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Promessi Sposi Parodia
Promessi Sposi Parodia
MANZONI E in quel lamo del rago di Como... (si fermò, aggrottando la fronte. Poi alzò
le spalle e continuò.) ... due Bravi cuocevano un uovo. Su quella strada, Don Abbondio
era solito fare la sua passeggiata quotidiana.
MANZONI Sfortuna volle che quel giorno Don Abbondio incontrasse due degli
individui che temeva di più: i bravi. No, scusate... i cattivi. I cattivi che fanno i bravi.
BRAVO 2 Riverisco.
BRAVO 2 Riverisco.
Manzoni studiò dubbioso la frase che aveva appena scritto e, rileggendola, sentì che non
andava. Cancellò l'ultimo pezzo e lo riscrisse.
BRAVO 2 Riverisco.
Ancora Manzoni non si sentì sicuro su quanto aveva battuto. Eliminò quelle battute che
non lo convincevano e le riscrisse.
Un presentimento suggerì a Manzoni che quell'idea non era poi così buona. Quindi
cancellò di nuovo.
MANZONI Decisamente no. (rimosse risoluto quelle ultime stringhe e scrisse per
quella che sperava essere l'ultima volta)
BRAVO 2 Riverisco.
BRAVO 1 Ebbene, parrino, si dice che domani VOI vorreste maritare Renzo Tramezzino
e Lucia Mortadella. Questo matrimonio non s'ha da fare!
BRAVO 2 Riverisco.
Manzoni scosse la testa. "Ci risiamo" pensò. Aveva bisogno di un nome più particolare...
che saltasse all'occhio... stuzzicante... vistoso, ma nello stesso tempo piacente... magari
un pizzico esotico...
BRAVO 1 Jafar!
Manzoni ci pensò un attimo, ripetendosi che c'era quasi. Com'è che si chiamava quel
giocatore portoghese del Real Madrid...?
Fuochino...
Perfetto!
DON ABBONDIO (tremando come una foglia) Oh... beh, se lo dice lui... sarà meglio
obbedire, eh?
BRAVO 2 Grazie!
BRAVO 2 Riverisco.
BRAVO 1 Mai!
BRAVO 1 Mai!
BRAVO 1 Mai!
BRAVO 2 Riverisco.
DON ABBONDIO Oh beh... che rompi. (aprì il breviario e sgusciò via, fischiettando)
DON ABBONDIO Vuoi sapere altre cose che non posso dirti?
DON ABBONDIO (inclinando lo schienale della sedie e sbuffando) Oh, beh... allora
fammi un tè.
DON ABBONDIO (sussurrando) Che cosa dirò a Renzo... non posso di certo dirglielo.
Don Abbondio tirò un sospiro di sollievo, smorzato poi all'udire la voce di Perpetua.
Don Abbondio tirò fuori una serie di imprecazioni da fare invidia a un Bravo con un
piede sotto al culo di un rinoceronte in sovrappeso.
DON ABBONDIO Pensaci bene... non è tutto rose e fiori come sembra... pensa alle urla
dei mocciosi... alle riunioni di condominio... alle bollette da pagare...
DON ABBONDIO Non est faciles et fattibile fornire spiegatione, filio meo...
RENZO Io...
DON ABBONDIO Carpe diem, cogito ergo sum, mens sana in corpore sano!
DON ABBONDIO Esci da mea domus! (lo condusse nuovamente verso la porta e lo
spinse fuori)
RENZO Cosa?
RENZO No! A Enriqueta! (gli salirono le lacrime agli occhi) Juan era anche il mio
personaggio preferito! (si diresse verso casa, soffocando il pianto nella manica della sua
giacca)
Renzo arrivò a casa di Lucia e fece per entrare dalla porta, quando un'amica di Lucia
uscì e gli sbarrò la strada.
AMICA DI LUCIA Lo sposo non può vedere la sposa prima del matrimonio!
RENZO Ma è importante!
AMICA DI LUCIA Tutte scuse! Sai quanti matrimoni sono saltati perché lo sposo non
poteva aspettare?
RENZO Ma...
AMICA DI LUCIA Io gliel'avevo detto a Lucia di non sposare un buono a nulla come te!
Ma lei non mi ha ascoltato e adesso...
AGNESE (aprì la porta e spiaccicò l'amica di Lucia sulla parete) Renzo! Che...
mmm... piacere vederti!
AGNESE (s'illuminò d'immenso) Che cul... ehm, che grave disgrazia! Toh, prendi questi
quattro Happy Meal e portali a quel mafioso dell'avvocato Azzeccagarbugli!
RENZO Hai ragione! (sorrise genuinamente. Poi guardò gli Happy Meal) Aspetta,
ma...?
VOCE DI AGNESE Che gossip, ragazze! Mia figlia non sposerà quel testa di banana di
Renzo! (rumore di un tappo di champagne che salta in aria)
RAGAZZE Yuu-huu!
LUCIA ...
SEGRETARIA (gli tolse gli Happy Meal dalle mani) Prego, prenda il numero e si sieda.
RENZO Ma...?
SEGRETARIA L'ho comprato giusto ieri! (orgogliosa) Non vedevo l'ora di provarlo!
RENZO Ok...
RENZO Mi scusi?
AZZECCAGARBUGLI Dove sta il problema?
RENZO Ma...
RENZO Io...
Due Bravi entrarono dalla porta con una clava e un legno nodoso e lo colpirono sul
cranio.
Poche ore dopo, Renzo si risvegliò in un vicolo, nudo e senza un rene.
ALTRA AMICA DI LUCIA Allarme! Renzo vuole attentare alla virtù di Lucia prima
delle nozze!
LUCIA Renzo!
LUCIA Vieni...
Qualche minuto più tardi, Renzo era seduto sul divano della cucina con un vestitino a
fiori rosa e blu indosso. Agnese si era giustificata dicendo che non aveva altro. Ma noi
sappiamo che, in realtà, voleva solo farsi quattro risate.
RENZO Don Abbondio è stato minacciato dai Bravi di Don Rodrigo che gli hanno
imposto di non celebrare il nostro matrimonio!
AGNESE (facendo capolino con la testa) Sta arrivando Fra Cristoforo Colombo.
TUTTI Amen!
FRA Ave, fratelli! Giuro sulla mia Bibbia preferita che celebreremo questo matrimonio!
LUCIA Come?
TUTTI Ma...?!
TUTTI Ma...?!
TUTTI Ma...?!
FRA E metteremo la bara in un grande mausoleo bianco, per poi visitarlo ogni domenica
e donargli tanti fiori. (unì le mani in gesto di preghiera) Che Dio l'abbia in gloria!
FRA E allora andiamo a celebrare questo matrimonio, prima che uccida qualcuno dalla
troppa noia! (buttò la testa all'indietro e rise follemente)
TUTTI Ah-ah...
Renzo e Lucia erano in piedi davanti il curato che dormiva. Tonno e Cipolla, i due
testimoni, erano di fianco a loro. Agnese tratteneva Perpetua fuori con spoiler freschi
freschi del Segreto.
RENZO ... Tiburtino Angelito Tramezzino, prendo in sposa te, Lucia Mortadella, per
amarti e onorarti finché Don Rodrigo non ci separi!
LUCIA Io...
Don Abbondio, all'udire il nome di Don Rodrigo, sgranò gli occhi e gettò su Lucia una
coperta che trovò lì accanto. Poi vide il suo gatto che sbuffava infastidito e, per
sicurezza, lanciò anche lui.
LUCIA Ahhh!
RENZO Non finisce qui! (prese Tonno e Cipolla dalla collottola, si mise Lucia con
ancora la coperta puzzolente sopra le spalle e raccolse, per sicurezza, anche il gatto,
scappando via nella notte)
Più tardi.
FRA Non è possibile! Non ce l'avete fatta neanche questa volta! Lo dicevo io, che
dovevamo uccidere il parroco!
RENZO Ma non avrebbe potuto così ufficiare il matrimonio...
FRA Almeno drogarlo, dico io! Conosco un sacco di spacciatori qui in città che...
FRA Parlerò io personalmente con quel Don Rodrigo dei miei stivali!
FRA (irrompendo nel castello di Don Rodrigo con furia acuta) TU!
FRA Tu, brutto maniaco impertinente, stupida pulce con manie di protagonismo, figlio
di... figlio di Dio...
DON RODRIGO (alzando le spalle e incrociando i piedi sulla tavola) Non capisco
perchè questi esseri inferiori pensino che io sia arrogante.
FRA (lo spinse giù dalla sedia e gli si mise sopra, prendendolo a pugni) Prendi questo!
E questo!
FRA (si alzò) Ops non l'ho fatto apposta! (lo fissò preoccupato) Perdonami, ti ho fatto
male?
DON RODRIGO No, dai... (accettando la sua mano per rialzarsi e massaggiandosi un
po' la schiena)
FRA (mutando la sua espressione in un ghigno folle) Allora adesso che te ne farò!
Fra lo spinse di nuovo a terra, prendendolo a calci e a insulti, sotto lo sguardo attonito
dei nobili.
NOBILE Dovremmo aiutarlo?
FRA Scusa. Se vuoi ho dell'acqua ossigenata, potresti metterne un po' su quegli arti
mutilati.
Don Rodrigo strillò il nome del suo Bravo fidato, Grissino, che prese Fra per la barba e
lo scortò fuori.
Fra raggiunse ansimando casa di Lucia. Appena lei aprì la porta, si fiondò dentro.
RENZO Perché?
RENZO Ma...
RENZO Ma?!
Si abbracciarono.
LUCIA (fermando un vecchietto con le buste della spesa) Scusi? Saprebbe dirmi dov'è il
convento della Monaca di Monza?
VECCHIETTO (grugnendo) È proprio lì davanti a lei. (con un cenno della testa indicò
la discoteca)
LUCIA Oh...
Lucia e Agnese entrarono nell'enorme discoteca. C'erano suore che ballavano, suore che
facevano il trenino, suore che facevano la strip dance.
Una suora mise le mani sulla spalle di Lucia che fu presto trascinata nelle danze. Dopo
essersi liberata, andò a cercare la monaca, lasciando la madre in balia delle altre suore.
AGNESE Ehi!
Lucia uscì da una porta, salendo delle scale e trovò molto presto una porta con la scritta
CAMERINO DI GERTRUDE.
Bussò e attese.
GERTRUDE Avanti!
Lucia entrò. Davanti uno specchio, sedeva una donna con i capelli ossigenati e un abito
da suora piuttosto scollato, che indossava delle calze a rete e dei tacchi vertiginosi.
LUCIA Ehm...
GERTRUDE Su, andiamo a festeggiare! (si alzò, mettendosi la lacca e si diresse verso
la porta)
Lucia venne trascinata al piano di sotto da Gertrude. Con la musica a palla e le luci
stroboscopiche, Lucia capiva a malapena ciò che diceva Gertrude.
GERTRUDE Oh, la mia storia la sanno pure le poltrone di questa discoteca! Peggio di
Beautiful! Toh, ora chiamo Egidio che ci porta le pizze!
DON RODRIGO Quel gran bel pezzo di fi… fi… figluola di Lucia, si è rintanata nel
convento della monaca di Monza.
Estrae un Iphone e lo mostra a Grissino. Sulla schermata di Facebook appare una foto di
Lucia in discoteca taggata dalla monaca di Monza e la scritta "Serata da sballo con la
mia nuova amica Lucia :-) ;-) #friendship #addioalnubilato #abbassogliuomini
#sballiamoci"
GRISSINO Oh.
DON RODRIGO Adesso è praticamente impossibile tirarla fuori di lì! Perderò la mia
scommessa con il conte Attilio!
GRISSINO Ma l'Innominato...
Tutti scapparono. Solo Renzo restò al suo posto, essendo più stupido di un lama con
l'influenza.
VIGILE Ah-ah! Queste sono le parole di un delinquente! È evidente che lei non ce la
racconta giusta. La porto subito in gattabuia.
RENZO Uff...
Lucia annuì e uscì dal convento. Neanche fatto un passo, che un Bravo spuntò
all'improvviso.
BRAVO Bu!
Dopo essersi ripresa, Lucia scese dal letto a castello, questa volta facendo attenzione a
non sbattere la testa di nuovo. D'altronde c'era un motivo se si chiamava Lucia e non
Renzo.
LUCIA Dove mi trovo? (domandò a una vecchia seduta su una sedia a dondolo)
LUCIA Di chi?
LUCIA (si rilassa e tira un sospiro di sollievo) Giuro che se esco di qui, non sposo più
Renzo né nessun altro! (sbraitò, per poi aggiungere mentalmente) "Il che.... non
sarebbe poi così male."
VECCHIA Quante storie per un rapimento! Queste giovani di oggi...! (uscì dalla porta)
All'improvviso da una finestra entrò un uomo anziano, ma ancora piacente. Era Don
Matteo, con la sua bicicletta!
Scritto questo, salutò cordialmente Don Matteo e andò alla volta di Milano.
Nel frattempo, Agnese era ancora ostaggio delle suore al convento della monaca di
Monza, ma a nessuno sembrava importare molto.
AGNESE Uff!
Dopo essere evaso dalla prigione, Renzo apprese che si era scatenata un'epidemia di
ebola per tutta Milano. Decise allora, di recarsi al lazzaretto, dove erano riuniti tutti i
malati e c'erano altissime possibilità di contagio. D'altronde lui si chiamava Renzo, mica
Capitan Acume.
Appena entrato vide Fra Cristoforo farglisi incontro.
RENZO Davvero?
Un urlo li fa voltare entrambi. Era entrato Grissino che reggeva Don Rodrigo su una
barella.
In Fra si accese la furia omicida. Si diresse verso Don Rodrigo e cominciò a prenderlo a
calci, pestarlo a legnate e torturarlo facendogli vedere repliche di Sentieri e foto hot di
Barbara D'Urso. Continuò fin quando egli non spirò, con un urlo di agonia.
FRA Oh Dio, l’ho ucciso! Sono stato io! L'ho ucciso io! Signore onnipotente! (si
inginocchiò, recitando la Bibbia a memoria)
FRA Anzi sì. Oggi mi sento buono. Muhahahaha! (buttò la testa all'indietro, ridendo
come un pazzo e scappò via, rubando mentre passava la milza a Don Rodrigo) Varrà una
fortuna al mercato nero!
Manzoni cancellò le ultime righe, sentendo che non andavano bene. Ci voleva un finale
più spettacolare!
Manzoni non si sentiva affatto sicuro di quel finale, quindi ne cercò un altro, eliminando
le ultime righe.
Manzoni decise fermamente che ancora quel finale non era adatto. Quindi si adoperò per
scriverne uno nuovo.
MANZONI (scosse la testa) Sto scrivendo i Promessi Sposi, non il Segreto di Puente Viejo.
Cancellò tutto il periodo, malgrado fosse conscio che che un finale del genere gli
avrebbe garantito fans a non finire e che gli studenti sarebbero stati più interessati alla
lezione dei Promessi Sposi negli anni a venire.