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I Promessi Sposi: la parodia

MANZONI (battendo sulla sua macchina da scrivere) Dunque, incominciamo... Correva


l'anno 1628...

MILLESEICENTOVENTOTTO (correndo per un tratto e poi fermandosi, per


asciugarsi la fronte e bere un sorso dalla bottiglietta d'acqua) Ffff!

MANZONI E in quel lamo del rago di Como... (si fermò, aggrottando la fronte. Poi alzò
le spalle e continuò.) ... due Bravi cuocevano un uovo. Su quella strada, Don Abbondio
era solito fare la sua passeggiata quotidiana.

DON ABBONDIO (sorrise alla telecamera e cominciò a canticchiare sottovoce,


ammiccando. Sperava tanto che un giudice di XFactor lo notasse. Il suo più grande
sogno era diventare un cantante ballerino.)

MANZONI Sfortuna volle che quel giorno Don Abbondio incontrasse due degli
individui che temeva di più: i bravi. No, scusate... i cattivi. I cattivi che fanno i bravi.

BRAVO 1 Salve, Don Abbondio.

BRAVO 2 Riverisco.

DON ABBONDIO (spaventato) Cosa-cosa volete?

BRAVO 1 Vogliamo lo scrigno di Davy Jones.

BRAVO 2 Riverisco.

Manzoni studiò dubbioso la frase che aveva appena scritto e, rileggendola, sentì che non
andava. Cancellò l'ultimo pezzo e lo riscrisse.

DON ABBONDIO (spaventato) Cosa-cosa volete?

BRAVO 1 Vogliamo distruggere Gotham City.

BRAVO 2 Riverisco.

Ancora Manzoni non si sentì sicuro su quanto aveva battuto. Eliminò quelle battute che
non lo convincevano e le riscrisse.

DON ABBONDIO (spaventato) Cosa-cosa volete?

BRAVO 1 Vogliamo diventare Maestri Pokémon.


BRAVO 2 Riverisco.

Un presentimento suggerì a Manzoni che quell'idea non era poi così buona. Quindi
cancellò di nuovo.

DON ABBONDIO (spaventato) Cosa-cosa volete?

BRAVO 1 Vogliamo sposarci.

BRAVO 2 Riveris... COSA?!

MANZONI Decisamente no. (rimosse risoluto quelle ultime stringhe e scrisse per
quella che sperava essere l'ultima volta)

DON ABBONDIO (spaventato) Cosa-cosa volete?

BRAVO 1 Vogliamo impedire il matrimonio di Renzo e Lucia.

BRAVO 2 Riverisco.

Manzoni finalmente pensò di essere sulla giusta strada, quindi continuò.

DON ABBONDIO Io non capisco... ma cos-

BRAVO 1 Ebbene, parrino, si dice che domani VOI vorreste maritare Renzo Tramezzino
e Lucia Mortadella. Questo matrimonio non s'ha da fare!

BRAVO 2 Riverisco.

DON ABBONDIO (deglutendo) Ma... il ristorante... le bomboniere...

BRAVO 1 Se non obbedisci, noi lo diciamo al nostro padrone.

DON ABBONDIO Il vostro-vostro padrone? Chi...

BRAVO 1 Lord Voldemort!

Manzoni scosse la testa. "Ci risiamo" pensò. Aveva bisogno di un nome più particolare...
che saltasse all'occhio... stuzzicante... vistoso, ma nello stesso tempo piacente... magari
un pizzico esotico...

BRAVO 1 Jafar!

Lo scrittore fece una smorfia. Pensava a qualcosa di più prolungato... un nome da


assaggiare piano piano... magari qualcosa con 'Don' davanti...
BRAVO 1 Don Chisciotte!

Manzoni ci pensò un attimo, ripetendosi che c'era quasi. Com'è che si chiamava quel
giocatore portoghese del Real Madrid...?

BRAVO 1 Don Ronaldo!

Fuochino...

BRAVO 1 Don Rodrigo!

Perfetto!

DON ABBONDIO (tremando come una foglia) Oh... beh, se lo dice lui... sarà meglio
obbedire, eh?

BRAVO 1 Bravo, bravo.

BRAVO 2 Grazie!

BRAVO 1 Non dicevo a te.

BRAVO 2 Riverisco.

BRAVO 1 Quindi tutto chiaro, pinguino? Né ora, né mai!

DON ABBONDIO Nemmeno alla fine del romanzo...?

BRAVO 1 Mai!

DON ABBONDIO Ok...

BRAVO 1 Mai!

DON ABBONDIO Sì, ho ben inteso.

BRAVO 1 Mai!

BRAVO 2 Riverisco.

DON ABBONDIO Oh beh... che rompi. (aprì il breviario e sgusciò via, fischiettando)

Perpetua, la domestica di Don Abbondio, stava pulendo i vetri, canticchiando come


Cenerentola. Dopo un po', udendo un rumore improvviso, si voltò.
DON ABBONDIO (accasciandosi pesantemente su una sedia) Quello che è successo
oggi non te lo potrai mai immaginare! Il problema è che non posso dirtelo, non posso...
non posso dirti che ho incontrato due Bravi... e non posso neanche fare accenno del fatto
che mi hanno minacciato! Non posso confidarti che non vogliono che io celebri il
matrimonio di Renzo e Lucia... e non posso renderti partecipe del fatto che, dopo che
i Bravi se ne sono andati, ho detto una parolaccia... sai, quella che finisce con 'culo'...
non posso dirti che non mi sono lavato i denti dopo mangiato, ieri... e oggi non mi sono
neanche pulito i piedi sullo zerbino prima di entrare a casa... adesso che ci penso, non
posso dirti nemmeno che non mi cambio le mutande da un paio di settimane. Non posso
dirti tutto questo. Lo capisci, vero?

PERPETUA Ehm, certo.

DON ABBONDIO Vuoi sapere altre cose che non posso dirti?

PERPETUA Credo che ne farò a meno.

DON ABBONDIO (inclinando lo schienale della sedie e sbuffando) Oh, beh... allora
fammi un tè.

Perpetua andò in cucina.

DON ABBONDIO (sussurrando) Che cosa dirò a Renzo... non posso di certo dirglielo.

Bussarono alla porta.

RENZO Don Abbondio! Don Abbondio! C'è nessuno?

DON ABBONDIO (con un gemito strozzato) Non ci sono!

RENZO (deluso) Oh, vabbè, allora passo più tardi.

Don Abbondio tirò un sospiro di sollievo, smorzato poi all'udire la voce di Perpetua.

PERPETUA (aprendo la porta) Renzo! Cerchi il curato?

RENZO Mi ha detto che non è in casa.

PERPETUA Oh, certo che c'è.

Don Abbondio tirò fuori una serie di imprecazioni da fare invidia a un Bravo con un
piede sotto al culo di un rinoceronte in sovrappeso.

RENZO (entrando) Allora, signor curato, a che ora il matrimonio?

DON ABBONDIO (sudato) È rimandato.


RENZO Ma come... ? Il ristorante... le bomboniere!

DON ABBONDIO (cambiando argomento) Parlando francamente, Renzo, tu sei sicuro


di sposare Lucia?

RENZO Certo.... certo che lo sono!

DON ABBONDIO Pensaci bene... non è tutto rose e fiori come sembra... pensa alle urla
dei mocciosi... alle riunioni di condominio... alle bollette da pagare...

RENZO Non capisco dove vuole andare a parare!

DON ABBONDIO Non est faciles et fattibile fornire spiegatione, filio meo...

RENZO (indispettito) Non ho mai capito il linguaggio farfallino.

DON ABBONDIO (stizzito) Non puotus celebrares matrimoniis.

RENZO Io...

DON ABBONDIO Carpe diem, cogito ergo sum, mens sana in corpore sano!

RENZO (preoccupato) Che le prende?! Chiamo l'esorcista?

DON ABBONDIO De gustibus non est disputandum.

RENZO (agguantando IL, il dizionario di latino e sfogliandone le pagine in modo


frenetico) Mi dica almeno che declinazione è-

DON ABBONDIO Esci da mea domus! (lo condusse nuovamente verso la porta e lo
spinse fuori)

RENZO (piombando in giardino, confuso) Cosa sta succedendo?

PERPETUA (spolverando le siepi) Niente, ragazzo... Don Abbondio è sempre stato un


po' schizofrenico... più o meno da quando Juan, il suo personaggio preferito del Segreto
è stato ucciso da Enriqueta... si aggiunge anche il fatto che quei bravi di Don Rodrigo
l'hanno minacciato affinché non si celebri il tuo matrimonio! Puoi ben capirlo perché è
così alienato...

RENZO Cosa?

PERPETUA Cosa cosa?

RENZO Come cosa cosa!


PERPETUA Cosa come cosa cosa?

RENZO Oh, lascia perdere! Gliela farò pagare!

PERPETUA A Don Rodrigo?

RENZO No! A Enriqueta! (gli salirono le lacrime agli occhi) Juan era anche il mio
personaggio preferito! (si diresse verso casa, soffocando il pianto nella manica della sua
giacca)

Renzo arrivò a casa di Lucia e fece per entrare dalla porta, quando un'amica di Lucia
uscì e gli sbarrò la strada.

AMICA DI LUCIA Alt!

RENZO Devo parlare con Lucia.

AMICA DI LUCIA Lo sposo non può vedere la sposa prima del matrimonio!

RENZO Ma è importante!

AMICA DI LUCIA Non me ne frega un fico secco, imbavagliato e buttato da un ponte!

RENZO Ma potrebbe non esserci più nemmeno un matrimonio!

AMICA DI LUCIA Tutte scuse! Sai quanti matrimoni sono saltati perché lo sposo non
poteva aspettare?

RENZO Ma...

AMICA DI LUCIA Io gliel'avevo detto a Lucia di non sposare un buono a nulla come te!
Ma lei non mi ha ascoltato e adesso...

AGNESE (aprì la porta e spiaccicò l'amica di Lucia sulla parete) Renzo! Che...
mmm... piacere vederti!

TESTA DELL'AMICA DI LUCIA Sbam!

RENZO Don Rodrigo vuole impedire il mio matrimonio!

AGNESE (s'illuminò d'immenso) Che cul... ehm, che grave disgrazia! Toh, prendi questi
quattro Happy Meal e portali a quel mafioso dell'avvocato Azzeccagarbugli!

RENZO Ma non erano capponi?


AGNESE I capponi fanno ingrassare! (gli sbattè gli Happy Meal fra le braccia) Ci si
vede!

RENZO Hai ragione! (sorrise genuinamente. Poi guardò gli Happy Meal) Aspetta,
ma...?

Ma Agnese gli aveva già chiuso la porta in faccia.


Renzo alzò le spalle e si avviò verso casa dell'Azzeccagarbugli, non udendo la voce di
Agnese che strillava felice dall'interno.

VOCE DI AGNESE Che gossip, ragazze! Mia figlia non sposerà quel testa di banana di
Renzo! (rumore di un tappo di champagne che salta in aria)

RAGAZZE Yuu-huu!

LUCIA ...

Renzo arrivò a casa dell'Azzeccagarbugli. Venne fatto accomodare in sala d'attesa.

SEGRETARIA (gli tolse gli Happy Meal dalle mani) Prego, prenda il numero e si sieda.

RENZO Ma perché devo prendere il numero se non c'è nessuno?

SEGRETARIA (ignorandolo e dirigendosi verso il bancone) Serviamo


il numero... 1! (esclamò contenta, al microfono)

RENZO Ma...?

SEGRETARIA L'ho comprato giusto ieri! (orgogliosa) Non vedevo l'ora di provarlo!

RENZO Ok...

Renzo si alzò ed entrò nella stanza dell'Azzeccagarbugli.

AZZECCAGARBUGLI Venga avanti, figliolo! Lei è il signor...?

RENZO Lorenzo Gianpierpaolo Zebedeo Marcogiovanni Achille Tramezzino.

L'avvocato iniziò a scriverlo in un documento, ma poi si accorse che non ci entrava e


desistette.

RENZO Dottore... io mi vorrei sposare, ma Don Rodrigo me lo impedisce!

AZZECCAGARBUGLI (imperturbabile) Beh?

RENZO Mi scusi?
AZZECCAGARBUGLI Dove sta il problema?

RENZO Cosa... ma è legale?

AZZECCAGARBUGLI Legale? Legalissimo! E ora... segretaria!

La segretaria entrò dalla porta.

SEGRETARIA Sì, signor avvocato?

AZZECCAGARBUGLI Dai la parcella al caro figliolo. Ah, e portami un Happy Meal.

RENZO Ma...

AZZECCAGARBUGLI Sono 5000 euro, grazie.

RENZO Ma non ho tutti questi soldi! In più non mi ha aiutato minimamente!

AZZECCAGARBUGLI Senti un po', Baldassarre... (con tono mafioso) i soldi devi


sganciare.

RENZO Io...

Due Bravi entrarono dalla porta con una clava e un legno nodoso e lo colpirono sul
cranio.
Poche ore dopo, Renzo si risvegliò in un vicolo, nudo e senza un rene.

RENZO (sconsolato) ...

Renzo bussò alla casa di Lucia. Aprì un'altra amica di Lucia.

ALTRA AMICA DI LUCIA Allarme! Renzo vuole attentare alla virtù di Lucia prima
delle nozze!

RENZO (coprendosi i gioielli di famiglia) No, non è come può sembrare...

LUCIA Renzo!

RENZO Lucia! Non sai quante ne ho passate...

LUCIA Vieni...

I lettori si guardarono tra di loro, ridacchiando.

LUCIA Non in quel senso.


I lettori chinarono la testa, delusi.

Qualche minuto più tardi, Renzo era seduto sul divano della cucina con un vestitino a
fiori rosa e blu indosso. Agnese si era giustificata dicendo che non aveva altro. Ma noi
sappiamo che, in realtà, voleva solo farsi quattro risate.

RENZO Don Abbondio è stato minacciato dai Bravi di Don Rodrigo che gli hanno
imposto di non celebrare il nostro matrimonio!

LUCIA Oh, è terribile!

AGNESE (facendo capolino con la testa) Sta arrivando Fra Cristoforo Colombo.

FRA CRISTOFORO COLOMBO (che noi chiameremo affettuosamente FRA) Defecatio


matutina tamquam medicina.

TUTTI Amen!

FRA Ave, fratelli! Giuro sulla mia Bibbia preferita che celebreremo questo matrimonio!

LUCIA Come?

FRA Faremo un matrimonio a sorpresa nella casa di Don Abbondio! (sorridendo)

Tutti lanciarono grida di giubilo.

FRA (diventando improvvisamente tetro) Dopo averlo ucciso.

TUTTI Ma...?!

FRA E poi seppelliremo il corpo con tanti onori, facendo una


preghierina ciascuno. (annuì, solenne)

TUTTI Ma...?!

FRA Ma prima lo dissezioneremo per donare gli organi a qualche associazione


malavitosa e farci i soldi! (ghignò in modo folle)

TUTTI Ma...?!

FRA E metteremo la bara in un grande mausoleo bianco, per poi visitarlo ogni domenica
e donargli tanti fiori. (unì le mani in gesto di preghiera) Che Dio l'abbia in gloria!

LUCIA La sua bipolarità sta cominciando a dare segni di squilibrio... (sussurrò a


Renzo) È successo quando per sbaglio si azzuffò con un vigile per una stupida questione
di precedenza e a rimetterci fu un suo amico.

Renzo annuì, un po' titubante.

FRA E allora andiamo a celebrare questo matrimonio, prima che uccida qualcuno dalla
troppa noia! (buttò la testa all'indietro e rise follemente)

TUTTI Ah-ah...

BALLA DI FIENO ...

Renzo e Lucia erano in piedi davanti il curato che dormiva. Tonno e Cipolla, i due
testimoni, erano di fianco a loro. Agnese tratteneva Perpetua fuori con spoiler freschi
freschi del Segreto.

RENZO Io, Lorenzo Gianpierpaolo Zebedeo Marcogiovanni Achille Arciboldo


Stanislao...

Tutti incominciarono a sbadigliare.

RENZO ...Cataldo Domiziano Teodoro...

Tonno e Cipolla si rannicchiarono l'uno contro l'altro, cominciando a russare


sonoramente. Anche Lucia cominciava a dare segni di sonnolenza.
Calò la notte.

RENZO ... Tiburtino Angelito Tramezzino, prendo in sposa te, Lucia Mortadella, per
amarti e onorarti finché Don Rodrigo non ci separi!

LUCIA Io...

Don Abbondio, all'udire il nome di Don Rodrigo, sgranò gli occhi e gettò su Lucia una
coperta che trovò lì accanto. Poi vide il suo gatto che sbuffava infastidito e, per
sicurezza, lanciò anche lui.

LUCIA Ahhh!

RENZO Non finisce qui! (prese Tonno e Cipolla dalla collottola, si mise Lucia con
ancora la coperta puzzolente sopra le spalle e raccolse, per sicurezza, anche il gatto,
scappando via nella notte)

Più tardi.

FRA Non è possibile! Non ce l'avete fatta neanche questa volta! Lo dicevo io, che
dovevamo uccidere il parroco!
RENZO Ma non avrebbe potuto così ufficiare il matrimonio...

FRA Almeno drogarlo, dico io! Conosco un sacco di spacciatori qui in città che...

LUCIA Ben inteso.

FRA Parlerò io personalmente con quel Don Rodrigo dei miei stivali!

FRA (irrompendo nel castello di Don Rodrigo con furia acuta) TU!

UN BARONE SEDUTO AL TAVOLO (bevendo il suo vino rosso) Io?

FRA No! Tu!

UN CONTE SEDUTO AL TAVOLO (speranzoso) Io?

FRA Non tu! Tu!

IL MAIALE ARROSTITO SUL TAVOLO (togliendosi la mela dalla bocca) Io?

FRA Don Rodrigo!

DON RODRIGO (sorseggiando vodka) Sì?

FRA Tu, brutto maniaco impertinente, stupida pulce con manie di protagonismo, figlio
di... figlio di Dio...

DON RODRIGO (alzando le spalle e incrociando i piedi sulla tavola) Non capisco
perchè questi esseri inferiori pensino che io sia arrogante.

FRA (lo spinse giù dalla sedia e gli si mise sopra, prendendolo a pugni) Prendi questo!
E questo!

DON RODRIGO Aaaaa!

FRA (si alzò) Ops non l'ho fatto apposta! (lo fissò preoccupato) Perdonami, ti ho fatto
male?

DON RODRIGO No, dai... (accettando la sua mano per rialzarsi e massaggiandosi un
po' la schiena)

FRA (mutando la sua espressione in un ghigno folle) Allora adesso che te ne farò!

Fra lo spinse di nuovo a terra, prendendolo a calci e a insulti, sotto lo sguardo attonito
dei nobili.
NOBILE Dovremmo aiutarlo?

ALTRO NOBILE Naaah, sta arrivando il dessert.

Fra si rialzò, offrendogli nuovamente la mano.

FRA Scusa. Se vuoi ho dell'acqua ossigenata, potresti metterne un po' su quegli arti
mutilati.

Don Rodrigo strillò il nome del suo Bravo fidato, Grissino, che prese Fra per la barba e
lo scortò fuori.

FRA Un giorno ti ucciderò, in nome di Dio!

Fra raggiunse ansimando casa di Lucia. Appena lei aprì la porta, si fiondò dentro.

FRA Non avete altra scelta! Dovete separarvi.

RENZO Perché?

FRA Perché... perché sì.

RENZO Ma...

FRA (indicando un punto dietro di lui) Guarda! Don Abbondio in perizoma!

Renzo si girò e qualche secondo dopo si ritrovò nudo e senza un polmone.

RENZO Ma?!

FRA (scappando e ridendo follemente) Varrà un casino al mercato nero!

Renzo e Lucia si trovavano alle sponde di un lago.

RENZO Lucia... ci ritroveremo quando le acque si saranno calmate.

Si abbracciarono.

LUCIA Addio Renzo! Addio mare!

RENZO Ma qui non c'è il mare...

LUCIA Addio Facebook! Addio Diego!

RENZO Ehi, chi è Diego?


LUCIA Addio notti folli con le amiche! Addio Nutella! Addio Segreto! Non scoprirò mai
qual è questo Segreto tanto importante... (le lacrime le salirono agli
occhi) Addio... (soffiò, salendo sulla barca con la madre)

Lucia giunse a Monza, dove la attendeva Gertrude, la monaca di Monza. Arrivando in


quella piccola città, Lucia si guardò intorno, per cercare di capire quale fosse il
convento. Lei vedeva solo tante case, un supermercato e una discoteca.

LUCIA (fermando un vecchietto con le buste della spesa) Scusi? Saprebbe dirmi dov'è il
convento della Monaca di Monza?

VECCHIETTO (grugnendo) È proprio lì davanti a lei. (con un cenno della testa indicò
la discoteca)

LUCIA Oh...

Lucia e Agnese entrarono nell'enorme discoteca. C'erano suore che ballavano, suore che
facevano il trenino, suore che facevano la strip dance.
Una suora mise le mani sulla spalle di Lucia che fu presto trascinata nelle danze. Dopo
essersi liberata, andò a cercare la monaca, lasciando la madre in balia delle altre suore.

AGNESE Ehi!

Lucia uscì da una porta, salendo delle scale e trovò molto presto una porta con la scritta
CAMERINO DI GERTRUDE.
Bussò e attese.

GERTRUDE Avanti!

Lucia entrò. Davanti uno specchio, sedeva una donna con i capelli ossigenati e un abito
da suora piuttosto scollato, che indossava delle calze a rete e dei tacchi vertiginosi.

GERTRUDE E così tu sei Lucia!

LUCIA Sì... buonasera, signora.

GERTRUDE Signora! (rise)

LUCIA Ehm...

GERTRUDE Su, andiamo a festeggiare! (si alzò, mettendosi la lacca e si diresse verso
la porta)

LUCIA Festeggiare cosa?


GERTRUDE Il tuo addio al nubilato, naturalmente!

Lucia venne trascinata al piano di sotto da Gertrude. Con la musica a palla e le luci
stroboscopiche, Lucia capiva a malapena ciò che diceva Gertrude.

LUCIA Mi racconti la sua storia!

GERTRUDE Oh, la mia storia la sanno pure le poltrone di questa discoteca! Peggio di
Beautiful! Toh, ora chiamo Egidio che ci porta le pizze!

Vennero tutte trascinate di nuovo nel trenino.

Don Rodrigo era nella vasca idromassaggio.

DON RODRIGO Quel gran bel pezzo di fi… fi… figluola di Lucia, si è rintanata nel
convento della monaca di Monza.

GRISSINO (porgendogli del balsamo) Come lo sapete, mio signore?

DON RODRIGO L'ha scritto sul suo status di Facebook.

Estrae un Iphone e lo mostra a Grissino. Sulla schermata di Facebook appare una foto di
Lucia in discoteca taggata dalla monaca di Monza e la scritta "Serata da sballo con la
mia nuova amica Lucia :-) ;-) #friendship #addioalnubilato #abbassogliuomini
#sballiamoci"

GRISSINO Oh.

DON RODRIGO Adesso è praticamente impossibile tirarla fuori di lì! Perderò la mia
scommessa con il conte Attilio!

GRISSINO Ma, Signore... lei ha svariate conoscenze in quell'area, basterebbe soltanto


avvisarne una e...

DON RODRIGO Non contraddirmi! Siamo nella merda, Grissino!

GRISSINO Ma l'Innominato...

DON RODRIGO Taci! Più bolle!

Grissino va a prendere un bagnoschiuma dall'altra stanza, sospirando.

DON RODRIGO In effetti, ripensandoci, l'Innominato potrebbe aiutarmi. (tirò fuori


nuovamente l'Iphone e gli mandò un messaggio)
Renzo arrivò a Milano. La piazza era piena di gente.

QUALCUNO Vogliamo il panino! Vogliamo le panelle! Vogliamo il cotechino! E anche


le caramelle!

Tutti urlavano grida di apprezzamento.

QUALCUN'ALTRO No al governo Renzi! Bruciamo il Parlamento!

Tutti saltavano, felici.

UN ALTRO ANCORA Stop all'omertà! Via la mafia dei signorotti!

UN ALTRO A CASO Uccidiamo la Gelmini! Gelmini mangiabambini!

VECCHIETTO INFURIATO (uscendo la testa dalla finestra di casa sua) E basta! La


finiamo con questi schiamazzi?! C'è gente che dorme!

Tutti chinarono la testa imbarazzati, mormorando scuse.

VECCHIETTO INFURIATO Adesso chiamo i vigili.

Tutti scapparono. Solo Renzo restò al suo posto, essendo più stupido di un lama con
l'influenza.

VIGILE Allora! A chi facciamo la multa, oggi? ...signorino! Si avvicini, le misuro il


tasso alcolico.

RENZO Io, in realtà...

VIGILE Ah-ah! Queste sono le parole di un delinquente! È evidente che lei non ce la
racconta giusta. La porto subito in gattabuia.

RENZO Uff...

Gertrude si avvicinò a Lucia.

GERTRUDE Lucia, mi andresti a comprare le sigarette? Tieni 5 euro! Portami il resto e


copriti bene!

LUCIA Sì, signor capitano!


GERTRUDE E mi raccomando, non fermarti a raccogliere fragole e prendi la strada
lunga!

Lucia annuì e uscì dal convento. Neanche fatto un passo, che un Bravo spuntò
all'improvviso.

BRAVO Bu!

Lucia svenne e il Bravo la portò via.

Lucia si svegliò in un materasso umido. Ricordò all'improvviso di essere stata rapita e


alzò di scatto la testa che colpì il soffitto.

TESTA DI LUCIA Sdong!

Dopo essersi ripresa, Lucia scese dal letto a castello, questa volta facendo attenzione a
non sbattere la testa di nuovo. D'altronde c'era un motivo se si chiamava Lucia e non
Renzo.

LUCIA Dove mi trovo? (domandò a una vecchia seduta su una sedia a dondolo)

VECCHIA Sei nel suo castello...

LUCIA Di chi?

VECCHIA Di Colui Che Non Deve Essere Nominato.

LUCIA (spaventata) Lord Voldemort?

VECCHIA No. L'Innominato.

LUCIA (si rilassa e tira un sospiro di sollievo) Giuro che se esco di qui, non sposo più
Renzo né nessun altro! (sbraitò, per poi aggiungere mentalmente) "Il che.... non
sarebbe poi così male."

VECCHIA Quante storie per un rapimento! Queste giovani di oggi...! (uscì dalla porta)

All'improvviso da una finestra entrò un uomo anziano, ma ancora piacente. Era Don
Matteo, con la sua bicicletta!

LUCIA (raggiante) Don Matteo!

DON MATTEO (sorridendo) Qualcuno ha detto rapimento?

LUCIA Sono stata rapita dall'Innominato!


DON MATTEO (sempre sorridendo) Non ti preoccupare! L'ho già convertito! Adesso
puoi andare dal tuo Renzo.

LUCIA Ma andarmene così... sembra maleducato... gli lascio un messaggio su


Whatsapp... (Prese il cellulare e scrisse) Grazie dell'ospitalità, Francè! Alla prossima!

Scritto questo, salutò cordialmente Don Matteo e andò alla volta di Milano.

Nel frattempo, Agnese era ancora ostaggio delle suore al convento della monaca di
Monza, ma a nessuno sembrava importare molto.
AGNESE Uff!

Dopo essere evaso dalla prigione, Renzo apprese che si era scatenata un'epidemia di
ebola per tutta Milano. Decise allora, di recarsi al lazzaretto, dove erano riuniti tutti i
malati e c'erano altissime possibilità di contagio. D'altronde lui si chiamava Renzo, mica
Capitan Acume.
Appena entrato vide Fra Cristoforo farglisi incontro.

FRA Renzo! Che gioia vederti! (sorridendo)

RENZO Davvero?

FRA (improvvisamente serio) No. Avrei preferito che tu fossi morto.

RENZO ... ok. Hai visto Lucia?

FRA No. Sei palliduccio. Vuoi un po' di acqua ossigenata?

RENZO Mmm no, grazie.

Un urlo li fa voltare entrambi. Era entrato Grissino che reggeva Don Rodrigo su una
barella.

DON RODRIGO Che diamine hai messo in quel bagnoschiuma!

In Fra si accese la furia omicida. Si diresse verso Don Rodrigo e cominciò a prenderlo a
calci, pestarlo a legnate e torturarlo facendogli vedere repliche di Sentieri e foto hot di
Barbara D'Urso. Continuò fin quando egli non spirò, con un urlo di agonia.

FRA Oh Dio, l’ho ucciso! Sono stato io! L'ho ucciso io! Signore onnipotente! (si
inginocchiò, recitando la Bibbia a memoria)

LUCIA (correndo verso di loro) Renzo!


RENZO (mettendo da parte lo shock) Lucia!

LUCIA (in lacrime) Ho promesso di non sposarti più Renzo!

RENZO Cosa hai fatto?!

GERTRUDE (facendo capolino da una nuvoletta) Ci si vede in convento, Lucia!

RENZO Ti fai suora?

LUCIA Non avevo altra scelta...

FRA Ti sciolgo dal tuo voto!

Renzo e Lucia sorrisero, estasiati.

FRA Anzi no.

Renzo e Lucia aggrottarono la fronte.

FRA Anzi sì. Oggi mi sento buono. Muhahahaha! (buttò la testa all'indietro, ridendo
come un pazzo e scappò via, rubando mentre passava la milza a Don Rodrigo) Varrà una
fortuna al mercato nero!

RENZO Lucia, vuoi sposarmi?


LUCIA Certo che lo voglio!
Renzo e Lucia decisero di sposarsi in un transatlantico lussuoso, pieno di svaghi.
Purtroppo al quinto giorno la nave affondò, per una collisione con un iceberg, e Renzo
morì per permettere a Lucia di vivere.

Manzoni cancellò le ultime righe, sentendo che non andavano bene. Ci voleva un finale
più spettacolare!

RENZO Lucia, vuoi sposarmi?


LUCIA Certo che lo voglio!
Renzo e Lucia decisero di sposarsi il mese seguente, ma Lucia diventò la ballerina di can
can più famosa del Moulin Rouge e dopo che Renzo la salvò da un conte che voleva
approfittarsi di lei, morì di tubercolosi fra le sue braccia.

Manzoni non si sentiva affatto sicuro di quel finale, quindi ne cercò un altro, eliminando
le ultime righe.

RENZO Lucia, vuoi sposarmi?


LUCIA Certo che lo voglio!
Renzo e Lucia decisero di sposarsi in segreto perché le loro famiglie si odiavano; lei
finse la morte per sottrarsi a un matrimonio combinato, ma non appena Renzo lo seppe,
si uccise con del veleno. Quando Lucia si svegliò e vide Renzo morto, si uccise con un
pugnale e le due famiglie si riconciliarono sul sangue dei loro figli.

Manzoni decise fermamente che ancora quel finale non era adatto. Quindi si adoperò per
scriverne uno nuovo.

RENZO Lucia, vuoi sposarmi?


LUCIA Certo che lo voglio!
Renzo e Lucia decisero di sposarsi il giorno seguente, ma, durante la cerimonia, irruppe
nella sala Don Rodrigo, che era miracolosamente resuscitato dalla morte. Egli corse
all'altare, spostò Lucia di lato e si avventò su Renzo, baciandolo con passione. Si scoprì
allora che aveva impedito il matrimonio perché amava Renzo e non Lucia! Fra
Cristoforo, dopo aver urlato per la gelosia, corse fuori dalla chiesa e, per dimenticare la
scena, si concesse un'avventura di una notte con Gertrude. In tutto ciò, Grissino, che era
segretamente innamorato di Don Rodrigo, si suicidò dopo aver saputo che la sua vecchia
fiamma Agnese aspettava un bambino dall'avventura che aveva avuto con l'avvocato
Azzeccagarbugli, il quale amava Don Rodrigo, che stava con Renzo, che scoprì di essere
una donna e di avere un gemello, che si era appena sposato con Perpetua, che si mangiò
il topo che alla fiera mio padre comprò...

MANZONI (scosse la testa) Sto scrivendo i Promessi Sposi, non il Segreto di Puente Viejo.
Cancellò tutto il periodo, malgrado fosse conscio che che un finale del genere gli
avrebbe garantito fans a non finire e che gli studenti sarebbero stati più interessati alla
lezione dei Promessi Sposi negli anni a venire.

RENZO Lucia, vuoi sposarmi?


LUCIA Certo che lo voglio!
Renzo e Lucia si sposarono, ebbero tanti figli maschi e vissero per sempre felici
e contenti.

MANZONI Un po' scontato, ma sempre d'effetto. (sorrise, fiero di scrivere quella


parola che aveva tanto agognato, che sognava di scrivere da quasi più di vent'anni e che
popolava le sue più grandi aspirazioni di scrittore...) FIN-

PROVVIDENZA Aspettate! Un momento! Devo prima dire una cosa!

MANZONI E sia... (sospirando)

PROVVIDENZA Salve a tutti! Sono la divina Provvidenza! Con un sacco di aiuto da


me, me, ME! ...e un pochino di Renzo e Lucia... sono stati puniti i cattivi (prese un legno
nodoso e picchiò Don Rodrigo, che strillò come una bambinetta) ... e premiati i
bravi! (diede una caramella a ciascuno dei Bravi) Sono io la vera protagonista della
storia, capito? IO! PROPRIO IO! E adesso...

MANZONI E adesso basta. FINE.

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