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Il ritratto di Dorian Gray

La trama

Il romanzo ci porta in Inghilterra, nella Londra del Diciottesimo secolo: Basil Hallward è un pittore
benestante che, da poco entrato in amicizia con Dorian Gray, un giovane ragazzo di bellissimo
aspetto, decide di ritrarlo per immortalare la sua angelica bellezza.
Dorian, casualmente, si imbatte in Wotton mentre conversa con Basil, e viene immediatamente
rapito dall’immagine aristocratica dell’uomo. Wotton arriva a convincere Dorian, in una delle loro
passeggiate, che l’unico bene di questo mondo è la giovinezza e la conseguente bellezza di
un corpo giovane.
Basil cerca di allontanare Henry Wotton da Dorian, invano, infatti il giovane è talmente rapito e
convinto di discorsi di Lord Enrico che, guardando il suo ritratto, è colto da una grandissima gelosia
per la sua figura nel quadro: quel ragazzo dipinto sarà sempre giovane , non vedrà il suo volto
consumarsi e sfiorire sotto il peso del tempo, mentre lui, il Dorian Gray reale, sta già subendo il
potere dello scorrere del tempo e invecchierà inevitabilmente. Ossessionato da ciò, il ragazzo
arriva a dichiarare di essere disposto a rinunciare alla sua anima pur di scambiare la sua sorte con
quella del dipinto.

Dorian, dopo diversi avvenimenti (come il suicidio della donna di cui era innamorato), capisce di
non riuscire più a sentire alcun tipo di emozione e rimorso. Si ritrova, allora, davanti al ritratto che
poco tempo prima gli aveva donato Basil e nota, intorno alla bocca, un ghigno cinico che prima
non c’era.
Il giovane capisce che il suo desiderio è stato esaudito: la sua anima è nel suo ritratto, lui non è più
in grado di provare emozioni ma rimarrà giovane mentre sarà il dipinto ad invecchiare al suo posto;
Ogni peccato, ogni singolo gesto infausto e crudele commesso da Dorian, sono immortalati nel
ritratto. Il volto, un tempo giovane e perfetto, è carico di rughe, di ghigni, il corpo è quello di un
vecchio perché è l’anima di Dorian che, con la sua vita, è arrivata a marcire.

I personaggi

Dorian Gray
È ingenuo e buono all’inizio della vicenda e porta la sua bellezza con disinvoltura e indifferenza.
L’incontro con Wotton è il motivo della sua rovina: il dandy lo persuade a considerare la sua
bellezza un dono e un arma di seduzione attraverso la quale poter ottenere qualsiasi cosa. La
giovinezza però sparirà e insieme a questa anche la sua favolosa bellezza tanto che guardando il
quadro, prova invidia, arrivando a vendere la sua anima in cambio della giovinezza eterna
dell’immobile dipinto, ma la sua vita sarà segnata dal vuoto e dalla corruzione.

Il pittore Basil Hallward e il dandy Henry Wotton rappresentano i due poli della coscienza di Dorian.

Basil Hallward
Basil è un uomo buono e sinceramente affezionato a Dorian, cerca di mantenerlo sulla buona
strada, di non lasciarlo persuadere dai discorsi di Wotton, ma alla fine non verrà ascoltato e finirà
per essere ucciso, sciolto nell’acido.

Henry Wotton
Al contrario del pittore, Henry, coerentemente col suo spirito dandy Wotton rappresenta la parte
diabolica che agisce e che fa presa sull’animo di Dorian Gray: è privo di morale e di profondità e
tiene particolarmente all’apparenza e alla giovinezza di cui fa un vero e proprio culto.
Innesca il meccanismo che porterà Dorian all’autodistruzione.
Commento sul romanzo

Questo romanzo è celebre, oltre per la sua scrittura, anche per il tema centrale che tratta proprio
del non essere immuni allo scorrere del tempo, che tocca chiunque legga il libro, indifferentemente
dall'età. Di certo il restare giovani e in ottima forma è il sogno di tutti, ma invecchiare è una fortuna:
senza di essa non potremmo goderci la nostra gioventù e considerarla un dono. Come mostra il
romanzo di Wilde, avere una gioventù eterna non porta ad un lieto fine.
Nel romanzo Dorian prova in ogni modo a cambiare, a provare compassione o rimorso, tanto da
farne un’ossessione anche se il dipinto che non accenna a perdere una ruga e rimane macabro e
marcio come l’anima di Dorian. Il ragazzo ormai è vittima della più cupa disperazione ed è
accecato dall’odio per quel vecchio nel dipinto tanto da scagliarsi contro la tela con un pugnale e
distruggerla. Giorni dopo ritrovano il cadavere di un vecchio a terra mentre i resti del dipinto
mostrano il ritratto di Dorian Gray giovane. Il ritratto e Dorian erano legati, distruggendolo Dorian
ha ucciso anche sé stesso e morendo si è mostrato per quello che realmente era diventato.
Inoltre uccidendo Basil raggiunge l’apice del declino e della corruzione che arriva a distruggere
l’unico uomo che ancora costituiva, per lui, la voce di una coscienza.
Wild mette in scena un’ideologia molto diffusa nella sua epoca, il dandismo, che diventa tema
centrale del racconto. Nel romanzo è incarnata da Lord Enrico del quale gli unici valori significativi
sono l’apparenza, la bellezza e l’essere giovane.

A me personalmente ha colpito particolarmente la descrizione del rapporto tra Dorian Gray e Basil,
all’inizio del libro. Lo scrittore lo descrive molto dettagliatamente quasi facendoti immedesimare
nella loro relazione molto particolare: lo descrive come se fossero legati da un’attrazione artistica.
Basil lo apprezza, ed arriva a provare affetto per il ragazzo, grazie alla sua bellezza cosi
affascinante che identifica come inspiratrice ( tanto che dichiara che i migliori dipinti fatti da lui
sono proprio quelli fatti in compagnia di Dorian. La loro relazione è così intima e particolare che
sembra che i due siano quasi innamorati.

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