&de
(èrto di ogniadiuuaméto. Se di ogni qefcétia deftituto* DapoTcia i un mo
méto péitédo qlle i peatioe Se maledido reuoco.territo temédo,Ome che
elio 1 me piu ipiaméteno fèadiracudiapuochi. Et pofeia piu fecundo pe
naalmio core&doloramétonófermétifca.EtcheefTo non accedi piu il
mio diledo, Se ardete difio della tua cofpicua elegatia Se legiadria-Et dalai
tra pte te in tradabile Se meno pia comeai pnte fufpico. Et q uàdo quello,
O meio pmedito cofiderando itrinfecamete lahederna impietate fencia
dubio deriuato parmi edere tralabucca cu attrito di denti fonace Se Tpm-
meadel Apro Calidonio, Ettra Phitone horédo,& tra la framea Ieoina,
che elli la carne mia lancinati delio rao.Et panni di audire triftamète fum
murmurareIaline iferne,& tute le ìfèrnalefurie,&la fpauéteuola Proferì
pinadi ifinuofè uipere CeTariata,Etil tricipite Cerbaro,&lo i terno Plu¬
tone Se Acheronte digradato tartareo traiedatoreal tremédo Schaphri
dio inuitarmeadnauigareleStygeondedi Letheo&Cocytoaltremebo
do iudicio di Minoe,Khadamanto,Eaco,& Dite. Ma ultra tute qde colè
abhominabile,uno piu peftifero Se formidabileacceforio nella méte me
offènde,che temo edereda te,come heri et hogi repudiato,Heume che pe
gio?Inueritateniéte.Etcofì tutome impauorifco,&tuto me perdo decifa
qualuque fperancia.Et tal hora me aflìcuro dicendo. In me di Ixioneno
fa troua la falla iadancia,Nequella di Anchife. Ne la ifolentia di Salmo
neo.Ne li làcrilegii di Brenno,& di Dio nyfiò Syrac tifano, Ne la ipuden"
tia di Echo. Ne lai proba Io q uacitate di S yringa. Ne la temeraria audacia
delle Piche. Ne la fluita co fidétia della textrice Aragne.Nelacrudelitate
delle fìlie di Danao.Dunq; pche Cupido cótrame fi reo &lìdirofifeuif
fimo palelèmete fedimoltra? Perche tata deceptionead gli teneri,&credu
liamati,oflferirfecu tantadulcitudine lìmulata,cu ta'ta fallacia di mortife
ro ueneno & pelli fero confedo ìilita allapnitiefiio itendandomifero me
del maligno fàto,& exitiale forte il fuo exito & exitio alla mia paucula ui"
ta iminéte,Etadqlecladela fortunameftenta no cognolco. Ne pollo là
pere,nepuedere,cu qle'calamitate.cu quale erumne,cu quale ludo & me
rore fom 1 plica to,&allo eterno pianto ,plcripto,fì tu mia pcipua fperàcia
no mi loccorrinellepnteanguftiedeuoluto&plapfo, Ondecofideràdo
quello effedo damore,difproportionato,aquelIacaufa,No pollo per al"
cuno pado in la cognitione di quella uenire. Imperoche quello amore,
miapparuecolà dulcicula,Malo effèdo chio fento e fumamente amaro.
Nonintendoduquechecolàlia quello monfìruoloamore.Sinocheio
uengoincoiedurachetu Poliaconfentialletormétolèanguftie,nepero
nel uolto tuo angelico,alcun o indicio uedo di pietate & clemétia. Et per
quello folamente fugireperdifdegnio lalma exafperata fento. Ne piu la
polfo rallentare, perche io perdo gli gelati fpiriti,uirtute & ualitudine.
Heumedunqueinfeliceamàntefenciapareerumnofo. Ofopraqualun
que amatore calamito lìlììmo, io dinati ad me uedo laobfcura morte pa¬
rata m initante,Dellafpedo de laquale territo, cofternato&oppreffo,per
te fola fperàcia del uiueremiochecolìelTeremi fuadeua. O fallace. O ini
qua.Operfìda,tumehai codudo i qllo amari Ili mo pundo. Heu Polia.
He mia Polia.che debo piu farefche altro effugio,neloccorfo ualeo tenta
re?a quale lato uoltarmepolfodffeu Poliaadiutamecheadmemedelìmo
ìfèlice fencia te no polfo prellareauxilio. Per laquale chofa me fento peri
re.Et fublata la mifera uoce cum le promicante lachryme,mifello, le ulti
me parole terminate,in trrra prolapfo moritte.
Hora in quello folo extremo potere che lo homo turi glialtri membri
& lenii perduti pientiffìme Nymphe fola ladicacula lingua ualorofa lì
rimane, fece Iongi lamenti molto meglio di quello io hora polfo repli¬
care cum tanta amaritudine di core pietofamenteillachrymando mol
to piu che il pianto della mifera Ariadna che il fìlio del celelle Ione
commolfe, Et dida la fuprema parola, Per me tuta fubito io feti"
tìui diffondere una obfh'nata frigideda,&: effeda rigiboda cotra lui &: im
pia,&adgli fui fup pii ci rogati forda,Cu difplicibile Se toruo afpedo Si ca
perata frote mira tilo*D uri dì ma piu che Daphne*piu federata di Medea.
Piuiniqua di A treo Si Thyefte. Piu dira di Thefèo «Piu pfuga di Narcifo
molto-piu afpadi Anaxareteaifuo Iphicrudele.Etquitribulatife&ama
raméte doloratife.cu gliochii grofliffimelachryme follati,Si cu fonaci fu
fpiri,cotra lamia feuitia Si ferina duritudine.querulante paflioneuolmé^
te lamentantife,& cotra il mio obftinato fìlentio,folo di dirgli una refpd-'
fiua paroletta,Maadqlunquefuoexorato lemieaurechie furdibondeSi
I
B
TE, ET CHE F VGIENDO F VE DA VNO VERTIGINE
svVecta ET SENZA AVERTIRE PORTATA IN
VNA SILVA»OVE VIDE FARE STR AGIO DI DVE DA
MIGELLE, DICIOISPAVENTAT A, PER QVEL MODO
ALSVO LOCO RITORNOE» POSCIA DORMENDO
GLI APPARVE DA DVI CARNEFICI ESSERE RAPI"
TA ; TERRITA PERCIÒ MO VENTISE DAL SOMNO
SE EXCITOE LA NVTRICE ET ESSA.LAQVALÉ VTL
LECONSIGLIO SOPRA QVESTA CAGIONE LI DETE.
B Hi
Et al preferite ferire ueneron afTai uenaticicanì horrìcoini afamati.cu
{èmidi latrati&abfoni itonanti. Quali il Re Albaniéfe al magno Ale-'
xandro in dono non dette. Et rabidi Leoni & rugien. ti. Et fremati lupi.Et
nel aire Aquile rapace,& Ieiuni Milui. Et fib danti V ulturi, al caldo lam
gue & nepharie dape le applèntorono. Et il puello dalui ogni humanita^
teremota,Ie percite fanciulle lultimo piato Se uòce prolata pledebondo,
in due particione fècoe.Et referato il femello pedo fuo.il uiuace core de>
traxe.Et quello ad gli feri uolatili proiedo. Et le fumate uifeere alle fceue
Aquile. Et il refìduo degli pallidi corpi inquartato ad gli rabidi animali
iadato. Et quiui relpedaua gli framei Leoni deuorabo ndi affultati,& in-
gluuiaméteauidi nelle humane carne le dentate mafèlle ponere Se exner^
uare.Etcu le ungiutegra fieffindere,&lacinabodi fragmétare. Etnei pur
pureo fàngueuedeualefuefulueiubeintingendo cruetare.Etfàre ultima
mente terrifica Laniena,& ftraciamento degli diuulfi Se dilfipati membri
dille due damigielle.di tenella Se molle etate compulfe gli extremi fpiriti
inmature cfflare,EIei crudele fpedaculo.Heuhorrendo modo di fepuL
tura.O me elfendo (cogitate pietofe Nymphe)expauentatadellafpedo di
tanto male Se cruente iman itatelo me trouaua di ogni configlio ino pe Se
nuda,^grandemente tericulata,& ultra il credereifpagurita, ftaua lati~
tante&abfconfa tra uno morficante fenticeto inuiluppatocumfpinolì
prunuli, Se cynorhodi.&di plagiente Acrade,& cum ualidi aculei lafpe
ro Paliuro .Et fotta quella fradeadenfitate,& nemorale umbra,cufi dante
obteda,dubitai,&fenzaillima perterrefadaper fi fadauifione.poneiv
timeinmagiore fpauento.Chelo horribilefimulacbro di Clyténellra
al matricida Hore(le,armata di lèrpi Se di ardente foco.temendo che le in
domite Seolfabile fere.nella fecreta,& fpelfa filua,fola Se inerme, Se di fexo
Sedi etate fragile Se firn plicula. Et fenza fperanza di adiuto, in me non fa-
celferonfimilantelacerato. Ettramediceua tremebonda. Heumefa~
rei mai io quale Iphigenia.quiui da uenti reportata, traglicrudelillìmi
Tauricii aduena.ad edère fada uidimajHcu me.Quale Caucafo. Quale
Hircania.QualeLibyainterriore.o Agifinua tanto immane,tanto fan-
guinariebellienutrillèf Cheequarefipotellèad tanta incredibilecrude'
litateeHeu me quella excedeua lènza illima miferame di tute le fère la atro
citate Se rabie, che gli faeuilfimi animali la preda iacente fruttatamente di
ferpendo excarnificauano ì
ofpedaculo
O fpedaculo di {credibile acer bitate,&: di crudelitate infìgne,0 inau^
dita Seifblentecalamitate.fcena dafpedare horrenda,di confiderato mife
rabilc.di fentire formidolofa & fpauéteuole.fc di penficulato afpernabile
&fugienda.O me triftame,&mefchina dolente, O uefenza fperancia ad
qucfti mortali periculi fon io culi uenuta. Heu me afflida & fconfolata,
checofe fono quellemaledide & furiabilefche io reai & apertamente iue>
dof Per laquale cofa inuafa da mortalefpauen to,dubitando di effermi ap
proximatala ftatuta& decreta morte,incominciai alhora dolorofamen"
tea piagere, cum co pio fa frequentia di lach ryme,& crebri & fuppreflì fo
fpiri,& non fonorigemiti.afpedando Se cheancora ad me-non fuffe fa>
do limile dilaniamento, Cum tirato obtuto obferuando, cheto irato,&
atroce Puello.cum lehofticearme,&cu fjeuiéte feueritudine, mein quel
lo loco edere Conniuando ndn uedeflè latitan te. Dapo feia al micante &
cado pedo mio.gliochiilachrymolì alquanto incIinaua.Gliqualiio ere
deua hogi mai nelle irrorante lach ryme conuerlì & liquati.Cum anxio/
fe parole uacilate, interotte da fingultato anhelito nel pedo tumido di fo
uenti gemiti,contendendo dierrumpereglnclauftrati fofpiri,cum Iade-^
bi!itatauoce,&:impeditaIingua,tacitamentediceua.Ogiorno infarto &
funefto. O di formidabile & horrédo per tuta la uita m ia al ludo & ama>
B ii ii
\
riflìmo pianto confecrabondo.Ome doloro fa &infelice,In che calami^
tate fon implicita & intricatagli che flato metrouo, nò uaglio explicare,
chi unque uide la fubdola fortua,cum fi maligno & atroce afpe&o ? Che
debono per tale modo (Olanda domina Diana acui feruo jquefte mie
femelle & uirginee carne impietofamente madate & còfumpte? Et il fio¬
re della mia piaceuole aetate,in qfto dumofo & filueftrico nemoreperire?
Et cum tanto cruciato & fasuien tia la dolce uita finire.JHogi mai le femi»
nileuirtute fentodetrade,ilfpiritiilocarodilfuo loco fugirfine,&din-'
di quali dimoto a quello palio, Ome Omeamaricatamenteplorando,
Cum uberrimi riuuli di lachryme (Humore peculiare fencia fallo fce^
cundo & parato)riganti la facia, & il pedo madefàdo, le mane difperata
nella flaua capillatura puofimi,cum odio del mio ornato,& fparfi gli
crini illachrymaua,&il bellifiìmo uolto,cumle infette ungue rullando
foedaua. Et ultra méfura tribulantime,& affligentime,Quefto al mio gra
ue dolore incremento accedeua,di non potere exaurare gliangulliofi la-'
menti & gemiti,& in tanta affligente & perdita forte, & intante cruciabilc
poene, no po ili referare il clauftro delmio dolore, nel core impaciente di
piu co ntinerefe.Et molto piuchenon eramodo chio ualefleinueftigare,
quello turbulentiflìmo cafo. & che inaduertente cum innoxia uedu^
ra deportata,pallida & trepida definite,me ritroualfe illada,& fencia piu
Iperare in q uel medefimo loco,oue fui rapita & afportata.
Ome coliteNymphe cogitatequatoalacre Scontentarne ritrouai,
non fe pretti alcuno intelledo di explicare, & alienata lamente mia del
compattìonabilecafo(chio poco teniua)deimiferando Poliphilo exani
mato. Perche dalla uexata memoria terfo & abrafo in fe non lo feruaua.
Ma folamente alledeuorate fanciulle Stimpiamenteoccife,& afperrima
mente ftétate,teniua occupata & iplicita la mente mia,& ad tanto irtiquif
lìmocarnificio.Nontrouandoprohibitioneadglifingultanti & crebri
fofpiri.ne di fedare Iangulliata mete apto modo, a mala poen a fequeftrate
le fluente lachryme. Tandem io ritornai,non piu uiuache morta alla
optata & lècura manfione.Ia occorlà immanitate tacitamente fuccen^
fendo nel core reperibile.
Etlardente Phoebo incominciando il rotondo dorfo del fuo pernice
& uolante Pyroo & Ethon alla Hefperia ad dimonftrare, & gli crini doro
nel croceo fplendoreritingendo,ilfereno ceelo incominciando leirra^
diante ftelle ornatamente a dipingere^ alle lunge & diurne fatiche,gia
qualunche
qualunche animale,il dolce & làporigero quiefcere optaua. Cum per ta-
le fimiglianciahauendo io tutto quei fpauenteuole di in grauiflìme pene
confumato, & di fofpirantì plorati tutto difpenfatolo. Summamente
affligendome,che fatale cagione poteua edere, che enfi ìnfolita&diflue-
ta,& impia immanitate,alle idàgurate fanciulle fare uedefle.Etoltra que-
fto,cum q uale repente modo dal mio infugato camino fufle impedirà.^:
perIaire riportata,Tute quedecofo,cum follicitati Se fofpirulanti lìngula
ti didredamente conlìderando Heumeaffiida.O Nymphe foeliciflìme
audite,Sinonangodà&pianti&ancipite&doIorofo uiuere perlaueni-
re portento mi fu fie,& fatale decreto arbitraua.Et obllupefada per quello
da llimulante timore intendeua,& per uarii&turbidi cogitamini conie-
élurare.Non poteua per niuna uia inuelligare la occultacaulà. Con-
(eia dicio tacitamente tuto quel infoeiice Se nephado di ingemifeente
fàdidiolàmente confumantilo el pallai. Nelq uale piu pretto iuorei ha*
uere trouato il pallido Corydone, che edere imbattuta a tante in-"
uilìtate triditic. Et quiui circundata da acerbi doloramenti, Se copio—
famente da moledidìmepoeneoppreda, trafugata dameiecuritate qua-
lunque,& non aula per le nodiurne fallacie fola dormire,& per lao'b-
(cura Se ambrofia node,meco chiamai la cara Se reuerita(in loco di pa¬
rente] la Nutrice mia, neliacjualedepofita ripolaua, Se collocato ha—
uea ogni mia fiducia Se fperancia, Perche fola io per il padato,cum la
mia Dea Diana pudica data era.
Hora ambe dueedèndo aduentata Ihora .chela candicante Cyn-
thiahauede relido gii Lamii Scopuli,& le condenfe filue, Se podo fi¬
ne alle folaceuole uenatione, finalmentefocclufo Se obfepto il thalamo)
iuilTemo infieme alla nodurna quiefoentia. Et quiui il pulfatile pe-.,
do,che ancora cum inquieti battimenti lepicule batteua.a pena infe
adunati gli fpauentati Se Entriti fpirituli, Et cum fupreme fatiche Se
conati,rachiufo illargo corfo dellerotonde Se guttante lachryme ai—
quantulo interdido. Incominciai malamente Se cum difficultate (fe-
picule da fpauentofi interumpamini expergefada) di dormire.
Et nel fummo Se primo faporofo Se molle fonino demerfa il lava¬
to Se conqualfato corpufculo,perfufo dormiua nella tacita node. Ec¬
co cum grande Se drepen te impeto ad me panie (quale fi fuppofita al
capo fi fudè Eumete petra) di edere dimoti gli peduli, & rapiti gli ob¬
lici , Se da perfodori firadele fere. Se uiolentemente patefadi gli oc—
clufi hodioli, &obforati limini della camera mia. Et filtrare temeraria—
\
mente cum concitato Se celere grado aduentando, dui bombili carnicci
Cum lenfiate Se tumide bucce,Cum rude culto, Cum getti rudicaméte
atroci&ruuidi.MoIto neliafpedo Tuo effreni & difplicihili, Cu fpauéte^
uoli Se torui ochi,piu di qllidil mortifero Bafilifco,Groflì &rotodi, ida^
bilmétedati icauernati/otto li hirfuti cilii & (grottari, Lcqualeerào folta
mente hifpide,dure ,& dilungi pili.qualSiloni.Haueuanoduigrandi
mufaci.cum gli labri dependuli, tumidi.crifpanti,& craffi,del fuo colo¬
re mortificatuCum grandi denti mafelloni, inequali. Se feruginofi Se fra
cidi.Como Io anticho ferro ,dallegingiuie dedituti,&abandonati,& da>
gli labri,che da q uelli non erano protedi.Cum hiànte buccacia bronchi
Come dentato Apro fpumida nel uenatorio. Se di fetore (ordente, Cum
Ialpedo manio & deforme. Di colorePullo,onero ImpIuuiato.Pieno di
colli&fulcato,Degli fui capelli Hircipilfgliquali unduofi& incomen.
• ri,nigerrimi,femicani fordenti,& corno la (corda di uno antico ulmo ru
4 uidi appariano. Et le fue callofe mane grande,infanguinate,& delibute Se
putidi digitifedamenteungiuti.Quelleinmemefchina puellafeuamé
teappariano uolereufare.CumcrifpanteSe caperata fronte maledici Se
blafphemati,Glifupercilii (ubdudti.cum uolto turgido, Gliqualinegli
robudihumeriancoradue intortile fune uaftalàuano.Etfottoilfuocin-'
giere,erano intrauerfariilidoraliindrumenrifiecuriculeVediti di Cyni
phiafoprailnudo,Qualiio fufpicauadilhabito difanguinolenti fpicu'
latori,& poli liti (lìmi hominùEt quiui cum atroce Se ferrifere uoce bau*'
bare,corno il boato mugire,nellecauate fpelunche fentiui, C um fuper-
bo Se arrogante parlare&obdinato animo carinantidicendo • Hora ue-
ni,uenifuperba &nepharia,Veni ueni ribella,&ad Io imperio, degli inv
mortali Dii aduerfaria nemica, Veni ueni pacia fanciulla, repugnaria Se
negligente della fua piaceuolecia.Hai catiuella catiuella,che hora la con'
digna Se diuina uindida di te cr udele fe farae, rea femina Se grande dracia
mento.Si corno heri di marina uededi di dualtre ((ìmigliante ad te) mai'
uagie adolefcentule degli fui membri lacere, Et corno pauculo indante
ad te il limile fare uedrai. O me mifera culi perterrefa&a per gli obiecfa^
minicumiurgio prolati,Nymphemitidìmecogitate diquale tempera'
mine alhora lanimo mio perterrefado ritrouauafe. Vedendo dunque
Nella Camera mia infueti Se fi immanifiìmi Se trucumlenti fateli iti
introgredi. Laduento degli quali molto piu idimai fpauenteuole Se
adàipiumi difpiaque,Cheal facrificabondo Pelias laduento del figlio
di Tiro Nympha cum ildifcalciatópede.Cheapenalerude&terrifere
parole auderamente dide, Piu me (pauentorono,che quelle dii (fortuna'
to Polydoro ad Ènea Pio. Etcummagiore angonia,che Andromeda
allo littore trouantime,Etcummagioreterricularnento di Arinomene
uedendo Pancina & Meroeteftudinato.Incontinéte in meextente lema
lefice&neruicofe bracce,làcriIege&prophane,Cumlemane fanguina^
rie & (purché. Se pollute Se perii te,per gli mei biondi capelli di honeffan^
do ringibondidecapilIandome,incominciorono impiamente trahere,
fenza alcuna clementia,cheunquantuloinefli nonera proma.Piu fpa>
uento Se terrore mi mifferon,che alla cada Lucretia Sexto Tarquinio
cum la euaginata fpatha in mano la opprobriofa morte minitate. La orn*
de fenza fpirito,oltra il credere ifbigotita,adunhora merauiglia Se timore
me inculfeno gli diri &fànguinarii ho mini.In tanto che euacuata Se ex*
inanità cialcuna uena,al dolorofo Se moerente core concorfe. Piu timida
effèdaduna dammula,& piu pauida che il aurito Se timorofo lepore, tra
glidenlìarbufculi,&ioncolicelpitilatitante,ode circum fe intorniato
gli latrati de gli fornenti Se feri cani, Per laq uale cofa fenza mora diro tta'
mente principiai ad alto uahu di piangere,^ decapillata da quelli Ome
Omeacridare.Etuolendorefifierealincendiofo tiramento,io quanto
iialeua,le bracce fue aprehenfe ralentando, me fforciaua, Se cum le lafe Se
tutte debilitate forcie adnixa di mitigare^! uioléto trahere degli furibon
di hominn Piu duri di Scyrone figlio di Neptuno,& Piu afperi di PhL
neo Se di Polydede Scriphio.Et per niuna prece Se fupplicamento uole-
uano celiare, ma intendeuano dicio trarmi del mio già madente ledo»
Ma O me O me per dio mercede Se foccorfo chiamando Se fuppetie, Se
cum gli nudi pedi Se cum ambe duele mano renitente.Et elli piu uiolen.
tarii,rabiofamente adirati minabondi,offèndando loolfato mio,cum
grandedifpiacere,duno euomico putore,che mouédofe exhalauadaL
la Iliuuie delle fue rancidule Se putulente carne extrario Se l'fupportabile,
che Naufeofo euaporauacumodibile afpedo, cum la ftriatafrontefe^
ralemente terriculantime,
A lultimo durando anguftiofa Se di moerore affida, in quello Ion-
go contrailo &altercamento affannata.&in amari piantifortemente per
turbata Se exanime. Et forfa agitantime,& uertentime per Io incon>
taminato (Iratulo mio, tanto che la mia piatola Nutrice che loponv
famente dormiua ,fentitc per auenturale miefomnulentemouentie,&
malintelì fringultiamcnti, fe excitoe, Se expergefada. Se me excitoe dal
furialefomno Se inquiete nodurna,lènza morula,me nelle ulne fue am
plexoe, dimouentimedel mio affido,Se excitantime Polia figlia mia
bellatula, Polia mia cariflima animula, Polia uita mia Se fan°-uicu~
lo mio dicendo,che cofefono quelle che tu fenti .J Subito amoto dagli
ochii meiil dolorofo.maledido. Se infèlicefomno.&lapaurofauìfione
me fuegliai, niente dicédo, fi no mediffimamétefufpirado dire,Heuheu
me,uahu,uah u me.ritrouandome tuta coculìa,& piena di graui langorù
Et il conquadato Se cótaminato pedo mio,piu cum frequétato Se impor
tuno palpitato era percolfo dal uiuace,& terriculato core.Che il folicito
Vulcano gli tremendi fulguri dii tonitruale&fulminatoreloue fabrica^
te percute.Et di irrorate lachryme haueagia humefadi gli candidi lintea
mini. Et la futililfima Camifia al uirgonculo aiutilo adherendo uda, era
deglimeicapilliinconcinna.cumlalmaafflida indolorofo cruciato Se
lamentela, da mortifero penderò circuuenuta, Se\ ualà. Nepoteua dicio
per qualunch c uia ufare le mie force gio uenile Se exigue. Ma abandonata
&intermillà da glimortificati membri,deltuto prò dernari.di grade laflì
tudine,piumortacheuiua,Squali Clinica»Allhorailuiuereno arbitra
do gratiofo,Imbecille Sededituta,& deplorata. Et pofeia alqu ato,poi che
la benigna Nutrice mia,Cum molti blandimenti adulali te,& dolce pre^
cature,8cfemelli fuafi(in qdecufi fadc anguille uedédome) dulciculamé
tefuadeuamiadfubleuaméto,& riceuereconforto Secofolaméto. Quel'
10 cheli fulTe infcia.Etin. quel punito delìderofafummamente,&quello
che mi fentiua dintenderepercupida,&cum anxia cura conquirente,&
quello chefeuoleua diretantamania.
Et tenédome negli fui fenili amplexi,& brachiamenti ,efla parimente
dolorauaflè del mio male,& non intefo accidente. Et meco amaramente
piangendo,doppo lungi&cariciofi blandimenti,^:protrademieangu.
flie Se affi ido.in me lanimo alquanto pufilameteriuocato, Cum piu fpa
uento tremebonda.chefulfequello del fupremo Ioue,quando quelfum
mo padre per gli Giganti fi perfonoe in hyrfuto Ariete. Et la horrenda
uifione malamente,& cum fufpiri lineo npado.gli narrai bladerando.Et
11 fortuito cafopridiano,& che dal uiolato Tempio ritornando cadette
fèriaméte gli dilli. Excepto che della indebitai importuna mortedi Po
liphilo, corno fufpicaua unquantulo non gli parlai.Ma beneche mali^
uolamente ad Amore me haueuainfulfa Se blitea dimondrata. Non
piu predo dunque ricontato quedo hebbi.che ella penficulatamehte,&
cum lènicula peritia.la cagione fufpicaua,piamente refocilante.cu mol
te fuafi uole blanditie, lamente mia alquatulo fedata.& pufillo traquillata
refece.Profèrédofedi turi mei graui&moledi langori.edere ueraremedia
trice.fi io ad gli fui trutinati Se falutifcri moiri arédeuola.me pdaro obfer-
uabile.Etquiui fublatadi omni altro penderò,&extraneo cogitato folu-
ta,papua Sefolaméte.ad gli fui fidi Se dolati cofiglii fequiflima imitatrice
Se cum miro effèdo manfuetifiimadifciphnabonda.meoffèrifco. Si elfa
folaméte fora di tanto anguftìofo.afflitf o,&prodìgiofo periculo traherae
la mente mia,& la fucciflìua ulta di tanto merore& 1 udrò.
id
Per laquale cofaalhora immodeftamente dubitainon mi adueniflè,
quello che alla terrifica Medufà,Io irafcente furore di Minerua adue~
ne, quando ella nelfuo mundo Tempio,Neptuno amorolàmenteco./
noboc» Et quello che fimilmente acadettead Hippomane,&allaaua»
ra Si ueloce Atalanta, che per illicito coniungimento fe conuertiro-
no in Leoni. Et ancora la furia delle Protide per Iunone. Et ape"
na fora delle fue mano, fi non cum grandmate Iaboriofafugiflìmo. Et
fora del facratorio T empio fugatime, Et del catto fuo cofortio & cofàmu
iato,me come ribella&praeuaricataabdicantime.&cum infigne contu-*
melia priuatamente bandirò no.Onde decapillata Se rifolute le mie intor
te trece,& cum graui improperii, Se turpeexprobatione.da una di ette.
Che per ananti era fàmiliariffima conferua,alli facri inftituti,uocata AD
gerea fui pretta. Ma io alhora,excitate tutte le le mie inferme force,Se debi
Ti conati. Nelle fue man efelidi gli ttibtilittìmi uelamini, apena io prefi¬
gga. Ma no n fencia multiplice fragellature,per iniurio fopra le mie delin¬
cate Ipalle me dii Tempio excludere follicitando. Etquiui ambidui fugi
tiui,& dalDianalio delubro exulati &propulfi,Infemealacremente,no
magnificédo tale Hyperoria negli preteriti langori,negli opprobrii ♦ ne
iurgature(dicio che il fuccenfo amorefuperabondaua) Ne unoquantu-
lo tutto quello nefaceflèlefacrecultrice amaricantime* Finalmente uen
nifiìmo adhaerente alla citate.Oue amo rofamente(dapo lungi cófabula'
menti delle pietofeforte) Impetroui alhora ingrata licentia, cum mol¬
ti Zacharifiìmi ofculi Se ftringimenti amorofi,cum ferme& fide fpon.
fione mutuamente uno aialtro, Se cum molta & fèftiua laetitia - Poi in
philo extremamente contento andoe al fuo uiagio , Se io tendeua alla
defiderata dom uitione,
Et culi io damore ardentemente fubagitata,cum moderato patto, Se
cum lanimo aditante multiplice operature Cupidinee, al contiguo re¬
gretto tandem dello optato palatioritornai* Ma di altra qualitateim¬
mutata. Et quiui hylara Se periucunda, in lo con feio Se peculiare Ta¬
lamo filtrando. Non uedeua piu la imagine della Dea Diana offènn
ririè,Se nella imaginatiua incomincioe auacare. Etintrodudo ilbenin
gno effigiato del mio dolciffimo Poliphilo.folo prajeipuamentedi elio
penficulaua. Se in omni angulo del mio core infixo dominante efficace¬
mente il lenti ua*Donde procedete tale effèdo.
Io folaettendo,blamente mia confociata,&in amorofa captiuitate
partiaria ritrouantife,nonpoteuaaItro dicio cogitare,cha dello optatili!
mo Poli philo. Per tanto agli mei fedentarii Se aflueti exercitii dedita ♦ Spi
ranteloincentoreCupidine,memiffidiChermea fetta di formare uno
Corculouermiculatamenteconfutocum expreflo quale in etto mio co
re artificiolàmente Amore dipingeua.il lymbo della circumferentia del
qualeorriantilo di lucente margarite. Etnelmediano delquale pofeia
cum il fuo bello &gratiffimo ,& il mio obfignato&configillato nome.
Quello e le prime figure greche (daelio petite) colligate,dicenchra^n
le perie,&expreffi,tanto piu perfedamente, quato che Amore prefente
i'pulfore me regieua* Et et feci uno torqueto di fili doro,& di uerde ferico
cum glimeì Iogiffimicapilli euulfi in Ugno di perfetto Se feruido amore
& che al collo fuo appendiceli portafTeio li mandai.
Per laq ualecofa eflendo Amore cu duratricefirmitiidine nel mio ab-
ftemio & illibato pedo cu piu forte fiamma dom ni horafermétantife. Et
folamentead gli nouelli uulneriferuaua Iamenteoccupataméteinclau—
ftrata.&algratiofo Poliphilo idiflolubile ligata. Delia quale elio già mio
fignore fopra tutti eledo, Se unico fucceflore del mio inamorato core. Et
cum perhenne nodulo. Se aeterno ftabilimento ftridifiimamente conia-
queato.Etadgli dolcicogitamentituttadifponentime,&gli perditi dile-
ttiremtegrare.alrecenteamorofo.Perlamoredelqualehogimaiexcludé
do omni rigidecia,& poftponando omni aufteritate & h umanato dolce-
menteomm ferino 8idifpiaceuoleanimo.8cconuertito in unafornacu—
ia il rigente pedo di incen fo amore,&remutati gli filuatichi Se atroci co-
flumi immanfuetiflìme difpofitioe,& di timida, magnanima.& di freda,
feruida.&diuergogniofà.iVautaamantetramutata.Et immutati gli dedi
gniofi odii 1 amori infeparabili Se longami affedi.Et la momentaria Se ua
ga mente fatta immutabile.Et della cofa inexperta,fummamente defide-
rofame ritrouaua.Et tuta di extremo amore infolatiofi obledaméti rifo-
iuta mefentiua.Etlo operofifiìmo cupidiedihoram horafiicceffiuamé-
te aceruare uno bindato & cieco difio di piacereexperiua,& una conge¬
rie di fagittule certatamente penetrabonde Ialmacum maxima uolupta-
te fuftenma oriunda dallamatifiìmo Poliphilo,dal continuamente pen
(àredilqualenonualeualaImamiafequeftrare,percheiui intrufacom-
prehendeuaincredibel diledamento .Per quelli tali accidenti già incli¬
nata,& nelle extreme legie damo re auida demerfa.cum lauigile Se degu-
latrice, Se furaceimaginatiua,operaua quello cum eflo abfente,chepre-
(èntialmentenon poteua,nefapeua.
JVla nel Cubiculo mio fola fedendo circumuallata deinfueti accendi
meti.Ecco che io uedo repentina&inopinataméte fora uflìre delle aper¬
te fèneftrecum grande uehementia,8t impetuofo flrepito Se terrore, uno
Vehiculo tutto di Cryftalhnogiazo.tratto da dui candidi Se cornigeri
cernì-incapeftrati cum cathenule di huido plumbo. Sopra ilqualefedeua
una irata Dea coro nata di una ftrophiola di Salice Agno cumunoarco
diffuniculato cum lainane Pharetra in me dimonftrando ferrico fo
afpetto,&difuroreincandentedi uolere ufare crudele uindida. Subita¬
mente retro quefto unaltro fequiua.quello fugabondo, Tuttodicor-
tufeo foco,da dui candidi Cygni inuinculati di funiculi doro. So¬
pra quefto triumphaua una'potente Se Diua Matrona, cum la {Iella¬
ta fronte inftrophiata di rofe. Et feco haueua uno pennigero puerulo,cu
gli fuellati ochii hauéndo una fiammante face/ugabondo la freda Se toiv
pente Dea.che me odiofamente minaua. Ettantulonelaire perfequitoe
[algentecarpento,che dal fèmore dilaltro tufo Equabile exinanilcente,
ambi fi rifolferon &difparueno •
/
di nouello uirore reiiiflìta.Et qualunqucanimale leto allo pera della effè-
trice natura intento. Perueni alfacro T empio della carta Diana, Giamai
quella,piu non fperando diriuedere, Nelquale ella, òc molte altre puei-
le nobile Òc praeftante,ferteuole,cum folem ni riti,& celebri officii,in qllo
almo di Hymnete celebraron.o*Et quale il ligno già una fiata flato nel fiv
co.pofcia reponentilo piu repente fé reaccende,che non faria quello che
unquefiammafentite.Como il ritornarefopra laimpromptiturala fua
forma. Non altramente di ella auidutome,quietamente infpe&antila,
òc recenfita tra tutte quelle(Quale una Dea tra le fue Nymphe eminen te)
piu prillante, & piu decoratirtìmadi uenuftirtìme bellecefmultiplicate
da grande difio)piuornata&elegante ad me manifertamente fe offeritte
langelica Tua forma.Cumgliochii piu belli òc lucidi chel chiaro Sole ru¬
tilanti. Pergliquali tutto il loco corrufcaua.Cum laltrefingulareuirtu-
teagminatamenteflipata. Dique di fuauiflìmo ardore excitato .reiterai
da capo a pediv& per tutto ftupido reaffocarme incandefcente.Et allh ora
le prouocate fiamme, òc gli amorofi l^mpi.dalla fuaferena fronte òc piaci
do uulto,& della no uicate della admiranda bellitudineprocedere cogno
ui.Et culi come Pandora Cerere.prima nelle fertile terre.da lunco uome
tefubuertite,iearendeuolefrugiedirteminoe, EtMelliflo Kedegli Cre-
ten.fi,primo agli rtimmi Dii religiofamentefacrificoe.Cufi io primo ad
efla uotai&offerirti lalma&il core mio.Et culi prima eflanel tenero co-
re feminoe,dalle pongientefagittearato,gli amorofi incendii,piu noxio
& mortalefemento,chenonfparfeIafone,&pegioreAnnona. Subita¬
mente io procliuulo alla pra?fta,& repente rapinatili tenerrimo.che al fo
co ardente lalbéte Sdiquabile cera,difpofita poi receuerele imprette ima'
gine.Onde per diutino ^continuato ardore, il core mio euafo flagran¬
te fornacula. Nella mia mente difpofi erta sternalmente amare,corno ex
ceffi uaméteamo.La uenufta òc honefta prsfen tia ,dcllaquale auxiliabon
da,& optimo òc calette irroramento,& remediabile fubleuaméto, al mio
arfibile,& fragile core iflimaua.&falutare refugio.Dummentrecum fcru
tario òc applicato rilguardo.mirauaindefeflb il Diuo operamento, cum
gliochii al delicato,òc elegante uolto fempre inhsrenti. OueCupidine
Alumno in me gli crebri fulmini iaculante folicita ♦ Lafpe&o dei"
qualeuolto,piu ornato apparendo, Chelampliffimo calo, perfpicuo
liquido,fereno,& purgatiffimo aereinterfito exiftente, di lucidiffime ftel
le ornatiffimo fi uidde. Nel quale due delle piu lucente illuftrauano
conuerfe in dui feftiuoli ochii prsfulgentc. Et da dui tenuiffimi, òc
arquati cilii fopraftanti nigernmi decorati. Negli quali tannilo efea-
mento ,&incitabulo damore,&tantuIa fingulare bellitudme,quanv
tulalo opificiflimo Ioueunqueimaginarepotein quelli ponere, & nel
rilìduo formale &fpeciofo figmento portogli omni perfèda diligenti.
Chetale Phianore nella effigie di Neptuno(Ianaturaimitatore)adipin-
gerenon fapene po (Te, Laquale fpira limili tudine di purpurante rofeco^
mixte tra ladei Se albicanti lilii.Ét tra gli purpuriffimi labri fpiraua una
Myropolia,& Emporio di mira fragrantia,in una apothecula di candi¬
diamo Eboro,in paruiffimi denti ordinariamente difpolito obfepta, Il •
capo biondiffimo ,che non e culi la Eetica palea maturata, piu belli allo
chio,che lì ella hauellè del fluitolo Gratisdegurtato. Lequale tutte colè
precipue inertàmanifèftamente(ultra la inligneoccultatione) uedendo
non folamente contento,ma certamente fopra qualunche amante fceli-
ciffimo meappretiaria,Siellamidonaflèil fuo ptioliffimoaffèdo, Cu
lanimo adertauolitante lècretamentedicendo.Ófummi Dii, Culi erta
potertelo aptamente redure&uiolentareaglimei ìfiammati dirti, corno
Acontio Cydippperiduflè,cum Io inganeuolo pomo decepta,ocum
commoda fortuna.quale il fero Achille cum la gentiliffima Deidamia
conquiftoe,ouero per altra uia. Et quanto piu Ltentiffimo meftaua in im
menfo obledamento Se periocundiffimo diledo,& non altro realmente
che coelerte dimonftratione,mi parea praelentialmente fruire. Et eh l'ara^
menteuedendoefla,&quandoridibonda,& quando morigeratamente
parlare, tal fiata uerfo medirigeregli fui ftellanti &gratiffimiochii,acom
pagnaticumdueuermiglierofe,luffulì dihoneftamento Se di elegantia*
Etquando perita&aptamentead gli facraminiinftituti &impolìti offi-
ciiminiftrante,cumgefti Nymphali,cum integro&diuoto intento,&cu
grauitate matronale. Et alcuna fiata allorechie peruenendo quella uoce
chefufcitabonda,inuitaualalmamiaallexito,&al repudio del fuo caro
coniundo.mi lècommoueuano tutti gli fpiriti.Sententime per tutto co
prire Se circundare di una inexperta fuauitate. In tato che lalma negledo
ilfuo naturaledomicilio,fempreculi cum Madona Polia,apiaceuolefè
rte ella farebbe moribonda perfeuerata. Dindi dunque cognofcea Io
itnpetuofo infulto allo amorofo foco, Se di quello la fua uegetatione
per elfa contemplare. Nedicio redimerefapeua, cum ualideforce din*»
gegnio, gli infattibili ochii dal dolce tenocinio ,del core mio dal uifo
formofiffimopxdicati» Ma fufpirante tacito,cum firmirtimo propo-
fito diceua.
Di quella infigne Nympha per certo fonio tutto*Nelfuoblanchiffi-
mo pedo cofifte tutta la mia adulabile fperacia,& i qllo ho repolito Se itir
trufo omnimio bene.Quelladecentementereuerifco,& ella fopra tutte
honorifico Òc colo» Ne piu ne meno che gli Athenienfi la fua Pallade»
Etgii ThebaniilpiaceuoleBaccho. EtglilndiDionylìo ♦ Gii Komani
Libero. E egli Arabici Adone. Gli Epheli Diana.Etgli Paphi lalàndillì
ma Venere. Et dagli Tyrii Hercule.Et agli Aricini la fafcelide Diana. Et
c] nella indefello fequito.Quale Helitropia Clymene in fioremutata uer
Cibile gyralfe fedaria lafpedo del Tuo amato Phcebo.Et culi io cum amo
«rolà feda fuo uoglio elfere.Sempre cu quello medelimo (lato deliamente
ne per terricukmento,ne per obiettamelito mai pulfabondo. Ma cum
allèduofapfundionejadgli fui uoti humillimo uoglio fuccumbere.Co
mola timida perdicenelleunguicofebranchiedellarapace Aquila. Ne
al tra imagine, ne lìmulachro,ne delubro nel {timo del mio coreaffixibile
nedipindo,neexculpto io tengo.Etper collei Ipero rillorarme, & amo-
rolàmente uiuereleto,exiftimandomimagioredecoramento,che agli re
gi la Diademati Paludamento agli Imperatori,agli Pontifici il Galero,
8allituo agli Auguri.& Polla dominali te Poliphilo.Quella farae la mia
Iaude,gloria,honorificentia,&fublimitate,oflèrentimenellafuaamoro-
fadeditione,culì uido,&culìprollernato.Speràdounanimidi permea¬
re agli tri umphali regni & al deledeuole llato della Diurna Cy cherea.
Stantedunqueuariamenterapto,dementato,&abforto,inquelli fin-
di tanto delitio li cogitati &penliculamenti,&fruitio ne di tale imagine
dr hora in hora,&dipnndo in pundo gli aduéticii & cxchi uulnerinel'
la conlèntiente alma glifcenti fe fòecondauano.Et riceuuta,& di me ufur
pata del tutto Cupidinela iurifditione,Tyrannide.&licente potere. Ad,
tutto talemyllerio aflèduofo.Quello folo fummamente defideraua» O
me potelììo aprirgli òc dilco prirli lan imo mio òc indicare gli mei intrin-
lìchidifii.Cum il Socratico affedo,di fenellrareil pedo,& di monllrar-
lila perculTura dellamorofa plaga,& lo immoderato amore,cheio li por
to, & dirgli del mio premente laqueo, & della urgente fiamma, per la»
quale liquato il core fe llrugie,& monllrarli Iadillìpatione della amo-*
rolà uita. Et dirli cum pietofe òc mite parole,& gemebondi lamen»
ti. & lo ultrario,che cum amarla io fultengo. Et culi cum lamente er¬
ratica ,difcola,auia,òc uaga,di intemperato ardore fupremamentelan.
guiua, Et quando fufpirante, òc quando leto, hora placido, quieto, òc
tranquillo, Tal hora indignato fenda fperancia h aulitali te, òc difeon-
tento. Quel dieculo Sacrato & celebre,cum quellipermixti òc inuer
E accelforii confumai v breuiflìmo per piu che uno atomo di tempo
extimato }6c piu che iiiflantc momento*
Et già il rubicondo Sole,& in berbe alle extreme parte di Hefperia, la
futura ferenitateindicado.Dal facro oraculo Iedelicate& ingenue& prò
mifcue donne,prehendereno difcefio &comeato. Etadgli folemni offi¬
cila cerimoniale obferuantie(No quale gli Aegyptii ad Jfìde Se Ofiri cu
plangore.Necomo gli barbari cum ftrepito Cymbaliftario ,Se Tympa-
niftario,&Choraulario.MacomogliGracicumChoreecummelodi'
canti.Etlatiiconfecraminidi uirguncuIe,cumdiuotione,& cum fum-
maalacritategeftirejfeceron fine. Dique daglimei impartì ochii & uaci-.
lanti {enfila Tua eximia Se no humana imagine feparatofe Se feiugata, Me
ritrouaidecodo&arfodaUehementeamore,& crepitare quale Sale bru-'
fato. Etcum gli obfiupefadi ochii dalle ili ufire bellece, & dala nitella, Se
geniale politura della fua fcitula formula.Di choffi io ancora cu fapicu-
lefalutarla,&tramedicédoli. Valeualelatrocula Se foracicula di omni
mio bene,8dècretaméte ualereplicado crebicule,cu quelpauculo di co-
re,che ella nel fuodifeeflo in me reftarepmefle, fentédomi rapire&afpor
tare feco Ianima mia, feci Se io duriffimamente&fingultando difcefio.Fa
do il fuo ladeo Se candicàte pedo di me fpolie alto Trophao Se delitio
forepofitorio.NonperaltrauiaHeumecum gliochii driìderofamente
fequentilache lo amato Proteiìlao lardente Laodomia indolorata mi-
raua il fuo difpartire.Et piu mifchina no Io cernédo cadette (opra il Iito-
remoribonda,piangendodamortaledoloreil fuo Protefìlao frequente
chiamado.Cufiiodolorofocumdulciffimelachrymuleuberrirnarnéte
refultantequalepluuieguttule Polla chiarnaua,uiocaua,richiarnaua. O
Ariadneifciagurata trouaffite cufi defolata di omni fperancia,nó uedem
do il tuo perfido mentitore Thefeo.'5 Spargendo il fuo nome, Se inane, Se
uanamente uocando per gli uaftì antri Se cauate Rupe della deferta Dia
uocantelo cafiamente. No n altro agliochii tuiSuridi obiedantifeappa-
rendo,chegliarrofiScopuIi,gli rigidi monti di Murice,glifiluaticiarbu
ftidi Prini,&gliafperrimilit:tori,glicuruaminidelleripe,dalle firumo-
(èunde&da irruenti Audi undirugi, Como horarne mifero relido dal
mio ritrouato diledo.dalmio unico bene,& efficaci (lìmo rimedio in tan
tolachrymabileangore Se afpero tormento i* Cum reaccendimento di
piu feroce amore.'' Et cufihonerata domni dolore.-' Et dicio fentomc
fpafimare. Per che il leuiamento delle mie angufile fingularmentemi-
rantila fentiua. Non mi fuado dunque che tu .O Ione (fortunata nel
tuo chiaro patre Inacho,cufiafflida te uedefti cum la mutata forma
Se cum le già flaue trecce fade noceuole Se rigide corni. Et la huma^
na uoce tonante mugiare.Etgli uiridenti prati diuenuti inufitato alimeli
toeR-imafto fon no meno lamentabondo, difconfolato. Si lbigotito,per
gli cómutati piaceri in grauiflìme penalitate,dagliochii mei dilachryme
pluuii quel preclaro lumedetra&o,&: tolto. Perequale precipitantemé
te dedi adito,& hiante ingreflfo ad quella fannia,& aurea iagitta, non un-
quantulo repugnace,ma humilméte proclinato fletìentime(Qi’ ale len¬
ta Si tormentabile uirgula falicea torqueutime &piu plicabile che falice
amerma in ftrophiaritorta)afpedlai,reputando estremo fpaflo Se lìngula
redono dato dal Signore Cupidine.Ne unque pienamente,nefcrupulo
fornente faperia,& tutte le circunftantie difettare, il riceuuto Si degufìato
obledamine,cheto depredauadallefueincomparabilebeilece.cumgli-
altri decoriflìmi correlarii.Keli&o fènda quella illuminante Si celica fa-
co la, Laquale efficaciffima ufaua agli mei obfcuri cogitamenti, O lume
fplendido della casca mente mia. Madona della uita. Signoradel mio uo
lere.Kegina del Core.Imperante Dea de Ialma mia. Laquale daqualun-
che parte affediata,& circumpulfa,incomincioe grauemente alterarle in-
tro larfo peclo.Et per queltacagione fuccenfa,& per tutto estuata urenfi¬
fe piu fuaue mugito alla hiante bucca rimadaua, cum dolorofi fufpiritti
dal diro cruciamento ,chel fufore,&Significo Perillo, nella uacua ma¬
china dii asneo Tauro dal Tyranno Agrigento inclufo. Non per altro
modo Ialina mia interi!ta,& nel fornaculato pe&o introclufa,da iffocato
Si arden te amo re co nfuma uafe. Perchenon tanto la humanitate gaude
&gefhcula ufando gli fui dele&amenti,Quanto le dolora pofeia Sicon-
trillafe piu della priuatione di quelli-Ma per tutto ciò graue no afìimaui
per fi fa&a puella llrugerme,ne frequentemente morire.Ma ad om ni ma/
iorefupplicio pmptiffimo meexponeuafèftinate.Dunquedindi efequi
to.che fperando di riuedere, le feiun&e bellecie, reaquiflare le perdite le-
ticie, riftorare le interrupte dolcecce daglochii mei. Si il nouello Si pre-
excellente amore reintegrare Si conferuare,&conferuandoaugmenta¬
re. ETa, O me quanto indebitamente, Si per iniurio damefugacula,tor-
to mi faceua,elfendo permaxime negli preco rdii,cufi afpro incitaméto.
Semordicate difio di effa fola fundito creato. Nientedimeno me inferro
ciuaaudaculo mifero mecontra tanto ualidilfimoamoreinfirmo,&co- ;
tra il fuo uaiorofopoterefragileingerendome,biafimandolarcofuo ma
laméte.cheilmedefimoindignabondoadelTanofàceffe.&cheeflo nofe
prellauac6tagiofo,Imprecando cótta ella,& dicendo. O alti Elmi fuperi
fate quella fauamorire,checufiimpiamétemefaemorire. Etfiio moro.
Si elfa non almeno fate uendecta tale,per tanta l'manitate uerfo me perfu
fìa,Cheeffa uiuédo chieda morire,& audita dauui non fia, Aciocheqfta .
gloriofa morte,miferamente uiuendo nò aquiftnHeu ine repentein me
la ragionereciprocata,tutti quelli abfurdi maledidi,contra la mia Polla
imprecatigli me gli ritorqueua.Hd PoÌiphile,contrail tuo bene,aduer-
fo lanima tua,contrailcore tuo,&aduerfo la tua fperanciafei tu aufo te¬
merariamente biaftemare? Et quel facrario di omni uirtute (Quale Hero
(Irato)maledicendo nephinamente inuaderer’Damnaua dunque la ra^
bia amoro fa che me di furore exarfe,& che me culi demen taua, precan-
do gli Dii pofciaperelfa tutto ilcontrario,& tutto in benedidioneriuo-
cando.Hora non piu appreciando il morire,cheòufi uiuere, difpolìmi
di ritrouarealfai habileòc honeftocomento di darli noticia hogimai de¬
gli mei molelK&infupportabili langori,&conferirliil mio eterno con
cepto*Penfando redaméte,che il nó e co fa tanto duranel core humano
concreta,che cuil foculo damore no le moliefca.uinca,& dcma'Et la ri
tonda Pila apta di rotarle ftabile plìfte. Ma chi gli da lo ImpuIfo,faelo£-
fido della fua circinata forma. Per tale arguméto cogitai difcriuerli,&di
✓
nafte che limigliante proprìetate, gentilicio morigeramine, Se ducibile
hu manicate. Per laquale cola cautamente gli feci eftere data la fequente
Epiftola.
EPISTOLA PRIMA LAQV ALE POLIPHILO NAR¬
RA ALLA SVA POLIA HAVERE SCRIPTO,ET ESSA
VNQVANTVLO NON MOVENTISELI MANDOE LA
SECONDA.
i
continua fiamma fuccederacla rapace & exitialeforte. Per laquale cofa,
una di quelle,per omni uia mi conuerae da te acceptare.Si alla fallite beni
gna &mite hogi mai te prederai. Eccomi la farlicitate prafèntanea, Ecco
mi una triumphante uiftoria adepta*Eccomi una corona damore poti-
ta.Eccomi pieno contento,Etfì per auentura(chio non mi fuadojil con
trario facefli. Eccome erumnofo,miferabile,& difcontento, La una am-
bidui fatiffà&i.Laltra difcontenti.Cum uanaméte pofcia pentirfene.No
confentirepertanto Poliadecoramento N ym ph ale,&amantiflìma mia
di incorrere in qfta infame nota che tu confen ti al mio almicidio-Perche
la tua fublime conditione repugna & difcrepa dalla impietate.Niente di'
manco,io ti ofièrifco laoblata& immolata alma, & il mattato core che
dambidui licente(Come fìgnora)& al tuo libito difponi. Imperocheim
perpetuo affettilofàmente,& uiuo,& morto tuo furmVale»
ADONNAINTEGERRIMANÉ LI SACRI,
& Diua Àntifta,Dapofciachedelrnio dolorofo impo^
lito&mcompto narrare al tuo fan&o Se benigno con-
fpedo finoadhoranonlincrebbe.Hogimai tirando al
fine il mio pliffo cocionarc feguitoeLreueméte. Aufo
compiacendoti
complacendoti.quello che amando ipreineditataméteachade il piu del
le fiate.cui intenfaméteama,Nel prefente udendo fuaderein quelli effe"
re opportuna & utile la perfeueratia.intenderai che quella alle mie prandi"
deepidole.no altramétefè mollette, ne flexe.cheil mote Olympo dadi
folliti &effrenati uenci fequaffa.Maper tutto cio.no laffando cheiò non
poteuailcominciato Agone.io li mandai ancora & la tertia epillola, là-
cencio diligente fcrutinio,che ella nellanimo Tuo teniua, Ouero fi il fuo
core fufle petra cotica,ouero di humana materie congedo .tutta uia il per"
uigile Amore arduamente dimoiando,Et folo illito &inunélo lo info
lenteappetito di blandiente fperanza*Tale tenore Iilcriplì.
Piu predo la lingua mia io confumerei ingenua Se Nobiliflìma ado"
lefcentula.che unque ualedèalquantulo fopra il candido papyro espri¬
mere,quanto faticofa.quantograue.quanto acerba fiala miaamara pce-
na,che di Se no&e nel languefcéte core congeminata accrefcefencia in ter
midione, uedendote culi forda Se difplicibile. Etfolo perche cognofco
edam te non edere contenta.&fàturata ancora degli mei graui tormenti.
Non minori unoquantulo, Immo excedìuamentemaiori.di quelli.che
*}°n mo^° tempo dui fìateho ti dolcemente fcripto. Ma pofciache
il fallace.lo inforciato.il far uo,& dolorifico Amore.cum limpia fortuna
&Cla miaaduerfatricedella.neceffariamente me condringono ad te ultro
neo ancillare Se feruire, Nym pha fopra lo humano capto di miranda bel
Iecia,&diconfpicuo Se elegante filamento fpedaddìma. Ma fopra tutto
Se q ualunqiie altra aufo dire.excedi uamente fpietata Se cr udele.q uale u n a
filuatica Se indomita fera.piu che io immaniffimo Se famelico Leone di
Androdo, Rigida Sedifplicibile.LequaIecofe.il feminio humano men
tifcono,8t quel tuo manfueto Stdiuo fimulachro del tuo uenudo afpedo
prenitente,&di quella colica Se rara factura denigrante. Di humanitate
nuda,& ribellate ad gli amorofi foculi di Cytherea,& al diuino Imperio
della Solertenatura fpretora,Dicio iuridica cagione. Se odiofàexperien-
tia meprolectanteafportano.di douere dire di tanto tempo appretiabile
uanamenteco n fumpto ,& cum fumaceleritudine uolatico digito, fenza
modo affectandote,&di Se nocteaquello colloricato.detento, &occupa
to. Se inutile habi deperdito.In flamato Searefacto.amandore, fola electa
addeftrugerelamiauita.per quello che io manifedo uedo. Che quanto
piu teamo.tanto piu mi pare che io teindurando lapidifco. Ah Polla po
le edere che in te non fi trouarebbe uno atomo di pietofo fpirito.che tan-
tula gratiofa auditióe.cu iternuntieepidoletrepoff trouarein terne emn
prardrepenti fofpiri.necuaffiuéte8tfepiculatelachrymule,dagli madidi
ochii mei uaporabiie, folicite.irrorante.gliqualiomni hora piangono
£ iii
lafaa rcaconditione ^dolorofo cafo.Checufi facilmente ciredetteno,&
cum mera fède arbitrauano, Che la tua incomparabile bellecia hauefle
fortito & allo ciato (e,cum il congedo inenodabile di qualche dulcittw
dine di animo.Gliquali ochiicum propera appetentia & flagrante pe^
tulantia fono flati caufa &cprimario initio dilla ruina &captiuitate dilla
uita mia.Ne per quello ancora non gli pollo cum alcuno temperamine
obfrenare.che extremaméte non optano quelle remirare. Et quel fulgen
tiflìmo Soìe che gli hae facci obfcurare,& di ricidiuare precipitante nel
pernitiofo dano.Dique O fpirito cartelle & uenerado Idolo mio. Si prò
pitiataal mio fcriuere bora non gli concedi adito &audito,forfae perla
miaabfentia. Ma amabile Signora mia fi inconfpedo & prelentialmen
teme uedefli ftrugere&languire,& tutto Equabile in lachryme, inleme
cumcrebefcenti fofpiri,&me dolcemente dare opera di fledere lanimo
tuo,& fupplicabondo a mifericordia te & a placamento deprecare. Et: fi-
milmentecum omni riuerente &c ancillata manfuetudine narrare lo in-
credibileamore che io ti porto,Et la amaritudine di coreche io luftengo
& il faftidio dilla già odiofa uita mia. Et quello che per te contininabile
miferamenteio patifco.Heume Polialnclyta,delle Nymphe pulchritu
dine,fon certo che a pietate te corno uercfti,& liquidameli te cognofcere-
fticheio merito di impetrare fauore&prefto adiuto da te.Ilqualequaiv
docheperfiftédo pertinace^ impia il denegarti renitente,^ fi feruido &C
proteruo amorerefpuente tanto coniedare porto,che tu mi dici che io
crepi & mori perte.Modocheconueniente cagione Tenti di confentire
ad tanto male/che lauder’che premio/che uidoria^che contento ne po
trai unque dicio conlèquire?Immo uulgatiflimo infame notato di u itu
perabile crudeli tate. Et forfainexorabile uindida.Dagli uindicatori Dii
Laquale mai cefpitando non lafla fugireil preuio &fugaculofccelefto.
Non uolere dunque aflentiread tato.uituperabile male, Ma piu praefto
cum tua fiimma corona rendite pia,mite,& placeuola. Deliaquale co fa,
& ornamento della tua comendabile bellecia,& longanimitate della no-
ftra caduca uita,& contento,& quiefcentia,& Tuauiflìmo frudo pullula*
re&concrelcerein breue pundulo,no igrato fentirai. Perche altro thefo
ro almondo tato j5tiofo fi potriaextimare,chedui uniformiamanti.Ne
piumaledida maligna 8c (probabile cola,che tu eflereamata,&nonama
re.Per laqiecofa fi al pfente ToTpitatrice dii mio amore & falu tigera ad gli
mali mei no te pfti.che uoi tu chio faci piu di qfta triftibile uita hogi mai
per te tanto nociua & doloro là r’Eflendo certo cheli obdurata obftinata
metein mitigabile p feuererai,Immane & flupida,da ifo pportabile pallio
ne me co uignerae fora di ella uita comeare,& per qfta uia finalméte la tua
' iniqua
iniqua uoIuntatecettàra,&la grandmate del mio dolore. Vale.
Per q netta uiadunq ue daua opera lèdulo di ridure & h umanare,& ctta
dolcemére blandire, & di mitigare, folicitado la afperitudine riceuuta dal
la iniciataoperaardua&piculofa,Maneeflà,neilpfido amore, no eófen
tiuano alle m ie fuafiue parole,cu alte Giurate fponfione palefeméte mon
Arandoli nuto&fembiante dette mie diomnidolcecia dulcittime fiam>
me.ella aiincontro cum requisita reciprocatione amantime.Etcu <5mni
induftriofàarte,& folerte cogitato me fforciaua.di accenderladi quei ue-
race,nudo,fimplice,&optimo affè&o,& amorofo foco. Neiquale fenda
alcuno rimediocotinuaméte, QualePyrauIo,menutriuamifello.Etol>
tra di q uefto,cu effa [finite fiate, cum lametefingeua di hauere lepido col
loquio,& ratiocinandogli audaculo imixti faepiculegli cruciabili ciula-
tidiceua.ONymphatuiamiadi core ihumano & ferino, di natura mol
licula puella,piu che folido Chalybe,& piu che Murice fàxo durifiìmo,
piu tenace che retinite Harpagone,piuobftinatachecardinato Tigno,
piu mordace di rapientc Gampfo, Et molto piu dette crudele & firdante.
Harpyie del mio core rapace. Como poli pfeuerarein tata duritudine.^Sc
Ipietate i piu im pia di Mitridate,piu fama di Alchameo,piu [grata di tan.
tadiledioe,che Paride uerfò Oenone,aglimeiprecamini, Remouidun.
quequefti iniquiabiedramini dal tuo core Nympheo,& qfta notauulga>
re,&attèntittìppitiataaliemiefuppliccpetiti5e,C6cediSignoramia,chc
iocofequitiladefiderata quiete.permetti penetrare lauditorio tuo,gli mei
cruciabili fufpiritti,Cólènti agli mei ardenti amori,Et molte & a quette fi
migttantequerimonie&inftatiepfun&o, Vnoquatulo no ualeua di mo
ueretale'agitamétodalmiocotinuodolore.Ilqualeinmepretto,tato era
nette uifeere tutte occupa te,& hae tato alte germinate nel co re,le lue ama¬
ri (fi me radice,che p altra arte,ne uia, ne mo, fi no p la fua fperanza peipua
extirparegiamai no fo,ne poflo.ne ualeo. Et meno pficue erano ancora
le gemebonde noce, dintorno al fupbo fuo palatio uanamétedifpfè,piu
forda di Icaro,agli moniti paterni.Se piu difplicibile che Cauno atta dis¬
perata. Biblide. Abominatrice del dolce amore, fupledédo atte fatte,& co
fuefàdeopinione,Nellatenera&uirgineaajtadefolitediindurarfe.Etar
dua colà e lattare quello chealcuna fiata nelanimo e 1 pretto,encruare no
facilméte fi pole.Dindi dunque fue lo exordio & origine,che io fimplice
mente irretito ,& coplicato,in quette uilupaterete,& fallace decipulo,&
in qttifubdoli,caduci,incerti,fugaci,&momentanei laquei,&argutieda
more mancipato-Che fotto quella moietta Tyranide,&c6ditione,&mi-
fera fèruitudinefubiugato & cadidato,trouai un o folo piacere & obleda
mento ad lubéte di amare extremaméte efla,Ne no repugnai atte uolan te
£ iiii
fagittule del bindato Cupidine. Alquale illece fència indugio difponéti
me hamilmente acceptai,& tutto meindefeflo dedicaiobferuatore delle
Tue turbulétiffime,argute,idagatrice,difcole,&effrenatelegule,Fretodel>
la fid ucia deiangelico, afpedo fuorché tale fuffe acora il Tuo core, Se che
la parte cu il tutto co u eniflè, E t il tu tto emuficato accedefle alla pte,& no
cu difperataharmonia tanto belio,tanto elegante,tanto uenufto Semira¬
bile, &diuo compofito*Sperando ragioneuolmente che il fagittario Cu
pidine,checuli cruciabilméteuulnerato il trillo coreintimaméte mi ha
uea,fuffeiuridicamente,& al mio fnuerfo amore &pnitiofo,tutiflìmo {V
fidio,8£aglic£chierrori l'curfanti affabile Se remediabile ppulfore, Se in
foccorfo tppero Se pio,& al fuperfluo uredinefit ardore cogruo teperamé
to,No daliunde pero expedado falutareadiuto che dalui. Che elio pari-
lemétetraheffeinellailduroSecrudelearco,cu ilqleinme diramete hae
trado*Et nel core mio tato noxio ftrale fenda rigreffo iniedo,uulnerato
hauea. Et tradendo la patora piaga, piula exacerbauain afperitudine, Se
piu congeminaua il uulnifico Semortaledolore,ma la fperanciadi rifare
ciré lampliato uulnere. Sempre hauendo ili elio non halitante fiducia,
cheeffendoio fuo uoti(lìmofubiedo Sefermilo ,Sefua opulentapraeda,
macipio,captiuo,manubio,& fpolio,&fuo còpiofo T rophaeo,quel me-
defimo medicabulo che la pientilfima fua Matre &mia Domina, fece al
Vulnerato Aenea,ancora&mifequentelamaterna pietateadiutera. Et
ancorae{Iendofuodeditiflìmo,quelmedefimo patrocinio pllallè, Che
la Sanda Vellaalla fua ancilla,& fubdita T ucia porrexe benignamente,
perii miraculo del cribro,occultata la perpetrata culpa,liberoe dal pubii
co probro,8t infame fupplicio. Onde culi corno agli amanti fole multi-
phariaaduenire,cufi difperato ingrauelitigio,lència indice Stpteaduer-
fa,io codemnaua ambidui al mio exitialedamno coniurati.Cum queru
li lamenti piangendo incufan tili per rei,& exquilìti inimici diomni pia
humanitate.Hora ktabondo Se feftiuo,riuocaua in me la fententia. Al¬
cuna fiata excitato,Quale rabido &impatien te cane, mordico della fua
retinente cathena.uoleua uitare Se fugire il duro nodulo del amorofo,ma
molefto,laqueo,& difloricarme. Pofcia uanamente invaginando fingeua
molti Se deledeuoli folatii Se piaceri,Falfe uidide,Temerarii infultftur-
batiui periculi,Et impauida morte. Me ritrouaua pofcia pili Aridamen¬
te innodato,& folidamente loricato*Per tale altercano ne Se abortiui ap-
petiti,confumando la mia tributo fa uita,& tra fufpiri Se amari lìngula fc
miconfumpta,non reftato loco chedamecum folicitudine,curaperen*
ne Se fcrutaria uigilantia non fuffe indagato,^ perluftrato,rimato,Se repe
tito.Niunauia Si angiporto ,6tquafi ancora per leandroneintentataob^
mifla
miflà/olo explorabondo uigilantiffimo & frequentano, & minutamene
te & angulatamente peruelligando, fi eflà riero uare potette. Ad tiene po-
ftremamente,cheamore & la Fortunain benigno afcenfo ritrouanaTe be
nignamente pacati ttìmiJmprouilàmentemeconduflèronnel Sacrarne
tario Tempio,ella inanimaduertente. Nel quale efla fa:piculateandaua,
maocculta.Etquiui ritrouatola fola.celerementeil core cxcu fio omni al
tra appetentia,Quale frameo Leone la pra?dainfultante. Culi ne peral¬
tro modo prò pero adeflàferociflìmo muadente,& cum le extreme uirtu
tederiuato &iudo, &accoftatome,di fubito liquato.qualecera per foco
adhajrente&propinquo.exanimo detieni & contternato. Et ignaro che
farenedire,tandemcufi incominciaicum indolato & ineompto parla'
rehumilmentedire.Solo di tutte le force reftataa penala tremula uoce,&
pauculo di fpirito.Quafi nelle afflide fàuce in terdida.&Ianimo mocren
te obftupefada lalinguadicace, Et ciim tutto il corpo contremifcente s;ii
torpenti membri,lamentabondo. HeumePolia Aurea&pretiofaCo-
lumna del uiuere mio. Solaconfolabile fperancia delle afflizione mie
Già plufculi di fono tranlàdi,che te fola feruidiflìmaméte,non tanto ho
amato, Ma quale una Dea uenerabodo honorifìcata, &cum periniurio
degli Deiadorata.cum urente fiamma damore.il mio holocaufto core
immolato,Qualefaceuano gli Sacerdoti fàcrificando ad Bellona, &
confignatoti il uiuere mio, ultroneamente al tuo arbitrio & uolere, Et
fadafei Ome infceiice indebitamente con tra me crudele, & piu irrita
bile expultrice di omni mio bene,Quale fe folli da me nociuamente
larfa.come Iunoneagli Troiani cum magna irafeentia perfequente.
Piu noxiamente a mi infella,che gli Britannici lapilliallemellifican
te Ape. Et piu pugnace contraria & piu differente dal mio uolere che’
la infella Thetis a Vulcano. Et piu moietta che la inftabilecauda a Lu'
tio.Piunociua che la Icandulace alle frugie.Et piu che la lonoragran'
dinealletenerrimefrondule. Etpiu che il urente Phoebo agli uernan-
ti fiori &herbidi prati. Finalmente udendo io cum omni dulcitudine
di core.cum allubente& manfueto parlare definire,placare, propinare al
iubefeendo elfa,&dimouerladal immite & oblìi nato propofito.'&dw
uertire & retrogradare la dira & truculenta uoluntate,& di tranquilla¬
re tante fue turbelle,& lanimo fuo inconfentaneo & indecente, & re¬
cedere a pietate & mifericordia. Et la ferocitate fua moderare , & il
fuo morbido core di fieuitia cum lachryme & fufpiri medicare, & al¬
la charitate & penuria di diledione, cum fcetolo amore opitula—
re, Blandendo lepida & dolcemente, cum profufe lachrymule &
penofi fleti',& folliti fufpiri.fèdulo di ridurc il rigido pcdo,& aptamcnte
amollire & allentarlo.Quale tenera uirgula & uinco,Laquale unque tan
to fragile &arefàda fe praefta,che ancora per latice,8£ cum foculo, & mo-
dulo,nó le contorqui,& fiaftrophiaallaltre-Ma quefia.quantunque che
il fragile & molliculo fexo fuo fiaflexile,& di amore unbile, Niente di-
manco,ne cimili mio fuccenfo amore.necum abondante lachryme.che
tanto anxiofamente non piante per il caro Ofiri,la affiida Ifide.Necum
biandiente modo,Ne infocare. Ne mollificare, ne prouocare naleuaai
dolceampiexodelmiocordialifiìmo amore. Non fi poteua peruerrire
nenonfimutauaperniuno modo.Offèrédoglipuraméteilpiu lineerò
& di omni altro amore examurcato core,& pranitido affecto.no fue qllo
ilqualedimonftroe T iberio Graccho alla fua dilectifiìmaconiuge Cor¬
nelia,credulo al prodigio degli dui ferpi.Et magiore di quello di Alcefte
regma,per il cariamo marito,uolfefiibireallultroneamorte.-Etpiu fen¬
da co mparati6e,non fue lo amore.chedimonftroe quella, che per il ma¬
rito fleto &declamato alardenterogo .deglutire uolfe gli carboni accenfi
Et cum magiore dillamantiflìma Pantbia al fuo conforte. Etcu piu ami
cabiledilectionediPyladeuerfo il fuo Orefte.
Horaallultimo trattabile udendo difponere,&conducere,perfeuera
uailfuo filueftrico & ferino core &mafuefare, &domefiicarlo a qualche
humanitate&d ulci tudinc.Ilqualefe induritaua pfiftente incótaminato
indomito,imoto,& crudaméte lapiderete. No altraméte ignaro di man
fuetudine.&exempto di pietate.fi eflanatafuflei Hyrcania,Olierò nella
filua de Ida di tenebre obftrufa.tra leruuide & torofequerce, & ualidi ro-
buri.Ouero nel mote Ifmaro.Òuero tra li Anthropophagi oriunda.Et
tra le horrende furiedi Cyclope, Et nella intercauata fpelunca di Caco
alumna,& tra leS irte.
Per laquale imanitatecóftantemente io pfeuerabondo nelle cruciofe
exafperatione,& no fimulata doglia & mcerore.Nouamente &piu noxii
prlcipiorono gli rauci fufpiri nel mio flammido pedo, piu chel mugire
duno fàmefeéte, ouero febrefeéte Leoe,i fonoro &latebrofo Antro.oue
ro fpeco.Kicogitado mano omni mia fatica pfunda,p la ptinacia fuap^
baméte penficulado.che impforato dolio exhaurire no fi pole,q fi diffifo
& defperato di tato arduo icepto,Et negli piangéti ochii cu frequente fca
turigine.infinitelachrymecumulando.piudolorofamentechelacrucia
taMyrrhanel duro corticepraeffillaiite.Ondepiu del iufto improbame
te fenciamodo,oltra il principio & uegetamento di quella mia affeduo-
fa de inualentia aegritudine.me ritrouaua nel fiato,cum multiplicato
incremento,&congeminato augmentodelmio indefinente tormen^
to del ifirino core.ritrouatime lènza alcuna fperaza,cofiderado ella i ma¬
rnilimapdurado.Dappo exprefiì molti cruciabili laméti,& fleto & pian
to,& fenda credere aitai amaricatome. Etellapfiftendo rigidaméte frigo
rata.piu che Styge in Archadia,& totalméte priua & exuta di om ni beni
gnitate,Immo iènciaalcuno indicio dippitiatione. Diquecu celere exi
tio fentiuiii mio genio delle illate iniurie arbitro fugire.Étquiui nel tem
pio piente ella,cu Ianimo ptinace imperterrita & imota uedédo la imatu
ra & celerata mo rte,lugédo afmatico,fopra lecopule.ouero uertebrepcli
nato mifericordiarenilfaméte jfcado,8d terra,pftematome,morto redai.
Per laquale cofa eifa forfainftigata dagli Dii,& pmonitadellafua ma
lignitate,& rigida &inhumanapuerfitate,perche niuno itra in cofe noue
fi delle pterite no fe pétifce,ritornoe ante lucio domatinafequéte arrifpe-
étare nel ilio iato T épio,il pridiao almicidio, Etcu molte uirginale attre
tìatione,&dulciculeanxietate, &fupprefli gemituli,8dfiniti ofculi & fé
ruIifubmurmuri,penitenteamplexantime,&piatofamenteillachryma-
bonda,&delachrymeabundaterofulatime, reuocaua dolceméte lalma
mia,Laquale no tanto praefìo fora oblata del corpo mio fue fubue&a &c
denuda nei diuino cófpedo& allalto throno delladiuina Domina ma-
tre,Dique nei fuo habito & habitudine reiterado,& nel fuo inane corpus
fcuIo,gaudiolà& cum. lepida iocunditate,& cum obtenta grada uidrice
culi alacremente dille.
Poliphilo
POLIPHILO DICE,CHE NON PIV PRESTO LALMA
TACENDO,NELLE BRACE DI POLIA VIVO SE RL,
TRO VORPREC ANDO POSCIA LANTISTA CHE PER
PETVAMENTE AMBIDVI.CLI DEBID AMORE IN VIN
CVLARE,POSCIA FECE FINE.ET POLIA CONCLVDE
IL SVO NARRARE ALLE NYMPHE,COMO INAMO
RATA FVE, ET DI ESSA POLIPHILO.
mofomno.&quelìadiuaumbraintOTrnnra^ipiA n°^'ocwxtòiì
^chenoiicommutoei^hunoalq^aimlocleUafuacaS^mdine^cum
Sfoortaito^
F celixPoIia,qu3Efepultauiuis,
C haro marte Poliphilus quiefcens
I am fecit uigilare te fopitam.
EPITAPH.VBI POLLLOQVITVIC
fi
I
?
rOUPHILCS
HìPStftO
TOMÀCHIA