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https://archive.org/details/ilgivocodegliscaOOIope
• IL
C I V o c o
DE GLI SCACCHI
Di Rui Lopez ,
Spagli nolo ;

buonamente tradotto in lingua JtaliancL>


da M. Gl O. DOMENICO TARSIA.
• .

A IL ECCELLENTISSIMO
1

s. IACOPO BVO NCOMPAGNI


D V C A DI SORA. E D'ARCE,"
Sig. d’^trpino , Marchefe di Viglinola , Capitano Generale de gii
huommi d’arme del I{e Cattolico nello Stato di Milano , e
Gouernator Generale di Santa Chiefa,&c.

CON PRIVILEGIO.

Jé*
IN V E N E T I A,
Predo Cornelio Arriuabene.
M D L X XX IIII.

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,

ALL ECCEL LENTIS S


- S. IACOPO BVONCOMPAGNI
D VC A DI SORA, E D’ARCE,

Sig. d’ Arp ino. Mar chef di “Vignuola, Cap. Generale


de gli huomini d'arme del 2^e Cattolico nello Stato
di Milano ,
e Cjouernator Generale di
Santa Cbiefa , fp)c

L prefènteTrattato
del giuoco de gli
Scacchi, comporto
ha già qualche tera
po in lingua Spa-
gnuola da R.ui Lo
pez, è Lato da me
nuouamente con ogni più accurata
diligenza latto tradurre nell’idioma
poltro , e mandato alle Lampe, non
tanto per fodisfattion commune di
* 2 chili n-
chiunque prende diletto di
in Italia
coli lodato giuoco quanto perche, fa-
,

cendone particolar dono à V. Ec-


cellenza? (come fo riuerentemente)
potelsi in quella guifa lodi sfar ali’im-
menfo , & antico mio dehderio d in-
trodurmi nella cognitione di lei co- ,

me diuotiisimo ÒC humililsimo luo


,

feruitore Non so 3 fe ha u ero in ciò


.

troppo ardito ÒC inficine traicorfo in


,

qualche nota d’impertinenza Debo- .

le veramente è il dono, e di nifi una


proportione con l’affetto dell’animo
mio, il qual haurebbe pur voluto com
pari rie innanzi con dimoftratione
non indegna di tanta prelenza ma, co :

me dalle debolilsime mie forze non


può venir prodotto maggiore cobi ,

m’ è parlò di potere fperare,che l’ardir


mio ha per ellere preflo V. Eccel-
lenza, fénon accetto ÒC aggradito, ,

come vorrei, almeno Icufato apieno .

. Jmper-
,

Impertinente ancora può lòde repu-


tar alcuno il prefentarli da me materia
fempiice di giuoco dinanzi ali’hccel-
lenza Yoftra /occupata Tempre ne gli
alti maneggi dei gran difirmi Carichi

ch’ella Toltene, di Santa Chiela e del- ,

la Madia Cattolica, oltre gli Stati prò


prij,óéil continouoelIercitio,nel qual
s impiega la benignità fila à fan or di

chiunque ricorre a lei per grati e, e fa uo


ri. ma ègiouato a me anteporre à que-
lla confideratione due altri ri (petti :

I Vno è la necefsità ,
ch’ella particolar-
mente ha di {attrarre tal’hora l’ani-
mo dalle cure graui,& Taltro le qualità
nobililsime, e fingolari di quello giuo
co Percioche quanto al primo, à co
.
,

loro apunto conuien maggiormente ,


ócè neceffaria la ricreatone dell’ani-
mo, i quali tengono piti faticata la men
tein cotinouo negocio. E, quanto al Te
condo, ni una ricreatione ira tutti i di-
r i porti
porti fi troua, la quale per hon ella, per
diletto,
e per nobiltà(come dall’ utho A
re ideilo vien chiaramente dimoftrato
nel principio del difcorfo)po(Ta aggua
gliarfi al giuoco degli Scacchi il quale :

in vero, fé ben per lo fuo


molto diletto
vien domandato Giuoco, nondimeno
piùconueneuolmente può nominar-
ti Scienza, poi che, lontano da ogni

termine di forte ha (labili e certi, U


, ,

Tuoi fondamenti Geometrici <5c Ant- ,

metici.nò altrimenti, chefArte milita


re: i cui ordini, (leccati, affliti, ripari, ri

tirate, <3c (Ira tagemi végono da quefto


giuoco, come da vino modello, intera-
mete rapprefentati.Si aggiunge à que-
fto, r hauer io inteio,che V.Eccel. pren
dendoparticolar gufto in tale ricrea-
tione fi compiace tal volta di iar cono-
Icere giuocatoripiu eccellenti , che
a'

le forze dell’ingegno (uo felicilsimo


non poflònofenon eftèrelemedefme
in
& .

in tutte le imprele . Hor con quelli ar


gomenti, e con quello dono fon venu
to à dedicar la diuotilsima mia leruitiì
à V. Eccellenza, li come humililsima-
mentele dedico lupplicandola a de-
,

gnarli di riceuerla benignamente,


fauorirla alle volte con alcun fuo com
mandamento, accioche illullrata da ,

co fi chiari raggi d'honore,polsi pro-


durre vn giorno frutti maggiori in ler-
uitu di V. Eccellenza à cui prego :

da N. S. Diocontinouocorlo di vera
felicita. Di Roma, il primo di
Marzo. MD LXXX11II.

Humiliamo, & Diuotifs. Seruitorz,

Cornelio <iArrìmbentj
v/

. . . v. V l

^
.
.

DELLA NOBILTÀ
DE GLI SCACCHI.
Capitolo Primo

JRE più che mmifejìoyche queftobel


rTi^ giuoco fa amico delia faenza y&nì^-
mtciffmo della forte perciò dìfeor-
.

riamo brevemente [opra che egli fa


troveremo, che laGeome-
’W^4$^k fon(l* to: e

t Wsl tria>& t Aritmetica^ due arti libera

li y fondi fu* fondamento . offendo egli compofo duna


fupafeit piana, e quadrata quanto ,
alla Geometria , &
indty quante a f Antiemetica y del numero otto : numero
-
pieno:, per che , moltiplicato in f me defimo ,
produce vna
corgr ogatione di vtnitk, che arrtuano al numero del féfan
ta quattro . e da quejto viene che detta perfide amifa
? f ,

da otto lìnee vguah y


tanto in larghe inquanto in lunghe ^

sforma fejjkntaquattro caftte fpra dieffo piano , &


fuperfide: onde fi vede ottimamente la fa nobile origine.
tJ orafe io volejjì trattar m quefio luogo la nobiltà del nu-
mero
,,

z Del giuoco

:? neyo otre ,
troppo farei proltjjò, però la pajjo di leggien , t

i , Lifac quefia prima cagione della nobiltà/ita, che è, che


egli èccmpofto di Jrithmetica, ffi di Geometria. La fe-
conda ragione dapoi , cheproua t/medefìmo, è quejla, chia-
mata imentione ^Mathematica ,che tra le altre fetente

ottiene il primo grado di cenema ne gli argomenti dimo-


ratini : i quali in noi generano la faenza a parole , ma
fi
quefia per uta degl' occhi.
La terza /ara, che a quefia ar
giuoco fi ricercano tutte {altre perfettioni aver-
t ef
l altre liberali fi c onuengo—
tente in eccellenza, che a tutte
no; cioè, ingegno, memoria , imagimtìua, ejfercitio.eyaf-

jettione: e chi manca d'vna di que/ìe, non fard mai tenu-

to buon giocatore, eccetto d nome, come benefpep fi tro-

va in tutte le altre ani . La onde muno può veramente


ejfr/auio ,/('*%* la memorialiingegno. gitalifaranno
che non conofcano, quant o la forzpx de ima
ancora quelli,
J
orna: ione fa necejfariaper rapprefentare molte muetiom y

ridurle alla perfattone col me^o dell


ingegno f Di mo
do, eh e, chi piu, n meno par ttctperd di quefle condictonptan

to piu, e meno fard tenuto [officiente,


princi-
& prattico di t mto

giuoco. Tutto[ imparare qual fi voglia cofa viene


dall ingegno
palmente dal marfi.ro, ma fecondanamente
impara La memoria parimente e an
ejfir citta
di chi .

coranecejjdna, efendo quella , che conferita tutto quello


il che poi uien prefintato
al-
che le porte fimaginatione ,
hngegnoj quale lo polfce, affina, & a eia
come la lima il fer-

ro Venendo Vot all' efferatto , lajcio confidarlo


JchcmnO)
Degli Scaccili . 3
féeduno ,
che epera,ferche fi conchiudera (/fiere fin che
eA hzj fané fipefjo ft trova che
neccffiano in tutte le ce/è .
,

farte, che i arte finta l effires-


fejjercit io opera piu fètida
,per
t' ancora di nonminore importanza
t affettione
tio.
ottener le cofie
farfi buon giu ocatore,0* maffimamenteper
difficili : Je l'afficwcne è fioUecita
perciocbe ,
fa ,&
con la diligenza il
vigilante , uincera ftnza dubio
in facilita > col mtzs del
tutto : e conuertirk la decotta ,

l'amore che supplica affettuefiamente nell' operare .Chi


,

dunque più , o meno laura quefle condicioni ,fiu ò meno ,


jara buon gtuocatore di Jcac chi•

Il giuoco degli fcacchi non folamenre è laudabile,


ma è ancora neceflario alla confcruationc detta
vita. Cap. t •

Erche fecondo che dice


,
zA rifio tele , è
pofibde, che y chiviue,non fi ripofi qualche
r,.
^ volta, per quefìo il giuoco de gli fiacchi
non follmente è lecito ma e-
ififf tra ffi altri ,

tiandw neceffkno .
Questo della palla e

ancor lecito, ma per Effetto della quiete, non neceffiarìo . e

venta, conditi
per non anelar più in lungo aprouar quefìa
l otio honeflo locuucse effirne-
defi con molti fcrittori, (firf

ceffario t ccnuenìcnte alla conferitatene desta


vua no-
,

fira : animi folleuati dalle continuefatiche


effindo che gli
rilevano a miglior effire piu forti , e piu acuti
Tra ì .

fi
oA ì.
quali
a . ,,

4 Del giuoco
quali molti giuochi atti a quefio, il giuoco de gli fiacchi
è il primo per molte ragioni . La prima, per efier giuoco
di fcienzjt ,
e perche col fuomezp fijuggeì otio inhonefio,
ejfendoche [otio il troppo ripofo amanza Ihuomo .
, ffi
La feconda, perche, come dicono i Filofifi, b fogna tempo
rare i trainagli y e le fatiche nojìrecon honejìt ,
e temperini
piaceri , e che fimo fenati danno della dignità della per-

fino, . La onde, qual giuoco faro, mai più honejìo , o più

conueneuole alla dignità di qual nobile fi voglia, di quefio?


La ter^a, pereti egli è permeffo, e concejjo > come appronta-
to per eccellente, nelle leggi : le quoti dicono y che quei giuo-
chi non pofiopo chiamarfi giuochi, che non fono eccellen-
ti, e qutfió fi trouanel proemio de DigeBi. An^t,pernon
andar piu in lungo, dice Seneca , (jiuochtamo agli/cachi;

& Valerio Alafimo afferma Scuola eccellentifimo Prin


cipe hauere attefi à tal giuoco . *Ne ci dia marauigtia , fi
noi lo demandiamo giuoco, perche quefia parola Ludus y
che vuol dir giuoco , sufix ancora nellaltre arti liberati

e fi dice Ludus licterarunu. Ludus Philolòpho-


8<fc.

Chi ne fo fTe inuentore * Cap. 3

ZJanto alt inuentore di cofi nobil giuoco , a


me pare di non jpendtrci molte par ole, per
chef /fiero 1 Adori, come tengono alcuni
{il che non e vero,per efifir di tto giuoco a
fi
to ornati ) 0 fijfiro quelli due fi' tetti re-
(f
ci ,
,

De gli Scacchi. 5
ci, Fano chiamato Lido , e l'altro Tirreno y come 'voghi-
no alcuni io non ne diro altro: ancorché per molte ragioni
,

proludeteti egli vfcìfie ài Cafhglta. e bafhci fi-


fi potrffi
lo y che , chi ne fu i inventore, è commendabile affai .

Dirò fdiamente y fi potria dire ancora , 4/


di X- rfi fi giocaffi al tavoliere , 0 4 fiacchi .

Ada y per efier piu prrfio queflo finuere da H ijìoriografi

che da chi vuole infigliare a giuocare; perciò non diciamo


qui altro .

La cagione della inuentione di quefto giuoco.


Cap. 4 •

Eguitando f opinione di coloro y che tengo-


no Xerfe Filofifo ejfernc fiato inventore,
doneremo tre cagioni y c he lo mofi.ro . La
prima per riprendere ,
e correggere Amili-
no di "Babilonia.chiamato per cognome
Sutlmeroda ,
che mgiufiamente regnaua ,
e crudelmente
reggeva : ma moffo dal timore della morte , fi comìncio A
imaginare y in che maniera egli poli
(fi
riprendere il Re de-
jìr amente y ($p non efier ama fijato, come altri afiai che trep
po incauti bauruano finto tale corre tt ione. ($p raccolto in fi

fifio commciò a imaginarfi vnamihtìa fopra una gran pia


tmra . La quale battendo ridonata, cominciò ad infognar-
la apoco a poco a molti /Ignori d' importanza. Onde, pia-
cendo il giuoco ,
tutti com tcioronp ad impararlo . & oc-

fi, che
cor un giorno il Xpfigragiafi al Filofifi che giuoca
. a-

6 Del giuoco
ita: e, pigliandoli non poco gufo di quello indufiriofo con
fitto, fi deliberò di 'volerlo imparare, cA cui d fje il Fi-
lo [ofo : Che 'volendo /ita zAltéPgpa impararlo ,
era for[a
che s humiliafp,e diueniffe dfcepolo.A che nfpondendo il

Redi cofentire, il Filojofo prefe F occafone di [coprirgli


poco a poco Fanimo fuo: e cojì giocando , conchiufc tutto il

fuo intento . Di maniera che ti Re acccrtop. delfuo errore,


emendò con le regole di detto giuoco la vita jua , il Fi
iefofo re[0 fodisfattifpmo . La feconda cagione di tale
tnuetione fu, acciò che potejjìmo fchinar lotto producitore
d'ogni njitio . La ter^a fu, perche ciafchcduno d<fiderà
naturalmente difapere,& d intendere cofe mone. 8t,oue

fi
cagionano , e ritrouano maggior nouita , infelici acci- &
denti di contrapi militari , che in quefio giuoco ? fi qua-
le fu trouato da quel Ftlofofo per modo di guerra per
, ,

dare ad intendere a quel Re la necepitkcHegli haueuadi


tnantenerp, e diconfruarp i poi cittadini, e fudditi ami
ci, di rttenerp ,
e goder[eli per ogni hifogno : e far quefia
piu prefio colmerò dellamore, che del timore^

Perche
7
*<4- & il

Gap. 5.

chi
Quefio rifonde Cjiacopo di Qjfioli s y

quel Ftlofofo volje in quefia figura qua-


draca y in quejìo numero (tonificare la
(fi)

Citta di ’Babtlonìajn quella guìfa ,


eh e-

gli haueua rapprefintato il 'Royt tutti ifuoi


nobili ; la qual Citta
fà amplijfima e quadrata , ,
an- &
cora ogni juo quarto cunteneua iG mila pajfi .
i quali poi

ridtit ti in quattro parti fiormauano detto quadro , & crea

nano d numero'di Gemila pajfi . Uogho> che crediamo il


/

tutto ;
,

8 Del giuoco
tutto ; ma che profondiamo più tinnenti one del Filofof*
inuentore delgiuoco, e del T auoliere. & y
per megliopoter
far quejìo riduciamoci a memoria quello, che fopra due-
,

rno nelprimo capitolo : cioè, chey moltiplicando qurfìo nu-

mero otto otto uolte , viene a formare d numero fefjanta-


quattro\ e, perche quejìo numero confili fce vn quadro
perfetto , come fi è detto di fopra :
perciò fa dinotare la no-
biltà, e perfettione di quejìo giuoco , il detto Filofofo ordì

nò quejìo \
e tanto piu che fopra quefìo tauoliere altro non
sapprefenta ,
che vn campo y nel quale concorrano due

Re, per far battaglia . onde non è .fecondo me y per rap-


prefentare la Citta di Babilonia y ma per toccare la fmtli-
tudme , & ordinanza militare, la quale, com c ferine Uè
getio. deue efser quadrata . Gli ejìremi aiti del Tauoltcrc,
rapprej ontano, fecondo il Judetto mura della
Giacopo ,
le

Citta, belltjjime, & altreper la feurtk de cittadini: ma,

fecondo me,pm rapprefentano le trincee y


e ba/ìroni y che han
no gli cfertiti Regali: percioche, in quella gu fa che folda- y

ti ritirati [òtto ripari viuono più alla feura , cof i pcz£t


prefso di loro fi mantengono pm fopra del Tau chcro , affet-

tando dajfrontarf y e venire alle mani .

Oleiche lignifichino le ? t caie vacuerei Tauo-


liere. Cap. 6.

Vtfìe trentadue cafe vacue del Tauoliere ligni-

Q^
,

ficano ,
come dice ilmedrfmo CjIacopo di Cfsol s ,

che. chiunque piglia per fuo carico , (jff


old/go Ut
. . . ,

De gli Scacchi. $
governar gente., ha bifogno di quefia parte principale, cioè
che egli non filamento per,fi di tnfiituire , e fondare vn«
Repubhca,m a che di piu prevegga luoghi da coltivare, &
ordinare campi epofseffioni lo cui mc^o, e ben fido gli
, ,

babitatori pojfano fofìtntar la propria vita, e de figliuoli,

che fico hanno a' Jeruire al Juo Re . ‘Terò le caje vacue


deltauoliero fono quelli dfretti, e territori, che
fi colti-
vano perl/iuere . Ada, perche in qufio giuoco piu sap-
prefintano due effirciti, che una città, per quello mi par
meglio a dire, che le cafi vuote fiano quella pianw a, ne Ila
quale fvno, e l'altro tjfiercito deve ajfrontarfi , c per far
giornata, o per ficaramucciare al /olito :& quefio nume-
ro di cafi vacue non paf/d ne è meno di trentadue,perche,
piu o meno che egli fojfie il quadro non [aria perfètto, e pe-
rò con grandifjìmo artificio f lafiia ad vna parte dellepe-
dine, che alia prima volta pufiano correre tre cafie , a fine
,

che diano luogo il [altre, che traejfie fi ritrovano, accio i ca

v
valli pofiano vficire alla battaglia, e fichifi pojjano chiu-

der le firade , e la uifia alla parte auer/a, e a qufio modo


[efferato nimico non [offa cefi facilmente veder quello
che fanno gli auerfari

Si tratta de’ nomi dello Scacchiero, & de’ pezzi .

Cap. 7
O Scacchiere,fi chiama ancora Tauoliere formato
L dalle fffanta cafi
djien detto da gliSpagnuoli A^edrez^
,
ove fi mucuono gli fiacchi
,
il
,

qual nome no-


li gltono
,

» Del gìuoco
gliono alcuni dir, che viene da Xerfi , ma, con corrottiont

del vocabolo, che fu inuentore fecondo loro di talgiuoco,


gli Italiani lo chiamano Scacchiere , cauando il uocabolo
dal Latino, ejfendo che Scacchiera non itogli dire altroché
rfioro, e firbatoio di Scacchi : e forf che talvoce viene
da quefia parola Latina calculus , che vuol dire
contare ; onde il (falepino afferma, che ipiu moderni die o-
no Scacchus'. cakulo ancora fi chiama vna pietra pie
e

colina, che contatori vfano quafì come vna memoria del


,

numero. I Latini la chiamano Tabula latrali cularis r

& il giuoco Lucius latruncularius, ò vero, Latronum


Iudus: e gli Scacchi Latrunculi: perche t peapd non
fanno fermi, ma fempre faltano, e vanno di qua, e di là

rubbando come ajfdfsini. e di quefìi nomifipotrebbe addur


re autori approuati, ma filafcianoper bremtà .

Nomile forme particolari degli Scacchi. Cap.

ISlomi degli Scacchi fono otto, & ilprin-

cipale fi chiamaci, nel quale conficela


perdita, e la vittoria delgiuoco . Ilfecon
do è detto "Regina, o Dama , o Donna, in
Italiano .
quelli pe^zjpoi piu aderenti lo-

ro, fi chiamano Alfieri .. Doppo i quali fino dall’una ,


e

dall altra parte i Caua!lì, e quello dalla banda dclReCa


uaUo Rg, e cofì quello dalla parte d.ella Regina, cauallo de
la Regina è detto.Tpell' diremo dcflro,e Jìnifiro dello fccic-

chi ere
. , n

Degli Scaccili." 11

ghiere fono i Rocchi, o Rocche, pur con quel nome odi Re, d
di Regina, come gli altripe fiffi fùddetti. PfiUa feconda li
tt e a poij e feconde caf auanti di quejli fi pongono le pedi-

ne , e ciajcheduna di effe vien chiamata pedina di quelpcfi

fio, chele jla dietro. (Sf qurjìo medefimo ordine, e nomi fi

tfferua ancora nell’ effcr cito , & parte contraria , la qualt


in altro non è differente al nimico ,
eccetto che ne' colori.

Defcriuelì la forma del Re, il fito , & il caulinare


Cap. 9 .
'

Sfendo il Re //pefifio principale


E e ragioneucle, che da lui fi comi
ci, Come fignore , & capo della vitto-
ria. Formafi uno piu filmile all'huo-
mo , e fi colloca fipra una fé dia re-
gale fa gufa di chi comanda, come
quelli, che da tutti è offruato E,per- .

che non intendo parlare in quejìo li-


bro delle qualità Regie,per ciò lafilò

flarelhahito , lofettro , e parlerò fidi quello, che deue


attendere chi giuoca . e per quejìo diremo del fio fito , e

viaggio, jl juo caf , come quello che


luogo è la quarta ,

pojìo nel mefio à tutti comanda Jlcaminar ffo, è come


.

di tutti gli altri pefizjper il primo tratto quando egli


fi
,

rnuour , (enfia uiolentia, che gli potrebbe effer fatta, {pal-

li hora fi chiama facco : perche, quando f mutue in que-


ll ì. fìa
. -
,

iì Del giuoco
fìa forma y cioè con lofiacco y non può caminarey eccetto co-
fa per cafia sJMa, quando egli fi mucue ferina cucco 9
.
f
può la prima holta falcare tre cafey in qual modo y e parte
che •vuole: facendo la firada fianca y
e fiedita; e qu e-
jlà per tema di qualche fino pèffo ò pedina ,
o per impedì
re l'auerfirioy e non per pghare alcuna fua coja con quel
altro : effondo che il Rj non può pigliare con quelfialto cofa
fveruna . e y fe alcuno faper uolcjfi y d'onde nafa y che il Re
non pojfa pigliar alcun peffio per fallo , come fanno gl -
altri pefft sfionderei con alcune ragioni apparenti y
tra
le quali quefia mi pare la migliore y che cefi piacque all in

uentore del giuocoùl quale febenmoffo fu da qualche re-


gione, tutta *via a noi non è ella manifefia ; e però y come di-
ceCajfìodorOy è affai meglio confejjar lignoranfa y chefr-
uirfi della troppa audacia\ey come f
legge ancorargli non è

bene uoler inuejligar molte cagioni delle cofi trouate dagli


antichi . guanto poi al muouerf come Cannilo ; la pri-
,

ma licitar andar tre cafe per tutte le bande dellafua linea


e firuirfi medefìmamente delmoto delRocco y Alfieri, epe-
dine in altre linee : dico che tal libertà
fi gli da per effer

Re y e non agli altripcfffii fuoi fu àditi .Qui fi aucrtfiay


che in alcune parti di Italia fi cofiuma, che il Re neiprimo
f
fialto alti fino al e(ìremo della Jua linea , che c quella del
Rocco ,e congiungefi comi Rocco : llche non può fare in al
tra parte y ma folamentepuò Jaltarc laprimauoltatre ca-
fri oè dalla fua fino a quella del Cauallo : e dalla parte
della Regina y dalla Jua fino c, quella dell zAlfiere^
^ Si
^ -:

De gli Scacchi. 13
Si *vfa ancora, muouere njna pedina nella feconda linea*

(fip
in quella cafa mettere il Ro . Ada quelli ufi non
fono buoni, nè conueneuoli Conmene ancora fapere> chef
.

non oflante eie il Rè la prima uo/ta mutandofifin^afiat


co pofa ufkre l'officio di tutti y quejlo fi deue intendere di-

fcretamente^u 8gli,efendo in cafa fua, può la prima uol «


ta hauer none fatti : vnofino alla cafa del fuo Cauallo
ancora alla cafa de ir Alfiere della Regina : e quefii due mo-
di fono nella fina linea Nella feconda linea poi ha due al
.

tri falli, uno nella cafa della pedina del fuo Cauallo , che

fi chiama la feconda deifio Qauallo , & ancora nella ca-

fa della pedina del' Alfiere della Regina , chiamatala fe-


conda dell' Afiere . Quanto poi alla ter^a linea ,
egli può
hauer cinque /alti: Injnoalla ter^a cafa delfio Cauallo ,

il fecondo alla tcr^a cafa del fuo Alfiere : il ter^o in me


zo alla terza cafa della Regina ,e il quarto alla terza cafa
dell' Alfiere della Regina: e tutto quefios' intende y dette
fi
cafe faranno uacue . Ancora quefii modi s'intendono di

fatto , altrimentipuò filamento battere dalla fina cafa cin-


que cafe : la cafa dellafina Regina, la cafa del fuo Alfie-

re, la feconda cafa dellafìia Regina ,la feconda cafi di fi

fieffio y (fiyf
la quinta la feconda del fuo Alfiere. Ala, fi egli

fi moria nel me^o delTau oh ere ,


batte la ter^a di Je fieffi.

La feconda alla quarta del Rg contrario : La ter^a alla


tot za del fio zA fiere : La quarta , alla quarta del mede
fimo zA fiere : La quinta ,
la quarta dell' Alfiere del Rt
contrario ; La fifiaja terza della fua Regina contraria :

U
. ,,

Ì4 Del giuoco
La fet tìnta, la quartali detta Regina: L'ottauaja qua*
ta della Regina contraria, e a quefìo modo va di cafa in ca
fa, d'onde egli
fi parte ò
per dritto, o per trauerfò , opure

verfi i cantoni, onero, còme noi diremmo, di punta. Et

quejìo bafii quanto al mouimento del Re . ma auertiamo


nma ccfa fola , cioè perche è ordinato , che il Re la prima
•volta faltafie tre cafe, e non piu : e concludiamo , che il

Re dee hauere tutte le perfettioni de fuoi fudditi . Ma


lafciamo quejìo, che è fuor di propofito

Forma, fito, camino della Regina. Cap. io.

A forma Da-
L e

ma che noi
della Regina, o

vogliamo dire
condo che ilmaefiro,che fagli fiacchi
, è e-

è piu o meno eccellente . e


,
per lafiiar
la moralità del uefiire , e del federe ,

•verremo a quello , che detto pe^o fèr


ue a chi giuoca . La Regina Jìa ap-
prejfio colmarito , in quella gufa, che
politicamente, eper ordinario fatta
fi
di noi. eper hreuita diremo in qualgufa ella dee ejfir mofi

fa • Quefìa adunque ha la fua cafa a canto al marito ,il-


quale dee procurare con ogni indujìria di non la perdere
an KÌ fi dee honorare piu che tutte l altre donne, eper que-
fio uìen pofia prejfi di lui alla deflra . La Regina e di

molta importanza, perche rare volte occorre, che, perduta


. ,

Degli Scacchi. '


3
(he ella,
fia, ilgiuoco fi racquifii.il moto fio e quefio , che
può correre per tutto il Tauo Iter e
,
facendo la firada Ur-
lerà e uotaper dritto , e trauerfi come il Hocco ; e può pi-
gliar tutto quello che vuole . Uà ancora per punta come
IzAlfiero , e come pedina, epuò pigliar tutti ipefifi, epedi
ne, eccetto quella del Cauallo. e quefio a fine, ch'ella non fia
pari al Re . Anticamente la Regina non andana fi
non di cafa in cafa, &
quefio quando il Rervfciua fuora
per far guerra . Aia inprocejfo poi di tempo i giuocatori
la mejfiro in campo .

Forma, e muouimento de gli Alfieri. Cap. it.

Vronogli Alfieri, comefiriue Cjia


F,copodi Cejfolis, formati aguifà di
giudici ajfejfori a federe ,
e con libro

auanti aperto, e perche tutto quello che

fi litiga , 0 è criminale, o ciuile , per que


fio furono due l'uno de' quali è nella
cafa negra, chefgnificail criminale
e laltro nella bianca, che è il ciuile

.
Ada per la cagione già fopra detta piu volte ritornia-
mo al giuoco de gli fiacchi il mouimento de gli Alfie-
.

ri è per punta: e quelli, che vanno per le cafie b i anche, re-

fiano nelle cafie bianche , come altrefi fanno quelli, che


vanno per le cafie negre ,
che nelle cafie negre rimangono,
fempre che quefit c Alfieri hanno lafirada Jpedita
,
, e netta ,

peffino
, .

i6 Del giuoco
poffòno correre per la loro uerfo i cantoni o per punta tutta

lecafe,che arrivano, battendole o nò. per meglio fapert il


e,

batter loro, voglio, che gli confìdenamo nella cafa loro pro-
pria. fel' Alfiere [ara del Re bianco, può per via della ma
no dritta dare in due parti, & iti due linee, cioè nella fe-
conda cafa della linea delfuo Cavallo, e nella terza del-
la linea delfio Rocco, tykfa,fe camincrd dalla fua mano
finijlra. potrà andar dallafua cafa alpiu fei cafe , contan-

do dalla fua , & fei linee , cioè la fua 07* quella del Re
feconda ,
e la terfa della Regina ,
e la quarta dell'Alfiere

della fua Regina: e quefio per lofuo campo e termine :& an


cora per lo campo alieno ,
cioè contrario alla quarta del
Cavallo della Regina contraria, ffi
ancora alla terfa del
Rocco della Regina contraria Ada, fe ella fi trouaffi in
.

mefo del Tauoltere , come nella quarta cafa del fuo Re,
la data à quattro parti per le due •verjo ilnmico,eperl al-
tre due uerfo tfuoi. Rifletto all averfar io dara à man drit
ta uerfo la quarta dell' Afiero, e alla ter^a del Cavalloni
alla feconda del Rocco dei Rè i entrarlo: darà ancora dal
la man fmjlra , alla quarta della Regina , alla ter^a del
l' Afiere, allafeconda del Cavallo, e nella cafa del Rocco
della Regina, ysrfo i fuoi dalla manfmjlra, & alla ter-

za della fua Regina, allafeconda delH fiere, alle» J &


feconda cafa del Cavallo della fua medcfma Regincu
Quanto alla deflra mano , egli batte la ter fa dt Jc medefi-
tuo, e lafeconda del Cavallo, quella del fuo Rocco ; e, fe
e
egli farà in altraparte,fi conta a .cafaper cafa per punta
De gliScacchi . ij
Vtrfo ì cantoni, efi giudica , e vede oue egli può
dare: {$f
il rejìante s intende de glaltri pe\zi . è ben vero , che anti-

camente non caminauano eccetto tre cafe ,


e per punta ver
fo i cantoni, e per cima di pe^zp o pedina volendo . e que
fio tale giuocofi adimandaua il giuoco vecchio . Jl quale
fu toltole difnjato da buoni giuocatori Sono alcuni .
, che
foghon ricercare quale de i duoi fìa il miglior pezzo ,
noe
o il cauallo, ol Alfiere . oblila rifioiutìone di quefto bifo-

gna fapere, che communemente fino tenuti pe^zj uguali :

Tuttauia fecondo la difpofitione del giucco qualche uolta


fa migliore l Alfiere, e qualche fiata il Cauallo . La onde
fono molti, che gtuocano afai meglio col cauallo , altri

meglio con/' Alfiere. Tuttauia i gran giuocatori affai piu

f feruono deli Alfiere, che del cauallo . La onde quanto a


me lo tengo per m olte vttlita ,
che da lui efcono per lo mi-
}

glior pe^zp . La prima delle quali e quefìa > che con due
Alfieri fi può dare fcaccomatto , il che non fipuò con due
Caualli Lafeconda perche vn Alfiere batte piu da lun-
.
,

gi il nimico La ter^a^perche l'Alfiere copre meglio il[ito


.

Re, da qual Scacco fi voglia : e coprendolo è piu le fio a da-


re fcaccomatto à quelpe^o, che vuole darlo al Re fuo :

ilch e npn può fare il cauallo il quale coprendo non è ba :

fante a far queflo La quarta perche egli può ricoprire


.
,

qual fi voglia pezx° o pedina dellauerfario il che no può


>
:

fare il Cauallo . La quinta : egli affai meglio guarda le

fue pedine , & è guardato da effe La


fifa : perche affai
.

piu, e con maggior -


fermerà fi afjaltano da lontano i ni

C mici>
8 Del giuoco
micifi quali non fi pcfjono cofefacìlmenteguardare da [uoi
colpi: che del ([mallo non è cofi . La feettima : perche egli

aiuta meglio del Qamilo k [andare auanti le fue


p e dine
per offendere il nimico . L ottano,: perche ejfeo in compag nia
dun Rocco può guadagnare ilgiuoco contro urialtro Roc-
co la qual cofa non ja il cornilo Lo nona perche il Re
. . :

della contraria parte nonpuò folo mettere in fugalo Al-


fiere>come può interuenir e a un fauallo per : effe mp io fe:

egli lo pigliaffe in alcuna delle quattro cafe de Rocchi, ($p


che il Refi mette(fé in qualche ter fa degli Alfieri de ita-
li Rocchi^ di tal Rocco >nclla cafa del qualefìejjejl Canai
lo non potrebbefampare. La decima perche il Re puòfar
:

contro il Canal lo ,
qualchepedina delle linee de Rocchi 9
Regina s
e non contro un Alfiere . Li undecima : perche
[^Alfiere può in compagnia duna pedina ferrare il pafioy
& camino a un Rocco : Zderbi gratia : fe [alfiere fi
il

trouaffe nellafeconda cafa dun Cauallo contrario


pedina del feuo Rocco entrata nella
una
terzjt
&
del Rocco contro
rio^che la guardafili & il Rocco contrario fefermaffe neL
lafua feconda cafe , terrebbe ferrato ilpaffete napotrebbe
camtnare . La qual cofea non può fare il cauallo» Ada ^
per
finirla , dico fi Alfiere hauer altre njtihtadi ,
chiare abuoni
giuocatoru e ben nero poi , che il cauallo ha degli altri com
modiche non ha l'zslfiero > / quali fe diranno alfuo lue-

i0 '

Sito,
Degli Scacchi. 19
$ito,&T muouimenco de CaualIL Cap. 11.

LCauallo fi da ancora alla Regina,


I -per dare ad interi dere ,che i (aualieri
Jcno tenuti an cora alla dfiefa della Regi
na. e di cjui viene, che il motto loro va di
quà }
e di Calerne quelli fi efanno prepa-
rati, &accmti al joc corfio del Regno fiel
Re, e della Regina . La onde il muoutme
to loro è di tre cafe in tre caje : perche al
Cauahero fi conuiene forcarfi di imi-

tare il firn Re . il qual moto di tre cafe , in tre cafe , non è


moto diritto , nè verfo i cantoni o per punta,
,
ma fi muoue
dalla bianca nella negra , e dalla negra nella Itane a , fi
coma da quella oue egli Ha,fino a
,
quella ,
oue fi pofa : eper

che al Caualtere conuiene piu che ad ogn altro attendere


ad imitare ilfino Re ,per quejìo egli lo imita , offendo che
la prima uolta egli non camma piu che tre cafe ,per ciò il

caualtere non pajfa quello numero che , fig nifica perfettio-


ne . La onde egli ejce di cafa da tre parti ,
cioè o alla fe-
conda del fuo Re y
o alla ter^a dell Alfiere ,
onero del fuo
Rocco . e queflo effondo libere le uie ,
e non in altro modo . e

per quefia me defma cagione fi Cauallo della Fuegina ua al


la feconda della Regina y alla terza del fuo Alfiere , e alla

ter^a del fuo Rocco ; intendendo fempre , che non fia impe
dito .^P orche, le firade foffero occupate da fiuoi contra-

riagli potrebbe bene ufiir e, e pigliarli pare doli, &a gufi il

C z Canai-
.

20 Del giuoco
Cantillo può Jcorrere per tutto il Tauoliere aiutando ifìtoì,

<5T offendendo i nìmici . Ada è da notarti effe r molto dif-

ficile il tenere a memoria quefio pé^fjo parlando per cont #


di color o y chefanno profejjìone di giuocare di memoria
Perche, oltre a quello è detto
fi , che poffa andare dalla futi*

cafa in tre parti y


e in tre linee > hifigna fapere ancora di
piu, che,ritrouandofi eglim qualche cafa de 'Rocchi y non
può dare eccetto in due linee, e in due cafi, cioè nella fua li

nea y e nella terza cafa : e in quella dell' Aifiere, nellafecon

da. doue è il manco che fipuò dare In altra par


e queflo è .

te poi fi può dare in quattro cafe , in altre fi può dare &


infei, &altre mite in otto cafe, e due lineefaranno il man

co chepoffa dare ,
il piu in otto cafe , e quattro linee . e
(£)f

noteremo , che egli mai da in linee, o cafe, che non fieno pa-
riy e che non fieno tre . e la ragione è quella y perche il fio
andare gli fu coftituito ternano , e ,per fapere io tal cofa ef
fere chiari[fima agiuocatori,chè Lene fono auertiti de fùoi
falti y no mi difenderò piu intorno a queflo. Ala auertiremo
alcune particolarità di quefio pe^zo r e non de gli altri
La prima , che il fuo fiacco non può bauer coperta y concio-
a che ilfuo andare fia differente da gli altri peTpQ .
(Òf
fi
conuiene al Re muouerfi battendo lo fcacco del Cauallo:

fe già per auenturanon lo poteffe pigliare con vna pedina .


La feconda è , che egli è piu atto di tutti gli altri pe^zj a
njfcire in campagna contro, i nimici , mercè de fuoi faltu
La ter%a>cbe un Rocco non può guadagnare il giuoco covr-
irà un Cantilo; cioè non battendopiu pe%%t y o pedine, che
contra
.

Degli Scacchi. 21
Cantra V^llficre figuadagna molte uolte y Wd \favcct ..

Ben è vero, che fico do l'vfo dell' Italiani quale, come dvre
mo alfuo luogo, non lo può guadagnare contro uno difiere y
mi riferboaprouar talcofa y quddofcriuerò le regole gene
rah . La quarta, che y Je i giudici/tanno uguali nelfito lo
ro con le pedine y da quella parte un C analio, e dall al-
tra vno Alfiere ,e chef Alfiere nonpoffa offender e ha gran >

va maggio: & in tali giuochi fuole effer pe^o piu utile


Trouafiper ultimo hauerc altre utilità , gfp vantaggi ,
de'
quali il giuocatore fi (apra premiere. Ada io tengo con tut
to ciò le,Alfiere effere un pez^o migliore ,pur che non fia
in vn giuoco figurato in quefia guijcu .

Della forma* & caminare del Rocco. Cap. i j.

Rocchifono gli ultimi pe’^ffi, ba-


ffi)

I rio il fito ne due y o quattro cantoni


delTaucliere F igurauano già gfan-
.

tichi quefii Rocchi m gufia di Cau alte-

ri a cauallo, ma difarmati y e v oleanoy


chefigmficaffero i Vicarile Legati del Re
*Tur ejafeiando quefio difico fio, narria-
mo dal fito loro il quale è rimoto e lon
:
y

tano dal Re lifiio muouere èper drit


.

to y e quefiofia o di cafa in cafa y


o piu cafe come gli torna
bcne y e come trouera la firada difibrattuta da i fiuoiiperche
piglierebbe i contrarij ritr oliandoli . Onde egli può an-
dare
:

22 Del O
2111 OCO

day e dalla Jua cafa tutta quella linea > che gli è auanti : è

parimente tutta l altra, che gli è attraiierfo. Di modo che


potrà ejj'ere ouegh piacerà 3 & andane per le due linee, drit
ta> e traucrfale> e ritrouarfi oue egli dcfidera . E adunque
il ‘Rocco dopo la Regina il pezjo di maggiore importan-

za : il che vien cagionato da quejìo fuo an dare tanto libe-

ro . ‘'Perche quejìo pe^zo Jolo può dar matto m compa-


gnia del fuo Re : la qual cofa non può fare altro pèffo y
eccetto accompagnato ,
eccettuandone però la Regina .

I Rocchi fono gli ultimi d njfcir della linea .

Muouimcnto generale, e fxto delle Pedine. Cap. 1 4.

E Pedinefgnifeano ipopolarififa qua


L li non potrebbe
mucuimcmo di tutte è tutto commune
il Regno mantener/! bene Il
i

uno
.

ancorché alcune fi trouino migliori de /’ altre per


qualche cagione . quefo muouimento e per via
dritta } uavna ò due cafe [enfia quella ouefa
,

prima che fmuouejfe . Perche mojfa la Pedina una vol-


ta non può andar poi eccetto di cafa in cafa, fin tanto che

larriuera a quella del nimico : oue arriuando acquifa la


potenza, euirtu y enome della Regina^. Qucfle ‘Pedine
non poffono ritornare indietro, fin che non faranno Regine.
Onde fono tenute andar fimprc auanti per la fiamede-

fìma lmea\eccetto però yfe non pigliaffero per lo camino aU


tre pedine y epe fi zj > che alikora fono
e delie loro linee y
Degli Scacchi. 23
(p entrano in quelle d'altri : e quejìo uìene per ejjere
.

il pigliar loro.no n per dritto y ma uerfo i cantoni, o perpun


ta>unacafa auantt la fua.oue Jìauano . (p a quejìaguifa,
*vna Pedma da fiacco al Re y e bene fpejfio matto . Jl Re
non fi copre y o ripara dallo /lacco della fedina, e quejìo gli
accade per non potere hauer cafa nel mefo. oue fipoffa intr$
mettere altro pef\O y ò pedina . egli è lecito a tutti il poter

dare , amdf^ar tutti nimici potenti > o no fino al Re


e i

mede fimo. Di modo. che a tutti e lecito difendei fi combat


tendo giujlamente . Le Pedine danno > offendono in que

fio modo. cioè. la Pedina delRocco del Re da alla terza cafa


del Cauallo. quella del cauallo da alla ter^a cafa del me-
dcfimo Rocco . ff) alla ter za dell' Alfiere laCPedmadel- .

l' Alfiere da alla teifa del (fauallo , (SA alia ter fa del Re.

la ‘Pedina del Re dà . alla ter fa cafa dell Alfiere , e alla

terza della Regina, quella della Regina dà alla ter fa del


Re .
(palla terza dell'Alfiere, quella dell' Alfiere da alla

ter^a della Regina, (p alla ter^a del Cauallo . la pedina


del Cauallo dà alla terza dell'oAlfiere . (palla ter^a del
Rocco : et quella del Rocco dà alla ter^a del Cauallo , (g)
non pia. è quejìo auìene.perche ejfianonha potentiadi da
re come hanno gli altri pcZAÌ • cAlcuni chiamor ono le Pe
dine de Rocchi mepe pedine : ma> non haueuano ragione ,
perche^p'artcndofi di quella linea , hanno il medefimo uigo -
re nell attere , che le altre (jonfcffo bene che le -
.fi poffion di
c
re Pedine minori ,
e di minor virtù ,
dell' altre : in que-

fio affomtghandofi à molti , che tra la plebe non hanno ilpo-

tere
24 Del giuoco
ter e di altri affàijfmi.

Situanti che fiproceda piu oltre foglio auertire.che in

Jtalia fivfa y eh' una Pedina pojfapajjar battaglia: e in-

tendo quejìo nel fuo primo ajjalto, tanto per ricoprire ilKc,

o qual fi uoglia altro pe&zj>> quanto per giuccar e ferrea co-


prire . La qual coja è conucntente , facendofi di confermo
del[ auerfario y e non m altra gutja: altrimenti farebbe co-
fa ingiujìa, e mal farebbe operare .che nejfunopotejfepajjar
liberamele per quel pajfo che il nimico ha prefo con fuope-
,

ricolo, ertfchio: il quale è.che , feti nimico permette, che paf


falla libera . chepajjì.chey fe egli non evuole y lo può piglia-

re y & amarrarlo , <27


*
in quefo attendere piu al fuo

commodo .
che dell duerfario . Onde y fe egli giudica ,

che illafciarlopajfare fia buono per lui, faccialo . e, fe no ,


egli lo potrà prendere una cafa da dietro y la quale è il pajfo y

che egli ha pigliato . nera di milittafiguar-


e quejìa regola

da in Cafìtglia y e in Portogallo . e non in Italia e quello .

fia detto qualunque 'volta fipajfa cotra Injfo di guerra per


10 paffio prefo dal nimico . Dice Damiano quel hbro y m
che compofe di quejìo giuoco y che una Pedina non può paf
far battaglia durialtra Pcdina y quandv se datofiacco al
Re per ricoprirlo con efisa In altro modo può pajfare y Je.

11 contrario vu ole y
efe non può pigliarla nella ma : ancor
che megliofarebbe non poter pafsar battaglia . Quejlefon
parole di Damiano degne invero dun tale maejìro.perche

quanto a quello che dice y eh' ella può pafsar battaglia con
l afsenfio de tauerjai iofla bene : ma il dir poi y che quejìo
non
,

Degli Scacchi." ^5
non s intenda per coprire un Re con efifd dallofcacco ,
io non
fo vedere , che ragione fia qucfla , che lo muoua j effóndo ,
chetando nella volontà del nimico di pigliarla in camino,
mila cafa didietro ,
e tenerla, e dare il medefimo fiacco ,
poi che egli non la yuol pigliare , non fi fa ingiuria veru-
na perche i terminiy epa ffì che
: , inoflrì nìmici tengono oc-

cupati fipofiono paffare in vna di quefìe due maniere ;cioè,


ocon la fida uolontd, o nero con noflro rifichio , e fortuna: (éf

in qutfìa gufa, la pedina , che paffd battaglia, camma afuo


rifichio, & indipaffd il paffio , chi il nimico tiene occupato

che non fi fa,


il quale è,
fi il nimico la uorrd prendere , o
pure fi egli ha per bene tale paffaggio , 0 3 'egli acconfientira
a tal cofia Si che guardifi da quello , che può fiuccedere .
.

SDi modo, che quefìa regola di Damiano in quefla parte


non fi offerua in alcun luogo , ctìio fiappia . Le^Pedine,che
Xerfe domandaua popolari , hanno ilfido fito auantìglì al
tri
pefifij, come d dire auanti nobili. e di quefìo fipotrebbe

addur la cagione non effóndo conueneuole , che


, nobili, e la

plebe fieno ugualmente locati .


&, perche ancora non con -
uiene alle^P e dine trouarfì mtrinfecate d configli regf come
d nobili : ancora perche i popolari fono in una guerra come
~)m riparo de ^Principi : perche fe bene alcuno di baffa con-
,

dteione fa errore, non pregiudica tanto ,


quanto vn nobile .
‘Perche^perdutonella battaglia vn nobile, malamente s ac
quifla la vittoria . e tanto piu ,
quanto d ciafchedu-
no conuiene mantener lafina patria . e,perche la gente bafi

fa è pià atta allafatica, per ciò le pedine


fi
pongono auan-
T) tu
\

26 Del giuoco
tt. Horajafiando queflo difcorfò, verremo a trattare del

la qualità , & vantaggio di ciafcheduna .

Qt aliradi
?

^
vantaggio di ciafcheduna
profitto
Pedina: c quali fieno le miglioria vn'effetto.
Cap. ij.

E ‘Pedine fovliono communemente efier


m
-Ej pf
/.
ò
/ .
,
J
tenute uguali y e parimente divguale vtrtiiy
s

Jjj
e valor eie quello perche elle tengono> me tre
1 » fon Pedine vn prendere y & uno andar
commune*<JAPa. quando poi diuengono Re
gìne y mutano condicione y erejìano nel medefmo grado y e

forfa delle Regine . T


uttauia coloro che le tengono .men- y

tre fon ‘Pedine d'uno ifleffo valor e y àmio giudiciosingan

nano.ejfendo. che alcune di lorofinovtih advna cofa y &


altre ad vri altra. Le fedine del Re y
e della Regina y fono
migliori dell altre yper attaccare la fcaramacela con li ini-

mici , e per fare un forte hajhone control impeto degl àuer


farij :
il qualeferri loro l entrata ,
che non co/t trafeorrim
tuttotl campò come farehhonote quefìe migliori fono quelle
che piu intrigano ilpafo, &chepoJJono con piu jìcura fa-
cilità affrettare foccorfo . e di qui viene .che non tutte le al-
tre offendono tanto il nimico y
e meno affettano il foccorfo

cofi facilmente y come quelle, che col mefo de fauori. che


vengono lorofatti, hanno quajìferma fperan\a di diuen-

tar Regine . Peròy chigtuocay dee forfarfidt conferuarle al


pofibile;
-

De gli Scacchi. a7
pojfibile; o almeno induflriarft , che, in luogo lor o,brJognan-

do po^'ino entrar deli altre . Le Pedine de gli Aifert fo-


no ie migliori per due cagioni . L una è per rompere il ni-

mico, e per aprir la [tracia d fuoipefzj , & per tenere in-

trigati in qualche modo i nimict, a fine che non pofflnofca-

ramucciare tanto alia libera, o porgere aiuto a juo 'u eia Ve


dina piu atta a far quejlo e quella dell' Aifer del Re. e que-

fto accade qualunque volta fi codone ,($p accomoda il giuo

co colmc\o delle ‘Ledine del Re, in quella guifa,che vfa-


no communemente i buoni giuocatort . IL che fi nnedrà

piu auanti quando fi mofrerà in qual maniera fi deono


,

ordinare i giuochi. Però, tornando alpropofito, dico, che que

fa Pedina è la migliore a difendere il Re , contro di cui fi

fa guerra . ella dunque è la piu atta a mettere in feompi


Flto il giuoco contrario . ella è miglior delt altre perla uici-

nandfa a offendere la Ledtna dell' Alfiere della Regina.

Ilche molti fogliono fare. e quefìomodo d ordinare ilgiuo-


co non e cattiuo . Lialtra cagione e, che le Ft dine de gii Al
feri fono migliori, come piu uicine, e quafguai diane a ri-
parare^ difendere il Re, ft) l* Regina, con ie Juc ledine :
che, entrando molte uclte ,
e quafi commummente ne luo-
ghi loro fono piu atte a ricoprire il Re, e difendere l entrata

de gli zA fieri contra la tranffiofttone del Re Di modo, .

che per quef ; ccmmodi } & altri, eh elle hanno pahfi a buo
,

ni giuocatori ,
debbono cjjcr tenutele migliori tra le altre

Le dine, e le piu uantaggiofe. da quejio viene che, quan e ,

do fi dà una Ledina uantaggiofJuoldare,ccmmunemen-


D i te
,

iS Del giuoco
te quella dell difiere del fie : come quella 3 che già effóndo
leuata mette il Re in maggior pericolo d'efjer rotto , e dis-

fatto . Onde fi vede bene vera cofa effere , che tali pe~
dine fono leprincipali alla àififa , (gjr ojfefa 3 &a mette-
re in ifcompiglio , e infuga l' efferctto contrario .& queflo
accade, perche contra lofcacco delle Regine de gli al-
tri pefpfl^che aiutano > il Re non ha piu <£ un riparo . e dal-
l'altra parte egli ne ha molti . Da quella parte egli non ha
piu che la coperta della Pedina del Qauallo : e per l' altre

parti, ancorché fi commettefsi errore , la Pedina dell' Alfie

re della Regina hauerebbe la coperta del CauaUoj dell' Al-


fiere 3 e della medefima Regina . La ondefi dee procurar ,
quanto e pofsibde.che fi tengano qucfìe quatro auanti come
unoSquadrone: e(fendo atte afar ogni buon riparo per tener
parti melane del campo : di pervenire in Jleccato y e ap-
piccare la battagliale uincerla . La pedina del Qauallo del
Re y
e del fiocco fon migliori dell' altre per una certa ragìo -
ne y cioè per far riparo al fie nella fua tranffofitione . Z,/qì
dovete fàpere , & auertire y che quelle tali pedine y oue il
Re fia tranfpoflo ,
bora fono dalla pa v te del Re
y ora dal &
lavane della Regina . Se il Re fi trafponejfe in quella, non
fi dee muover e y eccetto per neceffita * L’erbi grana' f per
e
dar cafaal Re , egli finaedeffi nello feoperto : alcuna
(fj
'Voltaper far fare la ritirata a qualche pe^zo contrario
che moleflaffi, efiancale ilgiuocatore . e da queflo viene,

che ben (beffi la pe dina del 'fiocco fuole effer di maggiore


vtdna,che quella delCavallo} ancorché quella del Caual
lo
-

Degli Scacchi. 29
io fa migliorefecondo la diffoftione del giuoco . Potrà an
cor muouerfper cagione di guadagnar qualche co falche al
giuoco conuenga • di modo, che io m quejio non dò regola di
for^a^ma di commodo tlquale Jia nel giudicio di chìghto
.

ca. Di modo che y fe egli nonfarà qualche cofa importantey

non configlierò mai che giuochi in quejio modo


,
. Detto ho
di fopra , che y e[fendo il Re già tranffofio , s auer tifa , che
molte volte il nimico hà /’ entrata piu facile , e maf
fìmamente , non offendo Jlato il Re tranffojìo ver-
fo quella parte Onde , effndo , che
. . conuienc f
non muouerle dalla parte ,
oue il Re era tranfofo , pari-
mente fi conuiene * che quelle dell'altra parte non file-

no ferme, (e il Re contrario foffe ancora tranfofoà quel-


la pane: mabene,che campino à combatterlo y eromperlo:
pur il tutto con auertimento , e dfcretione ,
procurando ,

che y quantopiu fi può , vadrno accompagnati da i fuoidi


fenfort y e far tanto , quanto ricerca la qualità del giuoco .

& con qitcfìo mettiamo fine alla particolarità ,


e dijferentia

delle pedine, eh' elle hano tra di loro perpoterfene preualere .

Che cofa fia Scacco femplice*e Scacco di due* e


matto* e inatto affogato . Cap. 1 6.

soffiando molte cofe, che f dfputano circa dt quejio


L
i

giuoco, e queUoyche piu prejìofgnifica ,


o una ì{epu~
bhcacol Juo Principe, o pure due efferati nimici^chefi^a
dino ad affrontare per far giornata ,
verremo a quelloy che

piu importa a chi giuoca . e diremo ,


che bifogna notare ,

k
3© Del giuoco
lo Scacco ftmplice non effer altro , che un colpo y
o 'vero

•vno incontro fatto al Re da' nìmici : il canale incontro lo

fa muouere da un luogo, oue rtpofa, ad unaltro.e quefo lo


fa qualunque udrà non ha da ripararfì Onde egli non .

ha per quefta uiolenza fattagli alcun potere di aitar e, f ma


*va cerne tormentato , affitto cafa per cafa . Dimanie-
ra y che>dare fcacco altro non njuoldire y chefpinger e vio-
lentare il Re 5
e farlomuouere perfor^a . Ala quando lo
,

Jcucco è ftmplice fi può molte uolte hauer riparo chiamato


da giuocatori Coperta: ma altre uolte no come quando fi
y :

f f
piglia alcuno di opra alto, ff) alla Jfrouijìa ,per deue e-

gh non puòfar riparoy nè difefa . Sono altri cacchi chia- f


mati doppiy cioè fcacchi di due, contro de' quali il Re non
fpuò ricoprire y
ne procurarfi riparo y effondo che fi troua
lanuto infume da due defuoi rumici . Di maniera che

fvede affretto fuga e al ricercare nuoua cafa, &ac


alla ,

ccfarf perfuo [campo a quella parte , dalla quale può at


tendere qualchefoccorfo. Quejli fcacchi ffanno , e na-
feono dalla feoperta di qualche pe^o,che giuocado fimuo
ue ò toglievo fagrojji , o pedina . *Di forte, che lapedina,
o p'Z^o, chefgiuoca nel dare fcacco , è quella ,
chefeo-
pre il Re ancora, e nello fcacco . La quale feoperta fi può
caufare con tutti t pc^zj, e pedine y fecondo chei giuochi
accafcheranno IBene . è vero, che non fipotrà dare per feo
pena d: tutte,potendof fare fcacco di due,fcoprendo la Re
gina co qualche pedina per njia diprender tal pedina o pe ^
Hoy opedina contraria dando fcaccoy c lafciando la linea li-

bera.
-

De gli Scacchi. 31
lera,per la quale egli camma. Si può fare ancora fco-
prendola Regina con qualche pedina colmerò di prende- ,

re tale pedina, o pe^o può ancora difoprcndo con


. Si
qualche Alfiere, ò Cauallo o Rocco Si può fare ancora
,
.

piu con li detti petAJ dfeoprendo qualche Rocco . Puofji


ancor fare d'[coprendo alcuno Alfiere , colmezj^o di qual
che fiualloj o Rocco Sglifipuò dare in
. tutti quefii modi,
ma non già col Cauallo. e la ragione è quefla, che il Qaual
non ha ne da coprire , nè da dfioprirc e però
lo .
fi conchiu
de ,
che talefiacco ha for^a di due : ancorché ambi due
que pe^ij che lo danno potèfiero efer prefi ,
: ma non fi pofi
fino pigliale con un colpo'-anzj ntfiungìuocaiore puògiuo -
r
care due tratti, prima del compagno. Dunque tale fcac~
co non ha coperta , o riparo contro de due colpi dati da due
nimici in un medtfino tratto y e da diuerfiparti
llRgfiò .

lo è quello , che potrebbe pigliare l'uno di quelli due petpth

che l affliggono co quello fiacco Ada gli bfiognerebbe efser


in litigo, e parte commoda alfarlo ,
perche altrimenti nò .

e,perche a lui foto uicn fatto quejlo infittito perciò la fina


,

perfona fola potrebbe co la uìc manta ,e commodita del luo


gofar prefa d uno di loro> e hberarfi\ Onde , prefi) che Iha
uefie,jì d fenderebbe preflo dallaltro. Trouanfi ancora due
differente dello Scacco matto : una chiamata fi mp lice ,
l altra matto affogato . Il matto è, quando fi dii al Re tale

fiacco , & colpoy il quale o lamaz^cty olo piglia prigione ,

fin Ka [cuneo : nèpuò fuggire , efiendo che i nimici han-


no [errati tutti i puffi. e nelgiuoco è chiamato > Ada*
q ueflo
to *
32, Del giuoco
to. Jl Matto poi affogato è. qualunque volta il Refi trotta
talmente chiùfio, e ferrato per tuttoché egli nonfipuò muo
uere,t meno affettafoccorfo da parte alcuna . Z)/ manie
ra, ch'egli è affetto didarfi, & arrenderfì,non fipotendo
muouere^j . Et qui hifogna auenirc ,
che in que-

flo giuoco f trouano tre parti , o condicioni molto fimili a


tre coffe, che fi rappreffentano in ogni guerra . cioè. Matto,
che ci appreffenta morte, ò prigione del Re . Rompimento
di efferato, che fi chiama affaffnamento. Matto affoga-
to ,
cioè ferramento del Re ffffenza [campo, o foccorfo . E y

perche il nimicofuol diuenir maggiore col me^o della cat-

turalo morte del Re, perciò egli s mpatronifice del fuo Re


gno . è he ver offe in alcuni pae[,ogni uolta che il Re fifer

ria, non [perde il tutto, mafi viene al! accordo, ondefi uffa
di perderfolamentc la meta.

Perche i giuocatori tengono le cafe bianche alla man


dritta, elenegreallafiniftra. Cap, 17.

Co fiume commune di tutti i giuocato-


ri , di collocare gli fiacchi in quefìo mo-
do: cioè , che le cafi ultime de i Rocchi
dell una ,
e ! altra parte contraria ,

cioè , che della parte de bianchi quello

dmRe, e della pane negra quello della Regina , fieno


y&ìttte effe bianche^. Onde viene, che ambìdui i giuo-

catori vengono a tener fiempre le ultime caffè bianche alla


mano
,

De gli Scacchi. 33
tnanodefiìra .Adacquale fiala cagione di quefio, fino ad
bora non ho trouatOyche da ninno fila filata detta oc cor . &
re da quefiìa ignorarnia , che alcuni uotano fpefifio
il Tauo-
liere . tuttauia ,
guardando con diligenza la ragione, tro-

ueremOyche non fanno bene : offendo che non fidamente mu


tano l ufo antico, ma dipiù non rifondono alla fgmficatio

ne del recante, come nel fùo proprio luogo fi dira. Appr efi
jo, fe gli Alfieri ci rapprefientano 1
giudici delle caufie ciudi ,
e criminali y e che quel Re biancojlia in cafa bianca ,per ef
fere egli ilprimo giudice, che tanto dice Giacopo de Cefi
fiohs y
dico y che \ per hauere io contradetto alla fiua dottri-
na y
non approuo quefiìa fitta ragione . Onde la piu
jofficiente ragione è defiantichità defi ufo: il quale ha tan-
ta fiordo, chefarebbe cofia firupolofiaye difficile y il mutarlo .
e tanto piùyqudto ragione alcuna ci fi offerifce dì maggior
commodo . la onde dice il Fìlofofo y
che laconfiuetudine
è un altra natura . Ture con tutto quefio potremo addur
qualche ragione apparente di tal quefito:e fara quefìaycbe

fi figiuocafifieuoltato UT
auoliere per lo lungo , egli pare-
rebbepiu lungo yche largo nellofipatioye capo che egli ha filo
ra le cafie del quadro contro, la ragione de [ ArithmeticOy e

Geometriayfiopra la quale dicemmo efifier fiondata quefta in

ucntione . e ancora fi dififie, che fiponefifi in una fuperficie


una linea dritta, & uguale , in largherà , o in lunghe

‘fa: la cui lunghezza, e fuperficie fiofse partita in otto li-


nee uguali, eyperche nel dare la linea
,
primamente è fior
-

%a imaginarfiì la lunghezza di quefiìa cagione, il cui mezo


E cono -
34 Del giuoco
cmofileremo ilprimo motiuo di tale inuentione : però sor-
d -*;>> chefi corni neiafe ilgiuoco con l intauolare gli fiac-
chi.
(éf vfi ir e uerfio qulla linea ,
parte . (Sffa fin e, che
taglieri :à fipofa u facilmente conofiere fìfanno , sfi-
p 5

gurano i Tauoliert piu larghi ,


che lunghi y ì\ i fgno che y

qtiefto non è deltefifientia della inuentione . Hi erche> fe di


)

tutte le parti fi figur aitano uguali ,eJfendo che fa quadra


ta inuentione y nefigmtaua y che non fipoteua difltnguere %
onde tale inuentione pigliajfe il fino principio . &,pofiofi y
che m molte parti nonfifigurau ano i T auoliert 3 eccetto in

njn quadroJenzj, differenza fin tale cafo ricorreremo alpri

mo . Deuefii ancora confiderai* e 3 cheti Tauohero e diuifi


in quattro partiyciofche la meta e del Re bianco y et al-
tra del Re negro : che la parte del bianco fi diuide in due
e

partì j in quella del Re, e in quella della Regina y il


fi- &
ntile fi elice del Re negro .

Come, chi vuol giuncare, deue armarei Tuoi (cacchi,


e quello, che (i dee confederare nel giuoco *

Cap. i 8.

Hi defidera imparar queflo giuoco, bijogna,


chefippi prima di tutte le cefi mctterfi tl

Tauohere talmente auanti y che firnprelevi


urna delia mano fina dritta fia bianca, fin-
ii fiappiy che i pe^i principali fono otto y e

tepedlne altrettanti. sii medefimo numero dipeli è dal


l'altra.
Degli Scacchi. 3 5
laltra landa , I nomi depezzj fon queftl Re, Regina, o

Dama ,
Allure del Re >
e Alfieri della Regina ,
Cauallo
del Re, e Cauallo della Regina Rare# ,
Re,e Rocco del
la Regina , Tutti quefii $ armano in tal maniera . il Re
bianco alla mano dntta è in cafa negra 3 e net ultima cafa
il Rocco del Re in cafa bianca . Da banda finìfira è la Re-
gina prefso il Re ,
e in cafa bianca : indi £ Alfiere della

Regina in cafa negra : dipoi il fuo cauallo in cafa bianca :

nell ultimo luogo il Rocco m cafa negra , Debbefi fapere


ancora > che tutti i pe^Rh Re , fi che fono dalla parte def
dimandano pezRt del Re> e quelli ,che dalia parte della Re
tarmano al
gina} della Regina ,
J quali peRR} contra-
rio cioè
, fipongono incaje ,
e mani contrarie . Perche in
quella gufa, che, chi girne a con ì bianchi fa il Re, e tutti

i fuoi a man defilra , e la Regina con tutti ì fuoi pezsj a

fitifira, parimente , chi gmoca con il Re negro per il con-

trario , tiene tutto loppofito . Conuienc ancora ,


che i due
Re filano al dirimpetto ,
come ancora le Regine : e que-
fìo accio che il Tr in cip e habbia per mira £altro Principe, e
tanto fi dice delle Regine . eperche tale ordine è chiaro a
ciafheduno , per ciò nonfia bene perdere il tempo in di-
latarfi , Haftiper hora fapere, che le cafe , ouefiatino, pi-
gliano il nome dal peRZP che alloggiano . La onde quel-

fi dimanda cafa del Rocco del


la , oue fla il Rocco del Re,

Re: come quella , che alloggia il Rocco della Regina , cafa


del Rocco della Regina . e cefi feguita per ordine , e con-
chiudo il medefimo delle Tedine , che fianno auanti de
E x fez-
-
,

3
6 Del giuoco
pe^zj . e per ejfempw bafli, che quella, che è auantì del Roc
Re, fi dimanda Pedina del Rocco del Re. e ua
co del
fi-
c
gurando ài mano in miino Deuefì ancor fapere, che la .

feconda cafa del Rocco per la fua linea fi chiama fecon-


da cafa del Rocco , {fi) ancora la cafa della ^Pedina del
Rocco : Ada queflo ogni volta , che la Pedina non fia mn
tataperche qualunque uolta ellafar a mutata , nofi dee piu
chiamar cofi , mala feconda cafa del Rocco m e cofi afeen -
dendo uerrai fino à mezo il Tauoliere ,
e tr onerai la quar-
ta cafa del Rocco : & ilfimile dirai di tutti glaltri pe^pf
tanto negri come bianchi, e perche moltifi dilettano di giuo
car a quello giuoco a mente ,per ciò auertifrano tutto quel
lo, che habbiamo detto. 8t,a fine , che meglio s inteda quello

che di mano in mano diremo circa le maniere delgiuoco;


re,come dire , fi talpezjzp della tal cafa fi girne herà, e
come , &
oue $ onderà : perche quello che se detto ,

fino quiper coloro ,


che uogliono giuocare a mente , non ba
fa, diremo ancora ,
che > a chi vuol giuocare in quefia

gufi fi ricercano tre cofe ,


cioè, Memoria Buona pratti-
,

ca, & effercitio . Quanto alla pr attica, oltre a quello, che

se detto ,conuiene fapere , che hifogna mettere un numero


determinato a ciafcheduna delle parti, cominciando a con
tare dal Rocco del Re mfino alla meta del Tauoliere. epa
rimente bifogna fapere di memoria quale cafa fia bian -
,

ca, e quale negra in quefia forma i^Pigliatido tu per tua

parte gli fiacchi bianchi, la c afa del Rocco del Rè, farà
una, e bianca : la cafa del Cauallo due , e negre : quella del
la
e ~

De gli Scacchi •
37
la Regina cinque ,
e bianca:quella dell' Alfiere della Regi-
na fejìa,e negra: quella del Qauallo della Regina fttima y
e bianca quella del Rocco della Regina ottaua,e negra. 8t
:

andando poi alla caffeconda del Rocco ,


del Re ,
è nona,
e negra: la feconda dei Cauallo , decima,e bianca: la fecon

da dell'Alfiere undecima ,
e negra : la feconda del Re,
duodecima ,& bianca : lafeconda della Regina , ter fide-
cima, e negra: la feconda dell' alfiere quartadecima ,
e
,

bianca: la feconda del Qauallo quintadecima , negra :

la feconda del Rocco fifladecima ,


e bianca. ‘Troceden-
do poi alla tei fa del Rocco, doue cominciammo ,
la deci-

mafettima , e bianca : la ter^a del Cauallo , la decimaot-


tana, e negra : la terza dell' Alfiere del Re ,
la decima
nona ,
e bianca: la ter^a del Re , la ventefima , e negra :

la ter^a della Regina , la u entefimaprima ,


e bianca : la
ter^adel fuo (Alfiere , lati, e negra: la ter^a del fuo
Cauallo, bianca: la 3
. del fuo Rocco, 24 e negra.
T ornando poi nella 4 del Rocco ,18 e bianca : la 4 della
Regina 29 ,
e negra : la 4 dell' A fiere 30 e bianca : la

4 delfuo cauallo 31 , e negra : la 4 del fo Rocco 31 e

bianca : Notando pero , che dietro la cafa, che era bianca y

fe egli fard nella linea dritta , 0 trauerfa ,


quella ,
che
dapoi feguiterd ,fara negra : e con quefio modo fi
anderd
dijfierentiando /’ una dall altra. Onde,fapendo quelle du-
napar te, /apra ancora peri ordine me defimo dell' altre de
fi
l'altra parte:
($f ancora più facilmente con quefii mef .

efapendo la prima linea , e la cafa del pefo di ejfa, e fe


-
,

38 Del giuoco
fa/a bianca 0 negrafa terra comode memoria, chela terfa
rìfponde alla prima , 4 alla feconda quanto aitefer
è la y

bianche y 0 negre . Di maniera che,fapendo, che la prima


t

dei Hocco fìa bianca, fifaper a ancora ,


che la terza fard
bianca y e fapendo che la feconda fa negra fai faper a an-
cora , che la quarta è negra • Onde faremo per conto vero,
che le cafefahe a bianchifono bianche , fono negre ancora
d negri: e che quella y che all1 bianchi è negra farà bian-
ca olii negri . Tutto qufto è ordinato cofi,per poter difan

guere tpt^zjy e faper eper doue fbatteff, e afine, che tut

te non f mcontrajsero , cuna con l altra confufornente. fi è


fatto ancora per conto delfalto del Cauallo , il quale è tra
uerfo di tre c afe in tre cafe, di bianca in negra, e di negra
in bianca, e non dritto in uerfo i cantoni , 0 nero per punta ,
come il camìnare d„el rcjlante,vna per dritto, come la Re-
gina, & 1 Rocchi : ffr altriper uerfo i cantoni , come gli Ài
feri &
altri per tutti
altri per dritto ,

Re T ulto quefioprogref
modi, come
0 uerfo cantoni, come le Regine
1 .
ffi)

fo conwnie algiocatore di fpere ma principalmente a :

colui che,
brama japer giuncare di memoria . Circa di
qucjìo f trcua un altra difficolta, per cagione di chi votefi

Je giuncare mqueflomodo a mente, e quefìo è ,


che
fa bifo

gnoachivuolgiuocareinquefìa forma, di fapere ,


e tenere

amemoria, uerfo quella parte , (ejf oue difegna battere, e


dare a qualchepe^g^o, 0 pedina . Il che tutto/ e dichiara-
to di fopra in que capitoli\ e luoghi, ne quali fi tratta par-

ticolarmente d' ognipe\go , e pedina . Puof ancora far


altro
. -

Degli Scacchi. 39
altro conto, e tenere altra (ìradaper giuocare a mentey che
èquejìa . Po’*re in ciafe he duna cafa ilfuo numero . fno
che fifirnfchino ijuoi numeri con le cafe del Tauoliere, <ve
nendo a conchiuder col numero di 64 leuando la dtjìintio -

neper piu facilmente capire , cominciando dalla cafa del


Rocco del Re biancone mettendo il numero 1 in quella

delCauallo z e in quella deli <zAlfere 3 e in quella del Re

4 e in quella della Regina j e in quella deli Alfiere 6 e in

quella delfuo cauallo 7 e in quella del fuo Rocco in-

di ritornando alla feconda linea f ponga nella prima cafa


il numero 9, a quefìaguifaforraft tutto il refìo delle ca
ff)
f,e linee, fino che fuenga a cercare il numero della ulti

ma linea del cotrarto nella cafa del Rocco della Regina : e

a quejìo mod,o fi potrebbe defcriuerc un Tduoliere in quefa


guija,fg) ordine, ponendola le fue linee , e numcrìipcrche
poifi potrebbefaciltffimamete giuocare di memoria non te-
nendo piu conto del numero depe^fi,o del Re, 0 della Re-
gina, come s e detto. Se il bianco guiochera la pedina del
l\e nella 4 linea, e numero z%,ilnegro giuochera quella del
fuo Rè, nella j linea , numero 3 G . Onde porremo alcuni
auertimenti,<& regole generali, neceffarieda faperjì ^ e te-

nerfi da ogni buon giuocatore ,


perche fono come fon-
damento in quejìo giuoco : anfi, chi non ihauefse , non fi
potrebbe mai acqufiare il nome di perito
La prima è, che bifigna procurarfempre (giuocando di
giorno ) che il nimico habbia il lume contro de gli occhi : e,

fe di notte. la lucernaio candela dalla man dejìra^ccio che


gli
,
,,

4o Del giuoco
gli conturbi lauifla, e facci ombra, che ejfendo qttefìo giuo

co inuentione dt guerra , è for^a di cercar tutti gli auan-


taggt pojfibili zÀuertifci ancorachéJe
. a te non importa di
giuocarepiucongli [cacchi negri ,
che co i bianchi , e co -

nofii, che lauerjario fi diletti, o habbiaprattica digiuocare


con ama forte piu che coni altra, de sformarti di pigliarci

fuoì dalla tua parte ,& a quefiaguifa lofìurberai affai,per


non hauer egli quello, chegl ha cofìumato ordinariamente .

Lafeconda regola, che, chi vuol vincere,cerchi Racco-


modare ilfuo giuoco talmente , che penfì piu preflo douer
•vincere il nimicoper forza, cheacafo, oper errore, o per
dapocagine de Ì auerjario. ZJfa adunque ogni diligenza
perche il nimico s impaurifce. ‘P ero colui, che giuoca a que
fio giuoco, nonfapendo ben
componerlo , & ordinarlo , or-
dinariamente perde , e va in rouina^.
Laterza è quefìa, che ogni giuocatore procuri fempre
andare auertito ne colpi, che egli La dagiuocare:dimodo
che.giuocandopoi non giuochera colpi infuttuofì, i quali
quali fi gettano piu per cornino-
f chiamano sfacciati, e i

dita de Inimico ,
che nofìra effondo che, a chi giuoca ap-
portano danno grandifjìmo. & ancora sauedrà dell er-
rore, quando
fi vedrà Juperato . Pero non è bene fempre
il pigliare ,
e parimente confidarfi troppo nel numero
de pefzj .

La quarta è fimile a quefla, che, fi alcuno fapeffe man


co deli auerjario , nonfi curi d'entrar con lui nc primi
penfando guadagnare ilgiuoco fnza di quelli perche egli
,

non
^ ,

De gli Scacchi. 41
non erra nel conto de a quejìa$uìfa fi troua per

tratti,
ff)

fo. effe egli /aprapiu cofi, ancora giuocher aficuramente :

perche ,Je ilprimo non è troppo certo y non accade lafciar


perche molte uolte la forfia delti
l'incerto per lo ficurQ
:

ntaginatione Juole ingannare il non hauer uertito .


&
qualche tratto 0 cofa conia cupidità di guadagnar Ih ono-
re colmerò delt inuentionejaenfife(fio ci offendere ci tr-ouia
mo burlati :
per cieche quello, che egli non vedea con tinfo-
lentia , tauerfario >
ancorché non fappi tanto ,
bene ffefo

fe n accorge ,infegnato, (Sp auifato dalla neceffita ., la qua-


le, come
f
dice> è maefìra di tutte le co/e. .

La quinta, è, che muno dia vantaggio all’altro, cornee


a dire, che egli fa huomo,che errifacilmente :
perche mol
te uolte ci trouiamo indijpofiìie forfè può accader y che quel
vantaggio, che diamo ,puo tornare a noflro dann 0 , &a
vtilita dell auerfario , an^i poteua qualche uolta guada-
gnare .

La fefìa fe pure f da vantaggio al nimico


, è, che
tale vantaggio non fdia piu olte perche il nimico impa- ,

ra a difenderfi: però il medefmo uantaggio non f dia ffefi

fo, maf muti in altro vantaggio di poco piu ,


ò manco .

Iviafe pure vogliamo dare il medefmo, tengaf la mente,

fe fi difende da quella parte], nella quale foleua e/fer


egli

offefo, chefe è cof , btfogna in tal cafo mutare la maniera

di affrontarlo , afine che tauerfario fi trouì nuouo ,


e non
auertito .

La fittìma, è ,c le il giocatore fi sfiorai di tener firn -

F pre
. -

4^ Del giuoco
pre Pauerfario piu afflitto, e turbato che può , ejjcnào che

il dtfiurbo rompe l'imaginatione (Sfa quefia gufa , è sfor-

mato fare de gli errori *

Vottaua, è, che, chiprocura dejfir buon giuocat ore ,e re


Jìar njittoriofo, procuri di tenere njnite piu y
chepuò le pedi
ne, e gli altri pefzj : perche giuocando allajf arpaghata , e

difimitamente , far a con facilita disfatto dal nimico


La nona , è, che fempre fi cuti di cauare i fi pefjj y
per mandarli al campo , fempre hauendo ferma intentio
ne di preualerf di loro : non
facendo , fiamo certi di do
e lo

f
nere apportar e molti ributtameli y per li confini , e terre
del nimico ,adoprandoun peflzpo folo fe non quando fi :

può entrare, (fif 'vfcire alla ficura , o quando habbiamo al


tri pefmì pronti, e fp editi al foccorfo nofìro perche come : y

ade/Jo accade di dire,che molti congiuntile prefh alfoccor-

fo offendono, & meglio difendono^, che non fa un folo ,


ò

alla fparpagliata : Ricordandoci , che non e 'vittoria dif


far luna perdendo l' altra, fin fa uantaggio cioè, come chi
,

amaffiaffi il nimico ,
e effomonffi ancora . il che non fi
dice di chi Pamaffia fi faina.
,
e

La decima J, che il giuocatore procuri di confieruare, e


tenere le pedine del Re, e della Regina ,
e dell'alfiere del
Reiefiegli potrà ancora f t/l fiere della Regina, e li tenga,
dico, fempre atlanti di fi, in offa del conte io: ma fac-
cia qujtfto con cautela e con fiomma auertenfa, prone den
,

do al tutto jn quella gufa, chef dira preflo,allhor,che in-


ficieremo i modi d'ordinare il giuoco. perche, fe tal cofa
non
e . --

Degli Scacchi. 43
fion fifa con gran diligenza ,
occorre >
che quando ilmuo
nere lepedine a tempo è affaivtile y tanto ancora è danno

fi muouerle fiora
di tempo . La ragione è y
che il Repo-
trebbe rimanere in perìcolo ,
epotrebbefì ancora perder tal
tre per hauer difor diviato il giuoco, e di queflo auertimento
non fi può per hot a dare piena relattone „ Io indriffoi
gmocatori a quello y che veggono ne modi y / quali trattano

d ordinare i giuochi : effondo che da quelli con maggior fa-


cilita s intende, quando apporti vtihta a giuocatori ilmuo
nere qualche peffio o pedina y , e quando nò . La onde bi-
fogna tener quefie pedine fopradette di me\o gli occhi del
paroy e per quanto fipotrà fileno auantt.
La vndecima ,
è y che il giuocatore
fi sforai di non la-

fi tar pedina alcuna fiompagnata, e di tenerle vnite luna


coni altra: a talché quella d auanti guardi quella di dietro
Il che s'intende , potendo farlo commodamente ; perche le
pedine feompagnate facilmente con d’jficolta fi poffono
y e

guardare y fi già aforte non occoreffe il farlo per cagione


di guadagnare qualche cofa y ò di metter meglio in affetto
il giuoco y come in alcune compofìtioni fi potrà vedere chia
rame me }
o per qualche altra necejfità , che giuocando potreb

be occorrere. Ada fuor di quefio y eglt è fimpre meglio tener


le bene accompagnatele infieme: effóndo certo.chegli accom
pugnati poffono effir meglio aiutati ,
e combatter meglio :

che.effendofeompagnatey e dfperf y {fi


hauendo i pe^zj oc-
cupati a loro dififa , c guardia y non e cofifacile ilfoce orerie
in tempo di necejfità. ^Percbe.allhorche l effercito sapre y e

F l far-
.

44 Del giuoco
arpaglia >il nimico ha maggior c ammodo di di sfidarlo .che
fj>

quando è unito ,

La duodecima ,
e, che il gmocat or e
fi sforai per quan-
to può di non incaualcare pedine, fe già nonifoffi
le fine

per guadagnar qualche cofa conueniente3 ouero per far huo


na compofitione, o metter miglior ordine nel fino giuoco ,
o
pureper qualchepezjj) del nimico >che gli facef
necejjìta di

fe paura y o per qualche cofa importante > comefi vedrà nql


dìforfi, che faremo di mettere in ordine i giuochi y e que-

fio ancora come fipotrayfigurandoli giuoco fino al fint~> *


Queflofi dice y per che le pedine , che[tanno incarni c at e y an
cor che qualche volta elle diano impaccio al nimico come
due j tuttauìaper la maggior parte leglifanno quefio nocu-
mento come una.benfpcjfi ancora moleflam ipropripe^zjy
anfi effe nonfianno ordinariamente apparecchiate per rom
pere il nimico offendo che non fino locate negli ordini y $luo
ghiproprij fiper forte egli non fojfe doue Jarebbono te-
y

nute due, o tre, e di più che potrebbono ejfere > ciò far a con
vnafola Di modo , che la pedina la quale va rompendo
.
,

bene per la fua carriera , e chefomenta l impeto del nimico *

fi farapoi incornaleata , [ara come leuarla dal fuo luogo y


f
e difordinare lo quadrone

La terfiadecimay è ,
che il giuocatoreprocuri fimpre di
mettere il fio Re in luogo ficuro, fairandòy ò nonfallandoy
acciò che egli fliapiu lontano che potrày dalle [correrie del
fi
nimico, e a quefiagui/a dara piu libero ilpuffi dfùoipe^zj,
di poterlo diffonderepiuy ueloci, e ferire il nimico con più

com-
*,

De gli Scacc hi 45
commodo. e deefi auertire ancora di fortificare quel (ito,
oue è collocato il Re, e fu oì pe^fi , come
queflo notanto co

ancora con le pedine ^ricordando/}, che ogni bene,o male del


giuoco confijìe nel Re, e[ecofi dee hauer la perdita, o la uit

torta . T>i maniera che conuiene , che tutti filien pojìi alla

fina difeja .

La quartadecìma, e, che ilgiuocatore auer tifica di non

muouer le pedine dalle proprie cafe , oue erano auanti la


tran/pofitione del Re fife già non foffe sforzato dalla necef

fita,cioè , o per dare fufiat a al Re, o per allontanar qualche

pet^zo,opedina, che potrebbe impedire ,


ovvero per guada*
gnar qualche coja notabile, &vtile,opoco danno , o filmile,

e, s egli le muouer a,procuri,cheilgiuocofitta in talefilato, che

fipojfa fortificare co Juoì pezzi , quello che i fiioi pedoni


hauranno difoncio .

Lafifladecima, e, che il giuocatore non dia mai unpe%


'
%oper due pedine , ancorché gli parejfe di far bene, ne
manco tre, eccetto fe la necejfitànon lo sfor zaffe ^oueropa

rendogli dipoter metterti nimico in ifeonfitta .


(èf auer ti-
fa, che, lo tenefe per mal giuoco, confideri ancora
fé egli
di tentar ben prima il fuo colpo firingato, per dotte egli

fife certo di guadagnare il giuoco, o di rimediare alfuo


• guardifi bene di no n mutare inuano perche egli perderebbe
ilgiuoco . Però tentando bene ogni
, cofa, non dico per due,

ma per una fi conuiene darla ,


ancorché fife certo di per-
derla fenfia acquifio ueruno e queflo,per dare al nimica
.

figeranzji di guadagnare il giuoco. Perche in altra mani


.

4-6 Del giuoco


ra communemente un Camilo ò uno Alfiere come
due,
fi,
o tre pi dine in parte Le potano e in parte le trattengono
,

m Viaggio, &ilReguadagna il
,
tratto perche
fempre il
Juo pe^ogiuoca, e le pedine
non pojjòno fempre giuoca-
re, il dimojtra la dijìcfitiene del giuoco

La decimajettima, parerà contraria alla fùperiore ma :

in uero non e contraria, che, fe egli


fi giuochera all'ufo
d'Jtaha,che il Rubbato,e matto non guadagnano cofa al-
cuna, e,fe il giucco /offe in egualità , verbigrada con un
,
Cauallo, e due pedine,
contrario per lo medefimo, che,]
ff)
un difiere, e duepedine, & il

e fiuedeffi , che ilgiuoco


fofie in difpofitione di tauola, che allhor procuri di a fi da-
re il Cauallo, o uero f Afiere per due pedine fide, o per tu
no , dapoi guadagnato , non
fi guadagna cofa , la eguale
per ejuefla via potrebbe effere di pigliarla in tempo che
, fi
guadagnafie il giuoco ; in cafo , che non fi arrifehiaffe

ccfa alcuna, dando il pe^o per


due pedine perche con
,
un pezjo fiilo, che nonfia Regina o Rocco, non
,
fipuò dar
matto: ma, fe lo pigliaffe uno, nonpiu, potrefieperde-
(fp
re il giuoco: perche egli potrebbe guadagnare con li firn
P e
KKl‘ l tuoi,o quello, che a lui farebbe per trauerfo.o ue
rumente con ilpe figo dtfuierebbe lafirada all'altro, e cofi
farebbe Donna , e fi darebbe matto.
La decimaottaua, è, ehe,fe tu haueffi un Rocco,
Cauallo, e due Pedine, e il tuo auerfario fimilmente,
& un
sfar
K at * quanto puoi di pigliar le due pedine per il Cauallo, in
cafo però, che per altra ma tu conofeefi non poter guada-
Degli Scacchi. 47
giare il giuoco y e quefìoy perche con quejla flrada fipotrei
he guadagnare ,
e darlo matto .
perche.quando tu non po-
tej]ì,e ti trouajji in necejjìtà,//giuoco farebbe tauola per- .

che y quandoparleremo delCauaUo,diremo y che un Caual-


hyO un Rocco non pofiono guadagnare il giuoco contra un
Rocco jprejiipponendo , che quel del RoccoJappiagiuocare.
dico bora non è contra la regola già det~
($p quefloycheio ,

ta;perche fi computale pr e[apponete queflo fìa necejJano y


cioè di tentare >emetterfi a rifichio.quaAo fi cono [cecche , chi

tentajìonpuo per dere, maguadagnare per forte, ma auuer-


tifcafi di farlo a tempo , & in diffofitìone doue il fuo Re fi
tr onera ; perche egli fi potrebbe trovarefirrato in tal luogo ,
che queflacofa nofar ebbe da farfiptrnon perder ilgiuoco.
La decimanona è y
che ogni giuocat ore auuertifca ,
che
un Rocco,&un (fauallo folamete nonpofjono ali ufo dita
li a y eh Spagnai di qualfi uoghapartepuadagnare il gmo
co cotra d un Rocco filo, nè dar matto.nè inferrarlo nè rub ,

bare purché colui del Rocco fappiagtuocare, e metta ilfuo


Re piu che potrà nel me^o del tauohere, dfuiando il Re co
trario colo ficacco;&fe
fi
ricoprirà colfuo Cavallo, sforzjfi
di tenerlo nella coperta y di modo ,
che non fipojfaferuire di

effo } nè del Re : indi ufcendo della coperta.torni di nuouo a

moleftar lo conio fiacco; ile he


fi
fa con dj<emione, di mo-
do che fi tenga piu conto di non lafciarfi ferrare , nè di afii-
y

curarfi di perdere il Rocconè che fi coprili contrario col


y

fuo. perche pon‘amOy che ali ufi d Italia non guadagnafic


t

coja alcuna ,per nonfipoter dar matto ali ufo di Spagna ,


con
. ,
.

48 Del giuoco
con un Caualloguadagnerebbe la meta dell'inulto
Lauigefma,e,che nonJìpuò inmodo alcunoguadagna
re il giuoco con un Rocco folo contea un Cauallo o chefia
,

tamia, fi quello del Cauallo non fojje cofi da poco giuocato

re,chejì contentajfe mettere in parte, che quel del Rocco no

far meglio, che s egli fi armafje per guadagnarlo.


lopotejji

ma,fapendo bengiuocare,e procurando di no mettere ilfio


Re nell'ultime linee ,
oue egli potria correr pericolo dalla
parie del Re nimico con lo fcacco delfiofin^a difuìare il

Cauallo troppo lontano,fiche egli nonpotrebbe ejfer Joccor-

fo dalfio Re-, perche il contrario glipotrebbe tagliare ipaf


f,e guadagnare all’ufo di Spagna- cioè, chefi chiama robba
to ,
e dapoi aU'vJo d’Italia dare col Juo Rocco il matto
perche in Italia fi Tifa dar il matto Je bene il Re contra-
rio fife filo.
La vigefmaprima, è, che auertìfia
f ilgirne at or e, che un
Rocco, t& uno zAlfier e pofsono guadagnar e ilgiuoco ,
con-
tro un Rocco, all' nonfife dipiu,
ufi di Spagna,rubbato,fi
& alfa fi d Jtalia con Adatto, ma con difficolta fi l'auer
fariofa.pera bengiuocare: perche, fi come è facile rubbarlo,
pub ancora metterlo in parte al contrario, che egli fa sfor-
mato a cambiare il Rocco per non efer inatto, ma, non dan-
do cof il matto per poterfi difendere , o forfèferrato quan-
do egli fi fentijfe afflitto, e rfretto, e non potendo atutarfi

dando fcacco col Rocco ,


eperdendo in quefto modo ,
e ri-

pigliando il contrario diuenta perfi per uia del ferrato


Irla, come ho detto ,Je egli non fa giuocare bene ,fi
gli
. ,,,,,

De gli Scacchi.’ 49
4ara matto: ma, degli ffigiuocar bene ,fi difenderà , &
il mattofegh darà con difficoltà: ZJerbt gratin. Adi è acca-
duto molte uolte dar il matto ad alcuni gmocatori ragione
uoli, i quali fi dfefero, e noni hebbero. Il tuttofa, fi la-
uerfario non errajfi
La vigefimaficonda, è, che un fiocco guadagnerò, bene
il giuoco a vrìzAfiere, fi non cifoffe altro, ma per uia del

Rubbato all v di Spagna, ma alìvffi dì Italia no ma e-


ffio ,

glt faro tamia,perche il Rubbato non 'vale, ffi) ancoper non


poterfi dar matto : auer tendo, che fiprocuri di metter l Al

fière, che è venuto in alcuna dell’ ultime linee in vna caffi


de' Rocchi , nella quale l\Afiere poffa tenere il Cauallo
in coperta : in quefio modo : cioè ,fe egli hauefife gli fiacchi
bianchi, e lAlfiere bianco, metta il feto Renella fua linea
e in cafadel Rocco della Regina, fine, che ì Alfiere lo pofia
à
fcoprire conio fiacco del Rocco contrario in caffi, del fa-
uallo, perche il Re contrario non può difendè- e l ’vfetta in
caffi, che non lo faccia ferrato, & ferrato non guadagna
cofa alcuna. Di maniera , che,flando egli faldo col Re
che egli fi nevadi con 1 Alfiere, o effendofaldo con lì^Al-
fiere, che egli vada col fie nelle due caffi del Rocco , e delia

fua pedina . Ada, fi egli fojffi nella linea del Re contra-


rio, e col medefimo A
fiere, procuri di mettere ilffio Re
nella cafa del fiocco del Re, accioche il
ffio Alfiere poffapi
gliare la cafa del Cauallo . Ala, fel Alfiere foffe negro
metta il fie nella cafa del ffio Rocco nella fua linea , e nel
la cafa del Rocco della Regina , nella linea del contrario

Q accio -
. ,

5° Del giuoco
aecioche ilfuo Alfiere moro vofìa entrare à coprire il Re
neuci cfljd de Qxuallì c cojì ilgiuoco non potru
y o/Jerpiu >
cheferrato, e queflo vale perche in queflo modo non per-
, fi
de all ufianza d Italia coffa alcuna . eA* il me
defimo fifiac-
cia con glifiacchi negri.variando le
cafie . di modo che a-
uerttfca, che l Alfiere , che era per coprire Re nella cafia
il
del Cauallo della linea ,
doue fi rneueua il Re , di fòrte,
che leAfiero fila à paro con il Re , e non fi può lafiaare il
Re fin^a guardar l (Alfiere
Lavigefimater^a, è , che una pedina, &un Re non
pofifono far Dama al Re contrario, nè manco lo
pofifiòno dar
matto,fi il Re difendente il piu auanti , di modo , che
fififi
egli lo può guadagnare al contrario -,
cioè , venendo afilar e
con la fronte alla terrea
fi , e che tocchi al contrario di
giuocarepretendf~, ao a
farfiì Donna, e che fiempre eglipro-
cul\ aiguardar quefìa regola, cioè , che, fètifuo contrario

andrà circondando la pedina , che ogni uolta, che venijfe


à fcoprirfiì uia dalla Jua pedina , che il difendente
fi pon-
ga à fronte , e al dirimpetto nella medefilma linea, nella
ter%a cafia. &
à quefìa guifà, non la potrà piu far ‘Don-
na all vfo d'Italia, e meno dar matto , ancorché allvfio di
Spagna non guadagneràfi non la metà .
lo potràferrare, e

Lavtgefimaquarta, è, che il giuocatore auertifica, che,


efifendo il giuoco di tale maniera compojlo , il contrario

fofife con una pedina fola delle polireme linee de i Rocchi


& vno zA fiere , il quale non batti nella cafia del Rocco ,

per la cui linea andafifie la pedina à farfiì Doma, che ilgiuo


,

Degli Scacchi. 51
co fra Rullatolo ferrato altnjfinza di Spagna: e quello

che io àteo ài Spagna, dico ancora di 'Portogallo:fatuo pe

ròcche nel matto ferratoJuole in alcune parti dtjfer enfiarfi

fa alcuni buoni giuocatori ma allv/an^a d'Italia non fi


:

guadagna cofa alcuna, ma fi lajft per tauola : 'Perche,


f
[auerfirio gli poteffe pigliare la precedenza , s impadroni
rebbe del luogo della dififa , cioè della cafa del Rocco, oue
l Alfiere non può battere andando in effe , cioè , o in quella

della 'Pedina del Rocco, o in quella del Cauallo , o vera-


mente non fiparta di la : perche la 'Pedina non fi potrà
far Donna, &
a quefiaguif egli fara ferrato, e non mat
to. <&) a quello ferue il detto di 'Vegetto , che alcune 'volte
piu 'vale il luogo , che la uirtu , e potenza del nimico .

La 'vigefimaquinta, è , che iigiuocatore tenga conto

fi [ auerfario hauefie Ì ultima Donna, e quelli con piu


che,
duna 'Pedina, &che ejfo foffe ito per farfi Donna, e fino
all ultima cafa, e fol quella mancajfe per far Donna ,
al-
l bora il giuoco all ufo di Spagna non far a
fi non Rub-
bato, efiendo il Re contrario lontano dai fuoi : perche in

altra maniera trottando in tali parte potrebbe ejfere,che il


fi
farfi Donna non lo /cuffie dal farfi matto . Ada ,fi
al-

la Pedina mancheranno due cafi per efier Donna, e lauer


fario le habbia, ejfendcfpofìi il Re, o la Donna innanzi in
tal modo, che non pofa arriuare, fe la linea è da Caualli,o
Rocchi per doue la 'Pedina arriui fipendo giuoc'are,e non
la/dando mettere nella linea del Rocco, di modo, che con
fi
la Donna lo sforzj a metterfi , doue che giuocando un col-

9 * P°>
. .

Dèi giuoco
po ,
o due del Re , lo pojfa dar matto , non farà matto, per
che il contrarioprocurerà Jèmpre di metterlo in tal linea,
e lafugga in ogni modo, eprocuri Jèmpre , che la Donna
contraria cerchi, che camini colfuo Re, per la uia, che va
'verjo i cantoni , e non per via dritta . eje egli Jara cojt, il

contrario non potrà mai guadagnare la caja per fargli for


za, in cafo , che egli non fa troppo negligente . ^ [à,fe
la ‘Tedina flara in alcuna delle altre linee, (Jp
bara il[ito
Re, ò la Donna auanti, egli far a corretto uenirperfor^a
oue che Jara matto. 'Pure qui f auertifca , che ,fe egli f
giuoca all'vfo d’Italia ,fempre lo potrà, dar matto, perche
il Re non potrà impedire la Donna , ch'ella non guadagni
la Pedina, o lofingerà fino saccojli colfuo Re,ouefpof
fa dar matto : eccetto aU’hlttme linee , ejfndo che in effe
(
non f
potrà dar matto, ne guadagnar la Pedina , è farà
l’injerrato ,fapendo metter f fempre nella cafa del Rocco
per lafciarfferrare .

La vìgefmaffla, è, che il giuocator fappìa, che alcuni


fogliano tener per vguale partito d’hauereil R.e nel canto-
ne, e darlo per la Pedina della punta ,
e la mano : ma io lo

confglio , d hauere il Re, che piu tcjìo egli pigli per fe la


pedina della punta , e la mano , che il Re nel cantone per- .

che poca ojfejafpuò fare fen%a quella pedina, e la manoi


•e Jàppi,che quella è una granpedina, e fempre è buona co-

fa leuat l'arme al nimico


LavigefmafettìmaJ che colui, che pretende d'impa-
,

rar quejìo giuoco , che communemente f cojluma d’hauer


Pedina
.

Degli Scacchi . 53
rPedina di punta e due mani, o il Re nel cantone, nonfai
À ,

tando quello che lo da, o neramente Cauallo , per l uno , e

l’altro delle due cafe per vgualpartito: ma, fecondo il mio

coniglio, è ben procurar fimpre pigliar piu prefio ilpe%-

,
che è migliore , perche,fapendo giuocare , e difenderfi
contea qual fi uoglia delh due fopradetti partiti , la parte
del pezx° fia fempre piu apparecchiata alla 'vittoria per
hauerla da uantaggio, il nimico di manco , e [apra be-

ne difenderfi da quefli giuochi, ejfircitandofì bene in effi,ve

dendofeli pofìi auanti : i quali trattano di leuare il Caual-

lo contro le pedine, & ancora nel modo di difenderfi con-

tro il Re al cantone . La ondefe egli non è efiercitato ne’


modi di faper ordinare il fuo giuoco, tanto delparo, quan
to deluantaggio ,fempre il nimico lo renderà conturbato
con le fue compofitionì , e lo fard errare , come inanfi fi
veder d nella regola qui d canto
La vigefimaottaua, è, da faperf ancora, che i giuoca-
tori foglton tener communemente per vgual partito,
quando fi pub dare un pe^zp matto, dare il pe^o , o in

Juo luogo il Re nel cantone, epedina dipunta, e due mani.


‘Ter mio configlio quello, che fa poco , e che non è effircita-
,

to in tali giuochi, pigli ilpezgo, perche egli fìcffone di far


piu errori, e fipotrà meglio ejfircitar col pezgp contro il

nimico, perche,pigliando l'altro , quando quello chefa man


co, nonfa combattere, nè ardtfie, per negligente, che egltfia

fi perde . ma, fi egli fa, &fi egli è bene infìrutto in fimtli


giuochi, 4eue faper e ejfirfi meglio pigliarli : perche Uni-
mica
. ,

54 Del giuoco
mico e apparecchiato ad ogni offefa : ne mai
fi può farlo
errare :a talché fe bene egli arrifchìa , no lafcia il coperto
,

nelle mani, e fra i giuocatori uguali quanto a me darei


,

fempre ilCauallo per duecaf fipradette efendo giuo


le :

co dipartito poco manco òpoco piu Alala coffa co- .

me fi dice : tale niene il giuoco > come fi 'vuole . ‘Pure


l andarfempre contra il nimico , è difficile

Lavigefimanona y è, egli ffole tener per agliaipar-


tito, la Pedina della punta , ($p un Cavallo, e la mano per
*vn Rocco . Ada io eleggerei fempre di pigliare il Rocco,

e confglierei ilgiuocatore ,
che lo facefe . ‘però fpendo
ordmarft contra l' off efa della pedina , come ffapera per
gli giuochidei vantaggi. Indi il Rocco è pe^zci grande y
gjr in ognitempo ha la fa
fifafopra quello : mafjimamen
te quando il giuocofi comincia a fgombrare un poco .

La trigefima, è, chef col Qauallo fi defie la pedina del


la punta , con due mani > ò il Re nel cantone con due mani
purché l'altra mano fancellata faccia ,
l'
offeffi effer
gran-
de y confgito in quel cafi dipigliare inan^i la parte del fa
uaìlo , epedina di due mani che quella del Rocco perche
, ,

in quefla tale offefa tutti i pez^ifanno difofii a poter com

battere il nimico con maggior liberta , e farete he quelle del

l'auerfario refi ino prefe . Confglio dunque a piu quefio pi


gltare il Cavallo, e che il refiante non fiparta dal Rocco.

La trigcfma, è y che ogni giuocatore auertifa ,


quello ,

che alcuni foglion chiedere daWauerfario y


cioè y dibattere

vn Rocco per un Cavallo d Svantaggio : il che alcuni igno


ranti
,

Degli Scacchi. 5^
rami concedono, poco fìimando queflo , allegando di piu ffr
uirfi del Cauallo, che del Rocco , e che mo Ite 'volte cam-
biano vn Camilo per un Rocco. Indi uoglio, che ffappino,
che non fanno il contogiufio
,
perche dare per un CauaUo
non Rocco, e piu mntaggio , che darla pedina di punta , e

lamano ,<& egli è piuper alcuni , che non fanno offen-


der di pedina , e mano perche quefii sofferifiono a fare
,

piu errori.
La trigefìmafeconda , è, che fi ffappi,che molti fogli ono
dare 'una Doma cauallotta, cioè, che la Donna contraria

fi pofjafruire, &effere ad effe per Doma , e Cauallo


per un Cauallo ; come dire , che fi cambieranno con qual-
che coffa dipiu, e che remeranno con uantaggio, quefii $ in-

gannano . perche, effondo che la Donna fia un pe%%o


che ha il caminar di tutti gli altri , aggiungendofi il ffalto
del Cauallo refia coffa tanto difficile , che con gran difficol-
ta,
fe le può refijlere : perche , come allo fiacco del Caual-
lo non fia coperta, & che efia poffa occupareper la fitta uir
tu , le altre carriere , fipuò dar matto, a quelle, che fono

file, ancorché il contrario ffoffe bene accompagnato. La on


de ognunofi può guardare (nulamente da fare tale par-
tito yffegid egli non ffojfi: per un Rocco , o unpenfiero , &
intentione di cambiarla con la perdita d'un pezKP > 0 come
meglio fi potrà, perche in ogni tempo accader ebbe pericolo
al contrario di non effer camb iata.
La trigefimatertia , è, che il giuocatore , per quanto po-
tra3 tenga conto di non cambiare leAlfiere dall' offefa ,

del
.

5<5 Del giuoco


del Re contrario, perche con efio rende fiemprè il Jùo nimi-
Maqueflofi faccia qualunque voltafipojjà
co angufliato.

far eommodamente , in modo che, fe egli nonfi può , e che


la necejjìtà comandi altra cofa,è forza, chepiu prefiofipro-

tegga al dannoprefente,che all'util futuro: majfimamen-


te quando è vrgente, ft) ilprofitto non tanto ficuro . Ma
già fi è detto a luoghi proprij , che differenza fìa tra il Qa-

vallo , e /’ Afiere, & quale di que duepez^ifia il migliore,

e il piu profittevole .

ha trigefimaquarta, è, che ilgiuocatore tenga conto, che,


hauendo il Juo auerfario qualche vantaggio , ancorchépo-
co, per lo cui mezopotefje guadagnare diprocurai e di cam
hiarei Juoipezgfi , e pedine cautamente :c he cambian-
do non perda ,
e nonguajii il Jùo giuoco . e quello, perche

molte volte per tale occafione fi viene a perdere ilgiuoco,,an

cor che Ihautjfe vantaggio . Onde è mejliero di Jempre fia

re auertito nel cambio , e non disfarfi , e porfi à pericolo


la ragione è, che, come habbiamo dichiarato nella terza re-

gola, quelli, chefon manco forti, armando à nimiciaggua


ti, & tmbofeatefiotto buoni capitani, confeguonofpefieuol
tela vittoria.
ha trigefimaquinta, è, che ognigiuocatore avertifica di
non commettere errore , il qual è domandato cecità . Il

chefipuòfare qualunque volta fi tien conto di nongiuoca-


re colpi, fionda trovarne, ò quattro altripremeditati: ima-
gìnadofi,chefiutto,egt.altri gli potrebbono apportare, e cofi

à poco àpoco fipotrà efercitare in quefiaguifà, efi/lontra

in
. .

De gli Scacchi
in molti colpì , &harà tempo di antiuedere ,
e procurare in

ogni colpo , b trattocelo egli giudicherà, dàuertir queflo , di

giuocar rtpofittamente, e fen^a fretta . Il che tutto ffac-


cia con dìfiretione , e Jen^a tedio . Confiderifi dunque di
non efjerprecipitofo , ne tanto prohfio,perciochefarebbe in-

fopportabìlc-j

La trigefimafiflaj, Procuri ogni giuocat or esprima che


venga a conflitto, d'effer effer citatofeco,& auertito in ogni

maniera, che noi mettiamo de modi di gmocare, tanto del


pari, come del uantaggio: perche poi egli premierà di al
fi
cun tratto b colpo, per gli altri tratti ,
,
e colpi , & e
°fffiy
e

difefie . (ép à quefia gufa diuenterà auertito , da qual ban


da, e modo egli poffa inueflire il nimico , e farlo prigione
alla fyrouifta : parimente conofiera,per qual uva fipotrà di-
fendere da colpi , (|Jr infiliti contrari : perche ,fi egli entra

in battaglia non auertito ,


e fin^a ejjercitio ,
gl mteruerrà
poi quello, che nonp enfiti. zAltre regolefipotrebbono ad-
durre, le qualiper breuità fi lafiiano:e cominceremo a trat
tare alcune leggi, che da buoni giuocat&ri, e dall'ufo fi dan

noaquefiogiuocó .

Leggi del giuóco degli Scacchi * Cap. i

fiÈ zA prima legge ,


e, che ognigiuocatore, che
' giuocherà vn colpo falfo, h abbia quellape
na, che farebbe nella elettione del co trario
per lo difirdine, che egli vfà. in cafi pero ,
che lauerfarìo voleffe che il colpo paffajfi e fe non
, ,
paffi ,

H farlo
58 Del giuoco
farlo giuocare colpe^zo che tocca da gìuocare . e queflo Jt

intende , non battendogiuocato colpo alcuno colui, che ha la


elettrone :
perche dopo che egli lo hauera laffato pafjare >
gmocando poi egli non hauera piu que Ilapr eminenza, ejfen
do che [araflato veduto a confentire, ancorché egli diceffè
nonhauer veduto quel colpo falfo : perche ancora, chi ha -
ueffe giuocato male,potrebbe direbbe nogìuocaffe bene aJuo
modo, e che per quefìo uoleffe ritornare a gìuocare , atte[b
che egh hauejje fatto quello errore, non volendo.Di modo,
che quefa legge fi ojferua perfchiuare ogni contrafio .

La feconda , è ,
che, fe alcun giuocatore^o per errore,

(
come bene ffe/Jò accade , )o per malitìa,come potrebbe effe
re , a beneficio del fuo giuoco, vedendo il fuo auerfar io eh
co, epoco auertito ,
che piglierà un pe^zp ,
o pedina delle

fue proprieper guadagnare un colpo quel giuoco, che gli m


parerà, e in tal cafo quel colpo [ara riputato , e tenuto per
falfo : di maniera,chcf il giuocatore fe ne accorgerà,po-
trà volendo o difpmularlo ,
overo farlo ritornare a giuo-
sare . Aia di rarofuoh accadere che alcuno pigli t fum
proprij pe%zj .T uttama,fe egli loficejfe. y potrebbefeufarff

dell errore, e dire, che [tafatto per fraude . & e bene te-

nere in pie quefta libertà.^ cioè , che, auanti che il Juo auer-

fario giuocht, poffa tornare arimettere ilpezXP^ 0 ha pedi-


naprefa in errore, e gìuocare in altro modo:epero,fe in quel
rne^zo paffaffe qualche tratto, & effo nonthaueffe riuelato,
alt bora [j potrà in quel tempo riputarlo a gran mali -
t leu •
La
. ,

De gli Scaccni .
3*9

La ter^a , è y che fi fàppia ,


che ogni giuocatore è

alligato a giuo care quel pezx°> che egli toccherà . Je già


quei toccare non foffe accaduto per componerlo y (Àf accom
modarlo meglio ; ma con tale obligo, che dica ; Io ti accon-
cio o compongo ,
ò altre parole jimth y non dimorando in
quel fatto: perche ,fe egli tardajfe o nelfinire di ordinarlo,

fipotrà giudicare in tal cafo, ch'egli babbi uoluto giuocar


con effo, e che eglifipenta, non parendogli bene il farlo
La quarta, fi alcuno prendeffi , o pe^o , b
è, che y

Pedina contraria, con quclpezjj), che non poteuapigliare,


in tal cafo sauertifia y
con qualpezZP eglipiglio prima, ey
trouandofi che foffe Juo,èfirza y che Lo giuochi . Ala, fi
obhgato a pigliar con
fà del nimico no , . e quefìo, per effere

quelpez^o, chepoteua pigliare y effondo che fa dibifogno


<h giuocar e con ogni nettezza . Di modo., che il voler pi -
• filare qualche pe^zc, o pedina contraria ,
con quello, che
non poteua pigliarefi inganno, e malata effreffa ma, non .

potendo pigliar con altro ,fia libero di giuocar e y qualun-


que egli vorrà .

La quinta, fi alcungiuocatore haueffe ilfuo Re


e, che,

coperto, o conpe^zOyO Pedina , e che auantiche egli fia v-


fcito di coperta egli figiuocaffi quelpe^zp '
>
0 pedina , che
lo copriua e lafiiaffc il
. Re difioperto, riputandofi\ che quel
tiro fa faijo farà ne i arbìtrio del contrario di lafciarlo
poffare, o no Di modo, che, fé egli non vuole, chepaljt
.

potrà forzarlo a giuocare il Re, e il Re farà obhgato a pa


gar la pena . c qmjìa in quefio cafo è mìa opinione .

t . H i La
6o . DelgiuocoC
La Jejìa,e, che ,
qual de /due giuocdndo dicefpfìac-
Co, e obhgato a dirlo, e contare quale fcacco . Perche, non
lo dicendo , epaffando un tratto in quelme^o ,non lopotrd
jìringere , che fi leni di fcacco • eccetto per o.fe egli non
fifie
tornato indietro m alcuna cafa girne andò un altra uolta
conquelpe^ZP, col quale egli lo diede , & ancora inan^i.
e contandofcacco, & ejfendo il Re contrario nella linea per

la quale quel talpe^opolena correre .


ffi in quejìo cafo ha

uerfario fia obligato anjfcire dello fcacco „ eccetto pero , fe

egli non haueffe con che ricoprirfì, onjerochepotejfi piglia-


re quelpe^zpy chegli da fcacco . Ala, qui s auertifica, che
in quel tanto, che non f offe ritornato a dare fcacco ,
il Re
potrebbe caminare per quella tale linea , non altrimenti, che

fe ninno hmpedifse .

La fettima, è, che fi tenga conto, quando, e quale l'u-


no de giuocatori dar a all auerfario un poco auantaggio . e •

quejìo h intenda ancora di qual altra cefi, fi uogha . La


mano far a di colui, che da il uantaggio : eccetto pero, che

l auerfario non lo dichiarale nell accordo - e quejìo è, per-

che in quejìo giuocofi ricerca la chiarezza tn tutte le co/e.


La oltana , è, che, fe uno fiobligaa dar matto con una
pedina , o altro pezxp,fara sformato a dare il matto con la
pedina , e non Jcacco della pedina e matto con l'altro pe %- ,

Zj), e,
fi egli fara con due pedine,far a immediate fiacco con
l'una, e Jubito matto con l' altra . Onde, facendoji in altra
maniera, fobligo non ha ilfuo douere .

La nona, è, che ,fi alcuno defsc all'altro il Re tranfio-


jìo
De gli Scacchi . 61
il contrario faro, libero di/aitar colfio Re:
fio nel Cantone,
in cafipero, che prima non fi fiojje decifio di non /altare, e

qUefio fi /a per /chinare ogni contrafio, e che il giuoco refii


chiaro in quefia gufi .

La decima, è , che la pedina nonpub fetida il confin/o

delfio contrario pajfiar battaglia Di modo, che, chi uorra .

pigliarla per la via, potrà, ma va di una cafi in dietro , nel

la quale detta pedina fipotràpigli are. La battaglia del-


la quale fipafja . e cofi nonfipotrà uietare, chela non pajjì.
battaglia : effóndo che fiaua al contrario di pigliarla, o non
pigliarla didietro . inqnelmodo,che habbiamo dichiarato
largamente di/opra. Ala quello sìntende all'ufo d Italia,
effendo che in Spagna, ffi) in “7 ortogallo s’vfi cofi, ne’ quali
luoghi fiori/cono tgmocatori valenti . La ragion di que-

fio fi tratto quando dicemmo delle Pedine, e dellefue cafe

aggiunte ad effe.
La vndecima, è, che non fipofiano giuocare due tratti
in vna uolta :
per effempio ,
giuocando il Rocco prefi
/o il Re, e che il Re /alti tutto m vna volta : o vero muo-
vere alcunapedina, e mettere il Re nella cafa di dettapedi
na: il che s ufi in Italia. La qual cofi donerebbe prohibirfi,
come tratto, che non fia bene . e tanto piu per non e/fermai

fiato alcun buongiuocatore , che 1 labbia concejfo . La ra


gione è, che egli non è ben fatto, che in un colpo fi giuochi
due tratti, fiprima il contrario non giuoca il fio . §fue-
tto non fi dice eccetto in alcune partì d’Italia . non ef-
fóndo cofi vniuerfile . &, auenga che Damiano nel fio
libro
. J
6z Del giuoco
libro non biaftmì tal cofa , tutta 'vìa la cattìua vfdnza non
dee bauer forza
La duodecima ,
è , che , obhgandofi l<vno de giuo -
catorì ali altro di dargli il matto in una cafd particolare
bene,per leuar uia ogni contrago >c he tra di loropoteffe occor

rere y che quella cafafi fegni y nella quale il He deue fiare,

quando fi defie queflo matto . Che fe, queflo parti-


to non fi dira chiarametefiaforza, che nafea confufionetra
di loro : come dire, non uoglio, che mi diate fiacco nel me-
zo del Tauoliere , o alla 4 cafd del mio Re y 0 neramente

fia
per malitia , 0 pure per non intender piu : b afta, che quel-
losche s e oh ligato a dare lo fiacco matto , è fir^a, che lo

dia a infànzia delgiuoco in quella cafd fignalata: cioè ,c he


nella tal cafa ftia tipetti 0 , che deue dare Umano altauer
farlo . e quefto fard y ancor che il Re fiojfie 'vicino ,
0 tonta

no da quella cafa Cerche ,fi egli lo dejfie in altra cafd ,


.

il giuoco cperfio, ancorché il Re y alquale fi da il matto, fìa o y

non fia in quella tal cafd. e quefiac la legge y e proprietà di


quefto giuoco, auenga che molti fine ad bora habbiano inte

fio
il contrario eia ragione di quefto è tale: per che, quando
.

noi diciamo ,
il bianco dia matto al negro in quefta , 0 in

quella cafay fi egli lo darà in quella maniera , e moderne!


quale hanno giudicato coloro y che hanno giuocato y coloro,
r he hanno firmo , e parimente ne giuochi dipartito y troue
ra quanto io dico y cioè, che il Refard nella tal cafa, e ilpez^

che lo dara y farà quefto, 0 quello y e trouer affi nel tal luo-
go . e ilgiuocatore logiuocherk in tal modo, e nella talcafd,
eda-
,

A
K. FI l'Ut 111

e dar a con queflo me%p fiacco matto al Re*


La decrmater^a , è ,
cbe,je nono promette eh dare
-
fiacco matto dipedina , allhorafii dirà, eh e egli babbi fatis
fatto alt’obltgo fio , quando egli dira all auerfirio , fiacco
matto con nona pedina ma^promettendo di dare fiacco al
:

ì altro fiacco, e matto con vna pedina fignalata , è fipecia-

le y e dtrày Io mi ojfero a darefiacco y e matto con quejta ta


le pedina :
per dir cofiy egli è tenuto a dare lofiacco matt o
con quella fifa pedmayin quanto è pedina, e quefìo
fi dice
jptrcbèyfi egli lafacefie Donna ,
e che la mutaffe condicio -
ne, dignità potenza, e
y
natura , non fi fitti sfar ebbe con e[fa

al patto, &all’obligo fimo . Aia fi egli dtcefje


,
: Io mo-
lligo di dare il matto con quejìo fiacco y e lofignaffe , e che
egli non fiaceffementione della natura , à qualità di ejfòy di
co, che intalcafi, dando lo ficacco, e matto con quella pedi
nay fa tta poi Donnay o non fatta, chefarà ben dato, ffi ha
uerà compito y e fiatisfatto aSobligo fio . Que(ìa e mia 0 -
pinione, ancorché 1 Canonici tengono l'oppofito. Io mifon
do a dir queflo,per troncar uia ogni contraJìo,cbe poteffi ac
cadere giuocando *

La decimaquarta > e, che ad ogni giuocatore fa tna~

riiftfìó, che, quando


fi da un pe^zo ir eguato per partito, cioè,
thè haabia ilfirn condotto libero y e che liberamente pofia
correrper tutto fien^a efjer prefio : e chiamafì cefi, quafifia
d/npe^o mattone libero, che fa, e camina oue glipiace un
punito 1 tauerfino non può pigliar mai tal pe^o .

Ladecimaquintafiy Notiflp che la pedina treguata no


64 Del giuoco
e cof. perchetenendo ejjà afarjt 'Donna,potrà efierpre/h,
qualunque uolta l auerfario non laccetterà per condicione
fjecijicata . La ragione è, che, ogni uolta , ctìella diuenta
Donna > lafcia d'effer pedina nefi dirà , che
y fi pìgli una
pedina , ma una D onna . Di maniera , che fa bfogno di
chiararfi in quejìo partito , (Sf a quefla gufa nefiuno rima-
ne ingannato . perche ,
come ho dettò , chiunque uuole
imparar quejìo giuoco y deue fapere , e pojfedere lene le
fue leggi.

La decimafejla fifiprefumeffe , che alcun giuo


,
e y che,

cofojfi tamia, e che laparte, che pr e tendefie di guadagnar


lo,mofia dal uant aggio, chegli ajjetta,non uolejse darlo per
tamia, e cheper affaticare il nimico giuocafiedi qua, e di
la, in quejìo cafio fi mettera un termine di cinquanta tratti

contati , /
quali ì due auerfari giuo cheranno, e non piu Ca-
blando quejìo numero al tentar tutte le uie , che hauerfipo-
trehhono per guadagnarlo Onde,nobajìando a guadagnar-
lo quejìo termino , per parere de buoni giocatori, quejìo ’

giuoco farà tenuto per tauola ,

La decimaffettima , è ,
che ,
per quanto gli antichi
giuocauano un certo giuoco , chiamato da loro ablemesy ca-
fa piena, pe’zx.o toccatole eaffa adombrata : il qual modo di

giuocare era di gran politia . il quale ancora a noi ègmjìo , r

qualunque uolta farà nelle cafi di gentilezza, nè degene-

ra dall antico . ben èuero, che nonuogliamo il tutto per la


mala ufianca però :
ci sformeremo non deuiare al tutto, da
,
ma lo feguit eremo piu. che potremo &aquejìa .
Degli Scacchi. 65
guija [t tornerà a poco apoco a ritenere ,
e conferuare la.po-

litici e gentilezza delgiuoco . La onde ofoerua da qui aita


tinche, fi come ,toc cado il'pezgOyCt èforzagiuocarloycofi an

cora toccando la cafo, colpetto, èfor%a y che quiui fifermi .

e la ragione Jara, che non è cofa da buoni giuocatori far


,

colpi co fuoi pe^Zh nelle cafe , e non afsentarli , fcufondof


di non hauermefia forala mano . il che in 'vero è cofo

brutta > e brutta di tal forte9 che, chiunque uolejfe contrada


re, nonmenta defere udito Diro quejìo tuttauia fogni-
.

tando la mia opinione pur con tutto ciò mi rimetto algiu-


.

dizio de piu foni, /enfiandomi, che tal modo difare nonfa


conueniente, e meno ragione 'vuole .Refiopregando tutti i

buoni giuocatori a uolere ofseruare qu ejlt precetti .

la qual maniera fi deue dar principio à queftogiuo-


coj e di molti, e diuerfi modi di cominciarlo . C. i.

Juendo detto y &


infognato fino a quifi
può dir tutto quello chenecejforio figiu-
,

dica fapere y a chiunque defiderà diriu-


Jcir bucngiuocatore, è conueneuole di pre

fonte, il dtfcriuere y e dimofare la diuer


fitta y
e le molte maniere , che fi cofiumano di giuocare a gli
/cacchi . il che fora cagione , che tutti i defiderofi ditale
arte liberale potranno con facilita imparare àgiuocarloyad

offendere ancora il nimico, einfieme a difenderfi . Prote-


fiomi bene, di non uoler qui mettere tutte le maniere , che
66 Del giuoco
fi vfano, e chefipotrebbono ritrouare,mafi bene la maggio
resela miglior parte> epiu necefffaria,e che da coloro y chefin
tenuti piu eccellenti fi ojjèrua per ordinario. e da quefio 'ver
ra> che io non faròmentione di molte maniere di giuochi

già perffì, e dijmefjì , & ancora di alcune altre , che non ap-

portanofi non contrafio. T ra quefii modi troueremo in qual


guifa il nimico s offende; & indi come ci poffiamo ajjicura
re da juoi colpi . La onde mi e parfio ffcriuerL dettuna^e del
l'altra coffa; e quefio tanto ne' giuochi pari, qudto ancora in
quelli de' uat aggi) qualuque uolta fiprefuppone, che, chi gli

dafia miglior giuocatore di colui, che gli rìceue.TS[a/ce da


quejìoper tantoché quello 5 ch'iofermerò, (la utile piu pre-

jlo a chi piglia il uant aggio, che a chi lo da; & auuenga ,
che
qui f ponga qualche coffa attinente a chi da il uantaggio,ffì
fa a fine, che fiffappia imparare, e intedere il modo > che dee
tenerfi nel procedere^&in gouernarfi . la qual coffa fi met-

terà ne modi, chef dimofirerano di girne are. fio tutto quefio

miprotefio di nouoler difendere i giuochi dalprincipio al fi


ne,eJJèndo quéfloyffe non impoJfibiie> almeno troppo lungone
proliffù. Onde noffarebbe co/i facile l' imparare il giuoco con
la lunghezza, come col me^zjo della breuita . "\Pero mi
sformerò di trattare i giuochi de gli fcacchi con quella pu-
ra } e breue breuita , ch'io potrò, diffeorrendo ffolamète igìuo
chi piu ùfati da gli huomini eccellenti in quefio giuoco: per
che parlar di qu e giuochi de quali ciaffhedun potrebbe con

trafilare, ffana coffa tedi offa : e giudico effer bafieuole a tutti

mojtrare l off effe, e le dijeffe > che occorrono tra giuocatori .


.

Degli Scacchi
(farò queflocofi négiuochi pari , come ancora in quelli dei
'vantaggio Perche guanto a uantaggiofi
.
prefime, che,
, fi

chipiglia il vantaggio non tanto quanto lauerfirio, ma


, fi
bene, che babbi ilgiuoco piu ordinato di colui, che lo da.
pfi
auenga che noiponiamo qualche cofa , ancora per amfio di
colui, che dona il uantaggio, lo facciamo a
fine , che ancor
fifappia bengouernare . Il che tutto fi tr onera a poco
ejfo

apoco né modi de giuochi, che troueremo : non difiendere-


mo adunque i giuochifino alfine :ma, fin che uerremo al ter
mine vantaggtofo, ofia dipelo, o pure di Pedma,o alme
no locati, ordinati meglio . Perche, quando il giuoco è
{fi
ben ordinato, camma meglio, eneriforgono, enafionomol
ti colpi di pregio
, e affai tratti firingati •,
ffi importanti , e
giuochi dipartito : all bora tutti i pec^zj ofendono il ni-

mico : il che non pub farfi nelgiuoco male ordinato . e que-


sto, che i o dico,fi fimi afai: perche, a un buongiuocatore il
giuoco bene ordinato, è come a un Capitano l'ordinar e il
fio
efercitoper far battaglia . &pero debbon femprei buoni
giuocatori principiare i Juoi giuochi con le pedine del 2{e, e
della Regina: le quali fono nella fronte dell efièrcito Aia
ilmodo di ordinare ilgiuoco
fi tr onera poBopoco dabafo.
Vi:ro e, che, comefi è detto, molte maniere di giuochi
fi fi-
no difmefse, e pero parleremo folamente di quelle, che fi
cofiumano, e potrà efiere, che ogni minimo giuocatore, ofier
uando l ordine, che qui gli filtra dato , vinca ogni efierto,
e valente . finefio conflitto, e fiaramucciafi comincia. &>
attacca con le CPedme d'auanti, prima , che con i pe^pi . c
1 i qne-
. .

68 Del giuoco
quefio per dinotare ,
che hifogna, che, agnifa di buoni Ca-
pitani, il Re, e la Regina affettiprima ,
che entrino inhat

'taglia, chei foldati amammo, rompino,e menino in fuga

i nimici, e poi corrano oue ilhifogno gli preme ,


e configlia

1o adunque precedo, oltre a quello che se detto, di giuocare,

é? ordinare i giuochi in quefìe maniere, e dimorare alcu-


ni errori diDamiano, intorno a quello, che dice dell ordine
de giuochi: marauigliomi affai , che non habbiafàputo
algtuo
infegnare, oltre agli errori quello, che fi conuenife
catare . il- che tutto fi 'vedrà prefio

Primo modo di ordinare il giuoco leuando il


tratto. Cap. 3.
V

\

L bianco, hauendoil tratto, giuochera la

‘Te dina del Re, inquanto potrà andare .

Jftia,fe il negro giuochera la pedina del


Re, quanto potrà andare , il bianco giuo-
chera la pedina dell' Alfiere della Regina
'yna cafa : e ,fe il negro giuochera il Cauallo del Re , al-
la dell Alfiere per pigliare lapedina, il bianco giuochera
3

la Regina alla z del fuo A fiere fe il negro giuochera Al lì

dell cAlfiere della Jua Regina • il


fer del Re alla \cafa
biangiuochera il fiali.illo del Re alla 3
deil Affi f e il negro

giuochera il Cauallo della Regina alla 3 cafa


dell' Affi e

fura quefio perguadagnare la pedina del Re, il bianco giuo


chera l Affi del Re alla

4 cafa del Cauallo della Reggina
contra-
.

Degli Scacchi. 69
contraria fopra il Cauallo . Ala fe il negro giuocberà la

del
pedina della Regina , lina cafa per guardar la pedina
quel
Re, il bianco giuocbera lapedina della Regina , tutto
d’andare /òpra l' Jlfi. contrario . Se il negro lo
10 cbel’ba

piglierà con la pedina del Juo Re , cbe e il migliore, che pof


lapedina de l Ai/» della
Ja gtuocare, il biancopiglier a con
del
Regina Je il bianco darò, fcacco con l’ Alfi. alla 4 cafa
.

Cauallo della Regina contraria, il bianco fi coprirà col (fa

vallo della Regina ,


alla 3 dell' Jlfi. fe il negro giuocbera

l'Alfi.della Regina , alla 1 cafa della medefima, con inten


none di leuar il Cauallo di coperta ,
il bianco giuocbera il

Rocco del Re ,
alla 2. cafa dell'Alfiere per contr ap orfieli .

11 cbe facendo, ordinerà bene il fuo giuoco :


par cbe fappf

gtuocare . Onde i fuoi pe^jgi fon meglio ordinati, eper ciò

meglio offendono il nimico , & ilgiuoco refiapiuficuro.

Auertimcnto della parte del negro . Cap. 4

Sanando il negro nel principio guardò lapedi-

na del Re col Cauallo della Regina, egli la guar

dò con la Regina , giuocberà alla 2. cafa delfio


Re, cbe fra miglior tratto , e quefio perche il
,

bianco non potrà muouer lapedina della Regina ,


quanto
potrà per nonperder lapedina del Re, pigliando il negro la
pedina d°lla Regina contraria, & fubito quella del Re col
(fau-.Uo, e f tcco,ò veramente facendo il bianco quello, cbe
v ole u v. intendendofmpre, cbe il negro fappiagiuocare,al
trimen-
yó Del giuoco
tr mentì non lo guadagnerà ilgiuoco qualunque volta il
,

bianco muouerd la pedina della Regina, come fi è detto .

Vn'altromodo di cominciare à giuocare per chi ha


il tratto. Cap.

Ouendo il bianco la pedina del Re, quanto


ella può andare fe il negro giuochera lape
,

dina dell’ di [fiere della Regina unafola ca


fa fe il neg.mouerd
.
il fauallo del Re alla
^.dell'Mlf. fopra la pedina contraria , il
bian. giuochera la Alf in guar-
Regina alla i.cafd delfuo
dia della fua pedina feti neg.giuocherd tMlfdel Re al-
la 4 cafa dell Alf dellafua Regina il bian giuochera la
.
,
.

pedina dell Alf.del fuo Reguanto la ud,& a queftagui-


fa romperà il contrario fe il neg, giuncherà il Caualló del
fio Re alla 4 cafa del Cauallo del Re contrario , il bianco
.

giuochera il Cauallo delfuoRe alla 3 dell oAlf Ma fe il


.

neg.mouerd il fauallo del Re aliai, dell Mlf del Re bta


co fopra il Roccoli bianco mouera la pedina della Jua Re-
gina , quanto la njdfopra l Alfcontrario .Seti negro lo pi-
glierà con la pedina delfuo Re, il bianco piglierà ilfuo Ca-
uallo con la Regina.mafe il neg. nonpigliajfe detta pedina,
an^J piu prefìo piglierà il Rocco alfuo Cauallo, ilbian.pi-
girerà 1 Alf con la pedina della fùaRegina fe Unegpiglie
rd [ape dina dell oAlf.col fuo Re, il bianco lo piglierà con
1 Alf della Regina, di modo, che il giuocofard fuofapen -
*

Degli Scacchi. ji
dolo giuocare-perche^giuocando il Re di [alto alla cafa del

fuo Cantillo guadagnerà il C amilo contrario y che no potrà


hjfcire One andando fempre auuertito y conofcerà facil-
.

mente tutto quello y che può fare il nimico.


Auuertimento.
£ro> quando il negro giuocherà il fuo C amilo fopra il

P
co
Rocco, come fi è detto ,non lo giuocloer ammagli dia fcac
conl'zAlf aliai. dellAAlf del Re contrario, il bianco

giuochera il Re alla z.del medefmo.f il negro ritirerà il

detto zAlfe lo rimetterà Camilo della Jua Re


nella 3 .del

ginajl biaco gli guadagnerà unpe^o mouendo lapedina y

del Rocco del Re njna cafa fopra ilCauallo contrario ma .

detto Àlfi e lo metterà nella cafa del


'

fi il neg.ri tirerà il 3 .

(fauallo dellafua Regina ,


il bianco gli torrà la pedina del
Re,pigliandola con la pedina dell' zAlfie cojìfapendo giuo
carejuuerà con unapedma uantaggio y e buon giuoco.

Vn’altro modo di ordinare il giuoco , col mo-


dellino principio. Cap. 6.
\ r. 'Avocar. ^
.
5
.Vi\c v.i i

luoca ilbianco lapedina del Re y quanto la


nja.
fi il negro giuoca parimente il medefi
mo colpose muoue la pedina del Re guan-

to ella ua,il bianco giuochi la pedina del-


Alf della Regina una cafàfi il neg.giuo
/

cherà il Cauallo del Refopra la pedina contrariaci bian-


co lo guarderà.giuQcàdo la Regina alla z cafa del fuo Alf
il
fi
'"ji Del giuoco
neg.giuocherd l Alf. del RgaUa
Je il cafa dell ÀI f deIh
Jua Regina y il bianco mouerdla pedina della Reginafila-
to la ua fopra l Àlf &
indi piglierà la pedina del Re con
trario con l Alf della Jua Regina . ($f ordinerà meglio a

queflaguijailJuo giuoco del nimico. ma.Jeauanti y che il


negropigli la pedina con quella delfuo Re y
piglierà il Ca-
ntillo del Re contrario colJuo zÀfallhora il bianco pigile

rd l Àlf. con il Rocco, ilche e il maglio. che fipoffd giuoca-


re; percheJe eglipigliale prima lapedina del Re con quel
la delfuo Alfearieandò Jopra il Cauallo contrario y il ne
grò piglieria con l Al la pedina del Rocco:
f pigliandolo
il bianco y o non fapendogiuocare.il negro hauerebbe guada
gnatauna pedina. ma .tornando apropofto di quello y che ft
è detto di fopra y cioè. che quando il negro piglio il C auallo
coni Àlf.il bianco piglia l Àlf. con il Rocco . e. fe il negro

piglierà fubito la fedina dell'nAlf con la fua del Re . il


bianco giuocherd la pedina dellaJua Regina una cafa . e

feoprird laÀlf.Jopra la pedina delRe contrario Ada y .

f
il negro giuocherd il Cauallo alla 4 cafa del Juo Rocco y

guardando la p e djna .il bian. giuocherd la Regina aliai,

cafa dell Àlf.del fuo Re perpigliar la pedina* Se ilne~


grò la guarderà con la Regina nella 3 cafa dellÀlf. del
fuo Re,ilbian.giuocherdlAlf.del Re fopra il (Jauallo
contrario . &
a quefagutja guadagneràper for^a la pe-
dina. &fard cattiuo giuoco al nimico . Ala fe il negro
.

non guarderà lapedina con la Regina majolamente con ,

la pedina del Cauallo del Re y mettendola quanto ella vd>


/

il bian.
Degli Scacchi.' 73
il bian. giocherà f Alf. del Re alla % cafa dol Re fopra il

fauallo contrario . Se il negro giuoco, il Cabalilo aliai.


-
Cafa del medefìmo , il bian
g <uochera lapedina del canai
10 del fuo Re una caja Se il neg . . lapiglierd con quella del

fùo Re, il bian.pigliera con la Regina caricando fopra la


ped. del cauallo. e fe il neg. lo guarderà con la pedina del
rocco y
il bian. giuochi la pedina del rocco delfuo Re qua
to la va : e quejloper dfr dinar e il nimico. Se tlneg.gtuo-
cb.laped . dell' Alf delfio Re una cafa per guardarlo y il

hian. muona la ped. del Tuo Rè una caja per romperlo Se .

ti neg giocherà il Cau allo del Re alla 3


caja del mediff
mo Re guardando lafuaped il bian. gli dar a fcacco con .

1 Àlf.alla 4 cafa del rocco contrario, et ancora uarrapur


che il bian. lofappi gtuocare. Ada, fe il negro non gìuocaffe
11 Cauallo come s è detto alla 3 cafa delfuo Re, anzi lo gi
3
no caffè alla 4 cafa dell Alf. delfuo Refopra la Regi, del
hiancOy 0 fopra laped. del rocco, il bian. giuochi la %eg:>
alla 4 del Cauallo delfio Refopra il Cauallo contrario
con la reg. ch'era il re alla cafa delfio Alfil bian. dar a
facco efe il negro piglierà col fauallo la ped. del rocco y il

bianidara fcacco con la regina alla 4 del rocco cotrario .


Se il ncggiuochera il re alla cafa delfuo Alf il bian. pi-
glierà laped. del Cauallo con t Alf della regina, e fe il ne

grò la piglierà con la ped. dell' Alf il bian. dar afcacco col

rocco nella cafa dell' Alf. del fuo re : (Òp indi matto con
la regina alla z cafa deli Alf del re contrario . e, fe vi ne -
gre giuochera altra cofa,all'hora
*
il bianco aucrtifca difa-,
* *
, K per
74 Del giuoco
pergiuocaré , e tenga per certo di hauer guadagnatoper
quejia u*a. In oltre, quando il negro muouerk la pedina del
f aifiere del re come se , detto ,
non la muouerk prima, che
egli non faragiuocato il cauallo deire alla cafa deime
3
dcftmo re . IL biancopiglierà la pedina del cauallo conia
pedina del fuo rocco Seti negro giuocher a il rocco delfuo
.

re alla, cafa del cauallo ,


il bianco giuocher a la regina al
lai. del rocco del fuo re .Se il negro piglia la pedina con
quella del fuo rocco ,
il bianco giuochi laifiere deire al-
la 4 delfuo cauallo Se il neg. giuoca la Regina alla z del
.

Juo Re il bianco giuochi la Regina alla z del rocco contra


,

rio . Se il negra giuoca il rocco alla z del cauallo fopra la


Regina, il bianco giuochi la Regina alla 3
del medefimo
rocco . Se il negro giuoca il medefimo rocco alla 3 del ca-
vallo fopra la Regina contraria ,
il bianco dark fiacco con
la fua Regina nella cafa del rocco contrario . Se il negro
fi
coprirà con la Regina ( il che è il meglio, chefi poffa giuoca
re ) il bianco cambierà la Regina , e pigliando il negro col
cauallo ,
il bianco giuocher a l alfi. del Re alla 4 cafa deL
l alfi, del Rg contrario, (opra il Rocco . fg) a quefia gu fa
hauerkcope.no la fua pedina, erefierkcol fuogtuoco^ene
ordinat 0 . Ada , fi,
quando il negro giuocher a tlrocco alla

3 cafa
del cauallo (oprala Regina, non logiuochi,ma muo
uà la ped. delf alfi. del Re una cafa , guardando il Re con
la Regina e,Je bene quello pare un buon tratto , egli non
.

è altrimenti . perche il bianco giuoca il rocco alla cafa

delfalfi. 0a *
quefio modo egli hauerk coperto la ped.efo-
pendo
De gli Scacchi . 75
pendo gìuocare ancora il giuoco : Jn oltre y fe, quando il

negro piglia la pedina del rocco contrario con la ped del •

Jiio rocco , non la piglierà fe non col cauallo y e il biancofai


a.'
ter a col fuo Re alla tcaja dell' fi. della fua Regina , e

qucjìo afine y che non gli dia fcacco col cauallo per il r oc-

co, fegid non ptgliajfe con la Regina la pedina del rocco co


trarto . ma faitando il bianco far a con buon giuoco per- .

che ,fe bene il neg. la una ped da vantaggio ,


. egli è mal
compofìo . Se quando il neg. giuoco il cauallo alla i cafd
del medefìmo , logiuocberd alla 3 cafa dell'alfiere del fuo
Re, ilbian.giuocherd la ped.de l cauallo del fuo Re ,
una
cafa . Seti neg. lapigherdcon laped. del fuo Re> ilbian
co lo piglierà con la ped. del rocco . Se il neg. guarderà la

ped. del cauallo con la ped. delfuo rocco, il biancogiuoche

rd il rocco alla cafa del fuo alfifopra il cauallo . Se line


grò faltera col Re alla 2. delfuo cauallo per guardarlo y
il bian.muouerd laped.del Re una cafa fopra il cauallo y
e cofi il neg.bauerd perfo il giuoco • Ala y fe il negro non
guarderà la ped* del cauallo con quella del rocco y anfi
la guardaffe con la Regina ritornando il cauallo allafua
,

propria cafa y il bian. giuccheria il rocco alla cafa del fuo


alfiere . e fe il neggiuocberd il cauallo alla delfuo roc
, 3
CO) fard meglio^ & mguardia della ped. dell'alfili bian-
co gmocberd la Regina alla 1 del rocco del fuo Re fopra
il cauallo. e fe il neg. lo ritornerà alla fua cafa per nonper
derloy ilbian*giuocherd la Regina alla 4 cafd del rocco con
irario . Onde, giuocando in quefla guifd , e come fi
K 2, è det-
, Del giuoco
è detto ,
egli vincerà il giuoco .

VtV altro modo di giuocare leuando il tratto . C. 7*

: luocando il hian. la pedina del Re, quanto


la~yà . Se il neggiuochcrà ancora egli la
pedina del Re, quanto la uà, ilhiagiuochì
f alfi.de l Re alla 4 dell alfi. della fua Re
gina . Se il neg. gìuoca il me defimo, il bian*
giuochi la ped. dell dlfi.de Ila Regina <vna cafa . Se il neg ,

giuocheràil cornilo del Re alla 3


dell' alfi. il bìangiuochi
la ped. della Reg. quanto *yà fopra 1alfi. della Reg. Se il

negro darà fiacco con t ÀIfi. alla 4 del cavallo della Reg>
contraria y ilhian.fi coprirà con l nifi. & il negro piglian-

do colfuo alfi. il hian.piglierà con il fuo cavallo guardan

do la ped. del Re . e inquefiaguifa f alfi. refierà il hian. ne

loffiefa del Re contrario ima non cofialneg. <JAda , fie il

neg. non darà fcacco col detto alfi. ma


rmraffe alla 3
lo

del cauallo della fua Reg . il humgiuochi il cavallo della

Reg. alla 3 del fuo alfi. e potrà in quefita guelfa ordinare if

fuo giuoco . Ada yfé, quando il neg. piglio la ped. della Re


gina contraria con la ped. del fuo Re, e il hian. lo piglierà

con laped. dell' alfi. de Ila Reg. contraria : non lo piglierà -,

feprima non mouerà la ped. del Re fprati cavallo . Se il

neg.giuoca il detto cauallo alla 4 del Re contrago, il hian .

giuochi l' alfi. del Re alla 4 della Reg. contraria fopra il

detto cauallo. e il neg. lo vorrà cambiare pigliando la


, fé
ped>dell alfi. delrejn buon bora . ma ,
quanto à me, vorrei
a \ piv
. .

Degli Scacchi. 77
piuprefioit c audio, che laped. e maxime belprincipio del
giuoco .
è però, fe egli non louorrà cambiare, ma gmoche-
rà laped dell affi. del Juo reper guadagnarlo
.
,
il bian. pi

gherà il detto cauallo con falfi. e pigliando il neg . conia


'ptd.il bian.pigherà laped . della fua reg

£ cofi japendo gìuocare ordinerà bene il Juo giuoco *

(Jualuyjque uolta il bian . muouera dà principio la ped.del


, re una cafa di piu fopra il cauallo contrario , // «fg*

cherà la reg z, del Juo re : e Je il bianco piglierà la


ped.del re contrano- , con laped. dell affi. della Jua reg.

il negrodarà fiacco con laped. del Juo re alla 4 del ca-


uallo della reg. contraria . Se tl bian. Jì coprirà col canai
lo della R?g. alla 3
delfalfi. ilnrg.muouerà laped.dell al
Je. della Jua Reg. quanto la uà per rompere il giuoco al
bian • Se il biangiuocherà il cavallo del Rg alla z del Juo
re per leuar lo della coperta della reg. contraria ,
il neg.

gimchcrà il cauallo del Juo re alla


3
deire contrario. (§/
a qu efia gufa difordmerà il giuoco dell auerfario . Àda y
Je il bian. [aiterà col fuor e alla cafa del fuo cauallo, è il

meglio, che fipoffafare, accio y che il Juo giuoco non figua-

Jh an^i hauera con


. queflo tratta il fuo giuoco bene ordi-
nato, epreparato all offefa del nimico . %[efi curi per con
to y che il rocco del re gli par effe incarcerato y perche in bre

ue tempo lo potrebbe allargare, di modo che [apendo giuo- , ,

care 3
hauerà affai miglior giuoco dellauerfario .
78 Del giuocp
Vn’altromodó di ordinare vn giuoco. Gap. % \
"
. \ V J t •
.. # .
- •- • • - - v * ; •
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. •
4 i *
.
* 's \

luoca ili iati, lapedina del Re, quanto ua


Se il negro giucca il medefìmo , il bianco
giuochi faifi. del Re alla i cafa dei/a fi.
della fua Reg Se il neggiuoca falfi. del
Juo Re alla 3 dell a fi, dellaJua Reg il 1 la. .

giuochi laped. dell alfi. della Reg.una caja fola. Se il neg.


gmoca il cauallo del Re alla 3 del Juo
afi.fopra la ped.
del Re contrario, ìlbian.giuochi la ped. deltajua Reg. qua
to la va fopra ta Ij. contrario .fe il neg . riterrà faffi, alla
3 del cauallo della fua
Regina , il bian. piglierà la ped.
del Re con quella della fua Reg. fe il negriglierà la ped.
del Re contrario col fuo cauallo ,
il bianco gli dar a fcuc-
co conia fua Donna alla 4 fua Tìonna contraria delia

per il cauallo, &


a quefìagwf lhauerà guadagnato 'din
na pedina , e harà il Juo giuoco in miglior termine . Ada,
fe il nrg. non piglia l'afie. prima che muti il Re alla cafa
delfuo afi. il bian. giuochi la Donna alla 3 dell afi. del
Juo Re, (jpilneg.gmochi quello , che vorrà, che apendo f
giuocare , il bian. harà guadagnato il giuoco, perche f
fopra
e

ilmg.giuocherà il fuo cauallo alla 4 del medefìmo


la Donna, alfi. del bian.il bian. lo piglierà con tàfie.
delia fua Donna, e pigliando il neg.con la fuaTDonnafo
pra la ped. del Re contrario, ilbia giuocherà la fi. del fuo
Re alla Donna contraria, dando fiacco alla fico -
ideila
pena dellaped.del Re contrario, il bian giuochi falfi del
Juo
.

Degli Scacchi . 79
fùo'Re alla 4 della Donna contraria dando fiacco alla ,

ficop.rìta'deliaJua Donna e perche la ped. guarda delca

hallo del fiuo Re la guarda, mutando il negai Re oue uor


fa il bian. darai altro fiacco con la Donna aliai, dei-
,

laifi del Re contrario &


il neg.giuochi il Re alla 4 cafia
,

della fiualDonna, non battendo altra, e il bian muoua la .

ped. dellalfi. del fitto Re, quanto lana fioprala Donna co


traria . & a quefta guifahauer'a buomjfimo giuoco. Ada,

fi,
quando il neg. muto il Re alla cafia del fiuo alfi. nonio
muto fie non alla 1 del Re medefimo y il bian. non giuochi
la Donna alla 3 dellalfi. delfiuo Re , mala giuochi alla 4
della Donna contraria il che è afiai meglio. Se il neg. .

piglia la ped. dell' alfi. del Re contrario col fiuo alfi. dan- y

do ficacco , ilbian.muterail Re aliai. del medefimo. §e il


neg.pigita ilcauallo col fiuo alfi.d bian. lo pigli colfiuo r oc
co . Se il neg. giuoca il rocco , b la Donna alla cafia del-

lalfi.del JuoRe,ilbian.giuochi , e fiapendo cofigiuocare


bara guadagnato in tutu modi il giuoco . Ada, fi il neg.
auanti chepigli il cauallo contrario col fuo alfi. giuochc-
ra la Donna alla cafii dell' afi. del fino Re fiopra l'alfie

contrario, il bian.giuochi talfi. alia 3


del rocco del Re con
trario. Se il neg.ancora piglierà on il fuo alfi.ilbian.pi
<

gli era il cauallo , conia fina Donna . Seti neg. dar à fiac-
co con la TDonna alla 1 dell dlfi.del rocco y
il bian. mute-
fa il Re alla cafia delia fina Donna . Se il neg.giuoca la pe
dma del rocco una cafaper leuare lo ficacco , il bian. giuo-
chi la Donna aliai, della medefima. Se il neg. giuoca il

cauallo
. ,

8o Del giuoco
cavallo della fua Donna alla 3 delidlf.fojlbian .giuo-
chi il cauallo della Donna alla 4 del re Jopra la Donna

contraria . Se il neg.pigìia con ilfuo cauallo laped. del


re , caricandofopra la Donna contraria il hiandarafcac ,

co coni alfi.de Ila Donna alla 4 del cauallo del re contra-


rio. & uefaguif egli guadagnerà la *Donna o dara
a q\ ,

fcacco matto perche agirne hi il negro quello che uorra


.

che,fpendogiuocare,il bian.vincera ilgiuoco perforfa.

Ada, f, quando nelprincipio ilhian giucca la Donna al-


la^ della Donna contrariafopra il cauallo giuocher a tal

fé.
è vn buomffmo tratto per guadagnare il giuoco , fe il
re contrario fi muto alla 2 dife medefimo

Come fi ordini il giuoco nero^che no


della parte del
habbia il tratto centra quefta maniera (opra-
detta . Cap. 9.

L bianco,giuocando la pedina del Re, quan


to la va, il negro giuochi il medefmo tratto .

Se il bianco girne al alfe, deire alla 4 del -

lalfie. della D onna ,


il neg. giuochi il mede-
fmo . Se il bianco giucca la pedina dell' alfe. eletta Don ^
na una cafa , il negro giuochi la Donna alla 2 del fuo rei
t

perche il bianco non muoue laped. della fa Donna, quan


io la vd,per non perder laped. del re , ea quefagufa il
f

npgro ordinerà bene il fio giucco Ada, fe egli non vo~> .

lejfe giuocar la fua Donna alla 2 del fuo re, e giuochi il

cauallo
,

De gli Scacchi . 8r
cauallo deire alla, 3 del fuo alfi. Se ilbian gìuoca laped.
della Donna , quanto lava, ilneg. la pigli con quella del
con quella dell alfi. della fua
fuo re: e pigliandola, ilbian.
Donna, (f il neg.dara /cacco con l'alfi.alla 4 del cauallo

della Donna contraria, e fé, tl btan.fi coprirà con l'afie.


della fua Donna alla 1 della fua
Donna , il neg.lopig.con
pigliandolo y ilbian.con il cauallo della Donna
il fuo. { 0
per guai dar laped- del He, il neg.giuocbi laped. della fua
Donna quanto lava fopra l'alfi.per rompere il giuoco, e
& bora
,

a quefio modo bora ilbianco piglia , no . Onde


ilntg.bara il fuo giuoco bene ordinato , etroueraffi con le
con la ped. della Donna
fue p ed. unite, eper efere ilbian.
ficompagnato, potrà facilmente perdere .

Vn’ altro modo di giuocare , cominciando con la


•ped. del Re. Cap. 10.

L bian.giuocando laped. quanto pub an-


dare fe il neg.giuocberd il medefimo il ,

bian.gtuocbera l alfi alla 4 dell alfi. del-


la Donna . Se ilneg. gìuoca il cauallo del
re alla 3 dell dlfi.il bian.gtuoca laped.del

la donna una cafa . Se il neg.giuoc.l' alfi.del re alla 4 del


falfi. della donna ,
tlbian.giuocbt laped. dell alfie. del re.

Se ilneg. daràfiacco con l alfi.delfuo re alla e dell alf.del


re contr.il bian.giuocbi il re alla cafa della donna . Se il

negro ritirerà ilfitto alfalla. i delcaua. della fitta donna


L il
f
2 Del giuoco
il bianco giuochi il fuo rocco alla cafa dell'al
f del Juore .

Se il negro giuochi il cau.de da donna alla dell alf.il Ina*


3

muouerala p ed. del rocco del re una cafa/opra il caua. con-


trario . Se il nrg gì melerà
.
il detto cau. aliai dell al

del fuo re, il bian. giuochi l alf del re alla 4 del caua . del
la donna contraria, coprendo il caua. Se il negro giuochi
t al f delia donna alla 2 della medefima ,
per liberare il ca
ua.dalla coperta ,
il blando pigli colfuo alfe pigliandola
ilnrg.con laped. della fua donna, il bian.pigli la ped.con
il caua .del fuo re, carieandò fopra tal f contrario . Se il

neg.ptgli con il detto alfla ped. deire contrario ,


per non
poter feoprire, il bian.giuochi il caua . delfuo re alla 4 del
medefimo caua.fopra il caua. del re contr. e a quejìaguifà
egli bara guadagnato talf. e tutto il giuoco . e, fe giuoco;
altracafa, auertifcailbian.di faper giuocar e, perche egli
ha miglior giuoco, e con uantaggio *

Waltro modo di ordinare il giuoco cominciando


eoa la pedina del Re. Cap. 11 *

luocando il bianco con la pedina del re, qua

to pub andare : Se il neggiuochi il mede/i-


mo , il bianco giuochi talf deire alla 4 del
talf della fua donna . Se il nrg. giuoco
taf alla 4 dellalfdellafua donna, tibia,
giuochi la donna alla 1 del fuo re . Se il nrg. giuoca la
ped dellafua donna una cofani bia.giuo. la ped.dellalf
della
\.

Degli Scacciti? 83
iella, donna una cafa . Se il neg.giuo.il caua.ielre alla

3
dell ai'f. ^ bian.gimchi la Jua donna y
quanto la ua fio -
fra l alJ.contrarioy e dap 01 pigli la ped.del re con l alf. del
la Jua donna . Àia, fe il neg. au antiche pigli la pedina
piglierà il caua.del Re con il Juoalf.tl bianco pìgli comi
rocco Se il neg.pìg . la
f ed. dell' alf.con il fuo re, il bian
giuochi lapedAeìla Jua donna una cafa, /coprendo faifi.
della donna fopra la pedi Se ilneg . lo guarderà con lape
di. del caua.del rey quanto la ua, il bian.giuoc.la pcd.del

caua.del fuo re una cafa . Se il negro la piglia > tl bian.pt

gli la ped.del cava, confai/. della fu a donna. Se ilneg.


pig.f altra ped.de l roccoli bian .lo figli con la donna . Se
il neg.giuoca il rocco alla cafa del fuo caua, fopra f al f il

bianco potrebbe pigliandoli fuo alfguadagnar e duepedi,


eie quella de Ifalf. del re y e quella del rocco . ^Terche^Je
il negro pig.il rocco con il fuo ,
dando fiacco y
il bianco lo
può pigliare con la Jua donna, e pigliando il neg.falficon
la donnay il biangh dar afiacco nella cafa del cuna, e mu

tando il neg.il re alla 2 della Jua d orna per non perdere


y

lalfilbian.pig.la pedina dell alf.con ilfuo alf. efie il neg.

giuoca La donna perche non jìa matto alla 1 delfuo rocco


tl bian.potra figliar la pedina del rocco con la fua donna y
e a quejtaguifa fi tr onera col fuo giuoco libero 3 e troue-
rajfi una pedina 'vantaggio * ^Tur non colendofar quefio,

potrà muotier laped. àelrey una cafa fopra il cava. Il che

far a meg ! io, e fife il negro la pig.il btan.pgl. con la donnay


e fiacco, e faccia il negro quelloy che uuoley chefie il bian.
L 2. Japra
. . .

84 . Del giuoco
fapràgìuocare, guadagnerà ilgiuoco bene, Se quando il
negro giuoca ilroccoaLlacafa del fuo ca.ua. non io giuoca,

feprima che giuochi il catta, della donna alla 4 della fua


donna, &in guardia del Juocaua. all bora il bian. giuo -

obera il rocco alla cafa dell alf, del'fuo re fopra il caua.

Se allhora il neg.gttioca il rocco alla cafa del caua.ilbian.


piglierà con la doma la pedi, delrocco per dargli matto

Se il neg.la pig. con il filo caua. il bian. piglierà I4 pedina

dell'alf. con il fuo alf. dando fiacco, e mettendo, e mutan

do il negro, il re alla cafa del fuo alf. non battendo altro,


il bian. pigli la donna col fuo alf. e guadagnerà in quefia
gufa 'vn altra pedina . Onde , fi fapra, giuocare tutto il

giuoco, fard umeitore e per quefia 'via hard guadagnato


.

tre pedi ne ,
e hauerd 'vantaggio le due ped. bauerd il

giuoco meglio ordinato

Vn’altro modo di ordinare il giuoco , cominciando


dalla pedina del Re . Cap. 1 v

I uocando il bianco la pedina del re, quanto la aia,


e facendo il neg.ltfiefjo , il bian.giuocbi l alf. del

Re alla 4 dell'alf. della fiua donna, & occorren

do che ilneg.giuocbi ancora l'ifieffò alfi.del re alla 4 dell al


fiere della fua donna, il bian. gtuocbi la doma alla 2. del

fuore . Se il neg. giuoca la pedi. deIla donna una cafa , il


bianco giuo.laped.dell alf. del re, quanto lava , efi line
grò la pig.con la ped.del fuo re, il bian.giuocbi la ped. del
la fua,
~,.

De gli Scacchi. 85
la fua donna quanto la va /oprai’alfe, contrario. Se il
,

negro dar a fcacco conia donna alla 4 del rocco contrario


ilbian.muterailre alla ca/a della fua donna. Se il neg

f
giuochi l al della fua doma alla 4 del caua.del re contr.
/oprala donna, il bian.gim.il cauallo del fuo re alla del
3

fuo alf. coprendo la fua donna, caricando /opra la doma


contraria . Se il neg.lo pigliaper non perder [alf. del re,
ilbianco il pig.con la donna, ericoprirala fuaped per far
fa. e,fe il neg.non giuo.l alf. della donna, ( come se det-
to ) e pm prefio ritira l alfdel Juo re alla 3
del caua. del-

lafua donna, il bian.giuo.il caua. delfuo re alla 3


delJuo
alf/opra la donna contr. Sedneg.gim.la doma alla 4 del
fuo caua.del re contr.guardando la fuaped. il bian.gmo

chi la ped. del rocco una cafa /opra la doma . Se il negro


giuo.la donna alla 3 del fopr adetto caua. guardando tut-
tauialapedi. il bian.giuo.il caua. della fua donna alla 2.
della donna . Se il neg.giuo. il caua. del re alla 3
del fuo
alfi.il bian.giuochi tl rocco del re alla cafa delfuo re, il ne
grò giuo.il caua.del re alla 4 del rocco del re per guardar
la fua pedina, e il bianco tnuouera laped. del re ~»na ca.fi
piu difopra. e a queftaguifa fapendo giuocare uincera il
giuoco. Ala ilbian.auertifca , di attendere algiuoco ,
che,

fi bene figirneaffé in altro modo , tuttauia egli daraferu-


ppe miglior giuoco.

Vn’
.

86 'Del giuoco
Vn’altro modo di ordinare il giuoco per la pedina
del Re • Gap, 1 3 .

L bianco giuocando lapedina del re, quanto


la va, feti negro giuo. parimente la pedina
del re, quanto lava, ilbian.gmochi l'alfiere

del re alla 4 delldlfi della Jua donna . Se tl


neg.fara ilmedefìmo, il bianco giuochi la donna alla 1 del
fuo re . Se il neg.giuo.la pedina della Jua donna una ca -
fa, il bianco giuoca, la pedina dellalfi. della donna una
cafa. Se ilnegrogiuo.il caua. dellaJua donna alla 3 del
fuo alfie.il bian.giuo.laped.del fuo re , quanto può anda*
re. Se il neg.pig.il caua. del re cont. con il fuo alfi.il btan.
lo pig.con il
fuo rocco . Se il neg.pig. la pedina dellalfie
con la pedina del fuo re, il bianco giuo.lapedina della fua
donna, quanto la va. Se il negro die effe, Jcacco, con la don
na alla 4 del rocco conir . il bian. fi coprirà con la pedina
del fuo caua. Se il negro la piglia con la pedina del Juo
re, il bian. piglierà con il Juo rocco . Se il .negro giuoca il

caua del fuo


. re alla
3
del fuo edfi.il bianco giuochera tal
fiere delladonna alla 4 del caua. del re contrario, fpra la
donna, ff) il caua. contrario . Se il negro gtuo.la donna al-
la 4 del fuo roccoper cambiar la donna, il bianco giuo . la

donna alla z del caua. del fuo re . Se ilneg. giuo.dcaua.


deire alla4 del caua. contrario deire , il bianco ritirerà
lalfi.della fua alla z della medefima Se il negro pigli la .

pedina del rocco con la donna, il bian.pgliilcaua. comi


rocco,
.,

Degli Scacchi. 87
rocco, e hauerallo uinto. Ada ,fe il negro pigl.la pedi, con
la doma con il fuo cauallo ,
il bian. giuo.l alfi. del re alla

1 del Jito re, fopra la donna contraria gsr a quefla


, gufa
'Vinca an calia, o la dona . ma bijogna confdorarlo bene «
e, perche tratteremo nell'altro giuoco di quefla materia
pereto notimi diftendo in qucjìo modo digiuocare
~Per- .
<

che,uolendo, che il fuo contrario giuochi ,fe ilbian.fape


ra giuocarc bara buon giuoco .

Vn altro modo di giuocarc y pur cominciando con


la pedina del Re. Cap. 14.

L bianco giuocando la pedina delR.e quanto


,
la rva,Je il negro gìuoca il medefìmo il bianco
,

giuochi laifiere del He alla


4 della If. della fa
donna .Seti negro giuochi pedina dell'alfi. della fua
la
donna vna caja , il bianco giuochi la pedina dell'
alfiere
deire, quanto lava ,e fe il negro Iapigi, con la pedina
,

del fuo re, il bian.


giuo.il caua. del re alla dell'
3 alfi. Se
il negro ritirerà l alfie. del re
alla del caua. della fua
3
onna , il bianco muouela pedina della
donna, cjuan
fua
tola <va.Se il negro gìuoca la pedina del cauaJel re,quan
to la va per guardar U Jua ped . il bianco giuochi la pedi
del rocco del fìio rey quanto la ua >per rompere il contra-
rio Se il n^gro mouera la pedina del cauallo vna

cafa
auanti fopra il caua. del nimico
> il bianco giuo . il caua.
,

alla A del re contr.per piglia la ped.dellalfi . del re coni.


.

8 8 Del giuoco
e feil negro perguardarla giuochtra il cdua. alla 3 del
,

Jùorocco , libiamo in cafo che conofca, che per hauer molti


buoni tratti, potrà gmocare, come la pedi. dell alfìe. della

donna yna caf guardando laped.della Jua donna, al &


tre . ‘Ture quello, che piu mi aggrada, per conto di tene-

re il nimico prigione, è, che fi pigli laped. contalfe. della

donna, & caricandola /opra il caua.contrarto .Seti neg.


pig.lapedi. della donna contaljie. del fuore , caricandolo

Jopra il caua. del re contrario, il bian. muouera la pedina


dell alfe. della donna 'vna cafa fopra lalfie. Se il neg .per
non perdere ,vn pejpopig.il caua. con l aljie.il bianco lopi
gl. con ilfuo Jlje. caricandolo /òpra il rocco del re contr
Se il negro giuo. la pedi, dellalfe. vna cafa Jopra lalfie. e
guardati fuo rocco, ilbian.giuo.il detto alfe, alla 3 della
donna contr. peffiferrati
e terra i . Onde, fpendo giuo
care, 'vincer a il giuoco per fvrja . Trouerajjt bene nona

hauer à, perche il nimico e molto


pedi, di manco . e quejìo ,

difondo dalla parte del fuo re, nè fipuò mettere per


lai
traparte in luogo alcuno ftcuro commcdamente , efendo

che non può giuocare alla libera ipefg(i.


pedina
Tero,Je da principio quando il bian.giuoco la
c
.

dell alfe. del re, quantopoteua andare, Je il negro auanti


che la prendeJfe , hauejfe pigliato il caua. deire contr. col

fuo alfe, il bianco haueriaprefo con il Jùorocco. Se ilneg.


bian.
pigfubito la pedi. dell alfe. con lapedt.delfuore, il

giuochi lapedt. dellafua donna , quanto la può andare . t

f ilneg. defjifcacco con la donna alla 4 cafa del rocco Cont.


il bian.
.

Degli Scacchi." Sp
iliim.fi coprirà con la ped.de l ama. Se il negro laptg.con
la ped.de l fio re, il bian . lo ptg.con il fio rocco. Se il neg.
giuo. il caua. del fuo re alla 3 delfio alf.per pig. laped.
deire Se . il biancori a tentare , quanto fiprà il nimico,
giuochi il caua.della Jua donna alla 3 del fio alf. inguar
dia della ped. Se il ncggmochi il caua. del re alla 4 del
il rocco contr .cheJìà nella coperta deire, il
fio rocco J opra
bian.pig+lapcd. dell u fi. del re contr con il fio alfi dando .

fiacco . e il neg. non piglia, hauer a perduto il caua. e pi-


fi
gliando, la donna, 0 'vero tutto ilgiuoco, perche tibia
giuochi £altro afide Ila fina donna alla 4 del caua. deire
contrario [opra la donna .e in cafi che il neg. pig. il rocco

con il caua.caricando [opra la donna cent, il biangiuochi


la fina donna alla 3 dellalfi. delfino re, dandofiacco, e
fi
bito gli piglila donna. Ada, fé ìlneg.non pig.il rocco con

il caua.ma giuochi detto caua. alla 4 dell alf. del re contr .

fepra la donna ilbian.dara fiacco con la donna alla 4 del


,

fuo alf. Se il neg.fi [coprirà conia donna ped. della fia


donna , quanto la~y a [oprala donna cont. il iian. la pig .

con il caua.della fia donna, efi il negpigxon la fua don


na la ped. del rocco cont.ilbian.pig. il caua. con talfi. efa ~

pendogiuocare con quello vincerà ilgiuoco . 4a,fie qua


<J/f

do il neg. giuo. il caua . del re alla 3


dell alf.per pigliar la
ped. del re, 0 per venir [opra il rocco
,
fecondo se detto, il

bìan.non lo vorrà tentare, giuo. il caua. della donna alla

4 del caua. del re cont. [opra la donna, il cau. Se il neg. &


giuoc.la donna alla 4 del rocco del fuo re per cambiarlo ,

M il
. f .

po Del giuoco
ilbìan.non cambierà, mafaràbene chegiuochi la fua don
na alla x delcaua.del fuore , fe ilneg.giuo.laped.delroc
co fopra [alfil bian.giuo.lalf del fuo re alla x del mede
Jìmo re fopra la donna cont. Se ilneg . la girne a alla 3 del

catta. delfuo re, il btan.giuoch.l alf della fua donna alla


x delia medefma [coprendo il rocco fopra la dònna contr.
Se il neg gì uo. la donna aliai, del rocco delfio re, ilbian

giuochi la ped.delrefopra il caua. del re contr . e auenga,


che il bian . la muti > oue uorrà > egli Ihaurà perdutoforfè
tutto ilgiuoco doue ,fe il negro non muterà il cma. ma
:

pig.con la donna la ped. dell alf.della donna cont.il bianco


pig.con la ped.de l fio re il caua . Se il neg pig. con la fua
donna laped. del caua. della donna cont. il bian.pig. conia
fuaped. laped.del caua. cont. caricando fopra il rocco.
e f
il neggiuo.il rocco alla cafa del fio caua. il bian.gli darà
neri altrofcacco con la medefma donna alla 4 del fuo rocco.
a quefla gufa vincerà ilgiuoco in tutti 1 modi . il che
per effer chiaro non mi difendo piu

Vn'altro modo di cominciare giuoco pur con la pc


i!

dina del Re. Cap. ij.

luoca il bianco lapedina del re, quanto lava, e

alihora il negro giuo. la pedina deire quanto la


,

va, ilbian giuo.l alfdel re alla 4 dell alf. della


fua donna . Se il neg far a il medefimo, ilbiangiuo. la don
na aliai, delfuo re. Se ilnegrogiuo.il caua. della fua don
. . 1.

De gli Scacchi . 9
meliti 3
del Juo alJ. il bianco gìuo.la ped. delldlf. della
donna una caja . Se il negro gitto . laped. della Jua donna
vna caja il bianco giuo> la ped dell alf.del re , quanto la
i
.

va Seilneg.la pg-eon laped. del Juore , ilbian.giuo //


.

caua.del Juo re alla 3 dellalj. Se il neg.giuo la ped tìfe/ . .

caua. quanto lava^guardando la Jua ped. ilbian. gìuo.la

ped Je/ rocce e/e/ y&e re, quanto la uà. Se il neg giuo . la
ped.del caua.una cafi piuauanti Jopra il caua. contr. il
bian.giuo.il detto caua alla 4 del caua. del re contr , 5 e /7
neg.giuo.il caua. della donna alla 4 e/c/ Juo re perguardar

la ped. dell' alj.delre, ilbian. muouala ged.della doma,


quanto lava Jopra ltifi, e caua contr . . Se d negro piglia
con il j opradetto caua.l' alf. del re contr. ilbianpig. con la
donna . Se il neggiuoca la donna perche non fa matto al ,

la z del (no re , il bian.pig.laifiAel re contr. con la pedina

della Jua donna . Se ilneg.giuodaped. del rocco delJuo


re jopra il caua. contr. il bian.pig , co/j ped. della Jua don
na ,
la ped. della doma contr. pigli il negro con laped.del
e
lalfi.de/la Dormaci bian.pig.la ped.dcll alf.de l re cont.
con la donna Jua ,
e Jcacco. e pg.il negro con la Jia donna
il bìan.lo pg. con d Juo caua. e pig. il negro col Juo re , il

bian.pigda pedina deire contr. con L alf .della Jua donna,


e cofJarà d Juo giuoco migliore duna pedina
Se, quando il negro giucco il cauallo della donna, come
se detto , non lo giuocherà prima che giuochi il caua.anji
giuo jlcaua.de Ire alla
3
delJuo rocco per guardare la ped.
deli alfie.il bian.giuochi la ped. delia donna quanto la va
>

Al z Jopra
.

92 Del giuoco
Jopra l alfi.contr . il negro ritirerà/'
a/fi-
al/a 3 cm
della- Juadonna > ilbian.pigdaped.de/re contr.con talfi
Se // neg.gtuo Za 1 dfe Juo
della fua donna „
/
re per procurar di vincere il cauaAelcont.il bian. giuochi

il rocco del Juo re alla cafadellalfie.e a queflaguija balle-


rà buonifimo giuoco , efapendo giuocare vince il nimico *

Vn’altro modo d'ordinareil giuoco perla pedina


del Re • Gap* 1 6+

L bianco giuocando la pedina del Re y


quanto la và. Se il negro giuo da pedina

deire ,
lava il bian. giuochi la*
quanto ^

ped dell àlfie Ael re quanto lava Seti-


y
.

negro la pigili bian.giuo.il catta, del re


aliai della/fi. Se il negro giuo. ilcaua del re alla ydel-
.

lalfie.il bian gtuodaped.delre una cajaauanti Jopra il


-

caua.contr. Se il negro giuo .la donna alla 2. del Jito re Y il

bian.giuoda donna alla 2 delJuo re . Se ilneg.giuo. tlca-


ua.de l fitto re alla 4 del Juo rocco guardando la JuapedL
ilbian.giuo.il caua. della Jua donna alla 3 dell'àlfie. Se il

neg-giuoca la pedina delfalfie . della Jua donna vna caja> 7

e cercherà con quefiomefo vietar l entrai a al caua. contr.


Jopra la donna, il bianco giuo A detto caua. alla 4 del Juo

& àquefla gufici y nonloft'ante che egli habbìa unape~


dina di manco, Japendo gouernarfifarà buongiuoco, per-
che egli fta nell' ojfeja del nimico > & il negro tiene il fuo
iu
i t
Degli Scacchi» 93
giuoco ferrato . e quejlo bajli quatto a tal modo di
giuocare^.

Vn altro modo di giuocare, cominciando firmimeli-


te, egiuocandofi il giuoco all’ufo d’Italia à
pattar battaglia . Cap. 17.

luocando il bianco la pedina del re quan


,

to la va: Se il negro giuoca la pedina del


re, quanto lavd y ilbiangiuo.laped.del-
t afe.delre y quanto lava . Se il negro
la piglia con la pedina del fiore ,
il bid.

giuo.il caua.delre alla afe Se il negro giuo. il


del Juo .
3
caua. del re alla 3 del Juo afe. il bianco giuo la ped del . .

revnacafapiuauanti fprati caua. Se il negro lo giuo-


chi alla4 de Ir oc co del Juo re, il bianco giuocandofi a paf
far battaglia y muouera la pedina del caua.delfio re, qua
to lava, e a queflaguijk hauera uinto il detto caua. Ma,
fe per quefla caufa il negro non giuochi il caua. come ho
detto, ma giuochi la donna alla 2» del Juo y per amor della
couerta Se il negro giuoca il caua . del Juo re alla del-
.
4
la Jua donna, il bian.giuo.la ped.delF afe. della
Jua don
na quanto può andare fopra il caua . Se il negro lagiuo. al
la 4 delcaua.della donna contr.per darle Jcaccocon il roc
co, il bian.giuo.la ped. de Ila Jua donna y
quanto può an-
dare^ per difendere con la Jua donna lo Jcacco e per apri
,

re il camino all'afe. della donna fopra la ped. del re cont•


Se il negro giuoda pedi del caua. del Juo Re, quanto
. U
94 Del giuoco
ma per guadagnarla, il bian.giuo.laped.del rocco delfuo
remna cafa. Se il negro giuo.ia pedi, della fua donna una
cafayche par era, che fa buon tratto, ilbian.non lapig.per
che perderebbe il rocco dellaJua donna, ma muouera lape
dina del rocco della fua donna alla 3 del fuo alfe. Se il

negro muouera la ped. del caua. delfioremnacafa dipiu


fopra il caua.delfuo re cont.il bianda piglierà con la ped.
del fuo rocco. Se il negro lapig.con l'alfie. della fua don-

na Auertifcaf, che tutti quèfli parranno buoni tram , e


:

che offendono il nimico fi bian giuochi la donna alla 4


.

del fiore. Se il negro piglia il caua. con il fuo alfe, il


bian. lo pig. con laped.del caua. Se il negro ptg. la
pedina
caua.
deire con quella della fa donna , il bianco
gaio, il

della fua donna alla 4 della donna contr. fopra la donna.


Se il negro gtuo. la donna alla 3 della medefma chepare ,

ejfere il miglior tratto ilbianco


,
pigila pedina , che (la alla

deire negro con la ped.della fua donna . Se il negro lo


4
piglia con tlcaua.e non con la donna,per non perdere il roc

co, ilbianco guadagnerà ilgiuoco per for\a ,


ma fappilo
giu ocare, 0 mero pigliando la pedina del re con l alfe. della
fa donna fpra il caua.o pur muouendo la ped dell afe.
della fua donna fopra la donna cont. Aia, fe il negro pi
glia il caua. prima di quejlo coni alfe, della fua donna,

non lopigliera , ma giuo.lapcd.dell afe. del fuo re, quan


giuo. co-
to la ma fopra la donna cont.egiuocandofi quejlo
me habbiamo detto a pafjar battaglia , il bian. pigi con la
Se il
fua donna la pedi. che fa alla 4 dell alfe. del fiore .
. .

De gli Scacchi
rttgro pigino, alìèóra il cuna, con l alfie. della Jua donna, il

lo pigtiNotMa ped.de l fuo cauti* Se il negro pigi, la p e


dina del rè con* quella dellafua donna, ilbtan.pigL-con la
fna donna lapedina dell' alfie. del re contr Se il negro pig .

conia fua pedi, la pedina della donna dando fcacco dfco


perto y il butti, fi coprirà giuocando il caua . alla 4 del fuo
re .e a ejueflagmja, ancor che il negro tenga vna pedina di
piu , Ubi anco ha miglior giuoco : perche i fuoi peff fon
pojìi pronti all' offefa del nimico . Onde,Jigiuochera al
fi
tr intentiy il bian. auer tìfica digiuocar bene, perche egli vin
cera, o almanco piu che il negro faratauola .

Vn’alcro modo di ordinare 'il giuoco fimilmente,


Cap. 18.

L bianco giuocando la pedina del Re y quan-


to la njajfie il negro giuo.il medefimo> il bia.

giuo.la pedina deli alfie. del re> quanto po


tra andare . Se ilnegro la pig.il branco giu .
il caua.deifito re alla ? delialfie fuo. Se il negro gìuoca il

canailo del fuo re alla 3 del fio alfie. il bian muouerala


.

ped'.del fuo re una cafa piu difiopra il caua. Se il neg.giu .

il caua. alla 4 del fuo rocco fnon giuocandofi a pafiar bat-


taglia) il biatico gìuoca la pedina della fua donna ,
quan
tola va . Sé il negro gìuoca la ped. del caua. del fuo re y

quanto la va per guardar la fua pedina il bian. gmo. il ,


,

caua. del fuo re alla 1 (della fua donna fioprendola fiopra

il
.

9* Del giuoco
il cauti, contr . Se il negro giuo. il cauti, aliti z del medefi1
mo, il bianco giuo. il caua.delre alla 4 delfino ve medefi-
mo Se il negro giuo. Ialfe. del fino re aliai del medejì~
«

mo re per difendere lo fcacco del caua.il bianco giuo.lape


quanto la va,per rompere il giuo
dina del rocco del fio re,

co . Se il negro giuo. ile aua.de l fuor e alla 3 del medefi-


mo re, il bian.giuo.laped.de Ila fina donna
una cafa in an-
il caua. alla 4 dell alfe
fi fopra il caua. Se il neg giuo.
della Jua donna, il bianco giuo* il caua. della fua
donna
che vorrà.
alla 3 del fuo aifie.epig.il neg . 0 faccia quello
<1

Onde, fe ilbianfapra giuocare, haura vn buongiuoco . e;


nimico, e fare efperien
fe il bian. volejfe pur tentare fuo
il
donna ,
fa del fuo fapere , non giuochi il caua. della fua
come se detto, ma "pig.il caua. con il fitto , hauendo prima
caua.alla del fuo re .e fe il negro
giuocato ,
il bian. il 4
contr. e che que-
giu o.ì alfe, del fuo re alla 4 della donna
miglior colpo, il bianco pigi, con laped.del fitto
fio parefie
rocco, la ped. del caua. Se il negro pig .la p ed. del re contr .

con il fuo alfe, il bianco muouera laped.del rocco vna ca


conte. Se il negro
fa,fcoprendo la fua donna fopra l alfe,
al
giuo. la donna alla z del fuo re, il bim.pig.laped.dell
mutando il
fe.del re cont. con la fa ped . dando fcacco ,
e

del fuo re
neg.il re alla cafa delfuo a/fi.il bian. giu.l alfi.

Jcoperto, e per
alla z del medefimo re,per leuarlo difcacco
notar la cafa per il rocco del fino re in ojfefadel contr. e,

perche la uia del detto alfe, fi trotta meglio Onde , fe


il nimico.
il bian. fapr a giuocar e, uinc era per forfia
, .

De gli Scaccili. 97
Vn’altro modo di giuocare nella maniera medefima
della pedina del Re. Cap. i 9*
1

y\\ 4* uh'.'. . .(,un -y.i / *

Imcando il bianco la pedina del Re, yuan


to la va Seti negro giuoca la pedina del
.

Re ,
(pianto lava ,
il bianco giuo. la ped
dell alfie.de l re, quanto la va Se il . neg.

la pigd'l bianco giuochi la pedi* della Jna


donna quanto la va
,
. Se il negrogiuo.il caua. del re alla

3
delmedefmo caua .guardando la fuapedi.il bian. giuo,
falfe, del re alia 4 delia If. della fua donna Se il negro .

giuo. lapedi. della fua donna utìàcafa , ilbian.giuo.il r oc


co del fuo re alla cafa del fuo alf. Se ilneg giuo J alf.del
la fua donna alla 4 del ròcco del re contr.fopra il caua.
per mettere in difr dine ilgiuoco al nimico, il btanfaiterà
2
con il re alla dell' alf della fuadonna Se . il negro piglia

con il fuo caua. la pedi. del caua.contr.il bian.giuo . il roc->

co alla cafa del fuo caua. fopra il caua.(Sp alf contr.Se il

negro per non perdere unpef^o giuo .falf alla 3


del roc-
co contr.in guardia del fuo caua*il bian.giuo. la donna al
la i del fuo re fopra il caua. Se li re negro darà fcacco
con il caua. alla 3
deire contr.ilbian.lo ptg.con fa

Jna donna. Con tutto quefio fe egli non darà fcacco ,


e che
piu preflo lo giuo. alla 4 del rocco contr.il bian giuo. ilfuo
caua. alla 4 del caua. contr.fopra falf eia ped delf alf. .

del re contr . Onde, /apendo giuo .vincerà ilgiuoco. Ada


/?, quando il n'g.vien con falf. della fua donna alla 3
del
W* rocco
. }
.'Del giuoco
rocco contr. come h abbiamo detto y non vena altrimenti
ma pig.il caua.con 3alf.il bianco pìg. lui con la donna . e

fe il negrogiuo.il caua.alla + del rocco contr.il bianco pig.


conia fua donna la p ed. del re contr. quella dtco y chefla al
la 4 dell alf del fuo re, caricando fopra la pedina del-

lalf deire contr. Se il neg perguardarlo giuo. la donna al


la l delfuo re, ilbian.gtuo il rocco del fuo re alla cafà
.

del fuo alf eco[ìfacendo vincer a la pedina per forfay

fg) il giuoco
fapendogiuocare . D erehe y fi ilneg.giuo.il
caua.alla 3 delmedefmofopra la donnay libiamo pig.la
pedina dellalfcon il fuo ,
e mutando
dia fiacco, e il neg .

tire alla cafia della fua Donna) i Ibian.giuo Ja fua donna

alla 4 della f deire contr . Se il negrogiuo. il cuna, della

donna medefima il bian. giuo. I alf della fua


alla 2 della
donna alla 4 del caua.del re contr. coprendolo la donna m
Se il negro giuo. ilcaua. della fua donna alla 3 dell alf
del Juore> il bian.muouera la pedina del fuo re vna ca -
fa fopra il caua. Se il negro piglia lalf deire cont.con la
fua donna il bianco pig.il caua.della fua donna con tape
,

dina del rey e a quejla guifabara utnto ilgiuoco. Ada, oc


correndo, che il negro non pig.laf. con la fua donna y ma
piu prefi pig.la ped.del re contr. con la ped.della fua don
na, il bianco lo pig. con lapedina della fua donna , tutta -
nia caricando fopra il me defimo caua. Se il negro lopìg.
con la donna, libiamo pig. coni alfe, del fuo re ilcaua.
del re contr. e facendo cofi fenfa dubio fi trouera uinci-
rRtrche negro gli dejfe fiacco con la don
toro , fi bene il
Vi na
Degli Scaccili. 99
m alla z del re contr. fi ricoprirà conti
il bianco canaglia
z della medefima .efi il neg.pig.l’ alfe .con la ped.de l roc
co /opra la donna } il bian.pig.l altro caua.con falfie .del-
la fua donna, e dia fiacco. Il che facendo refierà vinci
tote del tutto. Con tutto qutflo yf e, quando
il neg piglio la
ped.con la donna fia piglierà con il catta, del fuore , tibia,

li dar a fiacco con il rocco alla cafia della fua donna On- .

de j non potendo il neg . ricoprirfi comi medefimo caua.


del fino re alla z dellaJuàdonna y ilbian. giuo.l alfe, del
fuore alla 3 del re cont.fiopra il caua. e cefi il neg. haperfio
finfa rimedio .

Waltro modo digiuocare con Tiftefle pedine del


5
Re* e dell Alfiere del Re . Cap. io.

L bianco giuocando la pedina del 2{e quanto s

lava y e il neg facendoti medefimo > ilbian.

giuo.la ped.de II alfe, del re quanto la va.


,

Se il neg. la pig. il bian.gìuo. I alfe, del Juo


2{e alla 4 dell alfe. della fua donna . Se il neg.giuo.il ca-
ua. del fuo re alla 3 delfuo alfe. /òpra la pedina del re con
trar io. il bian. giuochi la donna alla ter fa dell' alfe, del

fuo re , per pigliar la pedina contraria , & a guardare la

fua. Se il negro giuo. la donna aliai del fuo re foprala


ped.delre cont.ilbian.giuo.il cauallo della fua donna al-
la 3 del fuo
alfi per guardarlo. Se il neg.giuo. laped. del
caua. del fuo re.quantola va ,
per guardar la fuaped.
*N 1 il
. e

loo Del giu odo


li bian.giuoJA pedi. del rocco del Juo re ,
quanto va per
rompere il negro, e cofì facendo, e fapendo giuocar
cera il giuoco ,

' • '
- *-
jU '
’ tiA*' \\ ;
S •
1 »
,
i

Vn'altro modo d'ordinare il giuoco cominciando pu


re con le fopradette pedine* Cap* tu

luocando il bianco la pedina del restiamola va,


e facendo il negro lime defimo, il bian.gtuo . la
ped. dell' afe. del 2{e, quanto la va . Se d negro
la pigjl bianco giuo. Ialfe, del fuo re alla 4 dell alf. del
la fua donna. Se il neg.giuo.il caua. del re alla 3 del fùo

fe. il bian giuo. la donna, come se detto nelgiuoco dinan


al
fi, e fe egli non la potrà giuocar e aliai, delfuo Re, e il ne
grò giuo fi alfe, del Juo re alla 4 dell alf.della fua donna,
ilbiangiuo.laped.dellalfi.della fua donna vna cafa Se .

il negro giuo.laped.del caua.del Re, quato la va perguar


darla fuaped.il bian.muouera la ped. dellafua donna }

quanto la va fopra £ alf. contr. Se ilneg.la ritirerà alla ?

del caua.della fua donna, ilbian . giuo. lapedi . dclrocc 0


del fuo re, quanto la va, e r ompera il giuoco contr . ^/
fuo r edera bene ordinato Ada, fe il neg prima di giuocar
.

la ped del caua.del fio re, quanto la va,piglierà il caual


.

lo deire contr. con il fio alf. il bian . lo piglierà con il fio

rocco . e fe allbora il neg. giuocher a la pedi del caua., in


.

guardia dell altro, come s è detto, il bian giuocher a la pe-

di* delfuo re vna cafa auantifopra il caua. cont . S e il neg.


la
De gli Scacchi. ioi
fuapropria caja per nonperderla il bian.
la tornerà alla ,

muouerk la ped. della fua donna , quanto lava. Seti neg.


la pig.con la fua% il bianda pig.con il rocco ^caricando
fi-
pra la ped. del caua Se . il neg. la guarderà giuo . la pedi ,
del firn rocco vna cafi ,
il bian. hauendo buoni tratti da
giuocare come farebbe la donna alla
, 4 del rocco cont. è fi
il negrogiuo.il caua. del fiore alla 3 del fioalffipra la
donna cóntr. a fine 1 che ilbian.non poff pigliare il caua.

per il coprimento delre> ilbiàn.potra pigi, laped. dell alfi


del 2{e conia fa donna ,
e dar a fiacco . e pigliandola il

neg. con la fia y tlbian.plg.conl' alf.del fino re dando uri-


altro fiacco , epigliando il nrgro con il fio re, ilbian.giu.

con il fuo rocco alla s dell'alfi del fio re coprendo il cau.

e refiera vincitore duna pai. Maio non lo tengo per buon


giuoco. Aia piu preflò giudicò effir meglio di non giuocar
la donna alla 4 del rocco, come dfipra , mamuouere piu
pr'efo la ped.delrocco del fio re, quanto la va. efi il neg .
la pigper non dare entrata alrocco cont. aliai delfio cau.

ma che piu preflo giuochera la pedi. delfiore una cafi , il

bian. gli dar a fiacco con la donna alla 4 del rocco contr.
e mutddo il neg.ilre alla cafi della donna (il che è miglior

colpo) il bianco fipendo giuo. bar a vinto, pigliando il cau.

conti fio alfi e pigliando il neg.con ilfio rocco il bian* ,

pig.con la fia donna la ped,. del rocco. Se ilneg giuo.Upe

fua donna una cafa il bian.pigl. con la fua donna


di. della

luped.dell'alf. e
fi ilneg.lapig. con la fua che far a il ,

meglio il bian pig.con la ped. del fio. Se il neg.dir afide

co
.
.

102 Del giuoco


co con il fuo rocco giuocando alla cafa delfuó re, il bianco

muta lire alla t dell'alf. Se il neg.pig. con la Jua pedina ,


laped.del rocco contrario, il biangiuo. il rocco alla z del
caua.delye cont. Se ilneg.giuo. fùa donna alla
l' alf.della

del Jùo te, il biangiuo. I' alf. della jua donna alla 4 del
3
caua.delre cont. Se il neggiuo.il rocco del fuo re alla cafa
dell aljì.del re, il biangiuo.il canali0 della Jua donna alla
z della medeftma . Se il neg.giuo.il caua.della Jua donna
alla 1 della medefma, il bianco giuo. il rocco della donna
alla caja del fio re fopral alf. cont. Se il neg. perche non
1
fia matto giuo. Idlj. alla dell'alf. del fuo re, il biangiuo.

il rocco della fua donna alla 1 del re cor.tr. e il negro reme-


c
ràperdente . ~Perche,fe il negro girne, laifalla cafa del

fuo re,il bian.muouerd la ped.nona cafaJopra il detto alf.

fjj
alibora è perduto fen\a rimedio alcuno .

Vn’altro modo di ordinare il giuoco , cominciando


conle mede fune pedine del Re, e dell’alfiere

del Re. Cap. zi .

L bianco giuocando la pedina del Re , quanto


|
la ne a, & il neg.facendo l ijlejfo ,
il biangiuo -
eh era la pedi, deli alf.del re quanto che no a
,

Se il negro lo pig.egiuo.il caua. del fuo re alla 3


dell'alfe,

per pig.la pedi.del re cont. il bian. potrà pigliar ,


uolendo
la peci, del re, con la ped.de/ Juo alf. e Je il neg.pig.laped

del re con il fuo caua. ilbian.giu.il caua. delfuo re aliai


°
del
a
De gli $ càcchi • .'1Ò3:

del fo.alfi. e potràper quefia. via. ordatar lene il fìw {tuo.

Onde,fe. egli nonvoleffe giuo. in quello modogt-mbi il cÀ


ua. della, fa donna alla 3 del fuo aif guardandolapedo
del fio re. Se tl neg. pigi, la pedina deli alfe, con quella
deire , // bian.giuo.la ped.della fia donna alla del fm
3
aljì.guardando laped.delfio re.Se il neg.pig.la ped.delr

l'
f
al con quella del re, il bian.giuo. la ped. della fua donna
quanto lava. Seti neg.gmo.talfdel fio re alla del c
4
ua. della donna cont.fopra il detto cau. il bian. giuo. l' f.
al
del fuo re alla della fua donna, guardando la ped.del
3
fuo re. Se il neg.giuo.il cau.dellafua donna alla delfuo
3
alffopra la ped.della donna cot.il bia. la guarderàgiuo.
il cau. delfuo re aliai del fo alf.Se il neg.giu. la ped.del
cau.delfuo re, quanto la va, il bian. giuo. la pedi, della

fa doma vna caf aitantifipra il cau. della donna cont.


Seti neg.giuo.detto cau. alla del fuo
4 re, il bian.pig. la
ped.del caua.delfuo re.Se il neg.pigl. con la fua donna tl
cau.del re cont. ilbian.giuo.la ped.del cau.del [ito re
vna
caf .Se il neg.gtuo .iljuo re alla cafa della fa donna , il
btan.pig.la ped. del re con l'alf.della fua doma.Se il ne%.
pig.con il cau. l' alfdel re cont. dando facco, tibia, lo pig.
con la donna. Se il neg. darà facco con il rocco del
fuo re,
gìuocando alla cafa delmedefìmo re,tl bian. giuo. il re al-
iai, della fua donna. Se il neg. giuo. la fa donna alla 3
del cau.del fo re per cambiarlo, il bian.giu.il rocco della
doma alla cafa delfo re. Se il neg. pig. la donna conia
fu, il bianda pig.con Ufo re. Se il neg,giuo la ped.della
. .

Io4 Del giuoco


il bian.pig.il rocco con ilfuo darkfc
Cu* dorma vnacafa,
re, ilbian.glt darafcaP
fcacco. e pigliando il neg f con ilfuo
re. Se ti neg.gmo.ilre
co con l'altro rocco nella cafa delfuo
del
fua donna, il biangiuo. ilfuo falla 4
a
alla % della
cau.del re coni. &d quefto modo egli vincerà il giuoco
giuocare dopo che bara cambia
Il meglio, che tlneg.pofa
della donna, ma che gru.
ta la donna, è di nongiuo.laped.
accio l alt •
prima l’alfi. delfuo re alla i del medefmo re
come hab-
coni. non pojja venire alla 4 del cau.del re ne^.
è vn tratto che lo può difendere . Se il
biamo detto,e queflo
del fuor e,per raddop
hian.gm.il rocco della donna alla 3
reparare. ma fe tlbian.lt pig.
piare li rocchifneg fipotrà
rocco. Se ilbian.
con ilrocco, il neg.pig.lui con fuo
il
l'alf.
alla 4 del cau.del re coni,
coprirà il rocco giuocando l'alf.
propria cafa e quejto e il
ilneg.giuochi il fuo re alla fua
il btan. gmocare^
medio, che pofa giuocare , che fapendo
f rocco co
ilgiuocofardfuo in
ogni modo. Se egli piglierà il
caja de fuo re,
l’alfi. & i»di dardfcacco con tl rocco nella
per che quefii trai,
e giuochi in quei modo che il fuo coni, e,
ogni mediocre giocatore,
non mi difende-
ti fon chiari ad
rò più in queflo

fimilmente
Vn’ altro modo da ordinare il giuoco
Cap. 13 •

quanto la va . Seti
iuocando ilbtan.'la ped.del re,

G neg.giuo.la ped.del re, quanto

ped.dcUalfi.del
f J
re, quanto la va. Seti
la vd,tl bian.gtuo.la
negro giuo. il cau.
del
Degli Scacchi. IOJ
del Re alla 3
delfuoMfi.ilbian.giu.il cau. dell a donna al
la 3 delfuoalfi.e
f il neg.pig.iapedi. dell*afie*
\
con quella
del fuore y il hi angiuo. la pediMetla fia donna quanto la ,

va. Se il neggiuo. l'alfi. del re alla 4 del cau. della donna


con /opra ilcau.il bianco giuo.tatfi. delfuore alla 3 della

fina donna guardando la ped.del fuore . Se il neggiuo.la


donna alla z del Juore ilhian.giuo.la Juaalla
3
2 del Juo

re. Se tineg.giuo. tlcam.della fua donna alla 3 delfalfic*

[opra la ped. della donna cont.il bia.non loguarderehhey ce


mese detto nelgiuoco pajjàto, ma giuo. la ped.del re una
cafa auanti fapra il catta, del re cont. Se il neg.pig.ia ped.
della donna con ilcaua.della fua donna 3 caricandofopra
la donna cont.il hianpig.con la ped.delfio re il caua. del
recontr. Se ilnegpig.la donna comifuo cau.il hianptgl.
la donna cont.con la ped. Se il neg.pigjl caua.della donna
con tl fuo 3 ilhian.giuo.lapedi . del rocco della fua donna
nona cafaJopralalfi.com. Seti neg. lo ritirerà alla 4 del
Juo roccoli hian.giuo.talfie. della fua donna alla 2 della
medefima. & batter a gntocando cefi uìnto un peffo per
for\a . Ma
fe il neg.nonpig. la ped. della donna con il
3

caua.della fua donna y ma piu prefioVgiuocMcaua. delfio


re alla 4 della fua donna fopra il caua.della doma cont.

che fi troua coperta- con talfie.il hian.giuo.falfi.della don


na alla z della medefima. Seilneg.pig. laped. delia dom
na con ilcaua.della fua donna y il htanpig. il caua. del re
contr.conil ftocaua caricando fopra la donna cont. Se il
neg. dar a Jcaccocon la donna alla a^del rocco coniai Ita.
0 fico
-
to 6 Del giuoco
fi coprirà conia ped.clelca.ua del fuori. Se ilneg. la prfi
coniafua ped.U'btan .giuochi la donna alla 1 del caua.dei

re. Se tlneg.p ’g.la pedi del rocco dando feacco dfcoperta


il bian.gmo.il re alla caja del fèto alfi.be ilneg. p’g.l alfiè
conti fuo, il btan.pig.la peci con Ufo rocco caricandofio
pra la donna cont. e fuggendo ri neg. con la donna , il bian.
pig. l’alfie.con la fina donna . e a quefia gufa guadagnerà,
vnpeffo . Ma fe ilneg. prima che
y fi pig l’alfie. pig.il

caua.con la faped. facendola donna,e dejjt fcaccodi bid.

lopig. con la donna , (éjf il racco verrà difcoperto foprala


donna cont.&* à quefia gufa il neg. perder a il giuoco *

Vn’altro modo d’ordinare il giuoco cominciando


per le medelìme pedine del Re, e dell’alfiere
delRe* Cap. 13.

luocando il bian. la pedina del Re, quanto

la va. Se il neg.fa il medefimo, il bianco

giuo.laped.dell’alfie. del re quanto va.


,

Se il neg.giuo. la ped.della donna vna ca


fajlbian.giuo.l alfie.delre alla fellal
neg.giuo. pigliando laped. dell alfe,
fie. della donna. Se il
con la pedt.del fuo re, il bian.giuo.la ped.della fadon-.
na, quanto la va. Se il neg. darà fiacco con la donna alla

4.del rocco cont.il bian. giuo. tire alla caffi del fuo alfe.
Se ilneg. giuo. lalfie. della donna alla 4 del caua. del re
re alla 3 del
contr.fipra la donna, il btan.giuo.il caua.dei
fuo
V.
.

Degli Scaccili. 107


fio alfexoprendo la fua donna*) e caricando /oprala don
na coni. Se il negropi/* il detto cauxon il fuo alfe. il (pi a.
10 pigxon la fua donna. Se il neg. gmocja pcdAcl caua.

del re, quanto la vaper guardar la faapcd. il biangiuo •


la donna alla 3
del caua Arila medefma per pfg.la pedi
,

del cauaAella donna coni. 0 lapedAelre . Se ilneg. giuo •


11 re [aitando alla cafidelbaif della fia donna. il biava
gli dar a fiacco con la donna alla 1 del re cont. Se ilneg
giuo ài reallacafi dellafua donna x fi ric opre con il cauti,
della fua donna alla 2. della medefimay tibiali. prima che
habbia dato fcaxcocon la donna alla 3
del re contrario ca
uerà il caua.de Uà fua donna alla z della med. m guardia
della pedAeljuo re,
& per metterlo alla 3 deltaifidelre

fopra la donna contraria & fe .


il negro giuuca la ed. del
p
cauaAel fuo regina cala auanti fopra ilcauallo del re con
trario . Se il negìlo prenderà con la pedina della fua don

na, il biandapiglierà con la pedi. della fua . Se il neg.gtu .


I alfe Ael fuo re alla 4 dellalfe, della fua donna, il bia.
potrebbe direfracco conialfAel fuo re alla ter/a del Re
contrario , chepar buon giuoco. Se il neg fi coprirà cvlca -
iia.deUa fua dónnaalìa * deUamed . ilbian. lo piglierà coi

fuo alf dando fiticco . £t fe il neg. pigliaffé colfio re y il


bian.gli dartafiacco coniafia donna, aUa 4 del catta, del
là dpnnà cotraria,&gli htiuerebbe guadagnato Talf \

xos\hauérèb>befatt<(kùona mutata di dareal biado fiacco.

fipY adottò con l ài


f delfuo re, & ancofe dnegdopiglia/
fe còIkau. renm farebbe todfy'Wfitata. Per che, il
0 2, bian.
io8 Del giu oca
biaiu giuo.il catta, della fua donna alla 4 del fiorefipra
[ aificontrario. Et, per difendevi dal matto , aprir la &
lafirada all'alf. della fua doma .. Ma, perche per qttefla

via il negro batterebbe molto buone mutate contra ilnimi

py* migliori , non pigliando il detto alf. gjp mutando il

fuo i e alla cafa del caua. della fua donna : Per tanto ten-
go per migliorgiuo. il non dare fiacco coni alf comedo
detto, ma giocare tire alla z del med. re,perfuggire ilmat

to. Se il neg.darafacco con lafua donna aliai de II' alf.

del re contrario, il bian.mettera il fuo re nella caft del-


la fua donna . Seti fua donna laped.
neg. piglierà con ia

del caua.del re contrario, che par buona mutata carican-


a fuo alf
dofopra il rocco, il bian.giuofl rocco alla caf del

fi tlneg.
giuochera il cau. delfino re alla 4 del re contrario

fopra il cau.comr. che par buona mutata; non è,


perche il

bian.gli darebbefiacco colfio alf. deire alla 3


del re con-
il fuo re alla cafa- della fui
trario. Etfe il neg. giocajje
dona, tibia. gli darebbe un altro fiacco alla ^ della doma
contr. & così gli hauer ebbe guadagnato un pec^Oi Et ,fe
ma fi coprijjè col caua. della
il neg. non mutafie ilfuo re ,

med. il che e meglio il btan. non


fua donna alia i, della :

giuochi la fua doma alla 4 della donna contr. perche fi

benepar buona mutata non e,.perche il neg.gli dar a fcacco


col cau. delfuo re alla z deli alf.deire
conir . glifar a &
malgiuo. Anfit il meglio che il bian.pojfa gtuocare è pi-
gliare il caua. della donna contr .colfuo alf dando un al-
il neg. lo prende colfuo re, il btan,
tra uoltafacto , fffi
, -

0 guada-
-

De gli Scaccili . 109


guadagnerà un p efifio ,
dandogli fiacco conia donna al-
la 4 della donna contr. £t cojìil neg. piglip nofaueràper
dutofapendo il bian.giuccare.Aiafi quando il neg.giuo.

il cau. delfuo re alla 4 del re contrario, come fi è dettolegli


no lgiwo ,ma giuoàl rocco delfuo re alla cafa dellaJua don
na, coprendo il cau .della dona del nimico, che pare buoni (Jì
ma mutatale ancóra fialfio,perche il hiagh darebbefiacco
conl'alf.del fuo re alla del re contr. come s è- detto,
3 fé)\fi
il neg.fi copre col caua.della fina donna, perderà il cau, del
re,
&
fi fi copre colcau.delfiio
rejl biangiuo.il med.alfi
delfuo re alla 4 della doma contraria /opra la med. don-
na. & co gliguadagnerà la
fi
domatogli darà fiacco m at-
to. 6tfili neg fi coprirà dallo fiacco dell'alfi col rocco del
2 fua donna dando
fino re alla della ,
il bìan. lo piglierà ,

uri altra tì-olta fiacco y &feil neg . lo piglierà col cau. del

fuo re , ìlbian.gli darà ficae co con ia fina donna alla cafa


del cau. del re contr. coprendofi il neg. col detto cau. il
ffi)

che e il meglio, che poffia far e, il bianco pigli colfuo rocco la


ped.deltalfi.de Ire contr. & cofifapendo giuogh hauerà à
tutte le uie guadagnato ilgiuo. afe il neg. nongiuo.il
eaw.nl ilrocco,come s e detto,tnapiu lofio talfi.del re alla

3
del re contr .per pigliare il cau. & poi il rocco con lafina
donna,ilbianglt torràìlcau.delre conia ped. delfiuore.
Se ilneg.pglierà il cau.col fino alfi.ilbiangli daràfiacco
con talfi. delfino re alla 3
del re contr. Se il neg.fi coprirà

col cau.dellafua donna alla 1 della med. ilbian.giuo. la

fua alia 3 della medan guardia delfino rocco & caricati


. .

ii o Del giuoco'
do [opra, il cau. contr.il quale è coperto coni"alf. Et coft [a

pendo giuocarefn ogni modo Sanerà uinto.

Vn‘ altro modo di ordinare il giuoco > comin-


ciando Umilmente per le dette pedine
Cap. zj • -

L bianco giuocalapedina del Re, quanto


la ~)>à. Se il negro farà, il me defimo ,tl bia.
gimJa ped. deiralf.. del re, quanto la va.
/’
Seti neg.lapig.il bian. giuo afe. del re
alla 4 dell'afe. dellafua donna. Se ilneg.
darà fcaccodi donna alla 4 del rocco contrario , il bianco
muterà il re allacaja del fuo alfe. Se il neg giuo. la ped. .

della fua donna una cafa> tlbian. giuocher a tl caua.del

fuo re alla fopra la donna e ont. .Se il neg.giuo.


3 dell'alfe'.
la donna alla 4 del caua.del re contr.il bian.giuo.il re alla
del fuo alfe. Se il neg.giuo. tl caua.del fuo re alla 3 del-
3
l'alfefopralaped.del re contr.il bian.giuo.il rocco alla ca
fa del Jùo re guardando la pedi, e fapendo gmocare egli or
dmeràbene il fuo giuoco tenendo quef ordine ancor che ,

egli Sabbia ima pedina di manco . Perche il negroperguar

darla difr dina il fuo\

4'. 'è

Vp’ahro
.

De gli Scaccili . I; l i;

Waltro mòdo di ordinare il giuoco* cominciando


perle medefime pedine. Gap. 2.4. /

L bianco girneandò lapedina del Inquanto


lava . Se il negrogiuo. ancora il me defimo
tratto y il bianco giucca, lapedi. dellalfiere%

quanto lava. Se il negJa pigl.il bian. giuo.


I alfe* del rè alla 4 de II'alfe, della fia donna . Se il negro

dar a fiacco con la donna alla 4 del rocco cont. il bian. mu-
terà il re alla cafia del fio alfe. Seilneg. gfiuoA alfe, del
re alla 4 dellalfe .della donna y
il bian . muouera la pedi
della fina donna quanto la va fipra l alfe del re alla . 4 del
1 alfe Se ilneg.la
. ritirerà allà 3 del caua.de Ilafina donna ,

// bianco giuo. il catta .del fiore alla 3 del fino alfe. /opra
la donna contr . Se ilneg.la giuo. alla 4 del caua deire con
tra.il bian.pig.lapedi.dell alfe, del re cont.con il fio alf .

dando fiacco, e fe il neg.la piglia con il fio re y il bianco

gli dar a fiacco colti cau.alla 4 deire contr. con la donna>

nJMafee il neg.non giuo. la donna alla* del cau.delre cont.


alla 5 delldlfdelfiorejlbta. muouera laped. delremfa
cafia fiopra la donna . Se il neg.la giuo. alla 3 dell'alf. della

medfopra 1alf. del re contr. il bian. giuo. la donna aliai*


delfino re^guardandoilfiuo alfi. & con queftagufa rìcupe
rer a lafiua ped. & Sauera buomfjimogtuo. Alafi il negr.

non giuo. la donna alla 3 delfino alf.ma alla fieli alf.del


fino re guardando U ped. il bian. giuo. lalf.delfio re alla
$ dellafio, donna fiopra la donna contr. Se il neg. uerra

ì
pur
p . .

iti Del giuoco


pir tumula guardar la, fùa ped.giuocando la donna alla
4 del cau.del re cont.il bian. miouera la ped.del rocco del
neg .la met
fuo re vna cafafopra la medefima doma, efeil
bian. gtuo.
ter a alla del detto cau.per guardar la ped. il
3
il cau, della donna alla 3
delfuo alf. f) a quefaguifa ha

ra uinta la doma , e ilgiuo. giuocando cioè di poi il detto

caua. alla z del fuo re, e alla 4 fecondo quello, che giuoc.
il

fuo contrario

Vn’altromododi cominciare il giuocopurdalfiftef-


fe pedine /opradette . Cap. 2.6 .

Iuoc. il bianda ped.del re quanto la uà, fe il neg.


giuoc da ped. dell alf del re, quanto la uà, il bian.
giuoda ped.dell alfe. del re, quanto che uà. e feti
neg.la ig.il bian.giuo.falfi.del re alla 4 dell aìj-dellafua

donna. Se il neg.daràfcacco con la donna alla 4 del rocco

deire contr.il bian.wuterà il re alla cafa del fuo alfere


Se il neg.giuocda ped.del cau.delfuo re quanto che ua, il
,

bian.giuo.il caua. delfuo re alla 3 delfuo alf fopra la don

ita cont. Se il neg. giuoc. la donna alla 4 del rocco


del fuo

re, ilbian. muouerà la ped. dellafùa donna, quanto la va.


'
Se il neg.giuo.il caua. del fuo re alla 3 delfuo alf- il bian.
giuoda donna alla z delfuo re. Seti neg.giuo.il catta-del-
btan.muoueràlaped.
iafùa donna alla 3 del fuo alfe.tl
deire una cafa piu auanti fopra il caua. del re cont. Se il
del conte il bian. giuoc.il
iieg.to giuoca alla 4 del catta- .

caua.
,

De gli Scacchi. nj
tana .della donna alla 3 delJuo alf.Se il neg girne. i aljie..

del re alla cafa della donna per difendere lo fcacco perii


rocco del cauaxont.il bian.muouerd la ped.de lfuo renna

cafa fopra il caua. Se il neg.giuoc.il cuna. della dormaglia

4 del fuo rocco per pigi. I alfe, del re contr . parendoli un


buon trattoci bian. giuoc* . il re alla cafa del Juo caua. Se il
neg.gìuocM caua. del fuo re (per non perderlo con tutto il

giuoco) alia 3
del re cont.il bian.hauer a buoniff.mo giuoco ,
perche egli ricoprirà laJuaped.e reflcra col fuogiuoc. me-
glio ordinato. Di modo che /apendo gìnocare , ,
rejìerd uin -

cuore*

Vn altro modo di giuGcar ecominciando pure


conTifteffe* Cap. 27.

luoca il bianda ped.del re, quantopuò an-


dare . Se il neg far a ilmed.ilbian. giuo.
la pcd. dellafe. deire J quanto può anda-
re . Se il neg. la pigl.il bian. giuoc.!afer.
del re alla 4 dell alfe, della donna Se il.

neg.darafcacco con la donna alla 4 del rocco cont. ilhian.


giuoc.il re alla
3
delJuo alffopra la donna. cont.Se il neg.
giuoc. il neg. girne, la donna alla 4 del rocco del fuo re, il
biangiuoc. la donna alla 2 del fuo re Se il neg giuoc. la . .

ped.del caua.delre.quanto la uaf bian. non giuoc. il caiu


alla A del re cont. ancor che gli parefe buon tratto, e la ra-

gione è,perche il negxambiera la donna >


e pigli il bian.con
7 il re
n’4 Del giuoco
donna un a cafafopra d
il rtytl neg.girne .la ped.de Ila fina

caiia.
Efi il bian.pighaffe con il caua.U ped dellalf. del .

re Pii neg.muterd la med.ped della donna a un altra cafa


.

fopra l alf. cont . hauera utnto un peffio . Perchefe il


bian. pigi il rocco con il caua.il neg. pigi. l alf. con la ped.
'.

& il caua.rejìa perduto fin fa rimedio .Ea onde io difji di

fopra^che il bian.nongiuoc . il caua . alla 4


del re cont. an-

corchégli par effe buon tratto . tSPIa giuocando egli la ped.

della fu a donna quanto la ua >fi il neg. girne, laped. della

fua donna una cafa , il bian.giuoc. laped.delreuna cafa

piu alianti fopra il caua.del re cont. Se ilnegja pigi. con la


ped. della fua donnapl bian. Iapigi conia fua donna dan .
.

do fiacco. Èt indiuincera una ped. del cau . deire cont.o


nero quella dell alf della donna fecondo cheti nimico la
giuocherà. Di modo che refiera con miglior giuoco ,
efar a

alla fine uincit ore.

Vn’altromodo giuoco della parte del


di ordinare il

negro contra TofFefa della pedina dell'al-


fierodelre. Cap. 2.8.

L bianco giuGcando la ped. del re ,


quanto la

uapl neg facci il medefimo . Se poi il bian.

giuoJa ped. del re. quanto la uà> il neg . gmo .

1 alf. del re alla 4 dell alf. della donna don-


na . Dalche nafceray che ilbian.non ordirà torre laped.del
xefPerche il neg.gh dar ebbe fiacco co la donna^e uincereb
be
.

Degli Scacchi.
le ilgirne. Al agirneandò il caua. delfuo re alia 3 delfico

hlf’ft) il neg.giuocanJa ped. dittafua donna una cafa ,


il
1

bianpgl.laped.delre con quella del [ito alfe il neg. la pi


gli con La
p ed.dellafna donna eJe il bianda pigi . con ilfuo

caua. il neg. gli dura facco con la fila donna alla 4 del
rocco cont.S fe il bian. f coprirà con la ped. del caua. per-
cheronfia matto y il neg p gl la ped, del re con
. . la fua.don-
nafando un altra uoltafcacco Se ilbian.fi coprirà con la

donna.il neg. pigi, il rocco con la donna . Se ilbian. dava


facce dfcopertogtuoc.il caua. a Ha 3
del cau. deire contr.
'•ilneg.fi coprir a con il catta, delfino re. Se il bian.pigl.il ree

co con ilfuo caua.il neg.giuoc .1 al fdella (ua donna atta 3


del rocco cont. e muterà la donna, e lalf e dipoi fa Itera con
il fuo re alla cafa del fuo cauallo\e cofi uincera il cauallo

& il giuoco.

Hdlafe il bian . nelprincipio non pi


fi.
la ped. del re, te-

mendo di non perdere ilgiuoco , come fi è detto ,


magiuoc.
I alfatta ^ dell alf. dettafina dormaci neggwoc la donna .

alla 2. deire guardando lafua ped. Se il bian. giuoc.il cau


delfuo realità l delfo rocco guardando Se . il bian.giuoc

la donna alla 4 del rocco coutil neg.giuo.l alf. dando fcac


co. La qual cofa parer a ad alcuni un buon tratto . Il neg.
pigl.il detto alfier. conia fua donna ?
e uincera un pf\o.
Cerche librari da ptgl.conilfuo caua. ìlneg.pigl.la donna
cont.con ilfuo alfefie ilbianpigLil rocco con il fuo caua.il
caua. è perduto. e cofi bàtterà uinto f alf &ll caua. per un
rocco y eped.e per hauere un peffifi dipiii bauera miglior
' z‘ giuoco.
v
ii 6 Del giuoco
giuoco . Ma, occorrendo, che il bian.nonuolejfe perdere il
peffo,e giuocaffe la donna alla 4 del rocco del fuo re , il

negf’pl'laped.delT alf.con quelladelfuo re. & indi muo


ua la ped. dell alf. delfuo giuoco , attendendo come il con-
tram proceda.
1

Vn’altromodo d’ordinare il giuoco per il ne-


gro contro l’oiFefa della pedina
dell’alfiere. Gap. 2.9.

luocando il bianda ped.del re, quanto la ua, &ilne


G gròfarà il med-& il btan.giuoc.laped.dell’alf.
to la uà, il neg.la pigi Se ilbian. giuoc I alf della Jua don.
quan

na,il neg.giuoc. laped. dell alf. della fua donna una ca-

fa.Se il bian.gmoc.il caua.delfuore alla 3 deli" alj.0 nero


la ped. della fua donna, quanto lana ,ilneg. giuoc.la ped.

della fua donna, quanto la uafopra l alf. cont.Se il bian <


'

lapig con quella delfuo re, il neg.pig. con quella dell'alfa

effe ri bianJaràfiacco ,con il de tto alf.


della fua donna .

ilneg.ji fioprira con il cau .della Jìia donna alla 3 del fuo

alfe.&à quefìaguifapotràordinare ilfuo giuoc. conforme


a quello, che ilfuo nimicogiudicherà . Perche , fe egli ha-
ueragiuocato auantì la ped. dell afua donna, come f e det-
to, haueffeprefo conti fuo alfe, della donna la ped. del
re negro, il neg.dar afiacco con la donna alla 4 delfuo roc-
co. Se il bian.fi coprirà con tlcaua. dellafua donna alla t
dell alf.per guardar l alf. delfuo re, il neg.giuo. [alfe. del
,

De gli Scacchi. 117


juo refpra il detto catta. Se il btan.pig.il caua. della don-
na cont-con il Juo af. dando fcacco il neg.lopig. con lape
di. del Juo cau.& a quejìaguja egli vmra le Jue pedine
e potrà ordinare bene il giuoco ,
fecondo che giuochera
iauerjario >.

Vn’altro modo di ordinare


giuoco dalla parte del
il

nero centra Toffefa della pedina delPAlfiere


del Re* Cap, 2.9.

|
L bianco girneandò la
p ed. del Re, quan-
to la va, il negro faccia il medefimo efe .

il bian.giuo.la pedi, dell alje. del Juo re,

XftSt quanto la va, il negro la pigi. Se il bian.


giuo.l alfe. delfuo re alla 4 dellafe. del
lafua donna, ilneg.gtuo la p ed. deli .
afe . del fuo re y quan
to la va. Se il bian. la pig.con quella del Juo re , il neg. da
ra con la fua donna fcacco alla 4 del rocco del Re contra .
Se il bian.giuo.il re alla cafa del Juo afe, il che è il me-
glio che giuocar fi poffi y il neg.muouera la ped. delfilo re
vna ca[a aitanti foprendo la fua donna [opra l dlf
,
del
re cont * Se il bian.guarderà il fuoaf .. 0 con c(fo pig.il ca-

ua.delre neg.il neg.pìg.con la fua ped. la ped.del catta. del


re contr. dando fcacco, pig.il
e
caua.con ilfuo re. & il neg.

pigli tafe. con il fio rocco. & a quejìaguja il bian.


fi tro
uera male ordinato, e il neg Jo vincerà facilmente. Se, qua
do il neggiuo.laped.delt fendei Juo re come se detto,
a ,

il bian.
. ,

ii 8 Del giuoco
il biapiu preflo che la pigli, deue pi con il fuo alf.il catt.
fi.
deire cont.qfi il neg.auanti che pig.falfie.dara fc cicco con
la fua donna alla 4 deire conto* e poi fare fecondo cheli

nimico giuockera . perche, f il bian muterà il re alla


.

cafadel fuo alfie.il neg.pig.l a fie. comi fiio rocco. (Sf.ha^

uera miglior giuoco, e quefio hafii per la difefa della fo-


pra de ti a pedina .

Vn'altro modo di ordinare giuoco, cominciando il

chi ha la mano con laped. del Re e cont.per , il

la ped.della Donna. Cap. 30.

luocando il bianda ped.del 2{e , quanto la


va. Se il neg.giuo.la ped.dellafua donna
il bian potrà muouer la ped del re vn al- .

tra cafa auanti . e quefio nonfar a cattino


colpo • 'Ture Jar a meglio a mio parere pi
ghia ped.contr . offendo che figuadagnerà vn colpo con tra
il nimico. Se il nrg.pig.con la donna, il bian.giuo.il caua!?

della donna alla 3 dell alfie f opra la donna coni. Se ilneg.


tornerà la donna alla fua propria cafa> ilbian.giuo.lape -
di. della donna, quanto lava, e cauera cautamente inque
fila gufai fi peffjnell ojfiefa del nimico, ordinerà
bene il fuo giuoco, e quefio è vno auertimento , che ferue a
quefio modo di cominciare . e quefio bafii haucr detto per
ordinare i giuochi fen\ a vant aggio, cominci andò conia
ped.del re, e fen\a mifiura dell'altra parte
Come
.

Degli Scacchi. 119


Come (ì deue cominciare il giuoco fecondo Da-
miano. Cap. 1

L primo modo di cominciare a giuocare è con la


ped. del re . & il fecondo è il cominciare con
quella della donna Quanto al miogiudiciojl
.

primo e affai migliore, che ilfecondo, cioè il


cominciare dal
laped.delre.e farla andar e ,quant
0 può .e, fe il neg.giuoc.
lafaped.del re in queflo modo, il bian.giuoc. il caua.del
re alla 3 delfo alfe. Se il neg. girne, il caua. del re alla
3
delfuoalfe.il bian.ptgl.la ped.de Ire con ilfio caua. fe
il
e
negpig.con ilfio caua. la ped.del re co nt.il bian.
girne, la
donna alla z delfio re .Se il neg. ritirerà il caua. per non
perderio, il bian.darafacco con ilfuo caua. alla
[coperta,
giuocando alla 3 dell alfe. della donna cont.per la donna.
Ma,f egli non hauer a il caua. e che giuoc. la
fua donna
alla z delfo refopra il caua.cont.il bian. pig.il caua.
con
f
la donna, e, e ilneg.giuocherd laped.della
fua donna una
cafafopra ilcaua.cont.ilbian.non la lettera perche perdei
,
rebbela donna, egiuoc. la ped. della
donna, quanto lafa
u'a.ff feti neg.giuoc.laped.dellalfe, delfo re, ma cafa,
ilbian.giuoc.la ped. dell alfe. del
f ore, quanto laua.Se il

fa donna, il bian.pig.con
neg.pig.il caua. con la ped. della

fa donna. Se il neg. giuoc. il caua. della fa


laped.della
donna alla della med.il bian.giuo.il caua. della
1
fa don
naaila delfuo alfe, efaro, guardata la donna, efalua. Se
3
il neg.pig.laped.con lafua, il bian.giuoc.il caua.
dellafua
. .

no Del giuoco
donna alla 4 della donna cont.fopra la donna .Se il negri

girne da donna alla 3


della mcdefima, ilbian.pig. la peti,

coniafua, carieandò [oprala donna . Se il neg. lapig.con il


catta. il bian.giuoc. tafe. della fitta donnaalla afe.
4 dell

deljtto ri [opra il catta, e a ejuefia gw[a guadagnerà per

firfa Se il neg. nonptg. la peci, con il caua.haueràperfo


una ped.efe egli la pig. con la donna ilbian. cambierà la
,

donna, e jubno daràfiacco con ilrocco con il canapiglia


ped.dell'aifie.della donna ccnt. Àncora fe tlneg.nonp’gl.
la ped.e giuoca la donna alla 3 delfuo alfie.il bian.giuoc.

tafe. del re alla 4 del caua. della donna contr. fopra la

donna. Se il neg.la pig.con lafua donna , il bian.dar afcac


co per la donna afe. della donna
col caua.pig.laped. dell

cont.e fe ilneg.nc-npig.t afe .ma giuo.la donnaalla 4 del

Juoafe.il bian.giuoc. tafe. della donnaalla.3 delfuore


[opra la donna cont.e rejìerà uincitore.non battendo l'auer
rocco
Jario ouefuggire- Àia può darfacco alla 4 delfuo
falta per la cima dei-
Il che dice Damiano già non
, f fi
del
tafe. cont.Ma.fi,quddo dicemmo, che lagiuo.alla 3
tal
fino afe.l hauejfe giuocata alla 4 il bian.giuocberebbe
.

e. della donna alla 3 delfuo refopra la donna.


Se il neg.
f
deffefiacco con la donna alla 4 delfuo roccopibian.fi co.
pnrà con il me defimo afe. alla 1 della fua donna Se il .

nrp. tornerà àgiuocar la donna alla 4 delfio afe. ilbtan.


rnuouerà la ped.del caua. della donna, guanto la uàfopra
il bian.
la donna .Seti neg. la giuoc. alla 3 del fuo afe.

giuoc.tafe.del re alla 4 del caua. delia donna cont fopra


e.*

De gli Scacchi l 121


la donna. Se il neg.la pig.perderk la donna,Jè ilbian. da-
vafcacco per effa con il catta, come se detto : e in cafo che

non la pig. e girne, la donna alla 3 del catta- del/ito re ,


il

bianda cambierai dipoi dar a fcacco il rocco y pigi, con il

caua.la ped.dell alfe .della donna. e ilbian.hauera aque-


jìo modo uinto il giuo, Quejìa è la dottrina di Damiano,
ma con altreparole.Ciafcheduno,chegiuochera,cono/cera,
fe queflo princìpio di cominciare è bello, e gentile
,
perciò
che quello , che delie ordinare , & infegnare, e dare i

precetti del giuoco , dette non folamente mettere il mo-


do di offendere y ma ancora dimojìrare la uia della di-
fenfione , il che non fa Damiano che ,
dimojlr
a quel-
lo ,
che ninno fno a qui ha giuocato ,
nè giuochera,
ef
fendo ,
che tutti lo conofcono per modo non buono de
giuochi,
e queflo
tanto piu, quanto il detto SDamiano dice,

che pig.ilnegdaped.con ilcaua.echegtuoc.il lianJalfle .

della /ita donna alla ^ dell* alfe. del fuore fpra ileaua
cont.non fra perfo il caua.pcr forfa perche il ncg. potrà
,

giuocare la ped.dellalfe. della /uà donna una cafa fopra


ilcaua.cont. e fe il bian.ritirera il detto cau alla . del/Ito
3

alfl. della donna /il che è meglio ^perchefe egli lo giuocaffe

in altro luogo, il neg . gli darebbe fcacco con la donna alla 4


del caua. della donna cont.e le donne fi cambierebbono,&
eglifalueria il fuo caua . Douogiuoc.il bian. il detto caua.
come s è detto alla 3 dellalfe. dellafua donna jl neg.falte-
1
ra con il re a la dui fuo alfe, in guardia del /no caua.
3

fe egli /apera giuocare, difenderà il caua. attenga che


ff)

Gf que-
.

ì 22 Dd gìtlOCO
queflonon fia giuoco troppo buonoper effffere il re pofìo nel
campo ma fi ffacciper non perdere un pe^o y tutta uia è
3

benebbe il giuocatore fi amfcbt.e mafi mamente , quando


non è cofimaniffefla.e fi il bian ffape
fi uede y cbe la perdita
rd offendere il giuoc in quelmodo come il neg. fi ffeppe di-
.

ffondereper la dottrina delnojlro Damiano >tl neg faluerd

ilfino caua.e il giuoco, mafiaffciando queflo, tornerò alprin


àpio del giuoc are y
emetterò /’ ordine ,col quale ambiduoi
mameray cbe feguita.
potranno ualerfine , giuocando nella
Di cominciare i giuochi fecondoil primo modo
che mette Damiano* Cap. z*
L biancogiuocando la ped deire quanto la .
,

-
ìQ|é» uay & il neg. nè piu nè manco y il bian. giuoc*

il caua. del fiore alla 3 dell alfie. Se il neg*

gì uoc . il caua. del ffuo re alla 3 dell alfie. il

bianpig.comlfio caua da ped. del re cont. e fie tl neg. pigi,


firmi la ped. deire cont.con ilffuo caua
Al bian.giuo.Uffua
alla ideiffuorefi biancpig.il caua.con la donna. Se il neg*
muouera donna una caja ffopra il caua.il
la ped.dellaffua

bian.giuoc. la ped. dellaffua donna quanto la ua.Se il neg y

pigai caua.con la ped. duella jua donna jl bian. pìg.la ped*


con quella dellafia donna. Se il neg. giuoc* il caua. della

ffua donna alla 1 della medefima y il bian.giuoc. il cau. del-


la ffua donna alla 3 delfino
a fi. Se il negp'g laped. della

donna con la ped.delfuoafie.il bian.giuoc. il catta, alla 4


della donna cont.ffopra la donna.Se il neg. giuoc. ilffuo ca-

ua.alla 3 deII a fi er. del ffuore ffopra la de *>6 cau. del


nimico.
. .

Degli Scacciti. 123


nimh'O'Se il bian . dark fiacco con la donna } che par buon
colpo ,non è, perche il neg. fi coprirà con l alfie. della fina

donna, caricandolo /apra la donna contraria .fi fc il bian.


perdejfi la p ed. deli alfe, della donna, dandoJcacco col ca-
ttaci neg.muterebbe il Jno re alla cafia della fitta donna fio-
pra il caua. Se ilbian.per nonperder la donna, giu . il cau

alla 4 del caua.della donna cont.il ncg.pig.ccn la ped del .

l alfie del re cont .


. dando fiacco dificoperto con lafina don-
na. Et 0 fi cuopra il bianco no , al neg.refiera miglior giuo .
fapendog tuo care. Et pero sé detto, che dar lo ficacco conia
donna nonfarebbe buon colpo, (fi b fogna, che lbianco,poi
che non pub in quefio modo guadagnargli cofia alcuna al ,

meno procuri d ordinar ilfio giuo.& dfiordinare quel del


nimico facendogli mutar le fine ped.in luoghificommodi,

fi cofi fapendo giuocare ,uìncera .

Vn’altro modo di ordinare il giuoco, cominciando


per lo medefimo di Damiano . Cap. 3

Lbianco giuocando la ped.àelre, quanto la

uà, fi il neg facendo il medefimo , Ubiamo


gmoc.il caua del re alla
.
3 deltalfSe il neg.
giuoc.il medejimo, il bian<pig. la ped del re .

cont. con ilfino caua. Se il neg.p ig.con ilfiw la pedi del ni-

mico,ilbian. giuoc. la donna alla z delfitto re . Se il neg.

giuoc. la donna alla 1 delfio, il bianpig.il caua. con laJua


donna . Se il neg. giuoc. la ped. deli’ijlejfia donna una cafi

^ x [opra
e

124 Del giuoco


fopra il caua.cont.il bian.giuoc, laped. della fua donna,
quanto la uà. Se il neg.girne, la ped. dellalfe, del fuo re
una cafafopra il medefimo caua. ilbian.giuoc. la pcd. del-
la!fie. delfùo reguanto la uà Se ilneg.pig. il caua. con la
.

ped- dellafua donna, il bian.lo pig.con la ped. J.ella fua Se .

f) il bian.lo pigliaffe
tlneg.lo pig. con quella del fuo alfe,

conia ped.delfuo alfie.il neg.muoua il catta. dellafua don


naalla 1 della medefimaper pigi. laped. Se ilbian.giuoc,
l’alf-della fua donna alla 4 dell'alf. della fua donna alla
muouerà laped
4 dell alf. delfuo reguardandolo, il neg. .

del caua. delfuo re, quanto la uà fopral’alf. Se il bianda

ritirerà alla 3 del caua. delfuo re, quanto lauafopra l al-

fie.
de!fuo re alla 1 delfuocaua. e coftumcerà la ped.per

forfa, df
ancorché ilgirne, fujfe alquanto ordinato .Se

quando il bianpiglto la pedxon quella delfio alfie.egli la


pig.con lafua dona farebbefato meglio, perche hauerà più
una ped. Se il neg. cambierà la donna ,
ilbian.pig. conia

ped.delfuo alf. Se il neg.gimc.l' alfie. della fua donna alla


4 de II' alf. delfuo refopra la ped. una cafa , e non girne he-
alf delfuo re alla 3 della fua donna , per
cambiare,
rà l’

congiungere la ped. Percheron ofiante, che’ paia buon trat-


to, che non è altrimenti,perche il neg.cambiera, epi-
dico ,

gliando il bian.con lafuaped. il neg.giuoc. il caua. della


fua donna alla 3 delfuo alffopra laped. chefià alla 4 del
fuo re-Se il bian.giuoc.per guardare l alf.della fua donna
dellafua
alla 4 dell alf del fuo re , il neg. giuoc. il rocco

donna alla cafa della medefima donna fopra l’altra ped.


.

Degli Scacciti. 125


S fi il bian.giuoc
y
. iljuo re per guardarlo otte che uolefie,

egli non lo potrà guardar e perche il neg.gìuoc. il canagl-


ia 4 del caua. della donna cont. e con quello colpo uincera
laped.o il rocco della donna, ouerol afe. fecondo che il

bian.hauera giuocato 1 Ifuo re .£ da quejìo mene, che noi di


cemrno non efier buon, tratto , l hauer giuocato [ alfalla 3

della donna. Aia giuoc andò laped. dell' afe. della donna

unacafia. e fi il neg. giuoc. il caua. della donnaJua alla 4

dellalf deljuo reper guardar lafua ped.di modo, chefaT


pendogiuo.fi trouerauna p ed. nane aggio, e uincera ilgiuo
Jidayfefigiuocajfcafaltareal ufi d Italia, no fi potrebbe
guardar la e d.prejupponendolehe il neg.fpejfe giuocar e.
p

Vn’altro modo di ordinare cominciando


il giuoco >

per il medefimo giuoco di Damiano. Cap. 4.

L bianco giuocando la ped.del Re> quan-


to la va, il negro faccia il medefimo . e
fi
tlbian.poigiuocail caua. del re alla 3
del
fu 0 alf. ilneg %iuoc.fimilmente il
.
caua.
delfino re alla fielfuo alf. Se ilbian.pig.
con ìlfuocaua.laped.delre contai neg.giuoc. la donna al
la 1 delfino re fopra ilcaua.Se il bian. giuoc. la ped. della

fina donna, quanto la ua per guardar la, il neg.giuoc. la ped .

dellaJua donna una cafa fopra il detto cau.Se il bianda ri

tireraalla
3
dell alf.delfuo re, il ncg. pig.con la Jua don-
na la ped.del re cont. e diafiacco. coprirà con
efi ilbian.fi
.

n6 Del giuoco
talfie.del re alla z del medefimo rejlneg girne. talf.del-
lafua donna alla 4 dell'alf delfio re Jopra laped.deìi'al
jie. della cont.Se ilbian.la muouerà una cafa.il neg.giu oc*
il catta, de 11a donna alla 2 della medefima.Se il bian.giuo
il catta, della jua donna alla z della medefima (opra la
donna cont.ilneg giuoc.la donna alla iddi' al della don-
fi
na cont. e à quejio modo la donna fi cambierà per for%a%
& il fino giuoco potrà ejfir bene ordinato. e U ragione è,

che ilnimico fuo non ha uantaggio. e chi ojfiruerà quejioy


potrà ordinare ilfuo giuo colane or che ilprincipio di 7) a .
miano nonfia buono. E quejio bajìi hauer notato per utili-
tà de giuocatori fopra il primo modo digìuocare di Da-
miano.

Come s'ordina, e comincia il fecondo giuoco fècon-


5

do Damiano. Cap. y
luocando ilbian.laped. del Re, quanto la
njà, e tlneg. facendo il filmile, ilbiangiu.

ilcaua.del juorealla $ del fuo afe. per


pigdaped. Se ilneggiuo. il cau. della fua
donna alla 3
del fuo afe. per guardar lo>
ilbian.giuochi l afe. deir e alla ^ dell'alf. della fa don-
na. Se tlneg.gtuo. [afe. del fio re alla 4 dell'alf. della

fita donna il bian.giuo. la ped. della fua donna una cafa


, y

0 veramente quella dell' afe .dellafua donna, e quejio per


f

non dfuiarct da quello^he dice SD ami ano. Se il reggino.*


il t ana.
De gii Scacchi . 127
il caua.del fuo y e aliarafa del Juo alf.ilbìan. gim.la pe -

di •della donna una capi , e guardi lafuapedina, Se il neg.

giuo.la ped. della donna una cafa, ilbian.giuo.il rocco del


re alla cafa dell al f Se il neggiuo, lalf, della pia donna
4 del catta .del re cont.fopra il caua.il bian. giuda don
alla

malia 3 del fuo canale fard acquijìo d unaped. 0 quella


dell alf deire contr.o quella delcaua della donna . . Se il

neggiuo.il caua. della fua donna alla 4 del fuo rocco per

pigliarla donna . Sel'alfilbian.pig.la pedi dell alf del .

re, con il fuo alf dando pacco. &mdi giuochera la don-


na alla* del fuo rocco. Se il neg. pig. lalf col fuo re y il

bian.pig.il caua.con la pia donna. Àncora, fe egli non pi-


glia lalfmagiuo.lapeài.dell alf. della donna una cafay
il bian.giuo.lapedi.del caua.della fua donna quanto la
,

ua nJfóafe lalf non faràmoffo egli p perderà , 0 ve


. ,

r amente la donna Onde, egli hauera uinta al modofi-


.

r
pradetio una pedi. T> enhe,fe il nrg.pig. lalf con il re ,

fi ilneg.cdbiera nonfard
il bian.pg.il ca.con la donna, e, ,

male di raddoppiare la pe.perche


fé bene ella è addoppiata
pira unaped.dipm .7 utto qu forche se dette J di Damia
ho, ancorché con altre parole. Ala,per dire il uero y io non

fio, quante uolte Damiano habbiauinto giuocando fecondo


quefìo Juo modo di giuocare. T? orche haurd doppiate due
pedperutncerlafopradettaped. cioè quella del cau.de Ila
donna, e quella del caua. del r e, pigliando il negai cau.con
il fuo alf e cof fapendo giuocare tlneg.ha buon giuoco,
,

e majjimamente
fi il neg. non cambierà
la donna ,
ma che
quando
-
.

128 Del giuoco


quando il bianpig.il caua.con la donna y il neg.giuocherà

l alfie. delfuo re alla 3 del caua.della fua donna foprala


donnacont.e dipoi piglierà ilcaua . del re cont. con l'alfie.

c
dellafua donna. Terche a quefia gufa il bian. fi tr onera

difordmato^e rottoper ambedue le parti . &a quefio modo


il nimico può hauere Fingrejfo a dfporlo e uincere ilgiuoc
Onde y offendo quefio il miglior modo che fa Damiano y
per mfegnare agiuocare, dtco> che è duro , e faflidìofo per

quelli
p oueret t igiuocatoniche fono principìdti.<^4uertifca
in quefio giuoco diDamtanOy non fìofierua-
fi ancoraché
no bene gli auuertimentt generaliyCioe il duodecimo^delno
douere doppiare leped ^Perche^fe bene par effe
.
, di poter

uincere una ped.co tutto quefio ilgiuoco farebbe dfordina


to.e cofi contradirebbe a fe medefimo in due cofe dette nel
le regolette uniuerfali . Luna delle quali e^che nonfi deb-
ba abandonare il re ,
ne difondare il giuoco ,
per uin-
cere una pedina , ancorché anco hauejfe il giuoco piu or-

dinato dell'altro • Lafeconda è , dicendo ,


che la princi-
pal cofay chefura quello ,
che uuol faper giuocarefra di
mettere luogoficuro. La qual cofa non fi può ojfer
il re in

tiare in quefiofuo giuoco principale , il quale da largo in-

greffo al nimico alloffefa.

Il terzo
De gli Scacchi. ’
129
II terzo modo di cominciare giuoco fecondo Da-
il

miano . Cap. 6 .

ilbiandaped. del Re quanto la


U' luocando ,

a)k y e il neg. facendo ilfmile, ìlbìan.giu.


il caua . del re alla 3 del fuo alfe per .

pig.la ped.del Re contr fe non la guarda,


.

eper guardarla ft potrano fare tre cof,ò


giuocare il caua.della donna alla 3 del fuo alf e quefo fa
ra il miglior e > ò guardarla con laped. della donna . ma il
colpo non è tanto buono, perche l'alfde Ire refa ferrato . e

fe egli la guarderà con laped.dell alf deire far apeggiore,


perche il bian.pig . la ped.del re col caua. efeilneg.la pi
gl.con la ped.del fuo alf.il bian.darà fcacco con la donna
alla 4 del rocco contr ario. & non alla 3 come dice Damia
no . T uttauia quefo errore f da piu prefo allo flampato-
re y
che alla memoria di Damiano . Il neg.fpotrà coprir

con la ped.del caua. del fuo re ,


0 'vero mutare il re alla l
delmedefmo . Se egli f coprirà con laped.il bian.pig.con
la donna la ped
chef a alla 4 del re contr dando fcacco.
. .

Se il neg.f coprirà CGn la donna , il bian.pig.il rocco del re


con la donna . Se ilneg.pìg. la ped.del re cont.con la don

na dando fcacco y ilbian. muterà il'fuo Re alla cafa del-


la fua donna, &
il negro non lo potrà offendere^*figli

conuerrà guardare il caua. del fuo re , e laped. delrocco y


la quale horaperfa . Se il neg.giuo. il caua. alla 1 del fuo
rey ilbian.pig.la detta ped.o quella del rocco ,
&hauerà
R mfo
.

ijo Del giuoco


me\o di cambiar la donna per che, tn .
quefio modo, egli l ha

'vinta. T ulta quejla è dottrina di Damiano . Ada, prima

che io parli [opra di quejìo modo, e di btfogno auuertire


quando il bian. piglio il rocco con la donna, il neg.
che,fé)
bianco, dando
non piglierà con la fua donna la ped.del re
il caua.delfio re alla
fiacco come s è detto, anfi giuochi
,

cercando d’inferrare la donna bianca, libiamo


3 dell'alfi.

fimo. la pcd.de Ilafua


donna, quanto lava,per aprir la (ira

da all'alfi.della fua donna, e non la giuocando vna cafa


per non ferrarlaall alfe, del fiore. ‘Perche ja
di mijlte

della donna . e non


ro, che gli alfifiiam pronti alfoccorfo
guardare una pedi. perche,effendo la
fi curi alprefente di
di quello del ni
donna libera il giuoco fard affai migliore
,

mico: anfi con vantaggio jofficiente a


poterlo uincere . e,

il giuoco efer b tan.


non giuocando coff, ffpotrebbe vedere
per
P ero, difirigando la uia a duci alf.a quel della donna,
lalfe. deire,
poter pìuocarlo alla ì del rocco contr fopra
che fa coperto con la donna, e
parimente d quel del re,per
con il fio
indi potere dare fiacco aire cont. Se fivemfe
perche no faria buon
re allaidelfio alfi.e quefto non prefio,
tratto, perche il neg.fi coprirà con
laped. de Ila ita donna, f
con il fino alfe, il neg.pig.
quanto ud. fe ilbian.ptghaffe
e,
[coprire. HI ero alfio
con ilcau.percheilbia.non potrebbe
tempo, e non in altro tempo, fi deuegiuocare laped. della
muouer tape
donna tanto lontano, per poter { bifignando)
un altra cafa auanti fopra il cau.& afine^cb d
di. del re
donna. PPer-
la fìadi piu guardata conia ped-della fia
,

Degli Scacchi. 131


vhe Damiano non ha tocco al cuna di quefle cof.perciò ne
prendo ma* awglia, ejjendo che egli è un giuoco uftato he
ne jf efjo da alcuni , e Jjbecialmente da coloro , chegiuocano

co principianti e . meco lo giuoco una uoha un ualenihuo


mo in Roma Ada, tornando
. alproposto fguitamo ildet
to giuoco di Damiano . In oltre ,fe, quando il bian . diede

Jcucco con la do nna alla 4 del rocco contrai neg*non fi Ca-


ra coperto conia pedi Ael fio caua.giuocando il re alla z
del juo affi, per non hauer altra cafa, oue pofiagtuocarejl
bian.dard fiacco con l alfi. àcljuo re alia 4 delldifi. della
fia donna. Se il neg.fi coprirà con la ped.ddla fiua donna,
quanto la uh, fard il miglior patto, che pofifiafar e. ma, fie e-

gli non fi coprirà , e lo muterà alla del [ito catta il qual


3 fi
tratto non è tanto buono,) il bianco gli darà fiacco conia
donna alla 4 dellalfe, del re cont. & il re non ha altro
eccetto la 3 del fino rocco . & il bian giuochi la ped. della
fua donna una cafia, dando fiacco di ficoperta dellalfie .
della fua donna . & il re non puòfar altro , che ricoprirfi

con la ped. del fiuo caua.<& il bian.giuochi la ped. del fio


rocco, quanto laua. e,fe ilneg.nongiuo laped.della fua .

donna tutte le cafe, perderà la donna, e fard matto . e ,fe


ben Damiano non dice altro, che quefle parole, cioè.perde-
rà la donna: pure giuocando la pedi, della fua donna,
quanto laua [oprai alfe. contr. &fioprendoilfio alfe,
fopra la donna cont . ilbian.pigJa ped. del caua.con la pe-
di. del fuo rocco, dado alla
4 deire cont. et il meglio, che il
n eg.pojfa far e, è il ricoprir^fi con il catta, alla
3
dell' alf. &
- •
*
R i il
1^2 Del glUOCO
il bian. lo pig.con la ped. del rocco dando fiacco e il ncg..

pigli lui coniafiua donna.e ilbian.pig .la donna con lafina*


donna con l'alfie deire, far a con
e dappoi pig.la ped.della
>
e

fette pedine, ffi il negro con quattro . Ma,fie, quando e-


non muterà il re al
gli diede fiacco con l’alfi.delre , il ncg.
'
donna,
3
delfirn caua.ricoprendoficon la ped.della fiua
pig. con il medefimo alfi.dicendo va
alla volta,
il bian. lo

alìbora il neg.giuo. lire alla 3 del fiuocaua.


Jkla ilgtuo
ped.della donna,
catore auuemfia,cheilricoprirfi con la
la ragione e,
per aprir la Jìrada all’alfi.deIla donna.e
fi fa
la donna alla 4 del
che il nimico non può dare ficacco con
alfe. Onde , venendo il neg.
con il fiuo re alla 3 del
fino
ped. del rocco delfino re, quanto la
fino catta, il bian.giuo.la
(1 he fa
va Se il neg.giuo.la ped.del fiuo rocco vna cafia.
.

donna cot.
rd il meglio ) ilbian.pig.laped.de l caua.de Ila
neg.lo pig.con l’alfi della fina
donna,
comi fiuoalfi. Se il
deire con
il bian.daramatto con la donna alla 4 delialfi.
re alla
tr. e, fie il neg.non pig.l' alfi.giuocando l al}. delfino
bian.giuo.la don
3
della fua donnafiopra la donna contai
dapoi coniai},
na alla ^del rocco della donna cont.epigli
il rocco, (fif ha d uinto il giuoco
. Dico quefìoficcodo la dot
Damiano, ancorché cjfo il dica con diuerjepai
0 e.
trina di

e cefi egli fa fine, e pone ordine


d tutti i modiche ficomin
perla ped.del re. fon tutto queflo io
mi sfiorano di
ciano
porre, UT ordinare quejìi giuochi di
tanta importanza, &
co non filo, che offendano , ma che
anw
auuerttro afidi fi,
giuoco e
d Jfendano, le quali non auuertì Damiano, il qual
1
etnia,-
. .

De gli Scaccili. 133


chiamato in Spagna il giuoco del gomito di "Damiano, e,

per ejjèr lungone faro un capitolo particolare .

Vero modo di faper giuocare il giuoco del Góbito,


con gliauuertimenti de gli errori, che fece Damiano
nel moftrare il modo di giuocarlo . & ancora perche
fi chiama del Gombito. Cap. 7 .

N ' - '

ti \ i ; • ì

L bianco giuocando la ped. deire, quanto la


va, e il neg.giuocando il medefimo , il hian

giuo.il catta MI re alla 3 dell alf[opra lape


dudelre cont. Se il neg.lo guarderà giuocan

do laped.dell alf. del re una caja , il bian.pig . lapedi del .

re cont. con il fuo catta. Se il neg.lapig.con la ped. del fuo


alfi.il bian. daràfiacco con la donna alla 4 del rocco cont.
Se ilneg.giuo.il re alla z del medefimo , il bian.pig conia .

fua donna la ped dell alfie. cheftà alla 4 del re cont dan-
. .

do fcacco . Se lineg.mut era il re alla 2


delfuo alf. che non
3
ha altra ,
il bian. daràfcacco con l alf. del re alla
4 dellal
fie.della fua donna . Il miglior colpo , che ilneg.poffafa-
rete il coprtrficon la ped. della fua donna , quanto la và:e
quefto dice Damiano , e dice la verna. Ma fino a qui,
parche egli non habbia fputo perche il giuocare in que- ,

Jlo modo fa meglio, e pero Se il giuoco


fi giuocaffe come y

egli mofira,parerebbe, che


fife ilppggior e, perche pighado
ilbian laped.della donna dicendo fiacco
.
, e mutandoli
pegni re alla 3 del fuo caua. e giuocando ilbian. la pedi

del
. .

i^4 Del giuoco


del rocco del Juo re , quanto la va , e girne andò il neg. la
ped.del rocco delfio re vnacafi, e pigliando il hian . la pe
di. del cuna. della donna con ilfuo alf. e ,fe ilneg. Uptg
conidifi. della firn donna, il bian. dark maf ia con la dony
naalla 4 delfalfi.delre cont. Ma, fe il ng.no n pig.la pe~ }

f
dì.giuocando l ai del fuo re alla 3
dellafua donna fopra
la donnacont-egiuocando il bian . la fua donna alla 4 del
rocco della donna cont. e dipoi pigli Uroccoy 0 il caua.dcl-
la donna , e la ped. del rocco . Se il neg ‘vorrà giuocare
%
il

caua.de Ila donna alia 3 del fio alfi. fopra la donna cont•
e dapoi il rocco alla cafa del fuo detto caua . In queflaguì
fa il btan.fi tr onera vantaggio di 4 ped. e di un rocco per
*vn caua. overodi cinque pedine . 1? ere he egli far a con
tutte le fue ped. ilnegfolamente con tre. e per l'altro
modo fieconàoDamiano fra con treped.enonpiu . Ma
giudichi eiaficheduno, qual fia ti meglio , cioè trottar f con
cinque ped.o quattro , & un rocco per una caffi effier con
trefin fa altro uant aggio, tg) oltre a ciofpendogtuocare
per ilprimo modo > cioè non coprendofi ilneg dallo fiacco . .

delldifi. con la pedina , il bian. uincera tutto il giuoco per

Mfh e non trepedi, come dice "Damiano ,per non fiaper


gutocare , e far a in quejìomodo. Onde il bian. bara da
to fiacco con falfi. del fuo re alla 4 dell'alfi.della fua don
na,enon coprendofi il neg.come s è dettole giuocher a ilfuo

re alla 3 delfuo caua.tlbian.non darafcaccò conia donna


alla 4 dell alfe. del re neg. come dice Damiano } effiendo com >

pitamente arriuato allariufcita del giuoco . Ma, aitanti ,

~
il
,

Degli Scacchi. 13^


il dure tale ficacco giocando lapedi, del rocco delfio re,
guanto la va Se
. ilneg.giuo.la pedi, del
fio rocco dotte
vorrà, egli fura matto
fi lamuteràvna cafia
. Hderche,
detterà la cafi delfio Re. e, giocandola due
cafi , quanto
la vapl bta.dar afiacco difioperta dell alfi. dellafitta don
*>a, giocando la ped.della donna, quanto la uà, e copren-
doji il neg.con la ped.delfino caua.ilbia.lopig. con laped.

.defitto rocco dando fiacco . eSr o lo pig. ilneg. con la fina


donna, ò no, muouendofi il neg. alla 2 del fino cau.il btan.
darà, matto con la donna alla z dell’alfi. del neg. Ma ,fi,
quando ilbtangiuo.laped. del rocco, quanto lavabi neg.
nongiuo.la ped.del fio rocco girne. il caua. alla del fio
5
rocco per difendere lofiacco della donna, il btan.darà
mat
tocon laped.del fiorocco. e,fie eglilogiuo. alla z
delfitto
re alla dell' affi il bian. darà
. matto coniaJua donna alla
3

4 del caua.dd re cont.


e, feti neg. cambierà il
fiuo caua.
giocando l alfi. delfio doue uolejjè , il bian. darà Jcacco
conia donna alta 4 dell alfi.delre cont. egiocando il neg.
il Re alla
3 del fino rocco, che
non bà altra, ilbian.muoue
ralaped.deUa fiua donna, quanto laYa,
dando fcacco fico
peno dell alfi. e eoprendofi il neg.con laped. del caua.
fiuo
ilbian.lapig.con laped.delfio rocco dando
ficacco di due,
e poi darà matto con la donna
.

alla z dell' del re neg. alfie.


Indi,
fi ilneg .non giUo.cofia alcuna dellefiopr adette, e gitio
chi la donna alla 3 del fiuo alfi.del re, tlbian.daràfiacco
con la doma alla
cafia del re cont.
alla ì delfitto rocco,.
&
il neg.giuocando il re

non battendo altra, il biangmo.la pe-


dina
,- -

vfì Del giuoco


dina della fua donavamo la va, dado Jcacào di/coperta
dell'dlf della fua donna, e coprendo/ il neg.cen la ped.del
fuo catta.per non poter fare altro , il
bianda pig .con quella
due. e non ha altrafi non la
delfuo rocco dando fcacco di
2,del cau.edP il bian.pig.la donna con laped.c fcacco,
fito
negro con tutto quello che fi troua. e il hian. dar a
e pigli il

matto con la donna alla dell alfidelre cont. In oltre. Se


1

il neo .non giuoca la donna


alla 3 dell alf.giuocandola alla

i del fiore, il bian.dardfcacco con laped.del fio rocco

e mutando il neg. il re alla 3 delfuo rocco , il hian.giuoda


ped.della fia donna, quanto lava dandofcacco dell'alf
allafcoperta . e giuo.il neg.la ped.del fuo caua.quanto la

va, ilbian.lapig.nellavia aliai, del cau.cont. dando fcac


pigltadolo tlneg.con il fio
co difcoperta del fio rocco, e

re, fare altro, il bian.dara fcacco con la don


non potendo
naalla del caua.de l fiore, ha altroché
il neg.non
3
quella 3
dell' nifi. & il bian.dard matto con la fua donna

alla 4 del caua. deire neg. Onde per tutte quefle vie il

Ma, fifi giuocaper pafidr battaglia, quan-


neg.è matto.
re tlbian. non
do il fia donna alla 2 delfio
neg.giuo.la ,

dar'a fiacco conlaped. del fio rocco


ma conia fua don- ,

dell alfi.delrc coiit.egiuo.il neg. iljuore alla 3


na alia 4
dell alfie. della donna,
del fio rocco, il bian. dar afiacco
mucuendo la ped.della donna, quanto la va. e,
fi il neg.
coprirà con la ped.del fio caua.il
bianda pig.con l alfie.
fi
e giuo.tl neg.il
della donna, e dar a vnaltra volta fcacco.
re alla 1 del caua.il Impigli *
1 donna conilfioalfi.epi
filandolo
Degli Scacchi. 137
girandolo il neg.con quello, eh e vorrà, il bìan.glt darkfiac
co conia donna alla z dell'alfi. del re coni. e coji al negro non
refìa altra cafa eccetto la /del fuo rocco, il bian.giuo.

la ped.di l caua.del fuo re, quanto la và,(<Jp à quefìaguifa


fapendo gtuocare ,
dar a fiacco per forfia . e, per effiere i

tratti molto chiari ,nonm allargherò piu dÀuertiro anco- .

ra, che per altra maniera il btan. potrà uincere la donna


/enfia perder laifi dando fiacco con la donna aliai, del
caua.del fio re, mettendolo alla 4 dell'alfe del re contr. .

*JMa non fi troua ragione perche eglififituajfie in quella ca


fa , offendo alle uolte di qui matto ,
come hab bramo detto <

Aria ho toccato quefìo. accio che nefiuno pefi, che da mefoffi


trapaffato per inauertenfia . come parimente laficiamo ne
glt altri modi molti tratti , / quali potrebbono àgli altri pa

rer buoni . Ada tornando à propofito,dico,che,fe quando


,

ilbian.giuoco laped.del rocco, quanto la và, ri neg. gtuo-

caffie niuna di quefie cafe, magiuocando la pedi della fua .

donna, quanto la va,fiopra l alfine per vietare , che il bian .

non pofjì dareJcac co con la donna alla 4 dell alfi. deire ne


grò, il che farebbe meglio, il biagli darà fiacco co la ped*
del fino rocco. e,fe il neg.muterli tire alla 2 del fuo alfe,
ilbian. pìg.lapcd della donna con il fuo alfi. dando Jcac
co . Onde il neg. perche non fia matto, perderà la donna.
Ada, fi ilneg.non giucca ri re alla z del fuo alfi. giuocan

dolo alla
3
del Juo rocco, il bian.giuo.la ped.detla fua do
na, quanto lava , dando fiacco di /coperta con l alfi. del
la fua dorma, e,
fi il neg.per ricoprir/giuo.la ped.del fino
S caua.
13 8 Del giuoco
cauti. quanto la va, illiangiuo.laped. delllalfi. delfio re,
quanto la va fopra laped.del caua.cont.per dar matto * .

fe il negperche non fa matto giuo.talfie. deire alla idei


re, che firameglio, ilbian.pig.laped.delladonna con tal

fie.del fio re . Se il negginochera hflejjo al del re alla


f 3
del me defimo fopra la donna cont (il qual tratto par buo
.

no) il bian.pigJaped. del caua. con quella del Juo alfdan


do fiacco Se ilneg Ja pig.con ilfio alf.il bian. con lafia
.

donna pigài rocco caricando fopra il caua. Se il ncg.pig..

la ped. del rocco con la Jua donna , e dura matto , 0 vincer

tutto ilgiuoco. Se il neg.giuocherdper difenderlo la don-


na alla 1 del fuo re, il bian.pig.con il fuo nifi, laptd. del
rocco guardando la ped. del fuo re . Se ilnegpig.il detto
alfi. con la fa donna, il bian.dara matto con la donna al-
la 3 dell alfi. del re cont. e cofi in ogni modo il negpig.o non
ecofi fpendo il bian. giuo careutncera tutto il giuo
co J enfia contrafio . Ancora,fi, quando il bian.pig. la pe

di. del caua.con laped. dell alf del fio re ,


il neg. non la
pig.come habbiamo detto, giuocando il re alla 2 del fuo co.

ua. il bian.dara vn altro fiacco con laped. del fuo rocco

alla 3 del rocco cont. Se il neggiuo.il re alla 3 delfuo ca-


ntini bian.pig.l alfi. del re cont. con laped. del! alfi. del fuo
re, e pigliandola il neg. con la donna ,
il bian- dar a matto
con la fua donna alla 4 del rocco cont. e .fi la pig. con ilea
ua.gli darci matto con la donna alla idei caua. di Ire cont .
e dipiù. Se quando ilbian. diede lo fcacco conlaped. del
rocco, ilneg.mutera il re alla caja del fuo alfi.il bìanpig.
De gli Scacchi 139
talf.con laped. dellalfi. del fio re . Se il neg.la pig. con

il caua.del Juo re, il che è meglio, che con la donna, accio

la non fi copra, ilbian.giuo.il rocco alla cafa dellalfie. del

fio re coprendo ilcaua. Se il neg.giuo.il caua.della don-


na alla 2 della medefima guardando il fuo cau. e carican
dolo fopra la donna contraria, ilbian.giuo . la donna alla

4 del caua-delre cont. e tlneg.gìuo.la donna alla x delJuo


re . Ora muti il re alla fta propria cafa, & ilbian . muo
uera laped. del fu o re vna cafa fopra ile aua. eguadagne
ra il
fi ilneg
caua.e tutto ilgiuoco, pig.con il cauari al
e
,

f e. del re cont. ilbian. gli dar afiacco con la donna alla


4
del rocco cont . e dipoi matto alla 2 dell alfe del re contr . .

con la medefima donna Qui 'vegga ogni buon giuo calore,


.

fi Damiano ha intefe quejìo modo di giuoc are, poi che non


arriuo, nè altro feppe dire , che haueua tre pedine van -
faggio. Parmi hauer detto d baflanfa fin qui di queflo
Gambito, perche, giuocando d'urialtra maniera, ilgiuoco
negro fiperder a piu prefio : attenendo il bian. di non fare
errore , ma di rieordarfì de tratti , che gli fono flati mofiri
al fio proprio tempo . e,per terminare ancora quello, che
l'era propoflo, conuiene dichiarare quello, eh e uogh Signifi-
care quejla parola (flambilo, e che vocabolo fia,eper qua
lecagione queflo giuoco fi chiami da Damiano piu preflo
G
del ambito, che gli altri. La onde per ucnire a queflo, con
uierieflap ere, che quefla parolauiene propriamente dalla
lingua Italiana, perche tra gl Italiani , Gamba vuol dire
in SpagnUòlò Puma . e (flambitare in noflro Cafliglìano,
S 2 vuol
^

140 Del giuoco


vuol dire armare QancadiUa.t da quefio ilgiuoco del Ga
bito vuol dire giuoco diLafps , e Cancadillus perche y .
,

tra tutti i giuochi di Damiano nonfi compofe, 0 ordino al


tre guoco piu importantey e di maggiore efficacia, elegan-

ti* , 0 politela *

Vff altro modo da cominciare il giuoco per offende-


re, e difendere di duoi giuocacori contrari, che ferue

à tratti del fecondo , e del terzo modo di Damiano»


Gap. 8 •

; Iuocando il bianda ped del Re , quanto


. U
va, e il neg. facendo il fimile ,
il bianco
giuochi il caua . del fuo re alla 3 del fuo
alffopralaped.de Ire coni,per pigliarla .

Se il neg.non la guardar a . Il che fipuò

fare in cinque modi itre con pe\%i .


, & le due con pedi

e non in tre maniere , come dice Damiano nel fuo giuoco


del Cj ambito , come di Jcpra l. abbiamo dichiarato . La
prima maniera e con un pefpgo , e l altre due con pi dine .

Laondefiauendo dichiarato di fopra le maniere , che po-


ne Damano, tratterò qui quelle , che pongo io . e a una per
una ordinerò il fio giuoco, e mofìrero in ciafheduna t da
ni, e Ì utilità. ,
che 1 giocatori pofiono hauere ,
e non man -
chero ancora di mitrar eguale di quefle fiala migliore, e
piu ficura maniera di guardarla . e quefio non tanto per
quelli yche giuocano bene, come per quelli, che giuocano ma
le *
Degli Scacchi. 141
le. T ornando adunque alpropofito \ ho detto > che la fipuò
guardare in cinque maniere . e la prima è con il catta, del-

la donna alla 3
del fuo alfi. tenuta da Damiano la miglio
re y non $ accorgendo ejjò de gtinconuenientiy.che da effa de
riuano ,
qualunque uolta l'auerjano Japera giuocare .

fiche tutto vedremo , quando fi parlerà dell' ordinare i

giuo . Lafeconda ,
è con la ped. della donna vna cafa la .

quale Damiano non tiene per buona y come fi dira al


cofi

Juo luogo . La terfia è con la ped dell alfi. della donna Ja


.

quale egli tiene affai peggiore • 1? er che egli a inflanfia di


quejla comporrebbe contro di colui ,
che uolefie dire il con-
trario contro ilfuo giuoco del Cj ambito * Hderò y fe vn al-
tro lo giuoca y non s ordinerà, come ejfio fcriue . Il che tut-
to fiprouerà al fuo luogo . La quarta e con la donna al
la 4 del fuo re . La quinta ,
con lalfie. del re alla 3
della

fina donna . Le quali tutte per efifirfiate dette in generale ,


torneremo à riparlarne in particolare, che tanto habbiamo
promeffio . Onde la prima è con il caua. della donna alla 3
delfino alfi. ‘Perofie ilbian.giuo. Ialfi deire alla .
4 del-
lalj .della Jua donna y ìl nrggiuo fimtlmente l alfi. del fino
re alla 4 dell a/fi. della fiua donna - Se il biangiuo.laped.
dell alfi. della Jua donna una cafa , il neg.nongiuo.il cau.
delfuo re alla
3
del Juo alfi. come dice Z > amiano :ma giuo
candela donna alla 1 del fio re e quefio r pèrche Limo .
,

guardi meglio a l'indietro la fiua gente , e altro per non S


dar traiti al nimico, quali egli potrebbe giuocare
/ finfia
qudlty chemofira Damiano} cioè la pcd.della donna y qua

tola
.

142- Del giuoco


to la va ,
fopra lalfe. deire cont. effe il bìan. allbora la

giuo.ilneg.lapig.conlaped.del fuore. effe il bianda pig.


con la ped.dell'alfi.della donna , tuttauia caricando [opra
t alf -del re cont.il neg.pig.con lafua donna laped.del re,
dando Jcacco. e, fe ilbian.muter'ailre alla 1 dellafua don
na, ilneg.dard fcacco con l alfalla 4 del caua.della don

na cont. e prefìo prouedera, che il nimico nongli[copra la


donna . Maffe il bian.non -vorrà mutare il re, e [copri
ra allo fiacco della donna con l’alf. della [a donna alla

3
del fu ore , il neg.dardfacco conialf. delfuo re, e darà

ilfopradetto fcacco per guardare il fuo alf. & indi prone

der 'a ancora di guardarf . Onde ilbian. nonptg. laped.

dell' alf. del re col fuo alf.dandogli fcacco. e., feilneg.pig.


con il re , il bian.dara fcacco per la donna con il caua.alla

4 del cauallo del re negro. La onde,fe il bian.non giuo. la


ped.della donna, quanto la va, per non perder quella del
re,come se detto, giuocandola dettaped.della donna Ima
cafa, ilneg.giu.la ped.della fùa donna una cafa,
perguar
dare laped del fuo re, eper aprire la uia allalf della don
na . Se ilbian.giuo.il caua-del re alla 4 del caua. deire
cont fopra laped.dcll alfi.del re neg. lo guarderà giuocan
do il caua. della donna alla cafa deU'ifiejfa donna . Onde
per quefa uia eglipotrebbe ordinare benijfmotifèto giuoco:
e non ejfendo uantaggio, tanto dalla parte offendente, come

dalla parte difendente , chi fapra giuocare meglio far a.

vincitore

Vn’-
.

De gli Scacchi- 14 3;

Vn- altro modo di giuocare in offefa ,


e difefa, comin-
ciando la via di Damiano, Gap. 2 .

Z/ bianco giuocando laped. del 2{e quan-


3

to la uà, e il neg facendo il


fimi le . Se il
bian.giuo.il caua . del re alla
3 dell'alfi. fi
pra la pedi, tl neg. lo
guarderà tuttauia
per la prima maniera digiu 0 ca re, giu ocan
do il caua. della donna atla 3 delfino
Se il bian. giuo
a/fi. .

I alf.delfiuo re, non alla a^dtll alfi. delia fua donna, come di
ce Damiano ma alla 4. del càua.cont . della
,
donna, fiopra
il caua. Se il neg.
giuo.lapedi. della donna una cafaper
guai dar la fuaped.refiera £alf. del re
ferrato^ come dice
Damiano, e, non ofiante 3 che ci
jojfie altro impedimento ,
che ilbian.pig.il caua.con il
fiuoalfi.e facendolo incaval-
car e una ed. epoi muouerd la ed.
p p della
fuac[onm >qUan
to la uaptr difordinare ilgiuoco al nimico.
fa fi uede non efierfiato buono per queflo modo dt giuocare
& a quefta giù

ilguardar laped del rè con il


caua. della donna come egli ,

dice. Cerche egli non confiderà


, che il nimico giuocam
meglio lalfi.del re fioprail caua. della doma
alla 4 del
fipr adetto caua che non alla + dellalfi. della
.

fiua donna .

a mettiamo altri modi di ordinare il giuoco; e ue-


dremo ciò che nfulterada
qaefio tratto > che Damiano ha
usua per migliore

Vn-
,

144 Del giuoco


difendere il giuoco, co-
Vn’ altro modo di offendere^
minciando come fa Damiano. Cap. io.

L bian.giuocando laped. del Re, quanto la


qj'a. Se il n<g fa ilftm
le il bian.gmo.il ca-

ua.delre alla dettai/ [opra la pedi. Se il


s
pp| della don
neg.lo guarderà, gmocando il cau.

dell' alpi btan.giuo. lai/, del re alla 4 del cau.


na alla 3
deltadoma centr.fcpra il detto caua. Se il neg.giuo. fai/,
accio che no re/i
delfuo re alla 4 dell'alf.de Ila domaJua,
ferrato , il bian.pig.il caua.della donna coni alfe . deljuo

re,ilneg.lc pig.con la p ed. delLifua


donna.il che e meglio
cederà Se il bian.
che con quella del caua. come prefìofi
.

re contrai neg.ptg.con
pig.con il caua. del fuo re la ped.del
del re cont. dando /cucco, e,
l ai del fuo re la ped. dell'al
f f
il bian. pig. con il fuo
re , il neg.darà fiacco con la fina
fe
cont. epoipig.il caua.con la
don
donna alla 4 della donna
re/eràtn migliorfato. La ragia
na.e à queflagufa il neg.
-vantaggio per quando 'iena il
ne è , che egli ha un tratto
nonpu'o [altare per hauer
hfogno.e que/o, perche il htan.
don-
mutato lire, quale alprefiente importa, per efierut
,1
lo potrà piu comodamente
ne d ambedue le parli, e il neg.
offendere Ma, per e/fer que/o dalla pane del neg.buon
.

cw fe non lo uolcffe fareper non cablare alf


l
giuoco, e per
perequando ilbian.pig. laped. con il caua.
il
del fio re :

alla ideila donna contr.fiprail


ne g giuochcrà la donna
deire cont. Se ilbian. giuoco
caua. e[opra la ped.dettal/,
. .

De gli Scacchi I 145


il caua. alla 4 dell'tjlejfo) ìl neg non lopig.con
> lalf della

donna. perche , fe bene pare buon tratto , non è altrimenti y

ejfindo meglio ilpig.laped.de l re con la donna dandofcac


co. e fe il Ina. muterà il re,o ft coprirà con la donna hauera

perfo il caua . e, fefì coprijfe con caua.alla 3 del


il re> fo
ilneg.lo pig.confalf.del fuo re. efe il bian.pig.talf.con
la ped.de Ila fua donna > il neg.pig. con la donna la pedi
del caua.cancando foprà tir oc-co . e, fe il bian.gmo.il roc

co alla cafa deli alf.il neggmo.t alf delta fua donna alla

3
del rocco coni, e cof hauerkumto ilgiuoco . Se il bian .

non pig talf.con la ped.della donna^ma con la ped.dellal

f e. del re ^ il neg.pig.con la fua donna laped del caua ca .

rtcando fopra il roteo. giuocando il bian. il rocco alla cafa


e
del fo alf .il neggiuo l alf.della fua donna alla 4 del ca
ua.delre contfoprala donna , e cof perfor\a hauera viti
io ilgiuoco . Ada.f^per fuggir tutto cjueflo , il bian . non
giuoco fuo caua. alla 4 delfifeffo ma alla 3 della fua
il ,

donna, guardandofi dal inatto > e caricando fopra falfe.


del cont.il neg . lo pig.laped.delre con lafua donna dando
fcacco. & coprenaofì il bian.con la donna, che fard il me-

glio, ìlneg.lapìg.e pigliando tlbian.con il fuo re ,


ilneg
ritirerà il fo alf .alla 3 del caua. della fua donna . Se il

bian.giuo. la ped.dell alf .della fadorna, quanto lava


con mtentione di vincer f alfe. o inferrarlo Al che pare buo
tratto , ilneggiuo.falf. della fua donna alla 4 dellalf.
del fo re fopra il caua.del re contlper pigliarlo. & indi
con l altro alfe.pig. la ped.dell’ alf .del re cont. Se il bian.

T per
-

14 6 . Del giuoco
per rimediare a tutto qtieflogiuo.ilfopr adetto caua.alla ca

fa del fuo re, e per potere aprir la Jìrada alfalf. dellafua


donna, d neg.gmo.il caua. delJuo re alla 3 dell'alf. Se il
bian.giuo.la ped.dcllafua doma una cafa , il neg.falterd
conti fióre alla 3
del fuo caua. Se ilbian.giuo. I alf. del
la donna alla 3
del fuo re, il che par buon tratto per cam-
biarli lo alf e congiunger la ped. 0 per uincer l’alf al con

trario. Se egli Jìfcordafe, ilneg.giuo, il rocco del re alla

cafa del fuo re, a fne, che non fipoJJdfoprire.e,f il bian.


per leuarf dicopertagiuo.il re aliai della fua donna ,il
neg.pig.l alf.con il fuo caua.epig. ilbian.la ped. dell'alf.

deire , il neg.giuo.il rocco della donna alla cafa dell'tjìejjà

danna per vincere ilgiuoco. Se il bian.giuo. il caua. della

donna alla dell'alf. il neg.giuo.il caua. del fiore alla 4


3

delcaua-del re contr. Se il bian. giuo. il catta, della donna


alla cafa della donna per guardar la ped. che fa alla 3
del

re, il neg-giuo.il caua. del fio re alla 4 dell’ ijlejfo re


fuo
fpra, la ped.dclla doma. &
hard vinto ilgiuoco, e di più ,
quando il neg. giuoco il rocco della donna alta cafa della
donna, il bian. nongtuocherail caua della donna alla .
3

dell'alf. ma,che,leuando il re da quella fcoperta} lo giuochi

alla 2. dell gmo.ilcaua.del re alla 4 del caua.


tflejjo, il neg

del re contfpra la ped.del re Se il blando muouerd nona .

cafa auantt fpra l' alfdella doma contr. il neg. loptg. con

lijtefo alf. Se il bian.pig.l'alfi.,con la ped. dellafua don-

na, il mg. laptg.con il rocco delfuo re dando fcacco. Seti

bian.giuo.il re alla 3 del fuo alf.fopra ilrocco,e cau.cont


Degli Scacchi. 147
il neg. darà fiacco con lifleffo rocco alla j del re cont. e ,fi
il hian.pig.il catta. con il re, o vero lo giucca alla ideifuo
alj.non potendofar altro, il neg. darà matto coni’ altro roc
co della donna alla 4 della donna cont. Ada. fie, quando il
neg.died<"fic acce con ilrocco, tlhian.non giuoco lire alla
3
delfino alfi. malogmoco alla propria cafia del fuo alfi. il
neg.giuo.l'altro rocco della donna alla cafia della donna
cont. e cefi in tutti modi il hian.defiendente per (juejio mo-
do di giuocarc bara perfio per non fiaper bene offendere il
fino nimico, e per hauerpig.lapedi.delre cont.ilcaua. nel
r
principio . Pure con tutto ciò, fie, quando il neg.gtuocò il
rocco del re alla cafia deire , ilbian.giuo. la ped. del rocco
delfuo re una cafia. a fine, che il caua. del re cont. nonpo-

tefie entrare nella 4 del caua. del fino re .fiopra ilfuo alfi.
inan\i che lomutaffie hard perfio tutto il giuo. perche
fie il
,

neg.giuo.il detto cau alla 4 del fuo rocco,, il che pare buon
tratto, e non è, perche ilhian.muouerdla ped.delcaua.del
fuo re, quanto la vafiopra il caua. & alfi. contrari , e cefi
vincerà vnpefiggo, e fixpendogiuocare ilgiuoco.

Vn’altromododi giuocarc in o Prefa, e difefa d’ambi-


due le parti,cominciandoiI giuoco perla viafopra-
detta di Dannano. Cap. n. \

G
re alla
luocando il bianda pedi, del fe], quanto lava
ne facendo il medefimo
g-
3 del fuo alfi fiopra laped.contr. Se
, tibiali, giuo. il caua. del
il neg.
,

giuo. il
e il

T x caua.
.

148 Del giuoco - --

caua.de Ila donna alla 3


de Italfi.per guardarlo , tuttaui4
per ilprimo modo, che dice Damiano , il bian.giuo. l'alfi.

del[ho re alla 4 del caua.de Ila donna cont. Jopra il detto

cuna. Se il neg.giuo.l alji.de l fuo re alla 4 della fua don

na> il bian.non pig.il catta con l alfi. come fifece nelgiuoco


auanti di qiiefio , magiuo.la ped.dellalf. della donna una
cafa . t una eperche, fepig.il caua. wdi la ped. del re
con fuo cau.a fine che il neg.nonpofa entrar con la don
il

na alla 4 della donna cont -come fi fece nel giuoco [opra-


detto. e l'altra è per romper il nimico muouendo la perfi-

de Ila donna quanto la va [opra l'alfie. del re contr. Se


,

ilneg.giuo.la ped.della fua donna una cafa ,


il bian.giuo .

la ped.dellafua donna quanto U va fiopra l alfie. del re


,

cont Se il neg. mirerai alfialla 3 del caua.dellafua don


.

nafiara prefo il caua. muouendo il bianda ped.della don-


na vn altra cafa auanti [opra il caua che fila coperto con
.

l alfi. del re. feniche fife il neg non ritirerai alfi. piglian
do la ped. con quella del Juo re, ilbian. la pig con la ped. .

dell alfi.della donna . Se il n:g.dara ficacco con l alj.alla

4 del caua. della donna cont.il bian.fi[coprirà con il caua

della fua donna alla dell alf. Se il neggiuo.l alf. della


3

fua donna alla 1 della ifieffa


per cagione della [coperta jl
4 del caua del fuo
bian.giuo. I 'alfi. della fua donna alla .

re cont [opra la donna cont per dfordmare ilgiuoco


al ni
-
mico. ~Perche[e giuoca la ped. dell alfi. del fuo revna ca
c

fa fopra l alf. non potrà dar buon luogo a i fuoipeffi.efe


-
giuo.tl caua. del re alla 3 del Juo alf. il bian.giuo. la don
.

De gli Scacchi. 149


malia 3 dell'ifefa.
e> fetlneg.giuo. la donna alla 2 del

fuore y ilbiangiuo . ilcaua.del re alla 1 della fua donna


guardando laped.del fuore .
fp)
acciò che l'altro caua.

della donna fia libero dalla fcopertaper giuocarlo oue ,


e

quando fi conuerra. efe ilnegja pig con f aifi.de Ifuo . re ,

ilbian.pig.con laped.del caua.della fua donna e co/i ha- .

rd vantaggio grande in comporre Onde fi


il Jiio giuoco .

manìfejierd non effer tanto buono ilguardar la ped del re


, .

col caua.della donna alla 3


del Juo alfie . come intendeua
Damiano incautamente per non hauere auertno il tratto

dell alfie. coni, [opra il caua. come se detto .

Vn’altro modo di ordinare il giuoco per la parte del


Re contra il modo di offendere il jfopradetto
Cap, 1 i,

Iuocando il bianda ped. del Re quanto la


,

va, et ilneg.facendo il fimile. Seilbian.


gtuo.il caua. delfuo re alla delJuo
3 alfi.
fopra la ped. il neg . lo guarderà tuttauia
fecondo la prima mamera^giuo.il caua .
della tua donna alla
3 del fuo alfi. Se il bian. giuo.l alfe,
del fuore alla
4 del caua.de Ila donna cont.fopra il caua •
// neg giuo.l fuore alla 4 dell ai .della fa don-
alf.de l
na. Se
f
il biangiuodaped.dell alf. ddla fa donna una
cafa ò il neggiudichera il caua.de l
fuo re alla 1 dell'ijìeffo
re. Se il biangiuo. la pedale Ila
fa donna, quanto lava
. ,

-
150 Del giuoco
[opra t alf.cont.il neg.la pig.con lapedi. del fiore Se il

bianda pig.con la pedi. dell’ alf. della fa donna, il neg.

daràfcacco con ilfo alf.alla 4 del caua.della donna cot.


Se il bian.fi[copre con tl caua.della fua donna alla J del
fuo alfi.il neg.gtuo.la ped.dellafua donna , quanto la aià
per rompere ilgiuo. Se il bianda pig.con la ped. delfuo re,
il negd.apig.con [adorna e ctfi potrà ordinar bene ilfuo
.

giuoco-, e laped.del bian- fard d fcompagnata in oltre , fi


il bian. non pigda pedi, della donna con quella del fuore

giuccando 'ina cafa inanfit, il neg .giuo.l alf. della fua don
na alla 4 del caua.dcl re contfopra il camper tenerlo pre
procurerà cautamente di mettere ilfuo re
fo e cofi fi egli
.

in lueeo ficuro, bara buon giuoco , fifapera giuocarlo. an-


corché 1lb1an.fi troui bauere vna certa compofitione piu li
bera cagionata dalla pedina guadagnata con il cauallo
della donna .

Giuoco ordinato per la parte del negro contra la fo-


pradetta offefa. Cap. 13.

L l ianco giuocando la ped. del re ,


quanto la

'va, c il neg. facendo tl fimile. Se il bianco


gmo.il caua.del fuo re alla del fuo alfi.fi
pp® 3

pra la ped. il neg.la guarderà tuttauia con il

caua. della fa donna alla j del juo alf. Se il bian.giuo.

I alfe, del fuo re alla 4 del caua- della donna cont.fopra il


caua.il neg.giuo.l alfi-del fo re alla ideila fa donna.
Se
De gli Scacchi . 151
Se il bian.gìuo.la ped. dell' alf. della fua donna vna capi,
il neg.gmo.il caua.delfuo re alla z dell'ifìeffò . ‘'Perche, je
ilbian.pig.il caua.con l' alf.il neg.pig. conti catta, del fuo
re, e la ped.del re è guadagnata . Ma, fe il btan.non ptg.
ma giuoca la pedi. della fua donna , quanto la~)>a fopra
lalf. ilneg.pìg.con laped.del fuo re . Se il bian.pig. con
la ped.de II' alf. della fua donna, il neg. ritirerà ilfio alfe,

fua donna Se il bian. muouera la


alla 3 del caua. della .

ped. della fua donna vna cafa aitanti fopra il caua. della
donna cont.il neg. per non perderlo tornerà alla fua pro-
pria cafa. Se il bian giuo.il caua. della fua donna alla
3
delfuo alf.il neg.giuo.il rocco del fuo re alla cafa dell'alf.

pertranfponerfì . Se il bian.giuo.il caua.del re alla


4 del
caua. deire cont.per pig.la ped.del rocco, ilncg.giuo.la pe-
di. del rocco ojna cafa fopra il caua. e ritornando il bian. il

caua.alla 3 dell'alf.del fuo re, ilneg.gìuo.laped.dell’alf.


della donna vna cafafopra l'alfcont. e ,fe il bian. lo riti-
rerà alla 4 del fuo rocco ,
il neg.gmo. la pedi, della donna
vna cafa . e, fapendogiuocare ,
ordinerà bene ilfuo giuoco.
Se, quando il biancogiuoco il caua. della fua donna alla 3
dell alf. non lo giuocherd, giuocando la ped.
dellafia don
navn altra cafa piu auantljopra t altro caua.del re cout-
il neg.lapig.con la pedi, dell'alf. della fua donna . e ,fe il
bianda pìg.con la fua donna, il neg. giuo. la donna alla z
dell alf. della
ifìeffa per
cambiar le donne perche e/fendo .

cambiate, le neg.fipotrebbe comporre piu commodamente,

e piu allafcura 3 e feti bian. nonuorra mutarle , le [alni


f
i$z Del giuoco
per guardar lalfdella fua donna > giuocandola alla fecon
da occupando Ivfcita all' alf. e, fe egli la gio-
if fa ,
dell' e

cherà alia cafa della donna .perderà il giuoco .perche il

neggiuoda donna alla 4 del fuo alj.fpra l al deire bian f


co, e la pedÀel medefmoalf per darlo matto. &a quefìa

gufa o far a mattono egli perderà uno de gli alf

Vn altro modo di ordinare il giuoco per la parte del

negro centra il lopradetto modo di offendere*


Cap. i
4 •

L bianco giuocandola pedi del re .


.
quanto

la va.& il negfacendo ilfirn ile. Se il biati.


r

giuo. il caua.de l f ore alla alfper pig.


3
dell

_ laped.contr.il neg. la guarderà giuoc andò

jempre il caua. dellaJua donna alla 3 delfuo alf.Se il bia.

giuo. l' alf del fuo re alla 4 del caua. della donna coni.
pra il caua. il neggiuo.l alf. del fuo re alla 4 dell alfe, del

U fua donna . Se il btan.giuo. la ped. dell alf. della fua


donna njnacafa, tlneggiuo. la fua donna alla 1 del fuo
il neg.
re. Se il bian.pig.il cana.della donna con ilfuo alf

pig. con la ped. dell a donna per nonguafare ilfuo giuo


fa
e fappia ilgiuo
co, e per aprir Ufroda all alf. della donna,
genera*
catore, che quefo non è contrario all auuertimento
le, di non incaualcare le ped.perche conuien
far lo , per or-

dinare bene il giuoco , ancora per dtfrigarf dalli infui


fg)
del nimico, e,perche quella ped.necejjariamente s incaual
ti

chera
- .

De gli Scacchi. 153


tiara fapendogiuo .il negro, e 'volendo ìlbian.romper con
le fue ped. dimodo che,per Jtare otte simpedifce il rompi-

mento del fuo nimico ,no fi deue riputar co/i per doppiato,
come Je flef/e m altro luogo, o in altra maniera di giuoco
Quejìofi è detto per auifare i Jempiici gmocatori ,
e per o-
uiarc alle calumnie de mahtiof.perche tutto quello, de di
fopra lo detto contra "Damiano J detto a ragione .come
affermerà ogni buon giuocatore *T ero, tornando al propo
.

fito del nojìro giuoco propofofico, chefeilbian nonpig.il .

detto caua.per non cambiare t alfe girneandò il rocco del


.

f
fuo re alla cafa dell al per tranfponerf, e dar luogo dipo
ter piu commodamente offendere il nimico > il neg.giuo . il

caua.delrc alla 3
del fito alfe. 0 primieramente ritirerà
lalf.del re alla 3
del catta.delìa fua donna , il qual tratto
è migliore ,per leuar e , che il nimico nel rompimento dopo
la tranfpoftione non 'vinca tratto alcuno ,
il che nonfi po-
trà fare au ariti detta tranfpoftione fenfafuo danno, efe

ilbianfi tranfponejfc> il neg.giuo Japed. dellafuavna ca-


ffi. ìlbian.giuoJa pedfella fua donna y quanto lanjà , il

neg.giuo J'al
f della donna alla z
. dell'ifleffa. e co f dapoi fa
pendo giuo. ordinerà bene il fuo giuoco* Egli se detto che 3

fu il meglio ri tirare lalfe. del re alla 3 delcaua. della don


na , che giuocar prima il caua.del re alla 3 cafa dell' alfe,

fopra la ped. del re cont.e quefìo paredo ad alcuni efer me


gho per andar caricando fopra i nimici 5 cauando ifuoi .

‘Ture eglifar a buon tratto quando il contrario guarderà


,

laped.con quella della fua donna . Ada, non guardando,


dj pri
,^4 Del giuoco
prima che fi fatti con tire , non far a buon tratto ,
perche

il negfarà ferrato, &guafierà ,


e perderà il giuoco pig.

caua.del fiore, e il bian.giuocan


la ped.del re cont.con il

do laped. della fua doma, quanto la ha fopra l alfi coni .


Se il neg.la pig. con la ped.del fio re, il bian. ptg.con
lape

dt.dell’aifie .dellafua donna . Se il neg. ritirerà l'alfi alla

alla cafa del


3
del cava. della donna, il btan. giuo. il rocco

fio re fopra ileaua. Se il neg.giuo.laped.della fua donna

quanto la uàper guardarla, efare Jìrada all atf.il bianco


giuo.tlcaua.de Ila fua donna alla delfuo alfe, fopra il
caua.e la ped. Se il neg guarderà laped.gtuocandol alfi.
della donna alla del re, il bian.pig.il catta, con quella del
3

la fa donna . epigliando il neg.con laped. della fa don-


con il rocco Seti neg. giuo. il rocco della
na il bianda pig.
.

la pedi, della donna


fa donna alla cafa dell iflefà fopra
cont.il bian.giuo-l alfe, della fua
donna alla A del caua »
Seti neg. giuo. la
deire cont. fopra la donna, &ilrocco.
ped.del del fuo re vna cafa , coprendo la
l’alfi.
donna , fa
e caricando fopra l’alfie.
cont. il btan. hauerà molti buoni
lai
dagiuocare, cioè, 0 la donna alla * delfuo re, 0
tratti
donna .e con qual
4 dell'alfi. dellafa
fie.dcl fuo re alla
e ,/e fi gtuoca
fi
uogha hauerà mnto ilgiuoco per fifa,
del re con il fuo
per altra uia dapoi che il neg.pig.laped.
giuocare . e queflo
caua.il bian.lo uincerà ,pur che fappi
qual tratto pare
bajhper hauer datoauifo a giuocatori ,
meglio ritirare l’alfie.
buono, 0 no perche allhor a farà
.

del re alla 4 del caua. della donna,comesè detto .

Va*
. ,

Degli Scacchi.'
Vn altro modo di guardarela ped.del Re contra I’of-
fefa del calia, del Re cont. Cap. i j

luocando il bianco laped. del Re, guanto


la va, il neg fura
.
il medefimo. Se il btan

cogmo.il caua.del Re aliai del fko al-

fe.per pig.la ped. il bui. potrà guardar la


per la 3 maniera, cioè giuocando la ped.
della fua donna vna capi, e quefla fard la piu ficura , e

piu libera per poter giuocare i fuoi fefzi &, ancorché


quefla non parrebbe a Damiano tanto buona come lapri- ,

ma ; l vnOjper non hauer egli auuertito i modi dell'offesa


e gl tnconuenienti, che haueua la prima, cornei è uijto nel
le manierepajpte di giuocare -, e l'altro per non hauer con
Jìderato le maniere, che per quefìo fecondo modo dì guar-
dar la ped.potcua ordinare 1 giuochi in tal modo, che ipe^
fi fofier liberi, e loffiefi del nimico minore Onde fi ve- .

drà, fecondo me, quefla feconda maniera di guardarla con


la ped. della donna ejfer meglio. Se il bian.giuo.la ped.del
l'alfde Ila fua donna una cafa, il neg.giuo. lapedi. della
fua donna una cafa fopra l'alfi.cont Se il bian.lapig.con .

laped.del fuo re, il neg.pig.con la ped.dell’alfie. Se il bia.


dar a pacco con l alfe. alla 4 del caua. della donna contr.
tlneg.fi fcvpriracon l'aifi. della pa donna. Se ilbian. lo
pig.con ilfuo, il neg.pig.con ilcaua.guardando la ped.del
fuo Re . Se ilbian.guio. la fua donna alla 3 delfuo caua.
fopra laped.della donna, e fopra la pedi, del caua. della
'U 2. donna
1
5*6 Del giuoco
donna cotti. il negamo. la ped. deire njn altra cafa àuanu
detto caua.aL
l'opra il caua. del re cont. Se il bian.gmo.il
lardella fuadonna , il neg.giuo.il caua. della fuadonna
la doma cont. Se il
alla 4 dell alfi. della Jùa donnafopra
bian. dar a fcacco con la fua donna alla 4 del fìto caua .
della donna cont-ilneg.fifcoprir a con la fua donna, e cam
biando il neg.pig.col Juo re ,perpoter mettere il caua. del

h fua donna alla 3 della donna conir . e terra prigioni

fapendo giuocare il Juo giuoco far a mi-


fu 01 peffi , e

gliore^ .

Vn’altro modo di ordinare il giuoco per la feconda


maniera di guardar la pedina. Cap. 16.

luocando ilbian.lapeà. deire , cpuanto la ua , il

neg.fard ilmedefìme. Se il bian.giuo.il caua. del


neg.giuo
fio re alla 3 del Juo afjopra laped.tl
la ped. dellaJuadonna una cafà guardandola.
Se il bian .

giuo.l afi.del fuo re alla 4 dell alfi della Jua donna


il ,

nrg.giuo.la ped. dell’ alfi. della fua donna una cafa


Se il .

bian.gtuo.laped.dell alf.dellafua donna una cafajlneg.


giuo.la ped.dellafua donna un altra cafa auanttfipral al
re, ilneg.pig.
fe.cont. Se ilbtan.laptg.con laped.del fuo
bian. daràfac-
con la ped. dell’ alf della fuadonna. Se il
cecontafe. alla 4 delcaua.della donna cont. il neg.fifco
giuo. la Jua
prir 'acon l 4 fi .della fua donna . Se il bian.
della Jua
donna alla del ftocaua. ilneg.pig con la fi.
3
.
De gli Scaccili .
157
donna Falfi.de l re cont. Se il biondo pìg . con la fua donna
dando fiacco ilneg .fi coprirà con lafa donna,
,
e piglian-

do il bian.il neg.pig. conti caua. della donna guardando


laped. delfino re. e,fe il bìan.nonpig. ladonna,e giuo. la
fìia donna alla z del fino refopra la ped.cont.il neggiuo .la
ped.delf alfie.del fino re nona cafia guardando la pedi . del

fino re. il cjual iratto fara il miglior e ,che fipojja giuocare.


Cerche fife egli non la giu oc a e
fi , e muouefie laped, del re
nona cafa aitanti fopra il caua. cont . il bian.gtuo.il cauallo

alla 4 del re contfpra la donna, e va di il neg. otte uorra


con la fua donna,ilbian.dard fcacco con lafa alla 4 del
caua. della cont fa queflaguif uincera laped. del caua. del
la donna o pur laped. della
, ijìefia donna, e tutto ilgiuoco:

Doue,f il neg.venifie conia fua donna alla 4 del rocco


delia donna cont.per
fbinar quello fcacco , il bian.giuo.
la ped. dell a/fi. de Ila fa donna una cafaper dfordware il
fo nimico, il miglior tratto , che il neg .
p off fare è digfmo

care fa/fie.del juo re alla 3


della fua donna (opra il caua.

& il biangiuo.il caua. della fa donna alla 3


del foal-

fie.fpra la donna cont . Se il neg. ritirerà la donna alla 3


del juo rocco ,
il bian.gìuo.laped. della fa donna ,
quanto
la va Onde, pendo giuocar, ha fa ilgiuoco
.
f meglio ordi-
nato di quello del fo cont La onde io
.
diffi dfopra , che
non muoui la ped. deire (opra il caua .cont. ma che fgiue
chi Uped.dellalfi.del fore vna cafa guardando la fa
ped. e a fine che il bian. non fipotrebbe pigliare colfuo cau .
quella caf fopra la donna negra , battendo il neg. giuoco*-
. .

158 Del giuoco


tola fopradettapedi.dell'alfie. del Juo re y potrà ordinar
benijfimo il fuo giuoco in ojfejd del juo nimico .
perche
tutti i fuoi pt\ft pojfano ufctr molto bene , e con affai

commodita .

Vn’altromododi ordinare il giuoco per la feconda


manieradi guardarla pedi, del Re contra Poffefa del
Cauallo. Cap. 1 7

L bian giuocando la pedi del 2{e


.
.
,
quan
to lava ,
e il neg. facendo il medefimo .

Sepoi ilbiangiuochera l'alfi. 0 prima il


cananeifuo re alla 3 del Juo alfe, [opra
la p ed. del re cont.il neg. lo guarderà tut-

tauia per la feconda maniera conia pedi . dellafua donna


vnacafa. Se ilbiangmo.tdifi. del fuo re alla 4 dell'alfe,
della Jua donna, il neggiuo. l'alfi della fua donna alla 3
del fuo re per cambiare l'alf.e y fe ilbian.pig.il neg. con la
ped.dell alfi.del re ,
fe ilbian.giuoca la ped.dell alfi.del
e

la fua donna vna cafa , ilneggiuo.il caua. dellafua don

naalla 3
del fuoalfi . Se ilbtan.giuo.la donna alla 3
del

fuo caua.il neggiuo. la donna alla cafa del fuo alfi. guar-
dando le fueped. Setlbiangiuo.il caua. del fuo re alla 4
del caua.delre cont.fpra la ped. dell alfi.il neggiuo. il ca-
fua donna alla cafa dell ifieffa donna guardan-
ua. della
do ambidue leped.e cofipotrà ordinare bene il fuogiuocoy
& aprir la uia all'alfi.del fuo re , e dfobligare la Jua ped

Se
. ,,

Degli Scacchi. 159


Se il contr.procura di rompere, e tenendofi in tutto cauta-
mente haura buon giuoco, di forte , che
loffefà del cont.
e moltofiacca, di modo,ihe fiactlmente
fe glipuo refifiere
e conquefio fipotràfacilmente hauer prouato che
, quefla
feconda maniera di guardar laped. deire contrai
offefa
delcaua.delre cont • fio, la piuficura , e migliore e
, afiai
piu atta a ordinare il giuoco,
pefipfi commodamente*
i

che non e la prima , come Damiano mofirò incautamente


come fi vede di fprane tremodi fpradcttt di ordinare i
giuochi. Perquefia feconda maniera potremo ordinare
'un altro giuoco non cattino , ancorché non tanto buono, co
me i fopradetti, ma come dico non cattino ,fpendofigiuo-
' car bene . e far a quefio

Vn’altromododi ordinare il giuoco contra Poffelà


del Cauallo del re per la feconda maniera
di di-
fendere. Gap. 18.

L bianco giuocandò la ped.del re,


quanto la
va, e il neg. facendo il fimtle. Seti bianco
giuo.il caua.de l
fio Re alla 3 delfuoalfie.
fopra laped.del cont.ilneg.giuo. la ped. del
lafua donna vna cafa guardandola Se il bian.giuo.lal
.

fie.del fuo re alla 4 dell


alf. della
fua donna,il neg.giuo.
la ped. dell alfi. del
fuo re , quanto la va . Se il bian.pig.
il calia, delrc cont. con
talfi. del fuo re,ilneg.lo potrà pur.
con il fuo rocco. Seti bian.pig. con la
ped.del fuo re lape
del-
.

1 60 Del giuoco
dellàlfi.delre cont.ilneg.la ptg.con l’alji. dellapia donna.
Se il btan.giuo. la ped- dell alfe, dellaJua donna ma cajay
il neg. potrà giuo.l'alfie. del pio re alla i del fiore . Se il
bian.gvuo.la Jua donna alla 3 del fuo caua foprail rocco
deire contr. eia ped.del caua. della donna cont.il neg.per
guardarla tutta, [aiterà col Juo re alla cafa dell alfi.della
Jua donna. &, ancorché quejlo fiabuongiuoco perchefa- ,

cilmente fi potrà bene accomodare, àme nonpareper que-


sta ut a tanto buono, quanto tlprimo ,
e fecondo . fe bene
egli è buoniffimo per efereil nimico piuferratoconglifuoi

pefiri & il neg.può prenderfì piu commodamente de i

fuoi . Ma pur, non 'volendolifare quejla compofitioneja


quale e migliore affai (Jàpendogiuocare)dt quella dell'àu
uer[ario potrà, quando
,/ì
giuochi f alfie. deire aliai,
fi
del juo re, giuocare la donna alla cafa del fuo alfie. Se il

biangiuo.il caua.del filo re alla 4 del Juo rocco fopral al


fie.cont il neg.giuo.il detto alfialla + del
caua.del re cont.

[oprala donna •• Se il bian.giuo. la fica donna alla 3


del
della
Juo caua.fopra il rocco deire contrai neg.giuo. I alfi
fua donna alla 3 delfino re [oprala donna contr. e guar-
dando il Juo rocco e potrà in quefia guija ordinare ilfuo
:

giuoco beniffimo,fapcndolo giuocare. e, egli nongiuoca


fi
ti detto alfi. alla 3 della donna cont. con unendone di ferra
re il nimico,farà meglio • Se quafi nel principio ilbian.
piglio il caua.del re cont. con taf. delfino re, il ncg.pig.det
to alfi. col fino rocco, non f hauefife pigliato ma hauefepig.
,

la pedi. del re con quella del fuo alfe, caricando Jopra u


caua.
,

Degli Scacchi. i6i


rau. deire cont. egli non farebbeflato buo tratto, ancorché
•para buono . perche il bian .giuo. Ialf. del fuo re alla

4 della donna cont. efe il neg. pigliafè con la [uà pedi, il


caua.il bianda pg. conia Jua donna caricando [opra la
ped.del caua.delia donna cont.eper darli matto alla idei
lalfe. del re cont. e,fe il neg.uolejfe gmocar lafua donna
per guardare il matto ilbian.p girerebbe laped.delcaua.
,

col Juo aif. e co[ [apedo giuocar e 'vincerebbe ilfuoco, tr0

uandojì unaped.di piu. Onde, per non perdere il giuoco


chi meglio fi potrà ordinare, non faro, bene di pigliar det-
ta pedi. Comes è detto, anfiè un mal tratto [e bene egli
,

par buono a quelli , che pocofanno. 6 co queflo metto fine al


la z maniera di guardar la pedi, ancorché io potrei dare
altri modi di gmocare. ma gli lafcio,parendomi, che fo-
i

pr adetti fiano migliori .

Vn altro modo di ordinareil giuoco contra PofFefa


del caua. perla terza maniera di difenderlo.

Cap. i 9

d-> bianco giuocando la pedi, del re, quanto la


f va, & il neg. facendo


l'ifeffo. Se ilbtan.giuo.
—^ il caua.de l Juo re alla
3 delfio alfper pig.la
ped.delre cont -il neg.la potrà guardare per la maniera,
3
cioè giuocando lapidi, dell alj.' del [uo re una
cafa La .

qual maniera è tenuta da Damiano la peggiore. Jlqual


dice bene, [e il grno.l' hauejfe a difendere come
ejfo d<mo- ,

X fra
2
1 6 Del giuoco
fra. Ma difendendolo come dirò ,
la non riufi ira tamt
cattiua colfuo cattino giuocare . Se il bian la pig. col fuo

Canada peduli neg. non pig.il caua. con la pedi. dell afe,
ma giuochera la fua donna alla z del fIto re fopra il caua.
Se il bian.giuoca la pedi, della fua donna, quanto lava
guardando il caua.d neg.giuo.laped. della fìia donna vna
far quefo, il ueg.pig. il caua. con la
cafa, dico , chefienfa
ped.del fuoalf.e cof la donna far a in guardia dell ojfie-
bian.muouerdper non perder
fa dello fiacco Jdla,fie il
.

il cauadaped.dellafina doma, ma dar a ficacco


con lafua

donna alla 4 del rocco contai neg.fijcoprir a con laped.del


la
caua. Se il bian. la pig. col fiuo caua. caricando fopra

donna, e rocco contrarij , il neg .pig • con la fua donna laped.

del re cont. dando fiacco, (fif indi piglierà con l'tfiejjadon


ilgiuoco,
na il caua. e utneera per quejla uìa unpeffio, ffi
1 del
piu, quando il neg.giuo. la donna alla
e di
Juo re fo-
pra il caua.il bian.non dara lo Jcacco fopradetto ,
ma ri-
tirerà il fito caua. alla 3 del fuoalfi.il
neg.pg. conia fitta
°-
donna laped.del re cont. dando fiacco. Se il bian. fi fi
giuocher a
prira con la donna il neg.cambierd la donna., e
prefio la ped.de Ila fua donna
quanto la va., e procurerà
,

di cauar gli fiuoi peffifi, bene il fuo giuoco.,


e d’ ordinar

ejfindo, cheti fuo re trouer


abuon luogo nella 1 del fuo al-
modo, che, quando fa-
e difirigata. di
fe. la quale è nota ,

,non perderà alcun tratto


permutare il fiuo re.
va ilbifiogno
e dipiu, dico, che,fie, ficoprendofi
ilbia.con la fua donna,

tlbian.non fcopnrd eccetto, che con


fi fard il fopradetto, fi
L dij •.
De gli Scacchi . 163
lalfalla z del Juo re, allhora il neg.giuo. laped. deila [ua

donna, quanto la va. Se il hiangiuo.il caua.della /ita don


nualhz 3 f
del juo alf opra la donna contr . il neg.gtuo la .

Jua donna alla 3


del juo re guardando la pedi- della Jua
donna . Se il bian.giuo.il rocco del Juo re alla caja dell' al

jie.per tranfponerft , ilneg. gtuodapedi. dellalf. delia Jua


donna ~yna cafa per guardar la ped.della Jua donna, eper
fortificami fuo giuoco, (Sr aprir cafa ouepoffa faltar co
il Juo re qualunque ^voltagli tornaffie commodo , 0 lo nuc-

dejfe pofio in qualche necefitd . Se tlbiangiuo.il rocco al-


la cafa dei fuo re, ilneggiuochera il caua . del Juo re alla
z del Juo re, cioè dopolhauer cauato lalf delfuo re alla

3
della fua donna Al che fi farebbe, quando il bian.fi traf
poneffe. e fubito giuocando il rocco, tlneg.giuo.il canagl-
ia z del fuo re, come ho detto , fp)
hard, facendo queflo, il

Juo giuoco ficuro, efenfi che il nimico lo poffa offendere .

^Terò fapendo giuocare, eprocurando di mettere ilfuo re


in luogo ficurof potrà fruire affai bene de fuoipefft.
Alaff , quando il neg guardo la ped. delfuo re con quella
del Juo afi.dbiayu nonpig. la pedi, col caua. magiuocaffe

lafie del fuo re alla 4 dell alf della fua donna , il neg.
.

giuo.laped.delt alf. della fua donna una cafa, uolendo te


tanl Juo nimico. Se ilbian. pig.la pedi, deire con ilfuo
caua. il neg.giuo. la fua donna alla 2
del fuo re foprailca
ua.cont. Se ilbiangiuo.ilJuo caua. alla z dell'alf contr.
per pig.droccQper Jorfa, il neg pig.la pedi. del re con la
fua donna dando facco.&'dbian.conutrradi fcopmfi
z per X
-

Del giuoco
prr non perder talpe . e il neg, la pig. e pigliando illiarì\
col fuo re, il neggtuoJaped. della fua donna, quanto la
va fopra halfi.contr. Se il bianpig.il rocco con il caua. il
neg.pgJ'alfi.con la fua ped . & cof hauera uintoun ptK^
\o perche il caua.non potendo
}
vfcire , è perduto . . Onde,
fe il negfapera giuocare>vincerà ilgiuoco m Aia,fe il bia*
giuocherd per altra uia, auertfca il neg.dt faper gtuoca
re, perche fempre fipotrà accommodar bene , ancor che non
tanto Liberamente quanto per lai maniera da difender
,

la ped* Onde quefla 3 maniera non è tanto buona .

Vn’altromododi ordinare il giuoco contra Poffefè


del Tuo caua. per la quarta maniera da difen-
derlapedina. Cap. io.

L bian giuocando la pedi del If


.
.
5
quan
to lava ,
e il neg. facendo il medefmo *

Se ilbiangiuo.il caua» deire aliai del


talfper pigda pedAel cont. il negda po-
trà guardar nella ^maniera giuocando,

la donna alla 1 del fuo re, ma non tanto buona ,


come al-
cuna dellefopr adette per occupare tvfcita alf afe. del re,
& ancora quella cafa per il caua del re, hauendo b fogno.

dufeire della uia .


& ilprincipale è, che, in quanto egli è
dun buon tratto giuocar la donna in quella capi, efendo
fuor a l'alfi . tanto egli far a un intricato manti che egli

fa fuora . <JdLa dico , con tutto quefio, che fipotrà ordi-


nar
i

Degli Scacchi. i
nar il giuoco nella, maniera , che diremo . Se ilbian.giud.
I alf. del Juo re all 4 dell alfe .della fua donna tl.neg.
,

gmo.la pedi, deli alf. della donna ama cafa Se il liane 0 .

giuo. il rocco alla cafa dell alf.per


tranfjonerfjl ne<j.giu.
iaped. della fua donna una cafa, . Se il btan.
fallerà col
fuo re, ilneg.giuo.lalf.della fua doma alla delcaua.
4
deire cont.Jopra il catta. Se il li an.giuo. la ped.della don
nanna cafa, il neg.giuo.la fua donna alla 3 dell' alf. del
Juo re per dtflrigare la tranfpoftìone del fuo nimico. Seti
lian.giuo.il cau. dellafta donna aliai, dell’tfejfa per non
difrigarf, il neg.giuo.l' alf. delfiore alla 2
dellijleffo re.
Se il bian.giuo. Iaped. del rocco jopra l'alf.tlneg.
la riti-
rerà alla 4 del fio rocco perche egli la
,
perderà muouen-
do il bianda ped.del caua. quanto la lià
fopra il detto al-
fe. efe il neg.la metterà alla
3 del caua.dclfuo re, tibia,
muouerà laped.del cau.vn altra cafa alianti
fopra la don
na. e, feti neg.giuo.la donna alla 4 dell'alf. del re contr.
non battendo altra, il bian.giuo* il caua. della
fua donna
nella fua propria cafa . ecof vincerà la donna . La onde
io dfi difopra, che,feilbian.muoueffe la pedi, del rocco
vna cafafopra l'aifi.e che ilneg. non la ritirale alla
4 del
fuo rocco ma la giuo. alla 3 del fuo re
per cambiarlo con
lalfi.de Ire cont. e Spendo gtuocare per
queflauia potrà ,
ordinar bene ilfuo giuoco,
efe fgmoca per altra maniera,
anatrafca,ooe,fpendo giuocarefpotrà
accommodar be-
ne .
4 quefobajh quanto a quefo modo digiuo care.

Vn-
. ,.

1 66 Del giuoco
Vnaltro modo di ordinare il giuoco contra Pòffefa
del caua. del Re guardando la ped.per la terza
maniera. Cap. z i

luocando il bianda pedi deire quanto la .


,

<va, & il neg facendo il fimile. Il bianco

giuo.il caua .del fuo re alla 3 del fuo alfì

fopra la ped.delre contr. la quale il neg «

potrà guardare quinta maniera giocan-


,

do lalf.del fuo re alla della fiua donna }


e quejìae lapeg
3
gior maniera di tutte, per impedire , & inferrar con que -

Jìamanierai fuoipefffii, epedi. e ,feben non conuentua


giuoc are tale giuoc o y come quejlo, tuttauta commodofi
po

trebbe accommodare, per caufa,che molti che


imparano ,

quale e veramente un trai


fighon giuocare quefio tratto ,il
toda principianti HI ero,giuocandò,
. fe tlbian.giuo.lalfi.
don-
del fuo re alla 4 della [uà donna, tlneg.giuo.lajua
a don-
na alla 1 delJu ore Se il bta n g ino la pe d. dellafu
.
.

dell alfe
na una cafa il neg.gtuo.lalfi. del fuo re alla 4
,
*

dellafiua donna Se il biangiuo. il caua.


.
del fino re alla 4
neg giuo.il ca
del caua.de l re cont.figra la ped.dell alfi
il

la pedi. Se
ua.delfuo re aliai del fuo rocco, guar dando
neg. giuo.
ilbiangiuo.la fiua donna alla ^ del rocco contai
ilbian.giuo.laped.
la ped. della fiua donna una cafa Se .

dell alfi.de l fuo re, quanto la va, il


neg.gtuo.l alfi. della

fiua donna alla del caua.cont fopra la donna cont. egiuo


4
bauendo altra, il
candolailbian.alla 4 del fuo rocco, non
neg.
..

De gli Scacchi. i6j


neg.gtuo.l(Xped.del fuo alf.vna cafa fopra il caua. Se il

bian.giuo.la ped.del fuo rocco una cafa [opra / alf.il neg


pig.il caua.con la Jua ped. caricando fopra la donna , 0
Io haueravinto . Perche, fe egli lo pig.con la ped. dell alf
caricando fopra il caua.il neg. ritirerà ilfuo alf alla i del
la fua donnai ftf ilbian.non uotrapighare ilcaua. con la
ped. perche perderebbe la donna. Se dbian.darafcacco^il
neg. fi [coprirà con ilcaua. TDoue il meglio, che ilbian.pof
fa farete di muouer laped.delf alfdel fuo re alla 3
dclca
ua.cont fopra ilcaua. della [coperta deire .&il megWo,
che il neg.parimente potràfare , non njoledo perdere ilgiu.
è di lafciar fare il caua . e giuocar falf della fa donna
alla 3 del fuo re . e a queflaguifa fra compoflo affai bene
nè II auuerfario hauerd alcun 'vantaggio .
quando
iodiffì . Se il bian.giuo.la ped.del fuo rocco unacafa fo-
pra talfie.fi hauerebbe il giuoco fepradetto , in cafoche

non la giuocajfe, ma è bene ,


che pigli la ped.del re con quel
la del fuo alf .e giuochera il rocco delfuo reallacafa del

fuo alf Se ilbian.perde il rocco contrario col fuo ,


epren-
'

dendolo il neg. col fuo re , il biangiuochì la pedi, delcaua. y


del fuo re, 'una cafa in guardia della donna : & cofì gli
piglierà perforfa t alf.[è lo lafcia,&fe no lo lafcia pig.il

caua . li biangiuochì I alf .della fua donna alla 4 delcau .

deire contrario fopra la donna contraria . Etfeilneg.la


ritirerà alla cafa dell alf. del fuo re , il biangiuochì il roc-

co del fuo re alla cafa del fuo alfe. fopra ladonna contr.

0 * cosi Ihaura guardata,^ ilgiuoco. &per non perder-


la,
. ^ ,

1 68 Del giuoco
la, bifgnerebbe, che' l negro giuocajf l'alf della /ua donnà
alla 4 delcaua. del re contra. /opra la donna contraria
quando ilbian. giuoco tal/e./opra la donna negra , come
s e detto, fr) per quejìa via ilbia.re/erebbe con vantaggio,
sjp co miglior giuo. Si che non bi/ognerebbe, che'Inegro ca
uajje il cauallo di coperta, an/i gtuocajfe l ai/. della/ua
donna ,
alla 3 del /uo re, come h abbiamo detto. Ada ,
/'e,

quando il neg.giuo. fai/, della /ua donna alla delcaua.


del recont.fopra la donna contai bian.non giuoco la /ua
donna , come se detto, ma piglio con tal/, del /uo re la pe

di. dell alf.del re cont. dando /cacce, tl neg.non lo pig. con


il fuo caua. perche hauera perduta >~una ped. pigliando tl

bian.tal/.con la [ua donna, e pig. il bian.con il Juo caua.

il neg pig.la donna bian.con il /uo al/.& il Itan.piglian-


ào il rocco con il fuo caua. il neg.giuo. il /uo re alla cafa

delcaua. & hauera umto-un pe\f o, efapendo giuocare,


ancora il giuoco,
(fj
ancorché il bian.habbia un rocco , &
'inaped.per alfe cau.tuttauìa il neg.ha vantaggio. E con
quello mettiamo /ne a tutte le maniere di guardare
la pedina_<

Del cominciare il giuoco con la pedi, della donna


fecondo Damiano . Cap. z 1

/amano mette que/o modo di ordinare que/o giuo


|jj|^
c0> nc ^ 5 caP' ^ ^ uo ro 5
ccm,nclanc^0 P er
ped.de Ila donna. <JMa io voglio variar le fie
parole per maggior chiare/fa de giuocatori. il fe condo
modo
,

Degli Scacchi;
modo è di principiare dalla ped. donna in queflo mo-
della
do. Se il bian.guo.la ped. della donna y quanto la va, e il
ntg.farail medefimo, tlbtan.giuo.lapedi. dell’alfe, della
donna, quanto la >à. Se il neg.la pig.con laped. della
fa
donna , il bian.giuo.lapeddel fuore. Se ilneg.gìuo. lape
di. del catta. della Jua donna quanto può andare perguar
,

dar la ped. della donna, il biangiuo.la.ped.del rocco della

fuadonna , quanto la va per dfirtgarlo. e, fe il neg.la pig.


conlaped.del fuo cam.il bian.pig.la ped.della donna con
l'alfdel fuo re. e poi perderà l'altro per fifa giocan-
,

do il caua.alla 3 del fioalfi. ancora, feti nrg. non pig. la

P ed.de l rocco, giocando la ped. dellalf. della fa donna


’vna cafa,il btan.pig.laped.del caua.con quella del
forco
co. Seti neg.la pig.con la ped. dell alf.ilbian.giuo.la
ped.
del caua.della fa donna una caf. e ,fe il neg. la pio. il
bian.pig.l' altra con l’alfdel
fo re dando Jcacco. e ,fe il
neg-fi /coprirà con l al/, il bian.pig.l altra ped. con la don-
na. effe il neg. pig. I alf. con il fo , il bian. lo pig. con la
donna dando /cucco, e, fe il neg.fi /coprirà con la jua don
na, ilbian.cambterd, per far reflare dfeompagnata ulne
grò la pedi. del rocco, di modo che la perdeva per
forfa
doppiando i rocchi, e l alfie.ff ileaua. In oltre,
fi il neg.
non pig.i alf colfio, egìuocherd il caua.della donna fa
alla 3 del fio alfiper pigliar laped. delia donna contr. il
bian.gtuo.l alf deila fuadonna alla del fio re guardan
3
do laped. e,
fi il neg.giuo.il rocco della fa donna alla ca
fi del fio caua.il bian.leuera la donna dalla /coperta, e

i la
.-

IJO DclglllOCO
la giuochera alla 4. delfido rocco. e y fi il neg.giuo. la pia
danna alla 3
del fino caua. ìlbiangmo . il catta, dellajita

donna alla 3
delfino alfi .
ffi)
indizigli il caua . con talpe,
e vincerà la p ed. del rocco ,
e procurerà di cauare il caua.

deire > e fruirfi de rocchi. e cambierà per vincere rigiuo

co . Tutto quefio e Damiano T uttauia fi


dottrina di .
,

ben quefio p are y che fia quelgiuoco y che Damiano ordino


per ilmgliore 3 nondimeno io giudico ejfier conueneuole per
chi giucca farlo annerino di qualche cofia fignalat a in
quejìo giuoco. Z> ice adunque Tdamiano > che quando ,
il

neg.giuocò il caua.de Ila fua donna alla 3 dell aìfper pig.


la ped. della donna cont.che il bian giuo.lalp.de Ila donna

lina cafia ausanti fipra il detto caua. Onde 1 pe\\t contr


non erano liberi apoter e offendere . e fieri neg.gmo.il ca-

ua. alla 4 della donna cant.fopra la donna & lalf.il hi a.

pig.t afe ont. con il firn > dando fiacco y e pigliando il neg.

con la donna . il bian.giuo.la fua donna alla 3


della mede
fima fiopra il caua.cont.efie il neggiuo la ped. delfino re y
quanto la va ,
per guardare il fiuo caua. la ped. dell a. don-
na del bian. jarafciolta ,
e uicina al farfi donna, e di piu

gìuo.fafi. della fua donna alla 3 del fino re [opra ilcau .

efie il neg giuo. taf. del fino re alla 4 deltafe.de/laJua


donna y ilbian.giuo.il c aua.de l fiuo re alla 2. dell ifiefjo . e

cofi il fiuo giuocofar a migliore affai, e^fe egli figiucca dal


tra maniera fiapendo il bian. giuocare hauera fimpre il

fiuo giuoco migliore . Ala noi dicemmo particolarmentey


che non fi girneafe y fe non talpe, come dice Damiano, e
. .

De gli Scacchi . iyi


che il neg.giuo.il rocco alla, cafa del caua. & il bianda don
na alla 4 del fuo rocco , & ilneg.giuo.la [uà alla 3 delfio
caua.eilhian.il/uo caua.alla 3 del Juo alfi. non conuiene
pigliare il caua.con il fuo alfi.come dice Damiano , ma hi

fogna fìare auuerttto a vedere ciò che faro, il neg. ^Per-


che,/ egli no muta la donna dal luogo, ouela tiene perde
,
ra il giuoco . & col mio parere , il neg.gtuochi, ciò che vor
ra,ilbtanfapendo giuocare 'vincerà il giuoco più facil-
mente non cambiando l'alfi.per il caua. Percheron lo cam
hiando, e procurando disfare col fuo caua. e faltare con
il fuo re, il neg. fruendo/ de fuoi rocchi fra perduto
HI ero nonfi deue cambiare, come vuole Damiano. Perche
il neg.è quello cui piu
conuiene il cambiare per diflrtgarfi
piu che potrà dal nimico . E
queflo bafii hauere auertito
m quefio giuoco

Vn’altro modo cominciando giuoco per la ped.del


il

la donna. Cap. 1 3 .

L bianco giuocandolap ed. della donna, qua


io la va, e il neg. facendo ilfilmile
, ilbian.
giuo.l’alfie. della donna alla 4 dell' alfe, del
fio re. Se il neg.giuo.l alfi. della fa donna
alla 4 dell alf.del fuo re.il bian.giuochi la pedi, dell’
afe.
della Jùa donna, quanto la va . Se il neg.la pig. con lape
di. della fina donna, ilbian.giuo. il caua. della
fua donna
alla} del fuo alfi. Se il neggtuc.il caua. della fitta domia
T 1 alla
f
172- Del giuoco
a Ila 3 del fuo alf fopra la ped. della donna cont.tlbian.
giuo.laped.del fuo re
,
quanto va fopra l'alf.contr. Se il
neg.lo ritirerà alla 3 delcaua del fiore , ilhian. giuo. la
.

ped fua donna una cafa auantiJopra ilcaua. giuo-


della

cando la ped. della Jua donna fopra del caua. contrario.


Se il neg.giuo ài detto caua.alla 4 del fio rocco il bianco ,

giuocando alt ufo d'Italia a paffar battaglia hauera vin- ,

to il caua. giuo da ped, del caua. della Jua donna fopra di


effoj, quante la va . Ada,fe non giuo. a paffar battaglia y il

biangli dar a fcacco con la donna alla 4 del fuo rocco , e fe

il negper non perdere il caua. fifcopriracon laped. dell al

fe. della fua donna,gtuochera una cafa , il biangiuo la pe .

di .del caua Ac Ila fua donna, quanto lava fopra il caua.


^pigliandola il negro nella ma con la pedideilafua donna ,

cioè vna cafa piu indietro >il bian .lapig.con la ped.de Ir oc


co,foprendoilrocco fopra il caua. e giuocando il neg.la
ped. del caua. dellafia doma vna cafa per guardare il ca
ua.d bianco giuocando la ped.un altra cafa fopra il caua.

0 pigliando la p ed» dell'a If. con laped. fua donna ha


della

uer attinto il giuoco in tutte le maniere ancorché fa me-


.

glio ripigliar prima la ped.dell alf. che non è muouere lai


tra [opra il caua. In oltre, quando il bian. piglio la pedi,

della donna con laped. delfuo rocco feoprendo fopra ilca


ua.cont. il neg.giuochera laped. delfuo re vna cafa. Ter
che, je ilbian.pig.il caua.con la donna, il neg.pig.con la

fua .e, feti bian.ptg.con il fuo rocco , il neg. giuochi l ai


re alla 4 del caua.della donna> cont.fopra il roccoy .
.

Degli Scacchi. 173


efopra il cau.cont . & a quefiagufa no harebbe buon giuo.
La onde y quando una cafa
il neg.giuoco la detta pedi .
,
il

bian.nonpig.il caua.ma gmochera la ped una ca/apiu a-


Mantifopra il caua. fi donna con
e, il neg.pig. la ped. della

laped.del fuore > ilbian.lapig, col caua. della fua donna.


S e il negro giuo cher a la ped. del caua . della donna, quant o
la u afopra la donna contai bian. la piglierà con falfi. del
fuo re . e pigliando il neg.con la
fua ped. il bian. la pig-con
la donna dando fiacco, efioprendofi il neg.con la
fina don
na, ilbian.dara fiacco col caua. alla z dell'alf della don
na cont.(Sp a quefiagufa far a matto, 0 perderà la donna.
e
fi fi giuocheraper altra ma il bian. auuertifca di/ape-
> ,

re giuocar bene, perche urne era fempre. perche, egli no


fi
uorra muouere man fi la ped. fopra il caua. come se det-
to, potrà muouer la pe d. della fua donna un altra cafa ,

inanfi, cioè alla ?


della donna cont. pigliando tufiita al-
l alfidel re cont. e cojìuincera il caua.
& ilgiuoco . E que
fio baff i per quello , che mi tocca d'ordinare il giuoco y
co-
minciando per la ped. de Ila donna

Altri modi da cominciarci giuochi* non comincian-


do per gli modi fopradetti Cap* z 4 . .

ìgliono alcuni gìuocatori poco efferti comin-


^
Cmre 1 l° r °
& ÌU0C^fuora degli modi fopradet
ti
y come dicemmo per ejfmpio , cominciando
prima , che habbiano giuocato di pedi .alcuna per gli co-
ualli*
. .

174 Del giuoco


ualh. e, perche ho veduto hen fpefio giuocare in quefìa guì

fa diro qualche cofa fopra tal maniera di cominciare


,
.

Et ilprimo annerimento e quefio y che fe Ubiamo ha ,

ritratto, ilconfìglio, chegiuo.ilcaua.delre alla 3


del fuo

alfi . & il neggtuo .la ped.della Juadonna y quanto la va,


#

accio che il nimico no pojja ordmarfi conlaped.delre y

indi proceda y e figuiti il fuo giuoco come far a il nimico.


Il fecondo auuertimento è, che y fe ilhian. comincierà

per lo catta. della donna alla 3 delfuo alfil neg.gìuoda pe


di. fila fua donna quanto la va.
,
e quefio in cafo ,
che
non uogha che ,
il nimico torni a ordinareper la ped.delre
fen\a perder molti colpi . e y fe egli vorrà lafctar ordina-
re il fuo giuoco per quella uia y giuochi la pedi .del fuo re ,

quanto la vaperche ad ogni modo hauerd migliore compo


fitione del nimico y e quefio per cagione d hauer lafciato in

dietro la p ed. dell alfe, della doma cont la quale commune


mente fuo le acconciare il giuoco della parte di quello y
che
ha leuato la mano per rompere il nimico

Ilterfo e, che fe ilhian. comincierà per la ped.dell alfi


della firn donn a y quanto la va y
il neg.giuo.la p ed. delfuo
re. quanto la vai. e fi tlhiangiuo.la ped.del fino re y quan
to la va, il neg .guo.l alfi. del fuo re alla 4 dell'alfie. della

fua donna ,
a quella gufa ordinerà hene il fuo giuoco:
perche la 4 cafa della donna cont. diuentahbera perii ca
ua. della fua doma, e parimente la uia dell'alf. del fuo
re piu libera alt offefa del fuo nimico Jl quale non ha ped.

fi poffa impedire
che facilmente non
Il
. .

De gli Scacchi. 175


l/'quarta è ,. che , fe il bian. comincierà per laped.det-
lalf.deL re, piamo la ra, il neggiuochi la pedi, della fua
donna, pianto lava, e,fe il bian. giuo.la pedi, della fua
donna, quanto lava, il neg.giuo.l' alf. della fua donna al
la 4 dell alf. del fuo re. fff
in piefla maniera egli procede

rà, e feguttet a il fio giuoco Jecondo che accaderd


, efa-
rdpiu liberi i fìioi alf. a l offendere, di quello, che non fono
gli alf. del nimico. e in oltre la
4 cafa del re coni. f libera in
tratto del caua. delfuo re
Il quinto è, che, fe ilbian. comincierà il fuo giuoco, per
alcuna delle ped.del fuo caua. fine di torre per quella uia
a
gltalf.delnimico, ilneg. non fi curi di giuocare altro ,.che
la ped.del re, e della donna, fe condo chegiucca ilfuo nimi

co. & ingegni f di procurare, e di firtificare ilfùo giuoco


cauando fueped. epeffi cautamente auanti.e quefto,
le

accio che il Juogiuo.fa libero, e quello del nimico catttuo.


E queflo bafi hauere auuertito a coloro , che de Aerano
f
di far buoni giuocatort
f . Ftnifco adunque, non effóndo
ccnueniente trattenerfi piu m quefli modi di giuocare , t
quali niuno buon giuocatore deue
ca alla Cabal
f are . Quando figiuo
, come
fi dice , 0 ferifa 'vantaggio
<r
Perche ne giuochi, che giuocano con uantaggio, moflre-
fi
ropreflo , come ci dobbiamo gouernare e giuocare .
,

Modo
. ,

176 Del giuoco


Modo di gouernarfi^e d'ordinare giuoco per la par il

te di quello , che fi difende, contro colui > che ha due


tratti di uantaggio . Cap. 1

Iuocando il bianco la ped. del Re , e quella

della donna quanto poffono caminare, il


,

don-
neg.gmo.la p cd.delfa/f. della fua
na njna cajd , e non alcuna dell altre pe-
di. cioè quella del re ,
e della donna,
,

perche quejìo farebbe njn ferrare gli fuoi peffi >


e dare
il nimico tratti di auantaggio . HSerò giuocheraprimay co
me ho detto, laped. dell alfe. della fua donna una cafd
fando a 'vedere ciò che far a il nimico il quale Jegiuo- ,

chera la ped.dell alfe. della fua donna ,


quanto la nja, il

neggiuochera la ped. della fua donna , quanto la •va . Se


al bian . la pig. con la ped.del fuo re, il neg.pig. con quella

dellal f bianda pig con quella del fuo alfie.il neg*


Se il .

pig.con la fua donna Perche,pofo cafo, che dalla parte


.

delbian.f umcefe qualche tratto giuocando il caua. della


doma alla 3 dellalfi.fopra la donna cont.conuiene al neg.
in quefo modo d'auantaggio rompere in modo tale il giuo-
co, che i fuoi pef\ipojjino farf liberi , e non prigioni, ef

fendo liberi quelli dell amerfano , e quefo tanto y quanto


in ricompenfa del fuo tratto, le ped. del neg.diuentano con

fiunte. & al biande ped. della donna refafompagnata •

& in quefo giuoco non è cofa piu importante ,


quanto rom
pere il nimico, che fappia affai . Onde giuocando il bian.

come
.

De gli S cacchi .
177
Come è detto, il caua.de IU fua donna alla 3 dell'alf fopra

fua alla fua pròpria ca-


la donna c ont -il neg.rit ornerà la

fa Se il bian giuo -l'alf.della jua donna alla 4 del fuo re>


il neg.giuo.il caua. del fuo re alla 3 delfuo alf. Se tibia,

giuo-tl caua.de Ila fua donna alla 4 del caua.de Ha donna


cont -per dare faccocon il rocco, il neg.gìuo. ilcaua. del

fuo re alla 4 della fua donnafopra lalfe ont -della donna,


c per guardare lo fcacco. Se il bian.giuo. detto Ài e. alla f
3
delfuo re, ilneg . dar a fcacco con la donna alla 4 del
fuo rocco - eje il bian.
f
feopre con la fua donna alla z
della me defirn a, ilnegJa pig. e pigliando il bian. col fuo

re y il negro potrà ordinar ilfuo giuoco affai bene

T)i più- Se, quando il neg. giuoco il caua- deire alla

3
dell alf-il bianco haueffe giuocato talfe .del re alla 4 del
la fua donna, prima del caua.della donna come se detto ,

accio cheti neg. non poteffe gìuocare il caua aliaci della .

donna, il neg.harebbegiuocato la ped. del fuo re una cafa .

Se il bian.poi giuo. il caua.della fua donna alla 4 del ca-


ua.della donna cont. per dare col rocco fcacco , il neg.gìuo
il caua.della fua donna alla 3 del fuo rocco . Se il bian.
giuoda donna alla 4 delfuo rocco, il neg.gìuo. Falf. della
fua donna alla z dell'ifeffa Se il bian. giuo. il caua. del
,

fuo re alla 3
del fuo alf .il neg.gìuo. I alf. del re alla z del

fuo re, e procuri di trafponerf . e a quefaguf ordinerà


il giuoco fio bemJfmOy epotrà offendere il nimico nonpo-
co . Con tutto quefìo . Se il bian. non uorra cambiar nel
principio la ped-del fio reygiuocanaola vna cafa auanti,
Z il
i * *>

i7$ Del giuoco


Hneg.giuo. I a!fi e. delia fua donna atta 4 delldlf del fìi&
re. Se il bian.muouerd la ped. fua donna
dell' alfie. della

*vna cafix atlanti per /correre il fuo contai mg.giuodaped


del caua. della donna una cafia per procurar di rompere il
nimico . zJdta.fe egli non fi contenterà di giuocare in quel
modo, potramuouendo il bian laped.del fiore una cafa
inan\j pigliar con la ped.dellafina donna la ped* dell alf.
della donna contati bianco pigliando contalfidel fuo
re> ilneg.giuoda pedi del fuo revnacafa
.
,
e catterà per

quella uia il fuo- cauaper metterlo alla 4 della fua donna


Tuttauiafa fine, che l'alfiere della donna non fia inferra-

to, fard meglio cauar prima Calfie. che pigliar la ped

In che modo (1 deue gouernar colui, che haucrà due


5

tratti per la ped.dell alfi. del Re. Gap- x*

Àuendo il bianco a giuocare due colpi per


la ped. dell al f del re, egli non giuocherd
le due ped del re , e della donna ,
quanto

peffono andare . fhe,fcbene qtiefii paiono

buoni traiti, non fono . er che giuncan-

do il neg. lapedAdre, quanto lava, dfordinerà il g‘uo~


co. Chefe il bianda pighaffi con la ped. della fua donna,
il mg. darebbe fiacco con la donna atta \ dd rocco cont. e

fie il bian.fi ficopnf con la ped.dcl caua.il neg.pig.la ped.


deire cont. con la donna dando vn altro ficacco evincerà
1 del
il rocco . e yfe egli non fifoprijfe x e mutajfe il re alla
U
Degli Scacchi:
la fu a donna, donna la pendei re. etha-
il neg.pig.con la

rebbeforno dato a qkefìavia ,v datogli p;u occafone di mtt


tare il re. e pero per non difordinar tanto non contitene
f ,

gmocar le due pedine , come ho detto . ma far a bene , che


giuochi la ped.delre quanto lava, e il caua.dclfiore al
,

la ì del fuoaifie.e.fe il neg.giuo.laped. del fuo re , quan-


to lava, il neg.non la pg. col catta. per temerità dello
fcacco fopradetto . ma giuochi laifi.de lfio re alla 4 del-
Palf della fua donna . Se ilneg.giuo. [alfe, ddrealla
4
deli' al fddlafua donna , ilbiangtuo.la ped.dell' alf. della
fua donna una cafa . Se ilneg.gtuo.il caua.della fua don
na alla 3 del fioafe.ilbian.gtuo. Uped.dellafia donna,
quanto la va . Se il neg.la pig.con la ped. delfuo re, il Ina.
pig. la ped.deltalfi caricando fopral'alf.contr. Seilneg.

dar a facco con l a f .alla 4 del caua. della donna coni, il


bian.fì [coprirà col caua. della donna alla 3 del fio alfe.
Se il nfg.giuo.il caua. delfio re alla
delfuo af.il bian.
)

muouera la ped.dell'alj. caricando vna cafa man fi


,fo-
pra Seti neg.giuo.il detto caua. alia deire cont.
il caua.
4
tlbian.giuo.la donna alla del fuo caua. [opra la pedi,
3
dell'alfe. del re cont. 0 vero la giuochera alla
3 della iflcf
fa fopra il caua. e,fe egli [apra giu orare, potrà or dinar e
il fuo giuoco bene. Pero,giuocandof fiora di quefofta
auuertito di qucfìi tratti, per prouedef fiondo la ne-
ceffita.

Z 2. Vn’-
,-

180 Del giuoco


Vn’altromòdo di ordinare il giuoco , per chi hauerj
due tratti per la ped. dell’alfiere . Cap. 3.
'

r/.: .. .
'

v, •
'
. ; . \ Y.«a
L bian. douendo giuocare due tratti per la
ped. delbalffeconda il mio parere, i miglio-

ri, e pili ficuri fono giuocare la ped . della

donna, quanto la va , ela/fi. della mede


fìma alla 4 dellalfe, del re . Se il negro giuocando

laped. della Jua donna, quanto la ua,ilbian,giuo. la ped*

dellalf. della fua donna, quanto la va. Se ilneg.lapig.


con la pedAe Ila fua donna, il bian.giuo . la pedi del fuo .

re una cafi Se il tieg.muouera la ped.delcaua. dellafua


.

donna , quanto la y a, per guardar la pedi dellafua don- .

na, il bian muouera la pedi, del rocco della fua donna


.

quanto lava Seilneg. lapig


. . il bian. pìgli conial f del

fuo re laped.della donna coni. e, fi no, egli pigprìma lu-


na con la donna dando fiacco, e l altra immediate, e, ri
f
neg.non pig.la ped.delrocco,magiuochera laped. dell al-

fe. della Jua donna ma cafa per guardar quella del fuo

caua.il bian.pig.la pedi. del caua.con quella delfuo rocco,


e, pigliando il neg . con quella dell alfe, il bian. giuochi la

ped. del caua.de Ila fua donna una cafa . e, fapendo giuo^
care, vincerà per forf a quellapedi. metterà in difordine
ìlrìmico,&allafnevincera il rocco, che è filo fa- . e

pendo uincerd rifintamente ilgiuoco.


,
& auuertifiagim
cando ih altro modo il bian. quello che giuochi , perche or-
dinerà per quefla via benijfmo il fuo giuoco, epiu ficuro,
da
. .

Degli Scacchi. 181


da offendere il nimico . Onde ffi btfigno, che l'auuerfario
attenda piu al ripar arff che all offendere

• > j * ìj u \* . ' v
.
• ; ‘ ^

In che maniera fi debba ordinare il giuoco per co-


lui, che accetterà il tratto per la pedi.dell’alfie.
del Re . Cap. 4

L bianco Vanendo il tratto per la pedina


dell alfiere del Re , giuochera la pedina
del fuo revna cafa. Se il negro giuo-
chera la pedina del fuo re quanto la
,
'va , il bianco giuocando la pedina del-
la fua donna quanto la va . Se il negro la piglia con
,
lapcdina delJuo re , il bianco piglia
con la pedina delJuo
re. Se il neg.dara fiacco con la fina donna alla 4 del
roc-
co coni, il bian. la coprirà con la pedi,
del fuo caua. Se il
neg.dicefie fiacco con lifteffa donna alla del re coni, il
4
bian. fi copra con la donna e le fua , donne fi cambieran-
no per fior fa egiuocando il giuoco
.
fienfia donne , la ped.
non e di tanta
offtfa . T)i maniera che , non fatigander
,
le donne con la offefa della pedina
, $ battendo gli fimi
pefifit liberi , e f agendo piu, egli vincerà il fuo contra-
rio . Ala , fie il negro non vorrà pigliare la pedina
della donna con la pedina del fuo re muouendola alian-
,
,
ti un altra
cafa , il bianco giuocando la pedina della
fua
donna, quanto lava
giuoco
, a quefìa guifd ordinerà bene il &
fino , andando fiempre offendendo il nimico
, e pro-

curando
. ,

i$2 Del giuoco


curando in qual maniera egli ponga, e muoua i fuoì pcf-
c
fi. E
queflo bajìi hauer detto di que/o
giuoco Terche .

cgni giuocatore fipotrà gouemare,e prouedere con quello,


che fi dira di ordinare t giuochi centra l'offe/a di quefa pe
di -flora mi refa di mofirare folamente un altramanie-
ra digiuocare,per coloro,che, dando la fopradetta pedina
per la mano, non 'vorranno cambiar Jubito la donna

Vn’altro modo di ordinare il giuoco per la parte di

quello, che accetta il tratto per la pedi.deU’alfi.


del Re. Cap. /.

L bian-hauendo il tratto per la ped. dettai/,

deire, fe' non 'vorrà cambiar la donna in


ordinare il giuoco perii modo fopradetto

deue ordinarlo in quefa gui/d . (fiuocando

la ped. dettai/, della fua donna unacafa. Se il neg .giuo.


la ped. del re, quanto la va, il bian.giuo. la ped. della don
na, quanto la va . Se il neg. mifurera la pedi, del fuo re,

vn altra cafa auanti, ilbtan.giuochi l al/. della fua donna


alla 4 dell' al/. delJuo re . e.Je il neg.giuo.laped. della fua

donna , quanto lava, ilbian.giuo.la pedi, del fuo


revna

cafà Se il neg.giuo.laped. dell al/e. della donna, quanto


.

lava, ilbian.non pig.il catta. della donna cont. con l’al/e.


rocco,
delia fua donna, perche pigliandolo il neg.con ilfuo

fe il bian. darà Jcacco con la


fua donna alla 4 delfuo roc
co . &
il neg. feoprendof con l al/. dellaJua donna,
tibia.

lo
.

Degli Scacchi. !$j


lopig.can la donna la ped. del rocco . Seilneg.pig.conla
ped.dil fiuoalf. laped. della donna ilbtan. lo pig. con la
,

fua donna e fara due beni, cioè , che liberara prima la


.

fua donna dal pencolo, e dapoi lafciera una cafa libera oue
,
potr'a mettere il caua.de l fuo re, aceti,
che pofa giuocare
,
con tutti i fiuoipefft Ma
feti neg.non pg./a detta, mito
.

uendola vn altra ca/a auantt per ferrar


la va alla donna
conr. & all
f
al del re contai bian.giuo.la ped. delcaua.del
la fua donna, quanto la va . e,
f ,lneg. la pig. nella via
con laped. dell alf. della fua doma,
il btan.gtuo.la pedi
del caua.della fua donna, quanto la
Va. e, fi il moda pi
glia nella via con la ped.deU'
alfe. della fua donna alla
3
deli ifiefio alfi.per pigliar la doma
, tlbtan.giuo. la doma
alla 3 del fuo rocco, e cofi
reflera libera, e con vn buongiuo
co. e ,
fi figiuocheraper altra ma, è
fifa
albian. auuer
tire di fapzr giuocar bene . e peri
non configlio il bianco
che giuochi nel modo [opradetto .

1**,
fi fi il ncg. Jàper a giuocare, quando il bian. muo-
ver ala ped. del caua.delia
fiia donna, quanto?andana,
per dar cafa alla fua donnaper non
perderla, il neo orno
il caua.del fiore alfa 1 deli'
ifirffi re Cofi conutniua ài
.

bian.per non perder la donna ritrae


la cioè , alla 3 dd fuo
roccoperche non facendolo U perirebbegiocando il neo
il rocco [oprala cafa dd me defimo, e fi ilbian.pg. conia
Jua donna laped.del caua.ilrieg.g’uodalfe. deila
fua don
na a ia detmedefimo. e
3
fi il biapigha/fi con U fina don
m lapedAde aita, il neg.gm.Ulfi.
dellafia donna aliai
184 Del giuoco
del medefimo, e cofi s batterebbeperfo . e, fi il bìan.giuocan

do la donna alla 4 dell' alf,'.della donna contr. nonpig. la

ped. il neg.giuo.l' alfie.de Ila fua donna aliai, delmedeft-

m o. e dapoigtuo.il cau.alla 4 dell alfi. del fio re, efiopre

do l alfi. deire [opra la donna refiera perfa con tutto


il

giuoco Ma, fi, come se detto, il bian. la rittrajfe alla


.
:
3

del fio rocco, il neg.giuo.il caua. del fiore alla ^ deII al


laped.delre cont. e, fe ti bian.pot uenif
fie.del fuo re fipra

fi
con U fina donna alla caja delfuo alfi. perguardarlo, il
neg. darebbe fiacco con la donna alla 4 del rocco contr.

Óndefapendo ilbian.giuocare, il, giuoco farebbe pcrfo. e

pereto non e buon giuocare cguefio giuoco , ancorché bab-

bi apparenza di buono . In oltre


,
quando tl neg. muouea
la 'vàjlbtan. nonpig.
la ped. dell alfi. della donna, quanto
il caua-conl'alf. della fua donna, ma procurerà di caua-
del fiore
reifuotpeffi. e prima darà fiacco coni'alf
neg. col
alla 4 del caua.dclla donna cont. e fioprendcfiil
alla
caua -della fua donna, ilbtan.giuo.il catta, delfiore
giuoco non
z del fio re.&à quefiaguifa ordinerà il fio
'volendo cambiar la donna .

Vn’ altro
De gli Scacchi ; 185
Vn altro modo di ordinare il giuoco per la parte di co
lui* che da il tratto per la ped. delFalfie.del Re,
fecondo Damiano . Cap. 6 .

4
Vello , che da ama pedi vantaggio , fi ti-

fa di dar quella dell'alfi del re per efiere .

la ped piu atta a guardar l'


offfa, che può
e

efier fatta al re "Perche, (come habbiam


.

detto di [opra, trattando la qualità, e na-

fi può con quella combattere affaifa-


tura di tutte leped.)

cilmente in fauore del re, per non hauer tanti ripari, come
per la parte della donna . Et cofi ,per efier quejìa ped. piu
atta di tutte, non tanto per poter difendere ilfio re, quan
to ancora per offendere ,
e rompere il nimico per quejìa ca
.

gione sufi a darfi quejìa di vantaggio piu dell' altre .

Ala, perche colui, che la da,giuochera in cambio di quel-


li duoi tratti, ò uno ,co lui, eh oricene, non ha tanto luo^o da
offendere . Per tanto chi la da ,fipuò accommodarfi ,
fg)
ordinar bene ilgiuoco Qoe tanto habbiamo dimojìrato ne
.

giuochi fopr adetti . Ala , efiendo che colui, che lariceue,


fempre ha quel vantaggio, per tanto , [apendo giuocar ego
tra ordinare il fuo giuoco commodamente 'Però diremo .

in quefìo luogo per configlio di Damiano in che maniera


, ,

fi debba ordinare il giuoco, e rompere il nimico . Se il bian.


dar a la fopradetta ped. giuocherà la pedi. del re, quanto
e
la~)>a, il neggiuo. la ped. della fua donna quanto lava .
,

Se il liangiuo.il caua. del re alla


fielJuoalfie.il neggiuo .
c. Aa la
.

/
186 Del giuoco
aped.dell’alfi.delre , quanto lava. Se il bian. pig.colJuo
caua.la pedi. del re coni, ilneg. dar a fiacco con tadorna
alla4 del rocco cont. Setlbtan.fi fi aprira con la pedi, del
caua.il neg.pìg.la ped.del re con lafiua donna dandofiac-
co Se il bianfi copre con la donna , il neg.pig. con la fina
.

donna il rocco. Se il bian.dardfiacco dificoperta dellafina


donna, gittocando il catta, del fuo re alla } del catta, del re

cont.ilneg.fi copriva con l alfi.alla 2. delJuo ve. Se il bian.

pig.il catta. col rocco.il neg.giuo. la [Ita donna alla 4 deire


cont.e cambierà la donnaper fio fio, . & il caua.btan.non

potrà vficire effendo perfi. e a quejìa gu fa il neg. vinceva


ilgiuoco. Ancora, fi, quando il neg. giuoco da principio
va, il bian. la ptg. con la
la ped. delialfi.del re, quanto la

ped.del fuo re, enonlaped.conilcaua. ilneg.giuo.laped.


della fiua doma, quanto la va. e, il bian. pig. ancora la
fi
ped.del re con il fuo caua.il neg.farà al modo fiopr adetto,
cont. (fi copren
dando fiacco con la donna alla 4 del rocco
dofi il bian. con la ped.
del caua.il neg.pigda pedi, del re,

la donnajando fiacco rocco oltre, fi il bianco


Jn
con .

non darà il detto fiacco di ficoperta, come habbiamo detto


di fiopra, dando fiacco con la donna alla 4 del
rocco cont.

neg.pig. lapedi
e coprendofi tlbian.con la ped. del caua. il

deire con la doma dandofiacco rocco. Ancorale il bia.


se
non darà il fiopradetto fiacco dficoperta, come fiopra
di

detto, dando fiacco con la donna alla 4 delrocco contr. il

neg. muterà il re alla cafa della donna, e fi il bian. ,


dai a
il neg.giuo.
altro fiacco con il caua.alla 1 dell alj deire , .
.

Degli Scacchi. 187


il re alla 2 del meàcjìmo . Se il bian pig Al rocco con il det
.

tocaua.il neg. dar a fcacco con la donna alla 4 del re cont.


Se il btan.fi copre con ralfi.il neg.pig.con la donna laped.
che fìa alla 4 delJuo alfine cambierà la doma Onde [ac .

eia il bianco tutto quello ,


che 'vorrà y che perderà ilgiuo-

co, perche il Juocaua.non può njfcire, &a queflaguifà il


neg.cauerai fuotpeffi,erefierauincitore . Inoltre .Se ,
quando ilneg.giuodaped. della [tadorna, quanto potea
andare, il bian.non pigda ped.del re contr. col Juocaua
giuocando la pedi, delcaua. del Juo re ,
quanto lanca per
guardar l'altra peduli neg.giuodaped del juo . re una co-
fa piuauanti [opra il caua. contr. Il miglior colpo, che fi

poffa giuocare, è il metter la donna alla 1 delfuo re fafine,


che il cont.non la pofia [coprire . il neg.giuo. ancora fìmil-
mente la donna alla 1 del fuo re per leuargh la coperta . Se
1lbian.giuo.1l caua.alla 4 della Jua donna non hauendo ,

miglior tratto, il neg.giu°.la ped. delldifi. della jua don-

na [opra il caua. quanto lanca. Se il bianco dar a fcacco


con la donna alla 4 del caua. della donna cont . il neg. muo
nera il re alla 1 del fuo alfi. & e for\a di guardare dea
ua.fj) d neg. dar afcacco con la donna alla 4 del rocco con
tr. e pig.laped.del caua . e poi pig. t altra guardando dea
ua. giuocando alla 4 del caua. della donna cont.ilneggiu.
e
la ped. della donna ncna cafa piu auantifafine che non efebi

fuora col caua delia donna . Se il bian giuo.l alpe, deire


alla z del caua. del re, il qual tratto è buono ,
il neg.muo-
uerdla pedi. del rocco della donna una cafa [opra il caua.
c A ai Se
.

iSS Del giuoco


Se il bian. Umetterà alla 3
del rocco della Jua donna, d
neg giuo . il cauti . delJuo re alla del Juo alfi. Se libiamo
3
muouerdlapedi.del caua.del fuo re una cafa auanu jo -
pra il caua.il negdo giuo.alla 4 dellaJua donna Se il bid .

pig.laped.delre con l'alfie. deire, ilneg.giuo. ilcaua del .

fuo re alla 4 dell'alfe. deire contjopra la donna perpigliar


la Se il bian. giuo .la donna alla 3 dell' alfe .del Juo re il
.
,

neg.pigjaped.dell alfie.del re con l'alfie. della Jua donna.


Se ilbianpig.il caua.con la donna , ilneg.pig.l alfi.contr.
col Juo. e,fe ilbian.guardera il rocco, mettendolo nella ca

Ja delcaua. Se fi giuocaffe per altra uia ,


il neg. darebbe
fiacco di fcoperta al rocco. Con tutto queflo a ogni modo il

neg. dar a Jcacco difcop erta della Jua donna gmocand^o,

l alfi. alla 3 della Jua donna contr. e darà urialtro Jcacco


con la donna alla z deire cont.& il bian.non bauerd altra
cafa, che la 3 del Juo caua. il neg.giuo. la donna alla 3 del
Juo re. Se il bianpig.l alfi. con la pedi. dell alfe, detta Jua
donna y il neg. coprirà la donna con L'altro alfi. atta $ della
Jua donna pig.ìalfi. J.uocando la donna
fi il bian.non
. e,

atta 4 del c aua.de lJuo re, e cambierallo b uadi oue uor- ,

rd , che egli Jard matto, bperderà la donna ‘Perche Je .


,

egli giuocherd il re aliai, del Juo rocco, il neg. coprirà la


y
donna con i alfi. detta Jua donna alla
4 dell'alfi. delfuo re.

e Je, quando il neg gli diede Jcacco con deire atta 3


l'alfe,

detta Jua donna il bian.giuoco U re alla 4 del Juo rocco ,


,

il neg.giuo. I alfe, della Jua donna alla 4 dell' alfi. del fuo

re, come s e detto, per pigliar la donna, haut ndola il bian.


giuo-
.

De gli Scacchi. 1
89
giocata in la accio che il neg.non la copriffe . & battendo
ilneg. dato Jcacca con talfi.delre alla 3
della fua donna
inanfj degiuocar ialfiifopra la donna, come adeffo dicem
mo . il che tutto tratta Damiano confufimente > e tanto
male , che a pena quelli y che fanno affai Jo intenderanno , e

che diremo de principiami * Il quale figuitan -


fi queflo è,
do auanti dice . e,feil bim.giuocherd la donna alla 3 del-
ì alfe, delfuo re> il neg.giuo.il rocco alla cafa dell alf .del
fuor e . e ,fe ilhian. lettera la donna per non perderla ,
il

neg.dar a fiacco con la donna aliale del fiore . e prefiofa

ra matto . Di piu y fi il bian.muouera la donna in cafd


tale ,
che guardilo fcacco della donna contr alla 4 deire, .

ilneg.muouerd l alfe, del fuo re alla 4 di modoy che dard


fcacco col rocco, e non potrà fiampare il matto . Tutta
quefìa è dottrina di Damiano y ancor che con altre par olex
comefi uedrd nel r^cap. del fuo libretto .

Di alcuni errori, delfopradettomododigiuo-


care . Cap. 7 .

Àrlero in queflo capitolo di alcune auuer-


ten^fle, circa alcuni errori pojìi di (opra,
che 'vengono dalla dottrina di

Damiano
e piu prefio intendo di laficiare alcuni mo-
di per non effer co
da effer e int efi
, fi facili
da ognuno, che y dicendoli y chi non fa gmocare nepigli po-
co profitto 2 VJV fio quefio per difinor di Damiano ma
.
,
,

ipo Del giuoco


per auuertire i preferiti, t futuri giuocatori , a, fine , che

non s ingannino in quejli modi digiuocare . maffìmamente


figuitan do tante [alfe, et damo/e maniere di ordinare i

giuochi quali fe io dijjìmulafifarei tenuto poco accorto


.

e perfona , che haueffe confentito al falfo . “Dicendo Da


miano, che,feilbian.muouera, laped.del caua.del fiore
fpra il caua.contr. che il neg.lo giuochera alla 4 dellafia
donna . e, che, potendo pigliare il bian. laped.delre contr.

la donna, b con l' alfe .ejfendo molto miglior tratto pigliar-


la con la donna,fu chela pig. con l'alfi. & efendo prefi,,

che giuochi i peggior tratti , che fipojjìnogiuocare . per-


che, fi il bian. piglierà la pedi, con la donna pigliando il
,

neg-laped.deWalfie.contalfie. della fina donna, il bianco

piglierà la donna con la fua. e pigliandola, il neg. colfio

cauaper nonperderlo, il bianco pig.laped. del caua.della

donna contr. col fio alfe, caricando /oprati rocco . e coft

hauerd 'vinta la pedina Onde il bianco , il quale Damia


.

no mette, che fia [enfia rimedio, ha buon giuoco, cavila


pedina di più del negro . ‘Ture mettiamo cafio , che non fi

giuocaffe ,eche fi pigliarla pedina con l'alfie. e


il detto

non con la donni}, quando il neg. giuochera il caua. alla 4


dell’alfe. del re, ma /òpra la donna , il bian. ne 'vena
{fi
con la donna alla 3 & il neg. pig. la pedi, con l'alfie. della

donna. Dice Damiano Se tlbian.pig.il caua.con lafia


.

donna, come egli fofifi buon tratto , b hauefie apparen-


fi
za d'efier tale :
potendo il bian.giuocar lapedt. della fia

donna una cafa, guardando ilfio alfie . &fioprendo lai


\

De gli Scacchi. 191

faldella [baderna, fopra ilcaua.contr. <JM&r chefa cojì


che il bian.piglio il cauti . con la fua donna > & il neg
.
pi-
glio Talfe, con il fuo caricando fopra il r oc còliche ilhian .

giuoco il rocco alla cafa del fuo caua. & che il negagli die

de fcaccodi [coperta con la donna ,gtuocando lalf. alla

3
della doma contr. e che il bian . ne Iteniua con il fuo re

alla 1 del fuo alfe. e che il neg.gli diede fcacco conia fua
donna alla i del re contr . e che il bian. rveniua con il fuo re

alla 3 delfuo caua. e il neg.giuoco la donna alla 3


delfuo
re per coprire la donna, & che il bian. per fuggir la co-,

perta giuoco la fua donna alla 4 del caua del fuo . re > e

che iL neg. diede fcacco con l alfe del fuo


. re alla 3 della

fua donna . e che il bian. muto il fuo re alla 4 del fuo roc
co, ft) il neg.giuoco l alfe .della fua donna alla 4 dellal-
fe. del fuore fopra la donna contr. e che il bian.ueniua
in la donna alla 3 dell alfe, del fuo re y e che il neg. giuoco
il rocco del fuo re alla cafa del fuo alfe. Dice fubite Da
mi ano vri altro errore, che ,fe il bianco le njerala donna
per non perderla , comefcordatof di non tenere auantil al

fe. della fua donna , e come non foffe miglior tratto giuo-
cajfe la p ed. della donna vna cafa , luno per leuare che ,
il

neg.non pojfa entrar nella 4 cafa del re bianco col fuo alf.
e meno con la fua donna , e l'altro per aprire la uia all alf.
delladonnaper difendere lo fcacco del rocco , alla 4 del-
lalfe. del re bian. e non leuar la donna alla 3 dell alf .do-
ue fa , effendo il meglio che pojja hauere per la difefa
di quefo giuoco tanto perduto, come dimofra TDamiano .

Aia
,,

ipa Del giuoco


Ma fiacofty che lo diamo al bianco > il quale è il miglior
giocatore, e dapoi da tratti peggiori per auantaggìo
c
, &
alneg . i migliori, e che concediamo a Damiano, che, quan
do il neg.gmoco il rocco del fio re alla cafa dellalfie. che
il bianco figgiua con la fia donna per non perderla , ca-
me fi all bora fife flato necejjario di fuggire * e dice an-
cora Damiano , che fuggendo ilbtan . il neg. dara fcacco
con la donna alla 4 dei Juo re, emendo queflo un manife-
sto errore Perche alla 4 deire neg non fipuò dare fcac-
. .

co al bianco , ma alla 4 del re bianco 7) ice di piu , che, .

fe il bianco metter à la fua donna in cafa tale , che difenda


10 fcacco della donna contr alla 4 deire e non dice douey
. .

non hauendo più di due , ò tre cafe ,


oue la poffa mettere
per difendere il detto fiacco, cioè aliai, del caua. della
donna con pig.la pedifopra ilrocco y 0 alla 1 del caua. del

fuo re alla cafa del rocco del fino re <»J7/a metti amo , che
.

egli Ihabbia pofla in qual fi 'voglia di quefle cafe, dice, che

11 neg.mettera lalfie delfuo re alla 4 delfuo re


. . Onde
dar a fiacco col rocco , e non potrà fiampare il matto .

il che è un altro errore d importanza . H^erche,giocan-


do lalfie. delfio re alla 4 del fio re, non da pregmdicio al
bianco, ne fipuò dare fcacco col rocco Di modo, che il .

neg.non giuochi lalfie.del fiore y come dice Damiano


ma piàprefìo giocherà l alf della fia donna alla 4 del
re contr. fiopra la donna contr. e pofiia dar a matto perfor
\a . Onde fi manifefla beneper tanti errori che ,
Damia-
no non ha compoflo con lo Jcacchiere , ne penfiatoui bene
ma
.

Degli Scacchi. 193


ma dormendo. Egli dice Ancor di piu nel princìpio di que -

ultima maniera di giuocare , che potrebbe dare jcacco


fi
con la donna, hauendo il bia. pigliata la ped del re cont.col

fuo caua . e che c op rendo f il btan • con la ped del. caua. il

neg.darebbe un altrojcacco il rocco ,


pigila ped.delre con
la donna , non ricordandoji >
che già la pedina non Jia in

quel luogo.

Come debbe comporre giuoco colui , che riceue il

il vantaggio della fopradetta pedina > e d el


tratto fecondo Damiano. Cap. 8.

S Jmiano nelfello >& capito .del fuo librettoferi

ue tre modi in féfa , e fuor di colui y che rice


di

ue il caua» per la pedi deli afe. del re , e la .

manosi quali metterò qui fa fne y che ì gmocatorigi inteda


no meglio . Se il bian riceue
. il caua. perla ped. e la ma-
no ; fe il neg. giuoc . la pedi del re quanto la njà .
, il bian.
giuoc. la ped. del re una cafa .
e fe
il neg. giuoc. la ped .

della donna quanto lanari bian. giuoc .la ped. della

donna quanto la uà, efcilneg.lapig. con la pedi . del fuo


re } il bian. pig.con la ped delfuo re .efe
. il neg. daràfcac
co con la donna alla 4 del rocco cont. il bian. f coprirà con
la pedi del caua. efe
. il neg . darà un altro fcacco con
la donna alia 4 del re ,
il bian . fi coprirà con la donna y e
la cambierà per fifa non U potendo fcoprire cAncora
fe il neg. non pigi, la ped. della donna con la ped* del fuo
jB b re
i<?4 Del giuoco
re mouendola una cafà attenti ilbian. la romperà coni*
ped. dell'alfe, della doma quanto lana, e feti neg.giuoc,

la ped. dell' alfe, della ftta donna una cafa ,


il bian. pigi,

la pedi . della donna con la pedi, dell’ alfe, e fe il neg.

pig.con la ped. dell'alfe. della ftta donna, ilbian. gio-


cherà il catta, della ftta donna alla 3 del fuo alfe,
e fe il neg. giuoc. l’alfe. del rea Ila 3
della fua donna, il

bian.pig. la ped. della donna con il fuo caua. e fe il neg.


daràfcacco conia donna alla 4 del rocco del recontr. il
bian. non coprirà con la ped.del caua. perche ilfarlo gli
f
potrebbe dar mal giuo. Ala egli mouerà il re alla 2. della

donna .efeil neg.pig.la ped.del rocco deire cont. coni al-


rocco con il caua.alla
fe. delfuo re , il bian.glt daràfcacco
i deli alfe, della donna cont. e fe il neg.lopig. con i alfe.il
bian. pig.ladonna colrocco delfuore . D‘piu,fe, quando
ilbian. giuoc. il caua. della donna alla 3 dell alfe, il neg.
non giuoc .1alfe .delfuo re alla 3 dellafua donna, ma giuo
chera ti caua deire alla 3 delfuo alfe. onero giuecheràl al

fe.de Ilafua donna alla 3 del re per guardar laped.


della

donna ilbian. dar afacco con l alfe deire alla 4 del ca-
,
.

ua. della donna contr. Se il neg. fi coprirà con i alfe, della

fua donna , il bian giuo. la donna alla 4 delfuo rocco ,


e cer

il neg.
cherà la donna b perderà la pedi, della donna. e fe
re alla 2 dell haue
nonf coprirà con ialfe.egiuo.il tfleffo ,

rat!giuoco male ordinato . Perche ilbian. giuoc. la pedi,


del caua. della fua donna unacafa . e feti ncg.non giuo-

c affé la donna alla 4- del fuo rocco per difendere lo fcacco,


il bian.
De gli Scacchi. 195
il bian.rnouera l'aljie. della donna alla z della firn donna,

tfe il neg, non lettera la fua donna , il btan. dara Jeac co


col caua.e perderà la donna . e a tutte le maniere il neg. ha
uer a cattino giuoco leuando la Jua donna . Ancora y fi il
neg.muouerà la ped del re quanto la uà
.
y ìlbian.giuocUa
ped. della donna una cafa . Se il neggiuoc.la ped. del/a /fie.
delfuo re y quanto lana y
ilbian.gmoc la ped. del fuor e y
.

quanto la ua . Se il neg. la pigi con la pedi . delfuo atfie.il

btan. dar afcacco con la donna alla 4 del rocco del re cont .
efe il neg fi coprir a con la ped del fiuocaua. ilbianpig.la
.

ped. del re con la donna ,


dandofcacco ,
il neg.fi copri-

rà con la donna , &d btan.potrà pigliare il rocco o l altra


pe.del/alfdel re y chejìa alla+del re bia.e cabierà la dona y
chefura miglior tratto } che pigliar e il rocco .p er cheyfie pigi
il roccoli neg.uincerebbeilgiu.T utto quello >che s è detto fi
no a quiyè dottrina di Damiano nelprincipio delfefìo e 7*
capit.Jopra le quali parole auertifco afai 1 giuocatori y che
il giuoco ordinato in quefto modo y il bun. il quale ha un
caua.uantaggio non piglia il rocco deire wg.mafì bene l al
tra pedi, e cambierà la donna in quejìagmfa . Perche y fe
il bian.pìgltaffe il rocco perderebbe ilgmoco ‘Pero non fi
.

da qual ragione moffi Damiano dica qnefìo ^Perche fe .

egli [batterà detto afine , che , chifa pocofi debba contentar


di uincer qualche cofa y
e non entrar poi in curiofìtadi con
quello , chefa piu y egli fipermetterebbe in qualche manie-
ra .
quando per altra ma fi uinca ilgiuoco ,
e la curiofìtà e

f
la troppo efficienzafarebbefiata dubiofa 3 comeft è dettone
Bb z gli
1
96 Del gì ito co
gli ankertimeti generali. E, fe egli f ha detto per non fegui
tare piti atlanti colgiuoco, conojcedo dhauere ilgiuoco mol
to fianco con tutte le dtuerfita de precetti ,
e giuochi, come
egli ha mojìroyche fi permetti a quello, che^facendo profezia
ne di maejìr.Oy cofipreflofia riufcito y e con tanti politi giuo
chi y e gagliardi modi d'ordinare i giuochi y come balliamo
dichiarato , e manifejìeremo in quello, che refia. Dico dun
que,che Damiano non è di tanta auttorita,cbe per luifolo fi
della lafciar di farlo y e maffìmameme m unacafa, come
quella, quale tutta confifle nella dtmojìratione . ‘'Perche, fe
fi mancherà per lo timore dello fiacco dfioperto y che il
neg gli potrebbe dare pigliando la pedÀella donna con la
Jua nongioua molto al neg. per mneere
,
il giuoc^al bianco

per uia di quella . e


, fi egli l'hauejfe detto per parere , che
pigliando il bianco il rocco perderebbe la donna, gli conue-

ni.ua di mofiracre qualche tratto,per lo qualefipotefie inten


dere . Perche m altra
maniera un rocco non era pefifio
da Ufilar di pigliarlo ,fie già non fi vedejfe chiaramente
il danno, che pigliandolo nafierebbe . Percìoche d'altra
maniera quello, che ha un cam. uà maggio vincendo lal-
tro rocco perche nolete, che lafici di pigliarlo, non 'veden-
,

do il pencolo mamfefilo ! Per che, quandi sarrifichafie a


perderla donna per due altri pefifii,facendoficon 4 pe ^
fi per la donna y e fe ben fioffierotre ,quejìa è piu vicina a
y incere il giuoco ,
che a perderlo . Onde,Japendo il bian ..

giuncar e y non credo, eh' egli hauejjeperfio ilgiuoco , ma piu


lofio vinto. . Onde alparer mio , fi il giuoco fi ordtnajfi
per
Degli Scacchi. 197
per quefli termini di Damiano , il bianco pig. il rocco con
la donna, perche^fe il negro giuoco il cam. alla dell' al
3
fie.per meoperar la donna, nonpotendo per altra uia probi
lire tufata , il bian. girne. l'alfie. della
fua donna alla
del rocco del re contr.e cofi cambterà per
3 foifa la don-
na , per la donna, &
l’alfie. contrario 0 il neg. perderà
,

tutto ilgiuoco Perche, fe il neg.pig. la pedina della


.
fa
donna coni, conia ped. del fuo alf.del re,cheèalia \delre
cont- dandofiacco di [coperta della fua donna, il bian.

fe non uorrà mutare il re, fi potrà coprir con l'alf delfuo


re, alla idei medefimo, e cofifar a furo, e cambiando
tutto ilfpradettofar a con un rocco dauantaggio In ol- .

tre , Se il neg prima chegiuocafe il cauaJel fuo re alla


3
delfo alf. dar a il dettofcacco difoperto pigliando lape
,
di. della donna con la fua , comesi detto
tuttauia il , bian.
fpotrà coprire con l'alf. come se
fi vorrà, hauerà
detto,
il giuoco fopradetto . Ma , non uolendo perder l'alf. [co-
prendof, piandoti neg.pig. la pedina dando
fcacco della
fua donna difeoperta , ilbian.muouerà il reallacaf del-
la donna . e fe il neg. prg. taltra ped. dell'alfe, della don-
na contr.con la jua dando di nuouo viialtra volta
fcacco
ilbian.lapig. col Cuore ,e feti bian. neg.
darà fcacco con
la donna alla
4 del.re contrai bian. vorrà potrà
fi ,
torna-
re colfuo re alla cafi della donna
fua , e
fi nopopàfeoprir
fi con l alf. delfo re alla 3 della fa donna [opra la donna
contr. e,
fi il neg.pig.con la donna lapedi. dclcaua. deire
contr. dandofiacco , il bian copra il caua.delfuo re al-
fi
la
. .

ip8 Del giuoco


la i deltiflejjo . efe il neg.pig.tl rocco con la fua donna, il

bianco pig. con la fua il cauaAel re contr. e fe il negro ptg.


,

con la fua dormala pedi delrocco deire cont.per guar-


.

darla pedi . del fuo rocco . & a fine che


,
il bian giuochi
.

l'alfe.della fua donna alla 3 delrocco del re negfapra lai

fe. del re , che foperto >


il bianda pigi con la fua donna
.

è
dando facco . e giuocando il neg.il re alla cafa della fua
donna , il bian. darà fcacco dell' alfe .della fua domati-
colfuo alfe,
la 4 del caua.de l re contr e il negfeoprendoft .

il bian. dark matto , conia Jua donna alia caja


delcaua.

defre cont.efe non fi giuochera per cjuefìomodo, faccia


il

neg. quello che vuole, che perderà il giuoco,


pur che il bian.
Damiano ufeira del timore , eh egli ha y
fappi giuocare ,
e

che il bianco lo perda

Vn altro modo di difenderli per colui ,


che ri ceue un
caua. perla pedi.delTalfie.del Re* el tratto^ fe-
condo Damiano • Cap. i o.

cAmiano nel capit. fettimo del Juo hkrrtto


mette vn altro terfo modo di dfenderf in
fauor di colui che ricette vn caua. di vavtag
,

gio per la pedi dell' alfe, del re . , el tratto tn

modo. Giuochera ilneg la pedi, deire, quanto


la .
cjuefo

qja il bianco giuo. la pedi, della fua


donna vna cafa
,

Se il mg.giuo.la pedi, della fua donna ,


quanto la va ,
il

bianco giuochi il caua.de l fuo re alla del fuo alfe, òeil


3
neg.
.

De gli Scacchi . 1 99
neg-gìuoJa pedi. del re fopra farà buon trat-
il catta. non

to, perche il bianda pig. con la pedi, della fua donna, e pi-

gliando il neg.conla pedi della Jua,


. il bian. muouerala
donna . e pig.il neg. col fuo re ilbian.giuo.il caua. del fuo

re alla 4 del caua.delre contr.perpig.la ped.del re . e y fe


il neg. la guarderà con quello, eh' egli giuocherd y il bian

gli dar a fc ac co rocco alla z de IIalfe. del re contr. colca-

ua . Se il neg.non muouera la pcdi.delreper il detto rocco,

giuocando alfe. del re alla 3 della Jua donna, il bianco

accio chela pedi. del re contr .non 'venga fopra il fuo caua •
giuocherd la pedi. deire , quanto lava . Se ìlneg.giuo. la
pedina della fua donna ~yna cafa, il bianco giu. la pedina
dellalfe. della fua donna, quanto la va, accio che il n g.
non habbia quella pedi, congiunta, cioè quella del re, e quel
la della fua donna . Se ilneg.muouera la pedi, della fua
donna, che è meglio , che cambiarla .
(perche mutandola il

fuo giuo. nonfarebbe bene ordinato, e convn cau.manco .)


ilbianco giuocherd [alfe. della fua donna alla r^delcau.
deire contr. fopra la donna. Seri negro giuocherd la pe-
dina dellalfe, del re vna cafa fopra talfe, contr. il bian.

la ritirerà alla 4 delfuo rocco . Se il negro giuo.la pedina


del fuo re ,
quanto la va fopra lalfie. il bian. la metterà
alla 3
del caua. del fuo re . Se il neg. romperà con laped.
dell alfe. del fuo re, tlbianco la pig. con la pedAelfuo re.

Se il neg.la pig.con lalfe. della fua donna , il bianco giuo


ca il carta. della fua donna alla 1 dell
f fa ,
e la metterà
alla 4 del fuo re, e non gli lafcierd mai muouer la pedina
del
200 Del giuoco
deire . ffi
à cjuejlo modo ilgiuoco del bianco diuerrà ordì
nato'.nè quejla difefii è cattiua . Fino a qui fono parole di
Damiano > ancorché con altri locai oli ,
e modi p tuofu-
ri . Tuttauia è da confiderarfi per la parte , che di-

fendei
Ine ejìe ultime parole di quefìa dottrina , & difefa

di TJ armano che dicono , che il bianco giuochi ilcaua.del


,

la fua donna alla z della medefir/ia per metterlo alla 4


del re, acciò che la pedina deire cont.non pajji più oltre,
mi pare , che “Damiano fi abbandoni , 0 che giuocando il

giuoco di memoria fi fiordi, quale foffie migliore ,


che era

di giuocar prima il deto caua. gtuocando la donna alla


hauera
i dei Juo re fopra la p ed. del re contr. perche cofi
fipra di fi trepefifij, cioè la donna, e l'alfie. della donna,
& il caua. del re Se il neg.per non perder la p ed. del re,
.

del fuor e giuocherà


0 quella della donnaper la /coperta
l'alfie. della fua donna alla 4 del caua.
del re contr. fopra

il detto caua.ilbianco nonpigliera lapedudel re contr. col

Juo alfie. perche il neg.pigliera il caua.cen l'alfi.della fua


donna caricando foprala donna e pigliandola il bianco .

con la pedi, del Juo caua. il neg. darà fiacco con la fua
donna alla 4 del Juo rocco della donna , & hauera unito

l'alfie. per tanto il bianco non pig la pedina fipradetta,


e
ma allhora giuo.il caua. della fua donna alla 1 della me-
defima quejìo tratto è buomffimo,
.
(jdf è il fuo tempo , per-
che egli difende il fuo re dallo fiacco fipradetto , e di più

guarda ilfirn caua. Onde egli uince la pedina contraria,

e tutto
. r

De gli Scacchi . 20
e tutto il giuoco . & in queflo modo /agendo il bianco giuo

tare, il neg. dtusnta come perfo , e disfatto , ma non con

la maniera di Damiano

in che modo debba giocar colu hche riceue un canai -


lo vantaggio per la mano, fecondo la dottrina
di Damiano. Gap. 1 L

PH8K&| Ette Damiano allottano capìt. delJuo li-

ìli;
Ir etto ,
vn modo di girne are per la parte di

™ chi riceue un caua. vantaggio per lama-


no in quejta maniera , dando tlneg.vn ca-
per la mano
li a.
, jf)
giuo. lapedina del re*
quanto la và y
il bianco giuoca la pedi . del Juo re ,
quanto
lava Se 1lnegrogiuo.1l caua del Juo
. . re alla
5 dellalfe,
[opra la ped. del re contr. il bianco giuo. il caua. della [ita
donna alla 3
del fuoalf. guardando la pedi. Se il negro
giuo.l 'alpe idei Juo re alla 4 dell alje.de Ila donna y ilbian
cogiuo.l aljìe.del Juo re alla 4 dell aljie. della fua donna .

5 ^ il negro giuo. la ped. cieli alfe. della (ita donna una cafa ,

3 delcaua. dellafua
il bianco metter a ! aljìe.del Juo re alla

donna . 5V ;/ neg. romperà con la pedi, della fua donna,


ra/i .
*,/* iìneg.pig.con la ped.della fua d,onna la pe-
dina deire contrai biancopìg.con laped. della fua donna,
£?* cambierà piu la ped. del fuo re> e di piu ,fe il neg.

non pig.la ped. del re con quella fua donna ma che della ,

giuochi la ped. del rea 0 del fuo re vna cafa accio che il ,

Cc lian.
.

'
2(52 Del gillOCO
bìan.nonpoj/a /coprire il catta, con ìal/e. della donna , il
bianco giuncherà il cuna, del /ho re alia ter/a del /uo aU
fie.
/opra la pedina del re contrario . Se tl negro giuoca l al
fie. della Jua donna alla 4 del catta, del re contr /opra il.

catta il bi
. anco giuocber a la pedina del rocco una cafa /-
pra t al/e del ngro > . e, (e il negro lo metterà alla
4 del/uo
rocco , il bianco giuoca l'altra pedina del caua. del re,
quanto la va ,
e vìncerà la pedina del re . e ,/e il negro
dar a il caua . per le due pedine per tenere il catta . bianco
in /coperta, tl bianco giuocber a il rocco del /uo re allaca

Ja del catta, /opra l'al/e. e, il negro la guarderà con la


/
pedina del rocco, perderà lapedma della donna, e a que/o
modo il negro bar a per/ . Tutto il /opradetto è dottrina
di Damiano, ma ridotta alla cbiare/pa dada con/u/one
per vtìhta de giuoeatori . ^JPlia egli di que/o giuoco
none /atopiu accurato ebene ,
gli altri . /Pero
,
quan-
do tl negro giuoco la pedina della Jua donna quanto la po
&
,

tea andare per rompere il nimico ) il bianco di con/glio

diDamiano giuoca lapedma della /uà donna vna ca/a ,


non jà buon tratto percheperdona una pedina delle mi
..

gito ri 9 ctì egli bauea • Perche, pigliando il negro la pedina


deire con quella della /uà donna ,
e pigliandola il bianco
con lapedma della /ua donna, come egli dice ,
tl negro pi
glia la donna con la /ua da?ido /cacco. e
/’
, / il bianco la pi

glia con il /uo re, ilnegro piglia con al/e. deire la pedina

dell' al/e. del re contr. & il negro non potrà Jaltare


Dico que/o, ej/endo ,
che Damiano /a gran capitale del

jaltare.
Degli Scaccili. 203
jìaltare, e rtoti fallare deire, fe lette le donne fono cambia
te, come fipotrà vedere nel y capita del fio libretto . ey

fe tl bianco , accio che il fio re pojfa [altare y piglierà la don


na contr con . il catta, della Jua doma, ;/ negro piglierà la
pedina del re contrario con il caua. delfuo re . Di m 0-
do y che furono due errori, vno per laparte del bianco di-
fendente ,
nel giuaar tanto malamente y che ne primi
tratti
fi
perdejje una delle migliori pedine , eh' egli hauejfie,

e l altro del negro offenderne in non pigliarla y [enfia che


i
Damiano ghdffe cagione alcuna . Con tutto quefio egli

mette jinea fuoi giuochi ,


che in tutto fono vndict , inot-
to capitoli [compartiti . a, per lutile y che
f ne ca-
ni y è meglio lajelargii farete, perche molti fono defiderofì
di intendere qualche giuoco ,oue concorra qualche van*
raggio ne metterò qui uno ,per quale aafcheduno
lo
j
fi
potrà difendere y accio cheli fuo nimico non hai -

Ita cof facile entrata per offende-


re # e [ara quejlo ,
che
fegU<L> •

Cc i. Vn’altro
204 Del giuoco
Vn’altro modo di giuocare giuoco , & ordinare il

per la parte di colui, che hauerà vn caua.da


vantaggio , ò per la mano .
Cap. u.
,
\
t
.'Xì ; ^ V •*
V \ ; \ •> *

L ne$ro gutocando, che ha il tratto la pe


dina del re, quanto la va, e dando un ca-
ua. vantaggio , il bianco giuoca la pedina
del re lina cafad . Se il negro giuoca la pe-
dina della donna, quanto la va, U bianco '

giuoca la pedina della fua donna quanto la va\ Se il


,

negro la piglia con la pedina delfatto rr, il biancopiglia con


lapedina del fuo re, e cofi fi torva la via all'alj.deLre con
tra.accioche non poffa offender e fa,
opra la pedina dell' alfe ~

deire contr. e Iettando cofai 7 offcfaa, ilbianco fi potrà ordi-


nare commodamente ,
perche ilnimico non lo potrà mole-

fiare troppo co fuoi tratti : per efier corretta , accomo-


datala principal parte dell offefa . e, fi d bianco non vor
ralenar quella pedina della donna, farmpre fava intrica
to quel camino . d/lia,fae il negro giuoca la pedina dellal

fi
e. della fata donna, quanto lava , mancando il cauti. da
quella parte della donna ,
il bianco la piglierà . Li imo ,

perche non la potrà offendere, ricoprendoli, come diremo,


etaltroper difènderlo di modo , che labbia la pedina del
.

la faa doHn4 facompagnata /vìa, aitanti che pigli con la *

pedina della fatta donna, dava facacco coni' alfie.delfatto re


alla 4 ddcauaAeila donna conir . e, [coprendo il negrò
fi
^

De gli Scaccili. 205


con l alfie .della /ita donna il bianco giucca la fiu-a donna
alta 2* del fio re dando un altro fiacco , e /coprendoci il
ne^ro con t alfe, del filo re ,
il bianco paglia lapedma del-
rafie .con quella della fina donna Se . il negro dar a ficacco

con la donna alla 4 del filo rocco , il bianco (1/coprirà col


cauti. della fia donna alla 3 del fuo alfe, guardando l al

fie.
del fino re. Se il negro muouerà U pedina della fina
donna una cafiaauanti Joprali cuna della donna che in .
,

/coperta del fino re , il bianco gli potrà dare fiacco conia

donna alla 4 del caua. del firn re e cofi ,


bàtterà nini a lai

tra pedina della donna , &d giuoco . e non uolendo far


quefio, potrà darefiacco alla 4 del catta .della doma cont.
e cambierà per j or fa la donna, e piglierà col caua. della
fina donna, caricando /òpra la pedina della donna contr
e, fie il negro piglierà la pedina della donna bianca, che fid-
aila 4 dellalpe. della donna negra con falfie. del fino re ,

guardando la pedina della fitta donna , tl bianco giuoca il

caua. del fio re alla 3


del fuo alfe, /opra la pedina della
donna contr . e cofii lo uincera per fior/a.e^fie pure egli non
njorragiuocar quefio per cagione dello fiacco, che il negro

gli potrebbe dare col rocco ,


tlbianco, prima che giuochi il

caua. delfino re, come s è detto , fialtera col fuo re alla 3

della fita donna , e ,fie il negro giuoca il rocco della (ua


donnaallacaja del fiore per giuocare alla cafii deire
contr. per intricarlo, allhora il bianco giuoca il caua. del

fuo re alla dei fico alfe, e di piu piglierà la pedina della


3

donna col caua. deila donna ,


e procurerà di fortificar/ y

ks fimo-
,
.

2o6 Del giuoco


giuecandoF alfe, della fua donna alla 3
del fuo re , e la
pedina dell'alfie f della fa donna una cafa . Se fra tanto
il negro non giuoca alcun tratto ,
far a neceffario uemre a
quello, e co/i tl negro, è vinto . Ma,fe al principio quan- ,

do il bianco giuoca la pedina della fua donna quanto la


,

va, il negro non piglia, ma , che egli muoua la pedina del


fuo re un altra cafa, il bianco giuoca la pedina dell'alfie*

della fua donna, quanto la Ita, rompendo il fio nimico


il negro giuoca la pedina dell'alfie . della fua donna una

cafa, il bianco la pigli , e pigliandola il negro con la pedina
dellalfe, il bianco darà fcacco con Falf. delfiore alia 4
del catta .della donna contr e,fcoprendof il negro con tal
.

fie. della fua donna, per nonuoler muouere il re , ilbianco


gmocherà la fa donna aliale del fo rocco in guardia
del fo alfie . e per cambiar la donna, e Falfe, per la don-
na, e afi\ contrario -
Cofi egli farà forte il fo giuoco ,

e fadnn 0 cambiati che gli potranno dar mole-


fi) P 1
KÌ\! ,

fiia, e fra con un caua, di vantaggio . & harà uinto il


giuoco per quefia uia, fapendo giuocare *e , feti negro per
non far quejìi cambi giuoca il catta- delfo re alla 3 del
fc alfie. il bianco giuoca il caua, della fa donna alla 3
del fo alfie. cefi il detto fi cambierà
e, , 0 il negroperderà

la pedina della fa donna fet/ negrogiuoca Fafie. del


. e,

fuo re alla 3
della fa donna ,
il bianco non piglia Fafie
ma, fbito la pedina comi fo caua* perche il negro gli
farebbe malgiuoco pigliando Fafi. col re contr. e dapoi
giuoc herà la donna alla 4 del fo re, fopra il caua , e f opra

la
. .

De gli Scacchi . 207


la pedina del catta, del re contr.ptr vincer la pedina , &
il rocco .
£ pero, quando il negro giuoco l'alfie. del re alla

3
della fa donna , il bianco giuoca il catta del re alla . 2,

del medefimo re ,
egli potrà dapoi pigliar ficur amente L al
la pedina ^Terchefe il negro
fie. e
.
g iuoca la donna al-
la 4 del catta, del fuo re, come è detto y il bianco girne her a

lìflefo catta, della Jua donna alla


4 dell afe. del fuo rc y
guardando la pedina delcaua • del fuo re , & effendo effo

guardato conialtro caua. deire, vincerà il giuocoper for


fa y non potendo offenderlo il fio nimico . e quefìo bajii

per quefìo modo di giuocare

Vn’altro modo di ordinare il giuoco per la parte


di colui , che riceue vn cauallo per la ma-
no * Cap. j 3

oltre al fopradetto giuoco , chi riceue un


caua.per il tratto potrà ordinare ilfio giuo
,

co nelmodo eh io diro hauendo il nimico


, ,

vn cauallo manco dalla parte della donna .

Se il negro giucca la pedina del re quanto la va ilbian


, ,

cogiuoca la pedina della donna quanto la va, per difeom


,

porre il fuo nimico . e, feti negro muouera la pedina del


fo re vn altra cafa auanti ,
il bianco giuochera la pedina
dell afe. della fua donna > quanto la va. e,fe il negro giuo
ca la pedina dell’ afe. della fua donna vna cafa il bianco
,

giuoca l afe .della fua dorma alla


4 dell' afe. del re .e y f
il
,

2oS Del giuoco


il negro giucca la pedina della [uà donna ,
quanto la va,
il bianco giuoca la pedina del juo re una cafa ,fcoprendo
U ui a dell alfe. del fio re . e rtferà in quejìa guifa Ubero,
con tutti i
fu°fe\ft, e potrà con facilita offendere il ni-

mico . Ada, quando il bianco giuoca la pedina della [ua


donna quanto ,
la ua, il negro la piglierà ,penfando urne e
re qualche tratto, il bianco piglierà con la fua donna, e y
fe il negro giucca la pedina deliai e f . dellafua donna, qua-

le la va, fopra la donna ccnt.il bianco dar a fcacco con la

donna alla 4 deire contr. Jc il negro fi [coprirà con la


e
,

donna, il bianco la piglierà, fg), effondo le donne cambiate


potrà ordinar bene il juo giuoco ,& in offefa del nimicoy
ejpndo con vn peffo da vantaggio . e ,
[e il negro non fi

copre con la donna ,


ma fi fopiird con quello, che vorrà

in ogni modo ha da perdere la pedina dell alfi.de Ila donna


feoprendofi col catta, perderà la pedina del caua. del re

feoprendofi con lalfi . Di modo* che. Capendo il bianco fino

care, vincer a il giuoco più facilmente . Ala ,


[e, quando il

negro giucco la pedina deli" alfe. della fua donna, quanto


la va, [opra la donna cont.non giuochera .fe non la pedi,
della fua donna quanto la va, il bianco giuoca la pedina
,

del fio re, quanto la vaper disfare il Juo nimico e fè ,


,

il negro la piglierà, il bianco pigi- era con la fua donna, e


eccetto cam-
fi acco, b fe pure egli altro non procura fe ,
biare le donne, onero disfarlo y non giuocando la pedina-
dei[no re, quanto la va, ma la pedina dell alfe, della don
na,e pigliandola il negro con la pedina della fua donna , ^
il
. ,

" Degli Scacchi. 209


tlbiancola potrà, pigliare conia fua donna , o vero pi-

glierà la donna ,
dando Jcacco . e pigliando il negro col

fuo re , il bianco giuoca la pedina delfio re 5


quanto la
va fcoprendo l' alfiere del juo re fopra la pedina della
donna contraria . e 3 Je il negro giuoca la pedina del ca-
vallo della fua donna 5 quanto la va, in guardia della
fua donna il bianco giuoca la pedina del rocco della
,

Jua donna quanto la va e, fe il negro per non disjarf


,

non la piglierà giuoc andò la pedina dell alfie, della fua


donna unacafa ,
il bianco piglila pedina del fuo rocco,
e pigliando il negro conia pedina del Juo alfie , il bianco
giuoca il cauallo della fua donna alla 3 dell'alfiere . e y

fapend,o gmocare in quella gufa vincerà , il giuoco


sJMa, per mio configho egli non fard quefio ordine di
giuoco , per non dare al fuo nimico che fi prefuppone (

fapere ajfai , e dopo gli potrà dare vn cauallo ) entra-


ta per poter dapoi guadagnare il giuoco, A4a> co-
me io difiu>pr ima giuockerd lapedwadel Juo
re ,
quanto la va *
per disfarlo • e

quejìo bafli per avvenimen-


to di quejìo modo di
giuocare^

T) Vn’altro
2 IO -L^CX glUOCO.
Vn’altro mododigluocareperla parte di colui*
die piglia vn caualio per la mano
Cap, 14 *

E il negro dura il caualio della parte del


re ,
e giu ocandò la fedina deire quanto
,

lava ytL bianco gìuochera ancora lame


defima pedina del re ,
quanto la va . Se
il negro giuoca la pedina delfalfie del- .

la Jua donna vna cafa per rompere r il bianco romperà


gìuocando la pedina della fua donna quanto la va.
,

Se il negro piglierà con ia pedina del fuo re D il bianco


piglierà con la fua donna , &non hauendo cofa , che lo

pofia offendere . Se il negro giuoca la pedina dell'alfiere

della fua donna ~yrì altra cafa fopra la donna contra-


ria >
e per dar caja al caualio ,
il bianco gli dar a fac-
ce con la donna alla 4 del re contrario e cofi cambieran- .

no le donne fcoprendoji il negro con l’alfiere del fuo re y


il bianco piglierà la pedina del caualio del re y carican-
do fopra il rocco } e disficendo la tranfpofia .
fpendo
e

giuocare vincerà per quefiauia facilmente . Ada f , y

quando il negro giuoco la pedina dell alfiere delia fua


donna , non la giuoca y ma giuocando l alfiere del fuo re
alla 1 dell alfiere della fua dònna ,
il bianco giuocando la

pi dina dell alfiere della fua donna una cafa . e


,
fe il ne-
gro giuoca il caualio della Jua donna alla 3 dell'alfiere ?

il bianco giuoca fafiere del fuo re alla 4 del caualio del


la
-*

• De gli Scacchi . 211


la donna contraria fopra il detto cauallo , e , fe il negro

giuoca il rocco del Juo re alla cafa del fuo alfiere, il bian

co giuoca il cauallo del fuo re alla 3


del fuo alfiere , e *

fe il negro giuoca la pedina dell alfi del fuo re, quanto la


va , il bianco giuoca la pedina della fua donna una cafa «

c3 fe il negro giuoca la pedina della fua donna una cafa y


il bianco piglia la pedina aell'alf. del re contrario con la

pedina del fiore . Se il negro piglia talf. della fua don-


na, il bianco giuoca l ai f della fua donna alla 3
del fuo
re per cambiarlo per laìf d,elre negro . e coffapendo giuo
vare loumcera fleuandofi quei peffijy i quali lo bar ebbo-
no impedito .«

Vn’akro modo di ordinare ii giuoco per la parte di

colui y che riceue un cauallo per la mano,


Cap. ij-,

zsindo il negro il cauallo della pane del reggino


oberala pedina del re ,
quanto la va. & Il

bianco giuoca i ifieffo . Se il negro giuoca la


pedina dell alf. quanto lava, ilbianco la piglia conia pe
dina del fuo re Se il negro giuoca l alfiere del fuo re al
.

la 4 dell alfiere della fua donna, per difpaccìar la cafa


dell alfiere per lo re . e ,
[e il bianco dar a fiacco con la
donna , aitanti eh 'egli lo dia ,
giuocbera la pedina dell al-
fiere del fuo re ,
quanto la va, per rompere il fuo nimico >
e per dare lo fiacco, come se detto di fopra nel capitolo de
Dd
C
z giuo - /
2 12 Del giuoco
giuochi ferina uantaggio y e tanto meglio lo potrà offen-
dere in queflo, quanto nimico è più atto arrenerei
il
of-
fefa mancandogli il cauallo y da quella Landa , del quale
egh fi feruiua per riparo > eperleuar la donna contraria
da quel luogo dal quale . ella lo potea o fender e , dando
fcacco alla 4 del rocco contrario . 75 / manierale ilgiuo
co fpot rà ordinare in quella forma E .
,
per non mftende
re più in queflo y rimetto ì giuocatori a quel capitolo opra- f
detto . e, fe il negro non piglia la pedina con quella delfio
re 3 ne il cauallo deire contrario col Juo afe.anfi giuoche-
ra la pedina della fa doma una cafa in guardia della
a pedina , e [coprendo l'aif della fua donna [opra la
pedina deire contrario y
il bianco dar a Jcacco con la don
na alla 4 del rocco deire contrario . e y
mutando il negro
il re alla cafa del [0 aifere y
il bianco pglta la pedina del
re con la pedina del fuo alfiere y negro pigliandola con

la pedina della fua donna ,


il bianco giuocher a il caual-
lo del fuo re alla 3 del fuo a/fere . Se il negro giuoca la

donna alla 3
dell' afe. del Juo re y /opra la pedina contr.
jl bianco giuoca fa fere del Juo re alla $ della fa don-
na . Se il negro pigliala pedina del re contrario confai '-

fere della Jua donna 3


il bianco giuoca il rocco del Juo re
alla caja dell
a fere Se il negro giuoca la pedina del ca-
.

uallo del fo renjna cafa fopra la donna contraria , eguar


dando il fuo a fere, il bianco dar a Jcacco conia fua don
na alla 3 del rocco del re contrario . e
f il negro fi Jcopre
conia Jua donna del canaio del fore , il bianco muoue-
\
,

•*> De gli Scacchi. 213


rala pedina della fuadonna quanto Uva, fopra falfìe
,

re contrario , effondo l'alfiere in quella della fia donna . e

fe il negro la piglia con l'alfiere del fuo re ,


il bianco piglia

col fuo cauallo , e dapoi giuochera la pedina del cauallo


del fio re ,
quanto la va fopra laifiere della donna cont.

e, fi egli l’harà umta , che non la pojja /coprire ,


e
f non
piglierà il negro con l'afie. ma con la pedina ,
che fila alla 4
del fino re, il bianco gìuoca il cauallo delfino re alla 4
del fino rocco fopra L alfiere della donna contraria : &a
quefio modo la disfarà , vincendo il giuoco . aJfrl a , fé,
quando il bianco diede ficacco con la donna alla 3 del roc-

co, come s è detto, il negro non fi fcoprirà ,


e muterà il re

alla fua caja, il bianco gìuoca il cauallo del fino re alla

4 del fino rocco fiopra l’alfiere della donna contraria . e


, fi
il negro giuochera l alfiere del fiuó re alla propria cafia,

penfandofì d hauer guadagnata la donna bianca, il bian-


co piglia l’alfiere col rocco, & hauer a uinto . e, fie il ne-

gro piglia il rocco con la pedina , perderà la donna . e ,fie

la piglia con la fuadonna ,


il bianco piglia comi fio ca-
uallo, e pigliando il negro la donna contraria con il fuo al-
fiere, il bianco piglia con il fuo cauallo , e eh' egli hauer a
vinti due alfieri per un rocco , e di pili il cauallo , ch’egli
hebbeuantaggio . Di modo, ch'egli fura con cinquepefi-

\! > (&F d fuo contrario con tre . Il quale hauer a perfi il


giuoco in ogni modo . E, fi, quando il negrò giuoco l alfie
re del Juo re alla fua propria cafia non gìuoca y
eccetto il

rocco,
(fp
il bianco la pedina del canaio del fio re, quan
,

214 Del giuoco de gli Scacchi. v

io la va ,
/opra l'alfiere contrario + c ,fe il negro giucca

.l’alfiere del fino re alla z del fino re me defimo , ilbtanco pi


giura Juo c amilo e cambiando le donne %
l'alfiere col ,
*

hauera vinta vna pedina zJÀla , fie il negro nongiuo-


.

co l'alfiere, ma la donna alla 3 del fuo alfiere 3 il bian-


co piglia l'alfiere con la fina pedina , & il negro re-

fiera perdente perche egli non potrà offen-


.

dere il bianco , fino , chegli darà fiac-


co con la donna: e poi faccia
quello , che
vorrà

Il fine del giuoco degli Scaccili-



"’
1

REGISTRO
*ABCDEFGHIKLMNOPQRSTVTO.
AaBbCcDd.

Tutti fono duerni .

IN VENETI A,.

Predo Cornelio Arriuabene*


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