Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
CONTEMPORANEE
UNO SGUARDO SULLE VOCI FEMMINILI
DELLA POESIA ITALIANA DAL 1950 A OGGI
INTERNI ED ESTERNI
LA CASA – LA CITTÀ – LO SPAZIO INTERIORE
DARIA MENICANTI
LA COINQUILINA SCALZA
• “Versi inquieti e luminosi”, secondo Milo De Angelis nella prefazione:
“energia inconciliata, briosa, trepidante, con quel suo respiro d’infinita
adolescenza”.
• Versi giovani che della giovinezza hanno l’impeto e l’abbandono, le scoratezze e
le improvvise accensioni. Un’età segnata dalla disillusione sentimentale, da
attese destinate a rivelarsi eterne, in un amore non ricambiato e lasciato
illanguidire. L’altro, l’amato, non capisce, si allontana più con indifferenza
che con crudeltà.
• La stagione più raccontata è l’estate, il paesaggio più descritto il mare, il
fenomeno meteorologico più incombente il vento. Quasi che la poesia volesse
accordarsi alla pacatezza di una delusione che trova conforto solo nella
musicalità dei versi. Che infatti hanno spesso la dolce e piana cadenza
degli endecasillabi.
ISABELLA LEARDINI
• Si laurea con una tesi su Ungaretti (pur distanziandosi dall'ermetismo), poi si specializza in letteratura
inglese e americana recandosi anche in Irlanda. Traduce la Dickinson, Blake, Donne, Pound e Eliot.
• Nel 1946 l’editore Vallecchi pubblica "La sabbia e l’angelo" (Premio Le Grazie in ex aequo con Sandro
Penna). È solo il primo di numerosi riconoscimenti.
• La spinta a scrivere, spiega la poetessa, veniva dalla ricerca di una alternativa al
dolore e alla morte.
• Intanto dal 1945 inizia a insegnare latino e greco e nel 1949 sposa il sociologo
Luca Pinna da cui nascono tre figli.
• Qualche anno dopo è la volta di "Morte del ricco", una raccolta ispirata alla
parabola del Vangelo di Luca. Nel dibattito sull’impegno dell’artista nella società,
Margherita non ha dubbi: l’artista non può vivere al di fuori della società, deve sentire
la sofferenza dei deboli, denunciarne l’oppressione, ma l’opera d’arte deve anche
trascendere la cronaca e farsi universale.
• Le raccolte seguenti si aprono a un senso di tragedia umana più vasto della
dimensione personale.
MARGHERITA GUIDACCI
• Negli anni 60 deve affrontare una profonda crisi psicofisica che culmina con il
ricovero, esperienza drammatica che definirà il suo “Nadir, il punto di maggiore
desolazione” e darà vita alla raccolta "Neurosuite" del 1970.
• Negli Anni 70 insegna letteratura anglo-americana all’università. Pubblica
varie raccolte, tra cui il "Taccuino slavo", che racconta due viaggi in Jugoslavia, e "Il
vuoto e le forme" del 1977, che testimonia la partecipazione civile della poetessa agli
eventi del decennio, come il golpe cileno.
• Nuove dolorose perdite: muoiono la madre e il marito. La poesia è una catarsi.
Dedica "L’orologio di Bologna" del 1981 alla strage della stazione. "Inno alla
gioia" di due anni dopo racconta una “risurrezione” grazie al ritrovato amore.
• Nel "Il buio e lo splendore" del 1989 l’ispirazione delle poesie è religiosa, ma di
una religiosità che pone domande e non è solo esperienza interiore ma apertura
verso gli altri.
• Margherita, colpita da un ictus nel 1990, muore a Roma nel 1992.
PRIMO AUTUNNO DI ELISA
(DA PAGLIA E POLVERE, REBELLATO, 1961)
• Alda Merini nasce a Milano nel 1931. Di famiglia modesta, è la minore di tre fratelli.
• Frequenta le professionali; chiede di essere ammessa al liceo, ma non supera la prova di
italiano. Si dedica allo studio del pianoforte.
• Spinta dallo scrittore Giacinto Spagnoletti, esordisce a quindici anni.
• Nel 1947, alle "prime ombre della sua mente", viene internata per un mese all'ospedale
psichiatrico di Villa Turno.
• Nel 1951, anche su suggerimento di Montale, Scheiwiller stampa due poesie della Merini in
"Poetesse del Novecento". In questo periodo frequenta Salvatore Quasimodo.
• Sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie, nel 1953. Esce poi il primo volume di
versi intitolato "La presenza di Orfeo". Due anni dopo pubblica "Nozze Romane" e "Paura di
Dio". Sempre nel 1955 nasce la primogenita: al medico pediatra dedica la raccolta "Tu sei
Pietro" (1961).
• La poetessa inizia poi un triste periodo di silenzio e di isolamento: viene internata fino al
1972, periodo durante il quale non manca comunque di tornare in famiglia.
ALDA MERINI
• Le ultime raccolte testimoniano il passaggio a una scrittura via via più diaristica, "impura" e
aforistica, il lato insomma più sapienziale e ironico della sua ispirazione.
• In ogni caso una scrittura misurata, classica, radicata nella tradizione, fortemente avversa –
nonostante la sua attualità e modernità – allo sperimentalismo gratuito della neoavanguardia:
‘‘Dannazione! La sua illeggibilità ha portato via lettori alla poesia. Non ce ne è uno del Gruppo che
salverei […] Quell'esperienza, così sopravvalutata, è stata una bolla di sapone”.
ULTRASUONO
(DA TRANSITO CON CATENE, MONDADORI, 1977)
• Cristina Campo, La tigre assenza, Adelphi 1991 • Bianca Maria Frabotta, Tutte le poesie, Mondadori
2018
• Amelia Rosselli, Variazioni belliche, Garzanti 1964
• Giulia Martini, Coppie minime, Internopoesia 2018
• Rosita Copioli, Il postino fedele, Mondadori 2008
• Giovanna Rosadini, Fioriture capovolte, Einaudi 2018
• Antonella Anedda, Salva con nome, Mondadori 2012
• Maria Grazia Calandrone, Giardino della gioia,
• Francesca Serragnoli, Il fianco dove appoggiare un
Mondadori 2019
figlio, Raffaelli, 2012
• Antonia Pozzi, Mia vita cara. Cento poesie d’amore e
• Roberta Dapunt, Le beatitudini della malattia, Einaudi
silenzio, Internopoesia 2019
2013
• Ivonne Mussoni, La corrente delle cose ultime,
Perrone 2017