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Il dinamico scrittore Luis Sepulveda nasce il 4 ottobre del 1949 in una camera d'albergo di

Ovalle, nel Cile. Il luogo della nascita dovuto al fatto che i suoi genitori si rifugiarono l
perch messi in fuga a seguito di una denuncia di tipo politico, emessa dal nonno materno
verso del genero. Luis trascorre l'et infantile a Valparaso, sostenuto dal nonno paterno
(l'anarchico andaluso - fuggiasco perch condannato a morte - Gerardo Sepulveda Tapia,
meglio conosciuto come Ricardo Blanco), dello zio Pepe (anch'egli anarchico), e da
Salgari, Conrade Melville, che gli trasmetteranno l'amore per la scrittura e per
l'avventura.Comincia da giovane la sua attivit di scrittore militante: a soli quindici anni entr
nella Giovent comunista cilena, facendo conoscere la sua vena poetica presso riunioni
sindacali, scioperi e manifestazioni. Nei primi tempi ebbe rapporti difficili con la cultura
ufficiale e intellettuale del suo paese, che aveva nei suoi confronti un atteggiamento
snobistico. A soli vent'anni ottiene il Premio Casa de las Americas con il suo primo libro di
racconti, "Crnicas de Pedro Nadie" , evento che lo allontan dai connazionali accademici, ma
che lo privilegi grazie alla stima di uno dei pochi autori cileni che sempre riconobbe tra i suoi
punti di riferimento, Francisco Coloan
In seguito riceve una borsa di studio per corsi di drammaturgia per cinque anni, presso
l'Universit Lomonosov di Mosca. Qui resta solo 4 mesia causa di alcuni atteggiamenti
contrari alla morale pubblica" (causa di una relazione con la professoressa di letteratura slava
se non moglie del decano dell'Istituto ) viene infatti espulso; e cos la sua vita vagabonda
prende il via.Ritornadon in Cile,ha contrasti con il padre, viene allontanato dalla Giovent
comunista e decide di militare tra le file dell'Ejercito de Liberacion Nacional in Bolivia. In Cile
consegue il diploma di registra teatrale, allestisce spettacoli, scrive racconti, lavora alla
radio, diviene responsabile di una cooperativa agricola, entra a far parte del partito socialista
e della guardia personale di Salvador Allende.
Una rinascita per Sepulveda, tanto che afferma: "I mille giorni del Governo Popolare furono
duri, intensi, sofferti e felici. Dormivamo poco. Vivevamo ovunque e in nessun posto. [...] Noi
si che abbiamo avuto una giovent, e fu vitale, ribelle, anticonformista, incandescente,
perch si forgi nel lavoro volontario, nelle fredde notti di azione e propaganda.[...]
Studiavamo, leggevamo Marx eSartre, Gramsci e Ho Chi Minh, il Che e Willy Brandt, Marta
Harnecker e Olof Palme [...]. Ascoltavamo i Quilapayun e Janis Joplin, cantavamo con Victor
Jara, gli Inti-Illimani e i Mamas and Papas. Ballavamo con Hector Pavez e Margot Lodola, e
i quattro ragazzi di Liverpool facevano sospirare i nostri cuori."
Nei primi anni 70 si dedic allattivit politica, che prese posto anche negli scritti del
periodo, divisi tra teatro, programmi radiofonici e qualche racconto. Divenne membro attivo
dell'Unit Popolare Cilena e nel 73 entr nella struttura militare del Partito socialista,
diventando anche membro della guardia personale di Salvador Allende. Con il colpo di stato
del 1973 e la dittatura del generale Pinochet, Sepulveda viene catturato, interrogato,
torturato.Per sette mesi resta chiuso in una cella della caserma di Tucapel, uno stanzino largo
cinquanta centimetri, lungo un metro e mezzo, e cos basso da non potersi mai alzare in piedi.
Per due volte deve intervenire Amnesty International, che gli permette di essere scarcerato, e
di commutare la condanna a morte in un esilio della durata di otto anni. Anche dopo tutte
queste peripezie il suo spirito combattivo non si rassegn, Partecip infatti alla guerriglia di
altri paesi sudamericani. Invece di volare in Svezia, dove gli era stata promessa la cattedra di
drammaturgia presso l'Universit di Uppsala, Sepulveda scappa in Brasile e poi in Paraguay,
quindi a Quito (Ecuador) dove si congiunse al mondo degli Indios, dai quali impar la lingua,
lessenza della vera libert e il rispetto per i delicati equilibri del pianeta. Qui riprende a far
teatro e partecipa alla spedizione dell'UNESCO dedicata allo studio dell'impatto della civilt
sugli indios Shuar. Questa esperienza stimol il suo stile di scrittura riferito in parte alla
natura saccheggiata. Anni pi tardi, scrisse il suo libro di maggior successo internazionale," Il
vecchio che leggeva romanzi d'amore". Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" racconta
una storia poetica ambientata nella foresta amazzonica. In seguito ha vissuto a lungo tra
Parigi e Amburgo, e ora, dopo un periodo trascorso immerso nella natura della Foresta Nera,
ha preso dimora a Gijn, in Spagna, dove si divide tra l'attivit di scrittore e quella di ideatore
e direttore del Saln del Libro Iberoamericano.
Con "Un nome da torero" Seplveda sposa la biografia al thriller, l'azione alla geografia
sconfinata (un investigatore privato rincorre una cassa di monete d'oro nascosta in Patagonia
da due soldati della Gestapo) e con "La frontiera scomparsa" affronta la tematica
autobiografica della lotta, dell'esilio, della libert. Avventura e utopia tornano nel libro
seguente, "Incontro d'amore in un paese in guerra" raccolta di racconti che spaziano nei
labirinti della fantasia assoluta. L'intreccio tra favola e umanit si riverbera in tutte le opere
dello scrittore, come in "Diario di un killer sentimentale " e "Patagonia Express" , "Le rose di
Atacama2.
Dopo aver ottenuto la cittadinanza nicaraguese (sono gli anni in cui entra a far parte della
Brigata Simon Bolivar) e aver vissuto ad Amburgo, dal 1982 al 1986 lavora con Greenpeace.
Dal 1996 vive a Gijon, in Spagna, con la compagna Carmen, i figli, e il cane Zarko.
Con "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegn a volare" , da cui stato tratto il film

d'animazione "La gabbianella e il gatto", diretto da Enzo D'Al, Seplveda spiega ai fanciulli il
valore dell'amicizia e dell'uguaglianza, al di l delle razze e delle differenze trattando anche il
tema dell'inquinamento del mare, una tematica ancora viva. Nellultimo libro "Raccontare,
resistere. Conversazioni con Bruno Arpaia", Seplveda si confida sul lato pi avventuroso e
intimo della sua vita: gli amici, gli incontri con i grandi scrittori come Francisco Coloane e
Osvaldo Soriano, i momenti condivisi con i compagni, Hernan Rivera Letelier, Mario Delgado
Aparain, Mempo Giardinelli e Mario Benedetti. Rivive i festival letterari, le occasioni
dincontro pubbliche e private tra Parigi, Santiago, Gijon, Guadalajara, Roma e le tante
province italiane che ha visitato. Suo interlocutore Bruno Arpaia, egli stesso scrittore e
conoscitore della letteratura sudamericana.
Nel 2000 ha partecipato al Seminario organizzato dal Collegio dei traduttori del Premio
Grinzane Cavour , esperienza che ha portato alla pubblicazione, del racconto "Le cose
dellamore".
Riassunto.
Siamo nella citt di Amburgo. La scena colorata da un vecchio camion carico di rifiuti
abbandonato sul molo del grande porto e da grossi topi che escono da un tombino e
procurandosi dell'immondizia, rintanano nella fogna. Intanto i gatti del porto che difendono
gli uomini da questi piccoli esseri, assistono alla nauseante operazione.
A sovrastarli troviamo stormi di gabbiani che volano sininterrottamente e lanciandosi bucano
lacqua come frecce e risalendo a galla stringono le loro amate aringhe fra il becco.
Kengah una di loro; una giovane gabbiana dalle piume color argento,compie la sua prima
migrazione e sottost alle guide dei gabbiani pi adulti. Ma una spiacevole sorpresa sta per
osfuscarle la sua prima esperienza: mentre vola a pelo dacqua per procurasi qualche buona
aringa, viene coinvolta da una grande macchia di petrolio, provocata un incidente notturno
tra una petroliera e un mercantile. Quando Kengah si accorge del pericolo, prova a
liberarsene ,ma le sue ali sono gi impregnate dalla sostanza oscura, che le rallenta il
movimento di ogni singola piuma incollandola, compattandola e rendendola pi pesante.
Intuisce di essere condannata. Cerca in tutti i modi di procurarsi forza e dopo svariati
tentativi, ritirado le zampe e sbattendo energicamente le ali, riesce ad alzarsi leggermente in
volo.
Kengah riesce solo a sorvolare il porto, ma perdendo quota ,esausta e morente, precipita a
capofitto nelle fauci di Zorba, un gatto grosso e nero del porto, che intento a compiere une
pisolino sul terrazzo dellabitazione del suo giovane padroncino. Il gatto appena nota le
condizioni del povero pennuto promette a s stesso di provare a salvarla, cos dimostrando di
gi il suo cuore d'oro. Intanto la giovane gabbiana gli aveve riferito un compito
importantissimo. Infatti, sentendo che la morte la stava per assalire voleva deporre il suo
ultimo uomo di cui Zorba doveva occuparsene. Doveva dunque, insegnargli a volare appena
giovane; un compito abbastanza complicato per un gatto. Ma, comunque un compito che
Zorba, essendo un onesto gatto di porto, doveva mantenere. Nel frattempo voleva salvare la
nuova conoscente, chiedendo aiuto ai suoi vecchi e nuovi amici, Colonello Segretario e
Diderot. Igatti ricercarono un modo per salvare la giovane gabbianella che si rivolt nell'uso
della benzina. Ma al ritorno dalle ricerche, trovarono la giovane volatile morta che conservava
tra se il suo uovo. NellHarry, bazar del porto residenza di Diderot, lintellettuale del
gruppo, i gatti consultando l'enciclopedia cercano di prepararsi per affrontare questa nuova
situazione, cercano di farsi una cultur a sui gabbiani provano a scoprire metodi e strategie
per la cova e la cura dei piccoli e cos insieme portano avanti con determinazione la cova
delluovo anche se sono brevemente ostacolati inizialmente, dai gatti del porto e dall'umano
che nutre Zorba. Dopo dunque essersi ben informati affrontano lo schiudere dell'uovo che
avviene dopo tre settimane. Zorba si trova a fare da madre ad una gabianella che prender il
nome di Fortunata per via della sua coinvolgente storia. La nuova amica accolta con gioia ed
accudita con impegno dal gruppetto dei gatti del porto. Anche se la sua vita sempre tenuta
in tensione dai puntuali attacchi dei gatti del porto e dei topi, Zorba da buon genitore, anche
provocando paura agli aggressori, la protegge da ogni minaccia. Cos la gabianella cresce
sotto il severo Colonnello, l'intellettuale Diderot, il dinamico Segretario e l'amorevole Zorba.
Per, Fortunata stando a contatto con il genere felino, ne prende le abitudini dimenticandosi
quindi della sua vera natura che incidentalmente l'opposto. A ricordarle la sua diversit, era
Mattia, la scimmia che spinge Fortunata a rifiutare la sua vera natura. Inoltre, la stolta
scimmia le mette in testa l'idea che i gatti del porto si stanno occupando di lei solo per
nutrirsi 'delle sue penne' in futuro. Cos, Fortunata ha paura dello stato in cui vive, ma a
tranquillizarla c' Zorba che si prodiga nel crescerla cercando di farle comprendere come sia
bello essere un gabbiano e come sia importante non rinunciare alle proprie origini e alla
propria cultura, neppure per integrarsi in un gruppo di razza diversa. Il gatto, non ha
intenzione di renderla pranzo per gatti, ma vuole solo mantenere una promessa la quale
svolge con dedizione. L'impresa del volo per la gabbianella, appare disperata. Gli
incoraggiamenti dai parte dei suoi amici sono inutili perch la gabbianella non vuole volare,
terrorizzata dallidea di sollevare le zampe dal suolo e anche quando si convince a provare, i

risultati sono catastrofici. Ci che la blocca la convinzione di essere un gatto, che non
necessita dunque del volo che d'altronde una cosa impossibile. Ma gli autentici gatti,
credono nella natura di Fortunata cos studiano dall'enciclopedia vanno alla ricerca di un
modo per farle spiccare il volo. Ma il materiale trovato insufficente se non le 'istruzioni' di
Leonardo Da Vinci che in pratica si rivelarono inutili. Ormai privi di idee, i gatti pensano che
lunica e ultima soluzione potrebbe essere quella di chiedere consiglio a qualche umano,
consapevoli che per far ci dovranno per la prima volta infrangere una loro ferrea regola,
rompere un grande tab: quello di parlare con gli umani. Per questo per, erano molto
preoccupati perch temevano che dopo la scoperta di quest'ambiguit la vita per loro sarebbe
cambiata radicalmente. Andarono quindi alla ricerca di uomo riservato e gi strano di suo.
Dopo svariati tentativi, scelser il padroncino di Bobulina una gatta della citt. L'uomo era un
poeta, dunque una persona molto acculturata e nello stesso tempo instabile. Come diceva
Bobulina infatti ' E i bambini e i poeti,sanno volare con le parole e sono gli unici in grado di
sognare, di credere nei sogni...'. Il primo a presentarsi all'uomo fu Zorba. L'impatto come
previsto, non fu tranquillo, ma dopo aver ripreso le staffe l'uomo comprese tranquillamente la
situazione e promise al gatto di aiutare la sua amica a volare. Si incontrarono il giorno dopo
sul tetto della Chiesa di San Michele. Stranamente, l'uomo aveva scelto una giornata piovosa
per quell'incontro perch, come diceva, era quasi una spinta in pi per i gabbiani. Fortunata si
posizion e Zorba intervenne dicendo Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. acqua.
Nella tuavita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, unaltro si chiama vento,
un altro ancora si chiama sole e arriva sempre comeuna ricompensa dopo la pioggia. Senti la pioggia. Apri
le ali e senza pensarci due volte, spicc il volo. L'obiettivo per quando assurdo era stato
raggiunto, ci che rimaneva era solo una lacrima di Zorba.
Analisi dei personaggi.
Kengah: la gabbianella madre della futura Fortunata. Dopo essersi nutrita di aringhe, si
infrange nel mare sporco di petrolio, causa della sua prossima morte. Prima di morire per da
alla luce una piccola gabbianella che verr cresciuta dal 'nero e grosso' gatto. Prima di
partorire la piccola pennuta, Kengah combatte contro la morte che doveva gi in precedenza
stroncarla grazie anche all'amore materno.
Zorba: 'il gatto nero grande e grosso' E' un normalissimo gatto di porto che abita per in
un'abitazione 'umana'. Legato molto al suo padroncino che si occupa di lui fin da quando era
cucciolo, dopo averlo salvato, Zorba viene lasciato a vivere autonomamente nella sua
abitazione per un breve periodo in seguito ad una vacanza del padroncino(questo permette
anche lo svolgimento della storia). Il gatto presenta un forte carattere e un grande cuore.
Essendo un gatto di porto infatti, tenuto a mantenere le promesse che fa. Notiamo la sua
grande forza di volont anche all'inizio dell'opera nel momento in cui vuole salvare in ogni
modo Kengah sapendo che comunque non ce la far, e nel momento che prometter a lei e a
se stesso di avviare e concludere una nuova vita, ovvero quella di Fortunata. Nei confronti
della nuova nata infatti, si pone come un genitore che insegna alla propria figlia ad amare
quello che realmente, riuscendoci e compiendo il suo obiettivo. Sfora anche il tab pur di
compiere il giusto per la piccola, ottenendo la vincita e la fine del suo 'lavoro'.In Zorba per
notiamo anche un atteggiamento quasi aggressivo che tende per a concludersi solo per il
bene della piccola gabbianella (minaccia ai topi e ai gatti).
Gatti del porto e topi: di carattere arrogante, sembrano prendere una posizione di disturbo
nel racconto. Infatti dopo aver insultato Zorba si precipitano sulla moralit di Fortunata
facendola sentire minacciata dalla loro superiorit. Grazie a Zorba, vengono comunque
scacciati via.

Colonello: era un gatto dall'et indefinibile. Alcuni dicevano che aveva tanti anni quanti il
ristorante che gli dava alloggio, mentre altri sostenevano che era ancora pi vecchio. Ma la sua
et non importava, perch Colonnello possedeva uno strano talento per dar consigli a chi si
trovava in difficolt, e per quanto non risolvesse mai alcun problema, i suoi consigli per lo
meno davano un po'di conforto. Grazie alla sua vecchiaia e alla sua grande dote, Colonnello era
una vera autorit fra i gatti del porto. E' un personaggio che si trova sempre nella narrazione ,e molto
frequente il suo detto 'mi ha tolto miagolii di bocca' rivolto sempre al suo braccio destro Segretario. Il ruolo nel
racconto quello di aiutare Zorba nel suo obiettivo, perch secondo lui infatti, i gatti del porto devono aiutarsi a vicenda
senza mai abbandonare.
Segretario: , come detto prima, il braccio destro di Colonnello. E' sempre pronto a togliergli i miagolii di bocca e
questo ci fa pensare che sia quasi la 'mente' di Colonello, colui che lo spinge a compiere delle scelte corrette. Nel
racconto non ha un ruolo rilevante, se non quello di aiutare (insieme agli altri gatti d'altronde) Zorba nella ricerca di un
modo per far volare Fortunata.

Harry: era un vecchio lupo di mare che nei suoi cinquant'anni di navigazione per i sette mari si
era dedicato a raccogliere svariati oggetti trovati nei porti che aveva visitato.Diventato vecchio,
Harry aveva deciso di cambiare la sua vita di navigante con quella di marinaio a terra, e aveva
aperto il bazar con tutti gli oggetti raccolti. Il personaggio non per nulla rilevante, ma molto
importante il suo bazar, luogo in cui i gatti prendono conversazione e la gabbianella cresce.
Mattia: era la scimmia che abitava insieme a Diderot. Il suo ruolo nel racconto quello di
distrurbo allo svolgere. Infatti non permette a Zorba Segretatio e Colonello di entrare nel bazar
per innumerevoli volte, chiedendo loro il biglietto d'ingresso che per i gatti era nullo. Ma, la
figura d'antagonista si presenta quando troviamo Fortunuata gi adolescente. Infatti arrivati a
questo punto, Mattia fa un 'lavaggio al cervello' alla piccola volatile dicendole che i gatti si
occupano di lei nutrendola e mantenendola in salute, solo per farla ingrassare e cibarsi di lei in
seguito, come illustra la natura felina. Fortunata cede a questa sua provocazione ma in seguito
viene rassicurata da Zorba.
Diderot: il gatto intellettuale del gruppo. Pronto a sfogliare le sue enciclopedie per sapere
tutto su ogni termine, offre aiuto a Zorba. La sua una figura molto importante perch funge
quasi da carta d'identit dei gabbiani, offrendo tutte le informazioni. Grazie a lui infatti, Zorba
scopre come salvare Kengah (invano) con l'uso della benzina; scopre il sesso di Fortunata,
scopre il metodo di Leonardo Da Vinci per farla volare e come ultima e importantissima cosa,
grazie a lui si rivolge all'umano che concluder la missione.
Fortunata: la gabbianella, figlia biologica di Kengah e figlia di Zorba. Fortunata certamente,
insieme a Zorba un personaggio principale. Di lei abbiamo attraversato gran parte della sua
vita: dalla nascita al volo. L'abbiamo vista crescere e incontrare le sue paure. Fortunata
conserva per molto tempo un carattere infantile proprio perch non conoscendo il vivere della
sua natura costretta, vivendo con i felini, a trattenersi per molti aspetti. Non sa infatti come
difendersi dai gatti-antagonisti e dai topi che la minacciano da adolescente perch non conosce
le sue forze. Questa non conoscenza di s stessa la porta anche a credere impossibile il fatto di
imparare a volare. Vivendo con i gatti infatti
si calata nella loro figura, acquisendo le loro capacit ma perdendo le proprie. Ma, comunque,
la piccola gabbianella dalle piume argentate, maturer tutt'un tratto nella parte finale, dove
incontrer per la prima volta se stessa. Incoraggiata infatti dagli sforzi della sua 'famiglia' e
dalle parole del poeta che sono accompagnate dalla pioggia, riesce finalmente a spiccare il
volo e riconoscersi.
Bubulina: era una bella gatta bianca e nera che passava lunghe ore tra i vasi di fiori di una
terrazza. Tutti i gatti del porto passavano lentamente davanti a lei nel tentativo di
impressionarla, ma Bubulina rimaneva impassibile, e accettava solo l'affetto di un uomo che si
piazzava sulla terrazza davanti a una macchina da scrivere. L'uomo in questione la 'chiave
del volo'. Grazie a Bubulina infatti Zorba riesce a mettersi in contatto con il padroncino
violando il tab. Anche se di poca presenza, la figura di Bubulina d'aiuto per compiere, ancora
una volta, l'obiettivo.
Uomo: Era un umano strano, un poeta, che a volte rideva dopo aver letto quello che aveva
appena scritto, e a volte appallottolava i fogli senza nemmeno guardarli.La sua terrazza era
sempre inondata da una musica dolce e malinconica.
I gatti scelgono quest'uomo per far volare Fortunata, perch come dice Zorba "Forse non sa
volare con ali d'uccello, ma ad ascoltarlo ho sempre pensato che voli con le parole". A
presentarsi per primo all'uomo Zorba. Ovvimanete al primo impatto l'uomo completamente
confuso; non tutti i giorni si sente parlare un gatto. Ma, dopo aver realizzato che al situazione
per quanto impossibile era concreta,e dopo aver ascoltato la storia di Zorba, lieto di aiutarlo.
Accompagna infatti il gatto e il suo obiettivo fino alla fine e parteciper insieme a lui alla vista
del primo volo di Fortunata; parteciper alla realizzazzione del proprio lavoro, di quello di Zorba
e di quello degli altri gatti.
Periodo storico: Non abbiamo notizie che ci facciano cogliere il tempo in cui avviene la vicenda.
Possiamo collegare il periodo in cui si svolge la storia con il periodo della sua pubblicazione
ovvero nel 1996.
Il poeta avr sicuramente preso ispirazione dall'incidente petrolifero della Exxon Valdez nel
1989. La nave si incagli in una scogliera dello stretto di Prince William un'insenatura del golfo
di Alaska disperdendo in mare 40,9 milioni di litri di petrolio. Per una serie di equivoci nella

linea di comando vi fu un cambio di rotta effettuato troppo lentamente e la nave urt contro
una scogliera disperdendo nell'ambiente circa 42.000 m di greggio e inquinando 1.900 km di
coste. Migliaia di animali perirono a causa della fuoriuscita, la stima fu di 250.000 uccelli
marini, 2.800 lontre, 300 foche, 250 aquile di mare testabianca, 22 orche e miliardi di uova
di salmone e aringa. Altri disastri petroliferi avvenuti nel 1996-97 che non sono stati
evidenziati ma che comunque hanno disturbato l'amibiente animale e vegetale sono:
North Rhode
19 gennaio 1996
Cape Island
19 [4
.0 2]
00

Nakhodka
(petroliera)

Mare del
Giappone

Dicembre
del1997

Julie N.

Portland
(Maine)

27
[4
settembre1 58
6 5]
996

Sea Empress

15
Galles, Reg
febbraio 1
no Unito
996

Luoghi:
Amburgo: la citt in cui avvengono i fatti narrati. A sua volta la citt viene divisa in tanti
piccoli luoghi in cui i personaggi vivranno le loro avventure.

Mar del nord: Qui sopra la foce del fiume Elba i gabbiani(tra cui Kengah) volano alla
ricerca di aringhe. Al di l della linea costiera il paesaggio diventava di un verde
intenso.Era un enorme prato nel quale spiccavano le greggi di pecore che pascolavano
al riparo delle dighe, e i pigri bracci dei mulini a vento. In questa immensa distesa
azzurra che a breve, a causa del petrolio, diventer nera, Kenagh ci si immerge per
errore, conducendosi passo passo alla morte. Per quanto poco preso in cosiderazione
proprio il Mar del Nord, il luogo principale da cui si crea in seguito il significato della
vicenda.
Balcone- casa di Zorba: Qui giunge per la prima volta Kenagh moribonda che vuol
essere salvata da Zorba. Questo anche il luogo della promessa. Infatti, Kenagh
percependo la morte riferisce a Zorba che tra breve deporr un uovo. Inoltre in questo
posto Zorba cover l'uovo da cui nascer Fortunata. La piccola gabbianella vivr qui i
suoi primi giorni di vita, andando in contro ai pericoli provocategli dai gatti di porto e
dall'arrivo dell'umano che nutriva Zorba.
Bazar di Harry: a prima vista poteva sembrare un disordinato negozio di oggetti
strani, un museo di bizzarrie, un deposito di macchine inservibili, la biblioteca pi
caotica del mondo, o il laboratorio di qualche dotto inventore di aggeggi impossibili da
definire. Ma in realt era un luogo in cui erano conservati milioni di oggetti strani che
collezionava il proprietario, Harry un vecchio lupo di mare. All'interno vi abiatavana
Diderot e la scimmia Mattia. Proprio perch vi abitava il gatto intellettuale, il posto era
costellato di enciclopedie. Qui i gatti prima e dopo la nascita di Fortunata, vanno alla
ricerca di informazioni riguardo i gabbiani. Inoltre, all'interno la gabbianella trascorre la
sua adolescienza, messa in pressione dai topi, questa volta.
Dimora dei topi: Un luogo molto buio puzzava di umidit e sudiciume. Qui Zorba
discusse con il capo dei topi, dicendo lui di lasciare in pace Fortunata giungendo per
solo ad un patto. La gabbianella sarebbe stata lasciata libera solo se Zorba
permettesse ai topi di transitare liberi nel cortile del porto di notte.

Dimora di Bubulina: Qui Zorba incontrer Bubulina, la gatta e la convincer a farlo


parlare con il suo padroncino che lo aiuter nel suo compito. Entrato all'interno Zorba
rompe il tab e parla con l'umano che inizialmente spaventato e stupito da tale
azione da parte del gatto, ovvero quella di comunicare. Qui l'umano accetta la
richiesta di dare una mano.
Chiesa di San Michele: qui, nei pressi del campanile, la gabbianella compie il suo primo
volo. Quel giorno pioveva e dai gradini si innalzava un odore di terra umida.I fasci di
luce colpivano in pieno la sua struttura slanciata rivestita di lastre di rame che il
tempo, la pioggia e i venti avevano coperto di una patina verde.
Edizione: Salani Editore
Numero pagine: 117
Prezzo: 7.00
Riflessioni personali:
Ci sono libri piccoli che raccontano storie grandi.
Questo libro oltre a presentarci

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