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Zen Elena 3°M

Scheda-libro: Notti Bianche


Autore: Fëdor Dostoevskij
Genere: romanzo/racconto lungo d’amore

Biografia dell’autore
Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821 da una famiglia di modeste condizioni
economiche. Divenne socialista, venne poi arrestato e condannato all’esilio in
Siberia. Prese il vizio del gioco e fu costretto a lasciare di nuovo la Russia e a
vivere all’estero per sfuggire ai creditori. Si ammalò di enfisema polmonare e
morì nel 1881 a Pietroburgo.

Analisi dei personaggi


Il narratore: è un ragazzo di ventisei anni completamente solo, che non
conosce nessuno, ma si limita a studiare le persone che incontra per strada.
Per il resto è un sognatore e vive soprattutto nei suoi sogni. Caratterialmente
è un giovane timido, educato, premuroso e romantico. Inoltre è acculturato e,
anche quando parla, ha un tono altisonante.
Nasten’ka: è una ragazza di diciassette anni, bruna, dalle ciglia nere e che
come il protagonista si sente sola, e passa le giornate sognando, oltre che
cucendo o leggendo. È orfana sin da piccola di entrambi i genitori e vive con
la nonna, che le ha dato un’istruzione semplice.
Nonna di Nasten’ka: è la cieca anziana che si è presa cura della ragazza
dopo la morte dei genitori. È molto severa e si preoccupa molto per la nipote,
tanto da unire i loro vestiti con uno spillo.
Inquilino: è un giovane straniero di bell’aspetto, innamorato di Nasten'ka. È
povero e per arricchirsi si ritrova costretto ad andare per un anno a Mosca.

Tematiche
• Sogno
Il giovane si definisce subito un sognatore, ma chiamare i suoi “sogni” non è
sufficiente. Essi derivano dalla sua insoddisfazione della realtà ed essa lo
porta a soddisfare in questi sogni ogni suo desiderio e a modellare la vita a
suo piacimento. Così la sua utopia diventa una vera e propria vita separata e
contrapposta a quella reale.

• Amore
Una causa dell’esistenza totalmente immersa nei sogni del protagonista è
proprio l’assenza di donne. L’incontro e l’innamoramento per Nasten’ka
rappresentano per lui una possibile uscita dai suoi sogni e uno sbocco nella
realtà con emozioni vere, reali e diverse da quelle del sogno. Questo
potrebbe essere uno dei motivi dell’attaccamento a questi sentimenti, infatti
una volta finito tutto il giovane realizza di non voler rimanere solo.
• Solitudine
Essa emerge soprattutto all’inizio, quando il protagonista afferma di non
avere amici né conoscenti, nessuno con cui andare nella “dača”. Egli vede
molte persone tutti i giorni, ma non ha rapporti di nessun tipo con queste
persone.

Trama
Una notte un ragazzo completamente solo e isolato dalla gente, decise di
fare una passeggiata in città. Tornando indietro, incontrò sul lungofiume una
ragazza piangente e provò ad avvicinarla. Ella scappò pensando che volesse
farle del male, ma poco dopo il giovane ebbe l’occasione di salvarla da un
vero malintenzionato. Così i due iniziarono una conversazione e ne furono
soddifatti tanto da decidere di incontrarsi ancora la notte dopo.
I loro incontri continuarono per alcune notti, durante le quali i due si
raccontarono le loro vite, scoprendole più simili di quanto pensassero.
Parlandole così profondamente, nonostante la ragazza glielo avesse proibito,
il protagonista si ritrovò innamorato di lei, e si rattristì, quando seppe dal suo
racconto che ella era innamorata ricambiata di un uomo. Costui era un
povero inquilino della vecchia nonna di lei, che un anno prima era partito per
Mosca, rifiutandosi di sposarla in quelle condizioni e promettendo di tornare
più ricco.
La giovane era certa che il suo ritorno fosse già avvenuto, ma si disperava
per non averlo ancora potuto incontrare, perciò il ragazzo, mettendo da parte
i propri sentimenti, decise di aiutarla. Provarono a fargli avere una lettera per
fissare un incontro, ma nemmeno la quarta notte l’inquilino si presentò.
Nell’agitazione del momento il protagonista rivelò alla giovane i suoi
sentimenti ed ella scelse di dimenticare l’amore perduto e ricambiare il suo.
Tuttavia, mentre i due camminavano insieme verso casa, incontrarono il
vecchio amante della ragazza, la quale, senza nemmeno pensarci, si gettò
tra le sue braccia. Allora il protagonista rinunciò all’amore e ricadde nella sua
triste solitudine, colmato però da quel “minuto di beatitudine”.

Spazio e tempo
La vicenda dura quattro giorni ed è ambientata in primavera a San
Pietroburgo, in Russia. I luoghi della narrazione sono quasi sempre esterni, in
poche zone della città.

Commento
Ho apprezzato questa storia, compreso il finale inaspettato e triste, il quale
penso che rifletta la personalità del protagonista meglio di un lieto fine. Credo
che il lieto fine sarebbe stato inadatto per entrambi i personaggi, dal
momento che il ragazzo avrebbe a quel punto occupato una funzione di
ripiego. Inoltre ho trovato particolare la descrizione di alcuni ambienti, come
ad esempio la casa del protagonista, perché rispecchiano l’umore e
l’interiorità dei personaggi.

Stile
Il narratore è interno e la focalizzazione è quella del protagonista.
Il linguaggio è ricercato e formale e anche nella traduzione alcuni vocaboli
rimangono in russo. Si possono trovare periodi lunghi e difficili da seguire, ma
generalmente la narrazione è scorrevole. Sono poche le sequenze
descrittive, prevalgono invece quelle narrative e dialogate, infatti gran parte
del romanzo è costituito da dialoghi, in cui sono presenti alcuni flashback.

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