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TEATRO

GENOLOGICO

DELLE FAMIGLIE NOBILI

DI SICILIA

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1
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4

1
TEATRO

GENOLOGICO

DELLE FAMIGLIE

NOBILI, TITOLATE , FEVDATARIE ,

& Antiche Nobili, del Fideliffimo Regno


di Sicilia , Viuenti , & eftinte.

DEL SIG , DOTT. D. FILADELFO

MVG NOS .

PARTE SECOND A.

ALL ILLVSTRISSIMO SENATO

DELLA FELICISSIMA CITTA

DI PALERM O.

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IN PALERMO , Per Domenico d'Anfelmo : M. DC . LV

Imp.Salernus V.G. Imp. deDenti Praf.


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ALL'ILLVSTR. SENATO

DELLA FELICISSIMA CITTA

DI PALERMO

CAPO DEL REGNO , ET ORIGINE


Della Fedeltà dell'Anno 1647.

L'illuftre Don Mario Grifeo Principe di Part'Anna Pretore, Don Gaſpare Denti,
Don Lodouico Agliata , Don Franceſco de Mediano, Don Thomafo Barrios,
D. Gafpare Bellacera Baron di Verbum Caulo,e D. Girolamo Chiaramonte.
Senatori.
Dell'Anno 1654, © 1655 .

L'illuftre Don Nicolò Giofeppe Mont'Aperto Principe di Ragalfadali Pretore,


Don Gioſeppe Colnago , e Bellacera Baron di Santa Venera , Don Franceſco
Orioles , Don Vicenzo Palumbo , Don Gafpare Bellacera Baron di Piedaci
Don Carlo Guafcone, e Don Gaſpare Guarneri. Senatori.

is todo dodo ON poffo tralafciar confilentio , nè tacere il debito , mercè

gl'obligbi che mi corrono , verfo l'antiche grandezze , e glo


riofe magnificenze Illustriffimo Senato , della Felice Città

di PALERMO, La quale fùfempre così fublime in tutte


l'attioni pertinenti à Città Principale , che mai cedette d'
antichità, nè di qualunque altra grandezza alle prime Cit
tà di Sicilia; Perilche ragioneuolmente vien da ciafchedun
Scrittore, e Lerfona erudita pupilla dell'occhio , e viuo fplen
dore di quefto Fideliffimo Regno di Sicilia chiamata . Nè
menforfe farà inferiore alle prime della nostra famofa Ita
lia . Midolgo sì nonpuoco che la mia fiacca penna non può giungere al fegno di feri
verdi lei , tutto ciò che meritamente l'obliga il douere ; temprarò dunque la penna ,
quzzirò l'intelletto, Spronirò la mano affinchefifaccia dellefue glorie , in questepuo
be righe qualche notabile mentione, però con quella breuità che la prefente dedicato
Tia ricerca.

Hebbe lafua origine questa Felice Città di PALERMO , nel luogo che fi dicea Cit
tàvecchia in mezzo à dui Portida gli Aramei , che con Noè vennero in Sicilia circa
Anni 1776. del Mondo, dopo il Dilluuio 117, & inanzi la nafcita del Redentor del
il
MondoGesù Cristo Signor Nostro 2196. fendo babitata dagl'Aramei s'ampliò per
concorfo de i Greci Giganti E lici defcendenti di Elifa , figlio di Iauan la chiamarono
Panovmus, cioè tatto porta, & pfia de i Damafceni , e Caldei guidati da Safu figli
uel d'Elifar nato d'Efau fratello di Giacob , viuente Ifaac , e da' Fenici negozianti
cd'Siculi siquali
i banendo neceffità del mare, ampliaro l'habitatione della Città dell'
unaparte,e l'altra de già detti due belliffine, e profondi Porti; come hèfcritto nella
ma Corografia di Sivilia con giufle Auttorità.
Da
C

Da questo tempo, fin al dominio Romanoviffe questa Cittàfeliciffima con Gouerno


Demogratico confederata, & amiciffima de Cartaginefi d'Africa originati de'medefmi
Fenici della Fenicia, i qualifatti per mare, e per Terra potentiffimifottopuofero al lo
ro dominio la maggior parte della Sicilia,lafciandofempre libera, & immune PALER
id
MO, mercè l'antica amicitia, e parentela che godeuano infieme.
Il medefmo offeruarono con lei i Romani, i quali bauendola tolta con varie battaglie
da poter de Cartaginefi la lafciarono nella fua libertà , la fecero efente d'ogni Dation
confermefcriueno Cicerone, e Claudio Minos Poliftore . Il quale nell'azzioni di Caio
Verre dice ) Vlla enim inter cæteras Siciliæ Ciuitates Verreis excurfionibus fo
oppofuit, fed tantum Panhermus quæ erat libera, & Phæderata, ob id per Ver.
reis mandatum eius Pretor Apollonius fub vinculis ligatus fuit . Per la qualgra
tia, & amicitia infiemeprefe la Città di Palermo nellafua Republica la dignità Pre
toriana Senatoria, e l'Aquila d'oro in campo roſſo antica insegna della Romina Repu- l
blica. E fra ifuoi antichi Pretori Vrbanififcorge Apollonio che fù affui chiaro in Sial
cilia afflitto di Caio Verre, Lucio Guarino, chefoccorfe Gneo Pompeo nella guerra con
trai corfari, nel 3896. del Mondo Gnaco Egrefto gouernò nel 3917. eſſendo Pretor Pro
uintiale Pub: Vatinio. E Pompeo Carpio reffe la dignità Pretoriana di Palermo fottoilsi
Pretor Caio Centurione nel 3923 , i quali col Senate eranofuperiori à tutti Magiftrati
della Città. E di costoro nè difcorro ampiamente ne'miei annali di Sicilia.
Fù infignita della refidenza di molti famefi Confoli Romani, Pretori,Preſidenti, a
Prefetti Prouintiali già notati diflintamente ne mieipredetti Annali di Sicilia L'amè
gradimente ilgran Popeo, e l'empì di nuoui habitatori. Marco Pomponio Pretor di Sici
lia gli fece la fua refidenza, e la ingrandì d'edificij nel 3764. Parimente il Pretor Afi
nio Labeo nel 3768. Pub . Cornelio Sulla nelfine delfuo Gouerno in Palermo del 3773.
vifitò tutta l'Isola. La circondò nelle parte maritime di Mura.Lucio Cornelio Scipione
Pretore , nel fine del 3775. Pub . Terentio Meffula nelfuo carico di Pretore nel 3781 .
aggiunse alla dignità Senatoria di Palermo l'officio di Cenfore; Lucio Postumo gli deb
bellò ifuarafciti che l'infestauano nel 3789. Gneo Siccinio la purgò di latrocinij nel
3797. Quinto Elio Peto l'edificò tre Fontinelpublico , e tutti gl'altri Pretori Prouin
tiale che feceroin lei il Reggimento le lafciaronoperpetuo beneficio . Ottauio Augusto
nel tempo che guerreggiaua contro Sesto Pompeo in Sicilia le dimorò due mesi . Settimio
Seuero Imperadore l'edificò due Tempij confagrati l'une alla Concordia, e l'altro a
Venere, ad esempio anche degl'altri Principi lafece libera deʼdatij, & in una autics
pietra fi legge. Imp. Cæfar Septimio Seuero Pio. Perti: Aug: Par Adiaben? Arabi
co P. M. Tri: P: v11 , Imp: xi. Cof. 11. P.P. Procof: V. Diui M. Antonini Pij ne
pori , Diui Adriani pronep: Diui Traiani Partici ab. Diui Nerux Adnepoti In
dulgentiffimo, ac Clementiflimo Principi noftro Repub: Panormitanorum P.
Satyri Donati. & M.Marci Ruffini D.D.

È d'altre antichepietre marmoree piantate intorno il Palagio Pretoriano fi leggono


gl'effetti beneuoli che mostrarono quei antichi Principi verfo la Republica Palermi
tana . Bellifario Critonico Prefidente di Sicilia d'ordine del Magno Costantino edificò
in Palermo nella parte occidentale della Città il Tempio di San Pietro, e Paulo Aposto
li nel 4286. del Mondo , e di Cristo S. N. 317. il quale fù ruin ato da’Saraceni l'anno
815. e Ristorato dall'Inuitto , e Magnanimo Rè Ruggiero nel 1132. Bellifario Capi
tano chiariffimo dell'Imperadore Giuftiniano per la vittoria c'hebbe in Palermo contra
i Vandali, edificò il Tempio chiamato di Santa Maria Depitta nel 545.del Signore ,
conforme iodiffe nel Proemiodell'atto Pinta, quando flauaper imprimerfî.
I Saraceni dunque dopò che immediatamente occuparono la Sicilia crearono , &
eleffero Capo del Regno Palermo , & àguifa degl'antichi Cartaginefi,e Romanigli die
dero l'immunità, e nellofpacio di 240 , anni che quei Barbarifignoregiarono, fempres
ella
ella viffe Capo della Sicilia, efortificata di groſſe Torre, e Caftelli . Dal cui potere
effendo colta con la Sicilia infieme da Principe Normanni, bebbe dal Duca Rubberto , e
Conte Ruggierofratelli nel 1071 , confirmata la realfede, e dal Rè Ruggiero la Coro
natione di tutti i Regi Siciliani, come in effetto dal prenarrato Rè, fin al Rè Martino
ogni Rè di Siciliafi incoronò in Palermo , e quindi inpoi tutti i Vicerè hanno con la
real Corte in lei commorato ; Diff: Carlo d'Angiò quandopafsò di Napoliper coronar
fiin Palermo dopò lafua coronatione in prefenza di tutti i Baroni del Regno , ( meri
tamente Palermo fi eletta Capo del Regno , perchefecondo io veggo, e m'hanno riferito,
tfituata nel iù bel Clima di Sicilia ) IlRè Pietro d'Aragona la chiamò Bella Città,
i'lMagnanimo Rè Alfonzo Conca d'oro, e fpeffe volte publicò che Sicilia fenza Paler
moera dipuoco valore . Però chefia ella Capo del Regno nè fanno fede tanti priuilegij
Reali, & Imperiali, i quali leggendofi fà deuiare i capricci aʼMaleuoli , e dar giusto
logbo alla verità; ecco ilpriuilegio del Rè buon Guglielmo dato nel 1195. conceffo alla
Metropoli di Palermo . Confiderantes etiam dignitatem , & prorogatiuam ipfius
Ecclefie Panhormitanæ quæ fedes eft, & Caput Regni noftri Siciliæ & inqua
ipfius Regni Coronam primo portauimus . Vn'altro del Rè Federicofecodo. Quod
confiderantes Felicem Panormitanam Vrbem quam progenitores noftri diuæ
memoriæ tamquam amenitate naturali confpicuam , & deuota Fidelitate , ac
Fideli deuotione pollentem in Regni Caput , & meritò eligere decreuerunt
quamquam dignis gratis , & gratiofis immunitatibus dotauerunt . Diffe il Rè
Pietrofecondo, in un'altro priuilegio ; Si Panormitanam Vrbem Fælicitatis tito
lo , fidelitatis meritis infignitam inqua Predecefforum noftrorum , Sedes , &
gloriofa Cunabula claruerunt , &ipfi prædeceffores noftri Reges , & Principes
Priuilegijs immunitatibus , & gratijs plurimis decorauerunt nos etiam qui Dei
nutu ab illis Regibus, atque Principibus originem trahimus atque in eadem
be ortum habuimus , & Sceptrum Regni fufcepimus . Il medefmo confirma
Tono i Rè Martino, e Regina Maria con ampijpriuilegij . E gl'altrifofeguenti Sere
niffimi Regi in confirmatione dell'antedetto gli diedero la rifedenza de Signori Vicerè
con la realCorte . Filippo Clouerio nellafua Sicilia, e molt altri Auttori confirmano lo
Jeffo .La Cefarea Maestà di Carlo Quinto Imperadore in quei puoghi giorni che le
dimorò nel 1537. no folamente la confirmò Capo del Regno, mà ancheparfe gli faceffe
fuo Cittadino, e per chiarezza di ciò nè fà mentione infuo priuilegio , e nelfin.Eximij,
& circumfpetti viri fubditi, & Conciues noftri amatiffimi Deus optimus maxi
musvos feliciter agere fubeat ex Brufella x1 . Februarij 1516. E nel difcorfo del
medefmopriuilegio fi legge. Et quia fanando huic vulneri lacrimæ non funt profu
turæ prudétius egimus fi Regnorum noftrorum compofitioni maturè vti Prin
cipem patriæ parentem decet intendamus : Quæ fit femperque fuerit veftræ
Reipublicæ, & Senatorij iftius ordinis incolendos auum noftrum . ( Epiùfotto )
Et ideo fingulari præceteris noftris fubditis quadam amoris prærogatiua Rem
publicam veftram, & Regnum complectimur. Scriuendo il medefmo Imperadore
salPretore, e Senatori di Palermo nelfoura fcritto della lettera dice . Eximijs , & cir
cumfpe &
tis Gubernatoribus , & Magiftratibus Reipublicæ Ciuitatis Panormita
ne Infulæ noftræ Siciliæ . E tant'altreprorogatiue godè questa Felice Città , mer
cèlaſua molta fideltà , che meglio à lafciarle con filentio, che raccontarle con tanta
brenità , riferbandomile sì nella mia Corografia , & Annali di Sicilia , che fonofot
toi Torchi,oue copiofamente faranno ramentati , abbastami folo di dire, che la fua
molta fedeltà, eprudenzafù cagione di conferuar questo nostro Fideliffimo Regno con
tro la malignità de'tempi riuoltati all'Inuitta Maestà del Rè Noftro Signore ; il non
mouerfia
mai i Cittadini della antica fideltà, e confermar ſempre il Reggimento Catoli
co, diffipando i Congiurati, fù unfreno che mantenne i Regnicoli correnti , à quifa.
d'on
d'an Cauallo sfrenato, non folamente à non macchiar punto la loro fideltà verso il giu
to Rè loro, ma di chetarfi affatto col propriogiogo contro i guagliardi influffi che corre
uono ; azzione così illustre veramente, quanto è degna, d'ogni meritata gloria,e pre
mio. Attendendo dunque a'meriti di sì Illustriffima Città per mostrar il mio viuo af
fetto, che verfalei boportato , & boggi dì porto , vengo ad offerir alle VV . SS. Illu
i Friffime questopicciolo dono , ch'e la feconda parte del mio Teatro dellefamiglie Nobili
di Siciliafotto ilcui Patrocinio egli vfcendo obstirà aʼmorfi velenofi degl'emoli , e vi
uerà conperpetua lode, fra le glorie del mondo , faranno perciòferuiti le VV.SS. Illu
strime di non fdegnare la picciolezza del dono , mà riguardare con l'occhio della loro
molta gentilezza la buena voluntà del donante , la quale con alcuni altri parti c'hà
produtto, farrà conofcere al mondo le grandezze del Regno di Sicilia, e le magnanime,
e virtuofi azzioni defuoi Principi, Eroi, e defuoi Popoli infieme, afinche refti perpe
tuato il viuo affetto di lei, della memoria defuturiposteri . Bacio alle VV.SS. Illu
striffime le mani . Della ſteſſa Città à 8. di Decembre 1654.

Delle VV.SS. Illuftriffime

Affettionatiffimo, & obligatiffimo Seruidore

Il Dottor Don Filadelfo Mugnòs .

SONETTO

Del medefmo Auttore.

ALLA FELICISSIMA CITTA

DI PALERMO.

Vesti è PALERMO mira il Regio afpetto,

Q Egli adopra hor lo Scettro, ed hor la Spada.


Fenicia, e Roma ilfanno , che mai abada
1
Dimorò contro lor il brando eletto.

Il clima , e'lfito fuo tutto perfetto

Cofi diletta, e tanto àgli occhi aggrada ,


Che ammirando ciafcun fua vaga Strada,

Brama finir la vita entro un fuo tetto.

Vgualfifcorge à Napoli , rd à Roma,

E fi alta ventura egli hebbe inforte,


Che Capo di Sicilia eglifi noma.

Efeconda, è Felice, èfauia, èforte.


Fida alfuo Rè, i ladrifuga, e doma,

E minaccia à'i Rubelli, è strage, è morte .


AL
Q


TEATRO

GENOLOGICO

SS
DELLE FAMIGLIE

NOBILI, TITOLATE, FEVD AT ARIE ,

ed Antiche Nobili , del Fideliffimo Regno

di Sicilia.

DEL SIG DOTTOR D: FILADELFO

MV GNOS.

LIBRO IIII.
4
**
DELLA FAMIGLIA GRAFFEO :

OVER GRIFEO .

TIMANO i profeffori di belle lettere, e dell'antichità , effer l'il


luftre famiglia Graffeo, ouer Grifeo, la più antica di chiara nobil
tà del Regno di Sicilia . Intedendo con vniuerfal confenfo hauer
hauuto ella degl'Imperadori Greci chiariffima origine ecco l'Hi
S
ftorico Michele Riccio, che enlla fua Hiftoria degl'Imper. Greci

R che fcriffe nel 1496. parlando di Barba , ouer Barda Foca Capi;
tan dell'Imp.Coftantino, così di lei ne ragiona .
Barba Foca Reip . Bizantine Patritius, ex imperiali familiagenitus , ob egregiam in re
A mili
2 TEATRO GENOLOGICO

militari virtutem, Coftantino Imp.maximè charus, ab eo orientalis exercitas duftor , at.


que Princeps conftituitur : imo tali, atque tanto Imperatori eum profequebatur amore, vt
Nicephorum Focam, & Leonem Grifeum eiusfilios nobiliffimis decorarit Prouintijs , illum
quidem in oriente Prætorem : bunc vero ad Crethenfem , Corcytam , atque ad Infulas in
mari AEgeo gubernandas, /uoque dirigendas imperio demandans : Leo tunc ob militares
res geftas aduerfum Grifeum Bulgarorum Ducem , Grifeus vocitatus ; deinde maximū
contra Mauros , & Saracenos duštarat exercitum in Siciliam ; quippe post nonullospro
greffos,inter Leontinum, & Syracuſam nobilisfimè vitampugnando dedit : Quam Auripio
etusfilius non inultam reliquit: Grifei cognomen fibi adſciust: bic Nicephorus,ac Barba
Leonisfilij ,paterniclarique cognominis hæredes Grifeam familiam, atque Stegmata apud
" Gracos, Sicules, Crethefes, heacefque iactis præclaris fundamentis Habilitafirmauere.
Racconta la medefma origine Gafpare Sardo , e crediamo hauerfe feruito della
medefima auttorità, il cui difcorfo già filegge ne'Raguagli Hiftorici del noftro Ve
fpro Siciliano , che per compimento dell'opra la replicaremo di nuouo delle
guente modo.

Leone fratello di Niceforo chiariffimo Capitano dell'Imperator Greco Coftan


tino, c'hebbe pofcia la bacchetta dell'imperio, fù come il fratello illuftre Capitano,
percioche andando contrai Bulgari, che fotto la guida di Grifeo lor Capitano eran
paffati à predar la Tracia l'anno 964 del Signore , dopò alcune battaglie, col fuo vaj
lore vinfe, ed vccife il Capita Bulgaro Grifeo, che fù cagione della total vittoria del
effercito Greco ,perloche, e per altre fuffeguenti vittorie hebbe dal Greco Impera
tore in preggiolifola di Candia, ed alcun'altti Caftelli; la onde in fegno di ciò tolle
nel fuo fcudo in campo d'oro vn Grifo nero paffante foura vna lifta , e di fotto tre
bande azzurre con vna branca erta à guifa di combattente ; e perciò fù cognomi
nato dal Grifo Grifeo. Quefti, paffando col fratello Niceforo all'acquisto di Sicilia
oppreffa da Saraceni, fù vccifo da'Barbati combattendo valorofamente fra Leonti
ni, e Siragufa nel 970.Succeffe al predetto Auripione Grifeo , che per vendicar la
morte del padre pafsò con carico di Capitano infieme con Giorgio Maniace in Si
cilia, contra la volontà di Coftantina fua madre , figlia d'Aleffandro Imperator de
Greci,doue Auripione non folo fi vēdico , mà fece memorabile ftrage di quei Bar
bari , cacciandoli da tutto il Val di Noto , ed in memoria di queſta vittoria edifi.
cò vn Tempio nella città di Meſſina , in honor della Madre di Dio, che fù chiama
to il Tempio di Grifeo , e della Catolica : indi fe nè pafsò in Italia contra i medel
1
mi d'ordine di Maniace, doue inuaghitofi del valor de’Normanni , e defiderofo di
militate con effi loro, casò con Aguefa Ardoino , figlia del Capitan Longobardo
Ardoino , e di Geltruda , anche figlia di Dragone Normanno fratello del Conte
Ruggiero,e n'acquiftò Giouani, Leone, e Guglielmo Grifeo;ma foura certo tempo,
effendo ftato chiamato della madre in Candia,fi portò la moglie , e due figliuoli
Leone, e Guglielmo ; quefti faciullo s'haueua cafato co Eutalia, figlia di Metrodoro
Effarco di Sicilia, e d'Elopera Tranije lafciò co'Normanni à Giouannj anche cafato
con Valdella figlia d'Vnfredo Normannofratello di Guglielmo Fortebraccio, che
pofcia pafsò in Sicilia col Conte Ruggiero fuo zio , e militò contra i Saraceni, acqui
ftando dal Conte Ruggiero molte groffe Terre ; l'effigie de'quali vnitamente ſi veg
gono fcolpite in rilieuo di marmo foura la porta maggiore della Chiefa Catredale
di Mazzara, ambedue à cauallo, il Conte con vn Saracenofotto i piedi, e Giouanni
Grifeo col fcudo imbracciato con l'infegna dell'arme della fua famiglia .
Segui à Giouanni, Vgone, Ruggiero, e Guglielmo: D'Vgone nè nacque Giouan

Nella Cro ni,che fù inueftito dal Rè Ruggiero della Baronia di Partanna in virtù di priuile
nicadi Fr. gio confirmato pure dell'Imperator Federico 11 .
Maraldo Quefta famiglia non folamente fi congiunfe in parentela con la cafa Normanna,
mà fem.
LIBRO IIII.

må fempre da' Regi di quella fù giudicata degna della loro real beneuolenza ; per- Certofino ,
cioche tanto Vgone interuenne con altri Baronînella coronatione del Re Ruggie conferuata
roſeguita nel i 129; quantoi fuoi pofterifeguirono nell'altre coronationi de Reginell Archi
Mo
Siciliani godendo parimente i maggiori carichi , ed vffici del Regno, i quali fono altero de
Certofint
fati accennati nella prima parte del mio Teatro. di Napoli.
Succeffe al predetto Vgone(come riferisce il Sardo) Giouani 1 1 ,il quale fù inue Abbat. Pir
fito,o come anticamente s'offeruaua ) hebbe di nuouo conceffa la Terra di Par rinellaCro
tanna per priuilegio dato in Palermo nel mefe d'Aprile negl'anni del Mondo 6647, nologia.
che fecondo il compute, che s'ufaua nel tempo del fudetto Rè viene del Signore
1137; però regolandofi co'moderni gl'anni di Chrifto S. N. quei del Mondo fono
5094.Giouanni procreò à Nicolò , Vila , e Maria:il primofù Almirante fotto lo reg.
gimento del Rè Guglielmoil malo circa il 1170 , ed Vlla fù moglie di Ruggiero del
Secreto, ed ambedue regnado il Rè buon Guglielmo edificarono l'Abbadia di S. Ba Giofeffo
filio,hoggi detta di Bordonaro per il vicino fiume, negl'anni del Signore 1187.ecco Buonfiglio
le parole di Fazzello nella 11 dec. ( Vlla mulier, loannis Graffei Partanne olim domi nella fua
antica Mef
xifilia,opinione calebris, & Ruggerij Beats Normannicifanguinis uxor, Guglielmo 11 ve finafol. 4.
rum patienti adem hanc Beata Virgini facram,& cenobium illi adiunfum àfundamen
tis erexit,& prædijs locupletefecit, vt eius ftabilis gracis ,& latinisfcriptis est cagnitum)

CON l'altra figlia chiamata Maria fù moglie di Ruggiero Martorano Conte di Martora.
no, e fondatore del monaftero di donne hoggi detto della Martorana : ciò fifcorge
nel teftamento della fudetta Vila,la quale laſcia per Fede commiffarij , e fuo efecu
tori,il predetto Ruggiero Martorano fuo cognato, e Giouanni Graffeo fuo nepote Si
gnor di Partanna . Quefto Giouanni Graffeo fù figlio del predetto Nicolò, che con
Gilla Palicifua moglie procreò Goffredo,Ruggiero , ed Vlla moglie di Luiggi Ma
rifcalco caualier Meffinefe; però hauendofifermato Ruggiero in Meffina,fondò iui
la fua famiglia,e fù genitor di quel Bartolomeo Graffeo vno de'congiurati del Ve
pro Siciliano.
S'impiegò Goffredo con l'arte militare a'feruigi dell'Imperator Federico 11 ,
perloche ottenne non folamente la cófirma della fua Baronia di Partanna per pri F. Simone
uilegio Imperiale dato nella città di Foggia à primo di Luglio 12435 mà molt'altri di cotino
feudi:egli con fua moglie Catelina Leontini forella d'Alaimo, che fu Straticò di Mef nelladefcri
tione della
fina,procreo Orlando Graffeo, e Giorgio Graffeo Maftro Rationale del Regno , fuafamigl.
caualiero non puoco fauoreuole verfo la real corona d'Aragona nelle guerre, c'heb manufcrit
be co'Francefi, il cui valore vien celebrato da Fazzellonella 1 Dec. delle fue hift. ta.

fi casò egli con Verdina d'Arenos , ouer d'Arena,figlia di Gondifaluo d'Arenos , e di


Serenade luar,perloche acquiftò il feudo della Torretta nel tenitorio di Salem : nõ
Reg di Các
lunge,dal Rè Federico hebbe i prouenti della dogana di Trapani, ed altre onze 200 del 1369.
direndita ogn'anno in feudo fopra le gabbelle della medefma città .
predetto Orlando Graffeo fegui nella Baronia di Partanna circa il 1285.egli
effendo grad'amico di Berardo di Ferro interuenne nel teftamento di quello, e pro
creò Goffredo di quefto nome fecondo, il quale con Oliuetta Perollo fua moglie
‫انا‬
procreò Giouanni ,che fi casò con Ximenez d'Arenos nobile Catalana , habitatrice
all'hora della città di Sacca,che gli generò Beuenuto Signor dimolto valore; quefti
fu Maftro Rationale del Regno , e ferui al Rè Pietro xv d'Aragona nelle guerre di Girolamo
Catalogna,e di Sardegna, da chi hebbe il carico di Generale dell'armatamaritima Zurita ne
per foccorrere i Caftelli di Chirra,S. Michele,Callari,ed altri di quell'Ifola,plo qual of Annali
d'Ar agon.
feruitio conſegui da quel Rè il Vifcontado di Galtin,e molt'altre Terre in Sardegna , lib.10.cap.
Genel Regno di Sicilia la Baronia del Mifirindino , nel priuilegio de'quali dato in 19.f. 151.
Tortoia ú legge, c'hebbe il carico di Generale in luogo di do Pietro di Luna mer;
cè il fuo molto valore .
A 2 Ne

1
TEATRO GENOLOGICO

Nè nacque di Benuenuto, Honofrio, che parimente fegui nella Baronia di Partă


na,e fù anche Maftro Rationale, procreando Benuenuto 11 , che fiorì nel 1434,c fù
padre d'Honofrio 11, che fucceffe nella Baronia nel 1453 : queſti ſi casò con Maria
di Caro,figlia del Baron di Montechiaro , che gli generò Honofrio 111 , Signor di
¦
Partanna,il quale hebbe per moglie Coftanza d'Amato,figlia di Giouanni d'Amato,
e di Francefca Perollo Barone di Pirribaida, di Bilici, e di Galafi, che gli generò Bal
daflare cafato con Leonora Paternò,figlia di Mario caualier Catanefe , con la quale
procreò Mario,c'hebbe per moglie Leonora Vernagalli, chiariffima famiglia Pifa
na,originata dell'antica famiglia Lei, vna delle prime di quella Repub. con la quale
procreoFracefca,che fi casò co Gofredo Graffeo fuo zio, figlio 11I del fudetto Bal
daffare fuo auo, che gli generò Mario 11 ,fignor di Partanna, che fiori nel 1583.Que
ftico donna Antonia Ventimiglia,figlia di Guglielmo Signor di Ciminna, e di Sper
lingha, acquiftò Goffredo il quale hebbe per moglie donna Francefca Grauina,
Corigles,figlia del Marchefe di Fracofonte, con la quale procreò Guglielmo primo
Principe di Partanna, c'hebbe per moglie donna Leonora di Bologna , la quale gli
generò il viuente Principe don Mario caualiero di virtuofe qualità, e di tanta bon
tà,quanto fi può paragonare nel numero de'Caualieri profeffanti della virtù : egliè
flato promoffonel carico di Maftro di Campo della militia del Regno, e doppo da
S.M.ia quello di Pretore della Citta di Palermo , che con puoco fortuna lo gode,
mercè lo fufcitamento d'alcuni popolari tu mukti,fenza hauer riguardo alla fua inno
céza, ed integrità : hà procreato con la Principefla donna Maria Ventimiglia, figlia
del Marchefe di Geraci, don Domenico Duca di Ciminna caualier difpirito, e di
piaceuole indole , il quale s'è cafato con donna Eliſabetta Marino,figlia del Duca di
Gualtieri, con la dote delle Terre di Tripi, e Gualtieri,
Per l'antichità de'tempi non habbiam'hauuto notitia d'altri rami della famiglia,
nè de'carichi , ed vffici , c'haue poffeduto , fi non che di quelli di Maftri Ratio
nali del Regno , e di Straticò di Meffina, doue Giouanni Grifeo , ò Graffeo fù Stra
ticò fotto il Conte Ruggiero nel 1092 , ed vn'altra volta nel 1115.Vgone Graffeo nel
1 176.vn'altro Giouanni Graffeo fignor di Partanna nel 1235. Bartolomeo Graffeo
nel 1270. Benuenuto Graffeo nel 1376, Goffredo Graffeo fù Vicario Generale del
Val di Mazzara nel 1546: e molt'altri occupati per l'obliuione de'tempi.Nondime
noella èftimatacome s'ha detto per la più antica di nobiltà , e di vaſſallagio del Re
gno di Sicilia. L'arme di lei ſono vn Griffo paffante azzurro in campo d'oro, e fotto
tre mezze bande azzurre nel medefmo campo: ..

DELLA FAMIGLIA

GRIGNAN O.
1
Capobreui
IO:Vicenzo Grignano fù inuiato in Sicilia dal Rè Ferdinando il Catolico
neltrait -di
nel 1483 , con carico di Caftellano del caftello della città di Marfala , doue
dfeudo.
G nobilmente viffe occupando fempre i primi vffici di quella Città:feguirono

à quefto Gio: Andrease Vicenzo, ch'acquiltarono il feudo di Scannacanni, ouer Cur


funi nel 1 501 ; del quale pofcia fe nè inueftirono Antonio, e Vicenzo Grignano nel
1507; e pofcia i fuoi pofteri,che viffero nobilmente nella loro patria, cõgiungendoli
fempre in matrimonio con molte famiglie nobili.

DEL

TELL
LIBRO IIII. '
s

DELLA FAMIGLIA

GRAVINA.

4.

=>

ELLA dedicatoria de' miei raguagli hiftorici del Vefpro Sici


liano, fatta alla felice memoria del Signor Don Franceſco Graui .
na Caualier virtuofo , e mio particolar'amico , hò dato chiarez
za de' principij , progreffi , e della ferie , che fin hora viue della
E

N
chiariffima famiglia Grauina , nondimeno richiedendomi l'opra
$29 la compita cognitione di quella,ftimo neceffaria la narratione ;
benche appaia dupplicata,
Non hò verun dubbio , ch'ella habbia hauuto nobile origine de'Signori di 1

Grauina, Ducato nella Prouincia della Terra di Bari del Regno di Napoli : e, fecon .
doGiouanni Tillio antico hiftorico, nella dedicatoria , ch'eifà à Pompeo di Gra
nina,di va fuo libro della vita della Regina Giouanna 11. trattando delle famiglie
SanSeuerino , e di Grauina , fi vede , ch'ambedue hebbero principio di due fratelli
Caualieri Normanni, che vennero militando in Italia co'Duchi Robberto , e Rug.
giero Boffo Principi Normanni ; l'vno Troifio , che fù progenitor della chiariffima
famiglia SanSeuerino ; e l'altro Siluano ceppo della nobile famiglia . di Grauina ,
cosìchiamata per il dominio di quella Terra . Fiorirono di lei Crifpino di Grauina
Signor di Botonto meritiffimo Barone fotto il Re Guglielmo 1 1. detto il buono , le
cuilodifon celebrate da Elimando monaco, ed hiftorico in vn fuo libro (de Hotho
mannorumfucceffionibus) dedicato al medefmo Crifpino nel 1187. Parimente Gugliel
moArciuefcomo di Tiro nel fuo libro ( de concupifcentia Mundi) ſtampato nel 1170.
doue molto loda le virtù del Conte Giliberto di Grauina . Sono non puoco lodate
l'azzioni virtuofe del Conte Giacomo di Grauina , e di fuo figlio Carlo genitor di
Giouannuzzo Caualier ftimatiffimo nella Rep. Napolitana , per la quale con vni
uerfal confenfo andò Ambafciadore alla Regina Margarita nell'arriuo in Napoli
23. di Giugno del 1387. e di Giacomo di Grauina progenitor della famiglia Gra
uina di Sicilia , le lettere , e le virtuofe qualitadi del quale fono moftrate da Leo.
Bardo Aretino nel fuo libro(de Italia magnificentia)dedicato al medeſmo Giacomo
nel 1406.

Quefti hauendo preſo la protettione di Luiggi 1 1. Duca d'Angiò , fuggendo l'ira


del
TEATRO GENOLOGICO

del vittoriofo Rè Ladislao di Napoli , fe ne andò in Aragona , indi in Sicilia à' fer
uigi del Rè Martino , il quale hattendendo alla ſua antica nobiltà , e virtù delle let
tere , l'eleffe fuo Configliero , Secretario , e Promotor di molti vffici , e viuendo sẽ
pre con quei fplédori che richiede la vera nobiltà lafciò illuftre la fua pofterità : com
feguì egli di più le Baronie di Palagonia , e di Belmonte .
Fù Palagonia anticamente del famofo Blafco d'Alagona , che la dotò pofcia;
Violante fua figlia cafata col Conte Ruggiero Paffaneto , da poter del quale per cer
ta rubellione fù tolta del Rè Martino , e conceffa con alcuni carichi à Beringario de
Cruillas nel 1392. mà hauendola quello rifiutata , il Rè la diede co' medefmi a
Vbertinola Grua caualier Catalano Maftro Rationale del Regno , ed edendo da
quefto parimente renuntiata al predetto Rè , quello la dono à Calcerano di San.
Miniato nel 1396, però pretendendola Giacomo di Grauina per ragion della mo
glie nepote del predetto Conte Ruggiero Paffaneto con certi carichi l'ottenne l'an
nogià detto .
Succeffe à Giacomo nel 1453 Carlo , che viffe molto ftimato dal Rè Alfonzo
e con Agata di Modica fua prima moglie Baroneffa della Canzaria acquiſto Anto
nio Giacomo , che premori al padre, hauedo laſciato à fuo figlio Vaffallo le predet
te Baronie della Canzaria , e Belmonte , quefti fù progenitor de' Duchi di S.Miche
le , e della Canzaria : però Carlo con Giouanna Cruillas , figlia di Berlinghier
Signor di Francofonte fuafeconda moglie, generò à Girolamo Signor di Palagoni
primo acquiftator dello Stato di Francofonte.
Quefto Stato fù conceffo dal Re Pietro d'Aragona à Beringario de Cruillas caua
lier Catalano d'antica , e real nobiltà ( come nella prima parte del mio Teatro chia
ramente ho moftrato : ) però l'vltimo Beringario Signor di Francofonte , mancan
do di prole mafcolina , lafciò due figliuole , lfabella moglie di don Luiggi d'Acu
gna , figlio di Don Ferrante Vicerè di Sicilia , e Giovanna , già detta , moglie di Car
lo di Grauina . Nè nacque di don Luiggi d'Acugna , che fu per la moglie Signor d
Francofonte donna Diana, che fi caso con don Ferrante Moncada , genitor didon
na Conteſſa moglie di don Girolamo Grauina , che fucceffe negli Stati di Franco
fonte , Palagonia , Calatabiano , ed in altri feudi . Quefti per la fue virtù fù promof.
fo da'Signori Viceregi ne' maggiori carichi del Regno , ed acquiftò da fua moglie
donna Conteffa , don Ferrante , che feguinegli Stati di Francofonte. Don Giouan
ni con donna Giouanna Bonaiuto fua moglie procreò don Vicenzo . Don Girola
mo predetto primo Marchefe, con donna Leonora Desfar fua feconda moglie , pro
creo don Sanchio , c'hebbe per moglie donna Emilia Grauina Baroneffa della Can
zaria , don Carlo , che fi casò con donna Iſabella Moncada , don Vgo , che morì
giouanetto , e don Fabritio viuente . Da don Vicenzo figlio di don Giouanni ne
nacque don Carlo , c'hebbe per moglie donna Lodomia Mugnòs, con la quale fe
ce don Vicenzo ; donna Dorothea , e donn' Agata moglie di Silueftro Sigona.
Nè nacquero da don Ferrante Marchefe , e da donna Beatrice Gioen ,figliadel
Marchefe di Giuliana fua moglie, don Girolamo , ch' effendo inchinato alle cofe
pie , renuntiò lo Stato , ed il Mondo infieme , e s'affumi l'abito di S. Francefco de'
Capuccini col nome di F. Honorio , nel quale virtuoſamente viffe , e mori , Don
Lorenzo , che per la renuntia del fratello confegui il Marchefato , e mori fenza pro
le , don Berlinghiero , che fucceffe al fratello , e donna Conteffa moglie del viuen
te don Fabritio Grauina . Don Berlinghiero Marchefe , di Francofonte , e donna
Felice Grauina fua moglie , procrearono don Luiggi , primo Principe di Palagonia,
e Marchefe di Francofonte , che mori fenza generatione , don Ignatio hoggi Prin
cipe di Palagonia , il quale con donn'Emilia Agliata fua moglie figlia del Principe
di Villafranca ha procreato molti figliuoli, don Francefco primogenito , e gli altri,
che
IN

LIBRO IV. 7

che non mi fouuenino ; però il Principe ha goduto il carico di Maftro di Campo


delterzo Italiano, col quale andò all'acquiſto della Prouintia di Catalogna contra
Francefi, d'onde dopò alcuni progreffi ritornò con carico di Capitano della galera
Militiadella fquadra di Sicilia , e delle due galere di Sardegna con groffo ftipendio
ogni mefe , ed egli per feruitio reale s'obligò di mettere in mare due galere à fuc
pefe , fecondo m'han riferito ; però ne' tumulti di Palerme s'oprò valorofamente .
perchetarli , e n'hebbe perciò alcune faflate fenza fuo dan no.
Don Fabritio viucnte con donna Conteffa fua moglie procred oltre le femine
don Girolamo boggi Principe di Grauina cafato con donn'Antonia Graffco forella
del Principe di Parranna , ed hoggi è Deputato del Regno , e don Francefco morto
laano adietro,il quale con donna Giouanna Requifens fua moglie lafciò don Ber
linghiero , e don Francefco Poftumo.
Dal prenarrato don Sanchio nenacque don Girolamo Barone di S. Michele , il
quale con donn' Antonia Gioeni generarono il viuente Duca di S. Michele , che fi
carò la prima volta con donna Giouanna Buonanno Principeffa di Linguagrofſa , e
dopò con donna Lucretia Migliazzo figlia del Principe di Baucina.
Gl'altri figli di don Sanchio furono don Michele , don Ferdinando , don Ema-
nuele , don Ŏttauio Barone di Ramacca, donna Felice moglie di don Berlinghiero
·
Marchefe di Francofonte , donna Leonora , che fù moglie primieramente di Blafco
Scammacca Baron del Murgo , e dopò preſe altri due mariti caualieri Spagnuoli ,
donna Giouanna moglie primieramente di don Gerardo di Bologna , ed hoggi di
don Lorenzo Ponz de Leon Sargeto maggiore del terzo Spagnuolo di Sicilia, e don
Da Franceſca hoggi vedoua di Blafco Scam macca caualiero Leontino .
Don Michele fi casò con donna Coftanza Platamone Baroneffa di Mazzarrone ,
conla quale procreò don Sanchio Baron di Mazzarrone , c'hauendofi cafato con
vna Signora di cafa Agliata , per la morte di quella fenza lafciargli figli , prefe l'ha
bito de Padri Teatini , e donna Leonora moglie di don Antonio Principe della
Pantellaria .

Da don Emanuele , e donna Sigifmonda Spinelli fua moglie , ne nacquero don


Ferdinando , Fra don Sanchio caualier di Malta , ed altri.
Don Ferdinando con donna Leonora Platamone fece don Sanchio , che morì
fanciullo , e dopo la morte di lei fucceffe donna Coftanza fua forella nel feudo di
Mazzarrone .

Don Ottauio procreò don Sanchio , ed altri figli.


L'arme fono due bande d'oro con vna fella di fopra d'oro in campo roffo .

DELLA FAMIGLIA

GREGNI , OVER DELLI GREGNI .


Priuileg.
o delli Gregui venne di Catalogna in Sicilia in compagnia di Garzia de
lego
g della Ca
e
Di Gabarellis gentil'huomo della medefma Prouincia , ed ambedue s'impiega fell d'A
grigento
rono a' feruiggi militari del Rè Alfonzo ; per lo che Diego acquiftò la Ca Nel 1438.
ftellania d'Agrigento con alcune alcre rendite , e Garzia onze 100. di rendita durá
Reg diCă
tela fua vita , fopra la gabella della carne di Palermo nel 1438.
Il figlio di Diego delli Gregni , chiamato Giouanni, fù Cammaricro dell'Infan cell dell'an
no 1438:
te don Giouanni , che fu pofcia fucceffore al Rè Alfonzo nel Regno di Sicilia , ed f.162 .
hebbe per moglie la figlia di Diego Graiera Barone del mezzo feudo della Marza . Reg-delia
Nondimeno dal predetto Giouanni delli Gregni fin al caualier Gerofolimitano Canc . .21
del
1458.f .
Fra
TEATRO GENOLOGICO
8

Fra Francefco Maria delli Gregni di Terranouariceuuto nel 1616. non hò trouat
ferie veruna , giudico , hauer perduto quefta famiglia il grido della nobiltà, mert
d'hauer habitato in Terranoua , Terra baronale della Famiglia Aragona Tagliania
percioche l'habitar le famiglie nobili nelle Terre foggette à Baroni vaffalli, perdint
l decoro della loro nobiltà ; tuttauia farà chiarita la nobiltà di quefta famiglia per
lo proceffo della proua del predetto caualiero Frà Francefco Maria.

4
4
DELLA FAMIGLIA

GREGORIO:

1+
"
***

"
"

A famiglia di Gregorio è vna delle nobili della città di Meffina


CRET giudicano ch'ella fia deriuata da Germania, e dalla città di Colo

nia, poiche l'arme di quefta famiglia fi ritrouano nella chiefa mag


giore della città di Colonia, ne' traui del tetto , ed in altri luoghi,
L
Però con l'auttorità di Coftantino Lafcari dicono , che sia ftata
delle nobili della gran città di Coftantinopoli , pure non viè cer
tezza fe dall'vna , ò dall'altra parte habbia in Meffina paffato;
Hondimeno al tempo del Rè Federico 11. nel 1316.fi ritroua Gregorio di Grego
rio Giudice della corte Straticotiale di Meffina , e ' fuoi colleghi furono Rinaldo
Ciccari , e Giacomo Saporita : pofcia fù promoffo nell' vfficio di Giudice della gran
corte , infieme con Leonardo de' Medici detto Saccurafa , regnando il Rè Federico
11. i quali fi veggono fottofcritti in vn fecondo decreto , interpofto fopra il feudo
della Melia all'hora della famiglia Caluello ; però Gregorio fù il primo acquiftato
re del Ius del pondo della Statera della città di Meffina in feudo ; perloche è anno
uerato fra i Baroni del feruitio militare del Rè Lodouico nel 1343 .
Furono i Baroni della città di Melfina , che fi compoflero in quel feruitio mili
tare ; Andrea Roffo caualiero per quattro caualli armati , onze 12. Andrea di Anza
lone per vn cauallo , onze tre . Andrea Guercio per due caualli,onze 6, Anfaldo di
Patti per due caualli e mezzo, onze 7. ett . 15. Bartolomeo di Mariscalco per due
caualli , onze 6. Bartolomeo Saglinpepe per vn cauallo, onze 3. Francefco Speciali
caualiero per mezzo cauallo, onza vna , ett. 15. Francefco Sala per vn cauallo, on.
14
ze 3. Francefco de Spinis per vn cauallo, onze 3. Gregorio di Gregorio caualiero ,
ch'è il predetto , per vn cauallo, cnze 3. Guido Magnavacca per vn cauallo, onze 3 .
LIBRO IIII.

Conte Herico Roffo per 14.caualli, onze 42.Gl'heredi di Ruggiero di Vallono per
vn cauallo e mezzo, onze 4.ett. 15. Gl'heredi di Ximenes de lofa per due caualli,on
ze 6. Gl'heredi di Gandolfo Roffo per due caualli, onze 6. Gl'heredi di Bartolomeo
Afuòli per due caualli onze 6.Gl'heredi di Giouanni Geremia per due caualli , onze
6. Gl'heredi di Bernardo Scarano per due caualli, onze 6. Gi'heredi del Giudice
Thomafo di Ferliccio per vn cauallo, onze 3. Giacomo Larbuzi caualiero per vn
cauallo,onze 3.Bernardo d'Amiliria caualiero per vn cauallo, onze 3. Manfredo Lan
zacaualiero per vn cauallo, onze 3. Oliuiero di Protonotaro per mezzo cauallo , onza
vna ,e tt. 15. Pietro di Parifi caualiero per mezzo cauallo, onza vna, e tt. 15. Glhe
redi di Perotto di Parifi per vn cauallo, onze 3. Riccardo Roffo caualiero per due ca
valli,onze 6.

Nel medefimo feruigio militare , e ne ' Baroni della città di Catania filegge di Fer
rante di Gregorio, che per non hauer notitia da chi deriuaffe, profuppongo , ch'egli
fiaftato il ceppo della famiglia Gregorio de' Baroni di Caftania .
Procreò Gregorio di Gregorio à Bartolomeo , che fù vno de' chiari caualieri del
fuo tempo ; à coftui fucceffero Orlando, e Rainero fuoi figli. Orlando hebbe per mo
glie la figlia di Gerardo Guimirano Barone non puoco ftimato del Rè Martino , dal
quale in conto de' feruigi haueua acquistato la Caftellania della Bucca con onze
200.direndita in feudo nel 1391. Orlando, oltre i feudi paterni , acquistò molt'altri
beni , e procreò vna fola figliuola , chiamata Antonia , che fu moglie del Dottor
Antonio Carbono . Quefti fecero due figlie , la primogenito fù moglie di Giouanni
Rizzo ,e la feconda fù moglie di Tuccio di Balfamò chiamato il Seniore ; perloche
la Baronia del Ius del pondo della Statera, e gl'altri beni paffarono a ' pofteri di Rız
zo, e di Balfamo .

Ne nacque da Rainero , figlio fecondo del prenarrato Bartolomeo , e da fua mo


glie , figlia di Bartolomeo di Pellegrino , Thomafo di Gregorio , che fù caualiero di
molta ftima , il quale con fua moglie Caterina di Moleti , ouer de Milite, procreò il
Dottor Giouanni, ed alcuni altri figli, che per non hauerne notitia gli lafcio da cãto.
Dal predetto Dottor Giouanni , che fù promoffo, per la gran peritia delle leggi ,
negl'vffici giudiciali fupremi del Regno , e da Tiffa Saccano fua moglie ne nacques
Dottor Pietro di Gregorio, che non puoco auanzò il padre , ed alcun'altri del fuo
tempo nella profeffion legale , fcriffe ( de Cenfibus , de Feudis ) e fopra altre materie ,
mori con carico di Prefidente del Conciftorio : egli con donna Polifena Zifuentes
procreò la viuente donna Maria moglie del Reggente Antonio Scirotta , è dopò di
donPietro Muxica Generale dell'Artiglieria .
Il viuente don Pietro di Gregorio defcendente de' predetti per le fue virtù lette
ralimolte volte è stato promoffo nel Giudicato della R. G. C. di Macftro Rationa
le , ed vltimamente di Reggente nella Corte Reale, doue adeffo dimora . D. Andrea
fuo fratello è ftato Senator di Catania , e con molte famiglie in matrimonio s'hanno
congiunto. ltre de' prenatrati antichi Baroni hò ritrouato , per gli atti della Regia
Cancelleria , Blafio di Gregorio, ch'acquiftò il feudo della Gatta neltenitorio di
Piazza nel 1371 : ed Anfaldo di Gregorio parimente nel medefimo anno molt'altri
beni .Giouanni di Gregorio s'inuefti della Baronia di Caftania , di Randacino , di
Rafupuila , e di Santa Maria nel 1453 ; e delli demanij di Meffina nel 1478 : fuo figlio
Giacomo gli fucceffe nel 1502. Nicolò di Gregorio s'inuefti della decima delle ca
pre di Toromena nel 1507, e della Baronia di Vigliatori nel 1509. Franceſco di
Gregorio de'feudi di Ragalxac , e di Fiumetorto nel 15 13. Don Cefare di Grego
rio fù Giudice Straticotiale nel 1591 , con Vicenzo Ferrarotto , e don Franceſco
Monforte ; e nel 1594, con Giulio Cefare de Cauallarijs , ed Andrea Furnari . Don
Marco di Gregorio con Scipione Spadafora , e Domenico Patti.
B Fra
10 TEATRO GENOLOGICO

Fra gl'antichi Senatori della città di Meffina fi vede Meffer Mari di Gregoric
nel 1451 , con Saluado elo Porto, e Pietro Falcone. Giouanni di Gregorio nel 1551
con Gafpare di Gioeni , Perotto Marchetto , Gio. Pantaleone Giurba , Francefci
Romano, e Placido Cafalaina.Paolo di Gregorio nel 1600.don Carlo di Gregorio,
moli'altri. Domenico di Gregorio fù Giurato di Palermo nel 1413.Hebbe e la mol
ti caualieri Gerofolimitani , Frà Thomafo di Gregorio fù riceuuto nel 158.Fr
Giacomo nel 1583 Frà Francefco nel 1586. Frà Thomafo di Gregorio nel 1618.
finalmente molt'altri uirtuofi caualieri di lei in Meffina florifcopo , iquali con
molto decoro fi mantengono, hauendofi congiunti in parentela con le prime fami
glie nobili della medefma città.
L'arme di quefta famiglia fono va campo partito per lungo d'oro , eroffo , con
tre fpontoni quadrati , ch'abbracciano ambedue i campi .

DELLA FAMIGLIA
H

GRILL O. T*

)
W

4
#

Annali di
Genova di ARIA fouerchio fe mi voleffe impiegare à fcriuere l'antichità,
Pantaleo ecarichi , che ha goduto la famiglia Grillo nella Republica di
ne Giufti Genoua, baftami à dire d'Amico Grillo Confole.e Gouernador
niani,e de!
Caffaro. di Genoua nel 1 157. infieme con Ruggiero d'Ita , Guglielmo
S
Vento , Vberto Spinola , e Gandolfo Picamiglia ; nel cui anno
Guidone Guerra Conte di Ventimiglia , e progenitor de viuen
RO
ti Marche fi di Geraci in Sicilia diede gratiofa mete i fuoi Caftelli
al comune , e Republica di Genoua per leuar via alcune diffentioni , e la Republica
gli li conceffe in feudó con la folita inueftitura.
Reg.'della Anfaldo Grillo con Guglielmo Cigala furono mandati della Republica con ca
zecca di rico di Capitani dell'effercito Genouefe contra Pifani nel 1158. Nicolò Grillo nel
li
detpo
Na i. 1162 ; il cui figlio chiamato Rombello Grillo , militando a ' feruigi dell'Imp. Fede
t. anndi
rico 1 1 ,fi fermò in Sicilia , e nella città di Palermo, doue Simone fuo figlio hebbe

il carico di Capitano della guardia delli porti maritimi della città , etenitorio d
Reg.della Palermo nel 1235. e Thomafo fù Baglio della medefima città nel 1280 .
Cancellidi Da Simone ne nacque Thomafo Grillo detto il Giouane, che fù Giudice di Paler
Napoli di
dett anno. mo nel 1282. come in altre famiglie s'ha accennato : hebbe per moglie la figlia di
Ni
ĭ
1

I D LIBR OZIIII
.

Nicolò di Simonide fratello di Giacomo Giudice collegha di Thomafo , il quale Reg.del Se


procreò Vberto , e Thomafo, ciò appare per due priuilegij registrati nella corte natodi Pa
del Senato di Palermo del 1312.13 15. nel primo dice ( Nuper ad fupplicationem ler.didets.
anno.
Nicolai de Mayda confiliarij ,familiarij , Guglielmi Talame , Petri de Philofopho, Thoma Frà Sime
sijGrilli , Raynaldi de Mylte militum , & Iudicis Philippi de Caftrono ciuium ciuitatis nedi Leti
ni nella
Pan.fidelium noftrorum Syndicorum Vniuerfitatis . ) E nell'altro dice . ( Idem Thoma
fuahift.ma
Grillo de Panormo militifideli noštro). Là doue chiaramente fi fcorge quanto quefta nuſcritta .
famiglia foffe antica , e nobile nella medefma città .
Filippo figlio di Thomafofù Caftellano di Siragufa come appare per va priuile.
gio dato nella medeſma città del 1335. e frà l'altre dicerie ( Fideli noftro Philippo
Grillomiliti filio Thomasÿj Grillo de Panermo noftro Confiliario ) . Ed hebbe anche il cari
co di Caftellano della Torre della punta del Saluadore di Meffina nel 1347.
Scriptum eftgabellote gabella Sittini carnium ſpectantis ad vniuerfitatem nobilis ciui
tatis Meſſane annipræfentis vi. Ind, fideli fuo. Cumper ipfam curiam fit prouifum , &no
Arplaceat maeftati , quod Friderico Ardizono Caftellano Turris Phari, & Philippo Gril
loCaftellano Turris punčte Sañėlį Saluatoris de lingua Phari ciuitatis prædičta fidelibus.
nostris .
Quefto fi caso in Siragufa con la figlia di Thomafo Valtacino gentil'huomo di Reg.della
quella città, con la quale procreò Thomafo , ed Vberto , che non puoco feruirono Camera
Rè Martino nelle guerre de Regnicoli . Vberto procreo Thomafo, Filippo,e Nico- Reg.di
ann. dete
lò , che militarono à fauor del Rè Alfonzo . Nicolò per hauer reufcito valente Doc
tore fù della Regina Maria moglie del predetto Rè Alfonzo eletto Maftro rationa
le della fua reginal camera nel 1428. e Filippo hebbe la Caftellania di Metagrifone
di Melfina per tre anni . Thomafo fù creato domeftico , e famigliare regio , ciò
appare per priuilegio dato in Palermo à 16. di Luglio 1466. doue fi legge (Cum ita
que hac omnia , & alia comenaatione digna in vos dilectum regium Maſium Grillo, effe , &
vigere iudicamus tenoreprafentis in aliqualem veftrorum virtutum , & feruitiorum gra
titudinem vos diełum Mafium, &filios veftros, ad noftrum tamen beneplacitum, crea
mus,facimus,& ordinamus familiares domesticos,& feruitores noftros agregantes centui ,
&numero aliorumferuitorum domefticorum , &familiarium actu nobis feruientium ,

quel che fegue .


Da Nicolò Grillo ne peruenne Francefco , che fi casò in Noto con Liuietta Bar Teſtamen.
bulato , figlia di Pietro gentilhuomo di quella città , con la quale procreò Pietro , sodi Plet.
Barbulato
che fu de' primi gentilhuomini di Noto . nell'atti di
Procreò Pietro à Giouanni, che per donatione di fua zia Girolama di Ribaldo,ac Not.Ante
quiftò nell'anno 1541. la Baronia del feudo di Moriella . La famiglia Ribaldonio Care .
vna dell'antiche famiglie nobili della città di Noto . Antonella Ribaldo fù Secre bene nel
1578,
tario del Rè Federico 11. Gio . Filippo fuo figlio acquiftò il feudo di Moriella, per la
moglie Lucia Falaxarra,con la quale procreò Gio. Antonio , e Giacopina moglie
diLuca di Pandolfo gentilhuomo Siragufano . Gio. Antonio prefe per moglie Gi Atti di no
rolama Grillo forella di Pietro , e dopo la morte del marito ſenza prole per ragioni tar Filippo
delle doti fi aggiudicò detto feudo, che poi lo diede al nepote Giouanni Grillo, che Carobene
fene inuefti nel 1542. Quefti procreò à Gio. Viccazo Grillo , che prefe l'inueftitu diNote:
ra del predetto feudo di Moriella nel 1557: e Geronima Grillo moglie di Orlando
Sortino auo paterno di Orlando Maria Sortino Barone di Bufulmone .
Dal fudetto Gio. Vicenzo ne nacquero Gio. Battifta Barone di Bufulmone , che
fene inuefti nel 1596. Carlo , Marco Antonio , Catherina , ed Ifabella ; de' quali
Catherina fi casò con don Giouanni Requifenz fratello di don Antonio Prencipe
della Pantellaria , mà non fece figliuoli : Iſabella fi caso con don Luca Grimaldi di
Caftrogiouanni : e Carlo , e M. Antonio morirono fenza figli . Dal Gio . Battifta ne
B 2 nac
12 TEATRO GENOLOGICO

nacquero quattro figli don Vicenzo,don Antonio , donna Dorothea , e don Saluato

re , che mori giouane , e pure donna Dorothea, cafata col Dottor don Benedett
Emanuele fimorì ſenza figli : però don Antonio , che acquiftò il feudo detto di do
na Maria , preſe primieramente per moglie à Flauia Piamonteſe di Agrigento , la
quale mori , lafciandogli don Gio. Battiſta , e donn Angelica ; e dopò pafsò alle fe
conde nozze con Vicenza Mixiotta Baroneſſa del Zarbo , che gli ha generato don
n'Vrfola , donn'lfabella , e donn' Antonia : ed il Dottor don Vicenzo primogeni
to Barone di Moriella s'inuefti di detto feudo nel 1630; e fi casò con donna lfabell
di Settimo figlia di don Geronimo , che fù Pretore di Palermo nel 1621. e 1612
L'arme di quefta famiglia fono vna ſcala d'oro con vn Grillo rollo , che monta in
1 campo azzurro , arme antiche della famiglia Grillo di Genoua .

DELLA FAMIGLIA

GRIMALDI DEL BARONE DELLA GVZzetta.

24
.85.
Accenno nell'Elogio della famiglia Gifulfo, nella prima parte del
TeatroGenologico , l'origine della famiglia Grimaldi : in quefto
fi moftrirà la ferie della guifa , che s'ha potuto cauare per l'hifto.
rie , e perlefcritture publiche ; con tutto che circa i ſuoi antichi,
S
principij non puoche varietà fi fcorge ; percioche Fanutio Cam
pano dice , che nelle Croniche Brunfort , fi legge hauer origine
Tek
quefta famiglia in Normannia da Grimaldo Criſpino , però poi
conchiude da Grimaldo Longobardo Duca di Beneuento, il cui nepote Henricocó
Hutario Scaglia la piantarono nel Genouifato . Altri dicono da' Conti di Narbona.
Elentio ne' fuoi Giornali dice d'vn Patritio Coftantinopolitano . Francefco de Pe
tris nel librodelle famiglie illuftri di Napoli le dona principio da Grimaldo Goto ,
dal quale vuole , che originaffero anche i Duchi di Bauiera , gl'Appiani Principi di
Piombino , i chiariffimi Principi di Francia , i Cacani Baroni Napolitani , i Beamó
ti Baroni Spagnoli , i Marchefi di Cotrorio , ed altri . Carlo Giofeffo Orrigone fàla
fua origine da' Duchi Normanni . Raffaello Vulterano fi conforma con Elentio di
cendo , che i Grimaldı , e Grimani di Venegia deriuarono ambedue d'vn ceppo in
Coftantinopoli.Auguftino Giuftiniano Vefcouo di Nebio negl'annali di Genoua, co
correndo con Carlo Giofeffo Orrigone,la porta da'Normanni . Pietro Bizzaro ac
cen
BI BRYO IIII. 13

cenna ne fuoi annali le precitate opinioni , e conchiude effer ella chiariffima in


Italia , e nella Republica di Genoua per molte centinaia d'anni . Si legge in Carlo
vi. Rè di Francia nel 1396.che ordinò cỡ vna fua lettera à Luceburgo Conte di La
noi,e di San Paolo fuo Gouernatore in Genoua , che doueffe foccorrere in tutti i bi
!
fogni à Rainero Grimaldi Signor di Monaco , per effer deriuato del fuo Regno ,
da Crifpino Normanno,figlio fecondogenito di Grimaldo Signor d'Antibo , delle
fortezze di Boglio, dell'Alci maritime, e fortezze di Monaco , che nacque di Cri
44
fpina fua moglie figliuola di Robberto primo Duca di Normannia sonde Gio. Vil
lanodice , che in quel Ducato viueno due Terre chiamate Grimalda , e Crifpina , in
memoria de' prenarrati Signori . Soura di lei parimente dice Giacomo Bracelli (Gri
maldorumgenus ex Prouintia Narbonenfi ortum duxiffe palam, etiamgentem antiquitate
memorabilem, & Francorum Regibus admodumfidam ; adeo vt in bellum gerentibus per
raro,aut numquamfactum fit , vt Reges ipfi vel mari , vel terra duces aliquos Grimaldos
non habuerint : memorant adhucfeniores noftri , cum Carolus Francorum Rex Loannifi
hus, à Brithannis oftibus intra ipfa Regni vifcerapremerat, accerfiffe Genua cum ingenti
slaffe Carolum Grimaldum, eiufque forsi opera aduerfus hoftes vfum effe ;fub huiusfami
he dictione plurima oppida, & non ignobiles adbuc eftendit populo Gallia Narbonenfis . )
Giouanni Reco fcriuendo de Grimaldi , dice c'hebbero origine in Prouenza , doue
furonoSignori di molte Città , e Caftelli : fondarono il Caftello Grimaldo . Mario
Aretio parimente vuole , che i Signori di Monaco furono originarij di Grimaldo
Conte , e Duca Alemanno Baljo , e Gouernadore del Rè , e del Regno di Francia ,
liberando la Prouenza dell'oppreffione Saracena ; ed in memoria del fuo valore
fondo il Caftello Grimaldo in quel paeſe. Confaluo Argotes de Molina nella nobil
tà d'Andalugia , e nel trattato d'Antonio Grimaldo Signor della Torre di Mongo.
ne , porta nell'Adelentado di Cazzorla l'origine , il nome , cognome , ed arme di
Grimaldo Alemanno,dicendo , che deriua di Grimoaldo Conte di Fiandra, zio del
I'Imperador Carlo Magno fratello di Carlo Martello . Ambrogio di Morales; il Car
dinal di Trefcio ; e molti altri Scrittori teftificano quefta famiglia, con quella de'Gi
fulfi,effer difcefe di real fangue . Nicolò Grimaldo accuratamente forma l'Albero
di lei con ferie dell'anno 72 3. del Signore , fin al 1434. narrando i fatti de'defcende
ti, de'fuoi huomini illuftri , e verifica la continuatione del nome Grimaldo nella
ftella famiglia da 700. anni in circa . Anzi Frà Gio. Pinedo nella Monarchia Eccle
fiaftica , trattando di molti Principi , con l'auttorità di Gio. Battifta Pigno , di Gio.
Tillio , di Gio. Villano , e di Nicolò Grimaldo , fcriue, che il Conte Grimoaldo pre
J'b detto deriua da Priamo Rè di Troia. Finalmente ella da Prouenza Prouintia della
Francia venne nella Republica di Genoua , doue nobile , e potente fermandofi , di
uenne vna delle più grandi del Genouifato : indi ampliandofi pafsò in molte città
d'Italia , formandofila Signoria di Monaco nella Liguria; la Contèa di SanSerra ;
il Marchefato della Boffe ; la Contea di Biglio ; il Marchefato di Campagna; e mol
t'altre Baronie , titoli , habiti , e comende ella haue hauute : efempre ha portato vn
arma cioè , quindeci punte di lanza , ouer fufelli d'argento in camporoffo, vfate da
Grimoaldo Conte di Fiandra ; ma i Principi di Santa Caterina aggiunfero i tre Gi
gli di Francia , così portati da i fuoi per antica traditione : vno di quefta famiglia de'
Grimaldi di Sicilia hebbe congiungimento matrimoniale con la cafa reale di Fran
cia,e l'vfano dentro il petto dell'aquila Imperiale; però i Grimaldi di Genoua ſpie
gano l'aquila fopra il cimiero incoronato , e così quella de' Baroni di Scirumi.
Sarebbe fouerchio di trattar la ferie , e l'azzioni illuftri de' Grimaldi d'Italia ,

mentre molti Genologifti l'hanno con fufficienza raccontato: riftringendomi dun


,
queal mio tema , dirò de' Grimaldi di Sicilia , i quali di mantenimento di chiara
nobiltà , e di ricchezze,fono ftati ftimati fra le principali famiglie del Regno , go
den .
TEATRO GENOLOGI
14 CO

1
dendo fempre i primi vffici , e carichi di quello .
Nel reggimento del Rè Federico 11. per le fpeffe guerre , che quefto Rè hebbe
con France mentre vifle , vi concorfero à feruirlo colla militar difciplina molt
valoroſi caualieri , fra i quali, Henrico Grimaldi vno de ' figli del Signor di Monaco
il quale , rifedendo molt'anni appreffo il Rè in Catania , fi casò colà con Oliuella
1 di Paterno ; mà effendo ftato eletto del medefmo Rè Capitano della città di Leona
tini , caso iui il figlio fecondogenito , chiamato Pietro , con Alfia Gandido, e fù pro
genitore della famiglia Grimaldi di quella città , della quale fiori Henrico, Bernar
dino , Innocentio, Francefco, Antonio, Luiggi, ed Henrico, che tutti viffero con mok
te ricchezze , e reffero la loro patria molt'anni, eftinguendofi, dopò hauer partorito
molt'altri chiari caualieri in don Mario Grimaldi , che mori gl'anni à dietro .
Il primogenito d'Henrico fi chiamò Franceſco , il quale s'impiegò a' feruigi dek
Rè Lodouico , e dopò del Rè Federico 111. Queftihebbe per moglie la figlia d'Or
Jando Gueraldo padre d'Arnaldo Gueraldo chiariffimo Barone, che per militari fer:
uigi hebbe dal Rè Martino tutti i beni , ch'erano ftati confifcati per la corte à Va
lore Lanza nel 1 396. con la quale procred Henrico , Pietro,e Giouanni , che reufci
rono valorofi caualieri , e perche egli hebbe dal Re Federico 111. la Caftellania di
Caftrogiovanni , fi ritirarono colà col padre, folamente Henrico dimorò alcun'an
ni in Genoua , per la ricuperatione d'alcuni beni paterni , e dopò ritornando, feru
valorofamente il Rè Martino contra i Baroni rubelli, perloche n'acquiftò i feudi d'l
tibellini, ouer deila Baroneffa, ch'erano di Bernardino Palamaro , che per hauer mot
to fenza figli , gli fucceffe la Corte ; de'quali ſe ne inuefti il figlio Franceſco , à chi
pofcia fuccefle fuo figlio Antonio , al quale,hauendo morto ſenza prole, gli fegulil
nepote Franceſco , figlio di Giacopino , terzo figlio del predetto Henrico : à quefti
fucceffe il figlio Giacomo nel 1470. chefù padre di Pietro , il quale gli feguì nel
1512. Il predetto Henrico hebbe i feudi della Guzzetta nel 1397. de' quali inftitul
herede con ftretto vincolo à Pietro fuo figlio , al quale nel 1453 gli fucceffe il figlio
Henrico ; e perche eglifi morì,fenza lafciar veruna prole, inftitui herede Henrico
fuo nepote nel 1511- Poffedè parimente il predetto Henrico il feudo di Pollica
rini , che l'hebbe dal predetto Rè Martino nel 1396. Bernardo Grimaldi defcen
dente del medefmo acquiftò la Baronia di Rauagliufo nel tenitorio della città di
Leontini : parimente Gio. Andrea Grimaldi il feudo di Rifcalla nel tenitorio di Ca
ftrogiouanni , il quale gli peruenne per ragion di parentela ; percioche era quefto
feudo di Henrico di Rifcalla caualiero di Caftrogiouanni, che gli fucceffe fuo figlio
Andrea di Rifcalla nel 1374; al quale Giouannella , e Capizzanella fue figlic . Gio
uandella fi fè monaca nel monastero di San Benedetto , e Capizzanella fi casò con
Antonio Modola gentilhuomo della medeſma città , e ſe ne inueftinel 1453. Que'
fti cafando fua figlia con Gio. Andrea Grimaldi, quella le fucceffe nel predettofeu
do nel 15136

I feudi di Paftafia , e Laruneli nell'ifteſſo tenitorio di Caftrogiouanni furono anti


camente del Conte Ruggiero Paſſaneto , dal quale i feudi di Laruna peruennero à
Mazziotta la Sigona di Leontini Barone del feudo dell'Armicci , che per hauerſe di
ftaccato della real vbedienza , adherendo con gl'Alagoni, il Rè Martino diede det
tifeudi à Filippo di Caftrogiouanni di Meffina nel 1392. il quale vendè il feudo di
Paſtafia à Pietro Grimaldi di Caftrogiouanni per onze 1000 , ne gl'atti di Notar Lo
renzo di Noto àprimo d'Aprile 1416. el'ifteffo Pietro con licenza del Rè Giouan
milo diede al figlio naturale Henrico , che l'haueua legitimato nel 1518. Queſto
Henrico fi casò con Damiana figlia di Bernardo Andrea Grimaldi fua parente.
Per moftrarfi con chiarezza la ferie d'Henrico primo Barone della Guzzetta fin
a'viuenti Signori della cafa Grimaldi , lafcirò il racconto de gl'vffici , carichi, e Ba
ronie;
LIBRO III IS

ronie;percioche egli per fuo teftamento, fatto di qotar Dionifio Parifi à 20, di Giu
gno 1422. lafciò heredi de' fuoi beni , e feudi à Pietro , Francefco, Simone, e Piao ,
effendo che Bartolomeo premorial padre diede à Francefco il feudo di Ittibil
liai ouer la Baroneffa nel 1417; e ne feudi della Guzzetta gli fucceffe il primogeni
to Pietro ,

Pietro procred due figli, Henrico 11 , e Giouanni, hebbe pure vn'altro figlio ille .
gitimo,chiamato Henrico, che come s'ha detto gli diede con la legitima la Baronia
di Paftafia .

Henrico & 1 Barone della Guzzetta fece vn fol figliuolo chiamato Pietro 11 , che
fucceffe nella Baronia . Giouanni fuo fratello fi casò con Margarita figlia di Pietro
Speciali di Noto , e procred Pietro,Henrico, Giacomo,e Damiana.
Da Pietro 11 , figlio d'Henrico 11 , nè nacque Henrico rv: però Pietro fù vccifo
da'fuoi fchiaui , ch'erano in gran numero .

Pietro 111 , primogenito di Giouanni, con fua moglie Lucia Malteſe figlia di Ni
colò , procred Gio. Čalogero , Nicole , Ribecca , e Mariana.
Heurico 111 , fecondogenito di Giouanni , hebbe per moglie Coftanza figlia
d'Henrico iv Grimaldi , e procreò Giouanai 11 , Giacomo , Vicenzo , Angelo ,
Leonora , Sebaftiano , che mori giouenetto , Armenia , ed Iſabella .
Henrico Iv Barone della Guzzetta fi casó con la fua parente Damiana Grimal
di figlia di Giouanni , e generò Giouani 1 1 1, Francefco , Coſtanza , e Ribecca .
Gio. Calogero predetto fù valente Dottor di legge , perloche fù Giudice della !
fo corte Pretoriana di Palermo , doue fi casò con Margarita figlia di Gio . Pietro de
Pujades , e fece fei figli , Giofeppe , Alfonzo , Vefpeliano , Pietro, Maria , e Chiara ,
Nicolò, figlio fecondogenito di Pietro 11 1 ,hebbe per moglie Maria figlia di Gio .
Cataldo Petrufo Barone di Bubunetto , e generò Pietro v, Ferdinando , Fabritio ,
ah Margarita , e Lauria .
Giouanni 111 , figlio d'Henrico Iv, fi casò con Manila , figlia di Gio. Francefco
Barone della Guzzetta , e di Leonora di Bologna di Palermo, e procred Giofeppe,
Saluadoré , Francefco , Girolamo , Himara , Damiana , Liuia , e Giacoma .
Giacomo , figlio d'Henrico 111 , confua moglie Liuia Malteſe figlia del Baron di
Casba , generò Sebaftiano, e Virginia .
FO Da Vicenzo , figlio d'Henrico 111 predetto , e d'Agata figlia di Gio. Battiſta la
Monaca Barone della Volta, fua moglie, ne nacquero Henrico vi , e Gio. Leonardo.
Angelo , figlio del predettoHenrico 1 , ficasò con Coſtanza Grimaldi figlia di

Natalitio , e procred Franceſco 1 1 , Paolo , Honorio, Valeriano , Filippo , Grego


rio,Paolo II , Jacopella , Celeftria , e Giouanna .
Gio . Francefco , figlio primo d'Henrico iv , hebbe per moglie Lauria Marino fi.
glia delBarone del Mufcaro, dopò Marchefe delli Fauari; ma non gli fece figliuoli, e
paffando per la morte di quella alle feconde nozze con Leonora di Bologna , pro
cred Siluio , Emilio , Pompilio , Mauila , Siluerina , Giouannella , ed Hippolita , i
quali nobilmente fi cafarono . Mauila fi casò con Gio. Grimaldo , fecondo figlia
d'Henrico , e di Coftanza fua forella , perloche fù Barone della Guzzetta , reftando
il Gio. Calogero figlio di Pietro 111 efclufo . Silueria hebbe per marito Giuſeppe
la Monaca Barone della Monaca ; e Giouannellail Dottor Giofeppe Muzzicato di 1
Paternò .

Siluio hebbe per moglie Caterina Profpera , figlia di Paolo di Salem Barone di
( Ragargiotalo , con la quale fece Francefco 111 agnominato Rubera , che fi casò cố
Elifabetta Pariú , e generó tre figli, Diego prete fecolare , Antonio , che mori gio
774" uane , e Coftanza moglie di Nicolò Maltefe . Emilio mori fenza figli , e Giouanni

Jay fùccifo in vna contefa da Gio. Alberto Polizzi ,


Gio .

1
16 TEATRO GEN OLOGICO

Giofeppé figlio di Gio.Calogero Barone di Manchirà fi casò nella città di Termi


ne cop Faulina figlia di Gio. Battifta lo Mellino , e generò Franceſco , Gio. Batti
L
fta , Pietro , e Margarita .
Vefpefiano predetto di fua moglie Siluia Gualdaragiara non lafciò prole . Pietro
figlio di Nicolò Barone dell'Artelina , e della Valle delli lunghi morì pure fenza
figli .
Ferdinando altro figlio di Nicolò fi casò con Antonina figlia di Girolamo Gri
maldi , e procreò Girolamo , e Pietro .
Giofeppe,figlio primogenito di Gio. 111 , hebbe due mogli, con la prima , cheft
donna Giouanna Statella figlia del Baron di Spaccafurno,fece don Ottauio, don Vi
cenzo , e donn'Agata con la feconda moglie donna Giouanna , figlia del Dottor
Francefco Grimaldi Barone di Caro pepi , e Gallizzi, don Francefco , don Pietro
Paolo , don Girolamo , don Ambrogio , donna Virginia , donna Coftanza , doar
Antonia , e donna Mauritia .

Saluadore , figlio di Gio. 111. hebbe per moglie Fauftina figlia del Dottor Xime
nes Grimaldi , e generò fei figli,Giouanni , Aquino , Gregorio , Francefco , Antoni
no , e Maria .

Francefco , figlio di Gio. 111. fi casò con Elifabetta Miccichè , e generò Girola
mo Gefuita , Antonia , Maria , e Damiana .
Sebaftiano figlio di Giacomo fi caso con Leonora figlia di Mariano Carnazza, &
generò Giacomo , Simone , Mariano , Ninfa , Antonia , e Lucia .
Gio. Leonardo figlio di Vicenzo hebbe per moglie Margarita figlia di Girolame
Grimaldi , e procreò Francefco , Paolo , Henrico , Eufemia , ed Agata.
Francefco figlio d'Angelo ficasó con Angelica figlia di Gregorio Giluardo , e
procreò Pompilio , e Mariftella .
Honorio hebbe Dorothea figlia d'Antonio di Manna , e generò Aleffandro.
Francefco figlio di Giofeppe Barone di Mancipa , e Paffarello non lafciò prole .
Don Vicenzo,figlio di Giofeppe di Gio . 111 , fi casò in Catania con donna Cateri
nafiglia di don Girolamo li Cutelli , e generò don Giofeppe , don Felice , don Ma
rio, donn'Agata , e don Girolamo .
Don Francefco figlio di Giofeppe hebbe per moglie donna Cornelia ,figlia di don
Pietro Grimaldi Barone delli Fauàri , e non lafciò figli .

Don Pietro e Paolo , altro figlio di Giofeppe del fecondo matrimonio , fi casò in
Siragufa con donna Cornelia Abel , e procreò don Girolamo caualiero di Malta , il
quale è ftato Riceuitore della medefima Religione , e molte volte vfficiale della fuai
patria .
Don Ambrogio altro figlio di Giofeppe , hebbe per moglie Francefca figlia di
Pietro Vicenzo Maltefe Barone di Gasba ; e procreò cre figli, don Gioſeppe , don
Pietro Vicenzo , e donna Maria .
Hor ritornando all'altro ramo deriuato da Simone , altro figliuolo d'Henrico pri
mo Barone della Guzzetta , fi vede , che il predetto Simone , che fù Barone-della
Guzzetta , generò Henrico , che fi casò con Capizana Rifcalla figlia del Barone di
Rifcalla , con la quale generò Bernardo , Andrea, Bartolomeo, Ximenes, Gio. Gu
glielmo , Tito , Damiana,Caterina , ed Eliſabetta .
Bernardo Andrea , che fucceffe nella Baronia di Rifcalla , e Carrãgiura alla ma
dre , procreò Gio. Henrico , e Tifa .
Da Bartolomeo altro fratello nè nacquero Nicolò , Caramanna , e Veronica .
Ximenes, ouer Simone,hebbe Pietro Paolo , Natalitio , Gio, Thomafo , Epifana,
ed Hippolita.
Gio. Guglielmo altro fratello fi casò in Minèo con Giouannella Bucceri , e non,
1 lafciò figli . Gio.
1

LIBRO VIL
17

lefpade , ed alabarde con Blafco Lanza infieme all'hora Giudice della G. C.


Perche con molto zelo della Giuftitia , e dell'auttorità regia s'era con la lin
gua , ecolle mani guagliardamente oppofto fempre alla congiura , ch'ordi
naua Gio. Luca Squarcialupo . Perloche il Sereniffimo Imperador Carlo ri
compensò il danno , che patirono i fuoi figli nella robba , che gli fù colla vi
tatolta , in vn priuilegio dice il medefimo Imperadore : Carolus , &c. Ipfum
"
M.R. C. Iudicem interfecerunt atrociter , & animo prostratum reliquerunt ma

gnopereporro damna eius familia intulere . E poco poi foggiunfe ; Illiufque a


nimieximias virtutes , necfilentio quidem, nec retributione vacuasprætermitten

o das cenfemus , quem imò tantumferuitiorum , & damnorum intuitu piateq; indu .
fobolemfuam in magna constitutampenuria meritiffima gratia infrafcripta
profequi deuenimus , luxpaternum decus , &gloria in filijs elucefcat ceteriq; bu
ufmodi exemplo adpræclara agenda eliciantur .
Hebbe miglior fortuna Gio . Filippo Paternò Giudice pure della G. C.
godendo molti carichi , e quello di Vicario Generale per tutto il Regno più
co volte . Scriffe vn dotto Commentario foura la Bolla Apoftolica di Nicolò
V. che poi fù impreffo dal Dott. Pietro di Gregorio , con altri commentarij
GrdCodifamofi Dottori ; alcune annotationi ſopra il Rito , e Capitoli del Regno ,
già accennate dal Dottor Marcello Conuerfano Leontino .

PDA Fiori à tempi noftri con fama di virtuofo don Vicenzo , Auuocato Fiſcale
di Catania, e poi Giudice della Gran Corte in tempo del Duca d'Alburquer
ic que , da chi egli fù molto ftimato . Viè anche vicina memoria di don Gio.
Battifta Paternò Canonico , e Priore della Catredale di Catania , e quafi sẽ
pre Vicario Generale , e Vifitator della Diocefi in ogni Sede vacante , per il
fuo zelo , e virtù ; fù affai ftimato dal Principe Emanuel Filiberto, il quale lo
nomino nella nomina di Veſcoui , e di Giudice della Monarchia .
andr Sottopongo al filentio le Baronie , e vaffallaggi , che in diuerfi tempi hà
adge
0034 poffeduto quefta famiglia , ed infieme i matrimonij , e parentati c'hà con
tratto con tutte , quafi le famiglie nobili del Regno : mà perche di ciò fe nè
fàformando vn lungo trattato dirò folamente , che con verità fi può affer
mare la famiglia Paternò effer hoggi vna delle più ampie , e numerofe del
Regno ; poiche nella fola città di Catania fi poffano annouerare circa 25 , ở

o,fc 30 capi di cafa , che fono rami defcendenti d'vn medefmo ceppo . De matri
diM monij poifcambeuoli c'ha fatto con tutte le famiglie di Sicilia , in ogni tem
lett pos'è detto qualche cofa di fopra ; ed appare chiaramente negl'Archiai de'
Notari , e contratti matrimoniali onde più facil cofa farebbe notare alcuna
famiglia delle principali di Sicilia , con la quale non habbiamo cognitione
efferui apperentata , che raccontare tutte le cafate che poffo confeffare ha
ver dato , e riceuuto vno, ò più quarti dellafamiglia Paternò .
U De' Vaffallaggi, Feudi , e Baronie, c'hà poffeduto in diuerfi tempi ouer al
1
prefente poffiede , ritrouo nella Regia Cancellaria , vfficio di Protonotaro ,
TOP
enegl'atti publici, che fin'hora quefta famiglia hà poffeduto cinque Terre di
Vaffallaggio , e ben quarant'otto feudi , e Boronie col mero , e mifto Im
pero . Il primo , che di lei habbi prefo il titolo di Principe , è ftato Don
Agatino fopra l'antico Vaffallaggio del Bifcari , vn tempo Baronia della
rad
famiglia Caftelli di Catania , egli viue nobilmente , e con molta pruden
za , è ftato più volte Capitano , e Patritio della fua Patria , e del Cardinal
er Doria Prefidente del Regno , hebbe il carico di Vicario Generale del
Val di Noto con ampia poteftà , e così pure di don Franceſco di Mel
lo Vicerè , che gli incaricò la pace frà il Vefcouo di Catania , e ' primi
C Cano
1

18 TEATRO GENOLOGICO

Canonici del Capitolo della Catredale ' oprandofi con molta prudenza con
tutti i fuoi fratelli , ne'fucceffi tumulti populari di Catania del 1647.perilche
" pati molti intereffi, e trauagli.Egli è figlio di quel virtuofo Caualiero D.Ora,
tio Paternò, che in molti importanti affari del Regno , fù fempre impiegato
dal Sig.Duca di Fenà Vicerè, dal quale fù mãdato in nomina di Maftro Ratio
nale del Regno,e gode la gloria di primo giocator difcacchi del fuotempo ,
come referiſce D.Pietro Carrera nel fuo lib.del Gioco delle fcacche, lib. i.c
12.fol.91.hauendo vinto nel predetto gioco à Paolo Boi Siragufano,il primo
giocator del Mondo; che gioco inanzi i primi Principi d'Europa. Finalmete
i defcendenti di quefto Barone D.Oratio fi fanno chiamare di Paternò,e Ca
ftelli per la madre del Baro del Biſcari, che fù della nobiliffima famig. Caftelli
della cui origine, e grandezze hò trattato nella prima parte del mio Teatro.
Finalmente queste due famig.fono ftati ſempre mai tanti planti della fedeltà
che fi deue a' Sereniffimi Rè Padroni, ed à loro Miniftri, che in tutte l'occa
fioni s'hanno moftrato pronti difparger la robba, e la vita. Però frà i fuoi Ca
ualieri Gerofolimitani fiorirono Frà Franceſco Paternò , che fù riceuuto ne
1597, e Frà Blafco Paternò di Caltagirone nel 1632.egl'altri nobili della me
defma famiglia viueno parimente con gli fplendori della vera Nobiltà .

DELLA FAMIGLIA

PATTI .

EL mio Vefpro Siciliano fi diffe breuemente , che la Fa


miglia Patti di Meſſina_hebbe antica , e nobile origine d
Amfufio Signor del Caftello di Sterope Caualier Greco
il quale effendo ftato affediato fortemente nel 892 del Si
gnore, dall'Almirâte de' Saraceni fi reſe cõ patti, che libe
ramente con quanto egli , e fuoi Vaffalii puoteuano por
tar in ſpalla vfcendo, poteffero con loro cuftodia, e diffef
in Meffina ricouerarfi ; Mà quefti , ed altri patti non gli furono poſcia da
Barbari offeruati , ne' quali mai fegno di fedeltà fi riconofce . Perloche cic
anteuedendo Amfufio hauendo dubio della loro maluagità , fi fece dare pe
oftaggio, e ficurtà de' Patti il figlio del loro Principi Vendecair , nondimen
i Barbari fecondo Frà Simone di Leontino,non lunge il luogho doue è hog
gila città di Patti , gl'affaltorono per vccidergli , però diffendendofi franca
mente Amfufio con tutti i fuoi ftrangolò il Giouane oftaggio in vendetta
degli no offeruati patti,e fi ricouerò in vn forte colle fue , doue defendendofi
molto tempo , fù finalmente vccifo con la maggior parte de' fuoi , il cui ca
po dopo la ruina di Sterope , edificando i Barbari quefto luogho il puofero
foura la porta in ricordo della vendetta del figlio del loro Principe , il qua
nuouo luogho habitato fù chiamato de' Patti , che crebbe fubbito per la co
correza de Saraceni, e per le ruine dell'antica Tinnaride, no puoco infignita
che fu poi di Veſcoual dignità dal Pontefice Bonifacio 8.di cala Caetano.Ma
Gafpare Sardo dice , ch'Amfufio dopo che ftrangolò l'oftaggio dopo molta
diffefa fcampando de' Barbari ; fi ricouerò con tutti i fuoi in Meffina, e quin
di lo chiamarono Amfufio de' Patti : Però i Barbari ricouerato c'hebbero i

capo del figlio del loro Principe,ruinarono l'antica Sterope , e delle fuere
liquie edificarono la viuente Città di Patti , Quefto Amfufio dunque fù Pro
geni

7
1:

LIBRO VII. î)

genitore dell'antica famiglia Patti , la quale partori quel celebrato Anfaldo


di Patti , ch'andò al Conte Ruggiero con Giacopino Saccano , e Nicolò Ca
muglia , ad afficurar l'offerta fattagli da Bettumeno Saraceno, per l'acquiſto
di Sicilia , e fù genitor di Nicolò d'Amfufio , e di Riccardo , che fù Stradicò
di Meffina del 1137 , e padre di Nicolò che procreò Lutio ; il quale fù vno
de'congiurati del Vefpro Siciliano , contra Francefi, con la fouraintenden
el
za delle Città d'Agrigento , e di Naro ; ed egli co fuoi figli Giouanni Nicolò
di Patti, e Pellegrino furono creati Baroni del RèFederico II.nel 1325.Hebbe
Fina
il predetto Pellegrino di Patti la forefta di San Giorgio , Graffetta , porta di
Traina , e la gran forefta di Signi , che gli furono confirmati del Rè Pietro II.
"
con la forefta di Santa Lucia , in parte de' quali gli fucceffe ad Anfaldo fuo
ioTa nepote figlio difua forella , e d'vn altro Anfaldo figlio di Nicolò fuo fratel

lo; à coftuifegui fuo figlio Giouanni , al quale Pellegrino fuo figlio nel 1416,
achi Giouanni nel 1455. à coftui Pellegrino fuo figlio nel 1469 , al quale
anchefuo figlio Giouanello . Nel 1512 che gli vendè à Pietro Campolo .
cean A Giouanni fucceffe fuo figlio Anfaldo , che fù vno de' primi Baroni del

la città di Meffina , ed è nominato nel feruigio militare del Rè Lodouico . Il


cuifiglio Nicolò fù Signore della terra della Scaletta , della Forefta di Trai
na , d'Attilia , e Guidamandri , i quali gli conceffe à Saglinbene di Marche
fe fuo nepote , e Giouanni di Patti altro figlio di Nicolò , hebbe confirmato
del Rè Martino nel 1393 il feudo della Placa nel tenitorio di Traina , laſcia
togli da Giouanni , e Margarita Vallono fuoi zij , e'l Cafale di Piazza lo la
fciò al detto Anfelmo. wat

Nel 1396 anche nel medefmo anno Cõteffa forella del predetto Anfaldo
B

ottenne dal proprio Rè i publici carceri della città di Palermo .


Da Giouanni ne nacque Anfaldo, ed Andrea : Anfaldo fi caso co Antonina
figlia di Giacomo di Labruzzo Caualiero, con la quale procred Gio. Andrea,
e Giouanni ch'acquiftò i feudi di San Giorgio , e di Graffetta de' qualife ne
tinuefti nel 1455
eu Gio. Andrea di Patti , fi caso con la figlia di Gilforte d'Orfo , e di Cecilia

Dente nobili Meffinefi , il qual d'Orfo fu Secretario del Rè Alfonzo , e Ba


rone de' feudi di Raineri , e delli Mirij del piano di Milazzo datogli d'Alua
erro Sacco fuo zio ,per donatione negl'atti di Notar Paolo di Cariffima à 27. di
Maggio del 1443 , e l'altre due figlie del predetto Gilforte , fi congiunfero
in matrimonio col Barone del Condrò di cafa Bonfiglio , e con la cafa Sicu
fofo : Nondimeno dal detto Giouanni Andrea ne nacquero Francefco , Bar
dotolomeo, e Gio. Domenico.Francefco fi casò con la figlia di Mariano di Na
fo Baron di Santo Stefano della Briga . Bartolomeo con la figlia di Giouan
fen ni Merulla , e fù due volte Senator di Meffina . E Giouanni Domenico con
Donna Paola Roffoje Spadafora . Bartolomeo procreò quattro figli maſchi,
edacquiftò Mamula , ed Agriato in Calauria , e la terra di Linguagroffa in
Sicilia , ne' quali gli fucceffe don Fabritio fuo figlio primogenito, che fi mo
rinel feruigio militare in Leontini , e lafciò don Scipione Caualier Gerofoli
mitano , che interuenne nella guerra di Malta fattagli da Dragut , Don Ce
a fare ch'andò Ambaſciador al Principe don Giouanni d'Auftria in Roma's ed
optiui fi mori, e don Siluio c'hebbe per moglie donna Giouanna Valdina,figlia
di Don Gio. Valdina, figlio di Don Andrea Valdina , Barone della Rocca ,
e procreò molti figliuoli , frà i quali Don Fabritio , che fi fece religiofo ne'
miniftri degl'infermi , chiamati in Sicilia Cruciferi , e Don Andrea, ch'è fta
to tre volte Senatore , e Principe della congregatione de' Caualieri della
Stella . C 2 Da
20 TEATRO GENOLOGICO

Da Girolamo altro figlio del prenarrato Bartolomeo , Baron di Lingua


groffa , ne nacque Domitio Patti , che fù Giudice della Gran Corte , e fi mo.
ricol medefimo officio , effendo ftato pria Auuocato Fifcale , e Giudice di
" Meffina , e del Confiftorio ; hebbe egli per moglie Donna Giouanna Rizzo,
figlia di Don Viſconte Rizzo , Baron delli Mirij , con la quale procreò Don
Vifconte , e Don Franceſco Auuocato Fifcale di Meffina . Don Viſconte fi
caso con Donna Leonora Pefce , con la quale procreò Don Cefare , Don An
faldo , Don Francefco , c'hà goduto carichi di Prelatia , con l'amminiftra
tione di l'vna , e l'altra fignatura in Roma, e Don Emanuele Patti, al preſen
te Monaco Benedettino ,
Da Don Franceſco altro figlio di Domitio , e fua moglie Donna Elifabet
ta Mont'aperto , figlia di Don Bartolo Mont'aperto , e Ceruiglione , Baro
ne delli Grutti , ne nacquero i viuenti Don Girolamo , e Soro Giouanna ,
Monaca nel Monaftero de ' Setti Angioli di Palermo , dell'Ordine di S. Fra..
cefco di Paola .
Don Anfaldo Barone di Bellouedere , altro figlio di Girolamo di Patti , e
fratello di Domitio procreò à Donna Iſabella , moglie di N. di Galuppi ,
Barone di Cirelia , di Ioppolo , e di Galuppi nel Regno di Napoli , e viflo
nobilmente col carico di tre volte Senator della fua Patria Melfina, finalme
te queſta famiglia è vna delle più antiche , che tiene il Regno di Sicilia , ori
ginata di nation Greca , e frà i fuoi Caualieri di Malta fi legge Frà Italiano
Patti riceuuto nel 1492. L'arme di lei fono vn Campo diuifo di fopra di rof.
fo , e difotto d'oro , e per trauerfo vna banda Celestre , che abbraccia l'vn ,
e l'altro Campo . Sp

DELLA FAMIGLIA
....
PAVLILLO.

Itrouo nel reggimento Normando con carichi militari la


Famiglia Paulillo in Sicilia , percioche Antonio Paulillofu
Conduttiero d'vna banda di Soldati nella città di Cofenza,

per ordine del Rè Mal Guglielmo , per ſpettar iui la vo


luntà delfuo Gran Cancelliero di Sicilia Afclettino Arci
diacono di Catania . Efchino Paulillo fù Conferuador del

Trib. del Real Patrimonio nel 1247. il cui figlio Gio . Cof
tanzo fùVice grand'Ammiraglio di Sicilia fotto il Rè Manfredo nel 1259 .
come filegge nella vita del Rè Manfredo fcritta del Valla : fi ritroua pari
mente Antonio Paulillo , Notaro Regio del Rè Federico II. Il cui nepoto
Not. Matteo Paulillo fù Secretario della Regina Maria , e primo Notario
Regio del Regno . Quefti fù figlio di Nicolò Paulillo , che per i feruiggi Mili
tari hebbe del Rè Federico III. nel 1364. il feudo di Ragalgio , e con Salua
forella di Berardo Paffaneto , Barone di Michilcarari , fua moglie procreò il
predetto Matteo , Giouanni , Antonio Berardo , e Filippo Paulillo , che mi
litarono fotto il Rè Martino , viuendo fempre douitiofamente, e con fplen
dore , e così lafciarono i lori pofteri nella città di Meffina ; oue fin'ora quefta
Famiglia nobilmente fiorifce, hauen dofi fempre congiunta in parentela con

molte principali Famiglie del Regno , fondando in alcune Chiefe alcune fa "
cre benefici , come accenna il noftro R. Abbate Pirri nelle fue notitie Ec
cle.

!
LIBRO. VIL 21

clefiaftiche vn ramo di lei è paffato nella città d'Agrigento per il congiungi.


mento matrimoniale , che fece con la cafa Monreale de' Baroni di Bincini ,
M

la quale fiorifce nobilmente nella medefma città di Agrigento . L'arme della


famiglia Paulillo furono anticamente vna banda d'oro , fopra la quale vns
to
Pauone del fuo colore con le penne erti in campo roffo .

DELLA FAMIGLIA

PELLEGRINO.

E fi voleffe con efaftezza ricercar per gl'Archiui del Re


gno, l'azzioni , ed antichità della famiglia Pellegrino, detta
anche Peregrino, le ritrouarebbe molte Illuftri, ed antiche;
nondimeno per quanto hò poffuto cauar di lei, la veggo
nobile , e feudatoria fotto il reggimento del Rè Ruggiero ;
à feruiggi del quale militò Papirio Pellegrino nel 1129.e
nel feruiggio militar del Rè Buon Guglielmo , che mandò
in Terra Santa , frà gl'antichi Baroni , che fi leggono nel notamento , e Gio.
Peregrino , e quefte fono le parole !
loannes Peregrinus , & filius eius duxerunt,quod tenent Villanos VI. & Pheu
dum Angerÿfororyfui , & cum Augumento obtulerunt militem vnum .
Segue à coftui Thomafo Pellegrino hoftiario, (ò come vogliam dire) ne'tē
pi moderni Portier di Camera dell'Imperador Federico II.il cui figlio Ge
rardo Pellegrino hebbe del medeſmo Imperadore , il gouerno dell'Ifole di
Malta , e del Gozo , da chi fi profuppone hauer hauuto origine la famiglia
Pellegrino di Malta, già deſcritta dal virtuofo Caualier , e Vice Cancelliero
della Religion Gerofolimitana , Frà Giouan Francefco Abela , nella fua,
Malta Illuftrata , Pier Luca Pellegrino, hebbe per moglie vna figlia naturale
di Corrado Sueuo, chiamata Attilda , per moglie, col dominio di Randazzo,
eCentoripe in dote, che gli furono tolti pofcia, dal Rè Manfredo , fotto pre
tefto effer elleno del Regio Demanio, e gli diede in cambio i feudi del Fraſci
no, e Briemi , che gli fucceffe Giacomo loro figlio , che con fua moglie

Margarita in molti publici inftrumenti, e priuilegij fon chiamati parenti del


Rè ; però non hò ritrouato come quefta parentela reale perueniffe, la pro
fuppongo dell'antedetta di Pier Luca Pellegrino . Nondimeno Gio. Pelle
grino figlio del predetto Giacomo, prefe per moglie Antonia figlia di Maz
ziotta Spadafora , con la quale procreò Dionifio , il quale fi casò con Anto
1
nia Spadafora figlia di Pietro , e nepote del Mazziotta , perilche la loro fi
glia Maria ottenne dal predetto Mazziotta fuo zio,gli cenfuali di Randaz
A
zo . Di Dionifio ne nacque oltre la predetta Maria , Giouanni , Pietro , e
Bartolomeo Pellegrino . Non so come quefta famiglia di nobile in Meffina
s'habbi fatto popolare,mentre i fuoi fi veggono fcolpiti frà i Giurati popola
ni , ecco Nicolò Antonio Pellegrino Giurato popolano nel 1585, ed in vna
publica Tabella fi legge . ***

loanne , Iacobo , Cirino , don Franceſco Romano , don Iacobo la Rocca,


Nicolò Antonio Pellegrino , don Mauritio Portio , loan Dominico Cala
ftrò Rempub. gerentibus . Profuppongo ciò per la preheminenza , che ten
gono in Meffina i Giurati del popolo comunq; fia quefta famiglia non gode
più in Meſſina il titolo di nobile , ne anche nell'altre Città del Regno , viue
co❜
22 TEATRO GENOLOGICO

co' fuoi fplendori dell'antica nobiltà ; mà con mediocre fortuna . Spiegano


alcuni di quefta famiglia per arme vn leone d'oro veftito di Pellegrino , co
bordone d'oroin mano , in campo azzurro ; Mà gl'antichi Baroni di lei por
tarono vp braccio armato d'oro , con vn Falcone pellegrino di fopra d'ore
in campo azzurro , e quefte arme mi paiono più verofimili dell'altra pres
narratafatta à capriccio alludendo al cognome di Pellegrino . Nondimend
della medefma famiglia fiorirono alcune cafe in Palermo , nobilmente , dela
le quali ne viuono alcuni rampolli con mediocre fortuna .

1
DELLA FAMIGLIA

PE P I

ceva I moftra cosi nobile , & antica la Famiglia Pepi della Citt
di Noto , quanto ogn'altra antica Feudatoria ip leifi ri
troua , e magiormente s'haue ella medeſma ingrādita nelle
medefma Città, così per gl'huomini virtuofi c'haue hauut
di lettere , d'Armi , e d'altro pregio , come l'hauer viuute
fplendidamente , e con molte ricchezze ; ne fan piena cer
tezza di ciò i Priuilegij, che tiene degl'antichi Rè di Sicilia,
che al fuo luogho fi moftrano . Vogliono alcuni circa la fua origine , che de
riuaffe da Normandi, abbaſſando di Francia in Italia, col Conte Roggiero,
benche ciò , e' fuoi fucceffi fian in obliuione per la maluagità de i tempi paf
" fati ; e la refidenza oue fia ftata ; nondimeno per ritrouarfi antichiffima in
Forli vna de i famofi Città d'Italia, dona chiaro faggio della molta antichità
Efeguedo ifamofi Scrittori, che fcriueno di lei, fi retroua nel Terminio nel
la vita di Carlo Rè di Napoli , e nel Sommonte feguendo l'ifteffo la feguente
defcritioné. ..

Quando Carlo paſsò l'Alpi contra Manfredi Rè di Napoli , per l'acquiſto


delli dui Regni, con mediocre eſercito ſi tratenne in Piamõte, e quindi chie
fe foccorfo da tutte le Città d'Italia , contra il Sueuo rubello della Chiefa .
Perilche la Città di Forli gl'inuiò Guglielmo Pepi Caualiero nobiliffimo , ~
Patritio all'hora di quella Città , che per l'ardentezza del fuo animo ; e per
hauer egli tolto nel fuo fcudo li pepi roffi fignificando , che abbrugiaua ol
tre modo nella gloria militare,fù cognominato Pepi . Coftui dunque con tre
mila Soldati, fe ne passò à foccorrere Carlo , hauendo con effo lui Ruberto
Orfella valorofo , e nobile Caualiero , che dell'antichi Orfini la fua famiglia
hebbe origine , e Giouanni Ferramonte fuo cognato , che la metà di quella
genteguidauano , e molti Gentil'huomini di quella Città in fua compagnia
andarono , li quali valorofamente in quella guerra fi portaro ; la quale po
fcia finita con la morte di Manfredi , e chetate le fue cofe,il Rè Carlo , diede
à Guglielmo Pepi il Caftello di Gallipoli , pofto nella Prouintia d'Otranto
al gouerno del quale gl'inuiò Antonio fuo figliuolo primogenito, ed egli re
fto con Filippo , e con tutta la fua famiglia appo la Corte Reale in Napoli ;
Giofeppe
Mormile ne Que & appreffo il Rè in gran pregio dimorò :Quiui Antonio fi casò cõ Cleo
Succeffi del
Regno di patra Pannoni delli Conti d'Vrgento , dicui ne hebbe dodeci figli mafchi ,
Napoli che furono Guglielmo , Carlo , Filippo , Giouanni , Cefare, Ludouico, Mar
tino , Baldaſſare, Ambrogio , Pompeo , Marc'Antonio , & Andrea ; che tut
ti reuſcirono valorofi Caualieri , e molte famiglie fecero , come in molte
Città
LIBRO VIL 23

Città delle Prouintie Neapolitane fin'hora fi vegono .


E Filippo Pepi fuo fratello, fi casó con Leonora Cicinelli, della nobiliffima
Famiglia Cicinelli , del fegio di Montagna : Dicui n'hebbe cinque figliuoli
maſchi , e due femine , cioè Aurelio , Guglielmo , Antonio , Carlo , e Gioua
ni; liquali anche con ricchezze , e nobilmente viffero , & ampiarono affai
la loro famiglia in Napoli . E fi tiene per fermo, che li tati Caualieri che vfci
rono delli figli , e nepoti delli fopranominati , che non folamente piantaro
no quefta famiglia Pepi in Gallipoli come Padroni , e in altre Città delle Pro
uintiefudette ; mà anche in Italia , & in Sicilia . E Henrico Bacco , e Gio.
Pietro Roffi , nella loro nuoua defcritione del Regno di Napoli , fcriuendo
diConturfi famofa, & antica Terra fituata nella Prouintia di Principato Ci
tra , ( così dice ) fi chiama Conturfi , da Orfo Conte di Conza, che nell'anno
840. andòin aiuto di Sizhenolfo Prencipe di Salerno , che guerregiaua con
tra Radelchi Duca di Beneuento , e dell'hora in poi fù detta Metropoli , e
capo del popolo Orfentini. Il che viene affermato da Gio.Antonio Pepi,det
toil Pepirone famofo Dottor di Legge , e Giudice della Vicaria nel lib . de
omni vero officio . Di quefto modo . Loqui Conturfum Patriam meam non minus
Bellouifio celebrem , vt olim aiunt Vrfentinorum Metropolim, loqui Piperones me
os, e Pepiam quam alij vocant Profapiam diuitijs , & nobilitatem celeberrimam,
que noftra atate decem aluit eiufdem agnationis iure confultos , & ex his plerofq,
‫انه‬
fummis Regam Magistratibus funtos . Accrebbe grandiffima fama à quefta
Terra Sertorio Pepi , figliuolo del fudetto Gio . Antonio , che fù ornato di
O belle lettere,come dice il Mazzella , il quale fà anche mentione di Gio. Ni
colao , e di Giacomo Pepi il fratello , il primo fù Regio Configliero , & il fe 1
condo Vefcouo di Muro . In oltre leggefi nel priuilegio del Prencipe di Bifi
gnano nell'anno 1478. che la famiglia dei Pepi hebbe vn altro principal
Dottore , e dice di quefto modo : Seruitia nobis præftita per Sp.Iuris peritum
quondam Iudicem Antonium Pepi de Conturfio , nostri status auditorem . Dell'if
teffa Famiglia fù anche Bartolomeo Pepe Barone di Conturfi fua patria ,
della Baronia di Fafenalia, di cui nacquero due figliuole, vna fù data per mo
glie à Don Belifario Acquauiua Duca di Nardò , e l'altra à Claudio Capece
delSegio di Nido Produs,fe anche quefta famiglia Mario Pepe Giudice Cri
minale della Vicaria , che poi da Filippo II . Rè, fù creato Auuocato Fiſcale
madella Vicaria , mà egli chiamato dal Signore fi Monacò nel Monafterio di S.
Luiggi di Napoli , oue poi felicimente nel Signore repofoffi . Dell'ifteſſa Fa
miglia fù Ortentio Pepi Auuocato Fifcale di Buonasforza , Reina di Polo
nia nel Ducato di Bari,e Principato di Roffano.Quefti fù Padre di Lucio, Ce
lebre Auuocato in Napoli , i cui figli feguendo l'orme de ' fuoi Anteceffori ,
hoggi mantegono il Decoro dell'antica loro famiglia. E per tal caufa gl'anni
paffati fabricarono proceffo nella Regia Cancellaria , e n'ottennero fenten
za per delegatione del Conte di Miranda , Vicerè del Regno di Napoli, del
la nobiltà di lor famiglia , e laſciando quefta di Conturfi feguiremo la nobi
liffima famiglia Pepi di Sicilia, e di Noto , che hebbe principio di quel famo
}
fo Caualiero Domiano Pepi defcendenti , e pronepote di quel famofo Capi
tan Guglielmo Pepi , che passò di Forli in aiuto di Carlo d'Angiò primo Rè
diNapoli , & iui fece la fua refidenza come nel principio di quefta Apologia
habbiamofcritto . Coftui dunque pafsò con Leonora figlia di Carlo in Sici
lia , cafata col Rè Federico . Perciò dice Benedetto Falco nella fua Apologia
dellafamiglia Angioina , che frà gli Caualieri Napolitani , che paffarono co
la Reina Leonora in Sicilia , vifurono Antonio Aprani , Francefco Aiello,
Gio.
9
24 TEATRO GENOLOGICO

Gio. Acerra , Filippo Offieri , Damiano Pepi , Aurelio Rumbo , Cefare To


h
raldi , Giacomo Origlia , Manfredi Egino , Roberto Verticelli , Blafcone
Scammacca fuo Secretario , Gerolamo Capella, Paulo Miraballi , Scipio Pe
pi , Nicolò Cofatino , Cefare Filingieri , e molt'altri , che per breuità fi trala
fcino . E tutti coftoro fecero refidenza in Catania , in Meffina , & in alcune
altre Città del Regno . Coftui così nell'occafioni militari , come di ftato fer
ul con molta fua gloria al Rè Federico , & al Pietro fuo figliuolo . E feguen
do l'ifteffa orme Tancredi , & Antonino fratelli fuoi figliuoli , feruirono pa
6 rimente le Corone di Sicilia , cioè Antonino molt'anni come famigliare del
la cafa Reale del Rè Federico; Dal quale per li feruiggi fatti cosi di fuo Padre,
come di lui medefmo vi fù accettato con fue Reale prouifioni date in Meffi
na à 8. di Ottobre 1364. regiftrata in Cancellaria à fogl. 174. Serul poſcia il
Rè Federico III . e la Reina Maria fua figlia , che fi casò col Rè Martino , la
quale premorendo al marito, il Rè paſsò alle feconde Nozze cō Bianca, figlia
del Rè di Nauarra; dal quale fù declarato Antonino Pepi, per li feruiggi à lui
fatti, di molti priuileggi, con titolo di Caualiero , e lo creò Cammariero della
Reina , la quale pafcia gli commefe i più fecreti carichi ch'ella haueua, e l'in-:
uiò al Rè Martino in Sardegna nel 1409. Il quale fi trouaua in Cagliares , cõ
tro i Sardi fuoi rubelli, oue affettuò l'Ambafciata come fi legge per prouifio- :
nefatta per il fudetto Rè , data in Cagliares à 15. di Giugno 2. Ind. 1409.ere
giftrato nell'offitio del Protonot. à fogl. 33. E Tancredi Pepi,fratello d'An
tonino , per feruiggi fatti alla Corona di Sicilia , & alla medefma Reina Bia
ca , hebbe da quella il Territorio di Stallaini ful Netino , per lo quale in No
to il Tancredi fi ritirò , fendo ftato cafcato alla Corte detto feudo , per la ru
bellione d'Antonino di Filippa , come per priuilegio dato in Catania à 23.
efùe
d'Ottobre 1409. regiftrato nella Cancellaria nel regiftro 3. Ind. 1409.
letto della medefima Reina Luocotenente del Caftel di Leocata , in tempo

della rubellione di Bernardo Caprera , e ciò fi vede per prouifione data à 5.


di Luglio 5. Ind. 1412. regiftr. nell'offit . di Prot. in detto anno , & in Canc.
dell'anno 1360. 1366. fogl. 119. Hebbe per moglie Caterina Grauina nepo
te di Giacomo Grauina Secretario , e Conſiglieri della Reina Bianca , come
appare per lettere della medefima Reina date in Catania à 12. di Nouembr.
dell'anno 6. Indit. 1412. nella quale prouifione viene anche nominato con
titolo di Cammariero fuo , lo detto Antonino Pepi fuo fratello , che pofcia
fi parti con la medefima Reina , e fe andò in Catalogna oue fi morì , come
per lettere date in Catania à 24. di Decembre 9. Ind. 1415. e regiſtr. nel me
defmo anno à foglio 129. Dal fudetto Tancredi né nacque Marcello , detto
Mazzullo , il quale per liferuiggi fatti,ottenne dal Rè Alfonzo d'in feudaril
Territorio di Stallaini con titolo disBarone , che fù anche il primo Barone
del feudo di Bonfala , ch'egli comprò da Manfredo d'Alagona Leontino fuo
Socero , Della quale in feudatione,e confirmatione della compra fudetta ne
appaiono due ampi priuileggi dal detto Rè Alfonzo date nel Caftello Nuo
uo di Napoli in vn steffo giorno , cioè à primo di Luglio 8. Inditt. 1445. Di
coftui ne nacquero dui figliuoli, ad vno dei quali , che fù Giorgio Pepi die
de la Baronia di Buonfala ; dal quale ne nacque Pietro, che fù Dottor di leg.
ge , e da lui Mariano , e da Mariano Antonino , e Margarita , li quali tutti
fucceffero in detta Baronia , come appare per le Inueftiture per effi prefire
giſtrati nella Regia Cancellar. & hoggi detta Baronia di Buonfala , la tiene
la detta Margarita moglie di Profpero l'Andolina, Baron della Gitira . L'al
tro figlio del prenominato Marcello , ò Mazzullo chiamato Pietro fucceffe
nel

¦
LIBRO HAST ‫وژ‬

neta,e 400 in tanti giugali d'oro, e d'argento : fi contraffe quefta parentèla nella cit
tà di Gafta per gl'atti di notar Giacono d'Arrugulino à 25 d'Agoftoxin Indit
1436, e di ciò fe nè fa anche mentione in vn atto d'accordo, fatto negl'atti di notar
Antonio Occhipinti à 24 di Marzo v11 Ind: 1563 .
Ne nacquero dal Difpoto Carlo , e da Ramōdetta Ventimiglia,dō Leonardo,che
fùl'vltimo Difpoto , don Giouanni, e don Antonio,ládanie
Don Giouanni, effendo Procuratore di don Leonardo, e Céffionario di don` An
toniofuoi fratelli,dimoro in Sicilia, efigendo gl'effetti materijaffignatigli dall'Auo;
perloche efsedo ftato difcacciato del fuo antico Stato il Difpoto do Leonardo dall'
irabarbara,fi ricouerò forto la prodighezza del Marchefe don Giouannilor Auo, il
quale diede al Difpoto per fuo tratenimento il Contado di nella Ca

labria,però don Giouannije don Antonio morirono ſenza laſciar prole.


Si casò il Difpoto d.Leonardo co Militia, figlia di Lazzaro Difpoto della Seruia , e
d'Elena Bafiliffa della Seruia , che gli generó Carlo , il quale fi casò con donna Ra
mondetta Conteffa della Mirandola, e fi mori fenza figli, donna Maria , e donna Leo
nora.Donna Maria fi caso primieramente con don Francefeo Abbatelli Maſtro Por
tolano del Regno, e paffando, dopo la morte di quello,alle feconde nozze co don Al
fonzo Manriquez di Lara fratello del Duca di Naffaria , procreò donna Leonora ,
che fù moglie di don Pietro la Grua Baron di Carini, adoåd era ! ..
1
La predetta donna Leonora forella di donna Maria prefe per marito don Anto
nio Agliata Conte di Caltabellottage Baron della Rocella, che,per hauer morto fen
za lafciar figli nel 1521 ,inftituì herede fua forella donna Maria , à chi fucceſſe lua
figlia donna Leonora . Affarfamiglie principali di Napoli fon congiunte in parente
la con quefta chiariffima famiglia, la quale parimente co'Principi reali di Taranto,
co Duchi d'Atene, co'siguori di Sanina, co Difpoti di Seruia, con la cafa reale d'A
ragona,e di Napoli , co Regi di Russia, e con gl'Imperadori Coftantinopolitani. ↑
L'arme della famiglia Talamanca fono vncampo pieno di piche di lanza d'oro, e
di coloraz zirro:quelle della Grua, voa Grua del fuo proprio colore pardiglia , col
pie eleuato , e la bocca aperta, con tre poggi roffi , quet di mezzo s'alza fin al petto
della Grua, e'l campo di foura d'oro: quelle della cafa Manriquez fono due caldaro
ni d'oro con le maniche d'argëto in campo rollo, l'vn foursa l'altro, pieni di ſerpi nere
vibranti , ed eſcono per ogn'vno quattro tefte, che par che vogliano vfcire sed vna
fafcia intorno piena di cinque leoni roffi in campo d'argento, e di cinque caftelli
doro in capo roffo:larme della famiglia Tocco fonol Aquila Imperiale d'argëto in
campo roffo coronatà d'oro,pofta in vn quarto:nell'altro di foura vn campo quat
trato co'perfili roffi , e dentro quattrogigli d'oro in campo azzurro, armede Rè di
Napoli,Duca d'Angiò, e Cpati di Prouenza,e ne'due quarti di fotto la Croce di Ge
rufalem con le fue quattro Crocette d'oroin campo d'argenen, ele quattro onde ma
rine propšte do domuters sui si óonó 2009. Co Asthebe
+88 J76 % ferdi stradiu zi odlitbienmandaro shep li
I Yarr list notiobta
rodde 0505
!

DELLE FAMIGLIE
to shoujor mid : OLUNUR

GRANDE, GVARDALANZI , GVÁRNETTA , E CROLLALANZA :


DAV
101 75 21 61

Rale famiglie nobili Romane è annouerata la famiglia Grande : ella hebbe


principio d'vn caualiero, chiamato Leone, dell'antica,e nobile caſa Giuftini
F Romana,per
hauer viffuto affai potente, e liberale delle fue ricchezze ne'
D tempi
O CO
26 TEATR GEN OLOGI

tempi dell'Imperador Ottone I vfù chiamato Leone il Grande, e quefto cognome


feguirono ifuo fucceffori, vno de'quali detto, Luca de Grandis gentil'huomo Ro
mano, pafsò in Sicilia nel reggimento del Re Federico 11, dal quale hebbe il go.
uerno della città di Siragufa per tre anni , perioche fi caso con la figlia di Pietro
d'Ancona nell'anno 1305, doue fondò nobilmente la fua famiglia , la quale fu fem
pre promoffa ne'primi carichi, ed vffici della medefma città, Giacomo de Grandis
fù Giurato nel 1412.Gouanni de Grandis , che cosi fi fcriueua nell'idioma Lati
I no,fù Giurato di Siragufa nel 1415 , i colleghi furono Gio: d'Ancona fuo cognato,
Francesco di Modica, ed Orlando di Luciano, Matteo de Gragdisfao fratello heb

be il medefmo vfficio nel 1417,1425,143 the prefe per moglie Lucia Baldouinofi
glia di Corrado gentil'huomo Siragufano. Antonio nel 1418 Bartolomeode Gran
dis fù Maftro Rationale della camera reginale , ifucceffori de'quali fono tati pro
moffi in tutti gl' vifici , e carichi della medefma città, e della reginal camera, con
forme fin a'nostritempi fi vede, congiungendofi fempre in matrimonio con le pri
me famiglie nobili di quella.. 16 :
Eliciano Guardalanz gentil'huomoh Milaneſe , paíso di Milano in Sicilia ,à folde
del Rè Federico 11 ,e feco vennero Alemanno Guarnetta, e Cefare Crollalan

. Zaambedue Milanefi ; quefti ceffate le guerre fi ritirarono nella città di Palermo


percioche Feliciano hebbe in fodisfatione de'fuoi feruigi onze 65 da rendita in
teudo, che gli fucceffe fuo figlio Nicoletta il quale.neb reggimento del Re Federic
111,hebbe in gouerno il caftello di Caftell'amare di Palermo pertre anni, e del Re
Martino fù eletto fuo cogliero; cosi parimete fuo figlio Pier Feliciano, che fù va
de'primi Dottori del fuo tempo, e Giudice più volte della Gran Corte :fuo fratello
Giorgio fù Auuocato delle regie Fifcalie, il cui figlio Pier Nicoletta fù impiegato it
04
molt honorati carichi del Rè Ferdinando il Cattolico;e così i fuoi pofteri dagl'al
tri Viceregi Siciliani; l'arme di queftafamiglia fono va Leone nero rampante , che
tratiene vn ſtennardo rolfo con tre lanze in campo d'argento.
Lemanno Guarnetta , dopò i feruigi militari, ottenne del medefm10 Rè la ca

A ftellania di Corleone, col gouerno de'cittadini, nel quale vidimorò otto anni
fuonglio Guadalupo fù Senator di Palermo nel 13519effendo Pretore Giouani
Tagliauia : e Giorgio Guarnetta ſuo figlio nel 1399 , il Pretore era Tomafo Crifpo
Paolo,e Federico Guarnetta figli del predetto viffero nobilmete a'feruigi del Rè A
főzo:l'arme di quefta famiglia furono va vccello di color pardo,che teneua vnapa
- main bocca in campo d'oro insol . kedalen
Ella medefma guifa offeruò Cefare Crollalanza,il quale fu fatto Reuifore pe
vert porti
nato hebbe delRe Martinol medefmo vfficio, e lo coleguloltre gl'altri doniil figli
Lorezo dal Re Alfoze.Gio. Donato figlio di coftui ottene dal Rè Giouani la caftell
nia di Caftronuòuo,e dopò la fua morte fuo figlio Lorézo ſe nè ritornò in Palermo
il quale, conforme afferifce la viuente famiglia Crollalanza ,fù di lei progenitore
percioche egli fece à Gio: Donato,il quale procred Lorenzo,che fi casò nel 15700
Paola Imbrunetti figlia di Luciano Imbrunetti , e Fardella, con la quale procred
Sacerdote don Mario, Lauria , che fi caso in Termine con Andrea Giambruno Sect
to di quella città, e della nobile famiglia Giambruno( della quale hoggi nè viue do
Antonino Giambruno Barone de fupplimenti di Trapani, e molt'altri gentil'buc
mini , Janche Lorenzo poftumo, c'hauendoli ritirato nella città di Termine ic
sò con Leonora Grauina :hoggi di lei ne viue Mario nella medeſma città . L'arme
di quefta famiglia fono vn Leone roffo paffante , che porta vna lanza fu la fpallai
capo d'oro, e foto fei onde marine d'oro,e roffe.
Bencdi !! 21:
DEL

..
L I INE 17

DELLA FAMIGLIA

VNITY GRVGN O.

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Refe

COR Afsò la famiglia Grugno da Catalogna in Sicilia fotto il reggi


iwo mento del Rè Federico 11,e'l primo di leifù Perez de Grugao, 1
mps
il quale ferui il medefimo Rè colla profeffione militare, parimen Cane. Reg.
fen: te fuo figlio Henrico;perloche hebbe del Rè onze 18 annuali nel an. 1347.f
pac P 1347, doni foliti darti in quei tempi da ' Regi à perfone d'efperi. 81.0 82.
métato feruigio:altre onze 12 di redita l'hebbe fuo fratello Rug
210 Live Legiero Grugno nel medeſmo tempo.
Procred Henrico à Beringario, Nicolò, e Guglielmo,il primo nella faccolta lega . Regann.
1392fol.
telefù vno de'periti del fuo iëpo, hebbe del Rè Martino molte volte l'vfficio di Giu 186.1398
mab dicedi Toromena:cosi anche fuofratello Nicolò ,che in ricompenza di molti ferui f.34.
giacquistò del medefmo Rè i beni confifcati à Nicolò,e Blafio Coneftabile di To
ent romena nel 1395 :con Beringario fuo fratello hebbe il tenitorio della Galfa , ch'era
di Luiggi Roffo : altre vigne , e cafe confifcate al Sacerdote Gregorio nel 1395 :
Rea furono Giurati nel 1400, e Guglielmo l'altro fratello nel 1404, 1419 , 1410; edin,
molt'altri annifurono promoffi in altri carichi.Seguironoi medefimi veftigi i loro
figli Riccardo,Antonio, e Nicolò nel 1425,1430, 1436, e 1437 :e nel reggimetó del

Váci RéAlfonzo fù auche Nicolò Capitano della città di Patti nel 1435.
f Andrea Grugno feruinella militia al Rè Alfonzo, e ne'fuoi priuilegij gli dona ti
Dia
pro tolo di miles,dal quale hebbe il carico di Capitan d'arme del coftretto di Patti
D'Antonio nè nacque Giouanni,che non men degl'altri ne'principali vffici di To
romena fù impiegato : quefti per alcuni vffici c'hebbe , e matrimonij, ch'ei fece
1/
nella città di Lalicata,fi fermo colà con Antonio, e Pietro fuoi fratelli, e furono Giu.
mbr
t
Pic ratidiquella negl'anni 1472 , e 1473 , acquistando parimente molti groffi tenitori}, i
quali fiveggono notati nel reggiftro del predetto anno 1 473 fo: 29.
Pietro diuene riccoed hebbe l'vfficio di regio Falconiero,ch'era in quei tempi
Tera
alaiftimato, e fidauaaʼgentil'huomini virtuofi, e bene affettial Rè il medeſmo l'heb
be pofcia dal Rè Ferdinando, in ricompenza di militari feruigi infieme con altri be
ni,il fratello Antonio Grugno nel 1479, che ottenne parimente con Francefca fua,
madre vn molino , ed vn giardino con le fue acque nel tenitorio di Toromena nel
D 2 1480
;

1
428 TEATRO GENOLOGICo

1480 in ricompenza di reali feruigi.


Ha goduto gl'vffici principali della città di Lalicata, di Toromena , e di Caltagi
rone,percioche Fracelco Giugno fù Capitano di Caltagirone nel 1478.Pietrofù Ca
pitano di Lalicata nel 1479.Manfredo fù Secreto di Toromena per la morte di Gio
uanni Zumbo nel 1483 , ed hebbe dal Rè Ferdinando onze 20 rendali fourale
Secretie di Toromena.

Antonio Grugno nel reggimento del medefmo Rè, in tempo ch'era Vicerè di Si
cilia Gafparo Defpez , ando in Aragona col medefmo carico di regio Falconiero,
e gli portò due caualli, e quattro Falconi, doue à tratene tre anni, ed acquiftòi Pâta
ni,che erano frå Toromena, e la Forza d'Agrò , e le carceri della città di Palermo per
la motte di Giouanni di Benedetto nel 1487.Giouanni Grugno acquiftò i tenitorij
della cofta nel tenitorio di Lalicata nel 1490; ed ancheil prenarrato Antonio vna
cafa grande nella città di Palermo.
Io non so fe Gio: Pompeo è difcendente de'prenarrati , perche in vn priuilegio
reale è chiamato Catalano, Quefti per feruigi hebbe del medefmo Rè Ferdinando
l'anno 1501icaftelli vecchio , e nuouo di Lalicata , per la morte di Gio: Thomafo
Moncada Conte d'Aderno caftellano di quelli , con facultà di poter tenere à fpefe
della corte ventiquattro foldati ftipendiati. Profuppongo, ch'egli fia figlio di Gio.
uanni, e per hauer dimorato da fanciullo molt'anni alla corte reale l'abbiano chia.
mato Catalano, il cui fratello Mazziotta fü Capitano di Lalicata nel medefmo an
no. Questi hauedo fuccello re'beni del Dottor Riccardo Alibano , à chi erano fta
ti conceffi dal Re Manfredo, l'hebbe pofcia confirmati del medefmo Rè.
Antonio Grugno, c'habitaua in Palermo , per lo cafamento che fece fuo nepote
Guglielmo Grugno con la figlia di Pietro Squarcialupo Sindico all'hora della cit
tà, gli diede per fuftento del matrimonio le prenarrate carceri nel 1504.
Sanches Grugno, fratello di Antonio , non folamente fù diuerfe volte Capitane
della città di Caltagirone , mà acquiftò per reali feruigi molti beni ; e l'vfficio d
Falconiero regio dell'Ifola di Malta, doue fuo nepote Francefco hebbe dal mede
mo Kè perferuigi il tenitorio chiamato di Pietralonga nel 1506, ed il Giardino gra
de,à chi fucceffe Antonio fuo figlio,ed à quefto il fratello Bartolomeo nel 1520 co
J'vfficio di Maffaro , ch'era affai honoreuole nell'Ifole di Malta , e Gozo ,doue fiori
nobilmente quefta famiglia, effendo ftati i prenarrati, Capitani, e Giurati di quella
Bartolomeo hebbe anche il carico di Falconiero regio. Giouanni fucceffe à fuo pa
dre Pietro, ed hebbe la confirma de'tenitorij di Pizzalonga, di Bifazzula , del Giar
dinello,di Billuno ,li terreni della vecchia, il tenitorio chiamato la Perchia , com
molt'altrije Bernardo fù Capitano di Mazzara nel 1558. !
Mazziotta, e Giouanai Grugno ottennero il tenitorio delle cafe del Rè. Pietrofi
glio di Mazziotta fi casò con la figlia di Gio : Pompeo.Gio: Pompeo,figlio del predet
to Gio: Pompeo , e di Leonora,figlia del Barone di Ragalmallima di cafa Celeſte , e
Sammaniati hebbe per moglie Vicenza forella del prenarrato Pietro Grugno, con la
quale procreò Gio: Battista, che prefe per moglie donna Eufemia Pujades , egenerò
Gio.Pompeo,
Queftifi casó con donn'Angela Fryfon , e prócreò Francefco , il quale prefe pent
moglie donna Leonora Serrorcira, e Celefte, ed infieme generarono don Pompeo
don Gio: Battifta , e don Giouanni,

Don Pompeo G fi casò primieramente in Caltagirone con donna Leonora Buonan


no,e Platamone, e fece à don Carlo, e dopò con la viuente donna Francefca, figlia d
Gafpate di Federico Conte di San Giorgio, e M.R.del R.P.con la quale procreò don:
Fracefco, e don'Agata; e do Gio: Battifta fuo fratello fi casò con dona Brigida Gucci.
Hàpartorito quefta famiglia molti valorofi caualieri, fra i quali Fra Gio : Anto
BIO
.
‫فی‬ LIBRI O IIII 29

Dio Gragno caualier Gerofolimitano nel 1549 ,godendo fempre i primivffici della
1px loro patris Lalicata. L'arme di lei fono tre tefte di Cignale l'vna appreſſo l'altra d'
oro in campo rollo con yn caftello foura d'oro.
Less
ve

DELLA FAMIGLIA

GVARDIOLA , OVER INGVARDIOLA,

RI
TA
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E
C
E
S

404

1:4
Di110

Li Scrittori Aragonefi ftimano la famiglia Guardiola, pronúțiata


in Sicilia perimoti della lingua Inguardiola , per vna delle nobi
li famiglie della città di Venafco d'Aragona , doue hà goduto mol
ti abiti cauallerefchi, e carichi.I primi che di lei vennero in Sici
( GS liafurono Andrea, ed Vbertino Guardiola gentil'huominidiviť
"
tuofe qualità , mandati del Duca Martino di Mont'albo al Rè Mar
CUK tino di Sicilia fuo figlio, per importanti affari; nondimenorifede
Lett , reali
rono in Catania nel 1393 , impiegandofi in molti carichi, per ifauori,che godeuano à Nicolo
appreffo il medefmo Rè, perloche hebbero conceffi alcuni beni, ed erano preferuti Peralta à
nelle veditioni ; ed il predetto Andrea fu anche Theforiero del Regno pl'interim . 17dApri

Ne nacque di Andrea Luiggi Guardiola , benche egli per vn atto, fatto negl'atti les indit.
1297,
dinotar Berlinghiero Guerrera di Catania à 26 di Maggio 11 Ind.1 421 , e cognomi 1408 ,f.

nato Inguardiola;il che pceffe, come s'ha detto ,pla groffezza della lingua Siciliana, 140.
che in queitepiera no poco rozza, di ciò nè fő teftimonij l'atiche fcritture; pcioche
lafamiglia Coruera, pronütiata nell'Idioma Spagnuolo Corbera , i Sicilianila chia
maonoIncorbera, la famiglia Abbatelli,ache Patella, l'Ages, Agio ,l'inuegges, Inue
fietant'altre,che daria tedio à dirle. La famiglia Guardiola Siciliana per tutti gl'atti
è chiamata Inguardiola ,la quale per quello ,c'ho potuto cauare della regia Cancel ,
leria,d'offitij diProtonotari, e d'altre autetiche fcritture, la ftimo afai meglio di no
biltà delle relationi, che m'han dato alcuni getil'huomini Piazzefi,delle cui bocche
puoche buone relationi foura la nobiltà delle famiglie nobili di Piazza hò hauuto,
edi ciò hò fcorto la puoca amicitia, che pfefla hoggi fra la nobiltà di Sicilia, che l'
vno nopuò vedere gl'occhi dell'altro:m'ho regulato co le fcritture autétiche ,appro
uate nelle proue degl'abiti militari di San Giacomo, e di San Giouanni di Malta : di
conoalcuni, che nè corrono affai falfe, io non poffo far quefto giuditio, perche non,
micofta, e coftandomi non ci poffo rimediare, perche come ho detto fono ſtate ap
T prouate
30 TEA GEN
TRO OLO
GIC
O
prouate negrabiti ;mà afficurafi ogn'vno che molte famiglie,c'hoggi fioriscono, han
no corrotto gli publici archiui del Regno perfarfi nobile faluãdone però affaiffime
che fono d'antica , e vera nobiltà, e fuggono quefte fciocchezze.
Luiggi Inguardiola fù eletto del Rè Alfonzo caualiero dello fpron d'oro con
Canc. molt'altri caualieri Aragonefi, ed hebbe onze 100 direndita con l'obligo del mili
del 1413 .
fal.145. tar feruigio, e per aiuto del cafamento che eifece, altri cinquecento fiorini.
1419. fol: Oltre del prenarrato Luiggi, hebbe Andrea vn'altro figlio chiamato Giouani:ció
330. fifcorge in vna lettera dell'Infante Giouanne d'Aragon , fratello del Rè Alfonzo,da
ta in Catania à 18 di Maggio 1416,0ue ambedue i fratelli fon cognominati Inguar
Regift , del
1421. diola; il Giouanni per lettere Viceregie date in Catania à 28 di Febrate, 15 Indit:
1412fol. 1422 ,è chiamato ( regius miles ) ed hebbe poteftà di poter portare coi fuoi feruido
2051430 ri arme prohibite.
1441.fol.
Luiggi , pcreò à Luca, che nel 1430 hebbe confirmate tutte quelle cofe, che gli la
356.
fciò fuo padre, e fi mori nell'ano 1479.Quefti p fuo teftameto,fatto negl'atti di Not
Giordi Caftrogiouanni di Piazza à 19 di Luglio 1479 lafciò vn fol figliuolo, chiama
Reg dicac to Bernardo,il quale fu armato caualiero del medefimo Rè Alfonzo nel caftel dell'
d. 1457.f. Quo di Napoli à 4 di Giugno 1457, e nel priuilegio hebbe titolo di magnifico , che
495 .
fi daua all'hora à perfone nobili:egli fi casò con Lucretia figlia di Sanchio di Leofin
te Barone della Crucifia, e fù molte volte vfficiale preheminente della fua patria:
Atti di no
Lar Bernar procrcò con fua moglie, Antonino, Antonia, e Giouanni ; però Antonino prefe per
dadi Cu moglie Giouanna figlia d'Antonino Buonanno di Caltagirone,alla quale egli fece
treridi Ca donatione del tenitorio di Bubunetto , in virtù di Teftamento celebrato negl'atti
ftrog 484 di Notar Michele di Falco à 3 di Settembre 1511 :hebbe egli i carichi principali del
cedul, nell'
Atch di la fua pátria, e nella città di Caltagirone quel di Theforiero degl'introiti dell'vniuer
Piazzanel fità, che per effer patrimonio affai ricco fifuole dare a'primi nobili, e ricchi d'effa .
1518.
Nènacque d'Antonino, Vicenzo figlio vnico, c'hebbe per mogle Caterina San
Filippo,figlia di Leonardo, fi vede ciò negl'atti di Notar Francefco Boncori à 28 di
Nouembre 1535 , con la quale procreò Leofante, Cefare, Girolamo, Giofeppe, Leo .
nora,e Sebaftiana. Leonora ficasò con Pietro Gaffuri Barone del Tofcano , e dell'
Imbaccari, e Sebaftiana co Paolo Drago di Traina, editre mafchi morironofenzala.

ſciar veruna prole , reftando folamente Giofeppe ceppo della fua famiglia .
Si caso Giofeppe cõ Eliſabetta,figlia di Pietro e Paolo Buonaccolto, e di Soffia Cri
Att.in not
Franc.Bon fcimanno, figlia di Giuliano Baron di Camitrici, e nè nacquero Francefco, che fùpre
Cori 158. te, Vicenzo ,Antonino, Caterina, Maria,Olimpia,e Soffia , che li fecero monache nel
1 monaftero della Santiffima
Trinità nel 1613.Antonino mori dani tredeci nel 1602
però Franceſco godè nella fua patria molti benefici Ecclefiaftici , e fù promoffoin
molti honorati carichi. Vicenzo fü Dottor di legge ; perloche acquifto molte volte
I'vfficio di Giudice , di Capitano, e di Giurato della medefma città di Pizza, fi casòcố
Berfabea di lace, figlia d'Antonino Barone di fegho nuouo.compròil feudo d'Vri
to d'Antonino Trigona per onze 10100,e procreò tre figli Francefco, Carlo , ed Eli.
fabetta.
Franceſco Barone d'Vrfito fi casò con donna Maria Romano, figlia del caualiero
Atti della Fra Giacomo Romano Maftro Giurato del val di Noto, e di dona Leonora.Gaffurifi
corte delli
Giurati di glia di Francefco Barone delle Grotte, della Gatta,e di Tofcano.egli, oltre eller pro
Fiazza. moffo ne'primi vffici della fua patria, fù Maftro Secreto del Regno , e morì gl'anni
adietro,lafciando à fuo figlio groffe facultà.
Carlo hebbe per moglie donna Margarita Trigona, e Gaffuri, figlia di Gio: Filip
po, e di donna Prudenza Trigona:ed Elifabetta ficasò con don Giofeppe Trigona.
fempre s'hanno matenuto codecoro nella loro patria: l'arme di quefta famiglia fono
va caftello d'argento in campo verde, e fopra latorre vna bandiera.
DEL
LIBRO III
31

DELLA FAMIGLIA

GIVRATO.

AL

"
kia

ICOLO Giurato dell'Andalugia,pronuntiato colà de Iurat, venne


33 Antico
in Sicilia fottoil reggimento del Rè Federico 111 nel 1376;
ed impiegatofi a' feruigi de' Signori Chiaramontani , fece per manufcr.
molt'ani lafua refidenza in Catania,indi in Modica, doue procreò fopra lafa
N migl
Gauteri,Lenzo , e Giouanni de lurat , che viffero a' feruigi del Rè rato con
Martino. Da Guateri ne nacque Giouanni padre di Stefano , ed feruato in
altri figli.Da Lenzo ne peruenne Giacomo di Giurato, che fù Go- Ragufa.
ternatore di Modica , e Maftro Secreto del Regno nel 1437; e per cagion di dote
acquiftò la Baronia di San Filippo , che dopò la fua morte de prefe il dominio fua
moglie Lucretia , & chi fucceffe Antonio di Giurato fuo figlio nel 1479 , al quale fuo
figlio Giacopello Antonio nel 1496 , che gli fegui il figlio Antonio, à chi Michele
nel 1556, il cuifiglio Blafco di Giurato fù riceuuto nell'abito di Gaualier di Malta
nel 1567.
Da Giouanni predetto,figlio di Gauteri, ne nacque Stefano padre diCarlo, il quas
le procreò Bernardo genitor di Giouanni r ..
;
Acquiſto Gióuãoi à Giulio,che morì ſenza laſciar prole, ed il viuête don Gaſpare,
che è ftato Senator di Palermo nel 1628 , i colleghi furono don Antonio Requifens
Principe della Pantellaria Pretore, don Mariano Agliata , e Spadafora , don Carlo
Siragula , don Giofeppe Bonaiuto , il Capitano don Pietro di Giurato , che poi fù Ca
ftellano di Catania , e don Leone Ruffelli : anche nel 1631,1632,1634,1637,1641 , e
1642, ed in altri carichi di Capitan d'arme per il Regno,c dellacittà di Palermo è fta
to egli promoffe: fi casò co don ' Angelica Bufcelli , figlia dido Giofeppe, fratello di
do Natalitio Bufcelli Baron di Serraualie, cogina ,carnale di do Alfio Bufcelli Baron
di Serraualle, per la morte del quale ella fucceffe nella Baronia, e procreô có dó Ga
fpare à don Giofeppe fucceffore alla madre nella detta Baronia, don Giouanni , don
Giulio,don Francefco, don Luiggi, don Girolamo, e donna Francefca ; nondimeno il
detto Giouani padre di Stefano ottene priuilegio di cōfirma dell'Imperador Carlo v
P
nel 1520 della fua antica nobiltà, con altre preheminenze; e molt'altri virtuoſi gen
til'huomini di quefta famiglia fiorirono, congiungendof fempre in parentela con
molte nobili famiglie. L'arme di lei fono vna banda d'oro in camporoffo , e dentro
la banda tre rofe roffe . DEL
TEATRO GENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA
A
GIANGVERCIO .
1

AF

RA le famiglie nobili della città di Mazzara fi ritroua la famigli


Gled
Gianguercio,la quale (fecõdo la relatione d'alcuni antichi) preté
de deriuate della famiglia Guercio di Meffina, e d'vu certo Gio

F ni Guercio, che vene in Mazzara p honorati affari, e diede prin


pio allafamiglia Gianguercio: nondimeno di lei ti legge di Carl
Gianguercio ch'andò ambafciadore all'Imperador Carlo v , ca
Cefare Bandino , Antonio lo Burgio, Pietro la Rocca , Vicen
zolo Burgio,Cola di Federico, Benedetto Vulterra, e Ruggiero Gualanduccio , pe
ridurre al regio demanio la città di Mazzara , ch'era in potere di don Ramondo d
Cardonanel1531.2

Il Dottor Michele Gianguercio fù Giudice dell'Appellatione della medefmacit


"
tà nel 1537, € per vna proua d'antichi teftimonij,ficeuuti nella corte Arciuefcoua
le di Mazzara nel 1631 , fifcorge l'antica nobiltà di questa famiglia nella medeſma
città , e di Mazzioita Glanguercio gentilhuomo Mazzarefe , il quale con vna Signo
ra di cafa Biancoprocreò frà gl'altri Alfio Gianguercio, che godè molti carichi , e
quel di Deputato della Deputation del Regno in compagnia del Principe di Bute
ra,e d'altri Titolarinet 1590:hebbe per moglie Dorotea del Burgio,che gli genero
Giofeppe,che ti caso con donna Dorotea di Bologna, figlia di don Cefare, e ne nac
quero il Dottor don Vicenzo, che fu Giudice della R.G. C. ed Auditor generale, do
• Cefare viuente,e don Pietro, che mori giouane,laonde per la morte del Dottor don
"
Vicenzo, e di do Pietto, il predetto don Cefare fuccefle in tutti beni , e nella Baro
nia del macello di Palermo .

Fà quefta famiglia per atme vna fafcia d'argento con tre ftelle d'argento vna di
fopra,e due di fotto in campo azzurro .
»!
391
*J
25

DEL.
LIBRO IIII. 33

DELLE FAMIGLIE

GVERCIO , ED ISMORTO.
Annali di
Afsò da Genoua in Sicilia la famiglia Guerciò nel reggimento Normanno Genoua di

haurei affai , che dire de ' progreffi dilei nella Liguria , fpiegherò folo per Pétaleone
moftrar la fua antichità, che negl'anni 1000 del noftro Redentore ella Giuftinia
go ni.
ernaua Genoua col carico Confolare: nel 1148 Henrico Guercio fù Confole , e
Gouernadore infieme con Guglielmo Burone, Anzaldo Mazzone , Ogerio Ven
to ,Giordano della Porta , Lanfranco Peuere , Guglielmo Negro , Fredenzo Cor
rado , Marino della Porta , ed Opicino la Cauella. Nel 1153 era ellaparimente co Bonfiglio
reggimento inSicilia , e nella città di Meflina nel 1194 , nel quale Ramondo Guer nella fua
cio figlio d'Anfaldo fù efiliato di Melfina infieme con altri nobili dall'Imperador Melfina
f.53.
Henrico VI. Però frà i Baroni di quella , fotto i Regi Federico 11 , Pietro 11 ,e
Lodouico , fi ritrouano Andrea Guercio , e Lodouico Guercio . Andrea fù Baro Seruigio
ne di molti feudi , e particolarmente di Rappiû , Galteri , e li Baruni, per i quali nel militare
feruigio militare faceua due caualli armati. Girolamo Guercio caualier Meffinefe del Rè Lo
• douico nel
hebbe due figlie femine, Giulia, che fù moglie di Thomafo d'Amato di Meffioa , ed
1343 .
Andriana moglie d'Antonino di Giurato Barone di San Filippo, Ruggiero fù vno
de primi Baroni del fuo tempo,
Trapafso poi per ragion di matrimonio la famiglia Guercio nella Cafa Imorto ,
diadiin poifichiamò d'Ifmorto,gouernando parimente gl'Ifmorti, dopò ch'eglino
Vennero di Genoua , con i primi vffici la città di Meffina. Fra Filippo Ifinorto fù ca
Balier di Malta nel 1578. Frà Nicolò Giacomo nel 1579. Frà Ottauio nel 1594. Frà
Gafpare nel 1611e molt'altri canalieri fiorirono .Tuttauia ad Andrea Guercio Baro
e di Rappili, Gualteri, e li Barunigli fucceffe Antonio fuo figlio, c'hauendo morto
fenza prole , prefe il dominio di detti feudi la forella Giouauna Guercio moglie di
Pietro Porco nel 1416; da'quali anche per ragion matrimoniale peruenne à Tho
mafo Marchefe nel 1418.

DELLE FAMIGLIE

GVLFIS , OVER DE GVLFIS , E GVALDO.

Amberro de Gulfis gentilhuomo Catalano militò in Sicilia à feruigi del


Rè Federico, acquiſtando per il fuo valore non folamente la gratia regia, ma
I

Giouani,che effercitò l'vfficio di publico Tabbellione, il quale in quei tempi ( come


homoftrato nella prima parte del mio Teatro)era amminiftrato da perfone nobili :
casòegli con la figlia di notar Giouanni d'Auinella con groffa dote nel 1350 ,
ed acquiftò pofcia il feudo della Gifira di Pagano nel tenitorio di Noto, che gli fuc
ceffe fuo figlio Marco gentilhuomo di molta ftima : parimente l'altro figlio Andrea
fu Giurato della città di Siragufa nel 1412 , con Antonio Mont'alto Senatore ,
Pino di Perno , Giacomo de Grandis, e Matteo d'Arezzi. Hl cui figlio chiamato An
tonio hebbe lo fteffo vfficio nel 1423 con Gio. di Balena Senatore, Pietro di Lucia
no,Pietro di Capobianco, e Paolo Ruffino: e nel 1428 con Guglielmadi Perno Sena,
fore ,Pino di Perno, Pino di Pandolfo, e Giacomo Prinzi: e Guglielmo fù Senatore
nel 1430 . E A.Mar
34 TEATRO GENOLOGICO

Capobreui A Marco Barone della Gifra gli fucceffe nel feudo fuo figlio Bartolomeo nel
niltrattat. 1417, al quale il figlio Grouani nel 1479, che gli fegui il figlio Antonio nel 1497,
di detfeu
do. al quale , hauendo morto fenza veruna prole,gli fucceffe fuo fratello Girolamonel
1502 , e Coſtanza fua figlia nel 1544, e Guglielmo hebbe la Baronia di Morbano.
S'haue congiunto in parente la quefta famiglia non folamente con le più nobili di
Siragufa , però co molt'altre chiare nel Regno,percioche Bartolomeo, figlio di Mar
co Barone della Gifira , hebbe per moglie Autonia Barrefe, figlia d'Antonio Baron
4
della Terra di Militello Val di Noto, e Gouani fuo figlio fi caso co Lucretia Marino.
Il primo Lamberto fi casò in Sicilia con Luiggia Gualdo, figlia di Federico Gual
do Baron di Buxalca , con la quale lafciò copiofa prole .
Tornainbene Gualdo gentilhuomo di Rimino hebbe dall'Imperador Federico
11, per fatisfation di militari feruigi , il gouerno della città di Siragafa nel 1220, ed
jui casò fuofiglio Giordano con Adelicia nepote carnale di Ruggiero Locoteca
Barone del feudo di Buxalça nel tenitorio Leontino , il qual Ruggiero era figlio d
Henrico Locoteca Camariero dell'Imperatrice Coftanza . Morto pofcia il predett
Ruggiero fenza lafciar figliuoli,gli fucceffe nel predetto feudo la nepote Adelicia,
figlia di fuo figlio Henrico à lui premorto , moglie di Giordano Gualdo nel 1228 ,
alla quale feguì fuo figlio Tornainbene, ed à lui fuo figlio Giordano, chiamatoanche
Soldano , à chi pure nel medefmo feudo fuo figlio Federico Gualdo, ed à queftiilfi
glio Soldano, al quale il figlio potumo Soldanello , che per non hauer dopò la mo
te lafciato herede , prefe il poffeffo del feudo fua zia Giacoma, forella di fuo padre,
moglie di Manfredo di Marino di Noto, la quale litigò alcun tempo con Simonell
Ruira , c'haueua impetrato della Regia Corte il predetto feudo nel 1375 , e l'otten
ne perfentenza in fuo fauore , e gli fuccelle fuo figlio Cofmerio di Marino , il quale
vendè detto feudo ad Alborgino di Caltagirone per onze cento cinquanta ; mà per
che egli era stato inanzi dichiarato rubbello del Rè Martino, per hauerfe adherit
col Conte Guglielmo Ramondo Moncada, il medefmo Rè diede detto feudo à Be
nardo Roffello gentilhuomo Siragufano , dopó pafsò nella cafa Marchefe , ed hom
per matrimoniolo gode la cafa Ventimiglia de'Signori Marchefi di Giraci .
L'arme della famiglia de Gulfis fono vna naue d'oro con le vele gōfie in va man
azzurro, ed argento, e la famiglia Gualdo fà vn elmo d'oro in campo roffo.

DELLE FAMIGLIE

G VERRERI, EG VAR NA 7

Orrado Guerreritù Armigero del Rè Pietro 1ª queſto carico era affai ftima
to ; percioche egli haueua la cura , e la cuftodia dell'arme regie : hebbe
C per moglie Liuiella figlia di Nicolò Guarna gentilhuomo Catanefe, che gl
genero Nicolò,e Giouanni,i quali feruirono con honorati carichiil Rè Martino.Da
quefti Guerreri di Catania hauerne detíuato Girolamo Guerreri, dicono.

1 ,Girolamo , e Gio : Battiſta Guerreri, padre ,e figlio,furono quelli, che co


Quefti
Giouannid Aleffio sborzarono groffa fommasper lo ricattito di lace, à Saluadore
Bardi , e Matro Antonio, per ridurla al regio Demanio nel 1530 , e n'hebbero tutte !
dogane, e fecretie di quella. S'inuefti anche il Gio. Battifta del fendo di Monte Sal
fiminel 1507, che lo comprò da Giouanni Statella: e'l figlio Girolamo fù Capitan
di Catania nel 154. Gio Guerreri Decano d'Agrigento fù affai letterato, e Tomak
Guerreri fù Decano , e Cantore di San Giorgio di Piazza. L'arme fono vn campo di
unfo: nella parte deftra due bande, e fopra vua rofa: nella finiftra altre due bande,
fotto vn'altra roſa ,
La
1
LOI BAR ODAIÌI . 35

A famiglia Guarna è vna delle nobili , ed antiche famiglie feudatarie della


città di Catania, percioche nel feruigio militare del Re Lodouico fi ritroua
L
Giouannuzzo Guarna figlio di Riccardo , Barone de' feudi di Callari, e Bac
carafo , e Filippo Guarna parimente è annouerato fra i Baroni di Sacca in detto fer
uigio militare.
Quefti feudi fono nel tenitorio Leontino, e furono di Guglielmo Callari caua
DONN liero Leontino,che per hauerfi partito della vbedienza reale,il Rè Federico II li
conceffe à Riccardo Guarna in ricompenza de' feruigi militari nel 13:12, a chi fuc
ceffe fuo figlio Giouannuzzo, c'hauendo morto ſenza laſciar prole , il Rè Martino li
diede à Filippo Guarna fuo cogino , à chigli feguì fuo figlio Nicolò caualiero yir
tuolo, che mori pure ſenza figli . Queſto Filippo Guarna fù figlio di Nicolò, fratello
del Giouannuzzo, e fecondo figlio di Riccardo , il quale dal Rè Federico 111 heb
Loebe conceffo onze 50 di rendita foura le Secretie , ed introiti regij della città di Cata
bia nel 1569, e fempre ne' priuilegij hebbero il titolo di ( Miles ) : per la morte del
predetto Nicolò confegui il feudo fua forella Sannella moglie di Thomafo Maffa
B
CA ro, alla quale , morendo fenza prole , fucceffe la forelia Francefchella moglie
di Pietro Buonfiglio (come già s'hà detto nel diſcorſo della caſa Buonfiglio) .Spiegò
lafamiglia Guarna per arme vna banda azzurra con vna ftella d'oro nel mezzo in
aç : campo roffo .

doc
fuo
Sa DELLA FAMIGLIA

00 GVASCON E.

Dia,
DIMIO

fet
d MICHA

201
CIDE
To '

IOVAN Tuccio Guafcone , Giliberto de Finara , Nicolò Saga- D. Vicon


GE riga , e Gerardo Nouello,partendofi di Fiorenza nel 1396, fe né zo
༢༠ Borchi.
DO ni nelleri.
Je vennero in Sicilia , e dal Rè Martino furono impiegati in molti uolte de
$3 honorati carichi . Gio: Tuccio hebbe dalla Regina Bianca la ca- Guelfi , e

Ban GO ftellania di Salem nel 1411 , che l'hebbe pofcia confirmata dal Gibillini ,e
Rè Alfonzofuo figlio Oliuio , e l'altro figlio Gio: Pietro acquiftò de Bachi ,
e Neri di
My
foC incomenda l'vfficio di Maftro Portolano,per la morte di Fran Fiorenza .
g e r Celco Martorelli , che l'haueua pure in comenda, nel 1448 , il cui figlio Leonardo fi Friul ca
I
E
VAR Casòcon Perna figlia di Giouanni Affennato, che fu Maftro Rationale del Regno nel nato degli
1515. Ritrouo anche il predetto Leonardo Guafcone Portolano delle marine di Si- atti antichi
della città
E 2 ragu. di Salem
36 TEATRO GENOLOGICO

di detto , ragufa nel 1528 , e per hauerfe confinato in Sicli foggetta al Conte di Modica , pers
annose del
proceffo di dè quefta famiglia l'antica fua eftimatione, e così fono tutte le famiglie nobili qua
Carlo Lan do habitano nelle Terre Baronali del Regno . Il cui figlio Pietro Guafcone fù Ma
cillott Ba ftro Giurato del Contado di Modica nel 1540,e fuo figlio Giouanni fù molte volte
ro
di Sina Giurato di Sicli . Da quefti ne peruenne Pietro 11 , padre di Girolamo , chefù chia
gia compi
lato nella riffimo Medico Filofofo, e Protomedico del Regno,il quale prefe per moglie in Pa

Regiagra lermo la figlia di Gio: Matteo di Mayda gentilhuomo Palermitano defcen


Corten:l
1540 . dente di quei chiaro Barone Senator Maytla primo Pretore di Palermo , con la
Teftameto quale procred Marc'Antonio gentiluomo virtuofo, che fù tre volte Senator di Pa
di Sto.di lermo, ed hebbe per moglie donna Porfia Salamone,figlia di Ruggiero Barone del
Alennato Grano, vero germe di quel famofo Capitano don Francefco Salamone, che gli gene
fatio negl'
atti di not. ro il viuente don Girolamo Dottor di legge, don Ruggiero, Frà Fracefco reformatc
Pietro Pi zoccolante , don Giouanni , che mori giouane , don Carlo , c'ha feruito al Rè Ca
trella
Re $20
g , del la tolico nella guerra viua in Catalogna, ed hoggi è Sargéco maggiore della leuadelli
Căcell.del militia Siciliana , e donna Lauria moglie di don Erafmo Cannizzaro , Baron della
la Camre Terradi Caftelluzzo. Però don Girolamo per le fue virtù letterali è ſtato promo
gin.di det negl'vffici di Giudice della Corte Pretoriana , due volte del Real Confiftorio, del
to anno.
Cauato la R.G.C.ed è Cõfultore del Tribunale del S. Officio,fi caso con donn Iſabella Mot
del procef Cada , e Mariao , figlia di don Girolamo Moncada, e di donna Girolama Marino, el
fo della fa Mellino ; però il predetto don Girolamo Moncadafù figlio di Bartolomeo Mon
miglia 4 cada , e di donn'lfabella Carufo , e Statella de Baroni di Spaccafutney
rizzi de'
Baroni di L'arme della Amiglia Guaſcone fono treimbordate d'ero in campo azzurro ,(
S.Giulia foura la feconda imbordata vna Croce d'oro .
20.
# Contratto
matrimo
male negr DELLE FAMIGLIE
atti di not
AleЛJan
dro di Ber GVEVARA , E GIARDINO .
nardi di
Palermo
à di s. di
Gennaro
Compile

3. Inditt.
1574.

ISSE nobilmente ducento , e più anni à dietro la famiglia Gueuara in Si


cilia . Diego di Gueuara caualiero Aragonefe difcefe de'Conti di Ariano
V
-fiori con molte ricchezze , la cui figlia Dulcetta fù moglie di Nicolò di
Guarna luciore caualiero di molta ftima . Quefto Diego hebbe dal Rè Alfonzo
per feruigi militari , e per prezzo di denari gli vffici di Caftellano , e delle due Se
cretie di Malta , e del Gozzo, col fendo d'Aya Toffecha, ed altri beni feudali, e drit
tire.
LIBRO IIII. f
37

tiregij ; à chi fucceffe Innico fuo figlio , il quale, oltre i detti vffici, e feudi , hebbe la
Baglija di Malta, che cõtinuarono nella fua famiglia,fin che la córte fe gliricomprò.
Inico godè la Caftellania final 1446,hel quale entrò , ò come vogliono innanzi il
1469. Guttier di Naua.Triftano Gueuarafù Giurato di Malta nel 1466 , e Capita
no nel 1469. Antonio hebbe quel di Giurato nel 1478.Giouani Capitano nel 1479 .
Torres Capitano nel 1481. Giouanni Secreto nel 1485. Carlo Capitano nel 1487.
Giouanni nel 1499. Antonio Secreto nel 1513. Matteo Capitano nel 1516, effendo
all'hora Barone della Chimilia. Antonio Gueuara hebbe l'vfficio di Secreto con
Tampliatione d'vn altro herede nel 1519; la pofterità de' quali fi conferuò fempre
Bacondecoro di nobiltà in Malta , godendo tutti i gradi , che fi concedono alle prime
famiglie dell'Ifola , etiamdio fotto i gran Maeftri . S'eftinfe finalmente in don Pie.
Otro Gueuarà caualiero di confideratione gl'anni à dietro, reftandone in Siragufa vn
ramo difcefo iui della medefma famiglia . Donna Maria de Gueuara fi caso con
Luiggi Ariàs Giardino , percioche Pietro Giardino fù il primo acquiftatore dellà,
Baronia di Santa Ninfa , e con Giulia del Caftillo fua moglie procreò il predetto
to Luiggi Ariàs , il quale fi caso primieramente (come s'ha deito ) con donna Maria de
Gucuara , con la quale fece à don Diego Giardino , e Gueuara , e dopo, pallando al
lefeconde nozze con donna Elifabetta Coruino , figlia di Giouannello Barone di
M Mezzoiufo, procreò il padre don Pietro Giardino Theatino di virtuofa vita, e-don
Cana Franceſca Marquet moglie del Baron di Vcria .
Ilpredetto don Diego Giardino , e Gucuara fi caso con donna Maria Morfo , fi
gliadi don Girolamo Morfo, e di donna Elifabetta Coruino , con la quale generò
i viuenti don Luiggi, e don Giouanni . Don Luiggi prefe per moglie donna Vicen
za Marquet,figlia del Baron d'Veria,fua cugina carnale , e ne fon nati denna Fran
cefca , donn'Anna , donna Rofolea, don Diego , e don Nicolò .
Da don Giouanni , e donna Therefa d'Amico, figlia di Pietro Prefidente del C5
fiftorio ne fono nati don Diego , don Giuſeppe , dor Ignatio , Suor Pietra Marga
rita ,donn'Elifabetta , e donn'Anna.L'altra figlia di don Diego, chiamata donn'An
aa, hoggi è moglie di don Cefare del Bofco. Gode pure la famiglia Gueuara il Seg
gio di Nido in Napoli: e don Francefco Gueuara caualiero Siragufano s'inuefti de
feudi di Mote Climito, e della metà delli Bibini nel 1593 , e delfeudo della Cepuila .
L'arme della famiglia Gueuara fono vn ſcudo inquartato , le bande fonorofie in
,
campo d'oro , nelle quali vi fono per ogn'vaatre Armellini d'oro , ed i cinque cori
d'oro in campo roffo , le quali fono inquartate con la famiglia Giardino , che fà vn
albero verde in campo d'argento .

DELLE FAMIGLIE

GVABERNIA , E CORSO .

E famiglie Guabernia, ouer Gabernia , e Corfo vennero da Genua in Sici


lia nel 1496; delle quali, Pietro , e Nicolò , fermandofi nella città di Metli
L na , diedero principio alle loro cafe in Sicilia . Da
Pietro Gabernia nè per
vennero Giouanni , Antonio , e Filippo , i quali co'carichi di Capitano , e di Giurato
gouernarono la città di Caftroreale : cosìparimente i loro pofteri; portando per ar
me vn Leone roffo con vn ramo d'oliua nelle branche in campo d'argento .
Nicolò Corfo.con la figlia di M. Antonio Calcena fua moglie, generò à M. Anto:
ከስር.
nio , Ferdinando,Lodouico, Gafpare, e Gio: Luca, i quali, hauendofi cafato in altre
CIN
città del Regno, ampliarono di tal maniera le loro famiglie , che quafi in ogni Cit
s tà,e Terrafene ritroua : gode ella la Baronia della Giſira , che fe nè inuefti Matteo
dek
Corfo nel 1936: don Mario Corfo fù Giurato di Palermo nel 1602, e 1603. L'arme
DEL,
fono vn cane Corfo rampante d'argento in campo azzurro.
38 TEATRO GENOLOGICO

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n"
DELLA FAMIGLIA #3.
ip
GVSS I O.
+4410

10
#1

IA

HW

"N

PAC
GIOVANNI Guffio è fcritto nel Capobreui corrottamete per

la rozzità della lingua, Guzo , perche ne' tempi antichi( come


r Benedetto s'ha detto)fcriueuano con la medefma lingua Siciliana rozza :ad
Falco nell' G effo tutti i Siciliani fcriueno Italiani, etiamdio nelle lettere miffi
Apologia de: tuttauia à quefti tempi per Guffio dicono Guzzo .
de Rè An
39
) Quefti venne nel reggimėto del Rè Federico 111 , agnominato
gloini.
il Semplice,a' feruigi della Regina Antonia , figlia del Duca d'A
dria , nel cafamento , ch'ella fece col Rè Federico l'anno 1374. Giouanni Guffio fù
vno de i gentilhuomini , che à ' fuoi feruigi paffarono , col quale Anfaldo , e Rug
giero Guffiofuoi fratelli, tutti della città diTolon della Francia , ed hebbe dal me
defmo Rè la Caftellania di Nicofia , e dal Rè Martino nel 1396 il feudo , e caftello,
di Montechiaro non lunge Lalicata, confifcati à Guglielmo Ramondo Moncada ;
mà hauendo morto egli fenza lafciar veruna prole, il medefimo Rè diede Mon
techiaro à Palmiero di Caro caualiero Leocatefe , ed à Pietro Guffio,nepote di Gio.
Capobreui uanni, figlio del fratello Anfaldo, la Caftellania di Nicofia in vita , e gl'altri beni al
mel trattato
di detto lodiali : e l'altro fratello chiamato Ruggiero , ch'era Sacerdote , hebbe pingui bene
feudo . ficij .
Hebbe Gio. vn'altro fratello, chiamato Ruggiero, c'habitando in Nicofia lafciò
groffa facultà a'ſuoi figli,Pietro , Alfonzo , e Ruggiero Guffio,conforme per il fuo te
ftamento chiaramente fi vede negl'atti di not: Matteo de Ruffa di Nicofia à 9 di:
Nouembre 1394,per lo quale, dice, effer oriundo di Tolon città della Francia, ed ha
bitator di Nicofia .
Frà i difcendenti di Pietro Guffio fi ritroua Matteo , che militò a'feruigi del Rè
Alfonzo, del medeſmo Pietro, Giouanni Guffio fù eletto caualier aurato dell'imp.

Carlo Quinto , e per mano di don Ferrante Gonzaga all'hora Vicerè di Sicilianel
1543 : e nel priuilegio Imperiale fileggono.
Magnifico Ioanni de Guffio,&c. Illos in milites erigerefolemus,quos habiles ad militiă,
aptos , & virtutepræditos reperimus; cum enim vos nonfolum nobilitate, imo omni difpo
fitionefuffultum inuenerimus approbatü auctoritate , & poteftate regia imperiali nobis
1 clemen
LIBRO IIII. 39

plenishmè attributa,tenore præfentium vos eundem magnificum Ioannem in regium mi


litem cum omnibus , &fingulis honoribus,gratijs prærogatiuis, libertatibus, immunitatibus ,
prabeminentijs , acpriuilegijsfacimus , conftituimus , & ipfius militia priuilegio infigni
mus , & decoramus,aliorumque regiorum militum numero , & confortia agregamus ,
quel che fegue .
No s'haue hauuto notitia fin hora fe il prenarrato Giouani foffe figlio del prenar
rato Matteo , ò d'altri figli di Pierro , il quale, per fuo teftamento ftipulato negľat
tidinotar Guglielmo Salamone di Nicolia, à 7 di Giugno del 1427 , lafcia quattro
figli,Bartolomeo Sacerdote, Antonino , Matteo , e Francefco Guffio , che l'acqui
fò di fua moglie Flodorifia ,figlia di Michele Gafpo gentilhuomo di Nicofia , il quale 1

per feruigij hebbe dal Re Federico ti nel 1375 tutti i beni , e prouenti allodiali
del Ducato di Randazzo : l'altra figlia di quefto Michele, chiamata Nicolofa, fù mo
ghe di Diega di Graiera Barone del feudo della Marza .
Procreò il predetto Giouanni Guffio Iuniore, don Troiano , e don Leandro, che
viffero nella loro patria nobilmente, congiungendofi fempre con le prime famiglie
diNicofia . Da don Traiano ne peruenne don Giouanni Ciantro della Matrice di
quella Città , don Giofeffo, e don Antonino .
Ne nacquero da don Leandro , don Martino , il quale procred i viuenti don Pie
tro Barone di Mancipa , di Paffarello, e di Radu , don Marc'Antonio hoggi Vefco
Ho di Cefalù , e don Giouanni , che mori gl'anni a dietro , hauendo acquistato pria
la Baronia di Buterno per congiungimento matrimoniale , ch'ei fece con la Cafa
Lauja , e Cardines .

Ilpredetto don Pietro,oltre i molti carichi legali c'hà poffeduto, tiene l'vfficio di
Maftro notaro di Nicola con titolo di Barone , e viuenobilmente .
Il Veſcouo di Cefalù don Marc'Antonio fù primieramente Cappellan d'honore
della Macftà Cattolica del Rè Filippo av, dal quale acquiftò primieramente l'Abba
tia diSanta Maria di Mandanicio , e l'Abbatia di San Michel Arcangelo di Traina ,
edopò la dignità Vefcouale di Cefalù : egli per lettere , e patenti reali non folamē
te è incomendato per nobile , e letterato , ma per vno de'virtuofi del fuo tempo :
ecco che dicono le lettere reali, fatte per lui alla Santità d'Vrbano v111 , nominan .
dolo Vefcouo di Cefalù .

Hènombradopara el al Dottor don Marcos Antonio Gufio Capellan de honor en esta mi


#real Capilla,por la virtud, prudencia, vida exemplar, letras, calidad , y otras buenaspar.
tes, que enfu perfona concurren .
C E nella lettera reale, che lo riceue per Cappellano gli dice.

Por quanto teniendo confideracion a la virtud fufficientia, meritos ,y otras buenaspartes,


que concurren en el Dottor don Marcos Antonio lo Guffio natural de mi Reyno de Sicilia ,y à
wiferuicios defuspallados , quese occuparon fiempre en officios, y cargos de importancia en
el dicho Reyno .

Da don Giouanni Baron di Buterno ne nacquero i viuenti don Antonino , che


fucceffe al padre nella medefma Baronia , e'l Dottor don Leandro, gentilhuomini
nopuoco eruditi,i quali col decoro della nobiltà fi matengono.Don Leandro hà ſta
to promoffonell'ufficio di Giudice dell'appellatione della città di Palermo,doue egli
come cittadino dimora .

L'arme di quefta famiglia fono due campi partiti d'vna fafcia d'oro, di foura cele
fire con va aquila d'oro, e di fotto verde con vn cane, edue pini d'oro l'vnoinanzi,
cl'altro dietro il cane .
Seme

DEL

4
40 TEATRO GENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA

HEREDIA.

Tanta chiara ne'Regni di Spagna per le virtù delle lettere, e dell'

Re
armi,per la fua antica nobiltà, per le grandi ricchezze , e peri
nobili congiungimenti matrimoniali, la famiglia Heredia , che
non è bifogno, che mi fatichi in raccontargli in quefto elogio ,
E
mentre nell'hiftorie Spagnuole viuamete fifcorgono : dirò folamé
te de'Caualieri , che di lei indi vennero in Sicilia col Rè Marti

no,fra' quali Giouani Fernando d'Heredia , il quale, effendo fta


to eletto dal medelmo Re Gouernadore della camera Reginale , fi casò iui con
la forella di Pirrello di Modica Signor di Sortino , dopò la cui morte fenza fi
gli ,naquero gran litigifià Gio: Fernando , ed Henrico Lanza figlio di Margarita ,
forella maggiore di Pirrello,per la fucceffione della Terra di Sortino , la quale ca
fco in fauore del detto Henrico Lanza , dopo la cui morte fenza prole n'hebbe il
dominio Gio : Fernando , che l'hebbe confirmata dal Rè Alfonzonel 1425.
Per alcune fcritture della regia Cancellaria veggo il predetto Gio: Ferdinando
offer figlio di Sanchio d' Heredia , il quale confegui dal Rè Federico 111 la Baronia
di Giarratana nel 1360, perloche non fù Gio: Ferdinando il primo , che venne,ina
fuo padre Sachio, ed egliando có la Regina Maria in Aragona , la quale & casòcol Rè
Martino , e ritornò pofcia con quelline 1391 , ed hebbe in Sicilia molti fupremi
carichi , Procreò Gio: Ferdinando à Sanchio , che dal Rè Alfonzo hebbe confirma.

ra la medeſma Baronia di Sortino , e le ragioni della gabella del vino della città di
Catania nel 1424.

Da Sanchio ne nacquero Gio: Ferdinando, ed Aluaro , c'hebbe per moglie Leo ,


nora,figlia d'Alberto Carzapo , e di Beringaria d'Alagona, per la quale acquittò la
Baronia della Terra di Palazzolo, che per la fua morte fenza figli peruenue à Pietro
dela Defma .

Gio:Ferdinando Signor di Sortino hebbe la gabella della dogana di Palermo dal


predetto Rè Alfonzo nel 1445, ela confirma della Baronia di Sortino nel 1452, che
pofcia la vendè coa licenza regia à Guidone Caetano figlio di Pietro caualiero Pit
fano, e Maftro Rationale del Regno.Hebbemo parimente Pietro d'Heredia Reuifo
redel Real Patrimonio che viffe nobil mēte : e la famiglia Heredia, c'hoggi viue per
uiene di un'altro caualiero della medefima cafa, che vene circa i noftri tepi có cari
co militare.Fà per arme cinque caftelli d'argento, in campo azzurro.

DELLA FAMIGLIA

HERRIGHETTI , OVER ARRIGHETTI.


2: 7
Iorirono in Sicilia nel reggimento del Rè Alfonzo nella città di Palermo Pao
lo,e Nicolò Arrighetti caualieri Milanefi, la famiglia de'quali , e'così chiara
F
d'antica nobilta in Milano , quanto ogn'altraantica , e nobile di quella famo
fa Città , e portarono feco Luca Bienate , hoggi detto Benenati cognato di Paolo,
e tutti coftoro s'impiegarono a' feruiggi reali con molti carichi in Sicilia,percioche
Paolo fù Percettore Regio del Valle di Mazzara , e Nicolò del Valle Demona nel
1526, i quali vffici l'hebbero confirmati Gio: Martino figlio di Paolo , e Gio : For
tugno
LIBRI

tugno figlio di Nicolò nel 1447.Luca Benenati hebbe la Caftellania di Minèo dalla
Regina Maria , e dopo quella di Leontini , come perpatenti fpedite per l'vfficio della
Camera Reginale nel 1431, e 1438.
Mà della famiglia Arrighetti , e de ' prenarrati, non nè ho trouato fucceffione ve

runa fin'hora : nondimeno a'noftri tempi venne in Sicilia Fortugno Arrighetti , l


quale fi caso con donna Caterina Caftelnuouo , che gli procreò donna
Hen
moglie del Barone di Pettineo , e donna Aloifia moglie di don Giofeppe Strozzi
Principe di Sant'Anna ; però Fortugno, oltre l'vfficio di Teforiero del Regno, hebbe
fempre fupremi carichi in Sicilia , lafciò moltericchezze , e fù Senator di Palermo
to nel 1607. L'arme di quefta famiglia fono vna banda d'oro in campo azzurro, e la
dirci banda è piena di granati fioriti roffi .
Rel

soit DELLA FAMIGLIA

HO ZE S.
a C.. L
CDE

425
Ferd

CASO

ecot

Te

Pale

PHIAMANO gli Spagnuoli con la pronuntia Caffigliana la


da famiglia Foces,Hozes , equefta parola,Foces, vuol dir nel noftro
idioma Falce , e fiori illuftre ne'Regni d'Aragona , e Caftiglia .
Fra gl'hiftorici fon raccordati Ortiz de Hozes , che nel 1131
(C ) ferui l'imperador don Alonzo- Ramon de Hozes , Galindo , Lo
pez , Sanchez , Atho de Hozes fono annouerați frai primi Ba
JK roni d'Aragona. Artal de Hozes ferui al Rè don Alonzo 11 nel
l'aiuto , che diede al Rè di Caftiglia. Atho de Hozes al Re Pietro 11 nel 1205, e nel
1210. Don Artal de Hozes & fegnalò nella battaglia d'Vbeda contra li Mori , ed in
molt'altre notabili occafioni. Do A : ho fù Maiordomo del Rè don Giacomo il Co,
quiftator , il cui padre fù don Ximenes de Hozes caualiero di molto grido, de qua
liilZurita ne'fuoiaunali nè fà in molti luoghi mentione con molt'altri di queita,
nobile famiglia , che per non effer del mio tema l'hò lafciato da canto : dirò bensì ,
ch'ella pafsò d'Aragona in Caftiglia, quando s'andò alla conquista della Città di
Cordoua , doue reftò va ramo di lei nobilmente , e fà comunemente vn'arma , cioè

cinque Falci à guiſa di roncigli azzurre con manichi roffi in campo d'oro . La fa
miglia Hozes di Cordoua è Signora d'Aluaij, ed è vna delle 24, che gouernano la
Città, della quale nè fono deriuate affai perfone chiare nelle lettere , e nell'armi ;
F frå
C
RO LOGI
42 TEAT GENO O

fra le quali,don Giouani de Hozes Arciuefcouo di Tarracona, don Lopez de Hozer


I
Caualiero di Sa Giacomo della Spada, e Generale delli Galeoni dell'India, che fù vc
1 cifo foura quelli, combattendo con gl'Olandefi, don Antonio de Hozes fù Caualla
rizzo del Cardinal Infante don Ferdinando d'Auftria.
Don Alonzo de Hozes venne nel Regno di Sicilia nel 1558 , nel gouerno di don
Gio:di Lacerda Daca di Medinaceli, e fù promoffo nell'efficio di Conferuadore del
Tribunal del R.P. e nel 1569 eletto da fua Maefià Mafiro Rationale di cappa ,
fpada , per la priuatione di do Filippo la Rocca, e nel fuo priuilegio fi leggono parole
di molta cofideratione : egli in quefto vfficio ferui 35 anni, nel qual tëpo da Signor
Vicerè fù eccupato ne'carichi maggiori del Regno,in quel di Vicario Generale, edi
Generale della fquadra delle Galere, per la morte del Generale Gil de Andrada.
Da don Alonzo nè nacquero, don Pietro, don Tiromafo, e dou Fracefco Hozes

Da don Pietro nè peruenne don Mauritio , che fù Senator di Meſſinarel 1643.


Don Thomafo è Caualier Gerofolimitano riceuuto nella lingua di Caftiglia ,
Comendator de Placos, e di Toçina, è ſtato gran Cancelliero della fua Religione, B.
glijo de la Nueueuiglias, ed al prefente Priore del Bagliato del fepolcro di Toron
Spagna,e fra gl'altri carichi, c'haue hauuto della fua Religione, l'vno fù l'Ambafciari
appreffo il Pontefice Vrbano v111, ed al Signor Marchefe de los Velez Vicerè di Si
cilia.
Don Franceſco è stato Senator di Meflina nel 1624 , e nel 1642, e della fua patri
impiegato con carico d'Ambafciadore d'importanti negotij appreflo Papa Vrba
no nel 1624, e có l'Ambafciarie al Signor Almirante di Caftiglia , ed al Marchefe de
Jos Velez Vicerè di Sicilia, per la città di Meffina : è ſtato Principe dell'Accademia
de'Cavalieri della Stella , e Teforiero dell'Hofpidale grande d'effaCittà , carichift
matiffimie foliti dari a'caualieri più qualificati Mellinefi.

DELLA FAMIGLIA

MON
HV MAN O.

Lprimo, che della famiglia Humano paíso , nel tempo dell'Imp.Henrico vi


da Rauena in Sicilia,fù Nigrone Humano,il quale militadoa'feruiggi dell'imp
I in Sicilia, hebbe il gouerno , e caftellania di Ĉentoripe , ed iui fondo la fua fa
miglia . Pirruccio fuo figlio fù canalierfpiritofo, ed hebbe dall'Imperador Federic
11 il medefimo gouerno,e caftellania : mà non volendo vbbedire i Centoripinig
aggrauij ftraordinarij , c'haueua impofto l'imperadore nel Regno , Pirruccio fipart
di Centoripe, e fe nè andò in Meffiua , doue procreò Bartolomeo, che feruial Rè Mi
fredo in moltiimportanti affari:fuo figlio Nigrone fi casò con Publia Paffaneto get
tildonna Leontina , con la quale procreò Corrado, Pirro, e Bartolomeo , i quali co
molta fedeltà feruirono al Rè Pietro d'Aragona, ed al Rè Federico II.
Di Corrado nè nacquero Angelo, Bartolomeo, e Giacomo, che feruirono molt'a
ni al Rè Lodouico . Angelo acquistò ilfeudo di Mellardo nel piano di Melazzo,à ch
Capobreus
meltrattat. fucceffe fuo figlio Tuccio, c'hebbe per moglie Coftanza Staiti , alla quale egli, oltre
di detfeu- la dote dopò la fua morte,lafciò il Canale, ouer gl'introiti del Canale di Sacca per de
do. natione nel 1396.

Succeffe à Tuccio,Angelo fuo figlio, ed hebbe tre denari foura l'eftrationi del
Je vectouaglie di Sacca nel 1416, e certi Auguftali ouer ragioni foura la Gefia dell
Giudea di Agrigento nel 1418 .
La
LIBK Ở TI 43.
Cand.reg.
La moneta Auguftale fù introdotta in Sicilia dall'Imperador Henrico vi , efi di detti an
mantenne fin al Rè Ferdinando il Catolico, ogn'Auguftale era vn Carlino della moi.
neta Siciliana, che hoggi viue, alcuni dicono di maggiore di minor fomma.
Segul ad Angelo fuo figlio Bartolomeo , detto corrottamente Tuccio, à chinel
1412 fuo figlio Angelo; la quale fucceffe fuo figlio Giouanni Antonio nel 1465 , ed à
1
coftuiil figlio Tuccio nel 1497: quefti, con Pantaleone Stagno , ed Alifia, hebbe la
C confirma dell'vfficio di Portolanoto di Lalicata in feudo nel 1460. Luiggi Huma
Do nos'inueftì di onze cinque di rendita annuale foura la dogana di Meffina nel 1509 :
Francefco del mezzo grano foura il porto di Agrigento nel 1522.

DELLE FAMIGLIE

INCARBONA, ED ING ALBES,

Iouanni Incarbona, e Pier Antonio Ingalbes,gentil'huomini Catalani, ven


nero in Sicilia col Rè Martino, e per molti vffici, e carichi, c'hebbero nella
G città di Palermo,fi fermarono iui, e piatarono nobilmente le loro famiglie.
Giouanni era dipendente di Droino Incarbona Caftellan di Caſtell'amare di Paler
mo,fotto il Rè Pietro d'Aragona; e per cagio di matrimonio fucceffe in tutti i beni al
lodiali d'Albano d'Incari Barone del feudo di Benefiti: e Pier Antonio Ingalbes pre
feper moglie la figlia d'Antonio Imbiagna di Sacca , il cui figlio fù Angelo Imbia
བ་ས་
gna Barone de'feudi di Taia,e Comiti.Procrcò Pier Antonio, Pier Luiggi,e Gio:Fra
cefco, il quale fi casò con Eliſabetta vedoua d'Andrea Lombardo , con le doti de';
feudi di Spadafora, della Tinturia, di Striaccardo, delle Scuderi,della Vignola di la
Cono Filippo,d'Agriftino, di Ragufetta, e di Forana, che gli generò Leonora la quale
fu moglie di Luiggi Ingalbes fuo coggino, e portò in dote i medefmi feudi , fuor del
feudo di Ragufetta, che fu veduto dalla medefima Elifabetta à Gafparo la Medola Me Capbreui
meltrattat.
dico nel 1468.Succeffe à Luiggi, fuo figlio Gio: Thomafo, che fi caso con Lucilla In di det fen
terrone figlia di Ramondo, nepote di quel Ramoado, c'hebbe conceffo dal Rè Mari
tino le rendite del porto di Termine in fendo nel 1399, e nè nacque Luiggi,che vif
fe virtuofamente. Gio :Thomafofù Senator diPalermo nel 1524, la cui figlia Laura
fi caso con Auguftino Alfonzo.Gio . Luiggi fù Senator di Palermo nel 1536.
L'arme della famiglia Imcarbona fono vn palo d'argento con due ftelle d'oro
ambedue le parti in campo azzurro . "
L'arme della famiglia Ingalbes fono vna banda azzurra con fette ftelle dentro d
oroincampo d'argento.
fabad}

DEL
}
GICO
TEATRO GENOLO

DELLA FAMIGLIA

IMPELLIZZERI , OVER PELLİZZERI .

RA le chiariffime famiglie Aragoneſi,e Valentiane,è celebrata


da Dieco di Sangil , e Girolamo de Blancas fcrittori Spagnuoli
la famiglia Pellizzeri detta corrotamente nel noftro Idioma Sici
liano Impellizzeri. Il primo,che di lei indi venne in Sicilia, fù An
tonio Impellizzeri caualier Valentiano,infieme con Ferreridi
FO
Ferrerifuo cognato, perla moglie Serena Ferreri, con la quale
egli haueua procreato Paolo,Fracefco,Pietro,e Giacomo,che tut
ti militarono a feruiggi del Rè Martino nel 1392. Paolo,effendo affai intendente
nella ragion di Stato,fù mandato Ambafciatore dal Re Alfonzo appreffo la Republi
ca di Genoua per trattato della pace fra effo Rè, e quella Republica,doue casò Anto
nio fuo figlio co Miuccia de'Giudici nobile Genouefa, che pofcia fù progenitor del
la famiglia Pellizzeri di Genoua, e 'fugi figli furono Pietro, e Giouani, che nel 1486
paffarono in Sicilia col carico di Gouernatore di Modica....
Francefco fù Maftro Rationale della Camera reginale, nel regimento della Regi
Da Bianca, perloche habito nella città di Siragufa , e quiuicon Alda Laguna fua mo
glie procreo Paolo,il quale fù impiegato parimente in molti honorati carichi,e par
ticolarmente in quel di Capitan della Militia della città di Siragufa nel 1485 , regna.
do il Rè Catolico Ferdinando ,e la Regina Ifabella : quefti hebbe per moglie Ifabel ·
la Morifco nobile Siragufana , con la quale procred Francefco , ed Antonio, che per
la morte del fratello Franceſco fucceffe ne'paterni beni , e ficasò con la Baroneffa

di Montelicuturi, che gli generò Paolo, il quale per ragion dell'ana acquiftò la Ba,
ronia di San Giacomo Belmineo.
Quefto feudo anticamente fù di Pietro di Modica caualier Siragufano, al quale
fucceffe fua figlia Cefarea moglie di Luiggi Contarino Veneto nel 1394, per cotrat
to matrimoniale negl'atti di Notar Francefco Mendola; mà per effer la Cefarea figlia
naturale , il Rè Martino fe lo reuendicò , e gli diede opze 40 : però il Rè Alfonzo per
feruiggi lo conceffe à Simone Morifco gentil'huomo Siragafano , a chi fucceffero
Giacomo, e Pietro Morifco fuoi figli,e della portione di Pietro dopò la fua morte nel
1491 ,fe nè inueftirono Filippo,ed Almifenda fuci figli, e per lei Pietro Pompeo fuo
it , mari
LIBRO. IIII. 45

marito,mà per la morte del detto Filippo feaza figli, nè prefe il poffeffo Lauria figlia
di Gio: de Gulfis (che fù primo marito d'Almifenda ) cafata có Agostino di Pompeo
figlio del prenariato Pietro, che procrearono Ifabella moglie del predetto Paolo
Impellizzeri,genitor del già detto Antonio,padre di Paolo primo acquistator deila
Baronia.
Né nacque di Paolo 11 ,Antonio, che fù padre di Thomafo, genitor di Giofeppe,il
quale ficaso co vna Signora di cafa Ladolina,e fece ad Antonio,il quale prefe p mo
glie vna forella del Barone di Buxello di cafa Gigante , e generò à Giofeppe , che fi
casò co Vicenza Landolina figlia d'Antonio Baron di Belludia,con la quale procreò
don Thomafo, c'hebbe per moglie donna Diana Agliata figlia di don Mariano, e gli
facceffe nel feudo di Buzello,
Acquiftò don Thomafo la Caftellania di Noto per lui, ed vno fao herede , l'vfficio
di Percettor Regio del Val di Noto, e la Baronia del Burgio: procreò egli à do Gio .
feppe,che fucceffe per la parte paterna pella Baronia di San Giacomo , e per la ma
terna nelli feudi di Buxello,di Ragalcia, Spinagallo , Berfaufi , e Cadedi : don Carlo
hoggi Cappellano appreffo Sua Maeftà , e Prior di Sant'Andrea di Piazza : don Ma
riano,c'hebbe la Baronia del Burgio, e la Caftellania di Noto: Fra don Francefco Ca
ualier Gerofolimitano,il quale è ſtato promoffo in molti carichi, e nell'ufficio di Ca
pitan di Galera della medefma Religione, e don Stefano hoggi Percettore .
Don Giofeppe fi casò con donna Caterina Landolina, figlia di Gian Simone , ches
gli procreò don Thomafo Impellizzeri , e Landolina, boggi Barone di detti feudi, c'
hebbe il carico di Capitan di caualli della compagnia di Lanze,in età d'anni 22 , e di
Capitan à guerra della città di Sacca , don Paolo , Gian Simone , e don Giofeppe

poftumo .
Don Mariano virtuofo caualiero Baron del Burgio fi caso con donn'Anna Pater
nò figlia di don Giofeppe Paternò Baron di Radufa , e Signor di Mirabella, con la
quale procreò don Thomafo Impellizzeri , e Paternò , che fucceffe ne'paterni fendi,
don Giofeppe, don Carlo,Fra don Franceſco Caualier di Malta, don Antonino, don

Vicenzo, e don Giacinto,


Don Stefano pure caualiero degno di lode hebbe per moglie donna Felice Scam
macca,e Sigona , figlia di quel caualiero virtuofo Francefco Scammacca , e nè fon
nati don Thomafo Impellizzeri , e Scammacca ,don Francefco, ed altri.
Il viuente don Thomafo Baron di San Giacomo, fi casò có dōna Dorotea Buon

anno,figlia di don Giofeppe Principe di Linguagroffa , ed ha procreato don Giofep


pe,edon Carlo.
Don Thomaſo Baron del Burgio caualier di lode prefe per moglie donn'Anto .
nia Buglio,figlia di don Franceſco Baron della Bifera , e nè hau'acquiſtato fin'hora
don Francefco.
Maiprenarrati Giacomo, e Pietro Impellizzeri ,figli del primo Antonio, per ef
fertati audriti in cafa del zio Ferreri di Férreri , reftarono heredi di quello nel
lifeudi di Catufo e di Verbumcaulo nel 1397, co coditione che fi cognominaffero
di Ferreri,ed vfaffero l'arme de' Ferreri (come habbiamo moftrato nell'elogio del

la famiglia Ferreri Jaōdimeno l'arme degl'Impellizzeri fono va pefce,che va à nuo


to fopra l'onde.

DELLA
CO
O O GI
A TR N OL
46 TE GE

DELLA FAMIGLIA

IMPERADORE

arrs
Errv

ANNI, ouer Giouanni, Imperatore gentil'huomo Pifano venne ja


Sicilia in compagnia di Cefare Buonanno, doue s'impiegò nefer
uigi reali del Re Federico 1 1 , e trattenendofi nella città di Paler
mo,fi casò cổla forella di Tomio Gieremia gentil donna di quel
V
la città, con la quale procreò Vbertino, e Gabriele , ch'ambedue
gouernaronola loro patria con honorati carichi.
TUR
Ba Gabriele, e da Serena Interruzza nè nacquero Vbertino,
Giouanny, che fiorirono fra'primi gentil'huomini di quel tempo; percioche il pre
detto Vbertino,infieme con Pietro Spetiale, e Luiggilo Campo hebbero conceffo
il feudo de Ficarazzi con le fue acque nel 1441 : coftui fù Senator della fua patrianel
142 5,infieme con Arrigo Grattaluce, Giouanni Bandino, Dionifio Peregrino, Gio,
uanni Crifpo, e Giacomo di Bologna : parimente nel 1443, con Giouanni Corleone,
Chetto Lombardo , Nicolò Caftelletti , Bartolomeo Maftro Antonio , ed Antonio
Gallippi.

Dall'Vbertino nè deríuò Giouani, che fù due volte Pretore di Palermo nel 1485,
e nel 1492 , e Gabriele 1 acquiftator del feudo chiamato delli Ficarazzi,chefi mo
ri nel 1452.Procreo il Giouannià Vicenzo, che nel 1513 fù Giurato di Palermo.
Da Gabriele parimente nè nacque Pietro Antonio, il quale procreò à Pompilio,
chereffe con carico di Capitano nel 1520 la fua patria,Pietro,e Sigifmondo.
Pietro procred ad Hercole,Ludouico,ed Emilio Senator di Palermo nel 1566, e
1570: quefti fù padre di Pietró 1 1 , di Maria, che fù moglie di Gafparo del Tignofi(ge
nitori di Emilio del Tignoli Caualier Gerofolimitano je di Dorietta moglie del Re
gete do Pietro Corfetto padre del Signor Cõte di Vill'alta, don Ottauio Corfetto Ca
valier di San Giacomo, e di dōna Porzia moglie di do Carlo Siragufa.Ludouico altro
figlio di Pietro generò Ferdinando padre di Natale ,
Diciamo pure ch'il predetto Pompilio Imperatore fù Pretore di Palermo nel
1526, e nel 1532 : queftifece à Girolame, Antonino, Siluio, e Biagio . Girolamo po
fcia generò Pompilio 11 ,Biagio 11 , Artale, Siluio 11 , Ottauio, Hippolito, Aleonora

Sigif.
LIRB O IIII. 47

Sigifmonda , e Porfia . Dal Biagio 11,figlio di Girolamo, nè nacquero Pietro 111


Giouauna , e Margarita . ...

Sigifmondo,figlio di Pietro Antonio , procreò Pietro Antonio 11 , e coffui à Ma


riano,Sigifinondo 11 , e Francefca. Da Sigifmondo 11 né peruennero Ortauio 11,
Fauftina, e Pietro 1111 Caualier di Malta, Mariano procreò à Giofeppe,Carlo , Giro .
lamo 11 , e Vicenzo 11 , che molte volte gouernò la fua patria con la dignità Sena.
toria .

Dal prenarrato Siluio 11 , figlio di Girolamo, nè nacquero Maric, Margarita,


Gouanna, Mario fece parimente à Maria, ed Agata.
Giulio Cefare fuccefl nella Baronja di Pellizzara, Carefcia e Bulfara, e fù molte
volte Senator di Palermo .

Finalmente fempre i gentil'huomini di queſta famiglia fono ftati promoffi ne


principali vfficij, e carichi della città di Palermo, ed in molt'altri del Regno . Non la
feiro già di dire, che alcuni di quefta famiglia,aiferiſcono deriuar di Francia, e che fia
lifteffa ,che l'Ademonia: vn caualier di lei hebbe la moglie Balia dell'Imperador Fe .
derico 11 ,per la qual cagione comandando il marito nel Regno fù chiamato Balio
dell'Imperadore,e reftandogli ciò per cognome,cioè ( Imperadore Ji pofteri fuoi có
tinuarono nel medefmo; però queſti tali non nè moftrano niuna fcrittura, mà lo di
cono per traditione , la quale appreffo di me è più che fauola : fpiega ella per arme
VDa mezza luna d'oro con le corna in alto , e fopra vaa ftella d'oro in campo celefte.

DELLA FAMIGLIA

7
INGO, O INGA.

Ella famiglia Ingo , detta corrottamente Inga, hoggi viuente nella città
di Caltagirone , fù progenitor Gerardo d'Ingo gentil'huomo Volterano
Di ( deriuato di Baldouino d'Ingo gentil'huomo Genouefe , che militò cen Pantaleone
I
Anfaldo Doria, Vberto Trenio , Filippo Longo, ed Anfaldo Pizzo ) Theforiero de Giuft
annalinegl
di
gl'introiti regij del Rè Martino, e Proueditore delle fortezze regie; quefti per la ci Genoua.
ail contefa,c'hebbe con Nicolò Saladini,e Piero Sorguidi gentil'huomini principa.
li, e potenti di quella città , fù coftretto venirfene in Sicilia ; il cui fratello , chiamato
Bertino,per hauer fucceffo nella facultà di Guarnuccio Rami,fù forzato aggiungere
alla fua famiglia quella di fuo zio Guarnuccio per vincolo , cognominandofi logo
Rami,la cui famiglia fin adeffo nobilmente fiorifce nella medefma città.
Gerardo d'Ingo hebbe per moglie Chiarella,figlia di Ramondo lattinara Barone
del Caftello,feudi , e Tonnara dell'Oliueri , che l'haueua hauuto dal Rè Martino nel
1399 , per la rubellione di Bartolomeo d'Aragona Conte di Cammarata, con la qua
le procreò Filippo, Ramondo, e Pier Luiggi,che fiorirono nel reggimento del Rè Al
fonzo ; da chi Filippo acquiftò la caftellania di Terranoua per dieci anni , e con fua
moglie Agata, figlia di Stefano Mainardo di Caftronuouo, procreò Ramondo , e vo
gliono anche Giouanni famofo Dottore del fuo tempo, il quale dall'Imperador Car
lo vfù eletto Giudice de'Maftri Rationali del Real Patrimonio nel 1534 , ed in mol
t'altri principalivffici fù promoffo.
Da'due fratelli Ramondo,e Pier Luiggi molti virtuofi gentil'huomini nè peruen
nero,i quali,per cagione di carichi , e di matrimonij,habitarono nella città di Caltagi
rone,
( doue fin'hora la loro famiglia nobilmente viue)godendoi maggiori vfficidi
quella .
Fioritono frà i fuoi caualieri Gerofolimitani, Fra Antonino, che fù riceuuto nella
reli
48 TEATRO GENOLOGIC O

religione nel 1579 : e Fra Giofeppe d'Ingo nel 1599 : ne'regiftri della Cancellaria for
notati d'Inga, e ne'proceffi chiaramente i moftra l'antica nobiltà di quefta famiglia.

DELLA FAMIGLIA

INTER LANDI.
: 『

ARNE
BO
D
4

1
b

SU
DIRE
NTONIO Interlandi fù Maftro Rationale della Camera Regina
Reg. della
Cac. della le nel 1387 ; ed interuenne con Corrado di Modica Auuocato Fi
Camer.re fcale dell'ifteffo Tribunale nell'inueftitura d'Herico Statella,de
gin did.an feudi della Callura,e Buigarano, che gli furono coceffi dalla Reg
Hi.
A$ na Maria. Il Doctor Luca Interlandi fùGiudice, e 12Confultore di
Antonio Barrefe Baro di Militello,e Pietrapeszia ,dal quale acqui
Th
e ftò per donatione onze fei di téditase duc mulę melate,belle qua

li, dopo la fua morte vuole,ché gli fucceda fuo figlio Gio: Antonio Interlandi : ciò fi
vede per la detta donatione , fatta negl'atti di Notar Giacomo di Cauarufo di Mili
"
tello à x di Decembre, xr Indit.1432 . Per glatti di Notar Antonino d'Aidone del
1561 , Battiſta Interlandi haue il titolo di nobile, e casò fua figlia Leonora con Gio:
Andrea Riccobene: e per gl'atti di Notar Domenico di Nicoletta à 17 di Maggio
1572 ,tiene titolo di magnifico, e casè fua figlia có Domenico di Fiore il quale è chia
mato pure co titolo di magnifico . Diceil viuente Barone della Fauarotta deriuarne

da'predetti Filippo Interlandi,c'habitò in Licodia,e procreò à Pietro, padre di Ramõ


do, che generò do Pierro Angelo , e Camilla.dal Dottor do Pietro Angelo Barone del
1
la Fauarotta , d'inciafi , e di Catalfaro , nè nacquero il viuente don Pompeo , donna
-Ifabella, donna Giouanna, e donna Felice. Dóna Ifabella fi caso con don Francefco
· Elchebrez Barone di Renda Gouernatore di Modica , donna Giouanna con don
Valerio di Giurato Baron di Caftelluzzo , e donna Felice con don Alfonzo Cote Ba

ron del Goderano. Da Camilla nè nacque il Doctor Scipione Scarlata Barone di Sa


to Stefano, Da Battista Interlandi di Pietraperzia nè peruenue Antonio , dal quale
il Dottor Oratio : i quali benche habitano nelle Terre Baronali viueno nondime
no affai nobilmente. Få per arme trefpade d'oro crociate in campo roffo della guifa
che fopra fi vede.

IX 480
DEL.
TI
" XXXXVII
LOL BRONATIV

DELLA FAMIGLIA

I OPPOL O.

Econdo Falcone Beneuentano nel fuo Libro dell'origine

Aurch della Città, Luoghi, e Terre del Regno di Napoli Arti


State doro loppolo chiariffimo Capitano di Nation Greco ha
uendo acquiſtato per feruiggi militari alcune Ville date
Chitam gli del Rè Carlo fecondo gli edificò vn Caftello che dal

COUPE fuo cognome fù chiamato Ioppolo , il quale fra puoco


fpatio di tempo fù ingrandito del concorfo di molti ha

lact bitatori, nel cui dominio gli fucceffe fuo figlio Pelco lop

afst polo , ed à lui Gio: Artidoro che l'ampliò grandimente,


Confirma il medefmo Gio: Luca Tertellio nella difcrittion del Regno di Na
A...
poli mentre dice.
loppulus Oppidus ab Artidoro Ioppola eftrenuo milite Greche notionis fuit condi
tus anno Domini circiter 1300, regnante Sereniffimo Rege Carolo 2. in cuius domi
moipf Artidoro Peleus Ioppolus filiusfucceffit, eidemque loannis Artidorus, cui loan
40
nis Peleus Ioppolus qui enimfequeretur in rebus gestis Neapolitanis Lugdouicum
Andegauium pretendentem in Regno, fuit itaque à Ladislao legitimo fucceffore tune
Bard
Neapolis , & Vngaria Rege expulfus , & debbellatus ; etenim omnes eius filij Ioan
CON
nis, Antonius, Guglielmus, Carolus , & Rinaldus defperfi funt per diuerfas regiones
alijper Franciam alijqueper Siciliam nauigauerunt.
ac
Peleo Ioppolo fi morì in Volterra Città d'Italia , oue fù fepolto nel Conuen
toCo
todi Santa Anna , conforme narra Euririo Morello ne'fuoi Epiloghi hiſtoriali,
31000
fina'fuoi tempi v'era il fepolcro Marmoreo con vna defcrittione, che dice.r
Hiciacet corpus nobilis Pelei Ioppoli Castri Ioppoli Domini , & militis obÿjt hic
COL Volterre ann:Domini 1406.
1
Ecosì da quefte hiftoriche deſcrittioni fi hà fondato chiaramente l'antica
nobiltà dellafamiglia Ioppolo nel Regno di Napoli , e dopò in quefto di Sici
lia, nel quale nè fù fondator Antonio Ioppolo nella Città di Catania , douc
CAD egli

}
XXXXVIII TEATRO GENOLOGICO

egli ficasò con Miuzza Paternò, figlia di Thomafo con quattro cento fiori
ni d'oro in dote, come fivede per contratto matrimoniale negl'atti di notar
Guglielmo Cartella di Catania à 13 d'Agosto del 1406, Ed in vn inftrummen
to publico di donatione fatto per Bartolomeo Gioeni gran Cancelliero del Re
gno de'feudi d'Afmundo , di Fefflima di Baccarato, di Pietra Lixa , e della Ter
ra d'Aidone , à Pirrone Gioeni fuo figlio negl'atti del medefmo notaro di Car
tella nel 1402 , gli interuenne Antonio Ioppolo fuo Confultore , ed amico ca
C
riffimo . ลา

D'Antonio nè nacquero Giouanni , Thomafo che fù Arciprete di San Filip


po d'Aggiro , Gio: Peleo , ed Alfonzo che fù Caftellano del Caftello della me
defma Città di San Filippo , datogli dal Rè Alfonzo in fodisfation di feruiggi
fatti per lui , e di fuo padre Antonio , e Gio: Pelco fuo fratello per prouifione re
gia data in Caftelnuouo di Napoli à 12 di Settembre 1437.
Giouanni procreò Antonio , e Francefco Ioppolo i quali ambedue fi cafaro
no nella Città di Patti , con due forelle figlie di Simone Romano de' Baroni de
Cefarò, l'vna chiamata Norella , e l'altra Aluira, come fi legge in due contrat
ti matrimoniali fotto d'vna fola giornata di 24 di Gennaro 1452 , negl'atti di
notar Filippo Natoliſi di Patti , i cui figli d'Antonio , cioè Virgilio , Simone ,
Giouanni per gli groffi effetti che poffedeuano nel tenitorio della Terra di
Sant'Angelo fe nè andarono ad habitar in quella , é quiui Virgilio Ioppolo con
Bartola Angotta ſua moglie fece Girolamo , e Michele. Il Girolamo fi casòton
Caterina Trouato del Caftro reale con groffa dote , ed habitò nella Città di
Mellina , doue fù pofto nella maftra de'nobili della medefma Città , come per
fed e dell'anno feconda Ind: 1563 , e procreò Franceſco, Gio: Domenico , ĉ Lau
ra Ioppolo.
Franceſco prefe per moglie à donna Giacoma Ponce de Leon , da'quali nè
nacquero don Mario, e donna Giouanna Ioppolo , che fù moglie di don Pie
tro d'Aragona , e de Herbe Marchefe della Grottaria , e Conte di Sinislia ch'
ambedue generarono don Franceſco , don Vicenzo , don Gafpare , don Fran
ceſco, donna Leonora, donna Petruzza d'Aragona , ed Ioppolo , che moriro
no ſenza laſciar heredi, reftando folamente don Gafpare d'Aragona , ed foppo
lo Marchefe della Grottaria , e Conte di Sinislia , la quale prefe per moglie
donnaGirolama de Curtis, figlia del Reggente della Cancellaria di Napoli, com
la quale procreò don Pietro , don Carlo, don Filiberto, donna Caterina, e don
na Giouanna . Però il fudetto don Filiberto per la morte di don Pietro , e don
Carlo fucceffe ne'paterni Stati, e fi caso con la Ducheffa d'Aleſſano .
Donna Caterina forella di don Filiberto, fi casò con don Giacomo d'Aquin
Principe di Cruculi, figlio del Principe di Caftiglione efecero vna fola figlia
che fi maritò col figlio del Prefidente don Andrea di Marcheſe che tiene titolo
di Principe.
1
Donna Giouanna l'altra forella fi casò la prima volta con don Domenic
d'Aragona, col quale generòdon Giofeppe , don Andrea, donna Francefca , e
donna Caterina Paſsò poi alle feconde nozze col Principe di Cafal Maggiore
dicafa Carraffa, e non gli fece prole . Però la fudetta donna Francefca d Arago
na, figlia del primo matrimonio di detta donna Giouanna, preſe por marito
Marchefe dl cinque Frondi di cafa Giffari , col quale procreò don Fabritio ,
donna Caterina . Da don Fabritio che prefe per moglie la figlia del Duca dell
Saracina nè nacquero tre figli, e la forella donna Vittoria fi caso col Duca dell
Saracina cognato di fuo fratello; che gli generò donna Leonora , che hebbep
marito à don Mario d'Aragona, ed Herbe, e fecero à don Giacomo , con Gir
lamo,
VOLET B R O IV. XXXXIX

lamo, don Camillo, don Gafpare, don Ferrante,donna Vittoria,e donna Tilla.
Don Mario Ioppolo di Francefco Ioppolo, e di don Giacomo Ponce de Leon
primo Baron di Mamula, e d'Agnano con fua moglie donna Aloyfia Collurà
procreò don Francefco , don Gregorio , e donna Antonia , e paffando pofcia
halle feconde nozze con donna Liuia Bardaxì figlia de'Baroni delli Martini ,
Difcordia fece à don Vicenzo , donna Giouanna , donna Giacoma , e donna
Tolla .
Dadon Franceſco Barone della Terra di Mamula , ed Agnano, e donna Gio
uanna Patti , e Ventimiglia di Meffina fua moglie nè nacquero don Giacinto,
don Diego, e don Antonio, che per la morte di fuo fratello fucceffe ne'paterni
fati don Diego.
Donna Antonia fi casò con don Marcello Barracca caualiero della Città di

San Seuerino generò don Carlo, e donna Felice.


DonnaGiouanna l'altra forella cafata con don Lorenzo Spina caualier Na
politano fece decifetti figli , i maggiori de' quali fono don Giofeppe , e don
Diego ambedue cafate con due figlie del Duca d'Aidone di cafa Gamba -
corta .
Il prenarrato Gio: Domenico figlio di Girolamo Ioppolo , e di donna Gio
Tuanna Pons de Leone fua moglie fecero don Girolamo, don Simone , e donna
Cornelia moglie di don Ramondo Marchetti mobile Meffineſe che ambedues
fecero a don Thomafo Marchet hoggi Duca di Beluifo , e fpeffe volte Senator
della Città di Meffina mercè le fue virtuofe qualità generati della fua antica
nobiltà, donna Franceſca hoggi Marchefa d'Altamira moglie del Marchefe don
Scipione Cottone Maftro Rationale di cappa , e fpada , e Caualier dell'Habito
di San Giacomo, donna Antonia Marchefa del Puzzo , donna Giouanna, ed al
tre tre Monache.

Da don Girolamo Ioppolo primo Conte di Nafo , e donna Lauria Fiordi


liggi Ventimiglia Baroneffa di Sinagra , figlia di don Antonio Ventimiglia
Baron di Sinagra, che fù nel 1458, Gran Camerlingo , nè nacquero don Anto
nio, don Giouanni , don Andrea , don Francefco , don Giorgio, donna Cateri
na,e donna Giouanna.

Il predetto don Antonio Ioppolo, e Ventimiglia Conte di Nafo , e Baron di


Sinagra, con donna Caftellana Bardi , e Centelles , figlia del Marchefe della
Sambuca fua moglie , nè nacque don Girolamo , che morì fanciullo . La pre
detta donna Caterina fù moglie di don Franceſco Mária Cirino ambedue geni
torididon Domenico , don Giofeppe, don Giacomo , donna Angela , don Án
drea, don Giofeppe l'vno Domenicano, e l'altro Teatino .
Il predetto don Giouanni loppolo , e Ventimiglia figlio di don Girolamo
Co Conte di Nafo, fi casò con donna Marfifa Bufacca , ed Orioles figlia di don
Francefco Bufacca, ed Orioles, e donna Beatrice Grauina , e Romano de ' Mar
chefi di Francofonte, e Baroni di Cefarò , e Mont'Albano , procrearono don
Girolamo, don Francefco , don Antonio, don Andrea , don Honofrio , donna
,
Beatrice, don Claudio, e donna Aloifa. Don Girolamo hoggi viuente Baron di
Sinagra, ficasò con donna Giofeppa Antonina Ioppolo, figlia del Dottor don
Diego Ioppolo, e donna Sigifmonda d'Honofrio,e Crefcentio, che gli ha pro
perf creato fin'hora don Diego Ioppolo .

Dal prenarrato Francefco Ioppolo fratello del fudetto Antonio, che habita
rono à Patti, e poi à Sant'Angelo nè nacque Matteo Ioppolo, che procreò Gio:
Battifta . Dal quale Gio: Battifta nè nacque Matteo fecondo , che fi casò con
Innocentia Pallotta ftretta parente del Cardinal Pallotta , del quale, hò veduto
alcune
XXXXX TEATRO GENOLOGICO

alcune lettere di corrispondenza dirette alla detta Innocentia, e Matteo loppo


la , che furono genitori di don Gio: Battifta, di don Blafco, e donna Vittoria .
Da don Gio: Battifta, e donna Domenica Sidoti nè nacquero don Diego, don
Giouanni , don Blafco, donna Innocentia , don Pietro al prefente Vicario Gene
rale dell'Archimandrita di Meffina, donna Modeſta , donna Antonia, e donna
Lucretia..

Il fudetto don Diego per le fue virtù, e ftato promoffo della Maeftà Catoli
ca negl'vffici di Giudice della Corte Pretoriana due volte, e pofcia Giudice del
Confiftorio , due volte della Regia Gran Corte , d'Auuocato Fifcale del Real
Patrimonio, e del detto Tribunale della Regia Gran Corte, ed vltimamente di
Maftro Rationale del predetto Tribunale del Real Patrimonio , e Barone di
Cianciana, e della Terra di Santo Antonino, con donna Sigifmonda fua moglie

ha procreato i viuenti don Antonino Giofeppe, e donna Giofeppa Antonina
moglie del viuente don Girolamo loppolo, e Ventimiglia Conte di Nafo ,
Baron di Sinagra da'quali n'è nato don Diego Ioppolo fudetto.
- Dal Dottor don Blafco Ioppolo, il quale fù Giudice della Regia Corte Pre
toriana, del Confiftorio, e più volte della Regia Gran Corte, e fua moglie don
na Celidonia Bruno, e Ballo nacque don Thomafo, e donna Antonia . Da don
Thomafo che fù Maftro Secreto del Regno , e donna Melchiora Algaria , ed
Opezinghi nè nacque donna Anna, che s'è cafata con don Giouan Vela Secre
tario del Santo Officio .

Da donna Antonia moglie di don Andrea Agliata Baron della Roccella nac
quero Datio Vefpefiano, Blafco Maria, Gerolama Maria, e Sigifmonda. Il Da
tio Vefpefiano hoggi della Compagnia di Gesù , ed all'effetti paterni hà fuccef
fo il fudetto Blafco Maria. N

L'arme di quefta famiglia fono vn Serpente,ò Drago d'oro fopravni pontʊ


d'oro in campo azzurro con cinque ftelli, e giglio.

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DEL
LIBRO IIII. '49

DELLA FAMIGLIA

INTRIGLIVOLO .

deriuar diFrancia; mà il di
Steilia fù Calcerano Intrigliuolo gentil'huomo Francefe , che passo con gl'altri
gentil huomini a'feruiggi della Regina Antonia : acqui& ò egli perciò in Sicilia molti
groffi poderi: fuo figlio Pietro fù gentil'huomo del Real Palagio della Regina Ma
, e la ferui con molto affetto grandemente nel paffaggio ch'ella fece in Catalogna :
hebbe perciò dal Rè Martino nel 1393 molte vigne, e cafe nel tenitorio, e città di Ca
tania , la terza parte de'beni Burgenfi di Giouanni la Chabica rubello nel 1398 , cla
terza parte de'beni feudali di quello , che poffed cua aell'Ifola di Malta co'Burgenf
nel 1399'
1 Calcerano 11 ,figlio di Pietro, fù nella faccolta legale affai perito; la onde fucceffe
che il Rè Alfonzo , ed il Rè Giovanni in moltiimportanti affari lo impiegaffero; i cui 1
veftiggi fegui parimente Nicolò fuo figlio.
Procreò Nicolo à Calcerano, Pietro, e Giouanni,che non puochi carichi nella fua
patria goderono. Gio: Thomafo fù Giudice di Meffina nel 1581.
Da Calcerano nè peruenne quel chiariffimo leggifta Nicolò Intrigliuolo, che com
pofe dottamente molte opre foura la facultà legale, e fù molte volte Giudice della
R.G. C.e d'altri Tribunali del Regno ; nelle cui groffe ricchezze gli fucceffe il figlio
Calcerano , che mori fenza lafciar figli mafchi di fua moglie Maria Adamo; bensivna
femina chiamata donna Francefca ,hoggi moglie di don Ottauio Sicufio, ed Adamo,
Secreto della città di Meffina ;l'arme di quefta famiglia fono va Giglio d'oro in cam
poazzurro.

DELLA FAMIGLIA

INVEG GES.

Lprogenitor di questa famiglia in Sicilia, che fù Gil Inuegges,pafsò da Catalo


gnacol Rè Pietro d'Aragona l'anno 1282 ; e dopò molti militari feruiggi ,fù im
Ipiegato da Rè fucceffori
di quello,in affai importanti affari del Regno: parimé
teluo figlio Bernardo , che fù caualiero di molta prudenza , e ficasò con Antonia Se
fpucces Baroneffa di Calamonaci con la Terra, e feudo in dote.
La Terra, e feudo di Calamonaci, c'hoggi fono poffeduti della famiglia Mot'aper
to,furono dal Rè Giacomo cóceffi à Beringario Vilaragut caualier Catalano,c'ha eua
pallato indicol medelmo Rè Pietro; mà partēdofi di Sicilia, per lo bando del predetto
Rè Giacomo all'hora Rè d'Aragona, il Rè Federico 11 gli diede à Be ringario Sefpuc
ces,anche caualier Catalano, che militaua a'feruiggi del medefmo Rè con lo lus Fra
corum nel 1296. A quefti, per non hauer lafciato figliuoli mafchi,gli fucceffe fua fi
glia Antonia moglie di Bernardo Inuegges, a'quali Perricono loro figlio , ed à coſtui
foglio Amato Inucgges nel 1398, che pure acquiftò dal Rè Martino altre onze do
decidirendita in feudo .

Succeffe ad Amato, ed alla moglie Serena Baroneffa di Pirripairi, il figlio Giouan


ninel 1425; dopò la cui morte fua moglie Francefca Spallitta, per ragion delle fue
doti , vendè la metà di detto feudo à Bernardo Perollo , che fe nè inueflì nel 1430:
G nell'
so TEATRO GENOLOGICO

nell'altra metà gli fucceffe Martino ! nuegges fuo figlio, al quale pure il figlio Anto
nio,c'hauendo morto feaza lafciar prole mafcolina,gli fucceffe fua figlia Margarita,
che morì anche ſenza prole ; perloche peruenne detta metà di feudo à Margarita fua
coggina ་ figlia di Guglielmo inuegges, altro figlio d'Amato, la quale fi casò con Gio
uanni Ferreri di Marino, e fe nè inuefti nel 1450 : però Melchiore loro figlio, ricupe
rando l'altra metà del feudo , l'uni , e ridufle nel primiero ftato; e dopo la fua morte
nè preſe il dominio fua figlia Giouannella moglie di Pietro Sabbea, che fe nè inuefti
nel 1487, a'quali fucceffe loro figlia Francefca moglie di Franceſco Agliata, ed à lei,
che morì fenza lafciar prole, fua forella Giouannaeche fù primieramente moglie di
Gio: Battista Mannara, e dopò di Bernardino di Termine,che s'inueftì di detti feudi,
e Terra, e della Baronia di Pirripairi nel 1510; a'quali fucceffe loro glio Antonio
nel 1508 .
Il prenarraro Amato Inuegges hebbe quattro figli, Giouanni che fù Barone, Anto
nio,e Guglielmo , e tutti reulcirono virtuofi gentil'huomini, e furono decorati col ti
tolo di regijcaualieri . Giouanni fù Pretore di Palermo nel 1421 , e pofcia regio Ca
Aellano della città di Trapanire molt'altri di quefta famiglia gouernarono la città di
Sacca co'primi vffici di quella.
Pretende la viuente famiglia Inuegges di Sacca deriuare d'Antonio , figlio ter
zo genito del predetto Amato, dicendo, che di Antonio nè peruene Antonio, il qua
le procreò à Giacomo, e quefti à Bernaba ,il quale fece ad Antonino 11 , che procred
l'Abbate don Calogero, che fù molte volte Vicario Generale della Diocefi di Agri .
gento in fede vacante, e tre volte della Diocesi di Mazzara . Mario che procred Anto
mino,don Auguftino Sacerdote, il P.Giouanni Gefuita, il Dottor don Francefco, ilP.
Calogero della Mazzara,il Dottor Accurfio hoggi frate Tere£ano,chiamato Giouani

1 della Croce,foro Celidonia, don Antonino, de quali viue hoggi Calogero nella medel
ma città di Sacca; l'arme di quefta famiglia fono quattro fafcie d'oro in campo rollo.

DELLA FAMIGLIA

LAGVNA, ED OLIVERI

Celebrata fra le principali famiglie di Catalogna la famiglia Laguna, pront


tiata in Sicilia Lagunna. Il pgenitor di lei in quefto Regno fù Arnaldo Lagu
E Da gétil'huomo Catalano, il quale vene indi con carico di Camariero del Rè
Martino feniore il cui compagno nel medeſmo vfficio fù Ferrench'Oliuera, nell'Idio
Reg. del'a ma Siciliano Oliveri, i quali ambedue acquistarono dal medefmo Rè molti grossi po
Camer.re
deri, ed vffici, che gli fucceffero, ad Arnaldo Laguna fuo figlio Giouanni, ed à Ferren
gin da pre
citali anni. ch'Oliueri fuofiglio Pietro, che feruirono in molti importanti affari così di Stato co
me diguerra a'Regi Ferdinando 1 , ed Alfonzo.
Da Giouanni Laguna nè nacque Nicolò Antonio, ed Inocentio , però Nicolò An
tonio prefe per moglie Beatrice figlia di Francefco Oliueri.
Quefto Francefco Oliueri fù figlio del precartato Pietro, e fù tanto amato delle
Regine Ifabella, e Germana fignore delle città della Camera in Sicilia, ch'erano Sira
gufa, Leontini,San Filippo d' Aggiro,Vizzini, e Minèo,che non fù cofa,che le doman
do ,che non l'otteneffe:hebbe egli l'vfficio di Maftro Credenziero delle Dogane,e Se
cretie della città di Siragufa nel 1460: gl'vffici del maftro Notaro del Capitano della
medefma città,quel di Portolano d'Augufta, molte extrationi di frumenti , e ligumi
per lui, e paltra perfona nominanda,la Caftellania del regio Caftello di Leontininel
1491 , l'vfficio di Conferuatore della Camera Reginale nel 1496 , e quel di Makro No
taro

1
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LIRBO IIII. SI

taro della medefma Camera , l'vfficio di Maftro Giurato, e molt'altri, che gli fè po
Mfciaconfirmare con molti priuilegij à fuo genero Nicolò Antonio Laguna , c'haueua
Hargail
ottenuto pariméte oltre molti vffici, certe Terre nel tenitorio di Bizzini nel 1459 .
SOCO Nènacquero da Nicolò Antonio, Antonio,Pier Luiggi,e Francefco . Antonio non
folamente fucceffe ne'beni feudali, ed vffici paterni ; mà coprò il feudo di Paffanitel 4
flonel tenitorio Leõtino, il quale era di Giouani Réda, à chi effédo ftato cõfifcato del
fete la Regia Corte,fù da quella venduto à Thomafo Crifpo caualiero nel 1394, il quale
ata , lo vendè pofcia al predetto Antonio Laguna nel 1506 : egli fù Giurato di Noto nel
en 1519, Capitano nel 1533 , ed in altre volte;e gli fegui fuo figlio Girolamo nel 1536 .
i det Procreo Antoino anche à Nicolò Antonio, il quale à Vicenzo, Morentio , e Fra Bla
iofo
A Caualiero Gerofolimitano riceuuto nel 1570.
Vicenzo fi casò in Leontini con vna fignora di cafa Girifalco , e per vn certo fuo
rovanocapriccio l'vccife, per la cui morte fù egli decapitato , eftrafcinato il corpo per
o
Corati tutta la città, effêdogli ftato prima della morte tolta la mano deítra : à qfti fucceffe fuo
figlio Antonio padre del viuente don Carmine Laguna,e da'predetti la famiglia La
nol guna di Bizzini nè peruenne . Fà per arme queft , fam glia vn lagho pieno di onde
d'argento,e d'azzurro , e per la cogiûtione c'hebbe co la famiglia oliueri v'aggiufe
o.fi vna Oliuara dentro il lagho.
toplo
cherr
celide DELLA FAMIGLIA

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LA FARINA.
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Onclic
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eda
diSa
V celebre la famiglia Lafarina ne'tempi antichi in Italia.Gio:Ma

Nick néte annouera fra i primi Cōfoli di Viterbo Pier Luiggi Lafarina
nel 1117, e nel 1140. Pier Vitale Lafarina , nel 1202 , Corrado,e
Nicolò Lafarina, e dice anche effer ella congiunta in paretela co'
mato
FO Farnefi,Almadiani, Beccaria, Paleologhi, Regij, e con altre nobili,
d ed antiche famiglie Viterbefi. Tay . 11
bele
t DA Viffe parimente con chiara nobiltà in Capua città nobile del Re
Ogan "
la viuente famiglia hebbe origine in Sicilia; nondimeno paísò
pitan go di Napoli,donde
primieramente d'Italia in Meffina, doue fiori Corrado Lafarina genero di Filippo di
ci,cl
n Maurocanaliero Meffineſe,ed iuiprocreò Filippo, Andriolo, e Pier Luiggi.
Leo
Per va Priuilegio dato in Leontini nel 1299 , regiftrato nella re ginal Camera,fi ve
G 2 de la
ICO
TEATRO GENOLOG
52
21
de la conceffione del Caftello di Minèo per il Re Federico 11à Filippo Lafarina ,
Andriolo la Caftellania di Polizzi, ed à PierLuiggi ch'era Prete la Curatia della Chi
fa Parrocchiale di San Pietro di Leontin la quale poiegli renuntiò al Sacerdote Ni
colò Cartelli, per effer ftato promoflo al carico di Vicario Generale in fede vacāre d :l
J la città di Cefalù . Hò farro quefta memoria, pch'ella viffe chiara in Sicilia nel fuo pri AV

mo paffaggio,e più nel fecondo per lericchezze, e nobili matrimonij c'hà fatto.
Il progenitor della viuente famiglia Lafarina fù Nicolò gentil'huomo Capuano, c
hauedo feruito in Napoli in molt'occafioni militari il Rè Alfonzo, n'hebbe alcuni of
fettiin Sicilia, e per vna fcrittura cauata della Zecca di Napoli, e per memoriale fatte
per Michele Lafarina fuo figlio , è chiamato ( diletto confiliario, & familiari noftroj
e fotto fegue. Placet Regiæ Maiestati in vigore della prefente ordinamo à vnt Gabriele Fi
tanarofa,tanto bauendo riguardo alli feruiti del detto quondam Nicolò Lafarina difopr
e/
posti,qualifurono tali che potiamo confeffare effer stato buon ministro del Sereniffimo R

noftropadre difel.mem lino del principio.


Profuppongo il di coftui paffaggio in Sicilia effer ftato nel reggimento del Rè Ma
tinojouer ne'primi anni del Rè Ferdinado : mentre nel 1413 Antonio Ventimigh

negl'attidi Conte di Collefano lafció legatario per fuo teftamento, eflendo prigione nel Caftel
Not.An- lo dell'Ifola di Malta,à Nicolò Lafarina in onze cento d'oro, da pagarfi in due paga
toni Azza
anta l'uno,nel qual tempo profuppongo effer egli giouenetto,pe
ferda à 9. menti di onze cinqu
di Decem- che nel 1449 fù dal Rè Alfozo promoffo nel carico di Capita d'arme, e di Gouerna
bre 1413. tore della città di Termine,nel qual vfficio non haurebbe potuto hauere meno difel
fant'anni.Cataldo Lafarina fuo fratello fù Caualiero Gerofoli mitano, e venne con en
‫دار‬
foluiin Sicilia.
Cotraffe matrimonio Nicolò có Salamone Salamone, e Palma, famiglie chiariffimein
Siciliap antichità, e fatti illuftri de'fuoisco la quale pcreò il fopradetto Michele Laf
rina,che phauerfi impiegato allo ftudio delle leggi, occupò il grado di regio Cõfiglic
ro, Giudice del Confiftorio , e Confultore dei R.Patr.e non folo fù in ftima per il gra
do di legge, mà anche per le Baronie ch egli acquiſto , come della Baronia di Sanbafian
lio,Baronia delli Margi, della Salina, e Tabuna,come delli Rafcagliali ,di cui fi veggy
G
no le inueftiture in Cancellaria .
Procreò quefti à Gio: Bartolo caualiero di molto valore,il quale,hauendo feruite
nella fua giouetù nelle guerre di Napoli,accret be le paterne facultà, e la fua perfona
di molta ftima,ericchezza:aggiunle moltifeudi,altri per matrimonio ,altri per com
pra,i quali vni fotto nome di Baronia d'Afpromonte, fi come per real priuilegio appa
re:polledè anche la Baronia dell'Armiaufa ,e molt'altri feudi, per hauerfi cafato cor
don'Agata S. Colóōba, d'antichi Signori, e Coatid'Ifaelloderiuata.tolfe da potere de
ribello Bartolomeo della Quarefima il Caftello di Termine, del quale s'hauea impas
tronito à forza d'arme,e di gente di fuo feguito per cui gli venne conceffo detto Ca
ftello da Sua Maeftà, ceffoli dal Conte di Collefano primo poffeffore: ciò fifcorge per
real Priuilegio nell'ufficio di Protonotaro l'ano 1530 , ed in vna lettera del Conte di
Caftro informatiua à S. Maeftà de'feruiggi,e qualità di don Luiggi Lafarina fi legge
Hahabido algunos Barones en estafimilia y Gaualleros del habito de San Iuanyparti
cularmente luan Bartola Lafarina abuelo de dicho don Luyz fue perfona de confiderasion,
pues consta que alojo en Polizi ala Cefarea Magdel Emperador Carlos y. que esta enel
y que el heccho porfuerza de armas del Castillode Termines à Bartolome Quaresma
Cielo,
rebelde,que le hauta ocupado , per loqual bauiendopara ello confirmacion de Su Mag. fe le.
dio al Conde de Calatabellottá,que le tenia duranteſu vida.
Viene anche confirmato il medefmo per vn'altra lettera del fignor Principe Filiber
to Emanuele à S. M. l'Allogio,ch'ei fece alla Cefarea Maeftà dell'Imp.Carlo v , fù ma
gnificentiffimo nel fuo Palagio in Polizzi, inrimuneratione del quale l'Imp.armòdi
fua
LIBRO IIII . 53

fua propria mano à Sebaſtiano Lafarina fuo figlio caualiero Imperiale, eglinon mol
3112
to dopò al medefimo Imp. preftò da ottomila fcudi in circa, per i quali n'hebbe in
potere le Secretie , e gabelle della città di Polizzi.
Il predetto Sebaftiano fù Capitan di Caualli nel 1558 , per patente del fignor Du
acadi Medinaceli . 1

L'altrofiglio di detto Gio:Bartolo fù Michele Lafarina, il quale fi casò con donna


OC Lauria Ventimiglia, figlia del Baron di Raugiouanni, dell'ifteffa cafa de fignori Mar
bbe che di Geraci, con la dote della Baronia di Bordenaro di cui fu figlio don Martino
Lafarina ,il quale hebbe per moglie donna Coftanza figlia di Sebaſtiano Lafarina
miz fuo zio, e procreò don Mariano che fi morigiouene fenza moglie; perloche gli ſuc
ceffedon Vicenzo fuo hglio fecondogenito, che fi casò con donna Leonora Madri
fart gale,la quale gli generò i viuêti do Luigg , e do Martino Abbate di Santa Caterina di
Ser Linguagroffa, e Abbate di S.Lucia,per la morte dell'Abbate Firmatura, e Regio Cap
pellano appreffo la Real Maefta del noftro Catolico Re Filippo 1111. Quefti, oltre
todle virtù delle lettere, è virtuofo caualiero, per le quali s'ha fatto conofcere così nella
ioVe Corte Reale come in quelle parti che fi profeffano gloriofe difcipline. Parimente fuo
oret fratello don Luiggi Barone d'Afpromonte ha ftato impiegato da ' fignori Vicerè in
linde molti honorati carichi militari, e della città di Palermo , ed hoggi fi ritroua eletto De
Ouputato del Regno dei prefente Parlamento, è chiariffimo Hiftorico, e Poeta ,le cui
e di opere faranno teftimonianza delle fue virtuofe qualità:tiene vna libraria, che forfe
remes farà la prima fra quelle delle perfone priuate in Sicilia:hà fatto vn raccolto di tutte
evence leperfone Siciliani, c'hanno compofto,ed impreffo libri in tutte le profeffioni.
Per no dar tedio accēnerò i gradi, honori, e le degnità c'ha poffeduto quefta chia
riffima famiglia. Federico Lafarina fù Priore,e Canonico di Sant'Agata Catredale,
Mite della città di Catania.

iregio C Don Vicenzo Lafarina fù Regio Capellano, e ferui molt'annila Maeftà dell'Imp.
timapo Carlo v, da cui fù honorato d'vna Abbatia , e d'altri carichi,i cui veftiggi ha feguito
a d'Abbate doo Martino predetto.
dictit Fragl'ordini militari fiori, Fra Cataldo Lafatina fratello di Nicolò , e Fra Bartolo
figlio di Giuliano Lafarina Caualier Gerofolimitano..... TEOR GIBSY

tuead : Dell'ordine di San Giacomo della ſpada ,don Martino Lafarina,che fi morì prima
lafu difpedire le proue di detto abito, ed al dì d'hoggi è ftato anche honorato da Sua
Maeftà di detta mercede il viuente Barone don Luiggi..http 001%
altrif
riuilegi Hà poffeduto ella le Baronie diSan Bafilio delli Margi, Saline, e Tabuna, Rafca .
ef gliali,l'Arminu fa, Bordonaro, Aspromonte,le Grane, e la Baronia d'Irioſa.

edap Fra i gradi di dottorato haue ottenuto il Giudicato del R.Cofitorio, e quello del
Patrimonio Michele Lafarina: e don Sebaftiano Lafarina fù Giudice del Confiftorio,
s'han egio onfigliero iudice el retore ue volte rò aftro ecreto el egno
refodr C ,G d P d ,p M S d R ,
tore el .Vfficio ù rincipale uuocato e la
iofilca Conful d S ,f P A , e Baron d'Irfo : e molti altri
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delCa hono r cari c ban god u i gēti l di lei per mez z dell loro virtuo
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Vglielmone Laliotta, ouer Aliotta, che tutta è vna medefma cofa,


fù gétil'huomo Parmigiano, doue la fua famiglia con lo fplendore
COR

di vera nobiltà fiori;congiungendofi in parentela con le nobili fa


'miglie Banfóli, Calcaferro, San Vitale , e Santafiore di detta città

G di Parma : queiti fervì molt'anni militando il Rè Federico II ,


perl'acquisto della Caftellania di Mazzara, piantò iui la fua fami
COK glia : hebbe per moglie la figlia di Nicolò di Lerida gentil'huomo
di Mazzara, il cui figlio Simone di Lerida hebbe dal Re Lodouico onze cinquanta di
rédita in feudo foura gl'Introiti della R.C. nel 1347,le quali,dopò la fua morte fenza

figli, le lafcio à Federico Laliotta fuocoggino fecondo figlio di Guglielmone.


Procred Guglielmone , Giouanni, Federico, e Nicolò, due de'quali, hauendofi ca
fito nella città di Trapani,lafciarono nobile, e copiofa prole. Da Giouanni nè nacque,
Guglielmo che nel 1394 fù Giuratodella fua parria: e da Nicoiò ne nacque fra gl'al
tri Francefco caualiero affai fpiritofo,il quale effendo giouenetto fù mandato dalla
città diTrapani Ambafciadore al Rè Martino nel 1 404.
Nenacque da Guglielmo,Giouanni, il quale hebbe dal Rè ........... in ricompenza
di feruiggi onze dodeci annuali, ed infieme con fuo padre Guglielmo andò Amba
fciadore della fua patria al Rè Ferdinãdo nella elettione del Real dominio nel 1412 .
Il prenarrato Francefco procreo Guchio, over Iacopuccio ,che fi casò nella città di
Sacca,è fù Grurato di quella città nel 1459 , e Francefco poftumo,che fù Prefetto del 1:0
la città di Trapani nel 1447 , e nel 1450, ed hebbe molt'altri carichi.
Procred Giouanni, Antonio, e Guglielmo, che reufcirono virtuofi gentil'huomini,
Antonio viſſe aſſai ricco, l'accenna vna taffa fatta nell'anno 1487 dal Baron di Caftel
ueterano all'hora Capitan d'Arme in detta città: andò Ambafciadore à nome della
fua patria à don Ferdinando d'Acugna Vicerè di Sicilianel 1488, e fuo fratello Gu
glielmo habitò nella città di Mazzara .
Nè nacque d'Antonio, Guglielmo,c'hebbe il titolo di regio caualiero , e fece la fua
ftāza nella città di Marfala, doue fù Giurato nel 1516, e 1537, prefe per moglie Ceci
lia
LIBRO IIII . SS

lia figlia d'Antonio Tagliania ,egli effedo affai ricco, coprò il feudo delli Comitini nel
1532 da Bernardo Belguardo, e gli fucceffe fuo figlio Francefco,al quale il figlio Ga
fparo nel 1560, ed à coftui don Guglielmo nel 1592 , che fà anche Secreto d'Agri .
gento.
Hebbe Guglielmo vna figlia chiamata Caterina,che fi casàcon Tofcano di Ferro .
Vicenzo figlio di Bernardo fù Giurato di Palermo , e Capitan d'Arme di Marfala ,
molt'altri virtuofie chiari caralieri quefta famiglia haue haouto .
L'arme di lei fono vn fcudo partito in due campi, quel di forro d'oro,e quel di fo
pracelefte, e nel mezzo d'effi due campi v'è vna fafcia roffa, della quale nel campo d'
oro defcendono tre bande rolle , e nel campo azzurro v'è mezzo Leone d'oro ram .
pante:

DELLA FAMIGLIA

LAMBERTI , ED IROLDI.

702

201

Enne da Milano in Sicilia la famiglia Lamberti : Pietro Lamberti


fà Giurato di Palermo nel 1441 , 1448 , e 145 : fuo figlio Nicalà
nel 1469,1475, e 1477. Pier Giouanni fù valente Dottore, e Giu
dice della Corte Pretoriana nel 1510; parimente fuo fratello Filip
V po.Scriue vn fcrittore Lombardo, chiamato Ambrogio Bellaredi
nella vita di Santo Ambrogio Arciuefcono di Milano ,che della fa
HOOK miglia Lamberti, e d'Iroldo Lamberti hebbe origine la famiglia,
Iroldi ; percioche da quefto Iroldo Lâberti di Como nè nacquero Luiggi, Adriano, c
Nicolò cognominati de'Iroldi, per il padre , elafciando il cognome Lamberti , i loro
1
pofteri feguirono de'Iroldi : fra i quali Luiggi fù Gouernadore d'Aleffandria della,
Paglia fotto il Duca Filippo Vifconte,e fuo figlio Guide di quel di Castelnuouo Hog
giin Sicilia v'e di quefta famiglia Cefare Iroldi gentil'huomo Milanefe affai ftimato
da tutti, andò alla Corte Reale di Spagna per feruiggi dell'Eminentiffimo Signor Car
dinal Triaultio Vicerè di Sicilia. L'arme de Lamberti, è la medefma degl'Iroldi ; tutta
bia Filippo predetto,oltre molt'altri carichi, fù Auuocato Fifcale del Trib.del R.P.nel
1514,effendo che nelle Corti de'Principi in quei tempi erano premiate le virtù , ed
hoggi i vittiofied intereffati, che comprano gl'vffici in groffo,ed all'incanto , per ven
derli

1
TEATRO GENOLOGICO
૬૮
derlipoicaramente à minuto ; d'onde auuiene che le Corti al dì d'hoggi fon piene di
perfone, che non fanno gouernar fe fteffi attedendo folamente a'loro lucri , edinal
1
zarfi a'fupremi gradi con rappresentar quei feruiggi degl'vffici c'hanno compra
to à forza di moneta , e di fauore. lo non fo come fi fopporta ,che va Ministro con
mezzi, e con denari compri vn vfficio, del quale nè hà cauato la fua reputatione,i fa
larije gl'emolumenti con fari ricco ,potête, ed in grå ftima , mercè à quello,foura gli
tant'anni fupplica per altri vffici in ricompenfa de feruigi fatti col tale vfficio . Il mio
filentio farà giudicar il merito dell'impertinenza de gl'huomini cupidise l'ignoră.
za de'Principi ,che di ciò non s'auuedeno la penna pinge con dae lingue, la lingua che
fcopria la verità le fù mòzza di maniera , che l'altra è costretta parlar balbetando , ed
impiegarsi all'adulatione,altrimente le farà fatto peggio dell'altra ; però fupplifce ad

ogni mancamentola diuina potenza .

DELLA FAMIGLIA

LALIGNA MI

E grido d'antica nobiltà fiori nell'antiche famiglie Catalane , ed Aragonese non


fu fuperiore à quello della famiglia di Lalignami ; il pgenitor di lei in Sicilia fù
ዓ.

ldo de Lalignamicaualier Aragonefe ,il quale palsò indi militãdo col Rè


S Arna
Pietro d'Aragona in Sicilia ,e pgli molti carichi c'hebbe nella città di Palermo ,e prin
cipalmente la Caftellania di Caftell'ammare fi fermò iui, e fi casò con Lodellà Laurifi

ei figlia di Francefco Laurifici Protonotaro del Regno ,con la quale progred France
fco Lalignami cauallero giuditiofo , che gouernò la fua patria nel 1338 , effendo Preto
re Giouanni di Caltagirone , e'Colleghi furono Henrico Burgio , Angelo d'Aquino,
Lombardo degl'berti,e Nicolò di Ruftico ; parimente nel 1342 , e nel 1345 delSi⋅
gnore;prele per moglie Sifonifba figlia di Giacomo Muſtazzo ,che gli generò Arnaldo,
Giouani ,ed Antonio , il quale effédo ftato eletto della Regina Maria Caftellano di Ma
tagrifone di Melfina , fi congiunfe iuiin matrimonio coa Francefca Muflone , fondado
nobilmente la fua famiglia ,che gli generò Benedetto il quale proud hauer paffato la
fua famiglia d'Italia ,in Aragona ,ed effer la fteffa che la Ronere d'Italia l'accenna l'Ar

ciuefcouo di Melina Antonio Laligname che dice.


Antonius à Lignamine de Ruuere Ciuis , & Archiepifcopus Meffanenfis alma deipara sin
Virginis Maria de Pace diuoque . Antonio de Padoua bocfacellum , & aram cum dote dica
uit M. D. XXX.
E per arma fa le medefme della cafa della Rouere, che fono vna Rouere d'oro pie
na di fronde, e di fruttii quali furono portati parimente da Ermondo caualiero prin
cipaliffimodella città di Turino nell'anno 688 del Signore , e fù il progenitore della

famiglia della Ronere.


L'Arcinefcouo Antonio fù figlio di Gio: Lalignami caualiero Meffinefe ,fù primic
ramente Canonico, e Decano di Meffiua, e di Siragufa , Arcidiacono della medefma
città, ed Abbate di Brolo,e di Santa Maria di Gala, ed alla fine per le fue virtù hebbe
da S.M.la nomina d'Arciuefcouo di Meffina nel 1513 , e confacrato Arciuefcono nel

1514, fi mori pofcia nel 1537.


Finalmente quefta nobile famiglia hà partorito molti virtuofi caualieri,i quali
hanno retto la loro patria con fupremi carichi , che per effer a tempi noftri eftinta fi
lafciano ; besi alcuni di quefta famiglia aggiufero al ramo della Rouere la faſcia diue
dedo lo fcudo nella deftra iliamo della querciacon frutti di ghiandi d'oro in campo
azzurro,e nella parte finiftra vna fafcia d'Argento nel medefimo campo.
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DELLA FAMIGLIA
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EL tempo del Reggimento Normando, e Sueuo,puoche fami


glie obili s'annouerano del Regno di Sicilia, mercè che fe
non tutte, mà la maggior parte delle Terre , e feudi Baronali
erano fotto il dominio Regio, e fecondo l'hiftoria dell'Veſco
uo Fra Simone di Leontino, non fi leggono altro, fi non che
trà le Baronale le famiglie Grifeo , Barrefe, Leontina , Patti,
Saccano, ed alcun'altre, ch'io racconto nel mio Teatro. Però
fotto i Regi Aragonefi che largamente rimanerarno i feruiggi fatti alla Goro
na, daperfone virtuofe con rendite, e Baronie , apparuero le famiglie nobili
feudatarie nel Regno, come membro della grandezza Regia . La Città di Noto
viuendo in quel tempo frà le buone Città di Val Pacchino, hebbe le feguento
famiglie nobili , la maggior parte delle quali furono feudatarie cioè .
L'Alagona, l'Algaria, Auola, Accardo, Adinolfo, Amarelli , Aliotta, Aquila ,
Afpello, Aurifpa, Baldo, Barbilato , Barbátio , Bell'affai , Barrefe , Borca, ouer
Borgia , Belloc, BuonBarone, Brancato, Burgenfe , Bonaiuto , Cacciaguerra ,
Cannizaro, Cappello, Campifiano, Caramanna, Carneuale , Carufo , Caffarino,
Caino, Carobene, Caftelletti, Cortefe, Corfetto, Chirurgo, Caetano, Celeſtre,
Daniele, Deodato, Farfaglia, Falefio, Faraone, Grillo, Grimaldi, Gianpicciolo,
Graffo, Giurato, Giuliano, Giauante, anche Giagante, Humano, Infante, Impel
lizeri,ouer Pellizeri,Impofa, Laguna, Longo , Leante,Landolina, Liori, Mazone,
Macro, Meffina, Montoro', Morales, Moriſco, Morfello, Monforte, Monreale,
Mont'Alto, Marrafio, Modica, Notarbartolo, NotarRainero, Naro , NotarFran
cefco, Naua, Oddo, Pepi, Pompeo , Podio, Plifo , Parifi , Prouinzano , Prado,
Prouina, Pizzuto , Prefetto, Polino, Ribaldo, Riua, Riſaliba, Rubbino, Ruffino,
Roffo, Romo, Sortino, Spalletta, Spadafora, Sapia, Scammacca, Scobar , Sa
talia, Simonetta, Statella, Settimo , Salonia, Speciale, Sabea, Saglinbene, Scar
roza,Tufcello, Tudifco, Teofolo, Taglaterro, Tamagnino, Trauerfo , Vafco,
Vafal
LVI TEATRO GENOLOGICO

Vaffallo, Ventimiglia , Vno, Vrfo, Varfuto, Zarba, ed altre, le quali fi veggo


no defcritte in vn antico Regiftro conferuato nella Corte della medefima Città
del 1435 .
La famiglia Algaria hebbe chiariffima origine in Sicilia , e nella medeſma
Città di Noto , da Giouanni Perez de Algarez gentil'huomo Catalano , che nela
noftro Idioma Siciliano , fù detto Algaria. Quefti impiegandofi à feruiggi mili
tari del Rè Martino , e del Rè Alfonzo nel 1416. acquiftò la Caftellania di Ca
popaffaro col carico di Cuftode maggiore delle Marine della Riuera occiden
tale. Perloche fi congiunfe in matrimonio con Antonia Caffarino , figlia di Pie
tro nobile Netino nel 1418. per atto negl'atti di Notar Giouannni Cacciaguer
ra della medefima Città, con la quale procreò Pietro, Almerico, e Gio: Antonio,
che viffero nella loro patria con honorati carichi ; Da Pietro, e Lucretia Cor
teſe fua moglie, nè nacquero Gio: Pictro, e Filippo Algaria, Gio: Pietro fù Giu
rato di Noto, e molto amato dal Duca Giouanni , dal quale hebbe il carico di
Capitan d'arme di tutto il fuo Ducato, conforme fi legge in vn Priuilegio dato
in Piazza nel 1446 Quefti procreò Giouani gentil'huomo virtuofo, che có Aga
ta Landolina fece il Dottor Francefco Maftro Rationale della Cámara Regina
le nel 1522. hauendo ftato pria Giudice della fua patria nel 1510. 1513. 1516.
Americo effendo per le fue virtù ftimato oltre
1519.e1521 . Il cui fratello
modo d'Antonio Corfetto Vefcono di Malta , fuo zio filo portò con effo ,
lui in quell'Ifola nel 1501. col cui mezzo fù tre volte Capitan di quell'ifola,
Gouernador dell'Ifola del Gozo, doue hebbe del Re Catolico Ferdinando grof
fi poderi col carico di Capitan d'arme durante la fua vita, diuenuto per ciò mol
to ricco, lafciò ogni cofa à fuoi figli Giouanni, e Pietro , i quali s'impiegarono
à feruiggi militari dell'Imperador Carlo quinto , de' quali hauendono hauuto
groffa ricompenza d'honorati foldi , habitarono la Città di Palermo, doue furo
1
no impiegati nè più vffici nobili della medefma Cittta.
Da Giouanni nè peruenne Francefco genitor di Carlo, che per le fue virtù, &
ricchezze prefe per moglie donna Luifa Requiſens, figlia di don Gafpare, e don
na Iſabella, con la quale procreò don Gafpare caualiero ftimatiffimo, da que
iti nè nacquero don Carlo fecondo, e da lui il viuente don Mariano, le cuivic
tuofe qualità donano faggio di quelle de'fuoi predeceffori ad eſempio, dunque
del Padre che fù Giurato di Palermo nel 1607. 1608. egli hebbe il medefimo ca
rico di Senatore nel 1646. e pofcia eletto Deputato del Regno, e Commiffario
nella numeration dell'animi del 1653. doue fi portò con molta integrità,
prudenza.
Dirò pur,che il fudetto primo Carlo l'Algaria frà gl'altre carichi hebbe quel
lo di Capitan d'vna Compagnia di 300 Soldati di piede,fotto il gouerno di don
Giouan de Lacerda Duca di Medinaceli, all'hora Vicerè nel 1561 , fù pur Ca

pitan d'vna Galera della fquadra di Sicilia, hauendo pria feruito Sua Maeftà
Catolica 34 anni nella imprefa delli Gerbi , doue fù Capitan di Fantaria, in Afri
ca, e Monafteri, andò anche al foccorfo di Malta, e nella guerra di Nauarino,ed
hauendo paffato da Sicilia, à Napoli portando il Duca di Terranoua, fù affal
tato da molte Galere Turchesche, con chi combattendo valerofamente fi morì.
-: Hebbe il carico di Capitan della Galera, fuo figlio don Francefco, che fu pur

affai valorofo, che fendo preſo da Turchi nella fudetta Battaglia, ſi ricattò à ſue
proprie ſpeſe.
Pafsò il predetto Carlo,dopò la morte di donna Luifa fua moglie alle fecon
de nozze con donna Girolama Galletti forella del Conte di Gagliano, e procred
don Giouanni, che fù pur Giurato di Palermo, ed occupò altri carichi; fi casò
egli
CLAD BRO IV. "" "" LVII

egli con donna Lauria Bellacera, ed Opizinga, con la quale fece 12 figli,trà ma
fchi, e femine, de'quali vi fono don Carlo cafato con donna Antonia lo Caftro
ne, e dop Simone con donna Girolama Desfar , e Coriglies : Da don Carlo n'è
nato fin'hora don Giouanni.. ~

L'arme di quefta famiglia fono vn campo diuifo di due linie cruciate d'oro,
ene' tre vacui tre ftelli d'oro , e nell'vltimo tutto ſcacchiato d'oro in campo
azzurro.

SVP PLIMENTO.

DELLA FAMIGLIA
01
CICAL A.

OO
D

03

FIL
019

O raccotato nella prima parte del mio Teatro Genologico l'ori


gine, e'progeffi della famiglia Cicala di Sicilia originata da Ge
noua,e dopò la fua impreflione mi foura giunfero alcun'altre
chiariffimi notitie d'altri Rami di lui; vno de' quali è eftinto,
che deriuò di Giouan Guglielmo Cicala , che fi casò con Sini
balda Curuello Baroneffa del Cafale di Mofuca nel 1422.che
gli generò Adorno, Giouanni , Giacomo, e Pier Luiggi, i quali
habitarono nobilmente in Meffina. Il predetto Giouanni fù Confole di Mare di
Meſſina nel 1448. e 16. Giacomo fù Dottor di Legge, e Giudice Straticoziale di
Meffina nel 1462. Adorno , e Pier Luiggi forono frati Sanfrancefcani Con
uentuali , che reuſcirono chiariſſimi maeſtri mentionati dal Bonfiglio nel ſup
plimento della fua antica Meffina frà gl'huomini illuftri delle Sacre lettere, Gia
como fi casò con Miuccia figlia di Gio: Bernardo Granata Giudice della Gran
Corte, con la quale procreò Gio: Bernardo, e Nicolò. Gio: Bernardo fù Dotto

6 re, e Nicolò fi casò nella Città di Caftronuouo con Filippa Comella de Baroni
diGurafi , ed iui fi fermò godendo tutti i carichi , ed vffici maggiori della me
defma Città, e procreò Giacomo, e Fiordiliggi moglie di Sanchio Landono Ba
rone del feudo de'Pulci.
Giaco
LVIII TEATRO GENOLOGICO
со

- Giacomo fi casò con Leonarda · Montifano Baronieffa del feudood'Analaco

nel tenitorio di Caftronuouo, e ville con molte ricchezze, le quali fi fcorgono


nella fua difpofition teftamentaria, oue non folò fi legge hauer lafciato groffe
fomme di denar contanti, fchiaui, fuperlettili, ed altri mobili, ma anche molti
predij,-e feudo, generò Nicolò Cicala , c'hebbe per moglie vna nobil donna di
cafa Auerna con groffa dote , con la quale fece cinque figli, Giofeppe, e Vicenzo
gemelli, Roco, Francefco, ed Antonia.
18 Il fudetto Vicenzo fù religiofo Domenicano , ed reufcì eccellente Predica
tore , e fi morì d'anni 22. Rocco pur fi morì Prete, e Francefco prendendo il me
deſmo habito Sacerdotale nel 1619. fù eletto trà il numero de Cappellani della
Maeftà Catolica, e nel fuo ritorno in Sicilia ſi morì; Antonia fi caso in Caftro
nuouo con Melchiore Carneuale Baron del Sunaro . E Giofeppe habitando in
Palermo, fù riconoſciuto per affai virtuofo, e di molto ingegno, effercitò la fua
profeffion Legale, egli hebbe da fua Maeftà il titolo di Don , e ficonferuò affai
opulete, procreò fra gl'altri il viuete don Vicenzo, che fi casò côvna figlia didő
Hercole Statella de'Marchefi di Spaccafurno, la cui famiglia è apparentata con
le prime del Regno, de'quali n'è nato il virtuofo Padre don Giefeppe Cicala,
Teatino, che d'anni quindeci entrò nella religione de'Chierici Regolari, ed è BRIC
reufcito de primi Fredicatori del fuo tempo, hauendo nella fua giouentù caual 1CC
cato i primi pulpiti d'Italia, quel del Domo di Palermo, di Malta, di San Pao NOW
lo, di Napoli, e di San Andrea la Valle di Roma,
Hebbe pur il predetto don Giofeppe i feguenti figli, cioè don Baldaffaro, che
fi casò nella Città di Termine con vna fignora di cafa Satriano, che gliprocreò
**
molti figli, che ſi tratengono nobilmente, hoggi in Palermo fra'quali don Gio .
Cr
uanni , che nella Gioftra paffata fatta in prefenza del figner Duca dell'Infanta
do, n'acquiſtò il preggio. Don Giofeppe fù poftumodel predetto don Giofep
pe, e fi casò con vna fignora di cafa Pefce, con la quale fece don Pietro, e donna
Anna, e Fra Carlo trate dell'ordine Minore di San Francefco.

Le due figlie femine del detto don Giofeppe furono cafate, vna con don Hen
rico Sigona Barone della Sigona, e Pantano, e l'altra con don Mariano Opizin
1205
ga Barone del Palazzo. Nondimeno come hò detto per le fue virtuofe qualità,
Sar
fùfatto Cittadino della Citta di Meſſina , e fi morì nel 1609.

L'arme di lei fono le medefme arme, che fpiega la famiglia Cicala di Melli
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na, già dette nella prima parte del mio Teatro,

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1
DELLA FAMIGLIA

LA MATINA.

Ebbe chiariffima'origine la famiglia Lamatina nella città, e Regno di Napo


li, doue fiori Aleffandro Lamatina Barone ricco,il quale nel feruiggio Mili
Η tare, che fi fece nel reggimento del Rè Buon Guglielmo,per andare à foccor
tere Terra Santa,mandò con Vitale Laurino fuo Socero due foldati Andrea Lamati
na fuo figlio ferui molt'anni all'Imperador Federico i1 , il cui figlio Rinaldo al Rè
Manfredo; nondimeno vogliono, ch'ella deriuaffe da'Normanni.
Da Rinaldo né peruenne Aleffandro, e Ricca, l'vno ferui co carico di Dammicello,
02
el'altra di Dammicella alla Regina Leonora . Ricca fua fù cafata dalla medeſma Regi
na con Abbo 111 Barrefe Barone di Pietraperzia , e di Militello, col cui fauore confe
guigli Stati, che gl'erano ftati confiſcati dal Rè Federico, per hauer feguite la parte
del Rè Giacomo,conforme nell'elogio della famiglia Barrefe s'hà detto.
Ruggiero Lamatina valorofo caualiero mori combattendo nella battaglia nauale,
fatta fra Corrado Doria Capitano del Rè Federico , e Ruggiero Loria Capitano del
Duca Rubberto di Napoli, e con lui Palmiero Abbate, Pellegrino di Patti, ed Arrigo
d'Ancifa, lafciando à Guglielmo , e Gio: Francefco.
Gio: Francefco Lamatina viffe nobilmente fotto il reggimento del Rè Martino,
parimente Guglielmo fuo figlio, che dal predetto Rè hebbe conceffo il feudo de'Fa

uerchi,ch'era ftato ricaduto alla Corte per la morte d'Humana d'Afcoli fenza figli nel
1392,che gli fuccefle la figlia Mutia moglie di Giaime d'Agramonte .
L'altro figlio di Francefco, chiamato Antonio,fù Senator di Palermo nel 1430, ef
fendo Capitano Francefco Ventimiglia , e Pretore Gio: Bandino , i colleghi furono
Nicolò di Robberto,Martino Ranzano , Martino Ventimiglia , e Giacomo di Bolo
gna,chè gouernarono final 1433 ;e nel 1435; fù promoflo nel medelno vfficio con
Arrigo Vaccarelli, Nicolò di Robberto, Gio : Aldobrandini, Antonio Valguarnera,
Nicolò Sanguigno, il Pretore fù Oliuio Sottile.
Da quefto Antonio nè perueanero molti virtuos gentil'huomini, che viffero con
fplendore nelle città di Palermo,e di Sacca; fra i qualiil Dottor Michele Lamatina
Barone del feudo di Sambafili , e di Campobello , che gli fucceffe Bartolomeo fuo fi
glo nel 1506, al quale Gio: Michele nel 1565,
Nella città di Polizzi hau'ella fiorito non men ricca, che nobile, concorrendo ſem
prene'primi vffici,e carichi di quella città ; però già è a’noftri tempi eftinta.
Da Guglielmo oltre la predetta Mutia,nè nacque Marino Lamatina, che fucceffe
nella Baronia di Campobello nel 1430, e nel feudo di Vreni nel 1448, che gli fegui
GuglieImafuo figlio nel 1452, al quale Marino nel 488 ,ed à coftui Marino, he die
de per moglie fua figlia Coftanza ad Antonio Lamatina fuo parente , ed ambedue
fucceffero nelie medefme Baronie; da chi nè peruenne fra Giofeppe Lamatina Caua
lier di Malta,che fù riceuuto nel 1575 .

Faper arme incampo rollo tre bande ripartite di quatretti d'argento,e di azzurro"

H DEL
CO
58 TEATRO GENOLOGI

DELLA FAMIGLIA

LANCILLOTTO DETTA ANCHE LANZAROTTO.

Annouerata da'Genologifti la famiglia Lancillotto, detta anche corrotta


mente Lanzarotti, per la corruttione della lingua degl' Attuarij , e Notari
E variamente fcritta fra le famiglie nobili della città di Roma ; e foura lei am

piamente Flaminio Rossi nel fuo Teatro della nobiltà d'Europa difcorre, fra le fami
glie nobili, ed antiche feudatarie del Regno di Napoli raccordandola, della qualefi
nalmente in Sicilia nel reggimento del Rè Manfredo fi ritroua Lancillotto Lancil
lotto caualiero di virtuofe qualità , e Gouernadore della città di Trap ani ; il figlio
Giacomo,fotto il Rè Carlo d'Angiò, hebbe la Caftellania di Salem. Quefti nelle riuol
te del Vefpro Siciliano s'occupò il feudo di Raifi, ouer Rabici, ch'era di Leone d'An
curt caualier Francefe , che gli fucceffe fuo figlio Lancillotto . Mà riconoſcendo il Rè
Federico 11 effer quel feudo della Regia Corte; perche il prenarrato Leone l'haueua
hauuto dal Rè Carlo durate fua vita, gli lo tolfe,e lo coceffe à Guglielmo di Bonello
gentil huomo Palermitano, il quale lo cambiò per alcuni beni ftabili con Corrado d'
Auria Ammiraglio del Regno di Caftronuouo . Quefti pure lo cambiò per altripre
dij con la Regia Corte; ed hauendo riguardo il predetto Rè a'molti feruiggi di Lan
cillotto, e de fuoi predeceffori lo diede à quello con l'obligo del militar feruiggio, che
glifucceffe fuofiglio Giacopino nel 1347 : à cotui il figlio Gerardo, che procreò Ni
colo, e quefti ad Andreotta, che gli fegui nella medefima Baronia nel 1416, al quale
fuo figlio Giuliano nel 145 2sil cui feudo, moren do cglifenza prole mafcolina , per
penne à Margaritella fua figlia monaca nel Monafterio del Soccorfo di Trapani , eda
Perna di Sieri mogle di Nicolò di Sieri fua forella nel 1470.
Antonino Lancillotto acquistò il feudo di Sanagia nel tenitorio di Salem . Quefti
fùfiglio di Nicolò à chi fucceffe fuo figlio Giacomo nel 1488 , al quale Carlo , cui

fucceffore Luiggi sè nè inuefti nel 1594 , ed hoggi lo poffiede don Giacomo . Il pri
mo Giacomo Lancillotto fù vno de'Rettori di Salem dopò il Vefpro Siciliano; ed int

Mazzara bà fiorito quefta famiglia nobilmente; percioche Andrea Lancillotto fù Ca
pitano di Mazzara nel 1402. Gisuanni fù Giurato nel 1441. Federico Lancillotto
di Salem ville affairicco,che per hauerti diftaccato dell'vbbedieza reale il Rè Martino
diede ifuoi beni ad Orlando di Niſeino nel 1393.

L'arme di quefta famiglia fono vna Faſcia d'oro con cinque elmi azzurri dentro,
Se
in campo roffo. 1
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DELLA FAMIGLIA

COLNAGO
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RA le famiglie antiche , e nobili Veroneſe fecodo Paolo Col


Monio nella fua hiftoria di Verona, e celebrata la famigliaCol
nago; fcriue egliche Gambrino Colnago Nobile Veronefe,
di fottiliffimo ingegno , e Valente Metamatico interuenne
nell'edification dal Caftel Colnago ful Monte di Brianza del
Milanese , d'ordine dell'Imperatore Henrico Settimo nel
1310. e dal fuo Cognome gli diede il Nome dal quale non
folamente ne fù egli alcun'anni Gouernatore,ma anche Gio. Simone fub fi
glio, che fa famigliariffimo di Guido Torriani; per il che fi ritirò in Milano,
e s'interpuofe à poter chetare i Torriani gli Vifconti ch'ambedue côtende
uano per la Signoria di Milano . Ma vedendo il puoco frutto che vi faceua
fene ritorno in Colnago lafciando a Milano due fuoi figliuoli Nicandroe
Simone detto il filofofo ch'ambedue viffero ftimatiffimi da Duchi : Viſconti
di Milano, e particularmente di Gio.Galeazzo Maria da chine confeguiro
&
no allai beni nel medefma Monte di Brianza, il cui figlio Gambino Maria,
Colnagofù ftinatiffimo del Duca Filippo Maria per le fue virtù militari , &
hebbe parimente Caftelanouo della Briga in Gouerno, Gio. Antonio Colua
govifle affat ficéo , é potente in Milano , cosipuri fuoi pofteri da quali Gio.
AndreaColnagoiffimatiffimo per le fue virtuofe azzioni del Santo Cardi
nal Carlo Borromeo Arciuefcouo di Milano, à chi aiutò non puoco neltem
pódel Contagioîn Milano . Da chi ne viue il nepote Gio. Andreas figlio di
Carlos come anche il dottor Gio Battista Sindaco perpetuo del Ducato ,
.OOLE Dİ
molt'altre perfone virtuoſc di lei han fiorito .
199 Antonio Colmgafigliò di Gio.Battiſta figlio di Vícezoche fiori nel 1470
perlaicone diffentioni fe ne venne is Palermo , & quiui fi morì , è fùſepolto
nella Chiefa di Santa Maria della Catena ; nel cui fepolcro vi giace quefto
Epitafio.
Ioanni Baptista Colnago patritio Mediolano Integerrimo viro & c. Da quefto
Antonio në deriua il viuente Baron di Santa Venera Don Gioſeppe Colnago
ALIGG per
ļ
lx TEATRO GENOLOGICO

percioche Antonio procred Gio. Maria che giace in vn altro tumulo Mar

moreo con quefto Epitafio ,


Sepulchrum Leannis Maria Colnago qui obijt anno ætatis fud 31. 1565. Donna
Imara Colnago , e Bellacera uxor , & Don Thomas Colnago Frater mestiffimi po

fuerunt .
Dal Gio, Maria , e fua Moglie Donna Imara Bellacera ne nacquero D.An TE
tonio il quale fendo ricchiffimo comprò della cafa Ventimiglia la Baronia di
Santa Venera col fuo mero, e mixto impero nel 1603. con licenza pure di
5
poterfabricaruivna Terra; fù Senator di Palermo nel 1614. e 1615.ed vno de tale
fondatori della Cafa delle figliuole difperfe di quefta Citta di Palermo , e fuo
COND
elemofiniero nella pefte nel detto anno 1625. nel fuo fepolcro marmoreo Gou
nella Chieſa di San Francefco Neri dell'Oliuella così dice.
folamen miferorum, exemplum virtutis nobilis D. Anto
Refuginm pauperum ,
nius Colnagus Baro Santa Venera virpius integer, liberalis .
Gli fucceffe per non lafciar prole il viuente Don Gioſeppe Colnago , che
per le fue virtuofe qualità baue goduto molti reali vffici, percioche nel 1634.
Y 47.50.e54.e ftato Senator di Palermo, e nel 1645. Teforiero del Regno , il
qual carico amminiftro con molta lode. Don Thomafo fuo vnico figlio non
DO
men del padre reufciua virtuofo fe immaturamente la morte non gli tronca
Mic
ua i fili della vita, nondimeno fù Senatore nel 1643. lafciando da fua moglie
Donna Caterina Gifulfo Don Giofeppe, e Don Paolo nel fuo fepolcro fileg A
ge. Eftinctus hic iacetparentis ardor Don Thomas Colnagus , & Maftiani Baro
IE
Sančta Vénera. 2.odularMA TAR!

Z
E
R
Il prenarrato Gio Battifta Colnago procred anche in Milano Vicenzo ,
che fù padre di Gio. Battista il giouane , e passò come gli altri in Palermo ,
e'l fuo corpo già fepolto in vn tumulo marmoreo in Santa Maria della Cate

na nel quale fi legge, Ioanni Baptifta Colnago Mediolanenfipatritio & integerri


me viro 1673. Egli procred Giouanne, e queftià Vicenzo in cui ti eftinfe la
*fua tineau ! M 08.0 Disc o. I
0.0
a
Però il fudetto Gio Andrea Colnago fuo fratello famigliare del gloriofo
San Carlo generò molti figli de'quali Carlo quintogenito fece à Francefco ,
-che hauendo nauigato in Sicilia fi fermò in Palermo , doue è Capitano della
pation Lombarda. Nondimeno è stata arricchita quefta famiglia delle vir
stuofe, e fante azzioni del P.Bernardo Colnago della Compagnia di Giesù.
At Vincenzo Colnago predetto procreò in Milano Ambrogio il quale anche
-ad Euangelifta , e Girolamo Sacerdoti , e Teologi, eGio . Antonio che paf.
fando indi in Sicilia i due Sacerdoti fi fermarono in Agrigento, e Gio . Anto
nio in Catania, doue fi caso con Margarita Bellani, che gli generò il predet
10
to padre Bernardo i cui virtuofi Encomi fono celebrati da molti prudenti
fcrittoritra i quali l'Abbate Pirri nella not, di Gasan, dice P. Bernardus Col
-nagus Catan.pientiffimus Ecclefiaftes vita puritate, illuftris miraculis clarus
obyt 22. Aprilis anno1611 etatis 66. Religion. Sr. la cuivita è ftata defcritta
da vn padre della medefima Compagnia viffe anche virtuofamente il P. Don
Theodofio Colnago Abbate Caffinenfe , e molt altri che per non dar tedio fi
lafciano. 011

L'arme di quefta famiglia ſono tre Colonne d'Argento adornate d'vna co


orona d'alloro verde imperiali in campo roflo cóceffale dell'Imperatore Hen
erica Settimo, o vlogst attolmmi

up sheets oneietak 73.


Denney Cured an wit
DELLA
LIBROS IV.A
IV. Ixi

23
DELLA FAMIGLIA
4 1
LEONE , E LE O.

AFamiglia Leone pafso in Sicilia, d'Aragona col Re Pietro di Aragona,


nel 1282.il primo di lei fù Guglielmo Guerao de Leon il quale p lefue
L
virtù militari fù eletto dell'ifteffo Re Caftellano di Catania, il cui figlio
Giouan di Leone hebbe dal ReFederico II . nel 1329.la Caftellania del Cafte
lo di Leōtini doue cõ PirruççiaTimera fua moglie procred Guglielmo,Nico
lo ,e Cataldo, che tutti reufcirono virtuofi gentilhuomini.Guglielmo fi caso
to Nicolina Renda figlia di Giouane Baron, di Paffanitello, co la quale pro
cred Giouanne che fù diuerfe volte Capitano di Leontini , e nelle guerre ci
nili s'adoprò no puoco in feruire il Re come teftifical Fazzello nelle vite de
Regi Aragonefi.Alfio Leone nel tepo del Re Martino,e Regina Mariacome
anche de Reggi Ferdinando 1.& Alfonfo moftrò la fua molta prudeza , eva
lore nell'arte militare , e molt altri gentilhuomini ne feguirono da predetti.
La famiglia Leo di Meffina hebbe nobile Origine in Pifa d'onde ella venne
in Sicilia, e fermandofi in Meſſina fù ammeſſa nella maftra della Nobiltà oue
fioriscono alcuni virtuofi gentilhuomint
In Pifa quefta Famiglia godè i primi vffici di quella Republica, e viffe con
molto fplendore percioche Luca di Leo iù Ammiraglio di due Galee Piſane
nel 1320. Pietro di Leo fù Anziano nel 1337.Tuccio di Leo nel 1372. Pino di
Leo nel 1344. e molt’altri riferiti da Rubberto Pifanelli.
L'arme della Famiglia Leone fono va Leone Nero in campo d'oro . Però
l'arme della Famiglia Leo fono vn Leone roffo, che tiene in mano vga mezg
za rotadi forruna roffain campo d'Argento. 120
O allen Miebesk mtolo út 1. A
2015
DELLA FAMIGLIA

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ON la occafione che la Famiglia Renda, e cogiunta in parentela cô la


Famiglia Leone, mi ha parfo feguirla apprefso di lei in queftafecoda
parte . Percioche hebbe ella il fuo principio in Catalogna da Martina
Guerao di Renda, che nel tempo del Re Giacomoil Conquiftatore Red'A
D)3
ragona per lefue prodezze acquiftò la Villa Renda nel 1224.
Scriue Mugno Alfonfo che quefta Villa fi chiamò Rendamerce chefendo
arri
lxii TEATRO GENOLOGICO

arriuato in questo luogo il Re D. Alfonfo, facedo il fuo Cauallo alquate gua


gliardie,fegli rõpè la ftaffa , che in ligua antica Gotica la ſtaffa rota fi chiamò
Reda; hauedofi habitato pofcia quel luogho fù chiamato pelfucceffo Renda,
Hebbe Martin Guerao quattro figli , che reufcirono tutti valorofi foldati
vno de'quali chiamato Anfaldo de Renda paíso col Re Pietro d'Aragona in
Sicilia nel 1282. il quale impiegatofi à feruiggi militari contra Francefi ac
quifto dal Re Federico 2. il feudo di Cariato, che gli fucceffe fuo figlio Gio .
uanne, che lo dotòpofcia detto feudo à Perna fua figlia cafata con Antonio
Fonte di Mineo; a'quali fucceffe Pênello fonte, che ne vendè la metà à Luig.
gi Buonaccolti di Piazza. Però egli per fua moglie Diana Paternò acquiftò il
feudo di Palanitello, il quale per hauer adherito egli co Baroni Rubelli gli
fu confifcato dal Re Martino, come ne regiftri della Regia Cancell.fi legge ;
e Phebbe della Regia Corte Thomafo Crifpo nel 1394.
376
Ne nacquero dal predetto Giouane Rēda Saluatore , e Nicolò , che viffero
nobilmete il Saluadore fi caso co Miuzza Buonaccolti di Piazza, e pla morte
della zia Mariella Arbea di Leotini acquiſto il feudo di Sabuci che gli lo tolle
pofcia Filippo Arbea fuo Coggino, côforme fi legge nel proceffo della lite co
feruatonell'Archiuio Patritiale della Città di Leōtin.Nodimeno pla fecōda
moglie ilfudetto Saluadore che fu Oliuia la Bifera cofeguiil feudo di Alfano
nel 1432.nelquale gh Tucceſſe ſuo figlio Antonio ēdache fi ftabeli in Piazza
nobilmete,godedo tutti i proipali vffici di qlla Cinta,coi fuoi pofteri infieme,
th profedead cold Renda fratello di Saluadorê fi casolin Mineo nel 1442.
con Filippa Rofta nobile dohzella, per contratto matrimoniale negl'atti di
Pietro Daidosenso, di Dečémbre di detto anno, & iui fur tre volte Giurato

928
Cofflæquale procreaiad, Saluadorey GiolAndrea, e Coftantinos !

DE
Saluadore della Regina Germana secondamaglie di Ferdinando il Catobr

SA
Re d'Aragona, fù eletto Percettore dell'introiti della Cam.Reginale nel1502 ..
Giouane fù Cap di Mineonel 1507.egl'altri due fratelliviffero Preti fecolari.

Giouante con Maria Portaro fua moglie proered Pietro, Pafquale , e Ni


colò i quali viffero ftimatiffimida Antonio Barrefe figlio di Gio.Battiſta Bar
refe Baron di Militello .
ttor Pasquale che fù affai amato da Don Fabri
Dal Nicolò ne nacque il Do

tio Branciforte Marchefe di Militello Conte del Mazarino , e pofcia Princi


151
tera ; per lo che fi ritiro in quella Terra, e fi caso con Melchiora Ca kad
pe di Bu
rufo de Baron di Spaccafurno ,fueletto Auditore perpetuo di quello ftato ;fu
famigliare al Prencipe di Castelbuono , Marchefe di Gerace , e fi interpuofe
iforte figliadi detto D.Fabri 30,
nel cafaméto tra effo Principe ,e D.DorofaBrac
tio , e D. Caterina da'qual pofcia egli vifle Agente appo i Tribun . del Regno.
Procreò il detto Pafquale à Pietro, che pur s'impiego col medefmo carico Ch
a'feruiggi del Principe Dán Francefco , e della Principeffa Donna Giouauna KOD
d'Auftria , & vltimamente del Principe di Butera Federico Colonna , da'ʼqua C
li eglifù fempre ftimatiffimo. Ne nacquero da lui il Dottor Pafquale , il Dot
tor Francefco , Vicenzo , e Federico , & altri femine . Il predetto Dottor Pal DI
quale ha goduto molt'anni if carico di Auditor generale dello Stato di Bute
efon nati Ignatio , Pietro , Felicia
ra, e Pietra Perzia , e viue ricco ,del quale 00

siamoglie di Don Alfie Triſtani Barone del Comito, & altre femine.
25 Videngo fendo nonmen del padre habiliffimo nell'agentia fù conferma.
zo dalla Principeſſa Donna Margarita d'Auftria nel paterno luogho , & habit
Xtt
ta con lascafa inPalermo, viuendo tutti nobilmente.d
L'arme di quefa famiglia come ho detto fono vna ftaffa d'oro con la cor 100

reggia notça d'oroin campo azzurro. Valgup multolla ez M


LIBRO IIII'
. 59

afiCharte DELLA FAMIGLIA


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Co pel Onferua fempre la famiglia Landolina vna antica traditione , che la ori

De gine della fua cafa deriuaffe da'Principi Francefi, nè s'inganna punto.


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te Gi C Poi che Teodoric Piefpodio Secr: de gl'Arciduc d'Auftria Alberto , &
alfabella in ftemmate Principum Hasburgi Auftriacorum ftampato in Brufelle
do nel 1617. defcriue quafi in lei il medefmo principio , e benche ei dica di Germa
alenia tutta è vna ifteffa cofa,perche forma la fucceffione dal Rè Faramondo , così
etik par ne' Principi d'Afpurghi ; E cominciando dal predetto Rè che viffe nel 420 .
udel Signore fin'al Rè Sigisberto d'Auftrafia , e Duca d'Alemagna nel 656. Da,
Bat coftui fin'à Guntramo fecodo Conte d'Altemburg d'Afpurgh ; Langraue dell'
Alfatia, e Principe di Nouergia . Il terzo ramo lo spiega dell'ifteffo Guntramo fe
De condo, il quale procreò quattro figli, il primo genito fù Betzo , chiamato pur
Landolo, perch'era molto preſto , & ardente ad accendere il fuoco della Guer
chio rajaccenna ciò Giacomo Henricourt in fuis Germanorum ftemmatibus , dicendo
ello cheLandolus nella lingua antica Alfatica non vuol dir altro fi non che incendio
na
fo. Queft
ndo
i fù Conte d'Afpurgh, e genitor
ì el 6. tor
o di feiefigli, il n
f g omeo di loro
prim
a ando
liolo
fù Land
ttoD L e c o ,c h e m o r n 1 0 3 e d a c o s p r e i l c o l a c a f L

Zeringica in Germania , che continuò con molti perſonaggi illuftri indi finʼal
del
primo, che di lei paſsò in Sicilia , militando col Conte Ruggiero .
emo
Racconta il precitato Piefpodio quefta fucceffione , cioè Landolo fecondo fe
Gio
ceà Bertoldo , il quale à Corrado , e queiti à Bertoldo fecondo , che procreò Ber
ana, do quarto, che generò à Bertoldo quinto, e Corra
toldo terzo padre di Bertol
uale, o
do fecond , ne quali s'ef ting ue la famiglia Landolina di Germania , doue fiorì
Dotta
potentiffima poffedendo con affoluto dominio , il Langrauiato di Brifaica, ouer
Ducato di Brifgouria , il Duca d'Alemagna , la Zurgonia , Dortinouia , gl'Antua
tro,R thgl'Auentini, gli Voleris , il Contado di Burg, Dorfenfe , il Contado di Tuno
ine nenfe,di Tigone, la Prefattura , Tigurina , e molt'altri Dominij notati dal fudet
conf
to Aattore, il quale anche riferiſce la fua eftintione nel 1218. del Signore .
ntu $
Qua Alberto Landolina agnominato il longo figlio fecondo genito di Landolo pri
mo, ò come vogliono del fecondo , palsò in Francia militando nel 1002. che
AR
COP H 2
hauen
80 TEATRO GENOLOGICO

hauendofi iui congiunto in parentela co'Signori Normandi, s'impiegò cô quel


li in molte guerre . Procreò egli Lambertino, Orlando , e Vibiano Landolina ,
che viffero fotto la militar difciplina valorofi Caualieri, come pur Orlando fi
459
glio di Lambertino, che venne in Italia, & in Sicilia fotto i medefmi aufpici col
Conte Ruggiero, come lo teftifica il Priuilegio di conceffione della Piana di do"
Camo Petro; e pur il Rè Ruggiero fuo figlio in vn Priuilegio fatto à Giorgio r
Landolina figlio del predetto Orlando, che per la fua vecchiezza , e corrofità d
delle lettere antiche, in quefta forma s'hà interpetrato . Ci

Ruggerius Deigrat; Rex Sicilie Dux Apulia &c. Confiderantes enim grata, ac- 10
cepta feruitia nobis in rebus gestis, preftita per te circumspectum virum Georgium q
de Landolina militemfilium Rotlandi filij Bertolini,filij Albertifecundogeniti Comi
tis Landoni militum amicorum, & confaguineorum nostrorum Rotlandi, quidembod
na recordationis militis amici nostri amatiffimi nobilis Baronis Abulæ, aliorumque re
feudorum Northomandia ortisquam pertuos aliosprædeceffores eorumquefumptibus,
& expenfis maxime tu ipfemet perfonaliter, tamquam Præfectus de duobus nostris re
gis Triremibus nostris Claffe maritime cum diuine auxilio cooperante ,& noftrum
militum corumque Præfe&torumfortitudine fidelitate,& prudentia non procul Greco
rum hoftium eorumque Naues, & Triremes expulifti , & tandem à Captiuitate Il- un
luft: Regem Lugdouicum v11 . fuofque Proceres,& Galliæ magnates manu mififti,nè :::
dum fine accepto cum ottoginta equis nobis , & nostre Curie bene feruisti . Propter
enim duellum nouiter factum inter te, & Mulcicabie Muleperfidum maurum hoftem
nostrum cuius Caput obtruncati, & illud nobispræfentati cum tribus letalibus vul- vv
neribus victoriam obtinuifti, vt dignus laude, & pramio damus , & concedimus tibi C
beredibus, & fuccefforibus tuis inperpetuum Caftra, & fortilitia que habebat, &
poffidebat dictus Maurus Mulcicabie Mule nomine Pretorianum, & Caftillanumpro- del
pe Calatagironem cum omnibus fuis iuftis iuribus, & pertinentijs, & Caftrum eiufa
dem Calatagironis tua vita durante, & territorium noua lucis , prout poffidet Mar
comirus auunculus tuus , quifine prole ab hac vita migrauit confirmamus equeme

tuum, tibifuccefforibufque tuis vetustiffimum ftegma confiftentem in campo diuifo che


quatriplico aculeato de argenteo , & nigro, & fuper trialilia argentea in nigro Cly ad
peopoffeffum, etiamper prædeceffores tuos in cuius rei teftimonium fieri iusfimus pre
Jens Priuilegium nostræ propria manusfignatum, & comuni figillo munitum datum 300
Neapoli 22 Ianuarij 1146. ann: Incarnat : Æterni Saluatoris. 20
Econ quefto habbiamo accertato là di lui origine con la ifteffa difcritione li
del Teodorico Piefpodio, e la fua venuta in Sicilia col predetto Conte Ruggie- u
ro, da chi Orlando Landolina hebbe il Gouerno di Caltagirone , e comprò per i
I'vniuerfità tutta la Piana di Camo Petro per cinquemilia tarì , e nell'inftru
41
mento fi legge. Præfentibus pro ea Rotlando de Landolina,& Henrico de Grottabaffa
V
noftris extrenuis Militibus, La qual Piana fù chiamata di Camo Petro, perche Ates
fù del Dominio d'vn Caualier Greco detto Chame Pene.
Bor
Hebbe il medeſmo Giorgio il carico di Straticoto di Meffina dal Rè buon a
cin
Guglielmo nel 1169. come fi legge in vna lettera reale diretta all'ifteffo Gior art
gio Straticoto, accioche confifca tutti beni, e gl'armenti à Guglielmo Pellegri
no di Meffina interfettore di Gio : Maria de'Conti.
Da coftui nè nacquero Giouanne , Orlando,Rinaldo, ed Alberto Landolina,
che fono mentionati in vna lettera dell'Imperador Federico fecondo, all'hora, B
anta
Rè di Sicilia dat. in Paler: nel 1205. per la quale s'ordina à Corrado di Giudica, 41
40
che lafci la Coftodia del Caftello di Calatagirone , à Giouanni, & Orlando Lan
dolina fratelli, e che Rinaldo , ed Alberto l'altri due fratelli vadino al gouerno
di Minco , d'onde chiaramente comprendiamo quanto quefta famiglia fia ftata

circo
LIBROOMHAIT 61

circolpetta fotto il reggimento Normandises en test won

Giouanne, e tre fratelli oltre i beni paterni n'acquiftarono molt'altri mercè,


il lor valore, eprudenza dal già detto Imperadore hebbe Giouanne il Caftello
di Giudica, che il lafciò à fuo figlio Giorgio fecondo, che mori fenza prole, ed
all'altro fuo figlio Anfelmo il Cafale di Camartino, che pur fucceffe ne' fraterni
beni fuor di Giudica , che glifu tolto dal Rè Mafredo, come ancheperdè Camer
tino preſo dal Rè Carlo d'Angio per hauer Anfelmo adherito con Corradino
Sueuo . Ciò fi legge nella Conceffione fatta dall'ifteffo Rè Carlo à Pietro de
Turrias notata nel Reg: del 1272. Ind. 15. fol. 138. sti .
Nènacquero d'Anfelmo Luiggi, e Giouanne, i quali per ben conferuarfi, col
Rè Carlohebbero reftituiti la maggior parte de paterni beni con la Caftellania,
eGouerno della Città di Noto, della quale fendone Luiggi Rettore nel 1282.in
teruenne nella congiura del Velpro Siciliano contra Francefi , che con vitupero
fiaggrauij affligggeuano i Siciliani: e nel Priuilegio del Rè Carlo dato in Napo
linel 1272. fi leggono le feguente parole.
Carolus Dei gratia diuina fauente Clementia Rex vtriufque Sicilia Herufalem
&c. Confiderantes merita tuorum virtutum tuorumque prædecefforum Gallorum de
Landolina noftrorum progenitorum Reggum confaguineorü, & fideliter benefactorum
non obftante quod Anfelmus pater tuus Principes fueuos noftrorum Regnorum inde
bite pretenfores, exfua ignorantia profequeretur concedimus , & donamus tibi Aloy
fio de Landolina militi, & fideli nostro dilectiffimo Castrum Terre Noti in nostro Re
gno Sicilie vltrafarum, cum iuribus ,& pertinentijsfuis omnibus ac iuriditione Ci
uili, & Criminali prout babebat, & poffidebat Gillius Cacciaguerra proditor noster
eiufdem Terra.
Il quale l'hebbe confermato dal Rè Pietro d'Aragona dopò il Vefpro Sicilia
no, come anche fuo figlio Giouanne che reufeì valorofo caualiero con la refti
tutione della predetta Baronia di Camertini per Priuilegio dat in Cat. nel 1282 .
Succeffe à Giouanne Bartolomeo fuo figlio, che non puoco s'adoprò nelle
guerre, c'hebbe il Rè Federico fecondo co Francefi, dal quale ottenne oltre la
confirma delle fudette Baronie i Cafali di Frugentini, e Crampoli, ch'erano ſta
ticonfifcati à Thomafo Pefce rubello per Priuilegio dato in Aydone à 23 di
Gennaro del 1 300. Il di lui figlio Giouanne fiorì tra i più illuftri Capitani del
fuotempo in Sicilia i cui molti reali feruiggiono à pieno fcritti da Fra Thoma
fo Fazzello nella fua hiftoria di Sicilia . E nel foglio 536 così ei dice....
Orlandus de Aragonia, Ioannes Landolina cum ceteris militibus de Landolin an
quia Palicis cum Neetum oppidum expugnarent, inde fuerent expulfi, Collecto ex vi
tinis oppidis milite Neetum pergunt, & effractis magna vi oppidi portis nemine pro
bibente ingrediuntur per quem vicos exeumentes Aragonam , & Landolinam con
clamantes atque ita recepto munitoq;oppido Ioannes Landolina Præfectus costituitur.
Si mori nelle fteffe guerre ciuili nel 1358, e per fuo teftamento lafciò i feudi 1

diMaucino del Burgio,di Capopaffaro, delle Saline, di Moriella,del Rouetto, e


di Camertini à Bartolomeo fuo figlio primogenito, al fecondo figlio Vaffallo
lafciò il feudo,e Cafale di Grampoli, di Frugentini ,e della Carcicera , à Rinaldo i
feudi di Binuini delle Saline, e di Ramiuni, ed à Mutio vltimo figlio le Terre de'
Litimagni, ed altri beni allodiali;e tutti i predetti figli l'acquiitò Gionanne da
Margarita figlia di Giacomo Cardona fua moglie Baroneffa di Ramiuni.
Ilpredetto Bartolomeo oltre i predetti feudi acquiftò per fua madre il feudo
dell'Imbaccari,che lo diede à Giouanne fuo figlio,il quale lo dotò à Giouanna
fua figlia cafata con Gio: Andrea Landolina , e Calaxibetta di Caltagirone; per la
morte della quale nè prefe il poffeffo Claricia fua forella moglie di Nicolò Bar
badoro .
H 3 Il pre
62 TEATROGENOLOGICO

Il predetto Vaffallo Landolina acquiftò pur del Rè Martino nel 1393. il feu
do di Mifilini nel tenitorio di Noto confifcato ad Orlando Trauerfa, nel quale
gli fuccèffe fuo figlio Giouanne nel 1418. à chi parimente fuo figlio Vaffallo
nel 1453.ed à coftui il nepote Bernardo figlio di Gio: Antonio Landolina fuo
fratello nel 1476. che per la fua morte fenza prole nella metà gli fucceffe fua foo
rella Beatrice moglie di Baldaffar di Settimo nel 1497. e l'altra metàil Rè la.go
2
diede à Giouanne Trufcello marito di Leonora Landolina, che ſegui ne loro
101. EC
pofteri, come anche il feudo di Camertini.
Dalpredetto Bartolomeo fecondo oltre il prenarrato Giouanne nè nacque
, ald
Attardo Barone di Stafenda, e di Mazzarrone, ne quali fegui fuo figlio Nicolde
D
nel 1 423. à chi Giouanne , e Matteo fuoi figli che fi diuifero il predetto feu
Stafenda, al Giouanne gli fucceffe fuo figlio Franceſco nel 1479. à chi il figlio
Paolo col feudo di Ragalbuono comprato da fuo padre. Al Matteo nel dettod
mezzo feudo di Stafenda fucceffe fuo figlio Lodouico, à chi il figlio Ruggiero, Ba
ed à lui Giouanne, che vendè detta metà ad Antonio Cannizzaro per onze 225acf
Però il feudo di Mazzarrone il Rè Martino lo diede ad Antonio Timera Baronefa
Leontino nel 1393. che il vendè diuifamente, la metà ad Antonio Caramanna,10
che poi peruenne al Monafterio di San Saluadore di Noto; e l'altra la vendè adulp
Henrico di Santo Stefano, à chi fucceffe fua figlia Perna moglie del già detto
Attardo Landolina, che gli ſeguì la fua pofterità. 30

I feudi di Frogentini, e Grampoli poffetfi da Bartolomeo primo, peruennero


à fuo figlio Giouanne, e dopò la fua morte à Bartolomeo fecondo , à chi Mutio
AAb
fuo fecondo genito, al quale Giouanne fuo figlio, e pofcia à fuo figlio Ruggie
ro, à chi il figlio Giouanne, ed à coftui Ruggiero fuo figlio nel 1516.
Dal primo Ruggiero nè nacque anche Mutio, il quale procreò à Pietro, che in
Mil,
Per la moglie di cafa Barbilato acquiftò i feudi di Belludia, e Cataráufi, aliena
ti dell'altro Ruggiero; Mà Catataufi lo reftitui pofcia alla forella della moglie .
Da Pietro nè nacquero Antonio, Francefco, e Filippo, ed ambedue coítoro ha 71
bitarono in Siragufa. Antonio reftando in Noto con la Baronia di Belludia, fi a
casò in Leontini con Leonora Falcone figlia del Baron della Carrúbba, con la Pred
quale procreò Giofeppe Palmerino, Thomafo, e Michele, à gl'altri che moriro
no fenza prole, fucceffe nella Baronia di Belludia il fratello Michele, il qualefi a
casò con Iſabella Aragona, e Landolina, ed ambedue nè nacquero don Antoni, da
no Baron di Belludia, il padre Giofeppe della Compagnia di Gesù , Fra France
feo, e Fra Vicenzo Caualieri di Malta, don Carlo primo Barone di Bomiſcuro, གན །
è del mezzo Rouetto, e per raggion di dote del feudo di Maegi , e don Franco
Baron d'Alfano caualieri qualificati, nondimeno il detto Baron di Belludia do
Antonino, e di Molifina, è ftato promoffo tre volte nell'vicio di Capitan d'ar
me à guerra, la prima volta nel feruigio militare pel fofpetto della guerra Fran nis .
cele col comando di molti caualli del Regno: la cui forella donna Leonora fi 16
caso co don Lopez Ponce de Leon ftretto parente del Duca d'Arcos, c'hà feruito TIU
44 anni al Rè Catolico in guerra viua in Fiandra col carico di Capitan di Coraz
za; e costui figlio del Maftro di Campo, e Caftellano del Caftelammare di Pa 立
lermo, don Emanuel Ponce de Leone, che fù Vicerè di Nauarra due volte,& in O
teruenne nell'Armata Nauale di don Giouan di Auſtria , doue fi portò con mol ›Gla
to valore.

Il predetto don Lopez per feruiggi fatti alla real Corona, ottenne del Rè Ca
tolico con ampio Priuilegio le Terra di Terzano nó lunge Milano fei miglia col
titolo di Marchefe, che per non hauer egli prole, con licenza regia hà nomina
to fuo fucceffore donna Leonora fua moglie, e dopò detto don Antonino Baron
di Belludia fuo cognato . Mu
LIBRO IIII
. LXIII

Mutio Landolina figlio del primo Vaffallo hebbe ilfeudo della Carcicera nel
1418.chegli fucceffe fuo figlio Gio: Vaffallo, che perla fua morte fenza figli nè
prefe il poffeffo fua forella Leonora moglie di Nicolò Lubiante nel 1479. à chi
fucceffe la figlia Beatrice moglie di Ruggiero Landolina nel 1488. che gli fegui
lor figlio Matteo nel 1518. dal quale il predettofeudo pafsò ad altra cafa,e dopò
perragion di matrimonie l'hebbe Aurelio Landolina, il quale procreò Gerola
mo, che con donna Diana Impellizzeri generò al viuente poftumo don Gero
lamo. E Defiderio altro figlio d'Aurelio lafciò pur fette figli.
Rinaldo Landolina tanto Celebrato nelle hiftorie,fù vno de primi Baroni del
Regno, ed vnde' Giudici eletto dell'vniuerfità nella diuifione fatta delle Città,
eTerre Demaniali, e Baronali nel Reggimento del Rè Martino . Egli dopò d'ha
uer goduto i primi carichi del Regno, poffedè i feudi del Burgio di Baugini de'
Binuini delle Saline, e delli Baruni, pur la fortezza di ftampace, i feudi di Bilifca
ri, e di Bauli, ch'erano di Giacomo d'Aragona l'vfficio di Giuftitiero del Val di
Noto, e falme ducento di tratte. Mutio hebbe vna Vigna grande , e cafe confi
fcate à Saluadore Palmeniani nel 1393. e pur tutti i beni feudali , e Burgenfi,
ch'erano d'Andrea, e Luiggi Tagliauia d'Agrigento, fuor del Sommatino nel
1399. Al predetto Rinaldo fucceffe Simone Caftellano del Caftelnuouo di No
to nelfendo della Gifira, comefotto fi vede . E Majjnitto, così detto per l'auo
materno Maijnitro fortino nella Baronia del Burgio , ed in altri feudi. Queſti
procreò Rinaldo fecondo padre di Maijnitto fecondo, il quale procreò Vicenzo
genitor di Giofeppe celebrati ambedue dal Littara de rebus Ñetinis , che co
sì dice. .9 mi

Vincentius Landolina Maijnitti filius Rinaldiſecundi nepos,pater Iofeph Landoli


na, & dominus pbeudi Borgÿj omni virtutum prestantia fuit, Illustris in Senatorijs
Confilijs, &politicifque administrationibus ad modum inftruttus, & certos plurimi
valuit apud Ioannem Vegam, & apud Ducem Methyninemſëm , & Garfia Sicilie
Proreges à Toleto generalis exercitus Tefaurariusfuit constitutus, quando ad Meli
tam Afiatica obfidione leuandum nauigatum eft anno 1574. migrauit e vita.
Il predetto VicenzoLandolina con l'vltima moglie donna Lucia Platamone
procreò do Gioseppe,il quale dal Conte d'Alba di Lifte Vicerè hebbe per 4 an
niil carico di Capitan d'arme à guerra della Città di Noto, e Marine conuicine,
e per l'acquiſtata beneuolenza viceregia,fù cagione di ritirarfi in Palermo. Pro
creò egli con donna Kabella Beluis fua moglie il viuente don Vicenzo , e nel
principio della fua verilità d'anni 39 ſe nè pafsò à meglior vita nella Tomba,
dunque che conferua la cenere vi giace quefto Epitafio .
Quiex Orlandi Comitisfamil: Caroli Magni progenie eft ortusficut texanturin
fignia recenter etatisfuæ ann. 39. obijt Iofeph Landolina ann. Dom: 1600. multiplici
Ingenis Miltie tropheo Ifabella Beluis meftiffima coniuxproprijs expenfis Pan: ann:
Dom. 1600. die 24 Augufti.
Ilviuente don Vicenzo Lendolina hà gouernato la Città di Palermo con l'vf
fici più volte di Senatore , di Capitano , e di Pretore, i quali amminiftrò così
giuftamente con fodisfation de'popoli, che n'è reftato appreffo di tutti, non
puoco amato, e riuerito, egli con fua moglie douna Francefca Fardella figlia di
don Giacomo hà procreato don Giofeppe, don Giouanne, ed altre cinque fe
mine,che feguitano puri paterni veftiggii,de'quali donna Antonia s'haue cafato
con do Giofeppe Landolina primogenito di don Antonino Faron ci Bailudia.
La Baronia della Gefira fù del primo Rinaldo, che la diede ; come hò detto,à
Simone fuo figlio primo, che gli fuccefle fuo figlio Rinaldo nel 1453. ed à lui
Giouannello, che procreò Rinaldo: che s'inueftì di detta Baronia nel 1495. e da
coftui
1
LXIV. TEATRO GENOLOGICO

! coftuiperuenne à Giouanne Landolina dal quale Filippo , e pofcia à fuo figlio


Profpero,che per la moglie di cafa Pepi, acquiftò il feudo di Bonfalà,ed inambe
due glifucceffe fuo figlio Filippo, che con donn'Agata Roffo de Baroni di Sci
rumi ha procreato fin'hora Profpero. Rinaldo altro figlio di Profpero Barón,
della Gifira fi casò con la figlia d'Aurelio' Landolina Baron della Carcicera , a
n'hebbe tre figli. Paolo Landolina hebbe pur il feudo di Racalbuono nel 1313;
-finalmente quefta famiglia,e ftata ricchiffima di Baronie,è d'altri beni , già che
Ifabella Landolina,e Carobene diede per l'anima fua vn feudo,e cafamentielha
uea nell'ifola di Malta all'Abbatia di Santo Nicolò de Arenis di Catania, ni¶

Haue hauuto queſta chiariffima famiglia molti Caualieri Gerofolimitani no


tati nel Catalogo del mio Vefpro Siciliano , cioè Fra Antonio Landolina nel
1564,che fi morì combattendo valorofamente nella guerra di Malta , Fra Gio:
Battiſta nel 1576,Fra Franceſco, e Fra Vicenzo nel 1617,Fra Giofeppe , il quale
nella guerra Turchesca, che fi fpettaua contra Malta', che andò pofcia a Gan
dia volendo il Gran Maeftro che partiffero dell'Ifola tutte le perfone inutile alla
guerra, licentiò anche tutti i fuoi paggi,però il detro Fra Giofeppi folo fra tutti
facendofe inanzi al Gran Maeftro glidiffe che benche era piccolo d'età hauea
pur animo grande à poter morire a piedi di Sua Eminenza,onde ottenne , che
partendofi tutti reftaffe lui per fue fcudiero; perloche non effendo nè d'età , nè
anche profeffo lo fece capace d'vna Comenda conferitaci da don Pietro Borgia
fuo zio Caualier di Malta, che per effer egli hoggi capo della cafa dé’Baronidi
Belludia hà lafciato l'habito,c.fi hà cafato con la detta donn'Antonia , figlia di
don Vincenzo Landolina in Palermo.
Nel feruigio militare del 116, de'Baroni del Regno comparuero 13 Baroni
della famiglia Landolina: d'onde fi vede ch'ella viffe potente, ed illuftre in Ger
mania, in Francia, ed in Sicilia. In Francia fra ifuoi huomini illuftrise celebrato
da Lorenzo Surio Ricardo Landolina,benche egli non ricordandofi del nome
forfe,ò per più conofcimento lo chiama Landelinus, e così dice.
Itaque gloriofus, Deo cum primis Gharus Landelinus.ex. nobiliffimo Francorum
genere in Villa quam Vallem vocant Ciuitate Cameracenfi , temporibus Dagoberti.
Incliti Regis ortus eft. E prefe la dignità Veſcouale ſotto Papa Martino nel 647.

59
Il Rè Dagoberto fiorì nelfuo Regno nel 632 , del Signore , e gouernò il fuo Ve
fcouado di Cambrai con moltafantità,e prudenza.

Quefta famiglia anco fiè diramata in Naro,la doue al prefente viue don Vin
cenzo Landolina caualiere di molte qualità, e virtù.
L'arme di quefta famiglia come s'ha detto,é vn campo quatro partito di ar
gento, e di nero, e foura tre gigli d'argento in campo nero come fopra fi vede.
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LI BAR O IIII. LXV

SVPPLIMENTO

DELLA FAMIGLIA

FARDELLA.

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(

'Hauermi capitato dopò ch'io fcriffi della famiglia Fardella( nel


la prima parte del mio Teatro)molte antiche , ed autentiche
fcritture,vengo fpronato da vn giufto defiderio à farle conofce
re in quefta feconda parte da gli occhi di coloro che pocoforfe
eglino cognitione n'haueffero, come anche della fua antica no
biltà;perche ragioneuolmente le cofe antiche mercè l'obliuion

de'tempi non ponno ritrouarfi fra poco interuallo efattamente, per darne quel
la piena relatione che ricerca la materia alle buone volontà delle genti. Oltre
cheli fignori di queſta nobile famiglia nè meno in quel tempo poteuano ba
dare à fomminiftrarmi la piena, e neceffaria notitia della loro profapia ; pofcia
che veggendofi tolti difgratiatamente in sù gli occhi due capi della fchiatta,pa
reuano di douere più tofto attendere à fepellire i morti prefenti,che andar fufci
tando la memoria degli antinati lontani . Hò giudicato ponerla appreffo la fa
miglia Landolina,per il congiungimento di matrimonio,che fece queſta cafa cố
quella di Fardella come fivederà appreffo.
Dico dunque che la nobile , ed antica famiglia Fardella traffe la fua origine
dell'illuftre famiglia Quèrnfort Alemanna conforme racconta Vuappenbuch 1
fcrittore delle famiglie illuftre di Germania; Perche oltre all'effer fignora per ti
tolo proprio di Mindra Città famofa della Vuesfaglia, e della Selua Teutobergh
preffo la Terra d'Horna,hebbe ancora ildo.ninio di Lignicio Terra della Slefia,
per cagion del matrimonio che fece con Vipidia de'Duchi della Slefia, Hernã
do fratel d'Vgolino hati l'vno, e l'altro da Gerardofigliuol d'Vlperico, il cui pa
dre fù Gerardone fignor di Mindra.Nè folamente die Hernando alla fua gente
l'ampio dominio di Lignicio ; mà il cognome ancora di Quernfort ; Percioche
nell'anno 1015.come fcriue Viuiano Vigliaman nelle vite degl'Imperadori Te
defchi,ò pure nel 1019, come vuole Vgo di Pontetarli fotto l'Imperador Hen
rico 2.chiamato il Zoppo combattendo con gli Suizzeri, vedendo i fuoi sbigot
titi
LXVI TEATRO GENOLOGICO

titi già, e poco men che disfatti, attérrata la bandiera,toltefi preftamente di dof.
fotre fafcie in tela d'argento, e legatele alla ponta d'vn'hafta, alzò con difufato
modo vna nouabandiera, e con effa accompagnando coraggiofe parole, folle
tò tanto gli animi caduti de'foldati, che gli rimiſe alla Zuffa, ed ottenne Vitto
ria . Hor dalla vittoria , e maniera d'ottenerla fù egli detto in Fauella Sleca ,
Quernfort, che nella noftra vale vittoria di tre Fardelle . E come fùegli detto,
così pure chiamati furono i Defcendenti , tutto ciò conferma Gio: Giácomo
Clisfictio nel fuo libro intitolato,Teffarum gentilitiarum Imperij, e'l fuo Com
mentatore Adriano Morliere, poiche dicono. Hoc cognomentum Quernfort àtri
busfafcibus fiuefarcin ulis argenteis in fcuti alueolo conchyliato apud Italos Fardelle
eft vocitatum, cuius inuentor Hernandus Lignicif Dominus, qui bellum gerens contra
Suedos, tresfarcinulas in baita pofitas in mediofui Exercitus explicauit, eiufquefuc
ceffores eafdem argenteas in fcuti alueolo conchyliatopertulerunt.Quefti Auttori me
defimi trouo addotti dal Padre Pietrafanta della Compagnia di Giesù nella fua
teffera gentilicia ; ed egli ancora trattando della famiglia Quernfort dice. Tres
argentei lemnifcifeu in fcuti alueolo conchyliato funt Quernfortiorum in Germania.
Hora non è dubbio veruno che dalla famiglia Quernfort tragga l'origine la
nobiliffima famiglia de' Fardelli . Da che l'vna, e l'altra porta il medefimo co
gnome, quanto al fignificato; benche con voce diuerfa per la diuerfità della Fa ་་ཀ་
Hella,e l'vna,e l'altra vfa l'arme medefime di tre fafcie d'argento in campo roffo. 01
Pietro Hor frà gli altri della Schiatta Quernfort hebbe Vmfredo, e Pandechine . Co
Clauier ftui mandato dall'Imperador Ottone quarto nel 1210. alla Cuftodia dell'Hola
Auttore
Greco di Candia, quiui dimorando die principio alla famiglia Fardella , e fino a'gior SOP
nella hi ni noftri viuono in quel luogo i fuoi difcendenti collo fplendore al fangue loro
ftoria di vguale, e ritegono co l'armi de'Fardelli noftri di Sicilia,il nome medefimo.Que
Candia e Sicilia, nè di ciò
gli pafsò in Italia ,2. fi può recare teftimonio migliore dell'Im
tradotta perador Federico Rè di Sicilia, e di Napoli; egli dunque in alcune fue lettere,
in lingua
Italiana così parla : (Fidericus Dei gratia Romanorum Imperator Rex vtriufq ; Sicile ,
da Popi Magiftris Siclaris Sicle noftri Regni Sicilia vltra Farumfupplicauit Serenisati no T
lio Giu- fire Auguftiffime Roggerius de Pactis fidelis nofter,quod cu mutuauerit de mădato no** ต
ftiniani
io 41
Bel 1573. bilis Vmfridi Quernfortis Alemanni,& de Fardellis in italico fermone nuncupat
Ari Gubernatorisfuper Imperialibus fabricis noftre noua Ciuitatis Aguste diti no
firi Regni vncias auri quadraginta ponderis generalis quas foluerunt non nullisfa
bris lignarijs per manus Philippi de Amfufo Leotini fidelis noftri, nec fit ei eadempecu
nia restituta,restitui fibi eandempecunia mädamus,cuiusfupplicationibusferenitati Lac
noftræ præcipiendo mandamus , quatenus dictas uncias quadraginta auristatim refi cn
tuere debeatis dicto Roggerio de Pattis , vel certo Nuntiofuo pro eo,de pecunia curie
noftra,qua eft, vel erit per manus vestras, ad idempondusfine difficultate , non obilate Laba
aliquo mandato nestro huic contrario, dum nobis cöftat ex ratiocinio dicti nobilis Vm Cer
a
fridi de Fardelis,receptam exinde apodixam,& refutationem plenariam pro utfuerit
R₁
opportunum.Dat.Neap.24 :Octobris x.ind.1232.Da quefto teftimonio non folame
te habbiamo auuerato il paffaggio d'Vmfredo, mà la fua carica riguardeuole,
ancora di Gouernatore Imperiale fotto l'Imperador Federico 2.nella edificatio
ne della Città d'Agufta;e perche gioua ancora,ed à confirmare il paffaggio,ed à
moftrare lo ſpledore porrò quivna lettera del Rè Mafredo da cui fù fatto Giu
ftitiero del Val di Noto. Manfridus Deigratia Rex vtriufque Sicilia, &c. Nobili
Vmfrido de Fardellis Alemanno olim de Quernfort nostro Iuftitiario Vallis Neti de
nostro Regno Sicilia vltra Farum, quod vtique ob mortem Gerardi de Amfufo olim no
tri Camerari ,& Caftellani Castri Veteris nostræ fidelis Ciuitatis Siracufaru,ftatim
sapta de copoffeffione tradere debes dictum Caftrum cum iuribus, &pertinentijs fuis in
omnia
LIBRO IIII. LXVII

emnibus in manibus Ioannis de Pedeleporefamiliaris,& fidelis noftri de eadem Ciui


tate,dando priusfolito iuramento defidelitate , cuius introitua , & arredamenta de
bita per dictum de Pedelepore infra annum conuertere debes pro redificatione Vene
rabilis Monaflerij Santa Maria de Roccadia de ordine Ciftercienfium , & fic exe
queris,non obstante quouis alio ordine,quæ expenfiofit notanda in libro noftra Curia.
Dat.Neap.13: Agufti 1263.)
Da quefto Vmfredo Fardella nacquero poi Lancellotto, ed Alberto, quefti fù
Gouernatore della Città di Siragufa, e l'altro del Monte Erice; e chiaramente lo
teftifica il Rè Carlo d'Angiò, perche hauendoli in fofperto di famigliari, e corre
fpondeti col Rè Manfredo fuo nemico.gli fpogliò dell'vfficio per vna lettera da
Napoli,che è così:(Carolus Deigratia vtriufq;Siciliæ,& c. Scripfimus Nicolao Trës
Secreto Syracufarum, quod omnino fpeliet de magistratu eiufdem Ciuitatis Albertum
Quernfort de Fardellis Filiu Vmfridi Alemanni Familiaris Principis Tarāti Man
fredi,code modo tu exequi debes contra Lancillottum de Fardellis alterumfilium dičli
Vmfridi Gubernatorem Caftri, & Terra Montis Erici ambonobis fufpetti , illico pof
ſeffionem dicti officij tradere debes manibus Aloyfij de Monfort nostri Galli, &fic vo
lumus,& exequi debes dat.Neap.6. Maij 1266.
Hor Lancellotto fù Camariero d'Henrico primo figlio dell'Imp . Federico 2 .
efuo locotenente nel Regno di Sicilia, che per non hauer voluto diponere con
tro il fuo fignore accufato di traditore dell'Imp.padre dopò alquanti tormenti,
dimorò prigione due anni nel Caftello di Marturana in Calabria nel 1235.ciò ri
ferifce il Rè Corrado figlio del medefimo Imperadore nella conceffione che fà
del fudetto Caftello , e Terra del Monte Erice al detto Lancellotto . Dat.in Mef
fina à 4.di Luglio 1235. & io per breuità tralafcio.
Del fopradetto Vmfredo ftimo che fia ftato cuggino carnale Alperico Far
della Secretario della Imperatrice Coftanza moglie del detto Imperad.è par che
l'accenni l'Imperadrice fteffa in vn priuileggio al medefimo Alperico in quefto
tenore.(Coftantia, & c. Admeritafidelis,& amati noftri Alperici de Fardellis "
Secre
tarÿj nostri deliberauimus inter numeros Baronorum nostri Regni Sicilia eum connu
merari;idcirco concedimus ei Castrum de Serrauallis cum iuribus,& pertinentijsfuis
omnibus, cum titulo Baronali durante eius vita ob merita fuorum feruitiorum eorum
que Vmfridi Quernfort de Fardellisfuiparentis,& quiaper fpatium decem annorum 、
in Secretarium noftrumfideliffimum idem Alpericusferuiuit . E quel che fiegue . Dat.
Catana 22.Iulij 8. Ind. 1220 .
Da Lacellotto nacque Federico che fotto il Rè Federico 2.fù Capitano d'vna Come di
moftras
Galera,e morì nella battaglia nauale intorno à Cefalù tra l'armata Siciliana,Fra Fra To
cefa,e Catalana come fi legge invna lettera reale fcritta dal medefimo Rè à Ni- mafi di
colò Abbate in Catania à 2.di Settembre 1320.poiche fra molti caualieri vccifi Leonti
annouera Federico. ( Morte noftroru strenuoru militu audiui , inter quos Fidericum no dell'
Ordine
Rubbeo, Raimundu de Anfalone, Iacobu Scordia, Iacobi Capitio,Ferdinandu Peres, Cor de'Predi
radum Lancia, Alaimü de Sanclo Bafilio, Fiderică de Fardellis, Berardu Abbate, Cor catori Ve
radum Sigerio,Fabianum Ferro,& non nullos alios fideles,& familiares noftros , &c. fcouo di
S
Da quefto Federico nacque vn'altro Lancellotto che mercè i feruigi fuoi , e Siracufa
nella fua
paterni hebbe dal Rè Federico 2.onze cento di rendita annuale per priuileggio hiftoria
dato in Nicofia 8.d'Aprilex111.Ind . 1299.e regiftrato nella reggia cãcellaria nel di Sicilia
libro del 1343.fol.6.e nel priuileggiofù accopagnato con Francefco Vetimiglia
come Camarieri del medefimo Rè.Le parole del priuilegio fono quefte : ( Confi
derantes integritatem deuotionis,& fidei quod Francifcus de Vigintimilis, & Lacil
lotus Fardella milites Camerarij nostrifamiliares ,& fideles nostri erga nostra Excel
lentiamprompto zelo ,& tota cordium integritate gefferüt,& gerunt,nec minus fidelia
h & gra
LXVIII TEATR GENOL
O OGICO

gratisfatis obfequiaper eos nostra celfitudini conftanter, &fideliter, & deuote col
lata,& qua infuturum Auctore Domino conferrepoterint gratiora, quodq;proferuan
da fide nostri nominis, & dominij pericula , & damna plurima fint perpeſſi, & c.)Epo
co doppo ( Eis tanquam benemeritis, & condignis uncias centum pro quolibet anno at
durante eorum vitapro eiusfubfidio de liberalitate meragratiaspeciali , & excerta Fict
fcientia nostra concedimus , donamus mandamus, & c.) ?! que
In procu a Nacquero da Lancellotto Giacomello , ed Antonio Fardella i quali furono Br
ratione molto ftimatidal Rè Martino per feruigi grandiffimi, che gli fecero ; percioche Hai
facta per Giacomello s'adoprò generofamente nell'oppugnatione della Città di Mellina,
tum Far- e nè ottenne in ricambio onze cento d'oro e ciò cauo d'vn priuilegio al fudetto xenia
della An Giacomello regiftrato nella regia cancellaria nel libro del 1340.à fog. 139,à 13.
tonio ci di Febraro 8. Ind.oue fi fà memoria de'feruigi, e meriti di Lancellotto il padre, de
filio in Antonio non sò fe per mare foffe miglior che di Capitano di miftier marina
actis no
tarii la refco,addottrinato dal cōtinuo efercitio di nauigare nell'occafioni delle guerre
cobi Flo- maritime;bafta egli fi moftrò nell'vno, e l'altro affai buono; pofciache impiega
relli Ca- to dal medefimo Rè Martino nelle ribellioni di Sardegna fè gran danno a ne
tanenfis , mici togliendo loro primieramente due Naui,e co effe medefime poi maggior Toddaa
fub die 4. mente armate combattendoli.In
oltre mentre il Rè Martino fi coducea co l'ar- 20al
Aprilis
1392. mata reale nell'Ifola medefima forfe così rotta tempefta in mare che tutte le epre
fquadre difperfe , & eglifaltando nella regia Galea, e poftofi al gouerno afficurò
lo Rè fmarrito, e lo riduffe felicemere al porto di Lipari;doue dal Rè abbraccia ole
to tre volte fù armato regio Caualiere, e per il beneficio frefco , e per riguardo
all'anticafua nobiltà l'adornòdell'ifteffa collana d'oro, che portaua nel petto lo feil
fteffo ,Rè.Accadde ciò nel 1408.x1.Ind.à 12.d'Oottobre come fi conofce da pu hos
blico ftromento negli atti di notar Giouanni di Emilia. Fa
Queft'Antonio che viffe per la robufta copleifione fino al Rè Alfonzo ancora
da luinell'anno 1423.ottenne priuileggio di Vice Almirante della Città di Tra adi
pani morto già Artale di Luna Conte di Caltabillotta,per fe mentre viueffe , c adel®
pofcia per Lanzone fuo figlio, che generò con Perna Ventimiglia fua moglie, A
cogni
quale officio à quel tempo era di grade vtile, e dignità poiche haueua la com
tione di tutte le caufe,così ciuili, come criminali,che correuano fra'forafteri, che The
capitauano con diuerfi vaffelli nel porto di Trapani, e così anco haueua la giu
risdittione fopra l'altra gente maritima che habitaua in effa Città , è per l'efer
Rag
citio di detto officio li teneua la corte formata col Giudice , Maeftro Notaro,c Sarc
feruienti come appare per diuerfi atti publici,quale officio per fpatio circa 100.
anni dimorò nella cafa Fardella,è cotal priuileggio tranfuntato negli atti dino Sto
tar- Francefco di Milo di Trapani, nè finiscono quìle glorie d'Antonio. CE
Nell'anno di più 1430 per l'altro priuilegio dal Rè Alfonfo ottenne d'eftrarre te
d
à fua pofta fin che piaceffe à quella Maeftà tanto che non monta meno di onze
di gen
-24.l'anno è tranfuntato nell'atti di Notar Giouanni Lopez di Trapani à 26 . Muo
Maggio xv . Ind. 143 1. enel 1432,à 22.di Giugno per priuilegio fpedito in Sira m
a
cufa ottene parimete dal Rè medefimo la metà de'frutti, e introiti che rende la
che al
gabella del Bifcotto nella Città di Trapani,ed al principio fino al tempo
piaceffe al Rè,mà però appreffo radoppiati d'Antonio i feruigi, e crefciuti i me
riti fidiftefe il priuilegio in miglior forma; Impercioche fù coceffo ancora ad vno
degli,heredi d'Antonio, ed egli volle che foffe Lanzone fuo figlio appare il tutto
negli atti di Notar Vanni Scandatella in vn tranfunto che dal detto priuilegio,e
nominatione pur detta fi fece all'vltimo di Marzo x.Ind . 1446.Il medefimo An
tonio fù quello che ritornò nella Città di Trapani mandato dal Sereniff.Rè Al
fouzo con lettere credentiali,al Capitano, Giudici, Prefetto, e Giurati diquella
Città
co
LIBRO IIII. LXIX

Città per le quali operò molte cofe in feruitio di fua Maeftà date à 3 di Gennaro
1423. appare l'operato in virtù di teftimonij riceuuti ad informatione del Sere
niff Rè Alfonzo alli 10di Febraro 1.Ind. 1423.in Notaro Giouanni de Nuris.
Queft'Antonio con Lanzone fuo figlio rindotò vna Cappella nella Paroc
chiale Chiefa di S. Nicolò in Trapani, quale era ſtata de'fuoi antenati, come fi
vedeper quelle parole : ( in qua Tribonafunt depicta arma prædictorum de Fardel
la,&fuoru prædecefforum:)il che appare negli atti di notar Giouanni de Nuris di
Trapani à 15.di Maggio 3.Ind.1425.Quefta è la Cappella, oue è fepolto vltima
mente vn'altro Antonio morto Giurato, e padre del Padre Luigi viuente della
Compagnia di Giesù,che col fuo ingegno,e virtù hà illuftrato non meno la Re
ligione, che la famiglia, detto nel fecolo Lanzone,ò Lancellotto in riguardo alla
memoria dell'antichiffimo nome Lancellotto, che per molti fecoli hà ritenuto
quefta famiglia Fardella.

Hor dal fopradetto Antonio primo di quefto nome nacque Lancellotto, che
corrotta la voce fù detto Lanzone .fù pur egli dotato di molta prudeza, e di bel
liffime fattezze;E cosìgrato al Rè Martino , che quando fe'l vide in Sardegna
mandato dal padre in compagnia di Pietro Sieri Barone di Fontana Salfa con
tutti i fegnali d'affetto l'accolfe, ed abracciò, ed armollo regio Caualiere : di più
volle,che prendeffe per moglie vna figlia del Sieri, ed haueffe la carica di Capi
tano in Trapani,come in fatti foftenne con ogni lode, e feguitò poi à foftenere co
vicendeuolezza di quella di Giurato.Nè minor lode acquiftò nell'vffitio di Mac
ftro Credenzieri, à che fucceffe morto già il padre.E quindi è che'l detto vifitio
cöfirmaffe il Rè Alfonzo in perfona dilui, e di tutti i fuoi deſcēdēti, e già fino al
tempo d'hoggi non è vſcito mai fuor della famiglia, ed al prefente il poliede do
Giacomo Fardella Barone della Ripa.appare il ricontato priuilegio in Cancel
laria à 1.di Settembre 1423.Il medefimo Lancellotto per regia patête fù creato
Capitano di Trapani per luogo del padre mentre queſti dimoraua in Catalogna
a'feruigi del Rè Alfonfo.Appare ciò per lettera data dal Vicerè di Sicilia in Piaz
zaalli 8.d'Agoſto 9. Ind.nel regiftro della regia Cancellaria del Regno di Sicilia
eftratta copia di Leonardo Biafini primo Notaro.
Da quefto Lancellotto come fi congettura per riſcontri di tempi, e di fcrittu
reautentiche,nacque Fra Giacomo Fardella Caualiere di S. Gio : Gerofolimitano
lacui Religione in quel tempo dimoraua in Rodije quefti fù Commedatore di
Monte Sarcio del Priorato di Capua, come appare për autentica ſcrittura della
Cancellaria di Malta l'anno 1477.

Màcerto è che fù padre d'Antonio il fecondo;percioche nell'anno 1456. firi


troua che egli per i feruitij del Padre, e dell'Auolo hebbe vn priuilegio, doue s'
egli concede dal Rè la Gabella del mezzo Biſcotto ; conceffion fatta prima à
fuoiProgenitori . Fuegli Regio Caualiere, e Capitano più fiate in Trapani, e ₫
gli altri fuoi preggi aggiunse il titulo di Barone del Cafale d'Arcodaci per con
to della moglie Giouanella Calanduccio. Egli fù Padre di Giouanni, e d'altri fi
gli,fra quali Cafandra che maritata à Michele di Caro portò feco per dote la Ba
ronia, e però fin'à quefti tempi la godono i defcendenti del Caro . Ciò fi rico

nofce da gli atti di notar Giouanni Formica à 6 di Febraro 7 Ind.1443.e dal pri
uilegio del Sereniffimo Rè Alfonzo dato in Palermo à 10 di Luglio 1.Ind . 1453 .
Da Giouanni che fù regio Caualere Giurato, ed Ambafciadore della Citta di
Trapani al Vicerè in quefto Regno nacquero Giacomo pur regio Caualiere,Bar
tolomeo, ed Antonio,ò pure Gio: Antonio,chefurono tre gloriofi rapolli, onde ·
fi diftinfero tre numerofe famiglie quali in fino al giorno di hoggi fi conferua
no nel vero fplendore di nobiltà. Perche ſe bene nafceffero pur di Giouani, Luigi,
eFracefco,nodimeno di coftoro no fi trouano hoggidì difcedēti à cotare, beche
h 2 Luigi
CO
LXX TEATRO GENOLOGI

Luigi ci lafciaffe molte virtù ad ammirare; perche fi viffe Religiofo nel Carmi
ne,e col veftir dell'habito preſe nome di Cefare . Da Bartholomeo poi che fù il 1
fecondo rampollo di Gio:nacque Andrea che ammogliato con Giacoma di Fer
ro , generò Gio : Antonio ,padre de'Caualieri Gerofolimitani Fra Gio : Andrea, e
Vicenzo, che fù Comendatore di Girgenti, come fi moftra per bolla della Can
cellaria à 13 d'Ottobre 1560. generò parimente Aldabella moglie di Scipione
Barlotta Auola materna di Fra Giacomo Cauaretta Caualiere di Malta al pre do

ſente Reciuitore in Agufta, e del medefimo Andrea nacque Orfeo, e da Orfeonèa


nac quero Annibale, ed Emilio padre di don Orfeo, di don Giacomo, don Mar. zl
zio, donna Antonina, e di Soro Filippa nel monafterio dell'Abbadia nuouain
, al
Trapani. Annibale però generò il viuente don Giouanni padre di don Annibale ma
di Fra Romeo Caualiere Gierofolimitano, di don Ottauio, don Giofeppe, Sorol
Limpia nella Abbadia nuoua fopredetta, di donna Caterina , donna Marfia,don- o
na Margherita, donna Anna, ed altri tutti viuenti. Da Antonio, ò pure Gio:An- ob
tonio che volle effer Dottore, nel qual grado lifù conferito da fua Maeftà Catt
tolica l'officio di Maeftro Rationale del Regno,nacque Giacomo progenitore
d'Antonio padre di Giacomo, Antonio, é Guglielmo,e da Giacomo nacquero
Sigifmonda moglie di Giacomo lo Burgio , e Michele padre di Vito, e Giaco- a
mo; Vito Baron della Moarta fù padre di Michele , Martino, e di Giacomo. Dand
Giacomo nacque don Vito viuente padre di dō Giacomo pur viuente , ed anco pi
fra Martino Caualiere Gerofolimitano, e Padre do Alberto Fardella Clerico Re-:

golare , che fi come con lo fplendore del fangue colla luce ancora dell'ingegno:
hà illuſtrato la ſua Religione , ed al prefente vi viue fra i primi di quella , e tut
to che giouane doppo l'officio di Vifitatore è paffato al carico di Prepofito in S.
1
Maria della Catena in Palermo. Da Michele Martino, che oltre d'effere ftato più?
volte Giurato in Trapani fù il primo a cui nella carica di Capitano Giuftitiero,
li foffe conceffa la guardia d'otto Alapardieri, fono nati,don Giouanni più vol
te Giurato,e Capitano Giuftitiero nella Città di Trapani, al quale fù data poteftà
di poter crefcere la fua guardia al numero di 12.Alapardieri,di più Capitan d'ar
me à Guerra nella medefima Città,e più volte Sorgente maggiore, ed anco Am Am
bafciadore per la Città nel real Parlamento: in oltre fono nati Fra Modefto, e Fra
Filippo Caualieri di Malta, don Angelo che fù Secreto in Trapani, ed il viuen an
te don Giacomo Barone della Ripa padre di don Martino cafato in Sciacca con Arag
donna Lauria Tagliania. Do Giouanni poi cafato con donna Cointa Abrignano 2011
generò il viuente don Michele Martino Barone della Moarta al prefente Ca ame
pitano in Trapani . Padre Goffredo,già defonto della Compagnia di Giesù, Fra - ll
te Alberto Caualiere Gerofolimitano , don Giouanni, ed donna Maria. Dadon ion
Michele Martino fono nati don Giouanne, don Stefano, don Alberto, don Gof
fredo, donna Cointa, ed altri. 3110
Hor per tornare à Giacomo regio Caualiere Caftellano del Caftel di Trapa

ni è primo rampollo di Giouanni, e manifefto che otteneffe dal Rè Ferdinando diG


licenza di fabricare per fe, e fuoi defcendenti quante faline voleffe d'attorno le mare
riuiere tutte di Trapani, e Marfala, così moftra vn priuilegio dato in Napoli à cia
26 di Marzo 10 Ind . 1502. E quefte faline hoggi i poffegono i Principi di Paceco di
fuoi defcendenti , e quefta regia liberalità fù per i molti feruigi fatti da Giacomo,
e fuoi anteceffori alla Corona ; conforme dinotano quelle parole del Priuile 10
gio. (Nos verofupplicationi eidem benignè annuentes feruitijfque veftris longema
iori gratia promerentibus & c. ) W
Il detto Giacomo che nelle turbulenze del Regno l'enno 1516. fitrouaua
Capitano Giuftitiero di Trapani eletto dal Rè Ferdinando, portoffi doppola
mor
LIBR O IIII. LXXI

norre di quello così bene al feruigio della Sereniff. Regina Giouanna, e Carlo
l'hora regnanti che amendue con vna lettera data in Bruffelies li 23.di Noué
brev.Ind.is is honorano molto lui, e dichiarano ſe ſteffi ben feruiti de la perſo
na fua à difpetto degli auuerfarij che l'hauean voluto calumniare, e porre in fo
fpetto preflo à quelle corone.Nè qui ceffarono l'oppugnationi , auenne che nel
medefimo tempo alcuni credeuano con la morte di Ferdinando cadeffero d'vf
ficio coloro che hauuto l'hauean dal medefimo,fi foffero Vicerè, Capitani,ò al
tri vfficiali; onde forfero nel Regno tumulti non piccoli:ftimando altri che cia
ſcuno nell'vfficio che ftaua efercitando perfeuerar doueffe.Hor gliemoli di Gia
como in Trapani pretendeuano che doueffe diporre pur egli l'vfficio di Capita
no che maneggiaua in quel tempo;e perche egli non cedeua punto, e fi come il
Vicerè in Meflina la fua carica fi conferuaua, egli pure feguendo lui manteneua
coraggiofamente la fua.Mà gli auuerfarij di Giacomo poteron tanto , aiutati da
molta nobiltà,che andarono armata manu fin dentro la cafa di lui ad abrugiaz
la Perche quindi nacque che i difcendenti da Giacomo cioè à dirittura dal cep
po diquefta famiglia vfaffero nell'arme loro vna torre con quelle parole (Donec
incineres, ) à diftintione dell'antichiffima imprefa che leua comunemente quefta
famiglia Fardella d'vn Elefante col motto. (Elephas indus culices non curat . ) Nè
contenti di tutto ciò l'accufar ono di rubbello; mà non dimeno non l'oppreffero
gia,anzi più tofto gli dierono occafion d'ingrandimento; pofciache egli confe
ritofi di perfona fino alla prefenza de'Sereniff. Giouanna, e Carlo , fù dichiarato
fideliffimo loro vaffallo,ed ottenne fubito che fi cancellaffero le finiftre infor
mationi,ed accufe, e perfopra più che fi procedeffe feueramente contra i tumul
tuofi,e difturbatori della pace,e fi ricompenfaffe à Giacomo quanto di danno, e
intereffe patito hauia per feruitio della corona come per lettere date in Bruxel
les à 22. di Decembre 1516. comparifce . Hò pure che dire delle honoranze di
Giacomo.Preuedeuano gli auerfarij che fe eglifoffe comparſo dauaci à Gionāna,
e Carlo farebbe fucceffo ciò che in fatti fucceffe , e però partito che fù da Sicilia,
gli procurarono di contendere l'arriuo.Onde fecero che Federico Abbatelli Cō
te di Cammarata fcriueffe per tutti i luoghi del dominio di fua Maeftà, che fe
per auuentura paffaffe Giacomo foffe ritenuto.Fin quà ottenero beniffimo quã
to voleuano,perche egli fù prefo in Spagna dal Regente della Cacellaria del Re
gno d'Aragona;mà non poterono ottener più,egli dunque hauuto malleuadore
fùpofto in libertà con tal patto che fi conferiffe dauanti a'Sereniff. Regnati co
me veramente fi conferi, ed hebbe l'honoranze già dette.E di più chieſe co iſta
za à cacellare l'ingiuria del Conte à punta di fpada in duello.Il che quelle Mae
ftà raggioneuolmente non permifero, egli furono in altro cortefe ; lo fciolfero
dell'obligation che hauea in perfona del malleuadore, e l'annouerarono fra i fi
deliffimi fuoi vaffalli,con tutti fuoi figliuoli, e famiglia come fi vede per lettere
fatte in Bruffelles à 30.di Gennaro v.Ind. 1 17. ed oltre à tutto ciò furono talii
feruigi di Giacomo à quelle corone che ottenne priuilegio di calare vna Tonna
ranel mare di Sicilia doue egli più voleffe . E quefta è hoggi detta la Tonnara,
della Sicciara , poffeduta da i Principi di Paceco: Il priuilegio fi fpedì in Bruffel
les à 15.di Febraro v.Ind. 1517.
Ottenne ancora per fe, e per gli heredi facoltà di fabricare vna Terra col Ca
ftello è giurisditione nelle terre della Xhitta,hoggi Marchefato di San Lorenzo,
ciò fivede nel priuilegio addotto, doue fra gl'altre parole fi contengono l'in
clufe.(Seruitia per vos dilectum noftrum Iacobum Fardella militem de Ciuitate Dre
panitam Cattolico Domino Regi Patri , Auo , & Prædeceffori nostro immortalis me
moria, qua nobis impenfa nos mouent, ut vobis ad condigna beneficia conferamus &c.
Eper
IXXII TEATRO GENOLOGICO

E per finire già quanto tocca alle gratie fatte à Giacomo,dico effer molte lette
re reali date in Bruffelles à 12.di Marzo v.Ind.1519 . per le quali s'ingiunge à fi
gnori Vicerè di quel tempo,che nè aggratiaffero, nè giudicaffero veruno de de
linquenti ne'tumulti della Città di Trapani fe non fi rifaceffero gl' intereſſi pa
titi da Giacomo intorno à trenta mila fcudi,ed anche più;come appare per le fu
dette lettere in virtù delle quali apparono parimente molti atti à fauore di Gia
como,ed all'incontro fi veggono ancora informationi cōtra de’veri tumultuati
fra'capi de'quali fù dichiarato Federico Abbatelli Conte di Cammarata, che fù
chiamato da Carlo V.in Fiandra, e da Fiandra rimandato in Napoli, e quindi le
gato à ferro in Sicilia , doue finalmête à 10.di Luglio del 1 523.nella Città di Mi
lazzo dopò d'hauer in vn palco erto in sù la piazza ratificata la propria fente
za à morte,pafsò ad vn altro poſto d'appreffò la Chiefa Maggiore ad effer de
collato da rubbello, e il corpo tronco già fù ſotterrato nella Chiefa di S. Frãcefco
di Paola come riferisce il Fazzello nel 11.Deca dell'hiftorie di Sicilia del lib. 10.

Dal detto Giacomo nacque fra gli altri Gaſpare regio Caualiere Barone di s
San Lorenzo, e Gio:Antonio Barone di Fontana Salfa . Da Gio: Antonio nacque
Chriftofaro Barone, e da coftui Gio:Antonio, e da Gio:Antonio, Chriftofaro pa
dre di don Stefano Barone di Fontana Salfa,e di don Luigi amendue viuenti.
-
Da don Stefano fono nati don Gafpare,don Luigi, don Antonio,don Rofario,do
na Giouanna , e donna Verginia moglie di don Michele Martino Fardella Baro 24
ne della Moarta, e Barone della Scannarla. "Gth
sta
Da Gafpare Barone di San Lorenzo nacque fra gli altri Giacomo Barone di
San Lorenzo,e San Giuliano, e Blandano;dal qual Blandano nacque fra gli altri A
Giacomo, e da lui Blandano, Annibale, e Fra Scipione Caualiere Gerofolimitano,
e da Blandano fono nati Giacomo,c Giofeppe . Da Giacomo Barone di San Lo
renzo, e San Giuliano nacque Gafpare Barone ancora di S.Lorenzo, e S.Giuliano
che dopò di hauere gouernato la Città di Trapani più volte come gli altri fuoi
anteceffori nell'officio di Giurato , Capitano Giuftitiero , e Capitano d'arme à

guerra in Trapani medefimamente,ed in Marfala copotefta ancora di Vicario ‫ول‬


generale,fù prima che moriffe dalla Maeftà del Catolico Noftro Rè Filippo 2 ,
nominato Capitano della Città di Palermo; mà la morte che gii concedette la
nomina non gli conceffe l'effecutione. Quefti fù progenitore di don Giacomo,
don Placido, don Giofeppe,e don Gabriele,che col nome di Fra Serafino viffe, e 130
mori Religiofo de ' Padri Reformatidi S. Franceſco,e lafciò memoria di tal fan
tità,che fe n'è formato proceffo.

Don Giacomo primogenito fi casò con donna Leonora Bologna adeffo Prin
cipeffa di Partanna viuchte,madre per fecondo matrimonio di don Guglielmo
Graffeo Principe di Partanna,e di donn'Antonia Grauina Principeffa di Grauina
ambi viuenti.Da don Giacomo , e donna Leonora del primo matrimonio nac
que donna Franceſca viuente moglie di do Vincenzo Landolina ,che per riguar C
do alla naſcita alla gran virtù, e fomma prudenza è ſtato più fiate promoffo al
gouerno di quefta Città di Palermo con carico di Giurato,Capitano, e Pretor 200
Don Placido primo Principe di Paceco, e Marchefe di S. Lorenzo per priuilegi
fpediti in Spagna l'vno à 4.di Febraro 1606, e l'altro à 12.di Settembre 1609 , li 30
7 casò con donna Maria Paceco nipote di don Giouanni Fernandez Paceco Mat
chefe di Vigliena in quel tempo Vicerè nel noftro Regno di Sicilia. Il quale don
Flacido hebbe priuilegio di poter fabricare la Città di Paceco con là giuriſdis
tione ciuile, e criminale fi come appare per lettere date à 9.d'Aprile 1607.
Fù detto Principe Capitano di Caualli leggieri di queffo Regno come appare
per patente ſpedita à 23.di Gennaro 1608 .
Fù de
LIBRO IIII. LXXIII

Fù deftinato Vicario Generale per tutto il Regno di Sicilia co ampliffima po


teftà dal fig. Marchefe di Vigliena fuo zio all'hora Vicerè à 31. di Maggio 1610 .
Fùancora Capitano d'Infanteria Spagnola de Picas l'anno 1610.
Fù di più deftinato Vicario generale dall'Eminentiff. don Giouannettino d'
Oria all'hora Locotenente , e Capitan Generale di tutto il Regno.
Fraglialtri priuilegi che quefto Principe ottenne alla famiglia Fardella dalla
Macità del noitro Rè Filippo terzo fù quello del Marchefato di San Lorenzo per
lettere date in Madrid à 19.di Nouembre 1606.e ciò in riconoſcenza della fùa.
nobiltà cioè della famiglia Fardella , e feruigi fatti da fuci maggiori alla corona,
fi come appare dalle parole che continuamente corrono nelle lettere .( Habita
ratione nobilitatisfamilia tue, maiorumque tuorum,tuorumque obfequiorum ac meri
torum.) e difcendendo al particolare ne'feruigi di Giacomo Fardella fuo prede
ceffore dice.(Nos igitur perpendentes præclarafideliaque obfequia varijs in expedi
Etionibus,& magni momenti rebus Sereniffimis Regibus, & prædecefforibus noftris ex
hibita à maioribus tuis præfertim à Iacobo Fardella milite de nostra Vrbe Drepani
prædeceffore tuo,qui ut accepimus magna,& acceptaferuitia in nostram regiam coro
nam fpettantia ,tam pacis , quam belli tempore prestitit . ) e profequendo appreffo
dice.(Fuit infuper Gafpar Fardella miles cius filius, qui eandem fidem,& operam con
tinuauit ,fimiliter Facobus Fardella ipfius Gafparis filius, & Gaspar ipfius Iacobi filius
pater tuus in diuerfis, & varijsferuitijs prædecefforum nostrorum in eadem Ciuitate
Drepani maiora officia exercentes,& precipue pater tuus Gafpar pradictus qui non
femelfed pluries Vicarij, & Capitanei officio in Regno predicto fuitperfunctus, ac etiã
Capitaneus,& Iustitiarius noftræ Ciuitatis Panormi à felice memoria Regis Philippi
patris nostri fuit nominatus , qui mortis caufa non fuit ad officium promotus ; qui
omnes magnis in expeditionibus tam pacis quam belli in eodem Regno in feruitio re
gio noftrorumprædecefforumfe ipfos exercuerunt nullis vite periculis fumptibufque
parcentes.)Daltenore del qual priuilegio s'argomenta lo fplendore della nobiltà
della famiglia Fardella,e'feruigi fatti da ſuoi antenati alle Regie corone; quando
mancaffe tutto quello che detto habbiamo di fopra, e ci refta da dire.
Da quefto don Placido dunque, e donna Maria Paceco nacquero il fecondo
Prencipe don Gio:Franceſco,don Diego, il viuente Prencipe quarto don Ema
muele,donna Cecilia,e donna Caterina Monache Carmelitane fcalze nel Mo
nafterio di Santa Tereſa in Palermo ,che à ſpeſe fue fondò la lor madre donna,
Maria; e di più nacque donna Serafina,che in compagnia della madre viue vita
religiofa en las difcalfas reales di Madrid.
Don Gioſeppe terzo genito di Gafpano fi casò con donna Caterina Lucchefi
figlia d'Antonino Lucchefi Barone della Gratia della Città di Naro, progenito
redelli illuftri Principi di Campo franco, e Marchefe di Lucca, e di Fra Giofep
peLucchefi Caualier Gerofolimitano di San Giouanni ; quale Antonino fe bene
fùper molti titoli riguardeuole, per quefto è ancora affai : Perche fù fondatore
del Collegio della Compagnia di Giesù nella Città di Naro, fi come appare per
patente conceffa dal Reuerendo Padre Generale della medefima Compagnia, la
quale patente conferua hoggi don Gafpano Maria Fardella Barone della Gratia
figliuolo della figlia di lui, fi come ancora nè poffiede l'heredità tutta, eſſendo
ad Antonino mancati nella difcendenza mafchi, Quefto don Giofeppe Fardella ,
che per il fuo viuace ingegno, e prudenza meritònegli anni giouanili ancora, cioè
intorno à20 d'età nel real parlamento effer creato Deputato del Regno, qual
officio imminiftrò anni tre, e nell'ifteffo tempo gouernò la Città di Palermo
nello officio di Capitano, generò con la fudetta donna Caterina , don Ga pano
Maria al prefente Barone della Gratia , che gli venne per la fucceffione d'Anto
nino
LXXIV TEATRO GENOLOGICO

nino, come già diffi. Di più don Gabriele Maria , Padre Placido Maria della C5
pagnia di Giesù tutti viuenti ancora, e Padre don Antonio Chierico. Regolare,
di cui hoggi viue folamente la fama d'ottimo religiofo, effendo egli morto in
tale ftato .
Da don Gafpano Maria per il primo matrimonio con donna Giouanna Vento
Baroneffa di Reda fono nati li viuenti don Giofeppe , e donna Caterina moglie,
di don Pietro Caetano:e per il fecondo matrimonio con donna Anna di Pace, ed
Agliata, li viuenti don Mariano, don Giacomo, don Caetano , donna Antonia,
donna Elifabetta, e donna Aloifa tutti viuenti.

Don Gabriele Maria calato con donna Porfia Mont'aperto, e Sala hà generato
don Antonio,don Gafpano, don Ignatio,donna Leonora, donna ifabetta, don
na Caterina, e donna Franceſca tutti viuenti. O
Hor per tornare alla deritta linea della famiglia Fardella del fecondo Principe
di Paceco, don Gio : Francesco , e donna Teopatia Caetano figlia di don Pietro
Caetano figlio primogenito di don Cefare Caetano primo Marchefe di Scior
tino, e Principe del Caffaro, nacquero don Placido terzo Principe di Pacecoc
fecondo di quefto nome; ilquale giouanetto ancora di 12 anni mentre andauas
per diporto, non sò in qual parte con don Luigi Moncada Principe di Paternò, e
Duca di Montalto fuo zio trabboccando improuifamente la carrozza, in che fi
conduceuano, vi reftò fotto morto, in quel tempo quando la Maeftà Cattolica
del noftro Rè Filippo quarto attefa la nobiltà, è meriti de'fuoi antenati, l'ha
ucua creato Capitano d'vua Infantaria (pagnola, eparimente Caualiere dell'
habito dell'Alcantara : e da'medefimi progenitori nacquero donna Maria,e dō
na Antonia, che fotto l'educatione della madre paflata già à feconde nozze col
Principe di Caferta, viuono fra gli fplendori conuenienti alla lor naſcita.
Adeffo però raprefenta il capo della famiglia Fardella il viuente don Ema
nuele quarto Principe di Paceco, e Marchefe di Santo Lorenzo Barone di Sa
Giuliano &c. che per non effere del fratello mafchi heredi,pretende la fucceffio
ne allo ftato di Paceco, e fuoi effetti, e già ſi ſtà controuertendo la caufa preffoà
Giudici Deputati: fra tanto egli fi deporta col decoro di vera nobiltà, ed hà per
moglie donna Ifabella figlia di don Giouanni di Blafi Barone della Torre,e di
donna Anna Roffo de'Baroni di Ciramı, la nobiltà de'quali è raccontata da noi
à fuoi luoghi.
Questo è in riftetto quãto hô poffuto cauare intorno alla nobiliffima famiglia
Fardella, e pernobiliffima veramente par che la ftimano le più nobili famiglie
del noftro Regno, mentre per lega di matrimonio, ò hanno fe fteffe congiunte à
quella,ò pur hanno quella congiunta à fe fteffe,s'è dunque legata per quefta ma
niera colle famiglie Paceco, Ventimiglia, Caetano, Bologna, Ferro , Mont'aper
to , Sieri, Abrignano, Agliata, Landolina del Bofco, Barlotta, di Vincenzo , Caro
Burgio, Vento,Lucchefi, Cauarretta,Tagliauia,Nuotarbartolo, e con altre nobi
liffime del Regno, che per breuità tralafcio. Mà non deuo tralafciare però, che
particolarmente in Trapani, di rado vi fia perfona, che nobile fia, che al meno
nontenga vn quarto della Famiglia Fardella,effendo la moltitudine de'fuoirami.
numerofiffima, nè io fin'hora l'hò già tutte à pieno raccontato, perche di molti
non hò piena contezza.
Principalmente però l'Arbore di quefta cafa fi diuide in quei tre braccia in cia
fcun, de'quali fi poffiede ab antiquo vna Baronia è vno de'Baroni della Moarta
l'altro de Baroni di Fontana Salza , il terzo de'Baroni della Xhitta, ò San Loren
zo, al prefente fotto titolo di Marchefe, e và infeparabilmente congiunto co
Principato di Paceco; lafcio qui l'altra Baronia della Gratia che poffede don Ga
Ipano
LIBRO IIII. LXXV

pano Maria Fardella per heredità materna della famiglia Lucchefi. E quell'al«
tra della Ripa poffedura da don Giacomo Fardella.
70%
Voglia finalmente che la nobiltà di quefta famiglia conofciuta già per conto
de'matrimonij, fi veggia per i Caualieri della Illuftr. Religione di Malta, che ella
de fuoi hà hauuto , e fono ftati più di noue , e pur fi veggia dagli officiali della
Città di Trapani,che ſono ſtati no meno di 80.della famiglia Fardella , che l'han
gouernato da intorno à 300 anni in quà con cariche quando di Capitano,hor di
Giuftitia, hor d'arme à guerra,quando di Giurato,di Maeſtro Credenzeri,di Ca
ftellano, di Vice ammiraglio, di Secreto, di Theforiero, e quando d'Ambaſcia
dore à Vicerè per negotij toccanti al feruigio di noftro Rè e beneficio di quella
Città hor nel regio parlamento, ed hor in altri negotij particolari pur rileuanti,
correndo tal volta che nella medefima fedia di Giurati, e Capitano vi foffero
hor tre,hor quattro della medefima famiglia, fi come in fatt'è occorfo in queſt'
anno del 1654.ed hà gouernato quefta Città di Palermo col carico di Senatore , e
Capitano.Dipiù trouo nel 1282.nel Monte Erice Paperio Fardella Rettore hog
gidetto Giurato,che interuene co'fuoi colleghi à difcacciare i Fracefi da quella
Città coforme fcriffi ne'raguagli hiftorici del Vefpro Siciliano; e fra gli altri ca
richi honoreuoli nel 1610. il Principe don Placido primo di quefto nome Capi
tano di Caualli, e dell'Infantaria ſpagnuola, come fiè detto: fù creato due volte
Vicario Generale del Regno di Sicilia , il quale vfficio maneggiò con quella de
frezza, con che appunto maneggiato l'haueuano i fuoi predeceffori . Hor non
sò iofacilmente rifoluere fin douc giungono i preggi di quefta gran famiglia ,già
chenon è titolo donde lo fplendore trar fi poffa, che manchi à lei.
El'ifteffo teftimonio con ogniſchietezza ne dàil Dottiffimo, ed eruditiffimo
Giacomo Bofio nella parte terza lib.9 . foglio 174.e 175.dell'hiftorie della Sacra ,
ed Illuftre Religione di S. Giouanni Gierofolimitano, quale in quefta maniera
ragiona di quefta illuftre famiglia Fardella, nell'occafione, quando il gran Mae
ftro Omedes da Spagna per condurfi al conuento di S. Giouanni in Malta, paf
sòper Trapani doue , dice l'Auttore, ( Fùil Gran Maeftro incontrato alla marina,
eriuerentemente riceuuto dalGouernator del Castello Fra Gafpare di Sangueffa, e da
Giurati della Città accompagnati da molta nobiltà Trapanese, e particolarmente da
fignori della cafa Fardella, i quali effendo à quefta facra Religione affettionatiffimi,
poichedella cafata loro molti valorofi Caualieri in effafempre fegnalati fifono, e fra
particolarmente ilgenerofo Caualier Fra Lacomo Fardella, che come ne libri della
Cancellaria di detta Religione fcritto fitroua negl'anni di nostrafalute 1477. era
Commendatore di Monte Sarchio , come generofi, e fplendidi Baroni, fecero al Gran
Maeftro instanza grande, perche gli piaceffe d'andare ad allogiar'in cafa lorofacen
dogliquelfauore,che già fatto l'haueua ilGran Maestro Fra Guido de Blanchefort, il
quale all'andarfuo à Rodi,fù conreali trattamentifplendidamente alloggiato dalfi
gnor Iacomo Fardella, quello cheper lo fplendor fuo era stato fatto Caualiero dal Rè
Cattolico , e poi dall'Imperador Carlo quinto donate glifurono tre Baronie della Fami
glia, del qualfignor Lacomo Fardella difcende ilfignor Fra Vicenzo Fardella Com+
mendatore d'Agrigento, boggi Giorgenti, caualiero d'ogni virtù, e di belle lettere or
nato, ch'è ftatoprimo Secretario dell'Illuftriffimo Gran Maestro Fra Martino Garzès
dibuona memoria &c. )Fin qui il Bofio col quale io fimilmente fo fine auuertendo
folamente il Lettore che quanto ho detto , oltre che l'hò raccolto da publici
fromenti di Notari, e da autentiche fcritture della Cancellaria del Regno, e del
l'Archiuio d'alcune Città particolari oue fi vedono regiſtrate le cofe da me ac
cennate, di più l'hò cauato dell'Autentichi proceffi de Caualieri di S. Giouanni
Gierofolimitano, cioè da quello di Frat Alberto ,, e Fra Scipione Fardella, e di
FraGiacomo Cauaretta nella proua del quarto Fardella dell'Aua materna.
DEL
LXXVI TEATRO GENOLOGICO

120
DELLA FAMIGLIA
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DI BLASI .

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A famiglia di Blafi,congiunta in parentela con la Fardella heb


be nobile origine in Bencuento, da cui due fratelli Filippo ,
Germano di Blafi, indi ſe nè andarono in Napoli , e quiui Ger
mano per le fue virtù litterali fù eletto dell'Imperador Federi
cofecondo fuo Configliero , per la cui cagione prefe per mo-.
glie Gentile Alopa figlia di Nicono Secretario dell'ifteffo Im
peradore,con la quale fondò nobilmente in Napoli la fua famiglia Blafi , quin
di fi fparfe in molt'altre Prouincie del Regno, e da lei nè peruenne la famiglia di
Pirro di Blafi Duca di Caucoti lo raccordano Gio : Vicezo , e Fabio d'Anna nell'
alleg:64. Frimo Rex Alfonzus conceffit illustri Pirro de Blafio vt nullus vaffalloru
fuorum Montis Caueoti:e quel che fegue.
Filippo di Blafi predetto fù impiegato in Sicilia dal Rè Carlo d'Angiò col
carico di Percettore de'regii donatiui,il cui figlio Antonio hebbe del Rè Fede
rico fecondo la Caftellania di Salem nel 1310, doue cafatofi ftabilì la fua fami

glia di Blafi,e procreò Gio:Andrea, che viffe vecchio fin al primo anno del Ré.
Martino, da chi per la fua prudenza, e bontà fù eletto fuo Teforiero Cammera
le. Quefti con Puccia di Canefio nobile Salemitana generò Pietro , Leonardo, e
Giacomo, che tutti tre goderono i primi vffici della loro Patria lafciando da lo
ro copiofa prole ; vn figlio di coftoro chiamato Nicolò di Blafi fù Giurato nel:
1454e fù mandato dal Rè Alfonzo Procurator dell'armi regii nella Prouincia di
Bafilicata.
1
Ne peruene anche da'predetti Giouanni di Blafi, che fù pur Giurato nel15019
parimente fuo nepote Giouanni figlio del fratello Andrea nel 1538, e nel 1550.
Dal primo Giouanni, e Francefca di Blafi fua moglie, nè nacquero Vicenzo,
e Thomaſo. Vicenzo hebbe per moglie Margarita Lancellotti,e Diana Sáncle
mentefù Giurato di Salem nel 1520, nel 1527, e nel 1549, con la prima moglie
procreò Raffaele che godè il medefimo vfficio di Giurato nel 1587 , nel 1590,
:- nel
LIBRO IIII. LXXVII .

nel 1594. e nel 1601. fù parimente Capitano nel 1607. ficasò egli con donna
Diana Scannariato figlia di Pietro gentil'huomo da quella Città, e nel 1 568.pro
creò il Dottor don Pietro , don Francefco Arciprete , eil Dottor don Paolo.
Il Dottor don Pietro reufcì nella facultà legale dottiffimo, percioche nell'età
giouanile fù Giudice . Ciuile di Salem, e nel 1600. della Corte Capitaniale ;però
defiofo di farficonofcere, fe nè paſsò indi in Palermo, doue effercitò molt'anni
I'vfficio d'Auuocato; fi casò con donna Iſabella Roffe, e Polizzi figlia del Dot
tor Vicenzo , e donna Antonia Roffo, Larcan, e Santapau de'Baroni di Cirami,
perloche nel 1608 , fù fatto Giudice della Corte Pretoriana, e poſcia tre voltes
della R. G. C. ed vna del Cōfiftorio nel 1617.1623 . 1626. 1629. acquiftò la Baro
nia de' Diefi , ed altri fupremi carichi per il Regno , i quali fi veggono in
molti patenti Viceregij , ed in quelle fi vede la ftima,che faceuano di lui i fignori
Vicerè, fi morì nel 1634. con fama di primo Auuocato, c'haueffe viffuto appo i
Tribunali con la prima moglie donna Ifabella Roffo procreò il viuente don
Giouanni Barone della Torre, e Caualiero di virtuofe qualità; e con la feconda
don Franceſco che morì giouanetto, e donna Antonia hoggi moglie di don Ma
riano Vernagallo .

Il predetto don Giouanni ha goduto molti carichi di Capitanio d'arme nel


Regno nel 1628.per patente del Duca d'Alburquerque Vicerè, e particolarmen
tenel ridurre al regio dominio , la Città di Salem venduta dal fignor Marchefe
de los Veles nel 1645. adoprò il fuo valore, e prudenza, finche ſi hebbe l'inten
to nel 1648. Egli confua moglie donna Anna Roffo, e del Carretto figlia di don
Girolamo Baron di Cirami generò la viuete donn'Ifabella moglie di don Ema
nuel Fardella, e Paceco Principe di Paceco, e Marchefe di S. Lorenzo.
Da Thomafo altro figlio di Giouanni di Blafi nè nacque Vicenzo, che fi casò
con Girolama di Federico, procreò Vicenzo Pietro, Nicolò , Francefco , e Ga
briele, che tutti goderono i primi vffici della loro Patria Salem . Nicolò fi casò
con Filippa Sieripepoli de Baroni di Mangiadaino, e Franceſco con Anna la, ´
Rocca .

Dal predetto Nicolò nè nacquero Antonino, e Marcello , che furon pure di


uerfi volti Giurati. Dal predetto Francefco, don Alberto, e'l Padre Giofeppe Pro
uintiale de'Carmelitani. Da Gabriele il Sacerdote don Pietro, e'l Padre Anto
nino reformato di S. Franceſco .

L'arme di quefta famiglia ſono vna faſcia d'oro con tre ftelli d'oro quella
di fopra cometa in campo azzurro .

DELLA FAMIGLIA

LARCA N.

Afamiglia Larcan è vna delle principali famiglie Catalane, che fiorirono ne'

Ruggierotto Larcan caualiero affai efperimentato nella militar difciplina, il qua
leferuendo il medefmo Rè nelle guerre di Sicilia, acquiftò certi beni de'rubbel
lidella Città di Catania nel 1394. la Terra de'Santi Fradelli, ò di San Filadelfo,
nel 1397. il feudo di Buonuicino nel 1396. i feudi d'Ambrofia , e Bifana i quali
furono di Giouanni Sinifi , per la cui rubbellione il Rè Martino diede Bifana à
Guzzardo di Liages nel 1398 , che gli fucceffe Andrea Liages fuo figlio, al quale
per
hauer morto ſenza herede fucceffe la forella Giouanna moglie d'Antonio
Larcan
LXXVIII TEATRO GENOLOGICO

Larcan Barone di Sati Fratelli,a'quali feguì Antoni Giacomo fuo figlio nel 1568.
E a la Terra di San Filadelfo di Federico d'Aragona, che per la fua rubbellio
ne il Rè Martino à Guglielmo Roffo la diede, dal quale rimouendola per molte
inobedienze, la riconofceffe al predetto Ruggierotto, ouer Girotta nell'antico
Idioma Siciliano, in ricompenfa di feruiggi militari . Dopò la fua morte gli fuc
ceffe Antonio fuo figlio,al quale fuo figlio Giouani, che gli feguì il figlio Anto
nio;però quefto Giouanni hebbe molti carichi,fra i quali,quel di Straticò di Mel
fina nel 1 502.D'Antonio nè peruenne Giouann'Antonio, à chi fucceffe fuo figlio
Vicenzo Larcan nel 1546. il quale fù come l'auo Straticò nel 1523. Quefti pro
crcò donn'Aldonza,che fù moglie di Giouanni Soto Secretario del Principe don
Giouanni d'Auftria, e fucceffe al padre nella Baronia, donna Giulia moglie di
Nicolò Antonio Spadafora, la quale per la morte della forella donn'Aldonza,
ſenza prole, acquiftò quella Baronia . Finalmente quefta chiariffima famiglia
,
haue hauuto molti virtuofi caualieri , i quali fi congiunfer fempre conle
prime famiglie nobili del Regno: nondimeno per hauerfi ella eftinta pafsò per
cagion di donna Giulia quefta Baronia di Santi Fratelli alla famiglia Spadafora,
la quale dopò la morte di detta donna Giulia ſenza figli mafchi, peruenne alla
cafa Lucchefe de ' Marchefi della Delia , per fucceffione di donna Vicenza fi
glia primogenita della predetta donna Giulia. Fiorì anche di lei don Franceſco
Larcan, che fù Senatore di Palermo nel 1 529.

L'arme della famiglia Larcan ſono vna Torre d'argento adornata di merli, e
d'vn paglio merlato in campo roffo : e così la Torre , come il paglio tengono
porte;nondimeno per la fucceffione della Baronia di Sato Stefano , v'aggiunfel
arme della caſa Leages, ouer Lifages ,e pure Sages, come fi legge nella prima par
te del Teatro, che ſono tre bande azzurre in campo d'argento. In vn'antico Se
polcro, pofto in vn Tempio dentro la Città di Palermo, fi legge vn epitafio,fo
pra del quale vi fono cert'arme, le quali contengono due Leoni roffi , che trat
tengono infieme vna Colonna, foura della quale vn libro aperto; dubito , che
fiano più tofto forma d'imprefa, che d'arme, poiche fogliono per capriccio al
cunefamiglie veftirfi di quefte vanefciocchezze, formandofi alle volte cert'ar
me, che mancano d'anima, e di corpo .

FINE DEL QUARTO LIBRO.

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GU Re
เส

TEA
63

TEATRO

GENOLOGICO

DELLE FAMIGLIE

NOBILI , TITOLATE , FEVDATARIE,


ed Antiche Nobili, del Fideliffimo Regno

di Sicilia .
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DEL SIG DOTTOR D. FILADELFO

M VGNOS.

LIBRO V.

DELLA FAMIGLIA LANZA


**

S
**

CON puoche varie opinioni corrono fra gli Scrittori foura l'origine
della famiglia Lanza mercè la fua molta antichità ; alcuni voglio
no,che deriuaffe da'Duchi di Bauiera , per certe parole, che fi leg.
gono in vn Priuilegio del Duca Rubberto Guifcardo di Calauria,
NO dato à 16 di Decembre dell'anno 1080, e così dicono.
Per quefto ad humile fupplicatione del confaguineonoftro fi .
dele,e diletto Corrado Lanza caualiero, al prefente vno de'Capita
nidella noftra Militia, e defcendente de'Duchi di Bagiera , à noi prefentata : che con
fiderando i feruiggi, benemeriti fuoi, e de'fuoi maggiori , e quel che fegue .
Altri
I

64 TEA GEN
TRO OLO
GIC
O
Altri dell'antica famiglia Malaſpina di Lombardia ; però Flaminio Rosfi nel fuo
Teatro ccsi foura lei difcorre .

Ernefto,fratello carnale di Giouanni Duca di Pomerania, diede principio alla fa


miglia,e cognome Lanza d'Italia ; io la feguirò della maniera l'ho trouata fcrittada
Guglielmo Paradino Scrittor Germano,e da Filippo Cirni nell'azzioni dell'Impera . 4,0
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dor Federico 11 ;non mancheranno però alcune varietà foura gl'anali per la vecchiez
za deltempo,
Dicono, che nel tempo di Criſtiano Rè di Danimarca fi bandì vn gran Torneoper
maritagio di Criftiana fua figlia cô Giovani Marchefe di Bradeburgo nel 992 del
And
Signore. Erneftoin quel piaccuole battimēto con vna fola lancia cento caualieri Ger
mani'puofe à terra , e per quefto acquiftò il pregio, e'l cognome del Caualiero della
gran Lanza . Scriue anche Cirni, con l'auttorità di Gio: Nauclero nella fua Città di p
Dio, che v'è opinione fourail cognome Lanza , e della fua origine , hauer peruenuto
da Corrado nepote d'Ernefto ,il quale, hauendo paffato all'acquisto di Terra Santa col id
parente Boimondo Normanno, hebbe dopò la prefa d'Antiochia relatione d'vn giu.
fto Religiofo,che la facia Lanza , conche Longino trapafsò il pretiofo coftato di Cri .
fio Signor Noftro , era fotto terra fepolta dentrovna Chiefa della medefma Città;
perloche eglino andarono infieme nel luogho della vifione, che dopò hauerlo caua .
to buen pezzola ritrouarono; contenti oltre medo di quefto pretiofo teforo, piament
te, e con lagrime venerandola, al Duce loro Goffredo Boglione la conduffero . Il qua ade 1
Bh
le ragunaro ilfuo Catolico effercito,gli moftrò il pretiofo mifero del Redentore , e
prefentogli anche ilatori, che ritrouato l'haueuano; onde dopò la comune allegrezza, a
A
e pianti di troppo tenerezza ,tutta la gente , che fruito haueua il defiderato contento,
renderono non puoche gratie a! Caualier Corrado , ed al Prete Orione, inuentoridi
quel pretiofo teforo, che pofcia fra i Latini fù acclamato , cioè il Caualier della facra
Lacza : ed egli medefmo , nella diuifione de'facri Mifteri del Signore, fù colui,il quale
portò la propria Lanza à Ramiro Rè d'Aragona,che toccato per fua parte l'haueua ,
godendone egli folamente l'afta;ed indi in poi egli con tutti ifaoi pofteri dello me.
defmo cognome furono chiamati; mà lafciando poi la facra,il cognome di Lanza fola to
mente prefero.
Dicono i predetti,che il Pomerano Ernefto era nepote per parte di madre del Du di
ca di Bauiera ; e nel 970 del Signore frcasò con Brunora forelia minore del Duca di
Saffonia, la quale gli partori Henrico, c Corrado, ch'abedue fotto l'Imperador Henti
co 111 nel 996 in Italia militarono,e pofcia,nel 1006 fi congiunfero ia matrimonio, t
Henrico co Brigida figlia di Guglielmo Fortebraccio, che gli generò Corrado Signor in
'
di Fundi, il quale pafso comes bà detto in Terra Santa, e Federico Conte di Simbari. And
Corrado Lanza fratello d'Henrico hebbe per moglie Alesfia figlia del Capitan 1
Greco Molocco, Effarco di Rauenna; che militando contrai Barbariin Italia acqui
ftò molte Terre,e luoghi, lafciandoi fuoi pofteri molto potenti nella Lombardia, la
famiglia de quali s'eftinguì in Galuano,che lafciò vna fola figliuola , chiamata Bianca,
la quale fi caso con Henrico Lanza fuo parente, con la dote de'paterni beni , però nõ
Jafciò prole veruna . MALL

Quetto Henrico fù figlio primogenito di Corrado Conte di Fundi, che generò an


che Federico, e Ruggiero, il qualifiorirono nella militia fotto il Rè Ruggiero di Sicilia ;
mà Henrico dopò la morte della moglie, lafciando lo Stato di Lombardia al fecondo
fratello Federico, ch'era cafato con Aniceta figlia del Cote di Tolfa, col terzo fratello
Ruggiero sè nè pafsò all'acquifto di Terra Santz.
Dal predetto Federico nè nacquero Corrado, Fabritio, Alberto, e Galuano, che fer
uirono all'acquilio di Napoli, e di Sicilia all'Imperador Herico vr.Dal Corrado nè nac
quero Bonifatio d'Agnone , e Lauza, Galuano, e Federico, che viffero con non puoche

digri.
OVALI BROAVALT 65

dignità nell'Imperial corte dell'Imperador Federico 11. Da Bonifacio nè nacquero


2.
Bianca vitima moglie dell'imperador Federico, e madre del Rè Manfredo, e Galeotto. .
DaGaluano, fecondo figlio di Corrado, e da Girolama Fieſchi , nè nacque Federico,
fo che col figlio Galuano, te to il reggimento del parente loro Manfredo , gouernarono
la Sicilia, con titolo di Vicerè. Galuancing configli fatti in Barletta, dal Rè Manfre
la do ottenne il Principato di Salerno, l'ufficio di Marefcialle , con gli Contadi di Bu
terase diPaterno la Signoriadi San Filippo d'Aggiro in Sicilia , che gli furono pé
Tor fcia tolti dal Rè Carlo d'Angiò , e s'impiegò col figlio Galeotte, e col nepote Corrado
cacciar Carlo de Regni di Sicilia, e di Napoli, per riporre nella dignità Corradino;
che,effendo ftato polcia sconfitto Corradino, vi perdè la vita, e Galeotto, e CorradoG
tricouerarono in Aragona appreflo il Rè Pietro, e la Regina Coftaza loro parenti,che
ful vennero poico quello all'acquisto di Sicilia, doue Corrado acquistò la Baronia della
perc Ficarra,confifcata ad Alaimo Leontino, e molt'altri feudi , e Caftelli ; fi casò egli con
la forella dell'Almirante Ruggier Lopia; perloche confeguì l'vfficio di Gran Čancel
ed litro,e' Caftelli di Longe, e Caftanja
. Galeotto fuo figlio primogenito hebbe , oltre i
fi carichi, altre Baronie.
114.0
Federico parimente la Contea di Squillace nei 1285. Pietro Lanza ficaso con la
figlia d'Artale d'Alagona, conda dote del Caftello, e Terra di Naro,c'hoggie città rea
le,da chinè nacque fra gl'altri Cefarea moglie del Duca Giouanni di Randazzo , figlio
fecondo del Rè Federico 11 , con la Terra, e Contado di Caltaniffetta in dote.
Manfredo, fratello di Corrado Lanza prenarrato, hebbe dal Rè Pietro primo, l'Iſo
ladi Malta in gouerno , e Nicolò Lanza fù Preſidente di Sicilia, fotro il Rè Pietro 11.
COCO Da Galeotto primogenito di Corrado Barone della Ficarra , nè deriua feriamente i
IDUC viuenti Baroni della Ficarra , di Brolo, e del Moio; e del fecondo genito Federico, i Ba
roni di Longe, e i viuēti Principi della Trabia,e Ducadi Camaftra nè peruenino, come
chiaramente per i priuilegij , teftamenti , ed altre publiche fcritture & fcorge.
elize Dal prenarrato Galeotto Lanza nè nacque Pietro;da Pietro, Galeotto; da Galeot
riders to,Pirrucio; da Pirruccio , Corrado, ed Henrico; da Corrado,Nicolò ,Beltrãdo, Rinaldo,
Federico Grade Almirante,che fü vccifo vicino Catania, e molt'altri chiariffimi Baro
ni, fin al prefente n'hanno feguito . Dice Pirri nel margine della fua Cronologia,fou
adret rai Baroni della Ficarra , che a Corrado fecondo fuccefle nella Baronia Pirruccio,che
Tel De ficasò con Margarita Modica; à Pirruccio, Valore nel 1486; à chi Guglielmo ; à coftui
Blaico fuofratello nel 1498 ;à Blafco, fuo fratello Guglielmonel 1513 ,al quale, Giro

Jar lamo nel 1557;à coftui,Blaſco nel 1564; à Blaſco, Giovanni; à Giouanni,Girolamo nel

rade 1582 ;à coftui, Ferdinando,à Ferdinando, Franceſco nel 1623 ;al quale,il preſente Ba
rone don Fabritio caualiero di virtuoſi coſtumi.
disc
elCa Dice egli fourai Baroni di Longe, che Manfredo fucceffe nella Baronia nel 1451
àfuo padre Corrado;al quale,Blafco nel 1492;à cui,Manfredo nel 1493 , al quale,An

bare toniofuo fratello nel 1502 ; à quefti , Pirruccio nel 1517, che gli ſeguì Antonio nel
Jarak 1519, Pietro nel 1564,à coftui, Franceſco nel 1576, che gli fegui Pietro 11 nel 1606,
alai
,Palmiero nel 1633 ;à coftui,Francefco nel 1640; da chi n'è nato Pietro.
Mu
Nicolo,figlio fecondo di Corrado Lanza,hebbe dal Rè Federico 111 onze feffan
DARD ta di rendita in feudo,foura l'vniuerfità di Piazza nel 1366 ; quefti gouernò la Sicilia
con titolo di Vicerè nel 1341 , e 1348; e Beltrando hebbe dal Rè Martino, i feudi di
100%
a l t r Cafaluo, Rindauli, Caftania, e Santa Maura nel Val Demona nel 1393,e la conceffio
ne di lunnuto nel 1397 :
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Da Nicolò ne nacque Valore,che gli fucceffe nel 1404; à coftui, Blafco nel 1431, al
ond quale,Corrado nel 1479,che gli fucceffe Pietro nel 1508; à lui, Antonio nel 1519, che
B
n gli fegui Baldaffaro nel 1563à chi, Frâceſco nel 1585;al quale,Baldaffaro nel 1642;ed
rach
acoftui Pietro.
A
Icafo
1Prin
66 TEATRO GENOLOGICO

I Principi della Trabia peruennero da Blafco Dottor di Legge , e Giudice dell


Gran Corte,nel Reggimento dell'Imperador Carlo v. Quefti,fecondo il Pirri,fù figlio
di Manfredo Lauza , fratello minore di Corrado, v Barone di Longe , ed acquistò per
il calamēto, che fece conla figlia del Dottor Leonardo di Bartolomeo,la Baronia del
la Trabia , e cominciò edificarla Terra nel 1509; hebbe anche la Baronia di Galati
nel 1503, e'l feudo della porta di Randazzo nel 1507;procreò don Cefare primo Co.
teMy di Muffumeli , il quale, oltre l'yfficio di Pretore di Palermo nel 1550, 1554, 1557,
¿¹561 , e 1566,fù Vicario generale del Regno, S

Da coftui nè nacque don Octauio,che nel 1601 s'intitolò Principe della Trabia, e
fai Principi haue il fefto luogho;procreo quefti à Lorēzo caualiero no mé virtuelo,
che gentile, il quale generò il Principe don Otrauio, ch'aggiunſe al Principato,il Du
cato di Camastra, la Baronia della Dama (a ,e molt'altre Baronie per la moglie donna
1
Giouanna Lucchefe, fucceffe anche nella Contea del Summátino, dopò la mortedel
Conte don Gafpare lo Porto, lenza hauer lafciato prole:quefti nelle virtuofe azzioni,
non degédera di fuo padre , ed auo; ed ha ftato promoffo in molti principali carichi
del Regno . MAK
I Baroni del Moió deriuano dalla medefma fchiatta de' Baroni di Longe ; percio
che quefta Baronia del Moio nel tenitorio di Randazzo fù conceffa dalla Regina,
Leonora moglie del Rè Federico 11, e madre del Duca Giouanni di Rādazzo , à Tho
maſo Turtureto Seniore all'hora Maftrò Rationale,nel 1337, à chi gli fucceffe fuo fi, mat
glio Giouanai, che moti fenza figli; perioche peruenne à Galuano, e Guglielmo Tur t
1
tureto,fratelli del predetto Thomafo, che per hauerfe diftaccati dalla vbbediēza re
gia,fù confifcato per la Regia Corte, e ricuperato pofcia da Thomaſo Turtureto lu
niore ,figlio di Giouannello, dal Rè Federico 111 , al quale fucceffe Rofa fua figha
moglie di Manfredo Lanza , èdà costoro il figlio Blafco nel 1453 , ed à lui íuo figlio
Mifredo nel 1492 ; mà per la fua morte ſenza prole gli fegui fuo fratello Antonio nel
1493,al quale il figlio Pirruccio nel 1502 , Don Giouanni Barone del Moio fù il pri
mo, che s'intitolò Principe di Maluagna à chi gli fucceffe fuo fratello Pietro ; e queſti
Baroni s'hanno mantenuto con molto faufto,per le molte ricchezze, e per le loro vir
tuofe azzioni,progenitrici d'ogni bene. io
No ho trovato se do Frácefco Láza Pretore di Palermo nel 1582 , fia della famiglia
$20D
Láza dellaFicarra , ò del Moio; nedimeno hà poffeduto táte Baronie nel Regno quelta
famiglia Lanza, che troppo farebbe sè nè voleffe difcorrere à pieno ; percioche Henri Mic
co Lăza,e Modica per parte materna, era figlio di Pirruccio 11 , e di Margarita Modi n
a
ca , acquistò la Baronia della Terra di Sortino, i feudi di Belmineo, Ramaldali, Rido
lini, Bulgelferi Bufcella, del Monico, ed altri feudi nel 1404. Federico fuo figlio heb
be tutto ilfuogho del foro di Nicofia nel 1457, e quattro feudi,cioè, Mazzarra, Ius To
4.
ni,Longarino, e Venetico nel 1457.Pietro hebbe il feudo di Verbumcaulo nel 1472, 1
.C
che gh perucane dalla famiglia Ventimiglia ; perche Fiordelifi , figlia di Francefco
io,dc
Ventimiglia , e moglie di Corrado Lanza Barone di Longe, fucceffe al padre in detto
E
feudo nel 45.3, ed à coftoro feguì il figlio Pietro nel 1472 , il quale lo vendè al Dot C
ua
tor Nicolò Sabea Auuocato Fifcale del Patrimonio nel 1488. Beltrando Lanza heb wefa
$
be la Garretta di Catania nel 1397 .
Ta
• Pirruccio Lanza per parte di madre,ch'era figlia di Giacomo d'Arizzi Protonotaro
del Regno,acquisto il feudo del Comifo,ouer Fontanafredda nel tenitorio di Sutera,
che poi lo dotò à Seuerina fua figlia cafata con Mafredo Orioles. Rinaldo Láza heb
be pinimente Cafalnuouo, che gli fucceffe Antonio, al quale Antonio fuo nepote nel
1
14973à chi Rinaldo nel 15 1 3,ed à lurtua figlia Antonella nel 1516,e molt'altri feudi,
che per breuità fi lafciano. Fidifco dunque con dir l'epitafio del Sepolcro del primo
Corrado, che venne in Sicilia,fepolto in Mesfina, che dice!
Lan
LIR BO V 67

Lancea Corradus titulisſpectatus, & armis,


Etfuapofteritas hac monumentatenent.
Pretedequefta cafa effer ftata Signora del Cõtado di Paternò per vna antica fcrit
tura ,che fi troua, la quale dice , Blafchellus Lancea Comes Paternionis; e profuppone que
fto Blafchello cffer figlio 11 di Galcotto, e fratello 11 di Corrado,il quale fi casò con
vnaSignora di cafa Luce difcêdete di Bartolomeo di Luce Cõte di Paternò , nel 1197
delSignore; il quale edificò il Monafterio di Santa Maria di Roccamadore dell'ordi
ne Ciftercienfe, nel tenitorio di Melina nel medefimo anno.
L'arme di quefta famiglia fono vn Leone negro, con la lingua , ed vngne roffe in
campo d'oro,con vna fàfcia d'intorno lo fcudo d'oro, e roffo,de' Duchi di Bauiera.

DELLA FAMIGLIA

LA VIA.

Vttierra Lauia gentil'huomo Cremonefe fù Secretario della Regina Biancas ,


della città di San
nobilmente la fua famiglia. Gerardo fuo figliofù vno de'valenti Dottori del fuo tem

po ,ed ãdò Ambaſciatore al Rè Alfonzo,à nome della fua patria;laōde hebbe da quel
Rècofitmata la medefima Caftellania, e l'vfficio di Capitano.Queft, Guttierra Ļauja
hebbe per moglie la figlia di Giouanni di Cardinés Gouernadore all'hora della Ca
mera Reginale,e Barone de'feudi di Buterno , di Marco , e di Grado nel tenitorio di
San Filippo .
Procred coftui Giouanni Lauia Dottore eccellente , e Giudice della R. G. C. il
quale hebbe per moglie Tereſa figlia naturale di Giouanni Lanuzza Vicerè di Sici
lia, perloche hebbe molti carichi nel Regno, e poffedè i prenarrati feudi per alcun
temposegli hebbe fette figli maſchi, cioè, Guttierra , Gerardo, Antonio, Giouanni An
tonio,Pietro,Diego, e Ruggiero, che tutti,facêdo nobili congiungimenti matrimonia
liconmolte famiglie nobili del Regno, piantarono in San Filippo,in Catania,in Paler
mo, ed in molt'altre città del Regnole loro famiglie;de'quali fin'hora nè viuono ali
cuni rampolli . Da queſti nè peruenne fra gl'altri don Fracefco, che ,caFrancifchella
Lauia fua moglie, procreò don Gio: Leonardo, don Antonio, don Diego, donn'Alot
ta,don Michele, donna Giouanna, donna Leonora,e don Fracefco . Da don Gio: Leo
nardo nè nacque don Gio: Leonardo pofthumo,che morì fanciullo. Da don Antonio
ne nacque don Girolamo . Da don Michele,don Vicenzoje da don Franceſco, e don'
Antonia fua moglie nè nacque donna Giouanna,che fù moglie di Pietro Felingeri.
Procreò il predetto don Girolamo Lauia, don Francefco, don Michele, donna Me
1
rentiana, e donna Maria; e'l prenarrato don Vicenzo,figlio di don Michele, fece à don
Antonio,don Giliberto , don Bartolomeo,e don Vicēzo, da don Antonio nè nacque

rodonna Epifania, moglie di don Giouanni Guffio, e donna Giouanna, moglie di dõ


Pietro Guffio .

Fà quefta famiglia per arme vna banda d'argentocon tre Stelle d'argento, due di fo
pra,ed vna di fotto in campo roffo.

14

I 2 DEL
68 TEATRO GENOLOGICO

i.

DELLA FAMIGLIA

LA Z ZA R I. 1: 20

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D
#'10^

To
C

ER la proua del Caualier Gerofolimitano Fra Antonino Lazzari


della città di Meffina , fi conofce la famiglia Lazzari chiara , e d
'
ática nobiltà in Caftelnuquo di Scriuia dello Stato di Milano, doue
per vna fenten za,c'hebbe la nobiltà di Caftelnuovo contra il popo
PO lo nel 1471 dal Duca di Milano, fi fcorge quefta famiglia effer no
Sirves bile nel reggimento de'Signori Vilconti, e così dice .
Dietos nabiles de Lazzarisfuiffe , & effe folitos , tempore illuftris .
morum Principum & Excellentiff. Dominorum Vixcomitum, & præcipuè tempore felicis
me,& numquam delenda memoriæ illuftrisfimi Ducis Philippi Marte , & continuè vfque
ad mortem eius,eligere , & deputare confilia , & officiales dicta Terra Caftrinoui . E più
chiaramete fi vede nel pceffo di detto Canaliero di Malta à foglio 3 5,38,45; nel qual
tempo fi legge hauer venduto Michele Lazzari il Caftello d'Alfano con 700 pertiche
diterra . E per va configlio,detento nella medefima Terra di Caftelnuouo, fi legge que
fta famiglia effer vna delle nobili , ed antiche,ch'interuenero nella fődatione di detta
Terra; in memoria di che vi puofero l'arme quelli della famiglia Lazzari, che fono vi
capo d'oro, ne ! quale vn'Aquila nera coronata , che co'piedi abbraccia tre mezzi pali
rofi nelmedefimo campo . Lafcio finalmente l'altre prerogatiue, e preheminenze, c'hà
goduto quefta famiglia in detta Terra , in Milano,ed in Roma; mentre in detto pro

ceffo il tutto fi vede.


... Domenico Lazzari.figlio di Gio: Andrea gentil'huomo di Caftelnuouo , fi casò in
Genua con Argentoria Centurione , che gli generò Thomafo , Giofeppe, Giacomo,
Michele,Girolamo , e Gio: Battifta.
Girolamo pafsò co molte ricchezze in Sicilia , e nella città di Meffina , doue preſe per
moglie Angelica Cocchiglia, figlia di Matteo gentil'huomo Meffinefe, e procreò Pla
cido, Maria,che fi casò primieramente col Barone di Paffanitello N. Leto, e dopò con

don Franceſco Paternò di Catania, e Girolamo pofthumo.


Placido prefe per moglie Lucretia,figlia di Scipione Alifi, che gli generò il Dottor
Anto;
LIBRO V. 69

Antonino,Scipione, ed Angelica. Dal fudetto Antonino, e donna Giofeppa Cirini,fi


glia di Francefco Maria, nè nacquero don Placido, don Franceſco , donna Lucretia,
donna Catherina viuente.
Da Girolamo poft humo, e donna Margarita, figlia di don Lorenzo di Gregorio, nè
Dacquero don Lorenzo Sacerdote, e Dottore, don Franceſco, don Antonino, don Tho
mafo,donna Sourana ,e donna Girolama viuenti.
Da Gio: Battista Lazzari, figlio del prenarrato Domenico, e fratello del primo Giro
1
lamo,cafato con vn'altra figlia di Matteo Cecchiglia , nè peruennero don Gio:Thoma
foil P.Giacomo Gefuita,e donn'Agata moglie di don Paolo Ardoino,
Procreò don Gio: Thomafo con fua moglie Giulia, figlia di Fra Antonino Goto Ca
ualier Gerofolimitano di gratia, don Gio : Battifta, e'l predetto Fra don Antonino Ca
ualier di Malta, però il predetto don Gio:Battifta è calato hoggi con la figlia di don
Francefco Hozes caualiero virtuofo, c'uiuenti di quefta famiglia nobilmente fi con
feruano .

DELLA FAMIGLIA

CONCHIGLIA , OVER COCCHIglia.

ino.
chin
B
12

704

LE

cb2 Entre la famiglia Conchiglia ,detta nel noftro Idioma Cocchiglia,


cz è congiunta con la famiglia Lazzari fuor del fuo alfabetto,nè trat
ine terò in quefto luogho con breuità . Moftra ella la fua origine del
43

Regno di Galicia ,doue è reputata per vna delle nobili famiglie di


MO quello,godedo tutti gl'vffici ,e carichi maggiori,che fi donano nel
reggimento di Stato, e di guerra; hauendo hauuto molti Capitani
HE à guerra, Alfieri, ed altri carichi milirari , conforme fi hà prouato

nel proceffo di Fra Antonino Lazzari Caualier di Malta nel quarto di Cocchiglia à
fugl. 123.
110 Indiva gentil'huomo Gallego della medefima famiglia Conchiglia pafsò militā
do in Genua, ed in Voltaggio, doue cafatofi , piantò nobilmente la fua famiglia;ciò lo
moftra vna fede del proceffo di Lazzari à foglio 109, mantenendofi in Voltaggio con
molte ricchezze,e nobiltà. Per vn atto fatto in Voltaggio nel 1490, si legge il Dot
tor

1
70 TEATRO GENOLOGICO

tor Pietro Cocchiglia ,figlio del Capitano Luca del Regno di Galicia , ed habitatore
di Voltaggio, che confeffa la dote di fuo figlio Luca,il quale anche procreò Pietro 11,0 All
coftui a Luca 11 ,che con molte ricchezze indi fenè vene in Sicilia ,e nella città di Mef •

fina , doue, formando il fuo proceffo della nobiltà , fù pofto nella Maftra de'nobili di
effa Città . 19/
Da Luca nè nacque Matteo, Girolamo, Maria , ed Angelica.Procred Matteo à Se .
La
baftiano, Angelica , moglie di Girolamo Lazzari, e Maria, inoglie di Gio : Batrina Lez
Gio
zari . Da Girolamo nè nacquero Maria, don Luca , il P. Antonio Gefuita , e Mada.
Ros
lena,moglie primieramente di Nicolò Nobile,Genouefe, e dopò di do Placido Porco. Gu
Mario fi caso con Maria, figlia di Claudio Mazza , e nè nacque Carlo , che prefe
5100
per moglie Ifabella Stagno,figlia di Gio: Giacomo Barone di Scamino, da chi nè fono
nati don Luca, ed altri .
D.Luca, Arcidiacono hoggi della Metropoli di Mcffina, fpirto molto erudito ,hà fta
to più volte Vicario generale, così in Sede vacante, come degl'Arciuefcoui, e ftàegliin C000
attogouernando con molta fodisfitione de'popoli ; il cui valore conobbe affai bene
l'Arciuefcouo Biafic Proto; è áche Abbate di Sa Michele lo Fogliarino, di Sáca Maria
di Caftanea , Priore di Gibilmanna , e come Dottore , Priore del Colleggio; oltre a ciò
per la fua integrità, e gentilezza, è generalmente amato :
L'arme di quella famiglia fono diuife in quattro quarti, ne' due quarti trauerfati
vi fono due Conchiglie d'oro in campo azzurro , e begl'altri due anche trauerfati
‫وان‬
due Vecelli d'argento con vn ramo d'Oliua in bocca in campo roffo . Fam

DELLA FAMIGLIA

LEOFANT E.

100

14

EL tempo de'Regi Normanni fiori, ne'Regni di Napoli va Ba


tone,chiamato Arcaro de'Leofanti , che fotto il Rè Mal Gugliel
mo hebbeilgouerno della città di Troia , ed il feudo di Maflatra,

N che poi lo diede à Guglielmo Maletta fuo genero. Da Arcaro nè


nacquero Alfiero , Ferrone , e Lauro Baroni nominati nel ferui

Roke gio militare del Rè Buo Guglielmo.Arcaro, e Ferrone di Leofante


0
audarono all'acquisto di Terra Sata có Pier VitaleMuſtazzo , fra
tello di Rubberto, e có Giouanni Muftazzo Barone di Caftelneto, che andò anche co

gea
OLI BROO I

gente armata al medefimo militar feruiggia .


Rubberto Muftazzo mandò , tra foldati, e feruienti ſei perſone. Guglielmo Graffo
mandò tre foldati.Guglielmo Maletta mandó ſei ſoldati . Giouanni Muftazzo ando
perfenalmente con foldati e gente. Guffrido Luciano mandò va foldato . Rainal
dodi Palagonia andò egli medeûmo. Rubberto della Rocca, con Henrico , e Rubi
berto di Laijfa Baroni di Montefalcone mandarono quattro foldati , e quattro fer
cienti . Giouanni Peregrino Barone del feudo d'Argerio mandò vnfoldato . Bene
detto la Rocca andó egli medefmo . Gregorio di Linguito mandò otto foldati. Si
mone,e Guido d'imperato mandarono due foldati . Alflandro la Matina , e Vitale
Laurino fuo focero mandarono due caualli , emolt'altri Baroni , che per breuità si
lafciano .
Alfiero , e Lauro di Leofante,altri figli d'Arcaro, militarono molt'anni coll'Impe
ador Federico 11;perloche, ritira dofi in Sicilia ,fecero la loro refidenza in Caftrogio
uanni,d'onde Alfierola Caftellania acquistato haueua , e quiui fondò nobilmente la
fuafamiglia Leofante: Gipnanni fuo figlio hebbe la medesima Caftellania, ed hebbe
per moglie Lauricia Perrulo,che gli generò Alfiero, Nicolò, Lauro; e Michele, che
tuttis'impiegatono di feruiggi del Rè Giacomo, e del Rè Federico 11, e furono pro
moffi ne'maggiori vffici della loro patria.
Di Alfiero nè nacquero, Protefilao,Nicolò,e Giouanni,che militarono a i feruiggi
de'Reggi Lodouico, e Federico 11 fotto i quali Protefilao fù Teforiero del Regno ,
chel'ottenne pofcia fuo figlio Alfiero dal Re Martino, dopò la morte di Giacomo
Campolo, che l'hebbe confirmato dal Rè Alfonzo . Ecco le parole del Priuilegio, dar
tonella città d'llerda à 8 di Gennaro 143
Nos Alphonfus Deigratia &c. confiderantes quod vos nobilis , & dilectus Confiliarius
nofter Alpherius de Leofante Miles, olim Thefaurarius Regni Siciliæ, cuiferuitiorüpergră
diumrefpe& um Maieftati noftræ per vos ,& magnis citratemporibus præftitorum certifq;
aly's offici'sexpectatiua indulferamus ; eaq: vtfuum efficaciùs fortirentur effectum , duxe.
ramus pluries confirmandum propria voluntate Ob nostrum feruitium idem Thefaureria .
tus officium,per nos vobis ex iuftitia reflitutum . Sotto le prenarrate fi legge nel medef
mol'elettione di Maftro Rationale ordinario del Regno nella fua perfona, e fù vno
de primi Configlieri Regij del fuo tempo.
Procreo egli có Afcania Linguito,figlia di Giouani Barone della Chabica,fua moglie,
Nicolò, Leone, Arcimbao , Giacomo Antonio, e Protefilao.Nicolò hebbe cófirma

to dal medefmo Rè Alfonzo l'ufficio paterno di Teforiero generale :Leone fù Alunno,


opaggio del medefmo Rè, ed hebbe onze cinquanta l'anno foura le tratte del Regno .
Giacomo Antonio fù Vefcouo di Patti nel 1485 ; e Protefilao fù eletto Pretore di Pale.
nel 1478;il predetto Nicolò fù anche Falconiero maggiore del Rè,ed hebbe il lus pa
tronatus dell'Abbatia d'Altofante, con poteftà di poterla conferire a i fuoi pofteri con
ampio priuilegio,dato in Fogia à 15 di Gennaro 1457: parimente il carico di Luo
ghotenente di Maltro Giuftitiero,ciò fifcorge nelle lettere reali dirette a lopximen
d'Vrreaje Domenico Carulo Caualiero, e Maftro Rationale del Regno, date in Paler
monel 1443, e fù Pretore di detta città negl'anni 1475. 1478. 1483 , e nel feguent'
anno , Protefilao ancora nel 1488. Da Nicolò nè nacque Alfiero 11 , che fùdal Rè

Ferdinando promoffo nel medefmo vfficio di Teforiero generale , ed in quel di Ca.


pitano della medeſma città di Palermo nel 1481 .
1
Né nacquero d'Alfiero 1 1 , Arcimbao 11 ,Nicolò, e Vicenzo. Da Nicolò , Alfiero ,
Protefilao , che fu Teforiero del Regno , e procreò Alfiero 111.
Arcimbao, primo figlio d'Alfiero, fù Maftro Rationale, e con Eufemia figlia di Pari
fi Amodei Barone di Capace fua moglie procreò Alfiero Iv, che , per Laura Buon, del
monte fua moglie, acquiftò la Baronia della Virdura, e Nicolò Teforiero del Regno ,
Marifcalco del Val di Mazzara . Da
GICO
TEATROGENOLO
72

D'Alfiero 111 ne nacquero Girolamo , ed Arcimbao 111 , il quale fi caso con Er


femia Graffeo figlia del Baron di Partanna, fù Caualiero di gran valore, andò all'aconi
fto d'Africa,incopagnia di molti Caualieri Siciliani, fra i quali fi leggono, lui ,Hernido
d'Angolo, Garzia di laen , il Baron di Radufa di cafa Paterno , don Blafco Barrefe fra
rello del Baron di Militello, don Antonio Ventimiglia,Gio: Antonio Moncada, e Ga.
fpare de Sangueffe Commendator di San Giouanni , effendo all'hora Vicerè di Sicilia
den Vgo di Moncada , e Capitan dell'armata , don Giaime de Requefens , e Diego
de Vera Capitan generale dell'arteglicria .
Il predetto Girolamo Leofante, con Angela Lucchefe fua moglie, procreo Nicolo,
the fucceffe nella Baronia della Verudra , Vicenzo Regio Giuftitiero del Regno , ed
Alfiero v , che viffe molto ricco . C.

Nicolo'olue molti militari feruiggi al Rè Catolico Ferdinando,nel Regno di Na


poli, hebbe in Sicilia molti carichi, e per non hauer lafciato prole, gli fucceffe nella Ba
romia fuo fratello Alfiero v. 358

Fiorirono con molto fplendore nella città di Palermo, Flaminio Leofante , the fu
Senatore nel 1510 Con Thomafo Chaggio, Franceſco Ranzano, Pietro Squarcialupoj
ed Aleffandro Galletti Claudio nel 15 15 , e1519. Protefilao nel 1552. Nicolo Vi
cenzo Leofante fù condotto prigione in Napoli , col Conte di Cammarara , da
Herrore Pignatello Vicerè di Sicilia , la onde il Senato di Palermo gli mandò Amba
fciadore à Pompilio Imperatore, per ottenere la loro eſcarceratione. Matteo di Leo
fante a fue fpeſe in molte guerce ferui al Re Filippo 1 1;e molt'altri chiariffimi Caua
lieri di quefta famiglia vifsero.
D'Alfierov nè nacquero Alfiero v1 , Flaminio , Carlo, e Giouanni . Alfiero lirigo
alcun tempo per la Baronia di Magafoli nella Real Corte di Spagna, e fi caso con Giu
Ja Vernagallo figlia di Lodouico, e di Elifabetta la Grua, figlia de! Baron di Carini;fù .
dal Duca di Macheda mandato Capitan d'arme nella città di Cefalù , e molt'altri ca.
rich; habbe conferiti;procreò egli Mariano , ed Arcimbaov. Mariano hebbe per mo Cr
glie Anna, figlia di Mario Graffeo Barone di Partanna, ed
' Antonia figlia di Gugliel
moVentimiglia Barone di Ciminna, e fi morì nel 16 1 1 ,fenzalafciar prole, perloche &
gli fuccelle fuo fratelio Arcimbao nella Baronia della Verdura,il quale con fua moa
glie Leonora Graffeo, forella della predetta Anna, procreò do Francefco Maria Baro
ne della Verdura , edil viuente don Mariano Caualiero virtuofo, che fù l'anno adietro F
Senator di Palermo , ed in quefto 1649 gode il medefmo vfficio. + de

D. Francefco Maria hebbe per moglie dóna Nimfa Campolo,figlia di Francefco Bam
rone delli Martini , e di Scordia,forella di donna Gioſeppa Campolo , e Branciforte th
Principeffa di Scordia ; con la quale ha procreato don Giouanni, donna Leonora, Ardu
cimbaov, c Marano Iv; don Giouanni fucceffe al Padre nella Baronia , e viue fotto met
la tutela del zio don Mariano . 100

Finalmente della nobiltà di queſta famiglia nè fa fede il Senato di Palermo , con fue g
lettere alla Catolica Maeftà del Rè noftro Signore, à 20. di Agofto 1604 , ad inftanza
di don Giouanni Nauas de Puebla ,figlio di donna Cornelia Leofante ; ed io laftimo
per vna delle famiglie più antiche , enobili del Regno di Sicilia Fiori quefta famiglia to
nella città di Mazzara , oue Antonio Leofante fà Giurato nel 1547. Capitano nel
1556.1563 , e 1566; e il Baron della Crucifia in Caftrogiouanni . sque
Larme di lei fono va Leofante roffoin campo d'oro . alo
1
30

DEL
LIBRO v. lxxiij .

DELLA FAMIGLIA

LAZZARA

A famiglia Lazzara tra le chiariffime della Città diModena d'Ita


lia fiori fempre nell'arme, e nelle lettere con molto fplendore ,
prendendo la fua antica origine da Feramondo Signor del Ca
L
ſtello Lazzara ,pofto nel principato di Hailnanlt , che viſſe nel
653 907. del Signore ſecondo la teftimonianza d'Albertino Sforza Cronica
di Mode
nellatua Cronica di Modena oue dice nella feguente guifa.
Pierluiggi, e Dogoberto Lazzara fratelli paffarono da Francia in Modena na lib.4.
nel 1213. & erano defcendenti da Feramondo Signor del Caftello Lazzara) cap. 13. d
nel Principato di Hailnauult diece leghe lunge della Città di Valenzina , alla fo.107.
riua del fiume Romello, che pofcia ruinata per cagion di Rubellione da Lo
douico X. Re di Francia detto Vtino 1315 .
I figli de'predetti Pierluiggi , e Dogoberto che produffero in Modena fu
rono chiamati Lodouico, Pier Matteo, Albertino, e Nicolino che non puoco
diffefero la loro Patria Modena, della Rabbia dell'Imperator Federico II . Da
coftoro dunque ne peruennero affaigentilhuomini che con l'arte militare la
fciarono eterna lode, e gloriofa memoria . Si legge d'Aldobrandino Lazzara
gentilhuomo Modanefe, fù vno de'Capitani che militò fotto Francefco Sfor
za da Cotognola, il cui figlio Francefco, hebbe dal fecondo Francefco Sforza
Conte di Pauiail gouerno di quella Città nel 1446. per il che fi reftò iui cons
tutti i fuoi Pofteri , i qualifi dilatarono in altre Città di Italia.
Alberico Lazzara Modaneſe hebbe il carico di Podeftà maggiore di tutta la
Lombardia, fotto Gio . Galeazzo Duca di Milano, e per le fuevirtù fù ſtimatif
fimo in quella Prouincia .
Antonio Lazzarazio del predetto Alberico,militando à feruiggi del Rè Al
fonfo nell'acquisto del Regno di Napoli hebbe il carico di Capitano di 300.
foldati di pie, e pofcia del medefimo Rè fù mandato in Sicilia, mel 1444.à for
mar tre Compagnie per trasferirle in Napoli.
Con
1 3
Ixxiv TEATRO GENOLOGICO

Conferma quefta difcrittione del Sforza ,il Priuilegio dell'ifteffo Re Alfon.


fo,perche Matteo Lazzara non men del Padre nell'arte militare famofo , cost
per feruigij paterni, come proprij hebbe del medefmo Rè Alfonfo la Caftella
nia di Marfala per Priuilegio dato in Caftelnouo di Napolì à 24. di Febraro del
1443. nel quale fi leggono quefte parole.
Attendentes etenim adfatisgrata, & acceptaferuitia, & merita tantorumferui
tiorum noftræ regie Maestatiprestitorum per nostros nobiles , & extrenuos milites
Antonium, & Matteum Lazzara patrem, & filium Mutinenfes,maxime in acqui
fitione ciuitatis Capua, & aliarum terrarum buius nostri Regni Neapolis,in quibus
viriliter maximoque affectu , & fidelitate ad eorum impendia, cumfanguine diffu
fioneferuiuerunt, & in actu feruiunt cum onere dictus Antonius equestrium Ducis *
olim, & adprefens pedestrium ad numerumtrigentarum militum; excompotum illo
ru vifum est nostra regia Maestati dare, & concedere dicto Nobili Matteo Lazza…”
ra militem , &familiarem noftrum fideliffimum, Castrum nostra Ciuitatis Marfa
lia, noftri Regni Sicilia vltrafarum, vacuum ob mortem nobilis Alberici de ferre
dicti noftri Regis Caftri Castellani, cum illis bonoribus , quoque oneribus , iuribus , &
prebeminentifs fuis omnibus,prout detinebat, & poffidebat dictus nobilis Albericus
de Ferro , & cum potestate recognofcendi caufarum ciuilium prædicta nostra Ciui
Contratt. tatis, quas potestas nemini vfque adhuc tamper nos quam perpredeceffores noftros
matrimo. fuerit dicti regijCaftri Castellano conceffa .
negl' atti Per il che il detto Matteo fi casò con Agata Sieri vedoua del detto Albe
N
di . Pi e- ri co di ferro con la quale procred Antonio , Francefco , & Alberico che tutti
tro Fer- tre reufcirono virtuofi gentilhuomini , e feruitono il Re Ferdinando il Cato
wiri
liccio di lico nell'acquisto delfudetto Regno di Napoli .
Marfala I Predetti dunque procrearono affai figliuoli che aggiunfero al numero di

4.diGiu fedeci gentilhuomini nella fteffa Città di Marfala, e tutti in vn tempo, della me
880 1445
Attodi defima famiglia Lazzara,che goderono i primi vffici, e carichi di quella Città ,
tranfatio apparentandofi parimente con le prime famiglie di lei, di Trapani , e di Mazza
ne nell'at ra, e fpecialmente con le famiglie Fardella ; Ferro, Cariffima , e Sieri; percio.
ti di Not. che Francefco vno de'figli del detto Matteo hebbe per moglie Albertina Far ”
Antonino della, con la quale procreò Matteo , il quale fendo ricco , e potente no potendo
Candela
foffrire alcune impertinenze d'alcuni gentil'huomini, contraffe con quei mor
1 1492.d 7.
tal nemicitia,
di Genna 'impaurit e fù
o della finalment
paterna e da, e
morte quelli
dellaammazzat
contratta o ; il cui vnico
nemicitia figlio Antonino
temendo, in tenera
F0 .
"
Marc An- etade fotto education efterna, dimeffo per le paterne perfecutioni , ſe ne paf
ton. Coló. " so- indi in Palermo circa l'anno 1535. doue s'impiegò con la penna ins
venne nel nobili exercitij , co quali , e mercè la fua molta prudenza fù ftimatiffimo
1577-e go
uernò p in - da Signori Vicerè Marc'Antonio Colonna , Duca di Macheda , e Don Gio
finoal 1584 uanne Ventimiglia Marchefe di Gerace, e diuenne pure affai ricco di groffes

Macheda faculta, l'onde fi caso con Giouanna Lucido nobile Palermitana, con la quale
e
alli 98. procred Francefco , e Giulio Cefare . Il primo s'impiegò al miftier militare ,
durò p in
fino 1601. e reufcl valorofo nell'arme, e l'altro nelle lettere , & hauendofi dottorato con
Atto dide molto applaufa in Pifa, fù impiegato dal Signor Duca di Macheda all'hora Vi
pofito di cerè nell'vfficio di Giudice della R.C.Pretoriana di Palermo, e dal Sign. Car
onz.1300 - dinal Doria Arciuefcouo di detta Città , eletto fuo affeffore, nel cui carico di
pla Cor morò molt'anni,l'altre due figlie femine, cioè Laura fù moglie del dottor Ago
te di Mar. ftino Lauaggi il quale fù più volte Giudice della R.G.C. e mentre era ſtato im
fala à 23.
di Genn piegato della Maeftà Catolica nel carico di Maftro Rationale del Tribun, del
del 1543. R.P. inanzi la poſſeffione di quello fi morì. E Melchiora viue hoggi Monaca
nel
LIBRO V. Ixxv

nel Monafterio di Santa Maria del Cancelliero d'onde tre volte ha goduto il
cerico d'Abbadeſſa.
Contratt
Giulio Cefare fi casò con Innocentia Gianguercio figlia di Leonardo , con matri. di
la quale procreò il P.D.Antonino Teatino Teologo , e Predicatore di molto onz.28c0
.
grido, e ftimato per virtuofo, e prudente . Don Honofrio Capitan reformato nelli atti
con foldo reale di trenta fcudi il mefe, Egli da giouinetto inchinato à reali fer di N.Ho
uiggioltre modo , hauendofi pria cafato in Palermo con Donna Franceſca 1 ratio Al
Cicala, figlia di Rocco mentionato nella famiglia Cicala; fù nel 1637. eletto legra à di
Capitan di Giuftitia della Città di Caftronouo, e poi fù dal Signor Almirante 12. Ago.
di Caftiglia Vicerè impiegato nel carrico di Capitano di Fanteria Italiana o≤ 596.

per trasferirla in Catalogna fotto il Sig. Duca di Terranoua Maftro di Campo Contratt.
Gen.del terzo del Sig. Principe di Palagonia, e moftrãdo iui il fuo valore hebbe matri. di
in ricompenza di feruiggi militari della benignità Catolica del Re N. S. pri- onz.5700
mieramente feudi 25.di trattenimento per ogni mefe, e poi altri 5. fcudi & vn per li atti
altro feudo pofcia di augumento co altri quattro fcudi in perfona di fuo figlio di N.Fra
D.Stefano non obftante che fia faciullo, & in fua racomandatione la real Maefta cefcoSer.
gio a 27.
fcriffe al Sig. Marchefe de los Veles Vicerè la feguente lettera. di Genn.
Illuftre Marques delos Veles primo mi Virrey Lugar teniente, y Capitan General 1635.
enel Reyno de Sicilia, el Capitan Don Honofrio Lazzara , y luanguercio,natural de
Palermo, me ba reprefentado lo que haferuido en este Reyno de Capitan de Iuftitia
dela Ciudad de Castronovo ,y de armas extraordinario de la Plaza yfu territorio,en
delegaciones que por mi Virrey,y Tribunal de eßa mi Regia Gran Cortefe le come
tieron en España desde principio del año proximo paßado con una compañia de Infä
teria Siciliana, que leuantò en este Reyno en laplaza de Tortofa, Galeras de España
yarmada del Mar Oceano basta que quedo reformadoprocediendo en todas estas oca
fionescon approuacionfupplicandome fueße feruido ordenaros le nombreis para vno
de los officios de lurado de la Ciudad de Palermo Capit an de Armas y otras de confi
dencia, importantesy bonorificos deffe Reyno, y por que es iusto ayudar alos quepro
ceden confatisfacion , de losferuicios del fupplicante fe ha tenido buena relacion
es encargoy mandò lentengais por muy encomendado para ocuparle en las ocasiones y
pueflos que fe offrecieren de mi feruicio y en que pareciere puede fer a propofito.com
forme afus partesy meritos que yo olgare de lo que por el bicieredes . Dat. en Ma
dridàzo. di Otubre 1644. Lo el Rey.
E mercè i fuoi meriti l'Eccellenza del Sig. Duca dell'Infanta do Vicere de
Regno gli diede il gouerno della galera della SS . Nunt. del Sig. D. Antonio de
Medoza Marchefe de Mira il Rio, all'hora tenete generale della fquadra di Si
cilia, e con quella lo inuid à condurre in Valentia il Sig. Duca di Montalto Vi
cerè di quel Regno, la cui patente, e datà in Palermo à 20.di Giugno 1652.che
pofcial hebbe confirmata del Marchefe di Baiona nel fuo arriuo in Barcello
nae nella guerra, e prefa di quella Città, doue il Re noftro Sign. gli fcriffe l'in
clufa lettera . El Rey. Capitan, o Cabo delas galeras de Italia, en que ha venido alas
colasdel Reyno de Valencia el Duque de Montalto,a mi feruicio combiene queluego
reciuais este despacho ( dezando en Denia la galera fan Miguel de la Efquadra de
Napoles ) con las otras dos os encamineisfin demora alguna dela parte donde os al
laredes alas de Barcellonapara encorporaros con las demas que eftanfobre à quella
Plaça à orden de Don Iuan mi hiyo, auifareis luego de reciuo deste despacho juntamë
tionfu axecution y de la diay hora en quepartispara que lo tenga enten di do. De
Madrid 19. de Agosto de 1652 . Io el Rey.
Parimente gouernò la Galera Capitana feis militia della Squadra del Regno
in


TEATRO GENOLOGICO
lxxvj

in affenza del Sig.Prencipe di Palagonia Gouernator Proprietario per S.M.per


patente del Sig. Marchefe di Baiona C.G. Dat. in Paler. à 24. di Giugno 1653.
Finalmente per le fue virtù , e da tutta la Nobiltà ftimatiffimo , l'al tre due fi

glie femine del predetto Cefare vna chiamata Anna Maria fù primieramente
moglie del Dottor Don Andrea Mugnos dell'Andaluzia, il quale venne in Si.
cilia col Signor Duca d'Alcalà Vicere, da chi fù honorato col carico di Audi
tor generale della Nation Spagnuola in quefto Regno , ed altri Vffici, epro
creò il viuente padre Alfonfo Mugnos della Compagnia di Giesù ; per lacui
morte paſsò pofcia ella alle feconde nozze con Don Marco Antonio Caruſo

dottor di legge : l'altra ſi chiamò Verginia , & fù moglie del dottor D. Giofep.
pe Lanza di Termine.
Fù quefta famiglia fondatrice di molte magnifiche Cappelle, e fpecialmente
della Cappella del SS. Crocififfo nella Chiefa Maggiore della Città di Marſala.
Fà finalmente quefta famiglia per arme tre faſcie ondoſe , & vna fopra diret
ta d'argento, etre ftelle d'oro in campo azzurro.

1
DELLA FAMIGLIA

MACCA ION E

Afamiglia Maccaione, e la medeſma che Maccarone , però l'vna venne


L da Pifa in Sicilia, e l'altra di Milano . Però la Maccaione di Pifa gode in
quella Republica molte volte gl'vffici di Priore, e d'Anziano . Il primo che di
lei venne in Sicilia col Vefcouo di Mazzara Goffredo Rincione Pifano nel

1300. fù Angofredo Maccaione fuo ftretto parente, il quale fi casò nella Città
di Mazzara, & iui ricco, e potente diuenne , e ferul in molte occafioni al Rè
Federico 2. Procreò egli à Francefco, & Alberto detto pur Betto i quali vif
fero nella loro patria nobilmente come fi vede nelle loro antiche Cappelle fð
date nella Chiefa Cathedrale di Mazzara, nel 1574. Da Francefco, e Coftanza
fua moglie ne nacque Giacomo , che fi casò con Manfueta formofa Damma
principale di quella Città, e per i graui incontri c'hebbe con Nicolò Peralta
all'hora Signor di Mazzara, con fuo cogino Giuffo figlio di Betto reftò affai
ruinato, e decapitato , pure alcuni loro beni furono pofcia ricuperati da'lo ro fi
gli Francefco, Giouanni, e Coftanza Maccaione.Francefco dopo d'hauer go
duto i primi Vffici di M.zzara con fua moglie Caſandra , generò Giacomo,
Pietro, don Betto , e Manfueta . Il Giacomo fece à Francefco, Paolo , Anto
nello, & altre femine, Da Franceſco ne nacquero Giacomo , Policleto , e Fra
Giouanne. Il predetto Giacomo procreò Franceſco Pietro, & altre femine .
Da Pietro ne nacquero Franceſco , Brigida, & altre femine. Il fudetto France .
fco con Giouanna Gio: Luteio fua moglie procreò il dottor Baldaffare , che
fù Giudice della R.G.C. anche genitor del viuente dottor don Carlo . Il Dot
tor Don Antonino Canonico di Mazzara, & Abbate di San Benedetto di Ca
pizzi, e Gioseppe che non lafciò prole.
L'arme di quefta famiglia che ſpiegò in Pifa, & in altre parti d'Italia, furono
due bande cruciate della deftra alla finiftra, e della finiftra alla deftra roffa ,

d'oro in campo azzurro, e nel vacuo di fopra vna ftella d'oro.

DELLA
iaĽ IBER O V.
73

DELLA FAMIGLIA
45
LEONTINI E SAN BASILIO.
10000

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44 11.09 .

67
vee
SIMON
E famiglia d'antica nobiltà fi celebra per la Sicilia , la famiglia
Leontina, hoggi di Sanbafilio, per ilfeudo c'hà poffeduto,ftimo ,
poítarfi fra le prime il vanto perche non folamente ella è an Cauata
S tichiffima d'anni ottocento in circa,quando fe le daffe origine dal dell'Albe
primo Lanfranco, che fiori negl'anni 813 del Signore ; må hågo. rodellafa
migliaLeo
ducai primi matrimonij nobili, e'primi carichi del Regno .. tina di Frà
Quefto Lanfranco Caualiero Leontino , d'onde prefe il cogno Simone
melafua pofterità, effendo ſtata la Sicilia oppreffa da Barbari nel predett'anno, valo Leontino,e
dell' Arbo
rolamente difefe con l'arme, e col valore la città di Lecatinifua patria due anni ;mà redelDot.
effeado ftata finalmente da quei al miferabile giogo condotta, egli con Rinaldo, e Ge, Gio: Ant.
8
rardo fuoi figli firicquero inMeffiua, ch'ancora dall'oppreffione Barbara fi difendeua , Leonting ,
equiui fi mori,combattendo in feruiggio della Chriftiana religione ; per la qualcagio,
ne idue fratelli Rinaldo , e Gerardo di Leontini ficafarono in quella città , godendo
fempre i primicarichia ..
Da Rinaldo nè nacquero, Lanfranco , Rinaldo , ed Alaimo je da Gerardo , Gior
gio , e Rinaldo , che,militando contra i Saraceni, eterna memoria laſciarona . 6
"
D'Alaimo nè nacque Getardo rise da Giorgio , Rubberto ; quefti due coggini
fi cafarono ambedue in Cataniaji quali procrearono , cioè Gerardo , ad Alaimo 11 ; e
Rubberto,à Giorgio , e Lanfranco 111 , che laſciarono copiofa prole, della quale per
l'antichità de'rempi non altra memoria fi troua, fi non che d'Alaimo , Giouanni , e
Lanfranco, Leontini , che militarono fotto il Conte Ruggiero contra i medeſmi Bar
bari, riftorando la loro antica patria Leontini , ch'era ftata da Barbari diſtrutta , in,
mediocre forma finche di manoin mano s'andò augumentando nel primiero ftato ;
hebbero eglino per i Joro feruiggi militari , i Caftelli di Militello, d'Offino,e d'Hidra,
ch'erano all'hora in piè con tutti i loro tenitorij , che fe gli diuifero Alaimo , e Lan
francos perche Giouanni , hauendo preſo l'abito Ciftercienfe , n'hebbe dal medeſmo
Conte l'Abbatia di Santa Maria di Roccadia , che la fondò il medefimo Conte nel
K 10705
TEATRO GENOLOGICO

1070, ed egli rè fù il primo Abbate .


Dai prenarrató Alaimo ne nacque Nicolò , e da Lanfranco, Gerardo , che fotto il
Rè Ruggiero nel 1123 goderono l'ufficio di Straticoto della città di Melfina ed heb
bero in ricompenfa di molti loro feruiggi, i caftelli di Buccherio , e di Palazzolo .
Da Nicolò nè nacque fra gl'altri Alaimo , che viffe in preggo fotto il Rè buon
Guglielmo ;procreò coftuià Giouanni, che fù efiliato, dal Rè Tancredo di Sicilia, perlo
che, ritiratofi in Roma , ftrinſe à Papa Celeftino 1 1 1, c'haueua in odio à Tancredo , à
firil cafamento fra Coftanza figlia del Rè Ruggiero, monaca nel monaftero del Sal
uatore di Palermo , con Henrico vi Imperat, Sueno; laonde fù fatto dal medefmo P
Imperat . Vicerè d'Abruzzo ; la qual Prouintia gouerno parimente nel reggimento
dell'Imperat. Federico 11 ;fù Stratico nel 1185 , e nel 1203 , e molt'altri carichi mili
tari hebbe. Alanfranco , Pietro , e Rinaldo , altri figli diNicolò , viffero con molto
fplendore ne loro tempi . Alanfranco fù Stratico nel 1223 e godè altri carichi . FIA
D'Alanfranco nè feguì Alaimo , e Simone frate dell'ordine de'predicatori , e Ve.
#
fcouo di Siragufa nel 1269; e da Pietro, Giouanni , e Luiggi . Il predetto Giovanni
Allid
11 fù anche come il zio promoffo nel gouerno d'Abruzzo, e negl'vffici di maftro Por
rolano, e di Prouifor della Prouintia della Puglia fotto Re Carlo d'Angiò, fù Procura
tor dell'armata maritima di Sicilia, e di Calabria con Matteo Ruffo infieme nel 1378
Luiggi di Leontini hebbe dal Re Manfredo il reggimento della Prouintia di Prin
cipato nel 1254, e fuozio Rinaldo hebbe dal predetto imperat. Federico 11 lvfficio
G
di Prepofito dell'edifitij Imperiali, ch'era io quei tempi di molta auttorità , elucro .
30,
Alaimo figlio d'Alanfranco,Signor di Bucchiero, di Palazzolo, e d'Odrogrillo , fù grá
Caualiero , hebbe per moglie Metilde Signora della Ficarra , la quale per la fualu
perbiagareggiaua nelle pompé con le Régine di Sicilia;du Stratico nel 1281, edigu.
ftandofpoicobmedefimo RéCarlo per cagion di donatiuo,gli fu dal Vicerè tolto il ca
4836 > ftello di Buccherioje di Palazzolo; perłochasdegnato , congiurò contrail Rè nelVefpro
Ba
Rob Siciliano,conforme ampiamente hò moftrato ne' mici Raguagli hiftorici. Entrando
tallher pofcia e Pietro d'Aragona nel dominio del Regno,hebbe reftituite le predetteTer
adna
re , l'ufficio di Maftro Giuftitiero del Regno, l'arme, e'l cauallo di quel Rè , che, fti
t mandolontere modo, molte volte in publico l'abbraccio,mà egli, non reftando fodis. t
༈ ་གསནྟི fatto de' donatibi, per il gran feruiggio, c'haueua fatto;ftimando per ricompenza vne
w Mak
1981 quarto della Sicilia, fcriffe à Carlo d'Angiò,che,fe gli mandaua cinque galere gl'haue
rebbe dato dinuouo it Regno in potere per quefto fù condotto prigione in Barcello
tro9.3 na, con Giouanni Mazzarino , e co Adinolfo Mineo fuoi nepoti,che poi tuttitre, per
ordine del Rè Giacomo, da Beltrando di Cannella furono gettati in mare dentro i
facchi vicino l'ifola di Maretimo , a lagi
Reftò d'Alaimo yn fol figlio, chiamato Lanfranco , che , impiegandofi ài feruiggi
def Re Federico 11, açquito'la Baroniadel feudo di Sabafilio, vicino Leontini ;d'onde
egli con tuttiifuoi pofteri furono agnomati di Sanbafilio , la Baronia di Pettineo ,
Cafale di Miftrenta , e pare geuernò la fua patria Leontini dopò il Vefpro Siciliano, i
1
Progreb Lanfranco à Pietro , che gli fucceffe nella Baronia di Sanbafilio , e Cuc
eumeno. Alaimo,che fù anche Barone, nominato fra i Baroni del feruiggio militare del
Rè Lodouiconel 1343, one è chiamato col titolo di Miles , che tutti i Caualieri di B
quefta cafa l'hanno poffeduto ,titulo che non fi daua, fi non che alle famiglic nobiliffi
meiPietro vedenotato nella collatione del benefitio della Catredale di Catania,nel

$ 379 . " (
2
Procred Pietro con Bartolomea Palici fua moglie,Alanfranco , che gli fucceffe nel.
la Baronia di Sanbafilio,e Cuccumeno,fù gran Caualiero , fù fepolto in Leontini nel ki
Convento di San Francefco , e nel fepolcro vi fono fcolpiti queſti verſi :
29ƆMagnifici domini Alanfranci regit offaſepulcrum,
Vir.
LIBRO V,
V. 75

Virtutumfpeciemfaustè colloja tegit . e fotto


Clara Leontina generis de prole Bafiliumgloria , quam tennit condità Marcet humo .

Bisfeptem censis domini currentibus annis , & quinquaginta menfibus, octo minus 1395 .
200 Ne' traui del tetto di detto Conuento di San Francefco vi appaiono depinte pri
Remieramente l'arme della famiglia Leontina , e Sanbafilic, ed appreffo quelle delle fa
miglie,Barrefe , Ventimiglia , Moncada, e d'altre nobili famiglie, fegno della fua an ·
tica nobiltà .
Ne nacque d'Alaimo, Antonio, che feguì nella medefima Baronia ; ciò fifcorge nel te
04 famento di fua moglie Bartolomea di Molocca , negl'atti di notar Nicolò Giarratana
di Leontini à 17 di Nouembre 1417 . Atto di
Succeffe ad Antonio , fuo figlio Alanfranco , che fi caso con Bianca Grauina, figlia di Not. Nico
Giacomo Barone di Palagonia, con la quale procreò Giacomo , che s'inueftì di detti lò di Fran
cauilla di
feudi nel 1453 , e viffe in Leontini con molto fplendore. Antonio, Polidoro, Calcera
Cat:1454
no , Antonio minore , Alaimo , e Matteo, Caualieri chiariffimi , tutti viffero nel

1502. Però Giacomo procreò Alanfranco , che premori al padre giouenetto ; perlo
che fucceffe nelle Baronie Leonora prima figlia di Giacomo,la quale fi casò con Ange
lo di Balfamo Caualier Meffinefe ,con la dote de'detti feudi, e non lasciò figlio veru
nosperloche le fucceffe la forella Andreua moglie di Battista Platamone Caualiero, e44
Dottore , che gouerno il Regno di Sicilia con titolo Viceregio , che, per effer fuo pa
rente,ci bifognò la difpenfa Pontificia, e procrearono fra gl'altri figli Giouanna ,che fi
caso con Gio: Antonio Leontini , e Sanbafilio fuo coggino, figlio d'Honofrio , figlio
d'Alainio , che fù fratello fecondo del prenarrato Giacomo .
Da Gio: Antonio , e Giouanna Leontini, nè nacquero Honofrio , e Gio: Battifta ;
Honofrio generò Antoni Giacomo, che lafciò due figlie femine,la prima donna An
tonia , moglie di don Vicenzo Zappada maftro Corriero del Regno , e l'altra donna
Lauria , moglie di don Alcanio Anzalone Duca della Montagna .
Gio: Battifta procreò Mario , e Gio: Antonio Dottor di legge , che fi casò in Ca
tania , e fece Giacinto , Mario, ed Alaimo .
Mario con Alfia Sigona procreò Gio: Antonio , ed Amodeo , ch'è ftato Senator
due volte della fua patria , e fuo padre afſai volte .
70
L'arme di quefta famiglia fono cinque piche di Lanza d'oro in campo roffo , e di
fopra per trauerfo vn Giglio col fuo troncone .

DELLA FAMIGLIA

LE TO.

La famiglia Leto conoſciuta per vna delle più antiche,e nobili famiglie della,
città di Caftrogiouanni , doue s'hà congiunto con le cafe Grimaldi, e Petrufo,
E
principaliffime in quella città; il primo, che di lei hò trouato , è Galtiero Leto
Caftellano della città di Catania nel 1298, e fù mandato à Roma dal Rè Federico 11,
01'
per difendere le fue caufe appreffo il Pontefice Bonifacio v111, nel 1301 , é procreo à
L Simone Barone, annouerato fra' Baroni di Caftrogiouanni nel feruiggio militare del
Re Lodouico nel 1343.
Procreò quefti à Leto, e Giouanni, caualieri non puoco amati dal Conte Giouanni
Chiaramoce, e dal Rè Federico II.Da Leto nè nacque Galtiero 11 , che dal Rè Mar
tino hebbe donatione di certi terreni, ch'erano di Guglielmo Ramondo Moncata, nel
1399,e fi caso con Leonora di Palermo , altrimente di Pantofa, perloche fucceffe nel
feudo di Caputarfo .
Queftofeudo è nel tenitorio della città di Caftrogiouanni, fù di Filippo di Panto
K 2 fa

1.
76 TEATRO GENOLOGICO

fa della medeſma città , hauendolo pofcia perduro per certa diſubbedienza , nè prefe
poffeffo Guglielmo Roffello Procuratore della R.C, nel 1299 Però il Re Federico 11
attefo di molti feruiggi militari di Galtiero di Patofa, figlio d. Filippo, glilo conceffe
nel 1321 ; à chi fucceffe il nepote Guglielmo di Palermo , e Pantofa, figlio di fua fo.
rella , nel 1337 , per la cui morte fenza heredi malchi ne prefe il dominio Leonora fua

figlia moglie di Galtiero di Leto, che gli fuccefle il figlio Filippo nel 1416; al quale
Leto di Leto fuo figlio nel 1421 ; ed à coftui, il figlio Francefco nel 1457, che gil fegul
fuo figlio Leto di Leto nel 1474; quefti fi caso con Cagenua figlia di Pietro Grim al
di , da chi nè peruenne Gio: Gregorio Baron di Caputarfo, c'hebbe per moglie Mita
figlia di Gio: Henrico Grimaldi, ed vo altro Gio ; Gregorio Le o ficasò con Margarita,
figlia di Nicolò Grimaldi .
Hebbe Galtiero 11 Barone di Caputatfo i terreni delli Machi, parte del Caftello , e
Caſalino di Caſtrogiouanni, ch'erano del predetto Guglielmo Ramondo Moncata ,
nel 1399.
Giacomo di Leto hebbe parte del feudo di Ragalmifuri nel tenitorio di Piazza , il
quale era ftato di Ramondo Manganello di Piazza del quale peruenne à Pafquale
Suriano gentilhuomo Catalano habitator di quella nel 1400; per la cui figlia Madale
na, moglie di Giacomo di Leto,parte di uello peruenne al predetto Giacomo.
fuo militar
Francefco Letos infeudò il tenitorio di terri, chiamato Priolo , fotto il
feruiggio nel 1514,che gli fucceffe fuo figlio Giouanni nel 1518 ,al quale fuo figlio Fe
derico nel 1527, che fi caso con Eufrofina Grimaldi figlia d'Albino , che gli procreò
don Giofeppe ; quefti fucceffe nella Baronia del Priolo , prefe per moglie Flauia
figlia di don Giofeppe Grimaldi , e procreò fra gl'altri Federico , che dopo la morte
del padre fegui nella medefma Baronia, ca fandofi con Leonora figlia d'Henrico Gri
maldi; de quali nè venne don Giofeppe Barone del Priolo .
Giouanni Leto hebbe il feudo di Belfuata nel tenitorio d'Afaro nel 1498. Queſta
famiglia dunque hà poffeduto molti honorati carichi nel Regio , ed è vna delle più
antiche feudatarie,non folamente di Caftrogiou anni, mà del Regno , ed almeno tie
ne 300, e più anni di titolo, e carico Baronale di feudo,cóf rme ho moftrato nell'Elog.

gio della famiglia Alefsio della prima parte di queft'opra, à fo: 37sed hane hauuto pa
rimente molti geptil huomini virtuos di lettere, e d'arme ,
wt

DELLA FAMIGLIA

LOCAD E L L I.

Enne Corleope Locadelli da Bergamo città d'Italia, e fù quello,che portò que


fta famiglia in Sicilia nel reggimento del Rè Alfonzosquefti fi caso in Mellina
VR
conLancillotta Crifafi , ed eilendo buon Dottore , e virtuofo gentilhuomo ,
fu fatto Giudice della Corte Straticotiale nel 1416 , e nel 1430. Francefco fuo niglio
hebbe per moglie la figlia di Giouanni Colloca , ch'era ftato Giudice della G. Corte
nel 1422 , e fù Francefco Gouernatore forro il Rè Gio;della città di Patti cinque anni;
il cui figlio Nicolò fà Aup di quel chiariffimo Dottore Andrea Locadelli Auuocato
‫لا‬
Fifcale della R.G.C. che in molt altri carichi fù promoffo .
Fiqueta famiglia per arme vna Ciuetta con tre ftelle , due di fopra, ed vnà di
bi
fotto , d'argento in campo azzurro, CORAL 566

DEL
LIBRỌN V, 77 1
1

DELLA FAMIGLIA

LOMBARDO .

ON è men nobile, che antica in Sicilia la famig:Lombardo , cosi


GA
chiamata per effer deriuata da Lombardia ; il primo , che di lei hò
trouatonegl'antichi Regiftri, è Nicolò Lombardo Configliero del
la Reina Maria, e del Re Martino , da chi fù promoflo in molti fu
N
premi carichidel Regno, e particolarmete in quel di Pretore della
città di Palermo nel 1403 , nel 1404, 1405 , 1409, à chi ſegui nel
medefmo carico il figlio Andrea nel 1413 , che per le fue virtù da
Regi Ferdinando, ed Alfonzo non puoco fùftimato. Luca Lombardo , figlio del pre
detto Andrea,fù Senator Ji Palermo nel 1447, ed in altri feguent'anni. Francefco Lo
bardo parimente nel 14731476,1479, ed in altri. Paolo Lombardo hebbe il medef
mo ufficio di Senatore nel 1490. Totta Lombardo nel 1505 , e 1519.Pietro Andrea
Lombardo fù Capitano nel 1512 , e Pretore nel 1537, e 1548. Antonino fù Giurą
to nel 1577 ; nel cui gouerno venne Vicerè di Sicilia Marco Antonio Colonne , e nel

1586. Francefco nel 1592 , e molt'altri Caualieri hane hauuto quefta nobile fami,
glia , che la loro patria prudentemente hanno gouernato,
Hebbe il primo Nicolò Lobardo dal predetto Re Martino la metà della Terra della
Gibbellina nel 1397, che l'hebbe confirmata il figlio Lodouico nel 1416. Totta hebbe
ifeudi di Cofmano, Pergola , Saluauecchia, e di la ccafi, ch'erano ftati di Giouanni Bo
logna,da chi peruennero à Totta di Lanello di Salem , che gli fucceffe Totta Lom
bardo fuo nepote,figlio di Benuenuta fua figlia ; al quale fuo figlio Franceſco nel 1463
Giorgio Lombardo acquiftò la Baronia di Serraualle nel 1485 , e Vicenzo s'inuefti
delfeudo di Francauilla di Mistretta nel 150z; ed vn altro Vicenzo, credo, che fia ne.
pote del predetto, nel 1592 .
Fuchiariffimo Barone di Melina Matteo Lombardo , e molt'altri gentilhuomini,
che,per effer'eftinti con la famiglia infieme,fi tralasciano, viuendone à inoftri tempi di
leiilBarone della Scala, i ſuoi fratelli, e'l Barone don Honofrio .
L'arme di lei fono va campo d'oro fparfo di merli, fatti a guifa d'onde,roffi .
DE L

0:
TE GE
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78 RO LO
GI

DELLE FAMIGLIE

LONGOBARDO , E LIHORI .

ISSE chiara d'antica nobiltà nella città di Siraguſa , ed in altre del Regno ,
la famiglia Longobardo.Filippo é vno de'Baroni celebrati nel 1365. Gio:Lo
V gobardo fù Senator dl Siragufa nel 1492 , con Giacomo Montaperto, Antonio
Saluaggio , Pietro Prinzi , e Bartolomeo d'Ancona . Luca fuo figlio fù Giurato nel

1406 , e 1409.
Quefti procreò Giouanni,il quale fu promoflo nel medefmo vfficio nel 1427, i col
leghi furono Matteo de Grandis , Giouanni di Cappellano , e Filippo Hodierna , il Se
natore fù Giouanni Campilano . Andrea Longobardo fù Caftellano di Siraguta nel
Reggimento del Rè Alfonzo . Gio : Antonio fuo figlio fù Percettore degl'introiti della
cammara reginale, ed hebbe per moglie Giouanna Lihori, figlia di Lopes Sanchio ca

ualiero nobiliffimo .
La famiglia Lihori , benche fia antica in Napoli , per due Baroni , Orfo, e Bernardo ,
che fiorire no nel tempo del Rè Gugl . il buono , hebbe principio in Sicilia da Sanchio
Ruiz de Lihori caualier Catalano , il quale paffò con fuo fratello Martino Lopes de
Lihori à i feruiggi del Rè Martino ; dal quale Sachio per feruiggio, e per prezzo hebbe
le Terre di Miltretta , e di Capizzi'nel 1406, non lunge la Terra di Caltanaffetta ,e fuo
fratello Martino Lopes il feudo del Franciolo , e Canneto nel 1407, ed il feudo di
Ragalbuono nel tenitorio di Lalicata , che gli fucceffe Agata fua figlia moglie d'Anto

nio Bucceri di Mineo .


Aquiftò parimente Sanchio Ruiz de Libori il Vifcontado di Gagliano nel 1409,
elvfficio di grande Almirante del Regno , che lo tenne fin alla fua morte, ' che fu nel

1416, ed il feudo di Nezzima nel 1402.


Da Martino Lopes nè nacque Sanchio, che fu Maftro Rationale del Real Patrimo
nio; è coltui fece à Lopes Sanchio , e Giouanna , moglie di Gio: Antonio Longobardo
che gli generò Pietro, Giouaan , Sanchio , e Martino , che, fpargendofi per occafione
di matrimonij in altre città del, Regno piantarono in quelle la loro famiglia ; alcuni

rampolli della quale fin hora fi fcorgono .


L'arme diquefta famiglia fono,vn Leone d'oro con vna fcure da'argento in cam
po rofso.Scriue Flaminio Roffi nel fuoTeatro della nobiltà d'Italia , che viue nobilme
te la famiglia Longobardo nella città di Caftellammare del Regno di Napoli ; però
in Caltagirone principale città del Regno di Sicilia ella viffe nobilmente: l'arme di lei

1 fono due rami di Palme congiunte, con vna ftella roffa di fopra in campo d'oro.
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ER. vn priuilegio di ampliatione d'arme, conceffo à Girolamo Lo
Ga rifice , ouer Laurifice , come ancora Aurifice , ed Orifice , mercè
la imperitia de Notari, dal Rè Alfonzo l'anno 14 18, filcorgono Si
A
gifmundo , eFra Beringario Laurifice Caualiero Gerofólimitano ,
P ePriore di Barrulo, fratelli, hauer fiorito nella militia , ed in altri
gradinel 1313; dentro al quale fi legger
Togg
241 Inite, Hieronyme Aurifice, exibemus, igitur, non immemores tuorum.
progreffuum, ad noftram tuenda regiã caronam in bello,mirificèprofectus es, & quam etiam
patris tui Sigifmundi,& esusfratris, &patrui tui Beringarif Aurifice militis Hierofolymi
tani,Priorissălți Ioannis in Barrula, abſcriptierga predeceſſores nostros in Neapolitano Re
gno beneficia agnofcentes Jeſſe arbitramur, ahquíd virtutŭ tuarü teftimoniü apud posteros
relinquisquamobrem tibi,prafato Hieronymo Aurifice,liberiſque tuis høredibus, & legitimè
deſcendentibus, vtriufquefexasnatis,& malaituris inperpetuŭ, tuä Aurificum gentilitiam ,
vetuitaque armorum tuorum infigna , qua chucyque bineaues viciffim à tergopofta exi
funtinLeonemauratum ; fcilicet cum aureabanda in cælesti campo tui animi , & virtu
tumHieroglyphicumcomma‡animus , ut per bauc noftram commutamus , volentes , vt in
tius ungulis, ramum lanteum tai meriti monumentum afpiciatur ; que deinceps tu Hiero.
nyme , & dicti liberi tut, fucceffores , & baredes legitimè defcendentes, vtriufquefexus na
",& nafcituri inperpetuum & c. Datum Catèna dieprimo Iulij 14 18. - 1992
Eper la proua del Caualier Gerololimitano Fra Auguftino Grimaldi chiaramen
te fi fcorge per publici inftrumenti,hauer nato dal predetto Girolamo ,Giovanni Lo
rifice ,à chi fù offeruato detto priuilegio nel 1444, e prouò l'origine della ſua cafa
hauer vifluto in Napoli , ed in Sicilia nel reggimentodell'Imperator Federico 110el
quale, e nel 1 2 18, Nicolò Lorificè fù Conteſtabile di Napoli , carico folito darſi ài
primi della Corte regia ; quefti fece donatione di vn pezzo di terreno al monafterio
diS. Seuerino di Napoli , à xx di Agofto, vi Ind. e nel anno vi della dignità regia
del predetto Imp. Federico, che caſca nell'anno fudetto 1 218, come fi legge nel pro,
cello
80 TEATROGENOLOGICO

ceffo di Caualier di Malta , in perfona di Frà don Luiggi Lorifice à fol. 257 , Gno
à fol. 258; dal quale fi prefuppone efferne deriuato i prenarrati Beringario , e Si
gifmundo .
Si ritroua in Sicilia Giouannino Lorifice di Trapani hauer hauuto dal Rè Mar
tino in ricompenfa di feruiggi militari vna vigna, confifcata à Nardo Michelet di Pa
lermo , nel 1397, à 16 di Luglio, ed altre onze tre di rendita annuale. Però dal pre
detto Girolamo Lorifice di Modica nènacque,come habbiam e detto, Giouanni , à chi
ront
v iffe
gli fucceffe Nicolò fuo figlio , il quale procreò à Giacomo , c'hebbe offeruato il me
defimo priuilegio nel 1518; à coftui fegui Pietro , che procreò Nicolò , donpGaſpa
affare , e Melchiore , che tutti di don Giolep
e
re, Bald Gri

1 Da Nicolò nacque
maldi Caualier dell'ordine di Montefase Barone di S.Giouanni, ouer di Randello; o
chi generò il viuente don Giouanni Grimaldi Barone di Scirumi.Dal detto Melchio
re nè nacque don Pietro Barone di Poiodiamante gentil huomo virtuofo; mà per non
effer proliffo lafcio di fcriuere de'Lorifici di Napoli,e di Sorrento, doue con fplendore
hanno fiorito , e della loro nobiltà nella proua del predetto Fra don Luiggi ampla
mente fi legge ; de quali hoggi nè viue il Principe di Sans, che fu Stratico di Meftina
gl'ani adietro,quefti, come dicono, moftrò molto intereffe nel fuo vfficio, e particula
mente fopra certo vaffello Francefe naufragato nelle fpiagge di Meffina , che , per la
ingordigia d'occuparfi la robba , fece annegare più di fettanta perfone , parte delle
quali erano Caualieri di Malta;per loche guadagno, come fi diffe in Meffina publica
mente, più di trenta mila fcudi,potendoli guadagnare fenza far pericolare le predette
perfone,che à vederle annegare era gra pietà, e quefta crudeltà fù ftimata aflai fiera ,
L'arme di quefta famiglia fono, come s'ha detto, vn Leone d'oro, trauerfato d'vra
banda d'oro, che tiene vn ramo d'alloro in campo azzurro . ¿
A famiglia Leocata, ò Licata,hebbe congiungimento matrimoniale co la fami
Leocatane

1512 , che viffe co molte ricchezze. nõdimeno fiori quefta famiglia nell'Ifola di Malta
doue Frabimeo di Licata fù Giurato nel 1404 Franchino pure Giurato nel 14195
1420; € 1433.Vituzzo Licata fù Regio Secreto di quell Ifola nel 1458,e per vn lus pa
tronatus , che poffiede,fi fcorge ella nobile, ed antica .
lori parimentein Malta la famiglia Laureri;doue Tomeo Laureri fù Giurato nel
Balings o enc
libri della RegiaCancellaria di Sicilia.Coflánzo Laureri fù Giurato di Malta nel 1430
Francefco Giurato nel 1475, 1478. 1479, mori nel 1501 , e laſciò groſſa facultà à
due fue figlie , che furono donna Francia moglie di Matteo Vaffallo , donn Agata
moglie di Francefco Allegretto. Franchino andò Ambaſciadore per l'Ifola al Vicerè
di Sicilia nel 1477 effendo vno de Giurati. Michele fù Giurato nel 1505, eNicolò
parimente Giurato , ed Ambafciadore al Vicerè nel 1527. 201
Iff: fa le nobili famiglie Maltefi la famigha Laimo,ouer Alaimo ; e di lei leg
Vigiamo Giouani, che fù Giurato di Malta nel 1480,e Pietro Giurato nel Gozzo,
mandato Ambafciadore con quello di Malta al Vicerè nel 1512. Della medeſma
legge in Sicilia Antonio Alaimo di Caltagirone , il quale, ribbellatofi con la patria dal
Re Martino ritornò con la medefma alla regia deuotione perloche comando il Rè ,
che fi reftituiffe ad Antonio vn tenitoriojed vna cafa, c'haueua in Catania; così fcri
ue à Corrado Caftelli Capitano à di 29 di Decembre 1393. Hys !
Sci 28 ‫ܘ‬ ‫ܘ‬ Isle V
200 BLADES
1 IV . XXAL 190261
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DEL

1
LIBRO v. 8I

DELLA FAMIGLIA

LV CCHESE.

.‫ا‬

ERP'Hiftorie di Sicilia del P.F. Angelo Candela de'Minori offeruanti di Sac


ca ,fi legge la famiglia Lucchese effer la medefima, che l'aticha famiglia Palli,
che fù fignora di Lucca nel tempo di Defiderio Rè di Lōgobardi della cui pro
fapia ella fù originata , nella ruina del quale dell'Imp. Carlo Magno declinorno
le felicità della famiglia Palli,perciò che Adinolfo feguendo con molti della fua
famiglia la parte del Rè Defiderio fù da medefmi Lucchefi che haueuano adhe
rito à Carlo con molta violenza fcacciato confuoi della Città; Nondimeno An
drea Palli Lucchese per alcune graue cōteſe ch'hebbe con la famiglia Vhaldi af
faipotente in quel tempo fe nè venne da Lucca in Sicilia con Nicolò Calandini
neltépo del Conte Ruggiero nel 1097.à chi in molte guerre feruì, & in altri vffi
cijpreheminenti, come fi legge nella conceffione della Cappella fotto nome del
Saluadore fondata dal medemo Conte in Sacca, e conceffa al predetto Andrea
Palli Lucchese, la qual conceffione incomincia . Nos Ruggerius miles Dei gratia
Comes Sicilia ,& c. attendentes ad grata,& accepta feruitia nobis cum multiplicibus
laboribus diffufo fanguine per nobilem Andream Palli Lucch:fium propatria nücupa
tum prestisa, ac eiusfuorumq ; nobilitatis merita concedimus , &c. Datum Mazzarie
4.Nouembris 1097.Scriue il medefimo Auttore, che quefto Andrea Lucchefe s'in
terpuofe in far pacificare il fudetto Conte Ruggiero , col Conte Ruberto Zam
parrone e Giulietta fua figlia, co me più ampiamete fidifcorre nella famiglia Pe
rollo però il predetto Andrea portò per arme le tre palli della Republica di Luc
ca,e cosi feguirono i fuci pofteri; nondimeno Modelo Lucchefe pro nepote d'
Andrea per bauerfi congiunto in matrimonio có Pina Zaffuti, e fucceffè per ciò

in molti grolli effetti d'Antonio Zaffuti vno de'principali Baroni di Sacca , per
ragion di vincolo telfe per arme il Leon d'oro rampante in capo azzurro , che fà
detta famiglia Zaffuti il cui figlio Gio : Fracefco Lucchefe fi casò in Radazzocó
la figlia di Damiano Spadafora con groffa dote, e fondò la Cappella del Santiff.
Crocififfo di Lucca come teftifica do Mauro Orioles di Radazzo in fua difcritt.

della famiglia Spadafora, doue ſpiegò per fue proprie armi il medeſmo Leone.
Diquefto Andrea Lucchefe fino à Nicolò Lucchese non hò ritrouato altro di lei
fe no che Pier Andrea Lucchefe Percettore degl'introiti della Camera Reginale
L della
3 TZA
82 TEATRO GENOLOGICO

ta
della Regina Margarita moglie del Rè Guglielmo il malo , che fù Auo paterno

23
di Luiggi Antonio Lucchese Rettor di Sacca nel regimento del Rè Manfredo da

Ka
chi nè fegui Nicolò Lucchefe Giuftitiero del Val di Mazara fotto il Rè Federico

5
8
B
8.
fecondo d'ordine del quale egli, e per parte della R.C prefe poffeffo della Terra
di Cafteluetrano nel 1305 ; e procreò il predetto Modeſto padre di Nicolò , e di
Gio: Franceſco di Randazzo .
Antonio figlio di Nicolò hebbe in feudo grana due foura l'eftrattione di for
menti,e vittouaglie del Cargatore di Sacca in fodisfattione de'feruigi nel 1343.
Succeffe à coftui il figlio Federico , che del Rè Martino hebbe il Priorato di
Santa Maria degli Giummari nel 1392 , c procreò Antonio, il quale acquiſtò pa
rimente del medefmo Rè nel 1398 , vn grano in feudo fopra l'eftrattione di for
menti, e ligumi del fudetto Cargatore di Sacca .
Gio:Lucchefe altro figlio di Nicolò feruì molt'anni il Rè Federico 3 , lafciado
i fuoi pofteri affai ricchi particolarmente Giuliano, che accomodò al medefmo
Rè molte fomme di danari perioche fuo nepote Giuliano hebbe dal Rè Alfon
ſo l'Abbatia di Sant'Angelo nel Valdemona nel 1444. 300
Al predetto Antonio Lucchefe fucceffe Ferdinado Barone del feudo di Maga- a
zolo de membri di Mifilcaflimi,hebbe la Tonnara di Caftell'Amare del Golfo , Txpe
LC
franca d'ogni agrauio nel 1466. Il feudo del Catufo per la moglie Angela Pelli
zeri , e Lucchese forella di Pietro, e Giacomo Pelizeri nel 1493, che gli fucceffe ۲۰ ‫با‬
fuo figlio Antonio nel medefmo anno che come il padre fù promoffo ne'primi
carichi,& vfficij della predetta Città di Sacca ; Quefti procreo Francesco con fua
moglie Margarita Lucchete figlia feconda di Bernardo Baron della Dammila, 51
che l'hebbe con difpenza pontificia con la quale fece Coſmano, che s'inueſtì del KO
la Baronia nel 1 530 , à chi fucceffe Antonio nel 1 560 . "are
Gaſtone,e Nicolò Lucchefe altri figli d'Antonio furono impiegati in moltica
richi, e particolarmente in quello di Capitano di Sacca, e di Polizzi , da Gaftone

‫ک‬
nè nacque Bernardo Lucchefe Barone affai prudente egli fi maritò nella città di
Naro con Filippa di Palagonia figlia del Barone di Camaftra, e gouernò l'ifteffa
Città con il carico di Capitano nel 1500, 1502,1509, e nel 1513 , coprò d'Antonio

13
Palagonia i feudi della Maffaria della Corte, e delli Milici nel 1501 , e no lunge,
coprò la Baronia della Dámiſa da Pompeo Ortolano nel 1504,la Baronia di Ca
maftra da Gio: Antonio Palagonia con molti altri feudi, & anche l'vfficio di Se
creto di Naro nel 152 , finalmente fù vno de più ricchi Baroni del fuo tempo.
Hebbe Bernardo quattro figli Angelo Barone di Canicattini, che morì ſenza
figli Antonio Barone nel feudo di Camaftra, Mattheo Barone di Palazzolo ,
della Delia, e Bernardello, che morì fenza lafciar prole.
D'Antonio nè nacquero Bernardo, che fucceffe nella Baronia di Camaftra,
Girolamo Hippolito Barone de'feudi della Grefta, e della Gratia , Giuſeppe Ba 1

rone della Delia, Seipione, che morì ſenza figli, Lucretia moglie di Gio: Antonio
Caetano pria moglie d'Hippolito Giacchetto, Giouanna moglie d'Artale d'Ala
gona 11, Margarita moglie di Francefco Lucchefe di Sacca. Procreò Bernardo
11,à don Mattheo Barone della Damila,don Geronimo prete, don Giuſeppe di
cui fù figlia donna Caterina moglie di don Franceſco Lucchefe, e donna Gratia.
Da do Mattheo, e dōna Vittoria fua moglie figlia primogenita di dō Mariano
lo Porto Barone del Somatino, e di dōna Laurea Isfar, & Corilles fua moglie nè
nacquero do Giacomo, che fucceffe nelle Baronie , & ottene titolo di Duca di Ca
maftra, e fù più volte Senatore, e Cap. di Pal.do Fracefco, dōna Caterina moglie
di D.Ludouico Spatafora, D.Maria, e D. Vittoria Monache;fi cōgiufe inmatrimo
nio D.Giacomo co D.Melchiora Spinola de'Marchefi Spinoli di Genoua Baro
neffa
LIBRO V. 83

neffa delli Milici d'ōde dinacque la viuēte dōna Giouanna Principeſſa della Tra
bia moglie del Prencipe don Ottauio Lanza, la quale hereditò il Ducato di Ca
maftra Baronia della Dammifa, e feghi delli Gulfi della cafa Lucchefe, e il Cōta
do del Somatino per ragion di fua auola dona Vittoria lo Porto fopranominata.
Dalpredetto don Francefco, e donna Caterina nacquero don Gioſeppe , don
Mattheo, don Affuero , don Francefco, e donna Vittoria Monaca.
Do Girolamo figlio fecondo genito del primo Antonio Barone di Camaſtra
procreò don Mattheo, quefti à don Girolamo, che generò à don Lodouico.
Da do Hippolito figlio terzo genito del predetto primo Antonio nè nacquero
don Mattheo, che fucceffe nella Baronia della Grefta, e morì ſenza laſciar prole,
Antonio, che fucceffe al fratello nelle Baronie, e donna Caterina monaca.
Procreò Antonio Barone della Gratia , e fondatore del Collegio della Comp.di
Giesù nella città di Naro don Fracefco Baron della Culla, e Marchefe di Lucca, e
Maeftro Portolano in quefto Regno che morì ſenza figli;dõ Fabritio Precipe di
Capofranco don Giuſeppe Caualiero di Malta riceuuto nel 1621 , dona Caterina
moglie di don Giuseppe Fardella padre di don Gafpare, don Gabriele P.Placido
Maria della Compagnia di Giesù e dona Eliſabetta Monaca Abbadeffa nel nuo
uo Monafterio della Nuntiata nella città di Naro .

D.Fabritio con donna Leonora del Campo , e Grimaldi procreò don Antonio
Precipe di Capofranco, caualiero di virtuofe qualità , e dōna Fracefca al prefente
Cmonaca nel Monafterio dell'Abbadia nuoua di Pal col nome di foro Leonora.

Da do Giuſeppe quarto figlio del primo Antonio, Barone della Delia códōna
Franceſca Ortolano fua moglie nè nacquero don Gafpare, che fucceffe nella Ba
Ironia,den Scipione, che morì fenza prole, dõna Iſabella & vn'altra monaca .
Procreò don Gafpare, à don Giofeppe primo Marchefe della Delia che per ra
gione della madre di cafa Larca, acquiftò dopò la morte di dóna Giulia Spada
fora,e Larcan fua zia la Baronia di S Fradello ouero di S. Filadelfo , don Nicolò
Antonio ambedue viuenti con figli, don Guglielmo , e donna Beatrice moglie
,
di don Bernardino Agliata . Da don Giuſeppe Marcheſe della Delia , e Barone E
di S Fradelli ne foro nati molti figliuoli.
Il prenarrato don Mattheo Lucchefe Barone della Delia s'impiegò sépre a'ſer
uiggireali nel 1544, & effendo auuifato il Regno della venuta dell'Armata Tur
chefca egli à fue fpefe co 50 foldati à cauallo guardò la marina di Mazzara ; cō
prò il feudo di Sittafari da Calcerano , & Hippolito d'Andrea nel 1546 casò dõna
Vicenza fua figlia, có don Artale Alagona,e Buonaiuto Baron di Palazzolo , do
pò la morte del quale per ragion della dote di detta dōna Vicenza fi aggiudicò
detta Baronia di Palazzolo, e fe nè inucftì nel 1552 , hebbe l'vfficio di Capitan à
guerra di Lalicata nel 1562 , e d'Agrigēto nel 1563.comprò della Corte per Onze

3200.vn grano foura l'eftrattione di formenti, horgi, e ligumi de'porti del Regno
nel medef no anno fù negl'anni 1 564, e 1566 , Capitan d'arme a guerra nella Čit
tà dell'Alicata, e di Trapani, e nel 1567, della Città di Salemi , di Xacca, e di Maz
Zara nel 1568, molt'altri carichi .
Adriana Lucchefe, e Zaffuti, moglie di Paulo Lucchefe acquiftò la Baronia del
Giardinello, e di Perrana per la morte di donna Gratia Tagliauia fua forella nel
1946. Finalmente queſta chiariffima famiglia s'hà congiunto sepre co le princi
palifamiglie del Regno, godendo molte ricchezze, carichi militari,& vificij cō
forme la regia Cacellaria, & vificio di Protonotaro del Regno n hãno moftrato;
Giacomo Lucchefe di Sacca fù Giurato della fua Patria nel 1577. colleghi furo
no Antonio Becchet, Thomafo Ferraro , e Gio : Antonio Maurici.
Faper arme comunimente la famiglia Lucchefe di Sacca le tre palle di Lucca ,
e quella di Naro vn Leone rapante per caufa di detta eredità dellà cafa Zaffuti.
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DELLA FAMIGLIA

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Hiaramente fi legge la famiglia Luna effer deriuata della caſa rea
Gra

sta or sta na
9 le di Nauarra, e fra gli hiftorici ampiamente lo moftra Girolamo
41
Zurita nel lib.1.de'fuoi Annali cap.29, e così egli fcriue .
C Don Sancho Ramirez Rey de Aragona , en este año 1091. del Señori
219
poblò, yfortificò à cinco leguas de Caragoça el castillo, y lugar de Ca Asy:
PDF Fellar, junto al rio Ebro,porfer comodo fitio,yfuerte para hezerdefdes
allì guerra contra el Rey moro de Carago a , y despuesganò de los muros los lugares de

Santa Olalla ,y Almerana, y à Nabal, lugar bienfuerte è importante ,puesto en lasfal


das de la fiera de Arbe, alprincipio della,ala parte de Oriente,por donde haxa à lo llano
el rio Cinca,y poblò à Luna . Diofe elfignorio de Luna à don Bachalla, legun parece en
memorias antiguas : yfue elprimero que diuifofus armas con la Luna de plata ,
fobre el
efeudoque traya de campo roxo, que eran las armas de los Reyes de Nauarra,yfus de
fcendientes tomaron el apellido de Luna: y aun que vuo diuerfas cafas deste nombre ,
los que tuuieron elSeñorio en Luna, eran los parientes mayores,quefe llamaron Ferren
ches,y Artales; y differenciaron despues las armas,poniendo en campo de plata Luna
,
jaquelada de oro,y negro , lo qual,fegun yo congeturo fe deuio bazer, por hauer empare
tado con los Condes de Vrgel,que trayan el efcudo de laqueles de oro ,y negro , y affilos
Unos, y los otros deste apellipo tuuieron fuori gen de don Bachalla, y de don Martin Go
mez,quepeleò con el Cid por la ciudad de Calahorra.

Fù progenitrice quefta famiglia di chiariffimi Caualieri,di Principi affai pru


denti, e di guerrieri, che per eflere fuor del mio tema l'hò laſciato da cãto. Vene
ro di lei in Sicilia col Rè Martino do Ferdinando Lopes, e don Artale di Luna Si
gnor di Villa Felice in Spagna, Quefto don Ferdinando,detto anche do Ferrech
di Luna,è dependente del predetto don Bachalla,il quale con Lopes Ferrench, e
con don Gomez di Luna fi ritrouarono in compagnia di molt'illuftri Caualieri &
di Nauarra , e d'Aragona,in feruigio del Rè Pietro primo d'Aragona, nella preſa å
della città d'Huefca, e nella battaglia,che per lei fifece contra i Mori nel campo,
chia
LIBRO V. LXXXV

chiamato Alcoraz nel 1096, nella quale morirono 40000 Mori; vn'altro do Go
mez di Luna morì feruendo l'Imp.don Alōzo nella battaglia di Fraga nel 1133 ;
e nè ſeguì finalmente Lopes di Luna, Conte di Efercia, e di Luna, il quale procreò
don Ferrench, ò Ferdinando Lopez, e Maria moglie del Rè Pietro iv d'Aragona,
padre di Martino Duca di Monte Bianco,genitor di Martino Rè di Sicilia per
la Regina Maria fua moglie ,figlia del Rè Federico 3.
Il Rè Martino, in ricompenza de'feruiggi fatti per don Ferrante Lopes , e per
don Artale di Luna padre,e figlio, fuoi parenti, casò don Artale con Giouanna
Peralta figlia di Nicolò Conte di Calatabelotta, e di Biuona, vltimo della cafa
Peralta, il quale con Eliſabetta Chiaramonte, figlia di Manfredo Conte di Mo
dica,altre figlie non procreò fi non che la predetta Giouanna moglie d'Artale di
Lunae Margarita, la quale per la morte della forella Giouanna fù anche mo
glie del medefimo Artale fuo cognato con la difpenfa Pontificia , e nè nacque
,
don Antonio di Luna, e Peralta, il quale acquistò per donatione di Ramondet
to Peralta fuo zio le Terre di Giuliana, e della Sambuca nel 1407, le quali vendè
pofcia à Federico Ventimiglia Barone di Tripi nel 1448.
Prefe per moglie don Autonio la figlia d'Antonio di Cardona , che fù Vicerè

di Sicilia, che gli generò don Carlo di Lana, Peralta, e Cardona , che fucceffe ne'
paterni Stati, don Pietro Arciuefcouo di Meffina, e Sigifmondo , che per la mo
glie Beatrice, figlia d'Antonio Spadafora , e Roffo Conte di Sclafani , conſeguì
quel Contado, e procreò don Gio: Vicenzo di Luna, e Peralta, il quale per la
morte del zio don Carlo Conte di Calatabellotta, e di Biuona,fenza veruna pro
le, fucceffe in quei Stati.
Si casò don Gio: Vicenzo con donna Diana Moncada , figlia del Conte di
Adernò, e procreò Sigifmondo 2 , c'hebbe per moglie Aloiſia figlia di Giacomo
Saluiati caualier Fioretino, e di Lucretia Medici figlia della forella di Papa Leo
ne X, la quale gli generò Pietro, Giuliano , e Giacomo . Però Sigifmondo , pre
tendendo occuparfi la città di Sacca , hauendo per contrarij don Girolamo Sta
tella caualier Catanefe all'hora Capitano della Caualleria in quella città , e don
Giacomo Perollo caualier Sacchitano , con altri di quella famiglia , l'aſſaltò
con molti foldati à cauallo , & à piè l'vccife, perloche fù bandito del Regno , c
ifuoi beni confifcati alla Regia Corte. Onde egli lafciando la moglie , e figli fe
nè andò in Italia, doue fi morì; nondimeno don Pietro di Luna , e Saluiati figlio
primogenito à prieghi di Gio: Vicenzo , e di Giacomɔ Saluiati fuoi Aui pater
no, e materno , ottenne dell'Imperador Carlo V. nel 1530 il confifcato Stato
paterno, e fù il primo, c'hebbe il titolo di Duca di Buona ,col carico di Stradicò
di Metlina nel 1549.

Prefe per mogle don Pietro , à donna Elifabetta , figlia di don Gio : di Vega
all'hora Vicerè di Sicilia , che gli generò Aloifia, Bianca , e Leonora ; mà per la
morte di quella pafsò alle feconde nozze con donn'Angela , figlia di don Gio:
Lacerda , con la quale fece folamente don Giouanni , che fù fecondo Duca di
Biuona. Quefti, hauendofi oltre modo inuaghito della bellezza di donna Bel
ladamma di Settimo Marchefa di Giarratana fe la prefe per moglie , mà per al
cuni graui difgufti ella fi ritirò dentro vn Monafterio, e'l Duca don Giovanni ſi
mori fenza lafciar veruna prole , onde gli fucceffe la forella donn'Aloifia Lu
na , e Vega primogenita del Duca don Pietro, la quale fi casò con don Cefare
Moncada, primo Principe di Paternò, e generò don Francefco. Dopola morte
di don Cefare, ella fi maritò con don Antonio d'Aragona , mà non gli fece fi
gliuoli.
Don Franceſco Moncada, e Luna fucceffe negli Stati paterni , e materni , ~
L 3 prefe
LXXXVI TEATRO GENOLOGICO

prefe per moglie donna Maria, figlia vnica di don Antonio d'Aragona Duca di
Mont'alto nel Regno di Napoli, e nè nacquero don Antonio , don Cefare , che
fù gran caualiero, amato vniuerfalmente per le fue virtuofe qualità , e donna

Aloifia moglie dell'Adelantado di Castiglia.


Da don Antonio Moncada, Luna,& Aragona, fefto Duca di Mont'alto Gran. a
de di Spagna, e Caualiero del Tofon d'oro, e da donna Giouanna Lacerda, e la sk
Cucua, figlia del Duca di Medinaceli,hoggi Monaca di Santa Thereſa in Napoli,
nè nacquero i viuenti don Luiggi, don Ignatio Moncada, Luna , Aragona , e La
cerda , e d . moglie del Marchefe di Caftel Rodoriquez;de'quali fenè
ragiona ampiamente nell'Elogio della famiglia Moncada .
L'arme de Duchi di Biuona fono vn fcudo quartierato, nel primo quartode
ftro vi fono l'arme Reali di Sicilia , e di Aragona , nel fecodo al finiftro l'arme di su
Luna, cioè vna mezza Luna fcacchiata d'argento, e nero in capo d'argento , con
100
gli corni à baffo , e fotto vn feacchiero d'argento , e nero , nelia deftra di fotto
la Luna col fcacchiero, e nella finiftra, l'arme di Sicilia, e vi aggiûfero anche quel
le di Peralta , e Roffo per li Contadi di Caltabellotta,e di Sclafani.

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329

44
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DELLA FAMIGLIA

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Omia nome proprio d'vn frutto e di famiglia nobile, così chiamata non fo
L lamente in Sicilia, mà etiamdio in molte Città d'Italia , in alcun'altre di lei
ancora la chiamano Limona, e Limone . Il Franciofini nel Vocabulario Italiano,

e Spagnuolo dice (così) Lomia fpecie di Limone in lingua Hifpana , e detta Li


ma. IlFranceſe la chiama Lumier . Monsù Piero de Lumier fù Caualiero di Ro
di nel 1396. Però nel noftro Idioma Italiano,e vfato così il nome proprio di Lo
mia, come di Limone particularmente nella Lombardia, e nella Marca d'Anco
na dicono Lomia conforme riferisce Gio: Gaffuri nel fuo Vocabulario Longo
bardo .
Tra gl'antichi Caualieri Gerofolimitani Longobardi , che anticamente nella
militar difciplina fiorirono in Piacenza furono Alberico la Lomia , e Beltrando
la Lo
LIBRO V. LXXXVII

la Lomia riceuuti l'vno nel 1407,e l'altro nel 1422,ciò lo ſcriue Luiggi Lādriani
nelfuo libro(De Hierofolimitanis equitibus Italicæ linguæ comentaria) Giorgio
la Lomia Anconitano fù Capitano della militia di pie della fua patria Ancona
nel 1462. Lamberto la Lomia Piacetino fù Secretario di Gioua Galeazzo Duca
di Milano, e nella Città di Caftello nella Chiefa de'Padri Cōuétuali vi giace vn'
antico fepolcro marmoreo doue gli è fepolto Corrado la Lomia , che fù Gouer
nator della medefma Città nel 1413, e nell'Epitafio di quello fi leggono queſte
parole.
Hic requiefcunt offa generofiffimi viri Corradi la Lumia Placentini patriæ, & hu
ius Ciuitatis Castri multoties Gubernatoris , pro iuftitia viriliter contra hoftes pu
gnando vitamcum gloria dedit Anno Dominice Incarnationis 1413 .
Gio: Luiggi la Lomia Piacetino fù Referendario di Papa Eugenio iv, e dal me
defmo fù mandato Legato in Vngaria per importati affari ; di maniera aflai ge
til'huomini virtuofi hanno fiorito di quefta famiglia in Italia , di molti de'quali
oltre de'predetti nèfà mentione Luca Appiani nel fuo libro de fucceffi d'Italia.
Gio:Nicolò la Lomia nobile Piacetino nel 1393.paſsò indi in Sicilia militando
àfoldo del Rè Martino,che combatteua all'hora con i Baroni del Regno per l'- Teftamê
acquifto di quello: E chetate pofcia le guerre Nicolò fi casò nella Città di Piaz- to fatto
za delle principali del Regno per il carico di Caftellano , c'hebbe del medefmo negl' atti
di notar
Rè del Caftello di detta Città nel 1402 , e ciò fi legge per patente regia data in Pietro d'
Leontini à 4.di Febraro di detto anno 1 402. Aydoneà
Procreò egli con fua moglie Agata Coppera figlia d'Antonio Baron di Buc 8 di Mar
ZO 1442.
cutofei figliuoli maſchi cioè Pietro Gio: Thomafo Henrico, Antonio, Giacomo,
& Alberto,che tutti reuſcirono virtuofi gentil'huomini. Côtratto
Pietro hebbe confirmato dal Rè Alfonzo la medefma Caftellania di Piazza, maximo
per priuilegio dato in Gaeta à 24 di Luglio 1443.fi casò egli nella detta Città di niale ne
gl'atti di
Piazza , & iui lafciò la fua pofterità , la quale mentre durò fi mantenne iui con di notar
fplendore, occupando i primi carichi nobili, e gl'vffici di Capitano , e di Giurato Pietro
Ballarò à
con molta prudenza .
13.di Lu
Gio: Thomafo ficasò in Mineo con Margarita Rofta, d'onde fù diuerfe volte glio del
Capitano, e Giurato. 1439.
Henricofù Canonico della Catredale di Catania nel 1453 , Antonio non la
Procura ,
fciòniuna prole .
& elett.di
Giacomofù Secretario di Guglielmo Ramondo Mocada Marchefe di Malta Gouern
Conte d'Agofta , Conte di Cammarata, e fignor di molte Terre ; perilche hebbe di Gugl.
in
gouerno molt'ani la Terra, e Contado di Cammarata gouerno forſe non di- Ramodo
Mocada
fpiaceuole in quel tepo a 'primi foggetti del Regno, così per il numero, e qualità in perf.di
di Vaffalli,che paffauano 12000.come anche perche molt'altre Terre erano co- Gaco
prefe nel detto Contado . Il quale fendo ftato comprato da Giouanne Abbatelli . molaLo.
Ildetto Giacomo la Lomia per la ftretta famigliarità, che contraffe con quello mia ne
, glatti di
fiinterpuofe ne'fuoi affari, e perciò iui ſtabilì la fua famiglia , & ereffe vna cafa not. Piet,
grande magnificamente, & vn Tempio per lui, e fuoi fucceffori fotto titolo di di Vita
Santo Antonio,hoggi chiamata di Santa Maria del Carmine fuor delle mura di d'Agotta
detta Terra con dote di molte rendite ; il quale pofcia da'poſteri della medef. à 4. di Set
teb.1430.
ma famiglia,è ftata arrichita di molti legati.
Alberto l'altro fratello fù ftimatiffimo per le fue virtù da Bernardo Bofco Ve- Lett dele
fcouo d'Agrigento , da chi fù molt'anni Confultore,& hebbe iui per moglie Ni- gat . date .
coletta Mont'aperto,con la quale lafciò in Agrigēto la ſua pofterità ; il cui figlio in Agri
géto à 22
Luiggi la Lomia andò per quella Vniuerfità con carico di Procuratore à Bru- di Magg
felles all'Imperador Carlo V. da chi alcanzò quanto chiede per la fua patria, e 1442.
I'vfficio
LXXXVIII TEATRO GENOLOGICO

Atto di l'ufficio di Capitano in fua perfona l'anno 1521 .


Elet:.di Dal predetto Giacomo, che fi casò per le ragioni fudette in Camarata nè nac
Gouern que vn figlio chiamato Lodouico, che portò anch'eglilo fteffo carico di Gouer
fatto nc
gl'atti di nador del detto Contado con fomma prudenza . Egli con fua moglie Giouanna
not.Gio d'Auerna procreò Francefco, e Giacomo gétil'huomini virtuofi, e di buone qua
Terrano- lità. Da Francefco nè nacque Vitale, che mercè la fua prudenza hebbe il fudetto
ta à 4.
gouerno di detto Contado;procreò egli con fua moglie il Dottor Lodouico, e
April
1455. Francefco; ma il predetto Dott.Lodouico fendo d'animo generofo dopò d'hauer
goduto il carico di Gouernadore fudetto non potendo foffrire il Baronale Val
fallaggio fe nè venne con le fue ricchezze in Palermo doue fi mantenne con il
decoro della nobiltà habitando in vna cafa grande, che lui ereffe vicino la Chie
fa di Santa Maria dell'Idria con porle fopra il portico l'atiche arme, generò egli
tre figliuoli Gio : Paolo, Patricio, e Francefca . Il Gio: Paolo fù gentil'huomo fpi
hik
ritofo, e di molta afpettatiua , e mentre ftaua per riceuere l'habito de'Caualieri
Gerofolimitani fe nè paſsò di queſta à miglior vita , Patritio hauendo viſſuto af
2 fai infermo non fi casò , e Francefca fi fece Monaca profeffa nel Monaftero di

Monte Vergine, che milita fotto la regola di San Franceſco renuntiando à quel
lo la fua dote nel quale fantamente viffe.
Il predetto Francefco fù non men de'fuoi predeceffori virtuofo hebbe da fua
moglie quattro figli don Vitale , don Thomafo , don Giofeppe e doua Margarita,
che fi casò in Cammarata con Filippo la Lomia, defiderofo di vedere inalzatii
fuoi parti nelle virtù delle lettere gli mandò con il loro decoro per ftudiare in
Napoli & indi à Pifa, doue fi dottorarono e reuſcirono tutti tre non men dotti,
che fauij ,Vitale dopò il comun ritorno alla patria, fi casòiui , & hebbe da fua
,
moglie vn figlio chiamato Gio: Vicenzo.
D.Thomato e don Gioseppe fi ftabilirono le loro cafe nobilmete in Palermo,
doue pur fi cafarono. Il don Thomafo diuenne peritiffimo nell'vna,e l'altra leg
Patête di ge, e reufci tra le prime claffe chiariffimo Auuocato fù regio Configliero , e più
Secreta volte Giudice della Corte Pretoriana , & vna volta Giudice della R.G G. hebbe
Tia di Pa
pur il carico di Gouernator dello Stato di Monreale , e due volte di pro The
lazzo a foriero del Regno in affenza di Domenico Alciuar fuo cognato ; e pofcia quel
is.di Giy
gno ( 611 di Maftro Portolano in vece di don Aluaro di Riuadiniera . Fù parimenteho
atro di
norato con altre dignità, e non puoco riguardeuole a'fignori Vicerè , e special
Matro
f menre al fignor
Portola - fignor Conte di Duca
Caftrod'Offuna,
Vicerè dial Principe
Sicilia, Emanuel
procreò Filiberto
egli con di Sauoia
la feconda , &fei
moglie al
noa 25.
d'Otob. figli cioè don Paolo caualiero virtuofo, don Filippo hoggi Prete della Congre
1 Indit. gatione dell'Oratorio di San Filippo Neri, don Antonino , che morì fanciullo,
1617.
Sabitut fuor Gioſeppa Rofolia , fuoro Giouanna Battiſta, e fuoro Maria Franceſca tutte
di Thefo tre viuenti e monache profeffe nel fudetto Monafterio di Monte Vergine ,fi mo
riero del ri finalmente il predetto Thomafo quafi immaturo nella fua legal profeffione
Regno à mentre fi hauerebbe fenz'altro egli auanzato ne'primi carichi di quella ; E nell'
19 di Lu- Epitafio del fuo belliffimo fepoltro non lunge la porta della Chiefa di San Tho
gl.1615
negatti mafo Apoftolo fi leggono le feguente parole.
di notar
Frácefco
D.O.M.V.I.P Thoma la Lumia Regio Confiliario integerrimo in caufis confulen
d'Amico
dis neminifecundo.
Pluries Astrea adminiftrationis munere infignito,
Tribunali fantiffime Inquifitionis Confultori,
Puellarum inpietatis Monte degentium paterno Iudici;
Huiufque Societatis Protetori fpecialiffimo
Cristina
;

LIBRO V. LXXXIX

Cristina la Lumia, & Boua vxor eius amantiffima


Hocce Minimum maxime obferuantia monumentum
Lubens merito dat confagrat obijt 1635 .
Menfe Ianuarijdie prime etatisfue LVIIII.

Don Giofeppe la Lomia l'altro fratello viffe anche dotto nell'vna , e l'altra,
legge, per il che nella fua giouentù hebbe da fua Maestà il carico d'Auuocato
de'poueri profecuti fotto i Tribunali fupremi del Regno con Priuilegio, non
:
ancora ad altri conceffo di poter portar la Toga con due Algozini con falario di
400. fcudi l'anno durante fua vita , fù diuerfe volte Giudice della Regia Corte
¡ Pretoriana , due volte della Regia Gran Corte , & vna del Regio Confiftorio,
occupando anche altri pofti di non puoca confideratione , e mercè la fua fin
cerità fù ftimatiffimo da tutti i Signori Vicerè del predetto Regno . Acquistò
egli da fua moglie quattro figliuoli don Carlo chiariffimo Dottor di Legge , il
quale fù honorato per proprij meriti dopò la paterna morte, dal Signor don
Giouan d'Auftria Vicerè di Sicilia del carico di Giudice dell'Hoſpital grande
di Palermo ambito fempre da'fupremi Miniftri del Regno , & è ftato fempre
,
amminiftrato da'Configlieri Regij; e benche haueffe hauuto non puoca con
trouerfia da'pretendenti mercè la fua giouentù; nondimeno attendendo il det
to Signor don Giouanne alle fue molte virtù, e la peritia delle Leggi lo promof
fe in detto vfficio, e la prouiſta Viceregia per via di Secretaria di Palazzo data
à24. di Nouembre del 1649. dice
Defele el despacho neceffario para quefea Iudez del Ofpedalgrande de Palermo en
confederacion de losferuitios defu padre , yfer elfupplicante muy à propofito, La qual
prouifta fù efequita in virtù di lettere Viceregie per la Secretaria del Regno à
primo di Decembre del 1649.
Fù da Sua Maeſtà parimente eletto Giudice dell'Appellatione di Palermo
nel 1653, & hoggi tiene quello di Giudice della Regia Corte Pretoriana della
medefmæ Città , il quale conforme i fuoi predeceffori amminiftra con integri
tà, eprudenza, e fe Iddio per fua gratia gli darà vita lunga s'auanzirà in altri
fupremi carichi.
Don Lodouico mori giouane, come anche donna Antonia, e foro Giofeppa
Margarita , e Monaca profeffa nel Monaſtero di Monte Vergine predetto .
L'arme di quefta famiglia fono cinque Lomic d'oro, in campo verde.

9.TER

HODK

DEL
*
"

LXXXX TEATRO GENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA

MIG NI A.

DO
D

Jo
Ons de Mignia gentil'huomo Aragoneſe figlio di Artale Camariero del Rè
PoMartino d'Aragona, paſsò d'indi in Sicilia nel 1413. con carico di Capitan
d'arme à guerra di tutta la militia del Val di Mazzara, nel tempo del gouerno
della Regina Bianca Vicaria del Regno , e di Romeo di Coruera , Ferdinando
della Vega , e Martino de Torres Vicegerenti, da'quali il predetto Pons fù pro
moffo in molti altri importanti carichi del Regno; Si casò in Palermo con Ma
ria nepote di Ruggiero de Pallas figlia di Anfaldo Caftellano di Caftell'Amare,

con la quale procreò Artale Mignia Barone del feudo d'Aragona , del quale ſe
nè inuefti nell'anno 1479.
Il detto feudo d'Aragona era di Giouanna di Modica moglie di Perrellodi
Modica,il quale l'hauea venduto al detto Artale Mignia Secretario del Rè Gio
uane nel 1477.da potere del quale poi lo ricuperò Giouanella Paternò figlia del .
la detta Giouana di Modica, che lo lasciò doppò la fua morte ad Angelo France
fco Paternò fuo figlio , il quale fe nè inuefti nel sos. Il predetto Artale hebbe
per moglie Agata Paternò, con la quale procreò Pietro Pons de Mignia , che fù
virtuofiffimo gentil'huomo, & hebbe in ricompenfa de'feruitij militari l'officio
di Maſtro Notaro della Sacra Regia Confcientia: Ehauendofi adoprato in ferui
gio del fuo Rè Catolico, & armato contra li rubelli nella congiura di Federico
Squarcialupo nell'anno 1517.li furono dalli detti rubelli faccheggiate,& abrug
giate la cafa, che tutte le robbe di effa, e le fcritture ancora tanto fue , quanto an
cora del fuo Officio, e fi ritrouò più volre in pericolo di perderui anco la vita per
feruitio di S. C. M. la quale poi per fue lettere date in Barcellona à 14 di Set
tembre del 1519 dichiarandoſi ben feruito da detto Pietro Pons, ordinò al Vi
cerè di quefto Regno che all'hora era il Conte che daf

fe al detto Pietro Pons qualche aiuto di cofta , e lirifarciffe gli danni , & intereſ
i utoria dalla
fi patiti in quelle paffate reuolution , e dichiarate già per interloc
Regia Gran Corte alla ſomma di tremila ſcudi in circa, oltre le ſpeſe fatte ; Et in
exc
LIBRO V.
87

executione di tal ordine per le lettere Viceregie , emanate in Palermo fotto ildì
14 d'Aprile del 1520. Al detto Pietro Pons, quale il detto Vicerè di Sicilia , che
fù Hettore Pignatello Duca di Monte Leone chiamò Regio Caualiere, per iſpie
gare la fua nobiltà; furono affegnate alcune cofe , e beni confifcati da ' detti ru
belli nella Città di Palermo . Quindi poi ad inftantia di Giouannello Mignìa
figlio di detto Pietro Pons per altre lettere di S. C. M. date in Valentia à 19 di
Maggio 1528. fu ordinato al fudetto Duca di Monte Leone Vicerè, che fuppliſſe
àfar dare fodisfatione à complimento delli fudetti intereffi al fudetto Giouan
nello figlio, & herede del fudetto Pietro Pons.
Il detto Giouannello Mignìafù parimente virtuofo , e valorofo caualiere , e
però fù dall'Illuftriffimo Senato di Palermo creato Hofpitalere dell'Hofpidale di
S. Bartolomeo alli 12 di Maggio 1 572. e lo gouernò per lo fpatio d'anni due: ha
uendo pure per altri due anni immediatamente prima ftato dell'iſteſſo modo
Hofpitalere di detto Hoſpidale , il ſecondo Pietro Pons figlio di detto Giouan
nello.

Quefto fecodo Pietro Pons fù pure caualiere di molto valore,e prudenza, e fù


grande amico di do Carlo d'Aragona Duca di Terranoua,che fù più volte Vice
rè di Sicilia, nel cui gouerno il feruì la prima volta per Maggiordomo , e la ſe
conda volta per Capitan della Guardia de ' Tedeſchi Per occafione poi del con
taggio, che fù in quefto Regno nel 1575. e 76. fù dal detto Vicerè mandato Ca
pitand'Arme con ampliffima poteftà per il Regno, nel cui carico vi ftette fin'al
fine del detto contaggio , quando per lettere Viceregie di ben feruito date in
Palermo à 3 di Decembre 1576. hebbe licentia di ritornare à cafa fua . Hebbe
per moglie Caterina Saladino figlia di Nicolò , con la quale procreò Artale , che
fù Dottore dell'vna, e l'altra lege, di molta integrità, lettere, e prudenza, il qua
lefi casò con Caterina figlia di Pietro Grancore , e di Lauria Lucchefe della Cit
tà di Naro; e cō effa procreò otto figli,particularmete il Dottor do Pietro Mignia
(Padre delli viuenti don Eugenio monaco Caffinefe,don Gio: Battiſta, don Gio
feppe , ecinque femine , che ftanno per educande nel Monafterio chiamato di
?
Saladino)don Vincentio Mignìa Teatino hoggi viuente, e don Giofeppe Mignia'
pure Teatino,il quale fù vn virtuofo religiofo, e di molte lettere, e fù il primoche
andò di tutti li religiofi amminiftrare li Santiffimi Sagramenti à gl'appeftati
ne' Lazzaretti , quando fifcoprì il contaggio in Palermo nel 1624. & in detto
fanto effercitio, morì fantamente con vifione Angeliche, e viſite de fanti, e con
mufica celefte, come ſi dirà nella ſua vita, & afferisce il publico .
Dal fecondo Artale, e da Agata Paterno fua moglie nè deriuò Pietro Antonio
Mignia V. I. D. che fù giudice della Regia Corte Pretoriana nel 1589. fù Con
fultore delle Galere di Sicilia per tutto il tempo di don Pietro di Leua Generale
di effe:come anche di Familiare, Auocato de los prefos del Tribunale della San
ta Inquifitione nell'anno 1584.hebbe per moglie Beatrice Mignia figlia del ſecō
do Pietro Pons fopradetto , e fi mantenne fempre nobilmente con fplendore , e
con virtuofe attioni hauendofi delettato fempre dicaualcare fino alla vecchia
ia ; e morì ſenza figli.
L'arme di quefta famiglia fono vn ponte con tre roſe , & vn caualiere armato
d'arme bianche con vna lancia in mano, fopra detto ponte, in campo d'oro, co
me fivede di fopra .

DEL
TEATRO GENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA

MADALEN I.

A famiglia Madaleni fù antichiffima in Leontini,ne'tempi di Decio Impe


radore, condotta iui dà Giulio Palmato Prefidente di Sicilia nel 229, del Si
LA
gnore, e da Nicandro fuo fratello, defcendenti de'Madaleni. Nicandro fù genitor
della martire Santa Epifania, e di Rodippo Vefcouo di Leōtini, le cui vite fi leg
gono nel Leggendario de'Santi di Sicilia da mè compofto. In tempo di Giorgio
Maniace Effarco di Sicilia fi legge vn Guido Madaleni Gouernador di Meffina,

e Giouanni Madaleni Caftellano di Leontini, nel reggimēto del Rè Guglielmo


il malo . Nicolò Madaleni fù anche Caftellano d'Agrigeto,fotto l'Imperador Fe
derico fecondo, e Gio : Guido nel 1276. In molte parti del Regno , fe nè ritroua di
quefta famiglia con gli fplendori della nobiltà,ne'tempi antichi, e particolarme
te in Agrigento, & in Leontini;però a'noftri tempi è eftinta, viuendone folamēte
alcune geti ordinarie, co quefto cognome, deriuate forfe,ò della medefma fami
glia,e per pouerta ricadute nella baffezza, e nell'arti meccaniche, come in molt'.
altre fe nè veggono, ò per linea indiretta naturale,ò per ſchiaui, ò per giudei bat
tezzati, i quali fogliono veftirfi dopò il battefimo del cognome de padroni. Però
in Palermo viffe pur nobililima, ei fuoi hebbero più volte il carico di Giurato.
L'arme di quefta famiglia furono anticamente vn Caftello d'oro con due Torri,
e nel mezzo delle due l'Imagine di S. Maria Madalena d'oro in campo verde :
# mà quella di Palermo fà vn Boue d'oro, e fopra vn'Aquila nera in campo roffe.

DELLA FAMIGLIA

MAGNA NO.
Enne la famiglia Magnano in Sicilia da Bologna nel reggimento del Rè
Ferdinando primo. Il primo,che fi ritroua di lei,è Nicolò Magnano regio
Falconiero , e dopò Percettore de'regij donatiui, e dal Rè Alfonzo nel 1422 , fù
eletto Capitano della città di Catania, hebbe per moglie Rofana figlia di Nico
lò Maffaro caualiero affai ricco, il quale per feruiggi militari hauea hauuto dal
Rè Federico terzo 36 onze di rendita ogn'anno fopra l'vniuerſità di Randazzo
nel 1375, e gli fucceffe fuo figlio Tomafo.
procreò Nicolò Magnano,Antonello,Pietro, e Nicolò , i quali nobili , e ricchis
viſſero . Antonello hebbe per moglie Liuia figlia di Rambaldo Fafana,nel noftro
Idioma Faxiana gentil huomo di Polizzi . Quefto Rambaldo fi ritroua Giurato
di Polizzi nel 1435 , e deriuò di quell'Angelo Fafena , che prefe à meffer Tomio,
quando feriil Rè Federico fecondo nella maggior Chiefa di Meſſina , & è vno
de Baroni notati nel 1343, e congiunto in parentela con la famiglia Pinciguerra
de'Baroni di Raugiouanni, e con altre nobili famiglie Polizzane. L'arme de Fa
fani fono vna Fafana del fuo colore in campo azzurro . Nella medeſma Città ſi
casò Nicolò Magnano con Antonia Galegra donna principale , con la quale ſʊ
nè andò pofcia in Catania.
Gale A famiglia Galegra è vna dell'antiche , e nobili famiglie della città di Po
gra. L lizzi; del 1440, a quefta parte molti Capitani, e Giurati della medefima
famiglia fi ritrouano, fra i quali Giouanni, Antonio,Gio: Pietro , e Gio: Vito Ga
legra gentil'huomini di virtuoſe qualità, e molto ricchi ne'loro tempi . L'arme
de'Ga
LIBRO V 89

de'Galegri fono vnà dupplicata faſcia di quadretti ,ò ſcacchi d'oro, in campo az


zurro.
Dal predetto Nicolò Magnano, nè peruenne fucceffiuamente il Dottor Biaggio
Magnano,che fù Giudice della Regia Gran Corte, e Barone del feudo di San Cono .
Nicolò Magnano, Pietro Magnano feruirono co molti carichi, l'Imperador Carlo
quinto. Giorgio Magnano fù dal Rè Filippo fecodo mãdato Ambafciadore appref
fola Republica di Genoua, per importate affare. E quefta famiglia annouerata fra
le nobile famiglie di Milano da Flaminio Rotti nel fuo Teatro d'Italia: e Gio:Pietro
di Crefcentio fra quelle di Bologna l'annouera; di lei in Sicilia , non in altra parte
del Regno n'hò tropato,finoche in Catania, e nella Terra di Sortino, doue ha fiori
to nobilmente, godedo molti Dottori, e i primi carichi di quelle. L'arme di que
fta famiglia fono vn Leone d'oro con vna lancia d'oro alle mani in campo reffo,

DELLA FAMIGLIA

MAINARDI, MENARDI , OVER MANARDI,


e Minardi.

'Enne quefta famiglia da Fiorenza, città chiariffima d'Italia,in Sicilia nel reg
gimento del Rè Federico fecondo ; da chi Pietro fù eletto Senatore di
V Palermo nel 1334, 1339 , 1344 , e 1 348,il cui figlio Oliuio Mainardi , ouer
Menardi,fù eletto Algozirio reale , carico c'hoggi è chiamato Capitan d'arme
di campagna, e fermatofi in Catania procred Henrico, Martino, Filippo,e Nicolò .
Henrico casò nella medefima città di Catania con Agata Ricciari. Martino heb
bela Caftellania di Vizzini. Filippo fi casò in Caftrogiouanni con Giouanna Petru
fo,e Nicolò nella città di Caftronuouo,però in tutte queſte Città,fiorì nobilmente
la famiglia Menardi, come anche in Polizzi.
Dal prenarratoHearico nè peruenne Paolo Barone del feudo del Barchino,
che ficaso nella città di Caltagirone , perloche fi fermò in quella , e procreò Leo
nardo,che nel 1452 fù Sindaco, ed Ambafciadore della Città al Rè Alfonzo, e'fuei
figli Nicolò, ed Henrico furono premoffi ne'primi carichi della loro patria.
Henrico procreò Guglielmo, e Paolo che s'inuefti del Barchino nel 1467, fù
Giurato nel 1509. Da quefto nè venne Henrico terzo, che nel 15 18fù Theforie :
ro,ed Ambaſciadore, Giurato nel 1530,e Giouannische fù Giurato nel 1517,
1521. Quefti procreò Gio: Matteo , che fi casò con vna da ma di cafa Chiaramon
te, con la quale procreò Giacomo, che mori fenza heredi, e Giouannella, che fù mo
glie del Dottor Gio: Battifta Perremuto, col quale generò molti figliuoli.
Da Henrico terzo nè nacquero Paolo, e Franceſco, che nel 1543 vien chiamato
col titolo di Magnifico. Da Paolo nè nacquero Henrico quarto, che morì fanciul
lo,e Valentia moglie del Dottor Federico Bubeo, da cui nè venne il Comendator
fra Marc'Antonio Babeo, ed alcun' altri.
Procred Fracefco ad Antonio, che fù Giurato nel 1552 , e 1571 , e fece anche Fra
cefco fecondo, Aluira, Agata, Antonina, e Margarita. Francefcofù quattro volte
Giurato nel 1582, 1593, 1597 , e 1607, Capitano fei volte nel 1586, 1593 , 1600 ,
1602,1610 e 1616, fi casò con vna fignora di cafa Paternò ferella di Gradaffo Ba
rone di Ramione, che non gli procreò figliuoli .
Agata fi casò con Henrico Sicufio ,col quale generò fra gl'altri Ottauio, che,fa.
cendofi frate di San Francefco offeruante fi chiamò fra Bonauentura,fù Generale

della ſua Religione nel 1595, Nuntio di Clemente Ottauo in Francia per la pace
M frai
99 TEATRO GENOLOGICO

fra Regi Henrico quarto di Francia , e Filiopo fecondo, e terzo di Spagna , e fra il
detto Henrico quarto e Carlo Emanuele Duca di Sauoia, ed operando il fuo mol.
to valore,e fapere l'effettuò con vniuerfal contento della Chriſtianità, fù Canonico
di San Gio, Laterano, Patriarcha di Coftantinopoli , Vefcouo di Patti , Arçiuefcouo
di Meffina, ed vltimamente Vefcouo di Catania done morinel 1618.
Aluira,altra figlia d'Antonino, & caso col Dottor Martino Perramuto , e generò
I
fra gl'altri dan Antonino, che fù Canonico di Meffina e di Catania , Vicario genera
le di dette Chiefe nel gouerno di Monsignor Patriarca del Veſcono don Ottauio
Branciforte,e di Siragufa in quel del Vefcouo Paolo Faraonę.
Margarita, al ra figlia d'Antonino, hebbe per marito à Coſmo Campochiaro,
procrearono Franceſco padre del viuente Cofmo, e di don Angelo, che fù pure Ca.
popico, e Vicario Generale delle medefime Chiefe, cosi fotto i preparrati Veſcoui
del Vefcovo Innocentio Maffimo, ed in fede vacante.
Antonina hebbe parimente quattro mariti , che furono don Andrea Adamo
Barone di Buxalca, Gio: Giacomo di Modica , don Lucio Grauina di Catania ,
Biagio Buon'anno , co'quali non generò figlio veruno.
Guglielmo,primo figlio d'Henrico fecondo, gentil'huomo affai lodato , ficasò
con Ponza Donato,e ne nacquero Gio:Criftofaro, Henrico quinto, e Girolamo, che
fi fece Sacerdote , Gio : Criftofarofù Giurato nel 1607, e 1613 , Patritio nel 1616,
Capitano nel 1603.procreò Hearico fefto, che con donna Giouanna Ficarra.figlia
di don Giofeppe Barone di Cianciano fua moglie fece donna Margarita moglie di
don Giacomo Grauina , Girolamo Canonico di San Giuliano , Nuntia moglie del
Dottor Cefare Perremuto, e Vicenza moglie di Carlo degl'Albani.
Herico quinto, altro figlio di Guglielmo,fù Giurato nel 1587,1594, 1598,1602 .
Ambaſciadore della fua patria nel Parlamento nel 1605 hebbe per moglie Chia
ra Perremuto, con la quale fece Filippo , Michele, che fù Canonico, e Decano della
Colleggiata di San Giuliano , Girolama che fi caso con Pompeo Bubeo , ed altre
Monache nel Monafterio di San Gregorio.
Da Filippo, ed Emilia Viperano, figlia di Gio: Criſtofaro, fua moglie, nè nacque
ro Henricofettimo,c'hebbe per moglie Francefca Maria Perremuto, ed Adamo,
figlia del Dottor Federico Perremuto, e Brigida Adamo, e donna Chiara, che fù mo
glie di Antonino Palmiero, che gli generò il viuente don Giacomo. Filippo fù Giu
rato nel 1623,1630,0 1637.
el ..
Molt'altri virtuofi gentil'huomini nè fon nati di queſta famiglia, che per
ferû dirramata in più perfone non fe nè ha potuto di tutti formar l'elogio . Sileg.
gono ne'libri del Senato di Caltagirone,il magnifico Nicolò Menardo Ambafcia.
dore della fua patria nel 1512 , il magnifico Afcanio nel 1505 , il magnifico Giulio
Giurato nel 1504, Thomafo nel 1550 , Bartolomeo nel 1563 , Girolamo nel 1579,
ed altri in Mazzara, Antonio Manardi Capitano nel 1450. Leonardo fù Giurato
di Polizzi.

L'arme di queſta famiglia fono vn braccio , e nella mano tiene impugnata voa
,

mezza luna d'argento,con vna ftella di foura in campo azzurro. Mà paſſando il Pa
triarca Sicufio per Piacenza,nel ritorno di Francia ,à Roma, volfe vedere l'arme, che
yfauano i Menardi Piacentini e ritrovò ch'erano vna mano che s'arde in vna coppa
di fuoco, e foura dilei vna ftella in campo azzurro, alludendo all'attione di Mutio
Sceuola , intendendo deriuare del medefimo , e quefta fù prefa di Gio: Cristofaro
Menardi, laſciando la prima, la quale fu conferuata da Henrico fuo fratello, chc số
volfe mai mutarla .

DEL.
LIBRO V Gy

#de
DELLE FAMIGLIE
Te

1 MILANESE, E MASETTI

"

-대

t
18

OVO

RA le famiglie nobili efterne hebbe fempre il fuo luogho,la fa Ilcotenuto


miglia Milanefe in Catania . Ella fiori col cognome di Poren della inclus
zone in Milano,con molta reputatione ; indi per il gouerno c' fa defcrit
tione della
hebbe della città d'Aleffandria della paglia paffando col cogno
famiglia
me di Milanefe à guifa delle famiglie foraftieri in quella Città fi Majetti, e
fermò; ouè,ed in tutti i luoghi non lafciò mai difpiegare l'anti. flato cana
to d'unafe
cha fue arme di Porenzone, che ſono vaa Volpe del fuo colore de autética
appoggiata ad vn Albore di pino verde in campo d'argento. del Priore,
Il primo che di lei venne d'Alleffandria della Paglia,in Sicilia: fecondo vn'antico epopolo
della Mira
manufcritto d'Oratio d'Arcangelo hiftorico Catanele, e di molta auttorità,nel reg
dolz ; data
gimento del Re Alfonzo,fi Pier luiggi Milaneſe c'hauendo feruito molt'anni con la nella Mira
militar difciplina il medefmo Rè, col carico di Caftellano di Catania , e di lace per dola, à 17
dieci anni nel 1452 , pafsò in Sicilia , e portò egli feco Gio: Antonio Garofalo nobi di Maggio,
dell 'anno
le Cofentino ( da chi nè pretendino deriuare i Garofali d'Adernò) e, Gio: Felice
x11 Ind
d'Arcangelogentil'huomo Mantuano , che fu anche progenitore della famiglia 1645 e tra
d'Arcangelo Catanefe ,che per non hauerne io questa noticia nella compofition del funtata nel
l'atti di no
primo Tomo, la defcriffe ſenz'origine ; ma dopò che mi capitarono le notitie ma
tar Giofep
nufcritte del predetto Oratio, mandatemi dell'hiftorico don Pietro Carrera m'bà pe Caldero
parfo accennarlo in quefto difcorfo. Ferilche i predetti Gio : Antonio Garofalo , e ne di Pal.
Gio:Felice d'Arcangelo per i molti vffici,e ftipendi c'hebbero nella medefma Cit à 14 di 4
tà dal predetto Rè Alfonzo, e da'Reggi Giouanni, e Ferdinando viffero nobilmere. d'altrebi
Pierluiggi Milanefe viffe con molte ricchezze, e dopò d'effer ftato due volte Se ftorie d'Ita
patore fù Capitano delia medefima Città nel 1475, fi caso egli com Agata degl'. a.
Vberti,figlia di Pietrogentil'huomo virtuofo,defcendente del Conte Scalaro ; con
la quale procreò Pietro, Gio: Andrea , e Vicenzo che tutti reufcirono gentil'huo.
mini virtuofi; percioche Pietro hauendo militato in Napoli,in feruigio del Rè Ca
M 2 tolico

I
929 TEATROGENOLOGICO

tolico hebbe in vitala Caftellania di lace nel 1485 , prefe per moglie Coftanza fi
gia di Giouannid'Arcangelo, figlio del prenarrato Gio: Felice, con la quale pro
creò Pierluiggi, che gode la medefima Caftellania, dorò la morte del padre vn'anno
intiero; quefti con Olivia figlia di Pirruccio Celano fua moglie , lafciò folamente
vna fola figlia chiamata Agata,che fù moglie di Gafpare Campifiano gentil'huomo
Catanefe. I !
Gio: Andrea Milanefe viffe con molte ricchezze, ed hauendofi cafato con don
na Giouanna Platamone , figlia di don Andrea , fece à don Vicepzo che fù nutrito
delle virtuofe qualità di don Vicenzo fuo zio, Priore di Santa Maria del Soccorfo di ・・
Nicofia, e don Pietro che morifanciullo , Però il predetto don Vicenzo hebbe per "h
moglie donn'Agata Campifiano, che gli generò don Francefco, donna Giouanna,
dōna Beatrice, don Oratio , don Giofeppe, donna Natalitia , don Vito , e don Girola
mo; i fucceffi de'quali faranno ramentati qui breuemepte .
Il predetto don Francefco Milanefe per le fue lettere, e virtuoſe qualità, fù diuer
fe volte Giudice della R. G. C. e dopò Auuocato Fifcale del Tribunal del Real Pa
trimonio,le cui impreffe Decifioni fono in ogni parte ftimate, hebbe egli per mo t
glic donna Vittoria di Gregorio, figlia di don Pietro, e donna Maria di Gregorio, co
me filegge per gl'atti di notar Barnabà Bafcone di Palermo, con la quale procreò
donna Melchiora, don Giofeppe, che morirono giouinetti, e'l viuente don Pietro
ch'è ridotto nell'età fenile fenza voler mai prender moglie,
La predetta donna Giouanna casò con don Gio: Forte Romano , e Ventimi
glia Barone di Refuttano, come per gl'atti del predetto notar Bafcone à 7 di Mag .
gio 1565 filegge . Beatrice contrafle matrimonio per gi'atti di notar Giofeppe
Criuaglia à 2i di Marzo 1587 con Erafmo Prouinzale caualiero di molta ftima.
Don Oratio Milanefe fù regio Caualiero per real priuilegio dato à 9 d'Agoſto
del 1576, registrato in Cancellaria à fogl : 208 , egli fi caso con donn'Hippolita An
na Caftelnuouo,figlia di Gerardo di Caftelnuouo , e di donna Caterina fua moglie,
boggi di Moncada, che gli generò don Francefco che mori fiaciullo, e donn'Agata
che fù primieramente moglie del Dottor don Pietro la Fauara, e dopò di Pietrolo
Monaco.

Don Giofeppe Milanefe, altro figlio di don Vicenzo, fù anche Caualiero regio,
ed hebbe per moglie donna Vittoria figlia di don Gio : Caftelli Barone del Biſcari,e
di donna Francefca Abbatelli, con la quale procreo don Pietro , donna Giouanna
che morirono giouinetti , e donn' Agata che fu moglie di don Franceſco Paternò
ZY! caualier Cataneſe,

Donna Natalicia fù moglie del Doutor don Francefco Colle, chefù giudice della
R. G. C. come accennai nel Elogio della famiglia Colle .
Ilprenatrato don Vito Milanefe,altro figlio di don Vicenzo ,fi casò nell'ano 1572
con donna Damiata Manuello,e Barrele Baronefla della Çanzaria ve doua di Gio
ſeppe Anzalone e procreò don Cefare,don Fabritio, don Francefco , donna Lucre.
tia, e donna Elifabetta. Don Cefare primogenito hebbe per moglie donna Giouan
na Bonaiuto,figlia di don Giouanni, e fuccefle nella Baronia della Canzaria, e di
Rebattuni , hoggi nomatii feudi della Rocca, eli Mogli , Don Fabritio fecondoge.
nito di don Vito prefe per moglie donna Margarita Manuello , e fi morì ſenza la
fciar prole, e la predetta donna Lucretia fi casò con don Cefare la Valle .
Il predetto don Girolamo Milanefe, altro figlio di don Vicenzo ficasò primie
ramente con donna Elifabetta Manuello,e Barrefe,figlia di don Angelo Manuello,
e donna Francefca Barrefe Barone , e Baronefla della Canzaria , e Rebuttuninel
1572 , con la quale fece folamente à don Affentio Milanefe, che morì gropinetto , e
dopò con donna Laura Serrauilla della città di Leocata, che gli fece fei figli, cioè
donna
LIBRO VTAST

donna Elifabetta,e donna Francefca Monache nel Monafterio della Marturana di


Palermo, col nome di fuor Serafina, e di ſuor Maria Serafine. Don Vicenzo, donn'.
Agata, e donna Vicenza morironofanciulli, e donna Giouanna , che fi casò có Hip
polito Mafetti gentil'huomo Mirandolano , e gli fece cinque figli , cioè don Giro .
lamo, donna Vittoria , don Hercole, donna Lauria,e don Giacomo , il don Girola
mo fi caso con donna Rofolea Marino, figlia di don Pietro Marino, e di dona Nimfa
Notar Bartolo, e Romano,Barone, e Baronefla di Vallelonga , e donna Vittoria fi
fece Monaca nell'Abbadia nuoua di Palermo , col nome di fuor Giouanna Luiſa, e'
predetti don Hercole, donna Lauria, e don Giacomo morirono nell'età giouenile.
Nondimeno fuor Eliſabetta Milaneſe, altra figlia di don Vicenzo, fi fece Monaca
Benedictina nell'Abbadia del Soccorfo di Catania, L'arme de'Milanefi fono voa,
Volpe del fuo colore, che traticne vn'Albero Pino verde in campo d'argento,
On l'occafione che la famiglia Mafetti è congiunta in parentela con la fami. Mafetti .
glia Milanefe,m'hà parfo di raguagliarne alcune notitie che di lei mi ſou
C peruenute, fendo che nella Mirandola , e tutta Lombardia hà viſſuto con
gli falendori della nobiltà ...
Percioche Albis Maſetti nel 1364 fù Capitano di Caualli nella fua patria , e pro
creòà Giulio che non men del padre nell'arte militare fiori , e nel 1392 andò Am
bafciadore al Duca di Sauoia per importanti affari, e nel 1398,e 1407 gouerno la
città della Mirandola col carico di Priore, fece finalmente à Gio: Pietro gentil'huo
mo ftimatiffimo in tutta la Lombardia, il quale procreò Giacomo Giouanni, che
oltre i primi carichi del Stato della Mirandola,fù due volte Podeftà ,ouer Capitano
d'Aleffandria della Paglia, il cui figlio primogenito Giulio fecondo andò Amba
fciadore nel 1591 al Duca di Parma, e di Piacenza, e nel 1594 , 1597 fù Prefidente
del Sacro Monte della Mifericordia della Mirandola , carico folito darfi a'primi gē.
til'huomini di quella Città, e viffe parimente affettuofo famigliare d'Aleſſandro pri
me Duca della Mirandola.
"
Antoniofiglio fecondo di Gio: Pietro Mafetti,hebbe il carico di Priore del po
polo della Mirandola nel 1437 , nè macquero di lui Margarita ,Gio.Francefco,e Gio;
Pietro il quale nel 1492 fù Gouernadore dell' Armi della medelima Città , ed Qią.
tio hebbe l'vfficio di Prefidente del Sacro Monte predetto nel 15 10. 1
Da Giacomo Giouani predetto nè nacquero Gio:Francefco.che nel 1537fù Go
Bernador dell'armi , Hercole valorofo foldato che godè il carico di Capitan di Ca
ualli nel 1562 , e Lodouico, che imitò i medelmi veftigi : fece quefti due figli Gio
Battifta, e Giacinto c'hebbe quattro figl Hercole , Anna , Lodouico , ed Alfonzoil
quale nel 1569 fù Priore del popolo, e nel 1572 Prefidente del predetto Sacro Mộ
te della Mifericordia.
Giulio figlio primo di Giacomo Giouanni, procreò ad Hippolito, che fu quello
il quale pafso indi in Sicilia con molte ricchezze, ed effendo conosciuto per genti
l'huomo virtuofo, fi casò (come bò detto)con donna Giauanna Milanefe , con la
quale procreo i prenarrati don Girolamogentilhnomo nou men gentile, che vir
tuofo, e viue cafato come s'ha detto di fopra. Don Herçole, donna Vittoria, donna
Laura , e don Giacomo de'quali nè viue donna Vittoria Monaca nel Monafterio
dell'Abbadia nuoua, col nome di fuer Aloifia, come s'hà raccontato nella famiglia
Milanefe.

Procred oltre del predetto Hippolito , il prenarrato Giulio, à Giacomo Giouan


ni fecondo,che viffe parimente con molte ricchezze, e fù Prefidente del predetto
Sacro Monte nel 1638, e Mandatario generale di Galiotto Duca della Mirandola ;
fece cinque figli Hippolita, Francefco, Hippolita feconda , Caterina, e Giofeppe
tutti viuenti nella Mirandola . Il qual Giofeppe hoggi è Capitano della guardia
d'Ar.
TEATRO GENOLOGICO

d'Arcieri d'Aleffandro fecondo Duca della Mirandola, e non folamente fi vede fio
rire quefta famiglia,con chiariffimi carichi nella Mirandola ; mà in altre Città del
la Lombardia fpiegando quefte arme cioè vna naue d'oro con veli d'argento gon
fiate del vento in alto mare azzurro.

DELLA FAMIGLIA

MALETTA.
!

A famiglia Maletta, e antichiffima in Sicilia ne'tempi del Rè Ruggiero, e di


Guglielmo il buono;fi fcorge anche nel Regno di Napoli Riccardo, e Nico
L lò Maletta chiariffimi Baroni, che cōtribuirono nel feruigio Militare, ch'an
dòin Terraſanta daʼquali nè peruenne il Conte Federico Maletta Conte di Mineo,
e di Pettineo, che feguitando la parte del Rè Corradinofù vccifo da Gabbano Te
defco fra Erice,e Trapani nel 1.258, fù egli molt'áni Gouernador di Sicilia fotto il Rè
Manfredo,e nel 1256, con Federico d'Arena infieme. Succeffe à coftui il Conte Má
fredo che con Corrado Trinza, Guglielmo Pariû, Guido Nouello,Corrado d'Antio
cbia Federico Lanza ,e Gio: Mainerio feguirono il Rè Corradino:fù Camariero del
Rè Federico fecondo, e Balio del Rè Pietro fecondo . Màperla fua inconſtanza per
dè tutti gli Stati,reftandogli folamente alcuni feudi,che gli fucceffe fuo figlio Federi
co,il quale confegui parimente tutti i beni dotali, di Francefca Maletta fua forella ,
moglie di Guglielmo Branciforte, caualier Piacentino,che moriſenza prole che fe le
diuife con fuo fratello Matteo Maletta, il quale per la moglie Florentia Caluelli fi
glia di Giouanni fù Barone del feudo della Melia nel 1338. Da Matteo nè peruen.
De Nicolò , Manfredo, Luiggi, ed Allegratia che fù moglie di Francefco Antonio
Diaceto gentil'huomo di Traina, e nepote per la forella di Thomafo Girifalco, Bay
rone della Limina , e maggior Secretario del Rè Alfonzo come filegge nel teftamen
te,di detto Thomafo.
0
Da quefti pretende deriuare la viuente famiglia Maletti di Piazza dicendo fin
hora conferua vn feudo ch'era ftato del medesimo Conte Manfredo. lo profuppon.
golofteffo , ma per non hauer hauuto fin hora fcrittura alcuna per fua depocagine
non poffo certificarlo . Nondimeno niuno fi merauigli perche i varij , ed iniquitofi
fucceffi de'tempi , e l'habitatione delle Terre, e Città non conoſciute per nobili, aſ
fai famiglie nobili del Regno fon denigrate, e flimate per ignobili . Hauendo elleno
perduto parimente la guida della virtù, madre della vera nobiltà . Hoggii nobili
non attendino più à conferuarfiil decoro della nobiltà ; mà attendino ad infegnar
degl'inganni, dell'aftutie della malignità, de tradimenti , e delle fceleragine , fi bur
lano de'virtuofi,intendendo con quefte brutte azzioni, cotante abborrite de'Sauij
conferuarfi la vera nobiltà, o quanto fono in errore,anzi perdono tutto quello che
hanno acquistato col fangue,i loro predeceffori.
L'arme fono vn'Aquila nera,dentroil cui petto tre fafcie nere,in campo d'oro .
Lfio Málueto gentil'huomo Leontino, hebbe per moglie Adriana Maletti , f
A glia del prenarrato Federico, col feudo di Catalamita in dote, che gli fuccelle
fuo figlio Paolo, che per ragion della moglie Antonia Stornello , acquistò il feudo di
Sant'Andrea nel 1424 con la quale procred Alfio , Luiggi , e Lucchina moglie di
Condifaluo Monroi ,Barone di Briemi, del Prafcino originato della chiariffima fa
miglia Monroi di Spagna, della quale hogginè viue in Sicilia, don Ferdinando Mó
Joi Camariero maggiore dell'Altezza Sereniffima don Gio : d'Auftria cafato con la
Baroneſſa di Pandolfina, di cafa Perollo, come filegge al ſuo luogo e della Monta , di
Sant'
LIBRO v 95.

Sant'Anaftafia,che gli generò Paolo, Pier Andrea Monroi, e Coftanza moglie d'Al
fio Malueto , il quale procreo Condifaluo, Pierluiggi.e Lucchina moglie d'Artales
Migala Barone del feudo d'Aragona , che ſe nè inuefti nel 1479 , Quefti fù Secreta
rio del Regno ,e progenitore della viuente famiglia Mignia .
L'arme della famiglia Malueto fon o vna marrella di gioco di diece pietre d'oro,
in campo roffo.

SVP PLIMENTO ..

DELLA FAMIGLIA

D'ACET O.

N
*

17

Auendo mentionato nella famiglia Maletta il congiungimento


chefece Franceſco Antonio d'Aceto di Troina con Allegrantia

Maletta ; ragionevolmente mi pare di raguagliar fotto di lei


tutto quello,ch'io lafciai di fcriuere al fuo luogho, nella prima
parte del mio Teatro, mercè di non hauerne hauuto all'hora le
Hfequenti notitie, c'hò cauato nel libro proprio della famiglia
Diaceto, dell'Abbate don Gioseppe Planzone, impreffo in Ro
ma nel 1645, e negl'antichi manufcritti di Nicolò, e di Pietro Speciali Maftri Ra.
tionali del Regno, fotto i Regi Alfonzo, Giouanni, e Ferdinando il Catolico ; tut
tauia interporrò le materie di quell'opre,c'ho cauato confufamente con citare nelle
margini gl'Auttori che della famiglia giuftamente trattano
L'Abbate Planzone nel fuo precitato libro della famiglia Diaceto racconta l'ori•
gine difei, da Rollone Duca di Normandia, chiamato nel Battefimo Rubberto , il
quale con Gisla figlia del Rè Carlo di Francia procreò Guglielmo , e Gerloc don
zella che fu moglie di Guglielmo Conte di Poitou , Guglielmo fucceffe nella Du
chea al padre,e con Sprota, nobiliffima giouane di Dacia , fece à Riccardo , che reu
fci vsforofo caualiero .

Da Riccardo,terzo Duca di Normandia, e di Gunnoride nobile Daciana fua fe


conda moglie; perche con Emma, figlia di Vgo Duca della Francia , prima moglie
non lafcio prole veruna , nè nacquero Goffredo, e Guglielmo, che furono ambedue

Conti
96 TEATRO GENOLOGICO

Conti d'Aucenfe, ò d'Ocetefe, Maugerio Conte Corbilienfe, Rubberto Arciuefcovo


di Roano, Haduis moglie di Coffredo Conte di Bertagna, Mattilde d'Odone Conte
di Blois , Emma moglie di Canuto Rè d'Inghilterra; e Riccardo fecondo , che fuc
ceffe al padre, nel Ducato di Normandia.
Queſto ſccendo Riccardo, con fua moglie Giuditta,forella di Coffredo Conte di
Bertagna , procreò Riccardo, che fucceffe al padre , Rubberto Conte Oximenfe,
che fucceffe al fuddetto fratello Riccardo , Guglielmo che morireligiofo , Adeliza
moglie di Riccardo Conte di Borgogna,vn'altra che fù moglie di Balduino Conte
di Fiandra, e d vn'altra che morì vergine . Nondimeno per la morte di Giuditta ,
paſsò alle ſeconde nozze con Papia, che gli generò Malgerio,che fu Arciuefcouodi
Roano, e Guglielmo de Arches Conte di Talogio, il quale fece à Tancredo Conte
di Talogio; benche altri dicono,figlio di Rubberto, fefto Duca di Normandia ; però
quefta varietà degl'Auttori, è giuftamêre maturata bella predetta famiglia Diaceto
dell'Abbate Planzone, che fermaméte cóchiude cffer figlio del predetto Guglielmo
de Arches Conte di Talogio, figlio di Riccardo fecondo , quarto Duca di Norman.
dia,che per effer ftato al Duca rubbello, venne ne'fuoi figli à mãcare il patrimonio.
Quefto Tacredo hebbe due mogli ,la prima fù Moriella , della quale acquiftò cinque
figli, Riccardo Sarlone , Guglielmo Ferrabac , Dragone , Hunifredo, e Goffredo,
Fù l'altra Frefenda , con la quale hebbe Malgero, Guglielmo fecondo, Alueredo,
Humberto, Tancredo, Rubberto Guifcardo, e Ruggiero Boffo. Nella predetta gui
fa fono defcritti da Goffrido Malaterra ,Hiftorico di veduta delle attioni del Duca
Rubberto Guiſcardo,e del Conte Ruggiero Boffo, primi Signori del Regno di Sici
1 lia, dopò il tirannico giogo de Barbari.O Gloriofi , ed inuitti Principi, perche gl'.
ingrati Siciliani non fcolpifcono di voi,non folamente nelle publiche piazze, ftatue
di marmi, di bronzi, e di fine pitture de le voftre effigie, mà in ogni luogho priuato,
mercè il grap beneficio riceuuto , del riftorato culto del vero di Dio, e dell'erettion
pi di tanti eftinti Veſcouadi, come d'altri beneficij Ecclefiaftici , così anche d'hauer
acquiſtato l'antica libertà oppreffa dell'iniquità di quei crudi barbari,nello fpatio
di 240, e più anni ,che fignoreggiarono il Regno di Sicilia . Principi veraméte degni
de più fupremi honori del Mondo, e per le loro virtù , il fom mo Dio l'hauerà remu
perati con la celeſte gloria, defiderata d'ogni fedel Criſtiano .
Lafciando à dietro tutti i parti , e'pofteri delli figli di Tancredo, già raccontat
nell'Elogio, della Real cafa Normanda , nel primo Tomo ,ticornerò à Riccardo fe
condo,e quarto Duca di Normandia, il quale, conformandosi col volere del padre
e non faffrendo che i fuoi fratelli maggiori fenza titolo, e gouerno reftallero , djedo
à Goffredo la Contea di Brione , e d'Aucenfe , la cui prole fù eftinta da fuo fglic
Gilberto,che fi morì fanciullo, perloche fuccelle nel Conrado d'Aucenfe, Gugl el
mo progenitor della famiglia Diaceto di Sicilia . Quefti con fua moglie Lezfcelina.
figlia del Principe Turchetillo procreò Rubberto Conte d'Aucenfe,che non men.
del padre,e degli fuoi parenti Normandi nel miſtier militare valfe, ed auido di glo
ria, fifcagliò contra i Barbari di Sicilia àprò del Duca Rubberto Guifcardo , è de
Conte Ruggiero Boffo; che per l'acquisto della Sicilia , e difcacciarli infieme, ne
1085 militauano; allettato dunque dell'acquifti, e della bellezza dell'Ifola,fi caso c
Matilde, figlia del Conte Ruggiero, con la quale procreò Guarino,che fù Gran Ca
celliero del Regno di Sicilia . Nondimeno Rubberto Diaceto fù Gouernador, ò B
glijo di Palermo nel 1985, e ftabilì le Dogane per tutta la Sicilia,à minimo pefo,
pagamento.

Dal Gran Cancelliero Guarino, nè nacquero Guidalotto , e Rubberto che f
Pretor di Palermo, fotto il Rè Buon Guglielmo, nel 1177. Però Guidelotto, fdegu
to dell'infolenze di Maione Almirante del Regno,cagionate dell'ignoranze, edit
tered
LIBRO v. 97

tereffi del Rè Mal Guglielmo ; 6 parti di Sicilia , fermandofi potentimente nella


Toſcana ,fece conoſcere all'Italia, i reliquij della grandezza Normanda ; ed habitā
do nel fiorentino, col dominio del Caftello di Pelago, pofto di fopra della Valďa
mo,fù di Pelago agnominato, e quiui diede origine alla fua pofterità, la quale die
de origine alla famiglia Diaceto di Sicilia , percioche hauendone peruenuto Rec
co,fù colui il quale fra gl'altri figli procreò Guglielmo, che ad eſempio di molt'altri
caualieri Fiorentini , venne a'feruiggi del Rè Federico; il quale in fuo ampio Priui
legio dato in Noto allí 8 di Giugno 13 12, fà mentione delle virtù, ed origine Reale
1 de Normandi . E credo che Riccordono Diaceto Baglijo , ò Pretor di Palermo nel

1215, e fratello di Rainero Diaceto,fia co'medefimi Fiorentini , e per alcuni acci


denti paffato indi, in Sicilia.
Da Guglielmo Diaceto, nè nacque Giacomo, che fù Giudice della città di Pa
lermo,Configliero famigliare Regio, e Giuftitiero della Valle Demona; per quani
tos'hà cauato degl'antichi inftrumenti, egli fempre viffe co'primi carichi del Re
gno, e con fplendore . Egli procreò à Pietro fecondo , che fù valorofo caualiero,
genitor di Giouanni, e di Bartolomeo , chead effempio de'fuoi predeceflori s'im
piegarono a'feruiggi militari del Re Federico fecondo . Bartolomeo fù Capita no di
Leontinicon ampia poteftà , e dopò Caftellano di Lalicata ; nondimeno per il Priuis ·
legio, par ch'egli foffe di Leontini. Dal predetto Giouanni, nè nacquero Nicolò , es
Guglielmo ch'ottennero del Rè Martino ampij Priuilegij: d'efentioni, ed altre im :
munità. Procreo Nicolò,ad Alfozo, il quale procreò Pietro Diaceto, che fù padre di
Nicoló, che fotto il Rè Giouani vifferocō molta ftima p il loro valore, godedo ma
neggie carichi di Capitã d'arme, e di Vicario Generale per il Val Demona. Nicolò
prefe per moglie in Traina Caterina Ferrari,nobiliffima di quella Città , e defcen
dente della famiglia Ferrari Normanda ; perilche fi fermò iui , e ftabili nobilmente
S
la fua famiglia Diaceto, il cui figlio Giacomo non degenerando punto di lui,fù im
piegato in varij, ed importanti negotij del Regno, e diuenuto vecchio d'età di fel
fant'anni, fi caso con Paola Turtureri fignora nobile , e dell'antica famiglia de' Tur
tureti piena di Toghe, e di Mitre, e di Titoli, con la quale procreò Michel'Angelo,"
eFranceſco Antonio, i quali ambedue reuſcirono virtuofi caualieri. Franceſco A n
tonio non folo imitò i paterni veftiggi , mà anche di fuo zio Franceſco Antonio
Diaceto marito d'Allegratia Maletti, che fù tre volte fotto il Rè Alfonzo Giudice
della R.G.C. così il fecondo Franceſco Antonio, fendo nella profeffion legale affai
dotto,fù promoffo diuerſe volte nell'ufficio di Giudice della fua patria ; preſe per
moglie Giouanna Faffari, e Napoli chiariffime di quella Città, e ben conofciute in
Sicilia,con la quale acquiftò il viuente Padre Giacomo Diaceto della Compagnia
di Gesù , foggetto veramente eminente, e degno d'ogni lode, per le fue virtuofe
qualità .
Ilpredetto Michel'Angelo viffe con fplendore, e molto ftimato nella fua patria,ė
fimori affai giouane, fi caso con donn'Aurelia di Falco , e Lanza, famiglie originate
ambedue d'Italia, la quale gli generò don Gioſeppe, dő Nicolò , dõ Alfonzo , donna
Paola cõfegrata à Dio, e dón'Anna Maria; ilpredetto don Gioſeppe quafi di tenera
eta gouernò la fua patria ; hebbe per moglie dōna Rachela Lucembruno, ò Giam
bruno nell'Idioma Siciliano, con la quale ha procreato don Giacomo Maria , e don
Michel'Angelo al prefente fanciulli, e donano chiaro fegno di non degenerare de'
fuoi antichi predeceffori. Laſcio duque di feguir più oltre,di queſta nobile famiglia,
mentre fe nèfcorge di lei vn copiofo libro di ſopra citato , il quale, e pieno di Príui
legij d'Auttori, e d'altri publici inftrumeti concernenti alla verificatione dell'antica
nobiltà della famiglia,al quale io mi rimetto. L'arme di lei fono vn Leone rampāte,
della metà insùnero, in campo d'argēto, e della¡ metà in giù d'argento in capo nero.
N DEL
98 TEATRO GENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA

MANCIN O.
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15"
2141
A

CCENNAI nel mio Idilio di Proferpina Rapita ; il paffaggio


della famiglia Mancini, altri dicono Manzini ,da Roma ,in Sici
lia,il conduttor di lei in Sicilia fù Giacomo Mancini gentil'huo .
mo Romano, che in compagnia di Nicolò Mattei, Gerardo del
Ponte, Pietro Santacroce, Giouanni Tidolini, Antonio de'Vit
torij, ed altri fuoi parenti oppreffi della potentia de'Vitellefchi
loro contrarij,nel 1256 del Signore, sbarcarono nel Porto di Si
ragufa , Equini cafandofi Giacomo, con la figlia di Nicolò Cuterano , gentil'huo
moSiragufano, diede origine alla fua famiglia Mancini ; con la quale procreò Ni
colò,Ramondo,e Giouanni che molto s'oprarono a'feruiggi de'Regi Aragonefi,nel ;
le guerre contra Francefi , Da Ramondo, e Guglielma Luciano fua moglie, nè nac
quero Mario, Dario, e Guglielmo , Mario , ed Alfia Venicuni nobile Siragufana ,
procrearono Ramondo, Dario,e Mario. Dario primo, procreò Andrea che ficasò
con Crefcenza di Molocca .

Ramondo fù Senator di Siragufa nel 1398, e Giurato della medefima Città nel
1404 ,e 1408, con Domenico Veniueui , Giacomo Saluagio , ed Antonio Arezzi.
Dario Mancini fuo fratello hebbe l'ifteffo vfficio di Giurato nel 1407, e di Senatore
nel 1409. Ramondo ficasó con Leonora Capobianco, con la quale procreò Pietro,
Mario, e Bartolomeo, chefurono promoffi ne'primi vffici della loro patria : Pietro
fù Giurato nel 1457 ; i cui figliuoli, Mario fù Configliero nel 147e, e Bartolomeofù
Giurato nel 1472,1474,1481,1488,1511 ,
Da Mario, Pietroche fù Giurato nel 1478,1484 , 1513 , 15 15. Luiggi nel 1512 ,

2523.1577,1531 , 1535. Girolamo Mancino 1 5 33 ;Criftofaro 1538, e molt'altri ca


walieri di quefta famiglia fiorirone,
Andrea con Crefcenza di Molocca fua moglie procred Mario che fucceffe all
Auo Galtiero di Molocca,nel feudo di Tardello ; che l'hebbe confirmato dal Rè
Federico terzo,nel 1 363 ,al quale per la fua morte fenza figli , gli fucceffe Bartolo
mea fuaforella,moglie di Giouanni Campiliano nel 1418.
Maz
LIBRO V. 99

Mazzullo Mancini,per la moglie Giouanna Burgio,figlia di Giacomo Burgio di


Caltagirone Medico del Rè Federico fecondo acquiftò molti groffi poderi.
Giouanni Mancini caualier Siragufano, figlio di Bartolomeo, e di Leonora Naua
figlia del Barone di Pancali, fi casò in Leontini nel 1499, con Beatrice, figlia di Per
ruccioScala mbro, Barone del Cafal di Lorbo ,e di Serraualle ,perloche fù Giurato di
quella Città nel 1502 , i colleghi furono Giacomo Sigona, de'Baroni della Sigona,
Michele Falcone, ed Autonio Anfufo . In quefto anno fi fece il Configlio de'nobili
inLeontini, i quali erano congiunti col Senato,fenza i quali non fi poteua delibe
rarecofa nefluna fra coftoro fi leggono Antonio Girifalco, Gio: Matteo Girifalco,
Thomafo Girifalco, Antonino Leontini, e Sanbafili maggiore , Antonino Leoatiai,
Sibafili minore, Polidor Leontini, e Sanbafili, Calcerano Alaimo, Matteo, ed Ho .
nofrio Leontini, e Sanbatili, Bernardino Grimaldi, Innocentio Grimaldi, Lancilot
to Grimaldi , e Francefco Grimaldi, Henrico Scam macca, Giouanni Arbea, Paolo
de Cartellis, e Tullio d'Arena.
Dal predetto Giouanni Mancini, nè nacquero Alfio, Gio: Bartolomeo, Antonio,
Francef.amoglie di Gio: Zacco , Giouannella moglie d'Antonio Francica primo,
Secreto perpetuo di Leontini, e Dario, Alfio fi casò in Catania, co Antonia Aleffan
drano forella di Giouanni, con la quale procred Gio : e Gio : Simone Dottor di legge ,
c'hebbe per moglie Franceſca Sanfilippo,
Giouanni fù anche Capitano nel 1509 , e fi caso con Portia Scammacca, figlia di
Blafco Baron del Murgo, e generò il Dottor Mario Mancini, Alfio, Dario,Beatrice ,
fuor Maria, fuor Petronilla, e Margarita moglie del Dottor in Medicina Antoni
no Rubbini.

Si caso primieramente il Dottor Mario, con Antonia Arbeased Arizzi , figlia del
Baron di Sabuci, e dopò con Sebaſtiana Graffo, e Candido che gli generò il Dottor
fr dan Vicenzo Mancini , Mario , Gio: Simone , Giofeppe , Alellandro , Alfio hoggi
4日 Cappuccino, Portia , Michel'Angela, Agata, Oratio , e Lucretia. Il Dottor don Vi

cenzo fi casò con donn'Agata d'Arcangelo, ed hà procreato Agatino Oratio, Frá»


cefcoPaolo, Fiordiliggi, e Mario Cefare;e viue nobilmente nella fua patria.
10 Mario ficaso con Elifabetta Girifalco, e Falcone, ed hà procreato Alfio, Aleſſan
droje Francefco.
Teẞam.di
Dario Mancini,figlio di Giouanni , e Beatrice Scalambro, fi casò in Palermo,oue d Mario
firmatofi,procred Giouanni, e Marco. Da queſtinè venne Marco Barone della Ter. negl'atti di
not Girola
ra degl'Ogliaſtro, del feudo degli Tuminij,i quali lafciò egli à fuo nepote (con con mo di Car
ditione che fi chiamaffero iui con tutti i fuoi fucceffori Marco Mancini je leuaffero ronzino
ifuoi armi che fono due peſc , māciņi d'argento , in capo azzurro . Però la famiglia 1510.
Mancini di Leontini fa due bande azzurre, in campo d'oro; che fono l'arme de Mã
cini di Napoli, e diuidēdo lo ſcudo v'aggiuge i predetti due pefci che fono proprie.
Igentil'huomini di quefta famiglia hanno hauuto molti doni, e carichi da' Rè di Reg
Cancdella
de
Sicilia per molti militari feruiggi ; percioche Giouanni Mancini hebbe del Rè Fe prenarrati
derico terzo nel 1375.vn grano, e tre piccioli foura l'eftratione de'fromenti , e ligu anni.
midel porto di Siragula ; Andrea Mancini dal Rè Martino voa gabella nella medef
macittà di Siragufa nel 1392 , il Dottor Antonino Mancini fù vno de'Consiglieri Reg della
R.2 anc.
del medefimo Re,e fù eletto Giudice nella caufa della Baronia di Cefala nel 1402 , did anni.

edandò con poteftà di Capitan d'arme contra i deliquenti della città di Traina nel
1413. Ramondo Mancini ottenne dal predetto Re Martigo onze dodeci d'oro
ogo'anno fopra le Secretie di Siragufa nel 1403. Il Dottor Giouanni Mancini, fù
eletto del Rè Alfonzo Giudice della città di Noto nel 1449 , e Giouanni Mancini
di Leoutini fù eletto del Rè Ferdinando Capitan d'arme della città di Sacca nel
1509, molt'altri eglino acquiftarono, che pernon dar tedio fi lafciano da canto.
N 2 DEL
‫ןי‬

100 TEATRO GENOLOGICO

"
1
"
DELLA FAMIGLIA

MANC y so,

A famiglia Mancufo di Toromena, hoggi è feudataria, della Baronia di Fiu


mefreddo, e Sanbafili, la quale è poffeffa di don Domenico Macufo, ed Auer
L na. le cui due forelle, vna fù moglie del Marchefe di Piotod'attolo , e l'altra
di don Cefare Alagona , e congiunta parimente con la famiglia Groppo, di cui don •
Gio . Groppo, e Mancufo Barone Belmontino nè peruenne. E fra gl'antichi di lei
hò ritrouato Girolamo Mancufo cognato di don Ambrogio Salfono,che ambedue 1*
hebbero il titolo di Regi, Caualieri, dell'Imperador Carlo quinto, nel 1522. Gio:
Francefco Mancufo fù Giudice Straticotiale di Meffina nel 1595 , con Gio: Paolo 10
d'Antonaje Lucio Dente , Don Domenico fi casò con donna Violante di Marino A
nobile Medline fa.
L'arme di quefta famigliafono AA

DELLA FAMIGLIA

MANRIQ VEZ,

ON Alfonzo Manriquez de Montefa,fù della chiariffima famiglia Mauri


quez di Spagna: venne in Sicilia con carico di Gouernadore del Contado D
D di Modica, e per ragion di matrimonio ch'iui fece, acquiftò ì feudi di Per
gola , del Gurgo, e della Scala, i quali egli pofcia vendè al Dottor Luiggi di Settimo
nel 1509. Procrcò egli à don Antonio Manriquez, che fù promoflo dell'Imperador
Carlo quinto in molti honorati carichi, cofi in Sicilia, come fuora; don Alfonzo fuo ICH
figlio fi caso con donna Maria Tocco , e procreò donna Leonora, moglie di don
Pietro la Grua; finalmete per certi pretentioni andò in Spagna, ed iui fi mori . Portò
quefta famiglia per arme la medelima che porta la Manriquez di Spagna che ſono 13
due Cadare d'orofafciate di nero, in campo reffo,con le tefte delle vipere ch'efcano
1. della Caldare.

DELLA FAMIGLIA

MAN VELLO.

'Antica nobiltà della famiglia Manuelio, forma varie opinioni, foura la fua
origine in Sicilia , i Baroni di Granuilla dicono deriuare della famiglia
L Emanuele di Trapani, e lafciando il cognome Manuello, fi han poſto Ema

nuele, Stefano Manuello venendo in Leontini fi mori , e fù ſepolto nel Conuento


6.4

di San Francefco d'Affifi, e nella Capella di Santa Maria degl'Angioli, nel cui fepol
9.

8

crovi fonoi feguenti verfi .


Stephanus Emanuelpulcher baroſanguine clarus,
Bideno hic venit,quemfera parca premit.
Bisfenos annos vixit , nunc clauditur urna ,

Spiritus atfruitur, matre gemente Deo. Anno Domini 1598 .


L'ifteflo
L I OC
BR ov v. for

L'ifteffo feguitano i viuenti Baroni ; tuttauia io profuppongo ch'ella non fia l'E
manuele di Trapani ; mà deriuata di Renuccio Manuello, caualier Aragonese Se .
cretario maggiore del Rè Carlo d'Angiò; il quale fù mandato in Sicilia per l'efatio
pede'donatiui , come per porre in ordine gente , armi , e caualli per mandarli à Na
poli nel 1273. Però Fra Simone di Leontini, nella Genologia della cafa Leontina
(dice) che fu figlio di Coraldo Emanuello Trapaneſe , che dopo la ruina del Rè Má
fredo,s'impiegò a'feruiggi del Rè Carlo.Perilche hauedofi calato in Siragufa co Oli
ua Muftiola figlia di Giovanni, Barone di Granuilla , acquiftò dopò la morte del foce
ro quelfeudo , che gli fucceffe fuo figlio Antonio, per la cui morte seza herede à fuo
fratello Giouanni peruenne , e gli fucceffe Pietro Manuello fuo figlio,nominato fra i
Baroni della città di Siragufa , nel feruigio militare del Rè Lodouico del 1343.che
1
nelle riuolte Baronali , perdè pofcia detto feudo .
Perloche il Rè Federico terzo concefle il feudo di Nucifora, e lametà delli feudi
diGraquilla al Conte Henrico Roffo, e l'altra metà di Granuilla à Giouannello
Stulto di Licodia . Però il Conte Henrico iuniore,riconceffe detti feudi con licen
za regia,à Nicolò Caftagna nel 1401 .
Procreo Pietro con Leonora di Perino fua moglie, figlia di Gerardo fegnalato Reg.del Se
Barone de'fuoi tempi . Gio: Antonio che fi casò in Bideno, có Miuccia de Siragufis, nato di Si.
perloche acquiftò i feudi di Ribaldone, e Ganzaria, che gli fucceffe Gaghelmo fao rage dell'·
officio del
figlio 1486. Il quale ricupero il feudo di Grauilla, che dopo la fua morte ,fe nè inue la Camera
fti fuo figlio Antonio Dal quale peruennero à Chiaro Manuello, come herede di Reginalej·
Giouana fua madre,aggiudicataria,alla quale glifucceffe pofcia fuo figlio Giofeppe
àchiil prenarrato Stefano , auo del viuente Barone di Granuilla.
Guglielmo figlio del prenarrato Pietro fi caso in Leontini con Pietra Medici , e Reg delSe
nat diLeo
quiuifermò la fua famiglia; e procreo Giouanni Nicolò , e Tuccio che tutti furono tini e dell'
Giurati della loro patria . Così parimente Pirruccio, Innocentio, ed Alfio loro figli, Archiui di
Pirruccio hebbe per moglie la figlia di Innocentio Grimaldi, che gli generò Tho. not. della
1
mafo,che fi caso in Meflina,e fu Senator di quella Città nel 1547. Innocentio, fece mede
/ma
Pirruccio,e Battifta che fù padre del Dottor Innocentio, che co Ramodetta Girifal 1448 .
co procred il viuente Innocentio poftumo , ed altre figlie femine, ch'e ftato Senato
1460.
reje Patritio di Leontini molte volte. 1475.
+ 1497.
L'arme di quefta famiglia fono yn Leone d'oro , con vn ftennardo bianco alle 1503.e
mani,e foura vna Croce d'oro in campo roffo,le quali mi fanno credere che fono le dell'anni
medefime di Trapani, per confirmarfi nell'armi. Seguenti.

DELLA FAMIGLIA

MANZONE.

Enne in Sicilia, e nella città di Palermo, da Pifa nel reggimento del Rè Al


;
fonzo,la famiglia Manzone, originata della caſa de'Verchione fi, principa
V liffima,ed antica in Pifa. Il conduttor di lei fù dunque Torpe Manzonė ,

che fotto il Rè Giouanni , fù Capitan d'arme della Valle di Mazzara , da queſto oè


peruenne Torpe,che fù Giurato di Palermo nel 1545,1548, 1551 , e fù vno de'Giu
ratiche fondarono la Tauola della città di Palermo nel 1553 , e 1553 ,i primi Gouer
nadori della quale furono don Gio: di Bologna, Aluaro Vernagallo, e Torpe Manzo
ne,che per la fua morte fù eletto Alfōzo d'Accafcina i pofteri del quale fempre nella
medefima Città con groffe facultà nobilmente s'hanno conferuato,fin a'noftri tempi.

DEL
TEATROGENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA

SON
MARCHESE DE'PRINCIPI

42
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della Scaletta.

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191

a
E famiglie d'antica nobiltà viueno in Sicilia , la famiglia Marchefe
de Principi della Scaletta, non farà forfe fimata inferiore all'altre ,
Ella hebbe origine nella Lombardia , indi pafsò in Sicilia militando
fottoi Regi Normanni,con la guida di Riccardo Marchefe, il cui pro
genitore effendo nato nella Marca Triuigiana,fù con tuttoi fuoi po PLA
*.
fieri, chiamato Marchefe.Altri vogliono che deriuafle il cognome Marcheſe, de' 21
Marcheli Malefpina , Signori qualificatiflimi, in Sicilia , perche è coftume nella ‫וי‬
Lombardia,anzi per antico priuilegio,che tutti i figli d'vn Marchefe , fi chiamano
anche Marchefi , com'hoggi fi offerua . Raul Marchefefratello di Riccardo pre
detto,reftò in Napoli,e fù progenitore della famiglia Marchefe . Però fe crediamo
ad Erchemperto , à Paolo Diacono, ed altri fcrittori . La famiglia fiori nel tempo
de'Greci in Napoli , ed in Sicilia, ecco Erchemperto ( Guido Marchefius Beneuenti
: Octobr . obtinuit : Albericusfrater eius cum claffe in ma
Principatum ann. 89 se Menf
ritima ora Sicilia traiecit, illuc cum borbarispugnans, Agregentinorum Valle vſque Pelo
riadem eos expofuit : que Marcaposteafuit vocitata. )
La qual Prouincia fù poi fignoreggiata da Trafmondo fuo figlio, nel 930 del Si. 1
gnore. Quefti fece ad Alberico,ed Vgone Marchefe che furono Capitani di Gior 商。
gio Maniace Efarco di Sicilia, nell'anno 1000 da'quali fiprofuppone deriuare la fa in
miglia Marchefe di Sicilia ; vno della quale fù il prenarrato Riccardo Marchefe ,
e di fuo fratello Raul , nè nacque la famiglia Marchefe di Napoli , che fi ben fia fuor
di feggio , e ftimata per vna delle più antiche,e nobili del Regno, e progenitrice di 7
molti chiariffimi Baroni.

Riccardo Marchefe fotto il Rè Buon Guglielmo fù Caftellano di Toromena , il


quale con fuo genero Nicolò Romeo fignoreggiò la Riuiera di Toromena che guar
da l'oriente fin à Giace , che poi la perdè Peregrino di Marchefe fuo figlio, per ha
uerfi diftaccato dell'vbbidienza, dell'Imperador Federico fecondo, reftando nel
Regno con mediocre fortuna,cosi parimentei fuoi figli Riccardo , Saglimbene , e
Gio
LIBRO v. Tos

Giouanniche viffero nel reggimento del Rè Federico fecondo.


Da Riccardo nè nacquero Saglimbene , e Giouanni . Saglimbene fù valente
Dottor,Secretario , e Confultore del Rè Lodouico, e del Rè Federico terzo, l'onde
in ricompenfa de'feruiggi ottenne i feudi di Malgini, di Bimijai, e di Biniſcari , po .
fti nella Valle di Noto, e nel tenitorio del lanniduca nel 1360 , e nel 1366 , che gli
fucceffe dopò la fua morte fuo figlio Giouanniche fù vno de'famigliari , ed amici
de'ContiSimone , ed Andrea Chiaramonte , i quali per offeruanza della loro ami
citia tratenero à loro fpefe negli ftudi legali, Saglimbene Marchefe figlio di detto
Giouanni, che reafci eccellente Dottore ; mà effendo egli Giudice della R.G. C.
nel reggimento del Rè Martino,tù prefo per ordine del Rè il predetto Conte An
drea Chiaramonte contra il quale compilandofi il proceffo,fù da Saglimbene co.
merubello condennato à morte nel 1394 .
Fù Saglimbene Marchefe d'affai ftima appreffo il Rè Martino, dal quale fù mã
dato Ambafciadore al Pontefice, per ralegrarfi della fua promotione nel Pontifi
cato, e pofcia eletto Straticò di Melfina nel 1400, 1405 hauedo pria nel 1399 aç
quiftato la Signoria della Scaletta . Nel 1406 hebbe l'vfficio di Maftro Rationale
nel 1415 , quel di Protonaro del Regno nel 1422 , e nel 1426 la poteftà di poter
creare gl'vfficiali di Meffina ,fucceffe ne beni di Nicolò Patti fuo zio materno;il re
lafcito delius Luendi per lui,fuoi heredi in perpetuo del medefmo Rè,con la cocef
fione della Terra della Scaletta, Forefta di Traina,e d'altri feudi : la Terra, e Baronia
di Caftelluzzo conforme le tenia il Conte Matteo Palici, i feudi di Rappifi, di Gal.
teri,eBaruni nel tenitorio Leontino , e molt'altri Baronie , e Caftelli neʼquali gli
fucceffero Thomafo, e Giouanni Marchefe fuoi fratelli.
AThomafo fucceffe fuo figlio Giacomo , perche l'altro figlio Antonio era natu
tale,hebbe dal Padre i predetti feudi di Rappifi, Gualteri, eli Baruni nel 1428, per
la cui morte fenza heredi, e del prenarrato Giacomo peruennero le predette Ba
ronie à Saglimbene terzo , pronepote del predetto Giouanni nel 1506. Percio
che il prenarrato Giouani Marchefe fratello del fecondo Saglimbene hebbe del
Rè Martino la Baronia di Niffuria nel 1399 che gli fucceffe fuo figlio Saglimbene,
al quale Marino che procreò Giouanni caualiero affai prudente . Quefti con Eli .
$ fabetta Ventimiglia de Conti di Buffemiprocreò Saglimbere quarto, che fuccef
fe in tutte le predette Baronie: e Marino fecondo che dopo la morte di fuofratello
Saglimbene,acquiftò cioè la Scaletta ,Caftelluzzo , la Forefta di Traina , la Foreſta
di Toromena, i feudi di Sanbafilio, e del Caſalotto, la Tonnara della Marina di Mi
lazo, i feudi di Rappafi,di Gualteri ,e li Baruni di Niffuria di Bunalbergo, e di Bam
bali, ed altre Baronie che peruennero pofcia à fuo figlio Saglimbene , al quale fuo
figlio Franceſco che ſe nè inuefti nel 1523. Però l'altro figlio Carlo hauendofi im
piegato a'feruiggi militari dell'Imperador Carlo quinto hebbe ducento ducati
d'oro durante la fua vita nel 1535 ,e viffe con molto fplendore . Il Veſcouo di Patti
* don Giouanni di Marchefe nel 1494 , don Francefco hebbe il titolo di Regio Ca
h ualiero,e don Gefare Marchefe fù Abbate di Sant'Anaſtaſia nel 1588.

L'vltimo Saglimbene hebbe per moglie la figlia di Pietro Speciali figlio di Ni


colò Vicerè di Sicilia , con la quale fece a'predetti don Franceſco , e don Carlo. Don
Francefco procreo don Antonio Barone della Scaletta che morì nel 1572 , e l'epi

tafio del fuo Sepolcro dice.


Antonius Marchefius Scalecta Baro tria hac vno eodemq; tempore monumenta egre
gio apparatu condi iusfit parentibus eius vnum fibi , & vxori alterum , posteris vero

fuis tertium boc viuens ipfe ficauit, prouidentia pietatis,& amoris ergo 1572.

Vtpius, vtprouidus išłaparenti ,


Etfibi, & vxori condidit atquefuis,
E don
รุ่น
+
104 TEATRO GENOLOGICO

E don Giouanni Marchefe, e Speciali fù fettimo Principe dell'Accademia della


Stella di Meffina , procreò don Antonio padre di don Cefare , e di don Ferdinan
do . Don Cefare morifenza prole, perilche fuccefle al Stato ilfratello don Ferdinan
do il quale con donna Caterina di Settimo procreò don Francefco , che non lasciò
figli,don Blafco che fucceffe al Principe don Francefco fuo fratello, e don Vicenzo
Ferdinando .
Don Blafco, con donna Lauria Valdina, e del Boſco procreò donna Felice hoggi
Marchefa di Girace, don Antonia, e.doun'Anna. Gi

Però la famiglia Marchese di Palermo,pretēde la fua origine d'vn certo Carlo di rid
Marchefe di Meffina , vno de'figli del Principe della Scaletta il quale effédo ftatodel
la fua patria bandito,o come vogliono declarato efofo ſe n'adò à Lalicata,oue firma
tofi fi casò nobilmente, e fù progenitore della cafa Marchefe che per cagione difu an
premi carichi habitò la citta di Palermo, e procreò il ſignor Marc'Antonio di Mar. 10
chefe, che fù diuerfe volte Giudice della Gran Corte, e gli Padri don Francesco , e al
don Gioseppe Teatini che viueno con lodi di virtuofi religiofi. Ar
Stinco. Però vn'altra famiglia Marchefe di Palermo , ancora è nobiliffima', dice il Vulin
до.
go hauer deriuato della nobile famiglia Marchefe Napolitana. Il primo che di lei la
venne fù Gio: Saluo di Marchefe gentil'huomo affai ricco , e fi congiunfe pur in 1
matrimonio con la famiglia Marchefe de Baroni della Scaletta, non puoco chiara

anche d'antica nobiltà; perloche fù Giurato di Palermo nel 1482 , 1487 , 1489,
anche Gio: Thomafo fuo figlio nel 1498 , e 1512. Saluo figlio del predetto Gio:
Thomaſo hebbe il medefimo carico nel 1544, e Bartolomeo nel 1562 .
Leonora di Marchefe fù moglie di Nicolò Stincono,gentil'huomo Palermitano
la cui famiglia hebbe antica origine nella città di Calafcibetta , Gio : Stincono fù
mandato del Rè Martino Gouernadore dell'ifola di Sardegna . Leonardo hebbe
della Regina Bianca il Gouerno di Calafcibetta. Filippo fù Theforiero dell'introi
ti pertinenti all'Infante don Giouanni , de'Stati c' haueua in Sicilia . Giouanui

3 Stincono fi casò nella città di Polizzi, ed iui fù Giurato nel 1443 , e molt'altri gea
til'huominiffioriroon di quefta famiglia, i quali fecero per arme vna ftinca di pesce
d'argento in campo azzurro .
Saluadore di Marchefe viffe con molte ricchezze in Palermo , e la fua cafa era
doue è hoggi il campanile, della Compagnia del Gefus , ouer cafa Profeffa verfo il
piano chiamato di Santi Quaranta , doue ancora fi fcorgono le fue arme che fono
vn braccio armato con yna palma verde, con due ſtelli foura d'oro in campo az
2trro.

L'arme della famiglia Marchefe della Scaletta fono vna faſcia azzurra in campo
d'oro, e nel mezzodella fafcia, vna ftella d'oro ad otto raggi, e v'aggiungono l'arme
della famiglia Speciali.

DELLA FAMIGLIA

MARCHESAN A.

RA le più antiche, e nobili famiglie della Città, e Caftello d'Italia , e molto


illuftre la famiglia Marchefana , Flaminio Roffi nel fuo Teatro della nobil
F tà d'Italia l'annouera fra le prime d'antica nobiltà, e Gio : Longo in va fue
libretto intitulato de Capricci humani , dedicato à Nicolò Marchefana plenipoten
tiero del Sommo Pontefice , celebra molt'huomini illuftri di lettere , e d'armi d
quefta famiglia, fra i quali Gio: Marchefana Barone del Regno di Napoli , fotto

Reggi
LIBRO V
105

Regi Normandi , non l'hauendo mancato virtuofi Prelati , Capitani militari , e fa


mofi leggifti. Il primo che di lei ho ritrouato in Sicilia, e Pietro Marchefana che
fotto il Rè Martino fù Caftellano del Caftello Regio di Catania , e fuo figlio Gio.
panni dal Rè Anfonzo hebbe quello di face, che gli fegui fuo figlio Pietro che pro
creò Giouanai, il quale comprò da Girolamo Vitellino di Meffinal'vfficio di Ma

ftro Notaro della predetta città di Catania nel 1497.


Blando Marchefana, altro figlio del primo Pietro,fi casò con Macalda figlia d'A '
Joilia,e Giouanni la Buzzetta di Meffina, con il feudo di Xiri in dote per contratto
negl'atti di notar Filippo di Sautafofia nel 1364, i quali ambedue lo dotarono alla
loro figlia Aloifia moglie di Ruggiero d'Afmari,caualier Catanefe nel 1397, che gli
fucceffe per ragion di parentela don Vgo Santapace Marchefe di Licodia.
Giouanni Marchefana,hebbe per la fua antica nobiltà, titolo di Regio Caualiero
Giacomo che fù Capirano di Catania nel 1487 , nel 1504, e 1506 , acquiftò vn gra
nofoura l'eftrationi de'frummenti, che lo ralaxiò à fuo figlio Giouanni, che fenè in
ueftinel 1508 , concurrendo fempre negl'vfficij di Giurato , e di Capitano della
medefima Città ipofteri del quale hanno conferuato fempre la Baronia dell'vffi .
cio di Maftro Notaro di Catania che a'tempi noftri la poffiede donna Felice Mar;
chefana.
L'arme di quefta famiglia fono due fpontoni quadri, quafi muro, ò fortezza ò tro
fco murale, d'oro, e d'azzurro.

DELLA FAMIGLIA

MARCHET , OVER MARQVET.

ANTREN NHH

IROLAMO Zarita ne'fuoi annale d'Aragona, dona chiarezza


dell'antica nobiltà alla famiglia Marquet , nel noftro Idioma
Marchetto.
Ramondo Marquet caualier Catalano,fù Ammiraglio dell'ar
mata maritima , del Rè Pietro d'Aragona nel 1278, ed andò al
foccorfo de Regni di Buggia, e Coftantina fignoreggiati da Bom
bochquer Moro,affediato all'hora da Boferech,figlio di Morabo

fach Rè dell'Africa, nel qual tempo giungendo gl'Ambaſciadori Siciliani,per il fuc


O ceflo
106 TEATRO GENOLOGICO

ceffo del Vefpro Siciliano il Rè fe nè venne in Sicilia. Portò Ramondo,al medefmo


Rè,con due Galere liberamente in Bordeus, per la disfida del Rè Carlo . E nel 1284
hebbe con Beringuer Magliuolo infieme la guardia della fpiaggia di Barcellona , co
vndeci Galere , ed hauendo vfcito in mare voa armata dicento Galere Francefi,
chiedeua al Rè licenza per inueftirle, tuttauia incontrandone 2 5 ch'erano vſcite à
predare,l'aſſaitò con le fue 11, edopò molto contrafto le vinfe,ritornando vittorio .
fo in Barcellona con groffa preda, e prigioni finalmente cosi in compagnia di Rug,
giero Loria,chiariffimo Capitano de'fuoi tempi, come accompagnato d'altri Capi
tani,acquiftó contra Francefi molte vittorie che fono publicate per tutte l'iftoric
di Spagna, 0
Michel Marquet fegnalò non puoco nell'acquisto dell'Ifola di Sardegna, che
fece il Rè don Giaime fecondo , feruì anche il Rè don Alfonzo il quarto,in molte the
fattioni militari nel 1326, e nel 1332 .
Calcerano Marquet andò Ammiraglio di decinoui Galere, mandate per il Rè
don Alfonzo il quarto,in foccorfo del Rè di Caftiglia, per laguerra che gli faceuano
U
i Rè mori Maruechos, e Benamarin; e guidando la fteffa armata fotto il Rè Pietro
quarto,incontrandofi con tridici Galere di Mori, le guadagnò nel 1342, e nell'an
feguente fù mandato con fette Galere nell'lfola di Maiorica, per non laſciar entra
re foccorfo à quei di Polentia.
Il nepote di coftui chiamato Calceranos figlio di Michele,fù mandato Ambaſcia
dore del Rè Giouanni, alle Signorie di Genoua, di Pifa, di Nizza , e di Prouenza nel
1392, ferui parimente il Rè Martino di Sicilia nel 1393 , col carico d'Ammiraglio
dell'armata maritima.
Chiaramente fi fcorge il primo Calcerano Marquet hauer dimorato molt'anni
In Sicilia poffededo iui molti beni feudali, e la Caftellania di Siraguſa , e nel feruigio
militare del Rè Lodouico nel 1343 , Calcerano Marquet , e annoueratofrai Baro
ni della città di Siragufa, e per i fuoi feudi faceua due caualli armati , però i viuenti
fignori Marquet di Meſſina,fono difcefi del ſecondo Calcerano Ammiraglio del Rè
Martino in Sicilia , il quale poffede parimente la Caftellania di Siraguſa, oue diffefe
la Regina Bianca, nelli riuolutioni di Bernardo Caprera Conte di Modica, e Matro
giuftitieronel 1410. Procreò Calcerano à Ramondo,ed altri figli i cui pofteri furo
no fignari d'Vcria, ed altri feudi. Nella Matre Chiefa di Meffina fifcorge la fuaan
tica Cappella, l'epitafio della quale così dice.
Lacet intusfub hoc lapide Sp. Domina Dianora de Marchetto,que exhac vita migra
uit die 21 menfis Martijs 8, Ind. 1474 cuius anima requiefcit in pace . Perotto Mar
chetto fu Senatore nel 1551.

E nell'epitafio che giace nel pedeftallo della ftatua di bronzo di don Giouanni
d'Auftriadice.

S.P.Q.M.P. Patribus confcriptis Criftofaro Pifci , Io: Franceſco Balfamo, don


Gafpare Lucanio, Antonio Acciarello, don Thomafo Marchetto, Francefce Regi
tano 1582 ,effendo ftato pria col medefimo nel 1566.
Quefto don Thomafo fù gran caualiero, e gouernò molt'anni la fua patria con la
dignità Senatoria . Don Pietro Marchetto Barone d'Vcria fù il fecondo principe
dell'Accademia della Stella,al quale peruenne la Baronia, per congiuntione marri
moniale con la caſa Abbate, i pofteri del quale con molto ſplendore hanno vifſuto,
e viueno ancora.

Han dato fplendore à quefta famiglia Fra Guifcardo Marchetto, Caualier Gero Phil
folimitanoriceuuto nel 1529, che fà affai celebre nella militia, Fra Baldaſſaro Mar
chetto nel 1554 fù Ammiraglio, e Baglijo di Napoli nel 1593, e Baglijo di SantoSte
fano nel 1594, Fra Andrea Marchetto fù riceuuto nel 1579, e ferai molt'anni la
fua Religione, Fra 3
LIBRσ V 107

Fra Francefco hebbe l'Abito nel 1587 con le fue virtuofe azzioni diede gloriof?
grido alla fua cafa Marquet, ed honore alla fua Religione della quale fù mandat
Ambafciadore all'Imperador Ferdinando,appo il quale fu tanto benueduto, che do
po molte carezze conceffe al Gran Mae ftro di Malta,il titolo di Serenità ; il quale
fu poi moderato del Pontefice Vrbano vIII , per toglieri progiuditij a'Signori Car
dinali col titolo d'Eminentiffimo, viffe egli molto ricco, e con fplendore.
DonThomafo Marchetto caualiero allai prudente hà gouernato la fua patria
molte volte con la dignità Senatoria , e con altri fepremi carichiparimente il fuo pa
renté don Baldaffare caualiero di molto fapere , e prudenza della cui memoria ne
reftai affai fodisfatto hauendomi recitatn vn giorno ch'erauamo in carrozza infic
mela maggior parte delle fentenze di Cornelio Tacito;la cuifiglia vnica fi casò con
don Pietro Anzalone fratello del Duca della Montagna, e molt'altri caualieri vir
tuofi ha goduto quefta nobile famiglia. Da don Thomafo nè viue hoggi fuo figlio
1
don Francefco il quali è ſtato promoffo nelle dignità di Giadice della R. C: G.c del
Regio Confiftorio, ed vltimamente di Maftro Rationale del Regno,
L'arme di leifono tre martelli d'oro in campo roffo, e le cinque pali d'Aragona
roffe in campo d'oro come fono nella piaſtretta.
F

DELLA FAMIGLIA

1 MARCO , OVER DI MARCO .

"

1 ***

O ritrouate in alcune Città di Sicilia affai chiara d'antica nobil


tà la famiglia dj Marco . In Palermo Simone di Marcofù Ba
glijo,ouer Pretore nel 1308, e 1314, e Pietro di Marco nel 1332
In Melfinafiori Pietro di Marco il quale per alcuni feruiggi mi
litari hebbe alcuni doni del Rè Lodouico, parimente del Rè Fe
derico fecondo, per il quale oprò il fuo valore per redurre la fua
HI
patria Meffina alla regia deuotione, ciò a vede in vn Priuilegio
conceffo del medefimo Rè nel 1366. Il figlio Matteo s'impiegò a'feruiggi del Rè
Martino ,e n'hebbe le fue ricompenze,fù egli moito erudito, ed eloquente; perloche
fù deftinato della città di Meffina Ambafciadore con l'Abbate di San Placido al
al Rè Giouanni,edal Rè Ferdinando da’quali nè riportò alcuui Priuilegij, in ferai
O D • gio
198 TEATRO GENOLOGICO

gio della Patria, e dal Rè Ferdinando, fù mandato Oratore al Sommo Pontefice; mà


per la diftanza del tempo direi che hauerebbe ftato vn'altro Matteo, perche nel
tempo delRè Martino , fin'al Rè Ferdinando vi fono 8 anni d'interuallo ,eflendo
Matteo Medico del Rè Martino , hebbe da quello onze noue di rendita, in fuffidio
del matrimonio che fece, con Tomafa Pieruitale .
Procreò Matteo à Giouanni che fi fece prete.e per i feruiggi paterni, hebbe del
Rè Alfōzoi beneficij delle Saline di Nicofia , nel 1433 Il dottor in Theologia Grego
rio di Marco, fù Confeffore del Rè Giouanni, dal quale pofcia ottenne l'Abbatia di
Roccadia di Leontini, ed al nepote Antotino l'vfficio di Capuano di Rametta.
Dal primo Pietro di Marco dunque, e Sibilla di Trano figlia di Matteo, nè nac .
quero Matteo, e Giouanni . Da Matteo, e Thomafa Pieruitale,Pierro , Gregorio ,
Giouanni.

Pietro, ed Ifolda di Balfamofua moglie procrearono Matteo, ed Antonino.


D'Antonino, ed Elifabetta Caluo nè nacque Pietro, il quale con Caterina Licu
telli fua moglie, procreò Miuccio, il quale con Lucretia Procopio fua moglie, fece
Põpilio , Marco , ed Ottauio di Marco che fi caso co Paola Staiti la quale gli generò
Fra Diego di Marco Caualier di Malta, che preſe l'habito nel 1613 ,e fi mori l'anno
1639, e'l viuente Decio di Marco gentil'huomo virtuofo, ed eccellente Poeta hà
compofto fin'hora il Secol d'oro, Panegirico dedicato à don Pietro Faxardo, Marche
fe del Veles ,all'hora Vicerè di Sicilia, c Giunone Pronuba Epitalamio per le nozze

SEAT
del fignor don Francefco Lanza Barone della Ficarra,e di Brolo, ed Agata Anza
lone Baroneffa del Regio Demanio,e vno dell'Accademia della Focina col nome
di Spento le cui opere fono ftate non puoco gradite .
Hàgoduto quefta famiglia molti vffici, e carichi nella città di Meffina, particu
larmente quei di Giurato, e di Confole del mare.
L'arme di lei ſono va campo partito la metà di ſopra roffo, e quella di ſotto d'Ar
gento,dentro il quale tre piche , ò tre lame di laza acute azzurre, attacate inſieme.

DELLA FAMIGLIA 14

MAGNA V AC , CA. iv

Vantica feudataria , la famiglia Magnauacca nella città di Meffina : Gio: Ma


gnauacca fù Barone del Cafale d'Alterio, e di Crimafta che gli fucceffe Pie
F trofuo figlio, al quale Giouanni che l'hebbe confirmati del Re Federico ter
zo nel 1360. A coftui fegui fuo figlio Manfredo,che fù anche Barone del Cafale di
Graniti. Francefco altro figlio di Giouanni primo ,acquifiò il Cafale di Graniti nel
tenitorio di Francauiglia, che gli fegui fuo figlio Nicolò, il quale pofcia lo vendè al
Conte Hentico Roffo nel 1370 ; che per haverfe diftaccato della real vbedienza,
T'hebbe la Conteffa Beatrice Roffo, e Spadafora moglie del Conte Thomafo, che pur
la concefle à Nicolò Caftagna, nel 1401 ; però comparendo Giacomo de Spinis ma
rito di Coftanza figlia di Manfredo Magnauacca, e l'ottenne.
Stefano Magoauacca, fi casò con la figlia di Francefco Minutelli di Nicofia, Baro.
ne della Montagna, che l'haueua hauuto nel 1493 , e procreò Antonio , Franceſco , e
Gio, che yiffero virtuof gentil'huomini. L'arme di quefta famiglia fono va monte
verde, e fopra vna vaccaroffa in campo d'oro.

DEL.
,
LIBRO V. 109

DELLA FAMIGLIA

MARINO .

3
TO

ASSO con molte ricchezze di Genoa , in Sicilia nel reggimento


del Rè Federico ſecondo , la nobile famiglia Marino , oue hà go
duto i primi carichi, di quella Republica. Boemondo Marino fù
Confole nel 1146 , con Anfaldo Mallone , Guglielmo Negro,
Ruggiero Caffaro, Lanfranco Peuere , Sigifmondo Mofcola ,
Rinaldo Gobbo. Nel 1158 Ingo della Volta, Indo Contardo, Bal
duccio Vfodimare, Gio . Inglocello, Guglielmo Bufferio, Bon
naftallo Caftelli , Anfelmo Caffaro,Oro Caffaro,Nicolò Ridolfo,Vberto Rafallato,
Leonardo Marino, Pileo Marino, Thomafo Marino, ed altri caualieri fono celebra

tidal Foglietta,fra i primi della Signoria di Genoa , ed in Oruieto fù Confole Vgo .


lino Marino nel 1068 con Marino Migliazini. I progenitori di quefta in Sicilia,furo Nicolò
no Aleffio, che rifedi in Palermo, Antonio in Noto, ed Vberto in Meffina nel reg . Stornello.e
gimento dell'Imperador Federico fecõdo. Dopò molti feruiggi militari, Matteo fi Marino
glio d'Vberto in ricopenza de'paterni , e de'fuoi, acquiftò del medefimo Imperadore nel manu
ticosuoan
nel 1212 i Cafali di Mafuca, e di Gualteri , c'feudi di Sanbafilio, e di Cucumena nel fcritto fo
tenitorio di Milazzo , che gli fucceffe fuo nepote Bartolomeo figlio di Guglielmo, prala fams
che premorial padre, ed à coftui Pietro fuo figlio,al quale Bartolomeo agnominato gia Mari
no del
Stornello, che fu gran caualiero: à coftui Ruggiero che fù vno de'primi Baroni del 1475
fuotempo;e gli fucceffe Filippo Barone di Logariao, e di Burgillafi nel 1473, à chi il
figlio Mazzullo,che gli fucceffe il figlio Odoardo;dopò la cui morte fegui à fuo figlio
Pietro nel 1420, al quale Odoardo fecondo, fuo figlio nel 1495 , ed àlui Andreotta
nel 1517. Da coftui peruennero i predetti Baronie, à Coftantino, che fù anche Ba
rone di Protonotaro , il quale con Violante Compagna nobile Meffiaefa, procred
don Mario che premorì al padre,don Domenico primo Duca di Cualteri, il quale
ficasó con donna Elifabetta Samminiati ,figlia del Barone di Tripi , che gli generò
don Francefco, c'hebbe per moglie donn'Antonia Graffeo,figlia del Principe di Par
tanna,che gli generò donna Elifabetta ,hoggi moglie di don Domenico Duca di Ci
minoa.
Donna
$10 TEATRO GENOLOGICO

Donna Coftanza figlia del predetto don Coftantino fi casò con Antonio Ferreri
Gran Cancelliero di Milano, e Macftro Rationale di Sicilia, che gli procreò donna
Maria toglie del Marchefe di Litta.
Don Luiggi quarto figlio di Coftantino, hebbe per moglie donna Flauia Dente ,
con la quale procreò don Gafpare, donna Maria,don Franceſco , don Bartolo ,
donna Terefa. Don Gaſpare fi casò con donna Nuntia Cofta,figlia di don Franceſco
Antonio Cofta.
Don Placido altro figlio di don Coftantino , hebbe per moglie donna Franceſca
Porco , e procreò il viuente don Coftantino, e donna Violante moglie di don Dome
nico Mancufo Barone di Fiumefreddo, e don Coftantino fi casó con donna Maria HOO
Hozes. Filippo di Marino di Melfina hebbe del Rè Federico terzo , i feudi di Lon
garino, e di Burgillifi nel 1373,
10
D'Antonio di Marino c'habitò in Noto nè nacquero Nicolò , il quale hebbe onze
dodeci di rendita, e da coftui Gio : Antonio che co Caterina di Milana nobile Leo
tina generò Nicolò fecódo , il quale acquiftò del Rè Federico terzo nel 1364liga,
belli dell'oglio, dell'arco, e del cottone di Noto, e molt'altri groffi poderi, in ricom BN
penza de'fuoi militari feruiggi; che gli fucceffe fuo figlio Manfredo che fi caso con slam
Giacoma Gualdo col feudo di Burgilfezza in dote nel 1375. Quefti hebbe due figli
Henrico c'hebbe le gabelle dell'Oglio, e del Cottone, e Cofmerio il predetto feudo C
di Burgilfezza, il quale pofcia egli vendè à Ruggiero d'Albergino per onze 150 nel 50€
nel 1419, c Filippo altro figlio del fecondo Nicolò hebbe il Martelletto , e Brutto Ε
di Leontini, e fù Camariero del Rè Federico terzo . 2010
Ad Henrico,gli fucceffe Antonio fuo figlio nel 1450 , al quale Henrico che perla rede
moglie Leonora , figlia di Rinaldo di Naroi feudi di Cadedi, e Budalefi nel 1517 ot Era
téne, e Coflázo fuo fratello s'inuefti dell'arco del Cottone nel 1514, e Giacomo del 200
feudo di xalca , e molt'altri gentil'huomini de'predetti nè peruenaero che per P
effere ftinti G lafciano, 00
Aleffio Marino che rifedè in Palermo hauendofi congiunto in matrimonio con
la figlia di Gio: Simone Caluelli Maftro Giufiiero del Regno nel 12 16 procrcò Fi
Aqu
lippo, Gio: Simone, e Pirro che militarono molt'anni à fauor del Rè Manfredo . Da ACC
Filippo nè nacquero Gefuè, ed Aleffio che feruirono parimente i Reggi Federico per
fecondo, e Pietro fecondo .
Nènacque da Gefuè , Filippo c'hebbe del Rè Martino nel 1396 il Caftello ,
ade
feudo della Gibillipa , ifeudi di Muſciari , e di Guaftanella a'quali fucceffe Pietro Gio
fuo figlio,che fi casò con Nicolofa Ferreri, figlia di Ferrerio Ferreri; perloche acqui Be
ftò alcuni feudi, e grofft poderi Giouanni fuo figlio con conditione che fi chiamaffe
di Ferreriè Marino . Quefti fi casó con Margarita d'Amato figlia di Guglielmo, per
la quale confeguì la Baronia di Calamonaci nel 1453 , al quale facce the fuo figlio
sin {
Melchiore Marino e Ferreri, che lo dotò à Giouannellafua figlia moglie di Pietro AC
Sabea pel 1487 .
Nè peruenne di Melchiore, Gefuè fecondo, che con fua moglie Giacoma com are
prò ifeudi di Burraiti nel tenitorio d'Agrigēto, e di Sã Girotta da Guglielmo Pere
46m
portufa, e Caftellar nel 1500 , al quale nelle medefime Baronie, e nella Terra di Mu
*Fr
fciari, e delli Fauari gli fucceffe fuo figlio Pontio nel 1511 à colui fuo figlio Girola
HO
moche s'inuefti anche del feudo di Burraiti nel 1531 , e fuo figlio Pietro Pontio di
Mufciari, di Culfappa,della Milici, e della Ciuitanoua nel 1534, e Benedetto Ma
rino de'feudi di Zaffuti,del Celfo ,e di Villanuoua, nel 1592 per ragion di matrimo
nio ch'ei fece con Beatrice d'Amato figlia di Thomafo per la quale anche acquistò
Bafc
la Baronia di Villanuoua , di Califexilinde che gli fucceffe Gio : Agostino, il quale fi
caso con donna Celidonia Martio, figlia di Agoftino Martio Maftro Rationale del
Regno,
LIBRO v. 711

Regno con la quale procred Benedetto, che con Giouanna Lombardo fua moglie,
fece al viuête don Marc'Antonio Barone della Terra di San Carlo Terra nuouamē
te edificata . Il P. Francefco Marino della Compagnia di Gesù, ed altri . Gl'altri fi
1
gli di Gio: Agoftino, oltre del predetto Benedetto,furono don Girolamo , don Mar
C'Antonio, e don Pietro, il quale con donn’Antonina d'e matofua moglie , procred
don Carlo Barone di Galufi, don Giovanni e don Profpero
Fiori di quefta famiglia con gloriofa fama , Vbertino di Marino, ouer de Marinis,
che così fi fottofcriueuano nel latíno Idioma, fù egli eccellente Dottore Configlie
del Rè Martino,e del Rè Ferdinando primo, tù promoffo nell'ufficio di Gran Call.
cilliero del Regno, ed effendo Canonico della Catredale di Palermo , fù mandato
delmedefimo Rè col Conte di Sclafani,al Configlio di Coftanza; nel ritorno poſia
àprieghi della Regina fù dal Pontefice Giouanni XXIII Confacrato Arciuefcono di
Palermo nel 1414 fi mori nel 1434,e nel fuo fepolcro fi legge.
Requies Vbertini de Marinis Prafulis Panormita.
Viffero nobilmente ancora don Hettore di Marino Barone del feudo di Carbo
neje don Nicolò del cafale di Carbone, e molt'altri caualier virtuofi, quefta antica,e
nobile famiglia ha goduto, che per l'obliuion de'tempi la memoria , e gli nomi loro
s'hanno eftinti.

L'arme di lei fono tre faſcie ondiate d'argento in campo azzurro, e fopra le faſcie
vn Leone d'oro rampante. I

1 La famiglia Marino di Termine, de’Baroni di Vallelonga , moftra hauer origine,


di Genoa d'Andrea di Marino, nepote del predetto Arciuefcovo Vbertino di Ma
rino predetto, il quale venne di Genoa in Sicilia per ordine del predetto Arciue .
fcouo. Era figlio il predetto Andrea , di Gio : Pietro di Maríno, e di Caterina Palla
uicini nobili Genouefi, e col conſenſo de'fuoi parenti fi casò con Franceſca Spinola
figlia di Pompeo Spinola della città di Termine (la cui famiglia venne anche di Ge
noa)con groffa dote , come fi legge aegl'atti di notar Giacomo d'Vgo della mede
fima Città à 14 di Gennaro 1414 , fù Giurato di Termine nel 1421 , ed hebbei primi
uffici di quella Città
Nè nacque del predetto Andrea di Marino, e Caterina Spinola Pietro , il quale
hebbe per moglie Diranza di Gregorio, figlia di Francefco di Gregorio della Ateffa
Città per contratto negl'atti di notar Michele la Magione, à 20 di Marzo 1456, fù
Sindico della fua patria nel 1457, e procreò Nicolò c'hebbe per moglie Giulia,fi.
glia di Giouanni Imperadore caualier Palermitano, ed onze feffan adirendita l'an
nodal Rè Catolico in ricompenza di militari feruiggi nel 1485 .
3
Nè nacque di Nicolò, fra gl'altri figli Michele che gode i primi vffici della fua
patria,fi caso nel 1500 con Agata lo Mellino,fù Giurato nel 1509.1529, e 1544, pro
cred con fua moglie Nicolò, c'hebbe per moglie Antonella Solito , che gli genero
Michel'Angelo,Pietro,Antonia, e Girolama . Prefe Michel'Angelo per moglie Di
ranzella Buonafede nel 1560, e fù Giurato, e Capitano di Termine nel 1560, 1570 ,
efoltre modo per le fuevirtù amato del Signor Marc'Antonio Colonna Vicerè di
Sicilia, fi mori d'anni go lafciando a'fuoi figli Pietro, Andrea,Vicenzo, Caterina, Vir
gioia,e Franceſca la valuta d'onze cento milia .
Pietro fratello di detto Michel'Angelo,viffe con lode nella facultà legale , hebbe
per moglie Franceſca di Napoli nel 1570, ed attendendo alle fue virtù , il Signor
Marc Antonio Colonna lo mandò alla Real Corte di Spagna, e venendo nel ritor
no con l'vfficio di Giudice della Gran Corte,fi moriper ftrada:hauedo lafciato due
figli mafchi Cefare,ea Alonzo.
La predetta Girolama,prefe per marito vn caualier di cafa Lanza, col quale ge.
nerò don Carlo e donn ' Agnefa . Sua forella Antonia parimente, fi casò con Fran
cefco
112 TEATRO GENOLOGICO

cefco Special , col quale fece Girolamo che viffe con molto f lendo e, e fi morine!
1612 .

Il prenarrato Pietro primo figlio di Michel'Angelo , hebbe per moglie donna


Nimfa Notar Bartolo , figlia di don Vicenzo Barone di Vallelonga , ed acquiftò la
detta Baronia di Vallelonga con sborz re vent'otto mila onze contante;fù grandi.
mente ftimato de'Signori Vicerè, e del Cardinal Doria; perloche non dimorò mai
fenza uffici, e carichi di Capitan d'arme della città di Termine . Il Cardinal Doria
gli battezò fuo figlio Michel'Angelo, il Conte di Caftro, e'l Marchefe di Girace, con
molti honori lo riceuerono, edificó la terra di Marino nella ftefla Baronia di Valle
longa, che gli fucceffe il viuente Barone don Loreto fuo figlio , lafciò anche don
Honofrio,don Michel'Angelo, doan'Agata hoggi di, clauftrata nel Monaftero di Să
ta Chiara di Termine, donna Rofolea moglie di don Girolamo Mafetti figlio del
fignor Hippolito, e dopò la fua morte che fegur à 13 di Gennaro del 1641 laſciò cế
to mila fcudi di facultà. Andrea fuo fratello hebbe per moglie Lodomia lo Mellino
effendo ſtato 22 volte Giurato della città di Termine lafciò quindeci figli Gioſep
pe , Gio: Battista, Michel'Angelo, Franceſco, Diranza, Girolama, Caterina , Virgi
nia , Fauftina , ed altri che fi morirono fanciulli.
Vicenzo altro figlio di Michel' Angelo fi casò con Lucretia Giambori, con groffa
dote ,è procreò Pietro, mà paffando alle feconde nozze con donna Franceſca No
3 tarbartolo non gli fece figli,e fi confumò più di feffanta mila onze , a fuoi capricci .
Caterina fi maritò con Babillano d'Amfufo famiglia originata di Leontini , e gene
rò don Michel'Angelo, e don Franceſco . Virginia ficasò con Pietro Roflo de'figuori
di Cirami, e fece à donna Girolama moglie di don Pietro Romano che fù Barone
della Fauarotta.

Don Cefare figlio di Pietro,fi casò con Paola nobile Perugina ,e procreò don Pic
ht
tro boggi Sacerdote,e molto dotto , ed altre femine monache.
Alonzo prefe per moglie vna damma di cafa Cauallaro,che gli generò Pietro.
Il viuente Barone don Loreto Maria di Marini,Barone di Vallelonga , e Signor di
Marini,s'è cafato nella città di Piazza con donna Margarita Miccichè figlia di don
Girolamo Beron del Conforto il cui figlio don Francefco Barone della Maftra Ca
ualier dell'habito di San Giacomo fù vccifo l'ano adietro. Però don Loreto hà pro
creato don Pietro, e don Domenico.

Don Gioſeppe di Marino , fi casò con donna María Valinzone, e nè fon nati An "
drea, Battiſta, ed altri femine. Gio : Battiſta ſi casò con donna Madalena Faraci figlia
del Dottor Gioseppe Faraci Maftro Rationale del Regno , e fù Giurato di Palermo.
Michel'Angelo hebbe per moglie donna Pietra di Caftrogiovanni, ed ha goduto
nella fua patria molt vffici. Franceſco anche con donna Maria Muxotto , donna Ca.
terina con Gregorio Bruno Barone dell'Alminufa. Donna Girolama con don Gi
rolamo Moncada . Fauftina con don Pietro Balli,e Virginia con Francefco Guccie
Notarbartolo che tutti viueno nobilmente, e ricchi.
L'arme di quefta famiglia fono vna ftella d'oro in campo azzurro, e di
onde Tea
fpiumofe d'argento, e d'azzurro.
2he

E
T

DEL
LIBRO v. 113

SVP PLIMENT . O

DELLA FAMIGLIA

Aury
A MATO DI SAC CA.

*L

18 *
3
2
5

FLLA prima parte del mio Teatro fcriffe della famiglia Amato
di Sacca, co quelle notitie che porè hauere mercè l'ant̃ chità de'
tëpi, hor hauedomi capitato di lei le feguere gotitie, con la forma
dell'arme, effendo che,quelle impreffe fopra l'elog o, fono della
cafa Amato di Patti, e di Sant'Ang lose non di quella di Sacca .
Seguirò dunque la ferie conforme il fuo Albore.che comincia di
Pagano d'Amato, vno de'Baroni nominati nel feruigio militare
del Rè Lodouico,nel 343. Nè peruenne da Pagano , e Laura Monteliana fua mo
glie,Giofeppe Barone de'feudi di Callifi, e di Villanoua, il quale, ne'Priuilegij ed al
treferitture & fcorge del 1368, fin al 1386 ; mà con Antonia Parefi nobile Sacchi
tana , egli procred Orlando, che viffe con molto grido, e col titolo di Miles , Amato
d'Amato, e Bernardo d'Amato. Bernarde generò Giouanni , ed Amato,che procred
Bernardo,e Thomafo, e Giouanni Baron di Zaffuri;à Mazziotta che mori fenza pro
le ;perilche gli fucceffe il coggino Bernardo padre di Gioſeppe che generò ad Or
lando. Il predetto Orlando per chetare le pretentioni di Margarita figlia di Gio
Bannifna zia fe la prefe per moglie, e sè nè inuefti nel 1453 , con la quale procred
Giofeppe che fuccefle a'feudi Giouanni, Matteo, ed Amato. Da Giofeppe ne nac
quero Orlando, ed Antonino che fùpadre di Vicenzo genitor d'Antonino, di Leo
nardo,e di Franceſco .
Orlando fucceffe ne'feudi, e procred Pellegrino, e Cefare che furono ambedue
chiariffimi Baroni. Da Pellegrino nè nacque Antonino che non lafco prele ma
fcolina . Però del prenarrato Giouanni figlio d'Orlando , e Conteffa fua moglie nè
nacquero Bartolomeo,Francefco, Giacomo, e Simone,fucceffe à Bartolomeo Gio:
Calogero che con la prima moglie procred Bartolomeo , e col fecondo matrimonio
Gio: Francefco che viffero nobilmente. Da Bartolomeo nè nacque don Giofep
pe Barone di Bifcia che fù genitor di don Afuero, e di don Carlo, di donna Chiara ,
P donna
CO
ENOLOGI
117: TEATROG
1
donna Ifabella, e di donna Melchiora. Però dal predetto Gio : Francefco , nè nac
quero Gio: Gafpare padre di Gio: Antonio. Caterina moglie di Francefco di Ferro
genitori di don Tofcano di Ferro che litigò con don Profpero per la fucceffione de'
feudi per la morte di Gio : Antonio:
W
Da Simone d'Amato predetto figlio di Giouanni , nè nacque Giouanni, il quale
procreò Gioseppe, che con Giulia fua moglie fece à don Giouanni, don Profpero, e 47
don Vicenzo . Don Profpero procreo don Giofeppe, don Giovanni, don Carlo,don
Giouanni, e don Profpero, che tutti viffero col decoro della nobiltà in Sacca.
Bernardo figlio del primo Giofeppe d'Amato, procreò Gio : Bernardo , Fortung.
to, e Giouanni . Gio: Bernardo fece à Bernardo , padre di Francefco , Bernardo,
Giouannello,ed altri,
D'Amato d'Amato, figlio del primo Giofeppe Barone di Callifi, e di Villanuoua
nè nacque Bartolomeo, che procreò Girolamo genitor di Pietro , di Thomafo , ed
Accurfio.Nondimeno tutti coſtoro poffederono le Baronie che fi leggono nell'al
tro fuo Elogio nella prima parte, ed hebbero congiugimenti matrimoniali conle
chiariffime famiglie Tagliania de'Principi di Caftelueterano, Perollo, Peralta,Ferro,
e con altre nobili Sacchitane, anche con la famigilia Marino le quali hanno fuccef
fo nelle Baronie per ragion di matrimonio, e finalmente quefta famiglia è ftata fti
mata fra le più antiche nobili del Regno, per itanti feudi, e ricchezze c'ha ella poft
feduto. Taccio l'origine che pretende del Conte Pagano d'Amato parente della
chiariffima famiglia Torriana di Milano celebratiffima per l'hiftorie ; però io fin'
hora non n'hò ritrouato fcrittore, nè fcrittura che lo dica, finonche certi fcritti d'va
Barone della propria caſa ſenz'auttorità.
L'arme di lei fono fei stelle d'oro in campo azzurro. C
52

DELLA FAMIGLIA

MARISCALCO, O MANISCALCO.

'Iffe con gli fplendori della nobiltà, fotto i Regi Normandi, ne'Regni di Na
IMA
poli , e di Sicilia la famiglia Marifcalco , ( altri ) Manifcalco . Guglielmo
tiek
V
Marifcalco Barone di Sant'Angelo nel Contado d'Andria , mandò due fol
dati armati, al feruigio militar di Terra Santa , fatto fotto il Rè buon Guglielmo
Thomafo Baron di Liccio mandò altri due foldati . Riccardo Marifcalco di Meffion

na, mandò va foldato armato . Matteo Marifcalco fù grand'amico, e parente d'Alaia


mo Leontino, e fù Barone di Caftroreale, che gli fucceffe Riccardo Barone di Cu to
rafi, nel quale dopò la fua morte, il figlio Nicolò, ed à lai fuo figlio Riccardo che do the
pò la fua morte Damiata fua moglie fe lo tolfe per conto delle fue dote, e poi lo die
de à Filippo Pozzo fuo nepote, che non puoca lite fufcitò quefto feudo, fra le fami
glie del Pozzo, e di Camela, come ho detto nella prima parte,della famiglia Camela .
Hebbe anche il predetto Riccardo onze trenta di rendita, fopra gli cenfuali di
Meffioa, le quali peruennero à Gentile figlia di Bartolomeo di Marifcalco, herede t
me
EXD

del predetto Riccardo. Guglielmo Mariſcalco fratello di Riccardo procreò Barto.


Z
lomeoche fù Barone di Furnari, il quale à Guglielmo fecodo ,e Riccardo fecondo. ZA
B
S

Da Guglielmo fecondo nè nacquero Bartolomeo fecondo, Riccardo terzo , Anto- to


nio, e Nicolo che furono de'primi Baroni di Sıraguſa, nominato nel feruigio milita
re del Rè Lodouico. Ci

Riccardo ſecondo fi casò in Siragufa con Nicoletta Princi,dama nobiliffima ,


procreò Corrado Marifcalco, che fù Giurato di quella Città nel 1409, 1413, 1414)
prefe
1 LIBRO V. 115

prefe egli per moglie Paola figlia di Gio : Falafciarra , gentil'huomo di quella Città
con la quale procreò Gughelmo, Corrado, Riccardo, e Paolo . Guglielmo acquiftò
ilfeudo di Grottaperciata nel tenitorio di Siragufa, che sè nè inuefti nel 1430; e gli
fucceffe fuo figlio Gio: Corrado nel 1480 : à coftui il figlio Guglielmo nel 1513,
molt'altri Baroni,e caualieri di quefta famiglia fiorirono de'quali fin'hora non nè bò
potuto cauare i loro nomi per l'antichità de'tempi: viue ella hoggi in Verona nobil
mente comein Lecce città del Regno di Napoli, ed in Bologna.
L'arme di quefta famiglia fono tre ftella d'oro, e fotto molte onde marine fpiu
moſe d'argento in campo azzurro, altri della medefma famiglia fanno vo fcacchie,
to d'oro,e vermiglio , e la Marefcalca di Napoli fà onde d'argento, e azzurre, e fot
to vn ſcacchiero azzurro,e d'oro.

DELLA FAMIGLIA

MALTESE.

Iffe nobilmente la famiglia Malteſe in Sicilia, e nella città di Cafregiouanni, 1l Comen


ella deЛuò di Leodorigi Timera, gentil'huomo Franceſe che fotto i Regi dator Gio:
Normandi gouernò l'ifola di Malta , e l'altro fratello Remigio fù Caftella Francesco
V Abelonel
31 nodi Leontini, oue fondò la fua famiglia , e la Timera, e la Maltele fpiegano vnalafua Mal
medeſma arma la quale è vn ſcudo bipartito in due campi di fopra nero, e di fotto ta, illuftra
vermiglio, ed vn Leone d'oro rampante coronato appoggiato con tre zampe ad vna ta.
colonna d'argento abbracciando l'vno , e l'altro capo diuife per trauerfo d'vna bãda
d'oro, e và à finire alla deftra à guiſa vna mezza luna , che rimane fra pofta all'orlo
dello fcudo, e la colonna . I pofteri di Leodorigi furono chiamati in Sicilia col co
gnome di Maltefe.
Paolino Malteſe hebbe conceffo dell'Imperador Federico ſecondo , il Cafale di
Stafenda pofto nel tenitorio della Terra di Spiccafurno hoggi Spaccafurno nel
1230, per Priuilegio dato appreffo Orra à 5 di Maggio 8 Inditione. Il quale fi ritro
ua inferto nell'inueftitura c'hebbe della metà del feudo di Stafenda, Giouanni Lan
dolina parente per linea feminile del medeſmo Paolino, il quale è chiamato in quel
lo Paolinus de Maltafidelis nofter.
Adriano Malteſe fù Caftellano di Caftrogiouanni nel reggimento del Rè Fede
rico fécondo . Onde profuppongo che quefto della famiglia Malteſe ſia ſtato nella
medeſma Città il primo habitatore . Il cui figlio Gio: Michele fù Camariero del Rè
Federico terzo, e fuo figlio Nicolò Alunno della Regina Maria, dal quale nè peruë.
ne Michele primo Barone di Casba.
Il feudo , e Cafale di Casba nel tenitorio di Caftrogiouanni , fù anticamente di
Gio: Petrofo, che dopò la fua morte lafciò tre figlie Venegia , Coftanza , e Bartolo
mea, al feudo fucceffe Venegia moglie di Riccardo di Rifgallo nel 1300 , che per
certa rubellione il Rè Lodouico lo conceffe à Galuano Trauerfa fuor del Lago chia
mato Petrofo che lo diede al Giudice Gio: Bruno; mà comparendo Venegia , otten
ne del medefimo Rè il predetto feudo, e Cafale nei 1354 , che le fucceffe fua figlia,
Coftanza moglie di Federico di Cofenza nel 1393 , må dopò la fua morte peruenae
almarito dal cui potere p certa pretofa rubbellione,gli fù tolto dal Rè Martino che
lo diede coi beni di Giacomo d'Aidone ,di Lorenzo Raya, e di Gio: Leto della me
defma Città rubelli,al Giudice Simone de Falconibus di Calafcibetta nel 1394,
nel 1396 fù il detto feudo, e Cafale conceffo del medefmo Rè à Riccardo Colletar!
to di Caftrogiouanni, che lo lasciò al figlio fecondogenito Giouanni nel 1416 per
P 2 la cui
116 TEATRO GENOLOGICO

la cui morte fenza figli,peruenne alla forella Flosdelifia nel 1453 , moglie di Leto
di Raya ; mà comparendo Capizana altra forella come maggiore, moglie di Miche
le Malteſe , ottenne il medelimofeudo , e Cafale, e per fopir le pretentioni casò fuo
figlio Nicolò con Gualdalania, figlia di Fiordilifia che nè nacque Pietro Malteſe.
Pietro mori fenza lafciar prole ; perloche gli fucceffe fuo fratello Nicolò c'hebbe
due mogli, la prima Maria Matrona , figlia del Barone d'Agirigia , e non hebbe fi
1
gli , la feconda fù lfabella Grimaldi figlia del Barone di Pafquafia , e lafciò due fi. NU
glie Lucia moglie di Pietro Grimaldi Barone di Mancipe, e Pietro Vicenzo che gli Tom
fucceffe nella Baronia di Casba nel 1508, il quale comprò quella di Daniazanicon
altri beni , fi caso con Armenia Grimaldi de'Baroni della Buzzetta , e procreòſetti
figliuoli Andrea, Nicolò,Henrigo,Comitia , Coftanza, Damiana , ed vn'altra Cofłáza.
Andrea fuccedè nella Baronia di Casba hebbe per moglie Sigifmonda Saladino
forella del Veſcouo di Siragufa della quale non hebbe pofterità . Nicolò hebbe il
feudo di Daniazani , e per moglie Tifa Grimaldi: Henrico non hebbe moglie : Co
mitia fi caso col Baron Pier Andrea Grimaldi : Coftanza col Baron Francefco Gri

maldi padre del Commendator Fra Pietro Paulo: Damiana con Albino Grimaldi:
e Coftanzafeconda fi monaco .

Il prenarrato Nicolò hebbe due figliuoli, Fra Alfio Capuccino , e Pietro Vicenzo,
che fucceffe nella Baronia di Gasba per la morte di fuo zio Andrea da fua prima mo

glie fù Maria Leto figlia del Baron del Priolo, che generò folo vna figliuola nomata
Fracefca moglie di don Ambrogio Grimaldi figlio del Baron della Bozzetta: lafe
cōda fù Degnamerita Micciche, forella del Baron del Conforto, con la quale hebbe
tre figliuoli due femine, che fi fecero monache in S. Maria del Popolo , ed va ma
fchio nomato Nicolò viuente, che fucceffe nella Baronia di Gasba; mà reftando fá
giullo,e l'heredità agrauata per debiti fù da Tutori venduta detta Baronia . Queſti
prefe per moglie Maria figlia del Capitan Chriftofaro Molina, Spagnuolo della Cit
tà Real, il quale in Sicilia haueua effercitato honorati carichi , così militari , come
ciuili: con la quale procreò tre figli Pietro Vicenzo, Ignatio, e Franceſco Xauerio,
che mantengono nobilmente la loro famiglia.

DELLA FAMIGLIA

MARTIANI.

Retende quefta famiglia deriuare del Vefcouo Siragufano San Martiano, che
fiori nel Pontificato di San Pietro, e così mi l'acceptail Principe di Buccheri
P don Visconte Morra per via di fue lettere, però io ftimo quefta pretentione TO
vana,perche il Santo Vefcouo non fondò famiglia in Sicilia, nè maifù cafato, nèco
E
nobbe donna alcuna(altri dicono) del primo che il Santo battizzò, che fichiamò
come lui Martiano; mà come haurebbe potuto durare 1600 anni vna famiglia or
dinaria,fra tanti perigliofi auuenimenti c'hanno feguito in Sicilia; non sò come ciò
ellas'atribufce . Però hauendo fatto alquanto di diligenza ritrouo il paffaggio d'vn
gentil'huomo di Capua, chiamato Guido Martiani, che yenne indi in Sicilia a'feruig
gidella Regina Bianca,viuendo il Rè Martino fuo marito, feruendola per Secreta
rio, e Configliero. Della quale egli pofcia fù eletto Maftro Rationale, della Camera
Reginale, col cui vfficio viffe 22 anni fondando nella città di Sira gufa la fua famiglia
nobilmente. Pietro Antonio fuo figlia fecondo, hebbe del Rè Alfonzola Capitania
di Caftrogiouanni per cinqu'anni; perloche fi casò in quella Città con Giulia Ca
pizzana,e Leto dāma affai nobile, con la quale procreò Pietro Antonio, Guido, ed
1. Aa
14
"t
LIBRO v. 117

Andrea che feruirono il medefimo Rè Alfonzo, e'l Rè Giouani in molti importanti


affari.Da Pietro Antonio, nè nacquero Vicēzo , e Leonora moglie di Gio.Leonardo
Barrile. Vicenzo fi caso con Leonora Raya, Baroneffa de'Molini di Caftrogiouanni
figlia di Giouanni, e di Tuccia Raya Barone de'predetti Molini , ed acquistò poi la
medefma Baronia,e viffe con molte ricchezze nella fua patria,finalmente di lei hog
ginè viue il Marcheſe della Motta , di Camaftra che la comprò della caſa Sardo .
L'arme di leifono vn Leone, di fopra mezzo nero, co vn martello d'oro alle mani,
in capo roffo, e difotto mezzo roffo, in campo nero;le quale mi paiono falfe,effendo
.... :t
di colore fopra colore .

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DELLA FAMIGLIA
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A Famiglia Masbel , è ftimata da Diego di Sangil , per vna delle più


antiche di Catalogna, e vi celebra Martin Perez Signor di Masbel,
Caftello vicino Roxas,e Secretario del Rè Don Giaime nel 13.10.e
con l'aiuto, e valore di Ianfredo Masbel il predetto Rè D. Giaime
fi fè padrone di Maiorica.Guglielmo- Masbel fù Maeftro de'Caual
li del Re Pietro Quarto d'Aragona.Diego Perez de Masbel Corrie
ro Maggiore del Rè Alfofo, & Aluaro de Masbel fù Camariero del
la Regina Germana . Giaime Masbel con lamfredo Masbel Caualieri valorofi ferui
rono in moltifatti militari il Rè Don Giaime .

Bartolomeo de Masbel defcendente de'predetti, e figlio di Martino de Masbel , e


diMaria di Monroidon , di Barcellona venne in Sicilia con carico di Capitan di Fă
teria nel regimento dell'Imperator Carlo Quinto nel 1535.al quale nell'arte milita
remolt'anni hauea feruito.Si casò perciò in Palermo con Giouanna figlia di D. Ber
nardino diTermine, Barone di Birribaida, e Calamonaci, & effendo Caualier virtuo
fofù nel 1538 promoffo nell'vfficio di Senatore della città di Palermo, i colleghi fu
rono Don Agamennone di Bologna,Pietro Imperatore, Antonino Saccano, e Gilo
ramo la Chabica, anche fà Senatore nel 1541 ,e nel 1559.

Procreo quefti D.Maria, che reftò herede in 700. fcudi, che douea la R.C.à D.Giro
lamo di Termine Vefcouo di Mazara fuo zio,i quali furono pagati per ordine di Fi
lippo Secondo, con lettere dirette à Marc'Antonio Colona Vicerè di Sicilia , è fi ca
so colDottor D.Cola Polizzi,figlio di Vincenzo Polizzi, che col figlio Lorenzo fer
uirono con molti carichi il medefimo Rè.Procreò parimente D. Ludouico Masbel ,
che fù Canonico, e Decano della Metropoli di Palermo effendo in età di anni 11.per
renuntiafattali da D.Geronimo diTermine fuo zio Veſcono di Mazara, e con licen
za
118 TEATR GENOL
O OGICO I
""
za dell'Imperatore Carlo Quinto data in Bruxelli nel 1556, come anco procred D.
Autoning, e D.Placido Monaci Caffineli , e D. Giloramo che hebbe il titolo di Don,
e molte altre prerogatiue dalla Maeftà del Rè Filippo Secodo nelit 557.per lui, etra
telli, e loro herediin ricompenza di molti militari feruiggi. Tibe

Ca
ED. Bernardino Masbelfiglio delli fopradetti Bartolomeo, e Giouanna, fù Caualie.
re oltre la Nobiltà del sague Illuftre per le proprie virtù,fi casò con D. Giulia Lan
franchise Saladino,fù Maeftro Marammero del Senato di Palermo , fù Ofpitaliere
dell'Ofpidale Grande nel 1574. fù Capitano , e Giuftitiere di detta Città nel 1579.e w
fù altra volta Ofpidaliere nel 1584. nel quale mori . 1

Da don Bernardino Masbel , e da D. Giulia Lanfranchi , e Saladino ne nacque


Don Luiggi, che fi caso con Donna Cecilia Muta doppo hauer affiftito col Duca
Carlo di Terranoua in Germania , &in Milano ferui S. Maeftà con carico di Capi
tano di Corazze .

Procreò D. Luiggi , e D. Cecilia il viuente D. Bernardino , Dottor di legge , e Ca


ualier virtuofo , e D. Giulia hoggi Monaca nel Monaftero di Santa Caterina .
Fà per Arme vn Caftello d'Oro in campo azzurro .
Viggi Mas gentil'huomo Catalano deriuò di famiglia aſſai chiara nella militar
difciplina,Guerao Mas ferui molt'anni il Rè don Giaime nell'acquisto di Ma
L
iorica . Guglielmo Mas fù Ambafciadore del Rè Pietro primo di Sicilia, nella
Republica di Genoa ; e quiui fermandofi, die de principio alla famiglia Mas della Li
guria. Pierluiggi Mas, ferui molt'anni al Rè Alfonzo , efuo figlio Nicolò il Rè Cato
lico Fernando,nelle guerre di Napoli, ed effendo ftato oppreffo di molte ferite,heb
be foldo in Sicilia , e l'vfficio di Capitano della città di Polizzi : oue dopò molt'altri
carichi fi morì ; lafciando molto ricchi Nicolò , e Guglielmo fuoi figli , che furono
promoffi nel medefimo vfficio, e di Giurato ancora , della loro patria , così parimen
te Gio. Luiggi che fi cōgiunfe in parentela con la famiglia Farfaglia, vna delle prin
cipali di Polizzi, ed hebbe Filippo, Nicolò, e Guglielmo che reufcirono virtuofi gen
til'huomini , non dimeno ella perla malignità de' tempi, e per la depocagine de'fuoi
è ridotta affai mifera,In Palermo fi ritroua affai antica, oue Nicolò Maffa,fù Giurato
nel 1307. efù figlio del predetto Guglielmo.Faceua per arme quefta famiglia due
Angioli , che teneuano vna maffa d'oro in campo azzurro .
‫ ܝ‬Ju

DELLA FAMIGLIA
L7D MASTIAN' I.
El reggimento del Rè Alfonzo venne da Pifa , in Sicilia la famiglia Maftiani ,

N ella fù chiariffima nella fua antica Republica , affai gentil'huomini virtuoſi


di lei nella rotta della Melera interuennero, nel 1246. fà da quefti mentio.
ne, don Lorenzo Taioli nella fua Hiftoria di Piſa . Giorgio Maftiani fiori con mol
te ricchezze nel 1324 , Andreotto nel 1337 , Coletta nel 1342 , è molt'altri gentil
huomini . Bartolomeo figlio di Neri Maftiani fù Anziano di Pifa , ouer Priore nel
1403 , Antonio figlio di Pietro Priore nel 1446. & 1456, Neri figlio di Bartolomeo
Priore nel 1434 , 1460, 1461 , Matteo Priore nel 1454, 1458, 1456. 1466. Andrea 30
figlio di Matteo Priore nel 1552. Francefco figlio di Pietro nel 1567. 1569. Gabriel
lo figlio di Pietro, Priore nel 1498 , 1487, 1491. Michele figlio d'Andrea Priore nel
1569. Lorenzofiglio di Matteo nel 1578.11 Magnifico Filippo di Francefco Priore
nel 1488.1491.e 1499. Anziano nel 1500. Gio. Francefco Priore nel 1490. Anzia

no nel 1502,1504,1524.1529 . Nicolò nel 1462. e molt'altri Priori , ed Anziani que


fta famiglia nella fua Republica haue hauuto , non poffo raccontare gl'altri carichi
folamente che Bartolomeo ando Ambafciadore à Fiorentini nel 15274 fuo figlio,
Matteo a'medefimi nel 1551.1555 , 1656, 1563, eit5631 Pietro figlio di Matteo nel
1565.
LIBRO V. 719

1565, e 1574. Thomafo Maftiani fù Caftellano di Legali nel 1597, e Caftellano


della fortezza di Foro dell'Arno nel 1596, Commiffario, e Proueditore della guerra
nel medeſmo anno, e nel 1599 con Filippo Maſtiani infieme Pietro , e Michele fu
Tono Ambafciadoria'Fiorentini.
Nella città di Palermo parimente haue hauuto ella molti honorati carichi, e s'ha
congiunto in parentela con molte nobile f miglie: a'noftri giorni s'è ridotta alle fi
glie di Francefco; perche l'altro fratello Diego mori i giorni adietro effendo Hofpi
taliero dell'Hofpitale grande di Palermo ,fenza lafciar veruna prole , e fù va genti
l'huomo virtuofo , e dinatura piaceuole,fù fepolto in vua Cappella de'fuoi predecef
fori dentro la Chiefa di S. Francefco di Paola.
L'arme di quefta famiglia fono va campo diuifo per mezzo, di fotto fei monti d'ar
gento,con tre fpiche di Panico d'oro in campo roffo, c'l campo di fopra d'oro con vn
Aquila nera dentro, e per le fpiche di Panico fù ella agno mata Panicaui.

DELLA FAMIGLIA

: MASTROPA OLO.

A ſchietezza del ſcriuere le genologie, delle famiglie nobili , e


fucceffi del Mondo; e lecita ad ogni hiftorico : io non puoco mi
faftidifco,quando leggo forfe,alcune difcrittione genologiche ,
piene d'adulationi , e di cofe non vere; le quali fono ftaie cagio
ni,di dar fe puoco credito, à coloro che veridicamente fcriue
no. Il lodare l'azzioni illuftri , della famiglia, non è difconuene
uole; l'attribuirle cofe non vere, e non licite, e troppo maligni
tà; e con cuidenza fi fcorge l'intereffe del fcrittore, quando appropria, improprietà;
s'io fono ftato inganato forfe, no d'aitra cofa, finonche delle fcritture autetiche, che
mi han recato le famiglie: nelle quale non ho potuto fcorgere falfità alcuna , eben
che la fcorgeffe , non la poffo rifiutare,mentre han fatto fede , în proue d'habiti di
Malta, e d'altri ordini,la colpacafca fopra di coloro che l'eftraino, l'autenticano , e l'
attribuiscono , e non contra lo fcrittore,che fcriue finceramente : il quale fi deue
guardare,di non dar credito alle capricciofe famiglie, fopra le loro origini , ed anti
chità; nè riceuere l'altrui informationi , perche l'ho tronato diuerfe delle vere fcrit
ture,
120 TEATRO GENOLOGICO
a
ture, e la maleuolenza , e vniuerfale frai pari. La fpefla varietà de
' tempi bensì , ele
Varie accidenti che fogliono patire le famiglie , fon cagione di farle fcemare i loro
fplendori , La depocagine d'vn padre, butta in terra vna famiglia , benche nobile
La; vea forza di Giuftitia, la reduce nelle miferie togliendole le facultà . Il viuero
vizz ofo,e maligno fà perdere il decoro della nobiltà , il quale s'acquiſta mercè le -EA
18
virtù delle lettere, dell'armi, e delle buone coftumi;i quali d'ignobile le anno diue
nir nobil: (Motibus, & vita nobilitatur homo) flimo fciocchezza di coloro che
l'opponino alla poffibiltà giudicando vna famiglia , che ſta forſe in baſſa fortuna, nõ
poter deriuare d'antico, e nobile principio: effendo che euidentimente , ogni disè
nè fcorgono, e ciò auuiene mercè la perdita delle ricchezze, che ſono i fplendori
della nobiltà; ſenza le quali ella è puoco conofciuta fra i giuditij humani .
Non mancano alcuni, di fcriuere che la famiglia Maltropaolo, deriuaffe de'Con
ti di Brenna , e c'habbia gouernato alcun'annila Greca città di Tebbe ; l'opinioni
de quali io non riprouo per cagion della poffibiltà, aè lodo, e riceuo mercè di non
poterlo abbatantimente fondare, nè appreffo le genti è ftimata per tale , mi hò ri 1

Aretto perciò , con quelle opinioni che moftrano più proprietà, le quali vogliono
TO.


ch'ella derinafle di Maeftro Paolo famofo Medico dell'Imperador Federico fecon

;;

do ne cuitempo, e quafi fin à gl'anni dell'Imperador Carlo quinto , tutti coloro che an
profeffauano Medicina ,è legge eran chiamati con titolo di Maeftro , e generalmente
filegge in tutti gl'Archiui di Sicilia , e d'italia , Maeftro Angelorù Medico dell'Im
peratrice Coftanza, e fondò in Palermo lo famiglia di Maftro Angelo, della quale
fiori Ruggiero di Matro Angelo Giuftitia , ed vno de'principali della città di Paler 13PY
BIL
mo,e fùil primo che cominciò il Vefpro Siciliano . Due Criftofari Romani zio, e ne
pote originaci della famiglia Colonna furono Medici, e ne'Priuilegij tengono tito.
lo di Maeftro, mercè le profeffioni . Maeftro Gio: Turtureto fù Medico, e della fami A1
glia Turtureti, Maeftro Blafco Scam macca progenitore de'Baroni del Murgo , fù
nobile è Medico, e tant'altri, e fra i leggifti fi legge in molti Priuilegij Maeftro Fi
E
lippo Raya di Caftrogiovanni Dottor di legge . Il Dottor Rinaldo de Cumbis , e fot
tofcritto (Magifter Kaynaldus de Cumbis legum profeffor. ) Parimente il Dottor
Pietro Serra ch'ambedue furono Giudice della R.G.C.ia tempo del Rè Martino.
L'Imperador Federico fecondo in tutti i fuoi viaggi portaua feco eccellenti Me A
738
dici, fra i quali vera Maeftro Paolo huomo di molta integrità, è dottrina, e così nʊ
fcriue Filippo Cirni nella vita del medefimo Imperadore,
Giunto che fa in Ferinzola Federico Imperadore, la feguente fera s'vdi febre;
onde fi fece chiamare d'vn fubito i Medici, che fempre feco portaua, fra'quali Mae
firo Gioannotto, e Macftro Paolo eccellēti nella profeffion medicinale, dopò lunge
contefe fopra la nuoua indiſpoſitione, gli enuntiarono il pericolo in che ftaua di per
der la vita,fenza fignificargh la infermirà, cagionata d'vna velenofa cura,che gli die
S3

de Corrado fuo figlio, l giorno innanzi sdegnandofi egli di ciò, gli fece porre in pri
gione; mà puoco poi aggrauato del male,gli fece di nuouo venir inanzi ,e pregadoli
che gli voleffe rivelare la fua indifpofitione, quelli animofamente gli lo riuclaro,
Don tapendo chiffle il reo, dopò alcune diligenze vedendoli mancare, propofe di
farla fua difpolitione teftamentale della maniera che ſotto fi vede hauendo pria
dato per publico inftrum mento a i duo medici, cioè à Macftro Gioannotto alcune
Ville in Terra dilauoro, ed à Maeſtro Paolo i tratti d'Agrigento, e Lalicata per die
ci anni,co alcuni altri tenitorij in Sicilia :che gli fuccaffero Ruggiero, e Corrado fuoi
glicognominati per il padre di Maſtropaolo.
Con quefti nel reggimento del Rè Manfredo,fi ritroua Nicolò Maftropaolo no
taro Regio, ed è fottoſcritto in vn laftrummento publico d'vna conceffione fatta
per fra Orlando Priore del Monafterio di Campogroffo, à Pandolfo Turrifi l'anno
1261
LIBRO V. 1st.
8) ..

1261 nella quale fi leggono i feguenti.


EgoAntonius Catena quifupra Iudex mefubfcripfi.
Ego Rubertus de Gerbinoprædictis interfuit,& textor.
Ego Petrus Frifarius predictis interfuit, & textor.
EgoLeopardus Pifanus testisfum.
Egonotarius Nicolaus de Magiſtro Paolo Rogatus mefubfcripft.
Ego Matteusfilius Magiftri Simonis de Caluello textor.
Ego Ioannis Pactitarius predictis interfuit, & textor

Ego Aldobrandinuspredictis interfuit, & textor.


Ego Dominicus publicus Tabelliopari rogatusfubfcripfi, & meofignofignaui.
Profuppongo che il predetto notar Nicolò, foffe ftato fratello minore de'pre
detti Ruggiero, e Corrado di Maftropaolo: nōdimeno i predetti Ruggiero , e Cor
rado fono nominati per gratti dellaregia Cancellaria,fra i Baroni che fiorirono
fotto i Reggi Federico fecodo, e Pietro fecondo di Sicilia, e non hò potuto ritro
uarefin hora fe i viueti della famiglia deriuano de'medefmi,per l'antichità de'tē
pibensì è d'ogn'vno profuntiuamete creduto che della medeſma pofterità egli
no foffero:nodimeno fin hora come hò detto non nè hò hauuro,veruna certezza

difcritture autentiche;mà per vna priuata preſentatomi il Barone di S.Giorgio


do Luiggi Maftropaolo,ed Orioles che è in mio potere fi fcorge effer eglino de
tiuati de prenatrati Ruggiero,e Corrado, i quali per vn eftinto fcrittore, ouer a
dulatore che fece alcuni elogij degl'huomini illuftri di Palermo fono difcendēti
de'Conti di Brenna la quale diceria come dell'altre che egli fcriffe fono appref
fodi me mal reputate, per non effer ftate hiftoricamente formate, non toglien
do però ilfuo luogho alla poffibiltà nella fucceffion delle famiglie.
S'ha fatto conofcere quefta famiglia Maſtropaolo per i cogiugimēti che ha
fatto due volte cola famiglia Orioles de'Baroni di San Peri, ed vltimamete con
lacafa Salazar con la quale l'hebbe,il predetto don Luiggi che procreò dó Gio
uarini,e altri ; però della medefma nè viueno alcuni nella Terra di San Peri.
L'arme di leifono vn'Aquila d'o o che guarda i ragi del Sole, in campo az.
zurro,però l'elmo è ſenza corona, e benche appaia incoronato fù difcuito dello
Scultore , ò ch'egli gli puofe la corona à compiacenza della famiglia,la quale
realmente non haue corona.

DELLA FAMIGLIA

MARTINI

Annouerata fra le nobili famiglie di Fiorenza,la famiglia Martini ella fior?


E in Sicilia nel tempo del Rè Federico fecodo ,da chi Nicolò Martini fù elet

to Capitano di Piazza,di Mineo, e dell'ifola di Malta;procreò Guglielmo che fü


Senator di Palermo nel 1335.i colleghi furono Algerio d'Algerio Pretore,Nico
lo Virmille, Matteo Moffuto, Girolamo Panceuino, Blafi di lacopo,e Gio:del Cá
po.Quefti procreò Pietro Martini, che fi casò con la figlia di Giorgio di Landres
gentil'huomo di Mazzara,la cui famiglia fù vna dell'antiche, e nobile della me
defma Città.llpredetto Giorgio fù giurato di Mazzara nel 1402.con Saluadore
Braca,Marco di Pinna,e Gio: Adamo nel 1405,1407, 1409,1419, anche fuo figlio

Pietro di Landres nel 1441.e'l fratello Lorenzo feguì in molt'altri vifici i polte
ride'quali nella medeſma Città nobilmente viffero, hebbe per arme la famiglia
Landres yn Caftello d'argento in campo roffo, con vn foldato armato che tie
ne vna 2
2
;

TEATRO GENOLOGICO
122

nevna ſpada in mano foura la fua cima.`


Da Pietro Martini , nè peruennero Giorgio, Lancillotto , Arcadio , e Nicolò , i
quali per cagione di matrimonij , in altre Città del Regno fi fer.narono , ed iui a
nobilmente quefta famiglia fondarono alcuni rami, della quale fin hora viuono,

29.99
e fiorifce hoggi in Verona , in Siena,ed in altre Città d'Italia . A
201
L'arme di lei fono tre corone d'oro in campo roffo.

DELLA FAMIGLIA

MAROTTA.

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10
ell
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1024
#C
40

NAM
414

'Accenno nella famiglia Antichi,della prima parte del Teatro, th


il paffaggio della famiglia Marotta, del Regno di Napoli in
Sicilia con altre famiglie.Ella nella Città di Capua è annoue
rata fra le principali famiglie d'ática nobiltà ch'iui fiorirono,
cola paretela della maggior parte di loro:Nödimeno il primo
di lei in Sicilia ,fù Riccardo Marotta, che dal Rè Alfonzo nel
1416,fù fatto Capitano di Randazzo: il cui figlio Manfredo

1 Marotta dopò molti feruiggi al medefmo Rè ,hebbe lo fteffo vfficio nel 1433,C
fù promoffo pure nel vfficio di publico Tabellione ,nel cui tepo come s'ha det
to altroue, era aminiftrato da perfone virtuofe ,e nobili,coforme fcriue do Mau
negl'atti ro Orioles di Radazzo in vn fuo manufcritto d'alcune famiglic nobili di Sicilia; te
di notar quefta famiglia viffe fempre fra leprincipale di quella Citta . Nè nacque da Mo Ar
Giaco- fredo Gio Lodouico Dottor di legge, Antonio, e Pietro.Gio :Lodouico fù tre vol Dit
molupo
diRadaz. te Giudice della Città di Catania, e fi casò con la figlia di Giacomo Nardizone iCa
del 1462 caualiero, che fù diuerfe volte Capitan di Catania negl'anni 1475, 1479; e 1487.
nel pro- Però Antonio, e Pietro furono diuerfe volte Giurati della loro patria Randazzo,
ceffo di
Gio: Frá- progenitori di molti gentil'huomini .
cefco Pa- Da Gio:Lodouico nè nacquero Máfredo , e Nicolò che viffero nobilmente in
teinò efi Catania nel reggimēto dell'Imperador Carlo quinto ,mà cótendendo eglino cri
fête nel minalmete co le famiglie Paternò, e Rizzari ricche:e potenti all'hora fecondo il
l'Arch.di
Catania precitato do Mauro Orioles nè reftarono i Marotti quafi ruinati,di maniera che
del 1511. i pofteri loro reftarono co mediocre fortuna . Nè nacquero finalmete da Manfre
do Gio
1
LIBRO v. 123

do Giovanni, e Nicolò. Da Giouanni, Luiggi, e da Gafparo che fù genitore d'An


nibale,d'Ottauio, d'Aquilio ,di Gio:Battifta, di Nicolò,di Vicenzo, e di Giofeppe
Gefuiti.
D'Annibale nè nacque il viuente don Diego gentil'huomo affai virtuofo, ed
amabile,che dopò d'effer ftate principale Auuocato appreffo tutti i Tribunali
molt'anni,fù promoffo della Macftà Catolita nell'vfficio di Giudice della Regia
G.C. tre volte, e dopò d'Auuocato Fiſcale del Tribunal del Real Patrimonio, ed
vltimamente di Prefidente del Tribunal del regio Cófiftorio, e feguirà più oltre
perle fue virtuofe qualità. Da don Ottauio nè nacquero i viuenti don Luiggi, e
don Gafpare che come il padre amminiftra l'vfficio di Procurator Fifcale della
R.G.C. ed è molto ftimato per la fua bontà, e piaceuoli maniere così pure fuo
fratello don Luiggi, ed ambedue viueno gentil'huomini virtuofi. Procreò don I
Gafpare donna Felice, moglie di don Theodoro di Virgilio Dottor di Legge, fi
gliodidon Antonio Virgilio che fcriffe de Legitimatione perfone, e fù vno de'
buoni Auuocati del fuo tempo, il cui Padre don Ottauiofù anche Giudice della
R.G.C.c molt'altri carichi egli hebbe; ed vltimamente don Deodato.
Gio:Pietro de'Crefcenzi nella fua Corona della nobiltà d'Italia annouera fra

le famiglie nobili di Piacēza,la famiglia Marotta,e notata pur nel Colleggio de'
Giudici oue non fi ammetteno finoche perfone d'appprouata nobiltà.E nel Re
giftro della Zecca di Napoli fignato 1322.lett.A fog. 13 per infino al fog.63.trat
tádo de Baroni feudatarij del Regno di Napoli che fo.nminiftraro nel facro fer
uigio militare ch'andò in Terra Santa fotto il Rè Buon Guglielmo fi legge.
Landode Marotta tenet Villanes tres qui reddunt denarios x11 ,& tenet Terram
vbifeminatfalmasfex, & Vineas 11 ,& medium molendinum vnde babetfa'mas 11 ,
& habet Ortum vnum;d'onde fi comprende che quefta famiglia era nobile, e ric
ca nel regimento del Rè Buon Guglielmo,ed altri Regi Nosmandi.
Fà quefta famiglia per arme vn fcudo diuifo in quattro; nelli due quarti pri
mo,e terzo vn Drago marino con due piedi rampanti d'argento in campo az
zurro che guarda vna ftella d'argento, e fotto al quante onde marine, e nel fe

condo, e quarto onde ſpiumofe d'argento, ed azzurro.

DELLA FAMIGLIA

M A TATE I.

09 Afamiglia Mattei, anche Matteo, e la medefima c'hoggi chiamano Scanda


il

primo che venne d'Italia, in Sicilia fù Lodouico di Matteo gentil'huomo Peru


gino Armigiero del Rè Lodouico,dopò la cui morte il Rè Federico terzo lo fe
ce Capitano di Siragufa, e della Regina Maria hebbe l'vfficio di Maftro Secreto
della Camera Reginale ; fuo figlio Nicolò fi casò con la figlia di Giacomo Serra
gentil'huomo Siragufano; per lo che acquiftò il feudo di Morbano.
Quefto feudo è pofto nel tenitorio di Bizzini,e fù primiera mete di Ladino di
Ferla vno de Baroni della medefma Città; mà per la fua rubellione il Rè Marti
no lo diede à Giácomo Serra gentil'huomo di Siragufa nel 1393 , che per la fua
morte fenza herede gli fucceffe l'altro Giacomo Serra fuo coggino, che lodotò
nel 1397. à fua figlia Camilla cafata col predetto Nicolò di Matteo, il quale fù
agnomato Scannamariato, e Scannariato che gli fucceffe il figlio Gio: Giaco
mo.Mutio di Matteo Scannariato hebbe del Rè Alfonzo la Capitania d'Agri
Q 2 gento,
1
124 TEATRO GENOLOGICO

gento,e Gio: Nicolò l'vfficio di Portolano di Sacca, e Lalicata. Pietro fu Barone mi

CHSPITROZ1872
di Mantana, e viffe affai ricco, e molt'altri gentil'huomini di lei fiorirono. 1001
L'arme fono vn'Aquila nera in campo d'argento,e fotto vifcacchiero d'oro,
e roffo,efoura di lui vna banda d'argento per trauerfo; però i Scannariati fanno
vn capo con vn cortello che lo fcanna d'argento, in campo roffo.

SVP PLIMENTO .

DELLA FAMIGLIA

382
288
CAMPOLO.

42
AN
G
fore

15

G
:

COL

Cauato On l'occafione che nella famiglia Mauro, fece riccordo della famiglia
del pcef Campolo, m'ha parfo conueneuole di feguir fotto di lei il fupplimento,
fo della
d'alcune notitie che mi fourauennero, dopò l'impreffione dell'Elogio

di Librici de'Campoli nel primo Tomo. Percioche Nicolò Campolo Baron di Limbrici,
Baronia
efiftente hauendo cafato il fuo figlio primogenito Filippo, con donna Leonora Romano
nell'Ar- Colonna gli renuntiò il teudo, ed egli con i fuoi figli Nicolò,Francefco Gio:Pie
chiuio tro, Marc'Antonio, Gio: Bernardino, e Lucretia fe nè andò nel 1492. ad habitare
della R.
G. C. del nella Città di Regio,oue all'hora poffedeua groffi poderi, renditi, e vigne, così
1518,e fue proprie, come perragion dotale portatigli da fua moglie Antonella Spada
dell'albo fora; pafsò anche con il predetto Coletta in Regio fuo fratello Filippo,che pre 10C
redella fe per moglie Margaritella Milaffari;ed iui ftabilitofi,fù reputato per vno de pri
famiglia mi caualieri di prudenza, e virtù di quella Città, che nella numeratione de' fuoi
Romano
Colona. cittadini fatta nell'anno 1507.fi fcorge fra gl'altri il predetto Nicolò detto anche
Coletta co'predetti fuoi figli numerato. Il predetto Nicolò Franceſco, fi casò co
Beatrice Smorto di Meffina,con la quale procreà Filippello.Coletta Arcidiaco
no di Regio,Giofeppa,e Portia.
Gio: Pietro viffe prete, Marc'Antonio fi casò con Hippolita Millaffari nobile
della medefma Città, e Gio: Bernardino hauedoſene andato, da Regio in Napoli
con fua forella Lucretia,fi fermò iui, e casò Lucretia con Luca Sanfelice, caualier
Napolitano della Piazza di Montagna. Da Marc'Antonio nè nacquero Paolo,
Anto .

".
" LIBRO V. las 1

Antonio, Tiberio, Nicolò, e Portia. Paolo fù Arcidiacono della Città di Regio,


Antonio hebbe per moglie Gauinia Pipino, non hà fatto fin'hora veruna prole.
Tiberio preſe l'Abito di Caualieri di Malta fù gran Croce, e Priore del Bagliagio
diNapoli del quale nè fece Gouernadore à Gio:Antonio Campolo fuo coggino ,
e Nicolò fimorì fanciullo.

Il predetto Gio: Bernardo habitando la Città di Napoli, fi casò con prudentia


Carrappi,nobile della Città di Monopoli, có la quale procreò Gio: Antonio, Giu
io,e Fabritio Campoli, i quali s'impiegarono in molti militari feruiggi. Gio: An
tonio hebbe per moglie Siluia Vicedomini , e viffe in Napoli nobilmente , enè
nacquero d'ambedue Gio: Bernardino, e Prudentia,Giulio hebbe per moglie Ma
ria de Cordes con la quale hà procreato Gio Bernardino, che morì fanciullo,
Lucretia che fi casò con Gio;Antonio Maftrogiudice nobile Napolitano del Seg
giodi Nido.
Da Gio:Bernardino , figlio di Gio : Antonio, e donn ' Aurelia Barbaro fua mo
glie,forella carnale di Fra don Franceſco Barbaro Caualiero di Giuftitia dell'ha
bito Gerofolimitano, e nè nacquero i viuenti don Franceſco, don Pietro, don
Carlo,e don Vicenzo Campoli caualier di tanta prudenza, e virtù quanto ben
dimoftrano effer eglino deriuati della chiariffima famiglia Campolo piena d'e
huomini illuftri, di lettere, e d'armi che fecondo la reftimonianza di authenti
chefcritture,d'Hiftorie, e d'antichiffime relatione, ella non fi fcorge à niuna no
biledel Regno di Sicllia inferiore parte delle fue grandezze fi leggono nelfuo
Elogio della prima parte del mio Teatro, e più d'ogn'altro fiorifcono i predetti
quattro fratelli, i quali vnitamente amano à coloro che conferuano il decoro
delle virtù, affetti veramente della loro vera nobiltà,e regnando finalmente in
loroogni prudenza laſciranno à'futuriſecoli parti di gloriofe lodi.
Prudentia forella del predetto Gio : Bernardino viue cafata con Giacomo Fi
nella nobile della Citta d'Auerfa . Spiegano le medeſme arme della famiglia
Campolo di Sicilia,cioè il Leone roffo con vn pettine acuto a guifa di cinque
punte di lanza roffe in campo d'argento.

DELLA FAMIGLIA

MAY OLIN O.

Ebbe origine la famiglia Mayolino nobilmente in Sicilia, da Perez Mayoli


no gentil'huomo Catalano,che dal Rè Martino hebbe la Caftellania del
la Città di Termine,oue fondando la fua famiglia, fi vidde fuo figlio Franceſco
Gouernador dieci anni della Terra di Caccamo, il cui figlio Pietro fi casò in Pa }
lermo con la figlia di Girolamo Cinami,gentil'huomo Palermitano, c'hebbe il
fuogenitore di Genoua, che fù Martino Činami, il quale fù Giurato di Palermo
nel 1620;perloche aggiunse alle fue arme ch'eran diuife in quartinel primo quar
tobanne azzurro in oro,nel fecondo vn'Aquila nera in argento,nel terzo di fot
to angolato,e nel quarto il Leone rampante d'oro in campo verde della cafa Ci
nami. Franceſco Maiolino figlio di Pietro, fi casò con Liuia Cattaneo, la cui fa
miglia venne di Pifa nel reggimento del Rè Alfonzo, ed aggiunse alle fue arme
predette le due fafcie azzurre in campo d'argento.con mezz'Aquila foura nera ;
arme de' Cattanei, e procreò Gio: Giorgio, e Filippo che viffero da virtuofi gen
til'huomini , e non so veramente fe quefta famiglia è eftinta nel Regno,bensì nè
conofco in Palermo alcune perfone pouere .
DEL
926 TEATRO GENOLOGICO

sut
DELLA FAMIGLIA
10
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BOCCADIFVOC O.

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28.00

Tori con fplendore ne i tempi antichi la famiglia Boccadifuc


co,detta anche Boccafuoco, ouer Buttafuoco nella Città di
120
2
Piacenza,fra ifuoi huomini illuftri cõforme in più luoghi në
MIT
fà mentione Gio: Pietro Crefcenzi Romano,nella corona del
분이
The
la nobiltà d'Italia, e dal P. Vicēzo Villa ne i fuoi diſcorſi è ce "
lebrato Alexãdro Buttafuoco che militò a'feruiggi del Duca
Giouanni Galeazzo Viſcôte Duca di Milano, cotro Otto Marin

Gio.Piet. chefe di Moferrato. Quefto fù figlio di Pirro,i fratelli del quale nella rotta di Mat
Crefc.co- teo Vi'conte fignor di Milano , datagli dal Patriarcha di Aquilea della famiglia
ron.della Torreggiana,fi partirono da Piaceza co altre famiglie nobili, e fe nè paffarono in
nobiltà oni
Sicilia circa gl'anni 1347,e del 1348. Vno de'quali chiamato Giacopino hauen U
d'It.p.2. do accommodato al Rè Pietro fecondo, due mila fiorini n'ottenne alcune ren A
?

Frác.Luc. dite,e l'officio di oftiario reggio .


Durent. E celebrato nella nobiltà d'Italia Theodoro Buttafuoco conforme nè fà mê- N
nella vita tione Monfignor Crefcenzi E Thomaſo Boccadifuoco figliole di Teodoro Ca ito
diGio.Ga pitano didue Galere Venetiane ; Fra i familiari del Rè Martino è annoucrato
leaz.Vifc.
Giouanni Boccadifuoco, il quale combattendo contro i rebbelli del Regno per lo
dè il Cauallo; perilche dal Rè riceuè onze fedici per comprarne vn'altro , e di
molti carichi militari fù honorato. 01
Cref.to.1 .
nel Proc. Pietro, ed Antonio figliuoli di Giouanni, il primo hebbe la Caftellania della
dell'habi- Città di Piazza nel 1448 , il fecondo fù eletto più volte Giurato della medeſi
to di Mal ma Città nel 1453, ed ambedue furono molto ftimati dal Rè Alfonzo.
ta di Fra
Da Pietro nè nacque Giouanni che ottenne molti carichi dal Rè Catholico
Pietro Ba
Ferdinan do,e nel 1 502 , è chiamato col titolo di nobile ; Fra le donne illuftri di
filio nel
1504. queftafamiglia no tēgono l'vltimo luogho Anna madre di Maria Baroneſſa di
Pullicarinised Olimpia Baroneffa di Ramorfura madre di Cefare, e di Fra Gio
feppe Caualiere Gerofolimitano; Quefta defcende da Hercole la cui memoriaè
celebre nell'antiche fcritture,in quefta famiglia molti fono ftati col nome d'Her
cole,ad Hercole 1 i Vicerè di quefto Regno dauano il titolo d'Illftre(coforme ap
pare

"
LICRO V. 127

pare dalle lettere originali nelle mie mani capitate ) il che dichiar a la nobiltà Reg.della
fua,e de'fuoi antenati , egli fè alcuni donatiui all'Imperatore Carlo V. per la A Canc. nel
guerra d'Africa,tù molto ricco, hebbe in Sicilia molti carichi; fi ritirò nella Cit- 1448.

tà di Piazza, oue fi mantenne con gran fplendore , e fù il primo che in quella nelfopra
Città introduceffe il feruitio d'argento in tanta abondanza . detto Pro

Da Hercole primo nè nacque Marchefana che fùftimata donna di gran pru- ceffo nel
denza,da Marchefana nè venne Iſabella madre di Fra Giuſeppe , e Fra Antonio quarto di
d'Inga Caualieri Geroſolimitani. fuoco.
Ritrouo anche fra gli huomini illuftri di quefta famiglia Pirillo primo , che
hebbe poco meno di cinque mila fendi di entrata, che in quei tempi non era di
poca confideratione. Quefte rendite viuono ancora ne ' pofteri fopra lo ftato del
fignor Duca di Mont'alto, e fignor Prencipe di Paternò, al quale in vna accor- Contator
renza diede quefta famiglia da ottanta mila fcudi di argento ſenza incommo- del Duca
di Mont.
dar punto le proprie cafe; Pirillo fù molto elemofiniero, ed in vna careftia man
e Précipe
tenne per alcuni mefi da cinquecento Poueri. / di Pater -
Da Hercole nacque Giouanni, Nicolò, Pirillo ; Da Giouanni viene il Padre no.
don Giuſeppe Theatino Qualificatore, e Confultore del Santo Officio per lafua
dottrina molto ftimato in detto tribunale, Celebre per la Predicatione euágeli
ci che non folo nella Città di Palermo è ſtato fempre ammirato, mà in molte Tribunal
altrefamofe Città di Italia, come appare da molte lettere originali, che io hò dei Santo
Offici o
veduto, e del fignor Prencipe Cardinal Gio : Carlo di Toſcana, e del fignor Pren 1639.
cipe Leopoldo,dal fignor Duca dell'Infantado, e dal fignor Duca di Mont'alto,
ed altri . No folo per le lettere, e per la naſcita vniuerfalmente è ſtimato , mà an- Palat .
che per la fua molta religiofità,e prudeza, come appare no folo per li molti ca- 1638.1.di
richi hauuti nella fua Religione; mà anche per la ftima che del fuo valore ha fat- , Maggio ,
to i Precipi,che perciò fù mãdato dal fignor Duca di Mont'altro Vicerè di Sicilia
Ambafciadore à Papa Vrbano v111.e dal Cardinal Triuultio, e dal Senato di Pa
in Spagna
lermo Ambafciadore al Rè Catholico,come fi vede per vna lettera, che incomin- 1648. vit.

cia Signore. Il P. D. Giuseppe Buccafuoco de principali caualieri di questo Regno,che di Aprile.


rederà la prefente à V.M. & c.( e fiegue ) fupplichiamo per tanto la M. V. dignarfi
di vdirlo benignamente , e darli ferma credenza in tutto quello, che hauerà da
rapresentarle , &c. Onde per il fuo valore talēti , e bōtà di vita fi è refo molto có
fpicuo, e hà honorato la fua Religione, ed in molte occaſionivà ftampato il fuo
nome con molte lodi.

Da Nicolò figliolo di Hercole, e donna Antonina Cannizaro nacquero don


Alfio, e don Mario, che fiorirono nobilmente nella Città di Palermo, don Alfio
fù ftimato per vno de'primi Gioftranti della medefima Città, ed in tutte le gio
ftre,e Tornei, che fi ferono ne'tempi di S. Al . Emanuel Filiberto di Sauoia, del
Conte di Castro, e del Duca di Mont'alto, egli nè riportò i primi honori, don
Mario fi casò in Palermo con donna Catherina Porto figliola di donna Brigida
forella del Conte del Summatino, ed ha procreato i viuenti don Giouanni,don Ofpitale
Cefare, e don Filippo ftimato vniuerfalmente di grandiffima bontà, come hà di- grande
moftrato ne'carichi di Gouernatore del Ofpital grande di quefta Città, e Gouer- Gouern:
natore della Tauola, ed in altre molte occafioni, della Ta
Da Pirillo fopradetto nè nacque Hercole 3 , che prefe per moglie dóna Orte- uol.1654.
ga Crifcimanno,da'quali nè vene don Pirillo 4, che dopo la morte della moglie,
fifè Caualier di Malta, e il P. Erafimo della Copagnia di Giesù hoggi viuete fog
getto di molta ftima nel Collegio Panormitano per le fue molte virtù, e lettere. ceffdell
nel Pro '
Dalfopradetto don Pirillo nè nacque il viuente Fra don Giofeppe Caualier habito di
Gerefolimitano, che ottenne l'habito non vfcito ancora dalle fafcie, onde parue, Malta.

che fucchiaffe con il latte il valore conforme con l'esperienza hà dimoſtrato.


Da
TEATRO GENOLOGICO
128

Da Pirillo terzo ne nacque Diego, che fù maritodi donna Francefca la Fari


na figliola di don Sebaftiano, da'quali nacque il viuente don Giuſeppe che imi
tando ifnoipredeceffori nelle riuolte, e tumulti di Giuſeppe Alefli con molto
valore, fi adoprò con altri Caualieri Panormitani , e nè riportò molti fauori, ed
encomij dal fignor Marchefe delos Veies, come appare per vna fua lettera à S.M.
che incommincia .
fico cauallero Palermitano hdferuido à V. M. de Capitan
Señor. Don Infepe Bocade
de Infanteria Siciliana en la Leua , que hizo el Duque de Terranoua los años paffados,
y del Tercio del Marquès del Valle. r Capitan de Armas por el Reyno embiado de los
Virreyes en diuerfas ocafiones, que fe ban ofrecido.r en los tumultos que hà hauido en
esta Ciudad bà procedido,como fe efperaua de fu calidad,feñalandofe con riesgo parti
cular contra el Rebelde Alefizen cuya muerte,y en quietar la Ciudadobrò cofas confide
rables;y enparticular luego quefe tratò de la extirpacion de los Ribeldes ; y la noche
quefe difpufo en elpalacio del Santo Oficio la extirpacion dellos fue de los primèros,
quefe moftraron,yendofolo el,y don Francifco Canèla àreconocèr al quartelde la Kau
Ja la ocafion del alboròto all fucedido por bauer las centinèlas nuestras arcabuzandıfe
con las efpias del Capopopulosy cortado la cabeça à uno de los fequazes; en cuya noti
cia ef ufo con euidencia à peligro fu vida, como hizo la mañana fizuente en la muerte
de los fediciofos, arriefgande
fe en todas las ocafiones, con que fe ha hecho merecedor de
toda la merced,que V.M.por fu Realgrädezajuzgarà baxèrle.r efto repreſento,y cer
tifico como quien le vioferuir,y por cuya mano passò este hecho . Guarde Nuestro Se
for à V.M.como la Christiandad ha menester . Palermo à zo . di Settembre del 1648.
Marques de los Veles.
Nella medefima conformità don Diego Garzia de Trafmiera Inquifitore
fcriue à S.M.à 20 di Ottobre 1648 , E'l Cardinal Teodoro Tritultio con fue let
tere à 25 di Nouembre 1648.11 Marchefe di Mont'Allegro 22 di Ottobre 1648.
E Sua Altezza Sereniffima.
Sempre quefta famiglia fi è mantenuta col decoro della vera nobiltà . Fàà per
arme vn Dragone di oro in Campo azzurro che butta fuoco dalla bocca.

DELLA FAMIGLIA C
0
MATRIGALE, OVER MADRIGALE .
OVE
Ebbe chiariffima origine la famiglia Madrigale nel Regno di Nauarra,oue
H quelleglorie
che fipoffano defiderari d'ogni nobile famiglia, e fotto quefti virtuofi hofpici
vifle ella ricchissima: e procurando di più inalzarfi, ſeguitò la militar fortunain
feruigio de Regi Catolici Perloche venne in Sicilia con honorato carico militare
Alfonzo Madrigale,il quale effendo ricchissimo, coprò onze cinquanta di redita
in feudo fopra le Secretie della Città di Trapani nel 1 505.e viffe con molta repu OC
tatione in Palermo, fra tutti i nobili Da coftui nè peruenne Alfonzoz , caualiero
di molto preggio che fù Senator della fua Patria Palermo nel 1566, e nel 1572,
nel qual'ano vene in Palermo l'Inuitto, e Sereniff.don Giouan d'Auftria nel mefe
di Gennaro dopò la riceuuta vittoria nauale contra l'armata Turchesca.Il quale
}
dal Senato Palermitano fù riceuuto co quella põpa folita farfi a'Principi del fan
gue reale,fù pure Senatore Alfonzo nel 1578 , nel 1586, e godè parimete tuttigl
altri vffici, e dignità foliti darfi a'nobili della medefima Città, s'haurebbe molto

di dire dell'ãtiche grádezze di queſta famiglia,c'hà goduto nel ſuo natio paeſe le
quali
OOID OLI IBR OVAT C129

quali fono conferuati appreffo don Luiggi la Farina, e Matrigale ein vn parti
colar libro manufcritto ; e per effere eſtinta l'habbiamo laſciato di feguirni più
oltre. L'arme fono Co

DELLA FAMIGLJA

Role M A VER O.

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1
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15. G
AURIN .ui ...
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Ja

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!

'Antica nobiltà della famiglia Mauro , e celebrata fra gli Ge


nologifti per vna delle più antiche d'Italia,e lafciando l'altre
opinioni hiftorici che ella deriuaffe d'Alemagna, e della ca
fa di Saffonia in Italia ci abbaſta à lei hauer hauuto il fecó
do Pontefice di Chrifto, che fù Lino che fù Papa dopò San
Pietro , e fù di Volterra della nobile , ed antica famiglia di
Mauri, la quale fin a'noftri tempi viue oue s'hà mantenuto
da circa due mila anni con chiarezza nella medefma Città di Volterra come

Flaminio Roffi ne'fuoi Teatri di Italia, ed Europa chiaramente lo moftra. Lino


fù figlio d'Ercolano di Mauro, e fù mandato dal Padre di 21 anno allo ſtudio in
Roma doue egli ftette in cafa di Quintio Fabio amico di fuo Padre , fino che S.
Pietro venne in Roma, e Lino fù vno de'primi difcepoli,che fequitaffe l'Apofto
lo . Gio: Pietro de'Crifcenzi nella fua prima parte della Corona della nobiltà d'
Italia trattando della prima habitatione di Venegia dice , Dagl'Emilij con
giunti a'Scipioni , a'Paoli , ed a'Cornelij , i quali co'Pifoni , Mauri , Quirini ,
Marcelli , Valerij , ed altre principali famiglie del Campidoglio s'annidarono
nell'Ifole dell'Adriatico , e della Mauri fi fondò la famiglia Mauri in Venegia
progenitrice delle famiglie Moro, Mori , e Morefeni , ò Mauriocceni , che fio
rirono così illuftri in Italia . Il primo che di lei indi ò di Venegia venne in Si
ciliafù Mauro Mauri , che fi fermò con la fua caſa nella Città di Meffina , oue
per le fue molte ricchezze , e valore viffe con molto fplendore parimente i
fuoi figli Antonio , Filippo , Criſtofaro , Pietro , e Vicenzo di Mauro , che tutti
s'impiegarono a'feruiggi de'Regi di Sicilia , Antonio fotto il Rè Lodouico fù
Caftellano di Caftell'amare di Palermo , Filippo del Caftello di Metagrifone
di Meffiua , Criftofaro di Randazzo , e Pietro del Rè Federico 3. hebbe il cari
co di fuo magior Magiordomo, il feudo , e Caftello di Rauanufa nel tenitorio
d'Agrigento nel 1371. e dopò per effer Filippo trasferito in Siraguta nel go
R uerno
0130 TEATRO GENOLOGICO

uerno di quella Città ,fuo fratello hebbe la predetta Caftellania di Metagrifone Co


e Vicenzo di Milazzo.cz Mad'l Largin o
Giouanni figlio d'Antonio di Mauro confeguì del medefmo Rèi prouenti 460
della Gabella della Dohana di Palermo, e li prouenti delli Gabelli della Bouna
di Meffinage della Gabella della ftatera di Palermo nel 1971 altri onze so di
rendita in feudo foura l'introiti di Siragula , e fuo fratello Stefano hebbe il feu
do, e Caftello di Furnari come altroue s'ha detto , e la fcannatura di Palermo
nel 1364 ei prenominati neʼloro priuilegij , fono chiamati con titolo di Nobili,
AR
di Miles, e di Dominus Miles . Filippo dopò la ua morte lafciò herede vniuer 67 #1
fale a fua moglie Nicolia , ed ella per uo teftamento inftituì à Violante , e Mar
garita fue figlie, la cui facultà confifteua in feudi, vigni, poderi , giardini , l
ghi , bofchi , ed in altri beni; ed era vina delle più grandi di quei tempi ,vole che
morta la Violante fenza figli fuccedeffe la forella Margarita moglie del nobile
Rainero di Gregorio, e genitori di Thomafo di Gregorio, e così feguì , che alla,
detta Violante le fucceffe la forella Margarita nel 1426 .
Succeffe à Giouanni di Mauro Antonio, che fu cavaliero di molto valore,che
Com
della fua groffa facultà ne vincolà quattro groffi poderi accioche vadino fem
pre al primogenito della linea mafcolina della cafa Mauro fuoi difcendenti ; ciò
fi vede per l'atti di notar Nicolo de Froellis a 26 di Aprile 1402. e gli fucceff
fuo figlio primo Mauro Antonio di Marco,da chi nè nacque Antonio , il quale
procreò Mauro di Mauro; e quefti à Gia: Cofmo, che fucceffe come primogeni
to a'beni vincolati.

Gl'altri figli di Mauro di Mauro furono Nicolò; Andrea, Pietro Paolo, Fran
cefco, Gianfaluo, e Gratiofa , che fù monaca, ed Abbadeffa del Monafterio di San

Gregorio e Laura che furono heredi -negl'altri beni per teftamento nell'atti di
notar Antonello Trimarchi di Melina à 9 di Maggio 1944. che fi congiunfero
in matrimonio con la cafa Campolo ed altre nobile famiglie:
Gian Cofmo morì fenza lafciar prole,Nicolò Andrea viffe Prete Canonico,
Cantore della Chiefa Metropolitana di Melina , Pietro Paolo viffe con molta
autorità, ed integrità di vita , Francefco parimente fiorì con virtù , e prefe per
moglie N. Villani nobile donna, con la quale fe Placido Filippo ,viuente caua
liero virtuofo, e molto mio amico, il quale tiene quattro figlie femine.
; Gian aluo l'altro figlio di Mauro viffe con molte ricchezze , e procreò Mauro
di Mauro, e Don Cola Andrea di Mauro hoggi Canonico, e Cantore della me
de ma Metropolitana Chieſa di Meffina.

I predetto Placido Filippo ficasò primieramente con la figlia di Gio: Giaco


mo Donato che gli generò N. e dopò con N. diGranata nobile Meffinefa con la
quale ha procreato N. hoggi fanciullo. ii.

Ha goduto quefta chiariffima famiglia i primi vffici , e carichi del Regno ,
percioche Filippo figlio di Mauro fù Giurato di Melina nel 1302. i fuoi colle
ghi furono Bonfignoro Anzalone , Pietro Scalefi , Arrigo Comito , Thomafo
Trancona, e Perrello Pieruitali tutti fei nobili, fù Gran Cancelliero del Regno,
e Stradigò di Meflina nel 1334, 1340. Pietro di Mauro fuo fratella fù Stradigò
nel 1322. l'altro fratello Stefano hebbe il medefmo carico nel 1343. e ciò fi leg

gono nel Catalago.de Straticoti del mio Vefpro Siciliano . Bartolomeo di Mau
ro fù vno de Baroni rimunerati del Rè Federico 2. dopò la fua coronatione fe
guita nel 1-296...

Ha fiorito parimete quefta famiglia in Genoua, e di lei Gio : Vicezo di Mauro


nel reggimento del Rè Federico 3.rifedè in Meffina, interuenne in follennità d '
vna meffa nouella d'vn frate Conuentuale di S.Francefco inuitato del medefmo


LIBRO . V 131

Rè nellacui comitiua gli furono Dionigio Arciuefcono di Meffiaa, il Conte di Gira


ce, e Collefano Francefco Ventimiglia, Giouanni Caluello Maftro Rationale , il Ca.
ualier Andrea Guerrera , il Giudice Andrea Papaleone , Giouanni Aldobrandino
Auuocato Fifcale, Luiggi Lombardo, Gio: Vicenzo di Manto, e Rinaldo Opizinga ;
finita la meſſa fù ferito il Rè d'vn franceſe chiamato meffer Tomeo , il quale effendo
preſofù conſegnato à Nicolò Paris , Pino d'Abrugnale, Andrea Guerrera, ed à Nun
tio Turtureti, per porlo al fupplicio , viue anche quefta nobile famiglia in Auerfa ,
ed in altre città d'Italia

L'arme di quefta famiglia fono vn ferpente alato volante roffo in campo d'ar;
gento.

DELLA FAMIGLIA

MAZARINO.

N vn mio libro che tratta della famiglia Leontina non impreffo


ancora da'Torchi, fcriuo ampiamente dell'origine, dominij, pa
rentele, ed altri progreffi delia famiglia Mazarino, la quale viffe
con molto fplendore ne'prifchi luftri, e benche fia ftata ne'mo
derni tempi ofcurata per la depocagine della fua pofterità , non
per quefto ella hà perfo le fue antiche glorie. Ella dunque come
fileggirà hebbe origine da'Regi Normandi , e fempre viffe col
dominio della Terra del Mazarino(hoggi Contado della cafa Branciforte) fin à Gio
Sunni Signor del Mazarino , il quale ad herendo con fuo zio Alaimo Leontino che
ficonobbe in remunerato da'fatti feruiggi al Rè Pietro d'Aragona voleua dar dinuo
oil Regno di Sicilia al Rè Carlo d'Angiò; però egli della fua troppo ingordigia d'in
tereffe co'fuoi nipoti Gio: Mazarini,ed Adinolfo di Minèoiofieme il meritato, e con
degno caftigo nè riportarono; percioche le loro fouerchie fiamme per comandamē
to del Rè Giacomo, furono eftinte nell'onde marine. Però gl'altri parenti del Leon .
tini,e del Mazarini che con la parte regia d'Aragona fi mantennero, nè riportarono
premij,ed honori, come più diffufamente fi legge nel mio precitato libro, i quali la
fciati da canto tocchirò breuimente quel che s'hà ritronato dellafua ferie . Percio
che Manfredo Marcheſe, Lombardo, fù padre d'Henrico Conte; il quale hauendofi
R 2 cafato
132 TEATRO GENOLOGI
CO

cafato con Flandrina figlia del Ruggiero, procreò Simone Conte di Policaftro, Rug:
giero, Manfredo, e Giordano. Da Simone Conte di Policaftro, e da ſua moglie Tho.
mafa nè nacque Manfredo che fù Signor del Mazarino . Quefti hebbe per moglie
Beatrice che gli generò Guafredo che fù Marefcial dell'Imperio, e genitor d'Oliuie
ro. Da Oliuiero nè nacquero Giouanni predetto buttato nel mare col zio Alaimo A
Leontino, e Ruggiero che viffe diuoto vaffallo de'Regi Aragonefi . Queſti beache
dopò la morte del fratello non potè ricuperare il paterno Stato del Mazarino ch'era
ftato dato à Riccardo Paffaneto Conte del Graffuliato coggino carnale de'predetti
Giouanni, e Ruggiero per la madre Oltreda, figlia di Guafrido Signor del Mazarino,
eforella del predetto Oliuiero; nondimeno n'hebbe del Rè Federico fecondo alcu
ale
nifeudi, ed altri ricchi effetti, Procreò Ruggiero, à Gio : Rinaldo vno de'principali
Baroni del fuo tempo, prefe egli per moglie Beatrice Roffo, la quale con animo più
8PC
che virile purgò le falfe accufe del marito con farlo liberare, ed integrare nella gra TH
tia Regia del Rè Federico terzo . L'altro figlio di Ruggiero , fù Giouanni Adinolfo
Capitan di Caualli regij, ed in molt'altri carichi fù promoffo.
Da Gio: Rinaldo nè nacque Giouanni che ferul in molti importanti affari il Rè
Martino, ed accõpagnò il Duca Martino di Mont'albo, padre del Rè Martino da Si
cilia , in Aragona per prender la Corona di quel Regno per la morte del Re Giouan.
ni fuo fratello, da chi fù chiamato in teftamento, e Marco Mazarini fuo fratello fer
ui molt'anni alla Regina Bianca , dalla quale fù mandato con carico di Vifitatore,&
Lett.pate di Vicario Generale in Sardegna , il cui figlio chiamato Giouanni , fecondo la Cro
te dellaRe nica manufcritta del Maugerio fopra la famiglia Opizinga , fi casò in Pifa, oue, ed in
gina Bian Fioreza la fua pofterità diuene ricchiffima, della quale nè peruene Gio: Battifta,che
ca date in
fece à Girolamo che con molte mercantie venne in Sicilia, e nella città di Palermo,
Siragusa à
20 di Mas e procreò Giulio il qual fù gran Predicator della Compagnia di Gesù , e Pietro che
gio 1410. moftrado buona indole fù dal padre mandato in Roma, oue fi casò co vna donzella
Romana di cafa Bufalini nobiliffima, con la quale fece oltre le femine Giulio , e Mi
chele, il fecondo prefe l'habito di San Domenico , nel, quale occupò tutti i gradi di
dignità di Maeftro,Prouintiale, e di V.G. dell'ordine, e pofcia da Papa Vrbano VIII
fatto Maeftro del Sacro Palagio, e da Papa Innocentio X Arciuefcouo , e poi Cardi.
nale di Santa Chieſa; finalmente per le fue virtù, e giunto al colmo delle mondane
grandezze.
L'arme antiche di lei furono vn Mazarino acuto,con vna croce d'oro ſopra in ca

poroffo,c dopò prefe vn fafcetto di verghe d'oro, con vafcure d'argento legati con
vna corda d'argento, ſopra vna fafcia azzurra con due ftelli d'oro dentro; la qualefù
portata dal predetto Marco Mazarini.
Alence

DELLA FAMIGLIA

MICHELE.

ON sò fe la famiglia Michele di Sicilia, e della città di Palermo hoggieftin


ta fia la medefma di Venegia, nè anche hà quella di Catanzaro , tuttauia fi
N
ritroua ella antica feudataria, annouerandofi fra i Baroni del feruigio mili
tare del Rè Lodouico, oue fi legge ne'Baroni di Palermo ( Dominus Martious de
Michele pro equis armatis duobus vntias fex . Quefto fù Barone del feudo della Cha
bica nel tenitorio d'Agrigento che gli fucceffe fuo figlio Mafino; però à Martino g
era peruenuto per fua madre Filippa figlia di Giaime d'Apruzzo Barone di detto feu
do, che l'haueua acquistato dell'Imperador Federico fecondo . Il capobreui dice
ch'al

1
LIBRO V. 133

ch'al predetto Giaime d'Apruzzo gli fucceffe Manfredo, che fùagnomato per il feu
do della Chabica , dal quale peruenne à Ramondo, agnomato Batafte , per la cui
mortefenza heredi, gli feguila forella Filippa d'Apruzzo moglie di Mafino di Mi
chele,che per ragion di lei fi inuefti di detto feudo, e gli feguì dopò la morte il pre
detto Martino di Michele, à chi il figlio Maſino nel 1 326 , ed à coſtui ſuo figlio An
drea , al quale il figlio Antonello nel 1453 , e da lui peruenne à Barbara d'Agrigento
che lo dotò à Benedetta fua figlia , cafata con Peri Matteo Orioles nel 1492 con
forme s'ha detto nella famiglia Chabica. Antonio di Michele di Catania hebbe on
ze feidi rendita fopra li beni di Simone Reciputo ribello nel 1397.
L'arme di questa famiglia fono vn campo partito in fei fafcie d'oro , ed azzurre,
edentro venti pani diuifi nella prima fafcia feipani, nella feconda cinque, nella ter
nell'vltima vno ; però quelli ch'entra
MA za quattro, nella quarta tre , nella quinta due, e
no in campo d'oro fono azzurre; ed in campo azzurro d'oro.
Lin

Fe
DELLA FAMIGLIA

+ MAZ Z A.

Wif.
404
A
...

Pi

has

Vie

1°8

ITROVASI la famiglia Mazza effer ftata vna delle più antiche.


e nobilifamiglie di Spagna, del Regno d'Aragona , poiche il Zu
rita nel 1.lib. cap. 32. racconta che nell'anno 1096 regnando il
Rè don Pietro primo fi fece vna gran battaglia contra i mori, det
ta d'Alcoraz nella quale vi interuenne oltre molti valorofiffimi
caualieri vn don Fortugno,nobiliffimo caualiero c'haueua ftato
cfiliato dal Regno : e quefto caualiero venne à feruire il Rè Pie
tro in quefta battaglia con 300 fanti di Guafcogna armati di mazze, delle quali fi
preu alfero affai in quella giornata, e perche queſto caualierò ſi ſegnalò per le fue
gran prodezze più di tutti in quella , lo chiamarono don Fortugno Mazza, perloche i
fuoi defcendenti acquistarono quefto cognnome di Mazza , e furono de'principali
Ricoshombres di Spagna .

Darco Mazza caualiero di molte valore diede infieme con molt'altri Signori d'
Aragona il giuramento d'omagio nel 1 137, e fuo fratello Fortun Garzez Mazza in .
teruenne nella pace che fece il Rè don Ramiro, con il Rè di Caftiglia nell'ifteflo tém

po. E
0
134 TEATRO GENOLOGICO

po. Enel cafamento che fece dell'Infanta donna Petronilla fua figlia col Conte di
lib.1.cap . Barcellons , e nella renuntia del Regno fra molt'altri caualieri, e Ricoshombres v
$3. interuenne Gomez Mazzı.

Blafco Mazza nel 1156 viene annouerato dal Zurita fra molti Baroni d'Arago.
lib.2 . cap. na,e di Catalogna che accompagnarono il Rè don Sanchio di Caftigiia .
16,e 19.
Fortugno Mazza interuenne parimente con molti Prelati , e Ricoshombres nel
Zur.lib.z. 1163 , nella coronatione del Rè don Alonſo figlio della Regina donna Petronilla del
cap. 22. Regno d'Aragona, e Pietro Mazza giurò d'omagio con molt'altri fignori al Rè don
c23 . Alonfo.
Don Blafco Mazza caualier di molta ftima , che fù Signor di Borja fi ritrouò pre.
Zur.lib.z.
fente alle nozze che fece in Taracona il Rè di Cafliglia , con donna Leonora figliuo
cap.24:27 la d'Henrico fecondo Rè d'Inghilterra nel 1167, e come Signore di molto pregio fi
32.37.
trouò con molt'altri Signori in quelle, che celebrò il Rè d'Aragona con donna Sácha முகச்
figlia dell'Imperador don Alonfo, e della Imperatrice donna Pica nel 1174.
Don Pietro Mazza parimente fi trouò in feruiggio del Rè don Pietro fecondoco.
Zur.lib.2 trai mori del Regno di Valentia, e particolarmente con molti Signori Caualieri ,
cap.59. Capitani in quella famofa giornata de las Nauas de Tolofa del 1210, doue eſercitò
ilfuo valore.
Vn'altro don Blafco Mazza nell'anno 1216, fi troua hauer feguito con moltifRi
Zur.lib.z.
coshombres la parte del Conte don Sanchio, con l'Infante don Hernando; e nel 1223 #3
cap.67.77
fù dato perteftimonio infieme con don Atho de Foces al Rè do Giaime dal Conte dó 11
Sanchio ifteffo per caufa che don Guillen de Moncada Vifconde de Bearne voleua I

far guerra al Conte , per il Cotado di Roffellon, ed effo fe nè querelò al Rè dicédoche


voleuaftare à ragione, e non far guerra,e per ciò diedei teftimonij . Il medeſmo dõ
Blafco feniore fi trouò a'feruiggi del Rè do Giaime il coquiftatore, e particolarmente
-20
nella guerra che fece contra le Città, e luoghi che feguiuano la parte dell'Infante
All
cap.80! don Hernando nel 1226: parimente quando il Rè don Giaime d'Aragona guerreg. 43
giaua contra i mori delle Montagne fempre fi trouaua pronto al fuo feruigio ,
lib.3.cap. quando il Rè don Giaime G confederò col Rè don Sanchio di Nauarra , egli fi
XXI: e v
fottofcriffe con giuramento infieme con molt'altri Signori, e quando pofcia gli do
XIII.
mandò licenza diffe che fempre farebbe pronto di andarlo à feruire con 2000 Ca
ualieri .

Zur.lib.3. L'ifteffo don Blafco Mazza fi trouò fempre feruendo il fuo Rè contra i mori di Va
cap.33. NO
lentia, e quando il Rè moro Zaen refe la città di Valentia, ed altri Caftelli , effendogli
conceffo tregua per ott'anni dal Rè don Giaime don Blafco giurò con molt'altri Si
**
gnori di mantenere l'accordo, che fù l'anno 1239.
Vn'altro don Pietro Mazza Signor di Şan Gayren ferui negl'anni 1232 al Rè d'A
lib. 2. cap . ragona contra i mori di Malloria,e fù lafciato da quel Rè in compagnia di Bernal,
XII .
do di Sant'Eufemia à finire quella imprefa, effendo egli andato in Catalogna.
Vn'altro don Blafco Mazza fi ritroua nell'anno 1273 che fiimpiegauz ne'feruiggi
lib.3. cap.
83. del Rè con moli'altri Baroni , e Signori d'Aragona , e Catalogna contrai moridi
Granata.
lib.4.'cap, Blaſco Mazza viene annouerato tra i 40 principali Caualeri che il Rè Pietro no
28.032.
minò per adempir la disfida col Rè Carlo d'Angiò nel 1 283 , per douetli far in Ber
deus la battaglia: l'ifteffo è nominato come Barone à dar il giuramento d'omagio có
lib.4. cap.
39: altri Baroni, e ricoshombres al medefmo Rè.

lib.4.cap . Fiorirono parimente nel 1285 molti Baroni diquefta famiglia, va Pietro Mazza
39.34.58 . Signor di Banatron, Pietro Mazza Signor de las Cellas . Blafco Mazza Signor di
91.99. Ganalur, i quali tutti feruirono in molte importanti guerre con i fuoi vaffalli il Rè
108. loro.
Però
ODISLIO BRDO SVI I. 315

Però vn don Blafco Mazza caualiero guerrigero pafsò in Sicilia col Rè Gia- Zur.li. 4•
como d'Aragona in quelle guerre quando il Cardinaldi Palma , ed il Conte d- cap.95 .
Artois mandarono l'armata Francefe in Sicilia, e prefero il Caftello d'Agofta, ed
-
il Rè trouandofi à Catania fi particol fuo effercito alla volta di quelli per affe
diargli in Agofta nominando per Marefcial dell'efferci o don Ramon Aleman,
dando il Stendardo Reale à don Blafco Mazza, il che fù nell'anno 1287, oltre
Bōfiglio
che haueua altri carichi di gente Catalana, ed Aragoneſa. ⠀¸ !
p.I lib.8.
Quefto don Blafco Mazza piantò la fua famiglia in Meffina, e fù progenitor f.29 +.
di Pietro Mazza, di Fra Filippo Mazza , ed altri caualieri . Si deue fapere che
quefta famiglia infieme con molt'altre di Spagna fi nomauano con ildon , ed
etiamdio i Rè come fi legge nell'hiftorie Spagnole , e po cia quando paffarono
in Italia,e Sicilla lafciarono il don ad vfo de paefi Italian , chiamandofi fimpli
cimente de'proprij nomi Pietro , Giaime Alonzo , & c . '
Il predetto don Blafco, che vennein Sicilia , pofcia pafsò in Napoli con l'In
fante Violante, che fù Regina diquel Regno, con il predetto Rè Giacomo nella Mazzelli
quale Città mantenendoli con molto fplendore , ed honorati carichi fù aggre- nelle fa
gata la fua famiglia nel Seggio di Montagna, ouc rifedè molto tempo ; poicia miglie
itintedel
effendo Baron della Sellìa i tuoi pofteri rifedendo parte in detta fua Terra , che feggio di
L è nella Calauria ritornarono à riledere in Meffina per commodità, e vicinanza Motagna
di detta Terra.

Dal predetto Biafco nè nacque Pietro caualiero valorofo c'hebbe del Rè


Martino vn gran cafamento nella Città di Sacca, ch'era d'Artale d'Alagona ,
del Conte Nicolò Peralta nel 1399, che fù padre di Blafco 2 , e di Federico . Bla
fco 2 ,fù genitor di Pietro 2 , di Santoro,d'Emilio, ed altrefemmine . Pietro 2 ,ge
nerò Ferdinando caualier generofo , che fù anche padre di Pietro 3 , e di Corra
do. Pietro 3 morì giouanetto fenza figli, ed il fratello Corrado fù padre di Fer
rante caualier valorofo, e genitor di Corrado vltimo Barone della Sellia , e di Pie
tro,i quali viffero con molto fplendore, e decoro di nobiltà . Nella Cancell. di
Napoli Cur 2 del 1486. fileggono alcune memorie di detto Corrado , e do Fer
rate la Marra nella famiglia Ruffo raccota che nel detto anno don Antonio Ce
teglies già Marcheſe di Cotrone, il figliuolo di Giouanni Ruffo Conte di Sino
poli , e Corrado Mazza diedero trauerfo nel Pizzo, che li fè prigioni il Rè Fer
dinando .

Il detto Corrado fù padre di Ferrante 2 , caualiero virtuofiffimo così nell'armi


come nelle lettere , che fi casò con Mariola figlia di Filippo Crifafi Baron di
Erbabianca, cugin carnale di Nicolofo Cri afi Baron di Linguagroffa , e di Getile
Cōpagna, figlia d'Antonio Dottor di legge dal predetto Ferrate 2 , e fua moglie
Mariola nè nacque Pietro 4, e Filippo . Pietro fi casò con Sebaſtiana Alife , figlia
di Capitan Guifcardo Caualier di S.Giacomo, e forella di Bartolomeo che viffe

con molto fplendore, ed autorità Capitano d'vna Galera di Sicilia , e pofcia co


mandò la squadra con carico di Generale, e fotto Carlo 5 , fi trouò nel battimen
to d'Africa,e viffe col medefimo abito di S.Giacomo della Spada .
Da Pietro 4e da fua moglie Sebaftiana nè nacquero Mariana, Santoro, Fran Cotratto
cefco, Guifcardo, e Filippo , che tutti nobilmente , e ftimatiffimi viffero nella matrim .
Città di Melfina, morendo tutti fenza lafciar prole . Però Mariana effendo ftata negl'acti
educata diligentemente reufci fapientiilima , ed ornata di belle lettere così la di notar
tine, come Toſcane; fù valente anche nel poetare inpronto,ed in fcrittura vaghe Baldo Pi
xi di Mef
canzoni ficiliane , e varie rime tofcane lafciò, queſta donna fù cafata con Giaco fi na nel
mo Falcone figlio di Simone, e didōna Margaritella Merulla figlia di Pantaleo, 1549.
da'quali nè nacquero Margaritella, Lodomia Falcone, ed altre figlie Margari
tella
TEATRO GENOLOGICO
136

tella fù data per moglie à Gio: Battiſta d'Aquino nell'anno 1572. per l'atti di
notar Geronimo Mangianti, che gli generò Giacomo Maria d'Aquino.
Il predetto Filippo Mazza figlio del vltimo Ferrante , e fratello di Pietro fù
msn
P 164
Caualier della Religione Gerofolimitana di San Giouanni riceuuto nel 1526,
quefti hauendo feruito la fua Religione, e finiti tutti i feruigi fù giubilato, e fat
to Gran Croce di Capimento della fua Religione , e fatto Generale della fqua
dra della fua Religione corfeggiò contra i nemici della Criſtianit à, e fatte molte
prede di Turchi, e Mori, fegui con la fua fquadra due Galeotte Turchesche, e
per la notte che fourauenne fi ritrouò nel Golfo di Venetia molto dentro , di

inodo che la matina s'inbattè con la guardia delle Galeazze Venetiane , delle
quali pre o con tutta la fquadra fù per gl'ordinati Statuti di quella Republica
tagliata la tefta , e per honorarlo in qualche parte lo feppellirono nel fcoglio
detto hoggi per tal caſo di Mazza , e così è nominato hoggidì da tuttii ma
rinari. ola

Fiori parimente il Dottor Angelo Mazza, che fù Giudice della Corte Strati- n

coziale diuerfe volte procreò coa Fiorella fua moglie Antonino che fù donata- 03
rio de❜loro beni nel 1514, per donatione nell'atti di notar N. Faxanella di Meſ- 2
fina,e Pantaleone, che fi casò con Tanzulla figlia d'Antonino , e Leonora Bri
gandì nel 1502.
"A
Nè nacquero d'Antonino, e Bernardina Mazza Mariano, e Gio : Nicolò i quali
fucceffero ne'paterni beni nel 1544.
Gio: Nicolò predetto figlio d'Antonino Mazza, e Bernardina Romano figlia
del Baron di Mont'albano fi casò con Leonora figiia di Pietro e Leonora Anza
lone per gl'atti di notar Girolamo Mangiante di Me:fina à 19 di Gennaro 1529 .
Mariano hebbe per moglie Gratiofa figlia di Mauro , e PetruzzadıИauro five

de per contratto nell'atti di norar Francefco Giardini di Medina nel 1545,0


procreò Marcello, e Claudio Mazza, Giouanna Lauina, che viffero monache i
per fuoteftamento nell'atti di norar Zaccaria di Federico a 20 di Maggio 1581 , 0
Claudio procreò Maria, che fù moglie di Mario Cocchiglia; finalmente tuttii
gentil'huomini di quettafamiglia fiorirono nobilmente, e con i primi vifici del
la loro patria,e viue hoggi in Milano.
L'arme di quefta amiglia ono due mazzi d'oro in campo azzurro, e nelle mat
niche vna ligami roffa co'perfili d'oro però in vn Sepolcro della famiglia Maz
za della Citta di Palermo fono tre mazzi d'oro, ed vna banda d'oro di oura in
campo azzurro.

DELLA FAMIGLIA

MEDICI , OVER MEDICO.

Cosìantica,e nobile la famigl a Medici detta anche Medico in Sicilia, e


nella Città di Leontini , che per alcuni fue antichi edificij , e palaggi fi
E
moftra effer ella viua nel reggimento Normanno, e forfe innanzi,perche
il cafamento fuo antichiffimo doue appaiono le fue armi v'è il numero dell'an
no 1021. tuttauia non hò trouato d'onde ella deriuaffe, benche in Italia fia an
che ella antichiffima in Milano, in Fiorenza, in Viterbo, in Oruieto, ed in altre
famofeCittà. Si legge Giouanni del Medico di Leontini Secretario del Rè Tan
credo di Sicilia; il quale morì nella guerra del Rè Ruggiero , e dell'Imperadore
Henrico 6 nell'acquiſto di Sicilia.
Filippo

1
OO ! L) I ROO V.
BR 187 1374

Filippo del Medico lo profuppongo figlio del predetto Giouanni per la prof
fimità, fù Conferuadore della cafa Imperiale dell'Imperatrice Coftanza,e di fuo
figlio Federico primo Rè di Sicilia . Nicolò del Medico fù Camariero del Rè
Manfredo, effendo ftato pria del giouenetto Henrico fuo fratello, la cui moglie
chiamata Elena del Medico nutrì la Principeffa Beatrice figlia del medefino
RèManfredo, che fa moglie d'Hearico d'Angiò.
Luiggi del Medico di Leontini, fù Caftellano di Sacca neltempo del Rè Fe
derico 2. Dario fuo figliofondò iui lafua famiglia nobilmente , e profuppongo
deriuarne la viuente famiglia Medici la quale fcordandofi delle fue arme anti
che che fono vna Croce d'oro in campo roffo pofta foura vna fumità , e nel fine
debracci tre merletti cioè tre di foura, e tre per ogni braccio , e fotto vna ftella
d'oro . Però Fra Ottauio Caualiero Gerofolimitano della medefina Città di
Sacca riceuuto nel 1582. nella fua proua dell'Abito fi puofe del Medico , e così
offeruò la famiglia del Medico di Leontini, oue Benedetto del Medico, e Medici
fù Barone della Carrubba, e Capitano nel 1343 ; mà quella di Sacca deriuò d'vn
medico di cafa Abrignano , e per quefto fi cognominò Medico .
Giouanni del Medico fù Capitano di Leontino nel 1392 , e Giurato nel 1394,
1396 , c 1399, c'l Rè Martino nelle fue lettere reali lo chiama Ioannis Medico
Miles Confiliario , e fideli nostro.
Pietro del Medico fù Maftro Rationale della Reginal Camera nel 1422, il
cui carico l'hebbe fuo figlio Criftofaro nel 1445 , e Gio: Pietro fù Maftro Secreto
della medefma Reginale Camera nel 1497 , e Cofmo che fù virtuofo caualiero
hebbe dal Rè Ferdinando in ricompenza di fuoi reali feruiggi l'vfficio di Ma
ftro Rationale del Regno nel 1506, in tempo ch'andò alla Corte reale col cari
cod'Ambafciadore dell'Vniuerfità di Leontini in Aragona, effendo ftato pria
diuerfe volte Senator della fua Patria.

Marcio figlio di Pietro , e fratello di Criftofaro fù Giurato nel 1446, 1449,

1455,e Capitano nel 1458,fù padre di Michele, che fi casò con Margarita Spc
19 ciale nobile Leontina.

Da Cofmo del Medico , nè nacquero Chriftofaro , e Thomaſo ch'effendo


ambedue eccellenti Dottori di legge, furono promoffi dell'Imperador Carlo S ,
molte volte nell'vfficio di Giudice della Regia Gran Corte , ed vltimamente di
Reggente in Spagna Non sò come s'ingauni Giofeppe Bonfiglio à porre nella
fua Meffina Thomafo Medici per Meffinefe effendo che nelli loro dottorati am
bedue hebbero della Città di Leontini onze deci per ogn'vno di regalo foliti da
rifi ad ogni Dottore Cittadino , e di ciò n'appare l'ordine, e la riceuuta negl'atti
della Corte de'Giurati per mandari fpediti; profuppongo ciò per hauerfe cafa

to ilpredetto Thomaſo nella Città di Meiĥina , con la figlia di Gio: Giacomo


Láza, perloche fù Giudice della Corte Straticotiale nel 1 546,1 549 , 1553 , e 1556.
Criftofaro fi caso con la figlia di Nicolò Falcone Barone del Boſco di Schifa
no , en'acquiftò vna fola figlia , che fù moglie d'Antonino Falcone caualier
Leontino, che ù padre di Criſtofaro Falcone padre d'Antonino di Pietro , di
Girolamo, e di foro Lodomia monaca nel Monafterio di Santa Chiara ; final
mente, e in Leontini aʼnoftri tempi eftinta : viue nobilmente la famiglia Medici
di Sacca, la quale, e ftata promoffa ne'primi vffici , e carichi di quella Città da
chi firitroua Henrico del Medico, il quale dal Rè Federico 3 hebbe tutti i beni
tolti à Pietro Caſteiola ribello nel tenitorio di Corleone nel 1374, e Franceſco
hebbe onze venti di rendita in feudo foura li Gabelli di Trapani,e molt'altri do
niacquiftò quefta famiglia mercè i molti feruiggi ch'ella a Rè di Sicilia fece ;
percioche fù parimente honorata di fupremi carichi,e fra i Caualieri Gerofoli
$ mitaai
NOLOGICO
1383 TEATROGE

mitani fiori Fra Ottauio Medici riceuuto nella Sacra Religione nel 1582, e mol
ti gentil'huomini di lei fono ftati Capitani, e Giurati di Sacca. #19
L'arme ch'ella vía adeffo fono i proprij di Fiorenza facendo anticamente vn SPA
lei 11027
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DELLA FAMIGLIA
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Efamiglie antiche nobilì fiorirono ne'paflati luftri nella Città


di Nola,la famiglia Maftrillo, ouer Maftrilli, e ftata fra le pri
me di quella ftimata. Veggo di lei Ciro Maftrillo caualiero di
116"
D
molta prudenza, Cammariero della Regina Giouanna, e fuo
4
figlio Gio:Alfonzo fù Alunno del Rè Alfonzo , ed hebbe per
moglie Liuia della nobile famiglia Alagni con la quale pro
creo Ciro 2 , che per le fue virtuofe qualità fù affai ftimato da
Cola Alfonzo, e Girolamo d'Alagni fuoi parenti , e Paolo che del Rè Ferrant
primo di Napoli nel 1491 fù mandato Ambafciadore appreffo il Vicerè di Sici
lia , que dimorò molt'anni, e ftimato oltre modo per le fue virtuofe qualità, fra
la nobiltà di Sicilia , Fra don Antonio Maftrilli Caualier di Maltafù vno de'pri- a
mi Caualieri della fua Religione : nondimeno ella pretende la fua origine del
la famiglia Gefenna Romana ; mà perche fia hora non nè hò hauuto certa co
gnitione nè de'progrefli di lei, nè della fua origine , fi non che di quelloc'ho
fcritto di opra, nondimeno fi può profupponere la fua pretentione per le varie
accidenti, che poſſono ouente fuccedere alle famiglie nobili, finalmente quefta
famiglia fecondo la relatione di molte per one d'auttorità , e ftata ricca di mol
t'huomini illuftri di lettere, e d'arme, de'Caualieri Gerofolimitani, Dottori ch'

hanno goduto i primi vffici del Regno di Napoli, e religiofi di molta ſantità fra
quali il Padre Marcello della Compagnia di Giesù ; le quali non fono qui rac
di
cordati per depocagine de'viuenti gentil'huomini, i quali non hanno curato
farvenire la fcrittura di Napoli, ò di Nola hauendogli al fpeffo inchetato , per
la ſpeditione . Don Mario Maftrillichiariffimo Dottor di legge fù colui che ven
ne in Sicilia con honorato carico, col fignor Marc' Antonio Colonna Vicerè di
Sicilia;
ODIDLI BI R900 Y...
ོ་ ་ 139

2 Sicilia Il cui figlio don Garzia Maftrillifù diuerfe volte Giudice della Regia
Gran Corte : e d'altri fupremi Tribunali del Regno , fcriffe de Magiftratibus,
due libri di decifioni di caufe fucceffe nel predetto Regno, e ftimato de'fignori
Vicerè nonpuoco per le fue virtù. Procreò anche il predetto con fua moglie
donna Luife don Girolamo primo Marche e di Turtureti don Andrea Arciuc
fcouo di Melfina e Fra don Antonio Caualier di Malta. Il Marchefe don Girola

moprocreò i viuenti don Garzia Marchefe di Turtureti, il P. Thomafo Teati


no, donna Luifa, don Andrea, e donna Cirilla moglie di don Francefco Rao Mar
chefe della Ferla . Dal Marcheſe dọn Garzia, e donna Lucretia Celeſtri fua mo
glie, nè fon nate fin'hora donna Pelagia, e donna Luifa gemelli donna Maria ,
edvn'altra . Da don Andrea, e donna Domenica Requifens figlia del Baron di
San Giacomo fua moglie nè nacquero don Girolamo,donna Felice, ed vn'altro
fanciullo ! 12 an
1776 Si
L'arme di lei fono vna banda azzurra con vn giglio d'oro dentro, e nè vacui
del campo roffo , di fopra vnraftello con tre denti d'oro, e di fotto va Leone
d'oro rampante. el chuism A cinetik (Liczbaq ? cardiombi amille2 cloɔ
widLƆ osstalkoon
CONT
i DELLA FAMIGLIA
protebe 2
7
Jid to Mores ....) robererait vf adenhor 9.ontario," oneonarHealt
nobaros : MERVLLA, E MARVLLA.Bontmanalst
-01
Ietoderm Told versi e mad¡¡V‚óïfish.Ɔ ocnome old case. el

Enza veruna difficultà la famiglia Marulla, e Marulla yiucua chiariffima


in Sicilia nel tempo de Regi Normanni, nel cuitempo filagge Guglielmo
750Marulla Rettore di Toromena.Martin Marulla caualier Moilinefefùvno
Sc

de Baroni efiliati della Città di Melina dell'Imperador Henrico 6. come fi mo


ftrò nella famiglia Cauatore nella prima parte, e da predetti fucceffiuamente,
nè deriuata la viuente famiglia, la quale per la fua molta antica nobiltà preten
de deriuare da Lucio Cornelio Merula, che fù Conſble in Roma con Minu.

tio Termo portato da Francefco Harço nell'Olimpiadi, e fafti Romani negl'ā


nidi Roma s60. Marco Oggio Marullo fù Confole infieme con MPapino Elia
no nell'anno di Roma 937,e di Crifto 185, lo riferisce ( Ingulfo in faftis Regum,
& dominorum Anglia ) e lasciando dunque gl'antichi per l'eftinte notitie , di
rò del prenarrato Martino à quefta parte nel cui tempo viffe parimente Pietro
Marullo, che fu Scudiero Imperiale dell'Imperador Federico 2, l'origine de

11 quali il noftro Simone Leontino nell'iftoria della cafa Leontina dice chederiuò

0 di Marullo Capitano deila Guardia, e Gonfigliero di Tertillo Prefidente di Sici


la per Decio Imperadore nel 246 del Signore, il quale hebbe il gouerno di Mel
fina dell'imperador Emiliano nel 2 540 hor comunque fia, e quefta famiglia an
tichillima in Sicilia, siusa sit silah viming lobuseio, snciana bo po
Francefco Marullo five de Deputati nobili della Città di Melina, per la
fabrica della Chiefa di Santa Maria dell'Alto nel reggimento della Regina Co
ftanza nel 1292, Pietro Andrea Merullo fi congiunte in matrimonio con la ca
fa Palici, efù vno de Configlieri del Re Ludovico, Giacomo Merullo fù nel reg
gimento del Rè Martino due anni Gouernadore dell'Ifola di Sardegna ,
remm
"
Thomafo Merullo caualiero ricchiffimo viffe con molto fplendore , hebbe
per moglie Magnutia Compagna, dopò d'hauer procreato tre figli Giouanni,
Miuccio, e Damiano pafò alla miglior vita nel 1450, idue primi furono Sena
tori della loro patria nel1647 Thomafo Straticoto nel 1,502, ¢ fù Có
te di Condiianni in Calauria .
sistor sich leibraм sHOSHA
Quiv S 2 Dal
1
GICO
14.09 TEATRO GENOLO

-Dal predetto ne peruenne do Giouanni Merulla Conte di Codiianni Straticò


diMeffina nel 1528 e 1534 nell'anno feguente pafsò di Meifina l'Imperador Car -
los ,è di ciò nè fa mentione vn Epitafio che dice.
Vetuslus quem unà cum ceteris templarijs in aduentu Caroli 5 : Imperatoris , &
!!!PP
Regis Sicilia abftulere do loannes Merullus Condoiannis Comes Vrbis Strategus lu
An
ratiquepatres loannis Philippus , & Bartolomeus Rocca, Francifcus Rugerius,Franci
fous Staifcius, Thomas Pafquali,& Francifcus Merullus . Ed in altro Epitafio erto it!
OS
nel 1562.
Turatis patribus remp. bene adminiftrantibus Nicolay de Calcis, don-Ioannis Me
rullo ,Francifco de Ioanne, Ivanni Antonio Policio, Antonio Goto, Honofrio Giurba.
Hà poffeduto quefta famiglia il Contado d'Augufta, il Marchéfato di Conda pe
gufta, il Contado di Condianni , le baronie de'Caftelli , Terre, é feudi de Catala
biano di Sapunara, di Caluarufo, di Cafalnouo, e della Mola in Sicilia, e di San A
Siro
Lorenzo in Calabria, oltre di quella di Santo Stefano nel tenitorio di Meffina.
- Don Thomafo Merulla fù Senator di Meffina nel 1562. i Colleghi furono Niac
colò Sollima, Bartolomeo Spadafora , Antonio Azzerello,don Franceſco Sacca dor
no, e Matteo Cafalaijna. AW
Don Afcanio Merulla fù caualiero vituofo, e Giurato nel 1555. con Giacomo
Stefano Tent
Spadafora, Nicolò Sollima , Pietro di Benedetto , Girolamo Romano , •
Meflina,Francefco Romano, e Gio : Giurba . Parimente don Giacomo Merullo ba- o
rone del Baiulato di Santo Stefano nel 1588. con Pietro Faraone, don Giacomo
la Rocca Gio: Domenico Calaftrò, Viſconte Rizzo, e Gio Francefco Pellegrino,emp
nel-1571,con don Girolamo Romano, Domenico Saccano, do Girolamo Merul
lo ,Honofrio Giurba, Annibale Alifia, ed Antonio Maurolico, meuleiðan 20

Don Bernardo Merulla viffe con molta lodefù Barone di Bauufo, e genero di
Federico Caftagna, e Pollecino fighor di Monforte, er Turtureti, ed acquiftola ma
medefma Baronia per la fagion di dote nel 484.e Thomafo figlio di Damiano de
fù Giurato nel 1917.5 stort antalmeg sirup si sily mintorrod tan we in
Comprò ella nel tempo del Rè Giouanni la Terra di Calatabianose dell'Impe
rator Carlo acquiftò in dote della caſa Moncada la Contea di Augufta hebbe
nobiliffimi congiungimenti matrimoniali nel Regno di Napoli, con la cafa Car
raffa de Principi della Rocella con la Cafa Borgia de Principi di Squillace.
Fu fatta finalmete affai chiara da do Cefare Merulla Arciuefcouo di Palermo,

che reffe con virtuofo grido la fua gregge.Ilicui Nepote don Thomafo Marchefe YO
di Condagufta fù Secreto di Palerino,fù figlio di don Francefco Teforero del
Regno, e Caualier dell'habito di San Giacomodon Thomafofù Senator di Pa Ji
lermo nel 1600: 8 molti altri carichi hebbe.byLD onsnight cit

Vn'altro don Francesco Merulla Barone del Caftello della Wola procreòdon Bar
Thomafo che fucceffe nel medefimo ftato il quale fi caso con donna Anna Roc
ca, ed Anzalone ſoftinendo i primi vffici della fua patria,parimente ſuo fratello
e
don Cefare calato con donna Blanda di Pafti,fù Sefiator ador
l l a el 639. ndo Ambafci di Mellina nel 164 , i
•S t e n 1 A per la Città di
Principe de Caualieri G
-Meffina in Napoli per riceuere il Ducha d'Alcalà,detto Vicerè di Sicilia .
-Don Giacomo , e don Andrea figli di don Francefco fecondo genito didon IS
La
Giacomo feniorê più volte Senator di Mellina , Barone della Baglia di Santo f
Stefanofù Eletto Colonello di Maftrodi Campo della feria di Tramontana del
la Città di Mellina nel 1994, nel quale venne il Baxa Cicala con l'Armata Tur
chofca effendo Stradigojo Vicario generale il Marchefe di Girace don Gio:Ven
timiglia, e della foria di mezzo giorno nè fù Colonello don Pietre d'Aierbo, ed
shpela niin ...
Aragona Marchefe della Grottaria.
Viuc
0019 CID BRO V.37 141

Viueno fragl'altri caualieridon Placido, don Giofeppe, e don Vicenzo figli


didon Mario. Don Francefco, don Antonio, e don Diego figli di don Henrico
defcendenti di Miuccio Barone della Saponara, e Caluarufoi quali ſono ſtati
parimente promoffi in tutti gl'vffici che fruiſcono i nobili Meffinch , viue però
convirtuofa lode don Antonio Arciuefcouo di Manfredonia figlio del predet
to don Thomafo Secreto di Palermo, che imita i virtuofi veftiggi del Zio don
Cefare Arciuefcouo di Palermo, egli in tempo ch'era Prete, e Protonotaro Apo
ftolico godè molti carichi nel Regno.
11 Ritrouo Senator di Meffina per gl'atti della Corte Gio: nel 1478, Pietro nel
1497,Thomafo nel 1508,1 512 , 1515 , 1520 , don Francefco nel 1521 , Francefco
nel 1524, Thomafo nel 1526, Franceſco nel 1536,don Thomafo nel 1542, e con
Miuccio infieme nel 1 549, Franceſco nel 1551 ,don Thomafo nel 1553 , do Afca
nio nel 1556 , don Giacomo nel 1560, don Thomafo nel 1561 ,don Gio:nel 1 562,
don Girolamo nel 1564,don Thomafo nel 1 566 ,do Girolamo nel 1571 , e 1575,
donGiacomo nel 1587, e 1596, don Vizenzo nel 1603,1608,1612,1620 , 1624, C
1627, don Giacomo nel 1603 , don Franceſco nel 1611,1614,1618,1623 , e 1629 ,
don Placido nel 1630,1636, e don Cefare nel 1640.
C Oltre i congiungimenti predetti quefta chiariffima famiglia s'haue anche
congiunto in parentela con le nobiliffime cafe Crifafi, Moleto, Bonfiglio,Farao
ne,Falcone; Compagna, Staiti, Pollicino, Larcan,Marchefe, Anzalone, Spadafo
ra,Moncada,Coriglies, Patti, Porco, Lanza, Balfamo, Romano Colonna, Spuc
ces,Campolo, Saccano Rocca,Giouanni, Villadicans, Burza, Carbone, Guerrera,
Sollima, Sires,Corfina, Grauano,Notarbartolo, Orioles, Cicala, Bettoni, Giunta,
Marco,Cariddi,Furnari,Cirino,Mondragna, e con altre nobili viuendo conric
chezze, e fplendore,e viue anche a'noftri tempi in Barletta.
L'arme di quefta famiglia fono vn campo diuifo di foura d'oro, e di ſotto rof
fo,e nel campo d'oro vna Vucello merula.

DELLA FAMIGLIA
: "2013
1
1 1M* E S SIN A.

Orrado di Meſſina fù capo dellaguardia del Rè Pietro fecondo, e fuo fi


glio Agoftino del Rè Ludouico ; ll cui figlio Giouanni hebbe del Rè
Federico terzo la Caftellania di Noto, e ficasò iui con la figlia di Nico
C
lòlampicciologentil'huomo di quella Città, e procrcò Giouanni,Pietro, Nico
lò, e Bartolomeo, che tutti furono promoiſi ne principali vffici della Città di
Noto, percioche Giouanni fù Giurato nel 1407, 1411 , Pietro nel 1416,1420, e
1422,Nicolò viffe Prete,e Barrolomeo fù Capitano nel 1428, e Giurato nel 1426.
A Da Pietro nè nacquero Giouanni, e Bartolomeo, ch'ambedue viffero col ca
rico di Giudice della medeſma Città nel 1486, e'loro poſteri, cioè Antonio an
cheGiudice nel 1519, e Michele Accatapano nobile pria, e dopò Giurato di No
to nel 1533, e molt altri gentil'huomini nella medefma Città fiorirono congiu

gendofifempre in matrimonio con le principali famiglie di lei. 3:12.


In Melfina parimente hebbe quefta famiglia vfficij di Giurato Stefano di Mef
fina fù Senatore nel 1566,fi legge in vna Tabella . ib s ?

S.P.Q.Maumertinus nobiliffima Clauftrorum Aedeopus annorum triginta quinq,


Aerepubs expleta. bumbaA boto, 1920pi konek
Sp. Don Bernardo Riccio, Ioanni Iacobo Cirino, Nicolao Mazza Stepbano di Meſſing,
don
1142 TEATRO GENOLOGICO

ཁྲུས་
ཆོས
don Thomaſi Marchetto, Antonio Acciarella Iuratis Seraphicæ fimilia alumni Zan- is


cla gratiffimi P. 1566. e fù parimente nel 1578.
Fra molt altri Cefare di Melfina fù Senatore nel 1579, fi legge dilui nella Ta
bella della Strada della Marina chiamata Strada Colöna, i Colleghi furono Se
baftiano Mollica , Pietro Granata, Nicolò Antonio Romano Giouanni di Buo
no, e Gio: Giacomo Cirino; e molt'altri finalmente di queſta famiglia fioriro

229HH
no parimente in Palermo Vicenzo di Meflina Giurato nel 1590 .
L'arme di lei fono vna Croce d'oro in campo roffo, e di forro onde marine,
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I quefta famiglia nè impreffe vn libro il Sacerdote don AL
Giofeffo Vaffallo Dotter in Teologia nel 1639, per lo

quale dona principio alla famiglia d'Alemagna , e da Gui ཀ༩


done Miccichenio figlio di Standoffocaballero Turoni C
co, che venne in Sicilia nel reggimento del Rè Federico aff
nek1355 , portando feco due figliTomco ouce Timoteo,
ed Antonio, efi fermò nelle Città di Meffina, es'impiegò F
a'feruiggi del medefimo Rè tur edo cornolottiüs ot
Da Tomeo habitò in Terranouase dopò in Naro , ed heb 40
be del Rè Martino onze 40 di rendita nel 1392 , foura de Secretie della Città di
วา
Lalicata. Antonio l'altro fratello hebbe onze 60 di rendita ogn'anno foura le
Secretie di Palermo della Regina Maria nel 1380yelfi mori fenza figlio abou
-Da Tomeone nacque Giouanni, che s'impiegò a ferunggi militaridel ReAL
fonzo, ed habitando in Sicli Terra del Contado di Modica, procreo, Pietro
tonio,Margarita,ed Elifabetta. Pietro hebbe confirmata delpredetto Re Alfon
zo la rendita che confequitaua fuo zio Antonio , fi caso con doquai Francefca JO
Speciali parente di Nicolò Vicerè di Sicilia , che gli generò Antonio Nicolo
Gio:Matteo, ed Elifabetta. Antonio ouer Antonuzzo fu affai honorato del Vi

cerè di Sicilia Gafparo Defpes nel 1480, e procreò Andrea, Sebaſtiano, Giovanni,
Guglielmo, e Giouanella, olovi zonini I innpolokosi chreared #
Nicolò
" LI B. ROOS V.
LIBRO $ 43

Nicolòfù gentil'huomo di molta ftima, e Procuratore generale del Conte di


Modica, e procreò à Pietro,
Gio:Matteoterzo figlio di Pietro ſeniore fù Portulano di Terranoua.
Andrea primo figlio d'Antonuzzo habitò in Pietrapercia Terra del Principe
di Pietrapercia, procreò cinque figli Franceſco,don Girolamo, Gio: Paolo,Anto
nino,ed Antonella.
Sebaftiano fecondo figlio d'Antonuzzo habitò per la moglie in Caltagirone,
efùpofto nella maftra de'nobili procreando iui Nicoiò.
Gio Guglielmo habitò in Pietrapercia .
Pietro iuniore figlio di Nicolò fi casò in Naro con Elifabetta Giacchetto, che
gli generò Nicolò, e Martino ,
Francefco primo figlio d'Andrea fù Dottor di legge , ed affai ftimato da'fi
gnori di Pietrapercia , e del Mazzarino, prefe per moglie Antonella Aligambi
del Mazzarino nel 1576, con la quale procreò Filippo, Marc'Antonio, Melchio
ra,Degnamerita, Elifabetta, ed Hippolita,
Don Girolamo figlio d'Andrea viffe ricco, e con feudi, fi casò con Armenia,
Aligambi del Mazzarino nel 1567, che gli generò Gaſpare, Eliſabetta, Lionora,
e Sigifmunda.
Antonio 4 figlio d'Andrea,fi casò nella Città di Piazza co Frácifca Camuglia.
Nicolò figlio di Sebaftiano procreò Antonino.
Nicolò figlio di Pietro iuniore cittadino di Naro, fece il P. M. Fra Francefco ,
Andrea,e Camillo.

Andrea primo figlio di Francefco , fucceffe al zio don Girolamo nella Baro
niadel Conforto , ed aggiunse alle fue ricchezze il feudo della Maftra , che lo
comprò da don Luiggi Nafelli Principe d'Aragona, habitò nella Città di Piaz
e fi casò in Caltagirone con donna Giulia Bonanno, che gli generò don Frã .
cefco,don Girolamo,don Giofeppe, don Vicenzo, dos Giacomo , don Bartolo,
donna Antonia,donna Girolama,donna Maria, donna Giouanna , e donna Mel
chiora .

Filippo fecondo figlio di Francefco fi casò in Piazza con Caterina Ciccio.


Marc'Antonio terzo figlio di Fracefco Barone di Grottacalda fù Secreto del
la Città di Palermo, Luocotenente dell'vfficio di Protonaro , e caualiero di de
uotione di San Gio: Gerofolimitano , hebbe molte prorogatiue , e priuilegij co

me fivede impreffe nel medefimo libro della cafa. Hebbe quefti due moglie la
prima fù di Piazza di caſa Seidì con la quale fece donna Giouanna ; la feconda
donna Chiara Riuarola della Città di Palermo figlia di don Angelo Maria Ri
uarola Baron di Rafforoffo, e procreò don Pietro, don Honofrio, don Marc'An
tonio,donna Antonia, donna Gerolama, donna Paola, donna Anna, donna Aloi
fia,e donna Margarita .

Don Pietro feguì al padre nella Baronia di Grottacalda fù Caualiero dell'


Abito di San Giacomo della Spada nel 1629 , Giurato di Palermo nel 1635 ,
fucceffe anche nell'vificio di Secreto come nominato del Padre,hebbe per mo
gliedonna Margarita Saladino, e Paruta figlia d'Alfonzo Barone di Valguarne
ra,con la quale procreò don Marc'Antonio Dottor di legge, donna Francefca, c
donna Chiara .

Don Honofrio figlio di Fra Marc'Antonio,hoggi viue Dottor di legge,


Melchiora quarta figlia di Franceſco ſi casò nella città di Piazza con Paolo

Trigona Barone di Santo Cono.


Degnamerita quinta figlia di Francefco,fi casò con Pietro Vicenzo Maltefe ,
Barone di Casba in Caftrogiouanni . Elifabetta fefta figlia del detto Franceſco
hebbe
RABARA
--
TEATROGENOLOGICO
144

hebbe à Franceſco Grimaldi, figlio di Gio : Barone della Guzzetta .


Hippolita fettima figlia del predetto Franceſco fi maritò nella Città di Piaz

Z
za con Francefco Seijdi.
Gafpare primo figlio di Gio:Paolo fucceffe ne'beni,é feudi paterni, fi casò con
donna Inocentia Rao, e n'hebbe don Paolo .

Elifabetta figlia di Gio: Paolo fi casò con Girolamo Riccobene di Pietrapercia


Leonora terza figlia del predetro in Catania con don Hercole Stacella.
Sigifmonda quarta figlia hebbe per marito Giulio Cefare Pefce di Leontini.
II P.M Fra Francefco primo figlio di Nicolò iuniore fù Prouintiale, e Commif
fario generale del fuo ordine di San Franceſco conuentuale in Sicilia. 12.

Andrea fecondo figlio del medefmo Nicolò fù Prete.


Camillo terzo figlio del predetto procreò il P.M.Fra Gerardo, Franceſca ,
Ifabella. 10

Nicolò figlio d'Antonino fù Sacerdote , e Benefitiale di Caltagirone. C


D.Francefco primo figlio d'Andrea terzo Barone dello Conforto s'inueftì del
feudo nel 1610.

Don Girolamo fecondo figlio d'Andrea fucceffe nella medeſma Baronia nel
1614,e ficasò in Chiaramonte, con donna Maria Spinelli figlia del Baron della
Perrera, e procreò don Francefco,donna Eliſabetta, e donna Margarita.
D.Giofeppe 3 figlio d'Andrea andò alle guerre in Fiadra per feruire il fuo Rè.
Don Vicenzo quarto figlio d'Andrea hebbe la Baronia di Bufalaifi portata
gli della moglie, ed acquifiò pure il feudo della Gatta ed è molto ricco, hebbe
per moglie donn'Aurora Caponelli, e Speciale Baroneffa di Bufaleifi di Noto,
che gli generò folamente donn'Anna.
Don Giacomo quinto figlio d'Andrea fi casò con donna Mariftella Boccadi
fuoco. figlia di Gio.gentil'huomo di Piazza, e n'hebbe donna Dorotea.
D.Bartolo fefto figlio d'Andrea morì giouane,così la orella donn'Antonia.
D.Giouanna decima figlia d'Andrea hebbe primieramente per marito don
Pompeo Guccio di Terranoua , e dopò al viuente don Vefpefiano Trigona Ba
rone di Dragofoffo,e Maftro Giurato in feudo co titolo di Barone della Valle di
Noto; e molt'altre figlie femine nè nacquero,che per effer monache le tralafcio.
Don Francesco Barone della Maftra primo figlio di don Girolamo,fi casò có
donn'Anna Micciche figlia di don Vicenzo.
Don Paolo figlio di don Gafpare, e molt'altre femine.
: L'arme della famiglia Micciche fono vn braccio armato, che tiene impugna
tavna palma d'oro con tre ftelle in campo roffo.

DELLE FAMIGLIE

MIGLIORI , ED ANGLES.

Icolò de'Migliori nobile Fiorentino, feruì il Rè Martino con carico di


Proueditore dell'Armata maritima,fuo figlio Marc'Antonio fù arma
N to Caualiero dello Spron d'oro del Rè Alfonzo nel 1440. Qiefti pro
creò Nicolò 2, Girolamo, e Giouanni, che reuſcirono virtuofi gentil'huomini Ni
colò fi casò con la figlia di Pietro d'Angles gentil'huomo Palermitano , che gli
generò Mare'Antonio , Pietro, e Girolamo.
0
A famiglia Angles venne di Maiorica nel reggimento del Rè Federico 2 ,
L Il primo Barone di lei fù Nicolò d'Angles detto corrottamente Inglese,ed
e no
12 LIL BRO V.
245

e notato fra i Baroni di Palermo nel feruigio militare del Rè Lodouico nel 1343,
il quale per mezzo Cauallo fù taffato onza 1 ,e tt:15,fuo figlio Giouani fù affai
ftimato del Rè Martino, ed in vna lettera reali lo chiama Nobili Ioanne de An
gles fideli, & familiari noftro. Corrado de Angles fù Falconiero del Rè Alfonzo,
e Pietro fù Caftellano di Caftell'amare di Palermo ſei anni , però à miei tempi, e
mancata, nè conofco alcuni rampolli ridotti maccanici ; fece quefta famiglia
1
perarme due campi diuifi d'vna fa cia roffa, dentro la quale gli ſono tre ftelle
d'oro,nelcampo di foura ch'è verde gli fon due Leoni rampanti, che tenino vn
giglio d'argento, delle bocche de'quali efcono due gigli chiufi, e fotto la fafcia
vncampo torchino ondato d'onde marine .
Queft'armi fi l'aggregò con le fue il predetto Pietro Migliore, percioche l'ar
mide'Migliori fono vna banda roffa, e dentro due rofe d'oro, con vn giglio d'
argento nel mezzo, in campo d'argento , e così inquartate gli feguì i fuoi figli
Diego, e Gio:Antonio.
2

DELLA FAMIGLJA

MIGLIA Z Zz o.

16

A famiglia Migliazzo di Sicilia del Principe di Baucina, e Mar


chefe di Montemaggiore, é la medefma che la famiglia Gui
dalotti di Fiorenza, vna dell'antiche di quella Republica .
Quefta feguendo la parte Guelfa, la quale effendo ftata rotta
de'Gibellini in vnfatto d'arme nel 1260 del Signore, la Guida
lotti con altre nobili famiglie, vſcì di Fiorenza , e fi ricuuerò
in Oruieto,ed in Milano , oue per vn campo ch'iui acquiſta .
ronopieno di Mogli s'agnominarono de'Migliazzi . Mà fecondo don Vicenzo
Borgini nell'armi Fiorentini, dice c'hauendo feminato vn campo di Migli,fofte
ne con quelli l'esercito Guelfo, oppreffo della fame, per la qual cagione fi chia
maiono in Milano Migliazzi, la cui famiglia l'annouera Flaminio Roffi nel fito
Teatro fra le famiglie nobili Milanefi , col cognome di Migliazzi, e Gio: Pietro
de'Crefcenzi fra quei di Bologna. Però in Oruieto,c Fiorenza ferba il cognome
T di Gui
CO
OL OGI
TR OO GEN
146 TEA

di Guidalotti, e fpiega co'Migliazzi vna medeſma arma, ch'è vna pianta di mi


....
glio d'oro in campo azzurro..
Non hò trouato fin'hora il paſſaggio di queſta famiglia in Sicilia,quandofof
fe. ftato,lo profuppongo nel reggimento del Rè Federico 2 , mentre hò ritroua KC
to Nicolò Migliazzo Capitano di Naro nel 13 50,fotto il Rè Lodouico . E nella atL
riduttione della Città di Naro al regio demanio nel 396, fi capitulizzò col Rè PE
Martino, e l'Vniuerfità di quella per la quale v'interuennero Nicolò Roffo all' RDE
hora Capitano di Naro , Bernardo d'Andrea Giudice del Capitano , Corrado de
Vifono Maftro Notaro della Corte Capitaniale , Nicolò di Lorenzo Giudice
ciuile, Giouanni di Modica, Giouanni d'liaccio, Antonio Gioeni , Nicolò Migliaz
zo Giurati di detto anno Giouanni di Renda Secreto, Rodorico di Palmeri mi
les, Amico.di Buccerio miles, Lupo di Palmeri miles,Gado di Palmeri miles,An
02
tonio di Buccerio miles,Pino di Buccerio, Pino di Palmeri, Rinaldo di Gabrione,
Bart
Giouanni di Terranoua , Bernardo di Gregorio , Giouanni di Damiata , Adamo
TO
Pitrella,Nicolò di Gueli, Manfredo Bonifaccio Prete,Matteo di Emanueli, Mat
Hor
teo di Palagonia , Guglielmo di Vigorofo , Giacomo di Vigorofo , Antonio di "PA
Buona, Vigorofo di Vigorofo, Antonio Rizzi , Simone di Caltagirone , Nicolò
Or
di Vrfono, Giouanni Stella, Giouanni di Sauoia, Giuliano di Domenico , Simone An
di Belguardo , Guglielmo d'Amore, Nicolò di Ruggieri,Giouanni d'Auerna, Pie. "
TiG
tro Migliazzo , Giquanni Miglliazzo , Nicolò Palagonia, Pietro Gueli, e Saluo d'
M
Ifaccio tutti gentil'huomini, e i primi delle famiglie nobili di Naro. An
MYLIC
Vno de'pofteri de'quali congiunse in matrimonio con la Baroneſſa di Mő "
temaggiore di cafa Ventimiglia , e Santapau, e procreò don Gerlando Migliaz
zo, che fucceffe nella predetta Baronia di Montemaggiore . Da chi nè peruen 1994
ne don Mariano primo Marchefe di Montemaggiore,& fignore della Sala di Par
tenico nel 1594. Quefti fù Pretore di Palermo nel 1601 , e feguì per la confer
ma per tutto l'anno 1603 , nel qual gouerno yenne Vicerè di Sicilia il Duca di
Feria, e donna Giouanna d'Auftria figlia di don Giouanni fi casò in Sicilia con
don Franceſco Branciforte Principe di Pietrapercia figlio primogenito del Prin
cipe di Butera don Fabricio,e fifecero le nozze in Palermo pompofamente.
Dal Marchefe don Mariano, nè peruenne il Principe di Baucina , e Marchefe di
Montemaggiore; il quale hebbe il medefmo carico di Pretore nel 1636,e dopò
con molto applaufo del popolo Palermitano nel 1641 , nel 1645, e nel 1647,
1648 ,fù caualiero affai affabile, e cortefe come fi contiene al vero nobile,hebbe S

per moglie donna Lucretia Conte, figlia di Stefano, con la anale procreò il vi- lu
uente Principe di Baucina, e'fuoi fratelli che tutti viuono virtuofamente, econ
gli fplendori della nobiltà effercitandofi fempre in effercitij cauallarefchi ,ed in ga
altri virtuofi azzioni. playbormileid ellsim. Af
L'armediquefta famiglia fono vn'albero di Miglio d'oro in campo azzurro.
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DELLA FAMIGLIA
ÕTSI PS , ANAUTOR 17. add bidon sisu coi20 .

-lump MENDESE , HOGGI MINDEGE.


OT !!! V ob ob INT Foronimoog ng Mo
Jouanni Mendefe gentil'huomo Portoghefe diede origine in Sicilia alla
fua famiglia chiamata nell'Idioma Siciliano Mindece; Il quale hauen e
G do hauuto della Regina Maria moglie del Rè'Alfozo le Caftellanie di
San Filippo, e di Villafranca, fi casò in San Filippo con Pietra la Valle , con la
quale procred Biagio , Andrea,c Michele;Biagio ficaso in Cefalù , e fù huomo
-incib T ricco
DIOLOI BR fIT
147

ricco per l'affitti ch'ei hebbe di molti ftati, e di Baronie.


Nè nacquero da Biagio Pietro Barone del feudo d'Antimini,e Michele Baro
ne del feudodelli Cucinel tenitorio di Polizzi Quefti ambedue habitarono nel
la Città di Palermo, Pietro hebbe due mogli, la prima fu Domenica figlia di Gio:
Francefco di Carcauecchia, con la quale procreò Biagio, Giacomo, Thomafa ,
Santa, e Lucretia, con la feconda moglie Fabio . Vifle Pietro molto ricco fondò
in vita vna bella Cappella nel Conuento del Carmine di Palermo , fi mori nek
1558le perfuo teftamento fatto negl'atti di Notar Antonio Calaffo di Palermo
lafciò trentamila feudi di facultà oltre ifeudi diede à Biagiofua primo figlio vi
uendo, ilfeudo d'Antiminineltenitorio di Pollina, e dui tenimenti di cali gran- a

di Procreo quefti Pietro, Vicenzo,poi fra Bernardino Capuccino Prouintiale del


o ordine,Virginia, con Ifabella.
Fabio altro figlio di Pietro,fi casò con donna Sigifmunda Ventimiglia,e fees
don Bartolomeo, donna Cecilia, e donna Maria. }. Ps : ca 02-4

Pietro fecondo figlio di Biagio procreò Biagio,viffe molto ricco lafciò vn le


gatodionze quattroceto l'anno per capitale di diece mila fcudi, per maritagion
di donne nobili poueri Palermitani , procreò egli Biagio che fi casò con donna
Melchiora Montalto,donna Beatrice moglie di don Antonio Moncada,e donna
Grouanna Moglie di don Gaſpare Vintimiglia 2011

Da Biagio, e donna Melchiora Mont'alto nè nacquero i viuenti don Pietro,


donna Margarita, e donna Vicenza. gave 6639

Ilprenarrato Michele Mindece Barone del feudo delli Cuci morì nel 1537, èi
lafciò ogni cofa à fuo figlio Pietro il quale non hauendo figliuoli diede tutti i
fuoi beni à Pietro, Virginia, Ifabella, e Vicenza fuoi nepoti figli di Biagio fuo cog

1 gino,finalmente s'hàconferuato quefta famiglia fempre nobilmente;l'armi dijci


fono14mezze lune d'oro in campo azzurro pofte che l'vna guarda all'altra. A
M
..
- 965
DELLA FAMIGLIA
... ‫ܠܐܘ ܠܐ‬ 41 109 4
MILANA, OVER MILANO .
CAL ib . O

A famiglia Milana, ouer Milano che tutto è vna medeſma cofa, venne in
Sicilia di Milano, oue fin'hora ella viue , ed hauendofi impiegato a'fer
I
I uiggi del Rè Federico 2,fece nella militia chiari progreffi,il primo che di
dir lei s'haue notitia,e Guido Milana gentil'huomodi molta prudenza , il quale fur
impiegato in molt'importanti affari del medefmo , così parimente fuo figlio
Matteo regio Camariero, che fotto il Rè Lodouico fù Capitano di Lentine , c
coftodì Augufta per il Rè , colfratello Giouanni Barone del Tenitorio di Rie- 1
Ja
ni, contra i Chiaramontani. Guido fecondo, e Nicolò viffero famigliari del Rè
Martino , e Regina Maria Matteo figlio di Nicolò fu Giurato di Palermo, nel
1412, nel 1415, 1421 , e 1423 ; Il cui figlio Nicolò hebbe il medefino carico nel
1459, 1469. Quefti procreò Pietro, e Giouanni che furono Senatori anche il
primo nel 1480, 1484 e 1487, e'l fecondo nel 1482, € 1486. Pietro fi casò cOIL
la figlia di Giacomo di Milazzo gentil'huomo Palermitano fù Senator della
1
fua patria nel 1487,1490, 1493 , e nel 1500,e 1 504,che gli procreò Giacomo, che
fùpadre di Pietro, che fù parimente Giurato nel 1542, e molt'altri di quefta fa-1
miglia, fiorirono particolarmente in Spagna alcuni di lei fe nè fà mentione nel
la famiglia Borgia. Giouanni Barone di Rieni habitò in Meffina, e fondò iui la

fua famiglia , il cui figlio Nicolò viffe molto ricco fotto il Rè Martino, e Gio:
T 2 Mat
TEATRO GENOLOGICO
1481

Matteo fuo figlio fi congiunfe in matrimonio con la famiglia Buonfiglio . In


. +24 om
Napoli la famiglia Milani, e delfeggio di Nido.
-La famiglia Milana di Sicilia,fà per arme vn Albore verde in campo d'oro.
10 Gabon Auc
2016 vil solnos
ibodas teb
cone DELLA FAMIGLIA MILITE.
TO
JO WAR NA
Antichiflima la famiglia Milite in Sicilia, e per antica traditione , ela de
medefima che la famiglia Caualieri, che nell'Idioma latino la chiama
rono de Milite inconfirmità diciò l'armi d'ambedue fono vn Gaualiero am
E
armato con la lancia erta in petto tutto di roffo in campo d'oro.usitis me
13 Bartolomeo de Milite caualier Catalano fù il primo che col Rè Pietro ven.
ne in Sicilia, e nel reggimento Normanno viffe fra i Baroni Guidaccio Miles,
Matteo de Milite fa vno de principali Baroni , che fiorirono nel Regno forto i
Regi Giacomo, e Federico fecondo, parimente fuo figlio Francefco nominati
fra i Baroni di Piazza del feruigio militare del Rè Lodouico . Suo fratello Gio
uanni fù Barone del feudo , e Cafale di Lalia, ed habitò in Polizzi, che poi gli vê
15 r
dè à Rinaldo Crifpo di Mellina nel 1366.
&Francefco predetto fi caso con Filadelfa figlia di Pietro di Linguita Baron
ricchiffimo Leontino, che per i feudi che poffedeua facea nel feruigio militare,
fette Caualli armati, il cuifratello Giouanni Linguito habitaua in Trapani , ed
era Barone del feudo della Chabica nel tenitorio d'Antella che poi nè fece do.
natione à Guarneri Ventimiglia fuo nepote nel 1340, mà comparendo il figlio
Guglielmo lo ricuperò ftante che à lui fpettaua, eviffe con molto fplendore la
Pay Ca 516
famiglia Linguito ne fuoi tempi. "
Procrcò Francefco di Milite, Matteo, e Giouanni Matteo hebbe per moglie
Ruggiera figlia di Pietro Marturana , che fù figlio di Matteo Marturana Baro
ne del feudo di Racalmallima nel tenitorio di Lalicata , il quale deriuò di quel
famofo Barone Ruggier di Marturana, parente del Conte Ruggiero, e fondato
re del Monaftero di donne chiamato hoggi in Palermo di Marturana , oue im
piegò molte fpefe, ed in Meffina pure con Vlla Graffeo fua moglie fondò alcuni
WO 1R
Monafterij .
Giouanni di Milite habitò in Palermo,per hauer fucceffo nella heredità di Ri
naldo di Milite fuo zio Barone di Michelcheni , e del Duch, ed haueua fucceffo
à fuo padre Riccardo . Quefti era ftato Senatore, e Baglyo, ò Pretore più volte
della medefma Città ; finalmente ò perche habbia ella prefo il cognome di Ca
ualieri, ò veramente è eftinta non hò trouato da'predetti veruna ferie ; mà ciò
farà vanità perche in tempo della famiglia Caualieri v'era anche la Milite; per
cioche Gio: de Milite fù Gouernatore di Mazzara lafciato per Bernardo Capre
ra nel 1438 , c molt'altri caualieri di lei fiorirono.

DELLA FAMIGLIA MINEO..

El reggimento Normanno fù fignore di Mineo vn caualiero Francef


chiamato Adinolfo, il quale procreò Dionigio, che dimorò nella me N
"14A1P
N defma fignoria, ed hebbe per moglie Aluira figlia di Giouanni Leonti
ni,che gli generò Adinolfo, nepote d'Alaymo Leontino Maftro Giuftitiero , che
fù infieme col zio, e coggino Giouanni Mazzarino gettati nel mare da Beltran Dop
do Cannella, per ordine del Rè Giacomo. Giouanni Minco, ed Alaymo,che vi
fero ambedue a'feruiggi del Rè Federico fecondo ; dal quale Giouanni hebbe il
feudo di Buxalca, che lo perdè ne'mouimenti Baronali , che feguirono forto il

01b1BER O 7 149:

Rè Pietro fecondo, e pretendendolo Rainero Minco, figlio di Giouanni , hebbe


in ricompenza di quello del mede mo Rè, onze veti di rendita foura le gabelle -
di Mellina,che l'hebbe confirmati dal Rè Ludouico nel 1343 ,nelle quali gli fuc
ceffe fuo figlio GiouanniQuefti fù paggio della Regina Maria, dalla quale, po
fcia hebbe la Caftellania di Minco, e fuo fratello Alaimo quelladi Bizzini, con
gl'introiti d'alcune gabelle. Da quelti nè peruennero alcuni gentil'huomini i po- ,
feri de quali per la maluagità de'tempi ſono ridotti poueri, e non conoſciuti
foris perinobili... in Fant jobb :
Larnedifquefta famiglia fono vn Caftello azzurro in campo d'oro con tres
Torrie Loura ogni Torre vn Saraceno nero che tiene vna ſpada alle mani.
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DELLA FAMIGLIA
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RA le famiglie d'antica nobiltà delle Città di Leocata,e di Pa


lermo,viffe có molto ſpledore la famiglia Manafria,la quale
hebbe origine in Sicilia da Ruggiero Manafres caualiero Ara
goneſe di molto valore, che militò molt'áni a'feruiggi del Rè
Martino oprandofi grandimente nella quiete de'Baroni ,
Città del Regno di Sicilia; Perilche oltre alcuni gröffi tenie
torij, e renditi annuali ottenne del medefmo Rè il gouerno
del Caftello, e Città di Lalicata nel 1395 , e nel Priuilegio della conceffione dato
in Leontini à 8. di Febraro del medefmo anno ( dice ) nobili Ruggiero de Mena
fres, militi, & familiari noftro. Per la qual cagione fi casò egli con la figlia di Cal
cerando Saluira caualier Catalano Barone de'feudi della Fauarotta, e della Bi

fera anche habitator di Lalicata, il cui padre Guerao Saluira gl'haueua hauuto
dal Rè Federico 2 , in ricompenfa de'fuoi militari feruiggi .
Dopo la morte del predetto Calcerando ,fucceffero ne'predetti feudi Laudel
la moglie di Ruggiero Manatres che gli fucceffe Nicolò fuo figlio primogenito
dopò la cui morte nè preſe il dominio Elifabetta fua figlia; ed herede vniuerfale,
la quale pofcia fece donatione de'predetti feudi àMatteo Manafria fuo coggino;
però
fot
150 TEATRO GENOLOGICO

pêrò per la fua morte ſenza veruna prole, peruennero in poter di Ruggiero fuo adif
nepote. Quefti diede la metà do feudi à Giouanni Zingarella, per farci confir dile
ntare dal Re Alfonzo la predetta donatione di fua aua Elifaberta de predetti Fracce
feudi; come in effetto nella nota faceeffe al predetto Ruggiero Menafria fuo diN
figlio Nicolo, al quale il figlio Giouanni ; Il quale proereo Ruggiero Batone Stm
della Bifera, Andrea, Nicolò, ed Antonio MO :
4 up affolladay suitab to: alco
Da Ruggiero nenacque Bartolomeo Barone della Bifera , che fi mopì ſenza 110
lafciar prole;per la qual cagione nella metà di detti feudi il predetto Andrea fuo riC
zio cuualioto ricco, virtuofo ficceffe,e fù quello quale coprò da Gionãsi Zin Dr
garella, l'altra metà de predetti feudidella Bifera,e-
Panarotta , per la fua morte tua
parimente ſenza figli ,prefe la Baronia fuo nepote Andrea, figlio d'Antonio fuo Ala
fratello . Quelli viffe con gli fplendori della fua antica nobilra fufurato di Pa Ou
lermo nel 1557 fua forella Palma ficaso condon Lodouico Buglio Ba 2
ron del Burgio, egli generò don Andrea Buglio , e Manafria Baron della Bifera ສູງ C
per fuftitutione del detto Andica Manafrià fuo zioSi cásò il predetto don An azz
drea Buglio in Catania con donna Antonia la Valle con la quale procreò don
Mario che feguì nelle Baronie don Ottauio , donna Francefca moglie di don
Carlo di Gregorio, donna Ifabella moglie di don Grofeppe Fimia. Il Barone don
Mario con fua moglie donna Antonia Grauina figlia del Marchefe di Franco
fonte, fece à don Francefco, il Padre Ludouico della Compagnia di Gesù, don'
Agata moglie del Principe di Galati,foro Benedetta monaca nel Monaftero del
la Città di Mineo, fuor Agata Felice nel Monaftero di Santa Caterina, e'l viuen
te don Girolamo caualier virtuofo ch'è ftato diuerfe volte Senator della fua Pa

tria Palermo, e promoffo in altri fupremi carichi la cui moglie, e donna Maria,
Leofante figlia del Baron della Virdura.
Il predetto don Ottauio caualiero di esperimentata virtù che non poche
volte fù Patritio, c Senatore della fua patria Catania, accopiato in matrimonio
con donna Leonora Cutellifece al Padre don N. delta Religione Benedittina, e
don Ignatio, e quattro femine monache in vno de Monafterij di Catania.
Dal Barone don Franceſco Buglio, e donna Cafandra Palagonia fua moglie
nè nacquero i viuenti don Mario Barone della Bifera, e Fauarotta caualiero vir

tuofiffimo, e degno di molte lodi, il cui bello intelletto non hà laſciato incultii
Torchi,e di publicar le fue virtù infieme; egli con fua moglie donna Rofolea Se
rouira Baroneffa del Fiumefalfo , detto anticamente Gela , hà procreato don
Franceſco Vicenzo , donn'Antonia, donna Francefca, donna Cafandra , e don
Francefco; la cui forella donn'Antonia con don Thomafo Impellizzeri Barone
del Burgio, hà procreato à don Thomaſo poftumo Baron del Burgio.
L'arme di quefta famiglia fono tre fafcie d'argentoin campo verde,e foprala
prima fafcia vna branca di Leone rofſo giacente. })
... 11.5 .0
0. DELLA FAMIGLIA 1 MINVTOLI.
*** Tobern low c
Arebbe fouerchio fe voleffe trattare in quefto difcorfo l'antica origine , u
nobiltà della famiglia Minutoli di Napoli effendo che Scipione Mazzel
S
lic Filiberto Campanile nè fanno ampio trattato, Ligono Minutole fù Si
gnor di feudi in torno Auuerfa, e fotto gl'vltimi Rè fucai hebbe Bvfficio di Ma
ftro Portolano, ed armato Caualiero del Rè Carlos ,di Napoli nel 1270, Coftan
tino, e Ruggiero feruirono il medefmo Rè con l'arte militare, tacció dunque i
tanti huomini illuftri Caualieri Conti,Marchefi,Cardinali, Capitani d'efferciti, e

le Baronie ch'ella hà poffeduco ne Regni di Napoli,perche come hò detto nè fà


lunga
LICB RO0 VT AIT Ți

lunga diferitione, il predetto Filiberto Campanile dirò folamente quello hòtro


uato di lei in Sicilia, e per l'officio della Regia Cancellaria oue fi legge c'hebbe
don Fracefco Minutoli coceffo il feudo della Vaccara, ò della Monrena nelteni
torio di Nicofia nel 1495 , il medefmo don Francefco Minutoli fù Giudice della
Corte Straticoziale nel 1497,1499 , 1 5 37 , 1544, © isso, i ſuoi figli Giouanni Mi
nutoli confeguì la gabella dello Bifcotto di Meflina in feudo nel 1592, e don
Ottauio del Feudo dell'Aghaftro nel 1596. Fra Giouanni fù riceuuto nel 1591 .
i pofteri de'quali fi congiunfero in parentela con le principali famiglie di Mef
fina,e principalmente con la cafa Buonfiglio, per la cui don Ottauio Minutoli
e per fua madre forella di Thomafo Buonfiglio , dopò la morte del quale ac+
quiftò la Baronia di Callari, e viue co i fuoi figli nobilmente. Fiorì di lei Fra Pie
tro Minutoli Caualiero di Malta nel 1617
Fa finalmente la famiglia Minutoli l'arme di quella di Napoli , d'onde ella.
deriua, che fono vn Leone d'oro in campo vermiglio veftito d'vna finteſi va
riata azzurra,ed argento.

P DELLA FAMIGLIA
14

MA ZARA.

"
3
1.

1. an * 4
Abedin
296m .

Trca l'origine di queſta famiglia ,corrono varie opinioni fra gli


fcrittori, perche alcuni dicono che fia Normanda, venuta in
Sicilia col Conte Ruggiero , altri nata nel medefimo Regno ,
non dimeno ella è antichiffima,ed illuftrata per tre parenta
m dich'ella ha fatto con la cafa reale di Sicilia, e con altri Signo
ri delRegno oltre gl'honoridi carichi fupremi , ed amba
I'L
T fciarie regie, che nobilmente effercitò.
S'ha ritrouato di lei Henrico di Mazara Canonico di Girgenti , fecondo il Pir
Brinella noritía di Palermo del 1244,doue quefta famiglia hebbe nobiliffimi pa
rentadi : anche in Modica ſi ritroua Francefco di Mazara nel 1378, ed in vn te
ftamento negl'atri di notar Ruberto Spatuli di Modica del 1409, nel qual tem
pov'era Giurato Giouanni di Mazara, e Cataldo era genero di Pietro Celestre,
Filin
iji TEATRO GENOLOGICO
C
Filingeri parimente che fù padre di Mazziotta Catialieroje Comendator di San
Giouanni . Antonio di Mazara hebbe due figlie Elifa Baroneffa di Barbilato ,
Margarita moglie di Giacomo di Giurato, al primogenito egli lafciò Barone

Z
della Montagna di Sara in Sacca , ed al secondo figlio l'equiualente . Ritrouafi
pure in Modica Giouanni, e Pino di Mazara fratelli figli di Giouanni fudetto 1

F
Giurato nel 1409 .

17.3
In Sicli gli viffe Giacomo di Mazara figlio di Vicenzo, il quale fu genitor d'
Antonino,e di notar Franceſco

La Città di Noto gode parimente di quefta famiglia della quale vi fù Giaco


mo di Mazara ftimato iui da caualiero nel 1375 ; ed amatiffimo da Bernardo Ca
prera Cote di Modica , e grã Giuftitiero del Regno , il cui figlio Simone viffe co
molto fpledore, tolfe per moglie la forella di Pietro d'Aragona Barone d'Auo
la, e cognato di Matteo del Carretto Marchefe di Sauona , fù Maftro Rationale
del Regno del 1430, fin'al 1450 , Configliero del Rè Alfonzo, e Procurator ge
nerale del Conte di Modica Bernardo Giouanni Caprera di tutto il fuo Stato có
titolo di Vicario del Contado di Modica,e ciò l'accenna vn'atto fatto negl'atti
ยุ
dinotar Giouanni Cacciaguerra del 1444, oue dice Mag: dominus Simon de Ma
zara miles, &Vicarius Comitatus Mobac. Egli con Beatrice d'Aragona fua mo
"
glie procreò Piergiouanni .
La feconda moglie fù donna Francia Pellegrino, ed Aragona figlia di donna
Margarita d'Aragona parente del Rè Federico terzo . L'altra figlia , e forella di
Francia chiamata Leonora fù moglie di Matteo del Carretto detto del Rè Mar "

tino Marchefe di Sauona, e Barone di Ragalmuto ;pel qual matrimonio fi ritirò


in Malta doue fù Secreto, Capitan d'arme, e Gouernatore . Lafciò dopò la ſua
morte tre figli Piergiouanni ludetto , Giouanni , e Cataldo . Il Piergiouanni ol
tre che fù regio Caualiero, ed Ambafciadore al Rè Alfonzo nel 1458.fi casò con
Margarita del Carretto orella di Federico,e figlia di Giouanni Baroni di Ragal
muto , la cui forella Beatrice , fu moglie d'Orlando d'Aragona de Baroni d'
Auola .
Giouanni altro figlio di Simone andò tre volte Ambafciador al Rè Alfonzo
per l'Ifola di Malta nel 1438,1460 , e 1475 , ed al Vicerè di Sicilia nel 1466, fù di
werfe volte Giurato, e Capitano ; così anche fuo figlio Simone fecondo godè i
medeſmi carichi , e Piergiouanni l'altro figlio il quale fi casò in Modica con
Elena Mirabella nobile Modicana , e dopò la morte di lei, tolfe Margarita figlia
di Bartolomeo d'Arizzi di Sicli, originario di Siragufa , d'onde pur fi sdirramò
in Ragufa , oue fiorifce Fra don Francefco Caualier Gerofolimitano , figlio di
don Vicenzo Baron delle Serre. Da quefta egli hebbe Vittorio, che gli premorì
fanciullo .

Giouanni figlio di Simone ſecondo , viffe nobilmente in Malta , tenne à fue


fpefe alcune Galeotte per predare i Barbari, che offendeuano i noftri mari, il cui
figlio Pietro fi casò in Siragufa, con donna Chiara d'Aragona, figlia di don Pao
lo,e donna Giouanna Galgana, il quai don Paolo fù figlio d'Orlando, e donna,
Beatrice di Mazara, pel qual cafamento fi fermò la famiglia in Siragufa oue fù
ammeffa fra l'altre nobile. E la forella di quefto Pietro donna Margarita ,fi casò
in Modica con Filippo Celeftre, pronepote di quel Pietro Celestre, che fù Stra
dicò di Meffina...
L'
Dal Pietro nè feguì don Antonio, che fù amiciffimo del Duca Carlo di Ter
ranoua,e godè molti vffici nel Regno, e fuo nepote don Giouanne anche in Si
ragufa,e Capita di Caualli in Siragufa nel tempo del gouerno del Duca d'Offu
naje Capitan d'arme à guerra, fù egli padre de viueti don Pietro, don'Antonino.
Catal
LIBR DOC V. $ 35

Cataldo terzo figlio del primo Simone viffe affairicco , e per vna ferittura
,
nell'atti di notar Tuccio Mirabella di Modica nel 1444, fi vede che plegia in
groffa fomma d'oro à Fra Mazziotta Filingeri Caualier di San Giouanni,figlio
di don Artale, che fi douea à Battista Platamone gran Cancelliero del Regno.
Si casò finalmente in Noto, e quiui procreò Antonio, e G ouanni, che fi casò cố
donna Maria Sampayo, figlia di Ferdinando Viceportolano di Vindicari , con
dote di renditi foura i feudi del Burgio di Mainotto Landolina . Ritornò il Gio
uanni in Modica,ed hereditò del padre i beni lafciati da Simone primo luoco
al Cataldo . Hebbe quefti ad Antonello, e Giouanna moglie di Michele di Giu
rato; però l'Antonello con donna Giouanna Giurato fua moglie , figlia di Gia
como,procreò Gregorio,che con Chiara Mirabelli fece alcuni figli , de'quali nè
vennero i Baroni dell'Oglio c'habitarono in Noto.
Ilfecondo figlio d'Antonellofù Antonio, hebbe per moglie donna Margarita
Celeftri,figlia di Carlo, e pronepote del detto Pietro Stradigò; viffe ricchiifimo,
fi morì nel 1560 , e lafciò Antonino, Vincenzo, Carlo, Baldaflare, e Gio : Battiſta.
Antonino fi casò in Malta con donna Pietra Mompalau forella di Garzia difcē
. te d'Emanuel Mompalau Configliero del Rè Martino nel 1392, fece con fua
moglie Antonio , Calcerano , e Margarita Aua del Barone di Molocca don
Antonio Mont'alto, e della Baroneffa delle Serre,feconda moglie di don Vicen
zo Arizzi in Raguſa . Antonio fi casò con donna Margarita di Giurato , della
quale acquiftò don Giacomo,don Natale,e donna Ifabella moglie di Paolo Vaf
fallo, chegli partorìdon Gioſeppe , don Gio: Battiſta, don Franceſco, e don Luig
gi Vaffallo.
Don Giacomo di Mazara fi casò in Sich , con donna Lucretia Belguardo fi
glia di Cofmo , famiglia nata da'Belguardi d'Agrigento , ed hebbe di lei dons
Giofeppe hoggi nella Compagnia di Gesù, don Antonio pur nell'ifteffa Compa
gnia,che mori nel 1649, don Cofmo anche morto, don Carlo , don Baldaffare ,
don Luiggi, don Calcerano, donna Francefca,e donn'Antonia hoggi viuenti .
Di Vicenzo fratello d'Antonuzzo, nè nacque Francefco , che con donna Vi
cenza Giurato forella di donna Margarita fudetta nè vennero dōna Margarita,
don Vicenzo , e don Placido . E Gio: Battiſta altro fratello d'Antonuzzo fece An
tonio, e Pietro . Gafpare fratello d'Antonello, con fua moglie Margarita d'Af
C ..
fenfo figlia di Stefano,fece à Stefano, e Gio'eppe .
Antonio fratello di Giouanni, e figlio di Cataldo fi caso con Damiata Cam
pifiano; perloche habitò in Siragufa, e procreò Carlo, che con Violante, figlia di
Francefco di Naro fua moglie fece à Nicolò c'hebbe per moglie Antonina figlia
di Giouanni d'Arizzi di Ragufa della quale acquistò Thomafo, che generò An
tonio hoggi padre d'Antonino , che viue in Sicle.
lo taccio di feguirne più oltre mentre nè fà anche ampia difcrittione il Gran
Cancelliero Fra Gio:Francefco Abela nella fua Malta Illuftrata parto veramen
te d'vn foggetto eminente, e degno d'infinite lodi per le fue virtuofe qualità . E
tutte le fcritture di lei ficonferuano appò al detto P.Giofeppe della Compagnia
di Gesù,colui il quale eruditamente l'hàcauato della Cancellaria , e d'altri Ar

chiui del Regno . ibo SIOÙ LEK

L'arme di quefta famigliafono vn campo d'argento,e dentro vna mazara ne.


ra appicata ad vna linca nera della guifa fi vede di foura,vero che ella s'haue ag
giunto per le parentele fudette; l'arme della cafa regia d'Aragona , e Sucnia già
20180211
fpiegate in molti fepolcri,ed edifitij.
20.89'50
CASP
$9
1. Chem.

V SVP
TEATROGENOLOGICO
154

SVPPLIMENTO DELLA FAMIGLIA CELESTRE.

10
On l'occafione ch'è congiunta la famiglia Celeftre, con queſta di Mazara, 4
M
mi fprona à trattar alcune notitie di lei,che mi fouragiunfero dop ) l'im
C
preffion del fuo Elogio nella prima parte del mio Teatro. Delle quali s'hà ca
uato ch'ella deriuò in Sicilia di Francia ne'tempi della Regina Leonora moglie
del Rè Federico fecondo, come teftificò Fra Gio:Battifta Celeftre Caualier Ge
rofolimitano Francefe, che venne in Malta in tempo che fi hauea publicato per
tutto,il paffaggio dell'Armata Turchesca in quell'Ifola, doue portò chiarezza

PR
della venuta di quefta cafa,di Francia , in Sicilia. Il primo di lei fù Pierluiggi, che
fù padre di Manfredo Celestre accennato nel primo Elogio predetto,che generò
Pietro il quale viffe ricchiffimo in Modica , da chi in vn edifitio del Conuento
del Carmine di Modica fi legge.
Hoc opus inceptumfuit per dominum Comitem , & dominum Petrum de Celestri
116
16w
anno 1404.
A quefto fucceffe Pietro 2 , fuo figlio, che viffe con molte ricchezze, fu come
s'ha detto Straticoto di Melina nel 1488 , ed acquistò il feudo di Santa Croce
nel 1470, nella cui conceffione fi legge( Magnificus dominus Petrus Celestri regius
miles ) hebbe due mogli, la primafù Francefca de Ceci famiglia Baronale, e la fe
conda Elena Pancaldo, figlia del Baron di Pancaldo; procreò egli con la prima
$
Antonio,Andrea, Giouanni, Filippo, e Michele , che furono equalmente laſciati
heredi ne'beni paterni. Antonio fi casò con Antonia Mirabella, figlia di France

ſco, e fi morì ſenza prole.


Andrea fi casò in Noto nobilmente, ed iui fi mort, hebbe tre figli Pietro che
prefe moglie nella Città di Piazza yna damma di cafa Aleffio; però effo , e Gio
uanni non lafciarono verun figlio; perloche fucceffe ne paterni beni Carlo loro
fratello, che dimorò fotto la tutela de'fuoi zij Michele, e Filippo , mori in Mo
dica nel 1524,e lafciò Andrea, Alberto,Francefco, e Margarita, che fi casò 19 Mo
dica con Antonio Mazara; Audrea fi casò con Margarita di Mazara , figlia di
Carlo,che gli generò Mariano , che con Damma Giauante , figlia di Mariano
Giauante, e Giulia di Giurato figlia del Baron di San Filippo fece a Fra Gioteppe
Caualier di Malta, ed Alberto che procreò Carlo, e Matteo, che ilafciò fotto la
tutela d'Andrea fuo auo. "

Si casò Carlo in Sicli con Cafandra Gelofo, con la quale procred Vicenzo .
Biaggio,Agoftino, Alberto, ed Antonino . Da Vicenzo, ed Antonia Arizzi fua
moglie,nè nacquero Carlo Baron della Piana, che fi caso con Margarna Cele
ftre del ramo di Filippo; Fra Daniele del terzo ordine di San Francefco , e Gu
glielmo Dottor di legge fece Rofolia. mothA
Nè nacquero d'Agostino Carlo Dottor di legge, che ficasò con Liuia Melfi,
ed Antonino. Carlo procreò Antonia moglie di don Giofeppe Celestre del ramo
di Filippo, la cui forella prefe per marito al fudetto Antonino , che gli generò
tre figlie. 20 free
Giouanni figlio di Pietro 2 ,fù affai benueduto del Rè Catolico , dal quale ot
tenne per feruigi fatti alla Corona 500 tratti, e l'vfficio di Protonotaro del Re
gno,e molt'altre cofe, fù più volte Capitan di Catania, ed altri vifici maggiori
cgli formoutò, e fi morì finalmente al feruigio del fuo Rè in Granata .
Michele altro figlio di Pietro,fù regio caualiero,che per vnſuo teftaméto vin
cola il feudo di Santa Croce, oue fà mention di Pietro primo dicendo ( Perquon
dam Petrum de Celestrio eius auum. ) laſcia per quello al nepote figlio del fuo pri
mogenito premorto à lui Santa Croce, e le Secretie di Lalicata, à Giulio fuo fi
glio
C
97 L IOBRO I as s
155

glio viuente, tutte l'entrate c'haueua foura il Cargatore di Catania; à Gio : Hen
rico altro figlio molti beni in Modica a'figli di Scipione altro figlio premorto à
lui,a'detti Gio: Antonio, e Pietro lafciò i predij della Mentana, e Monte grande,
poffeduti lungo tempo de'loro pofteri, ch'anno per lo fpatio d'vn fecolo goduto
molti vifici in Siragufa, finche nel P. Antonio della Compagnia di Gesù: fonno
adeffo in qnanto alla linea mafcolina eftinti; hauendo pria ornato la patria ,
con habiti di cauallaria, fin'all'vltimo don Pietro, e con dignità Ecclefiaftiche.
Da Giulio difcende don Martino Vicario Generale in fede vacante di Siragu
fa , e pofcia di Cefaludi . Da Gio: Hinrico don Giulio , che fi morì punchi anni à

" dietro, clafciò la cafaripiantata în Catania , hauendo prima veduto nel fuo ra
mo tre habiti di Malta , fra i quali quel Vefpefiano , che morì valorofamente
combattendo nell'affedio di Sant'Ermo in Malta.
Hebbe Michele altro figlie di Matteo, per difpofition paterna Santa Croce ,
che dotandolo à Bianca fua figlia ca ata con vn gentil'huomo di cafa Bell'huo
mo,diede occafione di graue lite . Fù egli Senator di Siragula, e dopò la morte
della moglie prefe l'habito di Malta nel 1532. Fra le perfone che goderono vffi
ci,fi ritrouano Gio: Henrico Secreto di Lalicata nel 1539. Calcerano hebbe lice
za di fabricar Forrezza nelle spiaggie di Santa Croce nel 1530; Gio: Vicenzo fi
glio di Gio: Henrico fù Capitan d'arme a guerra di Terranoua nel 1565. Arcan
gelo Maftro Giurato del Valdi Noto nel 1597. Don Guglielmo figlio di Sci
pione referendario dell'vna, e l'altra fignatura , ed Abbate di Troina nel 1601 .
Mà ritornando à Filippo figlio di Pietro fecondo, che fi casò con Mobilia d'Od
do figlia di Guglielmo nobile Netino, congiunto in parentela con la famiglia
- Carufo de Baroni di Spaccafurno , però Mobilia dopò la morte di Filippo prefe
per marito Autonino Perno caualier Siragufano ; perloche i duo fuoi figli ha
uuti da Filippo Celeſtre fi reftarono in Siragufa , vno de'quali Pier Gio: fi caso
con donna Maria Mirabella , con la quale fece Filippo , Antonino , Pietro , Mi
chele, Marco, e quattro femine che fi cafarono nobilmente.
Filippo preſe per moglie à donna Margarita Mazara, e fi mori col fratello Mi
chele nell'imprefa di Siena. Antonino con Lauria fua moglie fece Pietro, Fabio,
e Marino, e Scipione che fi casò con Anna Zacco, con la quale procreò fra gl'al
triFilippo che con Fortuna Carufo fece Scipione , il quale fi casò con donna
Beatrice Bellio, e Caprera, di Ragufa , e n'hebbe don Filippo, don Francefco,dō
na Anna, moglie d'Antonino Celeftre, e doun'Agnefa. Di quefti don Gioseppe ,
e donn'Antonia Celeftre nè nacquero don Carlo, e don Luiggi.
Marino fi casò in Noto cō Liuia Scarrozza, e n'hebbe Vicenzo. Pietro figlio di
Piergiouanni hebbe Camillo , che con Margarita Leofante fece Francesco, quefti
con Violante Minardo procrcò Camillo Dottor di legge, il quale fi casò in No
to con donna Vicenza Înterrainero , e Pepi ,col feudo di Cameni in dote,che gli
generò don Francefco, e don Camillo .
Marco prefe per moglie Franceſca Mirabella , e procreò Stefano, Vicenzo, ed
altrefemine . Stefano con Liuia di Leone fece Fabio , e Franceſco . Fabio con
128

Chiara Arizzi , e n'hebbe Paolo , e Corrado . Paolo fi casò con donna Maria la,
Rocca, chegli generò don ignatio,don Francesco, don Giofeppe, don Stefano,
e donna Chiara, e la maggior parte de'predetti hanno goduto i primi vífici del
Contado di Modica. ‫ܕܕ܃‬
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100

Venuto dall'antico , e nobile ceppo di Genoua traſpiantato 10


in Sicilia vn ramo della Famiglia de'Merelli nella perfona del m
fignor Barnabà Giacinto Marchefe di Mompeleri , e Maftro a
Rationale del Real Patrimonio di S. M in quefto Regno ; el p
fendo ftato il primo, che con falde radici ha germogliato nel
Man
felice,e tanto a'foraftieri inefti amico terreno di Palermo,poi
che fe bene altri della medefima Famiglia fon venuti in que
fte parti non hanno però nè paffato à cafamenti , nè lafciato fucceffione per an
quanto diligentemente hò potuto indagare ,anzi hò viſto yn lapide nella Chie 012
fa di S. Giorgio della Nation Genouefa, che maggiormente mi conferma nella,
"A ; } ***
mia opinione, e prefuppofto con quefta Infcrittione.o
Mario Merello Hieronymifilio Patritio Genuenfi infœlicifato Patria egreffu tota
fere Europa per decennium perlustrata ob egregias animi dotes Regibus , Principibuf
que grato inbac Vrbe v. Kal: Aprilis an 1623. ætatis verofue 31. men: LX.cle XX, Sluc
ALIC
decedenti mastiffimus Paterponi mandauit.
Rintracciando l'atichità di quefta famiglia trouiamo nell'antichi annali del
Caffaro fedeliffimo fcrittore de gli auuenimenti memorabili di Genouefi farli 901
mentione nell'anno 1293 , di Giannino Merello del condam di Simone figlio
Rubaldo,come fi fonda per publico inftrumento negl'atti di notar Oliuerio de
Pifanis nell'anno 1204. 71
Quefto Giannino,ò fia Giouanni ,hebbe dalla Republica il fommo comando
di più Galere, e Naui con le quali fè nell'Isola di Sardegna varie proue del fuo
valore,come teftificano li fudetti annali del Caffaro . Ji .
Dallo fteffo Giannino fù fabricata nell'anno 1311 , la Torre dell'Arfenale co
me confta per fcritture, e memorie antiche conferuate nell'Archiuo della Rep.

Procreò il Giannino Merello ad Inghetto, dal quale nè nacque Michele come


appare per gli atti di notar Guglielmo Ferrini nell'anno 1314, e da Michele de
riuò
&
L1 BR On V. 1571

riuò Bartolomeo, come cofta per atto publico di notar Benedetto Bracelli
nell'anno 1370. Di quefto Bartolomeo refta memoria in vna tabella fopra la
porta della Sagreftia maggiore in S.Giorgio, doue è effiggiato, come vno degli
otto Gouernatori di detta cafa, e protettore di diuerfe compre nell'anno 1354;
e nel 1388,interuenne nella fedeltà giurata à Gio: Galeazzo Duca di Milano nè
gli atti di Cottardo Stella Cancelliere. Fiorì nel medefimo tempo Simone della
fteffa famiglia, e fù vno de'Configlieri, e nobili Cittadini di Genoua , che aggiu-,
ftorno la pace tra'Pifani, e le conuentioni coll'Imperatore Carlo IV, come fta
regiftrato nell'Archiuo della Rep.l'anno 1 368 , in atti di not.Raffaele Caſanoua.
Procreò il fopranominato Bartolomeo à Vicenzo , come filegge in notar
Giouanni Brignole nel 1449, e da Vicenzo nacque Bartolomeo,di cui, come fi
glio del fudetto Vicenzo,fifà memoria in vna fcrittura publica negl'atti di no
tar Lorêzo Cofta nell'anno 1465. Succeffe à quefto Bartolomeo il figlio Nicolò
come teftificano gl'atti di notar Giouanni Brignole nel medefmo anno 1465 .
Nacquero da Nicolò cinque figli Geronimo , Tadeo , Agoftino, Leonardo , &
Gregorio. Per la verificatione della de cendenza di queſto Nicolò habbiamo vi
fto con Iftromenti publici, e con decreto, & autorità delli Magiſtrati della Rep .
giuditialmente prouata la fucceffione della famiglia Merello , infino à Pietro
Antonio Merello,padre del Marchefe Barnabà Giacinto ,( che dell'antecedente
fi hà baſtante fondamento da quanto di fopra fi è riferito) Geronimo figlio di
Nicolò hebbe il Gouerno delle Galere della Republica , per quanto hò vifto , e
nunciato in vna fcrittura antica, e fi diportò con ogni fodisfattione, e valore , &
in quefta fucceffione ftabilita con l'autorità fudetta fi legge , che dal detto Ge
ronimo difceffero Antonio, Pietro, e Nicolò.
Antonio,di cui fi fà mentioue in vn publico iftromento nè gl'atti di not Roc
catagliata nel 1543, fi casò co madonna Caterolla da Cocurno de'Conti di La
uagna; procreò queſto à Battiſta, Geronimo , Simone, e Bartolomeo Merelli.
S Simone fu huomo di molto ſpirito, e valore tanto, che fù fatto capo di vnʼar
mamento Nauale di molto numero,che fi fece contro infedeli, nominando per
Capitana di detto armamento vna fua Naue propria,con la quale haueua na
uigato molto tempo con acquiſto di gran nome,nel qual carico fi diportò così
valorofamente, che fù in quel tempo affai celebre, e nel fuo ritorno con applau
fo,ed allegrezza da tutti riceuuto. Hebbe ancora altri honori , e carichi riguar
deuoli, ed in particolare il gouerno delle Galere del Duca di Sauoia,
Il fudetto Battiſta fratello del detto Simone, e figlio d'Antonio, come fi legge
negl'atti di notar Fraceſco Valdetario nel 1593 ; ( à cui da Battiſta Negrone Me
rello fuo Zio, come confta per li atti di not:Gio :Maria Torre nel 1574, fù fatta
donatione della metà d'vna Villa nominata la Merella nella contrada di Zoagli
al prefente poffeduta dalli fuoi defcendenti, infieme con l'altra metà, della quale
fece poi acquifto da Leone Negrone Merello fuo Zio à chi aſpettaua; ) ſi casò cố
Nicoletta della famiglia Leuanto delle nobili,ed illuftriin Genoua aggregate al
gouerno della Republica. Procrcò il Battifta con la fudetta Nicoletta Leuanto
tre figli Pietro Antonio, Rolado, e D.Bartolomeo.Rolado hebbe per moglie Co
ſtaza Riuarola nepote del Cardinale Riuarola, e forella del Vefcouo di Ayazzo
in Corfica,mà no procrcò có lei figlio neffuno.D.Bartolomeo fù Canonico del
la Catredale di Palermo promoffo dall'Eminent, fignor Cardinal Doria, con di
moſtrationi d'affetto ftraordinario, come fi cöprende dall'auuifo da quell'Emi
nenza datone al detto don Bartolomeo , con lettere che manifefta la molta fti

ma,che quel fignore faceua della perfona,e cafa fua.Fù anche Vifitator Genera
le in fede vacante di tutta la Diocefi,nel quale carico morì nel 1648,
-21
L Pietro
CO
TEAT
RO LOGI
158 GENO

tola
Pietro Antonio fi easò con Madalena figlia di Barnaba, e Giulia Ifola famiglia
Not
nobile di Genoua, ed aggregata nel 1528.nell'Albergo della Vío mari. Nacque da
Silve
quefto matrimonio il noftro Barnaba Giacinto vnico figlio mafchio , non infe
sipara
riore de'meriti à neffuno de'fuoi maggiori, de'quali mi hà parfo accennare fola
mente gli afcendenti di linea retta, e non teffere lunga ferie de'trafuerfali , che
7720
faria volerci troppo dilungare in raccontare li carichi, ed impieghi confeguiti 1A
in varij tempi da questa famiglia. Dirò folamente, che da circa 400.anni in quà
fono ftati feinpre riguardeuoli in maneggi delli più graui nella Republica esedde
do alcuni dieifi ftati Antiani, altri elettori di Antiani, e molti Senatori, e Gouer
natori della Rep.come è notorio, e Leone Merello fù vno delli fei imbuffolatio
b
per l'elettione alla fuprema Dignità del Ducato.
E perche nell'anno 1 528. per aggiuftamento delle difcordie trà la nobiltà
vecchia , e nuoua , fi decretò, che delle famiglie nobili reftaffero in piedi folame
te quelle, che haueffero fei cafe aperte , che furon 28 , alle quali fi aggregaffero
l'altre nobili manco numerofe Quefta famiglia Merello,non per cercare nobil- da
tà,che le mancaffe, mà per non trouarfi in detto tempo,cosi numerofa , come ri
chiedeua lo ftatuto, fi aggregò alla famiglia Negrona chiariffima , e nobiliffima
trà le cafe più antiche di Genoua: E fi vede che mai gli huomini di quefta fami
glia lafciarono il proprio cognome di Merelli,poi che chiamauafi Agostino Ne- mi
grone Merello, Leonardo Negrone Merello fratelli di Geronimo , figlio di Ni- a
colòfopradetto, e fei figli di Leonardo, Zij del Battifta, Auo del noftro Marche
me
fe,al cognome di Negrone aggiungeuano il proprio de'Merelli.
Ma perche poco gioua la qualità del fangue, che da gli antenati fi trasfonde E
a'pofteri, fe non s'accopia con le proprie attioni illuftri, che da per loro fole fon
dano, non che teftificano,la vera nobiltà, ed antica chiarezza delle famiglie, hà Wh
201
procurato il fudetto Barnaba Giacinto non folo di corrispondere all'obligatio
ni che da fuoi antenati gli erano ſtate col fangue imbeuute, mà anche di lasciare "di
a'pofteri memorie della fua propria particolar virtù, dando gran faggio della
fua prudenza e deftrezza nel maneggio dell'affari più graui di Sicilia , quando re
ferui al fignor Cardinal Doria di Secretario di ftato , e di guerra , gouernando h
quell'Eminenza quefto Regno in nome di S.M.come fuo Luogotenente, e Capi
tan Generale, e con parole degne fifa mentione della gran confidenza che di lui spreje
Car
fi fece nella patente di fimil carrico data à 7.di Maggio 1639 ; ed altre fuffegues
ti atteftationi fatte dal medefmo Signor Cardinale à S. M. al fine , e doppo dell
gouernofudetto,fupplicando la fua Real Benignità, à tener memoria delli mol 1.Pa.
ti feruitij fatti in detto Minifterio. Ingu
Ed hauendo per qualche tempo prima, che moriffe il detto Signor Cardinale Sard
hauuto vnitamente con la Procura Generale di S. E l'amminiftratione della fua Cune

Abbazia della Maggione,e continuato nella medefima per quanto durò la breue don
vita di don Toma o Doria figlio del Duca di Turfi,che fucceffe in detta Abba 01 p
zia al Zio Cardinale , li fà incaricata la fteffa della R. C. per il tempo della Sede and

Vacante, finche paffata detta Abbazia nel Sereniff. Signor D.Giouanni d'Auftria toin
-009
figlio della Catolica Maeftà dei Rè Filippo IV.Noftro Signore, che Dio guardi,
nè hebbe la confirma, che effercita al prefente con titolo di Amminiftratore Gere
nerale di tutte le rendite Ecclefiaftiche , che S.A. poffede in quefto Regno,cont
approuatione di S.Macftà ,che di ciò fà mentione, connumerando quefto fra gli
altri fuoiferuitij . man
Daue
Con quefto ingreffo, ed attacco hebbe occafione di palefare li fuoi talenti,
fedeltà a quell'Altezza, mentre gouernò quefto Regno, adoprandofi con ogni urc

induftria, diligenza,e continue fatiche in ogni occorrenza del Real feruigio,


parti
LIBROS V. 459

particolarmente nella prouifione, e fpeditione dell'Armata Reale.


Di più ferpendo in Palermo alcune occulte confpirationi contro la Corona,
fùegli l'vnica perfona, che deſtinò S.A.con difpaccio fecreto di tutta confidenza,
per riparare li danni,che fi erano incominciati à fcoprire, in che fi diportòcon
tutte le circoftanze poffibili di conuenienza al feruigio di S. M.Zelo , vigilanza,
2 fortezza d'animo, e fodisfattione publica, finche fi riduffero le cofe alla priftina
felicità,e quiete In quefta confirmità rappreſenta S A.l'operato da lui alla Cato
Blica M. del Rè Noftro Signore con fua lettera delli 18 di Febraro 1650, del tenor
Afeguente.
Señor con occafion de mipaffaye à esta Cuidad, y de auer remitido à V.M. dela de
Mecina losprimeros auifos que tuue ,
fobre las caufas que me oblegaron à quella refolu
! cion;reprefentè à V.M.lomucho que en ellas auiamerecido Bernaue Iacinto Mereli,por
auer fido la Vniea Perfona queporfu mediofueron reueladas ,y conducidas à mi noti
cia,por la que diò el Padre Iufepe Efpuches de todas estas maquinas ,y como le defpache
anticipadamente à qui con despacho fecreto y de crebencia , para reparar los daños ,
que fe auean començado à defcubrir , y carcerar los principales complices parecief
fen , como fe hijo con todas las circonstancias de mayor conuieniencia delferuicio de
V.M.yfatisfacionpublica,quefe deffearon;despues en lo demas quefe ha ofrecido tocan
te à las mismas materiasy otros efectos, ha continuado y asistido con el mismo Celo y
vigilancia hafta que auiendofe reducido à lafelicidady quietud quefe experimenta,le
bàparecido folicitarpor mi medio algunas demostraciones de la Grandeja de V.M.en
reconocimentoypremio de estos feruicios y delos que conftan por el memorial inclufo(de
queyo me ballo con la mifma relacion) deffeando quefean deq, V.M.le haga merced de
un Abito,para el,ò un hijofuyo àfu elecion,y futura fuceffion de laprimera Plaja or
dinaria, òfupernumeraria que vacare de Maftre Racional de Capacorta deste Real
Patrimonio, òdel oficio de Conferuador del mifmo Tribunal. Ypor que ademas destes o
nores,es digno de otros mayores,affi porlosferuicios referidos , comopor la estimacion,y
fatisfacion que bago de fu Perfona ,y largas experiencias en las materias comunes , y
particolares defte Reyno,me ha parecidofuplicar à V.M.feparadamente de mi parte,fe
firua de honrrarle con un titulo de Marques , parafu Perfona yfuceffores: Con decla
racion, y inclufion de los feruiciosparticulares que en estas ocafiones ha hecho, para que
en los prefentes,y futuros defu cafa,haya efta memoria, y con mas obligacionpuedan
continuar , y emplearfe en elferuicio de V.M.aquien quedarè con fingular reconoci
mento dello, Dios guarde la Catholica Real Perfona de V. M, como deffeo y hemos me
nefter. Palermo 18.di Febraro 1650. Don Iuan.
In riguardo di così degne attioni, e fegnalati feruitij antichi,e nuoui fatti con

2 ranto ardore alla fudetta Real corona, fi compiacque S.M.concedere al Marche


ſe alcune mercedi, conferendoli in gratia, ed ad interceffione del fudetto Serenif
fimo don Giouanni il Titolo di Marchefe de Mompeleri, per fe, e fuo fucceffori
in ogni più ampia forma, ed vna piazza di Maftro Rationale del Real Patrimo
nio viando in quefto della fua Regia fingolar munificenza,cõcedendoli il detto
carico in proprietà, con tutto che folamente di futura fucceffione fofle ftato fup
plicato come lo teftifica la referita lettera del detto Sereniffimo don Giouanni,
che rà relatione al memoriale in effa citato. Feceli parimente gratia di vn’hAbi
to delli tre militari à fua clettione per fe, ò per vn figlio fuo .
Le claufole principali de'Reali Priuilegi effecutoriari à 3. di Nouembre 1650,
che manifeftano quefte verità fono quelle che fi leggono in forte,e teftifico an
che hauer vifto originalmente la mercede dell'hAbito l'albero , e tutte l'altro
Icritture citate giuſtificati quãto hò referito,e parimete vn proceffo delle pruo
ue fatte per ilquarto di queſta Famiglia Merello dell' Habito Gerofolimitano
2003 in per
160 TEATRO GENOLOGICO

in perfona del Caualier Fra Gio:Francefco Ayrolo, e Merello:dal quale fi fcopre


la fua antica nobiltà; nel Priuilegio del Titolo di Marchefe, dice S.M.
Decet beneficam Principis naturam infignesfamilias fingulis diebus, honoribus, &
dignitatibus afficere, & illuftrare, ut merita virorum ex eis originem ducentium Re
giam munificentiam , & benignitatem experiantur. Quare cum tu Spectabilis nobis Ven
Dilecte Barnaba Hiacinthe Merelli à nobili Genua propia originem trabas,& bumi
*5
liter nobis fupplicarifeceris, vt attentis tuis,maiorumque tuorum meritis te adTit
lum, honorem, & dignitate Marchionatus erigere,ac extollere dignaremus fuperTer

ram tuam de Mompileri nuncupatam, quam in difto nestro vlterioris Sicile Regno iu
ftis,& legitimis Titulis tenes, & poffides. Ob oculofque noftros verfenturfummaani
mi tuiin noftrum obfequium,& vtilitatempropenfio, ac ftrenuafides, quafæpefapius AL!
multis ab hinc annis in minifterijs magniqueponderis negotijs nobis ostentafti, & ma au
#t
xime ab anno 1639 Cardinalis ab Auria tunc temporis in eodem Regno noftri Locum
tenetis Generalisftatus, & belli Secretarius, & fubuentiones ad noftros exercitusfub
leuandos totis tuis 7 iribus curando; Nec non quod impræfentiarum adminiftrationem
generalem reddituum Ecclefiafticorum ad D. Ioannem ab Auftriafilium noftrum in
ipfo Regnofpectantium exercearis; Atque Anno proximo elapfo, in prouifione, & expedi
tione noftra Magne Claffis monumentum, quod tua vigilantia,industria, & affiduus
Labor nobis atullerint. In quibus omnibus de tua integritate, in noftrumobfequium

animi ardore,& conatu plurima nobis edideris testimonia, vt patet ex litteris ad Nos
tranfmifis prefatorum D.Ioannis filii nostri, & ab Auria Cardinalis Pro merito igi
tureàdem gratia , & prærogatiud Tituli Marchionis te dictum Barnabam Hiacyn
thum Merello profequendum, atque infigniendum duximus cumfacultate commuta
diprædictum Marchionatus Titulum omni tempore ad alium locum quanuis popula
tione carentum,atque etiamfitfimplicem, & meram donationem. Tenore igiturpra
fentiu,e quel che fiegue, e più fotto teq;eum lem Barnab im Hia patum Merellodicte
Terra de Mompeleri Marchione, tu fq, bæredes,& fucceffores ordinefucceffinoficimus,
creamus , conftituimus, & ordinamus Marchiones dicte Terræ,e quel che fiegue.
L'altro Priuilegio della Piazza di Maftro Rationale comincia .
Inueterata eft maximorum Principum confuetudo fubditos de fè bene meritos, ac
eosmaxime qui in preftandis obfequi's affidue infudantpremis ,mineribus ,& honori
bus condecorare . Quare cum ab oculos noftros verfentur tui SpeFab lis fidelis nobis
Barnaba Hiacynti Merelo Marchionis de Mompilerifumma in noftrum obfequium,
·
utilitatempro enfio, ac ftrenus fides, e quel che fiegue, e doppo hauer fatta rela
tione d'altri feruitij foggiunge, & nouiffim , quod infigne testimonium præbet d
tuafortitudine, dexteritate, & prudentia in rebus magniponderis ad nostrum obfe
quium fpestantibus predictus D. Ioannes filius nofter luculentur attestatur infusEpi
tola nobis expeditafub die decima octaua Februarij præsētis, &infrafericli anni mil
lefimifexcentefimi quinquagefimi, nam ab ipfo meruifti defignari ad res arduas quietis
&felicitatis Panormi confequendas. Huicque muneri cum laude ,& omni approbatione
refpondifti celeriter occurrens vndequaque occafio popofcit. Talibus laboribus perfun
Elum meritis decoratum, acfperantes tuifimilemfuperfuturum iure optimo ex no
trafpeciali gratia, motuque proprio Officiumfupernumerarium Magistri Ration lis
breuioris Toga Tribunalis nostri Regij Patrimonij vlterioris Siciliæ Regni, cum ga
gijs,ali fque Emolumentis, quibus cæteri Mftri Rationalis, qui d'éta officia habent in
proprietate ineodem Patrimonij Tribunale frueri confueuerunt liberaliter in te confe
rendum duximus, e quel che fiegue . La mercede fattali da S. M. di vņ'habito per
fe,ò per vn figlio fuo, confta dalle feguente Fede.
Certifico yo Don Melchior Moran Caualiero de la orden de Santiago Secretario del
Rey Noftro Señor, Oficialprincipalde la Secretaria de las tres ordenes militares du
3.4
Santia
LIBRO V. 161

Santiago, Calatraua, y Alcantara, que por los papeles della,parece que Su Mageftad

Ja pordecreto de 30. de Mayo paffido deste año, tiene hecha merced à Bernaua Iacinto
Merelo del Hauito de una de las dhas tres ordenes parafu Perfona,ò para la de un
bijofuyo à fu election, deque fe darà eldefpacho neceffario en la dha Secretaria al dho
Bernaua Iacinto, dal bijo que nombrare constando que lo es, y boluiendo esta certifi
cacion,que doy depedimento de laparte del dhó Bernaue . En Matrid ànueue de Iunio
7.41
de mibyfeiscientos y cinquenta años . D. Melchior Moran.
Si è calato il fudetto Marchefe Barnaba Giacinto, con donna Laura Agliata,
che fù maritata prima con don Diego Ballo, e Bolagna, col quale non hebbe
figli,fignora di rare qualità,e virtù, figlia di don Giofeppe Agliata , e Spatafora ,
figlio di Gerardo fratello di Ludouico Barone di Solanto del nobiliffimo cep .
po della cafa Agliata, come à fuo luogo à baſtanza fiè detto , della quale tiene
hoggi due figli nominato l'vno don Paolo Felice, e l'altro Vicenzo Geronimo .
L'arme di quefta famiglia fonoLeone d'oro coronato in campo azzurro , cö
vn mazzo di Fraule in mano, che nell'Idioma Genouefe fi chiamano Merelli.

DELLA FAMIGLJA

MIRA BELL A. 1.2


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‫܂‬Crober

Ar
ON la Regina Leonora moglie del Rè Federico condo fra
gl'altri caualieri, che in altri luoghi hò accennato, ed in altri
clogij, venne da Napoli in Sicilia Autitio Mirabelli nobile
Francefe, ouer figlio di Guglielmo gentil'huomo Francefe,
che nacque in Forli ed habito in Napoli, quindi la Sicilia
col carico di Coppiero della Regina, come riferisce Giorgio
Allegretti nelle famiglie mobili della Citta di Forlì, oue dice.
che Dionigio figlio maggior di Guglielmo nobile Francefe, ftabilì la fua famí
glia Mirabella in Forlì, cd Autitio fuo fratello minore in Sicilia, paffandoui cot
carico di Coppiero della Regina Leonora Queſti effendo d'eta virile s'impiega
alla militar difciplina; perloche della medeſma Regina hebbe il gouerno di Si
agufa,ed iui fermandofi, fi çasè con Paola forella diPietro Soalanibro, che gls
104 X procreò
162 TEATRO GENOLOGICO

i medefina fua BB
procreò Guglielmo, che fù diuerfe volte Rettore, e Senator
patria Siragufa fotto il Rè Lodouico, e pofcia Percettor del rosti della Regi
nal cammera nel 1371.Il cui figlio Giouanni fù Maftro Secret deila medefima
"
cammera nel 1395.Quefti procreò Guglielmo, che fù Cófigi Regio nel 1498 ,
ed Autitio Maftro Giurato nel 1409.

Thomafo figlio di Guglielmo hebbe il carico di Giurato d: Siraguſa nel 1421 ,


1
efùpofcia Maftro Rationale della fteffa camera reginale.Gio:Antonio Mira
bellifù Capitano di Leontini nel 1426 , ed hebbe della Regina Maria moglie del
Rè Alfonzo, la Caftellania di Bizini , i predetti dunque furono progenitoridi V

molti virtuofi gentil'huomini, godendo fempre gl'vifici di Senatore , di Capi **

tano, e di Giurato di Siragula. Lorenzo Mirabelli Baron di Colletorto ſi man


tenne fplendidamente, e così i fuoi pofteri i quali furono non puoco honorati,
da'virtuofi qualità di don Vicenzo Mirabelli, che publicò le fue virtù per mez.
zo delle ftampe,difcorrendo foura l'antica patria Siragufa , verfo la cui opera fù
refpofto prudentemente del Duca di Mont'albano don Giacomo Bonanni nel
cuilibro fi fcoprino gl'errori del Mirabelli, fi dirramò ella in Modica,doue fece
parentela con le cafe Celeftri, Mazara , e pofcia con la cala Paternò di Catania ,
che partori il Baron di Radu'a. fondator della Terra di Mirabella.
Parimente in Mazira Città Regia nel 1460, per l'acquifto dell'Offitio di Por
tolano hauuto del Rè Giouanni . Questi fù Giouanni Mirabelli, che fi casò con
la figlia di Giouanni Cauallaro all'hora vificiale regio delle regie fabriche; il cui
figlio Paolo fù Giurato nel 1480. Però Giouanni fece à Carlo genitor di Pietro, di
Giouanni, e di Luiggi che reufcirono virtuofi gentil'huomini, Pietro fù Giurato
della medefima Città nel 1 502, e Giouanni fa Portulano del Carcatore, e fi casò
con la figlia di Bernardo Broccardo gentil'huomo di quella Città della cuifa
miglia fi difcorre fotto .Di quefto nè peruenne Antonio che vifle affai ricco il fuo
ritratto fi vede fcolpito con vn fchiauo nero fotto nella Cappella maggiore del
Conuento di Santo Agostino dotata da lui con rendita annuale, e d'Antonio ne
nacque Gioseppe che puoco curando di procurar vific attefe folamente all'am
miniftrationi della fua facuità , così anche Gio:Antonio fuo figlio, il quale pro

creò Giofeppe Saluadore,il Dottor Carlo, e Pietre Dottore che fù Giudice della
Corte Capitaniale di Mazara nel 1643 , Però il Dottor Carlo fi casò in Palermo
oue fà moftra di gran reuſcita nella facultà legale, con la quale egli in tutti i Tri
bunali effercita l'vfficio d'Auuocato, ed è vno de ' Co ultori dell'opra di Nauarro.
L'arme di quefta famiglia fono vn Leon d'oro incoronato con la Corona lin
gua,ed vnghe d'argento in campo roffo, che tiene vn ſtennardo azzurro con gi
gli,craftello d'oro dentro .

2 DELLA FAMIGLIA
2.
BROCCAR DO.

Joi
A famiglia Broccardo ch'accennai di foura,viffe nobiliffima in Mazara .
Però non con quella fortuna che gode fin'hora in Volterra chiari.fima,
L ed antica Città d'Italia;nondimeno il primo chevenne di lei indi in Sici
lia,fù Antonio Caualier Volterano figlio di Lucrecio i cui genitorifurono Signo
ri della Villa Broccarda per molti centinaia d'anni, godendo infieme i fupremi
magiſtrati non folo di Volterra loro patria,mà anche di molte Città d'Italia.
w
Il predetto Antonio non lunge del fuo arriuo in Mazara per le molte ricchez
zepecuniarie che feco portòe pur riconoſciuto per gentil'huomo virtuofoprefe
per
001DD IOB RO00 V
$63

per moglie Lefa, ouer Luifà figlia di don Honofrio Grifeo, ouer Graffeo Baron
di Part'anna, deriuato de'Imperatori Greci , e Principi Normandi, come nell'
ra Elogio della fua famiglia fi legge ; con la quale procreò Lucretio , e Benedetto,
che viffero nella loro patria con gli fplendori della nobiltà : Lucretio Broccardo
con Margarita Lana, figlia d'Alfonzo nobile Valentiano, all'hora Capitano, e
19‫ד‬
Gouernatore di Mazara ,fece à Bernardo , e Baldaffare ; Però di Bernardo , ed
Antonina di Marchefe de Principi della Scaletta nè nacquero Margarita mo

Can glie di Vicenzo Gambino , genitori di Rocco Gambino Procurator Fifcale della
Ř. G. C. Luifa moglie di Giouanni Mirabella , Giofeppe , e Gio: Nicolò . Giofeppe
con Francifchella del Giudice forella di Gio: Battifta, e Gio: Filippo del Giudice
gentil'huomini Marfalefi; prócreò Antonina , Gio: Nicolò, e Gio: Bettifta . Da
Gio: Nicolò figlio di Bernardo , e doun'Antonia la Girlanda di Palermo , chefù
prima moglie di don Lodouico Agliata Baron della Roccella, nè nacquero dō
na Francefca moglie di Gafpare Mallimiano , don Fabiano Sebaftiano , e don
vid
Vicenzo,che morirono fenza prender moglie.
La predetta donna Francefca , con Gafpare Maffimiano fuo marito gentil's
huomo ricchiflimo , che fi mantenne con mille fcudi d'entrata annuale in Pa

lermo, oltre molti figli che gli morirono fanciulli, generò donna Giulia, che fù
moglie di Marc'Antonio Riuarola, ch'ambedue procrearono la viuente donna
1 Maria Mugnòs , e Riuarola mia moglie che da mè, hà generato fin'hora don
Luiggi Ferdinando Saluadore,hoggi fanciullo. J.
Da Benedetto altro figlio d'Antonio Broccardo Volterano , e Cecilia Milo
di Trapani fua moglie nè nacquero Elifabetta moglie di Gio: Vito Emanuele ,
Antonio,Teodora , Girolamo , Giouanna, e Brigida . La predetta Elifabetta con
fuo marito Gio: Vito Emanuele procreò Francefco , Benedetto , Antonino , ed
altri che viffero nobilmente.
Lafciò di raccontar della famiglia Broccardo di Volterra;perche haue hauu
Eto nell'arme, e nelle lettere tant'huomini illuftri, che fe nè farebbe vna volumo,
10
wel fa hiftoria; però legga il Giouio, ed altre hiftorie d'Italia,che trouirà alcune cofe .
bone di quelli. }
L'arme fono vn campo diuifo d'vna fafcia roffa con tre gigli verdi fioriti di
fopra, e fotto vna imbordata con tre rofe roffe ne'vacui, in campo d'oro.

DELLA FAMIGLIA

MODI CA.

Ebbe origine la famiglia Modica che viffe nobiliffima , e potente in Si


cilia, da Gualtiero caualier Francefe, che per le molte prodezze ch'egli
Η moftrò contro i Barbari, ed altri nationi hebbe del Rè Ruggiero la Si
gnoria di Modica; perloche fuo figlio Anfaldo fù cognominato di Modica, così
anche fuo figlio Gualtiero, che fegui nel medefmo dominio, che gli fùtolto po
fcia dall'Imperador Henrico fefto, per hauer ſeguito il Rè Tancredo Nondime
no Arnaldo fuo figlio incambio di Modica acquiftò dell'Imperatrice Coſtanza
tutrice di Federico fuo figlio, la Baronia di Sortino,con tutte le fue pertinenze,
egiuriditioni nella quale gli fucceffe fuo figlio Pirro , ò Perrello di Modica .
L'altri figli Anfelmo fù Gouernador di Siragufa nel reggimento del Rè Giaco
mo,e Guidone Barone affai principale , che interuenne in vn atto fatto del Rè
Giacomo nel 1285. ‫ܕܐ ܂‬
X 2 Per
164 TEA TVR OUG E NO LOGICO

Perrello fignor di Sortino,procred Ruggiero, ed Anfelmo che fù colui il qua


le acquistò alcune Baronie nel tenitorio di Caltagirone, e'l Cattellone feudo di
Caftelluzzo, che gli fucceffe Perrello , ed à lui Anfelmo fuo figlio nominato nel
feruigio militare del Rè Lodouico del 1 343 à coftuifeguifuo figlio Perrello, che
T'hebbe confirmati del Rè Federico terzo nel 1364, da chi passò per cagion di
matrimonio alla caſa Aragona d'Auola. Nuestras Ana ‫ܐ ܙ‬

Ruggiero di Modica, procreò Perrello Baron di Sortino, e Franceſco ch'ac


quiftò i feudi di Reddini, e di Rayolmaduri , per la dote di fua moglie Cecilia
Pedilepori, ne'quali fucceffe fuo figlio Pietro , che con Cecilia d'Aragona fua,
moglie venderono Reddinià Pietro di Capobianco per onze ottanta, nel 1360.
6
gentil'huomo Siragufano . Però il feudo di Rayalmaduri dopò la morte di Pie
tro di Modica, peruenne à Perruccio Lanza fuo nepote,figlio di fua figlia Mar.
garita, che lo vendè al Medico Filippo di Naro per onze 50 nel 1431 , per gl'at
ti di notar Giouannuzzo di Minardo, da poter del quale fù ricuperato da Ferdi .
nando di Velafco,figlio d'Alfonzo di Velafco, e di Caterina Modica, altra figlia
del fudetto Pietro; il quale il conceffe à Battiſta Platamone nel 1445, à chi fuc
ceffe Giulio Sanchio fuo figlio nel 145 3 , dal cui potere ricuperato dalla R.C.ft
riconceffo à Guglielmo d'Impofa caualier Siragulano, che lo lasciò dopò la ſua
morte à Guglielmo fuo figlio naturale nel 1472, che lo dotò à fua figlia Cateri S
na moglie di Francefco Platamone , che ſe nè inueftinel 1516. ; m
Hebbe il predetto Pietro di Modica il feudo di San Giacomo di Belmineo,
che lo dotò à Cefarea fua figlia naturale moglie di Luiggi Contarino , da poter
de'quali fù dal Rè Martino tolto , con pagarli in prezzo onze 40. Parimente
poffedè il predetto Pietro i feudi di Monaco , e di Buxello , che gli lafciò al ne
pote Pirruccio Lanza. bound

Succeffe à Perrello di Modica di Caltagirone fuo figlio Rainero, che fe inue


ftì nel 1415 , de'feudi di Friddani, e del Conforto, à coftui ſegui Pietro fuo figlio
nel 1453 , al quale Perrello nel 1464, che gli dotò ad Agata fua figlia, cafata pri
mieramente con Lopez di San Martino, e dopò con Vaffallo di Grauina Baro
ne della Ganzaria, che poſcia ambedue lo venderono à Cefare Bonanno di Cal
tagirone nel 1504.
Francefco di Modica di Siragufa per fua moglie Pandolfina figlia di Thoma
fo Capizzi Barone Siragufano, poffèdè i feudi di Canicattini di Racalcuti , delli
Baruni, e della Fontana della Montilla, dopò la morte di Francefco, ella fi casò
con Bartolomeo d'Altauilla di Corleone Giudice della R.G.C. nel 1375 .

Poffede parimente Pietro,ò Perrello di Modica Barone di Fridani, e del Con


forto, il feudo della Canzaria, che gli peruenne nel 1447, per fua moglie Militia
nepote di Rainero di Morana di Caltagirone, che gli fucceffe fua figlia Agatuz
za moglie di Vaffallo di Grauina. Ed Orlando di Modica il feudo di Ramauia
nel tenitorio di Caltagirone
Perrello fignor di Sortino, hebbe del Rè Lodouico altre onze cento di rendi
ita in feudo, e del Rè Federico terzo altre onze cento ventiquattro ; e Giacomo
di Modica fù Barone del feudo di Pugidiano, che ſe nè inueftì nel 1518, e da lui
-peruenne alla cafa Bonanno, e molt'altri caualieri virtuofi fiorirono di queſta
famiglia, la quale hoggi è eftinta, hauendo goduto i principali vffici , e carichi
del Regno, e della Città di Siragufa, e di Caltagirone; nondimeno il prenarra
to fecondo Gualtero fù Ammiraglio del Rè Guglielmo il buono, e fi legge for
tofcritto nelli capitoli matrimoniali del predetto Rè con la Regina Giouanna
d'Inghilterra nel 1177, con gl'altri Prelati, e Baroni del Regno , e così è fotto
fcritto. Ego Vualterus de Moach Regijfortunatiftolij Admiratus.bator
I
Fà per
0 % OLIO BRDOO V A & T 165

Fà per arme vn campo diuiſo di ſotto ondiato con ſpiume d'argento, e cons
Pt :b
certe fiamme ſopra l'elmo……..\ .
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DELLA FAMIGLIA MOLETI
GREIT s liberal's BC A,
100 RUOT

Ogliono che l'antica famiglia Molesi fia la ſtoffa,che la Milite,la quale cor
Vogrottamente s'habbia chiamata di Milite, Moleti , e per quefta opinione
affai verafimile, e forfe per tale;nondimeno ella è antica feudataria , e fecondo
il Capobreui par che deriuaffe della famiglia Spadafora chiariffima d'anticas
nobiltà nel trattato ambiguo, che cifà del feudo del Caffaro; però prende erro
re, e così dice egli.
Caffaro,e Bidini feudi furono di Pietro di Caffaro, che gli fucceffe Anfelmo
Spadafora di Melfina fuo itretto parente nel 1397, del quale peruenne à fua fi
glia Regala Spadafora nel 14zo moglie di Giouanni Moleti, e Spadafora , che
glifucceffe Spada Spadafora loro figlio nel 1453 , ed à coftui fuo figlio Gio:Mat
teo Spadafora, altrimente Moleti nel 1479, che hauendo morto fenza laſciar
prole peruenne il feudo à Margarita Moleti fua zia figlia di Nicolò , che fi casò
* con Pietro de Siragufis nel 1492 ; nondimeno io ftimo ch'ella haueffe origine
della famiglia Milite.onger te thou Pub
a l e f e à nne
e
Paolo Moleti fù Baron princi
p , e di virtuo qualit dal quale perue
amiti, che gli fucceffe fuo figlio Anto
Matteo Moleti Barone del feudo di Catal
o i re di Metlina nel 1600 , in com
nino nel 1593 , vn'alt r Paolo Mole t fù Senato
mo Campolo , Paolo Anzalone , Franceſco Bonina , don Paolo
pagnia di Giaco
i o fo uccarrato .
di Gregor , e Thoma Z
Il prenarrato Giouanni Moleti hebbe il medefmo carico di Senatore nel 1489
K i colleghi furono Thomafo Matteo Romano, don Bartolomeo Gioeni, France
fco Compagno, Gio: Filippo Buonfiglio, ed Angelo Saccano.
Matteo Moletinel 1454,e'fuoi colleghi Gio: Bonfiglio, Alfonzo Staitì,e Nico
lò Crifafi; haue hauuto finalmente affai Caualieri illuftri , e fra quei di Malta
Fra Gio: Moleti riceuuto nel 1436 , e Prior di Meflina nel 1484, Fra Michele Mo
leti nel 1556, Fra Franceſco Moleti nel 1558, fù Baglio di Napoli nel 1606, ed
Ammiraglio parimente, Fra Pietro Moleti nel 1569, Fra Matteo Moleti nel
1574 , Fra Filippo Moleti el 1578 , lafcio gl'altri honori , e carichi c'haue
hauuto quefta famiglia che per l'obliuione de'tempi mil'impedifcono, fia certo
però ogn'vno ch'ella non è inferiore d'antica nobiltà a neſſuna famiglia anticas
nobile della predetta Città di Meihina,viuendo fempre con molto fplendore.
L'armidi quefta famiglia Molete fono vna faſcia d'oro in campoazzurro, con
tre elmi d'oro,due fopra, ed vno fotto.
::
DELLA FAMIGLIA MOLLICA.

I ritroua per gl'atti della Regia Cancellaria, Domenico Mollica gentil'huo


S'mo Mellineſe perfona di molta ftima appreffo Don Lopez Oximen dr Vr
rea Vicerè di Sicilia , fotto il Rè Alfonzo; percioche hauendo paffato nel 1466,
{ in Sicilia in compagnia di Galeotto Bardaxi, i fratelli del Marchefe di Cotrone
che feguiuano la parte di Francia,furono per ordine del Vicerè prefi, e condot
ti in Napoli fotto la guida di Domenico Mollica , la cui famiglia concorſe per
moltotempo negl'vifici popolari della Città di Meflina. Berto, e Breto Mollica

fù Giurato della plebbe nel 1560.


Filippo Mollica hebbe il medefmo vfficio nel 1557, efilegge nell' Epitafio
della
166 TEATROOGEN OILO GICO

della fonte del Gigante Nettunno nella marina diMeffina co Gio: Antonio Spa
N7
dafora infieme. E nel 1550 parimente i colleghi furono Girolamo Romano Pie
tro Benedetto , Franceſco Maria Campolo , Bernardo Riccio , e Gio : Mattee HA
d'Aleffio . ITEM ALCOLAR AA1 3
Il primo Giurato di Meffina nobile c'hò trouato di lei, e Sebaftiano Mollica
ant
nel 1 $ 79, e nella Strada Colonna della marina della medefma Città , filegge Ti

quefto Epitafio. sq
D.O. M. Regnante inuictiffimo, ac Catholico Rege Fhilippo II. Prorege Marc'An ་།།
tonio Columna
- Sebaftiano Mollica, Petrus Granata, Nicolaus Antonius Romanus, Ioannes de Bo
NO
no, Ioannes lacobus Cirino, Cefar de Meffana P. C. viam banc maris fluctibus in
acceffum, publice commoditati mole consterni in tanti Principis memoriam Colum
nam appelari curauerunt 1 $ 79. ‫יג‬
Nè nacquero de'predetti di Mollica molti gentil'huomini fra quali il Caua
lier di Malta Fra Francefco Mollica riceuuto nel 1 588 , e fi mantenne più d'o
gn'altro di loro Flaminio Mollica Baron della Bagnara, che fi casò in Leontini
con Raffaela Parifi, figlia di Mario gentil'huomo Leontino , e non lasciò figli , e
morì l'anno adietro. k

L'arme di queſta famiglia ſono due mani, che frangono vn pane d'oro in ca
po azzurro.
335

DELLA FAMIGLIA MOLOCCA.


( 16
Afamiglia Molocca, e antica feudataria in Sicilia , e nelle Città di Leonti
L ni, e Siragufa nel feruigio militare del Rè Lodouico fra i Baroni di Leon
tini ritrouo Antonio Molocca col titolo di miles, e fra quei di Siragufa Gugliel
mo Molocca Barone del feudo di Tardello , che gli fucceffe dopò la fua morte
Gualtiero fno figlio, per la cui morte fenza figli peruenne à Mario Mancinifuo
nepote Giouanni di Molocca fù Senator di Leontini nel reggimento del Rè Fe
derico fecondo. Ruggiero di Molocca hebbe il medefmo carico della Regina
Maria nel 1388, Giouanni fù Capitano della medefima Città nel 1394, e fuo fra
tello Galtiero Giurato nel 1400. Nicolò Barone di Motocca, che così fi chiama
hoggi il feudo, viffe con molte ricchezze, e del Rè Alfonzo in molti importan
ti affari fù impiegato, e della Regina Maria parimente nell'vfficio di Gouerna,
tore della Camera Reginale nel 1438 .

Fece queſta famiglia per arme vn albore verde con vn Vccello nella cimaaz
zurro con vn Leone roffo pofato, che guarda l'Vccello in campo d'oro.

DELLA FAMIGLIA MONACA.


¿'

Ebbe origine la famiglia la Monaca nella Città di Caftrogiouanni da No


HEbb
tar Lorenzo la Monaca, il quale hebbe coceffo da Fra Paolo Graffo Prio
re del Conuento di San Giacomo d'Altopaffo dell'ordine di Santo Agostino,
con Bernardo Rizzo della medefma Città molti Terri della Chiefa , i quali col
confenzo delli padri del Conuento infeudarono col nome del feudo della Vol.
ta, ò della Monaca nel 1443, ch'ambedue pofcia lo venderono a Goffredo Riz
zari Dottor di legge , e Maftro Rationale , del cui prezzo comprarono del Re
Alfonzo il tenimento di Terri della Spina, e di Pietralonga, che gli fucceffe Pe =
teo fuo figlio, che per hauerfe congiunto in matrimonio con la figlia di A
tonio Coppera Baron di Bucchetto, ouer di San Giuliano acquistò quel feudo
si
che
LIBRO V.
267

che dopo la fua morte peruennero à fuo figlio Bartolomeo nel 1472. Queſto
hebbe per moglie la figlia di Pietro la Matrona Barone della lorgia, ouer Ma
trona di Caftrogiouanni, e Regio Caftellano, il cui carico l'hebbe nel 1460.
Viffe con molte ricchezze Gio: Battiſta la Monaca Barone della Volta;la cui
figlia Agatafù moglie di Vicenzo Grimaldi. Succeffe à Gio: Battiſta ſuo figlio
Giofeppe c'hebbe per moglie Silueria Grimaldi.
Mazziotta Monaca; ouer la Monaca fù eccellente Dottor Fiſico, la cui figlia,
Armenia fù moglie di Natalicio Grimaldi.
Giouanni la Monaca fù Barone del feudo dell'Abigliatore, che poſcia lo ven
dè per onze 160, à Nicolò Crifafi nel 1420.

Ritrouo quefta famiglia nobile in Lecce , e così l'annouera Flaminio Rosfi


nel fuo Teatro d'Italia.

DELLA FAMIGLIA

ht DEL MONACO.

in.

EN
PRISGLO

15

PC. 3 MI
* ...
Ita &

ER quanto fin'hora fi ha poffuto cauare dalle hiftorie, e pu


bliche feritture, fi ritroua la famiglia del Monaco , ouer lo
TO
Monaco hauer paffato due volte di Francia in Sicilia. Ella in
Francia ne'priſchi luftri fiori con chiara nobiltà, e con la Sie
gnoria d'vna groffa Villa nella Linguadoca, chiamata Mo
naftaraui , ch'altro non vuol dire nell'idioma Italiano ftanza
del Monaco, la qual Villa fecondo Raffael Paradino nelfuq
nobiliario Gallico, fi dall'Imperador Carlo Magno nel 80s
del Signore à Giouanni de Arles fuo Alfiero affignata il quale hauendo militato
in molte famofe guerre fotto il medefimo Imp.oppreflo d'alcune importanti ci
catrici defiofo di goder la vita Monaftica,per falute dell'Anima con licenza Im
periale fi vefti Monaco Baliliano, e fece ftanza nella fudetta Villa perfuo ripofe
chiamata innanzi di Arlis , e per lui Monaftaraui , cioè come ho detto Villa, o
Luoghodel Monaco , Viffe questi congrido di tanta fantità quanto da Silueftro
fecondonel oo, fù pofto nel numero de Beati ; perloche i fuoi figliuoli Adi
mondo
168 TEATROGENOLOGICO
-
mondo Fiorimonte , Guglielmone, Carlo, e Luiggi furono cognominati per le
virtù del Padre del Monaco così parimente i loro pofteri; fcriue il medefimo Au
tore , che militando i fopradetti fratelli del Monaco otto la militar difciplina
dell'Imperator Lodouico Pio, acquiftarono in ricompenza alcune Ville nella
Prouenza. Da coftoro nè peruenuero cioè d'Adimondo, Giouanti , e Luiggi, di
Fiorimonte, Rubberto , Giliberto, ed Oldredo, Da Guglelmone,Carlo, Giouanni,
Rubbertello, ed Alperico . Da Carlo,Filiberto Luiggi,Filippo, ed Aldane del Mo
naco i quali tutti militarono fotto i Reggi Carlo Caluo, e Lodouico Balbo con
molta for lode. Giouanni figlio d'Adimondo prele per moglie Fortugna nobile
Picarda con vn groffo Caftello in dote chiamato nella Picardia Aufterio che no
wik
puoco fù ampliato di popolo da Dionigio, ed Epiminondo loro figliuoli con
licenza del Rè Lodouico V.nel 987 .

Da Dionigio nè nacquero Giouannino Alipprando, Riccardo , e Riccobuono ...

del Monaco nobili Picardi , che del Rè Arrigo molti honori militari ottennero,
e per la morte di Giouannino, il fratello Alipprando ottenne priuilegio di po "
ter edificar non lunge Aufterio , e nella medefima Prouincia vn' altro Caftello,
che lo chiamò Monafterlippi, che in lingua picarda vuol dire fortezza della ca
fa Monaco. La moglie di coftuifù Farnafia figlia di Dogoberto fignor d'Islinda
coppiero del Rè Filippo di Francia , procrearono ambedue cofforo Dionigio
fecondo, Giouanni, Nicoloffi , e Sagonio che fu Abbate di Pontarli nel 1111. Da
Dionigio fecondo nè nacque Argillane , da Giouanni Childerico , e da Nicoloffi
Alberico Teriggi, ed Aloño, che nelnoftro idioma vuol dire Alfio.
Argillono fece Riccardo, Conduberto, e Giouanni , e Nicolotli,Hilperico , e
Guglielmo che fù padre del Cardinal Giouanni del Monaco, che per fua molta
dottrina, e prudenza , e celebratiffimo da tutti gli fcrittori Canonifti, fcriffe la
Glofa aurea foura i Decretaliil cui titolo incomincia.
Glofa aurea nobispriori locofuperfexto decretalium libro addita per Reuerend. D. B

Dominum Ioannem Monachi Picardum Sacrofanéta Rom: Ecclefiæ Præfbiterum Car


"
dinalem, ac Vicecancellarium meritiff
Fùpromoffo nella dignità Cardinalitia dal Pontefice Celeſtino V, ſecondo
fcriue Alfonzo Giacconio nella Vita de Pontefici Rom : e nell'additione del fuo
trattato dice .

De Ampliffimo,ac doctiffimo Ioanne Monachi Cardinalis nimispauca Ciacconius:


non vidit (vt licet opinari) que mihi videre contigit; e più fotto.
Monacus nonnulli hanc vocem ad religiofum inftitutumfalfo referentes , Ioannem
Cucullatum ,nullograui teftimonio muniti, perperamexiftimarunt. Monacus cogna
mine dicitur virgrauiffimus, & ( Monachi dicendum fuit, ni fallor, It dicè de Mo
naco) ex Monacorum gente in Picardia Gallia Prointia ortusque inde poster Al
phonfiprimi Aragonum Regiis aufpicis, in Traliam eriam, commigrauit, Neapoliq,
Drepani in Sicilia armis, literis,agnationibufque alibi eamdem fimiliam reperiri,
indubium reuocari non poteft : apud Danos enim, Britannofqueveger apud illos in
terprimarias Regnifamilias, & Regi proximas enumeratur quæ in Britannia, non
tobfcura, e quel che tegue: Enel medefmo libro Pontificiofi corgono l'arme
chefpiego Cardinal Giouanni Monacoche fono tre mezze bande azzurre in
campo d'oro,che cominciano della cima del ſcudo , e lotto tre chiodi neri.i
campo d'oro ela famiglia Monaco di Napoli lafciando le medeſme arme, tolfe
per conceffion regia i quattro pali d'Aragona, coffi in campo d'oro, che defcen
dino della fomità fin nel mezzo feudo , e fottò vn Griforoſſo rampante in cam
po d'oro. Peròla famiglia del Monaco di Sicilia, e di Trapani,fpiegò le med f
me-armi del Cardinal Giouannidel Monaco, però lafciando il campo d'oro di
22
fopra
00 : LIBAR 30
O 0 VT 1969

fopra, fi fcendere le mézze bande della metà dello fcudo abaſſo,azzurre in cấ❤
po d'oro; e quefta varietà d'arme hà fequito come io profuppongo per varie
opinioni d'alcuni delle medefme famiglie, e ciò lo verificano l'arme varie di lei
perciò quella del Monaco di Picardia, fono le predette mezze bande pendente
di foura; e fotto tre gigli azzurri, in loco de'quali , il fudetto Cardinal Giouan !
ni gli puofe i tre chiodi. Peròla famiglia del Monaco d'Auignone abbaſſando
fotto le medefime bande puofero i gigli azzurri foura, c'hauendo poi paffato in:
Napoli a'feruiggi del Rè Alfonzo, per modeftia, e dimoftration di fedeltà, tolfe
via i gigli, e prefe i Pali col Grifo fudetti, per conceffion regia , come l'accenna
più chiaramente Giofeppe Mormile in vn fuo libretto delle famiglie nobili
eftinti di Napoli .
Della famiglia Monáco , ò del Monaco d'Auignone , ò de'primi di lei ch'iui
habitarono, ò de'figli di Nicoloffi del Monaco , che pur fece la ſua ſtanza , e fi
mori col Cardinal fuo nepote , ouer del medefmo Guglielmo padre del detto
Cardinal Gio: che tutti viffero , e morirono in Auignone , nè feguì Francefco,
che fù Caftellano del Caftello della medefma Città,fotto la Regina Giouanna,
fecondo la Cronica di Napoli del Duca di Montelione, oue fi legge che la Re
gina Giouanna hauendo venduto alla Chiefa la Città d'Auignone al Pontefice
1 Clemente Sexto per prézzó di trenta mila fiorini d'oro, fcriffe à Franceſco del
Monaco Caftellano del Caftello d'Auignone, che daffe il poffeffo di quello, a'le
gati del Papa,per la qual cagione molte famiglie nobili paffarono d'Auignone,
in Napoli, lotto il virtuofo dominio del Rè Alfonzo, fra le quali Guglielmo del
: Monaco, figlio del predetto Franceſco con i fuoi figli Francefco, Luiggi , e Gio:
Bernardo, i quali per effer valorofiffimi, ed efperimetati nell'arte militare viffe
ro affai cari al Rè Alfonzo,percioche il Guglielmo del Monaco fà eletto del me
defimo Rè Maeftro dell'Artigliaria di tutte le fortezze regie , il cui carico era lo
ſteſſo che chiamano hoggi Generale dell'Artigliaria, e ciò lo fcriue chiaramente
Scipione Ammirato nel fuo libro delle famiglie di Napoli , e nella famiglia del
Monaco, nel fine della parte prima, oue dice che Guglielmo era Caualiero , e Si
gnor di Monateraci, e nel diſcorſo forma queste parole.
Vedefi, che il Rè Alfonzo de Rè Aragonefi primo Rè,del neftro Reame,( Prin
cipe come ogn'huomo sà ) d'alto valore, procurò hauer à fuoi feruiggi Gugliel
mo Monaco di natione Francefe; della cui opera egli,e il Rè Ferdinando fuo fi
glio gran profitto come effi medelmi teftimoniano,con'eguiron nelle loro guer

re. Che Guglielmo foffe nella fua patria nobile nè poffano far intiera fede le pa
role del Re Carlovii diFrancia, le quali cauate d'vn fuo Priuilegio fotto la da
ta di 3.di Ottobre dell'Anno 1457. fono tali. Licet Mag.Guillermus Monachi ma
gifter Antelleriarum altiffimi, & potentiffimi Principis dilectiffimi, & cariffimi confa
guinei noftri Regis Aragonum, ex Regno nostro oriundas,libere conditionis,& de legi
timo matrimonio, ex nobilibus parentibus traxerit velfum ferit originem.
' il medefimo d'Ammirato, che per feruiggi il fudetto Guglielmo, hebbe
Scriue
del Rè Ferdinando grana diece per onza di tutte le beftie,ò qualunque altra co
fa fi vendeffe nella Piazza maggiore della Città di Napoli per fe,e fuoi heredi dal
fuo corpo defcendenti, e ciò fi vede per Priuilegio fpedito fotto ti d'Agotto del
1463 , molt'altri ampij doni, e conceilioni egli hebbe che per non dar tedio i la
fcio da canto,e chi legge l'Ammirato gli trouera diftintamente raccontati.
Ne nacquero da lui come hò detto di foura Francefco, Luiggi, e Gio:Bernardo.
Francefco fondò la famiglia del Monaco in Sicilia; e Luiggi quella di Napoli che
fi dilatò in Cofenza . Quefti prefe per moglie Brunda Ferrella có la quale fece à
Ferrante,Guglielmo,e Gio: Gioronimo.Il Ferrante con l'Auo Guglielmo inſieme
Y nel
-
TEATRO GENOLOGICO
179

nel 1478,compròla Terra di Monafteraci, e la Baglia di Cofenza per. 5.874 feudi,


eli casocon Francefca Candela ignora di Monafteraci, chi gli generò Gio, Luig
gb Scipione, Ottauio c'hebbe per moglie Cornelia Caracciolo , Mard Antonio,
Marcello,e Fabio Abbate di Santa Maria Montelareglia . Marcello fudesto con
Laudomia Riccardo fece Gio: Luiggi, bin:Thomafo, ed Andrea.
Il predetto Guglielmo 2 figlio di Luiggi, e Laura Zurba nè nacque Gio: Berm
nardino , che con Gornelia Carraffa procreò Camillo , Giulio Canonicom San
Giouanni Laterano , ed Abbate . Fabritio , Annibale Caualiero di Santo Stefano, del
Ottauio, Mario e Carlo. Da Camillo,e Fauftina Silueftra nè nacquero Berlinge
ri,e Gio:Battifta. 1 :: 21 244 дене
Dal predetto Gio: Geronimo, e Finitia Scannaforge fua moglie, nè nacquero VIS
Gio:Vicenzoje Cefare .Dal Gio: Vicenzo, ed Hippolita Gennaro, Gio:Geronimo
Cefare, Ottauio, Guglielmo , ed Antonio nè nacquero,che tutti viffero ricchilli
mije virtuofi caualieri, reufcendo nella militia eccellentitlimi,e valorofi Capita
ni, conforma riferisce la defcrittione, e
Albero di Scipione Ammirate o , nel pre om
Dollhous
citato libro.nis & al Depils 149
-Hor ritornando al predetto Francefco del Monaco, figlio del predetto Gu. Ma
glielmoche in fodisfattion de feruiggi militari hebbe del Rè Alfonzo,e dellla

2232H
Regina lyhtio diMaftro Rationale di togacurta, della Reginal Caminera in Si 200
eilia, che contenia lo stato ti cinque Città, cioè Siragufa ,Leontini, San Filippod u
Agiro,Bizzini, e Francauiglia.E nella fua patente(sid Rèdice) qyt

22
Etenim ffemperfumus tam in nostris Regnis , & Prouintis , quam in vafra Regi

#
&
A
nali Cammera Regni Sicilie vltrafarum;mittere, collotare in regi´s adminiftran
perfonas habiles Idonias, & maxime in virtutibusconfpicuas , vtredlecr
dis offitis ,
rum officia administrantur, & regantur , confifiid circodeintegrit të , legalitatı, & 20
fufficientia,ac moribus, & virtutibus mag Francifci de Monaco Gall' fili dilecti mag. vc
Guglielmide Monaco fidelis tormentatoris maioris muraliumiormentarum noftri r
gifeffercitus,ac noftrorum regiorum Caftrorum noftre Regni Nepaliszekirimus crea Avi
mus , & approbamus in Magistrum Rationalem nastre dicte Rrinalis Cammare . E Cor
quel che fiegue dat. in Napoli à 4 di Ottobre 1442 ; che poſcia per la afſenza di
Ferdinando fle Podio, Gouernator di detta Cammera reginale, fù egli eletto nel
medefino Gouerno come figge per patente regiadatain Napoli à 24 di Mar 201
20 1449.Mentre quefti fi rerrouano in Sicilia con quefti carichi con real licenza
fi casò nella Cittàdi Mellina con Miuzza di Saccano , figlia di Gio: Antonio no
bile Metfinefe per contratto matrimoniale negl'atti di Notar Pietro di Medico
à 23 di Luglio 13 Ind: 1450, con la quale procreò Gio: Antonio , Guglielmo ,
Bernardo,che in molti occafioni militari feruironoi Regi Giouane Ferdimado. 40
Il Gio: Antonio fi casò nel 1466, con Palma figlia di Giouanni del Monaco,
figlio d'Antonio fratello d'Andrea del Monaco Senator di Palermo nel 1406,
con Simone di Mayda, e Pietro d'Afflitto; con la quale procreò Federico , Pie
DIE
tro, Filippo,e Giouanni.
-Non lafcio di raguagliar breuemente come accennai di fopra, che quefta fa
miglia venne molto prima in Sicilia, ò di Francia , ò di Beneuento doue ella

fin'hora fiorifce del fudetto Francfco; percioche Pierluca del Monaco feruì il
Rè Federico terzo e la Regina Maria col carico di Maftro di Sala; perilche ilfi
glio Antonio per altri militari feruiggi,nè conſeguì del Rè Martino onze leffan
ta di rendita in feudo, e molt'altri doni come fi legge per due Priuilegij , dati in
Palermo vno à primo di Giugno,e Faltro 26 di Luglio 5 Ind. 1392223
Andrea l'altro figlio di Pierluca, come hò detto fù Giurato di Palermo.tru
volte, e fùfratello d'Antonio , padre del detto Giouanni progenitor di Palmas
moglie
OOTD CIT M ROOO NT A ST 1x1

moglie di Gio: Antonio del Monaco figlio di Franceſco,conla quale come ho



dettogenerò Federico,Pietro,Filippo,e Giouanni . Da Filippo ne nacque Anto:
19
niolquale fece tranfuntare va antica fede in lingua Francele per gl'atti di
notar Antonino Cofta di Melina à 23 d'Aprile 1 í lad: 1598, laqual fede fu fat
talda Gouernadore , e Configfieri d'Auignone al primo Guglielmo , che passò in
Siciliamarcè i feruitip militari; che in feruigio di quella Città eglifece, è quanto
nelpiincipio dell'elogio circa la originedi quefta famiglia hodetto nel prin
cipio del tranfunto fi leggerne MlekoiÐ 199, snovifio ilogon :M édisT 15 ob
Quod accedens prefentialiter, & perfihaliter Antonius de Monaco , Filius Filippi,
filij CoannisAntonij,filiiFrancifoi, filii Guglielmi Galli defamilia Monaco habita
toris Ciuitatis Neapolis, & dictus Antonius Ciuis Meffane; e quel che fegues : len
Il predetto Federico con fuo fratello Pietro fi cafarono nobilmente in Trapa
ni, ilprimocon Margarita de luar defcendente del Barone Guglielmo de luar,
nominato nel feruigio militare del Re Ludouico nel 1343 , ciò li legge per con
1 tratto matrimoniale negl'atti di notar Marco di Mineo à 8 di Settembre 15 .
Ind: 1496; con la quale fra
altri fece à Franceſcale con Caſandra di Ballo pro
creò Martino del Monaco, che con Laura Salgado fua moglie procreò Vito, che
profe per moglie Bentienusa de Nafó, la quale gli generò Padre Martino del
Monaco Gefuita, edonga Laura moglie di don Marco Garzia , Rananal , ch
ambedue procrearonoilivionte don Ferdinando Garzia,Raiamabohè Macftro
di Campo reformato del terzo Spagnuolo caualierodimolto valores,bed affai
qualificato, hoggi Gouernadordi Vercellesefhà cafato coh. doma Madalena
de Quignones, figlia di don Giouanni de Quignores CaualieridionGiacoma
.
Da Pierro altro figlio di Francefco: e fratello di Federico, e Palmia Emanue
le fua moglie fece à Lucretia cho mori giouanetta, e paffandosegli sade : feconde
nozze con Giouanna di Naſo, figlia d'Antonio di Nafonde Bayonidi SandonSrb
fano della Briga, procreò Franceſco, Antonio, e Palma moglieri Vicenzo Ballo.
Procreò Franceſco con Vita Sieri Pepuli fua moglie don Pietro, don Gioſbp
pe Sacerdote, Franceſca moglie di Giacomo Rizzo , Giduámmago form Cornelia
monaca nel Monafterio di Santa Caterina di Sena. Da don Piatra ¤ donna Gå
terina di Simone fua moglie , ne nacquero il viuente donn'Antoninorcaualter
virtuofos e prudente,don Girolamo, il Radre doji Franceſco MariaMcatino'dot
tiffimo, che delle fue virtù lafciò eterna hode, donna Francefca moglie di Fran
cefco Ferro Baron della Merca, donna iacopa moglie diFederico Fardella Ba
rondella Ripa, donna Vita,e donna Eliſabettad ilg . 1975 Terchyb ol
Da Bernardo altro figlio del primo Franceſco , nè venne ilvirtuofo, e ſempre
lodato Fra Giacomo del Monaco Domenicano , fecondo la relatione che nè
fail Padre Michele Pio nella Cronica diSan Domenico , fù di vita aftmentof
-ma, che furgendo ogni notte al Matutino confumaua il reffo de inorei in orá
5 tiones & ampel noɔ ɔ îsino Morobilo ébog st
Horſe voleffe ciò trattare degl'huominiilluftri cha godûroquefta famiglia
in Francia, ed in Italiacon le doravittupfa azzioni, formirebbecertamente vn
Ľ mediocre volume; mà dirò breuemente di Roberto del Monaco baccendato da
' Sabellicanel libro 4 delfhiftoria Venetasche giouò molto à Goffredo , e Boc
mondo nell'efpedition Gerofolimitaria: Andrea del Monacofù fratello dėl CR
dinale Giouanni, e Vefcouo Nouiodunen el 13:04 Monaco del Monacoan
che Gallo, inuentor della Poluere , e della Bonbarda ffosì : nel 1360 Hugoodel
Monaco Francefe fù Vicario Generale d'Atignone nelon3635 Gią trauio del
Monaco Prior di Santo Elicic Vefcono Metenfes Giulio delMonaco Napoli
tano Cubiculario di San Giouan Laterano, Canonico di San Samuele fu affair
-ART Y 2 tuofo,
173 TEATRO
TEA OGEN OLOGICO
TR OC

tuofo, il Padre Maeftro Thomafo del Monaco di Trapani dell'Ordine Dome


nicano Macftro del Sacro Palazzofù di coſtume fanti, e dortiffimo da tutti fti.
mato. Mario del Monaco Napolitano fù impiegato in molti fuprémi carichi in
Germania, ed in Vngaria del Rè Carolico. cinath bat

Fra i Caualieri Gero olimitani Francefi di quefta famiglia; fi legge di Fra Ar


cadio,e Fra Luiggi del Monaco Caualieri di Rodi nel 1309, anda ono pel Gran
Macftro Ambalciadori al Pontefice in Auignone, da chi ottennero il Velcoua
do di Tarba Metropoli di Bigone, per Gio: del Monaco loro fratello Abbate de
Alips. Fra Hernandodel Monaco Canalier riceuuto nel 150s , fù mandato dal
Gran Macftro di Rodi, in Inghilterra per far integrare la Religione de Caualieri
nel 15409 odo loup ini
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DELLA FAMIGLIA
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lo: Luiggi Morano di Catanzaro Città principale del Regno di Napoli,


ous fin'hora fioriſce la famiglia Morano dei Baroni di Gagliano , e di
GCutronei, venne in Sicilia nel reggimento del Rè Federico fecondo, e
fermandofi in Caltagirone, fi caso con Giulia figlia d'Attardo Lapadura Baro
ne della Canzaria . Mà à quefto Attardo dopò la morte gli fucceffe Antonia lựa
figlia primogenita moglie di Gugliotta di Timonia , che per hauerfi diftaccato
ambedue della real vbedienza il Rè Martino diede detto feudo à Rainero diMo

rano detto anche di Morana figlio del predetto Gio Luiggi, e nepore d'Accar
do nel 1395; che gli fucceffefua figlia Margarita moglie di Federico Perremuto
nel 1405,a'quali fucceffe Militia loro figlia moglie di Pietro di Modicand 1447,
ed à coftoro il figlio Perrello di Modica, che dopo la fua morte gileguì fuâ fi
glia Agata moglie di Vaffallo di Grauina, che s'ingefti del feudo nel 1477,dopò
la cui morte fuo figlio Antonio di Grauina nèl r516 . Gio, Thomafo , ed Antoni
Giacomo..morÁ'é snssly it onanerton , silgoat si modis ib mum.

Valerio Morano fratello delpredetto Gio: Laiggi,effendo ftato eletto Capi


tano del Monte Erice ftabili iui la fua famiglia, e procred Francefco, che per fer
-uiggi militari hebbe del Rè Martino onze 24 di rendita in feudo foura le gabel
le di detta Terra nel 1391 , e li beni di Francefco di Scurſo rubello nel 1399, che
gli fucceffe fuo figlio Valerio, à chi Gio: Franceſco Morano, che procred Vale
riofecondo,ch'acquiftò anchede Saline di Trapani nel 1487, perloche fe nè an
-dò ad habitar nella Città di Trapani, e quiui fondò nobilmente la fua famiglia
la quale godè fempre i primi vffici, ccarichi di quella Cite, e della fua pofteri
tà godè Polidoro Morano, che fi casò con Allegratia Barlotta, e nè peruenne
Pietro Morano, Gio: Franceſco Morano Caualiero di Malta, Fra Polidoro Mo
rano Caualier di Malta riceuuto nel 1631. Fra Gio : Francefco Morano hebbe il
medefmo ordine nel 1625 de Ben per Fr
Menis étible ; 10
Conteffa Morano fi caso con Francesco Barlotta,che fuccedendo ne beni del

Zio della moglie fùconftretto per vincolo cognominarfi di Morano come fin
hora i fuoi pofteri offeruano, Però da fucceffori de Baroni della Salina nè viue
don Antonio Morano Barone della Salina, e della Chiufa grande;fiorifco anche
quefta famiglia in Verona, ed in altre Città d'Italia ... Y LA

Vfano per armevnafaſcia d'oro in campo azzurro , con cinge monti roffe
dentro . Bidonar el .f.
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DOST OF. OneThe Hob e .3
E famiglia d'antica nobiltà , di congiungimenti regij,honorata
di fupremi carichi , e ricca di groff ftati viffe ne paffati luftri,
S
e fiorifce hoggiin Sicilia, imo la Moncada à niuna inferiore,
anzi per fignoria, e dominij Baronáli,ella ad ogn'altra è fupe
riore, e con la lettura di queſto elogio ciaſcheduno di queſta
verità fi può chiarire.. ‫زار‬ lubbal La
L'antica,e reale origine di quefta Illuftre famiglia s'accennò
per paffagio ne miei raguagli hiftorici del Vefpro Siciliano,mà perch'è biſogno
dar alla forma il fuo principioraccontirò quì il medefmo .
Taffilone Duca di Bauiera ftretto parente dell'Imperador Carlo Magno,preſe

per
:
TEATRO GENOLOGICO
274

per moglie Luitpherta, figlia di Defiderio Rè di Longobardi , ch'effendo oltre


modo fuperba, non potendo foffrire fuperiorita alcuna,forzò il marito à diftac
carfi più volte della deuotione, ed imperial vbedienza, che per il vincolo della
parentela,e per la benignità dell'Imperator Carlo pè fù egli fempre affoluto, e
perdonato con la reftitutioni dello Stato . Ma feguendo Talilone l'oftinata
voluntà della moglie, nè hauedo cinguardo alla debiltà delle fue forze,prefe di
nuouo contra l'imperio l'armi, e no tan tolto fi moffe c'hebbe d'vn fubito a Car
lo covngroffoeffercito di foura;e dopò alcune battaglie nè reftò finalmete vin
to,è fconfitto . Per eftinguire affattol'Imperadore quefta difobedienza , confinò
Orliens per
Taffilone con Teodone , Odilone fuo figlio nella Francia, dandogli Orl
ftanza con vn giufto tratenimento conforme lafua real conditione .
Teodone anzolo di starfi vagabondo in quel pacte fpronato dell'animo gene
rofo,e reale di ritrouar nuoua fortuna, dendoche molti Principi Germani, anda
uano con efferciti per acquiftarfi gloria, eleuar la Spagna della barbara appref
1 one fi congiunft con Otoger Golantep Germania, e nel Ducato di Saffonia,
fione fenza-veruna dimora fe ne andò in
Lufazia, theftaua ragunā
do vn groflo effercito per paffar contra i Moridi Catalogna, l'onde fauorito del
Marchefe di Brandeburgó, e del Principe di Pomerania fuoi parenti conduffe à
fue fpefe due mila huomini d'armi, congiungendofi dunque col Principe Oto
ger,che nè conduceua altri tehtimila nel 718, del Signore fe nè pafsò in Catalo
gna altri vogliono nel 714, altri nel 740, e perche quefta contraditione d'Autori
non fà al miotema danno veruno,la lafciò all'opinionedel lettore di feruirfide
prenarrati anni.

Noui furono i Principi foraftieri , che paffarono nella conquiftà di Spagna op


preffa da Mori oltre l'Imperator Carlo.Il prenarrate Otoger Golante, Principe
della Lufazia , Teobaldo Principe di Bernia Prouincia della Francia pofto a piè
de'Monti Perinei , ed haue le Conte di Bigorria, e di Comigia, Ermilao Principe
d'Aagen ch'è nel mezzo di Tolofa,e Bordeo su la Garonna , Riccardo Principe
della Picardia, Ada Principe di Hailnaut,che portò fedo la moglie Valtruda, Ot
tone Principe di Lucemburgo, Ingone Principe di Geldria , Gutore Principe di
Nouergia,e Teodone Principe Bauaro,che lafciarono in quella Catolica regione
contra i Barbari eterna memoria.

Teodore combattendo valorofamente fece de Mori memorabil ftragge , ac


quiftò la Città d'Ampuria, ed vccife in battaglia tre Re Mori di Corona, il cuiva
lore effendo fatto Palefe all'Imperator Carlo, che compotente effercito, e co'pri
mi Baroni della fua Corte in quella Prouincia guerrigiaua riconoſcendolo pru
dente di Configlio,e valorofo di mano lo riceue nella fua imperial gratia con la
cui volutà Teodone prefe per moglie Lipprada moglie ( ò come vogliono)forel
la del Principe Otoger,che puoco manzi cra ftato morto; cofeguedo infieme il
carico dell'effercito in luogho di quel Duce ; che dopò la Cacciata de Moridi
aquella Prouincia, oltre della Città d'Ampurias groffi Caftelli del medefimo Im
pératore ottene, e dal Cote Zenofre di Catalogna figlio del Conte lamfredo fù
cletto Capitan generale delle gêti d'armi di tutta la Prouincia, pel curcarico fù
chiamato Dapifero,ouer Napifero,che tanto vol dire quanto Generale,

che cotinuò per centinaia d'ani nè fuoi pofteri: Acquiftò egli di fua moglie otto
figliuoli che tutti reufcirono valorofi Caualieri.Edificò vn Caftello otto miglia
6lunge di Barcellona,che per effer nel mezzo di due Montilo chiamò Monte Ca
oteno, d'onde la famiglia prele il cognome di Moncada , caso Ramondo fuo fi
glio primogenito con Terefa terza forella del Conte Zenofre, e figlia del Con
Stelamfredo di Barcellona,à Guglielmo ſuo ſecondogenito diedé Eulalia figlia
fecon

OOTD QJIO BIR DO O.TAIT $ 75

feconda del Conte Calindo d'Aragona, perche la prima figlia del predetto Con
techiamata Teuda, era catata co Bernardo Conte di Ribagora , Valobriga , Brayk
Lans,Vifarrahon, di Viler Biperos ,Magarrofas, e d'altri Caftelli, fuo parente dia
fcendente defratelli dell'Imperator Carlo, che con lui giouenetto paffato haue
ua, acquistandofi col valore i prenominati Caftelli e Contea,come raccontano
molte antiche hiftorie fpagnuole,e da me attentamente confiderate.
Arad figlio di Teodone Moncada, Dapifero , quefti per non hauerfe cogni

tione della pofteritâ, e degl'altri due prenarrati figli,e poſto d'alcuniferittori per
primogenito,e così lo fegue il Marchefe di Aritona in vn fuo memoriale inipref
to in Madrid; ( mâ fecondo Mugno Alfonzo ) Arnao è quartogenito , perche vi è
Guglielmo Ramodo, che fucceffe nel carico di Dapifero dopò la morte del padre
Teodone, che fegui nel 768 , ed è chiamato terzogenito , ed Odulfo Veícouo di
Pallas è chiamato quintogenito di maniera che Arnao parche fia quartogenito,
eperche la viuete pofterità della cafa Mocada incomincia il fuo ceppo da lui m'
accordo con la fua opinione, profupponendo ch'ella habbi fatto più efatta confi
deratione foura ciò, di me.S'oprò quefti valorofomente in difcacciar i barbari di
Catalogna, e confeguì i paterni Stati già occupati fotto varij accidenti de ' Mori.
Dopo la morte d'Arnao che fùnel 798 , gli fucceffe fuo figlio maggiore Ar
mengolche nel militar valore non fùinferiore al padre, ed all'Auo, hebbe egli
dell'Imperadore Lodouico Pio, la conferma de'fuoi ftati nel 825 , e la Contea d'
Vrgel ; ifuoi pofteri che feguirono nel di lei dominio , prefero il cognome de Ar
mengol, che furono anche Signori d'Ampurias , e d'altri Caftelli.
Succeffe nel carico di Dapifero , ed in molti Caftelli, ad Armengol , fuo figlio
Oto ouer Otone, che nel 825 ,fi impiegò col padre, e con l'Imperadore Lodouico
Pio,alla conquista di Barcellona, per loc e acquistò molti luoghi intorno guel
la Città, che dal fuo cognome fi chiamarono di Moncada hebbe la metà del
Città di Vique, che moiti anni feguì nel dominio di fuoi fucceffori, viffe egli pel
835 ,e forfe più anni dopò.
Arnulfo figlio di Ottone Moncada fù gran caualiero hebbe gran battaglia co
Mori, e gouernò alcune Prouincie del Re di Francia, fiori egli nell'anno 358 .
Gaftone Signor di Moncada figlio d'Arnulfo,viffe parimente con molto ſplen
dore, egli per la molta fua forza e valore conquiftò al Conte di Barcellona Vui
fredo,tutto quello che reftaua d'hauer del Contado nel 875, e più egli viffe.
Succeffe à Gattone , Guglielmo fuo figlio fignor di Moncada , che feruì in
molti importanti affari il Conte Vuifredo , e duc fuoi figli Vuifredo, e Miron
nel 926 , con molta fua gloria..
Ottone fecondo figlio primogenito di Guglielmo, fi casò cố la figlia di Suin
fredo Conte di Barcellona, e dell'Infanta donna Maria figlia del Rè d'Aragona
don Sanchio Abarca, viffe nel 931 , e con l'aiuto del Conte fuo focero rinuouò la
guerra a'Mori, egli tolfe molti luoghi, e Terre.
Ramondo fuo figlio fignor di Moncada, molte volte refifi all'impeto de'Bar
bari , che procurauano d'occuparfi il Contado di Barcellona , reftandone fem
pre vincitore nel 96 1 , e più appreffo egli fiori.
Guglielmo Ramondo fegui al padre nella fignoria di Moncada, e diffefe con
molto valore le Terre à don Ramon Borel Conte di Barcellona , percioche ha
uendo entrati i Mori nel Contado col forzo del Rè di Maiorica , occuparono
Lerida , e Tartofa, e puoco poi Barcellona , che per il valor di Guglielmo Ra
mondo furono ricuperati , il quale morì gloriofamente nel 993 , e fece gloriofi
progreffi in fua vita .
Seguì à queſti ſuo figlio don Gaſtone ſecondo, che fi casò con Hermengarda
forella
176 TEATROGEN OLOGICO

forella del Conte di Barcellona don Ramondo Borrel, ed acquiftò gran vittorie
contra i Mori,con l'aiuto de Armengol Conte d'Vrgel, e don Vgo Conte d'Am
purias fuoi fratelli nel 1003 .
Don Guglielmo Dapifer fignor di Moncada fuo figlio imitò i paterniveftig.
gi, ed interuenne con tutti i Prelati, e Baroni di Catalogna nella legge chiama
ta Vfages, che s'inftituì per leuarfe la legge Gotica nel 1040: oue anche inter
uenne don Ramondo Moncada fuo zio, figlio del predetto don Guglielmo Ra
mondo, don Beringuer Ramondo Arcidiacono di Barcellona, e don Bernardo
fuoi fratelli, fi casò egli con Adela figlia di Ruggiero Conte di Carcafona forel 15
la di Ermenſenda moglie di don Ramon Borrel Conte di Barcellona viffe nel
1068.

Segui à quefti fuo figlio Guglielmo Ramondo fecondo fignor di Moncada, e atl
di Viquefù il primo ch'acquistò il titolo, e carico di Gran Sinifcalco di Catalo 30
gna, ch'era di molta preheminenza , e giuriditione folito darfe egli à Principe
del fangue reale, e potenti, morì ſenza lafciar prole , e lafciò la dignità di Sini- R
fcalco, e tutto quello che tenia in Vique à fuo coggino, figlio di Ramondo Gu
glielmo fuo zio, e viffero affai potente . Pr

Guglielmo Ramondo Dapifer, fignor di Moncada fù di gran valore,chefùno


puoco efperimentato da'Barbari nel 1115 , da' quali hebbe il cognome di Scan 3C
der, cioè forte vecifore .

Guglielmo Ramondo Dapifer fecondo fignor di Moncada, di Vique, egran


Sinifcalco imitò il padre, e fù Caualiero di grande auttorità, feruì al Rè d'Ara Dal
gona don Alfonzo, mercè la fua auttorità, e valore gran beneficio conſeguirono im
Catalogna, ed Aragona, ritrouandofi nelle più guagliarde fazzioni militari, che DIE
feguirono in quella Prouincia, e quefti celebrato affai da Girolamo Zurita , c 4411
d'altri hiftorici Hifpani,diuife tutti i fuoi Stati a'fuoi figli, e nepoti a'quali lafciò
ricchiffimi , e potenti . M
Il figlio primogenito fù Guglielmo terzo di Moncada , che fi casò con Maria
Vifconteffa di Bearne,e di Guafcogna, però quefto congiungimento fi fece con
la voluntà del Rè d'Aragona don Alfonzo fecondo , à chi preftò giuramento di
fedeltà, per il Viſcontado, premorì al padre, e lafciò tre figli fanciulli, che fuc alt


69៥
៥.
ធ ំ
ceffero in tutti gli Stati, e reuſcirono valorofi caualieri. la
Ramon di Moncada Sinifcalco di Catalogna, fù fecondo figlio di Guglielmo

Ramondo fiorì nel 1170, e fù impiegato dal Rè don Alfonzo fecondo in molti
importanti affari alla real corona, ed andò Ambafciadore à molti Regi , egli
fucceffe fuo figlio Guglielmo Ramondo fecondo genito . qu
Quefti nel 1212,accompagnò al Rè don Pietro fecondo nella giornata,e bat 30 %
taglia d'Vbeda , oue fi fegnalò grandimente , e per fauorirlo il Rè gli diede per
moglie l'Infanta Coſtanza fua figlia nel medeſmo anno, con la dote de'Caftelli,
e Ville di Seròs d'Aitona, di Solez, e tutto quello che poffedeua Ermefenda de 2000
Caftellezuelo, Arnaldo de Beluis, e Ponce de Soler in Aitona co i fuoitermini,e
quell'altro che Ramondo Calceran de Pinos, e Ramondo Aleman: teneuano in

Sofez, i quali hoggi poffede il Marchefe d'Aitona. Gouernò per il Rè alcun'anni


la Catalogna, fi morì nel 1227, e fua moglie nel 1250.
Procreo quefti molti figliuoli, fra i quali fù il primogenito don Pietro di Mo
cada Sinifcalco di Catalogna, e fignor d'Aitona, feruial Rè don Giaime fuo zio
fratello di donna Coftanza fua madre, in ogni occafione , e del fuo valore no
fcriue Zurita nel lib.3.cap. 26. nel 1238, affiftì nella conquifta di Catalogna,
nel 1263 ; come Sinifcalco diede campo ficuro in vna battaglia che fi fece fra
due caualieri, e procrcòfei figli che reufcirono valorofi caualieri, furono don
Pietro
O LAI OBAR DOS VI 877

Pietro fecondo fignor d'Aitona gran Sinifcalco di Catalogna , don Ramondo,


11
don Guglielmo Ramondo fignor de Albalate . Che tutti vennero col Rè Pietro
d'Aragona all'acquiſto di Sicilia ; però per l'Albore della cafa Moncada di Sici
lia, fi vede egli figlio di Beringario terzo, il quale fù figlio di Beringario fecon
do, e quefti di Beringario primo , che fù terzogenito di Guglielmo Ramondo
Dapifer Sinifcalco di Catalogna , e fignor di Moncada , che viffe nel riss del
Signore .
"
Quetta famiglia poffedè molte Baronie in Catalogna, fra le quali la Baronia
di Moncada , la Baronia di Moncada in Bellers, la Baronia di Moncada in Offu

na, la Baronia di Moncada in Llobregat, la Baronia di Moncada in Seròs, la Ba


ronia di Moncada in Fraga , la Baronia di Moncada in Tortofa , la Baronia di
Moncada in Bajès, la Baronia di Moncada in Cafsè di Llagostera ; le quale go
derono il dominio di famofi , e virtuofi Baroni , che furono di gran numero. Si
legge che Guglielmo Ramondo Moncada Vifconte di Bearne, militò a'feruig
gidel Rè don Giaime prime nel 1228 , con 600 Caualieri condotti a'fuoi fpefi, e
guidando la vanguardia dell'Effercito reale fù ammazzato da'Mori , con diece
Caualieri del fuo fangue , feruirono eglino a'Regi nell'acquisto di Valenza nel
1238, di Siuiglia nel 1248 , di Granata nel 1492 , ed in molt'altri importanti
46 guerre, e graui affari; perloche auuenneroi congiungimenti matrimoniale con
la cafa Reale d'Aragona, e quefta di Moncada; percioche oltre il matrimonio di
Guglielmo gran Sinifcalco con Coftanza figlia del Rè don Giaime, ò come vo
gliono altri di Pietro Rè d'Aragona . Gaftone Moncada Viſconte di Bearne co
chiufe matrimonio con Sanchio figlio del Rè di Caftiglia, e fua figlia Gugliel
manel 1270, e per certe diflentioni non hebbe effetto, che fi terminò pofcia co
Z. don Pietro, figlio del Rè Pietro fecondo d'Aragona, che premorì al padre . E'l
Rè don Giaime il conquistador casò Alfonzo fuo figlio primogenito con Co
ftanza Moncada figlia di Gaftone Vifconte di Bearnie . Il Rè don Giaime fecon
i
do figlio del Rè Pietro fecondo d'Aragona, dopò la morte della Regina Bian
cad'Angiò fua feconda moglie , paffando alle terze nozze preſe per moglie Clit
fine Moucada forella d'Ottone nel 1322 , l'Abbate Pirri la chiama Eliſabetta , e,
molte altre raccontate dall'Hiftoric Hifpane, T BAC
Hor lafciando à dietro i titoli, i dominij, le grandezze, ed i carichi c'hà godu
to queftas illuftre famiglia in Spagna per non effer del mio tema , e molt'altri
fcrittori n'hanno vergato le carte, ritorno al noftro Guglielmo Ramondo Mon
cada, che vennein Sicilia col Rè Pietro fuo auo,ò parente interno , il quale do
pò l'acquisto del Regno fùrinionerato con la Contea dell'Ifole di Malta , e del
Gozzo , o come vogliono per il matrimonio che fece con Lucchina fignora di
dette ifole di Malta, e molt altre Baronie , la fua molta prudenza , e valore in,
duffero all'Infante Federico a riceuere la Corona del Regno di Sicilia , egli con
Lucchina fua moglie , figlia d'Artale d'Alagona chiamata anche del Vicecanr
cellier Abela nella fua Malta illuftrata Lucina , Guglielmio Ramondo Conte di
Augufta ; percioche dopo la morte del primo Guglielmo Ramondo reftando
I'lfola di Malta in poter della moglie Lucchina il Re Federico fecondo gli las
tolle, ele diede in cambio il Contado d'Augufta;e fola venne in poter di Rug
giero de Flor, altri de Floc Viccammiraglio dell'Armata maritima del medef,
mo Re Federico fecondo con le quale hebbe i Caftelli di Tripi,é di Lalicata .
Procreò ik primo Guglielmo Ramondo à Guglielmo Ramondo, Pericone,
Giouanni,che viffero ne loro tempi con molto fplendore , Guglielmo Ramon
do hebbe confirmato il Contado d'Augufta del Rè Pietro fecondo, e tutti gl'alt
tri beni feudali
,fi casò con Margarita Sclafani, figlia del Conte Matteo Sclafani
Z con
178 TEATRO GENOLOGICO

Ep
con molta dote, ed acquiftò il Contado di Cammarata, e l'vfficio di Gran Can
celliero del 1356, fin'al 1371 .

Succeffe à Guglielmo Ramondo fuo figlio Matteo , che fù vno de'primi Ba


wil
roni di Sicilia , acquiftò oltre la confirma del fuo Stato , la Baronia del Panta "
no con la Fiumara di San Leonardo, chiamata anticamente il Fiume Terea.Per di
mutò con licenza regia certe Terre con Nicolò Peralta per Adernò, e Centorbi
nel 1343 , e non lunge Altauilla, e Mililli . Si casò primieramente con Giouanna
ellar
Peralta, figlia del Conte Ramondo Peralta ; con la quale procreò Guglielmo
Ramodo, e dopo con Allegraritia che gli generò Antonio Conte d'Adernò . Vn
alberetto della cafa Moncada dice che la prima moglie del Conte Matteo fåt
Leonora, ouer à Aloifia figlia del Conte Matteo Sclafani , che gli portò in dote
‫י‬Mi‫נד‬
il Contado d'Adernò,con la quale fece ad Andreua figlia vnica ,che fù mogliedi
Giouanni Moncada , e fucceffe al Contado ; per lo che hebbe del Rè Martino la
866
Baronia di Baida colfundaco regio di Trapani nel 1392 , che ambedue pofcia
B
la conceffero ad Antonio del Boco .

Ne nacquero come s'hà detto Matteo , Guglielmo Ramondo Conte d'Agofta, a


e Marchefe di Malta , ed Antonio Moncada, e Sclafani Conte d'Adernò ; per n
che egli volfe fare due Maiora chi nella fua famiglia , ed ambedue furono potenz
ti , ricchi Baroni , e Giouanni Caualiero di molto grido . 30!

Guglielmo Ramondo non potendo foffrire la tirannia d'Artale d'Alagona, ia


A
Bailo, e titore della Regina Maria che oltre modo la tenia oppreffa , e contra
10
fua voglia la volea calare co Gio: Galeazzo Vifconte Duca di Milano , hauendoſi

partito Artale per Meffina , e lafciata la Regina in Catania nel Caftello Vráno.
Guglielmo Ramondo co vna Galera che fi ritrouaua nel porto d'Agofta armand
dola di molti buoni foldati, e di Caualieri fuoi amici , e parenti fe nè andò con
quella in Catania, e toltala del Caftello la conduffe nella Galera , e volando fen
za fpettar altro la menò in Barcellona, oue la caso con Martino figlio di Marti
no Conte di Montalbo, in rimuneratione di ciò n'hebbe del medefmo Martino
fatto per ilfuo mezzo Rè di Sicilia ,llfola di Malta con titolo di Marchefe,ch'era 7
d'Artale d'Alagona . Mà hauendoli riconciliato di nuouo Artale col Rè n'heb 250
be la medeſma Ifola ch'era ftata rimeffa da Guglielmo Ramondo nella poteftà
regia nel 1394 , fù Maftro Giuftitiero del Regno del 1391 , finʼal 1398 .
iHebbe anche Guglielmo Ramondo i feudi di Caftelluzzo , di Caffibili , di
Spalla, di Bigeni di Muſtrari , di Priolo, San Giuliano,della Turretta, e la Men E
dola di Monteclimato , Murgo , di Galattafudemi, di Pietra Ragalmari,di Ra ~ida
galtuco , di Gioncaxo del Comifo ,ouer Fontanafridda , di Rifichillia, di Mon
techiaro della Forefta, delli Porti di Randazzo, di Carayno,di Triari, delle Butti
di Forefta vecchia , di Manganifi, di Cartulari , di Barrili,d'Acquafanta, e Salina,
ID
di Nicofia; il Caftello , e feudodella Delia , le Terre di Sutera hoggi Città Muf
fumeli, e la fortezza Manfreda , che la fece Manfredo Chiaramonte Conte di
Modica, ei feudi, e Cafali delle Gibelline, e Fauara,il Caftello , e Terra di Muxari,
il feudo diGuaftanella , Mifirmeli , la Terra di Minco hoggi Città , il feudo di
Mufuleni nel 1392 , Sortino, la Ferra , e'l feudo del Monte delli Salini nel 1396,

e molti altri la maggior parte de quale egli pofcia gli perde per l'inobedienza
che mostrò verſo il medeſmo Re Martino nel 1397 . 12.11
AS

Antonio che fucceffe al padre nella Contea d'Adernò , e dall'auo ſuo maternò
fi cognominò di Sclafani acquiftò parimente le Baronie del Mifirindino di Ce
fala, e la Sala di Madonna Aluirà del predetto Rè Martino nel 1392 , che poi '
l
hebbe Antonio di Pomara nel 1399. 5 JO
. Si casoil predetto Guglielmo Ramondo Moncada Marchefe di Malta, e Co
is
109
teď.
00100IC BRO00 VI. A 37 079

atedAgua con Beatrice d'Alagona figlia di Giouanni d'Alagona con la quale


procrò Matteo Conte d'Agofta e di Caltańàffetta , e Giouanni Barone dellas
Ferla, che fucceffe à fuo Zio Antonio nel Contado d'Adernò, coftui viuendo il
padre hebbe del Re Martino onze 300 di rendita in feudo fourale fecretie della
Città di Leontini nel 1391 , ed altre onze 200 direndita foura l'Vniuerfità di
Randazzo dal Rè Alfonzo nel 1425 ,e mille fiorini l'anno foura le fecretie di Ca
tania in ricompenza diferuiggi . Hebbe il Conte Giouanni per moglie Andreua
Sfonellar,però vn Albore della cafa Moncada la chiama Andreua di Moncada fi
glia di Matteo di Moncada Conte d'Adernò,e nè nacquero Guglielmo Ramon
t do Conte d'Aderno , fignor di Paternò, ed Antonio Peri Barone della Ferla .
Hebbe per moglie il Conte Guglielmo Ramondo Giouanna Sanfeuerino del
Principe di Salerno , che gli generò il Conte Gio : Thomafo fignor virtuofiili
id mo , ed amante delle belle lettere, il quale fù anche fignor di Paternò, e di Cal

tauaffetta prefe per moglie Ramondetta Ventimiglia figlia del Conte Antonio,
che gli generò Guglielmo Ramondo ...
Si caso il Conte Guglielmo Ramondo con Conteffa Moncada figlia d'Anto
nio Conte di Caltanaffetta che gli generò Antonio Principe di molto valore, ~
prudenza , Ferdinando , e Federico , però il Principe don Antonio hebbe per mo
glie Gion anna di Lúna forella del Conte di Calatabellotta Gio: Vicenzo di Lu
na,con la quale procréò il Principe Francefco, che fi casò con Caterina Pignatelli
Nepote di don Hettore Pignatelli Duca di Montelione Vicerè di Sicilia , e nè
nacque Cefare fignor di virtuofa lode.
Prefe quefti per moglie Luifa di Luna,figlia del Duca di Biuona don Pietro di
Luna,che gli'generò il Principe Francefco , il quale effendo conofciuto d'animo
inuitto, e pieno di reali azzioni ſi caso con donna Maria d'Aragona figlia di dọn
Antonio d'Aragona Duca di Mont'Alto, perloche fucceffe in quello Stato, e ge
nerò il Principe don Antonio, che viffe con molto fplendore , ed hebbe da Sua
Maeftà il titolo di grande di Spagna , e don Cefare caualiero valorofo, ed affai
temito.. sreol osnol A nob thong
A lo smo
Sicaso il Principe don Antonio , con donna Giouanna Lacerda figlia del Duca
diMedinaceli,ch'hoggi viue in Napoli nel Monaftero di Santa Terefa hauendo
Agli pria procreato il Principe don Luiggi , don ignatio , e donna N. moglie del
Marchefe di Caftel Rodoriquez, dae A cobib silgo.. ‫ ܕ܂‬3
Il viuente Principe don Luiggi da fanciullo moftrò il fuo erudito intelletto, di
maniera che fpronò al fignor Duca d'Alcala fuofocero à dargli il gouerno di Si
cila non hatendo compito ancora l'età di ventidue anni , che col carico di Pre
fidente lo gouernò da circa tre anni, moftrandofi atro à gouernarnon folo Sici
lia , ma grandi Reggioni ,per la morte della Principeffa fua inoglie D.N. Affau
de Ritera figlia di don Ferdinando Duca d'Alcalá,che fù Vicerè di Napoli e di
Sicilia,pafsò alle feconde nozze con D. Ndi Moncada figlia del Marchefe d
Aitona dama affai amata della noftra Regina donna fabella. Pet lo che hebbe
daS. Mibgouerno dell'ifola di Sardegna , ed hoggie Vicerè del Regno di Va
lenza con(peme di paffara più maggiori ha procreaton ; eldon o engoliant is
Don Ignatio fi caso con donna Anna Caetano figlia.didon Pietro Caetano
che gli generò quattro figliljon noɔ Chroin ) Lfs zonght fitd. )
Il Conte Matteo Moncada Conte d'Augufta sedi Calcane ffetta fignor di Mi
lilli , ed altri Terre , e feudi procreò il Conte António padre di Conteffa Mon
cada moglie di Guglielmo Ramondo Conte d'Aderno, il quale fucceffe in derti
Contadi , quefti oltre il Conte Thomafo d'Adernàfecero a Ferdinando di Mon
cada,che fi casò primieramente con donna Coftanza Giocnije potreò don CA
Z 2 fpare,
GENOLOGICO
TEATRO
180
fpare , e don Luiggi, e per la morte di donna Coſtanza paſsò alle feconde nez- m

ze con donna Diana d'Acugna , e Coriglies, figlia di don Luiggi d'Acugna , U

donna Ifabella Coriglies Baroni di Francofonte; perloche ucceffe in quei ftati,


e da loro nè nacque folamente donna Conteſſa moglie di Girolamo di Grauina
Barone di Palagonia. Da don Gafpare Moncada figlio primogenito di Ferdi- r
nando,e donna Diana di Luna fua moglie nè nacque don Pietro di Moncada ,

e Gioeni.
Don Luiggi fecondo genito di don Ferdinando , fi casò con donna Maria
Branciforte , figlia del Conte del Mazzarino , con la quale procreò don Gafpa- a
re, che morìſenza figli , donna Emilia , donna Iſabella , e donna Aloyfia Mona
che, donna Emilia fi casò primieramente con il Barone di Floridia , e procred
don N. che morì fenza cafarfi , e dopò pafsò alle feconde nozze con don Fabri DIC

tio Caetano caualiero affai virtuofo, e di buona vita,con la quale procreò il vi


uente don Pietro Caetano , e Moncada .
fua,
Il primo Barone della Ferla,come hò detto fù Giouanni , il quale con
moglie Andreua procreò fra gl'altri Antonio Peri fuo fecondogenito, à chi die
de la detta Baronia della Ferla. Quefti fece à Giouanni, che feguì nella medel
ma Baronia . Da coftui, e Peruzza Girifalco fua moglie nè nacque Antonio Pier BOL
Ambrogio, che dopò la paterna morte fucceffe uella fteffa Baronia, e fi casò con RCC
Aluira Coriglies de Baroni di Francofonte, che gli generò Giouan Giacomo, c'e
201
hebbe per moglie Filippa Caftelletti , con la quale procreò donna Ifabella , evi
uendo detta Filippa fi casò con donna Emilia di Settimo , figlia del Baron di
Giarratana, che gli generò donna Melchiora ; mà hauendo morto fenza far egli d
teftamento don Franceſco fuo fratello hauendofi fatto cedere la Baronia dalla
wirt/
detta donna Iſabella primogenita del detto Gio : Giacomo, e fatto dechiarare
illegitima la donna Melchiora per nullità di matrimonio hebbe il dominio di
quella, e procreò Gafpare, il quale hebbe per moglie donn'Antonina Platamo
ne, edopò paffando alle feconde nozze con Leonora di Cardona, figlia primo
genita di don Alfonzo Conte di Reggio, di Chiuſa , e Marchefe di Giuliana, ge

2-9
nerò pure don Girolamo, che fi caso con donna Mattia Spadafora, e Moncada,
figlia del Baron di Venetico , e d'ambedue nè nacque Cefare Alfonzo Barondel
la Ferla , che con donna Giouanna Cardonetto fua moglie , procreò donna ifa 240
bella moglie di don Antonio Requifens Conte di Buffemi, che gli generò don' 0
Anna , la quale fi casò con don Giofeppe Raù , ambedue genitori del viuente HrC
don Franceſco Raù Marchefe della Ferla, e di don Simone. Dal detto don Fran ad
cefco, e donna Cirilla Maſtrilli , e Grauina (ua moglie nè fon nati fin'hora don ADIC
Giofeppe Domenico, donna Felice,donn'Anna,donna Aloyfia , donna Iſabella , 16
donna Maria, ed vn'altra fanciulla,e donn'Antonia . G
Daimedeſmi Baroni della Ferla, nè vennero don Gafpare, don Giacomo , 100
don Mario Moncada di Catania la prole de'quali fin'hora viue. ca
? E per non laſciar inperfetta l'opra di tutta la cafa c'hoggi viue anche in Spa
goa,feguiremo al prenarrato don Pietro fecondo fignor d'Aitona , e Sinifcalco
di Catalogna c'hebbe per moglie donna Elifenda de Pinos fignora di cafa affai

qualificada , egli fueceffe Ottone terzo fuo figlio maggiore.


Quefti fù fignor affai fauio,viffe con molto fplendore fù Maiordomo del Re
gno di Valentia, e feruì con importanti carichi i Regi d'Aragona , fi casò co lau
fredina de Loria figlia dell'Almirante Ruggier Loria, che gli generò don Otto
ne 4 fignor d'Aitona , il quale preſe per mogie l'Infanta Hirene nepote dell'im
perador Greco Teodoro Lafcari, e casò fua figlia donna Tereſa con Guglielmo
Ramondo di Moncada fignor di Fraga.

3
LIBRO VI. 181
11
Nènacque da Ottone 4,Ottone 5 , fucceffe ne'paterni Stati egli,dopò hauer
feruito in molte guerre il Rè d'Aragona, fi morì ſenza lafciar prole ; perloche
gli fucceffe fuo fratello Guglielmo Ramondo virtuofo caualiero, il quale fi ca
sòcon donna Eluira Maza fignora nobiliffima , e procreò à don Ottone 6, il
quale venne in Sicilia, in compagnia del Rè Martino , e della Regina Maria ,
portando con effo lui i fuoi figli don Guglielmo Ramondo, e don Pietro di Mõ
cada, l'onde il Rè Martino gli diede la Città di Lalicata, che la cambiò pofcia
per il Contado di Cammarata , fù fua moglie donna Elfa , ò Filadelfa di Luna
,
forella di don Antonio di Luna fignor molto potente in Aragona . Dicono che
quattro cafe fono le principali di Catalogna,ed Aragona. Cardona , Moncada,
Alagona, e Luna .
Ilpredetto don Guglielmo Ramondo figlio d'Ottone 5 ,s'impiegò a'feruiggi
del Rè Martino in molti importäri affari militari, e dopò del Re Ferdinãdo, del
Rè Alfonzo ; perloche hebbe molti Stati in Sardegna,fi casò con donna Marga
rita de Ribelles, figlia di don Ponze chiariffimo Capitano, che gli generò don
na Eufrofina, che prefe per marito Matteo Florimon di Moncada fuo coggino
carnale figlio del prenarrato don Pietro fratello di don Guglielmo Ramondo,
1
ch'acquiflò gli Stati de'fuoi predeceffori,e fi mori fenza lafciar prole.
Succeffe à Matteo Florimon de Moncada,don Pietro 3 , Ramon de Moncada
fignor d'Aitona, come nepote di don Ottone, e figlio di Giouanni fignor della
Baronia di Chiua, e Caftiglione, e di donna Marchefa di Villaragut nel 1496, fù
gran caualiero,fi casò codōna Beatrice di Cardona, figlia di do Vgo di Cardona
fignor di Guadalefte, e procreò don Giouanni di Moncada, che fucceffe in tutti
#gli Stati, ed vffici del padre, quefti morì fenza prole ab inteftato,e gli fucceffe do
Vgofuo coggino figlio di don Gafton fuo fratello.Quefto do Vgo fù vno degl'
illuftri Capitani del fuo tepo , fù Vicerè di Sicilia, e di Napoli,e fi morì nella bat
taglia nauale, ch'ei fece con Giannittin Doria, e viffe cō l'Abito Gerofolimitano.
Don Giouanni 2 ,di Moncada per la morte di don Vgofuo zio per fentenza

reale, e per gratia dell'Imperador Carlo v, confequi detti Stati , ed vffici de'pre
detti, e quel di Maftro Giuftitiero del Regno di Sicilia e di Vicerè, come anche in
Catalogna, fi casò con donna Anna di Cardona, figlia del Duca di Cardona dó
Fernando , e della Ducheffa donna Franceſca Manriquez de Lara, figlia di don
Pietro Manriquez de Lara primo Duca di Nagera, e della Ducheffa donna Gu
iomar di Caftro con la quafe procreò don Francefco di Moncada.
Fù don Franceſco primo Marchefe d'Aitona, Sinifcalco di Catalogna, Vicerè,
e Capitan Generale di Valenzia, e per la fua integrità fù affai amato del Rè Fi
lippo fecondo, hebbe per moglie donna Lucretia Gralla , figlia di don France
cefco Gralla Maftro Rational di Catalogna.
Acofui fucceffe fuo figlio primogenito don Gafton 2, Marchefe d'Aitona, e
Sinifcalco di Catalogna, il cui valore fi conobbe nella giornata d'Inghilterra nel
1588, fù Vicerè di Sardegna, che la gouernò con molta giuftitia fi casò con do
na Catelina di Moncada fua zia, fignora delle Baronie di Callofa , e Tauerna nel
Regno di Valencia, figlia di don Michele di Moncada , e nepote di don Gugliel
mo Ramondo Moncada fignor di Villamarcant, forella di don Pietro di Mon
cada fignor di Moncada..
Succeffe à coftui don Franceſco 2 , fuo figlio primogenito , il quale fù Mar -
chefe d'Aitona, Conte d'Offuna, Sinifcalco di Catalogna Maftro ' Rational del
la Regia Corte,e del Configlio di Guerra, e di Stato di Sua Maieftà, e gran Guer
riero, fi casoon donna Margarita di Caftro, ed Alagona, figlia vnica, ed herede
di dō Martino d'Alagona fignor delle Baronie de Alfaraxia, e de Oz,in Aragona
defcen
182 TEATRO GENOLOGICO

defcendente dell'antichi fignori di Guiana , e di N. e di fua moglie donna Ste


fana di Caftro fignora della cafa di Caftro in Aragona, e Baronefla.de la Laguna.
Ne nacque de predetti don Guglielmo Ramondo Moncada 4 Marchefe d'

Aitona, Conte d'Offuna, Sinifcalco d'Aragona Maftro Rationale della Corte


Reale in Catalogna Marchefe de la Puebla,de Caftro, Viſconte di Cabrera, e Bas,
e di molt'altri Baronie; prefe egli per moglie N. e viue hoggi con molto fplen
dore godendo i primi carichi che fuole dare la Corte Reale.
Finalmente quefta illuftre famiglia, oltre i tanti congiungimenti matrimo
niali , c'ha fatto con la cafa reale ha goduto le prime grandezze, che fogliono
concedere à i grandi di Spagna i Reggi.
L'arme di quefta famiglia furono anticamenti quelle niedefmi,che ſpiegaro
no i Duchi di Bauiera, che furono vn Leone nero rampante , e d'intorno piche
roffe in campo d'oro, le quali furono pofcia mutati per vn euidenti miracolo;
perloche come fi dice effendo il Rè don Giaime d'Aragona con vn groffo effer
cito contra i mori, gli mancò per il lungo tempó la vettouaglia, di maniera che
per tre giorni non s'hebbe pani, e cercandone per la menza reale Guglielmo Ra
mondo Moncada nè portò fette,ciò vedendo il Rè nè tolfe vno , e fe lo diuite col
detto Guglielmo Ramondo , e Paltri fei gli diuife fra gl'altri Baroni , e ſoldati
dell'Effercito con comune fodisfatione, e di quell'hora in poi quefta famiglia
tolfe per arme i fetti pani, fei fani, ed vno diuifo in due,d'oro in campo roffo.
L

DELLA FAMIGLIA
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Icono molt'antichi fcrittori ch'inanzi il reggimento Normanno nel Re
gno di Napoli la famiglia Mont'alto era fignora della Terra, e Caftello
D di Mont'alto. Nondimeno fotto il Rè Guglielmo il buono, fleggono i
4 feguenti feudatarij , ot4 othe 2006 TDS ,
Dominus Paulus d'Aquino Baro Rocelle, Dominus Adenulfus de StipiteBarode
Berefro, Dominus Transmundus de Mont'alto Baro Santi Iuliani, Dainus Gugliel
smus de Anglono qui tenebat Loritu, Dñus Gualterius Gentilis qui tenebat Machilas.
Sieb
E nel
LIBROS VI . 183

E nel 1197 , reguãdo Henrico fefto Imperadore,Aluita di Senerala moglie di

Pla GoffredoMont'Alto diede ad Atanafio Abbate di S. Benedetto quattro cafe , ed


vn cafalino in Bitonto , le quali poi gli le confirmò Ruggiero Mont'Alto figlio
di Goffredo , ed Aluita Signori di San Giuliano.
Da quefto Ruggiero nè nacque Giacomo fignor di Cerinola, e di Mont'Alto,
che procreò Troifio Stipendiario del Rè Carlo d'Angiò, il quale fece à Ruggie
ro fignor di Mont'Alto , e Riccardo , che per graui difgufti c'hebbe con quel Rè
palsò in Sicilia a'feruiggi militari del Rè don Giaime , in ricompenza de'quali
n'acquiftò la Baronia di Buccheri, d'Odrogrillo, ed altri feudi, ch'erano ftaticon
fifcati ad Alaimo Leontino Maſtro Giuftitiero del Regno .
Nè nacquero da Riccardo , Giordano , che fucceffe à Don Ramondo Calce
rano de Cartella fuo focero , nel Contado di Catanzaro , e Girardo nella Baro
nia di Biccheri.Quefti procreò Giouannuzzo fignor di Buccheri Caualiero d'
auttorità, e valore foccorfe Iace , ed altre Terre del contorno affaltati all'impro
uifo d'vna armata Francefe , e nella lettera che fà il Rè Federico terzo à Nocolò
TAM
Abbate impreffa nel mio Ve pro Siciliano,nomina le perſone ſignalati , e primi
del Regno , che vennero in quel foccorfo;Orlando d'Aragona,il Conte Emanue
le , e Franceſco Ventimiglia,Matteo Moncada Conte d'Agufta , Bonifacio d'A
ragona , Giouanni Barrele , Giouanni Mont'Alto , Guglielmo Roffo , Giouanni
Blafco, ed Artale d'Alagona.
Procrcò Giouanni , à Fra Francefco, Fra Matteo Caualieri Gerofolimitani , e
Giouanni fignor di Buccheri , il quale fece Ramondo Conteſtabile di Prouenza,
e Giouannuzzo fignor di Buccheri Camariero del Rè Alfonzo .
Da Giouannuzzo nè nacque Iazzolino Conteſtabile di Folcolcherio , e Gior
uanni fignor di Buccheri, che generò Fra Ruggiero Caualiero Hofpitalario grã
Comendatore, e primo gran Croce c'habbi hauuto la Sicilia , e . Troifio fignor di
Buccheri.

Seguì à Troisio nella Baronia di Buccheri, e del Prato Filippo fuo figlio , che
procreò Paolo, Battiſta, Raffaele Caualier di San Giouanni , Giouanni lignor di
Buccheri,e di Ragalmaimuni, Serena, Antonio Conte d'Amantea,e Duce di Ge
noua,e Troifio fignor del Prato Molocca, e di Chimufa, che procreò Gio : Baron
de'predetti feudi, e Straticò di Mellina . Quefti fece à Guglielmo Bernardino fi
gnor di Polligione, e progenitore della famiglia Mont'Alto di Polligione , ed
Antonio Barone di Prato Molocca, e Chimuſa.

Da Guglielmio Bernardino, nè nacquero Raffaele Reggente di Napoli . Da


Antonio,Gio:Battiſta Baron del Prato Molocca, Fra Luiggi, e Fra Honofrio Ca
ualieri di Malta. Don Franceſco Baron di Cafalgerardo; e'l Reggente Lodouico
Baron delle Xare che procreò Lucretia Ducheffa di Traietto , e Gio: Maílimo
fignor d'Arienzo. ‫ܚ ܐ ܕ‬

Dal predetto Gio:Maffimo, Virgilio fignor della Pietra morta , e di Frangni


to,dal quale Maffimo primo Duca di Fragnito, e quefti al Duca Fabritio , che
fece al viuente Duca don Maffimo.. ....
£

Il prenarrato Gio:Battifta Baton di Prato Molocca in Siragufa,figlio d'Anto


nio, procreò Girolamo che fucceffe nella Baronia, Fra Antonio, e Fra Michele
Caualier di Malta. Girolamo fece à Gio: Battiſta Barone di detti feudi , e Fra

Francefco Caualier di Malta . Dal Gio: Battiſta , nè nacque il Barone don


Antonio,che procreò don Giofeppe,che fucceffe nella Baronia, e'l Comendator
Lifes
Fra Gio: e don Giofeppe procreò il Barone don Antonio,
Da Francefco fignor di Cafalgerardo altro figlio d'Antonio, nè nacquero don
Antonio, don Guglielmo Comendator di San Giacomo della Spada ,Pretore di
Paler
EA
TE TR
AT O
RO GEN OLOGICO
184

Palermoje Maftro Rationale della Zecca di Napoli ; il quale procreò Fra Gio:
Battiſta Caualier di Malta,don Antonio Capitano di Palermo, e don Francefco .
" Dalpredetto don Francefco nè nacque don Cefare chiariflimo Dottore,e co sk
1974
201
ftui à Fra don Ferdinando, e Fra don Cefare poftumo Caualieri di Malta viuenti
oltre le femine.
10
Hà goduto quefta famiglia così in Napoli, come in Sicilia fupremi carichi; 0
12
percioche Antonio Mont'alto fù Auuocato Fifcale, e Vicario Generale del Re
gno di Sicilia nel 1538.
aly
Giouanni Mont'alto Baron di Buccheri fù di molta ftima appreffo il Rè Fe
derico terzo, che gli fcriffe di Melfina , accioche fi ritrouaffe in Palermo perla
Jx
fefta della Madonna nella fua coronatione, per guardia della fua perfona,e nella
lettera fi leggono, ( in quafolent buius Regni Principes incoronari ) fù egli gran Si
fn
nifcalco del Regno, ed in molti importanti affari interuenne.
or
Hebbe Troifio Mont'alto; per le lettere regge titolo di Famigliare regio,
All
Configliero, regio, eferui il Rè con vna compagnia di Caualli,contrail Conte
W
Henrico Roffo, Giouanni Chiaramonte , e Berardo Spadafora;e poffede mentre n
34
viffe nel fuo Stato il mero, e mifto impero, e l'hebbero anche i fuoi pofteri.An
tonio, e Troifio Mont'alto Baronidi Buccheri , hebbero anche il titolo di regij "
TAM
Caualieri, e Configlieri. Ludouico Mont'alto per la fua molta prudenza,c dot
ALL
trina fù Auuocato Fifcale, e Reggente della Vicaria di Napoli,hebbe incontodi #11
feruiggi onze 30 di rendita foura gl'introiti del Cargator di Agrigeto nel 1518, heph
i quali vffici egli rilasciò ad Antonio Mont'alto fuo nepote, il quale andò à che
tar i tumulti del Regno con carico di Capitan d'Arme con ampia poteftà , andò
pofcia Reggente in Spagna nel 1 540, ed hebbe per moglie Antonia Caftellar , e
Perapertufa. tina duodamos1 ID 100th

Da Giouanni Mont'alto Baron di Buccheri, nè peruenne don Cataldo,che fe


nè inueftì nel 1557, à coftui fucceffe fuo figlio don Girolamo, al quale fuo figlio
do Vicenzo; e molt'altri caualieri fiorirono di queftachiatiflima tamiglia iqua
li fecero congiungimenti matrimoniali con le prime famiglie nobili del Regno.
In Napoli come s'ha detto ha goduto i primi vincise carichi di quello amplif
fimo Regno, Giacomo di Mont'alto Marchefe di Vairano fiorì nel 1322,fù ca
ualiero di molto valore, e fra i caualieri ftipendiati del Rè Rubberto flaggono.
Filippo di Sanguineto, Giordano Capazzo, Nicolò di Metafellatie, e Troifio
di Mont'alto Caualieri regij . ** Toplom or 22075 0

Riccardo, e Gerardo di Mont'alto refifterono grandimente alle forze del Rè


Carlo 2,e per via di Ruggiero di Sanfeuerino Conte di Marfico, e Ruggier di Lo
ria Ammiraglio all'hora del Regno di Napoli, fi pacificorno col Rè dal quale
ottenne il Caftello, e Terra della Regina nel Giuftitiariato della Valle , perloro
fucceffori ancora il Caftello, e Terra di Mont'alto con tutti i fuoi giuridicioni,
e pertinenze con la giuriditione di Capitano.¡VomilaMold on:
Gerardo hebbe vn figlio naturale chiamato Riccardo , che gli fù legitimato
del Rè confeguì parimente la rimiffione di Ruggierello fuo nepote , figliodi
Guglielmo fuo figlio, e'Caftelli d'Albidona , d'Ordello,d'Amiadolara,di Caftro
uillaro, ed altre Terre : 13 . 14 poileds on 1 cabo que
Il Rè Carlo fecondo chiama alla Corte Pietro di Gennizero , Nicolò Egittio,

Ruggiero di Mont'alto, Rubberto di Sappino fuoi Caualieri , e Configlieri per


difporre i negotij del Regno, e no puoco fi preaalfe il Rè Rubberto, di Ramodo
di Mont'altoregio caualiero, e Conteftabile di Prouenzase di Folqualqueriofo
pra le cofe di guerra , e di Bernabò Mont'alto parimente . E per vna lettera il
inedelmo Re Rubberto chiama parente affine della Regina Sanchia fua moglie
al me.
5-7
LIBR O. VI.
189

almedefmo Ramondo egli diede onze 100 di rendita d'oro. La Conteſſa Mar
garita Chiaramonte diede con licenza della Regina à Giacopella Mont'Alto fuz
nepote onze mille d'oro; a coftei fù fratello vterino Francefco della Ratta fi

gnor de'primi del Regno . Azzolino di Mont'Alto fù nepote del detto Rai
mondo, Paolo , Raffaele, e Battiſta di Mont'Alto, hebbero del Rè Ladislao nel
1392. onze 200 di rendita, ed Antonio di Mont'Alto Duce di Genoua, in ricom
penza di feruiggi acquiftò la Terra della Montea in Calabria , e nel priuilegio
filegge.
Attendentes grata omnia, & acceptaferuitia per Magnificum, & Eminentem do
minum Antonium de Mont ' Alto Ducem tanua amicum nostrorum cariffimum.
Bernardino di Mont'Alto hebbe confirmato il feudo di Polligione. Raffaele fù
promoffo nell'vfficio di Reggente della Vicaria. E il Reggente Lodouico fù am
mcffo nel Seggio di Nodo à 28 di Marzo, nel 1520. e molt'altri Caualieri di gri

do fiorirono ne'Regni di Napoli . Se voleffe raccontare minutamente i ſuceſſi
diquefta cafi non abbaftirebbe vn mediocre libro ; tuttauia il contenuto di lei
Phò cauato d'autētichi priuilegij , e fcritture cauati delle Regie Cancellarie di Si
cilia,e di Napoli, raccolte nelle proue dell'Abiti de'pronominati Caualieri Gero
folimitani, i quali furono Fra Matteo, Fra Francefco , Fra Ruggiero gran Co
mendatore, Fra Luiggi, Fra Honofrio; furono nell'affedio di Rodi , Fra Anto
nio, e Fra Michele. Fra Francefco, Fra Gio: Battiſta Comendatore, Fra don Gio;
Battista, Fra don Cefare, Fra don Ferdinando.
L'arme di quefta famiglia fono tre Pali roffi con altre tanti d'argento.
A

DELLA FAMIGLIA

MONT A PERT O.

!
Ki

Vanto fia ſtata chiara tra i paffati luftri, e d'antica nobiltà , nell'armi,
e nelle lettere , nella Francia la famiglia Mont'aperto n'è teftimonio

J Guglielmo Paradino nel fuo libro delle famiglie grandi di Francia, e


Q
Germania , e trattando della famiglia Mongrana, d'onde ella preſe l'
origine, così ci dice.
Aa Inter
CO
186 TEATRO OENOLOGI

Inter eos Vgo,& Rupertus de Monteaperto ,


pater, & filius in rebus gestis clariffimi,
in magnis Lodouici v11 . Gallorum Regis expeditionibus impenfifunt.
E più fotto dice che coftoro erano fignori di Mont'aperto Caftello antico Sil
chiamato à ' tempi noftri nell'Idioma France e Maulx, però non dona egli chia
rezze, doue foffe il Caftello, e come peruenne à' predetti, Vgo , e Ruberto. Non
come Zazera dice ch'ella deriuaffe dellafamiglia Thomafi di Siena fignora di 271
Mont'aperto Caftello in Italia, aggiungendoui le proprie bande, e rofe, à chi non 2012
potendo refpondere. per hora dichiarirò il tutto in altro luogho. (25
Lamberto Mont'aperto fù il primo , che venne di Francia in Sicilia col Rè BC
Carlo d'Agiò , dal quale hebbe il gouerno, Caftellania d'Agrigento, e l'vfficio di ite
Baglijo per il Val di Noto nel 1267. il cui carico fotto i Regi Aragonefi fù chia
mato di Giuftitiero, hebbe conceffo parimente nel 1268. da Giacomo Lupitoi
Cafali di Corimburgo, e delli Comiti in perpetuo, e nel 1279 da Bucin Martino,
e Marchefa di Agrigento la Terra di Racalfadali; ed egli diede à quei in cambio Cat
vna Vigna, ed vn Giardino. E con tutto ch'egli foffe Caualier Francefe, mercèle ade
fue virtuofe qualità , fù molto amoto da ' Regi Pietro , e Giacomo ,hebbe per co
gnati il Grade Ammiraglio Ruggier Loria, e Cortado Lanza primo Barone della
Ficarra, fù fideliffimo Vaffallo della Corona di Sicilia. 10ge
Procreò quefti con Caſtanza Loria fua moglie Bartolomeo, e Marchefa , che dore
ambedue fecero l'inuentario de' paterni beni. nel 1292. Bartolomeo fi casò con To
la figlia di Filippo Mofca fignor di Modica , la cui forella altra figlia di Filippo
fù moglie di Ruggiero Arizzi Caualier di Siragufano , e la predetta Marchela
hebbe per marito Monfredo vltimo fignor di Modica.
Serui Bartolomeo in molti occafioni militari il Rè Federico fecondo, preci 干
famente nella diffefa di Mazara contra Francefi col Conte Bortolomeo Saginol
fo nel 1317.egli fucceffe nel 1235. fuo figlio Lamberto ſecondo ne' beni feudali, VIP
e ne' parafrenali, Giacomo fuo fecondo figlio, che fi caso in Saragusa con Lucia
Pedilepore, e Bartolomea che fù moglie di Blafco d'Alagona fignor di lace ,
di Miftretta, e d'Altri Caftelli.
110
Giacomo fù Senator di Siragufa, pur fuo figlio Criftofaro, che fi casò in Leon XTC
tini con Luifa Ventimiglia, e fù Barone del feudo di Francauilla, ouer Sambuca


e d'altri feudi, e'l figlio Giacomo hebbe lo ſteſſo carico di Senatore di Siragula 81A
nel 1413 .

Lamberto fecondo hebbe pǝr moglie Ifabella Chiaramonte figlia di Giouan


ni Conte di Modica , la quale per ragion delle fue dote, e per fentenza della R. KULL
G. C. s'oggiudicò le Baronie di Racalfadali, di Guaftanella , il Caftello, e Terra 31
d'Incaffi , e Raxalturchio,delle quali nè fecero inuentario nel 1346. Mazziotta,
e Luiggi fuoi figli, che pur oltre i prenarrati , fucceffero nel tenimento di Ter
ri di Maijnifi , di Cafalnuouo, con la Sulfaria , d'Amburduca, Damili, ouer Son
nario, ed in altri beni .

Mori Mazziotta fenza laſciar prole, per lo che fucceffe in tutti i beni, Luiggi 6%་་
che fù vno de'primi Baroni del Regno, e per le lettere Regie del Rè Martino, fi
fcorge in quanta ftima egli foffe appreffo quel Rè, fi casò con Antonia figlia d
';
Andrea degli Vberti, e Garrefi, forella di Giouanni degli Vberti; Per lo che ac
quiftò tutte le Baronie della cafa Vberti, che l'hebbe confermati dal Rè Marti
no con ampio Priuilegio , e fpecialmente ifeudi del Candrò, e della Gatta nel
1297. comprò anche poſcia da Carradina Tagliauia la metà delle Terre de'
Comiti.

Procreò egli con la fudetta Antonia degl'Vberti fua prima moglie Gio : Ga
fpare , che gli fucceffe in tutti i beni fuggetti al fidecommiffo di Lamberto ,
ne
*

OLIOBR DO O VIA IT 187

Burgimi,del Canneto,di Guaftanella, ed in tutti altri beni feudali , ed allodiali,


Con Margarita Bonoto figlia d'Antonio fua feconda moglie ( per la quale ac
quiftò il feudo di Diefi nel tenitorio d'Agrigento)procreò ad Antonello , Ifabel
laje Maria, Antonello hebbe il feudo delle Grutte, con le Terre del Burgio, del
la Culia, del Gurrio,la metà delle Terre de'Comiti hel tenitorio d'Agrigento, ei
gl'altri beni ftabili equalmente col fratello . Antonio diede ilfeudo di Diefi à fuæ
figlia Habella moglie di Baldaffar Nafelli Milefio, els f(2

Si caso Gio: Gafpare con Giouanna Abbatelli , e Chiaramonte , figlia del Ba


ron di Cefalà, con la quale procreò Bartolomeo fecondo, Federico, ed Antonel
loinftituifuo herede vniuerfale à Bartolomeo nel 1446, con conditione che nó
offeruando i fuoi inftitutioni dechiarati in teftamento cafcaffe della heredità, e
fuccedeffe Federico, nè vbbedendo anche quefto fuccedeffe Antonello. Però ha
uendofi impiegati coftoro a'feruiggi militari del Rè Alfonzo e del Rè Ferdina
doil Catolico, nobil grido di valorofi caualieri acquistarono ottenendo la con
firma de'medefmi Regidegl'effetti hereditarij. allan on you
Da Bartolomeo nè nacque Pietro, cheperla morte del padre nel 1496, colle
20
feguì i predetti feudi, e Baronie , procreò quefti à Girolamo , che come figlio
primogenitogli fucceffe nel 1936, nelle Baronie di Racalfadali , di Cicalbo , di
San Lorenzo, della Gatta,negl'altri beni feudali, e ne'beni allodiali gli fucceffe
ro Bartolomeo terzo,Nicolò,Gie: Matteo, e Fabio altri fuoi figli. Girolamo do,
pò la fua morte neffun figlio lasciò ; perlocho gli fucceffe fuo fratello Bartolo
meo , che procreò Leonora, e Cecilia; l'onde per non eftinguirfila dritta linea
Leonora, fi casò con fuo coggino Pietro figlio del predetto Nicolò fuo zio , pas
dre del predetto Pietro,di Giofeppe, e di Antonia Maria. 67,3404
• Pietro,e Leonora Mont'aperto, procrearono Nicolò Giofeppe , che fucceff
nelle predette Baronie Lodouico, Petronilla, e Lucreția, Nicolò Giofeppe fù il
primo Marchefe di quefta cafa,e con donna Elifabetta Valguarnera fua moglie
procreò don Francefco fecondo Marchefe don Pietro, don Fabritio donna Leo
nora,donna Giouanna,e donna Maria moglie di don Carlo Andrea dé Firmatus
Toneri , sanses
ris, però Pietrofù Pretore nel 1523 .
Dal Marchefe don Francefco , e donna Melchiora Spucches fua moglie nè
nacquero ilviuente Marchele Nicolò Giofeppe, don Vefpefiano,don Pietro, do
na Margarita, donna Eliſabetta, donna Leonora, e donna Agnela . Però il Mar
chefe don Nicolò Giofeppe , e vno de'virtuofi caualieri del fuo tempo , e molto
prudente in conferuarfi gli ſcrittori della fua cafa, le quale fono così ben ordis
nate,e regiftrate in vn libro di carta reale, con le fue ferie degl'anni , che mi fece
reftare affai fodisfatto ,puoco offeruandofi fra i nobili hoggi quefta ordinanza,
alcuni de'quali non folamente non hanno cognitione delle feritture , nè anche
,
cui fiano ftati i loro Aui con molto lor vergoga.

E ftata promoffa quefta famiglia ne'più fupremi carichi del Regno,percioche


: Lamberto fecondo fù Stradicò di Melina nel 1312 , Giacomo fuo fratello fù
Senator di Siraguſa nel 1322 , ¢ Ctiftofaro ſuo figlio nèl 1394, e gl'altri Baroni
di Rafadali hebbero carichi di Capitan d'arme a guerra , e di Vicarii generali,
e'lMarchefe è ſtato eletto Maſtro di Campo della Surgentia d'Agrigento dell
Eminentiffimo Cardinal Triuulcio. Egli con donna Maria Bonanno , figlia del
Baron di Montalbano fua moglie ha procreato don Francefco, don Domenico,
€ donna Camilla.

L'armediquefta famiglia fono quattro bande d'argento in campo azzurro,


e nel vacuo delle bande noue rofe d'argento pofte della guifa, che foura fi vede.
MINECR $
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1
138 TEATR
OOGEN
OLOGI
CO
On poffo dilararmi foura l'antiche grandezze della nobiltà, e de'felici pro A'v
AD

delle prime famiglie antiche, e nobili della Rep.Fiorentina,ed hauer origine fe


condo Ricardano Malifpina da Catalina Romano,della cui pofterità ne venne Ja!

Vberto, Cefare, che palsò in Alemagna ,e fondò la famiglia Vberti, che indi paf
sò in Fiorenza, e fù così ricea , e potente quanto baftò porre fofopra non ſola
mente la patria; mà l'Italia tutta . Non è di biſogno ch'io moftri cui foſſe Fari
nata degl' Vberti, e quanto oprò col valor degl'armi, e col Configlioin Italia, All

ed in Sicilia col Conse Scaloro fuo figlio fignor d'Afaro, del Condrò, della Gat
ta, e d'altri Cafali, feudi, e Caftelli . Chi vuol fapere delle fue militari azzioni leg- Ya
ga le hiftorie di Thomafo Fazzello, ed i miei Annali di Sicilia.rob LU
Dal Conte Scaloro , nè nacque Giouenco degl'Vberti , che fu vño de primi
Baroni del Regno. Quefti fi mori nel 1368 , e lafciò i fuoi Stati, e feudia Scaloro DQ

H 123
fecondo, Lombardo, Nera fuoi figli, equalmente, ed in cafo della loro morte
ſenza figli le fuccedeffero nella Terra d'Afaro fifa moglie Giacoma, nel calale, 11

della Gatta Dada, e nella Terra del Condrò Nera fue forelle, peròLombardofù ar
Senator di Palermo nel 1338. OM 23 . 1991 101
Scaloro fecondo fù Conte Palatino, ed hebbe del Rè Federico fecondo laco
ferma de'fuoi Stati con ampij priuilegij ; procrcò Andrea il quale fi caso con
Limburga, figlia di Giouanni Garrefio caualier Meffine e , la quale dopò la mor
te di fuo fratello Lorenzo Garrefio ſenza laſciar figli hauea fucceffo ne feudidi
Grutta di Leo , di Callua, del Camemi, e di Papia ; ricuperò iure fanguinis ilte
nimento di Terri di Chiuccafa venduto per Aloifia,figlia d'Henrico di Tropia
à Coftanza Chiaramonte nel t 363 . b MONA

Succeffero ad Andrea nel 1375, Giouanni fuo figliosed herede vniuerfalene'


predetti Stati,e feudi, e negl'altri beni Antonella , e Coftanza altre fue figlics,
morto però vno fenza figli fucceda l'altra , come in effetto dopò la morte del
predetto Giouanni degl' Vberti fucceffe Antonella fua forella maggiore moglic
di Luiggi Mont'aperto nelle Baronie del Condrò, della Gatta , di San Lorenzo
di Ciuccafa, della Mendola, di Durculari, di Grutta di Leo, di Callua, di Cical
bi, di Carfilicchi, di Camemi di Pipia, ed in vn tenimento de'Terri chiamato la
Pietra di Giracchio, ed il Palazzo degli Schiaui nebtenitorio di Nicofia , ed in
altri beni . E così s'eftingui la parte mafcolina degl'Vberti in Sicilia reftando la
femenina nella cafa Mont'aperto per la qual cagione n'hò diſcorſo l'vn dopò l'
altra, congiungendo anche le fue armi,che fono vn campo fcacchierato d'oro,
ed azzurro,c la deftra con mezz'Aquila d'oro attaccata al feacchiero in campo
roffo.

DELLA FAMIGLIA

MORO SI NO.

Me nel primo reggimento Aragoneſe con molte ricchezze in Sicilia la


famiglia Morofino, ed anche Morafine ; percioche Giouanni Motofi M.
V₁ no nobile veneto accommodò al Rè Federico fecondo diece mila fiori

ni con la Terra di Caftronuouo inpegno . Si casò quefti in Siragufa con la figlia


di Ripoldo Pedilepori caualiero d'antica nobiltà, con la quale procreo Pietro,
Luiggi, ed Antonio Luiggi comprò del Rè Lodouico il Caftello di Naro , con
tutti i ſuoi ragioni,e pertinenze , e gli fucceffe fuo figlio Pietro c'hebbe del Rè
Mar
00 fo OLID BROVI. 189

Marcino ifeudi della Fauarotta , e Catalfaro nel tenitorio Leontino nel 1393,
ch'erano ftaticonfifcati à Ruggiero Paffaneto, vno de ' quale pofcia egli vendè
à Filippo Viperano di Melina per onze trecento nel 1408 ..
Antonio Morofino fi casò in Agrigento con la figlia di Giouanni di Mattea
nepote di Simone di Mattea Barone di Campobello,con la quale procreò Luig
gi, Pietro, Giouanni, Filippo, i quali in cambio di Morofino, furono cognomi ,
nati corruttamente Morofchino , e furono progenitore di affai ricchi gentil'
4.
huomini c'habitaropo in Agrigento , Lalicata , ed in altre Città , godendo in
quelle i primi vffici, e carichi che fogliono amminiftrare le nobili famiglie.
71
Souerchiamente farebbe fe mi voleffe impiegare nel racconto della famiglia
Moroline Veneta, la cui antichità, carichi, e grandezze fono vulgate per tutte
Hiftoris,hauendo ella hauuto cotanti Duci,e Capitan generali c'hanno gouer

nato quella Vergine República; legga dunque chi vole, le famiglies nobili d'ira
lia,che ritrouirà le fue virtuoſe azzioni , e la ſua antica origine ,foura la quale,

c'fuoi telicoprogreſſi ampiamente hanno feritto affai ſcrittori.sul olgan of


L'arme dilei fono, vna banda azzurra in campo d'argento, &foura vna Crò,
cc d'oro legata d'vn'anello roffo. 2. Cro
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DELLA FAMIGLIA S 14
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Criuc Carlo Sigonio nella prima parte delle fue hiſtorie, che la famiglia
liana, chiamata in Sicilia Monteliana per corruttion di lingua ,ven

S ne primieramente d'Alemagna in Italia coll'Imperador Ottone primo


nel 964 del Signore,e nel foglio 280 del libro parlando del medefmo Impe
radore, e delle cofe d'Italia dice. ▹ཐཱ ཙ + ( }
· Marchionesfluxere Sigisbertum, fiue Albertum Otokis Comitis Canufini filium,
Marchionem Atestis constituit ronde clariffima Marchionem Extenfium familia exi
mie inbuniufque diempotentice ducta:Guidonem Teutonici generis propinquitate
fibi coniunctum Mutiliane creauit Comitem; e quel che ( egue.
Quefto Guidone parente del predetto Imperadore Ottone fi quello che on
dòin Italia lafamiglia Mutiliana, che fotto gl'Imperadori Germani viffe ricca,
c po .
TRO O GIC
O
TEA GEN LIO
190

epotente; mà infurgendo pofcia la crude fazzioni dr Guelfi, e Gibellini, meltės


nobili famiglie s'eftinfero. Ed Aginolfo Conte di Mutiliana feguendola parte
de'Gibellini, fù prefo.da Guelf Bolognefi; ecco Carlo Sigonio.git 643
L Ad bostesprofetti protinus aui conferunt, atque ipfisfuperatis homines quingen
tos ceperuntinprimifque ipfum Mutiliane Comitem Aginulfum , & Rugerium , &
M>
Maluicinum omnefque Bononiam quaff in triumpho duxerunt.
-Hauendo in quefte riuolte perduto lo Stato , e l'antiche forze i figli del pre
detto Arnolfo s'accoftarono con l'Imperador Federico fecondo Rè di Sicilia

nel 1239, del Signore, i quali furono Alarcone Riccardo, e Rubberto di Muti
liana. Daichi Riccardo hebbe il gouerno d'Agrigento in Sicilia, fi casò con Al
fana fignora del Porto d'Agrigento, e procreo Guido Adinolfo , Manfredo , &
Rugginello di Mutiliana, chefurono progenitori di molti virtuofi caualieri. :
-Da Manfredo nè nacque Riccardo c'hebbe conceffo del Rè Federico fecon
do il feudo di Nadori, che con licenza regia lo vende a Nicolò di Mutiliana ca
ualiero regio fuo nepote per onze 300 nel 1329. procred Riccardo à Nicolò,
che non lafciò prole,Corrado, e Filippo, c'hebbero conceffo del Conte Matteo
Sclafani loro zio il feudo della Caualera con pagarli go feudi l'anno sé peruen,
ne pofcia tutto à Filippo nel 1354, che gli fuccefle Defiata fua figlia moglie di
Luca Pollaftra. Ed Eufemia che tu moglie d'Henrico Ventimiglia Conte di Gi
race, padre del Conte Francefco Ventimiglia.
Il prenarrato Nicolò Monteliana Barone di Nadoro hebbe in feudo il mez
zo grano foura il Cargatore di Sacca nel 1335, e procred Manfredo , che gli fuc
ceffe nelle predette Baronie.
Da Manfredo nè nacquero Antonio Regio Caualiero, ch'oltre le predette Ba
ronie hebbe il feudo del Giardinello, ch'effendogli tolto del Rè Martino lo co
ceffe à Gandolfo Zaffuti di Sacca, e per certa di obedienza l'hebbe Filippo Spal
litta nel 1394. Per la morte d'Antonio fenza prole gli fucceffe fuo fratello Pies

tro,al quale fuo figlio Manfredo, ed à lui Antonello.


Giouanni terzo figlio di Manfredo acquiftò la Baronia di Nadori , che gli ſe
qui Stefano fuo figlio, che fi caso con vna Damma di cafa Ventimiglia con la
quale procreò Hippolito , c'hebbe per moglie Placida d'Amato , che gh generò
Gio:Filippo Barone di Nadori , Giulio , Martino , Pietro , Girolamo , Lucretia,
Priamo , Cefare , Lauria , e Filiona.
Procreo Gio : Filippo Nicolò , che gli fegui nella Baronia , Hippolito , Car
lo , Franceſco , Giacomo , Elsabetta , e Pietra . Nicolo fi congiunte in matrimo
nio con la cafa Leofante , ed hebbe Coftantino che fu Barone, Gio : Filippo,ed
Aloyfia. Coftantino fece à Nicolò duodecimo Barone, e Gio : Filippo, à Cetare,
Girolamo , e Saluatore .
Da Girolamo figlio d'Hippolito ottauo Barone di Nadori, nè nacquero Gio;
Battifta, Nicolae Gefia. Dar

Priamo figlio del predetto Hippolito, procreò Nicolò, Diana,ed Habella ,Ni
colò prefe per moglie vna fignora di cafa Graffeo , che gli generò Franceſco c'
hebbe per moglie vnafua parente della cafa Monteliana, e fece à Nicolò. Da chi
fùmoglie Bradamante Medici, e procreò don Riccardo,ė Lauria.
·
Da Cefare altro figlio del predetto Hippolito ,nè nacquero Gio: Pietro, Man
fredo, Marco, Gratia, e Placida, che fi caso con N. Peralta.c
C
Gio: Pietro procreò Pietro, ed Hippolito , chè fù padre di due Marij , e di: Ce
fare. Marco fece Marcello ,Horario, Virginia , Olimpia, ed altre. ì
-Carlo figlio di Gio: Filippo Barone nono , procreò Franzina moglie di don
Accurfio Perollo Barone della Salina , Calogera moglie di Girolamo Mont

aperto
LIBRO M VI 198

aperto Barone delle Grutte, Ifabella moglie di Nicolò Antonio Giambina , ✪


Petra.

Da Francefco altro figlio di Gio: Filippo nè nacquero Angelica , Aurelia ,


Pietra moglie di don Hettore Medici.
Finalmente quefta chiariffima famiglia hà goduto molti honorati carichi
per il Regno, e nella Città di Sacca di Giurato, e di Capitano, e di Mazzara pa
12 rimente, oue Filippo Barone di Nadora fù Giurato nel 1508.
L'arme di quefta famiglia fono cinque monti roffi in campo d'oro, quello di
mezzo s'alza più degl'altri, e così con il loro grado come fopra fi vede.

DELLA FAMIGLIA

MORINO.

4.

w25 7
not

1
2
2

Timano alcuni puoco giuditiofi , che nelle Città fra Terra ,


e nelle Terre Baronali del Regno di Sicilia , non vi fiano fa
miglie nobili, e tutti fcioccamente s'ingannano, mercè le lo
Ꮧ ro troppo prufuntioni . Io che delle famiglie nobili di Sicilia

Ꮕ n'hò diftillato la quintaffenza(dico)e fono giufto teftimonio
di hauer ritrouato famiglie così antiche nobli non folo nelle
Città fra Terra, che ſono affaiffime ; mà nelle Terre Barona
li , che non cedono forſe à molte famiglie nobili di Città, che fi ftima effer la
prima . Io hò veduto la famiglia Carufo, e Statella da'Marchefi Spaceafurno in
ftretro grado habitar come fin'hora habitano nella Terra di Militello Val di
Noto, di cui hoggi v'è il Baron di Fiume Freddo, don Antonio ſtatella figlio di
don Hercole ch'è colà cafato .
Io sòla famiglia Arbea di Leontini fignorà di tre Baronie, dell'Armicci , di
Sabuci, e delli Muni, habitar nella Terra di Francofonte Marchefato della cafa

Grauina . La famiglia Mugnòs antica feudataria , ed apparentata con le prime


famiglie nobili di Catania , fempre haue habitato nelle Terre di Licodia , e di
Terranuoua , doue v'è Pietro Gafparo Mugnòs Baron di Bulgarano, e sò melte
famiglie nobili di Catania, habitar in Paternò, ed Adernò Contado della cafa
Mon

1
192 TEATRO OG EN OLOGICO

Moncada. Sò le famiglie Peterad, Gideni , Roffo , Grimaldi antiche feudatarie,


0
e fignore di Vaffalli habitar nel Contado di Modica , e tant'altre mercè il com
modo viuère, e ricco mantenimento che trouano, e fe nè voleffe più dire, nè mo
ftrerebbe fenza dubio molte centinaia , mà per non dar tedio le taccio ; ragione
uolmente fi viue a'noftri tempi più commodo nelle Terre Baronali, quandoi
padroni di quelle fono difintereffati prudenti,e virtuofi, che in altre parte pie ar
nd
ne di dupplicate Gabelle hor ciò l'ho voluto dire , perche in Alcamo del fignor
Conte di Modica , hò ritrouato famiglie antiche nobili più d'anni ducento tren
ta à dietro venute d'Italia, e di fuor del Regno di Sicilia, e cosi tacciono ipuo
co accorti , ed inanzi che parlano attendino ad imparare , da chi nè fape, enè
conofcegli farà vedere Fra Blafco Giurato di Ragufa Caualier di Malta nel 1467.
Fra Francefco Maria delli Gregni di Terranuoua Caualier Gerofolimitano nel
1616.La famiglia Romano d'Alcamo hà goduto il medefimo habito, Ballo, Tor
namira. e molt'altre, che per breuità le lafciò di canto .
=0
La famiglia Morfino venne in Sicilia , ed in Trapani da Verona chiariffima
Città d'Italia originata iui della nobile , ed antica famiglia Nogaroli conforme
l'accenna Giouanni Manente nella Cronica di Verona trattando delle famiglie
nobili di quella, così egli ne fcriue.
2
L'antica famiglia Nogaroli partorì la famiglia Morfino , Rati , e Poeti . Le
quali tuttifpiegarono fempre vn arma , cioè vna Banda d'oro in campo azzur
ro con vn Aquila nera in coronata dentro con due teftudini verdi nell'vnghi rof
fi, ch'accenna gettarle fopra vn capo caluo pofta , fopra vn groffo falfo azzur
ro, e nelle margini della banda due filetti d'argento . Quefte fi delatarono in
molti luoghi d'Italia, ed in Sicilia, oue Guglielmo Morfino de' Nogaroli habi
tator di Sauona feruendo per compagno à Ruggier Paruta, ed effendo da quel
lo amato passò con lui in queft'Ifola nel 1428. Dal quale fù eletto Capitano de
h
gli fabrici Regij , il cui vfficio l'hebbe egli confirmato da don Antonio di Cardo
na all'hora Vicerè del Regno. L'altre famiglie variarono le loro armifecondo
i loro capricci. Scriue di più che Vanni di Guglielmo di Nogaroli , fù quello il
quale acquiftò il cognome Morfino, per effer tutto caluo, e nella gioftra che ſi
fece in Verona l'anno 1261. nel cafamento di Landolfo Angioletti , con Ma
riotta Mariotti, e Caprini. Il predetto Vanni con tutta la fua fquadra ſpiegòle
prenarrate armi, nel fuo fcudo, le quali della medefma guifa le fa la viuente fa
miglia Morfino, e fi fcorgono fcolpite in vna fua antica Cappella della Madre
di Dio nel Conuento di Santa Maria di Giesù d'Alcamo fondata nel 1507. la 3

Pittura del Quadro di lei fù di colui che fece il merauigliofo Quadro della mor P

te, fecondo l'Apocaliffe, nell'Hofpital grande di Palermo ; però chi vorrà leg
gere la prenarrata difcrittione di Giouanni Manente , retrouirà il libro in poter
del Caualier Gerofolimitano don Cefare Ferro; da chi l'hebbe con la Cronica
di Oruieto di Cipriano Manente , che fin'hora, e in mio parere.
Hò pure ritrouato il prenarrato Guglielmo Morfino , andar con carico di
Procuratore di Gio: Ramondo Caprera Conte di Modica, al Rè Altonzo in Na
poli per defenderlo nella reduttione al Regio Demanio , della Città di Mazzara
all'nora fignoreggiata del predetto Conte di Modica, nel 1444. Ed indifefa del
la Cittàandarono Antonio Bandino Regio Caualiero, e Simone Becchetta Sin
daci. Nondimeno la procura fatta del Caprera à Guglielmo Morfino, fi ritroua
negl'atti di notar Antonio Teftanti à 1 d'Aprile 1444. d'onde ageuolmente fi
giudica quefto effer ceppo della famiglia Morfino d'Alcamo, così per la pro
pinquità di Trapani, ed Alcamo Terra del Conte di Modica , come il Gugliel
mo effer a' feruiggi di quello, e la contiguità , che fi fcorge frà il predetto Gu

glielmo
LIBRO VI. 193

glielmo, ed Andrea Morfino d'Alcamo, che giuftamente lo fanno profumere


figlio del detto Guglielmo Morfino Nogaroli, eflendo ch'egli nell'atteggiare
? non laſciò mai ilfuo antico cognome di Nogaroli , eccolo nella fudetta procu
ra. Inftituit , & conftituit ineius verum legitimum, & indubitatum Procuratorem
aftorem, & faftorem nob: Guglielmum Morfinum Nogaroli, Šauonenfis Liguria ha
abitatorem Terra Drepani, bic Mazaria repertumprefentem , & acceptantem .
÷
Se nè hauerebbono ritrouate molt'altre notitie fe gl'incendi , peftilenze , ed
altre ruine non haueffero affitto le Città, e Terre del Regno , ed eftinti affatto
gl'Archiui ;nondimeno per hauer ritrouato il predetto Guglielmo,a'feruiggi del
Conte di Modica s'ha certezza che il predetto Andreafia fuo figlio,il quale con
Benuenuta fua moglie nobilmente , e ricchi fi mantennero . Procreo quefti à
Guglielmo (ecco che gli puofe il paterno nome) detto ancora corruttamente
Lembo, Adamo che per effer ornato di molte litterali fcienze fù chiamato il
Maeftro Adamo , olito darfi quefto titolo in quei antichi tempi a'letterati di
Filofofia, di Legge , e di Tologia. Lafciò quefti dopò la fua morte groffa facultà
di redditi,e di predij come fi legge nel fuo teftamento fatto negl'atti di notar
Pietro Antonio Balduccio d'Alcamo à 12 di Giugno fetrima Ind: 1549 , fece an
che il predetto Andrea, ad Antonio,Bartolomeo, e Perna
Da Guglielmo fecondo detto Lembo , che fi morì nel 1527 , e Caterina fua
moglie,nè nacquero Antonino, Vicenzo, Gentile moglie di Giouanni del Vafco
di Salem, Brigida moglie di Melchior d'Auerfa, Benuenuta moglie di Bernar
do Benenati, e Serafina moglie di Giouanni di Maeftro Andrea gentil'huomo
d'Alcamo,ciò fi legge nel teitamento del detto Guglielmo fatto negl'atti di no
tar Guglielmo de Barbarottis d'Alcamo à 28 di Gennaro prima ind : 1527, ol
tre dell'heredità paterna,il detto Antonino acquiſtò quella di fua madre Cate
rina, già inuentariata per gl'atti di notar Melchior di Marfala à 20 di Decembre
quinta Ind: 1546 .
Si casò il predetto Antonino Morfino, con Antonina di Maeftro Andrea, fi
glia di Pietro di Maeftro Andrea , gentil'huomo Alcamefe , per contratto ma
trimoniale, negl'atti di notar Filippo Giacomo d'Adragna. Si legge in vna pleg
geria, che fi hebbe di fare per il fignor Conte di Modica per ricompra de fuoi
feudi nel 1539, il predetto Antonino pleggia al Conte di onze cinquecento gl'
altri furono il Magnifico Angelo di Calogero per onze 200 , il nob.Bartolomeo
d'Amico per altre tante, il nob : Guglielmo Cipulla , il nob: Pietro Cipulla , il
mob: Antonio Caiolo, ll nob: Michele Xiuiletto, il nob: Pietro Antonio Muxiot
ta per onze 200 ogn'vno. Vito d'lalca, Antonino Roffo, Bartolomeo il Sarace
no per onze 100 per ogn'vno . Il mag: Antonino Rizzo , il mag : Marco Rizzo ,
c'l mag: Filippo Rizzo per altre tante, gl'altri pleggi nobili furono , il mag: Vi
cenzo d'Adragna per onze soo Il mag: Gio:di Maftro Andrea,gli mag: lacobo,
e Giouanni Sanceli, e'l mag:Antonino Morfino per onze 500, e gl'altri chi per
onze 150, chi per onze cento, che per effer perfone ordinarie le lafcio da canto.
Procreò il predetto Antonino, à Giofeppe, che fi casò con Eufemia Nuccio, e
Graffeo, e per la fua molta prudenza fù da tutti flimato , ed eletto Capitano
del Tribunale del Santo Vificio per Alcamo nel 1573, e Capitano di Giuftitia
perpetuo. Suo figlio Francefco imitò i paterni veftiggi, egli oltre gl'vffici godè
il carico di Governadore, e di Capitan d'arme à guerra d'Alcamo ; feruendo in
molt'importanti affari il Grand'Almirante di Caltiglia , e Conte di Modica fuo
fignore; prefe per moglie Benedetta Furno , e Romano figlia di Giouannella
Romano, con la quale procreòi Dottori Pictro; Annibale , Giouanna , ed An
tonino .
Bb Il Dot

1
194 TEATRO GENOLOGI
CO

Il Dottor Pietro s'hà mantenuto in Palermo con ogni decoro fù Giudice


della Corte Pretoriana due volte, ed altretante dell'Appellattione, quattro vol
te della Regia Gran Corte , Gouernador di Modica dopò il Marchefe di Canni
carao, e Confultore del Tribunale del Santo Officio, effendo ftato ftimato de'

Signori Vicerè per perfona virtuofa, egli con Cecilia Gullo, e Mollica fua mo
glie ha procreato il Dottor don Francefco Maria, e don Giofeppe . Però il Dot
tor don Francefco Maria , e riconofciuto da ciafcheduno per gentil'huomo af
fai virtuofo, e perito nella profeffion Legale , e ftato fin'hora benche giouene
10
fia Giudice della Regia Corte Pretoriana, dell'Appellatione , e Giudice perpe
tuo dell'vfficio della Dogana di Palermo . Tolfe per moglie Rofolea Tognini , e
"
Marciano, che gli hà generato Benedetta , Corrado, e Cecilia.D.Antonino Mor
fino nè nacque Annibale ch'a militato a'feruiggi del fuo Rè Catolico . Gode
nondimeno quefta famiglia delle virtù del Beato Angelo d'Alcamo vſcito del
la fua radice con tanta gloria del Signore, e beneficio della Sicilia. ar

Itrouo la famiglia Nuccio mentionata nella famiglia Morfino affai nobi


R le nella Città di Mazzara , ed in Alcamo godendo in ambedue i primivf
fici quelle da circa trecent'anni adietro. Andrea Nuccio hebbe per moglie Aloi
fia Graffeo degl'antichi Baroni di Part'Anna con la quale procreò Honofrio,
Eufemia, Diana moglie di Antonino di Nuccio herede di Nicolò Nuccio, che
mori nelle guerre, e rotta di Rauenna feruendo l'Imperador Carlo quinto . Nè
nacquero dal predetto Antonino Nuccio, Nicolò, Andrea , Eufemia moglie di
Giofeppe Morfino, e Vicenzo Nicolò procreò Antonino Nuccio , che con fua ar
moglie Giouana Morfino forella del Dottor Pietro Morfino,hà fatto il Dottor
don Nicolò Sacerdote, ed Arciprete di Calatafimi,Giofeppe, Dottor Luiggi,fo
ro Benedetta monaca in Salem, foro Melchiora monaca nel Monafterio dell'

Affunta di Palermo . Nondimeno il predetto Antonino hà ftato più volte Ca


pitano della Città di Salem , e Gouernador , e Capitan d'Arme d'Alcamo ; Il
detto Gioseppe parimente, e ftato Giurato, e Capitano di Salem diuerfe volte .
Il predetto Vicenzo Nuccio procreò donna Melchiora moglie di Gio: Do
menico Cappafanta ambedue fondatori della bella Cappella del Santiff. Cro
cififfo di Cafa Profeffa della Compagnia di Gesù, piena di vaghi marmi, e luci
di porfidi, e l'anime loro godeno gloria in Celo, e quel bel luoco i loro corpi ne'
piediftalli della Cappella vifono nel lato finiftro l'arme della Nuccio , cioè vi
Giglio roffo in campo d'oro . Procrearono eglino donna Filona Cappafanta ,
che fi casò primieramente con don N. di Bologna padrone della cafa del Mar
chefe di Marineo, e dopò col Baron di Caftelluzzo feniore, e donna Franceſca
Cappafanta cafata con Gio: Antonio Cappaſanta .

DELLA FAMIGLIA

BENENAT I.

Accenno nella famiglia Henrighetti il paffaggio di Luca Benenati da Mi


lano in Sicilia, come anche nella fupradetta famiglia Morfino , non la
Stfcirò dunque di fcriuere con breuità l'antica nobiltà di quefta famiglia
nella Città di Milano, percioche ella fi ritroua annouerata nel configlio di 900
nobili della medefma Città di Milano fatto nel 1388 , come fi legge nell'hifto

1 ria di Milano del Morigia al foglio 689, fra'quali nella Parrochia di San Marti- J
no al corpo di dentro fono annouerati Giouannolo Mondella, Galeazzo Mon kaid
della
0313 0
913 QUOM K 20 O VIT AT 197

della Giouannolo Como, Filippo Corbetta e Bernardo Bienati anche Benena


ti, è nel numero delle famiglic nobili Milaneſe, v'è Benenati; così anche l'anno
fera Flaminio Roffi nelfuo Teatro della nobiltà d'Italia, e nelle famiglie nobi
li di Milano.
li quale nel fuo Teatro d'Europa, parimente dice che di lei per di
nerfecaggionl, ed accidenti nè paffarono alcuni raminel Finale, in Sauona jin
Genoua, ed in Fiorenza ilpredetto Luca Behenati hauendofi impiegato a fer-!
Biggidel Rè Alfonzo in Sicilia , acquistò della Regina Maria da Caftellania dis
Minco nel 43 , e dopò quella della Città thi Leontini, oue ficasò con Aloyfius!
Timera nobile Leontina, con la quale procrcò Girolamo, e Luiggi ch'ambeduel
furono Sehatori di Leontiti nel 1467, e 1469, con Calcerano Girifalco , Pietro
di Leonepe Coletta Candido infieme . Fù anche Luiggi affai caro à Gio: Bernar
do Caprera Conte di Modicada chi hebbe il Gouerne d'Alcamo per quattro
anni; perloche casò iui fuo figlio Girolamo.com Agnesa Rizzo , che gli generò
Bernardo c'hebbe per moglie Benuenuta Morfino Luca,e Luiggi, che viffero
Bobilmente.ora " org + 036
ounds ‫ ܐ‬so biggad ‫}; ܂‬
74 of it !
Da'prenarrati dunque fin a'noftri tempi non hò trouato di lei ferie veruna ;
però della medefma famiglia Benenati di Milano , ò del Finale del Ducato di
Milano,venne in Sicilia Criftofaro Benenati Barone del feudo delli Cannamely
quale nobilmente con la fua facultà fi mantiene, effendo ftato anche impiega
;
to in molt honorati carichi, egli è figlio di Giouanni,che fù figlio di Girolamo
Benenati, che viffe ancora ne loro paefi confplendore, e pieni dohorati cari
chi, Larme di quefta famiglia fono vnLeone roffo attaccato ad vn'albore Pino
TUOT OWN'T 900d
verce in campo d'oro. of the Cugel
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Andolfo Morello nobile Milanefe nel tempo de'Guelfi , Gibellini indi


fe nè paſsò in Sicilia , e ficasò in Melina con Pina d'Antinoli figlia d'--

G₁ Anfaldo Barone Meflinefe , con la quale procrcò Anfaldo, che fucceffe


ne'beni dell'auó materno, quefti prefe per moglie Felice Sagl'inpepe : la quale
9260 Bb 2 dopò
1963 TEATRO GENOLOGICO

dopò la morte d'Anfaldo Morellófuo marito , fi casò con Ottobuono d'Oria


Caualier Genoele,e gran Sinifcalco del Regno, e Barone de'feudi di Ricfi nelte
nitorio di Caftroreale,col quale fece ad Antonio Doria , che diede per donatione
il detto feudo à Nicolò Morello figlio d'Anfaldo fuo fratello vterino neki396. 15
Si casò il Nicolò Morello con Leonora di Miftretta nobile Cefalutana, con
la quale procreò Pietro, Gio: Anfaldo , Francefco , e Luiggi , che reuscirono vir
tuoli gentil'huomini , e reftando quefti fanciulli fotto la tutela di Giouanni Mi
lana di Catania , non puoche hiti hebbero nel conto della tutela , e della Ricu
perationdi detto feudo. Vyplanners CAN

Da ' predetti Pietro nè nacquero Gio : Filippo, Giofeppe, e Luiggi, da Gio:An


faldo Nicolò , Carlo , e Girolamo . Però l'altro fratello Francefco fi fece Prete,e
Canonico di Monreale , oue fi conduffe due fue hepoti Luiggi , e Carlo, quiui
bauendofi cafati procrearono Gio : Antonio , Gio : Francefco, e Luiggi , cha
furono paggi d'Antonelio Sanfeuerino Principe di Salerno , col fauore del qua
le Luiggifù Caftellano di Cofenza , per il qual carico prefe per moglie vna no
bile Cofentina , el fondò la fua famiglia Morello , Gio: Rubberto fù Secretario
di Rubberto Sanfeuerino Principe di Salerno,e dopò di fuo figlio don Ferrante,
che fù vltimo Principe della caſa Sanfeuerina,per la cui rubbellione fù coftretto
il predetto Gio :Antonio di venirfene in Sicilia nel 1535, con i fuoi figli Gio:Pie
tro, Gio; Nicolò, Ferrante,e Luiggi,che con mediocre fortuna col padre viffero.
Dicono da Gio: Pietro hauerne nato Gio; Luiggi Morello ; il quale procreò
Giofeppe,da chi Lodouico, Ottauio,e donna Vicenza , che fi caso con don Gio
ſeppe Pizzuto Protomedico del Regno, e del Configlio di fua Real Macftà, col
quale procreò don Vincenzo Dottor di Legge, e Giudice due volte della Corte
Pretoriana, don Placido , don Paolo Barone di Torretonda Protomedico del

Regno,e dei Real Configlio, e don Pietro , Don Paolo hà procreato don Gio
ſeppe,e donna Dorotea.
Scriuono alcuni fcrittori, che la famiglia Morelli habbi origine dell'antica, e
nobilefamiglia Caftiglioue di Milano come l'accenna il Martirano Secretario
dell'Imperador Carlo quinto, con queste parole.

Maurelliprius Caftileoni dicebanturfunt qui dront à Mantua Giſelpine Gallie


} Vrbe oriundas al vero Mediolano,
Da Guglielmo Caftiglione fù procreato Pietro fignor del feudo di Torremo
ra, e da Pierro, Nicolò, che fu per la fua brunezza agnominato il Morello ,e da
coftui deriuano le famiglie Morelli d'Italia , e di Sicilia , altri vogliono che vo
lendo il Nicolò afficurare al Rè di Napoli vn paffo , ouer vn guado hauendo di
fotto vn Cauallo Morello,faltò con ageuolezza il guado ; perloche proruppe il
Reè queste parole viua il Morello, e fin'hora fi vede il falto di Morello , ciò feguì
nel 1312 , regnando il Rè Rubberto di Napoli, Dal Nicolò nè peruennero Filip
po Arciuefcouo di Regio di Calauria Aleffandro Abbate in San Giouanni à Fio NHN
re, Ruberto Decano della Catredale di Cofenza, ed Odoardo, che con quattro
fuoi figli nel 1367, furono Camarieri del Principe di Taranto . Carlo fecondo
genito d'Odoardo fù dal Rè Luiggi di Napoli creato Configliero regio in Co
fenza, e Nicolò primogenito acquiftò la Signoria di Morano ricaduta a'Rombi
Napolitani, e molt'altri feudi, e groffa facultà quefta famiglia hà poffeduto.
Scriue il Boffio , che Fra Gio: Vittorio Morello Caualier Gerofolimitano,fù

Capitan di trecento Fanti e d'vna Galera della fua Religione chiamata San
Michele, Mauritio, ed Aleffandre fratelli ambedue Capitani in Fiandra nel fe
col noftro, il valor de'quali nè fà teftimonio vna lettera del Duca di Lemos al
Rè noftrofignore data nel 1612. E Francefco Morelli ha feruito al Pontefice Vr
via At bano
AMLAKAT
VI .
Oria dĻI BR 197

anovi11 , con carico di luoghotenente generale della Cauallaria Papale, come


fi legge in vna fede di Francefco Martonida Velletri data in Roma à 23 di Ser
tembre 1644 .

L'arme di quefta famiglia fono vn Caftello con tre Torre con vn Leone,che
18
foftenta la Torre, e tiene la branca finʼalla Porta d'oro in campo roſſo.

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; DELLA FAMIGLJA
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I ftima la famiglia hauer origine dellafamiglia Marulla anti
chiffima in Meffina . Io in ciò non faccio veruna difficultă , an

zi per la poffibiltà confirmo il medefimo, e più il fà credere l'


incertezza del fuo principio, e l'Epitafio dell'Abbate dō Fran
cefco Maroli , che così dice.

FrancifcoMaurolico Patritio Meffanenfi ex antiquiffima Ma


rullorum Familia Abbati dine Maria Partu, viro Chriftiane pie
tatis zelo , & rerum ocultarum fcientia veteribuspatribus , & Philofophis comparan
do Mathematicorum omnium doctorum confenfu , facile, Principi qui ea studia Pane
extinta , in lucem reuocauit fcriptorum fuorum multitudine illuftrauit , auxit pro
pagauit vitaque innocentia exornauit adeo vt eius tamque oraculi , vifendi , confu
lendiqueftudio undique etiam à remotis regionibus conflueretur . Don Francifcus Fo
refle, & Sancti Giorgij Baro, & dorSiliuefter Maruli Doctor Teologie Abbas Rocca
Amadoris eius exfrate Nepotis ,fepulcrum pro tempore anguftum P.donec aliud An
gullius dignum virtute , & meritis eius erigatur vixit annos 80 menfes decem dies
* obijt Kal. Augufli M. D. LXXV .
Te quoque Zancla tulit Maurolice, nè fit in uno clara Syracufi fi celisorafene.

Da chi fi comprende effer ella in opinione hauer deriuato della famiglia Ma


rulla ;però Falcone Beneuetano par che fia colui , che difdiceffe quefta opinione,
percioche fcriuendo dell'antica famiglia Marolico di Beneuento in vno elogio,
che fà à Valerio Marolico gentil'huomo Beneuentano fra l'altre parole dice .
1
15 Meriti tandem tuaqueprudentia Maurolicorum familia de generantes cuius nobi
ARC
I
litas,
Aud
198 TEATRO GENOLO
GICO

bras, virtute's beroum,fatisperorbem préconi zatéfunt hæc idém à Maurorum fami


Ha Meſſañonfium Siciliæ truxiſſ-originem dicunt; à qua ortus Maurolicus vel Mau
rus propter eiusperfpicacitatem, acferuitatem, Mauroliçus à pulgo appellatus fuit,
alteri verò à Fediricofèbundo Sicilia reggepertinimium expergijus Maurolicus fuit
nuncupatus, cutus ftirps vel probis bune nominem procognominefequeretur . E quel
che fegue .
Di maniera che fecondo il precitato fcrittore quefta fanniglia Maroli , della
famiglia Mauro hebbe origine, e non della Marulla . Ma perche ambedue que
fte famiglie fono ftate nella medefma Città nobiliffime, è di molta antichità fi
potrà ella contentare, è di l'vna , òdell'altra. Però di leiritrouo Giouanni Mau
rollefattore delle Tande regie fotto il Rè Martino , e Gio: Filippo Marolì Fal
coniero del Rè Alfonzo nel 1436. Pietro Maroli Dottor di Legge Sindicatore
dell'offitiali di Meffina fotto il medelmo Re Alfonzo nel 1442 , profuppongo,
che questo Pietro fia ftato padre d'Antonio, che fù padre del famofo metamati
co, e filofofo don Francefco Maroli Abbate di Santa Maria del Partu , ed altri
fuoi fratelli, e così nè fcriue dilui vn fcrittore Meilinefe.
Don Franceſco Maurolico lume delle matematiche fcienze , ed emolo del
grande Archimede; nacque in Melfina nel 1494, d'Antonino Marolico fù fin de

gl'anni teneri inclinato alla pietà chriftiana, ed allo ftudio delle lettere ellʊ
quali dottiffimo diuenne. E quel che fegue .
E dell'opere fue non fe nè veggono a'noftri tempi, fi non che la Cronica di Si
cilia,la quale benche fia fcritta con bello idioma latino, e con breuità nondime
nofi fcorgono in lei molti errori d'onde comprendiamo , ch'egli non fù offer
uanti nelle confiderationi hiftoriche delle cofe antiche di Sicilia.
Antonello Marolìfù Senator di Melfina nel 1571, iColloghi furono don Giro
lamo Romano, Domenico Saccano don Gerolamo Marullo, Honofrio Giurba,
ed Annibale Nifia. Nondimeno quefta famiglia oltre i primi vffici della fua pa
tria ha goduto nobiliffimi congiungimenti matrimoniali nella medefma Città
di Meflina, che per breuità le lafciò di nominarle el semifi
-L'arme dilei fono cis 11., ou alorierismadura
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LIBRO VI . 199

DELLA FAMIGLJA

BLAS CHI.
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ON l'occafione che lafamiglia Blafchi è congiunta in paren


99

tela con la caſa Morolì ; mi è paro farne fotto di lei mentio


ne, mentre al fuo luogho fi lafciò difcriuere . Giache per l'hi
ftorie Catalane, ed Aragonefe fi fcorgé la famiglia Blafco, ed
anche Blaſchieffer deriuata d'Aragona in Sicilia, altri dicono
ch'ella di Caftiglia in Aragona paífaffe, ed indi in Sicilia.Hor
fe d'vno, ò dell'altro Regno foffe originata, non mi par con
ueneuole d'altarcarui, e fono di comune opinione, che della
nobiliffima cafa Velafco haueffe ella principio , e da Blafco Fernandez Velaſco
figlio naturale di Giouanni di Velalco fignor di Medina, e di Pomar Cammarie
to Maggiore del Rè don di Caftiglia, i cui fucceffori furono Conte
ftabile del Regno di Caftiglia, del quale nè fcriue fra gl'altri auttori Alfonzo Lo
pez de Aro al foglio 183 , e 190, nel libro 4 del primo Tomo del fuo Nobilario
di Spagna , il quale anche fcriue del paffaggio del predetto Blafco Fernandez
Velafco in Sicilia col Rè Pietro d'Aragona nel 1282 , ciò anche l'accenna don
Giouanni de Sanchez hiftorico Catalano nella vita del Rè fudetto Rè Pietro al
foglio 112, oue fà mentione del predetto Blafco Fernandez de Velafco della fua
venuta in Sicilia, ed hauer laſciato vn figlio, che fù chiamato da' Siciliani Hen
rico Blafco dandogli per cognome il paterno nome, conforme s'v faua ne'tem
pi antichi in Sicilia, e'l medefimo fi continuò in fuo figlio Blafco Blafco, che am
bedue furono Caftellani di Gaſtro Reale , I'vno fotto il Rè Pietro fecondo l'anno
1338 , e l'altro fotto il Rè Martino . Perloche fi casò con Bettuccia Mariſcalco
figlia di Thomafo nobile Barone , come fi legge in vn contratto d'accordio fra
Pina Campolo, e Pietro de Spinis , negl'atti di notar Giacopino di Luca à 28 di
Luglio 1471 ,oue fi legge il predio detto delli Fauari portato in dote da Bettuce
cia Mariícalco à Blafco Blafco fuo marito cffer ftato da'medefini donato à Bet

tuccia de Spinis loro nepote per gl'atti di notar Pietro Lupo del Caftro à 4 di
Gen
200 TEATRO GENOLOGICO

Gennaro 1403. Con conditione che dopò la morte di quella fenza figli peruenif
fe à Pier Antonio Blafco figlio de' predetti . Quefti Pier Antonio per le fue virtù
non folamenre fù del Rè Alfonzo eletto Caftellano , e Gouernator della Terra

di Santa Lucia nel 1422 , ed anche visitatori de'regij officij del Regno l'anno
1432. Si caso con Miuccia d'Amelina figlia di Bernardo nobile Meffinefe , con
la quale procreò Henrico, Francefco, e Gio: Pietro Blafchi. Dal Gio: Pietro che
tà Dottor di Legge , e Giudice più volte , nè nacque fra gl'altri Gio : Domenico
Blafchi, che fi caso in Metlina con Norella Marolinobile Meffinefa nel che

gli generò Fracefco , e Gio: Antonio, che fù Senator della medefma Città di Mef
fina. Da Franceſco nè nacque Girolamo, che fù molte volte impiegato negl'vf
fitij della medefma Città, è Coufiglieri nella loro creatione , e procreò Pietro.
Da coftui, ed Elifabetta Medici nè nacque il Dott. Gio: Battiſta Blaſchi ,il qua
le per le fue virtù, e lettere oltre i molti vifitij Regij fù diuerfe volte Giudice dele
la Corte Straticotiale della R. G. C. del Confiftorio Maftro Rationale del Tri
bunale del Real Patrimonio , ed vltimamente Prefidente di Giuftitia, con quale

fi morì, e fù fepolto nella Chiefa di San Giofeppe de'Padri Teatini di Palermo,


confama di molta integrità procreò egli don Lodouico Dottor di Legge don
Diego, e donna Flauia moglie del Marchese di Roccabianca . Don Lodouico fù
Giudice della Corte Pretoriana, e mori fenza prole,
Da Gio: Antonio Senator di detta Città di Meffina, altro figlio di Gio : Do
menico nè nacque il Dottor Mariano, il quale procreò Gio : Antonio, che fù v
no de' Configlieri nobili della fua patria, e fù promoffo in molti vffitij come
appare per fede di Francefco Marino Maftro Notaro del Senato di Meflina à 24
di Nouembre 15 Ind. 1616. Coftui procreò Gio:Domenico, c'habitò pure nella
Città di Palermo conforme i fuoi anteceffori, egli procreò Francefco ; il quale fi
casò co dona Maria d'Arena altrimente lo Xiglio, e Morolì nobile Meſlineſa, có
la quale generò il viuente Dot: Gio: Antonio,che pure prefe per moglie dōna Sã
ta di Gregorio, e Sinier pure nobile Meflina, che gli ha generato fin'hora don An
tonino, dōna Fracefca,dōna Caterina,dōna Marchefa , don'Antonina,e D.Felice .
L'armi che haue vfato la famiglia Blafco, e la metà di quelle della cafa Vela
fco de Conteſtabile di Caftiglia , cioè vn Leone d'oro che guarda per dietro vna
ftella d'oro in campo azzurro , e quelle di Velafco fono vn fcudo diuifo in due
-quarti per lungo;riferiti da Lopes de Aro nel fuo nobiliario.

DELLA FAMIGLIA

SIGNER, O INSIGNER .

OSI pur con la medefima occafione della famiglia Blaſcho , ſegui


rò la famiglia Signer , ouer Infigner , c'hebbe principio in Sicilia da
C Francefco Signer, ouer Infigner gentil huomo Catalano , che passò in
Sicilia con l'vfficio di Maftro di Proua della moneta del Regno nel 1444, per lo
che ficasò nobilmente nella Città di Melina . Ed vn Priuilegio del Rè Alfonzo
dato in Napoli à 22 di Giugno del 1444 (cofidice ) attentis magnis omnique laude,
&premio dignis obfequiis, atque feruitiis nobis diletti Confiliarij guerreque, & ar
morum. noftri Francifci Signer multifque tam Illuftris buone memorie In
fanti Petro nostro fratri cariffimo, quam nobis à pueritia in multis partibus atque re
gionibus , &prefertim in bac regione Hifpaniæ, & Italia acquifitione buius regni vl
terioris Sicilia eiufdem Francifco eiufque filijs, & heredibus, &fuccefforibus, & qui
bus
0013 ID BRO O AVI, AXI 201
1
bus voluerint inperpetuum donationem puramperfectam, & inreuocabiliterque di
citur inter quos donamus, & concedimus offitium Magiflri Probe Sicle nobilis Ciui
tatis Miffane cum mero, & mixto Imperio ac gladijpoteftate omnimoda Iuriditione
Civili, & Criminali fuper offitialibus matriculatis,& debitis adferuitiafeu opus dit
te Sirla . E quel che fegue.
Da Francefco nè nacque Simone, c'hebbe l'vffitio di Maftro di Proua.Coftui
procreo Giacomo Thomafo, ed Antonello,c'hebbe confirmato il medefmo Pri
uilegio dell'Imperador Carlo quinto . Coftui nè fuo fratello Giacomo non fece
ro figli, per lo che gli fucceffe il fratello Thomafo il quale fece à Simone, e Gia
como. Da Simone nè nacque Thomafo, che morìfenza lafciar prole. Però Gia
como procreò Gio: Simone, Tanzulla moglie di Bartolomeo Romeo genitori
di Giacomo Romeo, Gio: Girolomo , Nicolò Maria Signer.
Da Gio: Simone nè nacquero Gio: Domenico, e Flauia. Gio: Domenico pro
creòdonna Caterina moglie di don Benedetto Cauatore.
Nicolò Maria fece Vincenzo , Gioanna, Giulio , e Gioſeppe Parimente Gio:
Girolamo, che procreò Pietro , e Maria moglie di Gio : Pietro di Gregorio, ch'
ambedue furono genitori di donna Santa moglie di Gio: Antonio Blaſchi. T
į L'arme di quefta famiglia ſono vna Croce d'oro, ed in ogni angolo della Cro
cevna corona d'oro in campo azzurro .

DELLA FAMIGLIA
19 : www.ris.e'syalomfalatori
C MATRACCHA , E MATRANCA.
Visi Arvig SONGS adway pomy ima

E fiorironofamiglie d'antica nobiltà nelle Prouintic , eRegni


della Greca Regione,hebberofempre fra tutte di nobillà milia
tare quelle dell'antico, e famofo Epiro, chiamato pofcia Alba
nia, ed vltimamente Tranfiluania le quali non potendo fof
frire il giogo de Tiranni, e la barbara feruitu con quelle forze
pecuniarie, che poterono à gu fa dell'atiche Colonie in Italia
in Sicilia , ed in altre Prouintie , e Regni del dominio del Rè
Catolico fi ricouerarono Hò ritrouato di questi Albaneti due paffaggi in Sicilia,
vno fotto il Rè Martino ed il Rè Alfonzo e l'altrofotto il Rè Catolico Ferdina
do , e dell'Imperador Carlo quinto , dopò la morte del loro inuitto Principes
Giorgio Caftriotto agnominato Scannerbech . Nel primo paffaggio fra quefti
Epiroti, ritrouo Giouanni Matrancha, che fù dal vulgo cognominato , anche
Matraccha, e Matracchia, fecondo le diuerfita delle lingue de paefi, conforme ft
fcorgono in altre famiglie;dona certezzadi ciò vn Epitafio antico del Sepolcro
di Giacomo Matrancha Barone di Mantica, e di altri feudi, nella Chieſa di San
¿ ta Caterina di Caftrogiouanni fecondo referiſce vn antico manufcritto del Sa
cerdote don Pietro di Leto della medefma Città nel trattatodella fua famiglia 1

Leto ( Hic lacet Lacobus Matrancha , olim Baro Mantice cum fuis ab Epiro, post in
$3.18
finitos labores, fpirituminterfidera fuifque offibus, bic requiem dedit) .....
Giouanni Matranchaò Matracchia Epiroto ferui molt'anni con Parte milita
re, il Re Martino dal quale inricompenza de' fnoiferuiggi hebbe il territorio
di Morgana non lunge Calafcibetta, e l'vfficio di Prouifore de Regij fabrici del
la Città di Caftrógiouanni. Per il che nel 391, fi casò nella medefima Città con
Giacopina di Leto nobile donzelta, con la quale procreòGiacomo, e Pietro, ch'
ambedue acquiftarono.vn groffo tenitorio chiamato il Marcato di Mulegi, la
BUD Cc fcia
202 TEATRO GENOLOGICO

fciatogli d'Antonio d'Anfifa loro materno parente hek 1406, conforme fi legge
nel teftamento del medefmo Antonio negl'atti di notar Lorenzo di Noto m
detto anno, viffero quefti due fratelli affai ricchi particularmente Giacomo, che
comprò il feudo di Mantica , ed altri beni , hebbe per moglie Laurella Pitrufo
nobile Enneſe, e nel fuo fepolcro vi puofe il fupradetto Epitafio, e le fue antiche
arme, che fono vnbraccio d'argento , che moftra diferire vna mezza Luna d'ar
gento in campo verde , le medefme arme fono offeruate della famiglia Matran
cha di Palermo, la quale in luogho della mezza Lunna vi mette la ftella, e fot
to la fafcia d'oro acquiſtata da'fuoi valorofi Capitani raccontati di fotto.
Nè nacquero di Giacomo Andrea, e Giouani, ch'acquiftarono oltre i beni pa
terni altri feudi, e tenitorij,e particularmente quelle di Ragalmifari nel tenitorio
di Piazza , ne' quali gli fucceffe il figlio Giacomo nel 1456, al quale fuo figlio
Dantes nel 1434 , ed à coftui pure Giacomo fuo figlio nel 1513 , peròper effer
quefta fucceflione eftinta feguirò all'altro paffagio.
Dopo la morte dunque dell'inuitto Duca ed eccellente Capitano Giorgio
Caftrioto, i nobili Albanefi, non potendo foffrire la tirannica feruitù de' Barba
ri, come di fopra hò detto,fe nè vennero in Sicilia con quelle commodità pecu
marie che poterono lor portare, fi fermarono con licenza regia , parte nella Pia
na, parte nel Palagio d'Adriano , così chiamato d'vno più potente delle tredeci
famiglie, ch'iui fermarono l'habitatione chiamato Adriano, e parte in altri luo
ghi della Sicilia, e per foftento della loro vita s'impiegarono chi alla Agricoltu
ra, ed agl'Armenti , e chi alla militia in foruigio del Rè Catolico, nel 1488 .
Fra' quali di molta ftima , e valore furono Pietro , e Mercurio Bua, Giorgio,
Demetrio Capufmede, Cefare Vrana, Giorgio Matrancha Juniore, Lazzaro Co
milaſcari, Blaſchi Biſchittino, con altri famofi foldati, e Capitani, i quali odian
do la pigritia feruirono con l'arte militare l'Imperador Carlos , nelle guerre
che fece in Africa, nella Italia, e nel foccorfo di Castelnuouo, che fù preſo final.
mente da Turchi nel 1539. Altre famiglie Albaneſe d'antica nobiltà sbarcando
à Trano , ed in Otranto, parte habitarono nella Puglia, come fece la Baita che
diuenne chiara , e potente , chi in Genoua, e chi in Venegia..
Quefti poueri, ed abbattuti Epiroti guidati da Giouanni Barbato interprete
à loro dell'Idioma Siciliano dopò varij penfieri, e diuerfe difcuffioni, conſiglia
ti più della neceffità, che del fapere con fpeme diriúedere ben prefto le perdute
patrie. Si rifoluerono finalmente di viuer fra di loro àguifa d'hofpiti col for tra
uaglio ne'fopradetti luoghi foggettialla dignità Ecclefiaftica,non volendo fog
gettarfi à Principe alcuno Siciliano ; però ragionevolmente il Vaffallo della
Chiefa e ftimato più nobile di quei che fono de Principi temporali , tanto più
che i Vefcouadi, ed Arciuefcouadi di Sicilia, fonofius patronatas del Rè Cato
lico,d'onde auuiene che quando fon morti i Prelati, i frutti delli beni Ecclefia
ftici infede vacante cafcano nel Fifco Regio Patrimoniate; c'fudditi viucno fot
to il domio regio di maniera che fono à guifa di Demaniale; con la qual refolu
tione contraſſero con l'Arciuefcouo,e fi fottofcriffero all'atto fuor che di Gior
gio, e di Nicolò Matrancha perche le contrade della Cerafa del regio demanio
intendeuano habitare ; ftimando malageuole la fuditanza de'priuati Baroni.
Corfero tutti costoro à farfi fudditi della Corona d'Aragona, già che fatto g!'
Aufpici di Scannerbegh,eglino medefmi in feruigio del Re Ferdinando milita
to haueuano , contra i Francefi. 292solves 425
Difpregiando i predetti di Matrancha per alcun tempo l'habitatione del Ca
fale della Piana, fe nè vennero in Palermo, vno de'quali fe nè andò in Genoua.
Perilche Nicolò e Giorgio fi ritirarono con la loro natione, la quale impiegan
dofi
i
OOID DIOM 200 AVI, A E T
203

dofia coftiui, ed'à gl'altri maffaritii, per il comune foftento, la nuoua habita
tione grande per gl'altri popoli concurrenti , e poi ricca diuenne , l'onde le fù
3 mandato dall'Argiuefcouo per Gouernadore Giacomo d'India , che per hauer
vfato fouerchio rigorofità, e maggior intereffe fopra popoli,che no conofceuas
no i gioghi de'Siciliani,col forzo de Marranchi Fvccifero, la qual morte fù ruina
de'Matranchi, che fuggendo vfcirono tutti di Sicilia, e s'impiegarono con l'ar
! te militare a'feruiggi dell'Imperador Carlo quinto da chi in ricompenfa de'fer
uiggiindultati alcun di loro fpronati dell'amore de'figli ritornarono alla Piana.
I Matranchi in progreffo di tempo diuennero tanti copiofi , che aggiunfero
forſe à mille, di maniera che molti han cambiati il cognome di Matrancha, che
vuol dire in Greco Manforte, e fe ne prefero altri , per leuar la confufione ( ben
che alcuni dicono) che moltife l'occuparono per effer più ftimati, non che egli
no deriuaffero della profapia; mà per redurci a'Matranchi di Palermo dirò di
Giorgio, che ritornando d'Africa oue heuca militato, in Sicilia fendo ftato vno
de'primi foldati di Giorgio Caftrioto come feriue Pietro Rocha nella vita del
medefmo Giorgio Caftrioro ne fogli 367, 232, 39, 122, 38 , 258 , fi casò con
a Biaggia Mufaechio della chiariffima famiglia de Mufacchi Principi , e Difpoti
d'Epiro,fra Tiranna minore , ed Epidauro fignori di Mufacchiema , e d'altre
Terre i quali con Caftrioto à liberar Epiro fi confederaro, e fra lorofù celebre
-L Mufacchio d'Angelina nepote di Scanderbegh, e Ginio Musacchio vno de'cat
tiuati Capitani Epiroti dal rabiofo Mahomet, dal quale fu fatto viuo fcortica
re. Con quefta dunque procreò Giorgio à Nicolò ; il quale hebbe per moglic
Maria Capufmodo Albanefa nepote di Pietro Capufmodo Capitano , che mili
to a feruiggi dell'Imperador Carlo quinto, e figlio di Luca Capulmodi, e di Sta
9" tira Bafta forella coggina di Giorgio Bafta ftimatiffimo ne'noftri fecoli per le
cofe che ci fece nelle guerre di Fiandra, ed Alemagna in12 feruigio degl'Auftriaci
da'quali hebbe il grado di Generale dell'armi , efù luoghotenente dell'impera
dore,c Confaloniere dell'Effercito Ecclefiaftico. 1 , 2 tomo
Ne nacque da Nicolò Matrancha Paolo , che fi caso con Maria Drago , ed

Vrana nepote di Luca Drago, e di Cefare Vrana Capitani Albanefi, e ftretti pa


renti d'Vrana Conte, che valorofamente foftenne lempito di Turchi , e differe
Croca Città principale d'Epiro . Fù Paolo perfequitos e perde gran parte dell
acquiftate facultà per la morte d'vn fuo riuale ; finalmente quelle famiglie Al
baneſe furono chiariffime nelle fue antiche patrie d'antica nobiltà , eidi valore,
enell'Imperio gl'illuftrò quel chiarismo Capitan Imperiale Giorgio Balta
Greco Albanefe parente ftretto de'Matranchi, che fiori ne tempt noftri , la cui
prudenza, e valore fon
AA celebri per tutte Phiftorie de noftri tempi . Nondimeno
della predetta famiglia Matraccha, ouer Mattanca (ch'è tutto yna medefima co
fa ) dicono hauer peruenuto la viuente famiglia Mantrauchta di Palermo la
quale hoggi, e quafi eftinta,viuendone folamente il Padre dofi Geronimo Ma
1
tranca Teatino non puoco virtuofo,c dotto in molte fcienze, éd vna fua nepo
tecafata nobilmente con don Paolo di Federico figlio del Maftro Rationale ye
Conte di San Giorgio don Gafpare di Federico memes lostabs amon
L'arme di quefta famiglia fono vn braccio armato che tiene vnafpada, la cin
punta guarda vna ftella, e'lbraccio,e pofto foura vna fafcia d'oroin capo roffo.
Prolog dess 1 is subé son tokdinoD is df'omorqulaɛr imas no voila
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204 TEATROOGENOLOGICO

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- .. DISC 3: 01

RA le più antiche, ed illuftri famiglie della Liguria viene an


+
nouerata dagl'Hiftorici la famiglia Caffaro, cofsi per l'eccel
lenza dell'arme, come delle lettere, che in lei nobilmente fio

rirono. Hebbe ella origine in Genoua, oue preſe maggiori in


crementi, largamente poi fi diffufe per l'Italia; da Caffaropa
LA
tritio Coftãtinopolitano circa gl'anni del Signore 1065. Que
Efti, e Ruftico Capitano Greco fuo cognato hauendo graue di 8.
fgufto con Ciriaco Effarco della Puglia per l'Imperador Ro
mano Diogene fi riticorno in Genoua ; doue ambedue dando nelle occafioni,
che prontamente fe li prefentarono, faggio di prudenza, e valore, furono eletti
vC
Confalonieri; per la confecutione della qual dignità ftabilita iui la loro habita
tione, vedouati delle prime, prefero fecondo Giouanni Manente nell'Hiftoric A
V
della Liguria le feconde mogli, riaccaſatoli Caffaro con Vberta Picanciglio na
ta da Guglielmo, e Ruftico con Ortine Burone forella di Herfico nipote del fo
praccennato Guglielmo, donne chiaré cofsì nel legnaggio, come nell'indole,
poco dopocorrendo l'anno 1070, fu loro dato il comando di dodeci galee per
andare contro i Pifani, che haueano l'Ifola di Corfica occupata.
-Da Caffaro nè nacque Guglielmo, che con Giulia figlia di Ottone della Vol.
sa nobile Genouefe procreò Caffaro, che feriffe elegantemente gl'annalidi Ge
noua, e de fuoi tempi, in cui riluffe , mà con maggior fplendore il nome dell' •
auose per la chiarezza delle lettere, che lommamente l'ornarono,e per quella
dell'arme, ch'egli con gloria non inferiore al fuo grancoraggio trattò, Vberto,
che nell'anni 1135 , Fù promoffo al Confolato, cioè à dire al fourano gouerno
della patria: Guifcardo che cöfeguì la medefima dignità nell'anno 1136; ed Or
tone, il qual fattofi Prete menò in molta ritiratezza dalle cofe del mondo ifuoi
giorni : Mà Caffaro fi come fù maggiore dei fratelli nella virtù , e conſeguente.
mente nel merito, cofsì anche fù nelle dignità maggiore, impercioche ritornato
- 137 $ 20 ch'

"
CLID BIRD OO AVI. A T 205

ch'eglifu da Terra Santa, que andò militando con altri Caualieri fuoi concitta
dini,arricchito da vna groffa faciiltà, lafciatagli in retaggio da Andrea Ruftico
fuo cuggino , fù nel 1121 , dalla Republica inuiato Ambafciadore à Callifto
Sommo Potefice, ed indinel rus4; e 1158 ; all'Imperador Federico primo, fù dal
1122 fino al 1149, ottovolte al fommo maggitrato, che all'hora de Confoli fi
formaua inalzato; hebbe nel 1126, la carica di Almirante per l'impréfa Bellari
ca; l'eleffero nel 1143 , l'Arciuefcouo, ed inobili per arbitro delle differenze, che
fra loro verteuano, ed ottenne priuilegio di poter batter monetaà nome del pu
blico nel 150. Fanno di lui honorata mentione gli fcrittori dell'Hiftorie Geno
uefi ftrenuo, ed illuftre viene chiamato da Marchefio Scriba, che feguì ifuoi an
nali , e non puoco è lodato dal Giuftiniani , Foglietta , e dal Braccelli in claris
lyguris ; e formando il di lui elogio vn famofo fcrittore così diced ... '
Caffarus abfque cognomine primus Genuenfiumfcriptorannalium -
ultra fex confu
latus cumfumma virtute geffit; profectufque triremium feptem anno 1 127. Plumbi
ni caftrum cum oppido deleuit; exinde anñ 1 146, viginti eriremiumprefectus mino
rem Balearicam infulam populauit oppidumque ipfe confumpfit, piratafquefugauit,
& Almeria verfus nauigandomultosfaracenos depredatus est , genuamque cum vit
toriaredijt quoadque vixit Vrbem in concordia tenuit, ter in dies de eadem concordia
orando, atinxitque vfque ad fextum , & ottagefimum änum,& Caffarusipfefcripfit.
Ed in quello che di lui , e di Vberto Turrio compofe il Foglietta co si vien
ſcritto. „ driosa hegy - og initiald CAR NOD

Miretur quifquam illorum temporumfcriptores tam fupine negligentesfuiffe vt


nomina familiarum in claris viris commemorandis ommitterent , cum in maximis
[ vittorijs nulla omnino Ducum ipforum mentio interdum fiat . Hoc igitur ftemmate ca
rebit, & quecumque illa eft familias qne Caffarum unum ex confulibus habuit, is tum
eratfummus Ciuitatis Magistratus, qui, unaque illi adiunctusfocius Vibertus Tur
rius viginti duarum triremium, & fex galabiorum . E quel che fogue Cons1 1

Generò il predetto Caffaro Melchiore, Guglielmo, Henrico, Anfelmo, Otto


ne, ed Angelotto, ne'quali fi trasfufe infieme col fangue la virtù paterna , che ai
primi honori della patria fi folleuò: però che Melchiore fù nel 1125 , eletto Ca
pitano dell'armata contro i Pifani, enel i 627 , gouernò fatto Confole la Repu
blica; retta nell'ifteffa carica parimente da Guglielmo nel 142 , da Henrico nel
1138; fette volte da Anfelmo dal 150, finoal 181 ; cinque da Ottone dal r158,
fino al 1174, il quale non folo nè politici , manche nè militariimpieghi illuftre
fi demoftrò; onde gli fùtre volte nel 116601169901173 , dato il comando del
l'armata contro i Pifani , delle differenze de quali coi Genouefi tù arbitro nel
1167, inuiato ancora nel 1160, Ambafciadore al Re di Marocco. Angelotto fù
Confole nel 1192 ; la cui deftrezza in maneggiare importantiffime faccende fù
caufa principale della conchiufione della pace tra Genouefie Pifani nel 1188 .
Tuttigli fopradetti, & altri figli, e difcendenti del primo Caffaro furono dal fuo
nome cognominati; come fipuo chiaramente vedere nel Giuftiniani, ed in altti
1
annalifti della Liguria, olay in bɔsurbung alle stobetres lloge Dit
Il predetto Anfelmo Caffaro procreò Opicio, chefù Confole nel r183 , e Ri
naldonominato nel medefimo anno, per opra del quale fi contraffe la pace tra
Genouefi, e Pifaninel 88 62 500 sit emin olis ) you regari ili o. 91
Antonio Caffaro; & llarda di Caftro figliuola di Rodoaldo, enipote di An
faldo ficongionfero in matrimonio, come filegge in vn iſtrumento del 1200 ,
Da quale nacque Giacopone,che reulci valorofilimo Caualiero Nicolò Caffa
ro figlio di Ottone fù nominato nel 1202 .

Vgo coragiofo Capitanoruppo con vna galèa nel 1204, due galee Pifane :
Giaco
1
1

206 TEATR OOG.ENOLOGICO

Giacomo figliodi Angelotto fù Confole nebizony1213 . Ardoino fimilmente


nel 1228,0 1244.Andreagenero di Giacomo de Infulis,conforme appare nel fuo
teftamento fatto nel 1224, andò à nome della fua Republica nel 1230 , Amba
fciadore al Rèdi Aragona: Pandolfo fù nominato nel 1264 , ed Anfaldo nipote
di Eugenio Abbare di Santo Siro nel 1265 , in Tripoli di Soria, ornato della di
gnità del Canonicato nel 1279. Giacomo Caffaro fratello d'Anfaldo venne in Si

cilia deftinato dalla Republica Genouefe Ambaſciadore ordinario appreffo i


Regi, e Confole infieme della fua natione, come feriue Fra Simone di Leontino
Vefcouo di Siracufa nell'albero della famiglia Leontina: Fermata quefti la fuas
habitatione in Meflina contraffe matrimonio con Petruccia Aldigieri gentil
donna Meffinefa, e per lo fplendore del Sangue, e per quello delle proprie vinù
ragguardeuole, con la quale procreò Pietro, Anfaldo, Tomaſo, ed Angelo : Mà
Pietro come precedè à gl'altri nella nafcita, cofsi l'auanzò nel valore, dal quale
traportato in vna battaglia contro i Francefi ſeguita l'anno 128ry come nota
no le Chroniche Siciliane, e l'afferma il Buonfiglio nell'Hiftorie Siciliane fend'
egli Capitano di fanteria tãto fi fcaldò nel combattere in difefa della patria, che
vi lafciògenerofamente la vita. Nacquero però da effo , e da Giouanna Cripo
figlia d'Anfelmo nobile Melineſe ſua moglie, Giacomo, Anſelmo, Federico, ed
Antonio, quali hebbero fotto i Regi di Sicilia Aragonefi honorate cariche mili
tari . Giacomo accafatofi con Lucia Manifcalchi fortì numerofa prole , dalla
quale deriuarono molti chiariffimi perſonaggi, che accrebero non poco il chia
rore della lor nobiltà; mà trà figli di Giacomo Pietrofùà gl'altri nella preroga.
tiua della primogenitura , e degl'honori fuperiore , di cui rimafero Andrea,Ot
tone , Giacomo, Giouanni, Thomafo, e tra le femine Metilda moglie di Pietro
Camuglia, ed Agata di Giouanni Leontino: Giacomo generò Pietro, Nicolò, ed
Hettore, quali tutti riuscirono attiffimiagl'efercizi di guerra, e particolarmen
te Pietro Capitan di Caualli, la cui fpada ferui non poco al Re Martino nell'af
fedio di Palermo occupatogli dal Chiaramonte : Traffe egli da Cecchina degl'
Vberti nobiliffima Fiorentina Giacomo, Antonio, Ottone, Andrea, e Camilla
moglie di Bernardo Villaragut ; andò innanzi nulladimeno à tutti negl'impie
ghi militari Antonio cariffimo al Rè Ferrando, dal quale, e da Violante Papa
leone nè nacquero Pietro, ed Herrico : fi congionfe questi in matrimonio con
Lauinia Saccano, che gli partori Tomafo , ed Antonio i quali infieme con il
padre militarono a feruiggi del Rè Alfonzo contro Renato Rè di Napoli , fer
uendo Herrico di Condottiere di molte compagnie dixaualli, due de quali era
no capitanate dai figli: à Thomafo fuccedette Antonio herede infieme, e delle
facoltà, e delle virtù paterne , ildi cui figliuolo Hettoie fuperò di gran lunga
ambedue nel maneggio dell'arme, per lo che fatto Capitano di molte compa
gnie di fanti ferui lodeuolmente nelle guerre di Granata al Rè Ferdinando il
Cattolico: lafciò dopò di fe Tomafo , chiaro nonmeno per i proprij , che per i
meriti del Padre; e ercitò queſti ſotto gl'aufpici del medefimo Rè la militia nel
l'imprefa di Napoli confidata alla prudenza, ed al valore del gran Confaluo;ri
ceuè da Aurelia Caffarelli figlia di Profpero gentil'huomo Romanofua confor
te tra moltifigliuoli Matteo, il quale con Antonia Grimaldi procreò Tomaſo:
ferui l'vno all'Imperator Carlo quinto di Capitano di due galce nell'efpugna
tione di Corone, e Patraffo fatta dal Generale Andrea Doria : ferui l'altro di Ca

pitano di vn galeoné al Rè Filippo fecondo nell'armata ammaffata in Meſſina


l'anno 1559, contro il famofo corfale Dorgutto, comandata dal Duca di Me
dinaceli .

Dal predetto Tomafo, e da Elifabetta Bardafsi nè nacquero trs gl'altri To


mafo,
1

COIL IBR 0 0 SVT. AT


207

mafos ed Autonino; darofi queftiallo ftudio delle leggi reúfel eccellente Giuri
fta, ed hebbe non folo in Melfina, mà nel Regno luogo trai primi Auuocati ; fù
Giudice , e luogotenente di Stradicò nell'anno 1631,e 1632 ; fù ardentiffimo di
fenfore de priuilegi della patria; per l'offeruanza de quali conferitofi in Madrid
2: nè fupplicò à nome del Senato Meffineſe la Maeftà del Rè Filippo quarto noftro
fignore . Accafofi la prima volta con donna Iſabella Minutoli forella di Fra don
CI.
Pietro Caualiere Gierofolimitano , la qual morta fenza lafciargli prole, pafsò alle
feconde nozze con donna Hippolita Fiamingo, la cui famiglia, e per antica no
biltà, e per molti feudi da lei poffeduti, e ftata così nel Regno di Napoli, come
in quello di Sicilia molto chiara; gli partori quefta don Thomafo
L'Abbate don Bernardo , e donna Terefa viuenti; fingolariffime fono però ledo
ti dell'animo, che rilucono nel predetto don Thomafo, mercè delle quali è fta
to dal Vicerè Marchefe de los Velez promoffo alla carica di Sargente Maggio
re del terzo del Maftro di Campo don Cefare Marullo fuo zio: fi hà congiun
to egli nobilmente in matrimonio con donna Ifotta Cigala , forella di don
Filippo difcefi dalla nobiliffima famiglia Cigala di Genoua, cö cui ha procrea
to don Antonino, e donna Maria viuenti; hauendofipur cafata la predetta don
- na Terefa fua forella con don Scipione Alifia difcendente dalla chiariffima fa
miglia Alifia di Grecia,deriuata da Leone Frangipane Conte d'Alifi , iui ricou
ratofi dopò la perdita dello Stato, toltogli da Pandolfo Principe di Capua .
** Finalmente quefta nobiliffima famiglia Caffaro ha goduto fempre molte
preheminenze, e principali carriche nella fua patria, e fuori,feruendo nonfolo à
loro proprij Rè, come fi è detto ; mà anche à Corone foraftiere; come viene no
#0 tato da molti Hiftorici , e ne fanno indubitata fede molti publici iftromenti .
L'arma di lei è vno fcudo diuifo per lugo, nella cui deftra vi è vn Leone d'oro
CO
in campo azzurro, e nella finiftra il campo quadripertito d'oro, e roffo nella
guifa fi vede,

DELLA FAMIGLIA

MORIS CO .

I ritroua fra le famiglie antiche feudatarie della Città di Noro , la famiglia


1.
Morico, oue venne di Siragula, nella qual Città parimente con fplendore
viſſato haueua , e Simone Morifco s'hauea congiunto in parentela con la fami
aglia Contarini , ch'anche di Venegia era paffata ad habitar in Siragula , per las
negotiatione mercantile, che allora in Sicilia fioriua. ว
1 Quefto Simone Morifco acquiftò del Rè Martino il feudo di S.Giacomo di
6 Belmineo, ch'era ftato di Pirrello Modica caualier Siragufano , che dopò la ſua
morte n'hauca prefo poffeffo fua figlia Cefarea moglie di Luiggi Cotarino gêti
l'huomo Veneto ma effendo la Cetarea figlia naturale, il Rè Martino gli lo tol
fe,e le diede in coto onze quarata, c concefle poi detto feudo à Simone Morifco
gentil'huomo Siragufano, e cognato del detto Luiggi Contarini,in fodisfatione
di feruiggi militari, che gli fucceffero Giacomo , e Pietro Moriſco fuoi figli ; as
, che fi caso col nobile Pietro di
Pietro gli fucceffe fua figlia Almifenda nel 1491
Pompeo che s'inueftì di detto mezzo feudo nel 1512 - rody end -d
C Al predetto Pietro Moriſco nell'altro mezzo feudo gli fucceffe fun figlio Fi
lippo, ed è lui fua nepote Laura figlia di fua forella, che fù moglie primierame
te di Giouanni, de Gulfis , e dopò d'Auguſtino di Pompeo figlio del predetto
Pietro;
208 TEATROGENOLOGICO

Pietro,perloche passò tutto il feudo nella cafa Pompeo. Giouanni Morifco ha


bitò in Notoje fù co'fuoi figli Simone, Pietro,e Nicolò diuerſe volte Giurati , e
Capitani di detta Città, e molt'altri carichi goderono.
L'arme di quefta famiglia va capo d'vn moro nero girlandato in capo d'oro.

r.
DELLA FAMIGLJA

( M OR SO.
1:
"..
Tod
I!

.: .
IXE

J
Alin LA

en

LAR

RA l'antiche famiglie nobile della Città di Caftello d'Italia,


fi legge la famiglia Morfo , oue è congiunta in parentela con
le nobili famiglie Canauli , Fucci, Marchefani , Saluiani, Vber
tie Vitelli, iui è defcritta con la lettera z, cioè Morzo , ed in
Sicilia Morfo , e fioricon molte ricchezze . Il primo che di
quefta famiglia venne in Sicilia , fù Fiorello Morfo , che fù
impiegato dal Re Ferdinando primo col carico di Viſitato
610 Cure degl'vffici Regij , perloche prefe per moglie la figlia di Ra
mondo Rombao caualiero Catalano , con la quale procreò Raimondo , e Gio
uanni,che del Re Alfonzo furono impiegati in honorati carichi ; Raimondo fi
casò con Coſtanza Giaconia nobile Sacchitana , e nè nacquero Giouanni , ed
Antonio, che viflero nobilmente affairicchi, Giouanni il quale comprò la terza
1
parte della Baronia della Bibillina ,ouer Gibillina.
Quefta Baronia fù de'membri del Contado d'Alcamo, e di Calatafimi ch'era
di Guarneri Ventimiglia à chi fucceffe fuo figlio Henrico Coute d'Alcamo, che
per la fua inobedienza gli confifco ogni cofa il Rè Martino , il quale diede la
metà della Baronia della Gibellina à Nicolò Lombardo caualiero, e l'altra me
tà à Michele de Eboy gentil'huomo Catalano nel 1397, mà hauendo morto
Michele fenza lafciar figli,la fua metà peruenne al predetto di Lombardo à chi
gli fucceffe fuo figlio nel 1416,à chi fua figlia Aloifia moglie di Manfredo Abba
tellinel 1453, à coftoro il loro figlio Federico Barone di Cefalà, che vendè detta
Baronia(carta gratia)redimendi per cinque mila fiorinità Gio: Giacomo Venti
miglia,c coftui à Bartolomeo Coruera per il medefmo prezzo nel 1477,il quale
POTIONA nè die
CGIC OLD 3RD O AVI. AEF (209

nè diede per danatione irreuocabile due parti à Traiano Abbate fuo genero ma
rito di fua figlia Agata nel 1482, e nella terza parte gli fucceffe fuo figlio Calce
rano Coruera nel 1483, il quale con Vicenzo Coruera fuo fratello per atto nc
gl'atti di hotar Pietro Iardinella venderono effa terza parte al predetto Giouan
ni Morfo nel 1485 , che pofcia nel medefmo anno comprò l'altre due terze par
ti con il lusluendi da Traiano, ed Agata Abbate, che dopò la fua morte nè pre
fero ilpoffeffo i Tutori di Giouannello fuo figlio rimasto minore nel 1488. Que
fti percerto debito che pretendia Girolamo Lampifi ò per ragion di dote di fua
moglie Margarita Morfo forella di Giouanni , ò per certa pretentione gl'affi
gnaro lus luendi fopra la detta Baronia della Gibillina , per lo che il predetto
Girolamo, e Gio: Battifta Lapifi fuo figlio fi aggiudicarono la Baronia nel 1 509,
A famiglia Lampifi venne di Milano nel 1452 , e con lei l'Imperiali , e l'Er
caro , ch'erano congiunti in parentela . Gio Battiſta Lampifi fù il primo
che vennein Sicilia, del Rè Alfonzo in ricompenza di feruiggi hebbe la Caftella
niadi Marfala: il cui figlio Gio: Girolamoviffe con molte ricchezze, fù Barone
di Galati, e molte volte Giudice della R. GC. e d'altri Tribunali , e fi casò in
Palermo comevogliono con Margarita Morfo forella di Giouanni Morfo fi
gnordella Gibillina , dicono che per ragione di certo credito di dote della fua
prima moglie s'aggiudicò , come ho detto quella Baronia , che gli fucceffe fuo fi
glio Gio:Battifta, che fu Giurato di Palermo nelu $ 32,e'fuoi pofteri viffero fem
pre nobilmenterse dl.h oxf01b

L'arme diquefta famigliafono vna banda d'oro in campo azzurto, la quale


tiene di fopra tre mezze bande, ed altre tante fotta , però l'vna non fi guarda
con l'altra finon che l'vltima di fopra, e la prima di forto è nel vácuo de due la
ti due fte lle d'oro d'otto punti. the 20 1b milgît odled bb rank &
Horri tornando alla famiglia Morfo dico che rifece i fuoi intereffi. Il Dottor
Antonio Morfo figlio del predetto Giovanello , perche facilmente riduffe la
Baronia della Gibillina alla cafa , nella qualyli fucceffe fuo figlio don France

12 fco, che procreò don Antomino, e don Blafco : Don Antonino.comdonna


che mori Monaca clauftrata con odordi fancità, nondafciò figli, per lo che gli
fuccefe il nepote don Mrachefe figlio primogenito di fuo fratello don Blafco
Caualierovirtuofo il quale viffe contitolo diMarchefo della Gibillina,e di Prin
cipe di Poggio Reale . L'altro figliodi dom Blafco, e il viuente dan Gafpare Ca
ualiero di buone qualita, che perla morte didon Marchefe fuo fratello fuccef
fe alStativ op liomulo: D nok Closes biletavad sila ɔɔɔil edɔ siqm10

Fiorirono diquella famiglia parimente oltre del predetto Antonino Baron


della Giballina, che fù Capitan di Palermo nel 1615 Brandimarte Morſo che fù
Giurato della medema Città nel1979, i Colleghi furono don Vicenzo d'Afflit
to Pretore ,Antonino Caluello , Profpero Abbate, Alfonzo Matrigate, Gabriele
Torongi, e Carlo del Voghan 11 Capitano delmedefimo annofa don Pietro de
Prades, per corto fucceffo, fipromoffo in fad luogho Baldaffare Contrera ,
Hebbe Brandomarte il proprio carléo nel 1585 nel qual annofù Capitano Giá
como Abbare doll Rodorigo Comaz Siluera Pretort, gli altribunati don
Ottawion Opizingas Girolamo do Com , Mariano Forigi Carlo Accaſcina, e don
Vicenzo la kola , Nicolò Morfo tù Giurato nel 180yed hebbe per Colleghi
don Annibale Valguarnéla Baron del Goderato Capitanio do Cefare d'Arago
na Pretore, Capitan Garzia Ohaera, đổ V cézó Gimbacurta , Paolo Anzalone,
FortuniorAdrigere don Carlo Lalgaria I poſteridrquali villero fempre nobil
mente comerateflou predectisedon Girolamo Moropche nèvirtuofi coftumi
imitò i ſuoi au Qüefti procidò Antonino genitordiquel famofodon Girolamo
Dd Morfo :
J20
210 TEATROGENOLOGICO

Morfo figliofecondogenito del Dottor Antonino Barone deila Gibillina che


militò molto tempo a'feruiggi del Rè Catolico, contra Francefi nel Piamonte
lafciando delle fue azzioni famofa lode.
Però per fodisfatione della predetta famiglia raccontirò la ferie di lei, più di
ftintamente . Percioche dal detto Fiorello Morfo ně nacquero Giouanni , e Da
miano Morfosil primo circa il r435, e'l fecondo è notato dal Pirri nel 1444. Da
Giouanni ne nacque Nicolò Morfo,il quale procreò Giouanni, e Girolamo,Gio
uannifù primo Barone d'vna terza parte del ftato della Gibillina per ragion di
dote di fua maglie, donna Eufemia Bellacera vedoua d'Vghetto Vintimiglia ,
ed acquistò pofcia come ho detto l'altre due parte. Succeffe à coftui Gioannel
lo fotto la tutela di Girolamo Morfo , ed altri. Da Giouanello nè nacquero il
dottor Anronino Baron della Gibillina che aggiunse al Stato groffe faculta ,
(Girolamo, che prefe per moglie Lauria Coruina figlia del Baron di Mezzo lufo,
fù gran foldato ferui con 300 huomini nella giornata delli Gerbi. Procreò Anto
nino à don Marchefe, chefù quarto Barone, il quale hebbe per moglie vna fi
"
gnora di cafa Barrefe, fù vno de'più valorofi Caualieri , e gioftranti di Palermo
del tuo tempo . Quefti procreò Antonino, c'hebbe per moglie la figlia del Prin
cipe della Trabia, e non lafciò prole , Marfifa madre del Principe di Catò
madre del Principe di Belmonte , donna moglie di don
Bardi,e Maftro Antoniogenitori di donna Iſabella moglie di don Gioseppe Cac
tano figlio del Principe del Caffero , e don Blafco c'hebbe per moglie donna
Giouanna Platamone Conteffa del Summatino, con la quale procrcò donFran
ceſco Marcheſe che per la morte del Marchefe Antonino Morfo fenza figli fuo
Zio fucceffe al Marchefato, e prefe il titolo di Principe di Poggioreale . Si caso
con donna Anna del Bofco figlia del Conte di Vicarie fù vccifo difgratiata
mente i mes à dietro fenza lasciar prole , fùamante de'virtuofi, per il che fece di
me molta ſtima, e do Gafpare che per la morte fiidetta del Principe fuo fratello,
fucceffe in tuttii Stati, fi casò con dōna Lauria Bellacera forella del Marchefe di
Ragalmic comla quale ha procreato don Melchiore, ed altri, e viucnobilmēte
Il primo Girolamo Morfo figlio del primo Nicolò fignor della Giffa , e dell'
Hofpitale, con Lauria Ferro procreò Nicolò, che com donna Margarita Tora
no fuamoglie fece Pietro , il quale có dóna Leonora Coruera, e Mot'Aperto non
lafciò figliuoli,e Brandimarte Barone della Fauarella,che fù gran Caualiero. Si
caso codonna Fracefca Felingeri figlia del Conte di San Marchose fece àdonna
Olimpia, che fucceffe alla Fauarella . Il terzo fà don Girolamo , il quarto don
Pompilio, che con Claudia Buondelmonte procreodon Franceſco , che ferui
halla MG 44 anni nelle guerre di Milanocon honorati carichi malitari
Da don Girolamone nacque Nicolò, che fù grandiffimo Gioftratore, fuccef
fe nella Baronia della Fauarella , dopo la morte di don Vincenzo Ventimiglia
figlio di Olumpia, fù Gurato e Capitan di Palermo, hebbe per moglie donna
Maria del Campo, e Barrefe, che gli genero don Girolamo viuente Barone del
-la Fauarella, Fradon Vicenzo Caualier di Malta pieno di virtuoſe azzioni ef
fendo d'ara dianni fedeci , fi fece conofcere peritiffimo nella arte militare vin .
T cendo numerolo ftuolo di Caualieri in vna Gioftra, e fra Caualieri Gerofolimi
itani, ha fatto conofcere le fue virtù con honorati carichi, ed uffici

Don Girolamo gode hoggi tutte le faculta de luoi Progenitori , e Barouc del
la Fauarella delGiffa, e del Hofpitale ftimato da tutti per Caualier virtuofo.egli
- con donna Anna d'Affitto fua moglie hà procreato don Nicolò , don Martino,
don Viccaze Caualier di Malta,e paggio del gran Mactro , e don Matteo, che
tutrileguitanole virtù.Larmefono en braccio che tiene yn freno d'oro incapo
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DELLA FAMIGLIA

Hubinson MORRA , OVER DI MORRA .


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Oftra la famiglia di Morra , la fua antica origine da perfone
militari effendo l'armi di lei due ftocchi d'argento incrociati
in campo vermiglio negl'angoli de'quali fi veggono quattro
ftelle di fproni d'oro, fegno manifefto della fua antica Ca
ualleria. 30 249
Vogliono alcuni ch'ella traheffe origine da Goti , percio
che quando Totila Rè de Goti parti da Sicilia con Narfete,
Eunucho general Capitano dell'Imperador Guftiniano nell'imprefa d'Italia
fra i valorofi Capitani , che furono pofti alle frontiere de'Regni furono Rug
giero, c'hebbe la curadi Taranto, e Morra d'Acerenza i quali dopo la rotta , a
#morte di Totila rimafero quefti Capitani in Italia & ftipendi dell'imperadores,
Onde i defcendenti di Morra continuarono per cognome il nome del loro pro
genitore, D 1019
Da più illuftri di quefta famiglia furono edificate due Terre col nome di Mor
ravna nella Prouincia d'Apruzzo, e l'altra nel Principato, le quali per molti cen
tinaia d'anni, viffero fotto il Dominio de'fignori della cafa Morra . E per quel
逮 che s'hà d'antica traditione a ' tempi de' primi Rè Normanni vn ramo di lei traf
piantato nella Città di Beneuento fundò iui la fua nobil pianta , oue fù fempres
riguardeuole; ed in effo s'ineftò , e fpenfe la nobiliffima famiglia Epifania , che
molto tempo prima haueua tenuto il principato di quella Città, Oltre che nel
l'anno 1086 , vi fù Vittore terzofommo Pontefice, e finalmente vltimò queſta
cafa quel chiariffimo Iurifconfulto Roffredo Epifanio , il quale diede l'vnica
fua figlia per moglie à Francefco di Morta,a cui figliuoli peruennero pofcia tut
1 te le facoltà di Roffredo. Si che fin atempi noftri nè ferbano alcune reliquie , e
|
fi nè vede anche la Cappella nella Chiesa di San Domenico di quella Citta, oue
ftà fe polto il predetto Roffredo, che mori negl'anni del fignore 1220. Enel fuo
Sepolcro fi legge ilfeguente Epitafio, ha saput hit ch...
One Dd 2 Ille
212 TEATRO GENOLOGICO

Ille ego qui Mundum fumofus lege repleui


Roffredus tumulus me capit iste breuis
AJKK,
Difccte legentesquod necfapientia legum
Refiftit morti, necfumma potentia Regum.
L'arme della famiglia Epifania fiveggono [colpiti in alcuni luoghi di detta
1 Chiefa, e fono tre Anelli d'oro, l'vn feparato dell'altro pofti in campo azzurro.
Mà ritornando alla famiglia di Morra, che ftabilendofi in Beneuento partori
molti huomini illuftri, fra i quali fù Abberto , che per la fua dottrina , e bontà
di vita , d'Adriano quarto Papa fù creato Cardinal di Santa Chiefa , e pofcia
nel 1187 , promoffo nella dignità Pontificia col nome di Gregorio v111.
Glifù parimente Pietro Cardinale di Sant'Angelo creato da Innocentio 3 , nel
1025 ; huomo di molte lettere, e di molta prudenza, compilò il libro dell'Epi
ftole decretali, e mandò fuori fotto nomed'Innocentio , dal quale Pontifice fù
mandato legato à Filippo Rè di Francia per componere la pace fra lui , e Ric
cardo Rè d'Inghilterra , e celebrò in quella legatione un configlio in Montepof
fulano col interuento di cinque Arcïnefcou , é molti Vefcoui, ed Abbati .
Vltimo di quefto ramo fa Lucio di Morra, che cffendo affai ricco , hauendo
vna fol figlia volendo rauuinar la fua famiglia , che in Beneuento fi fpegneua ,
diede quella per moglie à Camiliò di Morra .
In va antico inftrummento fatto nel tempo del Real Guglielmo circa l'an
no 1160. Si legge di Ruggiero di Morta figlie di Loffredo , ch'ambedue ven
gono honorati con titolo di Signori. Quefti dona alla Chiefa di Santa Maria di
Perno vn ampio tenitorio fito nel luogho detto Siluamunda per remiffione
dell'anime fua, di fuo padre , e di fua moglie Manfella , ch'era dell'antica , e no
bile famiglia Valuana in cui tra l'altre dignità vera all'hora Riccardo Grá Con
teftabile del Regno . ba big drogarso zi

Giacomo di Morra fotto l'Imperador Federico fecondo hebbe carico di Ca


strollen
pitan generale nel Ducato di Spoleto .
Arrigo nel medefmo tempo fu gran Giuftitiero della Camera Imperiale .
Gualtierifù fignore de'feudi nella Prouincia d'Apruzzo eGoffredo, e Giacomo
in Principato; feruirono molt'anì có fedeltà il medelino Imperadore Federico .
Maeffendo quefti fouerto nemico della Romana Chiefa , comunicaro,e de
pofto del Papa della dignità Imperiale, affoluti i feudatarfi del giuraméto della
fedeltà la maggior parte de Baroni del Regno s'allontanarono da fui, adheredo
al Papa,perloche furono da Federico perfequitati,e molti farti morire , altri fug
giti firicouerarono in Francia, fra'quali vi fù Giacomo di Morra capo de'con
gurati, il quale dopò alcun'anni co'fuoi parenti , e fequaci c'haueuano feguito
la fua fortuna , venne con l'armi in aiuto di Carlo d'Angiò alla conquista del
Regno di Napolije Sicilia ; e'fuoi pofteri Goffredo di Motra feruì il Rè Rubber
to, e n'hébbe alcuni feudi in dono.
Ruggiero di Mörra fotto il Rè Carlo primo fù fignor di Marigerale nel Prin
cipato ch'era del caualier Rubberto di Marigerale , e Giacomo fotto il Rè Car
lo fecondo: fù fignor di Filetto nella medefma Prouincia. Ruggiero fù fignor
di Montorio , di Morra, e d'altri Caftelli hebbe cura di eligere alcuni compagnie
con Arrigo di Sanfeuerino perferuigio del Rè Rubberto nel' 1311 .
..
Habella di Morra fù affai cara alla Regina Sancia moglie del Rè Rubberto ;
è fù forella de'predetti Ruggiero , e Goffredo di Morra . Per la morte de'predet
ti Ruggiero , e Goffredo fratelli, e di Franzone primogenito di Ruggiero , e di
Ruggiero, e Thomafo figli di Franzone , cafcarono i beni alla real Corte ; mà
cofiderando il Rè Rubberto iferuiggi di coloro,gli conceffi à Goffredo fecódo
C
genito

I
0912 p 1 OBAR DOO VI. 21 }

genito del detto Ruggiero ; e nel Priuilegio moftra l'affetto ch'egli portaua a
quefta cafa Morra. PERFO
Fù Ifabella figliuola di Francefco di Morra, il quale hebbe per moglie vna
figlia del Conte di Marfico della cafa Sanfeuerina vno de' maggiori fignori di
quel tempo. Il predetto Goffredonel 1343 à richieſta d'Ifabella fua zia fù Vice
rè della Prouintia di Capitanata , e poffedè alcuni Caftelli preffo Policaftro ,
Morra, Cafolla, ed altri feudi ,fuo figlio Giacomo tolfe per moglie Couella di
Fiffano da cui frcrede ch'egli haueffe il Caftello di Sanfeuerino di Camarotta, e
fucceffe al padre à Morra, Cafolla Roccagloriofa, ed in altri Caftelli; procreò à 3
I Francefco, e Chiarella che fù moglie di Marino Caracciolo Sinifcalco della Re
gina Giouanna prima.
Succeffe Franceſco nelle predette Baronie, étu Camariero del Rè Ladislao;
dal quale fù eletto Capitano à Guerra, e Giuftitia di Calauria, e Caualiero della
Piazza di Capuana , hebbe due moglie, la prima fà Valentina Capana , e la fe
conda Sancia di Sanguineto, e procreo Giacomo, e Nicolò .
Giacomo fucceffe nelle paterne Baronie , e fu affai caro alla Regina Giouan
na ſeconda da chi, e del Re Alfonzo acquifto molte rendite . Si casò con Maria
di Saluo figlia del Caualier Giacopello di Saluo , e procreò Michele , che con
Francifchella Sanframunda fua moglie generò Angiolo Bernardino, il quale con
Girolama Orfina del Balzo fua conforte fece à Cracomo, che tolle per moglie
Hippolita Galeota, e n'hebbe molti figliuoli, cioè Gio: Bernardino , Girolamo,
ed altri.
Gio: Bernardino prefe il dominio delle paterne Baronie, hebbe per moglie
Virginia Vrfina figliuola di Mario Conte di Pacentio da cui nè nacquero Gia
como, ed altri figli.goldhole too smutov optib nouib
Girolamo fù virtuofo Caualiero, passo in Sicilia con il fignor Marc Antonio
Colonna, con la cui voluntà fi casò con Mabella Mont'Alto figliuola di don Gi
rolamo fignore di Bucchero per lo che acquitto quella Baronia , e procreo don
Fabritio, dal quale don Girolamo primo Principe di Buccheri , don Giacomo
Referendario don Giulio Caualiero di Malta , don Valerio , e donna Iſabella,
moglie di don Blafco Caetano . Pages our doo

II Principe di Buccheri don Girolamo procreo don Antonio, e donna Leono


ra. Don Antonio fi ca sò con la figlia di don Vifconte Rizzo Barone delle Mi
rij, e procreò il viuente Principe don Viſconte caualiero affai virtuofo, e da be
ne acquiftò il mero , e mifto impero foura il fuo Principato di Buccheri , ed ha
ue goduto molti fupremi carichi nel Regno, e donna Maria. ૨૫: ૩
Hò ritrouato parimente affai antica la famiglia Morra nella Città di Siragu
fa , oue Giouanni Morrafù Senatore nel 1421 , ed alcuni fuoi pofteri fiorironë
nobilmente. 0:35 igho
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ER non dar orgog lio , ed a Critici , hò giudicato
a ' maleuoli
di non dir cofa veruna col mio folito difcorfo della famiglia.
Mugnos, mà fcriuete l'anttorità, cho foura di lei hò ritrouato
1 della maniera che racontano i proprij auttori altrimente di
rebeno che fon cofe attribuite da me effendo della medeſma
famiglia, douendofi confiderare che fa fchiettezza , e purità
P tiene lo ferittore più d'ogni altra parte le deue moftrare alle
cofe fue proprie, per obuiare le maldicenze , e conferuare la
e
reputation cotan ta debita ad ogni ritcore: Finalmente cofiferite di lei il Dot
tor Gaipare Elcolano nella partefeconda , e colonna 736 della , fua Cronica di

Valenza coll'lipano Idioma.sochy not sqmandi sáu ju v lik


ElLinate di Muñoz, dixeron algunos historiadores Efpañoles bauer tenidofuprin
cipio en España del Conful Lucia Mumio , que fuè fingulor Capitan delos Romanos,
años antes del nacimiento de Christo, y qui con el cargo de Precor vençig alos Lufita
nos à Portugueses,ytriumphò delles en Romafegunel Appiano dlexandrino. De tiem
po delos Godos como lo vimos en elfettimo libre, Cap. 4. ballamos en la bistoria del Ar
cobifpo don Rodorigo,que quando entraron los Mores en Espagna era feñor dela Prouin
cia de Cerdañayde todo lo que es el Condado de Ruffellon, Pallas , y Salfas baita Aran
un Frincipe delLinage de Muñoz y yerno de Eudo Principe de la Guiayna, el quale
figuiola parte de fu mujer, que estaua defaueneda con el infelice Rey don Roderigo.
Romano, fino de uno de la casa ozeyfus antepaffidos de endian no del Mumio
No este
de los de Scocia , que en tiempo de los Godos , vi
de Lanfano en la Montañas de lacca co
villa deLanfeano
no en España y que de heredado de la villa
mo da fe desto un inftrumento publico antiguos que tiene en fu poder don Honorato
Muñozen Teruelfacado originalmente del testimonio que dio firmado defa mano Iuã
Hidalgo de Garia Coron ifta del Imperadores Carlo Quinto en la Ciudad de Granata
àweyenteyfeys de Febrero mil quincentos quarentay cinco.
JAC All
I OLI BRO VI. 215

Alli mefmofe refiere que vndon Martin Muñozfù notable'cauallero en laprimie


ras guerras de la recuperacion de España, y que eftafepultado en el Monasterio denue
tra Señora de Huerta, à la raya de Aragon, cerca de Ariza . Dize afsi mefmo , ques
don Ruy Diaz Muños Señor de Inojoffa fe allo en la conquista de la ciudad de Cuen
ca,y doto à quel Monafterio, y fue aguelodedon luan Muños Obispo de Calahorra,
Defte don Ruy Dias Muños, y defu muger donna Marquefa Galuesfe cuenta en el
mifmo instrumento que decienden los Mugnozes de Teruel, y Calatayud, los dela ca
fa de Cordoua, y los de mas de Caftilla por bauertenido dezifeys , è dezifiete bijos , los
qualesfe hallaron en la conquista de Teruely el mayorfue heredade en la villa,y Ba
ronia de Eriche esparciendofe los otros por Aragon, y Caftillapordiferentes caufas , y
ocafiones, que nofon de nuestro inftituto de la conquieta de Teruelles quedo à los de
cendientes del mayor bazer nueuas armas, quefueron cinco Toros, y una cruz de Ca
latraua, dexando las quinas vandas , y armignos que folian far . Dieron ocasion à
esta mudanza cinco Toros muy brauos, que eftando muy apretados los moros folaron
contra los Chriftianos: y buuieran desbaratado elcampo fi los Mugnozes, que alli ve
nian no les bauuieran hecho roftro, y des jarretadolos .
La Cruz la agnadierón por vxfamofo hecho de un cauallero deste nombre en aquel
la infigne batalla de las nauas de Tolofa en el agno 1212 Porque cuenta el Arcobispo
quefiendo Alferez en ella don Iuan Mugnoz hermane del Capitan de aquella efquadra
le cortaron en la batalla la mano conque lleuaua la bandera y tomandola con la otra
la defendiofin fer parte la muche dumbre delos moros que dieron en el para bazerfela
defamparar:yua por fegnal en aquella bandera la cruz de Calatrana, y affi la toma
ronper armas los Mugnozes: las quinas que antes bazien , dizenque fe las dio el Rey

21 don Pedro el primiero de Aragon, el qual hauiendofe metido entre los moros en una ba
talla que les dio, mas de lo que deuiera, ypeleando con ellos valerofamente,Je buuiera
visto enpeligrodefer muertofino fuerafocorrido de un cauallero Mugnoz, que bize
por ampararle notables bechos ; y quedandole despues de la victoria el escudo becho
cinco pedaços bagnados enfangre quifo el Reydar le cinco efcudillos colorados por ar
3
mas en campo dorado; efto tengopor mas probable que lo que cuentan algunas biftorias
de on Mugnòz Conde de Portugal. MON SQLTOME Disp QTAN 7
Como eftos caualleros federnamaron por toda Ef agnaſſi buvo dellos en todas par
tes grandes ,y esclarecidos e sualleros, Reynando en Leonel Rey don Romiro,quando aun
Caftillafe gouernauapor Condes, dize el Arcolifpo don Rodrigo que Diego Mugnoz
uno delos ricos hombres,y poderosas perfonis de Castillafe defauino con el Rey, y le hi
zo guerraiuntamente con Aceyfa Rey Moro de Cordoua. El Conde Nugno Mugnozfue
en tiempo del Rey don Ordognio eltercero de Leon enla agnos 950. y el que poblula vil
lade Roa àfeys leguas de Valladolid, de quien decinde la Illustriffima fimilias de los
Guzmanes, afsì lo cuenta Morales en el libro 16. cap. 21. y en el lib. 17.cap. 1. baze
mencion de don Velasco Mugnozentre los ricos hombres , que confirman una donacion
becbapor el Rey don Bermudo elsegundo al Monafterio de Celanovaen el agno 986. El
Arcobispo en el libro 5 la baze de don Pelayo Mugnoz hijo de dogna Andolca , ynieto
deldicho Rey don Bermudo quefue uno de los Infantes, que dizen de Carrion , an
ElConde don Rodrigo Mugròzc15ò con dogna Ximena Ordagnez hija del Infante
don Ordogno hizo delRey don Bermudo. Palayo Mugnòz Conde de Vizcaya casò con
Una delas hijas del Rey don Garzia Ignego hermano , quefue del Rey don Garzia el
Temblofo de Nauarra. Mas cuenta el Ar obispo en el dicbo lib. cap. 21. que el Rey
don Alonzo de Caftilla, que comenco à reynar por los agnos del milfefenta yuno,ygang
à Toledo tuuo amistad con una noble fegnora Llamada Ximena Mugnoz,y que enel
la huùo dos hijas, que la una casò con elConde don Ramon de Tolofa , y la otra con don
Enriquede la caſa de Lørenà à quien dio titulo de Conde de Portugal, y principio alos
Reyes
O
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216 TEA OLO
GEN
2254
Reyes fus decendientes.
-Don Diegs Magnoz Mayordomo del Rey don Alfonfo, que fe llamo el Emperador de
Efpagna, y ricohombre en ella fue delos quefe ballaron en las vistas de dicho Rey , y
del Principe don Ramon Berenguel de Barcelona, fobre la guerra que concertaron en
el agno 1140; contra el Rey don Garzia de Nauarra: tambien le reconocepor rico bom
bre, y Mayordomodel Emperador,Garibay en muchos lugares de fu Cronica . Miguel
Mugno Segnor de Inojosa, fe hallo en otras vistas delos Reyes de Castilla, y Nauarra
entre Alfaro y Calahorra , quando concertaron el cafamiento de los Infantesfus hijos en
et dicho agno . Al Reydon Alonso el Emperador lesucedio en el Reyno fu hijo el Rey don
Sancho, ya Diego Mugnoz en el oficio de Mayordomo en la cafa del Rey don Sancho,
don Martin Mugnoz por los agnos del mil ciento quarenta yocho. "
› Don Garzia Mugnoz fue uno de los ricos hombres que se hallaron en la concordia
que fe tommentre el Rey don Alcnfo el fegundo de Aragon, yel Rey de Caftilla en el agno
1478 ;fobre las diferencias que tenian en razon delas conquistas: y fe cree bauertomado
debel nombre el Castillo que dizen de Garci Mugnoz . Don Martin Mugnòz de Igno
fofa ( quepienfo es de quien bizimos mencion en el numero fegundo ) es contado entre
losfegnores de Castilla, que acompagnaron al Rey de Leon para celebrar las bodas del
Rey don Laine el conquistador de Valencia con dogna LeonorHermana del Rey de Ca
Hilla agno 1220, j'eferiue della historia del Arcobifto que era fobrino de don DiegoLo
pez de Haro fegnor de Vizcaya, y de los Cameros, y quan valerofumente peleo con los
Moros en la batalla delas nauas de Tolofa hasta lecharlos de ona cumbre de monte),

20 dondese bauianfortificado . De lo mesmo efcriuieron Garibay yAlcocer: deste cauallero


dizen bauertomadoJa nombre ellugar que llaman de Martin Mugnòz de laspofadas.
Don Pasqual Mugrozfue gran prinado del Rey don Pedro de Aragonpadre del Rey
don la mes y al Reydon Laime le firuid nobiliffimamente en la empresa de Valencia co
molouimos en el libro tercero. Efte nacio en Teruel, yfue hijo de aquel infigne Adalid
Sacho Sanchez Mugnoz que fe ballo enpoblar à Terueldespués de la conquista de aquel
la tierra, yfue beredado en la villa de Criche como lopregonan los escudos defus armas
que aun permanecenen eltecho de la Iglefia de la villa vieja. Afli mesmo confta por
memorias antiguas, que enel agno 1192 fue la batalla , que fe dieron Castellanos, y
Aragonefos en elcampo quepor effife llamò de la matan a de Montagudo, y fiendo en
cidos los Caftellanos confu Capitan don Pedro Bermudopor la gente del confejo de Fer
uelfe quedaronapoblar los vencedores on lugar l'amado el Pobo alli cerca , y fepar
tieron los beredamientos de aquella tierra , de que le cupo à Sancho Sanchez Mugroz
ona Cagnada que hasta hoy Usma de Sancho Mugno a una legua de Criche.
Don Domingo Mandz dicho et Adalid,fucperfona notable, ypor cuyoualorfegano
· la ciudad de Cordoua Tuntande
fe con el dos caualleros y dospeones Almugauares con
los quales efcato losmuros y la entro enel agno 1235. Veniait Mugnòz con el cargo
de Adalid de todo el exercito que como ſe dexa verpor los libros delas leyes de Caftilla
era de mucha preeminencia en aquellos tiempos forfer lo mesmo que Capitan Gene
Tal. Deb valor deste cauallero, y defu nobleza, y como decienden del por cafamiento de
:P
•una bijafuya los de la Nuftriffima cafe de Cordoua, e farine muy largo Ambrofiode
Morales. Don Ramon Mugnoz de Teruelfe halla entre los Perlados, ricos hombres, y
taualleros en ordenar en nueuo fuero por el qualbawian defer luzgados los Valencia
nos despues quefe gano la ciudadde Valencia. Don Gil Sanchez Mugnòzfiruio al Rey
don laime de Capitan en esta conquista hasta el agno mil docientos y quarenta conta
gente de Teruely defpues en la del Reyno de Murciafocorrio defu dinero, yde comun
elexercito: 116 hanisms out bel
1 Delbien aučturadofray Domingo Mugnoz natural de Segouia fcriue el Padrefray
Hernando del Caftillo bauerfido de la fagrada religionde los Predicadores,yfueflorecio
COM
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00 AVT. AIT
2875

conhombre deſautidadobrandoporel Dios muy gorde's milagros desde eldicha agno


de 1259ny na decu defer muyilluftre en comtexte fandel apellido,y Sangre de Mi
gròs que este Santo baron gielvard grande Domingo Fundador , y Patriarcha de
Larefnia Religionfueffen defu sangre y decendendur, comolos bimoravila Dan
FernanMugno 2firuio de Capitan en el agud 1280; al Infinte den Sundbo bija det
.
}
Reydan danforlifebia : yla mataron los Morosen afalda querbizo de Condorcasi)
con lagente defu godierno Don Sancho TMugno fub nombrado por la Ciudad, dess
Tienu akentre las otris parfonas que fe iuntaron en Carugoça en las Cortes del agno
1286, paratystar dolarforma comò fe bauld deponer la cafa del Rey don Alonjo el
tertarodeAragon . Fen ekagnou299, don Juan Mughdz tenia à fu cargo ok Castillo
de Deca porclRey don Sancho de Castilla y por orden del Rey don laime etfegundo
de Aragenle entrega à don Nonfo bija del Infinte don Fernando de Caftilland of age .
"
Don Sancho Sanchez Mugràztrez de la corte del dicho Rey don laime ebfegundo
fueporEmbaxcaboral Rey Phelipe de Francia ennçon de la demanda que los Reyes de
Franciapafieron alRey don Sancho de Mallorca por elSegnonio de Mompeller, reques
riendale porpartedel Reydon Laimeen el agno 13 17, que defiftieffe de à quella preten
fion, y despacefi : nombradopara lajornada de Cerdagna entre otros cualleros des
Valenciacama tenemos dicho eskellibro . Don Tuan Fernandez Mugnoz Maestre
Racional, y del Gonfeyo delRey don Pedro elquarto de aragonse hallo con el Rey en el
agno 134quando don Laime Reyque fue de Mallorca vino à entre garfele con todo's
fuseftadas, pauerfe de buxo defu amparo real. En elvagno 1345, fuepar Embaxador
à la Corte del Lapas y dada despuesenrebenes converàncaual eros de calidadalus de ba
onionporparte del dicho Rey don Pedropor entender quepor à quelcamin, ſe redìzi,
rian las enfast gravar dekroniucrfal del Reyhanelaghan 3481 lurb claro muchos
caualleros la unionde Valencia proteftandoprimero que ta haytápormiedo dhef ang
dalaque à la faminbauîmen eßa ciudad y en el del 359,fue Iuradoem ¿Ha purchafter
1 mentede los caualleres) . Lough) 5,6tnessbossilolódl &goal squamiraq ohnoits
1.Don Pedro Sanchez Muñizfiendo Luez de Beruel vino à ešte Royna porCapitan de

cinquentade aconallo, y docientos de à pie deàquella ciudad enparbindelsRey, cont
sta los de larunton de Valencias parisen lade Beterá. Guillen Magnoz des Pamplo
nafe fegmplasatzesotros aduallenasien la guerra quelli Roj dom Pedro bizbablarz da
Arborca en el dicho agno,por bauerferebelida en Grodagnaquandrel Roryoddo Pedro de
Castillapuſefitioala Ciudadde Tenuchen chaguo gag cà hoa yfamapublicaquede
fendiendola lascaualleros Mugresyviertas përfuita queseran de wandy contrário tra
taron con el Renque le dariamentřada con quemand i devoltarà los del bañdo des
Mugnog afst entrò una vache.confu exercitopun sportigo que balta boyfe llamas
lapuertadelatrayaluns papoderadosiReyde la ciudad prendieron a los Wugupzcz;
' el trato atendi da fu fidelidud, fuoque las, emi
mas noquifo el Réy Matarlys\como exa
bioprefor àdós via raeduwles deSeuilla, y entonces munda el ReyEdificarialfuerteque
apen Teruo osvoa de la càfà de los Muṛnozen, los quales boluieron hores quávida bi
zieronpazes los Reyes. Don Iuan Mugnòz por mandado del Reydox Redro de Aragon
la defendiodelRey don Enriquede Castila en abagno 1375. Don Fernando Mugnòz
cawalleno Kakiu edanafur dalos perfonas de cuenta que paffaron conidon Redo Muzale
generaldelavmada delRay y Sognar de Minxente(Villa defte Reyno correr at Du
que de Mamblanch en Sicibarque huziaguehna à čichtos varones delu laha,quefe be
bauian rebeladoen elagno 1394. DonAlonfo Mugraz de Pamplonafue nombrado con
otros ponsbyBamentode caualderosà infançone'san lacunalle Carsçiçâ,quãdomuer
to el Reygen.Lucanſe trato de la furoyion defton Rayhonpile arginineamento ornidnal
dicho Duque de Momblanch,yfe llamo don Martin elprimero, yfe ballo emelskráměs
to queckmifmoRey,wiza ca Görugəçdan el aguá1397 minut , sóngubi pot
-121222 Ee El An
2185 TEATRO GENOLOGICO

El Antipaps GilSanchez Mugnòz dequien tratamos en ellib. 7. cap. 6. antes defer


alecto en Pontificepor los Cardenales quefe hallaron en Paniſcola à la muerte del cif
matico Benedicto 111.hauiafido Arcipreste de Teruely despues Canonigo y Prebofts
de lafeo de Valencia,donde le fue dadapor el Obispo y Cabildo la Capilla de Sanita
Aña , que efta à lapuerta que dizen de los Apostoles, y infbituyo en ella un beneficio
fimple enelaño 1495. y fiendo ya Obispo de Mallorcapor la renunciacion del Pontifi
cado ( enque le hauiafustentadopor fiete agnos elRey don Alonſo elquinto ) tuuo en
la meſma Iglefia de Valencia unfubrina Canonico y Arcidiacono de Muruiodo , como
parecepor una efcritura depoder que el Cabildo le dio en el agno 1454 para cumplie
de las rentas defu tioel Obispo la renta que faltaua à la dotacion del beneficio . Des
donde fe echadeuer el engagno de Platina, Curita, Nlèfcas, y de otros que Mugniz An
ien
tipapa le'bazen Ganonigo de Barcelona lo cierto es que lofue de Valencia .‫ و‬tamb
Canonigoy Chantre de la Iglefia de Girona e nelagno 1400. Segun que entonces era
permitidotenermuchas prebendas Iuntas , Fuefu elecion en diez de Iunio x 423 , ye
cbafe bien deuer que fue fauorecida por el Rey don Alonse , puespor una prouifion
real dada en Barcelona à dos de Setiembre 1424, parece como embio à mandar al
Bayle general de Valencia acudieffe cada agno al nueno Pontefice llamado Clemen
a
te will con dezifeys mil Florines de oro para ayuda de costa , y plato del Pontefi
ce, y
Cardenales , En efta conformidad en el agno milquatrociento y vientifinco des
Spacho letras defde Barcelona à todas fus tierras mandado le recibiffen por legitima
Vicario de S.Pedro Y por quanto la intention deldicho Antipapa Gil Sanchez Magnòz
en accepar ladignidad Pontificaly el zelo de paz con que la renunciaciones ben no
toria .

Per la quale l'auttore inferisce nella defcrittione vna lettera del medefmo
Gil Sanchez Mugnòs al Giudice , e Gouernadore della Città di Teruel per legi
timation del riceuuto carico di Pontefice, e parendomi fouerchio l'infertione
effendo parimente lunga l'hò laſciato da canto, e feguo la fua ferie foura la me
defma famiglia; folo dirò che il detto Antipapa mori d'anni so,e fù fepolto nel
la Chiefa Catredale di Maiorica d'onde egliera Vefrouo, e dentro la< Cammera
Capitulare, e nel epolcro v'è vn epitafio latino che racconta hiftorialmente la
fua vita, egli Canonaci di quella S.Chiefa tienino titolo di Cardinale per gran
dezza del loro Vefcouo con molti altri priuilegii.
Boluiendo à la lista de los hombres de cuenta del Linaje de Mugnòz don luan
Mugnoz Arcediano de Taracona fue Camariero del Papa Adriano fefto y le feruio
en dos Embaxadas , la una defde Espagna al Rey Francifco de Francia , y la otra
desde Roma à Eſpagna à dar auifo al Emperador Carlos de las grandes prèuenico
pes que el de Francia hazia para entrar por Italia en de manda del Ducado de Mi
de
lan ,y que conueniaſe en cargaſſe en generalato y defenfa della à donBamon
Cardona Virreyde Napoles : yfiendo aprouadopor el Emperador,paſsò don InanMu
gnoz à Napoles can los deſpachos dell'Emperador, para el Virreypara el Papa,enefla
ocafionyestoruofe lasela TAN mail kettl 4:

• Don Juan Mugnòz de Pamplona ba fido famoso Abogado en nueftros tiempos y de


fingular eloquencia con wiya induftriafe ordenò el volumen de losfueros de Avas
gon repartiendolo en nueue libros conforme el Codigo de Iucliniano vltimamenter
en nueftros dias hà fido Obiſpo de Balbastre wno de la cafa y nombre de Múgnès la
mado dos Alonzo quefue primiera Rigente en el confegofupremo de Aragon.
Il Dottor Salazar deMendoza nel fuo libre dell'origine, e dignità fecolare di
Caftiglia, e Leone impreffo nel 1618, fra l'altre notitie così nel lib.2.fog.66.fcri
ue della cafa Mugnòs .

Roy Mugnòz , Martin Mugnòm › y Aluarą Mugnòz tres de las doxientos


canal
001 LIBR O VI. KI 219

Caualleros heredados, e nel repartimento de Siuilla. La memoria que dexo hecha de


muchos ricos homes Muñozez, especialmete de Diego Muñoz Merino Mayor y Mayor
domo Major de el Emperador don Alonzo y de don Martin Muñoz Mayordomo Mayor
de el Rey don Sancho el deffeado, bà mucho rato que me haze de el ojoparaque haga al
guna commemoracion, fiquera de tres defuntos, de este linage. El qualpienfoque nò es
A in Castilla menos antiguos, que lo es en Aragon, aunquefe precia de Proceder de Mu
ñòz, elque gouernaua la Prouincia de Cerdana altiempode la destrucion de Efp aña.
2
Dize de el Geronimo de Blancas enfus comentarios, que era de los Godos De efta cafa

es elVaron de Efeliche, que viue en Teruel . Tiene porfus anteceffores Martin Mu


ñoz, Roy Sanchez Muñozy Honorado Diaz Muñoz padre y hijos . A todos cercaron
Moros, y pudiendo los hijos guarecerfe, confacultad, quifieron antes morir confu pa
dre . Afifuccedio dexando muy bien vengadas fus mortes. De esta manera fe le en un
lettreradefu Capilla, en el monasterio de Huerta de la orden de el Cifter, à la raya de
Aragon donde eftan enterrados, allife dize que eranricos Homes y que murieron el año
de Mil y dozientos y cinquenta Vn hijo de Roy Sanchez, llamado Ivan Muñoz Senor
de las Villas de Vntury Albatana , bizo affiento en Alcaraz , yfue alli delos Confadre
de San Saluador, donde lo es el Rey Catolico, y lo ban fido muchos defu reales progeni
tores. Handefer los Confadres bijos dalgo, limpios: como lofon lo Muñozez, y como tale
admitidos à esta hermandad, y à otros actosprincipales. Hazen las mesmas armas que

M. los de Teruel, con la Cruzpor bauerfe hallado en la de las nauas de Tolofa . Doy por
热线 postre lo que pudiera darpor principio, baziendo, lo que fipuede hazer con el melon ,

1 quepuedeferuirfe al començarde la comida, y à la acaballa; que Mugnòzfiendo patro


nomico de elnombre proprio Mugnòzfe ha conuertido en apellido, con armas, como le
bà paffado al de Enriquez patronimico del nombre proprio Enrique.
Don Giouanni de Sanchez Catalano Decano della real Capella nel fuo libro
intitulato la hiftoria de Aragon , che comincia del Rè don Pedro il grande d'
Aragona primo Rè di Sicilia fin'al Rè don Giouanni figlio del Rè don Fernan
do il giufto, così fcriue della cafa Mugnos.
El noble Linage de Mugnòz donde es deriuatiuo el dicbo dó Luyz Mugnòz, padre de
==
don Fernando, y don Ramiro Mugnòz que venieron à feruir el Rey don Pedro en la
on quifta de Sicilia trabe Origen de Mugnozfegnor de Cerdagna, y de otros lugbares,
y Tierras. Peròfegundo Barrante Maldonado fobre Mugno Alfonzo en las historias
delos Mugnozez, este Mugnòz Principe de Cerdagna era primo del Rey Godo de Efpi
gna don Rodorique bijo del Oltredo tercero hermano del mifmo Rey, que era fegnor de
todo lo que es en el Reyno de Aragon y Prouincia de Catalugna casò còn Eluida hija de
Eudo Principe de Guiaina y de Guafcogna deudo del fangue realdelos Godos, y con el
T engendro Eudo, y Seuero Mugnòz por elpaterno nombre . Da Seuéro ne vino Eudo , e
Munio. Da Eudo don Seuero, que es dicho tähten de los hiftoriadores di Suero que casò
B
con Mugnòz hija de don Ordogno el ciego , y de la lufanta donna Chriftina hija del´s
Rey don Bermudez . Donna Eluida hija de Eudo fae muger primera de don Ramiro
tercero Rey de Leon, hijo del Rey don Froyla, que le engendre el Rey don Ordogno . Este
don Seuero Mugnìz es firmado en una donacion hecha à Santa Maria de Valpuefca
en elagno de fetecientos, yfetenta y quatro: los otros confirmadores dellafon los Condes
Fernando, Fruela Aluoro, Nugno Nugnez, Veyla Mendoz, Diago Diaz de los caual
leros Tello Tellez, Pedro Agnayaz, Gudesteo Perez, Oforio Perez, Diago Palaez Armi- »
I gero deelReypad.file RSC 104

Sucedieron al dicho don Suero don Eudo, y don Pelagio Mugnòz: este don Pelajo fuc
progenitor del Linage de Mugnòz de Aragon, Catalugna, y Caftilla.Dapatk
Da don Eudone venieron don Munio , y don Fernando que engendro don Munio
quefirma elpriuilegio de San Millánde la Cogolla, el agno de nueuecento quarenta y
Ec 2
C fiete:

}
O OGICO
220 TEATR GENOL

fiete: los otros confirmadores fueron el Conde Fernan Gonzales, Gonzalo Arderiz, Oror
bo Zabagelli, Fernando Velafco, Oueco Affuriz , Diego Sarraciniz, Berbado Garzia,
Haneyo Destiez, Diego Ximenez, Sarracin Aluarez, Vagela Dolquitez, Vegala Al
uarez, y Queco Nugnez.
Don Nugno Mugnoz Conde de Poa confegero del Rey don Ordogno tercero, y del
Rey don Ramirofegundo,fue hijo de don Fernan Mugnoz hijo del tercero Eudo, y ber
mano de don Seuero: eftepoblela Villa de Road feys leguas de Valladolid.
El primero hijo de don Pelajofue don Perez Mugnoz que fucedio en el Segnorio de
Cerdagna, y tuuopor fu efpofa Gefinda tercera Lija del Conde Fernande de Caftilla con
los Condados de Alcobel, y Berlagna en dote. Però dize Mugno Alfonzo que estos Con
dadosfueron comprados del mifmo don Perez, quefue tambienprogenitor del Linage
Mugnoz de Aragon. Entre los nobles, y bourados caualleros degloria militarfue Mar
tin Mugno , que viuia en el agno de nuestro Segnor, 11 12 recauandofiempre muchas
grandes victorias contra les Mores àfauor del Rey de Aragon, y del Emperador dən
Alonfo con fus hermanos,
Don Fernan Mugnozfue elsegundo hijo de don Pelajo, que casò con donna Aldonza
bija del Conde de Sijmancas, que despues la muerte defu fuegro fucedio en el Condado,
yentoda la facultad de don Fernan Mugnòz bijo de dan Munio, que tambien muriofîn
dexar bijos. Fueronfus hijos don Diego Perez, y Velazco Mugnòz , quefundaron los
Linages de Mugnozez con mucha nobleza en Castilla, Don Diegofue Majordomo ma
yor delEmperadordon Alonfo, yfegnor de Castagneda , y es firmado en lapaz, y concer
dia becha entre el Emperador don Alonfo Rey de Leon,y do Sancho,y don Pedro Reyes de
Aragon: los otrosfueron el Principe don Ramon, don Berenguer Obifpo de Salamanca ,
don Pedro Eleto de Burgos, los Condes Ruy Gomez, Fernando y Ofrio Martinez, Gur
ter Fernadez ,
y Ponce de Cabrera,y Ruy Fernandez y Espo Lopez .Elmismo con el Rey
deNauarra; cuya amistadfe firmo con eldefponfariventre el infante don Sancho bijo
primogenito del Emperador, y donna Blanca hijadel Rey de Nauarra . Hallaronse en
à quellas viftas don Sancho Obispo de Calahorra , don Miguel Obispo de Tarracona ,
don Eftouan Prior de Hajara, el Conde don Rodorique, el Conde don Oforio Marttinez,
el Conde don Ladron, Guitter Fernandez, el mismo don Diego Mugnoz Mayordomo
mayor del Emperador, Ponce de Minerua Alferez, Miguel Mugnoz de Fineiofa.
Don Romir , don Ordogno tercero, y quarto bijo de don Pelajo nacieron entrambos
en un mismo parto, y cafaron el don Ramiro con Eluira hija de Fortugno Saus
fegnor de
Huarte y don Ordogno con Hugnez hija de Ramon Galindez fegnor de Eftreda: los

quales fueronprogenitores de muchos caualleros ilustres en la milicia como refiere


Mugno Alfonfo.
Don Laynez Mugnòz quinto hijo del dicho don Pelaiofue muy letrado , y armigero,
casò con donna Vracca hija de Arias Gonzalis de Guzman con muygran dote. Defpues
túuo porfu muger Eluira bija de Aluaro Nugnez. A. Ca
Efte hizo muchos bijos, y entre ellos huuò Ximena Mugnòz, quefue manceba del
Rey don Alonfo fexto Rey de Leon, y Caftilla con engagno porfer mayhermofa, y con el
hizo à donna Terefa, que casò con Enrique de la cafa de Lorena, con el Condado de Por
J
tugal en dote;j tuuieron por hijo à dou Alonſo primero Rey de Portugal. Hizo tambien
Ximena Mugnoz con el dicho Rey don Alonſo otra hija llamada Geloyra, que casò con
don Ramon de Sangil Conde de Tolofa, quefue padre de don Alonſo Llamado Iordane,
por que nacio en la orilla del rio Iordano en tierrafancta . Efte don Laynez fueproge
nitor de la noblefolar,de Gufman.sti rekr
Aluaro Nugnez Mugnòz, ò Aluaro Diaz bijo de don Laynezfueprogenitor del apel
lido de Guzman: casò conla bija de Guillen Aluarez de Afturias , y deste matrimonio

nacieron Nugno Mugnòz de Guzman,y Ruy Mugnòt de Guzmanprogenitores delaça


Sany
} TO OLI BAR O AVIA T 127

Sany appellido de Guzman. Tuuo este don Laynezporfufegunda muger à donna Elui
ra hija de Aluar Nugnez, y con ella hizo muchos hijos, y entre ellosfon nombrados don
Fernando Mugnoz Mayordomo de la Ruyna donna Vracca, don Diego Mugnòz , y don 1
Rodrigo Mugnoz, todos caualleros ricos, y muy virtufos , y donna Ximena muger de .
mucba bermofure; efte don Laynezfue Priuado del Rey don Sancho elprimero de Caftil
la, y fecundo de Leon.
En ladonacion hecha del Rey al monasterio de San Saluador de Pegnafielfe ve enfir
mados el Conde Comez Gonzales, Fernando Mugnoz Mayordomo del Rey, Guttierre
Laynez Prepofito de Toledo, luan Cephalmedina de Toledo, Tuan Alcalde, Pedro Arca
cily Alfarin, Aluar Agnez Alcayde, Diego Mugnòz, y Fernan Tellez Ten otrospri
uilegiostambien confirman Pedro Gonzales Conde de Medina, Aluar Fagnez de Curi
ta, que es el Conde AluarHagnez,Froyla Diaz Conde Aftorga, Rodorigo Mugnòz, Alon➡
zo Bermudez, Fernando Tellez , Tello Fernandez , Fernan Fernandez , Diego Lopez
fenior en Nagera, y Gragnon Sancho Diaz , Pedro Ximénez , Garzia Bermudez des
Agoncillo, Gomez Bermudez, Fortun Lopez, Nugno Guttierrez, Fortun Galindez, el
Conde Fernan Martinez, Martin Mugnòz, Tello Tellez, y muchos otros caualleros ,
y ricos homes.
Don Mugno, ò Nugno Mugnòz fexto hijo dedon Pelajo,fegun Mugno Alfonso,fue
grande, y esclarecido cauallero: casò con Thereſa hija delCon le Aluaro Ordognez de
Afturia, y deste matrimonio nacieron don Velazco , don Perez, don Luyz Gonzales , y
Sarracin Mugnoz, y otra dos hijas Gelsyra ,y Bermuda; fue Gouernodor de la Prouin
ciade Alaua, y Conde de Bureba, y efla Tierra despues la dio endote àfua hija Bermus
11 da, que casà con don Saluador Gonzalez Conde de Lara; dequien decienden los Condes
de Bureba:yfu otra hija Geloyra, casò con don Rodrigo Mugnoz Conde de Afturias bija
A deldicho don Laynez Mugnòz cauallero de mucho valor y muy amado de la Reyna
adonna Vracca. Però el Conde den Nugno Mugnozfue el que lleuò de Seuilla à Leon La
reliquias di Sant'Ifidoro ... 7548 C OFBOT ''
Don Garzi Mugnòzfue elfeptimo hijo de du Pelajosyferuio muchos agnos al Rey don
3 Sancho Ramirez de Aragon contra los Moros, yporesto fue tenido enmucha cuenta del
Rey, yfue delos primeros defu confejo, ysu mayor priuado: fe dize dello que todos los 1
lugares, tierras, ciudades , y Castillos conquistados por el dicho Rey don Sancho de po
der de los Moros en el agno de mily ochenta fue con el valor, e induſtria de don Garzà
Mugnoz bio de don Pelajo hermano del Conde don Perez Mugnozfegnor de Cerdagna,

# que tambien eftaua àfu feruicio como Capitan de mil y quarentafoldadospeones . El


Rey don Sancho hizo batalla con los Moros junto à Caragosa , y gano los castillos de
Couin, Pitilla, los quales el mismo Rey los entrego à don Garzì Mugnòz, que casò don
na Beringari
C lencia. hija del
En efteatiempo Conde
murio elde Pallas
Conde dondon Pedro
Perez Mugnoz y de la Condeſſa
Ramon,bermanade donna
don Garzi, yVas
fu
1
cediu enfu lugar en elfegnorio de Cerdagna el Conde Guillen Bernaldo el Gordo fu yer
no cafado confu bija donna Lu 7fin dexarperus herederos: de mas désto el Rey Cum
plio conotros caualleros, que lefiruieron en estaguerra, y particolarmente con don
Garzi Mugnoz, y con otros dos caualleros de la pellido de Torres, que despues tomaron
el apellido de Balea. Efte don Garzì Mugnòz tuua defu muger donna Beringaria tres
hijos don Alonso, don Luyz, y don Garzi: don lonfo le fucedio en elfegnorio de Teruel
,
y donLuyzen otros dos Castillos, però don Garzì
ficado a viejo acogio consu muger
en la villa llamada Mugnòz, donde virtuofamentefe murio, y fu cuerpofue enterras
doen Teruellest ‫ܪ‬
Si NOCT 2 -**- > WORN (OP
Hazen mencion los hiftoriadores de Efpagna dela villa Mugnòz , ñombrandola vil
lay aldea de don Garzì Mugnòz. Dize Mugno Alfonfo , estando el Rei de Aragon en
Caragoca, ydeedadconforme paragouernarfus Reynos vinieron à fu Corte el Obispa
SP4241 don
222 TEATRO
TEATRO GENOLOGICO

BOB
don Ramon de Caftellezuelo, Fray Pedro de Montegudo Maestre del Templo, don Xi
menez Cornel Mayordomo del Rey, don Alonſo Mugnòz Mayordomo del Reyno , que

H
caso por voluntadde la Reyna donna Vracea, con Eluira bija de Ruy Guttierydella
tuuo Ruy Mugnozpadre de don Martin, de don Diego, de don Aluaro, y de don Pasqual
Mugnoz . Hallaronfe tambienprefentes à la cortedel Rey don Miguelde Luefia Alfe- j
rez,don Blafco Romeu , don Guillen de Castellezuelo, don Bernaldo de Beneuente, Ato

THO
rella,Pedro Seßi, dă Artal de Alagon : y'efte cauallero entőcé's bauia cafado ſu hija dōna
Nugnez con don Luyz Mugnòzhijo de don Garzi: ysu hermano don Garzistercerobije
del dicho don Garzi el rviego, casò con Sancha hija de don Pedro Guttierrez,què bauia
venido con elà la Corte real, y con otros ricos hombres llamados del Rey, y de la Rey
na donna Sanchà, por la concordia, quefe bauia de capitular entre el dicho Rey yeti
de Castilla.

El dicho don Luyz Mugnòz tuuo deſu muger donna Nugnez don Alonfo , don San
chu , y don Ramiro, quese hallaron preſentes à las bodas de la Infanta donna Leonora ·
bermana de la Reyna donna Berenguela de Castilla,y del Rey don laime en la villa
de Agreda, dondefe acabaron con muchafollemnidad , y fiesta en el agno de mil do
zientos y onze. F
Don Alonso Mugnoz hizo à don Ramon, que fue ricohombre, y muy grande y efcla
recido cauallero : entreuino en el repartimiento de las Tierrasy lugares de la Ciudad
de Valencia con otros caualleros,y Perlados Don Sancho Mugnòz hermano de don
Alonfo fuepriuado del Rey don Sancho de Mallorca, y luezfupremo de la Corte real
casò con Gelfinda bija primogenita de don Vgo Sanctapau Veguerde Girona , y della ww
tuue don GilSanchez Mugnòz , que firuiò al Reydon laime el conquistador contra los a

Moros del Reyno de Murcia, e nelagnó de mil dozientos fefenta y cinco y don Luyz
quenigno fue page del Rey don Pedro elgrande, y despues baziendo el amor con Florel
la dama de la Reyna donna Costanza, la tuuo à fu gusto,por el qual ayuntamiento la
moçase empregno , de que la Reyna grandementefe turbo y ablando defte cafo con el

Reypreguntaron à la moça quienfue, y ella conffsè claramente fu delito, por lo que


don Luya, entendendo el enogo del Rey, fefue à Francia,y fe empegno a losferuiciosdel
Rey Phelipe el Ermofo:però nunca dexo de efcribir à don Vgo de Sanctapau fegnor de
el
Ampuriasfu fobrino, y à don Fernando Mugnòzfu bermano; los quales despues por
alcanzaron elperdon de la Reyna, y del Rey : mas el boluio muy tarde por el cafamie
to, que hizo alli con una hermofa fegnora de Guafcogna llamada Raymonda bijade
don Luyz Valdechfegnordel Contado de Brigay della tuuo don Fernando, y don Ray
mondo Mugnòz, y con ellos boluio en Aragon, y en Barcelona en tiempo que el Rey ha
zia embarcarfu gente fobre las galeras, y en otros nauios apercebidos por el empresa
de Sicilia. Luego elfe acompagno con el Condede Pallis fu amigo,y tuuo àfu cargo dos
galeras dela efquadradel Conde. 22.3 3 .
Dizen los historiadores que fepartio el Rey delpuerto de Barcelona con fu poderofa
armada, y llego a Tortosa à donde hizo moftra de todafugente,y entre los otros caual
leros decuentafe hallaron, quefeguian fubande don Arnal Rugier Conde de Pallas, Ar
mengol Conde de Vrgel,don Pedro Fernandez de Ixar bermano del Reys y don laime
Perez de Aragonfubijo, don Ray Ximenez de Luna, don Lope Ferrench de Luna,Pon
ce de Ribelas,don Sancho de Antellon, Pero Arnaldo de Rotonach, Bernaldo Ruger de
Eril
,Loge Ferrench de Atrofillo , Bernaldo de Mompahon, Pedro Garzez de Nugnez,
Beltran de Belpuch,Guillen de Bellera,Garzi Garzez de Arazuri, Ximen Lopez de
Embun, Ramondello Lina, Simon de Zlor, Guillen Ramon de Moncada,Blafco Maza
de Gunelur,Gil Ruyz de Muntegna, Garzi Artal de Gil,Berenguer de Ofegat , don
Vgo,y don Ponce Sanctapau Beltran de Villafranca, don Luyz, don Fernan , ydon
Ramon Mugndz, Ramon de Cortada,laime de Oblitas, Guerao de Azcon , Esteuan
Nagnez
OSTOLII B Roo VI. ATT $ 23

Nugnen, Blafcode Alaxaque porperro es llamado de Afelot, don Blafco de Alagon , y


fiendo el Rey don Artalfu hermano mayor, y muchos otros
dizen que erayerno del Rey,
caualleros, Però luego que el Rey Liego à Sicilia, el mismo don Luyz Mugnòz tuuo en
gouierno el Castillo de la Licada, y despuesfe murio en la batalla que se hizo entre el
Rey don laime de Sicilia, y Ruberto Rey de Napoles, con el cargo de Capitan de cinco
galeras;ysu cuerpo efla enterrado en la Iglefia mayor de la Licada; por lo que don Fer
nando, y don Raymonfus hijos con licencia del Rey Boluieron en Aragon en el agno des
" mildozientos nouanta y tres, à donde don Fernando fue Priuadodel Rey don Pedro el

quarto de Aragon.
El dicho don Ramon Mugnaz bizo à don Fernando Mugnòz, que vino à Sicilia con
el Rey dan Martinpara feruile contrá los Barones rebeldes en compagnia de don Vgó,
Sanctapau nieto del dicho don Vga , y de don Pedro Maza General de la Armada del
4
Rey.
Il medefmo auttore nella vita del Rè Martino fcriue del medefmo don Fer

nando, e così di quello ei dice ,


Don Fernando Mugnòz en recompenfa de fusferuicios alcanza del Rey Martin el
Caftillo de la Licada,y la Villa de cabo blanco,y casò con dogna Terefa nieta del dicho
don Vigo de Sanctapau, por lo que estos dos caualleros viuieron en muy grande amistad:
ydon Raymondofu hermano boluio en Aragon en el agno de mil quatrozientos,y ʊno.
Non lafcerò quì di dire, quel che racconta il Zurita nella vita del Rè don
Giaime il Conquiftatore,à fog, 115 , di don Pafquale Mugnos figlio di don Alon
fo, douei così dice nell'imprefa che fi fece di Pegnifcola l'anno 1225 .
23 Para efta empresafue muyferuido de don Paſcal Mugnòz, que auiafido priuado del
Rey don Pedrofu padrey era de los mejores, y mas principales de Teruel: y ffreciode
adarpara à quella guerra los dineros que fuefenneceffarios, quanto baitaffe lafacultad
de fu hazienda, y defus amigos: e bizo al Rey emprestido paraproueer lo neceffario de
avituallas, y bastimento,para la gente de guerrapara tres femanas.
" Quefto è più fcriueno le hiftorie Ifpane antiche , e moderne della famiglia
Mugnòs, i cui difcorfi benche ſiano curiofisfimi, e di molto fauore à lei per nó
dar tedio l'ho laſciato da canto fendo fufficiente per honorar la viuente i pre
narrati difcorfi, e colui curiofo che vorra vedere l'altri, legga, che nè trouirà af
fai in fauor degl'huomini illuftri della famiglia di lettere,e d'armi...
Procrcò danFerdinando, don Luiggi che fi casò con Simonella figlia di Vita
Valguarnera, don Ramondo, e don Mariano . Da don Luigginè nacquero don
Ramondo terzo, don Cefare,don Mariano; e don Confaluo che fù Capitano d'
Agrigento à 25 di Agoſto 1448. Si fcorgono quefti in vna donatione fatta ne
glactidinotar Bartolomeo del Guato di Noto habitator di Catania à 30 di
Marzo 1418, per la quale il predetto Vitale Valguarnera diede a'predetti di
Mugnòsfuoi nepoti onze dieci di rendita foura i beni di Peribono Vici , e fra
10
l'altre parole ciò in quella fi legge,m
P Diclus dominus, & nob: Vitalis de Valguarnera Miles wirtute preſentis aftus do
nationis inreuocabiliter inter qiuos dedit edat ac donauit, & donat dictis nob; domi
nisRaimundo, Cefari,Mariano, & Confatuo Mugnòs eius nepotibus filijs nob; domini
Ferdinandi Mugnòs Milefis Aragonenſis, Simonella eius uxorisfilia dičti nob;V i>
itpu ... ‫ اور‬n 9-3
talis donantis;e quel che fegue, wat
Nohvi reca merauiglia lettori fe per le Citate auttorità habbiate letto nelle
prenominate perfone il titolo di don fendo che era comune fra le famiglie prim
cipali Aragonefi, e Caftigliane in quei antichi tempi, crare erano quelle che non
I'vlauano, e quando alcune di loro paffarono in Sicilia, vedendo che i Siciliani
non ne faceuano neffug conte, ed in cambio di fignore chiamauano a'fignori
-nolls prin
124 TEATR OOGEN OLD GICO

principali del Regno Meffer conformes laua in Italia, lafelarono anch'eglino


102
diferuirfene, e ciò fi fcorge in molte nobili amiglie ffpane venute in Sicilia col
ticolo di Don ,che non vuol diraltro nonche Signore e pernon vfari thanno
Infciaro con tutto che foffe proprio à quelle . La famiglia Moncada di Spagnase
W
Sicilia per le hiftoris Spagnole tiene titolo di dono per gl'inftrummenti Sici
254
hani antichi non fi legge vn titolo di don, mercè che non ela in vfo, anzi i Preti
22
c'hoggi offeruano quefto titolo anticamente fi chiamavano Prete tale e cor
la
rosamente Pröfte tale, fanno fede di ciò migliaia d'antichi inftrummenti: Per
quefto auuenne che le famiglie nobili non continuarono più il titolo di don
Da
effendo da Siciliani chiamati Meffer. Oude regulandomicon Evfo antico Sici
liano, lafcirò a pofteri di quefta famiglia il titolo di don con tutto che il prime e
‫وله‬

EROH
the vennet'haueffe hauuto per antica fuccesfione, e continuato da pofteri per
poco anni à dietro . DA

-15Acquiſtò don Luiggi da fua moglie Simonella Valguarnera Ramondo , Ce


fare, e Mariano che feruirono il Rè Alfonzo , e'l Rè Giouanni in molti impor
tanti affari Ramondo hebbe per moglie Caterina figlia di Rodorico Zapada,
nepote di quel Rodorico che fù Barone di Rauanufa conla dote di mille forini
per l'atti di notar Giouanni di Santa Sofia di San Filippo d'Aggiro nel 1493;ed
hebbe da don Vgo Santapau, figlio dr Calcerando ilgouerno della Terra di Li
codia, perla qual cagione la fainiglia Magnòs fericirò in quella TorrasCefare.
134
fieasò con Perna Celano figlia di GiovAndrea , e non gli fece figli , e paffando
alle fecondenozze con Michiletta Solito, figliadi Rinaldo nobile Termineles,
figlio di Giribaldo Solito, procréd Rinaldo, e Ramondo. Morama els ama
Da Ramondo ne nacque Luiggiche fù affaiamato dadon Vgo SignordiBu
tera, e Licodia, per lo che gli diede per moglie vna fua figlia naturale chiamata
Antonia condore di tremila fiorini da pagarfe in troanaifoura l'introiti del Bi
NE
uario di Lentine, filegge per attod'astignatione nellatri di notar Nicolò Nam
fro diLentinegro, conla quale proerad Mariafol Pewose Scipione chio vife
so con molte ricchezze ih imaitoimɔ onsit odoned fooling
- Mariano ficasò con Bannqcia figlia di Gerardo Combicano d'Augufta al cui
1 Aubichiamato anche Gerardo era itato Caftellano della Bruca nebo , con
altre onze ducentódi rendita hufegdɑstió flagguin vn arco di tranfatione fat
totalPictga Mugnòstigbo dómailombie Panhacia com Giouanna Guimirano 200
2003
coggin pergi átigiindtarGidono di Ferraro Auguftasi 538b (21ɔmsogly
Scipione Mitgròscaltro fratello proſt per moglio Mannalla Montefereno no? 250

bile dammadi Cabbgirone, chap quae proceàfanologiche fir Gouergador 30


della Camera Baginale forró ladha Genmainelmoi9, e feffe oon molta
integrità's shaib cronzugleV alati onban li sloup el 109 ( 81 ! OM
Mariano predetto procred Pietro , Edfare , Lodomantoglie di don Carle
Mendofa Caftellano di Siragufa . Petro generoLanggi Sepione Mariano, e Pal ce

ma mogliedi Nicola Santapau, eFrançèfèó,sh zilatiV :den Saxmiwch zuf:) 1


Marianofùmolto ftimato da donna Antoniadel Balzo,e Gonzaga mogliedi
don Ambrogio Santapau Marchefe di Licodia , Mattro Giuftitiero del Regno,
onde ingelofito ingiuliamente don Ambrogio fece ammazzáre a Máriană 112
,
tempo che fi ritiraua in cafa, ciò fi legge in vn manifefto che fa don Ferrante
Gonzaga Duca di Malfetti zio di donna Antonias al medefimo don Ambrogio el
indiffeta dell'honefto di quella fignora e della inocenza di Mariano, lafciò¹Pię
tro, Cefare, ed altre figlie famine fra, le quale Antonialgifis ) noga:Ailsa tro
in Pietro fù Dottor di Legge Gouernador del Stato di Licodia e di Butera mol 201

te volte, acquiſtòla Baronią di Bulgarano,c ſtaua di cóprar la Matra di Fermo,


-11147 e'lMon
CO
C ola CLIO BR A
VI
225
e'l Monglialino ſe la morte non gli tagliaua fili : nondimeno lafciò molte ric
chezze , procreo do Gio: Battifta Baron di Bulgarano , do Francefco do Andrea,
dō Vincezo Foéta ,dona Lodomia moglie didon Carlo di Grauina ambedue ge
nitorididon Giouanni Grauina di donna Dorothea Principeffa di Linguagrof

fa , edi donna Agatha moglie di Silueftro Sigona , donna Flaminia moglie di


don Bartolomeo Paternò , e donna Vittoria moglie di don Girolamo Toledo
Caftellano di Catania , che fece à do Ferdinando , don Fracefco , e donna Beatrice .

Da don Gio: Battista Barondi Bulgarano nè nacquero do Pietro Gafparo Ba


rone viuente, e don Giacomo .
Dad.Franceſco figlio fecondo did . Pietro nacquero d . Vincenzo , d. Pietro , d .
Andrea Carmelita , e d. Diego . Di d.Diego nè viuono d . Andrea , e d. Vicenzo:
edad . Vicenzo d.Ignatio .
D.Andrea figlio did. Pietro Dottore procreò i viuenti d Francefco , chiariffi
mo Poeta , e d. Pietro che con donna Fiore Romano Colonna ſua moglie , hà
procreato fin'hora d. Vicenzo, d.Aluaro,e d.Ferdinando .
bi
D.Cefare altro figlio di Mariano, e fratello del predetto d . Pietro viffe con me
diocre fortuna, procrò fra gl'altri il viuente d . Giofeppe Mugnòs, che con la pri
Tag
ma moglie hà procreato d . Pietro Gafparo, che mori fanciullo, d.Margarita Mo
naca nel Monafterio di Santa Eliſabetta di Palermo .
Dad.Luiggi altro fratello di Pietro fecodo figlio di Mariano, nè nacque d.Sci
pione, che co Marta di Prades procreòd Luiggied d.Ifabella Palma, la forella di
d.Scipione fi chiamò pur d . Palma che fa moglie di Fabricio Leontine, e S.Bafili,
che generò Ifabella moglie di Nicolò Carfillotto padre del Dott. don Frabricio.
그림
D.Luiggi fù mio padre, che fù affai difauenturato, fi casò có dōna Maria Ca
ftelli figlia di Dario Caftelli, e di donna Diana Arbea , ed Aragona, procreò à mè
due Alfij, d.Mario,d. Vicēzo, d.Lodomia, ed Luiggi, che morirono tutti fäciulli.
03 Da mè, e donna Maria Riuarola figlia del Secretario del Regno Marc'Antonio
Riuarola, e donna Giulia Maffimiano, nè fon nate don Luiggi Ferdinando Sal
uadore, e d. Sachio Marc'Antonio . Da d.Scipione altro figlio di d.Pietro fecon
do,e fratello did.Luiggi, e did. Mariano, e Caterina Salfono nobile Melinela fua
moglie,ne nacquerod. Nicolò c'hebbe per moglie donna Giouanna figlia di d,
Mariano di Giuliana Maftro Rationale del Regno , d . Palma moglie di Antonio
la Sigona Barone della Sigona, d.Eufemia moglie di Gio: Luca Scalabro Baron
di Serraualle, e di altri feudi, che generò Anna, che fù moglie di Vicenzo Bene
uentano gentil huomo Lentine c. #ph
OU Per dubio di non faftidir troppo i lettori hò lafciato di feriuere i cariche , egli
vifici, c'ha goduto la famiglia Mugnòs,che ſono ſtati affai honoreuoli fra i quali,
il Dottor d. Pietro Mugnòs fù impiegato col carico di Capitã d'arme per il Re
gno per importanti negozij , e per le lettere gli dona titolo di Spettabile, efù
Giudice del Confiftorio della S. R. Concienza nel Regimento del fignor Matel
10
Antonio Colonna nel 1579. Le lettere metfiue del fignor Marc'Antonio Colony
na, che fa al Dottor don Pietro Mugnos fono. 1 tood
Spettabile fignore è parfo bene a S: M. di feruirfi di voi per vno de' Giudici
del Confiftorio della Sacra Concienza di che ho voluto darui auuifo con la prea
fente mia, & incarricarui, che ve nè venghiate fubito in quefta Città, Noftro Si
gnore Dio vi confolidi Palermo à 19 d'Agofto 1 579. Al voftro comando Mar
c'Antonio Colonna.
J Vero che per diuina voluntà è ſtata affai trauagliata di giuftitia , ed altri ap

preffioni , che ſono ſtate cagioni di non farla rifplendere fra le nobili della Sici
lia, e particularmente imei predeceffori diffiparono le loro groffe faculta mer
J Ff cè i loro A
O
GIC
TRO OLO
TEA GEN
226 ".
1..
cè i loro peccati ringratiato fia fempre il Signore. *
L'arme di quefta famiglia, come dice Gafparo Efcolano nel prenarrato di
fcorfo fono vn fcacchiero di quindeci fcacchi d'oro, e roffo, e dopò in azzurro
da don Ferdinando che opròl'arme in fauor di Chrifto,con otto maglie di ca
12
tena d'oro intorno , ed vna Croce di Calatraua roffa di fotto come vede.

DELLA FAMIGLIA

SOL IT O.
KIL

Aust

04
ம்
[

ER effer congiunta la famiglia Solito con la cafa Mugnòsti


mai difeguirla appreffo di lei fuor delfuo alfabetto . Percio
che Tolomeo Luca fcrittore delle co edi Spagna trattando
defucceffi del Rè Pietro fecondo d'Aragona , dice che nella
Real Corte di lui,viffero in molto preggie Fra Antonio So
lifes dell'Ordine di San Benedetto fuo maggior Cappella
no, e Confeflore ,il quale per le fue virtù fù promoffo nella
dignita Veicouale di Maiorica : e Ferdinando Lopes Solifes fuo fratello fù Ca
maricro maggiore del medefimo Rè . Fù quefti genitore di Garfia Lopes Solifes:
che ferui col medefimo carico il Rè don Giaime il conquistatore , dal quale per
fuoi feruigi, e valor militare hebbe alcune ville in Seuiglia , fra le quali fi nomi
nano Ogen, e Requelda, che feguirono pofcia a'fuoi pofteri. Scriue anche Cuf
piniano nel trattato del Rè Alfonfo fecondo , che la famiglia Soliſes di Seuiglia,
fù così chiamata, mercè che vn Caualiero detto Garfia effendo in guardia del
fuo Rè, hebbe fofpetto di congiura contro la real perfona, ed in tempo eftiuo,
e caniculare per quel giorno non volſe mai abandonare la guardia : onde nè di
uenne dall'ardente Sole, à guifa di Etiopo , e la fera fcuopri la congiura al Rè, da
A
cui per quefta sibuona auuertenza alcanzò molte ville , e fupremi carichi.col
cognome di Solifes , che nell'idioma Goto, vuol dire guerrero del Sole , e d'indi
cho
in poi tolfe egliper arme nel fuo feudo vn Sole d'oro in campo azzurro ,
furono pur feguiti da fuoi pofteri.
Il primo,che paſsò da Spagna in Sicilia nel reggimento del Rè Giacomo ,fù
Pier
LI BROO VI. 227

Pier Garfia Solifes, il cui cognome nella noftra lingua Siciliana, fù detto Solito:
il quale dal medefimo Rè Giacomo hebbe il gouerno della Città di Siracufa , e
doppò la Caftellania di-lacı da Blafco d'Alagona ; mori finalmente combatten
do valorofamente in quel di, che l'armata Francefe nel reggimento del Rè Fe
derico faccheggiò Iaci: nondimeno il predetto Blafco d'Alagona ftimando la
virtù di quello, diede à Blafco Solito fuo figlio il mede fimo carico : il cui fratel
lo Giouanni Solito andò in Napoli coll'Infanta Violante cafata col Duca Ro
berto coll'vtficio di Camariero, oue fi fermò , e fondò la fua famiglia Solito in
quel Regno, che ha partorito molti Caualieri chiari nell'armi .
Dal Blafco Solito, e fua moglie Orietta Anfufo nobile Leontina figlia di Gui
daccio Secretario, e Confultore del predetto Blafco d'Alagona, nè nacque Pie
tro Solito, che fotto la Regina Maria fù Macftro Rationale della Camera Regi
nale, le Città della quale erano allora : Siragufa,Lcoatini, San Filippo di Argirò,
ViZini, e Francauiglia , e ciò fi vede per patente data in Leontini à 22 di Aprile
del 1384. doue fi leggono quefte parole.
Confifa igitur nostra Reginalis Maiestas de legalitate, virtute fufficientia, & 110
bilitate nobilis Petri de Solito, pro multis feruitijs per eumfuumque Patrem nobi
lem Blafcum , & auum nobilem Petrum Garfiam de Solito, fileles , & diletos noftros,
adeorum impendia, & labores, pro ut noftre Reginali Maieftati clare conftat, eligi
mus, & creamus in Magiftrum rationum dicte nostre Reginalis Camera , & quel
che fiegue. Procreò anche Blafco Solito à Giribaldo: Guido, e Federico , che fù
Abbate di Roccadia nel 1390 .
Il Predetto Giribaldo Solito fi casò con Defiata figlia di Giacomo Denti Giu
dice della Gran Corte fotto il Rè Martino , come fi vede in vaatto di diuifione
fatto tra Gio: Antonio Solito figlio di Guido, e Giribaldo Solito figlio di Pietro
Maeftro Rationale nell'atti di Notar Alfio San Filippo di Leontini à 4 di De
cembre 1420, nōdimeno il predetto primo Giribaldo effendo Dottor di Legge
fù eletto dal Rè Martino Giudice , e Capitano della Città di Termini nel 1406 ,
efi portò iui feco fuo nipote Giribaldo figlio di Pietro, che prefe per moglie las
copina Salamone figlia di Gerardo, e fù Giurato di Termini nel 1426 , come fi
O. .1
legge nel regiftro della Regia Cancellaria a fog. 31 .
VP Dalpredetto primo Giribaldo Solito , e Defiata Dente nè nacquero Giouan
ni, Pietro, Nicolò, e Giacomo , che a guifa de'nobili di quei tempi fono chiama
ti nell'atti, col titolo di nobile: Giacomo Solito fù Giurato nel 1442 , con Nico
lò Bonafede, Donatello Salamone , Giacomo d'Arezzo , come confta per l'at
ti di NotarGiuliano Bonafede di Termini. V

Da Nicolò Solito nè nacque Federico, che fù Giudice nel1475 , e quefti cons


Antonia fua moglie acquifto Nicolò, chefù Dortor di legge , e mori fenza figli.
Pietro Solito altro figlio di Giribaldo fùr Gurato della Città di Termini hel
1415. procreò Giouanni,Berengario, che mori fenza figli, Rinaldo , e Conteffa
Giovannifù Giurato nel 1473 , con Leonardo Cottonaro , Nicolò Salomone ,
Leonardo Bonafede : Conteffa fi casò con Giouanni Salomone à 30 di Settem
bre 1429 per contratto nell'atti di detto di Bonafede: Giouantit Solito altro fis
glio di Giribaldo fi casò nobilmente con Antonia Confolo figlia de'nobili Nico
lo,e Metilda Confolo a 9 di Maggio 1418. Non lafcierò di dire, che la famiglia
Confolo viffe nobiliffima nella Città di Termini, e promoffa ne più fupremi ca
richi di quella, come accennai nella famiglia Antiochia della prima parte del
mio Teatro,oue fi legge di Margarita Confolo, é de primieramente fù moglie
di Federico di Antiochia Conte di Capizzi, e doppo di Francefco Ventimiglia
fecondo Conte di Geraci, col quale generò Henrico Conte di Geraci , ed Anto
Ff 2 nio

1
28 TEATRO GENOLOGICO

nio Conte di Golifano, e fignore di Termini, & altri figli , che ſono notati nella
famiglia Ventimiglia, e la detta Metilde Confolo fù parente , e cuggina della
detta Margarita: d'onde auuenne, che hauendo comprato Antonio Ventimi
glia, e de Ribellis Cōte di Collefano la Città di Termini della R.C.fi fece atto di
Vaffallaggio ad medefimo; per l'atti di Notar Antonio Bonafede à 27 di Marzo
terzia inditione 1439 ; da cui Giouanni Solito fuo confanguineo, hebbe procu
ra generale di Gouernatore della medefima Città per l'atti di Notar Antonio
Candela di Palermo à 30 di Decembre 1439. Fù il detto Giouanni Solito nel
medefimo anno Giurato con Donatello Salomone Barone del Ponte del Gra

no , e di Militello, Simone d'Arizzi, e Pietro Luparello, e nel 1440, con Arnao


Sans , Donato Salomone , ed Antonio d'Arizzi , e nel 1455 , con Antonio Salo
mone Signore della Trabia, Nicolò di Pirritano , e Leonardo Cottunaro . Fù il
medefimo Giouanni Solito Portolano di Termini nel 1447, come appare per
l'atti di Notar Antonio Bonafede. Procreò Simone, Guglielmo , e Bartolo ; pa.
dre di Giacomo . Guglielmo Solito hebbe per moglie Caterina Salomone, efù
Giurato della fua patria nel 1479. Procreò Gio: Pietro , Vincenzo, Giouanni,
Nicolò:Gio:Pietro fece à Guglielmo, e quefti à Calogero, che mori ſenza figli,pe
rò Gio: Pietro fù Giurato nel 1498 , e nel 1495 , e Vincenzo nel 1490 , e Giudice
nel 1495 .

Il Prenarrato Simone Solito hebbe per moglie Agata Salomone figlia di Do


natello Barone del Ponte, e Militello,e forella d'Antonio fignore della Trabia;
Giurato nel 1451 , e nel 1472 , con Ferdinando Grauina, Ruggiero Saluo , e Gio
uanni Salomone: Procreò egli Giuliano , Pietro , Vincenzo, Giacomo, e Simone,
che nel 1509,fù Giudice di Termini.
Vincenzo fù dall'Imperadore Carlo V. promoffo nell'vfficio di Capitano di
Giuftitia della fua patria, in ricompenza de fuoi feruigi, con patente reale, che
fi vede nella cafa della medefima Citta .

Da Pietro Solito nè venne Giuſeppe , che nel 1571 , andò con altri caualieri
auuenturieri alla tamofa battaglia Nauale di don Giouanni d'Auftria contro i
Turchi,oue infermandofi grauemente hebbe facoltà da quel fignore di ritor
narfene, e nel ritorno fe nè morì in Metfina.

Giuliano Solito fi casò con Giouanna della nobile famiglia Bruno di Termi
ni,alla cui facultà, e dominii egli fucceffe,tra quali vi è vna antica Cappella nel
Conuento di Santa Maria di Giefu con quefta infcrittione: Hec eft Cappella nobi
lis Antonij de Bruno . Fece à Simone, Agata , e Catherina; genitrice de Baroni di
Vallelonga di Termini. Fù Capitano nel 1496 , e nel 1 506. Giurato nel 1498, U
nel 1509, Portolano del Carricatore della medefima Città , come appare per
teftimonii prefi nel 1581.
Simone Solito hebbe per moglie Antonia Romano , figlia di Antonino Ro
mano Secreto di Termini, e Barone del Ponte, e forella di Gio: Forte, che fù ma
rito di Caterina Ventimiglia figlia di Gio: Silueftro Ventimiglia Barone di Re
futtano, Girrofa, e Rechilebri,e d'altri feudi.Non hebbe Simone Solito di quefto
matrimonio prole alcuna, e doppo la morte di lei, fi casò con Francefca Bona
fede, e Grimaldi ,figlia di Federico Bonafede, che per feruigi fatti al Rè Catholi
io
co Ferdinando, fù eletto con particular priuileggio regio Caualiero , come
disfi nella prima parte del mio Teatro nella detta famiglia . Fù nondimeno Si
mone Solito ricchisfimo, ed affai virtuofo caualiero:gouernò la fua patria mol
te volte ne'fupremi carichi. Alloggiò in fua caſa l'Altezza del Signor don Gio
uanni d'Auftria,da cui hebbe conceffe molte gratie: come anche al fignor don
Carlo Tagliauia, ed Aragona Duca di Terranoua all'hora Vicerè di Sicilia nel
1573
1

LIBRO VI 229

2
1573 , doue in Termini dimorò con la Regia Corte molti mefi.
Giofeppe Solito vnico figlio del predetto Simone, fi casò có Virginia Farao- ;
ne di Mestina, figlia di Bernardo Faraone, e Bernardina Spatafora : fù forella di
Gioseppe Velcouo di Seffa , e nipote di don Antonio Vefcouo primo di Cefalù,
C
e doppò di Catania, per lo che il predetto Giofeppe fù ammeffe fra la nobilta, e
Cittadinanza di Meilina à 20 di Luglio 1573 ; doue concorſe più volte nella di 1
gnità Senatoria , e nella fua patria godè i maggiori vfficij , e per fua opera, fi die
deprincipio al belliffimo tempio che è hoggil maggior di Termini, e nè heb
8
be egli il Cappellone Maggiore . Nè nacquero da lui Antonio, che mori figlio
lo, e Francefco , che da Filippa Satariano hebbe don Giofeppe don Vincenzo
don Simone Franceſco Giefuita , donna Margarita Monaca, e donna Francefca.
2 E la famiglia de Satariano nobile in Termini doue godè i primi carichi di quel
la Città, e l'officio di Portolano della medefima , come ancora anticamente fù

nobile in Lipari : e delle prime famiglie di quel Ifola , d'onde difcefero quei di
Termini. Francefco gouernò la fua patria più volte, e mori Giurato nel 1627.
2 Don Vincenzo nel grado di Sacerdote è ftato promoffo nella dignità di Ar
ciprete di Termini, e da fignori Inquifitote fatto Comiffario dell'inquifitione
nella medefima, e Vicario del fignor Arciuefcouo di Palermo nella medefima
Città.
Donna Franceſca fi casò con don Ludouico Agliata , e Spatafora Barone di
Solanto, figlio di don Giouanni Agliata Caualiere dell'Abito dell'Alcantara;
e Barone di Solanto .
"
Don Giofeppe ha per moglie donna Caterina Anfuſo, figlia di don Michel
Angelo Anfufo, di quella medefima famiglia di Leontine, che da quella Città
atrafpiantata in Termini da ducento anniin circa , e fata fempre promoffa , nel
I'vfficij di Giurato, e Capitano , & hà apparentato con nobiliffime famiglie ,
particolarmente colla famiglia Lomellino da Genoua. Il don Giofeppe dalla
prima giouentù hà gouernato la fua patria coll'officio di Giurato , Capitano
più, e più volte , di Secreto , di Gouernatore del Carricatore , e Vifitatore ,
It pro Maftro Portulano di quelli di Sciacca, e Giorgenti , di Capitan d'arme nel
dar la meta à frumenti ; ne paffati tumulti , ferui, effendo Giurato, coli bene al
Rè N. S. che l'Altezza del fignor don Giouanni di Auftria hauendoli ricono
fciute, ſi moſſe a ſcriuere al Rè Catolico lettere à fuo fauore per remunerarlo .
Haue due figli don Franceſco, e don Michiel'Angelo, e due femine donna Filip
pa, e donna Girolama, che hoggi tutti viuono con quel fplendore, che richiede
la lor nobiltà,
a.
1

DELLA FAMIGLIA
OC
3
M VNS ON E.

Verao de Mufoni , ouer Munfoni gentil'huomo Catalano venne in Sici


lia col Rè Martino; perloche con fuo figlio Pietro fi fermò nella Cit

6 G tà di Catania, la cui pofterità fempre nobilmente hà viffuto.


Quefto Pietro hebbe del medefimo Rè Martino vna gran vigna ch'era di
Pietro Pagoni; ed altre vigne, etenitorii confifcati à Tomafo Crifcibeni , e ad
Antonio Patania rubelli nel 1396 , ne'quali fucceffe fuo figlio Guglielmo, che
viffe affai ricco , e fùdiuerfe volte vfficiale della Città di Catania , ilcui figlio
Giouannifù Capitano nel 1489, e 1498 , fuo figlio Pietro nel 1519, il cui Auo
Gugliel
230 TEATRO GENOLOGICO
A
Guglielmo fi casò con la figlia di Giouanni Agnotta caualiero, e regio Cöfiglie
ro del Rè Alfonzo , e Teforiero del Regno nel 1425 ,hà viffuto finalmente con ARLe
molto fplendore di nobiltà, e di ricchezze quefta famiglia Munfone in Catania,
e promoffa parimente in molt'altri vifici, e carichi della medefima Città, con
giungendofi in matrimonij con molte nobili famiglie come per gl'atti di notar
publici, e regiftri dell'Archiui fi fcorge.
L'arme di lei fono l'Agnello di San Gio: Battifta , che giace in terra con lo
ftennardo d'argento in campo azzurro.

DELLA FAMIGLIA

M VST A Z Z O.

Enne di Francia co'Normanni la famiglia Muftazzo in Sicilia, ed in Na


poli . E nel reggimento del Rè Buon Guglielmo: Rubberto Muftazzo
VⓇmandò al feruigio militare di Terra Santa fei foldati armati come feu

datario Giouanni Muftazzo Barone di Caftelleneto andò egli perfonalmente


con gente al medefmo feruigio militare . Da coftoro nè peruenne Gio: Mu
ftazzo, che fù Pretor di Palermo nel 1332 , e fuo figlio Giacomo hebbe il me
defimo vfficio nel 1347, queſto hebbe per moglie Nicolofa Muffuto , figlia di
Matteo Muffuto gentil'huomo Palermitano ch'era ftato Senatore della mede
fima Città nel 1328 , effendo Pretore Guido Filingeri i Colleghi di Matteo Muf
futo furono Nicolò Algieri,Filippo Bancheri, Manfredo Boccad'orgio, Cancel
liero del Bene, ed Andrea Dendo . Fù anche il predetto Matteo Giurato nel
1335, e nel 1340.
Con Nicolofa Giacomo Muftazzo, procreò Giouanni , Matteo , e Leonardo,
che viffero ne'loro tempi nobilmenti godendo tutti gl'vffici , e carichi della lo
ro patria,non sò veramente fe quefta nobile famiglia , e eftinta nel Regno, pro
fuppongo che sì,per non hauerne ritrouato niun'altra notitia .
L'arme di lei furono vn Gatto rampante nero, in campo d'argento.

DELLA FAMIGLIA

M VSTIOLA.

Jouanni Muftiola fù vno de'famigliari del Rè Pietro fecondo ,dal qua


le fùfempre impiegato in fupremi carichi per il Regno, nel cui tempo
G era egli paffato da Piacenza in Sicilia con fuo figlio Vberto . Quelto
effendo virtuofo , fù oltre modo amato da Guglielmo Ramondo Moncada a

Conte d'Augufta, perloche andò ad habitar in Augufta, col cui fauore pofcia
hebbe del Re Federico terzo in ricompenza di fuoi feruigi,i tenitori della Tar
gia grande, e picciola fiti ne'tenitori d'Augufta , e Siragufa ch'erano del regio
Demanio, che l'hebbe pofcia confirmati fuo figlio Francefchino Muftiola , per
ww
la cui morte fenza lafciar prole,gli fucceffe il fratello Domenico à chi fua figlia
Thomafa moglie di Vanni Valterino, c'hambedue gli lasciarono alla loro fi
glia Mannella moglie di Michele Baldo. Quefti morendo fenza figli peruenne
ro à Giouanni Valtarino figlio de'predetti Vannie Thomafa, al quale fucceffe
770
Leonora fua figlia moglie del Dottor Guglielmo Roffo Baron di Cirami, e Mr
litello ,
CSI LIBRO VI. AZT
ART
237

litello, i quali ambedue pofcia gli venderono per onze cento ottanta ad Anto
nio Afmundo, ouer Sifmundo figlio d'Adamo per l'atti di notar Giuliano Pla
tamone nel 145 che gli conceffe anche egli al Dottor Antonio Galgano di Si
ragula per anni fetti à ragione di onze 17l'anno, e l'hebbero poi confirmati il
figlio Francefco, e'l nepote di quefto chiamato Franceſco figlio del figlio An
tonio, ed hoggi gli poffede la famiglia Arizzi con titolo di Barone.
L'armi di Muftiolafono vna Muftella, ouer Donnola che corre d'argento , in
campo verde.

DELLA FAMIGLJA

M V T A.

54 10%
68
**

WARPLY
1710

:7

20
085

RA l'antiche famiglie della Città d'Oruieto nella Romagna,


fi ritroua la famiglia Muti, ouer Muta; e così la nota Ciprian
Manente ne'fuoi Annali , e Flaminio Roffo nel fuo Teatro
delle famiglie d'Italia . Paſsò indi in Sicilia nel reggimentỏ
del Rè Federico fecondo . Fiori in Mefina Tono la Muta
ch'hebbe dal Rè Ludouico gl'introiti della gabella della Sci
fa diMeffina nel 1343. Leonardo Muta Senator di quella Cit
tà nel 1410. Gio: Luca Muta col medefimo officio nel 1419 , e
1423, il quale prefe per moglie Landa , figlia di Vanni della Coruaia.
Mà la famiglia Muta di Palermoviffe fempre nobilmente, come fi vede in
Giacopino, e Nicolò Muta gentil'huomini affai ricchi . Vi fù Manfredo Muta_
che gouernò la fua Patria con la dignità Senatoria nell'anno 1413 , ifuoi colle+
ghi furono Pietro d'Affitto , Giouanni Bonamico , Bartolomeo Carbone , Giou
uanni Bellacera , e Domenico di Gregorio ; il Pretore fù Andrea Lombardo . Pa
rimente fù Senatore nel 1417,1419, € 1422 , ilcui figlio Giouanni efercitò il mes
defimo officio di Senatore nell'anno 1448, e 1451. E Pietro Mura , altro figlio
del predetto Manfredo fù Senatore nel 1452 , 1455 .

少 Manfredo,figlio del predetto Pietro fù Senatore nell'anno 1477 , i colleghia


furono Protefilao Elefante, Scipione Sottile, Raimodo Diana, Mattheo Campo,
e Gio
232 TEATROGENOLÓGICO

Giouanni Homodeo : il Prétore fù Francefco Abbatelli. Nel qual tempo per


opera di detto Senato furonola prima volta date alla luce delle ftampe le Con
fuetudini di Palermo, come appare per vna lettera feritta al Senate da Gioua
ni Nafo,Cacelliere della Città, impreffa nel fine delle Cofutudine Palermitane.
Da Manfredo nè nacque Pietro, che fù Dottor di Legge, e gentil'huomo vir
tuofiffimo . Il cui figlio Vincenzo fi maritò con Maria Incarbonell , nobile di
Barcellona. Da quefto Vincenzo nè nacquero Mario, Antonio, Pietro, e Diana.
Mario famofiffimo Dottor di Legge, honorò la fua Patria con la chiarezza,c
collume della fua dottrina . Scriffe molti volumi; come fono fopra le Confue
tudini di Palermo,fopra le Prammatiche, efei volumi foprà i Capitoli del Re
gno di Sicilia, ed vn'altro di Decifioni. Serui à S.M.diuerfe volte di Giudice del
la Corte Pretoriana, e Capitaniale di Palermo; altre di Giudice della Regia Gra
Corte. Antonino fù anche Dottor di Legge, di acutiffimo ingegno, e ſtimato di
gran riufcita, che fi casò con Margarita Sala, nobile Palermitana;e la morte im
matura preuenne gli honori dital infigne foggetto.

Sicilia viuente, figlia del predetto Dottor Antonino, e Margarita,fi casò con
don Luigi Masbel, da cui nè venne il viuente don Bernardino Masbel Auocato
Fifcale della gente diguerra di quefto Regno. Enel fecondo luogo fi casò con
Federico Auria ,Dottor di Legge , dal quale nè nacque il viuente Dottor don
Vincenzo Auria. E
Pietro fù Sacerdote di ottimi coftumi adorno, che morì nel 1646 .
Diana fi casò con Carlo
Domenech , della nobiliffima famiglia Domenech
del Regno di Valenza nella Spagna . Fra i cui anteceffori nel tempo di Martino
Rè di Sicilia, vifù vn fuo Camariero. Da Diana e Carlo Domenech nè nacque
ro alcuni figli, e tra quefti don Vincenzo foggetto dirariffime qualità, dottiſſi
no nelle fcienze, e d'efemplari coftuminella fua vita, il quale fù Vicario Gene
rale del Cardinal Doria,Afciuefcouo di Palermo, ed infieme Arcidiacono della
Metropolitana Chiefa d'efla Città , fù anco Decano della Chieſa Catredale di
Giurgenti, e Deputato due volte di quefto Regno di Sicilia,come vno del Brac
cio Ecclefiaftico . Mario hoggi viuente della Compagnia di Giesù , ftimato per
foggetto di molto merito, ottimi coftumise dottrina . Don Michele Monaco
Catlinefe,hoggidegniffimo Cellaratio nel Monafterio di Monreale,
C Do Geronimo Domenech,il quale come foggetto di buone qualità,e virtù,fù
Giudice, ed Affeffore dell'Arciuefcouato nel tempo del Cardinal Doria.Hà fer
uito à Sua M, tre volte di Giudice della Corte, Pretoriana di Palermo, di Giudice,
della R.G.C. d'Auocato Fifcale della Gran Corte, e Real Patrimonio in diuerfe
vifite del Regno;due volte di Giudice del Confiftorio, e Commiffario Generale
della mezz'Annata nominato dal Signor don Giouand'Auftria , e dodeci anni,
che ferue come Configliero di S.M. nella Piazza d'Auditor Generale della gente
di guerra di quefto Regno di Sicilia . Si caso con donna Catarina , figlia di don
Giouanne de Fontiberos, Puebla, e Narbacs chiariffimo per l'antichiffima no
biltà della Città d'Antichera, e di donna Iſabella Vafquez de Arellano, e Bufta
mantefamiglie nobiliffime della Città dello Grogno. Da'qualinè fono nati dō
na Luifa,donna Iſabella, don Agostino, e donna Franceſca Maria.
L'Armi di quefta famiglia Muta fono vn'Aquila, che vſcita dal mare, e libra
ta in aria riguardando il Sole muta le penne . L'arme della famiglia Domenech
fono vna Torre d'argeto co vnbraccio d'vn Caualiero armato,che ftà in atto di
difendere con vna lancia rotta, il di cui pezzo fi vede caduto à terra, in campo.
1 offo.

DIL
L LIBROS VIA * 33

DELLE FAMIGLE

NOBILE FEVDATARIE .

Iorirono alcuni feudatarij da circa 200 anni adietro, che per non hauerne
F ritrouatofucceffione nè cognitione fe viuono, gli toccherò breuemet
e;fra'
quali Giouanni Muzzicato , che acquiftò il feudo del Dollone Salfo nel 1457.
Thomaſo Muzzicato il feudo del Pogio di Monpeleri, de membri del Monte
Etna per fua moglie Lucia figlia di Gio: Thomafo Turtureto . Pietro la Matro
na hebbe il feudo dell'Iorgia nel 1444 , e la Caftellania di Caftrogiouanni nel
1460. Antonio Modola fù Barone de'feudi di Riſcallo , e Carlimane nel tenito
rio di Caftrogiouanni nel 1405. Franceſco Montebouino hebbe del Rè Martino
onze ducento di rendita foura le Secretie di Siragufa in ricompenza di feruiggi
Militari nel 1391. Mannella Montefereno confeguì i feudi di Giaefi nel tenito
rio di Caltagirone,e'lfeudo di Raginelgi nel 1364. Andrea Mammina hebbe il
feudo di Zanagia nel 1397. Filippo Montefufco Caualiero ottenne onze cin
quanta di rendita ogn'anno in feudo foura li Mortizzi del Regno . Girolamo
Maringo hebbe il feudo di Gallifi nel 1556. Rubbertello Muffo confeguì il Pon
5. taggio del Gargatore di Mazzara nel 1474.

Rai Baroni feudatarij moderni d'anni cento, e meno veggo Antonio Ma


F netti Barone del feudo di Giarrenti. Fiore di Mafo del feudo di Catatauſi.
Giofeppe Muxotto della metà del feudo del Zarbo. Giofeppe Moncaldo del feu
CAM do di Brucchito ouer il Feghotto.Giófeppe Milo della Salina di Trapani . Don
Paolo Muxunifi del feudo di Sentineo nel tenitorio di Caftro Reale . Mariano
243 Montemurlo fù il primo acquiſtatore della Baronia della Mélia, ch'erà di Cafa
103 Caluelli per aggiudicatione, mentre effercitaua l'vificio di Procuratore. Cirino
Martello d'Augufta fù anche il primo che s'infeudò il loco de pozzo grande,fi
nalmente di quefti Baroni moderni vi nè fono affai, che poffeggano i feudi per
aggiudicatione de' loro crediti , e per compra, ed Io l'honotati per correfpon
D
dere il mio tema ch'è di fcriuere i Baroni del Regno antiche, e inaderni, e non

C altrimente intendo, perche la Nobiltà chi l'hà fe la gode, e chi non l'hà benche

OKI fia Baronerefta ne'fuoi puri termini, perche gufto di non far pregiuditio à néſ
della
04 funa famiglia nè dar nobiltà à chi non n'hauc , nè leuarla à chi n'haue,
lettuta degl'Flogij chiaramente fi fcorge l'antica , e moderna nobiltà delle
An ato Mac M
famiglic.
Tra gl'huomini virtuofi della Cafa Muxiunifi della Città di Caftroreale, fio
rì il Dottor Pietro, che viffe affai chiaro nella facultà legale , per lo che fùret
toredegli ftudi publici della Città di Catania , molte volte Giudice della fua
patria, procreò egli à Giofeppe, che con donna Felice di Marco fua moglie fe
ce il viuente don Paolo Barone del feudo di Sencineo, e regio Secreto della ſu
foss
detta Città del Caftro . Il quale con donna Maria Calamonetti fua moglie pro
creò il viuente Dottor don Lorenzo, che giouenetto dona faggio di buona reu
31
fcita nella Legge profeffando fin'hora l'vrficio d'Auuocato .
L'arme di quefta famiglia Muxiunifi fono vn vcello fpreuiero , che tiene ne
gl'artigli vnforge, ò mure, e guarda i raggi del Sole.

Gg SVP
TEATR
O OGICO
234 GENOL

SV P PLIMENTO .

DELLA FAMIGLIA

B V Z Z ET TA.

S:

Ella mia prima parte del Teatro lafciai di far mentione del
ramo della famiglia Buzzetta c'hoggi viue in Meffina , ed in
Reggio ; percioche Giouanne la Bozzetta pafsò da Meffina
in Reggio , doue prefe moglie nobiliffima di cafa Raffone,
hebbi due figli maſchi, ed vna femina,li maſchi furono il mag
giore Antonio che corrottamente fù'detto Antonello ; di cui
nè nacque Saluadore, Ruggiero, e Marfifa. Di Saluatore , An
tonio, Gio:Battifta , e don Giacomo Prete.
Dal fopra nomato Alfonzo, nè nacque Giofeppe , che al prefente viue, e don
Vincenzo Sacerdote, e due figlie femine. 159 Ach

Del fopradetto Simone fratello d'Antonello , ne nacquero don Marco Sa


cerdote , e due figlie femine Giulia , e Lucretia , ed vn'altro maſchio nomato
Giouanne, di cui nè nacque Franceſco la Bozzetta , e del detto Francefco , An
tonino . Alcuni altri rampolli di lei pur fin a'noſtri tempi fioriſcono con me
diocre fortuna.
LE
L'arme di quefta predetta famiglìa fono otto palle roffe in campo d'oro.

2. 1 W
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Sidees 11 J C

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ODIDE I BAR O. O VE A 3
235

ord crim

";}DELLA FAMIGLIA

NAPOLI.

COD

TEILY D

OX

RA Simone di Leontino Veſcouo di Siragufa, nell'elogio del


la caſa Leontini, dice che Vghetto , e Nicolò Caracciolo pa
dre , e figlio di Napoli diedero principio alla famiglia Na

+ poli di Troina in Sicilia . Queiti dice egli guerregiando in


Sicilia a'feruiggi del Rè Rubberto di Napoli, furono preſi
con alcuni caualieri, e condotti in pregione nel Caftello re
gio della Città di Leontini, dopò alquanta carceratione a'
prieghi del Conte Riccardo Paffaneto Conte del Graffoliato
furono dal Rè Federico fecondo nel 1300. del Signore liberati, ed hebbe Nico
lòper moglie Gratiana forella di Pietro Leontini, col carico di Caftellano di
Troina,con la giuriditione ciuile durante la fua vita . E perche eglino erano
Napolitani, furono ambedue dal vulgo folito fempre ad vfar mille corruttioni
chiamati Vghetto , e Nicolò di Napoli,come auuenne a'Bologni cognomina
tianticamente Beccadelli , a Bardi con l'agnome di Maftro Antonio , la Ro
mano e tant'altre famiglie nobili, che per la rozzità di quei antichi tempi , fi
WWW feruirono degl'agnomi in cambio de'loro antichi cognomi.
La nobiliffima famiglia Caracciolo di Napoli , e ſtimata di tanta antica no
biltà,quanto n'è incerta l'origine trà gli Scrittori Napolitani ; non mancano
alcuni in dir ch'ella fia antica naturale nel Regno di Napoli, deriuata d'vn fa
mofo Capitano Greco chiamato Caracci , che fù lafciato da Giorgio Maniace
Gouernador della Citrà di Napoli , e ciò l'afferma Giofeppe Mormile in vn fuo
libretto delle cofe illuftre di Napoli.
Alberico di Durazzo nella ſua hiſtoria di Puglia dice, che il principio de'Ca
raccioli nacque da Caro zolo Patritio Coftatinopolitano,che vene indi in Italia
con Eleuterio Efarco di Rauenna nel 616,del Signore dal quale il gouerno di Ca
pagna Felice hebbe. Il cui figlio Theodoro fù cognominato di Carazolo , i cui
Gg 2 pofte
236 TEATRO GENOLOGICO

pofteri pofcia di mano in mano furono cognominati Caraccioli, di manierache


mercè la fua molta antichità non è conosciuta la di lei origine, però i tanti Prit
cipi, Duci, ed altri fupremi perfonaggi nel fpirituale, e Temporali,e gli Domi
nij di tante groffe Baronie , ch'ella ha goduto , e conferua a'noftri giorni, fi fà
ftimare tra le più illuftri d'Italia! O
Scriffe della medefma guifa don Mauro Orioles nel trattato della famiglia
Spadafora, oue dice che Federico, e Pietro di Napoli ambedue figli del fudetto
Nicolò Caftellan di Troina , hebbero per mogli Tvno Defiara, e l'altro Manduz
za figli di Rubberto Spadafora, ed Vghetto, l'altro figlio del medefimo Nicolò
fi casò con Vannina d'Antiochia defcendente di Bartolomeo.
Federico procreò Vgo, Antonio, e Rubberto di Napoli, Pietro pure à Nico
lò, e Adriano, che reuſcirono valorofi Caualieri.

Il Dottor don Ottauio Caracciolo nella dedicatoria ch'ei fà al Reggente don


Giofeppe di Napoli Duca di Campobello,delle Decifioni Pretoriane, dona prin
cipio alla famiglia Napoli, dal predetto Nicolò Caracciolo di Napoli, e queſte
fono le fue parole .
Mira in omnes humanitas tua, quid in fingularis? tuum de Neapolis cognomen cir
cumfertur, & pace tua dixerimfalfo tua familia maiores infigniti cognomine Carac
cioligloriantur de Nicolao illo de Neapoli vulgatum illud ac tuitum , qui ad diri
mendaslites arbitrer electus 1305. ab orbe reparato, Nicolaus Caracciolo de Neapo
li , vt itidem . E quel che fegue.
Ilpredetto Vgo di Napoli figlio di Federico con fua moglie Leonora Alciuar
figlia di Nicolò Alciuar nobile Catalano, e Falconiero del Rè Alfonzo, nè nac
quero Federico, e Nicolò , ed Aluita moglie di Federico di Pomar Cauallariz
zo reale del medeſmo Rè, e per l'affetto materno i predetti fratelli Federico,
Nicolò di Napoli tolfero per arme il giglio d'oro in campo azzurro, al quale
Federico v'aggiunse le due rofe per fua moglie Antonella Rofta, figlia di Fabio
Baron di Buxalca, perche l'arme della cala Roftafono vn campo diuifo d'vna li
nea d'orofoura azzurro con due rofe d'oro , e di fotto verde , e così ancora Ni
colòper fua moglie Alduzza, figlia di Giouanni Guerao de Pomar, e forella del
detto Federico de Pomar, l'aggiunse due ftelle d'oro, già che la famiglia Pomar
di Catalogna, fà per arme due ftelle d'oro in campo azzurro, e della medefma
guifa han feguitato i loro pofteri.
Hebbe in dote il fudetto Nicolò di Napoli il feudo di Gaefi acquiſtato per fer
uiggi militari dal predetto Gio: Guerao di Pomar fuo focero, fatti al Rè Marti
no, c fe nè inuefti col titolo di Barone , il qual feudo pofcia pafsò per ragion di
Matrimonio alla parte feminina, come in altro fuo luogo fi vede . Procredegli
nondimeno Francefco, che fù padre di Nicolò terzo , il quale prefe per moglie
Benuenuta degl'Vberti di Catania figlia di Francefco , difcendente del Conte
Scaloro , per contratto matrimoniale nell'atti di notar Gio: Florello di Cata
nia à 14.
di Febraro 1437 , con la quale procreò Criſtofaro , e Paolo di Napoli,
che viffero nobilmente.

Da Criftofaro nè nacquero Fabritio , e Silueftro di Napoli regij Caualieri,che


ficafarono con donna Coſtanza , e donna Felice di Bafilio , e Čardona forelle
nobile Meffinefe , ed Antonino che fù Giudice della Corte Pretoriana, cd Auuo

cato Fifcale della Regia Gran Corte , il quale procreò donna Beatrice , che fù
moglie di Leone di Valguarnera , figlio fecondo genito del Conte d'Afaro . Il
Dottor Franceſco, e Lattantio di Napoli : Il Dottor Franceſco fù Giudice della
Regia Gran Corte nel 1544, e Vicario Generale per il Regno più volte , Auuo
cato
DAD SE I BRƠ VI. T 2237

cato Fiſcale della Regia Gran Corte, del Real Patrimonio , é Deputato del Re
gno, e nel 1557, fù eletto dal Catolico Rè Filippo fecondo Reggente nella fua
Real Corte, come fi legge nel Priuilegio di Duca di Campobello in perfona di
don Giofeppe di Napoli all'hora Reggente nel 1638, fù egli zio del Dottor don
Girolamo di Napoli Prefidente del Confiftorio, Maftro Rationale , e Deputato
del Regno nel i 580.
Nè nacquero dal predetto Dottor
Ne Franceſco , e donna Antonina Minutoli
nobile Meffinefa fua moglie Anton Francefco , Girolamo , Fra Ifidoro Caua
lier di Malta nel 1565 , don Gio : Battiſta di Napoli Caualier di San Giacomo
della ſpada , donna Vicenza moglie d'vn caualiero di cafa Papardo Meffineſe,
e dopò di don Martino Timpanaro, e Ventimiglia Baron di Ĉaftelluzzo , Ce
cilia moglie di Pietro di Benedetto nobile di Meffina , e foro Flauia monaca,
nel Monaftero de'fetti Angeli di Palermo:
1
Lattantio procreò Vicenzo Paſquale, ed Antonino di Napoli ; Il predetto
X Pafquale ficasò con donna Maria Bonaiuto , figlia del Baron della Motta di
Fermo ; con la quale procreò Fra Franceſco,e Fra Flaminio di Napoli Caualier
a di Malta.

Dal predetto Vicenzo nè nacquero Fra Lattantio Caualier di Malta riceuu


to nel 1602 , don Paolo, che fi casò con donna Giouannella Romano forella
del Baron di Cefarò , don Antonino , e don Fabritio di Napoli . Pur il predetto
Pafquale fece à don Francefco, e don Giofeppe , e'l fudetto Gerolamo anche à
don Giofeppe di Napoli , che viffero con glifplendori della nobiltà ; e così per
non hauer coftoro lafciato prole, s'eftinguì la poſterità del detto Criſtofaro di
Napoli,che fù chiariffima in Sicilia.
Dal prenarrato Paolo di Napoli figlio fecondo del Nicolò , e fratello di Cri
ftofaro, e donna Maria di Giouanne nobile Meffinefa fua moglie nè nacquero
Fra Thomafo di Napoli Caualier di Rodi riceuuto nel 1475, Fra Gio: Ânto
nio di Napoli nel 1477, e Filippo di Napoli , chefù genitor di Paolo , che con
donna Leonora Larcan de'Baroni di San Fradello , nè nacque Ceſare, il Dottor
Girolamo , che fù Giudice della Regia Gran Corte nel 1572, nel 1580, Deputa
to, e Maſtro Rationale di queſto Regno, e Preſidente del Confiftorio nel i592,
Filippo,e Paolo.
Da Cefare nè nacquero Ottauio . Da Filippo, e donna Maria Lauia , e Bolo
gna figlia di don Franceſco Lauia nobiliffima famiglia antiche di Catania re
gio caualiero , come per Priuilegio dato in Meffina à 12 di Marzo 1529, ſi ve
ade , e donna Antonina di Bologna fignora Palermitana , nè nacquero il Reg
gente don Giofeppe Duca di Campobello , don Rocco , e don Giouanne di
Napoli.
Ildon Rocco procreò don Giofeppe , che primieramente fi casò con donna,
Maria Romano, e Colonna figlia di don Mario Baron di Cefarò , e pofcia con
donna Elifabetta Landolina, e Gioene Baroneffa dell'Imbacchari , con la quale
procreò don Rocco hoggi Prete, e don Gaſpare , che fi casò con donna Flauia
Lanza figlia vnica di don Pietro Maria Lanza Baron di Longe parente del Prin
cipe della Trabia, e don Giouanne che non fi casò . Dal detto don Paolo ,
but donna Agata N. nobile Meffinefa , nè nacquero il Vefcouo di Patti don Vin
cenzo , il quale oltre la bontà della vita , fù zelantiffimo del giuſto , e dell'
honefto, viffe Veſcouo 40 anni in circa , hauendo ſtato pria Cappellano d'hono
re di S. M. e confeffore della Regina noftra fignora, rifiutò egli di andar Veſco
uo d'Agrigento non volendo laſciar quel di Patti , ed interuenne più volte Ca
po di
1

-238 TEATRO GENOLOGICO

podi Parlametó diquefto Regno del braccio Ecclefiaftico, e riguardadolo con


occhio fanto il noftro Rè Catolico , lo nominò Arciuefcouo di Palermo , che
contra fua volontà lo riceuè, non hauendone ambitione niuna , e mentre fi fta
uanofpedendo le bolle Ponteficie fel chiamò il grande Dio nella Celeste patria
con vniucrfal duolo nel 1648. laſciando molto odor di fantità, e don Annibale,
che fi casò con donna Cornelia Moleti, e Balfamo nobile Meffinefa.
Il predetto Reggente don Giofeppe di Napoli gode primieramente molte
volte il Giudicato della R. G. C. del Confiftorio , e poi quel di Prefidente del
Tribunale del R. P. ed andò finalmente col carico di Reggente nella Real Cor
te di Spagna, doue dimorò fedeci anni ftimatiffimo del inuitto noftro Rè, da
chi hebbe il titolo di Duca di Campobello , e fuoi figli, e nepoti , mercè i fuoi
molti feruiggi, furono honorati di carichi fupremi, ed habiti come fotto five
de, ed hoggi pur il viuente don Giofeppe di Napoli , e Barrefe Principe di Re
futtano, e Duca di Campobello capo hoggi della fua famiglia, figlio di don Ge
rolamo, e donna Elifabetta Principe, e Principeffa di Refuttano ; haue hauuto
mercede da S. M. nel 1653. dell'habito dell'Alcantera per feruiggi de' fuoi, e da
lui medeſmo.

Nella prima parte del mio Teatro al fog. 34. fifece mentione di quel valoro
fo foldato Marco di Napoli, chefù eletto tra dodeci caualieri Italiani, che com
batterono con Francefi alla Ceregnuola , nondimeno dell'antica nobiltà di que
fta famiglia nè fà chiara mentione il real Priuilegio del Duca di Campobello,
che così egli dice.

Nos Philippus Dei Gratia Rex. Quapropter cum Illuftris fidelis nobifque dilectus
don Iofeph de Napolespræter dotes,& ornamenta quibus naturaſua eft instructus, ca
fitfamilia prognatus que illuftrium virorum ferax infignes dedit omnium ordinum
viros togatosJagates, infulatos, Antistites , nimirum, Regios Confiliarios,milites ordi
num equestrium, Nos identidem memoria repetentes quidquid illius maiores omni tě
pestate nostris commodis egregie præftiterint , præfertim recordamur Francifcum de
Neapoli, quem bene legibus imbutum,&fpectataprudentia infignem Philippusfecu
dus auus, ac dominus meusfelicis recordationibus Bruxellis adfe euocauit in Flandrið
anno millefimo quingentefimo quinquagefimofeptimo, & Regentem noftrifupremi Ita
lici Confilij elegit, nec non Hieronymum de Neapoli ( qui deinde eft fubfequutus) vi
rum vnde quaque perfectum, & anno millefimo quingentefimo octuagefimo Magiftru
Rationum, deinde Prefidem Sacri Confistorij Regiæ noftre confcientia effectum cenfen

te eodem Rege. Perpendentes deinceps quod vtriufque decora, & ornamenta excepit
don Iofeph de Napoles eiusfobrinus, qui cumulatiori aceruo merita meritis aggerande
per quamplurimos annos non in uno magistratu nostris vtilitatibus inferuijt, & qui
dem egregio quoque probante donec ad toge culmen nostro iuditio eft euectus . Nam cu
in Sicilia ageret Prefidem noftri Patrimɔnij infignem magnamque operum nobis na
uauit,prudentiaque, & maxima dexteritatefuo munerifatisfecit , illum acciuimus
in Hifpaniam in noftro fuppremo rerum Italicarum Senatu Regente Sicilia creaui
mus,in quo trefdecim ab hinc annis maiores gentilefque fuos imitatus tanta nobis ob
fequia præftitit iura , & regalia noftra acriter defendens tam in ipfo Supremo.Con
filio, quam extra officij cancellos inpriuatis omnibus Ministrorum Confilijfeu Comi
tijs habitisob negotia grauifima ftatus, magnique ponderis , & momentispectantia
conferuationem huius Monarchiafalutem , & regimen eiusfumma animi vigilätia,
contentis Studijs nostra omniumquefatisfactione, ac laude, in quibus omnibus tanta,
tam praclara exhibuit defe testimonia ut licet officium Decani exerceret,ficut in
pre
LIBRO VI. 239

2 præfentiexercet in dicto nostro Suppremo Cofilio, & vacuum reperiretur mūnus Pra
2 fidis Tribunalis Magne nostra Regie Curie in prædicto noftro vlterioris Sicilia Re
gno, & quodmultis ab hinc annis ei demandatumfuit regimen Tribunalis Patrimo
nij nostri eiufdem Regni nullius humeris nifi prædicti Regentis tantum rerum noftra
iterum fidere decreuimus præcæteris qui fe fe nobis obtulerunt. Et quodpræ
clarius est,magifque eius fidelitatem probitatem integritatem, literas, longioremque
rerum, negotiorum experientiam oftendit quamuis predictum noftrum Patrimoniu
prope lapfum,exhauftrumquefit, &fuis bumeris iterim impofitum è republica duxi
26 muspro nunc eum detinere in prædicto nostro rerum Italicarum Confilio, donifque Re
gijs eum cobonestare, ut tum laborum fuorum aliqualiapremia confequatur , tumfi
mul liberalitatis noftræ iuftum monumentum existat, cuius egregia gloria ftimulis
concitati ad viam virtutis , & de nobis benemerendi capeffendam omni contentione
animi,& corporis coeteri alliciantur. Itaquepræclaro quodam ornamento quod infa
miliam eius ,
fuofque pofteros in perpetuum permaneat, & ad Ducatus gradum, & bo
norem ipfumprouehends ,Terramque Campihelli nuncupatam, quam in prædičio ul
terioris Sicilia Regno iuftis titulis à noftra Regia Curia tenet, & posfidet, diclo Duca
tus Titulo infigniendam,illuftrandamquefancimus . E quel che fiegue.Dato in Ma
drid à 14 d'Aprile 1638,exequute in Regno in detto anno.
Trattando di lui vn certo fcrittore, alludendo alle fue armi,ed alle fue effigie
gli fece la feguente Epigramma,
Quid video ? que nostra finu dat lilia tellus,
Ha tibi ter Iofeph maximè lataparat?
Quid video? que noster habet polus asira,fouetque,
Largior bac vni donat habere tibi ?
Iure tot immenfos virtus tua pofcit honores,
Quidquidodoris babet terra dat, astra iubar.
Sic Iofeph benèfemperoles femperque renides
Lilio olente trabis omnia, luce trabis.
Procreò egli con donna Lauria di Settimo fua moglie don Girolamo Princi
pe di Refuttano Caualiere di San Giacomo , donna Maria , che primieramente
fùmoglie di don Thomafo Bellacera Barone di Ragalmici , pafsò pofcia alle
feconde nozze con il Marchefe di S. Cataldo don Vincenzo Galletti, ed vltima
mente con don Pietro di Gregorio Duca di Tremifteri Reggente, e Prefidentes
di Giuftitia . Il predetto Reggente do Giofeppe s'inuefti della Baronia di Capo
bello detta la Guardiola nel 1618 , e 1622 , ed hebbe il titolo di Duca nel detto
1
anno 1638 , doue gli fabricò la detta Terra di Campobello, e nell'anno 1624,ac
quiftò la Baronia di Refu tano, ed iui parimete gli fabricò la Terra di Refutta
no,che la diede al predetto don Girolamo fuo figlio primogenito con titolo di
Principe nel fudetto anno 1627...
D. Franceſco Veſcouo di Belcaftro , don Carlo Somiglier di Cortina di Sua
Maeftà nel 1642 Abbate di Santa Maria della Noara e di Sant'Andrea di Piazza ,
elemofinario magiore di S.M.don Antonio Principe di Santo Stefano Caualiere
Gdi San Giacomo , che fi casò con donna Maria Gomes de Siluera, e Ventimiglia,
e foro Gioseppa Maria monaca nel Monfterio della Pietà di Palermo.
Don Girolamo Principe di Refuttano Caualier dell'Habito di San Giacomo,
che del Rè Catolico nel priuilegio del titolo di Principe viene con le feguente.
parole oltre modo incomendato. ‫ ܃‬، ‫ܐ‬
6 Que fit inter arduas negotiorum nestrorum curas , nequaquam prætereamus viros
eximia fide auita , & propria nobilitate infignes titulis, honoribus condecorare .
Quamobrem cum Illuftris confaguineus nofter fidelis dilecte don Hieronymus de Na
poles,
240 TEATRO GENOLOGICO

poles, & Borrefi, præter dotes, & ornamenta quibus natura fua eft inftructus, cafit
familiaprognatus, que Illuftrium virorumferax præclaros dedit omnium ordinum
viros, togatos f
,agatos,infulatos, antiftites, nimirum Regios Confiliarios, Milites ordi
num equeftrium,atque eiusdempaternum genus , quafi adiecitio quodam lumine Il
luftret, nobilitas materna: nos identidem memoria repentes quidquid maiores omni tem
peftate noftris comodis egregie præftiterint ræfertim recordamar Francifcum de Na
poli quem bene legibus imbutum, & ſpectata prudentia infignem Philippbusfecundus
Auus,ac Dominus meus fœlicis recordationis Bruxellis ad fe euocauit in Flandriam
Anno 1557 , & Regentem nostri Supremi Italici Confilij elegit: Necnon Heronymus
de Napoli (qui deinde eft fubfequutus ) virum vndequaq;perfectum . Et Anno 1580 .
Magistrum Rationum deinde Præfidem Sacri Confistorij Regia Confcientia effectum
cenfente eodem Rege. Sed vtriufq;decora, & ornamenta excepit don Iofeph pater qui
cumulatiori aceruuo merita meritis exagerando plurimos Annos non in ʊno Magiftra
tu nostris vtilitatibus inferuijt, & quidem bonis omnibus probantibus, donec ad toge
sulmen noftro Iudicio est euectus: nam cum in Sicilia ageret Præfidem nostri Patrimo
nij illum acciuimus in Hifpaniam ,& in noftro Supremo rerum Italicarum Senatu Re
gentem Sicilia creauimus. Hinc in beneuolentiafignum , & amoris argumentum don
Hieronymum ipfum,& maiorum titulis clarum, & fuo merito innixum ad culmen
faftigiumq,Principatus euehere, & adPrincipatus gradum extollere decernimus , que
Titulo infignimus eius Terram de Refuttano quam in dicto nostro ulterioris Sicilia

Regno in feudum à nobis,& nostra Regia Curia iuftis( vt afferit) titulis tenet,&pof
fidet. E quel che fiegue.Dat.Madriddie 7. Menfis Iunij 1627.Exequute in Palermo
nel detto Anno .

Il predetto don Girolamo Principe di Refuttano con donna Lifabetta Barre


fe Baroneffa della Pietra d'Amico, e della Terra d'Aleffandria, procreò don Gio
1
ſeppe Principi di Refuttano, e Duca di Campobello , indubitato fucceffore del
le dette Baronie della Pietra d'Amico , e Terra d'Aleffandria caualier virtuoſo,
ed imitator de'fuoi antichi predeceffori,hoggi capo della fua famiglia , e fi man
tiene con gli fplendori della vera nobiltà nella Città di Palermo, don Pietro Ca
ualier dell'Ordine di Calatraua, che fù Menino della Regina donna Iſabella nel
1643 , e tiene ottoceto fcudi ogn'āno fua vita durante foura le fpoglie di fede va
canti di queſto Regno ,in virtù di lettere reali dati in Madrid à 2 di Marzo 1652,
exequute in Regno à 2 di Ottobre fequenti per feruiggi fatti del detto don
Pietro,e per efler ftato Menino della Regina nelle quale lettere, ed altre dirette
al Vicerè di Sicilia . Dat.in Aranzcufa à 8 di Maggio 16 52.exequute a 2 di Otto

bre, fi leggono iferuiggi reali fatti per detto don Pietro, come per il Reggente
don Giofeppe, e dell'Abbate don Carlo Somiglier di Cortina, e per vn tranſunto
fatto nell'atti di not: Gioſeppe Furno di Palermo nel 1653, ed hoggi è tratenuto
foura le Galere di Sicilia con ottanta fcudi il mefe, è la futura fucceffione di Go
uernadore della Galera Militia di detta Squadra , con a16 fcudi il Meſe dopò la
morte del viuente Principe di Palagonia proprietario di quella , ed in confide
ratione delli molti feruigi fatti à S.M.come fi veggono per le fopradette lette
re, ed altri inftrumenti, come in effetto gouernando la detta Galera militia ,
feruendo per l'affenza del Principe di Palagonia,il Signor don Giouanni d'Au
ftria, che fi partì di Sicilia à 28 di Maggio del 165 1 , per l'acquiſto di Barcello
na nel viaggio s'incontro col Vaffello Leon Coronado Franceſe , con chi com
battè valorofamente , e nè riportò vna mortal ferita nel petto di maniera che
puoco mancò di perdere la vita; onde attēdendo à fi fignalati feruiggi la Real
Maeftà gli diede i fudetti 800 fcudi annuali. E racquistato pofcia il detto don
Pietro la priftina falute feguì il medefimo fuo gouerno affiftendo nella preſa di
Barcel
1
EI BR300 VI. A
24f

Barcellona fucceffa nel 1652 ; doue il Sereniffimo fignor don Giouanni volen
do andar contro l'Armata Francefe à quelli mariauuicinatafi, lafciò in guardia
del Porto di Barcellona fei Galere comandate dal detto don Pietro, e cercando

in tal tempo alcune Barche, e Bregantini nemici foccorrere la detta Città , det
to don Pietro col folito fuo valore gl'inpedì l'ingreffo; mà non con poco traua
glio, qual carico hebbe poi altra volta della Squadra di Sicilia in Cartagena ,
per hauer paffato in Madrid il Marchefe di Baiona Generale di detta Squadra
vittoriofo con la fua Galera in Sici
per infino alfuo ritorno , d'onde ritornò
lia , con la Squadra guidata del Marchefe di Baiona Generale di lei . Doue al
cázò il fuo foldo di- feudi 2 16 il mefe.E haue fi impiegato anche in altri fupremi

per la real corona di Spagna,doue fin'hora lodeuolmente perfeuera. Don Carlo


Abbate di S. Pietro , e Paulo d'Agrò caualier virtuofo , ed imitator de' (uoi anti
chi, e donna Lauria hoggi moglie di don Giofeppe Vicenzo Filingeri Conte di
San Marco, e donna Beatrice che morì fanciulla.
Tra gl'antichi Vefcoui,ed Abbati di regij patronati della famiglia Napoli , fi
leggono do Gioua di Napoli Vefcouo di Cefaludi, che per la peritia delle lette
re,e per le fue virtuofe qualità fù vniuerfalmete a mato, e riuerito , e precisamente
del Rè Federico fecodo,dal quale fù impiegato in molti importati affari.Filares
to di Napoli Abbate Comedatario di Santa Maria d'Ambula in Meffina, Giouan
di Napoli Abbate Comedatario di S.Filippo nel Valdemona per bolle del rs14.
Donna Camilla forella del detto don Giofeppe Duca Reggente , fi casò con
don Petro di Settimo Palermitano,il quale fù diuerfe volte Giurato di Palermo.
Nondimeno anche ella à goduto nobiliffimi congiungimenti matrimoniale ;
1
percioche il detto Paolo, oltre donna Leonora Larcan,hebbe à donna Beatrice
Baffano; e Gio: Matteo di Napoli figlio di Paolo, fi casò con donna Leonora Ca
ftelli figliad'Antoni Rainero Secreto di Catania nel 1495: e Gio: Tomafo altro
.1
figlio di Paulo con Angela la Via nel 1494. Orfola con Gio: Pietro Grimaldi de"
Baroni della Guzzetta. Silueftra con la cafa Solima de'Baroni di Caftania . Si

gifmunda figlia d'Antonino , con Antonino Bafilio , e Cardona caualier Melli


nefe, don Antonia Napoii fi casò con don Vicenzo Roffo , e Camoli de'Baroni
di Cirami, don Pietro Napoli fi casò con donna Siluia Paternò di Catania de'
Baronidel Bifcati, don Vicenzo con donoa Lauinia Bonanno, don Antonino fi
casò con donna Cornelia Balfamo, figlia del Viſconte di Francauiglia , cosi con
196 5 .
la cafa Giouanni, e Gregorio di Meilina anticamente .
!
Nel capobreui fi legge Fracefco di Napoli figlio naturale di Pietro di Napoli,
che per feruiggi hebbe del Rè Martino il feudo di Cinifi,nondimeno casò ſua fi
glia nobiliffima, e pur il predetto don Girolamo di Napoli Prefidente del Gon
fiftorio hebbe altri due figli naturali mafchi ,ed vna femina che fù monaca nel
Monafterio della pietà chiamata foro Fulgentia , e molt'altri congiungimenti
" Ge
matrimoniali nobili quefta famiglia ha goduto.li
Glifopradetti Fra Francefcoje Fra Flaminio di Napoli Caualieri di Malta fu
rono riceuuti cioè derto Fra Francefco nel 1571,e Fra Flaminio nel 1585 , quale
combattirono valorofamete in ogni occafione, come lo dice l'Abbate Pirri di
tutti li fei predetti Caualieri di Malta nel terzo libro che fa della Sicilia Sacra
fog 304. in margine della dedicatoria del Vefcouo di Patti, è fog. 548 € 5 5 8. - 2
I fopradetto don Carlo di Napoli Sumiglier di Cortina di S. M. fù caualiere
affai celebre nelle virtù, com'è notorio hauendo ciò fatto conofcere per hauer
mandato in luce vn libro intitulato Anaptyxis ad Faftos P. Ouidij Nafonis an
no 1638, ftamparo in Anuerfa, la qualopera è ftimata degl'huomini virtuofi. ?
La Cappella di detta famiglia Napoli viuente in Palermo,enella Chiefa di S.
Hhis Gioi
242 TEATRO GENOLOGICO

Giofeppe de' Chierici Regolari di Palermo, nominato il Beato Andrea Auellino,

nella quale vifono l'infrafcritti arme.


L'arme di queſta famiglia viuente in Palermo fono vn giglio , e due ftelle d'

oro in campo azzurro..


Afciai di dire nell'elogio della famiglia Barreſe la pofterità delli Baroni del
la Pietra d'Amico,e Terra d'Aleffandria nel 1542, defeēdēte de ' Principi di
L
Pietrapercia, e Marchefe di Militello, le quale Baronie furono poffeffe da Nico
lò Barre e , che fù padre di don Francefco , di don Blafco, di don Vicenzo, cdi
donna Hippolita . Da don Vicenzo , don Abbo , e figli femini, il detto don Ab
bo non fece prole. Dal don Franceſco nè nacque don Carlo , che morì fenza la
fciar prole, e donna Beatrice . Il don Blafco procreò don Pietro don Giouanni,
ed altri. Però la detta donna Beatrice fi casò col detto don Pietro fuo coggi
no,e procrearono ambedue la viuente donna Eliſabetta, che fù moglie del detto
don Girolamo Napoli Principe di Refuttano , e fucceffe nelle dette Baronie per
la morte di don Carlo . E pur donna Agata moglie di don Sigilmundo Platamo
ne , e donna Melchiora tutti viuenti , ed hauendofi eftinto ancora la linea di

don Giouanni Barrefe della cui femmenina nè viene il Principe della Trabia, ed
altri titoli , reſta la detta donna Elifabetta capo della caſa Barreſe madre del vi
uente Princicipe di Refuttano don Giofeppe di Napoli, e Barrefe , e de'fuoi fra
telli, e forella.
DELLA FAMIGLIA NARO .
Iv D

Iffe con chiara nobiltà la famiglia Naro nella Città di Siragufa, ed in altro

nel 1407, il cui figlio Filippo fù Protomedico della medefma Camera , e com
prò ilfeudo di Ragalmandari per onze so, da Perruzzo Länza per l'atri di not:
Giouannuzzo di Minardo nel 1431, che fù poida fuo potere ricuperato da Fer
dinando de Velaſchez parente del detto di Lanza. Perloche il predetto Filippo
comprògroffi poderi che gli fucceffe fuo figlio Rinaldo Barone de'feudi di Ca
dedi, e di Budalefi, Pe

Queftifeudi furono di Rinaldo di Riua, e Gio: Nicolòdi Pompeo gentil'huo


mini Siragufani comunimente nel 1453 ,al Gio: Nicolò nella fua metà gli fuc
ceffe Bartolomea fua figlia, moglie di Rinaldo di Naro predetto à chi fuo fi
glio Giouannello nel 1492,per la cui morte ſenza lafciarprôle gli fucceffe fua
forella Leonora de Marinis.re dcast
Francefco di Naro altro figlio del Protomedico , Filippo fù Maftro Secreto
della predetta Reginal Camera, e la fua pofterità viffe nobile, e ricca .
Fra Francefco di Naro fù Gaualier Gerofolimitano nel 1521. Fra Rinaldo di

Naro hebbe il medefmo ordine nel 1548, e lafciarono gloriofo grido nella Mi
litia . Così parimente il Caualier di Malta Fra Giofeppe di Naro riceuuto nel
1561 , e molt'altri virtuofi Caualier fiorirono di quefta , che per non faperne i
nomi proprij , fi laſciano; hauendofi parimente ella congiunto in matrimonio
con le principali famiglie della medefma Città di Siragufa, percioche il predet
to Protomedico Filippo fi casò con la figlia di Gio: Balena , che fù Senator di
Siragufa nel 1404 , 1408 , e nel 1423, cfuofiglio Rinaldo à Bartolomea di Pom
peo,Francefco l'altro figlio Maftro Secreto, hebbe per moglie Almeria,figlia di
Giouanni di Mont'alto de'Baroni di Molocca,

Viffe parimente quefta famiglia nella Città di Naro con molte ricchezze,
oue hoggi eftinta, e fe nè fcorgono folamente alcune Cappelle.
Fece ella perarme cinque mezze Lune d'argento in campo azzurro,l'vna,
l'altra con le corna in giù,e fopra vna ftella d'oro. DEL
LIBRO VI. 243

$ DELLA FAMIGLIA

NASSAR I.

fcorge antichiffima, e Feudaria nel tempo del Conte Ruggiero la famiglia


Naffari, di cui haueua paffato Riccardo Naffari Francefe col medeſmo Co
te, à feruirlo con l'arte militare,del quale acquiftò in ricompenfa vn Cafale, che
fù chiamato dal fuo cognome Naffari, e la gabella del vino della Città di Mef
fina,per la cui morte il medefmo Conte gli diede ad Anfaldo Viſconte d'Arri
marito d'Vloa Naffari figlia del predetto Riccardo.
D'Anfaldo, ed Vloa Vifconte, e Naffari nè nacquero Riccardo, Bonfignoro,
e Ruggiero ,che per il dominio del Cafale di Naffari, perderono il cognome di
Vifconte, e futono chiamati di Naffari. 1
1
Quanta è illuftre d'antica nobiltà la famiglia Vifconte in Italia nè fanno fede
‫ין‬
le Hiftorie Genologiche,fouerchiamente faria fe io nè faceffe in ciò mentione ,
1
non poffo arbitrare fe la famiglia Viſconte , che venne in Sicilia deriuò da Pi 1
fa, ouer di Milano . Vna hiftorią manuſcritta del Conte Ruggiero antica dice d'
1
Arri luogho che non fofin'hora doue fia ; mà per quanto hò poffuto congettu
rare, e più tofto di Pifa, che d'altra parte, tuttauia la fua pofterità non fù cogno
minata più Vifconte, come s'ha detto , mà di Naffari.
Giouanni Naffari fiorì nel tempo del Vefpro Siciliano , e s'impiegò a'feruiggi
del Rè Pietro primo, da chi hebbe confirmato il fuo Cafale , ed altri rendete ,
che poffedeua in Sicilia, parimente fuo figlio Bonfignoro feruì il Rè Federico fe
fecondo, e fuo figlio Gio: Antonio, il Rè Lodouico, Bonfignoro fù affai ftimato
del Rè Martino , da chi per effer buon Dottore hebbe l'vfficio d'Auuocato Fi
10
fcale nel 1402 .

Da Bonfignoro nè nacque Antonio , il quale procreò Bonfignoro c'hebbero


confirmato il Cafale di Naffari ambedue del Rè Alfonfo nel 1435. A Bonfigno

ro fucceffe Giouanni fuo figlio nel 1453. Quefti hauendo morto fenza lasciar
prole lafciò detto Cafale à Gregorio di Perricone, e Naffari fuo nepote figlio del
la forella, per lo quale litigò alquanto con Giacomo la Rocca fuo coggino , e
lo perdè per fentenza; ma comparendo inanzi il Rè Alfonzo , ed efpoftogli le
fue ragioni l'ottenne di nuouo , egli fucceffe fuo figlio Francefco Bonfignoro
Naffari, al quale Antonina fua moglie , che lo lasciò à Gio: Vicenzo fuo figlio,
ches inuefti di detto Cafale nel 1549.
A 7mchujob2 BY DA OT 190
MS! E DELLA FAMIGLIA NAVARRO.
O IL BOD1 1 2013.IV $191 .
Iffe con chiara nobiltà in Sicilia, e nell'Ifola di Malta la famiglia Nauarro
Vi ne uni in

no il vecchio, e cafandofi in Leocata procreò Pietro, Vgolino, ed Andrea . Pietro


reftò in Sicilia, e nella fua patria, e tolfe per moglie la figlia di. Nicolò di Pauia,
che gli generò Giouanni, Nicolò, e Gio: Battiſta che viffcro nobil mente ſotto il
Rè Alfonzo . NRGIA seal tant en
5.
Vgolino, ed Andrea hebbero del Rè Alfonzo il Gouerno dell'Ifola del Gozzo,
Andrea hebbe del medéfino Rè onze so di rendita foura i beni feudali , ed altri
cafcati alla R.C. nel 1453 , e nel 1457 il feudo della Miraglia, e nel 19 1458 la con
firma di detta rendita di onze so. Sicasò con donna Paola de Coruera nobile
Hh 2 Paler
244 TEATRO GENOLÓGICO

Palermitana, con la quale procreò Vgolino, Federico, e donna Imperia moglie


di Giouanni Caftellet gentil'huomo Palermitano. PI

Da Vgolino nè nacque Paolo che gouernò il Gozzo con carico di Giurato


14:
nel 1532, e 1537, pafsò in Malta , oue hebbe il medeſmo carico nel 1548, pro
creò Vgolino, Marietta, e Paola. Vgolino fù Giurato di Malta nel 1577 , 1585,
e Capitano di Giuftitia nel 1587,1588 , e 1589 , procreò à Paolo che morì gioue
netto,e Cornelia che fù moglie del Dottor Giouanni Cumbo,che gli generò tra
gl'altri Cumbo Nauarra, che germoglio vn'altro Vgolino.
4
Francefco Navarra,ò Nauarro viffe in Palermo; e fi casò con Anna , figliadi
"
Thomafo di Bologna. FAL
00
L'arme diquefta famiglia fono quattro bande d'oro in campo azzurro, con Ai
..
tre ftelle d'argento, vna in ciaſcheduno fpatio delle bande.

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DELLA FAMIGLIA 1
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ELE IR gli regiftri della Regia Cancellaria dell'anno 1523 , à fog.
280. Si legge Gio : Matteo Natoli della Città di Termino
col titolo di Magnifico è ftimato per vn de'gentil'huomini
di quella Città, fu egli Capitan di due fue Galere tratenute
à fue fpefe, e per vna lettera Viceregia del Duca di Monte

R lione Vicerè di Sicilia data alli 4 di Maggion Inditione


noƆ Just
1523. fi legge.
Magnifico Io:Matteo de Natoli de sblendidiffima Giuitate Termarum cuiuſdam
westra Triremis Capitanio fideli Regio dilettofalutem illas, fi quidemfölemus in Mi
Vites erigere, quas ad militiam habiles altos ac virtute predictes reperimus, cum aut
thoritate vos eumdem Magnificum Ioannem Matteum de Natoli inuenerimus nonfu
lum nobilitate virtute difpofitione , diuitÿfque fuffultum in noftra animivirilitate
adextrenua exercendum decoratum eo maximè , quod ad demoftrandum veftram,
predicłam virtutem, & extrenuitatem dictam vestram Triremem , nunc denouo ad
bene
feruitium omnipotentis Delfueq; Cefura Maestutis, & buius Regni Republice b
MAI ficium
LIBRO VI. 2452

ficium contra Mauros Turca , & infideles dictum Regnum infestantes non fine vestro
maximofumptu conftruxeritis ea propter vosprefatiu Mag: Ioannem Matteum Cin
goloceterifque infignibus , & ornamentis militia decorauimus, & infigniuimus ac in
Regium , Imperialem militem exercuimus, & exeltauimus aliorumque Regiorum ,
Imperialitermilitum vno ceteri admittimus , congregauimus , & agregamus . E
quel chefegue.
Quefto nonfolamente fù regio Caualiero ; mà gode molte honorati carichi,
parimente il Confole della Natione Veneta in Sicilia, gli diede licenza di poter
folcare, e fcorrere il mare Adriatico per opprimere gli Infedeli, che veffauano il
paefe de Criftiani , contro i quali egli acquistò belle vittorie , e dopò moite fati
che fi ritirò nella Terra di Sant'Angelo , oue fi morì lafciando groffe facultà..
Vogliono ch'egli deriuaffe con legitima fucceffione da notar Antonio Natoli,
ch'e annouerato fra i Baroni dell'anno 1343 , icui figli furono Simone, e Gerar
do Natoli , che viffe molt'anni con il carico di Caftellano della Città di Patti,

ed hebbe per moglie Franceſca figlia di Girolamo d'Amato gentil'huomo di


quella Città che gli procreò i predetti .
Da Simone nè nacquero Gio: Luca, e Pierluiggi,dal quale nè peruenne il vi
uente don Francefco Principe di Sperlinga, il quale fi è congiunto in matrimo
nio con la cafa Lanza del Baron del Moyo .
Fà per arme vn Caftello armato foura vn fcoglio d'oro in campo azzurro.

DELLA FAMIGLJA

NA SELL I.

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eqv .
1 r Koir

100 VIDE
49

2016

Timo vaniffima l'opinione d'alcuni moderni , che ſenza verum


fondamento hanno fcritto variamente foura l'origine di que
fta famiglia, e del fuo cognome Nafelli , e ciò aquenne mercè,
che eglino non fecero niuna diligenza in ricercar il vero princi
pio, e fine di lei tanto debiti alla ragion hiftorica. 8107
E certiffimo dunque ch'ella habbi hauuto la fua origine nella
Lombardia,e fiori potentiffima nella Città di Milano fecondo l'auttorizata
narra
246 TEATROGEN OLOGICO

narratione di Pietro Reguini in vn fuo nobiliario delle famiglie antiche Lon


gobardi, doue fi fcorge quefta nobiliffima famiglia hauer hauuto real origine
della illuftre famiglia Palatini, c'hebbe principio da Luitprando Rè di Longo
bardi d'Italia che viffe nel real dominio del 723 del Signore fin all'anno 744)
da vn fuo figlio chiamato Palatini, che per la picciolezza del nafo fù cognomi
nito Nafello ,il quale con Olimpreda figlia d'Attaulfo Principe Logobardo pro
creò fei figli cio è Luitprando,Attaulfo, Veremondo, Vgolino, Erico,ed Aiftolfo .
;
Vgolino fù così fomigliante al padre che induffe a'popoli di cognominarlo
Nafello, e gl'altri fratelli feguirono il cognome di Palatini, nondimeno porta
rono fempre i pofteri degl'vni, e degl'altri l'arme vniforme cioè vna fafcia d'o
ro con mezzo Leone d'oro di foura, ed Olao, ouer Nicolò Nafello figlio d'Vgo
lino pel cafamento che ei feee con Nauerina Palli figlia di Giorgio nobile Luc
chefev'aggiunse i tre palli d'oro fotto, in campo azzurro .
Pier Vgo Nafello fecondogenito d'Olao hauendofi cafato in Sauona con
Caterina Vegeri figlia di Gio: Leonardo, e Grandonia Spinola ; perloche il Mori
gia nell'hiftorie di Milano, e Flaminio Roffi nel fuo Teatro pongono la fami
glia Nafelli fra le nobiliffime di Milano, e di Sauona.
Pietro altro figlio d'Olao , e Nicolò che così chiamano i Lombardi , perlu
dote materne fù fignor del groffo tenitorio d'Ofnago confinante con quello di
Caftelbuono di Milano; perciò auuénne che i fuoi fucceffori reftarono ricchif
fimi,e feguirono pure i paterni veftiggi .
Da quefti pafsò in Sicilia Pericono Nafelli (nome corrotto da Pier Vgone)
à foldo del Rè Federico fecondo nel 1298 , e con effo lui venne Ambrogio Lan
driani gentil'huomo Milanefe fuo cognato , i quali in ricompenza de❜loro fer
uiggi militari hebbero da quel Rè , cioè Pericono i feudi di Calatto, e di Gibil
'calef, ouer Mucarda, e'l feudo della Maftra nel tenitorio di Butera , ed Ambro

gio Landriani i feudi di Ragalgibili , e di Saccolino ch'erano ſtati di Pietro An


zalone fuo focero, per la cui morte haueuano ricaduti alla R.C.e dopò il Rè gli
diede al Landriani c'haueua per moglie Tuccia figlia del predetto Pietro An
zalone , come chiaramente lo ſpiega la ferie d'vn real Priuilegio fatto de'medef
mifeudi del Rè Federico a'predetti di Nafelli, e Landriani, che così dice.
Federicus Dei gratia Rex Sicilia, & c.
Vfa femperfuit regia autoritas eiufque paterna beneuolentia tam verfus fideles
Subditos quam omnes esteros, amicos, & benefattores quifub regaliferuitio mores gef
Jerunteorumquefanguinem in rebus geftisprofundarunt , impendia ignominia , libo
res, & vincula patitifunt profluuia regia pro alisque meritis dimoftrare conati.Ete
nim bac omnia, & alia inregia nostra munificentia interclufa per nobilem, & extre 1.
nuum militem Periconum Nafellum Longobardum familiarem, & fidelem nostrum

ex nobiliffima, & regali ftipite Luitprandi Longobardorum regis eiufque filij Palati
ni ortum prout ille coram noftra regali prefentia per publicas fcripturas non procul
demostrauit,ac per nobilem Ambrofium Landriani militem eiufque fororium nobilif
fimum virum nobilium Principum Longobardorum ftirpe natum in nostro regioferui
tio militantes cum centum militibus Longobardorum contra nostros hostes adeorum
Tipendia čum multiplicibus elaborati . Attendētes igitur nostraregia Maeftas ad de
bitam largitatem tantorum magnorum feruitiorumper eofdem nobiles milites de Na
fello, & Landriani inferuitio noftre regia corone, nostrique Regni in multis guerris
“ad eorum impendiafactorum retribuere vt feruitia fidelium amicorum , & vaſſallo
rum noftrorumin expleta remaneant concedimus, & infolutum damus per donationě
inreuocabilem vigore prefentispriuilegijperfe , &fucceffores eorum inperpetuum
dittonobiliPericono Nafello militi fideli,&familiari noſtropheuda vocata de Calatto
--
de Gi
| BROO VI. AN
indu 247

de Gibilcalef
, aut Mucarda,e de Maftra in territorio Terra Butere Vallis Neti'no
tri Regni Sicilie cum illis omnibus prebeminetijs lucris, & emolumentis prout tene
bat, &poffidebat nobilem militemFedericum de Antiochia confanguineum noftrum

Sic etiam damus, & concedimus Pheuda Saccolini , & de Ragalgibili olim nob: Petri
de Anzalone eiusfoceri non obstante quod erant ad nostram regiam Curiam ricaduta
ob mortem dicti nob: Petri,& merita tamen Tuccie eius filie vxoris fupradicti noh?
Ambrofij cum iuribus, & pertinentijsfuis omnibus prout poffidebat , & babebat ide
nob:Petrushoc non obftante quod ea fint recidua ad nostram regiam Curiam ob more
temdifti nobilis Petri fine filijs maris iuxta formam prime conceffionis nostrorum
prædecefforum cumfolito onere militarisferuitij trium equitum armatorum,& noleus
enim nostra regia benignitas, quodferuitiafub militariprudentiaper dictum nobilem
militem Periconum Nafellum nobis preftita incompleta remaneant volimus , & man
damus omnibus nostrisfuccefforibus, & officialibus dicti Regni nostri maio: & ming:
quod onus militariferuitijfuper dictispheudisfuperius donatis fit vnus equus Al
M
phoratus tantum non obstante qued in alijs conceffionibus aliifquè Baronibus dictoru
pheudorum plus aut mayoris fumme apparerent , & hoc fufficiet pro eius fidelitatis
oftentione apudnos, & nostrosfucceffores. Quibus mandamus quod omnino omniaque
in prafentiPriuilegio in vim regia donationis continetur iuxtafuiferiem & tenorem
ob merita dictorum feruitiorum confirment laudent, & approbent , & coram eorum»
7 oculis femper in omni tempore habeant , & retribuant , & hæc est noftram regia vo
luntas. Datum in Castro Enne 26 Iunij 4. Indict.1336 , & Regni noſtri 40, cum figil
lopendenti mand.noftra iubfimuscommuniri egino sabong leb 25.

De mandato domini Regis per Ven, Damianum de Palicio de Meffana iuris ciuilis
profefforem Regni Cancellarium,& do lab senco ib clora los male
Ilpredetto Pericono Nafello fucceffe fuo figlio Nicolò, ch'è annouerato fra
Baroni feudatarij di Piazza del feruitio militare del Rè Ludouico nel 1343,
così in quello fi legge.. mulgt må ciglom (3) WoDsk a
Bernardus de Caldarera miles pro equistribus
, & dimidio.ne 56 161619

= Raffael de Branchifortibus miles pro equis tribus, & dimidioss oil, topp & amik
30%
Francifcus de Milite heres quondam Matterpro oqnis duobus.
Blafchellus Lanza filius quondam Vgonis Lanza pro quis armatis duobus.GDA
6794
Nicolaus Nafellus miles pro equo vnoalphonato, Abad
Bernardus de Vilardita beres quondam Tyrgili de Samminiato pro equis duobus
armatis. E quel che feguendo tb signinos elé
Ilfudetto Nicolo Nafello Barone della Mastra, e d'altri feudi hebbe per mo
glie Perrella figlia di Giouanni d'Artefio caualiero, e Barone Catanefe , con la
quale procreo Pietro padre di Pericono, che gli fucceffe ne feudi, Giouanui , e
Riccardo che tutti viffero nobilmente nella Città di Catania, e feruirono mol
to ne tumulti Baronali il Rè Martino. islugog noly lisa scoonor
Pericono fi caso con Alfia Landolina figlia di Rinaldo Baron della Gifira
Riccardo prefe per moglie à Lionella di Modica, figlia di Rainero, e Giouanni
con Balda Albigino figlia di Nicolò, che fù figlio di Giouanni Baron di Rabia
toji quali tutti furono progenitori di chiarithmicaualieris on Obrotoword
Pietro procreò Pericono, Ruggiero , Giouanni, il prederto Pericono hauen
defi impiegato a'feruiggi militari, e ciuili del Rè Alfonzos ftando all'afledio di
Piombino, doue hauendo fatto affaiferuiggi d'importanza fù dal medefmo Rè
nel medefmoloco rimunerato con va Priuilegio amplitimo,dode nõ folamēte
il Pericono,fuo padre,e tutta la fua famiglia d'ogni gabella ò datio fù efente; mà
ancora dipoter portar qualfiuoglia forte d'arme etiamdio prohibiteco molt
altri efentioni ancora, vonch fizemos
fdzamoɔ on s'anal therib oma I J
- ? i JOYPESA OÇÃɔ nic solib qo '
& illig Periton

1
248 TEATRO GENOLOGICO

-Pericono procreò Periconetto, che morì fenza prole, e fucceffe Riccardo nel
feudo nel 1446. Rinaldo , Nicolò, e Ruggiero. Riccardo fi casò con Eulalia Pe
reportufa,e Caftellar figlia di Ruggiero, con la quale fece à Ruggiero, Giouan
nije Pericono, che per la morte de'fratelli inanzi il padre acquiftò il predetto
feudo, e fù impiegato dal Rè Alfonzo in molti importati carichi, ed Ambaſcia
rie, come anche nell'vfficio di fuo Secretario, e viffe con molte ricchezze .
Da Ruggiero figlio di Riccardo nè nacque fra gl'altri Pericono , il quale cố
prò dal Conte Bernardo Caprera la Baronia del Comifo per onze fetticento nel
1453, ed hebbe i feudi, e beni di Pericono fuo zio, ne'quali gli fucceffe fuo figlio
Baldaffare, che reufcì chiariffimo caualiero . Quefti procreò Gafpare caualiero
di molta prudenza, e valore,perilche fù dell'Imperador Carlo V, riconosciuto
amoreuolmonte, ed hauendo con Nicolò Mont'aperto vno de'cauelieri poten
ti delfuo tempo alcune contefe fù protetto, e fauorito da molti Principi italia
ni, e Germani , egli dal Duca di Bauiera fù armato Caualiero , e con titolo d'll
lustre; ecco il priuilegio .

Vulelmus Deigratia Comes Palatinus Reni,efuperioris ac inferioris Bauarie Dux.


Quoniam optimi Principis, & veri equitis proprium eft innoxios à calumnijs vindi
care( vtfuplenter dixerunt) nè de cetero nebulonibus calumniandi anza tribuatur, in
caufa illuftris Gafpari de Nafelli Baronis de Comifis, in Regno Siciliæ ultra firum ,
&c. & post vifo quodam proceffu cuiufdam Cole Monteaperto publicis prælis fcripto,
ac per eumdem Colam contraprædictum illustrem Gafparem fabricato,& c.
Nè nacque dal predetto Gafpare Baldaffaro fecondo , ch'oltre i paterni ve
ftiggi viffe con molto fplendore,il cui figl o Gafpare fecondo fù infignito della
Macftà Catolica col ritolo di Conte del Comifo, e nel priuilegio così parla il
noftro inuitte Rè Filippo Molig en ¿Panarie
L "O
i

Quarefic habet confiderantes generis candorem , ac obfequia per Sp: nobis dilectum
Gafparem de Nafelli Barone de Comifi, multis in rebus tamen à ſe quam à progenito
ribus fuis tam nobis ,quam nostrispræstita,merito quidemmaioris honoris titolo prouer
dimus . E quel che fegue. 11 112 25.5

A Gafparefucceffe Baldaffare terzo fuo figlio,il quale nel 1609 , col carico di
Pretore gouernò con lode la Città di Palermo; Egli con donna Antonia Saccano
procreò il viuente Principe d'Aragona, c Conte del Comifo don Luiggi Nafelli
caualieroaffai virtuofo l'onde è ftato promoffo in molti fupremi carichi, e quafi
da giouenetto gouernò la Prouincia di Calabria Citra nel Regno di Napoli, có
contento di quei popoli. Si caso con donna Leonora , figlia di don Luiggi del
Carriglio fratello di don Emanuele del Carriglio Marchefe di Carefano, con la
quale ha procreato don Baldaffare che nacque in Napoli, Emanuele, Francefco,
Antonia,ed altri; nondimeno per le fue buone qualita, e vniuerſalmente amato,
• ciò fi conobbe nell'accidenti populari di Palermo , doue egli interponendofi
per ordine dėl fignor Marchefe de los Veles Vicerè affodò con molto contento
tutto quello che fi defideraua della parte regia, e fouragiungendogli il Princi
pe diLeonforte fuo collegha in quefti trattamenti, fendo egli caualier prudētif
fimo incomendò non puoce l'opre del Principe d'Aragona, e mezzo per della
prudenza d'ambedue s'abolirono gli Capitoli del rubello Giofeppe d'Alefi, e fi
reduffero le cofe al priftino ftato. Ishak o preuling
Fraglantichi Caualieri Gerofolimitani della lingua d'Italia, fi legge Ricear
dino Nafelli che fùriceuuto nel 1416 , Bernardo Nafelli fù anche riceuuto nel
1422, Valeriano Nafelli nel 1439, e Coriolano Nafelli nel 1468 , e molt'altri Ĉa
ualieri diquefta chiariffima famiglia ha fiorito co plendori della vera nobiltà.
L'arme di queſta famiglia fono come s'hà detto vna fafcia cố ví mezzo Leo
ne,e tre palli d'oro di ſotto, in căpo azzurro. DEL
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V chariffima d'anticha nobiltà , e diricchezzela famiglia Na
fo in Sicilia, principalmente in Medina, ed in Trapani, venne
ella da Fiorenza nel Reggimento del Rè Federico fecondo,
J! di onde Giouanni di Nafo, ouer Nafi paffando fi fermò nella
Città di Mellina, oue egli acquistò del medefmo Rè onze
quaranta direndita foura gl'introiti delle Gabelle di Milazq
zo, prefe per moglie Sanchia figlia di Ponce Ortega nobile
Catalano, e Camariero del Rè Pietro fecondo , con la quale procred Roberto
Nafo, c'hebbe del Rè Federico terzo nel 1 365 il Cafale di Santo Stefano di Bri
ga, che gli fucceffe Matteo , che feruì alla Regina Maria , ed al Rè Martino, dek
"
quale ottenne onze trenta di rendita foura la Tonnara di Bonagia nel 1399. Si
casò quefti con Felice Bellincioni figlia di Pietro nobile Fiorentino , ch'era ne?
medelmi tempi paffato in Sicilia, per loche aggiunse alle fue armi, che fone vi
Leone nero in campo d'oro, che guardi il fole.

Procreò Franceſco , e Giouanni;à Franceſco, lafciò la Terra di Santo Stefano


vicino Meffima , che ſe nè inueſti nel 14165 e Gionanni la Tonnarardi. Bonagia,
Franceſco fucceffe nella Baronia di Santo Stefano, fuo figlio Nicolò nel 14228
ed à Giouanni fuo figlio Matteo, che confeguirono molti honorati carichi nel
la Città di Meffina. GE @yPremulonna

Da'predetti nè venne Fra Giouanni di Nafo Caualiero Girofolimitano , rices


uuto nel 1464, e molt'altri Caualieri di quefta nobile famiglia, fiorirono, e frai
Dottori Francefco di Nafofù Giudice della Corte Straticoziale nel 1474, e Giu : I

dice della Gran Corte nel 1475,1480,e 1490. Pietro di Nafo fù Giudice del mez
defmo Tribunale nel 1 503, ed Auuocato Fifcale nel 1513 Il cui figlio Nicolò
hebbe per moglie la forella d'Emilio Palmola . Quefto Emilio fù due volte Gius

dicedel RGC.Preſidenta del Patrimonio, ed vltimamente Reggente nellas


:-q Ii Real
TEATRO GENOLOGICO
250

Real Corte di Spagna, e fepolto nella Abbadia della Pietà, degl'Abbarelli di Pa


lermo, e l'epitafio del Sepolcro fa mentione di fuoi carichi, e virtuofi azzioni.
L'arme di Palmola fono vnbraccio armato di ferro, che tiene yna Palmain

mano in campo d'oro, cofi ſono ſcolpite nel medeſmo Sepolcro.


Matteo di Nafo Mellinefe Barone della Salina Gráde nel territorio di Mar

fala fratello di Franceſco, e figli di Giouanni ſopradetti, paſsò in Trapani , doue


fi casò nobilmente co Catherina Cariffima figlia di Melchione, e с Coftanza Ca

riffima nobili Trapanefi , come appare per contratto matrimoniale negl'atti


di Notar Giouanni Saladino di Trapani à 26 di Febraro 15 Ind. 1436.conla
quale frà gl'altri procreò Roberto, Antonio, e Santoro . Roberto che con Vio
lante del Bofco figlia di Guglielmo del Bosco procreò Mazziotta , Guglielmo,
Giacomo Antonio , Pietro, Angelo, Vincenzo , e Giouanni, come fi legge per il
teftamento di detta Violante negl'atti di Notar Nicolò di Trenta di Trapanià
di 8 d'Aprile 3. Ind. 1485.
Antonio ficasò con Benuenuta Cariffima, e procrearo Roberto , e Giouanna,
ficasò Ruberto con Antonia di Vicenzi, e non lafciaro prole. Giouanna forella
del detto Roberto ſi casò con Petro del Monaco Melfincfe fratello di Federico,

e figli di Gio:Antonio del Monaco Meffineſe , dalli quali nè nacque Antonio,


Palma, e Francefco, che fi casò primo loco con Vita Sieripepoli.
Dal fopradetto , Mazziotta figlio primogenito di Roberto , e Violante , ſo
pra detti nè peruenne Francefco di Nafo , e Cappafanta Dottor di legge Baro
nedella fudetta Salina Grande, che hoggi nè viuono i fuoi figlioli nella Città di
Marfala. Da Guglielmo fratello del predetto Mazziotta , e figli di Roberto ,
Violante ſudetti, che fi casò con Cecilia di San Clemente: nè nacque Giouanni,
che con fua moglie Benuenuta figlia di Nicolò di Nalo, generò Gio : Pietro , che
non fece prole, Raffaele, il quale fi casò con Vita Sieripepoli , che prima fù
moglie di Francefco del Monaco, e dopò tornata alle feconde nozze col detto
Raffaele di Nafo procreò Giouanni, e Benuenuta , che fi casò pure due volte
prima con Vito del Monaco, che ambedue procrearono il Padre Martino Gelui
ta, e donna Lauria del Monaco moglie di don Marco Garzia Rauanal Capitan
diFantaria (pagnola Gouernadore , e Capitan d'armi della Città di Trapani, &
Caftellano del Caftello di detta Città, procrearo al Padre don Franceſco Teati
no, edon Ferdinando Garzia Rauanal, e del Monaco Maſtro di Campo , eGo
uernadore di Vercelli, dopò la fudetta Benuenuta tornò alle feconde nozze con
don Luifi Oforio, e Larcon , e generò don Diego Oforio Capitán d'infantaria
Spagnola, che procreò don Luifi, e don Antonio hoggi viuenti in Trapani.
Giouanni di Nafo fratello della detta Benuenuta , e Aurelia fua mo

glie nè nacque foro Vita foro Eufrofina hoggi Abbadeffa del Monafterio di Sata
Maria del Soccorfo dell'Ordine di S.Domenico in detta Città di Trapanie Ma
ria che fû moglie di Antonio Fardella, che ambedue procrearono al Padre Lui
gi Gefuita foro Eletta Maria,foro Vita, e donna Aurelia hoggi moglie di don
Gioleppe lo Burgio.Di detta cafa vi è viuente in Trapani don Geronimose foro
Bartolomea, figli di Bartolomeo e Leonora di Nafo; nondimeno quefta fami
glia ha goduto i primi vffiei della Città di Trapani, cioè di Giurato , di Capita
no, di Sindaco, e'l fudetto Giouanni fù diuerfe volte Giurato, e inparticolare nel
1603,come appare per gli registri, e tabbelle marmorec dell'edificij di quete
pi. Fiqri anche la famiglia Nafo in Malta, e nel Gozzo , oue Simone di Nafo tù
Giurato di Malta nel 1434, e 1456. Paolo tù Giurato nel 1461 , indi Capitano
nel 4631.Antonio Giurato nel 1472,c Pino nel 1475,Gioannello nel 1 524,ed va
altro Paolo andò Ambaſciadore in Sicilia al Duca diMotelione all'hora Vicerè

per
LIBRO VI. 281

per l'vniuerfità di Malta nel 1522, e fù Giurato nel f 539, e1530. Andò parimen
te Ambafciadore al Gran Maeftro della Sacra Religione Gerofolimitana , che
era' arriuato in Siragula, per cōgratularfi à nome dell'Ifola del fuo nuouo , Do
minio all'hora acquiſtato, e rendergli la douuta vbedienza .
Fù affai chiaro don Alberto di Nafis Vefcouo di Nicopoli hoggi la Preuifa
dell'ordine di San Domenico, ch'effendo Vicario della Metropoli di Palermo,
andò à Malta à far l'oglio fanto nel 1527. imt

Don Santoro Nafo fù Canonico di Malta, fù egli fratello di Peri figliuolo del
predetto Paolo, Peri dopò l'affedio del 1565 , passò con la famiglia in Sicilia, è
nella Città di Siragufa.Quindi pofcia in Terranoua,oue gode fempre fra i nobili.
{
Dal ceppo dl lui nè viue hoggi don Giacomo Nafi in poter del quale fi con •
ferua il Priuilegio Originale del Imperadore Carlo quinto delle fecrezie di Re
gio nel 1554.
God equefta famiglia in Malta, e nel Gozo molti Ius patronati, che fono rac
contatideftintamente del Vice Cancelliero, Gio: Franceſco Abela nella fua Mal
ta Illuftrata, e nell'Elogio della medefma famiglia .
L'arme di queſta famiglia fono vn Leon nero , che guarda il fole in campo
d'oro.

DELLA FAMIGLJA
༦༥་ ,,
NAVA.
11
1377

Iede principio alla nobile famiglia Naua di Sicilia, Condifal


uo fratello di Guttierre Naua Caualieri Caftigliani, origina
ta nobilmente d'Alemagna , che vennero ambedue col Rè
Martino militando, e dopò s'impiegarono a feruiggi del Rè
Alfonzo , da chi Guttier fù eletto fuo armigero , e nel 1421
hebbe il Caftello, e Cafale del Xiglio nel Ducato di Calabria
vicino al Faro di Meffina, con tutti i fuoi Vaffalli pertinenze,
e giuriditioni col carico di fuo grande Almirante , nella me
defma Prouincia di Calabria altri onze 200, faura il Gargatore della Bruca ,
li 2 nel
252 TEATRO GENOLOGICO

nel 1423 i feudi Pancali , e di Rámafuli nel tenitorio Leontino , l'integra metà

1
dell'introiti del Lago pantano di Leontini , non oftante la pretentione d'Ar
UTLE
naldo di Villa comprò dell'Infante Giouanni la Baronia di Bondifè nel tenito
Cat
rio d'Augufta per fiorini 600, e molt'altri tenitorij ottenne .
Succeffe à Guttierra il fratello Condifaluo , che fù Signore dell'Ifola della
C.
Pantellaria, e litigò per quella con Francefco Beluis, e del feudo della Marza J
nell'Ifola di Malta, d'onde Guttierre n'era ftato Caftellano, come riferisce l'eru
dito Hiftorico Gio: Francefco Abela Vice Cancelliero della Sacra Religione di
Malta nel fuo libro intitolato la Malta Illuftrata , oue defcriue largamente di
quefta, ed altre famiglie c'hanno habitato, ed hauuto carichi in quell'ifola. Di
ce egli, che nonfolamente Guttierre fiori con fama di chiaro Capitano di Ma
re, mà anche Suero Naua fcorfe i mari di Catalogna con alcune Galere nel 1467.
1h
Giouanni di Naua con quattro Galere fù lafciato da Bernardo di Villamarin.
Generale dell'armata Real alla diffefa d'vn forte cominciato nell'Ifola dell'Eg
gitto chiamato Cafterloch Aluaro di Naua Capitano di due Galee,fù meſſo con
altri alla coftodia della Coſta di San Luear nel 1475, e per fuoi feruiggi otten .
ne del Rè Giouannìducento fiorini l'anno di moneta Siciliana foura la Tefora
"M
ria del Regno nel 1465 , che pofcia, gli furono affignati dal Vicerè don Lopez
Oximen de Vrrea nel 1466 foura gl'introiti della Secrezia di Malta, e dopò nel
1472 foura quelli del feudo di Benuerrat con l'ampliatione d'altri so fiorini, e
libera amminiſtratione didetto feudo. Quefti in vita del Rè Giouanni preftò
tre mila fiorini d'oro d'Aragona all'Infante don Ferdinando fotto la real fede, e
per cautela vna poliſa ſotto ſcritta di fua mano in Frefno a 28 di Maggio 1477,
che pofcia le confegui ſopra il medeſmo feudo del Rè Ferdinando , dopò la
morte d'Aluaro , Giouanni fuo figlio con la confirma del feudo nel 1511.
li predetto Giouanni di Naua fùr Signore d'vna Galera di cui èra Capitano
Pietro d'Armenia al quale fucceffe nelli ragioni di Benyarrar Lucretia ſua mc
glie per non hauer lafciato figliuoli.
L'altro Giouanni di Naua parente di Guttierre hebbe la Caſtellania di Malta
nel 1469, e fi casò iui con donna Iſabella di Mazzara nobile Malteſe, con la qua
6
le procreò Pietro, e Giouanni, al primogenito lo deputò Caftellano in virtù del
la facultà teneua per Priuilegio Regio dato nel 1469,herede vniuerfale con la
fucceffione del feudo , e Baronia della Marfa , al ſecondogenito lafciò herede
particulare nelli tenitorij di Montalib, Salamuni , Diarenzara , ed in altri Bur
genfatici;ne'quali in cafodi morte fenza herede inftitui Perono di Naua fratel
lo delmedefmo teftatore come fi legge nell'vltima difpofitione ch'ei fece com
la moglie infieme nel 1487, e fi mori pofcia nel feguente anno 1488 .
Quefto feudo della Marfa fù venduto del Rè Alfonzo nel 1440, à Pietro del
Boſco per prezzo di tre mila cento feffanta ducati d'oro ( Cum carta gratieredi
mendi ) la metà del quale peruenne per fucceffione à Paola moglie di Pietro,
quindi ricuperata della Regia Corte, fù da quella venduto con l'ifteffa forma à
Giouanni di Naua, e l'altra metà à Pietro Valdez , che poi la cedè al medefmo
Giouanni, che l'hebbe confirmato del Rè Giouanni nel 1475, e gli fucceffe come
s'ha detto fuo figlio Pietro..
Procreò Pietro, ad Aluaro, Alfonzo, e Giouanello, Aluaro fi casò in Siragufa
con Lauria
Alfonzo hebbe per moglie Margarita , figlia di Giouanni
di Mazzara,che gli generò Confaluo, Paola moglie di Pietro Calamia, e Petruc
cio; i quali dopò la morte del padre che ſegui nel 1533, effendo minori reftaro
nofotto la tutela del loro zio Giouannello . C

Da Petruccio nacque Alfonfico, che con Diana la Rocca fua moglie procreò
Vicen
0 LIBRO VI. 253.
137

Vicenza , e Margarita che riftarono heredi vniuerfali.


Il predetto Giouannello hebbe per moglie Chiara figlia di Giouanni Calaua
della quale ne nacque Alfonzo, che con Girolama Cafcone fua moglie fece a
Caterinuzza

Perruccio figlio d'Aluaro vltimo Caftellano di Malta procreò Ingutterra, dal


Pietro che fù padre di Giouanni , ch
quale nacque viffero nobilmente in Sira
gufa .
Giouanni fece ad Antonio, che con Beatrice de Gulfis generò Giouanni , Giro
B lamo,Franceſco, Flaminio, e Guttierre . Giouanni prefe per moglie Dorotea
6-3 Daniele forellá del Barone di Canicattini, e fece ad Antonio , che morì fenza
J
prole come anche Girolamo, Mario, Francefco , e Giofeppe :
Girolamo fecondo figlio di Antonio , e diBeatrice de Gulfis procreò don
Franceſco, e don Ottauio Canonico di Siragufa.
Flaminio altro fratello hebbe molti figliuoli.
Mario Naua fecondogenito dell'vltimo Giouanni s'ammogliò con donna
Giouanna Falcone, forella del Barone della Carrubba, e procreò don Francefco,
che fucceffe nelle Baronie, che mori fenza prender moglie, e gli fucceffe il Fra
tello don Pietro , che fi casò in Leontini
1 con la figlia di don Franceſco Scam
macca .

Dou Giofeppe fratello dell'antecedente Mario generò Girolamo, e Gio : Edo


Francefco altro fratello di Mario fù genitor di Mario , di Felice , d'Ignatio , e di
qg

Giouanni . Viue in Siragula quefto ramo deriuato del primo Antonio figlio di
Giouanni,con le Baronie di Bondifè, 3117T
di Pancali , del Conte , hauendo goduto i
primi carichi di quella Città
Giouannello fratello di Pietro ambedue figliuoli di Giouanni Caftellano,
primo Barone della Marfa reftò in Malta, e procreò Guttierre, e Giouanni , che
fece Giofeppe, ed Aluaro che viffero con la tutela di Guttierre loro zio, che mo
ri fenza lasciar prole.

1 Giofeppe fucceffe ne'beni del zio Guttierre : hebbe per moglie Franceſca fſo

201 rella del Barone Marco Inguanes , con la quale fece à Vicenza nella quale per

C uenne tutta la foftanza paterna, e fi casò con rif


Giouanni Platamone.
D'Aluaro, ed lfabella fua moglie ne nacquerò Betta , ed Imperia moglie di
di don Francefco Alagona. Betta fù primieramente mogiie d'Antonio di Gue
uara , e dopò di Gio : Franceſco Caftellerta , padre di Gio: Vincenzo hoggivi
uente . Perno fratello del primo Giouanni mori naufragato venendo della Li
cata à Malta, hauendo lafciato Guttierre, Giouannello, e Betta moglie d'Anto
110
nio Falca.
Fà quefta famiglia per arme vn fcudo pieno d'elmetti , quer di coronali d'o
El
ro, e roffo che fembrano à guifa d'onde,e lotto vn motto ; Omnium rerum eft vi
ciffitudo. 19

DELLA FAMIGLIA NOTO.

Icolò,e Giacomo di Noto padre, e figlio gentil'huomini Palermitani fer


N¹uirono nelle guerre di Napoli alcun'anni il Rè Alfonzo ; onde in ricom-*
penza de'feruiggi hebbero da quel Rè onze trenta di rendita annuale per ogn'
vno fopra la gabella dell'Oglio della Città di Palermo nel 1438. Giacomo pro
creò Nicolò, e Gabriele,che fi casò nella Città di Mellina, con Girolama Barna
ouefece Giacomo, Pietro , e Nicolò.
Da Nicolò nè nacque Gabriele, ch'effer citò molt'anni l'vfficio di Confole di
inare
254 TEATRO GENOLOGICO

mare della Città di Meffina, e particolarmente nel 1525 , e nel 1528 , hebbe la
carica di Confole della natione Catalana in Malta , oué lafciò due fuoi figli ,Ni
colò Antonio, c Coftantino genitori d'Antonio di Noto, che fù Giurato di Mal
ta nel 1548 , Gabriele fecondo nel 1559, 1564, 1568 , 1571. Giouanni nel 1584,
iquali fempri fi congiunſero in parentela con le famiglie principali di quell'
Ifola.

Vfa per arme va Leone rampante nero in campo d'argento.


04

,,
;:
DELLA FAMIGLA
.... 2.
A C A
NIGLI O. obaja el mu n
***** uss & gos

Aolo, ed Andrea Niglio della Città di Nouara d'Italia, feruirono molt'anni


l l'arte militare il Rè Alfonzo nel Regno di Napoli , ed in ricompenza
Pocon
de'loroferuiggi hebbero tutti gl'introiti della Regia Corte della Città di Piaz
za nel 1443, per la qual cagione fifermaron in quella Città , e prefero per mo
glie due forelle di cafa Aidone , che gli generarono Leonardo , Gio : Bernardo,
Guglielmo, Pierluiggi , e Gio: Filippo che gouernarono co i primi carichi la
loro patria Piazza , Così parimente Pietro , e Paulo, Niglio , che fù Giuftitiero
della Camara di Piazza trè anni. Però
1 ) ►i poſteri de'quali paſſando faltre Città, e
Terre del Regno viffero fempre nobilmente.
L'arme di questa famiglia fono vn Nibio volante d'oro con pullicino negl'
artigli in campo celeſtre. it Mon12 sub
otsidio olie

DELLA FAMIGLIA

NIS CIN Oden


O.
2.

( e
Nicino,
ce al Rè Lodouico acquiftò le Secretie della Cittàidi
molti ch'ei
Salem, hebbe per mofe

glie la forella di Federico Lancillotti della medeſma Città con la quale procreò
Orlando, e Ruggiero , ch'ambedue s'impiegarono a'feruiggi del Rè Martino ;
perloche Orlando confegui fra l'altre onze ducento direndita in feudo , ed vn
tenimento di Terre nel tenitorio Salemitano, ch'era ftato confifcato à Federico
Lancillotti nepote del predetto per cagione di rubellione nel 1393 , e Ruggiero
altre 95 onze direndita foura li gabelli di Sutera, fi caso egli con la figlia di Pie
tro di Parani gentil'huomo di Sutera, e procreò Gandolfo Paolino e Nicolofo,
e da Orlando , e Pietra di Zaffe figlia di Prono , nè nacquero fei figli Angelo,
Landolfo, Pietro, Prono, Lodouico, ed Angela, che fù fù moglie di Pietro Mortol
lani : da coftoro nè peruennero molti virtuofi gentil'huomini .
PE Farme della famiglia Nifcino fono vna fafcia nera, e fopra tre oche d'argento
MyS
in campo azzurro , ww.kib ozis
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TALO 211 055) Credcoat
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N molti Principali Città d'Italia, e famofa la famiglia Nobili,


ouerde Nobili, e particolarmente in Oruieto, in Lucca , in
Fiorenza, ed in Roma, fi ritroua chiariffima d'anticà nobiltà
forfe più d'anni 400 à dietro , godendo fempre i primi vffici
foliti darfi à'nobili, e di quelle famofe Citta . Però il primo che
venne di lei da Lucca nella noſtra Sicilia , fù Baldino de Nobi
4
li Camariero dell'Imperatrice Coftanza nel 't 194. Quefti fe
condo l'antica Cronica di Pietro Rincono fopra gl'antiche
famiglie nobili della Valle di Mazzara , e del Monté Erice, de fiderofo di ripofar
fi per le paffate fatiche ottenne dell'Imperatrice Coftanza la Caftellania del
predetto Monte Erice durante fua vita , nondimeno l'hebbe poi confirmata,
dell'Imperador Federico fecondo. Rodolfo Nobile fuo figi o nel r220. profup
pongo che il predetto Rodolfo fia ftato vno de'Camarier , à cortegiani Impe
riali , mentre in vn antico priuilegio dell'Imperador Federico fecondo dato
nel 1215, fi leggono queste parole (Hifunt testes Hainricus Argentinenfis Epifco
pus, Comes Sigisbertus Rector Alfatia, Anfelmus de Lustigen Marefcalcus , Riccar
dus Camerarius, Rodolphus Nobilis Aduocatus, Rappaldus Smular Hermannus , &
Hainricus Camerarij Imperij,& alii quamplures.
Da quefti dunque profuppongo per non hauerne ritrouato veruna ferie per
l'antichità, e malignità de'tempi, hauer fucceffiuamente deriuato la famiglia
Nobile del Monte Erice, hoggi di San Giuliano è di Trapani, e cost par che l'af
fermano gl'antichimanufcritti di Gio: Filippo Guarnotta , e di Giacomo Sinal
di di Trapani, ch'ambedue le donano origine di Lucca. E benché fi potrebbe
parimente giudicare di Fiefco Nobile vno de'gentil'huomini, che venne d'Italia
in Sicilia a feruiggi militari dell'ifteffo Federico fecondo, come accennaj nella
prima parte diquefta opra , ouer di Giouanni de Nobili Macftro Rationale del
fa Camera Reginale nel Gouerno della Regina Maria nel 1378, infieme con Pie
(11 tro
256 TEATR OOGENOLOGICO

tro Buccuto , ouer anche d'Antonio de'Nobili di Monte Pulciano Secretario


C
della Regina Maria, che fù eletto Macftro Rationale dell'ifteffa Camera Rcgi
nale nel 1380, conforme fi legge in vna fede di Bartolomeo de Pisano Proto L
C
notaro della detta Camera nel 1518 , ed egli è fotto fcritto in vna conceffione
feudale fatta della medefma Regina à Grouanni Grimaldi di Leontini, del feu ď
I
do dell'Armicci . Profuppongo che i predetti fiano della parentela di quel Rub
berto de Nobili di Monte Pulciano Cardinal di Santa Chieſa , e nepote di Papa
Giulio 3, di cuifù promoffo alla purpura Tuttauia di quefta famiglia à niuna
parte del Regno nè fiorifce, finonche nelli predette Città di San Giuliano , edi
Trapani, oue oltre gl'vffici , e carichi nobili c'ha goduto, e congiunta con le pri
me famiglic nobili di quelle, hà poffeduto molt'anni il Regio Caftello Ericino,
I'vfficio di Maftro notaro della Corte Capitaniale, e'l groffo tenitorio dello Si
reri, in cui v'è il celebrato tempio di Venere.
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Pietro Nobile viffe con molro fplendore di ricchezze , e d'vffici ; il cui figlio
Caro, ò Carlo parimente fù Giurato nel 1435,1448 , 1450, e 1462 , hebbe egli due
W
moglie la prima fù di cafa Maggio,e la feconda Angela Colè fua parente delle
quali acquiftò Giouanna moglie d'Antonio Coppola, Paſqua moglie d'Ottauio
Baldoc, Pietro che fi casò con Giouanna figlia d'Henrico , e Coftanza Marga
gliotta,e nepote di Giouanni Maggio, defcendenté d'vn altro Giouanni che fù
nepote di quel Giouanni Maiorana Caualiero, che con l'auttorità del Vefcouo
di Mazzara Vgone edificò nel 1335 la Chiefa di Santa Catherina, e l'Holpida
le con lo Ius Patronatus d'effo, e fuoi pofteri come fi legge nel fuo teftamento à
2 d'Agoſto 7 Ind. 1539, e nella bolla fpedita nel Monte Erice à 21 di Febraro del
1835-11 qual lus patronatus per ragion di matrimonio passònella famiglia No 4
bile, che al prefente il gode. J' า 9 Wab13.0
LaProcreò il predetto con ua moglie Giouanna Margagliotti Carlo, il quale co
Margarita Filicaro procreo Pietro ; nondimeno il predetto Cario gode molti
honorati vffici nella fua patria, fra i quali l'vificio
J di Giurato nel 1515 , il figlio
Carlo parimente nel 1541,1545,1551, 1554 , e Capitano nel 1552 , gl'altri figli
furono Antonino,don Bartolo ,Gio: Vito, Antonina che fi casò nel 1,529 , cô Ga
(pare figlio di Berardo di Ferro, ed Antonella, Antonino
14 fi caso in Trapani con
Vita di Vicenzo, fù Giurato nel 1552, 1556, 1559, 1566, 1572 , Capitano nel
1553,1562, e 1563 , Caftellano nel 1560,procreò Carlo, Audrea, Pietro Fabritio,
Francefco, Caterina, Margarita ,che mori vergine con l'abito di San Francesco,
Francefa, che fi caso due volte, la prima con Guglielmo Capranzano, e poi con
Gio: Franceſco Barlotta,e la detta Caterina con Giacomo Rauida. Audrea , Fa
britio,e Francefco non lafciarono prole Carlo difcendendo da Erice in Trapani
nel 1 575,fi casò con Margarita figlia di Pietro,c Paolo Prouinzano Barone del
la Cudia ,procreò Carlo poftumo,che fi morì fanciullo, perilche il primo figlio
Pietro per la morte del fratello lafciando affatto l'habitatione d'Erice fe nè paf
so in Trapani, oue fù Giurato nel 1593 ,Capitano nel 1609 , e nel 1614altzevolte
Sindaco, e Perfetto,e Capitan d'arme del Monte nel 1625. Si casò pofcia con
Lauria figlia d'Orfeo Fardella, e lafciò cinque figli, Antonio, Orfeo , Vita, Mar
fia , eMaria, che fi morì vergine, Vita fi casò con don Pietro Rizzo, egligene
rò molti figli, frà i quali don Vicenzo Caualier Gerofolimitano, e Maria con
don Francefco di Vicenzo, dms'do asqo I J
Antonino figlio primo di Pietro col primo matrimonio, fù Giurato di Tra
$175
pani nel 1635 della fua prima moglie, che fù donna Antonia figlia di don Gio
ſeppe Lazzara,e donna Angela Staiti haue acquiſtato don Pietro, don Gioleppe,
e donn Angela, e della feconda moglie Leonora figlia di Giofeppe AntonioCa
‫דים‬ riffima,
EIBRO VI. 257

riffima, e Benedetta Barlotta . Orfeo fi casò con donna Maria figlia di Gio: Mi
cheli Sieripepoli , e donna Brigida Prouinzano procreò don Pietro , e donna,
Laura; e paffando alle feeconde nozze con donna Filippa figlia di Gioſeppe di
Caro, e donna Caterina Sieripepoli, hì procreato don Ignatio, don Giacomo,
don Antonino, e donna Anna Maria , ha goduto l'officio di Giurato del 1647,
1648, € 1649. I Colleghi furono Giacomo di Caro Barone d'Arcudaci, Giaco
mo, Antonio Capranzano, e don Francefco di Vicenzo.
Ilfecondo matrimonio del detto Pietrofù con Domitilla figlia di Giacomo,
Antonio Fardella , ed Altadonna Sieripepoli , che gli generò Fabritio , Anna
Maria, e Margarita. Fabritio Sacerdote, e Dottore, dopò effer ftato Vicario , ed
Arciprete di Trapani , e Vicario Generali dell'Eminentiffimo Cardinal Santa
3.
Cecilia Vefcouo di Mazzara, hoggi viue virtuofamente nella Santa Religione
della Compagnia di Giesù; Margarita fi casò con Vito di Ferro , ed Anna Ma
ria, che viffe con Vita Religiofa Terciaria de'Cappoccini, morì nella ruina del
2 la Chiefa di San Giouanni 15 di Febraro del 1645 , con lei furono vccifi molte
gentil damme , e perfone , che vdiuano la predica del Canonico di Palermo
don Franceſco Romano . Indi tolta fù fepolta in San Pietro inanzi l'Altar Mag
giore, e fopta il marmo c'è quefta defcritione.
Anna Maria de'Nobili
W Flos Virginitate candidus, caritate purpereus, burailitate , & habitu cinericius
199
Anacoritica vitafeptus vepribus Mundo latens, Cœlo patens.
L
Cuiexplantatus A4. D. M DC XXXXI. Febr.XV.templifuccifus ruinis, animifi
mul, & Corporisfua violentia effufa . Quas flos virginum Dei , qua fere atate pro
교회 prio fe trinxit cruore Fabritius Archipresbiter fororis dilestiffima poftreme reflo
refcentia.
31 Fà quefta famiglia per arme vn campo diuifo d'vna fafcia d'oro fotto della
с alla finiftra
quale vn mezzo palo d'oro in campo roffo alla deftra in azzurro, e
S roffo, e difopra vn'Aquila nera Imperiale in campo d'oro. Beche quella di Luc
ca fa le medeſme, però diuiſe di linie come nella finiftra parte fi vede.

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Gud DELLE FAMIGLIE

NOVELLO , FLODIOLA, BARRESE , ED ALTRE FAMIGLIE .


V..
39
RA l'antiche famiglie della Città di Polizzi del 1330 ritrouo la famiglia
FRANouello, la quale hebbe origine da Clodio Nouello Prouiditore del Regio
Palagio del Rè Federico fecondo, il quale dopò la morte del fuo Rè, hebbe del
Rè Pietro fecondo la Capitania di Polizzi, per lo che fi caso in quella Città cơn
Giacoma Flodiola nobile damma Polizana , e figlia di Gio: Guglielmo Flodiola
vno de'ftimati gétil'huomini del fuo tempo .Da quefto Gio:Guglielmo nè vene
Gabriele Flodiola, c'hebbe per moglie la Baroneffa di Refuttano vedoua di Gio
uənni Maiorica , con la quale fù progenitore di Gio: Silueftro Barone di Refutta
no , e d'Andriotta, i quali goderono i primi vffici della loro patria . Da Claudio
Nouello nè nacquero Gio: Luiggi, Gio: Guglielmo , che ambedue fi cafarono
con due forelli figli di Paolo Barrefe della medefma Città di Polizzi. Queſto fù
defcendenti della chiariffima famiglia Barre e dei Baroni di Pietrapercia , e di
Militello, e'l primo di lei passò in Polizzi fù Gio: Antonio Barrefe , figlio terzo,
del predetto Baron di Pierrapereia , il quale fù progenitore di Thomafo,di Pao
la, di Nicolò, di Pietro, di Vicenzo. di Gio : Luiggi, di Giouanni, d'vn altto Vi
136 KK cenzo,
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258 TEATRO GENOLOGICO

cenzo, d'vn altro Paolo, d'Andrea, d'vn altro Vicenzo, e di Giuliano , che furo
no Baroni delli feudi delli Margi, della Ziza , e del Mondoletto, con la qual fa
miglia è congiunta in parentela la famiglia Borgia, ò Boira di Siragufa, perche
Nicolò Borgia hebbe per moglie Florella figlia del predetro Paolo Barrele,con
la quale procreò Gio : Giacomo, Paolo , e Lucio Borgia . Gio: Giacomo fucceffe
alli feudi del Cafale, dell'Immaccari , e del mezzo Rouetto nel 1583 , e ficasò
con donna Belladamma Alagona, che gli generò don Ottauio Barone del Cafa
le, il quale anche procreò don Giacomo c'hebbe per moglie donna Maria Mon
t'alto figlia del Baro di Molocca , che pur fi inuefti di detti feudi nel 1632.quefti
procreò don Giofeffo, Caualiero Gerofolimitano, don Pietro , anche caualiero
agnomato il Baronazzo, e don Gregorio viuente, e fucceffore in detti feudi ca
ualiero virtuofo .
Da Gio: Luiggi Nouello nè nacquero Pietro; Gio : Guglielmo, e Filippo , che
furono gl'vltimi rampolli di quefta cafa, l'arme di lei furono vn campo diuifo
per lungo nella deftra due bande roffe in campo d'argento , che fono della No
uello, e nella finiftra vn Leone d'oro rampante con due fiori di giglio d'argento
in campo azzurro della famiglia Flodiolà di Baroni di Refuttano .
Il feudo di Refuttano col fuo caftello, e pertinenze furono d'Antonio Venti
miglia Conte di Collefano, il quale lo conceffe à Franceſco Vberto , Ventimi
gtia fuo parente, à chifucceffe Antonio Ventimiglia fuo figlio il quale dotò il
detto feudo à fua figlia Giouannella cafata come hò detto con Gabriele Flodio
la nel 1473.a'quali fucceffe il loro figlio Sigifmondo, che lasciando il cognome
paterno di Flodiola, fi fece cognominare di Ventimiglia cognome materno,e
fe nè inueftì nel 1501 , così pure fuo figlio Silueftro Ventimiglia, da chi paſsò
per matrimonio alla cafa Romano di Termine, e pofcia la detta Baronia fùven
duta da don Forte Romano, e Barrefe al Regente di Giofeppe di Napoli, che la
diede à don Girolamo fuo figlio con titolo di Principe, ed hoggi la poffede il vi
uête Principe di Refuttano don Gioſeppe di Napoli,e Barrele caualier virtuoſo.

DELLA FAMIGLIA

NAL DIN I.

OLA Maria Naldini gentil'huomo Fiorentino venne in Sicilia nel Reggi


Comenro del Rè Altonzo, ed hauendo accommodato al Rè diecemila fo
rini, nè hebbe per pegno l'Ifola di Lipari co'fuoi giuriditioni in luogho della
quale pofcia fotto il Rè Giouanni confegui tutti gl'introiti Regij della Città di
Marſala, e di Mazzara che gli fucceffe fuo figlio Pietro Maria che fù Capitano
diuerfe volte di Marfala, i cui figli furono Cola Maria , Gio: Francefco , e Pier
Antonio , che reufcirono virtuofi gentil'huomini, e gouernarono lodeuolmen
te la loro patrìa.
L'arme di quefta famiglia fono

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OTIP LIBROO SVI A A 259

DELLA FAMIGLJA
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NOTARBARTOLO, OVER NTERBARTOLO.

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ARTOLO fignor di Andernacco nell'Alfatia , Prouincia


della Germania Teatro della nobiltà del mondo, pafsò in
Italia con carico di Alfiero Imperiale, con l'Imperadore
Ortone fecondo nel 979. Il quale , fecondo Rubberto Pi
fanelli, nella fua antica Alfea, per le molte prodezze , che
moftrò in graui battaglie ; fù lafciato Gouernadore della
chiariffima Città di Pifa, dal medefimo Imperadore; il cui
carico egli poſcia lafciò à fuo figlio Lucchino, che lo chia
marono nel loro antico idioma i Pifani , Lucchindi Nter
bartolo , ch'altro non fignifica à noftri tempi , Lucchino del. fignor Bartolo,
prendendo, per cognome datoli dal Volgo, il qualificato nome paterno, e coſsì
fivfaua in Italia in quei vetufti tempi conforme raccontano Cipriano Manente
nella cronica d'Oruieto. Giouanni Manente in quella di Perugia, e d'Ancona, e
Paolo Mini ne'fuoi Epitomi Fiorentini foura Giouanni, e Matteo Villáni , anti
chi cronifti di Fiorenza. Oue dicono che affai famiglie d'Italia prefero per co
gnome i paterni nomi per le glorie delle lettere, e degl'armi, ch'eglino acqui
ftarono. È di ciò fe nè ponno raccogliere infiniti efempi.
Bartolo di Nterbartolo figlio di Lucchino fi casò in Fiorenza con Baldina
degl'Obizzi ricchitfima in quella Città, e fuo figlio Lucchino con Florella Ade
mari fignora di molta prudenza, e valore, per il chefù affai ftimata dall'impe
radore Federico fecondo, da chi ella acquiſtò il Gouerno della Republica di Pi
fa per cinque anni nel 1232 , per il fuo marito Lucchino di Nterbartolo, i qulia
fpefero gran fatica in chetar i continui tumulti Cittadineſchi. Nondimeno la lo
ro pofterità, dilatandofi nobilmente col medefmo cognome di Nterbartolo in
Siena, in Perugia, ed in altre primarie Città d'Italia , laſciò molt'Illuftri Cauas
lieri nell'arme, e nelle lettere; doue contraffero affinità con le più illuftri fami
glie.
KK 2 Già
200 TE A TER OO GENOLOGICO

Già che Rubberto di Nterbartolo fù Capitano de'Guelfi di Perugia contro i


Gibellini nel 1250 , e Guido di Nterbartolo Capitan de' Gibellini di Fiorenza
contra i Guelfi nel 1265. Archelao d'Nrerbartolo militò à fauor de Pifani con
tro i Genoueſe nel 1284.Almerico di Nterbartolo di Fiorenza fù Caualier di Ro
di nel 1309. e poi Abbate di San Climente, Frà Pietro Nterbartolo Fiorentino
fù dottihimo nelle dinine lettere nella fua Religion Heremitana di Santo Ago

1P
13
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ftino, e fù maeftro del B. Cardinal Egidio Colonna . Scriue pur Flaminio Rolli
"
nel Teatro della nobiltà d'Europa, che Corrado Nterbartolo fù celebre per lo
fue virtù in Siena, e Rettor perpetuo di quella Città; in Perugia Pier Nterbarto
lo fù Confaloniero della militia. Et indi, ò come altri vogliono da Fiorenza per
cagion della guerra de'Guelfi, e Gibellini pafsò in Sicilia Pier Nterbartolo , il
quale fi fermò in Catania à feruigi del Rè Federico fecondo col carico di fuo
By
Secretario, come il medefimo Rè accenna in fuo Priuilegio reale dato in Leon
tini nel 1300. E perche la lingua Siciliana era in quei prifchi tempi puoco cul
ta nel parlar , e pronuntiar Italiano in cambio di Nterbartolo lo chiamarono
Notarbartolo , come in altre famiglie hò moftrato ; e le parole del Priuilegio
90
dicono.

Attendentes merita, & accepta, & grata feruitia nostra regia Maieftatiprafita
per nobilem Petrum Notariumbartolum Florentinum Secretarium Fidelem, &fami
liarem noftrum, & noftra Regia Curia administratorem concedimus ei, & donamus "
per don ationem irreuocabilem Castrum noftrum regium noftra Terra Po'izzij cum
iuribus , & pertinentijsfuis omnibus, & ciuili, & criminaii adminiſtractionem alta, You

& baſſa cum mero, & mefto imperio . &c.


Si casò egli con Lifetta Caftelli nobile Catanefa de Baroni dello Bifcari, che C

gligenerò Bartolo Notarbartolo, che per effer balbo fù da Siciliani agnomato


Tartaglia, ed in progreffo di tempo, anche i pofteri fuoi Farfaglia, e quefti dal
Rè Pietro fecondo hebbe confirmata la medeina paterna Cartellania di Poliz
zi nel 1339. doue in quei tempi dimoraua gran nobiltà del Regno .
Epur Filippo, Federico, Vgo, e Tuccia moglie di Pier Luca Fonftubert Ba
ron di Caltagirone figlio di Francefco,che tutti fi cognominarono di Notarbar A

lo figlio del Sudetto Bartolo hebbe dal Re Lodouico , per raggion pi militari
*
feruiggi i prouenti, e frutti della Terra, e Caftello di Reinecchi , che l'hebbe
A
confirmati pur fuo figlio Filippo dal Rè Martino nel 1396. dalquale anche egli
acquistò il feudo , e Cafale della Petra nel 1455., Nondimeno nelcapo breuidel 3

la Regia Cancellaria fi legge hauerla egli hauuto gratiofamente dal Conte An "
tonio Ventimiglia nel 1398. mettendofi ne Priuilegij (Filippus de Notarburtola
Farfaglia) e cofsi i fuoi figli, Federico, Girolamo, Giouanni, Francefco, ed An
tonio feguirono il cognome di Notarbartolo Farfaglia , ò Tartaglia mercè la
difficile lettura de'caratteri antichi di penna franceè , che non puoco a'noftri R
giorni fono difficoltofi à leggerli, e molti fi vonno interpetrar con la prattica.
Giouan Notarbartolo fù affai dotto, & amato dal Rè Alfonſo dal quale fù no
minato , e dal Pontefice Eugenio quarto promoffo nella dignità Vefcouale di
Patti nel 1433. i cui fratelli furono parimente progenitori d'affai chiariffimi Ba
roni. Percioche Vincenzo Notarbartolo viffé con molto grido, e plendore, u
fù progenitore de'Baroni di Vallelunga, di Villanouas del Sichechi , delli Man
chi, della Tuccia, della Gulfa, ò Tulfa, della Vanella, e della Roccella.

In Polizzi Nell'antica Cappella de'Notarbartoli fi vede , tra gl'altri fuperbi


marmi , vn maufolco marmoreo allora puochi vati , sesretto dal nomato Vin
cenzo, col feguente Epitafio . ). 31050
Vincentius Notarbartulus vir illuftris hic iacet; ad honorem Dei, parentis imagi
nem, &
ODILIB / R OCVI. 261

nem,& Sepulcrumfieri mandauit anno 1473 , Afr 1 HOURS

Rerum certafalus notus Vincentius aula Jual jothing


.4.1 ' : 156 SAJ
Cæfaris, & Patriæ gloriafama decus;
Clauditur hic primus natus puerilibus annis 0
Fortunæ virtus confiliumque manet. 547
Suo fratello Marino parimente fondò vna bella Cappella marmorea nella
1 Chiefa di S.Francefco. Nondimeno hebbe il predetto Vincenzo cinque figli , il
primo fà Giouanni, ch'hebbe per moglie donn'Hippolita figlia naturale del Co
te di Collefano don Pietro di Cardona che fù Vicerè di Sicilia, e fù il primo Ba
ron d. Villanoua ; il fecondo fù Biaggio Baron della Gulfa, ò Tulfa, che viffe con
grido di ricco, ed affai potente, il terzo Francefco Baron di Sichechi , il quarto
don Annibale Abbate di S.Maria del Pedale vicino Collefano, il quinto Vincen
zo poftumo genitor del Barone di Vallelunga.
Il predetto Giouanni oltre Villanoua s'inueftì delli feudi delli Manchi nel
1534,della Tuccia nel 1 540, della Terra di Villanoua nel 1 $ 49.Procreò egli don
Giofeppe Baron di Villanoua , e Fra don Benedetto Caualier Gerofolimitano
riceuuto nel 1573 , e donna Beatrice , la quale hebbe due mariti , il primofù il
Barone di Muffumeli don N, Lanza, ed il ſecondo il Barone di Gratteri don N.
Ventimiglia.
a Don Giofeppe Baron di Villanoua prefe per moglie donna Antonia Spinola
forella del Maftro Portulano del Regno, che gli generò don Annibale che fucs
ceffe nella medeſma Baronia di Villanoua,don Vgo don Gaftone ambedue Ca
ualieri Gerofolimitani nel 1593 ; e dona'Hippolita che fù madre della Marchefa
di Montemaggiore, adeffo Principeffa di Baucina, e fi caso con don Thomafe,
Merullo nipote dell'Arciuefcouo Merullo di Palermo, caualiere Methineſe.Don
Annibale procreò folamente la viuente donn'Antonia , che fi casò primieramē
recol Marchese di Gerratana doa Ruggiero de Settimo, e doppo col Duca di S.
Giouanni,e Conte di Cammarata don Francefco Branciforte, col quale generò
il viuente don Annibale primo Principe di Villanoua , fignora veramente d'af
fai prudenza, e virtù, e cofsì quefta fi antica Baronia de Notarbartoli pafsò alla
cafa Branciforte. Il predetto don Vgo Caualier Gerofolimitano innanzi la pro
feflione depofe l'habito, e ficasò con donn ' Antonina Nafelli, ed Aragona figlia,
del Conte del Comifo, e parente di ftretto fangue del Duca di Terranoua , e da
lei acquistò donna Antonia moglie di don Giofeppe Filingeri figlio del Conte
di S.Marco, donna Giouanna moglie primieramente del Dottor don Vincenzo
Gianguercio, ed hoggi di Criftofaro Papè Protonotario del Regno, donna Vio

C lante moglie di don Pietro Balfamo, e Bonanno Marchefe della Limina, Prin
if cipe di Roccafiorita, e don Vgo poftumo che fù due volte Senator di Palermo,
‫ا‬ e fi mori nel proprio officio . Donna Hippolita Notarbartolo moglie di don
Thomafo Merulla Secreto di Palermo, e Marchefe di Condeguftas genitori del
l'Arciuefcouo di Manfredonia. A sonatu ga SOURI 9 S
" Dal predetto don Biaggio Notarbartolo,e donna Giouanna Amodei de'Ba
roni di Vallelunga nè nacquero don Francefco, e don Geronimoilprimo fi ca
sò con donna Maria,forella di Alfonzo Saladino, e fù due volte Capitano di Pad
lermo, il fecondo con donna Geronima di Bologna, e fu tre volte Capitano di
Palermo, oltre che ambidue goderono altri priniarij officij cofsi di queſta Cittàs
come del Regno. mo ig
Da don Francefco nè nacquero il Sacerdote don Placido Abbate di S. Giaco
mo, e don Girolamo che non lafciò prole , donn'Agata moglie di Gio: Giorgio
Bonafede . Don Francefco Baron delli Sichechi altro figlio del primo Vicenzo?
Baron
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RO LOGI
262 TEAT GENO

Baron di Villanoua fi casò con D. N. con la quale procreò molti figli; il primo
genito fù don Gio: Petro, dal quale nè nacque don Francefco, e don Cefare Ca
ualier di Malta, al predetto don Franceſco li fucceffe don Giorgio fuo figlio,che
morìſenza prole, per lo che hereditò la Baronia don Mariano fuo coggino car
nale padre del viuete don Gioſeppe Notarbartolo di Polizzi Baron del Fichechi.
2 Don Vincenzo figlio poftumo dal predetto Vincenzo Baron di Villanoua,
primo Baron di Vallelunga con donna Ifabella Santacolomba figlia del Baron
d'Ifnello acquiftò don Gafpare, don Giouanni Baron della Terra di Buccheri,
don Thomafe, e don Ottauio .. 161

Il don Gafpare fecondo Baron di Vallelunga hebbe per prima moglie donna
Agata A.nodei, ouer Omodei, e Moncada figlia del Baron di Vallelunga, e do
pò con donna Agata Romano , e Colonna figlia del Baron di Refuttano, col
primo matrimonio fece à don Vincenzo caualier affai virtuoſo, e mio partico
lar amico, la cui chiariffima nobiltà in tutti i quarti era affai nota, come fileg
ge in vn teftimoniale fatto dal Principe di Paternò, Duca di Montalto, don An
tonio Moncada , ed Aragona à 20 d'Agofto del 1605.tranfuntato negl'atti di
Notar Pietro, e Paolo Pontifice di Palermo à 6 di Marzo 7 Ind . 1624 fù anche
Cittadino di Palermo, e godè molti fupremi carichi pel Regno. E il Padre don 1
Placido Carmelita; che per la ftretta parentela che haueno con l'illuftriffima
Cafa Colonna di Roma, furono affai ſtimati dal fignor MarcoAntonio Colon
na Vicerè di Sicilia.
·
Si casò il predetto don Vincenzo con donna Agata Romano , e Colanno fi
glia del Baron della Fauarotta , con la quale fece à don Forte, don Pietro , don
Giofeppe, e donna Flauia. Don Forte fi morì con fáma di virtuofo , don Pietro
fù più volte Capitano, e Giurato di Termine, e fù da tutti per le fue virtù aſſai
ftimato;acquistò la Baronia di Carcaci nel Val di Mazzara,e la Sciara per ragion
di dote da fua moglie donna Leonora, e procreò don Filippo fignor della Scia
ra, e don Vgo Baron di Carcaci, donna Agata, e donna Antonia .
Don Placido Notarbartolo fratello di donna Maria fignora di molto valore,
e prudenza ( con la quale il Marchefe di Geraci Vicerè di Sicilia profeſsò ſtretta
parentela) fù quefto caualier vltimo figlio del Baron di Vallelunga,dimorò al
cun tempo in Spagna, e ritornato pofcia fi casò con donna Flauia d'Euan, (l'an
tica nobiltà della qual famiglia è chiariffima in Biſcaglia, conforme l'accenna
no le fue hiftoric, ed il Gran Sinifcalco, e Gran Croce di Malta, don Giouan Vi
gliarel che fù anche Generale delle Galere della fua Religione , zio paterno di
quella; ) che gli procreò, donna Agata, don Pietro, hoggi religiofo della Com
pagnia di Giesù, don Ignatio, e don Francefco Xauièr, il quale fi è cafato con
donna Antonia di Euan y Vagnes; la nobiliffima famiglia Vagnes da Biſcaia ,
d'onde pafsò in Sicilia con la Ducheffa di Biuona fua parente, e di ciò auuiene
che il predettodon Franceſco Notarbartolo viene dal fignor Duca di Montalto
affai ftimato, e trattato da parente, mercè le fuc virtuofe qualità, e nobiltà.
-Girolamo figlio del primo prenatrato Filippo di Nterbartolo fi casò nella,
Città di Noto con Nicoletta Alagona figlia di Giouannuzzo, figlio del Conte
Blafco all'hora Caftellano di Noto, e fuo Giuftitiero nel 1382. fecondo Giorgio

Calcaterra in vn fuo antico manufcritto, con la quale procreò Giouanni, Blafco,


ed: Antonio Notarbartolo , nominato da Vicenzo Littara de rebus Netini, tra
gli Giurati di Noto dell'anno 1407,1410,1421 , e 1424, e Rinaldo di Notarbar
tolo fù virtuofo caualiero , ed affai amico dell'Infante don Pietro d'Aragona, e
fuo Secretario , ed hauendo dato il Rè Alfonzo la Duchea di Noto al detto la
fante dou Pietro fuo fratello nel 1424,gli Netini non potendo foffrire il domin
ཱ་ ; ! ”, 4 Baro
1 . LID BROO SVI. 17 263

Baronale gli mandarono più Ambaſciadori,Giouanni Landolina, Giouanni Că


pixano, e don Antonio Notarbartolo;dice Littara(confestim oratores mittunt vi
ros Clariffimos, Ioannem Landolinam, Iaănem Campixianum,& Antonium Notarbar
tulum,il che appare per lettere D. Valentia annofalutis 1424.Prid. Kal. Aprilis. )
Molte fono le grandezze di queſta antichiffima tamiglia inuolte, benfi nelle
tenebre dell'antichità, onde fiamo forzati à tacere molti rami di effa, per non
1:
trouarfi diftintamente l'ordine. In Fiandra, ed in Sicilia è ftata gloriofa tanto
tra lo ftrepito degl'armi, quanto nel giufto gouerno delle Città . In Palermo,
ed in altre Città del Regno hanno goduto l'officij di Senatori , di Capitano di
giuftitia, di Capitani d'arme à guerra , ed altri fupremi carichi, Imperoche don
Vgo caualiero di molta prudenza fù Capitano di Palermo, Portolano, ed heb
be altri primarij officij.
A
Don Giouanni Notarbartolo Barone di Villanoua fù Capitan d'arme d'Infan
Ass taria, e morìin Polizzi l'anno 1591 .

Don Franceſco Notarbartolo Capitan d'arme à guerra nel Valle per la de


fcrittione della Militia, e Capitan d'arme nella Comarca di San Marco à tempo
del Conte di Oliuares . Don Gafpano Notarbartolo Barone di Vallelunga Ca
pitan d'arme della Città di Termine, il quale hebbe altri fupremi carichi nel Re
gno, che fi tralaſciano per breuità . Fra don Gaftone Notarbartolo Caualiero
Gerofolimitano ferui Sua Maeftà in Fiandra 22 anni continui di Capitan di In
fantaria di Compagnia di caualli.
Ca
Ed altriche mi par fouerchio à mentionarli,effendo à noftri tempi aſſai chia
ri. Si vede pure quefta famiglia per gl'antichi , c moderni cafamenti matrimo
niali,apparentata con le prime famiglie nobili del Regno, conforme nella ferie
del fuo elogio fi leggono, ed in quefto, e nel mio primo tomo; come anche ne'
proceffi di tanti Caualieri di Matta, che haue hauuto.
Hà quefta famiglia in quefta Città di Palermo la Cappella della Concettione
nella Chieſa di San Francefco di Paolo commune con la famiglia Spinola , &
0 Merulla. T

Molti anchora di lei viffero anticamente col cognome di Farfaglia nobil


mente nella Città di Polizzi , percioche Antonio Farfaglia fù regio caualiero.
Francefco Farfaglia fùr Secreto della Città di Polizzi, e caualiere affairicco ,
potente con molte nobili Baronie . Antonino , Giouanni , Franceſco , Antonio,
Federico, Mariano, Andreotta, c Gio: Battiſta Farfaglia goderono i primi offi
cij della Città dì Polizzi, e mantennero le medefme arme di Nterbartolo; cioè
il Leone rampante con fette ftelle d'oro intorno in campo azzurro , benche al
cune per errore n'habbiano posto otto.

DELLA FAMIGLIA
TAXID

NE GLIA.
60 ·2
0:
Refe origine la famiglia Neglia di Palermo, e di Termini, da Lucio Filippo
PRNeglia gentil'hubmo Pifano, la cui famiglia deriuò di Duodi . Quefti con
groffe faculta fi tratenne in Palermo, ed hebbe per moglie la figlia di Nicolò
Curupi Caualiero Catalano, con la quale procreo Francefco , Pietro Maria , &
Nicolò. Francefco nel primo reggimento del Rè Martino , gouernò la Città di
Corleone, il cui figlio Filippo ficasò in Termine, ed iui generò fra gl'altri Bar
tolomeo, che con la figlia di Pietro di Trapani, ed Emilia di Trapani , e di Ma
Ja rinis
TEATROGENOLOGICO
264

rini nobili Termitani procreò in Palermo Fra Pietro Neglia Caualier Gerofoli
tano riceuuto nel 1529, degl'altri fratelli di Francefcó nè peruennero France
fco Neglia Teforiero del Regno che mori nel 1492, nella cui facultà fucceffero
Pietro, Lucio, e Gio: Filippo , i quali con Girolamo , Lucio, Filippo , e Gio: Mi
chele viffero nobilmente congiungendofi fempre con le famiglie nobili della

loro patria .
L'arme di quefta famiglia fono

DELLA FAMIGLJA

NALD I.

Anfredo Naldi gentil'huomo Faentino , fù Caftellano nel reggimen


to della Regina Maria della Città di San Filippo , e del Rè Martino

Mpofcia attendendo alla fua molta fedeltà gli diede il gouerno di Biz
zini, dopò che lo tolfe da poter di Calcerano Santapau, oue Pietro, e Gio: Ma
ria Naldi ſuoi figli furono diuerfe volte Capitani, e Giurati . Manfredo , e No
randino figli de predetti furono Camarieri dell'Infante don Giouanni , che do
pò la morte del Rè Alfonzo fuo fratello fù Rè di Sicilia , e'predetti di Naldiot
tennero da lui molti tenitorij ne'quali feguirono i loro pofteri, finalmente que
,
fta famiglia fecondo Flaminio Roffi viue nobilmente nella Città di Faenza
d'Italia.
L'arme di queſta famiglia ſono

13 DELLA FAMIGLIA

NEGR I.

Ebbe fempre luogho la famiglia Negrifra le prime famiglie della Repu


blica di Genoua . Percioche Guglielmo Negro fù Confole in Genous
H nel 1140, con Guglielmo Barca , Guifcardo Vaffallo , Guglielmo Ma
loucello, Buon Vaffallo d'Odone, ed Anfaldo Doria, parimente nel 11-45,1146
1148, 1149, 1151 , ed in altri anni; Quefto, ed altri carichi feguirono parimente
ifuoi pofteri Gio: Francefco Negri fotto il Rè Alfonzo pafsò indi in Palermo,
oue confeguì molti honorati carichi, il cui figlio Fabio Negri comprò del Rè
Giouanni l'ufficio di Secreto di Palermo, Nicolò Negri hebbe del Rè Catolico
Ferdinando la Caftellania di Caltagirone nel 1493 , fuo figlio Gio: Franceſco fi
casò in Caftrogiouanni con la figlia di Nicolò la Matrona getil'huomo di quel
la Città, e Gio: Andrea Negri l'altro figlio fucceffe in alcuni paterni beni.
Molt'altri gentil'huomini Genouefi di quefta famiglia hanno venuto in Si
cilia, e laſciato nelle fue Città la loro pofterità, la quale fin'hora viue fotto va
rie difpofitioni feconda la buonta , ò malignità de'tempi alcuni della famiglia
Negrifanno per arme tre gigli azzurri in campo d'oro , e fotto vna faſcia denta
ta negra jaltri quattro Aquili neri in campo d'argento diuifo in quattro quarti,
e per ogni quarto vn'Aquila.

4
DEL
LIBRO VI. 261

DELLA FAMIGLIA

OD DO.

An

*
*F
t *C
*
*

A famiglia Oddi, ouer Oddo viffe con molto fplendore nel


la Città di Polizzi, la quale vn tempo fù habitata di molte
nobilifamiglie, vogliono ch'ella habbi venuto in Sicilia da
Perugia Città d'Italia , oue fra le prime ha goduto le prehe
minenze, i carichi, e gl'vffici, ed ogn'altro fupremo honore.
Indi deriuarono gl'Oddi di Padua, di Piacenza, di Fiorenza,
di Fano,di lodi,di Napoli, e di Sicilia. Gio: Pietro di Crefce
zi nella Corona della nobiltà d'Italia, dice che gl'Oddi deri
+ uano della famiglia Figliodoni originata della Confalonieri, che in Piacenza
1 fiori nel 1131. Dicono che Figliodoni vuol dire figli d'Oddone che fù Conte di
Campagna in Italia . Però Franceſco Zazzera dice che quefta cafa difcende da
1 Pietro d'Oddo fratello di Pierriualle , Palagnato , e Broccardo quattro chiarif
fimi Capitani Germani, che furono lafciati dell'Imperador Federico fecondo,
fuoi Vicarij in Italia, dà chi nacque Oddone che fù progenitor di quefta fami
glia, la quale oltre i gouerni , e gl'vffici ch'à goduto,e ftata congiunta in paren
tela con le prime fa.niglie nobili d'Italia , conforme fcriueno i predetti di Cre
fcenzi, e di Zazzera, che pure annouerano gli fuoi huomini illuftri, che per ef
fer lontani della noftra Sicilia,gli lafcio da canto. Il primo dunque che venne
da Perugia in Sicilia fù Henrico d'Oddo figlio di Filippo, il quale hauendo in
odio le guerre ciuili della fua patria sè nè venne con le fue ricchezze in Sicilia,e
feco Andrea d'Oddo c'habitò nel Monte di San Giuliano nel 1400, e Giouanni 706
nella Città di Noto nel 1427. Henrico habitò in Polizzi, ed iui lafciò la ſua po

fterità, e comprò il feudo di Sichechi nel 1435. Hebbe egli due figli Filippo, e
Giacomo; il quale procreò Alfonzo degl'Oddi che con Beatrice Salamone fi
glia di Giouannello nobile caualiero nepote di Guglielmo Salamone Veícouo
di Cefalù generò Alfonzino che mori fanciullo .
Da Filippo primo figlio d'Henrico, ed Eufemia Dente fua moglie nè nacque
Li Gia
--- GICO
GENOLO
266 1 TEATRO

Giacomo, e Melchiora che per la morte del fratello fucceffe nelli feudi di Siche
chi,e della Fichera per fua madre Eufemia che fucceffe nel feudo della Fichera
dopò la morte d'Andrea Dente fuo fratello . Si casò Melchione con Lucretia di
che gligenerò Giacomo Filippo , Gio: Thomafo, Gio : Pietro , Anto
nino ,Alfonzo, Sebaftiano , Pretiofa , e Margarita , moglie di Gio: Antonio Ama
to Barone di Bilici, e Pretiofa, fi casò con Carlo Bentiuegna , e generò France
fca madre di Fra don Cefare Notarbartolo Caualier di Malta nel proceffo , del
quale fi vede nobilmente prouato il quarto degl'Oddi nel 1572. pafsò ella alle
feconde nozze con Guido la Matiua, e procreò Eufemia madre del Patre Pietro
Notarbartolo della compagnia di Giesù.
Giacomo d'Oddo vendè la Baronia di Sichechi à Marino Notarbartolo nel
1526.procrcò Biaggio, Feliciano, Vicenzo, e Sebaftiano . Da Vicenzo nè nac
quero Gio: Bartolo, Sebaftiano, e Thomafo genitor di Vicenzo; di Giacomo,di
Marino, e di Giouanni, che laſciarono veruna prole mafcolina.
Filippo fecondo genito di Melchiore fece à Gio : Thomafo, il quale à Gio:
Pietro, e Giacomo. Da Gio : Pietro nè nacquero Fra Franceico, e Gio: Paolo.
Gio: Pietro quartogenito di Melchiore fucceffe al feudo della Fichera, fi casò
con Antonina Neglia figlia di Bartolomeo Neglia,e Roffo,ed Orfola Trapini, e
di Marinis , famiglie ambedue nobili, come fi vede prouato nell'habito Geroſo
limitano del caualier Fra Pietro Neglia fratello di detta Antonina nel 1529.pro
crcò Gio: Pietro, Giofeppe, Ludouico, e Virginia , moglie di Franceſco di Na
poli di Troina zio carnale di Vicenzo Napoli Veſcouo di Patti. Ludouico Ba
rone della Fichera fi casò con Agata Naro figlia di Gio: Vito, della quale acqui
ftò fette figli Giofeppe, Epifanio, Francefco, Claudió, Elifabetta , Antonia, Or
fola, e Maria, moglie di Giachino Sponzelli, e Porcari . Antonia fi casò con don
Franceſco Guagliardi genitori de'Baroni del Cafale della Pietra . Claudio hebbe
per moglie Caterina Marciafaua di Calaxibetta.
Antonino quinto figlio di Melchiore hebbe per moglie Violante Lafarina ,
figlia di Michele, con la quale procreò Melchiore, Gio: Bartolo, ed Antonino; i
quali fecero Gio: Bartolo, Sebaftiano, e Fabritio , finalmente di quefta famiglia
non nè viueno fi non che donna Antonia, e Claudio,di Lodouico fon paffati al
la famiglia Sponfelli per parte feminina .
L'arme di quefta famiglia fono vn Calice con fette ftelle d'oro intorno,ed vn
Leone rampante in campo azzurro folite all'antica famiglia Oddo , le quali fi
veggono (colpite nella loro antica Cappella , e ne'Sepolcri in Polizzi , prouati
anche nel proceffo di Fra don Cefare Notarbartolo.
Ella famiglia Oddodi Noto non n'hò ritruoato altro fi non che Giouan
D ni d'Oddo fù Giurato di quella Città nel 1427, con Nicolò Salonia , Bar
tolo Barbilato, e Gerardo Parifi accennati da Vicenzo Littara nel fuo libro de
Rebus Netinis alfog: 109. Però di quella del Monte di San Giuliano , oltre del
prenarrato Andrea d'Oddo Perugino, che passò con Henrico nel 1400, fi fcorge
Giurato della Città Ericina nel 1442. Pietro d'Oddo fuo figlio , e nel 1461.Il
cui figlio Andrea nel 1487. Bartolo d'Oddo parimente nel 1513 ; Girolamo nel
1532,1536 , 1537, e1545 . Francefco nel 1531 , e nel 1546, vn'altro Franceſco nel
1555 , e nel 1567 , da chi peruenne Francefco d'Oddo fratello vterino di Vito di
Ferro caualier Trapaneſe in cui s'eftinguì lafamiglia.
Però degl'Oddi di Caftelbuono puoca cognitione nè tengo benche alcuni di
cono che Nicolò, e Francefco d'Oddo Perugini vennero in Sicilia nel 1495,

" s'impiegarono a'feruiggi del Marchefe Giouanni di Girace fermatofi perciò in


Caftelbuono comprarono alcuni feudi del Conte di Collefano nomati di Serra
come
0010110 B 00
DO AVIJA ST 2672

comefivede nell'inueftitura prefa nel 1515, nacque da Nicolò,e Maria de Mo


ti fua moglie Antonino,che fu genero di Simone Caluello Barone della Melia
dachi egli compròla Tonnara della Rinella hel 1531. Da coftore nè nacque
Maria figlia vnica, che fù moglie di don Giouanni Perollo Baron dell'Vccella
ro nel 1553. Francefco fratello di Nicolò procreò come dicono vn altro Fran
eefco poftumo, e padre di Gio: Filippo, il quale con fua moglie donna Lauria
Ventimiglia de'Baroni di Rau Giouanni fece à Franceſco, Vicenzo , e Gioſeppe
padre di don Filippo, ed altri figli.
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121 BAC DELLA FAMIGLIA
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1.1

E'tempi della famofa Conteffa Matilde fignora di tutta la Ro


magna, che poi la diede alla Chiefa Romana fioriua non con
0.3 puocofplendore la famiglia Oldoine , e fù chiaro fra le fue
perfone illuftri Oldoino Secretario della predetta Conteffa
Mattilde conla cui confulta ella fece detta donatione fecondo
Giouanni Manente nell'hiftoria di Perugia, e dopo la morte
d'effa Conteffa hebbe Oldoino in gouer no la Città di Cremo
Sa
na col fauor d'Azo d'Eftè fignor di Ferrara nel 1oo del Signore , oue fù proge
nitor della famiglia Oldoino Cremoneſe. De fuoi pofteri viffero Guido , ed Ol
derico Oldoino che da'fignori Viſconti in molti honorati carichi furono im
piegati , ed hebbero in gouerno Aleffandria della Paglia . Da quefti profuppon
go mercè l'antichità de'tempi deriuarne Raimondo che fiori nel 1280. Quefti
fù padre del Dottor Giouanni , che viffe circa gl'anni 1325, è Raimondo , Mar
chino, ed altri della famiglia Oldoina erano padroni d'vna prepofitura di San
3
ta Maria degl'Angeli di Bufalara ch'era ſtata fondata de loro predeceffori came
in vn publico inftrummento d'elettione fatto negl'atti dinotar Giouan Mozan
gae di notar Caucino de Caucis di Cremona l'anno 1348 , à 22 di Nouembre.
Dal Dottor Giouanni Oldoino figlio di Ramondo nè nacqueil Dottor Gu
glielmo, che fù padre del Dottor Giouanni fecondo, il quale procreò Antonio,
-HSV SAL LI 2 che
268 TEATRO GENOLOGICO

che fece à Giouanni,padre d'Antonio fecondo,che genciò à Giouanni terzo ge


nitor di Francefco, che nè nacque Gio: Battiſta, che fu il primo che paſsò in Ge
noua, da Gio: Battifta nè nacque Agostino, che fù padre di Ceronimo , e detto
Geronimo padre d'Oratio padre del viuente Francefco. La quale ferie fi legge
in vn ftrumento fatto per Alamino di Laude l'anno 1401, il quale , e fubinto
vn'altro ftrummento fatto nel 1421 fottoil dì 28 di Maggioche nomina Egre
gius V.1.D. Antonius filius egregij+ legum Doctoris domini Ioannis Vicarij Sančte
Sofie Cremona. :0

Il predetto Dottor Antonio Oldoino di Cremona feruì di luogotenente del


Gouernatore di Genoua nel 1424, edè notato col titolo di Sp: parimente fuo
figlio Giouanni nel 1465, il cui figlio Francefco nella medefina Republica nel
medeſmo anno, e Gio: Battifta figlio di Franceſco habitò in Genoua nel 1485 .
Augoftino figlio di Gio ; Battista nel 15183fù decorato , e defcritto nella no
biltà di Genoua da Ottauio Fulgofio Gouernatore di Genoua per il Rè di Fran
cia, e così Nicolò, Gio : Battiſta, Girolamo, e Paolo Oldoino; oue i predetti , ed
altri della famiglia fi congiungerono con le prime famiglie Gentile , di , Paffana
de'fignori di Paffana di Rapalla, e con altre della medefma Città fà teftimonio
della nobiltà di quefta famigliava Priuilegio fatto della predetta Republica di
Genoua dato à 21 d'Aprile del f639, e così egli dice. +
Dux, & Gubernatores Reipub.Genuens.
Omnibus ,& quibufcunque, Principibus, & Magiftratibus, quacunque dignitate
fulgentibus, omnibusque alijs ad quosprefentes noftra litera patentis deuenerint,feu
quibus prefentata fuerint fidem indubiamfacimus, testimonioque publico acteftamur
in libro nobilitatis Reipub.nastra inftituto vfque anno 1 528, inter alios reperiri, &
effe defcriptum Auguftinum de Oldoinij: in libro autem dicta nobilitatis reformato an
no 1576: in quo, in dies nobilium ad fcriptio ad hæc vfque tempora continuatur, inter
cæteros reperiri, & effe difcriptos, nempè infamilia Oldoina, Oratium filium Hieroni
mi quidem Auguftini , & indè Francifcum filium quidem Horatij quidem Hieronimi.
Inquiubfquidem libris respectiue dumtaxat (in dies) defcribebantur , & defcribuntur
Ciues illi nobiles, penes quos refidet Cura , Gubernum, & administratio eiufdem Rei
publica , & ex quibus iuxta legum noftrorum forma eliguntur , pro tempore, Dux
Gubernatores Procuratores , &cateri Magistratus qui Reipublica ipfius Ciuitates,
Prouintias, Regna, Rempublicamque ipfam regunt, & gubernant; & propteria dictos
Magnificos Auguftinum , Horatium , & Francifcum, pro nobilibus eiusdem Reipu
blice ficut cæteros quosuis alios in ipfis libris deferiptos, ab omnibus tenendos tractan
dos,& reputandos effe, fierique , & quadere potuiffè, ac poffe omnibus bonoribus , di
gnitatibus, prabeminentijs locis, & alijs tam inhac Ciuitate, & dominio, quam in
qualibet alia mundi parte . In quorumfidem has nostras fieri,figilli Reipub: inpreſſio
ne muniri, eper Cancellarium, & Secretarium nostrum infrafcriptumfubfcribiiuffi
mus.Datas Genue in noftro regali Palatio die 21 Aprilis anno 1639.
C Gio:Thomafo Podio Secretario de Republica.
Mà il viuente fignor Francefco per le fue virtuofe qualità hà ftato promoffo
in Sicilia in molti honorati carichi, e particularmente in quel di Teforiero delle
Bolle della Santa Cruciata con ampia amminiſtratione, ed vltimamente di
Teforiero del Regno carico che fi fole dare à caualieri di qualità, e di nobil să
gue, ed è Marchefe della gran Montagnawed e cafato con donna Rofolea Ara
ta, figlia di Gio: Agostino.
Fà quefta famiglia per arme le medefime della Città di Cremona , che fono
tre fafcie d'oro in campo azzurro, e fecondo la Cronica di Cremona, l'acquiſtò
vn caualiero della cafa Oldoino, il qual offendo Generale delle gente di Cremo
20% 1 na ven
A
LJUDBI
RO O VE
VE 2 269

navenne à battaglia con i Milaneſi, e mentre ftauano nel folto della battaglia
comparue San Lanfranco protettore della medeſma Città di Cremona, ed in
compagnia del Capitano Oldoino auitò i Cremoneſi di maniera che nè alcan
zarono la Vittoria. Perloche la Republica di Cremona inſegno di beneuolen
za,ed obligo diede le fue arme à tutta la famiglia Oldoino con obligo , che vno
d'effa fi chiamaffe Lantranco, ecosì fù pofcia fempre offeruato, e del medefimo
nome vinè hoggi Lanfranco Oldoino fratello del medefmo fignor Franceſco, c
gl'Oldoini di Genoua aggiunsero all'arme vn Bafilifcodiuifo per mezzo d'vna
I
ferra d'oro in campo roffo.

On l'occafione della predetta donna Rofolea moglie del fudetto Tefore


C ró del Regno dirò parimente del detto Gio: Agostino Arata, il quale quì

in Palermos'è mantenuto fempre con i fplendori della nobiltà, e per le fue vir
tùfù oltre modo ftimato dell'Eminentiffimo Cardinal Doria dà chi fù laſciato
fidecommiffario, ed eſecutore del fuo teftamento , la cui moglie Virginia Se

gni, e Ventimiglia deriua da due qualificate famiglie Genoutfi le quali non fo


t
lamente fono nobiliffime ; mà anche hanno occupato fupreme cariche, ed of
ficij nella loro Republica .
D'ambedue coftoro oltre la detta donna Rofolea , nè ſono nati i Padri don

Agostino Arata, e don Gio: Battiſta de'Chierici Regolari l'vn'è l'altro noti per
le loro virtuofe qualità, e dottrina . Gio: Vincenzo che fù Senatore di Palermo
nel reggimento del Cardinal Doría, e di don Franceſco di Mello del 1639, don
Francefco Prelato in Roma d'ambe le ſignature,e Protonotaro Apoftolico del

numero de Partecipianti.Nicolò tutti al prefente viuenti, e donna Franceſca che


fù moglie di don Franceſco Perpignano .
Fanno per armevn campo diuilo cioè tre gigli d'oro in campo azzurro , e la
rato, e mezze bande d'oro in campo azzurro.

DELLA FAMIGLIA

OPEZZINGH I.

DO
D

" 00
་ ་་་
53.

ON pur troppo note le glorie della famiglia Opezzinga ( volgarmente


detta Pizzinga ) dalle Croniche , ed hiftorie della Pilana Republica , ella
SON
fù la

:
270 TEATROOGENOLOGICO

fù la medefima con l'antichiffima de ' Cadolinghi di Calcinaia , ma prefe


il nuouo nome da Opizzinga figlia dell'Imperatore . Ottone primo , che
fù moglie d'Obizio Cadolinghi , i cui figli , e difcendenti per riuerenza,
del materno fangue Imperiale al principio Opezzinghi , e poi col tempo
affolutamente Opezzinghi fi cognominarno . Atteftano quefta verità mol
ti fcrittori , mà per quel che fù al noftro propofito della famiglia Opezzin
ga viuente di Sicilia , bafterà apportare l'autorità di Aleffandro Raudenſe fa
mofo Iurifconfulto, nella prima parte delle fue decifioni Pifane, doue al princi
pio della decif. 9. parla di quefta maniera, ( Nobiliffimafamilia Pifana Vpezzin
ga defcendens ab Opizzinga filia Othonis Imperatoris, qui venit ad Pifanam Ciuita
tem anno 960. & cuifamiliæ anno 1 133. Lochanies Imperator donationes fecit,fuit
diuifa in duos ftipites, feu Colonnellos, alter est ab Obio , alter à Raynero, & anno
1562. Dominus Vincentius Vpizzingus habitans in Ciuitate Panormitana, ad quam
poft Florentinam victoriam plures nobiles Pifani domicilium transtulerunt, diſtans
perquindecimgradus à Domino Gherardo Opezzingbei vendidit omnia bona, & iura
fibi competentia in Territorio Pifanos inter que reperit molendinum dirutum fuper
aqua Botri Ecine in collibus Pifarum, &c .)
L Fecero gli Opezzinghi, ftraordinarij feruiggi all'Imperio , in rimuneratione
"de'quali ottennero dagl'Imperatori molti Caftelli, Ville, Vaffallaggi , e poffef
fioni nelli confini, e Territorio di Pifa, quali le furono l'anno 1209 , dall'Impe
rator Ottone quarto per fuo Imperial Priuilegio dato in Foligno à 14 di De
cembre della 13 Indittione confermate con queste parole , ( Omnium tàm futu
rum, quàmpræfentium Christi, imperijque fidelium nouerit industria , qualiter nos
ob fidelitatem, & deuotiones affectum, quem Opezzingbi, & Catalinghi fideles Im
-perij nobisfemper exhibuerunt omnibus beneficijs, & pheudis, que anteceffore corum
à prædecefforibus nostris Regibus,feu Imperatoribus tenuerunt , & fpecialiter à do
mino Federico, & filio eius Henricofexto gloriofiffimis Romanorum Imperatoribus di
uis Augustis, eos inuestitos , omnes res ,ac poffeffiones, quas nunc in præfentiarum pof
fident, vel infuturum iuste, & legaliter poterunt adipifci,fub Imperialis auctorita
tis tuitionefufcipimus, imperiali edicto statuentes, & præfentis Priuilegÿ fcripto con
firmantes, vt nullus Archiepifcopus, Epifcopus, Dux, Marchio, Comes.Vicecomes , nul
fed nec aliqua Imperii nostri magna, feu paruaperfo
la denique Ciuitas, autpoteftas ,
naprafatosfideles noftros in rebus, atque perfonis fuis difuestire , molestare , vel in
quietare alicuiusplaciti occafione præfumant . ) E difcendendo l'Imperatore al par
ticolare, le conferma come loro antica poffeffione la Corte di Marte col Ca
ftello, e Cappella di S. Martino dal luogo detto Scalza Vacca per infino al luo
fino alle Val
go di Trebbio fecondo il corfo del Rio di Cerretto , e da Trebbio
le di Ramifta, e di Lifino al Fonte di Citerna, é dal Fonte fino al fiume d'Arno ,
conforme fcorre fino alla foce di Chiefina, e come detta Chiefina corre con la
Villa, che fi chiama Mufciana fino alla Fonte di Petechio. Oltre ciò le confer
ma tutti i beni, che poffedeano dal luogo chiamato Memoreto, fino à Valiano,
e da Valiano fino al piè di Monticello ,per la ftrada della Valle di Gello fino al
Campatoro, e per altri confini dal fiume Arnofino à Memorero , nelli qualifi
contengono li Caftelli, e Luoghi di Triualda, Appiano, Petriolo, Valliano, Pin
nochio, Ponfera, Rapida, Peftiano, Siluco, Gello, Selettocculi Caftellare , Mallia
na, Burgamali,Lagoro, Cefano, con la fua Corte , ed altre preminenze a'luoghi
predetti fpettanti. E dall'altra parte del fiume Arno il Caftello di Cinctoria con
le Chiefe di Santo Stefano , San Lorenzo, e San Martino , con la fua Corte , che

comincia del luogo nomato Pietralata , fino al colle detto dell'Opezzinghi,


Cadolinghi , con diuerfi altri confini. E tutto quello che poffedeano nella Villa,
ALDI ò Ca
V
LIBRO VI. 271

òCaftello di Buthi, Bientina , e Triano con tutta la fua Corte, ed Arno morto
infra Calcinaia, Cefano, e Cafaggi, che è nella Corte di Cintoia , con tutti i pe
daggi, e ripe, vaffalli, ferui, e coloni, che haueano in detti luoghi ; quali nomi
nati luoghi, e Caftelli dicono le fcritture di Pifa, hauerfi comprefo vn tempo fot
to vn folo nome di Podere Opezzingo , e la maggior parte hauerli hauuti gli
Opezzinghi, e Cadolinghi per conceflione dell'Imperatore Lottario infiemer
col Caftello di Vico nel 1133. Nel medefimo Priuilegio l'Imperatore Ottone
fà efenti gli Opezzinghi,e Cadolinghi con tutti loro foldati, e famiglia da ogni
albergaria, ed eſaltione, di fodro, con obligofolo di ſtar apparecchiati al feruig
LA gio dell'imperatore, quando verrà in Italia, ò nella Toscana.
A
Corrado ancora Veſcouo Metenfe, e Spirenfe, Cancelliero della Camera Im
FQ periale, e legato in tutta l'Italia,per i gra feruiggi fatti dall'Vpezzinghi, e Cados
23. linghi all'Imperio, e fpecialmente all'Imperatore Federico fecondo , e Rè di Si
cilia ( per i quali teftifica hauer meritato la gratia fpeciale della Imperial Mac
NC ftà) le concede in feudo per loro, e fuoi heredi il Caftello di Cetreço , e Lauiano
111 conle Corti , e pertinenze fue,e le conferma ancora la ſopranominata Corte di
Marti, come per priuilegio dato in Ficechio fotto il dì 9, di Gennaro 1221.della
9.Inditione .
Se noi riguardiamo gli huomini infigni nell'armi , che di quella famiglia
fiorirono, ed a'carichi riguardeuoli, che foftennero particolarmente in tempo
della profperità della Republica di Pifa , fi conoſcerà à neffun'altra inferiore
143 Nella battaglia de'Pifani contro i Lucchefi l'anno 1173 , ſiſognalarono molto
gli Opezzinghi . Gualtieri Opezzinga fù Podeſtà d'Arezzo nel 1243 , Tiglio,
Lione Marani , Francefco Bordoneſi. Benedetto Paltonieri, Bindo Schettocco
li,tutti caualieri della caſa Opezzinga interuênero con carico di Capitani d'al
tre tante galere nella battaglia ſeguita tra'Pifani , e Genouefi nell'ifola della

업 Meloria l'anno 1284. Gerardo Opezzinga fù Podeſtà di Palica nel 1346. Ning
fù Capitan di Lari nel 1364. Cerio Capitan di Vifigliano nel 1391 , e Caftellano
9 di Monte Caluoli nel 1393. Nel medeſmo anno fù mandato per Capitano con
groffo efercito Tiglio Opezzinga contro Monteuafo. Vn'altro Cerio fù Caftel
lano di Pontudera nel 1 506 .
Hebbero nella Città di Pifa il carico, e dignità di Priore , di quefta famiglia,
Rainero d'Antonio nel 1476. Gerardo, nel 1489.Giacomo di Raineri nel 1493.
Antonio di Raineri nell'iſteſſo anno . Marc'Antonio di Bartolomeo nel 1516.
Francefco di Giacomo nel 1532 , 1538 , e 1540. Giouanni di Marco nel 1551,
1555 , e 1556. Gerardo di Francefco nel 1553 2 1556 , 1559 , 1561,1563 , 1578 , 1580,
e 1581. Pietro di Marco nel 1555. Federico di Francefco nel 1558 , 1559, 1 5 75 , e
1593. Siluio di Gerardo nel 1579, e 1586. Francefco di Gerardo nel 1591. Rai
neri di Francefco nel 1595, dalle quali cofe tutte fi può comprendere la gran
dezza, e potenza de gli Opezzinghi nella fua patria,nella quale anco hoggi dì
mantiene quefta famiglia non pcco dell'antico fplendore .
Da quefti Opezzinghi Pifani deriua la cafa Opezzinga di Sicilia , della quale
trouiamo due paffaggi, vno ne'tempi più à dietro; la cui linea legitima, fiè già
eftinta. L'altro nel paffato fecolo di quella, che hoggi anche è eftinta . Pur fecō
do il noſtro ftile tratteremo prima del primo paffaggio, apportãdo le memorie,
che degli antichi Opezzighi di Sicilia ritrouamo , e dopò verremo al fecondo.
Nicolò Maugero in vn difcor o manuſcritto, che fà della ricuperatione di Si
cilia per i Normanni, dedicato à Biaggio de Pattis Baron della Plaia ,fcriue, che
Anfaldo de Pattis, Nicolò Camuglia, Mercurio Opizzinga, e Giacopino Sacca
no caualieri Meffinefi furono quelli che andarono dal Conte Ruggieri per ha
$ bilitar
272 TEATRO GENOLOGICO

bilitargli l'offerta , che del Regno di Sicilia, hauea fatto Bettumeno Saraceno.
Secondo la quale narratione bifogna dire , che la famiglia Opezzinga fi fon
daffe in Sicilia prima dell'Imperio Normanno . E fe bene nella Cronica di Gof
fredo Malaterra , fcrittor coetaneo del Conte Ruggieri , e teftimonio oculato
delle fue attioni, non fifà mentione veruna della ita , ed offerta di quefti quat
tro caualieri al Conte , ed il Fazzello , Maurolico , e Bonfiglio nomano folo gli
altri tre, eccetto l'Opezzingo,tutta voita quello che fcriue queft'Autore, non fi
rende affatto inuerifimile à chi nell'hiftoria della Republica di Piſa hauerà let
to che i Pifani cofteggiando il mare della noftra Iſola in tempo de'Saraceni,pri
ma dell'impreſa del Conte Ruggieri occuparono alcune Città , e doppò fi vni
rono con quello ad eftirpare il dominio barbaro : tra ' quali credibiliffima cofa
è che vi foffero alcuni Opezzinghi, come quelli che di auanzarſi nell'armi , u
fatti gloriofi fempre procurarono .
Però più certa notitia degli Opezzinghi in Sicilia habbiamo nelreggimento
de'Regi Aragonefi, nel qual tempo fi veggono così in Palermo,come in Meffina
hauer i primi carichi ſoftenuto, e con molto ſplendore viffuto. Impercioche in
Palermo leggiamo effer ftati Pretore Rinaldo Pezzinga nel 1334. Ruberto Pez
zinga nel 1366, ed vn'altro Rinaldo Pezzinga nel 1393 , di più nel 1439. Rinal
do Pizzinga era padrone del famofo giardino detto la Secchiaria, per il quale
il Rè Alfonzo con fuo priuilegio dato in Capua à 22 d'Aprile dell'anno fudetto
comanda che non fia moleftato à pagare alla Corte raggione di gabbella, e fi
nal mente èſcritto con gran lode la Pretura di quefta Città Vincenzo Pizzinga
nel 1606 .

In Meſſina poiſappiamo effer ftato Straticò di quella Città Gerardo Pizzin


ga nel 1354, e nel 1371 , nel qual'anno à 13 d'Ottobre fucceffe in detta Città

quello fcelerato fatto di Tomeo Francefe artefice di felle, il quale con temera
rio ardire prefumette ferire il Rè Federico terzo dentro la Chiefa di San Fran
cefco , oue il Rè con molti altri Baroni (tra’quali fi nemerano Franceſco , e Ri
naldo Opezzinghi) hauea interuenuto ad vna meffa nouella. Onde toccò à Ge
rardo per raggion del fuo officio efamiliare il delinquente , ed alla fine per for
za di tormenti, e con altre diligenze cauatane la verità , lo condannò viuo alle
fiamme. Queft'ifteffo Gerardo nel 1393 fù dal Rè Martino inuiaro Ambaſcia
dore al Rè Ladislao di Napoli . E molti altri caualieri di quefta famiglia in Meſ
fina con molti honori, e ricchezze fiorirono, che per efler a'tempi noſtri rima
ftafolo in vn naturale , non mi par di feguire più oltre la fucceffione , per trat
tare della viuente famiglia Opezzinga de Baroni del Palazzo Adriano .
Fecero dunque il fecondo paffaggio da Pifa,e nella Città di Palermo l'anno
1 500, infieme con molti altri nobili Pifani, doppò che fù quella Città da’Fioré
tini fogggettata, della medefima famiglia Obbizio, e Tiglio , ò Attilio Opez
zinghi ratelli con molte ricchezze, i quali formano la loro progenie dalla pre
narrata Opezzinga figlia dell'Imperadore Ottone, come teftifica il Raudenfe
fopracitato,e dall'albero della famiglia di Piſa fi caua la fucceffione nella forma
feguente.
Da Obbizio Cadolinghi di Calcinaia , e della fudetta Opezzinga nè furono
procreati Matteo, e Raineri. Da Matteo nacque Obbizio fecondo caualiere Im
periale nel 1053 , padre d'Obbizio terzo, che viffe nel 1093 , ed hebbe per figlio
Vgoccione, che nel 1133, hebbe dall'Imperadore Lottario il Caftello di Vico ,
ed il podere Opezzingo, e generò Obbizio quarto, da cui nacque Ruberto , di
cui fù figlio Gualteri,detto Ceri, che fiorì nel 1245. Da Gualteri nacque Obbi
zio quinto nel 1300.Da Obbizio, Raineri nel 1325. Da Raineri , Matteo fecódo
nel
CSID ( LI BRDO VI. !. 273

nel 1342, da Matteo , Attilio : da Attilio , Obbizio fefto nel 1359. da Obbizio,
Francefco nel 1375. Da Franceſco , Carlo nel 1402. Da Carlo li fudetti Obbi

tzio ed Attilio che trapiantatono la famiglia in Palermo nel 1 500 , da'quali due
fi diuife in due rami.

Imperciocheda Obbizzio (il quale l'anno 1 521 comprò per lui , e fuoi fuc
a ceffori da Paolo Emilio Orfino Romano Abbate , Commendatario di Foffano;
ua con conferma della Sede Apoftolica, e dell'Imperador Carlo Quinto , il Ca
fale derto Palazzo Adriano, e : Mifericordia preffo à Palermo vna giornata, ha
abitato nella maggior parte da Greci ) nacquero Vicenzo, e Girolamo . Vicenzo
fùfecondo Barone del Palazzo, il quale nel 1562, infieme con Franceſco figlio
d'Attilio fuo zio paterno vendè à Gerardo Opezzinghi da Pifa (da cui diftaua
no per quindeci gradi ) tuttili beni all'vno , e l'altro fpettanti per heredità de'
fuoi maggiorifu'l Pifano ; ed è quello di cui parla il Raudenfe nella decif. 9. al
legata; enel 1563 fù Capitano di Palermo . Da Vicenzo nacque Papirio terzo
Barone del Palazzo, il quale nela 591 fù mandato Ambaſciadore in Napoli al
nuouo Vicerè il Conte di Oliuares da parte del Senato , e nel 1593 fù pure Ca
pitan di Palermo, ed hebbe più volte carico di Capitan d'arme del Regno.Da
Papirio nacquero Mariano quarto Barone del Palazzo,ché morì Gefuita difpo
nendo prima d'entrar nella Religione del dritto della Baronia in don Pietro
Opezzinghi, che per il vincolo del feudo le douea fuccedere, e Giouanni, che
non lasciò pure fucceffione.it ban Mór Cr. • DHADK

Da Girolamo altro figlio d Obbizio nacquero don Michele , morto ſenza fi


gli,don Pietro , padre di don Giofeppe, che morì nella rouina del Ponte , don
Andrea,che non lasciò prole,don Francefco Chierico Regolare Teatino , don
Melchiore, donna Giouanna moglie di don Antonio di Settimo, donna Luiſa),
O donna Chriftina, e donna Felice Monialis faro it suren Til Latio elem ovciliɔ

Mà da Attilio fratello d'Obbizio nacquero Franceſco, e Pietro s'de quali il ſe


condofù Caualiero Gerofolimitano, Francefco hebbe due mogli, la prima che
fù donna Ifabella Roffi, figlia del Barone di Cerami , edi Militello , gli partori
vn'altro Attilio, che con donna Sigifmonda Bologna fua moglie generò don
Giofeppe mortofenza fucceffione, e donna Dorotea moglie di Giouan Battiſta
delGiudice nominata già nella famiglia Giudice, e donna Violante , con la fe
conda moglie don Lauria di Bologna, il predetto Franceſco procreò don Giro
lamo, don Pietro Caualiero Gerofolimitano, e don Giouanni . Da don Girolamo,
e donna Giouanna Lombardo fua moglie nacque Francefco , à cui da donna

‫نا‬ Caterina Tagliauia de Principi di Cafteluetrano, Duchi di Terranoua , ſua mo


glie, nacquero don Pietro, e donna Dorotea,moglie di don Pietro Garcia, c mol
t'altri . .C A JOT S 0
Gl
Fà quefta famiglia per arme vn'Aquila nera in campo d'oro, il che dicono ef
ſer ſtato per conceffione d'Ortone primo Imperatore padre d'Opezzinga pro
genitore di effarrange སྐ ་ choos for Coffama ib do edded onl
15ham War , alitokz 1. Afg Molnlowson elser li ob
CariG
" exist MA
DELLA FAMIGLIA
if
[ Tim A alifie iCH & SOLI • Milung 5,9 ,Day
mbri J 1 OLALOMQM VI. gumo.isup ob
ded #1 haq cosif 5. ines allT

Ella proua dell'Abbito del Caualier Gerofolimitano Fra don Filippo Sie
NE!!
ripepoli, tra le quattro quarti fi proua il quarto della famiglia Olloqui,
1 la quale è chiariffima nel Regno di Nauarra, e nella Città di Pamplona , ed in
18 Mm vn luo
274 TEATRO GENOLOGICO

vn luoghovicino effa Città chiamato Varte , v'è vna antica cafa Ofolar nell'
Idioma fpagnuola, la quale moftrà l'antichità, e nobiltà di detta famiglia, della
quale nel 1390. vi fiori Fra Martino Martines de Olloqui Caualiero Gerofoli
mitano, e Priore di Nauarra, conforme fi legge nell'hiftorie di Giacomo Bofo
Caualier del medefmo habbito . Il Zurita ne'fuoi annali d'Aragonafà in molti
luoghi mentione degl'huomini Illuftri di quefta famiglia, la cui antica nobiltà
fi legge in vna ydalghia dinobiltà , conceffo per il Giuftitia d'Aragona à Gio,
Martinez de Olloqui auo materno del detto Fra don Filippo Sieripepoli nel
1354. oue fi fcorge l'antica ſerie di lei, i cui difcendenti ſono ſtati ſempre repu
tati nobili y dalgos, e caualieri, e come tali hanno entrato nella aggiuntamen
ti, dieti, corti, e parlamenti generali del Regno di Nauarra : godendo tutçi gl'
honori , dignità , ed vffici del medefmo Regno . Garzia Martinez de Olloqui
auo del predetto Gio: Martinez era fignore di detta cafa Ofolar di Olloqui, &
godè tutti gl'vffici, ed honori del predetto Regno, e viffe puoco men d'anni cen
to, egli con fua moglie Giouanna Cancaren nobile Nauarrefe, procreò Giouan,
Martino, e Gil de Olloqui, i quali per gli continui guerri, che viueuano in quel
Regno fi partirono, e Giouanni andò ad habitare nella Villa di Bilbao del Si

gnorio di Bifcaglia. Martino ſe nè andò nella Città di Caltayud del Regno d'A
ragona; e Gil in Calattabrea del medefino Regno. Il predetto Giouannį primo
figlio del detto Garzia Martinez fi casò in detta Villa di Bilbao con donna Ma
ria d'Arriaga , che gli generò Martin Garzia de Olloqui, che fùpadre di Gio:
-Martinez de Olloqui, il quale prefe per moglie donna Caterina de Ricalde,con
Ja quale fece Gio: Martinez de Olloqui, e Martin, ilquale fù Decano di Bada
yos, e dopò Inquifitor Apoftolico del Regno di Sicilia, con la quale occafione
Gio: Martino Olloqui fuo fratello fi trasferì indi con tutta la fua famiglia in Si
cilia, e nella Città di Trapane fi casò con donna Maria figlia di don Berardo di
Ferro, ed ambedue procrearono donna Caterina moglie di don Honofrio Sic
ripepoli Baron di Mangiadaini genitori del predetto Fra don Filippo Caualier
di Malta nel cui proceffo finalmente fi proua di queſta famiglia più d'anni tre
cento di nobiltà feguita. simoled allt mi buontee

L'arme di lei ſono tre bande nere in campo d'oro, ed intorno lo fcudo vna
orlaroffa con afpi d'oro dentrofopra di l'elmo vn Armellino con vn motto(pa
tius mori quamfedari,non and on b.
en , Fo ndach & Lums.olf Loos on
onbuch
Jána bab m
Oo
DELLA FAMIGLIA
lem siɔɔso oulé robib silgor (255
ORTOLAN O.
De orodhoda lieg'h ogruto rirmas
ER antica traditione vfcita di bocca in bocca dicefi che la famiglia Orto
lano hebbe origine di Gualdo, Ortolano dell'Imperator Federico fecon.
P
do, il quale non volendo ftar più à cuftodir gl'orti Imperiali, chieſe licen
za all'Imperatore, ilquale vedendolo così difpofto alla guerra , ed animofo lo
fece Alfiero divna compagnia di pie, e di quefto carico s andò agumentando col
valore, e prudenza ch'aggiunſe à molti fupremi vffici militari in ricompenza
de'quali feruiggi ottenne del Rè Manfredo il dominio dell'Ifola del Gozzo,che
l'hebbe confirmato dal Rè Pietro primo di Sicilia fuo figlio Manfredo ,che poi
gli fùtolta del Rè Federico fecando, ed hebbe in cambio il feudo di Libicini nel
tenitorio di Salem, che lo dotò eglipofcia à fua figlia Giouanna moglie d'An
tonio de Pontegentil'huomo Salemitano, e'l feudo,e Caftello della Delia , che
i gli
TRA-
LIBRO VI. ART 2755

gli fucceffe fuo figlio Andrea che pure in ricompenza di feruiggi militari ottê
ne del Rè Martino nel 1396 , il Molino di Colò, ed altri beni nel tenitorio di Ca
ftregiouanni,il cui fratello Baldaffare hebbe parimente il feudo di Pafquali nel
1392,che gli fucceffe Pietro nel 1430, à coftui Giouanni nel 1463 , che per la fua
morte fenza herede ad Andrea nel 1492 , ed à coftui fuo figlio Baldaffare nel
1513 , à chi Gio : Andrea nel 1553 , ed à coftui Baldaffare nel 1592. Hebbe anche
Andrea Barone della Delia il feudo di Barrufa nel tenitorio di Naro,il quale cra
di Giouanni Girriaturi per la rubellione del quale il Rè Martino lo diede à Pie
tro Pegna regio Bottigliero nel 1398, il quale con licenza regia lo vende al det
to Andrea Ortolano Barone della Delia nel 1405. al quale fucceffe Antoniofuo
figlio, ed à coftui Gio: Andrea nel 1453. à chi il figlio Paolo nel 1480 , ed à lui
fuo figlio Pompeo nel 1505 , che lo vende à Bernardo Lucchefe nel 1513. con
altri feudi,come hò detto nella medefma famiglia Lucchefe.Federico Ortolano.
fù Barone del feudo di Pafquali, che gli fucceffe fuo figlio Andrea, ed à lui, il fi
mag
glio Baldaffare nel 1592, la cui madre fù Giulia Ortoleua, la forella della quale
cafù Guberofa Ortuleua moglie di Sigifmondo Flodiola, e Ventimiglia Barone di
Refuttano. Quefte furono figlie di Gio: Luiggi Ortoleua gentil'huomo,per la
fua nobiltà , e virtù ben conoſciuto, la cui moglie fù donn'Antonia Origlia ſi
UC gnora Napolitana originata dalla chiariffima famiglia Origlia di Napoli cele
dor brata da tutti gli ſcrittori per la ſua antica nobiltà , dominij , di Vaſſallaggi , ed
Jul vffici fupremi ch'hà goduto nel Regno Pertenopeo.
Ra L'arme della famiglia Ortolano fono
001

DELLA FAMIGLIA

ORIOLE S.

00.0

CACAO
hir

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J
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r

Ebbe fempre il fuo luogho fra le chiariffime famiglie Catalane la fami


glia Orioles che nell'idioma Spagnuolo , e detto Orriols, ed Vrriols co
Η me riferifce Zurita ne'fuoi Annali, e precifamente nel cap: 32 del libro
5.dell'anno 1283, e nel cap: 3 5.dell'anno 1384, doue dice che tra los richoshō
bres che furono eletti dall'Infante don Alonſo figlio primo del Rè Pietro per
Mm andar
O OGICO
276 TEATR GENOL

andar in Sicilia in diffeſa del detto Rè Pietro contra Carlo d'Angio Rè di Na


poli nel detto anno 1283 ,gli fù Beringuer de Orriols, che fù il medefmo che re
ftò pofcia in Sicilia; Nondimeno ella tra le più chiare della militia hebbe fem
pre il fuo luogho; e nel precitato cap: 35. del lib 10.della 2. parte, forma queſte
parole .
Però no paffaron muchos dias que el Rey ,y la Reyna fefueron al Ampurdan con
fin de bazerguerra al Conde,y tomarle el estado,y elfe recogio à Castillo de Ampurias
con algunas Compañias de gente de Armas que bauia juntado contra Eernaldo de Or
riols feñor de Toxa, que erapariente de la Reyna y controotros caualleros defu valia
que le hazian guerra.
Fù cognominata quefta famiglia d'vn fuo antico Caftello che poffedeua nel
la Catalogna chiamato Orriols, Nondimeno il predetto Beringuer de Orriols,
nel noftro antico idioma anche Riola , ed a'noftri dì ſendo la lingua più ſcelta ,
nella pronuntia Italiana fi dice Orioles. Quefti dunque per molti feruiggi mili
tari dal Rè Pietro , dopò il Vefpro Siciliano alcanzò la Baronia , il Caftello,
Terra di San Piero foura Patti, ed il Gouerno , e Caftellania durante la fua vita
della Città di Toromena, e fi casò con Giouanna Chiaramonte forella di Man
fredo Conte di Modica, co la quale procreò Manfredo vno de'più famosi Baro
ni del fuo tempo, Lamberto, e Goffrido, i quali tutti s'impiegarono a Realiſer
uiggi del Rè Federico terzo. Il predetto Manfredo ferui parimente la Regina
Maria nelle guerre inteftine, e con Lamberto , e Goffrido fuoi fratelli fono an
nouerati nel feruiggio militari del Rè Lodouico nel 1 343, e tra i Baroni di Noto.
Il Manfredo hebbe per moglie Giacoma Lanza de'Baroni della Ficarra con
la quale procreò Beringuario fecondo, e terzo Barone di San Piero, il quale per
feguir Artale d'Alagona fuo zio per Ifabella d'Alagona fua moglie, e nepote d'
Artale, contra il Rè Martino fù da quel Rè dichiarato rubbello con la confiſca
tion delfuo Stato di S. Pieri, di Raccuia,di Ciagiano, e d'altri feudi, e beni, i qua
li poſcia l'hebbe del medefmo Rè reftituiti, e rimeffo in gratia à 21.di Settem
bre del 1396, e nella real remiffione dechiara il Rè non effer ſtata rubbellione ;
mà vna ſemplice ritirata della quale auuedutofi Beringario nè ottenne il per
dono con onze fettanta di rendita in feudo foura i tratti del Regno nel 1406,
con la poteftà di poter fabricar la Tonnara di San Giorgio nella marina di Pat
ti (poffeduta hoggi con titolo di Baronia della cafa Maitropaolo ) e nelli 11 di
Settembre del 1401 hebbe il carico di Straticò di Meflina, è pur il Boſco di Lo
ria, ed altri effetti ; ne'quali gli fucceffe fuo figlio Manfredo fecondo , e quarto
Barone di San Piero, ed à Matteo , c Lodouico gli lafciò groffe facultà , che reu
fcirono pur valorofi caualieri.
Comprò il predetto Manfredo fecondo Baron di San Piero nel 1418 il feudo
degli Martini, ed altri beni alle fue ricchezze aggregò . Fù due volte Stratico
to di Meffina nel 1423, e 1427, e molt'altri fupremi vffici del Regno mercè la
fua molta prudenza; procreò co fua moglie dóna Elifabetta Pollicino figlia del
Baron di Turtureti Beringario terzo, e quinto Barone di San Piero Manfredo,c
Pietro . Beringario prefe per moglie Biancafiore Valguarnera,figlia del Baron
d'Afaro,che gli generò Pietro Sanchez,Manfredo , Antonio , e Saglinbene che
tutti reuſcirono non puoco virtuofi nell'arte militare.
Pietro Sanchez fefto Baron di San Piero , fi casò con Tonna Staiti nobile
Meffinefa, con la quale procreò don Alfonzo Orioles fettimo Barone, che con
donna Caterina Santapau fua moglie non lafciò prole ; perloche peruenne lo F
Stato à don Pietro fuo zio paterno, che fù ottauo Barone la cui moglie fù don
na Beatrice Romano Colonna figlia del Baron di Cefarò, e Fiume di Nifi , enè
nacque
LIBRO VI. 277

nacque don Gio:Thomafo Orioles nono Barone di San Piero, il quale preſe per
moglie donna Ramondetta Moncada forella del Conte d'Adernò , che gli ge
nerò don Mariano decimo Barone; quefti con donn'Anna Caetano fece a don
Cefare vndecimo Barone , e caualiero virtuofo , il quale con donna Lucretia
Branciforte fua moglie prima forella del Conte di Raccuia, procreò don Vice
zo, e don Oratio duodecimo Barone, che ficasò con donna Maria Moncada fi
glia del Baron di Turtureti, e procreò don Cefare,il quale viuente il padre fica
sò con donna Suſanna Collurà defcendenti della chiariffima famiglia Collurà
mentionata nella prima parte del mio.Teatro Genologico,con la quale procreò
donna Luifa Orioles , che fù moglie di don Luiggi Siluera; Però don Girolamo
altro figlio di don Oratio fucceffe al paterno itato refiutatoli dal detto don
Oratio .

Il predetto Barone don Mariano con la detta donn'Anna Caetano, oltre don
Cefare procreò don Gioseppe,don Carlo, don Ferrante,don Giouanni, don Gia
como,donna Marfifa,donna Conteffa ,donna Beatrice, e donna Cornelia.
Donna Marfifa fi casò con Aleffandro Prufacca , e nè nacquero don France
fco,don Artale, e don Giacomo, Il don Francefco prefe per moglie donna Bea
trice Grauina, e Romano che gli generò don Aleſſandro, donna Marfifa, e don
Diego.
La detta donna Marfifa fi casò con don Giouanni loppulo, e Ventimiglia fe
condogenito di don Girolamo Ioppolo , e donna Laura Ventimiglia Conte di
Nafo, e Barone di Sinagra, ed ambedue generarono i viuenti don Girolamo Ba
rone di Sinagra,donna Beatrice, don Franceſco,don Antonio,don Andrea , don
Honofrio,donna Claudia, e donna Aloyfia .

Hebbe parimente quefta famiglia il feudo del Comitino, il quale poffedè pri
mieramente Manfredo Orioles, e lo diede à Pietro, ed à Matteo fuoi figli, i qua
li ambedue lo venderono à Ruggiero Salamone nel 1499 , e rihauutolo pofcia
di nuouo, lo venderono à Bernardo Belguardo per gl'atti di notar Domenico
di Leo di Palermo che ſe nè inueftì nel 1512.
e. Godè anche la Baronia del Comifo , ouer di Fontanafredda , nel tenitorio di

Sutera,la quale effendo da Perruccio Lanza la dotò à Saurina ſua figlia, moglie
di Manfredo Orioles figlio di Beringario terzo, quinto Barone di San Piero, e di
Biancafiore Valguarnera che gli fucceffe Pietro Matteo fuo figlio nel 1496 ; a,
coftui Gio:Francefco nel i514,che con Benedetto fuo figlio litigarono alquan
to tempo nel 1517 con l'vniuerfità di Sutera.
Da Benedetto nè nacquero Pier Matteo e Manfredo . Il Pier Matteo fi casò
con vna figlia di Matteo Pujades d'Agrigento , con la quale procreò Gio : Batti
fta Baron di Fontanafredda; dó Vicenzo e don Fabricio. Da don Gio . Battiſta, e
fua moglie donna Vittoria Spinola nè nacquero don Gafpare Baron di Fontana
fredda,Conte di Baftiglia, e Caualiero dell'Alcantara, donna Melchiora moglie
di don Pietro Salazara,don Baldaffare , don Aleffandro Monaco Callinefe , ed
Abbate,e don Ottauio viuente, che fucceffe alla Baronia . Don Gafpare prefe per
moglic donna Maria Pellegrino,don Ottauio hà hauuto due mogli la prima fù
donna Laura del Pozzo,che gli generò don Gio: Battifta don Aleflandro Mona
co Benedittino, e donna Melchiora moglie di don Francefco Caetano, e Morra.
Don Vicenzo Orioles con donna Portia d'Albergo fua moglie ha procreato
donna Margarita, don Carlo, don Giofeppe, e don Francefco . Il predetto dons
Fabritio con fua moglie donna Antonia Manno fece à foro Celeftria Monaca,
nel Monafterio del Cancelliero.
Finalmente l'antica Baronia di San Piero dopò d'hauer continuato fotto il
domi
TEATRO GENOLOGICO
278

dominio della nobiliffima cafa Orioles 300, e più anni paſsò gl'anni à dietro a
Bartolomeo Caccabo, che tiene per moglie donna Felice Orioles , e Moncada
figlia del Baron don Oratio Orioles, con la quale hà procreato il viuente don
Vicenzo Caccabo , ed Orioles fucceffore nella Baronia di San Piero caualier vir

tuofo, e di molta prudenza.


L'arme di quefta famiglia fono vn Leone d'argento,in campo roffo, che mo
ftra montar tre colline d'argento .
I ha parfo di difcorrere in quefto trattato d'Orioles della famiglia Cacca
bo fi cognominata nell'Idioma Napolitana , e nel Siciliano Caccamo.
M '
mercè la ftretta parentela, che lei con quella tiene, e l'antica fua Baronia infie
me, percioche fecondo alcune antiche fcritture auttentiche , venute d'Auerfa
di Surriento , e della Cancellaria della Zecca di Napoli conferuate in mio pote
re; hebbe ella antica origine della nobiliffima famiglia Altomare d'Auerfa di
cui trattando Luca Praflitio nelle famiglie antiche d'Auerfa, ch'ei oltre i diece
difpute, che contra d'Agoftino Nifo di Seffa ( cioè de immortalitate anime , & de
prestatia literarumfupra arma) compuofe dice che l'Altomare Auerfana partorì
la Caccabo, e la Roccia di Sorriento, e l'Alfiera dell'Aquila . Percioche Aldiprá
do Altomari gentil'huomo Auerfano, ed Alfiero della guardia del Rè Carlo, il
Zoppo con Giulia della Valle fua moglie procreò Annibale, Brandino, Carlo,
Dardinello ,Eliano, Ferrarone, Giorgio, Honorio, ed Iaconino Altomari , che
tutti reuſcirono valorofi gentil'huomini, e fignori di molte Ville , già che An
nibale da Giouanna Ericella fua moglie, hebbe in dote la Villa di Maroida , per
loche fuo figlio Antonio, e tutti i fuoi pofteri in Barletta, furono cognominati
di Marolda, e non più d'Altomari .
- Brandino fi caso con Lucia Falcone di Sorriento, con la Villa di Caccabo in
dote, che fù vn tempo d'vn caualiero Franceſe chiamato Gisberto Caccabo di
cui nè deriuò la detta Lucia Falconi, d'onde auuenne che dal vulgo che fuole al
fpeffo mutar i cognomi in agnome come a'noftri di fi veggono, i fuoi figli Pie
tro, Aleprando,c Nicolino furono cognominati di Caccabo, e così pur i ſuoi di
fcendenti.
Carlo altro figlio d'Aldiprando Altomari, per fù Alfiero della guardia del Rè
Rubberto , per l'offitio che tenne molt'anni, la fua famiglia nella Città dell'
Aquila fi cognominò Alfiero; ed in molte altre famiglie quefte accidenti han
no feguito, e come che io di tutte le famiglie così nobili come ordinarie , per
gratia di Dio, mercè la molta lettura c'hò fatto d'anni venticinque à quefta par
te sò delbene, e del male (e quefto ad ogni prudente è fouerchio)
Per vna lettera della Regina Giouanna prima di Napoli fi legge vn ordine ,
che ei dona à Pietro Caccabo Altomari, ed à Vito di Domini Aleſſandri genti
til'huomini Sorrentini il tenor della quale così comincia,
Ioanna Deigratia Regina vtriufque Sicilia, & c. Cumfuerit maestati nostre con
ditumper nostrum fidelem vaffallum Cafellum Cafella Aquilanum, quod Cicconis Cug
gio, & Petrus Thomafini de Brendizzo, noftre Reginalis Corone Proditores , & rubelli
magnopere cum vi, violentia totam Vallem Aprutij depredantur, cum detrimento

& maximo iutereffe omnium nostrorum fidelium Vaffallorum,qui vociferantes omni


no iustitiampetunt contra dictos de Cuggio, & Thomafini proditores, circumfpeximus
enim nullam perfonam ad hoc propriam, & oportunam reperire potuerit nifi vos Petru
de Caccabo Iustitiarum, & Gubernatorem nostrefidelis Ciuitatis Sorrenti, & Vitum
de Domini Alexandri Gubernatorem Bitonti , de veftra igitur integritate , &iuris
prudentia,in multis regijsferuitijs negotiifquefemperperclitati cum maxima fatis
fatione noftre Reginalis Maestatis nostrorumque Sereniffimorum Reggum Caroli , &
Rub
BOLIGBRO
VI. ^ 279

Rubberti, Aui, & patris nostriideo vobis, & vnicuique vestrum Petro de Caccabo,
& Vito de Domini Alexandri ambofimul,& infolidum. E quel che fegue .
D'onde comprendiamo che il detto Pietro Caccabo era perfona di molta
qualità, e di gran confidenza appreffoi Regi Napolitani, e da lui nè peruenne
Gio: Nicolò Caccabo , ouer Caccamo nella lingua Siciliana cómé fi vede per
teftaméto negl'atti di notar Muni di Riburfa di Sorriento 23 di Luglio del 1394,
il qualefotto il Rè Alfonzo fù Capitano de'regii colletti della Città di Napoli, e
pur fuo figlio Gio : Bartolo Caccabo , che nel 1447 fù mandato del medeſmo
Reriuifore de'foldati , e cuftodi delli Caftelli, e fortezze della Prouintia di Capi

tanata. Il cui figlio Gio:Girolamo Caccabo hauendo feruito il Duca Giouanni


di Noto,che pofcia dopò la morte del Rè Alfőzo fuo fratello fù Rè d'Aragona,
e di Sicilia hebbe da quello la Caftellania della Città di Patti nel 1462, come fi
vede per patente date in Barcellona às di Gennaro del detto anno, ed iui fi fer
mò, il cuifiglio Bartolomeo fù ſtretto famigliare de' Baroni di Turtureti,di Rac
cuia, e della Rocca Maurianni, per lo che fù molte volte Gouernatore di Rac

… cuia, e quiui procreò Gior Girolamo , che per alcuni effetti che poffedeua in,
Napoli, ſe nè andò iui, e procreò Bartolo, che ritornò in Palermo e fece à Vicen
zo, e Francesco, e pofcia Alberto Vefcouo di Lipari Prelato di molto valore.
3
Da Vicenzo nè nacque il viuente Bartolomeo Caccamo Baron di San Piero,
Here is che come ho detto con fua moglie donna Felice Orioles , e Moncada figlia di
AC
don Oratio Orioles , eBranciforte Baron di San Piero, hà procreato i viuenti
don Vicenzo, don Giofeppe , foro Maria Felice Monaca nel monaftero di Val
werde , foro Caterina Monaca nel Monaftero degli Stimiti di Palermo , e don
na Luifa, e per i bifogni grandi paſsò la predetta Baronia di San Piero alla cafa
Caccamo, ed Orioles.
Ast L'amedi quefta famiglia fono due Leoni d'oro, che tratengano vna caldaia
ò caldarone ( che nelle lingue latina, e Franceſe, fi dice Caccabo, d'oro in cam
po azzurro)

DELLA FAMIGLIA

"J TOONS OR I O.
LAVOC (0212)

I par fouerchio à dilatarmi nell'antiche grandezze , ed invecchiata


nobiltà della caſa Oforio de'Conti di Traftamara , e de'Marchefi d'
11 MAftorga di Spagna, mentre i Croniſti ſpagnoli n'hanno in molti loro
m nobiliarij fatto ampia mentione , folamente diremo di quel famofo Aluarez
Oforio, che fiori nel tempo del Rè Pietro primo di Caftiglia, e Leone, da chi ac
" quiftò il titolo di Conte di Villalobos, pur quel di Duca d'Aguilar , e come di
1 principali Ricoombre fermò molti Priuilegii del medefimo Rè, del cui ordine fi
casò con donna Maria Fernendez fignora della cafa di Villalobos figlia di don

i Ferdinando Rodoriquez de Villalobos, e di donna Ines de Lacerda fua moglie


figlia di don Alonzo di Lacerda , e di donna Mofaida di Francia fua moglie,ne
pote di don Ferdinando de Lacerda figlio primogenito del Rè don Alonzo il
fauio, e di donna Bianca figlia del Rè San Lodouico di Francia , con la quale
procreò don Aluaro Perez O orio, che fucceffe nel paterno ftato, e don Rodo
rico Aluarez Oforio Montero Maggior del Rè progenitor della cafa de las Re
gueras en Aftorga.
Dal predetto don Aluaro Perez Oforio nè vennero i Conti di Villalobos , Du
AUT chi
CO
RO LOGI
280 TEAT GENO

chi d'Aguilar, e Conti di Traftamara in Spagna, i pofteri de'quali partorendo


molti figli, alcuni di quelli fotto varie occafioni militari, e di reggimento paffa
rono indi in Italia. Percioche in Genoua Fernando Aluarez Oforio fi casò con

Saccana Pilo figlia di Girolamo con groffa dote, che gli generò don Diego Al
uarez Oforio, che morì nell'acquifto dell'Ifola delli Gerbi , combattendo valo
rofamente, il cui fratello Rodorigofù Confultore del Marchefe di Pescara , nel
tempo che fù Vicerè di Sicilia, ciò fi legge per fuo teftamento fatto negl'attidi
Notar Giouanni Comite di Meffina à 23 di Luglio del 1533 , doue inftituifce he
rede in tutti i fuoi beni à donna Tereſa Oforio , e Pilo fua forella, ed in 300 du
cati laſcia heredi à fua madre Saccana Pilo , ed Oforio , e tutti i beni pecuniarij
lafciatoci Girolamo Pilo fuo auo materno.
Si ritroua pur hauer paffato in Sicilia Don Giouanni Oforio Caualiero di San
Giacomo nepote del fecondo Marchefe d'Aftorga, il quale ferui à Sua Maeſtà in
Fiandra col carico di Capitano di Fantaria Spagnola,e di Caualli, e dopo venne
in Sicilia col carico di Straticoto di Meſſina nel 1578, nel fine del quale fùim
piegato nel Gouerno della razza de'Caualli regij con titolo di Cauallarizzo di
Sua Maeftà, e nel fpatio di 30 anni, che viffe in Sicilia , fempre fù promofone
fupremi carichi del Regno, e gouernò pure alcun'anni la fquadra delle Galere
del medeſmo Regno . Egli fucceffe à don. Lodouico , e don Aluaro fuoi fratelli,
che molti anni con carichi militari haueuan feruito al noftro Rè Catolico . Ca
sò egli fua figlia donna Leonora Oforio con don Paolo Gifulfo Caualier Metfine
fe, che gli generò don Placido, Augoftino, don Franceſco, don Paolo, don Gio
uanni Teatino, don Carlo, e don Luiggi. Don Francefco caualiero di molte vir
tuoſe qualità dimorò molt'anni alla real Corte in Madrid con carico di Cappel
lan d'honore di Sua Maeftà, e dopò fù promoffo nella dignità d'Archimandrit
ta del Saluador di Meſſina, e non lunge anche Veſcouo di Cefaludi, doue viue
con lode di virtuofo Prelato .

Venne anche ne'noftri tempi in Palermo don Oforio padre del


viuente don Giofeppe Oforio caualiero qualificato,che per la fua prodenza è fta
to promoffo nel carico di Capitan della Cauallaria liggiera nel regimento del
fignor Marchefe de los Velez, ed vltimamente di Senator di Palermo.
L'arme di quefta famiglia Oforio di Sicilia fono li medeſmi de'Conti di Tra
Aamara, e Marchefi d'Aftorga di Spagna, cioè due Lopi roffi in campo d'oro, e
di ſotto tre mezze bande ondoſe d'azzurro, ed argento, ed intorno vna orla ,
ch'è della caſa Henriquez di Spagna. b folda
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L'incontri della rea forruña, fuole abbattere in terra non fola

mente famiglie ch'ageuolmente vacillano hor nelle profpe


rira, ed hor nelle miferie del Mondo; ma etiamdio Città ,
Prouintie intiere, e coforo c'hanno letto varie hiftorie, ferizâ
dubio hauran conofciuto le fue inftabiltà ,le qualrà chi inal
zano al fommo delle felicità, a chiin vn mediocre ftato, ed à
chi nel profondo delle miferie, e più d'ogn'altra cofa ſono à
10
*** lei foggette le famiglie, che al fpeffo le vedi per mezzo dello
ricchezze, delle lettere , e dell'armi d'vn ftato ordinario , e femplice al colmo
degli mondani defideri inalzate:altre poi per depocagine, ò fciocchezza del gra
do nobile, e fupremo ad vna vita pouera, e maccanica le reduce. E quefti elem
digiornalmente fi veggono rappreſentate inanzi gl'occhi con tragicomiche
fcene ,affinche ogn'vno ftia nelle confiderationi della fua famiglia , e non guar
da i difetti dell'altre, perche ragioneuolmente le famiglie fono à guifa della Fa
rina, la quale nel cernerfi manda fuori groffa ſpoglia , ed altre fozzure , e con
chiudo con quefta maffima che non v'e famiglia al mondo benche nobile fia ,
che non habbi qualche difetto . E molte altre diloro dopò varie accidenti fi ri
nuoua nel primiero ftato dell'antica loro nobiltà, come hà feguito nella fami
glia Pilo di Genoua, e di Sicilia chiarifma negl'antichi tempi. too bih
La famiglia Pilo di Genoua , é di Sicilia de Marchefi di Marineo , e Conti di
Capace, hebbe la fua origine (fecondo riferifce Raffael Fagnano fcrittor delle
famiglie antiche di Genoua da Ramondo Beringario Pilo Conte di Barcellona,
e da vn fuo figlio fecondogenito chiamato Rubuoaldo, che conforme fcriue il
Dottor, ed Hiftorico Gio: Candido nella fua Liguria, che fiori nel 1540, fù egli

figlio naturale del Beringario Pilo, nondimeno fendo ftato mandato da fuo pa
dre con importanti negotij alla Répub:Genoueſe,fi fermò iuice ftabili la fua fa
miglia Pilonel 1125 , quefti procreò Ingo Pilo , che viffe con molta prudenza :
3.
Nn nella
282 TEATRO GENO LO CICO

nella Republica, à chi fcriffe il medefmo Beringario per alcuni fuoi affari con
vna lettera in lingua Catalana, da Barcellona data à 20 di Settembre 1154. rife
rita di Marco Montalbano fcrittor della nobiltà d'Italia, che viffe nel 1506. Non
lunge à quefto tempo Panteleone Giuftiniani negl'annali di Genoua fà mentio
ne di Rubaldo Pilo, ch'andò per certe affari della Republica in Venegia, ed in
,
Scio; il quale Rubaldo appare notato nell'Albero della famiglia Pilo, ( compo
fto da Galuano Fiamma fcrittor Genouefe )per figlio del predetto Ingo . Il qual
Albero è verificato con molti teftimonij negl'atti di Notar Lanfranco , ed altri
Notari di Genoua nel 1553 , doue fi vede che Ingo Pilo procreò Rubaldo, ouer
Rubualdo, Ogerio, Nicolò, Otho, Armano, ed Ingo Però lafciando da canto
tutti i pofteri de'prenominati, dirò folamente d'Ogerio, il quale procrò Giaco
mo, Alberto, ed Azzo genitor d'Anfaldo, e di Guglielmo Pilo.
Dal predetto Anfaldo nè nacque Berlingiero, che procreò Giouanni, e Raine
ro. Il Rainero fece à Guglielmo, ed à Bartolomeo, che fù genitor di Gio ; Pietro
di Giuliano, di Franchino, di Giacomo, di Luca, di Bartolomeo, di Martino di

Lorenzo , e di Gio: Pietro fecondo , i quali furono progenitori di molti gentil’


huomini nominati in detto Albero .
Procreo Giuliano predetto à Giouanni , Bartolomino, Gregorio, ed Antonio.
Da Bartolomino nè nacquero Fruttuofa, Gregorio, Luciano, Francefco , Giro
lamo , e Benedetto . Luciano procreo Girolamo padre di Saccana Pilo , ed Oſo
rio, Franceſco, Auguftino, e Gio: Battifta, il quale fece à Bartolomeo genitor di
Lorenzo, e di Bartolomeo, che con Domenica Adorno fua moglie, figlia di Gio:
Girolamo Adorno nobile Genouefe ei procreò, ciò fi legge per contratto matri
moniale negl'atti di Notar Giacomo Roccatagliata di Genona à 10 di Ottobre
del 1547 . 018
Il prenarrato Bartolomeo fù quello il quale pafsò da Genoua in Sicilia, e fi

ftabilì in Palermo per cagion diguerre ciuili.Il cui figlio Lorenzo ritrouo per le
inueftiture nella Regia Cancellaria à I
1 1 di Gennaro del 1596. Barone del feudo
dello Sommacco, e fignore del feudo di Bruccato à 28 di Luglio del 1599.egli fi
casò có Franceſca Caluello figlia di Giofeppe, e nepote di Gio: Battifta Caluello ,
e Giulia Spadafora defcendenti di Luiggi Caluello Capitano della Coſtodia Im
periale d'Henrico fefto Imperadore, e Rè di Sicilia, e procreò Vicezo , che reufci
virtuofo caualiero,il quale prese per moglie dōna Giulia di Bologna figlia di dó
Vicenzo di Bologna Marchefe di Marineo, e donna Emilia d'Aragona nel 1605.
1
con la quale procreò don Lorenzo, don Girolamo, ed altri figli. Don Lorenzo fi
casò con donna Luifa Orioles figlia di don Cefare Orioles, e Moncada Baroi
di San Pierofoura Patti nel 1627, e don Girolamo prefe per moglie donna An
na della Valle figlia di don Franceſco della Valle, e Gioeni Barone della Mira
glia, e donna Coſtanza Perna, e Statella Baroneffa della Bruca nel 1631. Don
Gio: Battiſta, don Giouanni, e don Gioſeppe Chierici regolari, e non puocho vir
tuofi, e don Franceſco, che hebbe per moglie donna Rofolea della Valle figlia
di don Gutterra della Valle, e Gioeni Barone dello Cugno,e di donua Agata Gra
uina, e Moncada, che ambedue hanno procreato don Vicenzo, e don Girolamo .
Il fopradetto do Vicenzo Pilo , e Caluello oltre le Baronie del Sommacco,e
Miccini s'inuefti del Marcheſato di Marineo, e della Baronia di Capace à 3, e 8
di Ottobre del 1618 , 1619 , e 1622. e della Macftà Catolica fù decorato del ti

tolo di Conte di Capace per Priuilegio à 22 di Ottobre 1625. regiftrato nella,


Cancellaria nel 1626.

Ilfecondogenito del fopradetto Lorenzo Pilo feniore , e Francesca Caluello


renuntiado il Mondo col nome di don Girolamo entrò nella religione de'Padri
:” ༣ & Chieri
1
0.3 ID OLID BAR SVT. A 1 T 283

Chierici Regolari Teatini, e diede la maggior parte della fua portione heredita
"
ria circa la fomma di quarantacinque mila fcudi,per la fabrica della caſa di det
ti Patri Teatini di San Gioſeppe, e viffe affai virtuofo, con ador di Santità .
Dal fouradetto Bartolomeo Pilo , e Domenica Adorno nè nacque vn altro
Bartolomeo poftumo, che prefe per moglie à Portia Caluello forella della fou
radetta Franceſca moglie di Lorenzo, con la quale procreò don Antonino, e don
Lorenzo . Il don Antonino fi casò con donna Antonia Molle , e Cardona , fi
glia del caualier don P.etro Antonio Molle , e donna Ifabella Cardona , che
ambedue procrearono à don Pietro viuente, il quale fi casò con donna Antonia
della Valle,e Grauina figlia del fouradetto don Guttierra della Valle Baron del
Cugno, e donna Agata Grauina, e Moncada, e pur don Franceſco, don Bartolo
mco, e don Vicenzo Pilo.
Il fouradetto don Lorenzo fratello di don Antonino s'impiegò nell'attioni
Cauallarefchi ad eſempio di fuo Coggino don Vicenzo Marchefe di Marineo ,
e fendo ftato egli Senator di Palermo nel 1642. fi parti col fignore Almirante di
Caftiglia, in tempo che andò Vicerè di Napoli con l'honor di famigliare (detto
in noftra lingua Siciliana cammarata ) del Conte di Melgar fuo figlio , oue fù
# cletto Capitan di Caualli di Coraza per feruigio di Sua Maeftà nel Regno di Na
poli, e riformandolo pofcia lo promoffe nel carico di Capitano d'vna Compa
gnia di Spagnuoli Veterani, come fi fcorge per patente à 4, e 9 di Febraro 1646,
mà la morte gli troncò i fili delle fue pretentioni, mentre accompegnaua i
medefmi fignori in Spagna, fi morì ad Alicante.
L'arme di quefta famiglia fono vn Albero pino col tronco d'oro, e fronde ver
ditratenuto di due Leoni d'oro coronatis e foura tre ftelli d'argento incampo,
azzurro,e le parentele c'ha fatto ſpiegano pur l'arme degli Bologni,e Calucllo
comefivede. pikemli olete už chrosdieniam 14 ib orcon onrengil aust
lieb soittomr di šup nian15 ) limetol sily casi medo i'ga ssib erob soMA
19 cnóshor 242368 & ‫ܕ‬ CUMDE ophopla¶ dilsysmov origimat
Mht it ousts JA MÌ 112 ellen crobaziųji odlom
cnity or lob millodd A. £ 119.rosina
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284 TEATRO } GENOLOGICO

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Ebbe il fuo principio la famiglia in Pifa da Palmerino Lei nobile Pifano,


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ofa che fù Poreftà della fua patria nel 1172 , i cui pofteri feguirono per cogno
me ilpaterno nome di Palmerino fecondo Rubberto Pifanelli nella fua antica

Alfea, doue dice egli che la famiglia Lei antichiffima in Pifa fù genetrice delle
famiglie Vernagalli, Palmerino , la Lanfranducci , e la Zacci, che fiorirono co
molto fplendore nella antica Republica. Pietro Palmerino fù Anziano di Piſa,
nel 1307, e 1313. Rubberto Palmerino figlio di Pietro hebbe il medeſmo vfficio
nel 1342, 1348, e 1351. Giouanni Palmerino fù Podeſtà nel 1362. Vbaldo Pal
merino fù Priore nel 1374. Guelfo Palmerino padre di Gio: Andrea tenne à ſue
fpefe in feruiggio della fua Republica vn'anno intiero due Galere . Andrea Pal
merino figlio di Giouanni fù Anziano nel 1402. Pier Andrea figlio di Guelfo vé
ne in Sicilia con due groffe Vaffelli proprij , e diede molto aiuto al Rè Alfonzo
nel 1432, e portò feco fuo figlio Gio: Pietro fanciullo,il quale nella età virile fi
casò con Laura Agliata, con la quale procreò Francefco Palmerino,che fi casò
con Giouanna Bonguida, ò don Guida de'Baroni di Mōgroffo, e fece à Giacomo
genitor di Pietro di Nicolò, e di donna Giouanna Amari moglie del Baron del
la Suria.
Pietro fi casò con donna Adriana del Pozzo, figlia di don Franceſco del Poz
zo de'Baroni della Motta di Fermo, ch'ambedue procrearono don Giacomo,
donna Angela, donna Margarita, donna Antonia, e don Gafpare Palmerino,
del Pozzo, però le predette donne fono tutte Monache nel Monaftero di Santa
Chiara di Palermo.

Nicolò prefe per moglie donna Elifabetta Caggio figlia di Gio: Giorgi Cag
gio, che gli generò don Francefco, e don Ignatio Palmerino . Il predetto don
Ignatio fi casò con donna Dorotea Zarzana, che procreò il viuente don Nicolò
hoggi cafato con donna Olimpia Tornamira , e tutti i predetti fi conferuano
nobilmente.
AJMC L'arme
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051ab JOBAR DOO AVIANT 285

L'arme di quefta famigliafono vna imbordata roffa , e ne vacui tre palme,


verdi in campo d'oro.

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DELLA FAMIGLIA C

TORNA MI R A. 30 DELIC FA
2017
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la ER la parentela che tiene quefta famiglia Palmerino con quel
la di Tornamira, mi hà parſo di ſeriuere i progreffi di lei ben
20 che ella fia della lettera T per la regola del mio alfabeto. Di
DOT Co
co dunque che fi fcorge nobiliffima in Spagna , in Francia,ed
in Sicilia, leggefi di lei in yn libro intitulato la Leges, coſtum .
bres y vfos dela Prouintia di Aluernia, e ne libri della Regia
Cancellaria d'Aragona, doue fi ritrouano notate le famiglie
udobossom ng nobili feudatarie, anche legonfii primogeniti della famiglia
Tornamira hauer poffeduto il dominio della Terra di Tornamira detta in lin
gua Francefe, anche Tournemire , la quale fi ritroua pur defcritta nella Topo
grafia della Linguadoca, nella parte dell'Aluernia che con lei confina , c ſeguen
3 do l'autorità Spaguola che diceatavas bibit drie of abhnasol 19
r
- Quatrocentosaños y mas de tiempo immemurial y antichiffimo de cuyo principio,
non ay memoria de bombres encontrario, basta de preſente continuamente entre otros
Regnosy Prouincias, que bà bafide, yhayenFrancia es una llamade Aubernia dentro
della bà estados y este y confiftes un Lugar clamado Tornamira, el qual ha tenido, y
tievefus germinos territorio y Limites delos otros legares, y baſide y basi dayes de po
J blacion de cinquecentotafas, y vicinos pocomas, è menes, fùep era del dominioyfir
gnoria del Venombre y appellido delTornamira, y comofeñores de llos tyenendola, y pof
fedendele cadauno dellos en fus tyempo por fuyo, y comofuyo proprio adminiftrando, por
fiyfur officiales, y ministros la iurifdicion Ciuili, y Criminal , todas lòs quales diebos
Señores de dichoVenombre de Tornamira quefueron delas dicho Cafaly Lugarde Tor
namirafyemprefueron, han fido , yfonperfunas muyprincipales y nobles tenidasy re
putados en toda la dicha Brouincia de Aubernia, y Terras de Francia, y todos los Re
ges de Francia, y otros Principes han hecho, en mocha confideraciony rafon dellos, de
feir tal ma
286 TEA • TROGÉNO LOGICO

talmaniera que han sido dellos muyfluorido, y premiado, y fempre se han cafado con
muchas feñores bijas delos mas principales caualleros y nobles desta mifma Prouincia
de Aubernia y de otros Reyños de Spaña.
Leggefi parimente in vn altro libro intitulato Paraphrafe de M. Ioanne de
Bafmailon Poregnet Aduocat en las fenes Chaulice , e fiege Prefidial de Dio
ni Surles, Cortumes, Dubas, Pays de Auberngne, e par M. Charlis de Maulin
Aduocat en la Cour del Parlament annotatos de Plus Sieurs Decifionis, e Arre
ftos
Tuttociò fi hà cauato d'vn groffo proceffo di nobiltà compilato ad inftan
za di don Martino Tornamira Aragónefe decifo à fuo fauore nel 1617. qual pro
ceſſo originale, ed autentico, e cauato della Cancellaria d'Aragona per mano
di Diego di Lorenzana, e Valdes Notar d'effa à 20 del mefe di Aprile del 1618.
e fù tranfuntato in Tarracona per l'atti di Notar Gio : Francefco Peras, e Notar
Giouanni Rubio de Rubio , il quale hoggi fi conferua appo la famiglia Torna
mira di Palermo, e d'Alcamo.
Nel medeſmo pur fi leggeno queste parole.
Entro los quales dichos Cafalés y cafas principales de la dicha Prouincia, como ʊna
dellas hay estado, y esta las delfenorio del dicho Lughar de Tornamira, que bafido y es
de muy grande y en todos la Congregation aſſembleasy aiuntamiento, que los nobles y
caualleros banfido fiempre en todas ellas las feñores, que per dicho tiempo hanfido y es
delos dicho Cafal de Tornamira han tenido y tienenelquarto Lugar, y afiento comoper
fonas y fignores de los mas nobles, y principalesfignatadas de toda dicha Prouincia, co
mode cafa antiquiffima natiua Solärtega y originaria delos Tornamira gente nobles
Infançones ijadalgo, de fangre y naturaleza de Caualleros Infançones.
Per la molta antichità che tiene quefta famiglia nella predetta Prouintia d'
Aluernia non hò potuto ritrouar fin hora ſe ella haueffe prefo il fuo cognome di
Tornamira della medefma Terra, ouer lei diede quefto nome a quella, mercè il
fuo dominio . Nondimeno Raguald de Tornamira fignor all'hora della Baronia
di Tornamira conforme riferifce it predetto proceffo) defcendente per linea di
rétta degl'antichi Baronidi quella, contraffe matrimonio con Giouanna Diana,
da chitra gl'altri figli hebbe Guy Luiggi, Guy, e Giouannui, che per mezzo del
le fue fcienze non puoco illuftrò la famiglia, percioche für egli Cancelliero degli
ftudi di Mompilero in Francia nella Linguadoca, e publicò per mezzo dell
ftape, quella famofaopra intitolata( Clarificatorium Celeberrimi Doctoris,Ma
giftri loaimis de Tornamira preclarisfimi ſtudii Montis Refulani Cancelarij ſu
per nono Almanforis cum texto ipfius raris) Ed vn'altra intitolata hiftoria Ma
giftri loannis de Tornamira, della cui auttorità io mi ho preuallo nella prima
parte di quefto mio Teatro Genologico citato nel Catalago degl'Auttori.
"
A Guy chefegue al padre nella fignoria di Tornamira per non hauer laſcia
to prole mafcolina, gli fucceffe fua figlia Giouanna Tornamira, che fi casò con
Giouanna Cauayron, e feguendo pur la Baronia alla parte femenile, peruenne à
Beltrando la Riocca, ed à Francefco fuo figlio marito di Gabriela Tornamira,a'
quali fucceffe Margarita la Riocca fua figlia di Aconnir de Pleſtels, che la poſſe
deuano fin l'anno 1617. col nome di Tornamira. ioga, y simons wit
Ho Luiggi con la nobili Catelina di Turre della cala de Guergez d'Aluernia ( di
cui fiorirono Robberto l'anno 1197. Vgo l'anno 1227 e Guido dell'ordinedi
San Domenico l'anno 1250, tutti tre Veſcoui di Chiaramonte, come fr legge
nel Catalago di Veſcoui Chiaramontani di Claudio Rubberto Lignonenfe) pro
creò Filippo, Guy, Giouanni che con Sebaftiano venne indi in Sicilia, Sebaſtia
`no, ed Antonino, che paſso nel Regno di Nauarras ponavl
Filip
* I LIBROG VI. T 287

Filippo da Siraguſa d'Aragona ſe nè andò nella Città della Tudela del Regno
di Nauarra, ed iui con vna nobile donna di cafa Fernandez de Ayber , procred
Francefco , Filippo , e Matteo . Da Franceſco, e Leonora Fernandez de Ayber
della Tudela, fece Gregorio, e Filippo . Gregorio da donna Bernardina da Soto
della Città di Burgos hebbe don Gio: Francefco , don Martino , e don Gregorio
Luys.

Don Gio: Franceſco nell'anno 16.10. passò in Sicilia, ed in Palermo per con
feguire della Regia Corte 900 fcudilhauuti in fuffidio per feruiggi fatti alla Real
Corona del Rè Filippo terzo, e fù affai benuifto del Marchefe di Vigliena all'
hora Vicerè, e ſe nè ritornò di nouo in Siragula d'Aragona fua patria. Don Mar
ino per i m feruiggi ch'ei fece alla medefma Catolica Corona , hehbe del
medeſmo Rè l'habito di San Giacomo della Spada ; e litigando nel 16,17 col Fi
3 fco d'Aragona per l'immunità della fua famiglia à fua inftanza fi formò il cita,
to proceffo della ſua nobiltà, doue mercè i fuoi efemplari feruiggi, fù affai fa
uorito con vna cedula del ifteffo Rè data in Madrid à 11 di Giugno del 1617 in
virtù della quale fù deciſo à fauor d'effo don Martino col voto di Giofeppe, Sef
1 fa all'hora Reggente d'Aragona, per la cui effecutione nè fù fpedito Priuilegio
d'Infantionia in perfona del medefimo don Martino ,dato à 27 d'Agoſto di detto
ສ annofermato da don Gio: Fernandez di Heredia Gouernador d'Aragona .
Il nome de Infanzon , ò Infanzonia dice don Sebaftian Couarruuia Orofco
nel fuo Tefauro della lingua Caftigliana ftampato in Madrid nel 1611. ( Infanzon
terminò antigo y yoalgo , que à ora non fe vía vale tanto como cauallero no
ble hijo dalgo feñor de Vaffallo ) e lo ſteſſo conferma Lorenzo Franciofini nél
fuo Vocabulario Spagnuolo. 2000b25lb g

N Hor ritornando à Giouanni Tornamira terzo genito di Luiggi, c'hauendo


feruito molto tempo con ſuo fratello Sebaſtiano al Rè Catolico, e dopò l'Impe
rador Carlo quinto hebbe in ricompenza l'anno 1522. i feudi di Sacino nella
Valle Demona, ed alcun'altri prouenti, e renditi, che della Regia Corte gli fu
rono affignatifoura alcune vniuerfità del Regno, e di quella d'Alcamo, come fi
legge nel fuo real Priuilegio. Fù Procurator generale della Chiefa, ed Arciuefco
uado di Monreale per l'affenza dell'Arciuefcouo don Henrico di Cardona, dal
quale fù egli affai Aimato, affittarore pure di tutto lo Stato, com'ache Procura
tore della Santa Crociata per l'affenza d'Alonzo, e Franceſco Garzia;e molt'altri
carichi per lafua prudenza egli hebbe; e per non ftar in ocio s'impiegò à feruire
il medefino Imperador Carlo quinto, che con la fua armata paffaua à danni del
l'Africa, e formata vna Compagnia di pie à fue fpefe, con fuo fratello, Sebaftiano
hebbe la Coſtodia della Città , e Caftello d'Agufta; pafsò pofcia in Spagna , ed
vnitofi con l'armata Imperiale,venne alla efpugnation di Tunifi, e della Goletta,

ritornato dopò la Vittoria coll'ifteffo Imperadore in Sicilia , fi fermò in Palet
mo, e fuo fratello Sebaſtiano in Catania, però in ricordaza de loro feruiggi heb
bero del fudetto Imperadore il feguente Priuilegio. Ata

Carolus &c.cumfuperioribus annis tibi dilettofideli militifamiliari‹noro Ioanni


de Tornamira Hyfpanoprofuffidio ad noftrum beneplacitumpheuda Sacini Vallis Ner
d
moris, & non nullos alios redditus à R. N. C. buius Sicilia Regni, in quo moram tear
bere intendis exigendos tradimus ; tibi que nihilominus , & pofteritati tuæ immunį,
tatesprerogatiuos, & prebeminentias , quibus vtuntur, & gaudent ceteripheudata
rij milites noftri infantiones, & nobiles dicti Regni nostri Aragonum prout actenus
tifrui, earum pacifica poffeffione progenitores tui extiterunt, & tu modo exiftis
dantes exliberalitate noftra, & concedentes fibi ,& fuccefforibus alia quamplurima
proua in Priuilegio inde expedito in oppido nostra Gandenfi Tornacenfis Diocefis die
19 men
TE A TVR OOGENOLOGICO

19 menfes Febrarli ann. Dom. 1522. ad quos nos refezimus latius appr: fata actentis
igitur denuo Sebasti mi de Tornamiva Germani tuifuifque feruitijspro exaltation
noftri Culminis. E quel che fegue abonara Tout 14
E per i medefinis e loro fucceffori gli concede molti efattioni, ed honori, con
forme ne'predetti Priuilegij legge regnftrati nella Regia Cancellaria à fog.640
dell'anno 9 Ind. 1535. Mà per più ſtabilirfi il detto Giouanni fabricò vna bella
Torre , come riferisce Sebaftiano Bagolino pocta Alcamefe, nelle quale gli
fculpi vna pietra con queste parole is madura oce ned igest allabor
-foanes Tornamira Hifpanu excluriffima Toraumigarum progenie oft us. Aloyfij de
Tornemíra ,Torngmire oppidi in Aruerata domini filius ,
fub Carolo quinto Cefare in
Tunifino.bella, Africæ Duxpedeſtriummilitum militans, buc tandem adueniens tur
rim hanc, hoc inloco qui strata bis delà dicitur antiqua vetuftate collipfam ad po
sterorum memoriam à fundamentis erexit anno Dəm . 1539, mal ng snopt
-st Il detto Giouanni l'anno 1544 contralle matrimonio con Giouanna Roma
mo, e Colonna di Palermo figlia d'Antonio all'ioral Viceportolano (del Carga
tore di Caftell'ammare del Golfo, e di Beatrice lo Caftrone forella di Fra Giaco
mo Caualier di Malta, e di donna Beatrice moglie di Giouanni Maltro Andrea;
da'quali denacquero Antonio, Pietro ed Anna , edhaucado e paffato à me
glior vita nela's520 ordinò per fuo teftainento , che ettinta la fua direttalinea
della fua faculta fuccedeffe Sebaftiano fuo fratello all'hora Caftellan di Cata

inia, ei ſuoi poteri e mancando pur coſtoro perueniffea figli difuo fratello Ei
hippo Tornamira dabitante nella Città della Tudela del Regno di Nauarras.
Nondimeno fuo figlio Antonio nel 1983. prefe per moglie Innocentia Goto fi
glia d'Aleffandro Goto degl'antichi fignori di Puzzo di Goto , che gli procred
donna Giouanna, donna Lauria, donna Mariana, don Gio: Vicenzo,
il Dottor
donPietro, donna Antonia Monaca nel Monaftiero Benedittima della Madale
na di Corleone,donna Angelica put Monaca Benedittina nel Saluador d'Alca
mo, ed Abbadeffa boca o amor hal a bs

Donna Giouanna fi casò condon Vicenzo Hirace di Trapanie procreò mol


ti figli,donna Laura moglie di don Francefco Biaftri , e donna Mariana fù mo
glie di don Diego Ballo! nob odłami , a SANCTET

- Gio: Vicenza che fùmen dotto, che riguardeuole in tutte le fue operationi,
feguendola prudenza de fuoi predeceffori, fù impiegato in maneggi di molta
confidenza, come difcorgono in diuerfi patenti di Capitan d'Arme;e volendo
dinouare iltitolo feudale nella fua famiglia infeudo con titolo di Barone, con
real Priuilegiottenitorio di Giaconia, e leggonfi in quello queste parole.
bo Acteatis nonvallisferuitijs prestitis regia Corome, non folum à fefed àfuis maiori
bus , vt patet ex antiquis pretericorum Regum Priuilegiis & prefertim Sereniffimi
-Regis Ferdinandi Aragunum felicis memorie,cuius verba in Priuilegio dato in Ciui
tate Cordue die 08 menfis Octobris x1.Ind: 1508.funt hæc nonnullis feruitijs, qua
Tinobate 9584)
maiori profecto funt munere dignal wind sand
Si caso con donna Porfia Zarzana, e Bracco, figlia di Siluio Zarzana Baro
nedi Morabino, e donna Olimpia Bracco, nepote di Giorgio Bracco, e Giouan
na Carauellifigliadi Bartolomeo, che fù Pretor di Palermo nel 15 ro, con la
quale procreòdan Antonio Baron di Giaconia, che hauendofi cafato con don
na Caterina Lauaggi, figlia delDortor Nicolò , procreo don Gio: Vicenzo Ba
ron diGiaconia viuente in Palermo, il Padre Siluio della Compagnia di Gesù,
don Pietro Antonio di Palermo Monaco Benedittino, che nella profeffion hi
ftorica non puoco erudito fi moftra,hauendo J pria nella legge dato al Mondo
vngiufto raguaglio della fua prudenza ydon Bernardo, e don Giouanhi purvi
uenti,
ODIOⱭJOE R
LICK RAO " VIAT

3 uenti, e donna Olimpia che fù moglie di don Francefco d'Auerfa , e Bellacera


de'Baroni di Pedagagi, e Commatini Baron di BellaVilla , col quale procreò
don Thomafo Baron di Bella Villa, e donna Francefca, e pofcia paisà alle fecon
"
de nozze con don Nicolò Palmerino, e Zarzana figlio di don Ignatio Palme
มุ rino , e Caggio .

Sebaftiano Tornamira altro fratello di Giouanni , il quale nel 1520.fù Caftel


lano d'Augufta, e poi di Catania, come egli medefmo in vn fuo epitafio del Se
polcrco lo moftra .
Sebastianus Tornamira Cefaraguftanus Aloyfi Tornamirafilius, quifub Carolo
quinto Cefare cum loanne fratre ad appugnandes Barbaro Cefarangustat venit

Catane, & Augufte in Sicilia Regiis præfuit arcibus ea vigili , fed vtilitate vt nihil
ultra buis lapidi commendauit Agata Petrone coniux, & Laura Auuerfafilia.
Si casò egli in Catania con Agata Petronio , con la quale fece à Matteo , ch'è
fepolto nella Chiefa Parrocchiale di Santa Croce di Palermo, e nel Sepolcro v'è
quefta difcrittione 1

Viator Angustum me vides marmor Mattei Tornamira Catanenfis Hiſpano nons


ofcuro fanguineprocreati offa hicfuas religiofiffimæ condita reclaudèré, deceſſit 22 Iu
1600 1923
nij 9 Ind. 1581 .
Laura, Giulia, e Catarina. Giulia fi casò con Antonio Ribiba nobile Catane

fe, Laura con il detto don Franceſco d'Auuerfa , che fù più volte Giu dice della
-* R.G. C. e morì Maftro Rationale del Tribunale del Real Patrimonio , la cui fi
glia donna Anna fù moglie di don Antonino Romano je Colonnna figlio fe
condogenito del Duca di Montealbano . 01251 124 sto luo

L'arme di queſta famiglia che ſpiega al prefente fono vn huomo armato,che


moſtra entrar in vna Città , ò fortezza ; però quella d'Aragona fono cinque
Armellini negri in campo d'argento, contre bande nere in campo d'oro , ed in
I torno lo ſcudo vn orla roffa con nueue efpejos redondos cô la corona l'elmo.
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290 TEATRO GENOLOGICO

DELLA FAMIGLIA

PALA GONIA.

Icono per antica traditione la famiglia Palagonia di Naro haueffe ori


gine della nobile, ed antica famiglia Palici , la quale dopò la rotta di
D Matteo, e Damiano Palici nel tempo del Rè Pietro fecondo,fatta odio
fa 'Siciliani vno di lei chiamato Nicolò Palici fi fece chiamar di Palagonia per
per ordine del Duca Giouanni, da chi egli haueua hauuto la Terra di Palago
nia, ciòpotrebbe feguire per le continue accidenti ch'erano all'hora in Sicilia ,
tuttauia fopra ciò non ritrouo fcrittura veruna, nè antico fcrittore che nè facef
Leteſtimonianza , benfiļnel feruigio militare del Rè buon Guglielmo fi legge
Rainaldo di Palagonia Barone ricchiffimo ch'andò perfonalmente in Terra
Santa, e così inanzi gl'Aragoni, e Sueui la famiglia viuea; finalmente il ſecondo
che fi legge di lei , e Gio: Luca Palagonia Camariero del Rè Federico terzo ; il
cui figlio Matteo Capitan della guardia della Regina Maria acquistò in fodisfa
tione di feruiggi della medefma Regina , e del Rè Martino , il feudo di Cama
ftra nel 1392,che gli fucceffe fuo figlio Franceſco che lo lasciò à fuà moglie Ma
calda de Sofa per ragion delle dote nel 1397, a'quali pofcia fucceffe loro figlio
Matteo Palagonia fuo figlio , ed à coftui il figlio Gio: Antonio al quale Maz
ziotta di Palagonia c'hebbe la Gabella del fumo di Palermo,à chì gli ſeguì fuo
-figlio Gio: Antonio che viffe affai ricco, e fù vno de'più potenti gentil'huomini
di Nara finalmente peruenne ogni cofa al predetto Gio: Antonio, che fe nè in
uefti nel 1503, col fumo mirto, e Pane di Palermo ; il quale vendè à Bernardo
Lucchefe il predetto feudo di Camaftra. Hà goduto quefta famiglia molti gen
til'huomini, i quali hanno hauuto tutti gl'vffici della loro Città di Naro , e per
le fpeffe conteſe c'hebbero co' fignori Bonanni Baroni di Canicattini perde
rono non puoco gli fplendori delle loro ricchezze, per le molte profecutioni
criminali, che fra loro interuennero; nondimeno quefta famiglia s'hà congiun
to in parentela con molte nobile famiglie del Regno, ed ha goduto parimente
affai honorati vffici, e carichi; percioche Matteo Palagonia Baron delli Milici, e
di Camaftra fi casò con Mauila Lucchefe, e procreò Fabritio, Eliſabetta , ed An
gelica. Fabritio con donna Laura Agliata fua moglie fece à Gerardo padre di
Fabritio fecondo Baron di Camastra, e delli Milici ; il quale generò donna Mel
chiora Baroneffa di Camaftra , che prefe per marito à don Franceſco Notar Bar
1 tolo, e paffando la detta donna Melchiora alle feconde nozze con don Giaco
mo Lucchefe, figlio del Baron della Dammifa, сe primo Duca di Camaſtra,pro
creò la viuente donna Giouanna Principeffa della Trabia.
L'altra figlia di Matteo Palagonia Elifabetta fi casò con Bernardo d'Andrea
coggino della Baroneffa di Prizzi, e procreò Giouanna d'Andrea , e Palagonia
moglie di Marco Roffo di Naro.
Angelica vltima figlia di Matteo Palagonia con Gio; Battiſta Palagonia ,
Camaftra generò Carlo, e Vicenzo . Carlo con Margarita Celeſtri procreò Ca
fandra Palagonia moglie di don Fraceſco Buglio Baron della Bifera genitor am
bedue del viuente don Mario Buglio Baron della Bifera .
Vicenzo Palagonia, e Camaftra figlio di Gio; Battiſta, con la figlia di Matteo
Lotti
-JA 40
LIBR O VI. 2.9.t

Lotti nobile Leocatefe fece à Francefca , ed Angelica . Franceſca fi casò con il


Barondel Grano di cafa Caputo , e generò Leonora moglie del Barone della
Carrubba di Siragufa don Falcone : Angelica hebbe per marito don
Baldaffar Caetano,e furono genitori di Simone,di Vicenzo, e di Margarita mo
gliedi don Antonino Caetano di Naro.
L'arme di lei fono vn Grifo nero rampante in campo d'oro.

DELLA FAMIGLIA да

PALMIER O.

Ioricon molto fplendore di ricchezze , e d'antica nobiltà la famiglia Pal


miero nel Regno di Inghilterra , oue godè parimente regie parentele ,
e'primi carichi foliti darfi a Principi Britanni, come fi legge nella Croni
1
ca Ingleſe di Giorgio Vaſco, e di Pietro de Bles , Riccardo , e Matteo Palmiero
3 fratelli vennero d'Inghilterra in Sicilia,a feruiggi della Regina Margarita , mō
1
glie del Rè mal Guglielmo Quefti per effer affai litterati , e prudenti furono
oltre modo ftimati da Regi Guglielmi primo, e fecondo interuenendo fempre
in tutti i Configli , ed in altri importanti affari del Regno , Riccardo poſcia fù
#! promoffo nella dignità Vefcouale di Siragula, la quale la permutò con quella
1 di Meffina nel 1183 , da chi dicono gli Scrittori . Riccardus Palmieri Anglus gene
reprudentia, acri iuditÿj vipreclarus, Guglielmus 1 & 2, regibus fuit à Confilijs,&
Cancellarius.Matteo Palmiero fuo fratello hebbe del Rè buon Guglielmo il Ca
ftello, egouerno di Naro durante la fua vita come fi legge in vn Priuilegio del
medeſmo Rè dato in Meſſina nel ada coftui nè peruenne Fulco Palmiero

vno de'primi Baroni del fuo tempo, hebbe egli il feudo della Milici , che la cō
prò di Mazzullo Mancini di Siragufa nel 1364, hebbe pure vn tenimēto di Ter
ri chiamati la Forana , Spadafora, Agriftino, il Cugno di Dama, Rouenza, Ainu
mera, Ragufetta, il Migitello,il Stretto del Fiumefalfo , il Bofco ch'era di Gio
uanni Paſſarella, che il dotò à Filippa fua figlia moglie del Dottor Thomaſo
1 Crifpo. Comprò d'Alonzo d'Aragona caualier Siragufano per prezzo di onze
quaranta in virtù d'atto negl'atti di notar Bernardo d'Andrea di Naro à 29 di
Marzo 1363,i tenimenti di Terri di Monteroffo, di Maligi, d'Incaranu , di landi
galganu, di Garannio,di Cantarella, di Cincana, le Saline,e Tonnara del Palaz
zo di Trapani che l'hebbe confirmati del Rè Federico terzo nel 1366 , ch'anche
gli diede alla detta Filippa fua figlia . Comprò parimente il tenimento di Terri
di Nirbuna da Giouanni Tagliauia nel 1366; da chi anche il Cafale, e feudo di
Rauanufa, che dopò la fu a morre i lafciò a Guglielmo Villaragut fuo nepote
figlio della forella. Però la gabella del Fumo del Pane di Palermo la diede à fuo
nepote Benedetto di Palmiero figlio di-Man redo fuo fratello,che gli fucceffe
fua figlia Maria moglie d'Henrico Ventimiglia.
Nella reduttione che fà la Città di Naro alla giuriditione del Rè Martino fi
legge nella capitulatione fatta fra detto Rè , e la detta Città all'hora Terra di
Naro nel 1396, fi legge ilfeguente Capitolo.
(Item che il Caftello di Canicattini lu quali, e di lu nobili Rodorico di Pal
meri,e conceffo ad altro, li fia reftituito, e fi alcuno prerende hauiri lu predit
tu Caftellu lu domādi per via di ragione, Acceptetur Rex Martinus . )E nella fote
tofcrittione delli Capitolatione fra gl'altri Cittadini nobili v'interuennero del
la caſa Palmerii feguenti. Dominus Rodericus de Palmieri miles, domiuus Lupus dė
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192 TEATRO GENOLOGICO

Palmerio miles, døminus Gadus de Palmerio miles. Ed in tutti i Priuilegij roali con
ceffi al predetto Fulco Benedetto, ed à gl'altri di quefta cafa filegge il titolo di
miles,c così in tutti gl'altri inftrummenti publici delloro tempi , finalmente
,
quefta nobiliffima famiglia, non folamente ha goduto Baronie di Vaffalli, feu
di, fupremi vffici, e carichi ; mà pure nobiliffimi congiungimenti matrimoniali
come chiaramente fi fcorge in molti varij inftrummeti alli quali io mi riferiſco.
E pure quefta famiglia hà fiorito in Napoli, in Milano, ed in altre Città d'Italia.
Fà parimente ella per arme vn campo diuifo di fopra à guifa d'vna fafcia
azzurra, e di ſotto vn campo fcacchiato d'argento, e d'azzurro , arme antiche
della famiglia Palmiero d'Inghilterra.

DELLA FAMIGLIA

PALICI, O PALIZZI.

Er quanto ho poffuto cauare da'publici, ed antichi inftrummenti confer


uati, negl'Archiuidel noftro Regno,hò ritrouato l'antichiffima , e nobi
P liffima famiglia Palici, ò Palizzi con nobile principio nel dominio Bar
baro del 830 del Signore nella Città di Meffina ; mà con mediocrefortuna , co
me s'accenna nella nuoua erettione dell'Abbatia , e Monaftero di Roccadia di
Leontini dall'Inuitto, e Magnanimo Conte Ruggiero fecondo nel 1120 , e nell'
Immunità di quella,e del fuo primo Abbate eletto da lui chiamato Giouanni
di Leontino ( le dice ) Concedimus eidem Monafterio Santa Marie de Roccadia de
Leontino,eiufque Abbati dilectofratri nostro Ioanni de Leontino Cistercienfium ordinis
Promotori, & rurfus confirmamus eafdemet immunitates,exentiones,præbeminentias,
& Priuilegia eidem Monasterio, & pro co eiufque Abbati Riccardo Palicio ficulo ve
tere nationis Græcorum Meffanenfis, ab Inclito , & forte Duce Giorgio de Maniacio
otius Siciliæpro Michaele Paflagono Grecorum Imperatore Effarco, & Gubernatores
infondatione veteris Monasterijper ipſumfub titolo Sancti Giorgij condito, cum eius
Reuerendo Abbate, & Monialibus ordinis Sancti Bafilij , & per nos ad nomen Diua
Mariade Roccadiafemper contra Barbaros auxiliantis aucto .E quel che fegue in vn
antico Priuilegio di pergameno conferuato appo il Dottor don Vicenzo Rof
fo, caualiero nobiliffimo Leontino , ed Auuocato celebratiffimo appreſſo tutti
i-Tribunali, oue anche fi legge di Riccardo Palicio di Melfina conduttiero della
Caualleria del Duca Rubberto Guifcardo nel principio dell'acquiſto di Sicilia
da poter de'mori d'Africa , da chi egli confegui tutto ilTenitorio che compren
de de Laghi Palici, hoggi di Nafittia d'vna parte, per infino à Caltagirone ,
dell'altra parte fin à Militello del Val di Noto , come anche l'afferma il Mau
geri nella fua Cronica antica manufcritta del Barbaro reggimento , dicendo
che la medefima famiglia n'era ftata fignora del medefmo Tenitorio fotto il do
miniogreco, e da lui ella fi cognominò Palici , per i Laghi Palici che ſono nel
medefmo Tenitorio: dell'iſteffa opinione, e'l Veſcouo di Siragufa Fra Simone
di Leontino nelle fue antiche hiftorie ; il quale parimente dice che da quefto
Riccardo Palici, hauerne nato Rubberto , che fù Stradicò di Meffina nel 1115.
Damiano , Pier Luiggi , e Vinciguerra , che militarono a'feruiggi del Rè Rug
giero . Da Rubberto anche Vinciguerra, Nicolò , e Riccardo . Vinciguerra heb
be dell'Imperador Federico fecondo la Caftellania di Mata, e Grifone di Mefli
na, e la Fortezza di Centoripe , dopò le ruine dell'antica Città, e l'vfficio di Stra
dicò di Meflina nel 1227, il predetto Nicolò Palici fù Maeſtro nella militar di
33 04 ſciplina
LIBRO VI 293

ſciplina ad Henrico figlio del medefmo Imperadore c'habitaua nelle giouanil


etade in Palermo col cui configlio pofcia l'Henrico fi diftaccò della paterna
vbedienza, collegandofi con molte Città Longobarde fù cagione della fua mor
te. Peròfcampando Nicolò fi ricouerò in Venegia, e quiui dimorò fin alla co
ronatione del Rè Manfredo, col cui fauore , e protettione di Matteo , di Gior
gio, e di Filippo Palici ſuoi coggini figli del predetto Damiano fi ripatriò egli
in Meflina, e diuenue ricco, e potente l'onde fi promoffo nell'vfficio di Stradi
cònel 1243 , e 1289 ; perche dopò il Vefpro Siciliano, fi portò con tutta la fua,
famiglia affai fauoreuole alla corona d'Aragona, è fù fondatore del Caftello di
Palagonia, hoggi Principato della cafa Grauina . Filippo fù vno de'Rettori del
la Cittàdi Melfina, dopò il Vefpro Siciliano , e fù anche Stradicò di quella . Il
cui nepote Filippo figlio di Giorgio habitò in Leontini col padre , e fù vno de'
primi Baroni di quella Città, e non puoco ftimato dal Rè Federico fecondo.
Nondimeno molti di quefta famiglia che viffero in quelle continue guerre, che
feguirono fra i Siciliani, e Francefi non puoco potenti diuennero, ed hauendo
fi pofcia affettuata la pace fra il Rè Federico fecondo, e'l Rè di Napoli furono
eſcluſi tutti i rubbelli fuor di Vinciguerra Palici figlio di Filippo, e di Ruggier
di Loria ; percioche al Palicigli furono reftituite le Terre di Calanna,la Mot
ta di Saraceni, e Maffa con l'altre Fortezze,che poffedeua in Calauria, ed al Lo.
ria il Caftello di lace in Sicilia. Vdendofi quefta pace, c'congiungimenti de'due
Regi con loro efferciti in Leontini tutti i Baroni, ed Vfficiali del Regno , iui fi
conferirotio, c.conpompe, e fefte diedero grande allegrezza a Siciliani Nicolò
Palici figlio di Filippo , all'hora Stradicò di Meffina venne magnificamente a
portar le chiaue della fua patria al Rè Federico, e così fecero tutte l'altre Città,
Terre del Regno ch'erano ftate relaſciate da'France fi di maniera che fi vidde
ro in queft'ottogiorni in Leontinidue Rè di Sicilia, e di Napoli due effercitibel
licofi pieni d'illuftri Capitani , affai Baroni Siciliani, e Napolitani, e tutti gl'Am
bafciadori del Regno . Polibio và parimente fignificando nel ſettimo libro de'
fuoi Fragmenti, ouer hiftorie fotto il trattato della Città di Leontini , effer ſe
guita vna gran pace nell'ifteffa Città frà Hannibale Duce dell'effercito Carta
ginele Magone, Micano,Barmocaro, ed altri Senatori di Cartagine con Xeno
fane Cleomaco Ambaſciador degl'Atheniefi, e'l Rè Filippo di Macedonia , tut
tauia per l'ofcurità del traduttore non poffo chiarirmi di queſta verità.
Succeffe à Vinciguerra , Damiano Palicifuo figlio ch'à compiacenza del Rè
Federico fecondo raccolfe ne'ſuoi Stati di Calanna in Calauria l'Imperador Hē
rico chefi morì fenza far niente contra il Duca Rubberto di Napoli in Buon
Conuento Caftello della Republica di Siena . Quefti con Matteo Palici ſuo fra
tello fauoriti oltre modo della Regina, viffero priuati del Rè Pietro fecondo , c
goderono con molti fupremi vffici il Regno; Percioche Damiano fù del Confi

glio Collaterale Gran Cancelliero , e Vicario del Regno , per il Rè Pietro nel
1340. Il Conte Matteo Palici fuo fratello per opéra della Regina Eliſabetta heb
be lo fteffo carico nel 1352 , e fù pure Maftro Giuftitiero . Fatti perciò odiofi a
tutti , e pofcia feditiofi fù Matteo vituperofamente vccifo con la moglie , e figli
delle donne Meffinefe, e Damiano fenè fuggì in Piſa, d'onde fendo ftato richia
mato da'fauori della Regina fe nè venne in Palermo , doue congiuntofi co'
Chiaramontani loro parenti tolle della deuotion degl'Alagoni gran parte del
Regno. Nondimeno chetati pofcia i tumulti Baronali , Damiano , e'fuoi figli
goderono groffe Baronie , le quali paffarono pofcia per ragion di matrimonio
in altre nobili famiglie , e parte nè perderono ne riuolti Baronali del Rè Mar
tino ; dal quale Luca Palici hebbe reftituito il feudo di Cartularo nel 13977
01 final.
294 TEATRO GENOLOGICO

Analmente ella a'noftri tempiè eftinta. L'arme fue furono tre pali d'argento
aguzzi di ſopra, e di ſotto in campo azzurro.. Armony

DELLA FAMIGLIA

at F ' PAN C A L D O.
3 GO ‫ام‬

Enne la famiglia Pancaldo in Sicilia della Lombardia nel Reggimento del


VERè Federico fecondo. Il primo c'hò ritrouato di lei fù Giuliano Pacaldo,

il quale impiegandofi a'feruiggi militari del Re in lor ricompenza , n'acquiftò


vn gran tenimento di Terri , c'hauendolo pofcia egli infeudato , fi chiamò il
feudo di Pancaldo , il quale hoggi è del Duca di Villareale di cafa Talamanca,
Grua, Tocco, e Manriques per ragion di dote di fua moglie donn'Anna Crifafi.
Al predetto Giuliano Pancaldo dunque fucceffe fuo figlio Pietro Pancaldo,
che reufcì virtuofo gentil'huomo à coftui fuo figlio Giuliano nel 1425. al quale
il figlio Henrico che viffe con molte ricchezze, è fi casò con Franceſca Zafara
na figlia di Gio: Domenico Zafarana, che gli generà Giulio , e Girolamo Giu.
lio feguì nel paterno feudo nel 1478. epofcia con il fratello Girolamo nel feudo
della Forefta grande lafciatogli dal detto Giouan Domenico Zafarana nel
1499. finalmente à molt'anni che quefta famiglia fi legge eftinta nella Città di
Meffina, doue ella habitò, e fece nobili parentele, viuendo fempre con gli fplen
dori della nobiltà.

L'arme di quefta famiglia fonovn pane d'oro in campo roffo.

DELLA FAMIGLIA

PAND ONE.

Vcio Pandone nobile Napolitano pafsò in Sicilia fot to il Reggimento del


L Rè Catolico Ferdinando con carico di Confultore, e Protettore del Tri
bunal del Real Patrimonio nel 1508. per il che fi casò nella Città di Polizzi
con Liuia Porcari donna nobiliffima , e procreò Aurelio ; Giulio , Antonio, ed
Andrea Pandoni, che tutti viffero nobllmente , e con molte ricchezze . Aurelio
hebbe per moglie Leonora Cali nobile Leocatefa , che gli generò Lucio , Gio:
Franceſco, ed Andrea, che tutti morirono ſenza lafciar prole. Nondimeno que
fta famiglia fiorifce in Napoli con molto fplendore, gode il feggio di Capuana,
e fragl'altri titoli tiene il Duca di Boiano; e'l Conte d'Vngento..
i

DELLA FAMIGLIA

PA PA LEO .

Criue il Bonfiglio che la famiglia Papaleo di Meffina hebbe origine di Papa


S Leone primo Siciliano, ilquale fecondo la fua opinione fù di Meffina,però
fecondo gl'altri della Terra d'Aidone edificata da' Longobardi nel tempo del
Conte Ruggiero, ò come voglione nel Reggimento del Rè Mal Guglielmo,
nondimeno ella non hebbe mai tale origine fonnata dal Bonfiglio, perche il San
to Pon
GET BER O AVI ‫رو‬

to Pontefice non hebbe fucceffione nè parentela in Meffina , e pare verofimile


quello che fcriue di quefta famiglia don Mauro Orioles, che vn Caualiero Fran
cefe chiamato Dionigi, ritrouandofi tanto fomigliante di volto , e di altre fat
tezze al Pontefice Leone nono che il vulgo folito à porre agnomi à coloro c'ha
no qualche notabile defetto , ò dimoftratione; lo chiamò Dioniggi di Papaleo,
de'cui fucceffori gli fù Girolamo di Papaleo Giurato di Meſſina nel 1330.i colle
ghifurono Iacopino Ardoino , Antonio Caftagna , Francefco Chiaramonte, Fi
lippo Palici, e Nicolò Abbate . Da Girolamo nè nacquero Federico , Pietro,
Luiggi. Federico fi casò con Tuccia Calafato figlia di Gabriele gentil'huomo
Meffenefe della cui famiglia fù la Beata Eftachia Calafato celebratiffima fra i
Meffinefi, Procreò Federico Papaleo , Girolamo Artale, e Filippo, e gl'altriſuoi
fratelli furono progenitori di molti virtuofi gentil'huomini , che gouernarono
la loro patria molt'anni ; finalmente à vn pezzo fi fà, e quafi quarant'anni à die
tro ch'è quefta famiglia affatto eftinta.
L'arme di leifono il baftone d'oro Põtificio con tre Croci in campo azzurro.

S VP PLIMENT O.

DELLA FAMIGLIA

" 3: CERVELLO N.
L CIPE

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Vtti gli hiftorici Hifpani fcriueno della chiariffima famiglia


Ceruellon di Catalogna effer d'antiqua, è real nobiltà de
'
primi Re Gori di Spagna , mà più efattamente nè dimoſtra
il fuo principio Giacomo de Narquilles antico fcrittor Ca
talano, ch'oltre i Comentarij fcriffe delle più illuftre fami
glie di Catalogna, la cui opera, e intitolata Storia de los an
tiquos y nobles Solares de Cataluña ) oue dice che Paphilao
fratello di Cofta, e figlio di Recifuindo Rè di Spagna andando à caccia nell'an
4
no 693, del Signore feguendo à piè vn groffo Cerno l'aggiunſe , e prefe per le
corna,
-Canedfermandofi quel feluaggio animale fi reſe manfueto, ed humile at fuo
padro
296 TEATRO GENOLOGI
CO

padrone, e ſenza che ei foffe legato , feguì libero appreffo di Paphilao , e più di
marauiglia dice il medefimo Auttore, ch'oltre d'hauer andato fempre appreffo
di quello, mentre che viffe, mà fi morì ancora nel proprio giorno , che morì il
padrone per la qual cagione Paphilão, e' fuoipofteri acquittarono il cogno me
di Ceruellon, de' quali Recifuindo Ceruellon fù vno de'famoſi Baroni, che vif
fero nella Corte Regia del Rè don Rodorico; Ramon Guerao de Ceruellon fio
rivalorofamente nel Reggimento del Rè Fafila figlio del Rè Pelagio , efi ado
prò nell'acquiſto della Spagna contro i Mori in compagnia di Calceran Guerao
de Pinos, Vgo de Mataplana, Ioan de Ceruera, Predro Alaman, Ramon de An
glefola , Gisberto de Ribellas, e Berigner Rugier de Aril.
Nella guerra delas Nauas de Tolofa tra molti Baroni Catalani, fi fegnalò Gu
glielmo de Ceruellon , Caualier di molta eſperienza nella militar difciplina, e
ferui pur il Rè don Giaime il conquistador nel 1238. come anche i fuoi fratelli
Gerardo,e Guerao de Ceruéllon, vn'altro don Guerao di Cerucllon s'impiegò a'
feruiggi militari del Rè don Giaime il fecondo, e viffe con molto fplendore,
Scriue il M. Antonio Beuter nella fua Cronica generale al foglio 68. che le più
illuftri famiglie di Catalogna fono la Moncada , la Pinos , la Mataplana , la Cer
uera, la Ceruellon , l'Alemanna l'Anglefola , la Ribellas , l'Arill , e la Valguar
nera .

Quefta famiglia ha fatto due paffaggi da Catalogna in Sicilia , il primo col


Rè Pietro d'Aragona nel 1282. con chi vennero Guillen di Ceruellon Guerao
di Ceruellon, che fu Caftellano d'Agrigento, ed Aleman de Ceruellon, confor
me io hò moftrato nel mio Veſpro Siciliano, e nella prima parte del mio Tea
tro à fog. 53, e 54.
Pafsò la feconda volta in tempo del Rè Ferdinando il Catolico , doue Ga
briel di Ceruallon del medeſmo Rè hebbe in feudo la Caftellania della Città di
Caftronuouo,in ricompenza di feruiggi militari; ciò fi legge in vna regia pro
uifione dat.à 24 di Febraro Ind . 1514. ed in vn'altra à 2 di Marzo del 1523, c
viffe ricchiffimo, percioche eidopò la fua morte per teftamento fatto negl'at
ti di Notar Aloifio d'Vrlo à 3 di Giugno 10 Ind. 1537, lafciò alcuni ligati à fuo
fratello Francefco , forelle Marchefia , e Leonora Ceruellon , à Marchefia la
fciò ducati 40 d'oro ogn'anno, à Leonora ducati 100, ad Aloyfia figlia del det
to Francesco, ducati 1 so d'oro da pagar fi nella Città di Valenza, doue habita
uano. Si casò il fudetto Gabriele con Chiara Aluarez Enriquez damma della Re
gina Giouanna, e per la parentela ch'infieme haueuano , gli fù bifogno della
difpenfa Pontificia, che l'ottenne à 17 di Nouembre 6 Ind . del 1516. nel qual
tempo fi contraffe detto matrimonio in Sicilia, e nella Città di Palermo heb
be conceffa la Cappella di San Francefco di Paola col fuo quadro grande con la
miracolofa imagine del detto Santo per atto di conceffione negl'atti di Notar
Luiggi d'Vrlo di Palermo à 21 di Nouembre del 1529.
Procreo egli con fua moglie Chiara, Girolamo, Habella, Francefca, e Giouan
na; Iſabella fi casò con Girardo San Filippo, della cui famiglia fitrattirà al ſuo
luogho. Francefca, e Giouanna fi fecero monache Glauftrate; Nondimeno fen
do la detta Chiara Aluarezſtimatiflima della detta Regina Giouanna, che fubi
to che vdì la ſua morte l'affigno per celebration di tanti meili onze dodeci an
nuali, che ſi pagano foura le regie Dogane al Conuento di Sau Francefco d'
Affifi. Abo soup 9.37
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Girolamo Ceruellon figlio di Cabriele ritrouandofil'Imperador Carlo quin
to in Palermo lo creò ( miles Imperialis ) come anche ottenne Giuliano Corue
ra per Priuilegio à 13 di Ottombre 9 Ind. 1 525. doue hebbe conceffo Girolamo
1 di po
GOTO DIBRO0 VI A IT 495

di poter foura le fue armi l'Aquila Imperiale; comprò la Baronia di Condiuer


no, e fe nè inueftìnel 1538. fi casò con Ifabella Coruera figlia di Girolamo fra
tello di Giuliano per contratto matrimoniale à 10 di Ottobre 12( Ind. 1 £28.7
negl'atti del detto d'Vrfo, con la quale fece à Gabriele, Laura, Margarita, Fran
с Degnamerita .
cefco, Eugenia , e 9:07

Gabriele prefe per moglie Portia Speciale, che gli generò Girolamo, e Nico
lò, che morirono fenza lafciar prole, Ilabella Margarita, e Francefca, Ifabella fin
caso con Gaſtone Cónte, Margarita hoggi Suoro Gefualda ,4 e Franceſca Suoro
Nimfa monace nel Monaftiero degli Setti Angeli di Palermo viueno fanta
mente. Al
Donna Laura figlia del primo Girolamo ficasò con don Vicenzo Mont'aper
to Barone delli Grutti delli figli, de'quali nè viue adeffo fuor Franceſca hoggi
Abbadeffa di detto Monaftiero de'Serti Angeli. Casals it..
Margarita figlia del predetto Girolamo fi casò primieramente con Vicenzo
Coruera, e pofcia con Giacomo Diana nobile Palermitano, che gli generò il vi
uente don Antonino Diana de' Chierici Regulari dottiffimo efaminator di Ve
fcoui nella fauta fede Apoftolica, ed ha impreffo opere alla fomma di vndeci
Tomi, e Soro Suſanna monaca nel Monaftero del Saluadore . ob sta . mang
4
Francefco Ceruellón figlio di Girolamo fi casò con Margarita San Filippa
defcendente del detto Gerardo , e per la parentela fù neceffario la difpenza,
contratto matrimoniale nel 1574, e fi mori nella ruina del Ponte, la cui figlia
,
Maria fi casò con don Lodouico Vaffallo, e furono genitori de'viuenti di don
Tomaſo, di don Giofeppe, e di don Mariano Vaffallo e Ceruellon caualieri vit
tuofi, ed altri, pel qual congiungimento difcorriremo fotto della medeſma fa
miglia Vaffallo. .0-0164
enqué sob ORGA
L'arme della famiglia Geruellon fono vn Ceruo del fuo colore in campo d'o
rò, è foura l' Aquila Imperiale conceffali dell'Imperador Carlo quinto.
947 2Lར9 ཡ
wapingawa
A famiglia Vaffallo già accennata di foura, e d'antica, e nobile origine,
nel noftro Regno di Sicilia, dimanierache moffero ad vn certo ſcrittore
L A
à prolar le feguente parole remolishev oss.15 ,dismod Ti..: bong
Vaffallorumfamilia, gloriafic longè leteque diuagata, fuperioribus feculis eft, vt
vel Paleponneffiaca regio ab hominumferefacietate remota, de buiufcé laudibus non
conticefcat, cum banc certe, cum Imperatoribus imperantem, viderit, &fenferit.co
E feguendo egli più oltre, l'accoppia con auttorità di Priu legij fim à'viuenti
di lei, di maniera che ageuolmente nel mede mo fcrittore ſi può vedere la fua,
anticha nobiltà , c'hebbe nella Grecia, enella Sicilia ancora.oigorodelni
Venne ella due volte, del Peleponneflo hoggi Morea in quefto noftro Regno,
comel'accennano i precitati Priuilegij. Il primo fuo paffaggio fù nella Città di
Noto nel tempo del Re Federico fecondo, e circa il 1332 , cui pofteriſempre
furono meffi ne primi vffici, e magnificenze della medeſma Città , conforme
l'attefta Vicenzo lettara nel fuo libretto de rebus Netinis, al fog Anel difcor
fo, ch'ei fà di Giacomo Vaffallo , Il cui figlio Nicolòdice che fùamico del Beato
Corrado Piacentino , is stunda Vej z motorn i
Dal detto Nicolò nè peruennero Pietro, Rinaldo, e Giouanni Vaffallo, duc
de'quali Pietro, e Giouanni andarono ad habitar nella Città di Siragula , doue
nobilmente fi fermarono. Pietro fi casò con Lucia Pedilepori figlia di Gugliel
mo caualier nobiliffimo, la cui famiglia fù genitrice della gloriofa martire San
ta Lucia, e Giouanni con Martiana di Perno de Baroni di Floridia, per contrat
ti matrimoniali negl'atti di Notar Gio : Filippo Lombardo à 4 di Ottobre del.
-'bl Pp 1398.

1
O
ENOLOGIC
296 TEATROOG

1398. Il predetto Giouanni fù Capitano dell'ifteffa Città nel 1406; e púr Giura
to nel 1409. Il fudetto Pietro hebbe i medeſmi vffici nel 1408 e 1410. come fi
fcorge ne'Regiſtri del Senato de'medefmi anni. IND
L'altro lor fratello Rinaldo che teftò in Noto, hauendofi fempre impiegato
nè'reali feruiggi, fù fatto regio Caualiero, e Configliero, regio famigliare dal Rè
Martino , e Regina Maria per priuilegio regiſtrato nella Regia Cancellaria nel
1295. fog. 127. nel quale fi leggono le feguente parole, sias
Tibi fcripfiffe recolimus quod à foluptione prouifionum Rainaldi Vaffallo Confilia
rij milites, & Matij Landolina familiarum , & fidelium noftrorum ceffures: predictis
Raynaldo Vaffallo , & Mutio Lando lina de restantibus pecunijs virorum fecretia
dicte Terra anni prefentis ipforum prouifionis tradere studias, 11.7
Dal detto Rainaldo nè peruenné Giouann'Antonio Vaffallo , il quale per i
feruiggi fatti alla Real Corona, hebbe l'vtficio di Capitano della medefima Cit
tà di Noto nel 1482. 1483. ciò fi legge per prouifione regiſtrata in Cancella
107 · P0.
ria al fog. 307.
Nè nacque dal fudetto Gio: Antonio, Antonio c'hebbe per moglie Leonora
Borrello figlia d'Antonio deriuato de'Conti di Marfi , conforme io fcriffe nella
prima parte del mio Teatro al fog 163. e procreò Pietro , i cui poſteri, è de'Sira
gufani , ancora per effer molt'atini à dietro eftinti i lafcio da canto. E volendo -
fi ella di nuouo rinouare nel proprio noftro Regno, con nobiliflimi auſpici in²,
* 00127
duffe à tre fratelli à paffar dal Peleponneffo in Italia?
Furono dunque coftoro Thomafo che fi fermò in Roma Pietro in Ancona
← Nicolò nella Ĉittà di Palermo, ciò fi legge in vn Priuilegio del Rè Alfonze
to nel 1429. regiſtrato nella Regia Cancellaria nel 1439. fog . 455 doue fi ve
But
gono queste parole.
Alfonfus, &c. Cuntis notum At Sereniſſimi auctoritatæ regis regiſtratum ad Nico
lai Vaffillo inftantiam, vt fui ipfiuspofteri, & quifquis alius veritatis in degator,
Unde Vafalli progenies deueniat agnofcant vobis , igitur Petro Nicolao, Thomafo,
Romam, Siciliam, ac maxme Panormum, Anconam proficifcentibus hoc diplomate in
veritatisfignum tradito . Il qual priuilegib fi ritroua regiftrato ad inftanza de
predetti Thomafo, e Pietro Vaffallo in Roma , ed inAncona per conferuarſi à
CANKE SENS Astole ,silic.A mur
cautela de'pofteri.
Il predetto Nicolò dunque fermandofi nobilmente, come hò detto in Paler→
mo, diede principio alla viuente famiglia Vaffallo nel 1429 egli feruendo il Rè
Alfonzo con l'arte militare, fu eletto ( Armerum Vxerim )cioè nel Francefe Idio
ma vuol dire nello noftro Italiano conféruator dell'arme regie , ciò appare per
Priuilegio regiftrato nella Regia Cancellaria fotto la giornata de 12 d'Aprile .
15. Ind. 1439.6 nelfog. 385. il qual carico era di molta ftima nel Regno di sici
lia , e fi daua à perfona di qualificata nobiltà , e l'hebbe dopò luis Beringario
Caetano all'hora ftraticò in Mekaa nel 1446. Ed Oltre di queſto hebbelicenza
di confeguir molti tratti di frummento à regio beneplacito per Priuilegio del
SRST ZD GIT ition L M 15 S
1439. il quale dice i
Nos Alphonfus D. G. Rex, &c .ut deferuitiis multis modis, qui vos dilectus armo
rum Vexerius nofter Nicolaus de Vaffalloferuituti vectra in diuerfis mundipartibus
fideliter, fide cuftanter laudabili'animo,prestitis nullisperfonæ periculis velbono
rum difpendijs eccitans. E quel che ſegue, 500 mbas Fansje : "ILIK.
Wax & Egli dunque ftmato valorofisfimo fuaffai caro al Re Alfonzo , fracaso cons
donna Eufemia Carauelli figlia di Rubberto, che fù Pretor della Città di Paler
mo nel 1409 per contratto matrimoniale negl'atti di Notar Vito de Panniculis
à 9 di Agoſto del 1437. con la quale procreo Fietro, c'hebbe per moglie Ifabel
la d'
LIBRO VI. T 297

la d'Agostino figlia di Pier Agoftino Maftro Rationale del Regno, e d'ambedue


nè nacquero Andrea, Antonio, Pietro fecondo, Franceſco, e Martino, che fi mo
rìreligiofovirtuofamente.
De' prenarrati fratelli, fi casò folamente Francefco con Antonella Afflitto,
come fi legge per il fuo teftamento fatto negl'atti di Notar Gio : Vicenzo di
Liuzzo di Palermo à 2 di Gennaro 5. Ind. 1510. per il quale ordina che fi refti
tuifcano alla detta Antonella d'Afflitto fua moglie diece mila fcudi , c'hebbe
in dote.

Procreò il predetto Franceſco figlio di Pietro primo con Antonia, Stefano,


Nicolò fecondo: Gio: Matteo, Gafpare, e Letitia. Il Stefano fù Senator di Paler
mo tre volte negl'anni 1525.e 1552. fendo Pretore Guglielmo Spadafora , di
Girardo i Senatori,Honofrio Paruta, Bernardino Perdicaro, Girolamo Bellacera,
Antonio Geremia, e Nicolò Antonio Carbone nel 1529. e 1530. nel Pretorato,
di Antonio Santapau i colleghi furono Girolamo Bonanno , Antonio Impera
tore, Antonio Saccano , Francefco Larcan, ed Alonzo Saladino . Nel 1532.e
1533 il Pretore fù don Bernardino requifeas, i colleghi pur Gio: Battiſta Lampi
fi, Antonio Saccano, Cefare Platamone, Perotto Toringi. Il prenarrato Stefano
fi casò due volte, primieramente con Perna Squillace forella del Baron di Vica
ri, e pofcia con Ifabella Iaen figlia di Antonio laen Baron di Fiume Salato, e di
donna Violante, con la quale non lafciò prole , ciò fi vede per contratto matri
moniale negl'atti di Notar Girardo la Rocca di Palermo à 19 d'Ottobre 2. Ind.
1528. con ſua moglie, dunque procreò egli à Bartolomea Laura , la quale fi ca
sò primieramente con Simone gli Magiftri, ed Aiutami Crifto, ch'ambedue ge
nerorno à Lucretia moglie di don Coriolano di Bologna Seniore , de'quali nè
venne il viuente don Coriolano di Bologna , ciò fi vede per teftamento di der
ta Lucretia negl'atti di Notar Pietro Ricca di Palermo à 30 d'Augoſto 1. Ind.
PS 4.i ![ 3'
1558.
4
Pafsò pur detta Bartolomea Laura alle feconde nozze con Almerico Belloc
Baron di Carcaci, appare per contratto matrimoniale in Notar Alfonzo Cauar
retta, ouer Caualicca , perche il fuo auo come hoveduto in alcune ſcritture fi
cognominaua Caualicca; come più chiaramente fi vederà altroue à 14 di Mar
zo 15. Ind. 1539. e non hò trouato chinè naſceffe.
Il predetto Nicolò fecondo figlio del predetto Francefco per i gran feruiggi
c'hauea fatto alla Macftà Cefarea di Carlo quinto ; hebbe conceffo la Caftella
nia, e Secretia di Capizzi durante la fua vita, la qual 2 Caftellania vacaua per la
morte di don Giouan Ventimiglia, come fi legge per priuilegio ne'Regiftri del
la Regia Cancellaria nel 1529 fog. 221. nel quale fi veggono quefte parole.
L
Carolus deigratia adſatiſgrata, & acceptaferuitiaper vos dilectum nostrum Ni
colaum Vaffallo de Felice Vrbe Panormi nobis, & Regie Corone , & domus Aragonie
in vtraquefortuna, tempore diuerfi modipreftita , & prefertim in Italia bellis,
cum aliud ad opus nonfe offerat in aliquam ipforum recompenfam vacantibus, igitur
in preſentiarum nostra Caftellania,fiue Terre Capicij noftri vlterioris Si
cilia Regni, obitu quondam don Ioannis de Vigintimilis , & offitium Secretia eiuf
dem Terre, hos 2001

Oltre ciò il predetto Nicolò dell'ifteffa Maeftà hebbe il gouerno della Galera
San Martino co don Gafpare Requifens infieme, e pur fù Capitano della Galera
Santa Chiara, conforme fi vede per Priuilegio regiftrato nella Regia Cancella
ria fog. 271. hebbe anche la Baronia di Raffo del Maftro , e fe nè inueſtì à 21 di
Marzo 1. Ind. 1544. prefe egli per moglie donna Chiara Barberi figlia di Vicen
zo Baron di Rifabea Raffudi, con la quale procreò Scipione,Francefco, e Pompi
Pp a lio,
298 TEATRO GENOLOGICO

lio, che imitando i paterni feruigginella militia, s'impiegarono tutti in quella,


e Scipione feguì nel paterno gouerno della Galera , conforme il Priuilegio Im
periale gli additaua.
Gafpare figlio del predetto Francefco, e fratello de'predetti Stefano , Nicolò,
e Gio: Matteo, preſe l'habito Gerofolimitano l'anno 1513, come io hò moſtrato
ne'Caualieri di Malta del mio Vefpro Siciliano al fog. 209, é pel teftamento del
detto Franceſco foura citato, fi vede ch'egli lafcia onze so di rendita annuale
al detto Gafpare, prendendo l'habito de'Caualieri di Rodi, e che gl'heredi vni
uerfali l'habbiamo di far tutte le fpefe neceffarie in detto habito .
Letitia figlia di detto Francefco fi fece Monaca nel Monafterio della Marto
rana, ed iui virtuofamente fi mori.
Gio: Matteo altro figlio di detto Francefco,viffe fempre con gli fplendoridel
la nobiltà, fù Giurato di Palermo nel 1536. e 37. e fi casò con Leonora Caluelli,
che gli generò Giofeffo, Caterina, e Gio: Matteo , puftumo à gli fuoi effetti per
la morte di Giofeppe fucceffe il poftumo Gio : Matteo , e Caterina fi casò con
Michele Saladino, e mori fenza prole.
Il Gio: Matteo prefe per moglie donna Francefca Coruera ouer Corbera figlia
di Francefco, e di donna Giouanna Coruera,e Bologna, forella d'Antonino Ba
ron del Miferindino originata da quel Bartolomeo, che gouernò il Regno nel
1415. e di Calcerano Corbera pur Prefidente, com'ho detto nella prima parte
del mio Teatro al fog. 303.e304.e con lei procreò don Vicenzo, donna Leo
nora, don Lodouico, don Stefano, don Francefco, donna Eufrolina, e donna
Nimfa, che viffe monaca nel Monaftero di Santa Caterina, don Stefano fi mo
rì Sacerdote, don Francefcohauendo reufcito caualiero virtuofo, hebbe il cari

co di Capitan d'arme due volte pel Regno nel gouerno del Duca di Feria , ed
\ interucune in molti feftini, egioftre, doue nella prefenza del Vicerè guadagnò
tutti i premij, e fù ftimatiffimo del medefimo Duca, e fi mori d'anni 25 .
Don Vicenzo vicendeuolmente feguendo i proprij veftiggi , fù impiegato
molte volte nel medefimo vfficio di Capitan d'arme con ampia poteftà , hebbe
per moglie donna Teodora Lampugnano , e Ferreri difcendente de'Conti di
Lampugnano in Milano,con la quale fece à don Pietro Vaffallo , don Matteo,
don Franceſco, don Antonino, donna Maria, donna Pellegra, don Ottauio, &
don Carlo. hat
Don Pietro Vaffallo fù Chierico Regolare, e fi mori virtuofamente in gioue .
nil età, don Matteo non prefe
, moglie, don Francefco fù Prete Seculare, ed Ab
bate di Santa Maria di Brignolito, e di Santo Nicolò dellla Vinà , don Ottauio
morì figliuolo, donna Maria fi rinchiufe nel Clauftro del Monafterio di Val
uerde, donna Pellegra prefe per marito don -Giouanni Arez, e Salamone, don
Carlo moftra feguir i veftiggi de fuoi predeceffori, e don Antonino caualier vir
tuofofù Giurato della fua Patria nel 1652. e 53.

La predetta donna Leonora fi casò due volte, la prima con il Dottor Girola
mo Muxio Auuocato principale, e pofcia con Horatio Vanni , con il qual pro
creò il viuente Marchefe di Roccabianca don Raffaele ,Vanni.se

Don Lodouico altro figlio del predetto poftumo Gio: Matteo,fù pur virtuo
fo caualiero, ache Giurato di Palermo nel 1615 e 16.efù impiegato in molti im
portanti affari. Si casò con donna Maria Ceruellon figlia di Francefco, come hò
detto di foura, e con coftei genero don Matteo, don Francefco, donna Elifabet
ta, don Vicenzo, donna Margarita, donna Francefca,don Giofeppe,donna Gio
uanna, don Thomafo, e don Mariano. sieng
Tre di coftoro don Matteo , don Vicenzo, e don Francefco , fi fecero Chieri
ci Re.
LIBRO VI. 1899

ei Regolari, e fi morirono in giouenile erade, donna Franceſca hoggi Soro Ma


ria monaca nel Manaftero di Santa Caterina , nel qual Monaftero fù Abbadeffa
nel 1650.dōna Eliſabetta fùpur religiofa nell'iſteſſo, e donna Margarita fi mor}
fanciulla.

Donna Giouanna fi casò col Dottor Simon Sitayolo, e fece il viuente Padre
don Filippo Sitayolo de'Chierici Regolari, e dopò la morte del marito fi Clau
ftro.

Don Giofeppe è Prete fecolare Sacerdote, e Dottor nell'vna , e l'altra Legge,


e nella Sacra Teologia, e nel nuouo Sinodo dell'Arciuefcouo di Palermo . Fra
Martino de Leon , e Cardinas fù eletto Efaminator Sinodale , e Deputato del
Monaftero di Monte Vergine di queſta Città.
Don Mariano che pur viue virtuofamente, e per le fue qualità è ftimatiffimo
da tutti; fi casò con donna Paola Miccichè forella di don Pietro Miccichè Se
creto della Città di Palermo , e Baron di Grotta Calda , hà procreato fin hora
donna Melchiora , e donna Elifabetta.
Don Thomafo caualiero di virtuofi qualità, che lo ſpronano à fauorire age
uolmente à coloro , che nè lo chiedono;azzione veramente debita ad ogni ca
ualiero, percioche è vniuerfalmente amato, e ftato due volte Senator della ſua
Patria di Palermo nel 1648 e nel 1650, e 52.fù eletto Capitan d'arme per il Re
gno con ampia poteftà, ed hoggi è Sindaco della medefma Citta , fi casò con
donna Sufanna Diana figlia di don Antonino Diana difcendente di Federico
Diana, che fù Pretore nel 1473.c 1488.con la quale ha procreato don Lodouico
fecondo Antonino, che morirono in pupillar età,Diana, e Maria fono educandi
nel Monaftero di Santa Caterina , e Bartolomeo fucceffe in tutti i beni di Gafpa
re Diana Seniore, e moftra da fanciullo imitar i paterni veftiggi, nondimeno il
predetto don Thomafo fi conferua hoggidì con fplendore della aera nobiltà.
L'arme di quefta famiglia fono vn Leone rampante con vna banda di foura,
che diſcende della deſtra alla Siniſtra è vicino i piedi due gigli tutti d'oro in
campo azzurro.

DELLA FAMIGLIA

PALASCINO , O PARASCINO .

Ebbe fempre il fuo luogho fra le famiglie nobili, e principali di Catalo


gna la famiglia Palafcino, oue Pier Luiggi Palafcino fù Gouernadore ,
Η o Rettore della Prouincia , e Contado di Catalogna fotto il Reggimē
to del Rè don Giaime fecondo . Guerao Palafeino fù Rettore di Barcellona

fotto il Rè Pietro quarto, Guglielmo fù Alfiero della militia di pie del medef
mo Contado . Bernardo Parafcino fù Gouernadore perpetuo dell' fola deli
Gerbi nel 1313, il cui figlio Nicolò hebbe dal Rè Federico facōdo la Caftellania
di Leontini nel 1320, e fi casò iui con Giulia di Leone nobile Leontina; perloche
fù quattro volte Capitano di quella Città , e cinque Giurato , così anche fuo fi
glio Bundo che prefe per moglie Camilla Beneuentano , figlia d'Antonio gen
til'huomo principale della medefima Città con la quale procréò Gio: Angelo,
Pier Luiggi, e Nicolofo Gio: Angelo hebbe per moglie la figlia d'Andrea Leō
tino caualier principale, che con Rinaldo Lanza fuo cognato hebbero confir
mata dal Rè Federico terzo nel 1360 : la loro antica nobiltà , ed hebbero molti
efentioni; nè nacquero Gio: Francefco , Andrea, Tuccia e molt'altri gentil
3470 huo
$300 TEATRO GENOLOGICO

-huomini di queita famiglia fiorirono in Leontini, in Agrigento, ed in altre Cit


tà di Sicilia,che per effer eftinta i laſcio da canto.
Fà per arme due fafcie verdi in campo d'argento, con cinque ftelle d'oro dê
tro , tre ftelle dentro la prima fafcia, e due nella feconda.

SVP PLIMENTO

DELLA FAMIGLIA

BARRILE

20
F

an

Ra

1 fourauennero l'inclufe notitie della famiglia Barrile, dopò


ch'io impreffe al fuo Elogio nella prima parte del mio Tea
tro. Percioche nel 1347 per le Tauole Ecclefiaftiche del Mo
naftero di Santa Chiara, fi legge di Giouanni Barrile Caua
lier Napolitano Maftro Rationale delle Corte Reginale, ed
èfottoscritto in certi capitoli matrimoniali fatti trà Rubber
M
to Imperador Conftantinopilitano, e Maria figlia di Lodoui
co di Brabantia, e quefte fono le parole .
Anno 1347. 9. Settembris prime Ind.in nomine Dei eterni Saluatoris noftri, Ioannes
Barriles de Neapolis miles , Mag . Reginalis Curie Magifter Rationalis , fe fub
fcripfit in teftem capitolis matrimonialibus, per actis inter Illuftres, & Sereniffimos
Tugales Rubbertum Imperatorem Coftantinopolitanum Romanie Depoftum , & Ta
ranti Principem ex unaparte,& donna Mariamfiliam quondam viri Illuftris Do
minici Lodouici Ducis Burbonij exparte altera more regalium.
Gio: Nicolò, Bardaxi, e Gio: Francefco Barrile fratelli , e genti'huomini Na
politani, fi trafpiantarono da Napoli in Sicilia, nel reggimento dell'Imperator
Carlo quinto, de' quali Gio: Franceſco prefe l'habito di San Giouanni nel 1540.
Gio: Nicolò procreò à Giouanni Maria, dal quale nè nacquero Francefco, e Gio
feppe, che viffero nobilmente in feruigio della Maeftà Catolica, il predetto Gio
feppe acquistò l'anno 1639. la Baronia di Mungiuff, e Regij, e nel 1643. in ri
compenza di reali feruiggi hebbe da Sua Maefta,il titolo di Marchefe, procreò
-01 egli i
LOI BROGAVIA SY 301

eglii viuenti Marchefe don Giouanni Maria höggi Giudice della R. G. C. cca
ualcherà fe Dio gli dà vita altri fupremi carichi, mercè le fue virtuoſe qualità,
hauendo pria goduto quello della Corte Straticoziale due volte, col carico di
Luogotenente, per la vacanza del Stratjcò, don Francefco, don Giofeppe Dot-1
tor di Ligge , e di virtuofe qualità mercè, le quali è generalmente amoto , il
Dottor don Thomaſo, don Lodouico, Monaco Caffinenfe , e donna Angela.
Hò ritrouato parimente nè tempi antichi, e nel Reggimento del Rè Alfonzo
Caftellano, e Gouernador di Patti. Giulio Barrile Maftro Rationale della Cam
mara reginale fotto la Regina Maria , ed Vberto Barrile Coftode delli Caualli
regij in Melfina nel tempo del Rè Giouanni. 212
L'arme di quefta famiglia è comune, cioè vn Griffo à lato d'oro in campo az
zurro, ed vn raftello di tre denti roffo di foura.. ING*

DELLA FAMIGLIA
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RA lefamiglie della Città di Bologna,affai autori delle cofes


d'Italia, annouerano la famiglia Barzelini, ella è numerofifs
fima d'huomini Illuftri, e nell'arme , e nelle lettere nel regis
hà goduto parimente molti fupremi of
mento di Bologna, ha
fici, e particolarmente di Senatore,il quale è fatto quafi ere
ditario nella cafa , e per vn reguaglio che dona Girolamo
Fantucci delle famiglie nobili Bolognefi à don Lorenzo Gui
dotti ftampato in Ferrara nel 1625. fi leggono quattordeci Senatori della Bor
zellina famiglia, quattro Capitani. due di Fantaria , due di Cauallaria ſottoi
Duchi di Mantoua, e Ferrara , ed vn Colonnello della Republica Vehera chia
mato Gio Nicolò Barzellini, e fra i titolati i Conti Antonio, ed Odoardó; Lucas
Gio: Vicenzo, Gio: Girolamo, Stefano, e Carlo, per le virtù delle lettere furono
chiariffimi Prelati. Nel 1304. fù vno de' gouernatori di Bologna Pier Antonio
Barzelligi nel 1320. Gio: Simone, nel 1328 Arcadio, e nel 1340 Andríanó, cheï
militò parimente molt'anni à fauor della fua Patria, come to fcriue Giacomo
Anto
!

T 302 TEATROOGENOLOGICO

Antonio da Poggio nel fuo nobiliario Bolognefe,hanno feguito pofcia tanti Se


natori, che farebbe tedio à lettori , fe gli voleffi coloro progreffi raccordare,
nondimeno 2ella è congiunta in parentela con le nobiliffime cafe Albergari,
Achillini, Beccadelli, ch'è la medefima, che fi chiama Bologna in Sicilia: Benti
uoglia, Bianchi, Bolognini, Boccadiferro, Buoncompagni , Campeggi, Cando
li,Conti, Fantucci, Fibefini, Gigli , Glifieri, Guidotti, Lambertoni , Lignani, Mal
uelli, Marefcotti, Manifcalchi, Paleotti, Pepoli, del Poggio, e con molt'altre d'
Italia, poiche Giulia Barzellini fù moglie di Marfilcetto Carrara fignor di Pa
dua , Galeotto Barzellini fi casò con Coſtanza de ' tignori di Collalto , la cui
forella chiamata Pompilia, fù moglie feconda di Carlo di Collalto , che fù Ge
nerale de'Peruggini nell'imprefa di Città di Caftello fotto Vrbano VI. nel qual
tempo gli morì la moglie prima, chiamata Giouanna Gincura de' Conti di
Poruglia , Fortebraccio Barzellini hebbe per donna Aurelia del nobiliffimo
fangue di Martin della Scala fignora di Néroua. Vittoria Barzellinifù moglie
d'Antonio della Torre Milanefe fratello di Girolamo , e Giulio Barzellini ira

tello di lei, hebbe per conforte Giulia figlia del predetto Girolamo della Torre
Cornelia Barzellini fi caso con Venanzio Varano nobiliffimo caualiero, la cui
forella Margaritafù moglie di Galeotto Barzellini, che pofsò alle feconde noz
ze con Agata Ordelafchi de' fignori di Forlì, e molt'altri, che per breuità ſi tra
laſciano. Accenna l'anticha nobiltà di quefta famiglia Bartolomeo Mont'Al
bano di Bologna in vna dedicatoria , chefà à Franceſco Barzellini nobile Bolo
gnefe d'vn canto di mottetti ftampato in Palermo à 12 d'Aprile 1629. oue frà

l'altre parole gli dice.


Nè penfi la prudenza di V. S. ch'io fia ftato moffo d'altro intento fuor che
da quefto della reciproca dilettione, perche s'haueffi diuerfamente pretefo,forle
hauerei ingiuftitiato il femplice motiuo, ouer s'hauefli voluto feguire lufo cor
rente del mondo , fenza forfe mi farei procurato va tempo troppo longo, anzi
proportionato al luogo, al tempo, effendo che il nobiliflimo legnaggio de'Bar
zellini, doue trahe l'origine, dicono che la fua radice, s'habbi piantata nel prin
cipio dell'habitatione dell'antiqua Felfina indi in poi, ſe andò ella ſempre
auanzando con le dignità, & offici, come fin'à noftri di gode la dignità Sena
toria, nondimeno l'illuftrò grandimente le virtù di Vittoria Barzellini , il cui
ingegno reffe publiche catride in Bologna, purGio: Battiſta Barzellini, che
per le fue virtù fù affai amato dal gloriofo San Carlo Cardinal di Santa Chie
fa,e Arciuefcouo di Milano, dal quale fù promoffo nelli ordini Sacri, e nel Ca
nonicato di San Pietro di Brebfia di Milano nel 1970, egli fu figlio di Galeazzo,
e coggino carnale del viuente Gio: Battiſta, nel cui priuilegio è fotto fcritto il
medeſmo Santo di fua propria mano, e così dice.on'b
Carolus Cardinalis Borromeus Archiepifcopus E quefto d'hò veduto io medefmo
originalmente con molto mio piacere, mercè d'hauer riconofciuto la vera
fottoscrittione delgloriofo Santo, e l'affetto, che moftra verfo i fuoi famigliari,
ed amici conparole dolci, e piene di diuino amore.om
Finalmente fi mantiene quefta famiglia con l'ordine Senatorio, e con mol
tofplendore in Bologna, mercè le fue ricchezze, chè la fà conoſcere, e Vicen
zo Barzellini Senatore, chè venendo à morte, per fuo teftamento fatto negl'
atti di Notar Mario de Ciamenghis di Bologna à 23 di Febraro 1649 lafciò
quattro cento mila lire, ed vna infinità di Legati7ad pias cauffas , elafcia eredi
vniuerfali ed Eftorre, Ermiffe, Giacomo , Filippo fratelli, e figlioli di Camillo
Barzellini, ed al Canonico Pietro ed Alberto, figlioli d'Ippolito Bazellini, e
lafciò parimente ventemilia lire al Conté Odoardo Barzellini, hoggi capo del
la det
OF LEIBER OATVI
3088

ta famiglia, dalla quale deriua, ed hà origine il viuente Gio: Battiſta Barzelli


ni, del quondam Gio: Alberto Barone di S. Benedetto , fratello del fopracen- :
nato Franceſco Barzellini , maritato con Agata Ancona della nobil famiglia
d'Ancona Meffinefe gëtil'huomo in vero molto virtuofo, e fi mãtiene in Paler
mo coricchezze, con le quali hà ftabilito la fua famiglia in Sicilia,il di cui figlio
Giofeppe attende all'azzioni cauallcrefche,ed vn'altra femina chiamata donna
Rofolea moglie di don Filippo Cicala Caualiere Meſſineſe notato nel primo
tomo, ed vn'altro picciolo chiamato Franceſco.
L'arme di quefta famiglia fono vn Leone rampante diuifo per lungo, la de
ftra metà roffo in campo d'oro, ela finiftra metà d'oro in campo roffo, e fopra
tri gigli d'oro diuifi di linee roffe in campo azzurro , che fone gli medefimi
gigli, che fà nell'armi la Città di Bologna.

SV PPLIMENTO

DELLA FAMIGLIA

BALD O.

Ella prima parte del Teatro lafciai di trattar della famiglia Baldo,
mercè di non hauerne hauuto le fue notitie, che m'hanno perue
nuto, mentre fabricaua quefta feconda parte. Percioche nel 1447.
fiori in Siracufa con carico di Giurato nobile Euerardo Baldo, il

figlio di Euerardo fù Giouanne Baldo, il quale fù anche Giurato


di Siracufa l'anno 1468. la cui figlia Giulietta fù moglie di Fran
cefco Rubbino.
Da Giouanne nè nacque Vincenzo Baldo, che per hauerfi cafato in Aguſta ,
trasferì la famiglia in quella Città; viffe de primi di quella, e con proprii denari
cercò di beneficarla, fece con Francefca Baldo fua moglie dui figli Giacomo, e
Giouanne, ed vn altro naturale, per nome Pietro Baldo à cui legitimò. Il detto
Pietro hauendo hereditato dal padre alcuni beni per l'affetto, che li porraua , ſi
casò con la nobile Ramondetta Calafato figlia di Giacomo, e Chiara Calafato
‫نا‬ famiglia nobile in Agofta, ed hora eftinta, e fece vna fola figlia per nome Fran
cefca, la quale dopò fi maritò col nobile Diamante di Preftangilo Barone del
Priolo, e mori fenz'alcun herede.

Giauanne figlio legitimo, e naturale di Vincenzo, morìſenza legitimi heredi,


Giacomo Baldo figlio medefimamente di Vincenzo , ficasò con Miralda
Calafato, e procreò Vincenzo Giofeppe, e Mario.
Quest'vltimo è Canonico della Catredale di Siracufa, e Dottor di Legge ,
HH
viuc in Agufta nobilmente il rentang ipida &
Giofepoe mori fenza heredi. Vincenzo Dottor di Legge , fi caso con Anto
nia Martelli, forella del Barone della Pennafamiglia delle prime d'Agofta, que
fto fù di gran concetto appreffo tutti, ed anco appreffo la Reggia Corte, della
quale hebbe molti honorati carichi, come appare per molti priuilegijconcefli
li, furono ſuoi figli Gioseppe, Vincenzo, e Domenico, Antonia Maria , Elifabet
ta, e Cecilia Baldo. Queft vltima fi caso con don Alonzo Ortis, e Cafada, figlio
didon Francefco Ortis Capitano di Fantaria nobile Spagnuolo, l'altre due fe
mine nel monafterio di Sortino monache , vna delle quali Suor Elifabetta Bal
35127
2
do viue hoggi,penting adło zolnok arther utfernten
DIVMS t da zw
Q9 Vin
A4

TEATRO GENOLOGICO
3061
groffa he
Vincenzo religiofo dell'ordine de Predicatori, al quale lafciò vna
redità.
Gioseppe Sacerdote Dottor di Legge.
Domenico Baldo, che fù di molta ftima appreffo la Città, reputato tra i pri
mi di quella doue hebbe molti honorati carichi , fù à tempi dell'auuifi della
guerra dal Capitan Generale dell'arme, e Maeftro di Campo don Pietro Valdi
na, e Ventimiglia honorato col carico di Capitano della Fanteria di Mililli, ~
d'Agofta, officio folito à darfi à perfone nobili . Quefti fi casò in Siracufa con
Ifabella Paualitima figlia d'Antonio Paualitima Dottor di Legge famiglia di
conditione hoggi però eftinta , ed hebbe tre figli, Vincenzo Baldo religiofo del
la Compagnia di Giesù, Antonio Baldo , e Pietra Baldo forella, ii quali hoggi
tutti viuono in Siracufa,

DELLA FAMIGLIA
2.3.2

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ER vn antico libro , che m'accomodò il Sacerdote don Gio
feppe Rubbini gentil'huomo litterato, e virtuofo, intitulato
de rebus gallorum geftis d'Edemundo, Mádardo, Francefe ,
impreffo in Leone di Francia nel 18.fi fcorge chiaramen
te la famiglia Rubbini hauer principiato nobilmente nella
Francia d'vn Caualiero chiamato Aliprando, nato nella Cit
tà di Leone nel 1114. Quefti impiegandofi con prudenza
nella Militia fotto il Rè Lodouico Groffo, e dell'altro Rè Lo

douico figlio del Groffo detto, il minore fece felici progreffi , e nel diſcorſo del
Phiftoria forma il predetto auttore quefte parole, popilatom leng
Lugdouicus ab iramagnopere corruptus contra Anglos eius minoremfiliumPhilip
PO pum
6010 JD BRO O VI.A IT
107

pum, cum ore maritima mifit Philippus, enim eius iuuentute stimulatus multum in
digens confilium ad Aliprandum estrenuummilitemperfuggiens eiufque fpes, &Jen १
fus attribuit, caiq; mutabilitatisfatis oltra Caftramenta Cachinnatur. Aliprandus
verofuit vir nobilis inter Gallos , & bellicofus, tandemprudenter bellum gerens mule
ram laudempotitus eft, pugnäs hic eftrenue, cum Caffandro Alcimonie Principi illum
occidit, eiufque Caffidem accipiens , nobilem, & magnum Piropum acquifiuit de quas
quidem gemma apud italices Rubbinum nuncupatur, fic etiam eius filijs Adrianus
Henricus Filibertus, Lugdouicus cognominatifunt Rubbini, qui omnes per diuer

fas Regionesdifperfi, eorum ftemmates eliqu fcerunt ex eis certe Aliprandus Antonius
Joannis Tacobus Rubbino apud venetosfloruerunt, ac Philippus, & Petrus Rubbini,
ambo mediolani Pretores , apud liguros ob benemerita magnopere accepti vitam cum
laude relinquerunt, onddoe O PIK) :

In queita confermità poffo dire di molt'altri caualieri valorofi nell'arme, é


nelle lettere di questa medefma famiglia, perciò Nicolò Rubbini Capitano di
quattro Galeri Veneri foccorfe i Pifani contra i Genoefi nel 1364. Giulio Rubbi
ni anche Capitano di Venetiani nel 1375. s'interpoffe nella pace frà Piſani, e
Fiorentini , Amodeo Rubbini Veneto fù Secretario del Pontefice Martino quin
to di cafa Colonna, e fù di molt'autorità.
Pietro Maria Rubbini paſsò in Sicilia fotto il Rè Martino , e della Regina
Bianca, fù Maftro Rationale, della Cammera Reginale, hebbe per moglie Lu
tia Luciano, con la quale procreò quattro figli Corrado, Gio: Antonio, Lanfran
co, e Gio: Pietro, chetutti reufcirono nell'arme , e nelle lettere di molta eſpe
rienza . Corrado fù fatto Cammariero dell'Infante don Giouanne , che poi fù
Rè d'Aragona, e di Sicilia, come accennai nel primo Tomo nella famiglia Epi
fano à fog. 337. da coftoro nè peruennero molti gentil'huomini , che fi dela
tarono per caufa di matrimonio in Noto, ed in altre Città del Regno, frà'quali
Nicolò Rubbino, che effendo genero di Guglielmo Rotondo Maftro Portola
no del Regno nel 1422 , hebbe in comenda dal Rè Alfonzo il medefimo vilicio
di Maftro Portolano, che lo tenne fin'all'anno 1429. nondimeno laſciarono à
futuri tempi nobile pofterità , c! ‫ܪ‬ ‫܃ ܂ ܃‬
Per la autorità fupradetta fi fcorge Filippo, e Pietro Rubbini , hauer paffato
nella Liguria nobilmente, oue haueudofi impiegato à'feruiggi de'Conti Lafcari
Conti di Ventimiglia, furono cagione di iftabilire frà quei, e la Republica Ge
noefa la pace. Perloche hebbero in Gouerno con diu erfi efentioni le Valle Ca
ftello del Marro, Prelata , e Candiaſco, le quali per centinaia d'anni continuò àˆ
loro pofteri, e per vn antico priuilegio fatto dal Conte Guglielmo, lafciaro trán
funtato negl'atti di Notar Giouanni Falcone di Palermo, fi vede l'antica nobil
tà di questa famiglia, ed egli così dice.
Nos Guglielmus Lafeari Comes Vigintimilijs dominus Castri Marri, Prelate, & .
Candiafchi ac totius Valle predicta cum,ergo vos fideles dilecti Philippus, & Petrus
Rubbini nobiles, clariffimi incule Ciuitatis Venetiarum,& deprofapiafrãcoru &c.
Confaguineis noftris dilectis actentis veftris maiorumque vestrorum meritis obfe
quijs,& fauoribus erga nos in varÿfque occafionibus preftitis, tam in dicta Ciuitate
Venetiarum, quam in Ciuitate Mediolani. Et que Deo dante inposterum vos presti
turos,& fperarepoffumusfiliofque veftros, & difcendentes à vobisfrancos, & immu
nes facimus ab omnis oneribus, & tributis, Angarÿjs , & per Angarijs, taxis,colliffis
tamen pofitis quam imponendis, tam per nos, quam per nostros heredes, &fucceffores
imperpetuum in tota nofira Valle Marri, & Caftribus predictis Marri, Prelate, &
Candeafchi, tenor igitur prefentium auctoritate nostre deliberata, etiam confulto ac
ex matura confiderationeftantibus caufispredictis, etiam ratione veftrorum Profapie,
Qg 2 & con
3-08 TE A TER O GENOLOGICO

¿ confaguinitatis, & precipue exeo, quod vs faceritis rem nobis gratam traſmiga
ueritis, cum eftrafamilia Mediolani indiéłam nostram Vallem, & Caftra predicta

Marri. Vosprefatos Philippum, & Petrum Rubbini liberofque veftros vtriufque fe


xus legitimes natos, etiamnafcituros ab omnibus fupradictis honoribus tributis an
garijs per angarijs taxis collectis, tam impofitis, quam imponendisfrancos, & immu
nes facimusper nos, &filios noftros, & fucceffores imperpetuam abfque vllo impedi
mento, & contraditione.
Ac etiam te Philippum Rubbini creamus in Valle, & Caftribus predictis Guberna
torem, & Generalem Capitanium , & fibi concedimus Regiminem potestatem, & lu
ftitiam exarcendi, tam in Ciuili, quam in Criminali, per quamcumque Caufagraui,
& grauiffimaalta, & baffs , in tota valle noftra predicta, Caftris ab hodie in
antea, & ad noftrum beneplacitum cum omnibus illis honoribus, & oneribus Lucris,

& Emolomentis à dictis offitijs fpectantibus, &partinentibus , & vt premiffa, quam


volimus fortiatur effectum uniuerfis , & fingulis officialibus, & fubditis nostris ma
ioribus,& minoribus in eadem noftrapredicta Vall:, & Castris conftitutis, & confti
tuendis dicimus committimus, mandamus quatenus huiufmodi nostrum priuilegium,
& conceffione omniaque, &fingula, de fuper conceffa teneant firmiter, & obferuent, ac
obferuarifacientper quoscumque , Contrarium ratione aliqua pro quanta dicti officia
les, fubditi noftripredicti gratiam nostra caram habent in cuius rei Testimonium
fieri iubimus. Dat. Parifurs 10 Febrarij 1306. Ego Comes Guglielmus Lafcarus.
Dal predetto Filippo Rubbini nè nacque Giuliano , e da quefto, Pietro Maria
Rubbini, che fù colui, il quale venne da Genoua in Sicilia, e fi impiegò à'feruig
gi del Rè Martino, e delle Reggine Maria, e Bianca, dalla quale fù eletto Ma
Itro Rationale della Cammara Reginale, come fi ha detto di foura . Egli pro
creò Giacomo, Francefco, Filippo, e Pietro, de'quali il predetto Giacomo per
vna groffa heredità, laſciategli da' fuoi progenitori , fe nè andò in Genoua, e nel
fuo Caftello del Marro, oue procreò Nicalò, che fù padre di Giacomo , il quale
dal Conte Honorato fù fatto Gouernatore , e Capitan Generale, à guerra, con
forme fi legge in vn teftimoniale tran/untaro in Palermo negl'atti di Notar Mi
cheli Mirabella à 6 di Febraro 1623. e nel medefino teltimoniale fi fcorge, che
dal fudetto Giacomo, e Caterina Beri , e Doria nobili Genouefij , 3 nè nacquero
Agostino, ed Orlando, che fù colui, che con la moglie Maria Rauenna , e Bian
chinobile Genouefa,de'Conti di Lauagna fe nè venue da Genoua in Sicilia, e nel
la Città di Palermo per la recuperatione d'alcuni effetti lafciategli da ' ſuoi pa
renti .
D):
impson LuJ 10 (8 Cli
Da coftoro dunque nè nacquero il viuente don Giacomo Baron di San Bar
tolomeo, don Domenico Sacerdote , e don 9 Francefco fù pure Sacerdote già
morto . 9b bs
Il detta don Giacomo oltre gl'altri effetti hebbe in dote da donna Lucretia
la Vaggi onze 35 di rendita in feudo fub regio militari feruitio , foura le Regie
Dogani , e Secretie di quefta Città di Palermo dell'onze 45 inteudo firindeua
A
no a don Franceſco del Bofco , del quale peruennero al Dottor Agoſtino la
Vaggi per donatione in reuocabiliter inter viuos negl'atti di Notar Damiano
dell'Ifoia à 23 di Decembre & Ind. 1594. 511
Hebbe da fua Maeftà Catolica per feruiggi fatti alla Real Corona il titolo di
Don, come fi vede pet priuilegio regiſtraro nella Cancellaria nell'anno
Il detto don Giacomo ha procreato fin'hora donna Lauria hoggi Soro Vicen
za Colomba Monaca profeffa nel Monafterio di Santa Caterina, donna Girola
ma, don Agoſtino, e don Lorenzo . Però la Baronia di San Bartolomeo la pof
fede hoggi la detta donna Lucretia per donatione , & in veftitura .
Non

f
DiboBERDOO VLAS
VI. T 309
Non lafcirò di dire che il detto Girolamo Seniore Genouefe, fù cosìvaloro.
fo Capitano, che in tutte le militie, ch'occorfero in Italia nel fuo tempo , mo
trò fempre il fuo valore, e prudenza , e più nella guerra moffa del Duca di Sa
uoia contra Genoua, ed il Stato del Marro , ouc doppò molte battaglie vi las
fciòla vita con gloria de'fuoi pofteri. €49.
Dei prenarrati figli di Nicolò Rubbini Pro Maftro Portulano del Regno, fuc
ceffiuamete nè peruenero i Caualieri Gerofolimitani, Fra Gio: Antonio riceuu
to nel isp . ec Fra Antonio riceuuto nel 1506. nè'proceffi, de quali fifcorge
l'antica nobiltà della caſa Rubbini, la quale parimente in Francia, doue ella,
fin'hora fiorisce è ftata arrichita di molti perfonaggi illuftri, e di caualieri del
medeſmo habito, che fin'hora vno di loro milita per la fua Religione foura le
Galee .
L'arme fono vn braccio armato, che tiene vna Pica con due rami d'alloro , e
foura vn Rubbino in campo d'oro .

El congiungimento , che ha fatto la famiglia Rauenna con la Rubbini, mi


PEL parlo trattarne
hà al quanto, e mi referifco all'inclufa fede che fi vede.
Dux, & Gubernatoris Reip. Genuentium omnibus, & quibufcumque Principibus,
Magiftratibus quacunque dignitatefungentibus & c. "
Fidemfacimus, & teftamurfamilia Rauennam effe defcriptam in libro nobilitatis
* noftre Republice vti nabilem, & una ex nobilibusfamilijs Reip.noftre, quod quefub
cafamilia in dicte libro defcripfifunt nobiles , & vti tales admittunt ad ministratio
nem Gubernum, & magiftratum bonores indignitatis Reip, noftre, & vti nobiles, con→
fequi gaudere, & fruipoffunt omnibus bonoribuspriuilegijs dignitatibusprebeminen
tijs immunitatibus , & utilitatibus quibufque alijs quiuis Ciues nobilis Ciuitatis,
Rep, nostre vtifrui, & gaudere poffunt, & debbent in quorum fidem has noftras fie
riveftimusfolet noftri figni impreffione munitas , & ab in fraferipto nostro commen
tario, & Secretarie firmatas Genue in noftro Ducali Palatio 10 Tulij anno Domini
1624. La qual fede fi vede tranfuntata negl'atti di Notar Paolo Mulé di Paler
mo à 20 di Marzo 4. Ind. 1636. efra le perfone chiare di lei fù ftimatiffimo
Criftotaro Rauenna padre della detta Maria , il quale fù impiegato in molti
fupremi affari della detta Republica . 24 tiffa
Non men della famiglia Bianco già accennata di fopra, che è vna dell'anti
che famiglie nobili non folo di Genoua, mà anche d'Italia originata degl'anti
chi Conti Lauagna della nobiliffima cafa Fiefchi, ed il primo nominato d'effa
famiglia Bianco, fù Vberto figlio di Pagano del quondam Alberto, difcenden
te da Fliſco Conte di Lauagna, che fù l'anno 1010. i difcendenti poi di effo Vber
to Bianco, andarono ad habitare à Ciauari , e da effo luogo paffarono in Ge
noua circa l'anno 1159. come appare nell'Archiuij de Notari della medeſma
Città, e dell'Albero della famiglia Fiefca, Scorgia, Rauaſchiera, Bianca , e de
gl'altri difcendenti de'Conti di Lauagna dell'anno 1010, fin'all'anno 1609. im

16 preffo in vn libro della medefma famiglia d'Aleffandro Scorgia ftampato in


Milano nell'Idioma latino, e riftampato in Napoli nel 1611.e nell'anno 1166. à

14. d'Aprile. Henrico Bianco Conte di Lauagna con gl'altri Giura , Fedeltà, e
y
Conuentione, con la Republica di Genoua, come nellibro di Fiefchi, e negl'
attidel quondam Notar Antonio Roccatagliata Notaro, e Cancelliero nell'an
no 1 188. Herme Bianco fùil primo nomato da Cronafti della Città di Genoua,
come appare in vn inftrummento di pace fatta fra Genoua , e Pifani , come in
atti Callia, Pellio, Cancelliero , ed Vgero Pane Notaro del Comune di Genoua.
Nel 1215. Ottonolo Bianco fù Conſole di Genoua , nel 1263. Grimaldino
Bianco dichiara hauer riceuuto l'integro prezzo da Nicolò Fiefco Conte di La

uagna

1
ICO
TEATRO OGENOLOG
300

uagna perla fua parte di Vallano . Nel 1367. Allegno Bianco fù Anfrano di Ge
noua, come anche nel 1360.e 1400. parimente Honofrio Bianco ,e molt'altri di
quefta chiariffima famiglia hanno goduto i principalt vffici, e carichi di quella
Republica, con altri immunità per effer della fteffa de Fiefchi de Conti Laua
gna . Nondimeno i tumulti populari, e Nobili di Genoua feguiti nel 1528. la fa
miglia Bianco per effer di puoco numero fù aferitra nelle famiglie Interiana,e
Lomellina principaliffimidi quella Città, Dirò folamente di Giacomo Bianco,
il quale fendo Capitano d'vna Compagnia di Soldati per la Republica di Ge
noua contra la nobiltà vecchia , ch'erano nell'affedio del Caftello di Gaui nel

1575. valorofamente diffefe quel luogho. Quefti fù padre della detta Girolama
Bianco moglie del detto Cristofaro Rauenna, genitori della detta Maria Rub.
bini moglie d'Orlando,
ol C
¿A
Eguirò anche con la medefma occafione di congiungimento matrimonia
le con la cafa Rubbini, l'origine della famiglia la Vaggi, la quale fecon
S do Rubberto Pifanella incominciò da Orlandino figlio di Pietro Gualan
do nobile Pifano, che per il Dominio c'haueua d'vn groffo podere chiamato la
Vaggio dell'Arno, fù cognominato Orlando del Vaggio , come in molte altre
famglie per le medefme cofe ha fucceffo . Di quefto Orlando del Vaggio nè fe
gui Pietro, Gio: Antonio, Filippo del Vaggio, che viffero nobilmente in Pifa, e
nella Pace, che feguì nel frà Genouefe, e Pifani forono dati per oftaggi d'
ambedue le Republiche quindeci gentil'huomini delle prime famiglie di quel
la, e frà quei de'Pifani gli fà Gio: Antonio del Vaggio, il quale pofcia feguendo
l'altre difeordie, e guerre infieme, fi Reftò egli in Genoua , doue fondò la fami
glia, che viffe ricca, e nobile in quella Republica, la quale nelle Conteſe ciuile
dell'anno 1 $ 28 . feguite frà la nobiltà vecchia , e noua in Genoua , ritrouandofi
lafamiglia del Vaggio di puoco cafe, fù ferua nella cafa Interiana, nondimenov
non lasciò mai il fuo cognome .
Di quefta famiglia del Vaggio Genouefa vennerò in Sicilia nel 1575. e nella
Città di Mazzara Gio: Battiſta, e Girolamo la Vaggi zio , e nepote, così chia
mati in Sicilia, i quali ambedue prefero due forelle della nobile famiglia Ada
modella medeſma Città. Il Gio : Battifta prefe per moglie Caterina Adamo con
la quale procreò Ottauio genitor di Nicolò, e don Francefco la Vaggi. Nicolò
Dottor diLegge procreò don Ottanio, el Dottor don Pietro viuenti , edon,
Francefco, el Dottor don Horatio, e Soro donna Marchefa hoggi monaca nel
Monafterio di Santa Catarina.
Il predetto Girolamo nepote del predetto Gio: Battiſta con fua moglie Vio
lante Adamo procreò al Dottor Agoftino , e Bartolomeo.Dal Dottor Agoſtino,
B
e Laura Lazara figlia del Dottor Antonino della Città di Marſala , nè nacque
ro il Dottor Girolamo, che fi mori ſenza prole, il Padre Vicenzo della Compa
gnia di Giest, Elifabetta hoggi Soro Giouanna Francefca, Melchiora , e Cefarea
monaca nel Monafterio di Santa Maria del Cancilliero, Giacinta che fi casò con

don Giofeppe Agliata, e Spadafora , che gli generò donna Lauria moglie del
Marchefe lacinto Merelli, don Agoftino, don Gerardo , don Antonino , e don
na Lucretia moglie di don Giacomo Rubbini, e Rauenna.
L'arme di quefta famiglia fono vn Albero faggio verde con vn Leone roffe
in campo d'oro... Y? !、,
sale
Sk } " 10 .
: ཀཱི ཙྪཱ ༥ 40-5
-IT.
< : 51.

DEL
CLI BRO U VI.
311

SVP PLIMENTO.

DELLA FAMIGLIA
jende DUC This 1.1.
perete vor AGLIA TA. Lanol
107.5 17
Ell'Elogio della chiariffima famiglia Agliata impreffo nella
prima parte del mio Teatro , fi lafciarono alcuni rami di lei,
mercè di non hauerne hauuto all'hora veruna notitia con
molto mio difpiacere , mentre hò ftabilito nell'animo di dar
ogni veridica fodisfatione alla nobiltà di Sicilia , e fe pur in
qualche cofa hò mancato, e manchirò forfe per l'auuenire ne
gl'altri trattati fi può ella afficurare, che non farà mai di mia
mala intentione, nè depocagine; ma più tosto per cagion d'efferne ftato priu
to dagl'emoli dalle medefme famiglie, che non mancano frà di loro d'adoprar
al fpeffo l'inuidia madre dell'intereffe , mà dopò vfando più diligenza, e reco
nofciute le fcritture della medefma famiglia, non mi par conueneuole di lafciar
à dietro i feguenti rami, fendo del medefmo ceppo, elizio ch
Da Giouanni dunque primo figlio di Filippazzo Agliata progenitor de Ba
roni di Solanto, trà gl'altri figli nè nacque Giacomo Agliata di tal nome fecon
do, il quale procreo Giouanni, che fù caualiero di molta prudenza, Rainero,

부 Gregorioje Lotto, il predetto Giouanni procreò Galeno, Agata moglie di


di Caprona, Pina moglicano . di Caftellar, Emilca moglie dior 3
Reggio, e Giacomo, che für genitor di Giouanni, di Filippo, di Pietro, e di Be
nedetto, che fi casò con Antonia Caprona, ed Agliata nepote d'Antonio Baron

di Villafranca nel 1499 . so otte , tel:


d
Da Rainero nè nacquero Giacomo, Pietro, Andrea, Paolo, Giouanni , Gio:
Antonio, e Bartolomeo. ) an abs igniti nono ,oshiobod ie sup
boche
Il fudetto Benedetto Agliata, ed Antonia Caprona procrearono Sigifmondo,
che fi caso con Girolama Scirotta, Antonino c'hebbe per moglie Paola Aiuta
miChrifto figlia di Rainero Baron di Misilmeri, e di Calatafimi , Soro Poten
tiana monaca nel Monafterio della Pietà, Franceſca moglie, primieramente di
Francefco Valguarnera Baron del Goderano, e dopò di don Pietro di Bologna,
ed Agata moglie di don Pietro di Settimo Baron della Sambuca náleggend.
Don Antonino già detto , e Paola AiutamiGrifto nè nacquero Benedetto, e
Gerardo, c'hebbe due mogli la prima fù Fuluia Vernagallo, à la feconda Portia
Manzone , che fù prima moglie di Federico Perollo Baron di Pandolfina, con
la prima procreò Giofeppe, Paola , e con la feconda Antonino, Arcridia, Giar
coma, Neuia. Antonio prefe per moglie Lucretia Scuderi , con la quale pro
creò Girardo, Andrea, che fi caso con Margarita Zappino e Nicolòhours
Ilpredetto Don Andrea procreò il Padre Innocentio Gefuita è pieno di vir
tuofe qualità, don Antonino, va altro don Antonino, donna Rofolia moglie ,
di don Ignatio di Termine, don Gerardo, donna
& Caterina , don Giofeppe pur
Gefuita, don Datio, donna CaterinaLucretia , alcuni de quali viuono fin adeffo
nobilmente , e'prönäminati parimente ha tino goduto i prîmi vffici , e carichí
della Città di Palermo, che per effer a ciafcheduno affai chiaro lafciò di farne,

efpreffa mentione.
Rainero figlio di Giacomo fecondo fudetto, figlio del primo Giouanni pro
-AT creò
1

CO
TEATRO GENOLOGI
312

creò trà gl'altri Gerardo Protonotaro del Regno nel 1450. e Barondella Pierra
d'Amico, e di Caftell'ammare del Golfo Il quale Gerardo pur generò Rainero
Baron di Caftell'ammare Capitano, e Pretor di Palermo nel 1489. e 149 .
Mariano Dottor di Legge, e Protonotaro del Regno, che con Lauria di Bolo
gna, fua moglie fece Gerardo Senator di Palermo nel 1914. Brigida moglie pri
ma di Guglielmo del Corretto , e dopò di Cefare Platamone, e Giouanni, che fi
casò con donna Franceſca di Bologna, che gli generò Franceſco, Pietro, Maria
no, genitor di Gerardo, di Giofeppe, di Fra Pietro Caualier di Malta, diGerar
do fecondo e di Gio: Paolo. Lb chole
Dal primo Gerardo nè nacquero Franceſco Pietro, Diego, don Filippo Tea
tino, Andrea, Simone, Leonardo, Giouanni Dottor di Legge, Antonino Mi
chele, e Gafpare terzo Barone della Scannatura, che procreò Pietro, Aluaro,
Antonino, Fabritio, Alfonzo , Mariano, e don Carlo Dottor di Legge, e più vol
te Giudice della R. G. C. il quale con donna Melchiora di Termine forella del
Principe di Cafteltermine , ua moglie procreò don Bernardino. Quefti con Bea
trice Lucchefe forella del Marchefe della Delia, hà generato don Carlo,don Ma
riano hoggi monaco di San Benedetto,don Gafpare hoggi della Compagnia di
Giesù, don Giofeppe don Pietro, don Guglielmo, don Francefco, e don Ignatio.
Don Lodouico primogenito di Gio; Antonio, e da Giulia di Bologna nè nac
quero don Giulio , Cefare Prior della Caua, Gerardo , Franceſco Caualier di
Malta, e Giouanni, che fucceffe alla Baronia, padre del viuente Barone di So
lanto, don Lodouico che fi caso con donna Francefca Solito, che gli generò tre
figli,e pofcia pafsò alle fecõde nozze codōna Anna Vento figlia di do Mariano.
Don Mariano l'altro figlio di don Lodouico Baron di Solanto viffe virtuofo
7
caualiero, e ſeruì à S. M. in ogni occafione , procreò egli al viuente don Gio
uanni Dottor di Legge, il quale le fue virtuofe qualità è ftato promoffo uell'vf
fici di Giudice della R. C. Pe dell'appellatione della Città di Palermo, e paffe
rà in altri fupremi carichi piacendo à Dio. .COM
10 Da Giulio e donna Antonia Valdina forella del Marchefe della Rocca nè nac
quero Lodouico, che morì gl'anni adietro, donna Giulia moglie di don Alfon

zo Baron di Gratteri, don Lodouico procreò Giulio, ed Ambrogio.cgi


-Da Mariano figlio di Gafpare Baron della Scannatura ne nacque Giofeppe,
il quale con donna Margarita Bellacera forella del Marchefe di Santa Nimfa
procreò Sor Orfola monaca in Santa Caterina,dona Aleffandra, chefu moglie di
don Sancio Grauina Baron di Mazzarrone hoggi Teatino col nome di don
Gaetano. Antonia moglie di don Francefco Gaetano, e Caro Dottor di Legges,
Flauia moglie di don Antonino Lucchefe Principe di Campofranco, e fecondo
loco di don Antonino Romano Colonna Ducadi Reitano.. deb

Da Gerardo fecondo figlio del fudetto Gio : Antonio nè nacque Giacomo


mentionato nel primotomo del mio Teatro, e Giofeppe, il quale generò Gerar
do, Agoftino hoggi don Giacinto Benedittino, Antonino Frate dell'ordine de
Predicatori, Vicenzo, Girolamo, Giouanni, ed altre figle femine. AMO COD
11. Deasiq á soubor stonel 54 18 émooją kombat nou o suqit
Sigow riidol si Abcbéniorp Ston
wq ď q jtoi} nob IL
, pl is" foglicor
FINE
dland be occu lv isip inup is chsr uden ser Ornn ob, o'ng aob. st ?
idomo o C odav DELL AD SE CO ND ASP A ROT LE' s , mosmiiden
cum.ib Gish Ionido s onbe dShi o il qalb lom . fthe ri ) cha
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song faneroid urning hub nilai ‚onsabil ebecool emo: sif) il-riigi ennie2
TA
TAVOLA

DELL'ELOGIO DELLE FAMIGLIE NOBILI TITOLATE,

Feudatarie, & Antiche Nobili eftinte , e viuenti contenute

nella prefente Opera.

G
Ingo fog.47.
A Interlandi fog.48.
Tattini f. CCLXXI . Intrigliolo fog.49
Ceto foglio 95. Gianguercio f.32. Inuegges fog. 49.
A Agliata fog. 311 . Giurato fog.31. Ioppolo fog.XXXXVII.
Amato fog. I.
fog. 113. Graffeo
Angles fog.144. Grauina fug.4. L
Arata fog. 269. Graffo fog.21.
Grande fog. 25. Afarina -fog.52.
B fog.s. L Laguna
Gregorio fog.50%.
Gregni fog.51 . L'Algaria fog.LV.
Albo fog.10. Lalignami fog. 56.
foglio 305. Grignano
&
Barzellini fug.301 . Grillo fog.10. Laliotta fog.54
Barrefe fog. 242. Grimaldi del Barone del Lalomia fog.LXXXVI.
Barrile la Guzzetta fog.12 . Lamatina fog.57.
fog.300.
Becchet fog. XCIII. Grimaldi del Barone di Sci Lamberti · fog. 55.
Benenati rumi Lancillutto do fog.58.
fog. 194. fog. 20.
Blafchi Grua fog.22 . Landolina fug 59.
fog. 199.
Boccadifuoco fog. 126. Grugno fog. 27. Lanza fog.63.
Broccardo Guabernia Larcan fog.LXXVII .
fog. 163. fog. 37.
Buzzetta 30
fog.234. Guardalanzi fog. 25. Lauia fog. 67.
Guarnetta
fog. 25. Lauaggi fug. 310,
Guardiola fog. 29. Lazzara fog.LXXIII.
Guarna Lazzari
fog. 35. fog.68,
Accabo fog.278. Guafcene fig. 35. Leone fog.LXI.
4
CCaffaro foglio 204. Guercio fog. 33. Leofante fog.70.
Campolo fog.124. Guerreri fog: 34. Leontini fig.73.
Cauarretta f.CCLXVIII. Gueuara, e Giardina f36. Leto fug.7.5.
Celestre fog.154. Gulfis fog. 33. Locadelli fog. 76.
-Ceruellon fog. 295. Guffio fog.38. Lombardo fog.7.7.
Cicala fog. LVII. H Longobardo fog.78.
Cocchiglia fog. 69. Lorifice fog.79.
Eredia
Colnago fog.LIX. H Herrighettifog.40. Lucchefe fug. 81.
fog . 40. Luna
Da tos fog.84.
Hozes fog 41.
M
1 Blafi fog. LXXVI. Humano fog.42.
DiBla I
FC BN Accaione LXXVI.
mpellizzeri fog.44. M Maddaleni f.ss.
Ardellafog.LXV. I Imperadore fog.46. Magnano f.88.
FAFirmatura foglio Incarbona fog.43. Magnauacca f.108.
CLXXXVII . Ingalbes fog.43. Mainardi f.89.
Ma

1
40

TAVOLA

Maletta f.94. Mineo f. 148. Notarbartolo f.259.


Maltese F115. Minutoli Nquello 100 . ₤ .257
f. 151.
Malueto f94. Mirabella fior . Nuccio f. 194
Manafria . 149.
f Modica f.163 .
Mancino f.98. Moleti
If 165 O
Mancuso f.100. Mollica
f. 165 .
Manriquez 1
f. 100. Molocca f. f. 265.
Manuello 9
f.10 . Monaca $ 166. Daldoing f. 267.
Manzone f101. Monaco
f. 167, Oliueri £. 50.
Marchefe f.102. Moncada f. 273.
f. 173. Olloqui
Marchefana f104 Mont'Alto
f: 182. Opezzinghi f. 269 .
Marchet Mont Aperto.
f. 105. f. 185. Orioles f. 275 .
Marco f.107. Monteliana
f189 Ortolano“ f. 274.
Marino
f. 109. Morand f. 279.
f. 172. Ofurio
Marotta f.122. Morella f.4951
Marifcalco . 114.
f Morfino f. 1911
Martini
f.121. Morifeo
1 f: 207.
Martiani f.116. Morott f.197. Alagonia £.290.
Mafetti f.93. Morofino
f.cxc. P Palafcino f. 199.
Mas f118, Morra
f.211. Palici £.292.
Masbel f117. Morfo f.208. Palmerino f.284.
Maftiani f.118, Mugnòs A f. 291
f214. Palmiero
Mastropaolo f. 119. Munfone "
f.229. Pancalde f. 294.
Maftrillo f.138 . Mustazzo
f.230. Pandene f, 294.
Mattei f. 123. Mustiola
f.230. Papaleo f. 294
Matrigale f. 128. Muta f.28£
f.231. Pila
Matracchia f.201 . 4 ) 3.
Mauro
f. 129. N R
Mayoling f.125.
Mazarino f.131. Aldi
f. 264. Auenna f. 309.
Mazza Naldini
f133 Ν R
258. Renda f. LXI.
Mazara
fist. Napoli
f.239 . Rubbini f. 306.
Medici f136. Naro f.242 . book
Mendece stan
f.146. Naßari. t
f. 243 .
Merello fxs6. Nafelli
f.249 .
Merulla f139. Nafa
.200.
£
Mefina f. 141. Natoli .249.
£ Sortir
e f.226.
Micciche ₤ 142. Naua TU
f.251.
Michele
£ 132. Nauarro
f.243.
Migliazza f.145. Neglia f.263 . Ornamira f.285.
Miglio f. 144. Negri
f.264.
Mignia f.LXXXX, Niglia cf254, AN
Milana
f. 147. Niſcing V
f.254.
Milsuge £ 191 . Nobile
f.255. f.295.
WW23o.3 llo
Milite £ 148. Neto f 233.. VAga
Ca.Dal
cha BURUDARAT
atalog I
B

TAVOLA

DI TUTTE LE FAMIGLIE NOBILI, TITVLATE , FEVDATARIE ,

& antiche Nobili del Regno di Sicilia , contenute in quefta Seconda Parte,

e fi auuerte, che doue dice d'Elogio , fono d'Elogio , e doue dice


nella F.rale fono folamente i loro cognomi.

11
Algerio nellafam.Martini Arbea nellafRenda 62.nel Barriled Elogio 300. nella
121. laf. Mancini 99. f.Martiani 117.
Bbate nella f. Grua. Aldobrandini nel f. Las Arcangelo nellaf.Milanefe Bardi nella f. Guerreri 34.
mating 57.
A 24.nella f. Lamati 91.nellaf.Mancini 99. uellaf.Ioppolo 49.
na 57 Alfieri nellaf.Greffi 22. Ardirono nella f. Grillo 11 . Barnanellaf. Noto 233.
Abbatelli neliaf. la Gruas Aliotta nellaf.l'Algaria 35 Ardino nellaf. Graffeo 2. Bardaxi nellaf Ioppolo 49.
23. nellaf. Milanefe 92 . Almadiani nellaf. Lafaris nellaf. Lazar 68. nellaf Mollica 165.
16 nellaf. Guardiola 29. nasi .
Arata nellaf. Oldoine 368. Barlotta nella f. Monaco
Abel nellaf. Grimaldi 16. Altavilla nellaf. Modicas e 269. 172.
Abruzzo nellaf. Grimaldi 164. Arenos,ò Arena nellaf.Gri Barrese nella f. Gulfis 34.
17. Altopallo nella f. Monaca. feo 3.nella f.Mancini 99 nellaf.Lalgaria 55 , nella,
156. 1
Accardo nellaf.l'Algarias Arezzi nellaf.Graffi 22. nel f. Leofant72 nella f.Leon
55. Amarelli nella f.V'Algeria la f.Gulf 33.nella f.Cele tini 73.1ottola f. Napoli
Accafcina nella f. Manzo 55. stri 154.nella f.So'ito 228 242.257 .d'Elogio.
ne 101. Amatonellaf.Graffeo 4.d' Bartolomeo nellaf. Lanza
nellaf.Mustiola 231 .
Acugna nellaf. Grauina 6. Elogio 113.nellaf.Guer Afmoli nella f. Lamatina 66.
Adamo nella f. Intrigliuola ri 33.nellafam. Marino 57. Barzellini d'Elogio 301 .
40.nellaf. Manardi 90 . 110. nellaf.Natoli 245. Artefio nellaf. Nafelli 247. Bafta nellaf. Matracha
Ademonia nellaf. Impera Amelina nellaf.Elafco 200 Afmari nellaf. Marcheſa 204.
dorė 47. Amico nella f. Giardina na 104. Beccaria nella f. Lafarina
Adinolfo nella f. l'Algaria 37. Afpello nellaf. Algaria 55 SI .
55. Amodei nellaf. Leofante 71 Bennato nellaf.Guafcene Becchetta d'Elogio 93.nella
Adorno nellaf. Cicala 57. Amore nellaf.Grimaldi 19. 35. f.Morfino 192 .
Adragna vedi Tragna. nellaf. Migliazzo 146. Anerna nellaf.Lalgaria 55 Belguardo nella f. Laliotta
Agliata d'Elogio 311.nella Amilina nella f.Gregorio g. nellaf. migliazzo 146. 54.nella f.Migliazzo 246
f.Granina 6.7. nellaf. Ancona nellaf.Grandi 25. Auerfa nellaf.Morfino 193 Bell'aßai nellaf. Lalgar.55
Grue 27.nellaf.Giurato Ancurtnella f. Lancillotto nellaf. Tornamira 287. Bellaredi nellaf. Lambersi
31. nella f. Impellizzeri 58. Auola nellaf. Lalgar. 55. 55.
45.nella f.Ioppolo 50.nel Angles d'Elogio 144. Aurifpa nell'isteffa. Bellaninellaf. Colnago 60.
la f.Inueges 49. Andrada nellaf.Hozes 42. Belliose Coprera nellaf. Ce
Ages nellaf. Guardiola 29. Andrea nellaf. Migliazzo B leftri 155.
nellaf. Larcan 61 . 146. Bellotti nellaf.Grimaldi 19
Atiutemi Criflo nellafamig. Andriani nella f. Grimaldi Aldouino nellaf.Grandi Bellacera nollaf. Lalgaria
Grua 24. 19. d
BAl26. 57.nellaf.Colnago 59.
Aydone nellafMaltese 115 Anfufo nellaf.Mancini 99. Baldo nellaf. Lalgaria 55 . Belloe nella f. Lalgaria 55 .
Agramonte nellaf. Lamati Ancija nella f. Lamatina nellaf.Mustiola 230d Beluis nella f.Landolina 61
na 57. 57. Elogio 305 . Benenati d'Elogio 194.nel
Agrigento nella f. Michele Angolo nellaf.l'Algaria 55 Balena nellaf.Gulfis 33 . laf.Henrighetti 40.
133. + Angotta nellaf.lopolo 48. Ballo nellaf.Monaco 171. Benedetto nella f. Merullo
Alagona nellaf.Grauina 6. Anzalone nellaf.Gregorio 8 Balfamo nellaf. Gregor. 9. 140.
nella f.Grimaldi 14.nella nellaf. marquet 107.nel nellaf.Marquet 105.nel Bettoni nell'isteßa 141 , d
f.Lanza 63. nellaf. l'Al laf. Moleti 165. nellaf. laf. Marco 108. Elogio.
garia 55.nellaf.Mancu Mazza 136. Bandino nellaf.Gianguer Bianco nella f. Gianguercio
= cio 37. nellaf. Imp. 46.
fo 100, nellaf. Moncada Apruzzo nellaf. Michele 32.
177.nellaf.Barrefe 258. 132. nellaf. Lamatina 57.nel Blafid Elegio 76.
Albano nellaf. Grugno 28. Aquila nellaf.Lalgaria 55 laf.Morfino . 192. Blafchi d'Elegio 199.
Albergo nellaf.Orioles 277. Aquino nellaf.Ioppolo. 48. Barbadoro nellaf.Landoli Bologna nellaf.Graffeo 4.7.
Albigino nellaf. Nafelli nellaf.Maza 136.nella na 60. nellaf.Grimaldi 15.nella
#
247. fla Lagnami 56. Barbatio nellaf. Lalgar.55 f. Lamatina 57. nella f.
Aleßandrano nellaf.Man Aragonanella f.Gregorio 8. Barbaro nella f, Campolo Gianguercio 32. nella f.
› cini 99. nella f. Mazzara 152. 125. Imperadore 46.
Aleffio nellaf.Guerreri 34. nella f. Ioppolo 48. nella Barbilato nellaf. Lalgaria Boccadifucco d'Elogio 126.
nellaf. Celesti 154. f.Modica 164. 55.nellaf.Grillo 11, Bonaiuto nella f.Grauina 6
1 nella
TAV OL A.

Corfonellaf. Gubernia 37
nellaf.Giurato 31.nella nellaf. Heredia 40. nella Cafale nellaf.Grimaldi 18
f.Lelgaria.55.nellaf.Na f.Lalgar:55 nella f: Mon Cascino nell'af. Lalgaria 55 Cortejè nell'isteſſa
pali 237. cada 129. Coruaia nellaƒ Muta 231
Castagna nella f. Grua 23
Bonanni nellaf.Grauina 7. Caffar d'Elogio 204 nella 24 nellaf Mannello 101 Cornera nella f. Guardiola
o 28
nella f. Grimaldi 18. 20. f.Marino 109. nellaf.Merulla 140.
f.Guards 30.nell f Gru Cacciaguer nellaf. Larg . Caruso nellafGufcone 36 Corvino nellaf.Giardin: 37
ra Cofenza nellaf.Malteſe 115
gno 18.nellaf. Pellizzeri 55 nella f. Lalgaria 55 nella
45.ncllaf.Imperat 46. Callarinellaf.Guarna 35 fLeofante 71 nellaf. Ce Cofta nellafMarino 110
4 lestri 155 Crefcentio nellafIoppolo 49
Bonauolo nella f.Guardiola Caltagirone nella f Gualdo
30.nellaf.Renda 62. 34 Lalgaria 56 nella f. Carzeponella f.Heredia 46 Criffinellaf.Mazza 135
Bonafede nellaf. Solito 228. Migliazzo 146. Cafrone nella f Grillo 11 nellaf.Merella 141
Boni nellaf.Grua.23 . Calcena nella fCorfo 37 nella f.Lalgaria 57 Crifpo nella f. Laguna 51
nellafRenda 62.
Bonfilio nelle farne 35 -Caluello nella f. Gregorio 8 Caftelletti nellaf. Imperat.
nella f. Mierulla 141 nel nella f.Marino 110. 46 nella f. Lalgaria 55 Cruillas nellaf.Gravina 6
la f.dilana 148. nella f. Calcaferro nella f.Lalgaria Castelli nellaf Milanese 92 Cur iis nellafIoppolo 48
Minutoli 151. nella f 54 nella f.Marino 109 . Cutelli nella f Grimaldi 6
Maletti 164. Costelnovo nella f Henri nellaf.Minafria 150
Campo nella f. Imperadore
Bonbaronenellaf Lalgaria 41 nella fMartini 121 ghetti 41 nellaf. Milanese Crifcibeni nellaf. Manzini
55. Campolo d'Elogio 124 nella 92 229
Bondelmonte nellaf.I eofan Caftill o a Cutera nio nellaf Mancini
fMoleti 165 nellafGiardin 37
te 71 . Candido nella f. Grimaldi Cavellaro nelle f Gregor 9 98
Bono nella f. Affina 142. 14 nellafMancini 99 Canella rellaf Guergio 33
D
Bonfolinella f. Lalitta 54 . Cannizaro nella f Guascone Ceci nella f. Celestri 154
Bonello nella f Lencillatii 36 wellaf Lal ria 55 Celancrella f Milanese 92
58. Capizza nellafMartia Celeftre nella f Gregorio 28 Amiata nella f. Mi
Bonifacio nellaf.Migliazzo ni 116 nellafLalgaria 55 nella Dizze 146
146 . Capobianco nellaf Gulfi 33 f Marke ara 152 è d'Elo Daniele nellaf Lalgaria 55
Berea nella f. Lalgaria 55. nellafMancini 98 nella gio Delle uolta nella f.Marino
Bofco nellaf.Giardina 38. fModica 164. Centurione nella f. Lazzari 109
Brancato nella f. Lalgaria 68 Del laporta nella f. Guercio
Capizzi nellafeßa 164
55. Cappello nellaf La'garias Centelles nella f. Mazza 33
Brigandi nella f. Mazzas 55 135 Deljecreto nellaf. Graffeo z
136 Ciccari nella f.Gregorio 8 Desfar nella f. Grauina 6
Capranzano nellafGrimal
Brocardod'Elogio . 162.e nel di 21 Ceruellone d'Elogio 295 nellaf Lalgaria 57
laf.Mirabella Caprera nella f. Marquet Cicala nella f. Grillo 20 de Teodato nell'iſteſſa 55
Bubeo nella fMainardo 89 105 Diaceto d'Flogio 95
Beccerio nellaf. Migliezzo Carbone nella f,Gregor . 8 Chiaramonte nella f.Mar Domen ico nellaf. Migliaz
146 nella f. Minafrias Cardines nella f. Giffio 39 chet 109 nellaf Monca Zo 146
nella
156 Cardita nellefGrimaldi 19 da 184 nella f. Orioles Doria nellaf. Ingo 74
Buglionellaf. Pellizzari 45 Carnazza nella steßa 16 176 f. Lamatina 57
Bufalini nellafMazzarini Cardona nella f. Moncada Cirino dellafIoppolo 49 Dente nellafMarino 110
131 101 nella f. Gianguercio Cocchiglia d'Elogio 69 Domenech nellaf .Muta 232
Burgionellaf Gianguercio 32 Colè nella fNobili 256
E
32.nella f. Lalignami 56 Campihano nella Lalgaria Colle nella f Milanes 92
nellaf. Mancini 98. 55 nella f Milanefe 92 . Collettorto nella f Maltefe Manuele nella f. Grilla
Burgenfe nellaf Largaria , 98
55 Carufo nellafBlafi76. Colloca nellaf Locadelli 76 * E 12 nella f.Miglazzo
Bruno nellafIoppolo 50 nel Caramanna nellaf. Lalgar. Collura nellafIoppolo 49 146 nellaf.Brocardi 163
la f Maltese 115 . 55 Contarini nella f Pellizzeri Elchebreznella f.Interlan
di 49
Barone nella fGuergio 33 Carraffa nella f. Ioppolo 4.8 44 nella fModica 164
Bufacca nella f. Ioppolo 49 Carnivale nella fteßa Colnago d'Elogio 59
F
nella fOrioles 275. Carretto nella f. Mazara Conte nella f.Grua 24 nell'
Bufferio nellaf.Marino 109 152 Interlandi 48
FAlaxarra nellaf. Grillo
Burfianello
Buzzetta Merulla
d'Elogio 134. 141 248
Carriglio nellafam . Nafelli " Compagna
109 nella f. Marino F
Cartella nella f. Lafarina Comella nella fCicala 57 Falcone nellaf. Gregorio 20
с 52 nellafMancini 99 Cordes nella f.Campolo 125 nellaf. Mancini 98 nella
Carobene nellaf.Lalgar . 55 Corleone nella fImper. 46 f.Maltese 115 nellaf.Maz
Campochiaro nella f.Mai Corrado nellaf.Guercio 33 za 135 nellaf.Medici 137
Abica nella f.Intri nardo 90 nella fPalagonia 291
Corfetto nellaf. Imperado
Cabi ca Farfaglia nellaf. Lalgaria
gliuolo 49. Caro nellaf.Graffeo 4 nella re 49
ne
Caetano nellaf. la Grua 23 f.Guffio 38. nellaf. Lalgaria56 55
Fara
TAVOL A:
Farace nellaf. Marino 112 Giambruno nella f. Crolle L'Algaria d'Elogio 55
Falefio nella fteßa Laig.55 Guenara 36
lanza 26 Guarna nell'ißeßa 34 Laliotta d'Elogio 54
Felingeri nella f. Lauia 67 Greffeo d'Elogio n. 1 nellaf. Lamberto, & Iroldi d'Elo
Guafcone d'Elogio 35
nella f.Mazzara 153
Leofante 72 nellafMa Grabernia d'Elogio 37 gio 55
f Lafarina 51
Farnefe nella j
Fazara nellaf Milanese 92 rino 109 nella f.Brocardi Gueli nellaf. Migli 20 146 Lamatina d'Elogio 57 nel
162 la fLe faute 71
Faracne nellaf. Lalgar. 55 Grauina d'Elegio 5. nellaf H Lancillotto d'Elogio 58
nelle fMainarao g✪ nel Graffeo 4 nella f Modi Larcan d'Elogio 61
laf. Merullo 140 nellaf.
Solito 239 ca f Lanuzza nella f Lauia57
19146 Hella Grimaldi Enrighetti Elogio40
17 nella f Crollelanza 26 HHeredia d'Elogio 40 nella f.gregorio 9 nellaf.
Federico nella f. Grugno 18 Giunta nellafMerulla 145 Hozes d'Elogio 41 nellaf. grimaldi 14
nella f Gianguercio 32 Gianate nella f.celestri 154 Lazari 69 nellaf. Mari Lanza d'Elogio 63
Femia nella f. Minafria Gregorio d'Elogio 8 nellaf. ΜΟΙ Ο Lauia d'Elogio 67 nellaf.
150
Mauro 130 nella f. Mi Honofrio nellafIoppolo49 guffio 39
Fardella d'Elogio65 nellaf.
gliazzo 146 nellaf.Mole Laurino nella f. Lamatina
Novili 257
ti 165 nella f Napoli 239 I 57 nellafLanza 63
Ferliccio nella feßa
Grignano d'Elogio n.4 Landelina d'Elogio 59 nel
Fermatura a Elogio 187
Gregni d'Elogio 7 Ace nellaf. Guardiola 30 laf Impellizzeri 45 nella
Ferronella f.Graffeo 3 nella Craina
d nella fGregni 7 nellafIngo 47 f.Lalgaria 56.
f.Laliotta $ 4 Guercio nellafGregorio 8 Iacopo nellaf Martini 121 Landono nellafCicala 57
Ferrella nellafMonaco 167 Guimirano nella f.Gregor.9 Laen nellaf Leofante 72 Larburgi nellaf.gregorio 9
Ferrarotto nellaf Greg 9
Grille d'Flegio to nella f. Incarbona d'Elogio 43 Laur fici d'Elogio 75 nella
Ferreri nella f. Impellizeri Grimaldi 19 Inbrunetti nellaf.Crollanza f. Lalignami 46
44 nellaf Inuegges 49 nel Grimaldi d'Elogio 12 nella 26 Lazzari d'Elogio 68.
1
la f Marino 1 o f. Grillo 11 nella f. Leto Ingalbes con l'Incarbona Lazzara d'Elogio 72
Frefchi nella fLarza 65 Layfa nella f.Leofante 71
76 nella f. Laurifici 80 Ingo,ò Inga d'Elogio 74
Firrara nella f. Guaſcon 37
nellafMaltefs 115. Inglocillo nella f. Mar. 109 Leante nellafLalgaria 55
Filosofo nella f Grillo 11 Gifulfu nella fGrimaldi 11 Infante nella f. Lalgaria 55 Leofanie d'Elogio 70 nella
Floaiola 247
nella f.Colnago 59 Incari nellaf Incarbona 43 fguardiola 30
Foca nella f.Graffeo I nella
Giluardo nellaf. Grimaldi Impellizzeri vedi Pellizzeri Leontini d'Elogio 73
Fonte nella f. Grimaldi 17 16 Imbiagna nella f. Ingalbes fgrifeo 3 nellaf Lanza
nella f.Renda 62. 43 63
Giudice nellaf.Grimaldi 18
Fontanarofa nellaf. Lafa nella f.Brocardi163 Imperatore d'Elogio 46 nel Leto nellà f. grimaldi 18 19
rina 57
Gobbo nella f Macino 109 lafGrua 24. nellaf.Ĺazzari 68
Francica nella f. Mancini Gontardo nella steſſa
Impofa nellaf Lalgaria 55 Limoli nella fgrimaldi 18
99 nella f.Modaca 64
Gerlanda nella f. Brocardi Linguito nella f. Leofante 71
Frifon neila fGrvgno 28 163 Interlandi d'Elogio 48 • Liori nellaf.Lalgaria 55
Furnari nellafGregorio 9 Ioppolo d'Elogio 48 nellaf. Locateca nellafgualdo 34
Gerbino nellaf.Mastropaolo
121 Orioles 277 Lombardo nella f. Ingalbes
G nella f.Imperatore 46
Giambori nella f. Marino Intrigliolo d'Elogio 49
712 Interruzza nella f.Imper 46 Lomellino nellafgrimaldi 18
Abrione nella f. Mi Girace nella f.Graffi 22 Interrone nella f. Ingalbes Longo nella f. Ingo 47 nella
G
Ꮐ glazzo146
Giurato d'Elogło 31 nellaf. Iofa nellaf .Gregorio 9 f Algaria 55
saffuri nella f. Guardiola Guercic 33 Ifaccionella fMigliazz: 146 Loria nella f. L.amatina 57
30 Giustini nellaf.Grande 25 nella f. Lanza 63
Ita nella f.grillo 10
Galgana nellaf. Mazzara Grande,Guardalanza Guer Inuegges d'Elogio 49 Luce nella f.Lanza 67
157 Impellizzeri nellaf. Mina Lucchese nella f. Larcan 62
netta,e Croilalanza d'Elo
Gambino nella f. Brocardi nella f. Lanza 66 nella f.
gio25 26 fria 50
163 Grande rellaf Gulfis 33 Leofante 72 d'Elogio 8 1
Incoruera nella f. Napoli
Gambacorti nella f.Grimal Gualdaragiara nella f.Gri 237 Luciano nella f grande 26
di 18 maldi 16 Ismorto nellaf.guercio 33 nella f. gulfi 33 nella
Galefe nellaf. Mazza 135 Groppo nellaf.Mancuso 100 Iuar nellafgraffeo 3. Leofante 71
nellaf.Merulla 140 Gualdacamini nellaf. Mal d Locadelli d'Elogio 49
Geremia nellaf.Gregorio 8 L Londres nella f. Martini 12
tefe 115
Girifalco nella f. Mancini Gueraldo nellaf. Grimaldi Lorenzo nella f. Migliazzo
48, 49
14 146
Gioeni nella f. Grua 6 nella LAdemanellafHeredia M
Guardiola d'Elogio 29 4.0
f.Gregorio 10 nellaf.Mi Gualandaccio nellaf.Gian Laguna nella f. Pellizzeri
gliazzo 146
guercio 32 44 d'Elegio so nella f. M Mayda nella &guafco
Giurbanellaf.Merulla 140 Gualdo d'Elogio 33 34 nel
nella f. Moleti 165 nella laf.Marino 110 Lafarina d'Elogio 51 ne 36
f.Minafria 150 . M aniace nella f.graffeo n. 2
Guerreri d'Elogio 34 nella Lalignami d'Elogio 56
a 2 Matro
TAVO LA.

merofino d'Elogio 150


one nellaf. Lahonami minuieli nella stella
Martorana nella fgrifco na iana d'Elogio 189
milana nellaf. marino 110 montel
anifco leo nel af grifeon.3 56 morfino d'Elogio 191
Maftioni nella f. Colnago muta nella f.mash 118 el
8 d'Elagio 114 morello a'io 195
moẞuto nellaf.martini 1
Marino nella steffa 4. nella 59 d'Elogio 8. varoli d'Angio 197
Marino d'Elogio 109 martei d'Elogio 123
f.Grimaldi 15 . matraccha d'Elogio 262
Mastel d'Elogio 117. Mallone nella f. Marino milifteri nellaf.Cãpolo 124 moriſco d'Elogio 207
109 madrigale d'Elogio 128
Migliazzo nellaf. Graui: a
Mofc ola nell' ifief a mauro d'Elogio 129 nellaf. morso d'Elogio 208
7d'Elogio 145 morra d'Elogio 111
Migliarini nell'ife ße
Ba MALLA 136 nella
Magnanacca nellaf.Grego mazzarino d'Elogio 131 nel magnòs d'Elogio 214.
Marsiani d'Elogio N6
rio 8 f.Grauine 6.
Mastropacio Elogio 119 lafmineo 148 nellafam.
Moleti nellafefa 9 munfone d'Elogio 129
Muxica nella sterg Marotta d'Ebgio 122 Leontini 74
łazzo d'Elogio 230
Mas d'Elogio 113 mineo nellaf.magarini 131 mus
Monforte nella ſießa g muffuto nella steffa
micheli d'Elegio 132
Marquetto nella sießa 10. Maxxono nella ƒ. V'Algaria mustiola d'Elogio 230
$5 mastrilli d'Elogio 138
nella f.Giardin. 37 muta d'Elogio 231
Milite nella f.Grillo 11
Macro nelPisteßa merullu d'Elogie 139
ato nel 233
Mixiotta nella stoßßa 12 Mafina xellistella moleto nella steffa 141 , E muzzic
modula nel 233
Modola nella fGrimali 14 Montero nell'ifeffa logio 165 montebouino nell'istesso
Morales nell'isleßa mina Elegio 141.
Malele nella sifa 15 16 . montefereno nell'istelo
Morifonell'ifeßa migliori d'Elogio 144.
17.19 mammina nell'iftefo
Merollo nell'ifeffa mencefed Elgio 146
Binaca nella stoffa 3* * 7 montefufco nell'istesse
Morforte nell'isteßa milanase milano 147 d'Elo
Mrzzicato nellaſteſſa 5 mußo nell'istesso
Micciche nella stella 16rch Monreale nell'isteſſa gio manetti nell'isteffo
milaz nellafeßa
lefMarino 112. nella f - Marrafio nell'istelfa mas o nell'isteſſo
Malief 116 d'Eleg. 14 Modica nell'iste nella f. milite Elgin 148 to nell'isteffo
marturana nella steffa mux iot
Miel zo 146 Elogio
Murnanellaf.Grimalli 16 mon caldo nell'isteffo
163 nellaf Interlādi 48 minafria d'Elogie 148
Mitoli nella f. Grimaldi milonell'ifteffo
no
Motif. nellaf Cicala 57 min utols a Elogio 130
7 maz era d'E log io 151 nella muxunifi nell'isteſſo
AlianonellafGrimaldi 19 Mazza nellaf Conchigl70 martello nell'iftefo
a'Elogio 133. f f.Celefire 155 nella fam.
gaghotu nellaf. Gri monreale 235
Medicinella f. Gregorio 8 Nana 251
mahii 21 maggio nellaf Nobili 256
mira bell a nella f mazara
larrafo nella f. Greffiz nellaf. Luna 85 nellaf. marciafaua nellafam.Oddo
manuello 101 nellafam. 152.e 153 nellaf. Celefri
Banquez, nella f Gruas 266
154,d'Elogio 161
24-25, a'logio Ico mazza 136
Maxgone nellaf. Guercio Mustazzo nellaf.Leont.70 mompalao nell'istessa 153 N
Maletta nella feffa 71 merelli d'Elogio 156
33 milo nella fBroccardi 163 .
Marchefe nella f. Guercio Medico nell'istessa d'Elogio Apoli nella f. marino
morana nellaf.madica 164.
33 nellefGualdo 34.nel 148 N e l ogio 136
nellafmonaco 171,d'Elo
lef. Broccardo 163 . Manganello nella fLeto 76 Naro nella f. modica 164.
Marino nella f.Gulfis 33 . Madaleni d'Elogio 88. gio 172. nellaf. marino 110 E
ne Magna no d'Elogio 88 mollica d'Elogio 165 io 242 , nellafAlgeria
34 nell e Gua fco 36 log
molocca d'Elogio 166
Maffero nella f.Guarna 35 Mainardi d'Elogio 89 51.
monaca d'Elogio 166 3
Martorelli nella fGuafcone Mafetti d'Elogio 93 Nananellaf Guevara 37.
matrona nella steffa
35 Milanefe d'Elogio 9 nell' Algaria 55. nella f.
Morfo nella f. Giardin . 37 Marino nellaf predetta 93 . monaco d'Elegio 167 Leofante 72 nellaf.mã
Medicanella f. Heredia 40 nella mancuso 100 d'Elo montalto d'Elogio 182 nel cini 98. nella f. marino
laf.Naro z42.nellafam.
nello Pellizzeri 44. nella gio 109 109.delogio251 .
Algaria 55. nellaf. men
f. Lanza 64. nella f Gra Malette d'Elogio 94. defe 147.nella fGulfis 33 Ni o nellafGuercio 33
gr
uina 6.nella f.Grande 26 Malueto d'Elogio 94 d'elogio 264.
Mont'aperto d'Elogio 185.
Mendela nellafIngalbes 43 Mancino d'Elegio 98 nellaf Nafelli 248 nella
Nouello nella f. Guafione
Morifco nella f. Pellizzeri Mattei nellafa f.Grua 23. nellaf. Inue 35.d'elogio 257.
Molocce nella f.Iudica nella Nota rbartolo nellaf. Alga
4 4
Mafro Antonie nellaf.I'm▲ · f.Lecntino75 ges 49 garia 55. nellaf. marino
Moncada d'Elogio 173,nel
peradore 46. Mancufo d'Ekgio 100 • 112 delegio 259. nella f.
lafLeontini 75. nellaf
Mainardo nellaf.Ingo 47 Manuello d'Elogio 100 nel milanese 93. nellaf. mei
Luna 85.nella f. mendefe (
Marchefe nellaf Ieppelo 48 la f.milanefe 92. rulla 141.
147 nella f. Grugno 28.
Molina nella Makefe 116 Mustiola nella fteßa 101 Not ar Rain ero nella f. AL
nellafGuafcone 36. nella
Mauro nellaf.Laferina 51 Manzoned'Elogio 101 f. Gifio 38. nella f. Gra garia 55
Madrigale nellaf. Lafarina Marchejana d'Elogio 103 a ell a fan
o
te, Notar Francesc mallisteſſ
a
Marchet d'Elogio 105 uin 6.n f. Leo
53 Nogaroli nella f. morfino
72.
Muflazzo nella f. Luligna. Marco d'elogio 107 . 192.
Magnavacca d'Elogio 108 mosca nellaf.montap, 186
mi56 Naffari
TAVO LA:

Neßari d'elogio 243 . f:Guergio 33 lafIoppolo 49 nellaf.La f.Leofante 72.nella f.Giu


Nauarro d'elogio 243. Palagonia nellaf. Leofanti matina 57 nellaf.merul · rato 31. nellaf. Algaria
Natoli d'elogio 244 . la 141 $ 6.nella f.Mastrilli 139 .
nella f.migliazzo 146 d'
Nefelli d'elogio 245 . elegio 290 Porto nella fam.Gregorio 10 Regio nellof. Lafarina 51
Nafo d'elogio 249. nellaf. Peregrino nellaf. Leofantę, nellaf Lang 66 Renda nellaf. Laguna 51
moxaco 171 . 71 Picamiglia nellafGrillo 10 d'Elegis 61 nella f. Mi
Noto elogio 253• Paternò nella f. Leofante72 Pandolfo nella f. Grillo 11 gliazze 146
Niglio d'elogio 254. nella mainardi 89 nella nellaf Gulfis 33 Kibefaltes nella 5 Grua 23
"
Nifcino delogio e54.nella f. Piamontefe Ribaldo nella f. Grillo 11.
f.milanefe 93 nella fem. se nella f.Grillo 11
11
Lancillotto 58 . Graffeo a nella fGrimal Palamaro nella f. Grimaldi nellafl'Algaria 55
Nobili d'elogio 255. 14 Ribiba nellaf. Tornamira
di 14 nellaf. Ioppulo 48.
Naldino d'elogio 258 . nellaf. Lezzori 68. nella Peuere nellaf. Marino 105. 289
Neglia d'elegio 263. nella f.Guercio 33 . Ricca nellaf. Algaria 55
f.Impellizgori 4.5.
Fialdid'elegio 264 Pufades nella f. Grimaldi nellaf.Naro 242
Pignatello nella f. Leofante
Nuccio nellaf.morfino 194. 15.nella f.Grugno 28. Ricciari nellaf. Mainardi
72 nella f.moncode 179
Platamorenell'ifeffa nella Petrifo nelle f.Grimaldi 15 89
O 18. nella f. Leofente 71 . Rizzari nella f. Marotta
fLeontini 75 nellaf. max
zara 15 nella f.modica nellaf.Maltefe 115. nel 122 nella f.Monaca 166
Liueri d'elogio 50. 164 nella f. Grauina 7 laf.Mainardi 89. Rinze nella fam.Gregorio 9
Ο Orioles nella f.Lanza Nava 253 ㄚ Presti nella f.Grimaldi 17. nella f.Grimaldi 21
66.nellaf, mastro Paclo Pantofa nella fLeto 75 Perricone nella f. Grimaldi Rizzi nelle f.Migliaxz0 146·
121. nellaf. michele 135 Peralta nellafLuna 83 19.nellaf.Nafari243; nellaf. Monaco 171
nella f.merulla 141.delo Picafaggia nellaf.Grimaldi Rifcal la nella f. Grimaldi
Perremuto nellaf.mainardi
gio 275. 89 19 . 1a.nellaf Malteſe 115
Ordo nella f. Celestre 155. Prouinzale nellaf. milanese Pirrone nellaf.Greffi 22. Rifaliba nella f.Algaria 55
d'elogjo 265.nellafAlga 92 pompeo nella f. Grugne 28 . Ridolfo nellaf. Marine 109
TiA55 nella f.Impellizeri 44. nel Rodi nellaf. Morfino 193
Pontenella f.martini 98
Obizzi nella f.Notarbartolo Piertale nellafmarco 108 laf.Algaria 55. Roscanellaf.Merulla 140.
259 Pozze nella f. mariscalco Perno nellaf.Gulfis 33.nella nel'af. Naffari 243. nella
Oldeine elogio 267 114 nella f.Palerime 284 f.Gelestri 155. f . Gianguercio 32 nellaf.
Opixinghidelogio 269 nella Prinzi nellaf.Gulfis 33 Hozes 42 nella f. Leofan
Polizzi nellaf. masbel 117
f.Cicala 58 nellaf.Grimaldi 15 Pellizzeri d'Elogio 44 te 71 nellef. Tornamira
Olloqui d'elogio 273 Penna nella f.martini 121 Pizzo nella f.Ingo 47 286
4
Ortolano d'elogio 274 Pollicino nella f. merulla " Pons de Leon nella f.Ieppo Romano nellaf.Marza 136
Oforio d'elogio 279 1948. 49. nellaf. Graui nellaf.Merulla 140. nel
141 nellaf.Grua.24
Paruta nella f.micciche 142 na 3 . la f. Grimald 17 nelle f.
P Pallotta nella f.Toppolo 49 Guardiola 30 nellaf.Iopa
nella f.morfino 192
Alaſcinoò Paraxíno '
d Petrella nella f. migliazz Perollo nella f. Invegges 49 polo 48
nellaf.Montiliana 190 Romeo nella f.Infignier 201
146
Palaelogio 299 Pancaldo nellafam . Celeftri Paleologhi nella f. Lafari Romonella f.Algaria 55
Palmola nellaf.Nafo 249
154 d'elogio 294 na 51 Rofonejla f.Manuello 101
Pane,e vino nellaf.martini Preti nella f.morfino 192 Pepi nellaf.l'Algaria nellafam.Migliazzo 14.6
121 Pallav icino nellaf. marin o Podio nella steßa nellaf.Montalto 184 nel
Palmerino d'elegio 284 ITI Plijò nella steßa . laf.Palagonia 190. nella
Palmeri d'elogio 291 nellas Palici nelle f. Graffeo 3 d'e f.Grugno 27 nellaf. Al
f.migliazzo 146 logio 292 nellaf Leontini 2 garia 55
Pandoned elogio 294 Roffelli nellaf. Giurato 31 .
74
Papaleo d'elogio 294 Perolo nella f.Graffeo 3 Quarefima nellaf. Lafari nellaf.Graldo 34
Pilò d'elogio 281 Poffeneto nella f. marotta Ruberto nellaf. Lamatinas
na 52 .
Pompeo nellaf.Naro 242 122 nellefam .Gravina 6 R 57
Preuinzano nellafAlgaria Rubbino nella f. Mancini
nellafGrimaldi 14
55 Parifinellaf Gregorio 9.nel Aya nellaf. Malteſe 99.d'Elogio 306. nellaf.
Prado nell'istessa la f.Grin aldi 15. 18. 19. 1.nella f.Martiani Algeria 55
Prouina ne istefa nellaf.Algaria 55 nella 117.nella f. Grimeldi 19 Refine nellef. Algaria 55
Pizzuto nell'ifiefſa , nella f. Ranzanonella f. Leofante nellaf.Gulfis 33
f.Amato 113 Riviera nellaf Moncadas
morello 196 Protonotaro nella f. Grego 72. nellaf. Lamasina 57
Prefettonell'ifteffa rio 9. Rafallato nellaf. Marine 179
Polinonell'ifefa Pellegrino nellaf. Gregorio 109 Ruffo nella f. Leofante 73
Pefte nellafCicala 58 nella Rauanal nellafam. Mona nellafMezza 135. nella
9.nella f Imperatore 46
f.Landolina 60. nellaf. Orioles 277 nella co 171 nella f. Nafo 250 f.Napoli 237
Requifens nella f. Grauina Ruina nellaf.Gualdo 34
Porco nellaf. Conchiglie 70 fmerulla 140
nellaf.merulla 141. nella Patti nella f.Gregorio 9.nel 7.nellaf. Grillo 11. nella Ruggieri nellaf.Mig). 146.
b Sabbea
TAVO L A.

fana 105 Sollimanellafam, Merulla Trenio nellaf.Ingo47


F Sanoia nella f. Mighazzo 140 Trouato nellaf.Ioppolo 48.
146 Termi ne nella f. Inuegges
Soto nellafLarcan 77
Spadaf ra nellaf. Gregorio 50 nelia f Masbel 117.
Abisa nella f. Inverges Saporita nellaf.Greg,8
ica Scammseca nella f Graui 9.nella f. Larcan 61 nel Tristano nellaf.Renda 62.
Sav50.
Saladino nellaf. Malteſe, na 7 nella f. Pellizkeri 45 laf. Algaria 55. nellaf. Trauerfa nellaf. Landoli
na 60.
115 nellaf.Miccicbe 143 nellaf.Algaria 55 nella Lucchefe 83.nellaf.Luna
f.Mancini 98 nella fam. 85.nellaf. Moleti 165 . Trefcello nella f.Landolina
ne!!af.1go 47 60.nellaflAlgaria 55 .
Salgado L ellafam .Monaco Naua 253 nella f Magnanacca 108
nella f.merulla 140, nella Timer a nellaf. Landolina
17 * Scarlata nellaf. Interlandi
60. nella Leone 61
ais era nellaf. Minafria 48 f. Sollto 229.
149 Scalambro nellef.Mancini Spallitta nella f.Inueges 49 Torriani nella f. Colnago
Sala nellaf.Gregorio 8 97 nella f. Algaria 55 59.
Scarrozza nellaf. Celestre
Saglinpepe nella f. Gregoria Speciale nella f. Gregorio 8 . Turtureto nellaf Lanzas
8. nella f.Grimaldi 15.nella 66.
155
fco nellaf. l'Algarias
Salamone nellaf.Guafcone Scarano nella f. Gregorio 9 f.Marino 112.nellafam . Tudi
Imperadore 46. nella fa. 55.
36 nella f.Imperadore 46 Scirotta nella stella
nellaf.Solito 227 Scobar nellaf Alg.ss Marchefe 103.nellafam. Teofilo nellaſteſſa
Saluaggioneliaf. Mancini Serrouira nella f. Grugno Medico 137. Tagliaferro nellafteßa
agnino nella steffa
4.8 28 Spinelli nellaf. Granina 7. Tam
Trauerfa nella st∙ßa
Salfono nellafam, Mancufo Serrauilla nella f. Milane nella f.Micciche 144
100 1892 Tagliania nellf. Lucchese
Spinis nelle f.Gregorio 8,
Saluiati nellaf. Luna 85 83 .
Seffa nella f. Tornamira Spinola nella f. Grillo 10.
nellaf.Napoli 230 287 Tidolini nellaf. Mancini
nellaf.Marino II
Settimo nella f. Luna 85. 98.
Saccano nella f.Moleti 163 Spucches nellaf.Inueges 49
uez,
nelle f.Nafelli 247 nella nellaf. Napoli 230 nella nellafMerulla 141.nella Tocco nella f. Manriq
fGrillo 12 nella f. Lan 100 .
f.Gregorio g.nella f. Me f.Montaperto 187
rulla 140 Squarcialupo nella f. Leo Trano nella f. Marco 108.
dolina 60.nellaf.Algaria
Salonia nellaf, Grimaldi 19. Timera nellafam Malteſe
55 nellafam.Manriques fante 72
Samminiato nellaf.Graus 100 Squillace nella f.Grua 23 115.
na 6.nella f. Grugno 28 1 Statella nellaf.Grimaldi 16 Trimarchi nellaf. Mauro,
Sigena nella f. Gravina 6.
nellaf.Marino 109 nella f.Grimaldi 14. nel nella f.Guerr.34. nellaf. I 30.
Salemi nellaf.Grimaldi 15 laf. Cicala 58.nella fam. & Interlandi 48.nellaf. Al Terranova nellaf. Migliax
Sampaonellaf. Mazzeras Leontini 75.nellaf Man garia 55 nella f. Luna 85 70 146.
153 cini 98 Stagno nellaf Conchiglia Tragna nellafam.Morfine
Santa Colomba nellaf. La Sicifio nellaf.Manardi 89 70 nella fHumans 43 193 d'Elogio 265.
farina 52 nella f.Intrigliolo 49 Staiti nella f. Humano 42. Tornamira d'Elogie 285.
San vitale nellaf. Laliotta Sidoti nellaf.Ioppolo 49 nellaf.Marulla 142 V
54 Sicori nellaf. Grimaldi 21 Stella nellafam.Migliazzo
Santafiore nella f. Laliotta nelle f.Lancillotti 58 146 .
54 Sieripepoli nellaf. Monaco Stincono wellaf. Marchese Aldes nellafam. Nana
San Filippo nellaf. Guar 171 103 . 252.
Valterino nella f. Muftiola
diola 30 nellaf.Mancini Signier d'Elogic 200 Strozzi nella fHenrighetti
99 Sifondo nellaf. Moftiola 41. 230.
Sagorge nella f. Guefcone 231 Stulto nellafManuello 101 Valle nellafMendefe 146.
35 Silcara nellaf.Orioles 214. Suriano nellaf. Grimaldi Vafio nellaf. Morfino 193 .
Santo Stefano nellaf. Lan Sines nellaf. Merulla 141 . 17.e 19. nellafAlgariass
dolina 40 Simonide nella f.Grillo 11 . Vernagalli nella f. Graffeo
T 4.nellafLeofante 72.nel
Sangu effe nellaf. Leofante, Simonetta nellaf.Algarias
72 55 laf.Manzone 10 .
- Ventimigliarellaf. Graffeo
Sanguigno nellaf. Lamati Sinifinellaf. Larcan 61 Alame nellaf. Grillo 8.
na 57 Sir grfis neliaf.Manwello T Terracina nella fam. 4.nellaf.Grua 23.24 nel
San Martino nella f. Mo 101 nella f.Moleti 165 Grimaldi 19 la f. Gualde 34. nella f.
cica 164 Siragrfa nella f.Giurato 31 Talamanca d'Elogio 22 Toppolo 49, nella f.Lafa
Santa Croce nellaf.Mand nella f.Imperadore 46 ■rina 52,8 53.nellaf. La
Tocco xellaf.Grua 24
ni 98 matina 57. nellaf . Lan
Smorso nellaf.Campolo 124 Tagliania nella f.Guernet
Sans nella f. Solito 228 Solito d'Elogio 226, netta 26:nella f. Lalotta za 66. nellaf. l'Algarias
Sapio nellaf.Algaria 55 Sottile nellaf. Lamatina 57 55.nella f.Amato 113 56 nella f. Leofante 92.
Satalia nella steffa Sorguidi nella Imperadore Trigona nellaf. Guardiola nellaf. Leontin 71 nella
San Clemente nella f. Elah 47 30. f.Mendefe 147 nellafam.
75 Sortino nellaf. Grillo 12, nel Tignofinellaf, Imperadore Milite 148.nellaf Solito
Santapace nellafMarche la f.Algaria 55, 46. 228.nellaf.Mõtiliena190
Yallon
TAVOLA

Vallono nellaf.Gregorio9. Vaccarelli nellaf. Lamati Veniouni nella f. Mancini


Vento meilnf.Grillo 10 na 57. 98. Z
Valino nellaf.Grillo 11 . Vighalba nella f. Landoli Vermille nellaf, Martini
Varano nella f. Grimaldi na 61 . 121 . Acconel'a f. Mancini
18. raballonellaf.Algaria 55 Vergilionellaf. Marotta ZanellaClini Celestri 155•
Valguarnera nella f. Gri nella f.Ceruellone 295 . 123. Zaffuti nellaf. Lucchese 85
maldi 18f.Grua 23.nel Vno nell'isteßa Villadicans nellaf. Merul Zappada nella f. Leontini
laf.Lamatina 57.nellaf. Vrſo nell'isteßa la 142 75.
Orioles 297. Varfuto nellafeffa Vrfono nellaf. Miglianz Zarba nella fl'Algaria 56.
Voherra nellaf. Glanguer Vfodimare nellaf. Marino 146 Zar zana nellafTornami
1
cio 32. 109. Vigorofo nellafieff's ra 288.
Villaragut nellaf. Inuegges Valle nellaf Milanes 92. Velafco nellaf.Modica 164 Zifuentes nellaf. Gregor.9
49. nellaf Minafria 150 Vafques nellaf. Muta 231 . Zingarella nella f. Mina
berti nella f. Lalignami Vittorini nellaf. Mancini Visconte nellaf.Nafferi243 fria 150.
56.nellaf Milaneſe 91 . 98. Villalobosnellafam. Oforie Zumbo nellafGrugno 28.
nellaf. Montaperto 186. Vitelleschi nellaf.fudetta 279.

I L FINE

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