Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IL SIG. CARDINALE
NUNO DE CUNHA
Inquifitore Generale di tutti
li Regni di Portogallo •
tmC-CHAPEL Hia
3
/ 'viddi talmente
onorato dall' E. l^,
nelCa'ver E Ila così
benignamente ac-
colto ti -picciol tributo , che le.
DiV.E.
Vmì!ifs,Divotifs.& Obli'gatifs.Servitore
Federico Capranica.
LET.
5
LETTORE,
I{MnslIO Trinclpe de'Caucif
e de* Cherufci , qu al* argine
col fuo valore alle Conquifìe
B^omane nella Germania fa^
cejje , è così noto dal primo
de gì' Annali , e dal 4. dell'I-
florìe di TacìtOyche fi patria offendere chi legge,
fe ft njoleffe rammemorarglielo con un diflinto
racconto per intelligenza del prefente Drac-
ma , che portando in f onte di luì 7{ome , nt
il
Imprimatur
Si vidcbitur Reverendifsimo P.Magiftro
Sac. P^^larii Apoft.
Epifc. Bojanen.Vicesgerens
Imprimatur ,
PER.
personaggi!
ARM N O I I Principe de' Lauci, e de*
Cherufci . Stg.^Andrea Vicini di Luce et ^
E RS N D A
I fua Spofa , Figlia di
Sig^ Giacinto Fontana, detto Farfallino ,
da Terugia .
Mutazioni di Scene
NELL'ATTO PRIMO.
Campagna con Padiglioni , e Tende mi»
Jitari sù le fponde del Reno,con Ponre
fopra del Fiume. Cartello di Segeftc in
lontananza, e fegue Battaglia fra li Sol*
dati di Varo , e Segeftc con quelli
d'Arminio .
NELL'ATTO SECONDO.
Gabinetto di Segefte.
Galleria
Carcere
NELL'ATTO TERZO.
Anfiteatro.
Appartamento d'Erfinda con Tavolino.
Atrio , che conduce alle Prigioni , & ai
Parco,
Giardino grande .
ATTO
ATTO SCENA PRIMA.
L
Campagna con Padiglioni , e Tende militari
fu le fponde del Reno con Ponce fopra del
,
Do-
PRIMO- 11
Dopo brevi refpiri
Tornare a i danni fuoi più vfgorofo
SCENA II.
Far. Oh Dei !
Tul. Che t*addolora ?
Scorre ornai cributarlo
Il Reno impallidito, e '1 pie t'adora ,
E tu fofpiri alle vittorie in hno?
Far. Pur nei trionfi fijoi coatento appieno
Non é di Varo il cuore
7uL Chi gli fcema la gioja >
A 6 Far.
Il ATTO
^^^r.Erfinda, Armiiiio^il mio Deftino, Amore.
TuL Che (eneo! Amore? e cosi baflb^aflfecco §
Ha luogo in fen Romano ?
Ma oh Dei !
S C E N A m.
Varo.
e Soldati Germani .
SCENA V-
yaro 5 Seg^lìCi Erminio incatenato , E'ftnda ,
C altri Soldati .
Sei
16
SeiPngionier d'Augufto
ATTO
E la té, eh' io giurai ...
^r. Taci fpergiuro :
Di me itcffo Signore :
Della fé di libertà .
,
Bafti&c.
SCENA VII,
Ceffi Torgoglio
18
Né
ATTO
pili l'Audace
Turbi la pace
Dd Campidoglio .
Del mio &c.
SCENA Vili.
yaro.
SCENA IX.
l^amìfe , Sigìfmondo .
Io
PRIMO. 19
10 temo 5 e non mi fido
Che il male é un mal fognato
Ma non amo da ver 3 fe me ne rido •
SCENA X.
Nel-
1-^
20 ATTO
Nelle finezze d'un pirdico amore,
Non hà bifognodeirefcmpio tuoi
Qii! , qui accendo lo Spofo
In quelle mura , in quelle
Prigionier Jo conduce ... oh Dei l
J{am. E chi ?
Erf. Seg'vfte
S/gif. Che fento Il Genitore ! ?
J{anj. E mentre Padre 11
Di debbile pianto .
D^eftinguere il vanto
L'ar-
P R I M O. 21
L'ardor di vendetta .
SCENA xr.
Erftnda , Sìgifmondo .
Erf. Ah Sigifmondo ;
^
Ne pofTo odiar r Autor , perche m'è Padre»
Siglf. È così mi conforti ?
Er/. I cuoi deliri
Confronta col mio duol quindi confoU ,
Oiferva , e troverai
Che nel Regno d'amore
Non fi trova dolore
Egua-
22 ATTO
Eguale al mio •
Airor forfè dirai :
SCENA XII.
Sìgifmondo .
Deliro Tamoie ,
Uafl'anno il dolore ,
Ingrata tu chiami?
E vanti l'affetto ?
O non hai core in petto >
SCENA XIII.
Sìgifmondo ) Scgefle •
Seg, TTTgHo,
Sigif, JL Padre , e Signor
Seg. La mia fortuna
Oggi cangia d'afpetto , a te conviene
Can-
PRIMO- 23
Cangiar genio , e penfiero •
y/^//. Imponi :
L'amor
24 ATTO
L'amor tuo per Kamife e si mi piacque ,
ETamor di Ramife
Edingua nel tuo petto
tuo rifpetto ed il coiiiando mio
Il , ^dre .
Tutto potranno in me
Dover ,
rifpetto , obedienza 5 e fé ;
Ancor s'eftinguerà
Sigif. S'eftliigua oh D .. , !
SCENA XIV.
Sigif mondo .
Di fiori adorno
B Eìì
ATTO
E* il Praticello;
Son Tacque chiare
Del FiumiccIIo ;
Placido é il Mare j
E curro move
Forza d'amor
Se-a Noi &c.
Segejle , Tullio .
T«/.
5*^^. B
^ ^ Ome ? Signor
Ciò , ch*io mi voglia ,
, vorrai • • .
Sperar mi lice ?
g:ul. Egli d'Erfìuda amante
Fu pria d'Arminio , e ne fofpira ancora
Seg. Come? che incendo ? oh . ! D .
Oh quanco vancaggiofa
Rende la forre mia fe Armiuio cade
, .
Se a pena >
lui fu •
Dolore, e pianto ,
t Sarà tuo vanto
Il fuo dolor •
In fen &c.
S C E N A II.
Segejle , Faro .
Di Cefarc il voler
Seg, Sempre adorai
Gl'AugufH cenni f^aro : legge
Grate mi fono al fommo
L'Opre tue, per cui fia
Soggetta la Germania alla mia Sede •
Faro •
Ma vedervi un di vorria
L'Alma mia ver me ridenti ,
Siete &c,
SCENA IV.
Galleria .
O fervitude , o morte
In quefto punto eleggi
Ancor Segcfte
Non conofce qual fia d'ArmInio il cuore ,
Se vuol , ch'egli bilanci
Tra morte, e fcbiavicù ;
Mora Arminio su, sù fenz' altro efame,
Famofo in libertà ;
Viva Segefte in fervitude infame .
SCENA V.
SCENA VI.
Sege/ìe^e I{amife.
SCENA VII.
Sìgif. \H Ramife ì
Cada cada ; e cu
, fuperba
Cederaial mio furor
I{am. Nò, non teme quarto cor .
Cada &c.
SCENA Vili.
Sig ifmando , I{amife .
Sigif. yf la cara •
Ah folle ! addio ,
Sigifmondo l'arrefla •
Sigif^ Ferma . eh' io fteflb , cruda !
Al tuodefio
fiero
E] Vittima , c Miniftro, offro il mio feno
Corre a prendere la fpada .
Vieni, bevi il mio fangue, ecco mi fveao
]{am. Ferma j vaneggi
SigiJ. No ,
SCE
40 ATTO
SCENA IX.
Sìgffmondo .
Ma Ramife l'adorata
Va dicendoiiii fdegnata
Mora.. .Nò.
Oh Dei! non sò,
Se più fia
Crudo, o ria
Natura o Amor , •
Ch' io &c»
SCENA X.
Carcere •
Erminio .
Entra un Soldato .
Varo ; pria di morire un loia accento
Dirli vorrei , per cui
Ei vivrà lieto , ed io morrò contento
SCE.
SECONDO. il
SCENA X r.
Io Spofo
Erf. \/[ ?
E ad cflerti compag aa .
Mi rapilca importuna
Libertà, dignicà, ricchezze, e gradi
Che fe Armiaio mi lafcia , io gli perdono f
Più d'ogni fua rapina é grande il dono •
^r. Ah fe con tali accenti
Avvilito mi brami
Erfinda , o tu non m*ami , o tu mi tenti :
Coiralma di Segefte
Sdegna uguaglianza Palma mia : Non com-
Con tal viltà la vita .
( pra
Brf' Dunque pria, che fervire,
Rifolvi di morire»
^r. Si, vuò morire, e coll'efempio mio • • l
Erf. E
qual dunque farà ?
v^r. Prefto il vedrai
SCE-
SECONDO. 4^
SCENA xr.
Erminio , Erfìnda, Vctn 3 c Guardie .
Var. \ Rminio.
Erf. rV In quell'orrori, iti tale flato
£ qual cieco furore
Ti guida ad infultare un fvcnturato ?
^r. triinda , oltraggi a torto
Un merito sì raro :
Qiii lolo a i prieghi miei comparfo è Varo •
SCENA XIII.
ErfindUi Faro*
E non ti fajoierà ?
Deh rendimi il mio bene ,
E la mia fedeltà
Vanti 8cc.
SCENA XIV.
Faro .
la mia fortuna
osi
^ Nemica alFamor mio mentre che nafc ,
Ed f rfinda conofca
Che Varo era in virtude eguale a lei •
L'innamorato cor
Vinto da un cieco amor
Lan-
secondo:
Languìfce , e pena*
E la catena
Frangernon sà •
I{amife .
non é dolore
Viltà,
E
*
SCE.
T E R Z O * 49
SCENA II.
B^m tO moro
n^rm, X Ah miaRamife é quefto dunque !
II coraggio , il vigore ,
potrebbe a me
Eli. r ,
SCENA III.
^^^•Augufto.
TERZO. 51
Far. AuguRo fdegaa
Un cosi vii trofeo
Seg^ Ei vuol 5 ch'Armi'nio mora .
Va)\ Si
Seg, Dentro Pangufto
Career fi riconduca
%4rm. Ah , che vicende !
Varo troppo m*ofFende
5
C 2 SCE-
52 ATTO
SCENA IV.
TulL Opponi
Le Komane Legioni
Di Segimero alla fatale fpada ;
Tullio 5 mi feguirai
Sf^, Varo , previeni
L'ardir nemico , e pria , che m queflo loco
Giunga il fatale incendio ,
SCENA VL
Sege/le , e Tullio .
C 3 Tuli.
54
Tuli, F ver •
ATTO
Seg^-S'oppone
Dunque fenza ragione
Alla morte d*Arminio
T////. Echi Tintcnde?
Sf^ C"he far degglo ?
TulL Signore ,
Dalrifteflb tuo cor prendi il configHo j
Me là nel Campo attende
La nortra gloria , ed il conaun periglio •
Di feguir l'armi Romane
Non ricufi la Victoria ;
Voglia il Fato,
Ch'oggi il Reno debellato
Crcfca al Tebro impero , e gloria.
Di fcguir 6cc.
SCENA VII.
Segelle .
II Nemico &c.
SCENA Vili.
HO'E veleno
pur vivo
, e ferro
, e
avanti
peno ancor :
Ne due
morti fon baftanti
A
dar fine al mio dolor
Hò veleno &:c.
Te Aringo illuftre acciaro
Deirinfelice mio tradito Spofo :
Se già a i danni di Varo
Rendefìi un tempo il tuo Signor
famofo
Oggi col darmi morte
Rendi di fua Conforte
La fede eterna ; e non s^ntenda poi
Qual fiade i pregi tuoi pregio
maggiore
in mano del Conforte
^
O larumentodi , o della Spofa ,
.^^^^M'^fi yefitrattìene^
Potria forfè mia mor^e oh Dei . ! chi sa
Cheqnefta mia cofìanza
Non (ìa dal Mondo poi detta viltà ?
'Pofa la Spada , e piglia la TaTTa .
Refta colla tua gloria,
C 4 II.
56
Illuftre ferro
ATTO
, e di mortai veleno
A dar fine al mio duolo
Scenda la Parca armata in qiieflo feno •
Si , si bevo la morte
,
SCENA IX.
Er(tnda , e B^amìfe •
Ferma quefta
é viltà • ,
Vieni , e fpera
Che fevera
Non farà f^mpre la forte .
Vengo oh D... ,
Il petto mio
SCENA X.
ARminlo fventurato
Morir dovrai perche Tinvidia vuole
,
Ah nò; fventura
sì ria
Efeguir non vogi'lo ci aftringe il Cielo
:
C 5 SCE-
58 ATTO
SCENA XI.
Erf. ò Germano •
Contenro Io morirò ;
Se Voi per me godrete
Morir per Voi godrò .
Viveteòcc.
SCENA xri.
I{amlfe , e Erfmda .
I{am. Ah Germano !
SCENA XIII.
e Guardie .
Kompì rindugi , e
*1 tuo partir
s'aflFretti :
%^ì\ Vado
J^^. Pugna
Erf. Vinci
Sig. Torna
^r. Renderò di palme) . j^.,^.
^^^^"^
^^f /lii.S/V^EdipahTìe rendi)
SCE-
T E R Z O.
SCENA XIV-
l{amife , e Slgìfmondo •
SCE-
^4 ATTO
SCENA XV.
La forre mi deride
Varo mi manca e mi tradifce il Figlio : ,
Segcrte , in mé procura
Sfogar tua rabbia : Amor vinfe natura
In Sigifmondo ; e quello mio fembiantc
Del tuo Figlio nel feno
Ebbe forza maggiore
Del fangue , deì dover , del Geaitore •
Fù la Patria , Tonorc ,
Il mio dover, l'altrui virtude, il giufto ,
l\am. Ahmiobenc!
Sigif. Ah cuor mio !
-
\
SCE^
4^ ATTO
^ c E N A xvr.
Segefle •
A R minio
Roma
in libertà
Augiiflo , Segefte
,
! . . Jo pofe
j
il Figlio. ?
Varo ,
Legioni > Squadre ,
Siamo cucci in periglio . . . •
Giardino grande .
Sigif, Ti Amife?
J{am. JlV Sigifmondo ?
SCENA XVIII.
e altre Guardie •
Seg.
^ Oldati, olà
i3 Ladertraa Sigifmondo.
! fcioglictc
SCENA XIX.
Segejle, I{amfe, Sìgifmondo, e
Tullio .
Se/.
1
70
Ad Figlio
ATTO
Traditore ! ah Figlio ingrato !
SCENA ULTIMA.
«
Seg. Lafciami ,
Jl -
Erf. Ah Genitore 1
Sìgif Quieta , oh Padre > il furore
Sf^. Empii, rendete
Il ferro alla mia mano
%Armìnìo gli toglie la fpada
, l/fm. Frena il furore infano
Né ti fembri viltà cedere al Fato : I
£7/. Ohdifeftante!
^ìgif. Oh mia Ramife!
J(^am. Oh fofpirato Amante !