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Marcovaldo

• 1 Funghi in città Un giorno Marcovaldo, aspettando il tram, nota dei funghi che stanno
spuntando da un’ aiuola, così, tornato a casa promette alla famiglia che questa settimana
avrebbero mangiato dei funghi. La mattina seguente torna a ricontrollare, ma si accorge che
lo spazzino Amadigi lo sta guardando. Marcovaldo passa il resto della giornata nei pressi
dell’aiuola ad osservare le mosse dello spazzino; la sera stessa piove e la mattina seguente
Marcovaldo va a cogliere i funghi ma nota che anche Amadigi li sta raccogliendo, così
Marcovaldo invita le persone alla fermata del tram a raccogliere i funghi e la sera stessa si
rivedono tutti nella stessa corsia d’ospedale.
• 2 Villeggiatura in panchina Marcovaldo si sveglia per andare al lavoro e sospira sognando
di svegliarsi, un giorno, con il suono degli uccelli che cantano sugli alberi. Così decide che
può provare l'esperienza di dormire un giorno fuori, su una panca in un giardino pubblico.
L'indomani si prepara, arriva nella piazza ma scopre che il suo posto immaginato è
occupato. Sceglie quindi di aspettare finché non si fosse liberata. Dopodiché Marcovaldo si
sdraia e prova a dormire. La sua notte sarà occupata da molti più rumori di quelli previsti e
ogni ora sarà costretto a svegliarsi spaventato. La mattina successiva ripenserà alla pessima
idea avuta.
• 3 Il piccione comunale Un giorno Marcovaldo vede uno stormo di beccacce in alto nel
cielo e decide di inseguirle essendo sopra il suo veloce triciclo. Correndo e non rendendosi
conto della strada viene fermata e multato. Arrivato a lavoro il capo scopre dell'episodio e
rimprovera Marcovaldo, ma quest'ultimo, sapendo di essere di fronte a un ex cacciatore, gli
racconta la storia degli uccelli e il capo si incuriosisce. Vedendo il capo interessato,
Marcovaldo decide di provare a catturarne una, così costruisce una trappola sul tetto della
palazzina in cui abita e attende che dei piccioni si incastrino. Intanto il rumore attira la
padrona di casa che scopre cosa sta combinando il suo coinquilino. Per Marcovaldo iniziano
i guai.
• 4 La città smarrita nella neve Durante una giornata invernale Marcovaldo è costretto ad
andare a lavorare a piedi. Una volta giunto di fronte al capo, viene dato un brutto compito a
Marcovaldo: spalare la neve accumulata davanti alla ditta, così da liberare il passaggio.
Divertito un gruppo di colleghi inizia a buttargli la neve addosso e Marcovaldo inizia a
starnutire. Questo, però gli darà modo di liberare la strada perché l'aria dello starnuto
provocherà una tromba d'aria utile per cacciare via la neve.
• 5 La cura delle vespe Marcovaldo è seduto su una panchina col signor Rizieri, un vecchio
che ha tanti acciacchi. Il signor Rizieri legge sul giornale che i suoi reumatismi si possono
curare con una puntura di vespa, così Marcovaldo va a catturarne una che punge il signor
Rizieri e che lo aiuta, infatti, a risolvere i suoi dolori. Marcovaldo ne cattura altre e
s’improvvisa medico finché suo figlio Michelino, andando a prendere le vespe, fa cadere il
barattolo nell’alveare e le vespe lo inseguono fino a casa. A casa, però ci sono tutti i clienti
del padre, le vespe pungono Marcovaldo e i clienti, che imprecano contro di lui in ospedale.
• 6 Un sabato di sole sabbia e sonno A causa dei suoi dolori dovuti ai suoi reumatismi,
Marcovaldo va dal dottore che gli consiglia di fare delle sabbiature. Quindi decide di
andare al fiume perché lì avrebbe trovato sabbia e sale sufficienti. Sale su una chiatta e dice
ai figli di ricoprirlo, iniziando la cura. Per sbaglio Filippetto, però, molla l’ormeggio, così
Marcovaldo si trova sulla deriva del fiume… Ossessionato dal non muoversi per non
rovinare il lavoro fatto sul suo corpo, non si sposta finché la chiatta s’incaglia e Marcovaldo
viene fiondato in aria.
• 7 La pietanziera Marcovaldo si rende conto di mangiare sempre lo stesso cibo da giorni e,
oltre ad annoiarsi, questo sa che non gli fa bene; mentre torna al lavoro con la pietanza, un
bambino da una finestra gli chiede di fare cambio merenda, dandogli le cervella fritte,
mentre Marcovaldo gli darà salsiccia e rape. Durante lo scambio, però, arriva la badante del
bambino e Marcovaldo è costretto a scappare, lasciando sia il suo, di pranzo, sia quello che
gli era stato donato.
• 8 Il bosco sull’ autostrada Marcovaldo non ha più legna da ardere per la stufa, quindi esce
con una sega a cercarla. Nel frattempo i suoi figli vanno a cercare un bosco vicino
all’autostrada. Lo trovano e tornano a casa con della legna pronta per il fuoco. Per questo
Marcovaldo decide di imitarli e andare anche lui alla ricerca di rami. Scoprirà presto, però,
che stava avvenendo un atto vandalico e un poliziotto per pochissimo non scoprirà anche il
furto di Marcovaldo.
• 9 L’ aria buona Il medico dice ai figli di Marcovaldo di respirare un po’ di aria buona, e di
andare per esempio in collina. Marcovaldo accetta e partono. Verso sera degli uomini
arrivano vicino a casa loro e iniziano a parlare con Marcovaldo. Uno di questi gli racconta
che loro non scendono mai dalle colline, vivono in quei luoghi da tempo. Così Marcovaldo,
anche se i figli vogliono andare ancora sulla collina, non ci torna più.
• 10 Un viaggio con le mucche La famiglia di Marcovaldo, insieme a lui, assiste al passaggio
di mucche sul loro viale. Il figlio Michelino corre a fiaco della mandria e si allontana
troppo da casa. Marcovaldo, disperato, inizia a chiamarlo ma non lo vede neanche in
lontananza. Sconsolato si ferma e aspetta che ritorni. Micheelino tornerà una settimana dopo
in groppa a una mucca e il padre, pensando si sia divertito, inizia a sentire i suoi discorsi. Si
scoprirà che Michelino non ha fatto altro che lavorare e anche sottopagato.
• 11 Il coniglio velenoso Marcovaldo, mentre è ricoverato in ospedale, vede un coniglio
bianco. Una volta capito non essere un'allucinazione decide di portarselo via per accudirlo e
dargli da mangiare. In realtà l'animale apparteneva al medico e si scopre, inoltre, che era
affetto da una gravissima malattia. Intanto la moglie di Marcovaldo manda i bambini a
uccidere l'animale così da poterlo cucinare e mangiare, ignara di tutto ciò. Ma i bambini
vogliono salvare la vita al povero coniglio, quindi lo abbandonano su un terrazzo. Il
coniglio, sconsolato, decide di togliersi la vita e si getta da una grondaia.
• 12 La fermata sbagliata Una volta finito il film che Marcovaldo stava guardando al
cinema, esce e si perde per la strada, in preda a un sogno o delirio in cui, con ancora le
immagini del film nella testa, si vede su un aereo diretto a Bombay.
• 13 Dov’ è più azzurro il fiume? Marcovaldo è insieme alla sua moto, diretto al fiume per
cercare un posto in cui pescare. Trova un lago in cui l'acqua è azzurrissima e l'ambiente è
silenzioso abbastanza da sembrargli un sogno. Marcovaldo decide che sarà quello il posto in
cui pescherà, e, una volta che riesce a farsi prestare tutto l’equipaggiamento necessario,
parte. Qui pesca una quantità enorme di pesce ma, mentre si accinge a tornare a casa,
incontra un vigile che gli spiega il perché dello straordinario colore dell’acqua, ovvero la
fabbrica di vernici che vi scarica i suoi colori.
• 14 Luna e Gnac Davanti alla casa di Marcovaldo c’è un'insegna che si accende e si spegne
ogni venti secondi. Marcovaldo spiega ai suoi figli che a causa di quell'enorme aggeggio
non si riescono a vedere le stelle. Michelino ,fionda alla mano, provvede subito e per alcuni
giorni Marcovaldo si gode il cielo stellato. Ma il guasto viene riparato e la nuova scritta è
ancora più luminosa e funzionante della vecchia
• 15 La pioggia e le foglie Marcovaldo deve occuparsi di una pianta che è all'interno della sua
ditta e per non trascurarla la porta a casa. Ogni giorno va in giro con la sua pianta e sopra la
sua bici, anche durante la pioggia. Così facendo la piantina diventa una pianta gigante così
Marcovaldo decide di sostituirla con una nuova e più piccola. Intenerito, cambia idea, ma la
pianta è ormai troppo stanca e non riesce a prendersi cura di tutte le sue foglie. Inizierà
quindi a perderle pian piano, rimanendo senza più la forza di farne nascere di nuove.
• 16 Marcovaldo al supermarket Marcovaldo va con la sua famiglia al supermarket ma,
essendo senza soldi, si limita a girare per i reparti con il carrello, senza prendere nulla. Ad un
certo punto, però, decide di togliersi uno sfizio e inizia a mettere nel carrello tutti i suoi
sognati acquisti. Presto anche la famiglia lo imita e si ritrovano con il carrello pieno zeppo,
senza possibilità di muoversi. Decidono di svuotare tutto nelle fauci di una gru.
• 17 Fumo, vento e bolle di sapone I figli di Marcovaldo vogliono arricchirsi con i buoni
delle pubblicità di detersivi che vengono offerti al supermercato Pensano di poterli poi
rivendere, ma l'operazione fallisce perché si scopre una concorrenza all'interno delle stesse
ditte di detersivi. I figli decidono quindi di liberarsi dei buoni e dei detersivi, buttandoli nel
fiume. Il sapone, però, sciogliendosi diventa schiuma e poi bolle che salgono su per il cielo
mischiandosi con il fumo delle ciminiere.
• 18 La città tutta per lui Marcovaldo passeggia lungo le strade della sua città totalmente
vuota perché è estate e sono tutti via. Si ritrova a fare azioni insolite come seguire un gruppo
di formiche, camminare in mezzo alla strada con il semaforo rosso... Capisce subito che il
piacere che prova è immenso perché può vedere tutto da prospettive diverse. Ma si imbatte
in una troupe che gira un servizio giornalistico. A Marcovaldo sembra, per un momento, che
la città di tutti i giorni abbia ripreso il posto di quella, per un momento, intravista o forse
solamente sognata.
• 19 Il giardino dei gatti ostinati Marcovaldo è un gattofilo, amante del mondo dei gatti.
Durante una giornata autunnale ne vede uno e inizia a seguirlo. Questo gatto lo conduce nei
pressi del lussuoso ristorante dove il cuoco sta prendendo una trota dall'acquario. Il micio
appena la vede gliela ruba di mano, e Marcovaldo, determinato a riprendersela, segue il
gatto traditore. Arriva di fronte a una signora che abita in una villa bellissima nei dintorni
che ha in mano la trota sottratta al gatto. La donna aveva ogni tipo di animale in casa, rane,
uccelli, topi... Marcovaldo viene a scoprire, giorni dopo, che la vecchia marchesa è morta e
la sua casa è stata data in mano ai lavori edilizi, spesso interrotti dall'andirivieni degli
animali.
• 20 I figli di babbo natale A Natale Marcovaldo viene incaricato dalla ditta per cui lavora di
consegnare i regali ai suoi colleghi e ai loro figli. Decide di portare con sé suo figlio
Michelino che regala a un bambino triste un martello, dei fiammiferi e un tira sassi con cui
distrugge e incendiare casa sua. Quel bambino è il figlio del responsabile incremento vendite
natalizie che decide di regalare a tutti i suoi regali distruttivi.

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