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1
TEATRO
GENOLOGICO
DI SICILIA
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1
TEATRO
GENOLOGICO
DELLE FAMIGLIE
MVG NOS .
PARTE SECOND A.
DI PALERM O.
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MO
ALL'ILLVSTR. SENATO
DI PALERMO
L'illuftre Don Mario Grifeo Principe di Part'Anna Pretore, Don Gaſpare Denti,
Don Lodouico Agliata , Don Franceſco de Mediano, Don Thomafo Barrios,
D. Gafpare Bellacera Baron di Verbum Caulo,e D. Girolamo Chiaramonte.
Senatori.
Dell'Anno 1654, © 1655 .
Hebbe lafua origine questa Felice Città di PALERMO , nel luogo che fi dicea Cit
tàvecchia in mezzo à dui Portida gli Aramei , che con Noè vennero in Sicilia circa
Anni 1776. del Mondo, dopo il Dilluuio 117, & inanzi la nafcita del Redentor del
il
MondoGesù Cristo Signor Nostro 2196. fendo babitata dagl'Aramei s'ampliò per
concorfo de i Greci Giganti E lici defcendenti di Elifa , figlio di Iauan la chiamarono
Panovmus, cioè tatto porta, & pfia de i Damafceni , e Caldei guidati da Safu figli
uel d'Elifar nato d'Efau fratello di Giacob , viuente Ifaac , e da' Fenici negozianti
cd'Siculi siquali
i banendo neceffità del mare, ampliaro l'habitatione della Città dell'
unaparte,e l'altra de già detti due belliffine, e profondi Porti; come hèfcritto nella
ma Corografia di Sivilia con giufle Auttorità.
Da
C
SONETTO
DI PALERMO.
•
TEATRO
GENOLOGICO
SS
DELLE FAMIGLIE
di Sicilia.
MV GNOS.
LIBRO IIII.
4
**
DELLA FAMIGLIA GRAFFEO :
OVER GRIFEO .
R che fcriffe nel 1496. parlando di Barba , ouer Barda Foca Capi;
tan dell'Imp.Coftantino, così di lei ne ragiona .
Barba Foca Reip . Bizantine Patritius, ex imperiali familiagenitus , ob egregiam in re
A mili
2 TEATRO GENOLOGICO
Nella Cro ni,che fù inueftito dal Rè Ruggiero della Baronia di Partanna in virtù di priuile
nicadi Fr. gio confirmato pure dell'Imperator Federico 11 .
Maraldo Quefta famiglia non folamente fi congiunfe in parentela con la cafa Normanna,
mà fem.
LIBRO IIII.
må fempre da' Regi di quella fù giudicata degna della loro real beneuolenza ; per- Certofino ,
cioche tanto Vgone interuenne con altri Baronînella coronatione del Re Ruggie conferuata
roſeguita nel i 129; quantoi fuoi pofterifeguirono nell'altre coronationi de Reginell Archi
Mo
Siciliani godendo parimente i maggiori carichi , ed vffici del Regno, i quali fono altero de
Certofint
fati accennati nella prima parte del mio Teatro. di Napoli.
Succeffe al predetto Vgone(come riferisce il Sardo) Giouani 1 1 ,il quale fù inue Abbat. Pir
fito,o come anticamente s'offeruaua ) hebbe di nuouo conceffa la Terra di Par rinellaCro
tanna per priuilegio dato in Palermo nel mefe d'Aprile negl'anni del Mondo 6647, nologia.
che fecondo il compute, che s'ufaua nel tempo del fudetto Rè viene del Signore
1137; però regolandofi co'moderni gl'anni di Chrifto S. N. quei del Mondo fono
5094.Giouanni procreò à Nicolò , Vila , e Maria:il primofù Almirante fotto lo reg.
gimento del Rè Guglielmoil malo circa il 1170 , ed Vlla fù moglie di Ruggiero del
Secreto, ed ambedue regnado il Rè buon Guglielmo edificarono l'Abbadia di S. Ba Giofeffo
filio,hoggi detta di Bordonaro per il vicino fiume, negl'anni del Signore 1187.ecco Buonfiglio
le parole di Fazzello nella 11 dec. ( Vlla mulier, loannis Graffei Partanne olim domi nella fua
antica Mef
xifilia,opinione calebris, & Ruggerij Beats Normannicifanguinis uxor, Guglielmo 11 ve finafol. 4.
rum patienti adem hanc Beata Virgini facram,& cenobium illi adiunfum àfundamen
tis erexit,& prædijs locupletefecit, vt eius ftabilis gracis ,& latinisfcriptis est cagnitum)
CON l'altra figlia chiamata Maria fù moglie di Ruggiero Martorano Conte di Martora.
no, e fondatore del monaftero di donne hoggi detto della Martorana : ciò fifcorge
nel teftamento della fudetta Vila,la quale laſcia per Fede commiffarij , e fuo efecu
tori,il predetto Ruggiero Martorano fuo cognato, e Giouanni Graffeo fuo nepote Si
gnor di Partanna . Quefto Giouanni Graffeo fù figlio del predetto Nicolò, che con
Gilla Palicifua moglie procreò Goffredo,Ruggiero , ed Vlla moglie di Luiggi Ma
rifcalco caualier Meffinefe; però hauendofifermato Ruggiero in Meffina,fondò iui
la fua famiglia,e fù genitor di quel Bartolomeo Graffeo vno de'congiurati del Ve
pro Siciliano.
S'impiegò Goffredo con l'arte militare a'feruigi dell'Imperator Federico 11 ,
perloche ottenne non folamente la cófirma della fua Baronia di Partanna per pri F. Simone
uilegio Imperiale dato nella città di Foggia à primo di Luglio 12435 mà molt'altri di cotino
feudi:egli con fua moglie Catelina Leontini forella d'Alaimo, che fu Straticò di Mef nelladefcri
tione della
fina,procreo Orlando Graffeo, e Giorgio Graffeo Maftro Rationale del Regno , fuafamigl.
caualiero non puoco fauoreuole verfo la real corona d'Aragona nelle guerre, c'heb manufcrit
be co'Francefi, il cui valore vien celebrato da Fazzellonella 1 Dec. delle fue hift. ta.
1
TEATRO GENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
GRIGNAN O.
1
Capobreui
IO:Vicenzo Grignano fù inuiato in Sicilia dal Rè Ferdinando il Catolico
neltrait -di
nel 1483 , con carico di Caftellano del caftello della città di Marfala , doue
dfeudo.
G nobilmente viffe occupando fempre i primi vffici di quella Città:feguirono
DEL
TELL
LIBRO IIII. '
s
DELLA FAMIGLIA
GRAVINA.
4.
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N
chiariffima famiglia Grauina , nondimeno richiedendomi l'opra
$29 la compita cognitione di quella,ftimo neceffaria la narratione ;
benche appaia dupplicata,
Non hò verun dubbio , ch'ella habbia hauuto nobile origine de'Signori di 1
Grauina, Ducato nella Prouincia della Terra di Bari del Regno di Napoli : e, fecon .
doGiouanni Tillio antico hiftorico, nella dedicatoria , ch'eifà à Pompeo di Gra
nina,di va fuo libro della vita della Regina Giouanna 11. trattando delle famiglie
SanSeuerino , e di Grauina , fi vede , ch'ambedue hebbero principio di due fratelli
Caualieri Normanni, che vennero militando in Italia co'Duchi Robberto , e Rug.
giero Boffo Principi Normanni ; l'vno Troifio , che fù progenitor della chiariffima
famiglia SanSeuerino ; e l'altro Siluano ceppo della nobile famiglia . di Grauina ,
cosìchiamata per il dominio di quella Terra . Fiorirono di lei Crifpino di Grauina
Signor di Botonto meritiffimo Barone fotto il Re Guglielmo 1 1. detto il buono , le
cuilodifon celebrate da Elimando monaco, ed hiftorico in vn fuo libro (de Hotho
mannorumfucceffionibus) dedicato al medefmo Crifpino nel 1187. Parimente Gugliel
moArciuefcomo di Tiro nel fuo libro ( de concupifcentia Mundi) ſtampato nel 1170.
doue molto loda le virtù del Conte Giliberto di Grauina . Sono non puoco lodate
l'azzioni virtuofe del Conte Giacomo di Grauina , e di fuo figlio Carlo genitor di
Giouannuzzo Caualier ftimatiffimo nella Rep. Napolitana , per la quale con vni
uerfal confenfo andò Ambafciadore alla Regina Margarita nell'arriuo in Napoli
23. di Giugno del 1387. e di Giacomo di Grauina progenitor della famiglia Gra
uina di Sicilia , le lettere , e le virtuofe qualitadi del quale fono moftrate da Leo.
Bardo Aretino nel fuo libro(de Italia magnificentia)dedicato al medeſmo Giacomo
nel 1406.
del vittoriofo Rè Ladislao di Napoli , fe ne andò in Aragona , indi in Sicilia à' fer
uigi del Rè Martino , il quale hattendendo alla ſua antica nobiltà , e virtù delle let
tere , l'eleffe fuo Configliero , Secretario , e Promotor di molti vffici , e viuendo sẽ
pre con quei fplédori che richiede la vera nobiltà lafciò illuftre la fua pofterità : com
feguì egli di più le Baronie di Palagonia , e di Belmonte .
Fù Palagonia anticamente del famofo Blafco d'Alagona , che la dotò pofcia;
Violante fua figlia cafata col Conte Ruggiero Paffaneto , da poter del quale per cer
ta rubellione fù tolta del Rè Martino , e conceffa con alcuni carichi à Beringario de
Cruillas nel 1392. mà hauendola quello rifiutata , il Rè la diede co' medefmi a
Vbertinola Grua caualier Catalano Maftro Rationale del Regno , ed edendo da
quefto parimente renuntiata al predetto Rè , quello la dono à Calcerano di San.
Miniato nel 1396, però pretendendola Giacomo di Grauina per ragion della mo
glie nepote del predetto Conte Ruggiero Paffaneto con certi carichi l'ottenne l'an
nogià detto .
Succeffe à Giacomo nel 1453 Carlo , che viffe molto ftimato dal Rè Alfonzo
e con Agata di Modica fua prima moglie Baroneffa della Canzaria acquiſto Anto
nio Giacomo , che premori al padre, hauedo laſciato à fuo figlio Vaffallo le predet
te Baronie della Canzaria , e Belmonte , quefti fù progenitor de' Duchi di S.Miche
le , e della Canzaria : però Carlo con Giouanna Cruillas , figlia di Berlinghier
Signor di Francofonte fuafeconda moglie, generò à Girolamo Signor di Palagoni
primo acquiftator dello Stato di Francofonte.
Quefto Stato fù conceffo dal Re Pietro d'Aragona à Beringario de Cruillas caua
lier Catalano d'antica , e real nobiltà ( come nella prima parte del mio Teatro chia
ramente ho moftrato : ) però l'vltimo Beringario Signor di Francofonte , mancan
do di prole mafcolina , lafciò due figliuole , lfabella moglie di don Luiggi d'Acu
gna , figlio di Don Ferrante Vicerè di Sicilia , e Giovanna , già detta , moglie di Car
lo di Grauina . Nè nacque di don Luiggi d'Acugna , che fu per la moglie Signor d
Francofonte donna Diana, che fi caso con don Ferrante Moncada , genitor didon
na Conteſſa moglie di don Girolamo Grauina , che fucceffe negli Stati di Franco
fonte , Palagonia , Calatabiano , ed in altri feudi . Quefti per la fue virtù fù promof.
fo da'Signori Viceregi ne' maggiori carichi del Regno , ed acquiftò da fua moglie
donna Conteffa , don Ferrante , che feguinegli Stati di Francofonte. Don Giouan
ni con donna Giouanna Bonaiuto fua moglie procreò don Vicenzo . Don Girola
mo predetto primo Marchefe, con donna Leonora Desfar fua feconda moglie , pro
creo don Sanchio , c'hebbe per moglie donna Emilia Grauina Baroneffa della Can
zaria , don Carlo , che fi casò con donna Iſabella Moncada , don Vgo , che morì
giouanetto , e don Fabritio viuente . Da don Vicenzo figlio di don Giouanni ne
nacque don Carlo , c'hebbe per moglie donna Lodomia Mugnòs, con la quale fe
ce don Vicenzo ; donna Dorothea , e donn' Agata moglie di Silueftro Sigona.
Nè nacquero da don Ferrante Marchefe , e da donna Beatrice Gioen ,figliadel
Marchefe di Giuliana fua moglie, don Girolamo , ch' effendo inchinato alle cofe
pie , renuntiò lo Stato , ed il Mondo infieme , e s'affumi l'abito di S. Francefco de'
Capuccini col nome di F. Honorio , nel quale virtuoſamente viffe , e mori , Don
Lorenzo , che per la renuntia del fratello confegui il Marchefato , e mori fenza pro
le , don Berlinghiero , che fucceffe al fratello , e donna Conteffa moglie del viuen
te don Fabritio Grauina . Don Berlinghiero Marchefe , di Francofonte , e donna
Felice Grauina fua moglie , procrearono don Luiggi , primo Principe di Palagonia,
e Marchefe di Francofonte , che mori fenza generatione , don Ignatio hoggi Prin
cipe di Palagonia , il quale con donn'Emilia Agliata fua moglie figlia del Principe
di Villafranca ha procreato molti figliuoli, don Francefco primogenito , e gli altri,
che
IN
LIBRO IV. 7
DELLA FAMIGLIA
Fra Francefco Maria delli Gregni di Terranouariceuuto nel 1616. non hò trouat
ferie veruna , giudico , hauer perduto quefta famiglia il grido della nobiltà, mert
d'hauer habitato in Terranoua , Terra baronale della Famiglia Aragona Tagliania
percioche l'habitar le famiglie nobili nelle Terre foggette à Baroni vaffalli, perdint
l decoro della loro nobiltà ; tuttauia farà chiarita la nobiltà di quefta famiglia per
lo proceffo della proua del predetto caualiero Frà Francefco Maria.
4
4
DELLA FAMIGLIA
GREGORIO:
1+
"
***
"
"
Conte Herico Roffo per 14.caualli, onze 42.Gl'heredi di Ruggiero di Vallono per
vn cauallo e mezzo, onze 4.ett. 15. Gl'heredi di Ximenes de lofa per due caualli,on
ze 6. Gl'heredi di Gandolfo Roffo per due caualli, onze 6. Gl'heredi di Bartolomeo
Afuòli per due caualli onze 6.Gl'heredi di Giouanni Geremia per due caualli , onze
6. Gl'heredi di Bernardo Scarano per due caualli, onze 6. Gi'heredi del Giudice
Thomafo di Ferliccio per vn cauallo, onze 3. Giacomo Larbuzi caualiero per vn
cauallo,onze 3.Bernardo d'Amiliria caualiero per vn cauallo, onze 3. Manfredo Lan
zacaualiero per vn cauallo, onze 3. Oliuiero di Protonotaro per mezzo cauallo , onza
vna ,e tt. 15. Pietro di Parifi caualiero per mezzo cauallo, onza vna, e tt. 15. Glhe
redi di Perotto di Parifi per vn cauallo, onze 3. Riccardo Roffo caualiero per due ca
valli,onze 6.
Nel medefimo feruigio militare , e ne ' Baroni della città di Catania filegge di Fer
rante di Gregorio, che per non hauer notitia da chi deriuaffe, profuppongo , ch'egli
fiaftato il ceppo della famiglia Gregorio de' Baroni di Caftania .
Procreò Gregorio di Gregorio à Bartolomeo , che fù vno de' chiari caualieri del
fuo tempo ; à coftui fucceffero Orlando, e Rainero fuoi figli. Orlando hebbe per mo
glie la figlia di Gerardo Guimirano Barone non puoco ftimato del Rè Martino , dal
quale in conto de' feruigi haueua acquistato la Caftellania della Bucca con onze
200.direndita in feudo nel 1391. Orlando, oltre i feudi paterni , acquistò molt'altri
beni , e procreò vna fola figliuola , chiamata Antonia , che fu moglie del Dottor
Antonio Carbono . Quefti fecero due figlie , la primogenito fù moglie di Giouanni
Rizzo ,e la feconda fù moglie di Tuccio di Balfamò chiamato il Seniore ; perloche
la Baronia del Ius del pondo della Statera, e gl'altri beni paffarono a ' pofteri di Rız
zo, e di Balfamo .
Fra gl'antichi Senatori della città di Meffina fi vede Meffer Mari di Gregoric
nel 1451 , con Saluado elo Porto, e Pietro Falcone. Giouanni di Gregorio nel 1551
con Gafpare di Gioeni , Perotto Marchetto , Gio. Pantaleone Giurba , Francefci
Romano, e Placido Cafalaina.Paolo di Gregorio nel 1600.don Carlo di Gregorio,
moli'altri. Domenico di Gregorio fù Giurato di Palermo nel 1413.Hebbe e la mol
ti caualieri Gerofolimitani , Frà Thomafo di Gregorio fù riceuuto nel 158.Fr
Giacomo nel 1583 Frà Francefco nel 1586. Frà Thomafo di Gregorio nel 1618.
finalmente molt'altri uirtuofi caualieri di lei in Meffina florifcopo , iquali con
molto decoro fi mantengono, hauendofi congiunti in parentela con le prime fami
glie nobili della medefma città.
L'arme di quefta famiglia fono va campo partito per lungo d'oro , eroffo , con
tre fpontoni quadrati , ch'abbracciano ambedue i campi .
DELLA FAMIGLIA
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GRILL O. T*
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Annali di
Genova di ARIA fouerchio fe mi voleffe impiegare à fcriuere l'antichità,
Pantaleo ecarichi , che ha goduto la famiglia Grillo nella Republica di
ne Giufti Genoua, baftami à dire d'Amico Grillo Confole.e Gouernador
niani,e de!
Caffaro. di Genoua nel 1 157. infieme con Ruggiero d'Ita , Guglielmo
S
Vento , Vberto Spinola , e Gandolfo Picamiglia ; nel cui anno
Guidone Guerra Conte di Ventimiglia , e progenitor de viuen
RO
ti Marche fi di Geraci in Sicilia diede gratiofa mete i fuoi Caftelli
al comune , e Republica di Genoua per leuar via alcune diffentioni , e la Republica
gli li conceffe in feudó con la folita inueftitura.
Reg.'della Anfaldo Grillo con Guglielmo Cigala furono mandati della Republica con ca
zecca di rico di Capitani dell'effercito Genouefe contra Pifani nel 1158. Nicolò Grillo nel
li
detpo
Na i. 1162 ; il cui figlio chiamato Rombello Grillo , militando a ' feruigi dell'Imp. Fede
t. anndi
rico 1 1 ,fi fermò in Sicilia , e nella città di Palermo, doue Simone fuo figlio hebbe
il carico di Capitano della guardia delli porti maritimi della città , etenitorio d
Reg.della Palermo nel 1235. e Thomafo fù Baglio della medefima città nel 1280 .
Cancellidi Da Simone ne nacque Thomafo Grillo detto il Giouane, che fù Giudice di Paler
Napoli di
dett anno. mo nel 1282. come in altre famiglie s'ha accennato : hebbe per moglie la figlia di
Ni
ĭ
1
I D LIBR OZIIII
.
nacquero quattro figli don Vicenzo,don Antonio , donna Dorothea , e don Saluato
re , che mori giouane , e pure donna Dorothea, cafata col Dottor don Benedett
Emanuele fimorì ſenza figli : però don Antonio , che acquiftò il feudo detto di do
na Maria , preſe primieramente per moglie à Flauia Piamonteſe di Agrigento , la
quale mori , lafciandogli don Gio. Battiſta , e donn Angelica ; e dopò pafsò alle fe
conde nozze con Vicenza Mixiotta Baroneſſa del Zarbo , che gli ha generato don
n'Vrfola , donn'lfabella , e donn' Antonia : ed il Dottor don Vicenzo primogeni
to Barone di Moriella s'inuefti di detto feudo nel 1630; e fi casò con donna lfabell
di Settimo figlia di don Geronimo , che fù Pretore di Palermo nel 1621. e 1612
L'arme di quefta famiglia fono vna ſcala d'oro con vn Grillo rollo , che monta in
1 campo azzurro , arme antiche della famiglia Grillo di Genoua .
DELLA FAMIGLIA
24
.85.
Accenno nell'Elogio della famiglia Gifulfo, nella prima parte del
TeatroGenologico , l'origine della famiglia Grimaldi : in quefto
fi moftrirà la ferie della guifa , che s'ha potuto cauare per l'hifto.
rie , e perlefcritture publiche ; con tutto che circa i ſuoi antichi,
S
principij non puoche varietà fi fcorge ; percioche Fanutio Cam
pano dice , che nelle Croniche Brunfort , fi legge hauer origine
Tek
quefta famiglia in Normannia da Grimaldo Criſpino , però poi
conchiude da Grimaldo Longobardo Duca di Beneuento, il cui nepote Henricocó
Hutario Scaglia la piantarono nel Genouifato . Altri dicono da' Conti di Narbona.
Elentio ne' fuoi Giornali dice d'vn Patritio Coftantinopolitano . Francefco de Pe
tris nel librodelle famiglie illuftri di Napoli le dona principio da Grimaldo Goto ,
dal quale vuole , che originaffero anche i Duchi di Bauiera , gl'Appiani Principi di
Piombino , i chiariffimi Principi di Francia , i Cacani Baroni Napolitani , i Beamó
ti Baroni Spagnoli , i Marchefi di Cotrorio , ed altri . Carlo Giofeffo Orrigone fàla
fua origine da' Duchi Normanni . Raffaello Vulterano fi conforma con Elentio di
cendo , che i Grimaldı , e Grimani di Venegia deriuarono ambedue d'vn ceppo in
Coftantinopoli.Auguftino Giuftiniano Vefcouo di Nebio negl'annali di Genoua, co
correndo con Carlo Giofeffo Orrigone,la porta da'Normanni . Pietro Bizzaro ac
cen
BI BRYO IIII. 13
1
dendo fempre i primi vffici , e carichi di quello .
Nel reggimento del Rè Federico 11. per le fpeffe guerre , che quefto Rè hebbe
con France mentre vifle , vi concorfero à feruirlo colla militar difciplina molt
valoroſi caualieri , fra i quali, Henrico Grimaldi vno de ' figli del Signor di Monaco
il quale , rifedendo molt'anni appreffo il Rè in Catania , fi casò colà con Oliuella
1 di Paterno ; mà effendo ftato eletto del medefmo Rè Capitano della città di Leona
tini , caso iui il figlio fecondogenito , chiamato Pietro , con Alfia Gandido, e fù pro
genitore della famiglia Grimaldi di quella città , della quale fiori Henrico, Bernar
dino , Innocentio, Francefco, Antonio, Luiggi, ed Henrico, che tutti viffero con mok
te ricchezze , e reffero la loro patria molt'anni, eftinguendofi, dopò hauer partorito
molt'altri chiari caualieri in don Mario Grimaldi , che mori gl'anni à dietro .
Il primogenito d'Henrico fi chiamò Franceſco , il quale s'impiegò a' feruigi dek
Rè Lodouico , e dopò del Rè Federico 111. Queftihebbe per moglie la figlia d'Or
Jando Gueraldo padre d'Arnaldo Gueraldo chiariffimo Barone, che per militari fer:
uigi hebbe dal Rè Martino tutti i beni , ch'erano ftati confifcati per la corte à Va
lore Lanza nel 1 396. con la quale procred Henrico , Pietro,e Giouanni , che reufci
rono valorofi caualieri , e perche egli hebbe dal Re Federico 111. la Caftellania di
Caftrogiovanni , fi ritirarono colà col padre, folamente Henrico dimorò alcun'an
ni in Genoua , per la ricuperatione d'alcuni beni paterni , e dopò ritornando, feru
valorofamente il Rè Martino contra i Baroni rubelli, perloche n'acquiftò i feudi d'l
tibellini, ouer deila Baroneffa, ch'erano di Bernardino Palamaro , che per hauer mot
to fenza figli , gli fucceffe la Corte ; de'quali ſe ne inuefti il figlio Franceſco , à chi
pofcia fuccefle fuo figlio Antonio , al quale,hauendo morto ſenza prole, gli fegulil
nepote Franceſco , figlio di Giacopino , terzo figlio del predetto Henrico : à quefti
fucceffe il figlio Giacomo nel 1470. chefù padre di Pietro , il quale gli feguì nel
1512. Il predetto Henrico hebbe i feudi della Guzzetta nel 1397. de' quali inftitul
herede con ftretto vincolo à Pietro fuo figlio , al quale nel 1453 gli fucceffe il figlio
Henrico ; e perche eglifi morì,fenza lafciar veruna prole, inftitui herede Henrico
fuo nepote nel 1511- Poffedè parimente il predetto Henrico il feudo di Pollica
rini , che l'hebbe dal predetto Rè Martino nel 1396. Bernardo Grimaldi defcen
dente del medefmo acquiftò la Baronia di Rauagliufo nel tenitorio della città di
Leontini : parimente Gio. Andrea Grimaldi il feudo di Rifcalla nel tenitorio di Ca
ftrogiouanni , il quale gli peruenne per ragion di parentela ; percioche era quefto
feudo di Henrico di Rifcalla caualiero di Caftrogiouanni, che gli fucceffe fuo figlio
Andrea di Rifcalla nel 1374; al quale Giouannella , e Capizzanella fue figlic . Gio
uandella fi fè monaca nel monastero di San Benedetto , e Capizzanella fi casò con
Antonio Modola gentilhuomo della medeſma città , e ſe ne inueftinel 1453. Que'
fti cafando fua figlia con Gio. Andrea Grimaldi, quella le fucceffe nel predettofeu
do nel 15136
ronie;percioche egli per fuo teftamento, fatto di qotar Dionifio Parifi à 20, di Giu
gno 1422. lafciò heredi de' fuoi beni , e feudi à Pietro , Francefco, Simone, e Piao ,
effendo che Bartolomeo premorial padre diede à Francefco il feudo di Ittibil
liai ouer la Baroneffa nel 1417; e ne feudi della Guzzetta gli fucceffe il primogeni
to Pietro ,
Pietro procred due figli, Henrico 11 , e Giouanni, hebbe pure vn'altro figlio ille .
gitimo,chiamato Henrico, che come s'ha detto gli diede con la legitima la Baronia
di Paftafia .
Henrico & 1 Barone della Guzzetta fece vn fol figliuolo chiamato Pietro 11 , che
fucceffe nella Baronia . Giouanni fuo fratello fi casò con Margarita figlia di Pietro
Speciali di Noto , e procred Pietro,Henrico, Giacomo,e Damiana.
Da Pietro 11 , figlio d'Henrico 11 , nè nacque Henrico rv: però Pietro fù vccifo
da'fuoi fchiaui , ch'erano in gran numero .
Pietro 111 , primogenito di Giouanni, con fua moglie Lucia Malteſe figlia di Ni
colò , procred Gio. Čalogero , Nicole , Ribecca , e Mariana.
Heurico 111 , fecondogenito di Giouanni , hebbe per moglie Coftanza figlia
d'Henrico iv Grimaldi , e procreò Giouanai 11 , Giacomo , Vicenzo , Angelo ,
Leonora , Sebaftiano , che mori giouenetto , Armenia , ed Iſabella .
Henrico Iv Barone della Guzzetta fi casó con la fua parente Damiana Grimal
di figlia di Giouanni , e generò Giouani 1 1 1, Francefco , Coſtanza , e Ribecca .
Gio. Calogero predetto fù valente Dottor di legge , perloche fù Giudice della !
fo corte Pretoriana di Palermo , doue fi casò con Margarita figlia di Gio . Pietro de
Pujades , e fece fei figli , Giofeppe , Alfonzo , Vefpeliano , Pietro, Maria , e Chiara ,
Nicolò, figlio fecondogenito di Pietro 11 1 ,hebbe per moglie Maria figlia di Gio .
Cataldo Petrufo Barone di Bubunetto , e generò Pietro v, Ferdinando , Fabritio ,
ah Margarita , e Lauria .
Giouanni 111 , figlio d'Henrico Iv, fi casò con Manila , figlia di Gio. Francefco
Barone della Guzzetta , e di Leonora di Bologna di Palermo, e procred Giofeppe,
Saluadoré , Francefco , Girolamo , Himara , Damiana , Liuia , e Giacoma .
Giacomo , figlio d'Henrico 111 , confua moglie Liuia Malteſe figlia del Baron di
Casba , generò Sebaftiano, e Virginia .
FO Da Vicenzo , figlio d'Henrico 111 predetto , e d'Agata figlia di Gio. Battiſta la
Monaca Barone della Volta, fua moglie, ne nacquero Henrico vi , e Gio. Leonardo.
Angelo , figlio del predettoHenrico 1 , ficasò con Coſtanza Grimaldi figlia di
Siluio hebbe per moglie Caterina Profpera , figlia di Paolo di Salem Barone di
( Ragargiotalo , con la quale fece Francefco 111 agnominato Rubera , che fi casò cố
Elifabetta Pariú , e generó tre figli, Diego prete fecolare , Antonio , che mori gio
774" uane , e Coftanza moglie di Nicolò Maltefe . Emilio mori fenza figli , e Giouanni
1
16 TEATRO GEN OLOGICO
Saluadore , figlio di Gio. 111. hebbe per moglie Fauftina figlia del Dottor Xime
nes Grimaldi , e generò fei figli,Giouanni , Aquino , Gregorio , Francefco , Antoni
no , e Maria .
Francefco , figlio di Gio. 111. fi casò con Elifabetta Miccichè , e generò Girola
mo Gefuita , Antonia , Maria , e Damiana .
Sebaftiano figlio di Giacomo fi caso con Leonora figlia di Mariano Carnazza, &
generò Giacomo , Simone , Mariano , Ninfa , Antonia , e Lucia .
Gio. Leonardo figlio di Vicenzo hebbe per moglie Margarita figlia di Girolame
Grimaldi , e procreò Francefco , Paolo , Henrico , Eufemia , ed Agata.
Francefco figlio d'Angelo ficasó con Angelica figlia di Gregorio Giluardo , e
procreò Pompilio , e Mariftella .
Honorio hebbe Dorothea figlia d'Antonio di Manna , e generò Aleffandro.
Francefco figlio di Giofeppe Barone di Mancipa , e Paffarello non lafciò prole .
Don Vicenzo,figlio di Giofeppe di Gio . 111 , fi casò in Catania con donna Cateri
nafiglia di don Girolamo li Cutelli , e generò don Giofeppe , don Felice , don Ma
rio, donn'Agata , e don Girolamo .
Don Francefco figlio di Giofeppe hebbe per moglie donna Cornelia ,figlia di don
Pietro Grimaldi Barone delli Fauàri , e non lafciò figli .
Don Pietro e Paolo , altro figlio di Giofeppe del fecondo matrimonio , fi casò in
Siragufa con donna Cornelia Abel , e procreò don Girolamo caualiero di Malta , il
quale è ftato Riceuitore della medefima Religione , e molte volte vfficiale della fuai
patria .
Don Ambrogio altro figlio di Giofeppe , hebbe per moglie Francefca figlia di
Pietro Vicenzo Maltefe Barone di Gasba ; e procreò cre figli, don Gioſeppe , don
Pietro Vicenzo , e donna Maria .
Hor ritornando all'altro ramo deriuato da Simone , altro figliuolo d'Henrico pri
mo Barone della Guzzetta , fi vede , che il predetto Simone , che fù Barone-della
Guzzetta , generò Henrico , che fi casò con Capizana Rifcalla figlia del Barone di
Rifcalla , con la quale generò Bernardo , Andrea, Bartolomeo, Ximenes, Gio. Gu
glielmo , Tito , Damiana,Caterina , ed Eliſabetta .
Bernardo Andrea , che fucceffe nella Baronia di Rifcalla , e Carrãgiura alla ma
dre , procreò Gio. Henrico , e Tifa .
Da Bartolomeo altro fratello nè nacquero Nicolò , Caramanna , e Veronica .
Ximenes, ouer Simone,hebbe Pietro Paolo , Natalitio , Gio, Thomafo , Epifana,
ed Hippolita.
Gio. Guglielmo altro fratello fi casò in Minèo con Giouannella Bucceri , e non,
1 lafciò figli . Gio.
1
LIBRO VIL
17
o das cenfemus , quem imò tantumferuitiorum , & damnorum intuitu piateq; indu .
fobolemfuam in magna constitutampenuria meritiffima gratia infrafcripta
profequi deuenimus , luxpaternum decus , &gloria in filijs elucefcat ceteriq; bu
ufmodi exemplo adpræclara agenda eliciantur .
Hebbe miglior fortuna Gio . Filippo Paternò Giudice pure della G. C.
godendo molti carichi , e quello di Vicario Generale per tutto il Regno più
co volte . Scriffe vn dotto Commentario foura la Bolla Apoftolica di Nicolò
V. che poi fù impreffo dal Dott. Pietro di Gregorio , con altri commentarij
GrdCodifamofi Dottori ; alcune annotationi ſopra il Rito , e Capitoli del Regno ,
già accennate dal Dottor Marcello Conuerfano Leontino .
PDA Fiori à tempi noftri con fama di virtuofo don Vicenzo , Auuocato Fiſcale
di Catania, e poi Giudice della Gran Corte in tempo del Duca d'Alburquer
ic que , da chi egli fù molto ftimato . Viè anche vicina memoria di don Gio.
Battifta Paternò Canonico , e Priore della Catredale di Catania , e quafi sẽ
pre Vicario Generale , e Vifitator della Diocefi in ogni Sede vacante , per il
fuo zelo , e virtù ; fù affai ftimato dal Principe Emanuel Filiberto, il quale lo
nomino nella nomina di Veſcoui , e di Giudice della Monarchia .
andr Sottopongo al filentio le Baronie , e vaffallaggi , che in diuerfi tempi hà
adge
0034 poffeduto quefta famiglia , ed infieme i matrimonij , e parentati c'hà con
tratto con tutte , quafi le famiglie nobili del Regno : mà perche di ciò fe nè
fàformando vn lungo trattato dirò folamente , che con verità fi può affer
mare la famiglia Paternò effer hoggi vna delle più ampie , e numerofe del
Regno ; poiche nella fola città di Catania fi poffano annouerare circa 25 , ở
o,fc 30 capi di cafa , che fono rami defcendenti d'vn medefmo ceppo . De matri
diM monij poifcambeuoli c'ha fatto con tutte le famiglie di Sicilia , in ogni tem
lett pos'è detto qualche cofa di fopra ; ed appare chiaramente negl'Archiai de'
Notari , e contratti matrimoniali onde più facil cofa farebbe notare alcuna
famiglia delle principali di Sicilia , con la quale non habbiamo cognitione
efferui apperentata , che raccontare tutte le cafate che poffo confeffare ha
ver dato , e riceuuto vno, ò più quarti dellafamiglia Paternò .
U De' Vaffallaggi, Feudi , e Baronie, c'hà poffeduto in diuerfi tempi ouer al
1
prefente poffiede , ritrouo nella Regia Cancellaria , vfficio di Protonotaro ,
TOP
enegl'atti publici, che fin'hora quefta famiglia hà poffeduto cinque Terre di
Vaffallaggio , e ben quarant'otto feudi , e Boronie col mero , e mifto Im
pero . Il primo , che di lei habbi prefo il titolo di Principe , è ftato Don
Agatino fopra l'antico Vaffallaggio del Bifcari , vn tempo Baronia della
rad
famiglia Caftelli di Catania , egli viue nobilmente , e con molta pruden
za , è ftato più volte Capitano , e Patritio della fua Patria , e del Cardinal
er Doria Prefidente del Regno , hebbe il carico di Vicario Generale del
Val di Noto con ampia poteftà , e così pure di don Franceſco di Mel
lo Vicerè , che gli incaricò la pace frà il Vefcouo di Catania , e ' primi
C Cano
1
18 TEATRO GENOLOGICO
Canonici del Capitolo della Catredale ' oprandofi con molta prudenza con
tutti i fuoi fratelli , ne'fucceffi tumulti populari di Catania del 1647.perilche
" pati molti intereffi, e trauagli.Egli è figlio di quel virtuofo Caualiero D.Ora,
tio Paternò, che in molti importanti affari del Regno , fù fempre impiegato
dal Sig.Duca di Fenà Vicerè, dal quale fù mãdato in nomina di Maftro Ratio
nale del Regno,e gode la gloria di primo giocator difcacchi del fuotempo ,
come referiſce D.Pietro Carrera nel fuo lib.del Gioco delle fcacche, lib. i.c
12.fol.91.hauendo vinto nel predetto gioco à Paolo Boi Siragufano,il primo
giocator del Mondo; che gioco inanzi i primi Principi d'Europa. Finalmete
i defcendenti di quefto Barone D.Oratio fi fanno chiamare di Paternò,e Ca
ftelli per la madre del Baro del Biſcari, che fù della nobiliffima famig. Caftelli
della cui origine, e grandezze hò trattato nella prima parte del mio Teatro.
Finalmente queste due famig.fono ftati ſempre mai tanti planti della fedeltà
che fi deue a' Sereniffimi Rè Padroni, ed à loro Miniftri, che in tutte l'occa
fioni s'hanno moftrato pronti difparger la robba, e la vita. Però frà i fuoi Ca
ualieri Gerofolimitani fiorirono Frà Franceſco Paternò , che fù riceuuto ne
1597, e Frà Blafco Paternò di Caltagirone nel 1632.egl'altri nobili della me
defma famiglia viueno parimente con gli fplendori della vera Nobiltà .
DELLA FAMIGLIA
PATTI .
capo del figlio del loro Principe,ruinarono l'antica Sterope , e delle fuere
liquie edificarono la viuente Città di Patti , Quefto Amfufio dunque fù Pro
geni
7
1:
LIBRO VII. î)
lo; à coftuifegui fuo figlio Giouanni , al quale Pellegrino fuo figlio nel 1416,
achi Giouanni nel 1455. à coftui Pellegrino fuo figlio nel 1469 , al quale
anchefuo figlio Giouanello . Nel 1512 che gli vendè à Pietro Campolo .
cean A Giouanni fucceffe fuo figlio Anfaldo , che fù vno de' primi Baroni del
Nel 1396 anche nel medefmo anno Cõteffa forella del predetto Anfaldo
B
DELLA FAMIGLIA
....
PAVLILLO.
Trib. del Real Patrimonio nel 1247. il cui figlio Gio . Cof
tanzo fùVice grand'Ammiraglio di Sicilia fotto il Rè Manfredo nel 1259 .
come filegge nella vita del Rè Manfredo fcritta del Valla : fi ritroua pari
mente Antonio Paulillo , Notaro Regio del Rè Federico II. Il cui nepoto
Not. Matteo Paulillo fù Secretario della Regina Maria , e primo Notario
Regio del Regno . Quefti fù figlio di Nicolò Paulillo , che per i feruiggi Mili
tari hebbe del Rè Federico III. nel 1364. il feudo di Ragalgio , e con Salua
forella di Berardo Paffaneto , Barone di Michilcarari , fua moglie procreò il
predetto Matteo , Giouanni , Antonio Berardo , e Filippo Paulillo , che mi
litarono fotto il Rè Martino , viuendo fempre douitiofamente, e con fplen
dore , e così lafciarono i lori pofteri nella città di Meffina ; oue fin'ora quefta
Famiglia nobilmente fiorifce, hauen dofi fempre congiunta in parentela con
찜
molte principali Famiglie del Regno , fondando in alcune Chiefe alcune fa "
cre benefici , come accenna il noftro R. Abbate Pirri nelle fue notitie Ec
cle.
!
LIBRO. VIL 21
DELLA FAMIGLIA
PELLEGRINO.
1
DELLA FAMIGLIA
PE P I
ceva I moftra cosi nobile , & antica la Famiglia Pepi della Citt
di Noto , quanto ogn'altra antica Feudatoria ip leifi ri
troua , e magiormente s'haue ella medeſma ingrādita nelle
medefma Città, così per gl'huomini virtuofi c'haue hauut
di lettere , d'Armi , e d'altro pregio , come l'hauer viuute
fplendidamente , e con molte ricchezze ; ne fan piena cer
tezza di ciò i Priuilegij, che tiene degl'antichi Rè di Sicilia,
che al fuo luogho fi moftrano . Vogliono alcuni circa la fua origine , che de
riuaffe da Normandi, abbaſſando di Francia in Italia, col Conte Roggiero,
benche ciò , e' fuoi fucceffi fian in obliuione per la maluagità de i tempi paf
" fati ; e la refidenza oue fia ftata ; nondimeno per ritrouarfi antichiffima in
Forli vna de i famofi Città d'Italia, dona chiaro faggio della molta antichità
Efeguedo ifamofi Scrittori, che fcriueno di lei, fi retroua nel Terminio nel
la vita di Carlo Rè di Napoli , e nel Sommonte feguendo l'ifteffo la feguente
defcritioné. ..
¦
LIBRO HAST وژ
neta,e 400 in tanti giugali d'oro, e d'argento : fi contraffe quefta parentèla nella cit
tà di Gafta per gl'atti di notar Giacono d'Arrugulino à 25 d'Agoftoxin Indit
1436, e di ciò fe nè fa anche mentione in vn atto d'accordo, fatto negl'atti di notar
Antonio Occhipinti à 24 di Marzo v11 Ind: 1563 .
Ne nacquero dal Difpoto Carlo , e da Ramōdetta Ventimiglia,dō Leonardo,che
fùl'vltimo Difpoto , don Giouanni, e don Antonio,ládanie
Don Giouanni, effendo Procuratore di don Leonardo, e Céffionario di don` An
toniofuoi fratelli,dimoro in Sicilia, efigendo gl'effetti materijaffignatigli dall'Auo;
perloche efsedo ftato difcacciato del fuo antico Stato il Difpoto do Leonardo dall'
irabarbara,fi ricouerò forto la prodighezza del Marchefe don Giouannilor Auo, il
quale diede al Difpoto per fuo tratenimento il Contado di nella Ca
DELLE FAMIGLIE
to shoujor mid : OLUNUR
be il medefmo vfficio nel 1417,1425,143 the prefe per moglie Lucia Baldouinofi
glia di Corrado gentil'huomo Siragufano. Antonio nel 1418 Bartolomeode Gran
dis fù Maftro Rationale della camera reginale , ifucceffori de'quali fono tati pro
moffi in tutti gl' vifici , e carichi della medefma città, e della reginal camera, con
forme fin a'nostritempi fi vede, congiungendofi fempre in matrimonio con le pri
me famiglie nobili di quella.. 16 :
Eliciano Guardalanz gentil'huomoh Milaneſe , paíso di Milano in Sicilia ,à folde
del Rè Federico 11 ,e feco vennero Alemanno Guarnetta, e Cefare Crollalan
A ftellania di Corleone, col gouerno de'cittadini, nel quale vidimorò otto anni
fuonglio Guadalupo fù Senator di Palermo nel 13519effendo Pretore Giouani
Tagliauia : e Giorgio Guarnetta ſuo figlio nel 1399 , il Pretore era Tomafo Crifpo
Paolo,e Federico Guarnetta figli del predetto viffero nobilmete a'feruigi del Rè A
főzo:l'arme di quefta famiglia furono va vccello di color pardo,che teneua vnapa
- main bocca in campo d'oro insol . kedalen
Ella medefma guifa offeruò Cefare Crollalanza,il quale fu fatto Reuifore pe
vert porti
nato hebbe delRe Martinol medefmo vfficio, e lo coleguloltre gl'altri doniil figli
Lorezo dal Re Alfoze.Gio. Donato figlio di coftui ottene dal Rè Giouani la caftell
nia di Caftronuòuo,e dopò la fua morte fuo figlio Lorézo ſe nè ritornò in Palermo
il quale, conforme afferifce la viuente famiglia Crollalanza ,fù di lei progenitore
percioche egli fece à Gio: Donato,il quale procred Lorenzo,che fi casò nel 15700
Paola Imbrunetti figlia di Luciano Imbrunetti , e Fardella, con la quale procred
Sacerdote don Mario, Lauria , che fi caso in Termine con Andrea Giambruno Sect
to di quella città, e della nobile famiglia Giambruno( della quale hoggi nè viue do
Antonino Giambruno Barone de fupplimenti di Trapani, e molt'altri gentil'buc
mini , Janche Lorenzo poftumo, c'hauendoli ritirato nella città di Termine ic
sò con Leonora Grauina :hoggi di lei ne viue Mario nella medeſma città . L'arme
di quefta famiglia fono vn Leone roffo paffante , che porta vna lanza fu la fpallai
capo d'oro, e foto fei onde marine d'oro,e roffe.
Bencdi !! 21:
DEL
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L I INE 17
DELLA FAMIGLIA
VNITY GRVGN O.
01:
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Refe
Váci RéAlfonzo fù auche Nicolò Capitano della città di Patti nel 1435.
f Andrea Grugno feruinella militia al Rè Alfonzo, e ne'fuoi priuilegij gli dona ti
Dia
pro tolo di miles,dal quale hebbe il carico di Capitan d'arme del coftretto di Patti
D'Antonio nè nacque Giouanni,che non men degl'altri ne'principali vffici di To
romena fù impiegato : quefti per alcuni vffici c'hebbe , e matrimonij, ch'ei fece
1/
nella città di Lalicata,fi fermo colà con Antonio, e Pietro fuoi fratelli, e furono Giu.
mbr
t
Pic ratidiquella negl'anni 1472 , e 1473 , acquistando parimente molti groffi tenitori}, i
quali fiveggono notati nel reggiftro del predetto anno 1 473 fo: 29.
Pietro diuene riccoed hebbe l'vfficio di regio Falconiero,ch'era in quei tempi
Tera
alaiftimato, e fidauaaʼgentil'huomini virtuofi, e bene affettial Rè il medeſmo l'heb
be pofcia dal Rè Ferdinando, in ricompenza di militari feruigi infieme con altri be
ni,il fratello Antonio Grugno nel 1479, che ottenne parimente con Francefca fua,
madre vn molino , ed vn giardino con le fue acque nel tenitorio di Toromena nel
D 2 1480
;
1
428 TEATRO GENOLOGICo
Antonio Grugno nel reggimento del medefmo Rè, in tempo ch'era Vicerè di Si
cilia Gafparo Defpez , ando in Aragona col medefmo carico di regio Falconiero,
e gli portò due caualli, e quattro Falconi, doue à tratene tre anni, ed acquiftòi Pâta
ni,che erano frå Toromena, e la Forza d'Agrò , e le carceri della città di Palermo per
la motte di Giouanni di Benedetto nel 1487.Giouanni Grugno acquiftò i tenitorij
della cofta nel tenitorio di Lalicata nel 1490; ed ancheil prenarrato Antonio vna
cafa grande nella città di Palermo.
Io non so fe Gio: Pompeo è difcendente de'prenarrati , perche in vn priuilegio
reale è chiamato Catalano, Quefti per feruigi hebbe del medefmo Rè Ferdinando
l'anno 1501icaftelli vecchio , e nuouo di Lalicata , per la morte di Gio: Thomafo
Moncada Conte d'Aderno caftellano di quelli , con facultà di poter tenere à fpefe
della corte ventiquattro foldati ftipendiati. Profuppongo, ch'egli fia figlio di Gio.
uanni, e per hauer dimorato da fanciullo molt'anni alla corte reale l'abbiano chia.
mato Catalano, il cui fratello Mazziotta fü Capitano di Lalicata nel medefmo an
no. Questi hauedo fuccello re'beni del Dottor Riccardo Alibano , à chi erano fta
ti conceffi dal Re Manfredo, l'hebbe pofcia confirmati del medefmo Rè.
Antonio Grugno, c'habitaua in Palermo , per lo cafamento che fece fuo nepote
Guglielmo Grugno con la figlia di Pietro Squarcialupo Sindico all'hora della cit
tà, gli diede per fuftento del matrimonio le prenarrate carceri nel 1504.
Sanches Grugno, fratello di Antonio , non folamente fù diuerfe volte Capitane
della città di Caltagirone , mà acquiftò per reali feruigi molti beni ; e l'vfficio d
Falconiero regio dell'Ifola di Malta, doue fuo nepote Francefco hebbe dal mede
mo Kè perferuigi il tenitorio chiamato di Pietralonga nel 1506, ed il Giardino gra
de,à chi fucceffe Antonio fuo figlio,ed à quefto il fratello Bartolomeo nel 1520 co
J'vfficio di Maffaro , ch'era affai honoreuole nell'Ifole di Malta , e Gozo ,doue fiori
nobilmente quefta famiglia, effendo ftati i prenarrati, Capitani, e Giurati di quella
Bartolomeo hebbe anche il carico di Falconiero regio. Giouanni fucceffe à fuo pa
dre Pietro, ed hebbe la confirma de'tenitorij di Pizzalonga, di Bifazzula , del Giar
dinello,di Billuno ,li terreni della vecchia, il tenitorio chiamato la Perchia , com
molt'altrije Bernardo fù Capitano di Mazzara nel 1558. !
Mazziotta, e Giouanai Grugno ottennero il tenitorio delle cafe del Rè. Pietrofi
glio di Mazziotta fi casò con la figlia di Gio : Pompeo.Gio: Pompeo,figlio del predet
to Gio: Pompeo , e di Leonora,figlia del Barone di Ragalmallima di cafa Celeſte , e
Sammaniati hebbe per moglie Vicenza forella del prenarrato Pietro Grugno, con la
quale procreò Gio: Battista, che prefe per moglie donna Eufemia Pujades , egenerò
Gio.Pompeo,
Queftifi casó con donn'Angela Fryfon , e prócreò Francefco , il quale prefe pent
moglie donna Leonora Serrorcira, e Celefte, ed infieme generarono don Pompeo
don Gio: Battifta , e don Giouanni,
Dio Gragno caualier Gerofolimitano nel 1549 ,godendo fempre i primivffici della
1px loro patris Lalicata. L'arme di lei fono tre tefte di Cignale l'vna appreſſo l'altra d'
oro in campo rollo con yn caftello foura d'oro.
Less
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DELLA FAMIGLIA
RI
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404
1:4
Di110
Ne nacque di Andrea Luiggi Guardiola , benche egli per vn atto, fatto negl'atti les indit.
1297,
dinotar Berlinghiero Guerrera di Catania à 26 di Maggio 11 Ind.1 421 , e cognomi 1408 ,f.
nato Inguardiola;il che pceffe, come s'ha detto ,pla groffezza della lingua Siciliana, 140.
che in queitepiera no poco rozza, di ciò nè fő teftimonij l'atiche fcritture; pcioche
lafamiglia Coruera, pronütiata nell'Idioma Spagnuolo Corbera , i Sicilianila chia
maonoIncorbera, la famiglia Abbatelli,ache Patella, l'Ages, Agio ,l'inuegges, Inue
fietant'altre,che daria tedio à dirle. La famiglia Guardiola Siciliana per tutti gl'atti
è chiamata Inguardiola ,la quale per quello ,c'ho potuto cauare della regia Cancel ,
leria,d'offitij diProtonotari, e d'altre autetiche fcritture, la ftimo afai meglio di no
biltà delle relationi, che m'han dato alcuni getil'huomini Piazzefi,delle cui bocche
puoche buone relationi foura la nobiltà delle famiglie nobili di Piazza hò hauuto,
edi ciò hò fcorto la puoca amicitia, che pfefla hoggi fra la nobiltà di Sicilia, che l'
vno nopuò vedere gl'occhi dell'altro:m'ho regulato co le fcritture autétiche ,appro
uate nelle proue degl'abiti militari di San Giacomo, e di San Giouanni di Malta : di
conoalcuni, che nè corrono affai falfe, io non poffo far quefto giuditio, perche non,
micofta, e coftandomi non ci poffo rimediare, perche come ho detto fono ſtate ap
T prouate
30 TEA GEN
TRO OLO
GIC
O
prouate negrabiti ;mà afficurafi ogn'vno che molte famiglie,c'hoggi fioriscono, han
no corrotto gli publici archiui del Regno perfarfi nobile faluãdone però affaiffime
che fono d'antica , e vera nobiltà, e fuggono quefte fciocchezze.
Luiggi Inguardiola fù eletto del Rè Alfonzo caualiero dello fpron d'oro con
Canc. molt'altri caualieri Aragonefi, ed hebbe onze 100 direndita con l'obligo del mili
del 1413 .
fal.145. tar feruigio, e per aiuto del cafamento che eifece, altri cinquecento fiorini.
1419. fol: Oltre del prenarrato Luiggi, hebbe Andrea vn'altro figlio chiamato Giouani:ció
330. fifcorge in vna lettera dell'Infante Giouanne d'Aragon , fratello del Rè Alfonzo,da
ta in Catania à 18 di Maggio 1416,0ue ambedue i fratelli fon cognominati Inguar
Regift , del
1421. diola; il Giouanni per lettere Viceregie date in Catania à 28 di Febrate, 15 Indit:
1412fol. 1422 ,è chiamato ( regius miles ) ed hebbe poteftà di poter portare coi fuoi feruido
2051430 ri arme prohibite.
1441.fol.
Luiggi , pcreò à Luca, che nel 1430 hebbe confirmate tutte quelle cofe, che gli la
356.
fciò fuo padre, e fi mori nell'ano 1479.Quefti p fuo teftameto,fatto negl'atti di Not
Giordi Caftrogiouanni di Piazza à 19 di Luglio 1479 lafciò vn fol figliuolo, chiama
Reg dicac to Bernardo,il quale fu armato caualiero del medefimo Rè Alfonzo nel caftel dell'
d. 1457.f. Quo di Napoli à 4 di Giugno 1457, e nel priuilegio hebbe titolo di magnifico , che
495 .
fi daua all'hora à perfone nobili:egli fi casò con Lucretia figlia di Sanchio di Leofin
te Barone della Crucifia, e fù molte volte vfficiale preheminente della fua patria:
Atti di no
Lar Bernar procrcò con fua moglie, Antonino, Antonia, e Giouanni ; però Antonino prefe per
dadi Cu moglie Giouanna figlia d'Antonino Buonanno di Caltagirone,alla quale egli fece
treridi Ca donatione del tenitorio di Bubunetto , in virtù di Teftamento celebrato negl'atti
ftrog 484 di Notar Michele di Falco à 3 di Settembre 1511 :hebbe egli i carichi principali del
cedul, nell'
Atch di la fua pátria, e nella città di Caltagirone quel di Theforiero degl'introiti dell'vniuer
Piazzanel fità, che per effer patrimonio affai ricco fifuole dare a'primi nobili, e ricchi d'effa .
1518.
Nènacque d'Antonino, Vicenzo figlio vnico, c'hebbe per mogle Caterina San
Filippo,figlia di Leonardo, fi vede ciò negl'atti di Notar Francefco Boncori à 28 di
Nouembre 1535 , con la quale procreò Leofante, Cefare, Girolamo, Giofeppe, Leo .
nora,e Sebaftiana. Leonora ficasò con Pietro Gaffuri Barone del Tofcano , e dell'
Imbaccari, e Sebaftiana co Paolo Drago di Traina, editre mafchi morironofenzala.
ſciar veruna prole , reftando folamente Giofeppe ceppo della fua famiglia .
Si caso Giofeppe cõ Eliſabetta,figlia di Pietro e Paolo Buonaccolto, e di Soffia Cri
Att.in not
Franc.Bon fcimanno, figlia di Giuliano Baron di Camitrici, e nè nacquero Francefco, che fùpre
Cori 158. te, Vicenzo ,Antonino, Caterina, Maria,Olimpia,e Soffia , che li fecero monache nel
1 monaftero della Santiffima
Trinità nel 1613.Antonino mori dani tredeci nel 1602
però Franceſco godè nella fua patria molti benefici Ecclefiaftici , e fù promoffoin
molti honorati carichi. Vicenzo fü Dottor di legge ; perloche acquifto molte volte
I'vfficio di Giudice , di Capitano, e di Giurato della medefma città di Pizza, fi casòcố
Berfabea di lace, figlia d'Antonino Barone di fegho nuouo.compròil feudo d'Vri
to d'Antonino Trigona per onze 10100,e procreò tre figli Francefco, Carlo , ed Eli.
fabetta.
Franceſco Barone d'Vrfito fi casò con donna Maria Romano, figlia del caualiero
Atti della Fra Giacomo Romano Maftro Giurato del val di Noto, e di dona Leonora.Gaffurifi
corte delli
Giurati di glia di Francefco Barone delle Grotte, della Gatta,e di Tofcano.egli, oltre eller pro
Fiazza. moffo ne'primi vffici della fua patria, fù Maftro Secreto del Regno , e morì gl'anni
adietro,lafciando à fuo figlio groffe facultà.
Carlo hebbe per moglie donna Margarita Trigona, e Gaffuri, figlia di Gio: Filip
po, e di donna Prudenza Trigona:ed Elifabetta ficasò con don Giofeppe Trigona.
fempre s'hanno matenuto codecoro nella loro patria: l'arme di quefta famiglia fono
va caftello d'argento in campo verde, e fopra latorre vna bandiera.
DEL
LIBRO III
31
DELLA FAMIGLIA
GIVRATO.
AL
"
kia
DELLA FAMIGLIA
A
GIANGVERCIO .
1
AF
Fà quefta famiglia per atme vna fafcia d'argento con tre ftelle d'argento vna di
fopra,e due di fotto in campo azzurro .
»!
391
*J
25
DEL.
LIBRO IIII. 33
DELLE FAMIGLIE
GVERCIO , ED ISMORTO.
Annali di
Afsò da Genoua in Sicilia la famiglia Guerciò nel reggimento Normanno Genoua di
haurei affai , che dire de ' progreffi dilei nella Liguria , fpiegherò folo per Pétaleone
moftrar la fua antichità, che negl'anni 1000 del noftro Redentore ella Giuftinia
go ni.
ernaua Genoua col carico Confolare: nel 1148 Henrico Guercio fù Confole , e
Gouernadore infieme con Guglielmo Burone, Anzaldo Mazzone , Ogerio Ven
to ,Giordano della Porta , Lanfranco Peuere , Guglielmo Negro , Fredenzo Cor
rado , Marino della Porta , ed Opicino la Cauella. Nel 1153 era ellaparimente co Bonfiglio
reggimento inSicilia , e nella città di Meflina nel 1194 , nel quale Ramondo Guer nella fua
cio figlio d'Anfaldo fù efiliato di Melfina infieme con altri nobili dall'Imperador Melfina
f.53.
Henrico VI. Però frà i Baroni di quella , fotto i Regi Federico 11 , Pietro 11 ,e
Lodouico , fi ritrouano Andrea Guercio , e Lodouico Guercio . Andrea fù Baro Seruigio
ne di molti feudi , e particolarmente di Rappiû , Galteri , e li Baruni, per i quali nel militare
feruigio militare faceua due caualli armati. Girolamo Guercio caualier Meffinefe del Rè Lo
• douico nel
hebbe due figlie femine, Giulia, che fù moglie di Thomafo d'Amato di Meffioa , ed
1343 .
Andriana moglie d'Antonino di Giurato Barone di San Filippo, Ruggiero fù vno
de primi Baroni del fuo tempo,
Trapafso poi per ragion di matrimonio la famiglia Guercio nella Cafa Imorto ,
diadiin poifichiamò d'Ifmorto,gouernando parimente gl'Ifmorti, dopò ch'eglino
Vennero di Genoua , con i primi vffici la città di Meffina. Fra Filippo Ifinorto fù ca
Balier di Malta nel 1578. Frà Nicolò Giacomo nel 1579. Frà Ottauio nel 1594. Frà
Gafpare nel 1611e molt'altri canalieri fiorirono .Tuttauia ad Andrea Guercio Baro
e di Rappili, Gualteri, e li Barunigli fucceffe Antonio fuo figlio, c'hauendo morto
fenza prole , prefe il dominio di detti feudi la forella Giouauna Guercio moglie di
Pietro Porco nel 1416; da'quali anche per ragion matrimoniale peruenne à Tho
mafo Marchefe nel 1418.
DELLE FAMIGLIE
Capobreui A Marco Barone della Gifra gli fucceffe nel feudo fuo figlio Bartolomeo nel
niltrattat. 1417, al quale il figlio Grouani nel 1479, che gli fegui il figlio Antonio nel 1497,
di detfeu
do. al quale , hauendo morto fenza veruna prole,gli fucceffe fuo fratello Girolamonel
1502 , e Coſtanza fua figlia nel 1544, e Guglielmo hebbe la Baronia di Morbano.
S'haue congiunto in parente la quefta famiglia non folamente con le più nobili di
Siragufa , però co molt'altre chiare nel Regno,percioche Bartolomeo, figlio di Mar
co Barone della Gifira , hebbe per moglie Autonia Barrefe, figlia d'Antonio Baron
4
della Terra di Militello Val di Noto, e Gouani fuo figlio fi caso co Lucretia Marino.
Il primo Lamberto fi casò in Sicilia con Luiggia Gualdo, figlia di Federico Gual
do Baron di Buxalca , con la quale lafciò copiofa prole .
Tornainbene Gualdo gentilhuomo di Rimino hebbe dall'Imperador Federico
11, per fatisfation di militari feruigi , il gouerno della città di Siragafa nel 1220, ed
jui casò fuofiglio Giordano con Adelicia nepote carnale di Ruggiero Locoteca
Barone del feudo di Buxalça nel tenitorio Leontino , il qual Ruggiero era figlio d
Henrico Locoteca Camariero dell'Imperatrice Coftanza . Morto pofcia il predett
Ruggiero fenza lafciar figliuoli,gli fucceffe nel predetto feudo la nepote Adelicia,
figlia di fuo figlio Henrico à lui premorto , moglie di Giordano Gualdo nel 1228 ,
alla quale feguì fuo figlio Tornainbene, ed à lui fuo figlio Giordano, chiamatoanche
Soldano , à chi pure nel medefmo feudo fuo figlio Federico Gualdo, ed à queftiilfi
glio Soldano, al quale il figlio potumo Soldanello , che per non hauer dopò la mo
te lafciato herede , prefe il poffeffo del feudo fua zia Giacoma, forella di fuo padre,
moglie di Manfredo di Marino di Noto, la quale litigò alcun tempo con Simonell
Ruira , c'haueua impetrato della Regia Corte il predetto feudo nel 1375 , e l'otten
ne perfentenza in fuo fauore , e gli fuccelle fuo figlio Cofmerio di Marino , il quale
vendè detto feudo ad Alborgino di Caltagirone per onze cento cinquanta ; mà per
che egli era stato inanzi dichiarato rubbello del Rè Martino, per hauerfe adherit
col Conte Guglielmo Ramondo Moncada, il medefmo Rè diede detto feudo à Be
nardo Roffello gentilhuomo Siragufano , dopó pafsò nella cafa Marchefe , ed hom
per matrimoniolo gode la cafa Ventimiglia de'Signori Marchefi di Giraci .
L'arme della famiglia de Gulfis fono vna naue d'oro con le vele gōfie in va man
azzurro, ed argento, e la famiglia Gualdo fà vn elmo d'oro in campo roffo.
DELLE FAMIGLIE
G VERRERI, EG VAR NA 7
Orrado Guerreritù Armigero del Rè Pietro 1ª queſto carico era affai ftima
to ; percioche egli haueua la cura , e la cuftodia dell'arme regie : hebbe
C per moglie Liuiella figlia di Nicolò Guarna gentilhuomo Catanefe, che gl
genero Nicolò,e Giouanni,i quali feruirono con honorati carichiil Rè Martino.Da
quefti Guerreri di Catania hauerne detíuato Girolamo Guerreri, dicono.
doc
fuo
Sa DELLA FAMIGLIA
00 GVASCON E.
Dia,
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201
CIDE
To '
Ban GO ftellania di Salem nel 1411 , che l'hebbe pofcia confirmata dal Gibillini ,e
Rè Alfonzofuo figlio Oliuio , e l'altro figlio Gio: Pietro acquiftò de Bachi ,
e Neri di
My
foC incomenda l'vfficio di Maftro Portolano,per la morte di Fran Fiorenza .
g e r Celco Martorelli , che l'haueua pure in comenda, nel 1448 , il cui figlio Leonardo fi Friul ca
I
E
VAR Casòcon Perna figlia di Giouanni Affennato, che fu Maftro Rationale del Regno nel nato degli
1515. Ritrouo anche il predetto Leonardo Guafcone Portolano delle marine di Si- atti antichi
della città
E 2 ragu. di Salem
36 TEATRO GENOLOGICO
di detto , ragufa nel 1528 , e per hauerfe confinato in Sicli foggetta al Conte di Modica , pers
annose del
proceffo di dè quefta famiglia l'antica fua eftimatione, e così fono tutte le famiglie nobili qua
Carlo Lan do habitano nelle Terre Baronali del Regno . Il cui figlio Pietro Guafcone fù Ma
cillott Ba ftro Giurato del Contado di Modica nel 1540,e fuo figlio Giouanni fù molte volte
ro
di Sina Giurato di Sicli . Da quefti ne peruenne Pietro 11 , padre di Girolamo , chefù chia
gia compi
lato nella riffimo Medico Filofofo, e Protomedico del Regno,il quale prefe per moglie in Pa
3. Inditt.
1574.
tiregij ; à chi fucceffe Innico fuo figlio , il quale, oltre i detti vffici, e feudi , hebbe la
Baglija di Malta, che cõtinuarono nella fua famiglia,fin che la córte fe gliricomprò.
Inico godè la Caftellania final 1446,hel quale entrò , ò come vogliono innanzi il
1469. Guttier di Naua.Triftano Gueuarafù Giurato di Malta nel 1466 , e Capita
no nel 1469. Antonio hebbe quel di Giurato nel 1478.Giouani Capitano nel 1479 .
Torres Capitano nel 1481. Giouanni Secreto nel 1485. Carlo Capitano nel 1487.
Giouanni nel 1499. Antonio Secreto nel 1513. Matteo Capitano nel 1516, effendo
all'hora Barone della Chimilia. Antonio Gueuara hebbe l'vfficio di Secreto con
Tampliatione d'vn altro herede nel 1519; la pofterità de' quali fi conferuò fempre
Bacondecoro di nobiltà in Malta , godendo tutti i gradi , che fi concedono alle prime
famiglie dell'Ifola , etiamdio fotto i gran Maeftri . S'eftinfe finalmente in don Pie.
Otro Gueuarà caualiero di confideratione gl'anni à dietro, reftandone in Siragufa vn
ramo difcefo iui della medefma famiglia . Donna Maria de Gueuara fi caso con
Luiggi Ariàs Giardino , percioche Pietro Giardino fù il primo acquiftatore dellà,
Baronia di Santa Ninfa , e con Giulia del Caftillo fua moglie procreò il predetto
to Luiggi Ariàs , il quale fi caso primieramente (come s'ha deito ) con donna Maria de
Gucuara , con la quale fece à don Diego Giardino , e Gueuara , e dopo, pallando al
lefeconde nozze con donna Elifabetta Coruino , figlia di Giouannello Barone di
M Mezzoiufo, procreò il padre don Pietro Giardino Theatino di virtuofa vita, e-don
Cana Franceſca Marquet moglie del Baron di Vcria .
Ilpredetto don Diego Giardino , e Gucuara fi caso con donna Maria Morfo , fi
gliadi don Girolamo Morfo, e di donna Elifabetta Coruino , con la quale generò
i viuenti don Luiggi, e don Giouanni . Don Luiggi prefe per moglie donna Vicen
za Marquet,figlia del Baron d'Veria,fua cugina carnale , e ne fon nati denna Fran
cefca , donn'Anna , donna Rofolea, don Diego , e don Nicolò .
Da don Giouanni , e donna Therefa d'Amico, figlia di Pietro Prefidente del C5
fiftorio ne fono nati don Diego , don Giuſeppe , dor Ignatio , Suor Pietra Marga
rita ,donn'Elifabetta , e donn'Anna.L'altra figlia di don Diego, chiamata donn'An
aa, hoggi è moglie di don Cefare del Bofco. Gode pure la famiglia Gueuara il Seg
gio di Nido in Napoli: e don Francefco Gueuara caualiero Siragufano s'inuefti de
feudi di Mote Climito, e della metà delli Bibini nel 1593 , e delfeudo della Cepuila .
L'arme della famiglia Gueuara fono vn ſcudo inquartato , le bande fonorofie in
,
campo d'oro , nelle quali vi fono per ogn'vaatre Armellini d'oro , ed i cinque cori
d'oro in campo roffo , le quali fono inquartate con la famiglia Giardino , che fà vn
albero verde in campo d'argento .
DELLE FAMIGLIE
GVABERNIA , E CORSO .
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DELLA FAMIGLIA #3.
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GIOVANNI Guffio è fcritto nel Capobreui corrottamete per
Carlo Quinto , e per mano di don Ferrante Gonzaga all'hora Vicerè di Sicilianel
1543 : e nel priuilegio Imperiale fileggono.
Magnifico Ioanni de Guffio,&c. Illos in milites erigerefolemus,quos habiles ad militiă,
aptos , & virtutepræditos reperimus; cum enim vos nonfolum nobilitate, imo omni difpo
fitionefuffultum inuenerimus approbatü auctoritate , & poteftate regia imperiali nobis
1 clemen
LIBRO IIII. 39
per feruigij hebbe dal Re Federico ti nel 1375 tutti i beni , e prouenti allodiali
del Ducato di Randazzo : l'altra figlia di quefto Michele, chiamata Nicolofa, fù mo
ghe di Diega di Graiera Barone del feudo della Marza .
Procreò il predetto Giouanni Guffio Iuniore, don Troiano , e don Leandro, che
viffero nella loro patria nobilmente, congiungendofi fempre con le prime famiglie
diNicofia . Da don Traiano ne peruenne don Giouanni Ciantro della Matrice di
quella Città , don Giofeffo, e don Antonino .
Ne nacquero da don Leandro , don Martino , il quale procred i viuenti don Pie
tro Barone di Mancipa , di Paffarello, e di Radu , don Marc'Antonio hoggi Vefco
Ho di Cefalù , e don Giouanni , che mori gl'anni a dietro , hauendo acquistato pria
la Baronia di Buterno per congiungimento matrimoniale , ch'ei fece con la Cafa
Lauja , e Cardines .
Ilpredetto don Pietro,oltre i molti carichi legali c'hà poffeduto, tiene l'vfficio di
Maftro notaro di Nicola con titolo di Barone , e viuenobilmente .
Il Veſcouo di Cefalù don Marc'Antonio fù primieramente Cappellan d'honore
della Macftà Cattolica del Rè Filippo av, dal quale acquiftò primieramente l'Abba
tia diSanta Maria di Mandanicio , e l'Abbatia di San Michel Arcangelo di Traina ,
edopò la dignità Vefcouale di Cefalù : egli per lettere , e patenti reali non folamē
te è incomendato per nobile , e letterato , ma per vno de'virtuofi del fuo tempo :
ecco che dicono le lettere reali, fatte per lui alla Santità d'Vrbano v111 , nominan .
dolo Vefcouo di Cefalù .
L'arme di quefta famiglia fono due campi partiti d'vna fafcia d'oro, di foura cele
fire con va aquila d'oro, e di fotto verde con vn cane, edue pini d'oro l'vnoinanzi,
cl'altro dietro il cane .
Seme
DEL
4
40 TEATRO GENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
HEREDIA.
Re
armi,per la fua antica nobiltà, per le grandi ricchezze , e peri
nobili congiungimenti matrimoniali, la famiglia Heredia , che
non è bifogno, che mi fatichi in raccontargli in quefto elogio ,
E
mentre nell'hiftorie Spagnuole viuamete fifcorgono : dirò folamé
te de'Caualieri , che di lei indi vennero in Sicilia col Rè Marti
ra la medeſma Baronia di Sortino , e le ragioni della gabella del vino della città di
Catania nel 1424.
DELLA FAMIGLIA
tugno figlio di Nicolò nel 1447.Luca Benenati hebbe la Caftellania di Minèo dalla
Regina Maria , e dopo quella di Leontini , come perpatenti fpedite per l'vfficio della
Camera Reginale nel 1431, e 1438.
Mà della famiglia Arrighetti , e de ' prenarrati, non nè ho trouato fucceffione ve
HO ZE S.
a C.. L
CDE
425
Ferd
CASO
ecot
Te
Pale
cinque Falci à guiſa di roncigli azzurre con manichi roffi in campo d'oro . La fa
miglia Hozes di Cordoua è Signora d'Aluaij, ed è vna delle 24, che gouernano la
Città, della quale nè fono deriuate affai perfone chiare nelle lettere , e nell'armi ;
F frå
C
RO LOGI
42 TEAT GENO O
DELLA FAMIGLIA
MON
HV MAN O.
Succeffe à Tuccio,Angelo fuo figlio, ed hebbe tre denari foura l'eftrationi del
Je vectouaglie di Sacca nel 1416, e certi Auguftali ouer ragioni foura la Gefia dell
Giudea di Agrigento nel 1418 .
La
LIBK Ở TI 43.
Cand.reg.
La moneta Auguftale fù introdotta in Sicilia dall'Imperador Henrico vi , efi di detti an
mantenne fin al Rè Ferdinando il Catolico, ogn'Auguftale era vn Carlino della moi.
neta Siciliana, che hoggi viue, alcuni dicono di maggiore di minor fomma.
Segul ad Angelo fuo figlio Bartolomeo , detto corrottamente Tuccio, à chinel
1412 fuo figlio Angelo; la quale fucceffe fuo figlio Giouanni Antonio nel 1465 , ed à
1
coftuiil figlio Tuccio nel 1497: quefti, con Pantaleone Stagno , ed Alifia, hebbe la
C confirma dell'vfficio di Portolanoto di Lalicata in feudo nel 1460. Luiggi Huma
Do nos'inueftì di onze cinque di rendita annuale foura la dogana di Meffina nel 1509 :
Francefco del mezzo grano foura il porto di Agrigento nel 1522.
DELLE FAMIGLIE
DEL
}
GICO
TEATRO GENOLO
DELLA FAMIGLIA
di Montelicuturi, che gli generò Paolo, il quale per ragion dell'ana acquiftò la Ba,
ronia di San Giacomo Belmineo.
Quefto feudo anticamente fù di Pietro di Modica caualier Siragufano, al quale
fucceffe fua figlia Cefarea moglie di Luiggi Contarino Veneto nel 1394, per cotrat
to matrimoniale negl'atti di Notar Francefco Mendola; mà per effer la Cefarea figlia
naturale , il Rè Martino fe lo reuendicò , e gli diede opze 40 : però il Rè Alfonzo per
feruiggi lo conceffe à Simone Morifco gentil'huomo Siragafano , a chi fucceffero
Giacomo, e Pietro Morifco fuoi figli,e della portione di Pietro dopò la fua morte nel
1491 ,fe nè inueftirono Filippo,ed Almifenda fuci figli, e per lei Pietro Pompeo fuo
it , mari
LIBRO. IIII. 45
marito,mà per la morte del detto Filippo feaza figli, nè prefe il poffeffo Lauria figlia
di Gio: de Gulfis (che fù primo marito d'Almifenda ) cafata có Agostino di Pompeo
figlio del prenariato Pietro, che procrearono Ifabella moglie del predetto Paolo
Impellizzeri,genitor del già detto Antonio,padre di Paolo primo acquistator deila
Baronia.
Né nacque di Paolo 11 ,Antonio, che fù padre di Thomafo, genitor di Giofeppe,il
quale ficaso co vna Signora di cafa Ladolina,e fece ad Antonio,il quale prefe p mo
glie vna forella del Barone di Buxello di cafa Gigante , e generò à Giofeppe , che fi
casò co Vicenza Landolina figlia d'Antonio Baron di Belludia,con la quale procreò
don Thomafo, c'hebbe per moglie donna Diana Agliata figlia di don Mariano, e gli
facceffe nel feudo di Buzello,
Acquiftò don Thomafo la Caftellania di Noto per lui, ed vno fao herede , l'vfficio
di Percettor Regio del Val di Noto, e la Baronia del Burgio: procreò egli à do Gio .
feppe,che fucceffe per la parte paterna pella Baronia di San Giacomo , e per la ma
terna nelli feudi di Buxello,di Ragalcia, Spinagallo , Berfaufi , e Cadedi : don Carlo
hoggi Cappellano appreffo Sua Maeftà , e Prior di Sant'Andrea di Piazza : don Ma
riano,c'hebbe la Baronia del Burgio, e la Caftellania di Noto: Fra don Francefco Ca
ualier Gerofolimitano,il quale è ſtato promoffo in molti carichi, e nell'ufficio di Ca
pitan di Galera della medefma Religione, e don Stefano hoggi Percettore .
Don Giofeppe fi casò con donna Caterina Landolina, figlia di Gian Simone , ches
gli procreò don Thomafo Impellizzeri , e Landolina, boggi Barone di detti feudi, c'
hebbe il carico di Capitan di caualli della compagnia di Lanze,in età d'anni 22 , e di
Capitan à guerra della città di Sacca , don Paolo , Gian Simone , e don Giofeppe
poftumo .
Don Mariano virtuofo caualiero Baron del Burgio fi caso con donn'Anna Pater
nò figlia di don Giofeppe Paternò Baron di Radufa , e Signor di Mirabella, con la
quale procreò don Thomafo Impellizzeri , e Paternò , che fucceffe ne'paterni fendi,
don Giofeppe, don Carlo,Fra don Franceſco Caualier di Malta, don Antonino, don
DELLA
CO
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46 TE GE
DELLA FAMIGLIA
IMPERADORE
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Errv
Dall'Vbertino nè deríuò Giouani, che fù due volte Pretore di Palermo nel 1485,
e nel 1492 , e Gabriele 1 acquiftator del feudo chiamato delli Ficarazzi,chefi mo
ri nel 1452.Procreo il Giouannià Vicenzo, che nel 1513 fù Giurato di Palermo.
Da Gabriele parimente nè nacque Pietro Antonio, il quale procreò à Pompilio,
chereffe con carico di Capitano nel 1520 la fua patria,Pietro,e Sigifmondo.
Pietro procred ad Hercole,Ludouico,ed Emilio Senator di Palermo nel 1566, e
1570: quefti fù padre di Pietró 1 1 , di Maria, che fù moglie di Gafparo del Tignofi(ge
nitori di Emilio del Tignoli Caualier Gerofolimitano je di Dorietta moglie del Re
gete do Pietro Corfetto padre del Signor Cõte di Vill'alta, don Ottauio Corfetto Ca
valier di San Giacomo, e di dōna Porzia moglie di do Carlo Siragufa.Ludouico altro
figlio di Pietro generò Ferdinando padre di Natale ,
Diciamo pure ch'il predetto Pompilio Imperatore fù Pretore di Palermo nel
1526, e nel 1532 : queftifece à Girolame, Antonino, Siluio, e Biagio . Girolamo po
fcia generò Pompilio 11 ,Biagio 11 , Artale, Siluio 11 , Ottauio, Hippolito, Aleonora
Sigif.
LIRB O IIII. 47
DELLA FAMIGLIA
7
INGO, O INGA.
Ella famiglia Ingo , detta corrottamente Inga, hoggi viuente nella città
di Caltagirone , fù progenitor Gerardo d'Ingo gentil'huomo Volterano
Di ( deriuato di Baldouino d'Ingo gentil'huomo Genouefe , che militò cen Pantaleone
I
Anfaldo Doria, Vberto Trenio , Filippo Longo, ed Anfaldo Pizzo ) Theforiero de Giuft
annalinegl
di
gl'introiti regij del Rè Martino, e Proueditore delle fortezze regie; quefti per la ci Genoua.
ail contefa,c'hebbe con Nicolò Saladini,e Piero Sorguidi gentil'huomini principa.
li, e potenti di quella città , fù coftretto venirfene in Sicilia ; il cui fratello , chiamato
Bertino,per hauer fucceffo nella facultà di Guarnuccio Rami,fù forzato aggiungere
alla fua famiglia quella di fuo zio Guarnuccio per vincolo , cognominandofi logo
Rami,la cui famiglia fin adeffo nobilmente fiorifce nella medefma città.
Gerardo d'Ingo hebbe per moglie Chiarella,figlia di Ramondo lattinara Barone
del Caftello,feudi , e Tonnara dell'Oliueri , che l'haueua hauuto dal Rè Martino nel
1399 , per la rubellione di Bartolomeo d'Aragona Conte di Cammarata, con la qua
le procreò Filippo, Ramondo, e Pier Luiggi,che fiorirono nel reggimento del Rè Al
fonzo ; da chi Filippo acquiftò la caftellania di Terranoua per dieci anni , e con fua
moglie Agata, figlia di Stefano Mainardo di Caftronuouo, procreò Ramondo , e vo
gliono anche Giouanni famofo Dottore del fuo tempo, il quale dall'Imperador Car
lo vfù eletto Giudice de'Maftri Rationali del Real Patrimonio nel 1534 , ed in mol
t'altri principalivffici fù promoffo.
Da'due fratelli Ramondo,e Pier Luiggi molti virtuofi gentil'huomini nè peruen
nero,i quali,per cagione di carichi , e di matrimonij,habitarono nella città di Caltagi
rone,
( doue fin'hora la loro famiglia nobilmente viue)godendoi maggiori vfficidi
quella .
Fioritono frà i fuoi caualieri Gerofolimitani, Fra Antonino, che fù riceuuto nella
reli
48 TEATRO GENOLOGIC O
religione nel 1579 : e Fra Giofeppe d'Ingo nel 1599 : ne'regiftri della Cancellaria for
notati d'Inga, e ne'proceffi chiaramente i moftra l'antica nobiltà di quefta famiglia.
DELLA FAMIGLIA
INTER LANDI.
: 『
ARNE
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SU
DIRE
NTONIO Interlandi fù Maftro Rationale della Camera Regina
Reg. della
Cac. della le nel 1387 ; ed interuenne con Corrado di Modica Auuocato Fi
Camer.re fcale dell'ifteffo Tribunale nell'inueftitura d'Herico Statella,de
gin did.an feudi della Callura,e Buigarano, che gli furono coceffi dalla Reg
Hi.
A$ na Maria. Il Doctor Luca Interlandi fùGiudice, e 12Confultore di
Antonio Barrefe Baro di Militello,e Pietrapeszia ,dal quale acqui
Th
e ftò per donatione onze fei di téditase duc mulę melate,belle qua
li, dopo la fua morte vuole,ché gli fucceda fuo figlio Gio: Antonio Interlandi : ciò fi
vede per la detta donatione , fatta negl'atti di Notar Giacomo di Cauarufo di Mili
"
tello à x di Decembre, xr Indit.1432 . Per glatti di Notar Antonino d'Aidone del
1561 , Battiſta Interlandi haue il titolo di nobile, e casò fua figlia Leonora con Gio:
Andrea Riccobene: e per gl'atti di Notar Domenico di Nicoletta à 17 di Maggio
1572 ,tiene titolo di magnifico, e casè fua figlia có Domenico di Fiore il quale è chia
mato pure co titolo di magnifico . Diceil viuente Barone della Fauarotta deriuarne
IX 480
DEL.
TI
" XXXXVII
LOL BRONATIV
DELLA FAMIGLIA
I OPPOL O.
lact bitatori, nel cui dominio gli fucceffe fuo figlio Pelco lop
}
XXXXVIII TEATRO GENOLOGICO
egli ficasò con Miuzza Paternò, figlia di Thomafo con quattro cento fiori
ni d'oro in dote, come fivede per contratto matrimoniale negl'atti di notar
Guglielmo Cartella di Catania à 13 d'Agosto del 1406, Ed in vn inftrummen
to publico di donatione fatto per Bartolomeo Gioeni gran Cancelliero del Re
gno de'feudi d'Afmundo , di Fefflima di Baccarato, di Pietra Lixa , e della Ter
ra d'Aidone , à Pirrone Gioeni fuo figlio negl'atti del medefmo notaro di Car
tella nel 1402 , gli interuenne Antonio Ioppolo fuo Confultore , ed amico ca
C
riffimo . ลา
lamo, don Camillo, don Gafpare, don Ferrante,donna Vittoria,e donna Tilla.
Don Mario Ioppolo di Francefco Ioppolo, e di don Giacomo Ponce de Leon
primo Baron di Mamula, e d'Agnano con fua moglie donna Aloyfia Collurà
procreò don Francefco , don Gregorio , e donna Antonia , e paffando pofcia
halle feconde nozze con donna Liuia Bardaxì figlia de'Baroni delli Martini ,
Difcordia fece à don Vicenzo , donna Giouanna , donna Giacoma , e donna
Tolla .
Dadon Franceſco Barone della Terra di Mamula , ed Agnano, e donna Gio
uanna Patti , e Ventimiglia di Meffina fua moglie nè nacquero don Giacinto,
don Diego, e don Antonio, che per la morte di fuo fratello fucceffe ne'paterni
fati don Diego.
Donna Antonia fi casò con don Marcello Barracca caualiero della Città di
Dal prenarrato Francefco Ioppolo fratello del fudetto Antonio, che habita
rono à Patti, e poi à Sant'Angelo nè nacque Matteo Ioppolo, che procreò Gio:
Battifta . Dal quale Gio: Battifta nè nacque Matteo fecondo , che fi casò con
Innocentia Pallotta ftretta parente del Cardinal Pallotta , del quale, hò veduto
alcune
XXXXX TEATRO GENOLOGICO
Il fudetto don Diego per le fue virtù, e ftato promoffo della Maeftà Catoli
ca negl'vffici di Giudice della Corte Pretoriana due volte, e pofcia Giudice del
Confiftorio , due volte della Regia Gran Corte , d'Auuocato Fifcale del Real
Patrimonio, e del detto Tribunale della Regia Gran Corte, ed vltimamente di
Maftro Rationale del predetto Tribunale del Real Patrimonio , e Barone di
Cianciana, e della Terra di Santo Antonino, con donna Sigifmonda fua moglie
hà
ha procreato i viuenti don Antonino Giofeppe, e donna Giofeppa Antonina
moglie del viuente don Girolamo loppolo, e Ventimiglia Conte di Nafo ,
Baron di Sinagra da'quali n'è nato don Diego Ioppolo fudetto.
- Dal Dottor don Blafco Ioppolo, il quale fù Giudice della Regia Corte Pre
toriana, del Confiftorio, e più volte della Regia Gran Corte, e fua moglie don
na Celidonia Bruno, e Ballo nacque don Thomafo, e donna Antonia . Da don
Thomafo che fù Maftro Secreto del Regno , e donna Melchiora Algaria , ed
Opezinghi nè nacque donna Anna, che s'è cafata con don Giouan Vela Secre
tario del Santo Officio .
Da donna Antonia moglie di don Andrea Agliata Baron della Roccella nac
quero Datio Vefpefiano, Blafco Maria, Gerolama Maria, e Sigifmonda. Il Da
tio Vefpefiano hoggi della Compagnia di Gesù , ed all'effetti paterni hà fuccef
fo il fudetto Blafco Maria. N
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DEL
LIBRO IIII. '49
DELLA FAMIGLIA
INTRIGLIVOLO .
deriuar diFrancia; mà il di
Steilia fù Calcerano Intrigliuolo gentil'huomo Francefe , che passo con gl'altri
gentil huomini a'feruiggi della Regina Antonia : acqui& ò egli perciò in Sicilia molti
groffi poderi: fuo figlio Pietro fù gentil'huomo del Real Palagio della Regina Ma
, e la ferui con molto affetto grandemente nel paffaggio ch'ella fece in Catalogna :
hebbe perciò dal Rè Martino nel 1393 molte vigne, e cafe nel tenitorio, e città di Ca
tania , la terza parte de'beni Burgenfi di Giouanni la Chabica rubello nel 1398 , cla
terza parte de'beni feudali di quello , che poffed cua aell'Ifola di Malta co'Burgenf
nel 1399'
1 Calcerano 11 ,figlio di Pietro, fù nella faccolta legale affai perito; la onde fucceffe
che il Rè Alfonzo , ed il Rè Giovanni in moltiimportanti affari lo impiegaffero; i cui 1
veftiggi fegui parimente Nicolò fuo figlio.
Procreò Nicolo à Calcerano, Pietro, e Giouanni,che non puochi carichi nella fua
patria goderono. Gio: Thomafo fù Giudice di Meffina nel 1581.
Da Calcerano nè peruenne quel chiariffimo leggifta Nicolò Intrigliuolo, che com
pofe dottamente molte opre foura la facultà legale, e fù molte volte Giudice della
R.G. C.e d'altri Tribunali del Regno ; nelle cui groffe ricchezze gli fucceffe il figlio
Calcerano , che mori fenza lafciar figli mafchi di fua moglie Maria Adamo; bensivna
femina chiamata donna Francefca ,hoggi moglie di don Ottauio Sicufio, ed Adamo,
Secreto della città di Meffina ;l'arme di quefta famiglia fono va Giglio d'oro in cam
poazzurro.
DELLA FAMIGLIA
INVEG GES.
nell'altra metà gli fucceffe Martino ! nuegges fuo figlio, al quale pure il figlio Anto
nio,c'hauendo morto feaza lafciar prole mafcolina,gli fucceffe fua figlia Margarita,
che morì anche ſenza prole ; perloche peruenne detta metà di feudo à Margarita fua
coggina ་ figlia di Guglielmo inuegges, altro figlio d'Amato, la quale fi casò con Gio
uanni Ferreri di Marino, e fe nè inuefti nel 1450 : però Melchiore loro figlio, ricupe
rando l'altra metà del feudo , l'uni , e ridufle nel primiero ftato; e dopo la fua morte
nè preſe il dominio fua figlia Giouannella moglie di Pietro Sabbea, che fe nè inuefti
nel 1487, a'quali fucceffe loro figlia Francefca moglie di Franceſco Agliata, ed à lei,
che morì fenza lafciar prole, fua forella Giouannaeche fù primieramente moglie di
Gio: Battista Mannara, e dopò di Bernardino di Termine,che s'inueftì di detti feudi,
e Terra, e della Baronia di Pirripairi nel 1510; a'quali fucceffe loro glio Antonio
nel 1508 .
Il prenarraro Amato Inuegges hebbe quattro figli, Giouanni che fù Barone, Anto
nio,e Guglielmo , e tutti reulcirono virtuofi gentil'huomini, e furono decorati col ti
tolo di regijcaualieri . Giouanni fù Pretore di Palermo nel 1421 , e pofcia regio Ca
Aellano della città di Trapanire molt'altri di quefta famiglia gouernarono la città di
Sacca co'primi vffici di quella.
Pretende la viuente famiglia Inuegges di Sacca deriuare d'Antonio , figlio ter
zo genito del predetto Amato, dicendo, che di Antonio nè peruene Antonio, il qua
le procreò à Giacomo, e quefti à Bernaba ,il quale fece ad Antonino 11 , che procred
l'Abbate don Calogero, che fù molte volte Vicario Generale della Diocefi di Agri .
gento in fede vacante, e tre volte della Diocesi di Mazzara . Mario che procred Anto
mino,don Auguftino Sacerdote, il P.Giouanni Gefuita, il Dottor don Francefco, ilP.
Calogero della Mazzara,il Dottor Accurfio hoggi frate Tere£ano,chiamato Giouani
1 della Croce,foro Celidonia, don Antonino, de quali viue hoggi Calogero nella medel
ma città di Sacca; l'arme di quefta famiglia fono quattro fafcie d'oro in campo rollo.
DELLA FAMIGLIA
LAGVNA, ED OLIVERI
1
}
LIRBO IIII. SI
taro della medefma Camera , l'vfficio di Maftro Giurato, e molt'altri, che gli fè po
Mfciaconfirmare con molti priuilegij à fuo genero Nicolò Antonio Laguna , c'haueua
Hargail
ottenuto pariméte oltre molti vffici, certe Terre nel tenitorio di Bizzini nel 1459 .
SOCO Nènacquero da Nicolò Antonio, Antonio,Pier Luiggi,e Francefco . Antonio non
folamente fucceffe ne'beni feudali, ed vffici paterni ; mà coprò il feudo di Paffanitel 4
flonel tenitorio Leõtino, il quale era di Giouani Réda, à chi effédo ftato cõfifcato del
fete la Regia Corte,fù da quella venduto à Thomafo Crifpo caualiero nel 1394, il quale
ata , lo vendè pofcia al predetto Antonio Laguna nel 1506 : egli fù Giurato di Noto nel
en 1519, Capitano nel 1533 , ed in altre volte;e gli fegui fuo figlio Girolamo nel 1536 .
i det Procreo Antoino anche à Nicolò Antonio, il quale à Vicenzo, Morentio , e Fra Bla
iofo
A Caualiero Gerofolimitano riceuuto nel 1570.
Vicenzo fi casò in Leontini con vna fignora di cafa Girifalco , e per vn certo fuo
rovanocapriccio l'vccife, per la cui morte fù egli decapitato , eftrafcinato il corpo per
o
Corati tutta la città, effêdogli ftato prima della morte tolta la mano deítra : à qfti fucceffe fuo
figlio Antonio padre del viuente don Carmine Laguna,e da'predetti la famiglia La
nol guna di Bizzini nè peruenne . Fà per arme queft , fam glia vn lagho pieno di onde
d'argento,e d'azzurro , e per la cogiûtione c'hebbe co la famiglia oliueri v'aggiufe
o.fi vna Oliuara dentro il lagho.
toplo
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celide DELLA FAMIGLIA
-ocitie
LA FARINA.
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Onclic
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V celebre la famiglia Lafarina ne'tempi antichi in Italia.Gio:Ma
Nick néte annouera fra i primi Cōfoli di Viterbo Pier Luiggi Lafarina
nel 1117, e nel 1140. Pier Vitale Lafarina , nel 1202 , Corrado,e
Nicolò Lafarina, e dice anche effer ella congiunta in paretela co'
mato
FO Farnefi,Almadiani, Beccaria, Paleologhi, Regij, e con altre nobili,
d ed antiche famiglie Viterbefi. Tay . 11
bele
t DA Viffe parimente con chiara nobiltà in Capua città nobile del Re
Ogan "
la viuente famiglia hebbe origine in Sicilia; nondimeno paísò
pitan go di Napoli,donde
primieramente d'Italia in Meffina, doue fiori Corrado Lafarina genero di Filippo di
ci,cl
n Maurocanaliero Meffineſe,ed iuiprocreò Filippo, Andriolo, e Pier Luiggi.
Leo
Per va Priuilegio dato in Leontini nel 1299 , regiftrato nella re ginal Camera,fi ve
G 2 de la
ICO
TEATRO GENOLOG
52
21
de la conceffione del Caftello di Minèo per il Re Federico 11à Filippo Lafarina ,
Andriolo la Caftellania di Polizzi, ed à PierLuiggi ch'era Prete la Curatia della Chi
fa Parrocchiale di San Pietro di Leontin la quale poiegli renuntiò al Sacerdote Ni
colò Cartelli, per effer ftato promoflo al carico di Vicario Generale in fede vacāre d :l
J la città di Cefalù . Hò farro quefta memoria, pch'ella viffe chiara in Sicilia nel fuo pri AV
mo paffaggio,e più nel fecondo per lericchezze, e nobili matrimonij c'hà fatto.
Il progenitor della viuente famiglia Lafarina fù Nicolò gentil'huomo Capuano, c
hauedo feruito in Napoli in molt'occafioni militari il Rè Alfonzo, n'hebbe alcuni of
fettiin Sicilia, e per vna fcrittura cauata della Zecca di Napoli, e per memoriale fatte
per Michele Lafarina fuo figlio , è chiamato ( diletto confiliario, & familiari noftroj
e fotto fegue. Placet Regiæ Maiestati in vigore della prefente ordinamo à vnt Gabriele Fi
tanarofa,tanto bauendo riguardo alli feruiti del detto quondam Nicolò Lafarina difopr
e/
posti,qualifurono tali che potiamo confeffare effer stato buon ministro del Sereniffimo R
negl'attidi Conte di Collefano lafció legatario per fuo teftamento, eflendo prigione nel Caftel
Not.An- lo dell'Ifola di Malta,à Nicolò Lafarina in onze cento d'oro, da pagarfi in due paga
toni Azza
anta l'uno,nel qual tempo profuppongo effer egli giouenetto,pe
ferda à 9. menti di onze cinqu
di Decem- che nel 1449 fù dal Rè Alfozo promoffo nel carico di Capita d'arme, e di Gouerna
bre 1413. tore della città di Termine,nel qual vfficio non haurebbe potuto hauere meno difel
fant'anni.Cataldo Lafarina fuo fratello fù Caualiero Gerofoli mitano, e venne con en
دار
foluiin Sicilia.
Cotraffe matrimonio Nicolò có Salamone Salamone, e Palma, famiglie chiariffimein
Siciliap antichità, e fatti illuftri de'fuoisco la quale pcreò il fopradetto Michele Laf
rina,che phauerfi impiegato allo ftudio delle leggi, occupò il grado di regio Cõfiglic
ro, Giudice del Confiftorio , e Confultore dei R.Patr.e non folo fù in ftima per il gra
do di legge, mà anche per le Baronie ch egli acquiſto , come della Baronia di Sanbafian
lio,Baronia delli Margi, della Salina, e Tabuna,come delli Rafcagliali ,di cui fi veggy
G
no le inueftiture in Cancellaria .
Procreò quefti à Gio: Bartolo caualiero di molto valore,il quale,hauendo feruite
nella fua giouetù nelle guerre di Napoli,accret be le paterne facultà, e la fua perfona
di molta ftima,ericchezza:aggiunle moltifeudi,altri per matrimonio ,altri per com
pra,i quali vni fotto nome di Baronia d'Afpromonte, fi come per real priuilegio appa
re:polledè anche la Baronia dell'Armiaufa ,e molt'altri feudi, per hauerfi cafato cor
don'Agata S. Colóōba, d'antichi Signori, e Coatid'Ifaelloderiuata.tolfe da potere de
ribello Bartolomeo della Quarefima il Caftello di Termine, del quale s'hauea impas
tronito à forza d'arme,e di gente di fuo feguito per cui gli venne conceffo detto Ca
ftello da Sua Maeftà, ceffoli dal Conte di Collefano primo poffeffore: ciò fifcorge per
real Priuilegio nell'ufficio di Protonotaro l'ano 1530 , ed in vna lettera del Conte di
Caftro informatiua à S. Maeftà de'feruiggi,e qualità di don Luiggi Lafarina fi legge
Hahabido algunos Barones en estafimilia y Gaualleros del habito de San Iuanyparti
cularmente luan Bartola Lafarina abuelo de dicho don Luyz fue perfona de confiderasion,
pues consta que alojo en Polizi ala Cefarea Magdel Emperador Carlos y. que esta enel
y que el heccho porfuerza de armas del Castillode Termines à Bartolome Quaresma
Cielo,
rebelde,que le hauta ocupado , per loqual bauiendopara ello confirmacion de Su Mag. fe le.
dio al Conde de Calatabellottá,que le tenia duranteſu vida.
Viene anche confirmato il medefmo per vn'altra lettera del fignor Principe Filiber
to Emanuele à S. M. l'Allogio,ch'ei fece alla Cefarea Maeftà dell'Imp.Carlo v , fù ma
gnificentiffimo nel fuo Palagio in Polizzi, inrimuneratione del quale l'Imp.armòdi
fua
LIBRO IIII . 53
fua propria mano à Sebaſtiano Lafarina fuo figlio caualiero Imperiale, eglinon mol
3112
to dopò al medefimo Imp. preftò da ottomila fcudi in circa, per i quali n'hebbe in
potere le Secretie , e gabelle della città di Polizzi.
Il predetto Sebaftiano fù Capitan di Caualli nel 1558 , per patente del fignor Du
acadi Medinaceli . 1
iregio C Don Vicenzo Lafarina fù Regio Capellano, e ferui molt'annila Maeftà dell'Imp.
timapo Carlo v, da cui fù honorato d'vna Abbatia , e d'altri carichi,i cui veftiggi ha feguito
a d'Abbate doo Martino predetto.
dictit Fragl'ordini militari fiori, Fra Cataldo Lafatina fratello di Nicolò , e Fra Bartolo
figlio di Giuliano Lafarina Caualier Gerofolimitano..... TEOR GIBSY
tuead : Dell'ordine di San Giacomo della ſpada ,don Martino Lafarina,che fi morì prima
lafu difpedire le proue di detto abito, ed al dì d'hoggi è ftato anche honorato da Sua
Maeftà di detta mercede il viuente Barone don Luiggi..http 001%
altrif
riuilegi Hà poffeduto ella le Baronie diSan Bafilio delli Margi, Saline, e Tabuna, Rafca .
ef gliali,l'Arminu fa, Bordonaro, Aspromonte,le Grane, e la Baronia d'Irioſa.
edap Fra i gradi di dottorato haue ottenuto il Giudicato del R.Cofitorio, e quello del
Patrimonio Michele Lafarina: e don Sebaftiano Lafarina fù Giudice del Confiftorio,
s'han egio onfigliero iudice el retore ue volte rò aftro ecreto el egno
refodr C ,G d P d ,p M S d R ,
tore el .Vfficio ù rincipale uuocato e la
iofilca Conful d S ,f P A , e Baron d'Irfo : e molti altri
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delCa hono r cari c ban god u i gēti l di lei per mez z dell loro virtuo
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lia figlia d'Antonio Tagliania ,egli effedo affai ricco, coprò il feudo delli Comitini nel
1532 da Bernardo Belguardo, e gli fucceffe fuo figlio Francefco,al quale il figlio Ga
fparo nel 1560, ed à coftui don Guglielmo nel 1592 , che fà anche Secreto d'Agri .
gento.
Hebbe Guglielmo vna figlia chiamata Caterina,che fi casàcon Tofcano di Ferro .
Vicenzo figlio di Bernardo fù Giurato di Palermo , e Capitan d'Arme di Marfala ,
molt'altri virtuofie chiari caralieri quefta famiglia haue haouto .
L'arme di lei fono vn fcudo partito in due campi, quel di forro d'oro,e quel di fo
pracelefte, e nel mezzo d'effi due campi v'è vna fafcia roffa, della quale nel campo d'
oro defcendono tre bande rolle , e nel campo azzurro v'è mezzo Leone d'oro ram .
pante:
DELLA FAMIGLIA
LAMBERTI , ED IROLDI.
702
201
1
TEATRO GENOLOGICO
૬૮
derlipoicaramente à minuto ; d'onde auuiene che le Corti al dì d'hoggi fon piene di
perfone, che non fanno gouernar fe fteffi attedendo folamente a'loro lucri , edinal
1
zarfi a'fupremi gradi con rappresentar quei feruiggi degl'vffici c'hanno compra
to à forza di moneta , e di fauore. lo non fo come fi fopporta ,che va Ministro con
mezzi, e con denari compri vn vfficio, del quale nè hà cauato la fua reputatione,i fa
larije gl'emolumenti con fari ricco ,potête, ed in grå ftima , mercè à quello,foura gli
tant'anni fupplica per altri vffici in ricompenfa de feruigi fatti col tale vfficio . Il mio
filentio farà giudicar il merito dell'impertinenza de gl'huomini cupidise l'ignoră.
za de'Principi ,che di ciò non s'auuedeno la penna pinge con dae lingue, la lingua che
fcopria la verità le fù mòzza di maniera , che l'altra è costretta parlar balbetando , ed
impiegarsi all'adulatione,altrimente le farà fatto peggio dell'altra ; però fupplifce ad
DELLA FAMIGLIA
LALIGNA MI
ei figlia di Francefco Laurifici Protonotaro del Regno ,con la quale progred France
fco Lalignami cauallero giuditiofo , che gouernò la fua patria nel 1338 , effendo Preto
re Giouanni di Caltagirone , e'Colleghi furono Henrico Burgio , Angelo d'Aquino,
Lombardo degl'berti,e Nicolò di Ruftico ; parimente nel 1342 , e nel 1345 delSi⋅
gnore;prele per moglie Sifonifba figlia di Giacomo Muſtazzo ,che gli generò Arnaldo,
Giouani ,ed Antonio , il quale effédo ftato eletto della Regina Maria Caftellano di Ma
tagrifone di Melfina , fi congiunfe iuiin matrimonio coa Francefca Muflone , fondado
nobilmente la fua famiglia ,che gli generò Benedetto il quale proud hauer paffato la
fua famiglia d'Italia ,in Aragona ,ed effer la fteffa che la Ronere d'Italia l'accenna l'Ar
DELLA FAMIGLIA
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pitan d'vna Galera della fquadra di Sicilia, hauendo pria feruito Sua Maeftà
Catolica 34 anni nella imprefa delli Gerbi , doue fù Capitan di Fantaria, in Afri
ca, e Monafteri, andò anche al foccorfo di Malta, e nella guerra di Nauarino,ed
hauendo paffato da Sicilia, à Napoli portando il Duca di Terranoua, fù affal
tato da molte Galere Turchesche, con chi combattendo valerofamente fi morì.
-: Hebbe il carico di Capitan della Galera, fuo figlio don Francefco, che fu pur
affai valorofo, che fendo preſo da Turchi nella fudetta Battaglia, ſi ricattò à ſue
proprie ſpeſe.
Pafsò il predetto Carlo,dopò la morte di donna Luifa fua moglie alle fecon
de nozze con donna Girolama Galletti forella del Conte di Gagliano, e procred
don Giouanni, che fù pur Giurato di Palermo, ed occupò altri carichi; fi casò
egli
CLAD BRO IV. "" "" LVII
egli con donna Lauria Bellacera, ed Opizinga, con la quale fece 12 figli,trà ma
fchi, e femine, de'quali vi fono don Carlo cafato con donna Antonia lo Caftro
ne, e dop Simone con donna Girolama Desfar , e Coriglies : Da don Carlo n'è
nato fin'hora don Giouanni.. ~
L'arme di quefta famiglia fono vn campo diuifo di due linie cruciate d'oro,
ene' tre vacui tre ftelli d'oro , e nell'vltimo tutto ſcacchiato d'oro in campo
azzurro.
SVP PLIMENTO.
DELLA FAMIGLIA
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CICAL A.
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03
FIL
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6 re, e Nicolò fi casò nella Città di Caftronuouo con Filippa Comella de Baroni
diGurafi , ed iui fi fermò godendo tutti i carichi , ed vffici maggiori della me
defma Città, e procreò Giacomo, e Fiordiliggi moglie di Sanchio Landono Ba
rone del feudo de'Pulci.
Giaco
LVIII TEATRO GENOLOGICO
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Le due figlie femine del detto don Giofeppe furono cafate, vna con don Hen
rico Sigona Barone della Sigona, e Pantano, e l'altra con don Mariano Opizin
1205
ga Barone del Palazzo. Nondimeno come hò detto per le fue virtuofe qualità,
Sar
fùfatto Cittadino della Citta di Meſſina , e fi morì nel 1609.
L'arme di lei fono le medefme arme, che fpiega la famiglia Cicala di Melli
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na, già dette nella prima parte del mio Teatro,
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DELLA FAMIGLIA
LA MATINA.
Faper arme incampo rollo tre bande ripartite di quatretti d'argento,e di azzurro"
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58 TEATRO GENOLOGI
DELLA FAMIGLIA
piamente Flaminio Rossi nel fuo Teatro della nobiltà d'Europa difcorre, fra le fami
glie nobili, ed antiche feudatarie del Regno di Napoli raccordandola, della qualefi
nalmente in Sicilia nel reggimento del Rè Manfredo fi ritroua Lancillotto Lancil
lotto caualiero di virtuofe qualità , e Gouernadore della città di Trap ani ; il figlio
Giacomo,fotto il Rè Carlo d'Angiò, hebbe la Caftellania di Salem. Quefti nelle riuol
te del Vefpro Siciliano s'occupò il feudo di Raifi, ouer Rabici, ch'era di Leone d'An
curt caualier Francefe , che gli fucceffe fuo figlio Lancillotto . Mà riconoſcendo il Rè
Federico 11 effer quel feudo della Regia Corte; perche il prenarrato Leone l'haueua
hauuto dal Rè Carlo durate fua vita, gli lo tolfe,e lo coceffe à Guglielmo di Bonello
gentil huomo Palermitano, il quale lo cambiò per alcuni beni ftabili con Corrado d'
Auria Ammiraglio del Regno di Caftronuouo . Quefti pure lo cambiò per altripre
dij con la Regia Corte; ed hauendo riguardo il predetto Rè a'molti feruiggi di Lan
cillotto, e de fuoi predeceffori lo diede à quello con l'obligo del militar feruiggio, che
glifucceffe fuofiglio Giacopino nel 1347 : à cotui il figlio Gerardo, che procreò Ni
colo, e quefti ad Andreotta, che gli fegui nella medefima Baronia nel 1416, al quale
fuo figlio Giuliano nel 145 2sil cui feudo, moren do cglifenza prole mafcolina , per
penne à Margaritella fua figlia monaca nel Monafterio del Soccorfo di Trapani , eda
Perna di Sieri mogle di Nicolò di Sieri fua forella nel 1470.
Antonino Lancillotto acquistò il feudo di Sanagia nel tenitorio di Salem . Quefti
fùfiglio di Nicolò à chi fucceffe fuo figlio Giacomo nel 1488 , al quale Carlo , cui
fucceffore Luiggi sè nè inuefti nel 1594 , ed hoggi lo poffiede don Giacomo . Il pri
mo Giacomo Lancillotto fù vno de'Rettori di Salem dopò il Vefpro Siciliano; ed int
•
Mazzara bà fiorito quefta famiglia nobilmente; percioche Andrea Lancillotto fù Ca
pitano di Mazzara nel 1402. Gisuanni fù Giurato nel 1441. Federico Lancillotto
di Salem ville affairicco,che per hauerti diftaccato dell'vbbedieza reale il Rè Martino
diede ifuoi beni ad Orlando di Niſeino nel 1393.
L'arme di quefta famiglia fono vna Faſcia d'oro con cinque elmi azzurri dentro,
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percioche Antonio procred Gio. Maria che giace in vn altro tumulo Mar
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Dal Gio, Maria , e fua Moglie Donna Imara Bellacera ne nacquero D.An TE
tonio il quale fendo ricchiffimo comprò della cafa Ventimiglia la Baronia di
Santa Venera col fuo mero, e mixto impero nel 1603. con licenza pure di
5
poterfabricaruivna Terra; fù Senator di Palermo nel 1614. e 1615.ed vno de tale
fondatori della Cafa delle figliuole difperfe di quefta Citta di Palermo , e fuo
COND
elemofiniero nella pefte nel detto anno 1625. nel fuo fepolcro marmoreo Gou
nella Chieſa di San Francefco Neri dell'Oliuella così dice.
folamen miferorum, exemplum virtutis nobilis D. Anto
Refuginm pauperum ,
nius Colnagus Baro Santa Venera virpius integer, liberalis .
Gli fucceffe per non lafciar prole il viuente Don Gioſeppe Colnago , che
per le fue virtuofe qualità baue goduto molti reali vffici, percioche nel 1634.
Y 47.50.e54.e ftato Senator di Palermo, e nel 1645. Teforiero del Regno , il
qual carico amminiftro con molta lode. Don Thomafo fuo vnico figlio non
DO
men del padre reufciua virtuofo fe immaturamente la morte non gli tronca
Mic
ua i fili della vita, nondimeno fù Senatore nel 1643. lafciando da fua moglie
Donna Caterina Gifulfo Don Giofeppe, e Don Paolo nel fuo fepolcro fileg A
ge. Eftinctus hic iacetparentis ardor Don Thomas Colnagus , & Maftiani Baro
IE
Sančta Vénera. 2.odularMA TAR!
Z
E
R
Il prenarrato Gio Battifta Colnago procred anche in Milano Vicenzo ,
che fù padre di Gio. Battista il giouane , e passò come gli altri in Palermo ,
e'l fuo corpo già fepolto in vn tumulo marmoreo in Santa Maria della Cate
23
DELLA FAMIGLIA
4 1
LEONE , E LE O.
928
Cofflæquale procreaiad, Saluadorey GiolAndrea, e Coftantinos !
DE
Saluadore della Regina Germana secondamaglie di Ferdinando il Catobr
SA
Re d'Aragona, fù eletto Percettore dell'introiti della Cam.Reginale nel1502 ..
Giouane fù Cap di Mineonel 1507.egl'altri due fratelliviffero Preti fecolari.
siamoglie di Don Alfie Triſtani Barone del Comito, & altre femine.
25 Videngo fendo nonmen del padre habiliffimo nell'agentia fù conferma.
zo dalla Principeſſa Donna Margarita d'Auftria nel paterno luogho , & habit
Xtt
ta con lascafa inPalermo, viuendo tutti nobilmente.d
L'arme di quefa famiglia come ho detto fono vna ftaffa d'oro con la cor 100
rago
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Cera
Co pel Onferua fempre la famiglia Landolina vna antica traditione , che la ori
Zeringica in Germania , che continuò con molti perſonaggi illuftri indi finʼal
del
primo, che di lei paſsò in Sicilia , militando col Conte Ruggiero .
emo
Racconta il precitato Piefpodio quefta fucceffione , cioè Landolo fecondo fe
Gio
ceà Bertoldo , il quale à Corrado , e queiti à Bertoldo fecondo , che procreò Ber
ana, do quarto, che generò à Bertoldo quinto, e Corra
toldo terzo padre di Bertol
uale, o
do fecond , ne quali s'ef ting ue la famiglia Landolina di Germania , doue fiorì
Dotta
potentiffima poffedendo con affoluto dominio , il Langrauiato di Brifaica, ouer
Ducato di Brifgouria , il Duca d'Alemagna , la Zurgonia , Dortinouia , gl'Antua
tro,R thgl'Auentini, gli Voleris , il Contado di Burg, Dorfenfe , il Contado di Tuno
ine nenfe,di Tigone, la Prefattura , Tigurina , e molt'altri Dominij notati dal fudet
conf
to Aattore, il quale anche riferiſce la fua eftintione nel 1218. del Signore .
ntu $
Qua Alberto Landolina agnominato il longo figlio fecondo genito di Landolo pri
mo, ò come vogliono del fecondo , palsò in Francia militando nel 1002. che
AR
COP H 2
hauen
80 TEATRO GENOLOGICO
Ruggerius Deigrat; Rex Sicilie Dux Apulia &c. Confiderantes enim grata, ac- 10
cepta feruitia nobis in rebus gestis, preftita per te circumspectum virum Georgium q
de Landolina militemfilium Rotlandi filij Bertolini,filij Albertifecundogeniti Comi
tis Landoni militum amicorum, & confaguineorum nostrorum Rotlandi, quidembod
na recordationis militis amici nostri amatiffimi nobilis Baronis Abulæ, aliorumque re
feudorum Northomandia ortisquam pertuos aliosprædeceffores eorumquefumptibus,
& expenfis maxime tu ipfemet perfonaliter, tamquam Præfectus de duobus nostris re
gis Triremibus nostris Claffe maritime cum diuine auxilio cooperante ,& noftrum
militum corumque Præfe&torumfortitudine fidelitate,& prudentia non procul Greco
rum hoftium eorumque Naues, & Triremes expulifti , & tandem à Captiuitate Il- un
luft: Regem Lugdouicum v11 . fuofque Proceres,& Galliæ magnates manu mififti,nè :::
dum fine accepto cum ottoginta equis nobis , & nostre Curie bene feruisti . Propter
enim duellum nouiter factum inter te, & Mulcicabie Muleperfidum maurum hoftem
nostrum cuius Caput obtruncati, & illud nobispræfentati cum tribus letalibus vul- vv
neribus victoriam obtinuifti, vt dignus laude, & pramio damus , & concedimus tibi C
beredibus, & fuccefforibus tuis inperpetuum Caftra, & fortilitia que habebat, &
poffidebat dictus Maurus Mulcicabie Mule nomine Pretorianum, & Caftillanumpro- del
pe Calatagironem cum omnibus fuis iuftis iuribus, & pertinentijs, & Caftrum eiufa
dem Calatagironis tua vita durante, & territorium noua lucis , prout poffidet Mar
comirus auunculus tuus , quifine prole ab hac vita migrauit confirmamus equeme
circo
LIBROOMHAIT 61
Il predetto Vaffallo Landolina acquiftò pur del Rè Martino nel 1393. il feu
do di Mifilini nel tenitorio di Noto confifcato ad Orlando Trauerfa, nel quale
gli fuccèffe fuo figlio Giouanne nel 1418. à chi parimente fuo figlio Vaffallo
nel 1453.ed à coftui il nepote Bernardo figlio di Gio: Antonio Landolina fuo
fratello nel 1476. che per la fua morte fenza prole nella metà gli fucceffe fua foo
rella Beatrice moglie di Baldaffar di Settimo nel 1497. e l'altra metàil Rè la.go
2
diede à Giouanne Trufcello marito di Leonora Landolina, che ſegui ne loro
101. EC
pofteri, come anche il feudo di Camertini.
Dalpredetto Bartolomeo fecondo oltre il prenarrato Giouanne nè nacque
, ald
Attardo Barone di Stafenda, e di Mazzarrone, ne quali fegui fuo figlio Nicolde
D
nel 1 423. à chi Giouanne , e Matteo fuoi figli che fi diuifero il predetto feu
Stafenda, al Giouanne gli fucceffe fuo figlio Franceſco nel 1479. à chi il figlio
Paolo col feudo di Ragalbuono comprato da fuo padre. Al Matteo nel dettod
mezzo feudo di Stafenda fucceffe fuo figlio Lodouico, à chi il figlio Ruggiero, Ba
ed à lui Giouanne, che vendè detta metà ad Antonio Cannizzaro per onze 225acf
Però il feudo di Mazzarrone il Rè Martino lo diede ad Antonio Timera Baronefa
Leontino nel 1393. che il vendè diuifamente, la metà ad Antonio Caramanna,10
che poi peruenne al Monafterio di San Saluadore di Noto; e l'altra la vendè adulp
Henrico di Santo Stefano, à chi fucceffe fua figlia Perna moglie del già detto
Attardo Landolina, che gli ſeguì la fua pofterità. 30
Il predetto don Lopez per feruiggi fatti alla real Corona, ottenne del Rè Ca
tolico con ampio Priuilegio le Terra di Terzano nó lunge Milano fei miglia col
titolo di Marchefe, che per non hauer egli prole, con licenza regia hà nomina
to fuo fucceffore donna Leonora fua moglie, e dopò detto don Antonino Baron
di Belludia fuo cognato . Mu
LIBRO IIII
. LXIII
Mutio Landolina figlio del primo Vaffallo hebbe ilfeudo della Carcicera nel
1418.chegli fucceffe fuo figlio Gio: Vaffallo, che perla fua morte fenza figli nè
prefe il poffeffo fua forella Leonora moglie di Nicolò Lubiante nel 1479. à chi
fucceffe la figlia Beatrice moglie di Ruggiero Landolina nel 1488. che gli fegui
lor figlio Matteo nel 1518. dal quale il predettofeudo pafsò ad altra cafa,e dopò
perragion di matrimonie l'hebbe Aurelio Landolina, il quale procreò Gerola
mo, che con donna Diana Impellizzeri generò al viuente poftumo don Gero
lamo. E Defiderio altro figlio d'Aurelio lafciò pur fette figli.
Rinaldo Landolina tanto Celebrato nelle hiftorie,fù vno de primi Baroni del
Regno, ed vnde' Giudici eletto dell'vniuerfità nella diuifione fatta delle Città,
eTerre Demaniali, e Baronali nel Reggimento del Rè Martino . Egli dopò d'ha
uer goduto i primi carichi del Regno, poffedè i feudi del Burgio di Baugini de'
Binuini delle Saline, e delli Baruni, pur la fortezza di ftampace, i feudi di Bilifca
ri, e di Bauli, ch'erano di Giacomo d'Aragona l'vfficio di Giuftitiero del Val di
Noto, e falme ducento di tratte. Mutio hebbe vna Vigna grande , e cafe confi
fcate à Saluadore Palmeniani nel 1393. e pur tutti i beni feudali , e Burgenfi,
ch'erano d'Andrea, e Luiggi Tagliauia d'Agrigento, fuor del Sommatino nel
1399. Al predetto Rinaldo fucceffe Simone Caftellano del Caftelnuouo di No
to nelfendo della Gifira, comefotto fi vede . E Majjnitto, così detto per l'auo
materno Maijnitro fortino nella Baronia del Burgio , ed in altri feudi. Queſti
procreò Rinaldo fecondo padre di Maijnitto fecondo, il quale procreò Vicenzo
genitor di Giofeppe celebrati ambedue dal Littara de rebus Ñetinis , che co
sì dice. .9 mi
59
Il Rè Dagoberto fiorì nelfuo Regno nel 632 , del Signore , e gouernò il fuo Ve
fcouado di Cambrai con moltafantità,e prudenza.
Quefta famiglia anco fiè diramata in Naro,la doue al prefente viue don Vin
cenzo Landolina caualiere di molte qualità, e virtù.
L'arme di quefta famiglia come s'ha detto,é vn campo quatro partito di ar
gento, e di nero, e foura tre gigli d'argento in campo nero come fopra fi vede.
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LI BAR O IIII. LXV
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DELLA FAMIGLIA
FARDELLA.
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de'tempi non ponno ritrouarfi fra poco interuallo efattamente, per darne quel
la piena relatione che ricerca la materia alle buone volontà delle genti. Oltre
cheli fignori di queſta nobile famiglia nè meno in quel tempo poteuano ba
dare à fomminiftrarmi la piena, e neceffaria notitia della loro profapia ; pofcia
che veggendofi tolti difgratiatamente in sù gli occhi due capi della fchiatta,pa
reuano di douere più tofto attendere à fepellire i morti prefenti,che andar fufci
tando la memoria degli antinati lontani . Hò giudicato ponerla appreffo la fa
miglia Landolina,per il congiungimento di matrimonio,che fece queſta cafa cố
quella di Fardella come fivederà appreffo.
Dico dunque che la nobile , ed antica famiglia Fardella traffe la fua origine
dell'illuftre famiglia Quèrnfort Alemanna conforme racconta Vuappenbuch 1
fcrittore delle famiglie illuftre di Germania; Perche oltre all'effer fignora per ti
tolo proprio di Mindra Città famofa della Vuesfaglia, e della Selua Teutobergh
preffo la Terra d'Horna,hebbe ancora ildo.ninio di Lignicio Terra della Slefia,
per cagion del matrimonio che fece con Vipidia de'Duchi della Slefia, Hernã
do fratel d'Vgolino hati l'vno, e l'altro da Gerardofigliuol d'Vlperico, il cui pa
dre fù Gerardone fignor di Mindra.Nè folamente die Hernando alla fua gente
l'ampio dominio di Lignicio ; mà il cognome ancora di Quernfort ; Percioche
nell'anno 1015.come fcriue Viuiano Vigliaman nelle vite degl'Imperadori Te
defchi,ò pure nel 1019, come vuole Vgo di Pontetarli fotto l'Imperador Hen
rico 2.chiamato il Zoppo combattendo con gli Suizzeri, vedendo i fuoi sbigot
titi
LXVI TEATRO GENOLOGICO
titi già, e poco men che disfatti, attérrata la bandiera,toltefi preftamente di dof.
fotre fafcie in tela d'argento, e legatele alla ponta d'vn'hafta, alzò con difufato
modo vna nouabandiera, e con effa accompagnando coraggiofe parole, folle
tò tanto gli animi caduti de'foldati, che gli rimiſe alla Zuffa, ed ottenne Vitto
ria . Hor dalla vittoria , e maniera d'ottenerla fù egli detto in Fauella Sleca ,
Quernfort, che nella noftra vale vittoria di tre Fardelle . E come fùegli detto,
così pure chiamati furono i Defcendenti , tutto ciò conferma Gio: Giácomo
Clisfictio nel fuo libro intitolato,Teffarum gentilitiarum Imperij, e'l fuo Com
mentatore Adriano Morliere, poiche dicono. Hoc cognomentum Quernfort àtri
busfafcibus fiuefarcin ulis argenteis in fcuti alueolo conchyliato apud Italos Fardelle
eft vocitatum, cuius inuentor Hernandus Lignicif Dominus, qui bellum gerens contra
Suedos, tresfarcinulas in baita pofitas in mediofui Exercitus explicauit, eiufquefuc
ceffores eafdem argenteas in fcuti alueolo conchyliatopertulerunt.Quefti Auttori me
defimi trouo addotti dal Padre Pietrafanta della Compagnia di Giesù nella fua
teffera gentilicia ; ed egli ancora trattando della famiglia Quernfort dice. Tres
argentei lemnifcifeu in fcuti alueolo conchyliato funt Quernfortiorum in Germania.
Hora non è dubbio veruno che dalla famiglia Quernfort tragga l'origine la
nobiliffima famiglia de' Fardelli . Da che l'vna, e l'altra porta il medefimo co
gnome, quanto al fignificato; benche con voce diuerfa per la diuerfità della Fa ་་ཀ་
Hella,e l'vna,e l'altra vfa l'arme medefime di tre fafcie d'argento in campo roffo. 01
Pietro Hor frà gli altri della Schiatta Quernfort hebbe Vmfredo, e Pandechine . Co
Clauier ftui mandato dall'Imperador Ottone quarto nel 1210. alla Cuftodia dell'Hola
Auttore
Greco di Candia, quiui dimorando die principio alla famiglia Fardella , e fino a'gior SOP
nella hi ni noftri viuono in quel luogo i fuoi difcendenti collo fplendore al fangue loro
ftoria di vguale, e ritegono co l'armi de'Fardelli noftri di Sicilia,il nome medefimo.Que
Candia e Sicilia, nè di ciò
gli pafsò in Italia ,2. fi può recare teftimonio migliore dell'Im
tradotta perador Federico Rè di Sicilia, e di Napoli; egli dunque in alcune fue lettere,
in lingua
Italiana così parla : (Fidericus Dei gratia Romanorum Imperator Rex vtriufq ; Sicile ,
da Popi Magiftris Siclaris Sicle noftri Regni Sicilia vltra Farumfupplicauit Serenisati no T
lio Giu- fire Auguftiffime Roggerius de Pactis fidelis nofter,quod cu mutuauerit de mădato no** ต
ftiniani
io 41
Bel 1573. bilis Vmfridi Quernfortis Alemanni,& de Fardellis in italico fermone nuncupat
Ari Gubernatorisfuper Imperialibus fabricis noftre noua Ciuitatis Aguste diti no
firi Regni vncias auri quadraginta ponderis generalis quas foluerunt non nullisfa
bris lignarijs per manus Philippi de Amfufo Leotini fidelis noftri, nec fit ei eadempecu
nia restituta,restitui fibi eandempecunia mädamus,cuiusfupplicationibusferenitati Lac
noftræ præcipiendo mandamus , quatenus dictas uncias quadraginta auristatim refi cn
tuere debeatis dicto Roggerio de Pattis , vel certo Nuntiofuo pro eo,de pecunia curie
noftra,qua eft, vel erit per manus vestras, ad idempondusfine difficultate , non obilate Laba
aliquo mandato nestro huic contrario, dum nobis cöftat ex ratiocinio dicti nobilis Vm Cer
a
fridi de Fardelis,receptam exinde apodixam,& refutationem plenariam pro utfuerit
R₁
opportunum.Dat.Neap.24 :Octobris x.ind.1232.Da quefto teftimonio non folame
te habbiamo auuerato il paffaggio d'Vmfredo, mà la fua carica riguardeuole,
ancora di Gouernatore Imperiale fotto l'Imperador Federico 2.nella edificatio
ne della Città d'Agufta;e perche gioua ancora,ed à confirmare il paffaggio,ed à
moftrare lo ſpledore porrò quivna lettera del Rè Mafredo da cui fù fatto Giu
ftitiero del Val di Noto. Manfridus Deigratia Rex vtriufque Sicilia, &c. Nobili
Vmfrido de Fardellis Alemanno olim de Quernfort nostro Iuftitiario Vallis Neti de
nostro Regno Sicilia vltra Farum, quod vtique ob mortem Gerardi de Amfufo olim no
tri Camerari ,& Caftellani Castri Veteris nostræ fidelis Ciuitatis Siracufaru,ftatim
sapta de copoffeffione tradere debes dictum Caftrum cum iuribus, &pertinentijs fuis in
omnia
LIBRO IIII. LXVII
gratisfatis obfequiaper eos nostra celfitudini conftanter, &fideliter, & deuote col
lata,& qua infuturum Auctore Domino conferrepoterint gratiora, quodq;proferuan
da fide nostri nominis, & dominij pericula , & damna plurima fint perpeſſi, & c.)Epo
co doppo ( Eis tanquam benemeritis, & condignis uncias centum pro quolibet anno at
durante eorum vitapro eiusfubfidio de liberalitate meragratiaspeciali , & excerta Fict
fcientia nostra concedimus , donamus mandamus, & c.) ?! que
In procu a Nacquero da Lancellotto Giacomello , ed Antonio Fardella i quali furono Br
ratione molto ftimatidal Rè Martino per feruigi grandiffimi, che gli fecero ; percioche Hai
facta per Giacomello s'adoprò generofamente nell'oppugnatione della Città di Mellina,
tum Far- e nè ottenne in ricambio onze cento d'oro e ciò cauo d'vn priuilegio al fudetto xenia
della An Giacomello regiftrato nella regia cancellaria nel libro del 1340.à fog. 139,à 13.
tonio ci di Febraro 8. Ind.oue fi fà memoria de'feruigi, e meriti di Lancellotto il padre, de
filio in Antonio non sò fe per mare foffe miglior che di Capitano di miftier marina
actis no
tarii la refco,addottrinato dal cōtinuo efercitio di nauigare nell'occafioni delle guerre
cobi Flo- maritime;bafta egli fi moftrò nell'vno, e l'altro affai buono; pofciache impiega
relli Ca- to dal medefimo Rè Martino nelle ribellioni di Sardegna fè gran danno a ne
tanenfis , mici togliendo loro primieramente due Naui,e co effe medefime poi maggior Toddaa
fub die 4. mente armate combattendoli.In
oltre mentre il Rè Martino fi coducea co l'ar- 20al
Aprilis
1392. mata reale nell'Ifola medefima forfe così rotta tempefta in mare che tutte le epre
fquadre difperfe , & eglifaltando nella regia Galea, e poftofi al gouerno afficurò
lo Rè fmarrito, e lo riduffe felicemere al porto di Lipari;doue dal Rè abbraccia ole
to tre volte fù armato regio Caualiere, e per il beneficio frefco , e per riguardo
all'anticafua nobiltà l'adornòdell'ifteffa collana d'oro, che portaua nel petto lo feil
fteffo ,Rè.Accadde ciò nel 1408.x1.Ind.à 12.d'Oottobre come fi conofce da pu hos
blico ftromento negli atti di notar Giouanni di Emilia. Fa
Queft'Antonio che viffe per la robufta copleifione fino al Rè Alfonzo ancora
da luinell'anno 1423.ottenne priuileggio di Vice Almirante della Città di Tra adi
pani morto già Artale di Luna Conte di Caltabillotta,per fe mentre viueffe , c adel®
pofcia per Lanzone fuo figlio, che generò con Perna Ventimiglia fua moglie, A
cogni
quale officio à quel tempo era di grade vtile, e dignità poiche haueua la com
tione di tutte le caufe,così ciuili, come criminali,che correuano fra'forafteri, che The
capitauano con diuerfi vaffelli nel porto di Trapani, e così anco haueua la giu
risdittione fopra l'altra gente maritima che habitaua in effa Città , è per l'efer
Rag
citio di detto officio li teneua la corte formata col Giudice , Maeftro Notaro,c Sarc
feruienti come appare per diuerfi atti publici,quale officio per fpatio circa 100.
anni dimorò nella cafa Fardella,è cotal priuileggio tranfuntato negli atti dino Sto
tar- Francefco di Milo di Trapani, nè finiscono quìle glorie d'Antonio. CE
Nell'anno di più 1430 per l'altro priuilegio dal Rè Alfonfo ottenne d'eftrarre te
d
à fua pofta fin che piaceffe à quella Maeftà tanto che non monta meno di onze
di gen
-24.l'anno è tranfuntato nell'atti di Notar Giouanni Lopez di Trapani à 26 . Muo
Maggio xv . Ind. 143 1. enel 1432,à 22.di Giugno per priuilegio fpedito in Sira m
a
cufa ottene parimete dal Rè medefimo la metà de'frutti, e introiti che rende la
che al
gabella del Bifcotto nella Città di Trapani,ed al principio fino al tempo
piaceffe al Rè,mà però appreffo radoppiati d'Antonio i feruigi, e crefciuti i me
riti fidiftefe il priuilegio in miglior forma; Impercioche fù coceffo ancora ad vno
degli,heredi d'Antonio, ed egli volle che foffe Lanzone fuo figlio appare il tutto
negli atti di Notar Vanni Scandatella in vn tranfunto che dal detto priuilegio,e
nominatione pur detta fi fece all'vltimo di Marzo x.Ind . 1446.Il medefimo An
tonio fù quello che ritornò nella Città di Trapani mandato dal Sereniff.Rè Al
fouzo con lettere credentiali,al Capitano, Giudici, Prefetto, e Giurati diquella
Città
co
LIBRO IIII. LXIX
Città per le quali operò molte cofe in feruitio di fua Maeftà date à 3 di Gennaro
1423. appare l'operato in virtù di teftimonij riceuuti ad informatione del Sere
niff Rè Alfonzo alli 10di Febraro 1.Ind. 1423.in Notaro Giouanni de Nuris.
Queft'Antonio con Lanzone fuo figlio rindotò vna Cappella nella Paroc
chiale Chiefa di S. Nicolò in Trapani, quale era ſtata de'fuoi antenati, come fi
vedeper quelle parole : ( in qua Tribonafunt depicta arma prædictorum de Fardel
la,&fuoru prædecefforum:)il che appare negli atti di notar Giouanni de Nuris di
Trapani à 15.di Maggio 3.Ind.1425.Quefta è la Cappella, oue è fepolto vltima
mente vn'altro Antonio morto Giurato, e padre del Padre Luigi viuente della
Compagnia di Giesù,che col fuo ingegno,e virtù hà illuftrato non meno la Re
ligione, che la famiglia, detto nel fecolo Lanzone,ò Lancellotto in riguardo alla
memoria dell'antichiffimo nome Lancellotto, che per molti fecoli hà ritenuto
quefta famiglia Fardella.
Hor dal fopradetto Antonio primo di quefto nome nacque Lancellotto, che
corrotta la voce fù detto Lanzone .fù pur egli dotato di molta prudeza, e di bel
liffime fattezze;E cosìgrato al Rè Martino , che quando fe'l vide in Sardegna
mandato dal padre in compagnia di Pietro Sieri Barone di Fontana Salfa con
tutti i fegnali d'affetto l'accolfe, ed abracciò, ed armollo regio Caualiere : di più
volle,che prendeffe per moglie vna figlia del Sieri, ed haueffe la carica di Capi
tano in Trapani,come in fatti foftenne con ogni lode, e feguitò poi à foftenere co
vicendeuolezza di quella di Giurato.Nè minor lode acquiftò nell'vffitio di Mac
ftro Credenzieri, à che fucceffe morto già il padre.E quindi è che'l detto vifitio
cöfirmaffe il Rè Alfonzo in perfona dilui, e di tutti i fuoi deſcēdēti, e già fino al
tempo d'hoggi non è vſcito mai fuor della famiglia, ed al prefente il poliede do
Giacomo Fardella Barone della Ripa.appare il ricontato priuilegio in Cancel
laria à 1.di Settembre 1423.Il medefimo Lancellotto per regia patête fù creato
Capitano di Trapani per luogo del padre mentre queſti dimoraua in Catalogna
a'feruigi del Rè Alfonfo.Appare ciò per lettera data dal Vicerè di Sicilia in Piaz
zaalli 8.d'Agoſto 9. Ind.nel regiftro della regia Cancellaria del Regno di Sicilia
eftratta copia di Leonardo Biafini primo Notaro.
Da quefto Lancellotto come fi congettura per riſcontri di tempi, e di fcrittu
reautentiche,nacque Fra Giacomo Fardella Caualiere di S. Gio : Gerofolimitano
lacui Religione in quel tempo dimoraua in Rodije quefti fù Commedatore di
Monte Sarcio del Priorato di Capua, come appare për autentica ſcrittura della
Cancellaria di Malta l'anno 1477.
nofce da gli atti di notar Giouanni Formica à 6 di Febraro 7 Ind.1443.e dal pri
uilegio del Sereniffimo Rè Alfonzo dato in Palermo à 10 di Luglio 1.Ind . 1453 .
Da Giouanni che fù regio Caualere Giurato, ed Ambafciadore della Citta di
Trapani al Vicerè in quefto Regno nacquero Giacomo pur regio Caualiere,Bar
tolomeo, ed Antonio,ò pure Gio: Antonio,chefurono tre gloriofi rapolli, onde ·
fi diftinfero tre numerofe famiglie quali in fino al giorno di hoggi fi conferua
no nel vero fplendore di nobiltà. Perche ſe bene nafceffero pur di Giouani, Luigi,
eFracefco,nodimeno di coftoro no fi trouano hoggidì difcedēti à cotare, beche
h 2 Luigi
CO
LXX TEATRO GENOLOGI
Luigi ci lafciaffe molte virtù ad ammirare; perche fi viffe Religiofo nel Carmi
ne,e col veftir dell'habito preſe nome di Cefare . Da Bartholomeo poi che fù il 1
fecondo rampollo di Gio:nacque Andrea che ammogliato con Giacoma di Fer
ro , generò Gio : Antonio ,padre de'Caualieri Gerofolimitani Fra Gio : Andrea, e
Vicenzo, che fù Comendatore di Girgenti, come fi moftra per bolla della Can
cellaria à 13 d'Ottobre 1560. generò parimente Aldabella moglie di Scipione
Barlotta Auola materna di Fra Giacomo Cauaretta Caualiere di Malta al pre do
golare , che fi come con lo fplendore del fangue colla luce ancora dell'ingegno:
hà illuſtrato la ſua Religione , ed al prefente vi viue fra i primi di quella , e tut
to che giouane doppo l'officio di Vifitatore è paffato al carico di Prepofito in S.
1
Maria della Catena in Palermo. Da Michele Martino, che oltre d'effere ftato più?
volte Giurato in Trapani fù il primo a cui nella carica di Capitano Giuftitiero,
li foffe conceffa la guardia d'otto Alapardieri, fono nati,don Giouanni più vol
te Giurato,e Capitano Giuftitiero nella Città di Trapani, al quale fù data poteftà
di poter crefcere la fua guardia al numero di 12.Alapardieri,di più Capitan d'ar
me à Guerra nella medefima Città,e più volte Sorgente maggiore, ed anco Am Am
bafciadore per la Città nel real Parlamento: in oltre fono nati Fra Modefto, e Fra
Filippo Caualieri di Malta, don Angelo che fù Secreto in Trapani, ed il viuen an
te don Giacomo Barone della Ripa padre di don Martino cafato in Sciacca con Arag
donna Lauria Tagliania. Do Giouanni poi cafato con donna Cointa Abrignano 2011
generò il viuente don Michele Martino Barone della Moarta al prefente Ca ame
pitano in Trapani . Padre Goffredo,già defonto della Compagnia di Giesù, Fra - ll
te Alberto Caualiere Gerofolimitano , don Giouanni, ed donna Maria. Dadon ion
Michele Martino fono nati don Giouanne, don Stefano, don Alberto, don Gof
fredo, donna Cointa, ed altri. 3110
Hor per tornare à Giacomo regio Caualiere Caftellano del Caftel di Trapa
norre di quello così bene al feruigio della Sereniff. Regina Giouanna, e Carlo
l'hora regnanti che amendue con vna lettera data in Bruffelies li 23.di Noué
brev.Ind.is is honorano molto lui, e dichiarano ſe ſteffi ben feruiti de la perſo
na fua à difpetto degli auuerfarij che l'hauean voluto calumniare, e porre in fo
fpetto preflo à quelle corone.Nè qui ceffarono l'oppugnationi , auenne che nel
medefimo tempo alcuni credeuano con la morte di Ferdinando cadeffero d'vf
ficio coloro che hauuto l'hauean dal medefimo,fi foffero Vicerè, Capitani,ò al
tri vfficiali; onde forfero nel Regno tumulti non piccoli:ftimando altri che cia
ſcuno nell'vfficio che ftaua efercitando perfeuerar doueffe.Hor gliemoli di Gia
como in Trapani pretendeuano che doueffe diporre pur egli l'vfficio di Capita
no che maneggiaua in quel tempo;e perche egli non cedeua punto, e fi come il
Vicerè in Meflina la fua carica fi conferuaua, egli pure feguendo lui manteneua
coraggiofamente la fua.Mà gli auuerfarij di Giacomo poteron tanto , aiutati da
molta nobiltà,che andarono armata manu fin dentro la cafa di lui ad abrugiaz
la Perche quindi nacque che i difcendenti da Giacomo cioè à dirittura dal cep
po diquefta famiglia vfaffero nell'arme loro vna torre con quelle parole (Donec
incineres, ) à diftintione dell'antichiffima imprefa che leua comunemente quefta
famiglia Fardella d'vn Elefante col motto. (Elephas indus culices non curat . ) Nè
contenti di tutto ciò l'accufar ono di rubbello; mà non dimeno non l'oppreffero
gia,anzi più tofto gli dierono occafion d'ingrandimento; pofciache egli confe
ritofi di perfona fino alla prefenza de'Sereniff. Giouanna, e Carlo , fù dichiarato
fideliffimo loro vaffallo,ed ottenne fubito che fi cancellaffero le finiftre infor
mationi,ed accufe, e perfopra più che fi procedeffe feueramente contra i tumul
tuofi,e difturbatori della pace,e fi ricompenfaffe à Giacomo quanto di danno, e
intereffe patito hauia per feruitio della corona come per lettere date in Bruxel
les à 22. di Decembre 1516. comparifce . Hò pure che dire delle honoranze di
Giacomo.Preuedeuano gli auerfarij che fe eglifoffe comparſo dauaci à Gionāna,
e Carlo farebbe fucceffo ciò che in fatti fucceffe , e però partito che fù da Sicilia,
gli procurarono di contendere l'arriuo.Onde fecero che Federico Abbatelli Cō
te di Cammarata fcriueffe per tutti i luoghi del dominio di fua Maeftà, che fe
per auuentura paffaffe Giacomo foffe ritenuto.Fin quà ottenero beniffimo quã
to voleuano,perche egli fù prefo in Spagna dal Regente della Cacellaria del Re
gno d'Aragona;mà non poterono ottener più,egli dunque hauuto malleuadore
fùpofto in libertà con tal patto che fi conferiffe dauanti a'Sereniff. Regnati co
me veramente fi conferi, ed hebbe l'honoranze già dette.E di più chieſe co iſta
za à cacellare l'ingiuria del Conte à punta di fpada in duello.Il che quelle Mae
ftà raggioneuolmente non permifero, egli furono in altro cortefe ; lo fciolfero
dell'obligation che hauea in perfona del malleuadore, e l'annouerarono fra i fi
deliffimi fuoi vaffalli,con tutti fuoi figliuoli, e famiglia come fi vede per lettere
fatte in Bruffelles à 30.di Gennaro v.Ind. 1 17. ed oltre à tutto ciò furono talii
feruigi di Giacomo à quelle corone che ottenne priuilegio di calare vna Tonna
ranel mare di Sicilia doue egli più voleffe . E quefta è hoggi detta la Tonnara,
della Sicciara , poffeduta da i Principi di Paceco: Il priuilegio fi fpedì in Bruffel
les à 15.di Febraro v.Ind. 1517.
Ottenne ancora per fe, e per gli heredi facoltà di fabricare vna Terra col Ca
ftello è giurisditione nelle terre della Xhitta,hoggi Marchefato di San Lorenzo,
ciò fivede nel priuilegio addotto, doue fra gl'altre parole fi contengono l'in
clufe.(Seruitia per vos dilectum noftrum Iacobum Fardella militem de Ciuitate Dre
panitam Cattolico Domino Regi Patri , Auo , & Prædeceffori nostro immortalis me
moria, qua nobis impenfa nos mouent, ut vobis ad condigna beneficia conferamus &c.
Eper
IXXII TEATRO GENOLOGICO
E per finire già quanto tocca alle gratie fatte à Giacomo,dico effer molte lette
re reali date in Bruffelles à 12.di Marzo v.Ind.1519 . per le quali s'ingiunge à fi
gnori Vicerè di quel tempo,che nè aggratiaffero, nè giudicaffero veruno de de
linquenti ne'tumulti della Città di Trapani fe non fi rifaceffero gl' intereſſi pa
titi da Giacomo intorno à trenta mila fcudi,ed anche più;come appare per le fu
dette lettere in virtù delle quali apparono parimente molti atti à fauore di Gia
como,ed all'incontro fi veggono ancora informationi cōtra de’veri tumultuati
fra'capi de'quali fù dichiarato Federico Abbatelli Conte di Cammarata, che fù
chiamato da Carlo V.in Fiandra, e da Fiandra rimandato in Napoli, e quindi le
gato à ferro in Sicilia , doue finalmête à 10.di Luglio del 1 523.nella Città di Mi
lazzo dopò d'hauer in vn palco erto in sù la piazza ratificata la propria fente
za à morte,pafsò ad vn altro poſto d'appreffò la Chiefa Maggiore ad effer de
collato da rubbello, e il corpo tronco già fù ſotterrato nella Chiefa di S. Frãcefco
di Paola come riferisce il Fazzello nel 11.Deca dell'hiftorie di Sicilia del lib. 10.
Dal detto Giacomo nacque fra gli altri Gaſpare regio Caualiere Barone di s
San Lorenzo, e Gio:Antonio Barone di Fontana Salfa . Da Gio: Antonio nacque
Chriftofaro Barone, e da coftui Gio:Antonio, e da Gio:Antonio, Chriftofaro pa
dre di don Stefano Barone di Fontana Salfa,e di don Luigi amendue viuenti.
-
Da don Stefano fono nati don Gafpare,don Luigi, don Antonio,don Rofario,do
na Giouanna , e donna Verginia moglie di don Michele Martino Fardella Baro 24
ne della Moarta, e Barone della Scannarla. "Gth
sta
Da Gafpare Barone di San Lorenzo nacque fra gli altri Giacomo Barone di
San Lorenzo,e San Giuliano, e Blandano;dal qual Blandano nacque fra gli altri A
Giacomo, e da lui Blandano, Annibale, e Fra Scipione Caualiere Gerofolimitano,
e da Blandano fono nati Giacomo,c Giofeppe . Da Giacomo Barone di San Lo
renzo, e San Giuliano nacque Gafpare Barone ancora di S.Lorenzo, e S.Giuliano
che dopò di hauere gouernato la Città di Trapani più volte come gli altri fuoi
anteceffori nell'officio di Giurato , Capitano Giuftitiero , e Capitano d'arme à
Don Giacomo primogenito fi casò con donna Leonora Bologna adeffo Prin
cipeffa di Partanna viuchte,madre per fecondo matrimonio di don Guglielmo
Graffeo Principe di Partanna,e di donn'Antonia Grauina Principeffa di Grauina
ambi viuenti.Da don Giacomo , e donna Leonora del primo matrimonio nac
que donna Franceſca viuente moglie di do Vincenzo Landolina ,che per riguar C
do alla naſcita alla gran virtù, e fomma prudenza è ſtato più fiate promoffo al
gouerno di quefta Città di Palermo con carico di Giurato,Capitano, e Pretor 200
Don Placido primo Principe di Paceco, e Marchefe di S. Lorenzo per priuilegi
fpediti in Spagna l'vno à 4.di Febraro 1606, e l'altro à 12.di Settembre 1609 , li 30
7 casò con donna Maria Paceco nipote di don Giouanni Fernandez Paceco Mat
chefe di Vigliena in quel tempo Vicerè nel noftro Regno di Sicilia. Il quale don
Flacido hebbe priuilegio di poter fabricare la Città di Paceco con là giuriſdis
tione ciuile, e criminale fi come appare per lettere date à 9.d'Aprile 1607.
Fù detto Principe Capitano di Caualli leggieri di queffo Regno come appare
per patente ſpedita à 23.di Gennaro 1608 .
Fù de
LIBRO IIII. LXXIII
nino, come già diffi. Di più don Gabriele Maria , Padre Placido Maria della C5
pagnia di Giesù tutti viuenti ancora, e Padre don Antonio Chierico. Regolare,
di cui hoggi viue folamente la fama d'ottimo religiofo, effendo egli morto in
tale ftato .
Da don Gafpano Maria per il primo matrimonio con donna Giouanna Vento
Baroneffa di Reda fono nati li viuenti don Giofeppe , e donna Caterina moglie,
di don Pietro Caetano:e per il fecondo matrimonio con donna Anna di Pace, ed
Agliata, li viuenti don Mariano, don Giacomo, don Caetano , donna Antonia,
donna Elifabetta, e donna Aloifa tutti viuenti.
Don Gabriele Maria calato con donna Porfia Mont'aperto, e Sala hà generato
don Antonio,don Gafpano, don Ignatio,donna Leonora, donna ifabetta, don
na Caterina, e donna Franceſca tutti viuenti. O
Hor per tornare alla deritta linea della famiglia Fardella del fecondo Principe
di Paceco, don Gio : Francesco , e donna Teopatia Caetano figlia di don Pietro
Caetano figlio primogenito di don Cefare Caetano primo Marchefe di Scior
tino, e Principe del Caffaro, nacquero don Placido terzo Principe di Pacecoc
fecondo di quefto nome; ilquale giouanetto ancora di 12 anni mentre andauas
per diporto, non sò in qual parte con don Luigi Moncada Principe di Paternò, e
Duca di Montalto fuo zio trabboccando improuifamente la carrozza, in che fi
conduceuano, vi reftò fotto morto, in quel tempo quando la Maeftà Cattolica
del noftro Rè Filippo quarto attefa la nobiltà, è meriti de'fuoi antenati, l'ha
ucua creato Capitano d'vua Infantaria (pagnola, eparimente Caualiere dell'
habito dell'Alcantara : e da'medefimi progenitori nacquero donna Maria,e dō
na Antonia, che fotto l'educatione della madre paflata già à feconde nozze col
Principe di Caferta, viuono fra gli fplendori conuenienti alla lor naſcita.
Adeffo però raprefenta il capo della famiglia Fardella il viuente don Ema
nuele quarto Principe di Paceco, e Marchefe di Santo Lorenzo Barone di Sa
Giuliano &c. che per non effere del fratello mafchi heredi,pretende la fucceffio
ne allo ftato di Paceco, e fuoi effetti, e già ſi ſtà controuertendo la caufa preffoà
Giudici Deputati: fra tanto egli fi deporta col decoro di vera nobiltà, ed hà per
moglie donna Ifabella figlia di don Giouanni di Blafi Barone della Torre,e di
donna Anna Roffo de'Baroni di Ciramı, la nobiltà de'quali è raccontata da noi
à fuoi luoghi.
Questo è in riftetto quãto hô poffuto cauare intorno alla nobiliffima famiglia
Fardella, e pernobiliffima veramente par che la ftimano le più nobili famiglie
del noftro Regno, mentre per lega di matrimonio, ò hanno fe fteffe congiunte à
quella,ò pur hanno quella congiunta à fe fteffe,s'è dunque legata per quefta ma
niera colle famiglie Paceco, Ventimiglia, Caetano, Bologna, Ferro , Mont'aper
to , Sieri, Abrignano, Agliata, Landolina del Bofco, Barlotta, di Vincenzo , Caro
Burgio, Vento,Lucchefi, Cauarretta,Tagliauia,Nuotarbartolo, e con altre nobi
liffime del Regno, che per breuità tralafcio. Mà non deuo tralafciare però, che
particolarmente in Trapani, di rado vi fia perfona, che nobile fia, che al meno
nontenga vn quarto della Famiglia Fardella,effendo la moltitudine de'fuoirami.
numerofiffima, nè io fin'hora l'hò già tutte à pieno raccontato, perche di molti
non hò piena contezza.
Principalmente però l'Arbore di quefta cafa fi diuide in quei tre braccia in cia
fcun, de'quali fi poffiede ab antiquo vna Baronia è vno de'Baroni della Moarta
l'altro de Baroni di Fontana Salza , il terzo de'Baroni della Xhitta, ò San Loren
zo, al prefente fotto titolo di Marchefe, e và infeparabilmente congiunto co
Principato di Paceco; lafcio qui l'altra Baronia della Gratia che poffede don Ga
Ipano
LIBRO IIII. LXXV
pano Maria Fardella per heredità materna della famiglia Lucchefi. E quell'al«
tra della Ripa poffedura da don Giacomo Fardella.
70%
Voglia finalmente che la nobiltà di quefta famiglia conofciuta già per conto
de'matrimonij, fi veggia per i Caualieri della Illuftr. Religione di Malta, che ella
de fuoi hà hauuto , e fono ftati più di noue , e pur fi veggia dagli officiali della
Città di Trapani,che ſono ſtati no meno di 80.della famiglia Fardella , che l'han
gouernato da intorno à 300 anni in quà con cariche quando di Capitano,hor di
Giuftitia, hor d'arme à guerra,quando di Giurato,di Maeſtro Credenzeri,di Ca
ftellano, di Vice ammiraglio, di Secreto, di Theforiero, e quando d'Ambaſcia
dore à Vicerè per negotij toccanti al feruigio di noftro Rè e beneficio di quella
Città hor nel regio parlamento, ed hor in altri negotij particolari pur rileuanti,
correndo tal volta che nella medefima fedia di Giurati, e Capitano vi foffero
hor tre,hor quattro della medefima famiglia, fi come in fatt'è occorfo in queſt'
anno del 1654.ed hà gouernato quefta Città di Palermo col carico di Senatore , e
Capitano.Dipiù trouo nel 1282.nel Monte Erice Paperio Fardella Rettore hog
gidetto Giurato,che interuene co'fuoi colleghi à difcacciare i Fracefi da quella
Città coforme fcriffi ne'raguagli hiftorici del Vefpro Siciliano; e fra gli altri ca
richi honoreuoli nel 1610. il Principe don Placido primo di quefto nome Capi
tano di Caualli, e dell'Infantaria ſpagnuola, come fiè detto: fù creato due volte
Vicario Generale del Regno di Sicilia , il quale vfficio maneggiò con quella de
frezza, con che appunto maneggiato l'haueuano i fuoi predeceffori . Hor non
sò iofacilmente rifoluere fin douc giungono i preggi di quefta gran famiglia ,già
chenon è titolo donde lo fplendore trar fi poffa, che manchi à lei.
El'ifteffo teftimonio con ogniſchietezza ne dàil Dottiffimo, ed eruditiffimo
Giacomo Bofio nella parte terza lib.9 . foglio 174.e 175.dell'hiftorie della Sacra ,
ed Illuftre Religione di S. Giouanni Gierofolimitano, quale in quefta maniera
ragiona di quefta illuftre famiglia Fardella, nell'occafione, quando il gran Mae
ftro Omedes da Spagna per condurfi al conuento di S. Giouanni in Malta, paf
sòper Trapani doue , dice l'Auttore, ( Fùil Gran Maeftro incontrato alla marina,
eriuerentemente riceuuto dalGouernator del Castello Fra Gafpare di Sangueffa, e da
Giurati della Città accompagnati da molta nobiltà Trapanese, e particolarmente da
fignori della cafa Fardella, i quali effendo à quefta facra Religione affettionatiffimi,
poichedella cafata loro molti valorofi Caualieri in effafempre fegnalati fifono, e fra
particolarmente ilgenerofo Caualier Fra Lacomo Fardella, che come ne libri della
Cancellaria di detta Religione fcritto fitroua negl'anni di nostrafalute 1477. era
Commendatore di Monte Sarchio , come generofi, e fplendidi Baroni, fecero al Gran
Maeftro instanza grande, perche gli piaceffe d'andare ad allogiar'in cafa lorofacen
dogliquelfauore,che già fatto l'haueua ilGran Maestro Fra Guido de Blanchefort, il
quale all'andarfuo à Rodi,fù conreali trattamentifplendidamente alloggiato dalfi
gnor Iacomo Fardella, quello cheper lo fplendor fuo era stato fatto Caualiero dal Rè
Cattolico , e poi dall'Imperador Carlo quinto donate glifurono tre Baronie della Fami
glia, del qualfignor Lacomo Fardella difcende ilfignor Fra Vicenzo Fardella Com+
mendatore d'Agrigento, boggi Giorgenti, caualiero d'ogni virtù, e di belle lettere or
nato, ch'è ftatoprimo Secretario dell'Illuftriffimo Gran Maestro Fra Martino Garzès
dibuona memoria &c. )Fin qui il Bofio col quale io fimilmente fo fine auuertendo
folamente il Lettore che quanto ho detto , oltre che l'hò raccolto da publici
fromenti di Notari, e da autentiche fcritture della Cancellaria del Regno, e del
l'Archiuio d'alcune Città particolari oue fi vedono regiſtrate le cofe da me ac
cennate, di più l'hò cauato dell'Autentichi proceffi de Caualieri di S. Giouanni
Gierofolimitano, cioè da quello di Frat Alberto ,, e Fra Scipione Fardella, e di
FraGiacomo Cauaretta nella proua del quarto Fardella dell'Aua materna.
DEL
LXXVI TEATRO GENOLOGICO
120
DELLA FAMIGLIA
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DI BLASI .
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glia di Blafi,e procreò Gio:Andrea, che viffe vecchio fin al primo anno del Ré.
Martino, da chi per la fua prudenza, e bontà fù eletto fuo Teforiero Cammera
le. Quefti con Puccia di Canefio nobile Salemitana generò Pietro , Leonardo, e
Giacomo, che tutti tre goderono i primi vffici della loro Patria lafciando da lo
ro copiofa prole ; vn figlio di coftoro chiamato Nicolò di Blafi fù Giurato nel:
1454e fù mandato dal Rè Alfonzo Procurator dell'armi regii nella Prouincia di
Bafilicata.
1
Ne peruene anche da'predetti Giouanni di Blafi, che fù pur Giurato nel15019
parimente fuo nepote Giouanni figlio del fratello Andrea nel 1538, e nel 1550.
Dal primo Giouanni, e Francefca di Blafi fua moglie, nè nacquero Vicenzo,
e Thomaſo. Vicenzo hebbe per moglie Margarita Lancellotti,e Diana Sáncle
mentefù Giurato di Salem nel 1520, nel 1527, e nel 1549, con la prima moglie
procreò Raffaele che godè il medefimo vfficio di Giurato nel 1587 , nel 1590,
:- nel
LIBRO IIII. LXXVII .
nel 1594. e nel 1601. fù parimente Capitano nel 1607. ficasò egli con donna
Diana Scannariato figlia di Pietro gentil'huomo da quella Città, e nel 1 568.pro
creò il Dottor don Pietro , don Francefco Arciprete , eil Dottor don Paolo.
Il Dottor don Pietro reufcì nella facultà legale dottiffimo, percioche nell'età
giouanile fù Giudice . Ciuile di Salem, e nel 1600. della Corte Capitaniale ;però
defiofo di farficonofcere, fe nè paſsò indi in Palermo, doue effercitò molt'anni
I'vfficio d'Auuocato; fi casò con donna Iſabella Roffe, e Polizzi figlia del Dot
tor Vicenzo , e donna Antonia Roffo, Larcan, e Santapau de'Baroni di Cirami,
perloche nel 1608 , fù fatto Giudice della Corte Pretoriana, e poſcia tre voltes
della R. G. C. ed vna del Cōfiftorio nel 1617.1623 . 1626. 1629. acquiftò la Baro
nia de' Diefi , ed altri fupremi carichi per il Regno , i quali fi veggono in
molti patenti Viceregij , ed in quelle fi vede la ftima,che faceuano di lui i fignori
Vicerè, fi morì nel 1634. con fama di primo Auuocato, c'haueffe viffuto appo i
Tribunali con la prima moglie donna Ifabella Roffo procreò il viuente don
Giouanni Barone della Torre, e Caualiero di virtuofe qualità; e con la feconda
don Franceſco che morì giouanetto, e donna Antonia hoggi moglie di don Ma
riano Vernagallo .
L'arme di quefta famiglia ſono vna faſcia d'oro con tre ftelli d'oro quella
di fopra cometa in campo azzurro .
DELLA FAMIGLIA
LARCA N.
Afamiglia Larcan è vna delle principali famiglie Catalane, che fiorirono ne'
fù
Ruggierotto Larcan caualiero affai efperimentato nella militar difciplina, il qua
leferuendo il medefmo Rè nelle guerre di Sicilia, acquiftò certi beni de'rubbel
lidella Città di Catania nel 1394. la Terra de'Santi Fradelli, ò di San Filadelfo,
nel 1397. il feudo di Buonuicino nel 1396. i feudi d'Ambrofia , e Bifana i quali
furono di Giouanni Sinifi , per la cui rubbellione il Rè Martino diede Bifana à
Guzzardo di Liages nel 1398 , che gli fucceffe Andrea Liages fuo figlio, al quale
per
hauer morto ſenza herede fucceffe la forella Giouanna moglie d'Antonio
Larcan
LXXVIII TEATRO GENOLOGICO
Larcan Barone di Sati Fratelli,a'quali feguì Antoni Giacomo fuo figlio nel 1568.
E a la Terra di San Filadelfo di Federico d'Aragona, che per la fua rubbellio
ne il Rè Martino à Guglielmo Roffo la diede, dal quale rimouendola per molte
inobedienze, la riconofceffe al predetto Ruggierotto, ouer Girotta nell'antico
Idioma Siciliano, in ricompenfa di feruiggi militari . Dopò la fua morte gli fuc
ceffe Antonio fuo figlio,al quale fuo figlio Giouani, che gli feguì il figlio Anto
nio;però quefto Giouanni hebbe molti carichi,fra i quali,quel di Straticò di Mel
fina nel 1 502.D'Antonio nè peruenne Giouann'Antonio, à chi fucceffe fuo figlio
Vicenzo Larcan nel 1546. il quale fù come l'auo Straticò nel 1523. Quefti pro
crcò donn'Aldonza,che fù moglie di Giouanni Soto Secretario del Principe don
Giouanni d'Auftria, e fucceffe al padre nella Baronia, donna Giulia moglie di
Nicolò Antonio Spadafora, la quale per la morte della forella donn'Aldonza,
ſenza prole, acquiftò quella Baronia . Finalmente quefta chiariffima famiglia
,
haue hauuto molti virtuofi caualieri , i quali fi congiunfer fempre conle
prime famiglie nobili del Regno: nondimeno per hauerfi ella eftinta pafsò per
cagion di donna Giulia quefta Baronia di Santi Fratelli alla famiglia Spadafora,
la quale dopò la morte di detta donna Giulia ſenza figli mafchi, peruenne alla
cafa Lucchefe de ' Marchefi della Delia , per fucceffione di donna Vicenza fi
glia primogenita della predetta donna Giulia. Fiorì anche di lei don Franceſco
Larcan, che fù Senatore di Palermo nel 1 529.
L'arme della famiglia Larcan ſono vna Torre d'argento adornata di merli, e
d'vn paglio merlato in campo roffo : e così la Torre , come il paglio tengono
porte;nondimeno per la fucceffione della Baronia di Sato Stefano , v'aggiunfel
arme della caſa Leages, ouer Lifages ,e pure Sages, come fi legge nella prima par
te del Teatro, che ſono tre bande azzurre in campo d'argento. In vn'antico Se
polcro, pofto in vn Tempio dentro la Città di Palermo, fi legge vn epitafio,fo
pra del quale vi fono cert'arme, le quali contengono due Leoni roffi , che trat
tengono infieme vna Colonna, foura della quale vn libro aperto; dubito , che
fiano più tofto forma d'imprefa, che d'arme, poiche fogliono per capriccio al
cunefamiglie veftirfi di quefte vanefciocchezze, formandofi alle volte cert'ar
me, che mancano d'anima, e di corpo .
na
GU Re
เส
TEA
63
TEATRO
GENOLOGICO
DELLE FAMIGLIE
di Sicilia .
At
M VGNOS.
LIBRO V.
S
**
CON puoche varie opinioni corrono fra gli Scrittori foura l'origine
della famiglia Lanza mercè la fua molta antichità ; alcuni voglio
no,che deriuaffe da'Duchi di Bauiera , per certe parole, che fi leg.
gono in vn Priuilegio del Duca Rubberto Guifcardo di Calauria,
NO dato à 16 di Decembre dell'anno 1080, e così dicono.
Per quefto ad humile fupplicatione del confaguineonoftro fi .
dele,e diletto Corrado Lanza caualiero, al prefente vno de'Capita
nidella noftra Militia, e defcendente de'Duchi di Bagiera , à noi prefentata : che con
fiderando i feruiggi, benemeriti fuoi, e de'fuoi maggiori , e quel che fegue .
Altri
I
64 TEA GEN
TRO OLO
GIC
O
Altri dell'antica famiglia Malaſpina di Lombardia ; però Flaminio Rosfi nel fuo
Teatro ccsi foura lei difcorre .
digri.
OVALI BROAVALT 65
Jar lamo nel 1557;à coftui,Blaſco nel 1564; à Blaſco, Giovanni; à Giouanni,Girolamo nel
rade 1582 ;à coftui, Ferdinando,à Ferdinando, Franceſco nel 1623 ;al quale,il preſente Ba
rone don Fabritio caualiero di virtuoſi coſtumi.
disc
elCa Dice egli fourai Baroni di Longe, che Manfredo fucceffe nella Baronia nel 1451
àfuo padre Corrado;al quale,Blafco nel 1492;à cui,Manfredo nel 1493 , al quale,An
bare toniofuo fratello nel 1502 ; à quefti , Pirruccio nel 1517, che gli ſeguì Antonio nel
Jarak 1519, Pietro nel 1564,à coftui, Franceſco nel 1576, che gli fegui Pietro 11 nel 1606,
alai
,Palmiero nel 1633 ;à coftui,Francefco nel 1640; da chi n'è nato Pietro.
Mu
Nicolo,figlio fecondo di Corrado Lanza,hebbe dal Rè Federico 111 onze feffan
DARD ta di rendita in feudo,foura l'vniuerfità di Piazza nel 1366 ; quefti gouernò la Sicilia
con titolo di Vicerè nel 1341 , e 1348; e Beltrando hebbe dal Rè Martino, i feudi di
100%
a l t r Cafaluo, Rindauli, Caftania, e Santa Maura nel Val Demona nel 1393,e la conceffio
ne di lunnuto nel 1397 :
rzof
Da Nicolò ne nacque Valore,che gli fucceffe nel 1404; à coftui, Blafco nel 1431, al
ond quale,Corrado nel 1479,che gli fucceffe Pietro nel 1508; à lui, Antonio nel 1519, che
B
n gli fegui Baldaffaro nel 1563à chi, Frâceſco nel 1585;al quale,Baldaffaro nel 1642;ed
rach
acoftui Pietro.
A
Icafo
1Prin
66 TEATRO GENOLOGICO
Da coftui nè nacque don Octauio,che nel 1601 s'intitolò Principe della Trabia, e
fai Principi haue il fefto luogho;procreo quefti à Lorēzo caualiero no mé virtuelo,
che gentile, il quale generò il Principe don Otrauio, ch'aggiunſe al Principato,il Du
cato di Camastra, la Baronia della Dama (a ,e molt'altre Baronie per la moglie donna
1
Giouanna Lucchefe, fucceffe anche nella Contea del Summátino, dopò la mortedel
Conte don Gafpare lo Porto, lenza hauer lafciato prole:quefti nelle virtuofe azzioni,
non degédera di fuo padre , ed auo; ed ha ftato promoffo in molti principali carichi
del Regno . MAK
I Baroni del Moió deriuano dalla medefma fchiatta de' Baroni di Longe ; percio
che quefta Baronia del Moio nel tenitorio di Randazzo fù conceffa dalla Regina,
Leonora moglie del Rè Federico 11, e madre del Duca Giouanni di Rādazzo , à Tho
maſo Turtureto Seniore all'hora Maftrò Rationale,nel 1337, à chi gli fucceffe fuo fi, mat
glio Giouanai, che moti fenza figli; perioche peruenne à Galuano, e Guglielmo Tur t
1
tureto,fratelli del predetto Thomafo, che per hauerfe diftaccati dalla vbbediēza re
gia,fù confifcato per la Regia Corte, e ricuperato pofcia da Thomaſo Turtureto lu
niore ,figlio di Giouannello, dal Rè Federico 111 , al quale fucceffe Rofa fua figha
moglie di Manfredo Lanza , èdà costoro il figlio Blafco nel 1453 , ed à lui íuo figlio
Mifredo nel 1492 ; mà per la fua morte ſenza prole gli fegui fuo fratello Antonio nel
1493,al quale il figlio Pirruccio nel 1502 , Don Giouanni Barone del Moio fù il pri
mo, che s'intitolò Principe di Maluagna à chi gli fucceffe fuo fratello Pietro ; e queſti
Baroni s'hanno mantenuto con molto faufto,per le molte ricchezze, e per le loro vir
tuofe azzioni,progenitrici d'ogni bene. io
No ho trovato se do Frácefco Láza Pretore di Palermo nel 1582 , fia della famiglia
$20D
Láza dellaFicarra , ò del Moio; nedimeno hà poffeduto táte Baronie nel Regno quelta
famiglia Lanza, che troppo farebbe sè nè voleffe difcorrere à pieno ; percioche Henri Mic
co Lăza,e Modica per parte materna, era figlio di Pirruccio 11 , e di Margarita Modi n
a
ca , acquistò la Baronia della Terra di Sortino, i feudi di Belmineo, Ramaldali, Rido
lini, Bulgelferi Bufcella, del Monico, ed altri feudi nel 1404. Federico fuo figlio heb
be tutto ilfuogho del foro di Nicofia nel 1457, e quattro feudi,cioè, Mazzarra, Ius To
4.
ni,Longarino, e Venetico nel 1457.Pietro hebbe il feudo di Verbumcaulo nel 1472, 1
.C
che gh perucane dalla famiglia Ventimiglia ; perche Fiordelifi , figlia di Francefco
io,dc
Ventimiglia , e moglie di Corrado Lanza Barone di Longe, fucceffe al padre in detto
E
feudo nel 45.3, ed à coftoro feguì il figlio Pietro nel 1472 , il quale lo vendè al Dot C
ua
tor Nicolò Sabea Auuocato Fifcale del Patrimonio nel 1488. Beltrando Lanza heb wefa
$
be la Garretta di Catania nel 1397 .
Ta
• Pirruccio Lanza per parte di madre,ch'era figlia di Giacomo d'Arizzi Protonotaro
del Regno,acquisto il feudo del Comifo,ouer Fontanafredda nel tenitorio di Sutera,
che poi lo dotò à Seuerina fua figlia cafata con Mafredo Orioles. Rinaldo Láza heb
be pinimente Cafalnuouo, che gli fucceffe Antonio, al quale Antonio fuo nepote nel
1
14973à chi Rinaldo nel 15 1 3,ed à lurtua figlia Antonella nel 1516,e molt'altri feudi,
che per breuità fi lafciano. Fidifco dunque con dir l'epitafio del Sepolcro del primo
Corrado, che venne in Sicilia,fepolto in Mesfina, che dice!
Lan
LIR BO V 67
DELLA FAMIGLIA
LA VIA.
po ,ed ãdò Ambaſciatore al Rè Alfonzo,à nome della fua patria;laōde hebbe da quel
Rècofitmata la medefima Caftellania, e l'vfficio di Capitano.Queft, Guttierra Ļauja
hebbe per moglie la figlia di Giouanni di Cardinés Gouernadore all'hora della Ca
mera Reginale,e Barone de'feudi di Buterno , di Marco , e di Grado nel tenitorio di
San Filippo .
Procred coftui Giouanni Lauia Dottore eccellente , e Giudice della R. G. C. il
quale hebbe per moglie Tereſa figlia naturale di Giouanni Lanuzza Vicerè di Sici
lia, perloche hebbe molti carichi nel Regno, e poffedè i prenarrati feudi per alcun
temposegli hebbe fette figli maſchi, cioè, Guttierra , Gerardo, Antonio, Giouanni An
tonio,Pietro,Diego, e Ruggiero, che tutti,facêdo nobili congiungimenti matrimonia
liconmolte famiglie nobili del Regno, piantarono in San Filippo,in Catania,in Paler
mo, ed in molt'altre città del Regnole loro famiglie;de'quali fin'hora nè viuono ali
cuni rampolli . Da queſti nè peruenne fra gl'altri don Fracefco, che ,caFrancifchella
Lauia fua moglie, procreò don Gio: Leonardo, don Antonio, don Diego, donn'Alot
ta,don Michele, donna Giouanna, donna Leonora,e don Fracefco . Da don Gio: Leo
nardo nè nacque don Gio: Leonardo pofthumo,che morì fanciullo. Da don Antonio
ne nacque don Girolamo . Da don Michele,don Vicenzoje da don Franceſco, e don'
Antonia fua moglie nè nacque donna Giouanna,che fù moglie di Pietro Felingeri.
Procreò il predetto don Girolamo Lauia, don Francefco, don Michele, donna Me
1
rentiana, e donna Maria; e'l prenarrato don Vicenzo,figlio di don Michele, fece à don
Antonio,don Giliberto , don Bartolomeo,e don Vicēzo, da don Antonio nè nacque
Fà quefta famiglia per arme vna banda d'argentocon tre Stelle d'argento, due di fo
pra,ed vna di fotto in campo roffo.
14
I 2 DEL
68 TEATRO GENOLOGICO
i.
DELLA FAMIGLIA
LA Z ZA R I. 1: 20
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DELLA FAMIGLIA
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12
704
LE
nel proceffo di Fra Antonino Lazzari Caualier di Malta nel quarto di Cocchiglia à
fugl. 123.
110 Indiva gentil'huomo Gallego della medefima famiglia Conchiglia pafsò militā
do in Genua, ed in Voltaggio, doue cafatofi , piantò nobilmente la fua famiglia;ciò lo
moftra vna fede del proceffo di Lazzari à foglio 109, mantenendofi in Voltaggio con
molte ricchezze,e nobiltà. Per vn atto fatto in Voltaggio nel 1490, si legge il Dot
tor
1
70 TEATRO GENOLOGICO
tor Pietro Cocchiglia ,figlio del Capitano Luca del Regno di Galicia , ed habitatore
di Voltaggio, che confeffa la dote di fuo figlio Luca,il quale anche procreò Pietro 11,0 All
coftui a Luca 11 ,che con molte ricchezze indi fenè vene in Sicilia ,e nella città di Mef •
fina , doue, formando il fuo proceffo della nobiltà , fù pofto nella Maftra de'nobili di
effa Città . 19/
Da Luca nè nacque Matteo, Girolamo, Maria , ed Angelica.Procred Matteo à Se .
La
baftiano, Angelica , moglie di Girolamo Lazzari, e Maria, inoglie di Gio : Batrina Lez
Gio
zari . Da Girolamo nè nacquero Maria, don Luca , il P. Antonio Gefuita , e Mada.
Ros
lena,moglie primieramente di Nicolò Nobile,Genouefe, e dopò di do Placido Porco. Gu
Mario fi caso con Maria, figlia di Claudio Mazza , e nè nacque Carlo , che prefe
5100
per moglie Ifabella Stagno,figlia di Gio: Giacomo Barone di Scamino, da chi nè fono
nati don Luca, ed altri .
D.Luca, Arcidiacono hoggi della Metropoli di Mcffina, fpirto molto erudito ,hà fta
to più volte Vicario generale, così in Sede vacante, come degl'Arciuefcoui, e ftàegliin C000
attogouernando con molta fodisfitione de'popoli ; il cui valore conobbe affai bene
l'Arciuefcouo Biafic Proto; è áche Abbate di Sa Michele lo Fogliarino, di Sáca Maria
di Caftanea , Priore di Gibilmanna , e come Dottore , Priore del Colleggio; oltre a ciò
per la fua integrità, e gentilezza, è generalmente amato :
L'arme di quella famiglia fono diuife in quattro quarti, ne' due quarti trauerfati
vi fono due Conchiglie d'oro in campo azzurro , e begl'altri due anche trauerfati
وان
due Vecelli d'argento con vn ramo d'Oliua in bocca in campo roffo . Fam
DELLA FAMIGLIA
LEOFANT E.
100
14
gea
OLI BROO I
Fiorirono con molto fplendore nella città di Palermo, Flaminio Leofante , the fu
Senatore nel 1510 Con Thomafo Chaggio, Franceſco Ranzano, Pietro Squarcialupoj
ed Aleffandro Galletti Claudio nel 15 15 , e1519. Protefilao nel 1552. Nicolo Vi
cenzo Leofante fù condotto prigione in Napoli , col Conte di Cammarara , da
Herrore Pignatello Vicerè di Sicilia , la onde il Senato di Palermo gli mandò Amba
fciadore à Pompilio Imperatore, per ottenere la loro eſcarceratione. Matteo di Leo
fante a fue fpeſe in molte guerce ferui al Re Filippo 1 1;e molt'altri chiariffimi Caua
lieri di quefta famiglia vifsero.
D'Alfierov nè nacquero Alfiero v1 , Flaminio , Carlo, e Giouanni . Alfiero lirigo
alcun tempo per la Baronia di Magafoli nella Real Corte di Spagna, e fi caso con Giu
Ja Vernagallo figlia di Lodouico, e di Elifabetta la Grua, figlia de! Baron di Carini;fù .
dal Duca di Macheda mandato Capitan d'arme nella città di Cefalù , e molt'altri ca.
rich; habbe conferiti;procreò egli Mariano , ed Arcimbaov. Mariano hebbe per mo Cr
glie Anna, figlia di Mario Graffeo Barone di Partanna, ed
' Antonia figlia di Gugliel
moVentimiglia Barone di Ciminna, e fi morì nel 16 1 1 ,fenzalafciar prole, perloche &
gli fuccelle fuo fratelio Arcimbao nella Baronia della Verdura,il quale con fua moa
glie Leonora Graffeo, forella della predetta Anna, procreò do Francefco Maria Baro
ne della Verdura , edil viuente don Mariano Caualiero virtuofo, che fù l'anno adietro F
Senator di Palermo , ed in quefto 1649 gode il medefmo vfficio. + de
D. Francefco Maria hebbe per moglie dóna Nimfa Campolo,figlia di Francefco Bam
rone delli Martini , e di Scordia,forella di donna Gioſeppa Campolo , e Branciforte th
Principeffa di Scordia ; con la quale ha procreato don Giouanni, donna Leonora, Ardu
cimbaov, c Marano Iv; don Giouanni fucceffe al Padre nella Baronia , e viue fotto met
la tutela del zio don Mariano . 100
Finalmente della nobiltà di queſta famiglia nè fa fede il Senato di Palermo , con fue g
lettere alla Catolica Maeftà del Rè noftro Signore, à 20. di Agofto 1604 , ad inftanza
di don Giouanni Nauas de Puebla ,figlio di donna Cornelia Leofante ; ed io laftimo
per vna delle famiglie più antiche , enobili del Regno di Sicilia Fiori quefta famiglia to
nella città di Mazzara , oue Antonio Leofante fà Giurato nel 1547. Capitano nel
1556.1563 , e 1566; e il Baron della Crucifia in Caftrogiouanni . sque
Larme di lei fono va Leofante roffoin campo d'oro . alo
1
30
DEL
LIBRO v. lxxiij .
DELLA FAMIGLIA
LAZZARA
4.diGiu fedeci gentilhuomini nella fteffa Città di Marfala, e tutti in vn tempo, della me
880 1445
Attodi defima famiglia Lazzara,che goderono i primi vffici, e carichi di quella Città ,
tranfatio apparentandofi parimente con le prime famiglie di lei, di Trapani , e di Mazza
ne nell'at ra, e fpecialmente con le famiglie Fardella ; Ferro, Cariffima , e Sieri; percio.
ti di Not. che Francefco vno de'figli del detto Matteo hebbe per moglie Albertina Far ”
Antonino della, con la quale procreò Matteo , il quale fendo ricco , e potente no potendo
Candela
foffrire alcune impertinenze d'alcuni gentil'huomini, contraffe con quei mor
1 1492.d 7.
tal nemicitia,
di Genna 'impaurit e fù
o della finalment
paterna e da, e
morte quelli
dellaammazzat
contratta o ; il cui vnico
nemicitia figlio Antonino
temendo, in tenera
F0 .
"
Marc An- etade fotto education efterna, dimeffo per le paterne perfecutioni , ſe ne paf
ton. Coló. " so- indi in Palermo circa l'anno 1535. doue s'impiegò con la penna ins
venne nel nobili exercitij , co quali , e mercè la fua molta prudenza fù ftimatiffimo
1577-e go
uernò p in - da Signori Vicerè Marc'Antonio Colonna , Duca di Macheda , e Don Gio
finoal 1584 uanne Ventimiglia Marchefe di Gerace, e diuenne pure affai ricco di groffes
•
Macheda faculta, l'onde fi caso con Giouanna Lucido nobile Palermitana, con la quale
e
alli 98. procred Francefco , e Giulio Cefare . Il primo s'impiegò al miftier militare ,
durò p in
fino 1601. e reufcl valorofo nell'arme, e l'altro nelle lettere , & hauendofi dottorato con
Atto dide molto applaufa in Pifa, fù impiegato dal Signor Duca di Macheda all'hora Vi
pofito di cerè nell'vfficio di Giudice della R.C.Pretoriana di Palermo, e dal Sign. Car
onz.1300 - dinal Doria Arciuefcouo di detta Città , eletto fuo affeffore, nel cui carico di
pla Cor morò molt'anni,l'altre due figlie femine, cioè Laura fù moglie del dottor Ago
te di Mar. ftino Lauaggi il quale fù più volte Giudice della R.G.C. e mentre era ſtato im
fala à 23.
di Genn piegato della Maeftà Catolica nel carico di Maftro Rationale del Tribun, del
del 1543. R.P. inanzi la poſſeffione di quello fi morì. E Melchiora viue hoggi Monaca
nel
LIBRO V. Ixxv
nel Monafterio di Santa Maria del Cancelliero d'onde tre volte ha goduto il
cerico d'Abbadeſſa.
Contratt
Giulio Cefare fi casò con Innocentia Gianguercio figlia di Leonardo , con matri. di
la quale procreò il P.D.Antonino Teatino Teologo , e Predicatore di molto onz.28c0
.
grido, e ftimato per virtuofo, e prudente . Don Honofrio Capitan reformato nelli atti
con foldo reale di trenta fcudi il mefe, Egli da giouinetto inchinato à reali fer di N.Ho
uiggioltre modo , hauendofi pria cafato in Palermo con Donna Franceſca 1 ratio Al
Cicala, figlia di Rocco mentionato nella famiglia Cicala; fù nel 1637. eletto legra à di
Capitan di Giuftitia della Città di Caftronouo, e poi fù dal Signor Almirante 12. Ago.
di Caftiglia Vicerè impiegato nel carrico di Capitano di Fanteria Italiana o≤ 596.
per trasferirla in Catalogna fotto il Sig. Duca di Terranoua Maftro di Campo Contratt.
Gen.del terzo del Sig. Principe di Palagonia, e moftrãdo iui il fuo valore hebbe matri. di
in ricompenza di feruiggi militari della benignità Catolica del Re N. S. pri- onz.5700
mieramente feudi 25.di trattenimento per ogni mefe, e poi altri 5. fcudi & vn per li atti
altro feudo pofcia di augumento co altri quattro fcudi in perfona di fuo figlio di N.Fra
D.Stefano non obftante che fia faciullo, & in fua racomandatione la real Maefta cefcoSer.
gio a 27.
fcriffe al Sig. Marchefe de los Veles Vicerè la feguente lettera. di Genn.
Illuftre Marques delos Veles primo mi Virrey Lugar teniente, y Capitan General 1635.
enel Reyno de Sicilia, el Capitan Don Honofrio Lazzara , y luanguercio,natural de
Palermo, me ba reprefentado lo que haferuido en este Reyno de Capitan de Iuftitia
dela Ciudad de Castronovo ,y de armas extraordinario de la Plaza yfu territorio,en
delegaciones que por mi Virrey,y Tribunal de eßa mi Regia Gran Cortefe le come
tieron en España desde principio del año proximo paßado con una compañia de Infä
teria Siciliana, que leuantò en este Reyno en laplaza de Tortofa, Galeras de España
yarmada del Mar Oceano basta que quedo reformadoprocediendo en todas estas oca
fionescon approuacionfupplicandome fueße feruido ordenaros le nombreis para vno
de los officios de lurado de la Ciudad de Palermo Capit an de Armas y otras de confi
dencia, importantesy bonorificos deffe Reyno, y por que es iusto ayudar alos quepro
ceden confatisfacion , de losferuicios del fupplicante fe ha tenido buena relacion
es encargoy mandò lentengais por muy encomendado para ocuparle en las ocasiones y
pueflos que fe offrecieren de mi feruicio y en que pareciere puede fer a propofito.com
forme afus partesy meritos que yo olgare de lo que por el bicieredes . Dat. en Ma
dridàzo. di Otubre 1644. Lo el Rey.
E mercè i fuoi meriti l'Eccellenza del Sig. Duca dell'Infanta do Vicere de
Regno gli diede il gouerno della galera della SS . Nunt. del Sig. D. Antonio de
Medoza Marchefe de Mira il Rio, all'hora tenete generale della fquadra di Si
cilia, e con quella lo inuid à condurre in Valentia il Sig. Duca di Montalto Vi
cerè di quel Regno, la cui patente, e datà in Palermo à 20.di Giugno 1652.che
pofcial hebbe confirmata del Marchefe di Baiona nel fuo arriuo in Barcello
nae nella guerra, e prefa di quella Città, doue il Re noftro Sign. gli fcriffe l'in
clufa lettera . El Rey. Capitan, o Cabo delas galeras de Italia, en que ha venido alas
colasdel Reyno de Valencia el Duque de Montalto,a mi feruicio combiene queluego
reciuais este despacho ( dezando en Denia la galera fan Miguel de la Efquadra de
Napoles ) con las otras dos os encamineisfin demora alguna dela parte donde os al
laredes alas de Barcellonapara encorporaros con las demas que eftanfobre à quella
Plaça à orden de Don Iuan mi hiyo, auifareis luego de reciuo deste despacho juntamë
tionfu axecution y de la diay hora en quepartispara que lo tenga enten di do. De
Madrid 19. de Agosto de 1652 . Io el Rey.
Parimente gouernò la Galera Capitana feis militia della Squadra del Regno
in
し
TEATRO GENOLOGICO
lxxvj
glie femine del predetto Cefare vna chiamata Anna Maria fù primieramente
moglie del Dottor Don Andrea Mugnos dell'Andaluzia, il quale venne in Si.
cilia col Signor Duca d'Alcalà Vicere, da chi fù honorato col carico di Audi
tor generale della Nation Spagnuola in quefto Regno , ed altri Vffici, epro
creò il viuente padre Alfonfo Mugnos della Compagnia di Giesù ; per lacui
morte paſsò pofcia ella alle feconde nozze con Don Marco Antonio Caruſo
dottor di legge : l'altra ſi chiamò Verginia , & fù moglie del dottor D. Giofep.
pe Lanza di Termine.
Fù quefta famiglia fondatrice di molte magnifiche Cappelle, e fpecialmente
della Cappella del SS. Crocififfo nella Chiefa Maggiore della Città di Marſala.
Fà finalmente quefta famiglia per arme tre faſcie ondoſe , & vna fopra diret
ta d'argento, etre ftelle d'oro in campo azzurro.
1
DELLA FAMIGLIA
MACCA ION E
1300. fù Angofredo Maccaione fuo ftretto parente, il quale fi casò nella Città
di Mazzara, & iui ricco, e potente diuenne , e ferul in molte occafioni al Rè
Federico 2. Procreò egli à Francefco, & Alberto detto pur Betto i quali vif
fero nella loro patria nobilmente come fi vede nelle loro antiche Cappelle fð
date nella Chiefa Cathedrale di Mazzara, nel 1574. Da Francefco, e Coftanza
fua moglie ne nacque Giacomo , che fi casò con Manfueta formofa Damma
principale di quella Città, e per i graui incontri c'hebbe con Nicolò Peralta
all'hora Signor di Mazzara, con fuo cogino Giuffo figlio di Betto reftò affai
ruinato, e decapitato , pure alcuni loro beni furono pofcia ricuperati da'lo ro fi
gli Francefco, Giouanni, e Coftanza Maccaione.Francefco dopo d'hauer go
duto i primi Vffici di M.zzara con fua moglie Caſandra , generò Giacomo,
Pietro, don Betto , e Manfueta . Il Giacomo fece à Francefco, Paolo , Anto
nello, & altre femine, Da Franceſco ne nacquero Giacomo , Policleto , e Fra
Giouanne. Il predetto Giacomo procreò Franceſco Pietro, & altre femine .
Da Pietro ne nacquero Franceſco , Brigida, & altre femine. Il fudetto France .
fco con Giouanna Gio: Luteio fua moglie procreò il dottor Baldaffare , che
fù Giudice della R.G.C. anche genitor del viuente dottor don Carlo . Il Dot
tor Don Antonino Canonico di Mazzara, & Abbate di San Benedetto di Ca
pizzi, e Gioseppe che non lafciò prole.
L'arme di quefta famiglia che ſpiegò in Pifa, & in altre parti d'Italia, furono
due bande cruciate della deftra alla finiftra, e della finiftra alla deftra roffa ,
DELLA
iaĽ IBER O V.
73
DELLA FAMIGLIA
45
LEONTINI E SAN BASILIO.
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67
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SIMON
E famiglia d'antica nobiltà fi celebra per la Sicilia , la famiglia
Leontina, hoggi di Sanbafilio, per ilfeudo c'hà poffeduto,ftimo ,
poítarfi fra le prime il vanto perche non folamente ella è an Cauata
S tichiffima d'anni ottocento in circa,quando fe le daffe origine dal dell'Albe
primo Lanfranco, che fiori negl'anni 813 del Signore ; må hågo. rodellafa
migliaLeo
ducai primi matrimonij nobili, e'primi carichi del Regno .. tina di Frà
Quefto Lanfranco Caualiero Leontino , d'onde prefe il cogno Simone
melafua pofterità, effendo ſtata la Sicilia oppreffa da Barbari nel predett'anno, valo Leontino,e
dell' Arbo
rolamente difefe con l'arme, e col valore la città di Lecatinifua patria due anni ;mà redelDot.
effeado ftata finalmente da quei al miferabile giogo condotta, egli con Rinaldo, e Ge, Gio: Ant.
8
rardo fuoi figli firicquero inMeffiua, ch'ancora dall'oppreffione Barbara fi difendeua , Leonting ,
equiui fi mori,combattendo in feruiggio della Chriftiana religione ; per la qualcagio,
ne idue fratelli Rinaldo , e Gerardo di Leontini ficafarono in quella città , godendo
fempre i primicarichia ..
Da Rinaldo nè nacquero, Lanfranco , Rinaldo , ed Alaimo je da Gerardo , Gior
gio , e Rinaldo , che,militando contra i Saraceni, eterna memoria laſciarona . 6
"
D'Alaimo nè nacque Getardo rise da Giorgio , Rubberto ; quefti due coggini
fi cafarono ambedue in Cataniaji quali procrearono , cioè Gerardo , ad Alaimo 11 ; e
Rubberto,à Giorgio , e Lanfranco 111 , che laſciarono copiofa prole, della quale per
l'antichità de'rempi non altra memoria fi troua, fi non che d'Alaimo , Giouanni , e
Lanfranco, Leontini , che militarono fotto il Conte Ruggiero contra i medeſmi Bar
bari, riftorando la loro antica patria Leontini , ch'era ftata da Barbari diſtrutta , in,
mediocre forma finche di manoin mano s'andò augumentando nel primiero ftato ;
hebbero eglino per i Joro feruiggi militari , i Caftelli di Militello, d'Offino,e d'Hidra,
ch'erano all'hora in piè con tutti i loro tenitorij , che fe gli diuifero Alaimo , e Lan
francos perche Giouanni , hauendo preſo l'abito Ciftercienfe , n'hebbe dal medeſmo
Conte l'Abbatia di Santa Maria di Roccadia , che la fondò il medefimo Conte nel
K 10705
TEATRO GENOLOGICO
$ 379 . " (
2
Procred Pietro con Bartolomea Palici fua moglie,Alanfranco , che gli fucceffe nel.
la Baronia di Sanbafilio,e Cuccumeno,fù gran Caualiero , fù fepolto in Leontini nel ki
Convento di San Francefco , e nel fepolcro vi fono fcolpiti queſti verſi :
29ƆMagnifici domini Alanfranci regit offaſepulcrum,
Vir.
LIBRO V,
V. 75
Bisfeptem censis domini currentibus annis , & quinquaginta menfibus, octo minus 1395 .
200 Ne' traui del tetto di detto Conuento di San Francefco vi appaiono depinte pri
Remieramente l'arme della famiglia Leontina , e Sanbafilic, ed appreffo quelle delle fa
miglie,Barrefe , Ventimiglia , Moncada, e d'altre nobili famiglie, fegno della fua an ·
tica nobiltà .
Ne nacque d'Alaimo, Antonio, che feguì nella medefima Baronia ; ciò fifcorge nel te
04 famento di fua moglie Bartolomea di Molocca , negl'atti di notar Nicolò Giarratana
di Leontini à 17 di Nouembre 1417 . Atto di
Succeffe ad Antonio , fuo figlio Alanfranco , che fi caso con Bianca Grauina, figlia di Not. Nico
Giacomo Barone di Palagonia, con la quale procreò Giacomo , che s'inueftì di detti lò di Fran
cauilla di
feudi nel 1453 , e viffe in Leontini con molto fplendore. Antonio, Polidoro, Calcera
Cat:1454
no , Antonio minore , Alaimo , e Matteo, Caualieri chiariffimi , tutti viffero nel
1502. Però Giacomo procreò Alanfranco , che premori al padre giouenetto ; perlo
che fucceffe nelle Baronie Leonora prima figlia di Giacomo,la quale fi casò con Ange
lo di Balfamo Caualier Meffinefe ,con la dote de'detti feudi, e non lasciò figlio veru
nosperloche le fucceffe la forella Andreua moglie di Battista Platamone Caualiero, e44
Dottore , che gouerno il Regno di Sicilia con titolo Viceregio , che, per effer fuo pa
rente,ci bifognò la difpenfa Pontificia, e procrearono fra gl'altri figli Giouanna ,che fi
caso con Gio: Antonio Leontini , e Sanbafilio fuo coggino, figlio d'Honofrio , figlio
d'Alainio , che fù fratello fecondo del prenarrato Giacomo .
Da Gio: Antonio , e Giouanna Leontini, nè nacquero Honofrio , e Gio: Battifta ;
Honofrio generò Antoni Giacomo, che lafciò due figlie femine,la prima donna An
tonia , moglie di don Vicenzo Zappada maftro Corriero del Regno , e l'altra donna
Lauria , moglie di don Alcanio Anzalone Duca della Montagna .
Gio: Battifta procreò Mario , e Gio: Antonio Dottor di legge , che fi casò in Ca
tania , e fece Giacinto , Mario, ed Alaimo .
Mario con Alfia Sigona procreò Gio: Antonio , ed Amodeo , ch'è ftato Senator
due volte della fua patria , e fuo padre afſai volte .
70
L'arme di quefta famiglia fono cinque piche di Lanza d'oro in campo roffo , e di
fopra per trauerfo vn Giglio col fuo troncone .
DELLA FAMIGLIA
LE TO.
La famiglia Leto conoſciuta per vna delle più antiche,e nobili famiglie della,
città di Caftrogiouanni , doue s'hà congiunto con le cafe Grimaldi, e Petrufo,
E
principaliffime in quella città; il primo, che di lei hò trouato , è Galtiero Leto
Caftellano della città di Catania nel 1298, e fù mandato à Roma dal Rè Federico 11,
01'
per difendere le fue caufe appreffo il Pontefice Bonifacio v111, nel 1301 , é procreo à
L Simone Barone, annouerato fra' Baroni di Caftrogiouanni nel feruiggio militare del
Re Lodouico nel 1343.
Procreò quefti à Leto, e Giouanni, caualieri non puoco amati dal Conte Giouanni
Chiaramoce, e dal Rè Federico II.Da Leto nè nacque Galtiero 11 , che dal Rè Mar
tino hebbe donatione di certi terreni, ch'erano di Guglielmo Ramondo Moncata, nel
1399,e fi caso con Leonora di Palermo , altrimente di Pantofa, perloche fucceffe nel
feudo di Caputarfo .
Queftofeudo è nel tenitorio della città di Caftrogiouanni, fù di Filippo di Panto
K 2 fa
1.
76 TEATRO GENOLOGICO
fa della medeſma città , hauendolo pofcia perduro per certa diſubbedienza , nè prefe
poffeffo Guglielmo Roffello Procuratore della R.C, nel 1299 Però il Re Federico 11
attefo di molti feruiggi militari di Galtiero di Patofa, figlio d. Filippo, glilo conceffe
nel 1321 ; à chi fucceffe il nepote Guglielmo di Palermo , e Pantofa, figlio di fua fo.
rella , nel 1337 , per la cui morte fenza heredi malchi ne prefe il dominio Leonora fua
figlia moglie di Galtiero di Leto, che gli fuccefle il figlio Filippo nel 1416; al quale
Leto di Leto fuo figlio nel 1421 ; ed à coftui, il figlio Francefco nel 1457, che gil fegul
fuo figlio Leto di Leto nel 1474; quefti fi caso con Cagenua figlia di Pietro Grim al
di , da chi nè peruenne Gio: Gregorio Baron di Caputarfo, c'hebbe per moglie Mita
figlia di Gio: Henrico Grimaldi, ed vo altro Gio ; Gregorio Le o ficasò con Margarita,
figlia di Nicolò Grimaldi .
Hebbe Galtiero 11 Barone di Caputatfo i terreni delli Machi, parte del Caftello , e
Caſalino di Caſtrogiouanni, ch'erano del predetto Guglielmo Ramondo Moncata ,
nel 1399.
Giacomo di Leto hebbe parte del feudo di Ragalmifuri nel tenitorio di Piazza , il
quale era ftato di Ramondo Manganello di Piazza del quale peruenne à Pafquale
Suriano gentilhuomo Catalano habitator di quella nel 1400; per la cui figlia Madale
na, moglie di Giacomo di Leto,parte di uello peruenne al predetto Giacomo.
fuo militar
Francefco Letos infeudò il tenitorio di terri, chiamato Priolo , fotto il
feruiggio nel 1514,che gli fucceffe fuo figlio Giouanni nel 1518 ,al quale fuo figlio Fe
derico nel 1527, che fi caso con Eufrofina Grimaldi figlia d'Albino , che gli procreò
don Giofeppe ; quefti fucceffe nella Baronia del Priolo , prefe per moglie Flauia
figlia di don Giofeppe Grimaldi , e procreò fra gl'altri Federico , che dopo la morte
del padre fegui nella medefma Baronia, ca fandofi con Leonora figlia d'Henrico Gri
maldi; de quali nè venne don Giofeppe Barone del Priolo .
Giouanni Leto hebbe il feudo di Belfuata nel tenitorio d'Afaro nel 1498. Queſta
famiglia dunque hà poffeduto molti honorati carichi nel Regio , ed è vna delle più
antiche feudatarie,non folamente di Caftrogiou anni, mà del Regno , ed almeno tie
ne 300, e più anni di titolo, e carico Baronale di feudo,cóf rme ho moftrato nell'Elog.
gio della famiglia Alefsio della prima parte di queft'opra, à fo: 37sed hane hauuto pa
rimente molti geptil huomini virtuos di lettere, e d'arme ,
wt
DELLA FAMIGLIA
LOCAD E L L I.
DEL
LIBRỌN V, 77 1
1
DELLA FAMIGLIA
LOMBARDO .
1586. Francefco nel 1592 , e molt'altri Caualieri hane hauuto quefta nobile fami,
glia , che la loro patria prudentemente hanno gouernato,
Hebbe il primo Nicolò Lobardo dal predetto Re Martino la metà della Terra della
Gibbellina nel 1397, che l'hebbe confirmata il figlio Lodouico nel 1416. Totta hebbe
ifeudi di Cofmano, Pergola , Saluauecchia, e di la ccafi, ch'erano ftati di Giouanni Bo
logna,da chi peruennero à Totta di Lanello di Salem , che gli fucceffe Totta Lom
bardo fuo nepote,figlio di Benuenuta fua figlia ; al quale fuo figlio Franceſco nel 1463
Giorgio Lombardo acquiftò la Baronia di Serraualle nel 1485 , e Vicenzo s'inuefti
delfeudo di Francauilla di Mistretta nel 150z; ed vn altro Vicenzo, credo, che fia ne.
pote del predetto, nel 1592 .
Fuchiariffimo Barone di Melina Matteo Lombardo , e molt'altri gentilhuomini,
che,per effer'eftinti con la famiglia infieme,fi tralasciano, viuendone à inoftri tempi di
leiilBarone della Scala, i ſuoi fratelli, e'l Barone don Honofrio .
L'arme di lei fono va campo d'oro fparfo di merli, fatti a guifa d'onde,roffi .
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DELLE FAMIGLIE
LONGOBARDO , E LIHORI .
ISSE chiara d'antica nobiltà nella città di Siraguſa , ed in altre del Regno ,
la famiglia Longobardo.Filippo é vno de'Baroni celebrati nel 1365. Gio:Lo
V gobardo fù Senator dl Siragufa nel 1492 , con Giacomo Montaperto, Antonio
Saluaggio , Pietro Prinzi , e Bartolomeo d'Ancona . Luca fuo figlio fù Giurato nel
1406 , e 1409.
Quefti procreò Giouanni,il quale fu promoflo nel medefmo vfficio nel 1427, i col
leghi furono Matteo de Grandis , Giouanni di Cappellano , e Filippo Hodierna , il Se
natore fù Giouanni Campilano . Andrea Longobardo fù Caftellano di Siraguta nel
Reggimento del Rè Alfonzo . Gio : Antonio fuo figlio fù Percettore degl'introiti della
cammara reginale, ed hebbe per moglie Giouanna Lihori, figlia di Lopes Sanchio ca
ualiero nobiliffimo .
La famiglia Lihori , benche fia antica in Napoli , per due Baroni , Orfo, e Bernardo ,
che fiorire no nel tempo del Rè Gugl . il buono , hebbe principio in Sicilia da Sanchio
Ruiz de Lihori caualier Catalano , il quale paffò con fuo fratello Martino Lopes de
Lihori à i feruiggi del Rè Martino ; dal quale Sachio per feruiggio, e per prezzo hebbe
le Terre di Miltretta , e di Capizzi'nel 1406, non lunge la Terra di Caltanaffetta ,e fuo
fratello Martino Lopes il feudo del Franciolo , e Canneto nel 1407, ed il feudo di
Ragalbuono nel tenitorio di Lalicata , che gli fucceffe Agata fua figlia moglie d'Anto
1 fono due rami di Palme congiunte, con vna ftella roffa di fopra in campo d'oro.
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ER. vn priuilegio di ampliatione d'arme, conceffo à Girolamo Lo
Ga rifice , ouer Laurifice , come ancora Aurifice , ed Orifice , mercè
la imperitia de Notari, dal Rè Alfonzo l'anno 14 18, filcorgono Si
A
gifmundo , eFra Beringario Laurifice Caualiero Gerofólimitano ,
P ePriore di Barrulo, fratelli, hauer fiorito nella militia , ed in altri
gradinel 1313; dentro al quale fi legger
Togg
241 Inite, Hieronyme Aurifice, exibemus, igitur, non immemores tuorum.
progreffuum, ad noftram tuenda regiã caronam in bello,mirificèprofectus es, & quam etiam
patris tui Sigifmundi,& esusfratris, &patrui tui Beringarif Aurifice militis Hierofolymi
tani,Priorissălți Ioannis in Barrula, abſcriptierga predeceſſores nostros in Neapolitano Re
gno beneficia agnofcentes Jeſſe arbitramur, ahquíd virtutŭ tuarü teftimoniü apud posteros
relinquisquamobrem tibi,prafato Hieronymo Aurifice,liberiſque tuis høredibus, & legitimè
deſcendentibus, vtriufquefexasnatis,& malaituris inperpetuŭ, tuä Aurificum gentilitiam ,
vetuitaque armorum tuorum infigna , qua chucyque bineaues viciffim à tergopofta exi
funtinLeonemauratum ; fcilicet cum aureabanda in cælesti campo tui animi , & virtu
tumHieroglyphicumcomma‡animus , ut per bauc noftram commutamus , volentes , vt in
tius ungulis, ramum lanteum tai meriti monumentum afpiciatur ; que deinceps tu Hiero.
nyme , & dicti liberi tut, fucceffores , & baredes legitimè defcendentes, vtriufquefexus na
",& nafcituri inperpetuum & c. Datum Catèna dieprimo Iulij 14 18. - 1992
Eper la proua del Caualier Gerololimitano Fra Auguftino Grimaldi chiaramen
te fi fcorge per publici inftrumenti,hauer nato dal predetto Girolamo ,Giovanni Lo
rifice ,à chi fù offeruato detto priuilegio nel 1444, e prouò l'origine della ſua cafa
hauer vifluto in Napoli , ed in Sicilia nel reggimentodell'Imperator Federico 110el
quale, e nel 1 2 18, Nicolò Lorificè fù Conteſtabile di Napoli , carico folito darſi ài
primi della Corte regia ; quefti fece donatione di vn pezzo di terreno al monafterio
diS. Seuerino di Napoli , à xx di Agofto, vi Ind. e nel anno vi della dignità regia
del predetto Imp. Federico, che caſca nell'anno fudetto 1 218, come fi legge nel pro,
cello
80 TEATROGENOLOGICO
ceffo di Caualier di Malta , in perfona di Frà don Luiggi Lorifice à fol. 257 , Gno
à fol. 258; dal quale fi prefuppone efferne deriuato i prenarrati Beringario , e Si
gifmundo .
Si ritroua in Sicilia Giouannino Lorifice di Trapani hauer hauuto dal Rè Mar
tino in ricompenfa di feruiggi militari vna vigna, confifcata à Nardo Michelet di Pa
lermo , nel 1397, à 16 di Luglio, ed altre onze tre di rendita annuale. Però dal pre
detto Girolamo Lorifice di Modica nènacque,come habbiam e detto, Giouanni , à chi
ront
v iffe
gli fucceffe Nicolò fuo figlio , il quale procreò à Giacomo , c'hebbe offeruato il me
defimo priuilegio nel 1518; à coftui fegui Pietro , che procreò Nicolò , donpGaſpa
affare , e Melchiore , che tutti di don Giolep
e
re, Bald Gri
1 Da Nicolò nacque
maldi Caualier dell'ordine di Montefase Barone di S.Giouanni, ouer di Randello; o
chi generò il viuente don Giouanni Grimaldi Barone di Scirumi.Dal detto Melchio
re nè nacque don Pietro Barone di Poiodiamante gentil huomo virtuofo; mà per non
effer proliffo lafcio di fcriuere de'Lorifici di Napoli,e di Sorrento, doue con fplendore
hanno fiorito , e della loro nobiltà nella proua del predetto Fra don Luiggi ampla
mente fi legge ; de quali hoggi nè viue il Principe di Sans, che fu Stratico di Meftina
gl'ani adietro,quefti, come dicono, moftrò molto intereffe nel fuo vfficio, e particula
mente fopra certo vaffello Francefe naufragato nelle fpiagge di Meffina , che , per la
ingordigia d'occuparfi la robba , fece annegare più di fettanta perfone , parte delle
quali erano Caualieri di Malta;per loche guadagno, come fi diffe in Meffina publica
mente, più di trenta mila fcudi,potendoli guadagnare fenza far pericolare le predette
perfone,che à vederle annegare era gra pietà, e quefta crudeltà fù ftimata aflai fiera ,
L'arme di quefta famiglia fono, come s'ha detto, vn Leone d'oro, trauerfato d'vra
banda d'oro, che tiene vn ramo d'alloro in campo azzurro . ¿
A famiglia Leocata, ò Licata,hebbe congiungimento matrimoniale co la fami
Leocatane
1512 , che viffe co molte ricchezze. nõdimeno fiori quefta famiglia nell'Ifola di Malta
doue Frabimeo di Licata fù Giurato nel 1404 Franchino pure Giurato nel 14195
1420; € 1433.Vituzzo Licata fù Regio Secreto di quell Ifola nel 1458,e per vn lus pa
tronatus , che poffiede,fi fcorge ella nobile, ed antica .
lori parimentein Malta la famiglia Laureri;doue Tomeo Laureri fù Giurato nel
Balings o enc
libri della RegiaCancellaria di Sicilia.Coflánzo Laureri fù Giurato di Malta nel 1430
Francefco Giurato nel 1475, 1478. 1479, mori nel 1501 , e laſciò groſſa facultà à
due fue figlie , che furono donna Francia moglie di Matteo Vaffallo , donn Agata
moglie di Francefco Allegretto. Franchino andò Ambaſciadore per l'Ifola al Vicerè
di Sicilia nel 1477 effendo vno de Giurati. Michele fù Giurato nel 1505, eNicolò
parimente Giurato , ed Ambafciadore al Vicerè nel 1527. 201
Iff: fa le nobili famiglie Maltefi la famigha Laimo,ouer Alaimo ; e di lei leg
Vigiamo Giouani, che fù Giurato di Malta nel 1480,e Pietro Giurato nel Gozzo,
mandato Ambafciadore con quello di Malta al Vicerè nel 1512. Della medeſma
legge in Sicilia Antonio Alaimo di Caltagirone , il quale, ribbellatofi con la patria dal
Re Martino ritornò con la medefma alla regia deuotione perloche comando il Rè ,
che fi reftituiffe ad Antonio vn tenitoriojed vna cafa, c'haueua in Catania; così fcri
ue à Corrado Caftelli Capitano à di 29 di Decembre 1393. Hys !
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LIBRO v. 8I
DELLA FAMIGLIA
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in molti grolli effetti d'Antonio Zaffuti vno de'principali Baroni di Sacca , per
ragion di vincolo telfe per arme il Leon d'oro rampante in capo azzurro , che fà
detta famiglia Zaffuti il cui figlio Gio : Fracefco Lucchefe fi casò in Radazzocó
la figlia di Damiano Spadafora con groffa dote, e fondò la Cappella del Santiff.
Crocififfo di Lucca come teftifica do Mauro Orioles di Radazzo in fua difcritt.
della famiglia Spadafora, doue ſpiegò per fue proprie armi il medeſmo Leone.
Diquefto Andrea Lucchefe fino à Nicolò Lucchese non hò ritrouato altro di lei
fe no che Pier Andrea Lucchefe Percettore degl'introiti della Camera Reginale
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3 TZA
82 TEATRO GENOLOGICO
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della Regina Margarita moglie del Rè Guglielmo il malo , che fù Auo paterno
23
di Luiggi Antonio Lucchese Rettor di Sacca nel regimento del Rè Manfredo da
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chi nè fegui Nicolò Lucchefe Giuftitiero del Val di Mazara fotto il Rè Federico
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8.
fecondo d'ordine del quale egli, e per parte della R.C prefe poffeffo della Terra
di Cafteluetrano nel 1305 ; e procreò il predetto Modeſto padre di Nicolò , e di
Gio: Franceſco di Randazzo .
Antonio figlio di Nicolò hebbe in feudo grana due foura l'eftrattione di for
menti,e vittouaglie del Cargatore di Sacca in fodisfattione de'feruigi nel 1343.
Succeffe à coftui il figlio Federico , che del Rè Martino hebbe il Priorato di
Santa Maria degli Giummari nel 1392 , c procreò Antonio, il quale acquiſtò pa
rimente del medefmo Rè nel 1398 , vn grano in feudo fopra l'eftrattione di for
menti, e ligumi del fudetto Cargatore di Sacca .
Gio:Lucchefe altro figlio di Nicolò feruì molt'anni il Rè Federico 3 , lafciado
i fuoi pofteri affai ricchi particolarmente Giuliano, che accomodò al medefmo
Rè molte fomme di danari perioche fuo nepote Giuliano hebbe dal Rè Alfon
ſo l'Abbatia di Sant'Angelo nel Valdemona nel 1444. 300
Al predetto Antonio Lucchefe fucceffe Ferdinado Barone del feudo di Maga- a
zolo de membri di Mifilcaflimi,hebbe la Tonnara di Caftell'Amare del Golfo , Txpe
LC
franca d'ogni agrauio nel 1466. Il feudo del Catufo per la moglie Angela Pelli
zeri , e Lucchese forella di Pietro, e Giacomo Pelizeri nel 1493, che gli fucceffe ۲۰ با
fuo figlio Antonio nel medefmo anno che come il padre fù promoffo ne'primi
carichi,& vfficij della predetta Città di Sacca ; Quefti procreo Francesco con fua
moglie Margarita Lucchete figlia feconda di Bernardo Baron della Dammila, 51
che l'hebbe con difpenza pontificia con la quale fece Coſmano, che s'inueſtì del KO
la Baronia nel 1 530 , à chi fucceffe Antonio nel 1 560 . "are
Gaſtone,e Nicolò Lucchefe altri figli d'Antonio furono impiegati in moltica
richi, e particolarmente in quello di Capitano di Sacca, e di Polizzi , da Gaftone
ک
nè nacque Bernardo Lucchefe Barone affai prudente egli fi maritò nella città di
Naro con Filippa di Palagonia figlia del Barone di Camaftra, e gouernò l'ifteffa
Città con il carico di Capitano nel 1500, 1502,1509, e nel 1513 , coprò d'Antonio
13
Palagonia i feudi della Maffaria della Corte, e delli Milici nel 1501 , e no lunge,
coprò la Baronia della Dámiſa da Pompeo Ortolano nel 1504,la Baronia di Ca
maftra da Gio: Antonio Palagonia con molti altri feudi, & anche l'vfficio di Se
creto di Naro nel 152 , finalmente fù vno de più ricchi Baroni del fuo tempo.
Hebbe Bernardo quattro figli Angelo Barone di Canicattini, che morì ſenza
figli Antonio Barone nel feudo di Camaftra, Mattheo Barone di Palazzolo ,
della Delia, e Bernardello, che morì fenza lafciar prole.
D'Antonio nè nacquero Bernardo, che fucceffe nella Baronia di Camaftra,
Girolamo Hippolito Barone de'feudi della Grefta, e della Gratia , Giuſeppe Ba 1
rone della Delia, Seipione, che morì ſenza figli, Lucretia moglie di Gio: Antonio
Caetano pria moglie d'Hippolito Giacchetto, Giouanna moglie d'Artale d'Ala
gona 11, Margarita moglie di Francefco Lucchefe di Sacca. Procreò Bernardo
11,à don Mattheo Barone della Damila,don Geronimo prete, don Giuſeppe di
cui fù figlia donna Caterina moglie di don Franceſco Lucchefe, e donna Gratia.
Da do Mattheo, e dōna Vittoria fua moglie figlia primogenita di dō Mariano
lo Porto Barone del Somatino, e di dōna Laurea Isfar, & Corilles fua moglie nè
nacquero do Giacomo, che fucceffe nelle Baronie , & ottene titolo di Duca di Ca
maftra, e fù più volte Senatore, e Cap. di Pal.do Fracefco, dōna Caterina moglie
di D.Ludouico Spatafora, D.Maria, e D. Vittoria Monache;fi cōgiufe inmatrimo
nio D.Giacomo co D.Melchiora Spinola de'Marchefi Spinoli di Genoua Baro
neffa
LIBRO V. 83
neffa delli Milici d'ōde dinacque la viuēte dōna Giouanna Principeſſa della Tra
bia moglie del Prencipe don Ottauio Lanza, la quale hereditò il Ducato di Ca
maftra Baronia della Dammifa, e feghi delli Gulfi della cafa Lucchefe, e il Cōta
do del Somatino per ragion di fua auola dona Vittoria lo Porto fopranominata.
Dalpredetto don Francefco, e donna Caterina nacquero don Gioſeppe , don
Mattheo, don Affuero , don Francefco, e donna Vittoria Monaca.
Do Girolamo figlio fecondo genito del primo Antonio Barone di Camaſtra
procreò don Mattheo, quefti à don Girolamo, che generò à don Lodouico.
Da do Hippolito figlio terzo genito del predetto primo Antonio nè nacquero
don Mattheo, che fucceffe nella Baronia della Grefta, e morì ſenza laſciar prole,
Antonio, che fucceffe al fratello nelle Baronie, e donna Caterina monaca.
Procreò Antonio Barone della Gratia , e fondatore del Collegio della Comp.di
Giesù nella città di Naro don Fracefco Baron della Culla, e Marchefe di Lucca, e
Maeftro Portolano in quefto Regno che morì ſenza figli;dõ Fabritio Precipe di
Capofranco don Giuſeppe Caualiero di Malta riceuuto nel 1621 , dona Caterina
moglie di don Giuseppe Fardella padre di don Gafpare, don Gabriele P.Placido
Maria della Compagnia di Giesù e dona Eliſabetta Monaca Abbadeffa nel nuo
uo Monafterio della Nuntiata nella città di Naro .
D.Fabritio con donna Leonora del Campo , e Grimaldi procreò don Antonio
Precipe di Capofranco, caualiero di virtuofe qualità , e dōna Fracefca al prefente
Cmonaca nel Monafterio dell'Abbadia nuoua di Pal col nome di foro Leonora.
Da do Giuſeppe quarto figlio del primo Antonio, Barone della Delia códōna
Franceſca Ortolano fua moglie nè nacquero don Gafpare, che fucceffe nella Ba
Ironia,den Scipione, che morì fenza prole, dõna Iſabella & vn'altra monaca .
Procreò don Gafpare, à don Giofeppe primo Marchefe della Delia che per ra
gione della madre di cafa Larca, acquiftò dopò la morte di dóna Giulia Spada
fora,e Larcan fua zia la Baronia di S Fradello ouero di S. Filadelfo , don Nicolò
Antonio ambedue viuenti con figli, don Guglielmo , e donna Beatrice moglie
,
di don Bernardino Agliata . Da don Giuſeppe Marcheſe della Delia , e Barone E
di S Fradelli ne foro nati molti figliuoli.
Il prenarrato don Mattheo Lucchefe Barone della Delia s'impiegò sépre a'ſer
uiggireali nel 1544, & effendo auuifato il Regno della venuta dell'Armata Tur
chefca egli à fue fpefe co 50 foldati à cauallo guardò la marina di Mazzara ; cō
prò il feudo di Sittafari da Calcerano , & Hippolito d'Andrea nel 1546 casò dõna
Vicenza fua figlia, có don Artale Alagona,e Buonaiuto Baron di Palazzolo , do
pò la morte del quale per ragion della dote di detta dōna Vicenza fi aggiudicò
detta Baronia di Palazzolo, e fe nè inucftì nel 1552 , hebbe l'vfficio di Capitan à
guerra di Lalicata nel 1562 , e d'Agrigēto nel 1563.comprò della Corte per Onze
3200.vn grano foura l'eftrattione di formenti, horgi, e ligumi de'porti del Regno
nel medef no anno fù negl'anni 1 564, e 1566 , Capitan d'arme a guerra nella Čit
tà dell'Alicata, e di Trapani, e nel 1567, della Città di Salemi , di Xacca, e di Maz
Zara nel 1568, molt'altri carichi .
Adriana Lucchefe, e Zaffuti, moglie di Paulo Lucchefe acquiftò la Baronia del
Giardinello, e di Perrana per la morte di donna Gratia Tagliauia fua forella nel
1946. Finalmente queſta chiariffima famiglia s'hà congiunto sepre co le princi
palifamiglie del Regno, godendo molte ricchezze, carichi militari,& vificij cō
forme la regia Cacellaria, & vificio di Protonotaro del Regno n hãno moftrato;
Giacomo Lucchefe di Sacca fù Giurato della fua Patria nel 1577. colleghi furo
no Antonio Becchet, Thomafo Ferraro , e Gio : Antonio Maurici.
Faper arme comunimente la famiglia Lucchefe di Sacca le tre palle di Lucca ,
e quella di Naro vn Leone rapante per caufa di detta eredità dellà cafa Zaffuti.
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Hiaramente fi legge la famiglia Luna effer deriuata della caſa rea
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9 le di Nauarra, e fra gli hiftorici ampiamente lo moftra Girolamo
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Zurita nel lib.1.de'fuoi Annali cap.29, e così egli fcriue .
C Don Sancho Ramirez Rey de Aragona , en este año 1091. del Señori
219
poblò, yfortificò à cinco leguas de Caragoça el castillo, y lugar de Ca Asy:
PDF Fellar, junto al rio Ebro,porfer comodo fitio,yfuerte para hezerdefdes
allì guerra contra el Rey moro de Carago a , y despuesganò de los muros los lugares de
chiamato Alcoraz nel 1096, nella quale morirono 40000 Mori; vn'altro do Go
mez di Luna morì feruendo l'Imp.don Alōzo nella battaglia di Fraga nel 1133 ;
e nè ſeguì finalmente Lopes di Luna, Conte di Efercia, e di Luna, il quale procreò
don Ferrench, ò Ferdinando Lopez, e Maria moglie del Rè Pietro iv d'Aragona,
padre di Martino Duca di Monte Bianco,genitor di Martino Rè di Sicilia per
la Regina Maria fua moglie ,figlia del Rè Federico 3.
Il Rè Martino, in ricompenza de'feruiggi fatti per don Ferrante Lopes , e per
don Artale di Luna padre,e figlio, fuoi parenti, casò don Artale con Giouanna
Peralta figlia di Nicolò Conte di Calatabelotta, e di Biuona, vltimo della cafa
Peralta, il quale con Eliſabetta Chiaramonte, figlia di Manfredo Conte di Mo
dica,altre figlie non procreò fi non che la predetta Giouanna moglie d'Artale di
Lunae Margarita, la quale per la morte della forella Giouanna fù anche mo
glie del medefimo Artale fuo cognato con la difpenfa Pontificia , e nè nacque
,
don Antonio di Luna, e Peralta, il quale acquistò per donatione di Ramondet
to Peralta fuo zio le Terre di Giuliana, e della Sambuca nel 1407, le quali vendè
pofcia à Federico Ventimiglia Barone di Tripi nel 1448.
Prefe per moglie don Autonio la figlia d'Antonio di Cardona , che fù Vicerè
di Sicilia, che gli generò don Carlo di Lana, Peralta, e Cardona , che fucceffe ne'
paterni Stati, don Pietro Arciuefcouo di Meffina, e Sigifmondo , che per la mo
glie Beatrice, figlia d'Antonio Spadafora , e Roffo Conte di Sclafani , conſeguì
quel Contado, e procreò don Gio: Vicenzo di Luna, e Peralta, il quale per la
morte del zio don Carlo Conte di Calatabellotta, e di Biuona,fenza veruna pro
le, fucceffe in quei Stati.
Si casò don Gio: Vicenzo con donna Diana Moncada , figlia del Conte di
Adernò, e procreò Sigifmondo 2 , c'hebbe per moglie Aloiſia figlia di Giacomo
Saluiati caualier Fioretino, e di Lucretia Medici figlia della forella di Papa Leo
ne X, la quale gli generò Pietro, Giuliano , e Giacomo . Però Sigifmondo , pre
tendendo occuparfi la città di Sacca , hauendo per contrarij don Girolamo Sta
tella caualier Catanefe all'hora Capitano della Caualleria in quella città , e don
Giacomo Perollo caualier Sacchitano , con altri di quella famiglia , l'aſſaltò
con molti foldati à cauallo , & à piè l'vccife, perloche fù bandito del Regno , c
ifuoi beni confifcati alla Regia Corte. Onde egli lafciando la moglie , e figli fe
nè andò in Italia, doue fi morì; nondimeno don Pietro di Luna , e Saluiati figlio
primogenito à prieghi di Gio: Vicenzo , e di Giacomɔ Saluiati fuoi Aui pater
no, e materno , ottenne dell'Imperador Carlo V. nel 1530 il confifcato Stato
paterno, e fù il primo, c'hebbe il titolo di Duca di Buona ,col carico di Stradicò
di Metlina nel 1549.
Prefe per mogle don Pietro , à donna Elifabetta , figlia di don Gio : di Vega
all'hora Vicerè di Sicilia , che gli generò Aloifia, Bianca , e Leonora ; mà per la
morte di quella pafsò alle feconde nozze con donn'Angela , figlia di don Gio:
Lacerda , con la quale fece folamente don Giouanni , che fù fecondo Duca di
Biuona. Quefti, hauendofi oltre modo inuaghito della bellezza di donna Bel
ladamma di Settimo Marchefa di Giarratana fe la prefe per moglie , mà per al
cuni graui difgufti ella fi ritirò dentro vn Monafterio, e'l Duca don Giovanni ſi
mori fenza lafciar veruna prole , onde gli fucceffe la forella donn'Aloifia Lu
na , e Vega primogenita del Duca don Pietro, la quale fi casò con don Cefare
Moncada, primo Principe di Paternò, e generò don Francefco. Dopola morte
di don Cefare, ella fi maritò con don Antonio d'Aragona , mà non gli fece fi
gliuoli.
Don Franceſco Moncada, e Luna fucceffe negli Stati paterni , e materni , ~
L 3 prefe
LXXXVI TEATRO GENOLOGICO
prefe per moglie donna Maria, figlia vnica di don Antonio d'Aragona Duca di
Mont'alto nel Regno di Napoli, e nè nacquero don Antonio , don Cefare , che
fù gran caualiero, amato vniuerfalmente per le fue virtuofe qualità , e donna
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DELLA FAMIGLIA
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Omia nome proprio d'vn frutto e di famiglia nobile, così chiamata non fo
L lamente in Sicilia, mà etiamdio in molte Città d'Italia , in alcun'altre di lei
ancora la chiamano Limona, e Limone . Il Franciofini nel Vocabulario Italiano,
la Lomia riceuuti l'vno nel 1407,e l'altro nel 1422,ciò lo ſcriue Luiggi Lādriani
nelfuo libro(De Hierofolimitanis equitibus Italicæ linguæ comentaria) Giorgio
la Lomia Anconitano fù Capitano della militia di pie della fua patria Ancona
nel 1462. Lamberto la Lomia Piacetino fù Secretario di Gioua Galeazzo Duca
di Milano, e nella Città di Caftello nella Chiefa de'Padri Cōuétuali vi giace vn'
antico fepolcro marmoreo doue gli è fepolto Corrado la Lomia , che fù Gouer
nator della medefma Città nel 1413, e nell'Epitafio di quello fi leggono queſte
parole.
Hic requiefcunt offa generofiffimi viri Corradi la Lumia Placentini patriæ, & hu
ius Ciuitatis Castri multoties Gubernatoris , pro iuftitia viriliter contra hoftes pu
gnando vitamcum gloria dedit Anno Dominice Incarnationis 1413 .
Gio: Luiggi la Lomia Piacetino fù Referendario di Papa Eugenio iv, e dal me
defmo fù mandato Legato in Vngaria per importati affari ; di maniera aflai ge
til'huomini virtuofi hanno fiorito di quefta famiglia in Italia , di molti de'quali
oltre de'predetti nèfà mentione Luca Appiani nel fuo libro de fucceffi d'Italia.
Gio:Nicolò la Lomia nobile Piacetino nel 1393.paſsò indi in Sicilia militando
àfoldo del Rè Martino,che combatteua all'hora con i Baroni del Regno per l'- Teftamê
acquifto di quello: E chetate pofcia le guerre Nicolò fi casò nella Città di Piaz- to fatto
za delle principali del Regno per il carico di Caftellano , c'hebbe del medefmo negl' atti
di notar
Rè del Caftello di detta Città nel 1402 , e ciò fi legge per patente regia data in Pietro d'
Leontini à 4.di Febraro di detto anno 1 402. Aydoneà
Procreò egli con fua moglie Agata Coppera figlia d'Antonio Baron di Buc 8 di Mar
ZO 1442.
cutofei figliuoli maſchi cioè Pietro Gio: Thomafo Henrico, Antonio, Giacomo,
& Alberto,che tutti reuſcirono virtuofi gentil'huomini. Côtratto
Pietro hebbe confirmato dal Rè Alfonzo la medefma Caftellania di Piazza, maximo
per priuilegio dato in Gaeta à 24 di Luglio 1443.fi casò egli nella detta Città di niale ne
gl'atti di
Piazza , & iui lafciò la fua pofterità , la quale mentre durò fi mantenne iui con di notar
fplendore, occupando i primi carichi nobili, e gl'vffici di Capitano , e di Giurato Pietro
Ballarò à
con molta prudenza .
13.di Lu
Gio: Thomafo ficasò in Mineo con Margarita Rofta, d'onde fù diuerfe volte glio del
Capitano, e Giurato. 1439.
Henricofù Canonico della Catredale di Catania nel 1453 , Antonio non la
Procura ,
fciòniuna prole .
& elett.di
Giacomofù Secretario di Guglielmo Ramondo Mocada Marchefe di Malta Gouern
Conte d'Agofta , Conte di Cammarata, e fignor di molte Terre ; perilche hebbe di Gugl.
in
gouerno molt'ani la Terra, e Contado di Cammarata gouerno forſe non di- Ramodo
Mocada
fpiaceuole in quel tepo a 'primi foggetti del Regno, così per il numero, e qualità in perf.di
di Vaffalli,che paffauano 12000.come anche perche molt'altre Terre erano co- Gaco
prefe nel detto Contado . Il quale fendo ftato comprato da Giouanne Abbatelli . molaLo.
Ildetto Giacomo la Lomia per la ftretta famigliarità, che contraffe con quello mia ne
, glatti di
fiinterpuofe ne'fuoi affari, e perciò iui ſtabilì la fua famiglia , & ereffe vna cafa not. Piet,
grande magnificamente, & vn Tempio per lui, e fuoi fucceffori fotto titolo di di Vita
Santo Antonio,hoggi chiamata di Santa Maria del Carmine fuor delle mura di d'Agotta
detta Terra con dote di molte rendite ; il quale pofcia da'poſteri della medef. à 4. di Set
teb.1430.
ma famiglia,è ftata arrichita di molti legati.
Alberto l'altro fratello fù ftimatiffimo per le fue virtù da Bernardo Bofco Ve- Lett dele
fcouo d'Agrigento , da chi fù molt'anni Confultore,& hebbe iui per moglie Ni- gat . date .
coletta Mont'aperto,con la quale lafciò in Agrigēto la ſua pofterità ; il cui figlio in Agri
géto à 22
Luiggi la Lomia andò per quella Vniuerfità con carico di Procuratore à Bru- di Magg
felles all'Imperador Carlo V. da chi alcanzò quanto chiede per la fua patria, e 1442.
I'vfficio
LXXXVIII TEATRO GENOLOGICO
Monte Vergine, che milita fotto la regola di San Franceſco renuntiando à quel
lo la fua dote nel quale fantamente viffe.
Il predetto Francefco fù non men de'fuoi predeceffori virtuofo hebbe da fua
moglie quattro figli don Vitale , don Thomafo , don Giofeppe e doua Margarita,
che fi casò in Cammarata con Filippo la Lomia, defiderofo di vedere inalzatii
fuoi parti nelle virtù delle lettere gli mandò con il loro decoro per ftudiare in
Napoli & indi à Pifa, doue fi dottorarono e reuſcirono tutti tre non men dotti,
che fauij ,Vitale dopò il comun ritorno alla patria, fi casòiui , & hebbe da fua
,
moglie vn figlio chiamato Gio: Vicenzo.
D.Thomato e don Gioseppe fi ftabilirono le loro cafe nobilmete in Palermo,
doue pur fi cafarono. Il don Thomafo diuenne peritiffimo nell'vna,e l'altra leg
Patête di ge, e reufci tra le prime claffe chiariffimo Auuocato fù regio Configliero , e più
Secreta volte Giudice della Corte Pretoriana , & vna volta Giudice della R.G G. hebbe
Tia di Pa
pur il carico di Gouernator dello Stato di Monreale , e due volte di pro The
lazzo a foriero del Regno in affenza di Domenico Alciuar fuo cognato ; e pofcia quel
is.di Giy
gno ( 611 di Maftro Portolano in vece di don Aluaro di Riuadiniera . Fù parimenteho
atro di
norato con altre dignità, e non puoco riguardeuole a'fignori Vicerè , e special
Matro
f menre al fignor
Portola - fignor Conte di Duca
Caftrod'Offuna,
Vicerè dial Principe
Sicilia, Emanuel
procreò Filiberto
egli con di Sauoia
la feconda , &fei
moglie al
noa 25.
d'Otob. figli cioè don Paolo caualiero virtuofo, don Filippo hoggi Prete della Congre
1 Indit. gatione dell'Oratorio di San Filippo Neri, don Antonino , che morì fanciullo,
1617.
Sabitut fuor Gioſeppa Rofolia , fuoro Giouanna Battiſta, e fuoro Maria Franceſca tutte
di Thefo tre viuenti e monache profeffe nel fudetto Monafterio di Monte Vergine ,fi mo
riero del ri finalmente il predetto Thomafo quafi immaturo nella fua legal profeffione
Regno à mentre fi hauerebbe fenz'altro egli auanzato ne'primi carichi di quella ; E nell'
19 di Lu- Epitafio del fuo belliffimo fepoltro non lunge la porta della Chiefa di San Tho
gl.1615
negatti mafo Apoftolo fi leggono le feguente parole.
di notar
Frácefco
D.O.M.V.I.P Thoma la Lumia Regio Confiliario integerrimo in caufis confulen
d'Amico
dis neminifecundo.
Pluries Astrea adminiftrationis munere infignito,
Tribunali fantiffime Inquifitionis Confultori,
Puellarum inpietatis Monte degentium paterno Iudici;
Huiufque Societatis Protetori fpecialiffimo
Cristina
;
LIBRO V. LXXXIX
Don Giofeppe la Lomia l'altro fratello viffe anche dotto nell'vna , e l'altra,
legge, per il che nella fua giouentù hebbe da fua Maestà il carico d'Auuocato
de'poueri profecuti fotto i Tribunali fupremi del Regno con Priuilegio, non
:
ancora ad altri conceffo di poter portar la Toga con due Algozini con falario di
400. fcudi l'anno durante fua vita , fù diuerfe volte Giudice della Regia Corte
¡ Pretoriana , due volte della Regia Gran Corte , & vna del Regio Confiftorio,
occupando anche altri pofti di non puoca confideratione , e mercè la fua fin
cerità fù ftimatiffimo da tutti i Signori Vicerè del predetto Regno . Acquistò
egli da fua moglie quattro figliuoli don Carlo chiariffimo Dottor di Legge , il
quale fù honorato per proprij meriti dopò la paterna morte, dal Signor don
Giouan d'Auftria Vicerè di Sicilia del carico di Giudice dell'Hoſpital grande
di Palermo ambito fempre da'fupremi Miniftri del Regno , & è ftato fempre
,
amminiftrato da'Configlieri Regij; e benche haueffe hauuto non puoca con
trouerfia da'pretendenti mercè la fua giouentù; nondimeno attendendo il det
to Signor don Giouanne alle fue molte virtù, e la peritia delle Leggi lo promof
fe in detto vfficio, e la prouiſta Viceregia per via di Secretaria di Palazzo data
à24. di Nouembre del 1649. dice
Defele el despacho neceffario para quefea Iudez del Ofpedalgrande de Palermo en
confederacion de losferuitios defu padre , yfer elfupplicante muy à propofito, La qual
prouifta fù efequita in virtù di lettere Viceregie per la Secretaria del Regno à
primo di Decembre del 1649.
Fù da Sua Maeſtà parimente eletto Giudice dell'Appellatione di Palermo
nel 1653, & hoggi tiene quello di Giudice della Regia Corte Pretoriana della
medefmæ Città , il quale conforme i fuoi predeceffori amminiftra con integri
tà, eprudenza, e fe Iddio per fua gratia gli darà vita lunga s'auanzirà in altri
fupremi carichi.
Don Lodouico mori giouane, come anche donna Antonia, e foro Giofeppa
Margarita , e Monaca profeffa nel Monaſtero di Monte Vergine predetto .
L'arme di quefta famiglia fono cinque Lomic d'oro, in campo verde.
9.TER
HODK
DEL
*
"
DELLA FAMIGLIA
MIG NI A.
DO
D
Jo
Ons de Mignia gentil'huomo Aragoneſe figlio di Artale Camariero del Rè
PoMartino d'Aragona, paſsò d'indi in Sicilia nel 1413. con carico di Capitan
d'arme à guerra di tutta la militia del Val di Mazzara, nel tempo del gouerno
della Regina Bianca Vicaria del Regno , e di Romeo di Coruera , Ferdinando
della Vega , e Martino de Torres Vicegerenti, da'quali il predetto Pons fù pro
moffo in molti altri importanti carichi del Regno; Si casò in Palermo con Ma
ria nepote di Ruggiero de Pallas figlia di Anfaldo Caftellano di Caftell'Amare,
con la quale procreò Artale Mignia Barone del feudo d'Aragona , del quale ſe
nè inuefti nell'anno 1479.
Il detto feudo d'Aragona era di Giouanna di Modica moglie di Perrellodi
Modica,il quale l'hauea venduto al detto Artale Mignia Secretario del Rè Gio
uane nel 1477.da potere del quale poi lo ricuperò Giouanella Paternò figlia del .
la detta Giouana di Modica, che lo lasciò doppò la fua morte ad Angelo France
fco Paternò fuo figlio , il quale fe nè inuefti nel sos. Il predetto Artale hebbe
per moglie Agata Paternò, con la quale procreò Pietro Pons de Mignia , che fù
virtuofiffimo gentil'huomo, & hebbe in ricompenfa de'feruitij militari l'officio
di Maſtro Notaro della Sacra Regia Confcientia: Ehauendofi adoprato in ferui
gio del fuo Rè Catolico, & armato contra li rubelli nella congiura di Federico
Squarcialupo nell'anno 1517.li furono dalli detti rubelli faccheggiate,& abrug
giate la cafa, che tutte le robbe di effa, e le fcritture ancora tanto fue , quanto an
cora del fuo Officio, e fi ritrouò più volre in pericolo di perderui anco la vita per
feruitio di S. C. M. la quale poi per fue lettere date in Barcellona à 14 di Set
tembre del 1519 dichiarandoſi ben feruito da detto Pietro Pons, ordinò al Vi
cerè di quefto Regno che all'hora era il Conte che daf
fe al detto Pietro Pons qualche aiuto di cofta , e lirifarciffe gli danni , & intereſ
i utoria dalla
fi patiti in quelle paffate reuolution , e dichiarate già per interloc
Regia Gran Corte alla ſomma di tremila ſcudi in circa, oltre le ſpeſe fatte ; Et in
exc
LIBRO V.
87
executione di tal ordine per le lettere Viceregie , emanate in Palermo fotto ildì
14 d'Aprile del 1520. Al detto Pietro Pons, quale il detto Vicerè di Sicilia , che
fù Hettore Pignatello Duca di Monte Leone chiamò Regio Caualiere, per iſpie
gare la fua nobiltà; furono affegnate alcune cofe , e beni confifcati da ' detti ru
belli nella Città di Palermo . Quindi poi ad inftantia di Giouannello Mignìa
figlio di detto Pietro Pons per altre lettere di S. C. M. date in Valentia à 19 di
Maggio 1528. fu ordinato al fudetto Duca di Monte Leone Vicerè, che fuppliſſe
àfar dare fodisfatione à complimento delli fudetti intereffi al fudetto Giouan
nello figlio, & herede del fudetto Pietro Pons.
Il detto Giouannello Mignìafù parimente virtuofo , e valorofo caualiere , e
però fù dall'Illuftriffimo Senato di Palermo creato Hofpitalere dell'Hofpidale di
S. Bartolomeo alli 12 di Maggio 1 572. e lo gouernò per lo fpatio d'anni due: ha
uendo pure per altri due anni immediatamente prima ftato dell'iſteſſo modo
Hofpitalere di detto Hoſpidale , il ſecondo Pietro Pons figlio di detto Giouan
nello.
DEL
TEATRO GENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
MADALEN I.
DELLA FAMIGLIA
MAGNA NO.
Enne la famiglia Magnano in Sicilia da Bologna nel reggimento del Rè
Ferdinando primo. Il primo,che fi ritroua di lei,è Nicolò Magnano regio
Falconiero , e dopò Percettore de'regij donatiui, e dal Rè Alfonzo nel 1422 , fù
eletto Capitano della città di Catania, hebbe per moglie Rofana figlia di Nico
lò Maffaro caualiero affai ricco, il quale per feruiggi militari hauea hauuto dal
Rè Federico terzo 36 onze di rendita ogn'anno fopra l'vniuerſità di Randazzo
nel 1375, e gli fucceffe fuo figlio Tomafo.
procreò Nicolò Magnano,Antonello,Pietro, e Nicolò , i quali nobili , e ricchis
viſſero . Antonello hebbe per moglie Liuia figlia di Rambaldo Fafana,nel noftro
Idioma Faxiana gentil huomo di Polizzi . Quefto Rambaldo fi ritroua Giurato
di Polizzi nel 1435 , e deriuò di quell'Angelo Fafena , che prefe à meffer Tomio,
quando feriil Rè Federico fecondo nella maggior Chiefa di Meſſina , & è vno
de Baroni notati nel 1343, e congiunto in parentela con la famiglia Pinciguerra
de'Baroni di Raugiouanni, e con altre nobili famiglie Polizzane. L'arme de Fa
fani fono vna Fafana del fuo colore in campo azzurro . Nella medeſma Città ſi
casò Nicolò Magnano con Antonia Galegra donna principale , con la quale ſʊ
nè andò pofcia in Catania.
Gale A famiglia Galegra è vna dell'antiche , e nobili famiglie della città di Po
gra. L lizzi; del 1440, a quefta parte molti Capitani, e Giurati della medefima
famiglia fi ritrouano, fra i quali Giouanni, Antonio,Gio: Pietro , e Gio: Vito Ga
legra gentil'huomini di virtuoſe qualità, e molto ricchi ne'loro tempi . L'arme
de'Ga
LIBRO V 89
DELLA FAMIGLIA
'Enne quefta famiglia da Fiorenza, città chiariffima d'Italia,in Sicilia nel reg
gimento del Rè Federico fecondo ; da chi Pietro fù eletto Senatore di
V Palermo nel 1334, 1339 , 1344 , e 1 348,il cui figlio Oliuio Mainardi , ouer
Menardi,fù eletto Algozirio reale , carico c'hoggi è chiamato Capitan d'arme
di campagna, e fermatofi in Catania procred Henrico, Martino, Filippo,e Nicolò .
Henrico casò nella medefima città di Catania con Agata Ricciari. Martino heb
bela Caftellania di Vizzini. Filippo fi casò in Caftrogiouanni con Giouanna Petru
fo,e Nicolò nella città di Caftronuouo,però in tutte queſte Città,fiorì nobilmente
la famiglia Menardi, come anche in Polizzi.
Dal prenarratoHearico nè peruenne Paolo Barone del feudo del Barchino,
che ficaso nella città di Caltagirone , perloche fi fermò in quella , e procreò Leo
nardo,che nel 1452 fù Sindaco, ed Ambafciadore della Città al Rè Alfonzo, e'fuei
figli Nicolò, ed Henrico furono premoffi ne'primi carichi della loro patria.
Henrico procreò Guglielmo, e Paolo che s'inuefti del Barchino nel 1467, fù
Giurato nel 1509. Da quefto nè venne Henrico terzo, che nel 15 18fù Theforie :
ro,ed Ambaſciadore, Giurato nel 1530,e Giouannische fù Giurato nel 1517,
1521. Quefti procreò Gio: Matteo , che fi casò con vna da ma di cafa Chiaramon
te, con la quale procreò Giacomo, che mori fenza heredi, e Giouannella, che fù mo
glie del Dottor Gio: Battifta Perremuto, col quale generò molti figliuoli.
Da Henrico terzo nè nacquero Paolo, e Franceſco, che nel 1543 vien chiamato
col titolo di Magnifico. Da Paolo nè nacquero Henrico quarto, che morì fanciul
lo,e Valentia moglie del Dottor Federico Bubeo, da cui nè venne il Comendator
fra Marc'Antonio Babeo, ed alcun' altri.
Procred Fracefco ad Antonio, che fù Giurato nel 1552 , e 1571 , e fece anche Fra
cefco fecondo, Aluira, Agata, Antonina, e Margarita. Francefcofù quattro volte
Giurato nel 1582, 1593, 1597 , e 1607, Capitano fei volte nel 1586, 1593 , 1600 ,
1602,1610 e 1616, fi casò con vna fignora di cafa Paternò ferella di Gradaffo Ba
rone di Ramione, che non gli procreò figliuoli .
Agata fi casò con Henrico Sicufio ,col quale generò fra gl'altri Ottauio, che,fa.
cendofi frate di San Francefco offeruante fi chiamò fra Bonauentura,fù Generale
della ſua Religione nel 1595, Nuntio di Clemente Ottauo in Francia per la pace
M frai
99 TEATRO GENOLOGICO
fra Regi Henrico quarto di Francia , e Filiopo fecondo, e terzo di Spagna , e fra il
detto Henrico quarto e Carlo Emanuele Duca di Sauoia, ed operando il fuo mol.
to valore,e fapere l'effettuò con vniuerfal contento della Chriſtianità, fù Canonico
di San Gio, Laterano, Patriarcha di Coftantinopoli , Vefcouo di Patti , Arçiuefcouo
di Meffina, ed vltimamente Vefcouo di Catania done morinel 1618.
Aluira,altra figlia d'Antonino, & caso col Dottor Martino Perramuto , e generò
I
fra gl'altri dan Antonino, che fù Canonico di Meffina e di Catania , Vicario genera
le di dette Chiefe nel gouerno di Monsignor Patriarca del Veſcono don Ottauio
Branciforte,e di Siragufa in quel del Vefcouo Paolo Faraonę.
Margarita, al ra figlia d'Antonino, hebbe per marito à Coſmo Campochiaro,
procrearono Franceſco padre del viuente Cofmo, e di don Angelo, che fù pure Ca.
popico, e Vicario Generale delle medefime Chiefe, cosi fotto i preparrati Veſcoui
del Vefcovo Innocentio Maffimo, ed in fede vacante.
Antonina hebbe parimente quattro mariti , che furono don Andrea Adamo
Barone di Buxalca, Gio: Giacomo di Modica , don Lucio Grauina di Catania ,
Biagio Buon'anno , co'quali non generò figlio veruno.
Guglielmo,primo figlio d'Henrico fecondo, gentil'huomo affai lodato , ficasò
con Ponza Donato,e ne nacquero Gio:Criftofaro, Henrico quinto, e Girolamo, che
fi fece Sacerdote , Gio : Criftofarofù Giurato nel 1607, e 1613 , Patritio nel 1616,
Capitano nel 1603.procreò Hearico fefto, che con donna Giouanna Ficarra.figlia
di don Giofeppe Barone di Cianciano fua moglie fece donna Margarita moglie di
don Giacomo Grauina , Girolamo Canonico di San Giuliano , Nuntia moglie del
Dottor Cefare Perremuto, e Vicenza moglie di Carlo degl'Albani.
Herico quinto, altro figlio di Guglielmo,fù Giurato nel 1587,1594, 1598,1602 .
Ambaſciadore della fua patria nel Parlamento nel 1605 hebbe per moglie Chia
ra Perremuto, con la quale fece Filippo , Michele, che fù Canonico, e Decano della
Colleggiata di San Giuliano , Girolama che fi caso con Pompeo Bubeo , ed altre
Monache nel Monafterio di San Gregorio.
Da Filippo, ed Emilia Viperano, figlia di Gio: Criſtofaro, fua moglie, nè nacque
ro Henricofettimo,c'hebbe per moglie Francefca Maria Perremuto, ed Adamo,
figlia del Dottor Federico Perremuto, e Brigida Adamo, e donna Chiara, che fù mo
glie di Antonino Palmiero, che gli generò il viuente don Giacomo. Filippo fù Giu
rato nel 1623,1630,0 1637.
el ..
Molt'altri virtuofi gentil'huomini nè fon nati di queſta famiglia, che per
ferû dirramata in più perfone non fe nè ha potuto di tutti formar l'elogio . Sileg.
gono ne'libri del Senato di Caltagirone,il magnifico Nicolò Menardo Ambafcia.
dore della fua patria nel 1512 , il magnifico Afcanio nel 1505 , il magnifico Giulio
Giurato nel 1504, Thomafo nel 1550 , Bartolomeo nel 1563 , Girolamo nel 1579,
ed altri in Mazzara, Antonio Manardi Capitano nel 1450. Leonardo fù Giurato
di Polizzi.
L'arme di queſta famiglia fono vn braccio , e nella mano tiene impugnata voa
,
•
mezza luna d'argento,con vna ftella di foura in campo azzurro. Mà paſſando il Pa
triarca Sicufio per Piacenza,nel ritorno di Francia ,à Roma, volfe vedere l'arme, che
yfauano i Menardi Piacentini e ritrovò ch'erano vna mano che s'arde in vna coppa
di fuoco, e foura dilei vna ftella in campo azzurro, alludendo all'attione di Mutio
Sceuola , intendendo deriuare del medefimo , e quefta fù prefa di Gio: Cristofaro
Menardi, laſciando la prima, la quale fu conferuata da Henrico fuo fratello, chc số
volfe mai mutarla .
DEL.
LIBRO V Gy
#de
DELLE FAMIGLIE
Te
1 MILANESE, E MASETTI
"
-대
t
18
OVO
I
929 TEATROGENOLOGICO
tolico hebbe in vitala Caftellania di lace nel 1485 , prefe per moglie Coftanza fi
gia di Giouannid'Arcangelo, figlio del prenarrato Gio: Felice, con la quale pro
creò Pierluiggi, che gode la medefima Caftellania, dorò la morte del padre vn'anno
intiero; quefti con Olivia figlia di Pirruccio Celano fua moglie , lafciò folamente
vna fola figlia chiamata Agata,che fù moglie di Gafpare Campifiano gentil'huomo
Catanefe. I !
Gio: Andrea Milanefe viffe con molte ricchezze, ed hauendofi cafato con don
na Giouanna Platamone , figlia di don Andrea , fece à don Vicepzo che fù nutrito
delle virtuofe qualità di don Vicenzo fuo zio, Priore di Santa Maria del Soccorfo di ・・
Nicofia, e don Pietro che morifanciullo , Però il predetto don Vicenzo hebbe per "h
moglie donn'Agata Campifiano, che gli generò don Francefco, donna Giouanna,
dōna Beatrice, don Oratio , don Giofeppe, donna Natalitia , don Vito , e don Girola
mo; i fucceffi de'quali faranno ramentati qui breuemepte .
Il predetto don Francefco Milanefe per le fue lettere, e virtuoſe qualità, fù diuer
fe volte Giudice della R. G. C. e dopò Auuocato Fifcale del Tribunal del Real Pa
trimonio,le cui impreffe Decifioni fono in ogni parte ftimate, hebbe egli per mo t
glic donna Vittoria di Gregorio, figlia di don Pietro, e donna Maria di Gregorio, co
me filegge per gl'atti di notar Barnabà Bafcone di Palermo, con la quale procreò
donna Melchiora, don Giofeppe, che morirono giouinetti, e'l viuente don Pietro
ch'è ridotto nell'età fenile fenza voler mai prender moglie,
La predetta donna Giouanna casò con don Gio: Forte Romano , e Ventimi
glia Barone di Refuttano, come per gl'atti del predetto notar Bafcone à 7 di Mag .
gio 1565 filegge . Beatrice contrafle matrimonio per gi'atti di notar Giofeppe
Criuaglia à 2i di Marzo 1587 con Erafmo Prouinzale caualiero di molta ftima.
Don Oratio Milanefe fù regio Caualiero per real priuilegio dato à 9 d'Agoſto
del 1576, registrato in Cancellaria à fogl : 208 , egli fi caso con donn'Hippolita An
na Caftelnuouo,figlia di Gerardo di Caftelnuouo , e di donna Caterina fua moglie,
boggi di Moncada, che gli generò don Francefco che mori fiaciullo, e donn'Agata
che fù primieramente moglie del Dottor don Pietro la Fauara, e dopò di Pietrolo
Monaco.
Don Giofeppe Milanefe, altro figlio di don Vicenzo, fù anche Caualiero regio,
ed hebbe per moglie donna Vittoria figlia di don Gio : Caftelli Barone del Biſcari,e
di donna Francefca Abbatelli, con la quale procreo don Pietro , donna Giouanna
che morirono giouinetti , e donn' Agata che fu moglie di don Franceſco Paternò
ZY! caualier Cataneſe,
Donna Natalicia fù moglie del Doutor don Francefco Colle, chefù giudice della
R. G. C. come accennai nel Elogio della famiglia Colle .
Ilprenatrato don Vito Milanefe,altro figlio di don Vicenzo ,fi casò nell'ano 1572
con donna Damiata Manuello,e Barrele Baronefla della Çanzaria ve doua di Gio
ſeppe Anzalone e procreò don Cefare,don Fabritio, don Francefco , donna Lucre.
tia, e donna Elifabetta. Don Cefare primogenito hebbe per moglie donna Giouan
na Bonaiuto,figlia di don Giouanni, e fuccefle nella Baronia della Canzaria, e di
Rebattuni , hoggi nomatii feudi della Rocca, eli Mogli , Don Fabritio fecondoge.
nito di don Vito prefe per moglie donna Margarita Manuello , e fi morì ſenza la
fciar prole, e la predetta donna Lucretia fi casò con don Cefare la Valle .
Il predetto don Girolamo Milanefe, altro figlio di don Vicenzo ficasò primie
ramente con donna Elifabetta Manuello,e Barrefe,figlia di don Angelo Manuello,
e donna Francefca Barrefe Barone , e Baronefla della Canzaria , e Rebuttuninel
1572 , con la quale fece folamente à don Affentio Milanefe, che morì gropinetto , e
dopò con donna Laura Serrauilla della città di Leocata, che gli fece fei figli, cioè
donna
LIBRO VTAST
d'Arcieri d'Aleffandro fecondo Duca della Mirandola, e non folamente fi vede fio
rire quefta famiglia,con chiariffimi carichi nella Mirandola ; mà in altre Città del
la Lombardia fpiegando quefte arme cioè vna naue d'oro con veli d'argento gon
fiate del vento in alto mare azzurro.
DELLA FAMIGLIA
MALETTA.
!
Sant'Anaftafia,che gli generò Paolo, Pier Andrea Monroi, e Coftanza moglie d'Al
fio Malueto , il quale procreo Condifaluo, Pierluiggi.e Lucchina moglie d'Artales
Migala Barone del feudo d'Aragona , che ſe nè inuefti nel 1479 , Quefti fù Secreta
rio del Regno ,e progenitore della viuente famiglia Mignia .
L'arme della famiglia Malueto fon o vna marrella di gioco di diece pietre d'oro,
in campo roffo.
SVP PLIMENTO ..
DELLA FAMIGLIA
D'ACET O.
N
*
17
Conti
96 TEATRO GENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
MANCIN O.
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Ramondo fù Senator di Siragufa nel 1398, e Giurato della medefima Città nel
1404 ,e 1408, con Domenico Veniueui , Giacomo Saluagio , ed Antonio Arezzi.
Dario Mancini fuo fratello hebbe l'ifteffo vfficio di Giurato nel 1407, e di Senatore
nel 1409. Ramondo ficasó con Leonora Capobianco, con la quale procreò Pietro,
Mario, e Bartolomeo, chefurono promoffi ne'primi vffici della loro patria : Pietro
fù Giurato nel 1457 ; i cui figliuoli, Mario fù Configliero nel 147e, e Bartolomeofù
Giurato nel 1472,1474,1481,1488,1511 ,
Da Mario, Pietroche fù Giurato nel 1478,1484 , 1513 , 15 15. Luiggi nel 1512 ,
Si caso primieramente il Dottor Mario, con Antonia Arbeased Arizzi , figlia del
Baron di Sabuci, e dopò con Sebaſtiana Graffo, e Candido che gli generò il Dottor
fr dan Vicenzo Mancini , Mario , Gio: Simone , Giofeppe , Alellandro , Alfio hoggi
4日 Cappuccino, Portia , Michel'Angela, Agata, Oratio , e Lucretia. Il Dottor don Vi
edandò con poteftà di Capitan d'arme contra i deliquenti della città di Traina nel
1413. Ramondo Mancini ottenne dal predetto Re Martigo onze dodeci d'oro
ogo'anno fopra le Secretie di Siragufa nel 1403. Il Dottor Giouanni Mancini, fù
eletto del Rè Alfonzo Giudice della città di Noto nel 1449 , e Giouanni Mancini
di Leoutini fù eletto del Rè Ferdinando Capitan d'arme della città di Sacca nel
1509, molt'altri eglino acquiftarono, che pernon dar tedio fi lafciano da canto.
N 2 DEL
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DELLA FAMIGLIA
MANC y so,
DELLA FAMIGLIA
MANRIQ VEZ,
DELLA FAMIGLIA
MAN VELLO.
'Antica nobiltà della famiglia Manuelio, forma varie opinioni, foura la fua
origine in Sicilia , i Baroni di Granuilla dicono deriuare della famiglia
L Emanuele di Trapani, e lafciando il cognome Manuello, fi han poſto Ema
di San Francefco d'Affifi, e nella Capella di Santa Maria degl'Angioli, nel cui fepol
9.
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8
L'ifteffo feguitano i viuenti Baroni ; tuttauia io profuppongo ch'ella non fia l'E
manuele di Trapani ; mà deriuata di Renuccio Manuello, caualier Aragonese Se .
cretario maggiore del Rè Carlo d'Angiò; il quale fù mandato in Sicilia per l'efatio
pede'donatiui , come per porre in ordine gente , armi , e caualli per mandarli à Na
poli nel 1273. Però Fra Simone di Leontini, nella Genologia della cafa Leontina
(dice) che fu figlio di Coraldo Emanuello Trapaneſe , che dopo la ruina del Rè Má
fredo,s'impiegò a'feruiggi del Rè Carlo.Perilche hauedofi calato in Siragufa co Oli
ua Muftiola figlia di Giovanni, Barone di Granuilla , acquiftò dopò la morte del foce
ro quelfeudo , che gli fucceffe fuo figlio Antonio, per la cui morte seza herede à fuo
fratello Giouanni peruenne , e gli fucceffe Pietro Manuello fuo figlio,nominato fra i
Baroni della città di Siragufa , nel feruigio militare del Rè Lodouico del 1343.che
1
nelle riuolte Baronali , perdè pofcia detto feudo .
Perloche il Rè Federico terzo concefle il feudo di Nucifora, e lametà delli feudi
diGraquilla al Conte Henrico Roffo, e l'altra metà di Granuilla à Giouannello
Stulto di Licodia . Però il Conte Henrico iuniore,riconceffe detti feudi con licen
za regia,à Nicolò Caftagna nel 1401 .
Procreo Pietro con Leonora di Perino fua moglie, figlia di Gerardo fegnalato Reg.del Se
Barone de'fuoi tempi . Gio: Antonio che fi casò in Bideno, có Miuccia de Siragufis, nato di Si.
perloche acquiftò i feudi di Ribaldone, e Ganzaria, che gli fucceffe Gaghelmo fao rage dell'·
officio del
figlio 1486. Il quale ricupero il feudo di Grauilla, che dopo la fua morte ,fe nè inue la Camera
fti fuo figlio Antonio Dal quale peruennero à Chiaro Manuello, come herede di Reginalej·
Giouana fua madre,aggiudicataria,alla quale glifucceffe pofcia fuo figlio Giofeppe
àchiil prenarrato Stefano , auo del viuente Barone di Granuilla.
Guglielmo figlio del prenarrato Pietro fi caso in Leontini con Pietra Medici , e Reg delSe
nat diLeo
quiuifermò la fua famiglia; e procreo Giouanni Nicolò , e Tuccio che tutti furono tini e dell'
Giurati della loro patria . Così parimente Pirruccio, Innocentio, ed Alfio loro figli, Archiui di
Pirruccio hebbe per moglie la figlia di Innocentio Grimaldi, che gli generò Tho. not. della
1
mafo,che fi caso in Meflina,e fu Senator di quella Città nel 1547. Innocentio, fece mede
/ma
Pirruccio,e Battifta che fù padre del Dottor Innocentio, che co Ramodetta Girifal 1448 .
co procred il viuente Innocentio poftumo , ed altre figlie femine, ch'e ftato Senato
1460.
reje Patritio di Leontini molte volte. 1475.
+ 1497.
L'arme di quefta famiglia fono yn Leone d'oro , con vn ftennardo bianco alle 1503.e
mani,e foura vna Croce d'oro in campo roffo,le quali mi fanno credere che fono le dell'anni
medefime di Trapani, per confirmarfi nell'armi. Seguenti.
DELLA FAMIGLIA
MANZONE.
DEL
TEATROGENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
SON
MARCHESE DE'PRINCIPI
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della Scaletta.
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E famiglie d'antica nobiltà viueno in Sicilia , la famiglia Marchefe
de Principi della Scaletta, non farà forfe fimata inferiore all'altre ,
Ella hebbe origine nella Lombardia , indi pafsò in Sicilia militando
fottoi Regi Normanni,con la guida di Riccardo Marchefe, il cui pro
genitore effendo nato nella Marca Triuigiana,fù con tuttoi fuoi po PLA
*.
fieri, chiamato Marchefe.Altri vogliono che deriuafle il cognome Marcheſe, de' 21
Marcheli Malefpina , Signori qualificatiflimi, in Sicilia , perche è coftume nella וי
Lombardia,anzi per antico priuilegio,che tutti i figli d'vn Marchefe , fi chiamano
anche Marchefi , com'hoggi fi offerua . Raul Marchefefratello di Riccardo pre
detto,reftò in Napoli,e fù progenitore della famiglia Marchefe . Però fe crediamo
ad Erchemperto , à Paolo Diacono, ed altri fcrittori . La famiglia fiori nel tempo
de'Greci in Napoli , ed in Sicilia, ecco Erchemperto ( Guido Marchefius Beneuenti
: Octobr . obtinuit : Albericusfrater eius cum claffe in ma
Principatum ann. 89 se Menf
ritima ora Sicilia traiecit, illuc cum borbarispugnans, Agregentinorum Valle vſque Pelo
riadem eos expofuit : que Marcaposteafuit vocitata. )
La qual Prouincia fù poi fignoreggiata da Trafmondo fuo figlio, nel 930 del Si. 1
gnore. Quefti fece ad Alberico,ed Vgone Marchefe che furono Capitani di Gior 商。
gio Maniace Efarco di Sicilia, nell'anno 1000 da'quali fiprofuppone deriuare la fa in
miglia Marchefe di Sicilia ; vno della quale fù il prenarrato Riccardo Marchefe ,
e di fuo fratello Raul , nè nacque la famiglia Marchefe di Napoli , che fi ben fia fuor
di feggio , e ftimata per vna delle più antiche,e nobili del Regno, e progenitrice di 7
molti chiariffimi Baroni.
fuis tertium boc viuens ipfe ficauit, prouidentia pietatis,& amoris ergo 1572.
Però la famiglia Marchese di Palermo,pretēde la fua origine d'vn certo Carlo di rid
Marchefe di Meffina , vno de'figli del Principe della Scaletta il quale effédo ftatodel
la fua patria bandito,o come vogliono declarato efofo ſe n'adò à Lalicata,oue firma
tofi fi casò nobilmente, e fù progenitore della cafa Marchefe che per cagione difu an
premi carichi habitò la citta di Palermo, e procreò il ſignor Marc'Antonio di Mar. 10
chefe, che fù diuerfe volte Giudice della Gran Corte, e gli Padri don Francesco , e al
don Gioseppe Teatini che viueno con lodi di virtuofi religiofi. Ar
Stinco. Però vn'altra famiglia Marchefe di Palermo , ancora è nobiliffima', dice il Vulin
до.
go hauer deriuato della nobile famiglia Marchefe Napolitana. Il primo che di lei la
venne fù Gio: Saluo di Marchefe gentil'huomo affai ricco , e fi congiunfe pur in 1
matrimonio con la famiglia Marchefe de Baroni della Scaletta, non puoco chiara
anche d'antica nobiltà; perloche fù Giurato di Palermo nel 1482 , 1487 , 1489,
anche Gio: Thomafo fuo figlio nel 1498 , e 1512. Saluo figlio del predetto Gio:
Thomaſo hebbe il medefimo carico nel 1544, e Bartolomeo nel 1562 .
Leonora di Marchefe fù moglie di Nicolò Stincono,gentil'huomo Palermitano
la cui famiglia hebbe antica origine nella città di Calafcibetta , Gio : Stincono fù
mandato del Rè Martino Gouernadore dell'ifola di Sardegna . Leonardo hebbe
della Regina Bianca il Gouerno di Calafcibetta. Filippo fù Theforiero dell'introi
ti pertinenti all'Infante don Giouanni , de'Stati c' haueua in Sicilia . Giouanui
3 Stincono fi casò nella città di Polizzi, ed iui fù Giurato nel 1443 , e molt'altri gea
til'huominiffioriroon di quefta famiglia, i quali fecero per arme vna ftinca di pesce
d'argento in campo azzurro .
Saluadore di Marchefe viffe con molte ricchezze in Palermo , e la fua cafa era
doue è hoggi il campanile, della Compagnia del Gefus , ouer cafa Profeffa verfo il
piano chiamato di Santi Quaranta , doue ancora fi fcorgono le fue arme che fono
vn braccio armato con yna palma verde, con due ſtelli foura d'oro in campo az
2trro.
L'arme della famiglia Marchefe della Scaletta fono vna faſcia azzurra in campo
d'oro, e nel mezzodella fafcia, vna ftella d'oro ad otto raggi, e v'aggiungono l'arme
della famiglia Speciali.
DELLA FAMIGLIA
MARCHESAN A.
Reggi
LIBRO V
105
DELLA FAMIGLIA
ANTREN NHH
E nell'epitafio che giace nel pedeftallo della ftatua di bronzo di don Giouanni
d'Auftriadice.
Han dato fplendore à quefta famiglia Fra Guifcardo Marchetto, Caualier Gero Phil
folimitanoriceuuto nel 1529, che fà affai celebre nella militia, Fra Baldaſſaro Mar
chetto nel 1554 fù Ammiraglio, e Baglijo di Napoli nel 1593, e Baglijo di SantoSte
fano nel 1594, Fra Andrea Marchetto fù riceuuto nel 1579, e ferai molt'anni la
fua Religione, Fra 3
LIBRσ V 107
Fra Francefco hebbe l'Abito nel 1587 con le fue virtuofe azzioni diede gloriof?
grido alla fua cafa Marquet, ed honore alla fua Religione della quale fù mandat
Ambafciadore all'Imperador Ferdinando,appo il quale fu tanto benueduto, che do
po molte carezze conceffe al Gran Mae ftro di Malta,il titolo di Serenità ; il quale
fu poi moderato del Pontefice Vrbano vIII , per toglieri progiuditij a'Signori Car
dinali col titolo d'Eminentiffimo, viffe egli molto ricco, e con fplendore.
DonThomafo Marchetto caualiero allai prudente hà gouernato la fua patria
molte volte con la dignità Senatoria , e con altri fepremi carichiparimente il fuo pa
renté don Baldaffare caualiero di molto fapere , e prudenza della cui memoria ne
reftai affai fodisfatto hauendomi recitatn vn giorno ch'erauamo in carrozza infic
mela maggior parte delle fentenze di Cornelio Tacito;la cuifiglia vnica fi casò con
don Pietro Anzalone fratello del Duca della Montagna, e molt'altri caualieri vir
tuofi ha goduto quefta nobile famiglia. Da don Thomafo nè viue hoggi fuo figlio
1
don Francefco il quali è ſtato promoffo nelle dignità di Giadice della R. C: G.c del
Regio Confiftorio, ed vltimamente di Maftro Rationale del Regno,
L'arme di leifono tre martelli d'oro in campo roffo, e le cinque pali d'Aragona
roffe in campo d'oro come fono nella piaſtretta.
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DELLA FAMIGLIA
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del fignor don Francefco Lanza Barone della Ficarra,e di Brolo, ed Agata Anza
lone Baroneffa del Regio Demanio,e vno dell'Accademia della Focina col nome
di Spento le cui opere fono ftate non puoco gradite .
Hàgoduto quefta famiglia molti vffici, e carichi nella città di Meffina, particu
larmente quei di Giurato, e di Confole del mare.
L'arme di lei ſono va campo partito la metà di ſopra roffo, e quella di ſotto d'Ar
gento,dentro il quale tre piche , ò tre lame di laza acute azzurre, attacate inſieme.
DELLA FAMIGLIA 14
MAGNA V AC , CA. iv
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,
LIBRO V. 109
DELLA FAMIGLIA
MARINO .
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Donna Coftanza figlia del predetto don Coftantino fi casò con Antonio Ferreri
Gran Cancelliero di Milano, e Macftro Rationale di Sicilia, che gli procreò donna
Maria toglie del Marchefe di Litta.
Don Luiggi quarto figlio di Coftantino, hebbe per moglie donna Flauia Dente ,
con la quale procreò don Gafpare, donna Maria,don Franceſco , don Bartolo ,
donna Terefa. Don Gaſpare fi casò con donna Nuntia Cofta,figlia di don Franceſco
Antonio Cofta.
Don Placido altro figlio di don Coftantino , hebbe per moglie donna Franceſca
Porco , e procreò il viuente don Coftantino, e donna Violante moglie di don Dome
nico Mancufo Barone di Fiumefreddo, e don Coftantino fi casó con donna Maria HOO
Hozes. Filippo di Marino di Melfina hebbe del Rè Federico terzo , i feudi di Lon
garino, e di Burgillifi nel 1373,
10
D'Antonio di Marino c'habitò in Noto nè nacquero Nicolò , il quale hebbe onze
dodeci di rendita, e da coftui Gio : Antonio che co Caterina di Milana nobile Leo
tina generò Nicolò fecódo , il quale acquiftò del Rè Federico terzo nel 1364liga,
belli dell'oglio, dell'arco, e del cottone di Noto, e molt'altri groffi poderi, in ricom BN
penza de'fuoi militari feruiggi; che gli fucceffe fuo figlio Manfredo che fi caso con slam
Giacoma Gualdo col feudo di Burgilfezza in dote nel 1375. Quefti hebbe due figli
Henrico c'hebbe le gabelle dell'Oglio, e del Cottone, e Cofmerio il predetto feudo C
di Burgilfezza, il quale pofcia egli vendè à Ruggiero d'Albergino per onze 150 nel 50€
nel 1419, c Filippo altro figlio del fecondo Nicolò hebbe il Martelletto , e Brutto Ε
di Leontini, e fù Camariero del Rè Federico terzo . 2010
Ad Henrico,gli fucceffe Antonio fuo figlio nel 1450 , al quale Henrico che perla rede
moglie Leonora , figlia di Rinaldo di Naroi feudi di Cadedi, e Budalefi nel 1517 ot Era
téne, e Coflázo fuo fratello s'inuefti dell'arco del Cottone nel 1514, e Giacomo del 200
feudo di xalca , e molt'altri gentil'huomini de'predetti nè peruenaero che per P
effere ftinti G lafciano, 00
Aleffio Marino che rifedè in Palermo hauendofi congiunto in matrimonio con
la figlia di Gio: Simone Caluelli Maftro Giufiiero del Regno nel 12 16 procrcò Fi
Aqu
lippo, Gio: Simone, e Pirro che militarono molt'anni à fauor del Rè Manfredo . Da ACC
Filippo nè nacquero Gefuè, ed Aleffio che feruirono parimente i Reggi Federico per
fecondo, e Pietro fecondo .
Nènacque da Gefuè , Filippo c'hebbe del Rè Martino nel 1396 il Caftello ,
ade
feudo della Gibillipa , ifeudi di Muſciari , e di Guaftanella a'quali fucceffe Pietro Gio
fuo figlio,che fi casò con Nicolofa Ferreri, figlia di Ferrerio Ferreri; perloche acqui Be
ftò alcuni feudi, e grofft poderi Giouanni fuo figlio con conditione che fi chiamaffe
di Ferreriè Marino . Quefti fi casó con Margarita d'Amato figlia di Guglielmo, per
la quale confeguì la Baronia di Calamonaci nel 1453 , al quale facce the fuo figlio
sin {
Melchiore Marino e Ferreri, che lo dotò à Giouannellafua figlia moglie di Pietro AC
Sabea pel 1487 .
Nè peruenne di Melchiore, Gefuè fecondo, che con fua moglie Giacoma com are
prò ifeudi di Burraiti nel tenitorio d'Agrigēto, e di Sã Girotta da Guglielmo Pere
46m
portufa, e Caftellar nel 1500 , al quale nelle medefime Baronie, e nella Terra di Mu
*Fr
fciari, e delli Fauari gli fucceffe fuo figlio Pontio nel 1511 à colui fuo figlio Girola
HO
moche s'inuefti anche del feudo di Burraiti nel 1531 , e fuo figlio Pietro Pontio di
Mufciari, di Culfappa,della Milici, e della Ciuitanoua nel 1534, e Benedetto Ma
rino de'feudi di Zaffuti,del Celfo ,e di Villanuoua, nel 1592 per ragion di matrimo
nio ch'ei fece con Beatrice d'Amato figlia di Thomafo per la quale anche acquistò
Bafc
la Baronia di Villanuoua , di Califexilinde che gli fucceffe Gio : Agostino, il quale fi
caso con donna Celidonia Martio, figlia di Agoftino Martio Maftro Rationale del
Regno,
LIBRO v. 711
Regno con la quale procred Benedetto, che con Giouanna Lombardo fua moglie,
fece al viuête don Marc'Antonio Barone della Terra di San Carlo Terra nuouamē
te edificata . Il P. Francefco Marino della Compagnia di Gesù, ed altri . Gl'altri fi
1
gli di Gio: Agoftino, oltre del predetto Benedetto,furono don Girolamo , don Mar
C'Antonio, e don Pietro, il quale con donn’Antonina d'e matofua moglie , procred
don Carlo Barone di Galufi, don Giovanni e don Profpero
Fiori di quefta famiglia con gloriofa fama , Vbertino di Marino, ouer de Marinis,
che così fi fottofcriueuano nel latíno Idioma, fù egli eccellente Dottore Configlie
del Rè Martino,e del Rè Ferdinando primo, tù promoffo nell'ufficio di Gran Call.
cilliero del Regno, ed effendo Canonico della Catredale di Palermo , fù mandato
delmedefimo Rè col Conte di Sclafani,al Configlio di Coftanza; nel ritorno poſia
àprieghi della Regina fù dal Pontefice Giouanni XXIII Confacrato Arciuefcono di
Palermo nel 1414 fi mori nel 1434,e nel fuo fepolcro fi legge.
Requies Vbertini de Marinis Prafulis Panormita.
Viffero nobilmente ancora don Hettore di Marino Barone del feudo di Carbo
neje don Nicolò del cafale di Carbone, e molt'altri caualier virtuofi, quefta antica,e
nobile famiglia ha goduto, che per l'obliuion de'tempi la memoria , e gli nomi loro
s'hanno eftinti.
L'arme di lei fono tre faſcie ondiate d'argento in campo azzurro, e fopra le faſcie
vn Leone d'oro rampante. I
cefco Special , col quale fece Girolamo che viffe con molto f lendo e, e fi morine!
1612 .
Don Cefare figlio di Pietro,fi casò con Paola nobile Perugina ,e procreò don Pic
ht
tro boggi Sacerdote,e molto dotto , ed altre femine monache.
Alonzo prefe per moglie vna damma di cafa Cauallaro,che gli generò Pietro.
Il viuente Barone don Loreto Maria di Marini,Barone di Vallelonga , e Signor di
Marini,s'è cafato nella città di Piazza con donna Margarita Miccichè figlia di don
Girolamo Beron del Conforto il cui figlio don Francefco Barone della Maftra Ca
ualier dell'habito di San Giacomo fù vccifo l'ano adietro. Però don Loreto hà pro
creato don Pietro, e don Domenico.
Don Gioſeppe di Marino , fi casò con donna María Valinzone, e nè fon nati An "
drea, Battiſta, ed altri femine. Gio : Battiſta ſi casò con donna Madalena Faraci figlia
del Dottor Gioseppe Faraci Maftro Rationale del Regno , e fù Giurato di Palermo.
Michel'Angelo hebbe per moglie donna Pietra di Caftrogiovanni, ed ha goduto
nella fua patria molt vffici. Franceſco anche con donna Maria Muxotto , donna Ca.
terina con Gregorio Bruno Barone dell'Alminufa. Donna Girolama con don Gi
rolamo Moncada . Fauftina con don Pietro Balli,e Virginia con Francefco Guccie
Notarbartolo che tutti viueno nobilmente, e ricchi.
L'arme di quefta famiglia fono vna ftella d'oro in campo azzurro, e di
onde Tea
fpiumofe d'argento, e d'azzurro.
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LIBRO v. 113
SVP PLIMENT . O
DELLA FAMIGLIA
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A MATO DI SAC CA.
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FLLA prima parte del mio Teatro fcriffe della famiglia Amato
di Sacca, co quelle notitie che porè hauere mercè l'ant̃ chità de'
tëpi, hor hauedomi capitato di lei le feguere gotitie, con la forma
dell'arme, effendo che,quelle impreffe fopra l'elog o, fono della
cafa Amato di Patti, e di Sant'Ang lose non di quella di Sacca .
Seguirò dunque la ferie conforme il fuo Albore.che comincia di
Pagano d'Amato, vno de'Baroni nominati nel feruigio militare
del Rè Lodouico,nel 343. Nè peruenne da Pagano , e Laura Monteliana fua mo
glie,Giofeppe Barone de'feudi di Callifi, e di Villanoua, il quale, ne'Priuilegij ed al
treferitture & fcorge del 1368, fin al 1386 ; mà con Antonia Parefi nobile Sacchi
tana , egli procred Orlando, che viffe con molto grido, e col titolo di Miles , Amato
d'Amato, e Bernardo d'Amato. Bernarde generò Giouanni , ed Amato,che procred
Bernardo,e Thomafo, e Giouanni Baron di Zaffuri;à Mazziotta che mori fenza pro
le ;perilche gli fucceffe il coggino Bernardo padre di Gioſeppe che generò ad Or
lando. Il predetto Orlando per chetare le pretentioni di Margarita figlia di Gio
Bannifna zia fe la prefe per moglie, e sè nè inuefti nel 1453 , con la quale procred
Giofeppe che fuccefle a'feudi Giouanni, Matteo, ed Amato. Da Giofeppe ne nac
quero Orlando, ed Antonino che fùpadre di Vicenzo genitor d'Antonino, di Leo
nardo,e di Franceſco .
Orlando fucceffe ne'feudi, e procred Pellegrino, e Cefare che furono ambedue
chiariffimi Baroni. Da Pellegrino nè nacque Antonino che non lafco prele ma
fcolina . Però del prenarrato Giouanni figlio d'Orlando , e Conteffa fua moglie nè
nacquero Bartolomeo,Francefco, Giacomo, e Simone,fucceffe à Bartolomeo Gio:
Calogero che con la prima moglie procred Bartolomeo , e col fecondo matrimonio
Gio: Francefco che viffero nobilmente. Da Bartolomeo nè nacque don Giofep
pe Barone di Bifcia che fù genitor di don Afuero, e di don Carlo, di donna Chiara ,
P donna
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ENOLOGI
117: TEATROG
1
donna Ifabella, e di donna Melchiora. Però dal predetto Gio : Francefco , nè nac
quero Gio: Gafpare padre di Gio: Antonio. Caterina moglie di Francefco di Ferro
genitori di don Tofcano di Ferro che litigò con don Profpero per la fucceffione de'
feudi per la morte di Gio : Antonio:
W
Da Simone d'Amato predetto figlio di Giouanni , nè nacque Giouanni, il quale
procreò Gioseppe, che con Giulia fua moglie fece à don Giouanni, don Profpero, e 47
don Vicenzo . Don Profpero procreo don Giofeppe, don Giovanni, don Carlo,don
Giouanni, e don Profpero, che tutti viffero col decoro della nobiltà in Sacca.
Bernardo figlio del primo Giofeppe d'Amato, procreò Gio : Bernardo , Fortung.
to, e Giouanni . Gio: Bernardo fece à Bernardo , padre di Francefco , Bernardo,
Giouannello,ed altri,
D'Amato d'Amato, figlio del primo Giofeppe Barone di Callifi, e di Villanuoua
nè nacque Bartolomeo, che procreò Girolamo genitor di Pietro , di Thomafo , ed
Accurfio.Nondimeno tutti coſtoro poffederono le Baronie che fi leggono nell'al
tro fuo Elogio nella prima parte, ed hebbero congiugimenti matrimoniali conle
chiariffime famiglie Tagliania de'Principi di Caftelueterano, Perollo, Peralta,Ferro,
e con altre nobili Sacchitane, anche con la famigilia Marino le quali hanno fuccef
fo nelle Baronie per ragion di matrimonio, e finalmente quefta famiglia è ftata fti
mata fra le più antiche nobili del Regno, per itanti feudi, e ricchezze c'ha ella poft
feduto. Taccio l'origine che pretende del Conte Pagano d'Amato parente della
chiariffima famiglia Torriana di Milano celebratiffima per l'hiftorie ; però io fin'
hora non n'hò ritrouato fcrittore, nè fcrittura che lo dica, finonche certi fcritti d'va
Barone della propria caſa ſenz'auttorità.
L'arme di lei fono fei stelle d'oro in campo azzurro. C
52
DELLA FAMIGLIA
MARISCALCO, O MANISCALCO.
'Iffe con gli fplendori della nobiltà, fotto i Regi Normandi, ne'Regni di Na
IMA
poli , e di Sicilia la famiglia Marifcalco , ( altri ) Manifcalco . Guglielmo
tiek
V
Marifcalco Barone di Sant'Angelo nel Contado d'Andria , mandò due fol
dati armati, al feruigio militar di Terra Santa , fatto fotto il Rè buon Guglielmo
Thomafo Baron di Liccio mandò altri due foldati . Riccardo Marifcalco di Meffion
prefe egli per moglie Paola figlia di Gio : Falafciarra , gentil'huomo di quella Città
con la quale procreò Gughelmo, Corrado, Riccardo, e Paolo . Guglielmo acquiftò
ilfeudo di Grottaperciata nel tenitorio di Siragufa, che sè nè inuefti nel 1430; e gli
fucceffe fuo figlio Gio: Corrado nel 1480 : à coftui il figlio Guglielmo nel 1513,
molt'altri Baroni,e caualieri di quefta famiglia fiorirono de'quali fin'hora non nè bò
potuto cauare i loro nomi per l'antichità de'tempi: viue ella hoggi in Verona nobil
mente comein Lecce città del Regno di Napoli, ed in Bologna.
L'arme di quefta famiglia fono tre ftella d'oro, e fotto molte onde marine fpiu
moſe d'argento in campo azzurro, altri della medefma famiglia fanno vo fcacchie,
to d'oro,e vermiglio , e la Marefcalca di Napoli fà onde d'argento, e azzurre, e fot
to vn ſcacchiero azzurro,e d'oro.
DELLA FAMIGLIA
MALTESE.
la cui morte fenza figli,peruenne alla forella Flosdelifia nel 1453 , moglie di Leto
di Raya ; mà comparendo Capizana altra forella come maggiore, moglie di Miche
le Malteſe , ottenne il medelimofeudo , e Cafale, e per fopir le pretentioni casò fuo
figlio Nicolò con Gualdalania, figlia di Fiordilifia che nè nacque Pietro Malteſe.
Pietro mori fenza lafciar prole ; perloche gli fucceffe fuo fratello Nicolò c'hebbe
due mogli, la prima Maria Matrona , figlia del Barone d'Agirigia , e non hebbe fi
1
gli , la feconda fù lfabella Grimaldi figlia del Barone di Pafquafia , e lafciò due fi. NU
glie Lucia moglie di Pietro Grimaldi Barone di Mancipe, e Pietro Vicenzo che gli Tom
fucceffe nella Baronia di Casba nel 1508, il quale comprò quella di Daniazanicon
altri beni , fi caso con Armenia Grimaldi de'Baroni della Buzzetta , e procreòſetti
figliuoli Andrea, Nicolò,Henrigo,Comitia , Coftanza, Damiana , ed vn'altra Cofłáza.
Andrea fuccedè nella Baronia di Casba hebbe per moglie Sigifmonda Saladino
forella del Veſcouo di Siragufa della quale non hebbe pofterità . Nicolò hebbe il
feudo di Daniazani , e per moglie Tifa Grimaldi: Henrico non hebbe moglie : Co
mitia fi caso col Baron Pier Andrea Grimaldi : Coftanza col Baron Francefco Gri
maldi padre del Commendator Fra Pietro Paulo: Damiana con Albino Grimaldi:
e Coftanzafeconda fi monaco .
Il prenarrato Nicolò hebbe due figliuoli, Fra Alfio Capuccino , e Pietro Vicenzo,
che fucceffe nella Baronia di Gasba per la morte di fuo zio Andrea da fua prima mo
glie fù Maria Leto figlia del Baron del Priolo, che generò folo vna figliuola nomata
Fracefca moglie di don Ambrogio Grimaldi figlio del Baron della Bozzetta: lafe
cōda fù Degnamerita Micciche, forella del Baron del Conforto, con la quale hebbe
tre figliuoli due femine, che fi fecero monache in S. Maria del Popolo , ed va ma
fchio nomato Nicolò viuente, che fucceffe nella Baronia di Gasba; mà reftando fá
giullo,e l'heredità agrauata per debiti fù da Tutori venduta detta Baronia . Queſti
prefe per moglie Maria figlia del Capitan Chriftofaro Molina, Spagnuolo della Cit
tà Real, il quale in Sicilia haueua effercitato honorati carichi , così militari , come
ciuili: con la quale procreò tre figli Pietro Vicenzo, Ignatio, e Franceſco Xauerio,
che mantengono nobilmente la loro famiglia.
DELLA FAMIGLIA
MARTIANI.
Retende quefta famiglia deriuare del Vefcouo Siragufano San Martiano, che
fiori nel Pontificato di San Pietro, e così mi l'acceptail Principe di Buccheri
P don Visconte Morra per via di fue lettere, però io ftimo quefta pretentione TO
vana,perche il Santo Vefcouo non fondò famiglia in Sicilia, nè maifù cafato, nèco
E
nobbe donna alcuna(altri dicono) del primo che il Santo battizzò, che fichiamò
come lui Martiano; mà come haurebbe potuto durare 1600 anni vna famiglia or
dinaria,fra tanti perigliofi auuenimenti c'hanno feguito in Sicilia; non sò come ciò
ellas'atribufce . Però hauendo fatto alquanto di diligenza ritrouo il paffaggio d'vn
gentil'huomo di Capua, chiamato Guido Martiani, che yenne indi in Sicilia a'feruig
gidella Regina Bianca,viuendo il Rè Martino fuo marito, feruendola per Secreta
rio, e Configliero. Della quale egli pofcia fù eletto Maftro Rationale, della Camera
Reginale, col cui vfficio viffe 22 anni fondando nella città di Sira gufa la fua famiglia
nobilmente. Pietro Antonio fuo figlia fecondo, hebbe del Rè Alfonzola Capitania
di Caftrogiouanni per cinqu'anni; perloche fi casò in quella Città con Giulia Ca
pizzana,e Leto dāma affai nobile, con la quale procreò Pietro Antonio, Guido, ed
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LIBRO v. 117
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DELLA FAMIGLIA
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Procreo quefti D.Maria, che reftò herede in 700. fcudi, che douea la R.C.à D.Giro
lamo di Termine Vefcouo di Mazara fuo zio,i quali furono pagati per ordine di Fi
lippo Secondo, con lettere dirette à Marc'Antonio Colona Vicerè di Sicilia , è fi ca
so colDottor D.Cola Polizzi,figlio di Vincenzo Polizzi, che col figlio Lorenzo fer
uirono con molti carichi il medefimo Rè.Procreò parimente D. Ludouico Masbel ,
che fù Canonico, e Decano della Metropoli di Palermo effendo in età di anni 11.per
renuntiafattali da D.Geronimo diTermine fuo zio Veſcono di Mazara, e con licen
za
118 TEATR GENOL
O OGICO I
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za dell'Imperatore Carlo Quinto data in Bruxelli nel 1556, come anco procred D.
Autoning, e D.Placido Monaci Caffineli , e D. Giloramo che hebbe il titolo di Don,
e molte altre prerogatiue dalla Maeftà del Rè Filippo Secodo nelit 557.per lui, etra
telli, e loro herediin ricompenza di molti militari feruiggi. Tibe
Ca
ED. Bernardino Masbelfiglio delli fopradetti Bartolomeo, e Giouanna, fù Caualie.
re oltre la Nobiltà del sague Illuftre per le proprie virtù,fi casò con D. Giulia Lan
franchise Saladino,fù Maeftro Marammero del Senato di Palermo , fù Ofpitaliere
dell'Ofpidale Grande nel 1574. fù Capitano , e Giuftitiere di detta Città nel 1579.e w
fù altra volta Ofpidaliere nel 1584. nel quale mori . 1
DELLA FAMIGLIA
L7D MASTIAN' I.
El reggimento del Rè Alfonzo venne da Pifa , in Sicilia la famiglia Maftiani ,
DELLA FAMIGLIA
: MASTROPA OLO.
Aretto perciò , con quelle opinioni che moftrano più proprietà, le quali vogliono
TO.
ន
ch'ella derinafle di Maeftro Paolo famofo Medico dell'Imperador Federico fecon
;;
ត
do ne cuitempo, e quafi fin à gl'anni dell'Imperador Carlo quinto , tutti coloro che an
profeffauano Medicina ,è legge eran chiamati con titolo di Maeftro , e generalmente
filegge in tutti gl'Archiui di Sicilia , e d'italia , Maeftro Angelorù Medico dell'Im
peratrice Coftanza, e fondò in Palermo lo famiglia di Maftro Angelo, della quale
fiori Ruggiero di Matro Angelo Giuftitia , ed vno de'principali della città di Paler 13PY
BIL
mo,e fùil primo che cominciò il Vefpro Siciliano . Due Criftofari Romani zio, e ne
pote originaci della famiglia Colonna furono Medici, e ne'Priuilegij tengono tito.
lo di Maeftro, mercè le profeffioni . Maeftro Gio: Turtureto fù Medico, e della fami A1
glia Turtureti, Maeftro Blafco Scam macca progenitore de'Baroni del Murgo , fù
nobile è Medico, e tant'altri, e fra i leggifti fi legge in molti Priuilegij Maeftro Fi
E
lippo Raya di Caftrogiovanni Dottor di legge . Il Dottor Rinaldo de Cumbis , e fot
tofcritto (Magifter Kaynaldus de Cumbis legum profeffor. ) Parimente il Dottor
Pietro Serra ch'ambedue furono Giudice della R.G.C.ia tempo del Rè Martino.
L'Imperador Federico fecondo in tutti i fuoi viaggi portaua feco eccellenti Me A
738
dici, fra i quali vera Maeftro Paolo huomo di molta integrità, è dottrina, e così nʊ
fcriue Filippo Cirni nella vita del medefimo Imperadore,
Giunto che fa in Ferinzola Federico Imperadore, la feguente fera s'vdi febre;
onde fi fece chiamare d'vn fubito i Medici, che fempre feco portaua, fra'quali Mae
firo Gioannotto, e Macftro Paolo eccellēti nella profeffion medicinale, dopò lunge
contefe fopra la nuoua indiſpoſitione, gli enuntiarono il pericolo in che ftaua di per
der la vita,fenza fignificargh la infermirà, cagionata d'vna velenofa cura,che gli die
S3
de Corrado fuo figlio, l giorno innanzi sdegnandofi egli di ciò, gli fece porre in pri
gione; mà puoco poi aggrauato del male,gli fece di nuouo venir inanzi ,e pregadoli
che gli voleffe rivelare la fua indifpofitione, quelli animofamente gli lo riuclaro,
Don tapendo chiffle il reo, dopò alcune diligenze vedendoli mancare, propofe di
farla fua difpolitione teftamentale della maniera che ſotto fi vede hauendo pria
dato per publico inftrum mento a i duo medici, cioè à Macftro Gioannotto alcune
Ville in Terra dilauoro, ed à Maeſtro Paolo i tratti d'Agrigento, e Lalicata per die
ci anni,co alcuni altri tenitorij in Sicilia :che gli fuccaffero Ruggiero, e Corrado fuoi
glicognominati per il padre di Maſtropaolo.
Con quefti nel reggimento del Rè Manfredo,fi ritroua Nicolò Maftropaolo no
taro Regio, ed è fottoſcritto in vn laftrummento publico d'vna conceffione fatta
per fra Orlando Priore del Monafterio di Campogroffo, à Pandolfo Turrifi l'anno
1261
LIBRO V. 1st.
8) ..
DELLA FAMIGLIA
MARTINI
Pietro di Landres nel 1441.e'l fratello Lorenzo feguì in molt'altri vifici i polte
ride'quali nella medeſma Città nobilmente viffero, hebbe per arme la famiglia
Landres yn Caftello d'argento in campo roffo, con vn foldato armato che tie
ne vna 2
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TEATRO GENOLOGICO
122
29.99
e fiorifce hoggi in Verona , in Siena,ed in altre Città d'Italia . A
201
L'arme di lei fono tre corone d'oro in campo roffo.
DELLA FAMIGLIA
MAROTTA.
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1 Marotta dopò molti feruiggi al medefmo Rè ,hebbe lo fteffo vfficio nel 1433,C
fù promoffo pure nel vfficio di publico Tabellione ,nel cui tepo come s'ha det
to altroue, era aminiftrato da perfone virtuofe ,e nobili,coforme fcriue do Mau
negl'atti ro Orioles di Radazzo in vn fuo manufcritto d'alcune famiglic nobili di Sicilia; te
di notar quefta famiglia viffe fempre fra leprincipale di quella Citta . Nè nacque da Mo Ar
Giaco- fredo Gio Lodouico Dottor di legge, Antonio, e Pietro.Gio :Lodouico fù tre vol Dit
molupo
diRadaz. te Giudice della Città di Catania, e fi casò con la figlia di Giacomo Nardizone iCa
del 1462 caualiero, che fù diuerfe volte Capitan di Catania negl'anni 1475, 1479; e 1487.
nel pro- Però Antonio, e Pietro furono diuerfe volte Giurati della loro patria Randazzo,
ceffo di
Gio: Frá- progenitori di molti gentil'huomini .
cefco Pa- Da Gio:Lodouico nè nacquero Máfredo , e Nicolò che viffero nobilmente in
teinò efi Catania nel reggimēto dell'Imperador Carlo quinto ,mà cótendendo eglino cri
fête nel minalmete co le famiglie Paternò, e Rizzari ricche:e potenti all'hora fecondo il
l'Arch.di
Catania precitato do Mauro Orioles nè reftarono i Marotti quafi ruinati,di maniera che
del 1511. i pofteri loro reftarono co mediocre fortuna . Nè nacquero finalmete da Manfre
do Gio
1
LIBRO v. 123
le famiglie nobili di Piacēza,la famiglia Marotta,e notata pur nel Colleggio de'
Giudici oue non fi ammetteno finoche perfone d'appprouata nobiltà.E nel Re
giftro della Zecca di Napoli fignato 1322.lett.A fog. 13 per infino al fog.63.trat
tádo de Baroni feudatarij del Regno di Napoli che fo.nminiftraro nel facro fer
uigio militare ch'andò in Terra Santa fotto il Rè Buon Guglielmo fi legge.
Landode Marotta tenet Villanes tres qui reddunt denarios x11 ,& tenet Terram
vbifeminatfalmasfex, & Vineas 11 ,& medium molendinum vnde babetfa'mas 11 ,
& habet Ortum vnum;d'onde fi comprende che quefta famiglia era nobile, e ric
ca nel regimento del Rè Buon Guglielmo,ed altri Regi Nosmandi.
Fà quefta famiglia per arme vn fcudo diuifo in quattro; nelli due quarti pri
mo,e terzo vn Drago marino con due piedi rampanti d'argento in campo az
zurro che guarda vna ftella d'argento, e fotto al quante onde marine, e nel fe
DELLA FAMIGLIA
M A TATE I.
CHSPITROZ1872
di Mantana, e viffe affai ricco, e molt'altri gentil'huomini di lei fiorirono. 1001
L'arme fono vn'Aquila nera in campo d'argento,e fotto vifcacchiero d'oro,
e roffo,efoura di lui vna banda d'argento per trauerfo; però i Scannariati fanno
vn capo con vn cortello che lo fcanna d'argento, in campo roffo.
SVP PLIMENTO .
DELLA FAMIGLIA
382
288
CAMPOLO.
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15
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COL
Cauato On l'occafione che nella famiglia Mauro, fece riccordo della famiglia
del pcef Campolo, m'ha parfo conueneuole di feguir fotto di lei il fupplimento,
fo della
d'alcune notitie che mi fourauennero, dopò l'impreffione dell'Elogio
di Librici de'Campoli nel primo Tomo. Percioche Nicolò Campolo Baron di Limbrici,
Baronia
efiftente hauendo cafato il fuo figlio primogenito Filippo, con donna Leonora Romano
nell'Ar- Colonna gli renuntiò il teudo, ed egli con i fuoi figli Nicolò,Francefco Gio:Pie
chiuio tro, Marc'Antonio, Gio: Bernardino, e Lucretia fe nè andò nel 1492. ad habitare
della R.
G. C. del nella Città di Regio,oue all'hora poffedeua groffi poderi, renditi, e vigne, così
1518,e fue proprie, come perragion dotale portatigli da fua moglie Antonella Spada
dell'albo fora; pafsò anche con il predetto Coletta in Regio fuo fratello Filippo,che pre 10C
redella fe per moglie Margaritella Milaffari;ed iui ftabilitofi,fù reputato per vno de pri
famiglia mi caualieri di prudenza, e virtù di quella Città, che nella numeratione de' fuoi
Romano
Colona. cittadini fatta nell'anno 1507.fi fcorge fra gl'altri il predetto Nicolò detto anche
Coletta co'predetti fuoi figli numerato. Il predetto Nicolò Franceſco, fi casò co
Beatrice Smorto di Meffina,con la quale procreà Filippello.Coletta Arcidiaco
no di Regio,Giofeppa,e Portia.
Gio: Pietro viffe prete, Marc'Antonio fi casò con Hippolita Millaffari nobile
della medefma Città, e Gio: Bernardino hauedoſene andato, da Regio in Napoli
con fua forella Lucretia,fi fermò iui, e casò Lucretia con Luca Sanfelice, caualier
Napolitano della Piazza di Montagna. Da Marc'Antonio nè nacquero Paolo,
Anto .
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" LIBRO V. las 1
DELLA FAMIGLIA
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DELLA FAMIGLIA
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Gio.Piet. chefe di Moferrato. Quefto fù figlio di Pirro,i fratelli del quale nella rotta di Mat
Crefc.co- teo Vi'conte fignor di Milano , datagli dal Patriarcha di Aquilea della famiglia
ron.della Torreggiana,fi partirono da Piaceza co altre famiglie nobili, e fe nè paffarono in
nobiltà oni
Sicilia circa gl'anni 1347,e del 1348. Vno de'quali chiamato Giacopino hauen U
d'It.p.2. do accommodato al Rè Pietro fecondo, due mila fiorini n'ottenne alcune ren A
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LICRO V. 127
pare dalle lettere originali nelle mie mani capitate ) il che dichiar a la nobiltà Reg.della
fua,e de'fuoi antenati , egli fè alcuni donatiui all'Imperatore Carlo V. per la A Canc. nel
guerra d'Africa,tù molto ricco, hebbe in Sicilia molti carichi; fi ritirò nella Cit- 1448.
tà di Piazza, oue fi mantenne con gran fplendore , e fù il primo che in quella nelfopra
Città introduceffe il feruitio d'argento in tanta abondanza . detto Pro
Da Hercole primo nè nacque Marchefana che fùftimata donna di gran pru- ceffo nel
denza,da Marchefana nè venne Iſabella madre di Fra Giuſeppe , e Fra Antonio quarto di
d'Inga Caualieri Geroſolimitani. fuoco.
Ritrouo anche fra gli huomini illuftri di quefta famiglia Pirillo primo , che
hebbe poco meno di cinque mila fendi di entrata, che in quei tempi non era di
poca confideratione. Quefte rendite viuono ancora ne ' pofteri fopra lo ftato del
fignor Duca di Mont'alto, e fignor Prencipe di Paternò, al quale in vna accor- Contator
renza diede quefta famiglia da ottanta mila fcudi di argento ſenza incommo- del Duca
di Mont.
dar punto le proprie cafe; Pirillo fù molto elemofiniero, ed in vna careftia man
e Précipe
tenne per alcuni mefi da cinquecento Poueri. / di Pater -
Da Hercole nacque Giouanni, Nicolò, Pirillo ; Da Giouanni viene il Padre no.
don Giuſeppe Theatino Qualificatore, e Confultore del Santo Officio per lafua
dottrina molto ftimato in detto tribunale, Celebre per la Predicatione euágeli
ci che non folo nella Città di Palermo è ſtato fempre ammirato, mà in molte Tribunal
altrefamofe Città di Italia, come appare da molte lettere originali, che io hò dei Santo
Offici o
veduto, e del fignor Prencipe Cardinal Gio : Carlo di Toſcana, e del fignor Pren 1639.
cipe Leopoldo,dal fignor Duca dell'Infantado, e dal fignor Duca di Mont'alto,
ed altri . No folo per le lettere, e per la naſcita vniuerfalmente è ſtimato , mà an- Palat .
che per la fua molta religiofità,e prudeza, come appare no folo per li molti ca- 1638.1.di
richi hauuti nella fua Religione; mà anche per la ftima che del fuo valore ha fat- , Maggio ,
to i Precipi,che perciò fù mãdato dal fignor Duca di Mont'altro Vicerè di Sicilia
Ambafciadore à Papa Vrbano v111.e dal Cardinal Triuultio, e dal Senato di Pa
in Spagna
lermo Ambafciadore al Rè Catholico,come fi vede per vna lettera, che incomin- 1648. vit.
DELLA FAMIGLIA C
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MATRIGALE, OVER MADRIGALE .
OVE
Ebbe chiariffima origine la famiglia Madrigale nel Regno di Nauarra,oue
H quelleglorie
che fipoffano defiderari d'ogni nobile famiglia, e fotto quefti virtuofi hofpici
vifle ella ricchissima: e procurando di più inalzarfi, ſeguitò la militar fortunain
feruigio de Regi Catolici Perloche venne in Sicilia con honorato carico militare
Alfonzo Madrigale,il quale effendo ricchissimo, coprò onze cinquanta di redita
in feudo fopra le Secretie della Città di Trapani nel 1 505.e viffe con molta repu OC
tatione in Palermo, fra tutti i nobili Da coftui nè peruenne Alfonzoz , caualiero
di molto preggio che fù Senator della fua Patria Palermo nel 1566, e nel 1572,
nel qual'ano vene in Palermo l'Inuitto, e Sereniff.don Giouan d'Auftria nel mefe
di Gennaro dopò la riceuuta vittoria nauale contra l'armata Turchesca.Il quale
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dal Senato Palermitano fù riceuuto co quella põpa folita farfi a'Principi del fan
gue reale,fù pure Senatore Alfonzo nel 1578 , nel 1586, e godè parimete tuttigl
altri vffici, e dignità foliti darfi a'nobili della medefima Città, s'haurebbe molto
di dire dell'ãtiche grádezze di queſta famiglia,c'hà goduto nel ſuo natio paeſe le
quali
OOID OLI IBR OVAT C129
quali fono conferuati appreffo don Luiggi la Farina, e Matrigale ein vn parti
colar libro manufcritto ; e per effere eſtinta l'habbiamo laſciato di feguirni più
oltre. L'arme fono Co
DELLA FAMIGLJA
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Gl'altri figli di Mauro di Mauro furono Nicolò; Andrea, Pietro Paolo, Fran
cefco, Gianfaluo, e Gratiofa , che fù monaca, ed Abbadeffa del Monafterio di San
Gregorio e Laura che furono heredi -negl'altri beni per teftamento nell'atti di
notar Antonello Trimarchi di Melina à 9 di Maggio 1944. che fi congiunfero
in matrimonio con la cafa Campolo ed altre nobile famiglie:
Gian Cofmo morì fenza lafciar prole,Nicolò Andrea viffe Prete Canonico,
Cantore della Chiefa Metropolitana di Melina , Pietro Paolo viffe con molta
autorità, ed integrità di vita , Francefco parimente fiorì con virtù , e prefe per
moglie N. Villani nobile donna, con la quale fe Placido Filippo ,viuente caua
liero virtuofo, e molto mio amico, il quale tiene quattro figlie femine.
; Gian aluo l'altro figlio di Mauro viffe con molte ricchezze , e procreò Mauro
di Mauro, e Don Cola Andrea di Mauro hoggi Canonico, e Cantore della me
de ma Metropolitana Chieſa di Meffina.
gono nel Catalago.de Straticoti del mio Vefpro Siciliano . Bartolomeo di Mau
ro fù vno de Baroni rimunerati del Rè Federico 2. dopò la fua coronatione fe
guita nel 1-296...
Rè
LIBRO . V 131
L'arme di quefta famiglia fono vn ferpente alato volante roffo in campo d'ar;
gento.
DELLA FAMIGLIA
MAZARINO.
cafato con Flandrina figlia del Ruggiero, procreò Simone Conte di Policaftro, Rug:
giero, Manfredo, e Giordano. Da Simone Conte di Policaftro, e da ſua moglie Tho.
mafa nè nacque Manfredo che fù Signor del Mazarino . Quefti hebbe per moglie
Beatrice che gli generò Guafredo che fù Marefcial dell'Imperio, e genitor d'Oliuie
ro. Da Oliuiero nè nacquero Giouanni predetto buttato nel mare col zio Alaimo A
Leontino, e Ruggiero che viffe diuoto vaffallo de'Regi Aragonefi . Queſti beache
dopò la morte del fratello non potè ricuperare il paterno Stato del Mazarino ch'era
ftato dato à Riccardo Paffaneto Conte del Graffuliato coggino carnale de'predetti
Giouanni, e Ruggiero per la madre Oltreda, figlia di Guafrido Signor del Mazarino,
eforella del predetto Oliuiero; nondimeno n'hebbe del Rè Federico fecondo alcu
ale
nifeudi, ed altri ricchi effetti, Procreò Ruggiero, à Gio : Rinaldo vno de'principali
Baroni del fuo tempo, prefe egli per moglie Beatrice Roffo, la quale con animo più
8PC
che virile purgò le falfe accufe del marito con farlo liberare, ed integrare nella gra TH
tia Regia del Rè Federico terzo . L'altro figlio di Ruggiero , fù Giouanni Adinolfo
Capitan di Caualli regij, ed in molt'altri carichi fù promoffo.
Da Gio: Rinaldo nè nacque Giouanni che ferul in molti importanti affari il Rè
Martino, ed accõpagnò il Duca Martino di Mont'albo, padre del Rè Martino da Si
cilia , in Aragona per prender la Corona di quel Regno per la morte del Re Giouan.
ni fuo fratello, da chi fù chiamato in teftamento, e Marco Mazarini fuo fratello fer
ui molt'anni alla Regina Bianca , dalla quale fù mandato con carico di Vifitatore,&
Lett.pate di Vicario Generale in Sardegna , il cui figlio chiamato Giouanni , fecondo la Cro
te dellaRe nica manufcritta del Maugerio fopra la famiglia Opizinga , fi casò in Pifa, oue, ed in
gina Bian Fioreza la fua pofterità diuene ricchiffima, della quale nè peruene Gio: Battifta,che
ca date in
fece à Girolamo che con molte mercantie venne in Sicilia, e nella città di Palermo,
Siragusa à
20 di Mas e procreò Giulio il qual fù gran Predicator della Compagnia di Gesù , e Pietro che
gio 1410. moftrado buona indole fù dal padre mandato in Roma, oue fi casò co vna donzella
Romana di cafa Bufalini nobiliffima, con la quale fece oltre le femine Giulio , e Mi
chele, il fecondo prefe l'habito di San Domenico , nel, quale occupò tutti i gradi di
dignità di Maeftro,Prouintiale, e di V.G. dell'ordine, e pofcia da Papa Vrbano VIII
fatto Maeftro del Sacro Palagio, e da Papa Innocentio X Arciuefcouo , e poi Cardi.
nale di Santa Chieſa; finalmente per le fue virtù, e giunto al colmo delle mondane
grandezze.
L'arme antiche di lei furono vn Mazarino acuto,con vna croce d'oro ſopra in ca
poroffo,c dopò prefe vn fafcetto di verghe d'oro, con vafcure d'argento legati con
vna corda d'argento, ſopra vna fafcia azzurra con due ftelli d'oro dentro; la qualefù
portata dal predetto Marco Mazarini.
Alence
DELLA FAMIGLIA
MICHELE.
1
LIBRO V. 133
ch'al predetto Giaime d'Apruzzo gli fucceffe Manfredo, che fùagnomato per il feu
do della Chabica , dal quale peruenne à Ramondo, agnomato Batafte , per la cui
mortefenza heredi, gli feguila forella Filippa d'Apruzzo moglie di Mafino di Mi
chele,che per ragion di lei fi inuefti di detto feudo, e gli feguì dopò la morte il pre
detto Martino di Michele, à chi il figlio Maſino nel 1 326 , ed à coſtui ſuo figlio An
drea , al quale il figlio Antonello nel 1453 , e da lui peruenne à Barbara d'Agrigento
che lo dotò à Benedetta fua figlia , cafata con Peri Matteo Orioles nel 1492 con
forme s'ha detto nella famiglia Chabica. Antonio di Michele di Catania hebbe on
ze feidi rendita fopra li beni di Simone Reciputo ribello nel 1397.
L'arme di questa famiglia fono vn campo partito in fei fafcie d'oro , ed azzurre,
edentro venti pani diuifi nella prima fafcia feipani, nella feconda cinque, nella ter
nell'vltima vno ; però quelli ch'entra
MA za quattro, nella quarta tre , nella quinta due, e
no in campo d'oro fono azzurre; ed in campo azzurro d'oro.
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DELLA FAMIGLIA
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Darco Mazza caualiero di molte valore diede infieme con molt'altri Signori d'
Aragona il giuramento d'omagio nel 1 137, e fuo fratello Fortun Garzez Mazza in .
teruenne nella pace che fece il Rè don Ramiro, con il Rè di Caftiglia nell'ifteflo tém
po. E
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134 TEATRO GENOLOGICO
po. Enel cafamento che fece dell'Infanta donna Petronilla fua figlia col Conte di
lib.1.cap . Barcellons , e nella renuntia del Regno fra molt'altri caualieri, e Ricoshombres v
$3. interuenne Gomez Mazzı.
Blafco Mazza nel 1156 viene annouerato dal Zurita fra molti Baroni d'Arago.
lib.2 . cap. na,e di Catalogna che accompagnarono il Rè don Sanchio di Caftigiia .
16,e 19.
Fortugno Mazza interuenne parimente con molti Prelati , e Ricoshombres nel
Zur.lib.z. 1163 , nella coronatione del Rè don Alonſo figlio della Regina donna Petronilla del
cap. 22. Regno d'Aragona, e Pietro Mazza giurò d'omagio con molt'altri fignori al Rè don
c23 . Alonfo.
Don Blafco Mazza caualier di molta ftima , che fù Signor di Borja fi ritrouò pre.
Zur.lib.z.
fente alle nozze che fece in Taracona il Rè di Cafliglia , con donna Leonora figliuo
cap.24:27 la d'Henrico fecondo Rè d'Inghilterra nel 1167, e come Signore di molto pregio fi
32.37.
trouò con molt'altri Signori in quelle, che celebrò il Rè d'Aragona con donna Sácha முகச்
figlia dell'Imperador don Alonfo, e della Imperatrice donna Pica nel 1174.
Don Pietro Mazza parimente fi trouò in feruiggio del Rè don Pietro fecondoco.
Zur.lib.2 trai mori del Regno di Valentia, e particolarmente con molti Signori Caualieri ,
cap.59. Capitani in quella famofa giornata de las Nauas de Tolofa del 1210, doue eſercitò
ilfuo valore.
Vn'altro don Blafco Mazza nell'anno 1216, fi troua hauer feguito con moltifRi
Zur.lib.z.
coshombres la parte del Conte don Sanchio, con l'Infante don Hernando; e nel 1223 #3
cap.67.77
fù dato perteftimonio infieme con don Atho de Foces al Rè do Giaime dal Conte dó 11
Sanchio ifteffo per caufa che don Guillen de Moncada Vifconde de Bearne voleua I
Zur.lib.3. L'ifteffo don Blafco Mazza fi trouò fempre feruendo il fuo Rè contra i mori di Va
cap.33. NO
lentia, e quando il Rè moro Zaen refe la città di Valentia, ed altri Caftelli , effendogli
conceffo tregua per ott'anni dal Rè don Giaime don Blafco giurò con molt'altri Si
**
gnori di mantenere l'accordo, che fù l'anno 1239.
Vn'altro don Pietro Mazza Signor di Şan Gayren ferui negl'anni 1232 al Rè d'A
lib. 2. cap . ragona contra i mori di Malloria,e fù lafciato da quel Rè in compagnia di Bernal,
XII .
do di Sant'Eufemia à finire quella imprefa, effendo egli andato in Catalogna.
Vn'altro don Blafco Mazza fi ritroua nell'anno 1273 che fiimpiegauz ne'feruiggi
lib.3. cap.
83. del Rè con moli'altri Baroni , e Signori d'Aragona , e Catalogna contrai moridi
Granata.
lib.4.'cap, Blaſco Mazza viene annouerato tra i 40 principali Caualeri che il Rè Pietro no
28.032.
minò per adempir la disfida col Rè Carlo d'Angiò nel 1 283 , per douetli far in Ber
deus la battaglia: l'ifteffo è nominato come Barone à dar il giuramento d'omagio có
lib.4. cap.
39: altri Baroni, e ricoshombres al medefmo Rè.
lib.4.cap . Fiorirono parimente nel 1285 molti Baroni diquefta famiglia, va Pietro Mazza
39.34.58 . Signor di Banatron, Pietro Mazza Signor de las Cellas . Blafco Mazza Signor di
91.99. Ganalur, i quali tutti feruirono in molte importanti guerre con i fuoi vaffalli il Rè
108. loro.
Però
ODISLIO BRDO SVI I. 315
Però vn don Blafco Mazza caualiero guerrigero pafsò in Sicilia col Rè Gia- Zur.li. 4•
como d'Aragona in quelle guerre quando il Cardinaldi Palma , ed il Conte d- cap.95 .
Artois mandarono l'armata Francefe in Sicilia, e prefero il Caftello d'Agofta, ed
-
il Rè trouandofi à Catania fi particol fuo effercito alla volta di quelli per affe
diargli in Agofta nominando per Marefcial dell'efferci o don Ramon Aleman,
dando il Stendardo Reale à don Blafco Mazza, il che fù nell'anno 1287, oltre
Bōfiglio
che haueua altri carichi di gente Catalana, ed Aragoneſa. ⠀¸ !
p.I lib.8.
Quefto don Blafco Mazza piantò la fua famiglia in Meffina, e fù progenitor f.29 +.
di Pietro Mazza, di Fra Filippo Mazza , ed altri caualieri . Si deue fapere che
quefta famiglia infieme con molt'altre di Spagna fi nomauano con ildon , ed
etiamdio i Rè come fi legge nell'hiftorie Spagnole , e po cia quando paffarono
in Italia,e Sicilla lafciarono il don ad vfo de paefi Italian , chiamandofi fimpli
cimente de'proprij nomi Pietro , Giaime Alonzo , & c . '
Il predetto don Blafco, che vennein Sicilia , pofcia pafsò in Napoli con l'In
fante Violante, che fù Regina diquel Regno, con il predetto Rè Giacomo nella Mazzelli
quale Città mantenendoli con molto fplendore , ed honorati carichi fù aggre- nelle fa
gata la fua famiglia nel Seggio di Montagna, ouc rifedè molto tempo ; poicia miglie
itintedel
effendo Baron della Sellìa i tuoi pofteri rifedendo parte in detta fua Terra , che feggio di
L è nella Calauria ritornarono à riledere in Meffina per commodità, e vicinanza Motagna
di detta Terra.
tella fù data per moglie à Gio: Battiſta d'Aquino nell'anno 1572. per l'atti di
notar Geronimo Mangianti, che gli generò Giacomo Maria d'Aquino.
Il predetto Filippo Mazza figlio del vltimo Ferrante , e fratello di Pietro fù
msn
P 164
Caualier della Religione Gerofolimitana di San Giouanni riceuuto nel 1526,
quefti hauendo feruito la fua Religione, e finiti tutti i feruigi fù giubilato, e fat
to Gran Croce di Capimento della fua Religione , e fatto Generale della fqua
dra della fua Religione corfeggiò contra i nemici della Criſtianit à, e fatte molte
prede di Turchi, e Mori, fegui con la fua fquadra due Galeotte Turchesche, e
per la notte che fourauenne fi ritrouò nel Golfo di Venetia molto dentro , di
inodo che la matina s'inbattè con la guardia delle Galeazze Venetiane , delle
quali pre o con tutta la fquadra fù per gl'ordinati Statuti di quella Republica
tagliata la tefta , e per honorarlo in qualche parte lo feppellirono nel fcoglio
detto hoggi per tal caſo di Mazza , e così è nominato hoggidì da tuttii ma
rinari. ola
Fiori parimente il Dottor Angelo Mazza, che fù Giudice della Corte Strati- n
coziale diuerfe volte procreò coa Fiorella fua moglie Antonino che fù donata- 03
rio de❜loro beni nel 1514, per donatione nell'atti di notar N. Faxanella di Meſ- 2
fina,e Pantaleone, che fi casò con Tanzulla figlia d'Antonino , e Leonora Bri
gandì nel 1502.
"A
Nè nacquero d'Antonino, e Bernardina Mazza Mariano, e Gio : Nicolò i quali
fucceffero ne'paterni beni nel 1544.
Gio: Nicolò predetto figlio d'Antonino Mazza, e Bernardina Romano figlia
del Baron di Mont'albano fi casò con Leonora figiia di Pietro e Leonora Anza
lone per gl'atti di notar Girolamo Mangiante di Me:fina à 19 di Gennaro 1529 .
Mariano hebbe per moglie Gratiofa figlia di Mauro , e PetruzzadıИauro five
DELLA FAMIGLIA
1
OO ! L) I ROO V.
BR 187 1374
Filippo del Medico lo profuppongo figlio del predetto Giouanni per la prof
fimità, fù Conferuadore della cafa Imperiale dell'Imperatrice Coftanza,e di fuo
figlio Federico primo Rè di Sicilia . Nicolò del Medico fù Camariero del Rè
Manfredo, effendo ftato pria del giouenetto Henrico fuo fratello, la cui moglie
chiamata Elena del Medico nutrì la Principeffa Beatrice figlia del medefino
RèManfredo, che fa moglie d'Hearico d'Angiò.
Luiggi del Medico di Leontini, fù Caftellano di Sacca neltempo del Rè Fe
derico 2. Dario fuo figliofondò iui lafua famiglia nobilmente , e profuppongo
deriuarne la viuente famiglia Medici la quale fcordandofi delle fue arme anti
che che fono vna Croce d'oro in campo roffo pofta foura vna fumità , e nel fine
debracci tre merletti cioè tre di foura, e tre per ogni braccio , e fotto vna ftella
d'oro . Però Fra Ottauio Caualiero Gerofolimitano della medefina Città di
Sacca riceuuto nel 1582. nella fua proua dell'Abito fi puofe del Medico , e così
offeruò la famiglia del Medico di Leontini, oue Benedetto del Medico, e Medici
fù Barone della Carrubba, e Capitano nel 1343 ; mà quella di Sacca deriuò d'vn
medico di cafa Abrignano , e per quefto fi cognominò Medico .
Giouanni del Medico fù Capitano di Leontino nel 1392 , e Giurato nel 1394,
1396 , c 1399, c'l Rè Martino nelle fue lettere reali lo chiama Ioannis Medico
Miles Confiliario , e fideli nostro.
Pietro del Medico fù Maftro Rationale della Reginal Camera nel 1422, il
cui carico l'hebbe fuo figlio Criftofaro nel 1445 , e Gio: Pietro fù Maftro Secreto
della medefma Reginale Camera nel 1497 , e Cofmo che fù virtuofo caualiero
hebbe dal Rè Ferdinando in ricompenza di fuoi reali feruiggi l'vfficio di Ma
ftro Rationale del Regno nel 1506, in tempo ch'andò alla Corte reale col cari
cod'Ambafciadore dell'Vniuerfità di Leontini in Aragona, effendo ftato pria
diuerfe volte Senator della fua Patria.
1455,e Capitano nel 1458,fù padre di Michele, che fi casò con Margarita Spc
19 ciale nobile Leontina.
mitani fiori Fra Ottauio Medici riceuuto nella Sacra Religione nel 1582, e mol
ti gentil'huomini di lei fono ftati Capitani, e Giurati di Sacca. #19
L'arme ch'ella vía adeffo fono i proprij di Fiorenza facendo anticamente vn SPA
lei 11027
Caftello. 944
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DELLA FAMIGLIA
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hanno goduto i primi vffici del Regno di Napoli, e religiofi di molta ſantità fra
quali il Padre Marcello della Compagnia di Giesù ; le quali non fono qui rac
di
cordati per depocagine de'viuenti gentil'huomini, i quali non hanno curato
farvenire la fcrittura di Napoli, ò di Nola hauendogli al fpeffo inchetato , per
la ſpeditione . Don Mario Maftrillichiariffimo Dottor di legge fù colui che ven
ne in Sicilia con honorato carico, col fignor Marc' Antonio Colonna Vicerè di
Sicilia;
ODIDLI BI R900 Y...
ོ་ ་ 139
2 Sicilia Il cui figlio don Garzia Maftrillifù diuerfe volte Giudice della Regia
Gran Corte : e d'altri fupremi Tribunali del Regno , fcriffe de Magiftratibus,
due libri di decifioni di caufe fucceffe nel predetto Regno, e ftimato de'fignori
Vicerè nonpuoco per le fue virtù. Procreò anche il predetto con fua moglie
donna Luife don Girolamo primo Marche e di Turtureti don Andrea Arciuc
fcouo di Melfina e Fra don Antonio Caualier di Malta. Il Marchefe don Girola
11 quali il noftro Simone Leontino nell'iftoria della cafa Leontina dice chederiuò
Don Bernardo Merulla viffe con molta lodefù Barone di Bauufo, e genero di
Federico Caftagna, e Pollecino fighor di Monforte, er Turtureti, ed acquiftola ma
medefma Baronia per la fagion di dote nel 484.e Thomafo figlio di Damiano de
fù Giurato nel 1917.5 stort antalmeg sirup si sily mintorrod tan we in
Comprò ella nel tempo del Rè Giouanni la Terra di Calatabianose dell'Impe
rator Carlo acquiftò in dote della caſa Moncada la Contea di Augufta hebbe
nobiliffimi congiungimenti matrimoniali nel Regno di Napoli, con la cafa Car
raffa de Principi della Rocella con la Cafa Borgia de Principi di Squillace.
Fu fatta finalmete affai chiara da do Cefare Merulla Arciuefcouo di Palermo,
che reffe con virtuofo grido la fua gregge.Ilicui Nepote don Thomafo Marchefe YO
di Condagufta fù Secreto di Palerino,fù figlio di don Francefco Teforero del
Regno, e Caualier dell'habito di San Giacomodon Thomafofù Senator di Pa Ji
lermo nel 1600: 8 molti altri carichi hebbe.byLD onsnight cit
༞
Vn'altro don Francesco Merulla Barone del Caftello della Wola procreòdon Bar
Thomafo che fucceffe nel medefimo ftato il quale fi caso con donna Anna Roc
ca, ed Anzalone ſoftinendo i primi vffici della fua patria,parimente ſuo fratello
e
don Cefare calato con donna Blanda di Pafti,fù Sefiator ador
l l a el 639. ndo Ambafci di Mellina nel 164 , i
•S t e n 1 A per la Città di
Principe de Caualieri G
-Meffina in Napoli per riceuere il Ducha d'Alcalà,detto Vicerè di Sicilia .
-Don Giacomo , e don Andrea figli di don Francefco fecondo genito didon IS
La
Giacomo feniorê più volte Senator di Mellina , Barone della Baglia di Santo f
Stefanofù Eletto Colonello di Maftrodi Campo della feria di Tramontana del
la Città di Mellina nel 1994, nel quale venne il Baxa Cicala con l'Armata Tur
chofca effendo Stradigojo Vicario generale il Marchefe di Girace don Gio:Ven
timiglia, e della foria di mezzo giorno nè fù Colonello don Pietre d'Aierbo, ed
shpela niin ...
Aragona Marchefe della Grottaria.
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DELLA FAMIGLIA
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don Thomaſi Marchetto, Antonio Acciarella Iuratis Seraphicæ fimilia alumni Zan- is
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cla gratiffimi P. 1566. e fù parimente nel 1578.
Fra molt altri Cefare di Melfina fù Senatore nel 1579, fi legge dilui nella Ta
bella della Strada della Marina chiamata Strada Colöna, i Colleghi furono Se
baftiano Mollica , Pietro Granata, Nicolò Antonio Romano Giouanni di Buo
no, e Gio: Giacomo Cirino; e molt'altri finalmente di queſta famiglia fioriro
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no parimente in Palermo Vicenzo di Meflina Giurato nel 1590 .
L'arme di lei fono vna Croce d'oro in campo roffo, e di forro onde marine,
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I quefta famiglia nè impreffe vn libro il Sacerdote don AL
Giofeffo Vaffallo Dotter in Teologia nel 1639, per lo
cerè di Sicilia Gafparo Defpes nel 1480, e procreò Andrea, Sebaſtiano, Giovanni,
Guglielmo, e Giouanella, olovi zonini I innpolokosi chreared #
Nicolò
" LI B. ROOS V.
LIBRO $ 43
Andrea primo figlio di Francefco , fucceffe al zio don Girolamo nella Baro
niadel Conforto , ed aggiunse alle fue ricchezze il feudo della Maftra , che lo
comprò da don Luiggi Nafelli Principe d'Aragona, habitò nella Città di Piaz
e fi casò in Caltagirone con donna Giulia Bonanno, che gli generò don Frã .
cefco,don Girolamo,don Giofeppe, don Vicenzo, dos Giacomo , don Bartolo,
donna Antonia,donna Girolama,donna Maria, donna Giouanna , e donna Mel
chiora .
me fivede impreffe nel medefimo libro della cafa. Hebbe quefti due moglie la
prima fù di Piazza di caſa Seidì con la quale fece donna Giouanna ; la feconda
donna Chiara Riuarola della Città di Palermo figlia di don Angelo Maria Ri
uarola Baron di Rafforoffo, e procreò don Pietro, don Honofrio, don Marc'An
tonio,donna Antonia, donna Gerolama, donna Paola, donna Anna, donna Aloi
fia,e donna Margarita .
Z
za con Francefco Seijdi.
Gafpare primo figlio di Gio:Paolo fucceffe ne'beni,é feudi paterni, fi casò con
donna Inocentia Rao, e n'hebbe don Paolo .
Don Girolamo fecondo figlio d'Andrea fucceffe nella medeſma Baronia nel
1614,e ficasò in Chiaramonte, con donna Maria Spinelli figlia del Baron della
Perrera, e procreò don Francefco,donna Eliſabetta, e donna Margarita.
D.Giofeppe 3 figlio d'Andrea andò alle guerre in Fiadra per feruire il fuo Rè.
Don Vicenzo quarto figlio d'Andrea hebbe la Baronia di Bufalaifi portata
gli della moglie, ed acquifiò pure il feudo della Gatta ed è molto ricco, hebbe
per moglie donn'Aurora Caponelli, e Speciale Baroneffa di Bufaleifi di Noto,
che gli generò folamente donn'Anna.
Don Giacomo quinto figlio d'Andrea fi casò con donna Mariftella Boccadi
fuoco. figlia di Gio.gentil'huomo di Piazza, e n'hebbe donna Dorotea.
D.Bartolo fefto figlio d'Andrea morì giouane,così la orella donn'Antonia.
D.Giouanna decima figlia d'Andrea hebbe primieramente per marito don
Pompeo Guccio di Terranoua , e dopò al viuente don Vefpefiano Trigona Ba
rone di Dragofoffo,e Maftro Giurato in feudo co titolo di Barone della Valle di
Noto; e molt'altre figlie femine nè nacquero,che per effer monache le tralafcio.
Don Francesco Barone della Maftra primo figlio di don Girolamo,fi casò có
donn'Anna Micciche figlia di don Vicenzo.
Don Paolo figlio di don Gafpare, e molt'altre femine.
: L'arme della famiglia Micciche fono vn braccio armato, che tiene impugna
tavna palma d'oro con tre ftelle in campo roffo.
DELLE FAMIGLIE
MIGLIORI , ED ANGLES.
e notato fra i Baroni di Palermo nel feruigio militare del Rè Lodouico nel 1343,
il quale per mezzo Cauallo fù taffato onza 1 ,e tt:15,fuo figlio Giouani fù affai
ftimato del Rè Martino, ed in vna lettera reali lo chiama Nobili Ioanne de An
gles fideli, & familiari noftro. Corrado de Angles fù Falconiero del Rè Alfonzo,
e Pietro fù Caftellano di Caftell'amare di Palermo ſei anni , però à miei tempi, e
mancata, nè conofco alcuni rampolli ridotti maccanici ; fece quefta famiglia
1
perarme due campi diuifi d'vna fa cia roffa, dentro la quale gli ſono tre ftelle
d'oro,nelcampo di foura ch'è verde gli fon due Leoni rampanti, che tenino vn
giglio d'argento, delle bocche de'quali efcono due gigli chiufi, e fotto la fafcia
vncampo torchino ondato d'onde marine .
Queft'armi fi l'aggregò con le fue il predetto Pietro Migliore, percioche l'ar
mide'Migliori fono vna banda roffa, e dentro due rofe d'oro, con vn giglio d'
argento nel mezzo, in campo d'argento , e così inquartate gli feguì i fuoi figli
Diego, e Gio:Antonio.
2
DELLA FAMIGLJA
MIGLIA Z Zz o.
16
per moglie donna Lucretia Conte, figlia di Stefano, con la anale procreò il vi- lu
uente Principe di Baucina, e'fuoi fratelli che tutti viuono virtuofamente, econ
gli fplendori della nobiltà effercitandofi fempre in effercitij cauallarefchi ,ed in ga
altri virtuofi azzioni. playbormileid ellsim. Af
L'armediquefta famiglia fono vn'albero di Miglio d'oro in campo azzurro.
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DELLA FAMIGLIA
ÕTSI PS , ANAUTOR 17. add bidon sisu coi20 .
Ilprenarrato Michele Mindece Barone del feudo delli Cuci morì nel 1537, èi
lafciò ogni cofa à fuo figlio Pietro il quale non hauendo figliuoli diede tutti i
fuoi beni à Pietro, Virginia, Ifabella, e Vicenza fuoi nepoti figli di Biagio fuo cog
A famiglia Milana, ouer Milano che tutto è vna medeſma cofa, venne in
Sicilia di Milano, oue fin'hora ella viue , ed hauendofi impiegato a'fer
I
I uiggi del Rè Federico 2,fece nella militia chiari progreffi,il primo che di
dir lei s'haue notitia,e Guido Milana gentil'huomodi molta prudenza , il quale fur
impiegato in molt'importanti affari del medefmo , così parimente fuo figlio
Matteo regio Camariero, che fotto il Rè Lodouico fù Capitano di Lentine , c
coftodì Augufta per il Rè , colfratello Giouanni Barone del Tenitorio di Rie- 1
Ja
ni, contra i Chiaramontani. Guido fecondo, e Nicolò viffero famigliari del Rè
Martino , e Regina Maria Matteo figlio di Nicolò fu Giurato di Palermo, nel
1412, nel 1415, 1421 , e 1423 ; Il cui figlio Nicolò hebbe il medefino carico nel
1459, 1469. Quefti procreò Pietro, e Giouanni che furono Senatori anche il
primo nel 1480, 1484 e 1487, e'l fecondo nel 1482, € 1486. Pietro fi casò cOIL
la figlia di Giacomo di Milazzo gentil'huomo Palermitano fù Senator della
1
fua patria nel 1487,1490, 1493 , e nel 1500,e 1 504,che gli procreò Giacomo, che
fùpadre di Pietro, che fù parimente Giurato nel 1542, e molt'altri di quefta fa-1
miglia, fiorirono particolarmente in Spagna alcuni di lei fe nè fà mentione nel
la famiglia Borgia. Giouanni Barone di Rieni habitò in Meffina, e fondò iui la
fua famiglia , il cui figlio Nicolò viffe molto ricco fotto il Rè Martino, e Gio:
T 2 Mat
TEATRO GENOLOGICO
1481
is
fera anche habitator di Lalicata, il cui padre Guerao Saluira gl'haueua hauuto
dal Rè Federico 2 , in ricompenfa de'fuoi militari feruiggi .
Dopo la morte del predetto Calcerando ,fucceffero ne'predetti feudi Laudel
la moglie di Ruggiero Manatres che gli fucceffe Nicolò fuo figlio primogenito
dopò la cui morte nè preſe il dominio Elifabetta fua figlia; ed herede vniuerfale,
la quale pofcia fece donatione de'predetti feudi àMatteo Manafria fuo coggino;
però
fot
150 TEATRO GENOLOGICO
pêrò per la fua morte ſenza veruna prole, peruennero in poter di Ruggiero fuo adif
nepote. Quefti diede la metà do feudi à Giouanni Zingarella, per farci confir dile
ntare dal Re Alfonzo la predetta donatione di fua aua Elifaberta de predetti Fracce
feudi; come in effetto nella nota faceeffe al predetto Ruggiero Menafria fuo diN
figlio Nicolo, al quale il figlio Giouanni ; Il quale proereo Ruggiero Batone Stm
della Bifera, Andrea, Nicolò, ed Antonio MO :
4 up affolladay suitab to: alco
Da Ruggiero nenacque Bartolomeo Barone della Bifera , che fi mopì ſenza 110
lafciar prole;per la qual cagione nella metà di detti feudi il predetto Andrea fuo riC
zio cuualioto ricco, virtuofo ficceffe,e fù quello quale coprò da Gionãsi Zin Dr
garella, l'altra metà de predetti feudidella Bifera,e-
Panarotta , per la fua morte tua
parimente ſenza figli ,prefe la Baronia fuo nepote Andrea, figlio d'Antonio fuo Ala
fratello . Quelli viffe con gli fplendori della fua antica nobilra fufurato di Pa Ou
lermo nel 1557 fua forella Palma ficaso condon Lodouico Buglio Ba 2
ron del Burgio, egli generò don Andrea Buglio , e Manafria Baron della Bifera ສູງ C
per fuftitutione del detto Andica Manafrià fuo zioSi cásò il predetto don An azz
drea Buglio in Catania con donna Antonia la Valle con la quale procreò don
Mario che feguì nelle Baronie don Ottauio , donna Francefca moglie di don
Carlo di Gregorio, donna Ifabella moglie di don Grofeppe Fimia. Il Barone don
Mario con fua moglie donna Antonia Grauina figlia del Marchefe di Franco
fonte, fece à don Francefco, il Padre Ludouico della Compagnia di Gesù, don'
Agata moglie del Principe di Galati,foro Benedetta monaca nel Monaftero del
la Città di Mineo, fuor Agata Felice nel Monaftero di Santa Caterina, e'l viuen
te don Girolamo caualier virtuofo ch'è ftato diuerfe volte Senator della fua Pa
tria Palermo, e promoffo in altri fupremi carichi la cui moglie, e donna Maria,
Leofante figlia del Baron della Virdura.
Il predetto don Ottauio caualiero di esperimentata virtù che non poche
volte fù Patritio, c Senatore della fua patria Catania, accopiato in matrimonio
con donna Leonora Cutellifece al Padre don N. delta Religione Benedittina, e
don Ignatio, e quattro femine monache in vno de Monafterij di Catania.
Dal Barone don Franceſco Buglio, e donna Cafandra Palagonia fua moglie
nè nacquero i viuenti don Mario Barone della Bifera, e Fauarotta caualiero vir
tuofiffimo, e degno di molte lodi, il cui bello intelletto non hà laſciato incultii
Torchi,e di publicar le fue virtù infieme; egli con fua moglie donna Rofolea Se
rouira Baroneffa del Fiumefalfo , detto anticamente Gela , hà procreato don
Franceſco Vicenzo , donn'Antonia, donna Francefca, donna Cafandra , e don
Francefco; la cui forella donn'Antonia con don Thomafo Impellizzeri Barone
del Burgio, hà procreato à don Thomaſo poftumo Baron del Burgio.
L'arme di quefta famiglia fono tre fafcie d'argentoin campo verde,e foprala
prima fafcia vna branca di Leone rofſo giacente. })
... 11.5 .0
0. DELLA FAMIGLIA 1 MINVTOLI.
*** Tobern low c
Arebbe fouerchio fe voleffe trattare in quefto difcorfo l'antica origine , u
nobiltà della famiglia Minutoli di Napoli effendo che Scipione Mazzel
S
lic Filiberto Campanile nè fanno ampio trattato, Ligono Minutole fù Si
gnor di feudi in torno Auuerfa, e fotto gl'vltimi Rè fucai hebbe Bvfficio di Ma
ftro Portolano, ed armato Caualiero del Rè Carlos ,di Napoli nel 1270, Coftan
tino, e Ruggiero feruirono il medefmo Rè con l'arte militare, tacció dunque i
tanti huomini illuftri Caualieri Conti,Marchefi,Cardinali, Capitani d'efferciti, e
P DELLA FAMIGLIA
14
MA ZARA.
"
3
1.
1. an * 4
Abedin
296m .
Z
della Montagna di Sara in Sacca , ed al secondo figlio l'equiualente . Ritrouafi
pure in Modica Giouanni, e Pino di Mazara fratelli figli di Giouanni fudetto 1
F
Giurato nel 1409 .
17.3
In Sicli gli viffe Giacomo di Mazara figlio di Vicenzo, il quale fu genitor d'
Antonino,e di notar Franceſco
Cataldo terzo figlio del primo Simone viffe affairicco , e per vna ferittura
,
nell'atti di notar Tuccio Mirabella di Modica nel 1444, fi vede che plegia in
groffa fomma d'oro à Fra Mazziotta Filingeri Caualier di San Giouanni,figlio
di don Artale, che fi douea à Battista Platamone gran Cancelliero del Regno.
Si casò finalmente in Noto, e quiui procreò Antonio, e G ouanni, che fi casò cố
donna Maria Sampayo, figlia di Ferdinando Viceportolano di Vindicari , con
dote di renditi foura i feudi del Burgio di Mainotto Landolina . Ritornò il Gio
uanni in Modica,ed hereditò del padre i beni lafciati da Simone primo luoco
al Cataldo . Hebbe quefti ad Antonello, e Giouanna moglie di Michele di Giu
rato; però l'Antonello con donna Giouanna Giurato fua moglie , figlia di Gia
como,procreò Gregorio,che con Chiara Mirabelli fece alcuni figli , de'quali nè
vennero i Baroni dell'Oglio c'habitarono in Noto.
Ilfecondo figlio d'Antonellofù Antonio, hebbe per moglie donna Margarita
Celeftri,figlia di Carlo, e pronepote del detto Pietro Stradigò; viffe ricchiifimo,
fi morì nel 1560 , e lafciò Antonino, Vincenzo, Carlo, Baldaflare, e Gio : Battiſta.
Antonino fi casò in Malta con donna Pietra Mompalau forella di Garzia difcē
. te d'Emanuel Mompalau Configliero del Rè Martino nel 1392, fece con fua
moglie Antonio , Calcerano , e Margarita Aua del Barone di Molocca don
Antonio Mont'alto, e della Baroneffa delle Serre,feconda moglie di don Vicen
zo Arizzi in Raguſa . Antonio fi casò con donna Margarita di Giurato , della
quale acquiftò don Giacomo,don Natale,e donna Ifabella moglie di Paolo Vaf
fallo, chegli partorìdon Gioſeppe , don Gio: Battiſta, don Franceſco, e don Luig
gi Vaffallo.
Don Giacomo di Mazara fi casò in Sich , con donna Lucretia Belguardo fi
glia di Cofmo , famiglia nata da'Belguardi d'Agrigento , ed hebbe di lei dons
Giofeppe hoggi nella Compagnia di Gesù, don Antonio pur nell'ifteffa Compa
gnia,che mori nel 1649, don Cofmo anche morto, don Carlo , don Baldaffare ,
don Luiggi, don Calcerano, donna Francefca,e donn'Antonia hoggi viuenti .
Di Vicenzo fratello d'Antonuzzo, nè nacque Francefco , che con donna Vi
cenza Giurato forella di donna Margarita fudetta nè vennero dōna Margarita,
don Vicenzo , e don Placido . E Gio: Battiſta altro fratello d'Antonuzzo fece An
tonio, e Pietro . Gafpare fratello d'Antonello, con fua moglie Margarita d'Af
C ..
fenfo figlia di Stefano,fece à Stefano, e Gio'eppe .
Antonio fratello di Giouanni, e figlio di Cataldo fi caso con Damiata Cam
pifiano; perloche habitò in Siragufa, e procreò Carlo, che con Violante, figlia di
Francefco di Naro fua moglie fece à Nicolò c'hebbe per moglie Antonina figlia
di Giouanni d'Arizzi di Ragufa della quale acquistò Thomafo, che generò An
tonio hoggi padre d'Antonino , che viue in Sicle.
lo taccio di feguirne più oltre mentre nè fà anche ampia difcrittione il Gran
Cancelliero Fra Gio:Francefco Abela nella fua Malta Illuftrata parto veramen
te d'vn foggetto eminente, e degno d'infinite lodi per le fue virtuofe qualità . E
tutte le fcritture di lei ficonferuano appò al detto P.Giofeppe della Compagnia
di Gesù,colui il quale eruditamente l'hàcauato della Cancellaria , e d'altri Ar
V SVP
TEATROGENOLOGICO
154
10
On l'occafione ch'è congiunta la famiglia Celeftre, con queſta di Mazara, 4
M
mi fprona à trattar alcune notitie di lei,che mi fouragiunfero dop ) l'im
C
preffion del fuo Elogio nella prima parte del mio Teatro. Delle quali s'hà ca
uato ch'ella deriuò in Sicilia di Francia ne'tempi della Regina Leonora moglie
del Rè Federico fecondo, come teftificò Fra Gio:Battifta Celeftre Caualier Ge
rofolimitano Francefe, che venne in Malta in tempo che fi hauea publicato per
tutto,il paffaggio dell'Armata Turchesca in quell'Ifola, doue portò chiarezza
PR
della venuta di quefta cafa,di Francia , in Sicilia. Il primo di lei fù Pierluiggi, che
fù padre di Manfredo Celestre accennato nel primo Elogio predetto,che generò
Pietro il quale viffe ricchiffimo in Modica , da chi in vn edifitio del Conuento
del Carmine di Modica fi legge.
Hoc opus inceptumfuit per dominum Comitem , & dominum Petrum de Celestri
116
16w
anno 1404.
A quefto fucceffe Pietro 2 , fuo figlio, che viffe con molte ricchezze, fu come
s'ha detto Straticoto di Melina nel 1488 , ed acquistò il feudo di Santa Croce
nel 1470, nella cui conceffione fi legge( Magnificus dominus Petrus Celestri regius
miles ) hebbe due mogli, la primafù Francefca de Ceci famiglia Baronale, e la fe
conda Elena Pancaldo, figlia del Baron di Pancaldo; procreò egli con la prima
$
Antonio,Andrea, Giouanni, Filippo, e Michele , che furono equalmente laſciati
heredi ne'beni paterni. Antonio fi casò con Antonia Mirabella, figlia di France
Si casò Carlo in Sicli con Cafandra Gelofo, con la quale procred Vicenzo .
Biaggio,Agoftino, Alberto, ed Antonino . Da Vicenzo, ed Antonia Arizzi fua
moglie,nè nacquero Carlo Baron della Piana, che fi caso con Margarna Cele
ftre del ramo di Filippo; Fra Daniele del terzo ordine di San Francefco , e Gu
glielmo Dottor di legge fece Rofolia. mothA
Nè nacquero d'Agostino Carlo Dottor di legge, che ficasò con Liuia Melfi,
ed Antonino. Carlo procreò Antonia moglie di don Giofeppe Celestre del ramo
di Filippo, la cui forella prefe per marito al fudetto Antonino , che gli generò
tre figlie. 20 free
Giouanni figlio di Pietro 2 ,fù affai benueduto del Rè Catolico , dal quale ot
tenne per feruigi fatti alla Corona 500 tratti, e l'vfficio di Protonotaro del Re
gno,e molt'altre cofe, fù più volte Capitan di Catania, ed altri vifici maggiori
cgli formoutò, e fi morì finalmente al feruigio del fuo Rè in Granata .
Michele altro figlio di Pietro,fù regio caualiero,che per vnſuo teftaméto vin
cola il feudo di Santa Croce, oue fà mention di Pietro primo dicendo ( Perquon
dam Petrum de Celestrio eius auum. ) laſcia per quello al nepote figlio del fuo pri
mogenito premorto à lui Santa Croce, e le Secretie di Lalicata, à Giulio fuo fi
glio
C
97 L IOBRO I as s
155
glio viuente, tutte l'entrate c'haueua foura il Cargatore di Catania; à Gio : Hen
rico altro figlio molti beni in Modica a'figli di Scipione altro figlio premorto à
lui,a'detti Gio: Antonio, e Pietro lafciò i predij della Mentana, e Monte grande,
poffeduti lungo tempo de'loro pofteri, ch'anno per lo fpatio d'vn fecolo goduto
molti vifici in Siragufa, finche nel P. Antonio della Compagnia di Gesù: fonno
adeffo in qnanto alla linea mafcolina eftinti; hauendo pria ornato la patria ,
con habiti di cauallaria, fin'all'vltimo don Pietro, e con dignità Ecclefiaftiche.
Da Giulio difcende don Martino Vicario Generale in fede vacante di Siragu
fa , e pofcia di Cefaludi . Da Gio: Hinrico don Giulio , che fi morì punchi anni à
" dietro, clafciò la cafaripiantata în Catania , hauendo prima veduto nel fuo ra
mo tre habiti di Malta , fra i quali quel Vefpefiano , che morì valorofamente
combattendo nell'affedio di Sant'Ermo in Malta.
Hebbe Michele altro figlie di Matteo, per difpofition paterna Santa Croce ,
che dotandolo à Bianca fua figlia ca ata con vn gentil'huomo di cafa Bell'huo
mo,diede occafione di graue lite . Fù egli Senator di Siragula, e dopò la morte
della moglie prefe l'habito di Malta nel 1532. Fra le perfone che goderono vffi
ci,fi ritrouano Gio: Henrico Secreto di Lalicata nel 1539. Calcerano hebbe lice
za di fabricar Forrezza nelle spiaggie di Santa Croce nel 1530; Gio: Vicenzo fi
glio di Gio: Henrico fù Capitan d'arme a guerra di Terranoua nel 1565. Arcan
gelo Maftro Giurato del Valdi Noto nel 1597. Don Guglielmo figlio di Sci
pione referendario dell'vna, e l'altra fignatura , ed Abbate di Troina nel 1601 .
Mà ritornando à Filippo figlio di Pietro fecondo, che fi casò con Mobilia d'Od
do figlia di Guglielmo nobile Netino, congiunto in parentela con la famiglia
- Carufo de Baroni di Spaccafurno , però Mobilia dopò la morte di Filippo prefe
per marito Autonino Perno caualier Siragufano ; perloche i duo fuoi figli ha
uuti da Filippo Celeſtre fi reftarono in Siragufa , vno de'quali Pier Gio: fi caso
con donna Maria Mirabella , con la quale fece Filippo , Antonino , Pietro , Mi
chele, Marco, e quattro femine che fi cafarono nobilmente.
Filippo preſe per moglie à donna Margarita Mazara, e fi mori col fratello Mi
chele nell'imprefa di Siena. Antonino con Lauria fua moglie fece Pietro, Fabio,
e Marino, e Scipione che fi casò con Anna Zacco, con la quale procreò fra gl'al
triFilippo che con Fortuna Carufo fece Scipione , il quale fi casò con donna
Beatrice Bellio, e Caprera, di Ragufa , e n'hebbe don Filippo, don Francefco,dō
na Anna, moglie d'Antonino Celeftre, e doun'Agnefa. Di quefti don Gioseppe ,
e donn'Antonia Celeftre nè nacquero don Carlo, e don Luiggi.
Marino fi casò in Noto cō Liuia Scarrozza, e n'hebbe Vicenzo. Pietro figlio di
Piergiouanni hebbe Camillo , che con Margarita Leofante fece Francesco, quefti
con Violante Minardo procrcò Camillo Dottor di legge, il quale fi casò in No
to con donna Vicenza Înterrainero , e Pepi ,col feudo di Cameni in dote,che gli
generò don Francefco, e don Camillo .
Marco prefe per moglie Franceſca Mirabella , e procreò Stefano, Vicenzo, ed
altrefemine . Stefano con Liuia di Leone fece Fabio , e Franceſco . Fabio con
128
Chiara Arizzi , e n'hebbe Paolo , e Corrado . Paolo fi casò con donna Maria la,
Rocca, chegli generò don ignatio,don Francesco, don Giofeppe, don Stefano,
e donna Chiara, e la maggior parte de'predetti hanno goduto i primi vífici del
Contado di Modica. ܕܕ܃
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riuò Bartolomeo, come cofta per atto publico di notar Benedetto Bracelli
nell'anno 1370. Di quefto Bartolomeo refta memoria in vna tabella fopra la
porta della Sagreftia maggiore in S.Giorgio, doue è effiggiato, come vno degli
otto Gouernatori di detta cafa, e protettore di diuerfe compre nell'anno 1354;
e nel 1388,interuenne nella fedeltà giurata à Gio: Galeazzo Duca di Milano nè
gli atti di Cottardo Stella Cancelliere. Fiorì nel medefimo tempo Simone della
fteffa famiglia, e fù vno de'Configlieri, e nobili Cittadini di Genoua , che aggiu-,
ftorno la pace tra'Pifani, e le conuentioni coll'Imperatore Carlo IV, come fta
regiftrato nell'Archiuo della Rep.l'anno 1 368 , in atti di not.Raffaele Caſanoua.
Procreò il fopranominato Bartolomeo à Vicenzo , come filegge in notar
Giouanni Brignole nel 1449, e da Vicenzo nacque Bartolomeo,di cui, come fi
glio del fudetto Vicenzo,fifà memoria in vna fcrittura publica negl'atti di no
tar Lorêzo Cofta nell'anno 1465. Succeffe à quefto Bartolomeo il figlio Nicolò
come teftificano gl'atti di notar Giouanni Brignole nel medefmo anno 1465 .
Nacquero da Nicolò cinque figli Geronimo , Tadeo , Agoftino, Leonardo , &
Gregorio. Per la verificatione della de cendenza di queſto Nicolò habbiamo vi
fto con Iftromenti publici, e con decreto, & autorità delli Magiſtrati della Rep .
giuditialmente prouata la fucceffione della famiglia Merello , infino à Pietro
Antonio Merello,padre del Marchefe Barnabà Giacinto ,( che dell'antecedente
fi hà baſtante fondamento da quanto di fopra fi è riferito) Geronimo figlio di
Nicolò hebbe il Gouerno delle Galere della Republica , per quanto hò vifto , e
nunciato in vna fcrittura antica, e fi diportò con ogni fodisfattione, e valore , &
in quefta fucceffione ftabilita con l'autorità fudetta fi legge , che dal detto Ge
ronimo difceffero Antonio, Pietro, e Nicolò.
Antonio,di cui fi fà mentioue in vn publico iftromento nè gl'atti di not Roc
catagliata nel 1543, fi casò co madonna Caterolla da Cocurno de'Conti di La
uagna; procreò queſto à Battiſta, Geronimo , Simone, e Bartolomeo Merelli.
S Simone fu huomo di molto ſpirito, e valore tanto, che fù fatto capo di vnʼar
mamento Nauale di molto numero,che fi fece contro infedeli, nominando per
Capitana di detto armamento vna fua Naue propria,con la quale haueua na
uigato molto tempo con acquiſto di gran nome,nel qual carico fi diportò così
valorofamente, che fù in quel tempo affai celebre, e nel fuo ritorno con applau
fo,ed allegrezza da tutti riceuuto. Hebbe ancora altri honori , e carichi riguar
deuoli, ed in particolare il gouerno delle Galere del Duca di Sauoia,
Il fudetto Battiſta fratello del detto Simone, e figlio d'Antonio, come fi legge
negl'atti di notar Fraceſco Valdetario nel 1593 ; ( à cui da Battiſta Negrone Me
rello fuo Zio, come confta per li atti di not:Gio :Maria Torre nel 1574, fù fatta
donatione della metà d'vna Villa nominata la Merella nella contrada di Zoagli
al prefente poffeduta dalli fuoi defcendenti, infieme con l'altra metà, della quale
fece poi acquifto da Leone Negrone Merello fuo Zio à chi aſpettaua; ) ſi casò cố
Nicoletta della famiglia Leuanto delle nobili,ed illuftriin Genoua aggregate al
gouerno della Republica. Procrcò il Battifta con la fudetta Nicoletta Leuanto
tre figli Pietro Antonio, Rolado, e D.Bartolomeo.Rolado hebbe per moglie Co
ſtaza Riuarola nepote del Cardinale Riuarola, e forella del Vefcouo di Ayazzo
in Corfica,mà no procrcò có lei figlio neffuno.D.Bartolomeo fù Canonico del
la Catredale di Palermo promoffo dall'Eminent, fignor Cardinal Doria, con di
moſtrationi d'affetto ftraordinario, come fi cöprende dall'auuifo da quell'Emi
nenza datone al detto don Bartolomeo , con lettere che manifefta la molta fti
ma,che quel fignore faceua della perfona,e cafa fua.Fù anche Vifitator Genera
le in fede vacante di tutta la Diocefi,nel quale carico morì nel 1648,
-21
L Pietro
CO
TEAT
RO LOGI
158 GENO
tola
Pietro Antonio fi easò con Madalena figlia di Barnaba, e Giulia Ifola famiglia
Not
nobile di Genoua, ed aggregata nel 1528.nell'Albergo della Vío mari. Nacque da
Silve
quefto matrimonio il noftro Barnaba Giacinto vnico figlio mafchio , non infe
sipara
riore de'meriti à neffuno de'fuoi maggiori, de'quali mi hà parfo accennare fola
mente gli afcendenti di linea retta, e non teffere lunga ferie de'trafuerfali , che
7720
faria volerci troppo dilungare in raccontare li carichi, ed impieghi confeguiti 1A
in varij tempi da questa famiglia. Dirò folamente, che da circa 400.anni in quà
fono ftati feinpre riguardeuoli in maneggi delli più graui nella Republica esedde
do alcuni dieifi ftati Antiani, altri elettori di Antiani, e molti Senatori, e Gouer
natori della Rep.come è notorio, e Leone Merello fù vno delli fei imbuffolatio
b
per l'elettione alla fuprema Dignità del Ducato.
E perche nell'anno 1 528. per aggiuftamento delle difcordie trà la nobiltà
vecchia , e nuoua , fi decretò, che delle famiglie nobili reftaffero in piedi folame
te quelle, che haueffero fei cafe aperte , che furon 28 , alle quali fi aggregaffero
l'altre nobili manco numerofe Quefta famiglia Merello,non per cercare nobil- da
tà,che le mancaffe, mà per non trouarfi in detto tempo,cosi numerofa , come ri
chiedeua lo ftatuto, fi aggregò alla famiglia Negrona chiariffima , e nobiliffima
trà le cafe più antiche di Genoua: E fi vede che mai gli huomini di quefta fami
glia lafciarono il proprio cognome di Merelli,poi che chiamauafi Agostino Ne- mi
grone Merello, Leonardo Negrone Merello fratelli di Geronimo , figlio di Ni- a
colòfopradetto, e fei figli di Leonardo, Zij del Battifta, Auo del noftro Marche
me
fe,al cognome di Negrone aggiungeuano il proprio de'Merelli.
Ma perche poco gioua la qualità del fangue, che da gli antenati fi trasfonde E
a'pofteri, fe non s'accopia con le proprie attioni illuftri, che da per loro fole fon
dano, non che teftificano,la vera nobiltà, ed antica chiarezza delle famiglie, hà Wh
201
procurato il fudetto Barnaba Giacinto non folo di corrispondere all'obligatio
ni che da fuoi antenati gli erano ſtate col fangue imbeuute, mà anche di lasciare "di
a'pofteri memorie della fua propria particolar virtù, dando gran faggio della
fua prudenza e deftrezza nel maneggio dell'affari più graui di Sicilia , quando re
ferui al fignor Cardinal Doria di Secretario di ftato , e di guerra , gouernando h
quell'Eminenza quefto Regno in nome di S.M.come fuo Luogotenente, e Capi
tan Generale, e con parole degne fifa mentione della gran confidenza che di lui spreje
Car
fi fece nella patente di fimil carrico data à 7.di Maggio 1639 ; ed altre fuffegues
ti atteftationi fatte dal medefmo Signor Cardinale à S. M. al fine , e doppo dell
gouernofudetto,fupplicando la fua Real Benignità, à tener memoria delli mol 1.Pa.
ti feruitij fatti in detto Minifterio. Ingu
Ed hauendo per qualche tempo prima, che moriffe il detto Signor Cardinale Sard
hauuto vnitamente con la Procura Generale di S. E l'amminiftratione della fua Cune
Abbazia della Maggione,e continuato nella medefima per quanto durò la breue don
vita di don Toma o Doria figlio del Duca di Turfi,che fucceffe in detta Abba 01 p
zia al Zio Cardinale , li fà incaricata la fteffa della R. C. per il tempo della Sede and
Vacante, finche paffata detta Abbazia nel Sereniff. Signor D.Giouanni d'Auftria toin
-009
figlio della Catolica Maeftà dei Rè Filippo IV.Noftro Signore, che Dio guardi,
nè hebbe la confirma, che effercita al prefente con titolo di Amminiftratore Gere
nerale di tutte le rendite Ecclefiaftiche , che S.A. poffede in quefto Regno,cont
approuatione di S.Macftà ,che di ciò fà mentione, connumerando quefto fra gli
altri fuoiferuitij . man
Daue
Con quefto ingreffo, ed attacco hebbe occafione di palefare li fuoi talenti,
fedeltà a quell'Altezza, mentre gouernò quefto Regno, adoprandofi con ogni urc
ram tuam de Mompileri nuncupatam, quam in difto nestro vlterioris Sicile Regno iu
ftis,& legitimis Titulis tenes, & poffides. Ob oculofque noftros verfenturfummaani
mi tuiin noftrum obfequium,& vtilitatempropenfio, ac ftrenuafides, quafæpefapius AL!
multis ab hinc annis in minifterijs magniqueponderis negotijs nobis ostentafti, & ma au
#t
xime ab anno 1639 Cardinalis ab Auria tunc temporis in eodem Regno noftri Locum
tenetis Generalisftatus, & belli Secretarius, & fubuentiones ad noftros exercitusfub
leuandos totis tuis 7 iribus curando; Nec non quod impræfentiarum adminiftrationem
generalem reddituum Ecclefiafticorum ad D. Ioannem ab Auftriafilium noftrum in
ipfo Regnofpectantium exercearis; Atque Anno proximo elapfo, in prouifione, & expedi
tione noftra Magne Claffis monumentum, quod tua vigilantia,industria, & affiduus
Labor nobis atullerint. In quibus omnibus de tua integritate, in noftrumobfequium
animi ardore,& conatu plurima nobis edideris testimonia, vt patet ex litteris ad Nos
tranfmifis prefatorum D.Ioannis filii nostri, & ab Auria Cardinalis Pro merito igi
tureàdem gratia , & prærogatiud Tituli Marchionis te dictum Barnabam Hiacyn
thum Merello profequendum, atque infigniendum duximus cumfacultate commuta
diprædictum Marchionatus Titulum omni tempore ad alium locum quanuis popula
tione carentum,atque etiamfitfimplicem, & meram donationem. Tenore igiturpra
fentiu,e quel che fiegue, e più fotto teq;eum lem Barnab im Hia patum Merellodicte
Terra de Mompeleri Marchione, tu fq, bæredes,& fucceffores ordinefucceffinoficimus,
creamus , conftituimus, & ordinamus Marchiones dicte Terræ,e quel che fiegue.
L'altro Priuilegio della Piazza di Maftro Rationale comincia .
Inueterata eft maximorum Principum confuetudo fubditos de fè bene meritos, ac
eosmaxime qui in preftandis obfequi's affidue infudantpremis ,mineribus ,& honori
bus condecorare . Quare cum ab oculos noftros verfentur tui SpeFab lis fidelis nobis
Barnaba Hiacynti Merelo Marchionis de Mompilerifumma in noftrum obfequium,
·
utilitatempro enfio, ac ftrenus fides, e quel che fiegue, e doppo hauer fatta rela
tione d'altri feruitij foggiunge, & nouiffim , quod infigne testimonium præbet d
tuafortitudine, dexteritate, & prudentia in rebus magniponderis ad nostrum obfe
quium fpestantibus predictus D. Ioannes filius nofter luculentur attestatur infusEpi
tola nobis expeditafub die decima octaua Februarij præsētis, &infrafericli anni mil
lefimifexcentefimi quinquagefimi, nam ab ipfo meruifti defignari ad res arduas quietis
&felicitatis Panormi confequendas. Huicque muneri cum laude ,& omni approbatione
refpondifti celeriter occurrens vndequaque occafio popofcit. Talibus laboribus perfun
Elum meritis decoratum, acfperantes tuifimilemfuperfuturum iure optimo ex no
trafpeciali gratia, motuque proprio Officiumfupernumerarium Magistri Ration lis
breuioris Toga Tribunalis nostri Regij Patrimonij vlterioris Siciliæ Regni, cum ga
gijs,ali fque Emolumentis, quibus cæteri Mftri Rationalis, qui d'éta officia habent in
proprietate ineodem Patrimonij Tribunale frueri confueuerunt liberaliter in te confe
rendum duximus, e quel che fiegue . La mercede fattali da S. M. di vņ'habito per
fe,ò per vn figlio fuo, confta dalle feguente Fede.
Certifico yo Don Melchior Moran Caualiero de la orden de Santiago Secretario del
Rey Noftro Señor, Oficialprincipalde la Secretaria de las tres ordenes militares du
3.4
Santia
LIBRO V. 161
Santiago, Calatraua, y Alcantara, que por los papeles della,parece que Su Mageftad
Ja pordecreto de 30. de Mayo paffido deste año, tiene hecha merced à Bernaua Iacinto
Merelo del Hauito de una de las dhas tres ordenes parafu Perfona,ò para la de un
bijofuyo à fu election, deque fe darà eldefpacho neceffario en la dha Secretaria al dho
Bernaua Iacinto, dal bijo que nombrare constando que lo es, y boluiendo esta certifi
cacion,que doy depedimento de laparte del dhó Bernaue . En Matrid ànueue de Iunio
7.41
de mibyfeiscientos y cinquenta años . D. Melchior Moran.
Si è calato il fudetto Marchefe Barnaba Giacinto, con donna Laura Agliata,
che fù maritata prima con don Diego Ballo, e Bolagna, col quale non hebbe
figli,fignora di rare qualità,e virtù, figlia di don Giofeppe Agliata , e Spatafora ,
figlio di Gerardo fratello di Ludouico Barone di Solanto del nobiliffimo cep .
po della cafa Agliata, come à fuo luogo à baſtanza fiè detto , della quale tiene
hoggi due figli nominato l'vno don Paolo Felice, e l'altro Vicenzo Geronimo .
L'arme di quefta famiglia fonoLeone d'oro coronato in campo azzurro , cö
vn mazzo di Fraule in mano, che nell'Idioma Genouefe fi chiamano Merelli.
DELLA FAMIGLJA
Ar
ON la Regina Leonora moglie del Rè Federico condo fra
gl'altri caualieri, che in altri luoghi hò accennato, ed in altri
clogij, venne da Napoli in Sicilia Autitio Mirabelli nobile
Francefe, ouer figlio di Guglielmo gentil'huomo Francefe,
che nacque in Forli ed habito in Napoli, quindi la Sicilia
col carico di Coppiero della Regina, come riferisce Giorgio
Allegretti nelle famiglie mobili della Citta di Forlì, oue dice.
che Dionigio figlio maggior di Guglielmo nobile Francefe, ftabilì la fua famí
glia Mirabella in Forlì, cd Autitio fuo fratello minore in Sicilia, paffandoui cot
carico di Coppiero della Regina Leonora Queſti effendo d'eta virile s'impiega
alla militar difciplina; perloche della medeſma Regina hebbe il gouerno di Si
agufa,ed iui fermandofi, fi çasè con Paola forella diPietro Soalanibro, che gls
104 X procreò
162 TEATRO GENOLOGICO
i medefina fua BB
procreò Guglielmo, che fù diuerfe volte Rettore, e Senator
patria Siragufa fotto il Rè Lodouico, e pofcia Percettor del rosti della Regi
nal cammera nel 1371.Il cui figlio Giouanni fù Maftro Secret deila medefima
"
cammera nel 1395.Quefti procreò Guglielmo, che fù Cófigi Regio nel 1498 ,
ed Autitio Maftro Giurato nel 1409.
creò Giofeppe Saluadore,il Dottor Carlo, e Pietre Dottore che fù Giudice della
Corte Capitaniale di Mazara nel 1643 , Però il Dottor Carlo fi casò in Palermo
oue fà moftra di gran reuſcita nella facultà legale, con la quale egli in tutti i Tri
bunali effercita l'vfficio d'Auuocato, ed è vno de ' Co ultori dell'opra di Nauarro.
L'arme di quefta famiglia fono vn Leon d'oro incoronato con la Corona lin
gua,ed vnghe d'argento in campo roffo, che tiene vn ſtennardo azzurro con gi
gli,craftello d'oro dentro .
2 DELLA FAMIGLIA
2.
BROCCAR DO.
Joi
A famiglia Broccardo ch'accennai di foura,viffe nobiliffima in Mazara .
Però non con quella fortuna che gode fin'hora in Volterra chiari.fima,
L ed antica Città d'Italia;nondimeno il primo chevenne di lei indi in Sici
lia,fù Antonio Caualier Volterano figlio di Lucrecio i cui genitorifurono Signo
ri della Villa Broccarda per molti centinaia d'anni, godendo infieme i fupremi
magiſtrati non folo di Volterra loro patria,mà anche di molte Città d'Italia.
w
Il predetto Antonio non lunge del fuo arriuo in Mazara per le molte ricchez
zepecuniarie che feco portòe pur riconoſciuto per gentil'huomo virtuofoprefe
per
001DD IOB RO00 V
$63
per moglie Lefa, ouer Luifà figlia di don Honofrio Grifeo, ouer Graffeo Baron
di Part'anna, deriuato de'Imperatori Greci , e Principi Normandi, come nell'
ra Elogio della fua famiglia fi legge ; con la quale procreò Lucretio , e Benedetto,
che viffero nella loro patria con gli fplendori della nobiltà : Lucretio Broccardo
con Margarita Lana, figlia d'Alfonzo nobile Valentiano, all'hora Capitano, e
19ד
Gouernatore di Mazara ,fece à Bernardo , e Baldaffare ; Però di Bernardo , ed
Antonina di Marchefe de Principi della Scaletta nè nacquero Margarita mo
Can glie di Vicenzo Gambino , genitori di Rocco Gambino Procurator Fifcale della
Ř. G. C. Luifa moglie di Giouanni Mirabella , Giofeppe , e Gio: Nicolò . Giofeppe
con Francifchella del Giudice forella di Gio: Battifta, e Gio: Filippo del Giudice
gentil'huomini Marfalefi; prócreò Antonina , Gio: Nicolò, e Gio: Bettifta . Da
Gio: Nicolò figlio di Bernardo , e doun'Antonia la Girlanda di Palermo , chefù
prima moglie di don Lodouico Agliata Baron della Roccella, nè nacquero dō
na Francefca moglie di Gafpare Mallimiano , don Fabiano Sebaftiano , e don
vid
Vicenzo,che morirono fenza prender moglie.
La predetta donna Francefca , con Gafpare Maffimiano fuo marito gentil's
huomo ricchiflimo , che fi mantenne con mille fcudi d'entrata annuale in Pa
lermo, oltre molti figli che gli morirono fanciulli, generò donna Giulia, che fù
moglie di Marc'Antonio Riuarola, ch'ambedue procrearono la viuente donna
1 Maria Mugnòs , e Riuarola mia moglie che da mè, hà generato fin'hora don
Luiggi Ferdinando Saluadore,hoggi fanciullo. J.
Da Benedetto altro figlio d'Antonio Broccardo Volterano , e Cecilia Milo
di Trapani fua moglie nè nacquero Elifabetta moglie di Gio: Vito Emanuele ,
Antonio,Teodora , Girolamo , Giouanna, e Brigida . La predetta Elifabetta con
fuo marito Gio: Vito Emanuele procreò Francefco , Benedetto , Antonino , ed
altri che viffero nobilmente.
Lafciò di raccontar della famiglia Broccardo di Volterra;perche haue hauu
Eto nell'arme, e nelle lettere tant'huomini illuftri, che fe nè farebbe vna volumo,
10
wel fa hiftoria; però legga il Giouio, ed altre hiftorie d'Italia,che trouirà alcune cofe .
bone di quelli. }
L'arme fono vn campo diuifo d'vna fafcia roffa con tre gigli verdi fioriti di
fopra, e fotto vna imbordata con tre rofe roffe ne'vacui, in campo d'oro.
DELLA FAMIGLIA
MODI CA.
Fà per arme vn campo diuiſo di ſotto ondiato con ſpiume d'argento, e cons
Pt :b
certe fiamme ſopra l'elmo……..\ .
.S JA ODLAN *O»O pak , on E
DELLA FAMIGLIA MOLETI
GREIT s liberal's BC A,
100 RUOT
Ogliono che l'antica famiglia Molesi fia la ſtoffa,che la Milite,la quale cor
Vogrottamente s'habbia chiamata di Milite, Moleti , e per quefta opinione
affai verafimile, e forfe per tale;nondimeno ella è antica feudataria , e fecondo
il Capobreui par che deriuaffe della famiglia Spadafora chiariffima d'anticas
nobiltà nel trattato ambiguo, che cifà del feudo del Caffaro; però prende erro
re, e così dice egli.
Caffaro,e Bidini feudi furono di Pietro di Caffaro, che gli fucceffe Anfelmo
Spadafora di Melfina fuo itretto parente nel 1397, del quale peruenne à fua fi
glia Regala Spadafora nel 14zo moglie di Giouanni Moleti, e Spadafora , che
glifucceffe Spada Spadafora loro figlio nel 1453 , ed à coftui fuo figlio Gio:Mat
teo Spadafora, altrimente Moleti nel 1479, che hauendo morto fenza laſciar
prole peruenne il feudo à Margarita Moleti fua zia figlia di Nicolò , che fi casò
* con Pietro de Siragufis nel 1492 ; nondimeno io ftimo ch'ella haueffe origine
della famiglia Milite.onger te thou Pub
a l e f e à nne
e
Paolo Moleti fù Baron princi
p , e di virtuo qualit dal quale perue
amiti, che gli fucceffe fuo figlio Anto
Matteo Moleti Barone del feudo di Catal
o i re di Metlina nel 1600 , in com
nino nel 1593 , vn'alt r Paolo Mole t fù Senato
mo Campolo , Paolo Anzalone , Franceſco Bonina , don Paolo
pagnia di Giaco
i o fo uccarrato .
di Gregor , e Thoma Z
Il prenarrato Giouanni Moleti hebbe il medefmo carico di Senatore nel 1489
K i colleghi furono Thomafo Matteo Romano, don Bartolomeo Gioeni, France
fco Compagno, Gio: Filippo Buonfiglio, ed Angelo Saccano.
Matteo Moletinel 1454,e'fuoi colleghi Gio: Bonfiglio, Alfonzo Staitì,e Nico
lò Crifafi; haue hauuto finalmente affai Caualieri illuftri , e fra quei di Malta
Fra Gio: Moleti riceuuto nel 1436 , e Prior di Meflina nel 1484, Fra Michele Mo
leti nel 1556, Fra Franceſco Moleti nel 1558, fù Baglio di Napoli nel 1606, ed
Ammiraglio parimente, Fra Pietro Moleti nel 1569, Fra Matteo Moleti nel
1574 , Fra Filippo Moleti el 1578 , lafcio gl'altri honori , e carichi c'haue
hauuto quefta famiglia che per l'obliuione de'tempi mil'impedifcono, fia certo
però ogn'vno ch'ella non è inferiore d'antica nobiltà a neſſuna famiglia anticas
nobile della predetta Città di Meihina,viuendo fempre con molto fplendore.
L'armidi quefta famiglia Molete fono vna faſcia d'oro in campoazzurro, con
tre elmi d'oro,due fopra, ed vno fotto.
::
DELLA FAMIGLIA MOLLICA.
della fonte del Gigante Nettunno nella marina diMeffina co Gio: Antonio Spa
N7
dafora infieme. E nel 1550 parimente i colleghi furono Girolamo Romano Pie
tro Benedetto , Franceſco Maria Campolo , Bernardo Riccio , e Gio : Mattee HA
d'Aleffio . ITEM ALCOLAR AA1 3
Il primo Giurato di Meffina nobile c'hò trouato di lei, e Sebaftiano Mollica
ant
nel 1 $ 79, e nella Strada Colonna della marina della medefma Città , filegge Ti
quefto Epitafio. sq
D.O. M. Regnante inuictiffimo, ac Catholico Rege Fhilippo II. Prorege Marc'An ་།།
tonio Columna
- Sebaftiano Mollica, Petrus Granata, Nicolaus Antonius Romanus, Ioannes de Bo
NO
no, Ioannes lacobus Cirino, Cefar de Meffana P. C. viam banc maris fluctibus in
acceffum, publice commoditati mole consterni in tanti Principis memoriam Colum
nam appelari curauerunt 1 $ 79. יג
Nè nacquero de'predetti di Mollica molti gentil'huomini fra quali il Caua
lier di Malta Fra Francefco Mollica riceuuto nel 1 588 , e fi mantenne più d'o
gn'altro di loro Flaminio Mollica Baron della Bagnara, che fi casò in Leontini
con Raffaela Parifi, figlia di Mario gentil'huomo Leontino , e non lasciò figli , e
morì l'anno adietro. k
L'arme di queſta famiglia ſono due mani, che frangono vn pane d'oro in ca
po azzurro.
335
Fece queſta famiglia per arme vn albore verde con vn Vccello nella cimaaz
zurro con vn Leone roffo pofato, che guarda l'Vccello in campo d'oro.
che dopo la fua morte peruennero à fuo figlio Bartolomeo nel 1472. Queſto
hebbe per moglie la figlia di Pietro la Matrona Barone della lorgia, ouer Ma
trona di Caftrogiouanni, e Regio Caftellano, il cui carico l'hebbe nel 1460.
Viffe con molte ricchezze Gio: Battiſta la Monaca Barone della Volta;la cui
figlia Agatafù moglie di Vicenzo Grimaldi. Succeffe à Gio: Battiſta ſuo figlio
Giofeppe c'hebbe per moglie Silueria Grimaldi.
Mazziotta Monaca; ouer la Monaca fù eccellente Dottor Fiſico, la cui figlia,
Armenia fù moglie di Natalicio Grimaldi.
Giouanni la Monaca fù Barone del feudo dell'Abigliatore, che poſcia lo ven
dè per onze 160, à Nicolò Crifafi nel 1420.
DELLA FAMIGLIA
ht DEL MONACO.
in.
EN
PRISGLO
15
PC. 3 MI
* ...
Ita &
del Monaco nobili Picardi , che del Rè Arrigo molti honori militari ottennero,
e per la morte di Giouannino, il fratello Alipprando ottenne priuilegio di po "
ter edificar non lunge Aufterio , e nella medefima Prouincia vn' altro Caftello,
che lo chiamò Monafterlippi, che in lingua picarda vuol dire fortezza della ca
fa Monaco. La moglie di coftuifù Farnafia figlia di Dogoberto fignor d'Islinda
coppiero del Rè Filippo di Francia , procrearono ambedue cofforo Dionigio
fecondo, Giouanni, Nicoloffi , e Sagonio che fu Abbate di Pontarli nel 1111. Da
Dionigio fecondo nè nacque Argillane , da Giouanni Childerico , e da Nicoloffi
Alberico Teriggi, ed Aloño, che nelnoftro idioma vuol dire Alfio.
Argillono fece Riccardo, Conduberto, e Giouanni , e Nicolotli,Hilperico , e
Guglielmo che fù padre del Cardinal Giouanni del Monaco, che per fua molta
dottrina, e prudenza , e celebratiffimo da tutti gli fcrittori Canonifti, fcriffe la
Glofa aurea foura i Decretaliil cui titolo incomincia.
Glofa aurea nobispriori locofuperfexto decretalium libro addita per Reuerend. D. B
fopra, fi fcendere le mézze bande della metà dello fcudo abaſſo,azzurre in cấ❤
po d'oro; e quefta varietà d'arme hà fequito come io profuppongo per varie
opinioni d'alcuni delle medefme famiglie, e ciò lo verificano l'arme varie di lei
perciò quella del Monaco di Picardia, fono le predette mezze bande pendente
di foura; e fotto tre gigli azzurri, in loco de'quali , il fudetto Cardinal Giouan !
ni gli puofe i tre chiodi. Peròla famiglia del Monaco d'Auignone abbaſſando
fotto le medefime bande puofero i gigli azzurri foura, c'hauendo poi paffato in:
Napoli a'feruiggi del Rè Alfonzo, per modeftia, e dimoftration di fedeltà, tolfe
via i gigli, e prefe i Pali col Grifo fudetti, per conceffion regia , come l'accenna
più chiaramente Giofeppe Mormile in vn fuo libretto delle famiglie nobili
eftinti di Napoli .
Della famiglia Monáco , ò del Monaco d'Auignone , ò de'primi di lei ch'iui
habitarono, ò de'figli di Nicoloffi del Monaco , che pur fece la ſua ſtanza , e fi
mori col Cardinal fuo nepote , ouer del medefmo Guglielmo padre del detto
Cardinal Gio: che tutti viffero , e morirono in Auignone , nè feguì Francefco,
che fù Caftellano del Caftello della medefma Città,fotto la Regina Giouanna,
fecondo la Cronica di Napoli del Duca di Montelione, oue fi legge che la Re
gina Giouanna hauendo venduto alla Chiefa la Città d'Auignone al Pontefice
1 Clemente Sexto per prézzó di trenta mila fiorini d'oro, fcriffe à Franceſco del
Monaco Caftellano del Caftello d'Auignone, che daffe il poffeffo di quello, a'le
gati del Papa,per la qual cagione molte famiglie nobili paffarono d'Auignone,
in Napoli, lotto il virtuofo dominio del Rè Alfonzo, fra le quali Guglielmo del
: Monaco, figlio del predetto Franceſco con i fuoi figli Francefco, Luiggi , e Gio:
Bernardo, i quali per effer valorofiffimi, ed efperimetati nell'arte militare viffe
ro affai cari al Rè Alfonzo,percioche il Guglielmo del Monaco fà eletto del me
defimo Rè Maeftro dell'Artigliaria di tutte le fortezze regie , il cui carico era lo
ſteſſo che chiamano hoggi Generale dell'Artigliaria, e ciò lo fcriue chiaramente
Scipione Ammirato nel fuo libro delle famiglie di Napoli , e nella famiglia del
Monaco, nel fine della parte prima, oue dice che Guglielmo era Caualiero , e Si
gnor di Monateraci, e nel diſcorſo forma queste parole.
Vedefi, che il Rè Alfonzo de Rè Aragonefi primo Rè,del neftro Reame,( Prin
cipe come ogn'huomo sà ) d'alto valore, procurò hauer à fuoi feruiggi Gugliel
mo Monaco di natione Francefe; della cui opera egli,e il Rè Ferdinando fuo fi
glio gran profitto come effi medelmi teftimoniano,con'eguiron nelle loro guer
re. Che Guglielmo foffe nella fua patria nobile nè poffano far intiera fede le pa
role del Re Carlovii diFrancia, le quali cauate d'vn fuo Priuilegio fotto la da
ta di 3.di Ottobre dell'Anno 1457. fono tali. Licet Mag.Guillermus Monachi ma
gifter Antelleriarum altiffimi, & potentiffimi Principis dilectiffimi, & cariffimi confa
guinei noftri Regis Aragonum, ex Regno nostro oriundas,libere conditionis,& de legi
timo matrimonio, ex nobilibus parentibus traxerit velfum ferit originem.
' il medefimo d'Ammirato, che per feruiggi il fudetto Guglielmo, hebbe
Scriue
del Rè Ferdinando grana diece per onza di tutte le beftie,ò qualunque altra co
fa fi vendeffe nella Piazza maggiore della Città di Napoli per fe,e fuoi heredi dal
fuo corpo defcendenti, e ciò fi vede per Priuilegio fpedito fotto ti d'Agotto del
1463 , molt'altri ampij doni, e conceilioni egli hebbe che per non dar tedio i la
fcio da canto,e chi legge l'Ammirato gli trouera diftintamente raccontati.
Ne nacquero da lui come hò detto di foura Francefco, Luiggi, e Gio:Bernardo.
Francefco fondò la famiglia del Monaco in Sicilia; e Luiggi quella di Napoli che
fi dilatò in Cofenza . Quefti prefe per moglie Brunda Ferrella có la quale fece à
Ferrante,Guglielmo,e Gio: Gioronimo.Il Ferrante con l'Auo Guglielmo inſieme
Y nel
-
TEATRO GENOLOGICO
179
2232H
Regina lyhtio diMaftro Rationale di togacurta, della Reginal Caminera in Si 200
eilia, che contenia lo stato ti cinque Città, cioè Siragufa ,Leontini, San Filippod u
Agiro,Bizzini, e Francauiglia.E nella fua patente(sid Rèdice) qyt
22
Etenim ffemperfumus tam in nostris Regnis , & Prouintis , quam in vafra Regi
#
&
A
nali Cammera Regni Sicilie vltrafarum;mittere, collotare in regi´s adminiftran
perfonas habiles Idonias, & maxime in virtutibusconfpicuas , vtredlecr
dis offitis ,
rum officia administrantur, & regantur , confifiid circodeintegrit të , legalitatı, & 20
fufficientia,ac moribus, & virtutibus mag Francifci de Monaco Gall' fili dilecti mag. vc
Guglielmide Monaco fidelis tormentatoris maioris muraliumiormentarum noftri r
gifeffercitus,ac noftrorum regiorum Caftrorum noftre Regni Nepaliszekirimus crea Avi
mus , & approbamus in Magistrum Rationalem nastre dicte Rrinalis Cammare . E Cor
quel che fiegue dat. in Napoli à 4 di Ottobre 1442 ; che poſcia per la afſenza di
Ferdinando fle Podio, Gouernator di detta Cammera reginale, fù egli eletto nel
medefino Gouerno come figge per patente regiadatain Napoli à 24 di Mar 201
20 1449.Mentre quefti fi rerrouano in Sicilia con quefti carichi con real licenza
fi casò nella Cittàdi Mellina con Miuzza di Saccano , figlia di Gio: Antonio no
bile Metfinefe per contratto matrimoniale negl'atti di Notar Pietro di Medico
à 23 di Luglio 13 Ind: 1450, con la quale procreò Gio: Antonio , Guglielmo ,
Bernardo,che in molti occafioni militari feruironoi Regi Giouane Ferdimado. 40
Il Gio: Antonio fi casò nel 1466, con Palma figlia di Giouanni del Monaco,
figlio d'Antonio fratello d'Andrea del Monaco Senator di Palermo nel 1406,
con Simone di Mayda, e Pietro d'Afflitto; con la quale procreò Federico , Pie
DIE
tro, Filippo,e Giouanni.
-Non lafcio di raguagliar breuemente come accennai di fopra, che quefta fa
miglia venne molto prima in Sicilia, ò di Francia , ò di Beneuento doue ella
•
fin'hora fiorifce del fudetto Francfco; percioche Pierluca del Monaco feruì il
Rè Federico terzo e la Regina Maria col carico di Maftro di Sala; perilche ilfi
glio Antonio per altri militari feruiggi,nè conſeguì del Rè Martino onze leffan
ta di rendita in feudo, e molt'altri doni come fi legge per due Priuilegij , dati in
Palermo vno à primo di Giugno,e Faltro 26 di Luglio 5 Ind. 1392223
Andrea l'altro figlio di Pierluca, come hò detto fù Giurato di Palermo.tru
volte, e fùfratello d'Antonio , padre del detto Giouanni progenitor di Palmas
moglie
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Credi
DELLA FAMIGLIA
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rano detto anche di Morana figlio del predetto Gio Luiggi, e nepore d'Accar
do nel 1395; che gli fucceffefua figlia Margarita moglie di Federico Perremuto
nel 1405,a'quali fucceffe Militia loro figlia moglie di Pietro di Modicand 1447,
ed à coftoro il figlio Perrello di Modica, che dopo la fua morte gileguì fuâ fi
glia Agata moglie di Vaffallo di Grauina, che s'ingefti del feudo nel 1477,dopò
la cui morte fuo figlio Antonio di Grauina nèl r516 . Gio, Thomafo , ed Antoni
Giacomo..morÁ'é snssly it onanerton , silgoat si modis ib mum.
Zio della moglie fùconftretto per vincolo cognominarfi di Morano come fin
hora i fuoi pofteri offeruano, Però da fucceffori de Baroni della Salina nè viue
don Antonio Morano Barone della Salina, e della Chiufa grande;fiorifco anche
quefta famiglia in Verona, ed in altre Città d'Italia ... Y LA
Vfano per armevnafaſcia d'oro in campo azzurro , con cinge monti roffe
dentro . Bidonar el .f.
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NOBILI TITOLATE , FEVDATARIE,
ས ed Antiche Nobili , del Fideliffimo Regno
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DOST OF. OneThe Hob e .3
E famiglia d'antica nobiltà , di congiungimenti regij,honorata
di fupremi carichi , e ricca di groff ftati viffe ne paffati luftri,
S
e fiorifce hoggiin Sicilia, imo la Moncada à niuna inferiore,
anzi per fignoria, e dominij Baronáli,ella ad ogn'altra è fupe
riore, e con la lettura di queſto elogio ciaſcheduno di queſta
verità fi può chiarire.. زار lubbal La
L'antica,e reale origine di quefta Illuftre famiglia s'accennò
per paffagio ne miei raguagli hiftorici del Vefpro Siciliano,mà perch'è biſogno
dar alla forma il fuo principioraccontirò quì il medefmo .
Taffilone Duca di Bauiera ftretto parente dell'Imperador Carlo Magno,preſe
per
:
TEATRO GENOLOGICO
274
che cotinuò per centinaia d'ani nè fuoi pofteri: Acquiftò egli di fua moglie otto
figliuoli che tutti reufcirono valorofi Caualieri.Edificò vn Caftello otto miglia
6lunge di Barcellona,che per effer nel mezzo di due Montilo chiamò Monte Ca
oteno, d'onde la famiglia prele il cognome di Moncada , caso Ramondo fuo fi
glio primogenito con Terefa terza forella del Conte Zenofre, e figlia del Con
Stelamfredo di Barcellona,à Guglielmo ſuo ſecondogenito diedé Eulalia figlia
fecon
འ
OOTD QJIO BIR DO O.TAIT $ 75
feconda del Conte Calindo d'Aragona, perche la prima figlia del predetto Con
techiamata Teuda, era catata co Bernardo Conte di Ribagora , Valobriga , Brayk
Lans,Vifarrahon, di Viler Biperos ,Magarrofas, e d'altri Caftelli, fuo parente dia
fcendente defratelli dell'Imperator Carlo, che con lui giouenetto paffato haue
ua, acquistandofi col valore i prenominati Caftelli e Contea,come raccontano
molte antiche hiftorie fpagnuole,e da me attentamente confiderate.
Arad figlio di Teodone Moncada, Dapifero , quefti per non hauerfe cogni
tione della pofteritâ, e degl'altri due prenarrati figli,e poſto d'alcuniferittori per
primogenito,e così lo fegue il Marchefe di Aritona in vn fuo memoriale inipref
to in Madrid; ( mâ fecondo Mugno Alfonzo ) Arnao è quartogenito , perche vi è
Guglielmo Ramodo, che fucceffe nel carico di Dapifero dopò la morte del padre
Teodone, che fegui nel 768 , ed è chiamato terzogenito , ed Odulfo Veícouo di
Pallas è chiamato quintogenito di maniera che Arnao parche fia quartogenito,
eperche la viuete pofterità della cafa Mocada incomincia il fuo ceppo da lui m'
accordo con la fua opinione, profupponendo ch'ella habbi fatto più efatta confi
deratione foura ciò, di me.S'oprò quefti valorofomente in difcacciar i barbari di
Catalogna, e confeguì i paterni Stati già occupati fotto varij accidenti de ' Mori.
Dopo la morte d'Arnao che fùnel 798 , gli fucceffe fuo figlio maggiore Ar
mengolche nel militar valore non fùinferiore al padre, ed all'Auo, hebbe egli
dell'Imperadore Lodouico Pio, la conferma de'fuoi ftati nel 825 , e la Contea d'
Vrgel ; ifuoi pofteri che feguirono nel di lei dominio , prefero il cognome de Ar
mengol, che furono anche Signori d'Ampurias , e d'altri Caftelli.
Succeffe nel carico di Dapifero , ed in molti Caftelli, ad Armengol , fuo figlio
Oto ouer Otone, che nel 825 ,fi impiegò col padre, e con l'Imperadore Lodouico
Pio,alla conquista di Barcellona, per loc e acquistò molti luoghi intorno guel
la Città, che dal fuo cognome fi chiamarono di Moncada hebbe la metà del
Città di Vique, che moiti anni feguì nel dominio di fuoi fucceffori, viffe egli pel
835 ,e forfe più anni dopò.
Arnulfo figlio di Ottone Moncada fù gran caualiero hebbe gran battaglia co
Mori, e gouernò alcune Prouincie del Re di Francia, fiori egli nell'anno 358 .
Gaftone Signor di Moncada figlio d'Arnulfo,viffe parimente con molto ſplen
dore, egli per la molta fua forza e valore conquiftò al Conte di Barcellona Vui
fredo,tutto quello che reftaua d'hauer del Contado nel 875, e più egli viffe.
Succeffe à Gattone , Guglielmo fuo figlio fignor di Moncada , che feruì in
molti importanti affari il Conte Vuifredo , e duc fuoi figli Vuifredo, e Miron
nel 926 , con molta fua gloria..
Ottone fecondo figlio primogenito di Guglielmo, fi casò cố la figlia di Suin
fredo Conte di Barcellona, e dell'Infanta donna Maria figlia del Rè d'Aragona
don Sanchio Abarca, viffe nel 931 , e con l'aiuto del Conte fuo focero rinuouò la
guerra a'Mori, egli tolfe molti luoghi, e Terre.
Ramondo fuo figlio fignor di Moncada, molte volte refifi all'impeto de'Bar
bari , che procurauano d'occuparfi il Contado di Barcellona , reftandone fem
pre vincitore nel 96 1 , e più appreffo egli fiori.
Guglielmo Ramondo fegui al padre nella fignoria di Moncada, e diffefe con
molto valore le Terre à don Ramon Borel Conte di Barcellona , percioche ha
uendo entrati i Mori nel Contado col forzo del Rè di Maiorica , occuparono
Lerida , e Tartofa, e puoco poi Barcellona , che per il valor di Guglielmo Ra
mondo furono ricuperati , il quale morì gloriofamente nel 993 , e fece gloriofi
progreffi in fua vita .
Seguì à queſti ſuo figlio don Gaſtone ſecondo, che fi casò con Hermengarda
forella
176 TEATROGEN OLOGICO
forella del Conte di Barcellona don Ramondo Borrel, ed acquiftò gran vittorie
contra i Mori,con l'aiuto de Armengol Conte d'Vrgel, e don Vgo Conte d'Am
purias fuoi fratelli nel 1003 .
Don Guglielmo Dapifer fignor di Moncada fuo figlio imitò i paterniveftig.
gi, ed interuenne con tutti i Prelati, e Baroni di Catalogna nella legge chiama
ta Vfages, che s'inftituì per leuarfe la legge Gotica nel 1040: oue anche inter
uenne don Ramondo Moncada fuo zio, figlio del predetto don Guglielmo Ra
mondo, don Beringuer Ramondo Arcidiacono di Barcellona, e don Bernardo
fuoi fratelli, fi casò egli con Adela figlia di Ruggiero Conte di Carcafona forel 15
la di Ermenſenda moglie di don Ramon Borrel Conte di Barcellona viffe nel
1068.
Segui à quefti fuo figlio Guglielmo Ramondo fecondo fignor di Moncada, e atl
di Viquefù il primo ch'acquistò il titolo, e carico di Gran Sinifcalco di Catalo 30
gna, ch'era di molta preheminenza , e giuriditione folito darfe egli à Principe
del fangue reale, e potenti, morì ſenza lafciar prole , e lafciò la dignità di Sini- R
fcalco, e tutto quello che tenia in Vique à fuo coggino, figlio di Ramondo Gu
glielmo fuo zio, e viffero affai potente . Pr
ន
69៥
៥.
ធ ំ
ceffero in tutti gli Stati, e reuſcirono valorofi caualieri. la
Ramon di Moncada Sinifcalco di Catalogna, fù fecondo figlio di Guglielmo
Ramondo fiorì nel 1170, e fù impiegato dal Rè don Alfonzo fecondo in molti
importanti affari alla real corona, ed andò Ambafciadore à molti Regi , egli
fucceffe fuo figlio Guglielmo Ramondo fecondo genito . qu
Quefti nel 1212,accompagnò al Rè don Pietro fecondo nella giornata,e bat 30 %
taglia d'Vbeda , oue fi fegnalò grandimente , e per fauorirlo il Rè gli diede per
moglie l'Infanta Coſtanza fua figlia nel medeſmo anno, con la dote de'Caftelli,
e Ville di Seròs d'Aitona, di Solez, e tutto quello che poffedeua Ermefenda de 2000
Caftellezuelo, Arnaldo de Beluis, e Ponce de Soler in Aitona co i fuoitermini,e
quell'altro che Ramondo Calceran de Pinos, e Ramondo Aleman: teneuano in
Ep
con molta dote, ed acquiftò il Contado di Cammarata, e l'vfficio di Gran Can
celliero del 1356, fin'al 1371 .
e molti altri la maggior parte de quale egli pofcia gli perde per l'inobedienza
che mostrò verſo il medeſmo Re Martino nel 1397 . 12.11
AS
Antonio che fucceffe al padre nella Contea d'Adernò , e dall'auo ſuo maternò
fi cognominò di Sclafani acquiftò parimente le Baronie del Mifirindino di Ce
fala, e la Sala di Madonna Aluirà del predetto Rè Martino nel 1392 , che poi '
l
hebbe Antonio di Pomara nel 1399. 5 JO
. Si casoil predetto Guglielmo Ramondo Moncada Marchefe di Malta, e Co
is
109
teď.
00100IC BRO00 VI. A 37 079
tauaffetta prefe per moglie Ramondetta Ventimiglia figlia del Conte Antonio,
che gli generò Guglielmo Ramondo ...
Si caso il Conte Guglielmo Ramondo con Conteffa Moncada figlia d'Anto
nio Conte di Caltanaffetta che gli generò Antonio Principe di molto valore, ~
prudenza , Ferdinando , e Federico , però il Principe don Antonio hebbe per mo
glie Gion anna di Lúna forella del Conte di Calatabellotta Gio: Vicenzo di Lu
na,con la quale procréò il Principe Francefco, che fi casò con Caterina Pignatelli
Nepote di don Hettore Pignatelli Duca di Montelione Vicerè di Sicilia , e nè
nacque Cefare fignor di virtuofa lode.
Prefe quefti per moglie Luifa di Luna,figlia del Duca di Biuona don Pietro di
Luna,che gli'generò il Principe Francefco , il quale effendo conofciuto d'animo
inuitto, e pieno di reali azzioni ſi caso con donna Maria d'Aragona figlia di dọn
Antonio d'Aragona Duca di Mont'Alto, perloche fucceffe in quello Stato, e ge
nerò il Principe don Antonio, che viffe con molto fplendore , ed hebbe da Sua
Maeftà il titolo di grande di Spagna , e don Cefare caualiero valorofo, ed affai
temito.. sreol osnol A nob thong
A lo smo
Sicaso il Principe don Antonio , con donna Giouanna Lacerda figlia del Duca
diMedinaceli,ch'hoggi viue in Napoli nel Monaftero di Santa Terefa hauendo
Agli pria procreato il Principe don Luiggi , don ignatio , e donna N. moglie del
Marchefe di Caftel Rodoriquez, dae A cobib silgo.. ܕ܂3
Il viuente Principe don Luiggi da fanciullo moftrò il fuo erudito intelletto, di
maniera che fpronò al fignor Duca d'Alcala fuofocero à dargli il gouerno di Si
cila non hatendo compito ancora l'età di ventidue anni , che col carico di Pre
fidente lo gouernò da circa tre anni, moftrandofi atro à gouernarnon folo Sici
lia , ma grandi Reggioni ,per la morte della Principeffa fua inoglie D.N. Affau
de Ritera figlia di don Ferdinando Duca d'Alcalá,che fù Vicerè di Napoli e di
Sicilia,pafsò alle feconde nozze con D. Ndi Moncada figlia del Marchefe d
Aitona dama affai amata della noftra Regina donna fabella. Pet lo che hebbe
daS. Mibgouerno dell'ifola di Sardegna , ed hoggie Vicerè del Regno di Va
lenza con(peme di paffara più maggiori ha procreaton ; eldon o engoliant is
Don Ignatio fi caso con donna Anna Caetano figlia.didon Pietro Caetano
che gli generò quattro figliljon noɔ Chroin ) Lfs zonght fitd. )
Il Conte Matteo Moncada Conte d'Augufta sedi Calcane ffetta fignor di Mi
lilli , ed altri Terre , e feudi procreò il Conte António padre di Conteffa Mon
cada moglie di Guglielmo Ramondo Conte d'Aderno, il quale fucceffe in derti
Contadi , quefti oltre il Conte Thomafo d'Adernàfecero a Ferdinando di Mon
cada,che fi casò primieramente con donna Coftanza Giocnije potreò don CA
Z 2 fpare,
GENOLOGICO
TEATRO
180
fpare , e don Luiggi, e per la morte di donna Coſtanza paſsò alle feconde nez- m
e Gioeni.
Don Luiggi fecondo genito di don Ferdinando , fi casò con donna Maria
Branciforte , figlia del Conte del Mazzarino , con la quale procreò don Gafpa- a
re, che morìſenza figli , donna Emilia , donna Iſabella , e donna Aloyfia Mona
che, donna Emilia fi casò primieramente con il Barone di Floridia , e procred
don N. che morì fenza cafarfi , e dopò pafsò alle feconde nozze con don Fabri DIC
2-9
nerò pure don Girolamo, che fi caso con donna Mattia Spadafora, e Moncada,
figlia del Baron di Venetico , e d'ambedue nè nacque Cefare Alfonzo Barondel
la Ferla , che con donna Giouanna Cardonetto fua moglie , procreò donna ifa 240
bella moglie di don Antonio Requifens Conte di Buffemi, che gli generò don' 0
Anna , la quale fi casò con don Giofeppe Raù , ambedue genitori del viuente HrC
don Franceſco Raù Marchefe della Ferla, e di don Simone. Dal detto don Fran ad
cefco, e donna Cirilla Maſtrilli , e Grauina (ua moglie nè fon nati fin'hora don ADIC
Giofeppe Domenico, donna Felice,donn'Anna,donna Aloyfia , donna Iſabella , 16
donna Maria, ed vn'altra fanciulla,e donn'Antonia . G
Daimedeſmi Baroni della Ferla, nè vennero don Gafpare, don Giacomo , 100
don Mario Moncada di Catania la prole de'quali fin'hora viue. ca
? E per non laſciar inperfetta l'opra di tutta la cafa c'hoggi viue anche in Spa
goa,feguiremo al prenarrato don Pietro fecondo fignor d'Aitona , e Sinifcalco
di Catalogna c'hebbe per moglie donna Elifenda de Pinos fignora di cafa affai
reale, e per gratia dell'Imperador Carlo v, confequi detti Stati , ed vffici de'pre
detti, e quel di Maftro Giuftitiero del Regno di Sicilia e di Vicerè, come anche in
Catalogna, fi casò con donna Anna di Cardona, figlia del Duca di Cardona dó
Fernando , e della Ducheffa donna Franceſca Manriquez de Lara, figlia di don
Pietro Manriquez de Lara primo Duca di Nagera, e della Ducheffa donna Gu
iomar di Caftro con la quafe procreò don Francefco di Moncada.
Fù don Franceſco primo Marchefe d'Aitona, Sinifcalco di Catalogna, Vicerè,
e Capitan Generale di Valenzia, e per la fua integrità fù affai amato del Rè Fi
lippo fecondo, hebbe per moglie donna Lucretia Gralla , figlia di don France
cefco Gralla Maftro Rational di Catalogna.
Acofui fucceffe fuo figlio primogenito don Gafton 2, Marchefe d'Aitona, e
Sinifcalco di Catalogna, il cui valore fi conobbe nella giornata d'Inghilterra nel
1588, fù Vicerè di Sardegna, che la gouernò con molta giuftitia fi casò con do
na Catelina di Moncada fua zia, fignora delle Baronie di Callofa , e Tauerna nel
Regno di Valencia, figlia di don Michele di Moncada , e nepote di don Gugliel
mo Ramondo Moncada fignor di Villamarcant, forella di don Pietro di Mon
cada fignor di Moncada..
Succeffe à coftui don Franceſco 2 , fuo figlio primogenito , il quale fù Mar -
chefe d'Aitona, Conte d'Offuna, Sinifcalco di Catalogna Maftro ' Rational del
la Regia Corte,e del Configlio di Guerra, e di Stato di Sua Maieftà, e gran Guer
riero, fi casoon donna Margarita di Caftro, ed Alagona, figlia vnica, ed herede
di dō Martino d'Alagona fignor delle Baronie de Alfaraxia, e de Oz,in Aragona
defcen
182 TEATRO GENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
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Icono molt'antichi fcrittori ch'inanzi il reggimento Normanno nel Re
gno di Napoli la famiglia Mont'alto era fignora della Terra, e Caftello
D di Mont'alto. Nondimeno fotto il Rè Guglielmo il buono, fleggono i
4 feguenti feudatarij , ot4 othe 2006 TDS ,
Dominus Paulus d'Aquino Baro Rocelle, Dominus Adenulfus de StipiteBarode
Berefro, Dominus Transmundus de Mont'alto Baro Santi Iuliani, Dainus Gugliel
smus de Anglono qui tenebat Loritu, Dñus Gualterius Gentilis qui tenebat Machilas.
Sieb
E nel
LIBROS VI . 183
Seguì à Troisio nella Baronia di Buccheri, e del Prato Filippo fuo figlio , che
procreò Paolo, Battiſta, Raffaele Caualier di San Giouanni , Giouanni lignor di
Buccheri,e di Ragalmaimuni, Serena, Antonio Conte d'Amantea,e Duce di Ge
noua,e Troifio fignor del Prato Molocca, e di Chimufa, che procreò Gio : Baron
de'predetti feudi, e Straticò di Mellina . Quefti fece à Guglielmo Bernardino fi
gnor di Polligione, e progenitore della famiglia Mont'Alto di Polligione , ed
Antonio Barone di Prato Molocca, e Chimuſa.
Palermoje Maftro Rationale della Zecca di Napoli ; il quale procreò Fra Gio:
Battiſta Caualier di Malta,don Antonio Capitano di Palermo, e don Francefco .
" Dalpredetto don Francefco nè nacque don Cefare chiariflimo Dottore,e co sk
1974
201
ftui à Fra don Ferdinando, e Fra don Cefare poftumo Caualieri di Malta viuenti
oltre le femine.
10
Hà goduto quefta famiglia così in Napoli, come in Sicilia fupremi carichi; 0
12
percioche Antonio Mont'alto fù Auuocato Fifcale, e Vicario Generale del Re
gno di Sicilia nel 1538.
aly
Giouanni Mont'alto Baron di Buccheri fù di molta ftima appreffo il Rè Fe
derico terzo, che gli fcriffe di Melfina , accioche fi ritrouaffe in Palermo perla
Jx
fefta della Madonna nella fua coronatione, per guardia della fua perfona,e nella
lettera fi leggono, ( in quafolent buius Regni Principes incoronari ) fù egli gran Si
fn
nifcalco del Regno, ed in molti importanti affari interuenne.
or
Hebbe Troifio Mont'alto; per le lettere regge titolo di Famigliare regio,
All
Configliero, regio, eferui il Rè con vna compagnia di Caualli,contrail Conte
W
Henrico Roffo, Giouanni Chiaramonte , e Berardo Spadafora;e poffede mentre n
34
viffe nel fuo Stato il mero, e mifto impero, e l'hebbero anche i fuoi pofteri.An
tonio, e Troifio Mont'alto Baronidi Buccheri , hebbero anche il titolo di regij "
TAM
Caualieri, e Configlieri. Ludouico Mont'alto per la fua molta prudenza,c dot
ALL
trina fù Auuocato Fifcale, e Reggente della Vicaria di Napoli,hebbe incontodi #11
feruiggi onze 30 di rendita foura gl'introiti del Cargator di Agrigeto nel 1518, heph
i quali vffici egli rilasciò ad Antonio Mont'alto fuo nepote, il quale andò à che
tar i tumulti del Regno con carico di Capitan d'Arme con ampia poteftà , andò
pofcia Reggente in Spagna nel 1 540, ed hebbe per moglie Antonia Caftellar , e
Perapertufa. tina duodamos1 ID 100th
almedefmo Ramondo egli diede onze 100 di rendita d'oro. La Conteſſa Mar
garita Chiaramonte diede con licenza della Regina à Giacopella Mont'Alto fuz
nepote onze mille d'oro; a coftei fù fratello vterino Francefco della Ratta fi
gnor de'primi del Regno . Azzolino di Mont'Alto fù nepote del detto Rai
mondo, Paolo , Raffaele, e Battiſta di Mont'Alto, hebbero del Rè Ladislao nel
1392. onze 200 di rendita, ed Antonio di Mont'Alto Duce di Genoua, in ricom
penza di feruiggi acquiftò la Terra della Montea in Calabria , e nel priuilegio
filegge.
Attendentes grata omnia, & acceptaferuitia per Magnificum, & Eminentem do
minum Antonium de Mont ' Alto Ducem tanua amicum nostrorum cariffimum.
Bernardino di Mont'Alto hebbe confirmato il feudo di Polligione. Raffaele fù
promoffo nell'vfficio di Reggente della Vicaria. E il Reggente Lodouico fù am
mcffo nel Seggio di Nodo à 28 di Marzo, nel 1520. e molt'altri Caualieri di gri
•
do fiorirono ne'Regni di Napoli . Se voleffe raccontare minutamente i ſuceſſi
diquefta cafi non abbaftirebbe vn mediocre libro ; tuttauia il contenuto di lei
Phò cauato d'autētichi priuilegij , e fcritture cauati delle Regie Cancellarie di Si
cilia,e di Napoli, raccolte nelle proue dell'Abiti de'pronominati Caualieri Gero
folimitani, i quali furono Fra Matteo, Fra Francefco , Fra Ruggiero gran Co
mendatore, Fra Luiggi, Fra Honofrio; furono nell'affedio di Rodi , Fra Anto
nio, e Fra Michele. Fra Francefco, Fra Gio: Battiſta Comendatore, Fra don Gio;
Battista, Fra don Cefare, Fra don Ferdinando.
L'arme di quefta famiglia fono tre Pali roffi con altre tanti d'argento.
A
DELLA FAMIGLIA
MONT A PERT O.
!
Ki
Vanto fia ſtata chiara tra i paffati luftri, e d'antica nobiltà , nell'armi,
e nelle lettere , nella Francia la famiglia Mont'aperto n'è teftimonio
広
e d'altri feudi, e'l figlio Giacomo hebbe lo ſteſſo carico di Senatore di Siragula 81A
nel 1413 .
Mori Mazziotta fenza laſciar prole, per lo che fucceffe in tutti i beni, Luiggi 6%་་
che fù vno de'primi Baroni del Regno, e per le lettere Regie del Rè Martino, fi
fcorge in quanta ftima egli foffe appreffo quel Rè, fi casò con Antonia figlia d
';
Andrea degli Vberti, e Garrefi, forella di Giouanni degli Vberti; Per lo che ac
quiftò tutte le Baronie della cafa Vberti, che l'hebbe confermati dal Rè Marti
no con ampio Priuilegio , e fpecialmente ifeudi del Candrò, e della Gatta nel
1297. comprò anche poſcia da Carradina Tagliauia la metà delle Terre de'
Comiti.
Procreò egli con la fudetta Antonia degl'Vberti fua prima moglie Gio : Ga
fpare , che gli fucceffe in tutti i beni fuggetti al fidecommiffo di Lamberto ,
ne
*
1
138 TEATR
OOGEN
OLOGI
CO
On poffo dilararmi foura l'antiche grandezze della nobiltà, e de'felici pro A'v
AD
Vberto, Cefare, che palsò in Alemagna ,e fondò la famiglia Vberti, che indi paf
sò in Fiorenza, e fù così ricea , e potente quanto baftò porre fofopra non ſola
mente la patria; mà l'Italia tutta . Non è di biſogno ch'io moftri cui foſſe Fari
nata degl' Vberti, e quanto oprò col valor degl'armi, e col Configlioin Italia, All
ed in Sicilia col Conse Scaloro fuo figlio fignor d'Afaro, del Condrò, della Gat
ta, e d'altri Cafali, feudi, e Caftelli . Chi vuol fapere delle fue militari azzioni leg- Ya
ga le hiftorie di Thomafo Fazzello, ed i miei Annali di Sicilia.rob LU
Dal Conte Scaloro , nè nacque Giouenco degl'Vberti , che fu vño de primi
Baroni del Regno. Quefti fi mori nel 1368 , e lafciò i fuoi Stati, e feudia Scaloro DQ
H 123
fecondo, Lombardo, Nera fuoi figli, equalmente, ed in cafo della loro morte
ſenza figli le fuccedeffero nella Terra d'Afaro fifa moglie Giacoma, nel calale, 11
della Gatta Dada, e nella Terra del Condrò Nera fue forelle, peròLombardofù ar
Senator di Palermo nel 1338. OM 23 . 1991 101
Scaloro fecondo fù Conte Palatino, ed hebbe del Rè Federico fecondo laco
ferma de'fuoi Stati con ampij priuilegij ; procrcò Andrea il quale fi caso con
Limburga, figlia di Giouanni Garrefio caualier Meffine e , la quale dopò la mor
te di fuo fratello Lorenzo Garrefio ſenza laſciar figli hauea fucceffo ne feudidi
Grutta di Leo , di Callua, del Camemi, e di Papia ; ricuperò iure fanguinis ilte
nimento di Terri di Chiuccafa venduto per Aloifia,figlia d'Henrico di Tropia
à Coftanza Chiaramonte nel t 363 . b MONA
DELLA FAMIGLIA
MORO SI NO.
Marcino ifeudi della Fauarotta , e Catalfaro nel tenitorio Leontino nel 1393,
ch'erano ftaticonfifcati à Ruggiero Paffaneto, vno de ' quale pofcia egli vendè
à Filippo Viperano di Melina per onze trecento nel 1408 ..
Antonio Morofino fi casò in Agrigento con la figlia di Giouanni di Mattea
nepote di Simone di Mattea Barone di Campobello,con la quale procreò Luig
gi, Pietro, Giouanni, Filippo, i quali in cambio di Morofino, furono cognomi ,
nati corruttamente Morofchino , e furono progenitore di affai ricchi gentil'
4.
huomini c'habitaropo in Agrigento , Lalicata , ed in altre Città , godendo in
quelle i primi vffici, e carichi che fogliono amminiftrare le nobili famiglie.
71
Souerchiamente farebbe fe mi voleffe impiegare nel racconto della famiglia
Moroline Veneta, la cui antichità, carichi, e grandezze fono vulgate per tutte
Hiftoris,hauendo ella hauuto cotanti Duci,e Capitan generali c'hanno gouer
nato quella Vergine República; legga dunque chi vole, le famiglies nobili d'ira
lia,che ritrouirà le fue virtuoſe azzioni , e la ſua antica origine ,foura la quale,
I
OMI
* LA
MO
Criuc Carlo Sigonio nella prima parte delle fue hiſtorie, che la famiglia
liana, chiamata in Sicilia Monteliana per corruttion di lingua ,ven
Priamo figlio del predetto Hippolito, procreò Nicolò, Diana,ed Habella ,Ni
colò prefe per moglie vna fignora di cafa Graffeo , che gli generò Franceſco c'
hebbe per moglie vnafua parente della cafa Monteliana, e fece à Nicolò. Da chi
fùmoglie Bradamante Medici, e procreò don Riccardo,ė Lauria.
·
Da Cefare altro figlio del predetto Hippolito ,nè nacquero Gio: Pietro, Man
fredo, Marco, Gratia, e Placida, che fi caso con N. Peralta.c
C
Gio: Pietro procreò Pietro, ed Hippolito , chè fù padre di due Marij , e di: Ce
fare. Marco fece Marcello ,Horario, Virginia , Olimpia, ed altre. ì
-Carlo figlio di Gio: Filippo Barone nono , procreò Franzina moglie di don
Accurfio Perollo Barone della Salina , Calogera moglie di Girolamo Mont
aperto
LIBRO M VI 198
DELLA FAMIGLIA
MORINO.
4.
w25 7
not
1
2
2
1
192 TEATRO OG EN OLOGICO
Pittura del Quadro di lei fù di colui che fece il merauigliofo Quadro della mor P
te, fecondo l'Apocaliffe, nell'Hofpital grande di Palermo ; però chi vorrà leg
gere la prenarrata difcrittione di Giouanni Manente , retrouirà il libro in poter
del Caualier Gerofolimitano don Cefare Ferro; da chi l'hebbe con la Cronica
di Oruieto di Cipriano Manente , che fin'hora, e in mio parere.
Hò pure ritrouato il prenarrato Guglielmo Morfino , andar con carico di
Procuratore di Gio: Ramondo Caprera Conte di Modica, al Rè Altonzo in Na
poli per defenderlo nella reduttione al Regio Demanio , della Città di Mazzara
all'nora fignoreggiata del predetto Conte di Modica, nel 1444. Ed indifefa del
la Cittàandarono Antonio Bandino Regio Caualiero, e Simone Becchetta Sin
daci. Nondimeno la procura fatta del Caprera à Guglielmo Morfino, fi ritroua
negl'atti di notar Antonio Teftanti à 1 d'Aprile 1444. d'onde ageuolmente fi
giudica quefto effer ceppo della famiglia Morfino d'Alcamo, così per la pro
pinquità di Trapani, ed Alcamo Terra del Conte di Modica , come il Gugliel
mo effer a' feruiggi di quello, e la contiguità , che fi fcorge frà il predetto Gu
glielmo
LIBRO VI. 193
1
194 TEATRO GENOLOGI
CO
Signori Vicerè per perfona virtuofa, egli con Cecilia Gullo, e Mollica fua mo
glie ha procreato il Dottor don Francefco Maria, e don Giofeppe . Però il Dot
tor don Francefco Maria , e riconofciuto da ciafcheduno per gentil'huomo af
fai virtuofo, e perito nella profeffion Legale , e ftato fin'hora benche giouene
10
fia Giudice della Regia Corte Pretoriana, dell'Appellatione , e Giudice perpe
tuo dell'vfficio della Dogana di Palermo . Tolfe per moglie Rofolea Tognini , e
"
Marciano, che gli hà generato Benedetta , Corrado, e Cecilia.D.Antonino Mor
fino nè nacque Annibale ch'a militato a'feruiggi del fuo Rè Catolico . Gode
nondimeno quefta famiglia delle virtù del Beato Angelo d'Alcamo vſcito del
la fua radice con tanta gloria del Signore, e beneficio della Sicilia. ar
DELLA FAMIGLIA
BENENAT I.
1 ria di Milano del Morigia al foglio 689, fra'quali nella Parrochia di San Marti- J
no al corpo di dentro fono annouerati Giouannolo Mondella, Galeazzo Mon kaid
della
0313 0
913 QUOM K 20 O VIT AT 197
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Piassons . dibonovladiɔte on
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6. ansk olur fever... % f • longe
Dracy
Regno,e dei Real Configlio, e don Pietro , Don Paolo hà procreato don Gio
ſeppe,e donna Dorotea.
Scriuono alcuni fcrittori, che la famiglia Morelli habbi origine dell'antica, e
nobilefamiglia Caftiglioue di Milano come l'accenna il Martirano Secretario
dell'Imperador Carlo quinto, con queste parole.
Capitan di trecento Fanti e d'vna Galera della fua Religione chiamata San
Michele, Mauritio, ed Aleffandre fratelli ambedue Capitani in Fiandra nel fe
col noftro, il valor de'quali nè fà teftimonio vna lettera del Duca di Lemos al
Rè noftrofignore data nel 1612. E Francefco Morelli ha feruito al Pontefice Vr
via At bano
AMLAKAT
VI .
Oria dĻI BR 197
L'arme di quefta famiglia fono vn Caftello con tre Torre con vn Leone,che
18
foftenta la Torre, e tiene la branca finʼalla Porta d'oro in campo roſſo.
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; DELLA FAMIGLJA
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I ftima la famiglia hauer origine dellafamiglia Marulla anti
chiffima in Meffina . Io in ciò non faccio veruna difficultă , an
gl'anni teneri inclinato alla pietà chriftiana, ed allo ftudio delle lettere ellʊ
quali dottiffimo diuenne. E quel che fegue .
E dell'opere fue non fe nè veggono a'noftri tempi, fi non che la Cronica di Si
cilia,la quale benche fia fcritta con bello idioma latino, e con breuità nondime
nofi fcorgono in lei molti errori d'onde comprendiamo , ch'egli non fù offer
uanti nelle confiderationi hiftoriche delle cofe antiche di Sicilia.
Antonello Marolìfù Senator di Melfina nel 1571, iColloghi furono don Giro
lamo Romano, Domenico Saccano don Gerolamo Marullo, Honofrio Giurba,
ed Annibale Nifia. Nondimeno quefta famiglia oltre i primi vffici della fua pa
tria ha goduto nobiliffimi congiungimenti matrimoniali nella medefma Città
di Meflina, che per breuità le lafciò di nominarle el semifi
-L'arme dilei fono cis 11., ou alorierismadura
quafori
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DELLA FAMIGLJA
BLAS CHI.
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tuccia de Spinis loro nepote per gl'atti di notar Pietro Lupo del Caftro à 4 di
Gen
200 TEATRO GENOLOGICO
Gennaro 1403. Con conditione che dopò la morte di quella fenza figli peruenif
fe à Pier Antonio Blafco figlio de' predetti . Quefti Pier Antonio per le fue virtù
non folamenre fù del Rè Alfonzo eletto Caftellano , e Gouernator della Terra
di Santa Lucia nel 1422 , ed anche visitatori de'regij officij del Regno l'anno
1432. Si caso con Miuccia d'Amelina figlia di Bernardo nobile Meffinefe , con
la quale procreò Henrico, Francefco, e Gio: Pietro Blafchi. Dal Gio: Pietro che
tà Dottor di Legge , e Giudice più volte , nè nacque fra gl'altri Gio : Domenico
Blafchi, che fi caso in Metlina con Norella Marolinobile Meffinefa nel che
gli generò Fracefco , e Gio: Antonio, che fù Senator della medefma Città di Mef
fina. Da Franceſco nè nacque Girolamo, che fù molte volte impiegato negl'vf
fitij della medefma Città, è Coufiglieri nella loro creatione , e procreò Pietro.
Da coftui, ed Elifabetta Medici nè nacque il Dott. Gio: Battiſta Blaſchi ,il qua
le per le fue virtù, e lettere oltre i molti vifitij Regij fù diuerfe volte Giudice dele
la Corte Straticotiale della R. G. C. del Confiftorio Maftro Rationale del Tri
bunale del Real Patrimonio , ed vltimamente Prefidente di Giuftitia, con quale
DELLA FAMIGLIA
SIGNER, O INSIGNER .
DELLA FAMIGLIA
19 : www.ris.e'syalomfalatori
C MATRACCHA , E MATRANCA.
Visi Arvig SONGS adway pomy ima
Leto ( Hic lacet Lacobus Matrancha , olim Baro Mantice cum fuis ab Epiro, post in
$3.18
finitos labores, fpirituminterfidera fuifque offibus, bic requiem dedit) .....
Giouanni Matranchaò Matracchia Epiroto ferui molt'anni con Parte milita
re, il Re Martino dal quale inricompenza de' fnoiferuiggi hebbe il territorio
di Morgana non lunge Calafcibetta, e l'vfficio di Prouifore de Regij fabrici del
la Città di Caftrógiouanni. Per il che nel 391, fi casò nella medefima Città con
Giacopina di Leto nobile donzelta, con la quale procreòGiacomo, e Pietro, ch'
ambedue acquiftarono.vn groffo tenitorio chiamato il Marcato di Mulegi, la
BUD Cc fcia
202 TEATRO GENOLOGICO
fciatogli d'Antonio d'Anfifa loro materno parente hek 1406, conforme fi legge
nel teftamento del medefmo Antonio negl'atti di notar Lorenzo di Noto m
detto anno, viffero quefti due fratelli affai ricchi particularmente Giacomo, che
comprò il feudo di Mantica , ed altri beni , hebbe per moglie Laurella Pitrufo
nobile Enneſe, e nel fuo fepolcro vi puofe il fupradetto Epitafio, e le fue antiche
arme, che fono vnbraccio d'argento , che moftra diferire vna mezza Luna d'ar
gento in campo verde , le medefme arme fono offeruate della famiglia Matran
cha di Palermo, la quale in luogho della mezza Lunna vi mette la ftella, e fot
to la fafcia d'oro acquiſtata da'fuoi valorofi Capitani raccontati di fotto.
Nè nacquero di Giacomo Andrea, e Giouani, ch'acquiftarono oltre i beni pa
terni altri feudi, e tenitorij,e particularmente quelle di Ragalmifari nel tenitorio
di Piazza , ne' quali gli fucceffe il figlio Giacomo nel 1456, al quale fuo figlio
Dantes nel 1434 , ed à coftui pure Giacomo fuo figlio nel 1513 , peròper effer
quefta fucceflione eftinta feguirò all'altro paffagio.
Dopo la morte dunque dell'inuitto Duca ed eccellente Capitano Giorgio
Caftrioto, i nobili Albanefi, non potendo foffrire la tirannica feruitù de' Barba
ri, come di fopra hò detto,fe nè vennero in Sicilia con quelle commodità pecu
marie che poterono lor portare, fi fermarono con licenza regia , parte nella Pia
na, parte nel Palagio d'Adriano , così chiamato d'vno più potente delle tredeci
famiglie, ch'iui fermarono l'habitatione chiamato Adriano, e parte in altri luo
ghi della Sicilia, e per foftento della loro vita s'impiegarono chi alla Agricoltu
ra, ed agl'Armenti , e chi alla militia in foruigio del Rè Catolico, nel 1488 .
Fra' quali di molta ftima , e valore furono Pietro , e Mercurio Bua, Giorgio,
Demetrio Capufmede, Cefare Vrana, Giorgio Matrancha Juniore, Lazzaro Co
milaſcari, Blaſchi Biſchittino, con altri famofi foldati, e Capitani, i quali odian
do la pigritia feruirono con l'arte militare l'Imperador Carlos , nelle guerre
che fece in Africa, nella Italia, e nel foccorfo di Castelnuouo, che fù preſo final.
mente da Turchi nel 1539. Altre famiglie Albaneſe d'antica nobiltà sbarcando
à Trano , ed in Otranto, parte habitarono nella Puglia, come fece la Baita che
diuenne chiara , e potente , chi in Genoua, e chi in Venegia..
Quefti poueri, ed abbattuti Epiroti guidati da Giouanni Barbato interprete
à loro dell'Idioma Siciliano dopò varij penfieri, e diuerfe difcuffioni, conſiglia
ti più della neceffità, che del fapere con fpeme diriúedere ben prefto le perdute
patrie. Si rifoluerono finalmente di viuer fra di loro àguifa d'hofpiti col for tra
uaglio ne'fopradetti luoghi foggettialla dignità Ecclefiaftica,non volendo fog
gettarfi à Principe alcuno Siciliano ; però ragionevolmente il Vaffallo della
Chiefa e ftimato più nobile di quei che fono de Principi temporali , tanto più
che i Vefcouadi, ed Arciuefcouadi di Sicilia, fonofius patronatas del Rè Cato
lico,d'onde auuiene che quando fon morti i Prelati, i frutti delli beni Ecclefia
ftici infede vacante cafcano nel Fifco Regio Patrimoniate; c'fudditi viucno fot
to il domio regio di maniera che fono à guifa di Demaniale; con la qual refolu
tione contraſſero con l'Arciuefcouo,e fi fottofcriffero all'atto fuor che di Gior
gio, e di Nicolò Matrancha perche le contrade della Cerafa del regio demanio
intendeuano habitare ; ftimando malageuole la fuditanza de'priuati Baroni.
Corfero tutti costoro à farfi fudditi della Corona d'Aragona, già che fatto g!'
Aufpici di Scannerbegh,eglino medefmi in feruigio del Re Ferdinando milita
to haueuano , contra i Francefi. 292solves 425
Difpregiando i predetti di Matrancha per alcun tempo l'habitatione del Ca
fale della Piana, fe nè vennero in Palermo, vno de'quali fe nè andò in Genoua.
Perilche Nicolò e Giorgio fi ritirarono con la loro natione, la quale impiegan
dofi
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203
dofia coftiui, ed'à gl'altri maffaritii, per il comune foftento, la nuoua habita
tione grande per gl'altri popoli concurrenti , e poi ricca diuenne , l'onde le fù
3 mandato dall'Argiuefcouo per Gouernadore Giacomo d'India , che per hauer
vfato fouerchio rigorofità, e maggior intereffe fopra popoli,che no conofceuas
no i gioghi de'Siciliani,col forzo de Marranchi Fvccifero, la qual morte fù ruina
de'Matranchi, che fuggendo vfcirono tutti di Sicilia, e s'impiegarono con l'ar
! te militare a'feruiggi dell'Imperador Carlo quinto da chi in ricompenfa de'fer
uiggiindultati alcun di loro fpronati dell'amore de'figli ritornarono alla Piana.
I Matranchi in progreffo di tempo diuennero tanti copiofi , che aggiunfero
forſe à mille, di maniera che molti han cambiati il cognome di Matrancha, che
vuol dire in Greco Manforte, e fe ne prefero altri , per leuar la confufione ( ben
che alcuni dicono) che moltife l'occuparono per effer più ftimati, non che egli
no deriuaffero della profapia; mà per redurci a'Matranchi di Palermo dirò di
Giorgio, che ritornando d'Africa oue heuca militato, in Sicilia fendo ftato vno
de'primi foldati di Giorgio Caftrioto come feriue Pietro Rocha nella vita del
medefmo Giorgio Caftrioro ne fogli 367, 232, 39, 122, 38 , 258 , fi casò con
a Biaggia Mufaechio della chiariffima famiglia de Mufacchi Principi , e Difpoti
d'Epiro,fra Tiranna minore , ed Epidauro fignori di Mufacchiema , e d'altre
Terre i quali con Caftrioto à liberar Epiro fi confederaro, e fra lorofù celebre
-L Mufacchio d'Angelina nepote di Scanderbegh, e Ginio Musacchio vno de'cat
tiuati Capitani Epiroti dal rabiofo Mahomet, dal quale fu fatto viuo fcortica
re. Con quefta dunque procreò Giorgio à Nicolò ; il quale hebbe per moglic
Maria Capufmodo Albanefa nepote di Pietro Capufmodo Capitano , che mili
to a feruiggi dell'Imperador Carlo quinto, e figlio di Luca Capulmodi, e di Sta
9" tira Bafta forella coggina di Giorgio Bafta ftimatiffimo ne'noftri fecoli per le
cofe che ci fece nelle guerre di Fiandra, ed Alemagna in12 feruigio degl'Auftriaci
da'quali hebbe il grado di Generale dell'armi , efù luoghotenente dell'impera
dore,c Confaloniere dell'Effercito Ecclefiaftico. 1 , 2 tomo
Ne nacque da Nicolò Matrancha Paolo , che fi caso con Maria Drago , ed
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ch'eglifu da Terra Santa, que andò militando con altri Caualieri fuoi concitta
dini,arricchito da vna groffa faciiltà, lafciatagli in retaggio da Andrea Ruftico
fuo cuggino , fù nel 1121 , dalla Republica inuiato Ambafciadore à Callifto
Sommo Potefice, ed indinel rus4; e 1158 ; all'Imperador Federico primo, fù dal
1122 fino al 1149, ottovolte al fommo maggitrato, che all'hora de Confoli fi
formaua inalzato; hebbe nel 1126, la carica di Almirante per l'impréfa Bellari
ca; l'eleffero nel 1143 , l'Arciuefcouo, ed inobili per arbitro delle differenze, che
fra loro verteuano, ed ottenne priuilegio di poter batter monetaà nome del pu
blico nel 150. Fanno di lui honorata mentione gli fcrittori dell'Hiftorie Geno
uefi ftrenuo, ed illuftre viene chiamato da Marchefio Scriba, che feguì ifuoi an
nali , e non puoco è lodato dal Giuftiniani , Foglietta , e dal Braccelli in claris
lyguris ; e formando il di lui elogio vn famofo fcrittore così diced ... '
Caffarus abfque cognomine primus Genuenfiumfcriptorannalium -
ultra fex confu
latus cumfumma virtute geffit; profectufque triremium feptem anno 1 127. Plumbi
ni caftrum cum oppido deleuit; exinde anñ 1 146, viginti eriremiumprefectus mino
rem Balearicam infulam populauit oppidumque ipfe confumpfit, piratafquefugauit,
& Almeria verfus nauigandomultosfaracenos depredatus est , genuamque cum vit
toriaredijt quoadque vixit Vrbem in concordia tenuit, ter in dies de eadem concordia
orando, atinxitque vfque ad fextum , & ottagefimum änum,& Caffarusipfefcripfit.
Ed in quello che di lui , e di Vberto Turrio compofe il Foglietta co si vien
ſcritto. „ driosa hegy - og initiald CAR NOD
Vgo coragiofo Capitanoruppo con vna galèa nel 1204, due galee Pifane :
Giaco
1
1
mafos ed Autonino; darofi queftiallo ftudio delle leggi reúfel eccellente Giuri
fta, ed hebbe non folo in Melfina, mà nel Regno luogo trai primi Auuocati ; fù
Giudice , e luogotenente di Stradicò nell'anno 1631,e 1632 ; fù ardentiffimo di
fenfore de priuilegi della patria; per l'offeruanza de quali conferitofi in Madrid
2: nè fupplicò à nome del Senato Meffineſe la Maeftà del Rè Filippo quarto noftro
fignore . Accafofi la prima volta con donna Iſabella Minutoli forella di Fra don
CI.
Pietro Caualiere Gierofolimitano , la qual morta fenza lafciargli prole, pafsò alle
feconde nozze con donna Hippolita Fiamingo, la cui famiglia, e per antica no
biltà, e per molti feudi da lei poffeduti, e ftata così nel Regno di Napoli, come
in quello di Sicilia molto chiara; gli partori quefta don Thomafo
L'Abbate don Bernardo , e donna Terefa viuenti; fingolariffime fono però ledo
ti dell'animo, che rilucono nel predetto don Thomafo, mercè delle quali è fta
to dal Vicerè Marchefe de los Velez promoffo alla carica di Sargente Maggio
re del terzo del Maftro di Campo don Cefare Marullo fuo zio: fi hà congiun
to egli nobilmente in matrimonio con donna Ifotta Cigala , forella di don
Filippo difcefi dalla nobiliffima famiglia Cigala di Genoua, cö cui ha procrea
to don Antonino, e donna Maria viuenti; hauendofipur cafata la predetta don
- na Terefa fua forella con don Scipione Alifia difcendente dalla chiariffima fa
miglia Alifia di Grecia,deriuata da Leone Frangipane Conte d'Alifi , iui ricou
ratofi dopò la perdita dello Stato, toltogli da Pandolfo Principe di Capua .
** Finalmente quefta nobiliffima famiglia Caffaro ha goduto fempre molte
preheminenze, e principali carriche nella fua patria, e fuori,feruendo nonfolo à
loro proprij Rè, come fi è detto ; mà anche à Corone foraftiere; come viene no
#0 tato da molti Hiftorici , e ne fanno indubitata fede molti publici iftromenti .
L'arma di lei è vno fcudo diuifo per lugo, nella cui deftra vi è vn Leone d'oro
CO
in campo azzurro, e nella finiftra il campo quadripertito d'oro, e roffo nella
guifa fi vede,
DELLA FAMIGLIA
MORIS CO .
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DELLA FAMIGLJA
( M OR SO.
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nè diede per danatione irreuocabile due parti à Traiano Abbate fuo genero ma
rito di fua figlia Agata nel 1482, e nella terza parte gli fucceffe fuo figlio Calce
rano Coruera nel 1483, il quale con Vicenzo Coruera fuo fratello per atto nc
gl'atti di hotar Pietro Iardinella venderono effa terza parte al predetto Giouan
ni Morfo nel 1485 , che pofcia nel medefmo anno comprò l'altre due terze par
ti con il lusluendi da Traiano, ed Agata Abbate, che dopò la fua morte nè pre
fero ilpoffeffo i Tutori di Giouannello fuo figlio rimasto minore nel 1488. Que
fti percerto debito che pretendia Girolamo Lampifi ò per ragion di dote di fua
moglie Margarita Morfo forella di Giouanni , ò per certa pretentione gl'affi
gnaro lus luendi fopra la detta Baronia della Gibillina , per lo che il predetto
Girolamo, e Gio: Battifta Lapifi fuo figlio fi aggiudicarono la Baronia nel 1 509,
A famiglia Lampifi venne di Milano nel 1452 , e con lei l'Imperiali , e l'Er
caro , ch'erano congiunti in parentela . Gio Battiſta Lampifi fù il primo
che vennein Sicilia, del Rè Alfonzo in ricompenza di feruiggi hebbe la Caftella
niadi Marfala: il cui figlio Gio: Girolamoviffe con molte ricchezze, fù Barone
di Galati, e molte volte Giudice della R. GC. e d'altri Tribunali , e fi casò in
Palermo comevogliono con Margarita Morfo forella di Giouanni Morfo fi
gnordella Gibillina , dicono che per ragione di certo credito di dote della fua
prima moglie s'aggiudicò , come ho detto quella Baronia , che gli fucceffe fuo fi
glio Gio:Battifta, che fu Giurato di Palermo nelu $ 32,e'fuoi pofteri viffero fem
pre nobilmenterse dl.h oxf01b
Don Girolamo gode hoggi tutte le faculta de luoi Progenitori , e Barouc del
la Fauarella delGiffa, e del Hofpitale ftimato da tutti per Caualier virtuofo.egli
- con donna Anna d'Affitto fua moglie hà procreato don Nicolò , don Martino,
don Viccaze Caualier di Malta,e paggio del gran Mactro , e don Matteo, che
tutrileguitanole virtù.Larmefono en braccio che tiene yn freno d'oro incapo
roffo.M DEL
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0012 1 I BR VI . ET
DELLA FAMIGLIA
I
0912 p 1 OBAR DOO VI. 21 }
genito del detto Ruggiero ; e nel Priuilegio moftra l'affetto ch'egli portaua a
quefta cafa Morra. PERFO
Fù Ifabella figliuola di Francefco di Morra, il quale hebbe per moglie vna
figlia del Conte di Marfico della cafa Sanfeuerina vno de' maggiori fignori di
quel tempo. Il predetto Goffredonel 1343 à richieſta d'Ifabella fua zia fù Vice
rè della Prouintia di Capitanata , e poffedè alcuni Caftelli preffo Policaftro ,
Morra, Cafolla, ed altri feudi ,fuo figlio Giacomo tolfe per moglie Couella di
Fiffano da cui frcrede ch'egli haueffe il Caftello di Sanfeuerino di Camarotta, e
fucceffe al padre à Morra, Cafolla Roccagloriofa, ed in altri Caftelli; procreò à 3
I Francefco, e Chiarella che fù moglie di Marino Caracciolo Sinifcalco della Re
gina Giouanna prima.
Succeffe Franceſco nelle predette Baronie, étu Camariero del Rè Ladislao;
dal quale fù eletto Capitano à Guerra, e Giuftitia di Calauria, e Caualiero della
Piazza di Capuana , hebbe due moglie, la prima fà Valentina Capana , e la fe
conda Sancia di Sanguineto, e procreo Giacomo, e Nicolò .
Giacomo fucceffe nelle paterne Baronie , e fu affai caro alla Regina Giouan
na ſeconda da chi, e del Re Alfonzo acquifto molte rendite . Si casò con Maria
di Saluo figlia del Caualier Giacopello di Saluo , e procreò Michele , che con
Francifchella Sanframunda fua moglie generò Angiolo Bernardino, il quale con
Girolama Orfina del Balzo fua conforte fece à Cracomo, che tolle per moglie
Hippolita Galeota, e n'hebbe molti figliuoli, cioè Gio: Bernardino , Girolamo,
ed altri.
Gio: Bernardino prefe il dominio delle paterne Baronie, hebbe per moglie
Virginia Vrfina figliuola di Mario Conte di Pacentio da cui nè nacquero Gia
como, ed altri figli.goldhole too smutov optib nouib
Girolamo fù virtuofo Caualiero, passo in Sicilia con il fignor Marc Antonio
Colonna, con la cui voluntà fi casò con Mabella Mont'Alto figliuola di don Gi
rolamo fignore di Bucchero per lo che acquitto quella Baronia , e procreo don
Fabritio, dal quale don Girolamo primo Principe di Buccheri , don Giacomo
Referendario don Giulio Caualiero di Malta , don Valerio , e donna Iſabella,
moglie di don Blafco Caetano . Pages our doo
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cita . 105 cano 12. ombr elsh , to abricand :
21 don Pedro el primiero de Aragon, el qual hauiendofe metido entre los moros en una ba
talla que les dio, mas de lo que deuiera, ypeleando con ellos valerofamente,Je buuiera
visto enpeligrodefer muertofino fuerafocorrido de un cauallero Mugnoz, que bize
por ampararle notables bechos ; y quedandole despues de la victoria el escudo becho
cinco pedaços bagnados enfangre quifo el Reydar le cinco efcudillos colorados por ar
3
mas en campo dorado; efto tengopor mas probable que lo que cuentan algunas biftorias
de on Mugnòz Conde de Portugal. MON SQLTOME Disp QTAN 7
Como eftos caualleros federnamaron por toda Ef agnaſſi buvo dellos en todas par
tes grandes ,y esclarecidos e sualleros, Reynando en Leonel Rey don Romiro,quando aun
Caftillafe gouernauapor Condes, dize el Arcolifpo don Rodrigo que Diego Mugnoz
uno delos ricos hombres,y poderosas perfonis de Castillafe defauino con el Rey, y le hi
zo guerraiuntamente con Aceyfa Rey Moro de Cordoua. El Conde Nugno Mugnozfue
en tiempo del Rey don Ordognio eltercero de Leon enla agnos 950. y el que poblula vil
lade Roa àfeys leguas de Valladolid, de quien decinde la Illustriffima fimilias de los
Guzmanes, afsì lo cuenta Morales en el libro 16. cap. 21. y en el lib. 17.cap. 1. baze
mencion de don Velasco Mugnozentre los ricos hombres , que confirman una donacion
becbapor el Rey don Bermudo elsegundo al Monafterio de Celanovaen el agno 986. El
Arcobispo en el libro 5 la baze de don Pelayo Mugnoz hijo de dogna Andolca , ynieto
deldicho Rey don Bermudo quefue uno de los Infantes, que dizen de Carrion , an
ElConde don Rodrigo Mugròzc15ò con dogna Ximena Ordagnez hija del Infante
don Ordogno hizo delRey don Bermudo. Palayo Mugnòz Conde de Vizcaya casò con
Una delas hijas del Rey don Garzia Ignego hermano , quefue del Rey don Garzia el
Temblofo de Nauarra. Mas cuenta el Ar obispo en el dicbo lib. cap. 21. que el Rey
don Alonzo de Caftilla, que comenco à reynar por los agnos del milfefenta yuno,ygang
à Toledo tuuo amistad con una noble fegnora Llamada Ximena Mugnoz,y que enel
la huùo dos hijas, que la una casò con elConde don Ramon de Tolofa , y la otra con don
Enriquede la caſa de Lørenà à quien dio titulo de Conde de Portugal, y principio alos
Reyes
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TRO GIC
216 TEA OLO
GEN
2254
Reyes fus decendientes.
-Don Diegs Magnoz Mayordomo del Rey don Alfonfo, que fe llamo el Emperador de
Efpagna, y ricohombre en ella fue delos quefe ballaron en las vistas de dicho Rey , y
del Principe don Ramon Berenguel de Barcelona, fobre la guerra que concertaron en
el agno 1140; contra el Rey don Garzia de Nauarra: tambien le reconocepor rico bom
bre, y Mayordomodel Emperador,Garibay en muchos lugares de fu Cronica . Miguel
Mugno Segnor de Inojosa, fe hallo en otras vistas delos Reyes de Castilla, y Nauarra
entre Alfaro y Calahorra , quando concertaron el cafamiento de los Infantesfus hijos en
et dicho agno . Al Reydon Alonso el Emperador lesucedio en el Reyno fu hijo el Rey don
Sancho, ya Diego Mugnoz en el oficio de Mayordomo en la cafa del Rey don Sancho,
don Martin Mugnoz por los agnos del mil ciento quarenta yocho. "
› Don Garzia Mugnoz fue uno de los ricos hombres que se hallaron en la concordia
que fe tommentre el Rey don Alcnfo el fegundo de Aragon, yel Rey de Caftilla en el agno
1478 ;fobre las diferencias que tenian en razon delas conquistas: y fe cree bauertomado
debel nombre el Castillo que dizen de Garci Mugnoz . Don Martin Mugnòz de Igno
fofa ( quepienfo es de quien bizimos mencion en el numero fegundo ) es contado entre
losfegnores de Castilla, que acompagnaron al Rey de Leon para celebrar las bodas del
Rey don Laine el conquistador de Valencia con dogna LeonorHermana del Rey de Ca
Hilla agno 1220, j'eferiue della historia del Arcobifto que era fobrino de don DiegoLo
pez de Haro fegnor de Vizcaya, y de los Cameros, y quan valerofumente peleo con los
Moros en la batalla delas nauas de Tolofa hasta lecharlos de ona cumbre de monte),
Per la quale l'auttore inferisce nella defcrittione vna lettera del medefmo
Gil Sanchez Mugnòs al Giudice , e Gouernadore della Città di Teruel per legi
timation del riceuuto carico di Pontefice, e parendomi fouerchio l'infertione
effendo parimente lunga l'hò laſciato da canto, e feguo la fua ferie foura la me
defma famiglia; folo dirò che il detto Antipapa mori d'anni so,e fù fepolto nel
la Chiefa Catredale di Maiorica d'onde egliera Vefrouo, e dentro la< Cammera
Capitulare, e nel epolcro v'è vn epitafio latino che racconta hiftorialmente la
fua vita, egli Canonaci di quella S.Chiefa tienino titolo di Cardinale per gran
dezza del loro Vefcouo con molti altri priuilegii.
Boluiendo à la lista de los hombres de cuenta del Linaje de Mugnòz don luan
Mugnoz Arcediano de Taracona fue Camariero del Papa Adriano fefto y le feruio
en dos Embaxadas , la una defde Espagna al Rey Francifco de Francia , y la otra
desde Roma à Eſpagna à dar auifo al Emperador Carlos de las grandes prèuenico
pes que el de Francia hazia para entrar por Italia en de manda del Ducado de Mi
de
lan ,y que conueniaſe en cargaſſe en generalato y defenfa della à donBamon
Cardona Virreyde Napoles : yfiendo aprouadopor el Emperador,paſsò don InanMu
gnoz à Napoles can los deſpachos dell'Emperador, para el Virreypara el Papa,enefla
ocafionyestoruofe lasela TAN mail kettl 4:
M. los de Teruel, con la Cruzpor bauerfe hallado en la de las nauas de Tolofa . Doy por
热线 postre lo que pudiera darpor principio, baziendo, lo que fipuede hazer con el melon ,
Sucedieron al dicho don Suero don Eudo, y don Pelagio Mugnòz: este don Pelajo fuc
progenitor del Linage de Mugnòz de Aragon, Catalugna, y Caftilla.Dapatk
Da don Eudone venieron don Munio , y don Fernando que engendro don Munio
quefirma elpriuilegio de San Millánde la Cogolla, el agno de nueuecento quarenta y
Ec 2
C fiete:
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O OGICO
220 TEATR GENOL
fiete: los otros confirmadores fueron el Conde Fernan Gonzales, Gonzalo Arderiz, Oror
bo Zabagelli, Fernando Velafco, Oueco Affuriz , Diego Sarraciniz, Berbado Garzia,
Haneyo Destiez, Diego Ximenez, Sarracin Aluarez, Vagela Dolquitez, Vegala Al
uarez, y Queco Nugnez.
Don Nugno Mugnoz Conde de Poa confegero del Rey don Ordogno tercero, y del
Rey don Ramirofegundo,fue hijo de don Fernan Mugnoz hijo del tercero Eudo, y ber
mano de don Seuero: eftepoblela Villa de Road feys leguas de Valladolid.
El primero hijo de don Pelajofue don Perez Mugnoz que fucedio en el Segnorio de
Cerdagna, y tuuopor fu efpofa Gefinda tercera Lija del Conde Fernande de Caftilla con
los Condados de Alcobel, y Berlagna en dote. Però dize Mugno Alfonzo que estos Con
dadosfueron comprados del mifmo don Perez, quefue tambienprogenitor del Linage
Mugnoz de Aragon. Entre los nobles, y bourados caualleros degloria militarfue Mar
tin Mugno , que viuia en el agno de nuestro Segnor, 11 12 recauandofiempre muchas
grandes victorias contra les Mores àfauor del Rey de Aragon, y del Emperador dən
Alonfo con fus hermanos,
Don Fernan Mugnozfue elsegundo hijo de don Pelajo, que casò con donna Aldonza
bija del Conde de Sijmancas, que despues la muerte defu fuegro fucedio en el Condado,
yentoda la facultad de don Fernan Mugnòz bijo de dan Munio, que tambien muriofîn
dexar bijos. Fueronfus hijos don Diego Perez, y Velazco Mugnòz , quefundaron los
Linages de Mugnozez con mucha nobleza en Castilla, Don Diegofue Majordomo ma
yor delEmperadordon Alonfo, yfegnor de Castagneda , y es firmado en lapaz, y concer
dia becha entre el Emperador don Alonfo Rey de Leon,y do Sancho,y don Pedro Reyes de
Aragon: los otrosfueron el Principe don Ramon, don Berenguer Obifpo de Salamanca ,
don Pedro Eleto de Burgos, los Condes Ruy Gomez, Fernando y Ofrio Martinez, Gur
ter Fernadez ,
y Ponce de Cabrera,y Ruy Fernandez y Espo Lopez .Elmismo con el Rey
deNauarra; cuya amistadfe firmo con eldefponfariventre el infante don Sancho bijo
primogenito del Emperador, y donna Blanca hijadel Rey de Nauarra . Hallaronse en
à quellas viftas don Sancho Obispo de Calahorra , don Miguel Obispo de Tarracona ,
don Eftouan Prior de Hajara, el Conde don Rodorique, el Conde don Oforio Marttinez,
el Conde don Ladron, Guitter Fernandez, el mismo don Diego Mugnoz Mayordomo
mayor del Emperador, Ponce de Minerua Alferez, Miguel Mugnoz de Fineiofa.
Don Romir , don Ordogno tercero, y quarto bijo de don Pelajo nacieron entrambos
en un mismo parto, y cafaron el don Ramiro con Eluira hija de Fortugno Saus
fegnor de
Huarte y don Ordogno con Hugnez hija de Ramon Galindez fegnor de Eftreda: los
Sany appellido de Guzman. Tuuo este don Laynezporfufegunda muger à donna Elui
ra hija de Aluar Nugnez, y con ella hizo muchos hijos, y entre ellosfon nombrados don
Fernando Mugnoz Mayordomo de la Ruyna donna Vracca, don Diego Mugnòz , y don 1
Rodrigo Mugnoz, todos caualleros ricos, y muy virtufos , y donna Ximena muger de .
mucba bermofure; efte don Laynezfue Priuado del Rey don Sancho elprimero de Caftil
la, y fecundo de Leon.
En ladonacion hecha del Rey al monasterio de San Saluador de Pegnafielfe ve enfir
mados el Conde Comez Gonzales, Fernando Mugnoz Mayordomo del Rey, Guttierre
Laynez Prepofito de Toledo, luan Cephalmedina de Toledo, Tuan Alcalde, Pedro Arca
cily Alfarin, Aluar Agnez Alcayde, Diego Mugnòz, y Fernan Tellez Ten otrospri
uilegiostambien confirman Pedro Gonzales Conde de Medina, Aluar Fagnez de Curi
ta, que es el Conde AluarHagnez,Froyla Diaz Conde Aftorga, Rodorigo Mugnòz, Alon➡
zo Bermudez, Fernando Tellez , Tello Fernandez , Fernan Fernandez , Diego Lopez
fenior en Nagera, y Gragnon Sancho Diaz , Pedro Ximénez , Garzia Bermudez des
Agoncillo, Gomez Bermudez, Fortun Lopez, Nugno Guttierrez, Fortun Galindez, el
Conde Fernan Martinez, Martin Mugnòz, Tello Tellez, y muchos otros caualleros ,
y ricos homes.
Don Mugno, ò Nugno Mugnòz fexto hijo dedon Pelajo,fegun Mugno Alfonso,fue
grande, y esclarecido cauallero: casò con Thereſa hija delCon le Aluaro Ordognez de
Afturia, y deste matrimonio nacieron don Velazco , don Perez, don Luyz Gonzales , y
Sarracin Mugnoz, y otra dos hijas Gelsyra ,y Bermuda; fue Gouernodor de la Prouin
ciade Alaua, y Conde de Bureba, y efla Tierra despues la dio endote àfua hija Bermus
11 da, que casà con don Saluador Gonzalez Conde de Lara; dequien decienden los Condes
de Bureba:yfu otra hija Geloyra, casò con don Rodrigo Mugnoz Conde de Afturias bija
A deldicho don Laynez Mugnòz cauallero de mucho valor y muy amado de la Reyna
adonna Vracca. Però el Conde den Nugno Mugnozfue el que lleuò de Seuilla à Leon La
reliquias di Sant'Ifidoro ... 7548 C OFBOT ''
Don Garzi Mugnòzfue elfeptimo hijo de du Pelajosyferuio muchos agnos al Rey don
3 Sancho Ramirez de Aragon contra los Moros, yporesto fue tenido enmucha cuenta del
Rey, yfue delos primeros defu confejo, ysu mayor priuado: fe dize dello que todos los 1
lugares, tierras, ciudades , y Castillos conquistados por el dicho Rey don Sancho de po
der de los Moros en el agno de mily ochenta fue con el valor, e induſtria de don Garzà
Mugnoz bio de don Pelajo hermano del Conde don Perez Mugnozfegnor de Cerdagna,
BOB
don Ramon de Caftellezuelo, Fray Pedro de Montegudo Maestre del Templo, don Xi
menez Cornel Mayordomo del Rey, don Alonſo Mugnòz Mayordomo del Reyno , que
H
caso por voluntadde la Reyna donna Vracea, con Eluira bija de Ruy Guttierydella
tuuo Ruy Mugnozpadre de don Martin, de don Diego, de don Aluaro, y de don Pasqual
Mugnoz . Hallaronfe tambienprefentes à la cortedel Rey don Miguelde Luefia Alfe- j
rez,don Blafco Romeu , don Guillen de Castellezuelo, don Bernaldo de Beneuente, Ato
THO
rella,Pedro Seßi, dă Artal de Alagon : y'efte cauallero entőcé's bauia cafado ſu hija dōna
Nugnez con don Luyz Mugnòzhijo de don Garzi: ysu hermano don Garzistercerobije
del dicho don Garzi el rviego, casò con Sancha hija de don Pedro Guttierrez,què bauia
venido con elà la Corte real, y con otros ricos hombres llamados del Rey, y de la Rey
na donna Sanchà, por la concordia, quefe bauia de capitular entre el dicho Rey yeti
de Castilla.
El dicho don Luyz Mugnòz tuuo deſu muger donna Nugnez don Alonfo , don San
chu , y don Ramiro, quese hallaron preſentes à las bodas de la Infanta donna Leonora ·
bermana de la Reyna donna Berenguela de Castilla,y del Rey don laime en la villa
de Agreda, dondefe acabaron con muchafollemnidad , y fiesta en el agno de mil do
zientos y onze. F
Don Alonso Mugnoz hizo à don Ramon, que fue ricohombre, y muy grande y efcla
recido cauallero : entreuino en el repartimiento de las Tierrasy lugares de la Ciudad
de Valencia con otros caualleros,y Perlados Don Sancho Mugnòz hermano de don
Alonfo fuepriuado del Rey don Sancho de Mallorca, y luezfupremo de la Corte real
casò con Gelfinda bija primogenita de don Vgo Sanctapau Veguerde Girona , y della ww
tuue don GilSanchez Mugnòz , que firuiò al Reydon laime el conquistador contra los a
Moros del Reyno de Murcia, e nelagnó de mil dozientos fefenta y cinco y don Luyz
quenigno fue page del Rey don Pedro elgrande, y despues baziendo el amor con Florel
la dama de la Reyna donna Costanza, la tuuo à fu gusto,por el qual ayuntamiento la
moçase empregno , de que la Reyna grandementefe turbo y ablando defte cafo con el
quarto de Aragon.
El dicho don Ramon Mugnaz bizo à don Fernando Mugnòz, que vino à Sicilia con
el Rey dan Martinpara feruile contrá los Barones rebeldes en compagnia de don Vgó,
Sanctapau nieto del dicho don Vga , y de don Pedro Maza General de la Armada del
4
Rey.
Il medefmo auttore nella vita del Rè Martino fcriue del medefmo don Fer
EROH
the vennet'haueffe hauuto per antica fuccesfione, e continuato da pofteri per
poco anni à dietro . DA
preffioni , che ſono ſtate cagioni di non farla rifplendere fra le nobili della Sici
lia, e particularmente imei predeceffori diffiparono le loro groffe faculta mer
J Ff cè i loro A
O
GIC
TRO OLO
TEA GEN
226 ".
1..
cè i loro peccati ringratiato fia fempre il Signore. *
L'arme di quefta famiglia, come dice Gafparo Efcolano nel prenarrato di
fcorfo fono vn fcacchiero di quindeci fcacchi d'oro, e roffo, e dopò in azzurro
da don Ferdinando che opròl'arme in fauor di Chrifto,con otto maglie di ca
12
tena d'oro intorno , ed vna Croce di Calatraua roffa di fotto come vede.
DELLA FAMIGLIA
SOL IT O.
KIL
Aust
04
ம்
[
Pier Garfia Solifes, il cui cognome nella noftra lingua Siciliana, fù detto Solito:
il quale dal medefimo Rè Giacomo hebbe il gouerno della Città di Siracufa , e
doppò la Caftellania di-lacı da Blafco d'Alagona ; mori finalmente combatten
do valorofamente in quel di, che l'armata Francefe nel reggimento del Rè Fe
derico faccheggiò Iaci: nondimeno il predetto Blafco d'Alagona ftimando la
virtù di quello, diede à Blafco Solito fuo figlio il mede fimo carico : il cui fratel
lo Giouanni Solito andò in Napoli coll'Infanta Violante cafata col Duca Ro
berto coll'vtficio di Camariero, oue fi fermò , e fondò la fua famiglia Solito in
quel Regno, che ha partorito molti Caualieri chiari nell'armi .
Dal Blafco Solito, e fua moglie Orietta Anfufo nobile Leontina figlia di Gui
daccio Secretario, e Confultore del predetto Blafco d'Alagona, nè nacque Pie
tro Solito, che fotto la Regina Maria fù Macftro Rationale della Camera Regi
nale, le Città della quale erano allora : Siragufa,Lcoatini, San Filippo di Argirò,
ViZini, e Francauiglia , e ciò fi vede per patente data in Leontini à 22 di Aprile
del 1384. doue fi leggono quefte parole.
Confifa igitur nostra Reginalis Maiestas de legalitate, virtute fufficientia, & 110
bilitate nobilis Petri de Solito, pro multis feruitijs per eumfuumque Patrem nobi
lem Blafcum , & auum nobilem Petrum Garfiam de Solito, fileles , & diletos noftros,
adeorum impendia, & labores, pro ut noftre Reginali Maieftati clare conftat, eligi
mus, & creamus in Magiftrum rationum dicte nostre Reginalis Camera , & quel
che fiegue. Procreò anche Blafco Solito à Giribaldo: Guido, e Federico , che fù
Abbate di Roccadia nel 1390 .
Il Predetto Giribaldo Solito fi casò con Defiata figlia di Giacomo Denti Giu
dice della Gran Corte fotto il Rè Martino , come fi vede in vaatto di diuifione
fatto tra Gio: Antonio Solito figlio di Guido, e Giribaldo Solito figlio di Pietro
Maeftro Rationale nell'atti di Notar Alfio San Filippo di Leontini à 4 di De
cembre 1420, nōdimeno il predetto primo Giribaldo effendo Dottor di Legge
fù eletto dal Rè Martino Giudice , e Capitano della Città di Termini nel 1406 ,
efi portò iui feco fuo nipote Giribaldo figlio di Pietro, che prefe per moglie las
copina Salamone figlia di Gerardo, e fù Giurato di Termini nel 1426 , come fi
O. .1
legge nel regiftro della Regia Cancellaria a fog. 31 .
VP Dalpredetto primo Giribaldo Solito , e Defiata Dente nè nacquero Giouan
ni, Pietro, Nicolò, e Giacomo , che a guifa de'nobili di quei tempi fono chiama
ti nell'atti, col titolo di nobile: Giacomo Solito fù Giurato nel 1442 , con Nico
lò Bonafede, Donatello Salamone , Giacomo d'Arezzo , come confta per l'at
ti di NotarGiuliano Bonafede di Termini. V
1
28 TEATRO GENOLOGICO
nio Conte di Golifano, e fignore di Termini, & altri figli , che ſono notati nella
famiglia Ventimiglia, e la detta Metilde Confolo fù parente , e cuggina della
detta Margarita: d'onde auuenne, che hauendo comprato Antonio Ventimi
glia, e de Ribellis Cōte di Collefano la Città di Termini della R.C.fi fece atto di
Vaffallaggio ad medefimo; per l'atti di Notar Antonio Bonafede à 27 di Marzo
terzia inditione 1439 ; da cui Giouanni Solito fuo confanguineo, hebbe procu
ra generale di Gouernatore della medefima Città per l'atti di Notar Antonio
Candela di Palermo à 30 di Decembre 1439. Fù il detto Giouanni Solito nel
medefimo anno Giurato con Donatello Salomone Barone del Ponte del Gra
Da Pietro Solito nè venne Giuſeppe , che nel 1571 , andò con altri caualieri
auuenturieri alla tamofa battaglia Nauale di don Giouanni d'Auftria contro i
Turchi,oue infermandofi grauemente hebbe facoltà da quel fignore di ritor
narfene, e nel ritorno fe nè morì in Metfina.
Giuliano Solito fi casò con Giouanna della nobile famiglia Bruno di Termi
ni,alla cui facultà, e dominii egli fucceffe,tra quali vi è vna antica Cappella nel
Conuento di Santa Maria di Giefu con quefta infcrittione: Hec eft Cappella nobi
lis Antonij de Bruno . Fece à Simone, Agata , e Catherina; genitrice de Baroni di
Vallelonga di Termini. Fù Capitano nel 1496 , e nel 1 506. Giurato nel 1498, U
nel 1509, Portolano del Carricatore della medefima Città , come appare per
teftimonii prefi nel 1581.
Simone Solito hebbe per moglie Antonia Romano , figlia di Antonino Ro
mano Secreto di Termini, e Barone del Ponte, e forella di Gio: Forte, che fù ma
rito di Caterina Ventimiglia figlia di Gio: Silueftro Ventimiglia Barone di Re
futtano, Girrofa, e Rechilebri,e d'altri feudi.Non hebbe Simone Solito di quefto
matrimonio prole alcuna, e doppo la morte di lei, fi casò con Francefca Bona
fede, e Grimaldi ,figlia di Federico Bonafede, che per feruigi fatti al Rè Catholi
io
co Ferdinando, fù eletto con particular priuileggio regio Caualiero , come
disfi nella prima parte del mio Teatro nella detta famiglia . Fù nondimeno Si
mone Solito ricchisfimo, ed affai virtuofo caualiero:gouernò la fua patria mol
te volte ne'fupremi carichi. Alloggiò in fua caſa l'Altezza del Signor don Gio
uanni d'Auftria,da cui hebbe conceffe molte gratie: come anche al fignor don
Carlo Tagliauia, ed Aragona Duca di Terranoua all'hora Vicerè di Sicilia nel
1573
1
LIBRO VI 229
2
1573 , doue in Termini dimorò con la Regia Corte molti mefi.
Giofeppe Solito vnico figlio del predetto Simone, fi casò có Virginia Farao- ;
ne di Mestina, figlia di Bernardo Faraone, e Bernardina Spatafora : fù forella di
Gioseppe Velcouo di Seffa , e nipote di don Antonio Vefcouo primo di Cefalù,
C
e doppò di Catania, per lo che il predetto Giofeppe fù ammeffe fra la nobilta, e
Cittadinanza di Meilina à 20 di Luglio 1573 ; doue concorſe più volte nella di 1
gnità Senatoria , e nella fua patria godè i maggiori vfficij , e per fua opera, fi die
deprincipio al belliffimo tempio che è hoggil maggior di Termini, e nè heb
8
be egli il Cappellone Maggiore . Nè nacquero da lui Antonio, che mori figlio
lo, e Francefco , che da Filippa Satariano hebbe don Giofeppe don Vincenzo
don Simone Franceſco Giefuita , donna Margarita Monaca, e donna Francefca.
2 E la famiglia de Satariano nobile in Termini doue godè i primi carichi di quel
la Città, e l'officio di Portolano della medefima , come ancora anticamente fù
nobile in Lipari : e delle prime famiglie di quel Ifola , d'onde difcefero quei di
Termini. Francefco gouernò la fua patria più volte, e mori Giurato nel 1627.
2 Don Vincenzo nel grado di Sacerdote è ftato promoffo nella dignità di Ar
ciprete di Termini, e da fignori Inquifitote fatto Comiffario dell'inquifitione
nella medefima, e Vicario del fignor Arciuefcouo di Palermo nella medefima
Città.
Donna Franceſca fi casò con don Ludouico Agliata , e Spatafora Barone di
Solanto, figlio di don Giouanni Agliata Caualiere dell'Abito dell'Alcantara;
e Barone di Solanto .
"
Don Giofeppe ha per moglie donna Caterina Anfuſo, figlia di don Michel
Angelo Anfufo, di quella medefima famiglia di Leontine, che da quella Città
atrafpiantata in Termini da ducento anniin circa , e fata fempre promoffa , nel
I'vfficij di Giurato, e Capitano , & hà apparentato con nobiliffime famiglie ,
particolarmente colla famiglia Lomellino da Genoua. Il don Giofeppe dalla
prima giouentù hà gouernato la fua patria coll'officio di Giurato , Capitano
più, e più volte , di Secreto , di Gouernatore del Carricatore , e Vifitatore ,
It pro Maftro Portulano di quelli di Sciacca, e Giorgenti , di Capitan d'arme nel
dar la meta à frumenti ; ne paffati tumulti , ferui, effendo Giurato, coli bene al
Rè N. S. che l'Altezza del fignor don Giouanni di Auftria hauendoli ricono
fciute, ſi moſſe a ſcriuere al Rè Catolico lettere à fuo fauore per remunerarlo .
Haue due figli don Franceſco, e don Michiel'Angelo, e due femine donna Filip
pa, e donna Girolama, che hoggi tutti viuono con quel fplendore, che richiede
la lor nobiltà,
a.
1
DELLA FAMIGLIA
OC
3
M VNS ON E.
DELLA FAMIGLIA
M VST A Z Z O.
DELLA FAMIGLIA
M VSTIOLA.
Conte d'Augufta, perloche andò ad habitar in Augufta, col cui fauore pofcia
hebbe del Re Federico terzo in ricompenza di fuoi feruigi,i tenitori della Tar
gia grande, e picciola fiti ne'tenitori d'Augufta , e Siragufa ch'erano del regio
Demanio, che l'hebbe pofcia confirmati fuo figlio Francefchino Muftiola , per
ww
la cui morte fenza lafciar prole,gli fucceffe il fratello Domenico à chi fua figlia
Thomafa moglie di Vanni Valterino, c'hambedue gli lasciarono alla loro fi
glia Mannella moglie di Michele Baldo. Quefti morendo fenza figli peruenne
ro à Giouanni Valtarino figlio de'predetti Vannie Thomafa, al quale fucceffe
770
Leonora fua figlia moglie del Dottor Guglielmo Roffo Baron di Cirami, e Mr
litello ,
CSI LIBRO VI. AZT
ART
237
litello, i quali ambedue pofcia gli venderono per onze cento ottanta ad Anto
nio Afmundo, ouer Sifmundo figlio d'Adamo per l'atti di notar Giuliano Pla
tamone nel 145 che gli conceffe anche egli al Dottor Antonio Galgano di Si
ragula per anni fetti à ragione di onze 17l'anno, e l'hebbero poi confirmati il
figlio Francefco, e'l nepote di quefto chiamato Franceſco figlio del figlio An
tonio, ed hoggi gli poffede la famiglia Arizzi con titolo di Barone.
L'armi di Muftiolafono vna Muftella, ouer Donnola che corre d'argento , in
campo verde.
DELLA FAMIGLJA
M V T A.
54 10%
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**
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:7
20
085
Sicilia viuente, figlia del predetto Dottor Antonino, e Margarita,fi casò con
don Luigi Masbel, da cui nè venne il viuente don Bernardino Masbel Auocato
Fifcale della gente diguerra di quefto Regno. Enel fecondo luogo fi casò con
Federico Auria ,Dottor di Legge , dal quale nè nacque il viuente Dottor don
Vincenzo Auria. E
Pietro fù Sacerdote di ottimi coftumi adorno, che morì nel 1646 .
Diana fi casò con Carlo
Domenech , della nobiliffima famiglia Domenech
del Regno di Valenza nella Spagna . Fra i cui anteceffori nel tempo di Martino
Rè di Sicilia, vifù vn fuo Camariero. Da Diana e Carlo Domenech nè nacque
ro alcuni figli, e tra quefti don Vincenzo foggetto dirariffime qualità, dottiſſi
no nelle fcienze, e d'efemplari coftuminella fua vita, il quale fù Vicario Gene
rale del Cardinal Doria,Afciuefcouo di Palermo, ed infieme Arcidiacono della
Metropolitana Chiefa d'efla Città , fù anco Decano della Chieſa Catredale di
Giurgenti, e Deputato due volte di quefto Regno di Sicilia,come vno del Brac
cio Ecclefiaftico . Mario hoggi viuente della Compagnia di Giesù , ftimato per
foggetto di molto merito, ottimi coftumise dottrina . Don Michele Monaco
Catlinefe,hoggidegniffimo Cellaratio nel Monafterio di Monreale,
C Do Geronimo Domenech,il quale come foggetto di buone qualità,e virtù,fù
Giudice, ed Affeffore dell'Arciuefcouato nel tempo del Cardinal Doria.Hà fer
uito à Sua M, tre volte di Giudice della Corte, Pretoriana di Palermo, di Giudice,
della R.G.C. d'Auocato Fifcale della Gran Corte, e Real Patrimonio in diuerfe
vifite del Regno;due volte di Giudice del Confiftorio, e Commiffario Generale
della mezz'Annata nominato dal Signor don Giouand'Auftria , e dodeci anni,
che ferue come Configliero di S.M. nella Piazza d'Auditor Generale della gente
di guerra di quefto Regno di Sicilia . Si caso con donna Catarina , figlia di don
Giouanne de Fontiberos, Puebla, e Narbacs chiariffimo per l'antichiffima no
biltà della Città d'Antichera, e di donna Iſabella Vafquez de Arellano, e Bufta
mantefamiglie nobiliffime della Città dello Grogno. Da'qualinè fono nati dō
na Luifa,donna Iſabella, don Agostino, e donna Franceſca Maria.
L'Armi di quefta famiglia Muta fono vn'Aquila, che vſcita dal mare, e libra
ta in aria riguardando il Sole muta le penne . L'arme della famiglia Domenech
fono vna Torre d'argeto co vnbraccio d'vn Caualiero armato,che ftà in atto di
difendere con vna lancia rotta, il di cui pezzo fi vede caduto à terra, in campo.
1 offo.
DIL
L LIBROS VIA * 33
DELLE FAMIGLE
NOBILE FEVDATARIE .
Iorirono alcuni feudatarij da circa 200 anni adietro, che per non hauerne
F ritrouatofucceffione nè cognitione fe viuono, gli toccherò breuemet
e;fra'
quali Giouanni Muzzicato , che acquiftò il feudo del Dollone Salfo nel 1457.
Thomaſo Muzzicato il feudo del Pogio di Monpeleri, de membri del Monte
Etna per fua moglie Lucia figlia di Gio: Thomafo Turtureto . Pietro la Matro
na hebbe il feudo dell'Iorgia nel 1444 , e la Caftellania di Caftrogiouanni nel
1460. Antonio Modola fù Barone de'feudi di Riſcallo , e Carlimane nel tenito
rio di Caftrogiouanni nel 1405. Franceſco Montebouino hebbe del Rè Martino
onze ducento di rendita foura le Secretie di Siragufa in ricompenza di feruiggi
Militari nel 1391. Mannella Montefereno confeguì i feudi di Giaefi nel tenito
rio di Caltagirone,e'lfeudo di Raginelgi nel 1364. Andrea Mammina hebbe il
feudo di Zanagia nel 1397. Filippo Montefufco Caualiero ottenne onze cin
quanta di rendita ogn'anno in feudo foura li Mortizzi del Regno . Girolamo
Maringo hebbe il feudo di Gallifi nel 1556. Rubbertello Muffo confeguì il Pon
5. taggio del Gargatore di Mazzara nel 1474.
C altrimente intendo, perche la Nobiltà chi l'hà fe la gode, e chi non l'hà benche
OKI fia Baronerefta ne'fuoi puri termini, perche gufto di non far pregiuditio à néſ
della
04 funa famiglia nè dar nobiltà à chi non n'hauc , nè leuarla à chi n'haue,
lettuta degl'Flogij chiaramente fi fcorge l'antica , e moderna nobiltà delle
An ato Mac M
famiglic.
Tra gl'huomini virtuofi della Cafa Muxiunifi della Città di Caftroreale, fio
rì il Dottor Pietro, che viffe affai chiaro nella facultà legale , per lo che fùret
toredegli ftudi publici della Città di Catania , molte volte Giudice della fua
patria, procreò egli à Giofeppe, che con donna Felice di Marco fua moglie fe
ce il viuente don Paolo Barone del feudo di Sencineo, e regio Secreto della ſu
foss
detta Città del Caftro . Il quale con donna Maria Calamonetti fua moglie pro
creò il viuente Dottor don Lorenzo, che giouenetto dona faggio di buona reu
31
fcita nella Legge profeffando fin'hora l'vrficio d'Auuocato .
L'arme di quefta famiglia Muxiunifi fono vn vcello fpreuiero , che tiene ne
gl'artigli vnforge, ò mure, e guarda i raggi del Sole.
Gg SVP
TEATR
O OGICO
234 GENOL
SV P PLIMENTO .
DELLA FAMIGLIA
B V Z Z ET TA.
S:
Ella mia prima parte del Teatro lafciai di far mentione del
ramo della famiglia Buzzetta c'hoggi viue in Meffina , ed in
Reggio ; percioche Giouanne la Bozzetta pafsò da Meffina
in Reggio , doue prefe moglie nobiliffima di cafa Raffone,
hebbi due figli maſchi, ed vna femina,li maſchi furono il mag
giore Antonio che corrottamente fù'detto Antonello ; di cui
nè nacque Saluadore, Ruggiero, e Marfifa. Di Saluatore , An
tonio, Gio:Battifta , e don Giacomo Prete.
Dal fopra nomato Alfonzo, nè nacque Giofeppe , che al prefente viue, e don
Vincenzo Sacerdote, e due figlie femine. 159 Ach
2. 1 W
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Sidees 11 J C
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ODIDE I BAR O. O VE A 3
235
ord crim
";}DELLA FAMIGLIA
NAPOLI.
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TEILY D
OX
cato Fifcale della Regia Gran Corte , il quale procreò donna Beatrice , che fù
moglie di Leone di Valguarnera , figlio fecondo genito del Conte d'Afaro . Il
Dottor Franceſco, e Lattantio di Napoli : Il Dottor Franceſco fù Giudice della
Regia Gran Corte nel 1544, e Vicario Generale per il Regno più volte , Auuo
cato
DAD SE I BRƠ VI. T 2237
cato Fiſcale della Regia Gran Corte, del Real Patrimonio , é Deputato del Re
gno, e nel 1557, fù eletto dal Catolico Rè Filippo fecondo Reggente nella fua
Real Corte, come fi legge nel Priuilegio di Duca di Campobello in perfona di
don Giofeppe di Napoli all'hora Reggente nel 1638, fù egli zio del Dottor don
Girolamo di Napoli Prefidente del Confiftorio, Maftro Rationale , e Deputato
del Regno nel i 580.
Nè nacquero dal predetto Dottor
Ne Franceſco , e donna Antonina Minutoli
nobile Meffinefa fua moglie Anton Francefco , Girolamo , Fra Ifidoro Caua
lier di Malta nel 1565 , don Gio : Battiſta di Napoli Caualier di San Giacomo
della ſpada , donna Vicenza moglie d'vn caualiero di cafa Papardo Meffineſe,
e dopò di don Martino Timpanaro, e Ventimiglia Baron di Ĉaftelluzzo , Ce
cilia moglie di Pietro di Benedetto nobile di Meffina , e foro Flauia monaca,
nel Monaftero de'fetti Angeli di Palermo:
1
Lattantio procreò Vicenzo Paſquale, ed Antonino di Napoli ; Il predetto
X Pafquale ficasò con donna Maria Bonaiuto , figlia del Baron della Motta di
Fermo ; con la quale procreò Fra Franceſco,e Fra Flaminio di Napoli Caualier
a di Malta.
Nella prima parte del mio Teatro al fog. 34. fifece mentione di quel valoro
fo foldato Marco di Napoli, chefù eletto tra dodeci caualieri Italiani, che com
batterono con Francefi alla Ceregnuola , nondimeno dell'antica nobiltà di que
fta famiglia nè fà chiara mentione il real Priuilegio del Duca di Campobello,
che così egli dice.
Nos Philippus Dei Gratia Rex. Quapropter cum Illuftris fidelis nobifque dilectus
don Iofeph de Napolespræter dotes,& ornamenta quibus naturaſua eft instructus, ca
fitfamilia prognatus que illuftrium virorum ferax infignes dedit omnium ordinum
viros togatosJagates, infulatos, Antistites , nimirum, Regios Confiliarios,milites ordi
num equestrium, Nos identidem memoria repetentes quidquid illius maiores omni tě
pestate nostris commodis egregie præftiterint , præfertim recordamur Francifcum de
Neapoli, quem bene legibus imbutum,&fpectataprudentia infignem Philippusfecu
dus auus, ac dominus meusfelicis recordationibus Bruxellis adfe euocauit in Flandrið
anno millefimo quingentefimo quinquagefimofeptimo, & Regentem noftrifupremi Ita
lici Confilij elegit, nec non Hieronymum de Neapoli ( qui deinde eft fubfequutus) vi
rum vnde quaque perfectum, & anno millefimo quingentefimo octuagefimo Magiftru
Rationum, deinde Prefidem Sacri Confistorij Regiæ noftre confcientia effectum cenfen
te eodem Rege. Perpendentes deinceps quod vtriufque decora, & ornamenta excepit
don Iofeph de Napoles eiusfobrinus, qui cumulatiori aceruo merita meritis aggerande
per quamplurimos annos non in uno magistratu nostris vtilitatibus inferuijt, & qui
dem egregio quoque probante donec ad toge culmen nostro iuditio eft euectus . Nam cu
in Sicilia ageret Prefidem noftri Patrimɔnij infignem magnamque operum nobis na
uauit,prudentiaque, & maxima dexteritatefuo munerifatisfecit , illum acciuimus
in Hifpaniam in noftro fuppremo rerum Italicarum Senatu Regente Sicilia creaui
mus,in quo trefdecim ab hinc annis maiores gentilefque fuos imitatus tanta nobis ob
fequia præftitit iura , & regalia noftra acriter defendens tam in ipfo Supremo.Con
filio, quam extra officij cancellos inpriuatis omnibus Ministrorum Confilijfeu Comi
tijs habitisob negotia grauifima ftatus, magnique ponderis , & momentispectantia
conferuationem huius Monarchiafalutem , & regimen eiusfumma animi vigilätia,
contentis Studijs nostra omniumquefatisfactione, ac laude, in quibus omnibus tanta,
tam praclara exhibuit defe testimonia ut licet officium Decani exerceret,ficut in
pre
LIBRO VI. 239
2 præfentiexercet in dicto nostro Suppremo Cofilio, & vacuum reperiretur mūnus Pra
2 fidis Tribunalis Magne nostra Regie Curie in prædicto noftro vlterioris Sicilia Re
gno, & quodmultis ab hinc annis ei demandatumfuit regimen Tribunalis Patrimo
nij nostri eiufdem Regni nullius humeris nifi prædicti Regentis tantum rerum noftra
iterum fidere decreuimus præcæteris qui fe fe nobis obtulerunt. Et quodpræ
clarius est,magifque eius fidelitatem probitatem integritatem, literas, longioremque
rerum, negotiorum experientiam oftendit quamuis predictum noftrum Patrimoniu
prope lapfum,exhauftrumquefit, &fuis bumeris iterim impofitum è republica duxi
26 muspro nunc eum detinere in prædicto nostro rerum Italicarum Confilio, donifque Re
gijs eum cobonestare, ut tum laborum fuorum aliqualiapremia confequatur , tumfi
mul liberalitatis noftræ iuftum monumentum existat, cuius egregia gloria ftimulis
concitati ad viam virtutis , & de nobis benemerendi capeffendam omni contentione
animi,& corporis coeteri alliciantur. Itaquepræclaro quodam ornamento quod infa
miliam eius ,
fuofque pofteros in perpetuum permaneat, & ad Ducatus gradum, & bo
norem ipfumprouehends ,Terramque Campihelli nuncupatam, quam in prædičio ul
terioris Sicilia Regno iuftis titulis à noftra Regia Curia tenet, & posfidet, diclo Duca
tus Titulo infigniendam,illuftrandamquefancimus . E quel che fiegue.Dato in Ma
drid à 14 d'Aprile 1638,exequute in Regno in detto anno.
Trattando di lui vn certo fcrittore, alludendo alle fue armi,ed alle fue effigie
gli fece la feguente Epigramma,
Quid video ? que nostra finu dat lilia tellus,
Ha tibi ter Iofeph maximè lataparat?
Quid video? que noster habet polus asira,fouetque,
Largior bac vni donat habere tibi ?
Iure tot immenfos virtus tua pofcit honores,
Quidquidodoris babet terra dat, astra iubar.
Sic Iofeph benèfemperoles femperque renides
Lilio olente trabis omnia, luce trabis.
Procreò egli con donna Lauria di Settimo fua moglie don Girolamo Princi
pe di Refuttano Caualiere di San Giacomo , donna Maria , che primieramente
fùmoglie di don Thomafo Bellacera Barone di Ragalmici , pafsò pofcia alle
feconde nozze con il Marchefe di S. Cataldo don Vincenzo Galletti, ed vltima
mente con don Pietro di Gregorio Duca di Tremifteri Reggente, e Prefidentes
di Giuftitia . Il predetto Reggente do Giofeppe s'inuefti della Baronia di Capo
bello detta la Guardiola nel 1618 , e 1622 , ed hebbe il titolo di Duca nel detto
1
anno 1638 , doue gli fabricò la detta Terra di Campobello, e nell'anno 1624,ac
quiftò la Baronia di Refu tano, ed iui parimete gli fabricò la Terra di Refutta
no,che la diede al predetto don Girolamo fuo figlio primogenito con titolo di
Principe nel fudetto anno 1627...
D. Franceſco Veſcouo di Belcaftro , don Carlo Somiglier di Cortina di Sua
Maeftà nel 1642 Abbate di Santa Maria della Noara e di Sant'Andrea di Piazza ,
elemofinario magiore di S.M.don Antonio Principe di Santo Stefano Caualiere
Gdi San Giacomo , che fi casò con donna Maria Gomes de Siluera, e Ventimiglia,
e foro Gioseppa Maria monaca nel Monfterio della Pietà di Palermo.
Don Girolamo Principe di Refuttano Caualier dell'Habito di San Giacomo,
che del Rè Catolico nel priuilegio del titolo di Principe viene con le feguente.
parole oltre modo incomendato. ܃، ܐ
6 Que fit inter arduas negotiorum nestrorum curas , nequaquam prætereamus viros
eximia fide auita , & propria nobilitate infignes titulis, honoribus condecorare .
Quamobrem cum Illuftris confaguineus nofter fidelis dilecte don Hieronymus de Na
poles,
240 TEATRO GENOLOGICO
poles, & Borrefi, præter dotes, & ornamenta quibus natura fua eft inftructus, cafit
familiaprognatus, que Illuftrium virorumferax præclaros dedit omnium ordinum
viros, togatos f
,agatos,infulatos, antiftites, nimirum Regios Confiliarios, Milites ordi
num equeftrium,atque eiusdempaternum genus , quafi adiecitio quodam lumine Il
luftret, nobilitas materna: nos identidem memoria repentes quidquid maiores omni tem
peftate noftris comodis egregie præftiterint ræfertim recordamar Francifcum de Na
poli quem bene legibus imbutum, & ſpectata prudentia infignem Philippbusfecundus
Auus,ac Dominus meus fœlicis recordationis Bruxellis ad fe euocauit in Flandriam
Anno 1557 , & Regentem nostri Supremi Italici Confilij elegit: Necnon Heronymus
de Napoli (qui deinde eft fubfequutus ) virum vndequaq;perfectum . Et Anno 1580 .
Magistrum Rationum deinde Præfidem Sacri Confistorij Regia Confcientia effectum
cenfente eodem Rege. Sed vtriufq;decora, & ornamenta excepit don Iofeph pater qui
cumulatiori aceruuo merita meritis exagerando plurimos Annos non in ʊno Magiftra
tu nostris vtilitatibus inferuijt, & quidem bonis omnibus probantibus, donec ad toge
sulmen noftro Iudicio est euectus: nam cum in Sicilia ageret Præfidem nostri Patrimo
nij illum acciuimus in Hifpaniam ,& in noftro Supremo rerum Italicarum Senatu Re
gentem Sicilia creauimus. Hinc in beneuolentiafignum , & amoris argumentum don
Hieronymum ipfum,& maiorum titulis clarum, & fuo merito innixum ad culmen
faftigiumq,Principatus euehere, & adPrincipatus gradum extollere decernimus , que
Titulo infignimus eius Terram de Refuttano quam in dicto nostro ulterioris Sicilia
Regno in feudum à nobis,& nostra Regia Curia iuftis( vt afferit) titulis tenet,&pof
fidet. E quel che fiegue.Dat.Madriddie 7. Menfis Iunij 1627.Exequute in Palermo
nel detto Anno .
bre, fi leggono iferuiggi reali fatti per detto don Pietro, come per il Reggente
don Giofeppe, e dell'Abbate don Carlo Somiglier di Cortina, e per vn tranſunto
fatto nell'atti di not: Gioſeppe Furno di Palermo nel 1653, ed hoggi è tratenuto
foura le Galere di Sicilia con ottanta fcudi il mefe, è la futura fucceffione di Go
uernadore della Galera Militia di detta Squadra , con a16 fcudi il Meſe dopò la
morte del viuente Principe di Palagonia proprietario di quella , ed in confide
ratione delli molti feruigi fatti à S.M.come fi veggono per le fopradette lette
re, ed altri inftrumenti, come in effetto gouernando la detta Galera militia ,
feruendo per l'affenza del Principe di Palagonia,il Signor don Giouanni d'Au
ftria, che fi partì di Sicilia à 28 di Maggio del 165 1 , per l'acquiſto di Barcello
na nel viaggio s'incontro col Vaffello Leon Coronado Franceſe , con chi com
battè valorofamente , e nè riportò vna mortal ferita nel petto di maniera che
puoco mancò di perdere la vita; onde attēdendo à fi fignalati feruiggi la Real
Maeftà gli diede i fudetti 800 fcudi annuali. E racquistato pofcia il detto don
Pietro la priftina falute feguì il medefimo fuo gouerno affiftendo nella preſa di
Barcel
1
EI BR300 VI. A
24f
Barcellona fucceffa nel 1652 ; doue il Sereniffimo fignor don Giouanni volen
do andar contro l'Armata Francefe à quelli mariauuicinatafi, lafciò in guardia
del Porto di Barcellona fei Galere comandate dal detto don Pietro, e cercando
in tal tempo alcune Barche, e Bregantini nemici foccorrere la detta Città , det
to don Pietro col folito fuo valore gl'inpedì l'ingreffo; mà non con poco traua
glio, qual carico hebbe poi altra volta della Squadra di Sicilia in Cartagena ,
per hauer paffato in Madrid il Marchefe di Baiona Generale di detta Squadra
vittoriofo con la fua Galera in Sici
per infino alfuo ritorno , d'onde ritornò
lia , con la Squadra guidata del Marchefe di Baiona Generale di lei . Doue al
cázò il fuo foldo di- feudi 2 16 il mefe.E haue fi impiegato anche in altri fupremi
don Giouanni Barrefe della cui femmenina nè viene il Principe della Trabia, ed
altri titoli , reſta la detta donna Elifabetta capo della caſa Barreſe madre del vi
uente Princicipe di Refuttano don Giofeppe di Napoli, e Barrefe , e de'fuoi fra
telli, e forella.
DELLA FAMIGLIA NARO .
Iv D
Iffe con chiara nobiltà la famiglia Naro nella Città di Siragufa, ed in altro
nel 1407, il cui figlio Filippo fù Protomedico della medefma Camera , e com
prò ilfeudo di Ragalmandari per onze so, da Perruzzo Länza per l'atri di not:
Giouannuzzo di Minardo nel 1431, che fù poida fuo potere ricuperato da Fer
dinando de Velaſchez parente del detto di Lanza. Perloche il predetto Filippo
comprògroffi poderi che gli fucceffe fuo figlio Rinaldo Barone de'feudi di Ca
dedi, e di Budalefi, Pe
Naro hebbe il medefmo ordine nel 1548, e lafciarono gloriofo grido nella Mi
litia . Così parimente il Caualier di Malta Fra Giofeppe di Naro riceuuto nel
1561 , e molt'altri virtuofi Caualier fiorirono di quefta , che per non faperne i
nomi proprij , fi laſciano; hauendofi parimente ella congiunto in matrimonio
con le principali famiglie della medefma Città di Siragufa, percioche il predet
to Protomedico Filippo fi casò con la figlia di Gio: Balena , che fù Senator di
Siragufa nel 1404 , 1408 , e nel 1423, cfuofiglio Rinaldo à Bartolomea di Pom
peo,Francefco l'altro figlio Maftro Secreto, hebbe per moglie Almeria,figlia di
Giouanni di Mont'alto de'Baroni di Molocca,
Viffe parimente quefta famiglia nella Città di Naro con molte ricchezze,
oue hoggi eftinta, e fe nè fcorgono folamente alcune Cappelle.
Fece ella perarme cinque mezze Lune d'argento in campo azzurro,l'vna,
l'altra con le corna in giù,e fopra vna ftella d'oro. DEL
LIBRO VI. 243
$ DELLA FAMIGLIA
NASSAR I.
ro fucceffe Giouanni fuo figlio nel 1453. Quefti hauendo morto fenza lasciar
prole lafciò detto Cafale à Gregorio di Perricone, e Naffari fuo nepote figlio del
la forella, per lo quale litigò alquanto con Giacomo la Rocca fuo coggino , e
lo perdè per fentenza; ma comparendo inanzi il Rè Alfonzo , ed efpoftogli le
fue ragioni l'ottenne di nuouo , egli fucceffe fuo figlio Francefco Bonfignoro
Naffari, al quale Antonina fua moglie , che lo lasciò à Gio: Vicenzo fuo figlio,
ches inuefti di detto Cafale nel 1549.
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MS! E DELLA FAMIGLIA NAVARRO.
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Iffe con chiara nobiltà in Sicilia, e nell'Ifola di Malta la famiglia Nauarro
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ELE IR gli regiftri della Regia Cancellaria dell'anno 1523 , à fog.
280. Si legge Gio : Matteo Natoli della Città di Termino
col titolo di Magnifico è ftimato per vn de'gentil'huomini
di quella Città, fu egli Capitan di due fue Galere tratenute
à fue fpefe, e per vna lettera Viceregia del Duca di Monte
ficium contra Mauros Turca , & infideles dictum Regnum infestantes non fine vestro
maximofumptu conftruxeritis ea propter vosprefatiu Mag: Ioannem Matteum Cin
goloceterifque infignibus , & ornamentis militia decorauimus, & infigniuimus ac in
Regium , Imperialem militem exercuimus, & exeltauimus aliorumque Regiorum ,
Imperialitermilitum vno ceteri admittimus , congregauimus , & agregamus . E
quel chefegue.
Quefto nonfolamente fù regio Caualiero ; mà gode molte honorati carichi,
parimente il Confole della Natione Veneta in Sicilia, gli diede licenza di poter
folcare, e fcorrere il mare Adriatico per opprimere gli Infedeli, che veffauano il
paefe de Criftiani , contro i quali egli acquistò belle vittorie , e dopò moite fati
che fi ritirò nella Terra di Sant'Angelo , oue fi morì lafciando groffe facultà..
Vogliono ch'egli deriuaffe con legitima fucceffione da notar Antonio Natoli,
ch'e annouerato fra i Baroni dell'anno 1343 , icui figli furono Simone, e Gerar
do Natoli , che viffe molt'anni con il carico di Caftellano della Città di Patti,
DELLA FAMIGLJA
NA SELL I.
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eqv .
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49
2016
ex nobiliffima, & regali ftipite Luitprandi Longobardorum regis eiufque filij Palati
ni ortum prout ille coram noftra regali prefentia per publicas fcripturas non procul
demostrauit,ac per nobilem Ambrofium Landriani militem eiufque fororium nobilif
fimum virum nobilium Principum Longobardorum ftirpe natum in nostro regioferui
tio militantes cum centum militibus Longobardorum contra nostros hostes adeorum
Tipendia čum multiplicibus elaborati . Attendētes igitur nostraregia Maeftas ad de
bitam largitatem tantorum magnorum feruitiorumper eofdem nobiles milites de Na
fello, & Landriani inferuitio noftre regia corone, nostrique Regni in multis guerris
“ad eorum impendiafactorum retribuere vt feruitia fidelium amicorum , & vaſſallo
rum noftrorumin expleta remaneant concedimus, & infolutum damus per donationě
inreuocabilem vigore prefentispriuilegijperfe , &fucceffores eorum inperpetuum
dittonobiliPericono Nafello militi fideli,&familiari noſtropheuda vocata de Calatto
--
de Gi
| BROO VI. AN
indu 247
de Gibilcalef
, aut Mucarda,e de Maftra in territorio Terra Butere Vallis Neti'no
tri Regni Sicilie cum illis omnibus prebeminetijs lucris, & emolumentis prout tene
bat, &poffidebat nobilem militemFedericum de Antiochia confanguineum noftrum
개
Sic etiam damus, & concedimus Pheuda Saccolini , & de Ragalgibili olim nob: Petri
de Anzalone eiusfoceri non obstante quod erant ad nostram regiam Curiam ricaduta
ob mortem dicti nob: Petri,& merita tamen Tuccie eius filie vxoris fupradicti noh?
Ambrofij cum iuribus, & pertinentijsfuis omnibus prout poffidebat , & babebat ide
nob:Petrushoc non obftante quod ea fint recidua ad nostram regiam Curiam ob more
temdifti nobilis Petri fine filijs maris iuxta formam prime conceffionis nostrorum
prædecefforum cumfolito onere militarisferuitij trium equitum armatorum,& noleus
enim nostra regia benignitas, quodferuitiafub militariprudentiaper dictum nobilem
militem Periconum Nafellum nobis preftita incompleta remaneant volimus , & man
damus omnibus nostrisfuccefforibus, & officialibus dicti Regni nostri maio: & ming:
quod onus militariferuitijfuper dictispheudisfuperius donatis fit vnus equus Al
M
phoratus tantum non obstante qued in alijs conceffionibus aliifquè Baronibus dictoru
pheudorum plus aut mayoris fumme apparerent , & hoc fufficiet pro eius fidelitatis
oftentione apudnos, & nostrosfucceffores. Quibus mandamus quod omnino omniaque
in prafentiPriuilegio in vim regia donationis continetur iuxtafuiferiem & tenorem
ob merita dictorum feruitiorum confirment laudent, & approbent , & coram eorum»
7 oculis femper in omni tempore habeant , & retribuant , & hæc est noftram regia vo
luntas. Datum in Castro Enne 26 Iunij 4. Indict.1336 , & Regni noſtri 40, cum figil
lopendenti mand.noftra iubfimuscommuniri egino sabong leb 25.
De mandato domini Regis per Ven, Damianum de Palicio de Meffana iuris ciuilis
profefforem Regni Cancellarium,& do lab senco ib clora los male
Ilpredetto Pericono Nafello fucceffe fuo figlio Nicolò, ch'è annouerato fra
Baroni feudatarij di Piazza del feruitio militare del Rè Ludouico nel 1343,
così in quello fi legge.. mulgt må ciglom (3) WoDsk a
Bernardus de Caldarera miles pro equistribus
, & dimidio.ne 56 161619
= Raffael de Branchifortibus miles pro equis tribus, & dimidioss oil, topp & amik
30%
Francifcus de Milite heres quondam Matterpro oqnis duobus.
Blafchellus Lanza filius quondam Vgonis Lanza pro quis armatis duobus.GDA
6794
Nicolaus Nafellus miles pro equo vnoalphonato, Abad
Bernardus de Vilardita beres quondam Tyrgili de Samminiato pro equis duobus
armatis. E quel che feguendo tb signinos elé
Ilfudetto Nicolo Nafello Barone della Mastra, e d'altri feudi hebbe per mo
glie Perrella figlia di Giouanni d'Artefio caualiero, e Barone Catanefe , con la
quale procreo Pietro padre di Pericono, che gli fucceffe ne feudi, Giouanui , e
Riccardo che tutti viffero nobilmente nella Città di Catania, e feruirono mol
to ne tumulti Baronali il Rè Martino. islugog noly lisa scoonor
Pericono fi caso con Alfia Landolina figlia di Rinaldo Baron della Gifira
Riccardo prefe per moglie à Lionella di Modica, figlia di Rainero, e Giouanni
con Balda Albigino figlia di Nicolò, che fù figlio di Giouanni Baron di Rabia
toji quali tutti furono progenitori di chiarithmicaualieris on Obrotoword
Pietro procreò Pericono, Ruggiero , Giouanni, il prederto Pericono hauen
defi impiegato a'feruiggi militari, e ciuili del Rè Alfonzos ftando all'afledio di
Piombino, doue hauendo fatto affaiferuiggi d'importanza fù dal medefmo Rè
nel medefmoloco rimunerato con va Priuilegio amplitimo,dode nõ folamēte
il Pericono,fuo padre,e tutta la fua famiglia d'ogni gabella ò datio fù efente; mà
ancora dipoter portar qualfiuoglia forte d'arme etiamdio prohibiteco molt
altri efentioni ancora, vonch fizemos
fdzamoɔ on s'anal therib oma I J
- ? i JOYPESA OÇÃɔ nic solib qo '
& illig Periton
1
248 TEATRO GENOLOGICO
-Pericono procreò Periconetto, che morì fenza prole, e fucceffe Riccardo nel
feudo nel 1446. Rinaldo , Nicolò, e Ruggiero. Riccardo fi casò con Eulalia Pe
reportufa,e Caftellar figlia di Ruggiero, con la quale fece à Ruggiero, Giouan
nije Pericono, che per la morte de'fratelli inanzi il padre acquiftò il predetto
feudo, e fù impiegato dal Rè Alfonzo in molti importati carichi, ed Ambaſcia
rie, come anche nell'vfficio di fuo Secretario, e viffe con molte ricchezze .
Da Ruggiero figlio di Riccardo nè nacque fra gl'altri Pericono , il quale cố
prò dal Conte Bernardo Caprera la Baronia del Comifo per onze fetticento nel
1453, ed hebbe i feudi, e beni di Pericono fuo zio, ne'quali gli fucceffe fuo figlio
Baldaffare, che reufcì chiariffimo caualiero . Quefti procreò Gafpare caualiero
di molta prudenza, e valore,perilche fù dell'Imperador Carlo V, riconosciuto
amoreuolmonte, ed hauendo con Nicolò Mont'aperto vno de'cauelieri poten
ti delfuo tempo alcune contefe fù protetto, e fauorito da molti Principi italia
ni, e Germani , egli dal Duca di Bauiera fù armato Caualiero , e con titolo d'll
lustre; ecco il priuilegio .
Quarefic habet confiderantes generis candorem , ac obfequia per Sp: nobis dilectum
Gafparem de Nafelli Barone de Comifi, multis in rebus tamen à ſe quam à progenito
ribus fuis tam nobis ,quam nostrispræstita,merito quidemmaioris honoris titolo prouer
dimus . E quel che fegue. 11 112 25.5
A Gafparefucceffe Baldaffare terzo fuo figlio,il quale nel 1609 , col carico di
Pretore gouernò con lode la Città di Palermo; Egli con donna Antonia Saccano
procreò il viuente Principe d'Aragona, c Conte del Comifo don Luiggi Nafelli
caualieroaffai virtuofo l'onde è ftato promoffo in molti fupremi carichi, e quafi
da giouenetto gouernò la Prouincia di Calabria Citra nel Regno di Napoli, có
contento di quei popoli. Si caso con donna Leonora , figlia di don Luiggi del
Carriglio fratello di don Emanuele del Carriglio Marchefe di Carefano, con la
quale ha procreato don Baldaffare che nacque in Napoli, Emanuele, Francefco,
Antonia,ed altri; nondimeno per le fue buone qualita, e vniuerſalmente amato,
• ciò fi conobbe nell'accidenti populari di Palermo , doue egli interponendofi
per ordine dėl fignor Marchefe de los Veles Vicerè affodò con molto contento
tutto quello che fi defideraua della parte regia, e fouragiungendogli il Princi
pe diLeonforte fuo collegha in quefti trattamenti, fendo egli caualier prudētif
fimo incomendò non puoce l'opre del Principe d'Aragona, e mezzo per della
prudenza d'ambedue s'abolirono gli Capitoli del rubello Giofeppe d'Alefi, e fi
reduffero le cofe al priftino ftato. Ishak o preuling
Fraglantichi Caualieri Gerofolimitani della lingua d'Italia, fi legge Ricear
dino Nafelli che fùriceuuto nel 1416 , Bernardo Nafelli fù anche riceuuto nel
1422, Valeriano Nafelli nel 1439, e Coriolano Nafelli nel 1468 , e molt'altri Ĉa
ualieri diquefta chiariffima famiglia ha fiorito co plendori della vera nobiltà.
L'arme di queſta famiglia fono come s'hà detto vna fafcia cố ví mezzo Leo
ne,e tre palli d'oro di ſotto, in căpo azzurro. DEL
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V chariffima d'anticha nobiltà , e diricchezzela famiglia Na
fo in Sicilia, principalmente in Medina, ed in Trapani, venne
ella da Fiorenza nel Reggimento del Rè Federico fecondo,
J! di onde Giouanni di Nafo, ouer Nafi paffando fi fermò nella
Città di Mellina, oue egli acquistò del medefmo Rè onze
quaranta direndita foura gl'introiti delle Gabelle di Milazq
zo, prefe per moglie Sanchia figlia di Ponce Ortega nobile
Catalano, e Camariero del Rè Pietro fecondo , con la quale procred Roberto
Nafo, c'hebbe del Rè Federico terzo nel 1 365 il Cafale di Santo Stefano di Bri
ga, che gli fucceffe Matteo , che feruì alla Regina Maria , ed al Rè Martino, dek
"
quale ottenne onze trenta di rendita foura la Tonnara di Bonagia nel 1399. Si
casò quefti con Felice Bellincioni figlia di Pietro nobile Fiorentino , ch'era ne?
medelmi tempi paffato in Sicilia, per loche aggiunse alle fue armi, che fone vi
Leone nero in campo d'oro, che guardi il fole.
dice della Gran Corte nel 1475,1480,e 1490. Pietro di Nafo fù Giudice del mez
defmo Tribunale nel 1 503, ed Auuocato Fifcale nel 1513 Il cui figlio Nicolò
hebbe per moglie la forella d'Emilio Palmola . Quefto Emilio fù due volte Gius
glie nè nacque foro Vita foro Eufrofina hoggi Abbadeffa del Monafterio di Sata
Maria del Soccorfo dell'Ordine di S.Domenico in detta Città di Trapanie Ma
ria che fû moglie di Antonio Fardella, che ambedue procrearono al Padre Lui
gi Gefuita foro Eletta Maria,foro Vita, e donna Aurelia hoggi moglie di don
Gioleppe lo Burgio.Di detta cafa vi è viuente in Trapani don Geronimose foro
Bartolomea, figli di Bartolomeo e Leonora di Nafo; nondimeno quefta fami
glia ha goduto i primi vffiei della Città di Trapani, cioè di Giurato , di Capita
no, di Sindaco, e'l fudetto Giouanni fù diuerfe volte Giurato, e inparticolare nel
1603,come appare per gli registri, e tabbelle marmorec dell'edificij di quete
pi. Fiqri anche la famiglia Nafo in Malta, e nel Gozzo , oue Simone di Nafo tù
Giurato di Malta nel 1434, e 1456. Paolo tù Giurato nel 1461 , indi Capitano
nel 4631.Antonio Giurato nel 1472,c Pino nel 1475,Gioannello nel 1 524,ed va
altro Paolo andò Ambaſciadore in Sicilia al Duca diMotelione all'hora Vicerè
per
LIBRO VI. 281
per l'vniuerfità di Malta nel 1522, e fù Giurato nel f 539, e1530. Andò parimen
te Ambafciadore al Gran Maeftro della Sacra Religione Gerofolimitana , che
era' arriuato in Siragula, per cōgratularfi à nome dell'Ifola del fuo nuouo , Do
minio all'hora acquiſtato, e rendergli la douuta vbedienza .
Fù affai chiaro don Alberto di Nafis Vefcouo di Nicopoli hoggi la Preuifa
dell'ordine di San Domenico, ch'effendo Vicario della Metropoli di Palermo,
andò à Malta à far l'oglio fanto nel 1527. imt
Don Santoro Nafo fù Canonico di Malta, fù egli fratello di Peri figliuolo del
predetto Paolo, Peri dopò l'affedio del 1565 , passò con la famiglia in Sicilia, è
nella Città di Siragufa.Quindi pofcia in Terranoua,oue gode fempre fra i nobili.
{
Dal ceppo dl lui nè viue hoggi don Giacomo Nafi in poter del quale fi con •
ferua il Priuilegio Originale del Imperadore Carlo quinto delle fecrezie di Re
gio nel 1554.
God equefta famiglia in Malta, e nel Gozo molti Ius patronati, che fono rac
contatideftintamente del Vice Cancelliero, Gio: Franceſco Abela nella fua Mal
ta Illuftrata, e nell'Elogio della medefma famiglia .
L'arme di queſta famiglia fono vn Leon nero , che guarda il fole in campo
d'oro.
DELLA FAMIGLJA
༦༥་ ,,
NAVA.
11
1377
nel 1423 i feudi Pancali , e di Rámafuli nel tenitorio Leontino , l'integra metà
1
dell'introiti del Lago pantano di Leontini , non oftante la pretentione d'Ar
UTLE
naldo di Villa comprò dell'Infante Giouanni la Baronia di Bondifè nel tenito
Cat
rio d'Augufta per fiorini 600, e molt'altri tenitorij ottenne .
Succeffe à Guttierra il fratello Condifaluo , che fù Signore dell'Ifola della
C.
Pantellaria, e litigò per quella con Francefco Beluis, e del feudo della Marza J
nell'Ifola di Malta, d'onde Guttierre n'era ftato Caftellano, come riferisce l'eru
dito Hiftorico Gio: Francefco Abela Vice Cancelliero della Sacra Religione di
Malta nel fuo libro intitolato la Malta Illuftrata , oue defcriue largamente di
quefta, ed altre famiglie c'hanno habitato, ed hauuto carichi in quell'ifola. Di
ce egli, che nonfolamente Guttierre fiori con fama di chiaro Capitano di Ma
re, mà anche Suero Naua fcorfe i mari di Catalogna con alcune Galere nel 1467.
1h
Giouanni di Naua con quattro Galere fù lafciato da Bernardo di Villamarin.
Generale dell'armata Real alla diffefa d'vn forte cominciato nell'Ifola dell'Eg
gitto chiamato Cafterloch Aluaro di Naua Capitano di due Galee,fù meſſo con
altri alla coftodia della Coſta di San Luear nel 1475, e per fuoi feruiggi otten .
ne del Rè Giouannìducento fiorini l'anno di moneta Siciliana foura la Tefora
"M
ria del Regno nel 1465 , che pofcia, gli furono affignati dal Vicerè don Lopez
Oximen de Vrrea nel 1466 foura gl'introiti della Secrezia di Malta, e dopò nel
1472 foura quelli del feudo di Benuerrat con l'ampliatione d'altri so fiorini, e
libera amminiſtratione didetto feudo. Quefti in vita del Rè Giouanni preftò
tre mila fiorini d'oro d'Aragona all'Infante don Ferdinando fotto la real fede, e
per cautela vna poliſa ſotto ſcritta di fua mano in Frefno a 28 di Maggio 1477,
che pofcia le confegui ſopra il medeſmo feudo del Rè Ferdinando , dopò la
morte d'Aluaro , Giouanni fuo figlio con la confirma del feudo nel 1511.
li predetto Giouanni di Naua fùr Signore d'vna Galera di cui èra Capitano
Pietro d'Armenia al quale fucceffe nelli ragioni di Benyarrar Lucretia ſua mc
glie per non hauer lafciato figliuoli.
L'altro Giouanni di Naua parente di Guttierre hebbe la Caſtellania di Malta
nel 1469, e fi casò iui con donna Iſabella di Mazzara nobile Malteſe, con la qua
6
le procreò Pietro, e Giouanni, al primogenito lo deputò Caftellano in virtù del
la facultà teneua per Priuilegio Regio dato nel 1469,herede vniuerfale con la
fucceffione del feudo , e Baronia della Marfa , al ſecondogenito lafciò herede
particulare nelli tenitorij di Montalib, Salamuni , Diarenzara , ed in altri Bur
genfatici;ne'quali in cafodi morte fenza herede inftitui Perono di Naua fratel
lo delmedefmo teftatore come fi legge nell'vltima difpofitione ch'ei fece com
la moglie infieme nel 1487, e fi mori pofcia nel feguente anno 1488 .
Quefto feudo della Marfa fù venduto del Rè Alfonzo nel 1440, à Pietro del
Boſco per prezzo di tre mila cento feffanta ducati d'oro ( Cum carta gratieredi
mendi ) la metà del quale peruenne per fucceffione à Paola moglie di Pietro,
quindi ricuperata della Regia Corte, fù da quella venduto con l'ifteffa forma à
Giouanni di Naua, e l'altra metà à Pietro Valdez , che poi la cedè al medefmo
Giouanni, che l'hebbe confirmato del Rè Giouanni nel 1475, e gli fucceffe come
s'ha detto fuo figlio Pietro..
Procreò Pietro, ad Aluaro, Alfonzo, e Giouanello, Aluaro fi casò in Siragufa
con Lauria
Alfonzo hebbe per moglie Margarita , figlia di Giouanni
di Mazzara,che gli generò Confaluo, Paola moglie di Pietro Calamia, e Petruc
cio; i quali dopò la morte del padre che ſegui nel 1533, effendo minori reftaro
nofotto la tutela del loro zio Giouannello . C
Da Petruccio nacque Alfonfico, che con Diana la Rocca fua moglie procreò
Vicen
0 LIBRO VI. 253.
137
Giouanni . Viue in Siragula quefto ramo deriuato del primo Antonio figlio di
Giouanni,con le Baronie di Bondifè, 3117T
di Pancali , del Conte , hauendo goduto i
primi carichi di quella Città
Giouannello fratello di Pietro ambedue figliuoli di Giouanni Caftellano,
primo Barone della Marfa reftò in Malta, e procreò Guttierre, e Giouanni , che
fece Giofeppe, ed Aluaro che viffero con la tutela di Guttierre loro zio, che mo
ri fenza lasciar prole.
1 Giofeppe fucceffe ne'beni del zio Guttierre : hebbe per moglie Franceſca fſo
201 rella del Barone Marco Inguanes , con la quale fece à Vicenza nella quale per
mare della Città di Meffina, e particolarmente nel 1525 , e nel 1528 , hebbe la
carica di Confole della natione Catalana in Malta , oué lafciò due fuoi figli ,Ni
colò Antonio, c Coftantino genitori d'Antonio di Noto, che fù Giurato di Mal
ta nel 1548 , Gabriele fecondo nel 1559, 1564, 1568 , 1571. Giouanni nel 1584,
iquali fempri fi congiunſero in parentela con le famiglie principali di quell'
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ce al Rè Lodouico acquiftò le Secretie della Cittàidi
molti ch'ei
Salem, hebbe per mofe
glie la forella di Federico Lancillotti della medeſma Città con la quale procreò
Orlando, e Ruggiero , ch'ambedue s'impiegarono a'feruiggi del Rè Martino ;
perloche Orlando confegui fra l'altre onze ducento direndita in feudo , ed vn
tenimento di Terre nel tenitorio Salemitano, ch'era ftato confifcato à Federico
Lancillotti nepote del predetto per cagione di rubellione nel 1393 , e Ruggiero
altre 95 onze direndita foura li gabelli di Sutera, fi caso egli con la figlia di Pie
tro di Parani gentil'huomo di Sutera, e procreò Gandolfo Paolino e Nicolofo,
e da Orlando , e Pietra di Zaffe figlia di Prono , nè nacquero fei figli Angelo,
Landolfo, Pietro, Prono, Lodouico, ed Angela, che fù fù moglie di Pietro Mortol
lani : da coftoro nè peruennero molti virtuofi gentil'huomini .
PE Farme della famiglia Nifcino fono vna fafcia nera, e fopra tre oche d'argento
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riffima, e Benedetta Barlotta . Orfeo fi casò con donna Maria figlia di Gio: Mi
cheli Sieripepoli , e donna Brigida Prouinzano procreò don Pietro , e donna,
Laura; e paffando alle feeconde nozze con donna Filippa figlia di Gioſeppe di
Caro, e donna Caterina Sieripepoli, hì procreato don Ignatio, don Giacomo,
don Antonino, e donna Anna Maria , ha goduto l'officio di Giurato del 1647,
1648, € 1649. I Colleghi furono Giacomo di Caro Barone d'Arcudaci, Giaco
mo, Antonio Capranzano, e don Francefco di Vicenzo.
Ilfecondo matrimonio del detto Pietrofù con Domitilla figlia di Giacomo,
Antonio Fardella , ed Altadonna Sieripepoli , che gli generò Fabritio , Anna
Maria, e Margarita. Fabritio Sacerdote, e Dottore, dopò effer ftato Vicario , ed
Arciprete di Trapani , e Vicario Generali dell'Eminentiffimo Cardinal Santa
3.
Cecilia Vefcouo di Mazzara, hoggi viue virtuofamente nella Santa Religione
della Compagnia di Giesù; Margarita fi casò con Vito di Ferro , ed Anna Ma
ria, che viffe con Vita Religiofa Terciaria de'Cappoccini, morì nella ruina del
2 la Chiefa di San Giouanni 15 di Febraro del 1645 , con lei furono vccifi molte
gentil damme , e perfone , che vdiuano la predica del Canonico di Palermo
don Franceſco Romano . Indi tolta fù fepolta in San Pietro inanzi l'Altar Mag
giore, e fopta il marmo c'è quefta defcritione.
Anna Maria de'Nobili
W Flos Virginitate candidus, caritate purpereus, burailitate , & habitu cinericius
199
Anacoritica vitafeptus vepribus Mundo latens, Cœlo patens.
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Cuiexplantatus A4. D. M DC XXXXI. Febr.XV.templifuccifus ruinis, animifi
mul, & Corporisfua violentia effufa . Quas flos virginum Dei , qua fere atate pro
교회 prio fe trinxit cruore Fabritius Archipresbiter fororis dilestiffima poftreme reflo
refcentia.
31 Fà quefta famiglia per arme vn campo diuifo d'vna fafcia d'oro fotto della
с alla finiftra
quale vn mezzo palo d'oro in campo roffo alla deftra in azzurro, e
S roffo, e difopra vn'Aquila nera Imperiale in campo d'oro. Beche quella di Luc
ca fa le medeſme, però diuiſe di linie come nella finiftra parte fi vede.
and
Gud DELLE FAMIGLIE
cenzo, d'vn altro Paolo, d'Andrea, d'vn altro Vicenzo, e di Giuliano , che furo
no Baroni delli feudi delli Margi, della Ziza , e del Mondoletto, con la qual fa
miglia è congiunta in parentela la famiglia Borgia, ò Boira di Siragufa, perche
Nicolò Borgia hebbe per moglie Florella figlia del predetro Paolo Barrele,con
la quale procreò Gio : Giacomo, Paolo , e Lucio Borgia . Gio: Giacomo fucceffe
alli feudi del Cafale, dell'Immaccari , e del mezzo Rouetto nel 1583 , e ficasò
con donna Belladamma Alagona, che gli generò don Ottauio Barone del Cafa
le, il quale anche procreò don Giacomo c'hebbe per moglie donna Maria Mon
t'alto figlia del Baro di Molocca , che pur fi inuefti di detti feudi nel 1632.quefti
procreò don Giofeffo, Caualiero Gerofolimitano, don Pietro , anche caualiero
agnomato il Baronazzo, e don Gregorio viuente, e fucceffore in detti feudi ca
ualiero virtuofo .
Da Gio: Luiggi Nouello nè nacquero Pietro; Gio : Guglielmo, e Filippo , che
furono gl'vltimi rampolli di quefta cafa, l'arme di lei furono vn campo diuifo
per lungo nella deftra due bande roffe in campo d'argento , che fono della No
uello, e nella finiftra vn Leone d'oro rampante con due fiori di giglio d'argento
in campo azzurro della famiglia Flodiolà di Baroni di Refuttano .
Il feudo di Refuttano col fuo caftello, e pertinenze furono d'Antonio Venti
miglia Conte di Collefano, il quale lo conceffe à Franceſco Vberto , Ventimi
gtia fuo parente, à chifucceffe Antonio Ventimiglia fuo figlio il quale dotò il
detto feudo à fua figlia Giouannella cafata come hò detto con Gabriele Flodio
la nel 1473.a'quali fucceffe il loro figlio Sigifmondo, che lasciando il cognome
paterno di Flodiola, fi fece cognominare di Ventimiglia cognome materno,e
fe nè inueftì nel 1501 , così pure fuo figlio Silueftro Ventimiglia, da chi paſsò
per matrimonio alla cafa Romano di Termine, e pofcia la detta Baronia fùven
duta da don Forte Romano, e Barrefe al Regente di Giofeppe di Napoli, che la
diede à don Girolamo fuo figlio con titolo di Principe, ed hoggi la poffede il vi
uête Principe di Refuttano don Gioſeppe di Napoli,e Barrele caualier virtuoſo.
DELLA FAMIGLIA
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DELLA FAMIGLJA
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ftino, e fù maeftro del B. Cardinal Egidio Colonna . Scriue pur Flaminio Rolli
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nel Teatro della nobiltà d'Europa, che Corrado Nterbartolo fù celebre per lo
fue virtù in Siena, e Rettor perpetuo di quella Città; in Perugia Pier Nterbarto
lo fù Confaloniero della militia. Et indi, ò come altri vogliono da Fiorenza per
cagion della guerra de'Guelfi, e Gibellini pafsò in Sicilia Pier Nterbartolo , il
quale fi fermò in Catania à feruigi del Rè Federico fecondo col carico di fuo
By
Secretario, come il medefimo Rè accenna in fuo Priuilegio reale dato in Leon
tini nel 1300. E perche la lingua Siciliana era in quei prifchi tempi puoco cul
ta nel parlar , e pronuntiar Italiano in cambio di Nterbartolo lo chiamarono
Notarbartolo , come in altre famiglie hò moftrato ; e le parole del Priuilegio
90
dicono.
Attendentes merita, & accepta, & grata feruitia nostra regia Maieftatiprafita
per nobilem Petrum Notariumbartolum Florentinum Secretarium Fidelem, &fami
liarem noftrum, & noftra Regia Curia administratorem concedimus ei, & donamus "
per don ationem irreuocabilem Castrum noftrum regium noftra Terra Po'izzij cum
iuribus , & pertinentijsfuis omnibus, & ciuili, & criminaii adminiſtractionem alta, You
lo figlio del Sudetto Bartolo hebbe dal Re Lodouico , per raggion pi militari
*
feruiggi i prouenti, e frutti della Terra, e Caftello di Reinecchi , che l'hebbe
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confirmati pur fuo figlio Filippo dal Rè Martino nel 1396. dalquale anche egli
acquistò il feudo , e Cafale della Petra nel 1455., Nondimeno nelcapo breuidel 3
la Regia Cancellaria fi legge hauerla egli hauuto gratiofamente dal Conte An "
tonio Ventimiglia nel 1398. mettendofi ne Priuilegij (Filippus de Notarburtola
Farfaglia) e cofsi i fuoi figli, Federico, Girolamo, Giouanni, Francefco, ed An
tonio feguirono il cognome di Notarbartolo Farfaglia , ò Tartaglia mercè la
difficile lettura de'caratteri antichi di penna franceè , che non puoco a'noftri R
giorni fono difficoltofi à leggerli, e molti fi vonno interpetrar con la prattica.
Giouan Notarbartolo fù affai dotto, & amato dal Rè Alfonſo dal quale fù no
minato , e dal Pontefice Eugenio quarto promoffo nella dignità Vefcouale di
Patti nel 1433. i cui fratelli furono parimente progenitori d'affai chiariffimi Ba
roni. Percioche Vincenzo Notarbartolo viffé con molto grido, e plendore, u
fù progenitore de'Baroni di Vallelunga, di Villanouas del Sichechi , delli Man
chi, della Tuccia, della Gulfa, ò Tulfa, della Vanella, e della Roccella.
C lante moglie di don Pietro Balfamo, e Bonanno Marchefe della Limina, Prin
if cipe di Roccafiorita, e don Vgo poftumo che fù due volte Senator di Palermo,
ا e fi mori nel proprio officio . Donna Hippolita Notarbartolo moglie di don
Thomafo Merulla Secreto di Palermo, e Marchefe di Condeguftas genitori del
l'Arciuefcouo di Manfredonia. A sonatu ga SOURI 9 S
" Dal predetto don Biaggio Notarbartolo,e donna Giouanna Amodei de'Ba
roni di Vallelunga nè nacquero don Francefco, e don Geronimoilprimo fi ca
sò con donna Maria,forella di Alfonzo Saladino, e fù due volte Capitano di Pad
lermo, il fecondo con donna Geronima di Bologna, e fu tre volte Capitano di
Palermo, oltre che ambidue goderono altri priniarij officij cofsi di queſta Cittàs
come del Regno. mo ig
Da don Francefco nè nacquero il Sacerdote don Placido Abbate di S. Giaco
mo, e don Girolamo che non lafciò prole , donn'Agata moglie di Gio: Giorgio
Bonafede . Don Francefco Baron delli Sichechi altro figlio del primo Vicenzo?
Baron
CO
RO LOGI
262 TEAT GENO
Baron di Villanoua fi casò con D. N. con la quale procreò molti figli; il primo
genito fù don Gio: Petro, dal quale nè nacque don Francefco, e don Cefare Ca
ualier di Malta, al predetto don Franceſco li fucceffe don Giorgio fuo figlio,che
morìſenza prole, per lo che hereditò la Baronia don Mariano fuo coggino car
nale padre del viuete don Gioſeppe Notarbartolo di Polizzi Baron del Fichechi.
2 Don Vincenzo figlio poftumo dal predetto Vincenzo Baron di Villanoua,
primo Baron di Vallelunga con donna Ifabella Santacolomba figlia del Baron
d'Ifnello acquiftò don Gafpare, don Giouanni Baron della Terra di Buccheri,
don Thomafe, e don Ottauio .. 161
Il don Gafpare fecondo Baron di Vallelunga hebbe per prima moglie donna
Agata A.nodei, ouer Omodei, e Moncada figlia del Baron di Vallelunga, e do
pò con donna Agata Romano , e Colonna figlia del Baron di Refuttano, col
primo matrimonio fece à don Vincenzo caualier affai virtuoſo, e mio partico
lar amico, la cui chiariffima nobiltà in tutti i quarti era affai nota, come fileg
ge in vn teftimoniale fatto dal Principe di Paternò, Duca di Montalto, don An
tonio Moncada , ed Aragona à 20 d'Agofto del 1605.tranfuntato negl'atti di
Notar Pietro, e Paolo Pontifice di Palermo à 6 di Marzo 7 Ind . 1624 fù anche
Cittadino di Palermo, e godè molti fupremi carichi pel Regno. E il Padre don 1
Placido Carmelita; che per la ftretta parentela che haueno con l'illuftriffima
Cafa Colonna di Roma, furono affai ſtimati dal fignor MarcoAntonio Colon
na Vicerè di Sicilia.
·
Si casò il predetto don Vincenzo con donna Agata Romano , e Colanno fi
glia del Baron della Fauarotta , con la quale fece à don Forte, don Pietro , don
Giofeppe, e donna Flauia. Don Forte fi morì con fáma di virtuofo , don Pietro
fù più volte Capitano, e Giurato di Termine, e fù da tutti per le fue virtù aſſai
ftimato;acquistò la Baronia di Carcaci nel Val di Mazzara,e la Sciara per ragion
di dote da fua moglie donna Leonora, e procreò don Filippo fignor della Scia
ra, e don Vgo Baron di Carcaci, donna Agata, e donna Antonia .
Don Placido Notarbartolo fratello di donna Maria fignora di molto valore,
e prudenza ( con la quale il Marchefe di Geraci Vicerè di Sicilia profeſsò ſtretta
parentela) fù quefto caualier vltimo figlio del Baron di Vallelunga,dimorò al
cun tempo in Spagna, e ritornato pofcia fi casò con donna Flauia d'Euan, (l'an
tica nobiltà della qual famiglia è chiariffima in Biſcaglia, conforme l'accenna
no le fue hiftoric, ed il Gran Sinifcalco, e Gran Croce di Malta, don Giouan Vi
gliarel che fù anche Generale delle Galere della fua Religione , zio paterno di
quella; ) che gli procreò, donna Agata, don Pietro, hoggi religiofo della Com
pagnia di Giesù, don Ignatio, e don Francefco Xauièr, il quale fi è cafato con
donna Antonia di Euan y Vagnes; la nobiliffima famiglia Vagnes da Biſcaia ,
d'onde pafsò in Sicilia con la Ducheffa di Biuona fua parente, e di ciò auuiene
che il predettodon Franceſco Notarbartolo viene dal fignor Duca di Montalto
affai ftimato, e trattato da parente, mercè le fuc virtuofe qualità, e nobiltà.
-Girolamo figlio del primo prenatrato Filippo di Nterbartolo fi casò nella,
Città di Noto con Nicoletta Alagona figlia di Giouannuzzo, figlio del Conte
Blafco all'hora Caftellano di Noto, e fuo Giuftitiero nel 1382. fecondo Giorgio
DELLA FAMIGLIA
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NE GLIA.
60 ·2
0:
Refe origine la famiglia Neglia di Palermo, e di Termini, da Lucio Filippo
PRNeglia gentil'hubmo Pifano, la cui famiglia deriuò di Duodi . Quefti con
groffe faculta fi tratenne in Palermo, ed hebbe per moglie la figlia di Nicolò
Curupi Caualiero Catalano, con la quale procreo Francefco , Pietro Maria , &
Nicolò. Francefco nel primo reggimento del Rè Martino , gouernò la Città di
Corleone, il cui figlio Filippo ficasò in Termine, ed iui generò fra gl'altri Bar
tolomeo, che con la figlia di Pietro di Trapani, ed Emilia di Trapani , e di Ma
Ja rinis
TEATROGENOLOGICO
264
rini nobili Termitani procreò in Palermo Fra Pietro Neglia Caualier Gerofoli
tano riceuuto nel 1529, degl'altri fratelli di Francefcó nè peruennero France
fco Neglia Teforiero del Regno che mori nel 1492, nella cui facultà fucceffero
Pietro, Lucio, e Gio: Filippo , i quali con Girolamo , Lucio, Filippo , e Gio: Mi
chele viffero nobilmente congiungendofi fempre con le famiglie nobili della
loro patria .
L'arme di quefta famiglia fono
DELLA FAMIGLJA
NALD I.
Mpofcia attendendo alla fua molta fedeltà gli diede il gouerno di Biz
zini, dopò che lo tolfe da poter di Calcerano Santapau, oue Pietro, e Gio: Ma
ria Naldi ſuoi figli furono diuerfe volte Capitani, e Giurati . Manfredo , e No
randino figli de predetti furono Camarieri dell'Infante don Giouanni , che do
pò la morte del Rè Alfonzo fuo fratello fù Rè di Sicilia , e'predetti di Naldiot
tennero da lui molti tenitorij ne'quali feguirono i loro pofteri, finalmente que
,
fta famiglia fecondo Flaminio Roffi viue nobilmente nella Città di Faenza
d'Italia.
L'arme di queſta famiglia ſono
13 DELLA FAMIGLIA
NEGR I.
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DEL
LIBRO VI. 261
DELLA FAMIGLIA
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fterità, e comprò il feudo di Sichechi nel 1435. Hebbe egli due figli Filippo, e
Giacomo; il quale procreò Alfonzo degl'Oddi che con Beatrice Salamone fi
glia di Giouannello nobile caualiero nepote di Guglielmo Salamone Veícouo
di Cefalù generò Alfonzino che mori fanciullo .
Da Filippo primo figlio d'Henrico, ed Eufemia Dente fua moglie nè nacque
Li Gia
--- GICO
GENOLO
266 1 TEATRO
Giacomo, e Melchiora che per la morte del fratello fucceffe nelli feudi di Siche
chi,e della Fichera per fua madre Eufemia che fucceffe nel feudo della Fichera
dopò la morte d'Andrea Dente fuo fratello . Si casò Melchione con Lucretia di
che gligenerò Giacomo Filippo , Gio: Thomafo, Gio : Pietro , Anto
nino ,Alfonzo, Sebaftiano , Pretiofa , e Margarita , moglie di Gio: Antonio Ama
to Barone di Bilici, e Pretiofa, fi casò con Carlo Bentiuegna , e generò France
fca madre di Fra don Cefare Notarbartolo Caualier di Malta nel proceffo , del
quale fi vede nobilmente prouato il quarto degl'Oddi nel 1572. pafsò ella alle
feconde nozze con Guido la Matiua, e procreò Eufemia madre del Patre Pietro
Notarbartolo della compagnia di Giesù.
Giacomo d'Oddo vendè la Baronia di Sichechi à Marino Notarbartolo nel
1526.procrcò Biaggio, Feliciano, Vicenzo, e Sebaftiano . Da Vicenzo nè nac
quero Gio: Bartolo, Sebaftiano, e Thomafo genitor di Vicenzo; di Giacomo,di
Marino, e di Giouanni, che laſciarono veruna prole mafcolina.
Filippo fecondo genito di Melchiore fece à Gio : Thomafo, il quale à Gio:
Pietro, e Giacomo. Da Gio : Pietro nè nacquero Fra Franceico, e Gio: Paolo.
Gio: Pietro quartogenito di Melchiore fucceffe al feudo della Fichera, fi casò
con Antonina Neglia figlia di Bartolomeo Neglia,e Roffo,ed Orfola Trapini, e
di Marinis , famiglie ambedue nobili, come fi vede prouato nell'habito Geroſo
limitano del caualier Fra Pietro Neglia fratello di detta Antonina nel 1529.pro
crcò Gio: Pietro, Giofeppe, Ludouico, e Virginia , moglie di Franceſco di Na
poli di Troina zio carnale di Vicenzo Napoli Veſcouo di Patti. Ludouico Ba
rone della Fichera fi casò con Agata Naro figlia di Gio: Vito, della quale acqui
ftò fette figli Giofeppe, Epifanio, Francefco, Claudió, Elifabetta , Antonia, Or
fola, e Maria, moglie di Giachino Sponzelli, e Porcari . Antonia fi casò con don
Franceſco Guagliardi genitori de'Baroni del Cafale della Pietra . Claudio hebbe
per moglie Caterina Marciafaua di Calaxibetta.
Antonino quinto figlio di Melchiore hebbe per moglie Violante Lafarina ,
figlia di Michele, con la quale procreò Melchiore, Gio: Bartolo, ed Antonino; i
quali fecero Gio: Bartolo, Sebaftiano, e Fabritio , finalmente di quefta famiglia
non nè viueno fi non che donna Antonia, e Claudio,di Lodouico fon paffati al
la famiglia Sponfelli per parte feminina .
L'arme di quefta famiglia fono vn Calice con fette ftelle d'oro intorno,ed vn
Leone rampante in campo azzurro folite all'antica famiglia Oddo , le quali fi
veggono (colpite nella loro antica Cappella , e ne'Sepolcri in Polizzi , prouati
anche nel proceffo di Fra don Cefare Notarbartolo.
Ella famiglia Oddodi Noto non n'hò ritruoato altro fi non che Giouan
D ni d'Oddo fù Giurato di quella Città nel 1427, con Nicolò Salonia , Bar
tolo Barbilato, e Gerardo Parifi accennati da Vicenzo Littara nel fuo libro de
Rebus Netinis alfog: 109. Però di quella del Monte di San Giuliano , oltre del
prenarrato Andrea d'Oddo Perugino, che passò con Henrico nel 1400, fi fcorge
Giurato della Città Ericina nel 1442. Pietro d'Oddo fuo figlio , e nel 1461.Il
cui figlio Andrea nel 1487. Bartolo d'Oddo parimente nel 1513 ; Girolamo nel
1532,1536 , 1537, e1545 . Francefco nel 1531 , e nel 1546, vn'altro Franceſco nel
1555 , e nel 1567 , da chi peruenne Francefco d'Oddo fratello vterino di Vito di
Ferro caualier Trapaneſe in cui s'eftinguì lafamiglia.
Però degl'Oddi di Caftelbuono puoca cognitione nè tengo benche alcuni di
cono che Nicolò, e Francefco d'Oddo Perugini vennero in Sicilia nel 1495,
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1.1
navenne à battaglia con i Milaneſi, e mentre ftauano nel folto della battaglia
comparue San Lanfranco protettore della medeſma Città di Cremona, ed in
compagnia del Capitano Oldoino auitò i Cremoneſi di maniera che nè alcan
zarono la Vittoria. Perloche la Republica di Cremona inſegno di beneuolen
za,ed obligo diede le fue arme à tutta la famiglia Oldoino con obligo , che vno
d'effa fi chiamaffe Lantranco, ecosì fù pofcia fempre offeruato, e del medefimo
nome vinè hoggi Lanfranco Oldoino fratello del medefmo fignor Franceſco, c
gl'Oldoini di Genoua aggiunsero all'arme vn Bafilifcodiuifo per mezzo d'vna
I
ferra d'oro in campo roffo.
in Palermos'è mantenuto fempre con i fplendori della nobiltà, e per le fue vir
tùfù oltre modo ftimato dell'Eminentiffimo Cardinal Doria dà chi fù laſciato
fidecommiffario, ed eſecutore del fuo teftamento , la cui moglie Virginia Se
Agostino Arata, e don Gio: Battiſta de'Chierici Regolari l'vn'è l'altro noti per
le loro virtuofe qualità, e dottrina . Gio: Vincenzo che fù Senatore di Palermo
nel reggimento del Cardinal Doría, e di don Franceſco di Mello del 1639, don
Francefco Prelato in Roma d'ambe le ſignature,e Protonotaro Apoftolico del
DELLA FAMIGLIA
OPEZZINGH I.
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53.
:
270 TEATROOGENOLOGICO
òCaftello di Buthi, Bientina , e Triano con tutta la fua Corte, ed Arno morto
infra Calcinaia, Cefano, e Cafaggi, che è nella Corte di Cintoia , con tutti i pe
daggi, e ripe, vaffalli, ferui, e coloni, che haueano in detti luoghi ; quali nomi
nati luoghi, e Caftelli dicono le fcritture di Pifa, hauerfi comprefo vn tempo fot
to vn folo nome di Podere Opezzingo , e la maggior parte hauerli hauuti gli
Opezzinghi, e Cadolinghi per conceflione dell'Imperatore Lottario infiemer
col Caftello di Vico nel 1133. Nel medefimo Priuilegio l'Imperatore Ottone
fà efenti gli Opezzinghi,e Cadolinghi con tutti loro foldati, e famiglia da ogni
albergaria, ed eſaltione, di fodro, con obligofolo di ſtar apparecchiati al feruig
LA gio dell'imperatore, quando verrà in Italia, ò nella Toscana.
A
Corrado ancora Veſcouo Metenfe, e Spirenfe, Cancelliero della Camera Im
FQ periale, e legato in tutta l'Italia,per i gra feruiggi fatti dall'Vpezzinghi, e Cados
23. linghi all'Imperio, e fpecialmente all'Imperatore Federico fecondo , e Rè di Si
cilia ( per i quali teftifica hauer meritato la gratia fpeciale della Imperial Mac
NC ftà) le concede in feudo per loro, e fuoi heredi il Caftello di Cetreço , e Lauiano
111 conle Corti , e pertinenze fue,e le conferma ancora la ſopranominata Corte di
Marti, come per priuilegio dato in Ficechio fotto il dì 9, di Gennaro 1221.della
9.Inditione .
Se noi riguardiamo gli huomini infigni nell'armi , che di quella famiglia
fiorirono, ed a'carichi riguardeuoli, che foftennero particolarmente in tempo
della profperità della Republica di Pifa , fi conoſcerà à neffun'altra inferiore
143 Nella battaglia de'Pifani contro i Lucchefi l'anno 1173 , ſiſognalarono molto
gli Opezzinghi . Gualtieri Opezzinga fù Podeſtà d'Arezzo nel 1243 , Tiglio,
Lione Marani , Francefco Bordoneſi. Benedetto Paltonieri, Bindo Schettocco
li,tutti caualieri della caſa Opezzinga interuênero con carico di Capitani d'al
tre tante galere nella battaglia ſeguita tra'Pifani , e Genouefi nell'ifola della
업 Meloria l'anno 1284. Gerardo Opezzinga fù Podeſtà di Palica nel 1346. Ning
fù Capitan di Lari nel 1364. Cerio Capitan di Vifigliano nel 1391 , e Caftellano
9 di Monte Caluoli nel 1393. Nel medeſmo anno fù mandato per Capitano con
groffo efercito Tiglio Opezzinga contro Monteuafo. Vn'altro Cerio fù Caftel
lano di Pontudera nel 1 506 .
Hebbero nella Città di Pifa il carico, e dignità di Priore , di quefta famiglia,
Rainero d'Antonio nel 1476. Gerardo, nel 1489.Giacomo di Raineri nel 1493.
Antonio di Raineri nell'iſteſſo anno . Marc'Antonio di Bartolomeo nel 1516.
Francefco di Giacomo nel 1532 , 1538 , e 1540. Giouanni di Marco nel 1551,
1555 , e 1556. Gerardo di Francefco nel 1553 2 1556 , 1559 , 1561,1563 , 1578 , 1580,
e 1581. Pietro di Marco nel 1555. Federico di Francefco nel 1558 , 1559, 1 5 75 , e
1593. Siluio di Gerardo nel 1579, e 1586. Francefco di Gerardo nel 1591. Rai
neri di Francefco nel 1595, dalle quali cofe tutte fi può comprendere la gran
dezza, e potenza de gli Opezzinghi nella fua patria,nella quale anco hoggi dì
mantiene quefta famiglia non pcco dell'antico fplendore .
Da quefti Opezzinghi Pifani deriua la cafa Opezzinga di Sicilia , della quale
trouiamo due paffaggi, vno ne'tempi più à dietro; la cui linea legitima, fiè già
eftinta. L'altro nel paffato fecolo di quella, che hoggi anche è eftinta . Pur fecō
do il noſtro ftile tratteremo prima del primo paffaggio, apportãdo le memorie,
che degli antichi Opezzighi di Sicilia ritrouamo , e dopò verremo al fecondo.
Nicolò Maugero in vn difcor o manuſcritto, che fà della ricuperatione di Si
cilia per i Normanni, dedicato à Biaggio de Pattis Baron della Plaia ,fcriue, che
Anfaldo de Pattis, Nicolò Camuglia, Mercurio Opizzinga, e Giacopino Sacca
no caualieri Meffinefi furono quelli che andarono dal Conte Ruggieri per ha
$ bilitar
272 TEATRO GENOLOGICO
bilitargli l'offerta , che del Regno di Sicilia, hauea fatto Bettumeno Saraceno.
Secondo la quale narratione bifogna dire , che la famiglia Opezzinga fi fon
daffe in Sicilia prima dell'Imperio Normanno . E fe bene nella Cronica di Gof
fredo Malaterra , fcrittor coetaneo del Conte Ruggieri , e teftimonio oculato
delle fue attioni, non fifà mentione veruna della ita , ed offerta di quefti quat
tro caualieri al Conte , ed il Fazzello , Maurolico , e Bonfiglio nomano folo gli
altri tre, eccetto l'Opezzingo,tutta voita quello che fcriue queft'Autore, non fi
rende affatto inuerifimile à chi nell'hiftoria della Republica di Piſa hauerà let
to che i Pifani cofteggiando il mare della noftra Iſola in tempo de'Saraceni,pri
ma dell'impreſa del Conte Ruggieri occuparono alcune Città , e doppò fi vni
rono con quello ad eftirpare il dominio barbaro : tra ' quali credibiliffima cofa
è che vi foffero alcuni Opezzinghi, come quelli che di auanzarſi nell'armi , u
fatti gloriofi fempre procurarono .
Però più certa notitia degli Opezzinghi in Sicilia habbiamo nelreggimento
de'Regi Aragonefi, nel qual tempo fi veggono così in Palermo,come in Meffina
hauer i primi carichi ſoftenuto, e con molto ſplendore viffuto. Impercioche in
Palermo leggiamo effer ftati Pretore Rinaldo Pezzinga nel 1334. Ruberto Pez
zinga nel 1366, ed vn'altro Rinaldo Pezzinga nel 1393 , di più nel 1439. Rinal
do Pizzinga era padrone del famofo giardino detto la Secchiaria, per il quale
il Rè Alfonzo con fuo priuilegio dato in Capua à 22 d'Aprile dell'anno fudetto
comanda che non fia moleftato à pagare alla Corte raggione di gabbella, e fi
nal mente èſcritto con gran lode la Pretura di quefta Città Vincenzo Pizzinga
nel 1606 .
quello fcelerato fatto di Tomeo Francefe artefice di felle, il quale con temera
rio ardire prefumette ferire il Rè Federico terzo dentro la Chiefa di San Fran
cefco , oue il Rè con molti altri Baroni (tra’quali fi nemerano Franceſco , e Ri
naldo Opezzinghi) hauea interuenuto ad vna meffa nouella. Onde toccò à Ge
rardo per raggion del fuo officio efamiliare il delinquente , ed alla fine per for
za di tormenti, e con altre diligenze cauatane la verità , lo condannò viuo alle
fiamme. Queft'ifteffo Gerardo nel 1393 fù dal Rè Martino inuiaro Ambaſcia
dore al Rè Ladislao di Napoli . E molti altri caualieri di quefta famiglia in Meſ
fina con molti honori, e ricchezze fiorirono, che per efler a'tempi noſtri rima
ftafolo in vn naturale , non mi par di feguire più oltre la fucceffione , per trat
tare della viuente famiglia Opezzinga de Baroni del Palazzo Adriano .
Fecero dunque il fecondo paffaggio da Pifa,e nella Città di Palermo l'anno
1 500, infieme con molti altri nobili Pifani, doppò che fù quella Città da’Fioré
tini fogggettata, della medefima famiglia Obbizio, e Tiglio , ò Attilio Opez
zinghi ratelli con molte ricchezze, i quali formano la loro progenie dalla pre
narrata Opezzinga figlia dell'Imperadore Ottone, come teftifica il Raudenfe
fopracitato,e dall'albero della famiglia di Piſa fi caua la fucceffione nella forma
feguente.
Da Obbizio Cadolinghi di Calcinaia , e della fudetta Opezzinga nè furono
procreati Matteo, e Raineri. Da Matteo nacque Obbizio fecondo caualiere Im
periale nel 1053 , padre d'Obbizio terzo, che viffe nel 1093 , ed hebbe per figlio
Vgoccione, che nel 1133, hebbe dall'Imperadore Lottario il Caftello di Vico ,
ed il podere Opezzingo, e generò Obbizio quarto, da cui nacque Ruberto , di
cui fù figlio Gualteri,detto Ceri, che fiorì nel 1245. Da Gualteri nacque Obbi
zio quinto nel 1300.Da Obbizio, Raineri nel 1325. Da Raineri , Matteo fecódo
nel
CSID ( LI BRDO VI. !. 273
nel 1342, da Matteo , Attilio : da Attilio , Obbizio fefto nel 1359. da Obbizio,
Francefco nel 1375. Da Franceſco , Carlo nel 1402. Da Carlo li fudetti Obbi
tzio ed Attilio che trapiantatono la famiglia in Palermo nel 1 500 , da'quali due
fi diuife in due rami.
Imperciocheda Obbizzio (il quale l'anno 1 521 comprò per lui , e fuoi fuc
a ceffori da Paolo Emilio Orfino Romano Abbate , Commendatario di Foffano;
ua con conferma della Sede Apoftolica, e dell'Imperador Carlo Quinto , il Ca
fale derto Palazzo Adriano, e : Mifericordia preffo à Palermo vna giornata, ha
abitato nella maggior parte da Greci ) nacquero Vicenzo, e Girolamo . Vicenzo
fùfecondo Barone del Palazzo, il quale nel 1562, infieme con Franceſco figlio
d'Attilio fuo zio paterno vendè à Gerardo Opezzinghi da Pifa (da cui diftaua
no per quindeci gradi ) tuttili beni all'vno , e l'altro fpettanti per heredità de'
fuoi maggiorifu'l Pifano ; ed è quello di cui parla il Raudenfe nella decif. 9. al
legata; enel 1563 fù Capitano di Palermo . Da Vicenzo nacque Papirio terzo
Barone del Palazzo, il quale nela 591 fù mandato Ambaſciadore in Napoli al
nuouo Vicerè il Conte di Oliuares da parte del Senato , e nel 1593 fù pure Ca
pitan di Palermo, ed hebbe più volte carico di Capitan d'arme del Regno.Da
Papirio nacquero Mariano quarto Barone del Palazzo,ché morì Gefuita difpo
nendo prima d'entrar nella Religione del dritto della Baronia in don Pietro
Opezzinghi, che per il vincolo del feudo le douea fuccedere, e Giouanni, che
non lasciò pure fucceffione.it ban Mór Cr. • DHADK
Ella proua dell'Abbito del Caualier Gerofolimitano Fra don Filippo Sie
NE!!
ripepoli, tra le quattro quarti fi proua il quarto della famiglia Olloqui,
1 la quale è chiariffima nel Regno di Nauarra, e nella Città di Pamplona , ed in
18 Mm vn luo
274 TEATRO GENOLOGICO
vn luoghovicino effa Città chiamato Varte , v'è vna antica cafa Ofolar nell'
Idioma fpagnuola, la quale moftrà l'antichità, e nobiltà di detta famiglia, della
quale nel 1390. vi fiori Fra Martino Martines de Olloqui Caualiero Gerofoli
mitano, e Priore di Nauarra, conforme fi legge nell'hiftorie di Giacomo Bofo
Caualier del medefmo habbito . Il Zurita ne'fuoi annali d'Aragonafà in molti
luoghi mentione degl'huomini Illuftri di quefta famiglia, la cui antica nobiltà
fi legge in vna ydalghia dinobiltà , conceffo per il Giuftitia d'Aragona à Gio,
Martinez de Olloqui auo materno del detto Fra don Filippo Sieripepoli nel
1354. oue fi fcorge l'antica ſerie di lei, i cui difcendenti ſono ſtati ſempre repu
tati nobili y dalgos, e caualieri, e come tali hanno entrato nella aggiuntamen
ti, dieti, corti, e parlamenti generali del Regno di Nauarra : godendo tutçi gl'
honori , dignità , ed vffici del medefmo Regno . Garzia Martinez de Olloqui
auo del predetto Gio: Martinez era fignore di detta cafa Ofolar di Olloqui, &
godè tutti gl'vffici, ed honori del predetto Regno, e viffe puoco men d'anni cen
to, egli con fua moglie Giouanna Cancaren nobile Nauarrefe, procreò Giouan,
Martino, e Gil de Olloqui, i quali per gli continui guerri, che viueuano in quel
Regno fi partirono, e Giouanni andò ad habitare nella Villa di Bilbao del Si
gnorio di Bifcaglia. Martino ſe nè andò nella Città di Caltayud del Regno d'A
ragona; e Gil in Calattabrea del medefino Regno. Il predetto Giouannį primo
figlio del detto Garzia Martinez fi casò in detta Villa di Bilbao con donna Ma
ria d'Arriaga , che gli generò Martin Garzia de Olloqui, che fùpadre di Gio:
-Martinez de Olloqui, il quale prefe per moglie donna Caterina de Ricalde,con
Ja quale fece Gio: Martinez de Olloqui, e Martin, ilquale fù Decano di Bada
yos, e dopò Inquifitor Apoftolico del Regno di Sicilia, con la quale occafione
Gio: Martino Olloqui fuo fratello fi trasferì indi con tutta la fua famiglia in Si
cilia, e nella Città di Trapane fi casò con donna Maria figlia di don Berardo di
Ferro, ed ambedue procrearono donna Caterina moglie di don Honofrio Sic
ripepoli Baron di Mangiadaini genitori del predetto Fra don Filippo Caualier
di Malta nel cui proceffo finalmente fi proua di queſta famiglia più d'anni tre
cento di nobiltà feguita. simoled allt mi buontee
L'arme di lei ſono tre bande nere in campo d'oro, ed intorno lo fcudo vna
orlaroffa con afpi d'oro dentrofopra di l'elmo vn Armellino con vn motto(pa
tius mori quamfedari,non and on b.
en , Fo ndach & Lums.olf Loos on
onbuch
Jána bab m
Oo
DELLA FAMIGLIA
lem siɔɔso oulé robib silgor (255
ORTOLAN O.
De orodhoda lieg'h ogruto rirmas
ER antica traditione vfcita di bocca in bocca dicefi che la famiglia Orto
lano hebbe origine di Gualdo, Ortolano dell'Imperator Federico fecon.
P
do, il quale non volendo ftar più à cuftodir gl'orti Imperiali, chieſe licen
za all'Imperatore, ilquale vedendolo così difpofto alla guerra , ed animofo lo
fece Alfiero divna compagnia di pie, e di quefto carico s andò agumentando col
valore, e prudenza ch'aggiunſe à molti fupremi vffici militari in ricompenza
de'quali feruiggi ottenne del Rè Manfredo il dominio dell'Ifola del Gozzo,che
l'hebbe confirmato dal Rè Pietro primo di Sicilia fuo figlio Manfredo ,che poi
gli fùtolta del Rè Federico fecando, ed hebbe in cambio il feudo di Libicini nel
tenitorio di Salem, che lo dotò eglipofcia à fua figlia Giouanna moglie d'An
tonio de Pontegentil'huomo Salemitano, e'l feudo,e Caftello della Delia , che
i gli
TRA-
LIBRO VI. ART 2755
gli fucceffe fuo figlio Andrea che pure in ricompenza di feruiggi militari ottê
ne del Rè Martino nel 1396 , il Molino di Colò, ed altri beni nel tenitorio di Ca
ftregiouanni,il cui fratello Baldaffare hebbe parimente il feudo di Pafquali nel
1392,che gli fucceffe Pietro nel 1430, à coftui Giouanni nel 1463 , che per la fua
morte fenza herede ad Andrea nel 1492 , ed à coftui fuo figlio Baldaffare nel
1513 , à chi Gio : Andrea nel 1553 , ed à coftui Baldaffare nel 1592. Hebbe anche
Andrea Barone della Delia il feudo di Barrufa nel tenitorio di Naro,il quale cra
di Giouanni Girriaturi per la rubellione del quale il Rè Martino lo diede à Pie
tro Pegna regio Bottigliero nel 1398, il quale con licenza regia lo vende al det
to Andrea Ortolano Barone della Delia nel 1405. al quale fucceffe Antoniofuo
figlio, ed à coftui Gio: Andrea nel 1453. à chi il figlio Paolo nel 1480 , ed à lui
fuo figlio Pompeo nel 1505 , che lo vende à Bernardo Lucchefe nel 1513. con
altri feudi,come hò detto nella medefma famiglia Lucchefe.Federico Ortolano.
fù Barone del feudo di Pafquali, che gli fucceffe fuo figlio Andrea, ed à lui, il fi
mag
glio Baldaffare nel 1592, la cui madre fù Giulia Ortoleua, la forella della quale
cafù Guberofa Ortuleua moglie di Sigifmondo Flodiola, e Ventimiglia Barone di
Refuttano. Quefte furono figlie di Gio: Luiggi Ortoleua gentil'huomo,per la
fua nobiltà , e virtù ben conoſciuto, la cui moglie fù donn'Antonia Origlia ſi
UC gnora Napolitana originata dalla chiariffima famiglia Origlia di Napoli cele
dor brata da tutti gli ſcrittori per la ſua antica nobiltà , dominij , di Vaſſallaggi , ed
Jul vffici fupremi ch'hà goduto nel Regno Pertenopeo.
Ra L'arme della famiglia Ortolano fono
001
DELLA FAMIGLIA
ORIOLE S.
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00.0
CACAO
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J
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nacque don Gio:Thomafo Orioles nono Barone di San Piero, il quale preſe per
moglie donna Ramondetta Moncada forella del Conte d'Adernò , che gli ge
nerò don Mariano decimo Barone; quefti con donn'Anna Caetano fece a don
Cefare vndecimo Barone , e caualiero virtuofo , il quale con donna Lucretia
Branciforte fua moglie prima forella del Conte di Raccuia, procreò don Vice
zo, e don Oratio duodecimo Barone, che ficasò con donna Maria Moncada fi
glia del Baron di Turtureti, e procreò don Cefare,il quale viuente il padre fica
sò con donna Suſanna Collurà defcendenti della chiariffima famiglia Collurà
mentionata nella prima parte del mio.Teatro Genologico,con la quale procreò
donna Luifa Orioles , che fù moglie di don Luiggi Siluera; Però don Girolamo
altro figlio di don Oratio fucceffe al paterno itato refiutatoli dal detto don
Oratio .
Il predetto Barone don Mariano con la detta donn'Anna Caetano, oltre don
Cefare procreò don Gioseppe,don Carlo, don Ferrante,don Giouanni, don Gia
como,donna Marfifa,donna Conteffa ,donna Beatrice, e donna Cornelia.
Donna Marfifa fi casò con Aleffandro Prufacca , e nè nacquero don France
fco,don Artale, e don Giacomo, Il don Francefco prefe per moglie donna Bea
trice Grauina, e Romano che gli generò don Aleſſandro, donna Marfifa, e don
Diego.
La detta donna Marfifa fi casò con don Giouanni loppulo, e Ventimiglia fe
condogenito di don Girolamo Ioppolo , e donna Laura Ventimiglia Conte di
Nafo, e Barone di Sinagra, ed ambedue generarono i viuenti don Girolamo Ba
rone di Sinagra,donna Beatrice, don Franceſco,don Antonio,don Andrea , don
Honofrio,donna Claudia, e donna Aloyfia .
Hebbe parimente quefta famiglia il feudo del Comitino, il quale poffedè pri
mieramente Manfredo Orioles, e lo diede à Pietro, ed à Matteo fuoi figli, i qua
li ambedue lo venderono à Ruggiero Salamone nel 1499 , e rihauutolo pofcia
di nuouo, lo venderono à Bernardo Belguardo per gl'atti di notar Domenico
di Leo di Palermo che ſe nè inueftì nel 1512.
e. Godè anche la Baronia del Comifo , ouer di Fontanafredda , nel tenitorio di
Sutera,la quale effendo da Perruccio Lanza la dotò à Saurina ſua figlia, moglie
di Manfredo Orioles figlio di Beringario terzo, quinto Barone di San Piero, e di
Biancafiore Valguarnera che gli fucceffe Pietro Matteo fuo figlio nel 1496 ; a,
coftui Gio:Francefco nel i514,che con Benedetto fuo figlio litigarono alquan
to tempo nel 1517 con l'vniuerfità di Sutera.
Da Benedetto nè nacquero Pier Matteo e Manfredo . Il Pier Matteo fi casò
con vna figlia di Matteo Pujades d'Agrigento , con la quale procreò Gio : Batti
fta Baron di Fontanafredda; dó Vicenzo e don Fabricio. Da don Gio . Battiſta, e
fua moglie donna Vittoria Spinola nè nacquero don Gafpare Baron di Fontana
fredda,Conte di Baftiglia, e Caualiero dell'Alcantara, donna Melchiora moglie
di don Pietro Salazara,don Baldaffare , don Aleffandro Monaco Callinefe , ed
Abbate,e don Ottauio viuente, che fucceffe alla Baronia . Don Gafpare prefe per
moglic donna Maria Pellegrino,don Ottauio hà hauuto due mogli la prima fù
donna Laura del Pozzo,che gli generò don Gio: Battifta don Aleflandro Mona
co Benedittino, e donna Melchiora moglie di don Francefco Caetano, e Morra.
Don Vicenzo Orioles con donna Portia d'Albergo fua moglie ha procreato
donna Margarita, don Carlo, don Giofeppe, e don Francefco . Il predetto dons
Fabritio con fua moglie donna Antonia Manno fece à foro Celeftria Monaca,
nel Monafterio del Cancelliero.
Finalmente l'antica Baronia di San Piero dopò d'hauer continuato fotto il
domi
TEATRO GENOLOGICO
278
dominio della nobiliffima cafa Orioles 300, e più anni paſsò gl'anni à dietro a
Bartolomeo Caccabo, che tiene per moglie donna Felice Orioles , e Moncada
figlia del Baron don Oratio Orioles, con la quale hà procreato il viuente don
Vicenzo Caccabo , ed Orioles fucceffore nella Baronia di San Piero caualier vir
Rubberti, Aui, & patris nostriideo vobis, & vnicuique vestrum Petro de Caccabo,
& Vito de Domini Alexandri ambofimul,& infolidum. E quel che fegue .
D'onde comprendiamo che il detto Pietro Caccabo era perfona di molta
qualità, e di gran confidenza appreffoi Regi Napolitani, e da lui nè peruenne
Gio: Nicolò Caccabo , ouer Caccamo nella lingua Siciliana cómé fi vede per
teftaméto negl'atti di notar Muni di Riburfa di Sorriento 23 di Luglio del 1394,
il qualefotto il Rè Alfonzo fù Capitano de'regii colletti della Città di Napoli, e
pur fuo figlio Gio : Bartolo Caccabo , che nel 1447 fù mandato del medeſmo
Reriuifore de'foldati , e cuftodi delli Caftelli, e fortezze della Prouintia di Capi
… cuia, e quiui procreò Gior Girolamo , che per alcuni effetti che poffedeua in,
Napoli, ſe nè andò iui, e procreò Bartolo, che ritornò in Palermo e fece à Vicen
zo, e Francesco, e pofcia Alberto Vefcouo di Lipari Prelato di molto valore.
3
Da Vicenzo nè nacque il viuente Bartolomeo Caccamo Baron di San Piero,
Here is che come ho detto con fua moglie donna Felice Orioles , e Moncada figlia di
AC
don Oratio Orioles , eBranciforte Baron di San Piero, hà procreato i viuenti
don Vicenzo, don Giofeppe , foro Maria Felice Monaca nel monaftero di Val
werde , foro Caterina Monaca nel Monaftero degli Stimiti di Palermo , e don
na Luifa, e per i bifogni grandi paſsò la predetta Baronia di San Piero alla cafa
Caccamo, ed Orioles.
Ast L'amedi quefta famiglia fono due Leoni d'oro, che tratengano vna caldaia
ò caldarone ( che nelle lingue latina, e Franceſe, fi dice Caccabo, d'oro in cam
po azzurro)
DELLA FAMIGLIA
"J TOONS OR I O.
LAVOC (0212)
Saccana Pilo figlia di Girolamo con groffa dote, che gli generò don Diego Al
uarez Oforio, che morì nell'acquifto dell'Ifola delli Gerbi , combattendo valo
rofamente, il cui fratello Rodorigofù Confultore del Marchefe di Pescara , nel
tempo che fù Vicerè di Sicilia, ciò fi legge per fuo teftamento fatto negl'attidi
Notar Giouanni Comite di Meffina à 23 di Luglio del 1533 , doue inftituifce he
rede in tutti i fuoi beni à donna Tereſa Oforio , e Pilo fua forella, ed in 300 du
cati laſcia heredi à fua madre Saccana Pilo , ed Oforio , e tutti i beni pecuniarij
lafciatoci Girolamo Pilo fuo auo materno.
Si ritroua pur hauer paffato in Sicilia Don Giouanni Oforio Caualiero di San
Giacomo nepote del fecondo Marchefe d'Aftorga, il quale ferui à Sua Maeſtà in
Fiandra col carico di Capitano di Fantaria Spagnola,e di Caualli, e dopo venne
in Sicilia col carico di Straticoto di Meſſina nel 1578, nel fine del quale fùim
piegato nel Gouerno della razza de'Caualli regij con titolo di Cauallarizzo di
Sua Maeftà, e nel fpatio di 30 anni, che viffe in Sicilia , fempre fù promofone
fupremi carichi del Regno, e gouernò pure alcun'anni la fquadra delle Galere
del medeſmo Regno . Egli fucceffe à don. Lodouico , e don Aluaro fuoi fratelli,
che molti anni con carichi militari haueuan feruito al noftro Rè Catolico . Ca
sò egli fua figlia donna Leonora Oforio con don Paolo Gifulfo Caualier Metfine
fe, che gli generò don Placido, Augoftino, don Franceſco, don Paolo, don Gio
uanni Teatino, don Carlo, e don Luiggi. Don Francefco caualiero di molte vir
tuoſe qualità dimorò molt'anni alla real Corte in Madrid con carico di Cappel
lan d'honore di Sua Maeftà, e dopò fù promoffo nella dignità d'Archimandrit
ta del Saluador di Meſſina, e non lunge anche Veſcouo di Cefaludi, doue viue
con lode di virtuofo Prelato .
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DELLA FAMIGLIA
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L'incontri della rea forruña, fuole abbattere in terra non fola
figlio naturale del Beringario Pilo, nondimeno fendo ftato mandato da fuo pa
dre con importanti negotij alla Répub:Genoueſe,fi fermò iuice ftabili la fua fa
miglia Pilonel 1125 , quefti procreò Ingo Pilo , che viffe con molta prudenza :
3.
Nn nella
282 TEATRO GENO LO CICO
nella Republica, à chi fcriffe il medefmo Beringario per alcuni fuoi affari con
vna lettera in lingua Catalana, da Barcellona data à 20 di Settembre 1154. rife
rita di Marco Montalbano fcrittor della nobiltà d'Italia, che viffe nel 1506. Non
lunge à quefto tempo Panteleone Giuftiniani negl'annali di Genoua fà mentio
ne di Rubaldo Pilo, ch'andò per certe affari della Republica in Venegia, ed in
,
Scio; il quale Rubaldo appare notato nell'Albero della famiglia Pilo, ( compo
fto da Galuano Fiamma fcrittor Genouefe )per figlio del predetto Ingo . Il qual
Albero è verificato con molti teftimonij negl'atti di Notar Lanfranco , ed altri
Notari di Genoua nel 1553 , doue fi vede che Ingo Pilo procreò Rubaldo, ouer
Rubualdo, Ogerio, Nicolò, Otho, Armano, ed Ingo Però lafciando da canto
tutti i pofteri de'prenominati, dirò folamente d'Ogerio, il quale procrò Giaco
mo, Alberto, ed Azzo genitor d'Anfaldo, e di Guglielmo Pilo.
Dal predetto Anfaldo nè nacque Berlingiero, che procreò Giouanni, e Raine
ro. Il Rainero fece à Guglielmo, ed à Bartolomeo, che fù genitor di Gio ; Pietro
di Giuliano, di Franchino, di Giacomo, di Luca, di Bartolomeo, di Martino di
ftabilì in Palermo per cagion diguerre ciuili.Il cui figlio Lorenzo ritrouo per le
inueftiture nella Regia Cancellaria à I
1 1 di Gennaro del 1596. Barone del feudo
dello Sommacco, e fignore del feudo di Bruccato à 28 di Luglio del 1599.egli fi
casò có Franceſca Caluello figlia di Giofeppe, e nepote di Gio: Battifta Caluello ,
e Giulia Spadafora defcendenti di Luiggi Caluello Capitano della Coſtodia Im
periale d'Henrico fefto Imperadore, e Rè di Sicilia, e procreò Vicezo , che reufci
virtuofo caualiero,il quale prese per moglie dōna Giulia di Bologna figlia di dó
Vicenzo di Bologna Marchefe di Marineo, e donna Emilia d'Aragona nel 1605.
1
con la quale procreò don Lorenzo, don Girolamo, ed altri figli. Don Lorenzo fi
casò con donna Luifa Orioles figlia di don Cefare Orioles, e Moncada Baroi
di San Pierofoura Patti nel 1627, e don Girolamo prefe per moglie donna An
na della Valle figlia di don Franceſco della Valle, e Gioeni Barone della Mira
glia, e donna Coſtanza Perna, e Statella Baroneffa della Bruca nel 1631. Don
Gio: Battiſta, don Giouanni, e don Gioſeppe Chierici regolari, e non puocho vir
tuofi, e don Franceſco, che hebbe per moglie donna Rofolea della Valle figlia
di don Gutterra della Valle, e Gioeni Barone dello Cugno,e di donua Agata Gra
uina, e Moncada, che ambedue hanno procreato don Vicenzo, e don Girolamo .
Il fopradetto do Vicenzo Pilo , e Caluello oltre le Baronie del Sommacco,e
Miccini s'inuefti del Marcheſato di Marineo, e della Baronia di Capace à 3, e 8
di Ottobre del 1618 , 1619 , e 1622. e della Macftà Catolica fù decorato del ti
Chierici Regolari Teatini, e diede la maggior parte della fua portione heredita
"
ria circa la fomma di quarantacinque mila fcudi,per la fabrica della caſa di det
ti Patri Teatini di San Gioſeppe, e viffe affai virtuofo, con ador di Santità .
Dal fouradetto Bartolomeo Pilo , e Domenica Adorno nè nacque vn altro
Bartolomeo poftumo, che prefe per moglie à Portia Caluello forella della fou
radetta Franceſca moglie di Lorenzo, con la quale procreò don Antonino, e don
Lorenzo . Il don Antonino fi casò con donna Antonia Molle , e Cardona , fi
glia del caualier don P.etro Antonio Molle , e donna Ifabella Cardona , che
ambedue procrearono à don Pietro viuente, il quale fi casò con donna Antonia
della Valle,e Grauina figlia del fouradetto don Guttierra della Valle Baron del
Cugno, e donna Agata Grauina, e Moncada, e pur don Franceſco, don Bartolo
mco, e don Vicenzo Pilo.
Il fouradetto don Lorenzo fratello di don Antonino s'impiegò nell'attioni
Cauallarefchi ad eſempio di fuo Coggino don Vicenzo Marchefe di Marineo ,
e fendo ftato egli Senator di Palermo nel 1642. fi parti col fignore Almirante di
Caftiglia, in tempo che andò Vicerè di Napoli con l'honor di famigliare (detto
in noftra lingua Siciliana cammarata ) del Conte di Melgar fuo figlio , oue fù
# cletto Capitan di Caualli di Coraza per feruigio di Sua Maeftà nel Regno di Na
poli, e riformandolo pofcia lo promoffe nel carico di Capitano d'vna Compa
gnia di Spagnuoli Veterani, come fi fcorge per patente à 4, e 9 di Febraro 1646,
mà la morte gli troncò i fili delle fue pretentioni, mentre accompegnaua i
medefmi fignori in Spagna, fi morì ad Alicante.
L'arme di quefta famiglia fono vn Albero pino col tronco d'oro, e fronde ver
ditratenuto di due Leoni d'oro coronatis e foura tre ftelli d'argento incampo,
azzurro,e le parentele c'ha fatto ſpiegano pur l'arme degli Bologni,e Calucllo
comefivede. pikemli olete už chrosdieniam 14 ib orcon onrengil aust
lieb soittomr di šup nian15 ) limetol sily casi medo i'ga ssib erob soMA
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Alfea, doue dice egli che la famiglia Lei antichiffima in Pifa fù genetrice delle
famiglie Vernagalli, Palmerino , la Lanfranducci , e la Zacci, che fiorirono co
molto fplendore nella antica Republica. Pietro Palmerino fù Anziano di Piſa,
nel 1307, e 1313. Rubberto Palmerino figlio di Pietro hebbe il medeſmo vfficio
nel 1342, 1348, e 1351. Giouanni Palmerino fù Podeſtà nel 1362. Vbaldo Pal
merino fù Priore nel 1374. Guelfo Palmerino padre di Gio: Andrea tenne à ſue
fpefe in feruiggio della fua Republica vn'anno intiero due Galere . Andrea Pal
merino figlio di Giouanni fù Anziano nel 1402. Pier Andrea figlio di Guelfo vé
ne in Sicilia con due groffe Vaffelli proprij , e diede molto aiuto al Rè Alfonzo
nel 1432, e portò feco fuo figlio Gio: Pietro fanciullo,il quale nella età virile fi
casò con Laura Agliata, con la quale procreò Francefco Palmerino,che fi casò
con Giouanna Bonguida, ò don Guida de'Baroni di Mōgroffo, e fece à Giacomo
genitor di Pietro di Nicolò, e di donna Giouanna Amari moglie del Baron del
la Suria.
Pietro fi casò con donna Adriana del Pozzo, figlia di don Franceſco del Poz
zo de'Baroni della Motta di Fermo, ch'ambedue procrearono don Giacomo,
donna Angela, donna Margarita, donna Antonia, e don Gafpare Palmerino,
del Pozzo, però le predette donne fono tutte Monache nel Monaftero di Santa
Chiara di Palermo.
Nicolò prefe per moglie donna Elifabetta Caggio figlia di Gio: Giorgi Cag
gio, che gli generò don Francefco, e don Ignatio Palmerino . Il predetto don
Ignatio fi casò con donna Dorotea Zarzana, che procreò il viuente don Nicolò
hoggi cafato con donna Olimpia Tornamira , e tutti i predetti fi conferuano
nobilmente.
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la ER la parentela che tiene quefta famiglia Palmerino con quel
la di Tornamira, mi hà parſo di ſeriuere i progreffi di lei ben
20 che ella fia della lettera T per la regola del mio alfabeto. Di
DOT Co
co dunque che fi fcorge nobiliffima in Spagna , in Francia,ed
in Sicilia, leggefi di lei in yn libro intitulato la Leges, coſtum .
bres y vfos dela Prouintia di Aluernia, e ne libri della Regia
Cancellaria d'Aragona, doue fi ritrouano notate le famiglie
udobossom ng nobili feudatarie, anche legonfii primogeniti della famiglia
Tornamira hauer poffeduto il dominio della Terra di Tornamira detta in lin
gua Francefe, anche Tournemire , la quale fi ritroua pur defcritta nella Topo
grafia della Linguadoca, nella parte dell'Aluernia che con lei confina , c ſeguen
3 do l'autorità Spaguola che diceatavas bibit drie of abhnasol 19
r
- Quatrocentosaños y mas de tiempo immemurial y antichiffimo de cuyo principio,
non ay memoria de bombres encontrario, basta de preſente continuamente entre otros
Regnosy Prouincias, que bà bafide, yhayenFrancia es una llamade Aubernia dentro
della bà estados y este y confiftes un Lugar clamado Tornamira, el qual ha tenido, y
tievefus germinos territorio y Limites delos otros legares, y baſide y basi dayes de po
J blacion de cinquecentotafas, y vicinos pocomas, è menes, fùep era del dominioyfir
gnoria del Venombre y appellido delTornamira, y comofeñores de llos tyenendola, y pof
fedendele cadauno dellos en fus tyempo por fuyo, y comofuyo proprio adminiftrando, por
fiyfur officiales, y ministros la iurifdicion Ciuili, y Criminal , todas lòs quales diebos
Señores de dichoVenombre de Tornamira quefueron delas dicho Cafaly Lugarde Tor
namirafyemprefueron, han fido , yfonperfunas muyprincipales y nobles tenidasy re
putados en toda la dicha Brouincia de Aubernia, y Terras de Francia, y todos los Re
ges de Francia, y otros Principes han hecho, en mocha confideraciony rafon dellos, de
feir tal ma
286 TEA • TROGÉNO LOGICO
talmaniera que han sido dellos muyfluorido, y premiado, y fempre se han cafado con
muchas feñores bijas delos mas principales caualleros y nobles desta mifma Prouincia
de Aubernia y de otros Reyños de Spaña.
Leggefi parimente in vn altro libro intitulato Paraphrafe de M. Ioanne de
Bafmailon Poregnet Aduocat en las fenes Chaulice , e fiege Prefidial de Dio
ni Surles, Cortumes, Dubas, Pays de Auberngne, e par M. Charlis de Maulin
Aduocat en la Cour del Parlament annotatos de Plus Sieurs Decifionis, e Arre
ftos
Tuttociò fi hà cauato d'vn groffo proceffo di nobiltà compilato ad inftan
za di don Martino Tornamira Aragónefe decifo à fuo fauore nel 1617. qual pro
ceſſo originale, ed autentico, e cauato della Cancellaria d'Aragona per mano
di Diego di Lorenzana, e Valdes Notar d'effa à 20 del mefe di Aprile del 1618.
e fù tranfuntato in Tarracona per l'atti di Notar Gio : Francefco Peras, e Notar
Giouanni Rubio de Rubio , il quale hoggi fi conferua appo la famiglia Torna
mira di Palermo, e d'Alcamo.
Nel medeſmo pur fi leggeno queste parole.
Entro los quales dichos Cafalés y cafas principales de la dicha Prouincia, como ʊna
dellas hay estado, y esta las delfenorio del dicho Lughar de Tornamira, que bafido y es
de muy grande y en todos la Congregation aſſembleasy aiuntamiento, que los nobles y
caualleros banfido fiempre en todas ellas las feñores, que per dicho tiempo hanfido y es
delos dicho Cafal de Tornamira han tenido y tienenelquarto Lugar, y afiento comoper
fonas y fignores de los mas nobles, y principalesfignatadas de toda dicha Prouincia, co
mode cafa antiquiffima natiua Solärtega y originaria delos Tornamira gente nobles
Infançones ijadalgo, de fangre y naturaleza de Caualleros Infançones.
Per la molta antichità che tiene quefta famiglia nella predetta Prouintia d'
Aluernia non hò potuto ritrouar fin hora ſe ella haueffe prefo il fuo cognome di
Tornamira della medefma Terra, ouer lei diede quefto nome a quella, mercè il
fuo dominio . Nondimeno Raguald de Tornamira fignor all'hora della Baronia
di Tornamira conforme riferifce it predetto proceffo) defcendente per linea di
rétta degl'antichi Baronidi quella, contraffe matrimonio con Giouanna Diana,
da chitra gl'altri figli hebbe Guy Luiggi, Guy, e Giouannui, che per mezzo del
le fue fcienze non puoco illuftrò la famiglia, percioche für egli Cancelliero degli
ftudi di Mompilero in Francia nella Linguadoca, e publicò per mezzo dell
ftape, quella famofaopra intitolata( Clarificatorium Celeberrimi Doctoris,Ma
giftri loaimis de Tornamira preclarisfimi ſtudii Montis Refulani Cancelarij ſu
per nono Almanforis cum texto ipfius raris) Ed vn'altra intitolata hiftoria Ma
giftri loannis de Tornamira, della cui auttorità io mi ho preuallo nella prima
parte di quefto mio Teatro Genologico citato nel Catalago degl'Auttori.
"
A Guy chefegue al padre nella fignoria di Tornamira per non hauer laſcia
to prole mafcolina, gli fucceffe fua figlia Giouanna Tornamira, che fi casò con
Giouanna Cauayron, e feguendo pur la Baronia alla parte femenile, peruenne à
Beltrando la Riocca, ed à Francefco fuo figlio marito di Gabriela Tornamira,a'
quali fucceffe Margarita la Riocca fua figlia di Aconnir de Pleſtels, che la poſſe
deuano fin l'anno 1617. col nome di Tornamira. ioga, y simons wit
Ho Luiggi con la nobili Catelina di Turre della cala de Guergez d'Aluernia ( di
cui fiorirono Robberto l'anno 1197. Vgo l'anno 1227 e Guido dell'ordinedi
San Domenico l'anno 1250, tutti tre Veſcoui di Chiaramonte, come fr legge
nel Catalago di Veſcoui Chiaramontani di Claudio Rubberto Lignonenfe) pro
creò Filippo, Guy, Giouanni che con Sebaftiano venne indi in Sicilia, Sebaſtia
`no, ed Antonino, che paſso nel Regno di Nauarras ponavl
Filip
* I LIBROG VI. T 287
Filippo da Siraguſa d'Aragona ſe nè andò nella Città della Tudela del Regno
di Nauarra, ed iui con vna nobile donna di cafa Fernandez de Ayber , procred
Francefco , Filippo , e Matteo . Da Franceſco, e Leonora Fernandez de Ayber
della Tudela, fece Gregorio, e Filippo . Gregorio da donna Bernardina da Soto
della Città di Burgos hebbe don Gio: Francefco , don Martino , e don Gregorio
Luys.
Don Gio: Franceſco nell'anno 16.10. passò in Sicilia, ed in Palermo per con
feguire della Regia Corte 900 fcudilhauuti in fuffidio per feruiggi fatti alla Real
Corona del Rè Filippo terzo, e fù affai benuifto del Marchefe di Vigliena all'
hora Vicerè, e ſe nè ritornò di nouo in Siragula d'Aragona fua patria. Don Mar
ino per i m feruiggi ch'ei fece alla medefma Catolica Corona , hehbe del
medeſmo Rè l'habito di San Giacomo della Spada ; e litigando nel 16,17 col Fi
3 fco d'Aragona per l'immunità della fua famiglia à fua inftanza fi formò il cita,
to proceffo della ſua nobiltà, doue mercè i fuoi efemplari feruiggi, fù affai fa
uorito con vna cedula del ifteffo Rè data in Madrid à 11 di Giugno del 1617 in
virtù della quale fù deciſo à fauor d'effo don Martino col voto di Giofeppe, Sef
1 fa all'hora Reggente d'Aragona, per la cui effecutione nè fù fpedito Priuilegio
d'Infantionia in perfona del medefimo don Martino ,dato à 27 d'Agoſto di detto
ສ annofermato da don Gio: Fernandez di Heredia Gouernador d'Aragona .
Il nome de Infanzon , ò Infanzonia dice don Sebaftian Couarruuia Orofco
nel fuo Tefauro della lingua Caftigliana ftampato in Madrid nel 1611. ( Infanzon
terminò antigo y yoalgo , que à ora non fe vía vale tanto como cauallero no
ble hijo dalgo feñor de Vaffallo ) e lo ſteſſo conferma Lorenzo Franciofini nél
fuo Vocabulario Spagnuolo. 2000b25lb g
19 menfes Febrarli ann. Dom. 1522. ad quos nos refezimus latius appr: fata actentis
igitur denuo Sebasti mi de Tornamiva Germani tuifuifque feruitijspro exaltation
noftri Culminis. E quel che fegue abonara Tout 14
E per i medefinis e loro fucceffori gli concede molti efattioni, ed honori, con
forme ne'predetti Priuilegij legge regnftrati nella Regia Cancellaria à fog.640
dell'anno 9 Ind. 1535. Mà per più ſtabilirfi il detto Giouanni fabricò vna bella
Torre , come riferisce Sebaftiano Bagolino pocta Alcamefe, nelle quale gli
fculpi vna pietra con queste parole is madura oce ned igest allabor
-foanes Tornamira Hifpanu excluriffima Toraumigarum progenie oft us. Aloyfij de
Tornemíra ,Torngmire oppidi in Aruerata domini filius ,
fub Carolo quinto Cefare in
Tunifino.bella, Africæ Duxpedeſtriummilitum militans, buc tandem adueniens tur
rim hanc, hoc inloco qui strata bis delà dicitur antiqua vetuftate collipfam ad po
sterorum memoriam à fundamentis erexit anno Dəm . 1539, mal ng snopt
-st Il detto Giouanni l'anno 1544 contralle matrimonio con Giouanna Roma
mo, e Colonna di Palermo figlia d'Antonio all'ioral Viceportolano (del Carga
tore di Caftell'ammare del Golfo, e di Beatrice lo Caftrone forella di Fra Giaco
mo Caualier di Malta, e di donna Beatrice moglie di Giouanni Maltro Andrea;
da'quali denacquero Antonio, Pietro ed Anna , edhaucado e paffato à me
glior vita nela's520 ordinò per fuo teftainento , che ettinta la fua direttalinea
della fua faculta fuccedeffe Sebaftiano fuo fratello all'hora Caftellan di Cata
inia, ei ſuoi poteri e mancando pur coſtoro perueniffea figli difuo fratello Ei
hippo Tornamira dabitante nella Città della Tudela del Regno di Nauarras.
Nondimeno fuo figlio Antonio nel 1983. prefe per moglie Innocentia Goto fi
glia d'Aleffandro Goto degl'antichi fignori di Puzzo di Goto , che gli procred
donna Giouanna, donna Lauria, donna Mariana, don Gio: Vicenzo,
il Dottor
donPietro, donna Antonia Monaca nel Monaftiero Benedittima della Madale
na di Corleone,donna Angelica put Monaca Benedittina nel Saluador d'Alca
mo, ed Abbadeffa boca o amor hal a bs
- Gio: Vicenza che fùmen dotto, che riguardeuole in tutte le fue operationi,
feguendola prudenza de fuoi predeceffori, fù impiegato in maneggi di molta
confidenza, come difcorgono in diuerfi patenti di Capitan d'Arme;e volendo
dinouare iltitolo feudale nella fua famiglia infeudo con titolo di Barone, con
real Priuilegiottenitorio di Giaconia, e leggonfi in quello queste parole.
bo Acteatis nonvallisferuitijs prestitis regia Corome, non folum à fefed àfuis maiori
bus , vt patet ex antiquis pretericorum Regum Priuilegiis & prefertim Sereniffimi
-Regis Ferdinandi Aragunum felicis memorie,cuius verba in Priuilegio dato in Ciui
tate Cordue die 08 menfis Octobris x1.Ind: 1508.funt hæc nonnullis feruitijs, qua
Tinobate 9584)
maiori profecto funt munere dignal wind sand
Si caso con donna Porfia Zarzana, e Bracco, figlia di Siluio Zarzana Baro
nedi Morabino, e donna Olimpia Bracco, nepote di Giorgio Bracco, e Giouan
na Carauellifigliadi Bartolomeo, che fù Pretor di Palermo nel 15 ro, con la
quale procreòdan Antonio Baron di Giaconia, che hauendofi cafato con don
na Caterina Lauaggi, figlia delDortor Nicolò , procreo don Gio: Vicenzo Ba
ron diGiaconia viuente in Palermo, il Padre Siluio della Compagnia di Gesù,
don Pietro Antonio di Palermo Monaco Benedittino, che nella profeffion hi
ftorica non puoco erudito fi moftra,hauendo J pria nella legge dato al Mondo
vngiufto raguaglio della fua prudenza ydon Bernardo, e don Giouanhi purvi
uenti,
ODIOⱭJOE R
LICK RAO " VIAT
Catane, & Augufte in Sicilia Regiis præfuit arcibus ea vigili , fed vtilitate vt nihil
ultra buis lapidi commendauit Agata Petrone coniux, & Laura Auuerfafilia.
Si casò egli in Catania con Agata Petronio , con la quale fece à Matteo , ch'è
fepolto nella Chiefa Parrocchiale di Santa Croce di Palermo, e nel Sepolcro v'è
quefta difcrittione 1
fe, Laura con il detto don Franceſco d'Auuerfa , che fù più volte Giu dice della
-* R.G. C. e morì Maftro Rationale del Tribunale del Real Patrimonio , la cui fi
glia donna Anna fù moglie di don Antonino Romano je Colonnna figlio fe
condogenito del Duca di Montealbano . 01251 124 sto luo
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290 TEATRO GENOLOGICO
DELLA FAMIGLIA
PALA GONIA.
DELLA FAMIGLIA да
PALMIER O.
vno de'primi Baroni del fuo tempo, hebbe egli il feudo della Milici , che la cō
prò di Mazzullo Mancini di Siragufa nel 1364, hebbe pure vn tenimēto di Ter
ri chiamati la Forana , Spadafora, Agriftino, il Cugno di Dama, Rouenza, Ainu
mera, Ragufetta, il Migitello,il Stretto del Fiumefalfo , il Bofco ch'era di Gio
uanni Paſſarella, che il dotò à Filippa fua figlia moglie del Dottor Thomaſo
1 Crifpo. Comprò d'Alonzo d'Aragona caualier Siragufano per prezzo di onze
quaranta in virtù d'atto negl'atti di notar Bernardo d'Andrea di Naro à 29 di
Marzo 1363,i tenimenti di Terri di Monteroffo, di Maligi, d'Incaranu , di landi
galganu, di Garannio,di Cantarella, di Cincana, le Saline,e Tonnara del Palaz
zo di Trapani che l'hebbe confirmati del Rè Federico terzo nel 1366 , ch'anche
gli diede alla detta Filippa fua figlia . Comprò parimente il tenimento di Terri
di Nirbuna da Giouanni Tagliauia nel 1366; da chi anche il Cafale, e feudo di
Rauanufa, che dopò la fu a morre i lafciò a Guglielmo Villaragut fuo nepote
figlio della forella. Però la gabella del Fumo del Pane di Palermo la diede à fuo
nepote Benedetto di Palmiero figlio di-Man redo fuo fratello,che gli fucceffe
fua figlia Maria moglie d'Henrico Ventimiglia.
Nella reduttione che fà la Città di Naro alla giuriditione del Rè Martino fi
legge nella capitulatione fatta fra detto Rè , e la detta Città all'hora Terra di
Naro nel 1396, fi legge ilfeguente Capitolo.
(Item che il Caftello di Canicattini lu quali, e di lu nobili Rodorico di Pal
meri,e conceffo ad altro, li fia reftituito, e fi alcuno prerende hauiri lu predit
tu Caftellu lu domādi per via di ragione, Acceptetur Rex Martinus . )E nella fote
tofcrittione delli Capitolatione fra gl'altri Cittadini nobili v'interuennero del
la caſa Palmerii feguenti. Dominus Rodericus de Palmieri miles, domiuus Lupus dė
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Palmerio miles, døminus Gadus de Palmerio miles. Ed in tutti i Priuilegij roali con
ceffi al predetto Fulco Benedetto, ed à gl'altri di quefta cafa filegge il titolo di
miles,c così in tutti gl'altri inftrummenti publici delloro tempi , finalmente
,
quefta nobiliffima famiglia, non folamente ha goduto Baronie di Vaffalli, feu
di, fupremi vffici, e carichi ; mà pure nobiliffimi congiungimenti matrimoniali
come chiaramente fi fcorge in molti varij inftrummeti alli quali io mi riferiſco.
E pure quefta famiglia hà fiorito in Napoli, in Milano, ed in altre Città d'Italia.
Fà parimente ella per arme vn campo diuifo di fopra à guifa d'vna fafcia
azzurra, e di ſotto vn campo fcacchiato d'argento, e d'azzurro , arme antiche
della famiglia Palmiero d'Inghilterra.
DELLA FAMIGLIA
PALICI, O PALIZZI.
glio Collaterale Gran Cancelliero , e Vicario del Regno , per il Rè Pietro nel
1340. Il Conte Matteo Palici fuo fratello per opéra della Regina Eliſabetta heb
be lo fteffo carico nel 1352 , e fù pure Maftro Giuftitiero . Fatti perciò odiofi a
tutti , e pofcia feditiofi fù Matteo vituperofamente vccifo con la moglie , e figli
delle donne Meffinefe, e Damiano fenè fuggì in Piſa, d'onde fendo ftato richia
mato da'fauori della Regina fe nè venne in Palermo , doue congiuntofi co'
Chiaramontani loro parenti tolle della deuotion degl'Alagoni gran parte del
Regno. Nondimeno chetati pofcia i tumulti Baronali , Damiano , e'fuoi figli
goderono groffe Baronie , le quali paffarono pofcia per ragion di matrimonio
in altre nobili famiglie , e parte nè perderono ne riuolti Baronali del Rè Mar
tino ; dal quale Luca Palici hebbe reftituito il feudo di Cartularo nel 13977
01 final.
294 TEATRO GENOLOGICO
Analmente ella a'noftri tempiè eftinta. L'arme fue furono tre pali d'argento
aguzzi di ſopra, e di ſotto in campo azzurro.. Armony
DELLA FAMIGLIA
at F ' PAN C A L D O.
3 GO ام
DELLA FAMIGLIA
PAND ONE.
DELLA FAMIGLIA
PA PA LEO .
S VP PLIMENT O.
DELLA FAMIGLIA
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2121
padrone, e ſenza che ei foffe legato , feguì libero appreffo di Paphilao , e più di
marauiglia dice il medefimo Auttore, ch'oltre d'hauer andato fempre appreffo
di quello, mentre che viffe, mà fi morì ancora nel proprio giorno , che morì il
padrone per la qual cagione Paphilão, e' fuoipofteri acquittarono il cogno me
di Ceruellon, de' quali Recifuindo Ceruellon fù vno de'famoſi Baroni, che vif
fero nella Corte Regia del Rè don Rodorico; Ramon Guerao de Ceruellon fio
rivalorofamente nel Reggimento del Rè Fafila figlio del Rè Pelagio , efi ado
prò nell'acquiſto della Spagna contro i Mori in compagnia di Calceran Guerao
de Pinos, Vgo de Mataplana, Ioan de Ceruera, Predro Alaman, Ramon de An
glefola , Gisberto de Ribellas, e Berigner Rugier de Aril.
Nella guerra delas Nauas de Tolofa tra molti Baroni Catalani, fi fegnalò Gu
glielmo de Ceruellon , Caualier di molta eſperienza nella militar difciplina, e
ferui pur il Rè don Giaime il conquistador nel 1238. come anche i fuoi fratelli
Gerardo,e Guerao de Ceruéllon, vn'altro don Guerao di Cerucllon s'impiegò a'
feruiggi militari del Rè don Giaime il fecondo, e viffe con molto fplendore,
Scriue il M. Antonio Beuter nella fua Cronica generale al foglio 68. che le più
illuftri famiglie di Catalogna fono la Moncada , la Pinos , la Mataplana , la Cer
uera, la Ceruellon , l'Alemanna l'Anglefola , la Ribellas , l'Arill , e la Valguar
nera .
Gabriele prefe per moglie Portia Speciale, che gli generò Girolamo, e Nico
lò, che morirono fenza lafciar prole, Ilabella Margarita, e Francefca, Ifabella fin
caso con Gaſtone Cónte, Margarita hoggi Suoro Gefualda ,4 e Franceſca Suoro
Nimfa monace nel Monaftiero degli Setti Angeli di Palermo viueno fanta
mente. Al
Donna Laura figlia del primo Girolamo ficasò con don Vicenzo Mont'aper
to Barone delli Grutti delli figli, de'quali nè viue adeffo fuor Franceſca hoggi
Abbadeffa di detto Monaftiero de'Serti Angeli. Casals it..
Margarita figlia del predetto Girolamo fi casò primieramente con Vicenzo
Coruera, e pofcia con Giacomo Diana nobile Palermitano, che gli generò il vi
uente don Antonino Diana de' Chierici Regulari dottiffimo efaminator di Ve
fcoui nella fauta fede Apoftolica, ed ha impreffo opere alla fomma di vndeci
Tomi, e Soro Suſanna monaca nel Monaftero del Saluadore . ob sta . mang
4
Francefco Ceruellón figlio di Girolamo fi casò con Margarita San Filippa
defcendente del detto Gerardo , e per la parentela fù neceffario la difpenza,
contratto matrimoniale nel 1574, e fi mori nella ruina del Ponte, la cui figlia
,
Maria fi casò con don Lodouico Vaffallo, e furono genitori de'viuenti di don
Tomaſo, di don Giofeppe, e di don Mariano Vaffallo e Ceruellon caualieri vit
tuofi, ed altri, pel qual congiungimento difcorriremo fotto della medeſma fa
miglia Vaffallo. .0-0164
enqué sob ORGA
L'arme della famiglia Geruellon fono vn Ceruo del fuo colore in campo d'o
rò, è foura l' Aquila Imperiale conceffali dell'Imperador Carlo quinto.
947 2Lར9 ཡ
wapingawa
A famiglia Vaffallo già accennata di foura, e d'antica, e nobile origine,
nel noftro Regno di Sicilia, dimanierache moffero ad vn certo ſcrittore
L A
à prolar le feguente parole remolishev oss.15 ,dismod Ti..: bong
Vaffallorumfamilia, gloriafic longè leteque diuagata, fuperioribus feculis eft, vt
vel Paleponneffiaca regio ab hominumferefacietate remota, de buiufcé laudibus non
conticefcat, cum banc certe, cum Imperatoribus imperantem, viderit, &fenferit.co
E feguendo egli più oltre, l'accoppia con auttorità di Priu legij fim à'viuenti
di lei, di maniera che ageuolmente nel mede mo fcrittore ſi può vedere la fua,
anticha nobiltà , c'hebbe nella Grecia, enella Sicilia ancora.oigorodelni
Venne ella due volte, del Peleponneflo hoggi Morea in quefto noftro Regno,
comel'accennano i precitati Priuilegij. Il primo fuo paffaggio fù nella Città di
Noto nel tempo del Re Federico fecondo, e circa il 1332 , cui pofteriſempre
furono meffi ne primi vffici, e magnificenze della medeſma Città , conforme
l'attefta Vicenzo lettara nel fuo libretto de rebus Netinis, al fog Anel difcor
fo, ch'ei fà di Giacomo Vaffallo , Il cui figlio Nicolòdice che fùamico del Beato
Corrado Piacentino , is stunda Vej z motorn i
Dal detto Nicolò nè peruennero Pietro, Rinaldo, e Giouanni Vaffallo, duc
de'quali Pietro, e Giouanni andarono ad habitar nella Città di Siragula , doue
nobilmente fi fermarono. Pietro fi casò con Lucia Pedilepori figlia di Gugliel
mo caualier nobiliffimo, la cui famiglia fù genitrice della gloriofa martire San
ta Lucia, e Giouanni con Martiana di Perno de Baroni di Floridia, per contrat
ti matrimoniali negl'atti di Notar Gio : Filippo Lombardo à 4 di Ottobre del.
-'bl Pp 1398.
1
O
ENOLOGIC
296 TEATROOG
1398. Il predetto Giouanni fù Capitano dell'ifteffa Città nel 1406; e púr Giura
to nel 1409. Il fudetto Pietro hebbe i medeſmi vffici nel 1408 e 1410. come fi
fcorge ne'Regiſtri del Senato de'medefmi anni. IND
L'altro lor fratello Rinaldo che teftò in Noto, hauendofi fempre impiegato
nè'reali feruiggi, fù fatto regio Caualiero, e Configliero, regio famigliare dal Rè
Martino , e Regina Maria per priuilegio regiſtrato nella Regia Cancellaria nel
1295. fog. 127. nel quale fi leggono le feguente parole, sias
Tibi fcripfiffe recolimus quod à foluptione prouifionum Rainaldi Vaffallo Confilia
rij milites, & Matij Landolina familiarum , & fidelium noftrorum ceffures: predictis
Raynaldo Vaffallo , & Mutio Lando lina de restantibus pecunijs virorum fecretia
dicte Terra anni prefentis ipforum prouifionis tradere studias, 11.7
Dal detto Rainaldo nè peruenné Giouann'Antonio Vaffallo , il quale per i
feruiggi fatti alla Real Corona, hebbe l'vtficio di Capitano della medefima Cit
tà di Noto nel 1482. 1483. ciò fi legge per prouifione regiſtrata in Cancella
107 · P0.
ria al fog. 307.
Nè nacque dal fudetto Gio: Antonio, Antonio c'hebbe per moglie Leonora
Borrello figlia d'Antonio deriuato de'Conti di Marfi , conforme io fcriffe nella
prima parte del mio Teatro al fog 163. e procreò Pietro , i cui poſteri, è de'Sira
gufani , ancora per effer molt'atini à dietro eftinti i lafcio da canto. E volendo -
fi ella di nuouo rinouare nel proprio noftro Regno, con nobiliflimi auſpici in²,
* 00127
duffe à tre fratelli à paffar dal Peleponneffo in Italia?
Furono dunque coftoro Thomafo che fi fermò in Roma Pietro in Ancona
← Nicolò nella Ĉittà di Palermo, ciò fi legge in vn Priuilegio del Rè Alfonze
to nel 1429. regiſtrato nella Regia Cancellaria nel 1439. fog . 455 doue fi ve
But
gono queste parole.
Alfonfus, &c. Cuntis notum At Sereniſſimi auctoritatæ regis regiſtratum ad Nico
lai Vaffillo inftantiam, vt fui ipfiuspofteri, & quifquis alius veritatis in degator,
Unde Vafalli progenies deueniat agnofcant vobis , igitur Petro Nicolao, Thomafo,
Romam, Siciliam, ac maxme Panormum, Anconam proficifcentibus hoc diplomate in
veritatisfignum tradito . Il qual priuilegib fi ritroua regiftrato ad inftanza de
predetti Thomafo, e Pietro Vaffallo in Roma , ed inAncona per conferuarſi à
CANKE SENS Astole ,silic.A mur
cautela de'pofteri.
Il predetto Nicolò dunque fermandofi nobilmente, come hò detto in Paler→
mo, diede principio alla viuente famiglia Vaffallo nel 1429 egli feruendo il Rè
Alfonzo con l'arte militare, fu eletto ( Armerum Vxerim )cioè nel Francefe Idio
ma vuol dire nello noftro Italiano conféruator dell'arme regie , ciò appare per
Priuilegio regiftrato nella Regia Cancellaria fotto la giornata de 12 d'Aprile .
15. Ind. 1439.6 nelfog. 385. il qual carico era di molta ftima nel Regno di sici
lia , e fi daua à perfona di qualificata nobiltà , e l'hebbe dopò luis Beringario
Caetano all'hora ftraticò in Mekaa nel 1446. Ed Oltre di queſto hebbelicenza
di confeguir molti tratti di frummento à regio beneplacito per Priuilegio del
SRST ZD GIT ition L M 15 S
1439. il quale dice i
Nos Alphonfus D. G. Rex, &c .ut deferuitiis multis modis, qui vos dilectus armo
rum Vexerius nofter Nicolaus de Vaffalloferuituti vectra in diuerfis mundipartibus
fideliter, fide cuftanter laudabili'animo,prestitis nullisperfonæ periculis velbono
rum difpendijs eccitans. E quel che ſegue, 500 mbas Fansje : "ILIK.
Wax & Egli dunque ftmato valorofisfimo fuaffai caro al Re Alfonzo , fracaso cons
donna Eufemia Carauelli figlia di Rubberto, che fù Pretor della Città di Paler
mo nel 1409 per contratto matrimoniale negl'atti di Notar Vito de Panniculis
à 9 di Agoſto del 1437. con la quale procreo Fietro, c'hebbe per moglie Ifabel
la d'
LIBRO VI. T 297
Oltre ciò il predetto Nicolò dell'ifteffa Maeftà hebbe il gouerno della Galera
San Martino co don Gafpare Requifens infieme, e pur fù Capitano della Galera
Santa Chiara, conforme fi vede per Priuilegio regiftrato nella Regia Cancella
ria fog. 271. hebbe anche la Baronia di Raffo del Maftro , e fe nè inueſtì à 21 di
Marzo 1. Ind. 1544. prefe egli per moglie donna Chiara Barberi figlia di Vicen
zo Baron di Rifabea Raffudi, con la quale procreò Scipione,Francefco, e Pompi
Pp a lio,
298 TEATRO GENOLOGICO
co di Capitan d'arme due volte pel Regno nel gouerno del Duca di Feria , ed
\ interucune in molti feftini, egioftre, doue nella prefenza del Vicerè guadagnò
tutti i premij, e fù ftimatiffimo del medefimo Duca, e fi mori d'anni 25 .
Don Vicenzo vicendeuolmente feguendo i proprij veftiggi , fù impiegato
molte volte nel medefimo vfficio di Capitan d'arme con ampia poteftà , hebbe
per moglie donna Teodora Lampugnano , e Ferreri difcendente de'Conti di
Lampugnano in Milano,con la quale fece à don Pietro Vaffallo , don Matteo,
don Franceſco, don Antonino, donna Maria, donna Pellegra, don Ottauio, &
don Carlo. hat
Don Pietro Vaffallo fù Chierico Regolare, e fi mori virtuofamente in gioue .
nil età, don Matteo non prefe
, moglie, don Francefco fù Prete Seculare, ed Ab
bate di Santa Maria di Brignolito, e di Santo Nicolò dellla Vinà , don Ottauio
morì figliuolo, donna Maria fi rinchiufe nel Clauftro del Monafterio di Val
uerde, donna Pellegra prefe per marito don -Giouanni Arez, e Salamone, don
Carlo moftra feguir i veftiggi de fuoi predeceffori, e don Antonino caualier vir
tuofofù Giurato della fua Patria nel 1652. e 53.
La predetta donna Leonora fi casò due volte, la prima con il Dottor Girola
mo Muxio Auuocato principale, e pofcia con Horatio Vanni , con il qual pro
creò il viuente Marchefe di Roccabianca don Raffaele ,Vanni.se
Don Lodouico altro figlio del predetto poftumo Gio: Matteo,fù pur virtuo
fo caualiero, ache Giurato di Palermo nel 1615 e 16.efù impiegato in molti im
portanti affari. Si casò con donna Maria Ceruellon figlia di Francefco, come hò
detto di foura, e con coftei genero don Matteo, don Francefco, donna Elifabet
ta, don Vicenzo, donna Margarita, donna Francefca,don Giofeppe,donna Gio
uanna, don Thomafo, e don Mariano. sieng
Tre di coftoro don Matteo , don Vicenzo, e don Francefco , fi fecero Chieri
ci Re.
LIBRO VI. 1899
Donna Giouanna fi casò col Dottor Simon Sitayolo, e fece il viuente Padre
don Filippo Sitayolo de'Chierici Regolari, e dopò la morte del marito fi Clau
ftro.
DELLA FAMIGLIA
PALASCINO , O PARASCINO .
fotto il Rè Pietro quarto, Guglielmo fù Alfiero della militia di pie del medef
mo Contado . Bernardo Parafcino fù Gouernadore perpetuo dell' fola deli
Gerbi nel 1313, il cui figlio Nicolò hebbe dal Rè Federico facōdo la Caftellania
di Leontini nel 1320, e fi casò iui con Giulia di Leone nobile Leontina; perloche
fù quattro volte Capitano di quella Città , e cinque Giurato , così anche fuo fi
glio Bundo che prefe per moglie Camilla Beneuentano , figlia d'Antonio gen
til'huomo principale della medefima Città con la quale procréò Gio: Angelo,
Pier Luiggi, e Nicolofo Gio: Angelo hebbe per moglie la figlia d'Andrea Leō
tino caualier principale, che con Rinaldo Lanza fuo cognato hebbero confir
mata dal Rè Federico terzo nel 1360 : la loro antica nobiltà , ed hebbero molti
efentioni; nè nacquero Gio: Francefco , Andrea, Tuccia e molt'altri gentil
3470 huo
$300 TEATRO GENOLOGICO
SVP PLIMENTO
DELLA FAMIGLIA
BARRILE
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eglii viuenti Marchefe don Giouanni Maria höggi Giudice della R. G. C. cca
ualcherà fe Dio gli dà vita altri fupremi carichi, mercè le fue virtuoſe qualità,
hauendo pria goduto quello della Corte Straticoziale due volte, col carico di
Luogotenente, per la vacanza del Stratjcò, don Francefco, don Giofeppe Dot-1
tor di Ligge , e di virtuofe qualità mercè, le quali è generalmente amoto , il
Dottor don Thomaſo, don Lodouico, Monaco Caffinenfe , e donna Angela.
Hò ritrouato parimente nè tempi antichi, e nel Reggimento del Rè Alfonzo
Caftellano, e Gouernador di Patti. Giulio Barrile Maftro Rationale della Cam
mara reginale fotto la Regina Maria , ed Vberto Barrile Coftode delli Caualli
regij in Melfina nel tempo del Rè Giouanni. 212
L'arme di quefta famiglia è comune, cioè vn Griffo à lato d'oro in campo az
zurro, ed vn raftello di tre denti roffo di foura.. ING*
DELLA FAMIGLIA
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T 302 TEATROOGENOLOGICO
tello di lei, hebbe per conforte Giulia figlia del predetto Girolamo della Torre
Cornelia Barzellini fi caso con Venanzio Varano nobiliffimo caualiero, la cui
forella Margaritafù moglie di Galeotto Barzellini, che pofsò alle feconde noz
ze con Agata Ordelafchi de' fignori di Forlì, e molt'altri, che per breuità ſi tra
laſciano. Accenna l'anticha nobiltà di quefta famiglia Bartolomeo Mont'Al
bano di Bologna in vna dedicatoria , chefà à Franceſco Barzellini nobile Bolo
gnefe d'vn canto di mottetti ftampato in Palermo à 12 d'Aprile 1629. oue frà
SV PPLIMENTO
DELLA FAMIGLIA
BALD O.
Ella prima parte del Teatro lafciai di trattar della famiglia Baldo,
mercè di non hauerne hauuto le fue notitie, che m'hanno perue
nuto, mentre fabricaua quefta feconda parte. Percioche nel 1447.
fiori in Siracufa con carico di Giurato nobile Euerardo Baldo, il
TEATRO GENOLOGICO
3061
groffa he
Vincenzo religiofo dell'ordine de Predicatori, al quale lafciò vna
redità.
Gioseppe Sacerdote Dottor di Legge.
Domenico Baldo, che fù di molta ftima appreffo la Città, reputato tra i pri
mi di quella doue hebbe molti honorati carichi , fù à tempi dell'auuifi della
guerra dal Capitan Generale dell'arme, e Maeftro di Campo don Pietro Valdi
na, e Ventimiglia honorato col carico di Capitano della Fanteria di Mililli, ~
d'Agofta, officio folito à darfi à perfone nobili . Quefti fi casò in Siracufa con
Ifabella Paualitima figlia d'Antonio Paualitima Dottor di Legge famiglia di
conditione hoggi però eftinta , ed hebbe tre figli, Vincenzo Baldo religiofo del
la Compagnia di Giesù, Antonio Baldo , e Pietra Baldo forella, ii quali hoggi
tutti viuono in Siracufa,
DELLA FAMIGLIA
2.3.2
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ER vn antico libro , che m'accomodò il Sacerdote don Gio
feppe Rubbini gentil'huomo litterato, e virtuofo, intitulato
de rebus gallorum geftis d'Edemundo, Mádardo, Francefe ,
impreffo in Leone di Francia nel 18.fi fcorge chiaramen
te la famiglia Rubbini hauer principiato nobilmente nella
Francia d'vn Caualiero chiamato Aliprando, nato nella Cit
tà di Leone nel 1114. Quefti impiegandofi con prudenza
nella Militia fotto il Rè Lodouico Groffo, e dell'altro Rè Lo
douico figlio del Groffo detto, il minore fece felici progreffi , e nel diſcorſo del
Phiftoria forma il predetto auttore quefte parole, popilatom leng
Lugdouicus ab iramagnopere corruptus contra Anglos eius minoremfiliumPhilip
PO pum
6010 JD BRO O VI.A IT
107
pum, cum ore maritima mifit Philippus, enim eius iuuentute stimulatus multum in
digens confilium ad Aliprandum estrenuummilitemperfuggiens eiufque fpes, &Jen १
fus attribuit, caiq; mutabilitatisfatis oltra Caftramenta Cachinnatur. Aliprandus
verofuit vir nobilis inter Gallos , & bellicofus, tandemprudenter bellum gerens mule
ram laudempotitus eft, pugnäs hic eftrenue, cum Caffandro Alcimonie Principi illum
occidit, eiufque Caffidem accipiens , nobilem, & magnum Piropum acquifiuit de quas
quidem gemma apud italices Rubbinum nuncupatur, fic etiam eius filijs Adrianus
Henricus Filibertus, Lugdouicus cognominatifunt Rubbini, qui omnes per diuer
fas Regionesdifperfi, eorum ftemmates eliqu fcerunt ex eis certe Aliprandus Antonius
Joannis Tacobus Rubbino apud venetosfloruerunt, ac Philippus, & Petrus Rubbini,
ambo mediolani Pretores , apud liguros ob benemerita magnopere accepti vitam cum
laude relinquerunt, onddoe O PIK) :
¿ confaguinitatis, & precipue exeo, quod vs faceritis rem nobis gratam traſmiga
ueritis, cum eftrafamilia Mediolani indiéłam nostram Vallem, & Caftra predicta
f
DiboBERDOO VLAS
VI. T 309
Non lafcirò di dire che il detto Girolamo Seniore Genouefe, fù cosìvaloro.
fo Capitano, che in tutte le militie, ch'occorfero in Italia nel fuo tempo , mo
trò fempre il fuo valore, e prudenza , e più nella guerra moffa del Duca di Sa
uoia contra Genoua, ed il Stato del Marro , ouc doppò molte battaglie vi las
fciòla vita con gloria de'fuoi pofteri. €49.
Dei prenarrati figli di Nicolò Rubbini Pro Maftro Portulano del Regno, fuc
ceffiuamete nè peruenero i Caualieri Gerofolimitani, Fra Gio: Antonio riceuu
to nel isp . ec Fra Antonio riceuuto nel 1506. nè'proceffi, de quali fifcorge
l'antica nobiltà della caſa Rubbini, la quale parimente in Francia, doue ella,
fin'hora fiorisce è ftata arrichita di molti perfonaggi illuftri, e di caualieri del
medeſmo habito, che fin'hora vno di loro milita per la fua Religione foura le
Galee .
L'arme fono vn braccio armato, che tiene vna Pica con due rami d'alloro , e
foura vn Rubbino in campo d'oro .
uagna
1
ICO
TEATRO OGENOLOG
300
uagna perla fua parte di Vallano . Nel 1367. Allegno Bianco fù Anfrano di Ge
noua, come anche nel 1360.e 1400. parimente Honofrio Bianco ,e molt'altri di
quefta chiariffima famiglia hanno goduto i principalt vffici, e carichi di quella
Republica, con altri immunità per effer della fteffa de Fiefchi de Conti Laua
gna . Nondimeno i tumulti populari, e Nobili di Genoua feguiti nel 1528. la fa
miglia Bianco per effer di puoco numero fù aferitra nelle famiglie Interiana,e
Lomellina principaliffimidi quella Città, Dirò folamente di Giacomo Bianco,
il quale fendo Capitano d'vna Compagnia di Soldati per la Republica di Ge
noua contra la nobiltà vecchia , ch'erano nell'affedio del Caftello di Gaui nel
1575. valorofamente diffefe quel luogho. Quefti fù padre della detta Girolama
Bianco moglie del detto Cristofaro Rauenna, genitori della detta Maria Rub.
bini moglie d'Orlando,
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Eguirò anche con la medefma occafione di congiungimento matrimonia
le con la cafa Rubbini, l'origine della famiglia la Vaggi, la quale fecon
S do Rubberto Pifanella incominciò da Orlandino figlio di Pietro Gualan
do nobile Pifano, che per il Dominio c'haueua d'vn groffo podere chiamato la
Vaggio dell'Arno, fù cognominato Orlando del Vaggio , come in molte altre
famglie per le medefme cofe ha fucceffo . Di quefto Orlando del Vaggio nè fe
gui Pietro, Gio: Antonio, Filippo del Vaggio, che viffero nobilmente in Pifa, e
nella Pace, che feguì nel frà Genouefe, e Pifani forono dati per oftaggi d'
ambedue le Republiche quindeci gentil'huomini delle prime famiglie di quel
la, e frà quei de'Pifani gli fà Gio: Antonio del Vaggio, il quale pofcia feguendo
l'altre difeordie, e guerre infieme, fi Reftò egli in Genoua , doue fondò la fami
glia, che viffe ricca, e nobile in quella Republica, la quale nelle Conteſe ciuile
dell'anno 1 $ 28 . feguite frà la nobiltà vecchia , e noua in Genoua , ritrouandofi
lafamiglia del Vaggio di puoco cafe, fù ferua nella cafa Interiana, nondimenov
non lasciò mai il fuo cognome .
Di quefta famiglia del Vaggio Genouefa vennerò in Sicilia nel 1575. e nella
Città di Mazzara Gio: Battiſta, e Girolamo la Vaggi zio , e nepote, così chia
mati in Sicilia, i quali ambedue prefero due forelle della nobile famiglia Ada
modella medeſma Città. Il Gio : Battifta prefe per moglie Caterina Adamo con
la quale procreò Ottauio genitor di Nicolò, e don Francefco la Vaggi. Nicolò
Dottor diLegge procreò don Ottanio, el Dottor don Pietro viuenti , edon,
Francefco, el Dottor don Horatio, e Soro donna Marchefa hoggi monaca nel
Monafterio di Santa Catarina.
Il predetto Girolamo nepote del predetto Gio: Battiſta con fua moglie Vio
lante Adamo procreò al Dottor Agoftino , e Bartolomeo.Dal Dottor Agoſtino,
B
e Laura Lazara figlia del Dottor Antonino della Città di Marſala , nè nacque
ro il Dottor Girolamo, che fi mori ſenza prole, il Padre Vicenzo della Compa
gnia di Giest, Elifabetta hoggi Soro Giouanna Francefca, Melchiora , e Cefarea
monaca nel Monafterio di Santa Maria del Cancilliero, Giacinta che fi casò con
don Giofeppe Agliata, e Spadafora , che gli generò donna Lauria moglie del
Marchefe lacinto Merelli, don Agoftino, don Gerardo , don Antonino , e don
na Lucretia moglie di don Giacomo Rubbini, e Rauenna.
L'arme di quefta famiglia fono vn Albero faggio verde con vn Leone roffe
in campo d'oro... Y? !、,
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311
SVP PLIMENTO.
DELLA FAMIGLIA
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perete vor AGLIA TA. Lanol
107.5 17
Ell'Elogio della chiariffima famiglia Agliata impreffo nella
prima parte del mio Teatro , fi lafciarono alcuni rami di lei,
mercè di non hauerne hauuto all'hora veruna notitia con
molto mio difpiacere , mentre hò ftabilito nell'animo di dar
ogni veridica fodisfatione alla nobiltà di Sicilia , e fe pur in
qualche cofa hò mancato, e manchirò forfe per l'auuenire ne
gl'altri trattati fi può ella afficurare, che non farà mai di mia
mala intentione, nè depocagine; ma più tosto per cagion d'efferne ftato priu
to dagl'emoli dalle medefme famiglie, che non mancano frà di loro d'adoprar
al fpeffo l'inuidia madre dell'intereffe , mà dopò vfando più diligenza, e reco
nofciute le fcritture della medefma famiglia, non mi par conueneuole di lafciar
à dietro i feguenti rami, fendo del medefmo ceppo, elizio ch
Da Giouanni dunque primo figlio di Filippazzo Agliata progenitor de Ba
roni di Solanto, trà gl'altri figli nè nacque Giacomo Agliata di tal nome fecon
do, il quale procreo Giouanni, che fù caualiero di molta prudenza, Rainero,
efpreffa mentione.
Rainero figlio di Giacomo fecondo fudetto, figlio del primo Giouanni pro
-AT creò
1
CO
TEATRO GENOLOGI
312
creò trà gl'altri Gerardo Protonotaro del Regno nel 1450. e Barondella Pierra
d'Amico, e di Caftell'ammare del Golfo Il quale Gerardo pur generò Rainero
Baron di Caftell'ammare Capitano, e Pretor di Palermo nel 1489. e 149 .
Mariano Dottor di Legge, e Protonotaro del Regno, che con Lauria di Bolo
gna, fua moglie fece Gerardo Senator di Palermo nel 1914. Brigida moglie pri
ma di Guglielmo del Corretto , e dopò di Cefare Platamone, e Giouanni, che fi
casò con donna Franceſca di Bologna, che gli generò Franceſco, Pietro, Maria
no, genitor di Gerardo, di Giofeppe, di Fra Pietro Caualier di Malta, diGerar
do fecondo e di Gio: Paolo. Lb chole
Dal primo Gerardo nè nacquero Franceſco Pietro, Diego, don Filippo Tea
tino, Andrea, Simone, Leonardo, Giouanni Dottor di Legge, Antonino Mi
chele, e Gafpare terzo Barone della Scannatura, che procreò Pietro, Aluaro,
Antonino, Fabritio, Alfonzo , Mariano, e don Carlo Dottor di Legge, e più vol
te Giudice della R. G. C. il quale con donna Melchiora di Termine forella del
Principe di Cafteltermine , ua moglie procreò don Bernardino. Quefti con Bea
trice Lucchefe forella del Marchefe della Delia, hà generato don Carlo,don Ma
riano hoggi monaco di San Benedetto,don Gafpare hoggi della Compagnia di
Giesù, don Giofeppe don Pietro, don Guglielmo, don Francefco, e don Ignatio.
Don Lodouico primogenito di Gio; Antonio, e da Giulia di Bologna nè nac
quero don Giulio , Cefare Prior della Caua, Gerardo , Franceſco Caualier di
Malta, e Giouanni, che fucceffe alla Baronia, padre del viuente Barone di So
lanto, don Lodouico che fi caso con donna Francefca Solito, che gli generò tre
figli,e pofcia pafsò alle fecõde nozze codōna Anna Vento figlia di do Mariano.
Don Mariano l'altro figlio di don Lodouico Baron di Solanto viffe virtuofo
7
caualiero, e ſeruì à S. M. in ogni occafione , procreò egli al viuente don Gio
uanni Dottor di Legge, il quale le fue virtuofe qualità è ftato promoffo uell'vf
fici di Giudice della R. C. Pe dell'appellatione della Città di Palermo, e paffe
rà in altri fupremi carichi piacendo à Dio. .COM
10 Da Giulio e donna Antonia Valdina forella del Marchefe della Rocca nè nac
quero Lodouico, che morì gl'anni adietro, donna Giulia moglie di don Alfon
song faneroid urning hub nilai ‚onsabil ebecool emo: sif) il-riigi ennie2
TA
TAVOLA
G
Ingo fog.47.
A Interlandi fog.48.
Tattini f. CCLXXI . Intrigliolo fog.49
Ceto foglio 95. Gianguercio f.32. Inuegges fog. 49.
A Agliata fog. 311 . Giurato fog.31. Ioppolo fog.XXXXVII.
Amato fog. I.
fog. 113. Graffeo
Angles fog.144. Grauina fug.4. L
Arata fog. 269. Graffo fog.21.
Grande fog. 25. Afarina -fog.52.
B fog.s. L Laguna
Gregorio fog.50%.
Gregni fog.51 . L'Algaria fog.LV.
Albo fog.10. Lalignami fog. 56.
foglio 305. Grignano
&
Barzellini fug.301 . Grillo fog.10. Laliotta fog.54
Barrefe fog. 242. Grimaldi del Barone del Lalomia fog.LXXXVI.
Barrile la Guzzetta fog.12 . Lamatina fog.57.
fog.300.
Becchet fog. XCIII. Grimaldi del Barone di Sci Lamberti · fog. 55.
Benenati rumi Lancillutto do fog.58.
fog. 194. fog. 20.
Blafchi Grua fog.22 . Landolina fug 59.
fog. 199.
Boccadifuoco fog. 126. Grugno fog. 27. Lanza fog.63.
Broccardo Guabernia Larcan fog.LXXVII .
fog. 163. fog. 37.
Buzzetta 30
fog.234. Guardalanzi fog. 25. Lauia fog. 67.
Guarnetta
fog. 25. Lauaggi fug. 310,
Guardiola fog. 29. Lazzara fog.LXXIII.
Guarna Lazzari
fog. 35. fog.68,
Accabo fog.278. Guafcene fig. 35. Leone fog.LXI.
4
CCaffaro foglio 204. Guercio fog. 33. Leofante fog.70.
Campolo fog.124. Guerreri fog: 34. Leontini fig.73.
Cauarretta f.CCLXVIII. Gueuara, e Giardina f36. Leto fug.7.5.
Celestre fog.154. Gulfis fog. 33. Locadelli fog. 76.
-Ceruellon fog. 295. Guffio fog.38. Lombardo fog.7.7.
Cicala fog. LVII. H Longobardo fog.78.
Cocchiglia fog. 69. Lorifice fog.79.
Eredia
Colnago fog.LIX. H Herrighettifog.40. Lucchefe fug. 81.
fog . 40. Luna
Da tos fog.84.
Hozes fog 41.
M
1 Blafi fog. LXXVI. Humano fog.42.
DiBla I
FC BN Accaione LXXVI.
mpellizzeri fog.44. M Maddaleni f.ss.
Ardellafog.LXV. I Imperadore fog.46. Magnano f.88.
FAFirmatura foglio Incarbona fog.43. Magnauacca f.108.
CLXXXVII . Ingalbes fog.43. Mainardi f.89.
Ma
1
40
TAVOLA
TAVOLA
& antiche Nobili del Regno di Sicilia , contenute in quefta Seconda Parte,
11
Algerio nellafam.Martini Arbea nellafRenda 62.nel Barriled Elogio 300. nella
121. laf. Mancini 99. f.Martiani 117.
Bbate nella f. Grua. Aldobrandini nel f. Las Arcangelo nellaf.Milanefe Bardi nella f. Guerreri 34.
mating 57.
A 24.nella f. Lamati 91.nellaf.Mancini 99. uellaf.Ioppolo 49.
na 57 Alfieri nellaf.Greffi 22. Ardirono nella f. Grillo 11 . Barnanellaf. Noto 233.
Abbatelli neliaf. la Gruas Aliotta nellaf.l'Algaria 35 Ardino nellaf. Graffeo 2. Bardaxi nellaf Ioppolo 49.
23. nellaf. Milanefe 92 . Almadiani nellaf. Lafaris nellaf. Lazar 68. nellaf Mollica 165.
16 nellaf. Guardiola 29. nasi .
Arata nellaf. Oldoine 368. Barlotta nella f. Monaco
Abel nellaf. Grimaldi 16. Altavilla nellaf. Modicas e 269. 172.
Abruzzo nellaf. Grimaldi 164. Arenos,ò Arena nellaf.Gri Barrese nella f. Gulfis 34.
17. Altopallo nella f. Monaca. feo 3.nella f.Mancini 99 nellaf.Lalgaria 55 , nella,
156. 1
Accardo nellaf.l'Algarias Arezzi nellaf.Graffi 22. nel f. Leofant72 nella f.Leon
55. Amarelli nella f.V'Algeria la f.Gulf 33.nella f.Cele tini 73.1ottola f. Napoli
Accafcina nella f. Manzo 55. stri 154.nella f.So'ito 228 242.257 .d'Elogio.
ne 101. Amatonellaf.Graffeo 4.d' Bartolomeo nellaf. Lanza
nellaf.Mustiola 231 .
Acugna nellaf. Grauina 6. Elogio 113.nellaf.Guer Afmoli nella f. Lamatina 66.
Adamo nella f. Intrigliuola ri 33.nellafam. Marino 57. Barzellini d'Elogio 301 .
40.nellaf. Manardi 90 . 110. nellaf.Natoli 245. Artefio nellaf. Nafelli 247. Bafta nellaf. Matracha
Ademonia nellaf. Impera Amelina nellaf.Elafco 200 Afmari nellaf. Marcheſa 204.
dorė 47. Amico nella f. Giardina na 104. Beccaria nella f. Lafarina
Adinolfo nella f. l'Algaria 37. Afpello nellaf. Algaria 55 SI .
55. Amodei nellaf. Leofante 71 Bennato nellaf.Guafcene Becchetta d'Elogio 93.nella
Adorno nellaf. Cicala 57. Amore nellaf.Grimaldi 19. 35. f.Morfino 192 .
Adragna vedi Tragna. nellaf. Migliazzo 146. Anerna nellaf.Lalgaria 55 Belguardo nella f. Laliotta
Agliata d'Elogio 311.nella Amilina nella f.Gregorio g. nellaf. migliazzo 146. 54.nella f.Migliazzo 246
f.Granina 6.7. nellaf. Ancona nellaf.Grandi 25. Auerfa nellaf.Morfino 193 Bell'aßai nellaf. Lalgar.55
Grue 27.nellaf.Giurato Ancurtnella f. Lancillotto nellaf. Tornamira 287. Bellaredi nellaf. Lambersi
31. nella f. Impellizzeri 58. Auola nellaf. Lalgar. 55. 55.
45.nella f.Ioppolo 50.nel Angles d'Elogio 144. Aurifpa nell'isteffa. Bellaninellaf. Colnago 60.
la f.Inueges 49. Andrada nellaf.Hozes 42. Belliose Coprera nellaf. Ce
Ages nellaf. Guardiola 29. Andrea nellaf. Migliazzo B leftri 155.
nellaf. Larcan 61 . 146. Bellotti nellaf.Grimaldi 19
Atiutemi Criflo nellafamig. Andriani nella f. Grimaldi Aldouino nellaf.Grandi Bellacera nollaf. Lalgaria
Grua 24. 19. d
BAl26. 57.nellaf.Colnago 59.
Aydone nellafMaltese 115 Anfufo nellaf.Mancini 99. Baldo nellaf. Lalgaria 55 . Belloe nella f. Lalgaria 55 .
Agramonte nellaf. Lamati Ancija nella f. Lamatina nellaf.Mustiola 230d Beluis nella f.Landolina 61
na 57. 57. Elogio 305 . Benenati d'Elogio 194.nel
Agrigento nella f. Michele Angolo nellaf.l'Algaria 55 Balena nellaf.Gulfis 33 . laf.Henrighetti 40.
133. + Angotta nellaf.lopolo 48. Ballo nellaf.Monaco 171. Benedetto nella f. Merullo
Alagona nellaf.Grauina 6. Anzalone nellaf.Gregorio 8 Balfamo nellaf. Gregor. 9. 140.
nella f.Grimaldi 14.nella nellaf. marquet 107.nel nellaf.Marquet 105.nel Bettoni nell'isteßa 141 , d
f.Lanza 63. nellaf. l'Al laf. Moleti 165. nellaf. laf. Marco 108. Elogio.
garia 55.nellaf.Mancu Mazza 136. Bandino nellaf.Gianguer Bianco nella f. Gianguercio
= cio 37. nellaf. Imp. 46.
fo 100, nellaf. Moncada Apruzzo nellaf. Michele 32.
177.nellaf.Barrefe 258. 132. nellaf. Lamatina 57.nel Blafid Elegio 76.
Albano nellaf. Grugno 28. Aquila nellaf.Lalgaria 55 laf.Morfino . 192. Blafchi d'Elegio 199.
Albergo nellaf.Orioles 277. Aquino nellaf.Ioppolo. 48. Barbadoro nellaf.Landoli Bologna nellaf.Graffeo 4.7.
Albigino nellaf. Nafelli nellaf.Maza 136.nella na 60. nellaf.Grimaldi 15.nella
#
247. fla Lagnami 56. Barbatio nellaf. Lalgar.55 f. Lamatina 57. nella f.
Aleßandrano nellaf.Man Aragonanella f.Gregorio 8. Barbaro nella f, Campolo Gianguercio 32. nella f.
› cini 99. nella f. Mazzara 152. 125. Imperadore 46.
Aleffio nellaf.Guerreri 34. nella f. Ioppolo 48. nella Barbilato nellaf. Lalgaria Boccadifucco d'Elogio 126.
nellaf. Celesti 154. f.Modica 164. 55.nellaf.Grillo 11, Bonaiuto nella f.Grauina 6
1 nella
TAV OL A.
Corfonellaf. Gubernia 37
nellaf.Giurato 31.nella nellaf. Heredia 40. nella Cafale nellaf.Grimaldi 18
f.Lelgaria.55.nellaf.Na f.Lalgar:55 nella f: Mon Cascino nell'af. Lalgaria 55 Cortejè nell'isteſſa
pali 237. cada 129. Coruaia nellaƒ Muta 231
Castagna nella f. Grua 23
Bonanni nellaf.Grauina 7. Caffar d'Elogio 204 nella 24 nellaf Mannello 101 Cornera nella f. Guardiola
o 28
nella f. Grimaldi 18. 20. f.Marino 109. nellaf.Merulla 140.
f.Guards 30.nell f Gru Cacciaguer nellaf. Larg . Caruso nellafGufcone 36 Corvino nellaf.Giardin: 37
ra Cofenza nellaf.Malteſe 115
gno 18.nellaf. Pellizzeri 55 nella f. Lalgaria 55 nella
45.ncllaf.Imperat 46. Callarinellaf.Guarna 35 fLeofante 71 nellaf. Ce Cofta nellafMarino 110
4 lestri 155 Crefcentio nellafIoppolo 49
Bonauolo nella f.Guardiola Caltagirone nella f Gualdo
30.nellaf.Renda 62. 34 Lalgaria 56 nella f. Carzeponella f.Heredia 46 Criffinellaf.Mazza 135
Bonafede nellaf. Solito 228. Migliazzo 146. Cafrone nella f Grillo 11 nellaf.Merella 141
Boni nellaf.Grua.23 . Calcena nella fCorfo 37 nella f.Lalgaria 57 Crifpo nella f. Laguna 51
nellafRenda 62.
Bonfilio nelle farne 35 -Caluello nella f. Gregorio 8 Caftelletti nellaf. Imperat.
nella f. Mierulla 141 nel nella f.Marino 110. 46 nella f. Lalgaria 55 Cruillas nellaf.Gravina 6
la f.dilana 148. nella f. Calcaferro nella f.Lalgaria Castelli nellaf Milanese 92 Cur iis nellafIoppolo 48
Minutoli 151. nella f 54 nella f.Marino 109 . Cutelli nella f Grimaldi 6
Maletti 164. Costelnovo nella f Henri nellaf.Minafria 150
Campo nella f. Imperadore
Bonbaronenellaf Lalgaria 41 nella fMartini 121 ghetti 41 nellaf. Milanese Crifcibeni nellaf. Manzini
55. Campolo d'Elogio 124 nella 92 229
Bondelmonte nellaf.I eofan Caftill o a Cutera nio nellaf Mancini
fMoleti 165 nellafGiardin 37
te 71 . Candido nella f. Grimaldi Cavellaro nelle f Gregor 9 98
Bono nella f. Affina 142. 14 nellafMancini 99 Canella rellaf Guergio 33
D
Bonfolinella f. Lalitta 54 . Cannizaro nella f Guascone Ceci nella f. Celestri 154
Bonello nella f Lencillatii 36 wellaf Lal ria 55 Celancrella f Milanese 92
58. Capizza nellafMartia Celeftre nella f Gregorio 28 Amiata nella f. Mi
Bonifacio nellaf.Migliazzo ni 116 nellafLalgaria 55 nella Dizze 146
146 . Capobianco nellaf Gulfi 33 f Marke ara 152 è d'Elo Daniele nellaf Lalgaria 55
Berea nella f. Lalgaria 55. nellafMancini 98 nella gio Delle uolta nella f.Marino
Bofco nellaf.Giardina 38. fModica 164. Centurione nella f. Lazzari 109
Brancato nella f. Lalgaria 68 Del laporta nella f. Guercio
Capizzi nellafeßa 164
55. Cappello nellaf La'garias Centelles nella f. Mazza 33
Brigandi nella f. Mazzas 55 135 Deljecreto nellaf. Graffeo z
136 Ciccari nella f.Gregorio 8 Desfar nella f. Grauina 6
Capranzano nellafGrimal
Brocardod'Elogio . 162.e nel di 21 Ceruellone d'Elogio 295 nellaf Lalgaria 57
laf.Mirabella Caprera nella f. Marquet Cicala nella f. Grillo 20 de Teodato nell'iſteſſa 55
Bubeo nella fMainardo 89 105 Diaceto d'Flogio 95
Beccerio nellaf. Migliezzo Carbone nella f,Gregor . 8 Chiaramonte nella f.Mar Domen ico nellaf. Migliaz
146 nella f. Minafrias Cardines nella f. Giffio 39 chet 109 nellaf Monca Zo 146
nella
156 Cardita nellefGrimaldi 19 da 184 nella f. Orioles Doria nellaf. Ingo 74
Buglionellaf. Pellizzari 45 Carnazza nella steßa 16 176 f. Lamatina 57
Bufalini nellafMazzarini Cardona nella f. Moncada Cirino dellafIoppolo 49 Dente nellafMarino 110
131 101 nella f. Gianguercio Cocchiglia d'Elogio 69 Domenech nellaf .Muta 232
Burgionellaf Gianguercio 32 Colè nella fNobili 256
E
32.nella f. Lalignami 56 Campihano nella Lalgaria Colle nella f Milanes 92
nellaf. Mancini 98. 55 nella f Milanefe 92 . Collettorto nella f Maltefe Manuele nella f. Grilla
Burgenfe nellaf Largaria , 98
55 Carufo nellafBlafi76. Colloca nellaf Locadelli 76 * E 12 nella f.Miglazzo
Bruno nellafIoppolo 50 nel Caramanna nellaf. Lalgar. Collura nellafIoppolo 49 146 nellaf.Brocardi 163
la f Maltese 115 . 55 Contarini nella f Pellizzeri Elchebreznella f.Interlan
di 49
Barone nella fGuergio 33 Carraffa nella f. Ioppolo 4.8 44 nella fModica 164
Bufacca nella f. Ioppolo 49 Carnivale nella fteßa Colnago d'Elogio 59
F
nella fOrioles 275. Carretto nella f. Mazara Conte nella f.Grua 24 nell'
Bufferio nellaf.Marino 109 152 Interlandi 48
FAlaxarra nellaf. Grillo
Burfianello
Buzzetta Merulla
d'Elogio 134. 141 248
Carriglio nellafam . Nafelli " Compagna
109 nella f. Marino F
Cartella nella f. Lafarina Comella nella fCicala 57 Falcone nellaf. Gregorio 20
с 52 nellafMancini 99 Cordes nella f.Campolo 125 nellaf. Mancini 98 nella
Carobene nellaf.Lalgar . 55 Corleone nella fImper. 46 f.Maltese 115 nellaf.Maz
Campochiaro nella f.Mai Corrado nellaf.Guercio 33 za 135 nellaf.Medici 137
Abica nella f.Intri nardo 90 nella fPalagonia 291
Corfetto nellaf. Imperado
Cabi ca Farfaglia nellaf. Lalgaria
gliuolo 49. Caro nellaf.Graffeo 4 nella re 49
ne
Caetano nellaf. la Grua 23 f.Guffio 38. nellaf. Lalgaria56 55
Fara
TAVOL A:
Farace nellaf. Marino 112 Giambruno nella f. Crolle L'Algaria d'Elogio 55
Falefio nella fteßa Laig.55 Guenara 36
lanza 26 Guarna nell'ißeßa 34 Laliotta d'Elogio 54
Felingeri nella f. Lauia 67 Greffeo d'Elogio n. 1 nellaf. Lamberto, & Iroldi d'Elo
Guafcone d'Elogio 35
nella f.Mazzara 153
Leofante 72 nellafMa Grabernia d'Elogio 37 gio 55
f Lafarina 51
Farnefe nella j
Fazara nellaf Milanese 92 rino 109 nella f.Brocardi Gueli nellaf. Migli 20 146 Lamatina d'Elogio 57 nel
162 la fLe faute 71
Faracne nellaf. Lalgar. 55 Grauina d'Elegio 5. nellaf H Lancillotto d'Elogio 58
nelle fMainarao g✪ nel Graffeo 4 nella f Modi Larcan d'Elogio 61
laf. Merullo 140 nellaf.
Solito 239 ca f Lanuzza nella f Lauia57
19146 Hella Grimaldi Enrighetti Elogio40
17 nella f Crollelanza 26 HHeredia d'Elogio 40 nella f.gregorio 9 nellaf.
Federico nella f. Grugno 18 Giunta nellafMerulla 145 Hozes d'Elogio 41 nellaf. grimaldi 14
nella f Gianguercio 32 Gianate nella f.celestri 154 Lazari 69 nellaf. Mari Lanza d'Elogio 63
Femia nella f. Minafria Gregorio d'Elogio 8 nellaf. ΜΟΙ Ο Lauia d'Elogio 67 nellaf.
150
Mauro 130 nella f. Mi Honofrio nellafIoppolo49 guffio 39
Fardella d'Elogio65 nellaf.
gliazzo 146 nellaf.Mole Laurino nella f. Lamatina
Novili 257
ti 165 nella f Napoli 239 I 57 nellafLanza 63
Ferliccio nella feßa
Grignano d'Elogio n.4 Landelina d'Elogio 59 nel
Fermatura a Elogio 187
Gregni d'Elogio 7 Ace nellaf. Guardiola 30 laf Impellizzeri 45 nella
Ferronella f.Graffeo 3 nella Craina
d nella fGregni 7 nellafIngo 47 f.Lalgaria 56.
f.Laliotta $ 4 Guercio nellafGregorio 8 Iacopo nellaf Martini 121 Landono nellafCicala 57
Ferrella nellafMonaco 167 Guimirano nella f.Gregor.9 Laen nellaf Leofante 72 Larburgi nellaf.gregorio 9
Ferrarotto nellaf Greg 9
Grille d'Flegio to nella f. Incarbona d'Elogio 43 Laur fici d'Elogio 75 nella
Ferreri nella f. Impellizeri Grimaldi 19 Inbrunetti nellaf.Crollanza f. Lalignami 46
44 nellaf Inuegges 49 nel Grimaldi d'Elogio 12 nella 26 Lazzari d'Elogio 68.
1
la f Marino 1 o f. Grillo 11 nella f. Leto Ingalbes con l'Incarbona Lazzara d'Elogio 72
Frefchi nella fLarza 65 Layfa nella f.Leofante 71
76 nella f. Laurifici 80 Ingo,ò Inga d'Elogio 74
Firrara nella f. Guaſcon 37
nellafMaltefs 115. Inglocillo nella f. Mar. 109 Leante nellafLalgaria 55
Filosofo nella f Grillo 11 Gifulfu nella fGrimaldi 11 Infante nella f. Lalgaria 55 Leofanie d'Elogio 70 nella
Floaiola 247
nella f.Colnago 59 Incari nellaf Incarbona 43 fguardiola 30
Foca nella f.Graffeo I nella
Giluardo nellaf. Grimaldi Impellizzeri vedi Pellizzeri Leontini d'Elogio 73
Fonte nella f. Grimaldi 17 16 Imbiagna nella f. Ingalbes fgrifeo 3 nellaf Lanza
nella f.Renda 62. 43 63
Giudice nellaf.Grimaldi 18
Fontanarofa nellaf. Lafa nella f.Brocardi163 Imperatore d'Elogio 46 nel Leto nellà f. grimaldi 18 19
rina 57
Gobbo nella f Macino 109 lafGrua 24. nellaf.Ĺazzari 68
Francica nella f. Mancini Gontardo nella steſſa
Impofa nellaf Lalgaria 55 Limoli nella fgrimaldi 18
99 nella f.Modaca 64
Gerlanda nella f. Brocardi Linguito nella f. Leofante 71
Frifon neila fGrvgno 28 163 Interlandi d'Elogio 48 • Liori nellaf.Lalgaria 55
Furnari nellafGregorio 9 Ioppolo d'Elogio 48 nellaf. Locateca nellafgualdo 34
Gerbino nellaf.Mastropaolo
121 Orioles 277 Lombardo nella f. Ingalbes
G nella f.Imperatore 46
Giambori nella f. Marino Intrigliolo d'Elogio 49
712 Interruzza nella f.Imper 46 Lomellino nellafgrimaldi 18
Abrione nella f. Mi Girace nella f.Graffi 22 Interrone nella f. Ingalbes Longo nella f. Ingo 47 nella
G
Ꮐ glazzo146
Giurato d'Elogło 31 nellaf. Iofa nellaf .Gregorio 9 f Algaria 55
saffuri nella f. Guardiola Guercic 33 Ifaccionella fMigliazz: 146 Loria nella f. L.amatina 57
30 Giustini nellaf.Grande 25 nella f. Lanza 63
Ita nella f.grillo 10
Galgana nellaf. Mazzara Grande,Guardalanza Guer Inuegges d'Elogio 49 Luce nella f.Lanza 67
157 Impellizzeri nellaf. Mina Lucchese nella f. Larcan 62
netta,e Croilalanza d'Elo
Gambino nella f. Brocardi nella f. Lanza 66 nella f.
gio25 26 fria 50
163 Grande rellaf Gulfis 33 Leofante 72 d'Elogio 8 1
Incoruera nella f. Napoli
Gambacorti nella f.Grimal Gualdaragiara nella f.Gri 237 Luciano nella f grande 26
di 18 maldi 16 Ismorto nellaf.guercio 33 nella f. gulfi 33 nella
Galefe nellaf. Mazza 135 Groppo nellaf.Mancuso 100 Iuar nellafgraffeo 3. Leofante 71
nellaf.Merulla 140 Gualdacamini nellaf. Mal d Locadelli d'Elogio 49
Geremia nellaf.Gregorio 8 L Londres nella f. Martini 12
tefe 115
Girifalco nella f. Mancini Gueraldo nellaf. Grimaldi Lorenzo nella f. Migliazzo
48, 49
14 146
Gioeni nella f. Grua 6 nella LAdemanellafHeredia M
Guardiola d'Elogio 29 4.0
f.Gregorio 10 nellaf.Mi Gualandaccio nellaf.Gian Laguna nella f. Pellizzeri
gliazzo 146
guercio 32 44 d'Elegio so nella f. M Mayda nella &guafco
Giurbanellaf.Merulla 140 Gualdo d'Elogio 33 34 nel
nella f. Moleti 165 nella laf.Marino 110 Lafarina d'Elogio 51 ne 36
f.Minafria 150 . M aniace nella f.graffeo n. 2
Guerreri d'Elogio 34 nella Lalignami d'Elogio 56
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